Dragon Ball Super Revelation 2

di DarkDarrik
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No rest for the wicked ***
Capitolo 2: *** Nuovi poteri ***
Capitolo 3: *** Il piano di Spektor ***
Capitolo 4: *** L'inizio della fine ***
Capitolo 5: *** Potere oltre ogni limite ***
Capitolo 6: *** Il Principe difensore della Terra ***
Capitolo 7: *** 7. Spektor all'attacco ***
Capitolo 8: *** 8. Saiyan a piena potenza ***



Capitolo 1
*** No rest for the wicked ***


Dopo il torneo del Potere

Goku e Vegeta non si davano tregua, il loro scambio di colpi aveva un ritmo incessante, i loro avambracci si scontrarono un’ultima volta e infine entrambi si allontanarono con un balzo.
Vegeta era nella sua forma più potente: Il Super saiyan Blue Evolution, con cappelli di un blu scuro, così come le sue iridi, le sue sopracciglia e la sua aura fiammeggiante.
Il suo rivale utilizzava il Super Saiyan Blue potenziato dal Kaiokhen x 20.
Entrambi i saiyan avevano il fiato corto e poche energie rimaste dopo quell’intenso allenamento.
Intorno a loro i paesaggio montuoso era provato come loro dalla battaglia, ormai il sole stava tramontando e il cielo era di un arancio intenso, leggermente coperto dalle nuvole di un rosa tenue.
“Per oggi basta così Kakaroth, devo tornare a casa da Bulma e Bra” affermò il principe dei saiyan, sciogliendo la sua trasformazione.
Goku lo seguì a ruota e poi si grattò la testa divertito.
“Urca Vegeta, non mi sono accorto che abbiamo fatto così tardi!” mormorò il saiyan cresciuto sulla terra, mentre il suo stomaco brontolava.
“Domani ci alleneremo con Whis e Lord Beerus, mi raccomando non farmi fare figuracce!” disse Vegeta alzandosi in volo a braccia conserte.
“Spero che Chichi abbia preparato qualcosa di delizioso! Non ti preoccupare Vegeta ormai so come trattare quei due.” commentò Goku librandosi a sua volta nel cielo.
“A domani Kakaroth, riposati e vieni concentrato, non ho tempo da perdere” rispose il principe lanciando un’occhiata al suo compagno.
“Non essere sempre così serio, Vegeta! Ci divertiremo!” affermò infine il buon saiyan alzando un pollice verso l’altro saiyan, che si limito al suo solito sbuffo, per poi sfrecciare via a grande velocità, imitato poco dopo dal suo rivale.

Durante il Torneo del Potere

Broly partì alla carica, circondato dall’aurea rossastra del Super Saiyan God Leggendario.
Spektor rimase impassibile fino all’ultimo secondo, poi si spostò verso destra e rifilò una ginocchiata potente e precisa alla bocca dello stomaco di Broly, poco dopo lo colpì al collo con il lato della mano sinistra e infine passò il bracciò sotto quello che aveva colpito l’avversario,per poi sparare dal palmo della mano una potente sfera energetica che colpì in pieno il Super Saiyan God Leggendario spedendolo contro un ammasso di rocce, lasciandolo poi privo di sensi tra i detriti.
Broly tornò in forma base e il fratello rimase sbigottito e furente, in forma di Super Saiyan IV provò a colpire Spektor che usando un solo dito di parò ogni singolo pugno del suo avversario, per poi afferrare un colpo di Olyb e stringere il suo pugno nella mano, fino a costringerlo in ginocchio.
“Parlami della tua trasformazione e non vi ucciderò” affermò freddo l’agente di Zeno, per poi sparare un’onda rapida e veloce a bruciapelo al saiyan in ginocchio.
In pochi attimi Olyb perse le energie per trasformarsi e torno alla forma base, stanco e ferito.
“Cosa diavolo sei? Perché vuoi sapere della mia trasformazione? Mio fratello è più forte di me ormai” ringhiò a denti stretti il fratello di Broly, alzandosi a fatica e tenendosi l’addome ferito.
Spektor restò in silenzio e alzò semplicemente una mano guantata di nero verso Broly, ferito e svenuto tra i detriti.
“Faccio io le domande, saiyan, ora rispondimi senza farmi perdere tempo. Sono autorizzato ad eliminarvi” commentò l’uomo incappucciato senza muoversi da quella posizione.
“Autorizzato da chi? Chi diavolo sei?!” urlò Olyb facendo qualche passo in avanti.
Un’enorme quantità di energia si formò sul palmo di Spektor che non mosse un muscolo.
“Ultimo avvertimento” sentenziò semplicemente con voce atona.
“E va bene! Smettila! Ti racconterò tutto!” implorò infine Olyb accasciandosi contro un parete rocciosa e guardando sconfitto Spektor, che annullò l’attacco diretto verso Broly.

Durante la distruzione del pianeta Vegeta

Olyb inseguiva Bardock, convinto di riuscire a raggiungerlo, mentre egli aveva deciso di affrontare Freezer. Nonostante il fratello di Broly fosse solo un ragazzino, le sue doti di combattimento erano eccelse, così come il suo potere.
Il giovane saiyan, sapeva che il padre di Kakaroth aveva ragione, se lo sentiva e voleva aiutarlo, tuttavia tutto finì quando un’enorme sfera energetica si abbatte su Bardock e tutti gli scagnozzi di Freezer, per poi raggiungere il pianeta Vegeta distruggendolo.

Olyb si svegliò in uno strano posto, era oscuro e tetro, ma nonostante tutto una grande luce lo illuminava. Sembrava una grossa sfera e dentro di essa vi era un uomo strano.
Non sembrava un umano, era un Kaioshin, ma la sua pelle era di un colore strano così come lo era la tunica che indossava e il suo bastone.
“Grazie al cielo, sei qui! Finalmente sono riuscito ad attirare qualcuno al momento giusto!” commentò quell’essere ad un confuso e stordito Olyb.
“Chi diavolo sei tu?” mormorò il saiyan, mentre pensava a cosa fosse successo poco prima.
“Sono Demigra e ti ho salvato la vita, quasi, vedi è complicato!” mormorò il Kaioshin malvagio mentre osservava curioso Olyb.
“Spiegati allora, non ho tempo da perdere” taglio corto il giovane.
“ Non sei morto del tutto e non sei all’inferno, ma non sei neanche vivo, tuttavia sei comunque morto, il che è un bene per il tuo potere!” rispose divertito l’Hakaishin.
Olyb rimase a fissare un punto indefinito per un lungo instante.
“Freezer… maledetto bastardo!” mormorò con voce roca Olyb, per poi serrare i pugni e ripetere più volte il nome del tiranno galattico.
Provocato da Demigra, poco dopo la rabbia di Olyb esplose furente, la sua aura divenne dorata, i suoi capelli e le sue sopracciglia. biondi, mentre le sue iridi si colorarono di smeraldo.
 “Oggi è il mio giorno fortunato…” mormorò Demigra con sguardo famelico, mentre osservava il Super Saiyan di fronte a lui.

Durante il Torneo del Potere

Olyb barcollò e si mise in piedi.
“Se vuoi che continuo la mia storia ho una condizione: allenaci.” chiese il fratello di Broly con un’espressione seria.
Spektor rimase in silenzio e poi dal suo palmo partì qualcosa di argenteo e raggiunse Broly, che venne curato e ristabilito da quello strano flusso energetico.
“Affare fatto, ma non abbiamo molto tempo” mormorò di rimando l’agente di Zeno, accordandosi con un soddisfatto Olyb.

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Capitolo 2
*** Nuovi poteri ***


Dopo il torneo del potere

Un poderoso attacco di Beerus fece volare Goku all’indietro e il saiyan strisciò i piedi a terra cercando di rimanere in posizione eretta.
“Trasformati o così non c’è gusto!” mormorò spazientito il Dio della Distruzione.
“Non posso Lord Beerus, non riuscirei a raggiungere l’Ultra Istinto trasformandomi” rispose Goku, cercando di tornare alla sua posa di lotta originaria.
“Vorrà dire che te lo caccerò fuori alla mia maniera!” sbraitò il gatto divino, tornando alla carica contro il saiyan.

