Un passo dopo l'altro verso il Natale di Ellygattina (/viewuser.php?uid=649673)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 3 dicembre: Baci sul naso, pugni sui denti ***
Capitolo 2: *** 4 dicembre: E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***
Capitolo 3: *** 5 dicembre: Pattinaggio sul ghiaccio ***
Capitolo 4: *** 6 dicembre: Letterina a Babbo Natale ***
Capitolo 5: *** 7 dicembre: A Natale siamo tutti più buoni... quindi metti giù la pistola e perdonami! ***
Capitolo 6: *** 8 dicembre: Albero di Natale ***
Capitolo 7: *** 9 dicembre: E' Natale! Non il ***
Capitolo 1 *** 3 dicembre: Baci sul naso, pugni sui denti ***
3
dicembre: Baci sul naso, pugni sui denti
L'ora
di pranzo era passata
da un pezzo e Sanji si stava dirigendo verso l'infermeria della nave
con un piatto di minestra in mano. Prima di scendere a terra per
comprare delle medicine, Chopper gli aveva infatti raccomandato di
far mangiare qualcosa allo spadaccino, bloccato a letto dopo
l'ennesimo combattimento che per poco non gli era costato la vita, ma
se fosse stato per lui, l'avrebbe preso volentieri a calci per lo
spavento che aveva fatto prendere a tutti quanti. Era mai possibile
che quello stupido dovesse sempre sfidare la sorte compiendo imprese
al limite estremo delle possibilità umane?
Sbuffando, spinse piano la
porta tirando suo malgrado un sospiro di sollievo nel vederlo
sveglio. Per come si erano messe le cose solo poche ore prima, era
quasi un miracolo che fosse ancora vivo...
“Ti
ho portato da
mangiare” annunciò, senza purtroppo riuscire a
nascondere le
emozioni che gli si agitavano dentro. Gli costava ammetterlo persino
con se stesso, ma negli ultimi tempi era sempre un colpo al cuore ad
ogni battaglia. Ormai conosceva bene il compagno e forse era proprio
per questo che si preoccupava tanto. Litigavano costantemente, ma la
ciurma non sarebbe stata la stessa senza di lui...
Stava per chiedergli se ce
la facesse a mangiare da solo, viste le molteplici ferite sul suo
corpo, quando si accorse che l'altro lo stava fissando con
un'espressione a metà strada tra il sorpreso e il divertito.
“Qualcosa
non va, cuoco?”
domandò un attimo dopo, facendogli tornare all'istante la
voglia di
colpirlo con tutta la forza che aveva.
“Strano
che tu me lo
chieda, marimo. Ti sei già dimenticato cosa hai combinato
ieri?”
gli rispose piccato.
“Ti
preoccupi troppo,
dovresti saperlo che non è così facile buttarmi
giù” minimizzò
il ragazzo con un'alzata di spalle.
“Senza
contare che non eri
forse tu a insistere tanto per tenere segreto quello che c'è
tra di
noi? Vai avanti così e presto se ne accorgeranno
tutti” aggiunse
un attimo dopo, tanto per stuzzicarlo un po'. In realtà era
ben
consapevole di meritarsi i suoi rimproveri, visto che anche questa
volta se l'era cavata per un soffio, ma che ci poteva fare se era
fatto così? Non era proprio capace di risparmiarsi durante
uno
scontro e le cose non erano cambiate nemmeno quando si erano accorti,
quasi per caso, di provare una certa attrazione l'uno per l'altro.
Era da allora che, sebbene di fronte ai compagni continuassero a
comportarsi come sempre, una volta rimasti soli davano abitualmente
libero sfogo al desiderio reciproco, insultandosi spesso e volentieri
sia prima che dopo il rapporto...
“Non
cercare di cambiare
discorso e vedi di mangiare, intanto, prima che tornino gli
altri”
ringhiò il biondo guardandolo con astio.
“Nervosetto,
eh?” lo
prese in giro Zoro afferrando comunque il piatto mentre Sanji, dopo
averlo mandato al diavolo, si voltava verso uno degli oblò
per
evitare di saltargli addosso. Quel suo modo di fare gli faceva venir
voglia di picchiarlo e baciarlo al tempo stesso, e il fatto che fosse
a petto nudo peggiorava ulteriormente le cose. In realtà,
essendo
rimasti soli sulla nave, avrebbero anche potuto approfittarne per
divertirsi un po', ma dopo ciò che era successo alcune ore
prima
preferiva aspettare. Nonostante le ferite dello spadaccino, il sesso
era stato bellissimo come sempre, ma subito dopo la febbre era salita
tanto da costringerlo a svegliare Chopper. Non ci teneva proprio a
ripetere l'esperienza...
