Matrimonio alla Tana (Lily and Peter missing moments)

di GattyP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tumistreghi Love Potion ***
Capitolo 2: *** Una notte a Grimmauld Place (parte 1) ***
Capitolo 3: *** Una notte a Grimmauld Place (parte 2) ***
Capitolo 4: *** Una notte a Grimmauld Place (ultima parte) ***
Capitolo 5: *** Lettera dalla Scozia ***
Capitolo 6: *** Matrimonio alla Tana (parte prima) ***
Capitolo 7: *** Matrimonio alla Tana (parte seconda) ***
Capitolo 8: *** Matrimonio alla Tana (parte terza) ***
Capitolo 9: *** Matrimonio alla Tana (ultima parte) ***



Capitolo 1
*** Tumistreghi Love Potion ***


Tumistreghi Love Potion

 

 

Dopo le vacanze di Natale, al ritorno ad Hogwarts, ai primi di gennaio, riprendemmo la solita vita, divisa equamente tra studio e ore serene passate insieme. Per fortuna il tempo mi era amico: quell’anno gennaio si caratterizzò per un’abbondante nevicata, che si sciolse solo a febbraio, quando venne sostituita da un fastidiosissimo freddo umido e da una pioggia gelida, che rendeva i prati pieni di fango. A marzo poi si alternarono periodi di vento gelido e di fredda umidità… il clima insomma era il migliore possibile per impedire a Lily di intraprendere i suoi insistenti progetti di esplorazione della Foresta Proibita. Passavamo quindi i pomeriggi liberi (pochi, perché, come al solito, eravamo pieni di compiti: si sapeva infatti, che noi Corvonero amavamo lo studio.. ecc. ecc.) accanto ad uno dei caminetti, anche in compagnia degli amici, con cui giocavamo a carte o a scacchi, o leggevamo qualche libro (Lily si stava interessando di letteratura babbana, di cui stava diventando un’esperta e di cui ogni tanto mi leggeva qualche brano).

Unico inconveniente è che alla fine di febbraio… dovetti portare Ginny Weasley e Dean Thomas dal professor Piton per un controincantesimo!

Eravamo nella saletta del nostro piano (davanti alle camerate, nella Torre di Corvonero, c’è una piccola accogliente sala in cui eventualmente fermarsi): avevamo invitato anche Ginny e Dean per stare un po’ insieme e avevamo anche iniziato una partita a carte:

Dean aveva anche portato anche un po’ di provviste e bevande che aveva preso nella sua camera, dove appoggiava tutto ciò che i Grifoni prendevano in cucina, dai servizievoli elfi domestici. Tra queste anche una bottiglia di burrobirra che, evidentemente, conteneva un filtro d’amore (proibito, ma in quel periodo commercializzato, in una forma più blanda, dai gemelli Weasley, che avevano creato una pozione, chiamata se non sbaglio “Tumistreghi Love Potion” che doveva contenere anche un blando aroma di Amortentia (in realtà o avevano sbagliato le dosi, o l’etichetta era volutamente imprecisa). La pozione fu poi proibito dal Wizengamot, ma in quell’anno ancora circolava e i due Weasley l’avevano inserita in innocue bottiglie di burrobirra o in cioccolatini). Non riuscimmo poi  a ricostruire a chi fosse rivolto (probabilmente ad Harry Potter, di cui diverse ragazze erano innamorate): comunque Dean la portò con lui, insieme ad altre, che poi stappò. Presi dalla tensione della partita, ne bevvero diversi sorsi sia Dean, sia Ginny, sia Lily… non io che non impazzivo per la burrobirra (troppo grassa e dolce) e, da bravo irlandese, preferivo una buona Murphy, molto diffusa dalle mie parti: ne avevo portato una scorta dall’Irlanda e, immaginando che i tre avrebbero bevuto quel liquido dolciastro, ne avevo portato dietro un paio (una per me, una per eventuali volenterosi assaggiatori).

Ad un certo punto, mi accorsi che Ginny e Dean avevano perso interesse per la partita. Guardavano con occhi ebeti nel fuoco, con un vago sorrisino nel viso.

- Tutto bene, ragazzi? - chiesi. Erano infatti fermi e non sembravano intenzionati a partecipare alla partita.

- No, Peter - disse Dean - Purtroppo non posso rimanere. Devo andare da una mia compagna, dalla bellissima Romilda Vane… Sono innamorato di lei, scusate… glielo devo dire… scusatemi, devo andare…

Io rimasi esterrefatto: confessare così pubblicamente i suoi sentimenti… non era da Dean, un ragazzo simpatico e molto riservato… e ancora fidanzato con Ginny, a quanto ne sapevo (e a quanto vedevo, dato che i due erano sempre incollati insieme). Ma non era niente rispetto a quello che mi attendeva.

- Dean, cosa stai dicendo? - disse Ginny - Non è possibile! Non puoi farmi questo! Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere… Anche io sono innamorata di Romilda… e voglio dirglielo per prima!

Oddio, questa proprio non me la aspettavo. Ginny era la ragazza più etero che conoscevo… se non altro perché la vedevamo continuamente appiccicata a Dean, in qualunque posto ci trovassimo… sembravano in ogni momento sul punto di applicare una delle posizioni del Kamasutra!

Mi girai verso Lily, che, tutt’altro che scandalizzata, mi disse: - Beh, in effetti Romilda Vane è una ragazza molto simpatica e carina… Non so perché ora la giudico così… fino a ieri non mi sembrava troppo simpatica…

Poi, per fortuna, vedendo il mio sguardo allibito (e leggendo spudoratamente nella mia mente): - No, non preoccuparti, non ne sono innamorata! Ti voglio bene… sei tu il mio amore… Però devo ammettere che è molto simpatica…

Beh, non sono un mostro d’intelligenza, ma avevo capito: c’era qualcosa nella burrobirra,  un filtro creato da quella Vane (che io a malapena riconoscevo e neanche salutavo, quando la incontravo: era una anonima Grifondoro del sesto anno). L’effetto in Lily era inferiore a quello che l’incantesimo aveva provocato negli altri due, dato che lei era una mezza respingente e resisteva bene a maledizioni e incantesimi vari, che facevano solo in piccola parte effetto su di lei: così le sue reazioni erano per fortuna decisamente contenute… Gli altri due erano invece proprio partiti e non facevano altro che elogiare le qualità di quella Romilda o esaltare il loro amore per lei… Dovevo prendere in mano la situazione, anche perché Ginny e Dean cominciavano ad alzare la voce, discutendo su chi amasse di più quella Vane…

- Non preoccupatevi, ora lo chiediamo a Romilda stessa - dissi - Vieni, Lily, aiutami a portarli nell’ufficio del professor Piton…

Speravo infatti che avesse qualche  antidoto (era stato insegnante di pozioni fino all’anno prima ed era un genio in quella materia): altrimenti sarei dovuto ricorrere al professor Lumacorno, ma la cosa si sarebbe risaputa, con il coinvolgimento anche di Lily (e la punizione di tutti e tre, dato che era proibito bere burrobirra all’interno di Hogwarts… o meglio di tutti e quattro, dato che nella faccenda ero coinvolto anch’io… Forse la MacGranitt avrebbe sostenuto che avevo fatto loro bere il filtro alla burrobirra con la forza?).

- Perché andiamo da Piton? - chiese Ginny - Non mi piace…

- Perché sa dove si è recata Romilda… - improvvisai - Forza, ragazzi, andiamo.

- Sì, però la bacio prima io… - disse Dean

- No… spetta a me, che sono una ragazza… - ribatteva Ginny - I ragazzi vogliono fare sempre tutto loro!

La situazione era effettivamente molto improbabile… e anche un po’ buffa, ad essere sinceri.

- Dai, andiamo, Peter - mi disse Lily - Non vedo l’ora di sistemare la faccenda… C’è qualcosa di strano in Ginny e Dean… Comunque devo ammettere che Romilda è sempre molto elegante…

Fortunatamente, con l’aiuto di Lily (ancora in sé, per fortuna, a parte la simpatia eccessiva per quella Vane, una ragazza anonima e sciatta) e senza che incrociassimo nessun insegnante, giungemmo nell’ufficio del professor Piton e bussai alla porta.

- Oh, Peter, Lily. Cosa venite a fare? E che ci fanno con voi Weasley e Thomas? - disse il professor Piton, sorpreso, quando ci vide.

Parlai io, mentre Ginny e Dean schiamazzavano insieme parlando della Vane, vanamente divisi da Lily: - Hanno bevuto una burrobirra con una fattura amorosa, tutti e tre, ma Lily ha subito solo un blando influsso. Gli altri due sono completamente partiti per una certa Romilda Vane…  - e gli feci vedere la bottiglia.

Il professor Piton annusò il contenuto, poi gettò la bottiglia in un cestino e prese qualcosa dalla sua dispensa, lo mise in tre bicchieri e lo diede da bere ai tre: - Beviamo in onore della vostra amica Romilda…

Poco dopo, per fortuna, tutti e tre tornarono in loro.

- Oh, mio Dio. Ero innamorata di una ragazza! - disse Ginny, sconvolta - Che schifo!

- Scusami, amore. Non riuscivo a controllarmi. E poi la Vane non mi piace neanche! - esclamò Dean - E’ grassa! Ha i brufoli!

- Grazie, professor Piton - disse Lily, guardando il padre negli occhi - Le siamo proprio riconoscenti.

- Ringraziate questo ragazzo, altrimenti avreste tutti avuto una bella punizione! E non si bevono alcolici ad Hogwarts, ricordatevelo. Ora andate via, tutti! Non ho tempo per voi! - disse ad alta voce e con un tono seccato. E poi, con un filo di voce, mentre mi allontanavo: - Grazie. Stalle vicino.

Naturalmente fummo d’accordo nell’attribuire ogni colpa a quella Vane (ci avrebbe pensato Ginny, disse, a rimproverarla… e conoscendo il suo carattere non invidiamo la ragazza) e nell’eliminare dalla stanza di Dean tutti i regali fatti dalle ammiratrici di Harry… seppi poi che uno dei regali (dei cioccolatini) era sfuggito all’eliminazione, e, qualche giorno dopo, era stato utilizzato da Ron Weasley…

Più tardi, sotto le coperte, io e Lily ci stavamo augurando la buona notte nel solito modo (non penso che il professor Piton mi dicesse di starle vicino in quel senso, ad esser sincero, ma per noi era diventata quasi un’abitudine, una piacevolissima abitudine)… eravamo silenziosissimi e nessuno si era mai accorto dei nostri incontri clandestini: pensavano che io avessi un  grande desiderio di privacy, probabilmente, dato che isolavo la mia zona-letto con cortine e tendaggi continuamente!)… e Lily mi sussurrò: - Dovrò cambiare i miei gusti… Hai un po’ di Murphy da offrirmi?

Beh… quella notte si presentava molto interessante!

 

Il capitolo è ambientato nello stesso anno della Valle delle Acromantule (cioè nell'anno del Principe Mezzosangue) e ha come  protagonisti Lily Anderson  e Peter O'Neil, alle prese con una burrobirra  all'amortentia. Può essere inserito all'altezza del capitolo 7.

Appuntamento con le avventure di Niamh a mercoledì, come programmato. Un abbraccio a tutti. Gatty :)

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Capitolo 2
*** Una notte a Grimmauld Place (parte 1) ***


 

Mini-long in tre puntate, ambienta due mesi dopo la battaglia di Hogwarts. Lily Anderson e Peter O’Neil sono stati invitati a Grimmauld Place da Harry Potter e Ginny Weasley (ancora fidanzati): finalmente possono interagire liberamente con Harry e co! L'avevo già pubblicata (in versione ridotta) qualche tempo fa, ma non mi convinceva la conclusione.

 

 

Una notte a Grimmauld Place - parte 1

 

A casa di Hanry

 

Era la fine di luglio 1998. Io e Lily, che avevamo dato nel mese precedente gli esami annuali nella scuola di Cork (dove eravamo passati, anche se con qualche incertezza in Storia magica irlandese, ma ottimi risultati nella discipline pratiche… in effetti avevamo - purtroppo - una certa esperienza…), eravamo appena ritornati da MacDonald Castle (con qualche problema per la mia linea, dato che gli elfi domestici del castello ci preparavano pietanze deliziose… quanto mi piaceva vivere in un antico castello scozzese!), ma grande gioia per Aileen e parenti, che stravedevano per la piccola Niamh e non vedeva l’ora di monopolizzarla (cosa a noi piuttosto gradita… baby-sitter volontarie non si rifiutano mai!). Insomma, non dico che sia stata proprio una “luna di miele”, ma c’eravamo andati molto vicini…

Come dicevo, verso la fine di luglio, eravamo tornati a casa, pensando a come organizzarci per l’anno successivo: stava ancora con noi mia sorella Eliza, che a settembre ci avrebbe però lasciato per tornare ad Hogwarts. Noi, invece, avevamo intenzione di continuare l’ultimo anno nella nostra nuova scuola di Cork… in effetti una gran voglia di tornare in Scozia, nel castello che avevamo visto, letteralmente fatto a pezzi, pieno di sangue, associato a tante morti (anche  di amici) durante la battaglia, non ci riempiva di gioia… La  scuola di Cork sarà stata meno qualificata, ma era sicuramente più tranquilla, la vita era più serena, tutti ci stimavano e i nostri compagni ed insegnanti erano gentili e disponibilissimi (e anche loro stravedevano per la piccola Niamh, che era diventata una specie di mascotte della classe, o addirittura della scuola…). Insomma, avevamo deciso di rimanere in Irlanda. E, avevamo provvisoriamente con noi Eliza, che utilizzava la nostra casa come trampolino di lancio… verso il cottage che la famiglia di Alan (il suo fidanzato) aveva  affittato nelle vicinanze… Con la scusa di aiutarlo a sistemarlo, passava insieme a lui buona parte della  giornata, tornando da noi la sera per dormire (purtroppo, per lei, era venuto con la famiglia… altrimenti penso che sarebbe rimasta lì anche nelle ore notturne…).

Insomma, avevamo appena messo a dormire Niamh e stavamo parlando tranquillamente del più e del meno quando abbiamo sentito bussare alla porta.

- Chi sarà mai? - ha chiesto Eliza - Vado io…

In effetti, dopo la guerra, avevamo allentato le difese disseminate intorno a casa, che era raggiungibile ora da amici e parenti (erano tassativamente esclusi solo gli sconosciuti e coloro che avevano utilizzato negli ultimi sei mesi Magia  Oscura).

- Ciao, Astoria! - abbiamo sentito dire - Che bella sorpresa!

Subito siamo scesi e abbiamo visto la nostra amica, la graziosa ed elegante Astoria Greengrass, sulla soglia di casa, con un sorriso gentile.

- Scusate il disturbo - diceva, sorridendo timidamente.

- Oh, che bello, Astoria! - ha detto Lily - Entra, dai! Che bella sorpresa!

- Siamo proprio contenti di vederti - ho aggiunto io.