Vegeta incassò diversi colpi di Whis, che concluse lo scontro con una palla di energia lanciata dal suo bastone, il saiyan incassò e anche lui rinunciò alle trasformazioni.
“Non riesco a imparare quella dannata tecnica!” ringhiò il principe dei saiyan irritato.
“Credo che per voi saiyan, essa si attivi solo in caso di pericolo imminente, come ultima risorsa interiore prima di soccombere. “ affermò Whis saccente interrompendo l’allenamento giornaliero.
“Vorrà dire che troverò qualcuno che mi porterà al limite, perché io voglio quel potere” concluse Vegeta, puntandosi un dito contro.

Faglia Temporale

Olyb potenziò la sua aura dorata, e attorno ad essa iniziarono a comparire vari fulmini  color cobalto, mentre alla sua capigliatura bionda restava più dritta, ad eccezione di un ciuffo che ricadeva sulla sua fronte imperlata di sudore.
Un enorme colpo energetico raggiunse la sfera dove era intrappolato Demigra, essa si ruppe e crepò in diversi punti, per poi distruggersi definitivamente, liberando il Makaioshin da quella prigione.
“Sei stato fenomenale, hai fatto bene ad allenarti così intensamente, hai superato il livello di un Super Saiyan” affermò il dio malvagio sgranchendosi le membra e muovendosi agilmente col suo bastone.
il Super Saiyan II sciolse la sua trasformazione e si riposò, osservando quello strano tizio.
“Quanto è passato? Ho perso la cognizione del tempo.” mormorò stranito Olyb.
“Qui il tempo è relativo, come ogni cosa, esistiamo e non esistiamo allo stesso tempo” rispose Demigra tranquillamente.
“Come usciamo di qui?” chiese diretto il saiyan.
“Facendoti raggiungere il Super Saiyan di terzo livello e sprigionandolo al massimo della forza, unito a ciò che mi rimane del mio potere potremmo distorcere tutto e creare un passaggio diretto per gli Inferi, da li infine torneremo nel mondo dei vivi” affermò saccente il kaioshin malvagio.
“Esiste un livello oltre questo per un saiyan?” chiese stupito Olyb, guardandosi le mani.
“A dire il vero, ci sono due livelli dietro quella forma” concluse infine Demigra con un mezzo sorriso.

Durante il Torneo del Potere

La prima sessione di allenamento tra i due saiyan e Spektor era terminata, mentre il Torneo Del Potere imperversava altrove nella galassia.
“Siete quasi al massimo del vostro potenziale, ma vedo del margine di miglioramento, tuttavia non ho molto tempo, quindi continua la storia” disse il sottoposto di Zeno tornando composto come al suo solito.
I fratelli mal ridotti si riposarono sul terreno brullo e poi Olyb prese la parola.
“Abbiamo bisogno di superare i nostri limiti per ottenere la nostra vendetta, quindi terrò la parte finale della storia solo per altre sessioni di allenamento con te” rispose il saiyan fissando Spektor.
“Due settimane, non un minuto di più” ribattè, come al solito freddo, il misterioso individuo mascherato.
Olyb rispose con un ghigno e poi riprese il suo racconto.

Faglia Temporale

Demigra schivò un’ennesimo pugno del Super Saiyan II e lo buttò a terra con un rapido colpo del suo bastone, Olyb strisciò sul terreno bianco e duro e poi si rialzò a fatica barcollante e ferito.
“Le prendi da quelli che potrebbero essere mesi o anni, questo non lo so, quando hai intenzione di darmi del filo da torcere? Non voglio ammuffire qui, ho notato che tu stai anche invecchiando…’” disse il Makaioshin, ridendo in maniera fastidiosa.
“Uscirò da qui, costi quel che costi!” gridò di rabbia Olyb attivando l’ennesimo il Zenkai Boost dopo il tempo indefinito di sconfitte che aveva subito per mano di Demigra.
I capelli biondi di Olyb si allungarono a dismisura, le sue sopracciglia scomparvero e  le sue pupille si ridussero a due fessure, mentre la sua aura dorata era enorme e sprigionava grossi fulmini color cobalto.
“Complimenti amico, questo è il Super Saiyan III, un potere tale, che ci permetterà di uscire da qui, ben fatto” affermò estasiato Demigra, mentre OLyb partì all’attacco desideroso di testare il suo nuovo potere.

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Capitolo 3
*** Il piano di Spektor ***


Dopo il torneo del Potere

Spektor, rimase impassibile, dopo aver spedito lontano Olyb con un poderoso colpo a mano aperta sul suo plesso solare.
Il Super Saiyan IV impattò contro una roccia e la distrusse passandovi attraverso per poi rimanere inerme al tappeto, a quel punto, Broly, sparò il suo colpo di ki più potente contro l’emissario di Zeno che lo bloccò con una mano per poi disintegralo, lanciando a sua volta una sfera di energia contro il Super Saiyan God Leggendario, che una volta colpito cadde sconfitto accanto a suo fratello.
“Finisci la tua storia e poi qui abbiamo finito, il tempo stringe” mormorò solenne Spektor per poi stendere la mano verso i due saiyan, un fascio di ki argenteo avvolse i due fratelli per poi rimetterli in sesto dopo l’ennesima sessione di allenamento.
“Va bene, anche se non capisco come possa interessarti il potere di un saiyan” ribattè rinvigorito Olyb, mettendosi in piedi.
Broly, come al solito non parlava e stava in disparte senza avere nessun tipo di reazione.

Faglia Temporale

Olyb e Demigra sprigionarono tutto il loro potere in un punto preciso, in questo modo si aprì un varco spazio temporale, e in pochi attimi i due lo attraversarono, finendo negli Inferi.
“Eccomi a casa, ora avrai ciò che ti ho promesso, un nuovo immenso potere e la ua vendetta” disse il Makaioshin allo stanco saiyan al suo fianco.

In breve tempo Demigra riuscì a tramare segretamente negli Inferi e aiutare Olyb con i suoi pani di vendetta, ricongiungendolo con suo fratello: Broly.
Le mire di Olyb si spostarono da Freezer a Goku, colui che aveva ucciso il fratello, il demone del freddo non si trovava negli inferi, perciò il saiyan mise da parte la vendetta verso di lui.
“Dovrai allenarti con tuo fratello in un luogo speciale del mio Regno, laddove c’è sempre una strana luna, tuo fratello potrà superare i suoi limiti e anche tu, anche se per lui ho un piano diverso. Voglio fargli raggiungere poteri divini” affermò Demigra a Olyb che lo guardava con sospetto.

I due fratelli trasformati in Super Saiyan III si stavano allenando da tempo nel posto indicato da Demigra, li negli Inferi più remoti e nascosti. Un poderoso colpo di Broly fece finire al tappeto Olyb da una grande altezza, il saiyan a terra iniziava a perdere i sensi quando i suoi occhi incontrarono una strana luna rossa nel cielo.
In pochi attimi la trasformazione di Ozaru avvenne, sotto lo sguardo incredulo di Broly che rimase impietrito davanti a quella cosa dorata e forte ogni oltre limite.
L’Ozaru dorato iniziò a malmenare il Super Saiyan III fino a ridurlo in fin di vita, una volta pronto a finirlo, Olyb ritornò umano.
Aveva raggiunto il Super Saiyan IV.

Dopo il torneo del Potere

“Quindi il segreto del tuo potere è la coda?” chiese bruscamente Spektor incrociando le braccia al petto.
“Si esatto, ma il potere di mio fratello invece…” ribatté Olyb, ma fu interrotto dall’agente di Zeno.
“Non mi interessa di cosa sia successo a tuo fratello Ascoltatemi bene, dovete recarvi sulla Terra e affrontare i suoi guerrieri ancora una volta, se li batterete avrete la possibilità di avere le super sfere del drago, anche Freezer è in giro quindi state attenti, io ho altro di cui occuparmi. Non deludetemi.” Disse Spektor per stendere le mani una a destra e una a sinistra, aprendo con esse due portali viola.
Senza aggiungere altro, il misterioso essere scomparve dalla vista dei saiyan, che a loro volta entrarono nell’altro portale diretto sulla Terra.

