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di Hoshi_Hime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Part 2 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Narancia era stato il primo ad avvicinarsi a lui. Ovviamente.
Tra tutti quelli della vecchia squadra era ovvio che Narancia fosse stato il primo a volergli parlare di nuovo. Eppure Fugo non poteva non sentirsi sorpreso quando si era visto il ragazzo davanti.
Erano passati sei mesi da quando aveva lasciato la squadra di Buccelliati e solo due settimane prima Giorno, ora nuovo capo di Passione, aveva mandato Mista da lui per dargli una seconda chance. Ora Fugo aveva una nuova squadra e ametteva che gli era mancata quella vita, o per lo meno, era meglio che fare da cameriere in un ristorante, in più sia Shelia che Murolo erano buoni compagni.
Ma avere Narancia davanti dopo tutto quel tempo era stranno, c'era qualcosa di diverso in lui, forse era solo cresciuto fisicamente, eppure pareva un filo più maturo di quel che si ricordava. Quello o i ricordi pricipali di Fugo sul ragazzo erano quando si comportava da moccioso.
-Allora, come va?- Il moro fu il primo a parlare, poggiando la schiena su un muretto, i due erano in una delle tante vie del centro.
-Tutto bene immagino, e tu? Come va a- si fermò un attimo non sapendo come continuare, 'come va a casa?' non era più casa sua quel posto da quando aveva deciso di abbandonare gli altri. -Come stanno gli altri?- Decise poi.
-Ah, Nulla di nuovo. Pure gli altri se la cavano. Giorno sembra essere nato per essere un boss, tutto fila liscio con lui. Ah! Lui e Mista stanno assieme- Ridacchiò, Fugo annuì, non era sorpreso della cosa. -E Buccellati e Abbacchio? ...E Trish?-
-Buccellati e Abbacchio stanno bene pure loro, immagino che resteranno con noi ancora qualche anno-
-In che senso?-
-Beh, immagino vogliano lasciare il giro, li vedo bene in una casetta in riva al mare mentre Buccellati insegna ad Abbacchio a pescare e lui si lamenta- Rise Narancia. -Ma credo che Buccellati voglia restare ancora un po' in zona finché non sarà certo che c'è la caviamo tutti bene-
-E Abbacchio resta con Buccellati ovviamente- Annuì Fugo, aveva visto con i suoi occhi l'user di Moody Blues seguire quello che era il loro capo perfino all'inferno, alla fine, andare contro il Boss era stata una scelta uguale a quella di buttarsi negli inferi, per quanto ne erano usciti vittoriosi.
-Trish vive con noi e a ripreso andare a scuola, credo vada uhh. Non ricordo, roba di matematica-
Fugo annuì appena di nuovo, come se le stampe sulla gonna della ragazza non fossero un suggerimento.
-Mi aiuta con i compiti adesso, sai?- Aggiunse Narancia, mettendo le mani dietro la testa, dondolandosi sulle punte dei piedi.
-Compiti?- Fugo cercò di non storcere il naso. -Povera Trish immagino come la fai impazzire-
Narancia mise il muso -Non è vero!-
L'altro roteo gli occhi -Come no-
-Trish è molto più paziente di te e almeno lei non mi prende a forchettate in faccia-
Borbotto il ragazzo dai capelli neri.
-Per ora- rispose l'albino, provocando uno sbuffo rumorso da parte di Narancia.

I due avevano ripreso a camminare per le strade della città.
Narancia stava camminando a zig zag, cercando di calpestare più foglie cadute possibili, sentendole scricchiolare sotto i suoi piedi e Fugo era poco più indietro, osservandolo, ogni tanto dicendogli di fare attenzione ad non andare addosso a qualcuno o contro un palo.
Narancia di risposta si era girato e gli aveva fatto la linguaccia, per poi quasi inciampare e sbattere la testa contro un albero. 
Il ragazzo si massaggio la testa per poi sbuffare ma poco dopo aveva già cambiato umore
-Oh! Oh! Fugo vuoi vedere una cosa figa?- 
Fugo sospirò, probabilmente era qualcosa di stupido ma annuì comunque. Gli erano mancate perfino le cazzate che combinava l'altro a questo punto.
Narancia sorrise e dietro di lui apparse Aerosmith.
-Scommettiamo che riesco a farlo volare tra i rami senza toccarne neppure uno?-
-Non credo che- 
-Ho fatto pratica! Guarda!- L'areoplanino emise il caratteristico rumore di un motore appena acceso per poi iniziare a prendere quota.
Fugo lo osservò mentre volava tra gli alberi, come aveva detto Narancia stava evitando i rami. Il ragazzo spostò lo sguardo verso Narancia stesso poi, guardando l'espressione concentrata che aveva in viso, le sopracciglia arruffate e la punta della lingua leggermente fuori. Fugo non poteva fare a meno di pensare che fosse adorabile così.
-Fugo non guardare me! Guarda Aerosmith!- sbuffo il moro notando di essere osservato.
-Ah sì scusa...- Fugo si gratto dietro il collo e tornò a vedere l'aeroplano e le sue acrobazie.
Un areoplanino giocattolo. Era perfetto per Narancia, catturava bene il suo essere ancora bambino nonostante i quasi diciotto anni. Se gli stand sono davvero parte dell'anima, Aerosmith calzava a pennello a Narancia.
In un certo senso lo invidiava. In realtà invidiava gli stand di tutti. Come gli altri li usassero nel quotidiano come fossero parte del loro corpo mentre lui si era ritrovato con...Beh, aveva imparato a tenere a bada Purple Haze nelle ultime settimane, dopo anni che aveva evitato anche solo di evocarlo. Ma questo non lo rendeva meno speventoso.
Fugo sapeva benissimo che parte di lui era il suo stand ma si chiedeva che Purple Haze era tanto terribile, voleva dire che pure lui lo era?