Così,  dopo i convenevoli, e davanti ad una bella tazza di the (io avrei preferito una buona Murphy), Astoria ci ha rivelato il motivo della sua visita

- Vi chiedo scusa se vi sono capitata qui su due piedi, ma sono venuta di mia iniziativa… i miei non sanno niente… e neanche Draco, naturalmente… ho pensato che avrei potuto chiedervi un piacere… se per voi è possibile…

- Dicci pure, Astoria - dissi - Se possiamo fare qualsiasi cosa, siamo contenti di aiutarti…

- E’ per Draco… Lo sapete che è agli arresti domiciliari, insieme alla sua famiglia, e che dopodomani ci sarà il processo al Wizengamot… Io è da maggio che non lo vedo… Comunque leggo le notizie sulla  Gazzetta… C’è una violenta campagna di stampa, orchestrata dalla  Skeeter, contro di loro, che  sono ricchissimi e sono stati seguaci di quel pazzo di Voldemort… L’opinione pubblica è tutta contro di loro e ho paura in una loro condanna… in una condanna di Draco…

Sì, questo lo sapevamo anche noi. Ne parlava ogni giorno la Gazzetta (anche se noi preferivamo altre letture, dal Magic Dubliner al Cavillo del padre della nostra amica, Luna Lovegood) e immaginavo che il clima intorno ai Malfoy non fosse dei più favorevoli... Molti effettivamente ce l’avevano con loro…

- Io gli voglio bene, lo sapete - ci confessò Astoria - e forse sono prevenuta, ma penso che la sua posizione, oggettivamente, sia meno grave di altri seguaci di quel pazzo… lui è stato costretto ad entrare tra i Mangiamorte per paura delle conseguenze per la sua famiglia, minacciata da Voldemort. Inoltre non ha ucciso nessuno, non ha commesso nessun delitto grave e, a quanto mi ha detto Hermione, con cui ho parlato un paio di settimane fa, ha “coperto” Harry Potter, lei e Ron a Villa Malfoy, poco prima dello scontro finale… L’avevano  catturato… lui l’ha riconosciuto, ma non l’ha tradito… Non pensate che possa cavarsela con una pena minima? Non sopporterei se fosse condannato… se dovesse andare ad Azkaban…

Non è che avessi una gran simpatia per Draco Malfoy. Era stato arrogante in passato, e lo ricordavo come oggettivamente legato ai  sostenitori di Voldemort, anche se a noi, personalmente, non aveva mai fatto niente di male (anzi, io gli avevo fatto un brutto scherzo, una volta… ma lui non ne  sapeva niente!). Forse, nell’ultimo anno (in cui io e Lily non avevamo frequentato Hogwarts per noti motivi) era cambiato e si era veramente pentito… Comunque volevo bene ad Astoria (che mi sembrava una ragazza mite e gentile… come mai era capitata a Serpeverde?) che, del resto era molto simpatica anche a Lily, e le credevo.

- Beh, se la situazione è quella che dici, Astoria, mi sembra oggettivamente più leggera di quella di altri Mangiamorte - dissi - Spero che questi elementi siano valutati e che Draco se la cavi con poco… Ma… possiamo fare qualcosa per te… e per lui?

- Vorrei che Harry Potter testimoniasse per Draco… che raccontasse quello che è successo a Villa Malfoy… Ma io non sono in grado di contattare Harry Potter… I Greengrass non hanno, attualmente, troppi agganci al Ministero e, anzi, non siamo troppo ben visti dall’intera comunità magica… no, non come i Malfoy, anche perché i miei non sono stati mangiamorte. Ma mio zio è considerato uno dei fiancheggiatori del Signore Oscuro e anche mio padre non è esente da qualche critica… Voi, lo so, siete amici dei Weasley, di Hermione, di Harry… Fareste questo piacere per me? Mi mettereste in contatto con Harry? Gli voglio solo chiedere di testimoniare quello che è successo. Magari la colpa di Draco sarà alleggerita se si saprà che ha collaborato, anche  se in un solo momento, con il Salvatore del Mondo Magico…

- Ma sì, certo, Astoria! Cerchiamo di contattarlo subito - disse immediatamente Lily.

Beh, certo che l’avremmo fatto. Tra l’altro, ultimamente, Lily era diventata bravissima a creare un patronus, che poteva essere inviato a comunicare brevi messaggi a chiunque.

- Guarda, provo subito a contattarlo! - disse Lily. E, davanti agli occhi miei, di Astoria e di Eliza, muovendo elegantemente  la bacchetta,  creò il suo simpatico patronus… che aveva la forma del corvus glacialis cornix (rarissimo esemplare di uccello inquietante), che lei, letteralmente, adorava (io aveva maggiore diffidenza… mi sembrava un uccello “oscuro”, specialmente quando mi guardava con i suoi occhietti spiritati…).

Inviò poi il patronus da Harry con un breve messaggio (“Harry, scusa, ti vorrebbe parlare Astoria Greengrass. E’ a casa nostra”) e, poco dopo, sentimmo squillare il  telefono. Sì, avevamo un telefono anche noi, in Irlanda (in effetti è molto comodo, anche se molti maghi inglesi ne hanno il terrore!) e sapevamo che Arthur Weasley ne aveva regalato uno ad Harry Potter, per contattarlo con quel “mezzo di comunicazione babbano” quando non era alla Tana…

- Ehi, Peter! - diceva Harry Potter dall’altro capo del filo (per fortuna non urlava come Arthur Weasley, che mi contattava spesso per chiedermi spiegazioni sulla tecnologia babbana, per la quale aveva una passione smisurata) - Perché non ci raggiungete, tu, Astoria e Lily? Sono a Grimmauld Place 12, a Londra, a casa mia… C’è anche Ginny…

- Non vorremmo disturbare - dissi.

- Nessun disturbo - sentii dall’altra parte del filo - Anche Ginny sta insistendo…

Mia moglie e Astoria intanto assentivano con la testa e Eliza sottovoce mi diceva: - Penso io a Niamh, non preoccupatevi!

- Ok, grazie. Veniamo subito con la metropolvere…

 

E così, salutata Eliza (Niamh dormiva tranquilla), io, Astoria e Lily entrammo, uno alla volta, nel camino, pronunciano il nome della nostra destinazione e, un attimo dopo, eravamo a Grimmauld Place, in una sala situata al piano terra, abbastanza buia e lugubre,  ancora un po’ umida, (meno dell’ultima volta in cui eravamo andati a trovare Harry, a dire il vero), con uno strano odore dolciastro di marcio, il quale, malgrado i lavori iniziati (le pareti erano state imbiancate, la tappezzeria scollata e scrostata rimossa, i mobili spostati), ancora persisteva. L’illuminazione era sicuramente migliorata e, al posto di antiquate lampade e gas e candelabri, c’era un moderno lampadario in vetro di murano, molto elegante. Non si vedevano troppe ragnatele in giro… insomma la casa, semiabbandonata per decenni, stava tornando a nuova vita. E ci stavano aspettando, davanti ad un bel camino acceso, Harry e Ginny. Harry aveva perso, in quei due mesi, un po’ della sua proverbiale magrezza (probabilmente grazie agli inviti a casa di Molly, a quanto sapevo), ma era sempre riconoscibile dai capelli perennemente scompigliati e dalla celebre cicatrice a forma di saetta che, seppur sbiadita, si vedeva ancora sulla sua fronte; Ginny era radiosa e riconoscibilissima per i lunghi capelli rossi e lo sguardo deciso. Li avevamo visti solo qualche settimana prima, ma,  notavo, ora apparivano molto più sereni e più sicuri dell’amore che l’uno provava per l’altro.

- Ciao, ragazzi. Ciao, Astoria… Che bello rivedervi! - disse Harry, come sempre molto ospitale. - Gradite qualcosa? Ho un paio di burrobirre in frigo… e anche una Murphy per te, Peter! Ne ho fatto una scorta! Ehi, Kreacher!

Subito apparve Kreacher, l’elfo di Harry Potter… Lo avevamo visto durante la battaglia, dirigere gli elfi delle cucine che, nella parte finale dello scontro, avevano assalito i Mangiamorte… Aveva al collo ancora lo strano talismano che, mi aveva spiegato Harry, era il ricordo del suo ex padrone, Regulus Black, a cui l’elfo era particolarmente affezionato.

Ci fece subito un bell’inchino e: - Kreacher è contentissimo di vedere l’eroico signor O’Neil e l’eroica sua consorte, che hanno combattuto con Kreacher contro il Signore Oscuro e hanno salvato la vita al suo padrone e ai suoi amici…

- Hermione gli ha raccontato tutto - mi disse sottovoce Harry - Ora stravede anche per voi…

- … qualsiasi cosa volessero gli eroici amici del mio padrone, Kraecher gliela procurerà subito! Posso portare un po’ di quel dolce che piace tanto alla signorina Weasley? E una bottiglia di burrobirra per i signori? E dei biscottini irlandesi che forse piaceranno alla signora O’Neil? E una bottiglia di Murphy? E un buon thé. Potrei anche portare…

Insomma, poco più tardi eravamo davanti ad una tavola imbandita con ogni ben di Dio, piena di vassoi (con lo stemma dei Black e vari serpenti intrecciati in vario modo…) e parlavamo, con Astoria, tranquillamente di Draco.

Harry e Ginny, vicini, mano nella mano, ascoltavano con attenzione la richiesta di Astoria.

- Beh, certo. Verrò sicuramente a testimoniare, Astoria. Del resto racconterò solo la verità. E se questo può alleggerire la situazione di Draco, meglio per lui…

- Grazie, Harry. Ti sarò sempre riconoscente. Il processo è per dopodomani, lo sai.

- Ne avevo sentito parlare. Non preoccuparti: sarò al Wizengamot per la testimonianza alle 8.00. Va bene?

- Perfetto, grazie.

- Ti ringraziamo anche noi, Harry. E anche per l’ospitalità - aggiunse Lily - E ora togliamo il disturbo…

- Non volete fermarvi per la notte? Ci sono un sacco di camere libere… - disse Harry.

- No, grazie! Torniamo a casa! - risposi - E poi Niamh si potrebbe svegliare… Va bene che c’è mia sorella che si occupa di lei…

Insomma, salutammo Harry e Ginny e ci avviammo verso il camino. Entrati però e lanciata la  metropolvere (Astoria sarebbe tornata a casa sua, nel Kent, noi in Irlanda), ci accorgemmo che, purtroppo, il passaggio tramite metropolvere non era più funzionante!

- Oh, no! Mi ero scordato della manutenzione del Ministero! - disse Harry - Purtroppo tutti i camini della zona saranno revisionati questa notte dalla squadra magica. Il passaggio verso Grimmauld Place è aperto, ma l’uscita da Grimmauld Place ad altre destinazioni non è attivabile fino a domani mattina…

- Beh, poco male. Ci possiamo smaterializzare… Non so, possiamo farlo in questa casa o c’è qualche limitazione? Possiamo eventualmente uscire in strada… - dissi.

- Oh, oh… aggiunse Ginny - Vi abbiamo messo nei guai, mi sa… Quando la squadra magica di manutenzione agisce, viene disattivata in tutta la zona la possibilità di materializzarsi e smaterializzarsi… Fa parte del codice di sicurezza per i manutentori… Mi sa che non riuscirete a raggiungere casa vostra fino a domattina alle 6.00, quando finisce il ciclo di manutenzione… Mi dispiace tantissimo!

Insomma, eravamo bloccati lì fino al giorno successivo.

- Beh, se non si può fare diversamente, accettiamo la vostra proposta - dissi. Poi aggiunsi: - Perché non mandi, Lily, un patronus a Eliza per avvisarla?… Per lei non ci sarà problemi occuparsi di Niamh fino a domattina… E anche tu dovrai avvisare a casa, Astoria… Ma mi dispiace per voi… volevate forse passare la notte insieme, penso… e avere gente per casa non è il  massimo…

- Scherzi, Peter? - Aggiunse Ginny - E poi la casa è tanto grande… Kreacher! Prepareresti, per favore, due camere per gli ospiti: una singola e una matrimoniale?

 

Poco dopo ci giunse il messaggio, via gufo (era venuto a portarcelo il nostro solerte Occhialuto): - Non preoccupatevi. Penso io a Niamh, che sta dormendo tranquilla! Ci vediamo domattina (non c’è bisogno che veniate presto… poi vi spiego). Ely.

- Avresti un posto dove far riposare Occhialuto? - Chiesi ad Hanry - Di solito riparte, ma, se c’è manutenzione dei camini e impossibilità di materializzarsi e smaterializzarsi, dovrebbero essere chiusi anche i corridoi magici per i volatili…

- Certo, Peter. Vieni con me. Lo portiamo di sotto nelle scuderie, sul retro della casa. Ci sono anche altri gufi e Kreacher pensa a procurargli del cibo.

Così, lasciati un attimo Ginny (che si stava organizzando per la notte, decidendo anche, insieme all’elfo, dove collocarci), Lily e Astoria, scendemmo al piano terra.

- Mi raccomando, non fare rumore…- mi sussurrò Harry - Dobbiamo passare di fianco al quadro famigerato di Walburga Black… che non sopporta né noi, né i nostri ospiti…

Scendemmo infatti nell’ingresso, dirigendoci verso una porticina a destra dell’ingresso, che evidentemente conduceva a queste “scuderie”. Purtroppo Occhialuto (un po’ maldestro, come al solito), ebbe la pessima idea di svolazzare e posarsi supra una testa impagliata di un elfo (Facevano un po’ senso!), facendola cadere rovinosamente a terra!

- Traditori del nostro sangue! Feccia! Usurpatori! Che schifo! Traditori e nati babbani in questa casa! E’ un disonore per l’antichissima casata dei Black! - sentii urlare.

- Presto, vieni! Fuggiamo finché non si riaddormenta! - disse Harry - E poi, a mo’ di scusa: - Quel maledetto quadro è legato alla parete dalla magia oscura… Non siamo ancora riusciti a staccarlo…

- Se vuoi, posso provarci io - dissi, mentre la megera continuava ad urlarci contro - Ho l’anello che bypassa la magia moderna, come ti ho già raccontato, e ho anche una certa affinità con la Magia Oscura, purtroppo… Un mio antenato era purtroppo uno dei peggiori stregoni della sua epoca…

- Magari… Non volevo disturbarti - disse comprensivo Harry (in effetti entrare in casa con quella megera che strillava sempre doveva essere particolarmente inquietante...). - Se riusciamo a staccarlo, lo regalo a Kreacher, che ha ancora una particolare venerazione per la sua vecchia padrona!

Mi concentrai e provai con un semplice Alohomora. Subito, grazie alla potenza dell’anello, il quadro si staccò dalla parete.

- Bravissimo, Peter! Mi hai risolto un grosso problema! - diceva Harry, mentre il quadro brontolava e mi lanciava maledizioni (per fortuna non avrebbero fatto effetto… almeno speravo!). - Ora me ne sbarazzo subito! Kreacher!

Subito, al comando del suo padrone, l’elfo si materializzò davanti a lui.

- Il padrone ha chiamato Kreacher? - disse. Poi vide il quadro della sua ex padrona a terra e rimase a bocca aperta.

- Sì, Kreacher. Vorrei… regalarti questo quadro… questo ricordo della tua vecchia padrona, alla quale, so, tu sei molto affezionato… Se vuoi, puoi portarlo in soffitta, nella tua stanza dei ricordi…

(e sottovoce mi disse “Ha una bella collezione di cimeli dei Black e gli abbiamo lasciato una stanza dove collocarli… Mi sono così sbarazzato di vari orrori, compreso il portaombrello fatto con una zampa amputata di troll contro cui sbattevo in continuazione”)

Kreacher a quel punto si buttò a terra, urlando che il padrone era troppo gentile a regalare un oggetto meraviglioso ad un elfo buono a nulla come lui e che lui gli sarebbe stato eternamente grato… e anche a me, che avevo permesso al padrone di staccarlo dal muro e, così, di regalarglielo!

- Troppa gioia per Kreacher… Spero non muoia dalla felcità… Hermione non me lo perdonerebbe! (mi sussurrò Harry).

Dopo qualche minuto, ripresosi dallo choc di avere tutto per lui quel bel cimelio di famiglia, Kreacher acconsentì a portarlo via e noi potemmo riprendere ed andare verso le scuderie…

- Abbiamo bonificato, insieme ad Arthur e alla squadra di disinfestazione del Ministero - mi diceva Harry mentre ci dirigevamo lungo un corridoio - questo settore di recente. Era pieno di mollicci e altre creature poco raccomandabili, tanto che neanche Kreacher e Sirius avevano provato ad entrarci… quando Sirius viveva qui, naturalmente. Addirittura aveva collocato Fierobecco in una stanza al primo piano, poiché era un lavoro troppo faticoso disinfestare tutto. Arthur però ha fatto un bel lavoro…

Fatto il corridoio, Harry aprì la porta e ci trovammo in un piccolo giardino, collocato evidentemente sul retro della casa. Dappertutto terra smossa e detriti in giro.

- La squadra di Arthur ha bonificato anche questo luogo, che era pieno di oggetti oscuri… evidentemente i Black li avevano nascosti dopo la sconfitta di Voldermort - mi disse.

