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di Otaku_Senza_Speranze
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una notizia sconcertante! ***
Capitolo 2: *** The first day! ***
Capitolo 3: *** Un fratello svenuto e una morte ormai vicina! ***
Capitolo 4: *** Un ufficio familiare ***
Capitolo 5: *** La 1-B ***
Capitolo 6: *** Il ritorno della mummia ***
Capitolo 7: *** Ghiaccio, fuoco e tanti guai!!! ***
Capitolo 8: *** Ikari (rabbia) ***
Capitolo 9: *** Lacrime ***
Capitolo 10: *** Sho-chan! ***
Capitolo 11: *** Il festival sportivo dello YUUEI!!! ***
Capitolo 12: *** Bakugo vs Rika! ***
Capitolo 13: *** Rika vs Shouto ***
Capitolo 14: *** I contendenti ***
Capitolo 15: *** Preparativi! ***
Capitolo 16: *** Una visita dal passato ***



Capitolo 1
*** Una notizia sconcertante! ***


Salve!
Mi chiamo Rika Aizawa ho 15 anni e domani entrerò allo Yuuei!
Sì, se ve lo state chiedendo, sono la figlia di Shota Aizawa  anche se in realtà lui non è il mio padre biologico. Riguardo il mio vero padre, non so neanche chi sia.
Beh,non importa... Non vedo l’ora di conoscere i miei nuovi compagni!
 
-Rika!-
 
Sento mio padre chiamarmi dalla cucina interrompendo i miei pensieri. Che palle! Credo propro che dovrò alzarmi, dato che sono le 11:00 e mio padre mi sta chiamando da mezz’ora
-Rika, ti vuoi alzare?! E’ da mezz’ora che ti chiamo!-.
 
Ecco appunto…
 
-Sì,arrivo; non rompere è estate!-
 
-Ancora per poco!-
 
 
All’affermazione di mio padre sbuffo e inizio a prepararmi; mi faccio una doccia,indosso una tuta e scendo a fare colazione lasciando bagnati i miei capelli bicolore: rossi e bianchi.
 - Ce l’hai fatta-

Dice mio padre con il suo solito tono piatto.
Mentre preparo la colazione-latte e cereali- esordisco dicendo:

-Sai,non vedo l’ora di andare allo YUUEI ! E’ una vita che aspetto questo momento! -

Mi siedo di fronte a lui iniziando a mangiare.
Mio padre mi guarda in silenzio: sembra che qualcosa lo turbi.

-Che hai?-
Gli chiedo con la bocca ancora piena di cereali.
Sembra distogliersi dai suoi pensieri.

-Ecco… a proposito dello YUUEI…
Dovrei parlarti-

-Uff si lo so: è un momento importante, ne devo essere fiera, mi farò tanti amici e bla, bla, bla. Risparmiati il solito discorso da cinquantenne.

-Rika-

Mi interrompe mio padre con una punta di preoccupazione che tradisce la sua sempre presente sicurezza.
Alzo lo sguardo dalla mia tazza di cereali ( che avevo riempito fin troppo )

-“Ecco vedi…
-E’ una faccenda seria quindi vorrei che mi ascoltassi con molta attenzione.
Ho deciso di dirtelo perché è giusto così, ora sei grande e…

-Hey non ho tutto il giorno!-
Infilo in bocca un’altra cucchiaiata
-Avanti, spara-
 
Prende un profondo respiro.
 
 
…tu hai un fratello gemello.”-
 
All’improvviso cala un profondo silenzio in cucina. Mi cade il cucchiaio dalla mano. Lo fisso con uno sguardo allibito.
 
                       …
 
(Passato il momento “è uno scherzo vero” mi accorgo che non è affatto così e mi distolgo, o quasi, dal mio stato catatonico.)
 
-“COSA?!”-
 
Urlo
(ecco: ora parte il momento di isteria ossessivo compulsiva)
 
-“UN FRATELLO GEMELLO?!SI PUO’SAPERE DA DOVE SBUCA ORA?!E POI FIGLIO DI  CHI?!SAPEVO DI ESSERE STATA ADOTTATA MA NON PENSAVO DI AVERE UN FRATELLO, PER DI PIU’ GEMELLO! PERCHE’ NON NE SO NULLA?!-
 
Inizio ad entrare in una specie di shock,ma anche panico: non so bene come definirlo. Da questa confusione mentale mi desta mio padre invitandomi a calmarmi.
(Infatti, perché agitarsi, ho solo scoperto di avere un fratello di cui ignoravo l’esistenza fino a 3 secondi fa!)
-“ Ascolta: ho deciso di parlartene solo ora perché è una faccenda piuttosto delicata.-
Continuo a fissarlo senza riuscire a dire una parola.
-Conosci l’hero numero 2, Endeavor, giusto?-
Azzarda lui titubante.
Mi sveglio dal mio stato di trance al solo sentirlo nominare:
 
-“Mi stai chiedendo se conosco quel verme? Ebbene purtroppo sì. Cos’altro ha fatto di male oltre ad essere nato?!”-
 
Prende un altro respiro e dice:
 
-“ E’ Proprio per questo che non volevo parlartene prima.-
 
Si porta una mano sulla fronte. Mi guarda negli occhi.
 
-Rika, Endeavor è tuo padre-
(Fantastico! Qualcos’ altro? La regina Elisabetta è mia nonna?!)
(Se quello di prima era uno shock, questo non so proprio come chiamarlo!)
 
-COME SCUSA?!-
 
Urlo di nuovo; noncurante del suo precedente invito a calmarmi.
Mio padre prende un bel respiro.
 
-Ecco vedi…  Lascia che ti spieghi com’ è andata :
Lui voleva a tutti i costi un figlio perfetto; un figlio con due unicità: potente, così tanto da essere in grado si superare All Might, L’ hero numero 1.
Continuò ad opprimere la moglie, tua madre, facendo bambini che “scartava” se “non idonei”.
Poi, nacque Shoto Todoroki. Il bambino perfetto, con due unicità: proprio come te.
Tu sei nata esattamente 5 ore dopo tuo fratello gemello Shoto, che tuo “padre” aveva già portato via con se: noncurante dello stato di sua moglie pronta ad un “secondo” parto.-
 
Continuo ad ascoltarlo assorta.
 
-Non volendo costringerti ad una vita di abusi e ad un’infanzia priva di felicità; vita che, purtroppo, ha vissuto Shoto. Ti ha temporaneamente affidata ai miei genitori ( loro amici di vecchia data ormai non proprio in buoni rapporti); in attesa che io avessi i requisiti adatti per diventare tuo padre adottivo; e nascondendo, molto saggiamente, la tua esistenza a tuo “padre”.-
Finisco di realizzare il tutto:
 
-“Quello str-
 
-“RIKA! Per favore!”-
 

 
-“Lui dov’è?”-
 
-“Intendi tuo fratello?Frequenterà anche lui lo Yuuei; Anche per questo ho deciso di dirtelo ora”.-
 
-“Hai detto che si chiama Shoto?”-
-“Sì, Shoto Todoroki: è un ragazzo un po’ riservato ma…
 
-“Lo devo conoscere subito!”-
 
-Assolutamente NO!-
 
Interviene prontamente mio padre.
 
 
Dico sei pazza?! Lui ancora non sa nulla sarebbe uno shock se glielo dicessi così senza il minimo tatto!”-
 
-Chi ti ha detto che non ho tatto!-
 
Mio padre mi guarda con un’espressione del tipo: stai davvero cercando di convincermi di avere tatto?
(Io ho tatto! Sì insomma, forse)
 
-Gliene parlerò IO con più calma quando già ci saremo conosciuti un po’ di più; Fino a quel momento ti  PROIBISCO di parlargliene.-
 
-Uff e va bene farò come dici ma voglio conoscerlo il più presto possibile!-
 
Mi guarda con un’espressione comprensiva
 
-Lo so,e,ascolta ha avuto un infanzia un po’ difficile quindi quando lo conoscerai evita di entrare troppo bruscamente nell’argomento padre ok?-
 
-Yes sir!-
 
-Ora muoviti vai a preparare le cose per domani-
 
-OH CAVOLO E’ VERO! MI ERO TOTALMENTE DIMENTICATA DELLO YUUEI!!!-
 
Mio padre si porta una mano al viso:
 
-Ma come si fa?!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autrice!!!
 
Salveeeee!!!
Ecco finalmente il primo capitolo!
Questa fanfiction è nata più o meno verso la fine della scuola quando vaccheggiando
con la mia amica è uscita questa domanda:
In quale famiglia di My Hero Academia vorresti stare?
Allora io ho detto:
Sarebbe fighissimo essere la sorella di Todoroki ( anche se avrei un infanzia di schifo) ma  anche essere la figlia di quel gran figo di Aizawa!

Ma sarebbe ancora più figo essere tutte e due!
E quindi è uscita fuori questa fanfiction.
Vorrei quindi ringraziare tantissimo la mia Kohai molto Boke (che mi ha detto di voler essere chiamata RE DELL’ ESPLOUCCISIONE) perché mi ha aiutato tantissimo ( e continua a farlo) a scrivere la storia correggendo alcuni punti e dandomi un sacco di consigli!!!
 
Quanto ai miei cari lettori spero vivamente che vi abbia incuriositi e che continuerete a leggere la mia fanfictiooooooon!!!
 Recensite! Recensite!! Recensite!!!
 

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Capitolo 2
*** The first day! ***


Capitolo
2
 
 
 
Non ci credo: mi trovo davvero veramente davanti al cancello dello Yuuei!
La mia testa viene improvvisamente tempestata da milioni di piccole vocine tra le quali figurano chiaramente le mille raccomandazioni di mio padre:
-Vai dritta nella tua classe e NON andare neanche per sbaglio in 1-A-
-Non andare neanche per sbaglio in 1-A-
-1-A-
 
All’improvviso mi balena in mente l’idea probabilmente più stupida della mia vita.
“E se andassi a fare una visitina alla 1-A?”
La sezione B e la A sono vicine; quindi passerò abbastanza inosservata.
 
Mi precipito verso la porta della 1-A; ma qualcosa,anzi qualcuno si scontra con me facendomi perdere l’equilibrio e cadere a terra. Mi rialzo:
Ho davanti una ragazzina che avrà massimo 10 anni,alta all’incirca un metro e cinquanta,i capelli biondi e sparati in aria e gli occhi rosso sangue. In mano ha un bento rosa con dei coniglietti disegnati sopra ed un nome scritto in una calligrafia abbastanza elementare: “BAKUGO KATSUKI”.
-Hey, ma che diavolo fai DEFICIENTE!-
Mi urla in faccia.
-Dovrei chiedertelo io! Guarda un po’ dove vai!!!
Per tutta risposta mi guarda in cagnesco per un po’ e poi corre via nella direzione opposta gridando:
-KATSUKIIIIII!!! STUPIDO SCEMO! HAI DIMENTICATO IL PRANZO!!!-
 
Sono talmente arrabbiata che apro, senza pensare, la prima porta che mi trovo davanti:
 
-C’è Shoto Todo-
 
Mi blocco a metà: il mio sguardo incontra quello di mio padre che mi appare come un misto tra sconvolto ed altamente arrabbiato.
 
