Il cuore della fenice

di MissMisteryy
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primi incontri ***
Capitolo 2: *** Nuove informazioni ***
Capitolo 3: *** Chi è lei? ***
Capitolo 4: *** Il primo torneo ***
Capitolo 5: *** L'incontro ***
Capitolo 6: *** Finalmente ti conosco ***
Capitolo 7: *** Documenti ***



Capitolo 1
*** Primi incontri ***


E' mattina e il crepuscolo smette di lottare contro il sole imminente mentre il cielo sereno riempie le piccole viuzze del paese. Sì, perché il Giappone nonostante la sua imponenza rimane un piccolo quadretto traboccante di piccoli e deliziosi borghetti a sé stanti. Una testa blu corre veloce sulla riva di un fiume, insieme ad esso un corpicino esile ma tenace tiene testa alla sua trottola. Sembra instancabile se poni lui e i suoi amici allo stesso piano, difatti al contrario del blu, gli altri sono sdraiati sul prato ad osservarlo. Chi fa il tifo e chi schernisce in tono non troppo convinto.


POV TAKAO

-Accidenti, ma perché fa così caldo!-

-Perché hai corso per mezz'ora sotto il sole senza mai fermarti, è ovvio che tu senta caldo.- Accanto a me il professor K cammina tenendo ben saldo il suo fedele computer guardando chissà quali statistiche.

-Io proporrei un bel break, che ne dici Takao?- incalza Max, lui mi conosce bene. Il cibo prima di tutto!

Parlando del più e del meno, raggiungiamo un locale a fine quartiere, veniamo sempre qui quando la fame ci chiama. Ordiniamo il solito discutendo su varie tecniche da usare nelle sfide che di lì a poco animeranno le vite di noi tre, le selezioni per il campionato sono oramai ad un passo da noi e non possiamo di certo permetterci distrazioni.

Da lontano, due piccoli occhietti color acquamarina, osservano la scena incuriositi. Ha sentito tanto parlare di quel ragazzo, Takao Kinomiya, ciò nonostante non lo ha mai visto se non ritratto in qualche foto qua e là. Decide comunque di non soddisfare a pieno il suo interesse per paura di esser vista da qualcuno, o ancora peggio, proprio da quel gruppetto di ragazzi. Svia veloce l'angolo sparendo fra la folla che anima la via.

-Direi che ci siamo no?- Domando soddisfatto al termine del discorso. Ma noto presto un sorriso non del tutto sincero del Professor K.

-Ma che hai? Guarda che hai fatto un ottimo lavoro, vedrai che ben presto ti sarà tutto ripagato.- concludo sorridendo apertamente nella speranza che le cose cambino.

-Sì ma tu stai affrontando il tutto con poca serietà Takao! Forse hai ragione, il mio lavoro ti darà una grande mano sul campo, ma ricorda che ci sono sfidanti come Kai ad aspettarti alle selezioni.- dice tutto d'un fiato il moro abbassando il capo in rassegna.

-Ce la metterò tutta vedrai, così sarai fiero del tuo lavoro e dei tuoi amici.- Max allarga un enorme sorriso nella nostra direzione e ci abbraccia dando svariati incoraggiamenti. Questo ragazzo è magnifico. Non lascia correre nessuna brutta situazione, la coglie sempre al volo per trasformarla in un punto di forza. Rientrando a casa mi accorgo che è quasi ora di cena ma non chiamo Nonno, so già che sta finendo le sue solite lezioni di kendo, è un fissato ma cosa posso farci? E' sempre e comunque l'unico famigliare che mi rimane e con cui posso parlare di tutto, nei momenti bui anche senza le parole. Salgo in camera e mi stendo sul letto guardando un punto fisso sul soffitto, riflettendo sugli incontri che dovrò affrontare nelle settimane successive. Non mi spaventavano in sé gli incontri in quanto li considero una formazione personale, ma ho paura di perdere, nel rispetto di Max e del Professor K e del tutto il loro aiuto. Come la prenderebbero? Dopo tutto il duro lavoro, la pazienza e il sudore versato? Magari accetteranno la sconfitta e si goderanno l'evento insieme a me, ridendo e scherzando. Tuttavia c'è qualcosa che mi attanaglia lo stomaco in modo anomalo, non sò dargli né voce né un volto, ma mi spaventa non poco. Passo la notte in bianco a riflettere senza chissà quali risultati.


POV ...

L'alba svetta svelta sulla notte lasciando vari chiarori nel cielo ancora blu. I miei occhi guizzano veloci da un angolo all'altro della visuale. Guardo prima il cielo e poi il mio bey. Ha numerose ammaccature e graffi di svariate forme e dimensioni. Sospiro ricacciandolo in tasca dopo aver carezzato delicatamente il piccolo pezzo in al centro. Sono fiera del suo lavoro, ce l'ho messa tutta e ho impiegato tutte le mie forze per poter arrivare in finale con Takao e i suoi strani amici. E' un ragazzo molto testardo ma caparbio, nella folla lo riconosci facilmente. Ancora immersa nei miei pensieri vedo i primi lampioni illuminarsi tenuamente, è ora di andare.