Poco più lontano una porta conduceva ad una piccola costruzione. Entrati, ci trovammo davanti a della ampissime sale…

- Un incantesimo di estensione permanente particolarmente ben riuscito - mi disse Harry. Poi, indicando un angolo, si rivolse al mio gufo (che intanto stava sulla mia spalla): - Là, Occhialuto… Ci sono dei trespoli, cibo ed altri tre o quattro gufi…

Subito Occhialuto mi guardò, aspettò il mio assenso e poi si diresse verso i trespoli, accovacciandosi su quello più alto, vicino ad un barbagianni bianco.

- Ginny ha insistito tanto perché li “adottassimo”… Sono Gufi di Hogwarts feriti nella battaglia e non più capaci di svolgere il loro lavoro… Anche loro, povere bestie, hanno attaccato i Mangiamorte per difendere il castello, e molti sono morti. Quelli feriti e non più idonei a portare la corrispondenza li abbiamo adottati un po’ noi, un po’ i Weasley e, diversi, Luna Lovegood…

Beh, Occhialuto (con il suo occhio solo) poteva benissimo stare insieme a quelle povere bestie, che l’avevano accolto bubolando benevolmente…

- Ora, andiamo, Peter! Altrimenti le ragazze ci daranno per dispersi! - disse Harry.

 (segue)

 

 

Pubblico la seconda puntata mercoledì 17, insieme alla nuova avventura di Niamh (che, mentre qui ha pochi mesi, nell'altra è già quattordicenne... come passa il tempo!). Alla prossima Gatty :)

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Capitolo 3
*** Una notte a Grimmauld Place (parte 2) ***


Una notte a Grimmauld Place - parte 2

 

Allucinazioni

 

- Oh, finalmente! - Disse Ginny, vedendoci - Vi avevamo dati per dispersi!

Le tre ragazze si erano accomodate intanto in sala e bevevano una tisana, o qualcosa del genere…

- Ti va qualcosa, Peter… un’altra Murphy? - mi chiese Harry.

- No, ci mancherebbe…. Ormai è ora di andare a dormire….

- Guarda, abbiamo pensato a tutto noi ragazze - disse Ginny. E poi, rivolgendosi ad Harry: - Astoria dormirà nella camera di Regulus, noi, come avevamo previsto, in quella di Sirius e Lily e Peter in quella degli ospiti…  Meglio non entrare in quella di Orion e Walburga… è un po’ inquietante…

Per fortuna quindi non dovevamo dormire nella camera di due malefici maghi oscuri… Va bene, ero stanchissimo… Avrei dormito anche nella camera da letto di Voldemort in persona…

Salutammo quindi tutti e ci avviammo verso le camere, che Kreacher aveva già preparato. Appena aperta la morta, rimanemmo piacevolmente colpiti: la camera era accogliente per essere in una casa semiabitata da decenni e, in precedenza abitata dai familiari di Sirius Black, tutti maghi oscuri serpeverde! C’erano un  grande armadio, un paio di cassapanche, tavolino, sedie ed una  pesante libreria, per altro  piena di testi di Magia Oscura (a quel che capivamo dai titoli); dovunque erano intagliati serpenti intrecciati e lo stemma dei Black… Tuttavia c’era un bel fuocherello nel caminetto e  Kreacher aveva già predisposto tanti dolcetti sopra il tavolo, con una bottiglia di ottimo spumante italiano… ho sempre adorato gli elfi domestici! C’erano anche un pigiama (per me) e una simpatica camicia da notte (per Lily) sopra il cuscino di un bellissimo letto matrimoniale… Appena l’ho visto e ho immaginato Lily dentro quella camicia (e anche senza, a dire il vero), la stanchezza mi è subito passata…

- Cosa dici, dormiamo senza? - proposi a Lily.

- Perché, vuoi dormire stanotte? - mi rispose con un sorrisetto malizioso.

- Vado a fare una doccia, però… e poi non mi sfuggi… - aggiunsi, dandole una piccola sculacciata. La novità mi piaceva. Era qualche giorno che, per un motivo o per un altro, non riuscivamo a trovare qualche ora per noi.

- Aspetta, vengo anch’io… - mi disse Lily - Così facciamo la doccia insieme… e iniziamo… ho tante idee per passare la serata…

 

Avevamo appena fatto una bella doccia (veramente deliziosa) ed eravamo coperti con magnifici e morbidissimi accappatoi colorati che il gentilissimo elfo ci aveva lasciato, quando ebbi la  malaugurata idea di aprire il mobiletto che era presente in bagno, alla ricerca di un phon. Ho sentito come delle punture… mi si è annebbiato tutto e poi, dopo qualche secondo, la nebbia si è diradata e ho rivisto la stanza. Ma, dentro il mobiletto, guardando meglio, c’era una cosa che mi ha terrorizzato…C’era mia figlia, la piccola Niamh, tutta coperta di sangue! Se non sono morto quella volta, penso di poter sopravvivere ancora a lungo. Naturalmente Niamh non poteva essere nel mobiletto… bastava pensare un attimo e la cosa sarebbe sembrata subito illogica… era evidentemente un molliccio, da cui la casa era infestata! Ho già detto che il luogo era stato per anni semiabbandonato… Evidentemente Kreacher, che era abbastanza vecchio, non era riuscito a disinfestare tutta la casa e gli era sfuggito quel molliccio…

Comunque, poco eroicamente, quella volta ho perso i sensi e, svenendo, ho battuto anche la testa contro il lavandino! Mi sono svegliato tra le braccia di mia moglie, tutto confuso (lo confesso).

- Tranquillo, Peter! E’ solo un molliccio! Penso che ce ne siano diversi nella zona: questo l’ho eliminato io… Non aver paura… Niamh sta bene! E’ con tua sorella, nel suo lettino! Non può essere qui a Grimmauld Place!

- Ho perso cinque anni di vita - le ho detto - E ho battuto anche la testa…

In quel momento è entrata di corsa, in camera nostra, senza bussare, Astoria, completamente sconvolta, e, vedendo la luce accesa in bagno, si è precipitata strillando dentro e, per poco, non ha inciampato su di me, che ero ancora a terra.

- Ragazzi, ci sono presenze inquietanti nella mia stanza! - disse, per niente sbigottita dal fatto di trovarmi sul pavimento… - Penso che sia uno sciame di billywig… Un paio mi hanno punto e comincio ad avere allucinazioni…

E poi, indicandomi: - Cosa ci fa Drago, qui?

Ok, era in preda ad allucinazioni da billywig… Le spiegammo con calma che era impossibile, che quello che vedeva come Draco in realtà ero io… Con calma cercammo di tranquillizzarla (soprattutto Lily: io ero ancora intontito per la botta alla testa), ma lei era evidentemente ancora sotto choc e continuava a ripetere che vedeva Draco Malfoy! Decidemmo quindi di chiamare Kreacher, ma, nonostante i nostri richiami, nessuno rispose! Strano! Gli elfi domestici sono sempre all’erta e pronti a rispondere alle chiamate  dei padroni, e degli  ospiti! Chiamammo allora Ginny e Harry, che si erano ritirati anch’essi in qualche stanza… nessuna risposta neanche da parte loro!

- Secondo me si sono chiusi in qualche stanza con qualche incantesimo insonorizzante e stanno facendo qualcosa per la quale non vogliono essere disturbati - disse Lily.

Cominciammo a girare per la casa, ma sembrava disabitata e, nell’oscurità, veramente inquietante… La situazione sembrava decisamente strana…

 - Direi di tornare nella nostra camera e cercare di passare la notte a letto… - propose Lily.

- Ho troppo paura a rimanere sola con i billywig - ci disse Astoria - Posso dormire con voi? Ve ne prego. Non recherò alcun disturbo…

- Certo, Astoria - disse subito Lily - Ci stringeremo…

 

Era una situazione francamente imbarazzante. Eravamo tutti e tre nello stesso letto, al buio… Improvvisamente sentii una mano scivolare sopra di me ed abbracciarmi… Respirai: era Lily, che, poi, dopo avermi fatto una  carezza, mi lasciò… E, subito dopo, sentii, proveniente dall’altro lato del letto, un’altra mano, la mano di Astoria evidentemente, che mi stava cercando, chiamava “Draco”, mi toccava, e si stava infilando…

 

- Apri gli occhi, Peter! - Mi disse Lily… ti hanno punto alcuni billiwig… c’era una sciame dentro l’armadietto del bagno! Hai battuto la testa e sei svenuto…

Con fatica aprii gli occhi e mi ritrovai sul pavimento del bagno. Avevo l’accappatoio e, intorno a me c’erano Ginny, Harry, Astoria, Kreacher e, naturalmente, mia moglie.

- Oh, eccoti qui! - mi disse sorridendo. - Non preoccuparti, passerà presto! Kraecher ha preparato al nobile signor O’Neil l’antidoto. Beva tutto: è importante!

Man mano che bevevo, riflettevo… Per fortuna era stato solo un’allucinazione dovuta alle punture di billiwig... Non c’era mai stato il molliccio nel mobiletto, non eravamo andati in giro per la casa a cercare Harry, Ginny e Kreacher, né eravamo andati a letto con Astoria, né lei aveva cercato…

- Mi dispiace, Peter - disse Harry, mortificato -  Dovevo far disinfestare tutto prima. Quell’alveare ci è sfuggito!

Kreacher, sorridendo (inquietante come sorridono gli elfi!), mi disse: - Bevanda elfica di Kreacher combatte il veleno dei billiwig, ma possono esserci ricadute nel corso della notte. Il signor O’Neil può avere altre allucinazioni… Conviene metterlo a letto e controllarlo da vicino!

Beh, dato che stavo meglio, tutti i nostri amici ci lasciarono, augurandoci la buona notte. Harry era ancora mortificato: - Mi dispiace. Domani io e Kreacher controlleremo di nuovo tutto…

- Non preoccuparti, Harry - dissi - Non è successo niente…

Ero finalmente a letto con Lily.

- Tutto bene, amore? - mi disse

- Sì, ora sì… non sai che allucinazioni ho avuto…

- Beh… ho una certa abilità come legilimens… dovresti saperlo! - mi disse, seria - E così vorresti andare a letto con Astoria Greengrass?

 - Ma Lily, erano allucinazioni! - le dissi - Mica potevo programmarle! E poi ero tremendamente imbarazzato!

- Tutti uguali, gli uomini! - continuò Lily, ma si vedeva che stava scherzando. Aveva (per fortuna) preso bene quella buffa avventura… - Andiamo a letto, dai… Vado un attimo in bagno e torno. Tu aspettami…

Qualche minuto dopo era di ritorno. Ma… non era lei!!!

 - Come mi guardi, amore? - mi disse sorridendo e un po’ sorpresa, guardando la mia faccia.

- Sei tu, Lily? - le chiesi.

- Certo! Chi pensi che sia? - mi chiese, ancora più perplessa.

- Non ci crederai, ma vedo al posto tuo Ginny Weasley… Non so perché!

Per fortuna fece un sorriso comprensivo: - Sarà l’allucinazione di cui parlava Kreacher…! Almeno spero…! Forse è meglio metterci a dormire, così domattina, quando ti risvegli, sarà tutto a posto…

- Ok… Lily… Buona notte… - dissi, spegnendo la luce.

- Non mi dai neanche un bacino? - sentii dire.

- Mi fa senso baciare qualcun’altra - provai a dire. In effetti tutta la situazione era maledettamente strana. - Ho paura di vedere Ginny, accendendo la luce...

- Sciocco, sono io… - disse Lily - E poi è buio… dai avvicinati… Se vuoi ti racconto cosa abbiamo fatto l’ultima volta… giusto per aver conferma che sono io…

Beh, sicuramente quello Ginny non poteva saperlo…Mi sono avvicinato… sì, era sicuramente Lily… Mi rilassai… che strana quella serata…. cos’altro poteva succedere?

______________________________

 

Avevamo fatto l’amore, poi c’eravamo addormentati, stanchissimi. Lily era tra le mie braccia. Ma era destino che quella notte non saremmo riusciti a passarla tranquilla. Mentre dormivo, improvvisamente la sentii piangere, sempre più forte e mi chiamava: Lily aveva avuto un incubo… o una visione… ed era agitatissima…

- Lumos - pronuncia. Mentre, al mio fianco, Lily (vedevo finalmente lei! Evidentemente le allucinazioni erano scomparse) singhiozzava sempre più forte

- Lily… Che succede? - le chiesi preoccupato.

- Niamh ha bisogno di noi…. Lo sento… Ha bisogno di me e sono lontana… Ho avuto una premonizione… - diceva, in mezzo ai singhiozzi.

- Era solo un sogno - cercai di calmarla - Niamh sta bene. E’ con mia sorella! A casa nostra!

Non riuscivo tuttavia a calmarla:  era convinta che qualcuno volesse entrare a  casa nostra per uccidere mia sorella e la piccola Niamh…

- Me l’aveva detto la Cooman che ero portata per la preveggenza - diceva singhiozzando - Vogliono uccidere mia figlia… La mia piccola…

Lily continuava a piangere, preoccupata per la figlia…. (una delle poche volte che aveva perso il controllo, povera Lily… doveva aver fatto un sogno veramente inquietante… o non era un sogno?).

Cercai di convincerla che la Cooman sbagliava sistematicamente e che il suo era stato solo un brutto sogno, ma anch’io cominciavo a preoccuparmi. I nostri amici, poi, avevano sentito Lily piangere e ora stavano bussando alla porta per sincerarsi che stessimo bene.

Ci siamo vestiti velocemente  e siamo usciti dalla camera; Lily era ancora sconvolta (e anch’io non ero messo tanto bene… ero sicuramente sbiancato). Nel corridoio c’erano Astoria, Krecher, Ginny e Harry.

- Che succede, ragazzi? - dissero.

- Lily ha fatto un brutto sogno… ma è convinta che sia una premonizione… pensa che Niamh sia in pericolo - spiegai. Poi mi decisi:  - Dobbiamo tornare a casa, con qualunque mezzo… Lily è troppo agitata e anch’io, ora, non sto tranquillo…

Ginny e Astoria cercavano infatti di tirarla su, ma mia moglie era sempre più convinta che Niamh fosse in pericolo. Ricordava che la Cooman aveva lodato più volte le sue doti di veggente…

- Non so come aiutarvi, Peter - disse Harry - Come sapete tutta la zona è bloccata per la manutenzione dei camini magici… ed è impossibile anche smaterializzarsi…Possiamo inviare un gufo, o un patronus… ma se tua sorella dorme, neanche se ne accorgerà…

- Il bosco degli Inferi! - disse Lily - Possiamo utilizzare quel portale!

- Che bosco? - esclamarono ad una voce gli altri tre.

- Beh… Possiamo spostarci… solo io e Lily… perché Silente ha disattivato la possibilità per chiunque altro, attraverso una antica rete di portali disseminati nel Regno Unito e in Irlanda… Ne ho usato uno, per esempio, durante la guerra, per recuperare la Spada di Grifondoro, che era caduta in mano ad Unci-Unci… dopo la rapina che avete fatto alla Gringott - dissi rivolgendomi ad Harry - e l’abbiamo usata anche per venire ad Hogwarts durante la battaglia finale…

- Non ho mai chiesto come foste riusciti a spostarvi e ad entrare ad Hogwarts e questo spiega molte cose - disse Harry Potter.

- La rete era stata creata secoli fa da un mio antenato, un disgraziato mago oscuro con l’hobby della “caccia ai babbani” per permettere lo spostamento, con la massima discrezione, di malvagi maghi oscuri nella “zona di caccia”… Noi a suo tempo li abbiamo esplorati tutti… almeno quelli rimasti (alcuni sono stati distrutti) e tre o quattro sbucavano nelle cantine, o nei sotterranei, di importanti abitazioni di Maghi Oscuri… che naturalmente non abbiamo esplorato… - continuai - Non è escluso che ce ne sia uno anche qui… considerando la propensione dei Black per le arti oscure… E’ una possibilità…

Tutti mi stavano a sentire con attenzione. Lily aveva ripreso un po’ del suo autocontrollo.

