associazione 'accoppiamo pallavolisti gay'

di Mangakarjiuana
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** -Prologo- ***
Capitolo 2: *** -Iwaoi 1- Allontanare tre oche dal proprio finto (ma non tanto) ragazzo ***
Capitolo 3: *** -Kagehina 1- fuggire dal proprio alzatore indemoniato per una felpa rubata ***



Capitolo 1
*** -Prologo- ***


Note: E' una storia ad alto contenuto di demenzialità ma anche di tanto fluff
Info: Non è ambientata in un arco narrativo preciso. Diciamo dopo la partita con la Shiratorizawa.
Coppie: (Dai prossimi capitoli) Kagehina; Iwaoi; Bokuaka; Tsukkiyama con certezza. Ci saranno certamente altre coppie, ma non so ancora di preciso quali.
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"Non ci credo. Datemi un pizzico "
Kageyama si avvicinò al braccio del rosso e acconsentì alla sua richiesta.

"AHIA! Parlavo metaforicamente, Kageyama!"

"Sai almeno cosa vuol dire 'metaforicamente'?"
Domandò con un ghigno Tsukishima, venendo ammonito da Yamaguchi al suo fianco.

"Ma chi si vede! Tobio-chan, ti farò sfigurare con indosso il mio costu-!"
Il ragazzo venne zittito da un pugno ben piazzato in testa da parte di Hajime.

"Si tratta di un raduno di pallavolisti, non di modelli, Oikawa. . . anche perchè in quel caso avrei vinto io"
Rispose Kuroo alzando il mento.

"Ehi-ehi-ehi! Siete tutti qui! Questo vuol dire che dovrò dimostrarvi che sono il migliore anche a mare!"
Disse -urlò- Bokuto, quasi saltellando.

"Tu non sai nuotare, Bokuto-san"

"Akaaaashi! Avevi promesso di non dirlo!"

"Sembra che ci siano davvero tutti!. . . Ci divertiremo molto!"

"Mh"
Fu la semplice risposta di Ushijima all'affermazione di Guess Monster, che aveva gli occhi assottigliati ed un espressione sadica.

"Bene, ora basta bisticciare, ricordate che è una vacanza, ed è una piacevole coincidenza essere tutti qui, ma non dobbiamo causare problemi. Ora tutti dentro le rispettive camere! Basta sostare nella hall!"

"Sei proprio la mamma della Karasuno, Sugawara"
Disse qualcuno ridendo.

"Eh? Che dici?!"
Rispose il ragazzo dai capelli grigi, arrossendo di botto.


Mentre le varie discussioni andavano avanti, Kenma sospirò, attirando l'attenzione di Lev.
"Che succede?"

"Avrei fatto meglio a rimanere a casa: questa sarà tutt'altro che una vacanza"
Kuroo accanto a lui sghignazzò.

"E credo pure che sarà difficile dormire"
Il metà russo si voltò confuso verso il capitano.

"Basta vedere l'assegnazione delle camere"

Sì, decisamente non sarebbe stata una vacanza tranquilla per nessuno di loro. . .

Ma forse qualcuno stava approfittando della situazione. . . forse quel 'qualcuno' erano due persone. . . e forse, e sottolineo, forse, queste due persone si erano già messe all'opera per raggiungere il loro obietivo, formando un'associazione chiamata APG, che probabilmente significa 'Accoppiamo Pallavolisti Gay'. . . ma sono solo ipotesi, sia chiaro!




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Angolo rjiuanoso:

Sì, ho pubblicato due storie a pochi minuti di distanza, ma non importa! Dopotutto non potevo ignorare questi bimbi amanti delle palle! . . . Interpretate come volete.
Detto ciò, svenisco! Alla prossima!

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Capitolo 2
*** -Iwaoi 1- Allontanare tre oche dal proprio finto (ma non tanto) ragazzo ***


Sopportare le fan di Oikawa era sempre stato difficile, ma dopotutto, facevano il tifo, quindi non poteva dire nulla. Se però anche a mare doveva vedere gruppi di oche avvicinarsi a lui, era ben diversa la questione.

Proprio in quel momento, tre ragazze in costume, si erano avvicinate a Tooru, in costume. Inizialmente si convinse ad ignorarle, tornando a giocare a beach-volley con i ragazzi delle altre squadre, che l'avevano coinvolto in una partita, ma quando una di loro si aggrappò al braccio dell'amico, intrappolandolo con le sue. . . cose sferiche, non ci vide più.

Una palla gli arrivò dritta in testa.
"Ma dove hai la testa, Iwaizumi? E' la terza palla che fa questa fine, non ti senti bene?"
Era stato Matsukawa a parlare, fermando il pallone con sguardo velato di preoccupazione.
"S-scusate! Ero sovrappensiero, prometto che adesso giocherò seriamente"
Certo, ma non con un Oikawa che rideva mentre le tre oche gli porgevano un bicchiere pieno di ghiaccio con quattro cannucce, una per ognuno.
'Ignorali Hajime, non sono cose che ti riguardano'
Ebbene, se quell'idiota di Oikawa si faceva cadere quella limonata sul petto, ed una delle oche si metteva ad asciugarla con un fazzoletto indugiando troppo a lungo sui pettorali, non poteva proprio stare fermo a non fare nulla.