Il rumore del piatto
appoggiato sul comodino lo fece voltare di nuovo poco dopo verso quel
sorrisetto tanto irritante, che per sua disgrazia era ancora al suo
posto.
A quel punto sbuffò
sonoramente raccomandandogli piuttosto rudemente di riguardarsi prima
di tornare in cucina ma Zoro, a quanto pareva deciso a continuare da
dove si erano interrotti la notte precedente, continuò
comunque a
provocarlo finchè Sanji, esasperato ma ben deciso a non
dargliela
vinta, non gli si avvicinò di nuovo, intenzionato a
risolvere la
questione dandogli un innocente bacio sul naso o qualcosa del
genere...
Peccato che dopo averlo a
malapena sfiorato con le labbra lasciandolo interdetto, un gran
vociare annunciò il ritorno dei loro compagni e lo
spadaccino,
sentendo un rumore di passi in avvicinamento, reagì
d'istinto
tirandogli un pugno talmente forte da fargli quasi ingoiare qualche
dente.
Il cuoco saltò subito
indietro imprecando sonoramente e fulminandolo con un'occhiataccia
prima di uscire di corsa dalla stanza, rischiando quasi di scontrarsi
nel corridoio con Nami, venuta a vedere come stava il compagno.
La ragazza, vedendolo
sanguinare per il colpo ricevuto, lo guardò stranita
domandandogli
preoccupata cosa fosse successo prima di arrendersi all'idea che non
avrebbe avuto risposta e catalogare quindi il tutto come uno dei loro
soliti scontri mentre lui si rifugiava in cucina a riflettere e
sbollire la rabbia.
Tutto sommato lo spadaccino
non aveva avuto tutti i torti ad allontanarlo appena in tempo, ma era
proprio necessario essere tanto violenti?
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che la storia vi
sia piaciuta e di aver reso al meglio i caratteri dei personaggi,
visto che è la prima volta che provo a scrivere su di loro.
Ammetto
che nell'idea iniziale la fic era molto diversa, ma mi è
venuta così
e ho deciso di pubblicarla lo stesso per non perdere la giornata.
Mi
raccomando, se avete tempo e voglia, fatemi sapere cosa ne pensate in
modo da aiutarmi a migliorare. Un grazie speciale a chi lo
farà, ma
ovviamente ringrazio di cuore anche tutti coloro che si limiteranno a
leggere questo mio piccolo esperimento.
Se
qualcuno fosse interessato, vi informo di aver creato tempo fa un
gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche
sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto augurandovi una
buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima,
Ellygattina
Prompt:
Baci sul naso, pugni sui denti
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Capitolo 2 *** 4 dicembre: E' vischio quello disegnato sulle tue mutande? ***
4
dicembre: E' vischio quello disegnato sulle tue mutande?
Era
ormai notte fonda ma
Zoro e Sanji erano ancora ben svegli e decisamente impegnati. Da
qualche tempo infatti avevano scoperto di provare una forte
attrazione l'uno per l'altro e capitava spesso che mentre gli altri
dormivano, loro due si rifugiassero in qualche angolo della nave per
sfogare il desiderio reciproco. Quella sera avevano scelto la cucina,
che ben presto si era riempita di gemiti e sospiri mentre i due si
baciavano e si toccavano con sempre maggior foga. I vestiti di
entrambi erano sparsi per la stanza e ormai mancava poco al momento
clou quando Sanji si distrasse notando qualcosa che non avrebbe mai
voluto vedere.
“Ma
è vischio quello
disegnato sulle tue mutande?!” esclamò, incredulo
e piuttosto
schifato, a voce un po' troppo alta. Sapeva che il compagno non era
certo uno dai gusti raffinati, ma c'è un limite a tutto!
Come si
poteva anche solo pensare di comprarsi un indumento del genere?
“E
se anche fosse, cuoco?”
sussurrò roco lo spadaccino, tappandogli subito la bocca con
un
bacio e approfittandone per arrivare indisturbato al suo punto
più
nascosto strappandogli un gemito. In realtà non aveva
neanche
guardato cosa ci fosse su quelle mutande quando le aveva comprate, si
era accorto a malapena che avessero una qualche fantasia e un colore
insolito, ed era piuttosto combattuto tra il controllare appena
possibile che le altre prese quel giorno non fossero davvero
improponibili persino per i suoi standard come iniziava a temere o
gustarsi la reazione del
compagno vedendogliele addosso. In ogni caso, al momento aveva cose
decisamente migliori a cui pensare...
Di lì a poco furono
costretti a staccarsi per mancanza di ossigeno e stranamente Sanji,
ormai vicino al limite, decise di non ribattere. Zoro aveva dei gusti
terribili ma il lavoro che stava facendo dentro di lui era davvero
sublime, quindi per una volta poteva anche soprassedere. Se proprio,
alla prima occasione avrebbe provveduto a regalargli qualcosa di
più
decente... giusto per evitare di sentirsi male quando gli sfilava i
pantaloni!
