Summer in love.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Stessa destinazione. ***
Capitolo 2: *** Guardare. ***
Capitolo 3: *** Un divertente caos. ***
Capitolo 4: *** Perspicacia. ***
Capitolo 5: *** Colpo di fulmine. ***
Capitolo 6: *** A hard love. ***
Capitolo 7: *** Non rinuncerò mai a te. ***
Capitolo 8: *** Sorprendimi. ***
Capitolo 9: *** Decisione. ***
Capitolo 10: *** Ti sposerò. ***
Capitolo 11: *** Sintomi misteriosi. ***
Capitolo 12: *** Virus. ***
Capitolo 13: *** Proposing. ***
Capitolo 14: *** Ardua scommessa. ***
Capitolo 15: *** Pronte per cambiare. ***
Capitolo 16: *** Rivelare e ammettere. ***
Capitolo 17: *** Official couple. ***
Capitolo 18: *** Benvenuta in famiglia. ***
Capitolo 19: *** Gelosia. ***
Capitolo 20: *** Always with you. ***
Capitolo 21: *** L'ex. ***
Capitolo 22: *** Le amiche. ***
Capitolo 23: *** Duro confronto. ***
Capitolo 24: *** Colpita. ***
Capitolo 25: *** Lo vorrò sempre. ***
Capitolo 26: *** Notizia. ***
Capitolo 27: *** Nascita e desiderio. ***
Capitolo 28: *** Her sweetness. ***
Capitolo 29: *** So much love. ***
Capitolo 30: *** In buone mani. ***
Capitolo 31: *** Capirsi... ***
Capitolo 32: *** A great mother. ***
Capitolo 33: *** Quando ami veramente. ***
Capitolo 34: *** Loving you again. ***
Capitolo 35: *** Matches. ***
Capitolo 36: *** A good mother. ***
Capitolo 37: *** Sicurezza. ***
Capitolo 38: *** Changing plans. ***
Capitolo 39: *** Desideri e speranze. ***
Capitolo 40: *** On the road back home 1. ***
Capitolo 41: *** On the road back home 2. ***
Capitolo 42: *** Ciò che ho sempre desiderato. ***



Capitolo 1
*** Stessa destinazione. ***


Era una bellissima giornata di fine Maggio e le sorelle Kara ed Alex Danvers, assieme alla fidanzata di costei Maggie Sawyer ed alla loro madre Eliza, stavano andando in taxi verso l'aeroporto di LA.

Lì le attendevano gli amici delle ragazze, ovvero Winn Schott Jr, James Olsen, Mon-El, Imra Ardeen, J'onn Jonz, Samantha Arias con la figlia Ruby e Lucy Lane, arrivata con la sorella Lois ed il suo fidanzato Clark Kent "Eccole! Ehi!!" Chiamò Mon-El, per tutti Mike.

Le ragazze ed Eliza scesero dal taxi, prendendo il rispettivo bagaglio e la donna pagò la corsa, divisa con Maggie.

"Cavolo, ancora non riesco a credere che stiamo per andarci..."

"Io non vedo l'ora di bere un bel cocktail tropicale mentre prendo il sole, in bikini..." Fantasticò Alex e Maggie si leccò le labbra.

"E poi? Solo quello?"

La rossa sorrise, avendo capito a cosa alludesse la sua ragazza, così le si avvicinò all'orecchio "Di giorno si. Poi, di sera, mi aspetta un bel dessert dai lunghi capelli mori e la pelle color del miele..."

Maggie chiuse gli occhi, mentre dei brividi percorrevano il suo corpo, mentre Lucy notò qualcosa "Ehi! Una limousine..."

"Magari è una celebrità!" Tentò James.

"Può essere... Da quella parte c'è la pista di partenza dei voli privati."

I vetri erano ovviamente oscurati e il gruppetto non riuscì a scorgere gli occupanti della vettura.

"Poco importa... Andiamo, su!" Incitò Eliza "Bora Bora ci aspetta!"

La vettura, entrata nella zona dalla quale partivano i voli privati, si fermò e, da essa, scese l'autista, che aprì le portiere posteriori per i passeggeri e poi iniziò a scaricare i bagagli e portarli sul jet, aiutato dai due piloti.

Erano scese sei persone, tre uomini e tre donne "Corben, Henshaw, controllate che abbiano cura dei nostri bagagli!"

"Sissignora." Risposero assieme i due, per la soddisfazione di Lillian Luthor, che si allontanò poi col figlio Lex.

L'altra figlia, Lena, adottata dalla donna, essendo frutto dell'amore adultero del marito con un'altra donna, era stata lasciata indietro con Jess, la sua segretaria "Mi raccomando, Jess, ricorda la nostra recita..."

"Si, Miss Luthor." Rispose la bionda.

"Ti chiedo scusa fin da ora visto che, causa presenza di mia madre, dovrò comportarmi da... Ecco..."

"Da stronza. Può dirlo, Miss Luthor, non mi offendo!"

Lena le sorrise, notando poi la madre "Eccola." Disse piano.

"I bagagli sono a bordo, Lena... Sbrigatevi."

"Si, madre." Se ne uscì la mora "E tu muoviti, non abbiamo tutta la giornata! Bora Bora ci aspetta."

"Arrivo, Miss Luthor. Sono dietro di lei!"

Salirono sul jet, il portellone venne chiuso ed il velivolo decollò, cosa che fece anche il volo di linea su cui era imbarcata la famiglia Danvers con amici.

Nessuno, sui due velivoli, sapeva che si sarebbero presto incontrati su uno degli atolli più belli del mondo.

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Capitolo 2
*** Guardare. ***


I due voli atterrarono su un'isola poco distante da Bora Bora, l'unica su cui vi fosse un aeroporto poi, da lì, avrebbero raggiunto l'atollo a bordo di una nave che portava sulla famosa isola sia scorte varie che turisti.

E fu lì, al porto, che i due gruppetti s'incontrarono "Credo ci fossero loro, su quel volo privato..." Sussurrò Clark.

"Credo tu abbia ragione!"

"Che bel bocconcino..." Se ne uscì Mike, addocchiando Lena e guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Imra.

"Tu pensi davvero che quella tipa stesse guardando proprio te?" Chiese divertita Sam, incrociando le braccia.

"Certo!" Ribadì lui, sicuro "Non hai visto che stava guardando da questa parte? È rimasta un po', a fissarmi e ha pure fatto un sorrisetto..."

"Su su." Li interruppe Eliza "Portiamo i bagagli a bordo. Ci vorranno cinque ore di navigazione, quindi ogni passeggero avrà una cabina..."

A parte J'onn, che era appena salito, i giovani ascoltarono la donna e portarono tutto sulla nave, seguendo un membro dell'equipaggio, incaricato di mostrare loro la rispettiva cabina.

"Che ne dite di andare sul ponte a guardare l'orizzonte?" Propose Lois.

Tutti accettarono, meno Eliza e J'onn, che avrebbero riposato un po', con la donna che avrebbe tenuto d'occhio Ruby, che si era addormentata.

La parte giovane andò allora sul ponte e notarono che vi era un altro ponte, quello superiore, probabilmente con le cabine per le persone agiate.

"Che vista..." Sussurrò meravigliata Lucy.

"Già... Bellissima." Accordò Winn.

Invece Clark, così come James, notò altro "Guardate chi c'è sul ponte superiore." Indicò il moro giovane, facendo cenno col mento verso l'alto.

Il ponte inferiore era più ampio, di quello superiore, visto che lì vi erano anche la cucina e le cabine dell'equipaggio.

"Io l'ho detto, prima." Disse Mike "Ho fatto colpo! Mi trova irresistibile..."

Maggie rise divertita "Io credo che non sia tu, ad interessarle."

"Cosa? Come no?"

"L'ho notato anche prima... Lei guardava noi, ma non te." Continuò la mora di origini Latine "Lei guarda Kara. Perché anche lei la sta guardando!"

Infatti tutti videro la bionda ragazza dai bellissimi occhi azzurri fissare quella ragazza senza distogliere lo sguardo.

Non distolse lo sguardo finché Alex non la riportò alla realtà "Se la mamma fosse qui, ti direbbe che è maleducazione fissare le persone!"

Kara parve destarsi dai suoi pensieri e guardò la sorella "Io... Veramente..." Biascicò, completamente rossa in viso.

Qualcuno del gruppetto la canzonò scherzosamente e quel vociare gioioso giunse anche alle orecchie di Lena, raggiunta da Jess.

"Tutto bene, Miss Luthor?"

"Si, Jess. Stavo solo guardando... L'orizzonte..."

La bionda segretaria notò chi c'era sul ponte inferiore e sorrise "Se posso permettermi, oltre all'orizzonte c'è un'altra bella vista..."

Lena arrossì leggermente ed abbozzò un timido sorriso "Ma cosa dici?"

"Credo che quella ragazza bionda sia molto attraente, Miss."

"Non saprei... Può essere."

Jess sorrise a Lena, come se la sapesse lunga "Vedrete che ci troveremo tutti a Bora Bora. C'è solo un resort sull'isola principale..."

Anche Lena sorrise, prima di guardare verso il basso un'ultima volta è voltarsi per andare nella sua cabina a riposare.

E non solo Lena. Tutti non vedevano l'ora di arrivare in quel paradiso per godersi le vacanze e vedere cosa il Destino avrebbe riservato loro.

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Capitolo 3
*** Un divertente caos. ***


Dopo le dovute ore di navigazione, il traghetto attraccò all'unico molo di quel paradiso tropicale ed i passeggeri scesero, bagagli in mano.

"Finalmente!" Gridarono insieme Mike, James e Winn, felicissimi.

"Dannati mocciosi..." Ringhiò Lillian, scendendo dopo di loro, infastidita dalle grida di gioia dei tre ragazzi e dal pianto di Ruby.

Il resort era a circa trecento metri dalla spiaggia, bianchissima e gli ospiti vennero accompagnati lì da una delle guide. Infatti era possibile fare giri in barca guidati sugli atolli vicini.

Arrivarono dopo una decina di minuti di cammino ed il posto lasciò tutti a bocca aperta. Era bellissimo. Il paradiso in terra.

Alla reception, il ragazzo li salutò "Buongiorno e benvenuti! I vostri nominativi?"

"Noi abbiamo una prenotazione a nome Luthor!" Avanzò Lillian.

"Mi spiace, signora, ma ci sono stati problemi con le prenotazioni e due stanze sono inagibili... È crollato il tetto."

Lo shock si dipinse sui volti dei presenti "Com'è possibile?"

"Sono quattro strati di foglie di palma. A furia di subire forti venti e piogge torrenziali, spesso si rompono!"

"Come dice lei, ma ora ci accompagni a quelle camere!"

Lillian aveva già perso la pazienza ed il receptioner diede le chiavi delle camere rimaste ad un fattorino, che avrebbe portato anche i bagagli.

Salirono al primo piano "Allora... Camera due Lois Lane e Clark Kent. Camera tre Lillian Luthor, Lex Luthor, Henshaw e Corbet. Camera cinque Winn Schott e James Olsen. Camera nove Maggie Sawyer e Alex Danvers. Camera dieci Lena Luthor e Kara Danvers. Camera undici Mike e Imra Ardeen. Camera dodici Lucy Lane e Samantha Arias con Ruby. Camera tredici Eliza Danvers, J'onn J'onzz e Jess. Camera quindici Brainy e Nia Nal!"

Consegnò le chiavi ed ognuno prese i propri bagagli. Ma gli abbinamenti fecero piacere a molti e scioccarono quasi tutti.

"Che fortuna, Kara! Con quella bella mora."

Imra guardò malissimo Mike e Lena si fermò a guardarlo, con occhi di ghiaccio "Scusalo... Non può farne a meno." Le rivolse Kara.

Lena le mostrò uno strano sorrisino, poi tornò a fissare Mike "Sai, sbruffone, sentivo che dicevi queste cavolate anche sul traghetto... Ebbene, sappi che non mi interessano i ragazzi! E se ne fossi capace, ti prenderei a pugni."

Jess sorrise alla forza di Lena e sarebbe stato bello se sapesse tirarla fuori anche con sua madre.

"Quella tipa mi piace!" Ammise Maggie "Cavolo, non è solo una bomba sexy, ma è pure cazzuta."

Alex la guardò con un'espressione da finta offesa, mentre Lena passò Kara, fermandosi un paio di passi dietro di lei "Come sono andata?"

"Bene, direi. Vedrai che poi Imra lo sistema..." Sorrise la bionda, mentre entravano nella loro stanza.

Kara notò subito la vasca idromassaggio "Questa è una suite luna di miele!" Disse Lena, leggendo un cartello appeso accanto alla porta.

La bionda sgranò gli occhi e scrisse ad Alex. Anche la sua stanza lo era.

"Beh, capisco la vasca... Il letto... Matrimoniale..."

"Non hai mai diviso un letto, ehm...?"

"Kara. Kara Danvers!" Disse, tendendo la mano.

"Lena Luthor." Sorrise la mora, stringendola "Dicevi? Sul letto..."

"A-Ah si... Si. Ecco... Io ci ho dormito al massimo con mia sorella. Alex." Biascicò, tesa e nervosa "È... È la ragazza coi capelli rossi..."

"Che sta con quella mora che mi ha guardato il sedere mentre venivamo qui!" Ammise e Kara si scioccò.

"Impossibile!" Rispose subito "Era accanto ad Alex... Mia sorella è molto perspicace. Se l'avesse notato, sarebbero là a litigare e... Ma davvero??"

Lena rise divertita "No che non è vero." Disse, entrando in bagno con un trolley "Io mi cambio, vorrei andare a prendere il sole... Tu?"

"Ottima idea. Io amo il sole!" Ammise ed entrambe si sorrisero, iniziando separatamente a prepararsi per andare in spiaggia.

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Capitolo 4
*** Perspicacia. ***


I due gruppi si trovarono in spiaggia e Lena notò che Mike aveva la guancia destra arrossata e sorrise. Kara aveva ragione, la sua ragazza come minimo doveva avergli tirato un ceffone.

"Allora? Com'è stare in camera con quello schianto?" Chiese Maggie.

Kara si era persa sulla pelle alabastrea di Lena, coperta da un bikini verde ed un pareo rosa "Beh, dovresti chiedermelo domani..."

"In effetti hai ragione..."

"Ehm... Ecco... Non le hai guardato il sedere, vero? Mentre venivamo qui..."

"Che cosa?" Chiese Maggie, alzando l'occhiale da sole.

"Che cosa??" Ripeté Alex.

"L'ha detto a lei. E poi ha negato."

"Non l'ho fatto. Anche perché la mia mano destra stava tastando il solo sedere che mi piaccia!" Ammise, facendo arrossire Alex, che sorseggiò il suo cocktail tropicale dalla cannuccia.

"Non entra in acqua, Miss Luthor?"

"Più tardi... Tu vai pure, se vuoi."

La bionda sorrise ed accettò l'invito di Lois, Lucy e Sam per giocare a palla con Ruby.

I maschi, invece, erano tutti sul retro del resort, ove vi erano un campetto da basket ed uno da tennis al chiuso. Per loro erano più importanti le prove di forza per soddisfare il proprio ego.

"Dove vai?" Chiese Alex a Kara, che stava raggiungendo la riva.

"A prendere una Cola!"

La bionda uscì dall'acqua e passò accanto ai lettini da sole "Jess."

Kara si voltò verso Lena che, con indosso gli occhiali da sole, teneva in mano un tubetto di crema solare.

La bionda deglutì e capì cosa doveva fare. Prese la crema e sentì il nervosismo correre nelle sue vene ed il cuore battere furioso.

Mise la crema sulle mani ed iniziò a spalmarla sulla schiena di Lena, che si era scanciata il reggiseno. A Kara piacque molto accarezzare e massaggiare Lena, tanto che costei liberò anche un paio di gemiti.

Finito il compito, una Kara rossissima posò il tubetto e si allontanò, per andare al chiosco.

E Jess raggiunse Lena "Miss Luthor, vuole un drink?"

Lena sollevò un poco il busto, tolse gli occhiali e guardò la segretaria come se fosse un'aliena "Come?"

"Dopo aver giocato, pensavo di andare a prendere un Martini e ho chiesto se anche lei gradisce un drink..."

"Eri... In acqua?"

"Si, Miss Luthor. Sono appena uscita..."

"Allora chi mi ha messo la crema solare?"

"La tua compagna di stanza." Le rispose Lex, che era sul lettino accanto alla sorella adottiva "Per questo è utile avere gli occhiali con le lenti scure. Una persona non può capire se un'altra dorme o meno."

Lena sgranò gli occhi verdi "Davvero?"

"Davvero. Credo abbia una sorta di cotta per te, sorella... Era rossa come il suo pareo, quando è andata via." Disse il calvo ragazzo, tenendo sempre il tono freddo "Ma, dopotutto, credo che la cotta l'abbia anche tu."

"Che ti salta in mente?"

"Non insultare la mia intelligenza, Lena." La riprese lui "Io, te e la signora Danvers siamo i più intelligenti su quest'isola. Non ho mai amato, ma capisco certe cose... In più, non le hai quasi mai staccato gli occhi di dosso, sul traghetto, durante il pranzo o la cena!"

Lena rimase stupita dalla perspicacia del fratello "Ok. Ma tienitelo per te."

Lex sorrise appena "Puoi fidarti, di me. E... Se ne avrai l'occasione, se tra voi dovesse nascere qualcosa, scappa con lei. Basto io, come Luthor prigioniero e succube di nostra madre. Tu sei giovane e devi essere felice!"

La mora quasi si commosse e carezzò la spalla destra del fratello "Grazie."

"Non c'è di che. Sempre."

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Capitolo 5
*** Colpo di fulmine. ***


Rimasero in spiaggia fino alle sei e mezza, quando poi ognuno riprese le proprie cose per tornare nella rispettiva stanza e prepararsi per la cena.

Henshaw andò da Lena "Vostra madre vuole vedervi."

"Va bene." Rispose la mora, indossando la sua maschera di freddezza, seguendo il bodyguard della madre.

Entrò nella camera della donna e chiuse la porta, trovandola seduta al tavolo, innanzi al suo computer. Quella donna era una vera stakanovista, pensò Lena, anche più di lei.

"Eccoti." Disse la donna, fredda ed austera come suo solito "Sai come la penso, sul fare amicizia in vacanza, vero?"

Lena sospirò. Possibile si fosse già accorta di quanto trovasse simpatica Kara? "Si, madre. Lo so."

"Ebbene, ho visto mentre ti metteva la crema solare..." Riprese Lillian e Lena notò che la finestra dava proprio sulla spiaggia e, in più, la donna aveva con sé il suo binocolo "Taglia ogni legame. Ora!"

Lena serrò la mascella "È solo la mia compagna di stanza. E per la crema solare, credevo fosse Jess."

"Tutte scuse! Tronca ogni rapporto, Lena." Intimò nuovamente, alzando un poco il tono di voce, ma mantenendo la sua calma.

La ragazza non rispose e lasciò la stanza, percorrendo il corridoio ed entrando poi nella sua, incontrando subito gli occhi ed il sorriso di Kara. Come poteva troncare qualsiasi rapporto con quella splendida creatura?

"Eccoti... Ero preoccupata..."

"Preoccupata? Perché?"

"Beh, ecco... Oggi q-quando sono andata al chiosco, ho sentito altri ospiti della struttura parlare della tua famiglia..."

Lena sorrise, chinando il capo, per poi risollevarlo "Si... Noi Luthor non siamo molto amati."

Kara posò i suoi vestiti sulla testiera del divano e tolse gli occhiali, facendo scordare per un attimo a Lena come respirare "Io credo di sapere giudicare le persone molto bene e penso che tu non sia così. Insomma... Non sono nemmeno in grado di fare un paragone fra te e tua madre. Lei è fredda come l'Artico e credo lo sia anche tuo fratello... Ma non tu. Io credo che tu sia speciale, Lena!"

La mora sentì gli occhi lucidi, ma riuscì a controllarsi "Grazie... Non credo che siano in molti, a pensarla come te."