-Ehm… tolgo il disturbo!-
 
(Accidenti a te Rika: era la classe sbagliata!)
 
 
Chiudo in fretta la porta e faccio per darmela letteralmente a gambe quando mi sento tirare dal colletto della giacca. Mi giro lentamente con la faccia di una che sta per essere giustiziata,cosa che accadrà molto presto vista la faccia che ha mio padre.
Si chiude dietro la porta che fino a quel momento era rimasta aperta; tanto che riuscivo a vedere gli sguardi allibiti degli studenti.
 
-MI SPIEGHI CHE DIAVOLO STAI COMBINANDO?!-
 
Mi domanda praticamente urlando.
Inizio a biascicare parole insensate;cercando invano di formulare una risposta adatta a quella situazione. Fisso il pavimento: non credo sia una buona idea guardarlo negli occhi.
 
-UNA COSA TI AVEVO CHIESTO DI FARE IERI: TI HO DETTO CHIARAMENTE CHE NON POTEVI ANCORA INCONTRARLO E TU CHE FAI? SALTI LA LEZIONE PER CERCARLO?!-
 
Ha il tono della voce talmente alto che risulta essere stato inutile aver chiuso la porta.
Malauguratamente,proprio in quel momento, passa un ragazzo dai capelli argento metallizzati che mi guarda con un’espressione interrogativa. Quando i nostri occhi si incontrano distolgo lo sguardo e ritorno a fissare il pavimento più rossa che mai.
 
-Papà, abbassa la voce!-
 
Protesto in un sussurro. Mio padre mi guarda accigliato, le braccia conserte, in lunghi capelli neri che gli fanno ombra sul viso rendendolo ancora più minaccioso.
Opto saggiamente per tornare a guardare il pavimento quando interviene con una voce leggermente più bassa:
 
-Fila immediatamente nella tua classe e rimanici finchè non ti vengo a prendere; Sono stato chiaro?-
 
Alzo lo sguardo. Deglutisco:
 
-Chiarissimo-
 
Non avendo intenzione di rimanere lì neanche per un altro secondo,mi avvio verso la 1B ma, non appena sento chiudere la porta, ritorno sui miei passi fino ad un’altra porta.
(Sono un fottutissimo genio! Io voglio morire; è l’unica spiegazione: Oggi voglio morire)
 
Controllo il cartello per essere sicura di non sbagliarmi di nuovo:
1-A
Un respiro profondo. Chiudo gli occhi. Apro la porta ed urlo:
 
-C’è Shoto Todoroki?!-
 
Un ragazzo dai capelli bianchi e rossi mi guarda scioccato ed alza incerto la mano.
Mi avvicino a lui e gli tendo la mano:
 
-Hey piacere,mi chiamo Rika. Sono tua sorella gemella!-
 
SILENZIO
(Forse mio padre aveva ragione: non ho molto tatto)
 
Mi fissa impassibile per qualche secondo prima di svenire e cadere dalla sedia come un sacco di patate sotto gli sguardi impietriti dei suoi compagni di classe.
 

 
-EEEEEEEEEH!!!-
 
 
 
 
 
 
 
 


Angolino dell’autrice!
 
 
Hey! Hey! Hey!
Salve bella gente!
 
Il povero Shoto c’è rimasto di sasso!
O dovrei dire di ghiaccio!!!
(Sopprimetemi)
Bando alle ciance, ecco il secondo capitolo!!!
Spero vivamente vi sia piaciuto!
Accetto volentieri consigli e se qualcosa non vi è chiara potrete chiedermelo liberamente e risolverò il dilemma (sempre che non sia una cosa che si scoprirà nel corso della storia!)
Detto questo:
Recensite! Recensite!! Recensite!!!

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Capitolo 3
*** Un fratello svenuto e una morte ormai vicina! ***


Capitolo
3
 
 
Un ragazzo alto con gli occhiali mi supera,si avvicina a Shoto e cerca invano di rianimarlo mentre il resto della classe passa lo sguardo da me a mio fratello e viceversa; il tutto in un silenzio tombale che viene però spezzato dalla voce dell’ Hero numero 1 All Might:
 
-Ehm,bene ragazzi vi lascio un attimo soli; torno subito-
 
Così dicendo esce dall’aula chiudendo la porta.
(Hey non vai a dirlo a mio padre vero?)
Sto per accertarmene, aprendo la porta, quando vengo riportata alla realtà da un ragazzo dai capelli biondi e alquanto spettinati che avanza spintonandosi fra i compagni:
 
-SPOSTATEVI PERSONAGGI SECONDARI!-
-HEY, OVETTO KINDER! GUARDA CHE SE NON TI SVEGLI MI COSTRINGI A FARTI LA RESPIRAZIONE BOCCA A BOCCA!!!-
 
-Ah no, per carità,sono sveglio,come puoi vedere,sono sveglissimo.-
Mio fratello si alza tra le risate di tutti.
 
 
La porta si apre. Sembrava fosse troppo bello. Quando mio padre entra cala il silenzio;anche se lui non sembra accorgersene. Mi guarda con un’espressione che non ricordo di avergli mai visto. La cosa, ovviamente, non è molto rassicurante: stavolta mi sa proprio che non me la caverò tanto facilmente. Ad ogni passo che fa verso di me, mi convinco sempre di più che sarebbe meglio scappare cosa che, purtroppo, ora come ora mi è abbastanza impossibile.
Mi è praticamente davanti: da quando ha oltrepassato quella porta non ha proferito parola; il che è molto preoccupante.
 
 
 
 
- Seguimi –
 
Dice spezzando quello che sembrava essere un silenzio eterno. Ha un tono piatto che però rivela chiaramente il suo reale stato d’animo.
Si gira aspettandosi che lo segua;cosa che, naturalmente, non faccio. Non sentendomi avanzare neanche di un passo si gira bruscamente verso di me, mi afferra per un braccio e mi strattona verso di lui:
 
-SEGUIMI-
 
Ripete,stavolta con un tono più alto e che non ammette ASSOLUTAMENTE repliche.
(ah ah; morirò)
Si dirige verso la porta tenendomi il braccio stretto come in una morsa; tanto che mi trovo costretta a seguirlo.
Si ferma non appena raggiunge la porta. Si gira verso mio fratello:
 
-Avrai spiegazioni molto presto Shoto-
-So che ricevere una notizia del genere in questo modo un po’ troppo DIRETTO-
 
Si gira verso di me fulminandomi con lo sguardo e stringendomi ancora di più il braccio.
 
-Può essere uno shock.-
Continua tornando a guardare Shoto.
 
-Papà, il braccio!-
 
Protesto in un sussurro quasi impercettibile; un po’ perché ho paura di come potrebbe reagire e un po’ perché mi sta stringendo così forte che manca poco che mi blocchi la circolazione.
Torna a guardarmi, allenta un po’ la presa -non troppo figuriamoci- e mi TRASCINA letteralmente fuori dalla porta e per tutto il corridoio fino ad una porta che conduce a quello che, suppongo, sia il suo ufficio.
 
 
 
 
 
 



Angolino dell’autrice!!!
Eh eh eh comincia il panico moment!
Non so perché ma mi diverto a scrivere i momenti di tensione…
Eh vabbè, tralasciando i miei problemi spero che questo capitolo vi sia piaciuto; come sempre non esitate a recensire!!!!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 4
*** Un ufficio familiare ***


Capitolo
4
 
 
Entrati nell’ufficio; mi fa sedere su una sedia di fronte ad una scrivania; lui fa lo stesso sedendosi però all’altro capo. Mi fissa in silenzio. Mi guardo intorno: la stanza è nella quasi totale oscurità; la scrivania è piena di foto incorniciate. Adesso che ci faccio caso tutte le foto ritraggono me e lui. Alle pareti figurano decine di attestati di merito e medaglie all’onore attribuitegli quando era un Hero professionista.
Dopo cinque minuti buoni, finalmente prende parola:
 
-Ti rendi conto del casino che hai combinato?-
-Io… io volevo incontrarlo,volevo conoscerlo,io… Io volevo solo conoscere mio fratello!-
 
-IO, IO, IO! NON E’ SOLO DI TE CHE STIAMO PARLANDO! MA NON HAI PENSATO A COME POTESSE SENTIRSI LUI?!-
 
-Ecco,io…-
-Scusa-
 
Mi esce di bocca in un flebile filo di voce.
 
-Non è a me che devi chiedere scusa lo sai-
-Come ha reagito?-
 
-Ehm, credo l’abbia presa piuttosto bene,ecco si-
 
Lo guardo: non ci crede neanche un po’.
 
-COME HA REAGITO?-
Mi domanda di nuovo;stavolta con un tono più deciso.
 
-Ecco…- Continuo un po’ titubante – Ecco è…-
-E’ svenuto.-
 
-COSA?!-
 
-Andiamo papà! Perché ti scaldi tanto?! Non è mica morto!-
 
-PERCHE’ TI SCALDI TANTO?! DICO IO; RIKA MA RIFLETTI PRIMA DI PARLARE?!-
 
-No-
Affermo con un tono di sfida che mi fa guadagnare un’occhiataccia da parte di mio padre.
 
-Ma che te lo chiedo a fare; non lo fai prima di fare casini figuriamoci prima di parlare!-
 
-Uffa! Non capisco quale sia il problema. Sta bene, non è morto; tutto a posto no?-
 
-TUTTO A POSTO?! MA HAI PROVATO ANCHE SOLO AD IMMAGINARE COME SI POSSA SENTIRE ORA?!-
 
-E tu hai provato ad immaginare come mi sentivo IO!-
 
-TU,TU?! E LUI?! MA SPIEGAMI E’ TUO FRATELLO SOLO QUANDO TI PARE?! NON HAI PENSATO ALLE CONSEGUENZE CHE GLI SAREBBERO PIOMBATE ADDOSSO?!-
 
-Mmh,vediamo, ora che ci penso… NO-
(Perché l’ho detto?! Quali sono i miei problemi, se oggi non muoio sono fortunata)
Respira per riprendere la calma a mi fissa con un’espressione del tipo: adesso vengo lì e ti meno. Cosa che non fa fortunatamente.
 
-Andiamo, ti accompagno nella TUA classe; con il professore parlerò dopo e vedremo cosa fare-
 
-Yes sir-
 
-E,guarda che non devi per forza accompagnarmi-
 
-GIA’ E’ TANTO CHE NON TI FACCIO SEGUIRE DA UNA SCORTA ANCHE QUANDO VAI IN BAGNO, QUINDI SILENZIO!-
 
-Yes sir-
 
 
 





Angolino dell’autrice!!!
Ecco finito anche il capitolo 4!
Si prospetta una storia lunga…
Avrete sicuramente notato che la nostra impavida protagonista è solita rispondere con uno “yes sir” ogni volta che qualcuno le chiede di fare qualcosa  ecco il fatto è  che volevo trovarle un particolare modo di dire così alla cavolo e ho deciso per questo.
I miei problemi…
Anyway…
Recensite! Recensite!! Recensite!!!