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Capitolo 2
*** Nuove informazioni ***


I bey continuano a roteare imperterriti nei piccoli beystadium. Dall'alto un ragazzo. Due rubini fulminei osservano la scena indifferentemente, eppure era stato proprio il loro proprietario a richiederla. Che fosse una routine inutile? Questo lui lo sa bene, tuttavia lo ritiene un gesto necessario. Purtroppo il tempo non è dei migliori e ciò pesa sull'animo del ragazzo dagli occhi scarlatti più di quanto volesse ammettere. Si alza controvoglia saltando dal sostegno sul quale è stato seduto per più di mezz'ora, finendo a pochi passi dai proprietari dei bey presenti nello stadio.

-Per oggi l'allenamento si conclude qui.- il tono glaciale non ammetteva repliche. Quindi in risposta si ebbero solo delle strane occhiate dagli altri ragazzi, nessuno però azzarda una parola.


POV KAI

Se vogliamo assicurarci la vittoria non possiamo perderci in stupidi allenamenti.Sta diventando una barzelletta. Non ho intenzione di perdere tempo in tali sciocchezze.

-Vado a fare un giro di ricognizione.-  Tutti asserirono annuendo con il capo.

Spero che al mio ritorno abbiano concluso qualcosa, altrimenti mi toccherà cacciare qualcuno di loro dal team. L'unico compito che avevano era sorvegliare quel Takao per scoprire nuovi punti deboli e sono riusciti a fallire anche in quello. Non mi importa se qualcuno rimane indietro, quel ragazzino non arriverà alle finali.


POV TAKAO

Accidenti! Negli ultimi giorni c'è stato un tempo bruttissimo a Tokyo e le semifinali sono vicine, molto vicine. Se dovessi perdere a causa del poco allenamento potrei non perdonarmelo mai più! Siamo sotto il ponte che da sul ruscello più conosciuto del paesino dove vivo. E' un luogo molto frequentato ma con il mal tempo la cerchia di persone si restringe a me, Max e il Professor K. Abbiamo deciso di continuare gli allenamenti nell'unica parte coperta sperando che il tempo migliori da un momento all'altro.

-Beh le prestazione non è male, ma dobbiamo rafforzare l'anello d'attacco di Dragoon. Non puoi sperare di vincere in queste condizioni.- a parlare è un rassegnato ma convinto Professore.

-Come sarebbe a dire! Stai forse insinuando che il mio Dragoon è un perdente? Non esiste!- dico difendendo a pieno il mio compagno di avventure. So di non essere uno dei migliori, ma di certo il mio Bitpower deve essere portato avanti con furore!

-Non sto dicendo questo, voglio solo ricordarti i primi incontri con Kai. Non ricordi? Sei riuscito a sfuggirgli solo per sorpresa nel constatare che anche tu puoi contare su un'animale sacro. Ma ora che lo sa sono convinto che non ti lascerà vincere facilmente.- il suo sguardo dapprima fisso sul monitor si sposta lentamente su di me.

-Professore vedrai che Takao se la caverà a testa alta!- Max mi da manforte come sempre. Però sembra che questo faccia infuriare molto il ragazzino dai capelli castani.

-Siete i soliti! Se pensate che la vittoria si ottenga solo con fortuna o fiducia dei propri mezzi siete fuori strada ragazzi. Sono molto felice che Takao abbia carisma da vendere ma non lo aiuterà a portarlo molto avanti e per quanto sia duro da dire, lo sapete bene anche voi.- non sta urlando, ma le parole mi arrivarono forti e chiare. Guardo di sottecchi Max e vedo che ha abbassato la testa, un ciuffo gli ricade sugli occhi, quasi fosse uno scudo.

-Il tempo si stringe, come riusciamo a migliorare Dragoon nel minor tempo possibile?- chiedo gentilmente. Se avessi risposto con più convinzione avrei urtato ulteriormente l'umore del professore. Ed era l'unica cosa che voglio evitare in quel momento. So bene che il suo aiuto è inestimabile, tanto vale assecondarlo nei momenti negativi.

-Mi serve del tempo per osservare dei dati raccolti durante i tuoi ultimi incontri. Purtroppo non ho nulla su Kai o sui Shell Killers. Abbiamo disputato solo pochi incontri con loro e tutti da toccata e fuga. Posso solo basarmi sull'istinto. Mi ci vorrà qualche giorno ma prometto di riuscire a risolvere in tempo il tuo problema. Ti consiglio di non forzare troppo la mano sul tuo bey, voglio apportare solo piccole modifiche quindi mi serve intatto al momento finale.- finisce il castano alzandosi dal terreno e pulendosi i vestiti resi umidi dall'erba bagnata. Non dico nulla, assecondo i suoi pensieri promettendo di avere maggiore cura del mio bey e chiedendogli di poterci rivedere l'indomani per sapere come procedono le sue indagini.