“Sommo Zeno, cosa ne pensate di una rivincita tra i fratelli della distruzione e i guerrieri dell’universo 7? Con in premio le Super sfere del drago? So che amate vedere combattimenti tra i più forti della galassia! “ disse Spektor inginocchiato al cospetto dei piccoli alieni multicolore.
“ Si! Si! Scontri tra i saiyan! Super Sfere! Trasformazioni!“ dissero più volte i due  Dei Supremi.
“ Vado a raccogliere le Super Sfere, Sommi Zeno!” disse soddisfatto Spektor alzandosi in piedi.
“ Vostra Altezza, mi sembra un po’ pericoloso per l’Universo 7 assistere a questo scontro” disse il Gran Sacerdote.
“ Goku vince sempre! Goku vince sempre! Spektor sei il migliore!” lo ignorarono i due Zeno.
Poco dopo Spektor, sotto lo sguardo indignato del Daishikhan scomparve nel suo portale viola alla ricerca delle Super Sfere del drago.

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Capitolo 4
*** L'inizio della fine ***


Il vento gelido soffiava forte in quell’ambiente freddo e ostile dove Goku e Vegeta si erano recati per allenarsi.
I due saiyan erano circondati da ghiacciai e neve, posata anche sui loro corpi riscaldati solo da qualche scambio di colpi avvenuto poco prima, ma nulla di troppo serio.
Goku indossava un cappotto lungo blu e guanti grigi, sotto di esso indossava il suo classico Gi da combattimento color arancione, sulla parte superiore vi era un cerchio bianco sulla parte sinistra del torace, dove all’interno vi era disegnato in nero il simbolo “Go” in kanji.
Dietro alla schiena il cerchio era molto più grande e replicava anche lì il simbolo “Go” sotto il Gi arancione Goku portava una maglia a “V” blu scuro e infine a completare il suo abbigliamento vi erano polsini blu scuri e stivali dello stesso colore con una riga sottile al centro che si tingeva di color oro.
Vegeta invece, indossava un lungo cappotto verde chiaro, e i suoi classici guanti bianchi, sotto il cappotto indossava una tuta integrale da combattimento completamente nera, sopra di essa, sul torace portava un’armatura da battaglia elasticizzata e comoda di colore bianco, con degli inserti a righe sottili neri e dorati dietro la schiena e sull’addome.
Improvvisamente i due saiyan si guardarono e si misero vicini, senza neanche parlarsi, avevano percepito il pericolo, infatti Olyb e Broly si erano materializzati nei paraggi, praticamente dal nulla.
Olyb, indossava un’armatura da battaglia saiyan senza maniche, di un blu scuro con delle decorazioni dorate, aveva dei guanti scuri che lasciavano scoperte le dita, dei pantaloni bianchi che ricordavano quelli di Broly e degli stivali da battaglia scuri.
Broly era vestito stranamente come il fratello, il che lo rendeva diverso in qualche modo, aveva anche una cicatrice sul viso, segno che si era allenato duramente.
“Uno di voi ha imparato il teletrasporto?” chiese Goku con un mezzo sorriso, era lieto di confrontarsi ancora con quei due avversari, ma non era troppo contento di vederli.
“Non rubiamo i trucchetti degli altri, abbiamo semplicemente avuto un passaggio…” mormorò in risposta Olyb, ricambiando quel mezzo sorriso.
“Cosa diavolo siete venuti a fare qui? Questa volta vi finirò con le mie mani!” ringhiò Vegeta, muovendo il pugno davanti al viso e poi indicando i due fratelli con la mano aperta.
“Voglio uccidere io Kakaroth” disse Broly, stranamente controllato nella sua forma base.
“Tutti vogliono uccidere Kakaroth, ma a lunga andare ti passa, o posso fartela passare io spendendoti all’altro mondo” rispose a tono Vegeta, ghignando malignamente.
“Il primo a morire sarai tu, Vegeta, perché te la vedrai con me questa volta” affermò Olyb con sdegno verso il principe.
“Non c’è bisogno di combattere fino alla morte. Possiamo semplicemente batterci per migliorarci” prese parola Goku aprendo le mani, come a fermare una lotta immaginaria tra Olyb e Vegeta.
“No, io voglio ucciderti Kakarot” mormorò atono Broly indicando il saiyan cresciuto sulla terra.
“Hai anche riportato in vita Freezer, pagherai anche per quello, te lo assicuro!” ringhiò Olyb e poco dopo fu circondato da un aura dorata.
I suoi capelli divennero biondi, così come le sopracciglia mentre le sue iridi erano verde smeraldo.
“Non è come sembra, l’ho fatto per salvare l’Universo 7, compresi voi due!” ribatté Goku mettendosi in posizione di combattimento.
La furia prese il sopravvento anche su Broly, che raggiunse subito la sua forma di Super Saiyan Leggendario, uguale alla forma regolare, ma di colore verde scuro e molto più potente.
“Kakarot, smettila di fare il pacifista e preparati, c’è solo un modo per tenerli a bada:prenderli a calci in culo!” gridò Vegeta, partendo alla carica contro Olyb.
Goku riuscì appena a mettersi in guardia, mentre Broly partiva alla carica.
Olyb, parò il primo colpo di Vegeta con il suo avambraccio, così come Goku fece con Broly, poco dopo la battaglia iniziò a imperversare rompendo il silenzio tombale che vi era in quel posto.
Vegeta e Olyb si alzarono nel cielo parando e schivando i colpi l’uno della altro, fino a quando un poderoso calcio laterale del fratello di Broly non si schiantò sulla spalla del principe facendolo volare di qualche metro lateralmente.
Prima di impattare contro un ghiacciaio, Vegeta si fermò a mezz’aria ed espanse il suo potere, trasformandosi in Super Saiyan.
“Maledetto, ti farò vedere io!” sibilò infine l’alleato di Goku, per poi lanciare una serie di sfere energetiche verso il nemico.
Olyb, si parò con le braccia davanti al viso, mentre una coltre di fumo denso lo avvolgeva piano piano. Poco dopo il saiyan malvagio né usci, con vari fulmini che avvolgevano la sua aura dorata, mostrando il Super Saiyan II.
Lo scontro tra i due riprese, con fortune alterne, Vegeta incassò un pugno sul mento e rispose con un calcio allo zigomo che fece precipitare Olyb verso il basso, tuttavia con un potente colpo energetico egli colpì l’altro saiyan al torace mandandolo a impattare con una montagna ghiacciata, crepandola al centro.
Il Super Saiyan II colpi con una poderosa ginocchiata lo sterno di Vegeta ed entrambi finirono dentro la montagna.
Il principe afferro la gamba del suo avversario e lo scagliò con furia contro un iceberg, che si ruppe a metà.
Col fiato corto il saiyan difensore della terra puntò la mano contro il suo avversario.
“Big Bang Attack!” gridò infine scagliando una grande quantità di energia verso Olyb, che venne centrato in pieno, il contatto tra il corpo del saiyan e il colpo energetico formò una densa nube che dopo essersi diradata mostrò un ghignante e illeso Super Saiyan II.
“Non male, ma io direi di tagliare corto con i giochetti” disse il fratello di Broly sorridendo.
“Per una volta sono d’accordo con te” rispose Vegeta, liberandosi del cappotto verde con un gesto della mano.
Poco dopo egli, iniziò a potenziarsi e a rompere tutto ciò che lo circondava, sprigionando la sua potenza divina, lentamente le sue sopracciglia e i suoi occhi divennero blu cobalto e infine anche i suoi capelli e la sua aura divennero dello stesso colore.
Olyb nello stesso momento aveva raggiunto la sua trasformazione più potente, il Super Saiyan IV: i suoi capelli tornavano neri e prendevano una forma diversa da quella che avevano prima, le braccia del saiyan vennero ricoperte da una specie di pelo rosso, i suoi occhi divennero ambrati e la sua aura diventò scarlatta e tempestata da grossi fulmini color cobalto.

