Niamh O'Neil: invito al villaggio dei Centauri

di GattyP
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a scuola ***
Capitolo 2: *** La prima sera ***
Capitolo 3: *** Invito ad un matrimonio ***
Capitolo 4: *** Blacky ammalato ***
Capitolo 5: *** Colloquio con Harry e Ron ***
Capitolo 6: *** Questioni di cuore ***
Capitolo 7: *** Sorpresa da parte di... Blacky! ***
Capitolo 8: *** In trappola ***
Capitolo 9: *** La falla nel piano ***
Capitolo 10: *** Matrimonio e passaporta ***
Capitolo 11: *** Colloquio con Ginevra ***



Capitolo 1
*** Ritorno a scuola ***


Capitolo 1.

 

Ritorno a scuola

 

 

 

L’estate era passata tranquilla…anche troppo, se non fosse stato per l’andirivieni di gufi che portano corrispondenza a tutto spiano a e da Charles. Io l’avevo vissuta a metà tra vita babbana e vita magica, come da sempre siamo abituati, in Irlanda, e aveva fatto anche, a luglio, la barista al pub di zia Ely… ho così guadagnato qualche soldo che, trasformato in valuta magica, sarebbe stata utile nell’anno successivo, quando sarei andata con Charles ad Hogsmeade! Non potevo mica farmi pagare tutto da lui!

Come dicevo, il mio gufo, Occhialuto, ha dovuto fare, volente o nolente, un superlavoro, trasportando la mia corrispondenza, indirizzata a amiche e amici e, soprattutto, a Charles Montague, il mio ragazzo… Per fortuna c’era anche Blacky, il mio adorato corvus glacialis cornix, che gli ha dato una mano (almeno nel periodo in cui non regredisce allo stadio di uovo e si autoiberna, per poi uscire, come pulcino implume, dove ventun giorni di “incubazione” sotto ghiaccio… il che è avvenuto proprio ad agosto, quando il suo apporto sarebbe stato più importante). Abbiamo invece  messo una pietra sopra a Gedeon, il simpatico (e furbastro) gufetto, ultimo arrivato, che  non ha intenzione  di portare neanche un fogliettino a casa di zia Ely… che è attaccata alla nostra! Non ho mai conosciuto un gufo così pigro!

Ma Occhialuto e Blacky, per quanto volenterosi, sono relativamente lenti… se riescono ad utilizzare un “corridoio magico gufale” (e non sempre ci riescono) impiegano almeno alcuni minuti, o anche qualcosa di più (a seconda della distanza). Ma, per fortuna,  avevamo altri mezzi di comunicazione, sia magici sia babbani. Infatti  ci siamo mandati a tutto spiano anche messaggi via Patronus… Sono velocissimi, quasi istantanei e molto comodi. Sono diventata una strega  veramente in gamba! Purtroppo con i patronus si possono dire solo poche parole… dato che hanno una “carica limitata”… giusto un “ti sto pensando”, “ti voglio bene”, “cosa stai facendo?” e frasette del  genere…

Ma in compenso ho anche imparato ad usare… il telefono (!!!). Mio padre, anni fa, ne ha fatto istallare uno, che utilizza per motivi di lavoro (tiene i contatti anche con il mondo babbano per conto del Ministero Magico Irlandese) e mi ha autorizzata ad utilizzarlo “in circostanze eccezionali” (cioè, secondo la mia interpretazione, sempre, naturalmente quando i miei non sono a casa!). Non è stato però facile all’inizio capire come funziona quell’aggeggio “babbano”… ma, per fortuna, siamo in Irlanda, dove il mondo magico è perfettamente integrato con quello non magico! In Inghilterra è anche peggio e conosco fior di maghi che non hanno idea su come effettuare una telefonata (qualcuno non riesce nemmeno a pronunciare la parola “telefono”!)… Invece io e Charles siamo stati capaci di comporre i rispettivi numeri… con le dita! E di non urlare come matti quando sentiamo la voce dell’altro dall’altra parte della cornetta! Siamo stati proprio bravi!

Altro modo per stare vicino a lui… in questo caso un mezzo di comunicazione magico… è il mio specchietto!!! Infatti ho uno specchietto magico, dono di mio nonno, che mi permette di vedere cosa fa la persona nominata… Inutile dire chi ho sempre nominato, durante l’estate! Purtroppo ha diversi limiti: io posso vedere Charles, ma lui non può vedere me, né sapere che lo  sto osservando; inoltre la persona che voglio vedere deve stare all’aria aperta, con i piedi sul terreno… appena si trova dentro una stanza, o in una posizione sopraelevata rispetto al terreno, il mio magico specchietto non funziona… il che ha non sempre facile vederlo… per esempio avrei voluto vedere Charles prima di andare a dormire… ma non potevo mica chiedergli di dormire la notte all’aria aperta, magari in mezzo ad un bosco!

Ultimo modo per comunicare… e questa è stata un’idea geniale mia (sto cominciando a diventare una strega particolarmente brillante): con dei braccialetti magici opportunamente trattati! Mi ha dato l’idea Hermione Granger l’anno scorso, a Natale,  è venuta a trovarci con sua marito ed i figli a casa nostra e si è messa a raccontare le storie della sua giovinezza (che ho sempre sentito, da quando ero piccola, ma che è sempre piacevole riascoltare). In particolare si è messa a parlare dell’Esercito di Silente (che Harry Potter aveva fondato ad Hogwarts durante l’anno in cui c’era una preside pazza che tormentava tutti gli  alunni… mi sfugge però il nome), della Stanza delle Necessità (di cui poi parlerò…)  e dei galeoni incantati che trasmettevano messaggi in codice…

- Scusami, Hermione… - le ho chiesto poi, un momento che  eravamo da sole. Ron e i bambini erano  rimasti in cucina e  divoravano  la crostata fatta da zia Ely, mentre Hermione si era un attimo  allontanata per inviare un patronus al Ministero… Pensava sempre al  lavoro!

- Dimmi, Niamh… Posso fare qualcosa per te?

- Quella faccenda dei galeoni… Come  hai fatto a crearli? Sai, c’è una  persona a  cui voglio  bene… e mi piacerebbe poter comunicare con lui senza che nessuno lo sappia…

- Chi è?... Il tuo ragazzo? - mi ha domandato sorridendo.

- Beh… sì! - le ho detto con un sorriso gigantesco.

E così mi ha svelato come inviare brevi messaggi utilizzando due braccialetti che sia io sia Charles portiamo… Sono messaggi limitati (non si può scrivere più di tanto su un braccialetto di metallo!), ma almeno è possibile ottenere una risposta… (Es. “Mi manchi tanto!” à “Anche tu! Cosa stai facendo?” à ecc). Inutile dire poi che, quando nel mio braccialetto, comparivano frasette simili, io mi disconnettevo dal mondo e pensavo a Charles…

L’ultimo messaggio che ho ricevuto, il giorno prima di partire per Hogsmeade, è stato però il più bello: “Ci vediamo domani ad Hogsmeade: non vedo l’ora”. Evviva! Finalmente l’avrei riabbracciato. Mi mancava tanto!

____________________________

 

E, finalmente, ero di nuovo ad Hogsmeade! Come sempre, io e i miei fratelli gemelli Seanna e Ryann (rispettivamente grifondoro e serpeverde, di due anni più piccoli di me) con una passaporta siamo arrivati ad Hogsmeade con largo anticipo… mio padre ha la fobia di arrivare in ritardo e ci ha spediti mezza giornata prima… no, solo un’ora prima, ma io fremevo aspettando Charles, che sarebbe arrivato con l’espresso da Londra. Per fortuna  abbiamo confermato la tradizione dell’anno scorso: siamo subito filati in gelateria e abbiamo ordinato tre coni giganteschi, per festeggiare l’inizio dell’anno scolastico. Ci voleva proprio. E, in  gelateria, mentre chiacchieravamo del più e del meno, abbiamo  avuto le prime sorprese.

- Ehi, O’Neil - sento dire da una vocina femminile dietro le mie spalle.

Quale  O’Neil voleva? Poteva  anche dire il nome! Mi girai e vidi una ragazzetta biondissima… una serpentella che avrebbe dovuto fare la seconda, quell’anno… l’avevo intravvista al Castello diverse volte l’anno prima, e naturalmente non mi diceva niente. Infatti non voleva me, ma mio fratello.

 - Ciao, Lorna - disse mio fratello - Vieni a sederti con noi? Ti va un gelato?

- Ehm… grazie… mi fermo un attimo con voi - disse la biondina - anche se non prendo niente.

Parlammo un po’ del più e del meno (anche lei abitava in Scozia e, logicamente, non prendeva l’Espresso da Londra, come la maggior parte dei nostri compagni), poi Seanna cominciò a tempestarmi di domande (come faceva di solito) sui professori… Mentre rispondevo, più o meno, alle sue richieste, mi accorsi che Lorna  e mio fratello Ryann si scambiavano inquietanti occhiate di complicità… Cosa stavano architettando?

In effetti, un paio di volte, durante l’estate, aveva utilizzato Occhialuto  per inviare messaggi a qualcuno… che stesse crescendo e gli  piacesse la biondina? No… era difficile… i due stavano ognuno sulle sue… ma continuavano a scambiarsi strane occhiate e a sussurrare qualcosa…. Dovevo indagare!

Poi, ad un certo punto, ci siamo alzati e siamo andati verso la stazione. Ho cercato di captare qualcosa della loro conversazione (parlavano con un filo di voce) e ho solo afferrato un “Dobbiamo stare attenti” (detto da quella  Lorna) e un “Fidati di me” (affermato da mio fratello). Quei due mi nascondevano  qualcosa…

Poi, arrivati in  stazione, ci accorgemmo che stava arrivando il treno da Londra! E, a quel punto, non pensavo che a Charles!!! Ma ancora non si vedeva: uscivano tutti e mi salutavano e/o mi abbracciavano, da Victoire Weasley, che mi abbracciò felice subito si accodò a mia sorella andando verso i carri, a Ted Lupin, sempre elegante e gentile, che mi salutò con estrema naturalezza (eravamo rimasti in buoni rapporti, per fortuna, anche se io l’avevo rifiutato, l’anno prima), dalle mie amiche tassorosso, Gilly Phrix (“devo farti vedere quello che abbiamo fatto durante l’estate io e Albert!”) e Evelyne Effervy, più spenta del solito (ancora doveva riprendersi dalla batosta dell’anno prima?), a Ruperta Gandals e Kyle Nott, gli amici del cuore serpeverde di Charles (e ora miei buoni amici), che camminavano mano nella mano…

- Ehi, Kyle… Dov’è Charles? - gli chiesi - Ancora non l’ho visto…

- E’ dietro, sta ora scendendo… Sta con sua sorella e la aiuta con i bagagli, principessa - mi disse.

E’ vero, mi ero scordata: quell’anno ci sarebbe stata  ad Hogwarts anche Annah, la sorella più piccola  di Charles. Io l’avevo vista diverse volte e mi sembrava una ragazzina tranquilla e molto timida. Magari sarebbe capitata a Tassorosso e avrei potuto darle una mano!

E finalmente, lo vidi scendere, al fianco di sua sorella, che teneva nelle mani un grosso gufo grigiastro. Poco dietro a loro scendeva anche una donna sui trent’anni, a quel che sembrava, non brutta, con i lunghi capelli neri e lo sguardo  severo, addirittura glaciale.

- Ciao, Annah - le dissi subito, dopo aver inviato (e ricevuto) un cenno da Charles (tutto indaffarato a far scendere i bagagli della sorella. Quanta roba aveva portato?) - Hai un bellissimo gufo! Come si chiama?

- Cervix, Niamh - mi disse, facendo un piccolo sorriso (era molto timida, come ho detto). E poi: - Mi fa piacere incontrarti di nuovo. Charles ha parlato molto di te…

- Spero bene - dissi scherzosamente

Nel frattempo la tipa dall’aspetto severissimo si era avvicinata e mi squadrava…

- Ma tu sei Niamh… Niamh O’Neil, per caso? - disse, interrompendo il discorso (Ma chi era? Chi la conosceva?) -  Quella ragazza irlandese di cui parlava Rita Skeeter l’anno scorso…

Proprio l’argomento giusto per iniziare un discorso! Odiavo la Skeeter! E chi era la tipa?

- Sì, sono Niamh O’Niel, sono irlandese, sono quella di cui parlava quella giornalista in quegli articoli idioti, l’anno scorso… - dissi acida.

Stavo per  aggiungere altri aggettivi non proprio eleganti sugli articoli e sull’autrice degli stessi (ma cosa c’entrava questo intervento? chi le aveva detto di intervenire? Non la conoscevo!), quando  Charles, che aveva sistemato tutti i bagagli di Annah, si avvicinò e mi abbracciò! E così interruppe la mia conversazione con la tipa…

- Mi sei mancata tanto, Niamh! - mi ha detto. Poi: - Hai già visto mia sorella… Ti presento anche la professoressa Rosier, che ha fatto il viaggio con Annah nello scompartimento, in treno. Insegnerà Pozioni.

- Piacere di conoscerla - dissi, cercando di essere gentile. Proprio “il nemico” (un’insegnante!) dovevo incontrare. Che rompiscatole… io volevo stare con il mio ragazzo, che non vedevo da giugno!

- Beh, hai una ragazza molto carina, Charles! - disse la Rosier - Spero tanto che sia brava in Pozioni… Il mio amico Whyte mi ha detto che mi presenterà i ragazzi e mi parlerà un po’ di voi…

Perfetto, era anche amica di quello stronzo del professo Whyte! E, per fortuna me l’aveva detto,  altrimenti, se mi avesse chiesto un giudizio su quella carogna,  avrei detto qualcosa di offensivo su quel tipo… Io odio quell’insegnante!

Poi per fortuna, quella tipa, la Rosier, ci salutò e ci lasciò, dicendoci che ci saremmo visti presto ad Hogwarts. Poco lontano il prof. Hagrid chiamava i ragazzini di prima.

- Annah, quello è il professor Hagrid: va da lui, che ti condurrà in barca al Castello!

Annah si girò subito e andò verso Hagrid dopo avermi fatto un sorriso gentile e un piccolo segno con la mano.

Potevo ora finalmente dedicarmi a Charles e, in una pausa: - Ma quanto mi è simpatica quella nuova insegnante - dissi ironicamente - Come l’hai conosciuta?

- Era nello scompartimento di Annah - mi ha detto -  Io ero andato a trovarla, per vedere se andava tutto bene, sperando che avesse fatto amicizia con qualcuno… Sai, Annah è molto timida… e purtroppo ha fatto il viaggio solo con la professoressa, che tra l’altro ha cominciato a tempestarmi di domande sui programmi dell’anno scorso e su Hogwarts…

-  A me ha fatto solo una smorfia… a  te ha fatto un bel saluto… per me gli piaci… - dissi. Sì, va bene, esageravo, ma la tipa mi aveva innervosito.

E lui, scherzando - Non è colpa mia se tu hai un moroso così affascinante, che fa colpo su tutte le donne…

- Tutti uguali, i ragazzi - gli  ho detto, fingendomi arrabbiata - Li lasci per qualche settimana e pensano già ad un’altra…

- Sciocca  - e mi ha dato un bel bacio - Mi sei mancata tantissimo, te l’ho già detto! Perché vuoi perdere tutto questo tempo dicendo un sacco di sciocchezze?

Beh, in effetti aveva ragione…E così, mentre tutti andavano verso i carri, noi ci siamo appartati in un angolino non troppo illuminato…. Ci voleva proprio!!! Quanto mi era mancato!

Poi, per fortuna, un quarto d’ora dopo, abbiamo rincorso l’ultimo carro che si dirigeva lentamente verso il castello di Hogwarts. Stava iniziando un nuovo anno scolastico! Me lo sentivo: sarebbe stato bellissimo e avrei passato quei mesi felice e serena insieme a Charles!

 

 

Blacky, già presente nella precedente fanfic (Niamh O’Neil e la Conferenza Magica di Hogwarts) è un corvus glacialis cornix, volatile creato dalla fervida fantasia di AdhoMu (ne  L’Assistente di Pozioni): è un animaletto probabilmente legato alla Magia Oscura, opposto teorico di una Fenice. Blacky non ha però niente di inquietante, è stato adottato dagli O’Neil e, per lui la nostra Niamh prova un grande affetto (per altro ricambiato).

Occhialuto invece è un vecchio gufo con un occhio solo, da sempre presente nella famiglia O’Neil.

Prossimo capitolo mercoledì prossimo! Buona lettura e grazie di essere passati! Gatty


 

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Capitolo 2
*** La prima sera ***


Capitolo 2

 

La prima sera

 

 

Finalmente eravamo in Sala Grande, aspettando il discorso della McGranitt, arrivata bella bella dai Mari del Sud particolarmente abbronzata. L’anno sabbatico le aveva fatto particolarmente bene: sembrava ringiovanita di dieci anni (quanti anni aveva?) e sprizzava energia da tutti i pori. Io però, più che guardare i prof (sempre i soliti, compreso il noioso professor Ruf, che era ritornato anche lui, con l’aggiunta però di quella tipa, la Rosier, che avrebbe insegnato Pozioni e che avevo conosciuto alla stazione), finalmente potevo stare appiccicata a  Charles: ero “emigrata” al tavolo delle Serpi dove, in attesa dell’abituale discorso di inizio anno, chiacchieravo anche con Kyle e Ruperta, che mi raccontavano di come avevano passato le vacanze. Ruperta era stata  in Irlanda (peccato non averla vista!) e mi stava spiegando che i suoi avrebbero voluto comprare una casa rurale dalle mie parti e si informava dell’ambiente magico della zona: io le parlavo del pub che aveva aperto zia Ely, in cui si incontravano, senza particolare problemi, popolazione magica e non magica (quella che in Inghilterra è chiamata “babbana”… ma da noi le possibilità di contatto sono notevolmente superiori). Nel frattempo Charles e Kyle facevano ipotesi sulla Casa in cui sarebbe stata smistata Annah, la sorella.

- Per me è una Corvonero. E’ studiosa -. diceva Charles

- No… - sosteneva Kyle - Direi Tassorosso… è buona come un pezzo di pane… Non la vedo tra quei perfezionisti dei Corvi, né tanto meno tra noi Serpi… non è abbastanza smaliziata… e non mi sembra una Grifondoro… non è sicuramente una spaccona…   E’ vero che nella casa di Tosca abbiamo qualche elemento eccentrico e bizzarro… - e qui mi fece l’occhiolino (che spiritoso!)

- Se venisse a Tassorosso, sarei proprio contenta! - intervenni - E’ una Casa molto simpatica, e organizziamo un sacco di feste… e poi il nostro Fantasma è molto gentile… è letteralmente adorabile, cerca sempre di metterci a nostro agio e ci dà dei saggi consigli… Non come quel pazzo del vostro, che mi spaventa ogni volta che lo vedo, con tutto il sangue  e le   catene… Sicuramente Annah si troverebbe a suo agio… E poi potrei darle qualche informazioni su come gestire certe attività ludico-ricreative…

- Ok, allora speriamo Grifondoro  - disse (scherzando?) Kyle. E poi, rivolto a Charles: - Pensa, avere in casa una ragazzina che assomiglia in tutto e per tutto a Niamh…. una piccola Niamh… Cosa puoi aver fatto di male?

Quant’era spiritoso! Gli feci la boccaccia, tra le risate di Ruperta, che gli diede un affettuoso scappellotto…

- Ora mi dai un  strizzatina… finalmente? Devo tornare al mio tavolo - chiesi al mo ragazzo. Mi era mancato!!!! Se non potevo baciarlo (non era consentito lasciarsi andare ad effusioni in Sala Grande… uffa! Che bigotti gli inglesi), un abbraccio era il minimo che potessi chiedere!

Ma, in quel momento, i miei occhi si posarono su mio fratello e quella biondina, Lorna, che stavano confabulando tra loro come due cospiratori. Ryann era piuttosto euforico, mentre Lei, più tranquilla, cercava di calmarlo sussurrandogli qualcosa nell’orecchio…

- Quei due stanno combinando qualcosa… - dissi sottovoce.

- Chi, tuo fratello e la Campbell? - chiese Charles.

- E’ tutto il pomeriggio che confabulano tra loro…

- Magari a tuo fratello piace la Campbell… E’ una tipetta simpatica - mi  disse.

- Ah, trovi simpatiche le altre ragazze? - lo rimproverai, fingendomi offesa -. Quest’anno sei ingestibile, Montague… Tutti uguali, i ragazzi…

- Beh, alcune sono simpatiche… ma una sola è adorabile… e ha il nome di un’orribile gatta che gira nella mia Casa… - mi disse accarezzandomi i capelli.

Io ero tutta sciolta. Gli sarei saltata addosso (sì, lo so, non si poteva!), quando abbiamo visto entrare il prof. Paciock che, passando di fianco al nostro tavolo, si è fermato a parlare con noi.

