Va dove ti porta il cuore {L'allieva}

di Mr_Mrs_Mellark
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Va dove ti porta il cuore {L'allieva} ***
Capitolo 2: *** Speciale Natale ***



Capitolo 1
*** Va dove ti porta il cuore {L'allieva} ***


VA DOVE TI PORTA IL TUO CUORE


Aspetta una risposta. O forse, una proposta.

Butta il cuore oltre l'ostacolo, Alice.

  • Portami con te, no?

  • Alessia Gazzola, “Il ladro gentiluomo”, 2018.


Washington DC tempi attuali.


Ebbene, alla fine, in America mi ci ha portata per davvero, per di più questa volta, e non ci crederete mai, mi ha fatto viaggiare (vicino a lui, cosa da non escludere) su un volo di linea, e cosa più importante con un biglietto di prima classe.

Sono passati ormai tre mesi, tre mesi in cui viviamo insieme in un appartamento gentilmente concesso dall'istituto di ricerca in cui lavoro Claudio. Io ho cominciato, o meglio, ho ripreso a lavorare come medico legale, e non ci crederete mai, ma lavoro per la FBI. E no, non sto scherzando, lo so che non ci crederete mai, effettivamente quando mi è arrivata la lettera di assunzione non ci credevo nemmeno io! Ho mandato il mio curriculum a diversi obitori, e a quello della FBI l'ho mandato più per gioco, che per altro, perché dai io Alice Allievi a lavorare dentro l'FBI? Neanche Claudio ci credeva quando glielo detto, ma da lui me lo aspettavo.


La vita qui in America è dura, un po' per la lingua, però ammetto che sono migliorata in inglese rispetto a prima, certo non ai livelli di CC ma sono migliorata. Mi manca la mia vita romana, mi manca la mia famiglia, l'istituto che nel bene e nel male mi ha resa quella che sono oggi, e mia nonna Amalia, lei è la persona che mi manca più di tutti. Non è stato semplice ambientarci qui, a Roma entrambi avevamo le nostre conoscenze, qui non abbiamo nulla praticamente. E' sempre meglio di Domodossola però, mille volte meglio. Potermi confidare con Calligaris ogni volta che voglio, e poter parlare con lui senza aver paura di cosa potesse pensare di me, mi manca tantissimo. Questo è un aspetto negativo della FBI, in primis perché con la mia “eccelsa” conoscenza della lingua inglese non posso permettermelo, poi nella linea gerarchica qui conto meno di nulla, se non per decretare la causa del decesso, anche se devo dire che ho trovato un agente, che potrei definire anche gentile, il quale ascolta le mie assurde ipotesi, e non ci crederete mai, ma alcune volte sono davvero stata d'aiuto per risolvere dei casi, certo, la FBI, o almeno lo spero, non sa che sono stata io la chiave di volta; nonostante tutto ancora non me la sento di dire con sicurezza cosa ne penso di lui, e per ultima cosa, non è che mi sento esattamente a mio agio a dire cosa ne penso degli omicidi, qui, a differenza di Roma gli omicidi sono nettamente più complessi, se non vogliamo dire anche più crudeli. I killer americani sono decisamente molto fantasiosi. A Claudio questo mio timore a non intromettermi nelle indagini non dispiace affatto, dice che si sente più sicuro riguardo alla mia incolumità. Certo, come se fosse solo questo a rassicurarlo. Anche se poi, detto fra noi, un po' mi impiccio sempre, eh.


A proposito di Claudio, con lui le cose stanno andando stranamente bene, ovviamente le nostre solite discussioni ci sono sempre, così come la gelosia. Pensate che è geloso di Jaboc, l'agente mio collega di cui vi ho parlato poco fa, però almeno non come ai livelli di Arthur.

La sua ricerca gli sta dando grandi soddisfazioni professionali, si è ambientato perfettamente nel team in cui è stato inserito, e sinceramente non sono neanche sicura che voglia tornare a Roma una volta finito questo anno. Il Supremo nonostante tutto ci aveva visto giusto, la Wally non lascerà il suo posto, e Claudio non può aspirare a quel posto non prima dei 60 anni. Anche io, nonostante tutti i vari aspetti negativi, non mi sento molto propensa a tornare in Italia, la vita qui mi piace, mi sta dando molto di più di quanto mia abbia mai dato Roma in tutta la specializzazione, tranne Claudio del resto, ma la carriera che mi sto creando qui mi piace davvero, e sono sicura che piaccia davvero tanto anche a Claudio, perché forse è davvero qui che magari un giorno potremmo costruirci una famiglia.


