A Millionaire's first love

di RosePiaf
(/viewuser.php?uid=797563)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sarah ***
Capitolo 2: *** Cap 2 ***
Capitolo 3: *** Cap 3 ***
Capitolo 4: *** Cap 4 ***
Capitolo 5: *** Cap 5 ***
Capitolo 6: *** Cap 6 ***
Capitolo 7: *** Cap 7 ***
Capitolo 8: *** Cap 8 ***
Capitolo 9: *** Cap 9 ***
Capitolo 10: *** Cap 10 ***
Capitolo 11: *** Cap 11 ***
Capitolo 12: *** Cap 12 ***
Capitolo 13: *** Cap 13 ***
Capitolo 14: *** Cap 14 ***
Capitolo 15: *** Cap 15 ***
Capitolo 16: *** Cap 16 ***
Capitolo 17: *** Cap 17 ***



Capitolo 1
*** Sarah ***


Dopo aver varcato i cancelli di Neverland,Sarah si sentiva molto agitata. Aveva finalmente trovato un opportunità di lavoro molto allettante ma non sapeva cosa aspettarsi.

Mille domande cominciarono ad attraversarle la mente: -E se combinerò dei guai? E se il mio capo fosse una persona burbera e severa? Che cosa penserà di me?-

Ma subito dopo decise di allontanare per un momento quei bizzarri pensieri dopodichè si diresse verso l' immensa villa.

- Più che una casa assomiglia ad un castello sfarzoso- pensò la giovane guardandosi attorno: C'erano molte attrazzioni e c'era un immenso giardino dove i bambini potevano giocare in piena libertà.

Negli anni precedenti Sarah aveva dedicato tutto il suo tempo ai bambini che abitavano negli orfanotrofi. Giocava con loro, raccontava delle storie, cantava canzoni insomma lei adorava stare in loro compagnia.

Quanto le mancavano quei momenti!

Quando giunse infine all' ingresso dell' abitazione le comparve davanti una donna sui quarant'anni che indossava un abito scuro portava i capelli biondi e intorno al collo indossava una collana di zaffiri

" Benvenuta a Neverland Ranch signorina Esther"

" In verità io mi chiamo Sarah" esclamò la ragazza in maniera educata

" Oh mi perdoni. Sa non è la prima volta che una ragazza accetta di lavorare qui. Ma la prego mi segua le mostro l'alloggio"

Cosi Sarah si fece coraggio e la seguì percorrendo lo stradino che conduceva all'interno di quella imponente dimora.

Durante il tour della casa la donna, che si chiamava Roxanne Middelton, le spiegò che il proprietario del ranch, il signor Jackson era un uomo molto riservato e che non lo si doveva disturbare nel suo lavoro.

" Lei ha esperienza con i bambini non è vero?" esclamò la signora Middelton rivolgendosi in modo brusco a Sarah

" Si certo. Molto spesso vado all' orfanotrofio qui vicino e mi occupo dei bambini che..."

" Molto bene. Mi aspetto professionalità da parte sua" dopodichè dopo essere arrivate nella sua nuova stanza le consegnò una divisa da domestica" Le raccomando di indossarla immediatamente una volta iniziato il servizio. Tra pochi minuti potrà andare a cenare con l'altra servitù"  

" La ringrazio" 

" Il servizio inizia alle 8.00 in punto e non si accettano ritardi. Ci sono domande?"

" No" esclamò Sarah scuotendo la testa

" Molto bene.Questa sarà la sua nuova stanza. Si ricordi che il signor Jackson è un uomo molto impegnato e non dovrà disturbarlo per nessuna ragione. Oh ha proposito ho già informato le altre domestiche del suo arrivo la stanno aspettando in cucina. Quando avrà sistemato le sue cose potrà andare a consumare il suo pasto. Detto questo buona giornata signorina Stone. " 

La ragazza non fece in tempo a rispondere che la donna aveva svoltato l'angolo ed era  scomparsa dalla sua visuale.

Cosi dopo essere entrata nella stanza appoggiò con cura la sua valigia per terra l'aprì e prese in mano una vecchia fotografia dove era raffigurato un ragazzo che teneva in braccio una bambina di sette anni. Sul retro della foto c'era scritto:

David e Sarah al parco 

" Fratellino..."  
Presto calde lacrime cominciarono ad uscirle dagli occhi. La disperazione ritornò ad impossessarsi del suo cuore e una ferita che da tempo non si chiudeva continuava a fare male.

Non riusciva a dimenticare quello che era avvenuto quel giorno. Se avesse potuto controllare il tempo avrebbe impedito la sua morte ma invece.....

Ricordava benissimo quel momento e come avrebbe potuto dimenticarlo?

 All'epoca lei aveva diciassette anni mentre suo fratello ne aveva ventisei.

Flashback

David aveva appena terminato l'università e quel giorno aveva ottenuto il diploma. Il suo più grande sogno era quello di diventare un avvocato visto che aveva studiato alla facoltà di legge. 

Si era impegnato molto in quei mesi e finalmente avrebbe potuto lavorare in un vero ufficio

" Non vedo l'ora di dirlo a papà" esclamò Sarah, all' epoca  una giovane teenager, mentre si gustava una tazza di thè " Oh quasi dimenticavo... ho un regalo per te" e subito dopo gli consegnò un pacchetto colorato

David dopo averlo preso in mano esclamò

" Un regalo? Ma non dovevi"

 Cosi il giovane cominciò a scartarlo e quando vide cosa c'era dentro il suo cuore palpitò per l'emozione " No non ci credo! L'album di Michael Jackson Thriller. Erano mesi che lo stavo cercando tutti i negozi di dischi lo avevano esaurito e non ero mai riuscito a trovarlo. Oh Sarah" dopodichè il ragazzo si avvicinò alla sorella e la  strinse forte a sè "Questo è il più bel regalo che potessi ricevere"

" Tesoro ho preparato la tua torta preferita: Torta al cioccolato" esclamò sua madre entrata nel salotto con in mano una bellissima torta

" Grazie mamma"

Ad un certo punto sulla soglia di casa comparve un uomo sulla quarantina con giacca e cravatta e uno splendido sorriso stampato in volto

" Dov'è il mio ragazzo?"

" Papà" 

A quel punto padre e figlio si strinsero in un forte abbraccio. 

" Sono cosi fiero di te. Oh fuori in giardino c'è una sorpresa che ti aspetta" esclamò l'uomo conducendo suo figlio fuori in giardino.

All'interno del parcheggio era posteggiata una mercedes blu legata con un gigantesco fiocco rosso. 

Quando la vide il ragazzo non riuscì più a parlare per la sorpresa

" O mio dio papà ma è bellissima. Non so cosa dire grazie"

Cosi dopo essere entrato nell' auto il ragazzo non riuscì più a parlare: Finalmente aveva una macchina tutta sua e non vedeva l'ora di guidarla.

" Ehi ehi ehi! Auguri per il tuo diploma, amico" 

All' udire quelle parole il giovane si voltò verso il cancello di casa: I suoi migliori amici, Peter, Vincent e William lo stavano salutando.

" Buona sera signor Stone" esclamarono i tre ragazzi rivolgendosi all' uomo in giacca e cravatta

" Salve ragazzi. Congratulazioni per il vostro diploma"

" Grazie mille signore" esclamò Vincent che era il ragazzo più gentile del gruppo

" Ehi perchè non andiamo a farci un giro? Conosco un ristorante italiano formidabile" 

" Buona idea Peter. Signor Stone lei e la sua famiglia vorrebbe unirsi a noi?" 

" Oh no Vincent. Preferisco che mio figlio vada a festeggiare la sua laurea con i suoi amici, stasera. Andate pure voi e divertitevi"

Cosi i quattro dopo aver assaggiato una fetta di dolce salutarono tutta la famiglia Stone e in quattro e quattr' otto si diressero verso il ristorante.

 Durante la serata i ragazzi continuarono a chiaccherare e a divertirsi

" Tua sorella è molto carina lo sai?" esclamò  ad un certo punto William rivolgendo la parola a David " Mi daresti il permesso di corteggiarla?

" Uhm... lasciami pensare... Assolutamente no!" dopodichè David scoppiò a ridere con al seguito gli altri.

Ormai era mezzanotte e per i ragazzi era tempo di tornare a casa. Cosi tutti e quattro ritornarono in auto e dopo essersi seduti David accese il motore e partì.

" Dai mettiamo un pò di musica. Hai portato il cd di Micheal con te?"

" Si certo" 

Cosi mentre David giudava Vincent mise il cd nel lettore e subito la musica partì: Con le note di Beat It i ragazzi cominciarono a cantare a squarciagola.

" Non sarebbe bello vedere Micheal dal vivo?" esclamò William " Dobbiamo riuscire a comprare i biglietti  per il prossimo concerto"

" Bell' idea. Chiederò a mio padre se i biglietti sono già in circolazione" 

" Digli di comprarne cinque di biglietti" 

" Cinque? Ma noi siamo in quattro" puntualizzò confuso David

" Abbiamo deciso che anche tua sorella verrà con noi" 

" Non è che la volete invitare solo per corteggiarla, dico bene William?"

" Ma ci mancherebbe altro" risposero all' unisono i ragazzi. 

David cominciò cosi a ridere " D'accordo. Glielo chiederò quando torniamo" 

Ma il ragazzo non sapeva che quella sera fu l'ultima che avrebbe trascorso con i suoi amici. 

Quella notte la sua vita si cristallizzò per sempre.

In quel momento un poliziotto si diresse verso l'abitazione degli Stone e quando bussò alla porta la signora Stone andò ad aprire e quando vide il poliziotto a quell' ora esclamò

" Buona sera agente è successo qualcosa?"

" Mi dispiace molto signora per l'orario ma c'è stato un incidente verso la  strada principale. Abbiamo trovato una mercedes blu dove all' interno abbiamo rinvenuto quattro corpi. Riconosce per caso uno di questi ragazzi?"  esclamò l'agente di polizia porgendo la fotografia alla donna

" Questo era mio figlio" esclamò la signora Stone indicando con un dito il ragazzo di destra" Ma ditemi come stà? Si è salvato almeno lui? Me lo dica"

" Mi dispiace signora ma quando siamo arrivati sul posto era  già troppo tardi. Mi dispiace"

In quel momento Sarah era scesa dalle scale per augurare la buonanotte ai suoi genitori ma quando vide sulla soglia di casa l'agente di polizia si avvicinò a sua madre

" Mamma che stà succedendo? Dov'è David? L'ho chiamato al cellulare poco fà ma non mi risponde"

La donna si avvicinò  cosi alla figlia la strinse forte a sè e con le lacrime agli occhi esclamò

" Sarah tuo fratello è morto"

Dopo che sua madre ebbe pronunciato quelle parole la vita di Sarah non fu più la stessa
Fine Flashback

La ragazza stava ancora piangendo: le lacrime non riuscivano a fermarsi e la fitta al cuore le faceva male da morire

" David! David!" urlò il suo nome con disperazione ma non voleva essere vista da qualcuno in quelle condizioni cosi dopo essersi sfogata si diresse alla toilette e si bagnò per bene il viso.

-Non voglio che qualcuno mi veda in questo stato. Porto questo peso da molto tempo e piuttosto che rivelarlo a tutti preferisco soffrire da sola-

Cosi decise di uscire per osservare meglio quella maestosa dimora. Scese cosi le scale e cominciò a passeggiare nel corridoio quando ad un certo punto si fermò ad osservare un dipinto: nel quadro era ritratto Jackson che raccontava una storia a dei bambini.

Rimase a contemplarlo per un pò fino a quando si spaventò nel ritrovarsi davanti lo stesso uomo ritratto nel dipinto: Il cantante indossava dei mocassini neri, pantaloni scuri e una camicia rossa con tanto di cappello in testa 

" Oh ti chiedo scusa" 

" Ma no si figuri è stata colpa mia" esclamò Sarah mettendosi una mano sul cuore

-Ecco ho già combinato un casino. Chissà cosa penserà di me-

" Stai tranquilla rilassati e fai un bel respiro" gli disse Micheal con dolcezza

La ragazza prese un bel respiro e subito dopo un sorriso le incorniciò di nuovo il volto

" Ecco ora va meglio?"

" Si grazie" 

A quel punto il grande orologio della torre segnò le sette in punto

" Caspita com'è tardi. Devo proprio andare. E stato un piacere conoscerla signorina ehm..."

" Sarah Stone, mi chiamo Sarah Stone"

" Sarah..." ripete il suo nome con dolcezza. 

Quando il signor Jackson se ne fu andato Sarah rimase da sola in quell' immenso corridoio e dopo pochi minuti osservò di nuovo il dipinto ed in quel momento esclamò

" Ho appena incontrato Micheal Jackson. L'idolo che mio fratello ha adorato per tutta la sua vita."

 E con queste parole la ragazza si diresse nella sala da pranzo mentre il suo cuore continuava a battergli per l' emozione

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Cap 2 ***


Quando arrivò l'ora di cena Sarah si diresse nella sala da pranzo dedicata alla servitù dove avrebbe conosciuto le sue nuove colleghe di lavoro.

Arrivata a destinazione potè subito notare la presenza di due domestiche che si stavano occupando di preparare da mangiare.

Quando si accorsero di lei Jennyfer, una donna con i capelli scuri e dall' alta statura le andò incontro con un sorriso

" Benvenuta cara tu devi essere la nuova domestica"

" Si mi chiamo Sarah Stone"

" Oh finalmente una ragazza giovane con cui parlare! Ma adesso siediti con noi non rimanere alzata" e mentre Jennyfer si diresse verso ai fornelli per preparare la pasta la ragazza si sedette accanto ad una donna francese sulla cinquantina che stava mangiando una crepes salata al formaggio.

" Piacere io sono Colette e tu sei... Sarah ho capito bene?"

" Si mi chiamo Sarah, Sarah Stone"

" Ed io invece sono Jennyfer. Ma dimmi cara quanti anni hai?" chiese Jennyfer appoggiando il piatto di pasta fumante sulla tavola

" Ne ho ventitrè" dopodichè Sarah prese la forchetta in mano ed incominciò a mangiare

" Ma ne dimostri diciasette" esclamò Colette sorpresa " Sei cosi giovane"

" Me lo dicevano tutti quando frequentavo il liceo"

" E dimmi Sarah a te piacciono i bambini?" chiese ancora Colette incuriosita

" Io li amo. Molto spesso quando ho tempo libero passo le giornate all' orfanotrofio in città. Facciamo un sacco di giochi, racconto delle storie e canto spesso per loro"

" Allora per te non sarà un problema lavorare qui"

" Perchè? Vengono molti bambini qui a Neverland?" esclamò Sarah interrompendo cosi il suo pasto

" Starai scherzando! C'è ne saranno almeno una ventina o anche di più" disse Colette stressata" Ogni giorno quei mocciosi combinano un casino dietro l'altro e non stanno mai fermi. Dovrai avere molta pazienza con loro"

" Per me non sarà un problema. A me piace stare con i bambini" esclamò Sarah sfoggiando uno dei suoi sorrisi più sinceri

" Ah! Come vorrei essere come te Sarah. Sei una ragazza cosi paziente io invece quando sono con loro i bambini mi fanno esaperare tutto il giorno" ammise Jennyfer sedendosi accanto a lei " Non so come faccia il signor Jackson a non sopportare ogni giorno le loro urla e tutti quei piagnistei. Quell' uomo è davvero paziente non so davvero come faccia a mantenere la calma. Chi lo capisce è bravo"

" Ma parlaci un pò di te: Hai dei fratelli o delle sorelle? O sei figlia unica?" chiese Colette incuriosita

Sarah in quel momento non rispose subito: Il dolore di quella perdita passata le faceva ancora male.

All' improvviso la giovane cominciò a stringere il ciondolo che portava al collo e subito dopo calde lacrime iniziarono a scenderle dal viso.

Di solito quando stava male le ritornavano alla mente molti flashback: Ricordava a malincuore tutti i bei momenti passati con suo fratello David. Ma sopratutto il ricordo che la faceva veramente soffrire fu il giorno dell' incidente in cui lui perse la vita, il giorno in cui la disperazione aveva preso il sopravvento nel suo cuore

" David! Da..vi...d"

Dopodichè la ragazza fece cadere per terra la forchetta e pochi secondi dopo perse i sensi

" Oh santo cielo! Sarah che cos'hai?"

" E' svenuta chiamamo subito il signor Jackson. Lui saprà cosa fare. Presto Colette vai a chiamare il signor Jackson sbrigati"

Cosi la donna uscì in fretta e furia dalla cucina e si precipitò nella stanza del signor Jackson.

Micheal in quel momento stava per mettersi a dormire ma quando sentì bussare insistentemente alla porta si alzò dal letto e si diresse verso di essa. Dopo averla aperta si ritrovò davanti Colette: la domenstica aveva un aria preoccupata il suo viso era pallido e non era per niente rassicurante.

" Colette ma che cosa ci fai qui? E' successo qualcosa?"

" Oh signor Jackson vede la signorina Sarah si è sentita male ed è in cucina priva di sensi e non riusciamo a rianimarla. La prego ci aiuti per favore"

All' udire quelle parole il re del pop si precipitò in cucina dove vide la ragazza sdraiata a terra priva di sensi

Cosi Micheal le si avvicinò prese Sarah tra le braccia poi nel modo più tranquillo possibile esclamò

" Mi volete spiegare che cosa è successo?"

" Vede noi volevamo conoscerla un pò meglio. Ma ad un certo punto Jennyfer le aveva fatto una domanda che l'ha fatta stare male"

" Che tipo di domanda?"

" Le avevo chiesto se avesse dei fratelli o delle sorelle e ad un certo punto si è sentita male. Aveva messo una mano sul cuore e dopo pochi minuti lei è svenuta" ammise Jennyfer con aria colpevole

" Non vi dovete preoccupare. Adesso potete andare a dormire. Mi prenderò io cura di lei"

" Ma che cosa dirà la signora Middelton? Lo verrà a sapere, prima o poi" esclamò Colette con aria preoccupata

" Le parlerò personalmente. Ma adesso ritiratevi nelle vostre stanze. Buonanotte signorine"

" Buona notte signor Jackson"

Dopodichè Micheal si ritirò in camera sua. Durante il tragitto verso la sua camera da letto la sua stretta era diventata più salda come se dovesse proteggere la ragazza da un pericolo imminente.

Alla vista di quella scena Jennyfer e Colette ne rimasero impressionate da tanta gentilezza

" Hai visto che cosa ha fatto il signor Jackson? L'ha presa addirittura tra le sue braccia e l'ha portata nella sua stanza"

" Sai com'è fatto quando vuole aiutare qualcuno non si tira mai indietro"

Dopo essere entrato nella sua camera Micheal fece sdraiare il corpo della ragazza sul letto.

Sarah non aveva ancora ripreso conoscenza e Micheal per non lasciarla sola le stava sempre vicino

" Nel profondo del tuo cuore si nasconde un segreto. E' questo segreto ti fà soffrire. Mi piacerebbe tanto aiutarti. Spero che me lo permetterai"

Non erano passati pochi minuti che Sarah si svegliò in modo confuso: Si trovava in una stanza molto arredata e il letto su cui stava riposando era molto comodo.

Spaventata la giovane scostò velocemente le coperte e quando scese dal materasso vide la figura di Micheal che stava riposando per terra accanto al letto

" Oddio ma il signor Jackson stà dormendo per terra come mai? Oh forse perchè gli ho rubato il suo letto. Ma questa stanza appartiene a lui come ci sono arrivata qui?"

Sarah a quel punto decise di non svegliarlo: Il suo datore di lavoro aveva un espressione cosi dolce mentre dormiva.

Cosi la giovane si sedette vicino a lui per contemplare al meglio quel momento.

Quando il re del pop aprì di scatto gli occhi Sarah emise un piccolo urlo soffocato e ritornò sopra al letto Micheal potè subito notare il suo sguardo spaventato e con dolce sorriso le domandò

" Ben svegliata principessa come ti senti oggi?"

-Principessa? Mi ha chiamato principessa! Oh santo cielo ed adesso che cosa gli rispondo? Coraggio Sarah concentrati-

" Mi sento benissimo g-grazie" esclamò Sarah imbarazzata " Ma come sono arrivata qui? Io ero in cucina con Jennyfer e Colette abbiamo cenato insieme e poi abbiamo parlato un pò e...."

" Mi hanno spiegato cosa è successo. Ascolta se vorrai parlare con qualcuno o addirittura sfogarti io sarò sempre a tua completa disposizione, va bene?" le disse Micheal sedendosi accanto a lei e prendendole dolcemente la mano

" La ringrazio. Ma non c'è bisogno che vi preoccupate tutti per me. So badare a me stessa" esclamò la giovane ricambiando un falso sorriso

Ritornata nella sua stanza Sarah si sedette sul letto ed osservò il suo riflesso allo specchio.

" E cosi è successo di nuovo"

Non era la prima volta che perdeva i sensi a causa di quella perdita: Le era capitato molto spesso anche quando frequentava le superiori.

Ogni volta che succedeva faceva fatica a mangiare, parlava poco o addirittura se ne restava in solitudine.

Sentiva che il suo piccolo mondo che si era costruita durante la sua adolescenza era crollato e non avrebbe potuto più rimettersi in piedi.

Ora che David era morto provava dei sentimenti negativi come la disperazione e la sofferenza. I suoi genitori erano riusciti in qualche modo a superare quell' avvenimento spiacevole e ad andare avanti.

Ma lei no.

- Per quanto ancora dovrò soffrire cosi? Questa sofferenza mi stà uccidendo. Oh David che cosa devo fare? Forse dovrei dirglielo.... No! Non voglio che lui lo sappia. Dovrò continuare a fingere, fingere che vada tutto bene si ma quanto durerà?-

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Cap 3 ***


Il giorno successivo Sarah era riuscita ad avere il sabato libero e cosi decise di trascorrere la giornata all' orfanotrofio. 

Da quanto tempo non si dirigeva in quel posto? 

Dopo la morte di David aveva smesso di soffrire per un pò e cosi aveva dedicato tutto il suo tempo ai bambini più bisognosi.

Arrivata davanti al grande cancello di ferro le venne incontro una donna dalla bassa statura: Indossava un vestito a pois ma aveva dei bellissimi capelli color del grano.

" Signorina Stone che piacere rivederla! Ma prego si accomodi dentro le offro una bella tazza di thè"

" La ringrazio, signora Murray"
 
Dopo essere entrata dal cancello la ragazza attraversò cosi la stradina a ciottoli per poi dirigersi all' interno dell' abitazione.

In quel momento tutti i bambini si divertivano a rincorrersi per l'intero parco altri invece giocavano a campana e i loro visi erano sorridenti e spensierati.

All' interno dell' edificio le due si diressero entrambi nel comodo salotto in stile vittoriano.

 Sarah si accomodò sul divanetto di pelle mentre la donna si avviò in cucina per preparare il thè.

Quando ritornò in salotto con il servizio da thè in mano  Victoria Murray le sorrise

" Sono felice che vuole passare un pò di tempo con i bambini. Ma hai mai pensato di adottarne uno?"

" Non sarei una brava madre. E poi sono stata molto impegnata in questi ultimi tempi"

" Al contrario saresti una madre meravigliosa. Però devi prima trovare un uomo che possa amarti per quella che sei"

In quel momento Sarah rimase in silenzio a riflettere: Le sarebbe piaciuto vivere in un bellissimo appartamento con dei bambini che scorrazzano in un grande giardino e un marito premuroso e pieno d'affetto.

" Ho saputo che lavori a Neverland Ranch, non e vero?"

" E lei come lo sa?" esclamò all' improvviso la giovane ridestandosi dai suoi pensieri

" Ha ha ha mia cara le notizie girano. Comunque dovresti essere una ragazza fortunata nel lavorare per un artista ammirato e amato da tutti"

" Bhè si mi sento fortunata. Il signor Jackson è un uomo cosi gentile e cosi... dolce" esclamò Sarah nascondendo il rossore sulle guance mentre si portò la tazza da thè alle labbra per berne poi il contenuto

" Non vorrei sbagliarmi ma... ho come l'impressione che tu ti sia innamorata di lui"

" Che cosa? Oh no questo non è vero. Il signor Jackson è una persona importante: Lui è il re del pop. Non credo che potrebbe interessargli una ragazza come me" 

A quel punto la signora Murray si sedette accanto a lei e le strinse la mano in segno di conforto: Conosceva quella giovane da cosi tanto tempo che sapeva benissimo quando Sarah le nascondeva la sua disperazione.

" Dimmi la verità: Stai ancora pensando a David?"

Sarah non rispose mentre grosse lacrime cominciarono a rigarle il volto.

Dopo quell' orribile perdita aveva deciso di non rivelare a nessuno la sua sofferenza e aveva deciso di tenersi tutto dentro anche se le era costato caro. Ogni giorno soffriva moltissimo e lo nascondeva con dei falsi sorrisi e un finto buon umore.

" Oh no mia cara non devi piangere. Non voglio vederti soffrire in questo modo. Ma forse se gli aprissi il tuo cuore e gli confidassi la tua disperazione di certo il signor Jackson ti potrà aiutare" 

" Preferisco soffrire da sola piuttosto che coinvolgere le persone che mi stanno attorno"

La signora Murray rimase in silenzio per un pò: Forse non avrebbe dovuto discutere su quell' argomento delicato.

Ma lei voleva aiutarla a farle tornare il sorriso per lei quella giovane era come se fosse una figlia dopotutto. 

" Tutti i santi giorni mi manca, mi manca terribilmente. Uff! Se potessi riavvolgere il tempo e cambiare quello che è successo forse lui sarebbe ancora vivo sigh sigh"

 " Non piangere più mia cara. Adesso devi pensare al tuo futuro. Ricorda: Se avrai un problema vieni pure da me io sarò sempre qui per aiutarti"

Ad un certo punto dal corridoio si udirono degli schiamazzi: Tutti i bambini erano tornati dentro all' abitazione che loro chiamavamo casa per dedicarsi alla loro routine giornaliera: si lavavano, si pettinavano e successivamente si dirigevano tutti nella sala da pranzo per consumare l'ultimo pasto della giornata.

" Ehi guardate ragazzi Sarah-chan è qui"

Tutti i bambini dopo averla vista si precipitarono verso il salotto per poi soffocare la giovane con dei lunghi abbracci

" Bambini state calmi abbracciatela uno alla volta altrimenti la soffocherete" esclamò la signora Murray allarmata

" Sarah-chan resterai con noi, vero?"

" Ci racconterai delle fiabe, stasera? Oh ti prego ti prego" esclamò una bambina dai capelli color nocciola e dagli occhi blu come il mare

" Ma certo Christine resterò. E poi io adoro stare con voi. Siete come una famiglia per me"

In quel preciso istante la tristezza riuscì a sparire, almeno per un pò: Quando stava con i bambini Sarah riusciva a ritrovare la sua serenità anche se per poco.

L' ora di cena trascorse in fretta tra schiamazzi e risate e quando l' orologio a pendolo suonò le dieci tutti i bambini si precipitarono verso i loro letti nel grande dormitorio.

" Quale fiaba ci racconterai oggi?" esclamò la piccola Grace dopo essersi messa sotto le coperte.

A Sarah le piaceva molto quella bambina: Assomigliava molto a lei in gioventù. 

La piccola aveva una cascata di capelli scuri e lisci e il suo sorriso contagiava tutti all'interno dell' orfanotrofio.

Cosi la giovane dopo essersi seduta comodamente su una sedia al centro della stanza esclamò

" Bene oggi vi racconterò una fiaba giapponese. S'intitola La principessa Kaguya."

C'era una volta, tanto tempo fa, un vecchio che viveva con sua moglie in un piccolo villaggio. La coppia ricavava il necessario per vivere dai bambù, con cui faceva dei cesti ed altri oggetti.

Un giorno il vecchio si trovava nella foresta di bambù, come al solito, quando ne vide uno che stranamente splendeva. Quando lo tagliò, con sorpresa, vi trovò una bambina in fasce; vi trovò anche tante monete d'oro.

Il vecchio e sua moglie, che non avevano figli, decisero di allevare la bambina come se fosse stata la loro vera figlia, e la chiamarono Kaguya Hime (Principessa Bambù).

Fu così che la nuova famiglia, prima povera, divenne una delle più ricche del villaggio.

La bambina cresceva e diventava ogni giorno più bella, tanto che tutti gli uomini del villaggio la andavano a trovare e ne chiedevano la mano al vecchio.

Ma lei sembrava non dare importanza alla cosa e non degnava alcun uomo di uno sguardo. 

Allora il vecchio disse ai pretendenti che chiunque le avesse portato il tesoro immaginario, l'avrebbe presa in moglie. Ma nessuno dei pretendenti vi riuscì: alcuni portarono doni molto costosi cercando di ingannarla senza successo, altri invece lasciarono perdere e non si dedicarono alla ricerca del tesoro immaginario. 

Il tempo passava e i due genitori adottivi si accorsero che la fanciulla guardava spesso la luna e piangeva. Allora le chiesero come mai guardasse così tante volte la luna e come mai piangesse vedendola.

"Vedete" disse infine la ragazza "Io provengo da lì. Ed il 15 Novembre degli angeli verranno a riprendermi" 

Quando venne la notte del 15 Novembre, il vecchio padre e sua moglie chiamarono alcuni soldati in difesa della propria figlia adottiva cui erano ormai molto affezionati.

Non volevano che ritornasse sulla Luna, e per questo erano molto tristi. Quando fu l'ora stabilita, una luce accecante partì dalla Luna e investì il castello ed i soldati che caddero per magia in un sonno improvviso. 

Fu allora che la principessa Kaguya si abbandonò dolcemente a quella forza misteriosa ed alcuni angeli la portarono via. Ai vecchi genitori in lacrime non restò che vedere la figlia scomparire nel cielo.

" Che storia triste" esclamò Grace mentre si asciugava le lacrime con il dorso della mano

" Anche Sarah-chan è una principessa. Deve solo trovare un principe che la prenda in sposa" 

" Oh forse anche un re"

" Magari un imperatore,forse" 

" Come? Io sarei una principessa?"  esclamò Sarah sorpresa da tali parole: Nessuno a parte suo fratello David l'aveva chiamata così. 

" Come dici sempre l'amore è un mistero da scoprire ogni giorno. E forse quel signore tanto gentile che è venuto a trovarci potrà avere le chiavi del tuo cuore"

" Un signore tanto gentile? Ma di chi state parlando?" 

" Ehm... è successo tutto tre giorni fà. Noi stavamo giocando come al solito quando all' ingresso è sbucato fuori questo signore. Indossava un cappello nero, portava degli occhiali da sole ed era vestito elegantemente. Di sicuro era una persona famosa. Ma non mi ricordo il suo nome" esclamò uno dei bambini mentre stringeva il suo orsacchiotto

Flashback
Michael era uscito dal Ranch per fare una passeggiata. Si era travestito perciò non avrebbe corso il rischio di essere riconosciuto dalla gente.

Dopo aver attraversato un piccolo parco si ritrovò davanti ad un cancello. Sopra di essa una scritta a caratteri grandi citava: The Murray's Orphanage.

Lui adorava molto fare delle beneficenze agli orfanotrofi di tutto il mondo ma sopratutto adorava stare con i bambini.

Cosi decise di entrare: Dopo aver aperto il grande cancello attraversò cosi il grande giardino per poi osservare i bambini intenti a giocare tra di loro.

