Il figlio di Hades - una nuova Guerra Sacra

di Sarah Shirabuki
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Presagi ***
Capitolo 3: *** Rivelazione ***
Capitolo 4: *** un attacco deciso ***
Capitolo 5: *** Decisione cruciale ***
Capitolo 6: *** La scomparsa di Kouga ***
Capitolo 7: *** Arriva Phoenix ***
Capitolo 8: *** Un arrivo inatteso ***
Capitolo 9: *** Astraeus ***
Capitolo 10: *** Destino ***
Capitolo 11: *** Una triste storia ***
Capitolo 12: *** Riunione con sorpresa ***
Capitolo 13: *** Oblio ***
Capitolo 14: *** Un aiuto inatteso ***
Capitolo 15: *** Rapimento ***
Capitolo 16: *** Il ritorno di Hades ***
Capitolo 17: *** La sfida ***
Capitolo 18: *** Una nuova alleanza ***
Capitolo 19: *** Il ritorno della regina ***
Capitolo 20: *** Partenza ***
Capitolo 21: *** Inizia la battaglia ***
Capitolo 22: *** Battaglia negli Inferi ***
Capitolo 23: *** La sconfitta di Eaco ***
Capitolo 24: *** L'incontro ***
Capitolo 25: *** Enemies ***
Capitolo 26: *** La storia di Iris ***
Capitolo 27: *** Hades, il risveglio del mito ***
Capitolo 28: *** La sconfitta di Radamante ***
Capitolo 29: *** La Grande Eclisse ***
Capitolo 30: *** Pallas: l'uomo dalle due anime ***
Capitolo 31: *** Rivelazioni ***
Capitolo 32: *** Onore e sangue ***
Capitolo 33: *** L'arrivo dei Cavalieri d'oro ***
Capitolo 34: *** Battaglia ai Campi Elisi ***
Capitolo 35: *** Preludio alla battaglia ***
Capitolo 36: *** Il risveglio ***
Capitolo 37: *** Misteri ***
Capitolo 38: *** Minacce dal passato ***
Capitolo 39: *** Battaglia finale ***
Capitolo 40: *** Una vittoria sofferta ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Salve miei cari amici! Intanto vi ringrazio per essere entrati, ebbene questo è il primo capitolo e vorrei dare alcune spiegazioni prima della lettura. Come ho spiegato, ho voluto modificare alcuni dettagli della trama canonica, e la mia fanfiction parte esattamente da dopo la sconfita di Hades, senza tener conto delle altre come Omega e simili. Alcuni nomi dei protagonisti saranno quelli giapponesi, altri quelli dell'adattamento italiano: questa è stata una scelta in base alla mia preferenza, senza voler creare confusioni. Detto questo, vi lascio al primo capitolo e spero vi piaccia. Buona lettura.

Sono trascorsi diversi anni dalla sconfitta di Hades, e la pace pare essere tornata a regnare sovrana sulla Terra. I Cavalieri dello Zodiaco sono ora liberi di condurre una vita normale dopo le difficili battaglie sostenute nel nome di Athena, e tutti sembrano aver trovato la felicità. Seiya e Saori si sono dichiarati qualche tempo dopo la sconfitta del Dio degli Inferi e, dopo alcuni anni sono convolati a nozze. Dalla loro unione è nato un bambino di nome Kouga. Per quanto riguarda Sirio anche lui si è sposato con l'amata Fiore Di Luna e, poco dopo le nozze, dalla loro unione è nata una bambina che i due hanno chiamato Kayuki. Crystal è tornato in Siberia ma, a differenza dei compagni non ha ancora trovato una sposa, dopo la fine della sua relazione con Flare infatti ha preferito dedicarsi ad altre questioni, oltre agli allenamenti che non ha mai voluto smettere nonostante ora non ne abbia più bisogno. Shun è invece tornato all'isola di Andromeda, dove ha deciso di stabilirsi in pianta stabile. Il ragazzo si è unito in matrimonio a Nemes, e la loro unione è stata coronata dalla nascita di due bimbi: Cefeo, nome dato al piccolo in memoria del maestro di Shun caduto per mano di Fish, e Narcissa. Con gran stupore dei vecchi amici, anche Phoenix ha trovato una compagna ed è convolato a nozze: qualche tempo dopo lo scontro con Hades infatti, fu scoperto che Pandora era sopravvissuta malgrado l'attacco di Thanatoss, seppur rimanga ignoto il come ci sia riuscita e men che meno come sia potuta uscire incolume dalla Giudecca, o comunque chi ci sia dietro il suo salvataggio. Fatto sta che l'ormai ex Sacerdotessa del Dio degli Inferi scampò alla morte e, dopo alcuni anni, ritrovò Phoenix per il quale aveva rischiato la vita, donandogli il bracciale che gli permise di giungere agli Elisi. Il Cavaliere di Athena gliene domandò la ragione, e la donna confessò di averlo fatto in quanto aveva capito di provare per l'uomo un sentimento molto forte. Passò molto tempo prima che anche il Cavaliere della Fenice ammettesse i propri sentimenti ma, qualche tempo dopo, il giovane decise di incontrare nuovamente la donna confessandole di ricambiare i suoi sentimenti. I due si sposarono, e dalla loro unione nacque un bellissimo bimbo dai capelli neri come quelli della madre ma dagli occhi azzurri come quelli del padre: Satoshi. I due si sono trasferiti alla vecchia dimora degli Heinstein la quale, non essendo più sotto la barriera oscura posta da Hades, è ora tornata agli antichi splendori. 

In un'altra parte della Grecia, in un giorno come tanti altri. 

Una bella e giovane donna tiene per mano un bimbo di circa undici anni. Come lei il piccolo ha dei bellissimi capelli castani, un pò più unghi di quelli della madre. Gli occhi celesti del fanciullo si posano sulla donna, per poi rivolgerle la parola. " Mamma, ma quando ci fermiamo? Sono ore che camminiamo, sono stanco ". Protesta. La fanciulla arresta il suo passo per poi inginocchiarsi, arrivando alla sua altezza e posandogli una mano sulla spalla. 

" Pazienta ancora un altro pò, Shura. Presto raggiungeremo la nonna, e li potrai riposarti quanto vorrai. Però ti prego, ora fa un piccolo sforzo e cerca di proseguire. Non abbiamo molto tempo ". Accarezza dolcemente il viso del fanciullo, il quale annuisce. 

" Va bene, mamma ". Fa semplicemente mentre la donna si rialza, prendendo nella propria la mano del figlio. Il suo sguardo si posa un istante sul Grande Tempio, per poi decidere di proseguire: chi la insegue potrebbe scovarla, non ha tempo da perdere e deve allontanarsi quanto prima. 

Cala la notte sulla Grecia. A villa Thoole, Saori sussulta di soprassalto: la donna era insieme al piccolo Kouga ed a Seiya quando, per un'inspegabile ragione, ha avuto un presentimento nefasto osservando alcune stelle, apparentemente normali. Accortosi del sussulto della moglie il nuovo Cavaliere di Sagitter si alza dalla sedia, per poi posare una mano sulla spalla della donna. " Saori? Va tutto bene? ". Le domanda. La voce del marito riporta l'incarnazione di Athena alla realtà.

" Come? Si, certo Seiya, sto bene. Non è nulla di importante ". Sorride mentre l'uomo pare poco convinto. La donna posa una mano su quella di lui per poi allontanarsi, prendendo la mano di un bimbo di circa nove anni e dallo sguardo vispo come quello del padre, seppur dello stesso colore di quello della madre. I suoi capelli bruni ed arruffati lo fanno sembrare un Seiya in miniatura, e questo pensiero fa sorridere la giovane erede di Alman. " Vieni Kouga, è ora di andare a dormire ". Fa solamente sua madre, mentre il piccolo mette il broncio. 

" Ma mamma! Io non ho sonno ". Protesta, per poi guardare in direzione del padre speranzoso. " Papà! ". Lo chiama. Seiya si avvicina ai due. 

" Avanti birbante, è ora di dormire. Obbedisci alla mamma ". Sorride, per poi prendere in spalla il figlio mentre quest'ultimo ride divertito, dimenticandosi i capricci. Seiya si volta verso la moglie. " Porto a dormire questo monello e sono subito da te ". Saori ricambia il sorriso mentre il giovane si allontana su per le scale. La Dea Athena si avvicina nuovamente alla finestra, ripensando a quelle stelle che parevano quasi dirette in un'unica direzione: la cosa la turba, e quel presentimento sinistro non pare volerla abbandonare. 

Ecco il primo capitolo, che più che altro è un prologo. Allora miei cari amici, cosa vi sembra? Che ve ne pare delle coppie più o meno inaspettate che ho voluto protagoniste? I nostri eroi sembrano vivere una vita serena ed ora nessuna minaccia pare disturbare la quiete della Terra. A cosa sarà mai dovuto dunque lo strano presentimento di Saori? E la donna misteriosa giunta in Grecia? Chi è? Da chi scappa? Spero che vorrete leggere e recensire, e soprattutto che continuerete a seguirmi: forse il destino della donna misteriosa e quello dei Cavalieri dello Zodiaco potrebbero intrecciarsi molto presto. 

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Capitolo 2
*** Presagi ***


La giovane donna si alza di scatto dalla sedia, raggiungendo la persona che sta per andarsene da casa sua, e che oramai ha raggiunto la soglia. " Aspetta! ". Lo chiama, per poi afferrargli con gentilezza seppur decisa il braccio coperto dalla brillante armatura. " Ti prego, non lo fare ". Chiede poi la fanciulla, trattenendo a stento le lacrime. L'uomo misterioso non si volge verso di lei, tuttavia fa un profondo sospiro per poi rispondere. 

" Invece devo, Tea. Purtroppo sono costretto a farlo, anche se non vorrei: sai quanto tenga a te. Ma le regole sono regole ". Sentenzia duramente il bruno, mentre la fanciulla scuote il capo per poi iniziare a piangere, mandando al diavolo l'orgoglio. 

" Così ci condannerai, entrambi. Non è giusto, e tu lo sai bene! ". Continua lei per poi posarsi una mano sul ventre percependo alcune fastidiose fitte. L'uomo si volge verso di lei e vedendola piangere e con espressione sofferente non ha cuore di abbandonarla in quelle condizioni. La porta a sedere su una sedia, poggiandole le mani sulle spalle. 

" Tea, per favore ascoltami: sai che non dipende da me, ma è il volere della Divina Athena. Io sono un cavaliere a lei devoto, e questo viene prima di ogni altra cosa. Mi dispiace farti soffrire, ti voglio bene e non lo avrei mai voluto fare. Però... ". Si ferma qualche istante e sospira pesantemente, per poi fare qualche passo verso la soglia mentre lei scuote il capo con enfasi. 

" E così, il tuo dovere di Cavaliere viene prima di tutto e di tutti? Anche di chi tiene a te e ti vuole bene, la tua famiglia? Vuoi davvero fare ciò che ti sei preposto, e condannarci? Sei disposto a perderci per la Dea a cui sei devoto? ". Chiede duramente la bruna mentre l'uomo in questione arresta il suo passo un istante. 

" Mi dispiace ". Sussurra per poi andarsene, aprendo la porta e sparendo al di là di essa. La donna scoppia in lacrime stringendosi le mani al ventre. 

" No. Non finirà così, io ti proteggerò al costo della mia stessa vita ". Sentenzia per poi alzarsi dalla sedia ma sorreggendosi al tavolo: le fitte stanno diminuendo di intensità ma sono ancora presenti. Ma non le importa: lei sa bene cos'è giusto fare. 


La giovane dai capelli bruni si desta di soprassalto: la fronte madida di sudore ed il respiro affannato, dopo l'ennesimo sogno che si è affacciato alla sua mente. O forse pensa, è solamente il ricordo di una cosa che avrebbe voluto solamente scordare e seppellire dentro di sè. Si mette seduta sul letto portando una mano sul petto, riprendendo poi a respirare in modo regolare. Prima che possa pensare altro la porta della stanza si apre, e da essa compare una bella donna: all'apparenza di mezza età, tiene i capelli legati in una semplice acconciatura. Solo alcuni riccioli neri le ricadono a lato del viso, incorniciandolo. I suoi occhi color smeraldo si posano sulla ragazza, la quale prende finalmente parola. " Mamma ". La chiama, per poi proseguire la frase. " Shura dorme? ". Chiede, e la donna fa un cenno affermativo. 

" Si tesoro, tuo figlio dorme tranquillo. Tu piuttosto: ti senti bene? ". Le chiede per poi andare a sedersi sul letto accanto a lei. " Ti vedo molto pallida, è di nuovo quell'incubo? ". Chiedendo ciò appoggia dolcemente una mano su quella della figlia, che annuisce. 

" Non è un sogno mamma, ma un ricordo di quel maledetto giorno di dodici anni fa ". Risponde. La donna la avvolge nel suo materno abbraccio per poi accarezzarle dolcemente i capelli. 

" Mia piccola Tea, devi dimenticare quel giorno. Ora sei qui, sei tornata dalla tua famiglia. E ti giuro che se necessario, provvederei io stessa a proteggere te e Shura al costo della mia vita ". Tea sorride alle parole della madre, che le danno nuovo coraggio. " Però, tesoro... ". Esita poi la madre, per poi decidere di proseguire la frase. " Non è rischioso restare proprio qui, a pochi kilometri dal Grande Tempio? ". Chiede con un velo di preoccupazione, ma Tea scuote il capo. 

" Loro non sanno che sono tornata in Grecia, e se così continuerà ad essere, sia io che Shura saremo al sicuro ". Sentenzia la bruna. 

" E coloro che vi danno la caccia? Anche da loro sarete al sicuro, figlia mia? Sono molto preoccupata. Non è il caso di... ". Ma la figlia la interrompe con un cenno della mano. 

" Non dire altro, mamma. Non ci succederà niente, non più. Non ora che la Guerra Sacra ha avuto finalmente termine, da almeno nove anni ". La donna annuisce mestamente alla decisione della figlia, pensando che purtroppo, potrebbe non portare a nulla di positivo. " Beh, è ora di rimettersi a dormire: domani sarà una giornata molto impegnativa ". Conclude la bruna. La madre annuisce per poi lasciarla sola. Giunta in salotto si avvicina ad un mobile, prendendo tra le mani una fotografia: rappresenta la figlia, lei... ed il Cavaliere di Capricorn, Shura. Osserva la foto qualche istante per poi riporla al proprio posto, sospirando pesantemente e guardando il nipotino, che si è addormentato sul divano. 

" Assomigli così tanto a quell'uomo... ". Lascia la frase a metà, andando ad accarezzare e posando un leggero bacio sul capo del piccolo Shura, che pare addormentato in un dolce sonno privo di incubi. Proprio mentre sta per andare a dormire a sua volta, anche la donna osserva fuori dalla finestra. E le vede: sembrano essere stelle cadenti ma lei sa che purtroppo, questo è ben altro segnale. Il respiro le si mozza per qualche istante, serra lòa mano a pugno e la porta accanto al cuore. " Oh miei Dei... no! Non può essere... ". Sussurra. Cosa sappia ed a cosa si riferisca, e soprattutto come faccia a conoscerlo, tuttavia, è ancora ignoto così come lo è il misterioso legame che la collega al defunto Cavaliere della decima casa. 

Quella stessa notte una bambina dai lunghi capelli corvini stà osservando silenziosa la cascata dei Cinque Picchi, seduta su quella fredda roccia su cui un tempo, anni prima sedeva il maestro Dohko. La sua attenzione viene attirata da un gentile tocco che si posa sulla sua spalla, e la fanciulla di circa otto anni apre i suoi meravigliosi occhi smeraldini per poi far comparire sul suo delicato viso un sorriso smagliante. " Papà! ". Fa solamente la ragazzina, mentre Sirio il Dragone, ora nuovo Cavaliere di libra, la guarda con orgoglio per poi sedersi al suo fianco, osservando distrattamente la cascata.

" Kayuki, è tardi: dovresti andare a dormire, altrimenti la mamma si arrabbierà ". Si volta verso la figlia mentre la corvina risponde all'affermazione del padre. 

" Vorrei osservare le stelle ancora per un pò, posso? Prometto che poi andrò a letto senza protestare ". Unisce le mani come in un gesto di preghiera. A quella scena Sirio non può fare a meno di lasciarsi andare ad un'allegra risata, accarezzando amorevolmente la lunga chioma della fanciulla. 

" E sia, ma poi dritta a letto. Ci siamo capiti? ". La ammonisce bonariamente , mentre lei gli si gettqa al collo entusiasta e stringendolo in un abbraccio che il padre ricambia subito. 

" Grazie, papà! ". Esclama con tono entusiasta la ragazzina, per poi guardare la cascata e prendendo parola di li a poco. 

" Papà? Ti posso fare una domanda? ". Gli chiede e, dopo aver ottenuto il consenso paterno prosegue la frase. " Mi parli del Maestro Dohko? ". Chiede. Sirio rimane da prima un pò spiazzato: infatti prima d'ora, sua figlia non gli aveva mai domandato del suo compianto maestro. La sua espressione si fa malinconica e, dopo alcuni istanti persi in ricordi di gioventù in cui il Cavaliere di libra gli fece da maestro, il Dragone risponde alla figlia. 

" Il maestro era un uomo straordinario, mia piccola Kayuki. Ha combattuto in ben due epici conflitti sacri, e nel secondo purtroppo perse la vita insieme agli altri undici valorosi Cavalieri D'Oro, per permettere a me ed ai miei compagni di raggiungere i Campi Elisi e sconfiggere il signore degli Inferi. Ti raccontai di quella terribile Guerra, ricordi? ". Chiede, mentre Kayuki annuisce. 

" Si, papà. Mi hai anche raccontato di come tu, i tuoi compagni e la signorina Saori avete rischiato la vita, salvandovi solo grazie al potere divino di Athena ". La ragazza guarda il padre con pura ammirazione, memore dei suoi racconti. Stà per domandargli altro su Dohko, ma l'attenzione del Cavaliere di Libra è attirata dalla volta celeste: ci sono le stelle cadenti, nota l'uomo. Improvvisamente tuttavia, un presentimento lo fa sussultare. 

" Che cosa...? ". Sussurra. La voce della moglie appena sopraggiunta lo riporta alla realtà. 

" Sirio, Kayuki. Rientrate, inizia a fare freddo ". Fa con il suo solito tono dolce e gentile Fiore di Luna. Riscosso dai propri pensieri Sirio annuisce, prendendo in braccio Kayuki. 

" Andiamo tesoro, è ora di andare a dormire ". Kayuki annuisce, posando il capo sulla spalla del padre. Eppure anche il Sacro Guerriero di Libra ha uno strano, nefasto presentimento.

Stessa nottata, villa Heinstein. 

Un bel bimbo di circa nove anni osserva la volta celeste, restando in piedi nell'immenso giardino della villa in cui è nato e cresciuto. Il suo sguardo, sin troppo maturo per un bimbo della sua età, è puntato su alcune stelle cadenti che ha visto dirigersi in un'unica direzione. Dei passi dietro di lui precedono una voce femminile. " Satoshi ". Lo chiama. Il bambino si volta, notando che anche i suoi genitori, Phoenix e Pandora, lo hanno raggiunto. La donna tiene il braccio del marito mentre questi posa lo sguardo severo sul figlio. 

" Satoshi, io e tua madre ti avevamo detto di rientrare. Comincia a fare freddo qui fuori ". Lo rimprovera. Il bimbo abbassa lo sguardo. 

" Scusa papà. E' che una cosa mi ha trattenuto ". Incuriositi dalla frase del figlio, sia Phoenix che Pandora si avvicinano a lui. Il Cavaliere d'oro di Leo si inginocchia per arrivare all'altezza del fanciullo per poi fargli alzare lo sguardo prendendogli il viso tra le mani. 

" Va bene, per questa volta passi. Basta che togli quell'espressione triste, d'accordo? ". Chiede il giovane dai capelli blu: con gli anni e con la nascita del figlio il suo carattere si è un pò addolcito, pur non perdendo la sua consueta rudezza ed il suo carisma. Ma in fondo, davanti a moglie e figlio può permettersi di essere dolce, no? In fondo pensa, non serve solo essere severo nell'educazione di un figlio, occorre anche dargli amore e saperlo ascoltare. Il bambino sorride mentre Pandora gli si avvicina, posandogli una mano sul capo.

" Ma dimmi, cos'è che ti ha trattenuto qui fuori? ". Chiede. Il bambino si gira per poi indicare le stelle. 

" Ho visto tante stelle cadere in un'unica direzione, mamma! Erano davvero bellissime, però c'è stato un momento in cui ho provato una sensazione sgradevole ". Ammette. Pandora e Phoenix alzano gli occhi al cielo a loro volta, notando alcune altre stelle cadenti come quelle che ha visto il figlio. La donna spalanca gli occhi sconcertata, sgomenta. Phoenix la guarda e lei ricambia lo sguardo del marito, allarmata. 

" Credevo che fosse finita... com'è possibile? ". Domanda preoccupata la mora, mentre il Cavaliere del Leone scuote il capo preoccupato. La cosa non gli piace per nulla. Chissà se anche i suoi amici e suoi fratello hanno percepito la stessa cosa, e se hanno visto quelle stelle cadenti? L'uomo prende per mano la moglie mentre il figlio gli prende la mano libera. 

" Andiamo, dobbiamo rientrare adesso. Per Satoshi è ora di dormire ". Pandora annuisce turbata, rientrando alla villa assieme al marito ed al figlio. 

Ciao a tutti miei fans! Come state? Ecco il secondo ( ma in realtà primo ) capitolo della storia, dopo il prologo sono riuscita a postarne uno un pò più lungo finalmente. Che cosa dire? Che ne pensate? Abbiamo visto Tea sognare di un misterioso uomo, chi sarà mai stato? E cos'era la cosa che non avrebbe voluto facesse? E' entrata in scena anche la madre della ragazza, la quale pare aver avuto una sorta di legame con Capricorn. Nel frattempo anche Phoenix e Dragone hanno fatto la loro comparsa assieme alle rispettive famiglie, che ne pensate? A cosa sarà dovuto il presentimento nefasto che ha attanagliato tutti? E come farà la mamma di Tea a sapere del Conflitto Sacro? E chi da la caccia a Tea e suo figlio? Non vi resta che seguirmi per scoprirlo :) Spero che anche il nuovo capitolo vi sia piaciuto e di vedere le vostre recensioni e pareri/idee. Baci

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Capitolo 3
*** Rivelazione ***


Alcuni anni prima, Grande Tempio. 

Il Grande Sacerdote cammina nervosamente per la sala, mentre Kiki dell'Ariete rimane inginocchiato al suo cospetto. L'uomo corruga la fronte mentre le sue mani sono unite dietro la sua schiena. " Kiki di Aries, sei sicuro di ciò che mi hai riferito? ". Chiede, mentre il ragazzo annuisce chinando il capo. 

" Si, Grande Sacerdote. E' proprio come vi ho riferito ". Sentenzia. Il grande Sacerdote sale i pochi scalini che conducono al suo trono ove si siede in solenne posa. 

" Mi stai dicendo che, nonostante la Guerra Santa, il signore degli Inferi è ancora vivo? ". Chiede. Kiki esita qualche istante per poi rispondere. 

" Non esattamente ". Fa semplicemente, per poi proseguire. " Vedete, nella battaglia negli Elisi, la Dea Athena trafisse il sembiante umano di Hades, sconfiggendolo e riportando la pace sulla Terra. Con il suo divino potere salvò la vita dei suoi Cavalieri e tornarono tutti quanti sani e salvi sulla Terra. Ma la Divina Athena commise un errore: non sigillò l'anima del Signore degli Inferi, come invece a suo tempo fece con l'Imperatore del Mare ". A quella sentenza il Gran Sacerdote muta la propria espressione da seria a sconvolta: è vero. L'anima di Hades non fu sigillata, e la distruzione del suo sembiante originale non funge da garanzia assoluta per la sua sconfitta. " In oltre... ". Continua il Cavaliere di Ariete. "... Hades è il signore degli Inferi, è impensabile per tanto che possa perdere la vita nel suo stesso territorio. Il suo sembiante è scomparso per fare ritorno negli Inferi, in un luogo a noi sconosciuto. Potrebbe essere danneggiato dalla ferita inferta da Athena, ma non distrutto ". Il Sacerdote osserva seriamente Kiki, per poi porgli la domanda che più lo preoccupa al momento. 

" E per quanto riguarda l'anima di Hades? Sono passati anni dal Conflitto Sacro, Kiki di Aries. Dove sarebbe ora l'anima del Signore degli Inferi? ". Chiede: si suppone che lo spirito di Hades non abbia possibilità di reincarnarsi sulla Terra al momento, o almeno è ciò che è sempre avvenuto nelle precedenti Guerre Sacre. 

" A tal proposito, signore: di recente io ed un altro Cavaliere D'oro abbiamo fatto una scoperta che vorrei riferirvi ". Esita un momento il ragazzo dalla chioma aranciata, ma in fine riprende parola. " Sembra che lo spirito di Hades abbia trovato rifugio in un essere umano dal cuore puro, non certo come Shun di Virgo ma... ecco, da quanto ne sappiamo noi il piano del Dio dell'Oltretomba è rinascere tramite un nuovo sembiante, ma non uno qualsiasi. Tramite quel corpo umano sembra abbia avuto un figlio da una mortale, poco prima della Guerra Sacra. Un semi Dio con lo stesso potere del padre, almeno per metà ". Il Gran Sacerdote sbianca di colpo: non si era mai verificata una tale cosa nel corso delle Guerre Sacre. Hades aveva sempre posseduto il corpo del giovane più puro della Terra per dare battaglia all'eterna rivale Athena, ma mai aveva posseduto un umano per dare al mondo un erede nel quale si sarebbe in seguito insidiato. 