-Ehy Narancia! Dove stiamo andando?- Domandò Fugo dopo qualche altro minuto di camminata per le strade di Napoli.
-A cena, dove sennò?- Rispose il più grande, facendo cenno a un ristorante famigliare ad entrambi per poi trascinarlo dentro.
-Gli altri saranno felici di rivederti!-
-Gli altri...?- Se fosse stato possibile Fugo sarebbe impallidito ancora di più. No no no. Non era assolutamente pronto a rivedere gli altri. Gia aver incontrato Mista e Giorno due settimane prima era stato come ricevere un pugno nello stomaco.
Una parte di lui gli diceva di uscire da li e correre via. Ma un altra gli ripeteva che non poteva scappare di nuovo e alla fine si era trovato a seguire Narancia per il ristorante fino al tavolo dove il resto della gang era seduta.
-Ehy ragazzi guardate chi c'è!- Esclamò Narancia sedendosi accanto a Trish e se non fosse per il tono entusiasta della sua voce, Fugo sarebbe stato certo che lo stava pigliando per il culo.
Giorno fu il primo a salutarlo.
-Ehy Fugo. Su prendi una sedia senza troppi complimenti. Sei di nuovo parte del gruppo adesso- E mise enfasi nelle ultime parole, guardando tutti.
Fugo mormorò un grazie e si sedette accanto a Narancia.
Teneva lo sguardo basso fisso sulla tovaglia. Nonostante Giorno avesse precisato che era di nuovo benvenuto tra loro, non aveva la forza di guardare negli occhi gli altri.
Di certo non Buccellati.
Ciò nonostante era bello ri essere lì, dire che non gli erano mancati tutti sarebbe stata una bugia, alla fine aveva vissuto con loro per 3 anni e quasi tutti i suoi ricordi piacevoli erano collegati ai piccoli momenti quotidiani come quello di adesso.
Era una sensazione strana che gli ingarbugliava lo stomaco, si sentiva a casa ed estraneo allo stesso tempo.

La cena andò avanti normalmente, con Giorno e Buccellati che parlavano del lavoro e Narancia e Mista che discutevano di qualcosa di stupido e in qualche modo trascianavano Abbacchio nella discussione.
Fugo non aveva mai capito se l'uomo lo facesse per prenderli per il culo o aveva davvero delle opinioni sulle cazzate dei due, che variavano da 'se il pomodoro è un frutto, il ketchup teoricamente non dovrebbe essere una marmellata?' A cose più macabre come 'mangiare ceneri umane conta come cannibalismo?'
Fugo era rimasto zitto quasi tutto il tempo, se non per rispondere a qualche domanda fattadagli altri, soprattutto su cosaaveva combinato in quei sei mesi e anche se aveva cercato di non darci peso, aveva notato un certo sarcasmo nella voce degli altri. 
-Facevi il cameriere? Non lo considero troppo un upgrade della carriera, ma contento tu- Aveva borbottato Mista indicandolo con il cucchiaio del suo dolce.
Fugo si limitò a rispondere con un -Già...- appena mormorato non sapendo che dire a sua discolpa. Conosceva bene il pistolero, come diventasse serio quando il lavoro vi era nel mezzo e considerando che ora era la guarda del corpo di Giorno, era ovvio che era in allerta verso Fugo visto quel che aveva fatto.
-Oh andiamo Mista! Fugo ha fatto fuori quasi da solo l'intero team dei narcotici, e lo sai che quei quattro ci davano rogne da mesi!- 
Fugo spostò lo sguardo verso Narancia che aveva appena parlato, il fatto che nonostante tutto prendesse ancora la sua parte lo faceva sentire meno fuori luogo.
Mista sospirò -Bene. Ma solo perché mi fido di Giorno e lui si fida di te Fugo- 
L'albino mando giu la saliva e annui
-Prometto che farò del mio meglio per riconquistare la fiducia di tutti ed essere considerato di nuovo parte della squadra- disse con voce decisa, nonostante si sentisse la gola chiudersi da un momento e l'altro.
-Sono certo che sarà così Fugo- gli sorrise Giorno. -Bentornato in Passione-
Fugo si sentì come se gli avessero tolto una pietra dallo stomaco che era lì da mezzo anno ormai. 
Dopo un altra manciata di minuti formata da qualche chiacchera la cena si concluse. Fugo si limitò a ringraziarli di nuovo per averlo invitato per poi uscire dal ristorante, stringendosi alla giacca per via del freddo autunnale
-Fugo! Ehy Fugo aspetta!- Narancia gli venne in contro di corsa. 
-Vai già via?- Domandò poi con quasi un broncio.
Fugo annuì -Scusa ma non credo che gli altri mi vogliono in zona per ora- Ammise -Preferisco dargli tempo per abituarsi alla mia presenza-
Il ragazzo più basso sbuffò qualcosa di simile ad un 'che palle' per poi afferrarlo per la manica con lo stesso entusiasmo di prima. -Allora domani ti va di venire con me alla fiera?-
-Uh...Ok?-
Narancia sorrise da orecchio a orecchio -Perfetto! Vieni a prendermi domani dopo pranzo, ok?- E lo salutò con la mano per poi tornare di corsa di nuovo nel ristorante.


