It's christmas time!

di _fioredineve_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12 ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14, ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. ***
Capitolo 17: *** 17. ***
Capitolo 18: *** 18. ***
Capitolo 19: *** 19. ***
Capitolo 20: *** 20. ***
Capitolo 21: *** 21. ***
Capitolo 22: *** 22. ***
Capitolo 23: *** 23. ***
Capitolo 24: *** 24. ***
Capitolo 25: *** 25. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


1
1.

"Hermione, quello da dove sbuca?" gli occhi celesti del ragazzo squadrarono da capo a piedi l'intera figura di Hermione che, imbarazzata, indossava uno di quei classici maglioni natalizi.
"Me lo ha regalato tua madre" bofonchiò, nascondendo una ciocca di capelli dietro all'orecchio. Segno di disagio per lei.
"Non sei costretta ad indossarlo, lo sai?" sbuffò divertito, tornando a leggere la rivista babbana che aveva tra le mani.
"Ma a me piace" bugia. Grande e totale bugia quella da lei proferita.
"Bugiarda, si vede lontano un miglio che non è per niente nel tuo stile" Fred si alzò dal divano presente nel salotto dei Granger fermandosi di fronte alla giovane strega che, a causa dell'essere stata scoperta, si mordeva furiosamente il labbro inferiore totalmente in imbarazzo.
"Avanti, a me puoi dire la verità, non mi offendo: ti piace davvero questo maglione?" le sfiorò una manica, facendola sorridere appena.
"No, per niente, lo detesto. Ma tua madre è stata così gentile nel prepararlo per me"
"Sei un'idiota" brontolò divertito il mago dandole un colpetto sulla fronte "Ehi" sbuffò lei infastidita dal gesto.
"Mi sa che dovrò dire a mia madre di evitare di farti maglioni simili: il verde e quelle renne buffe non ti si addicono per niente"




- 206 parole

Chi sta pubblicando l'ennesima raccolta?!
S
ì, proprio io!
Sarà tutta una raccolta dedicata a loro e al natale.
Ogni prompt è stato preso da tumblr (pubblicato a sua volta da 'dwayne-pride', o almeno credo si chiami così lol) e vi terrò compagnia fino al 25 dicembre!
Contenti?

Vera

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Capitolo 2
*** 2. ***


2
2.

I preparativi per il Natale tenevano tutti occupati in quel di Grimmauld Place numero 12. C'era molta confusione tra chi saliva e scendeva le scale, le risate che riempivano l'ambiente, le decorazioni in ogni dove.
La dolcezza di quei momenti dopo gli attimi di terrore riusciva a calmare i cuori dei presenti.
La cosa più esilarante di tutto ciò era, però, il proprietario di quello stabile: Sirius Black.
Fiero lo si sentiva intonare carole natalizie, mentre i giovani maghi presenti in casa addobbavano l'albero attendendo con ansia il proprio padre che - finalmente! - sarebbe tornato a casa dopo il breve periodo al San Mungo.
"George, la pallina rossa, mettila al posto di quella verde, lì a sinistra" aveva proferito Ginny mentre coordinava i due gemelli.
Sbuffando George spostò - per l'ennesima volta - la pallina "Ora è perfetto! Oh, Fred, di sopra ci sono alcuni scatoloni, me li puoi portare?"
Sospirando di sollievo - finalmente poteva allontanarsi da quella postazione! - Fred eseguì l'ordine andando al piano di sopra.
Salì le scale velocemente, le sue gambe lunghe gielo permettevano facilmente, arrivando rapidamente al secondo piano. Stava per girare l'angolo quando, una figura minuta e dalla folta chioma, non gli andò a sbattere addosso facendo cadere uno scatolone pieno di cianfrusaglie natalizie.
"Ehi, tutto bene Granger?" chiese trattenendo le risate Fred mentre, da bravo galantuomo quale era, le porgeva una mano per rialzarsi.
"Sì, sì" sussurrò lei massaggiandosi il punto dolente, aveva preso proprio una bella botta cadendo.
La giovane alzò lo sguardo arrossendo, cosa aveva visto?
"Chi-chi ha messo il vischio lì?" un sussurro appena udibile, ma che a Fred non passò di certo inudito.
Alzò anche lui lo sguardo e sorrise sghembo: perché non approfittare di un momento simile?
"Che ne dici se seguiamo la tradizione?"
"Che vuoi dire?" le gote di Hermione si tinsero maggiormente di un colore rosato, simile al maglioncino che indossava in quel momento.
Cercava di fare la finta tonta?
"Questo..." proferì calmo Fred, poggiandole una mano sulla nuca e lasciandole un bacio a fior di labbra.
Prima di andarsene la guardò nuovamente, le sorrise e riprese il suo cammino.
Di certo chi aveva messo quel vischio lì gli aveva fatto un gran favore.



- 370 parole

Salve e buona domenica!
S
ono felice che l'idea sia piaciuta, davvero tanto!
Appena posso risponderò alle vostre recensioni. Spero che anche questo momento possa piacervi.

Vera

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Capitolo 3
*** 3. ***


3
3.