" Andiamo, Kiki: non è possibile. Hades odia gli esseri umani, come... ". Il Cavaliere di Ariete interrompe il discorso dell'uomo. 

" Più degli esseri umani, il Dio degli Inferi odia il fatto che il suo vero sembiante sia stato deturpato in quel modo da Athena durante il precedente conflitto. Evidentemente intende usare il bambino per poi insidiarvisi e dare battaglia alla rivale ed ai suoi cavalieri, ed allo stesso tempo recuperare il proprio vero corpo negli Inferi. Certo non aveva progettato di perdere, ma questa volta ha agito diversamente dal solito ed è ricorso ad una soluzione alternativa ed efficace: nessuno di noi in questo momento avrebbe la forza di contrastare i poteri di un semi Dio, seppur bambino. Le schiere di Athena hanno subito un grande indebolimento dopo il conflitto Sacro, ci vorranno anni per rimetterci in sesto e rintracciare gli altri Sacri Guerrieri dorati che mancano al Grande Tempio ". Il Gran Sacerdote annuisce: Kiki non ha tutti i torti. " In questo momento signore, il figlio di Hades dovrebbe avere all'incirca cinque anni ". Conclude Kiki. Il Sacerdote si alza dal proprio trono per poi guardare Kiki. 

" Trovate il figlio di Hades e la donna che lo ha dato alla luce, Kiki. Sarà la divina Athena a decidere le loro sorti, anche se purtroppo... ". Si ferma, il Cavaliere di Aries annuisce capendo perfettamente. 

" Ho capito, signore ". Si alza per poi andare alla porta, uscendone. Il Sacerdote sospira pesantemente, riflettendo sulla questione: un figlio di Hades, di certo non lo poteva immaginare. Aveva già sentito dell'esistenza di semi Dei, ma non avrebbe mai immaginato di incrociarne uno sul suo cammino.


Tempo presente, Isola di Andromeda. 

Narcissa e Cefeo sono alla finestra assieme al padre Shun ed alla madre Nemes. La bimba di cinque anni dai boccoli verdi e dagli occhi celesti sorride, mentre il fratello di sette anni e dai raggianti capelli color del grano osserva con i suoi occhi smeraldini la volta celeste. " Mamma, mamma! E quella? Che stella è? ". Chiede la piccola rivolgendosi a Nemes. La donna spiega con dovizia di particolare nome e storia della costellazione, mentre Cefeo indica una stella cadente, proprio com'è successo agli altri Cavalieri ed ai propri figli anche lui ed il padre la notano seguita da altre, e tutte sembrano proseguire verso un'unica direzione. 

" Papà, papà! Guarda che belle stelle cadenti! ". Esclama entusiasta il piccolo. Shun volge lo sguardo verso il punto indicato dal figlio, ma una tremenda fitta alla testa lo costringe a portare le mani su essa. Preoccupata Nemes si avvicina al marito, posandogli una mano sulla spalla. 

" Shun, tesoro va tutto bene? ". Chiede. Il giovane Cavaliere di Virgo annuisce dopo alcuni momenti di smarrimento. 

" Certo Nemes, sto bene. Deve essere un pò di stanchezza ma ho avvertito una tremenda fitta alla testa ". Fa perplesso per poi prendere in braccio Cefeo, Nemes fa la stessa cosa con Narcissa che abbraccia dolcemente il collo della madre. 

" Ho tanta sonno ". Comemnta la piccola prima di lasciarsi cadere in un dolce sonno. Nemes guarda la figlia ed in seguito il figlio, ora addormentatosi a sua volta tra le braccia del padre. 

" Credo che sia ora anche per noi di andare a riposare, che cosa ne dici? ". Chiede l'ex Sacerdotessa. Shun annuisce per poi portare il figlio nel suo letto seguito dalla moglie, che deposita dolcemente Narcissa nel proprio. Entrambi danno un bacio sulla fronte dei figli e vanno a coricarsi a loro volta. Tuttavia nel Cavaliere di Virgo è rimasto quel forte e negativo presentimento, quella terribile fitta alla testa che aveva avvertito solo poco prima della possessione di Hades molti anni prima. Scuote il capo: Hades è stato sconfitto ormai, non può più nuocere a nessuno. O almeno lo spera, per il bene dell'umanità. 

Passano alcuni giorni da quando, in diverse parti del mondo, i cinque nuovi Cavalieri D'Oro hanno visto quelle singolari stelle cadenti. Quel giorno Kouga sta giocando in giardino, con un disperato Myloch che lo insegue. L'uomo è rimasto infatti al servizio di Lady Saori ed in seguito alle nozze di Seiya per tutto quel tempo, diventando un pò il " bambinaio " di quella peste che ora lo sta facendo correre per mezzo giardino ma a cui vuole un gran bene. " Tanto non mi prendi! ". Ride il bambino per poi fare una linguaccia all'uomo. Myloch si rialza dopo essere inciampato e finito a terra nel vano tentativo di afferrare la giacca di Kouga. 

" Signorino Kouga! Tornate qui, o Milady mi rimprovererà se rientrate tutto sporco! ". Grida. Il bambino si guarda gli abiti, per poi assumere un'espressione contrariata. 

" Ma io non sono affatto sporco! ". Sentenzia, per poi prendere un pò di terra e buttarla dritta sul nuovo e costoso abito. " Adesso si! ". Ride continuando a fare le pernacchie in direzione del maggiordomo, che protesta a gran voce. 

" Kouga, avanti non far disperare il povero Myloch e vieni a salutarmi ". Una voce a lui conosciuta lo fa fermare di colpo, e da dietro un albero una figura a lui familiare si palesa. 

" Crystal! ". Grida entusiasta il ragazzino: colui che si trova davanti è niente poco di meno che Crystal il Cigno, vecchio amico del padre e della madre che lui considera alla stregua di uno zio. 

" Cigno! Che sorpresa vederti, dopo tanti anni! Perchè non ci hai avvisati? ". Chiede Myloch, andando a stringere la mano del giovane dai capelli biondi. Il nuovo Cavaliere di Acquarius sorride. 

" Ho preferito fare una sorpresa a tutti voi: sono anni che non ci vediamo, avevo nostalgia ". Ride un pò. In quel momento anche Seiya e Saori escono in giardino: la loro intenzione era recuperare il figlio e ricondurlo in casa, ma alla vista del vecchio amico Seiya si immobilizza un istante sbalordito, per poi andare ad abbracciarlo. 

" Crystal! Oh mio Dio, è passato tantissimo tempo! Come stai? ". Chiede, Crystal ricambia l'abbraccio dell'amico che ormai considera un fratello. 

" Va tutto bene amico mio. Mi mancavate e così ho deciso di farvi una sorpresa, ed eccomi qui! ". Commenta. Saori si avvicina per poi rivolgere un sorriso gentile al biondo. 

" Bentornato Crystal, sono davvero felice di vederti di nuovo ". Fa la donna dalla chioma lilla, mentre Crystal ricambia il suo sorriso. 

" Sono lieto anche io di rivedervi, Lady Saori ". Risponde, per poi posare nuovamente lo sguardo su Kouga. " Mamma mia come sei cresciuto! L'ultima volta che ti ho visto eri uno scricciolo ". E gli scompiglia i capelli bruni mentre il bambino ride. Saori posa lo sguardo sui vestiti del figlio, poi su Myloch. 

" Myloch per favore, accompagneresto Kouga a darsi una ripulita? Non voglio sporchi tutto il pavimento girovagando per casa con gli abiti tutti sporchi ". Ordina Saori, mentre Myloch guarda prima lei, poi il bambino. 

" Come desidera, Molady ". Fa un inchino rispettoso per poi pensare: quella peste si cambierà senza storie, o ne combinerà un'altra delle sue? Crystal ride un pò per poi guardare i vecchi amici. 

" Povero Myloch, devo dire che il vostro Kouga è molto vivace ". Commenta. Seiya ride a sua volta, per poi rispondere. 

" E tu e Flare? Quando pensate di mettere su famiglia? E come mai lei non è con te? ". Chiede. Tuttavia la risposta dell'amico lo spiazza un pò. 

" Vedi Seiya, io e Flare abbiamo interrotto la relazione diverso tempo fa. Siamo rimasti amici, e la cosa ci va più che bene ". Seiya e Saori si guardano stupiti, poi è l'incarnazione di Athena a prendere parola. 

" ma forza, entriamo adesso! Scommetto che avrai tante cose da raccontare ". Crystal annuisce e segue Seiya e Saori a villa Thoole. E' vero, ha davvero molte cose da raccontare ai suoi vecchi amici. 

Ciao amici, come state? Ed eccomi qui con il terzo capitolo della storia, che dire? Abbiamo avuto un'importante rivelazione data da un flashback passato. Poco prima della Guerra Sacra e di conseguenza prima della possessione ai danni di Shun, Hades si sarebbe impossessato di un altro essere umano ed avrebbe avuto un figlio con una mortale, un semi Dio tanto potente da poter ospitare la sua anima. Chi sarà mai costui? E dove si troverà? Il Gran Sacerdote ha ordinato di trovare sia lui che la madre ma, non essendo ancora attivo il cosmo del bambino, l'impresa si rivela essere pressochè impossibile. O almeno così pare. Cosa accadrà? Quale sarà il destino del bimbo e di sua madre, se cadranno nelle mani del Grande Tempio? Intanto Crystal è tornato a far visita a Seiya e Saori. Sarà raggiunto anche dagli altri Cavalieri e dalle loro rispettive famiglie? O sarà solo una visita e nulla di più? Intanto all'isola di Andromeda anche la famiglia di Shun ha visto le stelle cadenti, ed il giovane ha avvertito un forte dolore alla testa, perchè? Aspetto come sempre i vostri pareri ed idee. Baci.

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Capitolo 4
*** un attacco deciso ***


Buio, è così che inizia quel sogno. O forse è una visione? Non lo sa il fanciullo che ora come altre notti si ritrova a piedi scalzi a camminare su quel nero e freddo terreno, immerso totalmente nell'oscurità. Fa freddo eppure lui indossa semplicemente i propri pantaloncini e la maglietta, senza altre protezioni contro il gelo come giacche e cose simili. Per un istante gli sembra che questo freddo lo voglia cullare mentre lui si ferma in un punto non preciso di quel misterioso luogo che lentamente sta prendendo una forma differente: è un palazzo a lui sconosciuto. Il terreno ora non è più freddo e nero, sotto i suoi piedi vi è il pavimento, attorno a lui solide mura. Ma che cosa gli sta succedendo, si chiede? Cos'è questa sensazione che non lo lascia? Spaventato indietreggia fino al muro, per poi sedersi a terra abbracciandosi le ginocchia affondando il viso in esse. " Voglio la mamma, ho paura... ". Sussurra il fanciullo dagli occhi limpidi come la sorgente più pura. " Fa freddo qui... mama, papà... ". Pensa per poi piangere: oltre a sua madre adesso sente il desiderio di aver accanto a lui il padre, quel padre che non ha mai potuto conoscere ma di cui tuttavia, non sa come, ricorda perfettamente i lineamenti. 

E' un ricordo sbiadito, quell'uomo che lo fissa mentre lui agita le manine dalla culla per indicare che desidererebbe giocare o essere preso in braccio. Quell'uomo posa le proprie mani su quelle del piccolo, stringendole dolcemente per poi lasciarle dopo un momento, quasi fosse stato scosso da qualcosa o avesse ricordato un dettaglio che prima aveva scordato. Si volta dando le spalle al piccolo per poi allontanarsi, uscendo per sempre dalla vita del figlio, che non ha mai più rivisto il suo volto in tutti gli anni a venire. 

Il fanciullo smette di piangere improvvisamente, alzando lo sguardo celeste e puntandolo in una direzione precisa: ha sentito qualcosa di gelido sfiorargli il braccio destro. Si guarda intorno confuso, magari sdi è sbagliato pensa. Fa per posare nuovamente il viso sulle proprie ginocchia in attesa del risveglio, ma proprio in quel mentre sente un gelido tocco sulle proprie spalle, tocco che manda dei brividi di gelo lungo tutto il suo corpo. " Alzati ". No, non lo ha immaginato: era una voce questa, una voce che gli ha ordinato di alzarsi da terra! " Alzati da li, immediatamente ". A quel secondo ordine il bambino non può fare altro che obbedire spaventato, e si alza da terra preoccupato: nella stanza non c'è nessuno, allora chi...? Non riesce a finire il pensiero perchè la misteriosa voce riprende a parlare. " Sei cresciuto bene, devo ammettere che quella mortale ha fatto un ottimo lavoro con te ". Di nuovo, pensa il piccolo: quella voce senza un corpo fisico da cui provenga, lo sta decisamente spaventando. " Ma d'altronde era ovvio: non è un caso se ho scelto lei come madre del mio futuro corpo ospite ". Corpo ospite? Ma di che cosa sta parlando? Allarmato il bambino scuote il capo per poi portarsi le mani alle orecchie, come a voler mettere a tacere la voce. 

" Ma chi sei? Che cosa vuoi da me? ". Chiede. Una risata malefica precede un'intensa sferzata d'aria gelida, che fa cadere a terra il fanciullo. Il bambino si riprende un momento dallo stordimento procurato da tale caduta e, una volta aperti gli occhi, rimane shoccato: davanti a lui vede un uomo che mai ha visto prima d'ora, ma che gli mette molta paura. Eppure, se ci riflette non sembra essere esattamente un " uomo ", piuttosto uno spirito. Al di la della scintillante armatura del colore della notte più nera, al di là dei lunghi capelli corvini, al di là di ogni cosa, ciò che colpisce il bambino è lo sguardo di quello " spettro ": è così uguale al suo! Eppure perchè lo terrorizza? Perchè non riesce a smettere di tremare? Il labbro trema come se da esso volessero uscire delle parole, ma tutto ciò che il piccolo riesce a fare è respirare affannosamente. " Chi... ". Mormora solamente. Lo spirito misterioso fa un ghigno crudele per poi prendere parola. 

" io sono te ". Tre parole. Tre parole che hanno il potere di terrorizzare ancor più il fanciullo: sente che le sue gambe stanno cedendo per lo shock e, dopo nemmeno tre secondi, si trova inginocchiato a terra. 

" Non è vero ". Comemnta solamente. Lo spettro ghigna in modo malefico per poi proseguire. 

" Invece si. La mia rivincita avverrà per mezzo tuo. Insieme distruggeremo Athena e le sue schiere, distruggeremo quegli umani che stanno insudiciando il pianeta. E' tempo che la Terra torni agli Dei, e tu mi aiuterai a raggiungere il mio obiettivo ". Sentenzia. Il bambino riporta le mani alle orecchie e scuote il capo spaventato. 

" No! No non succederà! ". Lo spettro lo guarda imperturbabile, per poi avvicinarsi sino a giungere a pochi passi dal piccolo. 

" E' già accaduto invece. Guarda bene, osserva ". Il bambino sente come un presentimento nefasto e si alza da terra, notando solo ora accanto a lui la presenza di uno specchio. Sconcertato guarda il riflesso che produce, e la prima ed istintiva reazione è un urlo: ma cosa succede? Chi è quel bambino dai lunghi capelli corvini e ghigno crudele riflesso in quello specchio? " Quello sei tu ". Continua quella voce, che ora è solo tale inquanto lo spettro è scomparso nuovamente. " Sei tu il prescelto, e non potrai sottrarti al tuo destino ". Una nuova sferzata d'aria gelida, poi il nulla. 


Il piccolo si desta di soprassalto, la mano stretta a pugno e l'altra attorno ad un monile che prima non aveva, o almeno da ciò che si ricordi. Il suo grido di spavento attira l'attenzione di sua madre, che entra nella sua stanza. " Tesoro? Stai bene? ". Chiede mentre il bambino annuisce. Lascia il monile misterioso e si getta tra le braccia della madre piangendo. La donna pare aver già affrontato tali situazioni e gli accarezza i capelli. " Hai avuto di nuovo un incubo? ". Gli chiede, ed il bambino annuisce. 

" Si! E guarda cosa è comparso attorno al mio collo ". Toglie il ciondolo per poi darlo in mano alla madre, che sussulta: no. No, non può essere! Scuote il capo per poi abbracciare nuovamente il bambino. 

" Dormi tesoro, dormi e non pensarci più. Custodirò io questo monile, tu pensa solo a restare tranquillo e spensierato. Intesi? ". Il piccolo annuisce incerto mentre la madre gli da un bacio sulla fronte, per poi augurargli la buonanotte. Sta per uscire ma il piccolo la trattiene.

" Mamma? ". La chiama, e la giovane arresta il suo passo poco prima della soglia, guardando il fanciullo. " Mi manca papà... ". Sussurra poi il ragazzino. La madre trattiene a stento una lacrima che asciuga subito, per poi avvicinarsi ed abbracciare il figlio.

" Manca anche a me, tesoro. Ma insieme ce la caveremo contro tutto e tutti, te lo giuro. Tua madre ti proteggerà al costo della vita, da qualsiasi pericolo ". Rassicurato da quelle parole il bimbo annuisce per poi appoggiarsi alla donna e cadere in un dolce sonno. La donna osserva l'amuleto tra le sue mani, lo sguardo serio. " Hades ". Mormora solamente, leggendo la scritta: Yours Ever. Tuo per sempre. 

Non è passato che qualche giorno dal ritorno di Crystal a villa Thoole. E' una giornata come molte altre, e Tea è insieme al figlio Shura. Entrambi hanno deciso di uscire per delle commissioni, in quanto la madre della ragazza è indisposta e non se ne può occupare. Sia la donna che il bambino indossano un cappuccio che li rende così irriconoscibili. " Coraggio Shura, andiamo a comprare le ultime cose poi rientriamo, prima che qualcuno possa vederci ". Fa la giovane. Il bambino annuisce obbediente e da la mano alla madre, che si avvicina in seguito ad un banco di fiori che ha attirato la sua attenzione: ce n'è di ogni varietrà e colore. Il piccolo Shura ne rimane affascinato e tira la manica dell'abito della madre. 

"Mamma! mamma, compriamo i fiori e li regaliamo alla nonna? Così guarisce prima ". Sorride innocentemente il piccolo. Tea sorride per poi controllare quanto denaro le è rimasto dopo le commissioni: perfetto. Ce n'è a sufficenza per comprare un bellissimo mazzo di fiori, e la madre se lo merita dopo tutto ciò che ha fatto per lei e per suo figlio. 

" Certo tesoro, adiamo a comprarli ". Sorride la bruna per poi avvicinarsi. La fioraia le sorride cordiale e lei ricambia il sorriso. " Vorremmo dei fiori da portare a mia madre ". Fa la ragtazza. La donna annuisce. 

" Ma certo, mi dica quali preferisce? ". Chiede. Tea osserva attentamente ogni fiore, ed in fine ne decide cinque tipi diversi: Croco, Giglio, Giacinti, Viole e Papaveri. La fioraia li unisce in una colorata composizione e sorride, porgendo il bel mazzo a Tea. 

" Grazie ". fa solamente lei, per poi pagare quanto dovuto e guardare il figlio. " Forza tesoro, adesso saluta la signora e andiamo, la nonna ci aspetta ". Shura sorride gentile alla donna, che rimane colpita dai bellissimi occhi del piccolo. Una volta salutata la fioraia Shura prende la mano della madre ed i due fanno per andarsene. Tuttavia la venditrice di fiori nota un ultimo Narciso che è rimasto invenduto. 

" Aspetti! ". Richiama la donna, per poi prendere il delicato fiore e porgerglielo. " Vede, questo fiore è rimasto solo e credo che nessuno lo comprerà. Sarebbe un peccato che appassisse così, senza che nessuno ne ammiri la bellezza. Credo che starebbe meglio in mezzo a quel bel mazzo di fiori che vuole dare a sua madre, se vuole accettarlo ". Tea rimane un pò sorpresa ma in fine annuisce, prendendo il Narciso tra le mani dopo aver dato il bouquet a Shura. 

" La ringrazio signora, lei è molto gentile ". La donna sorride gentilmente alla ragazza, che prende il fiore tra le mani. Non appena lo fa tuttavia, una strana sensazione la pervade ed una sorta di immagine si imprime nella sua mente: lei su un meraviglioso campo di fiori. Ha colto Croco, Giglio, Giacinti, Viole, Papaveri e Narcisi. Riesce solo a distinguere nitidamente quei fiori poco prima che la voce della fioraia la riporti alla realtà. 

" Signorina? Tutto bene? ". Le chiede. La donna annuisce un pò spaesata, per poi sorridere. 

" Si, va tutto bene grazie. La ringrazio per il Narciso ". Fa,per poi prendere per mano Shura. " Andiamo, piccolo? ". Il bambino annuisce ed i due si allontanano. Durante il tragitto tuttavia, un papavero cade a terra e Tea se ne accorge.Arresta il suo passo per poi coglierlo: è ancora intatto, per fortuna. Decide di adornarsi i capelli con quel bel fiore e Shura sorride dolcemente. 

" Sei bellissima, mamma! ". Esordisce. Tea sta per rispondere al figlio quando improvvisamente una risata sinistra la fa voltare di scatto. 

" Ma guarda un pò che cos'ho trovato qui! ". Ghigna in modo sadico e crudele il misterioso figuro. Tea si volta di scatto per poi mettersi davanti a Shura, per proteggerlo nonostante lei non abbia alcun potere. Una scintillante armatura color della notte protegge il corpo di quel misterioso uomo che si avvicina con aria minacciosa a Tea. " Stavo cercando un'altra persona, ma chissà come mai tu ed il tuo stupido moccioso avete attirato la mia attenzione ". Ghigna. Shura si aggrappa spaventato alla gonna della madre che, mossa dal solo istinto, fa la prima cosa che le viene in mente: prende in braccio il figlio per poi fare per fuggire lontana da quell'individuo che, a quanto pare, non pare gradire il suo gesto. " Ti insegno io a stare al tuo posto, umana. Strangle Shrill! ". Usa il proprio colpo segreto l'individuo. Tea si sente immobilizzata ed in seguito, dal volto che pare essere formato al centro dell'armatura del nemico, si sprigiona un intenso urlo mentre " l'espressione " muta da calma e serena ad un ghigno malvagio, tanti piccoli canini acuminati ne delineano le fattezze. Una volta assicuratosi di aver stordito i due il misterioso individuo si avvicina, accorgendosi con stupore che madre e figlio sono ancora coscienti nonostante siano stati attaccati da lui. " Ma com'è possibile? ". Chiede. I fiori comprati dalla ragazza sono caduti a terra pur essendo rimasti uniti in quel bouquet ed incredibilmente non danneggiati. " Ma che cosa succede?? ". Si spazientisce colui che si rivela essere uno Spectre, precisamente Fedor della Mandragola. Afferra malamente la ragazza per il braccio. " Chi sei in realtà? Come avete fatto tu e quel dannato moccioso a restare coscienti dopo l'urlo prodotto dal mio attacco? ". Le domanda in malo modo. La ragazza non risponde alla sua domanda ma prende finalmente coraggio per reagire: sa che la paura non porterà a nulla, deve assolutamente salvare sè stessa ed il suo bambino. Punta il suo sguardo celeste e colmo d'ira all'avversario che, sconcertato la stringe con maggiore enfasi fino a farle male. " Parla, maledetta! ". Le grida. La ragazza si limita a guardarlo con ira ed in seguito cerca di liberarsi dalla sua presa. Shura vede la scena e, volendo aiutare sua madre, si precipita in direzione dell'uomo che veste la Surplice cercando di dargli un pugno. 

" Lascia andare la mia mamma!! ". Grida, provocando le risa del nemico. L'uomo spinge la ragazza contro il muro per poi afferrare per il collo il piccolo, che cerca ancora di scalciare e reagire. 

" Come osi tu, lurido umano...? ". Commenta, lasciando la frase a metà. Tea si sente perduta: è forse giunta la fine? Scoppia a piangere: non ha temuto per la sua vita ma ora che di mezzo c'è il suo bambino, tutto cambia. 

" Shura! ". Urla spaventata: non può nulla contro quell'essere demoniaco, lei è una donna e lui... lui cos'è? Cos'è quell'uomo spaventoso? La ragazza continua a piangere mentre una parola affiora dai meandri oscuri dei suoi ricordi, ricordi che nemmeno lei sapeva di possedere è certo. " Uno Spectre... perchè...". Sussurra. La testa le formicola ed in seguito sente un acuto dolore. Ma non può arrendersi ad esso, non ora: deve salvare il suo bambino a qualsiasi costo!

" Colpire una donna ed un bambino indifeso! Non ti vergogni?! ". Grida una voce misteriosa che fa sussultare la donna: chi ha mai parlato? Lo Spectre ride sinistramente, pare che l'entrata in scena di questo terzo personaggio non lo turbi. Sta per parlare ma l'uomo prosegue la frase. " Avanti, lascia andare il bambino ". Ordina. Lo Spectre non pare intenzionato a dargli retta e ghigna. 

" Costringimi se ci riesci ". Si gira in direzione dell'avversario, un individuo che Tea non ha ancora visto in quanto a terra dopo l'attacco precedente del Cavaliere di Hades. L'uomo appena sopraggiunto non esita un momento. 