" Ehi guardate c'è un signore che ci stà guardando. Ma chi sarà?" esclamò uno di loro indicando Micheal con un dito

" Mh... a giudicare dall' abbigliamento sembra un signore molto importante" 

" Oh io so chi è. E' Michael Jackson" 

" E tu come lo sai?"

" Lui è il re del pop. Lo abbiamo sentito anche alla radio stamattina stava cantando una delle sue canzoni"

" Eh vero è lui"

All' improvviso tutti i bambini si precipitarono verso la popstar. Micheal di certo non si era aspettato di ricevere un' accoglienza cosi calorosa.

" Tu sei Micheal Jackson, vero?"

Il re del pop si inginocchiò di fronte ai bambini dopodichè si tolse il cappello e fece un breve inchino

" In persona"

" Come mai sei venuto qui?" chiesero di nuovo i bambini con curiosità

" Sono venuto a fare una passeggiata. Ma quando passo davanti agli orfanotrofi mi fà piacere rimanere ad osservare i bambini che giocano. Io adoro i bambini cosi come gli animali e il pianeta terra"

" Abbiamo sentito che hai visitato molti orfanotrofi in diverse parti del mondo. Sembri una brava persona ed adori stare con i bambini"

" I bambini avranno sempre un posto speciale nel mio cuore"

" Avete sentito? Allora Sarah-chan non mentiva. Lui adora stare con i bambini" 

" Sarah-chan?" chiese confuso il re del pop ma subito s'addolcì sentendo quel nome 

" Sarah-chan viene sempre da noi quando ha del tempo libero. Lei ci vuole bene ci racconta sempre delle favole e gioca spesso con noi" esclamò la piccola Grace " Noi la consideriamo una principessa perché è gentile e di buon cuore"

" Avete ragione. Sarah è una ragazza molto gentile" disse poi Micheal osservando ad uno ad uno quei piccoli bambini che gli stavano attorno.

Fine flashback

 -Il signor Jackson ha detto questo di me?- pensò la giovane mentre le sue guance si tinsero di rosso per l'emozione

" Guardate Sarah-chan ha la faccia tutta rossa" 

" Ah! Avanti bambini adesso dovete dormire. Ne riparleremo un' altra volta adesso devo andare. Ma vi rivedrò tutti molto presto" disse Sarah rimboccando le coperte a Grace come se fosse stata una mamma

" No non andare via. Resta con noi. Puoi rimanere qui a dormire" insistettero tutti i bambini mentre scesero dai loro letti per poi raggiungere la ragazza

Ma alla fine Sarah li fece ritornare nei loro letti e dopo avergli cantato una ninna nanna riuscì ad uscire dal grande dormitorio.

Chissà che ore si erano fatte si chiedeva ormai si era fatto tardi e doveva tornare al Ranch.

" Ma non vorresti fermarti qui per stanotte?" le chiese all' improvviso la signora Murray mentre si rimise a posto lo scialle in modo da non prendere freddo

" Ma no non si disturbi. Sicuramente mi staranno aspettando"

" Ma fuori stà piovendo a dirotto. Forse sarebbe meglio se tu rimanga qui. Farò subito una telefonata al signor Jackson. Sarà in pensiero per te. Tu intanto vai a dormire. Sarai esausta" 

Cosi la giovane decise di arrendersi: Quando la signora Murray insisteva su una cosa diventava molto testarda.

Dopo essersi diretta nella camera da letto che la signora Murray le aveva preparato  la giovane si coricò nel grande letto a baldacchino spense la luce dopodichè cominciò ad osservare il soffitto: Non riusciva a dormire e in quei giorni erano accadute tante cose.

Aveva trovato un lavoro a Neverland, il suo capo non era un uomo qualunque ma era il re del pop e le altre domestiche che lavoravano nel ranch erano molto gentili con lei. 

Daltro canto la signora Middelton era una donna acida e superba ma questo non le importava.

Invece il signor Jackson era un uomo gentile e di buon cuore e la sua musica era bellissima e amata da un sacco di persone.

Non sapeva molto su di lui ma credeva che sotto quella maschera da popstar miliardaria ci fosse un uomo solo e che il signor Jackson avesse avuto bisogno di qualcuno che lo amasse per quello che era.

Da quel che aveva sentito da Jennyfer e Colette, Micheal si era sposato con Lisa Marie Presley, la figlia del re del rock, Elvis Presley.

Di certo era una donna affascinante aveva pensato Sarah ma anche se loro si erano innamorati l'uno dell' altra non potevano stare insieme e cosi avevano troncato la relazione.

 Ma successivamente avevano instaurato un rapporto d'amicizia.

Subito dopo Micheal si era risposato ed aveva avuto dei figli. Lui era fiero di essere diventato papà perchè i suoi bambini erano la sua gioia più grande.

-Chissà che cosa si prova ad essere genitori- pensava la giovane mentre si lasciò cullare tra le braccia di Morfeo 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Cap 4 ***


I giorni passarono ed una nuova settimana era appena cominciata.

Sarah ritornò al ranch verso le 7.30 del mattino. Non avrebbe voluto lasciare l'orfanotrofio ma daltronde aveva un lavoro e non avrebbe voluto essere licenziata proprio una settimana dopo la sua assunzione.

Dopo essere entrata nella sua stanza si cambio d'abito indossò la sua divisa e si sistemò i capelli.

" Forza Sarah al lavoro"

 Verso le otto la ragazza incominciò ad occuparsi delle faccende domestiche insieme alle altre dipendenti

" Allora come hai passato il week-end?" le domandò Jennyfer mentre spazzava il pavimento della cucina 

" Sono andata all' orfanotrofio. I bambini erano cosi felici di vedermi sopratutto Grace. Lei e una bambina cosi solare, lo ero anche io in gioventù. Ma quando cresci e diventi un adulto la vita può essere molto complicata"

" Perchè ti stanno cosi a cuore i bambini che vivono in un orfanotrofio?"

A quella domanda la ragazza iniziò a stringere il ciondolo che portava sempre al collo e con voce solenne esclamò

" Perchè nel mondo ci sono tanti bambini che soffrono. Non hanno più i genitori e vivono negli orfanotrofi ma alcuni di loro devono cavarsela da soli, con le loro forze. Il mio desiderio è dare a quei bambini un futuro migliore"

" Anche il signor Jackson desidera la stessa cosa, sai?" 

" E per questo che ha comprato questo Ranch: Per aiutare i bambini malati. Per permettergli di divertirsi anche se sono maldisposti, non è cosi?"

" Esatto. Anche se in giro c'è sempre qualcuno che parla male di lui" 

" Non riesco neanche ad immaginarlo: Chi vorrebbe mai sparlare sul re del pop? Insomma lui è un uomo cosi gentile, generoso, dolce, sempre pronto ad aiutare chi ha più bisogno d'aiuto..."

" Provi qualcosa per lui non è vero? Te lo si legge in faccia"  esclamò Colette mentre le fece l' occhiolino

" Ma no cosa vai a pensare? Lui è una popstar di successo io invece sono soltanto una ragazza come tante. Non credo che provi qualcosa per me. E poi... per me l'amore è una debolezza"

A quella affermazione Colette e Jennyfer ne rimasero impressionate: Non avrebbero mai pensato che una ragazza cosi giovane come Sarah avesse dei pensieri negativi sull' amore.

In quel momento Micheal era uscito dalla sua stanza: Voleva assolutamente comporre nuove canzoni.

Cosi si diresse verso il salotto dove c'era un meraviglioso pianoforte: Si sedette sul comodino di pelle ed iniziò a suonare.

Quando suonava dimenticava tutto ciò che gli stava intorno. Ad un certo punto però si fermò.

 Ormai aveva un pensiero fisso in testa: Sarah.

Quella ragazza ormai aveva annebbiato i suoi pensieri. Per lui era una ragazza gentile e sempre disponibile nell' aiutare gli altri un pò come lui insomma.

Ma nascondeva un passato misterioso e Micheal avrebbe fatto di tutto pur di scoprire la verità.

" Quando perdi qualcuno che ami ti sembra che la tua vita non abbia più alcun senso. Ti senti incompleta, smarrita. E cadi in preda all' oscurità, alla sofferenza, alla disperazione. Proprio come è successo a me. A volte quando penso a David sto cosi male che potrei persino uccidermi"

" Non dirlo neanche per scherzo" esclamò Jennyfer mentre le teneva la mano in segno di conforto

" Chi ama soffre. Ed è per questo che non voglio provare più questo sentimento" 

" Non dire cosi. Noi siamo tue amiche e ti vogliamo bene. Tu non sei sola. Anche il signor Jackson s' interessa tanto a te"

" E vero. Lo si capisce dal modo in cui ti guarda: Infondo sei una ragazza cosi gentile, graziosa e adori stare con i bambini"  

Sarah a quel punto sorrise: Erano passati pochi giorni da quando era arrivata a Neverland e tutti nel Ranch avevano iniziato a volerle bene, sopratutto Micheal.

Ma pultroppo ci sono ferite del passato che non si rimarginano e per evitare di soffrire si rimane in silenzio.

Come avrebbe potuto dire a Micheal quello che stava passando in quel momento? 

Forse con il tempo avrebbe trovato il modo di esprimergli la sua sofferenza che provava da quasi sei anni e Micheal l'avrebbe fatta tornare a sorridere come solo lui sapeva fare.

Erano le 16.30 e tutti i bambini si stavano divertendo a giocare nelle varie attrazzioni. 

Sarah invece si stava dedicando alle pulizie della casa. Decise quindi di riordinare la stanza del suo padrone: La camera era molto grande con un bellissimo letto a baldacchino i mobili erano di legno pregiato e nell' aria aleggiava un profumo di muschio bianco.

La giovane iniziò cosi a pulire senza indugio. Iniziò a spolverare dappertutto facendo attenzione ai vari oggetti pregiati dopodichè utilizzò la scopa per pulire il pavimento.

Subito dopo aver finito di pulire si diresse verso la scrivania e cominciò a riordinarla.

Ma la sua mente era annebbiata da mille pensieri 

- Oh David che cosa devo fare? Sono cosi confusa forse sarebbe meglio se... no non posso raccontargli tutto. Infondo sono solo una domestica e non devo parlare con lui al di fuori dal lavoro. La signora Middelton mi licenzerebbe se lo venisse a sapere-

A quel punto la porta s'aprì di scatto: Micheal era tornato in camera per cambiarsi ma non avrebbe mai pensato di trovare Sarah nella sua stanza.

Per lo spavento subito la ragazza cadde a terra e cadendo i fogli che erano sulla scrivania si sparpagliarono per tutto il pavimento

" Oh! Ti chiedo scusa non volevo spaventarti. Ti sei fatta male?"

" N-no non si preoccupi sto bene.. oh che disastro!"

" Aspetta lascia che ti aiuti"

" Ma no non si disturbi. Posso farcela da sola" 

Subito dopo Sarah si rialzò da terra e cominciò ad raccogliere ad uno a uno tutti i fogli che le erano caduti per terra

- Accidenti. Come sono stupida. Chissà cosa penserà di me ora-

" Hai bisogno di una mano?" 

" No. Non si preoccupi tanto ho già raccolto tutto. La ringrazio. Le chiedo scusa, mi dispiace"

Sarah per evitare di guardarlo in faccia appoggiò tutti i fogli sul tavolo dopodichè abbandonò in fretta e furia la stanza. 

Micheal osservò intensamente la sua figura mentre scompariva dalla sua visuale: Come mai era sempre cosi nervosa in sua presenza?

Anche se aveva più anni di lei non poteva certo notare che fosse carina e attraente e questo Micheal ne era più che sicuro

-Perchè è scappata via? Era rossa in viso forse era imbarazzata-

All' interno della sua stanza però Sarah non riusciva a stare calma: Il cuore le batteva all' impazzata e aveva la gola secca.

" Stupida, stupida. Ma perchè quando sono con lui il cuore mi batte cosi forte in petto? Che cosa mi sta succedendo. Che mi stia innamorando di lui? No non è possibile, non è vero. Se non so come e' fatto il vero amore,come lo trovero'?" 

Non voleva ammetterlo ma sapeva che si stava innamorando.

 Stava cadendo in preda dell' amore e Cupido da lassù avrebbe scoccato la sua freccia. 

 Lei era la sua preda e Cupido avrebbe voluto che donasse il suo cuore al famoso re del pop.

Ogni volta che incrociava il suo sguardo non riusciva neanche a parlargli. In quel momento cominciò a distrarsi e decise di trascorrere i pomeriggi in biblioteca per leggere qualcosa che la calmasse.

Amore & Psiche, Il ratto di Persefone, Il filo di Arianna.

Adorava molto quei miti sin da quando frequentava le medie. Quando leggeva si distraeva dal mondo che la circondava e s'abbandonava alla fantasia come faceva da bambina.

" Amore & Psiche. Questo si che è un mito che riguarda l'amore" 

Quando s'accorse che lui era lì Sarah fece cadere a terra il libro. Micheal prontamente lo raccolse e ne accarezzò la copertina

" Signor Jackson. Mi ha spaventata. Non l'ho sentita arrivare" esclamò la ragazza alzandosi in piedi 

" Ti chiedo scusa. Non volevo spaventarti"

" Ha bisogno di qualcosa?"

" Desidero fare due chiacchiere con te. Non ti dispiace se mi siedo, vero?"

" Certo che no. Voi siete il padrone e potete fare quello che volete"

" No Sarah. Se vuoi che io me ne vada devi soltanto dirmelo"

" Ma voi non date nessun fastidio. Oh! Spero che il libro non si sia rovinato" esclamò la giovane preoccupata ma il re del pop la tranquillizzò con un sorriso

" Tranquilla. Il libro è integro e si può ancora leggere. Come ti trovi qui? Il Ranch è di tuo gradimento?"

" Si è... bellissimo. Sembra di stare in un libro di favole" ammise la ragazza mentre iniziò ad incrociare il suo sguardo 

" Mi fa piacere"

" Se ha bisogno di qualcosa io sarò sempre a sua completa disposizione"

" Grazie, Sarah ma cerca di non sforzarti. Non vorrei che ti capitasse qualcosa di brutto, non lo sopporterei" 

Quel pomeriggio mentre Micheal era impegnato a far giocare i bambini la ragazza era impegnata a pulire la sala cinema. Non avrebbe mai pensato che una popstar di successo avesse un cinema privato.

- Che silenzio. Non si sente alcun rumore. Oh se David fosse qui sono sicura che gli sarebbe piaciuto visitare questo posto-

Ad un certo punto sentì degli schiamazzi che provenivano all' interno della casa: In quel momento vide che i bambini si stavano dirigendo verso alle poltrone altri invece si precipitarono a prendere i pop-corn

" Ehi Testa di mela che cosa c'è in programmazione oggi?"

" Oggi c'è un film della disney che vi piacerà molto vedere: La bella addormentata nel bosco. Su bambini prendete posto la pellicola stà per cominciare" esclamò Micheal mentre prese una vaschetta colma di popcorn

Sarah a quel punto decise di allontanarsi: Non poteva restare lì infondo era stata assunta per lavorare e non per divertirsi.

Se ne andò proprio durante la scena in cui Aurora, la protagonista, stava cantando  "Once upon a dream".

Ma non poteva fare a meno di cantarla lei stessa lei che aveva una voce simile ad un usignolo una ragazza che da bambina avrebbe voluto essere una principessa e coronare il suo sogno: Trovare il vero amore e di vivere per sempre felice e contenta.

" I know you, I walked with you once upon a dream
I know you, the gleam in your eyes is so familiar a gleam
And I know it’s true that visions are seldom all they seem
But if I know you, I know what you’ll do
You’ll love me at once, the way you did once upon a dream"

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Cap 5 ***


Nel mese di marzo la primavera era alle porte: I fiori sbocciavano e la natura faceva il suo corso.

" Sarah-chan ci racconti una fiaba?" esclamò a quel punto Macaulay Culkin mentre era seduto in cerchio come gli altri bambini. La ragazza invece si trovava al centro della stanza in modo che potesse osservare ad uno ad uno i volti di quei bambini sorridenti 

" Va bene. Quale fiaba volete che vi racconti? La Sirenetta? Oppure non so Jack e il fagiolo magico"

" Io vorrei ascoltare una storia mai sentita prima" esclamò la piccola Sophie mentre era seduta vicina a Micheal

" D'accordo. Allora vi narrerò la fiaba di Pelle d'asino"

" Pelle d'asino? E chi è" esclamarono perplessi i bambini. Micheal sorrise davanti a quegli sguardi colmi di curiosità: Come diceva spesso i bambini sono molto curiosi e sono desiderosi di scoprire anche la più piccola delle cose.

" Ti prego racconta la storia, Sarah" esclamò il re del pop incuriosito alchè la ragazza decise di accontentarlo

C'era una volta un re cosi potente cosi amato dal suo popolo cosi rispettato da tutti i suoi vicini che si poteva considerare il monarca più felice della terra.

La sua felicità era rafforzata grazie alla scelta di una regina tanto bella e virtuosa ed i due sposi vivevano in un unione perfetta.

Dal loro matrimonio era nata una figlia tanto graziosa e gentile che essi non erano rammaricati della mancanza di altri figli.

La magnificenza, il gusto e l'abbondanza regnavano nel palazzo e le scuderie erano riempite dai cavalli più belli del mondo.

Ma ciò che stupiva tutti e che nel posto più in vista c'era un asino che sventolava le sue grandi orecchie. Infatti quando le muoveva, faceva cascare delle tintinnanti monete d'oro.

Ma il cielo volle che la regina si ammalò gravemente e nemmeno i medici chiamati al suo capezzale poterono essere di grande aiuto. Prima di morire il re le promise che avrebbe sposato una principessa più bella e più gentile di lei e dopo pochi giorni la regina morì.

Passò il tempo e il re dovette trovare una nuova regina che regnasse al suo fianco e la scelta purtroppo cadde sulla sua stessa figlia visto che era la reincarnazione della regina stessa.

" Un padre non può sposare la propria figlia, giusto?" 

" Io non glielo avrei mai permesso" esclamò Macaulay scuotendo la testa

" Ti prego Sarah, continua"

La principessa non voleva sposare il re e cosi chiese aiuto alla sua madrina che era una fata buona e saggia. La fata stette un pò a pensare poi le disse

" Chiedi a tuo padre qualcosa che non possa concederti. Chiedigli ad esempio un abito color del tempo"

La richiesta venne fatta ma il re riuscì ad accontentarla ed il giorno successivo i tessitori si presentarono a corte con l'abito tanto desiderato. Allora la principessa chiese di nuovo aiuto alla sua madrina e questa le disse

" Gli chiederai un abito più brillante, meno comune. Per esempio un abito color della luna vediamo che succede"

La fanciulla sperava proprio che stavolta i tessitori reali non potessero accontentarla ed invece si presentarono dinnanzi al re pochi giorni dopo con il bellissimo abito.

Sconsolata la principessa si rifugiò  dalla  sua madrina e questa le consigliò di avere un abito del colore del sole rivestito di tessuti d'oro e di diamanti.

Ma sfortunatamente anche questa richiesta venne purtroppo esaudita. Non sapendo più che fare la sua madrina volle giocare però un ultima carta: La fanciulla avrebbe dovuto chiedere al re la pelle dell' asino fatato.

" Ma se i ministri del re avessero ucciso l'asino l'intero regno sarebbe diventato povero" esclamò Sophie preoccupata

" Ma la principessa non voleva sposare il re" puntualizzò Macaulay allorchè tutti i bambini iniziarono a parlare tra di loro.

" Bambini guardate che la favola non è finita. Volete che la continui?"

" Si continuala"

" Voglio sapere come va a finire" esclamò Michael in preda alla curiosità

 La fata aveva modo di pensare che il re non avrebbe mai compiuto un sacrificio del genere. Ma si sbagliava. L'asino ci rimise la pelle e la mattina seguente uno dei valletti reali recapitò alla principessa la pelle famosa. 

Ormai il suo destino era segnato e la giovane avrebbe dovuto sposare il re. 

Fin quando la sua madrina le si presentò davanti e le suggerì di scappare lontano in modo che suo padre non potesse trovarla. Mise in un baule tutti i vestiti e i suoi gioielli. Poi indossò la pelle dell' asino fatato e si sporcò il viso di fuliggine. 

Cosi la principessa fuggì e nonostante varie ricerche nessuno seppe dove fosse andata.

  Essa aveva varcato i confini del regno ed aveva chiesto un lavoro in una fattoria.

La fanciulla venne chiamata Pelle d'asino per via della pelle che indossava e si sottomise ai pesanti lavori che le venivano affidati ma ella non si lamentava mai anche se la  proprietaria della fattoria si prendeva gioco di lei.

Soltanto la domenica durante le ore di riposo la fanciulla faceva apparire il baule con la bacchetta magica. Poi si lavava ben bene indossava uno dei suoi abiti principeschi e si agghindava con collane e anelli.

Un giorno però il principe di quel regno si fermò a riposare nella fattoria dove pelle d'asino lavorava.

Mentre passeggia nei dintorni,  il giovane inizia a sbirciare nel tugurio isolato dove viveva Pelle d'asino e quest'ultima credendo di non essere osservata si divertiva a fare riverenze davanti ad uno specchio.

" Chi sarà mai quella graziosa fanciulla? E come mai si trova qui? Vado a chiedere spiegazioni a quella buona donna che si trova in cortile"

Cosi il principe si precipitò in giardino per chiedere spiegazioni alla padrona della fattoria ma quest'ultima si meravigliò molto

" Una bella fanciulla affacciata alla finestra di fronte al cortile?  Ma principe quella è Pelle d'asino una ragazza brutta e sporca"

Il giovane non si spiegò il mistero e dopo essere tornato a palazzo iniziò a pensare a quella visione giorno e notte. 

Non mangiava nemmeno più finchè s'ammalò.

I medici chiamati al suo capezzale non sapevano cosa dire.

A quel punto il principe chiamò al suo capezzale sua madre la regina e le fece una strana richiesta

" Vorrei che Pelle d'asino mi facesse un dolce"

" Hai detto Pelle d'asino figlio mio. Oh che brutto nome"

I bambini iniziarono a ridere mentre Sarah cercava di interpretare i personaggi e anche Michael si unì alle risate

" Ha ha ha Sarah-chan sei buffissima. Quando fai la parte della regina mi fai proprio ridere"

" Dai bambini adesso basta altrimenti non sapremmo mai il finale" puntualizzò Michael cercando di smettere di ridere.

" Lo so sono molto divertente. Anche i bambini dell' orfanotrofio si divertono quando faccio la parte dei protagonisti delle storie. Ma continiuamo piuttosto"

Ma la regina non sapeva nemmeno chi fosse questa Pelle d'asino ma dato che il principe non mangiava niente decise di accontentarlo.

Pelle d'asino fu felicissima del compito. Cosi indossò uno dei suoi vestiti e i suoi gioielli e mentre impastava la focaccia sospirava pensando al bel principe. Lavorò cosi tanto che innavertitamente uno dei suoi preziosi anelli cadde nell' impasto.

 Quando il principe ebbe mangiato voracemente il dolce si ritrovò tra le mani un'anello di rarissima fattura che rafforza il suo amore ma lo fa cadere più ammalato di prima.

Allora il giovane disse a sua madre che avrebbe sposato la ragazza a cui apparteneva l'anello e la fanciulla fortunata avrebbe avuto l'onore di sposarlo.

Tutte le fanciulle del regno raggiunsero la reggia per provare l'anello ma nessuna riuscì ad infilarselo al dito. All'improvviso nella sala del trono comparve una fanciulla che indossava una pelle d'asino. 

Tutti rimasero di stucco quando la giovane tese una mano bianca e affusolata aldì sotto della pelle di quell'animale ma furono ancor più sorpresi quando l'anello iniziò a brillare sul dito di Pelle d'asino.

Poi la ragazza si ritira in modo che possa cambiarsi d'abito per essere presentata al re. 

E al cospetto del principe della regina e dello stesso sovrano apparve una nobile fanciulla che indossava un magnifico abito, ovvero il vestito color del sole.

" E il principe e la principessa alla fine si sposano?" esclamò Sophie con gli occhi che le brillavano per la gioia

" Si piccolina. E vivranno per sempre felici e contenti"

" Ma cosa ne è stato di suo padre?" esclamò Paul un bambino molto timido ma tenero come un pezzo di pane allorché Sarah gli fece un sorriso 

 " Bhè il re aveva sposato un' altra donna ed aveva approvato il matrimonio tra i due giovani e il sovrano augurò loro tanta felicità"

" Meno male è finita bene"

" Su bambini tutti a letto. Dovete dormire ora"

" Testa di mela posso dormire con te stanotte?" esclamò il piccolo Mark mentre iniziò ad strattonargli la camicia " Ho paura del buio"

" Non preoccuparti. Non ti succederà niente prova a fare solo dei bei sogni. Ma se avrai paura io ti starò vicino" lo tranquillizzò Michael accarezzandogli dolcemente i capelli.

Quando tutti i bambini s'addormentarono Michael e Sarah li osservarono contenti

" Non sono carini? Adoro il modo in cui dormono hanno delle espressioni cosi serene"

" Il piccolo Mark aveva uno sguardo... come dire.. indifeso" confessò la ragazza " Poverino mi ha fatto  tanta compassione"

" Quando si è piccoli a volte è difficile affrontare le proprie paure quando si è soli. Ma forse stando insieme a qualcuno le si possono affrontare con coraggio"

In quel momento lo sguardo della giovane si posò sul re del pop: Lo osservò per un breve istante ma avrebbe voluto che il tempo si fosse fermato.

" Lo penso anche io" 

 " Buonanotte, principessa"  il re del pop le fece un inchino e prendendole gentilmente la mano gliela baciò con dolcezza prima di sparire nel lungo corridoio

Rimasta sola Sarah si accarezzò dolcemente la mano e con il cuore che le palpitava forte nel petto iniziò ad arrossire

-Mi ha baciato la mano. E' la prima volta che un uomo del genere mi ha voluto concedere un simile gesto. Mi ha chiamato pure principessa. In tutta la mia vita nessuno ha osato tanto nei miei confronti. Oh fratellino che cosa mi stà succedendo? Mi sento cosi strana...- 

I giorni passarono  a Neverland e Micheal si divertiva a giocare con i bambini. 

Sarah invece era nella sua stanza che riordinava degli oggetti a cui teneva di più: Gli album di fotografie, una collana che il fratello le aveva regalato prima dell' incidente e il suo diario segreto.

Li ci annotava tutti i suoi pensieri e tutto quello che le accadeva all'interno del Ranch.

Lo teneva nascosto nel cassetto per evitare che qualche bambino potesse ispezionare la sua stanza.

-Spero che nessuno lo legga. Qui dentro sono scritte delle cose che anche io mi vergogno a leggere. Sono cosi... imbarazzanti-

Dopo aver rimesso il diario dentro al cassetto la giovane si diresse in cucina a pulire l'argenteria sotto lo sguardo premuroso di Jennyfer e quello dolce di Colette

" In questi giorni stai lavorando cosi tanto, Sarah. Dovresti riposare un pò"

" Ha ragione. Lo so che sei qui solo per fare il tuo dovere però la salute viene prima di tutto"

" Non preoccupatevi per me, ragazze. Sto benissimo davvero" esclamò Sarah senza togliere lo sguardo dall'argenteria che stava lucidando

" Oh a proposito è arrivata una lettera per te. Arriva direttamente da Londra"

" Una lettera per me?" 

" Si. Eccola qui" dopodichè Colette estrasse dalla tasca una busta bianca. Il timbro postale aveva l'immagine del Big Bang e sul timbro citava London, Great Britain.

- E' sicuramente di mia madre. Questa calligrafia la riconoscerei tra mille-

Dopo aver terminato il suo dovere Sarah estrasse la lettera dalla busta ed iniziò a leggerla  sotto lo sguardo curioso delle altre domestiche. 

" Allora che cosa dice? Sono curiosa"

" Jennyfer smettila di ficcare il naso dove non devi. Anche Sarah ha diritto di avere la sua privacy mentre legge, no?"

" Mio padre è riuscito a trovare un lavoro migliore di quello che faceva in passato. Adesso fa l'insegnante di arte in una scuola superiore nel Connecticut. Sono cosi fiera di lui..." dopodichè sul volto della giovane comparve un bellissimo sorriso

" Finalmente sei riuscita a sorridere" esclamò Colette entusiasta 

Durante il pomeriggio la ragazza non faceva altro che rassettare una stanza dopo l'altra 

" Vedo che si stà impegnando molto nel suo lavoro signorina Stone" esclamò la signora Middelton mentre la controllava in modo insistente

" Si e poi mi piace molto quello che faccio"

" Molto bene. Ma veda di non disturbare il signor Jackson mentre è impegnato"

" Ma certo, signora Middelton"

Dopo che la donna se ne fu andata Sarah tirò un sospiro di sollievo. 

Durante le ore di lavoro Sarah adorava cantare anche quando i bambini si divertivano a rincorrersi per tutto il ranch. 

Riusciva a cantare persino in lingua orientale visto che a scuola aveva studiato per un pò il cinese, il giapponese e il coreano.

" Canti proprio bene lo sai? Chissà forse un giorno il signor Jackson ti chiederà persino di cantare per lui" esclamò all'improvviso Colette mentre fece iruzzione nella camera da letto

" Colette ti chiedo scusa. Non ti ho sentita arrivare"

" Non temere. Ma lascia che ti dia una mano"

In quattro e quattr'otto la stanza divenne ordinata tanto che Colette ne rimase soddisfatta

" Ecco abbiamo finito"

" Colette dimmi una cosa: E' vero che il signor Jackson è nato a Gary in Indiana?"

" Proprio cosi: Pensa che a soli cinque anni ha iniziato a cantare per la prima volta mentre a dieci anni è diventato il frontman dei Jackson Five"

" I Jackson Five? Non li ho mai sentiti nominare. Ma non lavorano più insieme, vero?" 

" No.  Il signor Jackson ha iniziato a lavorare da solo nel 1978-9. E lui...  sin da quando è nato non ha mai vissuto la sua infanzia come un bambino normale. Ed è per questo che ha creato Neverland per ritrovare la sua giovinezza perduta"

Dopo quella discussione Sarah comprese che Neverland era un luogo che rappresentava l'infanzia.

Michael era come Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere mai e quel posto era la sua Isola che non c'è.

Quando era in compagnia dei bambini lui era uno di loro e si divertiva a giocare in giardino con il super soaker o con i palloncini d'acqua.

Di solito mentre rassettava una stanza e l'altra Sarah spiava Micheal di nascosto e anche se era un uomo di una certa età rispetto alla sua non poteva negare che fosse attraente....

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Cap 6 ***


Sarah non leggeva i giornali e non guardava la tv perchè detestava le critiche dei giornalisti verso il mondo dello spettacolo.

Anche se Micheal era circondato dai suoi fans e dalla sua famiglia in realtà si sentiva solo, molto solo.

Ma Sarah non lo avrebbe di certo abbandonato, no lei sarebbe sempre rimasta al suo fianco e lo avrebbe aiutato in tutti i modi.

Le giornate passavano e Sarah riusciva sempre a trovare del tempo per restare in compagnia di Micheal.

Lui le raccontava molte cose come per esempio gli piaceva molto arrampicarsi sugli alberi ma sopratutto voleva aiutare i bambini malati.