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati in fondo a questa
assurdità!
Spero di aver reso al meglio i caratteri dei personaggi e di avervi
strappato almeno un sorriso. Personalmente mi sono divertita molto a
immaginare la scena, ma l'ultima parola spetta a voi. XD
Mi
auguro inoltre di essere rimasta nei limiti del rating arancione,
altrimenti vi pregherei di segnalarmelo. Fatemi pure sapere le vostre
opinioni, se vi va, e un grazie speciale a chi deciderà di
recensire. Ovviamente però ringrazio anche tutti coloro che
mi hanno
dedicato un po' del loro tempo leggendo e chi ha già
inserito la
raccolta tra le preferite/seguite/ricordate. Spero di non deludere le
vostre aspettative! :3
Vi
ricordo inoltre di aver creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e
manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo
ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto augurandovi una
buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima,
Ellygattina
Prompt:
E' vischio quello disegnato sulle tue mutande?
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Capitolo 3 *** 5 dicembre: Pattinaggio sul ghiaccio ***
5
dicembre: Pattinaggio sul ghiaccio
Sanji
e Nami si diressero
mano nella mano verso la pista ghiacciata con una strana emozione.
Era da tempo che non andavano più nel luogo in cui si erano
conosciuti, ma nel giorno del loro anniversario si erano tenuti
liberi apposta per concedersi quel momento da soli senza la chiassosa
compagnia dei loro amici.
Si erano sposati l'anno
precedente, ma il loro amore era nato molto prima in quello stesso
luogo, tra risate e disastrose cadute sulla lastra gelata, grazie a
degli amici in comune che, consapevoli di questa loro passione da lui
coltivata da tempo, li avevano fatti incontrare. Lei in
realtà, non
avendo mai preso lezioni, era decisamente imbranata, ma il
pattinaggio l'aveva sempre attirata e dal momento che anche una delle
sue migliori amiche ne era appassionata, era stato semplice un
pomeriggio incontrarsi al palazzo del ghiaccio dove il biondo si
stava allenando e tutti avevano capito subito che tra i due c'era
parecchio interesse. Sanji infatti, così bello, raffinato e
gentile,
le era sembrato a prima vista l'uomo dei suoi sogni ed era stata
felicissima quando, poco dopo le presentazioni e un suo volo da
manuale, le aveva preso la mano per insegnarle ad andare sui pattini.
Nonostante l'imbarazzo, il
suo cuore aveva iniziato subito a battere forte fin dal momento in
cui questi l'aveva aiutata a rialzarsi, al punto che quasi non si era
accorta quando poco dopo la sua amica Bibi, evidentemente conscia di
essere il terzo incomodo, si era allontanata con una scusa
lasciandoli soli.
Da allora si erano visti
parecchie volte, sia in coppia che con gli amici, e in breve tempo
Nami, guidata dolcemente dal suo “cavaliere”, aveva
imparato a
volteggiare in mezzo alla pista come una vera pattinatrice. Un
risultato non da poco se si pensa che inizialmente riusciva a
malapena a stare in piedi aggrappandosi saldamente al bordo, ma con
al fianco la persona giusta era stato quasi un gioco, che si
concludeva sempre con loro due seduti in qualche bar con una tazza di
cioccolata calda in mano e i volti arrossati dal freddo e
dall'imbarazzo.
“A
cosa pensi?” domandò
a un certo punto una voce dolce e la ragazza sorrise voltandosi verso
Sanji che la stringeva a sé.
“Alle
nostre prime volte
qui” gli rispose con lo stesso tono e lo sguardo un po'
sognante.
“Ci
stavo pensando
anch'io, sai?” le disse lui, guidandola nel frattempo verso
il
centro della pista come tante volte aveva fatto in passato.
“Sono
contenta che siamo
riusciti a venire oggi” ammise Nami con un leggero imbarazzo.
“Già”
confermò il
ragazzo. “Ma dopotutto era la scelta migliore per
festeggiare, no?”
“Direi
proprio di sì”
disse piano lei, allungandosi un poco per dargli un bacio a fior di
labbra e poi stringerglisi contro per godere del suo calore,
sussultando appena quando casualmente, poco dopo, partì una
delle
canzoni che aveva imparato ad associare alle evoluzioni sul ghiaccio
insieme a Sanji.
“Andiamo?”
le chiese il
giovane sorridendo quando lei alzò gli occhi sorpresa.