" Non mi ripeterò, lascia quel bambino e combatti con me se ne hai il coraggio. Oppure sei un codardo che attacca solo i più deboli? ". Queste parole fanno infuriare Fedor, il quale stringe la presa sul collo del piccolo Shura. 

" Prima mi occuperò di lui, poi penserò a te e a quella donna ". Sentenzia. Sta per far emettere un nuovo attacco dalla maschera al centro della propria Surplice, ma l'avversario non esita un momento e lo colpisce mortalmente con un colpo deciso. 

" EXCALIBUR! ". Grida, poco prima che un fendente piombi su Mandragola distruggendo la sua surplice, e con essa la vita del padrone che cade a terra, da prima tossendo sangue ed in seguito cadendo viso al suolo. Shura cade a terra, e spaventato corre dalla madre che ancora trema ed ha sgranato gli occhi shoccata: quell'attacco, ma lei lo conosce bene! " Signorina, sta bene? Le ha fatto qualcosa? ". Chiede poi il suo misterioso salvatore, porgendole la mano ed aiutandola ad alzarsi. Shura è aggrappato al suo collo e piange, mentre Tea rimane atterrita qualche istante prima di pronunciare alcune parole. 

" Tu? Sei.... ma non è possibile... ". Commenta, credendo di aver riconosciuto il suo difensore anche da sotto il cappuccio che indossa. Stringe a sè il figlio come se sentisse un maggior bisogno di avere un contatto con il figlio, indietreggiando di un solo passo. 

Ciao miei cari amici, come state? Eccomi qui per l'appuntamento quotidiano con la mia storia, ed insieme a me il nuovo capitolo :) Cosa ve ne pare dello sviluppo degli eventi? Abbiamo visto un bimbo sognare un'anima nera come la notte dirgli che sarà il suo tramite per la sua vendetta, e quindi è piuttosto ovvio che finalmente, abbia fatto la sua comparsa anche il figlio di Hades e che questi si insinui nei suoi sogni e gli parli. Ed insieme a lui abbiamo visto ricomparire anche il ciondolo Yours Ever, che però è stato preso dalla madre del bimbo. Nel frattempo Tea è stata aggredita da uno Spectre e difesa da un uomo che ha usato il colpo della sacra spada Excalibur per proteggerla assieme al figlio, ed a Tea pare di riconoscerlo nonostante il cappuccio che indossa. Si sbaglierà? O avrà ben intuito l'identità del suo difensore? Come evolverà la storia d'ora innanzi? Per scoprirlo, vi do appuntamento al capitolo numero quattro che pubblicherò a breve! Grazie a coloro che leggono e recensiscono la mia storia, grazie a chi la mette tra le preferite, le seguite e le ricordate. Baci

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Capitolo 5
*** Decisione cruciale ***


Undici anni prima, Athene.

Tea riprende fiato dopo lo sforzo che ha dovuto affrontare, accanto a lei la madre. La donna le accarezza amorevolmente i capelli mentre lei bacia la fronte della nuova creatura venuta alla luce da poche ore: un bellissimo bimbo con due meravigliosi occhi color oceano. " Ciao, piccolo mio ". Sussurra poi. Il bimbo osserva curioso la madre e la nonna, la quale prende parola dopo avergli accarezzato il viso. 

" Oh figlia mia, questo bimbo è bellissimo davvero ". Sorride dolcemente. La figlia annuisce cullando il piccolo, che lentamente si assopisce nuovamente cullato dalle braccia di Morfeo. 

" Si mamma, hai ragione. E somiglia sempre più a quell'uomo ". Ammette. Sua madre capisce che si riferisce senza ombra di dubbio al padre del bambino, e può notare nello sguardo della figlia malinconia e tristezza. " Non voglio che me lo portino via, mamma. Non voglio ". Alcune lacrime bagnano gli occhi della bruna. " E' così piccolo ed indifeso. Perchè? Che male può fare un bimbo in fasce? ". Chiede poi. La madre sospira dispiaciuta per poi prendere il nipotino tra le braccia, sedendosi accanto a Tea. 

" Mia piccola Tea, ascoltami: tu porti il nome di una Titanide, la madre del Sole. Sai perchè io e tuo padre decidemmo di chiamarti così? ". Chiede, mentre lei scuote il capo. La donna prosegue. " Perchè desideravamo che tu fossi forte come lo è la luce del sole, bella come una Dea, gentile e coraggiosa. Il nostro augurio era che tu, la nostra amata bambina, potessi avere un futuro radioso e sereno. Sapevamo che ci sarebbero sicuramente state delle difficoltà, ma sapevamo che le avresti superate. Quindi bimba mia, ora asciuga le lacrime e reagisci: lotteremo insieme per proteggere il tuo piccolo, te lo giuro ". La rassicura amorevolmente. La ragazza guarda il bimbo per poi decidere una cosa. 

" Shura ". Sussurra. Sua madre la guarda aspettando che prosegua la frase. " Si chiamerà Shura. E crescerà forte e coraggioso come il Cavaliere di cui porta il nome ". La donna sta per rispondere alla frase della ragazza, ma improvvisamente la porta si spalanca e da essa entra qualcuno. La donna stringe a sè il nipotino mentre la figura misteriosa ed avvolta in una scintillante armatura prende parola. 

" Demetra, Tea ". Le chiama, rivelando di conoscere entrambe. Demetra stringe a sè il piccolo Shura mentre Tea guarda il nuovo arrivato shoccata: è l'ultima persona che si sarebbe immaginata di incontrare. 

" Che cosa ci fai qui? ". Chiede semplicemente la madre di Tea. Lo sguardo di colui che si rivela essere un Cavaliere d'oro si posa sul bimbo appena nato tra le braccia della mora. Per un secondo il suo sguardo si addolcisce per poi ritornare duro e severo. 

" Sono qui per chiedervi di riflettere sulla decisione che avete preso: è un'insensatezza e lo sapete molto bene ". Sentenzia. Tea punta il suo sguardo sul misterioso uomo, per poi prendere parola al posto della madre. 

" La mia risposta è no, e sarà sempre così: non lascerò mio figlio nelle mani del Grande Tempio, senza sapere con esattezza quali saranno le sue sorti. Al costo di scappare per tutta la vita ". Fa determinata. Demetra sospira per poi cercare di allentare quella tensione che ha destato il piccolo Shura, per fortuna senza farlo scoppiare in lacrime. 

" Calmatevi, altrimenti farete piangere il piccolo ". Lo sguardo di entrambi si posa su Shura il quale, ignaro di tutto ciò che sta accadendo intorno a lui, sorride dolcemente. " Shura è nato da poche ore, ha bisogno di tranquillità ". Conclude poi la donna, facendo per posare il bimbo nella culla. Ma il Cavaliere d'oro è più rapido e prende in braccio il piccolo, il quale agita le manine come a voler giocare. Tea e Demetra non dicono nulla, è lui a prendere parola di li a poco.

" Shura? Lo hai chiamato... ". Non finisce la frase, Tea annuisce. 

" Si. Gli ho dato il nome dell'uomo dal quale vorrei che prendesse esempio, come il quale vorrei che crescesse forte e coraggioso ". Fa solamente la neo mamma, per poi sospirare. " Guardalo: cosa credi che gli accadrà al Grande Tempio, se ora decidessi di consegnarglielo? Non lo rivedrei mai più... ". Si ferma, ormai è stanca: sono mesi che ripete le stesse cose. Da parte sua il Cavaliere della decima casa non riesce a scostare lo sguardo da quello del suo piccolo omonimo. Poi su Tea.

" Avete avuto notizie di Astraeus? ". Chiede. Tea abbassa lo sguardo mentre la madre risponde al suo posto, notando il turbamento della figlia. 

" No, sono mesi che è scomparso e di lui non abbiamo più avuto alcuna notizia ". Ammette la mora, mentre il Cavaliere di Capricorn sospira pesantemente per poi posare il bimbo nella culla. Il piccolo Shura si lamenta un pò, agitando le manine come a voler indicare che vuole nuovamente essere preso in braccio. 

" Tea, per il legame che ci unisce non informerò il Grande Sacerdote della nascita del piccolo, nè della tua prossima fuga ". Sentenzia. Le due donne si guardano sorprese: sta dicendo loro di fuggire con il piccolo? Non dirà nulla al Grande Sacerdote? Mentirà per loro, tradendo così i suoi principi? " Ma voi dovete partire questa sera stessa. Allontanatevi da Athene, tornerete quando le acque si saranno calmate e Shura non sarà più in pericolo ". Parla di un pericolo ma non rivela di che cosa si tratta. Sta per uscire, ma la voce di Tea lo ferma alla soglia. 

" Shura ". Lo chiama, e lui arresta il suo passo senza tuttavia volgere lo sguardo verso di lei. " Grazie ". Lo ringrazia sinceramente la bruna. Lui non si volta e fa un solo cenno del capo, per poi andarsene probabilmente diretto alla decima casa. 


Tea osserva sconcertata l'uomo che l'ha appena protetta da quello Spectre. La persona in questione la aiuta ad alzarsi, per poi parlare. " Accidenti, temo che il mio presagio fosse giusto. Ho fatto bene a tornare in Grecia, devo informare subito il Gran Sacerdote di quanto successo ". Ma la voce della donna lo fa smettere di parlare. 

" NO! ". Grida forse troppo forte. Esita, per poi proseguire. " No, per favore: non dire a nessuno che io sono qui insieme a questo bambino ". L'uomo non pare capire: forse è stato scambiato per un'altra persona? E come mai quella donna pare terrorizzata dal Grande Sacerdote ed il Grande Tempio? 

" Signorina, dal modo in cui mi parla temo mi abbia confuso con un'altra persona ". Sentenzia l'uomo, per poi togliersi il cappuccio rivelandosi essere niente poco di meno che Sirio il Dragone! La ragazza rimane sconcertata: ha sbagliato. Non era quell'uomo! Abbassa lo sguardo mentre Sirio si presenta. " Perdoni la mia scortesia, non mi sono presentato... ". Ma una voce alle sue spalle lo fa tacere. 

" Sirio! ". Chiama una voce femminile, seguita da un'altra. 

" Papà! ". Il cavaliere di Libra guarda in direzione della moglie, alzando la mano ed agitandola per indicare la sua presenza. 

" Fiore di Luna, Kayuki! ". Le chiama. Tea guarda le due nuove arrivate mentre Shura, intimidito, si nasconde dietro la madre. Dragone riprende il discorso, dopo aver abbracciato la figlia e la moglie. 

" Il mio nome è Sirio, e sono il nuovo Cavaliere d'oro della costellazione della Bilancia. Loro invece sono Fiore di Luna e Kayuki, mia moglie e mia figlia ". Tea si rilassa un momento. 

" Piacere di conoscervi, il mio nome è Tea. Lui invece è mio figlio, Shura ". Indica il piccolo. Sirio rimane un pò sorpreso nel sentire che il piccolo si chiama come il Cavaliere di Capricorn. Kayuki nota l'imbarazzo del ragazzono e gli si avvicina, porgendogli la mano. 

" Ciao! Io sono Kayuki ". Sorride dolcemente. Shura riesce a vincere la timidezza e stringe la mano della fanciulla, finalmente sfoggia il suo bel sorriso. 

" Io sono Shura ". Si presenta a sua volta. Dragone riflette: dopo aver visto quelle stelle cadenti ha subito un attacco da parte di uno Spectre, Papillon. Ha quindi dedotto che Hades sta per ridestarsi dato che la sua armata è già sulla Terra, anche se non riesce a capire come mai ed in che modo: infatti sa che la Dea Athena lo sconfisse ai Campi Elisi. Vorrebbe consultarsi con il Gran Sacerdote, ma la moglie gli ha suggerito di raggiungere prima Seiya ed Athena e di spiegare loro la situazione. Il Dragone decise di seguire il consiglio ma, mentre stava camminando per le vie di Athene, ha percepito il cosmo di uno Spectre e così si è precipitato in tale direzione: vide solamente che una donna era sata aggredita, e naturalmente si precipitò a difenderla Ciò che lo incuriosisce è: come mai? Perchè uno Spectre ha aggredito una semplice mortale? 

" Grazie per aver difeso me e mio figlio, Sirio ". Lo ringrazia Tea con un inchino rispettoso. Sirio sorride. 

" E' il minimo, signorina. Però non capisco come mai sia stata aggredita da quello... ". Shura interrompe Dragone, per poi parlare. 

" Spectre! Mamma dice che si chiama Spectre! E che gli Spectre sono uomini cattivi ". Sentenzia. Dragone sgrana gli occhi sconcertato: perchè quella donna conosce gli Spectre? 

" ma voi due come fate a... ". Tea interrompe il piccolo Shura, prendendolo in braccio. 

" Le chiedo scusa per il disagio. E' stato un vero onore conoscerla, Sirio di Libra ". Fa semplicemente Tea, per poi raccogliere i fiori a terra. " Temo che pirtroppo le abbiamo fatto perdere sin troppo tempo, ha detto che ha un'altra meta da raggiungere e quindi non la tratteniamo oltre ". Fa un inchino e, dopo aver salutato Fiore di Luna e Kayuki si allontana insieme al piccolo, che protesta. 

" Mamma, perchè ce ne andiamo? Erano simpatici ". Si lamenta, mentre Tea gli accarezza i capelli. 

" Amore mio, non devi parlare degli Spectre in presenza di altre persone, nessuno deve sapere che ne conosci l'esistenza. Intesi? ". Chiede, mentre il piccolo annuisce un pò perplesso. La ragazza posa il bimbo a terra e lui ricomincia a camminare al suo passo. Lei osserva i fiori ma, appena posa lo sguardo su essi, l'immagine di prima si fa strada nella sua mente: lei con un bellissimo abito bianco, seduta su un campo di fiori. Sta raccogliendo gli stessi che ora tiene nel bouquet che vorrebbe donare alla madre. La ragazza si ridesta da quel pensiero grazie alla voce di Shura che, vedendola sbiancare, l'ha richiamata alla realtà. " Come? Si amore mio, hai ragione: i fiori sono finiti a terra. Prendili forza, così li portiamo alla nonna ". Il bimbo obbedisce e lei riflette: si, sarà sicuramente colpa della tensione accumulata se ha auto quella strana " visione ". 

Anche Dragone è rimasto un pò scosso dal singolare incontro: decide che parlerà anche di questo con Seiya e Saori.

Nello stesso istante, alla sala del Grande Sacerdote. 

" Dunque le ricerche si sono rivelate vane? ". Chiede l'uomo dal volto semi coperto dall'elmetto che indossa. Kiki di Aries rimane in ginocchio per poi rispondere. 

" Purtroppo si, Grande Sacerdote. Nè la donna nè l'erede di Hades sono stati trovati ". Ammette con rammarico. Il gran Sacerdote sospira sconfortato. 

" Dobbiamo trovarli ad ogni costo, Aries. Hades potrebbe tornare a nuova vita grazie a suo figlio. Quel bambino è un pericolo per l'umanità, che noi abbiamo il dovere di proteggere ". Sentenzia, mentre Aries fa un cenno con il capo. 

" Si, mio Signore ". Fa solamente. Il Gran Sacerdote annuisce a sua volta. 

" Puoi congedarti ora ". Lo congeda. Kiki si alza per poi uscire dalla stanza, mentre il Gran Sacerdote riflette: non gli piace per nulla ciò che sarà costretto a fare, ma sa che deve agire in questo modo per il bene dell'umanità intera, e che anche Athena approverebbe la sua decisione.


Salve a tutti! Ecco il capitolo quattro, cosa dite? Nel flashback della nascita del piccolo Shura, Capricorn nomina un certo Astraeus: chi è? Sirio intanto ha fatto la conoscenza di Tea, ma la ragazza rimane piuttosto turbata nel sentire che anche lui è un Cavaliere D'Oro e pare spaventata dal Grande Tempio, Come mai? Nel frattempo il Gran Sacerdote ha preso una decisione ed ha ordinato a Kiki di Aries di portargli il figlio di Hades e la donna che lo ha dato alla luce.Gli Spectre si sono ridestati, una nuova Guerra Sacra è ormai alle porte. Ma questa volta sarà diversa dalle altre. Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a seguirmi. Grazie di cuore a tutti, baci. Ci sentiamo al capitolo cinque!

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Capitolo 6
*** La scomparsa di Kouga ***


Come fu in precedenza per il piccolo Shura, anche il suo sogno si apre nel buio più assoluto. Ma a differenza del bambino lei è già in un imponente palazzo nel quale tuttavia alberga un freddo polare. La ragazza si strofina le braccia con le mani nel vano tentativo di scaldarsi. " Che posto è questo...? ". Susurra la giovane. Avanza ma sente qualcosa di liquido sotto i suoi piedi scalzi. Arretra e, con orrore, scopre di aver pestato sangue. Sta per gridare ma, improvvisamente, avverte un tocco gelido sulle sue spalle: qualcuno l'ha afferrata da dietro, questo le è piuttosto chiaro. Fa per staccarsi ma la presa è troppo forte, e sente che se osasse contrastarla finirebbe per cadere a terra priva di forze. " Chi sei...? ". Mormora la donna preoccupata. 

" Tu sai già chi sono, mortale ". Quella voce: non l'ha mai sentita, o forse si? Forse l'ha già sentita, ma l'aveva scordata. " La vera domanda è: chi sei tu, Tea? ". Ride in modo cinico il proprietario di tale voce. Tea riesce a voltarsi di scatto, ed ora di fronte a lei è comparso uno spettro: indossa un'armatura del colore della notte più profonda, lunghi capelli corvini ed un mantello vermiglio posto sulle spalle. Lo sguardo... lo sguardo è così simile, se non identico a quello del suo piccolo Shura! No. No, non deve pensarlo, non deve dirlo. Scuote violentemente il capo. 

" E' solo un sogno. Ora mi sveglierò, e non ricorderò più nulla di quanto accaduto in questo incubo ". Sibila la fanciulla. Lo spettro riprende a parlare. 

" Ne sei davvero sicura? Credi di poter scappare in eterno? ". Chiede con una fredda e calcolata calma. La ragazza non risponde. " No, la risposta già la conosci: non puoi fuggire così come non può quel bambino. Il vostro destino è già stato scritto dagli Dei, e che vi piaccia o meno si compirà ". E ride. Ride malefico mentre lei si porta le mani alle orecchie in un disperato tentativo di far cessare quella voce crudele. 

" Basta! Basta, sta zitto! ". Grida mentre una leggera aura viola la circonda un istante come a proteggerla. Questa scompare subito, non appena la bruna apre gli occhi: una nuova sferzata d'aria gelida la investe, lo spirito si è posizionato al suo fianco. Anche lei si trova di fronte ad uno specchio che ancora non vuole guardare, mentre lo spirito ghigna compiaciuto. 

" Ed ora guarda, guarda in quello specchio ". Come se le fosse stato ordinato Tea osserva lo specchio e ne rimane sconvolta: è lei! Allora, quel vestito? Quei fiori? Cosa significano? E soprattutto... 

" Vieni! Vieni da me! ". Quella voce, poi... 


La ragazza si desta di soprassalto, il cuore in gola. Stessa gola alla quale si porta una mano per poi cercare di riprendersi: ha avuto un incubo, uno dei più terribili di tutta la sua vita. Se ne chiede la ragione: forse è dovuto all'attacco subito da quello Specrtre, ed all'incontro con Sirio di libra. Ammette di essere preoccupata: e se il Cavaliere fosse andato a rivelare ciò che è accaduto al Grande Sacerdote? No, pensa poi: dal tempo in cui è accaduto ad ora, si sarebbe sicuramente presentato qualcuno per prendere lei e Shura e condurli dinnanzi al Ministro di Athena. No, quel cavaliere non ha rivelato nulla e lei si sta semplicemente preoccupando per niente. Prende un bicchiere d'acqua posato sul comodino, scuotendo la testa. " Ma guarda che razza di incubi...". Sussurra, ma la sua mano urta qualcosa di delicato: la giovane rimane sconcertata. Ma che ci fa il narciso regalatole dalla fioraia li, sul comodino? " Che significa tutto questo? ". Si chiede, per poi prendere il fiore e depositandolo nuovamente nel vaso. Va a vedere come sta Shura: dorme profondamente. La donna sorride per poi posare un bacio sulla fronte del figlio. " Oh, Astraeus. Perchè te ne sei andato? Dove sei ora? ". Chiede più a sè stessa per poi scuotere il capo, ben consapevole che non avrà una risposta. Torna al proprio letto e si mette sotto le coperte, cercando di prendere sonno. 

Qualche giorno dopo, Crystal, Saori, Seiya e Dragone stanno parlando riuniti attorno al grande tavolo del salone di villa Thoole: Sirio si è infatti presentato dai due sposi con la propria famiglia, scoprendo con gioia che anche Crystal era giunto in visita. La sua Kayuki ha subito stretto amicizia con Kouga, ed i due stanno ora giocando in giardino sotto la supervisione di Fiore di Luna e Myloch. " Cosa stai dicendo, Sirio? Non è possibile...". Seiya si alza dalla sedia allarmato e sconcertato. Dragone scuote il capo, per poi guardare l'amico. 

" Credimi, vorrei che fosse solo una burla, ma non giocherei mai su una cosa simile. Ho fatto questo lungo viaggio appositamente per avvertirvi di persona, oltre che per rivedervi: gli Spectre sono di nuovo sulla Terra ". Sentenzia perentorio il Dragone, mentre Saori annuisce.

" Ecco che cos'era quel presentimento nefasto, ecco cos'erano quelle stelle cadenti che si dirigevano in un unico punto: l'armata infernale si è ridestata a nuova vita ". Fa la Dea Athena. Seiya le si avvicina mentre lei si stringe nel suo abbraccio. " Oh Seiya, avrei tanto voluto che nostro figlio non fosse coinvolto. Però, stando così le cose sarà inevitabile: noi due non possiamo restare con le mani in mano ". Fa la donna dai capelli lilla. Crystal interviene nel discorso. 

" E dobbiamo capire chi sia quella donna. Come mai uno Spectre se ne va in giro ad aggredire un'umana e suo figlio? ". Anche gli altri tre riflettono: in effetti la cosa è strana. 

" Io propongo di trovarla e portarla qui. Facciamola incontrare con Saori: ho avuto la netta impressione che fosse spaventata dal Grande Tempio, ma magari se si trovasse faccia a faccia con la reincarnazione di Athena il suo timore svanirebbe e ci confesserebbe la verità. Voi cosa ne pensate? ". Propone Dragone: quella era una semplice donna, non farebbe mai del male a Saori. Ed in caso di pericolo ci sarebbero ben tre Cavalieri a proteggere Athena. La donna annuisce. 

" Credo che Sirio abbia ragione: se qualcosa al Grande Tempio la spaventa, è mio preciso dovere indagare sulla questione. Sono la Dea Athena, dopo tutto ". Crystal annuisce, Seiya sembra un pò titubante ma, riflettendovi su, capisce che il ragionamento non fa una piega. Annuisce a sua volta. 

" Si, ma prima di tutto dovremo trovarla e fare il modo che si fidi di noi, non ci seguirà tanto facilmente ". Constata. A prendere parola è ora Crystal. 

" Qualcuno la deve andare a prendere. Dobbiamo fare il modo che capisca che non siamo una minaccia per lei, e farci dire ciò che sa: da ciò che Sirio dice, conosceva gli Spectre e questa non è una cosa normale per una mortale. Dobbiamo saperne di più ". Gli altri annuiscono. Resta solo una decisione da prendere: chi sarà a recarsi ad Athene per poter rintracciare la ragazza salvata da Sirio? Mentre i quattro stanno parlando tuttavia, Myloch entra nel salone gridando a gran voce ed allarmato. Saori si alza dalla sedia seguita dal marito e dagli altri due cavalieri. 

" Myloch! ma che cosa sta accadendo?! ". Chiede l'erede di Alman. L'uomo riprende fiato, ancora trafelato. Dragone gli si avvicina.

" Coraggio Myloch, parla! Che cos'è successo per sconvolgerti a tal punto? ". Chiede, mentre l'uomo riprende fiato per poi parlare. 

" Perdonatemi, Seiya, Milady! E' colpa mia, io avrei dovuto stare più attento ". I due si preoccupano, e Seiya gli si avvicina. 

" Ma di che cosa stai parlando? Parla, per tutti gli Dei! Ci stai spaventando ". Lo ammonisce il Cavaliere di Sagitter. 

" Perdonatemi! Il fatto è che stava giocando con la signorina Kayuki, poi non l'ho più visto... ". I presenti si guardano in faccia allarmati, lasciandolo però proseguire. " Il signorino Kouga è scomparso! ". Cade sulle proprie ginocchia piangendo il maggiordomo.

" Kouga, figlio mio! ". Saori ha un mancamento e, se non fosse per Crystal che la afferra prima, sarebbe finita al suolo. Seiya è paralizzato dallo shock, Dragone aiuta l'amico a sdraiare la donna sul divano cercando di farla riprendere. 

" Come sarebbe che è scomparso!? ". Grida fuori di sè Seiya. Il maggiordomo non sa che cosa dire ed abbassa lo sguardo, continuando a piangere sentendosi responsabile dell'accaduto. Seiya lo sorpassa di corsa, correndo fuori dalla villa e raggiungendo il giardino mentre inizia un violento temporale. Il giovane cavaliere di Sagitter si guarda intorno: niente. Non c'è. Nota solo Fiore di Luna e Kayuki ancora in lacrime, riparate da un ombrello. L'uomo stringe forte i pugni, per poi lanciare un grido di disperazione. " KOUGA!!!! ". Grida. Dove sarà finito il suo bambino? Non importa, basta domande: dovunque sia, lui lo ritroverà! 