"Io l'ho detto anche a quelli che erano al chiosco." Ribadì la bionda "E poi non mi piace che si spari a zero su qualcuno senza conoscerlo o conoscerla a fondo... È una cosa che odio!"

"Sono d'accordo con te. Grazie, Kara."

La bionda le sorrise, riprendendo i suoi vestiti "Figurati! Adesso sarà meglio prepararsi o faremo tardi, per la cena... E non ho intenzione di perderla!"

Anche Lena sorrise, ricordando, mentre stavano a bordo del traghetto, quante volte il cameriere era stato chiamato al tavolo ove Kara stava con la sorella, la madre e Maggie, affinché portasse loro altro da mangiare.

La guardò entrare in bagno per farsi una doccia veloce e si convinse maggiormente della sua idea.

Non avrebbe mai troncato i rapporti con Kara e non solo. Diede anche ragione a Lex. A lei Kara piaceva e tanto anche.

Era stato un vero e proprio colpo di fulmine.

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Capitolo 6
*** A hard love. ***


Lena era in bagno da mezz'ora a prepararsi per la cena e, quando uscì, Kara rimase a bocca aperta. Quella ragazza era davvero uno schianto.

"S-Stai benissimo... Ehm..." Balbettò Kara, sistemandosi gli occhiali.

L'abito bianco lungo fin sotto le ginocchia, il trucco leggero ed i capelli legati in un perfetto chignon rendevano Lena spettacolare.

"Grazie. Stai molto bene anche tu!" Sorrise la mora.

Infatti i jeans, la camicia bianca a maniche lunghe risvoltate fino al gomito ed il gillet di tessuto marrone calzavano perfettamente su Kara.

"G-Grazie..."

Lena trovava troppo carina la bionda, quando si imbarazzava, ma mancava ancora una cosa.

Kara si sentì avvampare quando vide Lena avanzare verso di lei "Non dovresti indossare questi dannati occhiali. Stai molto meglio senza... Si vedono i tuoi occhi."

Quelle parole, dette in un sussurro, fecero impazzire Kara "Grazie..."

"Di nulla. Adesso sarà meglio andare..."

Kara fu pienamente d'accordo con la mora e lasciarono la stanza, chiusa proprio da Lena.

La ragazza si fermò quando vide sua madre uscire dalla sua camera con Lex ed i due tirapiedi.

"Non avere paura. Tu sei diversa, da loro." Disse piano Kara "Cammina sempre a testa alta, fai come se loro non ci fossero. E, sei vuoi un po' di forza, un po' di coraggio, attingili pure da me!"

Lena le sorrise con gratitudine, arrossendo appena quando vide Kara affiancarla per farsi prendere a braccetto.

Accettare quel galante invito sarebbe stato un gran bel dispetto, nei confronti di sua madre.

E Lillian, appena Lena ebbe preso Kara a braccetto, le guardò molto male entrambe e se ne andò. Solo Lex sorrise appena, facendo cenno positivo col capo verso Lena.

"Non l'ha presa molto bene..."

"Se vuole tenere il muso, lo faccia. Se vuole arrabbiarsi con me, lo faccia. Ma che non provi a fare qualcosa verso di te!"

Lena, mentre camminavano e scendevano le scale, guardava di tanto in tanto Kara "Mi dici come fai?"

"A fare cosa?"

"Ad essere così... Decisa. Risoluta. Sei una guerriera... Non ti arrendi. Non hai paura. Come fai?"

"Non lo so... Però sai, io credo fortemente nella libertà di ogni singolo individuo e credo nell'amore e nei sentimenti." Rispose la bionda "Mia sorella dice sempre che ho un cuore infinito!"

"Tua sorella ha ragione."

"Si... Quando lo dice le danno tutti ragione!"

Lena sorrise innanzi al rossore sulle gote di Kara e, d'istinto, le posò un casto bacio sulle labbra. La bionda rimase scioccata, ma non si tirò indietro "Grazie, Kara Danvers." Sorrise la mora "Mia madre vuole che io tronchi i rapporti con te, ma ho subito saputo di non potere. Non posso perché anch'io ti considero speciale e... Se vuoi, mi piacerebbe conoscerti meglio."

Kara nuovamente sorrise "Anch'io voglio conoscerti meglio di così."

Bastò solo uno sguardo, per capirsi e scambiarsi un altro bacio, molto tenero. Poi raggiunsero il salone in cui si pranzava e cenava, attirando molti sguardi su di loro.

La bionda accompagnò Lena al tavolo dei Luthor e le spostò galantemente la sedia, le augurò una buona cena e la salutò, per raggiungere la sua famiglia e gli amici.

Ma non riuscivano a staccarsi gli occhi di dosso.

"Sembra che qualcuno si sia innamorato, qui!" Se ne uscì Mike.

"Si... Direi che sono d'accordo!" Ammise Sam.

"Io, invece, dico che dovreste smetterla e godervi questa fantastica cena!" Ribadì proprio Kara, sfregandosi le mani innanzi al menù, anche perché poteva ordinare ciò che voleva.

"Kara è felicemente sposata col cibo da tanto tempo!" Scherzò Maggie e tutti risero divertiti, compresa la piccola Ruby, per quanto già avesse sonno.

Però Eliza ed Alex guardavano la bionda ragazza. Loro erano certe del fatto che Kara provasse qualcosa nei confronti della giovane Luthor e che anche Lena, a giudicare dagli sguardi, provava le stesse cose.

Era stato un vero e proprio colpo di fulmine, sin dal loro primo incontro sul traghetto. E mai nessun amore avrebbe potuto essere più difficile e complicato di quello.

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Capitolo 7
*** Non rinuncerò mai a te. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò e cercò di focalizzare lo sguardo sulla sveglia che c'era sul comodino.

Non credette ai suoi occhi. Erano le nove e mezza! Non aveva mai dormito così tanto, in vita sua, era sempre stata molto mattiniera.

La mora sentì una stretta attorno alla vita e voltò appena il capo, sorridendo ed arrossendo alla vista di Kara che, ancora addormentata, la teneva stretta a sé "Dormi... Siamo in vacanza..."

Lena le sorrise e si voltò verso la bionda, scrutando i suoi dolci lineamenti. Si erano baciate ed avevano deciso di conoscersi bene.

Volle stuzzicarla un po', così le carezzò la spalla sinistra e la guancia "Hai ragione... Possiamo restare ancora sotto le lenzuola. Oppure possiamo andare a fare un giro e iniziare a conoscerci meglio..."

Kara spalancò gli occhi azzurri, arrossendo quando vide che il viso di Lena era a pochi centimetri dal suo. Si erano baciate, ma doveva ancora abituarsi "Buongiorno..."

"Buongiorno a te!"

"Vuoi andare a fare una passeggiata?"

Lena sorrise nel notare il rossore sulle gote della bionda, sapendo di essere riuscita a provocarla, anche poco "Si... Sarebbe bello. Ieri sera ci siamo dette che volevamo conoscerci meglio..."

"Certo. Allora vado a fare un bel bagno..." Disse Kara, guardando Lena "Ti unisci a me?"

Lena le si avvicinò "Volentieri."

La bionda uscì dalle lenzuola per andare in bagno ad aprire l'acqua nell'idromassaggio e mise dentro bagnoschiuma e sali profumati.

La vasca si riempì in pochi minuti e Kara andò a chiamare Lena, mentre cercava qualcosa da indossare. Lena aveva già trovato ciò che avrebbe indossato "Il bagno è pronto!"

Lena la raggiunse, vestiti in mano, mentre Kara lasciò i suoi abiti sul letto, entrarono in bagno e, dandosi le spalle, si spogliarono e fu Kara la prima a mettere piede in acqua, chiudendo gli occhi per non spiare Lena.

Sentirono poi bussare alla porta "Avanti, è aperto!" Disse Lena.

"Dove sei?"

Le ragazze sgranarono gli occhi. Lillian! Cosa poteva mai volere?

Lena mise sollevò le gambe per posare i piedi sulle spalle di Kara, mimandole di trattenere il respiro e la bionda non capì. Le fu tutto più chiaro quando Lena la spinse sott'acqua. La schiuma l'avrebbe nascosta.

"Sono in bagno." Rispose fredda.

La donna la raggiunse "La tua... Amica, non c'è?"

"No. Kara è uscita presto per fare jogging... Perché?"

"Nulla. Volevo solo dirti che hai tenuto un comportamento inappropriato, ieri sera, con quella bionda. Inutile che ti dica quanto disapprovo."

"Immagino." Rispose, con freddezza "Ma io non ho intenzione di rinunciare a lei e troncare i rapporti."

"Sei una debole. Non sei una vera Luthor!"

"Si si, ormai so come la pensi. Se non ti dispiace, vorrei continuare a godermi il bagno."

La donna lasciò la stanza della figlia e Lena, quando fu certa che la madre se ne fu andata, cercò con la mano Kara, tirandola fuori dall'acqua.

La bionda emerse, prendendo respiri profondi, boccheggiando e togliendosi la schiuma dagli occhi "Volevi uccidermi?"

"No." Sorrise Lena "Sei troppo adorabile e... Come posso conoscerti, se ti uccido?" Chiese.

Kara sorrise "A proposito, chi era?"

"Mia madre. Non ha approvato l'averci viste insieme e mi ha detto, come sempre, che non sono una vera Luthor."

"Mi dispiace."

"Ormai ci sono abituata e... Le ho detto che non rinuncerò mai a te!"

"Nemmeno io!" Dichiarò Kara "Dai, prepariamoci. Ci aspetta un bel giro in questo piccolo angolo di Paradiso!"

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Capitolo 8
*** Sorprendimi. ***


Kara e Lena, dopo essersi preparate, uscirono dalla stanza e la mora usò la chiave magnetica per chiuderla.

In corridoio, incontrarono dapprima Lillian, che le guardò con fare superiore, senza muovere un muscolo e poi Alex e Maggie "Ehi!" Le salutò quest'ultima "State andando a fare un giro?"

"Si... Vogliamo vedere cos'ha da offrire Bora Bora."

"Venite con noi!"

Le due ragazze guardarono la Latina "Noi... Vorremmo andare da sole..."

"Dai, in compagnia sarà più bello."

Alex e Maggie guardarono sorprese Lena, perché si sarebbero aspettate una cosa simile detta da Kara, non da una Luthor che, in teoria, avrebbe dovuto essere fredda come il ghiaccio.

"Ok, bene! Andiamo."

"Vi spiace se mi unisco a voi?" Chiese Eliza, appena uscita dalla sua camera ed il quartetto annuì.

Lasciarono il resort ed Eliza prese una mappa dell'isola, così da guardare ove potevano andare "Ehi! Venite a vedere."

Il gruppetto vide un manifesto, che inneggiava ad una festa sulla spiaggia che si sarebbe tenuta di lì a due giorni.

"Bellissimo! Una festa coi fuochi d'artificio..." Disse piano Kara.

"Sarà davvero bello come dici tu?"

Kara la fissò come se fosse un'aliena "Non sei mai andata ad una festa sulla spiaggia? Non hai mai visto i fuochi d'artificio?"

Lena scosse il capo, scioccando tutte "No... Ho sempre dovuto studiare. E poi hai visto com'è fatta mia madre..."

La bionda le prese le mani tra le proprie "Allora ci andremo. Ci divertiremo e vedrai i fuochi... Sarà stupendo!"

La mora le sorrise e l'abbracciò "Grazie."

Anche Kara la strinse, mentre Alex, Maggie ed Eliza sorridevano. Quelle due si piacevano, si vedeva a chilometri di distanza.

"Ehm..." Tentò Alex "Vogliamo andare?"

Le due ragazze si allontanarono imbarazzate e s'incamminarono verso il centro, incontrando gente del posto e qualche turista a caccia di souvenir.

"Gelato!" Indicò Kara.

"Ok ok, andiamo." Disse Alex, facendole una carezza sul capo.

"Alex! Non sono una bambina."

"Davanti al cibo si. Eccome se lo sei!"

Kara finse di mettere il broncio e Lena sorrise appena, divertita. Era troppo adorabile. Se avesse potuto, avrebbe passato tutta la vita, con lei.

Eliza avrebbe preso un cono e Kara guardò Lena "Vuoi il gelato?"

"Si, molto volentieri. Grazie!"

"Figurati... Gusti preferiti?"

"Vediamo se li indovini." Sorrise la mora, incrociando le braccia "Sei una continua sorpresa, Kara Danvers. Sorprendimi!"

Kara sorrise e si allontanò, accettando quella specie di sfida.

"Mi dispiace per la tua vita."

Lena guardò Eliza "Grazie. A nessuno era mai importato... Io non sono Lex."

Eliza la guardò con occhi tristi e le carezzò la spalla sinistra "Kara è molto dolce, si vede che ti vuole bene. Che vi volete bene."

La mora arrossì un poco "Si... Le voglio bene. Forse lo trova strano, perché ci conosciamo da due giorni, ma... Le sono molto affezionata."

Tornarono poi le tre ragazze ed Alex porse alla madre il suo cono gelato, mentre Kara aveva quello di Lena "A te." Disse, porgendoglielo e la mora lo guardava "Sono riuscita a sorprenderti?"

Lena sorrise, prendendo il cono "Si, Kara. Sei riuscita a sorprendermi!"

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Capitolo 9
*** Decisione. ***


Tornate dal giro, Lena e Kara si congedarono da Eliza, Maggie ed Alex, trovando Lillian innanzi alla porta della loro stanza, così le tre si fermarono, invece di entrare in camera.

"Posso parlarti?"

La donna non guardò minimamente Kara e Lena annuì col capo "Dimmi."

"Fai i bagagli. Torniamo a casa!"

Lena guardò scioccata la madre e lo stesso fece Kara "Come?"

"Hai capito bene!" Ribadì fredda la donna "Non hai voluto darmi retta, quindi sbrigati. Ti aspetto nella hall."

"No!" Avanzò Kara e le due Luthor la guardarono.

Sentita la discussione, anche il resto del gruppetto uscì dalla rispettiva stanza, come fecero i due tirapiedi di Lillian e Lex, oltre che Jess.

"Prego?" Chiese Lillian "Come osi parlare, tu che non sei nessuno?"

"È vero. Io non sono nessuno, ma amo Lena! E non le permetterò di portarla via solo perché non esegue i suoi ordini alla lettera."

"Non lo fa perché ha conosciuto te! Chissà cosa le hai inculcato."

"Lena è una ragazza forte, che non ha bisogno di lei! Può seguire da sola la sua strada e decidere cosa è meglio per lei."

La mora guardò Kara e poi Lillian "Cosa scegli, Lena? La famiglia o questa sgarbata ragazza?"

Lena non seppe cosa rispondere. O meglio, sapeva cosa voleva. Aveva solo paura di dirlo "Io..."

"Parla, Lena! Non farfugliare. I Luthor non farfugliano... I Luthor parlano, dicono le cose con chiarezza! Sei proprio l'anello debole della famiglia, una mezza Luthor che ci copre di vergogna! L'unica cosa buona che hai è l'intelletto superiore, il resto è spazzatura."

Kara avanzò, pronta a replicare a tutti quegli insulti, ma Lena la fermò, alzando appena la mano "Devo scegliere? Ebbene, scelgo Kara! Scelgo lei perché mi sento viva, al suo fianco. Mi rispetta e mi vuole bene per quello che sono, non cerca di cambiarmi!"

Lex sorrise appena, in modo impercettibile "Quindi scegli lei? Scegli di vivere nella mediocrità?"

"Si, madre. Scelgo l'amore... Il vero amore. Perché io amo Kara!"

La donna le guardò, schifata, prese le valige che Corbett le aveva portato fuori e se ne andò, senza guardare nessuno. Si sentiva umiliata, in un certo senso. Non le era mai importato nulla, di Lena, ma non pensava che le voltasse le spalle per un sentimento insulso.

"Brava, Lena. Hai fatto la scelta giusta."

Lex sorrise appena alla sorella, che fece lo stesso "Lo so."

Poi il ragazzo fissò Kara "So che noi Luthor possiamo sembrare dei mostri, ma io voglio bene a mia sorella, quindi... Prenditi cura di lei."

"Lo farò! Grazie." Sorrise felice, ed un po' incredula, la bionda, tendendo la mano a Lex, che la strinse.

"Abbi cura di te, Lena." Disse, abbracciandola "Ti voglio bene, sorella."

Lena abbracciò a sua volta il fratello "Grazie. Ti voglio bene anch'io... Riguardati, abbi cura di te."

Lex annuì e poi se ne andò, salutando tutti con un cenno del capo.

La mora guardò Kara "Ho scelto te."

"Ed io ne sono felice!" Sorrise la bionda "Ti amo, Lena."

"Anch'io! Tanto." Rispose, abbracciando e baciando la bionda, che corrispose la tenera effusione, per la soddisfazione degli altri, che entrarono nella rispettiva stanza.

"È quasi ora di cena..."

Lena sorrise ed annuì, notando poi Jess "Tu... Non sei andata via?"

"No. Io sono fedele a lei, Miss Luthor, non a sua madre!"

"Allora è meglio se vai a prepararti... Tra un'ora si cena."

Jess annuì col capo "Certo, ma... Miss Danvers..."

"Kara va benissimo! Adesso sei di famiglia, Jess."

"OK, ehm... Potresti dire a tua sorella e Maggie che... Ehm... Io vorrei dormire, di notte?"

Kara arrissì un poco "Guarda... Posso consigliarti di mettere il tuo I-Pod nelle orecchie a tutto volume. Oppure cambiare stanza... Io ho provato per due anni, a darle stare buone, quando passavano la serata con me, nel mio appartamento... È sempre stato inutile!"

Jess se ne andò, rassegnata e le due entrarono nella loro camera.

Lena buttò le braccia attorno al collo di Kara "Allora... Stiamo insieme?"

"Assolutamente si!" Rispose la bionda, accettando il passionale bacio che la sua amata le stava regalando.

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Capitolo 10
*** Ti sposerò. ***


Passarono due giorni ed arrivò quello della festa coi fuochi d'artificio e Kara non vedeva l'ora di vederli. Era eccitata quanto la piccola Ruby.

"Devono essere davvero belli, se sei così felice..."

"Vedrai che piaceranno anche a te!"

Lena le sorrise e, visto che alle sette avevano appuntamento con le altre per uscire a cena ed attendere i fuochi girando tra i banchetti della festa, andò in bagno a prepararsi.

Kara si sarebbe cambiata lì dov'era, innanzi al divano. Indossò un paio di jeans neri, una camicetta bianca, snickers bianche, un gillet di camoscio e mise i suoi bracciali di pelle.

La mora, invece, uscì con indosso un abito nero che le arrivava un poco sotto le ginocchia e le lasciava la schiena nuda.

"Eccomi, sono pronta."

Kara rimaneva sempre a bocca aperta innanzi a tutta quella meraviglia. Lena era bellissima qualsiasi cosa indossasse.

"Stai benissimo..."

"Grazie! Anche tu stai molto bene."

Lasciarono la stanza e si congiunsero con il resto del gruppetto "Che ne dite se cenassimo ad uno di quei banchetti per strada?" Propose Winn.

"Va bene. Tanto per Kara un posto vale l'altro."

La bionda si finse offesa, poi lasciarono il resort, dirigendosi verso i banchetti in centro "Dove faranno i fuochi?" Chiese Sam.

"In spiaggia." Rispose Imra.

"Ehi, lì fanno la pizza." Indicò James.

Kara raggiunse rapidamente il banchetto e gli altri la seguirono a ruota "Le piace così tanto la pizza?"

Alex fissò Lena "Si. Questa è la cosa più importante che devi sapere su mia sorella... Lei e la pizza sono felicemente sposate!"

Lena inarcò un sopracciglio "Sposate?"

"Esatto! Non rinuncerebbe mai, ad una pizza."

La mora tenne bene a mente questa informazione e si sedette accanto a Kara "Devi assaggiarla, Lena! È buonissima."