La ragazza annuì felice
porgendogli la mano ed entrambi iniziarono a volteggiare sicuri sulla
pista isolandosi dal mondo, senza nemmeno più far caso a chi
li
guardava ammirato.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Non chiedetemi come mi
sia venuta l'idea di Nami e Sanji con la passione per il pattinaggio,
ma spero che abbiate apprezzato anche questa piccola AU decisamente
fluffuosa.
Vi
esorto come sempre a recensire, se vi va, ma ovviamente ringrazio
anche chi si limiterà a leggere e tutti coloro che hanno
inserito la
raccolta tra le preferite/seguite/ricordate, con la speranza di non
deludere in seguito le vostre aspettative.
Passando
ad altro, ricordo a chi fosse interessato di aver creato tempo fa un
gruppo facebook principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche
sugli anime e manga in generale. Per il momento siamo ancora in
pochi, ma saremo ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto augurandovi una
buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima,
Ellygattina
Prompt:
Pattinaggio sul ghiaccio
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Capitolo 4 *** 6 dicembre: Letterina a Babbo Natale ***
6
dicembre: Letterina a Babbo Natale
Mancava
ormai poco a Natale
e Nami, rifugiatasi nella sua stanza, stava osservando il cielo terso
dall'oblò della nave. Era una serata bellissima ma molto
fredda, e
anche se le sarebbe piaciuto godere meglio di quella vista
meravigliosa, aveva deciso di restare lì al calduccio mentre
i suoi
compagni schiamazzavano come sempre all'esterno.
Sorrise sentendo l'ennesimo
litigio tra Zoro e Sanji, scoppiato per chissà quale motivo,
e la
confusione provocata da Luffy, Usopp e Chopper, ma in quel momento
non aveva voglia di partecipare. Pensava al suo villaggio e alla
famiglia che aveva perso, chiedendosi cosa stessero facendo sua
sorella Nojiko e gli altri abitanti di Coconut Village. In quel
periodo dell'anno l'intero paese, spesso coperto di neve e
vivacizzato da nastri e ghirlande appesi ad ogni porta, era in festa
e le famiglie, finalmente libere dai lavori nei campi, trascorrevano
la maggior parte del loro tempo insieme.
Avvertì una fitta di dolore
pensando che per lei comunque non sarebbe stato lo stesso, dal
momento che nella sua sarebbe mancato qualcuno, ma fece uno sforzo
per respingere le lacrime che minacciavano di uscire al ricordo del
calore che aveva provato, senza neanche rendersene conto, quando
Bellemere era ancora viva. Sapeva però che la donna non
avrebbe
voluto vederla triste e cercò quindi di richiamare alla
mente
qualcosa di più allegro, come ad esempio le marachelle che
da
piccola si divertiva tanto a combinare insieme a Nojiko, facendo
diventare matti Genzo e i vari negozianti.
Ridacchiò quando poco dopo
uno di essi divenne tanto nitido da darle l'impressione di essere
tornata la bambina impertinente che veniva costantemente inseguita
ovunque dall'anziano sindaco. Divertita, la ragazza gli permise di
riportarla con sé al villaggio di molti anni prima in quello
stesso
periodo, quando aveva pensato bene di fargli l'ennesimo dispetto che
aveva decisamente disturbato la quiete pubblica, rivedendosi mentre
correva sul velo di neve che imbiancava le strade girandosi ogni
tanto per fargli una linguaccia e arrivando quasi fino a casa prima
che il poveretto riuscisse con un trucco a raggiungerla e riprendersi
il libro che gli aveva sottratto praticamente sotto il naso. Era
stato allora che aveva sentito parlare per la prima volta di Babbo
Natale, e ricordava di averne ascoltato la storia affascinata per poi
correre dalla madre a chiederle se era vero che portasse i regali
solamente ai bambini buoni. Genzo infatti aveva fatto leva su questo
particolare decisamente interessante per convincerla a starsene buona
per un po' e Bellemere, divertita, si era affrettata a confermare,
aggiungendo che però era necessario inviargli una lettera
per fargli
sapere il proprio desiderio e lei, a quel punto, era corsa in camera
sua a scriverla, facendo saltare sulla sedia Nojiko, in quel momento
impegnata a fare i compiti.
Con un misto di divertimento
e nostalgia, si rivide prendere un foglio bianco e iniziare a
scriverci lentamente sopra con la massima concentrazione che una
bambina di pochi anni potesse avere e di riflesso, guidata dal
ricordo o forse dall'intimo desiderio di rivivere quei momenti, si
ritrovò inconsciamente a fare altrettanto nel presente prima
di
rendersi conto con un sussulto di aver tracciato sulla pagina le
prime parole. Incredula, fissò a lungo i caratteri che lei
stessa
aveva scritto cominciando pian piano a chiedersi cosa avrebbe potuto
desiderare in quel momento. Di certo le cose erano cambiate molto da
allora, e prima di tutto era ormai ben consapevole che nessun
vecchietto avrebbe solcato i cieli la notte della Vigilia per
portarle i regali, ma sarebbe stato comunque bello poter di nuovo
esprimere un desiderio e attendere che si avverasse...