Io e Max prendiamo insieme la strada per tornare a casa, dato che abitiamo a pochi quartieri di distanza. Il professore abitando dall'altra parte del fiume ha dovuto incamminarsi da solo.

-Sai mi spiace molto il modo in cui ci siamo lasciati.- comincio guardando il cielo, è nuvoloso e non si scorge nemmeno un piccolo spiraglio di sole. Quasi rispecchia il mio stato d'animo.

-E' solo molto in ansia per te, vedrai che con il passare dei giorni gli passerà e potremo tornare a scherzare come prima.- conclude il biondino con un sorriso rassicurante.

-Lo spero. Però la prende troppo seriamente questa cosa. Insomma, non è che io sia poi così scarso da non passare gli incontri iniziali e negli ultimi giorni sono riuscito ad avere la meglio anche su Kai.-

-In effetti sei andato molto bene negli incontri ultimamente! Forse è solo in pensiero che ti sia andata sempre bene e che alle finale gli avversari siano più agguerriti e preparati.- Max mette indietro le braccia e le incrocia dietro il capo con un volto confuso.

-Bah, troppe preoccupazioni per un solo giorno. Ma tranquillo amico ho io la soluzione! Sushi a volontà!- prendo Max per un braccio e inizio a ridere correndo verso casa mia, non posso lasciare che il mal tempo e la situazione del Professore mi rovinino la serata!

-Ma possibile che pensi sempre a mangiare!? Guarda che se non hai la maionese a casa col cavolo che ci vengo a mangiare!- dice Max iniziando a correre facendo partire una gara per chi arriva prima.


POV KAI

Ma quello non è il ragazzino che si porta sempre dietro Takao?

Un ragazzo alto meno di un metro e cinquanta dalla capigliatura ribelle e castana, occhi coperti dalla capigliatura e un'enorme paio di occhiali da vista. Certo che è lui.

Decido di seguirlo per vedere dove va,è strano che non sia in compagnia del suo stupido compare. Siamo dall'altra parte del fiume dove le case sono piccoli agglomerati attaccati uno all'altro in stile occidentale. Sono una vergogna nei confronti dei nipponici. Ma non mi soffermo tanto sull'aspetto della casa quanto al suo abitante. E' serio, più del solito. Ha un'aria di sconfitta. Che il suo gruppetto si sia imbattuto in qualche brutta sorpresa? Quando lo vedo sparire nell'uscio di casa attendo qualche minuto per vedere se si accende qualche luce in più in casa, segno che il ragazzino sia entrato in camera sua.

Una luce al secondo piano si accende. Bingo.

E' una finestra che da sul retro della casa e possiede un balconcino ad angolo. Meglio per me. Salgo svelto su delle casse lì vicino e raggiungo in pochi istanti il balcone. Sbircio al suo interno e vedo il castano voltato di spalle al suo solito computer. Ma che diavolo fa? Mi avvicino ulteriormente e riconosco nello schermo del portatile il volto di un componente del mio team. Sta analizzando le varie parti del suo beyblade, ad ogni pezzo vi corrisponde una piccola frase accanto. Informazioni. Se è così molto probabilmente ha dei dati anche sul mio Dranzer. Impossibile, non ho mai combattuto abbastanza difronte a lui per garantirgli informazioni utili. La schermata del computer cambia e vedo il mio stesso volto. Guardo con più attenzione e noto che alcune parti del beyblade sono oscurate, mentre in altre non c'è nessuna parola accanto. Nessuna informazione. Sospiro soddisfatto. Credevano fosse così facile? Sebbene irritato dall'accaduto sono appagato dall'aver trovato chi è la vera mente dietro al bey di Takao. Me ne vado silenziosamente. Ora so cosa devo fare.

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Capitolo 3
*** Chi è lei? ***


POV TAKAO
Manca oramai un giorno, un solo giorno agli incontri decisivi per chi andrà in finale. Inutile dire quanto io e gli altri ci siamo dati da fare per raggiungere il nostro scopo e con ogni mezzo a nostra disposizione.  Purtroppo nonostante i vari calcoli e supposizioni del computer, il Professore non è ancora del tutto convinto degli esiti finali. E' una splendida giornata di sole e non ho alcuna intenzione di sprecarla, siamo agli sgoccioli e ho intenzione di dare il massimo domani!