Lena ascoltò il suo consiglio e ne prese un trancio, dando ragione alla bionda, che la prese poi per mano, quando decisero di andare alla spiaggia.

La piccola Ruby era in fermento, seduta sulle spalle di Lucy, ed Eliza stese un telo sulla sabbia, sul quale il gruppetto si sedette.

Alle nove precise gli addetti spararono il primo fuoco, dando inizio allo spettacolo, che fece impazzire Ruby ed affascinò Lena "Bellissimi..."

Kara la guardò, sorridendo compiaciuta "Ti piacciono?"

"Molto!" Rispose la mora, fissando la bionda "Ma... Cos'è questa storia? Quella tuo matrimonio con la pizza?"

La bionda mandò a quel paese la sorella mentalmente "Beh, è il mio cibo preferito! Assieme ai ravioli e al gelato."

"Allora il tuo cuore è occupato..."

Kara adorò l'espressione da finta offesa del suo amore "Sono sposata con loro in attesa di sposare te!"

"Tu... Vorresti sposarmi?" Chiese la mora, certa di aver capito male.

"Certo! Quando i tempi saranno maturi."

Lena, commossa e con gli occhi lucidi, si sporse verso Kara e la baciò, subito corrisposta.

Sperava che quel tempo sarebbe arrivato presto.

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Capitolo 11
*** Sintomi misteriosi. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena si svegliarono presto, strette nel loro caldo abbraccio "Buongiorno..."

"Buongiorno a te!" Sorrise Lena "A quanto pare, oggi piove..."

"Già... Che dispiacere."

"Beh, non è così terribile... Ci sono cose che si possono fare anche al chiuso, sai?" Chiese la mora, sfiorandole le labbra con un tenero bacio.

Kara sorrise "Si... Ma noi non abbiamo ancora..."

Lena la zittì con un bacio "L'amore non si fa solo di notte, sai?"

La bionda arrossì e carezzò quel viso bellissimo, baciandola dolcemente e Lena sorrise, nel bacio "Ti amo, Lena."

La mora rimase colpita, da tali parole. Nessuno le aveva mai detto di volerle bene o di amarla, in vita sua e stare con Kara era stupendo.

Stavano insieme da pochi giorni, ma quella ragazza era aria pura, per lei. La faceva stare bene con un semplice sorriso.

"Ti amo tantissimo anch'io, Kara."

La bionda non si sarebbe mai aspettata di sentirglielo dire "Il mio primo amore..." Sussurrò, carezzandole i morbidi capelli mori.

"Il primo? Davvero?"

"Si. E riguardo te? Io sono la numero?"

Lena sorrise appena, divertita "La numero uno." Ammise, guardandola seriamente "C'era un ragazzo, Jack, ma lui non mi amava. Stava con me perché mia madre lo aveva scelto... Avevamo un accordo. Ci tenevamo solo per mano, perché gli dissi che mi piacevano le ragazze."

"OK... Capisco." Rispose Kara "Allora sarai tutta mia..."

"Si. Solo tua e mai di nessun'altra!"

Si sorrisero, ma Kara si bloccò nell'attimo in cui stavano per baciarsi nuovamente "Accidenti..."

"Ehi... Ti senti male?" Chiese Lena, notando che la bionda si teneva lo stomaco ed aveva un'espressione sofferente.

Kara scosse il capo e, in reggiseno e calzoncini, corse in bagno, chiudendo la porta.

E qualcuno bussò alla loro, di porta, che Lena aprì "Buongiorno, cara."

"Signora Danvers..."

"Eliza, ti prego." Sorrise la donna "Senti... Winn, Lucy, Maggie, James e Jess si sentono male e credo sia colpa della pizza coi frutti di mare. Visto che anche Kara l'ha mangiata..."

"Anche lei si sente male." Disse Lena, indicando la porta del bagno "Visto che ne ha mangiate ben due, credo che stia peggio degli altri."

Eliza fu d'accordo con lei ed entrò nella stanza, bussando alla porta del bagno "Kara, tesoro. Tutto bene, lì dentro?"

La bionda aprì la porta del bagno, poggiandosi al muro "S-Sto malissimo..."

Lena era preoccupata per Kara, che era decisamente pallida "Il personale ha chiamato l'ospedale di un'isola qui vicino. Manderanno alcuni medici, visto che altri ospiti dell'albergo stanno male..."

"Di quante persone parliamo?"

"Una trentina, da quel che ho capito."

La mora non credette alle sue orecchie "Spero che quei tizi del banchetto finiscano in prigione..."

"Già. Assieme a chi dovrebbe fare i controlli sanitari!"

Arrivò poi una ragazza del personale "Buongiorno, scusate, ma è stato dato l'incarico di portare tutti i malati al piano di sotto, nella stanza accanto ai bagni. I medici vogliono che stiano raggruppati!"

Tali parole allarmarono le due donne, che videro tale disposizione quasi come una quarantena.

Cosa stava succedendo realmente?

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Capitolo 12
*** Virus. ***


Tutte le persone che stavano male vennero portate al pianterreno, nella stanza accanto ai bagni, che non era utilizzata e nella quale vennero sistemati dei materassi ancora imballati.

Per fortuna, nonostante stessero male, i malati riuscirono tutti a raggiungere la stanza camminando.

Vennero fatti stendere e, dentro, vi erano già quattro medici con indosso camici, mascherina e guanti in lattice.

"Io sono una Scienziata, ma m'intendo anche di Medicina. Posso aiutare?" Tenyò Eliza ed il dottore al comando annuì, accettando anche l'aiuto di Lena, Alex e di un altro ospite, che era un medico Inglese, Brad.

Ai trentadue malati venne fatto un prelievo di sangue, subito etichettato e mandato in laboratorio a far analizzare.

"Possiamo fare qualcosa?" Tentò Sam.

"No... Non vorrei che sia contagioso. Andate a divertirvi." Disse Eliza e, quelli del gruppo che stavano bene, assieme ad altri ospiti, ascoltarono il consiglio della donna.

Lena, con camice, mascherina e guanti come tutti, era seduta accanto a Kara e le teneva la mano "M-Mi dispiace..."

La mora le prestò tutta la sua attenzione "Per cosa?"

"Ti... Ti sto rovinando la vacanza..."

"Sono tre mesi, di vacanza, tutta estate. Qualche giorno non cambierà nulla... Adesso devi pensare a guarire."

Kara le sorrise appena "Ti amo..."

"Ti amo anch'io. Tanto!"

Entrambe avrebbero voluto baciarsi, ma preferirono tenersi per mano. Se fosse stata una cosa contagiosa, Lena rischiava.

La mora controllò anche Jess, stesa accanto a Kara, alla destra di Maggie "Attenta, signorina." Le disse una dottoressa, la sola donna fra i quattro medici "Devo somministrare gli antibiotici per via endovenosa."

Lena si spostò e la donna iniettò alle tre ragazze gli antibiotici.

Eliza, da poco lontano, vide Lena carezzarsi le braccia, come a volersi fare forza e le si avvicinò "Stai bene, cara?"

"Si... Solo che... Proprio stamattina..."

Eliza la fissò "È successo qualcosa?"

"Mi ha detto di amarmi. Nessuno l'aveva mai fatto prima... Ha detto che sono il suo primo amore!" Singhiozzò la giovane "E lei è il mio..."

La donna si avvicinò e le carezzò la schiena e le spalle "Su, dai... È solo un maledetto virus, nulla di mortale. Lo debelleremo e starà bene!"

Lena sorrise, un po' più fiduciosa "Grazie."

"Di nulla... Coraggio, cerchiamo di aiutarle."

Un paio d'ore dopo arrivarono i risultati delle analisi. Era un batterio ed andavano controllate anche urine e feci.

"Andranno fatte iniezioni di antibiotici ogni otto ore." Disse il medico responsabile "Appena scopriremo il batterio preciso, adotteremo una cura più adatta."

Stavolta fu Alex, ad andare da Lena per abbracciarla. La rispettiva amata era lì, preda di un maledetto virus ed un abbraccio, spesso, era un'arma di conforto molto potente.

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Capitolo 13
*** Proposing. ***


Passarono tre giorni ed il virus venne identificato, coi medici che avevano iniziato una cura antibiotica mirata. Per fortuna, inoltre, non era contagioso.

Bastò che Eliza convincesse, con le buone, il medico responsabile a far andare lei e Lena in laboratorio per analizzare e fare ricerche. Tutto il resto lo fece il loro genio.

"La tua ragazza è un genio!" Disse Winn, seduto accanto a Kara.

"Già!" Accordò Imra "I medici erano in sala a pranzare ed elogiavano sia lei che Eliza."

Kara sorrise, piena di fierezza, prima che qualcosa le balenasse nella mente "Io... Sarò degna, di stare con una ragazza tanto intelligente?"

"Perché non dovresti?"

"Beh, lei è stupenda... Un genio... E io... Inizierò a fare la reporter, in autunno... Che rapporto strano."

Winn ed Imra si guardarono "Parlane con lei... Sta arrivando." Disse costei.

I due se ne andarono per lasciare spazio a Lena, che regalò un bellissimo sorriso a Kara "Come ti senti oggi?"

"Meglio... Grazie a te e mia madre."

"Sicura che vada tutto bene?" Chiese la mora, notando che la bionda sembrava avere qualcosa che non andava.

"Tu sei un genio..."

"Ho un'intelligenza sopra la media. Non mi piace definirmi genio!"

Kara annuì col capo "Io, in autunno, farò la reporter... Credi che avremo un futuro insieme?"

Lena corrugò la fronte "Certo! Tu hai dei dubbi?"

"Mi sono sentita inferiore, in questi giorni... Non adatta a te..."

La mora non riusciva a credere alle sue orecchie "Tu sei adatta a me! Kara, tu mi capisci, mi ami per quello che sono... E non mi importa se sarai reporter, medico o maestra! Tu, per me, sei Kara, il mio primo e unico amore." Ammise, guardandola con dolcezza.

Kara la guardava con devozione e tanto amore, finché un qualcosa non la colpì in testa e, guardando verso destra, vide Maggie e Jess che la fissavano, così come altri tre ospiti del resort.

"Io la bacerei, piccola Danvers!"

"M-Ma... Guardoni! Fatevi i fatti vostri."

La bionda si voltò sul fianco, così da guardare Lena "Ne sei sicura?"

"Più che sicura."

"Allora... Se io adesso ti chiedessi di sposarmi... Anche se non ho l'anello...?" Tentò, speranzosa.

"Chiedimelo." Disse soltanto Lena.

Kara prese un respiro profondo, si mise seduta sul lettino e tese le mani, sulle quali Lena posò le proprie "Ci conosciamo da poco, stiamo insieme da ancor meno... Ma Dio solo sa quanto sono felice, con te. Illumini le mie giornate, mi ami come ti amo io e... Non posso prometterti ricchezza, non posso prometterti chissà cosa, ma posso prometterti fedeltà, rispetto e tanto amore. Io ti prometto me stessa, quindi... Lena Luthor, vorresti rendermi la ragazza più felice del mondo accettando di sposarmi?"

La ragazza aveva gli occhi lucidi "Assolutamente si! Mille volte si."

Attorno a loro si levarono fischi d'approvazione ed applausi, non solo da parte di amici e parenti, ma anche dallo staff del resort e dagli altri ospiti.

Kara aprì le braccia e Lena si fiondò tra di esse, cingendo il collo della bionda, che le carezzava la vita, baciandola con passione.

"Ti amo." Sussurrò la bionda, schioccando teneri bacetti alla sua amata.

"Ti amo tanto anch'io!" Ribadì Lena, sedendosi accanto a lei "Ma se dici, o pensi, ancora di non essere degna di me... Chiedo il divorzio anticipato!"

La bionda sorrise, quasi divertita "Mi piace il tuo lato ironico."

"Non sto scherzando."

Kara nuovamente sorrise "Va bene, amore mio." Disse, rubandole un tenero bacio e Lena sorrise a sua volta, poggiandosi a lei.

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Capitolo 14
*** Ardua scommessa. ***


Finalmente, dopo altri due giorni, coloro che erano stati contagiati dal virus intestinale vennero considerati sani dai medici che si erano occupati di loro, dopo le dovute analisi, anche se dovevano prendere ancora gli antibiotici.

"Evviva! Finalmente posso tornare a mangiare ciò che più mi piace."

"Non così in fretta." La riprese Eliza.

Kara fissò la madre "Come?"

"Gli antibiotici ti permettono di mangiare solo in bianco... Niente schifezze."

La ragazza era scioccata "Una settimana di tortura... Per niente!"

Quasi tutti sorrisero divertiti "Possiamo sempre andare in spiaggia..." Propose Sam, trovando l'approvazione della figlioletta Ruby.

"Siiiii!" Se ne uscì felice la piccola "Castello di sabbia!"

Kara scelse di fare le scale per raggiungere la sua stanza e, una volta dentro, si sedette innanzi all'armadio per scegliere cosa mettere.

"Eccoti..."

La bionda alzò lo sguardo e vide la sua bellissima Lena che le sorrideva, sedendosi sul letto "Cosa ti preoccupa stavolta?"

"Niente... Solo che... Volevo fare una doccia. Sono stata ferma su quel lettino una settimana..."

"Si, ti capisco." Rispose la mora "Credevo che ti dispiacesse di non poter mangiare ciò che vuoi."

Kara la fissò "Si! Mi dispiace anche per quello... Ma cosa posso farci? Pazienza... Quando potrò riprendere a mangiare normalmente, mi rifarò!"

"Credevi di... Mangiare normalmente? Davvero?"

"Assolutamente si." Dichiarò Kara e Lena alzò un sopracciglio, quasi divertita, mentre la bionda si avvicinava "Io... Sto andando a fare la doccia. Che ne dici di farmi compagnia? Ti va?"

"E me lo chiedi? Secondo te perché sono salita?"

Le due fecero per baciarsi, ma qualcuno bussò alla porta e fu Lena ad aprire "Ciao! Volevo solo dirvi che vi aspettiamo in spiaggia." Disse Nia "Poi, nel pomeriggio, io, Brainy, Winn ed Eliza andiamo a fare un giretto..."

"Facciamo una doccia e vi raggiungiamo." Rispose Lena.

"E per il giro ok!" Aggiunse Kara, affiancando la sua amata.

"Bene!" Sorrise la moretta "A dopo, allora."

Kara e Lena, congedata l'amica, si chiusero in camera e la bionda prese la compagna in braccio, andando verso il bagno.

La mise giù, aprì l'acqua e si spogliarono pian piano, tra baci e coccole, infilandosi poi sotto il caldo getto.

"Questa è una cosa che non ho mai provato..."

"Nemmeno io." Disse Kara, baciando e succhiando il collo di Lena.

Tra baci e coccole, le ragazze si insaponarono, con Lena che gemette di puro piacere quando Kara le massaggiò la schiena e le spalle.

"Accidenti... Sei davvero brava, coi massaggi!" Ammise la mora "Quando finiranno le vacanze e dovrò lavorare parecchio, ti chiamerò e mi massaggerai... Che ne dici?"

"Dico che si potrebbe fare... Allora farò molta pratica, qui in vacanza!"

Lena sorrise ed abbracciò la sua amata, felice come non mai. Terminarono la doccia, si asciugarono in fretta e si prepararono per andare in spiaggia.

Ma Kara fermò Lena "Dimmi."

"Ti prometto che dopo, durante il giro, se vedo delle bancarelle di cibo non mi avvicinerò! Specie se è qualcosa col pesce."

Lena rise divertita, come non le era mai capitato di fare da tanto "Davvero? Voglio proprio vedere se ci riesci."

"Scommettiamo?"

"Se mangi qualcosa... Resti a bocca asciutta!"

Kara rimase scioccata, ma ormai non poteva tirarsi indietro. Doveva resistere a tutti i costi.

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Capitolo 15
*** Pronte per cambiare. ***


In spiaggia, Ruby e Nia facevano insieme il castello di sabbia e Brainy cercava di aiutarle con calcoli e statistiche inutili.

Le altre facevano il bagno o giocavano a beach volley, in due squadre capitanate da James e Winn, invitando altri ospiti dell'hotel.

Invece Kara era stesa sulla sua sdraio, accanto a Lena e, dietro di loro, Eliza e J'onn leggevano tranquillamente "Chi l'avrebbe mai detto?" Chiese l'uomo, all'improvviso e la donna lo fissò.

"Riferito a chi?"

"A Lena." Sorrise lui "Una giovane Luthor che prova sentimenti e che non ha avuto paura di mostrarli alla famiglia..."

Anche Eliza sorrise "Io sono molto felice, per loro." Disse sinceramente "E poi si dice che saranno i giovani, a cambiare il mondo... Direi che lei ha già fatto un gran passo!"

"Sono d'accordo."

E le due ragazze non sembravano avere intenzione di nascondere i loro ro sentimenti, tenendosi per mano mentre entravano in acqua, perdendosi in qualche effusione o bacetto schioccato tra una nuotata e l'altra.

"Sai... Non credevo che Kara fosse tanto presa, da Lena..."

Maggie sorrise ad Alex "Io credo che la piccola Danvers baci da Dio e che se la cavi anche a letto!"

"Maggie!" La beccò la rossa, sgranando gli occhi.

L'altra rise divertita "Mica è colpa mia! Il modo in cui Lena la guarda indica questo, non solo che la ama... E, se vuoi sapere la mia, anche Lena se la cava molto bene, a letto!"

"Oggi non so davvero cos'hai!"

La Latina se la rideva "Eddai! È palese... Allora facciamo una scommessa. Vedrai che, quando torneremo a casa, a vacanza finita, parleranno di matrimonio e bambini."

Alex era scioccata "Per le nozze ok, ma... Non voglio diventare zia troppo in fretta! Spero aspettino un pochino, per questo."

"Palla!" Si sentì gridare dalla spiaggia.

Kara si voltò giusto in tempo per prendere la palla in faccia "Ouch! Chi ha dimenticato cos'è la mira?" Chiese, mettendosi una mano sul naso, mentre Lena era riuscita a prendere la palla.

"Mi dispiace..." Disse Lucy, entrando in acqua, carezzando il viso della bionda "Non volevo..."

"Va tutto bene, tranquilla." La rassicurò Kara, togliendole le mani dal viso.

Lena le lanciò letteralmente la palla, guardandola in modo ovvio "Ricorda di colpire la sabbia, non la mia ragazza!"

Entrambe fissarono la mora "Scusa." Disse Lucy, prima di tornare a riva con la palla e riprendere così a giocare.

"Ehi... Non sarai gelosa?"

"Gelosa io? No!"

Kara sorrise e cinse la vita della mora "A me fa piacere, se sei gelosa. Io, di te, sono gelosissima!"

Lena si voltò nel suo abbraccio e le circondò il collo con le braccia "È che... Ti amo. Ti amo tanto e... E se ti toccano, anche per scherzo..."

"Ti amo tanto anch'io e non dubitare, di me. Se mi toccassero anche, non mi importerebbe... Non cambierebbe ciò che provo per te."

La mora baciò Kara "Sono così fortunata..."

"Lo sono anch'io." Ammise la bionda "Che ne dici, se andassimo in spiaggia a prendere un po' di sole?"

"A rischio di prendersi qualche pallonata?"

"Certo! Ti proteggo io."

Lena sorrise e, insieme, tornarono a riva, andando a stendersi sulle loro sdraio, spalmandosi reciprocamente la crema solare.

Ed Eliza le guardava. Non era solo felice per Lena, ma anche per Kara che, finalmente, pareva essere uscita dal suo guscio.

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Capitolo 16
*** Rivelare e ammettere. ***


Dopo pranzo, come programmato di mattina, alcune andarono a cambiarsi per andare a fare un giro con Brainy e Nia.

Kara, Lena, Alex e Sam si trovarono alla reception e poi se ne andarono coi due amici "Maggie?"

"Ha dato forfait." Disse Alex.

"E Lucy?" Chiese Nia.

"È rimasta in camera... Ruby si è addormentata. E poi credo che Lena l'abbia leggermente intimorita, stamattina..."