-Ti ha chiesto un appuntamento e tu hai risposto 'Uh ok'?!- 
La voce di Sheila accompagnata dalla sua risata si era sentita per tutta la stanza del loro appartamento. Beh, non era proprio loro ma di Murolo, ma l'uomo li faceva stare lì a costo che facessero loro le pulizie di casa.
Fugo per poco non la spinse giù dalla sedia -Zitta! E' non è un appuntamento!- Strillò alzando la voce di un ottava.
-Cosa avete da strillare a quest'ora?- Murolo entrò in stanza con la solita faccia seccata, per poi sedersi sul divano pesantemente e inziando a leggere il giornale, come qualche ottantenne con il piede nella fossa e non solo poco più che trenetenne.
-Sono solo le dieci di sera...- Mormorò Sheila 
-Le dieci di sera!- Ripetè l'uomo con vocetta acuta -Sapete che non mi piace il casino ad ogni ora del giorno. Quindi sperò ci sia un buon motivo per cui state strillando-
-La cotta di Fugo gli ha chiesto un appuntamento!- Sorrise la ragazza.
-Non è un appuntamento!- Strillò di nuovo l'albino.

Murolo alzò un sopracciglio. -Davvero? Mi stai dicendo che hai una vita sociale?- Gli diede un occhiata -Almeno è carina?-
-Carino- Corresse Fugo per poi morsersi la lingua quando Sheila iniziò a ridere -Allora ti piace!-
-S- No!-
Sia Sheila che l'uomo ridacchiarono.
-Il nostro Fugo si è fatto grande!- Esclamò in maniera melodrammatica l'uomo.
-Ci lascia soli Murolo!- Rispose l'altra, sdraiandosi e portandosi una mano sulla fronte.
-La piantate?! Non è un appuntamento! Sono sei mesi che non ci vediamo! Che razza di persona infantile e idiota chiederebbe un appuntamento a qualcuno dopo sei mesi?!-
Strillo esasperato, prima che la realizzazione lo colpì in faccia come un mattone.
Oh. 
Oh no.
Narancia ERA una persona infantile e idiota.
Fugo serro le labbra per non urlare e coprirsi il viso con le mani mentre sentiva le gote andare a fuoco, per poi correre in camera sua, ignorando i due, che erano passati da ridacchiare a vere e peoprie risate isteriche mentre vedevano la sua reazione.

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Capitolo 2
*** Part 2 ***


Fugo fece un respiro profondo. Aveva passato la notte in bianco a rigirarsi nel letto e ora era davanti alla casa in cui aveva vissuto per tre anni. 
Prese coraggio e bussò, aspettando che qualcuno gli aprisse. 
L'idea dell'appuntamento lo aveva già reso nervoso, il fatto che era dovuto andare lui a prendere Narancia era ancora peggio. Aveva fatto del suo meglio per avere un bel aspetto, compreso sopportare Sheila che lo pigliava per il culo dopo che si era lavato i denti per la terza volta in mezzora o del fatto che non avesse idea di cosa mettere, troppo elegante non sarebbe andato bene ma voleva neppure dare l'impressione che non dava importanza alla cosa.  Alla fine si limitò ad una camicia rosa, la solita cravatta con sopra le fragole, gilè e una giacca.
Ad aprire finalmente la porta (in realtà erano passati solo una manciata di secondi, ma per Fugo erano sembrati troppi) fu Mista, che gli diede un occhiata e poi accennò un sorriso e prima che Fugo potesse chiedere se Narancia era in casa fu spinto dentro da una pacca sulle spalle da parte dell'altro.
-Eccolo qui il principe azzurro! Narancia è in soggiorno.- Ridacchò in modo rumoroso e Fugo mandò giù la saliva. Ovviamente Narancia aveva detto a tutti gli altri, probabilmente lo aveva gridato ai quattro venti.
-Oh, aspetta un secondo!- Mista lo bloccò prima che potesse entrare in soggiorno. -Sta lì un attimo!- Ripetè uscendo dalla stanza per tornare poco dopo. -Eccomi!- tornò con un corno porta fortuna, il classico ciondolino rosso con la coroncina dorata e glielo infiò nel taschino. -Immagino di serva un po' di fortuna oggi- E gli fece l'occhiolino.
Fugo non era superstizioso per nulla, ma non potè non sorridere almeno un po' al gesto.
-Grazie Mista- Rispose. Voleva dire che Mista lo considerava di nuovo un amico no?
-E ora vai, su!- Il pistolero gli fece cenno verso il salotto per incitarlo a muoversi.
-Vado vado!- Rispose Fugo

Il ragazzo albino entrò nella stanza, gli unici dentro erano Narancia e Trish, seduti a tavolino con alcuni libri e quaderni. Giusto, come gli aveva detto il giorno prima il ragazzo, ora era Trish ad aiutarlo con i compiti.