POV KAI
Ho passato l'intera mattinata ad allenarmi, ma è come se mancasse qualcosa. Gli ultimi allenamenti sono andati bene, come gli altri del resto e anche i beyblade sono stati potenziati a dovere. Quindi cos'è che veramente mi turba? Decido di fare un giro per schiarirmi le idee. Sono poco più le dieci del mattino e già molte persone si riversano nelle viuzze del quartiere, non fa particolarmente caldo dato che siamo in pieno settembre tuttavia molte donne girano con cappottini e giacche pesanti. Dal mio canto, solo la mia fidata sciarpa mi riscalda il collo e le spalle, il minimo indispensabile per non sentire freddo. Mi dirigo inconsciamente al fiume. Sento qualcosa di metallo sbattere incessantemente e mi sporgo dal ponte per vedere meglio di cosa si tratti, notando una figura a me nota intenta a combattere chissà quale insulso allenamento. Takao. Quel ragazzino è una seccatura per la mia ascesa al titolo di campione del mondo, ma la sua determinazione e il suo Bitpower sono come una calamita, riesce a padroneggiare in poco tempo il suo drago senza troppo impegno. Come diavolo fa? Tiro fuori Dranzer dalla tasca della mia tuta. Alla luce del sole sembra ancor più lucente del solito, dandogli un bagliore incoraggiante. Ho fatto milioni di sacrifici per lui e ho speso quasi tutta la mia infanzia per poter comprendere a pieno tutti i suoi segreti, la sua forza, le sue e le mie debolezze, mentre Takao in poche settimane è riuscito ad ottenere tutta la stima del suo Bit senza evidenti sforzi. Cosa c'è di così sbagliato? Rimetto in tasca il bey e mi limito ad osservare il nemico mentre si allena. Sembra concentrato ma ad occhio più attento si vede che nel mentre scherza e si deconcentra con i suoi compagni. La mia ira sale esponenzialmente. Faccio guizzare il mio sguardo al paesaggio: il fiume; gli alberi; la strada; il prato; una ragazzina...
Una ragazzina? Che ci fa qui? 
E' a qualche metro di distanza, ben nascosta dietro un ciliegio che osserva anch'essa Takao e gli altri ragazzi. Ha capelli lisci che le arrivano poco sotto le spalle, di colore blu notte talmente scuri che senza alcuna luce a illuminarli sembrano neri. Gli occhi simili all'acqua del mare e luminosi come pochi. Lo sguardo serio e attento come quello di un felino. All'improvviso i suoi occhi incrociano i miei, un'espressione colpisce il suo volto passando da rilassato a timoroso. Si volta iniziando a correre verso la città. Senza rendermene conto sono sulle sue tracce a grandi falcate. Era minuta di statura quindi dovrei farcela a raggiungerla ma proprio per questo potrebbe nascondersi ovunque. Arrivo all'inizio del centro abitato dove decine e decine di persone sono ammassate fra loro impedendomi la visuale, potrei chiedere di farmi passare ma sarebbe totalmente inutile. L'ho persa.
Chi era? Cosa stava facendo? Perchè è scappata via?

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Capitolo 4
*** Il primo torneo ***


POV Kai

Il torneo di Beyblade è incominciato,numerosi blader sono accalcati negli spogliatoi dietro le quinte per gli ultimi ritocchi, mentre i meno bravi o gli appassionati dello sport siedono comodamente sugli spalti dell'arena. Posso sentire i piedi battere e i cori di incoraggiamento da qui. Prassi inutile a mio giudizio, ma infondo cosa importa? Molto probabilmente non rivedrò nel mio cammino il 90% dei ragazzi qui presenti. Le luci delle plafoniere mettono in risalto il colore blu della mia lama, la osservo per un po'.Nessun graffio, anche se ci fosse stato mi sarei mobilitato il prima possibile per rimediare. Mancano pochi mach prima che qualcuno dello staff venga a chiamarmi, sono seduto su di una panca in legno ad attenderlo. Non passa troppo tempo prima che un giovane sulla ventina si affacci dalla porta per informarmi di dovermi preparare ad entrare nell'arena. Rispondo con un cenno del capo. I corridoi sono pieni di volti contrastanti, chi ha sorrisi talmente enormi da raggiungere il lobo dell'orecchio, a chi sembra abbia vissuto una guerra e ne sia uscito completamente schiacciato. Passo oltre e mi avvio verso l'arena, varcata la soglia sento un boato di applausi mentre lo speaker annuncia la mia entrata in campo.Iniziamo.

POV Takao

-Cosa vi avevo detto? Non c'era nulla di cui preoccuparsi! Gli incontri sono andati alla grande e Dragoon non ha riportato nessun ammaccatura, grazie mille professore!-urlo di gioia verso Max e Kenny, entrambi un broncio non troppo convinto e quattro braccia aperte in attesa di un abbraccio. Corro verso di loro talmente forte da portare tutti a terra. Ma che importa? Sono in finale!

-Ad ogni modo, quando ci sarà il tuo incontro Max?-

-Fra due partite. Da quel che ho sentito gli avversari si stanno facendo sempre più complicati! Speriamo solo che Draciel resista.-

-Ma certo che lo farà, è il tuo beyblade e vedi di essere più convinto di te stesso, il tuo Bitpower ha bisogno anche della tua completa stima per affrontare a pieno un incontro.-, finisco appoggiandogli una mano sulla sua spalla, sul mio viso il solito sorriso sfacciato che convince sempre il mondo intero a fidarsi di me. Sembra funzionare.