"Sto congelando" aveva brontolato Hermione, cercando di riscaldarsi nel suo cappotto invernale. La neve le arrivava alle caviglie, fortuna che si era armata per quel freddo e aveva previsto la neve indossando degli stivali pesanti!
Si sistemò i guanti, ma l'aria gelida sembrava entrarle fin dentro alle ossa.
Ancora pochi passi e sarebbe arrivata a destinazione. Ma Fred non poteva scegliere un posto più vicino per incontrarsi con lei?
No, dovevano per forza trovarsi lì, in mezzo a tutta quella confusione natalizia in un bar babbano.
Sospirò di sollievo vedendo la piccola caffetteria a pochi passi da lei ed aumentò il passo.
Appena fu dentro sentì il calore del posto avvolgerla e il freddo abbandonarla.
"Eccoti finalmente" la voce allegra del giovane l'accompagnò fino al tavolo dove era seduto. Appena si sedette le si avvicinò, lasciandole un semplice bacio sulle labbra "Sei congelata!" sbottò preoccupato.
"E ci credo: sono stata fino ad ora tra la neve" sbuffò lei, piagnucolando come una bambina. Cosa che accadeva spesso in compagnia di Fred.
Il mago alzò la sedia affiancandosi a lei per poi abbracciarla dolcemente "Ora ti riscaldo io con il mio focoso amore, che ne dici?" chiese divertito mentre sul viso di Hermione faceva la sua comparsa il rossore tipico dell'imbarazzo.
"Sei un idiota Fred Weasley!"




- 214 parole

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Capitolo 4
*** 4. ***


4
4.

"Come funzionano queste maledette lucine?" Hermione trattenne una risata nel vederlo così preso nel sciogliere quelle che lui definiva "una terribile tortura babbana".
Sembrava un bambino alle prese con il suo primo anno natalizio.
"Hermione, posso usare la magia?"
"No, in casa mia l'albero si fa con lo stile babbano" rispose divertita, incrociando le mani sotto al mento mentre continuava a guardarlo.
Sì, era proprio un bambino. Un bambino dalle sembianze di un adulto, ma dettagli superflui.
"Finalmente, ci sono riuscito!" esclamò allegro, mostrando ad Hermione la sua conquista.
"Bene, possiamo metterle sull'albero, ora" 
Grattastinchi, miagolante ed in cerca di attenzioni, gironzolava intorno ai due, toccando e saltando indientro a ritmo con le luci mentre scuoteva la coda.
"Sicura di potercela fare? Non è troppo alto per te?" chiese divertito Fred mentre manteneva il filo di lucine colorate passandolo centimentro per centimetro ad Hermione.
"Lo faccio da quando avevo dieci anni, abbi un po' di fiducia in me" esclamò, fingendosi offesa.
Fred fece spallucce.
Il miagolio di Grattastinchi si fece più forte, spaventato da qualcosa fece un balzo all'indietro sbattendo contro la sedia su cui Hermione era in piedi.
Fu questione di pochi attimi e i due maghi si ritrovarono a terra, avvolti dalle lucine di natale mentre le risate di entrambi si diffondevano per la stanza.
"Sicura di voler continuare tu con il tuo metodo babbano?" 
"Mmmh... ho capito, fai tu con il tuo metodo" sbuffò alla fine alzandosi da terra spazientita ma divertita.
Non si era mai divertita tanto nel decorare casa sua fino a quel momento.



- 259 parole

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Capitolo 5
*** 5. ***


5
5.



"Hermione, andiamo a comprare le decorazioni? Mi annoio"
Come un bambino capriccioso si lanciò a peso morto sul letto della giovane, facendole alzare gli occhi al cielo spazientita. Ma perché non poteva fare la persona adulta ogni tanto?
"Dai, non sono mai stato in un negozio babbano!" le tolse il libro di mano, guardandola con quei suoi occhi a cui lei non poteva né sapeva mai dire di no.
"Okay, dammi il tempo di cambiarmi e andiamo"
"Davvero?" e dinanzi a quell'espressione di completa innocenza Hermione capì di aver fatto la cosa giusta: amava quel suo modo di cogliere ogni cosa con estrema allegria e infantilità.
"Sì" e, dopo averle lasciato un bacio di ringraziamento, scese giù per le scale di casa canticchiando qualche carola natalizia.



- 126 parole

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Capitolo 6
*** 6. ***


6
6. 

"Tieni, assaggia" posò davanti al viso di Hermione una tazza fumante, emanante un dolce aroma.
Era la prima volta che preparava qualcosa di simile e sapeva quanto Hermione amasse la cioccolata calda, soprattutto in giornate piovose come quella.
"Cosa ci hai messo dentro?" domandò afferrandola e annusandola con sospetto "Oh, andiamo, potresti fidarti di me una volta ogni tanto"
Hermione posò la tazza assottigliando lo sguardo, ancora più sospettosa di prima.
"Cosa ci hai messo dentro?"
"Cacao, amido, zucchero e un po' di whisky incendiario" rispose semplicemente lui portandosi la tazza verde alle labbra, bevendone una sorsata.
Se faceva vedere che beveva significava che poteva fidarsi, no?
"Okay, mi fiderò... questa volta" Fred le sorrise, felice che la ragazza si fosse convinta a bere.
La vide mandare giù un sorso, per poi iniziare a tossire "Ma che ci hai messo? Peperoncino?"
Fred fece spallucce, ridendo "Ah, non te lo avevo detto? La mia cioccolata è davvero speciale!"




- 157 parole

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Capitolo 7
*** 7. ***


7
7. 