-Quindiiii, prima le moltipilicazioni giusto?-
-Mhmh!-

Fugo aspetto un secondo per poi tossicchiare per richiamare l'attenzione dei due.
-Fugo! Eccoti!- Narancia scattò in piedi sorridendo -Vado a prendere il giubotto e possiamo andare!- Esclamò uscendo di corsa dalla stanza, lasciando Fugo e Trish in soggiorno, in un leggero silenzio imbarazzate.
Il ragazzo si avvicinò curioso ai quaderni, dando un occhiata.
-Espressioni?- Domandò quasi stupito, ricordava benissimo che Narancia non riusciva ancora a fare le moltiplicazioni a due cifre quando se ne era andato.
-Mhmh- Rispose Trish -E' bravo quando vuole, certo devi avere la pazienza e sopportare che si distrae ogni due minuti- Ridacchiò 
-...Non lo metto in dubbio che sia bravo.- Rispose Fugo mettendosi le mani nelle tasche dei pantaloni. Sapeva che Narancia riusciva ad essere intelligente quando voleva e sapeva anche di non essere il migliore degli insegnati, sopratutto se si parlava di pazienza.
Trish lo guardò un po' enigmatica per poi sorridergli. 
-Gli sei mancato sai? Mi parlava di te costantemente, non hai idea di come era entusiasta quando Giorno ha detto che staresti tornato con noi-
-Davvero?-
-Davvero!-
Nello stesso momento Narancia entrò di nuovo di corsa, allacciandosi il giacchietto -Eccomi! Possiamo andare!- Il moro si avvicinò verso Fugo e lo prese sotto braccio -A dopo Trish!- E cominciò a trascinarlo fuori.
-A-Arrivederci Trish- mormorò Fugo e la ragazza salutò entrambi con la mano. Cielo, Fugo pensò che la prossima volta doveva scusarsi per quel successo a San Giorgio Maggiore.

I due ragazzi presero il primo bus disponibile, fino ad arrivare dove si svolgeva la fiera.
Era...Rumorso, ecco come l'avrebbe descritto Fugo, rumorso e colorato, capiva perché Narancia avesse scelto quel posto come tappa.
-Dove vuoi andare?- domandò Narancia guardandosi intorno -Oh oh! Andiamo sulle montagne russe!- Si rispose da solo poi, indicando la giostra e correndo
nella sua direzione -Oh! aspetta andiamo prima su questa!- E girò verso un altra -Oppure- -
-Narancia calmo!- Sbuffò Fugo cercando di restagli dietro -Una cosa alla volta, riusciamo a provare tutto entro sta sera ok?-
-Ok ok! Tu hai voglia di andare da qualche parte? Magari nella casa degli specchi?- domandò ridacchiando e Fugo ebbe un brivido ricordando la lotta contro Illuso. 
-Non scherzarci neanche!- Rispose tirandogli la guancia -E comunque non ne ho idea, non e che i miei mi portavano in posti dl genere da bambino-
Narancia agrottò le sopracciglia per un attimo -Oh! Allora ti faccio provare le mie preferite!- Disse subito dopo, trascinandolo per la manica della camicia.

Come Fugo poteva immaginare, Narancia con 'le mie preferite' intendeva le più estreme lì dentro. Mai in vita sua era stato sotto sopra, girato e sbalzato qua e la così tante volte. Quasi quasi in confronto la battaglia contro Kocaqi era stata una passeggiata.
-Facciamoneun altro!- Strliacchiò il moro scendendo dall'ennesima giostra.
-Ah- Aspetta Nara- Narancia!-Rispose l'albino con un filo di voce.
 Il moro lo guardò per poi ridere -Aww cazzo Fugo sei ancora più pallido del solito, vuoi sederti un attimo?- 
L'altro annuì -Y-Yeah- Non ci teneva a vomitare l'anima al primo appuntamento, quindi accetto subito la proposta dell'altro, sedendosi sulla prima panchina disponibile.
-Hai una brutta cera- Borbottò Narancia -Se vuoi andiamo a casa-
-Ah? No! Cioè, no, sto bene, ho solo bisogno di riprendere fiato un secondo-
-Roger! Intanto allora prendo qualcosa da mangiare! Pizza va bene?- 
-Va benissimo- Rispose prendendo fiato.

Narancia tornò poco dopo con una fetta di pizza e un paio di lattine di cola per entrambi e si sedette accanto a Fugo e i due mangiarono in silenzio per un paio di minuti.
-Vuoi un pezzo della mia? Ha i funghi sopra- Disse Narancia ad un certo punto.
-Eh?- Fugo battè le palpebre un paio di volte.
-Ho chiesto se vuoi un pezzo! Sbrigati o la finisco io- Esclamò il moro allungando la fetta verso di lui
-Oh...- Conosceva Narancia, sapeva che non condivideva il suo cibo neanche morto. -Forse un morso...- E si sporse dando un morsetto piccolino.
Appena ri sollevò il viso vide Narancia avvicinarsi, seguito da un un bacetto sul lato delle labbra, ma abbastanza per farlo andare in tilt.
-Narancia!- Strillò quasi portandosi una mano sulla guancia, sentendosele andare a fuoco.
-Eri sporco di pomodoro- Sorrise l'altro nel modo più bastardo possibile.
Bene, perfetto. Fugo prese un respiro, potevano giocare in due a questo gioco.

-Ti va di andare sulla ruota panoramica?- Domandò l'albino quando ebbero finito di mangiare. Se aveva imparato una cosa da tutti i film romantici che Mista l'aveva costretto a vedere, la ruota panoramica era dove succedevano tutte le cose sdolcinate.
-Noiosa!- Sbuffò Narancia alzandosi in piedi e stiracchiandosi 
-Ehy! Tocca a me scegliere adesso!- Rispose l'altro per poi mordersi il labbro e prendere Narancia per mano, intrecciando le dita con le sue. -A-Andiamo- 
Narancia sorrise, passandosi la mano tra i capelli spettinati. -Immagino tocchi a te allora.-