- Vi prego, aiutateci… mia figlia è  tanto piccola… e ha bisogno di noi… è in pericolo…

- Kreacher! - chiese Harry, subito - Hai mai sentito di un portale usato da qualcuno della famiglia Black?

- Il signor Orion Black utilizzava il portale, che è in cucina, durante la prima guerra magica per andare in Transilvania ad uccidere i nemici del Signore Oscuro… finché i Transilvani non hanno distrutto l’uscita… Kreacher sa dove si trova, ma da allora è inutilizzabile…

- Ti prego, Kreacher… Devo tornare a casa… - disse Lily, con le lacrime agli occhi.

- Kreacher farà tutto quello che vuole la nobile amica dei miei padroni. Kreacher morirebbe per loro - disse l’elfo con la lacrime agli occhi.

- Possiamo venire anche noi? - disse Ginny - A darvi una mano, se servisse…

- Purtroppo no - dissi io - Nessun altro può passare. Dai, andiamo, Lily. Prima arriviamo e prima ti rassicuri. Sono sicuro che Niamh dorme tranquillamente…

E così (saranno state le due di notte) siamo scesi in cantina, dove erano ammucchiati decine di oggetti, più o meno oscuri, presenti una volta in casa… Kreacher è andato direttamente verso uno specchio e: - Padron Orion entrava qui dentro - disse - Ripeteva qualche parola che Kreacher non ricorda bene.

- Non preoccuparti, le sappiamo noi!  - disse Lily - Grazie, Kreacher! Grazie di tutto, ragazzi, e scusate la nostra partenza improvvisa.

- Nessun problema, Lily - disse Ginny - Purché tutto sia a posto. Mandateci un patronus, appena possibile….

- Certo. Ciao, Astoria. A presto - dissi - E grazie ancora, Harry, Ginny…

Subito recitammo la formula e ci trovammo nel solito Bosco degli Inferi che, malgrado il nome, si presentava straordinariamente rassicurante.

Ci dirigemmo velocemente verso il portale che conduceva in Irlanda. Intanto io cercavo di tranquillizzare Lily: - Vedrai che va tutto bene… Starà dormendo felice…

Lily era ancora più agitata di prima…: - Vedrai che ho ragione io… Sono preoccupatissima. Il mio sogno era spaventoso…

Ci precipitammo nel portale che conduceva nei pressi di casa nostra e, un istante dopo, toccavamo il suolo irlandese.

- Presto, materializziamoci in camera di Niamh - disse Lily. E, un attimo dopo, eravamo nella sua camera.

E… la culla era vuota!!!!

 

Ultima puntata della storia sabato prossimo! Un abbraccio a tutti. Gatty :)

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Capitolo 4
*** Una notte a Grimmauld Place (ultima parte) ***


Una notte a Grimmauld Place (parte 3)

 

Ritorno a Grimmauld Place

 

Subito ho pensato che Lily aveva ragione: mia figlia era stata rapita! All’istante io e Lily ci siamo precipitati, come due pazzi, in camera di Eliza, senza neanche bussare alla porta, con le bacchette pronte a colpire e…. sarebbe stato meglio non entrare!!!!

Niamh dormiva beata nel passeggino, che Ely aveva portato in camera sua… probabilmente per accertarsi che la bimba stesse bene e non si svegliasse… mentre lei era a letto… e non da sola. In effetti era “abbracciata”, in una posizione inequivocabile, sul letto, con Alan, il suo moroso, e noi, con la nostra entrata scriteriata, li avevamo interrotto sul più bello!

Naturalmente, tra l’urlo di Eliza, che non si aspettava l’arrivo di due pazzi in piena notte, il tentativo dei due di vestirsi (mentre noi, che non ci aspettavamo la scena, eravamo rimasti bloccati come due scemi) e il rumore provocato dalla porta spalancata all’improvviso, la piccola Niamh si era svegliata e si era messa a piangere disperata!

- Ma voi due siete tutti matti! - ci ha urlato mia sorella, vestendosi velocemente - Sarà questo il modo di entrare in camera mia? Questa non ve la perdono! Ma cosa vi è saltato in mente? Ma andate a farvi….

Era isterica,  inferocita… e, ad essere sincero, aveva anche ragione…

- Ely, scusa - diceva Lily, intanto - ho avuto un incubo e pensavo vi volessero uccidere! Pensavo che fosse un presagio… Perdonami… Peter non c’entra… sono stato io a convincerlo a correre qui…

Alan, poveretto, si era rivestito in fretta e cercava di placare mia sorella:  - Dai, Ely… Non è successo niente… L’importante è che stiamo tutti bene…

- Per una volta che avevamo la casa a nostra disposizione… una volta!… una volta!… chiedo troppo?… No, entrano mio fratello e mia cognata come due pazzi, sul più bello…  mentre finalmente eravamo riusciti a trovare un minuto per noi e stavamo sc------o per bene… una volta! Io non ci credo!… - diceva urlando e oscillando tra la disperazione e una crisi di nervi.

Ero francamente mortificato, come pensavo fosse Lily.

- Noi ci prendiamo Niamh e torniamo da Harry Potter… stavamo dormendo lì… Così vi lasciamo la casa fino a domattina… sul  tardi… - disse velocemente Lily, avvicinandosi al passeggino e prendendo dalle sue braccia Niamh ancora piangente

- No, guarda… ho esagerato… Non voglio che voi andiate via… - disse mia sorella (ma immaginavo che sperasse il contrario)

- Nessun problema - ha detto Lily velocemente - Togliamo subito il disturbo… e a domani!

Mi ha preso per la manica e, con Niamh in braccio, si è diretta verso il focolare.

- Presto, lancia la metropolvere, prima che ci affatturi! Fuggiamo di corsa, prima di rovinare completamente la serata a tua sorella! - Ha detto Lily ridacchiando (per fortuna Eliza non la vedeva, altrimenti avrebbe continuato con le sue scenate… e, ad essere sincero, questa volta aveva proprio ragione!). A Lily finalmente era tornato il buon umore (la preferivo così, che in versione “madre apprensiva”).

E poi, mentre, eravamo nel focolare e cercavo la metropolvere (ma quanti vasetti aveva comprato ultimamente Lily… tutti simili, poi…): - Scusami, amore, ti ho condizionato con le mie paure… Ma avevo paura per questa piccoletta - disse, dandole un bacione. - Ho capito che la Cooman aveva sbagliato, quando mi attribuiva doti da veggente!

- Dai, andiamo - dissi. E, un attimo dopo, attraverso il camino, gettata la metropolvere e dichiarata la destinazione, eravamo di nuovo a Grimmault Place. Intorno al tavolo c’erano ancora Ginny, Harry e Astoria che stavano aspettando il nostro patronus. Poco lontano Kreacher, che portava il solito the (sbalorditivo quanto the bevano gli inglesi! E a tutte le ore!).

Ci videro tranquilli, con la piccoletta in braccio e: - Oh, che bello! - disse subito Ginny.

E poi, a lei, già mezza addormentata: - Ciao, piccola! Ma quanto sei bella! Sei cresciuta tantissimo!

Mentre Ginny e Astoria le facevano le feste, scambiandosela, e dicendo a Kreacher di preparare un lettino, un biscotto, il latte, un pannolino, un sonaglietto e non so quante altre cose, io e Lily spiegavamo ad Harry tutto quello che avevamo combinato …

- Sì, purtroppo mi sono agitata un po’ troppo - ammetteva Lily - A casa era tutto tranquillo e, dato che avevamo svegliato la piccola, abbiamo preferito portarcela dietro…

- Sì… e non potevamo rimanere lì per una questione di famiglia… e di sopravvivenza personale… Ti dispiace se approfittiamo della tua ospitalità ancora per qualche ora?

- No, certo, ragazzi! La camera è ancora pronta e dirò a Kreacher di …

- A una condizione! - intervenne Ginny Weasley, con in braccio la nostra Niamh e un sorriso gigantesco

- E quale? - ho chiesto.

- Niamh dorme con me e zio Harry, questa notte! Voi andate a dormire, che l’avete svegliata, cattivoni!

Harry Potter era, ad esser sincero, un po’ perplesso… non si aspettava quella conclusione della nottata! Ma Ginny fu irremovibile

- Kreacher! Il lettino in camera nostra, per piacere… E prendiamo anche quel meraviglioso carillon di quando ero bambina… quello con le pluffe… L’ho messo nell’armadio centrale… Voglio spupazzarmi la piccoletta per tutto il resto della notte!

- Non vorrei rovinare la nottata ad Henry… La piccola ogni  tanto si sveglia e bisogna starle dietro… - dissi. In realtà avevo paura che gli avessi rovinato un altro tipo di progetti che, immaginavo, Hanry avesse in mente.

Ma la gioia di Ginny nello stringere la piccoletta aveva commosso anche Harry, che subito si accodò insistendo per lasciargliela almeno quella notte.

- Voi ce l’avete sempre! Per noi sarà una bella esperienza, ne sono sicuro - diceva.

Cosa potevamo dire? Salutammo Astoria, Ginny, Harry e Kreacher e  tornammo a dormire nella nostra camera. Saranno state le tre di notte, ormai. Avevamo comunque qualche altra ora di sonno, prima della sveglia mattutina.

- Sono distrutto, Lily - dissi, una volta tornato in camera - Non vedo l’ora di farmi una bella dormita…

- Io non riuscirei a dormire - mi ha detto - Troppe emozioni! E poi… non senti caldo?

Francamente no, ma avevo  capito dove voleva andare a parare…

- Tantissimo… cosa  dici se ci alleggeriamo un pochino? - le ho proposto.

- Sì, prima comincio io. Ho voglia di baciarti su tutto il corpo e, in particolare, dedicarmi a…

Sentimmo a quel punto un pianto disperato… di Niamh, che evidentemente si era svegliata o voleva essere un po’ coccolata… o voleva il suo biberon di latte … o voleva essere cambiata… chissà…

- Dobbiamo andare da Niamh, Peter! - disse subito mia moglie.

Ma, per fortuna, riuscii a bloccarla.

- Lascia divertirsi “gli zii”… In fondo l’hanno voluto loro… E noi, dove eravamo rimasti?

 

 

 

 

Se volete, mercoledì esce il nuovo capitolo delle storie di Niamh. Un abbraccio a tutti. Gatty :)

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Capitolo 5
*** Lettera dalla Scozia ***


Breve one-shot, che ripercorre gli ultimi capitoli della Battaglia finale dal punto di vista di un personaggio marginale, Bruce Montague (marito di Judith MacDonald).

 

 

Carissima Alice,

tutto bene in Nuova Zelanda? Come stanno Jacob e i bambini? Sono cresciuti i piccoli? Inutile dire che ci mancate tanto e che non vediamo l’ora di vedervi. Sono ormai due anni che ci avete lasciato, per trasferirvi nell’altro capo del mondo, e spero che presto, magari nel prossimo Natale, possiamo stare tutti insieme, come avevamo deciso. Non vedo l’ora di riabbracciarvi.

Ti scrivo oggi questa mia per rispondere alla tua, consegnatami tramite gufo prioritario, qualche giorno fa, a cui non ho potuto rispondere subito per importanti impegni a livello governativo. Voglio aggiornarti su quello che  è successo, dall’inizio del mese di maggio, qui da noi nel Regno Unito. Sai già della caduta del Signore Oscuro: la notizia ha fatto il giorno del mondo e, come mi scrivi, anche in Nuova Zelanda ne hanno abbondantemente parlato, come hanno anche parlato, sempre come mi scrivi, dell’apporto della nostra famiglia alla battaglia (il che ti ha reso perplessa, dato che conoscevi le mie idee e la mia simpatia, non lo nego a te, per l’Oscuro Signore).

Ti spiegherò tutto. Ti anticipo intanto che io, Judith ed Aileen stiamo bene, come anche i restanti membri della famiglia (sia il ramo Montague, che quello MacDonald): tutti abbiamo combattuto ad Hogwarts, per fortuna dalla parte giusta, nello schieramento che si opponeva all’Oscuro Signore… Ma ti racconto tutto per filo e per segno.

Naturalmente ho inserito nella lettera l’incantesimo Duplius… solo tu potrai leggerla, mentre tutti gli altri, compreso Jacob e i ragazzi, vedranno solo un foglio bianco in cui appariranno poche frasi di circostanza e l’invito a venire a trovarci a Natale. Posso quindi parlarti sinceramente, senza timore che, prima o poi, questa lettera venga intercettata da qualcuno. Ti chiedo naturalmente di non rivelarne il contenuto a nessuno, neanche a Jacob. Poi capirai il perché.

Come tu  sai, , da un paio d’anni a questa parte ho avuto un comportamento defilato, di non opposizione ai piani dell’Oscuro Signore:  già qualche tempo prima, quando sono stato eletto membro giovane del Wizengamot, Lord Voldemort mi aveva inviato qualche emissario per sondare il terreno in vista di un possibile accordo tra quello che sembrava il nuovo dominus della politica inglese e il nostro clan: sai che il Signore Oscuro ha avuto sempre il massimo rispetto per l’antica aristocrazia magica e ha cercato di ottenere il nostro appoggio senza chiedere troppo in cambio.

Voldemort, come sai, ha preso il potere quest’estate, “sponsorizzando” il colpo di stato di O’Tusoe, mentre buona parte delle famiglie inglesi, specialmente quelle di una certa importanza, sono rimaste inattive, a guardare lo svolgersi  degli eventi. Così come ho fatto anche io. Certo, O’Tusoe, con la sua cricca di incapaci e incompetenti (in prima luogo quella stupida della Umbridge… te la ricordi… era del tuo anno ad Hogwarts, ed era anche a quel tempo una fanatica boriosa), era sempre preferibile ad un governo di Mangiamorte… ma comunque non ne sono fiero… Diciamo che, per elementari norme di prudenza (e di convenienza familiare, lo ammetto), ho proferito non scoprirmi troppo e, di fatto, ho accettato il nuovo regime.

Nella nostra famiglia, ad essere sincero, la mia posizione è stata anche molto criticata: Mary MacDonald in particolare, la cugina di Judith, mi ha detto chiaramente che mi disprezzava e che la disgustavo per la mia ipocrisia e la mia sete di potere. Tuttavia neanche lei ha potuto opporsi direttamente e frontalmente al nuovo regime.

Le cose poi a maggio sono precipitate. Aileen stava frequentando il primo anno ad Hogwarts, con ottimi risultati: era benvoluta da tutti (specialmente dai Carrow, da Lumacorno e dal preside Piton, cioè dalla classe dirigente serpeverde di Hogwarts), la scuola le piaceva, gli amici la adoravano, tutto filava liscio.

Tuttavia, durante l’evacuazione della scuola, avvenuta alla vigilia della Battaglia, la situazione è sfuggita di mano a chi ha organizzato l’operazione: Aileen pertanto è stata catturata da un pazzo, un certo Fabian Meadowes. Avevo saputo qualche mese prima chi fosse. Non te ne ho mai parlato, ma ora ti svelo un segreto di famiglia, che ho gelosamente conservato in questi mesi e che ha fatto enormemente soffrire me e, soprattutto, mia moglie.

Circa venti anni fa, mia moglie Judith è stata seviziata per diversi giorni da quel Meadowes e da un certo McKinnon: i due erano agli ordini di Silente (erano stati inseriti nel famigerato “Ordine della Fenice”, che allora combatteva l’Oscuro Signore con mezzi non dissimili da quelli che costui utilizzava) e quei due bastardi, al posto di consegnarla al loro capo, si sono accaniti contro una povera ragazzina, abusandone ripetutamente, senza che lei, poveretta, potesse difendersi. Io ho saputo della vicenda la scorsa estate, dato che il ricordo di quel tragico evento è stato cancellato proprio da Silente (con un atteggiamento francamente discutibile, probabilmente per coprire le orribili azioni dei due suoi seguaci,  che avrebbero infangato l’intero movimento). Se non che, dopo la morte di Silente, i ricordi sono naturalmente riaffiorati sia nella mente di Judith, sia (penso) in quella di quei due bastardi, che negli ultimi vent’anni hanno vissuto una vita tranquilla e serena.. Judith, tra le lacrime mi ha raccontato tutto quello che era successo: lei era solo una ragazzina e il riaffiorare  dei ricordi, e delle sevizie, l’ha sconvolta. Poi, con grande forza d’animo, ha deciso di mettere una pietra sopra alle sue sofferenze e a dare un taglio al suo passato.