 

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Capitolo 5
*** La 1-B ***


Capitolo
5
 
Mio padre apre la porta della classe (stavolta la mia) e mi “accompagna gentilmente” dentro dandomi una leggera spinta con la mano.
 
-Rika?!-
 
Esclama una voce conosciuta.
 
-Hey, zio Mic! Come va?-
 
-Per favore Mic assicurati che non esca; vado a parlare con All Might -
 
Afferma mio padre prima di rivolgermi un’occhiataccia ed andarsene chiudendosi rumorosamente la porta alle spalle.
 
Mi squadro tutti i miei nuovi compagni di classe quando il mio sguardo incontra due occhi grandi che mi fissano in un’espressione sorpresa: due occhi che avevo già incontrato.
Dopo un minuto buono che ci fissiamo lui distoglie lo sguardo e arrossisce lievemente guardando il pavimento.
Mi avvicino e comincio un po’ titubante:
 
-Hey,io,mi-mi chiamo Rika Aizawa, ci siamo già “incontrati” in corridoio-
 
Gli tendo la mano. Lui fa lo stesso.
 
-P-piacere. Te-Tetsutetsu Tetsutetsu-
Risponde lui distogliendo lo sguardo e assumendo un colore tra il bianco pallido e il rosso scarlatto.
 
-Hey Romeo, guarda che la vogliamo conoscere anche noi; Non fate troppo i piccioncini!-
 
-Insomma piantala Neito-kun!-
 
Interviene prontamente( accoppandolo) una ragazza dai capelli pel di carota.
 
-Eh eh scusatelo. A proposito, io sono Itsuka Kendo! Piacere di conoscerti.-
 
-ALLORA A QUANDO I BAMBINI!?-
 
Continua lui spuntandole alle spalle.
 
-NON ROMPERE NEITOOOOOOOOO!!!-
Esclama la ragazza facendolo finire definitivamente al tappeto.
 
-Ah,questa classe è un raduno di deficienti in canna-
 
Esordisce un ragazzo dai capelli viola e gli occhi cerchiati dalla occhiaie.
 
(Tesoro, da quanto non dormi?)
 
-Comunque piacere, io sono Shinso- Dice il ragazzo rivolgendosi a me-
-Assomigli tantissimo a…
 
-A Shota Aizawa? Sì me lo dicono in molti-
Risponde lui precipitosamente. Quasi preoccupato
 
-E’ tuo padre non è vero?-
 
-Come…-
-Il tuo cognome-
-Ah giusto, il cognome. Comunque non sono sua figlia biologica; per questo non ci assomigliamo-
 
-Ehm ehm-
-Hey guys! Posso continuare la lezione?-
 
Torniamo a sederci. La lezione ricomincia.
 
Le altre ore passano abbastanza veloci ma quando torno a casa sono così stanca che crollo sul divano e mi addormento.
Oggi è stata proprio una lunga giornata!
 
Apro gli occhi: il mio stomaco comincia a gorgogliare.
Guardo l’orologio: 07:15
 
(Ma che?! Ma non era pomeriggio?!!!)
 
Mi alzo confusa.
Nonostante l’ora mio padre è già uscito, ma non me ne curo molto d’altronde so che è un tipo piuttosto mattiniero.
Quindi,fatta una doccia e infilata la divisa, mi preparo ad un altro giorno di scuola.
 
Ma è quando torno a casa che inizio a preoccuparmi: mio padre non è ancora tornato; non mi ha nemmeno telefonato.
(come fa puntualmente appena esco da scuola)
 
Poso lo zaino. Salgo di corsa le scale: non c’è nessuno.
Sento squillare il telefono dal piano di sotto. Raggiungo in fretta la cucina.
Quel maledetto trillare si fa sempre più insidioso; come se sapesse che è in arrivo una pessima notizia.
 
Alzo la cornetta. Rispondo.
 
La voce all’altro capo m’informa che mio padre si è trovato coinvolto in uno scontro con alcuni villain, è stato ferito gravemente ed è al momento ricoverato in ospedale, non credono sia in pericolo di vita. Dicono che fra una o due settimane dovrebbe poter uscire.
Riattacco.
 
Un nodo mi stringe lo stomaco.
 
-Ditemi che non è vero-
 
 
 
 
 
 


Angolino dell’autrice!!!
Rileggendo la storia ho notato che a volte scrivo “Shoto” e alte volte scrivo “Shouto”   ( anche se credo sia molto più corretto Shouto)
Comunque va a giornate mi viene automatico quindi non vi preoccupate:
Tutto normale!
(Se ci dovessero essere errori di cui non mi sono accorta mi affretterò a correggerli)
Ah, se vi chiedete perché Rika chiama Mic “Zio Mic” è perché,essendo amico di Aizawa, lo conosce praticamente da una vita e un tempo si vedevano quasi tutti i giorni. Per questo sa anche tutti i suoi oscuri e imbarazzanti segreti.
(Risata malvagia)
Detto questo:
Recensite! Recensite!! Recensite!!!
 
 
 
 
 

 

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Capitolo 6
*** Il ritorno della mummia ***


Capitolo 6
 
 
 Mi sveglio. Oggi proprio non mi va di andare a scuola. Sono passati solo tre giorni da quel maledetto incidente eppure mi sembrano un’infinità. Suona il campanello. Mi alzo dal letto ancora mezz’addormentata. Scendo le scale con la voglia di un bradipo paraplegico e apro la porta.
Non ci credo; mio padre è sull’uscio: decine di fasce gli ricoprono il volto. Le braccia ingessate si sorreggono solo grazie alle bende che gli passano attorno al collo.
Per la felicità mi lancio letteralmente tra le sue braccia facendolo cadere di schiena sul brecciolino del vialetto.
(deve avermi odiata profondamente)
 
-Crack-
 
Mio padre è sdraiato per terra, perfettamente in simbiosi con il brecciolino.
 
Mi alzo impanicata. Lo guardo.
 
-Oddio è morto-
 
-Non sono morto (credo)-      
Mi guarda.
-Hai intenzione di aiutarmi o vuoi lasciarmi qui-
 
-ah ah ah! Ok aspetta, ti aiuto-
 
Una volta aiutato ad alzarsi entriamo in casa.
 
-Aspetta un attimo…-
-Ma non dovevi tornare “fra una settimana minimo”?-
-Lo sai che non mi piacciono gli ospedali e poi guardami: sto benissimo! Come nuovo! Almeno prima che tu mi saltassi addosso-
Non riesco a far a meno di ridere.
-Beh, come nuovo non direi-
-I dottori hanno detto che potevo uscire e quindi…-
-Sì certo, cosa gli hai dato? Contanti? Su, spara con cosa gli hai corrotti?-
-Non fare la stupida, ti sembro il tipo che corrompe coi soldi? No, un autografo da ERASER HEAD in persona è bastato-
 
Mi fa l’occhiolino con fare complice.
 
-Guarda che sono finiti da tempo i tuoi giorni di gloria ora sei solo un professore di liceo-
-Sta di fatto che il “professore di liceo” ha combattuto con qualche decina di villain giusto tre giorni fa-
-A proposito…
Lo guardo impaziente.
-?-
-Credevi che non ti avrei chiesto niente?-
-Guarda che adesso devi raccontarmi tutto!-
-Che?!-
-Voglio sapere cos’è successo nei minimi dettagli!-
-Scusa Rika ma oggi proprio no,sai credo di essere un po’ stanco-
- Non svagare, so che stai svagando-
-Hey!
Tempo di sdraiarsi sul divano e crolla nelle braccia di morfeo.
(Fantastico!)
 
Il giorno dopo appena entro a scuola la situazione è al quanto in subbuglio: nonostante la massima attenzione nel non far trapelare troppe informazioni, la notizia dell’attacco allo USJ si è sparsa per tutta la scuola.
Appena entro in classe, noto che i miei compagni sono tutti stretti attorno alla cattedra e, facendomi spazio tra di loro, riesco a vedere che sulla prima pagina del giornale locale vi è un articolo riguardante i fatti accaduti pochi giorni prima:
 
 
-LA CLASSE 1-A DEL LICEO 
YUUEI COINVOLTA IN UNO SCONTRO INCREDIBILE HEROES VS VILLAIN!!!-
 
 
-Cosa?!-
 
-Sì, quelli della 1-A si sono scontrati con dei villain durante un’esercitazione allo USJ-
 
Mi informa Awase.
 
-C’è andato di mezzo anche tuo padre a quanto ne so; non te l’ha detto?-
Mi chiede poi Shinso.
 -No, a dire il vero non mi ha voluto dire niente-
-Però Shoto dovrebbe potermi dire parecchio…
All’improvviso un’idea geniale mi balena in mente: Se la montagna non va a Maometto; Maometto va alla montagna!
 
-Hey, che ne dite di andarlo a chiedere ai diretti interessati?-
 
-Vorresti andare DI NUOVO in 1-A?-
Mi chiede spiazzato Tetsutestu.
 
-Sì,perché?-
 
-MI PIACI!-
Tutti lo guardano esterrefatti.
 
-Ehm volevo dire: MI PIACE!-
Si corregge ritornando del colore dei miei capelli (Rossi ovviamente)
 
-Andiamo,che stiamo aspettando?-
Dice poi per togliersi( o meglio,TOGLIERCI) da quella situazione alquanto imbarazzante.
 
-Si, credo sia meglio-
 
 
 
 
 








Angolino dell’autriceeeeeeee!!!
SSSSalve miei adorabili lettori!!!
Spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento!
Si incomincia a vedere lo spiraglio di una storia d’amore!
Eeeeh sono arrivate anche per loro le farfalle nello stomaco!!!!
Per questo capitoli ( e per la storia in generale) mi sto attenendo alla trama del manga/anime prendendo però solo quello che comprende anche Aizawa e la 1B (cioè i soggetti più legati comunque alla protagonista).
Non mancheranno però capitoli totalmente estranei alla serie!
Detto questo…
Recensite! Recensite!! Recensite!!!  
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** Ghiaccio, fuoco e tanti guai!!! ***


Capitolo 7
 
 
 
Arrivati di fronte alla 1-A notiamo che la porta è già aperta.
 
-Non si riesce a uscire, cosa sono venuti a fare?-
 
Chiede un ragazzo alto all’incirca come me ( all’asilo) e con delle “palle” al posto dei capelli.
 
-A spiare i movimenti del nemico no tappo?-
 
Esordisce il tizio esplosivo che aveva “gentilmente” rianimato mio fratello.
 
-Dopotutto,siamo riusciti a resistere ad un attacco di villain; vorranno osservarci prima del festival dello sport-
 
-NON HA SENSO PERCIO’ LEVATEVI DAI PIEDI,PERSONAGGI SECONDARI-
 
-Ero venuto per curiosità, ma quanta arroganza!-
 
Replica in tutta risposta Shinso.
 
