In sospeso

di STACY
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Intro ***
Capitolo 2: *** 1 ***
Capitolo 3: *** 2 ***
Capitolo 4: *** 3 ***
Capitolo 5: *** 4 ***
Capitolo 6: *** 5 ***
Capitolo 7: *** 6 ***
Capitolo 8: *** 7 ***
Capitolo 9: *** 8 ***
Capitolo 10: *** 9 ***
Capitolo 11: *** 10 ***
Capitolo 12: *** 11 ***
Capitolo 13: *** 12 ***
Capitolo 14: *** 13 ***
Capitolo 15: *** 14 ***
Capitolo 16: *** 15 ***
Capitolo 17: *** 16 ***
Capitolo 18: *** 17 ***
Capitolo 19: *** 18 ***
Capitolo 20: *** 19 ***
Capitolo 21: *** 20 ***
Capitolo 22: *** 21 ***
Capitolo 23: *** 22 ***
Capitolo 24: *** 23 ***
Capitolo 25: *** 24 ***
Capitolo 26: *** 25 ***
Capitolo 27: *** Sondaggio ***
Capitolo 28: *** 26 ***



Capitolo 1
*** Intro ***


Intro: 

Il mio cervello si è fuso da quando ho visto il personaggio di Luka che, per inciso mi piace.

Luka è un po' il ragazzo di cui  tutte una volta nella vita ci siamo invaghite, più grande, musicista, sensibile. 

Quindi è andata da sola l'idea di scrivere una storia ( come se non ne avessi altre da continuare 😭

DOVEVA essere una one shot ma la presenza di Adrien è così forte che non potevo liquidare il loro rapporto in due righe. E così ho scritto ; e scritto e scritto ... e mi sono uscite fuori ventimila parole 😱

Al che ho dovuto necessariamente spezzettare 

Siccome devo tutta ricontrollarla ( ciao grammatica, come stai ? E tu punteggiatura ? ) ho deciso di spezzettarla in tanti piccoli capitoli di più o meno 1000 parole ciascuno.

Visto che ho già scritto tutto saranno pubblicati uno al giorno, salvo imprevisti o catastrofi naturali ( o più semplicemente sperando che non me ne dimentichi ) 

Per chi non l'avesse capito è una Lukanette, chiaramente condita di altre ship. 

Quindi se non concordate la odiate e pensate che sia l'11 piaga di Egitto ... bhe non leggete... altrimenti vi auguro buona lettura e spero in un vostro commento. A presto !















 

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Capitolo 2
*** 1 ***


- Marinette!- gridò Alya saltando al collo dell'amica che dovette reggersi al muro per non perdere l'equilibrio e cadere rovinosamente per terra. 

- oggi alle 6 puntuale - fece la rossa con aria seria puntando il dito a caso davanti alla faccia di Marinette come segno di avvertimento. 

La ragazza fece uno sforzo per cercare di ricordarsi cosa ci fosse di tanto importante da fare "oggi alle 6" sperando che lo sforzo non fosse tanto visibile all'amica, altrimenti avrebbe dovuto spiegare come mai non ricordava assolutamente di avere un appuntamento alle 6. Poi, dopo un tempo indeterminato, le venne in mente l'appuntamento di cui parlava Alya. 

Il concerto. 

Il concerto di Rose, Juleka, Luka e Adrien. 

-Aspetta Alya il concerto è alle 9 , perché dobbiamo vederci alle 6?-

-Ah, allora la tua testolina si è ricordata del concerto !- Fece Alya con sguardo furbo. 

-non me ne ero dimenticata- rispose offesa la mora. 

-se , seh. Diciamo che ti credo. Dobbiamo fare le riprese del backstage ricordi ? E dare una mano a montare il tutto, ti sei offerta tu, te lo ricordi questo ?-

- certo che me lo ricordo-

-non è vero, non ti ricordi un bel niente. Ma io sono una buona amica, la migliore e ti ricordo tutto! Dobbiamo aiutare a montare la strumentazione alle 6 mentre alle 7 i ragazzi faranno le prove e poi la mamma di juleka ci preparerà un rinfresco prima del concerto e subito dopo ...-

L'arrivo irruento di Adrien le interruppe facendo irrigidire all'inverosimile Marinette. 

-ragazze ! Ci sarete stasera? -

-certo biondino che ci saremo e vedi di non farti intrappolare dalla tua famiglia e di presentarti in tempo- fece Alya di rimando contagiata dall'allegria di Adrien. 

- non vedo l'ora di esibirmi davanti ai miei amici! Ci tengo sai ! Dovete esserci! - finì sempre più eccitato per poi salutarle e correre da qualche altra parte. 

Marinette, che non aveva aperto bocca, tirò un sospiro triste. 

- wow siamo passati dal balbettio al mutismo, complimenti!- fece Alya dando una pacca sulla spalla all'amica. 

Lei sospiró ancora più triste. 

- ti ho detto che ci ho rinunciato - 

- non mi sembra proprio- 

- ci sto rinunciando ok? Devo iniziare da un'altra parte - 

- allora non ci stai rinunciando- 

- non mi confondere ancora di più, già è una decisione difficile. Nè il mio cuore nè il mio cervello vogliono collaborare.  Ma dobbiamo partire dalle basi. - 

- le basi sarebbero riuscire a parlargli - 

- su quello ci sto lavorando, giuro!- 

Alya alzó un sopracciglio scettica. 

- e sentiamo "Miss-ci-ho-rinunciato-a-lui-ma-continuo-a-balbettare-e-a-sorridere-con-faccia-ebete", come intendi cominciare dalle basi? - 

- Adrien mi vuole come amica, proverò ad essere questo, solo questo. Magari se smetto di sognare di mettere su famiglia con lui riuscirò pure a fare un discorso decente in sua presenza. - 

- e sei sicura di riuscirci ? -

Marinette si accasciò a terra senza forze. 

- no per niente - disse tristemente - è che niente e nessuno mi ha mai preso come Adrien.  Devo trovare qualcosa per distrarmi altrimenti tutti i miei buoni propositi andranno in frantumi- 

-puoi darmi una mano con il ladyblog! Assorbe tutto il mio tempo e mi servirebbe un'assistente - 

- Decisamente no ! Non perché non voglio stare con te, certo che voglio stare con te mi piacerebbe tantissimo farti da assistente solo che non sono capace ! Io sono un frana ! Ti ho anche cancellato il video della tua intervista con Ladybug ... non coinvolgermi nel lady blog ti prego non voglio fare disastri!!- fece tutto d'un fiato cercando di dissuadere l'amica da un'idea potenzialmente pericolosissima.

- veramente non avevo nessuna intenzione di affidarti la sezione principale del ladyblog, so bene le tue potenzialità nel combinare disastri. Volevo aprire una sezione musicale e inaugurarla con il concerto di oggi. Magari potresti curarla tu. Che ne dici ? - 

- io ? - 

- si, saresti la candidata perfetta! Hai pure disegnato la copertina dell'album di Jagged Stone! Potresti intervistare i membri della band e magari provare ad intervistare Adrien come amico. Con delle domande scritte dovrebbe essere più facile parlargli. E poi ci sarebbero anche gli altri. Magari riesci a cominciare dalle basi come desideri.-

Marinette rimase senza parole. Era un'idea geniale, le avrebbe dato la possibilità di concentrarsi su qualcosa e soprattutto le dava la possibilità di restare comunque vicina ad Adrien. 

Alya doveva averci pensato molto e gliene era grata.

L'abbracció di slancio accettando l'offerta e ringraziando di cuore l'amica.

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Capitolo 3
*** 2 ***


-Juleka dove lo metto questo ?-

- lí in fondo dove sono Alya e Nino, ma prima vanno spostati gli amplificatori, Rose non muoverti vengo a darti una mano!-

Marinette vide l'amica sparire per andare ad aiutare Rose con una cassa pesante. 

Lei portó la cassa che aveva in mano nel punto che le era stato indicato, consegnandola ad Alya e Nino che si stavano occupando di montare l'americana con le luci. 

Era quasi un'ora che stavano spostando casse e oggetti e avevano quasi finito. 

Adrien non si  era ancora visto. 

Ma lei non lo stava cercando, no no, era solo in pensiero per l'intervista, si, per sapere se c'era tempo per l'intervista per la nuova sezione del blog di Alya, se non arrivava in tempo non ci sarebbe stato tempo. 

Si diede una manata in testa per cercare di fermare il flusso dei suoi pensieri. 

Ora doveva pensare ad aiutare, cosa aveva detto Juleka ? L'amplificatore. 

Si, doveva prendere l'amplificatore. 

Si fermò davanti alla cassa squadrandolo. 

Non era propriamente piccolo e non era facilmente trasportabile. 

Quando era trasformata in Ladybug aveva sollevato anche oggetti più pesanti, ma lì la sua forza era in qualche modo amplificata dalla trasformazione. 

Si abbassò per studiare l'amplificatore da vicino con sguardo sospettoso. 

Magari prendendolo di lato poteva sollevarlo e trasportarlo. 

Si immaginó mentre sollevava l'oggetto e inciampava rovinosamente sfondando lo scafo della nave. 

Poi si sarebbe aperto un buco enorme che avrebbe imbarcato sempre più acqua fino a quando la nave non sarebbe affondata e tutti sarebbero morti annegati. 

Fece una faccia terrorizzata  alla scena. 

Forse era il caso di chiedere aiuto a qualcuno per evitare di affondare. 

Una risata cristallina interruppe i suoi pensieri e la costrinse a girarsi di scatto. 

Luka, il fratello di Juleka, era lì e stava ridendo palesemente di lei. 

Marinette arrossì fino alla punta dei capelli. 

- io non stavo ..., era solo che l'amplificatore!dovevo portarlo , ma ho pensato che da sola poteva essere complicato e... volevo evitare di affondare la nave e allora ...- si diede una manata in faccia rendendosi conto che aveva solamente peggiorato la sua situazione. 

La risata cristallina di Luka si alzò più forte.

Chissà da quanto stava osservando. 

Si staccó dal muro su cui era appoggiato e sempre ridendo si avvicinò alla ragazza. 

- sei davvero buffa Marinette ... e fantastica così - 

La faccia della ragazza era di una gradazione che variava dal rosso fuoco al rosso peperone. 

Si rifiutò di dire qualsiasi altra cosa.

Luka le sorrise dolce. 

- ti do una mano a trasportare l'amplificatore, lo prendi da lì ? - 

Annuí e fece come le era stato detto senza fiatare, sempre con la faccia in fiamme e le risatine di sottofondo del ragazzo. 

Quando arrivarono da Alya e Nino, la sua amica li guardò e sorrise furba, dicendo che, se volevano, potevano trasportare anche tutte le casse visto che " insieme funzionavano bene". 

Marinette pensó che non sarebbe mai più tornata al suo colore normale. Anzi probabilmente non si sarebbe più mossa. 

Luka sembrava invece molto divertito e prendendola per mano la trascinò a recuperare il resto della strumentazione. 

- guarda che puoi anche parlarmi - fece sorridendo. 

Marinette scosse la testa forte in senso di diniego. 

Non avrebbe più parlato per il resto della sua vita, diceva solo cose imbarazzanti in presenza del ragazzo. 

Luka rise di nuovo, ma una risata dolce e non canzonatoria. Prima di portare altra roba vicino al palco, sempre tenendo per mano Marinette, la trascinó in camera sua. 

La ragazza,sempre decisa a non parlare, fece una faccia mezza terrorizzata, mezza interrogativa. 

Luka sorrise ancora e la fece accomodare sul letto. 

Prima che potesse dire qualcosa prese la sua chitarra e cominció a suonare. 

- ti faccio sentire un pezzo nuovo che suonerò stasera - disse solamente. 

Mentre la musica cominciava, la ragazza senza accorgersene si rilassò quasi del tutto. 

La canzone era fantastica, frizzante e allegra. Sprigionava forza e tenerezza.

Marinette si ritrovò a storcere il naso quando la musica finì. 

- ma è fantastica ! - disse di getto. 

- allora hai ripreso a parlare - fece soddisfatto Luka.

Marinette richiuse la bocca e scosse di nuovo la testa forte, poi si rese conto della stupidità della cosa e si decise a reagire. 

- si che parlo è che ... oh fa niente, sei bravissimo e la canzone è bellissima ! - 

- grazie - 

- di chi è ?-

- a dire la verità l'ho composta io - 

Lo sguardo sinceramente stupito ed estasiato di Marinette gli riscaldó il cuore. 

- è incredibile , cioè sei ... wow- 

- ahahah, wow mi piace come commento, nessuno mi ha mai detto che sono wow - 

L'imbarazzo riprese di nuovo Marinette che capí di aver nuovamente fatto una figuraccia. 

- se ti piace la musica non vedo l'ora di sapere che ne pensi del testo - 

- c'è anche un testo ? - 

- si certo, lo canterà Rose come al solito. Agli altri ragazzi è piaciuto. - 

- hai scritto tu anche il testo ?  - 

Lui sorrise furbo. 

- mi piace scrivere - rispose solamente. 

- non vedo l'ora di sentirlo - disse Marinette, con un po' troppo trasporto, rendendosi poi conto di essere stata forse troppo irruenta. 

Luka le poggió una mano sulla testa in un gesto affettuoso che destabilizzó un poco la ragazza. 

- allora spero tanto che ti piaccia, l'ho composto pensando ad una persona speciale che ho incontrato. - 

- chi ? - chiese la ragazza curiosa. 

Luka fermò la mano sulla sua testa e sorrise. 

Non c'era ironia o divertimento in quel sorriso ma qualcosa che Marinette fece fatica ad interpretare. 

La sua mano scivoló dalla testa della ragazza lungo la sua guancia in una carezza leggera che rese Marinette sempre più conscia della situazione in cui si trovava, sola sul letto di Luka, con la sua mano sulla guancia bollente e quest'aria così ... indecifrabile.

Luka le strizzó il naso in modo giocoso. 

- magari te lo dirò la prossima volta, adesso torniamo ad aiutare gli altri - 

Marinette ci mise un po' a capire che era la risposta alla sua domanda precedente. 

Non sapendo che altro dire si alzò e cominció a seguire il ragazzo fuori dalla sua stanza quando si sentí un rumore potente di esplosione. 

La nave tremó. 

- che succede ? - chiese Luka guardandosi intorno. 

Marinette invece agì d'isinto e si affacciò alla finestra per studiare la situazione. 

Vide della gente scappare e un'altra esplosione provenire da poco distante. 

- è un attacco akuma, bisogna rimanere sottocoperta, almeno sarete al sicuro - 

- e tu ? - chiese Luka, a cui non era sfuggito il fatto che Marinette non si era inclusa nelle persone che dovevano restare al sicuro. 

- io vado ad aiutare la gente a mettersi al sicuro, potrebbe esserci qualcuno in pericolo - disse risoluta senza nessuna esitazione. 

Prima di uscire dalla stanza guardò Luka negli occhi e disse 

- recupera gli altri e assicurati che stiano bene, mi raccomando - 

E poi corse fuori. 

Luka non fece quello che la ragazza gli aveva detto. Pensó che gli altri, che si trovavano alle spalle rispetto alla fonte dell'esplosione, fossero più che al sicuro. 

Piuttosto guardò fuori dalla finestra in attesa. 

Era interessante notare come il carattere di Marinette cambiava nei momenti di difficoltà. 

Diventava grintosa e sicura di se, una persona su cui contare. 

Aveva una mezza idea sul perché. 

Attese guardando alla finestra cercando di osservare quello che sarebbe accaduto.

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Capitolo 4
*** 3 ***


Adrien  tamburellava con il piede in macchina mentre veniva accompagnato al luogo di ritrovo per il concerto.

Voleva arrivare prima ma Natalie non aveva assolutamente permesso che lui partecipasse ai preparativi, troppi rischi. 

Per come la vedeva lui sembrava semplicemente che si fosse defilato e che avesse lasciato i lavori pesanti ai suoi amici per poi arrivare bello fresco per le prove e per il concerto.

Aveva mandato un messaggio a Nino per avvisare del suo ritardo e aveva ricevuto un "no problema  bro, ti aspettiamo " come risposta. 

Adesso non vedeva l'ora di arrivare per tentare di dare almeno un ultimo contributo. 

Improvvisamente la sua auto inchiodó e si trovò invischiato in una serie di tamponamenti a catena davanti a lui. 

Il gorilla e Natalie uscirono improvvisamente dall'auto per guardare  cosa stesse succedendo. 

La gente cominció a scappare investendoli. 

Per Adrien era un occasione. 

Ne approfittó per dileguarsi e far perdere le sue tracce.

Senza indugiare oltre si trasformó. 

 ****************************************

 

 

 

"Ben fatto" gridarono i due supereroi di Parigi dopo l'ennesimo attacco sventato. 

Chat Noir si giró per lanciare un sorriso complice alla sua compagna ma la malizia fu sostituita da un sospiro di rassegnazione.

Ridacchiò vedendo che la sua compagna non lo stava più guardando ma era già corsa in giro ad aiutare la gente coinvolta nell'attacco. 

Sorrise con tenerezza mentre la guardava prodigarsi per il bene degli altri. 

La sua lady era così, veniva sempre prima il bene del prossimo. Per questo la adorava, la amava. 

Decise di aiutarla a rimettere in sesto i passanti per i minuti che rimanevano al suo miracolus. 

Ad un certo punto senti un'altra voce gentile unirsi alle loro due. Una voce che conosceva. 

-Luka? - 

Luka alzò la testa sentendosi chiamato e si guardò intorno. 

Chat giró la testa fingendo di non essere stato lui a chiamarlo, non voleva farsi scoprire. 

Anche Ladybug alzò lo sguardo verso il ragazzo sorpresa. 

- Cosa ci fai qui, non eri sulla nave ? - chiese quasi sovrapensiero.

Luka guardó in direzione della ragazza e sorrise notando la sua preoccupazione . 

Quello che successe dopo fu un po' strano. 

Un Luka sorridente si avvicinó all'eroina ancora preoccupata e le posó dolcemente una mano fra i capelli in un gesto quasi abitudinario. 

- non preoccuparti stanno tutti bene, sono stato attento - disse dolce, lasciando Ladybug completamente stranita con uno sguardo vacuo. 

Chat Noir che aveva assistito alla scena rimase ugualmente stordito, non capendo quel gesto che sembrava così sbagliato. 

Solo il suono dei miracolus che scandivano lo scorrere del tempo lo fece svegliare dal suo torpore. 

Avvisó la sua compagna che dovevano andare e insieme percorsero qualche metro per poi salutarsi e allontanarsi.

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Capitolo 5
*** 4 ***


Adrien era silenzioso. 

Era tornato da Natalie e dal gorilla dicendo di essersi nascosto dall'akuma, e dopo era stato accompagnato finalmente al punto di ritrovo per il concerto. 

Inutile dire che era in ritardo e sicuramente non avrebbe potuto esssere più di nessun aiuto,  ma almeno poteva esibirsi.

Aveva perso un po' di entusiasmo.

La scena tra Ladybug e Luka lo aveva turbato.

Non aveva osato chiedere niente alla sua partner perché sembrava sorpresa almeno quanto lui, ma a questo punto un dubbio gli rodeva il cervello da una decina di minuti. 

Possibile che Luka sapesse chi si celava dietro la maschera di Ladybug? 

Improbabile ma non impossibile. 

Eppure quel comportamento così familiare come se fossero amici di vecchia data ... 

Ladybug non aveva ricambiato la spensieratezza del gesto  però ... 

Cosa intendeva Luka con quella frase ? 

Voleva rassicurarla ? 

Si sentì quasi in dovere di dover fare anche  lui un qualcosa per farle capire la sua importanza 

Poi gli venne in mente un'idea. 

La canzone. 