Ciao amici, come va? Ecco il quinto capitolo, purtroppo più corto degli altri. Ma recupererò nel prossimo, non temete! Allora, che ne dite? Anche Tea ha avuto un singolare incubo, come mai? Per la seconda volta è comparso il nome di Astraeus, senza però conoscerne la vera identità e cosa lo leghi all  bella mamma di Shura. Nel frattempo a villa Thoole si è deciso di andare a cercare Tea, per portarla al cospetto di Athena e chiarire come mai tema così tanto il Grande Tempio. Ma un terribile imprevisto getta i presenti nello sconforto più totale: Kouga è misteriosamente scomparso. Dove sarà, o chi lo ha preso? Per saperlo non vi resta che continuare a seguirmi! Baci

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Capitolo 7
*** Arriva Phoenix ***


Tea è rimasta a casa da sola mentre la madre e Shura sono usciti a fare una passeggiata: Demetra si è ristabilita dal suo malessere ed ha voluto accompagnare il nipotino a visitare Athene, stando naturalmente attenti a non farsi notare da qualcuno del Grande Tempio. La ragazza ha invece preferito restare a casa per riordinare un pò, e se deve essere completamente sincera per paura di un nuovo attacco da parte degli Spectre: non potrà mai dimenticare la paura che ha provato nel vedere il suo Shura in pericolo. Se non fosse stato per l'intervento del Cavaliere dorato della Bilancia avrebbe sicuramente perso per sempre il suo piccolo, e questo ancora non riesce a perdonarselo: si sente una debole ed inutile, se non è neppure in grado di proteggere il suo bambino! La ragione le dice che ovviamente non è così: era impossibile per lei contrastare i poteri di quel mostro, per lei che è semplicemente una donna. Ma il cuore ancora non la perdona per la sua debolezza. Posa lo straccio che teneva in mano e si siede su una sedia, esausta come avesse corso mille miglia. Il suo sguardo si posa sul narciso che, nonostante i giorni passati, pare ancora bello ed inalterato. Incuriosita ne sfiora i petali e nota che è come se fosse stato appena colto. Lo odora, ed anche il suo profumo è inalterato. " Che strano... ". Sussurra e, poco prima di terminare la frase, uno strano torpore la prende per poi farla cadere a terra priva di sensi. Il narciso si illumina di una sorta di luce viola che scompare dopo alcuni istanti. 

Stavolta il suo sogno è totalmente diverso: vede sè stessa ed allo stesso tempo è come se vedesse un'altra persona. Indossa un lungo e bellissimo abito nero adornato da una preziosa cintura dorata. I suoi bruni capelli lasciati liberi si fermano sopra le sue spalle, adornati... da fiori? Si, le sembrano proprio fiori quelli. Continua a camminare in quella che sembra la stanza di un palazzo a lei sconosciuto ma allo stesso tempo così familiare, tra le mani ha proprio un narciso. " Dove sono? Quale posto tetro è mai questo? Dov'è mia madre? ". Si chiede con espressione triste e smettendo di camminare. " Voglio andare a casa, non mi piace questo posto. C'è troppo buio ". Continua quello che pare essere un monologo. La sua mente non riconosce il luogo ma qualcosa, in fondo al suo cuore, pare farlo. Un'improvvisa sferzata gelida la fa tremare, poi una voce. 

" Sai che non puoi andartene, come sai bene dove ti trovi in questo momento, mortale ". Un momento: lei riconosce questa voce, e come potrebbe non farlo? E' la stessa del sogno precedente, la stessa dei sogni di anni prima. Si volta di scatto per poi trovarsi nuovamernte di fronte allo spettro di quell'uomo dai capelli corvini e dallo sguardo glaciale. 

" Tu...?! Ma come può essere? La guerra Santa, i Cavalieri d'oro... era tutto finito! ". Frasi sconnesse, non riesce a metterne insieme una di senso compiuto di fronte a quell'essere che di umano ha ben poco. 

" Credevi veramente che avreste potuto fuggire per sempre dal vostro destino? Sei proprio ingenua ". La irride quello spettro che veste un'armatura nera come la notte e che ha fatto calare ancor più gelo nella stanza con la sua sola presenza. " Athena ha danneggiato il mio vero sembiante, ma io non potrei mai perdere la vita nel mio stesso regno. Dovresti saperlo: rivivrò tramite un nuovo sembiante umano, ed allora sarà vittoria per me e sconfitta per Athena ". Lei scuote il capo con enfasi iniziando ad agitarsi. 

" Calmati Tea, calmati. Questo è solo frutto della tua fantasia, quando ti sveglierai sarà solo un brutto ricordo ". Respira a fondo, ma la risata dello spettro le ricorda che questo è tutt'altro che un banale incubo. Fa per voltarsi dalla parte opposta e, non appena lo fa, sussulta per lo spavento. Una Cloth a lei tristemente familiare le si è posta di fronte facendole sbarrare gli occhi per lo shock. 

" Un ricordo, si forse questo è il termine corretto: questo è un ricordo che tu avevi seppellito nella tua memoria, mortale. Ma come ti ho detto, nè tu nè quel bambino scapperete dal vostro destino ". Continua malignamente lo spirito. 

" No! Non permetterò che il mio bambino venga coinvolto! No! ". Si agita ulteriormente nel sentire nuovamente minacciato Shura. Porta le mani alle orecchie per non sentire nulla e cade in ginocchio, la Cloth si illumina improvvisamente come a volerla proteggere. Lo spettro ride sadicamente mentre una voce riporta la ragazza alla realtà. 


" Tea! Tea, figlia mia riprenditi, ti supplico! ". Sua madre la scuote preoccupata, Shura accanto alla nonna. 

" Mamma! Mamma svegliati! ". La chiama scuotendola a sua volta dolcemente. Tea apre gli occhi improvvisamente e terrorizzata, mentre Demetra riflette: ha visto una strana luce illuminare il corpo della figlia, e lei teme già di aver capito cosa stia succedendo. 

" Mamma, Shura! ". Sussurra solamente la bruna per poi abbracciare forte entrambi. " State bene... sono così felice ". Sussurra, mentre Demetra annuisce. 

" Ma tesoro mio, che cosa ti è successo? Ti abbiamo trovata svenuta ed avvolta da una strana luce ". Fa semplicemente la madre, mentre Shura corre a prendere un bicchiere d'acqua e lo porge alla madre. 

" Tieni ". Sorride dolcemente mentre lei scoppia in lacrime per poi abbracciarlo forte. 

" Piccolo mio! Non sai quanto bene ti voglio. Ti giuro che ti proteggerò a tutti i costi ". Sussurra, mentre Demetra la guarda: dovrà chiedere molte cose alla figlia. 

Sirio, Seiya e Crystal sono alla ricerca di Kouga, mentre Fiore di Luna è rimasta ad assistere Saori, la quale alla notizia della scomparsa del figlio ha avuto un mancamento. Myloch avrebbe voluto unirsi ai tre Cavalieri d'Oro, ma questi gli hanno suggerito di restare a badare a Kayuki e a proteggere le due donne in caso ce ne fosse bisogno. Trattenere l'incarnazione di Athena dall'uscire da sola sotto la pioggia a cercare il bimbo è stato tutt'altro che facile, ma in fine il maggiordomo è riuscito nel suo intento. Kayuki ha raccontato che, mentre stavano giocando in giardino, lei e Kouga si sono allontanati dalla vista di Myloch e Fiore di Luna per un semplice scherzo. Improvvisamente tuttavia, un losco figuro che vestiva un'armatura nera come la notte si è palesato ed ha preso il figlio del Cavaliere di Sagitter per poi scomparire in una risata sinistra. Non vi è quindi alcun dubbio: a prendere il piccolo è stato uno Spectre. Con questo pensiero in mente Seiya spezza uno dopo l'altro i rami di alcuni alberi per spianare la strada, chiamando a gran voce il nome dei figlio. " Kouga! Kouga, rispondi! Dove sei?! ". Lo chiama, seguito dagli amici che seguono il suo esempio. 

" Papà! Papà, aiutami! ". Quella voce, è senza dubbio suo figlio! Preso dalla concitazione il Cavaliere d'Oro scaglia un Sacro Sagitter, abbattendo gli alberi che lo separavano dal figlio. Il bambino è ora di fronte a lui, tuttavia viene trattenuto in ostaggio da uno Spectre. Questi sogghigna malevolo per poi rivolgersi al Gold Saint. 

" Ma guarda un pò chi si rivede, Seiya del Sagittario ". Lo irride. Il giovane fa per partire all'attacco, ma Sirio lo ferma trattenendo il suo pugno. 

" Placa la tua ira, Seiya. Se lo attacchiamo alla cieca rischiamo di fare del male a Kouga ". E' vero: il Cavaliere di Hades ha posto il bimbo come scudo non appena ha visto l'avversario scattare e pronto a colpirlo. Seiya guarda l'avversario in preda alla collera, mentre questo stringe il collo del bambino quasi a togliergli l'aria. I due Gold Saints richiamano le loro armature dorate del Sagittario e della Bilancia, che si posizionano immediatamente sui corpi dei proprietari. 

" Adesso a noi due! Pagherai per aver preso mio figlio! ". Fa Seiya, pronto alla lotta. Lo Spectre lancia a terra Kouga, che nella collutazione si ferisce al capo e si ritrova ad assistere al suo primo combattimento: i colpi di suo padre e di Sirio sferzano l'aria, contrastati dalle tecniche avversarie. I due Gold Saint sembrano in vantaggio, tuttavia il Cavaliere di Hades lancia la sua tecnica più potente in direzione dei due. 

" Papà, Sirio! Attenti! ". Urla il piccolo, che istintivamente si getta tra i due Gold Saint e l'attacco nemico. 

" Kouga, no! ". Grida il Cavaliere di Sagitter, ma non fa in tempo a dire nulla che lui e Sirio vengono sbalzati a terra a causa dell'onda d'urto prodotta. Sangue. C'è del sangue a terra. " Oh miei Dei, figlio mio!! ". Teme subito il peggio il Cavaliere d'oro, ma Sirio sgrana gli occhi sconcertato. 

" Seiya! Guarda! ". Lo invita a guardare, e l'espressione del marito di Saori diventa identica a quella dell'amico: Kouga ha le braccia incrociate a protezione del viso, un'aura azzurra e dorata lo circonda. Una cloth posta a sua difesa, davanti a lui, l'avversario giace a terra privo di vita. 

" Kouga, ma tu... ". Seiya non riesce neppure a parlare, eppure è così: l'armatura di Pegasus è giunta in difesa di suo figlio, che ha parato il colpo di quello Spectre che ora giace a terra, rimandandolo al mittente. E lo ha fatto con la forza del suo Cosmo! Sfinito per lo sforzo il piccolo sviene, ed il padre lo raggiunge per poi prenderlo in braccio mentre la luce si affievolisce fino a scomparire. 

" Seiya, sai cosa significa? Il cosmo di Kouga era per metà divino e per metà... ". Di Pegasus, vorrebbe dire Sirio. Ha avvertito un cosmo che mai ha percepito, per metà divino come probabile eredità della madre, e quello di Pegasus! La Cloth è infatti ancora posta a difesa del ragazzo nonostante l'avversario sia ormai morto. Seiya guarda il figlio tra le sue braccia, sconcertato: che sia davvero lui l'erede dell'armatura di Pegasus? 

Nel frattempo anche qualcun altro giunge a sorpresa a villa Thoole, assieme alla moglie ed al figlio che fa un composto inchino nel vedere Lady Saori. " E' un onore conoscervi, Lady Saori ". Fa semplicemente il ragazzo, mentre la donna non può fare a meno di rimanere sconcertata alla vista del Cavaliere e di sua moglie, giunti assieme al loro figlio. 

" Il piacere è mio...". Si ferma, mentre la voce del padre del piccolo conclude la frase. 

" Satoshi, il suo nome è Satoshi, Milady. Ed è il figlio mio e di mia moglie ". Alle spalle dell'uomo compare una donna dai lunghi capelli corvini e dagli occhi ametista. 

" Ne è passato di tempo, Lady Saori. O dovrei dire, Dea Athena? ". Sorride, mentre Fiore di Luna giunge al fianco di Lady Saori. Il viso dell'incarnazione di Athena passa da un'espressione sorpresa ad una felice. 

" Phoenix, Pandora! Santo Cielo, erano anni che non vi vedavamo! A cosa devo la vostra visita? ". Chiede la donna dai capelli lilla, mentre Phoenix risponde. 

" Avete ragione Milady, avremmo voluto venire a presentarvi Satoshi molto prima. Purtroppo non ce n'è stata occasione ". Risponde Phoenix, e Saori nota con piacere il cambiamento del Cavaliere del Leone, il cui carattere sembra essersi un pò più addolcito nel corso degli anni. " Ciò che ci ha portati qui è stato l'attacco di uno Spectre ai nostri danni, un tale Veronica. In oltre abbiamo visto delle stelle cadere in una direzione precisa, e questo può significare solo il risveglio dell'armata infernale ". Pandora annuisce alle parole del marito mentre Saori li invita a sedersi. A prendere parola è ora Fiore di Luna. 

" Hanno aggredito anche me e Sirio ". Spiega la fanciulla. Saori completa la sua frase di li a poco. 

" In oltre pare ci sia una mortale alla quale gli Spectre danno la caccia: Sirio ha dovuto proteggere una fanciulla e suo figlio ad Athene, e lei pareva conoscere bene l'armata infernale ". Pandora pare perplessa. 

" Strano, di solito gli Spectres non aggrediscono gli umani ". Saori annuisce alle parole dell'ex rivale. 

" E' quello che abbiamo pensato anche noi. Avremmo dovuto partire subito per andare a cercarla, ma è sorto un problema... ". Si ferma un momento e cerca di reprimere l'ansia. "... mio figlio è scomparso, e così Seiya, Crystal e Sirio sono andati a cercarlo ". Fiore di Luna mette una mano sulla spalla di Saori per confortarla. 

" Lo troveranno, vedrete Lady Saori ". Cerca di rassicurarla, mentre Phoenix si alza immediatamente. 

" Allora vado anche io ad aiutarli! Potrebbe essere opera degli Spectres ". Sta per uscire, ma Seiya, Sirio e Crystal rientrano in quell'istante. 

" Saori, ti devo parlare... ". Fa il marito, mentre la donna si precipita dal figlio allarmata. 

" Kouga! Ma che gli è successo?! ". Chiede, mentre Seiya la guarda in modo serio. Lei capisce che le deve dire qualcosa di veramente serio e che la cosa riguarda loro figlio. 

Salve miei cari amici, come state? Ecco qui un nuovo capitolo, cosa ne pensate? Abbiamo visto Tea avere una nuova visione, che ne pensate in merito? Avete un'idea di che cloth l'abbia potuta " raggiungere " in quel sogno? Demetra in oltre sembra preoccupata per quella strana luce che ha avvolto la figlia fino a quando non si è risvegliata, cosa saprà in merito? Intanto l'armatura di Pegasus è giunta in soccorso di Kouga, che ha rivelato di possedere un cosmo semi divino, e d'altronde è il figlio di Athena. Anche Phoenix e famiglia sono giunti a villa Thoole, cosa accadrà ora? Chi andrà a prendere Tea ad Athene? E soprattutto, la ragazza si fiderà dei nostri eroi? Vi aspetto al nuovo capitolo, baci

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Capitolo 8
*** Un arrivo inatteso ***


Passano alcuni giorni dall'aggressione dello Spectre ai danni del piccolo Kouga. Il bimbo sembra essersi ripreso, tuttavia in realtà è ancora piuttosto scosso e non si confida con nessuno, nemmeno con i genitori con i quali ha un ottimo rapporto. In lui è ancora vivido il ricordo della paura provata, di quel mostro che stringeva il suo collo, la paura di morire. Il piccolo posa la testa sulle proprie ginocchia accovacciato sul letto, per poi scoppiare in lacrime. 

Nel frattempo Crystal e Sirio hanno deciso di partire assieme per ritrovare la misteriosa donna protetta da quest'ultimo ad Athene. Phoenix e Seiya stanno invece discutendo degli ultimi eventi insieme alle rispettive moglie ed a Fiore di Luna, mentre Kayuki sta cercando di strappare un sorriso a Satoshi con delle barzellette, senza tuttavia avere successo. " E così mi dite che gli Spectre hanno aggredito una mortale e suo figlio? Che strano ". Fa il Cavaliere del Leone mentre Seiya annuisce. 

" Si Phoenix, se non fosse stato per l'intervento di Sirio l'avrebbero uccisa. Me ne chiedo la ragione ". Ammette il ragazzo. Ad interrompere i due è però Pandora.

" Non credo volessero ucciderla, o lo avrebbero fatto all'istante. Forse volevano da lei qualcosa che noi ancora ignoriamo ". Suppone, ed in effetti non ha tutti i torti. L'incarnazione di Athena annuisce. 

" Ma cosa potrebbero volere da una donna mortale? ". Chiede. Pandora riflette per poi scuotere il capo. 

" Forse... ". Ma si ferma credendo di ricordare male. " No, nulla. Non so spiegare nemmeno io questo loro comportamento ". Seiya prende parola di li a poco. 

" Però, da ciò che ha detto Dragone sembrava spaventata dal Grande Tempio e dal Grande Sacerdote. Perchè? ". Chiede più a sè stesso. Pandora sembra rimanere piuttosto pensierosa, ed un fatto sembra sovvenire alla sua mente. 

" Chissà se ha a che fare con quella storia... ". Sussurra. Phoenix guarda la moglie per poi invitarla a parlare. 

" Di che storia parli, Pandora? ". Le chiede. La donna si alza dal divano per poi andare a guardare fuori dalla finestra, ed in seguito prendere parola. 

" Accadde molti anni fa, quando ancora ero la Sacerdotessa di Hades ". Spiega per poi volgere lo sguardo verso gli interessati presenti. " Vedete, solo io ed i Giudici Infernali ne eravamo a conoscenza: lo spirito di Hades non è sempre rimasto insidiato in Shun di Andromeda, come forse avrete pensato. Vi si insidiò solo nel momento in cui il Cavaliere varcò la soglia del regno degli Inferi, ma fino ad allora rimase sulla Terra ". Seiya sgrana gli occhi sconcertato mentre Saori si fa seria. 

" Ma come? Non fosti tu stessa a dire che Shun era il solo ed unico a poter ospitare l'anima del signore degli Inferi, quel giorno in cui ci incontrammo per la prima volta? ". Chiede Phoenix. La moglie decide di proseguire il racconto. 

" Si, tuttavia in lui albergava il cosmo di un Cavaliere di Athena, ed era impensabile a quel tempo per Hades rimanere nel corpo di Shun. Solo quando fu negli Inferi, il suo territorio, ebbe il pieno potere per possederlo come in effetti accadde ". I presenti rimangono attoniti al racconto della donna. Saori prende parola. 

" Come mai allora io, che sono la Dea Athena, non ho mai percepito la sua presenza qui sulla Terra? ". Chiede, mentre l'ex rivale risponde al suo quesito. 

" Perchè in quegli anni il signore degli Inferi rimase insidiato nel corpo di un essere umano, uno con il cuore simile a quello di Shun di Andromeda, il secondo uomo più puro della Terra ". Saori annuisce per poi stringere il braccio di Seiya: sa bene che il racconto non è finito. " Negli anni precedenti la Guerra Sacra, Hades decise di agire diversamente rispetto ai precedenti conflitti: dopo aver posseduto l'umano idoneo ad ospitarlo, avrebbe avuto un figlio con una donna umana ". Phoenix, Seiya e Saori la guardano sbigottiti, e stavolta è il saint di Sagitter a prendere parola. 

" Però... insomma, Hades ha sempre odiato gli umani. Perchè avrebbe deciso di generare un figlio con una mortale? ". Chiede. Pandora fa una pausa per poi tornare a sedersi accanto al marito. 

" Stando a quanto sapevamo io ed i Giudici, Hades si è voluto accertare di avere un sembiante idoneo in cui rinascere in caso la Guerra Santa fosse stata persa. Progettava di usare il figlio per dare battaglia ad Athena: quel piccolo ha i poteri di un Dio, è per metà mortale e per metà divino. Ma nell'attesa che questo figlio crescesse e raggiungesse l'età giusta per ospitare lo spirito del padre in sè, avrebbe dovuto rimanere insidiato in Shun. Ma le cose andarono diversamente ". Si riferisce infatti alla battaglia negli Elisi, in cui Hades fu costretto a riprendere possesso del suo vero sembiante per evitarne la distruzione. 

" Mi stai dicendo che la fuori, da qualche parte esiste un figlio di Hades? E che potrebbe essere il nuovo contenitore dell'anima del signore degli Inferi? ". Chiede Seiya. La donna annuisce. 

" Temo di si, e dato lo sviluppo degli eventi temo che gli Spectre siano alla ricerca di questo bambino e della madre. Forse hanno aggredito quella donna perchè sa qualcosa di loro ". Ipotizza, per poi proseguire. " Purtroppo nè io nè i Giudici infernali riuscimmo a vedere la donna che diede alla luce il figlio di Hades, quindi non potrei aiutarvi a riconoscerla, mi spiace ". Abbassa lo sguardo mentre Phoenix le mette una mano sulla spalla. 

" Come possiamo evitare che Hades rinasca a nuova vita usando suo figlio? ". Chiede poi il Cavaliere d'oro del Leone. Pandora riflette per poi dare una risposta. 

" Come fu per Shun a suo tempo, liberato dal sangue di Athena, così si dovrà fare con quel bambino. Ed una volta cacciato dal corpo del figlio, l'anima del signore degli Inferi dovrà essere sigillata come fu a suo tempo per l'imperatore del mare, Nettuno ". Spiega. Athena riflette, e trova che sia la soluzione più saggia: non sarà necessario fare del male al bambino, basterà liberarlo dallo spirito del padre prima che possa ridestarsi e tornare a nuova vita. 

Ad Athene, nello stesso istante. 

La ragazza scappa cercando di confondersi tra i banchi dei vari venditori, mentre i due Gold Saint cercano di raggiungerla: è successo tutto molto rapidamente in effetti. Nonostante il cappuccio che indossava Sirio l'ha riconosciuta così come ha riconosciuto il piccolo Shura. Ha fatto per avvicinarsi ai due ma lei, spaventata dalla presenza dei due Gold Saint è fuggita insieme al piccolo. " Ci mancava solo questa! ". Fa solamente la bruna cercando di raggiongere la propria casa: sa che i Gold Saint risiedono al Grande Tempio. E' grata a Sirio di averle salvato la vita, certo. Ma non vuol dire che si fida di lui. Con passo veloce supera un altro banco, ed i due Cavalieri sospirano pesantemente: non possono dare troppo nell'occhio, ma di questo passo finiranno per perdere le tracce della ragazza! 

" Aspetta! ". Grida il Cavaliere di Acquarius. " Non ti vogliamo fare del male, fermati ". Cerca di rassicurarla, ma tutto ciò che riesce a fare è farla spaventare ancora di più. Mentre sta correndo con il figlio tuttavia, il piccolo Shura finisce per inciampare e finire a terra. Dolorante alla leggera ferita al ginocchio il bambino scoppia in lacrime, mentre Tea lo abbraccia per cercare di tranquillizzarlo. 

" Shhh... sta tranquillo piccolo, non è successo nulla. C'è la mamma qui con te ". Gli sussurra ma, appena alza lo sguardo, i due Cavalieri D'oro l'hanno raggiunta. Lei fa per arretrare spaventata. " Cosa volete?! Non verrò mai al Grande Tempio, e non vi consegnerò il mio Shura! Lasciateci in pace! ". Protesta la donna. Crystal e Dragone si guardano un istante, poi il biondo prende parola. 

" Non vogliamo portarvi al Grande Tempio, ma dalla Dea Athena. Lei in persona ci ha mandato a prendervi ". Spiega ma, ancora una volta, Tea scuote il capo. 

" Non mi fido di voi Cavalieri D'oro! ". Fa semplicemente. Il Saint di Acquarius sospira pesantemente: non sarà facile convincerla. Poi nota Shura ferito al ginocchio, così si inchina per arrivare alla sua altezza. Tea vorrebbe allontanarsi, ma dietro di lei c'è solo il muro. " Cosa vuoi fare a mio figlio? ". Chiede allarmata. Crystal prende un fazzoletto e lo avvolge attorno al ginocchio di Shura, che lo guarda con quei meravigliosi occhi celesti ancora velati dalle precedenti lacrime. Poi guarda la madre. 

" Mamma, mamma! Questi sono i signori buoni,  quelli con le armature d'oro! Non sono cattivi ". Tea guarda sorpresa il piccolo, così come i due Cavalieri: come ha fatto a capire che sono Gold Saints? La ragazza rimane sulla difensiva e si alza, tenendo in braccio Shura. 

" Come faccio a sapere che non ci trascinerete al Grande Tempio non appena abbasserò la guardia? ". Chiede, mentre i due uomini si guardano ed in seguito è Sirio a parlare. 

" Perchènon è ciò che la nostra Dea ci ha ordinato di fare, e noi mai disattenderemo un suo ordine. Ci ha chiesto di venire a cercarti per condurti da lei, vuole parlarti di persona. Credimi, è la verità ". Tea guarda seriamente i due uomini: dovrà fidarsi delle loro parole? 

Villa Thoole, qualche giorno dopo. 