Mi faccio largo fra i miei compagni.
 
-HEY TU! SI,PARLO CON TE PRINCIPESSINA! ATTENTO A NON GONFIARTI TROPPO D’ORGOGLIO, ALTRIMENTI VA A FINIRE CHE ESPLODI!-
 
- CHE CAZZO VUOI, TROIETTA DIMEZZATA!-
 
 Mi fa quello marciando a grandi passi verso di me quasi col fumo alle orecchie.
 
-COSA C’E’ CON TUTTE QUELLE ESPLOSIONI TI E’ SALTATO IN ARIA ANCHE IL CERVELLO?!-
 
-ATTENTA A COME PARLI STUPIDA RAGAZZINA!-
 
-Kacchan, calmati-
Interviene un ragazzo dai capelli verdi e le lentiggini.
 
-STA ZITTO DEKU DI MERDA!-
-E TU RAGAZZINA, VEDI DI ANDARTENE CHE E’ MEGLIO!-
 
 
-UUUUUH! CHE PAURA, STO TREMANDO!-
 
-MI STAI PROVOCANDO RAGAZZINA?_
 
-CHIAMAMI DI NUOVO RAGAZZINA E TI AMMAZZO COGLIONE!-
 
-Rika calmati, non è il momento-
 
-LASCIAMI IN PACE SHINSO!-
 
-VUOI UNA RISSA RAGAZZINA?-
 
-NON ASPETTO ALTRO-
 
Gli salto addosso e cominciamo a prenderci a pugni: è dalla prima volta che l’ho visto che desidero farlo.
E’ solo un pallone gonfiato.
 
Ad un certo punto un’esplosione mi sfiora l’orecchio.
Sotto gli sguardi atterriti di tutti i presenti, mi alzo e comincio a scaturire fiamme dalla mano destra.
 
-NON AVRESTI DOVUTO FARLO…
 
Si lancia contro di me, schivo un’esplosione all’ultimo momento e lo blocco a terra congelandogli il piede.
Fa esplodere il ghiaccio e mi colpisce di striscio un fianco. Trattengo un gemito di dolore.
 
 Un’altra esplosione mi sfiora, stavolta, la gamba.
 
-STUPIDA RAGAZZINA HAI SCHIVATO ANCHE QUESTO!-
 
-HO DETTO DI NON CHIAMARMI RAGAZZINA BASTARDO!-
 
Due lastre abbastanza appuntite di ghiaccio lo puntano, le schiva ma finisce dritto nelle mie fiamme.
Si libera. La sua mano è pronta ad esplodere; le mie fiamme pronte a colpirlo.
 
-Rika no, ti metti nei guai così!-
Dice, intromettendosi, mio fratello; con il solo risultato di beccarsi due pugni in piena faccia:
(non che volessi colpirlo, ma si è messo in mezzo.)
 
Dopo averlo spinto via ricominciamo a combattere:
Lui mi tiene con una mano stretta al collo; dal canto mio però intorno a noi ogni cosa è totalmente congelata ed al minimo passo falso anche lui farà quella fine.
Siamo pronti ad attaccarci l’un l’altro… non succede niente. I nostri quirk sono stati annulati.
( Non è proprio un buon segno)
 
 
-ADESSO BASTA!!!-
 
Tuona una voce che, purtroppo, mi suona parecchio familiare.
 
(Proprio lui?! No dico Qualcun altro non andava bene?!)
 
-Ognuno, per favore, ritorni nella propria classe; Iida puoi portare Shouto in infermeria? Grazie-
 
-BAKUGO, RIKA-
-VENITE CON ME-
 
-Ma?-
Protesto.
 
-ORA-
 
Entriamo nel suo ufficio ( mi ci spinge letteralmente dentro ): ultimamente ho l’impressione aver visto più questo posto che casa mia.
 
Mio padre guarda prima Bakatsuki, poi fissa il suo sguardo verso di me.
 
-ESIGO DELLE SPIEGAZIONI-
 
Il coniglietto esplosivo comincia a parlare:
 
-Quelli della B sono venuti a romperci le palle e io gli ho chiesto di andare vi-
 
-CHIESTO?! MA FAMMI IL PIACERE! TU CHE CHIEDI QUALCOSA A QUALCUNO?! COME FAI A PENSARE  CHE TI POSSA CREDERE!-
 
-RIKA!-
-NON HA FINITO DI PARLARE; E NON ALZARE LA VOCE! SE NON TE NE SEI ACCORTA SIAMO IN UNA SCUOLA!-
 
-PERCHE’ TU CHE COSA STAI FACENDO?! A CASA MIA QUESTO SI CHIAMA URLARE, A MENO CHE TU NON TI SIA INGOIATO ZIO MIC!-
 
Non riesco a trattenere una risatina.
 
-NON USARE QUEL TONO CON ME; E FAI LA SERIA: PERCHE’ NON MI PARE CHE IO STIA SCHERZANDO!-
 
-Ehm Ehm, ci sarei anch’io qua-
Ci interrompe il Kamikaze ciclato.
 
-CHI VUOI CHE SE NE FREGHI DI TE?!-
 
-BASTA RIKA! FINISCILA!-
 
Capisco che è il momento di smetterla e faccio parlare Mr. Rabbia Repressa.
 
-Yes sir-
 
-Dicevo: questa qui allora ha cominciato ad insultarmi e poi…
 
-IO?! TU HAI COMINCIATO AD INSULTARE TUTTA LA MIA CLASSE;E’ STATO ALLORA CHE HO COMINCIATO A FARLO ANCH’IO!
 
-SE VOI NON FOSTE VENUTI A ROMPERE IL-
 
- SI’, SI’ CERTO! NON RIGIRARTI LA FRITTATA! METTI LE COSE COME STANNO BAKATSUKI!-
 
-LA VOLETE SMETTERE!-
-RIKA, PIANTALA DI INTERROMPERLO!-
 
-CHE CAZZO CENTRO ADESSO IO?! PERCHE’ TE LA PRENDI SOLO CON ME?!-
 
-NON ME LA PRENDO SOLO CON TE SE TU NON LO INTERROMPI! QUINDI SMETTILA DI URLARE! E MODERA I TERMINI PERCHE’ NON STAI PARLANDO CON UN AMICO TUO;HAI CAPITO?!-
 
-SI’ HO CAPITO! STRINGI I TEMPI COSI’ ME NE VADO DI QUI!-
 
Prende un bel respiro e continua con più calma:
 
-Tra pochi giorni ci sarà il festival dello sport. Ora: io dovrei sospendervi Ma ho deciso di farlo dopo il festival. A patto; che non combiniate altri casini.
Nel caso dovesse succedere NON parteciperete al festival.
Sono stato chiaro?-
 
Bakatsuki annuisce. Per una volta mi trovo d’accordo con lui:
 
-Yes sir-
 
-Bene tornate nelle vostre classi. E Rika?-
 
-Sì?-
 
-A casa devo parlarti-
(Perfetto! Che felicità!! Viva la vita!!!)
 
Non gli rispondo; esco sbattendo la porta
 
-CHE PALLE!-
 
Mi avvio verso la mia classe. La porta della 1-A è ancora aperta.
Passandoci davanti mi affaccio alzando il medio della mano destra:
 
-FANCULO BAKATSUKI!-
 
Mi soffio sul dito per spegnere le fiamme ed entro nella mia classe.
 
All’improvviso mi pervade una strana felicità.
 
Alla faccia tua principessina: al festival sportivo ti ammazzo!
 
 
 
 
 







Angolino dell’autriceeee!!!
Colpo di scena Rika e Bakugo fanno fuoco e fiamme!!!
(scusate era pessima)
La situazione è alquanto scottante!!!
(ok la smetto scusatemi)
Anyway!
Non odio Kacchan anzi mi sta un sacco simpatico ma il suo carattere si scontra parecchio con quello di Rika (diciamo che se la prende un po’ troppo facilmente)
Anche se devo ammettere che mi sono divertita a trovare quei soprannomi.
Scusami Kacchan!!!
Alcune delle prime battute che si scambiano i personaggi le ho riprese dal manga dato il fatto che comunque questo momento segue molto la serie (come vi avevo precedentemente annunciato) 
Dunque; continuate a leggere miei carissimi lettori!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 8
*** Ikari (rabbia) ***


Capitolo 8
 
 
Ritornata a casa apro la porta e faccio per salire le scale quando mio padre irrompe nell’ingresso:
 
-Dove credi di andare?!-
-Sbaglio o ti avevo detto di volerti parlare-
 
-Grazie ma mi è bastata sta mattina; vado in camera mia. Ciao!-
 
-No,no,no tu rimani qui; ti ho detto che devo parlarti e così sarà: non andrai in camera tua; non ora-
 
-Ah, allora fermami: è proprio quello che sto facendo; perché non me lo impedisci?-
Abbasso lo sguardo sulle sue braccia: entrambe ingessate.
-Ah, scusa; è vero: non puoi-
 
Gli bastano 5 secondi. Mi ritrovo a 3cm da lui; le sue bende strette attorno alla vita. Mi guarda dall’alto dei suoi 183 cm, con un’ aria molto poco rassicurante.
Per via delle bende riesco solo ad intravedergli gli occhi ma quel piccolo spiraglio mi permette ugualmente di vedere il suo sguardo penetrante: è arrabbiato.
 
MOLTO.
 
 
-HO DETTO CHE DEVO PARLARTI-
 
Sbuffo:
 
-Senti, quello si è messo ad insultare tutti e io ho reagito come hai visto! Abbiamo solo litigato: non vedo cosa ci sia di male in questo!-
 
-Ah, non vedi cosa ci sia di male; SE NON VI AVESSI FERMATO AVRESTE CONTINUATO A DISTRUGGERE MEZZA SCUOLA; METTENDO IN PERICOLO LE VOSTRE VITE E QUELLE DEI VOSTRI COMPAGNI!!!-
 
-ANDIAMO PAPA’, NON ESAGERARE! STAI SPARANDO LE CAZZATE PIU’ ASSURDE CHE ABBIA MAI SENTITO!-
 
-NON AZZARDARTI A PARLARMI COSI’!-
 
-PERCHE’, SENNO’ CHE MI FAI!-
 
-NON CREDO TU VOGLIA SAPERLO!-
 
-SI’,SI’ CERTO! MA CHI VUOI PRENDERE PER IL CULO!|-
 
-NON URLARE!-
 
-E TU NON FARLO CON ME!-
 
-NON URLARE HO DETTO!!!-
 
-Senti: come ti ho già detto (ma tu non hai capito perché evidentemente il tuo quoziente intellettivo non te lo permette) LUI MI HA PROVOCATO E IO HO REAGITO! VA BENE?!-
 
-AH TI HA PROVOCATO! E TU DISTRUGGI MEZZA SCUOLA PERCHE’ LUI TI HA PROVOCATO?!-
 
Continua lui chiaramente stizzito e, se possibile, più arrabbiato di prima.
 
