In ricordo di papà

di Raven85
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La festa del papà ***
Capitolo 2: *** Il ricordo ***



Capitolo 1
*** La festa del papà ***


Era la festa del papà. Il giorno stesso era sabato, e la mattina il gruppo si ritrovò al solito posto. Mancava solo Cody.
"Oggi è la festa del papà" osservò Tai.
"Io gli ho già preso un regalo" disse Kari.
"Io no" sospirò Tk "Non ho la più pallida idea di cosa regalargli"
"A me ha detto che non vuole regali" gli rispose Matt.
Davis si voltò verso Yolei.
"Allora Cody viene?"
"Forse più tardi. Però... è meglio se non gli parliamo di questo"
"Di cosa? Della festa del papà?"
"Sì. Insomma... non è carino"
Tai scosse il capo.
"Non capisco"
"Bè... il fatto è che Cody non ce l'ha più, il papà"
"E' morto, vero?" chiese Joe. Yolei annuì.
"Sì. Sono già un paio d'anni, e... bè, meglio non nominarlo"
Allora annuirono.

Yolei aveva spiegato che il padre di Cody, poliziotto, era morto durante il suo lavoro. Così, quando intorno alle undici il bambino li raggiunse, cercarono tutti di sembrare normali. Sapevano che odiava essere compatito.
"Ciao..."
"Ciao" disse Davis "Sei in ritardo"
"Scusate. Di che parlavate?"
"Ah... di niente di speciale"
Cody li guardò tutti.
"Ragazzi, che c'è?"
"Niente. Perchè?"
"Va bene. Sentite... vado a trovare mio padre al cimitero. Venite?"
Gli altri si guardarono.
"Vuoi andarci adesso?" domandò Yolei.
"Sì. Mi accompagnate?"
Non c'era ombra di supplica nelle sue parole, i suoi occhi erano perfettamente seri e asciutti. Annuirono.
"Volentieri"

Per via comperarono un incenso.
"Forse uno è poco" disse Yolei.
"No. Uno va benissimo. Papà direbbe che è anche troppo"

Arrivarono al cimitero.
"Dov'è? Qui vicino?" domandò Davis. Cody avanzò spedito in una direzione, e gli altri lo seguirono.
Si fermò di fronte a una tomba. Ecco, il signor Hida.
"Ecco. Questo è mio padre"
Gli amici non dissero nulla, osservando la foto. L'uomo ritratto aveva un berretto da poliziotto, e in certi tratti ricordava Cody. Sorrideva.
Cody aveva preso l'incenso, e cercava di accenderlo senza riuscirci. Yolei lo prese gentilmente.
"Lascia fare a me"
Lo accese e lo poggiò sulla tomba. Cody non disse grazie, e Yolei non se lo aspettava. Nessuno chiese nulla.
"Dicono che è un eroe" disse Cody, come parlando da solo "Ogni volta che mi chiedono 'che lavoro fa tuo padre?'. Io dico 'mio padre faceva il poliziotto. E' stato ucciso in servizio'. E allora tutti 'ah, ma allora è un eroe. Devi esserne fiero'. Ma io non volevo che diventasse un eroe. Volevo che restasse con me. Non sarebbe stato un eroe. Ma sarebbe ancora qui. Per tutti è un eroe. Per me era solo il mio papà"
Gli amici non riuscirono a dire nulla, scossi dalle parole di quel bambino di otto anni con la mente di un adulto. Le parole di un bimbo orfano, infantili eppure incredibilmente mature.
Yolei posò la mano sulla sua spalla, e Cody non si mosse.

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Capitolo 2
*** Il ricordo ***


Sollevò il capo sugli altri.
"Andiamo?"
Tai annuì.
"Certo"

Lo riportarono a casa.
"Entrate un attimo con me, vi spiace?"
Lo seguirono all'interno. Sua madre lo accolse.
"Tesoro, sei qui"
"Sì. Ci sono i ragazzi"
La signora annuì.
"Salve a tutti. Cody... c'è una cosa che vorrei farti vedere"
"Che cosa, mamma?"
"Un film. L'ho fatto con la videocamera, quando eri piccolo. Ti va di vederlo?"
Cody esitò, poi guardò gli amici.
"Loro possono restare?"
"Se lo vogliono"

Sedettero tutti di fronte al televisore. La signora inserì il video, e il film iniziò.
Cody aveva un paio d'anni all'epoca e il video lo mostrava nel giardino, intento a giocare col papà. Cody guardò la mamma che aveva le lacrime agli occhi.
"Mamma...?"
"Tuo padre... sapeva di rischiare la vita ogni giorno. La sua unica preoccupazione eravamo tu e io. Non voleva che restassi orfano. E non voleva che tu lo dimenticassi, così all'ospedale..." la voce le tremò "... All'ospedale mi disse di farti vedere questo video, appena fossi stato in grado di capire. Oggi è la festa del papà, per cui io... ho pensato che fosse il momento più adatto"
Cody non sapeva che dire. Restò solo a guardare le immagini scorrere, senza parlare.