La mora fissò la bruna "Come? Io?"

"Le hai tirato la palla..."

Lena sospirò "Ho sbagliato, ok, ma è finita lì. Poteva venire."

Il gruppetto s'incamminò e Kara lasciò un momento Lena per dire qualcosa a Brainy e Nia, così Alex s'avvicinò alla mora "Sai... Lucy, durante la breve relazione con James, si era invaghita di Kara e credo che non le sia mai passata del tutto..."

"Ma ora sta con Sam, da quanto ho capito..."

"Si, esatto." Sorrise Alex "Però... Sai... Dicono che il primo amore non si scordi mai."

Lena chinò il capo "Io non rinuncerò a Kara. Io la amo!"

"Non devi rinunciare a lei, anche perché Kara è innamoratissima, di te. Solo... Tienilo a mente."

La mora annuì col capo, mentre Kara stessa ritornò accanto alla sua mora preferita "Tutto bene?"

"Si... Si, sto bene."

Alex sospirò, avendo capito di aver fatto giusto un piccolo casino "Le ho detto... Che Lucy, quando stava con James, aveva una cotta per te e che probabilmente, non le è mai passata."

La bionda sgranò gli occhi "Perché dirglielo?? Sai che, per me, Lucy è sempre stata una semplice amica."

La rossa di scusò poi, su richiesta di Kara, andò avanti per lasciare loro privacy "Non sono gelosa..." Ammise Lena.

Kara sorrise appena "So che non lo sei..." Rispose, con un filo di ironia, colto dalla mora, che sorrise.

"Solo... Non lasciarmi mai. Io... Non credo che riuscirei a sopportare la tua assenza. E poi, non voglio tornare a casa."

La bionda di fermò e prese tra le mani il viso di Lena "Io ti amo e non ci penso minimamente, a lasciarti. Ti amo e voglio sposarti! Voglio una vita con te, Lena e... Se tu li vorrai, anche dei figli!"

La mora sbattè le palpebre e, felice come non mai, buttò le braccia attorno al collo del suo amore "Anch'io voglio passare tutta la vita con te! E certo che voglio avere dei figli con te."

Kara la strinse a sé e la baciò "Ti ho detto di non dubitare di me. Io dono incapace di tradire, perché se amo una persona, per me esiste solo lei!"

"Scusami... Io..."

"Tranquilla." Sorrise Kara, baciandola sulla fronte "Raggiungiamo gli altri o resteremo troppo indietro."

Lena fu d'accordo e, mano nella mano, raggiunsero le altre, con Alex che si scusò con Lena per ciò che aveva detto.

Ma Lena non rimpianse del tutto la rivelazione. Ora sapeva cosa aspettarsi quando vedeva gli sguardi che Lucy rivolgeva a Kara.a sua Kara.

E, per la prima volta, ammise a sé stessa di essere gelosa.

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Capitolo 17
*** Official couple. ***


Al termine del giro, tutti di erano preparati e ritrovati con gli altri ospiti nella sala per la cena.

Kara, stranamente, era silenziosa, pareva persa nei suoi pensieri "Stai bene?" Le chiese piano Alex.

La bionda annuì col capo "Vieni un attimo con me."

Il gruppetto guardò le due sorelle allontanarsi e Kara condusse Alex in bagno "Che ti prende?"

Kara prese una scatolina, l'aprì e mostrò il contenuto alla sorella, che sgranò gli occhi "Credi che le piacerà?"

"Allora hai preso questo, oggi, quando ti sei allontanata..."

"Esatto!" Sorrise la bionda, un pochino agitata "Ebbene?"

"Secondo me le piacerà molto." Rispose Alex, abbracciando la sorella, che fece altrettanto "Sono contenta per te!"

Ritornarono al tavolo dal resto della famiglia ed amici per finire la cena poi, dopo una buona mezz'ora, ognuno tornò alla propria camera.

Nella loro stanza, Lena fece per entrare in bagno, ma Kara la fermò, prendendola piano per il polso destro.

Lo sguardo serio, ed un poco nervoso, di Kara la fece fermare "Kara..."

La bionda non disse nulla, prese solo la scatolina dalla tasca dei pantaloni, l'aprì e si mise in ginocchio, mostrando alla mora il solitario in oro bianco con piccoli zaffiri e smeraldi incastonati nella montatura.

Lena si portò le mani sulla bocca, sul suo viso era dipinta pura sorpresa.

"Io ti amo, Lena. Ti amo e voglio sposarti... Come ti ho detto oggi, voglio passare tutta la vita con te e, con le parole, non si va molto lontano, quindi ho preso questo." Si fermò la bionda, per prendere fiato "Non sarò ricca per quanto riguarda i soldi, ma il mio cuore è ricco e colmo d'amore per te. Vuoi sposarmi, Lena Luthor e rendermi felice oggi e per sempre?"

La mora era senza parole ed aveva gli occhi lucidi per la felicità "Si... Si! Si."

Lena s'avvicinò a Kara e le prese il viso tra le mani, baciandola, schioccandole leggeri bacetti, finché la bionda non le mise l'anello, vi posò un bacio e prese in braccio la sua amata.

"Ti amo tanto! Tantissimo."

La mora si morse il labbro inferiore, poi sfiorò quello di Kara, che la stese sul letto "Ti amo anch'io, più di ogni cosa."

Kara si stese sopra la sua amata, che l'accolse e la strinse a sé, concedendosi, mordicchiando la mandibola del suo amore "Sei stupenda..."

"Anche tu! Ma... Posso chiederti una cosa?"

La bionda guardò il suo amore "Certo."

Kara era poggiata sugli avambracci e Lena, sotto di lei, aveva le braccia attorno al suo collo e le carezzava la nuca "Perché hai scelto me?"

"In che senso?"

"Sei il tipo che farebbe gola a parecchie ragazze, invece... Hai scelto me."

La bionda sorrise appena, baciandola "Perché tu, rispetto alle altre, sei bellissima. E intelligente. E sexy e... Ed io non sarei mai capace di amare un'altra come amo te!"

Lena sorrise e le carezzò il viso "Anche tu mi piaci per lo stesso motivo. E poi, apprezzo chi non giudica le persone..."

"Io tendo a giudicare da me, senza farmi influenzare dalle opinioni altrui."

Nuovamente Lena sorrise e stavolta tirò a sé Kara, per baciarla e farle sentire tutto ciò che provava per lei.

E nulla impedì loro di farle l'amore, per la prima volta da coppia ufficiale.

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Capitolo 18
*** Benvenuta in famiglia. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò nel caldo abbraccio di Kara, ancora addormentata alle sue spalle e guardò l'anello al suo dito.

Kara le aveva chiesto di sposarla ed aveva accettato. Non riusciva a credere di aver trovato qualcuno che l'amasse veramente per ciò che era e che non cercasse di cambiarla o che pretendesse chissà cosa da lei.

La mora venne distratta dai suoi pensieri da alcuni bacetti dati sulle sue spalle e sul suo collo, così si voltò "Buongiorno."

"Quando mi sveglio e vedo te, è sempre un buongiorno!" Sorrise Kara, facendo arrossire Lena.

La ragazza sentiva qualcosa di forte, in sé e si strinse a Kara "Grazie... Grazie, sei una persona fantastica. Nessuno mai mi ha amata come mi ami tu, né nella mia famiglia né fuori..."

Kara la strinse a sé e le carezzò la schiena "Io ti amo perché tu sei unica! Infatti, appena ti ho vista, mi sono subito innamorata di te... È stato un vero colpo di fulmine e sappi che ho intenzione di amarti, renderti felice e farti divertire! Dovrai sopportarmi per molto tempo..."

Lena sorrise e baciò la mano di Kara, quando questa le asciugò una lacrima "Io starei con te sempre! E non vedo l'ora di passare tutta la vita con te."

Kara sorrise a sua volta e la baciò, stendendosi sopra di lei e presto l'effusione si fece più profonda ed appassionata. Non riuscivano a stare lontane, anche quando non erano a letto, tanto di amavano.

Continuarono ad amarsi finché qualcuno non bussò alla porta "Lo fanno apposta!" Lamentò la bionda e Lena sorrise divertita.

"Kara! Lena!" Sentirono chiamare le due amanti.

"Prego, Winn, entra pure." Disse Kara.

Il ragazzo entrò con gli occhi chiusi, rischiando di andare a sbattere contro i mobili e le due se la risero "Non guardo!"

Misero un accappatoio, poi Kara s'avvicinò all'amico "Dicci... Cosa c'è?"

Winn aprì gli occhi e sorrise loro "Ecco... Noi stiamo pensando di andare a fare colazione in centro."

"Ok, facciamo la doccia, ci vestiamo e ci vediamo nella hall."

"Va bene!" Rispose felice il giovane "E... Congratulazioni." Disse, indicando l'anello al foto di Lena e le due lo abbracciarono.

Quando se ne andò, Lena e Kara andarono in bagno e tolsero l'accappatoio, lasciandoli su un mobile e s'infilarono sotto il caldo getto d'acqua, baciandosi e coccolandosi.

Servirono venti minuti prima che finissero la doccia e si vestissero, scendendo poi nella hall.

"Eccovi!" Disse Sam.

"Dobbiamo dirvi una cosa..." Iniziò Kara, prendendo un profondo respiro e guardando Lena, che le sorrideva "Ieri sera ho chiesto a Lena di sposarmi e lei ha accettato!"

Tutti applaudirono, felici, poi fu il momento degli abbracci e, di certo, Lena non si aspettò quello di Eliza "Benvenuta in famiglia, cara." Sussurrò, carezzando le spalle della mora.

Lena era colpita ma, passato lo shock, abbracciò la donna "Grazie."

Lasciarono poi il resort per raggiungere un cafè nella cittadina, ma Kara notò che Lena era sovrappensiero "Tutto bene?"

"Si... Solo che... Non mi aspettavo che tua madre fosse tanto felice..."

Kara sorrise "Eliza ha sempre voluto il bene, per me ed Alex. Ovvio che sia felice... E poi, ho una ragazza bellissima! È doppiamente felice!"

Anche Lena sorrise e baciò Kara "Credo proprio che sarà bellissimo, fare parte di questa famiglia."

"Ed averne una nostra..."

Lena fissò Kara e sul suo viso si dipinse un sorriso stupendo "Assolutamente si!"

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Capitolo 19
*** Gelosia. ***


Fatta la colazione in un grazioso locale in centro, il gruppetto fece ritorno al resort e, per grande gioia della piccola Ruby, si optò per stare tutto il giorno in spiaggia.

"Dirò alla reception che ordineremo il pranzo, così da fare un pic-nic in spiaggia." Disse J'onn.

"Si!! Tutto il giorno in spiaggia!" Esclamò felice Ruby.

"Basta che fai la brava e non ti allontani." La riprese Sam e la piccola annuì, facendosi prendere poi in braccio da Lucy.

Ognuno salì in camera a prepararsi e prendere il necessario, con Lena che osservava Kara e costei lo notò, grazie al riflesso nello specchio "Vedi qualcosa che ti piace?"

"Eccome!" Sussurrò la mora, carezzandole gli addominali "Questi."

Kara sorrise "Allora li avrò in mostra tutto il giorno."

A quelle parole, Lena sentì altro, oltre alla felicità "Ma... Così non li vedrò solo io!" Ammise e nuovamente la bionda sorrise innanzi all'ovvietà della cosa "Non mi va molto, l'idea..."

Kara le prese il viso tra le mani e la baciò "Non devi preoccuparti. Staremo in acqua molto tempo, poi prenderemo il sole, giocheremo a beach volley o col frisbee... Sarò sempre impegnata, così nessuno ci baderà!"

"È difficile non farci caso..."

"Ci proveremo." Disse Kara che, presa la sua borsa, lasciò che anche Lena uscisse e poi chiuse la porta.

In spiaggia, le due ragazze e Lucy si stupirono di vedere Winn mentre spalmava la crema solare a Jess "Quei due..."

"Bel colpo, Jess."

La ragazza sollevò lo sguardo, mentre Winn di allontanò di scatto "Grazie, Miss Luthor!" Sorrise, con imbarazzo.

"Certo che tu vai subito al sodo..."

"È così che si fa." Ribadì la mora a Lucy.

Arrivati ai loro sdrai, ove c'erano solo Eliza, J'onn e James, le tre ragazze deposero le loro cose "Ehi!" Le chiamò Mike "Giocate a beach?"

Kara e Lena non erano nella stessa squadra, ma la mora era infastidita.da un paio di ragazze che, chissà come mai, riuscivano sempre a far cadere il loro pallone nella metà campo ove stava la bionda.

"Lucy!" La chiamò Sam "Lancia via quella palla!"

La castana, al momento, non capì ma, quando vide lo sguardo di Lena, prese il pallone e lo lanciò alle proprietarie "Lo sapevo..." Bofonchiò la mora.

"Kara è come Clark." Le disse Lois "Hanno un corpo da paura... Dovrai farci l'abitudine... Alla gelosia, intendo!"

"Io non sono gelosa..."

"Anch'io me lo ripetevo sempre ma, ogni volta, ci cascavo!"

Lena sospirò ma, prima che potesse fare qualcosa, Kara se la prese in spalla e corse verso l'acqua, buttandosi tra le onde e mollando la mora "Ma... Ma...??"

"Dopo aver sudato, si fa il bagno." Sussurrò la bionda, vicina alle sue labbra "E voglio far vedere a tutti che sono impegnata e... Che lo sei anche tu!"

"Allora non sono l'unica, ad essere gelosa..."

"Certo che no! Io, di te, sono gelosissima." Rivelò Kara, regalando un bacio dolcissimo a Lena, subito corrisposto.

L'effusione spense gli entusiasmi di diversi ragazzi e ragazze che, probabilmente, avevano stupidamente pensato di poter avere una chance con una delle due o, addirittura, con entrambe.

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Capitolo 20
*** Always with you. ***


Arrivata l'ora di pranzo, fu J'onn ad andare con James e Winn a prendere le pizze, le bibite ed altro cibo che avevano ordinato, che il fattorino aveva consegnato alla reception del resort.

"Andiamo a lavarci le mani!" Disse Sam, prendendo Ruby per mano e la piccola la seguì, felice.

Invece Lena, che stava parlando con Lois, notò due ragazze avvicinarsi a Kara, che stava aiutando Nia, alla quale sanguinava il naso dopo aver preso una pallonata in pieno viso.

"Resisti... Non cedere." Le disse Lois, fermando Lena, prima che potesse alzarsi e andare a dirne quattro a quelle due smorfiose.

"Sono le stesse che ci avevano provato poco fa con Clark... Come fai?"

Lois sorrise "Te l'ho detto. Ti ci devi abituare, anche se è difficile... E poi, se Kara è veramente pazza di te, le rifiuterà."

Infatti le due videro Kara prestare attenzione solo a Nia, senza dare minimamente retta alle due oche.

"Ecco, siediti qui... Metti il mio berretto." Disse la bionda.

"Grazie..." Sorrise Nia.

"Prendi il sacchetto col ghiaccio istantaneo." Offrì Eliza e la castana la ringraziò, stendendosi sulla sdraio e rilassandosi.

Tornarono poi i tre andati a prendere il pranzo, assieme a Sam e Ruby, ed ognuno prese una fetta di pizza. Erano sei, differenti, tutte già tagliate e vi erano anche polpette di pollo e patatine fritte.

Kara notò che Lena pareva essere sovrappensiero "Ehi... Tutto bene?"

"Si si... È solo... Difficile non reagire, quando vedo quelle che ci provano con te. Io... Io non ce la faccio!"

La bionda la strinse a sé e le carezzò le spalle "Ma io amo solo te! Ti ho dimostrato che le altre non mi interessano e... E ti ho fatto la proposta di matrimonio..."

Lena le sorrise "Certo. Anch'io ti amo!"

Ma la mora non pareva molto convinta e, dopo aver mangiato tre fette di pizza e qualche patatina, se ne andò per tornare in camera.

"Come mai se ne va?" Chiese Imra.

"Deve riuscire a controllare la sua gelosia..." Spiegò Lois.

Clark sapeva a cosa si riferisse la sua amata e notò lo sguardo della cugina "Vai da lei... Parlale. Fate qualcosa insieme..."

Kara sorrise ed anche Alex la incoraggiò ad andare, così la bionda entrò nel resort e raggiunse la sua stanza, trovando Lena seduta sul letto.

"Amore..." Disse Kara, sedendosi accanto a lei.

"Vai in spiaggia... Non voglio che rinunci al divertimento..."

"No." Ribadì la bionda, decisa "Io vado dove vai tu! Sei la mia ragazza, la mia casa, il mio posto sicuro... Non vado da nessuna parte, senza te."

Lena la guardò, con gli occhi lucidi e poggiò la testa sulla sua spalla "Io... Ho paura di essere abbandonata, di restare sola! E... E sono gelosa, di te, anche per questo motivo."

Kara le sollevò il viso posando due dita sotto il mento "Io non vado da nessuna parte. Avremo una famiglia nostra e farò di tutto, per renderti felice, te lo prometto!"

Lena si sporse e le diede un bacio, subito corrisposto "Torniamo in spiaggia?" Chiese e Kara le sorrise.

"Va bene."

Si baciarono ancora e poi, mano nella mano, lasciarono la stanza per tornare in spiaggia da tutti i loro amici.

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Capitolo 21
*** L'ex. ***


Kara e Lena tornarono in spiaggia, ove presero una sdraio doppia e vi si stesero, stando accoccolate l'una all'altra.

Erano da sole, sotto i loro tre ombrelloni, messi vicini, visto che J'onn, James e Winn erano andati a buttare i contenitori di cibo e bibite vuoti, tuffandosi poi in acqua ed anche Eliza di era concessa un po' di svago.

Qualche altro turista, sia maschio che femmina, lanciò qualche sguardo sconsolato alla coppia felice.

Le due ragazze si scambiavano dei bacetti molto dolci, incuranti degli altri turisti "Ma... Lena! Sei tu."

La mora si separò da Kara ed alzò gli occhiali da sole, sgranando gli occhi "Jack! Che ci fai qui?"

Il ragazzo alto, massiccio, dalla folta barba e dalla carnagione olivastra sorrise alla mora, abbracciandola "Sono in vacanza! Tu?"

"Beh, anch'io!" Sorrise a sua volta Lena "Lei è Kara, la mia ragazza! Kara, lui è Jack Spheer, un vecchio amico."

"Un vecchio amico?" Ripetè lui, quasi divertito "Siamo stati insieme tre mesi." Rivelò, tutto tranquillo.

Kara non credette alle sue orecchie. Lena le aveva detto di non avere mai amato nessuno e non le aveva mai parlato di questo Jack.

Proprio Lena guardò la bionda, che fece altrettanto, ma in quei bellissimi occhi azzurri vi erano tristezza, delusione e rabbia.

Arrivò il resto del gruppetto, uscito dall'acqua per entrare nel resort e prepararsi per la cena. Tutti fecero la conoscenza con Jack.

Nella loro stanza, Kara entrò nella doccia senza dire una parola, ignorando anche Lena, quando entrò a sua volta, carezzandole le spalle.

Kara si irrigidì ed uscì dalla doccia, mise l'accappatoio e si sedette sul letto. Lena la raggiunse qualche minuto dopo "Non ti prepari?"

"No." Rispose fredda Kara "Resto qui."

"Allora rimango con te."

"No, vai." Ribadì la bionda, senza guardare Lena "Sono... Troppo arrabbiata. E delusa, per stare con te."

Negli occhi di Lena si dipinse tristezza "Non ho mai provato nulla, per lui. Non gli ho mai dato nemmeno un bacio... Io amo te. Solo te!"

Kara non le rispose e si preparò, avendo deciso di scendere e così fece anche Lena.

Ma, una volta nel salone, in attesa della cena, la solita, piccola orchestra che allietava le serate ogni Domenica, iniziò con lo spettacolo.

E Jack, arrivato tutto elegante, s'avvicinò al tavolo dei nostri e sorrise a Lena "Mi concedi questo ballo?"