Non sapeva come dirglielo.
Era davvero dispiaciuta della notizia che stava per dargli, ma erano nati dei contrattempi: quel natale alcuni suoi zii sarebbero tornati dall'Irlanda e lei era costretta a rimanere a casa.
A niente era servito chiedere il permesso ai genitori - che glielo avevano anche dato - visto che la nonna paterna si era subito imposta con la sua decisione. Quel natale dovevano passarlo tutti insieme.
Sospirò, entrando nel negozio di scherzi dei due gemelli, guardandosi intorno alla ricerca della sua chioma rossa preferita.
"Ehi, George!" esclamò facendosi spazio tra la folla di bambini e adulti presenti nei corridoi tra gli scaffali "Hermione, ancora mi confondi con mio fratello? Che delusione" Hermione alzò un sopracciglio, mollandogli poi un piccolo pugno sul braccio "Non ci casco George, dov'è tuo fratello?"
Il ragazzo rise, poggiando una mano sulla testa della ragazza coperta da un berretto di lana bianca "Lo trovi nel retro"
"Grazie" 
Continuando a farsi spazio tra la calca di gente riuscì ad arrivare nel retro dove trovò un Fred curvo su una scrivania a compilare dei documenti. Senza fare troppo rumore gli arrivò alle spalle fino ad avvolgergli le braccia intorno al collo per abbracciarlo e scoccargli un bacio sulla guancia "Cosa stai facendo di bello?"
"Compilo dei documenti così per la vigilia sarò totalmente libero" rispose allegro, girandosi tra le braccia di lei fino a trovarsi fronte contro fronte.
Hermione abbassò lo sguardo, deglutendo rumorosamente. Si stava impegnando così tanto per passare la vigilia ed il Natale insieme, come poteva deluderlo in quel modo così atroce?
"Ecco..." iniziò lei, mordendosi il labbro, sospirò trattenendo una risata isterica.
"Vedi... questo natale non potremmo passarlo insieme..." iniziò lei, il ragazzo arretrò di qualche centimetro, totalmente sorpreso.
"Perché? E' successo qualcosa di grave?"
"Oh no, no! I miei zii tornano dall'Irlanda e mia nonna vuole che passi il Natale con tutti loro"
Fred non rispose, lasciandola completamente in preda al panico. L'aveva deluso, per questo non le diceva niente?
"Oh, allora non preoccuparti, davvero. Possiamo recuperare nei giorni successivi" le sorrise, tranquillo, lasciandole un bacio sulla fronte.
Perché era sempre così comprensivo con lei?
"Posso aiutarti?" chiese gentilmente, il ragazzo annuì afferrando la bacchetta per richiamare accanto a lui una sedia "Mi saresti di grande aiuto"

"Oh, ma come sei cresciuta, Hermione" la voce smielata della zia arrivò come un trapano alle sue orecchie.
"Ciao zia Lucy, quanto tempo!" cercò di essere il più cortese e ospitale possibile.
"Vedo che non hai più quei denti enormi!" esclamò sorpreso il cugino guardandole il sorrise snervato che le porgeva. Maleducato e stupido, proprio come se lo ricordava.
"Liam, cerca di essere carino con tua cugina"
"Certo certo" rispose scuotendo una mano il ragazzo, evitando del tutto la raccomandazione della madre.
"Joseph che bello rivederti" Jane Granger sorrise apertamente al cognato, abbracciandolo.
Il campanello suonò nuovamente, sorprendendo tutti i presenti "Aspettate qualche altra persona?" chiese burbera la signora Granger, madre del padre.
"No" rispose semplicemente Mark Granger facendo cenno alla figlia di andare ad aprire.
Hermione sospirò scocciata andando alla porta per poi aprirla "Sono in tempo per la cena?"
"Fred! Che ci fai qui?!" chiese lei sorpresa mentre un sorriso si dipingeva sulle sue labbra.
"Passo il natale con la mia fidanzata, ovvio!" esclamò allegro entrando in casa mostrando le due bottiglie di vino e i due mazzi di fiori freschi che aveva tra le braccia.
"Questi sono per te, tua madre e tuo padre?" le chiese porgendole i fiori e guardandosi intorno "Sono di là in salotto, dammi il giaccone lo porto in camera mia, aspettami pure di là" pronunciò velocemente quella frase, tanto da strappare un sorriso al mago che stava lì con lei.
"Ah, Fred" riprese poi, fermandosi sulle scale guardandolo "Grazie per essere qui" e sorrise, riprendendo a salire le scale velocemente.


I nomi dei parenti sono totalmente inventati.


- 635 parole

Questo è, probabilmente, il day che mi è piaciuto più scrivere.
Dai, tutti vorremmo un Fred Weasley che si presenti alla nostra porta pronto a passasre il Natale con noi!
Chi dice il contrario, beh, mente.
Come sempre voglio ringraziarvi, tutti, per le belle parole che mi lasciate.
E a chi mi ha chiesto della long... ehi tranquilli, che ormai manca solo l'epilogo u.u
Ora vi lascio, ci sentiamo domani!

Vera.

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Capitolo 8
*** 8. ***


8
8.