Fermò la palla.
"Finite questo set senza di me, anzi, vengo direttamente per la prossima partita: vado a sistemare una faccenda e torno"
A passo svelto raggiunse Oikawa, scostando 'accidentalmente' la spalla di una fastidiosissima bionda particolarmente dotata ai piani superiori, che non smetteva di far sballonzolare le sue. . . insomma, le sue due cose!
"Amore, cosa stai facendo qui? Ti cercavo da ore!"
"Amore?!"
"Amore?"
Le tre oche e Tooru parlarono in contemporanea, le prime tre confuse e con gli occhi fuori dalle orbite, mentre quest'ultimo con il capo inclinato e le sopracciglia alzate in un'espressione di pura curiosità.

"Su, andiamo, che ho prenotato la vasca idromassaggio per quest'ora!"
Prese il castano per il polso e lo tirò verso di se, facendo sbattere la sua schiena contro il proprio petto, e mettendogli una mano sulla spalla. Rivolse il sorriso più finto di tutta la sua vita alle tre put- oche, continuiamo a chiamarle così, meglio.
"Scusate se il mio ragazzo vi ha dato fastidio, a volte tende ad essere logorroico quando è in astinenza. . . Tranquillo che rimediamo subito, tesoro"
Detto ciò, trascinò via Oikawa senza permettergli di dire altro, finchè non arrivarono nel punto più lontano possibile dal bar in cui erano quelle tre.

Quando si fermarono, gli occhi nocciola del più alto tra i due fissarono ridenti quelli dell'altro.
"Amore? Il mio ragazzo? Tesoro? Devi dirmi qualcosa, Iwa-chan?"
Iwaizumi si coprì il viso in fiamme con una mano, fingendosi esasperato.
"Non essere stupido, Shittykawa! Ti ho tirato fuori da una situazione fastidiosa, ringraziami! E, anzi, mi devi un favore! E adesso, scusami, ma torno a giocare la partita che ho interrotto a causa tua"
Detto ciò, gli voltò le spalle e corse via.
"Ahh, Iwa-chan, se è questa la reazione che hai, devo ringraziare le mie ammiratrici: servono finalmente a qualcosa"
Sussurrò a se stesso, e sorrise dolcemente, per poi dirigersi verso il resto dell'Aoba Josai.




"E' proprio più difficile per quelli che si conoscono da tempo!"
Esclamò una persona seduta al bar mentre sorseggiava la limonata che le ragazze le avevano restituito.
"E' vero, ma ci sono comunque ottimi risultati"
Esclamò l'altra figura, sorridendo mentre osservava Oikawa allontanarsi, con l'aiuto di un binocolo.
"Comunque è proprio facile convincere delle ragazze a flirtare con il capitano della Seijo"
"Convincere? Ma se lo stavano fissando da tre ore con la bava alla bocca?"
Sbuffò l'altra figura, per poi far cadere lo sguardo verso il blocco che aveva davanti.
"Forza, non perdiamo tempo: ho sentito che il tizio russo di due metri ha dei problemi con il suo coinquilino; è la nostra chance"






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Angolo rjiuanoso:

Sì, scrivere di un Hajime geloso e che si imbarazza a parlare del seno delle ragazze mi diverte e non so perchè. Forse perchè per me è un bimbo puro e quindi devo scrivere queste cose.
In ogni caso, credo che la prossima sarà una Kagehina, ma non ne sono certa.
Detto ciò, ci vediamo al prossimo capitolo!

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Capitolo 3
*** -Kagehina 1- fuggire dal proprio alzatore indemoniato per una felpa rubata ***


Hinata è sempre stato eccessivamente freddoloso, e l'aveva dimostrato più di una volta in quei pochi giorni di vacanza.

Era mattina, e si poteva notare un esemplare di Kageyama selvatico correre in pigiama per tutto il primo piano dell'hotel che li ospitava all'inseguimento di un Hinata terrorizzato che aveva messo i razzi ai piedi.

Kenma, sentendo confusione fuori dalla porta, alzò gli occhi dal suo videogame e si voltò verso Kuroo che sghignazzava.
"Hey, tu sai che è successo questa volta?"
Il ragazzo dai capelli color pece ridacchiò.
"Il tuo amichetto è sceso a fare colazione con la felpa di Kageyama e gliel'ha sporcata di cioccolata, così ora sta scappando per evitare di essere picchiato"
Il ragazzino si limitò ad annuire ed abbassare nuovamente il capo: era la terza o quarta volta che capitava qualcosa del genere. . . in poco meno di quattro giorni.