Andava negli ospedali e negli orfanotrofi per dare un sorriso a quei bambini: Passava il suo tempo con loro e gli faceva dei regali. 

Sarah lo ascoltava con molto interesse e una volta gli disse

" Sei un uomo cosi generoso, Micheal e mio fratello ti ammirava per questo"

" Sul serio? E dimmi come si chiama?"

" David"

" Non viene mai a trovarti?"

A quella domanda però Sarah si rabbuiò: A solo parlare del fratello la faceva star male.

" Ma.. Se non vuoi parlarne non sei obbligata a farlo"

-Micheal....Come sei gentile con me. Quanto vorrei raccontarti tutto..... Ma....non posso-

" Ora devo andare le ragazze hanno bisogno di me"

" Ma certo. Vai pure"

Quando la ragazza si era allontanata da Micheal sentiva che il suo cuore stava tornando a battere.

Spesso di notte Sarah non riusciva a dormire e i suoi pensieri erano dedicati al re del pop.

Ma non avrebbe potuto avere un futuro con lui perchè loro erano  due persone diverse: Lui era una star mondiale amata in tutto il mondo e lei... Bhè... non c'era niente da dire.

-Oh fratello che cosa devo fare? Credo di essermi innamorata. No io non posso stare con lui la nostra relazione è impossibile. Oh David, fratello mio dimmi che ne sarà di me?-

Il giorno dopo Micheal si era alzato al suo solito orario e dopo aver fatto una buona colazione si stava dirigendo in giardino per giocare con i bambini.

Di certo era di buon umore e il suo sorriso contagiava a chi gli stava intorno.

" Buona giornata signorine"

" Grazie anche a lei, signor Jackson"

Prima che se ne andasse il cantante rivolse lo sguardo verso Sarah dopodichè le disse 

" Sarah non affaticarti troppo"

Quando il re del pop si fù allontanato Colette le si avvicinò le mise una mano sulla spalla ed esclamò

" Hai visto Sarah? Il signor Jackson è interessato a te" 

" Si e vero" 

" Di la verità: Lui ti piace, non e vero?"

" Ma che cosa dici Colette?" esclamò la giovane mentre le sue guance si tinsero di rosso per l'emozione

" Ma sei diventata rossa" le disse Jennyfer indicandola col dito ma la ragazza non l'ascoltò: Il cuore continuava a batterle all' impazzata e il colorito sulle sue guance continuava ad aumentare.

" Oh lasciala stare povera cara non lo vedi che è imbarazzata? Non devi costringerla a parlare. Come mai sei sempre cosi curiosa, Jenny?"

" Bhè lo sai come sono fatta" 

Mentre le due domestiche si battibeccavano a vicenda Sarah era immersa nei suoi pensieri: Quello che aveva detto Colette rispondeva a verità a lei piaceva molto Micheal e se ne era innamorata.

Ma lui provava lo stesso? 

Forse si, forse no chi poteva dirlo?

Intanto a Londra...

La madre di Sarah era intenta alle faccende di casa.

In quei giorni suo marito era sempre impegnato col suo nuovo lavoro e molto spesso tornava sul tardo pomeriggio ma almeno aveva un ottimo stipendio.

Proprio in quel momento la donna decise di accendere la radio e subito la musica di Micheal Jackson investì tutta la stanza.

" Ma guarda un pò questo cantante è il re del pop e la canzone si chiama... il dj ha detto che si chiama Remember the time. Mhh è molto orecchiabile.... Ah chissà come stà la mia adorata figliola. Di sicuro Neverland dev'essere un posto meraviglioso ah... Come mi piacerebbe andarci"

Neverland Ranch ore 22.30 p.m.

Dopo che i bambini si erano coricati nei loro letti Micheal stava per dirigersi in camera sua come al solito. 

Quando ad un certo punto il cantante si fermò davanti alla porta della camera di Sarah.

Lui era un tipo che rispettava la privacy degli altri ma in quel momento era curioso di saperne di più della vita di quella ragazza.

" Sarah posso parlarti?"

La ragazza,dopo aver sentito la voce del cantante, si diresse verso la porta e l'aprì: Davanti a lei c'era Micheal vestito con una camicia azzurra e i pantaloni scuri.

" Signor Jackson ha bisogno di qualcosa?"

" Mi piacerebbe molto fare due chiacchere con te. Posso..."

" Oh certo entri pure"

Appena Micheal entrò nella stanza vide che la ragazza era intenta a sistemare il suo armadio. 

" Ci sono delle cose di cui vorrei discutere con te"

" Ma certo. Ho fatto qualcosa che l'ha infastidita?"

" Al contrario. Tu sei una ragazza molto diligente, ordinata ma... Se non sbaglio vuoi sempre fuggire dal passato. Non ho ragione?"

" Si è vero. Ma preferisco non parlarne"

"Va bene. Ma cambiando argomento: Hai per caso letto delle notizie come dire... False sul mio conto?"

" No io non leggo i giornali e poi quello che c'è scritto è comunque spazzatura. I giornalisti s'inventano addirittura le cose pur di rovinare la carriera di una persona"

" Su questo sono d'accordo con te..." esclamò il cantante con aria affranta " La gente si diverte a giudicare ciò che fai" 

" Micheal dimmi una cosa: Tu sei diventato padre per ben due volte giusto?"

A quella domanda Micheal sorrise: Non parlava dei suoi figli da tanto tempo e gli piaceva molto parlare di loro.

" Si. Io amo i miei figli e se potessi mi piacerebbe adottare due bambini per ogni continente" 

" Sul serio?"

" Si mi piacerebbe molto"

" Ma i tuoi figli ora dove sono? Sono con tua moglie?"

" No. Sono da mia madre, E comunque... Non sono più sposato ho divorziato da lei parecchi anni fa"

" Capisco" 

In quel momento Micheal non voleva parlare di Debbie, non davanti a lei almeno.

Quella donna faceva parte del suo recente passato e voleva dimenticarla. 

" Sono sicura che tu sei un ottimo padre" esclamò all'improvviso la giovane facendolo ridestare dai suoi pensieri " Sei cosi bravo a far divertire i bambini sopratutto quelli malati e quelli che sono orfani"

" Ti ringrazio. Le tue parole piene d'affetto e di stima le apprezzo molto"

Durante l'ora di cena Sarah iniziò a sistemare la biblioteca dove c'era un gran disordine dato che i bambini si erano divertiti a metterla sottosopra nel pomeriggio.

Era sola nella stanza e mentre lavorava non si udiva alcun rumore. 

Ma ad un certo punto la porta s'aprì e sulla soglia comparve Micheal.

" Oh non pensavo che fossi qui"

" Mi dispiace signor Jackson... Me ne vado immediatamente" esclamò mortificata la ragazza allorchè decise di dirigersi verso la porta ma Micheal la fermò

" Ma no non mi dai alcun fastidio.  Ti prego resta qui con me"

La ragazza non seppe rifiutare e cosi decise di rimanere con lui. 

Per un pò i due non si rivolsero la parola ma poi....

" Ascolta io.... Io volevo dirti che tu sei... Sei una ragazza unica. Io non ho mai avuto una relazione seria... Perchè io sono sempre stato una persona timida anche se ho avuto qualche relazione e...."

" Ho forse distrutto le tue illusioni?"

" No affatto. Oh santo cielo.... Per me è cosi difficile trovare le parole giuste.... Sarah io..."

" Non dovrebbe restare qui signor Jackson... La signora Middelton potrebbe infuriarsi. Sarebbe meglio se..."

" Hai mai la sensazione che ti manchi qualcosa nella tua vita? Qualcosa di fondamentale" esclamò ad un certo punto Micheal rivolgendosi in modo curioso verso Sarah

" Si... Ogni giorno che passa. Ma non so che cosa sia"

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Cap 7 ***


Le stagioni passarono e Sarah e Micheal trascorrevano parecchio tempo insieme.

Sembravano come una giovane coppia sposata.

Ma entrambi appartenevano a due mondi differenti tra loro.

Qualche volta, quando era sola, Sarah iniziava a avere dei desideri proibiti riguardanti il re del pop come per esempio avere una relazione con lui.

Ma no come avrebbe potuto pensare ad una cosa simile?

" Non posso avere una relazione con il mio datore di lavoro. E' una follia"

" Ma tu provi qualcosa per lui. Te lo si legge in faccia"

" E se anche fosse?"

" Perchè non gli racconti della tua sofferenza a proposito di tuo fratello?" esclamò all'improvviso Colette mentre iniziò a cucinare il pranzo che avrebbero consumato i bambini 

A quella domanda Sarah si fermò di colpo

" Non posso Colette. E un argomento delicato"

" Ma se continui a tenerlo segreto prima o poi il signor Jackson lo scoprirà di certo"

" Ha ragione Colette"

" Io credo che sia meglio se ti sfoghi con lui. Il signor Jackson è bravo ad ascoltare i problemi. Sono certa che se gli racconti tutto lui saprà certamente aiutarti"

Sarah non seppe cosa dire: Infondo Jennyfer e Colette avevano ragione.

Doveva subito raccontare a Micheal del suo problema.

Intanto in salotto Micheal ricevette una telefonata. All'inizio non sapeva chi fosse ma dopo aver riconosciuto la voce di sua madre iniziò a parlare con lei

" Oh ciao mamma come stai?"

" Io sto bene figliolo. In questo momento sono a casa TJ è venuto a trovarmi ora stiamo facendo una partita a carte, vuoi salutarlo?"

" Si grazie. Ciao TJ come va?"

Dall' altra parte del telefono si poteva udire la voce di un ragazzo molto giovane.

 TJ in quei giorni era rimasto a casa della mamma di Micheal mentre suo padre non c'era.

Non voleva stare da solo preferiva restare in compagnia

" Ciao Micheal io sto bene e come ha detto tua madre stiamo giocando a carte. Come te la passi?"

" Va tutto bene. In questi giorni ho assunto una nuova ragazza qui al Ranch. E' molto carina e gentile e le piace molto stare con i bambini. Pensa che va a trovare degli orfani in un orfanotrofio"

" Sul serio? E dimmi: Lei ti piace?"

" Ma che razza di domanda è? Bhè comunque si... Mi piace molto"

" Ah finalmente ti sei deciso di abbandonare la tua solitudine" lo canzonò TJ " Ma a proposito: Come stanno i tuoi figli?"

" Non saprei. Spero che stiano bene"

" Ok. Ora ti devo lasciare. Credo che chiederò a Katherine di cucinarmi un omelette. Uhm aspetta un attimo Katherine che cosa c'è? Oh vuoi parlare con Micheal va bene te lo passo"

Dopodichè TJ passò la cornetta a Katherine 

" Ho sentito che ti sei trovato una nuova domestica al Ranch. Ho ascoltato la vostra conversazione"

" Si mamma è cosi"

" Mi piacerebbe molto conoscerla. Anzi credo che in questi giorni ti verrò a trovare cosa ne pensi?"

" Per me va bene mamma. Ora devo lasciarti. Ti voglio bene"

" Anch' io figliolo"

Dopo che la chiamata ebbe termine Micheal mise giù la cornetta e cominciò ad osservare fuori dalla finestra.

In quel momento si potevano vedere i bambini che giocavano spensierati.

Micheal sorrise: I bambini erano cosi allegri e si stavano divertendo molto.

-Quanto mi piacerebbe tornare indietro nel tempo. Avrei potuto avere un infanzia normale se non fosse stato per mio padre. Ma adesso sono davvero felice perchè qui posso fare quello che voglio e nessuno mi dice cosa devo fare- 

Ad un certo punto il re del pop sentì bussare alla porta: All'inizio non sapeva chi aspettarsi ma poi la voce di Sarah lo fece tranquillizzare

" Signor Jackson le ho portato una tazza di thè. Posso entrare?"

Con uno scatto Micheal aprì la porta e la ragazza fece il suo ingresso nella stanza con in mano un vassoio

" Ci sono anche i biscotti al cioccolato spero che siano di suo gradimento"

" Ti ringrazio, Sarah. Appoggia tutto lì mi servirò da solo. Non c'è bisogno che fai degli sforzi"

" Ma no non si disturbi faccio tutto io"

Dopo che Sarah ebbe riempito la tazza con l'infuso, Micheal prese in mano la tazza dalle mani di lei ed iniziò a sorseggiarla 

" Uhm... Questo thè è delizioso. Non vorresti berne una tazza?"

" Oh no non si disturbi.E poi a me piace solo bere il thè in estate. D'inverno preferisco bere dell' ottimo caffè"

" E dimmi: Ti manca molto l'Inghiterra?"

" Non più di tanto.... Ma... L'unica persona che mi manca è mio fratello. I miei genitori col tempo si sono messi l'anima in pace ma io no. E tutti... Tutti i santi giorni mi manca"

D'un tratto il carattere della ragazza prese una svolta innaspettata

" Ma preferisco non parlarne. Avete già in mente di scrivere delle nuove canzoni?"

-Che strano: Perchè ha cambiato subito argomento?- iniziò a pensare il re del pop mentre osservava quella ragazza che nascondeva il suo dolore all'interno di sè stessa.

" No per il momento no. Mi serve del tempo. Devo trovare l'ispirazione"

" Capisco" esclamò la giovane" Ora devo andare. Devo occuparmi della cena" 

Quando Sarah se ne fù andata, Micheal rimase da solo con i suoi pensieri.

Ancora non capiva il perchè Sarah avesse subito cambiato argomento ma lo avrebbe scoperto prima o poi.

Ore 18.30 p.m.

Intanto in cucina Colette si era preparata una bella macedonia alla frutta.

Jennyfer invece iniziò a discutere con Sarah riguardo ai problemi di cuore

" Cosa? Perchè non glielo hai ancora detto? E poi si vede lontano un miglio che ti sei innamorata" 

" Non posso dirglielo e poi siamo troppo diversi. E se per caso lui non mi amasse? E se..."

" Come fai a saperlo se non glielo hai mai chiesto?"esclamò Colette mentre mise la macedonia in tre scodelle

" Dai retta a me Sarah io ti consiglierei di dirglielo. Ma se non vuoi posso sempre farlo io"

" No ti prego Jennyfer non farlo. Uff! E va bene glielo dirò ma preferirei aspettare in questo momento abbiamo parlato di parecchie cose e..."

" La questione riguardava... Tuo fratello?"

" Esatto. Uff! Lo so che tenermi tutto dentro non è una buona cosa ma... Io non voglio che Micheal si preoccupi per me"

" Capisco oh avete sentito la novità? Il signor Jackson ha ricevuto una telefonata da sua madre"

" Sua madre?" esclamò confusa Sarah " Non capisco il perchè di tutta questa tua eccitazione"

" Ecco Sarah devi sapere che la signora Jackson è molto affezzionata a suo figlio. Ed in questo momento si stà occupando dei suoi nipoti cioè i figli di Micheal"

" Oh capisco. Si in un certo senso Micheal mi aveva riferito che aveva due figli. Ma pensavo che fossero con la loro madre"

" Pultroppo ti sbagli.  Però spero di rivederli. Sono due bambini cosi adorabili"

Il giorno dopo la signora Middelton aveva chiesto espressamente a Sarah di preparare una camera da letto per i due bambini che presto sarebbero arrivati nel Ranch

" E posso sapere come sono questi bambini?"

" Bhè questi due bambini sono i figli del signor Jackson. Sono molto vivaci e da quando la loro madre li ha abbandonati..."

" Come? Li ha abbandonati e perchè?"

" La signora Jackson mi aveva raccontato che da quando si sono trasferiti a casa sua la signora Rowe si era risposata con un uomo di successo mi pare che si chiami Auguste e di professione fa il medico... Comunque da quando si era risposata la signora Rowe li ha... Come si dice... Non si è più occupata di loro"

" Poveri bambini... E quando arriveranno?"

" La prossima settimana. Ecco questa e la camera da preparare" esclamò la signora Middelton indicando con un dito la porta " Ora devo andare. Le ho messo tutto quello che le serve nel ripostiglio vicino alla cucina. Se ha bisogno d'aiuto può chiedere alle sue colleghe. Buona giornata"

Dopo essere entrata nella camera Sarah iniziò a sistemare i due letti dopodichè si diresse verso il ripostiglio per  prendere una scopa.

E quando ritornò nella stanza iniziò a spazzare per terra.

  Successivamente usò il mocio già preparato per pulire bene il pavimento.

Dopo che ebbe finito di spolverare e di rasettare la ragazza aprì la finestra per far girare un pò d'aria.

-Che bella giornata. Non vedo l'ora di conoscere i figli di Micheal. Sono molto eccitata-

A Sarah piacevano molto i bambini ed era sicura che in futuro avrebbe avuto dei figli suoi. 

Ma come le aveva detto in precedenza la signora Murray doveva trovare un uomo che la potesse amare per i suoi pregi.

Ma quello per Sarah non era un problema, lo aveva già trovato.....

Un altra settimana era volata.

E un  martedì pomeriggio Prince e Paris arrivarono a Neverland. 

Dopo che Debbie aveva divorziato da Micheal la donna era diventata una persona meschina ed insensibile e non si occupava più della gestione dei bambini.

 E dopo pochi mesi dal divorzio si era risposata con un chirurgo francese di successo. 

Il matrimonio si era svolto a Parigi e prima della luna di miele Debbie rimase di nuovo incinta di quattro settimane e visto che non voleva più i due bambini in casa sua aveva deciso di cacciarli.

Dopo quella terribile vicenda Katherine, la madre di Micheal, aveva riportato i suoi nipoti in casa sua a Gary ma successivamente decise di portarli in California dal padre in modo che Micheal potesse prendersi cura di loro.

 Paris e Prince arrivarono a Neverland verso le 9.30 del mattino.

La signora Middelton aveva chiesto a Sarah di riceverli visto che lei stava per partire per le vacanze e cosi la ragazza si presentò all' ingresso dei cancelli per accogliere i due bambini

Quando Katherine accompagnò Paris e Prince all' interno del Ranch notò subito la presenza della giovane.

" Mi scusi signorina per caso mio figlio è in casa?" domandò Katherine mentre teneva per mano i suoi nipoti

" Si certo. In questo momento è in giardino con gli altri bambini. Se vuole posso portarvi da loro" esclamò Sarah in modo cordiale 

" Ma certo. Bambini venite andiamo in giardino" 

Cosi Sarah e la famiglia Jackson si diresse nel grande parco dove in quel momento Micheal stava giocando a nascondino con alcuni ragazzini" Mi scusi signor Jackson. Ma è arrivata vostra madre con i bambini" annunciò la ragazza attirando così la sua attenzione

Quando vide i suoi figli Micheal s'allontanò dal suo nascondiglio e si precipitò ad abbracciarli.

 Sarah rimase a contemplare quel momento: Molto tempo prima Micheal le aveva detto che aveva due figli e che loro dovevano indossare delle maschere perchè voleva proteggerli dai giornalisti.

Cosi mentre Prince e Paris giocavano con gli altri bambini Micheal e sua madre si diressero in salotto per fare due chiacchere

" Sarah ci puoi portare della limonata?" chiese gentilmente Micheal rivolgendo la sua attenzione verso la ragazza

" Ma certo" 

 La giovane si diresse in cucina per preparare tutto l' occorrente. Dopo pochi minuti ritornò in salotto con in mano due bicchieri di limonata fresca

" Grazie mille cara" esclamò Katherine prendendo in mano uno dei bicchieri mentre Micheal le fece un cenno del capo.

" Ehm potrei chiederti un favore?"

"Ma certo signora. Vuole che porti i bagagli su al piano di sopra?"

" Si grazie. Spero che la camera da letto per i  miei nipoti sia confortevole"

" Si signora. La camera è gia pronta. I bambini possono sistemarsi anche adesso"

" Oh ti ringrazio. Uhm posso sapere come ti chiami cara"

" Mi chiamo Sarah, Sarah Stone signora. Ha bisogno d'altro?"

" Oh no grazie mia cara. Ora vorrei parlare con mio figlio"

" Ma certo. E' stato un piacere conoscerla. Arrivederci e buona giornata"

Quando Sarah se ne fù andata Katherine bevve un sorso di limonata dopodichè rivolse la sua attenzione verso il figlio

"E' proprio una ragazza adorabile. Da quanto tempo lavora qui?"

" Ehm non mi ricordo me lo sono dimenticato" esclamò Micheal aggiustandosi i capelli 

"Cambiando argomento: Micheal hai saputo che Debbie si è risposata?" 

" Si l'ho saputo. Ma come ha potuto abbandonare Prince e Paris? Io proprio non capisco" esclamò Micheal arrabbiato mentre svuotò in un attimo il bicchiere " Ho preso una decisione: Da questo momento in poi mi prenderò cura di loro"

Katherine dopo quella affermazione sospirò 

" Certo tesoro ma avrai bisogno d'aiuto. Forse sarebbe meglio se ti risposassi. Paris e Prince hanno bisogno anche di una madre"

Dopo quelle parole Micheal non rispose subito. Il suo sguardo diventato rosso per la rabbia ritornò quello di sempre dopo aver visto fuori dalla finestra i suoi figli che giocavano con gli altri bambini.

Poi la sua attenzione si rivolse verso Sarah: Lei era cosi vivace mentre passava le sue giornate con i piccoli e non si annoiava mai.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Cap 8 ***


I giorni passarono e Paris e Prince gli raccontavano che Sarah si era affezionata a loro e che si divertivano molto in sua compagnia.

" Daddy sai che Sarah-chan ci vuole bene?

"A me piace molto giocare con lei"

" Ne sono felice, Prince" esclamò Micheal accarezzando i capelli biondi del figlio" Sarah è una ragazza speciale e vuole bene ai bambini. Sono contento che gradite la sua compagnia. Oh guarda che ore sono e ora di andare a dormire"esclamò il re del pop osservando l'orologio 

Cosi dopo averli portati su in camera Micheal condusse i bambini nei loro letti.

A quel punto Prince gli chiese

" Daddy a te piace Sarah-chan?"

" E' una brava ragazza. E comunque.... Si mi piace molto"

" Come vorrei che Sarah-chan restasse per sempre con noi" esclamò Paris mentre abbracciava il suo peluche a forma di Peter Pan.

Cosi dopo avergli dato un bacio sulla fronte ad entrambi Micheal uscì dalla stanza per dirigersi in camera da letto.

I due bambini però non avevano nessuna intenzione di dormire cosi cominciarono a chiaccherare tra di loro

" Debbie è stata molto cattiva. Come ha potuto farci questo? Resteremo con daddy d'ora in poi. Lui ci vuole bene e non ci farebbe mai del male" esclamò Prince mentre osservava il soffitto tappezzato di stelle che s'illuminavano al buio

" Fratellino che cosa ne pensi di Sarah-chan?" domandò Paris tutto d'un tratto 

" E' una ragazza cosi dolce e il suo sorriso è come il sole: Bello e splendente" esclamò Prince con un sorriso dopodichè in preda alla stanchezza s'addormentò

 La bambina a quel punto scattò in piedi e si diresse poi nel letto del fratello e gli bisbigliò

" Secondo te potrebbe diventare la nostra nuova mamma?"

Ma pultroppo Prince era caduto in un sonno profondo e per quanto la bambina si sforzasse non riuscì a svegliarlo.

Cosi Paris ritornò nel suo lettino chiuse gli occhi e cominciò a dormire.

Ad un certo punto però la bambina iniziò ad agitarsi nel sonno e dopo pochi minuti urlò per il terrore

" Ahhhh! Oh dio era un brutto sogno. Voglio andare da papà lui mi consola sempre quando faccio degli incubi" 

Cosi la bambina scese dal letto e in punta di piedi uscì frettolsamente dalla stanza per dirigersi verso la camera da letto di suo padre.

  Dopo aver percorso il lungo corridoio si ritrovò in un altra camera e pensando che fosse quella del padre decise di entrare. Ma quando fu all' interno della stanza potè scorgere la figura di Sarah che dormiva. 

Subito Paris si preoccupò: Non sarebbe dovuta entrare nella sua stanza l'avrebbe di certo svegliata.

-Oh no sono entrata nella camera sbagliata. Ma non me la sento di continuare a vagare per il corridioio chissà che ore sono-

La bambina si avvicinò cosi verso il letto: Sarah dormiva cosi beatamente che Paris ebbe l' impressione di osservare una principessa caduta in un sonno profondo.

Cosi dopo essere salita con poca difficoltà sul materasso Paris si mise sotto le coperte e s'addormento.

Sarah dopo pochi minuti si svegliò all' improvviso in preda all' agitazione: Aveva la fronte sudata e il cuore le batteva forte nel petto

" Uff! Di nuovo quel sogno. Non ne posso più. Speriamo che nessuno mi abbia sentita. Oh! Che strano qualcuno è venuto a dormire nel mio letto ma chi sarà?"

E quando scorse la figura di Paris Sarah sorrise: Forse la bambina aveva avuto un brutto sogno e cosi era venuta in camera sua alla ricerca di protezione ed affetto.

" Buona notte, Paris" disse infine Sarah baciando la bambina sulla fronte e in quattro e quattr' otto si riaddormentò.

Il mattino seguente Micheal decise di svegliare i bambini ma quando entrò nella loro camera il letto di Paris era vuoto.

Spaventato il re del pop cominciò a cercarla per tutto il Ranch. Fino a quando si ritrovò nella camera di Sarah: Aprì lentamente la porta e senza fare rumore entrò nella stanza.

Avvicinatosi nel letto vide sua figlia che stringeva il suo peluche di Peter Pan e che dormiva in modo sereno

Poi il suo sguardo lo rivolse verso Sarah: A quella vista il viso di Micheal s'addolcì. 

- Com'è bella. Proprio come la mia piccola Paris-

Fino a quando il sonno della ragazza diventò agitato e in quello stesso istante cominciò ad esclamare

" David no non devi andare resta con me. Ti prego David non usare la macchina ho come l'impressione che succederà qualcosa di brutto. Ti prego resta in casa. Fratellino.... Fratellino.... Fratellino NO!!!!!"

A quel punto Sarah si svegliò di soprassalto: Aveva di nuovo la fronte imperlata di sudore, il cuore le batteva all' impazzata e il respiro le era diventato affannoso.

" Oh no è successo di nuovo. Saranno due anni che questo incubo mi tormenta. Ah la mia testa sento che stà per scoppiare" 

Sarah fece per scostare le coperte quando s'accorse della presenza di qualcuno che la stava fissando.

Appena il suo sguardo lo rivolse verso Micheal la giovane esclamò

" Oh mio dio signor Jackson ma lei cosa ci fa qui?"

" Shh! Cosi sveglierai Paris" le disse Micheal mettendole un dito sulle labbra

" Oh gia è vero" dopodichè il suo sguardo lo rivolse verso la bambina: Aveva uno sguardo cosi sereno mentre stringeva il suo peluche.

" Ma ti senti bene? Sei molto pallida" esclamò Micheal osservandola preoccupato 

" Non si preoccupi sto bene. Ho solo fatto un incubo ed è per questo motivo che devo riprendere fiato" 

" Vedo che Paris ti ha preso in simpatia. Di solito non si comporta cosi con persone che non conosce pensa che quando devo firmare degli autografi lei inizia a tirarmi il braccio"

" Credo che  sia una bambina molto protettiva. Anche io lo ero con mio fratello....." esclamò la giovane con una nota di nostalgia 

Quel pomeriggio Micheal non aveva impegni e cosi decise di passare il suo tempo libero con Paris e Prince.

" Paris perchè non mi avevi detto che avevi fatto un brutto sogno? Mi sono spaventato parecchio quando non ti ho trovato nel tuo letto" le disse Micheal accarezzandole dolcemente i capelli

" Scusami daddy, ma era notte fonda e volevo venire nella tua stanza. Solo che ieri avevo confuso la tua camera da letto con quella di un altro"

" Sei andata da Sarah, non è cosi?" 

" Si. Cosi io mi sono sdraiata vicino a lei e sono riuscita a dormire ma il mattino dopo Sarah-chan aveva il sonno agitato ed aveva iniziato a dire delle strane parole mentre dormiva tipo: Fratellino resta in casa ho come l'impressione che accadrà qualcosa di brutto se esci per strada."

" Si l'ho sentita anche io" esclamò Micheal mentre osservava il suo riflesso all' interno della tazza da thè

- Sarah che cosa mi nascondi?-

" Forse è capitato qualcosa a suo fratello" esclamò Prince mentre si puliva le mani sporche di cioccolata" Quando giochiamo insieme lei è cosi allegra ma ha sempre un velo di tristezza negli occhi"

Cosi mentre Micheal stava suonando il pianoforte in salotto Prince e Paris si divertivano a rincorrersi per tutta la casa.

" Tanto non mi prendi"

" Fratellino aspettami" 

All' improvviso i due bambini dopo un interminabile corsa si ritrovarono all'interno di una stanza: Il letto era stato riordinato, la scrivania era in ordine e tutto era lindo e pulito.

" Oh guarda siamo entrati nella camera di Sarah-chan"

" Ehi ma come fai a sapere che questa e la sua stanza?" esclamò Prince guardandosi attorno

" Non lo senti questo profumo di fiori? Oh guarda c'e un cassetto chissà cosa contiene" domandò Paris avvicinandosi verso la scrivania

" Ehi Paris ma che cosa vuoi fare? Sarah-chan s'arrabbierà non aprire quel cassetto. Non possiamo sbriciare nelle cose degli altri. Vuoi essere sgridata da papà?" 

Ma la bambina non lo ascoltò e decise di aprire il cassetto per soddisfare la sua curiosità. All 'interno c'era un piccolo raccoglitore color lavanda e una scritta a caratteri argentati citava: Album di foto.

Incuriosita Paris lo aprì " Guarda fratellino questa è Sarah-chan da piccola"

" Fammi vedere" esclamò Prince osservando per bene le foto " Oh guardala Sarah-chan sembra una principessa. Com'era carina"

Dopodichè Prince osservò per un attimo la scrivania e notando la cornice argentata esclamò

" Ehi guarda c'è un altra foto qui. Oh ma chi sarà quello che la tiene in braccio?" 

Cosi Paris mise da parte l'album di fotografie e prese in mano la cornice.

 Dopo averla girata Paris  trovò incisa una frase e così cominciò a leggerla 

" Sarah e David al parco. Ma chi è questo David?"

" Non lo so forse possiamo chiederlo a lei"

In quel momento Sarah aveva terminato di ritirare il bucato e stava salendo le scale per tornare nella sua stanza.

Ma quando arrivò a destinazione s'accorse che la porta era semiaperta.

 Cosi decise di entrare per scoprire chi si era intrufolato nella sua camera. Quando fu all' interno della stanza notò la presenza dei bambini. Come mai erano lì?

" Paris? Prince? Ma che cosa ci fate qui? Pensavo foste con vostro padre"

" Ti chiediamo scusa Sarah-chan. Ma dicci chi sarebbe questo David?" esclamarono i bambini incuriositi. 

 La ragazza in quel momento osservò la foto con tristezza e presto calde lacrime le bagnarono il volto

" David era mio fratello, la persona a cui tenevo di più. Ma pultroppo un incidente stradale me lo ha portato via, per sempre" dopodichè la giovane si sedette sul letto in preda allo sconforto

" Dovresti dirlo al nostro papà. Lui si prenderà cura di te" esclamò Paris sedendosi accanto a lei

" No preferisco che lui non lo sappia. Vi prego promettetemi che qualunque cosa accada voi non glielo direte"

" Ma Sarah-chan...."