Cominciò allora a valutare
le diverse possibilità, scrivendo e cancellando varie volte
come era
solita fare quando la componeva al villaggio, finchè un
leggero
bussare alla porta la interruppe costringendola a riemergere dal suo
stato di trance.
“Che
stai facendo tutta
sola?” le chiese Robin, rivolgendole un'occhiata curiosa e
indagatrice.
“Pensavo”
rispose
semplicemente la ragazza, scrollando appena le spalle con un sorriso
triste.
“Capisco”
disse piano
l'amica avvicinandosi, nella speranza che continuasse. Aveva capito
che Nami avesse qualcosa di strano e sperava che si aprisse con lei
come ormai faceva spesso. Era bello potersi confidare l'una con
l'altra senza timori come due vere sorelle, dal momento che erano le
uniche donne della ciurma...
“Non
hai voglia di venire
di là con noi?” aggiunse poco dopo, vedendo che la
navigatrice si
limitava a osservare malinconica un foglio pieno di cancellature
appoggiato sul tavolo.
“Forse
è meglio” ammise
questa con un sospiro e un lieve sorriso alzandosi e stiracchiandosi
come un gatto dopo aver lanciato un'ultima occhiata alla sua lettera,
e a quel punto entrambe si avviarono fuori rischiando di essere quasi
subito investite dalle corse folli di Luffy, Usopp e Chopper, alle
prese con qualche strana idea delle loro.
Nami li osservò un attimo
stupita da tanta spensieratezza ma presto sorrise pensando che in
fondo era giusto così. Quei tre non avrebbero potuto essere
diversamente, e ad essere sincera gli era tanto affezionata anche per
questo. Dopotutto, attualmente, erano loro la sua famiglia, e per
quanta nostalgia potesse provare a volte per quella che aveva
lasciato indietro, era felice di essere a bordo di quella nave, con
la quale stava inseguendo il sogno che coltivava fin da bambina.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero che questa storia
un po' malinconica vi sia piaciuta e di avervi comunque strappato un
sorriso con le prodezze infantili della piccola Nami (me la immagino
troppo come una bambina pestifera al massimo che fa dannare l'intero
villaggio! XD). Mi auguro anche di non aver stravolto troppo il suo
personaggio, ma il prompt mi aveva subito ispirato qualcosa del
genere e la fic è venuta fuori da sé. Fatemi
sapere che ne pensate,
se vi va, e un grazie speciale a chi deciderà di lasciarmi
il suo
parere, ma anche a chi si è limitato a leggere e a tutti
coloro che
hanno inserito la raccolta tra le seguite/preferite/ricordate.
Come
sempre, vi ricordo inoltre di aver creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e
manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo
ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto augurandovi una
buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima,
Ellygattina
Prompt:
Letterina a Babbo Natale
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Capitolo 5 *** 7 dicembre: A Natale siamo tutti più buoni... quindi metti giù la pistola e perdonami! ***
7
dicembre: A Natale siamo tutti più buoni...
quindi metti giù la pistola e perdonami!
Nami
era davvero furiosa
dopo l'ultimo litigio avvenuto poco prima con il suo fidanzato e
continuava a inveirgli contro anche adesso che Luffy era
prudentemente uscito di casa mentre prendeva l'occorrente per
sistemare il suo ennesimo disastro. Si conoscevano fin da bambini e
lo amava con tutto il cuore ma non era possibile che facesse danni
ogni volta che si muoveva, senza contare che ormai avrebbe dovuto
saperlo che quando tornava stanca dal lavoro aveva una
capacità di
sopportazione ancora più scarsa. Era tanto difficile fare un
minimo
di attenzione in più per il bene di entrambi?
Nonostante i guai che lei
stessa combinò per il crescente nervosismo, la ragazza
riuscì
infine a ridare alla stanza un aspetto presentabile e solo a quel
punto si concesse di prendere dei bei respiri per cercare di
calmarsi. E pensare che mentre tornava a casa aveva sognato per tutto
il tempo una serata tranquilla all'insegna di coccole e relax! Ma in
fondo, quando mai i suoi piani andavano a buon fine da quando
conviveva con Luffy?
Sentendo l'irritazione fare
di nuovo capolino dall'angolo in cui l'aveva relegata, Nami decise di
concedersi un bel bagno caldo, ma quando fu sul punto di accendere la
luce in camera per tirar fuori dai cassetti la biancheria pulita, si
accorse con orrore che la finestra era aperta e che qualcuno stava
entrando di soppiatto.