-Hey ragazzi, Kai è in campo!- annuncia Kenny osservando con intensità il monitor in uno degli angoli della stanza, ce ne sono due per spogliatoio e servono a chi li occupa per seguire indirettamente le partite. Kai era proprio lì, il portamento fiero e duro di sempre svettava in confronto al suo sfidante, curvo nelle spalle e totalmente preso sulla sua lama, non credo stia andando troppo bene per lui. Dopo pochi spin e un attacco violento, Dranzer spedisce l'altro bey a girare nel vuoto fuori dal piccolo beystadio prima di fermarsi completamente. Forti grida arrivano dagli spettatori in risposta. Arriva una ragazza dello staff per avvertire Max di doversi preparare per il suo incontro, visto che nell'arena sono presenti due beystadio entrano quattro blader alla volta.

-Bene, arrivo subito!- Risponde Max stringendo forte la sua lama, io e il professore gli auguriamo buona fortuna mentre lo osserviamo attraversare il corridoio di corsa.Speriamo vada tutto bene.

POV Kai

Come detto in precedenza, prassi inutile. Non comprendo come blader così scarsi vengano scelti per entrare nelle finali. Oltrepasso l'arcata che conduce al corridoio e trovo Max, uno degli amici di Kinomiya, attendere con impazienza il suo turno. Lui mi osserva sorridente.

-Ho visto il tuo incontro, sei stato fantastico!- noto come le lentiggini del suo viso si distendono mentre sorride. Lo guardo mentre riapre gli occhi e comprende che non otterrà risposta. Dalle mie spalle risuona il suo nome negli autoparlanti. Mi sorpassa a passo svelto, vorrei fregarmene totalmente del suo incontro ma posso concedermi l'onore di vedere come verrà spazzato via dal suo avversario. Chiudo gli occhi mentre sorrido debolmente al pensiero e nel contempo ascolto mentre viene annunciato il suo sfidante. La sua sfidante in realtà. Grandioso, dovrò quindi assistere alla sua vittoria. Giro il mio corpo per metà appoggiandomi al muro sulla mia destra, in modo da avere una visuale che copra solo la parte di arena in cui giocherà l'americano. Mi si secca la gola. La sfidante di Max è la ragazza dai capelli blu di ieri!

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Capitolo 5
*** L'incontro ***


POV MAX
Le luci dei riflettori si posizionano sui bey-stadium mentre osservo la mia avversaria: non più alta del metro e cinquanta, dalla carnagione molto pallida in rilievo ai capelli blu notte, occhi talmente chiari da far invidia al ghiaccio. Indossa un vestito che si estende fino alle ginocchia del medesimo colore dei capelli, ha due bretelle che sorreggono la parte superiore simile ad un corsetto, separata da quella inferiore da una cintura in oro e pietre colorate, forse dei girocolli riutilizzati. La parte finale del vestito è una gonna arruffata. Molto elegante per essere una comune ragazza.
Noto che anche lei mi sta osservando, così le sorrido gentilmente. Lei sembra non voler mostrare troppa confidenza, ma a cosa sto pensando? Certo che non vuole, sono il suo avversario!
Dagli speaker sento il conto alla rovescia per il lancio del bey, afferro il mio lanciatore e vi inserisco Draciel. Mi spiace per la ragazza, ma la vittoria è mia!
3…2…1…
 
POV KAI
I beyblade si scontrano con violenza nel piatto, c’è sorpresa negli occhi del biondino, si aspettava forse un benvenuto? Irresponsabile e impreparato tanto quanto i suoi compagni di squadra. Osservo meglio la ragazza, non ha una vera e propria strategia di gioco, tuttavia attacca con moderazione e si allontana ogni volta che il biondo cerca di sferrare un attacco mirato. Sembra quasi non voglia che il suo bey venga attaccato. Qualcosa mi tiene incollato a quel piccolo visino sconosciuto.
 
POV NORMALE
I primi due incontri si concludono con un pareggio. Manca il match decisivo che condurrà uno dei due blader alla finale, quindi a diventare uno dei membri della squadra che rappresenterà il Giappone nei campionati mondiali.
 
POV TAKAO
-Se non vince questa battaglia giuro gliene dico quattro! Dopo averlo picchiato ovviamente!
-Calma Takao, abbi fede in Max, ci siamo allenati molto e duramente per questo evento, saprà sicuramente cosa fare. - dice il prof. osservando i monitor della sala, tutti negli spogliatoi abbiamo gli occhi pontati su di essi. Mentre mi do una rapida occhiata intorno sento nuovamente il conto alla rovescia, non vedo il momento preciso nel quale i due bey si incontrano, ma gli sfidanti hanno entrambi optato per un gioco d’attacco senza spreco di colpi. La ragazza fino ad ora non ha mai utilizzato un bit-power, quindi devo dedurre che non ne sia in possesso. Max con un ultimo colpo, spedisce il bey ai piedi dell’avversaria. Esplode un urlo di gioia da tutta la sala, il ragazzo verrà con noi ai mondiali è ufficiale!
 