" No, non posso farlo. Non voglio trascinare anche lui in questa storia. Piuttosto che coinvolgere gli altri preferisco soffrire in solitudine" 

Dopo quella conversazione i due bambini si diressero in sala da pranzo in tempo per la cena.

Micheal era lì ad attenderli: Indossava un abito scuro ed i soliti mocassini. I capelli invece li aveva legati in una coda di cavallo e un dolce sorriso gli illuminava il volto

" Allora bambini che cosa avete fatto oggi? Avete giocato a pallone o forse vi siete rincorsi tutto il giorno?"

Ma i bambini dopo essersi seduti a tavola non emisero una parola e cominciarono a mangiare come se niente fosse

Ad un certo punto però Prince decise di rompere il silenzio cosi rivolse il suo sguardo verso la sorella e parlando a voce bassa disse

" Ehi Paris secondo me glielo dobbiamo dire" 

Ma Paris non era d'accordo di quella decisione avventata e dopo aver terminato il suo pasto scosse la testa

" Non possiamo. Ricordi cosa ha detto Sarah-chan? Le abbiamo promesso che tutti e due avremmo mantenuto il segreto"

" Si ma daddy la può aiutare" insistette Prince ma la sorella scosse di nuovo il capo

" No fratellino non possiamo farlo le abbiamo fatto una promessa ed io la voglio mantenere"

" Come mai state parlando sottovoce? Non è che avete disturbato le domestiche, vero?" esclamò Micheal osservando incuriosito i suoi figli 

" No daddy" rispose Prince" Quando giochiamo siamo tranquilli"

" Eppure il mio istinto di genitore mi dice che voi due mi state nascondendo un segreto. Avanti di che si tratta?"

" Ma daddy non possiamo dirtelo. Glielo abbiamo promesso" 

" Una promessa? Che tipo di promessa? E' una faccenda che riguarda Sarah, non è vero?" 

" No Prince non glielo dire" la supplicò Paris " A Sarah-chan le si spezzerà il cuore"

" Prince avanti dimmelo. Se Sarah ha bisogno d'aiuto io posso aiutarla"

" Davvero l'aiuterai daddy?"

" Perchè non dovrei farlo? Lei c'è stata sempre per me mi è sempre stata vicina in questi ultimi mesi. Ma ora voglio ricambiare il favore. Avanti dimmi che cosa l'affligge"

Cosi alla fine Prince si decise dopodichè cominciò a raccontargli tutto per filo e per segno

" Ecco Sarah-chan soffre per la perdita del fratello. Credo che si chiamasse David. Ma non te lo ha mai detto perchè non voleva coinvolgerti, daddy. Alcune notti spesso la sentiamo piangere e successivamente invoca sempre il suo nome" 

" Oh guarda Prince nel cassetto ho trovato anche questo. Credo che sia il suo diario segreto" esclamò a quel punto Paris mentre si alzò dalla sedia per prendere in mano quello che aveva recuperato quel pomeriggio.

" Lo so daddy che non devo prendere gli oggetti altrui però era questione importante"

Poche ore prima...

Paris era tornato nella camera di Sarah: Lei non c'era e la stanza era come l'avevano lasciata lei e Prince.

Si avvicinò cosi verso la scrivania ed aprì il cassetto: Il diario era lì in bella vista. 

-Perdonami Sarah-chan- 

Cosi la bambina prese in mano il diario e chiuse in modo frettoloso il cassetto. Poi senza fare rumore si avviò verso la porta ed uscì

Micheal prese dalle mani di Paris il diario e ne accarezzò la copertina.

Cosi si alzò di scatto dalla sedia e s'avvicinò verso la finestra: Fuori si poteva intravedere la luna che si nascondeva tra le nuvole.

-Finalmente ho scoperto il suo segreto. Ma non immaginavo minimamente che Sarah soffrisse cosi tanto. Nascondeva la sua sofferenza dietro a quei falsi sorrisi... Oh Sarah...  Perchè non mi hai mai raccontato la verità?-

Quella stessa sera Micheal anche se non doveva farlo iniziò a leggere alcune pagine del diario e il suo cuore iniziò a battergli forte

« Caro diario sono passati molti mesi da quando ti ho ripreso in mano. Sono accadute tante cose. Ho trovato un lavoro a Neverland e tutti sono gentili con me: Il signor Jackson in particolare è un brav' uomo, un padre meraviglioso e un artista unico nel suo genere. I suoi figli sono adorabili e sono sicura che avranno sempre il meglio. Inoltre il signor Jackson è una persona molto generosa sempre pronto ad aiutare i bambini più bisognosi. Non so ma ogni volta che lo guardo il mio cuore batte all' impazzata. Forse mi stò innamorando di lui... No cosa vado a pensare? Lui è una popstar io invece.. Non sono nessuno. Inoltre non voglio che lui sappia della mia sofferenza. A volte quando penso a mio fratello mi verrebbe voglia di suicidarmi. Spero che il signor Jackson non trovi mai questo diario. Cosi non potrà mai sapere quello che provo per lui..... »

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Cap 9 ***


La giornata era giunta al termine e quella fu una notte molto tranquilla: I bambini stavano già dormendo e nel ranch non si udiva nessun rumore.

Cosi dopo aver terminato le sue ultime faccende Sarah si ritirò nella sua stanza.

Nel tempo libero adorava molto cantare ma nessuno l'aveva mai sentita di persona solo i bambini dell' orfanotrofio.

Cosi dopo aver preso un bel respiro si diresse sulla terrazza dove nel cielo brillavano miriadi di stelle.

Alla vista di quello spettacolo meraviglioso cominciò a cantare:

Ovunque tu sarai, ci sarò anch'io

Ovunque tu andrai, verrò anch'io

Ogni giorno sorrido per te, prego per te

Mi addormento pensando a te, apro i miei occhi chiamandoti

Al mio fianco mi proteggi e mi abbracci

Tu sei il mio paradiso

Tu sei l'unica via per me

Voglio solo te

Sono grata di essere al tuo fianco

Sei il mio unico babe

In questo difficile mondo mi hai insegnato ad amare

Sono felice solo con te

Paradiso, paradiso, paradiso, paradiso, paradiso

Se siamo insieme non piangeremo mai, non piangeremo mai

Paradiso, paradiso, paradiso, paradiso, paradiso

Per sempre insieme, non saremo mai soli ( Heaven, Ailee)

" Che bella canzone" esclamò all'improvviso una voce dolce, una voce che Sarah conosceva molto bene

" Oh signor Jackson cosa ci fa lei qui? Pensavo fosse andato a dormire" disse la giovane spaventata: Micheal se ne stava a braccia conserte indossava delle scarpe nere, portava una camicia blu e i pantaloni scuri.

" Non avevo sonno e cosi avevo deciso di fare un giro per la casa. Ma quando sono arrivato davanti alla tua stanza tu stavi cantando e cosi mi sono fermato ad ascoltarti. Hai una voce cosi sublime chi ti ha insegnato a cantare in quel modo?"

La ragazza dopo quel complimento arrossi

" Nessuno. A dir la verità da bambina avevo questo talento. Pensi che ha sette anni mio fratello voleva iscrivermi ad un talent show ma mia madre non era d'accordo perchè poteva essere stressante per me. E così la mia carriera di bambina prodigio terminò così. Però quando ho del tempo libero vado spesso all' orfanotrofio e faccio divertire i bambini. A me piacerebbe adottare uno di loro perchè ci sono tanti bambini che non hanno più una casa e sono orfani da un sacco di tempo"

" Sei una ragazza dal cuore d'oro, sempre pronta ad aiutare gli altri. Ma perchè non mi hai mai parlato dell' incidente?"

" L'incidente? Non so di cosa tu stia parlando" esclamò esterefatta la giovane ma cercando inutilmente di mantenere la calma

" Non fare finta di niente. Mi sto riferendo a tuo fratello, David. Perchè non me ne hai mai parlato?"

A quel punto Sarah si voltò di scatto mentre alcune lacrime iniziarono a bagnarle il viso.

-E cosi lo hai scoperto. Avrei voluto.... Avrei voluto tenerti all' oscuro di tutto ancora per un pò-

" Te lo ha detto Paris non è vero? Avrei dovuto dirtelo sin dall' inizio ma non me la sentivo. Insomma porto questa sofferenza sulle spalle da tanto tempo ormai e piuttosto che coinvolgere le persone che mi stanno intorno ho preferito continuare a soffrire in silenzio"

" Ho letto sopratutto il tuo diario e ho potuto notare quelle frasi colmi di sofferenza.... Sarah hai già sofferto abbastanza. Sicuramente David non vorrebbe vederti in questo stato e nemmeno io voglio vederti soffrire cosi"

In quello stesso istante Micheal si avvicinò cosi verso di lei: Le accarezzò dolcemente il viso con la sua mano delicata dopodichè iniziò a stringerla a sè con le sue braccia esili e forti 

"Micheal ma che fai? Ti prego lasciami andare"

" Hai solo bisogno di essere amata, di nuovo. Ti prego lascia che possa essere io a prendermi cura di te"

La ragazza con le lacrime agli occhi cominciò a singhiozzare e Micheal per consolarla le fece da spalla su cui piangere

" Va tutto bene. Da adesso in poi mi prenderò cura di te. Stai tranquilla le cose andranno per il meglio, vedrai. You are not alone I am here with you Though we're far apart You're always in my heart You are not alone"

Sarah si fece cullare dalle note di quella canzone: Nessuno a parte suo fratello aveva mai provato a dimostrarle tanto affetto nei suoi confronti.

- Non pensavo che Micheal mi volesse bene fino a questo punto-

" Io... Ecco... Lui mi manca cosi tanto. David avrebbe voluto tanto conoscerti eri il suo idolo. Cantava sempre le tue canzoni e quando ero piccola lui mi tirava sempre sù il morale quando ero triste e..."

" Adesso ci sono io. Se avrai bisogno di qualcosa io ci sarò sempre per te. Ma adesso asciugati le lacrime e fammi un sorriso" " Signor Jackson.... Lei è una brava persona e l'ammiro moltissimo"

" Ti prego chiamami Micheal, principessa. MI fai sembrare vecchio chiamandomi signore"

" Le chiedo scusa"

" Non ti devi scusare e poi puoi darmi del tu quando sei con me"

Un altro mese era passato e una nuova giornata era appena cominciata.

I bambini si stavano divertendo a giocare a nascondino mentre Colette e Jennyfer erano impegnate nelle faccende domestiche.

Ad un certo punto però mentre stava lavorando Sarah ricevette una telefonata.

Cosi dopo aver preso l'apparecchio in mano una voce esclamò

" Sarah da quanto tempo come stai? Ho sentito da tua madre che hai trovato un lavoro in California"

Dall' altro capo del telefono Sarah potè udire una voce a lei molto familiare, una voce che non sentiva da tanto tempo

" Zia Rachel?"

" Si sono io mia cara. Ho delle grandi novità per te. Ormai sei una signorina e devi pensare al tuo futuro"

" Novità? Ma di che cosa stai parlando?" esclamò la ragazza confusa

" So che stai attraversando un periodo difficile. Sono passati quasi quattro anni dopo la morte di tuo fratello e dopo tutto questo tempo non sei ancora riuscita a metterti il cuore in pace. Ebbene ho deciso di trovarti un marito che si prenda cura di te"

-Marito? Aspetta ha detto marito?-

Come avrebbe potuto sposarsi in un momento del genere? Certo aveva terminato la scuola non molto tempo fà ed aveva trovato subito un impiego li a Neverland. E poi aveva solo ventitrè anni non era un pò troppo presto per lei?

" Assolutamente no!"

" Come sarebbe a dire no?"

In quel momento il signor Jackson stava camminando lungo il corridoio con al fianco Grace, Macaulay, Prince e Paris e tutti stavano ridendo e scherzando.

" Micheal possiamo invitare Sarah-chan a giocare con noi?"

" Si invitiamola" insistette Macaulay tirandogli la camicia

" D'accordo. Allora perchè non facciamo un gioco?"

" Un gioco? E quale?"

" Chi arriva per ultimo è un salame" dopodichè Micheal lasciò le mani dei bambini e cominciò a correre per tutta la casa

" Ehi ma non vale" 

" Daddy, torna indietro" esclamò Prince mentre iniziò a rincorrere suo padre insieme agli altri amici

Micheal durante la corsa cominciò a ridere: Come si divertiva!

" No non puoi dirmi una cosa simile. Non voglio unirmi in matrimonio proprio adesso e per giunta con un completo sconosciuto. No questo non posso farlo"

" Oh andiamo Sarah non cominciare. Ormai i tuoi genitori si sono messi l' anima in pace e sono andati avanti per la loro strada. Non capisco perchè tu non voglia accettare la realtà: David non c'è più e questa cosa ti ha fatto soffrire moltissimo. Ebbene io desidero darti un futuro migliore"

Dopodichè il tono di voce della donna cambiò in modo repentino

" Ma è vero che sei diventata una sguattera per quel cantante pedofilo?"

Sarah non poteva crederci: Come poteva sua zia chiamarla in quel modo? E per giunta aveva offeso Micheal! No questo non lo poteva accettare

" Io non sono una sguattera! E non ti permetto di chiamarlo così"

" Non posso permettere che mia nipote lavori per un cantante viziato e fissato con le favole"

" Tu non lo conosci è una brava persona e sopratutto lui è un padre meraviglioso. Non ti permetto di parlare cosi di lui" insistette Sarah difendendo Micheal da quelle accuse ma la donna non volle sentir ragioni 

" Ascoltami bene: Tu tornerai a Londra ed incontrerai il figlio del signor Williams, George. Ha ventisette anni e tu lo sposerai"

" Che cosa hai detto? Mi... Mi hai combinato un matrimonio con un emerito sconosciuto? No... Non puoi farmi questo. Io non tornerò a Londra te lo puoi scordare"

" Vedi di tornare a casa signorina o ti verrò a prendere con la forza. E per il lavoro non ti preoccupare dovrai soltanto essere una brava moglie e un ottima madre per i tuoi futuri figli"

Dopo aver riattaccato il telefono Sarah cominciò a piangere: Non voleva abbandonare Neverland. Lei desiderava restare adorava stare con i bambini, adorava stare con Micheal.

Ma che cosa poteva fare?

Quella sera Paris e Prince stavano mangiando insieme a Micheal e con altri bambini nella sala da pranzo: Lui si stava divertendo molto e tutti i bambini erano vivaci e pieni d'energia.

Sarah invece non ebbe il coraggio di uscire dalla sua stanza: Affondava la testa nel cuscino mentre grosse lacrime le scendevano dal viso

- Io non voglio tornare a Londra. A me piace stare qui. E poi io non voglio sposarmi. Come potrei donare il mio cuore ad una persona che neanche conosco? Io non voglio farlo. Come ha potuto mia zia chiamare in quel modo Micheal? Si vede che lei adora guardare la gente dall' alto in basso-

" Ma dov'è Sarah-chan? Come mai non è scesa a mangiare?" esclamò la piccola Grace mentre cominciò a cercarla con lo sguardo per tutta la sala

" Forse si è sentita male"

A quel punto Paris si alzò di scatto dalla sedia ed esclamò " Io vado a chiamarla"

" Vengo con te, Paris"

" Restate seduti. Andrò io" esclamò allora Micheal " Voi restate qui e mangiate tranquilli"

Cosi mentre i bambini continuarono a mangiare il loro pasto il signor Jackson si diresse verso la stanza della giovane

" Sarah sei lì?" così provò ad aprire la porta ma scoprì poco dopo che era chiusa a chiave dall' interno

" Perchè ti sei chiusa dentro? I bambini ti stanno aspettando. Dai vieni a divertirti con noi fallo almeno per me"

Ma all' interno della stanza Sarah non riusciva a smettere di piangere e dopo aver sentito la voce di Micheal esclamò

" Scusami ma non me la sento di uscire. Vorrei stare da sola adesso"

" Ma che cosa è successo? Dai fammi entrare o altrimenti sarei costretto a sfondare la porta" disse Micheal in modo ironico

Cosi la ragazza si alzò dal letto e dopo essere arrivata davanti alla porta girò piano la chiave e fece entrare Micheal.

" Perchè stai piangendo?" chiese preoccupato il re del pop avvicinandosi verso di lei ma Sarah indietreggiava mentre grosse lacrime le rigavano il viso

" Io non voglio tornare a casa mia"

" Per quale motivo devi tornare a casa tua? E' successo qualcosa in ambito familiare?"

" Mia zia vuole vedermi sposata con qualche giovane pieno di soldi. Ma io non ho nessuna intenzione di farlo! Non voglio tornare a Londra! Ti prego fammi restare. Ho perso mio fratello per sempre e non voglio perdere anche te. Perchè tu sei una persona speciale" dopodichè la giovane iniziò a stringere Micheal in un forte abbraccio mentre le lacrime continuavano a scenderle dal viso.

In quel momento Micheal restò colpito da tale rivelazione.

Non avrebbe mai voluto osservare quel viso così triste e pieno di sofferenza.

Cosi per consolarla le accarezzò dolcemente i capelli e con la sua voce dolce e melodiosa cominciò a cantare:

Smile though your heart is aching

Smile, even though it's breaking

When there are clouds in the sky You'll get by...

If you smile With your fear and sorrow

Smile and maybe tomorrow

You'll find that life's still worth while if you'll just...smile

" C'è una cosa che non ti ho mai detto: Desidero aprirti il mio cuore" esclamò Micheal mentre continuava a stringerla a sè

La ragazza a quel punto smise di piangere: Aveva sentito bene?

" Sarah io ti amo"

" Cosa? Ma tu.... allora..." 

" Ti prego lascia che sia io ad avere le chiavi del tuo cuore" e mentre disse quelle parole Micheal la liberò dal suo abbraccio ed iniziò a sbottonarsi la camicia

" Micheal che cosa vuoi fare? No non possiamo farlo ci sono i bambini di là. Ci potrebbero scoprire"

A quel punto il re del pop si fermò all' improvviso: Che cosa sarebbe successo se Paris e Prince lo avessero sorpreso in quel momento?

" Hai ragione. Andiamo in camera mia"

Cosi la prese per mano ed uscirono dalla stanza attraversarono il lungo corridoio e nel modo più silenzioso possibile raggiunsero la camera da letto.

Appena furono le undici di sera nel grande Ranch non si udì più un rumore: I bambini erano andati a letto così come tutto lo staff della servitù.

Dopo aver chiuso a chiave la porta della sua stanza Micheal s'avvicinò verso di lei: Sarah in quel momento aveva uno sguardo cosi innocente che non riusciva a guardarlo in faccia.

" No non posso. Non voglio farlo ho paura"

" Di che cosa hai paura? Io voglio farti stare bene. Hai bisogno di essere amata. Ti prego non dirmi di no. Io non ti farei mai del male, questo lo sai"

E con queste parole Micheal le tolse dolcemente i vestiti facendola rimanere nuda davanti ai suoi occhi.

Per l' imbarazzo Sarah si coprì il seno con le mani: Era la prima volta che rimaneva nuda con un uomo più grande di lei.

" Perchè ti stai coprendo? Non ti devi vergognare sei bellissima"

In quell' istante Micheal iniziò a baciarla dappertutto ma con dolcezza. Sarah si lasciò travolgere dalla passione, una passione che non aveva mai provato in tutta la sua vita.

Ad un certo punto però....

" Ma non ti sei ancora spogliato. Lascia che ti aiuti" le disse poi dolcemente Sarah mentre iniziò a sbottonargli la camicia ma Micheal la fermò

" No ti prego non mi guardare"

" Perchè? Hai per caso delle cicatrici?"

" C'è una cosa che non ti ho detto: Io soffro di vitiligine. Ma non voglio che tu mi veda non voglio che tu ne rimanga traumatizzata"

La ragazza però gli strinse le mani e con una dolcezza infinità gli rispose " Ti supplico Micheal lascia che io possa vederti. Per favore"

Micheal alla fine cedette: Che cosa non avrebbe fatto per quel viso cosi dolce?

Cosi dopo essersi spogliato dai suoi indumenti Micheal rivolse il suo sguardo verso la giovane: Sarah lo stava fissando intensamente ma non emetteva una parola

" Ti prego non mi guardare. Sono orribile" esclamò Micheal coprendosi il volto con le mani

Ma Sarah gli fece un dolce sorriso e disse " Tutti gli esseri umani hanno qualche difetto. Ma l'importante è essere se stessi, non sei d'accordo anche tu?"

Micheal ne fu sorpreso: Lei non si vergognava della sua malattia anzi voleva tirargli sù il morale.

" Oh Sarah... Sigh! Sigh! Tu sei sempre cosi gentile con me. Per me tu sei un raggio di luce in un oceano d'oscurità"

Mentre la ragazza gli accarezzò i capelli scuri Micheal chiuse gli occhi assaporando il silenzio. " Se avrai un problema puoi venire da me, in qualsiasi momento. Io voglio starti vicino il più possibile perchè io... ti voglio bene Micheal"

" Oh Sarah! Tu mi vuoi bene anche se soffro di vitiligine?" esclamò Micheal alzando poi lo sguardo su di lei

La ragazza annuì con la testa " Non m'importa di quello che la gente dice sul tuo conto. Tu per me sei un uomo meraviglioso. Paris e Prince ti vogliono molto bene. Ed anch'io te ne voglio"

" Sarah... Dove ti eri nascosta per tutto questo tempo?"

Dopodichè fece sdraiare sul letto la giovane mentre lui si mise sopra di lei. Cominciò ad accarezzarle la pelle cosi morbida e vellutata per poi baciare le labbra morbide e rosee.

" No Micheal aspetta non possiamo farlo. Forse sarebbe meglio lasciar perdere" esclamò Sarah staccandosi improvvisamente da lui.

Stava per scendere dal letto quando Micheal iniziò a stringerla a sè in modo che lei non avesse la possibilità di scappare dopodichè le sussurrò

" Non devi avere paura. Io voglio farti stare bene. Lascia che te lo dimostri"

D' altro canto Micheal non avrebbe voluto farle del male cosi per tranquillizzarla la fece distendere di nuovo sul letto ed iniziò a lasciarle dei baci bollenti sul collo mentre con le mani le accarezzava dolcemente ogni centimentro del suo corpo.

Dopo un attimo di esitazione Micheal entrò dentro di lei: Sarah in quel momento provava nello stesso tempo dolore e un piacere immenso ma si sentiva perennemente in imbarazzo.

" Non sentirti in imbarazzo, princess. Va tutto bene lasciati andare, lascia che l'amore ti sfiori. Niente pregiudizi, niente regole soltanto noi" esclamò dolcemente il re del pop nell' orecchio della giovane

Dopo aver sentito quelle parole Sarah chiuse dolcemente gli occhi e si lasciò travolgere dalla passione.

-E questo l'amore dunque? E cosi che ci si sente?-

Dopo aver fatto l'amore per la prima volta Sarah si era stretta a Micheal in un caldo abbraccio: Con lui al suo fianco Sarah si sentiva di nuovo felice.

" Quando sono con te mi sento al sicuro. Mi sento di nuovo amata. Ma guardiamo in faccia la realtà prima o poi dovrò tornare a Londra e vivere il resto della mia vita con un ragazzo che neanche amo. La disperazione sarà l'unica cosa che conterà per me"

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Cap 10 ***


A quel punto il volto di Michael divenne pensieroso: Non avrebbe voluto che Sarah soffrisse ancora.

 Ad un tratto però cambiò tutto: Un flebile pensiero gli balenò nella testa. Per la felicità della giovane avrebbe fatto qualunque cosa.

  " E se per caso avessi la possibilità di restare insieme a me?"

" Restare con te? Vorresti che tu ed io.... Si insomma.... Tu vorresti... Sposarmi? "

" Perchè? Non lo desideri anche tu? Insomma Paris e Prince hanno bisogno anche di una madre. E dopo il divorzio da Debbie non sono mai riuscito a trovare una donna che potesse amare i miei figli cosi come li amo io. Ma un giorno tutto è cambiato. Quando ci siamo conosciuti avevo visto qualcosa in te, qualcosa di speciale. E mi hai fatto capire che tu saresti un ottima madre per Prince e Paris" 

" Una madre? Ma io non ne sarei capace. Insomma io li amo i bambini ma essere un genitore è un compito troppo difficile per me"

" Ehi andrà bene vedrai. Affronteremo tutto questo insieme. Non posso permetterti di vivere una vita che non vuoi da sola. Ti avevo promesso che qualunque cosa fosse successa sarei stato sempre al tuo fianco ed io mantengo sempre la mia parola"

Il giorno successivo Sarah non ebbe il coraggio di rivolgere la parola a Michael.

Ma che cosa le era saltato in mente?

Era andata a letto con un uomo più grande di lei aveva persino dei figli e Michael non era un uomo normale era il re del pop. 

Come si sentiva stupida!

- E' stato solo un momento di debolezza. Non so cosa mi sia preso. Forse sarà meglio chiudere con questa storia-

Quel pomeriggio infatti mentre i bambini stavano disegnando in salotto Micheal si diresse in cucina dove Sarah stava pulendo il piano cottura.

La ragazza però evitò il suo sguardo e continuò a lavorare come se niente fosse

" Mi hai evitato per tutta la giornata. Perchè?"  

" Ho riflettuto e sono giunta alla conclusione che tra di noi.... non può funzionare"

" Che cosa?  Perchè no?"

Fu in quel momento che Sarah decise di voltarsi ed incrociare il suo sguardo: 

Come era bello pensava. Ma.... Infondo lei era venuta al Ranch solo per lavorare non poteva di certo avere una storia con il suo capo.

" Perchè ho paura di perdere altre persone a cui voglio bene. Io voglio bene a Paris, a Prince e anche a te. Ma che cosa potrebbe accadere se i paparazzi scoprissero che tu hai una relazione con una domestica?"

" Non lo scoprirà nessuno. Io ti proteggerò. Non c'è nulla che non farei per te" dopodichè le prese una mano e cominciò ad accarezzarla dolcemente

" Sei un uomo troppo buono. Non merito tante attenzioni dico davvero"

" Daddy, posso avere del succo di frutta per favore? Sto morendo di sete" esclamò all' improvviso la piccola Paris interrompendo la loro discussione

" Anche io anche io"

" D'accordo. Qualunque cosa per i miei angeli" 

Pochi minuti dopo che i bambini ebbero avuto il loro succo di frutta Micheal ritornò in cucina. 

" Perchè non vieni da me stanotte" le disse dolcemente Micheal mentre iniziò ad accarezzarle i capelli

" Tu sei pazzo! No non possiamo farlo è sbagliato" esclamò Sarah imbarazzata dopodichè iniziò a pulire i piatti con la spugna e il sapone che si trovavano vicino al lavabo
" Che cosa c'è di male? Noi ci amiamo. Certo non siamo sposati ma stiamo comunque insieme"

Ma la giovane continuò imperterrita il suo lavoro non badando più alle sue parole. 

D'un tratto però Micheal esclamò

" E fu cosi che il re s'innamorò della principessa" 

A quelle parole Sarah si bloccò di colpo: Il cuore cominciò a batterle all' impazzata e il suo viso era diventato rosso per l'imbarazzo 

- Oh Micheal ma che cosa stai dicendo? Non sei più tu. Ormai non ho scelta e fuggire non servirà a niente. Dovrò tornare a Londra e diventare la moglie di un ragazzo che non ho mai incontrato. Uhm! Avrei desiderato restare qui invece.... Insieme a te-

" Hai intenzione di accettare il matrimonio?" esclamò all' improvviso Micheal facendola tornare alla realtà 

" Non ho altra scelta"

" Tutti abbiamo il diritto di scegliere"

" Mi dispiace, mi dispiace tanto" 

A quel punto con le lacrime agli occhi Sarah abbandonò la cucina salì velocemente le scale e raggiunse in poco tempo la sua stanza: Quanto odiava sua zia. 

Le aveva distrutto la sua felicità, le sue speranze e i suoi sogni. 

Ed ora Sarah avrebbe vissuto la sua vita insieme ad un ragazzo che neanche amava e che non conosceva mentre provava dei forti sentimenti verso Micheal

 - Oh David che cosa posso fare? Io lo amo cosi tanto che potrei perfino uccidermi. Non voglio stare lontana da lui ma dovrò farlo. Non ho altra scelta. Ormai è deciso  tornerò a Londra e mi sposerò. Mi dispiace soltanto che non potrò più stare con Paris e Prince. Per me loro erano come.... come...-

Quella sera dopo aver consumato la cena Micheal fece una partita a scacchi con Prince mentre Paris era seduta sul divano immersa nella lettura di qualche libro di favole. 

Sarah invece era rimasta nella sua stanza a piangere in silenzio. Non avrebbe mai voluto andare via da Neverland adorava passare le giornate con i bambini e con Micheal.

Tre ore dopo....

" Sarah-chan perchè piangi?" esclamò all' improvviso Paris facendo irruzione nella sua stanza: Teneva in mano il libro della fiaba della Bella Addormentata e il suo viso era dolce e solare tipico per una bambina della sua età.

" Paris ma cosa fai qui? Pensavo fossi in salotto a leggere" 

" Perchè sei cosi triste? Stai pensando a David?"

" No. Io..... Io non voglio andarmene via, non voglio abbandonare questo posto. Io vorrei tanto restare ma mia zia potrebbe persino venirmi a prendere con la forza. Non ho altra scelta se non quella di sposarmi e vivere una vita colma di disperazione"

A quel punto Paris le si avvicinò e le accarezzò il viso con una piccola mano morbida e piena d'affetto

" Ma tu sei innamorata di papà,vero? Te lo si legge negli occhi. Allora perchè non lo sposi? Cosi il problema è risolto e non dovrai più partire"

Dopo quella affermazione Sarah ne rimase sorpresa: Diventare la moglie del re del pop.

 Certo se lo avesse sposato avrebbe avuto una vita migliore e sarebbe diventata la matrigna di Paris e Prince anche se i due bambini la consideravano una seconda mamma.

" Vorrei tanto che questo desiderio possa avverarsi.  Ma... Come farò con mia zia? Lei non vuole che io stia con Micheal. Ho cercato di convincerla che lui è brava persona ma non ha voluto ascoltarmi. Promettimi che non dirai nulla di tutto ciò a tuo padre, ok?"

" Con questo vuoi dire che te ne andrai?" 

" Non ho altra scelta. E' la cosa giusta da fare. Però sappi che ovunque io sia vi vorrò sempre bene" 

Cosi la ragazza s'avvicinò verso la bambina e le lasciò un bacio in fronte

" Vi voglio bene. Abbraccia tuo fratello e tuo padre da parte mia"

" Sarah-chan non andare" esclamò Paris con le lacrime agli occhi " Io non voglio che tu te ne vada. Ti prego resta qui"

" Mi dispiace Paris, credimi. Io non vorrei andarmene ma devo farlo. Non voglio mettere nei guai tuo padre. I giornalisti sono come zanzare gli vogliono succhiare il sangue fino a quando non sarà un involucro vuoto. Farebbero di tutto pur di rovinargli la vita, la carriera ed io non posso permetterlo. Cosa accadrebbe se i giornali scoprissero che Micheal Jackson ha una relazione segreta con una sua dipendente? Uff! Sarebbe meglio se io uscissi dalla sua vita. Anche se io lo amo devo lasciarlo andare" 

Dopodichè la ragazza osservò la piccola Paris che piangeva:Non avrebbe voluto vederla in quelle condizioni..... 