Il suo cuore iniziò subito
a battere all'impazzata ma capendo che avrebbe potuto essere
controproducente urlare o scappare mentre era lì da sola, si
impose
di restare calma e tentare invece di sorprendere il ladro. Dopotutto,
in casa aveva un validissimo argomento per trattare con gente
così e
aveva come l'impressione che l'intruso, chiunque fosse, avrebbe
deciso di fuggire a gambe levate nell'esatto momento in cui l'avesse
tirato fuori...
Con un sorrisetto poco
rassicurante ma del tutto invisibile nel buio della stanza,
strisciò
allora in silenzio verso il nascondiglio dell'arma che custodiva
gelosamente stando attenta a non fare il minimo rumore e pochi
secondi più tardi...
“Vattene
o sparo!” urlò
minacciosa, accendendo la luce, con la pistola già puntata
verso
dove provenivano dei lievi rumori, ma stranamente a gridare per lo
spavento fu una voce ben conosciuta.
“Luffy?”
esclamò
incredula un istante dopo, riconoscendo la figura rannicchiata a
terra accanto alla finestra. “Si può sapere che
stai facendo?”
aggiunse poi, incerta se essere più arrabbiata o sollevata
per
quella scoperta.
“Calmati,
vengo in pace”
si affrettò a chiarire il ragazzo con un sorriso un po'
colpevole.
“Vorrei
ben vedere”
brontolò lei, ora decisamente irritata. Più i
secondi passavano,
più era seriamente tentata di ucciderlo per quello
scherzetto che
per poco non le aveva causato un infarto, e senza accorgersene,
strinse ulteriormente la presa sull'arma che teneva ancora in mano.
“Avanti,
Nami, a Natale
siamo tutti più buoni... quindi metti
giù la pistola e
perdonami!” le disse a quel punto il fidanzato, tutto d'un
fiato e
in tono quasi supplichevole, per poi porgerle di scatto una bella
scatola infiocchettata e un grosso mazzo di fiori che fino a quel
momento non aveva notato, lasciandola interdetta.
“E
questo che significa?”
domandò stupita, indietreggiando istintivamente di un passo.
“Che
mi dispiace di averti
fatta arrabbiare e vorrei fare pace”.
La ragazza lo fissò per un
attimo ancora incredula ma con le guance sempre più rosse
per
l'imbarazzo e un leggero fastidio. Le pesava dargliela vinta subito e
perdonarlo così facilmente ma come poteva rifiutare la
richiesta se
lui la guardava con un sorriso simile? Senza contare che era pure
andato a prenderle i suoi cioccolatini preferiti e delle splendide
rose dopo che lei l'aveva cacciato di casa!
“Mi
dici perchè sei
entrato dalla finestra? Avrei potuto ucciderti!” lo
rimproverò
dopo alcuni secondi, addolcendo però, suo malgrado, il tono.
“Beh,
mi sono accorto
all'ultimo di non avere le chiavi, e dal momento che siamo al primo
piano e la finestra non era ben chiusa...” le
spiegò imbarazzato
Luffy e Nami, a questo punto, non potè trattenere un piccolo
sorriso. Era la cosa più ovvia, in effetti, e doveva
ammettere che
probabilmente la colpa era anche sua questa volta. Chiunque si
sarebbe spaventato uscendo di corsa davanti a uno scoppio di rabbia
come quello che aveva avuto lei poco prima...
“Avresti
potuto suonare
però. Ti avrei aperto” insistette comunque, nel
tentativo di darsi
un tono.
“Ne
sei sicura?” le
chiese il fidanzato sorridendo.
“Certo!”
rispose la
ragazza, apparentemente risentita per la domanda, nonostante in
realtà sapesse che se lui avesse suonato anche solo pochi
minuti
prima, con ogni probabilità l'avrebbe lasciato fuori.
“Sei
terribile, ma per
questa volta ti perdono” disse infine con un leggero broncio
dopo
qualche attimo di silenzio e finalmente Luffy si alzò
mettendole in
mano i regali.
“Grazie”
sussurrò Nami,
prendendoli con un dolce sorriso.
“Figurati”
le rispose
lui con lo stesso tono, posandole un bacio sulla guancia.
“Dopotutto,
cosa farebbe
il Re dei Pirati senza la sua Regina?” aggiunse poi,
ripensando a
un gioco che facevano spesso da bambini con i loro amici.
“Sei
uno stupido ma ti amo
comunque” gli rispose affettuosamente la fidanzata,
ridacchiando a
sua volta e abbracciandolo forte, mentre rifletteva che in
realtà
sarebbe stata lei a sentirsi persa senza di lui...