AH, IO?! PERCHE’ LUI INFATTI NON HA FATTO NIENTE!!!-
-PIANTALA DI DIFENDERLO!-
 
-NON LO STO DIFENDENDO!-
 
Arriviamo davanti alla porta della mia camera. La apro. Mi giro verso di lui.
 
-SI’ CERTO! MA VAFFANCULO!!!-
 
Gli sbatto la porta in faccia e mi chiudo dentro.
 
 
-RIKA! RIKA!!-
 
-HEY! APRI IMMEDIATAMENTE LA PORTA!!!-
 
Mi sdraio sul letto e infilo le cuffie. Sento una lacrima bagnarmi la guancia.
 
(Andiamo Rika, adesso che fai piangi?)
 
Comincio a ripetermi di smetterla; quando ormai non è più possibile frenare le lacrime.
 
SI PUO’ SAPERE PERCHE’ DIAVOLO STO PIANGENDO!?
 
 












Angolino dell’autrice!
Scusate non posso farci niente mi piace scrivere i momenti drammatici!
Ho cercato di farlo più corto possibile per evidenziare il fatto che l’ultima cosa che Rika voleva era litigare col padre e per questo ho cercato di farle stringere i tempi quanto potevo.
Il prossimo sarà più lungo: prometto!
Il fatto è che mi piace lasciare quel po’ di “e poi che succede?” alla fine dei capitoli.
Detto ciò:
Vi saluto!!!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** Lacrime ***


Capitolo 9
 
 
Apro gli occhi. Mi asciugo le lacrime. Guado fuori dalla finestra: Piove.
Dovrei scrivere una lettera di scuse. Non credo che lo farò.
Sono ore che fisso il foglio ma l’ultima cosa che ho intenzione di fare è scrivere una stupidissima lettera di scuse che non sento di dover dare a nessuno.
Chiudo gli occhi ancora una volta. L’unica cosa che sento è lo scrosciare della pioggia che sferza i ventri della mia finestra. Le lacrime continuano a scorrere copiosamente; ma a chi voglio darla a bere!
Lo capirebbe persino quell’insensibile di Bakatsuki che mi dispiace.
Sì.
Non lo dico così per dire: mi dispiace veramente. Anche se non ho intenzione di dirlo a mio padre.
Non ha più bussato; non ha più gridato il mio nome con tutta la rabbia che aveva in corpo. Eppure perché ho la sensazione che sarebbe stato meglio che continuasse piuttosto che stare qui a pensare a ciò che avrei potuto non fare?
I miei pensieri vengono interrotti da un incerto TOC-TOC alla porta:
 
-Rika? Sono io, papà. Posso entrare?-
 
Chissà perché muoio dalla voglia di parlare con lui.
Mi asciugo in fretta le lacrime e apro la porta.
 
Mio padre entra subito: quasi con la paura che possa cambiare idea e sbatterlo fuori.
 
Mi guarda: gli occhi talmente neri che potrei affogarci dentro. Mi scruta austero: la rabbia evidentemente non è ancora passata del tutto. Aspetta che sia io a parlare.
Il suo sguardo da severo muta in sorpreso quando,proprio in quel momento, una lacrima mi riga il volto.
Mi fissa sbigottito.
Mi asciuga gli occhi con un dito.
Non avevo mai pianto davanti a lui.
 
Non quando la colpa era mia.
 
-Scusa-
 
Sussurro.
 
 
Ho detto la prima cosa che mi è passata in mente; ma diavolo se è vero. Non è il solito “scusa” che vale poco più di niente.
 
Mi scosta una ciocca di capelli che mi cadeva sul volto.
 
-Credo di essere stato un po’ troppo duro con te; soprattutto sta mattina. Mi dispiace, non volevo farti piangere.-
 
-No, no io, quello che ti ho detto,io…
Non volevo risponderti così, farti arrabbiare. Anche se sembra che io sia capace a fare solo questo-.
 
-Hey, non è vero. Non dirlo mai più. Sei una ragazza fantastica; sono fiero che tu sia mia figlia e niente potrà mai cambiare questo. Niente.
Hai capito?-
 
Faccio cenno di sì con la testa.
 
Lo sai che non mi piace dovermi arrabbiare con te . E al diavolo queste bende: vieni qui!-
 
 Si toglie le bende che aveva intorno alle braccia e al viso. Viene verso di me e mi abbraccia.
 
Rimaniamo in silenzio: un silenzio bellissimo (dopo tutte quelle urla). Dopo un po’ mio padre si allontana di qualche centimetro.
 
-Rika-
 
Lo guardo.
 
-Sei in punizione-
 
(e ti pareva che non c’era la fregatura!)
 
-Cosa?!-
 
-Credevi di scamparla così facilmente? Eh no mi dispiace: dopo tutto quello che mi hai detto! Non posso mica passarci sopra così.
 
-Ma papà?!-
 
 
Torna a guardarmi accigliato:
-Non provare nemmeno a dire che non hai fatto niente!-
 
-Uffa, non puoi chiudere un occhio?-
 
-Assolutamente no!-
 
-Dammi il telefono-
 
-Ma?-
 
Mi guarda severo.
 
Sbuffo
 
-Yes sir-
 
 
 
 









Angolino dell’autriceeeeee!!!
Che cariniiiiii!
Ok la smetto con i miei fangirlamenti.
Ma quanto possono essere carini, li adoro basta.
Nei prossimi capitoli introdurrò un po’ meglio il rapporto tra lei e Shouto.
(insomma sono fratelli e quasi non si conoscono!)
Dunque continuate a leggere in tanti!!!
Adios!!!
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Sho-chan! ***


Capitolo 10
 
 
Mi sveglio. La poca luce nella mia stanza entra da uno spiraglio nella porta.
Mi giro, guardo la sveglia: 8:25
 
-Oh cavolo! Sono in ritardo!
 
Mi vesto in fretta maledicendo mio padre per non avermi svegliata.
(Perché non l’ha fatto?!)
 
Mi precipito fuori dalla porta e lungo la strada che percorro ogni giorno fino ad arrivare davanti al cancello dello Yuuei.
 
 
VUOTO
 
-Cavolo non ho fatto in temp-
 
Mi scontro con qualcosa e cado all’indietro.
 
-Ma che?-
 
Alzo lo sguardo.
 
-Shouto?!-
 
-Ah scusa, non ti ho vista, sei arrivata così di corsa e…
 
-Che cavolo ci fai qui?!-
 
-Ehm, non ho fatto in tempo stamattina-
 
-E sei ancora qui? Perché non te ne vai?-
 
-Veramente speravo mi facessero entrare-
 
-Stai scherzando?!-
-Hai una scusa per saltare la scuola e fai di tutto pur di andarci?!-
-Tu sei pazzo!-
 
-Ehm, beh. Non volevo fare assenze così…
 
-Aaaah, sta zitto, vieni con me!-
 
-Che?-
 
-Su avanti!-
 
Lo prendo per mano e inizio a correre trascinandomelo appresso finché non si arrende e mi segue.
 
-Ehm, dove stiamo andando?-
 
-Lo vedrai!-
 
Arriviamo ad una collina nei pressi della città:
Abbastanza vicina per raggiungere in fretta casa; abbastanza lontana per evitare conoscenti e vecchietti impiccioni.
Mi stendo per terra invitandolo a fare lo stesso.
 
Rimaniamo un po’ in silenzio ascoltando il fruscio del vento sulle foglie degli alberi.
 
-Ehm, per la settimana scorsa… credo di doverti delle spiegazioni-
 
Si rizza a sedere e mi guarda impaziente.

 Sospiro. Dopodichè inizio titubante:

-Ecco,in poche parole:
Io sono nata molto più tardi di te; quando tuo padre se ne era già andato.
Non volendo che io vivessi come avresti, purtroppo, vissuto tu; mi diede in affidamento temporaneo (con non poche complicanze) ai miei nonni. Una volta diplomatosi l’affidamento passò automaticamente ( come volontà di tua madre) a mio padre.
Avevo 6 anni, me lo ricordo benissimo. Gli volevo un mondo di bene, lo consideravo il mio fratellone ma in realtà si comportava più da padre lui che mio nonno.
Così sono andata a vivere da lui.-
 
-Quindi tu anche se siamo gemelli sei…
-Più grande di te di 5 ore, esatto fratellino!-
 
-Posso farti una domanda?-
Mi chiede speranzoso.
 
Annuisco.
 
-Perché mi hai portato proprio qui?-
 
-Fin da piccola quando sono triste o voglio semplicemente stare da sola vengo qui. E’ un bel posto, non lo conosce quasi nessuno; neanche mio padre per questo vengo spesso qui-
 
Ride.

-Capisco-
 
-Ora però parlami un po’ di te!-
 
-Che vuoi che ti dica; conosci il mio merdoso padre no?
Mi ha sempre sfruttato. Voleva che diventassi quello che lui non poteva, o meglio, non era riuscito a diventare: L’ Hero numero 1.
Non che mi dispiaccia diventarlo, ma non ho intenzione di farlo per far contento mio padre. Quindi direi anche che per colpa sua la mia infanzia ha fatto abbastanza schifo-
 
-Che stronzo!-

-Posso chiederti come ti sei fatto quella bruciatura?-
 
-Credo che tu me l’abbia appena chiesto chiedendomi di chiedertelo-
(?)
-Comunque,  il mio merdoso padre opprimeva mia padre e abusava di lei a tal punto che un giorno, vedendo il mio lato sinistro da dietro la porta, in preda alla follia mi buttò in faccia una pentola con dell’acqua bollente.-
-Causandomi questa-
 
Continua poi indicandosi la bruciatura.
 
-Ripeto:
CHE STRONZO!!!-
-GIURO CHE UN GIORNO DI QUESTI LO AMMAZZO!!!-
-Non dirai sul serio vero?-
 
-Perché? che c’è di male nel fare un po’ di pulizia fra gli Hero?( sempre che si possa definire tale).
 
-E’ l’Hero numero 2 Rika, è troppo forte!-
 
-Non lo è poi così tanto se ha bisogno di te per superare All Might!-
-E ti assicuro che non mi limiterò alle parole!-
 
Sorride.
 
-Quando ti metti una cosa in testa non te la togli più eh?-
 
-Eh già-
 
-Dai andiamo è tardi, tuo padre si starà preoccupando, non vorrai farlo arrabbiare.-
 
-Già chissà perché credo proprio che tu abbia ragione-
 
Ci salutiamo. Mi avvio verso casa.
 
