Storie di una quasi Veela e di un quasi Lupo Mannaro di Soly_D (/viewuser.php?uid=164211)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Beastly ***
Capitolo 2: *** Fragole ***
Capitolo 3: *** Taccuino ***
Capitolo 4: *** La prima bistecca ***
Capitolo 5: *** Lanterna ***
Capitolo 6: *** Tacco a spillo ***
Capitolo 7: *** Rosso ***
Capitolo 1 *** Beastly ***
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Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#01. Beastly
“Cicatrici sul
volto e una passione per le bistecche al sangue”,
è così che Bill descrive gli effetti del morso di
Greyback, ma Fleur sa bene che c’è molto, molto di
più. Quando fanno l’amore, Bill affonda i canini
ruvidi e appuntiti nella carne tenera della sua spalla, graffia
involontariamente i suoi fianchi con le unghie lunghe e affilate.
Soffia, ringhia, ulula. Le sue spinte sono talmente impetuose, talmente
animalesche,
che la testiera del letto sbatte contro il muro formando ogni giorno
nuove crepe.
«Mi dispiace», le sussurra all’orecchio.
«Sono una bestia».
«Tu es
l’homme que j’aime». Fleur
gli accarezza il volto sfregiato. «Dobbiamo solo comprare un
muro più resistonte».
[110 parole]
Note dell'autrice:
La frase di Fleur significa “Tu
sei l’uomo che amo”, cioè
Fleur ama Bill anche se è mezzo Lupo Mannaro. Il titolo
della drabble è invece il titolo di un film molto bello che
vi consiglio di vedere se non l’avete ancora fatto. Grazie a
chi leggerà e vorrà commentare, alla prossima :)
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Capitolo 2 *** Fragole ***
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Questa storia partecipa alla «Three
Hours Mad Run» indetta dal
forum Torre di Carta.
Prompt:
#11. Fragole
Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#02. Fragole
«Veux-tu une
fraise, Bill?».
«Fres?»,
ripete Bill distrattamente, troppo
concentrato sul documento che sta scrivendo.
«Una fragola».
La lingua di Fleur vibra nel pronunciare la R e attira
inevitabilmente
l’attenzione di Bill: quando finalmente solleva la testa,
trova Fleur intenta a succhiare una fragola cosparsa di panna con le
labbra piegate a cuore – un’immagine
così allettante
da convincerlo che il lavoro per la Gringott
può anche aspettare.
«Mersì».
Bill mangia l’ultimo
pezzo di fragola direttamente dalla bocca di Fleur fino a premere le
labbra contro le sue. «Deliziosa».
...ma mai quanto lo sarebbe Fleur nuda e ricoperta di panna.
[100 parole]
Note dell'autrice:
La frase di Fleur in francese significa "Vuoi una fragola, Bill?".
Le parole di
Bill in francese sono volutamente scritte male, significa
che non le sa pronunciare bene (un po' come quando Fleur dice assolutamonte,
invece di assolutamente).
Grazie a chi legge, fatemi sapere cosa ne pensate <3 alla
prossima!
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Capitolo 3 *** Taccuino ***
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Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#03. Taccuino
«Excuse-moi, Williàm». Fleur fissa il taccuino su cui è solita annotare le parole più difficili. «Potresti cortesemonte ripetermi come si disce “coiffeur”?».
«Parrucchiere», scandisce Bill lentamente.
Svelta, Fleur fa scorrere la lunga piuma sulla carta: la sua grafia è precisa ed elegante come le sue maniere, leggermente arricciata come le punte dei suoi lucidi capelli biondi.
«Fleur». Bill incrocia i suoi occhi azzurri limpidi di curiosità. «Com’è in francese “Vuoi uscire con me stasera?”».
Fleur inarca un sopracciglio ma sorride. «Tu veux sortir avec moi ce soir?».
«Ma certamente! Passo a prenderti alle nove».
Quando Fleur capisce, Bill è già lontano e se la ride sotto i baffi.
«TU... IDIOT!».