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! Spero di avervi fatti
divertire con questa fic un po' (tanto) assurda e di essermi spiegata
bene, mantenendo il più possibile intatto il carattere dei
personaggi. Ammetto che non è stato facile far nascere
questa storia, ma
mi auguro che dopo averla più volte riscritta in diversi
punti, il
risultato sia quanto meno accettabile. XD
Fatemi
sapere che ne pensate, se vi va, e un grazie speciale a chi
deciderà
di lasciarmi il suo parere, ma anche a chi si limiterà
semplicemente
a leggere e a tutti coloro che hanno inserito la raccolta tra le
seguite/preferite/ricordate.
Come
sempre, vi ricordo di aver creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e
manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo
ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi per ora vi saluto augurandovi la
buonanotte (o forse una buona giornata XD) e dandovi appuntamento a
più tardi per la prossima storia, che spero di riuscire a
pubblicare
regolarmente nel giorno stabilito. ;)
Bacioni
a tutti,
Ellygattina
Prompt:
A Natale siamo tutti più buoni... quindi metti
giù la pistola e
perdonami!
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Capitolo 6 *** 8 dicembre: Albero di Natale ***
8
dicembre: Albero di Natale
Mancavano
pochi giorni a
Natale e i pirati di Cappello di Paglia, momentaneamente bloccati su
un'isola invernale in attesa che il Log Pose indicasse la loro
prossima destinazione, si stavano preparando a festeggiarlo come si
deve. Era infatti il primo che avrebbero passato insieme e volevano
che fosse davvero indimenticabile, motivo per cui tutti, ispirati
anche dall'ambiente, si stavano dando da fare con i preparativi.
Quel pomeriggio, in
particolare, erano impegnati a decorare un bellissimo abete vicino al
piccolo porto naturale in cui avevano attraccato, in modo da creare
la giusta atmosfera in attesa della festa che avrebbero trascorso
sulla nave e nelle immediate vicinanze, dal momento che godere delle
più comode offerte di una città sarebbe stato
troppo pericoloso.
Benchè l'isola sembrasse tranquilla e gli abitanti ospitali,
infatti, erano pur sempre dei famosi pirati e non era il caso di
abbassare troppo la guardia, motivo per cui, nonostante la buona
abitudine ormai acquisita da tutti di mostrarsi in giro giusto il
tempo necessario per comprare ciò di cui avevano
strettamente
bisogno per continuare il viaggio, quella volta avevano fatto
un'eccezione per procurarsi anche qualche ghirlanda e decorazione
già
pronta, con l'intenzione poi di provvedere loro stessi alle altre con
ciò che avrebbero trovato in giro e tanta inventiva.
Dopo alcuni giorni di grande
lavoro era finalmente tutto pronto e l'intera ciurma si era quindi
radunata intorno all'abete per posizionare gli addobbi tra scherzi,
risate e discussioni varie. Non era facile infatti riuscire a mettere
tutti d'accordo e contrastare l'attitudine al gioco di alcuni di
loro, ma verso sera la loro opera poteva dirsi compiuta.
Ora l'abete era diventato
più allegro e colorato e Usopp li aveva stupiti tutti
aggiungendo
all'ultimo delle piccole lucine che era riuscito a preparare
chissà
come senza che nessuno di loro se ne accorgesse.
Il gruppo al completo, una
volta conclusa l'operazione e premuto il pulsante per accenderle, si
era quindi fermato ad ammirare estasiato il frutto del proprio lavoro
e di quello degli altri. La cosa più bella e gratificante
era stata
infatti che ciascuno avesse tirato fuori le proprie capacità
per
creare quelle piccole opere d'arte che erano le loro nuove palline
per poi mettere da parte qualsiasi contrasto con i compagni e
sistemarle in modo che tutte avessero la collocazione migliore e la
giusta visibilità. Sarebbe stato un Natale sicuramente
diverso dagli
altri che avevano vissuto fino a quel momento, ma di certo non
avrebbero mai dimenticato l'atmosfera di quei giorni in cui ognuno di
loro era stato unico e insostituibile come quelle decorazioni, per
certi versi povere e piene magari di piccoli e grandi difetti
rispetto a quelle che avrebbero potuto comprare in quantità
nei
negozi, ma speciali per altri, dal momento che tutte, nessuna
esclusa, rappresentavano l'impegno e la personalità di chi
le aveva
faticosamente create per il bene comune senza badare troppo
all'effettiva qualità del risultato finale.
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per aver letto anche questa storia! Spero che vi sia
piaciuta e di essere riuscita a trasmettervi le idee che avevo in
mente senza fare errori troppo brutti, visto che ho cancellato e
riscritto interi pezzi talmente tante volte da non capirci
più
nulla. Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate, se vi va, e
grazie di cuore a chi deciderà di dedicarmi una parte del
suo tempo
per lasciare il suo parere, ma anche a chi si limiterà a
leggere,
senza dimenticare ovviamente anche tutti coloro che hanno inserito la
raccolta tra le seguite/preferite/ricordate.