-Eccoti, finalmente!-
-Dove sei stata tutto questo tempo?-
 
-Tranquillo, ero con il mio fratellino Sho-chan!-
 
-Con il tuo chi?-
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolino dell’autriceeeee!!!!
Hey! Hey!! Hey!!!
Ho sempre sognato di dare alla mia protagonista un posto speciale e il mio sogno si è avverato con questo capitolo!
*si commuove*
Ho deciso di fare i racconti molto “in poche parole” perché comunque non vai a dire queste cose al primo che passa (anche se è tuo fratello) e poi si conoscono a malapena da una settimana quindi è già parecchio quel poco che si sono detti.
Detto questo:
Mi dileguo!
*sparisce in una nuvola di fumo*
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 11
*** Il festival sportivo dello YUUEI!!! ***


Capitolo 11
 
 
Entriamo nell’arena…
 
-YEEEEEEEEEAH!!! BENVENUTI AL FESTIVAL SPORTIVO DELLO YUUUUUUUUEI!!!
ARE YOU READY GUYS!!!?-
 
La voce di Zio Mic risuona per tutto lo stadio.
 
-ECCO CHE ENTRA LA SEZIONE A CHE TUTTI CONOSCIAMO PER AVER RESISTITO AD UN ATTACCO DI VILLAIN!!!-
 
-SEGUITA DALLA SEZIONE B !!!-
 
(Gran bella considerazione)

In mezzo a quel trambusto Shouto mi si avvicina.
 
-Hey, Rika. Non per buttarti giù, ma non mi farò scrupoli; farò di tutto per vincere non mi importa se sei mia sorella.-
 
-Mi meraviglio di te Shouto: credevi forse che ci sarei andata piano solo perché sei mio fratello? Evidentemente non mi conosci abbastanza Sho-chan!-
 
Gli rispondo ammiccando.
 
-EEEEECCO LA PRIMA DISCIPLINA! LA CORSA AD OSTACOLIIIII!!!
I PARTECIPANTI SI AVVICINANO AL GATE!-
 
STAAAAAAAAAAART!!!
 

-SHOTO TODOROKI DELLA 1-A PASSA IN TESTA CONGELANDO IL TERRENO E INTRAPPOLANDO MOLTI DEI PARTECIPANTI!-
 
-Ma che?-
-Non riesco a muovermi!-
-Non è possibile sono rimasto congelato anch’io!-
 
-Eh eh, ti avevo detto che non sarei stata da meno!
Ciao, ciao fratellino!-
-Rika?!-
 
-ATTENZIONE! RIKA AIZAWA DELLA 1-B PASSA IN TESTA SUPERANDO SHOTO TODOROKI! SEMRA CHE I DUE ABBIANO  LO STESSO QUIRK!
ACCIDENTI MUMMY-CHAN, PARE CHE LA TUA PROGENIE ABBIA TALENTO DA VENDERE!-
 
-MA ATTENZIONE! ECCO IL PRIMO OSTACOLO: ROBOINFERNO!!!-
 
Shouto mi supera e inizia a congelare il robot. Lo raggiungo.
 
-Hey! Ma che fai?!-
 
-Semplice, aspetto-
 
-Aspetti cosa?-
 
Un attimo prima che abbia finito di congelare il robot gli passo davanti e lo scongelo alla base in modo da farlo cadere su mio fratello che però riesce a passare all’ultimo momento.
 
-DANNAZIONE! NON HA FUNZIONATO-
 
-HEY! DANNATI TIZI META’ E META’! CREDEVATE DI AVERMI BLOCCATO EH?!!!-
 
-QUANTO ROMPI BAKATSUKI! LEVATI DALLE PALLE NON C’E’ POSTO PER TE!-
 
-HEY SHOTA! CHE CARATTERINO TUA FIGLIA! NON CI PENSA PER NIENTE A PERDERE EH?!-
 
-Non posso farci niente ha, come dire, un conto in sospeso con Bakugo-
 
SIAMO ARRIVATI ALLA SECONDA BARRIERA:

THE FALL!!!
 
-MA CHE VELOCITA’! AIZAWA, TODOROKI E KATSUKI SONO GIA’ PASSATI!-
 
- ORA LI ATTENDE L'ULTIMA BARRIERA: UN CAMPO MINATO!!!-
 
-TODOROKI PASSA ANCORA IN TESTA SEGUITO DA AIZAWA E BAKUGO! CHE SEMBRA NON AVERE PROBLEMI AD OLTREPASSARE IL CAMPO SUPERANDO I DUE FRATELLINI IN TESTA!-
 
- DANNATA PRINCIPESSINA!-
 
-AH AH AH!! ADESSO PER CHI NON C’E’ POSTO RAGAZZINA DIMEZZATA!-
 
-TODOROKI E BAKUGO SI RALLENTANO A VICENDA!-
-MA ATTENZIONE, IZUKU MIDORIYA DELLA 1-A SFRUTTANDO L’ESPLOSIONE RAGGIUNGE E SUPERA I PRIMI DUE, AIZAWA SI AVVICINA E SUPERA BAKUGO!
 ATTENZIONE IL RAGAZZO CHE E’ TORNATO PRIMA ALLO STADIO E’:
 
IZUKU MIDORIYA DELLA 1-A!!!
 
ECCO I PRIMI 4:     1° POSTO = IZUKU MIDORIYA 1-A
                              2° POSTO = RIKA AIZAWA 1-B
                             3° POSTO 
=SHOUTO TODOROKI 1-A
                            4° POSTO = KATSUKI BAKUGO 1-A
 
 
-AAAAAAAAARGH! DANNAZIONE!!! MI SONO FATTO SUPERARE DAI FRATELLINI DIMEZZATI E DA QUELLO SCARSO SI DEKU!!!-
 
-AH AH! BRUCIA ESSERE SUPERATO BARBIE TUTTE ESPLOSIONI E NIENTE CERVELLO!!!-
 
-COME OSI RAGAZZINA!!!-
 
Il riccio esplosivo mi guarda in cagnesco, faccio lo stesso.
 
-OOOOOOOK! SHOUTA FARESTI ,MEGLIO A SEPARARLI PRIMA CHE SI PICCHINO DI NUOVO!-
 
-Non lo faranno-
 
-A proposito fratellino:
-TI HO STRA-BATTUTO!!!-
 
-Ah e, complimenti Izuku Midoriya-
 
Gli sorrido. Porgendogli la mano.
 
-E anche tu Tetsutestu sei stato grande!
 
Arrossisce.
 
- G-grazie –
 
 
- MA ATTENZIONE ECCO LA SECONDA DISCIPLINA:
 
LA LOTTA SULLE SPALLE!!!
 
-STATE PRONTI, NE VEDREMO DELLE BELLE!-
 
 
YEEEEAAAAAAH!!!!!!!














Angolino dell’autriceeeee!!!
Buonsalve gente!!!
Chiedo venia ma credo che nel prossimo capitolo passerò subito agli scontri uno contro uno perché non voglio farlo proprio troppo come le serie; poi ho così tante cose da scrivere…
Ho voluto far arrivare Rika prima di Bakugo e Todoroki perché (a parte che mi sta simpatica) volevo modificare un po’ le cose e poi Bakugo è bellissimo quando si arrabbia.
Su Shouto non dico niente perché non voglio spoilerare.
Dunque a presto bella gente!!!  
 

 

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Capitolo 12
*** Bakugo vs Rika! ***


Capitolo
12
 
 
 
 
-HEEEEEEEEEEY GUUUYS!!!-
-ECCOCI ALLA SECONDA FASE DELLA LOTTA UNO CONTRO UNO!!!-
-ECCO LA SITUAZIONE ATTUALE!
 
RIKA AIZAWA  VS  DENKI KAMINARI : RIKA AIZAWA WIN!!!
                                                                                     VS
KATSUKI BAKUGO VS OCHAKO URARAKA : KATSUKI BAKUGO WIN!!!
 
 
IZUKU MIDORIYA VS ITOSHI SHINSO : IZUKU MIDORIYA WIN!!!
                                                                                         VS
SHOUTO TODOROKI VS HANTA SERO : SHOUTO TODOROKI WIN!!!
 
 
ECCO I PROSSIMI SFIDANTI:
 
RIKA AIZAWA VS KATSUKI BAKUGO!
 
 
-BEH DEVO DIRE CHE SONO ABITUATI ORMAI VERO MUMMY-CHAN?-
 
-Già-
 
-AAAAAAAARGH STAVOLTA TI AMMAZZO RAGAZZINA DIMEZZATA!!!-
 
-MI HAI TOLTO LE PAROLE DI BOCCA STUPIDO RICCIO SCOPPIETTANTE!!!-
 
-HEEY GUYS! ASPETTATE ALMENO IL VIA PRIMA DI DARVELE!!!-
 
 
STAAAAAAAART!
 
 
-CREPAAAAAA!!!-
 
-CREPA PRIMA TU!!-
 
-CREPA,CREPA,CREPA,CREPA, CREPAAAAA!!!-
 
(Una serie di esplosioni continue… nessuna andrà a segno!)
 
-HEY! ACCIDENTI SHOTA, RIKA SA IL FATTO SUO ! NESSUNA DELLE ESPLOSIONI DI BAKUGO E’ ANDATA A SEGNO!-
-SI E’ TROVATO DAVANTI UN VERO E PROPRIO MURO DI GHIACCIO!-
 
-ALLORA BAKATSUKI? NON E’ COSI’ SEMPLICE COME CREDEVI-
 
-MUORIIIIIIIII!-
 
(Tsk, come previsto continua ad attaccare senza nessuna strategia)
 
-TI SEI DISTRATTA!-
 
Un dolore improvviso; un esplosione che mi sbalza via a 3cm dalla linea che delimita il ring.
 
-AH AH AH! PRESA IN PIENO!-
 
-RIKA?!-
-PREOCCUPATO EH SHOUTA?-
 
Mi rialzo barcollando.
 
-EH EH NON SOTTOVALUTARMI BAKATSUKI!!!-
 
-MUORI!-
 
Si ferma.
 
-Ma che?-
 
-ATTENZIONE!!!! RIKA HA LETTERALMENTE SPENTO LE FIAMME DI BAKUGO!!!-
-HEY! CHE CAVOLO HAI FATTO ALLE MIE ESPLOSIONI, RAGAZZINA!
 
 
-Tecnicamente ho portato ad una temperatura elevata il ghiaccio facendolo prima sciogliere e poi evaporare; e prima o poi da là su doveva pur scendere no?-
 
-FANTASTIC!!!COS’HAI DA DIRE MUMMY-CHAN, PASSATA LA TENSIONE?-
 
-Si è semplicemente limitata a sciogliere il muro precedentemente eretto; niente di più prevedibile. Anzi, Rika non ha tenuto conto che spente le fiamme l’onda d’urto rimane; una mossa abbastanza irresponsabile e rischiosa.
 
Pasano tre nanosecondi
(Cavolo! L’ onda d’urto mi ha spazzata via; se non avessi frenato sarei uscita dal ring. Devo fare più attenzione)
 
-In più il fumo pone in svantaggio entrambi-
 
Mi manca il respiro. Per ben 10 secondi non riesco a respirare. Sento il sangue in bocca; un bruciore che mi corrode lo stomaco.
 