POV MAX
Wow, non riesco a credere di essere in finale, sono così felice! Mi rivolgo alla platea per ringraziare il pubblico dei suoi complimenti e applausi. Il prof. sarà sicuramente orgoglioso del suo lavoro. Mi volto per raccogliere Draciel e mi accorgo che la ragazza è già scesa dal soppalco e si sta dirigendo negli spogliatoi. Cerco di raggiungerla ingranando un passo svelto, sono a pochi metri da lei quando si blocca come paralizzata da qualcosa. Mi sposto di lato sui mie piedi per vedere meglio cosa abbia causato questa reazione improvvisa. Davanti a lei una figura molto più alta, un ragazzo…Kai!
 
POV KAI
Davanti a me la ragazza del match. La ragazza che ho inseguito nemmeno un giorno fa. Vedendola da così vicino e con questi abiti mi ricorda vagamente una bambolina di porcellana, intoccabile. Lei sembra essersi congelata sul posto, ovviamente mi ha riconosciuto. Che diavolo dovrei dirle? Che mi dispiace per averla inseguita? Assolutamente no. Che voglio conoscerla? Neanche per idea. Per la prima volta in vita mia mi sento come in un vicolo ceco e il mio carattere non aiuto affatto. Da dietro di lei appare Mizuhara, inizialmente impacciato ma poi, forse rendendosi conto dell’imbarazzo creatosi, si intromette.
-Hey! Sei scappata via subito dopo l’incontro e non ho avuto modo di conoscerti. Piacere, Max Mizuhara! -dice lui porgendole un breve inchino. Lei guarda prima la mano e poi lui, muovendo il capo e sbattendo le lunghe ciglia blu lentamente. Poi decide di darmi le spalle e fronteggiare il biondo, con occhi fissi e decisi inarca la schiena, di modo che sia perfettamente dritta e con voce determinata annuncia:
-Nives Krusciof, piacere. -

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Capitolo 6
*** Finalmente ti conosco ***


POV KAI
Le mie gambe passano da congelate a infuocate in pochi istanti. Il mio corpo non risponde. La mia testa così leggera che per un attimo mi sembra di dover svenire, il respiro corto e impercettibile mentre sento a malapena i miei polpastrelli.
 
POV MAX
-Un bellissimo nome, degno della ragazza a cui appartiene. – la osservo meglio. Poi osservo Kai alle sue spalle, sembra pietrificato, sul suo viso un pallore mai visto prima, come se dovesse dare di stomaco da un momento ad un altro. Che abbia interrotto qualcosa fra i due? Sicuramente deve essere così. Mi affretto a riprendere il discorso.
-Mi spiace aver rovinato il vostro momento, sono proprio un idiota! – mi sporgo per un altro inchino ma stavolta porto la mia schiena ad un livello ancor più basso. Vedo la forma della ragazza irrigidirsi e muovere un passo indietro.
-Non c’è bisogno di alcun inchino. Non ti conosco e non trovo alcuna motivazione perché tu debba sminuire la tua figura dinanzi ad un’estranea. L’inchino è un gesto troppo nobile per una situazione quotidiana. – le sento dire ciò con una voce severa ma accondiscendente. Mi sembra un linguaggio troppo formale per una ragazza della sua età. Di nuovo mi ritrovo a fissarla, ma stavolta più nel dettaglio. Effettivamente il suo abbigliamento deve esser costato un cifra significante. Il viso e i capelli ben curati, che sia la figlia di qualche familiare ricco? Il nome era straniero se non sbaglio, forse dei territori dell’Est.
-Che diamine, vinci il posto nella squadra nazionale e nemmeno vieni a festeggiare? – in lontananza la voce di Takao attira l’attenzione di tutti. Mi corre incontro e mi abbraccia facendomi quasi finire a terra, a noi si unisce il professore, mentre dietro con più calma appaiono Rei e Mr. Dickenson. Dopo i ringraziamenti vedo la forma di Takao spostarsi verso la ragazza, lo sguardo incuriosito. Sento la voce dell’uomo al mio fianco.
-Oh cara, piacere di rivederti! Mi spiace per la battaglia persa, ma a quanto pare qui i ragazzi si danno un gran da fare per essere i migliori in campo. – una delle sue solite risate invade il corridoio.
-La conosce? – chiede Takao sporgendosi dalla mia spalla sinistra per osservare meglio l’uomo alla sua destra. Mi accorgo in realtà che ora lo stiamo tutti osservando aspettando la risposta.
-Ma certo, infatti nonostante la tua sconfitta, ho intenzione di chiederti di voler accompagnare me e la squadra dei Bladebreaker nei campionati mondiali. –ok. Ora siamo tutti in stato di shock. La ragazza ha gli occhi spalancati tanto quanto noi, aggrotta le sopracciglia mentre fa un passo indietro. Kai continua a non muovere un solo muscolo.
-Se ho perso la sfida perché mi fornisce comunque un’opportunità? – Ormai è diventato un continuo spostarsi di teste, da un interlocutore ad un altro. Nessuno sembra voler dire niente…sembra.
-Come sarebbe a dire! – la voce di Takao quasi mi perfora il timpano, mi porto immediatamente la mano sull’orecchio per proteggerlo mentre con l’altra tiro un pugno leggero sulla spalla del mio amico. In risposta si lamenta e mi guarda offeso, restituisco con piacere lo sguardo, ma senza cattiveria.
-Prendetelo come un favore per la mia amicizia con la famiglia di Nives. –l’uomo fa l’occhiolino alla ragazza che sembra sorpresa ma accenna un sorriso. Deve aver capito a cosa si riferisse il nostro rappresentante.
-Va bene. La ringrazio per questa possibilità. –lei prolunga la mano e la stringe con il signor Dickenson.
 