"No... Non mi va. E poi io..."

La mora venne interrotta dal brusco alzarsi in piedi di Kara, che fece sobbalzare qualcuno tra gli amici "Vai pure a ballare! Il tuo impedimento se ne va!" Disse, sotto lo sguardo di altri ospiti del resort, andandosene via.

"Kara!" La chiamò Lena, ma inutilmente.

Fu Alex ad alzarsi e seguire la sorella, dopo aver guardato in tralice Lena e, raggiunta Kara, costei pianse, tra le braccia della rossa "Ci sono io... Tranquilla... Calmati..."

"Io... Io torno a casa, Alex. Non voglio più vederla!"

"Dai, non tirare conclusioni affrettate..."

"Mi pare tutto fin troppo chiaro!"

Alex sospirò, perché Kara era davvero testarda "Credo che tu debba restare e far capire a Jack che non gli lascerai Lena!"

"Allora cambio la stanza. Chiederò a Lucy..."

"Come vuoi." Disse la rossa, abbracciandola ancora.

Lena le aveva seguite, ma era rimasta nascosta e non poteva sentirle, ma le fece davvero male, vedere le lacrime del suo amore.

Doveva a tutti i costi ribadire a Jack che, per lei, avrebbe potuto essere solo un semplice amico e nulla più.

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Capitolo 22
*** Le amiche. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò sola, nel letto e si mise la camicia da notte per andare in bagno.

Kara si stava facendo la doccia e, quando la notò, nemmeno la guardò, ma mise l'accappatoio e cercò qualcosa da mettere per andare a fare colazione in centro con gli altri.

Lena andò sotto la doccia. Avrebbe parlato con Kara, o almeno, ci avrebbe provato e poi doveva dire due parole anche a Jack.

"Io... Sono pronta." Disse la mora, un quarto d'ora dopo.

La bionda non la guardò, ma si limitò ad alzarsi, uscire e lasciare che Lena chiudesse la porta, come sempre.

Quando giunsero nella hall, Kara serrò subito la mascella nel vedere Eliza, Alex ed i suoi amici parlare tutti tranquilli con Jack, come se fosse naturale.

"Kara!" La notò Sam.

La ragazza rimase in disparte, non guardava nessuno di loro, finché qualcuno non s'avvicinò loro "Kara!"

La bionda si voltò e sgranò gli occhi, sorridendo subito "Lonny! Oh Rao, ma quanto tempo è passato??"

Kara saltò letteralmente in braccio alla ragazza dai capelli castani lunghi fin sotto le spalle e gli occhi verdi "Cinque anni!"

"Accidenti, non cambi mai..."

L'interazione tra le due svegliò la gelosia di Lena "Chi è?"

Eliza le sorrise "Lonny Sleeves, una sua grandissima amica sin dall'ultimo anno delle scuole medie. Kara l'aiutò a cercare una scusa con la professoressa di Storia e, da allora, sono amiche."

Lena le guardava. Stavano abbracciate e questo le dava fastidio. E Jack se ne accorse e le cinse la vita con un braccio "Va meglio?"

"Senti, io non ti amo, ok? Non voglio che mi tocchi!" Sussurrò, con rabbia e lui la lasciò, così la mora tornò a fissare le due ragazze.

"Ma dimmi... Tu ed Anne? State ancora insieme?"

La castana mostrò un sorriso bellissimo "Certo! Sono quattro anni e mezzo d'amore e... E abbiamo sei bambini!"

Non solo Kara, ma anche Lena ed il resto del gruppetto non credettero alle loro orecchie, ma si ricredettero quando Lonny indicò la reception, ove una ragazza dai capelli castani lunghi fin sotto le spalle e gli occhi verdi con sei bambini, quattro maschi e due femmine.

La ragazza ed i piccoli s'avvicinarono quando Lonny fece loro cenno con la mano e Kara si mostrò, visto che si era nascosta dietro la castana "Kara!"

"Anne! Ti trovo benissimo. Come stai?"

"Bene, tu?" Sorrise Anne Buijk.

"Benone! Che bambini bellissimi..."

"Grazie! Loro sono Joan e Chelsea, invece i maschietti sono Drew, Kenneth, Andros e Logan." Li indicò Anne.

"E qui sta crescendo il settimo! O anche l'ottavo... Già abbiamo due coppie di gemelli." Ammise Lonny.

"Fecondazione assistita?"

"Si, esatto." Sorrise Anne "Da pochi giorni ci siamo trasferite a LA, a Venice Beach e poi via, subito in vacanza!"

"Anch'io abito a Venice!"

Le tre esibirono un abbraccio di gruppo, poi Lena avanzò "Scusatemi tanto... Ma noi staremmo andando a fare colazione..."

Qualcuno del gruppetto giurò che Lena fosse gelosa, ma Kara la guardò con un sorriso piuttosto falso "Potete andare. La compagnia non mi piace, credo che resterò qui!"

Lena era senza parole.

"Sono contenta di vedere che hai finalmente trovato l'amore della tua vita!" Sorrise Lonny, dandole una pacca sulle spalle.

"Prima ne ero convinta, adesso non più." Ammise decisa la bionda, stringendo i pugni e la mascella.

Lonny capì "Senti, perché non sali in stanza con noi? Poi andiamo a fare colazione insieme."

"Molto volentieri!" Rispose la bionda, entrando in ascensore con Lonny e due bambini. Anne e gli altri quattro piccoli avrebbero preso quello vicino.

Lena era rimasta sconvolta da ciò che aveva sentito "Miss Luthor?" Tentò Jess, avvicinandosi con Eliza.

"Loro sono amiche da anni. Non temere, non accadrà nulla, tra loro..."

"Ha detto... Che non è più sicura del fatto che io sia l'amore della sua vita. Lo ha detto davvero..."

Eliza sapeva che le due ragazze avevano bisogno di parlare seriamente, perché così rischiavano solo di mandare all'aria il loro amore.

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Capitolo 23
*** Duro confronto. ***


La mattina passò e, per pranzo, il gruppetto optò per mangiare ancora in spiaggia, come il giorno prima.

Kara stava con Lonny, Anne ed i loro bambini "Venite qui con noi." Tentò Eliza "Dicono che più si è, più ci si diverte."

"Dai, non fatevi pregare!" Tentò Mike.

"C'è la pizza all'ananas..." Aggiunse Winn, un filo schifato.

La bionda li guardò tutti in cagnesco, dal primo all'ultimo "Cosa non avete capito quando ho detto che la compagnia non mi piace?"

"Ma siamo noi, Kara! I tuoi amici." Rispose James "E tua madre. E Alex... E Lena... Dov'è il problema?"

"Il problema?? Me lo stai chiedendo davvero?"

James corrugò la fronte "Kara, ma...?"

"Ecco il problema!" Rispose quasi seccata e molto arrabbiata la bionda, togliendo l'anello e dandolo al ragazzo di colore "Visto che a tutti voi va bene l'avere in compagnia il tizio che sta cercando di rubarmi la ragazza, dagli l'anello e andate da qualche parte per farli sposare affinché vivano felici e contenti! E lasciatemi in pace."

Lena era a dir poco scioccata. E ferita. Kara aveva davvero tolto l'anello.

"Kara..." Singhiozzò la mora "No... Io ti amo..."

Jack si alzò "Non ti merita! È una bambina che fa i capricci."

Prima che Eliza, Alex o chi altro potesse dire qualcosa, Lonny si alzò e gli tirò un forte pugno in pieno viso, poi lo prese per il colletto della camicia "Priva a dire un'altra cazzata e dirai addio ai tuoi denti."

"E tu che vuoi?? Fatti gli affari tuoi."

"Kara è mia amica. È amica di mia moglie. Per noi è una sorella, capisci, sottospecie di parassita? Quindi, se tu dici certe cose, è ovvio che mi vada il sangue alla testa."

Jack l'allontanò e si mise in piedi "Io amo Lena!"

Lena era scioccata e Lonny la fissò "Kara ti ama. Questa spazzatura ti ama... La scelta è tua. Chi ami tu?"

La mora guardò Kara, i cui occhi azzurri erano pieni di lacrime "Io amo Kara. A me piacciono le ragazze e Dio solo sa quanto l'amo." Ammise, sinceramente, nonostante qualche lacrima.

Kara chinò il capo e, quando James le porse l'anello, la bionda lo prese, ma solo per darlo a Lena "Non riesco a crederti, mi dispiace."

"Perché? Perché no?"

"Perché da quando è arrivato lui, non mi guardi più come se fossi la cosa più preziosa che hai al mondo." Ribadì la bionda, scusandosi e allontanandosi per stare sola.

Il gruppetto rimase in silenzio, probabilmente a pensare alle parole di Kara ed a quanto successo. Avevano sbagliato tutti.

"Se vuoi riconquistarla, piantala di guardare questo tizio, se è vero che non lo hai mai amato e pensa solo a Kara!" Avanzò decisa Lonny, fissando poi il gruppo "E voi... Voi siete la sua famiglia! Non potevate farle torto peggiore che trattare questo tale come se fosse uno di voi!"

Anne raggiunse la sua amata "Vieni, calmati ora." Disse, dolce.

Lonny la baciò, facendole cenno di aspettare e fissò Jack "E tu, stronzo, sappi che... Se al posto di Kara e Lena ci fossimo state io ed Anne, a quest'ora saresti in un obitorio." Sibilò, con uno sguardo che gelò il sangue di tutti "E se farai ancora soffrire Kara... Se non la smetterai di rovinare una bella storia d'amore più di quanto tu abbia già fatto, ti taglierò le palle."

Jack deglutì e la guardò prendere in braccio Anne, come si prende solitamente una sposa, ed allontanarsi, per tornare dai loro bambini.

Lena le guardò, strinse i pugni e si parò davanti a Jack "Torna a casa o lasciami in pace. Non rovinare la mia già rovinata storia con Kara... Io amo lei, sai che mi piacciono le ragazze! Quindi... Vattene. Vattene, Jack e trovati qualcuno che ti ami davvero."

"Non ho proprio speranze?"

"Non ne hai mai avute. Ed ora che ho trovato Kara..."

Lui serrò la mascella, evidentemente ci era rimasto molto male "Non capirò mai cosa ci trovi in quella tizia capricciosa, ma contenta tu..."

Stavolta fu Alex a tirargli un pugno e Lena si inginocchiò accanto a lui "Un uomo piccolo come te non potrà mai capire un amore grande come quello che unisce me e Kara!"

Ferito ed umiliato, Jack si alzò e se ne andò.

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Capitolo 24
*** Colpita. ***


Verso le due, arrivarono dei poliziotti che comunicarono a tutte le persone in spiaggia di tornare a casa o rientrare negli alberghi in cui stavano, dato l'imminente arrivo di un uragano.

"Ecco perché si sta alzando il vento..." Disse Sam.

Pochi minuti ed inizió a piovere e gli ospiti uomini del resort ove stavano i nostri, s'offrirono di aiutare il personale a barricare porte e finestre di tutte le stanze, retro e, per ultimo, l'ingresso.

"Aspettate, non potete barricare l'ingresso!" Avanzó Lena.

"Miss Luthor, stia indietro." Le rispose uno dello staff.

"Kara, la mia ragazza, è ancora fuori! Non è tornata."

Tutti la guardarono "Mio Dio..." Sussurró Eliza, subito abbracciata da Alex, ugualmente preoccupata per la sorella.

"Era andata verso Est... Ci penso io!" Offrì Lonny.

"Ne sei sicura?" Chiese Anne, mentre l'altra castana carezzava i figlioletti.

"Si... Vado a cercarla!"

"Non può uscire! Sia ragionevole..." Tentó un fattorino.

"No, sia lei quello ragionevole! Una mia amica è là fuori e rischia di morire."

Innanzi alla determinazione di Lonny, il tipo la lasció uscire e la castana, dopo un bacio ad Anne e uno sguardo rapido a Lena ed Eliza, se ne andò.

Lonny corse lungo la spiaggia, il vento era forte e la pioggia rendeva difficile vedere, ma non si perse d'animo e si diresse verso Est.

Ma, ad un certo punto, in lontananza sentì dei lamenti e scorse qualcuno a terra. Si avvicinó e vide Jack colpire una Kara priva di conoscenza.

E lui notó la castana "Hai visto tutto... Adesso devo sistemarti!" Gridó.

"Non vedevo l'ora di darti una lezione, bastardo!"

Purtroppo per Jack, Lonny era una che sapeva difendersi molto bene e presto se la diede a gambe.

La castana, pur sapendo che non avrebbe dovuto muovere la bionda, la prese comunque in spalla e corse verso il resort. Il vento e la pioggia aumentavano d'intensità.

Quando la videro arrivare, due fattorini aprirono la porta e poi, assieme ad altri due ospiti, barricarono l'ingresso.

"Oddio, Kara!" Gridó Lena.

Lonny e James la stesero su un tavolo ed Eliza, assieme a Donovan, l'altro ospite che era medico a Londra, la visitarono "Non ha nulla di rotto, così, al tatto... Ma senza la possibilità di farle le analisi del caso..."

Lena le era accanto e le carezzava i capelli, fradici, come i vestiti che indossava "Chi ti ha fatto questo?"

"Quel verme del tuo ex!" Ammise Lonny "Gliele ho date di santa ragione, ma è riuscito a scappare, così ho pensato a Kara."

"Andate a prenderle qualcosa di asciutto, è molto fredda e ha le labbra blu!"

Fu Alex a salire di corsa in camera, mentre un addetto alla reception s'avvicinó loro "Ecco, ho tre coperte. Spostatela nella sala accanto alla mensa, c'è un caminetto e parecchia legna per tenerlo acceso."

James e Mike presero piano Kara e raggiunsero la sala, stendendola sul tappeto davanti al camino, con Alex che arrivó con dei vestiti asciutti, così Eliza fece uscire tutti.

Nessuno, a parte lei, Alex e Lena, avrebbe visto Kara nuda.

Quando la bionda fu apposto, Lena si stese accanto a lei, carezzandole le spalle ed i capelli "Amore mio... Svegliati... Ti prego..."

Entró Anne, senza Lonny ed i bambini "Ciao... Come sta?"

"Ciao. Potrei dirti bene, ma non lo sappiamo..." Rispose la mora "Lonny ed i bambini? Sono in camera?"

"Lonny è andata a metterli a letto."

"Capisco... È stata grande. Sei fortunata, ad avere lei, così come lo sono io... Ad avere Kara. Sperando che non mi lasci definitivamente."

Anne sorrise "Non lo farà. Ti ama, si vede... E poi, Kara è il tuo cavaliere dalla scintillante armatura."

"Prego?" Chiese Lena, certa di aver capito male.

"Anch'io vengo da una famiglia molto ricca, i Buijk. Io e Lonny ci siamo conosciute alle medie e ci siamo subito innamorate... Solo Dio sa quanto la mia famiglia ci abbia ostacolate, ma lei ha sempre lottato, per me, ed abbiamo vinto." Sorrise la ragazza, mentre i ricordi sembravano passarle innanzi agli occhi "Per questo ti dico che non ti lascerà. Un cavaliere degno di questo nome non abbandona mai la sua dama!"

Lena capì perfettamente e sorrise, baciando la mano di Kara, stretta nella sua "Anch'io non lascerò mai!"

La risposta soddisfó molto Anne che, sorridendo appena, lasció Lena sola col suo amore.

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Capitolo 25
*** Lo vorrò sempre. ***


Kara era ancora priva di conoscenza e Lena le stava accanto, rifiutando anche di pranzare.

"Mangia qualcosa."

La mora si voltó e vide Lonny, che le porse un cartone di pizza ed una bottiglia d'acqua "Non mi va..."

"Mangia." Ripetè la castana "Non vorrei che, al suo risveglio, Kara possa trovare uno stuzzicadente..."

Lena sorrise appena e si decise a prendere una fetta di pizza "Mi sento in colpa... E... E se dovesse..."

"Non dirlo. Non provare a dire, o anche solo pensare, qualcosa di negativo! Kara è forte e ce la farà, vedrai!"

La mora guardó i due anelli di fidanzamento che indossava "Quando si riprenderà, sarò io a chiederle di sposarmi."

"Mi sembra il minimo!" Rispose Lonny che, in fondo, era soddisfatta della risposta appena ricevuta.

Quando Lena ebbe finito di mangiare e bere, Lonny portó via tutto e la mora la ringrazió. Fuori l'uragano infuriava, ma la mora non sentiva nulla.

Era così preoccupata per Kara che sembrava essersi estraniata da tutto il resto. Perché il suo tutto era lì, davanti a lei.

Fu un tocco lieve a riportarla alla realtà ed i suoi bellissimi occhi verdi si riempirono di lacrime nel vedere quelli di Kara che, stanchi, la guardavano.

"K-Kara... Mio Dio... Sei sveglia! A-Aspetta..."

Prese il telefono e chiamó subito Eliza, che non tardó ad arrivare nella sala assieme ad Alex, mentre fuori si sentiva il vociare gioioso degli altri ospiti, felici per il risveglio della ragazza.

"Tesoro..." Disse Eliza, inginocchiandosi accanto alla figlia "Come ti senti?"

"C-Come se... Se un camion mi avesse investita!"

La donna ed Alex sorrisero, mentre Lena non riusciva a smettere di piangere "Ricordi cos'è successo?"

Kara fissò Eliza "Si... Io... Io ero a-andata via, ero arrabbiata e... Ed ero andata a sedermi sugli scogli... Poi qualcuno mi ha colpita alle spalle e... E ho visto quel Jack..."

Lena pianse maggiormente, cercando di non farsi sentire, in silenzio e stavolta fu Alex a parlare" Ti ha detto qualcosa?"

"C-Che Lena ama lui p-perché io sono una mocciosa... Poi non ricordo più nulla... Credo di essere svenuta..."

"Esatto." Sorrise la rossa, baciando la sorella sulla fronte "Hai fame o sete?"

Kara annuì col capo "Ti faccio portare acqua, succo di frutta e una mousse. È meglio se non mangi cose solide..." Disse Eliza, che se ne andò poi con Alex ed entrambe sorrisero a Lena.

La bionda posó il suo sguardo sulla mora "Perché piangi?"

Lena la guardó, come se fosse un'aliena "E... E me lo chiedi? Ero preoccupata per te..."

"S-Sei sempre stata qui..."

"Certo. Non potevo e non volevo lasciarti! Io... Io ti amo e lo sai. E... E stavolta voglio essere io, a chiedertelo."

Lena sfiló dal proprio anulare sinistro l'anello che apparteneva a Kara e glielo mostró. Kara sospiró "Lena... Ne sei sicura?"

"Assolutamente si! Lo sono sempre stata e lo sarò sempre." Ammise, seria e decisa "Kara Danvers, vuoi sposarmi? Perché se ci sei tu, al mio fianco, tutto è più bello e... E sei l'amore della mia vita, la sola persona che io abbia mai amato veramente. E..."

"Si. Si... Lo voglio... Lo vorró sempre..." La interruppe Kara.

Lena sorrise e la commozione prese nuovamente il sopravvento su di lei, poi mise l'anello alla bionda "Ti amo. Ti amo!"

"Ti amo... Anch'io... Tanto..." Sussurró, facendole poi cenno di abbassarsi e la mora ritrovó quelle labbra che tanto amava.

La mora si stese accanto a Kara e l'effusione si fece più appassionata, ma non andarono oltre sia a causa del fattorino, che si era imbarazzato, sia a causa delle ferite che la bionda aveva riportato.

Ma ora che stavano nuovamente insieme, entrambe sapevano che avrebbero recuperato i tre giorni perduti.

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Capitolo 26
*** Notizia. ***


Kara e Lena rimasero nella stanza che lo staff del resort aveva messo a disposizione della bionda, mentre fuori l'uragano infuriava ed aveva fatto anche qualche danno alla struttura, con vetri in frantumi, specie sul retro.

