Erano ormai passati tanti mesi da quella
notte, e tutto procedeva come sempre a Nibelheim.
Cloud quel giorno, si sveglio prestissimo a causa di un sogno che g=
li aveva messo una terribile ansia addosso.
Si alzò dal letto, guardando il cie=
lo
grigio fuori dalla finestra. <=
/span>
Pioveva quel giorno, e questo non fece alt=
ro
che aumentare la tristezza di Cloud.=
Continuava a fissare un punto, perso in tu=
tti
i suoi pensieri, atterrito da tutte le sue paure=
che a
poco a poco stavano venendo fuori. Quel sogno lo aveva proprio spaventato a
morte. Dopo un pò di tempo passato davan=
ti a
quella finestra, a guardare le infinite gocce di pioggia che si abbattevano
sulla piazza della citta qu=
el
giorno vuota, decise di prendere il suo diario.
Iniziò a scrivere.
Raccontava tutto a quel diario, che gli re=
galò
Tifa quando erano bambini.
Ogni sensazione, =
ogni
fatto che in qualche modo lo sconvolgeva o lo rasserenava. Raccontò anche il suo sogno, o per meglio dire, quell’incubo che lo rendeva cosi
inquieto.
“Erano tre…forse
quattro…Uomini Shin-Ra…seconda divi=
sione
di Midgar…la sua città…sono entrati in casa…hanno portato via Zack…arrestato, per alto tradimento nei confron=
ti
della società per cui lavorava…era un sol=
dier…prima
classe…e me lo hanno portato via…insieme a Tifa…entrambi
legati e caricati su una camionetta…con dei fucili puntati…che
sembravano avere voglia solo di sparare…di uccidere…di togliermi
tutto ciò che ho di piu caro e bello al =
mondo.
Vidi poi quei fucili…carichi di rabbia e cattiveria…puntarsi su=
di
me…e sparare…una, due, tre, quattro
volte… Caddi a terra…in fin di vita… Non riuscivo piu a vedere cosa succedeva…cosa facevano a Zack e Tifa…e cosi vidi l’immagine che
diventava buia a poco a poco…e mi svegliai”=
span>
Cloud alzò lo sguardo prima in
direzione del letto dove dormiva Zack, rendendo=
si
conto che non era piu li, anche se non si era a=
ccorto
che si fosse alzato e fosse uscito dalla stanza, poi di nuovo in direzione
della finestra.
Vide Tifa<=
/span> intenta nelle faccende di casa. Rimase come…estasiato da
quella visione…Tifa ormai la conosceva qua=
si in
ogni suo lato, ma vederla li che si dava da fare, con i suoi lunghi capelli
sciolti gli fece uno strano effetto. Pensò di andare a farle visita,=
perche magari avrebbe potuto farle piacere…ma
in realtà…era solo bisognoso di andare a lei…e scusarsi =
per
il suo comportamento. Zack tornò nella s=
tanza,
prese le sue cose. Come ogni giorno, si preparava a salire nei monti Nibel per allenarsi.
C: ….devi proprio andare?
Z: non preoccuparti…tornerò
presto
C: oggi non e la solita
giornata…c’e un brutto temporale…non andare…ti
prego…
Z: *avvicinandosi alla porta* non preoccup=
arti
per me Cloud…tornerò tutto
intero…te lo prometto =
span>
C: sei sempre cosi ego=
ista….*disse
mentre sorrideva*
Z: a presto Cloud
Fece un cenno di saluto con la mano e chiu=
se
la porta dietro di se.
Cloud non aveva avuto la forza di trattenere Z=
ack…nonostante
il suo brutto presentimento…lo lascio andare…senza davvero cerc=
are
di trattenerlo li con lui…al sicuro. Si sentiva solo…era una giornata cupa e buia. Decis=
e di
andare da Tifa…era il momento di scusarsi =
con
lei…di chiarire ogni cosa. Quando vide la porta aprirsi e Tifa che gli
diceva di accomodarsi…Cloud rimase stupef=
atto
da lei…non aveva mai notato quanta grazia possede=
sse
nel fare anche il gesto più banale…quanta bellezza risiedeva n=
ei
suoi occhi. Si sedettero li, su quel letto che era stat=
a
come una seconda casa per loro…dove avevano condiviso
gioie…dolori…sogni…speranze…praticamente una vita. =
T: e da tanto che non =
venivi
a trovarmi…
C: ……….perdonami….=
T: non e niente…come va con Zack?