- Ehi, ragazzi, che piacere vedervi! Tutto bene?  - e dopo i soliti convenevoli - Mi raccomando, Niamh, manda i miei saluti ai tuoi genitori, nella prima lettera che invii. E di’ loro che li aspetto ad Hogsmeade per un drink… e anche Annah non vede l’ora di rivederli…

Annah è la moglie del prof. Paciock. Lui era sempre gentilissimo. E, anche se non ero bravissima in erbologia (un paio di volte avevo anche “eliminato” involontariamente qualche pianta rara…), mi metteva sempre a mio agio.

- Certo, professore. E ci vediamo presto! - dissi tutta allegra - Le volevo parlare di alcune piante magiche che ho trovato in un boschetto in Irlanda…

Ma in quel momento la McGranitt si spostò verso il leggio: stava iniziando il discorso. Dietro erano ormai seduti tutti gli insegnanti: il geniale Paciock (erbologia) si affrettò verso il tavolo dei docenti, sedendosi accanto al simpaticissimo Hagrid (cura delle creature magiche, la mia materia preferita! L’avevo potuto scegliere l’anno precedente e la seguivo con passione). Poco più lontano gli  scorbutici Whyte (Difesa, dove andavo da  sempre male… ma il prof. mi odiava!) e la nuova prof.ssa Rosier (Pozioni), che parlottavano tra di loro. C’erano naturalmente Vitious (Incantesimi) e il prof. Ruf (il solito fantasma che insegnava Storia della Magia… immaginavo la noia delle sue lezioni), la prof.ssa Sinistra (Astronomia), la Vector (Aritmanzia, ma non la frequentavo) e la Bobbage (babbanologia). Insomma, tutto il vecchio corpo docente, a parte quella Rosier che stava impettita a scrutarci dall’alto in basso.

Era ora di separarmi da Charles. Gli strinsi forte la mano e tornai al tavolo dei Tassi, dove  Gilly mi aveva tenuto il posto.

- Buonasera, ragazzi - disse la McGranitt, un secondo dopo. E tutti gli occhi si puntarono su di lei.

- Sono contenta di avervi ritrovato tutti, dopo l’anno passato in Nuova Caledonia - continuò la McGranitt - Un anno molto bello, al sole dei Tropici… Tuttavia con tanta nostalgia per questa meravigliosa scuola e per voi tutti… E vi avviso che, quest’anno non ci saranno conferenze magiche né altre novità che sconvolgeranno la vita di Hogwarts…

Sospiro di sollievo da parte di tutti. Qualcuno ridacchiò

- tranne una…

Silenzio assoluto. Cosa altro sarebbe successo quell’anno? Volevo un anno tranquillo per stare con Charles!

- Stavo scherzando!!! - si sentivano risate in sottofondo - … e ora presentiamo la nuova insegnante di Pozioni, la prof.ssa Rosier…

Contenuti applausi per educazione (la tipa aveva qualcosa di strano…), poi, dopo qualche altra battuta, iniziò la cerimonia  di Smistamento; solita canzoncina, soliti bimbetti emozionati. Tra questi c’era anche Annah Montague, e i piccoletti, come al solito, cominciarono ad essere smistati nelle varie case (tra i soliti applausi).

E Annah Montague, dopo qualche secondo, venne smistata dal Cappello a… Tassorosso! Vedevo Kyle che faceva un gesto a Charles, come a dire che se lo era immaginato! Io cominciai a fare grandi saluti con le braccia e ad applaudire, mentre Annah si dirigeva verso di noi, con passo spigliato,  mi  faceva un gran sorriso e andò a sedersi, nell’altro capo della tavolata insieme a  tutti i piccoletti che erano stati finora scelti.

Poi, finalmente (avevo una fame!) comparvero le varie pietanze e cominciò il banchetto di inizio anno.

 

- Ero convinta di essere incinta! - mi diceva Gilly. Stavano chiacchierando sul mio letto, in camerata (eravamo in camera con Caroline Jenning e Evelyne Effervy, ma queste due erano appena andata in bagno… e non sarebbero tornate, se mantenevano i ritmi dell’anno prima, per almeno un’ora… sì, va bene, anch’io  tendo a starci un po’…)

- Albert era insaziabile e, come sai, non so se usare i mezzi contraccettivi babbani o quelli magici… così li uso entrambi, ma mia sorella mi ha spaventato dicendo che si elidono a vicenda… era scritto nell’ultimo articolo di quella pazza, la tua “amica”, la Skeeter, che dalla Patagonia invia ogni tanto un articoletto al Settimanale delle Streghe… Insomma, quando ho avuto un ritardo del ciclo, ho pensato che la mia  vita fosse finita… Ma, per fortuna, non sono incinta! Però Albert si è spaventato moltissimo e per due settimane…

Sentivo l’abituale borbottio della mia migliore amica che, non so perché, mi parlava quasi sempre di sesso e di Albert (il suo moroso babbano). Come da norma…

- E tu? L’avete fatto tu e Charles? - mi chiese poi, a bruciapelo.

Arrossii. - No… pensiamo sia opportuno aspettare un po’ di tempo… E’ bello anche se non arriviamo…. alla conclusione…

In realtà l’intenzione c’era stata, ma tutto era finito in un simpatico abbraccio e tante risate, dato che, mentre eravamo saliti per andare nel solito posto (la Camera dei Segreti, che avevamo scoperto da poco… leggendo il diario di mia madre, come poi racconterò), avevamo sentito i passi di Argus Gazza e ci eravamo chiusi dentro uno stanzino delle scope lì vicino… Lì però ero tutta spaventata e, effettivamente, ho perso un po’ la  testa: senza pensarci, ho sigillato con un incantesimo la porta… mi sembrava di aver fatto il solito colloportus, ma evidentemente ho pronunciato qualcosa male o ho fatto qualche movimento sbagliato, perché, una volta  passato Gazza, non siamo più riusciti ad uscire utilizzando i controincantesimi!

Eravamo rimasti bloccati dentro uno stanzino, appiccicati l’uno all’altro, al buio… in compagnia di secchi, scope e spazzoloni… proprio il massimo del Romanticismo! Insomma, dopo un po’ di  tentativi, abbiamo dovuto chiamare Kyle e Ruperta perché ci salvassero. Per fortuna Charles è bravo con i patronus! E, dopo una buona ora (provata da una parte e dall’altra di quella maledetta porta a  provare decine di formule diverse, mentre quel disgraziato di Kyle non faceva altro che prenderci in giro), siamo riusciti ad uscire… ma ormai l’atmosfera iniziale era cambiata (per fortuna l’avevamo presa a ridere…) e, anche per la presenza di Kyle e Ruperta non era più possibile imboscarsi nella Stanza delle Necessità a fare quello che avevamo  progettato… Avevamo quindi rimandato tutto ad un’occasione migliore… che  ci sarebbe stata sicuramente in questo nuovo anno scolastico (almeno speravo!)

- Dai, raccontami quello che fate! - mi disse, incoraggiandomi - Lo hai mai…

- Magari un’altra volta…  - tagliai corto io, che, anche se non sono una puritana, non ho la sua disinvoltura e la sua assoluta mancanza di pudore

- Ehi, Niamh - mi disse Orion De Sally, affacciandosi alla nostra camerata - C’è tua sorella che ti aspetta fuori con la sua amica. Carina la tua sorellina…e anche la sua amica… Dici una parolina per me, uno di questi giorni? A me va bene qualsiasi delle due…

- Va a quel paese, cretino - gli dissi “affettuosamente”. Ci mancava solo che facessi ora la ruffiana per Seanna o per Vic… Ma cosa volevano? Uscii subito.

C’erano infatti lei e Victoire Weasley (immaginavo che ci fosse anche lei, dato che facevano quasi sempre coppia fissa).

- Seanna, Vic! Tutto bene? Vi siete sistemati nella Casa? - chiesi subito.

- Sì, Niamh! Tutto a posto. Volevo parlarti di un’altra cosa - disse mia sorella.

L’anno prima avevo fatto la figura della sorella saggia, e avevo tolto le due da una situazione “particolare”… anche se tanto saggia e matura non mi sentivo!

- Ho sentito confabulare Ryann con la sua amica Serpeverde, quella Lorna… Parlavano di “Stanza delle Necessità”, dove nascondere qualcosa…  Lorna diceva che i professori non devono assolutamente saperlo… tu sai dove si trova quella stanza?

- Non preoccuparti! Prendo in mano io la situazione - dissi risoluta. Certo che lo sapevo. Sesto piano, dietro l’arazzo di Barnaba il  Babbeo! Faceva parte della mia avventura di fine anno, quella in cui io e Charles…

Era possibile che, il primo giorno in cui ero arrivata ad Hogwarts, non potevo stare in pace?

Erano le nove… Avevo ancora un paio di ore prima del “coprifuoco” e avevo già programmato di passarle con Charles nella sua Casa. Ora dovevo chiamarlo e  avvisarlo del cambio di programma. Anzi, forse poteva anche darmi una mano…

Digitai velocemente sul braccialetto il messaggio per Charles:  “Mi raggiungi subito alla Stanza delle Necessità? Ho un problema”.

- Veniamo con te - disse Vic.

- Neanche ci penso a portarvi! - dissi loro - Ora filate a letto!

E, con passo risoluto, mi avviai… Fino al sesto piano! Non potevano metterla più in basso, quella stanza?

 

Ero riuscita a raggiungere il sesto piano evitando Gazza (ultimamente stava invecchiando e si aggirava poco per i corridoi), malgrado le occhiate polemiche e i brontolii dei quadri, che, al posto di essere contenti  di vedere qualche studente, brontolavano dicendo che, ai loro tempi, le ragazze non si aggiravano di notte per Hogwarts… Ma erano le nove! A che ora andavano a dormire ai loro tempi? Comunque trovai Charles già davanti all’arazzo.

- Mio fratello si sta mettendo nei guai, insieme a quella gattamorta di Lorna… Hanno portato qualcosa di illegale nel castello e l’hanno nascosto qua dentro. Me l’ha detto Seanna. Le ho mandate a dormire nella loro casa e ho pensato di venire a dare un’occhiata insieme a  te. Non ti ho disturbato?

- Assolutamente no, anche se, quando ho ricevuto il messaggio, ho pensato che volessi riprendere il discorso che abbiamo interrotto… alla fine del passato anno scolastico… - disse con un sorriso malefico (quanto mi piaceva!).

- Maniaco! - esclamai io, fingendomi scandalizzata - Tutti uguali i ragazzi, pensano solo ad una cosa!

Oddio, ad essere sincera, ci pensavo anch’io… ma era meglio non confessarlo!

- Ma poi quando vi ho visto, ho capito che il motivo doveva essere un altro…

- Come “vi ho visto”… - E subito ho capito e mi sono girata.

- E voi cosa ci fate qui? - ho detto a Seanna e Victoire.

- Eravamo curiose… - ha detto candidamente Victoire - Possiamo unirci a voi? Non abbiamo mai visto quella stanza, ma ne abbiamo sentito parlare…

Perché non riuscivo a dire loro di no?

- Ok, ma siete ai nostri ordini, chiaro? - intimai loro.

Cominciai a passeggiare avanti e indietro davanti a quel buffo arazzo, pensando a ciò che volevo (scoprire cosa nascondeva mio fratello), quando apparve la porta. Subito entrammo e… ci trovammo all’interno della Stanza delle Cose perdute..

Davanti a noi, accatastati alla rinfusa, c’erano centinaia, forse migliaia, di oggetti, disposti alla rinfusa o collocati su enormi scaffalature lungo le pareti e in mezzo alla stanza, da migliaia di ampolline di pozioni a decine di scope più o meno rotte, da mucchi di galeoni a decine di libri…

- Benvenute nella Stanza delle Cose perdute, ragazze - disse Charles - La stanza delle necessità è stata danneggiata durante l’ultima guerra magica da un incendio di Ardemonio, ma aveva gli antigeni per poter risorgere e ricostituirsi, quando il fuoco maledetto è stato spento… Chi l’ha creata sapeva il fatto suo, evidentemente. E così è ancora attiva… Certo, tutto quello che era presente un tempo è andato perduto…  quello è andato perso per sempre… ed è meglio così, dato che conteneva un horcrux di Voldemort… ma si è subito riempita di nuovo con tutto ciò che viene perso ad Hogwarts…

Quante cose sapeva Charles! Però dove si trovasse la stanza l’avevo scoperto io… leggendo il diario di mia madre! Sì, lo so, non è corretto leggere il diario di qualcuno, senza il suo permesso (io mi incavolerei da bestia se qualcuno leggesse il mio!), ma l’ha depositato a McDonald Castle, in mezzo ai diari di famiglia… Quando l’ho visto, il Natale passato (eravamo nel Castello ed Aileen mi spiegava come è fatta la biblioteca… veramente bella… anche se io non sono il tipo da rinchiudermi dentro, come farebbe mia madre), quel librettino, mezzo nascosto in mezzo agli altri,  sembrava dirmi “leggimi, leggimi” e non ho resistito. Sono tornata da sola e l’ho divorato. Così, oltre a particolari “piccanti” (meglio che i miei non sappiano che l’ho letto! Per fortuna per il suo rispetto della privacy dei figli, mia madre non prova a sondare la mia mente! Lei è bravissima come legilimens e l’ha fatto solo una volta, in una situazione di emergenza…), ho capito cosa hanno fatto da quando sono entrati ad Hogwarts (di  tutto, veramente, e non solo sesso… e in una di quelle nottate sono stata concepita anch’io!) e come entrare nella Stanza delle Necessità.

Vic e Sea stavano con la bocca spalancata guardando tutto quello che era ammassato là dentro.

- Quindi, tutto quello che si perde ad Hogwarts finisce qui dentro? - ha chiesto Vic.

- Sì, oppure quello che gli studenti portano volontariamente - risposi io - Come hanno fatto Ryann e Lorna.

- Posso prendere qualche galeone? - chiese Seanna, avvicinandosi ad un mucchio di denaro posto in un mucchio, sul pavimento.

- Puoi anche, ma tanto non riuscirai a portarli via… Il denaro perso finisce qui, ma solo chi li ha perso può prelevarlo. Te lo dico per esperienza - disse Charles - Appena superata la porta, ti scompare dalle tasche, o dalle mani, e torna qui… Invece gli oggetti volontariamente portati possono essere prelevati da chiunque…

- Cosa avranno portato Ryann e Lorna? - chiesi, ma era una domanda retorica.

Poteva essere qualunque cosa. Comunque cominciammo a cercare, muovendoci a caso in mezzo a quel ciarpame… Verso le 11.00, poi, ci arrendemmo (gli oggetti erano migliaia, e logicamente i due delinquenti  non avevano scritto sopra cosa fosse di loro proprietà) e decidemmo di tornare nelle nostre Case. Era quasi ora del “coprifuoco” ed era meglio non farsi trovare in giro, il primo giorno di lezione.

Eravamo usciti e stavamo scendendo le scale, quando ci accorgemmo che qualcuno stava arrivando: era il  professor Wythe (la mia bestia nera, il malvagio professore di Difesa) che parlava con qualcuno. Ci nascondemmo dietro ad una tenda e sentimmo la conversazione dei due che  passavano davanti a noi.

- Hai fatto bene a dirmelo, Adrian - diceva una voce femminile… che avevo già sentito: era la Rosier! Che ci faceva a spasso con il professore la sera del primo giorno, alle 11.00? E la chiamava per nome! Certo, era un amico, aveva detto…

- … Penso anch’io che la sua frequentazione sia negativa per Montague… che, detto tra noi, avrebbe bisogno di qualcuna molto più seria, non di quella monella vagabonda…

Ma… parlava di me!

- … qualcuna con più stile… e sicuramente più studiosa….

-  Mi sembra una ragazza simpatica, però… E tu dici che è negata in Difesa? Magari in Pozioni sarà meglio…

Oh, mio Dio! Wythe stava spudoratamente sparlando di me… stava mettendomi in cattiva luce con quella tipa, la nuova insegnante di Pozioni! Che carogna! Ma cosa avevo combinato di male per trovarmi addosso quello sfigato? Mi fremevano le mani e avevo impugnato nervosamente la bacchetta. Una bella fattura? Per fortuna Charles mi abbracciò e mi tappò delicatamente la bocca. Mi misi a mordicchiare le sue labbra (che bel giochino avevo trovato!), il che mi allentò la tensione.

- Ora però torniamo nei nostri appartamenti. Ti accompagno io, siamo quasi all’ora del coprifuoco e non vorrei ti perdessi qui dentro… Le prime volte si fa un po’ di confusione, con tutte le scale che cambiano posizione… Che impressione ti ha fatto il castello?...

Le voci si allontanarono. Io continuai ad ascoltarle, fin quando possibile, e baciavo contemporaneamente Charles, che a sua volta aveva inserito una mano nella mia schiena, massaggiandola delicatamente, per poi passare alla zona anteriore, sotto il... Sentimmo tossire.

- Ma vi sembra il momento di limonare - diceva Seanna, scandalizzata, con due occhi sbarrati, mentre Vic ci guardava tutta sorridente.

- Beh, non vorrai che mi rovini la serata per quello stronzo?… - dissi.

Gliela avrei fatta pagare, prima o poi. Fosse stata l’ultima cosa che avrei fatto ad Hogwarts (prima dell’espulsione?)

- Calma, Niamh. - disse Charles, lasciando (peccato) l’attività a cui si stava dedicando tanto bene (aveva un tocco molto delicato… meraviglioso…) - Mantieni il sangue freddo… Whyte non è cattivo quanto sembra

- Certo, dopo che l’avrò cruciato e trasfigurato in un grosso topo, che darò da mangiare ad Occhialuto, sarà sicuramente buonissimo… almeno per il mio gufo! - aggiunsi io con un sorriso malefico…

Che io abbia  sangue serpeverde?

 

 

 

Ok, dovevo riempire di cianfrusaglie la Stanza delle Necessità che era andata distrutta durante la battaglia di Hogwarts e ho preso ispirazione dall’Orlando Furioso, dalla Valle delle Cose Perdute nella Luna. Ipotizzo che, chi l’ha creata, abbia quindi messo nel conto la possibilità che prima o poi potesse essere danneggiata e abbia preparato le contromisure per permetterle di autoricostituirsi e di riempirsi di nuovo… Del resto la vera Stanza delle Necessità è troppo piena di cianfrusaglie... è improbabile che abbiano portato tutto gli studenti  (quanti dovevano essere?) volontariamente...

Un ringraziamento a tutti per aver letto il capitolo! Alla prossima (mercoledì 12 dicembre)! Gatty

 

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Capitolo 3
*** Invito ad un matrimonio ***


Capitolo 3

 

Invito ad un matrimonio

 

 

In realtà le idee di Charles erano diverse dalle mie: io  avrei cruciato quella carogna di Whyte, il mio perfido insegnante di Difesa, naturalmente dopo avergli mandato una serie di fatture assortite. Lui invece era per un approccio “un po’” più soft: esercitarsi in Difesa e migliorare la mia media, mostrandogli quello che potevo fare: anche se non eccellevo in Difesa, ero per Charles sicuramente passabile (sì, va bene, lui era ottimista...)

Però, in effetti, in Difesa, già nell’anno precedente, ero iniziata a migliorare (molto lentamente) e, nelle esercitazioni riuscivo bene o male a resistere qualche secondo in più del solito, prima che qualcuno mi facesse saltare la bacchetta. Ricordo ancora la vociaccia  sgraziata di quella carogna di Whyte,  che si divertiva a prendermi in giro: - Complimenti, O’Neil! Vedo che è migliorata  tantissimo… Vedrà che, alla fine dell’anno, riuscirà a resistere forse per una decina di secondi all’assalto di un suo compagno… magari  potrebbe chiedere, in caso di pericolo, al suo avversario, di lanciarle le maledizioni una alla volta… a intervalli di cinque minuti l’uno dall’altra… e per non troppo tempo…

Uffa, quanto lo odiavo!

 

Un paio di settimane dopo l’inizio della scuola, fummo convocati, io e Charles, dalla McGranitt.

- Cosa vuole la Preside? - chiesi al solito Gorgoyle (era sempre più brutto), che vigilava sull’entrata in Presidenza.

- Puoi chiederlo direttamente a lei. Io sono una statua e non sono informata - mi rispose.

Bussammo educatamente alla porta e, quando sentimmo la voce della McGranitt che ci diceva di entrare, la aprimmo. Dentro c’erano il prof. Hagrid (non poteva non vedersi… era alto due metri e grosso come un armadio!) e altri due o tre professori: la glaciale Rosier (pozioni), l’odioso Whyte e il simpatico Paciock. Alle pareti c’erano  naturalmente tutti i presidi che ci guardavano. Salutai con la mano, e facendo un bel sorriso, il ritratto del nonno, che mi fece l’occhiolino e sorrise impercettibilmente…

- Oh, eccovi! - disse la McGranitt sorridendo - Tutto bene, ragazzi? E tu sei sempre più carina, Niamh!

Adoravo quella donna (soprattutto quando mi faceva i complimenti!).