« Svegliati! Su, che dobbiamo andare, e finalmente aggiungerei, in concessionaria a ritirare la mia bambina quindi alzati e non fare storie, che tanto lo so come sei, ci metti tre ore solo per prepararti, e noi abbiamo fretta.»

« Su Claudio, che saranno al massimo le 9, non serve fare tutta 'sta scenata di prima mattina, che non ho ancora la forza fisica, e psicologia per poterti comprendere. Almeno non prima di un caffè, e questo dovesti saperlo.»

« Eh no bella mia! Ti sbagli perché in realtà sono le 12 e tu hai dormito praticamente tutta la mattinata. »

« Vorrei vedere, dopo tutto quello che abbiamo fatto stanotte, era il minimo che potessi fare. »

« Fatto sta che questo non ti scusa, ora tu ti alzi, ti lavi, ti vesti, mangi e poi usciamo, sono stato chiaro o devo ripetermi? »

« Cristallino, ma sappi, e lo sai, che io prima mangio e poi mi lavo e mi vesto. »

Ecco, vedete come fa? Viene sempre prima la sua macchina, e poi vengo io, non sia mai che mi svegliasse con dolcezza poi, no, sempre sgrullandomi. E pensare che io sono sempre tutta delicata quando lo sveglio.

Comunque, ebbene sì, oggi andiamo finalmente a ritirare la nuova macchina, e pensate un po'? No, non è più la Mercedes, bensì è passato ad un Audi, sapete qui in America sono molto in voga. Ma la cosa più importante è che non ci dovremo più spostare con i taxi, e non vedo davvero l'ora di prenderla, anche perché potremo finalmente sposarci come vogliamo e senza problemi di spendere mutui per andare in giro!

Nel frattempo io mi sono lavata e vestita, si questa volte sono andata contro i miei principi, ma con CC vado contro ogni cosa, praticamente!


« Alla buon ora! Pensavo ci fossi caduta in quel bagno.»

« Sempre gentilissimo vedo, comunque sono pronta come puoi vedere, quindi se hai già chiamato il taxi per me possiamo anche andare!»

« Mi sorprendi sempre di più Sacrofano, non sia mai che l'aria americana ti rendi più produttiva?»

« Assolutamente no, semplicemente questa mattina ho voglia di uscire, a patto che dopo la concessionaria mi porti a pranzo fuori, sai un giro sulla nuova macchina me lo merito, no?»

« Devo vedere Allevi, voglio ben sperare che tu non ci entri con le mani unte di cibo, o con le suole sporche, non vorrei rovinare la tappezzeria sai!»

« Ovviamente no, sai non vorrei neanche incombere nella tua assurda ira!»

« Beh se è così, fuori è arrivato il taxi, che dici andiamo?»

« Prendo la borsa e arrivo!»


Dire che oggi Claudio splende di luce propria è un eufemismo! Il look casual gli dona come pochi, certo c'è da dire che a lui sta bene qualunque cosa, ma così è qualcosa davvero da mozzare il fiato. Io sono di parte eh, però dai, sono davvero fortunata ad avere un uomo come Claudio al mio fianco.


« Alice?! Allora che ne dici, sali o vuoi rimanere fuori, guarda che io non mi faccio problemi a lasciarti a piedi, lo sai!»

« Certo che lo so Claudio, è che stavo semplicemente osservando, ehm, stavo osservando il cielo.»

« Certo, e magari gli asini volano, l'ho visto benissimo che stavi guardo la boutique di CHANEL dall'altra parte della strada, eh!»

« Si... forse, ma che dici un giretto dentro me lo merito no? Sai com'è ho lavorato duramente questa settimana. No comunque te l'ho raccontato dell'omicidio di cui mi sto occupando ora?»

« Ah, perché ora ti occupi anche di risolvere omicidi? Pensavo, o almeno speravo che te lo avessero proibito.»

« Macché, era solo una scusa per farti stare zitto, comunque stavo dicendo, è arrivato un cadavere pieno di--»

« Alt! Non mi interessano le tue congetture sugli omicidi, almeno non oggi. Comunque più in là ho visto Tiffany, che ne dici entriamo? Devo prendere una cosa.»

« Da Tiffany? E cosa dovresti prendere scusa?»