Ovviamente solo famiglia ed amici andavano da loro a trovarle, anche se entrambe preferivano rimanere sole "Quanto vorrei poter andare in camera..." Sussurró Kara.

"Già... Ma, per sicurezza, ci fanno stare tutti al pianterreno."

La bionda sfioró la guancia di Lena "Ci hanno portato due materassi, altrettanti cuscini, tre coperte... Che ne dici?"

Lena sorrise, mordendosi il labbro inferiore "Ogni momento è buono. Me l'hai insegnato tu!"

Anche Kara sorrise e fece cenno alla sua amata di stendersi sopra di lei e, ovviamente, la mora non se lo fece ripetere due volte.

Le due ragazze si baciarono ed accarezzarono, bramando l'una il corpo dell'altra e presto furono senza veli, ben nascoste sotto le coperte.

"Ragazze, scus... Oddio!!" Esclamó Winn, entrando ed uscendo di corsa.

"Che fai??" Chiese James.

"Ecco, ehm... Uhm... Volevo avvisare Kara e Lena del menù della cena, ma... Loro due... Stanno..."

"Che?? Vediamo." Se ne uscì il ragazzo di colore, sbirciando dalla seerratura.

"Ehi!" Lo beccó Alex, arrivando con Lonny "Che guardi??"

James si allontanó subito dalla porta, tanto temeva Alex "Io... Ecco..."

"Sai che è reato spiare due persone che fanno sesso?" Domandò Lonny.

Lui si limitó ad annuire e si allontanó in fretta e furia "Porco..."

Alex bussó poi con vigore "Ragazze!"

Dall'interno, Kara smise un attimo di baciare il collo di Lena "Alex... Dimmi."

"Stasera per cena ci saranno i gamberi inaffiati nel vino bianco, minestra di verdure e frutti di mare e patate al forno. Come dolce tiramisù!"

"Ottimo, fantastico!" Se ne uscì la ragazza, contenta di poter mangiare finalmente del cibo solido.

"Ok, allora puoi tornare alla tua... Attività."

Le due sorrisero, con un filo d'imbarazzo "Va bene! A dopo."

"Ehi, Kara." Chiamó stavolta Lonny.

"Lonny! Dimmi... È successo qualcosa?"

"No no, ma... Mettete un asciugamano appeso alla maniglia, che ricada sulla serratura, perché io ed Alex abbiamo beccato uno spione e scommetto che non è l'unico!"

La cosa scioccó entrambe, che tirarono su le lenzuola sino al mento "Come??" Chiesero insieme.

"Ora siamo provvisoriamente al pianterreno, quindi regolatevi."

"Ok." Se ne uscì Kara "Grazie!"

Anche Lonny si allontanó, ma venne raggiunta da Sam e Nia, che stavano giocando coi suoi figli, con Ruby e gli altri bambini del resort.

"Eccoti..." Disse Nia.

"Si... È successo qualcosa? Dov'è Anne?"

"Proprio di Anne si tratta."

La castana prese Nia per le spalle "Cos'ha il mio amore??"

"Crediamo che le si siano rotte le acque." Riveló Sam "Sta per partorire!"

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Capitolo 27
*** Nascita e desiderio. ***


Lonny, assieme a Nia, corse verso la fine del corridoio, entrando nella stanza temporaneamente assegnata a lei, Anne ed i loro bambini.

"Amore!" Disse subito la castana, inginocchiandosi.

"Ehi... Sei qui..."

"Si!" Sorrise Lonny, prendendole le mani tra le proprie.

"Ho scritto ad Eliza, così può venire ad aiutarti." Disse Nia ed entrambe la ringraziarono, quindi la moretta uscì per dare loro privacy. 

"Respira, amore, respira."

Anne respirava, assieme a Lonny, ed Eliza arrivó in un paio di minuti con un bagnino di acqua calda e qualche asciugamano pulito.

"Eccomi." Avanzó la donna, posando tutto a terra, mettendo i guanti in lattice "Scusami, ma devo vedere quanto sei dilatata!"

"Faccia pure..."

Lonny carezzava i capelli della sua amata e le baciava le nocche "Continua a respirare, Anne."

"Si... Respira e, quando senti la contrazione, spingi con tutta la forza che hai!" Disse Eliza "Coraggio!"

Anne fece quanto richiesto, gridando di dolore e, fuori dalla porta chiusa, i nostri e qualcuno degli altri ospiti erano in attesa di buone notizie.

"Povera... Quanto grida..." Se ne uscì uno degli ospiti.

"Voi uomini non potrete mai capire cosa si prova." Ribadì sua moglie, accendendo un piccolo dibattito coniugale.

"Scusate, ma non credo sia il momento adatto per litigare." Disse Imra.

Presto i vagiti si udirono sino in corridoio e tutti batterono le mani e, dentro, Eliza avvolse il piccolo in uno dei tanti asciugamani "È un bellissimo e sano maschietto!" Sorrise.

Anche Lonny sorrise, felicissima, finché Anne non le strinse forte la mano "Cosa c'è, amore?"

"S-Sento il bisogno di s-spingere... Ancora..."

Eliza, passato il piccolo a Lonny, che lo teneva con un braccio, controlló la ragazza "Sento... Un'altra testa! Spingi, Anne, spingi!"

Anne, al limite delle forze, spinse e, tra lacrime e grida di dolore, anche il secondo venne alla luce "Bravissima, amore!"

"Una femminuccia!" Sorrise Eliza, avvolgendola in un asciugamano "Sono bellissimi, complimenti."

"Senti ancora il bisogno di spingere?" Chiese Lonny ed Anne scosse il capo, ricevendo poi un bacio dal suo amore "Riposa..."

Anne annuì col capo e Lonny, presi delicatamente i piccoli in braccio, uscì dalla stanza per mostrarli ai presenti, con orgoglio.

Fischi ed applausi si levarono dalla piccola folla, che poi si disperse "Che amori..." Disse Winn.

"Datti da fare, se ti piacciono i bambini!" Lo canzonó James.

Il castano lo guardó male, poi avanzó Jess "A me piacciono i bambini." Ammise ed il ragazzo le sorrise. Anche lui aveva trovato la persona giusta.

Kara, non potendo muoversi, venne aggiornata con un messaggio "Anne ha partorito due gemelli! Guarda."

Lena guardó le fotografie che Alex aveva scattato "Sono bellissimi."

"Già... Appena potrò muovermi, andrò a fare loro i miei auguri."

La mora sorrise, carezzando poi il petto di Kara "Ne avremo anche noi, vero?" Chiese, baciando la spalla sinistra della compagna.

Kara la guardó con gli occhi sgranati "Come? Tu..."

"Si. Io voglio avere dei figli, Kara... Con te!"

Sul viso della bionda si dipinse un sorriso bellissimo "Davvero?"

"Si. E tu ne vuoi?"

"Con te, se potessi, ne farei uno subito!" Ammise, tirando su il lenzuolo per coprirsi, mentre Lena le cinse il collo con le braccia, tirandola verso di se.

Si baciarono con dolcezza e passione, felici più che mai per aver messo un nuovo mattoncino per il loro futuro.

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Capitolo 28
*** Her sweetness. ***


Il giorno dopo, Eliza andò a visitare Kara per cambiarle le medicazioni e vedere come stava "Ciao! Come ti senti oggi?"

"Meglio... Anne, invece?"

"Bene! Lonny sta con lei, i bambini restano un po' nella stanza oppure Nia e Sam li portano a giocare con Ruby e gli altri piccoli."

Kara sorrise "Pensi che potrei alzarmi?"

"Si... Se è tutto apposto si. Ma non fare troppi sforzi!"

"Lena va a prendermi la colazione tutte le mattine... Non voglio farmi servire, non mi piace!"

Eliza le scostó una ciocca di capelli dalla fronte e la bació con la dolcezza che appartiene solo ad una madre "Lo so... Chiamo Alex, così ti aiuta ad alzarti." Disse la donna, prendendo il telefono.

Alex arrivó con Lucy pochi minuti dopo, assieme a Lena, che aveva il vassoio con la colazione.

"Sicura di volerti alzare?" Chiese Alex.

"Si... Non voglio che Lena continui a servirmi."

"Non si tratta di servire. E poi lo faccio volentieri!" Sorrise la mora.

Anche la bionda le sorrise, poi Alex la prese per un braccio e Lucy per l'altro, aiutandola a mettersi pian piano in piedi.

Kara chiuse gli occhi e prese un respiro profondo "Come ti senti?"

Alex era dietro la sorella, pronta a prenderla in caso di caduta "Mi gira un po' la testa, per il resto sto bene... Però mi fanno male le ferite sul fianco destro e... Fatico a respirare..."

"Forse hai le costole incrinate... Sarebbe utile fare una visita approfondita..."

"L'uragano sta sciamando. Uno dei receptioner può chiamare l'ospedale dell'isola più vicina..."

Eliza annuì "Dopo chiedo se riescono a fare un tentativo."

Qualcuno bussó alla porta ed entró un receptioner "Buongiorno! Scusate, volevo sapere se vi serve qualcosa..."

"Una sedia e cuscini, se ne avete." Disse Eliza "Inoltre volevo chiedere se potete chiamare il più vicino ospedale... A mia figlia serve una radiografia."

"Posso provarci. Non prometto nulla! Intanto vi porto ciò che avete chiesto."

Le ragazze ed Eliza ringraziarono, quindi il ragazzo se ne andò e Kara si sedette, con la schiena poggiata al muro "Volevo andare a trovare Anne... Invece sono ancora costretta a stare ferma..."

Lena le carezzó le spalle, poggiando la testa su quella sinistra "Dai... Li vedrai presto! Abbiamo ancora poco più di due mesi di vacanza..."

Kara chinó il capo "Si... Hai ragione."

Poi sentirono ancora bussare ed era ancora il receptioner, che aveva portato una poltroncina reclinabile e tre cuscini "Fantastico! Molto gentile."

Il ragazzo fece un semplice inchino e lasciò la stanza, mentre arrivava Lonny "Ehilà! Come stai?"

Kara sorrise nel vedere l'amica coi due neonati in braccio "Voleva tanto vederli..." Disse Lucy.

"Immaginavo... Glieli ho portati apposta!" Rispose, sedendosi accanto all'amica, passandole la bambina.

"Che amori... Sono troppo dolci! Adesso voglio diventare madre più di quanto lo volessi prima." Ammise la bionda, guardando Lena, che la bació sulla guancia sinistra.

"Con loro due ho otto figli... Vediamo se riesci ad eguagliarmi!"

"Impossibile... Hai iniziato prima di me!"

"Ehi, io sono qui." Intervenne Lena "Avere otto figli è un grande stress, per il corpo... Iniziamo ad averne due, poi vedremo!"

"Due è un buon numero... Va bene, inizieremo con due!" Sorrise Kara e Lena le regaló un bacio molto dolce.

Eliza se ne andò con Alex e Lucy, dicendo alla figlia che sarebbe tornata più tardi a cambiarle ancora le medicazioni.

E Lena si perse a guardare quanto dolce Kara fosse con quella bambina e sentì crescere forte in lei il desiderio di diventare madre.

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Capitolo 29
*** So much love. ***


Il giorno dopo, il receptioner andò da Eliza a darle una grande notizia e la donna entró nella stanza della figlia.

"Buongiorno!" Sorrise Kara.

"Ciao... Ci sono ottime notizie per te!"

"Sul serio? Del genere?"

"Qualcuno ha chiamato dall'ospedale di un'isola qui vicino dicendo che, tra un paio d'ore, arriverà un medico in elicottero con un ecografo... Potremo scoprire la fonte del dolore."

Kara sorrise "Fantastico!"

Eliza l'abbracció, poi tornó Lena con la colazione e Kara la mise subito al corrente della novità "Sono contenta! Almeno potrai sapere cosa provoca quel dolore che senti."

Kara le diede un bacio ed Eliza le lasció sole, proprio nell'attimo in cui arrivò Lonny coi sei figlioletti "Ciao! Come ti senti?"

"Meglio... Tra un paio d'ore arriverà un medico con un ecografo e, finalmente, saprò cos'ho."

"Bene!" Sorrise la castana, facendo poi cenno ai figlioletti "Su, piccoli, andate da Kara a darle il vostro regalo..."

I quattro maschietti e le due bimbe, più o meno goffamente, s'avvicinarono a Kara ed ognuno le diede un foglio "Ma... Avete fatto tutti un disegno per me?" Chiese, incredula "Grazie, tesori! Sono bellissimi."

La bionda guardava rapita quei disegni, che a chiunque potrebbero sembrare brutti perché fatti da bambini piccoli, sorridendo. Si vedeva che le piacevano davvero.

Uno dei bambini diede un fogli anche a Lena "Per me?" Domandò e, quando il piccolo di cinque anni annuì, gli diede un bacio sulla guanciotta destra "Grazie. È molto bello!"

"Quello l'hanno fatto tutti insieme." Spiegó Lonny.

"Allora un bacio a tutti." Sorrise la mora ed i piccoli accettarono felici quella tenerezza a loro riservata. Erano contenti di vedere che i loro disegni erano piaciuti ad entrambe.

Lonny rimase lì coi figlioletti a chiacchierare con le due ragazze, ma Kara non potè fare colazione, dato che aveva una visita.

E, dopo un paio d'ore, Eliza entró nella stanza della figlia con una donna dai tratti orientali al seguito "Ecco il medico, cara."

"Salve, sono la dottoressa Yang! Cosa le è successo?"

Kara salutó e poi spiegó alla donna quanto accaduto, per quel che ricordava "Purtroppo persi conoscenza... Mi spiace..."

"Tranquilla! Su, tolga la maglia e faccia un bel respiro."

Kara si mise seduta, con molta fatica e, quando tiró su la maglietta, la Yang le posó le mani sui fianchi e la bionda sobbalzó, sibilando "Ahi!"

"Ma...?" Tentó Lena.

"Adesso la visito, ma toccando ho avuto la conferma di ciò che ho visto. Ha tre costole incrinate a destra ed una a sinistra."

La dottoressa visitò Kara con scrupolo e minuzia, prima di farle l'ecografia "È freddo..." Disse la bionda, riferita al gel.

"Già... Da un po' di fastidio ma poi passa."

Kara sorrise, mentre Eliza e Lena guardavano a loro volta il monitor "Tutto bene?" Chiese Lena, quando la Yang ebbe finito.

"Molto bene! Non ci sono emorragie interne né altre fratture, solo quelle costole incrinate. Prendi questi antidolorifici due volte al giorno e... Ci vada piano, col sesso. Solo baci e assoluto riposo per dieci giorni! Poi tornerò a visitarla e, se starà meglio, avrà il mio via libera per fare ciò che vuole."

"Giusto." Accordó Eliza.

"Come fa lei a sapere che... C-Che... Si, insomma..." Biascicó imbarazzata la bionda "Che... C-Che faccio sesso..."

"Vuol farmi credere che non ha una ragazza da rendere felice col fisico che si ritrova?" Ribadì la dottoressa.

Kara prese la mano di una Lena piuttosto imbarazzata a sua volta "Lei è la mia ragazza... È una domanda che dovrebbe fare a lei."

La Yang guardó Lena "Non serve. Siete uguali... A nominare il sesso vi siete accese come un albero di Natale!"

Eliza riuscì a trattenere le risate, poi salutarono e congedarono la dottoressa, aiutata dalla stessa Eliza a portare fuori l'ecografo.

Rimaste sole, Kara fissó Lena "A quanto pare non sappiamo nascondere i nostri sentimenti..."

"Perché ci amiamo troppo. E... Anche se arrossire e imbarazzarsi non sono comportamenti da Luthor, a me va bene così!"

Kara sorrise e si sporse verso Lena, baciandola dolcemente poi, finalmente, potè fare colazione.

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Capitolo 30
*** In buone mani. ***


Passarono un paio di giorni e, finalmente, tutti gli ospiti dell'albergo vennero fatti tornare nelle loro stanze, dato che l'uragano era passato.

Kara venne presa in braccio da Clark, che le tenne compagnia diversi minuti, mentre Lena era in bagno a farsi la doccia.

"Sai... A parte il non poter andare in spiaggia, mi da fastidio non poter fare la doccia con lei!"

"Si, direi che ti capisco benissimo!" Sorrise il ragazzo.

"Da una parte non vorrei che questa vacanza finisse, ma dall'altra... Non vedo l'ora di tornare a casa per iniziare ad organizzare il matrimonio!"

"E iniziare lo stage alla CatCo." Precisó lui.

Kara sorrise "Si si, ovvio! Ovvio..."

"Tutto bene?"

"Credi che saprò rendere felice una ragazza come Lena? Insomma, lei ha tutto... Lavoro, denaro, fama..."

"Non ha l'amore." Disse Clark "Quello devi darglielo tu."

La bionda abbracció il cugino, che fece altrettanto "Grazie."

"Non farti mai prendere da queste insicurezze, Kara, in nessuna circostanza! Perché se tra voi non avrebbe funzionato, fidati che non ti avrebbe degnata di uno sguardo fin dall'inizio o, peggio ancora, sarebbe tornata con quel Jack!" Rispose lui.

Kara strinse la mascella "Chissà che fine ha fatto quel maledetto..."

"Non saprei proprio."

"Sai... Spero di rivederlo per tirargli un pugno in faccia!"

Clark sorrise, quasi divertito "Credo che, prima di te, lo farebbe Lonny."

"È una grande amica... Sono felice, di averla ritrovata!"

"Se non ci fosse stata lei, ora potresti essere all'altro mondo."

"Mi ha aiutata, come fece tempo fa... In seconda Liceo..."

Il ragazzo corrugó la fronte "In seconda Liceo?"

"Si... Eravamo nell'aula di Musica e, nel vicino laboratorio di Chimica, due studenti sbagliarono a miscelare un composto e... Lo fecero esplodere."

"Oh... Non lo sapevo. E Lonny ti salvó?"

"Si. Quando tutti mi lasciarono indietro perché mi era caduto un pezzo di calcinaccio sulla gamba destra, lei tornó indietro e mi sfiló da sotto quel cumulo di detriti."

"È stata coraggiosa... Ma si vede che lo è!"

"Sulla spalla sinistra... Ha una cicatrice. Le cadde addosso un pezzo di scaffale in fiamme mentre mi aiutava."

Lena uscì dal bagno ed il discorso cadde, anche perché qualcuno bussó alla porta "Avanti." Disse la mora.

Lonny fece capolino nella stanza, tenendo Anne in braccio "Posso camminare, sai? Ho partorito, non sono moribonda!"

I tre sorrisero e la castana mise giù la compagna, con Clark che notò la cicatrice di cui aveva parlato Kara "Grazie per aver aiutato mia cugina, quel giorno... Non ti avevo ringraziata!"

"Dovere. Nessun problema, amico!"

Clark sorrise, bació sulla fronte Kara e poi se ne andò, felice di sapere che la sorella era in ottime mani.

E non si riferiva solo a quelle di Lena.

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Capitolo 31
*** Capirsi... ***


Kara, decisa ad andare in spiaggia, si fece accompagnare lì da Clark e Lonny, che l'aiutarono, facendola poggiare a loro.

"Ehi! Come ti senti?" Le chiese Sam.

"Meglio. E comunque, preferisco stare in spiaggia, piuttosto che tutto il giorno chiusa in camera!"

"Ti capisco. Beh, alla fine avrai un'abbronzatura invidiabile!"

La bionda sorrise all'amica, prima che andasse a fare il bagno con Ruby, lasciando che Kara si stendesse sulla sdraio, sotto l'ombrellone.

"Eccoti." Disse Lena.

Kara le regaló un bellissimo sorriso, prima di perdersi sul bikini verde che la mora indossava "Sei uno schianto..."

"Anche tu stai davvero bene."

Lena si sedette sulla sdraio accanto a Kara e le spalmó la crema solare, con la bionda che apprezzó parecchio le dolci carezze e le attenzioni del suo amore "Le tue carezze..."

"Ti piacciono?" Sussurró la mora all'orecchio destro della sua ragazza.

"Assai! Lo sai bene, quanto le adoro."