Goku indietreggiò dopo un poderoso pugno del Super Saiyan Leggendario, puntando i piedi per terra strisciò nel nevischio rimanendo in posizione eretta, poco dopo sputò un grumo di sangue e si massaggiò la guancia soddisfatto.
Con un urlo liberatorio il saiyan cresciuto sulla Terra si trasformò rapidamente in Super Saiyan II, per poi attaccare Broly con rapidi movimenti calcolati, schivando ogni mossa poderosa del suo avversario, dopo aver colpito due volte il fratello di Olyb ai fianchi con dei calci, Goku sferrò un pugno invaso di ki dorato allo stomaco del Super Saiyan Leggendario spedendolo verso l’alto.
Broly furioso di rabbia, espanse il suo potere e in breve tempo la sua aura divenne scarlatta, così come i suoi capelli, raggiungendo la forma del Super Saiyan God Leggendario, più cremisi e scura della normale trasformazione.
Dopo avere urlato il nome saiyan di Goku si fiondò su di lui afferrandolo dal viso e facendolo impattare contro un iceberg nei paraggi, il saiyan buono accusò il colpo alla nuca e alla schiena e subito dopo un poderoso colpo energetico lo investì in pieno facendolo sprofondare dentro l’enorme blocco ghiacciato e infine nel fondale del mare gelido.
Broly caricò un Cannone Eliminatore nel palmo della mano e lo lanciò dentro l’acqua con l’intento di finire il nemico.
Dopo aver sollevato uno tsunami enorme, Goku né usci illeso e determinato, sciogliendo la trasformazione in Super Saiyan II.
“E il momento di fare sul serio, una volte per tutte” mormorò sicuro di sé.
Dopo un prolungato grido di battaglia, Goku raggiunse la forma divina del Super Saiyan Blue, per poi liberarsi del cappotto e dei guanti.
L’aura cobalto infondeva forza al saiyan cresciuto sulla terra mentre i suoi capelli blu erano mossi dal vento gelido di quelle lande ghiacciate e dimenticate dalla Terra stessa, un’altra terribile battaglia si sarebbe consumata da li a poco.

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Capitolo 5
*** Potere oltre ogni limite ***


Vegeta circondato dall’aura del Super Saiyan Blue partì all’attacco contro Olyb, trasformato sin Super Saiyan IV.
I primi colpi del principe andarono completamente a vuoto mancando il bersaglio, fino a quando un pugno del saiyan difensore della Terra non fu bloccato dalla mano aperta del suo avversario.
La mano del saiyan malvagio si chiuse sul pugno di Vegeta e poi egli afferrò il bracco del principe per scagliarlo contro una montagnola innevata, e finire l’assalto con un forte colpo energetico che raggiunse l’alleato di Goku mentre era a testa in giù contro la montagna.
La sfera energetica colpì Vegeta allo stomaco e lo fece sprofondare dentro la catena montuosa, per poi farlo finire dalla parte opposta.
“Maledetto, sei diventato più forte” ringhio a denti stretti il principe per poi scagliare varie sfere energetiche dai palmi della mani verso il suo avversario.
Olyb incassò senza problemi i colpi, mentre una nube nera si formava attorno a lui, da essa spuntò Vegeta alla carica, circondato dalla sua aura color cobalto, un poderoso destro raggiunse la guancia di Olyb che sprofondo nei ghiacciai sottostanti.
“Galick Gun!” urlò infine il principe dei saiyan sferrando un colpo di energia in direzione del suo nemico a mollo nel mare gelido.
Dopo un’enorme esplosione e diversi attimi di silenzio assoluto, il Super Saiyan IV uscì dal mare con un ghigno soddisfatto.
“Anche tu hai superato i tuoi limiti” mormorò Olyb sputando un grumo di sangue.
“Non hai ancora visto nulla…” rispose Vegeta pronto alla carica.
“Neanche tu” concluse infine il fratello di Broly, per poi sfrecciare rapido verso il Super saiyan Blue, i pugni dei due si scontrarono, scatenando un’onda d’urto devastante che spazzo via diversi detriti ghiacciati nei paraggi, lo scontro era appena cominciato.

Goku, schivava i colpi del Super Saiyan God Leggendario, fino a quando non riuscì a contrattaccare al momento opportuno.
Il Super Saiyan Blue iniziò a tale trasportarsi, ad ogni apparizione colpiva secco Broly in varie parti del corpo con un calcio o un pugno a differenza della posizione in cui si trovava.
Un poderoso colpo a mani unite dietro la nuca di Broly fu l’assalto finale, che permise poi a Goku di formare due sfere di energia nella mani e scagliarle verso il basso verso il gigantesco saiyan.
Il fratello di Olyb accusò il colpo e fumante per il dolore subito, partì verso Goku che venne travolto da un braccio teso del gigante.
Broly trascinò Goku contro diversi iceberg e poi lo afferrò dalla caviglia per farlo roteare e poi lanciare nell’acqua gelida, sparando poi una forte onda di energia dalla bocca che colpì in pieno il saiyan buono, facendolo sprofondare negli abissi ghiacciati.
Il difensore della Terra uscì dopo un po’ dai fondali con un grido di rabbia, circondato dall’aura blu e rossa del Super Saiyan Blue potenziato con il Kaiokhen.
“Questa storia finisce qui una volta per tutte!” gridò Goku, per poi lanciarsi contro Broly, la velocità e la forza del saiyan buono erano aumentati, mentre il suo avversario era più lento e fiacco.
Una serie micidiali di calci e pugni al volto del gigante impazzito diedero a Goku il vantaggio necessario, per spedire Broly lontano e contro delle rocce innevate e infine caricare un’onda energetica.
“Ka…me…ah…me…ahhhhhhhh!” sbraitò infine Goku mentre l’onda energetica raggiungeva un ferito Broly e lo investiva in pieno.

Vegeta e Olyb non si risparmiavano neanche un singolo colpo da diversi minuti.
Olyb ebbe la meglio e spedì Vegeta contro quello che era rimasto di un ghiacciaio per poi caricare un colpo energetico e avvicinarsi minacciosamente al principe, ferito e con la schiena dolorante contro l’iceberg.
Il Super Saiyan Blue schivò prontamente il colpo e portò le mani sull’addome di Olyb, urlando e scaricando un enorme sfera energetica a bruciapelo che spedì contro quello che era rimasto di un montagnola innevata il dolorante fratello di Broly.
 “Salutami mio padre all’inferno!” gridò Vegeta caricando un poderoso Final Flash, per poi scagliarlo con rabbia contro Olyb, che rispose a sua volta con il più forte colpo energetico che poteva caricare, la lotta tra le enormi masse di energie creò una forte onda d’urto potentissima, radendo al suolo quasi tutto quanto.

Goku rimase senza fiato, ancora con la posizione della sua Kameahmeah intatta, mentre polvere e detriti innevati si andavano a posare lentamente attorno a lui.
Un’urlo agghiacciante rimbombò nel deserto gelido e una forte esplosione né seguì subito dopo. Un’immensa aura color cobalto avvolgeva il possente Broly e il terrore negli occhi di Goku si balenò in un breve attimo.
“Cosa? Non è possibile!” mormorò terrorizzato il solitamente coraggioso saiyan.
Le iridi vuote di Broly lo fissavano, mentre un sorriso sadico si palesava sul suo viso.
I capelli di Broly erano blu come quelli di Goku, cosi come le sue sopracciglia e la sua aura.
Il Super Saiyan Blue Leggendario avanzava a grandi passi verso il saiyan cresciuto sulla terra.
“Kaiokhen per venti!” gridò Goku mentre l’aura blu e rossa lo avvolgeva e lui caricava l’onda energetica al massimo della sua forza, cercando di superare i suoi limiti. Tutte le ossa del saiyan scricchiolarono mentre portava ai limiti divini il suo corpo mortale.
Broly avanzava sadicamente verso di lui, avvolto dalle fiamme azzurre che lo rendevano un mostro dalle sembianze troppo famigliari, con un urlo a pieni polmoni l’onda energetica devastante arrivò addosso al Super Saiyan Blue Leggendario, creando una potente detonazione nucleare e una nube altissimo di fumo e detriti innevati.
Broly né uscì illeso e ridendo malignamente partì alla carica iniziando a malmenare pesantemente Goku, che non riusciva a reagire alla potenza del Super Saiyan Blue Leggendario.