- Bene, siamo tutti! - disse poi la Preside - Immagino che vi stiate chiedendo il motivo della convocazione…

Sì, in effetti me l’ero chiesto. Non ne avevo idea… e la presenza dei professori mi aveva ancora  più confuso

Dopo una breve pausa: - Ho avuto degli inviti ad un matrimonio, per tutti voi…

La guardammo sbalorditi e ci guardammo… Chi si sposava? E chi avevamo in comune, tra i conoscenti, noi due e i quattro professori più disparati di Hogwarts?

- Belit, la regina dei Centauri, ha invitato voi tutti al matrimonio di Astorian, suo figlio, e Fidippa, la figlia di Magorian… Tutti voi siete entrati in contatto con i centauri in passato… Non voglio sapere come… Cioè, per quanto  riguarda gli insegnanti, lo so… il prof. Whyte è un famoso etnografo e i suoi saggi sul mondo dei centauri sono ormai dei classici… il prof. Hagrid tiene continuamente i contatti con loro (e spesso litiga con loro, ma i centauri lo rispettano)… la prof.ssa Rosier è esperta nelle antiche lingue centauresche e ha compilato il celebre vocabolario inglese-centaurisco… e Neville Paciock ha buoni rapporti epistolari con lo sciamano di quella tribù, dato che entrambi sono esperti di erbe curative… Non ho idea cosa c’entriate voi due… né Belit me l’ha detto… ma vi ha invitato…

- Abbiamo avuto un contatto con loro l’anno scorso… durante la Conferenza di Hogwrats… e si sono dimostrati molto amichevoli - disse semplicemente Charles, senza scendere in particolari. Io assentii.

- Amichevoli i centauri? - esclamò a questo punto Whyte - Sono gli esseri più impulsivi e violenti che ho conosciuto… anche se non li frequento ormai da anni… Non è possibile una vera amicizia tra loro e gli esseri umani… anche se mi rispettano perché, quando ho scritto il mio saggio, ho fornito a loro alcune importanti informazioni su alcuni animali, di provenienza extrabritannica che si stavano diffondendo nella Foresta e che loro non conoscevano… qualche mago pasticcione che, per i suoi esperimenti, li ha deliberatamente o casualmente diffusi, probabilmente… I ragazzi non hanno idea di chi siano i centauri… Sono pericolosi. Per me quei due non dovete partecipare!

Ma come si permetteva di sputare sentenze a tutto spiano, quel saccente! Io avrei partecipato, dato che ero amica di Fidippa! Sì, l’avevo vista solo una volta, e per pochi minuti, ma le amicizie non si basano sulla quantità di tempo trascorso insieme! E poi mi aveva regalato anche un bel giochino… (avevo poi capito a cosa serviva la piuma…, ma è meglio non specificare)… Dovevo ringraziarla, almeno!

- I ragazzi devono  andare - intervenne a questo punto la McGranitt - proprio come voi quattro. I centauri si offenderebbero se non li mandassimo o se loro si ritirassero… e sono piuttosto permalosi, lo sapete… E questo pone fine all’obiezione del prof. Whyte. Inoltre non sarete soli, è logico. Sono invitati al matrimonio anche il primo ministro Kingsley e tutti i principali funzionari del Ministero. Sarà creata un’apposita passaporta per materializzarsi nel Villaggio dei Centauri, così nessuno dovrà attraversare la foresta e sarà assicurato un discreto servizio d’ordine da parte degli Auror… insomma, i rischi sono minimi, se non assenti. Non voglio pertanto più sentire alcun tipo di obiezione.

- Quando sarà il… matrimonio? - chiesi

- La  prossima primavera, il 14 aprile… C’è ancora tempo, non preoccupatevi.

- Io però insisto… La signorina O’Neil non è in grado di respingere un attacco di un gerbillo… e nella Foresta Proibita ci sono creature oscure, molto pericolose. - continuò quella  palla di Whyte - Non ho intenzione di rischiare la vita per salvare studenti incompetenti…

A quel punto sono sbottata io… Ero un pezzo che sopportavo i suoi giudizi negativi!

- Io sarò incompetente, ma non si preoccupi, non le chiederò di sicuro di rischiare la vita per me… E per fortuna mi sono controllata… Avrei voluto aggiungere: “lei non la rischierebbe per nessuno, tanto è egocentrico, arrogante, egoista, dispotico, presuntuoso…”

- Nessuna obiezione da parte di nessuno. Non si possono offendere i centauri… Ne va del nostro buon vicinato e della politica del Ministero. Il discorso è chiuso. Potete andare  voi due, ragazzi: vi avviserò quando avrò altre notizie sul matrimonio.

E così riprendemmo la nostra mattinata. Salutai Charles (doveva andare a lezione, mentre io avevo un’ora libera), non prima però di averci dato qualche bacetto (ormai cominciavamo a conoscere tutti i posticini più appartati di Hogwarts) e dato appuntamento per il pranzo in Sala Grande…

Così, intanto, lo salutai e mi avviai verso la nostra Casa. Ma, girando l’angolo, ho visto Seanna e Victoire… e la piccola Weasley stava piangendo, mentre mia sorella cercava vanamente di consolarla.

- Vic, cosa succede? - le chiesi.

Victoire continuava a piangere a dirotto.

- Posso fare qualcosa per te? - le domandai - Non fare così, dai… E’ successo qualcosa di brutto? Hai preso un brutto voto?

Magari aveva preso una A (Accettabile) al posto della solita E (Eccezionale). Io, ad essere sincera, ero abituata ai brutti voti e avrei fatto salti di  gioia per una A…

- No, tu e Sea non potete fare niente! - disse la biondina tra le lacrime - Ho visto Ted… che abbracciava una ragazza!... Io gli voglio tanto bene… ma lui non mi considera…

Vic era sempre partita per Teddy Lupin (il ragazzo che l’anno prima mi aveva chiesto di mettermi con lui… e che avevo rifiutato). Lei ne era da sempre innamorata e Ted, come ogni ragazzo che si rispetti (non hanno la nostra sensibilità, non c’è che dire… non sono geneticamente predisposti ad avere un po’ di intuizione), naturalmente non si era accorto di niente. Ma mi sembrava che non avesse particolari simpatie per qualcuna, ultimamente… O almeno i pettegolezzi di Hogwarts non l’avevano coinvolto…

Intervenne Seanna - Era proprio lui? Sei sicura? Magari hai visto male..

- Sì, è vero, Vic - le dissi. - Magari ti sei sbagliata… o forse è solo  un’amica… una conoscente… una parente… mi sa che ha una specie di cugina…

La povera Victoire era  affranta…

- No, no, no… si stavano proprio abbracciando e si parlavano a due millimetri l’uno dall’altra… non si baciavano ma era come se lo facessero… si vedeva che sono innamorati…  e io sono fuggita… e sapete chi è la ragazza?

No, non ne avevo idea. Sì, ero rimasta sempre amica di Teddy e volevo che fosse felice: aveva preso una mezza  batosta, avevo saputo, quando l’avevo rifiutato, l’anno prima,  ma poi i rapporti tra noi erano  rimasti corretti e chiacchieravamo normalmente insieme… lui però non si confidava più con me, come una volta, e io passavo molto tempo con Charles… di conseguenza i rapporti con lui si erano diradati,  anche perché Charles e Ted non si amavano troppo! Avevo avuto però l’impressione che l’amicizia con Victoire si fosse rinsaldata, nel frattempo e mi usciva nuova questa informazione su una nuova ragazza.

- … è Ginevra MacArturh, quella popolare, del quarto anno, la Corvonero, la cacciatrice della squadra di Quidditch, quella con tutti quei ragazzi intorno… Stavano appiccicati in un angolo buio, a parlottare piano piano, con i volti ad un millimetro l’uno dall’altro… Io gli voglio bene… Lui però mi considera solo un’amica, la sua piccola amica, una bambina… Io sto male, Niamh, Sea…

Povera Vic! Ok, la tipa, Ginevra MacArthur… quale difetto potevo trovarle? In realtà… nessuno! Era praticamente perfetta, irraggiungibile da chiunque! Era bella, gentilissima, coraggiosa, spiritosa, correttissima e molto intelligente; era, inoltre, era, a quanto dicevano, bravissima in tutte le discipline (a differenza della sottoscritta!). Apparteneva ad una famiglia nobile della Cornovaglia,  per altro spudoratamente ricca, da sempre ostile alle Arti Oscure e favorevole all’integrazione del mondo magico con quello babbano, sostenitrice di Kingsley, Harry Potter, ecc. Il padre, una bravissima persona, ed era stato nominato recentemente Ministro per la Difesa di Flora e Fauna Magica; la madre sosteneva non so quanti orfanotrofi e cause benefiche. Lei, con me, era stata sempre squisita… mi faceva tantissimi affettuosi saluti, mi chiedeva consiglio su cose che non sapevo, mostrando di considerare molto il mio parere, mi aveva ringraziato cento volte perché le avevo parlato del mio Blacky (il mio corvus glacialis cornix) per il quale anche lei stravedeva (avendolo poi visto solo in fotografia!), dato che era appassionata di Animali Fantastici (avrebbe voluto fare, mi aveva confessato, la magibiologa), e mi aveva anche proposto di creare un “corvus glacialis fan club”! Insomma, non c’era neanche una critica che potessi farle! Era veramente perfetta… la compagna ideale per chiunque… ora che ci pensavo, anch’io avevo spesso notato che parlava con Teddy e che lui la guardava con interesse…. Ma potevo dirlo a Victoire, che ora era uno straccio?

- Beh, non è detto che tu abbia ragione! E poi ti ricordi l’anno scorso, con Evelyne…. Magari anche questo è un “fuoco di paglia”! Tu comportati normalmente, se posso darti un consiglio… Poi, come dicono i babbani, “se son rose fioriranno”! Si vede che Ted ti vuole bene…

Dopo circa mezzora di questa  terapia, Vic sembrava un filino più tranquilla…

- Grazie, Niamh… e scusa… Hai ragione. Vedrai che mi comporterò bene… Devo solo crescere… - diceva - se potessi prendere una pozione invecchiante… Sarà difficile procurarsela… Magari potrei parlarne con mio zio…

Stava delirando! Ma non la vedevo bella per lei, malgrado le avessi fatto capire il contrario. Se c’era simpatia tra i due sarebbe stato meglio per Vic pensare ad un altro ragazzo… oppure c’era  sempre la possibilità di entrare in un convento babbano…

 

 

 

Annah Montague (la sorella di Charles) si era intanto perfettamente inserita a Tassorosso. In effetti la nostra era la Casa ideale per condurre una vita serena ad Hogwarts! Niente spavalderie (vds. Grifondoro), niente accanimento nello studio (vds. Corvonero), niente propositi ambiziosi e machiavellici piani per emergere (vds. Serpeverde)… In realtà quest’ultima Casa, ultimamente, era stata da me molto rivalutata… almeno da quanto frequentavo un suo appartenente che, anche se qualche volta troppo serio (io sono più “creativa”… soprattutto in materia di studio!), era adorabile, innamorato di me e… mi piaceva da morire!

Comunque, ritornando ad Annah, subito si è integrata e ha trovato un mucchio di amiche e amici (con cui sgaiattolare in cucina, che è vicinissima alla nostra Sala Comune, a chiedere dolci o altre prelibatezze a quei meravigliosi elfi...). Io, poi, le ho fatto fare il giro della Casa, raccontato tutte le tradizioni, fatta incontrare con il Frate Grasso (il fantasma della nostra Casa, che è molto gentile), date alcune dritte (i bagni più belli, come raggiungere le camere dei ragazzi senza essere viste, alcune interessanti scorciatoie per arrivare in Sala Grande il più velocemente possibile, come giocare a carte magiche…). Insomma, il mio ruolo di “quasi cognata” le ha aperto la strada verso un glorioso avvenire nella Casa della divina Tosca Tassorosso! Sono o non sono indispensabile?

 

 

 

Ho a questo punto presentato tutti i personaggi (o quasi) e tutti i fili narrativi che svilupperò in questa ff. Per comodità (e per chi non ha letto la precedente ff), cerco di riassumere il tutto.

 

Personaggi

 

Tassorosso:

quarto anno: Niamh O’Neil (protagonista), Gilly Phrix (amica di Niamh); Ted Lupin; Eveline Effervy

 

Grifondoro:

primo anno: Leonard MacNair (sarà presentato nel prossimo capitolo)

secondo anno: Victoire Weasley, Seanna O’Neil (sorella di Niamh)

 

Corvonero:

quarto anno: Ginevra MacArthur

 

Serpeverde:

primo anno: Annah Montague (sorella di Charles)

secondo anno: Ryann O’Neil (fratello di Niamh), Lorna Campbell (amica di Ryann)

quarto  anno: Charles Montague (fidanzato di Niamh); Kyle Nott e Ruperta Gandals (amici di Niamh e Charles)

 

Coppie

- Charles-Niamh

- Kyle-Ruperta

- Ted - Ginevra (?)

- Ryann - Lorna (?)

 

Un ringraziamento a tutti voi. A mercoledì prossimo! Gatty

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Capitolo 4
*** Blacky ammalato ***


Capitolo 4

 

Blacky ammalato

 

Mentre Annah Montague si era perfettamente inserita ad Hogwarts (anche grazie ai miei geniali consigli), per me, invece, quell’anno scolastico si presentava molto faticoso, per colpa soprattutto di quella carogna di Whyte: per cercare di sopravvivere alle sue odiose lezioni, mi allenavo continuamente, con vari sortilegi (scudo, protego, ostacolo, impedimenta, ecc.) insieme a Ruperta, Kyle e naturalmente Charles, che si erano messi in testa di farmi diventare una campionessa in Difesa. Insomma, un po’ per merito del mio ragazzo, che mi aveva organizzato un bellissimo programma (che poi non riuscivamo a rispettare quasi mai, dato che ero “un po’” legata), un po’ per l’impegno dei miei amici, facevo qualche miglioramento, che Charles, Kyle e Ruperta mi facevano notare. Tuttavia non sembravano affatto sufficienti per quella  carogna di Whyte, che non faceva altro che sottolineare i miei limiti… ogni bicchiere può essere mezzo pieno o mezzo vuoto… io per lui ero sempre quello mezzo vuoto…

- No, non va bene, O’Neil: il polso deve essere tenuto fermo, altrimenti il bersaglio non sente neanche il solletico - diceva, dopo che avevo scaraventato a terra l’armatura

- Il tuo scudo non va bene, O’Neil: l’incantesimo deve rimbalzare con un angolo di 180 gradi e questo al massimo è un 150…

- Troppo lenta, O’Neil: farei in tempo a prendere un caffè tra un tuo incantesimo ed un altro…

Charles saggiamente mi diceva di non preoccuparmi più di tanto: prima o poi si sarebbe dovuto ricredere, vedendo i progressi (secondo lui percettibili) che facevo. Io però continuavo a pensare che fosse prevenuto e che l’impresa fosse disperata. Comunque, anche per l’impegno di Charles, Ruperta e Kyle, non desistevo e continuavo ad allenarmi. Peccato, perché sacrificavo, per quei ca**o di allenamenti, altre attività sicuramente più rasserenanti.

Con gli altri insegnanti vivacchiavo: le mie materie preferite erano Babbanologia e Cura delle Creature Magiche, ma riuscivo ad uscire decentemente (= avevo la stretta sufficienza) anche con la algida prof.ssa di Pozioni, la famosa Rosier: era di un’estrema freddezza, senza nessuna empatia per noi, ma molto competente.

Non so poi perché, ma avevo l’impressione che non mi perdesse d’occhio: ogni tanto alzavo lo sguardo e notavo che il suo era indirizzato nella mia direzione… come  se volesse studiarmi… Boh! Comunque, quando meritavo una lode, me la faceva (a differenza di Whyte), quando facevo qualche sciocchezza, me la faceva notare, senza però insistere sadicamente per sbeffeggiarmi davanti a tutti.

Vitious poi e Paciock, un po’ perché erano più flessibili, un po’ (forse) perché rivedevano in me qualcosa dei miei genitori (che  avevano conosciuto e apprezzato da ragazzi e che stimavano molto), cercavano di fare emergere il lato migliore di me… Insomma, se non ci fosse stata quella carogna di Whyte, le cose sarebbero andate  decisamente bene!

Nel frattempo la vita “sociale” hogwartiana era sempre più complicata. Mio fratello Ryann e la sua amichetta serpeverde, Lorna, tendevano ad imboscarsi sempre di più…  subito ho sospettato qualcosa… no, non niente di sentimentale (Ryann non pensava a certe cose, ancora!)… Secondo me c’era qualcosa di losco in quello che facevano… Ma dove andassero e cosa facessero era un mistero. Li vedevo continuamente sgattaiolare verso la casa di Hagrid… ufficialmente lo andavano a trovare e lo aiutavano in qualche mansione con i tanti animali che il professore aveva,  ma avevo i miei dubbi che fosse questo il vero motivo… Sicuramente stavano architettando qualcosa di illegale  e pericoloso, magari coperto proprio dal prof. di Creature Magiche (il professor Hagrid non è proprio un esempio di rispetto delle regole!)… Non entravano ad essere sincero nella Foresta (ne sono sicura… li avevo seguiti!), ma si dirigevano generalmente verso un capannotto abbandonato situato presso la casa di Hagrid, dove entravano e rimanevano per molto tempo.

- Cosa avete fatto, oggi? Ti ho visto entrare, insieme alla tua amica in quello schifoso capanno… - ho chiesto una volta a Ryann.

- Abbiamo contato i vermicoli del professor Hagrid - mi ha risposto. Ma mi stava ingannando, si vedeva lontano un miglio che stava mententdo!. Pensava di farmela? Io ero nata quattro  anni prima di lui!

- Secondo me non sono affari tuoi - mi diceva, in separata sede, Charles - E poi sono in qualche modo controllati da Hagrid…

Il che non mi tranquillizzava sicuramente! Il professor Hagrid è una bravissima persona… ma è un incosciente di prima categoria! Anche peggiore di me!

- No… c’è qualcosa sotto - continuavo io - secondo me, hanno qualche animale pericoloso nascosto da qualche parte ad Hogwarts.  Dobbiamo scoprirlo! E, secondo me, il prof. Hagrid è d’accordo con loro…

E, dato che Charles non voleva accompagnarmi (“No, Niamh! Sei prevenuta. E poi non sono affari nostri! Io non vengo”), sono andata insieme a Gilly.

Per prima cosa dovevamo perlustrare il capannotto dove si rinchiudevano quei due. Un giorno, mentre eravamo a Cura delle Creature Magiche, abbiamo chiesto di poterlo ispezionare proprio al professor Hagrid, che è disponibilissimo a fare qualsiasi cosa io proponga: dato che, due anni prima, avevamo aderito alla Lega Britannica per la protezione dei magicinsetti (era stata un’idea di Gilly quando eravamo in seconda, dato che c’era un ragazzo figo dell’ultimo anno, un certo Jacob Mahalivari, che a lei interessava…), gli ho subito chiesto: - Scusi, prof! Stiamo cercando un posto dove collocare l’incubatrice insettifile necessaria per far schiudere le uova di farfalla tucana… Stavo pensando a quel capanno laggiù… mi sembra un luogo ideale… riservato, assolato, tranquillo… Potremmo dare un’occhiata? 

Gilly, a cui avevo detto dei miei sospetti su Ryann e Lorna Campbell, mi reggeva il gioco. Se il professor Hagrid avesse negato, sarebbe stata la prova che i tre (lui, Lorna e mio  fratello) stavano facendo qualcosa di losco!

- Certo, ragazze! E penso che sia un’ottima idea… Anche a me piacciono tantissimo i magicinsetti… ma non vogliono accettare la mia adesione all’associazione, dato che mi accusano di utilizzarne troppi come cibo per gli knezie… Comunque andate pure! - ci ha detto il professore.

Insieme a Lothar, il tranquillo cagnone di Hagrid, ci siamo diretti nella casetta e… non abbiamo trovato niente. Neanche  il più piccolo indizio. In quella casetta non c’era niente, se non un mucchio di cianfrusaglie di nessun valore (ancora cianfrusaglie! Era un incubo!). Cosa diavolo facevano lì dentro mio fratello e Lorna… che volessero stare insieme e cercassero di darsi qualche bacetto? Ma c’erano posti ben più romantici nel castello dove imboscarsi: non c’era bisogno di ficcarsi in quel capanno pieno di scarponi puzzolenti, vecchi scatoloni, attrezzi e ragnatele! Dovevo farlo confessare! I due mi nascondevano sicuramente qualcosa!

 

Ted, nel frattempo, si vedeva continuamente in giro per Hogwarts, sempre accompagnato dalla bella e frizzante Ginevra MacArthur: i due stavano quasi sempre insieme; quando lei si allenava (era una brillante giocatrice di quidditch, come ho detto), lui era sempre presente; spesso mangiavano anche fianco a fianco confabulando piano piano tra loro. Insomma, i pettegolezzi del castello li vedevano ora come coppia fissa, anche se, a dire il vero, nessuno li aveva visti baciarsi…

Un altro shock fu comunque provocato a Victoire (assolutamente fuori di testa in quel periodo! E piangeva continuamente!) quando li vedemmo passeggiare, mano nella mano, verso il Lago, al tramonto… Era lapalissiano che tra i due ci fosse  qualcosa!