Saori è ancora piuttosto turbata dal racconto di Pandora, e riflette: adesso capisce come mai si sia risvegliata l'armata infernale, si preparano ad una nuova Guerra Sacra sotto la guida del loro signore, che intende rinascere nel corpo del figlio. Devono assolutamente trovare quel bambino pensa la Dea, trovarlo e liberarlo da quell'empio spirito sigillando per sempre l'anima del Signore degli Inferi. Persa nei suoi pensieri non si accorge del ritorno dei Gold Saint della Bilancia e dell'Acquario. " Athena ". La chiamano, mentre lei alza lo sguardo per poi voltarsi verso di loro. 

" Sirio, Crystal! Siete tornati ". Fa la donna dalla chioma lilla, mentre i due uomini annuiscono. " Ditemi, l'avete trovata? ". Chiede. I due si guardano un istante mentre alle loro spalle fa la sua comparsa una terza persona: tiene per mano un bambino. 

" Si mi hanno trovata, divina Athena ". Quella donna è Tea, ed ha in fine deciso di seguire i due Cavalieri D'oro e di incontrare la Dea Athena. Non appena Saori incrocia lo sguardo della fanciulla tuttavia, un presentimento la scuote. 

" Non può essere... ". Pensa, per poi scuotere il capo e ricomporsi. Fa alcuni passi verso la sua ospite, ed in seguito posa il suo sguardo sul piccolo Shura. " Sono contenta che alla fine abbia accettato di incontrarmi. Ci sono molte domande che vorrei farti ". Spiega Saori, mentre Tea annuisce. 

" Ed io vi darò le risposte che cercate, se le saprò ". Le due si scambiano un nuovo sguardo. Eppure quel singolare presentimento non abbandona Saori nemmeno per un istante. Cosa sia, non è ancora dato saperlo. 

Ciao amici, buon anno nuovo a tutti :D Ed ecco il mio regalo: u nnuovo capitolo! Che ne pensate? Allora, Kouga sembra essere sempre più scosso dopo l'attacco degli Spectre. Pandora ha rivelato l'esistenza del figlio di Hades, e Saori crede che Tea possa sapere qualcosa su lui e sulla donna che lo ha dato alla luce. La ragazza si è fidata ed ha accettato l'incontro con Athena: a che conclusione giungeranno le due donne? Per saperlo non vi resta che continuare a seguirmi :D Baci

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Capitolo 9
*** Astraeus ***


E' mezzanotte a villa Thoole. Il picolo Shura, esausto per il viaggio, si è addormentato in una delle stanze degli ospiti mentre sua madre parla con la padrona di casa. Il piccolo pare avere un sonno piuttosto agitato: si rigira più volte nelle coperte, stringendosi in esse per il freddo che percepisce. " Fa freddo... ". Mormora nel sonno mentre una strana aura di colore viola lo circonda. 

Il suo sogno comincia esattamente come quello della madre: lui è in un palazzo che gli pare sconosciuto ma allo stesso tempo che il suo cuore riconosce molto bene. E' seduto su un trono, gli occhi scrutano davanti a lui con espressione vacua e vitrea. Davanti a lui tre uomini in scintillanti armature nere, dietro essi una grande schiera di persone. Indossano anch'esse quelle singolari armature, tutte diverse tra loro. Uno dei tre uomini in prima fila prende parola di li a poco. 

" Dopo così tanto tempo, finalmente vi abbiamo trovato mio signore ". Fa semplicemente. Lui lo guarda un istante per poi alzarsi, i suoi capelli non sono più così uguali a quelli della madre ma di un color corvino ed un pò più lunghi rispetto al solito. 

" Non immaginavamo che vi sareste insidiato nel corpo di un essere umano, è stata una sorpresa ". Fa un altro uomo dai lunghi capelli argentei. Il bimbo guarda i suoi vestiti: anche quelli sono totalmente diversi da quelli che abitualmente indossa. 

" Quale sarà la nostra prossima mossa? ". Chiede il terzo uomo dai capelli blu. Lui rimane in silenzio un istante per poi prendere parola. 

" E' molto semplice, Eaco di Garuda ". Lo chiama per nome come se lo conoscesse da sempre, ma non è così! Non lo ha mai visto prima, che cosa sta succedendo? Chi è quel bimbo così uguale a lui ma allo stesso istante così diverso? Shura ha paura, tanta paura. Ma è paralizzato sul posto, non può fuggire e non può distogliere lo sguardo. " Daremo nuova battaglia alla Dea Athena, e questa volta saremo noi i vincitori ". Conclude il discorso mentre il Giudice Infernale si alza da terra, seguito dai compari Radamante e Minosse. 

" Ai vostri ordini, Divino Hades ".Come? Divino Hades? No. No, lui non è Hades, il suo nome è Shura e non è certo divino! Il bambino, o meglio ciò che rimane ancora del suo spirito porta le mani alle orecchie e scuote il capo. 

" Mamma! Mamma, ho paura ". Fa spaventato da ciò che ha visto e sentito: dov'è sua madre? Ha bisogno di lei, pensa. Ha bisogno di lei ora più che mai. Dei passi seguono l'entrata ins cena di una bellissima donna: indossa uno splendido abito del colore della notte più profonda. I suoi capelli castani adornati da fiori, una cintura dorata posta esattamente sulla vita della fanciulla. I suoi occhi color dell'oceano brillano di una lue diversa rispetto al solito, una luce che lui non vi ha mai visto. 

" Aspettavamo con ansia il vostro ritorno, Divino Hades ". Si inchina, e Shura rimane shoccato: l'ha riconosciuta. 

" Mamma? ". Sussurra incredulo, dando le spalle allo scenario e chiudendo gli occhi: ma certo, ora si sveglierà e scoprirà che tutto questo è solo un tremendo incubo, frutto della sua mente stanca dal viaggio. " Non è vero, non è vero... non è lei! Non è lei, e quel bambino non sono io. Adesso mi sveglierò, sicuramente ". Si terrorizza il bambino. Ma una sferzata d'aria gelida lo costringe a riportare lo sguardo sullo scenario. Quella persona che poco prima aveva le sue sembianze è cambiata, ora è... ma certo! Se lo ricorda bene: è l'uomo del sogno precedente! Ma cosa ci fa sua madre con lui, che in teoria dovrebbe solo essere frutto della sua fantasia?

" Non è un sogno, Shura. Questo è il tuo destino: grazie a te attuerò la mia vendetta, e recupererò il mio corpo originale. Sconfiggerò Athena grazie al tuo potere ". Potere? Senza che se ne renda conto una forte aura viola lo circonda, ed in lui sente scorrere un potere che mai prima d'ora aveva solo pensato potesse esistere. 

" Bambino mio... ". Quella voce, ma è sua madre! " ... lasciati andare. Accetta il tuo destino ". Gli dice mentre lui scuote il capo incredulo. 

" Tu non puoi essere la mia mamma! Lasciami in pace! ". Il suo Cosmo divino si risveglia improvvisamente e lo protegge, avvolgendolo interamente. " Mamma, papà... aiutatemi! Ho paura! ". Piange il piccolo, mentre quel cosmo continua ad avvolgerlo come a voler sembrare una culla, come se in un certo senso volesse fungere da calmante sulla tormentata mente del figlio di Tea. 


Shura si sveglia sconvolto, la fronte madida di sudore mentre due paia di occhi color zaffiro lo stanno osservando. " Tutto bene? ". Chiede il proprietario della voce, mentre Shura si spaventa ed arretra. 

" E tu chi sei?? ". Chiede. Il bambino dai capelli bruni sorride per poi presentarsi. 

" Io mi chiamo Kouga, e sono il figlio di Seiya e Saori ". Si presenta: a quanto pare il figlio della Dea Athena e del Cavaliere di Sagitter ha deciso di uscire dalla propria stanza. 

" Kouga hai detto? ". Chiede solamente Shura, e l'altro annuisce porgendogli la mano. 

" Scusa se sono entrato in camera tua, ma ti ho sentito agitarti nel sonno e mi sono preoccupato, e visto che le nostre mamme sembrano impegnate a parlare ho pensato di svegliarti ". Ammette. Shura afferra la mano di Kouga e la stringe, ed in quel preciso istante un brivido freddo scuote il figlio di Seiya. Decide di non farci caso, magari pensa, è stata solo un'impressione. 

" Io invece sono Shura ". Recupera il sorriso il figlio di Tea, mentre Kouga annuisce e pare più che felice: la paura data dall'attacco dello Spectre è passata, sa bene che ci saranno suo padre e sua madre a proteggerlo in caso di pericolo. " Non volevo farti preoccupare, è stato solo un incubo ". Abbassa lo sguardo. Kouga si siede vicino a lui, cercando di confortarlo. 

" Anche io ho tanti incubi in questi giorni, sai? Poi penso che sono solo illusioni della mia mente, che ho mamma e papà a proteggermi! ". Cerca di incoraggiarlo. " Puoi fare la stessa cosa! Pensa che quei brutti sogni sono solo frutto della fantasia, e che ci sono mamma e papà a proteggerti ". Fa innocentemente. Ma Shura sospira pesantemente per poi abbassare lo sguardo. 

" Io non ho un papà ". Ammette facendo spalancare gli occhi a kouga per la sorpresa. " E' morto quando ero piccolo ". Spiega, ed è vero: sua madre gli ha detto che gli uomini cattivi, quelli con l'armatura nera, hanno ucciso il suo papà. 

" Morto? Scusami io.. mi dispiace ". Mormora Kouga dispiaciuto per aver fatto affiorare un brutto ricordo al suo nuovo amico. Shura scuote il capo per poi proseguire. 

" Sono stati gli uomini cattivi, quelli vestiti con le armature nere. Loro hanno ucciso papà ". Ammette. Kouga lo guarda stupito. 

" Anche io sono stato aggredito da un uomo con l'armatura nera! ". Fa, mentre Shura alza lo sguardo con un'espressione sorpresa. Il figlio di Athena continua poi il discorso. " la prossima volta che ne vedrò uno gli darò una lezione, così imparano a far soffrire il mio nuovo amico! ". Fa determinato il piccolo, lo stesso sguardo del padre. Shura rimane sorpreso, di certo non si aspettava che avrebbe trovato un nuovo amico ma la cosa non gli dispiace affatto. Senza che abbia tempo di dire nulla Kouga si getta a capofitto in un abbraccio. " Adesso però togli quella brutta faccia triste, va bene? Domani voglio insegnarti un sacco di giochi, in oltre... ". Gli bisbiglia qualcosa all'orecchio. "... ti insegnerò qualche scherzo da fare a Myloch! ". Esordisce per poi sorridere, contagiando in fine l'amico. 

Tea e Saori hanno appena terminato di parlare, e l'incarnazione di Athena ritorna da Phoenix, Pandora, Sirio, Seiya e Chrystal. Fiore di luna è andata da poco a mettere a letto Kayuki e Satoshi. La fanciulla divina sembra avere un'espressione pensierosa ed il marito se ne accorge. " Saori ". La chiama, riscuotendola dai suoi pensieri. Lei lo guarda per poi lasciare che prosegua la frase. " Ebbene? Cosa ti ha detto quella donna? E dov'è ora? ". Chiede ansioso di conoscere l'esito della conversazione. 

" Ecco... ". Saori fa una breve pausa per poi ritrovare la parola. " Ecco, vedi lei dice di non conoscere la ragione per la quale gli Spectre danno la caccia a lei ed al figlio ". Fa, mentre Dragone la guarda perplesso. 

" Io credo che non ce lo voglia dire, piuttosto. E' ancora diffidente nonostante abbia accettato di seguirci a villa Thoole, e d'altra parte la comprendo ". Spiega brevemente. Saori annuisce. " ma le ha detto perchè teme così tanto il Grande Tempio ed il Grande Sacerdote? ". Chiede. Saori risponde alla domanda del Cavaliere di li a pochi istanti. 

" Ebbene, a quanto pare il Grande Sacerdote vorrebbe il piccolo Shura al grande tempio per via di suo padre, e di un'eredità che avrebbe lasciato al figlio ". Fa enigmatica. Ovvio che non parla di un'eredità materiale, piuttosto una spirituale e cosmica. 

" Eredità? ". Chiede, per poi lasciar proseguire Saori. 

" Si, Dragone. In oltre pare che la ragazza sia stata legata a due cavalieri d'oro, ad uno in special modo in quanto ne è la sorella ". Spiega. Dragone si alza in piedi di scatto: pensa al nome del bambino ed alla somiglianza con il suo omonimo. 

" E ci dica Lady Saori, chi sarebbero i due Cavalieri in questione? ". Chiede Crystal. La donna risponde alla sua domanda. 

" Saga di Gemini e Shura di Capricorn ". Pronuncia i nomi dei due cavalieri d'oro che avrebbero avuto in qualche modo un legame con Tea, addirittura uno ne sarebbe il fratello. " Non mi ha detto altro al momento, mi ha solo detto che, quando il Gran Sacerdote scoprì la sua gravidanza, sentenziò che il piccolo avrebbe dovuto essergli consegnato alla nascita senza dare la minima spiegazione alla madre, adducendo come giustificazione il fatto che era la cosa migliore da fare anche per lei stessa. Lei ovviamente non accettò e, dopo la morte del padre del bambino, iniziò a fuggire in diverse città fino a poco tempo fa, quando lei e la madre si ricongiunsero ad Athene ". I Cavalieri e Pandora rimangono sgomenti a quella storia, ma Saori non pare aver finito. " E non è tutto. Pare che sia stato uno Spectre ad uccidere il padre di Shura. Quindi devo presumere che anche lui nascondesse dei segreti, se fu attaccato ed addirittura ucciso dall'armata degli Inferi in persona. Precisamente, da uno dei tre Giudici ". Pandora guarda l'ex rivale sgomenta: come mai non era a conoscenza della questione? 

" ma chi è stato ad uccidere quell'uomo, Saori? ". Chiede. La donna non tarda a rispondere. 

" Pare che sia accaduto durante l'ultimo conflitto Sacro, e che sia stata la mano di Radamante a togliere la vita a quel giovane, pochi anni dopo la nascita di Shura. Stando alle parole della nostra ospite, quel ragazzo fu dato per morto in un'altra circostanza, ma la realtà è ben diversa. Mi ha accennato che in seguito alla morte ottenne una nuova vita grazie al potere di Hades, ma che questa gli fu sottratta così come gli era stata donata. Questo mi ha fatto pensare che forse lo abbiamo già conosciuto in passato, così le ho chiesto di dirmi di più. Tuttavia, quando ho cercato di farmi dire il nome del giovane Tea ha rifiutato e mi ha chiesto di restare sola a riposare ". Conclude la donna. Seiya riflette così come gli amici: la faccenda si fa sempre più complessa. Una donna legata a Saga ed a Shura, sorella di uno dei due ed un legame ancora di natura ignota con l'altro. In oltre c'è la questione del padre di Shura: ucciso dopo la nascita del figlio, una vita che gli fu poi ridonata da Hades e che in seguito gli fu strappata. Chi sarà? E a che pro il Dio degli Inferi avrebbe ordinato di uccidere un giovane qualunque per poi ridargli la vita? 

" Athena, dobbiamo assolutamente scoprire cosa ci sta ancora nascondendo quella ragazza ". Sentenzia Crystal, trovando il consenso di tutti. Pandora pare ancora attonita: non conosceva questa storia, ma forse conosce l'identità del padre di Shura? per ora preferisce stare zitta: non vorrebbe lanciare false esche, non essendo certa dei propri sospetti. 

In un luogo sconosciuto degli Inferi intanto, stesso istante. 

Radamante guarda un giovane Spectre con aria alquanto seccata, per poi incrociare le braccia. " La trovo una pessima idea. Dobbiamo prima trovare il Divino Hades, poi dare battaglia ad Athena ". Sentenzia, ma l'altro scuote il capo. 

" Il Divino Hades ci raggiungerà da solo, non temere, Radamante ". Gli parla con molta confidenza, è evidente che si tratti di uno Spectre con molto potere se si rivolge così ad uno dei tre Giudici Infernali. " Suo figlio sarà presto da noi, ma è il caso che gli diamo una mano a risvegliare l'anima del padre. E questo potrà accadere solo se emergerà il suo Cosmo Divino, e cosa meglio di un nuovo attacco da parte degli Spectre potrebbe spaventarlo a tal punto da costringerlo a dofendersi usando il Cosmo sopito in lui? ". Ghigna mentre il biondo continua a guardarlo accigliato. 

" E pensi davvero che sia quel ragazzino? Pensi che sia lui il Divino Hades? ". Chiede, mentre il moro annuisce sicuro. 

" Mi sono mai sbagliato? ". Chiede. Radamante sta zitto un istante: deve ammettere che il compagno non ha torto, e che non ha mai sbagliato prima d'ora. " Quel ragazzino è il figlio del divino Hades, e molto presto prenderà il posto che gli spetta alla nostra guida ". Guarda fuori dalla finestra di quel palazzo sconosciuto, mentre Radamante si siede posando l'elmo della propria armatura sel tavolo. 

" E va bene, mi fido. Ma non deludermi, Astraeus ". Lo ammonisce, rivelando che il nome del giovane Spectre è Astraeus. Cosa abbiano in mente di fare tuttavia, non è ancora dato saperlo. 

Salve amici miei, buon anno a tutti! Iniziamo subito con i botti l'atteso capitolo otto. Abbiamo assistito alla ricomparsa di Radamante, affiancato da uno Spectre misterioso di nome Astraeus e che, a differenza dei compagni, pare conoscere la verità e non solo, anche l'identità del figlio di Hades. Tea intanto ha parlato con Athena, ma è evidente che nasconda ancora molti segreti come ad esempio l'identità del fratello, un Cavaliere D'oro, e del padre di Shura. Un uomo al quale fu tolta la vita da uno Spectre morendo in circostanze diverse da quelle credute, salvo poi recuperarla e perderla nuovamente. Di chi starà parlando la bella giovane dai capelli castani, che incredibilmente è comparsa nel sogno di Shura ma completamente cambiata nell'animo? Cosa starà nascondendo? Intanto abbiamo visto Kouga riprendersi finalmente dopo l'attacco subito, e fare amicizia con Shura. Che altro dire? Aspetto i vostri pareri/idee  e vi do appuntamento al capitolo nove. Baci

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Capitolo 10
*** Destino ***


Un nuovo giorno è sorto a villa Thoole, e tutti tranne Shura sono già svegli: il piccolo sta ancora dormendo data la brutta notte che ha passato, una notte costellata di incubi. Sua madre è invece in giardino, ammirando alcuni fiori ed inchinandosi per odorarne uno. " Che belli... ". Sussurra solamente, riflettendo: crede di aver fatto bene ad accettare di parlare con Athena, che pare estranea alle decisioni del Gran Sacerdotenonostante questi ne sia il rappresentante terreno. Tuttavia non si sente pronta per rivelare tutta la verità, quella verità che solo lei e la madre conoscono da quando è nato il piccolo Shura, se non prima. Una colta accertatasi che nessuno sia nei dintorni estrae dalla tasca del vestito un ciondolo: è quello che è comparso al collo del figlio dopo quel tremendo incubo che lo fece tanto agitare, e che ha deciso di custodire lei. Sa bene cosa significhi, purtroppo. Scuote il capo per poi rimettere in tasca il monile. " No. Non permetterò che il mio Shura... ". Si ferma, mentre in quel momento giunge in giardino anche Crystal: la ragazza non pare essersi accorta della presenza del giovane e lui non può fare a meno di osservarla un istante non potendo fare a meno di constatare quanto sia bella. Si avvicina di un passo per far notare la sua presenza, e Tea si alza da terra per poi voltarsi verso di lui con un leggero sorriso. " Salve, Crystal ". Lo saluta cordialmente, mentre lui ricambia il saluto. 

" Scusa, non ti volevo disturbare. E' che è una così bella giornata che ho voluto approfittarne per una passeggiata in giardino, così... ". Ma lei lo interrompe con un sorriso.

" Non c'è ragione di scusarsi, non mi hai disturbato. Mi ero solo persa ad osservare quei fiori così belli ". Ammette, mentre il Cavaliere di Acquarius annuisce. 

" Permetti? ". Chiede offrendole il braccio, invitandola a proseguire la passeggiata insieme. Lei decide di accettare. I due restano in silenzio per buona parte della conversazione, in seguito è il Cavaliere a prendere nuovamente parola. " Posso chiederti una cosa? E' tutta la notte che mi pongo questa domanda, anche se forse potrò sembrare sfacciato ". Chiede il ragazzo: pensa che forse dovrebbe stare zitto, o forse chissà, la cosa giusta è semplicemente domandare come in effetti sta facendo ora. Tea riflette un momento per poi annuire. 

" Ti ascolto, Cavaliere ". Risponde semplicemente: ascolterà il quesito del giovane, e se potrà risponderà. 

" Il fatto è che sono rimasto sorpreso dalla tua reazione, ad Athene ". Ammette il biondo, mentre lei non dice nulla e lo lascia proseguire. " Se sei la sorella di un Cavaliere d'oro, perchè il Gran Sacerdote vorrebbe far del male a te e al tuo bambino? Per quale ragione avrebbe voluto che glielo consegnassi alla nascita? ". Silenzio. Un silenzio che precede la risposta di Tea: la ragazza pare riflettere alcuni momenti, per poi percepire una sensazione dentro di sè. Non è negativa, tutt'altro: sente che anche quel Cavaliere così come gli altri ed Athena sono dalla sua parte. 

" E' una questione molto dolorosa per me ". Ammette semplicemente la bruna. " Ma ti darò una risposta, se è ciò che desideri. Sento di potermi fidare di te e dei tuoi compagni, ed anche della Dea Athena ". Decide di rivelare al ragazzo una parte della sua storia, così il cavaliere di Acquarius annuisce: sa che naturalmente non gli dirà tutto, ma almeno alcuni dubbi saranno chiariti. " Molti anni fa, ero la fidanzata di un Cavaliere D'oro ". Rivela, mentre Crystal la guarda sorpreso ma non la interrompe. " Era tutto perfetto, ma in seguito qualcosa mutò e lui perse la vita, credo in uno scontro con voi Cavalieri dello Zodiaco ". Spiega. Crystal riflette: sicuramente quella ragazza parla dello scontro delle dodici case, in cui diversi Cavalieri d'Oro persero la vita. " Rinacque in seguito grazie al potere di Hades, una vita provvisoria che gli fu donata per uccidere Athena. Così mi disse quando, poco prima della battaglia al Santuario, ci incontrammo nuovamente: mi disse che nonostante gli eventi ci fossero stati avversi, non mi aveva mai dimenticata. Di non giudicarlo male per gli atti che presto avrebbe compiuto, probabilmente si riferiva al fatto di uccidere Lady Saori. Io gli credetti, il mio cuore mi disse che non mentiva ". Questo tuttavia non aiuta il Cavaliere a comprendere: sia Shura di Capricorn che Saga di Gemini tornarono in vita sotto il comando di Hades, fingendo di obbedire al suo volere e prendere la vita di Saori. " Per quanto riguarda l'altra tua domanda invece, come ti ho detto, anche mio fratello era un Cavaliere D'oro. Undici anni fa, quando ancora era in vita, tornò da me e mia madre che non lo vedavamo da tanto, troppo tempo. Non chiedermi come mai decise di tornare proprio in quel momento, non lo abbiamo mai saputo. Tutto proseguì senza problemi, ma quando seppe della mia gravidanza siarrabbiò molto. Disse che era costretto ad informare il Gran Sacerdote, che sarebbe stata Athena a decidere della mia sorte e di quella del piccolo ". Crystal rimane senza parole nel sentire quel racconto: a quei tempi il Gran Sacerdorte era niente poco di meno che Arles, o meglio il lato malvagio di Gemini. 

" Ma perchè tuo fratello avrebbe voluto informare il Gran Sacerdote e rischiare che ti togliessero il tuo bambino? E dov'era suo padre in quel momento? ". Chiede il Cavaliere, le domande che escono senza poterle trattenere. 

" Mio fratello obbediva ciecamente a quell'uomo, al Grande Sacerdote. Credeva che fosse il rappresentante di Athena, credeva che avrebbe agito con giustizia. Ma io sapevo: sapevo molto bene che non era così, che un'oscura forza si era impadronita del Gran Tempio. Se Shura fosse caduto nelle mani del Gran Sacerdote sarebbe stato spacciato, o peggio ". Ammette. " E così supplicai mio fratello di non rivelare niente al Grande Sacerdote, di non dirgli quando sarebbe nato il piccolo o per noi sarebbe stata la fine. Alla fine lui acconsentì, e ci salvò la vita consentendoci di scappare, con la complicità di un altro Cavaliere d'oro. Per quanto riguarda il padre di Shura, uscì dalle nostre vite improvvisamente e non ci poteva proteggere ". Rimane vaga, molto vaga. Crystal riflette, elaborando le informazioni con estrema cura per non rischiare di fraintendere: quella ragazza era la fidanzata di un Cavaliere d'oro e sorella di un altro. In seguito per qualche ragione, la giovane ruppe il fidanzamento tornando ad essere una donna libera da ogni vincolo. In seguito, alla scoperta della gravidanza della fanciulla il fratello decise di rivelarlo al Grande Sacerdote, ed anche qui la ragione non gli è ancora stata detta ma preferisce non sfidare troppo la sorte: se facesse troppe domande la fanciulla potrebbe non fidarsi più di lui. In seguito Tea supplicò il Cavaliere D'Oro di non consegnare il nipotino nelle mani del Gran Sacerdote, che a quei tempi era niente poco di meno che Arles. Infatti percepì subito che una forza oscura si era impadronita del Gran Tempio e che, se il bambino fosse caduto nelle mani del malvagio Arles, non lo avrebbe mai più rivisto. In seguito, poco prima della battaglia al Santuario contro gli Spectres, Tea rivide il fidanzato tornato a nuova vita grazie al potere di Hades, il quale le rivelò di amarla ancora e le chiese di non giudicare male i suoi atti futuri. Ma una parte della storia rimane ignota. 