Vegeta gridava di rabbia perché il suo colpo non riusciva a sconfiggere quell’ostico saiyan, anzi la battaglia tra le loro energie fu vinta dal Super Saiyan IV e il principe fu soprafatto dal colpo di energetico che lo investì e lo mandò al tappeto sulla neve candida.
L’armatura di Vegeta era priva di tutta la parte destra, lasciando nudo un braccio, una spalla e un pettorale.
Il dolore iniziò a farsi sentire sempre più acuto, nonostante l’orgoglioso guerriero si rimise in piedi con enorme fatica e col fiato corto.
“Riconosco il tuo valore sul campo di battaglia, ma ti ucciderò lo stesso” ringhiò Vegeta tenendosi la parte ferita con una mano, per poi strapparsi la parte restante dell’armatura e restando a petto nudo, nonostante il freddo.
La terra iniziò a tremare e Olyb rimase sorpreso da quanta potenza il suo avversario avesse ancora a disposizione.
Un urlo di rabbia riecheggiò nella valle gelida mentre i capelli di Vegeta diventavano di un blu scuro, così come le sue sopracciglia e la sua aura, le iridi si ridussero a due piccole fessure color cobalto scuro.
“Questo è il mio pieno potere!” sbraitò il Super Saiyan Blue Evolution.
Olyb non riuscì a capire cosa stesse succedendo e si ritrovo il pugno del principe dritto nello stomaco, poco dopo una gomitata sulla schiena spedì il Super Saiyan IV al suolo facendolo rimbalzare poi verso l’alto, a mezz’aria Vegeta gli rifilò una ginocchiata in pancia e poi lo afferrò dai capelli con un mano.
Con la mano libera gli sparò un colpo energetico a bruciapelo facendolo volare lontano per poi raggiungerlo e colpirlo a mani unite per farlo precipitare sul terreno ghiacciato.
Il Super Saiyan Blue Evolution era pronto a chiudere i giochi con un potente Lampo Finale, ma Olyb sparò a terra delle sfere di energie e, rompendo il ghiacciaio, sprofondò nel mare, tentando una disperata fuga.
Vegeta rimase stranito da quella strana azione, ma poco dopo capì che era solo una tattica per recuperare le forze, un onda d’urto devastante distrusse tutto ciò che li circondava mentre una forte detonazione di energia partì dal fondale marino.
Olyb riemerse avvolto da un’aura biancastra tempestata da fulmini rossi, anche i suoi capelli prima neri e il manto rossastro che aveva prima sul corpo ora erano candidi come la neve, i suoi occhi erano rossi e assetati di sangue.
“Che diavolo è?” chiese spaventato Vegeta rimanendo scosso da quella nuova forma.
“Questo è il mio nuovo potere finale, il Super Saiyan V!” rispose Olyb ridendo sadicamente ed aprendo la mano verso Vegeta per poi sparare un enorme sfera energetica che lo centrò in pieno mettendolo al tappeto, facendolo ruzzolare sul terreno innevato.

Poco dopo con un urlò acuto Goku cadde rovinosamente, anche lui con tutto il gi strappato e malconcio, vicino a Vegeta, entrambi i saiyan erano esausti, ma lentamente cercarono di tornare in piedi.
“Idee?” ringhiò frustrato Vegeta.
“La sfera Genkidama” mormorò Goku facendo fatica a stare in piedi.
“Sei pazzo? Non posso trattenerli da solo” rispose incredulo Vegeta.
“Ma noi possiamo!” mormorò una voce famigliare alle loro spalle.
Su un’altura vicina, capitanato da Gohan si ergeva il Team dell’Universo 7, con qualche modifica, al posto del Maestro Muten e di Crilin c’erano Goten e Trunks e a sostituire Freezer c’era Majin Boo.
Piccolo lanciò rapidamente due senzu ai due saiyan e poi guardo i due fratelli della distruzione, che sembravano curiosi di accettare questa sfida.
Whis e Beerus erano in loro compagnia e osservavano quello che stava succedendo con interesse.
Goku si teletrasportò in alto nel cielo e stese le mani al cielo iniziando a immagazzinare l’energia sufficiente per la sfera Genkidama.
I guerrieri dell’universo sette erano pronti a fronteggiare i nemici della Terra senza risparmiarsi.

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Capitolo 6
*** Il Principe difensore della Terra ***


Goku iniziò ad alzare le mani verso il cielo, mentre le prime energie iniziavano a raccogliersi nei suoi palmi riversati verso l’alto.
Gohan, Piccolo, Tien e Gotenks iniziarono a lottare contro Broly, mentre gli androidi e Majin Buu fronteggiavano Olyb.
Dopo un’attimo di indecisione Vegeta decise di dare supporto agli androidi e al demone rosa contro quello che era suo nemico poco prima.
Tien si alzò in cielo e unì le mani formando un triangolo e poco dopo sparò il suo corpo più potente verso Broly, che però  ne uscì illeso per poi raggiungerlo e sferrargli un colossale destro che lo stese al suolo, quasi uccidendolo.
Gotenks, trasformato in Super Saiyan III imprigionò il Super Saiyan Blue Leggendario con le sue Ciambelle Galattiche, mentre Gohan Suprema lo colpiva con una potente Kameahmeah, usando tutta la sua forza.
Una nube di fumo si formò dove priva c’era Broly, dal fumo partì una potente sfera energetica  verdastra diretta verso Gohan, ma un tempestivo intervento di Piccolo, impedì al mezzo saiyan di venire colpito.
Il namecciano crollò a terra in fin di vita, dopo aver fatto scudo a Gohan il quale, scaturì la sua furia micidiale contro il nemico, iniziando un combattimento colpo sul colpo col gigantesco Broly.

Gli attacchi combinati degli androidi stavano mettendo in difficoltà Olyb che parava e schivava energicamente l’instancabile duo artificiale.
Dal nulla una poderosa onda energica rosa investì il Super Saiyan V, un coltre di fumo iniziò a formarsi attorno al corpo del saiyan malvagio  che poco dopo furente di  rabbia si lanciò all’attacco, colpendo C18 allo stomaco con un poderoso pugno, per poi calciarla via, addosso al fratello, che la prese al volo preoccupato.
In pochi attimi i due androidi vennero raggiunti da un’ immenso colpo energetico, C17 coprì con la schiena il corpo esamine della sorella tra le sue braccia e l’impatto con la sfera energetica gli sbalzò di diversi metri contro degli iceberg distrutti.
Majin Buu afferrò il saiyan in una morsa usando il suo corpo elastico e invitò Vegeta a colpirlo rapidamente.
Vegeta si trasformò in Suuper Saiyan Blue per poi lanciare un potente Final Flash che investì il nemico e il suo alleato rosa.
Majin Buu era in pezzi e si stava rigenerando, mentre Olyb era ferito, ma ancora vivo.

Gotenks venne afferrato per la caviglia e fatto sbattere ripetutamente contro ciò che era rimasto di quel campo di battaglia devastato, infine la piccola Fusion venne scaraventata lontana e colpita un potente colpo energetico sparato dalla bocca di Broly.
Gohan tornò alla carica cercando di dare il massimo, tuttavia non sembrava bastare, era già malconcio e pesto, il Super Saiyan Blue Leggendario era nettamente più forte di lui. Dopo un ennesimo pugno incassato il figlio di Goku, finì esamine nella neve.
Broly puntò direttamente verso Goku che aveva raccolto le energie per la sfera Genkidama.
“Kakaroooooooooooooooot!” gridò il saiyan malvagio, per poi iniziare a caricare una potente energia sferica nel palmo chiuso della mano.

Vegeta venne spazzato via lontano da un colpo di Olyb, che ero stava lottando contro un malconcio C17, per quanto non si potesse stancare l’androide era in netta difficoltà contro il Super Saiyan V.