"Freeeed!" la voce squillante e cantilenante di Hermione gli arrivò le orecchie, giusto il tempo per avvisargli della sua imminente presenza ed investirlo in pieno con il suo corpo.
"Sì, Hermione?"
"Ehi, ma è vero che mi ami?" guardò la ragazza, sorpreso da tanta sfrontatezza: aveva il viso completamente rosso, così come le orecchie. Un sorriso fin troppo grande e diverso da quelli che gli porgeva di solito.
Poi un odore forte di alcool lo fece sorridere: cosa diamine aveva bevuto quella sciocca ragazzina?
"Cos'hai bevuto, Hermione?" le spostò dolcemente la frangia dal viso mentre la giovane continuava a guardarlo sognante "Sei così bello" continuò allegra, ignorando del tutto la domanda del mago.
"Lo so, Hermione, ma ora dimmi: cosa hai bevuto?"
"Lo zabaione che mi dato George"
"Chissà perché lo immaginavo, vieni, andiamo in cucina" lentamente i due entrarono in cucina, accolti dalla risatina allegra di George.
"Freddie ti assicuro che non pensavo le bastasse così poco per perdere la testa" a stento tratteneva le risate.
"Freddie?" ripetè confusa la ragazza, fermandosi a guardare Fred, come se stesse meditando qualcosa.
"Freddie!" esclamò poi allegra come una bambina, iniziando a ridere chiassosamente, tanto da dovergli mettere una mano davanti alla bocca per non farla udire in tutta casa.
"Ssh, o faremo arrabbiare nostra madre" le tolse la mano dalla bocca lentamente mentre Hermione annuiva, scuotendo violentemente la testa.
"Ehi, Fred"
"Mmmh..?"
"Ti amo" 
"Lo so sciocchina, lo so"



- 238 parole

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Capitolo 9
*** 9. ***


9
9.

Per loro era ormai divenuta una tradizione quella di uscire a far compere insieme per le strade babbane nel periodo di Natale.
Un po' perché Fred amava come anche quel mondo, privo di magia, potesse diventarlo nel periodo festivo.
Un po' perché Hermione si riduceva sempre all'ultimo minuto per trovare dei regali che la soddisfassero completamente e non lasciare la libera scelta a Fred, era periocoloso e preferiva affidarsi a se stessa che solo a lui.
Era diventata per loro una tradizione andare per negozi il 24 dicembre, fermarsi alla caffetteria all'angolo della stradina dietro casa Granger e prendere una cioccolata calda insieme.
Così come quel giorno.
"Hai preso tutti i regali?" aveva chiesto Fred sorridendole, Hermione aveva sempre trovato strano il suo modo di apparire babbano e solo negli ultimi due anni era riuscito a trovare delle combinazioni che lo rendessero 'normale', almeno apparentemente.
"Sì, ho preso quello per Harry, per tua madre e tuo padre, quello per Ron, Ginny, George e quello per i miei genitori" aveva proferito guardando tutte le buste che affiancavano il tavolino dei due.
"E a me? Non hai preso niente?" chiese curioso, togliendosi la sciarpa e chiamando un cameriere.
Hermione si ritrovò a guardarlo per poi sorridere "Fred"
"Sì?" domandò lui curioso "Quel maglione, potresti metterlo ogni 24 dicembre?" chiese quasi innocente lei, mentre le gote le si tingevano di un lieve rossore.
Fred le sorrise, facendole cadere il cuore nelle scarpe, quando ci si metteva riusciva a stordirla con poco.
"E perché mai, Hermione?" la ragazza voltò il capo mentre Fred - ancora sorridenente e con sguardo furbo - ordinava per loro.
Hermione non aveva il coraggio di dirgli che quel maglione gli fasciava il busto in modo tremendamente bello. E non poteva neanche dirgli che il colore scuro di esso, tendente al nero, fosse un vero contrasto - che lei sembrava apprezzare - con il colore dei suoi capelli.
"Allora faremo diventare anche questa una tradizione, va bene?"
Hermione lo guardò sorpresa per poi sorridere a quella constatazione: magari, poi, gli avrebbe detto il perché.



- 344 parole



Scusateeeeee!
Ma ieri tra ospiti e decorazioni natalizie non ho avuto proprio il tempo di mettere mano al pc.
Per questo mi faccio perdonare e pubblico due capitoli insieme!
Spero possano piacervi, soprattutto il day 8 che a me ha fatto morire dal ridere scrivere.
E ora scusate, torno a sbavare all'idea di un Fred Weasley con un maglione nero.

Vera.

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Capitolo 10
*** 10. ***


10
10.

"Dai, che ti costa! Solo per questa sera, Hermione" la ragazza alzò gli occhi al cielo mentre sul viso del giovane spuntava un sorriso divertito.
Tra le mani aveva un cappello di Babbo Natale, identico a quello che indossava lui in quel momento.
"Ti vedrò solo io, promesso, il tempo di una foto insieme e poi potrai toglierlo" aveva continuato, sedendosi accanto a lei e porgendole il cappellino.
"Solo cinque minuti, okay?"  sul viso del giovane mago si aprì un sorriso allegro mentre, con una velocità impossibile da vedere ad occhio umano, le infilava il cappello sistemandoglielo.
Afferrò la macchina fotografica scattandole prima una foto a tradimento,  poi l'afferrò per la spalla, divertito dlall'espressione imbarazzata e confusa di lei "Sei carinissima con il cappello di Babbo Natale, sappilo" le sussurrò all'orecchio lasciandole poi un bacio molto rumoroso sulla guancia mentre - per l'ennesima volta - il flash della macchina fotografica li colpiva imprigionando quel momento di totale dolcezza.



- 158 parole


Salveee.
Prometto che appena posso risponderò a tutte le recensioni che mi state lasciando in questi giorni, grazie per la vostra gentilezza e per la dolcezza che mi lasciate con le vostre recensioni.

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Capitolo 11
*** 11. ***


11
11.