La mora bació le spalle della bionda, poi fu il turno di Kara e, preso il tubetto di crema solare, ne mise un po' sulle mani e massaggió le spalle della compagna, che gemette di piacere "Kara... Se mi tocchi così ci toccherà andare in camera!"

"Che?? No!" Se ne uscì la bionda "Sono stanca di stare chiusa in stanza."

"Scherzavo." Rispose Lena, voltandosi e sollevando gli occhiali da sole per guardare Kara nei suoi occhi stupendi "Se entrassimo in stanza dovresti indossare i vestiti e... Amo vederti in bikini!"

"Tu ami i miei muscoli."

Lena si morse il labbro inferiore "A parte tutto... Amo pure quelli!"

Le due ragazze si scambiarono un bacio molto dolce, poi sentirono delle risate felici e videro Lonny con Anne ed i loro bambini.

"Ciao!" Salutó Kara.

"Ciao! Finalmente sei uscita..." Sorrise Lonny.

Uno dei piccoli si attaccó alla gamba della castana e la guardó con occhioni imploranti "Adesso la mamma arriva." Disse Anne, che aveva in braccio i due neonati, addormentati.

"Arrivo, cucciolo!" Avanzó Lonny, scompigliando i capelli del primogenito.

La castana salutó le due amiche e prese posto accanto a loro, sistemando a terra le cose che aveva in mano, quindi si stese sulla bianca sabbia ed i figlioletti, tutti armati di paletta, la coprissero.

"Vuoi farti mummificare?" Chiese Winn, di ritorno dal bar con Jess, che subito salutó Lena.

"No... Ma loro adorano ricoprirmi di sabbia, poi facciamo insieme il bagno."

Infatti, dopo diversi minuti, i piccoli ebbero coperto il tronco della madre e poi la liberarono, ricoprendo così la buca fatta.

Corsero, tenendosi per mano, verso l'acqua e lì si sedettero nella parte bassa, ove i bimbi schizzarono la madre, sperando di lavarle via la sabbia.

"Ama davvero giocare coi suoi figli..." Notó J'onn.

"Molto!" Sorrise Anne, che aveva steso i due gemellini sulla sdraio di Lonny "È bravissima, come madre!"

Kara guardó l'amica "Anch'io spero di essere brava quanto lei, quando diventerò madre!"

Dopo tali parole, i suoi occhi incontrarono quelli di Lena e si sorrisero. Era bastato loro un semplice sguardo, per capirsi.

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Capitolo 32
*** A great mother. ***


Il pomeriggio stava passando tranquillo, in spiaggia, con Eliza che aveva avuto l'idea, ovviamente approvata, di cenare lì, sulla sabbia.

J'onn, James, Winn e Mike andarono nella cittadina per ordinare le pizze e comprare le bibite, stuzzichini e qualcosa di dolce.

Anne, lasciati a Lonny i piccoli addormentati, si era alzata per andare al bar a prendere un thè freddo al limone e quattro tizi le si erano avvicinati.

"Ehi, bambola! Cosa ci fai in giro tutta sola?"

"Vuoi compagnia?" Chiese un altro, alludendo al suo organo genitale.

La castana sollevó gli occhiali da sole e li squadró da testa a piedi "Io sono felicemente impegnata e ho otto figli!"

I quattro erano scioccati, ma non si arresero "Te ne faremo fare altri, se ti piacciono i marmocchi!"

Anne non li considerava proprio, ma i tizi continuarono a seguirla e romperle le scatole.

Uno dei figlioletti s'avvicinó a Lonny, picchiandole piano sulle spalle "Cosa c'è, cucciolo?" Chiese la castana.

Il bimbo indicó l'altra madre, poco lontana e tutti guardarono nella direzione verso cui puntava il piccolo.

E Lonny non ci pensó due volte. Balzó in piedi e raggiunse Anne "Vai mami!!" Gridarono i piccoli, più o meno in modo comprensibile.

"Adesso quei quattro finiscono male." Disse Imra.

"Secondo me li massacra..." Aggiunse Lucy.

Lena, notato che Kara era piuttosto interessata alla scena, la fermó "Tu resti qui a riposo, altrimenti dopo... Niente!"

Kara sgranó gli occhi azzurri "Ma... Ma no! E poi io sarei rimasta qui... Lonny non ha bisogno d'aiuto!"

Infatti la castana si frappose tra la compagna ed i quattro tizi "Voi... Sparite, prima di farvi male!"

"Levati di torno!"

"Voi state dando fastidio a mia moglie!"

"Allora ce la prenderemo con la forza."

I quattro andarono contro Lonny, ma costei, con un pugno ciascuno, li mise ko "Nessuno... E ripeto, nessuno, tocca mia moglie!"

I malcapitati se la diedero a gambe e Lonny tornó dagli amici, che sorridevano, dai piccoli che erano davvero felici di aver visto la loro madre menare le mani e, soprattutto, tornó da Anne, che la bació con passione.

"Bravissima, amore!"

Lonny sorrise e diede il cinque a Lucy, Sam e Kara, poi si buttó sulla sabbia ed i suoi piccoli le si lanciarono addosso.

"Si può dire che i piccoli sono i suoi più grandi fan..." Disse Alex.

"Eccome!" Sorrise Anne "Questo perché è Lonny che racconta loro le storie della buonanotte..."

"Davvero? Non me l'aspettavo, da lei!" Commentó Kara.

"Si... Le storie di Cavalier Lonny e Princess Anne!"

"Di cui si può solo immaginare la trama..." Alluse Maggie e la castana sorrise, fissando Lonny e gustandosi il suo thè, sedendosi sulla sdraio per controllare i due neonati, che riposavano tranquilli, sotto l'ombrellone.

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Capitolo 33
*** Quando ami veramente. ***


Le ragazze erano tornate nella rispettiva stanza a cambiarsi ed Eliza ne approfittó per controllare i lividi di Kara.

L'aiutó ad applicare la pomata "Ecco... Mi raccomando, non fare sforzi."

"Certo. Grazie!" Sorrise e la donna la bació sulla guancia destra.

"Figurati, tesoro... Ci vediamo giù." Rispose Eliza, andandosene, salutando anche Lena, che sorrise.

Proprio la mora si perse a guardare la bionda "Tutto bene? O stai ancora guardando i miei muscoli?"

Lena sorrise, si avvicinó e l'abbracció "Io ti guardo sempre. E non solo perché mi piacciono i tuoi muscoli!"

"Anch'io ti guardo sempre, amore mio."

La mora si sporse e le rubó un bacio dolcissimo, che Kara ricambió senza esitare, baciandole poi il collo.

"Se mi baci così... Non scendiamo più a cenare e so quanto ami la pizza!"

"Amo di più te."

"Questo mi rende felice, ma devi mangiare per rimetterti in forze!"

Kara la colse di sorpresa, prendendola in braccio "Ma io sono già in forze! Sono in forma splendida."

"Mettimi giù! Kara, dai..." Sorrise la mora, aggrappandosi alla sua amata "Potrai prendermi così quando starai meglio e... Quando ci sposeremo!"

La bionda la mise giù e si baciarono "Non vedo l'ora di metterti l'anello al dito." Sussurró, dandole un bacio che tolse il fiato a Lena.

Poi chiusero la stanza e scesero di sotto, raggiungendo il gruppetto, con Lonny che guardava in cagnesco i maschi e qualche turista che passava accanto a loro e faceva cadere lo sguardo sul seno della sua Anne, che allattava i due gemellini.

"Se continui a guardare tutti male, finirai per bruciarli!" Scherzó Sam.

"Chi ti dice che non sia il mio scopo?"

"Perché non sei così." Sorrise Anne, baciandola dolcemente e Lonny le carezzó il viso, dandole un bacio sul collo.

Invece i piccoli erano tutti intorno a Lonny "Su, seduti. Adesso si mangia!"

Kara si sedette alle spalle di Lena, così da poterla stringere a sé e si gustarono i diversi tipi di pizza.

Ma c'era una cosa che la mora non riusciva a tollerare "La pizza all'ananas... Disgustosa! Non c'è altro termine per definirla."

"Io sono d'accordo!" Avanzó Alex.

"Eddai! È buonissima e il gusto è particolare."

Uno dei piccoli di Lonny ed Anne si avvicinó a Lena, barcollando e le lasciò un bacetto sulla guancia "Ehi ehi! Hai fatto colpo!" Scherzó Winn.

"Kenny ha ottimo gusto, in fatto di donne!" Disse Lonny, fiera del suo figlioletto più grande.

Il bimbo regaló un bacetto anche a Kara, che lo strinse a sé e gli scompiglió i capelli "Se un giorno io e Lena avremo una bambina, sarei felice se trovasse un fidanzatino come te!"

Tutti la fissarono, scioccati "Questa non me l'aspettavo, confesso!" Ammise Winn "Stai facendo progetti interessanti..."

Kara sorrise, incontrando lo sguardo di Lena, con la testa poggiata alla spalla sinistra del suo amore "Quando si sta con qualcuno di cui si è innamorati veramente, è normale fare questo genere di progetti!"

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Capitolo 34
*** Loving you again. ***


Passarono un paio di giorni e, dall'ospedale di un'isola vicina, tornó la dottoressa Yang per controllare Kara.

"Buongiorno, dottoressa!" Sorrise Kara.

La donna abbozzó un lieve sorriso "La trovo piuttosto in forma... Mi dica, si è tenuta a riposo?"

"Ecco... Diciamo che ho fatto del mio meglio!"

"Posso immaginare." Rispose, notando il rossore sulle gote di Lena, mentre Eliza cercava di far finta di niente "Tolga la maglietta."

Kara obbedì e la dottoressa prese l'ecografo per iniziare la visita, guardando poi lo schermo con attenzione "Tutto bene?" Chiese Eliza.

"Si. Le costole incrinate sono tornate apposto... Lo si sente anche al tocco." Rispose, toccando le parti lese con un'eccellente tecnica di palpazione.

"Per fortuna!"

"Se sente dolore, può prendere un antidolorifico due volte al giorno."

"Va bene, grazie." Sorrise Kara.

"E... Può riprendere a fare sesso, proprio come prima."

Le due ragazze arrossirono un poco "Grazie mille, dottoressa." Disse Eliza, tendendo la mano alla donna, che la strinse e poi si congedó dalle due giovani. Anche Eliza lasció la stanza.

Kara si alzó e chiuse la porta a chiave "Ma...?" Tentó Lena.

Non riuscì a dire altro, visto che Kara posó le labbra sulle sue "Finalmente posso riprendere ad amarti... Non ce la facevo più, confesso!"

Lena sorrise contro le labbra di Kara "Già!" Sussurró, prendendo il viso del suo amore tra le mani per approfondire l'effusione.

"Se restassimo chiuse in camera fino a mezzogiorno?"

La mora gemette, sfiorando le labbra della bionda con la punta della lingua, si sedette sulle sue gambe e le carezzó le spalle "Idea approvata!"

Kara si stese sul letto, tirando con sé Lena, pronte ad amarsi.

Intanto, in spiaggia, Eliza mise gli altri delle condizioni di Kara "Allora la vedremo qui, spero!" Disse Winn "Ci serve per battere James, Lucy e Sam a beach volley!"

"Se sta bene credo proprio che vorrà recuperare i giorni perduti con Lena... Non so se mi spiego..." Se ne uscì Lonny.

"Credo tu abbia ragione!" Sorrise Eliza.

"Giochiamo noi!" Offrì Brainy, indicando se stesso e J'onn "Che ne dici?"

"Va bene... Un po' di moto prima di pranzo non guasta mai!"

Giocarono, ma la partitella volse nettamente a favore di James, Lucy e Sam "No no, cambio squadra!" Se ne uscì Winn.

"Io gioco volentieri." Disse Lonny.

"Ti do il cambio." Avanzó Nia e Brainy le diede un bacio.

I piccoli di Lonny ed Anne erano accanto a costei e guardavano la partita oltre che fare il tifo per la loro madre.

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Capitolo 35
*** Matches. ***


Kara e Lena si scambiavano baci molto dolci, rotolandosi tra le lenzuola umide del loro amore "Ti amo..."

"Ti amo anch'io!"

La mora sorrise, gemendo appena quando Kara le baciò il collo "Per quanto possa voler stare qui, mi piacerebbe andare in spiaggia e rimandare tutto a stasera. Che ne dici?"

La bionda si morse il labbro inferiore "Benissimo..."

Si scambiarono un altro bacio, poi indossarono il costume dandosi le spalle, come sempre facevano ma, quando la bionda si voltò, rimase a bocca aperta. Credette di essere sul punto di avere un infarto.

Lena indossava un costume rosso, piuttosto succinto e Kara se la mangiò con gli occhi, avvicinandosi ed accarezzando i fianchi.

"Vedi qualcosa che ti piace?" Chiese la mora, arrossendo innanzi a quello sguardo intenso e pieno d'amore.

"Tutto." Rispose Kara, carpendole il respiro con un bacio appassionato.

Si presero per mano e lasciarono la stanza, dopo aver indossato entrambe un pareo, le infradito e Kara prese la borsa da spiaggia.

Quando furono finalmente in spiaggia, raggiunsero il gruppetto di amici "Finalmente!" Se ne uscì Winn "Kara, ti prego, vieni a giocare con me! Sto perdendo... Non ho vinto manco una partita!"

"Dai, facciamogli vedere come si gioca!" La invitò Lonny.

"Scommetto che ha altri piani." S'intromise James.

"Per ora no... Più tardi sicuramente!" Sorrise la bionda, posando la borsa accanto al suo sdraio, tolse il pareo e diede un bacio a Lena.

Il ritmo cambiò subito, tanto che nemmeno Winn riusciva a stare dietro alle due amiche "Io... Faccio una pausa!"

James tirò in squadra Nia, Mike, J'onn ed un turista Norvegese, ma non cambiò nulla. Kara e Lonny erano fortissime.

"Ma come fate??" Chiese James.

"Siamo affiatate!" Sorrise Kara.

"E... Noi, stasera, passeremo una notte di fuoco!"

"Cosa c'entra?"

"Io e Kara siamo muscolarmente dotate... E i muscoli piacciono, alle ragazze! Tu li hai, ma... Niente notti di fuoco!"

James era a bocca aperta, ma avevano ragione. Una volta a LA si sarebbe trovato una ragazza, se non capitava in vacanza.

Anne si avvicinò a Lonny e le tirò l'orecchio destro "Lonny..."

"Ahio ahio! Perché??"

"Non prenderlo in giro!"

"OK ok... Mi perdoni?" Chiese, facendole l'occhiolino.

La castana sorrise "Scusati e sarai perdonata."

Lonny obbedì, James la perdonò ed iniziarono l'ennesima partita.

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Capitolo 36
*** A good mother. ***


La giornata passò in fretta ed il gruppetto fece ritorno nelle rispettive stanze, così da prepararsi per uscire a cena.

Avevano infatti deciso di andare a cena in un ristorante in cui si potevano assaggiare piatti tipici della zona.

Kara era piuttosto restìa, visto che l'ultima volta si era sentita male.

"Va tutto bene?" Le chiese Lena, posandole la mano sulla spalla.

"Si si... Solo che l'ultima volta che siamo usciti a cena, mi sono sentita male... Tutto qui."

"Capisco..." Rispose la mora, mentre si metteva un filo di trucco.

E Kara la guardava, rapita. Ogni volta le faceva venire un altro tipo di appetito "Sei bellissima..."

La mora sorrise appena, alzandosi per raggiungere la sua amata "Grazie! Anche tu stai molto bene."

"Beh, io indosso dei calzoncini di jeans ed una camicia... Ma tu..." Iniziò a biascicare la bionda, carezzandole i fianchi "Tu, con la minigonna e questa camicetta... Dio, sei la fine del mondo!"

Lena arrossì un poco e prese il viso di Kara tra le mani, posandole un delicato bacio sulle labbra.

L'effusione venne presto corrisposta, ma dei colpi dati sulla porta attirarono la loro attenzione "Ragazze, odio interrompere ma mancate solo voi!"

"Arriviamo, Maggie."

Si scambiarono un ultimo bacio, poi raggiunsero Maggie ed Alex in corridoio, Lena chiuse la stanza ed insieme scesero di sotto.

Il gruppetto lasciò il resort ed alcuni si sorpresero di come i figli di Lonny ed Anne stessero accanto alle madri, invece di fare come gli altri bambini.

"Sono davvero obbedienti..." Disse Nia.

"Si... È tutto merito di Anne!" Sorrise Lonny "Se sono così educati ed obbedienti è solo merito suo."

"Io posso solo dire che potresti avere ragione, da una parte, ma dall'altra... Beh, credo proprio che a loro piaccia starti accanto."

Lonny notò in quel momento che i figlioletti o la tenevano per mano o le stavano vicini alle gambe, visto che Anne spingeva il passeggino coi due neonati, che erano già stati allattati e poi lavati e cambiati.

"Si... Ed io amo averli accanto!"

Eliza sorrise a Lonny "Sai, non avrei mai pensato che saresti stata così brava, come mamma... Invece..."

"Invece sono cresciuta!" Rispose la castana, mentre entravano nel ristorante e J'onn andò a dare il nominativo al cameriere, che lo accompagnò alla loro saletta privata, riservata solo a chi prenotava.

Ognuno prese posto, col cameriere che consigliò loro cosa prendere e, ovviamente, erano tutti piatti col pesce o a base di esso.

"Mi raccomando, non esagerare stavolta!"

Kara si finse offesa con Alex "Tranquilla, avevo già deciso di andarci piano. Abbiamo ancora venti giorni di vacanza e non voglio passarli a letto!"

"Bene." Sorrise la rossa.

"Tanto non ci avrebbe visto nessuno..." Disse Mike.

"Però è sempre meglio essere civili..." Avanzò Lois "Sai che in molti ristoranti non fanno più entrare una seconda volta chi si ingozza o mangia in modo rozzo?"

"Sul serio?"

"Aha. A NY so di un paio di posti dove lo fanno..."

Mike rimase a bocca aperta poi, in attesa del cameriere coi loro ordini, chiacchierano di questo e quello.

Arrivarono due camerieri con gli ordini e tutti capirono che quei piatti erano a dir poco deliziosi.

Sarebbe stato difficile resistere dal fare il bis.

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Capitolo 37
*** Sicurezza. ***


Il giorno dopo, Kara e Lena vennero svegliate da leggeri colpetti dati sulla porta e fu la bionda, ad aprire, trovandosi davanti i piccoli di Lonny ed Anne, col più grande, Kenny, che aveva quattro anni.

Kara prese veloce un asciugamano e se lo avvolse attorno al corpo, leggermente in imbarazzo ed arrivò anche Lena "Piccoli... Come mai qui?"

"Gioo..." Tentò Kenny, col suo sorrisino "Piaggia!"

Lena, che aveva indosso il suo accappatoio, s'inginocchiò innanzi a loro, mentre Kara decise di fare la doccia "Volete fare un giretto in spiaggia?" Chiese ed i piccoli sorrisero.

La mora capì di aver fatto centro e li fece entrare. I sei piccoli, due dei quali gattonavano, ragion per cui Lena li prese in braccio, entrarono nella stanza e salirono sul divanetto, più o meno goffamente.

Kara uscì dal bagno vestita e lasciò che Lena vi entrasse, rubandole un tenero bacetto.

La bionda si sedette accanto ai piccoli "Tesori, dove sono le mamme?"

"Ttanza!"

Kara allora prese il cellulare e scrisse un messaggio a Lonny che, dopo nemmeno cinque minuti, bussò alla porta ed entrò nella stanza quando le venne dato il permesso.

"Oddio, per fortuna sono qui..."

I piccoli si attaccarono subito alle gambe della madre "Si, sono stati bravissimi! Hanno anche bussato..."

Lonny scompigliò loro i capelli "Bene... Ma non allontanatevi più!"

I bimbi erano dispiaciuti, poi uscì Lena dal bagno "Ciao!"