- E’ solo una forte amicizia, secondo me - dissi (mentendo spudoratamente) a Victoire, mentre anche Seanna cercava di consolarla - vedrai. Tutto passerà…. quando analizzeranno i loro sentimenti meglio…

E, un giorno, apparve anche Evelyne che, giusto per rompere le scatole (sì, va bene, non sapeva dell’infatuazione di Vic per Teddy Lupin, ma era proprio una pettegola!), ci disse:

- Ho avuto una notizia sensazionale!

- Dicci, dicci - dissi Gilly, anche lei presente, in quel momento, insieme a me, Victoire e Seanna.

- Teddy Lupin passerà il fine settimana a casa di Ginevra MacArthur… I suoi l’hanno invitato… Sento odore di fiori d’arancio…

Naturalmente Victoire era sbiancata e, lì per lì, pensavo volesse mandare una maledizione oscura a quella rompiscatole di Evelyne… Ma perché non si faceva mai i fatti suoi?

- Sì… E secondo Kevin Clupper due giorni fa avevano  due occhiaie…. ed erano stanchissimi…

Non riporto quello che ho detto quella volte a Evelyne… Beh, da quel momento, e per almeno un mese, non mi ha più parlato! Ma ormai la frittata era fatta e, anche se avevo dei dubbi sulle notizie di Evelyne (pettegolezzi, scarsamente attendibili, come tanti altri), non potevo negare che i due stavano sempre insieme, si cercavano, si parlavano…

Insomma, malgrado ce la mettessi tutta (gli  amici servono nel momento del bisogno), non riuscivo a tranquillizzare quella poveretta di Vic… Era proprio disperata!

 

A Natale, qualche giorno prima della partenza, trovai Blacky, perplesso, in gufiera, apparentemente senza una lettera dei miei. Era strano… mi riconosceva a stento e, a differenza del solito, non mi volò subito sulle spalle per becchettarmi la guancia. Mi guardava con gli occhiettini spenti… come se fosse stato confuso… e aveva nel becco un pezzetto di pergamena, con degli scarabocchi tracciati sopra… Dove l’aveva presa? Gliela tolsi subito e la misi in tasca.

Provai a chiederglielo (i corvus glacialis sono straordinariamente intelligenti, penso anche più di qualche persona!), ma mi guardava perplesso, come se non sapesse neanche lui come fosse riuscito a prenderlo… Mi guardava con uno sguardo vuoto…

Mi preoccupai, presi il mio amichetto e, con Charles, andai subito dal professor Hagrid.

- Professore! - dissi subito, bussando alla porta - Blacky sta male!

Ero un po’ agitata. Per fortuna venne fuori subito il professor Hagrid (insieme a Lothar, il suo enorme cagnolone, che ci faceva sempre un sacco di feste): - Ciao, Niamh! Ciao, Charles! Chi sta male?

- Il mio corvus glacialis… si ricorda di Blacky, prof? - gli chiesi.

Hagrid è un omone gigantesco (un mezzo gigante, a quanto mi hanno detto), un po’ pasticcione (ha la mania di salvare tutti gli animali, anche quelli più pericolosi), ma è straordinariamente buono. E subito ha afferrato, con una delicatezza estrema, il mio piccolo amico, che si accovacciò buono buono…

- Aveva nel becco questa - gli ho detto preoccupata facendogli vedere la pergamena..

- Si comporta in modo strano, professore… - aggiunse Charles - Gli è successo qualcosa?

- Beh, non lo so… teniamolo nel capanno dove sono collocati gli animali in osservazione - e subito lo ha portato in un capanno lì vicino, sistemandolo in un comodo trespolo… Ha annusato poi la pergamena...

- Ha uno strano odore - disse - e ci sono incise alcune parole… Non so se l’inchiostro ha in qualche modo avvelenato Blacky

Io stavo per mettermi a piangere… Blacky è stato il mio compagno di giochi, fin da quando ero piccolina, e sentire che stava male mi torturava tantissimo...

- Vedrai, si sistemerà tutto - disse Charles. Ma io guardavo il povero Blacky, appallottolato, e mi preoccupavo sempre di più.

- Se volete, provo a contattare il più grande esperto sui corvus glacialis che conosca… - ci disse Hagrid.

 

Il giorno dopo, all’alba, insieme a Charles, andammo subito dal professor Hagrid.  Blacky non era migliorato, anzi sembrava ancora più abbacchiato del solito… cosa sarebbe successo?

- Posso entrare? - disse ad un certo punto una voce sottile. Un ragazzino, alto per la sua età e con gli occhi chiarissimi, del primo anno evidentemente (l’avevo intravvisto allo Smistamento, mi sembrava…se non sbagliavo era capitato a Grifondoro) entrò con una grande  sicurezza nella capanna. Doveva avere undici anni, ma sembrava molto più maturo della sua età…

Subito si presentò - Piacere di conoscervi. Sono Leonard MacNair. Ho già il piacere di conoscere Charles Montague e so che tu sei la sua ragazza… Niamh O’Neil, se non sbaglio...

Mi strinse subito la mano. Sembrava un bravissimo ragazzino, molto simpatico e anche molto bello… gli occhi chiari erano proprio particolari…

- Il piacere è tutto mio… - gli dissi, stringendo la sua.

Poi Leonard si rivolse all’insegnante di Cura delle Creature Magiche.

- Professor Hagrid… Ho contattato  mio padre, come mi ha chiesto ieri sera - disse - Viene questo pomeriggio, verso le 18.00, se per lei va bene

- Benissimo, Leonard, ti ringrazio - disse Hagrid. E poi, rivolgendosi a noi: - E’, per quanto ne so, il massimo esperto sui corvus glacialis, oltre che proprietario dell’unico altro esemplare di corvus che conosco…E’ un tipo veramente in gamba… e vuole molto bene agli animali… E’ stato professore anni fa qui, al tempo dei vostri genitori… abita in Australia, o da quelle parti, ma per fortuna in questo periodo insegna alla Cambridge Magical University…

- Grazie, professore! Grazie, Leonard - dissi - Sono veramente preoccupata per Blacky…

Il povero mio amichetto mi guardava tutto appallottolato, poi chiuse gli occhietti e mise il capino sotto l’ala… Che pena mi faceva…. Non vedevo l’ora che arrivasse il padre di Leonard per avere un’opinione al riguardo…

E, la sera, verso le 18.00, il padre di Leonard, Bastian MacNair bussò alla porta.

- Buonasera a tutti. Si può? - disse con un perfetto accento scozzese. Mi girai e lo vidi: era un uomo alto, elegante, dagli occhi chiarissimi e molto belli, come quelli del figlio. Aveva naturalmente insieme a lui Leonard, che gli assomigliava tantissimo, e anche una graziosa bambina di otto-nove anni, che ci guardava con uno sguardo intelligente.

- Chiedo scusa del ritardo - ci disse sorridendo (erano le 18.02) dandoci la mano - Ho portato anche mia figlia, che è appassionata di questo tipo di volatili e voleva vedere l’altro esemplare di corvus di cui abbiamo conoscenza delle Isole Britanniche…

Hagrid si precipitò da lui, stringendogli vigorosamente la mano, poi ci presentò. Poi, tutti ci dedicammo al povero Blacky, che il professor MacNair cominciò a controllare.

Dopo qualche minuto, e dopo averlo osservato per bene: - Aveva qualcosa nel becco, ha detto mio figlio? Mi ha accennato che il volatile potrebbe aver toccato qualcosa di pericoloso…

- Sì, questo - gli dissi, facendogli vedere il pezzo di pergamena…

Annusò la pergamena, la grattò leggermente, poi estrasse un’ampolla dalla giacca e versò qualche goccia sulla stessa…

- Viridium maculoso… E’ un inchiostro blandamente tossico per i corvus… Non penso che ci sia nessun rischio della vita per… Blacky si chiama, vero?

Evviva! Blacky sarebbe guarito!

Subito si mise a scrivere ricetta per Blacky… Yaeeh, ero contentissima.

- Sono ingredienti facilmente reperibili… Vedrai che il tuo corvus domani starà meglio… Dodici gocce ogni giorno, alla stessa ora, e tra una settimana sarà più pimpante di prima…

Io sorridevo contenta: ero veramente felice: -  Grazie, professore! Voglio molto bene a Blacky! E’ da sempre nella mia famiglia! Non so come ringraziarla!

- Beh, a parte che puoi chiamarmi Bastian e darmi del tu. - disse - Siamo gli unici due possessori di Corvus delle Isole Britanniche, a quanto ne so, e dobbiamo darci una mano… Ne ho anch’io uno, si chiama Zlatan… magari dovremmo farli  conoscere… Che ne dici?

Non sapevo come ringraziarlo. Ero veramente felice…

- Ma… posso chiederti  dove ha trovato il tuo Blacky quella pergamena? - mi chiese.

- Non lo so neanch’io… Ce  l’aveva nel becco…

- L’inchiostro utilizzato, quello con il Viridium… è inchiostro centauresco… e il messaggio è stato probabilmente vergato da un centauro… o da qualcuno che ne ha imitato l’usus scribendi… e ha usato l’alfabeto centauresco… E, per quanto ho capito, non promette nulla di buono… Ora te lo traduco… Durante il matrimonio, prendi l’aspetto di Whyte. Quando eliminerò le guardie, fai sparire il balteo.

Rabbrividii… Qualcuna tramava qualcosa durante il  matrimonio del figlio di Belit!

- Io avviserei gli Auror… magari Harry Potter direttamente, Hagrid - disse Bastian MacNair - e i centauri, che dovranno prendere delle contromisure…

- Ma di che balteo stanno parlando, professore? - chiese Charles

- E cos’è un balteo? - aggiunsi io

- Una specie di cinturone. Dovrebbe trattarsi di un oggetto magico che i centauri difendono - continuò il professor MacNair - Ne ho anche sentito parlare, vagamente: l’argomento, per quanto ne so, è top-secret.

 

I corvus glacialis sono stati caratterizzati da AdhoMu, nella ff “L’insegnante di pozioni”, da cui ho preso, con gentile concessione dell’autrice, anche il personaggio di Bastian MacNair. Recentemente è uscito un interessante articolo, scritto da Rolf Scamander e Luna Lovegood, sui corvus glacialis nel “Cavillo Geographics” (sempre a cura di AdhoMu): non perdetelo! Viene citato anche Blacky!

Leonard (Lenny), figlio di Bastian e Alicia Spinnet, è presente nella “Cura Universale”, sempre della  stessa autrice, che naturalmente ringrazio di cuore per l’autorizzazione ad utilizzarlo.

Con mia grande gioia, stanno arrivando le feste di Natale: pubblico il prossimo capitolo SABATO 22 e quello successivo il 29 (salto il mercoledì, che è il giorno dopo Natale!!!). Grazie a tutti. Stefano (Gatty)

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Capitolo 5
*** Colloquio con Harry e Ron ***


Capitolo 5

 

Colloquio con Harry e Ron

 

Blacky si riprese subito, ma per qualche giorno rimase nello stanzino di Hagrid, servito e riverito a fare scorpacciate di becchime congelato… e felice come una Pasqua quando andavo a trovarlo. Era sempre lì anche Leonard, che si era affezionato al mio corvus e dava una mano ad Hagrid, come aiutante volontario, nella cura delle creature magiche. Era un ragazzino davvero carinissimo e, ne ero sicura, di lì a qualche anno, avrebbe fatto strage di cuori femminili: era gentilissimo, dotato di grande autocontrollo (sicuramente più grande della sua età… al confronto a volte mi sembrava di essere infantile! Ed ero più grande di lui!) e molto bello (aveva degli occhi chiarissimi, molto particolari, come ho detto).

Il giorno dopo, comunque, venne ad Hogwarts il mito del mondo magico, il grande Harry Potter, che volle parlare con me e con Charles. Ci convocò la McGranitt… Angus Gazza (il custode mezzo sordo di Hogwarts) venne ad urlarci che la preside e il signor Potter ci attendevano subito… noi eravamo proprio nel mezzo di una lezione di Difesa e, stranamente, stavo difendendomi bene dagli  attacchi di Joshua Daion. Per non ammettere i miei miglioramenti, quella carogna di Whyte ci disse subito di andarcene (“Almeno non dovrò assistere a difese pietose di qualcuno…”… quant’era simpatico!) dalla Preside.

Qui trovammo Harry e anche Ron Weasley, che subito ci salutarono.

- Ehi, ragazzi! Siamo venuti di persona a sentire la vostra testimonianza! Tutto bene?

- Ciao, Harry… ciao, Ron. Tutto bene in famiglia? - dissi abbracciandoli.

Era piacevole conoscere delle celebrità! Erano gli eroi del mondo magico, dato che avevano ucciso il mago cattivo, quel Voldemort, nell’anno in cui io e Charles eravamo nati… e con l’aiuto dei miei genitori, che da quel momento consideravano amici… o anche qualcosa di più, penso.

- Tutto a posto. Vi mando i saluti di Ginny, che ha detto di abbracciarvi e dirvi di venirci a trovare, appena liberi. Albus non vede l’ora di giocare con Conan… perché non venite tutti, sotto Natale, a Diagon’s Alley… Ci saranno anche Hermione e Ron…

Dopo i convenevoli, comunque, assunsero un’aria molto professionale e cominciarono a farci precise domande su quello che era successo. Poi vollero vedere la pergamena.

- Penso che il mittente sia troppo intelligente per aver lasciato qualche indizio che possa farlo riconoscere… Comunque la squadra scientifica darà un’occhiata… - disse Harry.

- Pensate che ci sia un ladro, o un potenziale tale, nella scuola? - intervenne la McGranitt, rivolgendosi ad Harry e Ron.

I due si guardarono.

- Mi sembra più che probabile - disse piano Harry Potter - E i sospetti cadono su chi andrà al matrimonio, cioè su  Whyte, Paciock, la Rosier e  la Sprite, oltre a Hagrid, Charles e Niamh… Su quasi tutti però metterei la mano sul fuoco… Whyte non mi è mai piaciuto… aveva, da piccolo, una pericolosa attrazione per la Magia Oscura e solo perché era troppo piccolo, probabilmente, non si è trovato insieme ai  Mangiamorte… ma dovrebbe essere escluso, dato che il ladro, probabilmente con una Polisucco, vuole prendere il suo aspetto… ergo non può essere lui… tutti gli indizi puntano sulla Rosier… che tra l’altro è esperta di antiche lingue centauresche… ma mi sembra troppo facile…

- E se il ladro avesse preparato false informazioni proprio per noi? - aggiunse Ron - Magari ha affatturato il corvo e gli ha messo nel becco proprio quella pergamena perché fosse trovata, in modo da farci muovere nella direzione che a lui conviene… E potrebbe avere anche altre intenzioni… rubare il balteo è quasi impossibile… ma rovinare il matrimonio di Astorian, no…. Forse vuole semplicemente che impediamo agli invitati di andare al Villaggio… e faremmo scoppiare in tal caso un incidente  diplomatico con i Centauri… Noi non sappiamo in che modo Blacky è entrato in possesso di quella pergamena…

- Anch’io ci avevo pensato, Ron - ammise Harry - E, inoltre, perché limitare i sospetti agli invitati? Potrebbe essere chiunque, un insegnante o un abitante di Hogsmeade, o anche uno studente, magari di uno degli ultimi anni. E, se prendesse il  posto di Whyte qui ad Hogwarts, prima di partire, con una Polisucco? Gli ingredienti non sono difficilissimi da reperire… nei negozi specializzati gli  acquisti di pelle di Girilacco, ad esempio, devono essere registrati, ma qui ce ne devono essere delle scorte…

Poi, rivoltasi alla MacGranitt: - Scusa, Minerva, … è sparito materiale ultimamente dalla dispensa di Pozioni?

- Sì, in effetti, ammise la McGranitt - se ne è lamentato proprio la Rosier… Il mese scorso sono spariti proprio… polvere di corno di Bicorno… e anche una certa quantità di pelle  tritata di Girilacco… due ingredienti indispensabili per la Polisucco…

- Beh, indagheremo - concluse Harry Potter. Poi, rivolgendosi a noi: - Voi due state zitti su questa faccenda, mi raccomando! Forse è opportuno soltanto che tu avvisi tuo padre, Niamh: anche lui verrà al matrimonio, ne sono sicuro, ed è amico dei centauri... Potrà mediare se avessimo qualche richiesta da fare loro… sono un po’ permalosi, lo  sapete.

Annuii: - Certo, lo informerò subito.

- E un abbraccio forte alle vostre famiglie - concluse Ron -  E grazie, ragazzi, della  testimonianza.

- E’ stato un piacere, Ron. Ciao, Harry - disse Charles.

- Un salutone a Ginny, Hermione e ai piccoli - dissi, prima di andare.

Li lasciammo mentre continuavano a discutere. Per me il colpevole era Whyte! Oltre che essere un pessimo insegnante, era anche un potenziale ladro! Magari l’avrebbero arrestato e sarebbe venuto qualcuno più bravo…

 

Naturalmente inviai subito Occhialuto da mio padre per avvisarlo di quello che era successo; nella risposta, m ringraziava: avremmo poi parlato meglio  della faccenda  di lì a qualche giorno, quando sarei tornata a casa per le vacanze di Natale. In effetti il 23 dicembre, una volta a casa, e una volta che i miei fratelli (compreso quello pestifero) erano andati a dormire, abbiamo fatto il punto io, mio padre e mia madre.

- Non dovresti preoccuparti più di tanto - diceva mio padre - I centauri sono avvisati, e faranno maggiore attenzione a proteggere l’oggetto incriminato durante la cerimonia… e poi ci saranno Harry, Ron e gli  Auror… e ci saremo anche noi alla Cerimonia e potremo dare un’occhiata… Sai, Belit ci ha invitato…

Lo immaginavo. I miei avevano avuto a che fare con i centauri quando erano  giovani, prima e durante la battaglia di Hogwarts, e sapevo che c’erano  dei legami  molto forti con alcuni di loro, ad esempio quella terribile Belit che, l’anno prima,  mi aveva terrorizzato!

- E cos’è l’oggetto che i Centauri custodiscono? - chiesi - Il prof. MacNair ha detto che è un oggetto top-secret

- E’ un oggetto con un valore immenso, che molte persone vorrebbero avere… . - disse mio padre - ed è anche indistruttibile… altrimenti sarebbe stato meglio eliminarlo, credi a me… Per questo sta bene dove sta, vigilato dai centauri, che ne sono i guardiani e che non possono usarlo… E capisco anche come qualcuno vorrebbe impossessarsene, a qualunque prezzo…

Io lo guardavo con sguardo interrogativo. Poi mio padre fu più preciso. Evidentemente, segreti  o non segreti, si fidava di me. E poi noi eravamo irlandesi, e quindi potevamo anche parlare di faccende top-secret per i nostri cugini di Albione: - E’ un antico manufatto magico, una specie di cintura che, se messa a contatto con la pelle, rende irresistibile la persona che lo indossa: tutti, uomini e donne, si piegheranno ai suoi voleri… potrebbe chiedere loro qualsiasi cosa… dal sesso… conquistare qualsiasi uomo o donna tu voglia… al potere… alla morte dei nemici… puoi costringerli a suicidarsi, o ad uccidere altre persone… e loro lo faranno volentieri… E nessuno potrebbe resistere… Dà un potere enorme a chi lo indossa

- Ma è pericolosissimo! - dissi - Bisognerebbe distruggerlo…

- Non è stato possibile. Ci hanno provato, nei secoli passati, diversi maghi e streghe… Ma, oltre ad essere indistruttibile (è stato creato nella notte dei tempi con qualche tecnica sconosciuta di Magia Oscura particolarmente efficace), è dotato di una propria consapevolezza: se sottoposto a tentativi di distruzione (che ne so, immergendolo nella lava di qualche vulcano, o seppellendolo sotto una montagna), si smaterializza in altro luogo… e può quindi essere trovato da altre persone o maghi… E così nel 1748, la preside Dilys Derwnt ha convinto il Wizengamot ad affidarne la custodia ai centauri, in cambio del possesso di una consistente parte della foresta di Hogwarts… Loro ne sono i soli ed unici proprietari per quel contratto magico… la foresta in cambio della custodia di quel maledetto oggetto…

Ero stupita. Quante cose sapeva mio padre… Era solo un funzionario del ministero magico degli esteri irlandesi?

- Ma chi può volere quel balteo? - chiesi ai miei genitori

- Decine di streghe e maghi… Pensaci un po’… avere qualcosa che ti permetterebbe di avere tutto quello che vuoi… la persona che ami, il denaro, il successo… So che un paio di appartenenti a nobili famiglie inglesi darebbero tutto il loro patrimonio e anche qualcosa di più per indossarlo… - continuò mia madre.

- Ma, per fortuna, l’oggetto è custodito da secoli dai Centauri… - continuò mio padre -  che non possono usarlo, tra l’altro, perché hanno una diversa conformazione fisica… e poi ha effetto solo su esseri umani, non sui centauri… E ora qualcuno cerca di impossessarsene…

- Oh, mio Dio… E adesso? - esclamai.