"K-KAGEYAMA, TI GIURO CHE TE L'AVREI RESTITUITA!!"
"NON E' QUESTO IL PUNTO, IDIOTA! VEDI DI FERMARTI, COSI' TI POSSO PICCHIARE!"
"E TI PARE CHE LO FACCIO DOPO CHE HAI DETTO QUESTO?!?!"
Il ragazzo dai capelli color carota inciampò sui suoi stessi piedi, ritrovandosi disteso, mentre l'altro si avvicinava con un'espressione che non prometteva nulla di buono.

Ma, fortunatamente per l'esca, prima che potesse accadere qualsiasi altra cosa, la porta accanto a loro si spalancò, mostrando la figura di Daichi circondata da un'aura nera.
"Filate-in-camera-senza-fiatare-e-non-osate-litigare-ancora-o-vi-rispedisco-a-casa-a-calci-in-culo"
Disse tutto d'un fiato, quasi facendo stridere i denti.
Senza farselo ripetere due volte, il duo micidiale corse verso la loro stanza.
Sugawara dietro di lui sorrise e gli poggiò la testa sulla guancia.
"Ottimo lavoro tesoro, i nostri bambini sono proprio rumorosi"
Sawamura sospirò con un sorriso rassegnato.
"Suga, noi non siamo sposati e loro non sono i nostri figli"
"Sì, sì, puoi dire quello che vuoi. . . papà"

Shouyo e Tobio erano sui rispettivi letti, a guardarsi negli occhi, senza fiatare.
Lo sguardo di Kageyama poteva uccidere, ed Hinata quasi tremava.
"S-scusa se ho preso la tua felpa"
L'altro non fiatò ancora, continuando a fissarlo con la solita espressione.
"E' solo che tu non ti svegliavi, ed io avevo fame, e freddo, e la mia valigia era sotto il tuo letto, perchè non ho ancora sistemato i vestiti, e ho visto la tua felpa sulla sedia, e l'ho presa, e quel cornetto al cioccolato era troppo invitante, e potrei averlo mangiato con poca attenzione, e la maglia si è sporcata, e ti giuro che non lo farò più se mi lascerai in vita!"
Aveva congiunto le mani e chiuso gli occhi, mentre il labbro inferiore gli tremava, anche per la velocità con la quale aveva parlato.
Kageyama sospirò.
"Sei un vero idiota, e devi imparare ad usare altre congiunzioni oltre ad 'e'"
Il piccolo aprì appena gli occhi
"Q-questo vuol dire che non mi ucciderai?!"
Gli occhi azzurri dell'alzatore guardarono altrove.
"Tsk, mi pare ovvio! Siamo pochi in squadra, non posso fare questo torto alla Karasuno. . ."
Hinata tirò un sospiro di sollievo e sfoggiò un sorriso ampissimo, che Kagayama si costrinse ad ignorare.
"Ah, comunque la pulirò io, e tornerà più bella di prima! Lo sai, comunque è comodissima! Devi dirmi dove l'hai comprata!"
Il ragazzo guardò da un'altra parte della stanza, borbottando qualcosa, finchè non disse una frase di senso compiuto.
"A me va piccola e non mi piace nemmeno. . . se vuoi puoi tenerla. . . a-anche perchè, insomma, non indosserei mai qualcosa che hai messo anche tu!"
Ci tenne a precisare.
Con la coda dell'occhio vide il sorriso di Hinata allargarsi, e notò che il suo piccolo nasino era affondato nel tessuto di colore scuro e lo stava annusando con gli occhi chiusi e le guance rosse.

In realtà era la felpa di Kageyama a trovarsi sotto il letto di quest'ultimo e non la valigia del rosso, e diciamo che Shouyo aveva passato tutta la sera precedente a cercare un modo per sottrargliela e vedere se aveva davvero l'odore del compagno di squadra, e quando si era presentata la situazione perfetta non aveva potuto fare a meno di approfittarne; e Tobio sapeva perfettamente di non aver mai tirato fuori quella felpa -che era anche una delle sue preferite e che gli andava alla perfezione-, ma vederla addosso allo schiacciatore era qualcosa di estremamente adorabile, e non poteva rinunciarvi.





Un verso di gioia uscì dalle labbra di una persona seduta con l'orecchio contro la parete.
"Sì! Ha funzionato"
L'altra figura presente sorrise e alzò un pugno al cielo
"Seeeeeeh! Andando avanti a questo ritmo, riusciremo a portare a termine la nostra missione!"
La terza persona, seduta sul letto con aria sconsolata sospirò.
"Per quanto andrete avanti?"
"Mi pare ovvio! Finchè non saranno state spuntate tutte le voci della lista!"






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Angolo rjiuanoso:
Sì, bene, questa merdina doveva essere qualcosa di dolce. . . ed invece è solo stupida. . . mi rifarò al prossimo capitolo su di loro!

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