"Ciao. Sentite, potete guardarli per un paio d'ore? Anne è stata sveglia tutta la notte coi gemelli ed io le sto dando il cambio..."

"Certo, vai tranquilla. Riposa, ci pensiamo noi!"

"Grazie. Vi devo un favore!" Sorrise, carezzando poi i suoi bambini "E voi fate i bravi, con Kara e Lena... Ok?"

I piccoli le sorrisero "Senti, di solito cosa mangiano?" Chiese Kara "Sai, visto che volevo portare fuori Lena per la colazione..."

"Mangiano tutto. Dalla mousse di frutta, alla carne... Il gelato non in grande quantità, nel corso della giornata."

"Va bene, d'accordo." Sorrise la bionda e Lonny se ne andò.

Lena fissava Kara, mentre giocava coi piccoli e li coccolava, li faceva salire sulle gambe e sulle spalle "Andiamo a fare colazione... Quindi andate a lavarvi le mani." Disse Lena.

I piccoli obbedirono e la mora si avvicinò a Kara, in procinto di seguire i bambini in bagno per aiutarli.

"Amore... Cosa c'è?"

"Mi piace quando mi chiami così..."

"Solo questo?"

"No... Volevo dirti che sei davvero brava, coi bambini e credo proprio che sarai una fantastica madre!"

Kara le sorrise "Lo sarai anche tu!"

"Nonostante la mia famiglia, credi che io possa esserlo?"

"Certo! Tu sei tu e... E io mi sono innamorata di una ragazza stupenda. E cavolo, ci penso ogni giorno, da quando stiamo insieme, a quanto saranno belli i nostri figli."

Lena sorrise e la baciò dolcemente, lasciando poi che andasse ad aiutare i piccoli a lavarsi la mani.

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Capitolo 38
*** Changing plans. ***


Kara e Lena lasciarono il resort assieme ai sei figlioletti di Lonny, coi quattro più grandicelli che tenevano per mano la mora e gli altri due erano in braccio alla bionda "Ragazze!"

Le due videro Eliza, J'onn e James "Avete rapito i figli di Lonny ed Anne?" Chiese ironico il ragazzo di colore.

"Lonny ce li ha affidati... Lei ed Anne sono alle prese coi gemelli."

"State andando a fare colazione?" Domandò Eliza.

"Si... Vi unite a noi?"

I tre annuirono e la donna prese per mano le due femminucce, dirigendosi verso il centro.

Una volta lì, presero posto a tue tavolini messi vicini e J'onn andò a ordinare per tutti, optando per latte con biscotti per i piccoli.

"Ehi... Non pensavamo di trovarvi qui!"

Il mini gruppetto vide avanzare Imra e Mon-El "So che volete avere figli, ma... Quando ne avete fatti sei??"

Kara e Lena arrossirono ma, prima che potessero rispondere, Imra gli tirò un calcio alla caviglia sinistra "Era il caso?"

"N-No..." Rispose il ragazzo, mentre si sedevano con loro.

"Li faremo anche noi. E saranno bellissimi come loro!" Ammise Kara e Lena le sorrise, d'accordo con lei.

Tornò J'onn con la colazione e Kara, tra un sorso di succo all'arancia ed un morso alle due brioches, aiutava i piccoli a mangiare.

La bionda era davvero presa da loro ed i sorrisoni che Kenny ed i suoi fratellini e sorelline le riservavano, dimostravano che ci sapeva davvero fare, coi bambini.

E Lena lo notava ogni volta.

Non avrebbe mai pensato di trovare l'anima gemella ed innamorarsi perdutamente e, ovviamente, non aveva in programma di avere figli nel prossimo futuro per tanti motivi.

Ma quando aveva incontrato Kara e si era innamorata di lei, aveva iniziato a rivedere tutti i suoi progetti, perché con quella ragazza meravigliosa voleva tutto ciò che la vita offriva.

Amore, figli, una vita insieme. Il successo nel lavoro già lo aveva.

"Tutto bene?" Le chiese J'onn.

"Sembri strana..." Aggiunse James "Direi che è una caratteristica di famiglia ma... Non lo farò."

"L'hai fatto." Sibilò Kara, raggelandolo con lo sguardo.

Lui si scusò con la mora "Non importa."

Tutti si alzarono per pagare, lasciando i piccoli con Lena ed Eliza "Pensavi al futuro con Kara, vero?"

Lena fissò Eliza. Quella donna la capiva perfettamente e, a detta sua, ogni madre avrebbe molto da imparare, da lei.

"Si... Sai, prima di partire per questa vacanza non pensavo di innamorarmi e non volevo avere figli, in futuro..."

"Poi hai conosciuto Kara..."

La mora sorrise "Esatto. E le convizioni, i progetti di tutta una vita, sono andati in fumo in un secondo."

"Da quando vi siete guardate da lontano, sul traghetto..."

"Esattamente." Annuì la ragazza "In quel momento capii che, semmai avessi avuto una piccola occasione con quella ragazza bellissima, l'avrei sfruttata. Avrei visto come la cosa si sarebbe evoluta. Ed avrei cambiato tutto ciò che avevo pianificato per la mia vita..."

"Ora avrai spazio anche per altro, non solo per il lavoro e tutte le altre cose che circondano il tuo nome. Perché tu non sei come la tua famiglia!"

"Kara me lo dice sempre."

Si sorrisero e la donna le carezzò le spalle, poi quelli entrati a pagare uscirono "Eccoci!" Sorrise la bionda "Pronti per andare in spiaggia?"

I sei piccoli sorrisero felici, perché volevano andare a giocare con la sabbia e Kara era ben felice di accompagnarli e giocare con loro.

E questo suo carattere giocoso era un'altra delle cose che a Lena piaceva molto, perché questo era fondamentale, spesso, quando si aveva il desiderio di diventare genitori.

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Capitolo 39
*** Desideri e speranze. ***


Le due ragazze portarono i sei piccoli in spiaggia, con Eliza che andò da Lonny ed Anne per chiedere loro i costumi dei figlioletti.

"In attesa del ritorno di Eliza ditemi... Cosa volete fare?"

"Banno!" Rispose Kenny, attaccato alla gamba destra di Lena.

"Perfetto. Allora faremo il bagno, giocheremo con la sabbia e poi ancora bagno." Disse la bionda, sedendosi ed i piccoli cercarono di prendere posto sulle gambe della ragazza.

"Piaci molto a questi bambini..."

"E loro piacciono a me." Rispose Kara, sfiorando con la mano il ventre di Lena "Chissà quando ne avremo di nostri..."

La mora sorrise, posando le mani su quelle di Kara "Avranno una madre fantastica! Una madre che li crescerà benissimo."

"Insieme, io e te."

"Insieme, sempre!" Ammise Lena, baciando la bionda.

I piccoli le abbracciarono come potevano, pensando si scambiassero bacetti giocosi o altro e, quando arrivò Eliza coi costumi da bagno dei bimbi, le tre li cambiarono.

Kara prese per mano i più grandicelli e corse piano verso l'acqua, lasciandoli per buttarsi. Poi aprì le braccia "Venite!"

Ed i bimbi non se lo fecero ripetere, con Kara che li fece giocare allo squalo, come faceva Lonny. Altri tre bambini s'unirono loro.

Lena ed Eliza erano con le due più piccole a riva, ove l'acqua le lambiva appena. Suonò il cellulare della donna, che passò la bimba a Lena e si allontanò a rispondere.

Arrivarono tutti gli altri e Mon-El si sedette accanto a Lena "Ciao."

"Ciao..." Sorrise la mora, mentre cercava di tenere in piedi una delle piccole, con l'altra che stava seduta sul suo grembo.

"Posso... Farti una domanda?"

"Certo."

"Ecco... Tu e Kara volete dei figli. Come avete fatto a capire che è quello che volete entrambe?"

"Quando due persone si amano, solitamente è desiderio comune avere una famiglia. Ed una famiglia comporta anche dei figli..."

Il moro pareva poco convinto, ma capiva "Quindi... Se io ed Imra ci sposeremo, può darsi che avremo dei figli?"

"Beh, se farete l'amore senza usare le precauzioni si."

"Io non è che voglio subito dei figli... Userò le precauzioni!" Sorrise, facendola facile come suo solito e Lena fece altrettanto.

Ritornò a riva Kara coi quattro piccoli e la bionda si buttò sulla sabbia "Su, facciamo vedere a Lena come si fa un castello di sabbia!"

Mon li guardò "Sai... Se un giorno avrò dei figli, voglio essere bravo come lei." Ammise il ragazzo.

"Chiunque vorrebbe essere bravo come lei, coi bambini." Rispose Lena, sempre più desiderosa di dare un erede o due alla sua ragazza.

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Capitolo 40
*** On the road back home 1. ***


Kara, Lena ed i figlioletti di Lonny ed Anne erano stesi sotto i tre ombrelloni coi loro amici.

Eliza ritornò con un'espressione severa "Ragazzi, io devo tornare a LA... Un'emergenza al lavoro."

Tutti la fissarono scioccati "Come?" Chiese James.

"I tecnici stanno avendo problemi a riparare il generatore di particelle e, visto che gli addetti alla manutenzione non sono reperibili, devo tornare... Voi potete stare qui, se volete. C'è ancora una settimana..."

I componenti del gruppetto si scambiarono sguardi ovvi ed arrivarono ad una sola conclusione, senza bisogno di parole.

"Noi torniamo tutti a casa." Avanzò Alex "È una settimana... Possiamo passarla anche in spiaggia a LA, tanto abitiamo a pochi metri..."

Eliza sorrise loro "Allora fate i bagagli, partiamo nel pomeriggio. Poi la settimana mancante ci verrà rimborsata..."

"Ragazzi." Disse Lonny, raggiungendoli di corsa "Problema... Devo tornare a LA, perché al lavoro sono alle prese con un grosso caso e mancano investigatori."

"Beh, stiamo tornando a casa anche noi..." Rispose Imra, spiegandole la situazione, quindi la castana si prese i suoi figli, ringraziando Kara e Lena.

Si sarebbero riviste nella hall di lì a qualche minuto per partire.

Nella loro stanza, Kara sospirò guardandosi intorno "Tutto bene?" Chiese Lena, avvicinandosi e cingendole la vita da dietro.

Kara si voltò, le sorrise e l'abbracciò "Mi mancherà questo posto... Questa stanza..." Rivelò la bionda, dandole in bacio.

"Non sei contenta di tornare a casa? Potremo stare sempre insieme..."

"Lo sono! Ma qui ho incontrato te, la mia anima gemella... Ci siamo conosciute ed innamorate. Diciamo che questo posto sarà sempre nel mio cuore per questo motivo."

Lena le cinse il collo con le braccia e la baciò dolcemente "Anche a me mancherà per questo."

Kara corrispose l'effusione, poi ripresero a fare i loro bagagli e scesero nella hall ove, come tutti gli altri, ridiedero la chiave alla reception.

Salutati e ringraziati receptioner e facchini, ognuno prese i propri bagagli e percorsero la spiaggia, facendo lo stesso percorso compiuto al loro arrivo, così da poter prendere il traghetto che li avrebbe portati su un'isola vicina.

Da lì avrebbero preso l'aereo per tornare a casa. Ognuno stava ordinando il biglietto online e gli acquisti andarono a buon fine.

Riuscirono a prendere il traghetto per un soffio e, casualità, avevano le stesse cabine in cui stavano al loro arrivo.

"La stessa cabina..." Disse Sam.

"Lo stesso confortevole letto..." Aggiunse Lucy "Maggie, ci guardate Ruby per una mezz'oretta?"

"OK. E che sia mezz'ora!"

Le due la ringraziarono e si chiusero in camera, mentre Kara e Lena, lasciati i bagagli in stanza, salirono sul parapetto.

"Te lo ricordi? Guardavamo il tramonto separatamente..." Sorrise la bionda "O meglio, io guardavo una mora bellissima."

Lena sorrise a sua volta "Ed io guardavo una bionda mozzafiato!"

Si scambiarono un bacio dolcissimo ed entrambe non resistettero alla tentazione di mettersi in posa come Jack e Rose nella famosa scena di Titanic, la loro preferita.

Entrambe si sentivano le Regine del Mondo. Perché stavano insieme e si amavano tantissimo.

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Capitolo 41
*** On the road back home 2. ***


Arrivate all'isola, il gruppetto raggiunse a piedi l'aeroporto, assieme ad altri turisti, fecero check-in all'imbarco e poi venne indicato loro il gate dal quale sarebbe partito l'aereo per LA.

A bordo, ognuno sistemò i propri bagagli e prese posto, allacciando le cinture di sicurezza. Per Lonny ed Anne, con otto figli, la cosa era un pochino complicata, ma anche loro si sistemarono.

Il volo decollò puntuale e tutti i passeggeri si rilassarono, anche se Lonny, aiutata da Alex e Imra, teneva d'occhio i suoi figlioletti.

Anne era tutta presa dai gemelli e riusciva a tenerli buoni e tranquilli con una maestrìa invidiabile.

Lena si era data alla lettura, mentre Kara, dopo aver chiesto alla hostess se poteva avere qualcosa da mangiare, poggiò la testa sulla spalla sinistra del suo amore "Cosa leggi?"

"Anna Karenina. Mi fai compagnia?"

"Certo. Finché non mi verrà portato lo spuntino..."

"Hai già chiesto da mangiare? Tra un'oretta porteranno la cena..."

"Lo so, ma io ho fame."

Lena sorrise "Non avevo dubbi."

Kara le diede piccoli bacetti sulla spalla e sul collo "Sei buona."

"Me lo dici sempre..."

"Non c'è modo di distrarti?"

La mora mise il segnalibro e lo chiuse, voltandosi verso Kara "Ti concedo cinque minuti..." Sussurrò.

"Mi basteranno." Rispose la bionda, baciando Lena, che la corrispose senza esitare, lasciandosi trasportare.

"Ehm... Mi scusi, signorina..."

Le due si separarono bruscamente, notando la giovane hostess imbarazzata "M-Mi scusi lei..." Rispose imbarazzata Kara.

"Il suo pranzo... Spero sia di suo gradimento."

Kara la ringraziò e, dopo un ultimo bacetto, lasciò Lena alla sua lettura e mangiò "Ehi, le hai spezzato il cuore!" Disse Maggie.

"Come?" Chiese Kara, con la bocca piena, mentre Lena concesse alla Latina la sua totale attenzione.

"Prima stava in fondo allo scomparto, ti guardava e credo che parlasse di te con le due colleghe."

Kara si sporse per guardare indietro "Ehi, è vero!"

"Certo che è vero!" Se la rise Maggie.

"Io sono felicemente fidanzata... Non mi interessano."

Maggie le sorrise e le diede il cinque, lasciando che la bionda continuasse a mangiare "E così... Sei felicemente fidanzata..."

Kara la guardò, sentendo lo sguardo di Lena su di sé "Certo! Con la ragazza più bella dell'universo."

Lena le si avvicinò molto "Beh, allora... Può darsi che, dopo cena, potresti ricevere una dose extra di baci in più!"

"Non vedo l'ora!"

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Capitolo 42
*** Ciò che ho sempre desiderato. ***


Dopo tredici ore di volo, l'aereo atterrò all'aeroporto di LA ed il gruppetto recuperò i bagagli sul nastro, dopo i controlli, mentre J'onn andò a chiamare la compagnia dei taxi per farsi mandare due pullmini.

I due mezzi arrivarono in una decina di minuti e trovarono i nostri fuori ad aspettarli. Lonny, Kara e la parte maschile del gruppo caricarono i bagagli e gli altri presero posto.

Tutti diedero il rispettivo indirizzo, anche se abitavano a duecento metri l'uno dall'altro.

Vennero accompagnati e, quando Kara e Lena arrivarono alla loro villetta a pochi passi dalla spiaggia di Venice Beach, che stava esattamente in centro, tra quella di Eliza a sinistra e quella di Alex e Maggie a destra, entrambe rimasero sul ciglio della porta.

Kara fissava la sua ragazza "Sei... S-Sei rimasta delusa? Non sarà una reggia ma..."

"È bellissima." La interruppe Lena, entusiasta, guardandola con un dolce sorriso "Sai, odiavo il mio enorme loft perché era freddo, quasi apatico, visto che ci abitavo da sola. Ma qui starò meglio, me lo sento!"

La bionda sorrise "Vieni, te la mostro!"

Aprì la porta e lasciarono i bagagli accanto all'ingresso, quindi Kara la portò a fare un tour della villetta.

Semplice ed elegante, pensò Lena, proprio come piaceva a lei.

Entrarono per ultimo in una stanza vuota "E qui?" Chiese la mora.

"Sai... Prima di partire pensavo che, quando avrei iniziato a lavorare alla CatCo, avrei pian piano fatto di questa stanza una palestra..."

"Ed ora invece?"

Kara sorrise, prendendole le mani tra le sue, le baciò le nocche ed infine posò le proprie sul ventre di Lena "Ora penso che questa potrebbe essere la camera dei nostri figli! Che ne dici?"

"Dico che ti amo! Che ti amo tantissimo."

La bionda le sorrise e, strette nel loro abbraccio, si unirono in un bacio dolcissimo, pieno di passione.

E passarono due anni, veloci, ma pieni di emozioni.

Alex e Maggie si erano sposate ed avevano avuto una bambina.

Lo stesso giorno si erano sposati anche Brainy e Nia, Lucy con Sam e Mike con Imra. Tranne la seconda coppia, le altre due avevano avuto un maschietto.

Per gli altri la vita non era cambiata.

Anche se Anne aveva letteralmente minacciato Lonny di morte se solo avesse provato a proporle di averle un altro figlio. Otto bastavano.

A casa loro, Kara stava salendo le scale ed aprì poi una porta "Buongiorno, amore! Come ti senti?"

"Meglio." Sorrise Lena "La nausea mi sta dando tregua..."

Kara posò il vassoio sul quale stavano una tazza di thè fumante ed un pacchetto di biscotti, sul comodino e si sedette accanto a sua moglie, carezzandole le spalle, baciandole il collo.

"Bene... Ti ho portato qualcosa di caldo."

Le due ragazze si erano unite in matrimonio il mese dopo i loro amici, perché avevano già deciso che si sarebbero sposate a Maggio. Ma, il Dicembre dell'anno precedente, Lena si era sottoposta alla fecondazione assistita e, a San Valentino, ebbero il regalo più bello.

Sarebbero diventate madri. Il loro sogno si sarebbe realizzato.

"Vai da loro..."

"Stanno dormendo..."

"No." Insistette la mora e Kara sorrise.

Aveva imparato che Lena possedeva un istinto pazzesco "Dormono... Ma tu sei certa che siano svegli." Disse e Lena annuì col capo, quindi lasciò la camera matrimoniale per entrare in quella accanto.

Lì, in due lettini, vi erano due bambini, Lukas e Chelsea, i loro primogeniti e, come annunciato da Lena, erano svegli. Sembrava quasi che la mora fosse connessa telepaticamente coi loro figli.

Kara li prese in braccio e loro si strinsero, per quel che potevano, alla loro madre, che tanto li faceva giocare e divertire.

Tornarono da Lena e Kara li lasciò sul lettone "Amori..."

I piccoli le diedero un bacetto, poi Kara diede loro i peluche preferiti e si sedette accanto a Lena, rubandole un bacio dolce "Ancora pochi mesi..."

"Si... Poi li conosceremo."

Kara sorrise. Due gravidanze, due coppie di gemelli, cosa unica e rara.

La bionda ricordava l'emozione del parto, per non parlare di quando aveva tenuto i suoi figlioletti in braccio per la prima volta.

Lena la guardava e poteva solo immaginare a cosa pensasse il suo amore.

Aveva provato ad invitare alle nozze Lillian e Lex, ma solo costui era andato, accompagnando la sorella all'altare. Nessuno se lo sarebbe aspettato, compresa la stessa Lena.

Con Lillian ogni rapporto era difficile e lo sarebbe sempre stato.

Ma ora, con Kara ed i loro piccoli, aveva una famiglia e tutto ciò che aveva sempre desiderato.

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