Il giorno della partenza era sfortunatamente arrivato. 

Sarah si osservò allo specchio per l'ultima volta: Anche se non sarebbe più tornata a Neverland aveva vissuto comunque dei momenti meravigliosi che non avrebbe mai dimenticato.

Cosi prese in mano le sue valigie ed abbandonò la camera da letto: Ormai aveva preso una decisione. 

 Dopo essere scesa dalle scale vide che la signora Middelton era davanti all' ingresso che l'aspettava.

In quello stesso istante la donna le venne incontro con uno sguardo confuso. In quei giorni la governante aveva scoperto che Sarah provava qualcosa per il signor Jackson ma non aveva detto niente al riguardo.

Infondo l'amore non aveva età, giusto?

" E proprio sicura di voler partire? Crede che in questo modo potrà avere una vita migliore?"

" No ma non ho altra scelta. Ma non voglio che il signor Jackson sappia della mia decisione. Potrebbe fermarmi. Addio signora Middelton. Mi saluti anche Jennyfer e Colette visto che non le rivedrò più"

Dopo aver abbandonato il Ranch la ragazza si diresse verso l' aereoporto senza voltarsi indietro per paura che il suo cuore si spezzasse.

 In quel momento Janet, la sorella di Micheal, era appena arrivata in California. 

E anche se il viaggio in aereo era stato piacevole Janet era molto impaziente di rivedere suo fratello e i suoi nipoti che non vedeva da tanto tempo...

" Signora Jackson le ho preparato la macchina. Saremo a Neverland tra pochi minuti" esclamò il tassista mentre si tolse il cappello in segno di cortesia

" Grazie mille. Non vedo l'ora di riabbracciare mio fratello"

All' improvviso Janet scorse la figura di una ragazza dai capelli scuri: Non sapeva il perchè ma quello sguardo le era familiare

" Quella ragazza... Ma io l'ho già vista da qualche parte. Ah si ora ricordo lei era la nuova domestica. Quando sono venuta a trovare mio fratello due mesi fa mi aveva servito della limonata. Per quale motivo si trova  qui all' aereoporto?"

La ragazza a quel punto intravide una donna sui cinquant'anni e vestita in modo elegante.

Janet riuscì a sentire la loro discussione anche se era a poca distanza da loro e vide che il volto della ragazza era spento, infelice

" Ah! Ecco la mia adorata nipote"

" Ne è passato di tempo.... Zia Rachel" 

" Ho già organizzato i preparativi: Sarà una cerimonia semplice con qualche ospite. Quando saremo arrivate a Londra dobbiamo andare in quel negozio di cui ti ho parlato per scegliere il tuo abito da sposa. Eddai tesoro tra pochi giorni ci sarà il tuo matrimonio dovresti essere felice. Non vedo l'ora di avere dei nipotini oh sono cosi eccitata"

Sarah però non disse una parola: La sua vita si stava dirigendo verso l'autodistruzione e questo lo sapeva bene. 

Se solo David fosse stato ancora al suo fianco forse avrebbe potuto impedire quella orribile situazione.

Ma pultroppo questo non era possibile: Suo fratello non era più in vita e lei era rimasta sola.

Il suo unico pensiero era Micheal: Di certo non l'avrebbe perdonata visto che era partita come se niente fosse e Paris e Prince.... quei bambini cosi adorabili e innocenti.

Sarebbero stati una famiglia perfetta: Certo lei era soltanto una ragazza londinese come tante ma era buona e gentile, aiutando sempre gli altri e senza stancarsi mai.

Erano già le 17.30 quando Sarah aveva rimesso piede a Londra: La città dove ha vissuto la sua adolescenza e dove perse la vita David. 

Prima di tornare a casa si diresse verso il cimitero. Non visitava la sua lapide da cosi tanto tempo ormai per via del dolore di quella perdita passata.

Cosi dopo aver messo dei tulipani rossi sulla fredda pietra esclamò

" Ciao fratellino..." 

Intanto a Neverland....

" Fratellino Sarah-chan è partita lo sai?" esclamò Paris mentre iniziò a disegnare con dei pastelli colorati

" Si. Sarà già arrivata a Londra ormai. Sicuramente starà piangendo da qualche parte, da sola... "

" Secondo te daddy s' arrabbierà con noi? Insomma lui non sa nulla di tutto ciò"

In quel momento Micheal fece il suo ingresso in salotto con un super-soaker in mano: Non vedeva l'ora di passare una bella giornata all' aria aperta.

" Paris, Prince venite andiamo in giardino. Oggi è una bellissima giornata e i super-soaker sono pronti ad essere utilizzati. Tra poco verrà anche zia Janet. E lei non vede l'ora di riabbracciarvi"

Dopodichè il re del pop si guardò attorno: Come mai Sarah non era con loro? 

In effetti era tutto il giorno che non l'aveva vista.

Forse stava aiutando Colette e Jennyfer in cucina ma non ne era cosi convinto. 

" Io preferisco stare qui a disegnare" esclamò Paris mentre continuò a colorare il suo disegno 

" Anche io. Scusaci daddy"

" Non importa. L' importante è che restiate qui e non andate in giro per il ranch da soli. Vi potreste perdere. Ah proposito avete visto Sarah? Non la vedo da stamattina. Non è che sapete dove sia andata?"

" No" esclamarono all' unisono i due bambini

" Paris, Prince sapete bene che non mi piacciono le bugie. Sono vostro padre vi conosco bene. Dov'è Sarah?"

A quel punto Paris si rattristò: Certo non voleva piangere davanti a suo padre si era ripromessa che non lo avrebbe fatto ma proprio non ci riusciva.

" Sarah-chan è tornata a Londra. Sua zia le ha combinato un matrimonio con un ragazzo più grande di lei. E' stata costretta a tornare a casa perchè altrimenti sua zia sarebbe venuta a prenderla con la forza. Non te lo ha detto perchè era sicura che tu, daddy, l'avresti fermata. Lei non voleva partire perchè prova dei forti sentimenti per te"

Micheal a quel punto ne restò colpito da tale rivelazione e si sedette sul divano in preda allo sconforto. Anche se Sarah era innamorata di lui era stata costretta ad andarsene per sposare qualcun' altro, qualcuno che non amava.

- Se solo fossi riuscito a fermarla.....-

In quel momento Janet fece il suo ingresso nella villa: Portava degli occhiali da sole ed indossava un vestito azzurro a pois neri

" Ciao fratellino. Scusami se sono arrivata in ritardo. Nostro fratello Marlon ha voluto che lo aiutassi nel riordinare la sua casa. Ma finalmente sono riuscita a venirti a trovare... Micheal che cos'hai? Non sei felice di rivedermi?"

Ma Micheal non le rispose. Aveva il morale a terra e non riusciva a smettere di piangere.

Intanto a Londra....

Sarah e sua zia erano all' interno di un outlet per scegliere l'abito da sposa che la giovane avrebbe indossato per la cerimonia.

C'è ne erano tantissimi: con i merletti, con il pizzo etc....

In quel momento sua zia le aveva consigliato di provarne più di uno di quegli abiti meravigliosi e la giovane di malavoglia inziò a provarli uno dopo l'altro. 

Fino a quando Rachel riuscì a trovare il vestito giusto per la nipote. 

Dopo aver visto Sarah vestita con l' abito bianco la donna se ne rallegrò: E perchè non doveva esserlo? 

" Oh sei bellissima. Sono sicura che George rimarrà incantato dalla tua bellezza"

La ragazza si osservò allo specchio: L'unica cosa che non andava bene era proprio lei. 

Certo il vestito le stava una meraviglia ma avrebbe preferito indossarlo per Micheal e non per quel ragazzo mai incontrato prima.

Ad un certo punto il telefono che la donna aveva tenuto nella borsa iniziò a squillare

" Oh scusami il telefono. Pronto? Oh salve signor Smith, come stà? Come? Avete già terminato i preparativi? Ma è fantastico. Oh in questo momento sono con mia nipote le ho scelto un abito da sposa meraviglioso. Ora dovremmo andare dal fioraio per scegliere i fiori per il bouquet. Che cosa? Lo ha già fatto sua moglie? Oh che pensiero carino. Ma si certo le piaceranno di sicuro anzi veniamo subito a prenderli. La saluto ci vediamo più tardi"

Dopo aver spento il cellulare la donna prese le mani della nipote e le disse

" Ora vado a pagare il vestito e dopo andremo a casa del signor Smith per prendere il bouquet che sua moglie ha preparato per te. Cosi potrai conoscere il tuo futuro sposo"

Cosi dopo aver pagato il vestito le due uscirono dall' outlet e con la macchina si diressero verso la casa dei futuri suoceri. 

Durante il viaggio in macchina Sarah non emise una parola. Fino a quando alla radio trasmisero una canzone di Micheal: The lady in my life.

Per cui ascolta il mio cuore
Sdraiati vicino a me
Lascia che ti doni i miei sogni
Posso farti sentire così bene
E piccola con gli anni
Ti amerò ogni giorno sempre di più
Per cui ti prometto stanotte
Che sarai sempre la donna della mia vita 

Dopo quella strofa gli occhi della giovane si riempirono di lacrime. 

Michael aveva dedicato quella canzone per lei e soltanto per lei. Aveva capito che lui l'amava ancora e lo trasmetteva attraverso quella canzone.

" Ah ma che razza di brano è mai questo? Io preferisco ascoltare qualcuno che ha più talento come Prince o i Queen. Ma come diavolo fanno quelle fans ad amare quel cantante da quattro soldi? Ma non parliamo di cose inutili sono sicura che dopo qualche anno tutti lo dimenticheranno, vedrai. Oh guarda siamo arrivati"

La donna parcheggiò l'auto in un luogo di sosta vicino ad una villa. Il giardino era ben curato e un profumo di fiori aleggiava nell' aria.

Dopo essere entrate dall' ingresso principale si diressero verso il salotto in stile eclettico. 

Seduta su un comodo sofà c'era la proprietaria della casa. Aveva più o meno una quarantina  d'anni era vestita con un abito color rosa antico e che in quel momento stava sorseggiando una tazza di thè

" Rachel come sono felice che tu sia venuta. Oh vedo che hai portato anche tua nipote con te"

" Come stà signora Smith e da due settimane che non ci siamo più incontrate"

" Ti prego chiamami Helena. Siamo amiche,no? Non c'è bisogno di tutta questa formalità. Ma sedetevi ora il thè è pronto"

Cosi dopo essersi sedute nel comodo divano la donna versò ad entrambe il thè nelle bianche tazze di porcellana accompagnate poi da una fetta di cheesecake.

" Prego servitevi pure. Spero che il thè che ho preparato per voi sia di vostro gradimento. George George vieni caro la tua futura sposa è arrivata"

In quel momento un ragazzo fece irruzione nel salotto: Aveva i capelli biondi, gli occhi azzurri ed indossava una camicia bianca e pantaloni scuri.

" George... Ti presento la tua futura sposa Sarah Stone. Sarah questo e mio figlio George"

" Sono felice che tu sia qui.... Sarah" esclamò il ragazzo mentre le prese la mano per poi baciarle il dorso.

Sarah però rimase in silenzio:In quel momento la sua mente era da un altra parte più precisamente stava pensando a Neverland, a Prince e a Paris ma sopratutto stava pensando a Micheal.

Quanto avrebbe voluto abbandonare tutto e tutti per tornare da lui......

" Ho saputo che avete trovato l'abito per la cerimonia è esatto?" 

" Si infatti. Vedrai che a George gli piacerà di sicuro. A proposito quando è stata fissata la data per le nozze?"

" Uhm... io avrei scelto la prossima settimana. Sempre che a voi vada bene"

" Sono d'accordo. Prima è meglio è. Non lo pensi anche tu tesoro?" 

" Si... Credo che sia una buona idea... Mamma" 

" Oh a proposito del bouquet mio marito mi ha avvisato dicendomi che lo ritirerà lui al negozio questo pomeriggio.  Vedrai a tua nipote le piacerà moltissimo"

" Meno male. Avremmo dovuto ritirarlo prima ma sai ero indecisa per il vestito che avrebbe dovuto indossare. Ma non ti dirò i dettagli lo vedrete tutti durante la cerimonia"

 " Sai Rachel mio figlio vuole organizzare subito il viaggio di nozze. Gli piacerebbe tanto visitare Parigi, la città degli innamorati. Tua nipote è d'accordo, vero?" dopodichè i tre rivolsero lo sguardo verso la ragazza. 

Ma Sarah era rimasta in silenzio. Se ne stava immobile fissando il vuoto come una bambola priva di vita.

" Credo che per lei Parigi sia perfetta" esclamò a quel punto Rachel rispondendo per la nipote dopodichè le bisbigliò

" Ma che cosa ti prende? E da quando sei tornata a Londra che ti comporti in modo strano. Uhm.. avrei preferito che tu non accettassi quell' offerta di lavoro in California. Glielo avevo detto a tua madre ma lei non mi ha voluto ascoltare. Bhè sono sicura che dopo il matrimonio diventerai un ottima casalinga e una brava madre"

A quelle parole Sarah si alzò di scatto dal divano e si diresse fuori in giardino. Il suo cuore era in mille pezzi e non si sarebbe aggiustato facilmente.

-Micheal dove sei? Ti prego portami via con te voglio... rivederti, voglio passare il resto della mia vita con te-

Nel frattempo al Murray Orphanage.....

Tutti i bambini stavano giocando come al solito mentre la signora Murray era impegnata nel suo lavoro.

In quei mesi Micheal aveva dato all'istituto dei soldi in beneficenza per farsi che i bambini potessero avere una vita migliore.

 Daltro canto tutti i bambini potevano andare a Neverland ogni volta che volevano e non si annoiavano mai.

Micheal li faceva giocare nelle varie attrazzioni del parco ma altre volte  facevano molti giochi come giocare a nascondino, un due tre stella e fare i gavettoni con i palloncini.

Ad un certo punto però....

" Ehi e solo una mia impressione o Sarah-chan non è più venuta a trovarci?" 

" E vero. Ma che cosa le sarà successo?" 

" Ma come non lo sapete? Sarah-chan è tornata a Londra. Ho sentito che si deve sposare" 

A quella notizia tutti i bambini ne rimasero sconvolti: Se si fosse sposata allora Sarah non avrebbe potuto più tornare da loro e avrebbe vissuto la sua vita come una normale casalinga.

 " Ah magari ci fosse un modo per impedire le nozze" esclamò pensierosa Grace

Ma loro erano solo dei bambini che cosa potevano fare?

A Neverland intanto Paris e Prince non riuscivano a stare tranquilli. Erano cosi preoccupati per Sarah che non pensavano ad nient' altro

La loro zia Janet era rimasta ad occuparsi di loro visto che Micheal non usciva più dalla sua stanza da due giorni: Aveva il morale a terra e l'unica cosa che avrebbe voluto era che Sarah fosse rimasta con lui.

" Fratellino... Fratellino dai per favore esci da lì. Sono ormai due ore che sei rintanato li dentro" esclamò Janet picchiettando sulla porta in modo preoccupato ma nella stanza non si udiva alcun rumore.

Alla fine però Janet decise di rinunciare e si allontanò dal corridoio con lo sguardo colmo di preoccupazione

" Secondo te quando verrà celebrato il matrimonio?"

" Non lo so. Ma poi come faccio a saperlo?" esclamò Paris mentre si osservò allo specchio " Daddy mi preoccupa non sorride più da quando Sarah-chan è partita. Ed anche io sono triste. L'unica persona che Sarah dovrà sposare è il mio daddy"

" Ehi sorellina ma dove vai aspettami"

A quel punto Paris si diresse verso la camera di suo padre con al seguito Prince: Non voleva lasciarlo da solo in un momento del genere.

Dopo essere arrivata davanti alla camera da letto cominciò a dare dei piccoli colpi sulla porta 

" Ti prego Daddy fammi entrare. Sono io la tua piccola Paris"

Non erano passati pochi secondi che la porta s'aprì e i due bambini riuscirono ad entrare.

Paris fu la prima ad avvicinarsi: Michael era seduto su una sedia ed aveva lo sguardo triste e spento.

" Daddy..."

Michael rivolse lo sguardo verso i suoi figli che lo osservavano preoccupati 

" Daddy dimmi una cosa: Cosa provi per Sarah-chan?"

" Io... l'amo, l'amo moltissimo. Ma non la rivedrò mai più. Lei è tornata a Londra per sposarsi e sono sicuro che Sarah avrebbe voluto restare qui, con me. Ed anche io lo volevo"

A quel punto Paris si fece coraggio gli strinse le mani e con un pò di forza di volontà esclamò

" Daddy tu non vuoi che Sarah-chan soffra, non è cosi? Allora se l'ami davvero valla a riprendere"

A quelle parole il viso di Michael riacquistò la sua vitalità: Per la felicità di Sarah avrebbe fatto qualunque cosa.

Poi osservò teneramente il volto della figlia ed esclamò

" Grazie Paris se non ci fossi tu non so cosa farei"

" Daddy presto dobbiamo andare a Londra" esclamò a quel punto Prince tirandogli la camicia

" Ma certo. Ma un momento: Non posso permettere che voi restiate qui da soli. Janet resterà qui e si prenderà cura  di voi in mia assenza"

" Ma noi vogliamo venire con te, daddy. Anche noi vogliamo salvare Sarah-chan" 

" Ma sarà un viaggio molto lungo. Non posso permettere che voi corriate dei rischi per colpa mia. Voi resterete qui. Io tornerò con Sarah, promesso"

Cosi dopo essere uscito dalla sua stanza Paris iniziò a fantasticare: Suo padre in quel momento sembrava un giovane re che avrebbe salvato una principessa da un destino infelice.

E lei sapeva chi era la principessa in questione

" Paris? Sorellina ma che fai stai di nuovo fantasticando?" esclamò Prince mentre cercava di attirare la sua attenzione " Oh a quanto pare si"

Londra ore 20.30

 Sarah e sua zia erano state ospitate per qualche giorno nella casa della futura suocera Eleonore Smith.

 Dopo aver terminato la cena la ragazza si ritirò nella camera da letto preparata appositamente per lei. Si avvicinò verso la valigia e ne tirò fuori un piccolo ipod blu. 

Iniziò ad ascoltare una playlist che il fratello aveva fatto per lei prima della sua morte.

Tutte le canzoni appartenevano a Micheal e la sua voce cosi dolce e delicata le riempiva il cuore di gioia.

Non c'era giorno che non pensava a lui e visto che non poteva più incontrarlo lo sentiva attraverso la  sua musica.

Ricordò con piacere la canzone che lui aveva dedicato per lei: Non avrebbe mai pensato che Micheal l'amasse cosi tanto, ne era rimasta... sorpresa ma felice.

La settimana sfortunatamente passò in fretta e il giorno del matrimonio arrivò: In tutta la villa non c'era nessuno che non ne fosse entusiasta.

Tutti tranne Sarah.

Quella mattina dopo essersi svegliata  la ragazza se ne restò immobile sul letto ad osservare il paesaggio fuori dalla finestra con lo sguardo perso nel vuoto.

" Sarah, Sarah che cosa ci fai li seduta a non far niente?" 

Fu cosi che Sarah si voltò: Sulla soglia della stanza c'era sua zia e dal suo sguardo poteva comprendere che fosse felice

" Devi indossare il tuo abito da sposa. Oggi è il tuo matrimonio. Devi fare una bella figura quando ti vedranno tutti su coraggio il tempo vola"

La giovane si alzò di malavoglia dal letto ed iniziò a cambiarsi vicino alla toeletta. 

Non riusciva a smettere di piangere mentre si sistemò infine il velo sopra al viso.

Quanto avrebbe voluto che David fosse lì a consolarla!

-David.... Ti prego se puoi ferma tutto questo-

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Cap 11 ***


In pochi minuti la chiesa fu gremita di gente: C'erano anche i parenti dello sposo che avevano preso posto per la cerimonia.

George era davanti all'altare e si stava sistemando il suo papillon mentre tutti gli ospiti erano in trepidazione in attesa che la sposa facesse la sua comparsa.

Sarah si osservò per l'ultima volta allo specchio prima di abbandonare la stanza e con le lacrime agli occhi disse

" Addio per sempre..... Micheal"

Dopo essere uscita dalla villa la ragazza si diresse all'interno nella macchina che l'avrebbe portata in chiesa.

Il viaggio in auto non durò a lungo e arrivata a destinazione la giovane uscì dal veicolo e raggiunse l' entrata della chiesa con sua zia e la futura cognata che erano una di fronte all'altra.

" Eccoci siamo arrivate. Finalmente ci siamo"

A quel punto tutti gli ospiti s'alzarono per osservare l'ingresso che la sposa avrebbe fatto in quel momento.

Sarah aveva tra le mani un bouquet colmo di orchidee e teneva lo sguardo basso mentre si dirigeva verso l'altare.

La ragazza non riusciva a smettere di piangere e tutti gli invitati pensarono che quelle fossero lacrime di gioia.

Giunta dinnanzi all'altare la giovane rimase in silenzio mentre lo sposo continuava ad ammirare la sua esile figura

" Sei bellissima" le sussurrò in un orecchio George mentre le fece un sorriso ma Sarah non badò alle sue parole e se ne restò in silenzio

" Fratelli e sorelle. Siamo qui riuniti per unire quest'uomo e questa donna in matrimonio. Se qualcuno ha un valido motivo per impedire quest' unione parli adesso o taccia per sempre"

Nella chiesa nessuno parlava e non si udiva alcun rumore cosicchè la cerimonia potesse continuare senza incidenti

- Adesso potete scambiarvi i reciproci giuramenti

" Io prendo te, Sarah Stone, come mia legittima sposa, per amarti e onorarti nel sacro vincolo del matrimonio finché morte non ci separi"

" Signorina Stone?"

Tutti gli invitati si voltarono verso di lei: Purtroppo era troppo tardi per tornare indietro e il suo destino era segnato ormai.

Ogni minuto che passava sentiva che i suoi sogni si erano a poco a poco distrutti cosi come le sue speranze di rivedere Micheal.

Alla fine Sarah non sapendo più che fare iniziò a pronunciare il giuramento che l'avrebbe unita a quel ragazzo che neanche amava

" Io prendo te, George.... George Smith, come mio legittimo sposo, per amarti e onorarti nel sacro vincolo del matrimonio finché...."

Ad un certo punto però le porte della chiesa si spalancarono e una figura maschile apparve sulla soglia.

Portava dei mocassini neri, indossava una maglia rossa, pantaloni scuri, i capelli invece li ricadevano sulle spalle ma il viso era scoperto.

" Fermi! Io mi oppongo"

" Michael sei proprio tu"

La ragazza fece cadere a terra il mazzo di fiori dopodichè iniziò a correre verso di lui davanti ad una folla confusa e sbalordita.

Arrivata dinnanzi verso Micheal quest'ultimo la prese tra le braccia e la sollevò da terra: Finalmente aveva rivisto il suo sorriso.

" Sapevo che saresti arrivato. Sai quanto tempo ti ho aspettato? Sono quasi impazzita"

" Non ti potevi sposare senza di me"

" Ma tu non me lo hai mai chiesto" esclamò la giovane in modo confuso

" Adesso so quello che provo. Io ti amo Sarah e sarei disposto a tutto pur di vederti felice. Potrei persino sposarti adesso, in questo momento"

Quell'attimo di gioia però fu interrotto da George. Il giovane era rosso in viso e le sue nocche delle mani a furia di stringerle erano diventate bianche: Si capiva subito che il ragazzo non poteva sopportare la vista di quell' uomo che stringeva la sua futura moglie in sua presenza.

" Mi scusi signore. Come osa parlare con la mia futura sposa? Lei non ne ha il diritto. Ma un momento ho capito chi siete: Siete Wacko Jacko il molestatore di bambini di Neverland"

Micheal dopo aver rimesso Sarah a terra osservò con disprezzo il giovane.

George lo aveva offeso davanti a Sarah e quelle parole per lui erano una pugnalata al cuore.

" Lui non è molestatore di bambini. Lui è il re del pop quindi portagli rispetto" rispose Sarah arrabbiata proteggendo Michael da quelle accuse velenose

Ma George scoppiò in una grossa risata che risuonò in tutta la chiesa

" Lui sarebbe un re? Ha ha ha a me sembra solo un povero idiota che per passare il tempo si diverte a portare i bambini a casa sua per poi stuprarseli"

Dopo quella affermazione lo sguardo di Michael diventò rosso per la rabbia: Quel ragazzo non lo conosceva bene, quel ragazzo era come quei giornalisti pronti a scrivere delle notizie false sul suo conto.

" Sarah torna subito qui. Dobbiamo terminare la cerimonia"

" Te lo puoi scordare. Sai non avrei mai pensato che tu fossi un ragazzo cosi patetico. Anche se sei un giovane di bell'aspetto il tuo carattere è orribile"

" Come ti permetti? Se non vuoi tornare qui con le buone allora vorrà dire che ti riporterò sull'altare con la forza" dopodichè il ragazzo estrasse dalla tasca dei pantaloni una pistola.

Nel vedere quella scena tutta la folla si spaventò e per evitare di essere coinvolta cominciarono tutti a scappare verso l'uscita.

Nella chiesa ormai erano rimasti solo loro tre. George continuava a brandire la sua arma mentre Sarah e Michael iniziarono ad indietreggiare

" Stai indietro. Ti prego butta a terra quella pistola qualcuno potrebbe farsi male"

" Fai silenzio! Tu... Tu hai rovinato tutto. Se non ti fossi intromesso in questa storia io avrei avuto Sarah tutta per me! Dimmi tu cosa provi per lei,mh? L'avrai sicuramente portata a letto. Ma io penso che solo un vero uomo come me potrebbe farla divertire"

" Stà zitto"

" Non preoccuparti tesoro quando avrò tolto di mezzo questo pedofilo avremmo tutto il tempo di divertirci insieme"

In quel momento Micheal non ci vide più dalla rabbia: Cosi raggiunse il ragazzo e cominciò a picchiarlo.

Anche se lui era contro alla violenza non poteva permettere che quel giovane trattasse in quel modo Sarah, la sua Sarah.

" Micheal, Micheal ti prego smettila potresti farti male. Andiamo via da questo posto. Torniamocene a casa. Non torneremo mai più qui"

In quel preciso istante il re del pop si fermò: Ormai la sua vendetta era compiuta.

Cosi dopo aver raggiunto Sarah le prese delicatamente le mani e le rispose preoccupato

" Ti prego perdonami per quello che è successo poco fa. Ero fuori di me, non avrei voluto che tu dovessi assistere a questo spettacolo. Coraggio torniamo a casa. Prince e Paris ci staranno aspettando"

Dopodichè il cantante prese Sarah tra le braccia e si diressero fuori dalla chiesa davanti a tutti gli sguardi sbalorditi della gente.

Anche la signora Smith ne restò praticamente sconvolta: Non riusciva nemmeno a parlare.

Una volta usciti dalla chiesa la ragazza iniziò a sentirsi a disagio

" Ma non sarebbe meglio se mi cambiassi d'abito? Insomma questo vestito è scomodo e...."

Ma la giovane non riusci a terminare la frase che Michael la zittì mettendole un dito sulle labbra

" Hai ragione. Adesso ti porto in un negozio di vestiti cosi ti potrai cambiare"

" Vuoi comprarmi un vestito? Ma non c'è ne bisogno posso sempre cambiarmi a casa di mia zia e poi devo riprendere le valigie. Guarda l'appartamento è a pochi passi da qui"

Una volta raggiunta l'abitazione i due si diressero nella camera da letto della giovane in modo che Sarah potesse cambiarsi d'abito

" Sai quel vestito da sposa ti stà una meraviglia. Avrei tanto voluto che lo tenessi addosso"

" Ma non posso tornare in California vestita in questo modo! I tuoi fan potrebbero linciarmi e chissà cosa potrebbero dire i giornalisti. Bene sono pronta"

Quando Micheal si voltò per guardarla Sarah gli fece un bellissimo sorriso: Indossava un abito violetto con sopra una giacca bianca e nei piedi portava delle ballerine blu

" Spero soltanto che i miei genitori non s'arrabbieranno con me. Insomma io me ne stò andando via, di nuovo"

" Non ti preoccupare. Se voi possiamo sempre invitarli qualche volta. Uhm... ho preso una decisione: D' ora in avanti tu non lavorerai più per me"

" Ma io...."

" Ah ah ah non una parola di più! Sono sempre il tuo capo. Ma lasciamo perdere queste formalità forza raggiungiamo l'aereoporto"

Aereoporto di Londra ore 17.30 p.m.

Micheal come quasi tutte le volte si era travestito per evitare che i fan e i giornalisti lo potessero riconoscere. Per tutto il tempo non aveva mai tolto dal viso la sua mascherina lo avrebbe fatto una volta tornato a Neverland.

" Ma non vuoi salutare almeno i tuoi ammiratori? Insomma sei pur sempre il re del pop" esclamò la giovane mentre gli teneva stretta la mano mentre raggiunsero l'aereo in partenza per la California

" Lo so ma... Io sono venuto qui per una missione top-secret, principessa. Io amo i miei fan ma... Ero venuto qui per salvarti e a quanto pare ci sono riuscito"

" Ti prego non mi chiamare cosi. Mi metti in imbarazzo"

" Mi piaci quando t'imbarazzi. Ma sei ancora più bella quando sorridi"

Il viaggio non durò a lungo ma Micheal riuscì benissimo a farsi una dormita mentre Sarah ascoltava la musica dal suo ipod.

In quel momento Sarah rivolse il suo sguardo verso di lui: Micheal dormiva cosi serenamente che sembrava un bambino immerso nel mondo dei sogni.

La ragazza a quel punto gli accarezzò i capelli scuri e rimase a contemplare quell'uomo che le aveva rubato il cuore

" Signore e signori grazie per aver scelto la nostra compagnia aerea. Tra pochi minuti giungeremo a destinazione quindi spegnete i cellulari e restate seduti finchè l'aereo non sarà in fase d'atterraggio. Grazie per aver viaggiato con noi"

3 ore dopo....

Sarah e Micheal avevano fatto ritorno a Neverland.

Per la giovane era come se fossero passati dei mesi da quando era stata costretta ad abbandonare quel luogo cosi magico ed invece erano passati solo due giorni.

" Sarah-chan sei tornata" esclamò a quel punto la piccola Paris mentre scese a perdifiato le scale: Indossava un bellissimo abito color crema e i capelli erano decorati con delle mollette colorate.

La giovane lasciò per un attimo la mano del re del pop e le venne incontro con un sorriso subito dopo la prese in braccio e se la strinse forte a sè

" Quanto mi sei mancata piccolina. Pensavo di non rivederti mai più"

" Sarah-chan ti prego abbraccia anche me" esclamò a quel punto Prince tirandole il vestito in modo di attirare la sua attenzione

" Prince aspetta il tuo turno" esclamò Micheal cercando di frenare la sua agitazione ma il bambino proprio non ne voleva sapere

La ragazza dopo aver messo per terra la bambina rivolse il suo sguardo verso Prince.

Cosi gli si avvicinò e cominciò ad accarezzargli i capelli e baciandogli la fronte.

Allora Prince le chiese se poteva essere preso in braccio e Sarah decise di accontentarlo.

" Debbie non lo faceva mai e poi non voleva essere chiamata mamma. Sarah-chan vuoi essere tu la mia mamma?"