I due ragazzi salirono sulla vettura della ruota, sedensosi accanto nonostante ci fosse dello spazio libero davanti.
I due erano abituati a stare vicini, era quello che succedeva quando si era gli unici due ragazzini in casa, alla fine Mista si era aggiunto più tardi. Capitava spesso di sedersi accanto in auto, se non avere Narancia sulle ginocchia, durante i viaggi in cui l'auto era piena; o crollare addormentati uno sopra l'altro sul divano dopo una missione particolarmente difficile, quando erano troppo esausti per trascinarsi a letto. Ma adesso era diverso, c'era una strana tensione che non c'era mai stata fin ora e la cosa lo stava quasi uccidendo.
Mentre la carrozza si alzava e tutta la musica della fiera si faceva più ovattata, Fugo stava pensando cosa fare, entrambi erano in silenzio adesso, forse era il momento giusto per confessarsi? Però cosa poteva dire? Non sapeva neppure come iniziare. 
Merda, anni di studio, libri su libri imparati a memoria e ora non trovava neppure una manciata di parole?! Qualsiasi cosa provava a dire gli stava morendo in gola e si sentiva i palmi sudare e gli venne istintivo allentarsi un po' la cravatta. La testa gli stava cominciando a girare e come al solito il suo cervello gli stava facendo pensare ogni peggior possibilità possibile. Forse aveva capito male tutto, forse Narancia gli aveva chiesto di uscire come amici e basta. E se Narancia non lo avesse preso sul serio? Magari lo avrebbe perfino trovato disgustoso, gli sarebbe bastato pochissimo per rovinare un rapporto che durava da anni e- -

-Ehy Fugo- 
La voce di Narancia lo riportò a terra
-S-Sì?- Girò il viso vedendosi Narancia che stava giocando on una ciocca di capelli.
-Umh...Sai non credo di averi mai effettivamente ringraziato per quella volta, sai, per quando mi hai portato da Buccellati per la prima volta.-
Fugo agrottò le sopracciglia -Ho fatto solo quello che mi sembrava giusto, non serve che mi ringrazi, lo avrebbero fatto tutti-
-No!- Narancia avvicinò il viso a quello di Fugo -Se lo avessero fatto tutti non sarei stato lì a mangiare spazzatura! Hai idea di quante persone mi guardavano come fossi immondizia o pretendevano che io non ci fossi?! Sei stato l'unico ad aiutarmi Fugo!-  Disse tutto ad un fiato, per poi riprendere aria -Q...Quindi grazie Fugo...Senza di te...Cielo sarei morto come è successo con mamma o perfino peggio...- Mormorò tornando a sederersi dritto, stringendosi un po' il braccio e abbassando lo sguardo.
Fugo degluetì e gli poggiò una mano sulla spalla e morse il labbro quando lo sentì tirar su con il naso.
-Ehy! N-Narancia non piangere, dai!-
-Non sto piangendo!- Borbottò l'altro asciugandosi gli occhi con la manica e tirando su di nuovo con il naso.
Fugo continuò a carezzargli la schiena -P-Pensa che quando ti ho visto ieri arrivare verso di me pensavo che mi volessi dare un pugno- Borbottò cercando di farlo ridere.
-Eh? Perché avrei dovuto?- Il moro sollevò il viso, curioso.
-Per la cosa della barca credo?- rispose l'altro con un filo di voce.
-Fugo scherzi? E-E' stata una tua scelta!- Narancia gli sorrise -Anche se sono felice che tu sia tornato!- 
L'albino fece per rispondere che era felice a sua volta, ma Narancia lo interruppe di nuovo.
-Per questo ti ho chiesto di uscire! Quando ho sapito che Giorno ti ri voleva con noi ero felicissimo e ho pensato 'cazzo! se non glielo chiedo adesso non lo faccio più'- Rise -Era da tanto che volevo chiedertelo...Ma ecco, non so, non mi sentivo pronto, pensavo che tu volessi stare con qualcuno più intelligente magari. P-Però ehy mi sono impegnato hai visto? Ora riesco a fare anche le..le..uh aspetta.. ah! Le espressioni! E anche le moltiplicazioni a tre cifre sai?- E incrociò le braccia in modo orgoglioso.

Fugo sbattè le ciglia mentre le orecchie cominciavano a ronzargli.
-Stare con me nel senso fidanzati?- Domandò con la voce che quasi gli stava morendo 
-Ovvio! In che altro modo intendi sennò?- 
-...Quindi ti piaccio?-
-Terra chiama Fugo! Ci sei? Ovvio che mi piaci!-

Ok ok ok ok, doveva aver sbattuto la testa, essere in coma e ora si stava sognando tutto, non c'era altra soluzione.
Era tornato a sudare, solo che ora poteva chiaramente sentirsi il cuore sul punto di espoldere, cielo, probabilmente stava battendo così forte che poteva sentirlo pure Narancia.

-E io ti piaccio?- Domandò il moro sorridendo. E Fugo era lì con gli occhi che cominciavano a pizzicargli e sul punto di gridargli di sì, che gli era sempre piaciuto, probabilmente dal primo giorno, che non vedeva l'ora di baciarlo, di andare al prossimo appuntamento, di passare tempo assieme e che aveva già in mente come arredare la loro futura casa. Ma si limitò ad annuire 
-Mi piaci davvero tanto Narancia-
-Sì!- Esultò l'altro, potando i pugni in alto in segno di vittoria -Quindi siamo fidanzati?!- 
Narancia aveva gli occhi che brillavano e Fugo si sentì lo stomaco fare una capriola e riempirsi di farfalle. -Sì!- Rispose subito. -Siamo fidanzati! S-Se a te va bene!-
-Certo che mi va bene Fugo!- Rise Narancia.