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“Vegeta! Prendi la sfera, ho un piano!” gridò Goku al suo compagno che era a terra sotto di lui, stanco e sfinito.
“Ti è saltato l’ultimo neurone nel cervello? L’ultima volta che ho toccato quella cosa mi stava ammazzando!” sbraitò il principe verso il saiyan cresciuto sulla terra.
Poi notò che Broly stava puntando direttamente a Goku con una potente sfera di energia.
“Merda!” ringhò il principe, doveva scegliere se fiondarsi su Broly, oppure fidarsi di quel pazzo di Kakaroth.
“Sono cambiate tante cose da quella volta, sei diventato un altro. Hai una famiglia, degli amici e il tuo cuore è puro. Mi hai aiutato innumerevoli volte a difendere questo pianeta e tutto l’universo 7. Hai imaprato cos’è l’amore, il rispetto e l’amicizia e sono fiero di te. Solo tu puoi farcela! Dimostri a questi saiyan chi è il nostro principe!” disse Goku, per poi lanciare la Sfera Genkidama verso Vegeta, e poco dopo venne investito dal potente colpo di Broly. Goku venne colpito in pieno e finì in fin di vita verso Whis e Beerus, preoccupati dal fatto di non poter intervenire.
Vegeta gridò il nome siayan del suo alleato e poi fu u colpito dalla Sfera Genkidama, che lo fece ringhiare di dolore, per poi lentamente infondergli forza e finire sotto il suo controllo, egli la alzò sopra la testa come aveva visto fare tante volte da Goku.
“Come si vede se quest’affare è pronta?” chiese preoccupato Vegeta.

“Whis, puoi mettermi in contatto con l’universo 11?” mormorò flebilmente Goku.
L’angelo fu sorpreso da quella richiesta e guardò Beerus, che con un grugnito annuì.
Poco dopo, l’angelo puntò il suo scettro verso il saiyan malconcio.

[Universo Undici; Pianeta del Dio della Distruzione]

 

Jiren si stava allenando duramente insieme a Toppo, sotto l’occhio vigile di Marcarita.

Fin dal giorno in cui il loro Universo era stato ripristinato dalle Super Sfere del Drago, i due Pride Troopers avevano giurato di migliorarsi senza sosta, in vista di un nuovo scontro con gli altri Universi.

La cosa che lasciò tutti di stucco è che l’idea venne proprio dal Grigio, il quale era noto per le sue interminabili sessioni di meditazione lontane da tutto e da tutti: non era da lui abbandonare il modo di fare schivo e solitario che lo aveva sempre contraddistinto.

Eppure, l’esito inaspettato del Torneo del Potere lo aveva cambiato profondamente, poiché gli aveva fatto balzare davanti agli occhi una verità che un tempo conosceva ma che aveva scelto di dimenticare: un uomo solo, per quanto possa essere forte, prima o poi avrà bisogno dell’aiuto e del sostegno di qualcuno.

Da ragazzo, Jiren era stato abbandonato dai suoi stessi compagni, i quali spaventati dalla potenza inarrestabile del Demone che aveva eliminato la sua famiglia, fuggirono lasciandolo solo a piangere i caduti in battaglia. Sulle tombe dei suoi genitori e del suo maestro, il Grigio giurò che li avrebbe vendicati facendo affidamento solo su sé stesso. La sua crociata individuale contro il crimine gli aveva fatto comprendere l’importanza della forza, la quale gli avrebbe garantito una vittoria schiacciante sul male ed il raggiungimento del suo obiettivo.

In seguito, sotto le pressanti richieste del Dio della Distruzione, decise di unirsi con riluttanza ai Pride Troopers, un gruppo di giustizieri che perseguiva il suo stesso obiettivo: grazie ai loro mezzi, riuscire a trovare il Demone sarebbe stato più facile, anche se nel fare tutto ciò si guardò bene dallo stringere legami con i nuovi compagni.

Tuttavia nell’udire le parole di Son Goku e nel vedere come i combattenti del Settimo Universo collaboravano tra loro, Jiren aveva compreso che non era giusto ripudiare fiducia e amicizia a prescindere e che il lavoro collettivo gli avrebbe permesso di diventare ancora più forte.

I due Pride Troopers si trovavano in una dimensione creata grazie allo scettro di Marcarita e stavano cercando di superare i propri limiti, in un luogo dalla pressione schiacciante e pervaso da un caldo soffocante.

Le loro aure infuocate si scontrarono generando un boato assordante, seguito da un esplosione che avrebbe potuto distruggere un’intero sistema solare.

Sia Toppo che Jiren uscirono illesi dalla collisione, visto che avevano creato una barriera energetica attorno ai propri corpi, tuttavia le loro uniformi erano un po’ malconce come risultato del loro allenamento estenuante.

— Stavolta c’è mancato davvero poco!— esclamò Toppo ancora avvolto da una nube di fumo.

— Già...— rispose Jiren stringendo il pugno, poi proseguì dicendo —... ma sento che oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti.—

Jiren aveva pronunciato “abbiamo” con una tale naturalezza che lasciò Toppo spiazzato.

— Jiren...— iniziò il Leader dei Pride Troopers con tono solenne —... grazie per tutto quello che stai facendo.—

— Ti riferisci agli allenamenti?—

— Non solo a quello...— rispose Toppo scuotendo il capo — Sai, ho notato che ora trascorri molto più tempo con la squadra: persino le tue missioni solitarie si sono ridotte.—

— Beh...— fece il Grigio, mentre rivedeva davanti ai suoi occhi l’atroce passato di cui era stato protagonista, poi rivelò — Per una vita ho incolpato il prossimo per quanto mi è accaduto da giovane, ma ho capito che non è giusto isolarsi e scaricare le colpe di certe persone sul resto del mondo.—

— Questo tuo cambiamento è dovuto a Son Goku e ai suoi amici?—

— Hanno dimostrato che si può lavorare insieme nonostante le differenze e che l’individuo non può esistere senza il sostegno degli altri, quindi direi di sì.—

Toppo faceva ancora fatica a credere che il Grigio, dopo aver visto le proprie convinzioni frantumarsi, fosse riuscito a mutare radicalmente le proprie convinzioni e se qualcuno gli avesse detto che un cambiamento simile sarebbe avvenuto proprio in Jiren, sicuramente non ci avrebbe mai creduto.

— Per oggi direi che può bastare: uno sforzo eccessivo è sempre controproducente.—disse Marcarita battendo per terra con la punta dello scettro per due volte, riportando i due Pride Troopers sul Pianeta di Belmod.

— Ehi Toppo! — esclamò Belmod richiamando il suo allievo — Ora che ti alleni con Jiren non ti sarai mica messo in testa di superarmi anche tu?!—

— C-certo che no, Lord Belmod...—

— Bravo...— disse il Distruttore nonostante fosse consapevole del fatto che Toppo gli avesse mentito — E guarda come vi siete conciati: in quelle condizioni non entrerete in casa mia!—

— D’accordo Lord Belmod, provvedo immediatamente...— sbuffò Marcarita mentre sistemava gli abiti logori dei due Pride Troopers, tuttavia venne interrotta da una chiamata del tutto inaspettata.

— Chi è?!— sbraitò Belmod facendo un balzo indietro — N-non dirmi che il Zeno vuole organizzare un altro Torneo!—

— Shh!— fece l’Angelo fulminandolo con lo sguardo — È Whis...Ciao fratello, a cosa devo questa chiamata?—

— Buongiorno sorella, quando tempo!— iniziò Whis cordiale, poi improvvisamente si fece serio — Sarò breve: qui nel Settimo Universo si sta consumando una battaglia disperata e visto che io non posso interferire con il corso degli eventi, ho pensato di contattarvi.—

La richiesta di Whis suonò piuttosto inusuale alle orecchie dei presenti, poiché l’ultima cosa che si sarebbero aspettati da parte del Settimo Universo era una chiamata d’emergenza per una richiesta di aiuto.

Belmod si domandava perché quell’idiota di Beerus preferisse continuare a dormire piuttosto che impedire a qualcun altro di dettare legge nell’Universo; Toppo si interrogava sul come avrebbero potuto aiutarli vista la distanza enorme che li separava, mentre i pensieri di Jiren si concentrarono sull’essere che stava mettendo alle strette Goku e Vegeta: chi era e quanto poteva essere forte?