Gli amici se ne andarono discretamente. La madre di Cody restò sola con lui e il nonno. Cody non aveva detto più nulla. La guardò.
"Credo che andrò in camera, mamma"
"Va bene Cody"
Si alzò e se ne andò. La mamma lo seguì con gli occhi.

Più tardi cominciò a piovere. La mamma andò a controllare se Cody stesse dormendo, ma nella sua stanza non c'era.

Andò a rispondere Yolei quando suonò il telefono.
"Pronto, casa... come? Non c'è? Sì, arrivo subito"

Si trovarono tutti a casa di Cody. La signora era disperata.
"Ma come è possibile? Non mi sono mossa! Non l'ho visto uscire! E poi sta piovendo, se si ammala..."
"Non può essere andato lontano" disse Tk "Andiamo a cercarlo. Ci divideremo"

Si divisero per tutto il quartiere. Yolei, con Tk ebbe un'illuminazione.
"Forse so dove può essere"
"Dove?"
"Seguimi. Sono sicura di non sbagliarmi"

Arrivarono al cimitero. Si guardarono intorno.
"Non mi ricordo dov'è"
"Io sì, vieni"
Arrivarono nei pressi della tomba, e lì intravidero la figura seduta vicino alla lapide del carabiniere Hida.
"Avevi ragione, è lì!"
Lo raggiunsero di corsa. Il bambino era seduto con gli occhi fissi, non si muoveva, come se fosse in trance. Yolei gli arrivò vicino e cadde in ginocchio.
"Cody!" l'abbracciò "Ci hai fatti preoccupare!"
Lui la guardò come se non la conoscesse.
"Mi dispiace molto" disse con voce inespressiva "Volevo stare col mio papà"
"Andiamo da tua madre. E' in ansia per te"
Cody si lasciò prendere in braccio come un pupazzo. Tk si sporse.
"Non hai bisogno di venire qui per stare con tuo padre. Lui è sempre con te"
E il bambino annuì. Non disse nulla.

Sua madre era ancora in lacrime quando glielo riportarono. Tese le braccia.
"Cody!"
Lui si lasciò passare dalle braccia di Yolei a quelle della mamma. Aveva gli occhi fissi e vacui.
"Dove lo avete trovato?"
"Era al cimitero" rispose Yolei.
"Al cimitero?" guardò suo figlio "Cody...?"
"Volevo stare col mio papà" fu la risposta. Sua madre capì.
Guardò i ragazzi.
"Poverini, siete fradici. Io non so come ringraziarvi"
"Non occorre" disse Yolei.
"Restate qui finchè non smette. Posso farvi un tè"

Mise Cody a letto, lasciò il nonno a vegliarlo e andò a preparare il tè ai ragazzi.
"Grazie. Non so cosa avrei fatto senza di voi"
"Era un nostro dovere"
"Mi chiedo se non avrei dovuto fargli vedere quel video. Forse lo ha traumatizzato. Non era mai scappato prima d'ora"
"Invece secondo me ha fatto bene. Era giusto che sapesse" disse Tk.
"Sì. Forse hai ragione tu"

Più tardi andò a controllare il figlioletto e lo trovò seduto sul letto.
"Tesoro. Pensavo che dormissi"
Lui scosse il capo e le tese le braccia. La mamma gli fu subito vicino, lo prese e lo cullò.
"Mamma?"
"Sì, amore"
"Papà mi voleva bene"
"Certo. Ti amava più di ogni altra cosa"
"Tk ha detto che è sempre con me"
"Sì. Certo" non riusciva più a parlare. Cody si strinse forte tra le sue braccia.
"Noi lo amiamo. E lui ama noi" un attimo "Ti amo anche per lui, mamma"
E la donna annuì, il corpo scosso dai singhiozzi.

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