Avevano provato una nuova canzone, da quello che sapeva era stata composta da Luka e Juleka. 

Sembrava perfetta per Ladybug era la prima cosa che aveva notato, ma quando aveva chiesto a chi fosse dedicata, la ragazza gli aveva risposto che era ispirata a tutte le donne forti sulla terra in grado di proteggersi da sole e che ognuno poteva dedicarla a chi voleva, lei per esempio pensava a sua madre. 

Lui continuava a vederci solo Ladybug. Era la donna più forte che conoscesse. 

Se Ladybug conosceva Luka forse sarebbe stata presente al concerto.

Aveva deciso. Quella sera avrebbe dedicato quella canzone a lei. Sicuramente avrebbe capito. 

 

 

 

 

 

********************************************

 

 

 

 

 

 

- pronto Marinette , terra chiama Marinette, Marinette rispondi , rispondi ? Non rispondi - 

-eh? -

- oh un segno di vita! Bene, quanti anni hai ? - 

- in che senso Alya? - 

- oh no, non riesce a rispondere neanche a semplici domande, la stiamo perdendo - 

-Alya ??? Non ti sembra di star esagerando ? - 

- ah sei tornata, bene prima che rientri in pieno possesso delle tue facoltà mentali come è andata con Luka ? -  

- p..perché deve essere successo qualcosa ? -

- perché vi ho visto collaborare in modo molto affiatato e poi c'è stato l'attacco e potreste esservi appartati insieme per difendervi dal pericolo. - 

- non è successo niente di quello che pensi soprattutto durante l'attacco akuma- 

- e non vi siete nascosti per proteggervi, insieme ? - 

- ci siamo nascosti divisi Alya, divisi e .. - 

- è arrivato Adrien- 

L'arrivo di Nino interruppero la conversazione tra  le due ragazze. 

Come un divo del cinema il ragazzo biondo arrivò sulla nave risplendendo di luce propria. 

Marinette si morse le labbra. 

Possibile che bastava così poco per mandarla in crisi ? Come poteva sul serio cercare di essere sua amica? 

Pensò al piano di Alya. Le serviva una distrazione.... l'intervista. 

- ora che è arrivato Adrien posso fare l'intervista - disse. E l'amica le sorrise incoraggiandola.

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Capitolo 6
*** 5 ***


 

 

**************

- sono tutte cover quelle che suonate ? - chiese Marinette rivolta alle quattro persone davanti a lei. 

Luka,Adrien, Juleka e Rose si erano seduti su una panca e Alya stava riprendendo tutto con il suo cellulare mentre Marinette intervistava i 4 membri della band con le domande che si era preparata. 

- non tutte - rispose il ragazzo più grande

 - qualche canzone la scriviamo noi - nel dirlo fece un grande sorriso alla ragazza che distolse lo sguardo per non distrarsi. 

- e a chi vi ispirate quando componete le vostre canzoni ? - disse, guardando Juleka. 

Rose prese la parola al suo posto. 

- l'ispirazione la prendiamo dalle cose che ci piacciono. A me per esempio piace il rosa e le cose dolci. Anche le persone forti e indipendenti. Proprio a queste persone è ispirata questa canzone. Le persone su cui contare - disse e guardò con un dolce sorriso Juleka che ricambiò. 

Marinette sentí di essersi intromessa in qualcosa di personale e in imbarazzo annunciò che l'intervista era finita. Soddisfatti i ragazzi si alzarono e cominciarono ad avviarsi all'uscita. 

Marinette rimase sola, tutta presa da quello che doveva scrivere sull'articolo quando fu fermata da una mano. 

Alzò gli occhi per ritrovarsi davanti quelli verdissimi di Adrien. 

- Marinette devo parlarti- 

Marinette si guardó intorno per cercare qualcun altro, ma non c'era nessuno. 

Voleva parlare proprio con lei? 

- riguarda l'intervista, devo dire una cosa importante e posso fidarmi solo di te- 

Marinette perse un battito. Cominció ad andare in iper ventilazione e l'agitazione saliva sempre di più. 

Poi pensò che questa era la sua occasione, se voleva fare la parte della buona amica era il momento giusto per iniziare. 

- c..erto , dimmi pure -

Adrien sorrise leggermente più rilassato. 

- riguarda la nuova canzone di cui stavamo parlando prima. So che non l'hai ancora sentita ma ti posso assicurare che la musica è una bomba - 

Marinette annuì fingendo di non aver davvero sentito la canzone. Si sentiva un po' in colpa ma non poteva smontarlo in quel modo, sembrava davvero emozionato. 

- non ho capito cosa posso fare io per te , cioè l'hai detto tu che devo fare qualcosa non che devo farla per forza o voglio farla, solo ... ahhh - tiró un sospiro frustrato e tentó di calmarsi. Sicuramente il ragazzo non aveva capito niente.

- dimmi solo cosa ti serve  e cercherò di aiutarti -  disse abbassando lo sguardo.

Adrien, che la stava guardando perplesso, sorrise. 

- vorrei che scrivessi una cosa per me nell'intervista- 

Marinette sbatte le palpebre perplessa. 

- se si tratta solo di questi si , cioè certamente potevi anche dirmelo prima - 

- no, non volevo che gli altri sentissero per questo ho detto che potevo fidarmi solo di te - 

- ah ..ok - 

Marinette cominció a sentire una strana sensazione allo stomaco, un calore ma non era ancora sicura che fosse una sensazione piacevole. I suoi sensi la mettevano in allerta su qualcosa. 

- non so bene come funzionano queste cose quindi scusami se ti potrò sembrare un po' strana come richiesta - fece il ragazzo passandosi una mano imbarazzata tra i capelli biondi. 

- ecco... io volevo ...., quando parlerai della canzone mi chiedevo se potessi scrivere anche che c'è una persona a cui vorrei dedicarla io -

- eh ? - 

- mi spiego meglio, gli altri membri della band hanno detto a chi è  dedicata. É giustissimo non posso non condividere il loro pensiero, in fondo la canzone l'hanno scritta loro. Però... io quando l'ho sentita ho pensato che fosse dedicata solo ad una persona. Ti ripeto, so che sembra strano, è che sono veramente impreparato in questo campo. Io continuo a pensare che questa canzone è dedicata solo ad una persona, è perfetta per lei, ogni parola la descrive completamente. Il mio kwa... un mio amico mi ha detto che sono fissato e che continuò a vedercela in ogni cosa solo perché sono innamorato. E allora ho pensato, vorrei che lei lo sapesse che sono innamorato perso e quale modo migliore? Mi segui fin qui Marinette ? - 

Marinette non si era mossa, con quella strana sensazione di calore che si espandeva nello stomaco sempre piú pressante. 

Capí che il ragazzo le aveva posto una domanda. Apri la bocca per rispondere ma nonnne uscì nessuna parola. Allora la richiuse e annui semplicemente. 

- bene allora avevo pensato, vorrei che scrivessi nell'intervista che un membro della banda dedica questa canzona alla persona che ama. Sai sono sicuro che lei sarà al concerto stasera e quando ascolterà la canzone e leggerà l'intervista capirà immediatamente, ne sono certo. Vorrei che il messaggio arrivasse solo a lei,  è un po' imbarazzante capisci ? Ecco perché non potevo chiederlo a nessun altro, tu sei una persona importante Marinettte e di cui mi posso fidare, lo farai vero ? - disse mettendole le mani sulle spalle e guardandola negli occhi. 

Marinette ancora silenziosa e con sguardo vacuo ripeté il gesto di assenso fatto prima. Siccome il ragazzo di fronte a lei non sembrava tanto convinto si sforzò di stirare le sue labbra in un sorriso e di ripetere il gesto di assenso. 

Questa volta Adrien parve soddisfatto perché l'abbracció di slancio e disse 

- ero sicuro che avresti capito,sei una carissima amica Marinette - 

La ragazza rimase immobile nel suo abbraccio incapace di fare qualsiasi movimento. 

Adrien felice  la lasció e la saluto per dirigersi insieme agli altri prima del concerto. 

Marinette rimase lì immobile al centro della stanza.

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Capitolo 7
*** 6 ***


Marinette rimase lì immobile al centro della stanza. 

Non sentí Tikki che provava a chiamarla nè tantomeno il rumore della porta. 

Si accorse della presenza di qualcuno solo quando sentì una mano posarsi sulla spalla. 

Quando vide gli occhi di Luka guardarla con sguardo triste quasi compassionevole fu come se un'intera scossa elettrica le avesse percorso il corpo. 

Si allontanò scottata e cerco di riprendere il controllo del suo corpo. 

- io  non .. - disse ma nessun'altra parola di senso compiuto riuscì ad uscire. 

Da quanto tempo Luka era lí? Aveva sentito tutto ? Cosa c'era poi da sentire, era solo un amico che chiedeva un favore ad un'amica. Non poteva aver sentito il suo cuore che cadeva a pezzi , vero? 

Inspiró ed espiró profondamente cercando di calmarsi e cercando di impedire alle lacrime di prendere il sopravvento. 

Le labbra tremavano. 

Non voleva piangere, non davanti a lui.

E perché continuava a guardarla in quel modo così .. triste ...non poteva reggere il suo sguardo.

- sto bene giuro. Ora devo andare - disse con uno sforzo tremendo cercando di far sembrare il tono della sua voce calmo e facendo qualche passo verso la porta. 

- Marinette sei qui ? Ho visto che sei rimasta sola con Adrien che vi siete detti ? Marinette? - 

La voce di Alya che si avvicinava alla porta fece crollare tutti i suoi buoni propositi.

Non poteva farcela ad affrontare Alya, lei avrebbe capito subito e non ce l'avrebbe fatta a trattenere le lacrime. 

Non voleva piangere ...

Non voleva parlare con Alya. 

 

Quello che accadde dopo lo ricordava come un sogno, un'immagine annebbiata dal pianto e dallo stordimento. 

Luka la prese con forza con una mano sulla nuca, e  premette la sua faccia nella sua maglietta stringendola in un abbraccio un poco rude, che le schiacciava la faccia e la costringeva a respirare il suo odore. 

Ma era anche caldo, rassicurante e le permetteva di rilassarsi un attimo e lasciare andare delle lacrime silenziose e nascoste dal petto del ragazzo.

Poi disse qualcosa per allontanare Alya e impedirle di entrare nella stanza, qualcosa come il fatto che si stava cambiando e che con lui non c'era nessuno. 

Qualunque cosa avesse detto doveva aver funzionato, perché Alya non entrò e andò a cercarla da un' altra parte. 

Non seppe quanto tempo rimase così, quanto tempo pianse, quante lacrime aveva versato, ma si ritrovo stretta nell'abbraccio calmante di Luka che con una mano le teneva la nuca mentre l'altra scorreva su e giù lungo la schiena, tranquillizzandola. 

Scoprí di aver anche chiuso gli occhi.

Scoprí anche di aver smesso di piangere e di non volersi allontanare da quell'abbraccio. Non solo perché stava bene ma anche perché sarebbe stato imbarazzante. Cosa avrebbe dovuto dire ? Cosa avrebbe dovuto fare ? 

Luka forse sentí il cambio del suo respiro e si accorse del suo imbarazzo perché con molta calma la allontanó da se guardandola negli occhi e sorridendole.

-ora dovrò sul serio cambiare la mia maglietta  -disse indicando i punti in cui era bagnata per via delle lacrime della ragazza. 

Marinette arrossì mortificata. Almeno lui non le aveva chiesto niente, né aveva preteso che ne parlasse. 

Voleva anche scusarsi e ringraziarlo ma al momento non sapeva davvero da dove cominciare per via dell'imbarazzo.

Luka si tolse la camicia rimanendo solo con la maglia a mezze maniche poi si voltò di nuovo verso la ragazza con un sorriso furbo.

- non avevo capito volessi goderti lo spettacolo - disse divertito.

Solo allora Marinette realizzó che il ragazzo si stava per cambiare la maglia esattamente come aveva detto. Lí. Davanti a lei. 

Diventó rossissima e si coprì gli occhi con le mani. 

- scusa io non volevo, scusa scusa scusa esco subito- disse rossissima prendendo la via della porta più velocemente possibile. 

Mette scappava via gli sembrò di sentire una risposta. 

- non mi sarebbe dispiaciuto se fossi rimasta- 

Se lo doveva essere sognata. Se lo era SICURAMENTE sognata. 

Corse via rendendosi conto di non averlo neanche ringraziato.

Luka all'interno della stanza si tolse la maglietta cercandone una pulita e sospirando frustrato. 

Decisamente non era bravo con le parole.

**************************

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Capitolo 8
*** 7 ***


 

La piccola folla che si era radunata sul molo dove era attraccata la nave applaudí dopo l'ennesima canzone. 

Marinette era grata di non trovarsi in mezzo alla bolgia ma di avere un posto riservato in prima fila accanto ad Alya che stava riprendendo tutto. 

Era riuscita a sfuggire alle domande dell'amica. Adrien voleva solo sapere come mai faceva lei l'intervista e lei glielo aveva spiegato e nient'altro, questa era la versione ufficiale che aveva riferito,  anzi questo era veramente quello che era successo. 

Alya più o meno ci aveva creduto, sperava, e insieme si erano dirette al concerto. 

Era ancora emotivamente instabile ma si sentiva in grado di affrontare la serata e la gente. 

O meglio si sentiva in grado di affrontare almeno Alya e le altre. Non era tanto convita però di poter affrontare anche Adrien. 

Al microfono Rose annunció la canzone finale, il brano tanto atteso scritto da loro, che avrebbe chiuso il concerto. 

Adrien la guardó raggiante e complice, poi con sguardo innamorato si rivolse alla folla in cerca di ...

Si senti di nuovo soffocare. 

Vide Alya guardarla di sottecchi e cercó di distrarsi guardando qualsiasi altra cosa.

Incroció lo sguardo di Luka che la stava cercando.

La stava cercando ? 

Quando iniziò la prima nota della canzone il ragazzó con qualche strano incantesimo incatenò i suoi occhi a quelli della ragazza e lo tenne fissi su di lei per tutta la durata della canzone. 

E sempre per quella strana magia precedente nemmeno Marinette riuscì a distogliere lo sguardo.

 

 

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- finalmente ! - grido Nino esasperato facendosi portavoce di un po' tutti I ragazzi che erano stati assaliti dalla folla per complimentarsi con loro. 

Luka era stato portato via da un gruppo di ragazzi più grandi, verosimilmente suoi compagni di classe.

Rose e Juleka erano state assalite da alcune ragazze che volevano il loro autografo. Con Alya stava commentando su quanto Juleka sembrasse meno timida quando suonava. 

Marinette pensó che  doveva essere un fattore di famiglia, ma non fece questo commento ad alta voce.

Pian piano la folla si era diradata e anche Alya era "sparita" nel momento stesso in cui non si vedeva in giro più  neanche Nino.

Era rimasta improvvisamente da sola. 

Si appoggiò alla parete pensando a quanto fosse stata lunga e stancante quella giornata quando dal nulla apparve l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in quel momento. 

 

 

 

Adrien tutto raggiante raggiunse la ragazza prendendole le mani. 

Marinette si irrigidì. Non voleva parlargli ora perché non sapeva come avrebbe reagito, avrebbe retto un confronto? 

- Marinette , allora hai sentito ? -

Marinette deglutì. 

Poteva farcela .

- si, sei ... sei stato molto bravo- disse ringraziando la sua voce che aveva deciso di non tremare.

- e la canzone ? Non è fantastica ? 

- si... bella. Molto bella - 

- lo sapevo che ti sarebbe piaciuta! Non immagini che colpo quando l'ho sentita io la prima volta e ho pensato subito che ...- 

Marinette smise di ascoltare. 

Basta .

Non voleva stare lì .

Non voleva ascoltare quanto fosse fantastica la ragazza di cui Adrien era innamorato, se essere sua amica significava sottoporsi a questa tortura allora non aveva intenzione di farlo.

Voleva fuggire ...

Ad un certo senti una mano sulla spalla e un profumo rassicurante e il senso di panico sembro lasciarla.

- scusa Adrien ma credo di doverti portare via Marinette per stasera - fece Luka frapponendosi fra lei e il ragazzo.

- mi ha promesso che mi avrebbe aiutato a decidere il design per la mia nuova chitarra dopo il concerto, prima che si faccia troppo tardi credo che dovremmo andare- 

Marinette non aveva idea di cosa stesse parlando ma era felicissima di andare via in quel momento. 

- oh scusa non avevo idea che avessi un impegno Mari, potevi dirmelo . Non vedo l'ora di leggere il tuo articolo allora! Ci vediamo a scuola! - fece salutandoli e allontanandosi. 

Luka non aveva ancora tolto la mano dalla sua spalla. 

Passó qualche minuto prima che uno dei due si decidesse a muoversi. 

La prima fu la ragazza, sapeva che toccava a lei. 

-grazie - disse - per adesso è bhe anche per prima, io non penso che ce l'avrei fatta da sola. Vorrei..., posso sdebitarmi? -

Luka sorrise.

- aiutami davvero. Domani devo cercare una nuova chitarra. Poi vorrei che me la decorassi  secondo il mio stile - 

Marinette trovò la richiesta equa anche se il tono piuttosto scortese.

- e come faccio a conoscere il tuo stile scusa? Non ti conosco così bene - fece risentita

Luka sorrise ancora di più in maniera divertita.

- allora rimediamo. Domani alle 7 mi aiuterai a scegliere la nuova chitarra. Ci vediamo alla fontana centrale - 

Marinette sbattè gli occhi. 

- o...ok- disse non potendo dire altro. 

Cos'era quello che aveva appena accettato? Un appuntamento ? 

Non voleva nemmeno pensarlo. No. 

Non era assolutamente  un appuntamento era solo un favore che faceva ad un amico. 

- bene, io... io vado , a domani- disse prima di dirigersi verso casa con la testa in completa confusione-

 

 

 

Luka la guardó andare via per un po', sorridente. 

Aveva voglia di scrivere, quasi quasi avrebbe passato la notte a farlo. 

Si giró per ritornare in camera sua a prendere carta e penna ma si bloccò ritrovandosi davanti Juleka con aria seria. 

- cosa stai facendo ? - chiese la ragazza. 

Luka scosse le spalle con naturalezza. 

- stavo andando a prendere un foglio per ...- 

- a Marinette piace Adrien- disse senza troppi giri di parole. 

Luka ricambió lo sguardo serio della sorella

- lo so - disse - ma a lui non ama lei - aggiunse come a voler far capire che aveva sul serio analizzato la situazione.

- non voglio vederla soffrire - disse ancora Juleka sbarrandogli la strada

Luka la fissó senza più ridere 

- nemmeno io - disse per poi superarla e allontanarsi sotto lo sguardo attento della sorella.

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Capitolo 9
*** 8 ***


 

 -allora hai letto l'articolo ? - fece Marinette rivolta ad Alya 

Alya annuí.

- cosa c'è ? Non ti piace ? Eppure pensavo di non aver fatto un lavoro così pessimo, ci ho pensato tutta la notte -

- l'articolo è molto buono, anzi ..., solo ... - Alya la guardó preoccupata.

- suppongo che hai letto anche la parte dell'intervista e delle dichiarazioni della band- fece Marinette triste capendo cosa voleva dire la sua amica.

- Era Adrien vero? Lo sapevo ....quando te l'ha detto ? - 

- mi ha fermato dopo l'intervista- 

Fece la mora girando lo sguardo per non guardare in faccia l'amica.

- quindi mi hai mentito. Oh Marinette e tu? Come l'hai presa? - 

Lei semplicemente scosse le spalle.

- oh mi dispiace tantissimo, ti ho coinvolto io in questa cosa, non volevo che finisse così, scusami - 

Alya fece per abbracciarla ma la ragazza la bloccó.

Sentiva gli occhi pizzicare.