- Non preoccuparti, Niamh! - concluse mia madre - Vedrai che Harry Potter e il Ministero aumenteranno ulteriormente le difese e i controlli, durante la cerimonia… che poi dovrebbe  prolungarsi per una mattinata! Ma anche senza i loro controlli, i centauri non  vanno tanto per il sottile e farebbero a pezzi chiunque si avvicinasse all’oggetto che custodiscono, centauro o mago, Whyte o non Whyte…

- Beh, se eliminassero Whyte - disse mio padre scherzando - Io non piangerei… Sai, ho il sospetto che a lui piacesse tua madre, quando eravamo ragazzini…

- Sciocco! - disse mia madre, sorridendo - Sono tutte stupidaggini… Non badarci, Niamh… E tu… non fare il geloso!

 

______________________________________________

 

Dopo Natale, che passammo dai miei nonni paterni insieme a zia Elisa e alla sua famiglia, ci trasferimmo per qualche giorno  a MacDonald Castle, accolti e festeggiati da tutto il clan. E, tra i parenti, quell’anno c’erano anche Kain Montague, sua moglie Leanne e, naturalmente, Annah e Charles! Potevamo passare  le feste insieme! Cioè… insieme… ma non da soli! Stavamo sotto lo stesso tetto, ma in compagnia di non so quante altre persone (soprattutto quelle pesti dei bambini e  dei ragazzetti, tra cui Conan, che era il più pestifero e si era intestardito a cavalcare i thestrall). Poi, a scanso di equivoci (ma cosa pensavano? Ok, confesso, l’avevamo pensato…) ci  avevano confinato in due posti lontanissimi del castello…. Sembrava che tutti si fossero coalizzati per tenerci separati… specialmente di notte (compresi i miei, che sembravano avessero un sesto senso nello sventare i miei piani…). Comunque potevamo almeno passare una parte della giornata insieme (agli altri) e tutti (che sapevano che stavamo insieme da qualche  mese) cercavano di metterci a nostro agio… compresi i genitori di Charles, che erano molto carini. Leanna mi ha anche coinvolto nell’organizzazione della festa di Capodanno...

In quell’occasione, poi, dopo aver ballato ed esserci divertiti per tutta la serata, siamo anche “quasi” riusciti a festeggiare… nel modo in cui generalmente si festeggia… se non fosse stata per mia madre che, non so come, ad un certo punto è apparsa (praticamente dal nulla!) sulla soglia della stanza in cui ci eravamo intrufolati chiamandomi e  bloccando ogni possibile sviluppo positivo della situazione! E’ possibile che, quando si cresce, si comincia a ragionare  in modo diverso da quando si è ragazzi? Io sapevo cosa combinavano da adolescenti  lei e mio padre!!!

 

 

Carissimi amici, vi ringrazio per aver seguito la storia e vi auguro un buon Natale! Niamh e company (che hanno anche loro festeggiato le festività di Natale e Capodanno in questa puntata) ci danno appuntamento a sabato 29. Un abbraccio a tutti. Stefano (Gatty)

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Capitolo 6
*** Questioni di cuore ***


Capitolo 6

 

Questioni di cuore

 

 

Ritornati ad Hogwarts dopo le vacanze di Natale e Anno Nuovo (Yeeh, era arrivato il 2013!), abbiamo ripreso le nostre abituali attività di studio (anch’io quell’anno studiavo! E devo dire che era una cosa che, tutto sommato, riuscivo a gestire!!! Certo, a piccole dosi…), esercitazioni e sani divertimenti (sui quali è meglio non specificare… ma che mi coinvolgevano moltissimo e mi piacevano sempre di più).

Intanto vivacchiavo sulla sufficienza in Difesa, anche se Whyte non perdeva occasione per criticarmi (non gli andava bene come pronunciavo gli incantesimi, come muovevo la mano, come mi posizionavo in classe, come… ecc., insomma non gli andava bene mai niente!) e mi dava sempre voti poco sotto o poco (molto poco) sopra la sufficienza.

 

E avevo scoperto (forse) anche cosa stava combinando mio fratello con la sua amichetta serpentella…  Infatti, dato che lui non voleva dirmi niente, e che il mio magico specchietto era inutile (che però funzionava solo fino ad un certo punto: la persona che volevo seguire doveva stare all’aria aperta… il che lo rendeva del tutto inutile quando entrava nel capannotto insieme alla sua amica Lorna (e ci entravano spessissimo, almeno una volta al giorno!),  mi sono decisa un giorno a seguirli, insieme a Gilly… Piano piano siamo penetrate di nascosto nel capanno (dopo qualche minuto che li avevamo visti entrare) e, li abbiamo visti abbracciati, impegnati a baciarsi! E io che credevo che fosse ancora piccolo! Ecco perché si nascondevano sempre!

- Presto, andiamo, Niamh - mi sussurrò Gilly - Non vorrai che ci scoprano… Di solito non faccio la guardona…

E mi prese per mano e mi trascinò via, mentre quei due erano impegnati nell’operazione e sembrava che non si fossero accorti della nostra presenza.

- Aveva ragione Charles! - mi disse Gilly, una volta fuori. - Bisogna sempre ascoltare cosa dicono i ragazzi, che hanno, per queste cose, un’intuizione particolare. Albert, per esempio, una volta…

Rimasi tuttavia un po’ perplessa… mio fratello non mi sembrava il  tipo da lasciarsi trascinare in quelle cose… era ancora un bambino, da tanti punti di vista, ma Gilly continuava a raccontarmi non so cosa sul suo moroso… Forse mi ero sbagliata? C’era tuttavia qualcosa di stonato… qualcosa che non mi convinceva… mio fratello era diabolico, talvolta, una vera serpe… e anche la sua amichetta, che  sembrava un’ “acqua cheta”, non mi convinceva affatto… più ci pensavo, più qualcosa non mi tornava… e se i due ci avessero visto e stessero fingendo?

 

Per fortuna Seanna non pensava ancora ai ragazzi (almeno credo). Invece la povera Victoire era ridotta proprio ad uno straccio: Ted, infatti, girava sempre con Ginevra MacArthur (sempre voleva dire sempre: uscivano insieme, passeggiavano insieme, ridevano insieme, parlavano insieme…),

Dato che Vic era distrutta (quella ragazza mi preoccupava), dovevo fare qualcosa: ho allora affrontato di  petto la questione. Dovevo capire se per i due era una cosa seria… anche perché secondo alcuni pettegolezzi (in minoranza, però, rispetto alla maggioranza che li vedeva già accasati), erano solo buoni amici…

In un momento di tranquillità, visto Teddy finalmente solo, sono andato da lui.

- Oh, ciao, Niamh! - mi ha  detto,  tutto allegro - Tutto bene? Andate bene le feste?

- Sì, Teddy, tutto regolare… - gli ho risposto. Poi, con la sguardo più innocente che potevo: - Sai, passavo di qui…

Ok, era una scusa cretina… E ho continuato: - Sai, anche ieri ti ho visto insieme alla MacArthur… brava ragazza, che ne dici?

- Sì - ha confermato tranquillamente Ted - Proprio una brava ragazza… un’ottima ragazza…

- Ed è anche bella e simpatica…

- E’ vero, sono d’accordo con te. Dove vuoi parare, Niamh? Vuoi chiedermi qualcosa?

Dovevo giocare a carte scoperte?

- Sai, ho un’amica che prova qualcosa per te… e vi vediamo sempre insieme… A me va bene… sono affari vostri… mi è anche simpatica Ginevra, a dire la verità, è una ragazza veramente in gamba… ma se è una cosa seria posso dire alla mia amica di mettersi l’anima in pace… sai, l’ha presa male…

Naturalmente Ted non ha assolutamente capito che parlavo di Victoire! I ragazzi non hanno un minimo di intuizione e se non  spieghi tutto, non riescono a capire i sottintesi! Quanto siamo superiori in questo noi ragazze!!!

-  Puoi dire ad Evelyne - mi ha detto - che ora la considero solo un’amica… non provo niente per lei, se non  amicizia… In quanto al resto, cara Niamh… sono affari privati! Privacy: sai cosa vuol dire? Se vuole, te ne parlerà Ginevra…

 - Ok, grazie, tolgo il disturbo…! - gli ho detto, salutandolo.

Uffa, come sono complicati i ragazzi… Non poteva dirmi semplicemente “mi piace” o “è la mia morosa” o qualcosa di esplicito?

Ho poi cercato di consolare Victoire, spiegandole (per l’ennesima volta) che, anche se non si è ricambiati, questo non è importante (come sono ipocrita!). L’importante è volere il bene dell’altro, e questo ti migliora… tante volte non ci si riesce, per tanti motivi… Poi, quando meno te lo aspetti, ti accorgi che qualcun altro è entrato nel tuo cuore e ti accorgi che, aver voluto bene a quella persona non è stato inutile, ti ha fatto diventare una persona migliore… Insomma, cercavo di prepararla a quello che mi sembrava evidente. E poi, diamine, c’erano tanti ragazzi in giro… e qualcuno, mi sembrava, le faceva gli occhi dolci… Era possibile che si fosse fissata in modo così monomaniacale su Ted? Sì, era un bel ragazzo, buono e gentile… ma non era l’unico!

In realtà tutte le mie considerazioni non riuscivano a risollevarla… e allora ho proposto a lei e a Seanna di ricorrere al metodo sempre efficace…andare dagli Elfi domestici e farsi consegnare un bel gelato! Ti dirò che, con un bel gelatone fragola e cioccolato, l’umore è subito migliorato! Peccato che, il giorno dopo, visti di nuovo i due “colombi” insieme, Victoire è tornata la ragazzina disperata del giorno prima!

- Me ne vado a Bauxbatons. il prossimo anno… - diceva, mentre scendevano due grosse lacrime sulle sue belle guance - Non posso vederlo con un’altra… Non mi considera per niente… Ieri l’ho incontrato e… indovinate?… mi ha chiesto se ho ancora la mia collezione di figurine di cantanti famosi, quella che facevo da piccola! Come fanno i ragazzi ad essere così idioti da non accorgersi di niente?

In effetti…

 

Nel mese di marzo mi sembrava di essere diventata paranoica… Ho già detto che avevo impressione che la Rosier mi studiasse… non so per quale motivo… Mi guardava continuamente e, cosa ancora più inquietante, cercava di fare conversazione con me! E  si interessava anche della mia vita in Irlanda (non è che voleva trasferirsi anche lei nella mia Isola?) o delle  mie amicizie… Certo, con discrezione, buttando solo una battuta qua e là… ma mi sembrava che avesse un secondo fine… Io non sbaglio (quasi) mai e la cosa mi sembrava strana… Ne avevo parlato con Gilly che, in effetti, aveva confermato che anche la sua impressione era stata la stessa… Che interesse aveva quella tipa a “studiarmi”?

- Non è che vuole avere informazioni su di te da mandare alla tua “amica”, alla Skeeter? - mi ha suggerito - Quella lì non demorde e manda ancora, dalla Patagonia, una volta alla settimana, articoletti velenosi di cronaca mondanai al “Settimanale dalle Streghe”… Magari vuole aggiornare la scheda su di te…

In effetti poteva avere un senso… Ma c’era il collegamento tra lei è quella giornalista da strapazzo? Per fortuna ho i miei mezzi di informazione: ho scritto una lettera ad Hermione Granger, chiedendole una mano:

Ciao, Hermione

tutto bene? Come stanno i piccoli? Mi è dispiaciuto non avervi potuto vedere a Natale! Speriamo di rifarci presto! Qui ad Hogwarts tutto procede normalmente e anche  la mia media è un po’ migliore di quella  solita… la tua invece è ancora leggendaria qui ad Hogwarts, tu sei inarrivabile, non come me, che mi accontento di vivacchiare  sulla sufficienza!

Ti ho scritto per chiederti un piacere, anche se posso sembrare paranoica… C’è una professoressa, Abigail Rosier, che sembra molto interessata a me. Niente di particolare, potrebbe essere solo che è gentile, ma mi sembra un po’ strano… C’è per caso un collegamento tra lei e la Skeeler, quella giornalista rompiscatole che l’anno scorso mi tormentava? Te lo chiedo perché so che tu conosci tutti, nel mondo magico, e che hai anche fonti affidabili, in Ministero...

Se però non vuoi o non puoi fornirmi informazioni in merito, non preoccuparti! E’ probabilmente una mia paranoia!

Un abbraccio forte da Hogwarts

                                             tua Niamh

 

Qualche giorno dopo ho ricevuto un gufo da Hermione che, gentile come sempre, si era subito interessata alla mia richiesta.

Ciao, Niamh!

Qui a Londra tutto procede regolarmente e anche a casa non ci sono novità di rilievo. Dopo le feste, che abbiamo passato in famiglia, Ron è tornato al lavoro: è sempre impegnato, insieme ad Harry, in qualche indagine. I piccoli invece… fanno i monelli, ma ti mandano tanti bacini. Io poi sono molto occupata dal nuovo progetto di legge per imporre l’obbligo di ferie agli elfi domestici: non immagini quanta resistenza ho trovato! Addirittura si vuole opporre il Sindacato degli Elfi”! Comunque spero di riuscire presto a realizzare questa importante riforma, di cui i nostri preziosi collaboratori domestici beneficeranno-

Ma ora basta  parlare di me. Riguardo al collegamento tra Abigail Rosier e Rita Skeeler (pessimo soggetto la seconda, non conosco la prima), ho trovato, consultando qualche carta dell’Anagrafe Magica, un collegamento, nono so quanto interessante: sono cugine di secondo grado. Infatti la nonna di Rita Skeeler, Artemisia Woodstoch, e quella della prof.ssa Rosier, Germaine, erano sorelle. Non ho tuttavia notizie di contatti recenti tra le due, se devo essere sincera. Sicuramente non si sono incontrate di persona recentemente… ma non posso escludere che possano essere in contatto via gufo.

Un grande abbraccio, anche a Seanna, Ryann e Charles. Salutami naturalmente anche Teddy e Victoire. A presto!

                                                           Hermione Granger Weasley

 

Ecco perché mi controllava! Mi spiava per la Skeeter! Sarei  dovuta stare attenta: mi trovavo ancora in mezzo ai piedi quella  dannata giornalista! O c’erano altri motivi?

 

Per il momento, insomma, Niamh non ha capito niente: lasciando stare la faccenda del balteo (di cui riparleremo), quali sono i rapporti tra Ryann e Lorna (troppo banale che usino il capanno di Hagrid per scambiarsi bacetti?), quali i rapporti tra Ted e Ginevra (e Vic non ha alcuna speranza?), quali i motivi dell’interessamento per Niamh della Rosier? Insomma, siamo ancora in alto mare (del resto la ff è giunta all’esatta metà e tutto sarà risolto, ve lo prometto, negli ultimi tre capitoli).

Intanto vi ringrazio per aver letto il capitolo e vi do appuntamento a mercoledì  2 gennaio. Un abbraccio e tantissimi auguri di felice Anno Nuovo a tutti! Stefano

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Capitolo 7
*** Sorpresa da parte di... Blacky! ***


Capitolo 7

 

Sorpresa da parte di… Blacky!

 

 

Avevo proprio bisogno di una pausa… e, per fortuna, le vacanze di Pasqua (introdotte da qualche anno ad Hogwarts, a quanto mi dicevano… ai tempi dei miei non c’erano!) venivano al momento giusto! Anche se dovevo lasciare Charles e gli amici, ero contenta di vedere i miei genitori e Conan, che mi erano mancati… Era da Natale che non li vedevo! E’ vero che mi mandavano continuamente lettere con ammonizioni e consigli, ma un po’ di sana vita irlandese, circondata da tutti i miei animaletti (e dal mio fantastico Blacky, che non vedevo l’ora di abbracciare) mi ci voleva proprio.

Ma quelle vacanze di Pasqua sarebbero state ricordate, e non solo da me, per Blacky! La  settimana prima di partire, infatti, mi giunsero due gufi da Aileen Montague (da MacDonald Castle) e da mia madre, entrambi sullo stesso argomento. Aileen era una delle mie  migliore amiche! Aveva qualche anno più di me, era sposata e aveva una simpatica bimbetta, Lily (le aveva messo il nome di mia madre): era legatissima ai miei (mi sa che mio padre le aveva anche salvato la vita, quand’era  piccola) e la vedevamo sempre, insieme al marito e alla bimbetta, a MacDonald Castle, ogni volta che venivano invitati a passare le feste, o le vacanze estive lì. Lei e il marito ci riempivano di mille attenzioni e ci facevano un sacco di complimenti. E la piccola Lily, che ora doveva avere un anno e mezzo, era semplicemente meravigliosa! Nella lettera mi comunicava importanti novità:

Ciao, Niamh!

Qualche novità ad Hogwarts? Sei sempre alle prese con Difesa e con quel perfido insegnante di cui mi parlavi? Tutto bene con Charles?

Qui da noi (sono adesso a MacDonald Castle) è tutto a posto e la piccola Lily ti manda tanti bacini! Qualche giorno fa stavo pensando proprio a te e immaginavo quanto sarebbe stato bello avervi tutti qui da noi per queste vacanze…. ebbene, mi sa che il mio desiderio è stato esaudito, e tutto grazie al tuo piccolo amico pennuto, Blacky!

Il tuo corvus glacialis si trovava da noi (Lily, tua madre, gli aveva dato un messaggio per mia madre), quando si è diretto verso i sotterranei (dove si rifugia a dormire quando è da noi) cominciando la sua regressione… Sì, lo so, sembra  impossibile, dato che il ciclo vitale di un corvus è di circa dieci anni e non ne è passato neanche uno dall’ultima volta (è stato nell’estate scorsa, se non mi ricordo male), ma i segni erano inequivocabili: le penne hanno cominciato ad ingrigirsi, tutto il corvo a rimpicciolirsi, si è condensata l’aria fredda intorno a lui fino a formare i primi leggeri strati di ghiaccio… Insomma era impossibile sbagliarsi. Abbiamo anche chiesto spiegazioni al professor Macnair, uno dei massimi esperti inglesi di corvi glaciali (che conosci: è il proprietario dell’altra cornix domestica di cui si conosce l’esistenza): per fortuna non si trovava in Australia (dove abita), ma qui a Cambridge per un seminario alla Cambridge Magical University ed è venuto a dare un’occhiata. Secondo lui, il contatto con una sostanza nociva avvenuto qualche mese fa, di cui sei a conoscenza (ci ha raccontato che è stato contattato da Hagrid e da te) ha influenzato il metabolismo del tuo piccolo amico ed il suo organismo sta anticipando la sua cinquantesima rinascita  per eliminare le ultime scorie della tossina.

In ogni caso ora il tuo Blacky è qui da noi e, per Pasqua, il ciclo di rigenerazione sarà completato. Inutile dire che ho comunicato subito la notizia ai tuoi e, insieme a tuo padre e a tua madre, abbiamo deciso di aspettare la rinascita di Blacky tutti insieme a MacDonald Castle! Pertanto ti comunico che ti aspetto qui per abbracciarti! E, giusto per non farci mancare niente… non saremo soli: era con noi Rolf Scamander con la moglie (sono buoni amici di mia zia) e, come puoi immaginare, l’evento (la rinascita di una cornix per la sua cinquantesima reincarnazione!) li ha riempiti di stupore e desiderio di assistere (Scamander è un magibiologo molto apprezzato e Luna, nel Cavillo, impazzisce per presentare le ultime novità del mondo magibiologico… hai letto le ultime schede del Cavillo Geographics?). Insomma, ci saranno anche loro con noi, oltre a tutti noi MacDonald e Montague (tra cui, naturalmente, la famiglia di Charles… il che ti renderà ancora più piacevole il soggiorno… penso!). Zia e mamma, inoltre, pensano di organizzare una festa apposita per l’evento: parlano di invitare i Macnair (i possessori di Zlatan, l’altra cornacchia domestica), i MacArthur (la figlia è una tua compagna di scuola e il padre è Ministro per la Difesa di Flora e Fauna Magica), qualche Weasley (soprattutto Charles Weasley, l’appassionato di Draghi, ha saputo della rinascita e ci ha chiesto di essere presente) e non so chi altri… Insomma, passeremo una Pasqua tutti insieme (e saremo un bel gruppo) festeggiando la rinascita del tuo Blacky.

Ti aspetto pertanto con tanta gioia e, in attesa di farlo personalmente, invio un forte abbraccio (anche da parte di  Cedric e della piccola Lily)  a te e Charles!