A quella richiesta Sarah non seppe cosa dire e a quel punto Paris prese la parola

" Però se Sarah-chan diventerà la nostra mamma allora si sposerà con daddy.... Evviva!"dopodichè la bambina fece i salti di gioia

" Bhè però io... Non potremmo aspettare? Insomma mi ha appena salvato da un matrimonio imposto"

Micheal li stava osservando in disparte ma aveva sentito ogni parola. Ora che Sarah era tornata a Neverland la sua sofferenza era finalmente svanita e si sentiva di nuovo felice.

" Finalmente ho l'onore di conoscerti. Micheal mi ha parlato molto di te" esclamò all'improvviso Janet mentre si diresse verso la ragazza"Quando sono venuta qui ti ho intravista in cucina mentre mi preparavi una limonata, dico bene?"

Sarah dopo aver rimesso a terra Prince salutò la giovane con un sorriso

" Si è vero. Io sono Sarah e tu dovresti essere..."

" Si sono Janet la sorella di Micheal"

Sarah ne rimase scioccata da quella rivelazione aveva davanti a lei la sorella di Micheal e non riusciva a stare tranquilla da quanto era agitata

" Quella Janet? Quella della canzone di Scream del 1995?"

" In persona"

" Come sono contenta di conoscerti. Mi è piaciuto molto il videoclip che avete fatto. E' ho saputo che quello è stato il video musicale più costoso della storia, giusto?"

" Vedo che sei molto informata"

" Mio fratello David era un suo grande fan. Ma purtroppo non è più di questo mondo e non ha avuto modo di conoscerlo" esclamò la giovane con lo sguardo carico di tristezza

" Mi dispiace. Però vedo che ti sei ambientata bene qui"

" Si e vero. Mi piace molto questo posto e adoro stare con i bambini. E poi Micheal è cosi gentile con me"

I giorni passarono e il re del pop non riusciva a distogliere il suo sguardo verso la giovane.

Qualche volta era cosi timido che non emetteva una parola in sua presenza ma Sarah gli stava comunque accanto.

" Micheal come mai non mi hai più rivolto la parola in questi giorni? Ti ho forse dato un dispiacere?"

" No, No principessa cosa vai a pensare? E solo che.. io sono molto timido. Questo lo dovresti sapere bene"

La ragazza gli strinse la mano in segno di supporto dopodichè mise il suo capo sulla spalla del cantante che a quel punto s'irrigidì

" Sono cosi felice di essere tornata qui. Mi è mancato molto questo posto ma la cosa che mi era mancata di più era..... Stare con te"

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Cap 12 ***


A quel punto il cuore di Micheal cominciò a battergli forte nel petto: Non si era dimenticato tutti quei momenti passati insieme a lei.

Ricordò la prima volta quando si era precipitato in cucina dove l'aveva vista distesa a terra priva di sensi. In quel momento avrebbe voluto ridestarla con un bacio come succedeva nelle favole.

Oppure ricordava con piacere il momento in cui le aveva dichiarato i suoi sentimenti e successivamente la serata si era conclusa nella sua camera da letto.

Certo, a lui il sesso non gli importava ma non avrebbe mai scordato il disagio di lei mentre si copriva per l'imbarazzo il suo dolce corpo. 

" Micheal posso farti una richiesta?"

" Certamente. Sempre se riesco ad accontentarti"

" Vorresti ballare con me? Oltre ad essere un cantante sei anche un bravo ballerino. Ecco... sempre se ne hai voglia, ovviamente"

Micheal le fece un sorriso: Le prese delicatamente le mani dopodichè si alzarono entrambi dal letto e si misero al centro della stanza.

Poi il re del pop accese il registratore e subito la musica partì. Con le note di Butterflies i due ragazzi iniziarono a ballare.

" Vorrei tanto che questa serata non finisse mai" 

" Neanche io, non voglio che finisca" 

A quel punto Sarah osservò per un attimo l'orologio: Mancavano pochi istanti e sarebbe scoccata la mezzanotte.

" Ormai è quasi mezzanotte, staranno tutti dormendo. Sarà meglio che vada a dormire, si è fatto tardi"

Dopo che la canzone fu terminata la ragazza lasciò le mani di Micheal poi s' incamminò verso la porta. 

Ma il re del pop fu più veloce di lei e la raggiunse per primo dopodichè girò piano la chiave nella serratura

" Micheal... ma che cosa..."

" Resta con me stanotte. Voglio recuperare il tempo che abbiamo perso"

" Ma io...."

" Ti prego non dirmi di no. Non voglio che tu scappi via da me, non come quella volta"

" Intendi quando mi hai detto che tutti hanno il diritto di scegliere?"

" Esatto. Mi si spezzerebbe il cuore se tu scappassi via da me"

Sarah abbassò lo sguardo per evitare di incrociare quello di lui: Il cuore le batteva all' impazzata e le gote delle sue guance erano diventate rosse per l' emozione.

Ma si sà l'amore e più forte di ogni altra cosa e non ci si poteva opporre.
" Ma non devi farlo per forza. Ripensaci. Io non voglio farti soffrire non come ha fatto Debbie con i tuoi figli che li ha cacciati fuori di casa"

" Ma che cosa dici? Tu non sei come lei. Paris e Prince ti vogliono bene. Ogni giorno mi parlano di te e di quanto tu sia dolce e disponibile con loro. E desiderano che tu diventi la loro nuova mamma"

" Questo vuol dire che noi dovremmo... sposarci?"

" Naturalmente. Ti ricordi quel giorno che ho interrotto il tuo matrimonio combinato? Ti avevo detto che non avresti potuto sposarti, non senza di me"

" Si me lo ricordo. Ma dopo tutto quello che è successo io preferirei aspettare. Ti chiedo scusa"

" Non scusarti. Basta che l'attesa non sia lunga, non lo sopporterei"

A un certo punto però la ragazza lo osservò per un istante: Lo trovava pallido e stanco e tutte quelle scatole di medicinali che erano sul comodino la preoccupavano molto.

" Non avrai mica... Preso quelle medicine durante la mia assenza, vero? Non le prendere più ti prego. Se continui cosi di questo passo morirai"

Micheal si dimostrò sorpreso: Sarah si stava preoccupando per lui e della sua salute e i suoi occhi pieni di lacrime lo facevano star male.

" Non piangere, ti prego. Io non voglio vederti infelice per colpa mia. No, non devi... non devi"

A quel punto Micheal prese tutte le medicine che erano sul comodino e le scaraventò nel bidone. 

Poi a lavoro concluso fece sedere sul letto la giovane mentre quest'ultima si stava asciugando le lacrime con il dorso della mano.

" Te lo giuro. Non prenderò mai più quelle pasticche. Ma adesso... fammi un sorriso"

Sarah gli accarezzò dolcemente i capelli mentre un tenero sorriso si fece strada sul suo volto.

" Sarah... tu per me sei come il sole e mi dai il senso di vivere. Quando mi sento giù io ho bisogno che tu mi stia accanto e il tuo affetto e il tuo amore mi fanno sentire... un uomo nuovo"

Pochi giorni dopo al Ranch ci fù una bella sorpresa: Elizabeth Taylor era venuta a trovare Micheal.

" Liz come sono contento di vederti" esclamò il cantante andandole incontro per abbracciarla. La donna fece altrettanto e i due si strinsero in un forte abbraccio

" Micheal, tesoro come stai? Ho saputo da tua madre che ti sei disintossicato dalle medicine. Adesso ti trovo in forma"

" Si ora mi sento di nuovo bene. L'ho fatto sopratutto per una persona speciale" 

Micheal a quel punto osservò per un istante Sarah mentre stava leggendo una favola ai bambini: Non l'aveva mai vista cosi serena come in quel momento.

" Oh a quanto pare il mio Micheal si è finalmente innamorato" esclamò a quel punto Elizabeth voltandosi verso di lui poi la sua curiosità venne attirata verso la giovane 

" E devo dire che quella ragazza è molto graziosa. Potrebbe essere mia figlia ha lo stesso colore dei miei capelli" 

" Non esagerare, Liz. Sarah ha solo ventitrè anni" 

" Sarah-chan ci canti una canzone?" esclamò a quel punto Prince " Daddy ci ha detto che hai una voce meravigliosa"

La ragazza dopo aver chiuso il libro di favole rimase in silenzio: Micheal poteva essere lì nei paraggi e di certo l'avrebbe sentita. 

Cosi si guardò attorno cercandolo con lo sguardo e lo vide: Era seduto su una panchina insieme ad Elizabeth Taylor e la stava osservando.

" Ecco... io.... non saprei"

" Ti prego...." 

Alla fine dopo molte suppliche Sarah decise di accontentare Prince. Si alzò da terra e si mise a cantare.

Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d'amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose
Il est entré dans mon cœur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause
C'est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l'a dit, l'a juré pour la vie
Et dès que je l'aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat (La vie en rose, Edith Piaf)

" Ha proprio una bella voce devo ammetterlo" esclamò a quel punto Liz mentre Micheal rimase ad ascoltare quella dolce melodia che gli riscaldava il cuore.

Liz decise quindi di fermarsi per tutta la giornata in modo che se Micheal avesse avuto bisogno di lei Liz sarebbe stata a sua completa disposizione.

" Signora Taylor vuole qualcosa da bere?" esclamò a quel punto la giovane mentre Elizabeth se ne stava seduta comodamente sul sofà intenta a sfogliare un libro

" Gradirei una tazza di thè, grazie. E poi non c'è bisogno di tutta questa formalità puoi chiamarmi Liz" 

 Non erano passati pochi minuti che Sarah era ritornata in salotto con il servizio da thè in mano. 

Dopo aver appoggiato tutto sul tavolo Liz  lasciò per un attimo il libro sopra al tavolino e si versò tranquillamente la teiera da sola all'interno della tazza: Non aveva alcun bisogno di essere servita.

La ragazza stava per andarsene quando Elizabeth la fermò

" Non vorresti fare due chiacchiere con me? Desidero conoscerti meglio. Coraggio siediti vicino a me"

Cosi Sarah decise di accontentarla e si sedette sul divano. Dopo aver bevuto l'infuso Liz appoggiò la tazza ormai vuota sul vassoio dopodichè concentrò tutta la sua attenzione verso la giovane

" Micheal mi ha detto che hai perso tuo fratello quando avevi diciassette anni, non è così?"

" Si esatto. Ma grazie a lui che mi è sempre stato vicino, mi ha dato la possibilità di tornare ad essere felice ed infatti lo sono. Non lo ringrazierò mai abbastanza per ciò che ha fatto per me"

" E poi mi ha accennato che adori stare con i bambini e che spesso vai a trovare degli orfani in un orfanotrofio e ti occupi di loro. Sei proprio una ragazza dal cuore d'oro proprio come lui" esclamò l'attrice in modo amichevole " Lo hai addirittura convito ad disintossicarsi da quelle medicine. Sua madre ne sarebbe molto fiera. Lui ha davvero bisogno di una ragazza che lo ami e che si prenda cura di lui, proprio come stai facendo tu"

" Ecco... con tutti questi complimenti mi mette in imbarazzo" esclamò la ragazza mentre si toccava i capelli in preda al disagio

" Ha ha ha non preoccuparti mia cara. Ma ricordati che una donna prima o poi dovrà essere amata da un uomo. Io sono sicura che in futuro sarai un ottima moglie per lui"

" Ma io non mi sento pronta per il matrimonio. Io preferirei aspettare"

" Certo cara certo ma devi ascoltare di più il tuo cuore e non la testa. Ma come ben sai il mio Micheal è molto timido e chissà se farà lui la prima mossa. In questo momento sembra un adolescente alla sua prima cotta"

Dopo quella discussione Sarah osservò l'orologio: Erano le undici di sera.

" Caspita com'è tardi ormai dovrei essere a letto. Eh quando si chiacchiera il tempo passa velocemente. Buonanotte mia cara"

" Buonanotte anche a te, Liz"

La ragazza prima di coricarsi si avviò nella camera dei bambini. 

Paris e Prince stavano già dormendo e mentre dormivano i loro volti erano sereni.

Cosi Sarah chiuse piano la porta e si diresse verso la sua stanza.

In tutte le camere di Neverland i bambini dell' orfanotrofio dormivano profondamente. 

Si erano divertiti molto in quei giorni e non volevano mai andarsene da Neverland ora che Sarah dedicava tutto il suo tempo a divertirsi con loro.

" Buonanotte Sarah" esclamarono Colette e Jennyfer mentre iniziarono a spegnere tutte le luci della casa

" Buonanotte"

Le due domestiche in quelle settimane erano più allegre del solito: Erano così contente del ritorno di Sarah al Ranch.

Daltro canto la ragazza anche se non lavorava più come domestica le aiutava ugualmente nelle faccende di casa perchè era generosa e di buon cuore.

-Chissà se Micheal stà già dormendo- 

In preda alla curiosità Sarah si avviò nella camera da letto del re del pop.
 
Arrivata davanti alla porta provò a bussare ma questa s'aprì di scatto: Micheal era lì e la osservava in modo pensieroso.

" Sarah cosa fai qui? E' successo qualcosa?"

" No non è successo niente. E solo che... mi stavo chiedendo se stessi dormendo ma a quanto pare mi sbagliavo. Scusami se ti ho importunato. Buona notte"

La ragazza stava per andarsene ma Micheal la fermò per un braccio: Non avrebbe voluto che lei se ne andasse.

" Aspetta, non andare. Vieni dentro piuttosto"

" Ma non posso. La signora Middelton mi ucciderà se lo viene a sapere"

" Non preoccuparti di lei. Tanto in questa casa lo sanno tutti"

" Che cosa sanno? Non capisco"

A quel punto Micheal le accarezzò dolcemente i capelli con la sua mano morbida e calda e le disse

" Che io sono innamorato di te" 

La ragazza in quel momento abbassò lo sguardo: Micheal le aveva apertamente dichiarato per la seconda volta i suoi sentimenti e Sarah non sapeva più cosa dire.

" Io.... Io... oddio non riesco a parlare... come sono stupida. Micheal io... io..." 

All'improvviso Sarah perse i sensi e Micheal la prese tra le braccia. 

Anche se era svenuta poteva comunque osservare il suo dolce volto. Cominciò ad accarezzarle le guance cosi rosee e poi le sue labbra cosi morbide e lisce come un petalo di rosa

" Sarah, la mia dolce Sarah..."

Non era passato che un quarto d'ora che la ragazza si svegliò: Si trovava nella camera di Micheal ed era sdraiata nel suo letto

" Oh cavolo....Ma che cosa mi è successo?"

" Finalmente hai ripreso i sensi, principessa"

" Micheal non dirmi che sono svenuta ti prego"

" Si è successo. Ma non temere io sono sempre rimasto a vegliare su di te" 

La ragazza si alzò di scatto dal letto ed osservò l'orologio: Mancavano pochi minuti a mezzanotte

" Oh no è tardissimo! Devo subito andare a coricarmi e poi domani anche se è sabato devo lavorare oh cavolo" 

La ragazza non fece in tempo ad allontanarsi che Micheal riuscì a fermarla in tempo: Non le avrebbe permesso di raggiungere la porta.

" Aspetta. Non penserai che io ti lasci scappare via cosi facilmente"

" Ma Micheal io...."

" Ti prego resta con me, stanotte. E poi ti avevo detto che non avresti più lavorato per me, te lo sei dimenticato?"

Ad un certo punto però Michael iniziò a baciarla in modo delicato mentre le sue mani cominciarono ad accarezzarle la pelle sotto la camicia da notte

" Michael aspetta cosa fai? Fermati" 

" Non ne ho l'intenzione. Ricordi? Ti avevo detto che avevi bisogno di essere amata da qualcuno ed io voglio essere colui che possa amarti"

" Micheal.. il mio Micheal...."

La ragazza in quel momento si tolse la camicia da notte: Ormai non aveva più il timore di stare nuda davanti a lui.

" Sei perfetta. Il tuo corpo è davvero... meraviglioso. Sembri una dea"
" Con tutti questi complimenti mi metti in imbarazzo. Ma vuoi che ti aiuti a..."

" No, non c'è ne bisogno. Posso farcela da solo. Voglio che questa notte resti indimenticabile per tutti e due"

Dopo che Sarah si ritrovò senza vestiti il re del pop fece lo stesso. Anche se aveva la vitiligine Sarah lo amava per quello che era e Micheal non si vergognava più in sua presenza.

 Si distesero entrambi sul letto ed iniziarono a baciarsi. Subito dopo Micheal appoggiò la sua testa sul petto della giovane per sentire il battito del suo cuore: Per lui quel suono era cosi piacevole.

" Saranghae"

" Cosa significa?" 

" In coreano significa ti amo" esclamò la ragazza vergognandosi come una bambina

" Che dolce parola proprio come te"

" Sei proprio sicuro di volerlo fare?"

" Si. Non vorrai di certo tirarti indietro. E poi grazie a te ho smesso di essere dipendente dai farmaci. Non ti ringrazierò mai abbastanza per ciò che hai fatto per me"

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Cap 13 ***


Micheal cominciò a lasciarle dei piccoli baci su tutto il corpo poi dopo vari minuti di titubanze entrò dentro di lei: In quel momento Sarah si sentì pervadere da una sensazione così meravigliosa che non si poteva spiegare.

" Micheal... io...."

" Shh! Non parlare goditi questo momento piuttosto"

" Cercherò di restare in silenzio. Non voglio di certo svegliare tutti"

" Al contrario. Voglio sentirti urlare stasera"

Era già l'una di notte e a Neverland tutti riposavano tranquilli.

Nella camera del cantante però i due giovani non avevano nessuna intenzione di dormire e dopo quella notte di passione Micheal continuava a stringere la sua dolce metà.

"Quello che abbiamo fatto è peccato. Ma in cuor mio non è sbagliato"

" Il mio cuore è più caldo che mai"

" Quando penso a te mi verrebbe voglia di scrivere una canzone"

" Una canzone? Quale canzone?" esclamò la giovane mentre gli accarezzò dolcemente i capelli

" Non lo so. Ho tutte le parole in testa ma non riesco a trovare un titolo"

" Ti prego cantamela forse posso aiutarti"

Il cantante si schiarì bene la gola poi le intonò la sua nuova canzone

« Your love is magical, that's how I feel But I have not the words here to explain Gone is the grace for expressions of passion But there are worlds and words of ways to explain To tell you how I feel»

" Che belle parole. Mhh non sono molto brava con la musica ma... Forse mi è venuta un idea. Che cosa ne dici di Speechless? In italiano significa senza parole"

" Speechless..... Sarah sei un genio" dopodichè Micheal la baciò sulla guancia poi scese giù dal letto e cominciò a scrivere le frasi della canzone su un foglio di carta non prima di aver scritto a caratteri grandi il titolo della sua nuova opera.

" Per cosi poco?"

Dopo aver completato di scrivere quella nuova canzone il re del pop si rimise sotto le coperte e cominciò a stringere la giovane che le aveva dato quell' ispirazione perduta.

Il giorno dopo il sole risplendeva nel cielo e gli uccellini cinguettavano allegramente: A Neverland era iniziata una nuova giornata.

Paris e Prince furono i primi a svegliarsi cosi come tutti gli altri bambini e si diressero nella sala da pranzo per fare colazione.

Anche Elizabeth dopo aver indossato la sua vestaglia color indaco scese pian piano le scale per gustarsi una bella tazza di thè

" Paris dov'è Sarah-chan? Non la vedo" esclamò Prince mentre si gustava un buonissimo biscotto " Anche Daddy non c'è. Forse stanno ancora dormendo"

" State tranquilli bambini. Vedrete che arriveranno presto" li tranquillizzò Liz " Se volete vado da loro per informargli che è pronta la colazione"

Cosi Elizabeth si diresse verso la camera di Micheal. Iniziò a picchiettare la porta e con voce dolce esclamò

" Micheal.... Sarah alzatevi la colazione è pronta"

Fu in quel momento che Sarah si ridestò dal suo sonno. Scese dal letto ed indossò la sua camicia da notte poi si sedette sull'altra sponda del letto dove Micheal dormiva.

" Micheal... Svegliati Elizabeth ci stà chiamando. Sono già le nove del mattino. Eddai svegliati"

Micheal a quel punto si svegliò e vedendo la figura di Sarah seduta di fronte a lui sorrise

" Vedo che sei già sveglia, principessa. Ma come è già mattina? Avrei preferito dormire ancora un pò"

" Meglio se ti rivesti. Non vorrei che Paris e Prince ti vedano in questo modo"

Micheal decise quindi di scendere dal letto: Si diresse verso il guardaroba ed indossò la prima cosa che trovò.

Successivamente i due, mentre raggiunsero la sala da pranzo, si tennero per mano.

Fu in quel momento che Liz li osservò entusiasta

" Oh vedo che i nostri piccioncini si sono svegliati finalmente"

" Che cosa sono dei piccioncini?" domandò Grace in preda ai dubbi ed Elizabeth fu lieta a rispondere a quella domanda

" Sono una coppia di innamorati in atteggiamento tenero e amoroso"

Sia Micheal che Sarah cominciarono a guardarsi in modo dolce fino a quando la ragazza richiamò la sua attenzione verso i bambini

" Bambini preparatevi adesso devo riportarvi all' orfanotrofio. La signora Murray vi aspetta"

" Ma noi vogliamo restare con te, Sarah-chan" esclamò la piccola Grace mentre la osservava con volto triste

" Voi potete venirmi a trovare quanto vorrete. Il signor Jackson è stato davvero generoso a farvi restare qui nel Ranch. Ringraziatelo per bene"

Un bambino dai capelli biondi e dagli occhi verdi smeraldo si alzò da tavola si diresse verso Micheal e con dolce sorriso esclamò

" A nome di tutti ti ringraziamo, re del pop"

Micheal accarezzò dolcemente la testa del piccolo poi chiamò Colette e le chiese di riportare i bambini all' orfanotrofio. Questa con un dolce sorriso si mise una giacca pesante e condusse tutti i bambini in giardino.

Sarah li vide sparire attraverso la finestra della sala da pranzo: Di certo i bambini sarebbero tornati a trovarla un giorno.

" Ma perchè non volevi che andassi io a riportarli a casa?"

Micheal le si avvicinò e cominciò a stringerla a sè

" Perchè avevo paura che.. Non saresti più tornata. Io non voglio perderti"

" Oh Micheal...." Sarah incominciò a piangere per la contentezza "Grazie per tutto ciò che hai fatto per me. Sei un angelo"

" No principessa tu.... sei un angelo"
------------------------------------------------------------------------------------
" Liz, Liz devo parlarti"

" Micheal caro che ti succede? Ti vedo agitato cosa c'è? Oh! Non avrai di nuovo iniziato a riprendere quei farmaci, vero? A Sarah le si spezzerà il cuore"

" Ma no! Non si tratta di quello. Si tratta di una questione più importante. Ecco come vedi ormai siamo in primavera è...."

" Parla Micheal non tenermi sulle spine. Vuoi partire per un tour mondiale? E vuoi lasciare Sarah da sola? Lo so che sei pur sempre il re del pop ma..."

" Non si tratta neanche di questo. Ma fammi parlare piuttosto"

Il re del pop si sedette accanto a lei ed iniziò a sospirare: Infondo Elizabeth era sua amica e poteva confidargli ogni cosa.

" Ci ho pensato è credo che sia arrivato il momento di chiederglielo. All' inizio glielo avevo chiesto di persona non molto tempo fà ma lei aveva preferito aspettare. Ma ora penso che sia arrivato il momento di farmi avanti.."

" Che cosa vuoi dire con questo?"

A quel punto Micheal si guardò attorno per evitare che la persona in questione non fosse nei paraggi.

Poi quando capì che non c'era pericolo rivolse di nuovo lo sguardo verso Elizabeth le prese le mani ed esclamò

" Voglio chiedere a Sarah di sposarmi"

Elizabeth saputa la notizia, cominciò ad abbracciarlo per la contentezza

" Oh Micheal ma è meraviglioso! Finalmente ti sei deciso! Sono cosi orgogliosa di te"

" Ma non voglio che lei lo sappia. Dev'essere una sorpresa. Manterrai il segreto, non è vero?"

Elizabeth lo osservò con sguardo amorevole come se fosse stato suo figlio. Poi gli diede un buffetto sulla guancia e disse

" Micheal lo sai che di me puoi sempre contare. Non preoccuparti sarò muta come un pesce"

" Voglio subito comprarle l'anello ma purtroppo dovrò mascherarmi altrimenti i fan mi potrebbero assalire"

" Vuoi che venga con te? Posso sempre darti una mano"

" Grazie Liz. Apprezzo quello che vuoi fare per me"

Erano già le due del pomeriggio quando Micheal ed Elizabeth erano usciti dal Ranch in incognito.

Era una bella giornata ma per le vie della città c'era un via e vai di persone

" Ho detto alle domestiche che andavo a fare shopping cosi Sarah non avrà sospetti"

" Molto bene. Allora... possiamo andare"

La macchina si fermò davanti una gioielleria. Dopo essere scesi dall'auto i due entrarono all' ingresso dove il proprietario del negozio, un uomo vestito elegantemente, li accolse con un sorriso

" Buongiorno. Posso esservi utile?"

" Vorrei comprare un anello"

" E per la signora?" e il gioelliere indico Elizabeth con un dito. Micheal scoppiò in una risata cristallina e scosse la testa

" No. Lei è venuta con me. Questo regalo è per una ragazza ha ventitrè anni"

" Capisco. E' per un occasione speciale suppongo"

" Si lo è. Voglio chiederle di sposarmi"

" Allora è venuto nel posto giusto, signore. Se posso dargli un consiglio io le proporrei questo. E' stato fatto in Inghilterra e questa bellissima pietra di lapislazzuli lo risalta ancora di più"

" Che cosa ne dici Liz? Tu sai darmi sempre ottimi consigli" esclamò Micheal rivolgendo la sua attenzione verso Elizabeth. La donna osservò intensamete l'anello poi gli fece un cenno con la testa in segno d'approvazione

" Si penso che sia perfetto. Quanto costa?"

" Questo anello ha un prezzo speciale: 400,00 $. Che cosa ne pensa?"

" Si... E' un buon affare. Penso che lo prenderò. La ringrazio. Sono sicuro che Sarah lo gradirà molto"

Usciti dalla gioielleria Micheal si sentì soddisfatto: Ora che aveva comprato l'anello doveva svolgere il compito più importante.

" Ora devo solo farle la proposta. Oh Liz sono così nervoso. Non penso di farcela"

" C'è la farai. Ne sono convinta. Devi solo vincere la tua timidezza. E non provare a balbettare"

" Ci proverò. Oh no i paparazzi. Stanno arrivando da questa parte. Presto torniamo alla macchina"

Ma purtroppo i due vennero circondati dai giornalisti e Micheal per cercare di star tranquillo li salutò con un grande sorriso

" Signor Jackson ha già delle idee per il suo nuovo album?"

" Al momento stò scrivendo parecchie canzoni ma.. Non ho ancora deciso il titolo attuale. Ci vorrà un pò di tempo"

" E' mai stato in Italia?"

" Si. Per ben due volte. L'italia è bellissima. E' mi piacerebbe ritornare a fare dei concerti, in futuro"

" Signor Jackson ha mai pensato di risposarsi?"

" Mi dispiace ma.... Preferisco non rispondere a questa domanda. Ho già divorziato per ben due volte e preferisco non parlarne. Scusatemi..."

Dopodichè Liz e Micheal s'allontanarono dai giornalisti per raggiungere l'auto che li avrebbe riportati al Ranch

" Forse avremmo fatto meglio ad usare la macchina nera ma cosi facendo i fan mi avrebbero riconosciuto ugualmente"

" Micheal perchè non hai detto la verità?"

In quel momento Micheal si voltò di scatto verso Elizabeth che in quel momento aveva uno sguardo pensieroso.

Il re del pop si tolse infine gli occhiali da sole si sistemò ben bene i capelli prese un bel respiro ed esclamò

" Non voglio mettere Sarah in pericolo. Io voglio proteggerla cosi come Paris e Prince. Non permetterò che dei giornalisti da quattro soldi possano tormentarla. Io voglio fare tutto il possibile per renderla felice.Tu mi capisci, non è vero?"

" Ma certo mio caro"

" La sua vita stà per cambiare. Io le resterò accanto e l'amerò come nessuno ha mai fatto prima. E poi come diceva Paris il re ha conquistato la principessa"

Liz sorrise a quelle parole: Micheal l'amava davvero cosi tanto. Per lui Sarah era la ragazza dei suoi sogni e avrebbe fatto di tutto purchè la loro relazione rimanesse solida per molto tempo.

" I bambini sono con Sarah, non è vero?"

" Naturalmente. Sono sicuro che Paris e Prince saranno felici di avere una nuova mamma"

Tornati a casa Micheal sentì un gran baccano in cucina. Preoccupato il re del pop chiuse piano la porta e dopo aver percorso il lungo corridoio si diresse verso di essa

" Cosa è successo? Bambini state bene?"

Ma poi il suo sguardo si addolcì nel vedere che i bambini stavano solo ridendo e mangiando le frittelle insieme a Sarah

" Sarah-chan posso avere lo sciroppo d'acero sulla frittella?"

" Ma certo. Eccolo qui. Paris lo vuoi anche tu?"

" Si grazie. Oh daddy vuoi una frittella? Sarah-chan le ha cucinate per noi"

" La mangerò più tardi. E tu Liz? Ne vuoi una?"

" In effetti avrei bisogno di qualcosa di dolce da mettere sotto i denti" esclamò l'attrice togliendosi la sua pelliccia poi si sedette su una sedia ed iniziò a mangiare quella gustosa leccornia.

" Mhh! Deliziosa. Uhm? Come mai mi state fissando in quel modo?"

" Liz non so come dirtelo ma.... hai tutto lo sciroppo d'acero sulla bocca e ti stà colando sul mento" esclamò Micheal iniziando a ridere

Anche i bambini si unirono alle risate cosi come Sarah

" Dai ragazzi basta. Altrimenti Liz s'arrabbierà" esclamò la giovane porgendole un tovagliolo di carta che l'attrice prese volentieri

" Non preoccuparti mia cara e poi ridere fa sempre bene"

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Cap 14 ***


Nel pomeriggio mentre i bambini stavano giocando a un due tre stella Micheal decise di parlare con Sarah.

Ma in quel momento era agitato e gli tremavano le mani: Non riusciva a stare tranquillo.

-Posso farcela. Devo solo chiederglielo. Infondo è una proposta di matrimonio. Ma allora perchè sono cosi nervoso?-

Dopo essere arrivato in salotto la vide: Era seduta su un divano e stava leggendo un libro.

Con un piccolo gesto la ragazza cominciò a sfogliare le pagine mentre il cuore di Micheal batteva all'impazzata

-Eccola. Com'è bella. Solo a guardarla mi tremano le gambe. Che cosa mi stà succedendo?-

A quel punto Sarah s'accorse di lui. Per lei la sua presenza la faceva star bene

" Micheal oh scusami. Ero cosi presa da questo libro che non ti ho sentito arrivare. Hai bisogno di qualcosa?"

Ma il re del pop non riusciva a parlare: Se ne stava fermo immobile e non emetteva una parola.

Poi si fece coraggio e si sedette accanto a lei

" Sarah io... vorrei parlarti. Desidero chiederti una cosa"

" Ah si? Che cosa?"