« Eh, sapessi un regalo per la mia amante, ma quando impari a fidarti di me Allevi? Voglio prendere una cosa per te, e dato che oggi sono di buon umore ho deciso di farti un regalo. Ovviamente no, non è l'anello che aspetti, per quello puoi continuare a sognare!»


Nel caso ve lo stesse chiedendo abbiamo ritirato la macchina, e ragazzi, è una cosa pazzesca, è super accessoriata, e anche molto comoda. Devo dire che Claudio ha buon gusto in fatto di macchine, poi dovete sapere che, finalmente, una volta scoperto che so guidare senza uccidermi, si è deciso a lasciarmi guidare, sia Roma che spero anche qui.

Siamo dentro Tiffany, questo posto è immenso, le commesse sono delle super stangone tutte in tiro e stra bionde. Una si è già avvicinata al mio CC, e va bene la fiducia, ma ora non sbilanciamoci, meglio marcare il territorio, ogni tanto.


« Salve posso fare qualcosa per voi?»

« Si, vorrei vedere degli orecchini, il modello si chiama “Tiffany Paper Flowers” »

« Glielo porto subito, Signore. Ha bisogno di altro?»

« No, nulla, la ringrazio.»

« Claudio non capisco, cosa stai facendo?»

« Alice quando mai tu capisci qualcosa al volo? Aspetta e vedi.»


Nel frattempo è tornata la commessa seguita da una guarda, chissà perché poi, non capisco tutta 'sta mania di sicurezza qui in America, se vengo da Tiffany non sono sicuramente una morta di fame no? Beh, comunque ha una scatola in mano, e non posso credere ai miei occhi, ma gli orecchini che ci sono lì sono da svenire, e dico sul serio!

Sono diamanti e platino allo stata puro, e non voglio immaginare il prezzo.


« Allora Alice? Che ne dici?»

« Io beh, io- non...»

« Perfetto, dove si va per acquistare?»

« Da questa parte signore.»


E' passata un'ora da che abbiamo lasciato Tiffany, e ancora non riesco a proferire parola. Non so perché mi abbia regalo quegli orecchini, sono consapevole che se li possa permettere, ma posso permettermi di essere sotto shock, non capita mica tutti i giorni che Claudio Conforti spenda così tanti soldi per una donna, e ancor più nello specifico per me!


« Quindi? Che ne dici, ti sono piaciuti?»

« Si, è che...»

« E' che? Se avessi saputo prima che per farti stare un po' zitta avrei dovuto farti degli orecchini te li avrei regalati molto prima!»

«»

« Alice, mi stai facendo preoccupare, sei sicura di sentirti bene?»

« Sì...»

« Quindi, ti piacciono o no?»

« Ti Amo Claudio, ti amo tantissimo!»

« Ti amo anche io Sacrofano, ma adesso andiamocene a casa, che sto con un misero caffè da questa mattina, e ho fame. »

« Carbonara?»

« E carbonara sia.»


Lo amo più di qualunque altra cosa, certo prima o poi l'anello lo voglio, ma dopo oggi direi che per molto tempo posso sentirmi felice, materialmente parlando. Non vedo l'ora di scoprire la vita che ci attende qui, le sorprese che ci riserverà e magari formare una futuro concreto proprio qui, con Claudio.

Avete presente quando ti dicono “vai dove ti porta il cuore, segui il tuo istinto”? Ecco io l'ho fatto, e il cuore mi ha portata qui, con lui, e non potrei mai essere più felice di averlo seguito il mio di cuore.


NOTA DELL'AUTRICE:


Well, salve, è strano sapete, sto riscrivendo qualcosa, dopo circa 3 anni di blocco totale, e per questo devo ringraziare solo Alessia e i suoi libri!

Ho scritto questa storiella senza pretese, non penso ne farò un seguito, non ne ho il tempo e sinceramente non mi ritengo neanche in grado di portelo fare, beh comunque nel caso vi fosse piaciuta, un commento mi fa piacere, o anche solo una stellina!

Alex.

PS: i discorsi in corsivo sono in inglese, li ho scritti in italiano così che possano essere compresi da tutti.


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Capitolo 2
*** Speciale Natale ***


8 dicembre 2022

Io c'ho provato a farla desistere, eh. Davvero, con tutto me stesso, ma alla fine ci sono cascato anche io, Claudio Conforti in persona, anche detto CC.

Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere, e nemmeno una responsabilità del genere. Certo ho detto addio alla mia reputazione di cinico già due anni fa, quando mi sono finalmente deciso a sposare Alice, ora l'ho definitivamente messa al cimitero. Perché si, tra due settimane esatte, salvo imprevisti, diventerò padre di una bambina; non nego che quando Alice mi ha rilevato di essere finalmente incinta ho avuto i miei cinque minuti shock, però vi giuro che dopo sono stato felicissimo.

Non è stata una cosa capitata per caso, questa gravidanza l'abbiamo cercata, ci ha messo tempo e ci ha fatto penare per arrivare, non meno delle preoccupazione che ci ha dato durante tutta la gestazione.

Infatti Alice ha avuto non pochi problemi durante tutta la gravidanza, comprese due minacce di aborto che l'hanno portata a fare 5 mesi di riposo forzato a letto, e la cosa non l'ha resa affatto felice, tra l'altro fra i tanti problemi si è ritrovata a dover fare delle iniezioni per prevenire ulteriori minacce di parto pretermine, e indovinate un po'? Chi l'avrebbe mai detto che la coraggiosa Dottoressa Allevi avesse paura degli aghi, ecco, io no. Quando arrivava il momento di farle era una cosa davvero comica.

Fatto sta che fra due settimane è stato programmato il cesareo, e casca proprio nel 22 dicembre 2022. Non sto più nella pelle, Alice non è da meno, credo per lei sia anche peggio di me, non è stata affatto facile come gravidanza, e sicuramente non vedo l'ora di poter tornare a vivere come prima.

È emozionante pensare che fra due settimane torneremo a casa dall'ospedale in tre, usciamo in due e torniamo in tre, è una sensazione magica anche per me, Claudio Conforti.

Sono spaventato, è vero, non posso negarlo, ho paura che il rapporto tra me e Alice possa irrimediabilmente incrinarsi, che questa bambina possa dividerci, è stata dura persino rinunciare al sesso in questi mesi, figuriamoci con un neonato in casa quanto possa essere difficile avere una nostra intimità, senza essere interrotti ogni due per tre.

I video di youtube, già, pensate quando sono caduto in basso, persino i video su youtube sono arrivato a vedermi, per potermi preparare almeno un minimo psicologicamente, comunque sia, dicono chi il bambino che arriva, nonostante tu ci abbia convissuto insieme per nove mesi, è un estraneo, un intruso.

Anche lei ha paura, è spaventata un po' da tutto, per la bambina in primis, ma anche per lei, dal parto e dall'intervento, perché a chi vuole farla bere, lei è terrorizzata dalla prospettiva di operarsi, alla prospettiva di tutto.


15 Dicembre2022


Mi ha costretto a fare l'albero di natale, a me, l'albero di Natale. In nove mesi ho capito che è meglio non contraddire una donna incinta.

È stato terribile stare ai suoi ordini per fare uno stupido albero di Natale, anche se sì, l'ho fatto solamente perché lei attualmente non può farlo.


Ma col cazzo che l'anno prossimo mi smuovo dal divano.

«Claudio, quella pallina potresti metterla più a destra?»

«Ma se fino a cinque secondi fa ti andava bene a sinistra?»

«Beh, adesso la voglio più a destra, ti causa qualche problema? »

«No! Assolutamente. Piuttosto tu come ti senti oggi? Come sta la bambina?»

«La bimba sta bene... però noi Claudio dovremmo scegliere il nome prima o poi! Non voglio arrivare al parto senza neanche sapere come la chiameremo, già sono agitata adesso, pensa il 22. poi magari dico anche un nome che non mi piace, e sono fottuta per il resto della mia vita!»

«Dai Ali, ora non esagerare e fare la solita melodrammatica, qualche idea già l'abbiamo, quando la vedremo per la prima volta decideremo. Ora che ne dici, la stella la vuoi tu? Per quella vedi che ti lascio anche alzare.»

«Vabbè se lo dici tu Cla', comunque sì la stella la metto io. Non sia mai che la metti tu, poi magari ti fa allergia.»

«Spiritosa come sempre Sacrofano, sempre una spina nel fianco con le tue battute pungenti.»


22 Dicembre 2022

Siamo in ospedale, stanno preparando Alice, e io me la sto letteralmente facendo sotto dalla paura. Si lo so, sono un medico legale affermato, ma vi giuro che in questo momento tutti gli anni di studi in medicina sono andati beatamente a puttane, sono terrorizzato all'idea di quello che ci aspetto. Ho paura di essere un cattivo padre, un cattivo esempio, e se poi diventassi uno di quei padre materialisti di merda? O peggio ancora insceno il matrimonio palesemente falso ogni domenica andando all'Ikea? No questo no, mai e poi. Piuttosto preferisco morire.