- no Alya ti prego non qui o potrei non farcela a stare tranquilla. Sto bene .... cioè sto meglio, non ancora bene ma qualcuno mi ha aiutato a non affondare completamente - disse e il suo sguardo involontariamente si posò sulla nuca di Adrien che stava parlando con Nino di qualcosa. 

- sapevo di non avere molte speranze e adesso che so quanto fa male sapere che lui ami qualcun altro ho capito anche di non potermi accontentare della sola amicizia ... penso che rinunciare del tutto sia la soluzione migliore ... - disse triste. 

Alya vedendola così preferì non rispondere e le strinse solamente la mano. 

Marinette sapeva che c'erano altre domande che la ragazza voleva fargli ma in quel momento fu grata che avesse deciso semplicemente di stare in silenzio. 

 

 

 

 

 

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- se sei così inquieta allora vai a parlarle - 

- e cosa dovrei dirle? - 

Rose accarezzó una ciocca di capelli di Juleka mettendogliela dietro l'orecchio. 

Juleka neanche se ne accorse troppo impegnata a guardare preoccupata Marinette che parlava con Alya. 

- ascoltami Juleka, se sei convinta che tuo fratello ci voglia provare con lei e che questo sia un male allora vai e diglielo. Marinette poi prenderà le sue decisioni se andare oggi all'appuntamento con lui o meno. Ma non credo che Luka sia un cattivo ragazzo - 

- certo che non lo è ! - rispose prontamente la mora guardando finalmente Rose negli occhi. 

- allora non vedo il problema. - fece sorridente la bionda.

- è solo che ... - disse ancora guardando di nuovo Marinette. 

Sapeva quanto la ragazza fosse invaghita del compagno di classe. Avrebbe osato dire innamorata, ma... lo sguardo triste e gli occhi lucidi con cui lei fissava Adrien le fecero intuire che era effettivamente successo qualcosa e che forse Luka era davvero l'unico ad aver capito. 

- no, va bene così. Basta che Marinette non soffra e va bene. Magari le parlo appena la situazione si sarà stabilizzata - 

Rose annui convinta. 

 

 

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Me lo lasciate un commentino ?

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Capitolo 10
*** 9 ***


 

 - Marinette sei in anticipo, potrebbe cascare il mondo - 

- ah ah molto divertente Tikki, non volevo solo farlo aspettare- 

- non volevi essere in ritardo al tuo appuntamento - 

- non è un appuntamento - 

- se lo dici tu - 

- Marinette sei già qui ? - 

La voce di Luka fece nascondere Tikki nella borsa alla velocità della luce. 

- no! Cioè, si, sono qui - 

Luka rise e Marinette si diede della stupida. 

- andiamo! - disse semplicemente per evitare di ricominciare a fare figure davanti al ragazzo. 

 

 

 

 

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Il pomeriggio passó sorprendentemente bene e soprattutto molto velocemente. 

Presero un pullman per dirigersi al grande negozio di musica da cui il ragazzo si riforniva. 

Marinette era sulle spine, non sapeva se Luka avrebbe tirato fuori l'argomento "Adrien" ma Luka fu una compagnia meravigliosa. 

Parlarono solo di musica, chiese consiglio alla ragazza per il design della chitarra e le spiegó come cambiava il suono in base al tipo di chitarra.

Marinette si rilassó molto presto. 

Mangiarono un gelato e chiacchierarono del successo del concerto. 

Quando la sera si rimisero in pullman si sentí improvvisamente stanchissima. 

Tutto il nervosismo che aveva avuto durante l'uscita era esploso in una bolla e ora la faceva sentire esausta. 

Da quando si erano seduti in autobus Luka non aveva più detto una parola. 

Stava con la testa poggiata sulla mano e fissava il paesaggio notturno fuori dal finestrino. 

Marinette si ritrovó a fissarlo. 

Quell'uscita le aveva fatto bene, la compagnia di Luka le aveva fatto bene. 

Sbadigliò. 

Non sapeva di sentirsi così stanca. 

Sperò che il ragazzo non lo interpretasse come un segno di noia, non si era affatto annoiata! 

Luka allungó il braccio e lo avvolse attorno alle sue spalle e la avvicinó a se costringendola a stendersi e a poggiare le testa sulle sue gambe.

Marinette spalancò gli occhi. Giró la testa verso il volto del ragazzo e dal basso  lo fissò aspettando ...

Aspettava che cosa ???

Non lo sapeva nemmeno lei.

Il ragazzo sorrideva e la fissava mentre la sua mano accarezzava dolcemente il braccio su e giù. 

Nessuno parlava. 

Lei non si era lamentata ne opposta quindi il ragazzo continuó con quel movimento morbido sul suo braccio.

Quelle carezze la facevano sentire più calma e tranquilla. 

Emise un sospiro. 

Voleva dire qualcosa, ma sul serio, cosa ...? 

Ci pensò il ragazzo ad interrompere il silenzio.

-grazie per essere venuta con me oggi- disse continuando ad accarezzarla dolcemente.

Marinette sorrise.

- adesso siamo pari - fece riscoprendosi più audace di quanto credeva.

- no, non ancora  - disse invece lui sorridendo sghembo.

Marinette aggrottò la fronte,  cos'altro poteva fare per sdebitarsi con la gentilezza del ragazzo?

Poi ad un certo punto si trovò a trattenere il respiro. 

Il ragazzo aveva cambiato il ritmo delle sue carezze. La sua mano dal braccio era scesa pian piano a sfiorarle la pancia con una sensazione che mandó una scarica di brividi lungo la sua schiena. 

Si contorse leggermente. Quelle mani ... che stavano facendo ? Passavano dalle sue braccia al suo stomaco e risalivano di sopra verso le sue guance. Ogni volta che toccavano la sua pancia o sfioravano il suo collo si sentiva bruciare. 

Luka non lasciava un attimo i suoi occhi.

Si sentí come se volesse lamentarsi ma sapeva che non era ... che non doveva ... 

Guardò implorante il ragazzo come per chiedergli di fare qualcosa, smetterla? Voleva che smettesse ? Non ne era così sicura. 

A quello sguardo Luka si avvicinó al suo viso velocemente, e lei di scatto chiuse gli occhi. 

Sentí le labbra morbide e umide del ragazzo posarsi sulle sue e schiuse le proprie inspirando il suo odore e muovendosi leggermente. 

Cosa stava succedendo ? 

Dopo qualche infinito secondo Luka si saccó e la guardò di nuovo sorridente. 

- ecco, adesso siamo pari-

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Capitolo 11
*** 10 ***


 

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-Marinette hai visto i commenti sotto il tuo articolo? I follower stanno impazzendo trovano tutti che sia un'idea geniale - 

- uhm uhm- 

- hanno messo soprattutto un sacco di commenti riguardo la dichiarazione d'amore di Adrien , quello è vero, ma ciò non toglie che l'hai scritto divinamente e sei stata capace di coinvolgere tutti - 

- uhm uhm- 

- non stai ascoltando vero ? - 

-uh uhm-

- guarda Adrien nudo che fa la lap dance - 

- uhm - 

Alya sospiró.

Quella mattina Marinette era completamente tra le nuvole molto più del solito.

-allora ... - fece l'amica posizionandosi proprio davanti alla sua faccia in modo che non potesse fingere di ascoltarla- mi vuoi dire cosa ti succede o devo indagare per conto mio? E non so se ti darebbe piacere poi. Non voglio forzarti per questo ti do ancora , diciamo mezza giornata - 

Marinette la fissó disperata. 

Cosa avrebbe dovuto dire ad Alya ? 

Cosa era successo ieri ? 

Aveva mezza giornata per pensarci. 

Dopo che Alya si fu allontanata però capi che i confronti e i problemi non erano finiti. 

Si ritrovó davanti un'altra persona che non si aspettava. 

- Marinette posso parlarti? - 

- Juleka ? , certo dimmi - 

La ragazza sembrava davvero imbarazzata e a disagio tanto che Marinette cominció a preoccuparsi. 

- io so benissimo che non sono affari miei e non voglio intromettermi, giuro ...- 

Marinette guardó la ragazza stranita.

Stava balbettando ? Una lampadina si accese nella sua testa.

Forse cominciava a capire il problema dell'amica.

Sospiró forzando un sorriso... 

E se voleva parlare di Luka ? 

Fingere,  mentire ? Che doveva fare ?

- non sto capendo Juleka - disse fingendo davvero di non capire. 

Oh, invece stava capendo benissimo.

La ragazza di fronte dall'imbarazzo ondeggiava leggermente, mentre lei faceva la finta tonta e la guardava con finto sguardo curioso. 

Non voleva essere cattiva ma se Juleka non avesse avuto il coraggio di affrontare l'argomento lei avrebbe tirato un sospiro di sollievo, quindi non aveva intenzione di aiutarla e rendere il tutto meno imbarazzante. 

Purtroppo per lei Rose sopraggiunse quasi subito in suo soccorso. 

Rose era molto meno timida di Juleka e venne subito al punto. 

- Juleka vuole sapere se stai uscendo con suo fratello - 

Diretta e letale. 

Marinette non si capacitava di come potesse esserci tanta forza nel corpicino di una come Rose. 

Non finse neanche di essere sorpresa alla domanda, stava ancora decidendo cosa rispondere. Stava uscendo con Luka ? 

Optò per la verità.

- non lo so - disse abbassando lo sguardo. Poteva sembrare strano ma era vero, non lo sapeva. Erano una coppia strana, lei era timida e lui silenzioso. Era difficile capire qualcosa visto che nessuno dei due estrernava i propri sentimenti. 

Non che Luka non fosse stato chiaro, a meno che non se lo fosse sognato, quello che le aveva dato era proprio un bacio. 

Ma poteva essere un semplice ringraziamento, poteva essere una cosa fra amici, magari amici stretti ? Ci si bacia tra amici ? 

E lei poi aveva ricambiato ? 

Non se lo ricordava . 

Non lo sapeva. 

Il "non lo so " era davvero la risposta più sincera che potesse dare. 

Vedendo le facce confuse delle sue sue amiche decise di aggiungere qualche altra parola. 

- Siamo usciti ieri - disse - ma suppongo che tu lo sappia. Ma non ci stiamo vedendo tipo regolarmente,  - continuó.

- quindi vuol dire che non vi vedrete più dopo ieri ? - chiese Rose cercando di capire.

- no ! - rispose Marinette con urgenza come se solo il pensiero di non vedere più Luka fosse la cosa più spaventosa del mondo. 

Poi, resasi conto del modo in cui aveva risposto, arrossì imbarazzata. 

- cioè io non volevo dire che non ci vedremo più,  ci vedremo credo, non lo so se ci vedremo ... cioè a me farebbe piacere,  forse , ma non so se lui ...., con questo non voglio dire che io voglio invitarlo fuori per un appuntamento o cose del genere , neanche ieri era un appuntamento , vero ci eravamo messi d'accordo però ... Ahhh ! - sospiró mettendosi le mani tra i capelli. 

Come poteva essere così incapace di gestire i suoi sentimenti?

Juleka la fissó triste.

-sapevo che sarebbe stata una pessima idea - mormorò .

Rose diede una pacca consolatoria ad entrambe e propose una bella cioccolata calda il pomeriggio stesso per parlarne tutte insieme in un luogo più tranquillo. 

Marinette pensò che non voleva andarci ma annuí impossibilitata a rifiutare. 

E subito dopo le venne in mente che doveva ancora affrontare Alya. 

Cercó di mettere a punto un piano per fuggire dall'aula senza doverlo fare. 

 

 

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Capitolo 12
*** 11 ***


Ladybug schivò un attacco lanciato dal nemico di turno nascondendosi dietro un palazzo. 

Chat Noir non era ancora arrivato. Pensò che forse era meglio così. Non era così tanto desiderosa di concludere in fretta quel combattimento. 

Aveva un appuntamento con Juleka e Rose in gelateria ma l'attacco akuma le aveva impedito di andare. 

Non era per nulla contrariata e si sentiva un po' in colpa per questo. 

E aveva anche detto una bugia ad Alya per non parlarle e quindi si aggiungeva anche questo a farla sentire in colpa. 

Il combattimento era uno splendido diversivo al caos nel suo cervello. 

Mentre tentava ancora di temporeggiare scappando e nascondendosi sentí arrivare Chat Noir. 

Ok era il momento di combattere sul serio. 

Con un sospiro scosse la testa per liberarla dai pensieri negativi e si gettò nella mischia. 

 

 

 

 

******************

 

 

 

 

 

- Ben fatto - fecero i due supereroi colpendo il pugno come erano abituati a fare.

Chat Noir non aveva usato il suo cataclisma e aveva quindi ancora un po' di tempo. 

Inoltre era impaziente di sapere una cosa cosí afferró la ragazza per il braccio. 

- My Lady, ti va di parlare ? - disse sorridente. 

Marinette si chiese perché diavolo oggi volevano tutti parlarle ... aveva qualcosa in faccia ? Sospirando pensò  che parlare  con Chat Noir era sicuramente più allettante che andare all'appuntamento con le sue sue amiche  quindi senza esitare oltre  annuì . 

- non ho molto tempo però - aggiunse riferendosi ai suoi orecchini che si stavano scaricando dopo aver utilizzato il suo super potere. 

Chat Noir sorrise comprensivo e la precedette su un tetto. Ladybug lo seguì subito dopo.

- bella Parigi vista da quassù - cominció Chat Noir per rompere il ghiaccio.

- cosa volevi dirmi gattino ? - fece lei cauta non capendo il motivo di quella conversazione. 

Chat noir sembro ricordare.

- Oh si volevo parlarti del concerto di un paio di giorni fa , lo hai sentito vero ? - 

La ragazza sbiancò.

- e tu come lo sai ? - 

- allora ho indovinato eri presente ! - fece tutto soddisfatto. 

Ladybug esitó.  Cosa voleva sapere ? 

Decise di tenersi sul vago. 

- c'ero io come un sacco di altra gente- disse cauta.

- oh bhe si ... in effetti ... comunque c'ero anche io , nei miei panni civili intendo - 

Ladybug lo guardó più sospettosa . Cosa voleva dirle ? Che l'aveva riconosciuta ? Era davvero possibile ? 

Chat continuó a parlare.

- volevo sapere come ti è sembrato il gruppo ? Sono stati fantastici vero? - 

- si, molto bravi- 

- già , davvero forti anche se ... - Chat Noir esitó come se volesse arrivare al punto che tanto gli premeva - devo dire che la canzone che mi è piaciuta di più è stata l'ultima , io l'ho trovata una bomba- 

- si , molto bella - 

- vero ? Ero sicuro che ti sarebbe piaciuta - 

- non venirmi a dire frasi sdolcinate del tipo abbiamo gli stessi gusti -

Il gattino ride.

- abbiamo esattamente gli stessi gusti principessa! - fece convinto - ma in realtà volevo chiederti se avevi ascoltato bene la canzone - 

Ladybug parve sorpresa.

- certo che l'ho ascoltata, ero al concerto ti ho anche detto che mi è piaciuta - 

Gli occhi di chat sembravano brillare. 

- sai io credo che quella canzone fosse dedicata a te, ti descrive perfettamente, ho anche letto l'intervista sul blog di qualcuno che diceva di dedicarla al suo amore segreto, trovo azzeccata anche quella dichiarazione...- disse ardente. 

Speró davvero che la ragazza cogliesse il messaggio che voleva inviarle.... ti descrive ... la canzone dedicata all'amore segreto... doveva averlo capito ! 

Lei invece rimase interdetta, guardandolo come se fosse un alieno. La dichiarazione? La canzone ? Dedicata a lei ? Ma cosa volevano tutti oggi ? Non sapeva cosa rispondere e si sentiva in profondo imbarazzo. 

Cominció a balbettare cercando di accampare scuse per interrompere quella conversazione.

- ah ..oh ehm grazie,ma sai credo che ognuno possa dedicarla a chi vuole, ehm  sai anche ... Anche un mio amico l'ha dedicata alla persona che ama sai .. quindi non è che fosse dedicata a me ... non che non mi faccia piacere  che tu pensi che ...- 

( diamine perché doveva uscire così tanto il suo lato Marinette in questo momento! )

Il suono dei suoi orecchini la salvarono da una situazione sempre più imbarazzante. 

Salutó con garbo il suo compagno e andò via. 

Anche Chat Noir la salutò.

Non era riuscito a dirle tutto quello che voleva ma la frase  di ladybug lo aveva colpito. 

"Anche un mio amico l'ha dedicato alla persona che ama" 

Perché l'immagine di Luka e Ladybug gli era tornata in mente d'improvviso?

Poteva non centrare nulla.

Ma lei aveva detto un suo amico ...

Tornó a casa con uno strano senso di angoscia.

 

 

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Capitolo 13
*** 12 ***


*****************************

 

 

Juleka posò il telefono e sospiro guardando Rose.

- Marinette ha appena mandato un messaggio, è stata bloccata da un attacco akuma, non ce la fa più a passare- 

Rose fini di bere rumorosamente il suo te.

- va bene possiamo fare domani pomeriggio - 

- non sono sicura che voglia parlarci - 

- dici? - la bionda ci penso un po' su - forse non vuole che ci intromettiamo - 

- ma avevo ragione è totalmente confusa ! È sempre stata innamorata di Adrien e adesso mio fratello ... vedi come l'ha ridotta ?  E poi non sono preoccupata solo per lei ... non voglio che neanche lui si illuda per nulla ... - fece triste Juleka poggiando la testa sulle braccia.

Rose abbracciò dolce l'amica.

- sai, non credo che Marinette sia tipo da illudere le persone ... e Luka è una delle persone più dolci che io conosca... inoltre ... ho l'impressione che nessuno dei due abbia bisogno di protezione ...- 

Juleka alzò la testa per rispondere ma il suo sguardo si posò stupito sulla persona che stava in piedi dietro l'amica 

-L..Luka ? - 

- sorellina , ciao ! Ciao Rose! - 

Rose si giró contenta.

- ciao Luka stavamo parlando di te ! - fece senza nessuna remora.

Juleka la guardó con odio. Come poteva essere così diretta ? 

- davvero ? Spero non male - 

- no no , Juleka è convinta che .. - 

- Rose ! - 

Rose si mise le mani sulla bocca come un bambino beccato a fare una marachella e scosse le spalle a mo di scuse verso Luka.

I due fratelli si guardarono per un attimo intensamente fino a quando non squilló il cellulare di Luka. 

L'espressione sul suo volto cambió e si addolcì. 

Rispose con un sorriso sulle labbra. 

- Marinette ? Come va ?  - 

Juleka sgranò gli occhi. Al telefono era Marinette ? 

-  ti aspetto tra cinque minuti alla fontana - 

Fece il ragazzo continuando a parlare con l'amica.

Rose guardó Juleka.

- non ha tempo per noi ma per qualcun altro si ... ti ho detto che ti stavi preoccupando troppo - 

Luka chiuse il telefono e salutó le ragazze. 

Juleka si alzò di scatto. 

- aspetta ... la stai solo confondendo. Così ... la stai solo confondendo ... se non sei chiaro con lei non lo capirà mai ... ecco- disse cercando di reprimere tutti i suoi dubbi.

Luka sorrise.

 - grazie per il consiglio sorellina.-

 

 

 

 

*****************

 

 

 

 

 

 

- non ho capito il tuo comportamento , dai buca alle tue amiche, eviti Alya , scappi da Chat Noir, tutto per non affrontare conversazioni scomode e decidi di chiamare qualcun altro per parlare ? - Tikki ka guardava scettica.

- bhe ne avevo bisogno - rispose Marinette agitata.

- avevi un sacco di persone con cui potevi farlo-

- lo so ! Ma loro mi avrebbero chiesto ... fatto domande a cui non so dare una risposta ! - 

- e Luka può aiutarti a trovarla ? - 

Marinette sospiró.