— Anch’io sono nella tua stessa posizione Whis, non capisco dove vuoi arrivare...— disse Marcarita non sapendo cosa pensare, al che il fratello rispose

— Diciamo che l’aiuto di Jiren sarebbe ben accetto e che il destino questo Universo dipende da lui.—

Finalmente Whis si era deciso a rivelare cosa li avesse spinti ad inoltrare la richiesta d’aiuto all’Universo contro cui avevano combattuto e vinto; proprio per questo non era così scontato che Jiren accettasse di dare loro una mano, visto il suo carattere.

— A-anche se volesse, impiegherebbe chissà quanti giorni per raggiungerli!— esclamò Toppo rivolgendosi ai presenti, i quali non poterono fare a meno di convenire con lui.

— Non è necessario che veniate qui...— annunciò l’Angelo guida del Settimo Universo —... ma forse dovrebbe essere Goku a dirvi come procedere.—

Whis passò al Saiyan il comunicatore e nel momento in cui gli sguardi di Goku e Jiren si incrociarono, questi non potè fare a meno di notare le gravi ferite che il combattente aveva riportato durante la battaglia.

— Jiren, sono Son Goku! Ti chiedo aiuto per sconfiggere dei potenti nemici che minacciano il mio Universo.

Ti reputo il guerriero più valoroso e leale che io abbia mai affrontato.

D-devi solo alzare la mano verso il cielo e donarmi la tua forza, ti prometto che un giorno ricambierò il favore! —

L’accorato appello del Saiyan, il quale era concentrato nel raccogliere le energie nello stesso attacco usato contro Jiren al Torneo, non potè far altro che provocare un sussulto al Pride Trooper.

— Son Goku...—

— So che siamo stati avversari e che la pensiamo diversamente su certe cose, ma per sconfiggere il male ho bisogno di una minima parte della tua energia...—

Ancora una volta, il Grigio fu sorpreso dalle parole di Goku, il quale nonostante la sua forza, non si faceva scrupoli nel chiedere aiuto alle persone che lo circondavano.

— Lo farò, ma non è necessario che ricambi il favore, perché hai già aiutato il mio Universo ripristinandolo...— affermò Jiren, mentre un brivido gli percorreva la schiena —... E facendolo hai aiutato anche me: entrambi combattiamo il male e lottiamo per superare i nostri limiti, ma grazie a te ho capito che possiamo riuscirci solo facendo affidamento l’uno sull’altro.—

— P-proprio così, la Sfera Genkidama si basa su questo!—

— Preparati a ricevere l’energia, penso che anche Toppo sia d’accordo con me.— disse il Grigio rivolgendo uno sguardo di intesa al compagno, il quale rispose

— S-si, i Pride Troopers si oppongono al male indipendentemente dall’Universo in cui esso si manifesta: JUSTICE!—

— Woow!— esclamò Goku nell’avvertire il potere dei Pride Troopers confluire verso di lui, poi continuò dicendo — Jiren, Toppo non so come ringraziarvi!—

— Non devi farlo, solo... Non dimenticare la tua promessa: un giorno, ci sfideremo ancora!—

Universo 7

Il bastone di Whis iniziò a brillare intensamente, per poi confluire un’enorme quantità di energie nella Sfera Genkidama sulla testa di Vegeta, che la guardava crescere con le mani rivolte verso l’alto.
Il principe si sentì tutt’uno con quella misteriosa energia, mentre ormai tutti i combattenti Z erano a terra feriti e senza forze.
Broly e Olyb si misero uno vicino all’altro, pronti a caricare un potente colpo energetico combinato per poter contrattaccare.
“Ora Vegeta! Lanciala!” sbraitò Goku cercando di alzarsi a fatica.
“Al diavolo! Crepate una volta per tutte!” gridò Vegeta lanciando con tutte le sue forze l’enorme Sfera contro i fratelli saiyan, il loro colpo energetico impattò contro la Genkidama, che arrestò la sua avanzata.
Vegeta tentò di trasformarsi in Super Saiyan Blue Evolution, ma ciò avvenne solo per un breve attimo, poi la testa del principe finì ciondoli, cosi come le sue braccia.
Aveva superato il limite del suo corpo mortale, e queste erano le conseguenze.
La Sfera intanto stava tornando indietro e proprio verso Vegeta che sembrava in trance sospeso a mezz’aria.
Quando la Genkidama toccò il principe dei saiyan, egli rialzò la testa e le mani di scattò quasi in maniera meccanica, nei suoi occhi c’era un bagliore grigio e la sua aura era densa e di un colore strano, con dei contorni argentei.
Con tutta la forza che ebbe in corpo Vegeta fece rimbalzare la Sfera all’indietro, contrastando i due fratelli, che lentamente dopo una stregua lotta eneregtica vennero raggiunti dalla Genkidama, cerando di fermarla a mani nude mentre li faceva strisciare indietro.
Con un’ ultimo sforzo il principe urlò di rabbia e la Sfera Genkidama raggiunge Broly e Olyb inghiottendoli e cancellando la loro esistenza mentre urlavano e si contorcevano.
Vegeta poco dopo osservò le sue mani brillare di luce argentea e sorrise beffardo, poi la sua vista si offuscò e inizio a precipitare verso il basso.
Prima che impattasse a terra fu preso da Goku che lo adagiò sul terreno.
“Sono fiero di te, Vegeta, quello era il potere dell’Ultra Intinto” mormorò il saiyan, ricevendo il silenzioso assenso di Beerus e Whis.



Note dell’autore: ringrazio davvero tanto Gabkiller, per la sua collaborazione, avendo scritto lui tutta la parte sull’Universo11 e soprattutto di Jiren. Vi consiglio davvero la sua storia ambientata proprio nell’Universo 11 di cui mi sono letteralmente innamorato.

Anche questo arco narrativo è finito e tra un po’ inizierà il prossimo, grazie a tutti lettori e tutte le lettrici!
Per ora Owarida! Alla prossima!

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Capitolo 7
*** 7. Spektor all'attacco ***


Goku  e Vegeta fissavano intimoriti Spektor, erano al cospetto di Zeno e sembravano essere tornati al Torneo del Potere, visto che Dei e Angeli li guardavano mentre loro e il tizio incappucciato erano nell’arena personale del Re del Cosmo.

<< Vi consiglio di fare sul serio da subito, non voglio che questa cosa duri troppo…>> mormorò Spektor con un ghigno.

Vegeta liberò subito il potere del Super Saiyan God, sprizzando energia rossastra dalla sua aura e partendo come un fulmine all’attacco. Goku imitò poco dopo il suo rivale, tingendo di rosso i suoi capelli e le sue iridi con la forza del ki divino e lanciandosi all’assalto.
Nonostante la netta abilità e sincronia dei due nell’affrontare insieme il nemico, egli schivò senza ribattere per diversi minuti, innervosendo i due saiyan.
Vegeta liberò un forte colpo di energia cremisi dal palmo della mano, ma Spektor apparve semplicemente dietro di lui dopo aver schivato e sparò a sua volta una sfera energetica alla schiena del Super Saiyan God facendolo precipitare al suolo dolorante.
Un pugno del drago in versione divina e rossastra fu schivata da Spektor spostandosi all’ultimo secondo e poi lo stomaco di Goku venne raggiunto da un colpo di energia ivisibile e anche lui finì a terra ferito vicino a Vegeta.

<> affermò con una punta di ironia nella voce il misterioso lottatore.

I due Zeno sembravano abbastanza soddisfatti, mentre tutti gli Dei e gli Angeli erano indecifrabili.
il Gran Sacerdote ringhiava preoccupato, ma cercava di non farsi vedere da nessuno. Era strano per lui vedere Spektor motivato da qualcosa o qualcuno dopo tutti quei secoli di apatia.

 

FLASHBACK

<< Io ti sfido, se ti batterò diverrò il nuovo Daishinkhan>> affermò serio Spektor indicando con fare di sfida il Gran Sacerdote.

<< Non puoi competere con me Spektor, lo sai bene. Se vuoi essere cancellato però accetto volentieri la sfida>> rispose apatico il padre di tutti gli Angeli.

<< No. Voi due non potete combattere>> disse semplicemente uno dei piccoli Zeno tremendamente serio.

Poi l’altro Re del Cosmo parlò all’orecchio al suo sosia.