                                     Aileen

 

Anche la lettera di mia madre mi informava del cambiamento di programma e del fatto che tutti saremmo andati dai MacDonald per la cinquantesima rinascita di Blacky. Mi comunicava inoltre che  erano subissati da richieste di vari maghi, insegnanti o appassionati di magibiologia, di avere informazioni sull’evento: infatti è difficilissimo osservare in natura un ciclo di rigenerazione completo di una cornix; inoltre un soggetto con cinquanta rinascite è rarissimo e, secondo antichi libri di antichi e famosi magiornitologi, in tale rinascita, le penne non sono grigio-nere ma dovrebbero essere di vari colori! (Oddio, il mio Blacky colorato come un pappagallo? Che orrore!). Per questo la curiosità sul fenomeno era rilevante in tutto il mondo scientifico…

Insomma, mi aspettavano delle bellissime vacanze di Pasqua! Dovevo dirlo subito a Charles! Mi sono precipitata subito da lui e, naturalmente, lui sapeva già tutto! Anche lui ed Annah erano stati informati del cambiamento di programma (sarebbero dovuti andare a Venezia, dove hanno un bel palazzo sul Canal Grande, per le vacanze, ma naturalmente anche loro si sarebbero aggiunti a tutto il clan in Scozia!). Benissimo! Alcuni giorni passati, in totale relax, con il mio moroso a portata di mano, aspettando la rinascita del mio piccolo amico! Tutto sembrava molto interessante… e piacevole…

 

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Quando siamo arrivati a MacDonald Castle, siamo stati accolti da Judith MacDonald, che ci ha avvisato che alcuni ospiti erano già nel castello e stavano osservando l’uovo, in attesa della schiusa. In particolare Luna Lovegood e Rolf Scamander si erano trasferiti, da due giorni, nei sotterranei, dove  osservavano spasmodicamente il nido ghiacciato.

- Ehi, ciao! - dissi rivolto ad una ragazzina e a suo fratello, che avevo subito riconosciuto (il fratello era riconoscibilissimo: aveva due meravigliosi occhi chiari) - Voi siete Leonard e Maya, i figli del prof. Macnair…

- E’ un piacere rivedervi, ragazzi - disse Leonard, rivolgendosi a me e ad i miei fratelli - Siamo arrivati in  anticipo perché la schiusa potrebbe avvenire da un momento all’altro e il prof. Scamander e il ministro MacArthur volevano la consulenza di mio padre...

- Sì, babbo è il proprietario di Zlatan… - disse  la ragazzina - che è anche lei presente. Mia mamma invece ci raggiungerà questa sera!

Uau! L’altro corvus Glacialis domestico conosciuto! Dovevo assolutamente vederlo!

Maya si accorse forse del mio interesse: - E’ nei sotterranei, nei pressi del nido di Blacky… Non si è mai voluta allontanare… Se volete, vi faccio vedere dove è…

E così, lasciati i nostri genitori a chiacchierare con Judith e consorte, siamo subito scesi…. Appena arrivata, ho notato che tutti erano in  religioso silenzio…. Tutti… Ci saranno state venti persone! Intorno al cubo di ghiaccio si aggirava l’altra  Cornix, Zlatan, che, appena mi ha visto, è venuta a posarsi sulle mie spalle e a becchettarmi il viso! E non mi aveva  mia vista, prima!

- Ma sei bellissima! - le ho detto - Sei bella quanto Blacky! Sei venuta a trovarlo?

Le cornix sono straordinariamente  sensibili e intelligenti… A me sembra che abbia detto sì, muovendo il capino… ed è rimasta  sulla mia spalla!

Come detto, intorno al cubo di ghiaccio c’erano Luna e Rolf (Luna è venuta subito ad abbracciarmi), insieme  ad alcuni magiornitologi (qualcuno lo conoscevo di vista) e al ministro MacArthur, che  mi ha  fatto un gentile segno di saluto.

E, poco lontano,  c’era anche Ginevra, che  è corsa subito da me! Quant’era gentile!

- Ciao, Niamh! Non sapevo neanch’io che sarei venuta! Ma mio padre mi ha detto, all’ultimo momento, se volevo accompagnarlo… Non è da tutti vedere  la rinascita di un corvus… E non ho resistito…

- Sono contentissima di vederti! - Le ho detto, mentre lei continuava a stringermi la mano (come’era affettuosa! Forse un tantino  troppo?)

- Presto, ragazzi, venite! - ha detto Rolf Scamander  - E’ il momento!

Infatti ci siamo avvicinati e abbiamo visto il cubetto di ghiaccio crinarsi e, poco dopo, spezzarsi. Un piccolo becco nerissimo fuoriusciva dall’uovo e, qualche secondo dopo, un bellissimo pulcino tutto bagnato era davanti a lui. Ed aveva le piumine un po’ grigiastre, come era avvenuto nella precedente rinascita! Per fortuna non era colorato come un pappagallo!

- Lo dicevo che erano leggende! - diceva sottovoce Rolf estasiato - Non bisogna credere a quello che dice Argos Anglicus…. piumaggio colorato… Stupidaggini… non scienza!

- Beh, è un bell’esemplare - continuava un altro magibiologo.

Io intanto guardavo Blacky tutta commossa mentre l’uccellino, dopo averci guardato tutti, era venuto a mettersi proprio tra le mie mani! Quant’era carino! E Zlatan si è avvicinata e ha cominciato a fare a lui delle piccole carezze strofinando il suo corpo sul suo!

- Beh, Niamh - ha detto il prof. Macnair, anche lui presente - Non si può dire che non attrai le cornix! Hanno una predilezione per certi membri della famiglia. A casa mia Zlatan stravede per Leonard e Maya, ad esempio…

- Beh, anche da noi - ha aggiunto mio padre, che nel frattempo ci aveva raggiunto - Ha un debole per i ragazzi…

Poco dopo ho messo il piccolo Blacky, immaginavo affamato, accanto al suo solito  becchime e, subito, ha cominciato a mangiare. Vicino a lui non lo lasciava un attimo Zlatan! Erano proprio graziosi!

- Beh, se volete ora prepararvi - ci ha detto Judith MacDonald, che ci aveva raggiunto - questa sera abbiamo invitato qualche persona per festeggiare l’evento… E ho fatto preparare delle stanze dove potete riposarvi…

 

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MacDonald Castle aveva decine di stanze per gli ospiti. Io ero stata collocata nella mia solita, insieme a Seanna. Eravamo a darci una rinfrescata, quando ho sentito bussare alla porta.

- Chi è? - ho subito chiesto e, dietro, ho sentito la voce di Victoire Weasley.

- Sono io, Niamh! C’è con te Seanna? - mi ha risposto.

Le ho subito aperto.

- Anche tu qui? - le ho chiesto. Ma quanta gente stava invitando Judith!

 - Sì, Niamh. Sono qui con mio zio Charles. E’ direttore della Riserva dei Draghi alle isole Falkland, sai ed ha avuto l’invito anche lui. Dato che mi ha detto che c’è anche Teddy…

- C’è anche Teddy? - ho chiesto sbalordita. Che ci faceva Teddy Lupin a MacDonald Castle? E… lo sapeva Victoire che c’era anche Ginevra MacArthur nel castello?

- Sì, è con i miei zii… con Harry e Ginny… I MacDonald hanno fatto le cose in grande e hanno invitato mezzo mondo magico. Ad essere sincero Harry non voleva venire, ma zia Hermione l’ha praticamente costretto… Relazioni sociali, ha detto…. utili a livello politico… - e poi sottovoce - Mia zia Hermone vuole che la sua riforma sulle ferie dei dipendenti magici abbia l’appoggio, al Wizengamot, anche di  Montague e del suo gruppo, perciò sono tutti qui… E io potrò passare la serata con Ted! Non vedevo l’ora. Finalmente lontana da quella Corvonero…

Era tutta contenta! Non ho avuto il coraggio di dirle  che c’era anche Ginevra… Ma ha pensato Ginevra stessa a farsi viva, bussando  alla porta. E proprio in quel momento

- Ciao, Victoire! - Ha detto con un bellissimo sorriso quando l’ha vista (la biondina invece è diventata di sasso, è  sbiancata e ho temuto che stesse per svenire!) - Che bello! Ci sei anche tu! Scusate, vi ho interrotto? Volevo chiedere un consiglio a Niamh…

 

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Scusa, Niamh… Sono stata importuna? - mi disse Ginevra.

- Assolutamente  no! Dimmi pure…

Eravamo in camera sua e Ginevra mi aveva chiamata… per che  cosa? In realtà non l’avevo ancora capito. Mi aveva chiesto di darle un parere sul vestito che  avrebbe indossato la sera, aveva iniziato a provarne tre o quattro chiedendo il mio giudizio, ma avevo l’impressione che le sue intenzioni fossero diverse. Del resto aveva cominciato a farmi domande private… su Charles! Cercava di essere  discreta, lo capivo, ma il discorso ruotava sempre su di lui… O mi sbagliavo?

- Pensi che ti voglia bene, allora? - mi chiese.

- Penso proprio di sì… Sai, Ginevra, Charles è molto riservato, non è il tipo da dirmi platealmente “Ti amo tanto”, ma sci capisce che tiene molto a me… e io a lui… Gli voglio tanto bene!

- E… come ti sei accorta che lui… Se non sono indiscreta…

- Beh… Da tanti piccoli particolari! Sai che per tre anni l’ho odiato? Ci litigavo sempre, con lui e con Kyle… Poi mi ha fatto un po’ di corte… discreta… E io prima gli ho detto che non sarei andata ad Hogsmeade con lui, poi che ero innamorato di un altro…

- … di Ted? - domandò Ginevra

Come faceva a saperlo? Va bene, tanto non c’era niente da nascondere! Ecco perché mi stava interrogando! Era chiaramente interessata a Ted e pensava che ci fosse qualcosa tra noi!

- Sì, di Teddy… Ma non era vero amore… Ero solo infatuata. Teddy è un bel ragazzo ed è anche un mio grande amico, ma tra noi non c’è mai stato niente… Quello che ho provato, e che provo, per Charles… e che ho capito poco a poco… è diverso… Lui mi capisce, mi completa, mi accetta come sono… e, se non c’è mi manca… E mi piace tanto…

- Anche…. fisicamente? Sei attratta da lui? - Poi, forse accortasi che forse aveva esagerato - Se non vuoi, non rispondere… Anzi scusa se te l’ho chiesto… E’ perché anch’io sono innamorata e… pensavo che potessi aiutarmi… solo tu puoi aiutarmi… non so con chi confidarmi…

Povera Ginevra. Era innamorata di Teddy! E cosa dovevo dire io? Ero presa tra l’incudine e il martello, tra un disperata Victoire e un’innamorata Ginevra… Non dovevo sbilanciarmi con nessuna delle due… Erano affari loro, mi sono detta. Ma potevo parlare di  Charles! Ci mancherebbe, era il mio ragazzo!

- Anche fisicamente… anche se non glielo dico mai, altrimenti chi lo controlla più! - le dissi sorridendo maliziosa - Mi piace veramente e lo desidero, ogni momento che passo senza di lui. E quando lo bacio, quando mi infila le mani sotto la camicetta, quando…

- Ehi, Niamh - disse mia sorella, bussando alla porta, in quel momento - E’ arrivato Charles!

Subito sono balzata in piedi. Ho guardato Ginevra.

- Vai, vai pure. E grazie per i consigli, Niamh - mi ha detto sorridendo - Ci vediamo stasera.

- Ok, vado.

E subito ho preso la porta. Poi, ripensandoci, appena lasciata, ho pensato a tutti i discorsi che avevamo fatto mi sembravano una scusa per dirmi qualcos’altro… Cosa non era riuscita a dirmi? Che era innamorata di Teddy e che temeva che Teddy fosse ancora innamorato di me?

- Oh, finalmente, eccoti! - mi disse in quel momento Charles, che stava venendo a cercarmi - Mi sei mancata, piccola…

Mi gettai tra le sue braccia e lo baciai! Quanto mi era mancato… ed eravamo separati solo da tre giorni! E, qualche minuto dopo, quando sono tornata a respirare, ho visto che non eravamo soli.

- Ehi, che foga, ragazzi! - diceva Harry Potter, accompagnato da Ginny, dai piccoli James, Albus e Lily e da Teddy. Poco lontano c’erano anche Hermione e Ron (che sorridevano entrambi), con i piccoli e, vicino a loro, anche Ginevra, che evidentemente era uscita dalla stanza dopo  di me. E Seanna. Quante persone! Mica era uno spettacolo!

Diventai tutta rossa… il che fece ridere ancora di più tutto il gruppo…

 

La festa, organizzata alla vigilia di Pasqua, era superba. I Mac Donald non avevano  badato a spese e la sala grande del castello era piena di ogni ben di Dio: dolcetti, tramezzini, succo di zucca e… alcolici (controllati da un ferreo elfo che impediva a qualsiasi minorenne di avvicinarsi…. peccato!). In un angolo le “Sorelle Stravaganti” cantavano e proponevano il loro repertorio, invitando intanto noi giovani a buttarci a ballare, cosa che in molti facevano… Ma non Seanna, che chiacchierava piacevolmente con un ragazzino che non conoscevo (di cosa stavano parlando quei due, tranquillamente sdraiati su un divanetto? Erano molto vicini…), né Ryann, che sembrava perso in qualche suo pensiero (doveva esserci sotto qualcosa di grosso… A me non la faceva!).

Dall’altra parte della sala Luna parlava tranquillamente con Ginny, mentre Harry, Ron e i miei discutevano con Bastian Macnair di un efferato delitto di cui era responsabile un celebre  pozionista. Io avevo convinto Charles a ballare, con qualche risultato (ma, detto tra noi, me la cavo meglio io)…. quant’era divertente. Peccato che una persona non riusciva a divertirsi: Victoire, che guardava imbronciata Ginevra che, a sua volta, parlava fitto fitto con Teddy….

Poi, più tardi, io e Charles  pensammo bene di imboscarci e ci infilammo in un corridoio vuoto, dove cominciammo a limonare. Eravamo proprio in vena e, quando abbiamo sentito arrivare qualcuno, ci siamo infilati dietro ad una tenda, al buio (anche perché in quel momento ero senza  reggiseno… e se fossero stato mio padre o mia madre?)

- Ho sbagliato a venire qua - diceva una voce femminile, che subito riconobbi: era Ginevra MacArthur - Ho proprio sbagliato. Ma pensavo di risolvere tutto, una buona volta…

- No, è servito anche questo - sosteneva Teddy che camminava vicino a lei e, da quel che intravvedevamo dalla  tenda - Io te l’avevo detto, ma non mi hai ascoltato… Non dipende da nessuno, se…

- Ti prego, baciami! - disse improvvisamente Ginevra a Teddy

- Ma… - rispose esitante Ted Lupin.

- Sì, lo voglio… - disse risoluta Ginevra - Baciami, ti prego… Sono pronta!

E, subito dopo, i due cominciarono a baciarsi, ad un passo da noi, in modo sempre più spinto: sentivamo le loro labbra unirsi, intravvedevamo le loro mani cercarsi e le mani di Ted infilarsi sotto la camicetta di Ginevra e massaggiarle la schiena, cercando il reggiseno… Ero imbarazzatissima! Noi eravamo vicinissimi! Che figura avremmo fatto se si fossero accorto della nostra presenza? Mi sentivo una guardona! E anche Charles era a disagio… ma cosa potevamo fare?

Poi, un attimo dopo, sentimmo arrivare qualcun altro, Ted e Ginevra si staccarono velocemente, immagino ricomponendosi alla meno peggio e Teddy si rivolse a chi era appena  arrivato: - Vic… cosa fai qui da sola?

- Victoire, dove stai andando? - disse Ginevra, mentre la ragazzina evidentemente  correva via… sentivamo dei passi di corsa allontanarsi… Immaginavo quanto fosse disperata, avendo visto i due baciarsi.

- Dai, andiamo a vedere cosa ha - disse Ted - Ultimamente è un po’ strana… Non so perché…

E subito i due si allontanarono. Mi rivolsi quindi a Charles: - Prevedo guai a non finire… Vic li ha sorpresi mentre si baciavano… Andiamo, dai…

- Non impicciamoci, Niamh - mi ha detto Charles - Vedrai che le cose si sistemeranno da sole… E, prima di raggiungerla, non dovresti darti una sistemata al vestito?

- Non solo a questo, maniaco! - gli ho sibilato, riallacciandomi il reggiseno… Ma  quanto era stato divertente!

 

Quella notte la passai, insieme a Seanna, quasi in bianco, cercando vanamente di consolare Victoire. Era così ridotta ad uno straccio, né io sapevo cosa altro dire o fare per risollevare il morale. In effetti Teddy e Ginevra  erano innamorati, mi sembrava evidente, e i baci che si erano scambiati erano sicuramente  molto sensuali e il loro rapporto non era per niente platonico. Ero anche contenta per Teddy: la MacArthur era proprio una brava ragazza, sempre allegra, gentile, disponibile. Anche sforzandomi, non riuscivo a trovare il minimo difetto in lei… forse era troppo studiosa? E Victoire non riusciva a togliersi il chiodo fisso per Teddy… doveva pensare a qualche altro ragazzo! Magari un po’ di sane limonate con qualche altro ragazzino le avrebbero tolto la passione (monomaniacale?) per Ted Lupin! Oppure, male che fosse andata, poteva decidersi di entrare in quei conventi babbani di cui avevamo sentito parlare…

 

 

Buon 2019! Dopo aver ringraziato AdhoMu, dato che ho utilizzato ancora i suoi OC in questo capitolo (Bastian, Leonard e Maya Macnair e il corvus glacialis Zlatan), vi comunico che ho deciso, per quest’ultima parte della ff, di riprendere la pubblicazione bisettimanale (mercoledì e sabato). Ci vediamo pertanto sabato 5 gennaio per il prossimo capitolo! Un abbraccio. Stefano.

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Capitolo 8
*** In trappola ***


Capitolo 8

 

In trappola

 

 

Con il piccolo Blacky (che continuava ad ingozzarsi di becchime congelato e che presto sarebbe tornato alle dimensioni abituali) il giorno dopo tornammo a casa, dove passammo la Pasqua insieme ai nonni e a zia Ely. Poi, un paio di giorni dopo, tornammo tutti ad Hogwarts per l’ultima parte dell’anno scolastico.

Whyte in quel periodo sembrava enormemente infastidito per il fatto che non poteva rimproverarmi, alle sue lezioni, e prendermi in giro come era solito… Infatti, grazie all’aiuto del mio ragazzo e dei miei amici, avevo fatto un sacco di progressi e, anche per fargli dispetto, alzavo sempre la mano quando domandava qualcosa (delle volte non sapevo la risposta, ma l’alzavo lo stesso, tanto sapevo che lui non mi avrebbe chiamato!). Nella pratica, poi, ero diventata una  specie di campionessa (sì, va bene, ora esagero… però me la cavavo benino, sicuramente più di altri) e non poteva torturarmi com’era solito… il che lo rendeva sempre più scontroso e irritabile… Oppure era irritabile perché si avvicinava il giorno in cui avrebbe provato a rubare il balteo?

Per fortuna Hogwarts non era solo studio. Ad Aprile andammo un paio di volte ad Hogsmeade: le giornate si stavano allungando, erano più calde e si stava bene fuori insieme.  E, addirittura, la seconda volta, mentre stavamo tranquillamente gustando, insieme a Kyle e Ruperta, una burrobirra alla Testa di Porco (il pub “alternativo” di Hogsmeade, quello in cui non si vedevano coppie zuccherose), entrarono anche Teddy e Ginevra. Quest’ultima, quando mi vide, non riuscì a nascondere un’espressione di sorpresa, come se non si aspettasse di vedermi… Ma di cosa aveva paura? Io non le avrei mai preso Ted… avevo il mio Charles! Subito si ricompose e i due ci salutarono.

Devo dire che i rapporti tra Ted e Charles erano migliorati tantissimo ultimamente: i due si tolleravano, non litigavano più (come avrebbero fatto appena si fossero visti fino a qualche mese prima) e addirittura si biascicavano una specie di saluto. E il merito era mio (il mio ragazzo si controllava perché sapeva che Ted era mio amico; Ted perché sapeva che io volevo bene a Charles)!

- Volete accomodarvi? - disse Ruperta, vedendo che non c’erano altri tavoli liberi, malgrado un’occhiataccia a lei inviata da Kyle - Stavamo facendo una chiacchierata…

- Beh, grazie! - disse subito Ginevra, precedendo Teddy, che probabilmente avrebbe risposto con un gentile rifiuto.

E così abbiamo chiacchierato un po’, di quidditch soprattutto, ma poi, un po’ riscaldati dalla burrobirra, abbiamo fatto (come al solito) le imitazioni dei professori e abbiamo sparlato di loro (io, in particolare, avevo un intero repertorio di insulti e aneddoti negativi da applicare a quella carogna di Whyte). Ho notato che Ginevra cercava sempre di coinvolgere nel discorso me e Charles… Non è che le piacesse il mio ragazzo? In effetti l’ultima volta mi aveva fatto tutte quelle domande…

Ma anche altre attività, all’interno di Hogwarts, erano piacevoli. Dato che ci ritrovavamo qualche volta da soli (Ruperta e Kyle erano impegnati in una difficile ricerca di Pozioni e, per un periodo, praticamente soggiornarono, nelle ore libere, in biblioteca), potevamo approfittare dei momenti liberi dallo studio per dedicarci un po’ a noi… Era fantastica la Stanza delle Necessità che, all’occorrenza, si trasformava in un attimo in una meravigliosa stanza con un suntuoso e spettacolare (e morbidissimo) letto matrimoniale… Insomma, quando non c’erano gli  amici (Kyle e Ruperta), la stanza ci permetteva di dedicarci ad altre attività…

Unico problema era quello di evitare i nipoti di Gazza… il nostro custode stava invecchiando e erano stati chiamati, nell’ultimo mese, due suoi parenti, due marcantoni con una faccia ottusa, che lo aiutavano a tenere pulito il castello e si aggiravano dappertutto ficcando il naso in ogni angolo… Io li vedevo dovunque e, addirittura, avevo pensato che fossero auror che, in segreto, svolgevano indagini per scoprire chi fosse il furfante che voleva rubare l’oggetto prezioso dei centauri… Poi ho deciso che, se erano auror, eravamo messi proprio male, perché quei due erano maldestri e negati a far qualsiasi cosa… peggio di Gazza, talvolta… il che voleva dire tutto Si chiamavano Baltus e Marcus… e in tre (Gazza compreso) erano superati in destrezza da Spinsy, la gatta di Gazza, dieci volte più in gamba di loro!