" Tea, ho bisogno di sapere, tutti abbiamo bisogno di sapere: chi era il padre di Shura? Ci hai detto che è caduto per mano di Radamante, ma perchè uno Spectre avrebbe dovuto uccidere un ragazzo mortale? E perchè Hades gli avrebbe poi ridato la vita? E soprattutto come la perse di nuovo? Aiutaci a capire, è importante: forse quel ragazzo conosceva l'identità del figlio di Hades e del giovane che ospitava il suo spirito in attesa di insidiarsi in Shun? ". A meno che non fosse un ragazzo mortale, pensa Crystal di colpo. Tea si irrigidisce subito a quelle domande, per poi scuotere il capo. 

" Non ne voglio parlare, non ora. E' una storia molto dolorosa, e credo di averti detto abbastanza per il momento ". Crystal non può fare altro che arrendersi ed annuire mestamente, per poi proseguire la passeggiata. 

Shura è in camera sua, le braccia avvolte attorno alle proprie ginocchia. Piange: quegli incubi si fanno sempre più vividi, è come se fossero cose che vive anche nella realtà e la cosa sta iniziando a spaventarlo notevolmente. " Ho paura... ". Sussurra semplicemente il piccolo. " Ho tanta paura...mi farà del male ". Ripete, riferendosi allo spettro che compare nei suoi sogni. Improvvisamente una voce alle sue spalle, seguita da un tocco gentile sulla sua spalla. 

" Non fare così, Shura. Tu sei forte: adesso tocca a te proteggere la mamma, ricordi? La promessa che mi hai fatto ". E' una voce che il piccolo pare conoscere bene e che non lo spaventa, così come non lo turba quel tocco. 

" Perchè compari sempre quando sono triste? Perchè non puoi restare sempre al mio fianco ed allontanare lo spirito cattivo che mi spaventa nei sogni? ". Chiede il piccolo dai capelli bruni, mentre l'altro scuote il capo: è solo uno spettro purtroppo, non potrà restare a lungo ma ha tempo per asciugare le lacrime del ragazzino. 

" Tu sei forte, mio piccolo Shura. Hai una grande forza dentro di te, se saprai usarla sarai tu stesso in grado di cacciare quello spirito. Purtroppo non posso aiutarti, perchè non sono più in vita. Posso solo incoraggiarti ". Gli asciuga le lacrime mentre il bimbo lo guarda. 

" Ma chi sei? ". Chiede semplicemente. L'uomo misterioso si limita a fargli un sorriso mentre il fanciullo sgrana gli occhi. " Aspetta! Sei forse...? ". Si ferma mentre lo spirito scompare così com'è giunto, in una tenue luce dorata. Shura allunga una mano come a volerlo afferrare, ma non riesce nel suo intento. " perchè sei andato via...? ". Si chiede solamente, in piedi in mezzo alla stanza: non è la prima volta che gli capita di vedere quello spirito, ma è la prima volta che, alla sua scomparsa, si sente più vuoto e solo che mai. 

Tea rientra dalla passeggiata con Crystal, al quale ha rivelato parte della sua storia. Si dirige alla sua stanza, dove si chiude per evitare che qualcuno entri. Sospira pesantemente e riflette: si è confidata per quanto poteva, ma ora non può proseguire. Non può dire altro, o comprometterebbe la vita del suo bambino. " Scusatemi se non sono completamente sincera con voi, però... ". Apre un cassetto dal quale estrae quel narciso che pare non voler appassire mai: l'ha portato con sè, sente di non volersene separare per nulla al mondo anche se la ragione è ignota. " La vita di Shura ha la priorità su qualsiasi altra cosa ". Conclude il discorso la donna per poi fare per riporre il fiore dov'era. Ma un'aura intensa e viola lo circonda improvvisamente e lei non può fare altro che guardarlo shoccata. " Cosa... ". Fa per dire, ma esattamente come accadde ad Athene sviene, protetta immediatamente da quell'aura viola che ha tutta l'aria di essere un Cosmo. Tuttavia una potente barriera di ignota natura pare impedire che,almeno per ora, gli altri Cavalieri ed Athena lo percepiscano. 


Stavolta si trova in un posto tetro che non ha mai visto in nessuno dei suoi incubi, pensa la donna. E' scalza e percepisce il freddo suolo sotto i suoi piedi. " Che razza di posto è mai questo? ". Si chiede, per poi rendersi conto che si tratta solo di un sogno. 

" Eppure sai già la risposta, mortale ". Fa una voce che lei ben riconosce. " Sai che posto è, così come sai perchè il narciso non potrà mai appassire ". Continua freddamente. Lei si volta di scatto per cercare di scorgere dove si trovi lo spirito di quella divinità crudele che le sta rovinando la vita. " Devi solo accettare la risposta, e tutto ti sarà finalmente chiaro ". Prosegue, ma lei scuote la testa. 

" Adesso basta, fatti vedere! ". Risponde la fanciulla ancora tremando per il freddo che proviene da quel pavimento. Lo spettro ride crudelmente per poi palesarsi di fronte alla ragazza, che per istinto indietreggia. 

" Manca poco ormai, ancora poco tempo e potrò finalmente avere la mia rivincita su Athena. Pagherà caro il suo affronto, e tu mia cara, sarai li ad assistere ". La bruna percepisce la crudeltà di ogni singola parola, ma trova la forza di scuotere il capo. " Ricorda ciò che ti dissi undici anni fa, quando ancora risiedevo nel corpo di quell'uomo: nessuno sfugge al proprio destino. Nemmeno tu, nemmeno Shura ". La ragazza sbianca spaventata, ricordando parole che avrebbe voluto solo scordare, e che era quasi riuscita a cancellare dalla sua mente. 

" Gli umani sono abbastanza forti da cambiare il proprio destino, ed io e mio figlio non saremo da meno. Giuro che non permetterò che divenga l'immondo ricettacolo di uno spirito abominevole come il tuo, sia pure di un Dio! ". Parla senza più timore ma determinata, come forse non è mai stata prima. Lo spettro dalla scintillante armatura nera ghigna e, ad un solo gesto della mano, tra quelle di lei compare il narciso. 

" Umani dici? Ne sei sicura? Lui è un semi Dio, e che lo voglia o no ospiterà il mio spirito e mi farà rinascere ". La donna non può fare a meno di guardare il fiore ed iniziare a tremare per la paura: nonostante le sue intenzioni di proteggere Shura, riuscirà davvero a tenere al sicuro suo figlio non solo dal Grande Tempio, ma anche dallo spirito corrotto che ora si trova di fronte a lei? " Per quanto ti riguarda, non è un caso che abbia scelto te come madre di mio figlio. Te l'ho detto, prima accetterai la realtà e meglio sarà ". Ride tetramente mentre l'aura viola circonda nuovamente la ragazza, cambiando i suoi abiti da bianchi a neri come la notte, lo scenario è nuovamente cambiato: non vede più lo spettro. E' in una stanza completamente immersa nel buio e solo una luce viola in fondo ad essa la guida. Si avvicina cautamente, per poi notare un tridente che mai ha visto prima d'ora. E' l'oggetto in questione ad essere illuminato di luce viola, questo è chiaro. La ragazza lo fissa sconcertata, l'impulso di toccarlo è forte ma riesce a reprimerlo, restando immobile. La voce di colui che da anni la tormenta nei suoi incubi si fa ancora una volta sentire, parole fredde come una notte artica. " Avanti Tea, accetta il tuo destino: anche Shura non tarderà a farlo e a quel punto il regno diAthena avrà fine ". Sentenzia, ma la ragazza scuote il capo e si tappa le orecchie con le mani, chiudendo gli occi. 

" Basta! Lasciami in pace! ". Continua, mentre le parole della divinità rimbombano nella sua testa e non sembrano volerla lasciare in pace. 

" Apri gli occhi, ora! ". Le ordina quella voce con tono imperioso. Lei non può fare a meno di obbedire ed apre gli occhi di scatto, per poi rimanere sconvolta: una cloth è comparsa accanto a quel tridente illuminato di viola, stessa aura che circonda l'armatura. Una sensazione nostalgica la invade mentre la voce continua a parlare con tono maligno. " Toccala, puoi farlo. Ti sta chiamando, devi solo accettarla ". Ride in modo altrettanto crudele, ma lei scuote il capo. " Fallo! ". Ordina nuovamente la voce della divinità. Lei scuote ancora il capo. 

" NO! ". Grida agitata, mentre la cloth si pone di fronte a lei per difenderla ed il tridente nella sua mano, assumendo per un istante la forma di una falce. Poi, il buio assoluto.


Tea si desta di colpo da quel sogno, l'aura viola che l'ha circondata per tutto il tempo è sparita così com'è giunta. Eppure, perchè ora sta stringendo tra le mani il ciondolo che ha sottratto al figlio? " Piccolo mio... ". Sussurra, mentre le immagini di quel sogno scorrono nuovamente nella sua mente e le parole di quello spettro rimbombano in essa. 


Ciao miei cari amici, come state? Ecco il capitolo nove, e con esso una parte della storia di Tea, che intanto ha avuto un tremendo incubo. Quale sarà mai la cloth che le è comparsa davanti e si è posta a difesa? E che cosa sarà mai quel tridente? Ed il narciso che la fioraia regalò a Tea? Cosa nasconde? La ragazza pare possedere un proprio cosmo, o è solo un'illusione? Nel frattempo il piccolo Shura incontra uno spirito benigno che lo incoraggia, chissà chi sarà? Credo che alcuni di voi abbiano già capito chi era ilfidanzato e chi il fratello di Tea, dopo il suo racconto. Che dire? Vi invito a continuare a seguirmi, e la storia diverrà sempre più chiara, Vi do appuntamento al capitolo dieci, e come sempre aspetto vostri pareri ed idee. Baci

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Capitolo 11
*** Una triste storia ***


Crystal è assieme agli amici in salone, e con loro ha condiviso ciò che Tea gli ha raccontato. Seiya riflette sulle parole dell'amico per poi parlare. " Che strano... ". Fa mentre gli altri lo guardano a sua volta, lasciando comunque che prosegua. " So, insomma la faccenda inizia ad incuriosirmi: chi tra Capricorn e Gemini sarebbe stato il fratello di quella ragazza? E chi il fidanzato? Accipicchia, più scopriamo cosee più emergono nuove domande ". Sospira mentre la moglie annuisce. " Tu che ne pensi, Saori? ". Chiede poi il cavaliere di Sagitter alla moglie, che risponde di li a poco.

" Come tu ben dici, è una situazione davvaro complicata e mancano ancora molti pezzi alla storia di quella ragazza. Sappiamo che fu legata a due Cavalieri d'oro... ". Riflette ancora, portandosi una mano al mento e continuando a pensare per poi in fine proseguire la risposta. " Il fratello potrebbe essere Shura di Capricorn, così sarebbe spiegato come mai il piccolo porti lo stesso nome del Cavaliere D'Oro ". Ammette, e Seiya annuisce. 

" Si, potrebbe averlo chiamato come il fratello " Saori annuisce mentre il marito sgrana gli occhi. " Aspetta un momento, se questa fosse l'ipotesi corretta... ". Crystal prende finalmente parola e conclude la frase dell'amico. 

" Ma questo farebbe di Saga il primo fidanzato di Tea! Com'è possibile? Sappiamo che a quell'epoca era Arles, il suo lato malvagio a dominare in lui ". Saori ascolta le parole dei Cavalieri, pensierosa.

" E se lo avesse conosciuto in un periodo in cui l'influenza delle forze oscure era sopita? Se avesse conosciuto solo il lato buono di Saga? ". Chiede, ed è vero: tutti sanno che il Cavaliere dei gemelli era instabile, in perenne bilico tra oscurità e luce, e che le due parti di lui si scontravano continuamente facendo prevalere o Arles o Saga, in momenti più o meno lunghi la parte buona prendeva il sopravvento ed in altri era la malvagia a prevalere. " Tu stesso Seiya, fosti testimone del cambiamento improvviso di Gemini, al Grande Tempio ". E' vero, pensa Seiya. La teoria di Saori non è poi così utopica, se ci riflette bene. Dei passi anticipano una voce femminile.

" E' vero, Athena ha visto giusto: Shura di Capricorn era mio fratello maggiore, mentre Saga... ". Si ferma un momento presa dalla nostalgia, ripensando al Cavaliere d'oro della terza casa. " Conobbi solo il lato buono di lui: quando eravamo vicini era come se le forze oscure fossero impossibilitate a riemergere, non chiedetemi il perchè ma era come se la mia presenza impedisse ad Arles di prevalere su Saga ". Spiega brevemente. " Ci incontrammo poco prima della battaglia delle dodici case, il suo lato buono era temporaneamente riemerso. Fu colpo di fulmine tra noi, fino a quando non mi resi conto che lui ed il Grande Sacerdote Arles erano la stessa persona. Non chiedetemi come feci ad intuirlo, ma successe. La cosa mi spaventò, avevo paura che un giorno il suo lato malvagio avrebbe definitivamente soppresso quello buono. Così lo lasciai, ma da ciò che so fu un errore imperdonabile da parte mia ". Stringe tra le mani la gonna del suo vestito, un pò agitata. " Proprio nello stesso periodo in cui la nostra storia finì, seppi che il lato malvagio di Saga aveva definitivamente preso il controllo su di lui, che quello buono emergeva sempre più raramente se non mai. Ed ancora oggi mi chiedo se tutto ciò, se la battaglia contro voi Cavalieri dello Zodiaco, se la sua morte non le abbia causate io, in un certo senso: se solo non avessi avuto paura, forse con la mia vicinanza avrebbe potuto sopprimere il suo lato malvagio, forse... ". Saori si alza per poi prenderle le mani, comprensiva. 

" Ascoltami, Tea: non è colpa tua ciò che è accaduto al Cavaliere della terza casa ". Calde lacrime bagnano gli occhi della Dea, la commozione è ben visibile sul suo viso. " Il lato oscuro era già molto potente, sin da quando lo incontrasti quel giorno ad Athene: era già riuscito a commettere atti orribili nel corso degli anni, tra cui tentare di assassinarmi prima in fasce ed in seguito al mio arrivo al Grande Tempio, ordinando ad un suo seguace di trafiggermi con una freccia d'oro. Aveva già usurpato il posto di Gran Sacerdote, portando le forze oscure nel Gran Tempio. Può darsi che dopo quegli eventi, in cui Micene di Sagitter perse la vita, il lato buono fosse riuscito ad emergere. Ma non sarebbe durata a lungo comunque, e se non ti fossi allontanata Arles ti avrebbe uccisa ". Le spiega. Tea abbassa lo sguardo per poi annuire, anche se in cuor suo rimane il senso di colpa. Athena lo percepisce e le stringe maggiormente le mani. " Hai detto che lo incontrasti quando risorse grazie al potere di Hades, giusto? ". Chiede, e lei annuisce. 

" Si ". Risponde alla domanda della Dea. Saori annuisce per poi riprendere parola. 

" E cosa ti disse in quell'occasione? ". Chiede: consce la risposta, ma vuole sentirla direttamente da lei che decide di rispondere alla sua domanda. 

" Mi disse che, nonostante gli anni passati, mi amava ancora. Non mi aveva mai dimenticata, e che era felice che Arles non mi avesse fatto del male o non avrebbe mai potuto perdonarselo. Disse che aveva sofferto anche lui per la mia decisione, quando mi allontanai. Ma che capì che era la cosa giusta da fare, che non avrei mai potuto salvarmi da Arles che lentamente stava prendendo sempre più sopravvento su di lui ". Fa una pausa mentre Athena la ascolta cercando di infonderle coraggio con il suo sguardo commosso: non aveva idea che il Cavaliere della terza casa avesse avuto una compagna, e men che meno avrebbe mai pensato di incontrarla, un giorno. Ma ora che la ragazza è li, ora che percepisce il suo senso di colpa, tutto ciò che vuole fare è aiutarla a lenire questa sofferenza. " In oltre mi chiese di non giudicarlo e di non odiarlo per ciò che stava per fare, che un giorno avrei capito tutto quanto. Ed io gli credetti ". Ammette mentre Saori la porta a sedersi accanto a lei. Gli altri Gold Saint e Pandora sono rimasti sconcertati da quella storia, in particolar modo Crystal. 

Dopo aver confidato ad Athena e gli altri cavalieri la storia del suo fidanzamento con Saga Tea rimane ancora un pò in salone, un pò abbattuta: le ha fatto bene confidarsi, ma allo stesso tempo far riemergere il passato o meglio, una parte di esso, è stato molto doloroso per lei. Tra le mani ha il medaglione che ha sottratto a Shura: lo guarda un istante per poi riporlo nella tasca del suo abito e scuotendo il capo. In fine da sfogo alle lacrime che ha trattenuto in tutta la serata, posando le mani sul davanzale della finestra. " Astraeus... Saga... Shura... quante altre persone dovrò ancora perdere per colpa di queste forze oscure? Quando avrà fine tutto questo? Quando? ". Si chiede continuando a piangere. Non si accorge che qualcuno la sta osservando. Il ragazzo in questione le si avvicina per poi posarle una mano sulla spalla. 

" Tea, cosa ti succede? ". Le chiede. Lei si volta di scatto e si accorge di chi si tratta. 

" Crystal... ". Mormora il nome del Cavaliere di Acquarius, che la stringe in un abbraccio per cercare di consolarla. La ragazza si sfoga per un pò.

" Io... mi dispiace. Non volevo certo farti assistere a questo patetico teatrino, ma... ". Il Cavaliere scuote il capo.

" Ma che dici? Non potrebbe mai essere teatro il dolore sincero di una fanciulla. E' evidente che stai ancora soffrendo per colui che fu il tuo amato, e come se non bastasse mi hai detto che anche il padre di Shura fu ucciso. Non oso immaginare cosa devi aver passato nel perdere in quel modo i due uomini che hai tanto amato ". La rassicura il giovane. Tea pare calmarsi un pò, e sciogle l'abbraccio con il biondo per poi asciugarsi gli occhi dalle lacrime. " Va un pò meglio? ". Chiede lui, mentre lei annuisce.

" Si, ti ringrazio per la comprensione ". Fa la fanciulla mentre punta il suo sguardo in quello di lui, che prende parola di li a poco.
" Anche io persi qualcuno di importante: quando ero molto piccolo, mia madre morì in seguito ad un naufragio ". Racconta mentre Tea lo guarda un pò sorpresa ma ancora senza dire nulla. Prende parola di li a poco.

" Mi dispiace per la tua perdita ". Ammette, mentre il ragazzo annuisce. 

" In seguito fui costretto a levare la mano anche sul mio maestro Camus di Acquarius. Vedi, anche io mi sentii in colpa per qualche tempo. Ma in seguito mi resi conto che non vi erano altre soluzioni, e che non potevo fare altrimenti ". Tea sgrana gli occhi nel sentire quel nome, come se non fosse la prima volta che lo sente. 

" Camus di Acquarius hai detto? ". Chiede, e Crystal annuisce. " L'ho conosciuto: presidiava l'undicesima casa e fu lui, su richiesta di mio fratello, ad aiutare me e Shura a fuggire dalla Grecia quando nacque mio figlio ". Crystal rimane un pò sorpreso, ma non puù di tanto: in fin dei conti sa bene che il suo maestro era un uomo giusto, e non avrebbe mai potuto permettere che il Gran Sacerdote levasse la mano su un neonato e su una donna. 

" Però, perchè quando Arles fu ucciso non tornasti al Grande Tempio per chiedere protezione? Insomma, so che anche l'armata degli Inferi vi ha ggrediti, e... ". Ma Tea fa cenno di no, zittendolo. 

" Ti prego, non insistere: non posso rivelare altro su questa storia, ho già detto abbastanza ". Fa solamente. Crystal annuisce per poi guardarla nuovamente, inevitabilmente arrossisce: ha sempre pensato che sia una bellissima donna, ma in quel momento non sa perchè, gli sembra essere ancora più bella. Tuttavia non fa altro se non mettere una mano sulla sua, e questo fa arrossire a sua volta la fanciulla che comunque non dice nulla, limitandosi ad osservare la luna fuori dalla finestra. 

Seiya e Saori si sono ritirati nella propria stanza per poi coricarsi, stanchi. Ma hanno comunque il tempo per una conversazione. " E chi avrebbe mai detto che sul nostro cammino avremmo incontrato la sorella minore di Capricorn, nonchè un tempo fidanzata di Gemini? ". Chiede il Cavaliere, mentre la fanciulla divina annuisce. 

" E' stata una sorpresa, non mi sarei mai immaginata che quell'uomo si fosse innamorato ed avesse avuto una compagna. Poverina, sta soffrendo ancora oggi per la sua perdita ". Fa Saori, mentre Seiya la stringe amorevolmente a sè. " In oltre non abbiamo scoperto l'identità del padre di quel bimbo ". Mormora, mentre Seiya sussulta.

" Aspetta, ma se fosse proprio Saga il padre di quella creatura? ". Chiede solamente, mentre Saori lo guarda con sorpresa per poi riflettere.

" Non lo so, Seiya. Dovremo aspettare che sia Tea a confidarci la verità. Ma per un pò è meglio lasciarla in pace: è davvero scossa dopo il racconto di questi giorni ". Risponde la fanciulla divina, per poi sopirsi tra le braccia del marito. 


Salve a tutti, eccomi con un nuovo capitolo questa volta un pò più corto ma che aggiunge dei pezzi alla storia di Tea. Abbiamo scoperto che fu la compagna di Saga, ma a causa di Arles lo lasciò e che ancora oggi si sente in colpa per questo. Crystal intanto si sta sempre più avvicinando alla ragazza, mentre lei rivela che fu Camus di Acquarius ad aiutarla nella fuga, assieme al Cavaliere di Capricorn. Che cosa accadrà d'ora in poi? Abbiamo visto in oltre Seiya chiedersi il nome del padre di Shura, pensando che sia addirittura Saga. Sarà poi così? O c'è altro dietro, che ancora non è stato detto? Che dire? Vi aspetto al capitolo successivo, spero che questo vi piaccia. Baci.

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Capitolo 12
*** Riunione con sorpresa ***


" Svegliati... svegliati... ". Una voce calma e gentile quella che la giovane sente. Lei indossa un bellissimo abito bianco, c'è nebbia attorno a lei. Cammina per un pò cercando di capire: chi le sta parlando? " Svegliati... ". Continua quella voce. 

" Dove sei? Non ti vedo... ". Mormora la fanciulla continuando a camminare incerta. 

" Vieni da me... segui la mia voce. Ti ricordi di me? ". Chiede quella voce calda e gentile. La ragazza continua a camminare per poi accorgersi di camminare nell'acqua dalla quale emergono dei narcisi bellissimi. 

" Come faccio a trovarti? Dimmi dove sei? ". Chiede la bruna mentre la voce riprende a parlare. 

" La luce... vieni... ". Una luce viola come quella degli altri sogni, una luce che le infonde nostalgia: è come se al di la di essa ci fosse qualcosa che ha perso da tempo, ma che ora deve ritrovare. Senza indugiare oltre entra in quella luce e si trova in un bellissimo campo di fiori: un momento. Ma quello è lo stesso, identico campo che vide nella sua primissima visione, dove lei era seduta a cogliere fiori. Un vento freddo, ma stavolta non è come quello che percepisce di solito: è un altro tipo di freddo. Alza lo sguardo per poi vedere una donna in piedi in mezzo al campo: ha i capelli della sua stessa lunghezza e del suo stesso colore, indossa un lungo abito nero con uno strascico. Può notare una cintura dorata all'altezza della vita. 

" Sei tu che mi ha chiamata? ". Chiede solamente, e la donna annuisce senza proferire parola alcuna. " Chi sei? Puoi dirmi il tuo nome? ". Chiede mentre l'altra rimane immobile come a volerla indurre ad avvicinarsi. La donna fa un passo incerta. l'altra si inginocchia a terra e coglie un fiore, precisamente è di nuovo un narciso. Raccoglie poi altri fiori e l'altra rimane sorpresa: ma quelli sono gli stessi fiori che ha comprato lei, dalla fioraia quel lontano giorno. 

" Sono così felice di vederti, sapessi per quanto ti ho aspettata, Tea ". La chiama, e solo ora lei se ne rende conto: la loro voce è identica. " Tieni. Questi fiori sono tuoi adesso ". Sorride l'altra per poi voltarsi, e Tea rimane agghiacciata. 

" Ma tu sei... sei me! ". Sbarra gli occhi incredula: stessi occhi azzurri, stessi lineamenti. Stesso sorriso dolce, l'unica cosa che le contraddistingue è il colore dell'abito. L'altra donna le porge i fiori gentilmente. 

" Certo che siamo la stessa persona, che domande mi fai? Devi solo accettarlo, e tutto ti sarà più chiaro. Quando lo avrai accettato, ti aiuterò io ad avere il posto che ti spetta. Ti indicherò io la via ". Continua a sorridere, e Tea guarda i bellissimi fiori per poi avvicinarsi lentamente. Non appena le mani delle due donne si sfiorano Tea avverte uno strano brivido dentro di sè, la luce viola la avvolge. 