-AAAAHI! AHI AHI AHI! UN PUGNO IN PIENO STOMACO!-
 
-Come prevedevo; una mossa stupida e rischiosa: alla fine ci ha rimesso lei-
 
-ACCIDENTI! NON TI SEMBRA DI ESSERE UN PO’ TROPPO SEVERO MUMMY-CHAN?!-
 
-Tutto è relativo-
 
(Grazie papà, incoraggiante come sempre)
-MA NON E’ MICA COSI’ FACILE!-
 
-WOW ATTENZIONE! CHE RIFLESSI INCREDIBILI! GLI HA CONGELATO IL BRACCIO!-
 
-SCIOGLIMI SUBITO IL BRACCIO RAGAZZINA!!!-
 
-Come vuoi-
 
-HEY MA CHE? AH AH AH! AMAIZING! RIKA HA LETTERALMENTE DATO FUOCO AI VESTITI DEL SUO SFIDANTE!!!-
 
-AAAAAARGH CHE DIAVOLO FAI!-
 
-AH AH AH! DI QUESTO PASSO RIMARRAI NUDO!-
 
STRONZETTA DIMEZZATA, MI HAI DATO FUOCO!-
 
-AHAHAH MA GUARDATI!-
 
-AAAAARGH CHE CAZZO TI RIDI! TI AMMAZZO!!-
 
-Davvero? guardati un po’ intorno…
 
Si guarda i piedi:
Uno dentro il ring, l’altro fuori.
 
-KATSUKI BAKUGO E’ USCITO DAL RING, LA VITTORIA VA A RIKA AIZAWA!-
 
-EEEEEEEEEEH!!!?-
 
-MA IO TI AMMAZZO RAGAZZINA!!! STUPIDA TROIETTA META’ E META’!!!-
-NOOOOOO NON E’ POSSIBILE!!!-
 
-HEY CONTENTO MUMMY-CHAN?!-
-Devo ammetterlo; una vittoria in pieno stile “Rika Aizawa”-
-Ahah riuscirebbe a mettere in ridicolo chiunque con un semplicità sorprendente!-
 
-EH GIA’! QUESTA VOLTA IL POVERO BAKUGO E’ CAPITATO MALE!-
 
 
-STAI ZITTO CAPELLI A PAPPAGALLO!!!-
 
 
-OOOOOK! ECCO CHI SI SFIDERA’ NELL’ULTIMA FASE:
 
!!! RIKA AIZAWA VS SHOUTO TODOROKI !!!
 
 
-ATTENZIONE! I FRATELLINI SI SCONTRANO!!!-
-ELETTRIZZATO MUMMY-CHAN?!-
 
ECCO I DUE SFIDANTI
STAAAAAAAAAART!!!!






Angolino dell’autrice!!!!!
HEEEEEEY GUYS!
Tranquilli non sono morta.
Non avevo ispirazione,per questo è una cifra che non pubblico.
Ma I’m come back!
Che bello volevo troppo far combattere Rika e Shouto!
 Detto questo adios!

 

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Capitolo 13
*** Rika vs Shouto ***



Capitolo
13


-LA BATTAGLIA E’ COMINCIATA DA MENO DI 30 SECONDI E GIA’ CI HANNO STUPITO! I DUE FRATELLINI HANNO LA STOFFA DELL’HERO!-

 
(Come pensavo Shouto ha mosso i pugno sinistro; mi sta spingendo ad usare il ghiaccio in modo da scioglierlo. Aaaah fratellino; non hai prestato attenzione!)
 
-WOAH PUGNO CONTRO PUGNO! UNA VERA E PROPRIA ICE EXPLOSION!!!-
-CHE C’E’ MUMMY-CHAN? TI VEDO PENSIEROSO. TROVI ANCHE TU QUALCOSA DI STRANO EH?-
 
-Già è da un po’ che ci penso, Rika sembra… diversa-
 
-WOOOOOH! TODOROKI  CI RIPROVA COL DESTRO MA ANCHE QUESTA VOLTA I DUE SI RESPINGINO A VICENDA! E’ UNO SCPONTRO FRA TITANI!!!-
-MA ATTENZIONE RIKA SEMBRA AVER PREVEDUTO LA MOSSA PERCHE’ GLI HA FISSATO UN BEL CALCIO SULLA BOCCA DELLO STOMACO!!!-
 
-Eh eh, sorpreso fratellino?-
 
-LO SCONTRO CONTINUA: UNA SERIE VELOCISSIMA DI HIT! MA NESSUNO VA A SEGNO! QUESTA BATTAGLIA SARA’ DURA EH?!-
-MUMMY-CHAN SEMBRA CHE TU ABBIA CAPITO COSA C’E’ CHE NON VA!-
 
-Già. Quella ragazza non finirà mai di stupirmi!-
 
-HEY HEY HEY! SHOTO RISPONDE ALL’ATTACCO DI RIKA COL FUOCO MA… DALLA MANO DELLA RAGAZZA ESCE DEL GHIACCIO!!! SHOUTO VIENE SBALZATO INDIETRO!!!-
 
-Eh eh, non te l’aspettavi eh?-
 
-SHOUTO TODOROKI SI LANCIA VERSO RIKA, BRUCIA ESSERE COLPITO IN PIENO EH?!-
 
-Ti prego Yamada, risparmiati le battute-
(Siamo vicini alla fine del ring, mi basterà un altro giochetto come quello di prima e la vittoria sarà mia!)
 
-RIKA SI PREPARA AL CONTRATTACCO!-
 
-?!-
 
Sento la pelle bruciare e poi come una miriade di lame che mi colpiscono in pieno.
Un dolore lacerante per tutto il corpo e un’ improvvisa fitta al fianco.  Mi mordo il labbro,trattengo un gemito.
 
-AAAAAAAHI! TODOROKI STAVOLTA HA RISPOSTO COL FUOCO PRENDENDO DI STRISCIO L’AVVERSARIA! E A QUANTO PARE NON SI E’ LIMITATO A QUESTO PERCHE’ LE HA LANCIATO CONTRO UNA TEMPESTA DI PROIETTILI DI GHIACCIO!!!!-
 
-EHM MUMMY-CHAN, VA BENE LA TENSIONE MA HO COME L’IMPRESSIONE CHE SE CONTINUI A STRINGERE COSI’ PRIMA O POI LA MIA MANO SI SGRETOLERA’-
 
Mi alzo dolorante: riesco a stento a reggermi in piedi. Lo sguardo puntato su Shouto.
 
-Ti sei tinta i capelli vero?-
 
-?-
 
-Ti sei tinta i capelli di rosso dov’era bianco e viceversa( anche se non ho idea del perché) dopodiché hai usato uno strano aggeggio ( che ti sei fatta stupidamente cadere) in modo da poter trasferire i tuoi quirk da destra a sinistra a tuo piacimento.-
 
Guardo a terra: ai miei piedi c’è il piccolo tondino di ferro che avevo attaccato alla mano.
Il mio piede è dietro la linea.
 
-RIKA AIZAWA E’ USCITA DAL RING! LA VITTORIA VA A SHOUTO TODOROKI!-
 
-Tsk-
-Vedo che hai imparato ad usare le fiamme eh fratellino?-
 
-Comunque per tua informazione questo “aggeggio” come l’hai chiamato tu, tramite degli impulsi invertiva e non i miei due quirk.
Nel mio ultimo attacco non avendo il tondino l’attacco ti è risultato invertito nuovamente; tutto questo per illuderti che i miei quirk fossero uguali ai tuoi.-
 
-E invece?-
-E INVECE NO! BRUTTO SCEMO!-
-I NOSTRI QUIRK SONO SPECULIARI!-
-L’UNO IL CONTRARIO DELL’ALTRO! DANNAZIONE SHOUTO, MENOMALE CHE SONO TUA SORELLA!!!-
 
Mi appoggio istintivamente la mano sul fianco, lo sento bagnato,caldo.
Mi guardo la mano…
-EEEEEEH!!? SANGUE!!!-
 
-Sul serio non te ne eri accort-
-Oh, è svenuta-
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 ANGOLINO DELL'AUTRICEEEEEEE!!!!!
C'ho messo vent'anni a cercare un modo per destabilizzare il povero Shouto e ci sono riuscita a quanto pare!
Bene lasciando da parte il narcisismo, spero vi sia piaciuta!
SAYONARA!!!!!!!!
 

 
 
 
 

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Capitolo 14
*** I contendenti ***


Uscita dall’infermeria, vengo attirata dalle urla proveniente dalla sala professori:
 
-HO IL DIRITTO DI CONOSCERLA, E’ MIA FIGLIA!-
 
-NON HAI IL DIRITTO NEANCHE DI CHIAMARLA FIGLIA, FIGURATI CONOSCERLA!!!-
 
Alla faccia di chi dice che non bisogna origliare!
Mi avvicino alla porta, avendo riconosciuto la voce di mio padre.
 
-NON MI SERVE IL TUO CONSENSO SHOUTA!-
 
-RIKA TI ODIA; E NON E’ COMPLICATO CAPIRE IL PERCHE’!-
 
-AH, IMPARERA’ A RISPETTARMI; COM’E’ CHE SI CHIAMA, RIKA?-
 
-TU MIA FIGLIA NEANCHE LA DEVI NOMINARE!!!-
 
Ruggisce mio padre a quello che, finisco per suppore debba essere Endeavor.
Mi appoggio alla porta per sbirciare dalla serratura ma, evidentemente, era solo socchiusa perché si apre facendomi sbilanciare in avanti.
 (Stupida, inutilissima porta!)

I due smettono di litigare per guardarmi.
 
-Rika?!-
 
-Ah, la gemellina di Shouto…-
 
Esordisce Endeavor afferrandomi per un braccio e strattonandomi con forza verso di se
(Ce l’hanno con questo braccio eh?!)
Mio padre,al culmine della sua pazienza, lo afferra violentemente per il colletto e gli sferra un pugno dritto all’occhio sinistro, facendolo cadere all’indietro.
(WOW)
 
-NON AZZARDARTI A TOCCARE MIA FIGLIA BASTARDO!-
 
Sibila furioso mio padre.
 
Endeavor si alza portandosi istintivamente la mano all’occhio, e iniziando a scaturire fiamme da tutto il corpo.
 
- Gli spettatori non possono accedere ai locali della scuola-
 
Esordisce una voce alle mie spalle che riconosco come quella dell’Hero numero 1: All Might.
 
-Credo di doverti chiedere di allontanarti-
 
Endeavor ubbidisce guardando mio padre con gli occhi affogati dall’ira.
Esce sbattendo con forza la porta; dopodiché cala il silenzio.
 
-Ehm ehm, Rika; neanche gli studenti possono stare qui-
 
Continua poi All Might.
 
-Ma?-
 
- RIKA -
 
Mi intima mio padre. Ma non c’è rabbia in quelle parole.
 