- non mi piace mentire, devo assolutamente capire cosa ... cosa è successo ieri - 

Tikki annuì ridacchiando.

Marinette era in piena crisi adolescenziale. 

Non aveva mai pensato di vederla con qualcun altro che non fosse il protetto di Plagg, ma era convinta che la ragazza dovesse fare le sue scelte da sola. E l'avrebbe accettata sempre. 

 

Luka arrivò qualche istante dopo costringendo Tikki a nascondersi.

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Capitolo 14
*** 13 ***


 

La salutó con un sorriso. 

Lei riuscì a malapena a muovere le labbra. 

Una strana sensazione le stava contorcendo lo stomaco. 

Aveva fatto la scelta giusta chiamandolo ? 

Perché non pensava mai prima di fare qualcosa ?

 

Luka si avvicinó a lei sorridente con la mano ancora alzata in segno di saluto ma senza toccarla o avvicinarsi troppo.

Marinette gliene fu grata, non sapeva come avrebbe reagito ad un suo tocco.

Intercettando il disagio della ragazza rimase a distanza di sicurezza e si sedette sul bordo della fontana. 

- allora Marinette , volevi parlarmi ? -

Marinette emise un lungo sospiro rassegnato.

- oggi in verità non volevo parlare con nessuno - disse più a se stessa che per riaspota all'altro ma Luka sentí lo stesso.

- allora possiamo stare seduti in silenzio - fece semplicente alzando la testa e guardando il cielo.

Marinette ridacchiò . 

Ecco perché chiamare Luka era la cosa migliore da fare, lui sapeva sempre cosa dire nel momento giusto per farla rilassare.

Si sedette anche lei sula fontana.

- direi che è una buona idea- fece imitando il ragazzo .

Rimasero un po' così tra i loro pensieri mentre gli abitanti di Parigi passavano accanto a loro e  le macchine sfrecciavano rumorose in strada.

Poi Marinette abbassò lo sguardo decisa a parlare. Si accorse che Luka non stava fissando più il cielo ma guardava lei, chissà da quanto. 

Arrossì leggermente ma decise che non si doveva far intimidire. 

- cosa ... - cominció ma si interruppe ? Cosa avrebbe dovuto chiedere ? Cosa era successo ieri ? Cosa stava facendo Luka ? Cosa erano loro ? erano qualcosa ? 

Evidentemente tutte i suoi pensieri si erano palesati sulla sua faccia perché Luka sembró intercettarli e sorridere comprensivo. 

Allungò un braccio e prima che la ragazza potesse fare qualcosa la spinse verso di se in un abbraccio che la costrinse praticamente a spalmarsi sul suo petto.

La faccia di Marinette diventó bordeaux e si immobilizzó.

Come ci era finita in quella situazione ? Qualcuno poteva vederla così imbarazzata? Quel posto era pieno di gente ! 

Schiacció ancora di più la sua faccia rossissima contro il petto del ragazzo che la stava stringendo. 

Voleva dire qualcosa,  ma cosa ? 

-perché ? - chiese infine non sapendo bene che altro aggiungere. 

- perché mi andava - disse semplicemente l'altro, rimanendo volutamente sul vago... quella risposta poteva adattarsi a tutti i significati del suo perché.

Marinette trovó quella risposta tremendamente ingiusta e infantile , non si poteva fare qualcosa del genere semplicemente perché ti andava! 

Si staccò dal suo petto con forza e con aria imbronciata, pronta a dirglielo, ma il ragazzo la interruppe prima che potesse parlare.

- tu mi piaci Marinette - disse con semplicità e calore.

La ragazza richiuse la bocca totalmente scioccata.

Quello sguardo così intenso era insostenibile e per non bruciare ributtò il suo viso sul petto del ragazzo, facendo attenzione a nascondersi il più possibile fino a scomparire.

Lui rise per questa reazione infantile e si posizionò meglio per farla accomodare.

Dopo qualche secondo Marinette dalle profondità della maglia di Luka parló.

- a me piace Adrien ... credo- 

Luka sorrise un po' triste e le accarezzò la testa.

- lo so - disse e in quel momento la ragazza si accorse di aver detto la cosa peggiore che poteva dire. 

Come aveva potuto ? Era semplicemente la prima risposta che le era venuta in mente, insomma aveva passato una vita a ripetersi che le piaceva tutto di Adrien, era logico che avrebbe risposto in quel modo ! 

Come poteva aver dato una risposta così crudele ? aveva appena detto al ragazzo che a lei credeva di piacergli Adrien..

Aspetta ... credeva ? Non ne era più sicura ? 

- quel credo mi fa ben sperare però - aggiunse il ragazzo quasi le avesse letto nella mente.

 

Marinette sollevò finalmente la faccia con il terrore di vedere il volto di Luka freddo. 

Non fu così. 

-Non ti arrabbierai se continuerò a starti accanto e a sperare che un giorno tu possa ricambiare i miei sentimenti ? -

Marinette sbatte le palpebre.

Non stava capendo.

- oppure se vuoi sparirò dalla tua vita adesso , e non mi vedrai più pe..-

-no! - fece con urgenza afferrandogli la felpa e fissandolo negli occhi.

- non te ne andare - 

Non sapeva perché ma non voleva che lui se ne andasse.

Non voleva,  avrebbe combattuto affinché non fosse successo.

Non doveva succedere... 

Perché si sentiva sul punto di piangere ? 

 

 

Il ragazzo sorrise sghembo.

Aveva ottenuto esattamente l'effetto desiderato.

Sapeva che Marinette era innamorata di Adrien ma voleva farle capire che lui era pronto a darle tutte le attenzioni e l'amore che l'altro ragazzo non sembrava volerle dare.

Ma dirglielo e basta ... non sarebbe servito a nulla, doveva essere lei a capire quanto importante era il loro rapporto.

E quella faccia al limite della disperazione, quello sguardo supplicante era per  lui la cosa più adorabile che avesse mai potuto chiedere.

Le posò le mani sulle guance.

- e va bene non me ne andrò - disse con finto fare annoiato - ma questo ti costerà un piccolo prezzo da pagare - continuó.

La ragazza lo guardò interrogativa ma determinata come se il suo volto volesse dire "sono disposta a tutto"

La adorava, il mix di insicurezza e forza che emanava era inebriante. E adorava stuzzicarla e vedere le sue reazioni.

Le prese le guance e si avvicinó dandole un bacio veloce, senza concedere il tempo di capire. Poi si allontanò per guardare il suo volto sorpreso.

Eccolo il suo "prezzo da pagare"

- ovviamente oltre a questo dovrai uscire con me- aggiunse.

Marinette ritorno ad arrossire e ributtó la faccia nella sua maglietta. 

- non puoi andare in giro a fare cosí... mmm- disse imbarazzata facendo ridere di gusto. 

Vide le sue orecchie diventare più rosse .

L'istinto di baciarla ancora era forte.

- si sta comodi lì sotto ? - disse provocatorio parlando con  l'ammasso di capelli incollati alla sua maglietta. 

- sto comodissima e non ho intenzione di alzarmi- fece la ragazza orgogliosa e imbarazzata al contempo. 

Luka rise di nuovo e le accarezzò la testa. Anche lui stava benissimo in quello che pian piano era diventato un abbraccio caldo. 

Non si poteva di certo lamentare.

 

 

 

 

 

**************************************

 

 

 

 

Poco distante la maccchina di Adrien stava passando proprio davanti quella fontana mentre l'autista lo accompagnava alla sua lezione di scherma. 

La sensazione di angoscia dopo aver parlato con Ladybug era ancora latente e lo faceva restare sempre vigile, così come la sensazione che aveva avuto pensando a Ladybug e Luka. 

Guardava fuori dal finestrino per sottrarsi da quei pensieri quando vide proprio la persona che lo stava assillando. 

Luka era seduto sulla fontana e stava abbracciando ...

Adrien si sporse per guardare meglio ma ormai erano già andati oltre. Poteva tranquillamente non aver visto bene ma ... quella era Marinette ? 

Ma cosa stava succedendo ?

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Capitolo 15
*** 14 ***


 

- allora ? - disse Alya seduta davanti all'amica con sguardo severo. 

Marinette era leggermente spaventata. 

Sapeva che Alya era furiosa per essere stata evitata  e aveva anche il sospetto che non sarebbe mai più riuscita a farlo in tutta la sua vita. 

Quindi o adesso parlava e le diceva la verità ( bhe più o meno ) o non osava immaginare cosa sarebbe successo. 

- ok ok scusa ma ieri non era giornata - fece cauta cercando di scrutare le reazioni dell'amica

- oh non fa niente, sono sicura che avrai tutto il tempo adesso per dirmi tutto - fece sempre con aria minacciosa - tipo il fatto che stai uscendo con Luka -

Marinette per poco non perse  la mandibola per quanto spalancó la bocca.

- come hai fatto a scoprirlo ? - 

-Ti ho dato mezza giornata ieri, ricordi ? E poi avrei indagato a modo mio ... sto ancora aspettando di sentire la tua versione Marinette - 

Promemoria per il futuro, mai fare arrabbiare Alya.

- non sto uscendo con Luka,cioè io ... io non lo so,diciamo che sono uscita con Luka -

- due volte - 

- si due volte ... tu come fai a saperlo ? - 

- continua Marinette ti ascolto - 

- e va bene sono uscita due volte con Luka ma non era un  un appuntamento -

- ah no ... non sei stata tu a chiamarlo l'ultima volta, vero ? - 

- ok ,va bene,smettila ok ? Ti dico tutto , promesso,  ti ho tenuto nascosta questa cosa, ho sbagliato,  ma ora ti dico tutto quindi perdonami - 

Alya smise di comportarsi in maniera odiosa e fissó la ragazza. Era ancora arrabbiata.

- sarà meglio che cominci dall'inizio - 

Marinette deglutí e rassegnata cominció a raccontare.

 

 

*******

 

 

- VI SIETE BACIATI ! -

- Alya non urlare -

- DUE VOLTE ! - 

- ti prego Alya - 

- e tu ti sei sognata di non dirmi niente ? Ti lascio due giorni da sola e mi combini questo - 

- ti prego tipregotipregotiprego non urlare - 

-ok non urlo. quindi ... un attimo, ricapitoliamo stai uscendo con Luka ...-

- non sto uscendo con Luka -

- ok , NON stai uscendo con lui ma ti sei vista due volte e vi siete baciati, e adesso state facendo i piccioncini- 

- non stiamo facendo i piccioncini, no. non siamo insieme e nient'altro di quello che dici tu- 

- Marinette fammi capire , ti sei vista con lui e l'hai baciato, non ti ha costretta, vero ? - 

Marinette scosse la testa.

- ok allora tu l'hai baciato coscientemente, dici che vi rivedrete e fingi che non state uscendo insieme ? -

- ma è la verità a me piace ancora Adrien e gliel'ho anche detto ! - 

- tu hai qualche problema ragazza mia ... che significa "gliel'ho detto "? -

- che gli ho detto che mi piace ancora Adrien -

Alya si schiaffò una mano in faccia disperata.

- non ci posso credere. quel poverino ... si è confessato e tu gli hai risposto dicendo che ti piace un alro e nonostante tutto continui ad uscire con lui ? Ti rendi conto di quanto sia crudele questa cosa Marinette ? -

Il cervello  della ragazza parve rallentare.

Lei sapeva dentro di se che non era giusto, sapeva che poteva sembrare crudele ma glielo aveva anche detto che non sapeva che fare ... e Luka ... lui aveva capito ... perché Alya non capiva ? 

Sentí le lacrime salirgli e cercó di essere forte.

- non dire che sono crudele , l'ultima cosa che voglio è essere crudele con lui ! - 

Alya si spaventó per la reazione esagerata e cercó di calmare l'amica abbracciandola.

-Scusa, scusa non volevo accusarti,  so che non intendi ferire nessuno ... è per questo che servono le amiche,no ? Per farti rendere conto quando sbagli ... - 

Marinette l'abbracció forte e un po' si riprese .

-Marinette, ascoltami. Dovresti fare chiarezza con i tuoi sentimenti e con te stessa. Se vuoi continuare ad inseguire Adrien dovresti lasciar perdere Luka, se ti mette così in difficoltà chiedigli di non farsi più sentire, è un bravo ragazzo e capirà , ma se vuoi il mio consiglio non ti ho mai visto così presa - 

- presa ? - 

- Già ! Quando inseguivi Adrien eri più "sono regredita all'età di 1 anno, ciao " adesso sei più "ignoro tutto il resto tranne lui " 

- non ho ignorato tutto il resto,che dici Alya ! - 

- ah si ? Ieri non avevi un appuntamento con Rose e Juleka ? Pensi che non lo sappia ? E sbaglio o hai palesemente mentito dicendo di non potere più andare  per poi vederti con Luka praticamente subito dopo ? Ti avevo detto che avrei indagato - 

Marinette aprí la bocca per rispondere per poi richiuderla subito dopo .

Lo aveva fatto ? 

Lo aveva fatto ! 

Come aveva fatto a non rendersene conto ? 

Alya sorrise saputa e continuó a parlare ma ormai Marinette non l'ascoltava più.

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Capitolo 16
*** 15 ***


 

Era seduta sulla tazza del water da buoni dieci minuti.

Sapeva che doveva tornare in classe ma continuava a guardare il cellulare aperto nella sezione messaggi . Aveva ancora il testo vuoto.

Parlare con Alya le aveva chiarito le idee. 

Era stata chiara con Luka, lei era innamorata di Adrien , ma non era più così sicura che lo sarebbe stata per sempre.

Il ragazzo non provava interesse per lei perciò ... poteva dare un' altra possibilità al suo cuore ? 

Cominció a scrivere.

E cancelló.

Poi scrisse di nuovo ma non era convinta nemmeno questa volta è si ritrovó a pensare cosa diavolo avesse scritto e cancelló di nuovo.

Ripeté questa operazione due o tre volte.

Alla fine decise una versione(più o meno )  e invió il messaggio.

 

'Ciao. Scusa se ti scrivo ma non so in che altro modo dirtelo. Ci ho riflettuto. Non voglio prendere in giro nessuno. La mia "cotta "per Adrien è radicata e non credo mi lascerà subito. 

Ma ci voglio provare con tutte le mie forze. 

Per questo ti chiedo vuoi uscire con me ? 

 

 

Prese e lo invió guardando lo schermo.

Luka visualizzó il messaggio quasi subito e fu lì che Marinette andò in panico.

Chi avrebbe mai accettato di uscire con una ragazza ancora innamorata di un qualcun altro e che voleva provare a dimenticarlo ? 

Il suo era un messaggio stupido.

Con urgenza continuò a scrivere qualsiasi cose le venisse in mente per rendere il messaggio un po' meno stupido.

 

 

So che la mia é una richiesta assurda e fuori di testa, non devi per forza accettare, volevo solo dirti che ci voglio provare

 

 

 

Ancora una volta Luka visualizzó ma non arrivò nessuna risposta.

Cominció ad andare in panico seriamente.

- Marinette dovresti tornare in aula - 

Tikki stava tentando di convincere la ragazza a muoversi e lei malvolentieri dovette concordare. 

Non ricordava più da quanto tempo fosse in bagno.

 

Il tempo a lezione sembrava scorrere al contrario.  

Era abbastanza sicura di aver guardato il telefonino ogni quarto d'ora ma secondo l'orologio (ovviamente sbagliato) erano passati solo pochi minuti. 

Intanto la chat con Luka rimaneva inesorabilmente vuota se non per quei messaggi che aveva mandato lei. 

Però le due spunte blu spuntavano ben visibili su ognuno dei due messaggi che aveva inviato, facendola innervosire e rattristare allo stesso tempo. 

Aveva letto ? Certo che sì !

Perché non rispondeva ? 

Per un momento ebbe voglia di parlarne con Alya ma qualcosa le impediva di condividere facilmente le informazioni con lei. 

Era come se Alya facesse parte del mondo in cui per lei esisteva solo Adrien, aveva riversato sulla ragazza così tanti pensieri su di lui che adesso non voleva mischiarli con quelli per Luka. 

Luka che non rispondeva. 

Guardó di nuovo il cellulare.

- guarda che così rischi di consumarlo - 

Fece la sua amica con lo sguardo fisso sulla lavagna ma rivolta chiaramente a lei.

Ebbe l'istinto di nascondere il cellulare ma sapeva che sarebbe stato inutile.

Sospiró fortissimo spalmandosi sul banco disperata.

- non risponde -  disse solamente.

- non deve farlo per forza entro i primi dieci minuti, sai ? - 

- non sono passati dieci minuti - 

- da quando sei tornata dalla tua visita infinita al bagno si - 

Marinette la guardó come se fosse impazzita 

Che anche lei fosse in combutta con l'orologio ? 

Alya si limitó a ridacchiare e a tornare a seguire la lezione. 

 

 

************

************

 

 

 

Alla fine della giornata scolastica il telefono di Marinette era quasi scarico. 

Stava per diventare  pazza lo sapeva. 

Se non fosse stato per Alya avrebbe mandato altri 2000 messaggi ma poi , come le aveva fatto notare l'amica , sarebbe sembrata una stalker psicopatica. 

Intanto il tempo era passato e Luka non aveva risposto. NESUNA RISPOSTA 

Aveva persino ignorato il saluto  di Adrien , chiaramente gliel'aveva detto Alya del saluto,  lei non se ne era minimamente accorta. 

Ogni minuto che passava era sempre più depressa.

Stava per salutare tutti e dirigersi nella sua stanza per buttarsi sul letto, deprimersi e darsi della stupida, quando un gomitata di Alya un po' troppo forte la fece riprendere dal suo stato di depressione.

Davanti ai cancelli della scuola c'era Luka.

Davanti ai cancelli.

Lí, fermò.

Sembrava cercare qualcuno.

Quando la vide i suoi occhi si illuminarono e fece cenno con la mano per salutarla. 

Marinette si immobilizzó e diventò un peperone.

Come ... perché lui era... che ci faceva lì ? 

Un'altra gomitata di Alya la costrinse a muoversi visto che si era praticamente immobilizzata nel bel mezzo del passaggio e stava attirando l'attenzione di mezzo mondo.

O forse era Luka che stava attirando tutte le attenzioni.

Marinette capí che doveva affrettarsi ad andarsene per evitare pettegolezzi vari che in quel preciso momento non avrebbe potuto sopportare.

Raggiunse il ragazzo sempre sorridente e,  guardandosi circospetta intorno, chiese sottovoce 

- che ci fai qui ? - 

Luka trovó la scena molto tenera. E soprattutto non manco di notare il cellulare in mano alla ragazza aperto sulla loro conversazione.

- sono venuto a prenderti - 

Marinette lo guardò confusa.

- in che senso ? Non avevamo un appuntamento ... o si ? - chiese non fidandosi più dei suoi sensi o dei suoi ricordi.

Lui ridacchió e indico il cellulare.

- quel messaggio... pensavo che un messaggio del genere meritasse una risposta importante da non vedere davanti ad uno schermo, ma una risposta di persona - 

Poi mise una mano intorno alle spalle della ragazza e si avvicinó al suo orecchio per sussurrarle qualcosa che potesse sentire solo lei.

- Certo che mi va di uscire con te e farò in modo che tu possa pensare solo a me da adesso in poi -

 

 

*******************

 

 

 

 

 

 

Non so se domani riesco ad aggiornare e vi volevo lasciare con questa dolcezza ... alla prossima ❤️

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Capitolo 17
*** 16 ***


 

*******************

Marinette stava mangiando le sue patatine in silenzio e ogni tanto fissava Luka che invece non aveva toccato nulla del suo cibo e invece la stava fissando. Non cercava nemmeno di non farsi notare... sembrava pensieroso ma non in maniera triste o malinconica, semplicemente perso nelle sue idee.