Hermione era ferma tra gli scaffali dei dolci natalizi, li guardava tutti, uno per uno, alla ricerca di quello giusto.
"Sei ancora qui?" la voce di Fred la raggiunse appena presa com'era nello scrutare ogni minimo centimetro di quello scaffale.
"Si può sapere quale cerchi?" neanche questa volta lo degnò di uno sguardo e di risposta.
"Hermione, non posso darti una mano se non mi dici cosa ti serve" proferì scocciato. Poi un sorriso si allargò sul viso di lei, mentre veloce afferrava lo scatolo contenente sei bastoncini di zucchero.
"Eccoli!" Fred sorrise intenerito da quella scena, allora anche Hermione a volte si comportava da bambina.
"Ora possiamo andare?" chiese dolcemente lui mentre allegra la ragazza gli mostrava la confezione "Sì, quando andiamo a casa te li faccio assaggiare: sono buonissimi!"
Le lasciò un bacio tra i capelli, felice che quella ragazza dalle apparenze tanto rigide avesse dedicato quel suo momento bambinesco solamente a lui.



- 155 parole

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Capitolo 12
*** 12 ***


12
12.

"Come sono sulla lista dei cattivi?!" l'esclamazione altera del giovane mago fece ridere Hermione. Da brava figlia di babbani aveva raccontato la storia della lista dei buoni e dei cattivi di Babbo Natale.
E, praticamente, i gemelli Weasley c'erano cascati in pieno.
"Sì, insomma, persone come Harry, me e Ginny sono nella lista dei buoni, quindi riceveranno dei pregi per natale, mentre quelli come voi... beh..." alzò le spalle, nascondendo il viso dietro al libro che stava leggendo ridacchiando.
Oh, com'era bello essere dalla parte di quelli che prendevano in giro. Soprattutto se le due vittime erano quei due malandrini di Fred e George.
"Oh, andiamo, non siamo così cattivi" aveva brontolato George in risposta alzandosi "Io mi rifiuto di crederci" aveva continuato lasciando la stanza sbuffando come un bambino capriccioso.
"Hermione, potresti dirgli la verità, eh" le sussurrò Harry facendola ridere maggiormente, perché mai dirgli la verità se poteva godersi una scena simile?
"Ho capito, glielo vado a dire io" rispose il prescelto alzandosi e seguendo il povero George.
"Quindi, proprio nessun regalo? Niente di niente?" Fred si sedette accanto a lei, sciacciandola contro il poggiabraccio del divano di casa Weasley.
Le sorrideva allegro, in attesa di una risposta.
"Mmmh... non posso saperlo, Babbo Natale potrebbe cambiare idea, chissà" fece spallucce tornando con gli occhi sul libro cercando di non pensare a quanto il suo corpo fosse vicino a quello di lei.
Il libro le venne strappato di mano e poggiato sul tavolino di fronte al divano "Fred stavo leggendo" brontolò scocciata, cercando di riprenderselo.
Fred le bloccò le braccia avvicinandosi ancora di più al viso di lei, quasi si perdeva in quegli occhi così chiari.
La baciò, bloccandole il respiro e catturandole il cuore. Fu un bacio lungo, dolce, tranquillo, di quelli che si dedicavano solo quando erano completamente da soli.
"Ora credi che Babbo Natale mi porterà qualcosa?" le soffiò sulle labbra, allontanandosi di poco. Hermione si morse il labbro inferiore "Forse, ma chissà, magari con un altro potrebbe cambiare del tutto idea"
"Ah Granger, la mia compagnia ti fa benissimo, vedo!"



- 345 parole

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Capitolo 13
*** 13. ***


13.
13.

"E ora come faccio?" aveva brontolato tra se e se Hermione, portandosi una mano sotto al mento mentre ammirava il suo capolavoro: l'albero era quasi completo, c'erano le luci, le decorazioni... mancava solo quello. Il colpo finale, la stella più importante. Il puntale.
Fred, che in quel momento le stava passando alle spalle, si fermò per poi avvicinarsi e guardare l'albero con lei mentre sorseggiava una tazza enorme di caffè caldo.
"Hermione, perché lo guardi così?" chiese poi confuso, guardando la giovane "Devo mettere il puntale, ma non so come fare" poi l'illuminazione, il viso della ragazza si aprì in un'espressione di vera felicità e lo guardò.
"Ci sono! Prendimi sulle tue spalle!" esclamò con allegria, togliendogli la tazza dalle mani per afferrargliele e stringergliele affettuosamente.
"Hermione potresti usare una..."
"Dai, andiamo, prendimi sulle spalle" ormai rassegnato dal fatto che neanche prestasse attenzione alle sue parole, si abbassò mentre la ragazza afferrava la stella e gli saliva sulle spalle "Tieniti forte" con attenzione il ragazzo si alzò tenendo bene ancorata la ragazza "Dimmi quando hai fatto"
Le ci vollero due minuti, il tempo di ammirare nuovamente l'albero "Okay, fatto, fammi scendere"
Ma Fred parve non sentire le parole della ragazza e si avvicinò al divano, facendole perdere l'equilibrio per farla atterrare là, tra i cuscini morbidi e le scatole vuote "E comunque, Granger, potevi usare una sedia, in cucina ne abbiamo otto non lo sapevi?" e divertito riprese la sua tazza di caffè tornandosene nel suo piccolo studio.


- 248 parole

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Capitolo 14
*** 14, ***


14.
14.


Le carole natalizie babbane riempivano l'intero salotto, una lieve luce che proveniva dal camino illuminava la stanza ed il divano su cui era placidamente accomodato Fred.
"Da noi molte canzoni sono diverse" pronunciò Fred muovendo la rotellina della radio babbana a casa di Hermione.
"Sì, ma il significato è quello" proferì Hermione sedendosi accanto a lui, di fronte al camino, rannicchiandosi sul divano e poggiando la testa sulla spalla del mago.
"Però sono belle"
"Inizierai ad odiarle" rise Hermione pronunciando quelle parole, sorseggiando poi la cioccolata calda.
Fred ridacchiò avvolgendo un braccio intorno alle spalle di Hermione, fregandole la tazza e bevendone una sorsata "Per il momento me le godrò"


- 110 parole

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Capitolo 15
*** 15. ***


15
15.