Ma il taglio non è stato indolore. Subito ci siamo subito attivati per “sistemare” definitivamente la questione, come potrai immaginare: i due, legalmente, non potevano essere perseguiti, dato che non c’erano prove, se non i ricordi di mia moglie, e poi la vicenda riguardava fatti di tanti anni prima. Una qualche punizione, comunque, era, secondo noi, necessaria. Il primo a pagare è stato McKinnon, che, come potrai  immaginare, è scomparso per sempre dalla circolazione: forse un sincero pentimento l’avrebbe potuto salvare, ma davanti a Judith non ha fatto altro che provocarla, ricordandole con orgoglio quanto l’aveva fatta  soffrire. Ed è stata l’ultima cosa che ha fatto.

L’altro, Meadowes, ha fatto invece perdere le sue tracce. Fino al 1 maggio.

Ritornando a quella sera, come ti dicevo, stavamo infatti a casa, preoccupati per altro per ciò che avveniva a Hogwarts (ci era giunta la notizia, provenienti dal Canale  Magico Irlandese, dell’improvvisa evacuazione degli studenti dal castello), quando è apparso improvvisamente uno  schifoso patronus, a forma di jena, che ha detto semplicemente a mia moglie: Sono Meadowes, ti ricordi di me? Dovresti, dato che ci siamo divertiti insieme, per un’intera settimana. Ho tua figlia. Prepara 600.000 galeoni, se vuoi rivederla e se  vuoi che non la tocchi. O forse preferisci che le faccia assaggiare quello che hai  provato? Ti invio fra qualche minuto un altro patronus con le istruzioni. Devi venire da sola.

Puoi immaginare la  disperazione di Judith… e naturalmente anche la mia. La mia piccola, la dolcissima Aileen nelle mani di uno psicopatico, di un criminale, che minacciava di stuprarla o ucciderla se non avessimo  pagato. E, quello che più temevo, l’avrebbe fatto in  ogni caso, dato che tutto mi puzzava di trappola… Mi sono subito attivato, comunque per radunare la somma, fregandomi intanto dei richiami degli amici e dei compagni di partito, che  mi invitavano a schierarmi decisamente con il  Signore Oscuro, in vista della battaglia finale (aveva radunato tutti  ad Hogwarts per assalire il castello)… Che cazzo mi importava di lui o di Hogwarts quando la vita di mia figlia era in pericolo?

Nel frattempo si è materializzato nei pressi del castello anche mio nipote Kain, il cugino di Aileen, che subito è stato recuperato da Sskarr: ci ha confermato che Aileen era  stata rapita da Meadowes e da un  suo complice, sotto i suoi occhi (aveva  cercato di opporsi, ma è solo un ragazzino di tredici anni, e logicamente non c’è riuscito… Ci ha detto però anche che aveva raccontato la cosa a Peter O’Neil e che questo gli aveva detto che ci avrebbe pensato lui.

Chi è Peter O’Neil, ti chiedi? Tu non l’hai conosciuto, carissima sorella, ma è un bravo ragazzo che si è sposato recentemente con Lily Anderson, la figlia di Milly, ti ricordi, l’amica di Mary? La piccola Lily è cresciuta praticamente con noi… Ti ricordi che quando ci siamo sposati, per alcuni anni non siamo riusciti ad avere figli malgrado lo desiderassimo tanto? E che siamo andati  dai migliori medimagi europei? In quegli anni a MacDonald Castle potevamo però riversare il nostro affetto su una graziosissima bimbetta, appunto la figlia dell’amica di Mary, che veniva spesso a trovarci, verso  la quale Judith, e anch’io a dire il vero, provavamo tanto affetto: è sempre stata una bimba dolcissima, molto  affettuosa, e molto  intelligente. Insomma, la figlia  che avremmo voluto avere. E i rapporti sono rimasti strettissimi anche dopo la nascita di Aileen, tant’è che nostra figlia la considera una specie di sorella maggiore, a cui ricorrere sempre in caso di bisogno. Quest’estate Lily è rimasta incinta (sì, è stata incosciente: lei e suo marito Peter avevano quindici anni!) e io e Judith, oltre a Mary e ai loro genitori, naturalmente, ci siamo subito attivati per sistemare tutte le pratiche, anche perché la loro situazione era piuttosto delicata. Lily è una “nata babbana” e il ministero cerca di separare quella che chiama “gente magica” dagli “usurpatori del sangue magico” (cioè i nati babbani: le idee folli di Voldemort, che non condivido assolutamente su questo punto, si sono purtroppo subito affermate all’interno del Ministero), mentre Peter è straniero (irlandese).  Comunque siamo riusciti a sistemare tutto, i due si sono sposati e vivono felicemente in Irlanda, dove è nata a febbraio la loro figlioletta, Niamh (per la quale sia Judith sia Aileen stravedono… e anch’io, a dire il vero…).

Non avevo idea per quale motivo Peter si trovasse a Hogsmeade, e ho anche avuto paura che, con qualche gesto avventato, mettesse a rischio la vita di Aileen. Tuttavia, forse un quarto d’ora dopo, è arrivato un patronus da miss Scott. che, da Milton mi avvisava che Aileen era a casa sua, insieme ad Astoria Greengraass (una ragazza di quinta, Serpeverde), che l’aveva accompagnata!  E stato uno dei momenti più belli della mia vita e anche Judith in quel momento è rinata… L’attimo prima eravamo disperati e mi sembrava di morire pensando a nostra figlia, alla nostra piccola, in balia di quei bruti; un attimo dopo abbiamo provato una gioia immensa! Subito abbiamo mandato Sskarr e prelevare lei e la Greengrass e, qualche minuto dopo, potevamo abbracciarla! Non ti nascondo che piangevo come una fontana (non ti dico la madre) e addirittura Aileen ci consolava! Mia figlia stava bene, anche se era un po’ provata dall’esperienza. La Greengrass ci ha spiegato che le era stata  affidata proprio da Peter, che l’aveva liberata da quel bastardo di Meadowes, da quello che aveva capito. Subito aveva fatto attivare una passaporta per portarla quanto più vicino a noi.

- Peter mi ha salvato la vita - ha confermato la piccola - Quei due tipi mi avevano legato… e quello grosso, quello che chiamano Fabian… voleva fare qualcosa con me… non ho capito bene… come ha fatto con te, mamma, diceva…

Io ero inferocito. Quel bastardo voleva violentare mia figlia, come ha fatto con mia moglie… una bambina di undici anni… Come si fa ad essere più malvagi… Schifoso pervertito… questa è l’ultima che avrebbe fatto, mi sono promesso…

- Avevo tanta paura, babbo - ha continuato a dirmi la piccola - ero legata e imbavagliata, non potevo fare niente, neanche urlare… e quell’uomo cattivo mi si è avvicinato ridendo, … ma, prima che continuasse, è arrivato Peter… Io non l’ho visto… Ho solo visto i due schiantati, e lui che mi liberava…

- Oh, mio Dio, non potremo mai come ricambiarlo… - diceva mia moglie piangendo - … gli saremo debitori per sempre… Mi ha fatto rinascere…

Poi Aileen ci ha spiegato che i due delinquenti si trovavano, legati,  nell’edificio accanto all’Ufficio Postale di Hogsmeade, mentre Peter, insieme a sua moglie Lily, era ad Hogwarts… a combattere contro l’Oscuro Signore! La mia piccola gli aveva anche promesso che si sarebbe presa cura  di Niamh, nel caso in cui non fossero  tornati…

Incoscienti! Cosa pensavano di fare? Due ragazzini contro il più malvagio mago oscuro di tutti i tempi!

- Conosco Peter e Lily da anni - ha aggiunto Astoria Greengrass - Peter mi ha salvato anche la vita, due anni fa. Ha dei poteri particolari, non so come faccia, né perché, ma si può smaterializzare e materializzare senza problemi… e non ha bisogno di bacchette per fare magie…

Beh, avrà avuto anche poteri eccezionali, ma doveva scontrarsi ora con l’Oscuro Signore e i centinaia di Mangiamorte che lo attorniavano… Non avrei dato uno zellino su Harry, su Peter e su Lily… erano destinati alla sconfitta… Ma dentro di me qualcosa ha detto “No! Non loro!”

Ho detto subito a mia moglie: - Dobbiamo sistemare le cose una volta per tutte. Penseremo dopo a quel bastardo di Meadowes… Intanto possiamo farlo prelevare, insieme al suo complice, da Zeller (Zeller è un amico, il capo di un’associazione non proprio legale, legata da vincoli di riconoscenza a noi Montague, dei cui servigi ci siamo serviti qualche volta, se dovevamo  andare contro la legge… come nel caso di McKinnon, per intenderci) e poi penseremo con calma a lui e al suo complice. Io ora vado a dare una mano ai due ragazzi.

- Vengo anch’io - ha detto subito mia moglie, risoluta - Sono in debito con loro e non permetto che nessuno, neanche l’Oscuro Signore, faccia loro del male! Voglio bene a Lily! E sono ora legata, per sempre, da riconoscenza, a suo marito.

- Lo sai che… potremo non tornare? Uno dei due dovrebbe rimanere… per Aileen… - ho provato a dirle.

- Dovrai passare sul mo cadavere se vuoi lasciarmi qui. Io vado in ogni caso - ha detto risoluta mia moglie

E così, in men che non si dica, abbiamo chiamato parenti e seguaci e, una volta radunati tutti a Milton, ho presentato brevemente la situazione: - Non so cosa pensiate dell’Oscuro Signore.  Qualcuno forse lo apprezza perché ha portato ordine nel mondo magico, qualcuno lo disprezza perché ci sta togliendo la libertà, o semplicemente ha paura del suo potere. Ora si sta combattendo ad Hogwarts e forse è la volta buona per sbarazzarcene una volta per tutte. Noi, io e mia moglie, oggi, andiamo a combatterlo. Non so come finirà, non so se ci rivedremo, ma il mio onore mi obbliga a scendere in campo, apertamente, contro di lui. Non vi prometto che vinceremo… sinceramente non lo so… Ognuno di voi faccia come vuole. A chi non vuole venire, auguro tutto il bene possibile. Chi vuol rimanere, si avvicini: una passaporta ci porterà fra qualche minuto ad Hogsmeade.

- Io sono con mio marito, contro l’Oscuro Signore - ha aggiunto mia moglie - Domani sarà morto, o saremo morti noi. Noi andiamo, anche da soli, in ogni caso.

E così, insieme a quasi tutti i parenti e gli amici (alcuni dei quali, come Mary, non aspettavano altro che combatterlo, altri lo hanno fatto per riconoscenza nei nostri confronti, affetto o altri motivi) ci siamo spostatii ad Hogsmeade. Eravamo forse una trentina, tra maghi e streghe… e qui abbiamo trovato Charles Weasley, che stava cercando di organizzare una spedizione di soccorso a favore dei ragazzi che ancora resistevano dentro il Castello: aveva la simpatia di molti, ma l’appoggio diretto di sei-sette maghi al massimo (parenti dei ragazzi rimasti a combattere, penso), dato che l’impresa era rischiosa e le probabilità di successo veramente poche.

Charles Weasley aveva con me qualche motivo di attrito, sia perché in passato mi sono opposto alla sua proposta di allevare cuccioli di Draghi delle Ebridi nella riserva di Skagerrat, sia perché mi considerava un sostenitore del Signore Oscuro, ed è stato sbalordito di vedermi lì, con mezzo clan scozzese e, con un tono sprezzante: - Montague - mi ha detto - siete qui per conto di Voldemort, immagino…

E io, con un tono ugualmente duro: - No, siamo qui per mandarlo all’Inferno - (ho usato però un’espressione più colorita) -  Non perdiamo tempo, raduniamo gli uomini e attacchiamo, prima che sia troppo tardi.

Il nostro arrivo ha galvanizzato la Resistenza, e altri abitanti di Hogsmeade si sono uniti a noi.

-  Penso che il Signore Oscuro a quest’ora abbia vinto… e molti dei miei ragazzi saranno  morti - ha detto un abbacchiato Lumacorno… C’era poco lontano, infatti, il nostro vecchio professore… Te lo ricordi? Aveva coordinato l’evacuazione dei ragazzi Serpeverde da Hogwarts, ma era rimasto ad Hogsmeade indeciso sul da farsi, spinto dalla volontà di aiutare i ragazzi rimasti, ma impaurito dalle conseguenze di una sua aperta ribellione.

- Venga anche lei, professore - ha detto a Lumacorno mia moglie - Dobbiamo salvare i ragazzi… almeno quelli che sono sopravvissuti. Non è importante se moriamo nel tentativo… Anche se ne salviamo uno, il nostro sacrificio non sarà vano… C’è qualche ragazzo a cui è affezionato… o è stato affezionato… per cui valga la pena combattere… o morire oggi.

Lumacorno ci ha pensato un attimo e mi ha detto: - Molti anni fa avevo una studentessa veramente in gamba, un vero genio in Pozioni, che mi voleva bene, come ad un padre… E’ stata uccisa dall’Oscuro Signore… mi aveva fatto un bel regalo, un volta… un grazioso pesciolino che sembrava riconoscermi,  a cui mi ero tanto affezionato… l’aveva creato lei trasfigurando un fiore, un giglio… e che è scomparso quando lei è morta… L’ha uccisa lui… solo perché cercava di difendere suo figlio… Andiamo, è ora di porre fine a tutta questa barbarie…

 

Ci siamo quindi diretti velocemente verso il Castello… Era quasi l’alba e già da lontano si vedeva il fumo uscire dal cumulo di rovine. Eravamo forse una cinquantina, ormai, quando siamo giunti davanti all’entrata.

Non ci crederai, sorella mia, ma siamo arrivati proprio quando si stavano fronteggiando, in un momento di tregua, davanti alla porta del castello (gravemente danneggiato e in parte crollato), con il cadavere di Harry Potter a terra (si è poi scoperto che non era morto, come ormai tu sai) proprio i Mangiamorte (tra cui spiccava l’Oscuro Signore, in piedi davanti a loro) e un gruppo di ragazzi e difensori del castello. Non riuscivo a scorgere né Lily né Peter, ma forse erano in mezzo al gruppo… se non erano nel frattempo morti…

- Dai, attacchiamo! - Abbiamo urlato insieme io e Charles Weasley. E subito ci siamo gettati contro quei bastardi dei seguaci del Signore Oscuro. Non so se voluto, ma contemporaneamente, dall’altro lato della radura, è piovuto sul gruppo una pioggia di frecce e i centauri li hanno attaccati.

Non mi ero ancora ripreso dallo stupore (i centauri non partecipano, da sempre, alle guerre dei maghi… glielo ordina il loro codice di comportamento, a quanto sapevo), che ho visto anche altri esseri magici… un ippogrifo, i thestrall (io li vedo da quando è morta mamma, lo sai), un gigante, che si precipitavano  contro di loro e contro i due-tre giganti che sostenevano Voldemort. E, a quel punto, è iniziata la battaglia: subito ci siamo gettati nella mischia e ho eliminato quanti più mangiamorte possibili.

- Traditore del sangue magico - mi ha urlato uno di quelli - Te la faccio pagare, Montague.

E’ stata l’ultima cosa che ha detto. Ho poi scoperto, togliendogli quella idiota maschera, che era Henry Jackson… Te lo ricordi? Quel ragazzo che ti faceva il filo, quello con cui ho fatto la vacanza in Italia, a diciassette anni. Non sapevo che fosse passato con i Mangiamorte… lo ricordavo come un ragazzo gentile e sincero…

Gli altri, con l’Oscuro Signore in testa, si sono rifugiati in Sala Grande e qui li abbiamo attaccati. E gli elfi domestici di Hogwarts sono anche loro scesi in battaglia contro i malvagi seguaci del Signore Oscuro… sono abituato a vedere gli elfi come esseri servizievoli e gentili al massimo, addirittura  servili, disposti a tutto pur di compiacere noi maghi… ma ti posso dire che avevano uno sguardo allucinato e particolarmente cattivo quando infilzavano coltelli, spiedi e quant’altro nella carte dei Mangiamorte, che sono stati sopraffati dal numero…. E’ stata una carneficina e solo pochi sono sopravvissuti, te lo posso assicurare.