POV KAI
Ho ascoltato attentamente la conversazione, registrando mentalmente ogni espressione degli altri componenti della quadra. Per poco non perdo il battito al suo indietreggiare di prima, eppure qualcosa nella mia mente mi suggeriva di doverla prendere per le spalle e strapparla via dagli opprimenti sguardi della squadra.
-Bene, ora che ci siamo chiariti ragazzi, dovreste seguirmi verso gli uffici per sistemare le carte e decidere le future tappe del campionato. – i due idioti urlano e si abbracciano fra loro, Rei e il professore si battono in cinque con la mano.
-Per quanto riguarda te Nives…- Se fuori dallo stadio iniziasse a grandinare violentemente, il miei battiti del cuore andrebbero in perfetta sintonia. La ragazza sposta il suo sguardo dritto agli occhi dell’uomo che le sta parlando.
-Ti aggiornerò più tardi nel pomeriggio per le varie procedure da seguire. Capirai naturalmente che la mia priorità sono i ragazzi in questo momento. –
-Certamente signore. – rimane immobile ma dall’espressione di Mr. Dickenson deduco che debba avergli sorriso.
-Perciò ragazzi se volete seguirmi…e anche tu Kai. –Kinomiya e Mizuhara parlano fra di loro mentre mi guardano di sottecchi, sicuramente qualche insulsa affermazione. Guardo l’uomo che intuisce il mio silenzioso assenso. Gli altri iniziano ad incamminarsi verso il centro dello stadio richiamati da uomini vestiti bene, probabilmente colleghi del nostro rappresentante che ora si volta a guardarmi, come a invogliarmi a seguirlo. Mi muovo per la prima volta, dopo circa mezz’ora? I miei occhi abbassano sulla figura davanti a me, e mi accorgo che mi sta osservando, il suo viso sembra tradire le mie stesse sensazioni e gli stessi pensieri. Dovrei andare? Dovrei lasciarla/lo qui? Lei si muove di lato per lasciarmi spazio per il cammino verso l’arena, poi si volta verso il signor Dickenson e infine, molto silenziosamente mi passa accanto per andarsene dallo stadio. Da me.

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Capitolo 7
*** Documenti ***


POV Scrittore
Una dolce scia di pulviscolo si libra nel centro della suite, le finestre grandi da proiettare abbastanza luce per illuminare correttamente l’angolo delle pareti adiacenti. Una mano rigira accuratamente un beyblade nero e bianco nuovo di zecca, forse qualche lieve striatura lungo i bordi, ma nessun danno serio di cui prender nota. Delle voci non troppo lontane dall’altra stanza risuonano nelle orecchie della ragazza. Una donna e alcuni uomini parlano in russo stretto, quasi paesano di alcuni futuri viaggi all’estero, Cina forse. Si sentono passi simili a tanti spilli, una calzatura con tacco. Infatti a sporgersi dalla soglia è la donna, che osserva la giovane seduta al capezzale della finestra con quel suo giocattolo strano, lei la osserva e un debole sorriso le abbellisce il volto riconoscendo nella piccola figura i suoi stessi tratti somatici: occhi chiari; zigomi alti; naso piccolo e leggermente all’insù e labbra carnose. Sì. Quella era proprio sua figlia. Si avvicina lentamente a lei mettendole una mano pallida sulla spalla, accarezzando teneramente la zona per poi passare al braccio sinistro mentre si siede sul bracciolo della poltrona in velluto rossa.
-Hanno telefonato stamattina per avvisarci della prima tappa del campionato di beyblade, si terrà in Cina a qualche chilometro dalla capitale. –
-Verrete anche voi? – arriva la replica dalla ragazza voltandosi verso sua madre.
-Forse ti seguirò io per alcune tappe, tuttavia se il campionato dovesse risultare troppo lungo dovrò tornerò a casa, i maggiordomi si prenderanno cura di te allora. –
-Va bene, quando dovrò incontrare la squadra? –
-Questo pomeriggio stesso per le 16:00 sei richiesta negli uffici del BBA per l'accettamento dei documenti e il controllo medico. – la ragazza annuì soltanto mentre si alzava silenziosamente per preparare la sua valigia. Dando una rapida occhiata all’orologio sulla parete della stanza la donna costatò che mancavano solo poche ore e per raggiungere il suddetto edificio erano necessari 40 minuti di corsa in taxi. Si alzò sospirando.
 