[110 parole]
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Capitolo 4 *** La prima bistecca ***
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Questa storia partecipa alla «Corsa delle 36 ore - I edizione» indetta dal
forum Torre di Carta.
Prompt:
#119. “Mi stanno fissando tutti. Perché mi stanno fissando tutti?”
Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#04. La prima bistecca
«Mi stanno fissando tutti». Bill si guarda intorno confuso e disorientato. «Perché mi stanno fissando tutti?».
Fleur vorrebbe solo saltargli addosso bagnandogli di lacrime la maglia stropicciata, ma si limita ad accarezzargli il lato del viso non bendato. «Perché sei vivo, Bill».
«Mmh». Bill socchiude gli occhi e Fleur prepara mentalmente una risposta per ciascuna delle domande che potrebbe farle.
“Mi trasformerò?” Non. “Mi ha sfigurato la faccia?” Oui. “Continuerai ad amarmi?” Bien sûr.*
«Ho fame». Bill si lecca avidamente le labbra. «Mi prepari una bella bistecca? Al sangue possibilmente».
Fleur sorride sollevata: è forte il suo Williàm e qualcosa le dice che a questa bistecca ne seguiranno moltissime altre.
[110 parole]
*Bien sûr = ma certamente
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Capitolo 5 *** Lanterna ***
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Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#05. Lanterna
Stesa sulla spiaggia di Villa Conchiglia, Fleur osserva il viso di Bill
illuminato dalla luce della lanterna. Mai, nemmeno per un momento, ha
provato disgusto per quelle grosse cicatrici che si accartocciano
quando Bill sorride o si arrabbia. L’ha sempre trovato bello
e ora perfino di più: è bello perché
è forte, è bello perché la ama.
«Fasciamo
l’amore qui, Bill».
L’uomo ruota la testa per guardarla, l’orecchino a
forma di zanna tintinna lievemente. «Spengo la
lanterna?».
«No». Fleur si allunga sinuosa verso di lui.
«Voglio guardarti».
Il bacio che ne consegue è lento e avvolgente come le onde
del mare che, infrangendosi sugli scogli, fanno loro da silenziose
spettatrici.
[110 parole]
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Capitolo 6 *** Tacco a spillo ***
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Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#06. Tacco a spillo
Fleur avanza veloce e leggiadra per i corridoi della Gringott sfoggiando la sua eterea bellezza di Veela e concedendo sorrisi ai colleghi ammaliati. Ha quasi raggiunto la sua scrivania quando il tacco a spillo destro rimane incastrato nel solco tra due mattonelle procurandole una rovinosa e imbarazzante caduta.
La risata squillante di Bill rimbomba nel silenzio della banca.
«Cosa sci trovi di tanto divertonte, Wislì?», ringhia Fleur sventolando minacciosamente la scarpa col tacco rotto, mentre due Goblin accorrono in suo aiuto.
«Sei molto più umana di quanto vuoi far credere, Fleur».
Ed è proprio di questo suo lato umano che Bill si sta innamorando, ma per ora non glielo dirà.
[110 parole]
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Capitolo 7 *** Rosso ***
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Storie di una quasi
Veela
e di un quasi Lupo Mannaro
#07. Rosso
Con i lunghi capelli rossicci legati in una coda bassa, il viso
cosparso di lentiggini e la pelle cotta dal sole bollente
dell’Egitto dove ha lavorato come Spezzaincantesimi, William
Weasley è un tripudio di rosso, intenso
e avvolgente. Sembra aver sempre caldo, nota Fleur indugiando con lo
sguardo sulle sue braccia robuste e abbronzate, lasciate costantemente
scoperte dalle maniche della camicia arrotolate fin sopra i gomiti. A
Fleur basta solo immaginarsi stretta a quel petto ampio, aggrappata a
quelle spalle possenti, per avvertire le proprie guance farsi rosse
almeno quanto Bill.
«Tutto bene, signorina Delacour?».
Ops, beccata.
«Certamonte».
Forse dovrebbe smetterla di fantasticare sul suo nuovo collega. O
forse no.
[110 parole]
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