E, a proposito del possibile furto del balteo, buio completo! Nessuno ne aveva più parlato, niente era emerso in quelle settimane. I possibili ladri (io “tifavo” ancora per Whyte… magari l’avrebbero sorpreso con le mani nel fatto e  spedito per un lungo soggiorno ad Azkaban!) sembravano essersi volatilizzati, probabilmente spaventati dagli accorgimenti che, nel frattempo, i centauri o gli auror avevano preso per proteggere quel magico oggetto. Ma si avvicinava nel frattempo il giorno del matrimonio. D’accordo con mio padre e i genitori di Charles, avevamo pensato di regalare ai futuri sposi una faretra magica tibetana, compresa di strane tipi di frecce… Non so come, se ne era procurata una bellissima mio padre, avevamo subito mandato il regalo e avevamo ricevuto un biglietto di Astorian e Fidippa, con cui ci ringraziavano del pensiero, molto gradito. Naturalmente avevo tenuto prudentemente Blacky lontano dal biglietto e dall’inchiostro centauresco!

 

Insomma, senza quasi che ce ne accorgessimo (come vola il tempo!) era arrivata la sera prima del matrimonio e, mentre stavo in camera, pensando a come sistemarmi i capelli per il giorno dopo (chiedevo consigli a Gilly),  mi giunse un breve biglietto di Charles, consegnatomi da un gufo: “Ti aspetto al solito posto tra venti minuti. Mi manchi”

Io non sono una cima, ma… perché doveva mandarmi un messaggio con un gufo? Poteva usare i braccialetti (di cui nessuno, a parte noi e gli  amici stretti, sapeva l’esistenza), oppure un patronus… lo faceva sempre!… E poi c’eravamo messi d’accordi di vederci il giorno dopo presto, prima della partenza! E qual era il solito posto? La stanza della necessità? In realtà di posti ne avevamo tanti… ci imboscavamo praticamente dappertutto! Anche se la stanza delle necessità era il preferito, per ovvie ragioni… Ma perché non scrivere esplicitamente il luogo? E poi erano le undici passate… era già scattata l’ora del “coprifuoco”… sì, i rischi erano minimi (nessuno ci aveva mai sorpreso in giro per il castello dopo le 11.00, ma ero io quella che proponeva di infrangere le regole, non Charles, che casomai, qualche volta, si opponeva… Insomma, subito quel messaggio mi puzzò di trappola. Ho un sesto senso per queste cose…

Mi accertai con il braccialetto, digitando: Perché mi hai mandato un gufo? E ricevetti subito la risposta: Quale gufo? La cosa si faceva sempre più inquietante. Che fosse collegata al matrimonio del giorno dopo e al tentativo di furto del balteo? Dovevo avvisare la McGranitt ed Harry Potter! Stavano accadendo cose strane ad Hogwarts. Come una sciocca, ho lasciato Gilly, ho inviato un patronus a Charles dicendogli di raggiungermi dalla Preside e mi sono precipitata fuori con l’intenzione di parlare con la nostra Dirigente: lei mi avrebbe consigliato cosa fare! Ho fatto un paio di corridoi e, improvvisamente… sono stata schiantata!

Naturalmente non ricordo bene quello che è successo: qualcuno mi ha colpito, da vera carogna, alla schiena e subito ho perso i sensi. Quando sono rinvenuta (quanto tempo era passato), ero legata ad una sedia, come un salame, da corde magiche. E qualcuno mi aveva anche imbavagliata! E, davanti a me, appena ho messo a fuoco la figura che mi stava guardando, sono rimasta senza parole: c’ero io!!! Oddio, non potevo essere io… era qualcuno che aveva il mio aspetto! E si era anche trasfigurata i vestiti per sembrare me! Ma cosa stava succedendo… poi, improvvisamente, ho capito tutto: chi mi aveva schiantata, aveva anche preso il mio aspetto con la Pozione Polisucco! Avrei urlato, se non avessi avuto il bavaglio!

- Oh, la piccola irlandese è rinvenuta. Sei subito uscita dalla tua Casa per raggiungere il tuo moroso, nonostante il coprifuoco… sei troppo prevedibile, Niamh… - diceva la mia sosia con un sorriso beffardo. Poi, come se mi leggesse nel pensiero: - Sì, ho assunto il tuo aspetto grazie alla pozione polisucco… anche se mi fa un po’ senso trasformarmi in un’adolescente infantile e capricciosa…

E, dato che volevo urlare (non ci sarei riuscita, ero imbavagliata!), ha aggiunto: - E’ meglio che tu stia zitta, così non mi tocca sentire la tua sgradevole voce…

Poi, l’altra me, quella maledetta sosia,  senza dire più niente, mi ha trasportato, facendo lievitare me e la sedia, dentro un armadio; mi ha quindi lanciato un Petrificus e  ha chiuso le ante, girando ripetutamente la chiave. Ma, prima di lasciarmi, ha detto sottovoce: - Non preoccuparti, prima o poi si accorgeranno di te e verranno a cercarti… Intanto cerca di dormire…

Ero sotto choc e ancora non ci credevo!!! Ero al buio, immobile, legata, imbavagliata, dentro un armadio in una stanza di Hogwarts… Ma queste cose avvengono solo nei film babbani! Oppure forse erano avvenute  ai tempi della lotta contro quel mago malvagio, Voldemort… Io, come massima avventura successami, ero stata spaventata dai centauri! Non avevo avuto mai brutte esperienze del genere! Dovevo uscire!  La mia sosia sicuramente voleva combinare qualcosa, con il mio aspetto, forse rubare il balteo e dare la colpa a me!!!

Dov’ero? Dovevo ragionare…. Probabilmente vicino a dove ero stata schiantata…. cercai disperatamente di ricordare i particolari della stanza in cui mi trovavo quando ero rinvenuta, ma non riuscivo a localizzarmi mentalmente. Ma, improvvisamente, ho avuto un tuffo al cuore: potevo muovermi, anche se con fatica… Ero stretta da corde e bavaglio, ma potevo muovere  le dita e il corpo…Strano… quella stronza della mia sosia mi aveva fatto un petrificus che mi aveva colpito al  petto… proprio dove porto il sacchettino con le erbe di Belit!… quelle che assorbono la Magia Oscura!!! Un colpo di fortuna! Avevano assorbito la maledizione, o almeno una parte, e potevo muovermi, anche se legata!

Potevo ad esempio sbilanciare la sedia spostando il mio peso, e così cominciai a muovere la sedia a destra e sinistra battendo sull’anta dell’armadio… magari qualcuno mi avrebbe sentito! O qualche quadro avrebbe dato l’allarme. Oppure Pix, che girava continuamente per il castello…

E, per fortuna, a forza di battere, ad un certo punto, dopo qualche minuto, ho capito che qualcuno si era accorto di qualcosa! Continua a battere il dorso della sedia sull’anta, sempre più forte! Potevo sentire dei passi avvicinarsi!!!

E così, improvvisamente, qualcuno ha girato la chiave (che quell’idiota della mia sosia aveva evidentemente lasciato sulla serratura) ed aperto l’armadio…

 

 

Povera Niamh! Questa non se la aspettava! Che cosa sta succedendo? Appuntamento a mercoledì. -3 alla conclusione.

Grazie a tutti e buon fine settimana. Stefano

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Capitolo 9
*** La falla nel piano ***


Capitolo 9

 

La falla nel piano

 

 

Finalmente qualcuno si era accorto dei gran colpi che  davo all’anta dell’armadio! Alzai gli occhi verso l’apertura (ero ancora imbavagliata) e vidi… il professor Wythe, che mi guardava sbigottito.

- O’ Neil, e tu che ci fai qui? - farfugliò

“Che idiota! Mi lego da sola ed entro nell’armadio per divertimento, naturalmente!”, ho pensato.

Comunque lui, per fortuna, non è un legilimens e si è precipitato subito su di me, tirandomi fuori e togliendomi le corde e il bavaglio.

Io ero ancora spaventata, ma ebbi il tempo di dire: - Qualcuno ha preso la Polisucco e ha il mio aspetto… Sta preparando qualcosa…

- Avvisiamo la Preside e gli altri insegnanti - disse - e fece uscire un patronus… a forma di puzzola… Molto indicativo del tipo che era, quel Whyte! Come si fa ad avere come patronus una puzzola? (*)

Ma non servì inviarlo, perché, improvvisamente, entrò nella stanza, correndo, proprio Charles! Seguito a ruota da Harry Potter e Ron Weasley. Che ci facevano qui?

Charles si era precipitato ad abbracciarmi, non riusciva a parlare e mi stringeva forte. Sembrava molto spaventato. Harry venne da me.

- Tutto bene, Niamh? - mi chiese

- Sì, ma c’è qualcuno che ha il mio aspetto…

- Sì, lo sappiamo… - e poi, rivolto a Whyte: - Grazie, professore, per il suo intervento…

Entrarono in quel momento i nipoti di Gazza, che spingevano avanti a loro… la mia sosia! Ma le sorprese non finivano mai?

- L’ha schianta Charles… - ha detto Harry Potter - Noi l’abbiamo  solo arrestata e dobbiamo farla “cantare”… Ci ha detto dove ti aveva chiusa… Il merito è tutto del tuo fidanzato…

Guardai Charles, che mi sorrise: - Tu baci meglio… Mi sono subito accorto che non potevi essere tu!

Lo strinsi forte! Per fortuna avevo Charles! Mi aveva salvato la vita!!! Oddio, forse ero già salva, grazie alle erbe di Belit e all’intervento di Whyte… ma mi piaceva di più immaginare che dovevo la vita al mio ragazzo!

- La signora, o il signore, presto riprenderà il suo aspetto - disse uno dei due nipoti di Gazza… -  la contropozione dovrebbe fare effetti a momenti…

Ok, non era un nipote di Gazza, ora l’avevo capito, ma un auror sotto copertura che, sembrando un perfetto idiota (e c’era riuscito veramente!) controllava Hogwarts

E infatti, un attimo dopo, apparve davanti a noi… la prof.ssa Rosier!

- Prof! Cosa ha fatto? - le chiesi scandalizzata.

- Piccola idiota! Come hai fatto ad avvisare il tuo ragazzo? - disse la Rosier

Poi, rivolto a Charles: - E tu dovevi proprio metterti a pomiciare? Un piano perfetto… ora fallito per colpa vostra… E sono stata per mesi a studiare il tuo comportamento, piccola idiota irlandese…

Poi, rivolgendosi ad Harry e Ron:  - Ma non capirete mai…

Ron Weasley le fece un cenno con la mano: - Era impossibile trafugare il balteo sotto gli occhi dei centauri, che avevano raddoppiato la sorveglianza… E’ venuto in mente ad Harry che poteva allora già essere stato sostituito e nascosto chissà dove. Magari al suo posto c’era una copia che noi e i centauri, come babbei, avremmo vigilato con attenzione, pensando che a quella puntava il ladro…

- E abbiamo contattato, con molta discrezione, Fidippa, - continuò Harry - che ha fatto un piccolo controllo, confermando i nostri sospetti, ma non dicendo niente a nessuno, tanto meno a Belit, che avrebbe fatto fuoco e fiamme, cercato in  ogni dove il balteo che, sicuramente, è ben nascosto …

Quella stronza della Rosier stava a sentire stupita.

- Ma bisognava consegnarlo al cliente, che non avevamo naturalmente idee chi fosse, come non sapevamo chi avesse nelle sue mani il balteo - continuò Harry Potter - Ma avevamo una sicurezza: non ci sono, normalmente, passaporte attive da e verso il villaggio dei centauri, e nessuno lo può raggiungere attraverso la Foresta Probita.

- Il  matrimonio di Astorian e Fidippa era perfetto - proseguì Ron Weasley -  con tutti gli invitati che sarebbero giunti… Tutti noi e i centauri avremmo dovuto tenere d’occhio diverse decine di persone… e tra queste quella più insospettabile sarebbe stata proprio Niamh O’Neil, quella che aveva svelato il tentativo di furto… una ragazzina che nessuno immagineremmo nei panni di una ladra… E così,  mentre noi tutti avremmo controllato il balteo e gli invitati, ma soprattutto Whyte e la Rosier…. cioè qualcuno con l’aspetto della Rosier, opportunamente aiutata da una Polisucco, sicuramente, …la vera Rosier, con l’aspetto di Niamh, avrebbe indossata la cintura che il complice le avrebbe consegnato. E a quel punto i giochi erano fatti: avrebbe potuto condizionare chiunque e fare quello che lei desiderava…sarebbe subito tornata qui ad Hogwarts con una delle passaporta di emergenza approntata dal ministero, magari appena ci fosse stata un po’ di confusione… bastava che avesse chiesto ad un auror di cercare di rubare il falso balteo…

La Rosier li guardava stupita… evidentemente aveva colto nel segno.

 - Ma… come avete fatto… - disse balbettando

- Geniale anche le accuse nei suoi confronti - continuò Harry - … l’antico linguaggio centauresco… indicare se stessa come colpevole… tutti avrebbero seguito la sua sosia e lei avrebbe avuto campo libero… Inutile dire che il comportamento della sosia al villaggio sarebbe stato irreprensibile… A chi aveva affidato il compito di impersonarla? Naturalmente qualcuno che aveva bevuto una seconda polisucco,... - disse duro Harry Potter.

- E non neghi… tanto possiamo, in queste occasioni, usare il Veritaserum - aggiunse Ron. Bleffava?

- Oppure possiamo risparmiarlo… - continuò Harry - Secondo la convenzione magica firmata a suo tempo dai centauri e dal Governo Inglese, nel XVIII secolo, chi è responsabile di furti nei confronti dei centauri deve essere a loro consegnato… ed è un po’ che i centauri non squartano nessuno… Secondo me sarebbero contenti di avere qualcuno sotto mano… Belit ci ringrazierebbe per il regalo… sarebbe sicuramente un simpatico diversivo al matrimonio del figlio…

Rabbrividii. Erano veramente dei mastini, duri, implacabili… io li conoscevo come persone amabili, gentili, disponibili… ora li vedevo in un’altra prospettiva. Ed erano dannatamente in gamba: avevano spaventato anche me! E quella stronza della Rosier era impallidita.

- Beh… a Janette Huischin, di Corvonero…  doveva tornare a casa ieri sera perché suo padre sta male e nessuno se ne sarebbe accorto per la giornata di oggi… le ho fatto mandare a casa un gufo dicendo che partiva in ritardo… naturalmente l’ho confusa per farmi obbedire… ma non rischiava niente… doveva prendere la Polisucco ogni ora e non parlare con nessuno… solo aggirarsi nel villaggio  senza parlare … - disse una depressa Rosier con un filo di voce - Io sto collaborando… non ho rubato io il balteo… vi dirò tutto… basta che non mi consegnate ai centauri… vi dirò con chi avevo il contatto…

- Se è una balla, ce ne accorgeremo - sibilò Ron - e ci penserà il Wizengamot a giudicarvi.

Fece un cenno a uno dei due nipoti di Gazza…: - Vai a cercare questa Huischin e chiama Donegan per rimuovere l’Imperius… Non penso che di notte abbia preso l’aspetto della Rosier, ma non si sa mai. Porta con te anche Naishu e Odetta…

E poi, rivolto a me e Charles: - Abbiamo infiltrato cinque o sei nostri uomini qui ad Hogwarts, tra i docenti o il personale… E siete stati sempre sotto controllo… Mi dispiace però che non sono riuscito a bloccare questa pazza prima che ti schiantasse e  ti  tenesse prigioniera, Niamh, ti chiedo scusa… Voi siete stati veramente in gamba. Tu, Niamh, sei riuscita a richiamare l’attenzione del professor Whyte e a farti liberare: avresti fatto fallire il suo piano. Tu, Charles, addirittura l’hai bloccata e ci hai dato una grossa mano… Vi proporrò a Kingsley per un encomio… e ci deve essere una ricompensa, penso…

Sospirai di sollievo. Mi sentivo molto in gamba… e non avevo fatto praticamente niente!

 Ora potete lasciarci… - continuò Ron - Dobbiamo far collaborare la nostra Rosier… ci serve il nome del complice tra i centauri… Se non riusciamo ad intercettare il vero balteo prima della cerimonia, poi, nessun umano si recherà nel villaggio dei centauri: Kingsley è stato categorico…

- E allora vai a sentire Belit! - continuò Harry - Minimo minaccerebbe di squartare mezzo mondo magico, se gli roviniamo il matrimonio del figlio!

Sorrisi a Ron e Harry, che ci accompagnavano fuori, con altre gentili parole. Diedi un’occhiataccia alla Rosier, sibilandole: - Lei è proprio una stronza! Vada a farsi fottere…

Quanto tempo era che volevo insultare un insegnante!

Si allontanò quindi anche Whyte, facendo i complimenti a Charles (di cui ero contenta… ma perché non li ha fatti anche a me?) e lasciandoci soli. Io e Charles ci fermammo su uno dei divanetti… E lo abbracciai forte

- Davvero hai capito che non ero io da come ti ha baciato? - gli ho chiesto.

- Beh, sì… i tuoi baci sono un’altra cosa… hai classe! L’altra sembrava stupita di vedermi… non sapeva che mi avevi contattato… e poi ha cercato di rimediare in modo francamente maldestro e volgare… e considera che  ero all’erta per via del tuo strano messaggio, in cui parlavi del gufo e del  fatto che volevi andare dalla Preside e avevo paura che tu, impulsiva come sei, ti mettessi nei guai…

Charles aveva detto che i miei baci erano un’altra cosa! Mi ero sciolto tutta! Gli sarei saltata addosso!!! Ma stava  venendo gente…

- Presto, andiamo! - gli ho detto - Riusciamo a fuggire di sopra senza che nessuno ci scopra?

- Nella Stanza? Non lo so, proviamoci! - mi ha detto Charles, sorridendo.

E subito, di corsa, prendendoci per mano, precedendo tutti, siamo corsi nella Stanza della Necessità. Questa volta ho pensato io a far comparire quello che serviva…

Siamo subito entrati e ci siamo tuffati in un magnifico e morbido letto matrimoniale che si era generato. Charles mi ha abbracciato forte e io… mi sono subito addormentata, stanchissima, tranquilla, serena! Quella notte non abbiamo fatto niente… ma è stato bellissimo lo stesso.

 

______________________________

 

(*) Non ci crederete, ma su Pottermore, al quiz delle Case, sono stato smistato in Tassorosso (bellissima  Casa) e mi è stata affibbiata come patronus proprio una puzzola!!! Avrei preferito qualsiasi altro animale (anche vipere, avvoltoi, squali…), ma la puzzola no!

 

Appuntamento a sabato per il penultimo capitolo! Buona giornata a tutti. Stefano

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Capitolo 10
*** Matrimonio e passaporta ***


Capitolo 10

 

Matrimonio e passaporta

 

 

Era quasi finito l’anno scolastico, il complice della Rosier era stato arrestato, il balteo era tornato ai legittimi proprietari, io e Charles avevamo avuto un encomio dal Ministero per la collaborazione con l’ufficio Auror nell’arresto di quella pazza della Rosier (yeeh! Sono una grande  strega! Alla faccia del prof. Whyte che mi sgrida sempre!) e avevo avuto anche un premio di 100 galeoni, che i miei avevano insistito che mettessi alla Gringott… Io volevo spenderne una buona parte ad organizzare una festa con Charles e i miei amici!.

Il matrimonio di Fidippa era stato un successo, anche per noi… Non avevo mai visto il villaggio dei centauri, che  si trova in una valle della foresta proibita e consiste in tante caverne sui due fianchi delle montagne che la chiudono. Caverne in realtà molto confortevoli, anche se la cerimonia e il pranzo di nozze (veramente superbo!) si sono svolte nel piazzale centrale del villaggio, di fronte a tutte le autorità del mondo magico (da Kingsley in giù, tutti molto gentili con me e Charles) e agli altri ospiti (c’erano  anche i miei genitori, che  subito sono stati informati degli ultimi avvenimenti e, vedendomi serena, hanno tirato un sospiro di sollievo. Inutile dire che Charles piace sempre di più ai miei, e sono molto contenta).