Stanco si lasciò cadere sul divano, togliendosi la sciarpa e prendendo un respiro profondo.
Era stata un giornata stressante, pesante, per essere solo la vigilia di Natale. Eppure non si aspettava tanta affluenza quel giorno, visti quelli precendenti. Per di più avevano avuti dei problemi con la banca - fortunatamente risolti in poco tempo - e si era ritrovato senza qualcosa da portare a casa della sua fidanzata quella sera.
Prese un altro respiro profondo per poi andarsi a cambiare, avrebbe architettato qualcosa strada facendo.
Prese i suoi abiti migliori e si guardò allo specchio, constatando che poteva andare, alla fine era solo la prima cena con la famiglia della sua ragazza. Non c'era niente di cui preoccuparsi.
E poi nonostante la pessima giornata avrebbe potuto, finalmente, godersi un po' di tempo con lei.
Scese le scale di casa, cercando la madre trovandola indaffarata a chiudere una confezione "Che stai facendo, mamma?" domandò curioso, sbucandole alle spalle e facendole prendere un colpo "Stupido, mi vuoi vedere morta?" proferì la donna colpendolo con un canovaccio facendolo ridere.
"Sto preparando la confezione di dolci che devi portare dai Granger, mica vuoi presentarti a mani vuote?!"
"Sei la mia salvezza!" le schioccò un bacio rumoroso sulla guancia "Ora vai che sei in ritardo!" 
E con un semplice 'pouf ' sparì.

"Eccoti, che faccia sconvolta, che ti è successo?" la domanda preoccupata di Hermione lo fece sorridere, non sarebbe cambiata mai.
Le porse la confenzione "Questo è per stasera" aveva proferito mentre la strega afferrava il pacco confezionato.
"Oh, grazie. Allora, mi dici il perché di quell'espressione stanca?"
"Hermione" disse prendendola per le spalle dolcemente "E' stata una pessima giornata, un paio di cose sono andate storte, ma ora voglio godermi il Natale con te, okay?"
La strega gli sorrise, annuendo, lasciandogli un bacio a fior di labbra "Va bene, ora andiamo che ci aspettano"
Quello era il miglior modo per concludere una giornata tremendamente disastrosa.



- 321 parole


*In realtà il prompt prevedeva "It's been a hard year, but now it's Christmas, and I want to spend it with you", me ne sono ricordata solo dopo che ho scritto il tutto quindi scusate ma non me la sentivo di modificare lol.

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Capitolo 16
*** 16. ***


16
16.

"Cos'è questo profumino?" un odore aleggiava per casa, riempiendo ogni stanza.
Era la prima volta che li preparava e seguiva una delle ricette lasciatele dalla signora Weasley.
"I biscotti!" esclamò allegra indicando il forno a Fred che le sorrise avvicinandosi.
"Stai imparando le ricette di mia madre per me?" chiese malizioso, bloccandola tra il suo corpo e il tavolo su cui era poggiata "C-che intendi?" sentiva l'imbarazzo crescere sul suo viso mentre i respiri di entrambi si fondevano.
Fred avvicinò il suo viso al collo di lei,  accarezzandole la pelle del collo con il naso.
Qualche brivido fece tremare Hermione, ancora non era abituata a tutta quella vicinanza.
"Hai capito bene, Granger" proferì ridacchiando il mago, baciandole il punto che collegava il collo con il mento. Sentì le gambe farsi molli nonostante fosse completamente seduta sul tavolo. Involontariamente, ad ogni bacio, avvertiva il respiro mancarle e le sue braccia muoversi da sole, fino ad afferrare i capelli di Fred.
Poi il suono prolungato di un timer, l'odore di bruciato e Fred che si allontanava velocemente sghignazzando.
Solo in quel momento realizzò "Fred, mi hai fatto bruciare i biscotti!"


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Capitolo 17
*** 17. ***


17
17.

"Si gela" brontolò Fred calandosi il berretto chiaro sui capelli, come faceva Hermione a studiare tranquillamente in quella biblioteca gelida?
Proprio non lo capiva.
"Allora torna al dormitorio, c'è il camino acceso e puoi riscaldarti tranquillamente" sbuffò spazientita per l'ennesima lamentela da parte del giovane.
"Ma poi dovrei lasciarti qui da sola" a quelle parole vide il viso della strega addolcirsi, poi alzò la faccia per guardarlo sorridendo allegra, trattenendo a stento una risata.
"Che ridi?!" chiese quasi spazientito, come osava ridere di lui che, con tutto il suo affetto, le stava facendo compagnia in una sala tremendamente gelida e per di più tra tutti quei libri e quel silenzio?!
"Dai Rudolf, torniamo in sala comune, per oggi posso anche staccare dallo studio" proferì Hermione abbassando il capo trattenendo ancora le risate e chiudendo velocemente i libri mettendoli in borsa.
"Rudolf...?"
"Poi ti spiego" e, mano nella mano, si allontanarono dalla biblioteca.



- 152 parole

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Capitolo 18
*** 18. ***


18
18.