Ormai saprai che Harry Potter ha, poi, eliminato, in un duello l’Oscuro Signore. Non sai però che anche il nostro professor Lumacorno si è comportato eroicamente (l’avresti mai detto?) affrontandolo personalmente, prima che entrasse in scena Potter, anche con una certa abilità. Mi ha fatto piacere vederlo da tutti apprezzato e lodato, dopo la vittoria di Potter, che l’ha personalmente lodato.

Ma sono stato ancora più contento sia perché nessuno della nostra famiglia è morto o è stato gravemente colpito (Wayne è rimasto però ferito ad una gamba e anche Mary ha qualche taglio sul volto… niente di grave comunque) e perché i due ragazzi, Lily Anderson e Peter O’Neil… sono vivi! Judith stessa ha salvato la vita a Peter, durante il combattimento, ripagando, ma solo in parte, quello che ci ha fatto… salvando Aileen, ci ha donato la vita. Lui è leggermente ferito, ma non è grave, per fortuna.

E, dopo lo scontro, Lily stessa ci ha aggiornato su tante cose, che neanche  sospettavamo. O meglio, una la sospettavo: Lily è figlia di Severus Piton che ha fatto in questi mesi un rischioso doppio gioco, seguendo un piano elaborato da quel diabolico Silente per eliminare Voldemort grazie all’aiuto  di Harry… e di Lily stessa, che ha eliminato un horcrux dell’Oscuro Signore… Voldemort infatti ha messo parte della sua anima in diversi  horcrux, che sono stati eliminati, uno dopo l’altro, da Silente,  da Harry e da Lily… Mi dispiace per la povera Lily, che  ha perso il padre (uno degli ultimi  omicidi di quell’assassino), ma sono contento che questo sia  stato riabilitato e che l’incubo sia finito.

Inutile dire che, per il nostro apporto alla battaglia, tutta la nostra simpatia al Signore Oscuro è stata subito dimenticata (del resto siamo stati sempre piuttosto tiepidi ad appoggiarlo) e che Kingsley in persona mi ha affidato, provvisoriamente, la presidenza del Wizengamot, nominandomi Inquisitore, con il compito  di allontanare i seguaci dell’Oscuro Signore.

Ecco spiegato pertanto il perché abbiamo combattuto, ad Hogwarts, contro Voldemort, e perché ora tutti ci esaltano il nostro apporto allo scontro. Ora siamo presentati come fulgido esempio delle migliori qualità dell’aristocrazia magica britannica, capaci di scendere cavallerescamente in battaglia per combattere il male… Il che in parte sarà vero, in parte è esagerato, dato che io e Judith abbiamo combattuto solo per salvare i due ragazzi, a cui saremo per sempre riconoscenti e a cui siamo da tanti anni legati da amicizia e affetto.

Ti chiedo solo alcune cose, sorella mia, prima di concludere questa mia lettera: tutto ciò che ti ho detto è naturalmente riservato, non solo su Meadowes (è meglio che su di lui si stenda un velo di silenzio… e ti assicuro che nessuno sentirà più parlare di lui, dato che abbiamo definitivamente risolto il problema…), ma anche sull’apporto di Lily Anderson e Peter O’Neil, che hanno preferito rimanere nell’ombra e non fare conoscere il loro ruolo nella vicenda, per motivi a me non chiari, ma che comunque rispetto.

Ti chiedo pertanto di non parlare del contenuto di questa lettera né a Jacob,  né ad altra persona. So che esaudirai senza problema questa mia piccola preghiera.

In attesa di abbracciare te e la tua famiglia quanto prima (mi raccomando, a Natale vi aspettiamo in Scozia!), ti invio un carissimo saluto dal Regno Unito.  Un bacio a te e ai ragazzi.

 

MacDonald Castle, 15 maggio  1998

                             tuo fratello Bruce

 

Appuntamento a mercoledì per le avventure di Niamh. Un abbraccio a tutti e grazie per aver letto l’one-shot. Gatty :)

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Capitolo 6
*** Matrimonio alla Tana (parte prima) ***


Breve storia in quattro capitoli (pubblico il secondo DOMANI, il terzo DOPODOMANI, l'ultimo VENERDI'). I nostri amici (Lily, Peter e i figlioletti... almeno i primi  tre) sono stati invitati alla Tana al matrimonio di Harry e Ginny. Come al solito, ci sarà qualche imprevisto.

 

 

Matrimonio alla Tana (parte prima)

 

  

Un bel barbagianni si era posato sul davanzale della nostra finestra.

- Guardate, mamma, babbo - ha detto Niamh, la mia figlia più grande, alzando gli occhi dalle costruzioni magiche con cui stava giocando insieme a Ryann e Seanna… e a Blacky (il nostro inquietante corvus glacialis cornix… che stava sempre con i miei figli, dai quali era adorato… in quel momento i tre gli stavano preparando, con le costruzioni, una “casetta”) - Qualcuno ci manda una lettera!

- Vai tu, amore? - ha detto Lily, che si era messa in poltrona, vicino al camino, a due passo dai nostri bambini, e stava dando il biberon a Conan.

- Certo, vado subito! - Ho risposto. Mi sono alzato dalla mia poltrona preferita (ah, quanto mi piaceva rilassarmi per qualche frazione di secondo, prima che i miei figli mi reclamassero…) e sono andato con i soliti biscotti gufici.

Il volatile mi ha porto subito la zampetta, a cui era stata legata con un elegante nastro rosso la lettera, ha becchettato i biscotti e poi, bubolando per ringraziamento, è volato via.

Sulla busta si poteva leggere: Gent.mi Peter e Lily O'Neil, Kylemore, Irlanda.

- Cosa c’è, babbo? - mi hanno chiesto ad una voce Seanna e Niamh, mentre Ryann era rimasto a giocare con Blacky, che faceva capolino dalla finestra della casetta appena costruita.

- Ora porto la lettera  da mamma - ho risposto loro - Così lo leggiamo tutti insieme.

E così, poco dopo, messo a letto Conan, - Aprila pure, Peter - mi ha detto Lily, mentre i piccoletti stavano tutti intorno a noi, eccitati e pronti a sentire le novità.

E così, aperta la busta, ne ho subito letto il contenuto ad alta voce: «Harry Potter  e Ginny Weasley sono lieti di annunciare il loro matrimonio, che verrà celebrato alla Tana, il prossimo 20 maggio 2005. Dopo la cerimonia gli sposi saranno felici di festeggiare con parenti e amici»,

- Oh, che bello! - ha detto mia moglie - Un invito a nozze! Ginny ed Harry finalmente si sono decisi!

- Sì, sì, evviva!- ha detto Niamh -  Ci andiamo anche noi? Come da zia Ely?

- Sì - ha detto Lily - ma dobbiamo spostarci alla Tana… a casa di Molly e Arthur… Vi ricordate, bimbi? Ci siamo stati l’anno scorso… quella signora che ci ha fatto il pranzo buono, con tanti dolci… qualla con il giardino pieno di gnomi…

-Evviva! - Dicevano ad una voce i bimbi - Un altro matrimonio!

I piccoli avevano da poco assistito a quello di mia sorella, che si era sposato con “zio Alan” (chiamato dai miei così ben prima di sposarsi). Ora se ne prospettava un altro, con persone che più volte avevano visto (sia Ginny ed Harry, sia i fratelli di Ginny venivano, abbastanza spesso, a trovarci, o noi eravamo andati diverse volte da loro…) Beh, sarebbe stato bello… anche se, dal punto di vista logistico, lo immaginavo un po’ complicato, con quattro bambini, uno dei quali nato da meno di un anno e bisognoso di mille attenzioni. Sì, potevamo lasciarlo da mia sorella, che non avrebbe avuto problemi a tenerlo per la gionrata, ma gli altri, quelli “grandi”, avevano rispettivamente sette (Niamh) e cinque anni (i gemelli) e, anche se piuttosto giudiziosi, dovevano essere sempre accompagnati e controllati. Mi avrebbe fatto però molto piacere festeggiare insieme ad Harry, Ginny e a tutta la banda Weasley, e anche Lily era della mia stessa idea. Il giorno dopo, pertanto, inviammo Occhialuto da Harry per ringraziarlo dell’invito e per comunicargli che anche noi saremmo stati della partita.

Qualche settimana dopo, poi, Harry mi contattò personalmente. Era a Dublino, al Ministero, per un viaggio di lavoro (scambio di informazioni tra servizi Auror inglese e irlandese) e, dietro suo invito, decidemmo di mangiare insieme, a pranzo, in un simpatico pub  dove spesso andavo.

- Sei pronto per il matrimonio? - gli ho chiesto, ad un certo punto.

- Beh, certo, Peter… E poi è un po’ che conviviamo insieme a Diagon’s Alley… lo sai… ed era giusto sistemare le cose, dato che… non so se lo sai… Ginny aspetta un bambino…

- No, non lo sapevo! - gli ho detto - Sono molto contento per voi… Vedrete che vi cambierà la vita… ed è la cosa più bella che possa capitare…

Ero sincero: i miei piccoletti, oltre a Lily naturalmente, erano la mia più grande ricchezza. Non vedevo l’ora di tornare a casa, la sera, per riabbracciarli tutti e giocare con loro (anche se le bimbe volevano sempre che giocassi con le bambole, o con quell’inquietante corvus glacialis, e Ryann avrebbe voluto che facessimo giochi “da maschio”, come la lotta o il quidditch… per il quale io ero negato!… così dovevo dividermi in attività alternative, in rapida successione).

- Ormai lo sanno tutti, ma solo in famiglia. E la notizia del matrimonio non è ancora trapelata, per fortuna… - mi ha detto…- Se ci riusciamo, vogliamo fare una cerimonia privata, senza  che nessuno lo sappia, se non parenti e amici, e senza la stampa che venga a romperci le scatole…

In quel momento è entrato nel pub Jerry Smith, il mio collega al Ministero, che, vistici, si è diretto verso di noi e, con un sorriso gigantesco, ha fatto gli auguri ad Harry Potter per il matrimonio e per la prossima nascita del figlio!

Harry era esterrefatto…. Come faceva a sapere Smith delle due notizie?

- Grazie, Jerry - ha detto - Ma… come ne sei venuto a conoscenza? Non l’abbiamo detto a nessuno… Sicuramente nessuno, se non i familiari e gli amici stretti, sa che Ginny è incinta…

- L’ho letto stamattina nella Gazzetta… C’è un articolo di quella vostra famosa giornalista… quella bionda, la tua amica… quella che parla sempre di te… la Skeeter - ha detto Smith - Penso che ormai lo sappiano tutti … Mi dispiace, Harry, di averti comunicato la notizia, se ti è dispiaciuta…

- No, non preoccuparti, Jerry… - ha detto un pensieroso Harry

- Andiamo a vedere! - Ho subito proposto. Mi sono alzato e mi sono diretto verso il settore magico del locale (camuffato dietro ad alcune slot-machine “babbane”), mentre Smith ci salutava e si allontanava.

- Vediamo un po’ - ha detto Harry, afferrando una copia della Gazzetta, lì presente.

In effetti a pagina 4 (nella rubrica Notizie mondane e fiori d’arancio) c’era l’articolo della Skeeter:

 

IL MATRIMONIO DEL SECOLO

Il salvatore del Mondo magico e la Rossa delle Harpyes si sposeranno alla Tana (location quanto mai discutibile) il 20 maggio. E assisterà alla cerimonia, nella pancia della sposina, un piccolo Potter…

 

Ginny Weasley, la terribile “Rossa delle Harpyes”che, da un paio di mesi, ufficialmente per un infortunio, non è scesa in campo (che sia questo il motivo delle vittorie delle Holyhead Harpyes nelle ultime partite?), ha finalmente ottenuto quello che era il suo obiettivo principale fin dagli anni di studio ad Hogwarts… Legare definitivamente a sé il più famoso e amato mago del Mondo magico, che noi tutti apprezziamo e che è legato, da una profonda amicizia personale, alla sottoscritta. Il legame tra i due sarà cementato dal matrimonio, previsto per il 20 maggio 2005 alla Tana (non sarebbe stato meglio scegliere un’altra location? quel posto è francamente kitsch!), ma anche dalla prossima nascita di un bambino che presto allieterà la coppia: la Weasley è infatti incinta e ciò ha spinto Harry a anticipare la data del matrimonio, originariamente prevista per il prossimo anno…

Alcune malelingue  sottolineano la stranezza di questa gravidanza… Non è un segreto per nessuno che i due convivano da diversi anni (perdoniamo tutto al nostro Harry… e addirittura l’aver scelto una ragazza molto “spigolosa” e poco femminile) e che Ginny sia piuttosto esperta in pozioni anticoncezionali… considerando che passa molto tempo, e non solo di giorno, con il nostro amato Harry… Che sia stato un modo per farsi finalmente sposare, approfittando del lato “cavalleresco” del nostro Harry, che mai mancherebbe al suo dovere nei confronti del nascituro? I rapporti tra la coppia, infatti, non sembrano più quelli dei primi tempi, e il recente riavvicinamento di Harry ad Hermione Granger (astro nascente della politica inglese, segretaria particolare del primo ministro Kingsley… e da sempre invaghita del Prescelto, pur essendo fidanzata con il modesto Ron Weasley, come tutti sanno), può aver spinto la nostra amata Ginny a “dimenticare” la sua solita pozione anticoncezionale, prima di…. beh, tutti avete capito!

Comunque siano andate le cose, io e tutta la Redazione facciamo di cuore tanti auguri al Salvatore del Mondo Magico e alla sua futura consorte, augurando loro (se il carattere di Ginny lo permetterà, naturalmente), felicità e lunghi anni passati insieme, allietati da tanti piccoli Potter… possibilmente con i capelli neri ed un carattere più malleabile di quello della “Rossa delle Harpyes”!

E, ai nostri lettori, una promessa: Rita Skeeter continuerà ad informarvi su questo fantastico matrimonio e sulla futura nascita del piccolo! Intanto mandiamo tanti biglietti di congratulazioni ad Harry Potter, con la convinzione che, anche se avesse sbagliato nello scegliere la sua dolce metà, ormai è troppo tardi per rimediare, con il bebè in arrivo! E il mio biglietto di congratulazioni (che sarà sicuramente ben accolto dal mio amico Harry) è già in viaggio!

                                                                la vostra Rita Skeeter

 

Leggendo le ultime righe, Harry fremeva per la rabbia repressa: - Io  quella la affatturo! E’ possibile che deve sempre rompere le scatole? Preferirei essere amico della sorella di Voldemort che di lei…

- Mi dispiace, Hanry - gli ho detto - Quella giornalista è proprio odiosa… E’ per questo che io e Lily abbiamo deciso di vivere nell’anonimato…

- Sì, lei è impossibile… E poi sempre con quella storia che è mia amica personale… Malgrado io abbia detto più volte pubblicamente che la detesto…  E che Ginny la voglia cruciare ogni volta che la vede. E poi… chi diavolo l’ha informata? Se lo scopro, lo scuoio vivo…

- Beh, devi partire da chi lo sapeva della gravidanza - ho suggerito.

- In realtà pochissime persone… del matrimonio in più… ma dello stato interessante di Ginny solo la sua famiglia, Hermione, Andromeda, Luna e un paio di compagne di squadra di Ginny… giusto  Melly O’Connor e Melissa Van Der Vald.  Beh, prima o poi lo scoprirò… e la pagherà, te lo assicuro…

Ero comprensivo con lui. Mi dispiaceva che quella infernale giornalista, la Skeeter, per vendere più copie del suo insulso giornale, sbandierasse momenti privati di due persone gentili, sensibili e altruiste, che tanto avevano fatto per il Mondo magico… Era veramente odiosa!