POV KAI
L’incontro con gli ufficiali del BBA è iniziato da poco e quegli idioti se ne stanno già strafottendo sghignazzando fra di loro tra un’affermazione e l’altra. Il signor Dickenson si è momentaneamente allontanato dopo aver ricevuto una telefonata, probabilmente un amico di vecchia data sentendo il tono dell’anziano. Proprio mentre si discute di sicurezza e serietà scompare, buon esempio azzarderei.
 
POV REI
Mentre gli addetti continuano a spiegare per oltre mezz’ora cosa significhi “salvare una persona in caso di emergenza estrema”, il nostro tutor torna in sala accompagnato da una ragazza, la stessa di ieri mattina. In effetti l’uomo ci aveva più volte accennato della sua presenza nella squadra, forse una conoscenza di famiglia visto i modi con cui la tratta. Dalla parte opposta del tavolo vedo lo stoico russo diventare (se possibile) ancor più pallido del normale, sto quasi per chiedere se qualcosa non vada quando il signor Dickenson inizia a parlare.
-Bene ragazzi, lei è Nives, avete già avuto modo di conoscerla ieri, quindi salteremo le presentazioni e andrò subito al sodo, informandovi che farà ufficialmente parte della squadra come riserva, in caso qualcuno di voi per qualsivoglia motivo non possa sostenere una battaglia. Va bene? – tutti noi ragazzi acconsentiamo mentre uno ad uno ci alziamo per presentarci, ieri è stata lei l’unica a presentarsi quindi è ora di ricambiare il favore. Tutti si alzano tranne Kai, nessuno sembra notarlo, ma dopo un po’ ecco la voce trillante di Takao infierire sul ragazzo più grande.
-Oh ma andiamo! Posso capire che tu sia un tale burbero con me e gli altri, ma anche con una ragazza!?-
Nessuno osa dire niente, Takao avrà sicuramente sbagliato tono, ma sono sicuro che tutti in questa stanza abbiano lo stesso pensiero. Vedo come le spalle e i bicipiti del russo si irrigidiscano alla domanda, gli occhi leggermente spalancati mentre fissa il suo avversario negli occhi.
-Non ce n’è bisogno, non importa. Avrà i suoi tempi e i suoi modi per farlo. - arriva la voce un po’ calante della ragazza, tutti ci voltiamo verso di lei. Takao sembra quasi voler protestare, non lascerebbe mai che Kai se ne esca così facilmente pulito da una discussione, ma poi rimane ammutolito insieme a noi. Nessuno si aspettava una sua difesa, e per lo più immediata!
-Bene bene! Questo è lo spirito che mi piace! Ha perfettamente ragione ragazzi, avrete sicuramente modo di conoscervi meglio nei prossimi mesi, quindi ora vi chiedo di seguire attentamente cosa io e i miei responsabili abbiamo da dirvi riguardo al campionato. – assera l’uomo mentre fa il giro del grande tavolo rotondo rifilandoci dei fogli da compilare. Nives si siede tra me e Max, un forte profumo mi investe le narici, la osservo nel momento in cui china sui fogli segue con la mano destra,una scrittura piuttosto bella e ordinata.
-Passiflora. –
-Hn? – la guardo confuso.
-Il profumo che indosso, ha l’odore dei fiori della Passiflora, è molto forte.- dice lei regalando un piccolissimo sorriso al foglio, io le sorrido di rimando anche se non sono sicuro riesca a vedermi. Continuo a compilare le mie scartoffie in silenzio. Dopo aver riconsegnato la documentazione e aver ascoltato varie raccomandazioni tutti noi ragazzi veniamo rimandati in hotel, il primo volo per la Cina sarà per questo weekend, fino ad allora avremo dei giorni liberi per organizzare i bagagli e trascorrere il tempo con le nostre famiglie. Arrivando all’atrio esterno dell’edificio ci salutiamo fra di noi mentre io e Nives prendiamo taxi differenti, voltando il capo noto Kai fissare la forma della ragazza mentre sale nell’auto di servizio. Quei due nascondono sicuramente qualcosa. Ma come ci insegnano da bambini, tempo al tempo, non è così?

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