"Fred, è una pessima idea" sbadigliò Hermione stropicciandosi gli occhi.
Quella del ragazzo era un'idea folle, avrebbe solo combinato uno dei soliti casini.
"Peccato, a questa cena di famiglia devi esserci per forza, mamma ha già aggiunto un posto a tavola per te"
"Cosa?!" proferì spalancando gli occhi Hermione, che diamine aveva fatto?
"Devi solo fingere per qualche ora, poi se vorrai continuare per me non ci sono problemi" le si avvicinò prendendole il mento tra le dita, facendo diventare improvvisamente bollenti le sue guance, perché si divertiva così tanto nel fare il cascamorto con lei? Accidenti.
"E cosa ci ricavo da tutto questo? Perché vuoi farlo?"
"Perché? I miei genitori mi hanno paragonato a Ronald, voglio fargli vedere che in campo sentimentale sono più afferrato di lui" Hermione alzò gli occhi al cielo, non aveva mai visto uno più Grifondoro di Fred Weasley.
"E perché proprio io?"
"Perché alla fine non sei tanto male, Granger. Ci vediamo a casa mia, alle 21.00 precise. Vestiti elegante!" e, dopo aver fatto un veloce occhialino svanì, smaterializandosi.


- 175 parole

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Capitolo 19
*** 19. ***


19
19.

"Ne ho le tasche piene" aveva brontolato scocciato, lanciandosi sul letto e coprendosi la testa con un cuscino. Hermione rise a quella scena, voleva dirle il famoso 'Te l'avevo detto', ma qualcosa la frenava.
Forse perché anche lei si ritrovava nella stessa situazione e con dei mal di testa incredibili?
"Sono diventate odiose. Se solo sento un'altra canzone di Natale finirò con il diventare completamente sordo. O uccidermi, magari" aveva proseguito dcon la voce soffocata dal cuscino.
Lo comprendeva alla perfezione.
Con un colpo di bacchetta Hermione silenziò la stanza, i suoni esterni non erano più udibili e quasi tirarono un sospiro di sollievo.
"Hermione" lo guardò, annuendo, era pronta "Avevi ragione. Ora li odio"

*Questa storia si collega alla 14.


- 115 parole

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Capitolo 20
*** 20. ***


20
20.

"Questo cioccolato è buonissimo!" quasi sembrava una bambina mentre si gustava il cioccolato fuso che sarebbe servito per i dolci che la signora Weasley stava preparando.
"Davvero?" chiese Fred, sorridendo malandrino come sempre, mentre le si avvicinava. Hermione annuì vistosamente mentre, con la sua solita innocenza, avvicinava un dito sporco di cioccolata al viso del giovane "Vuoi assaggiare?"
Solo dopo che Fred poggiò e circondò il suo dito con le sue labbra capì dell'enorme errore che aveva fatto. Deglutì a fatica mentre piccoli brividi correvano lungo la sua spina dorsale, facendola rabbrividire per le strane sensazioni che provava.
"Non ne sono sicuro, posso assaggiarne ancora?" chiese, sorridendo ancora, mentre Hermione lo guardava ormai in estasi, senza riuscire a spiccicare parola.
Scosse appena la testa, annuendo, mentre il viso del ragazzo si faceva più vicino al suo. Posò le labbra su quelle della ragazza, baciandola come mai aveva fatto prima, facendole tremare il cuore e sconvolgendole lo stomaco.
Solo quando si allontanò da lei vice quanto si fossero strette sul maglione del ragazzo le sue mani.
"Sì, è davvero buona" rispose sorridendole per poi andarsene fischiettando, lasciandola in balia del totale imbarazzo.
Fred Weasley l'avrebbe fatta impazzire, prima o poi.


- 199 parole

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Capitolo 21
*** 21. ***


21.
21.

Per strada notava un gran vociare, così come il via vai di gente dai negozi. Arrivò a Diagon Alley dove la situazione non era per niente diversa.
Confusa - soprattutto stressata a causa dei turni al Ministero - proseguì dritta fino al negozio del gemelli.
Se la confusione fuori era assurda, quella all'intero del negozio era tre volte peggio: c'erano un sacco di bambini, anche in età scolastica, che correvano avanti e indietro, urlando come assatanati per accaparrarsi i pezzi migliori.
Alle sue spalle sbucò Fred, che la guardò disperato almeno quanto lo era lei in quel momento.
"E' quel periodo dell'anno? Natale è già arrivato?"
"Sì"


- 107 parole

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Capitolo 22
*** 22. ***


22
22.

"Sai Hermione, stavo pensando ad una cosa!" esclamò sorridendole il ragazzo mentre, con la solita grazia, si gettava accanto a lei su quel letto troppo grande per una sola persona.
"Cosa?" chiese lei curiosa, girandosi su un fianco e guardando il profilo del giovane trattenendo un sorriso. Nonostante qualche imperfezione era sempre bello, per lei. Bello da mozzarla il fiato.
"Vestita così saresti perfetta come puntale dell'albero, sei troppo tenera" ridacchiò lui, girandosi di lato per poter vedere l'espressione della giovane.
Hermione si limitò ad arrossire, pensando che quel pigiamino rosso con le stelline non era adatto per stare in compagnia di Fred.
Come sempre aveva trovato un modo per farle un complimento ma, allo stesso tempo, di prenderla in giro. Ma alla fine lo sapeva: questo significava essere la ragazza di Fred Weasley.
"Buonanotte Fred"


- 136 parole

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Capitolo 23
*** 23. ***


23
23.