Avevano deciso di andare a mangiare qualcosa insieme e si erano buttati nel primo fast food che avevano trovato per strada, ordinando due panini , due coche e una confezione di patatine. 

Luka però non aveva quasi toccato cibo e continuava a fissarla.

Non sapeva come comportarsi con lui. 

Faceva sempre qualcosa che la sorprendeva o la spiazzava. 

Ora perché non parlava ? 

- il cibo si fredda se non lo mangi - disse, giusto per interrompere il silenzio e magari convincerlo a smettere di fissarla.

La metteva in soggezione.

Luka prese pigramente una patatina mangiucchiandola ma continuando a fissarla. 

Marinette bevve un sorso di Coca-Cola studiando il ragazzo per capire che intenzioni avesse. Sembrava che dovesse rimanere in quella posizione per sempre quando all'improvviso parlò.

- allora cosa ti piace di Adrien ?-

La ragazza per poco non si strozzó con la sua bibita.

Che razza di domanda era ? 

Lo guardò spaventata e supplicante.

Perché dovevano parlare di questo ? 

Luka addolcì il suo sguardo.

- tranquilla, non me la prendo, voglio solo sapere - disse.

"Voglio sapere chi è la persona che devo superare per conquistarti " pensò,  ma non rese partecipe la ragazza di questo pensiero.

Marinette sentí lo stomaco chiudersi. 

Luka sembrava davvero voler parlare di questo.

Sospiró.

Se doveva essere sincera, tanto valeva esserlo fino in fondo, almeno con lui.

- è gentile, la persona più gentile che io conosca. Quando ci siamo conosciuti lo odiavo- 

Disse cercando di non guardarlo ma di tenere gli occhi fissi sulle patatine che non aveva più voglia di mangiare. 

- pensavo che fosse ricco e viziato, che mi stesse facendo degli scherzi solo per divertirsi. Scherzi di pessimo gusto. Ma poi ho visto quanti male gli ho fatto giudicandolo senza conoscerlo, in realtà stava cercando di aiutarmi pur non sapendo chi fossi. E nonostante io ancora non volessi avere nulla a che fare con lui .... lui è sempre stato gentile - deglutì assalita dai ricordi - mi ha sorriso e mi ha prestato il suo ombrello. 

Seguí qualche secondo di silenzio.

Luka le prese la mano e la strinse forte.

- ti sei innamorata di lui quel giorno ? - chiese sottovoce.

Marinette si stava agitando. Annuí.

- e non gli hai mai rivelato i tuoi sentimenti tenendoli per te ? -

Sentí un peso salirgli su per la gola. Fece cenno di no con la testa.

Non guardava il ragazzo negli occhi ma sentiva l'urgenza di stringersi nel suo abbraccio.

Luka dovette leggerle nel pensiero come sempre perché si avvicinò e la abbracciò.

- deve essere stata dura per te fingere di essergli amica per potergli stare accanto - disse stringendola.

Marinette sentí le lacrime salirgli di nuovo.

Non pensava che fosse stata così dura prima che qualcuno glielo facesse notare. Ma adesso si sentiva così fragile.

Inspirò profondamente.

Non voleva piangere.

Aspettó che il suo cuore si calmasse.

Si stava così bene nell'abbraccio di Luka.

Voleva ringraziarlo per non averle detto niente, per non averle girato le spalle  ma averla accettata e basta.

Decise di ringraziarlo nel modo in cui le aveva insegnato, un modo che lei trovava piacevole e che sperava avesse sul ragazzo lo stesso effetto che aveva su di lei.

Si sciolse dall'abbraccio e si voltò fissandolo negli occhi. Poi, prendendolo alla sprovvista, avvicinó repentinamente  il suo viso a quello del ragazzo e vi posò un delicato bacio sulle labbra.

- grazie - sussurrò,  per poi riposizionarsi nel suo abbraccio caldo con un piccolo ghigno di vittoria sulla faccia.

Era riuscita a farlo arrossire.

 

 

 

 

 

 

 

*********************

 

 

 

Si era fatto un po' tardi e Luka stava riaccompagnando a casa Marinette che doveva obbligatoriamente fare i compiti ( anche se non tutti, almeno un po' a far finta di scarabocchiare qualche risposta, giusto per  tenere buoni i suoi genitori e la sua media a scuola )

Non avevano parlato più molto, ma stavano semplicemente uno accanto all'altra,  si beavano uno della compagnia dell'altro. 

A Marinette ronzava in testa un pensiero che non aveva il coraggio di esprimere a voce ma che sentiva sempre con più urgenza di dover esternare.

Poco prima che arrivassero alla pasticceria prese coraggio e disse 

- che cosa ti piace di me ? - 

Cercò di sostenere lo sguardo del ragazzo mentre faceva quella domanda ma era sicura di essere completamente arrossita.

Luka semplicemente ridacchio indeciso se risponderle o se farla penare ( conoscendo il suo lato insicuro e timido ).

Fece finta di pensarci e di sforzarsi per cercare qualcosa che gli piacesse, con l'ovvio risultato che Marinette gonfió le guance arrabbiandosi tanto.

Luka non riuscì a trattenere le risate e scoppiò a ridere in faccia alla ragazza che ormai aveva cominciato a picchiarlo con la borsetta 

Solo quando senti una specie di lamento ( Tikki era nella borsetta!  Come aveva fatto a dimenticarlo ? ) smise e si voltò con un broncio pronta a tornarsene a casa.

Luka la trovo adorabile e pensó di cominciare proprio da lì ad elencarle le cose che amava di lei.

Aprí la bocca per parlare ma purtroppo la conversazione fu interrotta da delle urla e dai rumori assordanti che poteva essere causati solo da un attacco akuma.

Marinette cambió espressione.

- Scusami Luka - disse frettolosa -Ma devo andare a casa, é davvero molto molto tardi e devo rientrare subitissimo - continuó scappando verso la pasticceria

- grazie  per la bella giornata - gridó mentre la porta ormai era già chiusa.

Il ragazzo alzò le spalle e sorrise.

Voleva davvero dirle cosa amava di lei ...

Gli venne in idea.

 

 

 

 

********************

 

 

 

 

 

Me lo lasciate un giudizio ?

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Capitolo 18
*** 17 ***


 

Il combattimento contro l'akuma fu rumoroso ma rapido,  eppure sarebbe rimasto nella mente di Marinette per molti giorni perché avvennero parecchie cose strane.

Il super cattivo assomigliava ad un direttore del circo e usava come arma una frusta utilissima ( per lui ) per gli attacchi a distanza , una vera piaga per loro due, era difficile sconfiggerlo a distanza. 

Qualsiasi persona toccata da quell'aggeggio diventava un animale da circo. Inutile dire che il baccano che si era creato tra giraffe, zebre ed elefanti era assordante.

Ladybug e Chat Noir avevano individuato subito la strategia da usare per annientarlo, il vero problema era il numero elevato di persone da portare in salvo prima che diventassero parte del circo ( e quindi aumentassero il numero dei peoblemi che avevano già ).

Chat Noir fece da esca mentre Ladybug si occupava di mettere al riparo in un posto alto tutti i passanti, ( ci avrebbero pensato dopo a riportarli a terra.)

Il suo Luky Charm e il cataclisma di Chat Noir fecero il resto.

Entrambi soddisfatti si sorrisero e subito dopo corsero ad aiutare i poveri passanti che avevano piazzato sui tetti dei palazzi per la loro stessa protezione. 

Ed ecco la prima cosa strana. Tra di loro ci trovò Luka.

Come aveva fatto a finire su quel tetto lo doveva ancora capire. 

Cercó di non mostrarsi sorpresa ma il ragazzo la guardò complice ( complice ? Se l'era sognato ? ) e le sorrise. 

E questo fatto la destabilizzó un sacco rischiando di farle perdere l'equilibrio. 

Cercó di ignorarlo e concentrarsi sul suo scopo , mettere in salvo quella gente e magari andarsene prima che finisse il potere dei suoi orecchini.

Fu in quel momento che successe la seconda  cosa strana. 

Notó che Chat noir la fissava. 

La cosa di per se non era neanche strana, il problema era che distoglieva lo sguardo ogni vota che lei tentava di incrociare il suo. 

E non le aveva parlato. 

Ci aveva pure provato tipo a dire " dammi una mano" o "portiamo questi due insieme " , cose del genere , ma lui la fissava e si allontanava stranito.

Se il suo tempo non fosse stato così breve avrebbe indagato ma doveva fare in fretta . 

Quando rimase con solo Luka sul tetto e Chat Noir che stava volutamente perdendo tempo giù a fare non sapeva cosa le capitó la terza cosa strana. 

Luka sembrava cha la stesse aspettando e la guardava con gli occhi dolci e caldi uguali a quelli con cui la guardava quando era Marinette .

Forse era una sua fissazione o forse era suggestionata dalla presenza del ragazzo ma si sentiva nervosa. 

I suoi orecchini stavano suonando da un po'. Aveva si è no un paio di minuti e diecimila cose a cui pensare. 

Decisa a far finta di niente tese la mano verso Luka. 

-Avanti scendiamo, manchi solo tu, dopodiché sarete finalmente al sicuro.-

Luka non disse niente e si affidò a lei stringendola forse un po' troppo. 

Allacciò il suo yo yo ad un balcone e scese velocemente verso il basso, cercando di non guardare il ragazzo aggrappato a lei ( più che una presa sembrava un abbraccio , era sempre la sua immaginazione vero? ) 

Quando scense per terra atterró accanto ad un diffidentissimo Chat Noir che  guardava Luka come se fosse un nuovo nemico che aveva appena invaso il suo territorio. 

Non aveva tempo per pensare a loro in quel momento. 

Stava per annunciare che se ne sarebbe andata visto che il suo tempo era praticamente scaduto quando Luka le bloccò il braccio e sotto lo sguardo stupito di entrambi i supereroi disse.

-mi piaci tantissimo -

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Capitolo 19
*** 18 ***


 

Marinette si alzò dal letto che non aveva dormito bene. 

Sul suo viso portava il segno leggero delle occhiaie e aveva un mal di testa latente che la accompagnava da più di 6 ore.

Era di cattivo umore.

Probabilmente era quello il motivo del suo mal di testa. 

Diciamo pure che era arrabbiata anche se non sapeva bene ancora se era arrabbiata con se stessa o con Luka. 

Il giorno precedente il ragazzo aveva fermato Lady Bug e le aveva confessato che lei " le piaceva tantissimo ".

Che erano più o meno le stesse parole che aveva usato con Marinette. 

Per tutta risposta lei aveva piantato in asso lui e Chat Noir e se ne era andata.

Era arrabbiata.

Ladybug piaceva sempre. Era una lotta persa in partenza competere con lei.

Se c'era di mezzo Ladybug, Marinette scompariva e tornava nella mediocrità di sempre. 

Non era più fantastica, gentile, interessante , perché comunque c'era Ladybug. 

Era arrabbiata. 

Luka era il tipo di ragazzo che andava a dire a chiunque mi piaci ? 

E lei ci aveva pure creduto. 

In fondo era stata lei stupida a farlo , a pensare di poter essere importante ... 

Mise il dentifricio sullo spazzolino cominciando nervosamente a spazzolare i denti. 

Era arrabbiata con se stessa perché non dovrà credergli , non doveva cedere alle lusinghe del ragazzo solo perché era stato carino con lei , non doveva ... 

Oh, al diavolo ! 

Gettó lo spazzolino del lavandino

Era arrabbiata con lui !

Come aveva potuto flirtare con Ladybug quando usciva con lei? Insomma ! Poteva non essere il massimo come ragazza ma pretendeva rispetto ! Non sarebbe rimasta zitta a piangersi addosso. No, anzi ! 

Gliene avrebbe dette di tutti i colori. 

Prese il cellulare e invió un messaggio

Gli diede un appuntamento per quel pomeriggio senza neanche salutarlo.

Il messaggio diceva solamente 

 

"ci vediamo oggi alle 4 in gelateria"

 

Non aspettó la risposta 

Era sicura che l'avrebbe letto. 

Si vestì e andò a scuola più determinata che mai a chiudere quella faccenda.

Stava cominciando a pensare che non ne poteva più di ragazzi, di cotte e infatuazioni. 

Era pure pericoloso per la sua doppia vita. 

Quasi quasi stava meglio sola.

Ne era sicura. 

 

 

*******

 

 

 

Adrien aveva avuto la conferma 

Luka e Ladybug si conoscevano o meglio era straconvinto che Luka conoscesse Ladybug,

la vera  Ladybug, quella sotto la maschera. 

Forse nemmeno Ladybug era consapevole di questo oppure era un ottima attrice perché sembrava confusa almeno quanto lui.

Per questo li aveva lasciati soli, per osservarli.

E poi invece lui se ne era uscito con quella specie di dichiarazione all sua lady che l'aveva spiazzato. 

Ma quando era successo ? 

Come avevamo fatto ad entrare in contatto così stretto questi due ? 

 

Aveva bisogno di parlarne con qualcuno ma non sapeva con chi. 

Ci voleva qualcuno di cui si fidava. 

Non poteva rivolgersi a Nino perché bhe .. lui probabilmente lo avrebbe preso in giro a vita, e poi forse ci voleva un parere femminile. 

Non poteva rivolgersi ad Alya perché probabilmente dopo qualche minuto lei lo avrebbe spifferato a tutti, quella ragazza era così.

In ogni caso non era lei la persona giusta. Nonostante le sue incertezze iniziali sapeva perfettamente a chi rivolgersi: c'era solo una ragazza di cui si fidava ciecamente e quella ragazza era Marinette.

Come sempre arrivó a scuola un po' prima degli altri e sapeva che la ragazza era solita fare ritardo quindi decise di aspettarla sulla soglia dell'ingresso. 

Stranamente però Marinette arrivò prima del previsto. 

Si sentí fortunato, stranamente dato che era il portatore del Kwami della sfortuna.

La intercettó prima che andasse in classe sbarrandole la strada. 

- ehi , ciao Marinette ! - fece, non sapendo come iniziare la conversazione, anche perché, ora che si era avvicinato poteva dire che la ragazza sembrava ... arrabbiata. 

Speró di non aver scelto un brutto momento. 

 

 

 

 

 

Marinette non registró subito il saluto di Adrien  ma si guardò intorno per vedere se ci fosse qualcun altro. Quando non vide nessuno capì che il ragazzo cercava proprio lei. 

Adrien cercava lei . 

Perché ? 

Era davvero la giornata giusta per parlare con Adrien ? 

Prese un sospiro profondo cercando di calmarsi, infondo gli altri e non centravano niente con la sua arrabbiatura

- ehi- disse non sapendo bene che dire . D'altronde l'aveva mai salutato in modo normale? 

- Marinette devo .. dovrei parlarti mi ... serve qualcuno con cui parlare , posso ? Se .. se non ti va io posso pure chiedere ...- 

- nono no, mi va, mi va , ero solo sovrappensiero io ... credo di aver dormito poco, mi va eccome,  cioè .. vieni andiamo in corridoio e parliamo - 

Lo prese e lo trascinò . 

Magari se stava zitta smetteva di fare figure. 

Magari parlare con Adrien poteva migliorare le cose.

O peggiorale. 

In ogni caso era così arrabbiata che era riuscita addirittura a portare a termine una frase e a farsi seguire dove voleva lei  dal biondo. Pensare positivo. 

 

 

 

————————

P.s. visto che me lo state chiedendo ve lo dico anche qui, giuro che appena finisco di pubblicare questa storia terminerò anche "avvicinarsi". 

I capitoli li sto preparando quindi non dovrebbe essere difficile terminare.

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Capitolo 20
*** 19 ***


- dimmi tutto -  fece secca la ragazza pronta ad ascoltarlo.

Adrien sembrava imbarazzato e aveva iniziato a dire frasi sconnesse. 

Adrien che balbettava ..., divertente. Dava un piccolo senso di rivincita. Che poi, era forse colpa sua ? Forse era stata troppo brusca ? Fece un altro grande sospiro. 

- di cosa vuoi parlarmi Adrien , è successo qualcosa ? - 

Cercó di addolcire il tono di voce. 

Sicuramente l'aveva spaventato, sembrava un gatto randagio a cui si era approcciata troppo velocemente. 

Adrien parve confortato dal cambiamento del suo tono di voce. 

-Io ... ho bisogno di un consiglio , vorrei ...vorrei parlare con qualcuno della ragazza che mi piace - 

A Marinette si paralizzó la faccia.

Poteva esserci una persona peggiore di lei a cui chiedere consiglio ? In una giornata del genere? 

Tiró un sorriso sulla faccia e fece un  cenno come ad invogliarlo a continuare. 

-ah bhe ecco, io in realtà non le ho mai parlato e vorrei .. vorrei provare a fare qualcosa per farmi notare...- 

 

Stai parlando con la persona sbagliata. 

 

Si stava sul serio trattenendo per non esprimere quel pensiero ad alta voce tenendo sempre quel sorriso tirato e sperando che la sua faccia non mostrasse i suoi pensieri.

Era propio una giornata no. 

Non si sentiva nemmeno in pena per Adrien e i suoi dubbi. Voleva semplicemente che se ne andasse con i suoi problemi perché lei ne aveva fin troppi . 

Quel pensiero era cattivo e non da lei, e aveva voglia di picchiarsi o di cacciarlo in malo modo, o di scusarsi o.... per questo non fece niente. "Nel dubbio non fare niente", sempre seguita questa filosofia. 

Nonostante volesse andarsene rimase lì ferma.

Adrien lo prese come un invito a continuare.

- ecco lei è fantastica e grandiosa, e io so che  potrebbe benissimo non guardarmi, probabilmente non sa nemmeno che esisto, ma se non ne parlo con qualcuno potrei impazzire...-

- ti ascolto - fece sempre più concentrata a trovare le forze per non piantarlo lì in asso perché non voleva ascoltare.

- Io .... mi prometti che non mi prenderai in  giro se te lo dico ? So che ne avresti tutti i diritti ma ... -

Marinette sospiró ancora.

Non aveva la pazienza necessaria, non oggi. Sperava che la conversazione finisse molto presto.

- siamo amici Adrien, non ti prenderei mai in giro- 

Cercó di non far sembrare troppo cattiva la parola amici. 

Forse doveva essere di cattivo umore più spesso. Sentiva di poter gestire persino la sua timidezza, il fastidio era maggiore dell'imbarazzo.

- ecco la mia è più una confessione che una ricerca di un consiglio, qualcuno con cui condividere questo segreto... ecco a me ... a me piace Ladybug -

 

Marinette non capì subito. Credette di essere vittima di uno scherzo. Doveva essere uno scherzo, Adrien la stava prendendo in giro?

Lo guardò sospettosa.

Poteva essere che sul serio la stesse prendendo in giro ?  

- non voglio che tu fraintenda, non è che mi piace solo nel senso di infatuazione o ammirazione. Credo ... io la guardo sempre, la osservo in ogni sua battaglia, il modo in cui agisce, il modo in cui sorride ... io credo di essere completamente innamorato. E ... e non so che fare - 

 

La ragazza stava in silenzio. 

 

Adrien si era appena confessato. 

 

 

Eccone un altro. 

Uno  trascinato solo da lei e  dalla sua perfezione finta. 

 

Innamorato di Ladybug.

 

Se non fosse stata così arrabbiata e piena di emozioni negative quasi avrebbe riso.

In faccia. 

Ad Adrien. 

 

Lui era innamorato di Ladybug e veniva a chiedere consiglio a lei ? 

A LEI? 

Poteva essere così ... così ottuso ? 

 

Le venne un dubbio.

 

- quindi la ragazza a cui hai dedicato quella canzone ... era Ladybug ? - chiese stupita, sperando che la risposta fosse "ovvio che no".