Meglio non dirlo ad Alice però. Fuori dalla sala operatoria ci sono i genitori di Alice, Nonna Amalia e i miei genitori, sono tutti impazienti, penso che quella più nervosa di tutti sia Amalia, lei e mia moglie sono legate da un filo indissolubile, penso morirebbe se succedesse qualcosa alla sua amatissima nipotina, anche se ormai sta per diventare mamma. Direi che invece i miei genitori quasi non ci credono, poverini, per anni mi hanno pensato senza speranza, poi è arrivata Alice come un fulmine a ciel sereno e tutto è cambiato. Mi ha letteralmente rivoluzionato la vita, ha stravolto la mia routine, ha riportato la luce nella mia vita, quella luce che mancava da tantissimo tempo. Con lei posso essere me stesso, il vero Claudio Conforti, non semplicemente il dottor Conforti.

Nel frattempo è arrivata un'infermiera, che mi sta chiamando: «Dottore, suo moglie è pronta, può entrare quando vuole. Se fa il prima possibili sarebbe meglio, sa, è piuttosto nervosa. E l'anestesista non vorrebbe che le prendesse un infarto.»

«Ti ringrazio Vanessa, arrivo immediatamente, mi metto il camice e la raggiungo.»

«Dovere dottore, io intanto torno dentro.»


Sto mettendo il camice per entrare dentro, e stavolta non per fare un'autopsia, non per operare un uomo che sta morendo, ma per veder nascere una nuova vita. Che controsenso eh? Io medico legale che parlo di nuova vita, quasi non mi credo neanche da solo.


«Ehi.»

«Oh, eccoti qui.»

«Già, come stai? Hanno già fatto la spinale?»

«Sì, infatti penso tra poco arrivano per andare in sala operatoria. Ma Claudio è vero che non mi lasci sola lì dentro?»

«No Allevi, non temere che non ti lascio sola. Te l'ho promesso dopotutto no?»

«Sì, sì, credo di sì. Oddio Cla' ma perché ora sto anche tremando?»

«Perché hai in corso un anestesia spinale, dovresti saperlo Allevi!»

«Allora Signora Allevi, la sala operatoria è pronta noi ora andiamo va bene?»


Siamo dentro, è questione di minuti e conosceremo finalmente la nostra bambina. Sono dietro il telo con Alice, fosse stato per me io sarei stato accanto alla ginecologa, ma lei è stata irreversibile.

Sta ancora tremando, e ha gli occhi terribilmente lucidi, ma è come se dentro di loro ci fosse una luce nuova, che nasconde dietro un emozione grandissima.

Ed eccolo che lo sento, il fatidico pianto di un neonato. Un canto forte e chiaro, una cristallina dimostrazione che ora c'è anche lei nel mondo, che esiste e che non è più un feto dentro il corpo della sua mamma.


L'hanno posizionata accanto alla testa di Alice. Non ho mai visto nulla di più bello prima d'ora, è angelica, ha gli occhi chiusi, e le hanno messo una cuffietta rosa in testa, penso di essermi già innamorato perso di lei.


«Claudio...»

«Shh, Alice non rovinare il momento, mi hai appena fatto la cosa più bella della mia vita.»

«Ma il nome, avevi detto che appena l'avremmo vista lo avremmo deciso.»

«Sì, io direi che è perfetto Nicole, sembra coniato per lei.»

«E Nicole sia, Nicole Conforti, dai, suona anche bene.»

«Ti Amo Alice, ti amo con tutto me stesso.»

«Anche io, e grazie...»


25 Dicembre 2022


Non mi sono mai reputato un uomo di fede, ho ricevuto i sacramenti solo perché i miei a suo tempo lo vollero, mi reputo più un uomo di scienza. Ne tanto meno credo nei miracoli, ma dire che lei, la nostra piccola Nicole sia davvero noi il nostro miracolo, magari proprio il miracolo di Natale.

Si sono innamorati tutti di lei al primo istante, beh, non posso mica dargli torto.

Alice si sta riprendendo incredibilmente in fretta, penso che per lei sia stata molto più faticosa la gravidanza che il parto, ma sono felice, siamo felici.

Ora siamo ufficialmente una famiglia.


Quindi sì, io Claudio Conforti, oltre ad essere caduto molto, ma molto in basso, sono anche innamorato perso di una bambina, e quella bambina è proprio mia figlia.





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