- Ero venuto a parlarti, Peter, per farti anche una piccola richiesta… Volevo chiederti se Niamh può portare, durante la cerimonia, insieme a Ted… Teddy Lupin… gli anelli… E possono essere del gruppetto anche Seannae e Ryann, se volete… Avete niente in contrario, Peter? E’ un’idea di Ginny…

- Certo che no. I bimbi saranno contentissimi! - gli ho detto - Siamo onorati, naturalmente…

- Ero sicuro che avresti accettato - ha poi detto Harry - Ora devo andare. Ho fatto proprio tardi. Grazie di tutto, Peter.

Ci siamo quindi salutati, poi lui si è allontanato, entrando nel camino e spostandosi velocemente, al Ministero, per l’incontro. Io ho dato un’altra occhiata a quell’insulso giornale… Sentivo puzza di guai. Quella giornalista non mi era mai piaciuta…

 

 

Il corvus glacialis (volatile con caratteristiche opposte a quelle della fenice) è un'invenzione di AdhoMu, presente nella mitica ff "L'assistente di Pozioni".

Domani esco anche con il solito aggiornamento della ff di Niamh (che in questa storia, ambientata nel 2005, ha sette anni)

Un abbraccio a tutti. Gatty :)

 

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Capitolo 7
*** Matrimonio alla Tana (parte seconda) ***


Matrimonio alla Tana (parte seconda)

 

 

Ok, era quasi ora della partenza.  in attesa che Lily e i bambini finissero di vestirsi, rileggevo l’articolo uscito il giorno prima nella Gazzetta del Profeta

 

IL SI’ IN UN PORCILE!

Anche se non è mai troppo tardi per ripensarci, sembra che tutto sia ormai definito. Alla Tana i grandi lavori effettuati non riescono tuttavia a nascondere la struttura portante dell’abitazione.

 

Il mio carissimo amico Harry Potter si sposa… in un porcile! Lo potrebbe intuire anche un osservatore distratto, ammirando (?) la bizzarra abitazione dei Weasley, ma ora è provato: la Tana, il covo di una delle più importanti (e prolifiche) famiglie magiche d’Inghilterra, il caotico agglomerato di scale, piani, stanze che sorge nei pressi di Ottery St. Catchpole, ha come nucleo portante una “bella” costruzione  in pietra, fatto costruire nel XVI secolo da Magus Magnus per i suoi suini… Sì, carissime amiche ed amici, un porcile! E’ quello che appare del Cessato Catasto Magico, nella particella 27 della tavola 5538, che riporta chiaramente tale indicazione, come mi ha fatto notare il magiarchitetto Ludos Camaius.

Qui pertanto domani il mago più importante della nostra generazione si sposerà con la spigolosa giocatrice delle Harpyes Holyhead che, anche qualche giorno fa, ha dato in escandescenze davanti a due piccole domande fattele della sottoscritta, tra l’altro legate a qualcosa che molti si chiedono, a torto o a ragione: E’ vero che ad Hogwarts Ginevra Weasley era particolarmente abile a preparare filtri all’Amortentia? E come mai ha “dimenticato” di prendere la pozione anticoncezionale la notte in cui è rimasta incinta? Naturalmente chi scrive non si è particolarmente offesa  per gli insulti gratuiti indirizzati verso di lei da Ginny Weasley, dato che evidentemente lo tensione dell’imminente matrimonio (o anche una certa preoccupazione per la freddezza mostrata ultimamente da Harry?) possono aver influito sull’umore... Tutti ormai sanno che Ginny è incinta (la nostra fonte attendibile, che ci ha fino a qui diligentemente informato di tutti i preparativi,  precisa che il futuro nascituro è stato concepito nei primi giorni di dicembre 2004 (possiamo anche anticipare nella notte tra 2 e 3…), e ormai la pancia dell’ex giocatrice è visibilissima, condizione per altro impossibile da nascondere, dato che l’erede Potter nascerà tra circa tre mesi. Inutile dire molti sono curiosi di sapere se la sposina si sposerà in bianco…. Il buon gusto vorrebbe di no… ma non tutti ce l’hanno, a dire il vero!

Comunque, e lo dico per i nostri lettori preoccupati della location del matrimonio del secolo (in un porcile!), negli ultimi giorni i Weasley si sono dati di lena a sistemare tutto e ora il luogo sembra quasi decente… se non fosse per gli gnomi che ancora infestano il giardino, un vecchio stagno maleodorante pieno di ranocchi nei pressi della casa, uno spettro che ulula  in continuazione in soffitta, la cucina troppo piccola in cui far arrivare gli invitati, il servizio di catering affidato a quattro elfi spelacchiati ottenuti in prestito dagli amici, la bizzarra idea  degli sposi di non fare per il momento il viaggio di nozze, l’usanza babbana di inviare biglietti d’invito normali e non magici, ecc…

Ma, su tutto questo, e su tutti i particolari della meravigliosa cerimonia di questa fantastica giornata, vi terrò informata! Purtroppo non faccio parte degli invitati (il mio carissimo amico Harry non ha potuto vincere l’inspiegabile ostilità che i Weasley, famiglia benemerita ma non proprio impeccabile per la difesa della libertà dio stampa, hanno nei miei confronti), ma non preoccupatevi: la mia fonte riservata e confidenziale mi terrà (e vi terrà) aggiornata su tutto! A prestissimo

                                                        La vostra Rita Skeeter

 

Mi chiedevo chi fosse l’informatore della Skeeter. Evidentemente qualcuno molto vicino a Harry e Ginny, qualcuno di cui si fidavano, amici o forse addirittura parenti… Era un pezzo che venivano scritti dalla Skeller particolari privati su Harry o Ginny per soddisfare la curiosità morbosa del pubblico della Gazzetta! Molti particolari (compreso l’ultimo, riportato in quell’articolo, la data del concepimento del bimbo) erano riservati e nessuno avrebbe dovuto conoscerli…  

- Ti piaccio, babbo? - diceva Niamh, correndomi incontro con il suo nuovo vestitino (molto grazioso), mentre Blacky le svolazzava intorno facendole festa

- Sei bellissima! Vedrai quanto saranno contenti di vederti Ginny ed Harry… Hai capito cosa devi fare? - ho detto alla mia piccola

- Sì! Io e Ted  portiamo gli anelli… E devo dare la mano a Seanna. E Teddy darà la mamo a Ryann. Mamma ci dirà quanto partire…

Ok, aveva imparato il suo compito. Anche perché gliel’avevamo spiegato una decina di volte… tendeva ad essere un po’ sbadata, la piccola…

- Può venire anche Blacky? - mi ha chiesto, poi.

- No, Niamh! Blacky si muove solo di notte, lo sai. Deve stare al chiuso, di giorno. A lui non piacciono poi i matrimoni…

Per fortuna il corvus glacialis aveva quella natura, altrimenti sono sicuro che la piccoletta avrebbe preteso di averlo sulle spalle (o in testa) durante la cerimonia…

- Eccoci, siamo pronti! - Disse una trafelata Lily, uscendo dalla camera da letto insieme a Seanna, Ryann e ad Eliza, che era venuta per Conan.

- Perfetto! Possiamo partire - ho detto. E poi, rivolto a mia sorella: - Grazie, Ely! Noi siamo qui per stasera, sul tardi. Se ci fossero problemi…

- Non preoccuparti. Non ci sarà nessun problema. Sono sicuro che io, zio Alan e questo piccoletto andremo d’amore e d’accordo…

Conoscendo il caratterino di Conan, avevo i miei dubbi. Ma saggiamente non dissi niente a mia sorella, che aveva accettato volentieri di guardare il piccolo per tutta la giornata.

- Poi raccontatemi tutto - ha detto Eliza - Sui giornali non si fa altro che parlare del matrimonio…

Sì, in effetti, da almeno una settimana (la Gazzetta anche da più tempo) erano immancabili articoli sulle nozze “del secolo”: la prestigiosa cercatrice delle Holyhead Harpies, la “Rossa della Harpies”, e il Salvatore del Mondo Magico, ormai avviato ad un prestigiosa carriera come Auror, Harry Potter.

- Forza, date un bacino a zia e poi la mano al babbo - diceva Lily ai piccoli.

E così, entrati nel focolare, ci stringemmo in cerchio e poi, presa un po’ di polvere volante, la lanciai pronunciando la destinazione: La Tana, Ottery St. Catchpole. E, un attimo dopo, eravamo arrivati nella cucina di Molly Weasley.

 

_____________________________

 

- Ehi, è arrivata la famiglia O’Neil - sentii subito dire - Che piacere rivedervi!

- Ciao, Fleur! - dissi subito, ancor prima di vederla, riconoscendo la voce e l’inconfondibile accento francese.

Subito io e Lily (seguiti da tutti i bimbi) andammo a salutarla: la cucina era molto affollata e, dietro a noi continuavano a materializzarsi altri invitati.

- Ciao, Peter! Ciao, Lily! Ciao, piccoli! Come siete cresciuti! Siete bellissimi! - ci disse. E poi, dopo averci fatto i complimenti (che anche noi le facemmo, sia a lei, sia alla piccola Vic… sarà che erano discendenti di una Veela, ma erano veramente belle, sia lei, sia la piccola, che era figlia di Fleur e di Bill Weasley)

- Ero qui ad aspettarvi e ho avuto ordini di smistarvi in luoghi diversi. Lily e i piccoli con me… andiamo a provare quello che dovrete fare durante la cerimonia…   tu, Peter, vai da Harry, al quinto piano. Ha chiesto di vederti appena arrivato. Si trova nella stanza di Ron…

- Presto, bimbi, andiamo - disse Lily - Seanna, da’ la mano a Victoire! Andiamo a cercare Teddy! E salutiamo il babbo… ci vediamo più tardi!

I piccoli diedero le manine alla biondina che, tutta sorridendo, si diresse con loro verso il giardino, seguita da Fleur e Lily che parlavano velocemente tra loro.

Io, poi, salutati un paio di conoscenti (tra cui un improbabile   Rolf Scamander, intento ad osservare, con una grande lente d’ingrandimento, alcuni magicinsetti appollaiati sotto l’ “orologio” dei Weasley (con tante lancette allineate nell’indicazione “alla Tana”), feci cinque rampe di scale (quant’era alta la Tana?), e,con il fiatone, bussai alla porta, quindi entrai.

- Oh, Peter! Finalmente sei arrivato! - mi disse Harry Potter stringendomi la mano e presentandomi gli altri.  

Il luogo era affollato… Evidentemente era stato fatto un incantesimo di estensione, perché lo ricordavo molto più piccolo: c’erano dentro tutti i Weasley (riconoscibili per i famosi capelli rossi) da Arthur a Ron, e qualche altro collega Auror di Harry: due o tre li conoscevo, un paio mi furono presentati.

- Come vi dicevo - ci disse poi Harry - io e Ginny abbiamo passato un mese d’inferno, tra preparativi e giornalisti. Inutile dirvi, l’avrete visto, che la Skeeter ha un informatore… e non sono riuscito a capire chi sia… Potrebbe essere una delle amiche di Ginny, magari una ragazza delle Harpies, oppure un parente, magari non stretto, uno dei cugini Weasley… o anche zia Muriel, che è piuttosto bisbetica ed è una fan sfegatata della Skeeter, o uno dei miei colleghi Auror…voi esclusi: su di voi metto la mano sul fuoco. Vorrei scoprirlo, se possibile… Mi dareste una mano?

- Certo, sicuro. Dicci cosa doppiamo fare…. - dicemmo tutti.

- Solo tenere gli occhi aperti…. La zona è interdetta ai gufi, che non possono giungere fino a qui… ma possono partire: ne ho lasciati cinque o sei pronti dietro al capanno di mio suocero, e chiunque  può utilizzarli… Della loro presenza sono tutti informati, come del fatto che chiunque può utilizzarli… Son un’esca per la “talpa”, che sarà invogliata  ad utilizzarli… né è possibile, per oggi, utilizzare altri mezzi: non ci si può materializzare all’interno della Tana e l’informatore non può neanche utilizzare una passaporta: ho fatto bonificare l’area dall’Ufficio Auror. Deve pertanto comunicare con l’esterno con i gufi, o al limite con un patronus (che può trasmettere però solo poche parole) o superare i confini della Tana, che sono però presidiati da diversi Auror…Immagino che la Skeeter voglia avere informazioni nel pomeriggio, per inserire qualche particolare “piccante” nell’edizione della sera… Deve avere pertanto le notizie entro le 18.00. Se teniamo d’occhio gli ospiti, dopo la cerimonia, durante  il pranzo e dopo, potremmo accorgerci di chi si dirige verso i gufi e scoprire chi è quella carogna…

- Come avevi pensato di distribuirci, Harry? -. chiese Arthur

E, in men che non si dica, ci spiegò dove dovevamo collocarci: a me spettavano due tavoli sulla sinistra degli sposi e avrei avuto un posto, insieme a Lily e ai bimbi, da cui osservare le due tavolate…

- Ognuno di voi - continuò Ron, che evidentemente aveva organizzato il piano insieme ad Harry - avrà al collo un ciondolo.. Se lo schiacciate con due dita, io ed Harry sapremo che qualcosa è stato scoperto e verremo subito…

- Va bene, Ron - disse, per tutto, Charles…-

- E ora prendete i ciondoli e andiamo… E’ ora che vada a sposarmi! - disse Harry. E un grosso sorriso si  stampò sul suo volto…

 

Terza puntata domani. Ciao! Gatty :)

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Capitolo 8
*** Matrimonio alla Tana (parte terza) ***


Matrimonio alla Tana (parte terza)

 

I Weasley avevano sistemato tutto perfettamente: il giardino era stato “degnomizzato” e non si vedevano né i soliti stivaloni di gomma (che  di solito erano ammonticchiati ai lati della porta o sul vialetto), né le galline che  razzolavano davanti a casa (e che i miei bimbi si divertivano ad inseguire). Tutto era curato: l’erba era  stata tagliata ed erano stati piantati alcuni graziosi cespugli farfallini, che si muovevano dolcemente nelle aiuole. C’erano anche, nel prato  davanti a casa, due giganteschi magigazebo, in uno delle quali erano state sistemate le sedie per gli ospiti e la pedana per gli sposi e il celebrante, nell’altro si stava preparando il successivo banchetto.

Dentro le tende fiori ed erbe rare, in enormi ciottole, allietavano il luogo, piccole fontane facevano sgorgare le loro acque, magici violini, posti sopra piccole colonne, diffondevano allegre melodie.

Andando a ripescare Lily e i bambini, che trovai quasi subito (i piccoli erano tutti eccitati per il compito che era stato loro assegnato e scorazzavano per tutto il gazebo), mi imbattei in Molly Weasley, tutta indaffarata, che salutammo affettuosamente. Lei interruppe tutte le sue mansioni (cercava di coordinare tre o quattro elfi che stavano preparando il catering) per salutarci e per fare due complimenti ai bimbi che ci saltellavano vicini.

Poco lontano infatti erano indaffarati, sotto l’altro gigantesco magigazebo, gli elfi, che, come aveva detto la Skeeter (ben informata) erano stati presi in prestito da parenti e conoscenti. Tra essi c’era Kreacher, che, appena  vide me, Lily e i bimbi, ci fece un enorme ed elaboratissimo inchino, avvicinandosi un po’ incerto.

- Ciao, Elfo - disse la piccola Niamh - Conosci il mo babbo e la mia mamma?

- Sì, signorina O’Neil. Kreacher è onorato di conoscerli. Ho avuto l’onore di combattere insieme ai tuoi famosi e generosi genitori nella battaglia del castello di Hogwarts qualche anno fa…

I piccoli lo stavano ad ascoltare con la bocca aperta.