Volevo
inoltre ricordarvi di aver creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e
manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo
ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi ora corro a mettere anche la
storia successiva.
Bacioni
e a tra poco, spero! ;)
Ellygattina
Prompt:
Albero di Natale
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Capitolo 7 *** 9 dicembre: E' Natale! Non il ***
9
dicembre: E' Natale! Non il “Porno
Day”!
Mancavano
pochi giorni a
Natale e Sanji e Nami, in pigiama nella loro camera da letto, stavano
cercando di decidere come festeggiare. Avevano già invitato
gli
amici di sempre a pranzo e sapevano bene che sarebbero quindi rimasti
tutti insieme dal mattino alla sera come accadeva da anni, ma essendo
quello il primo che avrebbero passato da marito e moglie, avrebbero
voluto fare anche qualcosa di speciale solo per loro. L'unico
problema purtroppo era trovare l'idea giusta.
“Ci
sono!” esclamò il
ragazzo a un certo punto. “Potresti metterti quel completino
sexy
che hai comprato da poco, quello rosso con il pelo bianco e il fiocco
davanti... Sarebbe interessante provare gli ultimi giocattolini
erotici che abbiamo preso per concludere in bellezza, non
credi?”.
“Ma
sei impazzito, per
caso? E' Natale! Non il Porno Day!” protestò Nami
scandalizzata,
non appena riuscì a riprendersi dalla sorpresa.
“Andiamo,
non vorrai dirmi
che l'idea non ti piace neanche un po'” la
stuzzicò lui,
circondandole la vita con le braccia per tirarsela più
vicina e
cominciando allo stesso tempo a indietreggiare verso il letto mentre
cercava di non ridere per quella buffa reazione.
“Non
è adatta al Natale!”
ribadì lei, leggermente imbronciata. Per quanto la proposta
l'avesse
fatta inorridire, infatti, a se stessa non poteva negare di aver
comunque avvertito un familiare brivido di eccitazione immaginando la
scena e la cosa le dava un certo fastidio.
“Forse
hai ragione” le
concesse il marito sorridendo e facendola sedere sulle sue gambe
“ma
sei stata tu a dire che avresti voluto qualcosa di speciale per quel
giorno. E ormai dovresti sapere bene come posso farti sentire quando
mi ci metto, no?” aggiunse poi con espressione maliziosa,
insinuando lentamente le mani sotto la maglia del suo pigiama per
cominciare intanto a massaggiarle il fondoschiena.
“La
cosa vale anche per
me, però” sussurrò la ragazza allo
stesso modo, decidendo di
stare al gioco e rabbrividendo leggermente per quel tocco caldo sulla
pelle mentre iniziava a stuzzicarlo a sua volta con la punta delle
dita.
“Comunque,
se quello che
vuoi è una notte speciale, non vedo perchè
dovremmo aspettare
tanto” continuò un attimo dopo, baciandolo con un
tale trasporto
da farlo presto sdraiare sul letto per cominciare a fare sul serio, e
mentre il piacere saliva sempre di più, Nami fu costretta ad
ammettere tra sé che in fondo l'idea di Sanji non era
proprio da
buttar via, anche se avrebbe dovuto pensarci un attimo prima di
acconsentire ad attuarla anche la sera di Natale...
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati in fondo a questa
assurdità!
Spero di aver reso al meglio i caratteri dei personaggi e di avervi
strappato almeno un sorriso. Personalmente mi sono divertita molto a
immaginare la scena, ma l'ultima parola spetta a voi. XD
Mi
auguro inoltre di essere rimasta nei limiti del rating arancione,
altrimenti vi pregherei di segnalarmelo. Fatemi sapere le vostre
opinioni, se vi va, e un grazie speciale a chi deciderà di
recensire, senza ovviamente trascurare anche tutti coloro che mi
hanno dedicato un po' del loro tempo leggendo e chi ha inserito la
raccolta tra le preferite/seguite/ricordate. Spero di non deludere in
seguito le vostre aspettative! :3
Vi
ricordo inoltre di aver creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su Fairy Tail ed Edens Zero, ma anche sugli anime e
manga in generale. Per il momento siamo ancora in pochi, ma saremo
ben felici di accogliervi a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/groups/1510227842609212/?ref=bookmarks.
Vi aspettiamo numerosi! :D
Penso
di non avere altro da dire, quindi ora vi saluto davvero augurandovi
una buona serata e buonanotte per dopo.
Bacioni
e alla prossima,
Ellygattina
Prompt:
E' Natale! Non il “Porno Day”!
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