C: oh…tutto bene…adesso e fuor=
i ad
allenarsi come sempre…
T: *sorride* e un bravo ragazzo
C: si…Tifa posso ancora contare su di
te…..vero..?
T: certo…ci sarò sempre per t=
e
I due giovani erano entrambi molo imbarazzati, nonostante pensassero di conoscersi =
bene
l’uno con l’altra quella chiacchierata servi a fargli capire ch=
e in
realtà…entrambi erano cambiati…dovevano riconoscersi.
Forse per il troppo imbarazzo Cloud non riusciva a guardare negli occhi Tifa e
guardò ancora una volta fuori dalla fines=
tra.
Rimase sorpreso nel vedere che Zack quel
giorno…forse avendo ripensato a ciò che gli aveva detto prima =
in
casa…non andò fino ai monti…ma
decise di fare qualche esercizio nella piazza della città.
Anche Tifa si girò…Cloud rimase stranito nel vedere Zack
allenarsi…perché non lo aveva mai visto
prima d’ora…e tutta quella pioggia…il rumore delle goccie che si infrangevano sul vetro…il grigior=
e di
quel cielo…rendeva tutto ancora più strano. =
Cloud continuava a essere inquieto…=
;non
riusciva a togliersi dalla testa le immagini di quel sogno che aveva fatto =
la
sera prima…ma non volle raccontarlo a Tifa, per non farla spaventare.=
Dopo un lungo momento di silenzio, Tifa se=
nti
il bisogno di sedersi davanti a quel pianoforte…che era
rimasto inutilizzato per tutto il tempo in cui =
Cloud
rimase assente da quella stanza. Iniziò a suonare…muovendosi a=
llo
stesso tempo con una sensualità che Cloud
aveva sempre guardato ma mai visto davvero.
Quella dolce melodia riportò alla m=
ente
cosi tanti momenti ai due giovani, che entrambi tratten=
evano
le lacrime a stento.
Questo momento magico fini molto
presto…… Un colpo di fucile ruppe quella preziosa atmosfera.
Cloud si girò subito in direzione della finestra sbiancato in
viso per la paura, che si era trasformata in realtà, e Tifa si
girò subito dopo…entrambi videro=
230;videro
Zack a terra…nel centro di quella piazza.=
Cloud si fiondò subito fuori per
aiutarlo, ma venne fermato dai soldati Shin-Ra che gli puntarono i fucili addosso.
Anche Tifa venne
bloccata appena uscita dalla porta di casa…tutti e due avevano dei fu=
cili
puntati addosso. Cloud non si muoveva…era
terrorizzato…Zack non era morto…si
muoveva ancora…parlava a Cloud, gli dicev=
a di
non preoccuparsi…che sarebbe tornato…che sarebbero stati ancora=
una
volta uno affianco all’altro. <=
/span>
Gli uomini Shin-Ra,
soldati vestiti di blu e un casco a coprire capo e viso, con fare minaccios=
o si
avvicinarono prima a Tifa e poi a Cloud…c=
he riusci a scorgere una scritta…” Soldier Shin-Ra, seconda
divisione di Midgar” I due vennero
colpiti e caddero a terra, un colpo secco nella nuca, volevano solo Zack. Lo caricarono nella camionetta con cui sono arrivati, e dando un ultima occhiata di disprezzo=
a Nibelheim, risalirono per fare marcia indietro verso =
Midgar. Non un ripensamento, non un cenno di umanità. Cloud s=
i senti
morire dentro.
Ciò di cui ha a=
vuto
soltanto paura, si era trasformato in realtà. Non poteva perdonarsi.=
Non
aveva fatto nulla per salvare la persona che amava di più al
mondo…ancora una volta…fu
debole…incapace di salvare le persone a lui care…e se stesso. <=
o:p>
Tifa, che nel frattempo era rimasta li sdraiata per terra, a fissare =
Cloud,
si alzò e lo aiutò ad alzarsi per entrare in casa.
Cloud non parlava…troppo il dolore…troppa la rabbia ver=
so
se stesso Tifa lo portò in camera suaR=
30;gli
asciugò il viso e i capelli…lo abbracciò…lui
scoppiò in lacrime…
T: ……Clou=
d………………………R=
30;
Cloud era lì…inerme…il silenzio di quel doloroso
abbraccio veniva stroncato solo dai singhiozzi dettati dal suo timido
pianto…era solo…completamente solo…perso in quel lago di
lacrime amare che bagnavano la pelle di Tifa