La cabina della ruota panoramica era diventata improvvisamente troppo piccola, Fugo si sentiva come se stesse provando troppe cose in una volta, sentiva gli occhi pizzicargli in un misto di gioia e sollievo, come se si fosse tolto un peso enrome; E nello stesso momento si sentiva carico, era sempre stata una persona riservata ma ora l'unica cosa che voleva fare era gridare al mondo che si era appena fidanzato con il ragazzo che amava, voleva prendere Narancia in braccio e coprire ogni centimetro del suo viso di baci.
Cielo, voleva davvero davvero davvero baciare Narancia adesso.

Il giro finì poco dopo e Narancia lo trascinò fuori prendendolo per mano, essendo autunno stava cominciando a farsi buio e leggermente freddo.
-Posso venire a casa da te?- Domandò facendo dondolare le braccia di entrambi.
Fugo annuì sorridendo, avrebbe sopportato le prese per il culo dei suoi due 'conquilini' domani, ma ora non gli importava. -Mhmh-
-Bene! Oh!- Narancia si fermò di colpo -Aspetta un secondo!- Corse verso una macchinetta con l'artiglio, quelle piene di pupazzi, mettendo dentro una monetina.
Fugo lo guardò scettico. -Narancia...Non sprecare soldi in cose del genere, guarda che queste cose sono fatte apposta per farti perdere, sono impostate a a mollare la presa quando stai per v-
Fu interrotto dalla musichetta proveniente dalla macchina e da Narancia che gli metteva in braccio un pupazzo.
-Visto che bravo ti faccio pure i regali!-
Era una papera, ma uh, qualcosa non andava, un occhio era cucito almeno due dita più in alto dell'altro, era color rosa neon e aveva un palese strappo.
-E' la cosa più orrenda che io abbia mai visto-
-Uh, davvero?-
-L'adoro!-
-Davvero?!-
I due risero e proseguirono per la fermata del bus, chiaccherando tra di loro su cosa fosse successo in quei sei mesi, continuando a tenersi per mano per tutto il tragitto.

Arrivati nell'appartamento Fugo si guardò attorno, grazie al cielo sembrava che gli altri due non fossero in casa.
-Uh, andiamo in camera mia?- Domandò grattandosi dietro la testa.
Narancia gli fece l'occhiolino -Siamo impazienti eh?-
-Ah- N-Non intendevo quello! S-Se vuoi possiamo guardare un film in salotto oppure- -
-Ehy ehy camera tua va bene!- Rise l'user di Areosmith -Accompagni su!-

La camera di Fugo non era diversa da quella che aveva alla base, un letto, armadio, scrivania e una liberia stracolma, tutto molto semplice, se non alcune decorazioni a forma delle amate fragole e alcuni posters di Jimi Hendrix.
Fugo mise il pupazzo sul comodino e si tolse la giacca, mettendola via, nel mentre Narancia fece lo stesso, anche se si limitò a poggiarla disordinatamente sul letto e sedendosi su esso, calciando via le scarpe.
-Mhhh è comodo- Il moro si sdraio a braccia aperte, poggiando la testa sul cuscino violetto. -Dammi un abbraccio!- Aggiunse poi, e l'altro non potè non sorridere, Narancia era sempre così spontaneo.
Fugo tolse le scarpe e salì sul letto, lasciandosi andare un piccolo 'oof' quando l'altro l'abbraccio abbastaza forte da fargli sentire un scricchiolio.
-F-Fatto ginnastica?-
-Mhmh- ridacchiò e fece i muscoli, facendo ridere l'albino a sua volta -Se voglio potrei tirarti su in braccio-
Fugo roteò gli occhi divertito 
-Quando hai intenzione di baciarmi piuttosto?-
 Oh. Si morse la lingua, lo aveva detto ad alta voce, ma il moro sembrava averla presa bene, poco dopo Fugo si ritrovò con la schiena sul letto e con Narancia sopra di lui.
-Anche subito!- 
Narancia gli prese il viso tra le mani per poi poggiare le labbra sulle sue. Non era per nulla come nei film, era palese che nessuno dei due avesse idea di cosa fare, come muovere le labbra o la lingua, e i denti di entrambi si erano scontrati più volte creando un rumore non molto piacevole, ma Fugo si sentiva comunque la testa girare dall'emozione. Narancia era lì e si stavano baciando, era una cosa che aveva sempre sognato, ma appunto credeva fosse qualcosa ferma solo nella sua immaginazione, che non poteva succedere davvero, e invece!

E invece Narancia sarebbe potuto morire a causa sua. 
Quando lo aveva lasciato andare a San Giorgio Maggiore lo aveva letteralmente lasciando andare in pasto ai lupi.
Non aveva neppure la pazienza per insegnarli le cose più semplici senza andare in escandescenza e fargli del male.