"Fred, dove sono le calze da appendere al camino?" aveva guardato ovunque ma non era riuscita a trovarle, aveva persino visto nei vecchi armadi della soffitta dei Weasley - conservavano di tutto lassù!
"Le ho trovate, ora le porto io giù!" rispose a pochi piani più in alto affacciandosi dalla tromba delle scale.
Tirò un sospiro di sollievo mentre Ginny, con un colpo di bacchetta, dava vita al fuoco nel camino che iniziò a riscaldare l'ambiente.
"Ron ed Harry avranno trovato le decorazioni per l'albero?" chiese sospettosa la sorella minore dei Weasley, sfiorandosi la guancia con un dito mentre delle piccole rughe si formavano sulla sua fronte.
"Credo che andrò a vedere" concluse frettolosa afferrando il cappotto e il cappello "Vieni con me?"
"No, preferisco starmene qui al calduccio" rispose Hermione indicando il fuoco.
"Allora vado" le fece un occhiolino per poi lasciare il salotto nello stesso momento in cui ci mise piede Fred "Eccole, possiamo appenderle" passò qualche calza ad Hermione, appese quelle di Molly, Percy, Ron ed Harry mentre Fred si occupava delle altre, facevano proprio un bell'effetto sul camino. Quell'atmosfera le ricordò quando da bambina si occupava lei di appendere quelle dei suoi genitori.
"Tieni, appendi anche questa" Fred le passò un'altra calza, un po' più nuova rispetto alle altre e sopra vi era il suo nome "Ma io..."
"So che li stai ancora cercando, ma al momento siamo noi la tua famiglia" le lasciò un bacio tra i capelli mentre il calore del camino riscaldava i cuori di entrambi.



- 253 parole

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Capitolo 24
*** 24. ***


24
24.

"Buongiorno Hermione!" la ragazza balzò seduta al centro del letto, del tutto spaventata dell'improvvisa intrusione di Fred. Si portò una mano sul cuore prendendo un respiro profondo, eppure doveva averci fatto l'abitudine visto che tendeva ad apparire sempre in camera sua in modo così... improvviso.
"Fred, se morirò d'infarto te la farò pagare" il giovane la guardò confuso, per poi ridacchiare togliendosi il giaccone "Se morirai di infarto, come farai a farmela pagare? Non sarai troppo morta per farlo?" Hermione alzò gli occhi al cielo sbuffando, si tolse le coperte che le coprivano il corpo e andò verso l'armadio, aprendolo "Verrò a tormentarti nei sogni, ovvio" rispose poi lei, dopo aver meditato su cosa indossare e afferrarlo al volo, dirigendosi nel bagno della sua camera lasciando la porta socchiusa in modo che il ragazzo potesse sentirla e parlarle liberamente.
"Che ci fai qui?" chiese mentre si spogliava del suo pigiama e apriva il getto dell'acqua calda della doccia.
"Stavo pensando: oggi è la vigilia di Natale, quindi ho diritto ad aprire almeno un regalo, non trovi?" domandò allegro mentre Hermione si godeva quella breve doccia.
"E quale sarebbe il regalo che vorresti spacchettare?" chiese lei, avvolgendosi nell'accappatoio bianco e facendo un fiocco stretto con il cordone mentre si asciugava i capelli ancora gocciolanti.
Alle sue spalle arrivò il ragazzo che, sorridendo malandrino, le avvolse la vita con le braccia facendo aderire i loro corpi. Nonotsante fosse abituata a tutto quel contatto fisico sentiva l'imbarazzo crescere in lei.
Posò il viso nell'incavo del collo di lei mentre con le labbra lasciava dei lievi baci su di esso, facendola rabbrividire.
"Beh, visto che me lo chiedi con tanta insistenza..." sussurrò al suo orecchio, facendo scivolare la mano sul cordone dell'accappatoio "... lo mostro anche a te, che ne dici?"
Ed Hermione annuì, lasciando che entrambi potessero godersi quel regalo anticipato di Natale.



- 309 parole

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Capitolo 25
*** 25. ***


25
25.

"Mamma papà svegliatevi è Natale e giù ci sono un sacco di regali andiamoli ad aprire dai!" le parole furono dette tutte d'un fiato dalla piccola Rose mentre, con evidente violenza e poca pazienza, saltava sul lettone dei due genitori del tutto distrutti dalla nottataccia fatta attendendo che la piccola di casa si addormentasse.
"Abbiamo capito, ora ci alziamo, ci alziamo" brontolò Fred sbucando con la testa rossa dalle coperte pesanti, mentre Hermione si nascondeva con la testa sotto al cuscino.
"Dai, andiamo andiamo" continuò la bambina tirando le coperte da entrambi i corpi dei due adulti.
Ormai svegli sarebbe stato difficile riprendere sonno quindi, con un leggero sbadiglio e uno scambio di sguardi esausto, entrambi alzarono scendendo al piano di sotto.
Ma tutta quella stanchezza sembrò svanire nello stesso momento in cui videre gli occhi luminosi e vivavi della bambina illumiarsi mentre scartava tutti quei regali a lei destinati.


- 150 parole


E con questo momento si chiude questa raccolta.
So di non essere stata presente in questi ultimi giorni ma avendo troppi impegni non sono riuscita a trovare un attimo per accendere il pc e poter pubblicare i capitoli. Ma nonostante tutto eccomi qui, a concluderla e a dirvi: Buon Natale.
Grazie per aver seguito - anche questa volta - Fred, Hermione e me in questa avventura.
Vorrei ringraziarvi uno per uno ma gli impegni chiamano e voi siete un bel po', appena posso cercherò di rispondere a tutti i vostri messaggi e recensioni.

Vera.

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