Adrien sorrise triste.

- già proprio lei, stupido vero ? -

Marinette chiuse gli occhi cercando di metabolizzare.

Tutto quel caos era successo per un fraintendimento.

Tutto quel caos ...

Le stava salendo un gran mal di testa.

Si sentiva senza forze.

- e cosa vuoi da me ? - sputó fuori rendendosi conto di essere stata troppo brusca un secondo dopo averlo detto. Cercò di rimediare al volo. 

- cioè, volevo dire, come posso aiutarti io ? Non conosco Ladybug così bene - Sottolineó.

 

Adrien ama Ladybug.

Adrien ama Ladybug.

Adrien ama Ladybug.

Perché il suo cervello non la smetteva ? 

 

Adrien parve incerto.

- io volevo sapere se potevi darmi un consiglio- Marinette teneva ancora gli occhi chiusi cercando di metabolizzare.

Un consiglio.

- come fai a dire di essere innamorato di lei , non credo che nemmeno tu lla conosca così bene - 

 

Adrien sebbene leggermente conscio che la ragazza sembrava strana argomentó le sue parole.

 

- La consoco abbastanza invece, le ho par.. cioè l'ho guardata sempre in tutti i suoi gesti. Il modo in cui si preoccupa per gli altri, la sua gentilezza sono superiori a quella di qualsiasi altra persona -

Marinette si odiava  ... e odiava anche il mondo.

Il suo nervosismo saliva ad ogni parola del ragazzo.

- potrebbe essere tutta finzione, tu conosci la sua vera identità ? - chiese ben conscia della risposta.

- no, ma sono convinto che amerei chiunque ci sia sotto quella maschera -

 

Ah si ? 

 

- sotto quella maschera potrebbe esserci chiunque , ti andrebbe bene chiunque ? - 

Stava cercando di contenersi ma il suo tono risultava sempre più acido.

 

- non posso spiegarmi bene ma sento che siamo legati, lo capirei se la incontrassi dal vivo perché ci attiriamo a pelle, e quindi so che sono compatibile con la persona sotto la maschera - 

Marinette assottiglió gli occhi furiosa.

Siamo compatibili ? Capirei se la incontro ? 

Davvero

- e se fossi io la persona sotto quella maschera , Adrien ? - buttó fuori senza pensarci nemmeno un secondo e rendendosi conto di quello che aveva detto come sempre solo dopo

Adrien sgranò gli occhi.

- non puoi essere tu -

Ah , eh certo

- perché ? - chiese velenosa. 

 

Non puoi essere tu.

Quanti erano cattive quelle parole ? 

Perché solo lei doveva sopportare mentre lui doveva avere i consigli gentili di un'amica? 

Non puoi essere tu.

No, non poteva essere lei.

Si sentiva sfinita e  arrabaiata e stanca e .... e sicuramente le si leggeva in faccia.

 

Adrien andò nel panico. 

Non sapeva cosa rispondere a Marinette ma di sicuro Ladybug non poteva essere Marinette Non doveva essere Marinette.

Certo,  Marinette era fantastica ed egualmente generosa e in gamba ma lei e Ladybug erano diverse.

E poi non poteva aver raccontato tutte quelle cose a Marinette,  se lei fosse stata Ladybug che razza di figura ci avrebbe fatto ? No no no, non era lei Ladybug, assolutamente no.

- non ..io - balbettó cercando di spiegarsi.

Marinette aveva uno sguardo strano, sembrava furiosa e rassegnata al tempo stesso.

 

- dimentica quello che ho detto - disse stancamente la ragazza - non posso essere io Ladybug però ... mi dispiace Adrien ma non posso aiutarti -

Marinette era decisa a mettere fine a questa conversazione.  

A mettere fine a tutto.

Voleva solo andare a casa e stare da sola.

Se non lo diceva adesso sarebbe esplosa.

- tu mi piaci Adrien - fece,  fissandolo negli occhi.

Non si emozionó nemmeno nel vedere i suoi occhi allargarsi per la sorpresa. Sembrava spenta.

- o meglio mi piacevi, fino a quando ho capito di non avere speranze. Non sono ancora abbastanza forte però da sentirti parlare con me di un' altra ragazza. Ti prego, va da qualcun altro, ogni tua parola mi fa male - 

E lo lasció lí senza sapere come avrebbe reagito.

Al momento non le importava. 

 

 

 

 

 

————————-

N.d.A che poi questa reazione di " mi confesso anche se è troppo tardi" è quello che avrebbe dovuto fare quell'impedita di Marinette alla fine della puntata di frozer. 

E invece.... 

va bhe , vorrà dire che ci accontentiamo delle fanfiction .... per ora 😂

Alla prossima!

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Capitolo 21
*** 20 ***


Tikki si affacciò sconsolata dalla sua borsetta 

- Marinette stai provando troppe emozioni negative, potresti attirare un akuma - fece come ammonimento ma con aria triste.

-Lo so Tikki, lo so. Sto cercando di pensare positivo. Non sono nemmeno più arrabbiata. Mi sto impegnando, giuro! -

- Non ti sembra di essere stata troppo brusca con il povero Adrien ?- 

Marinette non rispose subito. 

Non voleva del tutto ammetterlo perché una parte di lei pensava che se lo fosse meritato. Ma la parte razionale le suggerì che " Adrien-la persona più buona e ingenua del mondo-non poteva averla ferita apposta"

Sospiró. 

- Si so anche questo, so che mi sono comportata in modo pessimo,  ma se non mi allontanavo da lì allora sicuramente sarei stata colpita da un akuma, mi faceva stare troppo male continuare a parlare con lui. Ora però basta, non voglio pensare a niente. -

Si diresse in classe e si sedette 

Alya era al suo posto e stava per chiedere che cosa fosse successo ( immagino di avere una faccia da funerale ) ma lei si rifiutò di guardarla e quindi di dire qualunque cosa.  Prese soltanto la sua mano e la strinse forte. 

L'amica si zittí e ricambió  la stretta.

Per quella mattinata starebbe stata lei la sua ancora di salvezza per non finire nel baratro dei sentimenti oscuri.

 

 

******************

 

 

 

Per tutte la mattinata Adrien cercò di girarsi per incrociare il suo sguardo ma lei tenne incessantemente i suoi occhi fuori dalla portata del ragazzo.

Voleva andare a casa e basta e magari buttarsi in qualcosa che le avrebbe riempito la testa fino a distrarsi. 

Fece in tempo persino a dileguarsi dopo la scuola per non farsi trovare da Adrien.

Alya non aveva parlato ma era inutile pensare che non avesse capito. Era pur sempre Alya. Per di più aveva notato che si stava scambiando parecchi messaggi con  Nino, non era difficile immaginare l'argomento della conversazione. 

Aveva letto chiaramente un "Adrien dice di aver combinato un casino con Marinette e non sa che fare " ma aveva fatto finta di non accorgersene. 

Sospettava che Alya avesse "finto di distrarsi" per farle leggere quel messaggio ma lei imperterrita aveva continuato a non volerne parlare. Non voleva che l'amica intervenisse, al momento non voleva che facesse niente.

Quando andò a casa si dedicó a disegnare e poi a cucire, e a passare a maglia, e a fare qualsiasi cosa le venisse in mente, pur di tenere la sua testolina impegnata. 

In realtà iniziava qualcosa e non la portava a termine incapace di tenere la concentrazione a lungo. 

Non provó nemmeno a studiare per il giorno dopo, quello sicuramente non sarebbe stata in grado di farlo, nemmeno iniziarlo.

Dopo ore ( o forse no ) accese la tv senza davvero guardarla e si stese sul letto con la mente vuota.

Fu per questo che non sentì la madre chiamarla e per lei fu una sorpresa quando si affacciò alla sua camera.

- Marinette non mi rispondi - 

La guardò qualche istante prima di capire ed elaborare una risposta 

- scusa mamma c'era la tv accesa, non sentivo - 

Disse guardandola interrogativa.

Di solito non saliva mai nella sua stanza senza una ragione.

- c'è un ragazzo che ti sta cercando giù - disse ammiccante.

Oh no. 

No. 

Sicuramente era Adrien. 

Sua madre ammiccava sempre quando c'era Adrien. 

Non voleva parlare con Adrien.

Stava per chiedere alla madre di mandarlo via quando quella continuó 

-Un ragazzo carino che non ho mai visto e che dice di avere un appuntamento con te-

Un ragazzo che non aveva mai visto ? 

Appuntamento ? 

Nella sua mente qualcosa scattó e si voltò a guardare l'orologio. 

Le 4 e 30? 

L'appuntamento con Luka ! Come poteva averlo scordato ? 

Sembrava passata un' eternità. 

Era in pigiama. 

Non poteva farsi vedere in piangiama.

Si guardò in panico intorno cercando i suoi vestiti.

- trattienilo,  scendo subito - 

E si vestì in un lampo.

Scese appena in tempo per evitare che suo padre cominciasse un interrogatorio in piena regola, sapeva che non vedeva di buon occhio i ragazzi più grandi,  soprattutto se i suddetti ragazzi gironzolavano intorno alla propria figlia. 

Scese e afferrò Luka al volo trascinandolo fuori dalla pasticceria e salutando frettolosamente i suoi.

Quando furono abbastanza lontani tiró un sospiro di sollievo.

- come ti è venuto in mente di venire a casa mia senza avvisarmi ?-  fece arrabbiata.

Luka la guardò stranito. 

- Veramente ti ho avvisata. Ho provato a chiamarti un sacco di volte e dopo che ho visto che non davi cenni di vita mi sono preoccupato ... pensavo ti fosse successo qualcosa - disse concludendo la frase in leggero imbarazzo.

D'altronde non voleva mostrare alla ragazza che era veramente in pensiero per lei e che non appena spariva dalla circolazione per un paio d'ore era pronto a spostarsi in capo al mondo per trovarla.

A Marinette fece quasi tenerezza vederlo imbarazzato,  poi si ricordò di essere arrabbiata con lui e gli rispose acida.

- Bhe,  se non ti ho risposto allora non dovevi venire e basta , forse non volevo vederti -

Luka continuó a fissarla stranito.

- ma sei stata tu a dirmi di incontrarci alle 4  - 

Il ragazzo prima di terminare la frase prese il cellulare e rilesse il messaggio come per essere sicuro di non essersi sognato tutto.

Lei sospiró.

Luka le faceva passare tutta la voglia di arrabbiarsi ma stavolta non avrebbe ceduto al suo bel visino.   

Gli spostó il cellulare con forza e lo costrinse a fissarla.

- perché dici che ti piaccio ?- 

Chiese prendendola alla lontana.

Luka si trattenne dal ridacchiare, aveva capito che Marinette era arrabbiata con qualcosa e quindi non era propriamente il caso di ridere ma se il motivo del suo umore nero era solo il dubbio e l'insicurezza allora era tutto ok.

Forse stava così dal giorno prima quando avevano interrotto la loro conversazione ? 

Poteva chiederglielo ? 

- sei arrabbiata perché ieri non ho fatto in tempo a dirti tutto ? - chiese.

- tu rispondi alla domanda - 

Luka non stava capendo ma se era quello che voleva la ragazza ...

- potrei farti un elenco lunghissimo sai, a cominciare dal fatto che sei decisamente imbranata, ed emotiva e caotica e così insicura di te stessa...- 

Marinette lo fissò con intensità sentendo il suo cuore rattristarsi. 

 

 

 

 

 

———————-

Vi chiedo umilmente scusa ma sono in ritradissimo. Ho un sacco di cose in sospeso che si sono accumulate in questi due giorni e quindi 😭

Bhe alla prossima.

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Capitolo 22
*** 21 ***


Vide Marinette guardarlo delusa

 - questi sono tutti difetti - mormorò ma lui riuscì lo stesso a sentirla.

Sorrise internamente trovandola estremamente ingenua.

Tutti difetti ? Possibile che non capiva ? 

Stava per continuare a parlare quando la ragazza lo interruppe di nuovo.

- per questo usi queste parole così facilmente ? 

Luka richiuse la bocca.

Adesso non aveva davvero capito. 

- quali parole ? - 

- mi piaci tantissimo , tu... io e te diamo un peso diverso a queste parole ! Io non le vado a dire a chiunque in giro solo perché lo trovo interessante ! Se trovassi un'altra persona interessante e basta ci farei amicizia ! Non vado a dirgli che mi piace e a baciarmelo ! Se era questo che intendevi fare con me, bhe hai sbagliato persona e io non ... - 

- aspetta,aspetta aspetta,  Marinette fermati aspetta , da dove viene fuori questa storia ? Mi hai frainteso  , credo , quando avrei fatto quello di cui mi stai accusando ?  - 

- oh io non ti ho franinteso per niente , ti ho sentito - 

Luka strinse gli occhi. 

- hai sentito che cosa ? -

Stava andando leggermente in panico e stava cercando di non darlo a vedere... che aveva fatto ? Cosa Marinette aveva sentito? 

-la tua dichiarazione a Ladybug - 

Marinette sperò vivamente che non le chiedesse come aveva fatto a sentirlo perché non aveva ancora pensato ad una risposta soddisfacente ma non poteva non dirglielo. 

Luka sgranò gli occhi sorpreso poi la sua aspersione sembró ... sollevata ? 

Marinette non capiva quella reazione.

Il ragazzo si portó una mano a coprirsi gli occhi e cominció a ridere. 

Sembrava davvero sollevato. 

- Meno male - mormorava tra se e se.

Marinette si stava di nuovo arrabbiando. 

Meno male che cosa ? Stava per partire in quarta con un'altra sfuriata quando Luka le posó una mano sulla bocca impedendole di parlare . 

- basta così , ora vieni con me - disse con un tono che non ammetteva repliche e che non poteva essere contraddetto.

La prese per mano e la trascinò nella gelateria. 

Non aveva detto una parola lungo il tragitto e aveva stroncato sul nascere ogni tentativo di prendere la parola della ragazza.

Quando si sedettero ordinó due coppe alla vaniglia e una bottiglia d'acqua mentre Marinette pareva sempre più indispettita. 

Non voleva farla parlare? Bene, non avrebbe più parlato, non gli avrebbe più parlato. 

Si sarebbe ingozzata di gelato e l'avrebbe ignorato. 

Si fissarono in silenzio fino a quando non arrivarono le coppe gelato, poi Luka cominció a parlare. 

- allora ti stavo dicendo perché mi piaci, e no, non mi puoi interrompere,  fammi finire ! - fece interrompendo di nuovo Marinette che già tentava di ricominciare il litigio. 

- sei imbranata ed emotiva, e fai venire voglia di proteggerti, sei caotica e divertente e credo che nessuno si annoierebbe mai in tua compagnia , sei fragile ed insicura e fai venire voglia di starti accanto ed abbracciarti ... ma poi - Luka fece una pausa e i suoi occhi cambiarono, persino il tono di voce divenne più basso - poi nei momenti di difficoltà assumi tutta un'altra aspetto, diventi lucida e affidabile, una persona si cui contare a cui affidare la propria vita. Sei  incredibilmente forte ... non pensare che non l'abbia notato,è questo che mi piace di te , questi due lati del tuo carattere che coesistono e si incastrano perfettamente in te - 

Luka stava sorridendo. La ragazza non sapeva quale sforzo avesse dovuto fare per mettere i suoi sentimenti dentro le parole, con la musica era più facile ma la ragazza in questo momento aveva necessariamente bisogno di parole.

Marinette teneva il cucchiaio pien0 di gelato alzato a mezz'aria. Sentiva il cuore caldo. 

Quei due lati coesistono in lei ? 

Quando aveva visto tutte quelle cose Luka ? Possibile che se le fosse sognate ? 

- e poi ... - disse continuando con un tono di voce  ancora più basso - non avrei mai detto a Ladybug che mi piaceva tantissimo, se non fossi stata ... bhe .. tu - fece con un sorrisetto complice.

 

 

 

 

 

 

Marinette lasció cadere il cucchiaio di mano spargendo il gelato un po' ovunque.

La sua bocca si spalancó e sbiancó - c..c..che stai dicendo ? Ti stai sbagliando ! Se completamente fuori ? Io non ho la minima idea di chi sia Ladybug ! No no, non so chi sia , cosa centro io ? - 

Si accorse che il suo tono di voce era più acuto del normale e che stava dicendo frasi senza senso.  

Luka assunse un espressione della seria "chi vuoi prendere per culo ?"

Il suo panico aumentava.

Non poteva essere stata scoperta,  come ? COME? 

Cosa aveva fatto per tradirsi? era sempre stata attenta ? 

Sue era alzata in piedi continuando a negare negare negare. 

Sentiva l'urgenza di terminare quella conversazione e scappare. 

Luka le prese le mani e la fece sedere di nuovo forzatamente.

- calmati,  ehi Marinette calma , basta così silenzio !-  fece , coprendo i suoi balbetti - va bene così, non lo sa nessun altro, l'ho capito solo io anche se ritengo che sia piuttosto evidente,  ma forse gli altri non ti hanno mai osservata come ti osservo io. Va tutto bene. Nessuno lo saprà mai . Sono solo io ...- 

- ti stai sbagliando - continuo a dire senza nessuna convinzione  la ragazza risedendosi restia e senza nessuna forza. 

- ok, ok mi sto sbagliando , va benissimo così, tu non ne vuoi parlare, e noi non ne parleremo - fece ridacchiando. 

Poi sempre mano nella mano con la ragazza emise un sospiro di sollievo esasperato.

- meno male era solo questo, ho veramente avuto paura. Mi hai fatto salire l'ansia sai ? Ahhh sei incredibile nessuno mi aveva fatto mai stare così tanto in ansia senza nemmeno aver fatto nulla- fece più rilassato.

Marinette arrossì vergognandosi. 

Tanto.

Aveva fatto un casino montato sul nulla.

Luka la guardò, sembrava .... arrabbiato ? 

- scusa - pigoló non spendo cosa fare.

- e no,  non te la cavi con una scusa, tutta questa agitazione me la paghi decisamente ! -

E senza permetterle di dire altro si sporse verso di lei e con entrambe le mani le prese il volto avvicinandosi e baciandola.

Marinette rimase stupita per quel bacio improvviso, ma fu ancora più in shock quando  sentì lingua di Luka farsi spazio tra le sue labbra e rendere il bacio umido e profondo. 

Marinette sentí una strana sensazione allo stomaco.

L'aria nel suo corpo entrava attraverso la bocca del  ragazzo riempiendo di calore la sua gola e la pancia.

Sentiva dei brividi percorrere le braccia e si lasció completamente andare in balia dell'altro chiudendo gli occhi e perdendo qualsiasi forma di controllo.

 

 

*****************

 

 

 

 

 

Io ve lo dico ... mancano pochissimi capitoli e poi farò un mini sondaggio per dei capitoli extra

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Capitolo 23
*** 22 ***


Alya era seduta a casa sua e stava sorseggiando un the freddo mentre lei era sul suo letto a guardare il soffitto.

- allora va meglio ? -

Andava meglio ?, non lo sapeva.

- si, rispetto a questa mattina decisamente si - disse solamente. Ormai era sera inoltrata e Alya aspettava solo un suo invito per rimanere a dormire da lei e chiacchierare tutta la notte. 

Non era sicura che avrebbe pronunciato quelle parole per invitarla a restare. 

- scommetto che non vuoi dirmi quello che è successo, ma c'entra Luka non è vero ? - 

Luka ? Si ovvio che centrava Luka, ormai era il suo pensiero fisso.

- si , abbiamo litigato - 

- davvero ? E adesso non vi parlate più ? - chiese prudente Alya capendo che Marinette avrebbe detto il minimo indispensabile. Ultimamente non si sbilanciava poi molto.

- ora abbiamo chiarito - 

Eccome se avevano chiarito. Era stato il miglior chiarimento della sua vita.