-Basta così!- Esclamò spingendolo via.
-Uh?- Narancia si mise a sedere sul letto, guardandolo confuso.
-E' stata una pessima idea! Va a casa Narancia!-
-Ehy che cavolo dici Fugo?!- 
-Ho detto va a casa!- Sbraitò l'altro indicando la porta.
-No!- 
-Narancia!-
Il moro strinse i denti, palesemente arrabbiato, ma poi sospirò e inevece di allontanarsi cambiò posizione, sedendosi davanti al altro ragazzo.
-Che hai Fugo?- Domandò cercando di mantendere una voce tranquilla -H-Ho fatto qualcosa di sbagliato?-
-No! E va via!-
-Non vado finché non mi dici che minchia hai Fugo! Stava andando tutto bene!-
-Io non...Io non voglio farti male Narancia-
Narancia lo guardò in silenzio per un paio di secondi per poi scoppiare a ridere.
-Davvero?! E' questo il problema?! Oh andiamo! Ci menavamo tutti i giorni! Come se non mi sapessi difendere!-
-Non è questo il punto! E se un giorno per sbaglio ti rompessi un braccio?! O Se perdessi controllo di Haze e-- L'espressione di Fugo era cambiata dall'essere arrabbiata al panico, assieme al fatto che gli occhi gli erano tornati lucidi per la terza volta quel giorno

-Fugo!- Gli prese il viso tra le mani, carezzandogli le guancie con i pollici. -In tre anni che ci conosciamo la cosa peggiore che mi hai fatto è stata colpirmi con una forchetta. So che non arriveresti mai a così tanto, non importa quanto saresti arrabbiato-
Fugo spostò lo sguardo, tirando su con il naso, senza dire altro.
-E poi Giorno mi ha detto che sei migliorato con Haze no?- Sorrise Narancia -Vuol dire che stai migliorando anche a controllarti, giusto?-
-...Credo di sì- Mormorò l'albino che ormai stava lacrimando.
-Owwh! Dai Panna non piangere!- Narancia ridacchio abracciandolo, carezzandogli la schiena come Fugo aveva fatto con lui prima sulla ruota.
-Va tutto bene, shhh shhh- Continuò a carezzargli la schiena e dargli qualche bacio sulla guancia. -Va tutto bene, stiamo andando bene. Stiamo migliorando entrambi, tu con Haze e io uh, con i compiti di matematica- Rise di nuovo -Possiamo migliorare assieme ok?-
Fugo annuì, tirando di nuovo su con il naso e calmandosi piano piano. 
-Uh, ti porto da bere? un fazzoletto?-
-N-No, s-sto bene. Resta qui perfavore-
Narancia gli sorrise e lo rimise sdraiato, mettendosi di nuovo sopra di lui come erano pima.
-Possiamo tornare a limonare allora?- Domandò e Fugo sorrise -Y-Yeah, ma credo di essere umidiccio adesso- Rispose ascigandosi il viso con la manica.
-Eh, me ne farò una ragione- Scherzò l'altro, tornadolo a baciare.

Come prima nessuno dei due sapeva benissimo cosa fare, ma andava bene comuque, dopo qualche tentativo ci avevano preso la mano, Narancia sapeva di burocacao all'arancia, le sue labbra erano soprendentemente morbide, la pelle era tiepida e aveva un buon profumo e-

Narancia si stacco dal bacio ridendo -Ehy Fugo?-
-Mhh?- Mormorò l'altro con gli occhi socchiusi.
-Credo che a qualcuno stia piacendo un po' troppo sta cosa-
Oh. Oh cazzo. 
Fugo gracchiò uno 'scusa!' chiudendo le gambe, facendo ridere ancora più forte Narancia. -Owwh, bacio così bene?- Domandò divertito, iniziando a giocare con la cravatta dell'altro, che era diventato rosso quanto il gilè che aveva addosso.
-N-Non volevo!-
Narancia rise di nuovo -Ehy ehy tranquillo!- Gli diede un veloce bacio sulla fronte.
-Scherzo!- 
Poi si grattò la guancia -S-Se però tu vuoi continuare...- Borbottò arrossendo leggermente.
-A-Adesso?-
-S-Se a te sta bene eh! Ah, Fugo non voglio metterti fretta tranquillo!-
-Nonono! M-Mi sta bene! A te sta bene?-
-Yeah!-
-Yeah..!-

I due rimasero così a fissarsi rossi come due pomodori per una manciata di secondi.
-D-Da dove iniziamo?- Mormorò Narancia -Va bene se sto sopra o?-
-Nono mi sta bene!- borbottò Fugo.
-Hai...?-
-N-Nel comodino-
Narancia ridacchio e tirò fuori dei fazzoletti e una bottiglietta -All'arancia? Davvero Fugo? Sono onorato!- E si portò una mano al petto i modo drammatico.
-Sta zitto! Sta zitto!- Esclamò l'altro coprendosi il viso con una mano. -E-E girati che mi spoglio-
-Stiamo per farlo Fugo. Ti vedrei nudo comunque eh. Come se non ci siamo mai cambiati nella stessa stanza quando eravamo zuppi di sangue!-
-H-Ho detto girati!-
-Ok ok!- Ridacchiò e iniziò a togliersi i propi vestiti, lasciandoli pigramente cadere a terra.