" Fa freddo...eppure... ho caldo allo stesso tempo ". Sussurra la mamma di Shura per poi guardare i fiori tra le sue mani. " Io... ". Poi sviene tra quei fiori così meravigliosi, mentre l'altra donna si inginocchia e le accarezza dolcemente i capelli. 

" Sei tu... non c'è il minimo dubbio ". Fa, per poi scomparire mentre un tridente viola appare tra le mani di colei che sta per destarsi dal suo sonno. 


Tea si sveglia di colpo, tuttavia non è agitata come le altre volte. Non sa spiegarsi come mai, eppure quel sogno non l'ha spaventata. La cosa che più la lascia perplessa è la donna che ne era la protagonista: come mai era identica a lei ed asseriva che erano la stessa persona? Che cosa lei dovrebbe accettare? Guarda il narciso sul suo comodino poi ha una terribile fitta accanto al cuore, come se avvertisse qualcosa di nefasto. E la prima persona a cui pensa è proprio suo figlio, Shura.

Dopo i recenti avvenimenti la tensione pare essersi un pò allentata. Mentre le famiglie sono a villa Thoole, Kayuki, Kouga e Satoshi sono riusciti a convincere Shura ad uscire dalla sua stanza e fare una passeggiata con loro nei dintorni. La bimba pare la più allegra del gruppo, così come Kouga in effetti. E' la figlia di Dragone a prendee parola per prima, guardando il nuovo amico con un dolce sorriso. " Così tu sei originario di Grecia? Che bello! ". Fa la fanciulla mentre lui annuisce. 

" Si, sono nato ad Athene ma non sono cresciuto li: io e la mamma siamo stati via per tanto tempo, solo di recente eravamo tornati a vivere con la nonna Demetra ". Spiega. Kouga lo guarda sorpreso.

" Wow, quindi tu e tua madre avrete viaggiato per molte città! Dimmi, dimmi! Come sono? ". Chiede, mentre Shura riflette un momento con un dito posato sotto il mento. 

" Ecco, veramente... ". Non sa come spiegarlo, ma in realtà più che viaggiare, lui e sua madre sono sempre fuggiti sia dal Gran Tempio che da quelle entità che si chiamano Spectre. 

" Oh insomma, non vedi che lo stai mettendo in imbarazzo con quella parlantina che ti ritrovi? ". Chiede Satoshi con una leggera vena sarcastica e rivolto al figlio del Cavaliere di Sagitter. " Lasciamolo respirare un pò, ci dirà tutto quando se la sente ". Ammonisce l'amico con tono beffardo. 

" Ah, finalmente Mister Brontolone ci ha degnati della sua parola! ". Esordisce Kouga mentre l'altro incrocia le braccia mentre Kayuki non può fare a meno di ridere un pò, per poi mettere una mano sulla spalla a Shura. 

" Non farci caso, è da quando si sono incontrati che non fanno altro che stuzzicarsi a vicenda ". Ride nuovamente mentre lo stesso fa Shura, superando l'imbarazzo iniziale. 

" No, scusate voi. E' che non sono abituato ad avere amici, siamo sempre stati solo io e mia madre ". Ammette mentre un abbraccio lo travolge buttandolo quasi a terra. 

" Beh, adesso hai tre amici dei quali non ti libererai facilmente ". Sorride il figlio di Athena mentre anche gli altri due annuiscono. Shura sta per dire qualcosa ma improvvisamente avverte il gelo che di solito è solo nei suoi sogni: non è un freddo normale, questo è poco ma sicuro. 

" Che cos'è questa sensazione...? ". Si chiede il figlio di Tea guardandosi intorno, prima che una manciata di frecce compaia dal nulla e dirette a loro. " Attenti! ". Grida in seguito, gettando a terra Kayuki che rischiava di essere colpita. " Va tutto bene? ". Chiede, e la ragazzina annuisce farfugliando solo un - si, grazie - ed ancora spaventata. Kouga e Satoshi sono riusciti ad evitare le frecce. Il figlio di Phoenix ne tiene una tra le mani, in seguito la spezza. 

" Chiunque sia stato, me la pagherà cara! ". Fa rialzandosi, togliendo la polvere dal suo abito. " Il mio vestito nuovo è sudicio! ". Impreca nuovamente mentre Kouga lo guarda. 

" Piuttosto, preoccupiamoci di chi è stato ad aggredirci ". Fa mentre anche il moro annuisce. Kayuki rimane accanto a Shura ancora spaventata mentre una risata tetra riecheggia. 

" Fatti vedere vigliacco! ". Urla il figlio del Cavaliere di Leo, innervosito dal fatto di non poter vedere il nemico e dargli una lezione. 

" Ma che bravi, siete venuti da noi per farvi uccidere e ci avete fatto risparmiare la fatica di venirvi a cercare ". Dall'ombra emergono due figure: un uomo dall'aspetto imponente e minaccioso dai capelli biondi, sguardo truce e crudele: Radamante. Accanto a lui uno Spectre che sembra essere un pò più giovane di lui, dai capelli corvini e lo sguardo color oceano e beffardo. 

" Siete stati voi a sporcare il mio vestito!? ". Fa Satoshi. Kouga si paralizza sul posto: riconosce che quei due sono come gli esseri che lo hanno aggredito e quasi ucciso, ed il ricordo di quella notte torna vivido in lui immobilizzandolo sul posto. 

" Dovresti preoccuparti più per la tua vita, moccioso ". Fa Radamante per poi essere fermato dal suo compare. 

" Lascia che me ne occupi io, Radamante: sono solo dei mocciosi. Sarà un piacere spedirli all'altro mondo, sono sicuro che il sommo Hades ci premierà per aver ucciso la prole di chi lo sconfisse nove anni fa, durante il conflitto sacro ". Ghigna sadicamente, ed il Giudice Infernale annuisce. 

" E sia, Astraeus: li lascio a te ". Si fa da parte: per una volta sarà spettatore, appurando di persona la forza di quello Spectre che pare conoscere ma, allo stesso tempo, non conosce affatto. Kayuki trema terrorizzata mentre i ragazzi fanno scudo attorno a lei. 

" Stai tranquilla Kayuki, non ti succederà niente ". La rassicura Shura, e lei annuisce cercando di non tremare più. 

" Ma come? Moccioso, non lo sai che non si fanno promesse che poi non si possono mantenere? ". Ride malignamente il suo avversario per poi attaccare nuovamente i ragazzi con le frecce. Come poco prima i quattro le evitano. 

" Tutto qui ciò che sai fare? ". Fa beffardo Satoshi, per poi notare una cosa. " Oh no, Kouga! ". Solo ora lo ha notato: paralizzato dalla paura com'era, il giovane ha esitato a saltare e la freccia lo ha ferito ad una spalla. " Kouga! Stai bene? ". Lo soccorre il figlio di Phoenix, mentre l'altro annuisce estraendo la freccia. 

" Si, sto bene. E' stata colpa mia ". Ammette semplicemente. Astraeus li guarda tutti e quattro, ghignando malignamente ancora una volta. 

" Però, non mi aspettavo che avreste evitato per la seconda volta le mie frecce ". Fa sicuro di sè. " Ma vediamo se eviterete anche questo! ". Detto questo lancia unpotente attacco in direzione degli amici. Presi alla sprovvista i bimbi finiscono a terra storditi. Lo Spectre osserva il suo operato per poi avvicinarsi in un istante a Shura, afferrandolo per il collo. " Inizierò da te, il nipote di uno dei Cavalieri d'Oro che tradì il Sommo Hades fingendo di voler eliminare Athena, ottenendo una nuova vita a quello scopo ". Shura tenta vanamente di liberarsi da quella presa, ma ovviamente non ha la minima chance contro il potere di uno Spectre. " Avanti, fammi sentire come urla il nipote di un traditore! E mi raccomando, quando sarai in Ade salutami tuo zio e soprattutto Saga di Gemini! ". Stringe la presa con un ghigno malefico stampato in faccia e con una rabbia inaudita, mentre Radamante osserva silenzioso gli altri ragazzini: il primo a riprendersi è Kouga, che a fatica cerca di trascinarsi ad aiutare l'amico. 

" Lascialo, bastardo! ". Grida, ma il Giudice Infernale gli sbarra la strada con fare altezzoso. 

" Il figlio di Pegasus, molto bene. Il Sommo Hades sarà felice di sapere che ti ho fatto a pezzi con le mie stesse mani ". Detto questo da un calcio al ragazzino, facendolo volare contro un albero. Satoshi si riprende e, vedendo la scena, non può fare altro che gridare all'amico di reagire prima che sia tardi. Kouga finisce contro l'albero per poi tossire a terra del sangue. " Muori ". Sentenzia Radamante, dopo aver messo il proprio piede sulla mano del ragzzino che, preso dal dolore, non può fare altro che gridare impotente. La situazione non è migliore per Satpshi che, ferito ad una gamba, non riesce ad alzarsi e soccorrere l'amico mentre Kayuki è ancora priva di coscienza, dopo aver picchiato la testa in seguito all'attacco di Astraeus, che nel frattempo non pare voler mollare la presa sul collo di Shura. 

" Ti farò a pezzi, ragazzino. Tu non sei degno di diventare il Sommo Hades, non riusciresti a risvegliarlo in nessun modo debole come sei. La tua parte umana continuerebbe a prevalere in ogni caso ". Più stringe la presa più Shura si sente perduto. 

" Mamma... papà... ". Mormora senza fiato. Sta per arrendersi, ma una luce dorata accieca improvvisamente l'avversario ed una frusta lo allontana di qualche passo.

" Per il Sacro Virgo! ". Fa una voce, che precede la comparsa del Cavaliere della Vergine e della moglie Nemes: la donna affianca il marito, mentre Satoshi li riconosce. 

" Zio Shun! Zia Nemes! E' bello vedervi... ". Mormora tossendo a sua volta un pò di sangue. Il Cavaliere di Virgo sorride al nipote per poi puntare uno sguardo diuro agli avversari. 

" E così siete giunti sin qui, non solo all'Isola di Andromeda ". Sentenzia, rivelando che anche lui e la famiglia sono stati aggrediti dagli Spectre. " Levare la mano su dei bambini, è imperdonabile! ". Fa il Cavaliere d'Oro, mentre Astraeus lo deride indicandolo. 

" Shun, il Cavaliere di Athena che rifiutò di ospitare in sè l'anima del sommo Hades e lo costrinse ad insidiarsi in un essere umano. Sarà un piacere farti fuori con le mie mani ". Shura intanto è finito a terra e tiene la mano sulla gola, tossendo in cerca di ossigeno: deve la vita a Shun! Qualche secondo più tardi e sarebbe stato spacciato. Il combattimento tra Shun ed Astraeus inizia immediatamente, e ciò distrae fortunatamente Radamante dal suo iniziale scopo di uccidere Kouga. Il Giudice Infernale si dirige verso Shura. 

" Non capisco perchè tutto questo interesse per un moccioso da niente ". Mormora. " Lo farò fuori io stesso, e chiuderemo la questione ". Fa per lanciare un potente attacco in direzione del bimbo, ma lui si volta di scatto ed il suo sguardo colpisce il Gigante degli Inferi. " Cosa... occhi di simirabile incanto, come non ne ho mai visti in enssun altro umano... ". Esita un istante mentre Shura si rialza appoggiandosi ad un albero e sentendosi perduto: Shun sta combattendo contro Astraeus aiutato dalla moglie, e lui? Lui è totalmente indifeso, se ora quell'uomo lo attaccherà sarà la fine. " Ora basta indugiare! ". Si riscuote Radamante. " Castigo Infernale! ". Scaglia il suo attacco mentre Shura si sente perduto ed inizia a tremare: una luce viola e forte lo avvolge mentre si inginocchia a terra. 

" NO! ". Grida il bambino portandosi le mani alle orecchie e nascondendo il viso tra le ginocchia il segno di protezione. Ma incredibilmente l'attacco non giunge mai a lui: lo scontro tra Astraeus e Shun si è arrestato, Radamante è volato contro un albero stordito mentre quell'aura viola continua a circondare il bambino: un poderoso attacco sprigionato indirettamente ha respinto quello del Giudice Infernale, che si riprende di li a poco per poi guardare Astraeus: quell'uomo aveva ragione! Shura è colui che cercano.

" Io... che ho combinato, stavo per ucciderlo... il mio signore ". Sibila mentre Astraeus si volta verso il suo signore. " Andiamocene, per ora non abbiamo più nulla da fare qui. Ma torneremo ". Minaccia il biondo per poi puntare il suo sguardo su Shura: il piccolo si calma un momento ed alza il proprio, incontrando quello freddo dello Spectre che scompare così com'è giunto, assieme al compagno. Shun e Nemes si guardano un istante: hanno avvertito un cosmo aggressivo e molto potente provenire da Shura, in quel momento nemmeno un Giudice Infernale in persona ha potuto nulla contro di lui. 

" Va tutto bene? ". Chiede poi il Saint, andando a soccorrere il ragazzo e mentre Nemes fa lo stesso con Kouga. Il bimbo trema spaventato, ed in quel momento altre voci ridestano i presenti. 

" Kouga! Satoshi! Shura! Kayuki! ". E' la voce di Athena. La donna giunge sul posto accompagnata dai Gold Saints, e vedendo la scena ognuno si precipita dai propri figli: sono infatti stati avvertiti di una battaglia in corso da Cefeo, il quale giunse a villa Thoole assieme alla sorellina dopo essere stati accompagnati li dai genitori ed aver ricevuto istruzioni. Disse che c'era una battaglia in corso contro gli stessi uomini cattivi che li avevano aggrediti sull'Isola di Andromeda, e che mamma e papà erano corsi ad aiutare. Capendo che ad essere aggrediti potevano solo essere stati i ragazzi, Seiya, Sirio, Crystal e Phoenix si sono precipitati assieme ad Athena sul luogo dello scontro, mentre le donne sono rimaste a casa con Myloch, Narcissa e Cefeo. La Dea si appresta a guarire i bimbi dalle loro ferite, per poi stringere a sè Kouga. " Piccolo mio ". Sussurra, mentre Crystal nota lo sguardo triste di Shura: non è invidia, solo vedere tutti quanti con i loro padri mentre il suo è scomparso, gli fa davvero male anche se non vorrebbe. Il Cavaliere di Acquarius si inchina accanto a lui, per poi prenderlo in braccio. 

" E' tutto finito, sta tranquillo. E' tuto finito ". Gli sussurra dolcemente per calmarlo, mentre il fanciullo annuisce per poi scoppiare in lacrime: ha avuto davvero tanta paura. 

" Come avete fatto a salvarvi? ". Chiede poi l'incarnazione di Athena. A rispondere è Shun.

" I ragazzi erano stati aggrediti da uno Spectre di nome Astraeus e da Radamante ". Sentenzia, mentre Athena sgrana gli occhi sconcertata: questa si che è bella! Uno dei giudici Infernali è sceso in campo per dei semplici bambini? " Mentre io mi scontravo con il suo compagno, Radamante si era accinto ad attaccare Shura. Tutti temevamo il peggio, però... ". Saori lo guarda in trepidante attesa, ed il Cavaliere d'oro prosegue la sua frase. " Da Shura è emerso un cosmo aggressivo e molto forte, Athena. Talmente forte da far volare Radamante contro un albero e stordendolo ". Saori guarda il piccolo sconcertata, mentre Seiya prende parola. 

" Un cosmo hai detto? Da questo bambino? ". Chiede mentre Shun annuisce. Dragone prende parola. 

" Dobbiamo scoprirne di più, e al più presto ". Fa per avvicinarsi a Shura, ma Crystal non lo permette e fa un passo indietro. 

" Lasciamolo stare adesso: qualunque cosa sia, non possiamo fare nulla se non aspettare che quel cosmo si manifesti nuovamente per saperne di più. Ora è esausto, lasciamo che riposi ". Athena si avvicina e, notando che il piccolo si è addormentato tra le braccia del Cavaliere di Acquarius, non può fare a meno di sorridere per poi posare una mano sul capo del piccolo.

" Crystal ha ragione: coraggio, ora che il pericolo è passato andiamo a dare il giusto benvenuto a Shun ed alla sua famiglia. Finalmente i Cavalieri dello Zodiaco sono riuniti al fianco della Dea Athena, e sono sicura che con voi al mio fianco, nessun nemico sarà imbattibile ". Fa fiduciosa la fanciulla divina, mentre i Saints annuiscono seguendola sul sentiero di casa.


Salve amici miei, eccomi qui con un nuovo capitolo! Che ne dite? Abbiamo visto una nuova e strana visione di Tea, che cosa ne oensate in merito? Intanto è arrivato finalmente anche Shun, ma Radamante ed il suo braccio destro Astraeus hanno aggredito i bimbi e quasi ucciso Kouga e Shura. Astraeus ha nominato Shura di Capricorn e Saga di Gemini, e pare avercela soprattutto con quest'ultimo. Un cosmo di inaudita potenza ha protetto Shura, ed ora spetta ai nostri eroi capire cosa sia successo, mentre abbiamo visto un Crystal molto protettivo con il piccolo. Spero continuerete a seguirmi, ci vediamo al capitolo 12. Baci

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Capitolo 13
*** Oblio ***


" Riposa mia dolce Tea. Riposa, perchè presto dovrai affrontare il tuo destino, un destino difficile e doloroso ". Le sue dita la sfiorano, lei non se ne accorge ancora: avrebbe voluto aspettare il ritorno dei Saints e di Athena, avere notizie dei bambini e del suo piccolo Shura. Ma non è riuscita a resistere, il sonno l'ha vinta nuovamente e così si è sdraiata sul divano, a metà tra la veglia e il sonno. " Non sei cambiata da allora, sei rimasta la bellissima ed innocente fanciulla di quegli anni ". Le appoggia la mano sul viso, e questa volta lei pare percepirlo.

" Mi manchi tanto... ". Sussurra per poi lamentarsi leggermente nel sonno. L'entità in questione rimane immobile, la mano sul viso di lei che lentamente apre gli occhi. La fanciulla li strofina un pò spaesata. " Che strana sensazione, in oltre stavo quasi per addormentarmi ". Sussurra. Improvvisamente avverte un tocco sul suo viso, un tocco che potrebbe riconoscere tra mille. " Sto impazzendo. Ma come posso sentire il suo tocco se lui non c'è più? ". Si chiede per poi alzarsi dal divano. Lui intanto la guarda: la sola ragazza che abbia mai amato, e che lo abbia accettato per quello che era senza compromessi. Si, in seguito ebbe paura e le cose tra loro ebbero un differente epilogo da quello che lui avrebbe voluto. Ma il suo amore per la fanciulla è rimasto immutato, e sa che anche per lei fu la stessa cosa e che probabilmente ancora lo porta nel cuore. 

" Oh Tea, se solo mi potessi sentire. Se potessi parlare al tuo cuore una sola volta, allora... ". La ragazza si volta di scatto: le sembra quasi che qualcuno abbia pronunciato il suo nome, eppure nella stanza non c'è nessuno. Fa per andare alla finestra ed attendere il ritorno degli amici e del figlio.

" Quanto avrei bisogno di te qui con me, mamma. Sicuramente mi sapresti consigliare cosa fare ". Sospira la bruna, poi il suo pensiero vola inevitabilmente ad un'altra persona. " E tu? Tu dove sarai in questo momento? ". Posa una mano sul vetro. Improvvisamente la ragazza la avverte: una presa forte sulle sue spalle, un abbraccio. E' come se qualcuno la cingesse da dietro e non è una cosa che la spaventa, non questa volta. " Che sensazione bellissima... ". Lascia la frase in sospeso.

" Se potessi restare con te per sempre, se solo ti potessi proteggere dal tuo destino ". Quella voce, ora l'ha sentita! Non è possibile: lui non è più nel mondo dei vivi da molti anni ormai.

" Sei tu, ma...no! No, non è possibile. Deve essere frutto della mia immaginazione ". Fa la ragazza. Ma la voce parla nuovamente. 

" No mia amata, questo non è un sogno ". Le sussurra all'orecchio. " Voltati. Guardami ". Continua. Tea decide di fare come le è stato detto e rimane shoccata: ora oltre a sentirlo lo vede anche. Le lacrime scendono involontarie dai suoi occhi color oceano mentre porta entrambe le mani alla bocca. 

" Ma com'è possibile!? Tu eri... insomma... ". Non riesce nemmeno a comporre una frase sensata. L'uomo nota le sue lacrime e le asciuga con la propria mano: incredibile, adesso la può toccare e lei lo può vedere e sentire! 

" No, non piangere ti prego ". Le dice solamente mentre lei annuisce. 

" E' che mi sei mancato così tanto. Quando ho saputo della tua morte io... ". Fa una pausa per poi continuare la frase. " Io mi sono sentita così in colpa. avevo tante cose da dirti ancora ". Lui la stringe a sè posando una mano tra i suoi capelli.

" Non è stata colpa tua, era il mio destino. Hai preso la decisione più giusta, quel lontano giorno ". Lei annuisce eppure le pare tutto così irreale. Lo sta abbracciando eppure non è più nel mondo dei vivi. 

" Ma se ti fossi stata accanto, allora in quel caso... ". Ma lui le mette un dito sul labbro per farla smettere di parlare. 

" Va bene così. Adesso voglio solo che tu sia felice. Sii felice come io non ho potuto renderti, non sentirti in colpa. E ricorda che io sono sempre vicino a te e a Shura ". La ragazza annuisce nonostante le lacrime solchino ancora il suo viso.

" Non ti dimenticherò ". Sussurra mentre lui annuisce, per poi prenderle il viso tra le mani e guardarla intensamente. Tutto ciò che lei riesce a percepire è qualcosa che sfiora le sue labbra, e capisce che le ha dato un bacio e che il suo tempo era finito, infatti è scomparso così com'è apparso, nel nulla. " Oh, Saga... ". Sussurra la bruna per poi asciugarsi le lacrime: ha ragione lui. Non è più tempo di piangere, è tempo di affrontare il suo destino. In quel momento rientrano anche i Gold Saint. Seiya tiene tra le braccia Shura: mentre guarire le ferite degli altri bimbi è stato piuttosto facile per la Dea Athena, così non è per quelle di Shura. Il bimbo è ancora incosciente e sua madre si precipita subito da lui. " Shura! Bambino mio, cosa ti hanno fatto?? ". Chiede preoccupata. Crystal le si avvicina per cercare di calmarla. 

" E' stato aggredito insieme agli altri bimbi da due Spectre. Uno era Radamante, l'altro non lo abbiamo mai visto ma era molto forte ".Spiega. A Tea si gela il sangue nelle vene al solo sentire il nome di quell'uomo.

" Radamante? Ma cosa,,,? ". Athena le si avvicina posandole una mano sulla spalla. 

" E non è tutto: Shura si è protetto con un cosmo molto aggressivo e potente del quale ignoriamo la natura. C'è qualcosa che desideri dirci? Tu ne sai nulla? Magari gli è già capitato in passato ". Tea scuote il capo: no, che abbia memoria non è mai successo anche se era prevedibile che fosse solo questione di tempo, in fin dei conti. " Comunque sia, Seiya per favore, porta Shura nella sua stanza ed aspettiamo che si riprenda ". Chiede con tono gentile Saori, ed il marito annuisce. Tea si siede portandosi una mano al viso. 

" Scusatemi, è colpa mia. Vi sto causando un sacco di problemi ". Phoenix scuote il capo.

" Non è così, gli Spectre ci avrebbero aggrediti in ogni caso. Non è stata colpa tua in alcun modo ". La rassicura. 

" Mio fratello ha ragione! Purtroppo la battaglia è inevitabile in ogni caso ". Conclude Shun, per poi avvicinarsi. " Ma che scortese, non mi sono presentato! Il mio nome è Shun, e sono il Cavaliere d'Oro della costellazione della Vergine. Piacere! ". Le porge la mano che la ragazza stringe subito. 

" Io sono Tea, il piacere è mio ". Si presenta a sua volta lei. Dopo le presentazioni la ragazza decide di andare a vedere come sta il figlio, e Crystal di accompagnarla. Saori non può fare a meno di notare quanto il Cavaliere di Acquarius si sia avvicinato alla ragazza, e si lascia sfuggire un leggero sorriso.

Tea entra nella camera del figlio, dietro di lei Crystal. " Pare sia ancora incosciente ". Fa il Cavaliere d'Oro, e lei annuisce per poi inginocchiarsi accanto al letto ed accarezzando dolcemente il viso del figlio.

" Santo Cielo, se gli fosse capitato qualcosa io... ". Si ferma un istante, per poi guardare il biondo. " Grazie per averlo salvato, grazie a tutti voi ". Lo ringrazia sinceramente ed il ragazzo si avvicina posandole una mano sulla spalla.

" Non avremmo mai permesso agli Spectre di fargli del male ". La rassicura e lei annuisce.  Poi decide di sfogarsi: non sa come mai ma sente che in quel momento, lui è la persona giusta a cui confessare ciò che è accaduto. 

" Sai, poco prima che rientraste ho visto una persona ". Fa, incuriosendo il Cavaliere. " Ho visto Saga ". Tre parole che fanno comparire un'espressione sbalòordita sul volto del biondo. 

" Saga hai detto? Ma il cavaliere della terza casa è morto ". Riesce a dore passato lo sbigottimento, e Tea annuisce.