- e come ? -

Come ... oh sapessi cara Alya come ...

- ci siamo baciati - rispose atona.

- vi siete scambiati un bacio ? - fece Alya a bocca aperta.

Un bacio ? 

Uno solo

Uno .... due ... dieci ... non aveva tenuto il conto.

 

- già un bacio - 

- grande Marinette un semplice bacio che sistema una lite di coppia, molto romantico  - 

 

Un semplice bacio

 

Poteva ancora sentire le labbra bollenti del ragazzo, il suo profumo che la stordiva e le faceva girare la testa.

E poi le sue mani ... quando erano apparse le sue mani ? I suoi ricordi non l'aiutavano, non l'aveva bene capito ma ricordava che erano bollenti e che scottavano la sua pelle in ogni punto in cui veniva sfiorata. 

Le ricordava sulla sua schiena, poi che scendevano dalle sue spalle fino ad incrociarsi con le sue dita, poi sotto la sua maglietta...

E poi in qualche momento imprecisato anche lei  lo aveva abbracciato e i loro corpi si erano avvicinati togliendole l'aria...

- decisamente romantico - rispose mentre la sua mente le mandava ricordi di come anche le sue mani avevano cercato di insuinarsi ed esplorare, di come il corpo del ragazzo aveva sussultato quando gli aveva sfiorato l'addome con i polpastrelli sentendo una leggera fascia di muscoli e un accenno di peluria che partiva da sotto all'ombellico per spingersi fino a ...

- Marientte! -

- uhn? - 

Sbattè gli occhi per uscire dal turbinio dei suoi pensieri. 

- ti ho fatto una domanda -

- non ti ho sentita , scusa Alya ero sovrappensiero- 

-  stavo dicendo ... e invece con Adrien ? - 

Alya parve toccare l'argomento in maniera casuale come se le fosse venuto in mente per caso. 

Le immagini dei baci bollenti di Luka si offuscarono per far spazio al volto sorridente di Adrien.

- con Adrien ... Già...va bene, credo - disse senza realmente pensare alla domanda dell'amica, in realtà le stava rispondendo quello che lei voleva sentirsi dire. 

- come fa ad andare bene ? Questa mattina lui non ha fatto altro che guardati in cerca di perdono per il vostro litigio -

Marienette cercó di concentrarsi sulla conversazione.

- e tu come fai a sapere che abbiamo litigato ? - 

Alya sembró colta in fallo.

Marinette sorrise.

- tranquilla, so benissimo che tu Nino state insieme e che vi dite tutto , e Nino è pur sempre il migliore amico di Adrien, era prevedibile che lo venissi a sapere- 

Alya, più rilassata, ci mise solo qualche secondo per passare all'attacco.

- Allora perché avete litigato ? non mi hai più detto nulla ! - 

Marinette si disse che era il caso di raccontarle la storia. Magari solo una parte della storia.

- ha passato i primi dieci minuti della giornata a raccontarmi di come fosse meravigliosa e fantastica la ragazza di cui è innamorato. Ho sopportato finché ho potuto ... - disse triste.

Per la prima volta Alya non sapeva davvero cosa rispondere e disse solamente - deve essere stata dura - 

- potevo ancora farcela fino a quando non mi ha detto che quella ragazza è Ladybug - 

Stavolta l'amica sbatte il bicchiere del the sul tavolino rischiando di romperlo.

- ma come Ladybug ? Cioè sul serio ti ha detto che è innamorato di Ladybug ? Ma quel ragazzo è proprio scemo ! Pure io sono innamorata di Johnny Depp ma non per questo sono convinta che sarà lui il mio futuro fidanzato - 

- sei innamorata di Johnny Depp?-  chiese Marinette sorpresa. 

- è stato il mio primo amore cinematografico -

- ma è vecchio ! - disse Marinette stupita.

- non capisci niente tesoro, quello è tutto fascino , ma comunque non è questo il punto ! Non può averti rifiutato perché innamorato di Ladybug, sará solo un' infatuazione -

- e gliel'ho detto anche io, anzi sai cosa ho fatto ? Gli ho chiesto che cosa farebbe se Ladybug fossi io - 

Alya la guardó più seria.

- e che ti ha risposto ? - 

- che non posso essere io in nessun modo, lui e Ladybug sono "compatibili ", se non è un rifiuto questo non so come interpretarlo. -

Ora che si era sbottonata Marinette non riusciva a fermarsi, sembrava un fiume in piena. 

- e a quel punto già che stavo, sono esplosa, gli ho anche detto che mi piaceva un sacco e che non potevo sopportare che continuasse a parlarmi di un'altra e me ne sono andata. L'ho praticamente abbandonato dopo essermi dichiarata... anche questo molto da soap opera vero ? - 

Gli occhi di Alya si fecero più tristi.

- Ma tu hai Luka adesso, no? va bene così ... cioè è stato molto cattivo nel dire quelle parole ma a te va bene anche così giusto ? - 

Marinette ci pensò. 

- Si, mi va bene, il pensiero di Luka mi ha tirata un po' su ... non ce l'avrei fatta a parlargli altrimenti, sarei scoppiata a piangere davanti a lui come una cretina , è come se lui mi avesse aiutato ad affrontarlo ... - 

- oh Marinette - fece Alya abbracciandola - spero che non sia  stata troppo difficile - 

- Tranquilla, mi sei stata accanto anche senza sapere nulla, grazie Alya- 

Dopo svariati minuti in cui le due si tennero strette Alya fu la prima ad interrompere l'abbraccio e a parlare all'amica.

- fammi capire ... farai pace con Adrien ? Sai dovrò pur dire qualcosa a Nino - 

Marinette parve pensarci.

- si , decisamente .. ma non troppo presto .. è il caso di farlo penare un altro po'- 

E le due ragazze riseso.

 

 

******

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Capitolo 24
*** 23 ***


Luka aspettava guardando l'orologio, era questa la giornata degli incontri ? 

Non voleva andare a quest'incontro,  anche perché la sua mente era ancora tutta rivolta a Marinette e a come l'aveva trascinato nella follia. 

O nel vicolo accanto alla gelateria, al momento nella su mente i due luoghi coincidevano. 

Chissà se si era accorta che aveva fatto praticamente tutto lei, o era convinta ancora  che era stato lui a prendere quell'iniziativa.

La ragazza era ingenua e non si rendeva conto che ogni suo gesto lo faceva impazzire.

Quando aveva poggiato le labbra sulle sue e finalmente era riuscirò ad approfondire il bacio era sicuro che non si sarebbe più fermato, per questo aveva aspettato fino a quando non era arrivato al limite. 

Ma lei..., come al solito l'aveva sorpreso.  Si era completamente abbandonata a lui, inesperta ma assolutamente accondiscendente. E poi ci aveva messo passione, curiosità e tutte quelle altre cose insieme che solo Marinette riusciva ad amalgamare così bene.

Non sapeva dove aveva preso il barlume di autocontrollo che lo aveva fatto fermare e lo aveva spinto a riaccompagnarla a casa. Si complimentava ancora per esserci riuscito senza uscirne pazzo.

E adesso stava qui con la mente altrove ad aspettare di incontrarsi con un 'altra persona che non voleva vedere ma che già sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontare.

" Fai l'adulto, in fondo sei più grande " si ripetè mentalmente.

Quando vide arrivare la macchina sorrise e fece cenno con la mano per indicare la sua posizione.

Adrien, splendente, uscì dalla limousine dicendo qualcosa al suo bodyguard, poi si rivolse a lui.

-Luka,ehi ciao !-

-Ciao Adrien, come ti butta? - 

- Bene  più o meno ... forse... -

- Hai detto che volevi parlarmi di qualcosa, riguarda il gruppo ? Non mi dire che vuoi lasciare !  -

- Eh? no no, non riguarda il gruppo -

Luka fece un  sospiro di sollievo , speró che non sembrasse troppo finto ... 

In realtà aveva davvero sperato che l'argomento fosse il gruppo, la musica o qualsiasi altra cosa che poteva gestire ad occhi chiusi, ma sapeva che non poteva essere così fortunato. Da quando aveva ricevuto il messaggio del ragazzo temeva che l'argomento di conversazione fosse proprio Marinette.

- allora di che volevi parlarmi ? - chiese pur non volendo affatto saperlo.

- ecco io volevo chiederti .. tu .. tu conosci per caso la vera identità di Ladybug ? -

Luka sgranó gli occhi.

Non era quello che si aspettava.

Da dove usciva quella domanda ? 

Che anche lui sapesse ? 

Si trovó in difficoltà, come sempre quando doveva parlare o mentire e fece un profondo respiro mentale.  Per fortuna era dotato di un autocontrollo abbastanza elevato e riuscì a calmarsi. 

Odiava parlare con la gente quindi nel tempo aveva sviluppato varie tecniche per sviare o interrompere una conversazione. Sapeva perfettamente come scivolare via da una domanda scomoda. 

- perché vieni a fare a me questa domanda ? - 

- scusa, so che ti sembra una domanda fuori di testa, è solo, bhe,  mi è capitato di vedervi parlare tu e Ladybug e ho avuto questa impressione, come se tu la conoscessi...  ed ecco io ... volevo saperlo - 

Luka pensó che non aveva idea di come e quando li avesse visti "parlare", sempre ammesso che Adrien non si stesse riferendo a Marinette. Poteva chiederglielo ma così avrebbe tradito la ragazza. Non lasciò che la sua curiosità lo tradisse.

- credo che nessuno sappia la sua vera identità - disse vago - ma perché proprio tu vuoi saperla ? - fece invece più serio. Aveva una certa sensazione negativa che girava intorno a tutta la faccenda. 

- ah ecco ... eh in realtà è una storia piuttosto complicata, te lo posso dire ma ti sembrerà una follia. Sembra a tutti una follia .. non capiscono quanto io sia serio ... eh eh - 

Luka lo trovó buffo, quando balbettava in quel modo assomigliava tanto a Marinette. Possibile che la ragazza fosse sempre al centro dei suoi pensieri ? 

- ecco io ... diciamo che credo di essere innamorato di lei e sto cercando di farglielo capire - 

Il più grande chiuse gli occhi per un secondo.

Adrien era innamorato di Ladybug.

Lo sapeva che tutta questa storia sarebbe andata a finire male. 

Pessimi scenari si affacciarono nella sua mente. 

Marientte era innamorata di Adrien, cosa sarebbe successo a lui quando Adrien si sarebbe confessato ? Cosa sarebbe successo a loro? 

Mentre la sua mente si incupiva Adrien continuó.

- e ho pensato che se tu la conoscevi potevi almeno dirmi chi è , o passarle un  mio messaggio, magari anche solo darmi un indizio - 

Forse avrebbe dovuto fare l'adulto e sperare nella felicità della ragazza. Doveva spingere Adrien a confessarsi e di sicuro la ragazza avrebbe accettato, e sarebbe stata felice e lui ... lui era maturo e poteva anche sopportare ... poteva... 

Non voleva.

- potrebbe esserci chiunque sotto quella maschera, lo sai ? - disse in un tono che sarebbe sembrato gelido a chiunque. 

Non voleva lasciargliela, non così.

- eh eh lo so .. buffo,  sei la seconda persona che me lo dice oggi.  Anche Marinette mi ha risposto così - 

-che cosa ? - fece Luka mandando al diavolo del  tutto il suo autocontrollo.

- tu hai detto a Marinette che sei innamorato di Ladybug ? - 

No. 

Nononono, perché, perché doveva già essere finito tutto? Perché ? Come aveva reagito Marinette ? Perché era qui a parlarne con lui ? Voleva vantarsene? Perché ? 

Una sensazione amara gli riempiva la bocca.

- bhe si, stamattina - 

Stamattina

Stamattina? 

Lui aveva visto Marinette dopo "stamattina"

Se era davvero successo stamattina lei ... lei aveva forse scelto ... lui? 

Sentì lo stomaco contrarsi in una sensazione a lui quasi sconosciuta. Era felice? 

Marinette aveva scelto lui anche dopo la confessione di Adrien ? Valeva come confessione ? Cominciava  a capire cosa era successo alla ragazza per mandarla completamente in tilt. 

Marinette non gli aveva detto niente. 

Si era arrabbiata, si era confidata, si erano baciati e non gli aveva detto niente. 

-.. pensavo che fosse la persona migliore con cui confidarmi anche se credo di essere stato un idiota - continuó il biondo.

La brutta sensazione che provava cominció ad allargarsi nel petto di Luka. Cos'era? Rabbia? 

- in che senso ? -  chiese e non riuscì a far sembrare il suo tono meno minaccioso di quello che in realtà voleva.

- bhe lei mi ha detto che le piacevo e quindi sono stato un idiota a parlare di un' altra ragazza proprio con lei e non mi parla da stamattina praticamente .. ma ehi perché adesso stiamo parlando di Marinette ? - 

Luka senti qualcosa bruciargli dentro e nonostante ci mise tutta la sua forza di volontà, resistette a malapena dal prendere il ragazzo difronte a lui a schiaffi.

Le ha detto che gli piaceva. Marinette si era quindi confessata, in condizioni pessime. Sarebbe rimasto sempre un suo rimpianto, un fantasma contro cui combattere. Si sentiva davvero arrabbiato. 

- senti Adrien,  non voglio rovinare la nostra amicizia, ma ti metto in chiaro una cosa - disse cambiando il suo tono di voce - io adesso sto uscendo con Marinette. Non so se riuscirò a farla innamorare di me tanto quanto era innamorata di te, ma non permetterò che tu la ferisca ... quindi smettila di trattarla con leggerezza e ferire i suoi sentimenti.- 

Adrien lo guardò completamente preso in contropiede. 

La sensazione di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato lo invase nuovamente. 

Si sentí la persona più sfortunata del mondo.  

- io non ho mai voluto ferirla - disse sincero.

Era l'unica frase sensata che poteva dire in quel momento. Si sentiva triste, confuso, arrabbiato, non sapeva come aveva potuto causate tutto questo. 

Luka lesse tutte queste emozioni nello sguardo verde e perso del ragazzo ma trovó comunque la situazione pericolosa. 

Era di anima buona e non voleva ferire nessuno ma questa volta si sentiva in dovere di mettere decisamente le cose in chiaro e più distanza possibile tra Adrien e Marinette. 

Si avvicinò all'orecchio del ragazzo per sussurrargli qualcosa .

- in ogni caso lei è mia , non ti permetterò di riprendertela e portarmela via - sussurrò e dopo rivolgendogli un sorriso smagliante lo saluto e andò via.

 

 

 

—————————/////

Spero non ci siamo troppi errori mancano tre capitoli alla fine. 

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Capitolo 25
*** 24 ***


Adrien steso sul suo letto aveva la testa che scoppiava ... aveva  combinato un grande casino e non sapeva nemmeno come aveva fatto. 

Aveva ferito Marinette.

Non l'aveva mai sentita così glaciale nei suoi confronti.

Aveva incrinato la sua amicizia con Luka perché aveva fatto male a Marinette cercando di parlare con lui di Ladybug. Gli veniva mal di testa solo a pensarci. 

Possibile che ogni volta cercasse di parlare di Ladybug saltava fuori il nome di Marinette ? 

La sua testa stava andando in fumo.

Per prima cosa doveva scusarsi con la ragazza.

Per seconda cosa doveva sapere se davvero  stava uscendo con Luka. 

Effettivamente lei poteva uscire con chi voleva ma si sentiva abbastanza a disagio per la cosa.

In effetti non era proprio disagio...  era più fastidio ...

Non voleva che Marinette uscisse con Luka ...

Perché, bhe ... perché no.

Si sentiva in qualche modo ... geloso ?

Geloso di cosa ? 

Era una sensazione strana che non poteva spiegare.

Marinette aveva detto che lui le piaceva, e adesso usciva con Luka.

Si sentiva come privato di qualcosa che spettava a lui.

Che pensiero stupido ed egoista .... 

E con Ladybug? 

Aveva davvero speranze ? 

Prima doveva scusarsi con Marinette ... se non era in grado di tenersi stretto  un'amica figuriamoci una ragazza ..... 

 

***************

 

 

Quando a scuola Marinette si vide arrivare incontro Adrien con faccia determinata e con nessuna intenzione di lasciarla scappare, capí che era il momento di affrontarlo. 

Alya le diede una pacca sulla spalla e lanciò uno sguardo di avvertimento al biondo, prima di lasciare la sua amica con lui. 

Marinette la ringrazió mentalmente con un sorriso, poi rivolse la sua attenzione al ragazzo. 

Alzò una mano per bloccare qualsiasi parola sul nascere e indicó al ragazzo sorpreso il corridoio laterale per poter parlare in tranquillità e soprattutto lontano da tutti.

Lui la seguì.

Quando però si ritrovarono soli nessuno dei due sapeva bene come cominciare e cosa dire. Entrambi ci avevano pensato e si erano figurati una conversazione che adesso ritenevano del tutto sbagliata. A interrompere il silenzio fu proprio la ragazza che ormai si era convinta che qualsiasi parola sarebbe stata sbagliata quindi, tanto valeva, poteva iniziare con una  parola a caso.

- sono stata sgarbata , scusami - 

- non dovresti scusarti tu,  io ,.. sono stato crudele ... solo che non pensavo che tu ..- 

- non potevi saperlo , non te l'ho mai detto. Si insomma lo sapevano praticamente tutti ma sapevo che tu non te ne eri mai accorto. -

- scusa . Sono circondato da gente che dice che gli piaccio e non pensavo che fosse importante ecco, anche Chloe lo dice sempre,  e un sacco di gente ... io credo che non ci faccio più caso ormai- 

Marinette sorrise amara. Era stata paragonata a Chloe, quanto poteva sembrare stupida agli occhi di Adrien? Avrebbe voluto dire che a lei non piaceva solamente , ma che era quasi sicura di amarlo ... ma forse non aveva più importanza, non adesso.

- tranquillo sapevo anche questo, sapevo che era difficile e che non avrei dovuto sperare ... ma sai la speranza è l'ultima a morire ...  non preoccuparti. Lo capisco e lo accetto. E comunque spero che questo non rovinerà la nostra amicizia - 

- no ! Non voglio perderti - disse con urgenza il ragazzo risultando persino a se stesso un po' troppo accorato, mentre le sue mani erano andate a stringere il braccio della ragazza. 

Marinette guardò  la mano che l'aveva stretta con una sensazione sgradevole. L'effetto che le faceva il ragazzo era ancora forte, molto forte. 

Se doveva chiudere doveva farlo adesso. 

-ho bisogno di un po' di tempo - disse - non voglio smettere di essere tua amica ma devo riordinare i miei sentimenti. E non ... non credo che posso sopportare di sentirti dire che ami qualcun altra ... quello non posso ancora farlo, mi dispiace - disse con voce leggermente tremante.

 Adrien ritiró la mano di scatto in imbarazzo 

- no no scusami per averti ferito con quei discorsi - 

- tranquillo va tutto bene adesso -

Si sorrisero sinceramente e ancora un po' in imbarazzo. 

La conversazione sembrava finita ma il biondo aveva l'aria di voler chiedere ancora qualcosa. 

- ehm posso .. tu ...- sembrava incerto. 

- ieri ho ... ecco ho visto Luka ... tu ora ... - 

Adrien si bloccò. 

Non sapeva come continuare, cosa chiedere esattamente. Non sapeva se voleva davvero sapere. 

Marinette sentì il cuore gelarsi. 

Adrien gli stava chiedendo se lei e Luka stavano insieme? 

Se uscissero , se si stavano vedendo? 

Voleva mentirgli? Voleva dirgli la verità? 

Come al solito non sapeva cosa voleva. 

Ma era stanca di mentire, quello si. 