Durante il banchetto, poi, sono venuti a trovarci anche Astorian e Fidippa, che ci hanno ancora ringraziati per la meravigliosa faretra che avevamo loro regalato. Tutto insomma è andato bene, a parte quando Fidippa  mi si è messa a fare domande indiscrete (ma molto indiscrete! Io sono diventata di tutti i colori) sui “modi per accoppiarsi” di noi umani (i centauri sono molto disinibiti su questo argomento), e per giunta, voleva che gli rispondessi in modo preciso facendo riferimento alla mia esperienza personale…. davanti ai miei genitori, che mi guardavano con due occhi sgranati da far paura! Charles era diventato bianco, io tutta rossa! Per fortuna poi Belit è venuta a portare via la sposina (doveva bere non so quale intruglio) e mi sono salvata in extremis. Ma mio padre, da quel momento, ha puntato gli occhi su Charles e non l’ha lasciato un attimo… poveretto! Mia madre poi, mi si è messa alle costole facendo strane allusioni alla possibilità di rimanere incinta in giovane età… ma non sa che sono una ragazza prudente? (Oddio… un paio di volte mi sono scordata di prendere la pozione anticoncezionale, se devo essere proprio sincera…)

Più tardi, poi, ho anche assistito ad una scena rivoltante: mia madre ha ringraziato quello stronzo di Whyte con cui (lo sapevo) ha fatto la scuola insieme!

 - Grazie, Adrian… Ti sarò sempre riconoscente per aver salvato mia figlia…  - gli ha detto.

Il che mi sembra proprio esagerato, dato che  praticamente non aveva fatto niente, a parte aprire uno sportello, e questo poteva farlo chiunque, anche Blacky!

E quella carogna, con un sorriso da scemo: - Stai scherzando, Lily? E’ stato un piacere! Mi dispiace solo di non essere intervenuto prima! Ma tua figlia è veramente in gamba… è una delle mie allieve più promettenti… anzi, ti volevo parlare delle sue qualità… mi sembra di rivedere te! Ti ricordi quella volta che…

Ma aveva bevuto o… ci provava con mia madre! Maledetto pervertito! Schifoso maniaco! Brutta carogna! Prima o poi lo affatturo! Se lo avesse saputo il babbo! Lo avrebbe fatto a pezzi!

Comunque, a parte questi piccoli inconvenienti, è andato tutto bene. Ho anche incrociato quella Belit (spaventosa più del solito), che ho ringraziato per le erbe che mi aveva dato l’anno prima… che erano state utilissime! Belit mi ha guardato con quel suo sguardo truce, poi ha fatto una specie di smorfia (voleva essere un sorriso?) e mi ha detto che tanto era in debito ancora con mio padre e che, per tornare pari, avrebbe dovuto salvarmi la vita almeno un’altra volta (Oddio, sperò che non  ci sia bisogno di questo!).

Poi ha fatto una risata, mi ha fatto scivolare qualcosa in mano ed è andata via. Ho guardato e ho trovato un sacchettino di erbe, come quelle che avevo al collo… Evidentemente non è  terribile come sembra!

 

_____________________________________

 

- Com’è baciare una ragazza? - chiedeva mia sorella a Ryann

- Ah, che ne so, io? - rispondeva mio fratello.

- Ma come… non baciavi Lorna… al capanno? Me l’ha detto Niamh…

- Quanto sei sciocca! Pensi che baci le ragazze? Abbiamo fatto finta solo perché Niamh e la sua amica impicciona ci stavano spiando! Dovevamo farle credere che fossimo innamorati, così ci avrebbero lasciati stare! Non facevano altro che seguirci!

- E quindi avete fatto finta? - richiese Seanna

- Certo… mi fa senso baciare una ragazza… sulla bocca, poi! Non so cosa ci provino i grandi… Io non bacerò mai nessuna… - rispose Ryann, deciso.

Mi aveva ingannato!!! Era riuscito a farmela sotto il naso! E se non avessi “casualmente” carpito questa conversazione (grazie ad un fantastico paio di “orecchie oblunghe” che avevo comprato l’ultima volta che ero stata ad Hogsmeade ai “Tiri Vispi Weasley”), quei due serpenti, mio fratello e quella santarellina di Lorna, avrebbero continuato a farmela! Erano delle vere Serpi, false e subdole… ma io non avevo abboccato ed ero stata più furba di loro!

Subito mi precipitai da Ryann, che stava ancora con la sorella:

- Stasera mando Occhialuto da babbo e mamma e racconto loro tutto quello che hai fatto, come mi hai ingannato, che fingi di baciare le ragazze per fare qualcosa di pericoloso e innominabile - gli sillabai sul viso con uno sguardo da spiritata (abbiamo un antenato che si era dedicato alla magia Oscura… che riesca a calarmi nella parte della strega malvagia anche per merito suo?)

- Ma, Niamh… - balbettò Ryann, sbiancando.

- Mi hai deluso profondamente! Io sono tua sorella maggiore e sono responsabile anche del tuo comportamento! Dimmi la verità, ora e subito… e non lo ripeto un’altra volta!

Vistosi con le spalle al muro… quell’imbroglione di Ryann ha chiamato la sua amichetta Lorna e, con lei siamo andati di nuovo nel capanno. Tra le cianfrusaglie presenti, c’era un vecchio scarpone che, posizionato in un certo modo, si trasformava in una passaporta!

- Ma… come avete fatto a crearla? Il Ministero le controlla e voi siete troppo piccoli per saperne creare una! - chiesi sbalordita

- In realtà l’ho presa a mio padre - disse Lorna con uno sguardo colpevole - che lavora al Ministero… l’ha sequestrata qualche mese fa, insieme a tante altre, ad un certo Mandungus Fletcher, un vecchio delinquente che hanno recentemente arrestato… Ce  ne erano tante… e ne ho presa una. Ci sono anche le istruzioni per attivarla…

Quanto erano incoscienti! Rischiare con una passaporta illegale!

- E dove porta questa? - chiesi tutta arrabbiata. Era possibile essere tanto incoscienti?

- In una caverna sulla montagna… altrimenti non raggiungibile… dove abbiamo qualche animaletto… - confessò mio fratello

Insomma, in poche parole, i due, d’accordo con il professor Hagrid (come mi hanno confessato… me lo immaginavo!), avevano creato, nella caverna in questione, un allevamento di Grifoni!!!  Ne avevano sette! Ho subito loro fatto capire che erano completamente partiti: i Grifoni, mezze aquile e mezzi leoni, sono pericolosi (lo sanno tutti) e, anche se questi erano dei cuccioli, non sono bestie innocue!

- Ma dove diavolo li avete trovati? - ho chiesto loro.

I due si affannavano a dare da mangiare a quelle bestiacce che, posizionati in grandi gabbie (quanto avevano lavorato per creare quel nascondiglio!) scodinzolavano felici vedendoli aggirarsi tra di loro e, giusto per salutarci, dando certe beccate alle sbarre che, se ci avessero preso la mano, avrebbero come minimo asportato un paio di dita…

- Il professor Hagrid  ha trovato un nido di grifoni abbandonato nella Foresta, vicino ad Hogwarts…, ma non può tenerle perché gli ispettori della Lipum, la Lega Inglese per la Protezione degli Uccelli Magici, lo tengono sotto osservazioni, da quando ha cercato di allevare avvoltoi magici striati… e ci ha chiesto se volevamo dargli una mano a nasconderli… - ha confessato mio fratello - Secondo il prof non è giusto che siano consegnati a quei pazzi della Lipum, che poi li porteranno lontano da Hogwarts…

Dato che stavo dando in escandescenze e minacciavo di dirlo a mamma, babbo, genitori di Lorna, Hermione, Harry Potter, McGranitt, Kingsley in persona e non so quante altre persone, hanno promesso che li avrebbero liberati, dato che erano ormai cresciuti e potevano cavarsela da soli. Ma io non mi sono fidata e ho voluto assistere alla loro liberazione qualche giorno dopo. E  i due hanno dovuto accettare: hanno aperto le gabbie e le “bestiole” (abbastanza inquietanti a dire il vero) sono subito corse tutte  nella Foresta Proibita.

- Peccato, è stato bello! - disse sospirando mio fratello - Mi è molto piaciuto fare l’allevatore di grifoni… Sono così intelligenti e graziosi…

- Sì, Ryann - aggiunse Lorna - Anche a me è piaciuto, sono veramente in gamba... Grazie per avermi aiutato… Magari quando siamo più grandi creeremo insieme un vero allevamento… Mio zio alleva Doxy… anche quelli sono animali interessanti…

- Certo! - rispose Ryann, tutto contento - E’ stato veramente bello… anche se ho dovuto fingere di baciarti…

- Sì… scusa Niamh se ti abbiamo ingannato - disse Lorna, con una deliziosa faccina da colpevole pentita (per me fingeva… queste serpentelle sono terribili!) - Quando abbiamo visto te e la tua amica, abbiamo avvicinato le labbra sperando che tu ci cascassi… A me piace Ryann, è in gamba, veramente… ma non lo bacerei mai… mi fa senso…

- Neanch’io capisco come facciano i più grandi a baciarsi… - continuò mio fratello - Solo a pensarci, sto male…

Mi facevano tanta tenerezza… Sono sicura che, di lì ad un paio d’anni, avrebbero avuto un’altra idea sui baci…

 

Ultimo capitolo mercoledì 16! Grazie a tutti per aver letto fino a qui la storia! Stefano

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Capitolo 11
*** Colloquio con Ginevra ***


Capitolo 11

 

Colloquio con Ginevra

 

 

Orami ci avviavamo alla fine dell’anno scolastico, naturalmente con un supplente in Pozioni (era venuto, per l’ultimo trimestre, il babbo di Leonard MacNair, per fare un piacere alla Preside), che tra l’altro era maledettamente in gamba (e molto esigente!). Tutto stava filando liscio come l’olio (avevo la sufficienza in tutte le materie!) e io avevo un’ora libera. Avevo deciso pertanto di andare a passeggiare da sola lungo il lago (Charles aveva lezione) a salutare la mia amica piovra. Ma, vicino al castello, ho incontrato Ginevra MacArthur, anche lei sola.

Ho subito pensato alla povera Victoire che, per quanto per un ottavo Veela, non poteva competere con lei: era sportiva, brillante, simpatica, generosa, bella… Vic lo sarebbe stato altrettanto, ma era di tre anni più piccola… e quell’idiota di Teddy le voleva bene come ad una cuginetta, al massimo… Mi dispiaceva per lei, ma non potevo però non ammirare Ginevra e pensare che Ted era stato veramente fortunato, a trovarsi una ragazza così in gamba…

- Ciao, Niamh… - mi ha detto dolcemente Ginevra.

- Ehi, Ginevra! Anche tu hai un’ora libera? - le ho chiesto - Se vuoi puoi accompagnarmi… Vado a salutare la piovra gigante…

- No, in realtà avrei Trasfigurazione, ma ho deciso di non andarci, per una volta… Ho visto che ti incamminavi verso il lago e ho pensato di approfittare per parlare con te - mi ha detto

- Con me? … - Ho chiesto perplessa (mi sembrava un po' agitata) - Dimmi, dimmi. Come posso aiutarti?

- Vorrei che tu potessi... ma non penso… ma dovevo dirtelo… Anche perché il prossimo anno mi trasferirò a Bauxtbatons… 

Toh, che sorpresa! Ma come era enigmatica! Cosa c'era sotto?

- Oh, che peccato…- le dissi - Teddy sarà dispiaciuto!

- Beh, sì, sarà sicuramente dispiaciuto… Teddy è una persona fantastica, un vero amico… Ma avrei voluto che un’altra persona fosse dispiaciuta per la mia partenza, una persona a cui voglio molto bene, da tanto tempo, anche se non se ne è accorta…Sei dispiaciuta?

- Beh, che discorsi! - le ho detto - Certo che sono dispiaciuta! Sei veramente in gamba e mi  chiedo perché ci la…

Poi, improvvisamente ho fatto un collegamento velocissimo… io, lei… non è che lei?…

- Sì, mi piaci molto, Niamh. E non come amica… - mi ha detto Ginevra, guardandomi negli occhi, seria seria.

- Ma… ma… ma… - ho detto balbettando e impallidendo - io… voglio bene a Charles… non me lo sarei mai immaginato… e poi ti ho visto una volta baciare Teddy… cioè… mi han detto che lo hai baciato…

- Sì… Ted è stato gentilissimo… un vero amico… E’ adorabile… Ha saputo casualmente che ti volevo bene… sai, mi sono sbattuta in lui, letteralmente, mentre andavamo di corsa e tutti i nostri libri e pergamene sono volati via… li abbiamo raccolti in fretta e furia (eravamo in ritardo alle lezioni) e una mia pergamena, in cui avevo scritto qualcosa di esplicito è finita nelle sue mani… E’ stata gentilissimo e, la sera, quando se n’è accorto, me l’ha subito restituita, assicurandomi che avrebbe mantenuto il segreto con tutti e, soprattutto con te. E ha rispettato la parola… come gli ho chiesto... e mi è stato vicino, come amico, in tutti questi mesi… E’ veramente un bravo ragazzo: lui sapeva tutto, fin dall’inizio, e ha cercato sempre di farmi capire che non dipende da nessuno se quello… o quella… che ami non ti ricambia… siamo nati così e dobbiamo accettarci come siamo… Lui mi ha sempre detto che sei innamorata di Charles, che è un  ragazzo a posto, e che voi siete una bella coppia…

Ero ancora sotto choc… Ginevra era innamorata… di me!?!... E cosa dovevo dire, ora?

- … e mi ha baciato… una volta, a MacDonald Castle… ma solo dietro mia esplicita richiesta...era un po' che mi frullava l'idea nella testa... sai, volevo capire se avrei mai potuto provare qualcosa per un ragazzo... e Teddy è un bel ragazzo: se non avessi provato qualcosa con lui... Ma solo quella volta… Ho provato a baciarlo, volevo volergli bene, te lo assicuro, ma non mi è piaciuto… non lui, non mi piacciono i ragazzi… Vorrei baciare un’altra persona… di cui sono innamorata…

Aiuto!!!!! E questa chi se la aspettava? E adesso cosa dovevo dirle?

- Ginevra, scusa… Lo so, quello che dici… mi onora… ma io… voglio bene… molto bene… a Charles… e non sono attratta da… ragazze… però rispetto chiunque… e ti stimo…

- No, Niamh… non devi giustificarti! Sei etero, l'ho capito da un pezzo… come io non lo sono… e il mio discorso ti ha scioccato, anche perché non te lo aspettavi… io non ti chiedo niente… ma tu non puoi impedirmi di volerti bene, di ammirarti, di immaginarci… beh, sì, insomma, hai capito… ma ho anche compreso che non posso rimanere qui… mi fa male vederti abbracciata ad un altro… anche se so che è un bravo ragazzo… E così mi trasferisco, dal prossimo anno, a Bauxbatons… Ti chiedo di non dire niente a nessuno per il momento (ancora non sono pronta… poi, vedrai, presto sarò in grado di gestire tutto alla  luce del sole) e… ti chiedo solo un piacere…

Che granchio avevo preso! E non mi ero accorta di niente!!! E cosa voleva chiedermi ora?

- Dimmi, Ginevra…

- Posso accompagnarti al Lago, adesso?… Mi piacerebbe tanto passare un po’ di tempo… poco poco… solo oggi… con te… e posso abbracciarti… un abbraccio da amiche, da sorelle… niente di sconveniente… te lo prometto… ti voglio bene…

Inutile dire che, un attimo dopo, ci stavamo già abbracciando!

- Anch’io ti voglio bene… - le ho detto, poi ho precisato - … non in quel senso, però…

Siamo poi andate lungo la spiaggia a salutare la piovra. Poi, dopo aver chiacchierato un po’ della sua condizione, dei suoi genitori, di me, di Charles e di altri argomenti siamo tornate al castello. Mi ha stretto la mano (con una certa insistenza… ad essere sincera), mi ha abbracciato un’ultima volta (standomi un po’ troppo accostata, a dire il vero, e stringendosi un po’ troppo al mio corpo…) e mi ha detto semplicemente: - Grazie, Niamh!

Ed è stata l’ultima volta, in quell’anno, che siamo state da sole, insieme. Ci siamo incontrate ancora, e abbiamo  parlato del più e del meno, come due buone amiche. Poi, dall’anno successivo, si è trasferita in Francia. Spero che trovi serenità… e anche una persona a cui voler bene e che le voglia bene…

 

Naturalmente non potevo dire niente né a Vic né a Charles, né ad altri di Ginevra (l’avevo promesso a Ginevra stessa) fino a quando non fosse partita. Il che era per me motivo di grande sofferenza (odio tenere i segreti!). Per fortuna la MacArthur è partita, dopo averci salutati tutti alla festa di fine anno, il giorno prima di tutti quanti noi e allora sono subito corsa da Victoire, che, tutta abbacchiata, preparava le valigie… Perfetto, non c’era nessun altro…

- Oh, Niamh! Ciao! - mi ha detto - Grazie di tutto! Sei stata una grande amica, la migliore… Mi hai sempre aiutata… Mi mancherai tanto, quando andrò a Bauxbatons… ne ho già parlato con mamma e zia… ti scriverò e ti racconterò tutto…

- Ted e Ginevra MacArthur non vanno insieme, non sono mai andati insieme, sono solo amici, e il prossimo anno Ginevra si trasferisce proprio a Bauxbatons, e Ted rimane qui! - le dissi tutto d’un fiato.

Vic mi guardava sbalordita ed aveva aperto la bocca per lo stupore… Era adorabile! Mi piaceva tanto con quell’espressione…

- Ma, come? Sei sicura, Niamh?- mi ha chiesto incerta - Li ho visti baciarsi!

- Sono sicurissima, Vic - le ho detto - e ti posso spiegare tutto…

E così, con calma, e anche stando attenta a quello che dicevo (ho glissato sul fatto che era innamorata di me, ad esempio), le ho raccontato ciò di cui ero venuta a conoscenza, facendole giurare di non dirlo in giro finché Ginevra non si fosse sentita pronta per affrontare con serenità la sua condizione, di cui non doveva assolutamente vergognarsi…

Inutile dire che subito Vic ha buttato alle ortiche i propositi di trasferirsi a Bauxbatons (“Fossi matta! Il prossimo anno gli sto appiccicata e non lo lascio un secondo!”) e si è messa, tutta euforica, ad abbracciarmi fortissimo! In quel momento è entrata mia sorella e ci ha guardato con due occhi stralunati…. Non è che pensava che io  e lei…?

 

No, non c’era nessun problema, da quel punto di vista… Quella sera, nella Stanza delle Necessità, abbracciata a Charles, durante una pausa, ci siamo messi a parlare…

- Mia madre mi ha scritto… ha intenzione di inviarti un gufo per invitarti a passare agosto da noi… - mi ha detto.

- Facciamo metà e metà…Devi venire anche tu in Irlanda, dai miei… e a MacDonald Castle, dove andiamo tutti gli anni… E se sei bravo ti faccio fare il babysitter al mio adorabile fratellino - gli ho detto scherzando

- Mi hai convinto… non vengo! - ha detto anche lui, scherzando.

- Tutti uguali, i ragazzi, ora che hanno avuto quello che volevano… - ho aggiunto io, con uno sguardo falsamente arrabbiato.

- E chi dice che ho avuto tutto quello che volevo? - mi ha detto Charles, con un sorriso da perfida Serpe.

Oddio, quanto mi piaceva! Beh, per fortuna la notte era ancora lunga!  E ci sarebbe stata poi una magnifica estate, da passare insieme a Charles!

 

 

Carissimi amici, vi ringrazio per aver seguito quest’ultima  fanfic su Niamh che, sono sicuro, anche se rimarrà impulsiva e pasticciona, avrà davanti una bellissima vita da passare insieme a Charles Montague.

Attualmente non ho sottomano nessun’altra storia (anche se ho tante idee) e ho una serie di impegni che occupano (buona) parte del mio (limitato) tempo libero… pertanto interrompo qui la serie, che mi sono divertito a scrivere (non solo questa, ma anche le avventure precedenti di Lily e Peter…). Forse la riprenderò più avanti, ma prima di iniziare a pubblicare, voglio avere la ff completa (ho ancora l’angoscia ricordando la prima  ff pubblicata, in cui neanch’io sapevo cosa avrei scritto nel capitolo successivo e mi sentivo in colpa nel lasciare i miei lettori senza il seguito per tanti giorni), e questo logicamente comporta un lavoro di alcune settimane almeno (o alcuni mesi, dato che sono abbastanza impegnato).

Quindi interrompo con questo capitolo la pubblicazione (non la presenza su efbfanfic, dato che continuerò a seguire, da lettore, diverse belle ff!).

Vi ringrazio per avermi seguito fino a qui e per esservi anche voi affezionati ai miei personaggi. Inutile dire che i ringraziamenti sono decuplicati per AdhoMu, Barbie_Ettelanie, Inzaghina e MissMaureen (grazie, ragazze!!!!), con cui ho piacevolmente chiacchierato in queste settimane, e per tutti quelli che hanno preferito, seguito, ricordato e/o letto questo o i miei altri lavori. Un abbraccio a tutti! Stefano

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