<< Ma una sfida di questo calibro è importante, perciò affronterai due guerrieri dell’Universo vincitore del Torneo del Potere e se li batterai, sarai tu il Gran Sacerdote>> affermò entusiasta Zeno, seguito dal suo doppio.

<< Permettetemi di dire che questa è una follia>> si adombrò il più forte degli Angeli.

<< Tranquillo, avrai lì opportunità di tornare in carica se lui non si dimostrerà all’altezza>> rispose schietto il dio del Cosmo.

<< Distruggerà tutto, lo sapete cosa cova dentro, è… un mostro!>> ribatté arcigno il Daishinkhan.

<< Se lo farà potrai sfidarlo e riprendere il tuo posto, anche perché un vostro scontro non lascerebbe poi nulla da distruggere>> concluse infine Zeno, supportato dagli assensi del suo doppio futuristico.

 

PRESENTE

Con un enorme incremento di potenza, i capelli e gli occhi dei due saiyan divennero blu cobalto e raggiunsero il Super Saiyan Blue, attaccando all’unisono Spektor, che ora ero costretto ad usare le mani per parare i colpi dei suoi avversario.

<> mormorò con assenso.

Si sentiva strano, nessun avversario mortale era mai riuscito a metterlo così in difficoltà, erano molti anni che non utilizzava un po’ del suo vero potere e quella poteva essere la volta buona.
Un destro di Goku raggiunse la faccia incappucciata di Spektor seguito da un poderoso calcio di Vegeta che spedì lontano l’agente di Zeno. L’essere divino aveva perso la concentrazione ed era stato colpito.

<< Non sei poi così convinto di te stesso ora!>> lo provoco Vegeta espandendo la sua aura bluastra e sparando un colpo energetico verso l’avversario.
Spektor si parò, ma una volta dispersa la nube formata dall’impatto tra la sfera energetica e il suo corpo, Goku era su di lui colpendolo con un uppercut, successivamente il saiyan cresciuto sulla Terra si telestrasportò alle spalle dell’incappucciato colpendolo a mani giunte dietro la nuca e infine Vegeta concluse l’assalto con un calcio doppio mentre Spektor precipitava al suolo.

Gli spettatori sembrano reagire per la prima volta allo scontro, compreso il Daishikhan, che sorrise per un breve secondo, tuttavia tornò impassibile poco dopo, sapendo che Spektor non aveva liberato neanche una piccola parte del suo potere.

L’agente privato degli Zeno uscì dai detriti dell’arena e mise mano al suo lungo mantello nero.

<< Avrete l’onore di sapere contro chi morirete, compagni saiyan >> mormorò Spektor, levando con colpo secco il suo mantello dalla sua figura.

Egli aveva dei capelli bianchi  e di media lunghezza portati disordinati, occhi viola, aveva un fisico asciutto e muscoloso. Indossava quella che poteva sembrare un’armatura saiyan ma completamente nera e cosa ancora più strana, aveva una coda  bianca attaccata alla vita. In pochi attimi, la sua aura argentea si espanse e i suoi capelli si rizzarono sua testa assumendo la forma che ricordavano quelli di un Super Saiyan.

<< Tu cosa diavolo sei?>> affermò sbigottito Vegeta, guardando Goku, che aveva la sua stessa espressione confusa sul viso.

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Capitolo 8
*** 8. Saiyan a piena potenza ***


Spektor fu dietro ai Super Saiyan Blue, in un batter d’occhio e i gomiti dello strano essere finirono dietro la nuca dei due compagni di battaglia, che poi ricevettero un calcio ciascuno dietro la schiena, infine mentre era in volo Spektor sparò due colpi energetici addosso ai due saiyan che erano finiti contro una parete dell’arena di Zeno distruggendola.

<< Vi ho così sorpresi con il mio aspetto? Sono sicuro che il Daishinkhan abbia una spiegazione per voi>> affermò teatralmente Spektor, mentre Goku e Vegeta uscivano indolenziti dai detriti.

<< Non mi importa chi o cosa sei, ti distruggerò e metterò fine a questa farsa una volta per tutte!>> tuonò il Principe dei saiyan per poi partire all’attacco verso il nemico.

Spektor parò ogni colpo  con abilità, per poi afferrare un pugno di Vegeta e tirarlo verso il basso colpendolo con una ginocchiata allo stomaco e poi con una sfera energetica alla schiena facendolo sprofondare nel terreno. Goku riuscì a colpire Spektor al viso con un calcio in volo, ma poco dopo fu afferrato dalla caviglia e fatto finire contro una parete rocciosa dell’arena.
 L’agente di Zeno unì le mani e sparò un enorme colpo verso il Super Saiyan Blue, ma poco dopo Vegeta uscì dal buco nel terreno e iniziò a sparare molte sfere energetiche contro il suo avversario che però si parò con le mani davanti al viso.

<< Dobbiamo usare tutto il nostro potere o non lo batteremo mai!>> mormorò Goku, strappandosi  un pezzo di gi arancione e restando solo con la maglia blu scuro che portava sotto.

Vegeta in risposta aumento il suo potere a dismisura, gridando e tremando, distruggendo buona parte dell’arena intorno lui, per poi trasformarsi in Super Saiyan Blue Evolution.

<< Una nuova forma… davvero interessante!>> brontolò Spektor con un ghigno.

Goku applicò il  Kaiokhen X20  al Super Saiyan Blue, acquisendo un’aura rossa all’interno a quella blu della forma divina. Lo scontro riprese a mezz’aria tra i tre e questa volta l’agente di Zeno sembrava in netta difficoltà.
I due saiyan  colpirono il nemico con un colpo energetico combinato mettendosi vicini, poi Goku si teletrasportò di fronte a Spektor e lo colpì con un pugno al plesso solare e Vegeta concluse l’assalto posando le mani sulla schiena dell’agente sparandogli a brucia pelo una forte quantità di energia.

Spektor finì ferito e dolorante contro delle macerie dell’arena e poco dopo né uscì divertito e ridendo di gusto. Tutti gli Dei, gli Angeli e anche gli Zeno erano a bocca aperta, vedendolo in quello stato.

<< Lui non ride mai!>> affermò sorpreso il Re del Cosmo.

<> disse flebilmente il Daishinkan.

I due piccoli Zeno rifiutarono con riluttanza la proposta del Grande Sacerdote che sospirò rassegnato, aspettandosi il peggio.

<< E ora di usare almeno metà della mia forza, altrimenti potrei essere in difficoltà contro di voi!>> affermò Spektor serrando i pugni e guardando i due saiyan.

<< Siamo in due e siamo al massimo della potenza, lui è da solo e neanche ha iniziato a fare sul serio>> mormorò Goku guardando di sbieco il compagno.

<< Credi sia più forte anche di Jiren?>> ringhiò Vegeta al suo compagno di squadra.

Una forte esplosione avvolse Spektor e poco dopo vari fulmini argentei iniziarono a saettare attorno a lui, mentre i sui capelli erano dritti sulla sua testa a differenza di un ciuffo solitario che gli ricadeva sulla fronte.

<< Ora credo sia forte quanto lui, ma non credo di più>> rispose il saiyan cresciuto sulla Terra.

<> concluse infine Vegeta.

I due si lanciarono all’attacco dopo che il misterioso essere gli aveva invitati a farsi avanti con un cenno della mano.

FLASHBACK

<< Le regole dell’universo sono state trasgredite, non abbiamo altra scelta che cancellarli!>> affermò il Daishinkhan tremante di rabbia, non era da lui provare emozioni.

<< Il bambino mi interessa, lui non verrà cancellato>> affermò atono e stranamente serio Zeno .

<< Potrebbe essere pericoloso, dovremo eliminarlo prima che sia troppo tardi!>> ribattè l’angelo supremo.

<< Vallo a recuperare e punisci come credi i trasgressori>> aggiunse glaciale il Re del Cosmo.

<< Ma lei, io non credo di riuscire a sconfiggerla facilmente >> mormorò il Gran Dacerdote.

<< La eliminerò io, tu pensa a lui. Se lei scappa eliminerò l’Universo dove si nasconde e salterà fuori >> disse Zeno per congedare il Daishinkhan con un gesto della mano.

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