- io, sto uscendo con Luka , si. Lui è gentile con me e mi accetta anche così ... indecisa. In questo momento per me è tanto. Mi sta aiutando a superare la mia cotta per te sai? - fece sforzandosi di sorridere. Questa conversazione sembrava del tutto sbagliata. 

Però.... Marinette si sentiva meglio, si sentiva come se avesse chiuso finalmente un capitolo disastroso della sua vita e poteva cominciare qualcosa di nuovo con Adrien. Essere veramente un' amica. 

Adrien si sentiva sempre privato di qualcosa ma capiva che questa sensazione era sbagliata. 

Sorrise. Voleva augurarle buona fortuna con il ragazzo ma le parole non uscirono mai  dalla sua bocca.

 - Direi che possiamo tornare in classe ti va ? -

Fece il ragazzo cercando di togliersi da quella situazione soffocante.

Dentro di lui era triste per come era andata la conversazione ma sembrava l'unico modo in cui sarebbe potuta andare. 

La ragazza annuì e si incamminò con lui pensierosa.

Dopo qualche passo però si fermò.

- Adrien - 

-si? - 

-Un consiglio posso dartelo .. su Ladybug intendo. - deglutí. Quando gli costava parlare in quel modo?. Quanto. 

- se vuoi il mio consiglio lasciala perdere. Non accetterà mai chi ama solo Ladybug ... probabilmente la ragazza sotto la maschera ha una sua vita e dei suoi problemi ... e bhe ... se fossi io non vorrei che qualcuno mi amasse per essere Ladybug,  vorrei che amasse prima la ragazza sotto la maschera ... magari, magari è così anche per la vera Ladybug . Lascia perdere la sua immagine e cerca una ragazza normale, cerca la Ladybug sotto la maschera. - Disse e in quel momento il volto di Luka apparve davanti ai suoi occhi . 

Sorrise. Anche lei aveva l'opportunità di vivere una storia normale. Non avrebbe più cercato l'impossibile ma avrebbe guardato accanto a se dove c'era sicurezza e tranquillità. 

- si bhe, è un consiglio il mio chiaramente- disse ancora imbarazzata. 

Adrien le sorrise di cuore con ancora la sensazione di aver perso qualcosa di grande. 

- Grazie-  disse solamente e tornarono in classe

**********

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Capitolo 26
*** 25 ***


Su questo capitolo la premessa la faccio prima. 

È il penultimo capitolo. 

É il capitolo probabilmente che è stato scritto per primo perché tutta la storia doveva andare a finire qui. 

Da questo capitolo prende il nome la storia. 

 

Dopo l'ultimo capitolo vorrei scrivere degli extra quindi dopo aver letto questo capitolo, in attesa dell'ultimo, leggete subito il successivo e votate su quale extra volete leggere prima. 

( devo ancora scriverlo quindi un po' più di tempo mi serve ) 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

-Quindi siamo proprio decise -fece Tikki guardando Marinette.

La ragazza era chiusa in camera sua e stava svolgendo una specie di rituale per cui non voleva essere disturbata. 

Stava staccando dalle pareti i poster di Adrien per poi riporli con molta cura nel cassetto dei suoi ricordi.

- Si Tikki sono decisa - disse  mentre continuava l'operazione.

- ti vedo molto serena - 

- lo sono - fece mentre continuava.

- il fatto di essere diventata Ladybug mi ha fatto cambiare il mio modo di pensare, mi sentivo oppressa da me stessa , il pensiero di dover essere sempre allerta mi stancava e consumava, e la cotta per Adrien prendeva l'altra meta del mio tempo e mi lasciava completamente sfinita. 

Ero in un circolo , una spirale e sentivo che non ne sarei uscita. E invece pian piano ne sono venuta fuori. 

Posso essere Ladybug ma anche Marinette, mi apprezzano sia come Marinette che come Ladybug. Queste due personalità sono diverse, non devono necessariamente mischiarsi ma so che possono anche farlo. 

Il fatto che Luka lo sappia mi fa stare meglio. E lo ha anche scoperto da solo, ha notato una parte di Ladybug in me e una parte di Marinette in Ladybug. 

Mi ha dato molto e voglio ricambiare ... - 

- e ti piace - fece Tikki maliziosa.

- e va bene si, mi piace,  ok ? Certo che mi piace , come potrebbe non piacermi ! Mi fa girare la testa -

- dovresti presentarmelo,  sai ?- 

- non credo che lo farò, potresti raccontargli cose molto imbarazzanti - 

- tipo che lo nomini sospirando nel sonno ... che cosa stavi sognando stanotte ? - 

Marinette diventó bordeaux e lanció un poster particolarmente grande contro il Kwami rosso che invece lo evitó svolazzando e ridendo.

-non ti azzardare a dirlo in giro - 

Tikki le porse il poster con faccia saputa. 

- E a chi potrei dirlo ? Tu non vuoi presentarmi  il tuo nuovo ragazzo - 

- e ho ragione  a quanto sembra - 

Le due riseso e continuarono a mettere a posto.

Quando tutta la partete fu sgombra, Marinette sospiró e guardò la sua stanza irriconoscibile. 

- ci appenderai altri poster? -  disse la Kwami 

- non credo, non per il momento. Questi muri vuoti mi piacciono . Sono pronti ad accogliere qualcosa di nuovo e non sono già pieni di ricordi,  paure e problemi. 

Io mi sento così come questi muri. Pronta a tuffarmi in qualcosa di nuovo ma senza gettarmi a capofitto come faccio sempre. Con i piedi ancora per terra.... mi sento ... in sospeso. Mi voglio godere il meglio di quello che mi capita ma mi aspetto sempre il peggio . Potrebbe succedere di tutto. 

- ti riferisci a Luka ? - 

- mi riferisco a chiunque . Se Papillon un giorno venisse a scoprire che sono io Ladybug potrei dover allontanarmi da tutti . Lo so e l'ho già messo in conto. E che succederà invece se lo scoprisse Chat Noir ? Potremmo non lavorare più bene insieme come invece abbiamo fatto fin'ora, lui ha una cotta per me è io non posso gestirlo come Marinette. E se invece fossi io a scoprire la sua vera identità ? Non so come mi comporterei. E se un giorno riusciremo a sconfiggere Papillon che ne sarà di Ladybug? Non ci sarà più bisogno di lei. Cosa resterà di lei in me... no, aspetta, non mi interrompere, fammi finire. Quello che ti ho detto sono solo esempi della situazione complicata in cui vivo. La mia vita è in bilico ma non voglio privarmi della possibilità di viverla.

Per questo credo che lascerò questi muri vuoti per il momento. -

 

Tiki l'abbracció con forza sempre più convinta di aver scelto la portatrice migliore del mondo.

Il loro momento intimo fu interrotto dal suono della porta di casa di Marinette. 

Sorrise e si affrettò a finire di mettere via i poster e chiuderli in un cassetto. 

Tiki la guardò interrogativa.

- chi è ? - 

Il leggero rossore sulle gote della ragazza le fece capire la risposta. 

- ohhh capisco , adesso mi spiego tutto la tua filippica filosofica sui muri vuoti. Potevi dirmelo che stavi pulendo tutto perché avevi ospiti.- 

- non era per quello- 

- certo,  come no - 

- ti giuro ! - fece diventando ancora più rossa. 

- eh va bene fingerò di crederti, e ti credo soprattutto perché oggi non ci sono i tuoi ... - 

- non ho intenzione di fare nulla di quello che stai pensando ! - gridò la ragazza imbatazzatissima mentre la Kwami rideva. 

- vado ad aprire , tu nasconditi - disse prima di scendere le scale. 

Tikki ridacchiando andò nel suo nascondiglio mentre ripensava alle parole di Marinette. 

La situazione era più complicata di quello che la ragazza credeva .

Cosa sarebbe successo quando avrebbe scoperto che Adrien, il primo amore della sua vita a cui aveva rinunciato perché lui non era innamorato di lei, era in realtà Chat Noir? 

Probabilmente l'equilibrio che aveva raggiunto adesso si sarebbe distrutto. Ma non poteva impedirle di vivere tutte le esperienze che voleva. 

Gli piaceva la soluzione che aveva adottato Marinette. Vivere così ... in sospeso.

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Capitolo 27
*** Sondaggio ***


Che extra vorreste per prima ?

Ho intenzione di scrivermene tre e ho una mia classifica personale di preferenza ma lascio decidere a voi. 

 

- lemon lukanette. Non necessariamente un rapporto completo ma qualcosa di molto erotico tra i due piccioncini

 

- la disperazione di Adrien, si ok si fa per dire disperazione ma intendo l'esatto momento in cui si accorge che la "Ladybug giornaliera " che cerca è Marinette  e vai di botte di gelosia su Luka e sfogo con Nino,  Plagg, Alya , il muro ... chiunque capiti a tiro. Capitolo molto depresso. 

 

- la gelosia di Luka.  il fatto che lui non può essere presente sempre al fianco della sua Marinette e che Adrien lo sia fin troppo. 

Ma Marinette non lo capisce e quindi segue giusta punizione. 

 

 

 

Le scriverò tutte ma daró priorità a quelle che mi indicherete. 

.... quindi ...

Vai con le votazioni ! 😂

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Capitolo 28
*** 26 ***


 

- ciao - fece la ragazza imbarazzata.

Luka le regalo un sorrisone. 

Nella mano destra stringeva la cinghia della custodia e Marinette sapeva che dentro era conservata la sua chitarra. 

Sorrise anche lei. 

Era strano che entrambi inciampavano nei discorsi quando si trattava di esprimere a parole le proprie emozioni ma entrambi trovavano decisamente facile usare altri mezzi per farlo. 

Marinette si fece da parte per farlo entrare. 

- permesso ... buonasera - fece entrando il ragazzo .

 - non c'è nessun 'altro ... bhe apparte me - 

Sentiva le guance in fiamme. 

Era tutta colpa di Tikki che le metteva strane idee .

Scosse la testa per scacciare qualsiasi pensiero e azzardó uno sguardo al ragazzo. 

Sperava di non essere stata troppo trasparente, e che lui non avesse capito o meglio immaginato qualcosa che tanto non esisteva. No. Per niente. 

Si ritrovó uno sguardo canzonatorio e la sua faccia, se possibile, andò ancora più in fiamme.

- ti odio- disse, precedendolo verso la sua stanza e facendolo scoppiare in una risata. 

- non ho detto nulla-

- nemmeno io, non so di cosa tu stia parlando, qualunque cosa pensi di aver capito o solo in...-

Fu interrotta dalle labbra del ragazzo. 

Se era un modo per dire che parlava troppo Bhe... era un ottimo modo.

Prima di staccarsi gli rubò un altro bacio a fior di labbra poi gli fece strada nella sua stanza. 

- questo è il piccolo mondo di Marinette- 

disse, sentendosi molto una guida turistica.

- permesso ? -

- ti ho già detto che non c'è nessun'alt..-

- sto chiedendo a te il permesso ! Posso entrare nel tuo piccolo mondo, Marinette? -

La ragazza richiuse la bocca. 

Era odioso, riusciva sempre a dire qualcosa he la faceva sciogliere e imbarazzare allo stesso tempo.

- ti odio - ripetè di nuovo. 

Luka rise ancora.

- si me lo hai già detto - 

La ragazza lo invitò a sedersi accanto a lei sul letto. 

- allora siamo pronti per decorare la tua chitarra ? - 

Luka  alzò i pollici in segno di assenso e tolse la sua piccola dalla custodia. 

Marinette rimaneva sempre affascinata dal modo delicato con cui trattava la sua chitarra, come se lei potesse sentirla e reagisse di conseguenza al suo tocco. 

Pensó che si doveva essere molto più che sensibili per trattare un oggetto in quel modo. 

Un pensiero stupido le passó in mente mentre preparava il suo kit per le decorazioni, Luka era uno di quelli che probabilmente non sarebbe stato mai akumizzato. Era troppo buono e non ce lo vedeva proprio a provare dei sentimenti negativi. 

Un sorriso gli nacque spontaneo sulle labbra. 

Stava veramente bene. 

- cominciamo ? - fece la ragazza sorridente quando incroció il suo sguardo curioso fisso sulla scrivania. 

Incuriosita voltò lo sguardo verso il punto che aveva attirato la sua attenzione e notò che c'era una foto assolutamente fuori posto, CHE NON DOVEVA TROVARSI LÌ MALEDIZIONE! 

In agitazione si affrettò ad afferrarla per farla sparire. 

Chiaramente, data la sua proverbiale goffaggine, non ci riuscì e il ragazzo gliela rubó davanti al naso. 

Imprecò a denti stretti, perché non era stata più attenta? 

Dubbiosa guardò il ragazzo di fronte a lei che squadrava la foto.

Era ovviamente una foto di Adrien.

Sperò con tutto il cuore che non fosse una di quelle su cui aveva scarabocchiato cuori , orari della sua giornata e frasi senza senso come recitava il manuale della perfetta stalker. Sospiró perché ormai il danno era fatto e cercó di riprendersi la foto ma Luka fu ben attento a tenergliela fuori portata ( in fondo era parecchio più alto di lei, non era un impresa tanto ardua) 

Lei la guardò a metà tra l'abbattuto e l'imbronciato. 

- me la ridai ? - 

- questa fa parte della tua collezione privata ? - fece il ragazzo sfottendola. 

Lei mise su un broncio ma le veniva da ridere. 

Non era arrabbiato , meno male ...

- ah si e sapessi che altra roba ho conservata- fece, decidendo di stare al suo gioco.

Luka diede un altro sguardo di sfuggita alla foto. 

- peggio di questa ? Mi sorprendi Marinette , davvero non pensavo ... - 

La ragazza si allungó recuperando con urgenza la foto dalle mani del ragazzo e arrossendo di botto. 

Non ricordava di avere foto troppo provocanti, che razza di foto era? 

Quando la prese in mano si rese conto che era una semplice foto di profilo di Adrien, scattata durante un suo servizio fotografico. 

Nessuna foto scabrosa. 

L'aveva imbrogliata.

- mi hai presa in giro - fece guardandolo arrabbiata. 

Il ragazzo sorrideva furbo.

- mi sembravi parecchio preoccupata, cosa nascondi piccola e finta innocente Marinette?- 

Lei gli fece una linguaccia e mise velocemente la foto nel cassetto, fingendosi arrabbiata ma non duró molto che venne catturata dal ragazzo e sollevata di peso da terra.

- ehi Ehi! Mettimi giù ! Chi ti ha dato il permesso ! Ehi ! - 

Finse di farla cadere facendola strillare e poi la riprese al volo. 

Scoppiarono a ridere e rimasero abbracciati così per un po'. 

Poi lei parlò.

- scusa per la foto , ma ecco, come sai,  non era una cotta leggera ... - fece imbarazzata. 

- suppongo che tu ne abbia anche altre vero ? -

- oh non sai quante, una vera ossessione ... mi sorprendo anche io del numero esagerato - fece ancora leggermente a disagio.

- e lei hai fatte sparire tutte prima che arrivassi io ? - 

Le sue gote che si arrossarono furono una risposta più che eloquente. 

- non serve nascondermi le cose , davvero - fece dolce lui accarezzandole i capelli. 

- come il fatto che ti sei confessata ad Adrien- fece a tradimento il ragazzo ben attento a non perdersi nemmeno una sua reazione. 

Marinette sembró gelare quando sentí quella frase e si mosse a disagio nell'abbraccio ma lui la strinse più forte. Non voleva farla scappare. 

Decise di continuare a parlare. 

- ho avuto un'interessante conversazione con Adrien in cui mi ha confessato i suoi sentimenti per Ladybug e mi ha anche rivelato di averne parlato proprio con te, facendo una magra figura visto che non conosceva i tuoi sentimenti per lui - 

- ma io ho deciso di andare avanti ! Glielo ho confessato proprio per questo! Giuro ! Non cercavo assolutamente di approfittare della sua sbandata per Lady bug, il mio scopo non era... -

- e io ti credo . Ti credo davvero. Per questo ti dico che non c'è bisogno di nascondermi nulla. Non occorre. Io ti crederò sempre Marinette. - 

Lei si sentí amata e lo abbracció. 

Stava bene. 

Bene, bene, bene. 

- è successo tutto per un grande malinteso, ci siamo chiariti e ho pensato fosse giusto che lo sapesse, anche perché così avrebbe smesso di parlare con me di quest'altra fantastica ragazza. Poi ho scoperto che si riferiva a Ladybug. Mi veniva quasi da ridere quando l'ho scoperto. Anche tutta quella storia della canzone, secondo lui era dedicata a Ladybug ... tutto un grade malinteso ..., incredibile , solo a me poteva succedere - disse tutto di un fiato ancora nell'abbraccio del ragazzo. 

- ma quella canzone era davvero dedicata a Ladybug- 

Marinette alzó la testa e lo guardò confusa. 

- cosa? - 

-  o meglio, è dedicata a te . L'ho scritta sull'onda delle sensazioni che ho provato la prima volta che ti ho vista. Il fatto che anche Adrien si sia accorto delle tue qualità e le abbia associate a Ladybug in realtà mi preoccupa parecchio, ma ci torneremo poi su questo argomento- 

Marinette lo guardava stordita e confusa. 

A lei ? Era davvero dedicata a lei ? 

Non stava capendo ma si sentiva strana ... felice. 

Luka sorrise capendo le sue emozioni. 

La bació dolcemente approfondendo il contatto con le sue labbra in un bacio più lungo e bagnato, mordendole leggermente il labbro e avvicinandola a se con le mani. 

Era innamorato. 

Non poté però continuare che una vocina li interruppe e con sua grande sorpresa vide un esserino volante rosso fluttuare attorno a loro. 

Marinette sembró preoccupata. 

- Tikki ! Cosa? Perché non sei nascosta ? Chiese di getto ricordandosi solo dopo che Luka le aveva appena chiesto di non nascondere nulla.

- mi dispiace non volevo interrompere, e mi scuso pure se salto le presentazioni, ma c'è un attacco akuma ! Hanno bisogno di te ! - 

Marinette si affacciò di corsa alla finestra vedendo del fumo e accorgendosi che la piccola Kwami aveva ragione. 

Doveva andare. 

- io ... -

- tranquilla , vai! Ti aspetto qui. - 

Lei annuì. Richiamando il suo Kwami le ordinó di trasformarla in Ladybug dando a Luka uno spettacolo irripetibile. La vide lì con il suo costume e lo sguardo determinato.

Era pronta a saltare per proteggere la città, ma in realtà al momento era sua. 

Sentì un'istinto ossessivo e prima di rendersene conto la bloccò e la tirò verso di se , baciandola un ultima volta. 

Era sua. Si sentiva capace di fare tutto in quel momento. 

Voleva scrivere. 

Lei sgranó gli occhi e arrossì allontanandolo gentilmente e sussurrando un "dopo". 

Con un sorriso si diresse verso l'akuma.

Se la sua decisione di rimanere in sospeso significava quello... bhe , aveva preso la decisione giusta. 

 

 

 

 

 

Fine. 

 

 

NdA

Grazie a tutti voi che mi avete seguito. 

Grazie davvero. 

Perdo molto facilmente la voglia di scrivere perché vado a momenti e i momenti della vita cambiamo in fretta. Quando si avvicina il finale poi, per qualche ragione ignota non voglio mai concludere ... 

però leggere i vostri commenti mi rende tutto un po' più facile. 

Cooomunque passiamo alle cose serie. 

Metterò la storia come conclusa, perché effettivamente è completa ma posterò lo stesso gli extra. 

E chiaramente il primo extra che scriverò sarà la piccola scena erotica tra Marinette e Luka ( chissà perché ma non avevo dubbi 😂

Metteró gli extra come nuova storia perché devo alzare il raining ... e aggiornerò stasera o domani! Quindi tenete d’occhio il mio profilo !  

 

 

 

P.s. chi vi dice che io non abbia già scritto il primo extra?  ;)

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