-Yes sir-
 
Faccio per allontanarmi; ma appena la porta si chiude ritorno ad origliare: non posso mica lasciarmi scappare l’occasione!
Appoggio l’orecchio e resto in ascolto:
 
-Tutto ok Shouta?-
 
-Assolutamente! Erano anni che desideravo farlo-
-Se si azzarda di nuovo a mettere le mani addosso a mia figlia giuro che lo ammazzo!-
 
-Credo che anche tua figlia sia della stessa idea; il che mi preoccupa un po’-
 
-Lo so, preoccupa anche me. La conosco e purtroppo so che se ne frega dei rischi; da quando è piccolissima, non fa altro che cacciarsi nei guai-
-NON E’ VERO?-
 
Continua poi alzando la voce; ovvio segno che mi ha sgamata alla grande.
 
- Beccata -
 
Ammetto entrando con le mani in alto.
 
- Scusa –
 
- Mi sembra che la cosa non sia cambiata , vero Rika?-
 
Continua poi All Might.
 
-Eh eh, me ne vado; ciao,ciao!-
 
-Rika-
 
Mi richiama mio padre.
Mi giro lentamente. Deglutisco.
 
- D-dimmi-
 
Mi guarda negli occhi e fa un gran sorriso:
 
-Brava; Oggi sei stata grande!-







ANGOLINO DELL’ AUTRICEEEEEEEE!!!!!!
Odio Endeavor.
Si è capito vero?
Beh è comprensibile no? Se lo merita!
Vabbé dettagli.
Comunque sono resuscitata. E ho anche cambiato il titolo della ff!!!
Era un po’ che non pubblicavo ma c’è stato il romics di mezzo e ho dovuto occuparmi del cosplay!
Chiedo umilmente venia, e vi saluto!
Sayonara!!!

 

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Capitolo 15
*** Preparativi! ***


Capitolo
15
 
 
 
Sono sdraiata sul letto, gli auricolari nelle orecchie. E si, se ve lo state chiedendo, ho riesumato il mio vecchio I-pod dato che il mio telefono ce l’ha mio padre e non so quando(e se) rivedrà mai la luce del sole.
A parte questo, essere sospesi non è poi così male!
Hai un sacco di tempo libero in più. E’ un po’ come l’estate; solo con fulmini,lampi e non so quante tonnellate d’acqua che vengono giù dal cielo.
E menomale che domani è il mio compleanno: bel compleanno del cavolo!
E io che volevo fare una festa in piscina: eccomi accontentata! Basta uscire di casa per affogare nella tempesta!!!
Mi toccherà farla in casa.
 
-Rika, sono tornato!-
 
Annuncia mio padre dal piano di sotto.
 
-Scendo!-
 
Una volta scese le scale, raggiungo mio padre in sala: è impegnato ad impilare pacchi di patatine e cibarie di ogni genere e dimensione sulle mensole di tutta la cucina.
 
-Ah,Rika-
Si gira verso di me.
-Mi passi il-
 
Non l’avesse mai fatto; le decine di scatole che aveva impilato alla bene in meglio gli piomba addosso facendolo cadere all’indietro in un fragore assordante.
 
-Ahahahah, cosa ti dovevo passare?-
 
Mio padre esce vittorioso dalle scatole.
 
-Queste le risistemiamo dopo-
Continua poi scoppiando a ridere.
 
-Ah, comunque, volevo parlarti a proposito del tuo compleanno-
-Chi vuoi invitare?-
 
-Beh, Shinso non può venire, quindi penserei di invitare, boh, Shoto, Zio Mic, Tetsutetsu…-
 
-Tetsutetsu ?!-
 
-Oh cavolo! L’ho detto ad alta voce!!!-
 
Mio padre sorride.
 
-Chi è questo Tetsutetsu? Lo conosco?-
 
Continua con un’espressione interessata, fin troppo interessata.
 
-Uffa papà quanto sei insistente!-
 
-E’ un compagno di classe!-
-Niente di più!-
 
Aggiungo in fretta.
 
-Hai caldo tesoro?-
Mi chiede lui quasi ghignando.
 
-?-
 
Lo guardo con un’espressione interrogativa.
 
-Beh sai, sei diventata tutta rossa!-
Continua ridendo.
 
-Che stupido, finiscila!-
 
Protesto tirandogli una scatola di biscotti agli Smarties che era finita sul tavolo.
 
-Hey! Ahi!-
 
Geme lui continuando a ridere.
Incrocio le braccia offesa.
 
-Dovresti invitare anche tuo nonno-
 
Continua poi più serio.
-No!-
 
-Andiamo Rika, sono 10 anni che non lo vedi!-
 
-Meglio! E per tua informazione sono 9!-
 
-Si può sapere perché lo odi così tanto!-
 
-Ah, no! Non lo odio, Lo RIPUDIO con tutta me stessa! E’ diverso-
-E poi lo sai perché! Il primo ad odiarmi è lui!-
 
-Questo non è vero!-
 
-Che ne sai tu! Neanche mi degnava del suo sguardo! Per lui neanche esistevo!!! Figurati! Mi ha forse mai portata al parco, o anche semplicemente giocato con me?!
NON CREDO PROPRIO! Sei sempre stato tu a farlo!-
 
Mi guarda comprensivo.
 
-Ecco Rika, il fatto è che, tuo nonno era un Senpai di Enji al liceo, Andavano molto d’accordo, erano amici. Poi sai cos’è successo. E’ sbagliato ma lui guardava te e vedeva quello che una volta era un suo grandissimo amico. Non sopportava il fatto di doversi addirittura occupare di sua figlia!-
 
-NON E’ COLPA MIA SE HO LO STESSO SANGUE DI QUEL RIFIUTO CHE OSA FARSI CHIAMARE HERO!!!!-
-E poi mio padre sei tu!-
 
Sorride
 
-E’ passato tanto tempo…-
 
-No!-
 
-Non puoi fare uno sforzo?-
 
-NO!-
-QUELLO IN CASA MIA NON CE LO VOGLIO!!!!-
 
 
 
 



Angolino dell’autriceeeeeeee!!!!
HEEEEEEEEEEY!!!!!!!! Non sono mortaaaaaaa!
Gomenasaiiiiiiiii!!!!!
Ultimamente proprio non riuscivo a scrivere.
Sorry!!!!!!
Rika: Non hai scuse mi hai trascurata malamente!
Che ci fai tu qui?!
Rika: fai schifo, vergognati!!!
Hey! Senti guarda che ti ho creato io! E poi non sai leggere? C’è scritto Angolino dell’autriceeeeeeee!!!! Non della protagonista abusivaaaaaa!!!
By the way!
Cosa succederà?
Lo scoprirete seguendo le avventure della nostra giovane Rika!
*si dilegua*
 
 
 
 

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Capitolo 16
*** Una visita dal passato ***


Capitolo
16
 
 
Suona il campanello.
Mio padre sta parlando con un uomo, sembrano conoscersi.
Lo invita ad entrare prima di rivolgersi a me.
 
-Rika! Scendi giù!-
-Il nonno è arrivato!!!-
 
 
-Che palle!-
Non ho intenzione di scendere. Quello è la penultima persona (prima c’è Endeavor) che vorrei vedere. Alzo il volume della musica e torno a fare quello che stavo facendo. (assolutamente niente). Pare che mio padre si sia arreso al fatto che non scenderò manco sotto tortura.(troppo bello) Neanche 10 minuti dopo infatti la voce di mio padre mi raggiunge di nuovo dal piano di sotto, proprio a ricordarmi che esisteva pure quel coso.
 
-Rika! Vuoi scendere o no!-
 
-Se vuoi saperlo NO!-
 
-Non era proprio una richiesta!-
 
-CHE PALLE!-
Scendo le scale controvoglia. Non ci credo! Alla fine l’ha invitato lo stesso!!! Che me l’ha chiesto a fare; sapeva che gli avrei detto di no.
Quando varco la porta del soggiorno trovo mio nonno intendo a giocare (stracciare) mio padre a scacchi.
 
-Scacco matto!-
 
Annuncia trionfante prima di alzare lo sguardo e farsi cadere letteralmente lo scacco di mano.
 
-Rika…
 
Si alza, viene verso di me con la stessa cautela di un bambino che si avvicina al leone dall’altra parte del recinto.
10 anni non lo  hanno cambiato di una virgola.
E'alto; molto più di mio padre. I capelli corti, i baffi brizzolati, è identico a come lo ricordavo; meno che per una cosa: Il suo solito sguardo freddo, austero si è tramutato per un attimo in uno sguardo di pura sorpresa.
I suoi occhi brillano.
 
-10 anni. Incedibile.-
-Guarda come sei diventata grande, non sai quanto mi sei mancata-
 
Quelle parole non mi sfiorano neanche.
 
-Davvero? Non credevo te ne fregasse qualcosa di me.-
 
Secca, concisa. Non c’era bisogno di altro per farglielo capire. Una frase molto semplice all’apparenza, una lama che aveva colpito in pieno.
Mio padre mi guarda. Sospira lasciandosi cadere sulla polrona ormai praticamente impotente.
La tensione è così fitta che se potrebbe tagliare con un foglio di carta velina.
 
-Ho sbagliato-
Inizia lui rompendo quel silenzio assordante.
-Sono stato stupido a permettere che una cosa del genere compromettesse il nostro rapporto. Mi dispiace-
 
-E ti ci sono voluti 10 anni per capirlo!?-
 
-Sì, a quanto pare ci metto un po’ a capire i miei errori-
 
Mio padre (l’unica cosa che mi frenava dall’andarci giù pesante con la cattiveria)  Era come scomparso. Tolto il freno ero praticamete già partita.
Nella stanza c’eravamo solo io e mio nonno. Soli. (Se così si può dire dato che mio padre non era mica andato in Cambogia)
 
-Quante cavolate-
 
-Rika io voglio solo riallacciare i rapporti con te!-
 
-Ah sì? Perché invece non te ne torni da dove sei venuto!!! Non mi interessa "riallacciare i rapporti” con uno  come te!-
 
-Rika! Ti sembrano cose da dire!-
Interviene agitato mio padre.
 
-Perché sei venuto? Tanto per te non conto niente!-
 
-Non è vero!-
-Ho sbagliato e lo ammetto, mi sono comportato da stupido e ne sono consapevole! Ma non puoi dire che di te non me ne frega niente perché non è vero e lo sai!!!-
-E’ soprattutto per questo che non ho esitato a venire qui!-
 
Mio padre non ci stacca gli occhi di dosso.
Faccio un respiro (molto) profondo.
 
-Non credere di cavartela con un “mi dispiace”-
-Facciamo una tregua. E non credere che abbia smesso di odiarti, ti odio ma di meno!-
-E poi credo di poter sopravvivere per questa settimana-
 
Abbozziamo un sorriso quasi all’unisono.
Anche se quello più felice là dentro sembra mio padre!
Perché mi guarda con quell’espressione orgogliosa davanti alla quale non riesco a non sorridere.
 
 
 


Angolino dell’autriceeeeeee!!!
Hey!  Hey!! Hey!!!
Altri personaggi che si imbucano nella mia storia!
Dajeeeeeeeeee!!!!!!
Quanto amore fra quei due!
No non è vero si vogliono bene. Sono kawaii.
Anygay!
Attenti al prossimo capitolo, se ne vedranno delle belle!!!
 
 

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