Micheal cominciò a deglutire rumorosamente: Per lui era stato cosi facile dichiararle i suoi sentimenti ma allora perchè faceva fatica a chiederle di diventare sua moglie?

Infondo lo stava facendo sopratutto per i suoi figli cosicchè avessero avuto una vita migliore.

Micheal l'amava davvero cosi tanto: Quando l'aveva salvata da quel matrimonio imposto era rimasto incantato dalla sua bellezza.

Avrebbe tanto voluto che il vestito da sposa che aveva quel giorno lo avesse usato per il suo matrimonio.....

" Ascolta io..."

" Daddy! Daddy possiamo giocare a scacchi?"

" Ehm... credo che Prince ti stia chiamando" la informò Sarah facendolo ridestare di colpo.

Micheal si diresse in salotto in modo rassegnato: Non era riuscito a dirglielo aveva perso la sua occasione.

Durante la partita Micheal non emise una parola e mentre giocava osservava Prince: Aveva un viso cosi sorridente che lo aiutava a tirargli su il morale.

" Daddy?"

" Si piccolo mio"

" Glielo hai chiesto? Di sposarla intendo"

" Purtroppo no. Uff! Ogni volta che la guardo non riesco a parlarle"

" E' stata tutta colpa mia. Non avrei dovuto interrompere quella situazione romantica"

" Non preoccuparti. Tanto non ci sarei comunque riuscito. Oh bella mossa testa di mela!"

" Daddy?"

" Si?"

" Quando Sarah-chan diventerà la mia nuova mamma che cosa faremo?"

" Sono sicuro che noi quattro saremo una famiglia perfetta. E' chissà forse un giorno potrei desiderare degli altri figli e sono certo che Sarah ne sarebbe orgogliosa"

"Oh Daddy guarda ho fatto scacco matto"

" Sei molto migliorato. Sono fiero di te"

Quella sera Micheal fece addormentare i bambini con le loro favole preferite: Peter Pan per Paris e per Prince Biancaneve.

Una volta crollati dal sonno Micheal gli rimboccò loro le coperte dopodichè rimase ad osservarli: Avevano uno sguardo cosi sereno mentre erano immersi nel sonno.

" Si sono addormentati?"

Il re del pop si era accorto della sua presenza ma non aveva il coraggio di voltarsi per evitare di arrossire.

" Si. Guardali. Non potrei mai smettere di guardarli mentre dormono. Sono cosi belli"

" Sei un padre meraviglioso"

In quel momento Micheal decise di battere la sua timidezza e si voltò verso la giovane e le sorrise: Finalmente erano soli.

" Micheal cosa c'è? Sei preoccupato per qualcosa?"

" Sarah io.... C'è una cosa che volevo dirti" e mentre diceva quelle parole il suo cuore cominciò a palpitare: Ormai era arrivato il momento.

" Si. Lo so. Volevi ancora ringraziarmi per il titolo della canzone, giusto?"

In un attimo quel barlume di gioia svanì in un solo istante: Accidenti pensava aveva perso la sua occasione.

" Cosa? Ah si la canzone. Hai indovinato"

" Sono contenta di esserti stata utile. Buonanotte"

Quando la ragazza sparì dalla sua visuale Micheal iniziò a darsi dei piccoli pugni in testa

" Stupido stupido stupido"

Quella notte Micheal non riuscì a chiudere occhio cosi si alzò dal letto e si diresse nella stanza dove Sarah dormiva.

Facendo meno rumore possibile aprì piano la porta e s'avvicinò verso il letto

- E proprio come ha detto la mia piccola Paris: Sembra una principessa immersa in un sonno profondo. Se solo non fossi cosi timido le avrei già proposto di sposarmi-

A quel punto però la ragazza si ridestò dal suo sonno e quando aprì gli occhi riuscì a riconoscere la figura del re del pop

" Micheal. Come mai non sei a letto e che cosa ci fai qui nella mia stanza? Non riesci a dormire?"

" Sarah io.... Volevo parlarti. Voglio vincere la mia timidezza non voglio che tu pensi che io sia un rammollito"

" Ma tu non sei un rammollito. Sei il re del pop e poi fare l'impossibile"

Micheal iniziò a baciarle le mani mentre la osservava con lo sguardo dolce e innocente tipico di un bambino

" Le tue parole cariche d'affetto mi riempiono il cuore di gioia"

" Uhm! Non so se riuscirò a stare ancora sveglia però... Voglio ascoltarti comunque"

Ma il re del pop scosse la testa e decise di rinunciare

" Tranquilla non era cosi importante. Scusami se ti ho svegliata. Buonanotte"

Stava per allontanarsi quando Sarah lo fermò per un braccio poi gli prese le mani e al suo contatto con le sue erano gelide come il ghiaccio

" Ma hai le mani fredde lascia che te le riscaldi. Puoi dormire con me se ti va"

Micheal non se lo fece ripetere due volte: Si tolse in fretta e furia le scarpe dopodichè si distese sul letto e cominciò a stringere la giovane con le sue braccia.

" Buonanotte...."

" Buonanotte principessa. Ora vai nel mondo dei sogni e fà di me il tuo re. Io sarò lì e ti aspetterò..."

Era passato un altro mese e a Neverland si respirava un aria carica di tensione. Micheal non aveva ancora fatto la proposta di matrimonio a Sarah ed Elizabeth era molto delusa per questo

" Micheal sono passati due mesi. Quando penserai di dirglielo?" esclamò Elizabeth mentre accarezzava dolcemente il suo cagnolino che aveva sulle gambe

" Non c'è la faccio. Sono troppo timido. Oh Liz lo sai che quando la guardo io non riesco a parlarle"

All' improvviso si sentì bussare alla porta. In quel momento Colette fece la sua comparsa e con un tono professionale esclamò

" Signor Jackson è venuta a trovarla la signora Loren. Devo farla entrare?"

" Certamente"

Micheal ne era rimasto sorpreso quando vide arrivare una delle sue migliori amiche.

L'attrice indossava un abito celeste ed era agghindata con collane e anelli vari, era leggermente truccata ma era rimasta sempre la stessa

" Sophia da quanto tempo. Come mai questa visita improvvisa?"

" Le avevo chiesto io di venire qui. Le ho parlato di Sarah e di quanto tu le voglia bene. E poi le ho accennato che tu non le hai ancora fatto la proposta di matrimonio"

" Micheal noi ti vogliamo bene. E la nostra amicizia dura tutt' ora. Ma devi capire che i tuoi figli hanno bisogno anche di una madre. Non vorrai di certo passare il resto della tua vita scapolo, vero?"

Micheal restò in silenzio per tutto il tempo. Ma alla fine dopo molti ripensamenti si decise

" Forse avete ragione. Ho deciso: Domani glielò chiederò. Ma vorrei che foste entrambe presenti mentre le farò la proposta"

" Ma certo Micheal. Noi saremo lì. Non ti abbandoneremo di certo"

Quella sera a cena Sarah ebbe modo di conoscere Sophia. La ragazza si dimostrò gentile e disponibile nei suoi confronti e l'attrice volle farle parecchie domande

" Ti piace il cinema?"

" Si mi piace molto. Da ragazzina guardavo sempre dei film degli anni '50 e '60. Non avevo un attrice preferita ma le adoravo molto: Audrey Hepburn, Marylin Monroe, Grace Kelly"

" Vedo che sei molto informata in fatto di cinema. Ma dimmi che cosa ti piace di Micheal?"

A quel punto il re del pop si era diretto verso la sala da pranzo e una volta giunto a destinazione si nascose dietro ad una tenda ad ascoltare quella conversazione

" Micheal è un uomo gentile, disponibile, bello mh! mh! E molto dolce. E' un grande artista ed è un padre meraviglioso. Mio fratello avrebbe tanto voluto conoscerlo. Ma... Non ha mai avuto questa possibilità. Micheal mi è sempre stato vicino ed io...."

" Ho capito. E' stato... come dire amore a prima vista"

" Si... Diciamo di si. Uff! Mi vergogno un pò a dirlo"

" Sciocchezze mia cara. Infondo sei pur sempre una donna. Ho sentito che ti ha chiesto... si insomma.. se volevi sposarlo"

" Ah si.... é vero. All'inizio avevo rifiutato perchè avrei voluto aspettare un pò. Recentemente lui mi aveva salvato da un matrimonio imposto con un ragazzo mai incontrato prima ed io lo ringrazio ancora per quello che ha fatto. Ma ora penso.... Di essere pronta. Infondo io sono molto affezionata ai suoi figli e se un giorno lui mi chiederà di sposarlo credo che accetterei. Ma non glielo dire ti prego"

" Non preoccuparti mia cara il tuo segreto è al sicuro con me"

Dopo che Sarah se ne fù andata Micheal uscì dal suo nascondiglio

" Bene, bene. Guarda chi è sbucato fuori dal suo nascondiglio"

" Sophia! Ciao. Ehm.. io stavo facendo una passeggiata e..."

" E' inutile che provi a mentirmi. Tanto lo so che ti eri nascosto li. Hai sentito tutto quello che ha detto quella ragazza, non è cosi?"

" Si ho ascoltato ogni parola. Ormai ho deciso: Glielo chiederò domani stesso"

" E vorresti che fossero tutti presenti immagino. D'accordo io e Liz ti daremo una mano. Uhm... credo che indosserò un abito elegante per domani"

Verso le undici di sera Micheal volle mettere personalmente a letto i suoi figli: Non aveva passato molto tempo con loro quel giorno e cosi voleva ritrovare il tempo perduto.

" Daddy? Perchè domani sarà un giorno importante? Non capisco"

" Ma sorellina: Possibile che non lo hai ancora capito? Domani daddy chiederà a Sarah-chan di sposarlo"

" Quindi la principessa si sposerà con il re e diventerà regina, giusto?"

Micheal osservò dolcemente la figlia mentre le rimboccò le coperte: I suoi figli avevano una fervida immaginazione ed era una cosa che adorava.

" Tra poco avrete una nuova mamma che vi vorrà bene e che si prenderà cura di voi"

" E tu daddy? Sei felice di sposare Sarah-chan?"

" Più di quanto tu possa immaginare. Cercate di dormire ora. Domani sarà un giorno speciale"

Finalmente il giorno tanto atteso arrivò: Per Sarah doveva essere una giornata come le altre ma ancora non sapeva che Micheal le stava preparando una sorpresa, una sorpresa speciale.

" Ancora non ho capito che cosa dobbiamo fare" esclamò Jennyfer mentre infornò i biscotti per la colazione

" Oggi il signor Jackson le farà la proposta di matrimonio. E ci ha chiesto di non rivelare niente a Sarah"

" Ah! Credo che questa sarà una bella giornata"

A quel punto la signora Middelton fece la sua comparsa in cucina

" Su Su signorine non c'è un minuto da perdere. Avete finito di impastare i biscotti? I bambini stanno aspettando"

" Sono quasi pronti signorina Middelton. Non ci vorrà molto. Ma perchè si è vestita cosi elegante questa mattina?"

La signora Middelton infatti indossava un abito color indaco portava degli orecchini di diamanti e sulle labbra aveva un rossetto rosso fuoco.

" Verso le nove in punto mio marito mi ha telefonato: Oggi è il nostro anniversario e vuole portarmi fuori a pranzo. Starò fuori tutto il giorno e credo che tornerò verso le dieci di sera quindi... Non aspettatemi"

" Ma oggi il signor Jackson farà la proposta di matrimonio alla signorina Stone. E' proprio sicura di non voler restare?"

La governante, saputa la notizia, ne rimase sorpresa: Come mai nessuno le aveva detto niente riguardo a quella faccenda?

" Ma come? E me lo dite così all' improvviso? Potevate avvisarmi prima,no?"

Le due domestiche la osservarono perplesse: Come mai aveva cambiato espressione?

Quando capì di essere osservata da entrambe la signorina Middelton distolse immediatamente lo sguardo e a testa alta ammise

" Bhè... devo ammettere che quella ragazza... infondo mi è sempre piaciuta. Ma non volevo apparire... come dire... troppo gentile. Oh guarda si è fatto tardi devo andare. Buona giornata"

La governante abbandonò la cucina a testa alta in mezzo agli sguardi confusi delle domestiche

" Non avrei mai pensato che la signora Middelton avesse un animo cortese"

" Hai proprio ragione. Devo dire che da quando Sarah è arrivata qui al Nerverland Ranch si respira un aria piacevole...."

Terminata la colazione Paris e Prince si diressero nella camera di Sarah: La ragazza in quel momento si stava pettinado i capelli indossava un bellissimo abito color verde smeraldo e attorno al collo portava un ciondolo a forma di luna.

" Com'è bella. Sembra davvero una principessa" esclamò sottovoce Prince mentre la osservava con aria sognante" Potrei stare a guardarla per ore..."

" Amour, Amour Je t'aime tant, je t'aime tant...."

" Sarah-chan vuoi venire a giocare con noi?"

La ragazza distolse lo sguardo verso lo specchio e lo rivolse verso i bambini. Poi dopo aver messo sul tavolo la spazzola si alzò dalla sedia e si diresse verso di loro

" Perchè no? E poi mi fà sempre piacere stare con voi"

" Quel vestito è bellissimo"

" Me lo ha regalato mia madre. Lo aveva indossato per la prima volta quando mio padre le aveva confessato i suoi sentimenti. Ed era il giorno di San Valentino"

" Sembri una principessa, come quelle delle favole" esclamò Paris " Ti manca soltanto una corona d'oro in testa che possa far risplendere la tua bellezza. Perchè tu Sarah-chan sei bellissima"

" Grazie Paris. Lo apprezzo molto. Allora che gioco vogliamo fare? Nascondino o forse volete giocare ad acchiapparella"

I due bambini si osservarono per un istante poi Prince rivolse lo sguardo verso la giovane ed esclamò

" Sarah-chan vieni a prendermi" di colpo il bambino iniziò a correre velocemente per tutta la casa e dopo un estenuante corsa si nascose all' interno di una stanza buia.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Cap 15 ***


" Prince aspetta"

La ragazza dopo aver abbandonato la sua camera da letto iniziò velocemente a correre giù per le scale con al seguito Paris che la seguiva.

Ma... cerca di quà, cerca di là Sarah non riuscì a trovarlo.

" Ma dove potrebbe essere? Abbiamo cercato ovunque. Oh sperò che non gli sia successo niente"

" Stai tranquilla Sarah-chan. Oh! Perchè non diamo un occhiata a quella stanza? Potrebbe essersi nascosto li"

La bambina la condusse verso la porta e notando che era semiaperta Sarah decise di entrare

" Accidenti com'è buio qui dentro, Paris restami vicina. Sarà meglio accendere la luce. Ma dove caspita sarà l'interruttore?"

All'improvviso la luce del lampadario si accese di colpo: All' interno della stanza c'erano Jennyfer e Colette che in quel momento la stavano aspettando con un caloroso sorriso.

Insieme a loro c'era Elizabeth Taylor era vestita con abito blu notte portava degli orecchini e si era truccata per l'occasione. Poi c'era Janet che indossava un abito verde acqua e sul volto aveva un bellissimo sorriso Sophia Loren invece indossava un semplice abito nero elegante ed adatto per qualsiasi occasione speciale.

Liz, Janet, signora Loren come mai questa sorpresa? Oggi non è il mio compleanno"

" Vedi mia cara... Micheal vorrebbe chiederti una cosa, una cosa molto importante"

" Una cosa importante? E' cosa sarebbe?"

A quel punto il re del pop fece la sua comparsa: Teneva tra le mani una scatola blu, indossava un vestito elegante e sul volto le guance erano diventate rosse per l'emozione

" Sarah... Ecco volevo chiederti una cosa, una cosa importante. Da quanto ci siamo conosciuti ho iniziato a provare qualcosa per te. All'inizio era solo affetto ma poi quel sentimento si è trasformato in amore. Qualche volta... di nascosto ti osservavo quando dormivi, quando dedicavi il tuo tempo ai bambini e ti ascoltavo mentre cantavi. Ma quelle volte tu eri troppo occupata per accorgetene. Per tutto questo tempo tu sei sempre rimasta al mio fianco anche quando ero giù di morale a causa della mia malattia. Ti amo moltissimo, sei una ragazza unica e per Prince e Paris bhè.. Tu sei come una madre per loro ed io desidero che tu lo sia. Quindi...."

Micheal le si inginocchiò con la mano destra aprì la piccola scatola che aveva in mano dove all'interno c'era un prezioso anello e con l'espressione più dolce che potesse fare esclamò

" Sarah Stone vuoi sposarmi?"

La ragazza non riuscì a parlare da quanto era commossa ed iniziò a piangere per la contentezza

" Oh Micheal pensavo che non me lo avresti mai chiesto"

" Dimmi principessa che cosa rispondi?"

" Si... Si lo voglio"

Tutti applaudirono mentre Micheal iniziò a baciarla con passione e con dolcezza dopodichè le prese delicatamente la mano e le mise l'anello al dito.

" Adesso posso chiamarti mamma?" esclamò a quel punto Prince mentre iniziò a tirarle il vestito. Subito Sarah se ne accorse dopodichè lo prese in braccio e cominciò a baciargli le guance sotto lo sguardo di tutti

" Prince eccoti qua! Ma certo che puoi chiamarmi mamma"

La ragazza iniziò a piangere per la felicità e Prince la osservò con un volto curioso

" Mamma ti stà uscendo dell' acqua negli occhi"

" Perchè è felice" rispose Micheal mentre teneva per mano la piccola Paris " Visto bambini? Alla fine il re si sposa con la principessa e regneranno per sempre felici e contenti"

Il re del pop le si avvicinò con dolcezza dopodichè prese Prince dalle braccia di lei e lo ripose a terra.

" Micheal che vuoi fare? Non vorrai mica..."

" Perchè ti preoccupi? Tra poco sarai mia moglie e poi ne ho tutto il diritto. Non vorrai mica tirarti indietro"

La ragazza abbassò lo sguardo imbarazzata ma Micheal la prese per le spalle poi quando Sarah incrociò lo sguardo di lui Micheal uni le sue labbra alle sue: Quello fu un bacio casto e delicato.

Subito la notizia venne scoperta dai fan di tutto il mondo.

I giornalisti avrebbero fatto di tutto per saperne di più a riguardo ma Micheal non concedeva interviste per proteggere Sarah e la sua famiglia

" Sono cosi fiero di te figlio mio. Ti stai per sposare e stavolta è vero amore"

" Mamma stai piangendo" esclamò Micheal cercando di consolare sua madre mentre quest' ultima si stava asciugando le lacrime con un fazzoletto

" Oh scusami tesoro ma... E che sono cosi felice. Finalmente hai trovato una donna che ti ama e che ama a sua volta i tuoi figli. Sono cosi fiera di te"

" Grazie mamma. Ma vorrei chiederti una cosa, una cosa importante: Vorrei che mi facessi da testimone al mio matrimonio"

A quella proposta Katherine gli fece un sorriso" Oh tesoro se questo ti rende felice allora lo farò. Ed i miei nipotini dove sono ora?"

" Sono con la loro madre, sto parlando di Sarah ovviamente. I miei figli desiderano che il matrimonio venga celebrato al più presto ed io voglio esaudire il loro desiderio"

" Quella ragazza è riuscita a cambiarti e in meglio anche. Ne sono felice. Ma se hai bisogno di qualcosa, qualunque cosa io sarò qui per te"

" Grazie mamma. Questo significa molto per me"

I giorni passarono ed ormai la vita di Sarah Stone era cambiata, completamente.

Non era più una giovane ragazza come le altre era diventata popolare grazie alla relazione con Micheal.

I giornalisti avrebbero fatto di tutto pur di avere un commento sulla loro relazione.

Ma la giovane non apriva bocca e qualche volta quando doveva andare all'orfanotrofio veniva scortata da qualche guardia del corpo del re del pop per proteggerla.

" Signorina da quanto tempo lei e il signor Jackson state insieme?"

" E quando vi sposerete?"

" La prego signorina risponda a qualche domanda"

" Mi dispiace ma preferisco non concedere alcuna intervista" esclamò la ragazza mentre le guardie del corpo impedivano ai giornalisti di avvicinarsi.

Il pomeriggio passò in fretta e dopo essere tornata al Ranch Sarah si diresse in salotto dove i bambini stavano disegnando.

" Mamma ti piace il mio disegno? Questa sei tu vestita da principessa"

" Sara-chan è la mamma più bella del mondo"

La ragazza sorrise a quelle parole: " Con tutti questi complimenti mi riempite il cuore di gioia"

" Mamma quando vi sposerete tu e daddy?"

" Presto tesoro presto" esclamò la giovane mentre accarezzò i capelli di Prince

Stanza di Micheal ore 22.20 p.m.

" Che cosa ti succede principessa? Ti vedo preoccupata"

" Micheal devo parlarti" esclamò la ragazza in preda all' ansia, le tremavano le mani ed era molto agitata

" Che cosa accade principessa?"

Cosi la giovane si sedette sul letto e lui fece lo stesso prendendole dolcemente la mano

" Ecco... Ieri ero uscita ed ero accompagnata dai bodyguards ma i giornalisti mi stavano addosso erano cosi insistenti volevano farmi tante domande su di me, su di te ed io non lo sopporto. E se per caso un giorno potrebbero scrivere delle cose orribili sul nostro rapporto? Micheal io ho paura"

Micheal iniziò a guardare la ragazza che amava con occhi dolci

" Non temere: Io ti proteggerò sempre e se qualcuno osa farti del male ci penserò io a punirlo"

" Oh Micheal..." dopodichè la giovane iniziò a piangere per la contentezza

" Ehi piccola va tutto bene"

La ragazza dopo essersi ripresa iniziò a guardare con dolcezza l'uomo di cui si era innamorata:

- Il mio dolce principe-cominciò a pensare la giovane mentre il suo cuore batteva all'impazzata

- La mia principessa, cosi bella e fragile...- iniziò a pensare anch'egli Micheal-Quanto vorrei che il tempo si fermasse.... E se indossasse un abito tradizionale tipo un kimono o un vestito da ballo la sua bellezza non sfiorirebbe-

" Ecco io.... Avrei una richiesta da farti"

" Ma certo. Dimmi cosa desideri?"

" Ecco... Mi piacerebbe che mi cantassi la canzone che mi avevi dedicato quel giorno. Sai quella della radio"

" Ma certo... The Lady in my life come posso non ricordarmela? Lo farò con molto piacere. Ma ad una condizione: Voglio che canti anche tu"

" Cosa? Oh no per favore lo sai che sono nervosa quando devo cantare..."

" Ti prego Sarah rendimi felice, canta insieme a me"

Allora la ragazza si alzò in piedi e lo stesso lo fece anche Micheal ed entrambi iniziarono a cantare: Era come se le loro voci si unissero per formarne una sola... La voce dell' amore.

Per cui ascolta il mio cuore Sdraiati vicino a me Lascia che ti doni i miei sogni Posso farti sentire così bene E piccola con gli anni Ti amerò ogni giorno sempre di più Per cui ti prometto stanotte Che sarai sempre la donna della mia vita

Al termine della canzone il re del pop le si avvicinò dolcemente per poi intrecciare le mani con le sue

" Micheal ma.... Cosa vuoi fare?"

" Ricorda: Fin quando ci sarò io al tuo fianco non potrà accaderti niente di brutto, ma solo cose meravigliose e straordinarie"

Micheal e Sarah iniziarono a baciarsi dolcemente per poi togliersi poco per volta i loro indumenti

" Nessuno ti ha mai amato come lo sto facendo io"

" Si è vero. Vorrei che durasse per sempre...."

Dopo quella notte insieme i due giovani si erano stretti in un forte abbraccio.

" C'è una cosa che vorrei chiederti..."

" Che cosa?"

" Quando vuoi organizzare il matrimonio?" esclamò Sarah in preda alla curiosità tanto che Micheal ne rimase sorpreso

" Tu mi stupisci.... Comunque lo organizzeremo presto"

" Ho dato anche io questa risposta a Prince, sai?"

Un altro mese era passato.

E Micheal decise di organizzare i preparativi del matrimonio.

" Ho chiamato anche i tuoi genitori cosi potranno partecipare alla cerimonia"

" Davvero? Oh sono cosi felice" esclamò la ragazza mentre iniziò ad abbracciare Micheal

" Ho chiesto a Liz di diventare la tua damigella d'onore durante la cerimonia"

" Però la mia testimone sarà mia madre, non è vero?"

" Ma certo, principessa"

"Ah! E' come se stessi vivendo un sogno, un sogno meraviglioso divenuto realtà. Ma riguardo alla luna di miele... Io preferirei restare con i bambini non voglio lasciarli da soli"

" Come desideri" esclamò il re del pop" Per la luna di miele c'è sempre tempo...... Ora dobbiamo occuparci dei preparativi per le nozze"

" Allora vado subito a telefonare a mia madre cosi potrà aiutarci con i preparativi"

" Aspetta.... Penserò a tutto io. Tu pensa solo ad occuparti di Paris e Prince" dopodichè uni le sue labbra a quelle della ragazza

" Ma io... Voglio aiutarti anche io voglio rendermi utile...."

" Bhè se vuoi renderti utile... Allora non devi fare altro che provare il tuo abito da sposa"

Ad un certo punto qualcuno bussò alla porta....

" Signora Jackson Signora Jackson.... Ma dove si è cacciata......... Oh eccovi qui!"

" Signora Middelton lei che cosa ci fà qui? Credevo che fosse uscita con suo marito...."

" Oh no abbiamo molte cose da fare: Innanzitutto dobbiamo trovarle il suo abito da cerimonia non avrà intenzione di sposarsi con quel vestito? Conosco un negozio formidabile... Venga glielo mostro"

La signora Middleton stava per prenderla per un braccio quando la ragazza si fermò

" Ma... Non credo di avere abbastanza denaro per acquistarne uno.... E poi.... "

" Non c'è niente di cui preoccuparsi alle spese matrimoniali penserò a tutto io.... Dopotutto i soldi devono essere spesi per una buona causa.... Dico bene signor Jackson?"

" Assolutamente"

Cosi la signora Middelton condusse Sarah fuori dal Ranch presero la macchina ed insieme si diressero verso l'outlet.

" Oh eccoci qui siamo arrivate: Venga signora Jackson bisogna scegliere l'abito da cerimonia non avrà intenzione di fare una brutta figura, non è vero?"

Dinnanzi a loro si presentò un commesso: Era giovane, alto, aveva dei tratti molto femminili tanto che Sarah ne rimase imbarazzata

" Buon giorno signora posso esserle d'aiuto?"

" Salve. Sto cercando un abito da sposa per questa giovane"

" Capisco. Che genere di abito matrimoniale aveva in mente, signorina?"

" Ecco io.... Non saprei...." esclamò Sarah in preda al disagio ma la signora Middelton rispose per lei

" Uhm.... Io avrei pensato ad un abito da sposa non semplice ma principesco e il bouquet dev'essere composto da rose bianche e rosse"

" Ottima scelta signora..... Dalla sua descrizione credo proprio di aver il vestito da cerimonia adatto per questo evento importante"

Dopo che il commesso le mostrò l'abito la ragazza decise di provarlo su insistenza della sua ex-governante.

" Ma signora Middelton non crede che quest' abito sia troppo principesco per me?"

" Assolutamente no.... Avanti esci dal camerino e fammi vedere come ti stà"

Dopo che la ragazza uscì dal piccolo locale la donna ne rimase sbalordita

" Ommioddio mi sembra di vedere una copia di Grace Kelly"

" Ma... Io non ho i capelli biondi e poi quell' attrice era molto più bella di me"

" Ma non dire sciocchezze ogni donna può essere bellissima anche con un abito da sposa.... Credo proprio che abbiamo trovato quello che ci serve"

Una volta pagato il vestito le due si diressero verso il negozio di fiori per ordinare il bouquet.

Mezz' ora dopo essere uscite dal negozio la signora Middelton estrasse dalla borsa un taccuino dove conteneva la lista nozze

" Bene anche questa e fatta... Per questo matrimonio saranno invitate molte persone famose...."

" Scusi ma.... A quali persone si riferisce?"

" Oh bhè..... Innanzitutto ci saranno tutti i componenti della famiglia Jackson, poi interverranno molte star dello spettacolo come Sophia Loren, Elizabeth Taylor, Diana Ross, Madonna..."

" Interverrà sul serio tutta questa gente?"

" Di cosa si preoccupa? Tanto la maggior parte di loro la conosce anche lei..... Adesso non c'è un minuto da perdere.... Devo spedire gli inviti ma lei..... Intanto si occuperà dei bambini, siamo intesi?"

" Certo.... Signora"

Una volta tornati al Ranch, Sarah si occupò subito di Paris e Prince.

I bambini stavano disegnando come al solito con i pastelli mentre la ragazza era seduta su una poltrona e stava leggendo un libro.

" Mamma..... Possiamo vedere l'abito da sposa che indosserai al matrimonio con daddy?"

Sarah distolse per un attimo la sua attenzione sul volume e lo posò su Prince

" Ehm.... Temo che dovreste aspettare fino ad allora.... Prince. La signora Middelton mi ha vietato d'indossarlo in questi giorni e poi.... Vostro padre non può vedermi vestita con l'abito nuziale è la tradizione"

" Mamma... Anche noi avremmo gli abiti bianchi per l'occasione?"

" Si Paris tu indosserai un bellissimo abito con i merletti mentre tuo fratello indosserà lo smoking"

" Sul serio indosserò lo smoking? Evviva"

"Mamma.... Ci canti una canzone?"

" Con molto piacere.... Paris"

Ovunque tu sarai, ci sarò anch'io

Ovunque tu andrai, verrò anch'io

Ogni giorno sorrido per te, prego per te

Paradiso, paradiso, paradiso, paradiso, paradiso

Per sempre insieme, non saremo mai soli

" Allora..... Era la tua bellissima voce quella che ho udito poco fa,non è cosi?"

Subito la figura di Micheal apparve sulla soglia: S'avvicinò cosi verso i bambini e dalla donna che amava più di se stesso.

" Daddy.... Da quanto tempo eri li?" esclamò Prince mentre lo fissò in modo curioso tanto che Micheal gli rispose

" Da quando vostra madre ha iniziato a cantare..."

" Daddy.... Tra pochi giorni ci sarà l'equinozio di primavera..."

" E vi prometto che il matrimonio verrà organizzato proprio in quella data"

" Voglio che la mamma abbia un bellissimo mazzo di rose e mi piacerebbe molto che il luogo della cerimonia possa essere decorato con tanti fiori profumati"

" Ogni tuo desiderio è un ordine.... Principessa Paris"

" Forse bisogna anche festeggiare il vostro primo incontro e...."

" Prince non credi di star correndo un pò troppo?"

" Scusa mamma...."

Dopodichè tutti e quattro scoppiarono a ridere come se fossero già una famiglia una vera famiglia.....

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Cap 16 ***


Ormai la signora Middelton aveva già organizzato i preparativi.

In quello stesso momento poi la donna era tutta eccitata

" Allora: Ho già ordinato i fiori per il bouquet, gli inviti sono già stati spediti, Jennyfer stà cucinando la torta.... Oh ma certo dobbiamo vestire i bambini con gli abiti da cerimonia"

Cosi la signora Middleton si precipitò nella camera della futura signora Jackson

" Signora Jackson mi perdoni ma devo assolutamente far indossare i bambini con gli abiti da cerimonia"

" Ma certo Paris e Prince andate con la signora Middleton dovete provare i vestiti per il matrimonio...."