-Posso girarmi adesso?-
-Un attimo!-
-...Adesso?-
-...Y-Yeah-
Borbottò Fugo, sedendosi sul letto, viso rosso come un peperone, portandosi le gambe al petto, mentre guardava l'altro salire sul letto. Narancia aveva un bel fisico, la pelle era leggermente olivastra, con qualche neo qua e la. Fugo sarebbe stato un totale bugiardo a dire che non aveva mai immaginato una situazione simile.
-Magari se non ti rannicchi così possiamo fare qualcosa- Disse il moro mettendosi davanti a lui, poggiandogli una mano sul ginocchio.
-Umh, yeah...-  Fece un respiro profondo e abbassò le gambe.
-Ehy Fugo?-
-M-Mh?-
-Sei bellissimo- Sorrise Narancia dandogli un bacio a fior di labbra, per poi carezzargli una gamba.
Non avevano neppure iniziato e Fugo si sentiva andare a fuoco. 
-P-Pure tu- rispose piano, dandogli un bacio a sua volta, mettendoci un po' più di lingua.
-Se cambi idea o qualcosa non va dimmelo eh- Borbottò Narancia. -V-Vuoi che ti preparo io o fai tu?-
-Tu magari...-
Narancia annuì e Fugo sentì il rumore di un tappo aprirsi e poco dopo le dita dell'altro.
-Owh!-
-Ti ho fatto male?!- Squittì l'altro preoccupato togliendo subito la mano.
-N-No, è freddo, continua-
-Sicuro?-
-Mhmh-
Fugo prese un respiro, tornando a guardare il ragazzo davanti a lui, mordendosi il labbro.
Oltre freddo era fastidioso, immaginava che fosse normale visto che non era abituato, ma già il suo cervello stava pensando alle opzioni peggiori, si diede mentalmente uno schiaffo in faccia per riprendersi.
Narancia sembrò notare il disagio che stava provando e con la mano libera gli carezzò l'interno coscia per distrarlo. -U-Uh, nulla per ora?-
-Non lo so- Non è che ci ho mai provato, non so come ci si dovrebbe sentir-Ah!-
-Fatto male?!-
-No!- L'user di Purple Haze si coprì il viso con la mano -R-Rifallo perfavore- 
Narancia annuì e gli diede un bacio sulla guancia -Così?-
-Mh!-
Il moro sorrise, continuando a muovere la mano. -Sei così carino Panna- E gli diede un secondo bacio. -Posso provare a mettere un altro dito?-
-O-Ok ma fa piano- Rispose Fugo per poi mordendosi il labbro alla sensazione.
-Sei così carino Fugo, sei tutto rosso, voglio mangiarti di baci- La cosa fece arrossire Fugo ancora di più, che ormai si stava coprendo il viso con entrmabe le mani.
-Narancia p-puoi iniziare se vuoi-
-Sicuro?-
-Sicuro- Annuì

Narancia si spostò leggermente e gli prese i polsi, spostandoli dal viso -Ehy però voglio vederti, se ti coprì ancora la faccia mi fermo.-
Fugo annuì un po' titubante.
-Sei bellisismo Fugo- gli sorrise l'altro dandogli un bacio sulle labbra per poi fargli gesto di aprire un po' di più le gambe, aprendo di nuovo la bottiglietta.
-A-Allora entro ok?- Mormorò, ora rosso pure lui. 
-Oh- Oh cazzo!- Narancia fece un respiro profondo. -C-Come ti senti?-
-Pieno-
-Uh- Narancia alzò un sopracciglio
-E-E una cosa positiva!- Rispose stringendo la coperta con una mano.
-Posso muoveri?-
-Un attimo...O-Ok vai-

Narancia incominciò a muoversi, non c'era proprio un ritmo, entrambi i ragazzi erano inesperti sulla cosa. Però si sentivano bene entrambi quindi avrebbero pensato a queste e altre cose le prossime volte.
Fugo si sentiva bene, ed era davvero felice che quei altri due erano fuori casa perché non sarebbe riuscito a stare in silenzio neppure a pagarlo, non che Narancia fosse da meno, la stanza si era riempita subito di sospiri e imprecazioni.
La testa gli stava girando, Non sapeva se era per l'atto in se o perché aveva proprio Narancia sopra di lui. Ancora non riusciva a crederci nonostante lo stesse toccando con le propie mani.

-Ah- Fugo sei così bello così-

Era sicuro che se Narancia era con lui si sentiva a casa non importasse dove fossero.

-Fugo guardami-

Narancia era stato il suo primo amico e la prima personache gli era stata vicina.

-F-Fugo mi stai facendo sentire così bene!-

E  non importa quante volte avrebbero litigato su cose stupide, Fugo aveva deciso che voleva spendere il resto dei suoi giorni con lui.

-Fugo ti amo!-

Narancia, Narancia, Narancia. Il nome del ragazzo moro era stata l'ultima cosa gridata da Fugo prima dell'apice, i momenti dopo furono ovattati, sentì il moro spostarsi e tornare poco dopo con un asciugamano bagnato con acqua tiepida che usò per pulirlo, per poi sentirlo borbottare qualcosa su dove fossero i pigiami.
-Ehy Fugo non fare la bambola di pezza, sto cercando di vestirti!-
-Uh? Oh, sì scusa- Mormorò sollevando le braccia.
-A-Allora ti è piaciuto?-
-Uh? Sì- annuì come meglio poteva mentre l'altro gli infilava la maglia del pigiama.
-Eh? Non dirmi che sei quelle persone che si addormentano subito...- Borbottò.
-Mh? N-No è che sono stanco...- Mugulò l'albino. E i effetti in quelle 5 ore aveva provato tutte le emozioni umanamente possibili e la cosa l'aveva lasciato sfinito.
Narancia rise e se lo tirò su in braccio, dandogli casualmente baci sulle guancie. 
-Sei adorabile!-
Fugo volle rispondere ma si limitò a sbiasciare qualcosa con la voce impastata.
-Ehy Fugo?-
-Mh?-
-Ho fame- 
Fugo sospirò -C'è qualcosa in frigo...Solo non toccare la roba di Sheila-
-Voglio Mcdonald!-
-Uh. Siamo in pigiama-
-Crispy Mcbacon! Crispy Mcbacon! Crispy Mcbacon!-
Fugo si passò la mano sul viso.
-Va bene! Guidi tu però-
-Sì!- E saltò giù dal letto
-E' mettiti il giubotto!- 
Cielo.

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