Lily gli strinse la mano, ringraziandolo della squisita ospitalità (eravamo stati qualche settimana prima a casa di Harry, a Grimmauld Place, e non avevamo potuto ringraziare l’elfo, che ci aveva coperto di gentilezze, prima di partire) e anch’io gli chiesi come stava. Il povero Kreacher, sbalordito da tanta affabilità, stava per mettersi a piangere, quando Seanna gli prese la mano e disse: - Posso vedere cosa hai preparato per il pranzo? Ho un po’ di fame…

Kreacher cercò di controllarsi (secondo me, stava per esplodere dalla gioia) e portò tutti i bambini (si erano accodati, oltre ai miei figli, anche Victoire e Teddy) a vedere il magicazebo predisposto per il pranzo…

- Harry vuole che dia un’occhiata agli ospiti - sussurrai a mia moglie - Forse è il caso che anche tu mi dia una mano… Guarda, leggimi i pensieri… è la cosa più semplice….

Mentre guardavo mia moglie (aveva delle belle labbra… e non solo quelle…) non potei fare a meno di pensare)… mi venne in mente quello che avevamo fatto un paio di giorni prima…

- Maniaco… - mi sussurrò Lily, facendo finta di essere scandalizzata - Pensi solo ad una cosa… Sei ingestibile, Peter O’Neil…

- Non è colpa mia se ho la moglie più sexy dell’intero Mondo magico…

Mi fece un bel sorriso e si morse le labbra. Anche senza essere un legilimens immaginavo cosa pensasse…

Poi, per fortuna (non era proprio il luogo per fare certi discorsi!), cambiò argomento: - Ok,  tutto chiaro. Darò anch’io un’occhiata ai due tavoli.

- E voi chi siete? - sentii dire dietro le mie spalle.

Mi girai e vidi una vecchia strega, con un ridicolo cappello in testa e uno sguardo imbronciato, dirigersi verso di noi.

- Io non vi conosco! - continuò - Presentatevi!

Era molto acida… Dalla  descrizione sembrava la zia di Ginny… “zia” Muriel, una vecchietta brontolona e acida, che amava enormemente i velenosi articoli della Skeeter. Io e Lily ci presentammo educatamente.

- E così siete amici… dello sposo o della sposa? Parenti non siete… Io conosco tutti! E poi non avete i capelli rossi simbolo dei Weasley…

- Di entrambi - dissi educatamente.

In quel momento i bambini cominciarono a rincorrersi…

- Uffa, questi marmocchi! Io non capisco come facciano a farne tanti… Certi maghi sembrano conigli e non fanno altro che generarne una quantità eccessiva, che poi ci tormentano… Mio nipote ne ha avuti otto! E’ proprio un cretino! Ma io considero cretini anche quelli che ne hanno più di uno… Toh, al massimo due… E tra i conigli ci metto anche quella sciagurata di mia nipote Ginny, che si è fatta mettere incinta dal moroso… alla sua età, con tutta la vita davanti!… Si può essere più scriteriati? Voi, per fortuna, siete giovani… Ricordatevi di non fare figli! Io non li ho mai voluti e sono felicissima! - aggiunse quell’acida vecchietta.

- Ci ricorderemo del suo consiglio - disse una sorridente Lily - Ma, purtroppo, non possiamo tornare indietro… ne abbiamo quattro! E tre sono quelli lì, davanti a lei

E io aggiunsi, un po’ polemico (va bene, era una vecchietta… ma era straordinariamente acida! Non la sopportavo!): - E le assicuro che non potremmo fare a meno di nessuno di loro. E’ bellissimo avere bambini per casa, danno la gioia di vivere! Certa gente, che scioccamente dà consigli senza che siano richiesti, dovrebbe pensarci due volte prima di parlare…

La “zia” Muriel ci guardò esterrefatta, poi, scrollando le spalle e brontolando (“che maleducati!”, “Non c’è più rispetto per gli anziani”, “ai miei  tempi questo non accadeva”), senza più rivolgerci la parola, se ne andò via… Mi sembrava un’ottima candidata a spia della Skeeter… Era odiosa! Proprio come la Skeeter!

Poi, per fortuna, iniziò la cerimonia: i bimbi furono chiamati e accompagnarono Ginny, che entrò accompagnata dal padre, mentre Harry la aspettava sulla pedana, vicino al celebrante. Era molto bella, con un vestitino avorio che faceva risaltare i suoi bellissimi capelli rossi, sapientemente acconciati. Se ci fosse stata la Skeeter, avrebbe avuto da ridire su tutto, ma era veramente bella.  E aveva un meraviglioso sorriso nel viso, dato che andava a sposare l’uomo che amava…

Subito io e Lily ci mettemmo a sedere, mentre gli altri posti erano occupati dai parenti e anche da un gruppetto di ragazze ben piantate: le conoscevo di fama (anche perché Niamh aveva il loro poster in camera!): erano le famose Holyhead Harpyes!.

 

La cerimonia fu breve (per fortuna), allietata dai bambini, che furono carinissimi a portare gli anelli agli  sposi. Molly, Fleur ed Hermione piangevano a tutto spiano, tutti erano contenti, mentre quella petulante Muriel Weasley criticava sottovoce (per modo di dire… io sentito tutto!) praticamente tutto, chiacchierando continuamente con una sua vicina di posto, una vecchia strega con un gran naso, che lei evidentemente conosceva…

Dopo la cerimonia e prima di spostarci nell’altro gazebo, Ginny venne a salutarci (insieme ad Harry) e ci presentò alle sue amiche… A questo punto Niamh, tutta impacciata, disse, porgendo loro una foto della squadra, che evidentemente aveva portato da casa: - Scusate…. Io e il mio amico Blacky siamo vostri tifosi… e ci piacerebbe tanto un vostro autografo…

Tutte, da Ginny all’ultima ragazza, sorrisero e si misero a firmare la foto. Che simpatiche ragazze… altro che “harpyes”!

 

Poi ci avviammo verso le tavolate… Cominciava la parte più complicata della giornata: osservare i movimenti degli ospiti (che si alzavano in continuazione per andare a prendere il cibo dai grandi tavoli centrali, o per andare in bagno, o per passeggiare, o per altri motivi), vedere se nessuno si allontanava verso i gufi (un paio di volte seguii alcuni lontani parenti di Ginny… fino a che non entrarono nel bagno!) e, contemporaneamente, dare un’occhiata a Niamh, Seanna e Ryann (abituati a stare seduti durante il pranzo, per fortuna!). Vicino a noi (purtroppo), c’era l’odiosa Muriel che mi guardava sempre con un’espressione arrabbiata… Per me era lei la “talpa”!

Ad un certo punto, verso le 16.00 del pomeriggio, la vidi alzarsi e dirigersi verso il capanno di Arthur, dietro il quale c’erano i gufi…Eccola! L’avevo scoperta!

Avevo un vantaggio, che nessuno (o quasi) conosceva: potevo diventare invisibile a mio piacimento: bastava che mettessi l’anello di Corvonero tra le labbra! Spiegai subito a Lily la mia intenzione e, mentre lei rimaneva lì ad osservare la tavolata, io mi ficcai sotto il tavolo, misi l’anello tra le labbra diventando invisibile, feci una carezza a mia moglie (Lily ha delle gambe bellissime… e non solo quelle!) e seguii la vecchia strega…

Sì, si dirigeva proprio verso i gufi… Una volta arrivata, si guardò intorno, come per accertarsi che nessuno la vedesse, guardò con attenzione i gufi e, visto quello più grosso, si indirizzò verso di lui! Perfetto, potevo sorprenderla con le mani nel sacco! Appena avesse messo un biglietto nella zampetta, avrei premuto il ciondolo che mi era stato dato da Ron, bloccato il gufo e l’avrei fatta scoprire! Brutta vecchiaccia!

La “zia” Muriel prese il gufo, poi trasse fuori dalla tasca una scatolina (eccola! dovevo schiacciare?), che aprì e…. tirò fuori… un biscotto gufico!

 - Tieni, bello! Ma quanto sei carino! Hai un bellissimo piumaggio,  lo sai? - diceva al  gufo - Vuoi un biscottino? L’ha fatto zia Muriel con le sue mani…

Gli dava veramente i biscotti! Non era disumana, come sembrava! Non voleva bene ai bambini… ma le piacevano i gufi! E addirittura stava sorridendo! E il volatile, tutto contento, beccava dalle sue mani!

Poi la vecchietta, soddisfatta, rimise il grosso gufo sul suo trespolo, fece la sua solita faccia imbronciata e tornò indietro! Ok, missione fallita. “Zia” Muriel non era la talpa.

 

Ultima puntata domani! Un abbraccio. Gatty

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Capitolo 9
*** Matrimonio alla Tana (ultima parte) ***


Matrimonio alla Tana (ultima parte)

 

 

Me ne stavo tornando bello tranquillo (ancora invisibile al tavolo), quando ho visto due ragazze delle Harpyes, Van Der Valt e Catewood mi sembra che si chiamassero, scivolare dietro la tenda e, lestamente, dirigersi verso il capanno del suocero di Harry… Non andavano dai gufi, ma dentro il capanno… strano, comunque. Qui sono entrate furtivamente  (io le seguivo) e hanno incontrato… uno degli elfi che, da qualche giorno, aiutavano a preparare il matrimonio!

Io le tallonavo sempre, naturalmente invisibile…

- Tieni, Skabril… Dallo alla tua padrona - disse la Van der Valt.

- E dille di pubblicarlo subito… - aggiunse la Catewood

- Sarà fatto, nobili amiche della mia padrona - disse deferente l’elfo - I maghi non sanno che Skabrill usa la magia elfica e può spostarsi come vuole dalla Tana…

- Non penso proprio! - dissi, e tolto l’anello dalle labbra, me lo infilai di nuovo nel dito… Nel frattempo avevo anche pigiato, con decisione, il ciondolo.

I tre rimasero sbigottiti per la mia improvvisa apparizione.

- Tu sei l’irlandese, il padre della mocciosetta dell’autografo… - disse con un tono sprezzante la Van del Valt.

- Sì... il padre della mocciosetta… mentre voi siete proprio due stronze, lo sapete?... Avete tradito la fiducia di una vostra amica, fornendo particolari cretini ad una giornalista idiota solo per irritarla… Mi fate schifo - dissi, con il tono più sprezzante che mi fosse possibile trovare.  

Naturalmente una delle due abboccò subito e, sguainando la bacchetta (subito imitata dall’altra ragazza, a dire il vero): - Amica un corno! E’ un’ambiziosa intrigante e neanche sa giocare bene! Solo perché è la morosa di Harry Potter pensa di saper giocare meglio di noi! Senza di lei la squadra va molto meglio! Noi non l’abbiamo mai potuta soffrire, brutta presuntuosa arrogante…

- Siete delle vipere… - dissi loro

- Fra un attimo non ricorderai più niente - disse la Catewood - Tu non sei armato, noi sì. E io sono bravissima negli incantesimi di memoria… Sta’ fermo e non ti faremo del male… Skabrill, preparati anche tu… al tre lo schiantiamo, poi gli faccio dimenticare tutto… Sì e no riconoscerà la sua mocciosetta…

Povere idiote! Non sapevano che non avevo bisogno di estrarre la bacchetta per fare incantesimi di difesa o offesa. E la Van Der Valt volle anche strafare: - E a quella puttanella della Weasley abbiamo anche boicottato la pozione anticoncezionale… aggiungendo un ingrediente, il succo di Virgultum Levicum, che ne fa diminuire l’efficacia…  

- Quant’è idiota… lasciarla sul suo camerino… fidarsi così di noi… - aggiunse l’altra

- Io sarò idiota, ma voi siete proprio stronze - disse una voce dietro le mie spalle. Era Ginny che, accompagnata da Harry, Ron, Hermione, Charles e Arthur, aveva sentito tutto quello che ci dicevamo. Evidentemente Ron mi aveva subito rintracciato e ora tutti puntavano le loro bacchette sull’elfo e sulle due ragazze.

Le due diventarono di tutti i colori e non sapevano che pesci pigliare… l’elfo, molto saggiamente, rimase immobile… del  resto la sua padrona non gli aveva detto come  comportarsi in una situazione del genere…

- L’elfo… è  della Skeeter? - disse Arthur

 La Van Der Valt fece un breve sì con la testa… e poi: - Mi dispiace, Ginny… Non volevamo fare niente di male… solo scherzare un po’…

- Andatevene… o non rispondo più di me… - disse gelida. - Da questo momento non voglio più vedervi… Voi per me siete morte… Non esistete…

 

______________________

 

Le “amiche” di Ginny furono cacciate dalla festa… e dalla squadra, nei giorni successivi… Hanno poi trovato un ingaggio in Africa meridionale, nel campionato di quidditch del Bostwana,  dove si sono trasferite. Né ho mai più sentito parlare di loro…

L’elfo, invece, fu accusato dalla sua padrona, la Skeeter, di averla tradita, in combutta con altri giornalisti, suoi concorrenti: fu licenziato in tronco (povero elfo! Aveva solo obbedito alla sua padrona!), ma per fortuna fu poi assunto ad Hogwarts, grazie all’impegno del CREPA di Hermione … Naturalmente la Skeeter fece un velenosissimo articolo sulla concorrenza sleale (alludendo al Cavillo), che le aveva corrotto l’elfo per cercare di screditarla… Insomma, ne uscì pulita, quella volta… ma prima o poi, ne sono convinto, le sconterà tutte!

 

___________________

 

Tornando a noi, il resto di quella famosa giornata è passato tranquillamente, anche se verso le 19.00 abbiamo salutato tutti e siamo tornati a casa, dopo aver abbracciato tutti i nostri amici e aver ricevuto il ringraziamento di tutti (e quello, particolare, di Harry e Ginny, che finalmente si erano sbarazzati delle “talpe”): i bimbi erano  stanchi e io e Lily sentivamo (sembra strano!) la mancanza di Conan! Pensavamo di trovare gli zii in lacrime… invece erano serenissimi e contentissimi: il nostro piccolo era stato un angioletto per tutta la giornata! Naturalmente, mezzora dopo che eravamo arrivati, ha cominciato a piangere in modo disperato…

 

 

- E’ possibile non riuscire a stare un attimo tranquilli - ho detto a mia moglie, circa tre ora dopo, una volta che eravamo riusciti a mettere tutti a letto…

E lei, guardandomi negli occhi: - Sai che giorno è oggi…

- Me lo ricordo perfettamente... - le ho detto.

Mi fece un sorriso malizioso…: - Che ne dici…?

- Vediamo se siamo migliorati?… - le dissi abbracciandola. Avevo voglia di lei. E lei si era avvicinata e mi stringeva… Sentivo il suo seno appoggiato al mio petto…  Infilai velocemente una mano sotto il maglione e slacciai il reggiseno…

- Peter O’ Neil… Che intenzioni hai? - mi disse con uno sguardo che mi faceva impazzire, mordicchiandosi il labbro

- Beh, per cominciare ho intenzione  di spogl… - avevo iniziato a parlare

E, in quel momento, sentimmo i piedini nudi di Seanna avvicinarsi… Aveva in braccio il suo gufo di peluche…: - Mamma, babbo, ho sognato un disegnatore! Ho tanta paura!

Stava per scoppiare a piangere (aveva sognato un “dissennatore”, naturalmente, non un “disegnatore”)”!

Ginny la prese tra le braccia: - Dai, piccola, vieni qui da mamma. Vuoi stare qualche minuto nel letto, con mamma e babbo?

Non aveva finito di parlare che apparvero Niamh e, sulle sue spalle, quell’uccellaccio di Blacky (non la lasciava mai?): - Possiamo venire anche io e Blacky e dormire con voi? Blacky ha paura  del buio!

(Bugia!!!! I corvus glacialis adorano il buio! Che animali oscuri sarebbero, altrimenti?)

E, sulla porta, apparve anche Ryann, con due occhioni sgranati: - Evviva!  Dormiamo tutti insieme, questa notte?

- Sì… - dissi sconsolato - Manca solo Conan e siamo a posto…

E, dal suo lettino, si è sentito subito il suo pianto… Come è bello avere tanti bambini…. ma, non so perché, mi rimbombavano in testa le parole  di quella vecchiaccia, “zia” Muriel…siamo sicuri che avesse completamente torto, vero?

 

Grazie a tutti quelli che hanno letto. Alla prossima. Gatty :)

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