Cosi i bambini si diressero con la signora Middelton nella stanza accanto per provare gli abiti per il matrimonio.

La ragazza invece si osservò per un attimo allo specchio:

-Stò per diventare la moglie di Micheal.... Come sono felice. Quanto vorrei che David fosse qui....-

Dopodichè rivolse il suo sguardo al suo abito da sposa: Chissà se a Micheal gli sarebbe piaciuto.

" Signora Jackson i bambini sono qui. Devo farli entrare?"

" Certo.... Oh come siete belli con quei vestiti"

" Oh grazie mamma tu invece sarai proprio una principessa con quell'abito"
" Ti ringrazio Prince.... Signora Middleton quando sarò la moglie di Micheal dovrò occuparmi di molte cose e.... Dovrò trovarmi un lavoro per poter mantenere tutti quanti e...."

" Signora Jackson ogni cosa a suo tempo...." l' ammonì la sua governante" Lei deve fare solo una cosa: deve occuparsi dei bambini. E poi un giorno quando sarà incinta dovrà solo pensare alla sua salute...."

" Incinta ha detto?" esclamò la giovane preoccupata" Vuol dire che io e Micheal dovremmo....."

" C'è una buona probabilità che possiate restare incinta dal signor Jackson...... Voi potrete avere la possibilità di dargli un figlio proprio come è successo alla signora Rowe in passato..."

" Voi.... L'avete mai conosciuta? La signora Rowe intendo....."

" Uhm! Si l'ho conosciuta ma.... Non ho proprio dei bei ricordi.... Ho saputo che si è sposata con un chirurgo francese e che si è trasferita a Parigi.... Non è cosi?"

" Si..... Micheal me lo aveva accennato stamattina.... E di certo non la inviterà al matrimonio...."

" Ne sono convinta. Ma adesso sarebbe meglio se voi faceste una bella dormita. La salute prima di tutto"

Cosi la ragazza si diresse nella camera da letto e dopo essersi sdraiata sul materasso matrimoniale s'addormentò in un sonno profondo....

Nel frattempo Micheal aveva invitato Liz e Sophia per un thè

" Oh sarà un matrimonio coi fiocchi.... Ma in questo momento la sposa dov'è?"

" Sicuramente starà provando il suo abito da cerimonia in camera sua..... Ma purtroppo Micheal non può ancora vederla è la tradizione"

" Ah proposito anche tu ti devi preparare.... Su Liz accompagnalo a provarsi il suo abito..."

" Ma non c'è ne bisogno.... Sono sicuro che mi starà benissimo"

" Micheal....... Tesoro, non abbiamo molto tempo..... Dobbiamo ultimare gli ultimi preparativi"

I giorni passarono e nella villa si respirava un aria di festa.

La sala d'ingresso era stata addobbata per l'occasione e gli invitati avevano deciso di indossare gli abiti migliori.

Micheal invece era davanti all' altare mentre di tanto in tanto osservava l'ingresso della stanza in modo che potesse vedere l'arrivo della sua futura moglie.....

Nella sua camera da letto intanto Sarah era intenta ad ammirarsi allo specchio.

Fino a quando.....

" Signora Jackson dobbiamo andare la stanno aspettando tutti..... Oh siete davvero incantevole"

" La ringrazio..... Su coraggio bambini è ora che raggiunga vostro padre......"

Quando finalmente la sposa fece il suo ingresso nella stanza, tutti si alzarono mentre i loro sguardi si posarono all'ingresso principale.

Sarah fu accompagnata da sua madre: La donna non riusciva a smettere di piangere per la contentezza e Sarah se ne accorse.

" Oh tesoro... Finalmente questo sogno è diventato realtà...."

" Mamma stai piangendo ci stanno guardando tutti...."

" Sigh sigh bhè è ovvio: Stanno guardando la sposa.... David sarebbe molto fiero di te"

" Si è vero: Come vorrei che fosse qui.... Insieme a noi..."

" Oggi è il tuo matrimonio le lacrime non sono ammesse. Sorridi tesoro, sorridi"

"Uhm... Cari fratelli e sorelle siamo qui oggi per unire quest' uomo e questa donna in matrimonio. Se qualcuno ha un valido motivo per impedire quest' unione parli adesso o taccia per sempre. Uhm... Bene procediamo....Vuoi tu Micheal Joseph Jackson prendere questa donna come tua legittima sposa per amarla e rispettarla in salute e in malattia in ricchezza e in povertà finchè morte non vi separi?"

" Si.... Si lo voglio"

" Vuoi tu Sarah Stone prendere quest'uomo come tuo legittimo sposo per amarlo e rispettarlo in salute e in malattia in ricchezza e in povertà finchè morte non vi separi?"

" Lo voglio"

" Allora vi dichiaro marito e moglie... Può baciare la sposa"

Micheal cercò di battere la timidezza: Scostò con solo tocco il velo dopodichè s' impossessò delle labbra della giovane.

Tutti i presenti applaudirono mentre Colette e Jennyfer iniziarono a lanciare sulla coppia il riso e i petali di rosa

" Bene ed ora e giunto il momento che lo sposo e la sposa aprino le danze" esclamò Liz con un tono deciso ma vivace

" Principessa... Mi concederesti questo ballo?"

La ragazza gli porse la mano ed i due si diressero al centro della sala dopodichè iniziarono a ballare sotto gli occhi di tutti i presenti

" Oh ma questa canzone... E' Spechlees"

" Si è quella che ho scritto per te..... Perchè tu ora sei finalmente la donna della mia vita"

" Hai avuto un pensiero carino..."

" Fratellino guarda.... Daddy stà ballando con la mamma" esclamò Paris indicandoli con il dito

Prince, impegnato a mangiare la torta, si sporcò la bocca di cioccolato

" Dove sono? Non li vedo..."

" Oh Prince ma ti sei sporcato dappertutto... Nonna nonna Prince si è sporcato tutto"

Katherine raggiunse i nipoti all'istante e dopo aver visto Prince sporco di cioccolato lo osservò per un istante dopodichè gli domandò

" Oh Prince non avrai intenzione di sporcarti anche il vestito? Vieni qui ti pulisco io"

Dopo che il ballo degli sposi giunse al termine Sarah e Micheal si diressero in terrazza ad osservare le stelle.

" Micheal in questi giorni ho sentito delle voci...... Dicono che ti considerano un pedofilo. Quando sono stata costretta a tornare a Londra tu per scacciare la solitudine avevi invitato dei bambini e...."

Il volto di Micheal a quelle parole divenne scuro: Non avrebbe voluto che Sarah ne fosse turbata.

" Sono solo idiozie. E anche i tabloid scrivono menzogne. Ma ti giuro che io non farei mai del male ad un bambino.... Sarah tu mi conosci più di chiunque altro...."

" Lo so lo so. Tu sei una brava persona ed io.... Non avrei dovuto ascoltare quelle notizie cosi orribili. Micheal.... Ti chiedo scusa"

" Non scusarti sei mia moglie adesso..... Ed io farò di tutto purchè tu sia felice...."

" Si ma... Come faremo a smentire tutte queste menzogne? Forse se ti dessi un figlio.... Le cose si aggiusteranno"

" Davvero vorresti...."

" Si.... Io desidero che tutti ti considerano una persona che vuole bene ai bambini e che nonostante le difficoltà di quest'ultimi tu possa dargli sostegno e amore. Quindi se in futuro noi avessimo un bambino io so già che tu sarai un ottimo padre"

Le settimane passarono cosi come i mesi.

Las Vegas ore 12.00 p. m.

In una macchina scura stava viaggiando il re del pop con sua moglie: Da quando si erano sposati Micheal non aveva fatto altro che proteggere lei e i bambini da giornalisti e da fan accaniti.

" In questi ultimi giorni i tuoi fan mi hanno mandato dei fiori e regali di ogni tipo... Credo che mi hanno preso in simpatia"

" L'ho notato"

" La sai una cosa? Las Vegas è fantastica"

" Lo pensi davvero?"

" Si certo... Ci sono cosi tanti divertimenti qui"

" Sono felice di vederti cosi di buon umore...." esclamò Micheal " Il tuo sorriso.... è bellissimo"

" Uhmm! Cosi mi farai arrossire..."

" Potrei spogliarti anche adesso..." dopodichè il re del pop iniziò ad accarezzare il viso della sua amata moglie

" Micheal ma siamo in macchina...." esclamò imbarazzata la giovane " E poi Bill sta guidando"

" Non preoccuparti lui non può sentirci e nè vederci. E' un ottima guardia del corpo te lo posso assicurare"

Sarah appoggiò la testa sul petto del cantante e quest'ultimo iniziò ad accarezzare i capelli della ragazza

" Sono contento che tu sia venuta con me alla festa di Sophia... L'ho apprezzato molto"

" Bhè... Sophia è una tua amica sarebbe stato scortese nei miei confronti non venire... "

Ad un certo punto il volto della ragazza divenne scuro

" Micheal.... E' vero che non potremmo tornare più a Neverland?"

" No.... Non più ormai... Quel luogo non è più casa nostra non dopo quello che è successo tre mesi fa...."

In quei mesi infatti Micheal era stato accusato di molestie sessuali da parte di minori.

E il suo Ranch purtroppo da quando era venuta la polizia era stato messo sottosopra.

Cosi, a malincuore, ha dovuto abbandonarlo.

La governante poi, dopo aver perso il posto di lavoro, si era trasferita a Boston ed ora lavorava alla reception di un hotel con una paga di 9000$.
< br / > Jennyfer e Colette invece non volendo abbandonare Sarah e Micheal avevano deciso di venire anch'egli a Las Vegas.

Tutti abitavano nello stesso albergo come una grande famiglia.

" Non posso credere che ti abbiano accusato di essere un pedofilo.... Tu non faresti mai del male ad un bambino lo hai detto tu stesso"

" Lo so tesoro lo so tu mi conosci meglio di chiunque altro cosi come i miei fratelli e mia madre. Se non ci fossi stata tu a quest' ora mi sarei riempito di farmaci"

" Micheal... Ti prego non dire queste cose... sigh sigh Mi fai star male"

" Oh no Sarah non fare cosi.... Tu mi hai salvato non dimenticartelo mai" dopodichè uni le sue labbra con quelle della ragazza " Non voglio vederti piangere... Vedrai io saprò renderti felice"

" Ti voglio bene"

" Ti voglio bene anch'io..... Mia principessa"

Una volta arrivati in hotel Micheal vide che Paris e Prince non erano ancora andati a dormire

" Forza bambini domani dobbiamo preparare le valigie. Partiremo tra due giorni"

" Papà torniamo a Neverland?"

" No Prince non torneremo mai più a Neverland. Quella non è più casa nostra andremo a Los Angeles e sono sicuro che la villa che ho acquistato vi piacerà"

" Jennyfer e Colette possono venire con noi?"

" Ma certo Paris. Fanno anche loro parte della famiglia" esclamò il re del pop mentre accarezzò i capelli della figlia


" Daddy a me piacerebbe molto avere una nuova sorellina"

" O un fratellino"

" Bhè... E' un pò presto per parlare di questo. Io e Sarah ci siamo appena sposati..... Preferisco aspettare ancora un pò"

" Papà ora che Sarah-chan è tua moglie sei finalmente felice?"

" Si Prince..... Sono l'uomo più felice del mondo. Ma adesso ed ora di andare a nanna"

Cosi condusse i figli nella immensa camera da letto.

" Buonanotte Daddy"

" Buonanotte Paris, Buonanotte Prince"

Dopo che si fu allontanato dalla stanza dei suoi figli Micheal si diresse verso la sua.

Sarah in quel momento era caduta in un sonno profondo e Micheal quando la vide le si avvicinò con cautela e per non svegliarla le accarezzò i capelli

- Sarah.... La mia dolce Sarah-

" Uhm.... Micheal sei tu"

" Oh ti chiedo scusa non volevo svegliarti....."

D'altro canto Sarah scosse la testa poi iniziò a cantare

" Can i be your star be your light be your everything......"

" Non sapevo che cantassi cosi bene in inglese....."

" Maddai sono solo una principiante......... Al tuo confronto io sono niente"

" Non dire cosi..... Ma.......Che cosa ti sarebbe piaciuto da fare da grande?"

" Mhh! Perche questa domanda?"

" Io voglio aiutarti ad avverare il tuo desiderio.... Avanti raccontami tutto"

" Bhè a dirla tutta mi sarebbe piaciuto fare la scrittrice..... Scrivere libri fantasy o romantici. Ma..... Davvero vorresti....."

" Ma certo.... Anzi a dir la verità mi piacerebbe molto leggerne uno...."

" Micheal quando saremo a Los Angeles cosa faremo?"

" Non ti devi preoccupare.... Io ti aiuterò ad avverare il tuo desiderio...... Tu sarai un ottima scrittrice"

Passarono cosi altri tre mesi.

Micheal e Sarah si erano trasferiti infine ad Holmby Hills nella nuova casa che il cantante aveva acquistati pochi mesi prima.

A Sarah quella casa le piaceva molto: Faceva delle nuotate in piscina, trascorreva le giornate a fare delle passeggiate in giardino ma sopratutto adorava molto passare le giornate con i bambini.

Da quando era diventata la moglie del re del pop Sarah aveva cominciato a scoprire un talento... Il talento della scrittura.

Con l'aiuto di Micheal, Sarah era diventata una scrittrice di successo e i suoi libri erano molto amati sopratutto in Inghilterra.

" Allora bambini mi serve un idea per il mio nuovo libro.... Voi cosa mi consigliate?"

" A me piacerebbe che il nuovo libro raccontasse di una storia d'amore....." la consigliò la piccola Paris

" Io invece lo vorrei storico"

" Bhè potremmo unire le cose voi cosa ne dite?"

" Siii"
Cosi con i consigli dei bambini Sarah iniziò a scrivere su dei fogli di carta alcuni appunti per il suo libro.

Non erano passati che pochi giorni che la giovane cominciò a scrivere il suo romanzo.

" Di che cosa parlerà il tuo libro?" esclamò Jennyfer mentre la vide intenta a scrivere al pc e Sarah si voltò verso di lei per un breve istante per poi dire

" E' una sorpresa....."

Durante il pomeriggio Micheal invece che comporre le sue canzoni era sempre intento ad osservare sua moglie intenta a scrivere il suo libro che avrebbe pubblicato in futuro.

"Mhh! Micheal non dovresti essere allo studio per provare le canzoni del tuo nuovo album? Se ricordo male l'appuntamento era alle tre in punto sono già le tre e mezza...."

" Non preoccuparti posso sempre andarci un altro giorno.... Ma adesso mi piacerebbe molto passare tutto il tempo con la mia adorata moglie...."

" Micheal aspetta questa sedia è scomoda non credo che sia il luogo adatto per...."

Ma la ragazza non riuscì a terminare la frase perchè Micheal unì le labbra alle sue: I baci divennero più intensi e Sarah per stare più comoda si mise a sedere sulle sue ginocchia.

" Sei cosi leggera..... Ma credo che il luogo migliore per fare l'amore sia il letto...."

" Micheal.... Devo lavorare non potevi aspettare cinque minuti in più?"

" Hai tutto il tempo per dedicarti alla scrittura... Ora hai solo bisogno di tuo marito"

" Mhh! Bhè allora possiamo anche andare in camera, non trovi?"

Il re del pop non ci pensò due volte: Prese Sarah tra le braccia e la condusse nella stanza matrimoniale.

Due ore dopo....

" E' stato bellissimo"

" Mhh! Sei proprio sicuro che...."

" Si mi piacerebbe molto diventare padre per la terza volta"

" Oh Micheal davvero lo vorresti? Io sono soltanto una ragazza come tante altre mentre tu....."

" E qui che ti sbagli Sarah: Tu sarai una scrittrice straordinaria e sono convinto che sarai anche un ottima madre"

Pochi minuti dopo a Micheal gli venne un idea:

" Che ne dici se andiamo a fare il bagno in piscina stanotte?"

" Eh? Micheal ma che dici? Farà freddo stasera.... A me piacerebbe invece prepararti qualcosa da mangiare

"Vorresti cucinare per me, signora Jackson? Sono stupito"

" Guarda che sono brava a cucinare"

" Non lo metto in dubbio"

Cosi Sarah si diresse a passo spedito in cucina per preparare dei dolcetti.

Una volta che ebbe terminato di cucinare, Micheal entrò nella sala da pranzo si sedette davanti alla tavola apparecchiata e rivolse il suo sguardo verso la cucina

" Sento un buon profumino.... Sicuramente saranno buonissimi"

" I bignè al cioccolato sono pronti.... Oh vedo che sei gia pronto per mangiarli.... Ecco prendine quanto ne vuoi"

" Mhh! Sono buonissimi ma mangia qualcosa anche tu" esclamò il cantante rivolgendo il suo sguardo verso la donna che amava " Te ne lascio un pò"

" Ma no preferisco rimanere a dieta...."

" Ma quale dieta tesoro mangiane qualcuno e poi lo so che sei matta per i dolci...." dopodichè iniziò ad imboccarla dolcemente

Mezz'ora più tardi...

" Sarà meglio che metta in ordine la cucina.... Uhm credo di aver sporcato anche troppo"

" Ma tesoro ci penserai domani... Ora è meglio andare a letto.... Abbiamo mangiato abbastanza.... Andiamo su.... Comunque i bignè erano ottimi"

" Grazie Micheal sono contenta che ti siano piaciuti"

La mattina seguente i due erano nel letto l'uno accanto all' altro. Di colpo i bambini si diressero spediti nella camera dei genitori e una volta dentro li osservarono incuriositi

" La mamma è bellissima quando dorme...."

" Shh! Prince parla a bassa voce li sveglieremo"

" Ehi hai visto che in cucina ci sono dei bignè? Io ho fame credo che ne mangerò qualcuno..." dopodichè Prince si precipitò in cucina sotto gli occhi della sorella

"Prince fai piano mamma e papà stanno ancora dormendo..... Ehi fratellino aspettami"

Ore 9.10 a.m.

La luce del sole fece aprire gli occhi di Micheal: Sarah era sdraiata accanto a lui e Micheal non riusciva a distogliere il suo sguardo da lei.

- Come sei bella quando dormi..... Sarah. Uhm ma come mai in cucina c'è questo baccano? Sarà meglio controllare-

Il cantante indossò la sua camicia blu i pantaloni neri e i suoi mocassini dopodichè si diresse a passo svelto in cucina.

" Eddai Paris sei la solita golosa lasciamene ancora uno"

" E no mr mangiadolci questo bignè è mio tu ne hai già mangiati quattro..... E poi hai il naso sporco di cioccolata"

" Oh Daddy Paris non mi vuole dare il bignè.... Dille qualcosa"

Micheal s'avvicinò verso il figlio e dolcemente gli pulì il naso con un fazzoletto

" Paris ha ragione Prince hai già mangiato la tua parte di dolci. Uhm vedo che i bignè della mamma vi sono piaciuti"

" Ma come mangerà adesso la mamma per la colazione? Li abbiamo finiti"

" Non preoccuparti Paris io e tua madre li abbiamo mangiati ieri sera. Se volete posso chiederle se uno di questi giorni potrà cucinarci altri bignè...."

" Altri bignè?" esclamarono all' unisono i due bambini " EVVIVA!"

" Shh! Parlate più piano vostra madre stà ancora dormendo...."

" Ma Micheal io sono già sveglia"

Subito Micheal e i bambini videro Sarah davanti all'ingresso della cucina con ancora addosso la camicia da notte e un bellissimo sorriso le incorniciava il volto.....

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Cap 17 ***


" Mamma!" esclamarono all'unisono i bambini andandole incontro: La ragazza iniziò ad accarezzare i capelli di ognuno di loro per poi baciare le loro guance rosee.

" Bambini un pò di contegno per favore"

" Non preoccuparti Micheal a me fa piacere che i bambini siano vivaci di prima mattina"

" Daddy a cosa pensi quando vedi la mamma?"

" Bhè Prince è semplice: Quando la vedo..... Vedo una ragazza meravigliosa che è disposta a stare con me nonostante le difficoltà che ci sono nel mondo dello spettacolo.... Ma sopratutto..... Vedo una ragazza che.... Mi ama e mi apprezza per quello che sono"

A quelle parole Sarah corse di scatto verso di lui per poi stringerlo forte a sè: Micheal ne rimase sorpreso da quella azione.

" Mamma...."

"Ti voglio bene Micheal"

" Anche io te ne voglio..... Sarah.... La mia dolce Sarah"

Nove mesi dopo...

Los Angeles ore 11.00 a.m.

Sarah era molto cambiata e per di più stava aspettando un bambino.

In quei giorni poi Micheal era molto impegnato a girare il video di una sua nuova canzone è quindi si era assentato da Los Angeles

" Signora Jackson non si deve sforzare il dottore ha detto che non deve fare delle attività che la stancano troppo e..."

" Lo so ma.. Ah il bambino mi ha dato un calcio"

" Quando si è incinte è normale ma adesso devi pensare solo a riposarti Colette porta la signora Jackson nella sua stanza"

" Ma Jennyfer voglio continuare a scrivere il mio libro...."

" Per oggi basta scrivere. Vostro marito non vorrebbe che sua moglie debba fare simili sforzi..... La salute prima di tutto"

" Dove sono Paris e Prince?"

" In questo momento Katherine Jackson si stà occupando di loro. Ma adesso vai a coricarti......"

Tornata nella sua camera Sarah si distese sul letto ad osservare il soffitto

" Uff! Se solo riuscissi a non avere questo blocco dello scrittore... A quest' ora avrei finito di completare il capitolo.... Perchè non posso continuare a scrivere? Ah il bambino si è mosso di nuovo" esclamò subito la giovane toccandosi la pancia

Ormai era al quarto mese di gravidanza e la sua pancia infatti era diventata una palla di cannone.

I suoi genitori in quei giorni poi erano venuti a trovarla più spesso ed entrambi aiutavano la figlia come meglio potevano.

Sarah e sua zia Rachel però avevano rotto i rapporti subito dopo che le nozze tra lei e il giovane George Williams furono annullate.

E la donna poi non veniva più a trovarla e si era trasferita a Chicago per cambiare vita.

Ma Sarah non era triste per questo.

All' orfanotrofio poi i bambini e la signora Murray le avevano mandato tanti regali come disegni e fiori dopo che quest' ultimi avevano scoperto la bellissima notizia
< br / > -Come sono stati carini- iniziò a pensare la giovane mentre iniziò a sfogliare i disegni appena ricevuti.....
< br / > " Allora tesoro come procede la scrittura del libro? Ricorda che voglio essere il primo a leggerlo"

"Uhm? Ah si il libro.... Sta procedendo bene.... E ti prometto che quando sarà concluso ne sarai il primo lettore, papà"

" E dimmi: Tu e Micheal avete già deciso come chiamerete il bambino?" le domandò sua madre tanto che la ragazza le rispose

" Se sarà un maschio lo chiameremo Prince Micheal jackson II e se invece sarà femmina Micheal vuole chiamarla Sarah Katherine Jackson"

" Oh sarebbe bello avere una seconda Sarah in famiglia" esclamò suo padre tutto contento"Sarà come ai vecchi tempi"

" Ora tesoro devi pensare solo a riposarti"

" Ma mamma.... Io...."

" Ah ah ah niente ma signorina non contraddire tua madre. Intanto io e la mamma potremmo vedere i bambini tu intanto cerca di riposare, d'accordo?"

" Si papà"

" Brava la mia figliola"

Una volta che Sarah s'addormentò come una bambina, i suoi genitori si occuparono dei loro nuovi nipoti

"Sembriamo proprio dei nonni che giocano con i nipotini" esclamò la donna rivolgendosi in modo tenero verso il marito

" Bhè devi ricordarti che quei bambini sono i figli del re del pop. Ho sempre adorato i Jackson Five sin da quando avevo tredici anni...."

" Ma quando ci siamo incontrati per la prima volta non me lo hai mai detto"

" Bhè.... Ora lo sai. Su bambini venite a giocare con il nonno Jack" esclamò l'uomo rivolgendosi in modo infantile ai bambini

" Nonno..... La mamma..."

" Non preoccuparti... Stà solo dormendo. Non bisogna disturbare la mamma mentre dorme, giusto?"

" Nonna quando nascerà il neonato?" esclamò Paris rivolgendo le sue attenzioni alla donna

" E ancora presto tesoro...."

" Diventeremo fratelli maggiori?"

" Si.... Lo diventerete molto presto"

Una volta che Micheal fece ritorno a casa vide che i bambini stavano disegnando con al loro fianco i genitori di sua moglie.

" Signor Jackson come siamo contenti di conoscerla.... Non vediamo l'ora di diventare nonni per la terza volta...."

" Tesoro datti un contegno! La prego di perdonarla signor Jackson mia moglie è sempre stata felice di occuparsi della famiglia"

" Non si preoccupi signor Stone..... Sua figlia è un angelo caduto dal cielo e da quando ci siamo sposati anzi anche prima si è sempre presa cura di me e dei miei bambini... Sono sicuro che sarà un ottima madre nei giorni che verranno"

Ad un certo punto la ragazza, che era sdraiata sul letto matrimoniale da più di due ore, si svegliò di soprassalto:

-Oh no non dirmi che.... Oh santo cielo no non ora.... Mi si sono rotte le acque ed adesso cosa faccio?-

Disperata, iniziò a suonare un campanellino che era appoggiato sul comodino: Appena udito il rumore tutti si precipitarono nella sua stanza
< br / > " Mamma.... Mi si sono rotte le acque.... Oh paura"

"Tesoro non temere.... Adesso ti portiamo in ospedale.... Devi solo stare tranquilla"

Una volta raggiunto l'ospedale il medico iniziò a visitarla.

Micheal insieme ai bambini raggiunsero la sala d'attesa in meno di un quarto d'ora.

Ma alla fine dopo tre ore di attesa...

" Signore vostra moglie ha appena partorito una bellissima bambina. Le faccio le mie più sentite congratulazioni"

Micheal si avvicinò cosi verso la moglie che in quel momento teneva tra le mani un fagottino bianco.

" Finalmente la nostra piccola Sarah è venuta al mondo"

" Micheal dove sono i bambini? E i miei genitori?"

" Sono tutti qua fuori.... Coraggio venite a conoscere la vostra nuova sorellina"

All' improvviso Paris e Prince aprirono di scatto la porta dopodichè s'avvicinarono al letto dell' ospedale

" Daddy questa e la piccola Sarah-chan, vero?"

" Si Paris questa è la vostra sorellina. E voi come fratelli maggiori dovrete starle sempre vicino"

" Daddy posso prenderla in braccio? Per favore"

" No Prince la piccola Sarah-chan la voglio tenere in braccio io"

" Ma io sono il primogenito!"

" Suvvia non litigate.... Oh Papà come sono contenta che tu e la mamma siate rimasti qui"

" Non potevamo certo non essere presenti in questo giorno tanto importante...... Oh la mia bambina è finalmente...."

" Papà! Ti stanno guardando tutti"

" Suvvia caro non esagerare capisco che sei entusiasta nel diventare nonno per una terza volta ma... Cerca di controllarti"

" Nonna... Perchè il nonno piange? Gli fa male la pancia"

" Oh no piccolina fa cosi perchè..... E come se vedesse sua figlia nascere una seconda volta"

Alcuni giorni dopo la ragazza fu dimessa dall' ospedale e tutti insieme ritornarono nella villa.

" Guarda piccolina, guarda la mamma non è bellissima?"

Sarah osservò Micheal mentre teneva in braccio la loro figlioletta di appena pochi mesi: Non avrebbe mai creduto che alla fine lei e Micheal avrebbero avuto una bambina tutta loro.

" A questo punto direi che potremmo fare una foto di famiglia..... Cosa ne dice signor Jackson?"

Il cantante osservò per un istante suo suocero che in quel momento teneva tra le mani una macchina fotografica.

Poi osservò dolcemente la nuova arrivata e subito dopo anche Paris e Prince

" Forza bambini andate tutti vicino alla mamma e ai vostri nonni dobbiamo fare la foto.... Ma come faccio a chiamare mia madre? Mi sarebbe tanto piaciuto che anche lei fosse qui presente..."

" Micheal tesoro ma io sono qui"

Ad un certo punto tutti si voltarono di scatto verso la porta della camera da letto: Sulla soglia c'era sua madre vestita con un cappotto rosa che gli stava sorridendo.

" Mamma ma quando sei arrivata? Credevo che fossi..."

" Pensavi davvero che avrei perso l' occasione di conoscere la mia nuova nipotina? Questo pomeriggio Elizabeth Taylor mi aveva informato sulla gravidanza e cosi mi sono subito precipitata qui"

" Cosa? E stata Liz ad informarti? Eppure non l'ho detto a nessuno.... Avrei preferito farti la sorpresa per telefono"

" Micheal non ti fidi più della tua Liz"

" Ma come? Liz, Sophia c'eravate anche voi? Ma quando siete arrivate?"

In effetti vicino a sua madre c'erano anche le sue migliori amiche: Liz era alla sua destra mentre Sophia era alla sua sinistra.

" Quando abbiamo saputo che Sarah si era diretta in ospedale abbiamo subito avvisato tua madre sull' accaduto. Ed ora eccoci qua"

Sul viso di Micheal a quel punto iniziò a formarsi un bellissimo sorriso:

" Oh ma guardati stai sorridendo proprio come facevi una volta...."

Liz osservò dolcemente Sarah le si avvicinò e si sedette accanto a lei

" Congratulazioni mia cara.... Ero sicura che alla fine Micheal il mio Micheal avrebbe riottenuto la felicità perduta.... E questo è accaduto per merito tuo"

" Ti ringrazio Liz...."

" Ed ora avete una figlia tutta vostra sono sicura che Paris e Prince saranno degli ottimi fratelli maggiori"

" Su questo sono d'accordo...."

" Signora Katherine...."

" Oh cara non c'è bisogno che ti alzi dal letto hai bisogno di riposare il parto sarà stato lungo e difficile.... "

" Ma prima dobbiamo fare una foto per ricordare questa giornata. Coraggio bambini avvicinatevi.... Ora fate cheese"

" Ehi guardate che ci sono anche io"

" Janet ma tu che ci fai qui?" esclamò di colpo Micheal mentre vide la figura della sorella anchegli sulla soglia della camera da letto

" La mamma mi aveva avvisato con un SMS e cosi mi sono precipitata per fare le congratulazioni al mio adorato fratello cosa c'è di strano? Oh come sono contenta adesso ho un altra nipotina da viziare...."

" Janet come sono contenta di rivederti"

" Anche io sono felice di rivederti, Sarah.... Congratulazioni.... Oh facciamo presto tra poco dovrà scattare la macchina.... In posizione ora dite cheese"

CLICK

Ed è cosi che finisce la storia d'amore tra il re del pop e sua moglie Sarah Stone una ragazza come tante.

Alcuni dicono che nel corso della sua carriera Micheal, dopo aver pubblicato il suo album Invicible, aveva scritto la sua biografia e di come abbia incontrato la sua anima gemella.

Ora il re del pop ha cinquantun anni è ha deciso di esibirsi ancora una volta dietro ai riflettori, vicino ai suoi fan.

Sarah gli è sempre rimasta al suo fianco e negli anni la sua fama di scrittrice crebbe a dismisura.

I bambini nel frattempo stanno crescendo compresa la più piccola e col tempo sono diventati dei fratelli uniti.

Ma questa è un altra storia.....

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3702556