" Ovviamente si. Ho visto il suo spirito, si è presentato a me per farmi coraggio e dirmi ciò che non era riuscito prima della sua morte ". Sospira pesantemente e per istinto Crystal si inginocchia accanto a lei per poi mettere una mano su quelle giunte di lei. " Mi ha chiesto di essere felice, di non sentirmi in colpa per ciò che gli è accaduto e che era inevitabile. Ha detto che miamerà per sempre ma che devo andare avanti con la mia vita, che lui ci sarà sempre a vegliare su me e Shura ". Fa una pausa ed arrossisce al gesto del ragazzo, tuttavia non sottrae la mano. " Credo di aver sempre saputo che non erocolpevole, ma lo dovevo sentire dalla sua voce per convincermene totalmente ". Ammette. Il Cavaliere annuisce per poi prendere parola. 

" Andare avanti con la tua vita non vorrà dire dimenticarlo. Se vi siete amati, quel sentimento rimarrà sempre nel tuo cuore e non ti scorderai di lui. Non temere ". Sorride, e finalmente lei ricambia il sorriso.

" Grazie per essermi stato vicino ed avermi ascoltata. In fin dei conti ci conosciamo da così poco tempo ". Lui fa cenno di no con il capo. 

" Non importa da quanto, tu sei una persona importante per me così come sono importanti i miei amici. E non si abbandonano le persone a cui si tiene nel momento di bisogno ". Lei annuisce ancora una volta mentre il ragazzo porta il braccio libero attorno alle spalle di lei, facendole posare il capo sulla sua spalla.


Il bimbo non riesce a svegliarsi, per quanto lo vorrebbe sembra quasi essere prigioniero del suo stesso incubo. No. Questa volta non è come le altre volte, lo sa: da quando l'aura viola che lui non conosce si è manifestata nella realtà ha sentito qualcosa in lui, qualcosa che è mutato in peggio. Lui lo fissa malignamente: tanto bello quanto infido e dannato." Mio caro, perchè mai ti stai agitando tanto? Non sia che è tutto inutile? ". Lo deride malignamente mentre il bimbo lo guarda: per la prima volta in vita sua non ha paura.

" Lascia stare me e la mia mamma, mostro! ". Fa infuriato. Lo spirito lo deride sempre più sadicamente per poi arrivare a pochi centimetri da lui.

" Impara come si rispetta un Dio, ragazzino ". Lo afferra bruscamente per le spalle, il suo tocco pare quello della morte. " Specialmente me, che sono tuo padre ". Gli rivela senza mezzi termini. Quelle parole colpiscono il piccolo come una doccia fredda. " Per quel che riguarda tua madre non temere, anche per lei ho in serbo qualcosa. E' ora che anche il suo destino si compia e sarò io stesso ad accertarmene ". Il suo tono freddo fa passare un brivido di paura lungo il corpo di Shura, che scuote il capo.

" Sei un bugiardo! Mio padre era un uomo umano! Io sono umano, e anche la mamma! ". Scuote il capo con più enfasi, ma quello spirito ora lo può chiaramente toccare: gli afferra i polsi con così tanta forza che il bimbo teme che, seppur si tratti di uno dei suoi soliti incubi, glieli voglia rompere. 

" Apri bene le orecchie, Shura: tu non sei umano. Quel ragazzino mortale era solo il mio corpo ospite, necessario a dar vita al mio erede. E non è nemmeno un caso se ho scelto quella mortale come madre di mio figlio. Tutto a suo tempo, ogni cosa è già stata stabilita. Ed in questo momento io, Hades, Signore degli Inferi, decido che è tempo di risvegliarmi. Basta aspettare, la battaglia contro Athena deve iniziare ". Hades, signore degli inferi. Quel nome a Shura sembra di conoscerlo da sempre, come se il suo cuore sapesse che ogni singola parola corrisponde al vero. Allora è così? Lui è il figlio di Hades? Se si, perchè sua madre non glielo ha mai detto? 

" La mamma mi avrebbe detto se fossi un semi Dio! ". Cerca di protestare ancora il piccolo, ma Hades se possibile ghigna ancor più malefico di prima.

" Tua madre ha sempre temuto il giorno in cui sarei tornato tramite te, e di certo non solo per la battaglia che avrei scatenato contro Athena. Voleva reprimere la tua natura divina, che ingenua. pare aver scordato molte cose, la tua mamma ". A cosa si riferisce? Di certo Shura non ha tempo di rifletterci: si sente stanco. Il buio intorno a lui pare volerlo cullare e farlo cadere in un sonno privo di sogni. Il bambino pare arrendersi: è stanco, non ne può più. Gli incubi lo sfiniscono, in oltre si sente solo di peso: forse senza di lui, la sua mamma starà tranquilla e gli Spectre non la attaccheranno più? Senza di lui, più nessuno sarà in pericolo? Guarda con determinazione il Dio degli inferi. Poi il buio assoluto.


Salve a tutti bella gente, come va? Perdonatemi se il capitolo è un pò cortino, spero comunque che vi piaccia. Dunque dunque, tutto quanto è stato incentrato su Tea, Shura e Crystal, ma anche sul nostro Saga che ritorna sotto forma di spirito per dare l'addio che avrebbe desiderato alla sua amata ed esortarla ad andare avanti con la sua vita. Shura intanto scopre la verità da Hades in persona: lui è un semi Dio, l'incarnazione terrena del Dio degli Inferi. In oltre il signore dell'oltretomba parla di un piano che avrebbe in mente per Tea, ma di cosa effettivamente si tratterà? Shura si lascerà cadere nell'oblio o reagirà? Lo scopriremo nei capitoli successivi! Baci

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Capitolo 14
*** Un aiuto inatteso ***


Il piccolo Shura è incosciente da molte ore, eppure non da segni di ripresa. Dopo diverso tempo Saori, preoccupata nel notare che nemmeno Tea e Crystal sono tornati, decide di andare a controllare come stia il bambino. Visita prima il figlio che sta dormendo un pò più quieto nonostante il tremendo attacco subito, in seguito si dirige alla stanza accanto. La donna socchiude appena la porta per controllare che sia tutto in ordine, e la scena che le si presenta è dolcissima: sia Tea che Crystal si sono addormentati con il viso appoggiato al letto di Shura: probabilmente sono rimasti li per tutta la notte a vegliarlo ed ora sono crollati, pensa la fanciulla divina. Si avvicina cautamente e senza fare troppo rumore, non volendoli svegliare. Prende una delle coperte e la posa gentilmente su entrambi, notando in oltre che il Cavaliere di Acquarius ha una mano su quella della ragazza, che invece stringe quella del figlio. Saori non può fare a meno di sorridere, eppure è anche preoccupata per Shura: come mai non da cenno di ripresa? Istintivamente posa lo sguardo sul piccolo per poi posargli una mano sulla fronte. Non immagina che dentro la sua mente già abbastanza scossa dagli eventi, il piccolo stia combattendo una terribile battaglia interiore. 

" Io non voglio abbandonare la mia mamma ". Tenta ancora una volta di difendersi il piccolo, portandosi le mani alle orecchie e dando le spalle allo spirito di quella divinità. Lui ghigna: aveva previsto che quel ragazzino non si sarebbe arreso facilmente, eppure già c'è uno spiraglio di vittoria per lui, una cosa su cui fare leva. Gli posa le mani sulle spalle, stringendo la presa in una morsa gelida che da i brividi a Shura. Il fanciullo può solamente aprire gli occhi di scatto, sgranandoli e rimanendo paralizzato dalla paura. 

" Ma non la abbandonerai. Devi solo compiere il tuo destino, così che lei possa accettare il suo. Io e te siamo una persona sola, e quando avrò riottenuto il mio vero sembiante grazie a te più nessuno potrà fermarci. Non hai sempre voluto una vera famiglia? ". Ghigna crudele: proprio lui che è il signore della morte si mette a parlare di cose come amore e famiglia. Eppure chissà, se il suo piano si compirà grazie al figlio, non è un'ipotesi così utopica conoscendo il destino di quella donna che undici anni prima gli ha dato quell'erede di cui avrebbe dovuto servirsi. Conoscendo ciò che gli Dei, o meglio dire lui, hanno in serbo per quella donna, non sarebbe impossibile che restasse al fianco del figlio come ha sempre fatto. Il ghigno del signore degli Inferi rimane immutato e Shura scuote il capo.

" Adesso mi sveglierò, allora dimenticherò tutti questi incubi e... ". Ma si ferma alle parole di Hades. 

" Se tornerai nel mondo dei vivi mio caro, segnerai la fine della tua famiglia. Vedrai le persone che ami morire ad una ad una per mano dei miei Spectres, più nessuno ti rimarrà accanto e sarà in quel momento che, in ogni caso, prenderò possesso del tuo corpo. Non puoi farci niente, non hai il potere di fermarmi! ". Parole dure come la pietra, parole che riescono a distruggere ulteriormente la già debole psiche del giovane che cade a terra in ginocchio iniziando a gridare: soffre. Non vuole che le persone muoiano per colpa sua, non vuole che gli Spectres uccidano i suoi amici come invece stava per accadere il giorno dell'attacco. 

" Basta! Basta! ". Grida il fanciullo. 


Tea e Crystal si sono svegliati, ed è da un pò che osservano sconcertati Shura: sta soffrendo. Soffre ed un'aura viola ed in seguito una dorata si uniscono, come se l'una cercasse di contrastare l'altra provocando solo sofferenze al bimbo. " Mamma... mamma... ho paura... ". Mormora ancora incosciente il ragazzo, mentre Crystal capisce che qualcosa non va. 

" Vado a chiamare gli altri, tu resta con Shura ". Fa, e Tea annuisce per poi prendere la mano del figlio. 

" Amore mio, lotta. La tua mamma è qui con te, non sei solo ". Nota poi l'aura dorata e sorride un istante mentre con l'altra mano accarezza i capelli di Shura. " Non ti lasceremo solo ". Piange nel vedere il figlio così sofferente. In quel momento anche Saori entra nella stanza, seguita dal marito Seiya e dagli altri Gold Saints, dietro di loro Pandora. 

" Tea ". Fa semplicemente la fanciulla divina, avvicinandosi. La ragazza la guarda preoccupata, per poi scuotere il capo. 

" Il mio Shura, lui... lui ha iniziato a soffrire così improvvisamente, io non... ". Scoppia ancora in lacrime mentre Crystal si fa largo tra gli amici per confortarla, mentre Saori la abbraccia cercando di calmarla. 

" Sta tranquilla, adesso cercheremo di capire cos'è successo ". Fa l'incarnazione di Athena. Tea annuisce mentre il Cavaliere di Acquarius le posa la mano sulla spalla.

" Athena lo curerà, non temere ". La ragazza annuisce, tuttavia non ne pare molto convinta. Saori si avvicina a Shura per poi prendergli la mano. 

" Shura, riesci a sentirmi? Sono la Dea Athena ". Gli parla stringendo la sua mano nella propria per poi espandere il suo cosmo benefico.


Shura avverte il cosmo gentile e rassicurante di Athena, e questo pare infastidire Hades. Il bambino sorride. " Sento un calore così forte ". Fa con un sorriso, non più spaventato grazie alle parole di conforto di Athena. Hades si infuria nel percepire questa nuova sicurezza nel figlio, e decide di intervenire: alza la propria spada e, con l'energia che gli è consentito usare, da essa sprigiona il proprio cosmo malefico. Shura si allontana di qualche passo, ma è come se la sua anima fosse calamitata da quell'aura viola che gli si posiziona addosso come fossero un campo magnetico ed una calamita, irrimediabilmente attratti l'uno dall'altra. " Lasciami stare! ". Grida il piccolo cercando di reagire, ma lo spirito di Hades non gli da retta e ghigna.

" Undici anni. Ho aspettato undici anni che tu crescessi e potessi ospitare il mio spirito, questa volta non fallirò come con quegli sciocchi dei miei precedenti corpi ospiti. Questa volta ho pieno potere sul tuo cosmo, perchè è uguale al mio ". Ride malefico. 

" Athena! ". Invoca il nome della Dea il bimbo, spaventato: si sente in trappola. 


Saori viene sbalzata contro il muro da una potente onda di energia di colore viola, lo scettro di Thoole vola a qualche passo da lei. " Saori! Saori, si sente bene? ". La soccorre Dragone, seguito da Tea che afferra lo scettro di Thoole per poi darlo in mano alla donna, che annuisce.

" Grazie, sto bene. Ma questo cosmo è così aggressivo e potente che non mi ha permesso di avvicinarmi a Shura. E sembra che solo il cosmo dorato lo stia proteggendo, che abbia avuto la possibilità di contrastarlo. Eppure guardate, si sta indebolendo ". Ed è vero: la luce dorata si sta affievolendo mentre quella viola si sta facendo sempre più forte. 


Shura sente dolore in tutto il corpo: non riesce a reagire, e tutto ciò che gli è stato possibile fare è invocare il nome della Dea Athena, che sa essere la sola a poterlo aiutare. " Athena, aiutami... ". Mormora il bimbo, mentre l'anima di Hades lo osserva gelidamente. 

" Non c'è. Athena non ti può salvare, così come non può salvare tua madre. Entrambi seguirete il vostro destino, smetti di opporti ". Il bambino stringe i pugni dopo essere caduto a terra, iniziando a piangere. Hades decide di concludere questa faccenda in quel momento e si prepara a far cadere l'anima del figlio in un oblio senza fine, usando il proprio cosmo. Ma una luce dorata cambia al momento i suoi piani. 


I presenti sono rimasti sconvolti: hanno visto Shura soffrire ed invocare il nome della Dea Athena nonostante l'incoscienza. Saori si è prontamente rialzata per cercare di incoraggiarlo, espandendo il proprio cosmo. Poi un'intensa luce dorata ha abbagliato i presenti, il primo a riscuotersi è Seiya. L'uomo non può fare a meno di rimanere sbigottito a tale vista. " Non è possibile! ". Fa, mentre Saori sgrana gli occhi tanto sorpresa quanto gli altri presenti.

" Ma quelle vestigia... ". Guarda il marito, poi Tea che si è dovuta sorregere al braccio di Crystal per non cadere a terra, le lacrime scendono involontarie. 

" Saga! ". Pronuncia semplicemente il nome dell'uomo mentre Dragone e Phoenix si avvicinano seguiti da Shun: è incredibile ciò che è appena accaduto. Le vestigia di Gemini si sono disposte sul corpo del bimbo, proteggendolo da quel cosmo aggressivo e talmente potente da contrastare Athena stessa. 

" Le sacre vestigia di Gemini si sono disposte sul corpo di Shura ed hanno temporaneamente sopito quel cosmo così ostile a noi ". Fa Seiya ancora sconcertato. Il piccolo pare essersi quietato, ma ancora non si desta dal torpore che lo imprigiona nel mondo dell'incoscienza. " C'è solo una spiegazione a tutto questo ". E guarda Tea mentre lei ancora non può credere a ciò che vede. 

" Shura è il nuovo futuro Gold Saint di Gemini ". Fa Shun mentre Phoenix annuisce. 

" Ma ancora non mi spiego il cosmo ostile, così potente da contrastare quello della stessa Athena ". Sentenzia, mentre l'armatura di Gemini risplende sul corpo del piccolo fino a quando, una volta che il pericolo pare per ora scongiurato, non si scompone per poi scomparire così com'è giunta,in un'intensa luce abbagliante e dorata. 


" Ora sei salvo, ma non sarà sempre così ". Sentenzia lo spirito rivolgendosi a Shura, che rimane ancora a terra sconvolto: ha avvertito un calore intenso provenire dalla luce che lo ha avvolto e protetto, e in quella luce gli pare di aver udito una voce che lo incoraggiava. Forte di quella luce è riuscito a non sprofondare nell'oblio, ma le sue energie si sono ora esaurite. " Manca poco alla mia rinascita, e nessuno potrà evitarlo ". Ghigna lo spirito del Dio degli Inferi. 

Shura rimane incosciente mentre le vestigia di Gemini scompaiono così come sono giunte: hanno già assolto al loro dovere ed al momento non possono rimanere al fianco del ragazzino. Seiya si avvicina a Tea vedendola scossa. " Tea. Va tutto bene? ". Le chiede con tono amichevole, e lei annuisce smettendo di piangere. 

" Si. E' solo che non me lo aspettavo ". Ammette, mentre Phoenix annuisce.

" Nessuno di noi se lo aspettava, a dire il vero ". Ammette per poi osservare il bimbo che ancora dorme, o per meglio dire versa in quello stato di incoscienza dalla quale non riesce a ridestarsi. 

" Perdonami se sono indelicato, ma è una domanda che ti devo fare ". Fa Seiya rivolgendosi a Tea, che ricambia il suo sguardo. 

" Dimmi pure, ti ascolto ". Fa la donna mentre il Cavaliere di Sagitter sospira pesantemente. 

" Il padre di Shura, era forse Saga di Gemini? ". Chiede. La bruna sente di trovarsi ad un bivio: non sa cosa fare. Poi pensa che non può rivelare la verità in alcun modo, è impensabile nonostante tutto, nonostante gli eventi. Deve essere lei a salvare il figlio.

" Non posso rispondere a questa tua domanda, mi dispiace Seiya ". Fa semplicemente. L'uomo annuisce non insistendo ulteriormente mentre lei va nuovamente al fianco del figlio. " Bambino mio... ". Sussurra mettendosi nuovamente in ginocchio accanto al letto e prendendo tra le proprie la mano del fanciullo. " Non ti preoccupare. Non temere, tu non sei solo ". Lo incoraggia nuovamente, e Saori le si inginocchia accanto. 

" E chi incoraggerà te, Tea? ". Le chiede, e la donna sospira. 

" Vedete Athena, sono abituata a cavarmela da sola. Ho sempre vissuto per proteggere il mio bambino, e così farò anche ora. Finchè avrò vita non lo lascerò solo ". La donna si commuove a quelle parole, mentre Pandora si avvicina e mette una mano sulla spalla di Tea. 

" E noi non abbandoneremo te ". Fa per rassicurarla, seguita da Athena. 

" Pandora ha ragione. hai degli amici e delle amiche pronti a sostenere te e tuo figlio, e quando te la sentirai se vorrai potrai confidarti con noi ". Nemes e Fiore di Luna annuiscono mentre la seconda abbraccia gentilmente la bruna. 

" Tuo figlio ha salvato la vita della mia Kayuki, quel giorno che gli Spectre li hanno aggrediti. E' un bimbo forte, sono sicura che uscirà quanto prima dal torpore che lo imprigiona ". Parla con il suo solito tono delicato e gentile. Tea ricambia l'abbraccio. 

" Grazie, Fiore di Luna ". La ringrazia sinceramente mentre Nemes conclude il discorso dell'amica. 

" E quando tutto sarà finito faremo una meravigliosa festa! ". Fa con un sorriso. Tea le guarda commossa. 

- Amiche mie... perdonatemi se non vi dico tutta quanta la verità. Spero mi potrete capire un giorno. Vi voglio bene -. Pensa Tea mentre sciogle l'abbraccio con Fiore di Luna. Gli uomini sorridono mentre Phoenix si avvia alla porta, facendo cenno agli amici di seguirlo: meglio lasciare sole le donne, Tea ha bisogno di sentire l'affetto di amiche sincere come loro in quel momento. Crystal guarda un istante la donna con un sorriso, per poi seguire gli amici fuori dalla stanza. 

Altrove, in una zona degli Inferi. 

Radamante incrocia le braccia spazientito, guardando il compare che pare su tutte le furie. " Stai calmo, avremo altre occasioni ". Fa semplicemente il moro, ma il Giudice è tutt'altro che tranquillo. 

" Eravamo così vicini! Così vicini al traguardo, ora invece... ". Si ferma, mentre l'altro non pare scomporsi. " Questo attacco è stato vano, Astraeus ". Continua poi. Astraeus sospira pesantemente per poi far comparire un leggero ghigno sul suo viso. 

" Io non ne sarei così sicuro, Radamante ". Fa senza mezzi termini, mentre il Giudice lo lascia proseguire. " Si, è vero: siamo stati cacciati, ma da che cosa? ". Chiede, e l'uomo riflette sulla risposta. 

" Dal cosmo di quel ragazzino che... ah! ". Gli sovviene qualcosa, mentre Astraeus annuisce. 

" Non dirmi che non hai riconosciuto a chi apparteneva quel cosmo, perchè è impossibile ". Fa semplicemente, mentre Radamante riflette: e come avrebbe potuto non riconoscerlo? Era solo che non aveva ancora realizzato che... 

" Il Divino Hades! Quel ragazzino allora, è davvero... ". Si ferma mentre l'altro conferma ciò che sapeva sarebbe stato detto dal compare. 

" Quel bambino è il figlio del Divino Hades, come ti ho sempre detto. Il nostro attacco lo ha talmente spaventato da far riemergere il suo potere divino. Non tarderà a raggiungerci, fidati ". Radamante osserva il compagno un istante: ha una mente diabolica, un'intelligenza fuori dal comune. Eppure sa così poco su di lui. " Adesso che ho chiarito i tuoi dubbi, mi ritiro ". Da le spalle al Giudice, che lo ferma.

" Astraeus ". Lo chiama, e quello si limita a fermarsi senza voltarsi, dando al biondo le spalle. " Dimmi, come sei diventato uno Spectre? E come facevi a sapere tutto questo sul figlio del Divino Hades? ". Chiede. Astraeus riflette un momento. Sogghigna leggermente per poi posare una mano sullo stipite della porta. 

" Ogni cosa a suo tempo, Radamante. Non avere troppa fretta: al momento giusto ti rivelerò tutto, non prima. Ora sai che ti puoi fidare di me, penso ti sia sufficiente ". Il biondo annuisce incerto mentre il moro se ne va, scomparendo nel buio del corridoio di quel palazzo oscuro. 


Ciao amici, come state? Ecco il nuovo capitolo! Abbiamo visto Shura lottare disperatamente contro lo spirito di Hades, che gli ha rivelato la sua natura divina e sta cercando in tutti i modi di far sprofondare la sua anima nell'oblio, arrivando a giocare con i suoi sentimenti. Eppure sembra dica il vero quando dice che ha un piano anche per Tea, un piano che al momento è ignoto. Radamante inizia ad interrogarsi sulle origini di Astraeus, mentre l'armatura di Gemini ed il suo vecchio custode hanno protetto Shura e lo hanno temporaneamente salvato dall'influenza maligna del cosmo di Hades. Ma quanto durerà? Il bimbo si desterà? Appuntamento al prossimo capitolo, baci

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Capitolo 15
*** Rapimento ***


Tea è rimasta sola a vegliare su Shura: Crystal avrebbe voluto restarle accanto ma la ragazza, vedendolo molto stanco, gli ha suggerito di andare a riposare. Se ci saranno sviluppi sarà lei ad avvertirlo. Pensa e ripensa a quei sogni che ha avuto, in particolare all'ultimo: ma chi era quella donna che sembrava essere la sua gemella? La cosa che più la inquieta è che non era spaventata da lei, le sembrava semplicemente di aver trovato un pezzo di sè e di specchiarsi, non di avere di fronte a sè un'entità sconosciuta. Improvvisamente il ciondolo nella sua tasca si illumina: ma che sta succedendo, si chiede la donna? Afferra il monile e lo prende tra le mani, ed in quel momento anche il narciso in camera sua si circonda della stessa identica aura viola, ma ovviamente lei non può saperlo dato che ora non è là. Una risata riecheggia nella stanza, una risata che solo lei riesce ad udire. Un cosmo sconosciuto pone una barriera invalicabile tra quella porta ed il resto della villa, in modo che nessuno entri ad interrompere o percepisca alcunchè. La bruna si alza di scatto dalla sedia su cui era seduta. " Rivelati! ". Ordina tra lo spaventato e l'arrabbiata: sa già chi potrebbe essere, ma se non lo vede non può esserne certa. La risata si fa nuovamente udire, seguita da una voce. 

" Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ti ho vista, donna ". Uno spirito si materializza di fronte a lei, che sgrana gli occhi ed indietreggia sconvolta. " Non fare quella faccia, sapevi che prima o dopo ci saremmo rivisti ". Parole fredde come una notte artica, lo stesso gelo che pare impadronirsi della stanza. L'attenzione dello spirito si sposta ora sul bimbo ancora incosciente. " Non credevo che avrebbe osato opporsi a me. Ma presto cederà, è solo questione di tempo ". Nonostante la paura lei si precipita istintivamente dal figlio, stringendolo tra le braccia. 

" No! Lui non diventerà l'immondo ricettacolo del tuo spirito, non è nato per questo! Lui... lui è solo il mio bambino ". Fa la bruna, ma questo non fa altro che divertire lo spirito della divinità. 

" Tea, non credevo che con il tempo fossi diventata anche una sciocca: sai benissimo qual'è il posto che gli compete, come sai il tuo ". Con un gesto della mano da parte dello spirito, sia il ciondolo che il narciso nell'altra stanza cambiano postazione: il primo finisce nuovamente al collo di Shura nonostante sua madre cerchi di trattenerlo a sè, il secondo si posiziona invece nelle mani della donna che rimane sconvolta. A contatto con quel ciondolo il bimbo ricomincia a soffrire, inquanto il monile è ancora circondato da un'aura viola. Lei fa per toglierglielo immediatamente, stavolta vanamente: il Cosmo di Shura si riattiva, più oscuro che mai e così forte da allontanare persino la madre, che finisce per finire contro il muro. " Non serviranno a niente i tuoi tentativi di opporti, accettala realtà ". La deride malignamente colui che si rivela essere lo spirito di Hades: se ha potuto mostrarsi nel mondo reale significa che adesso il suo potere è aumentato, e questo è un grosso problema pensa la bruna. 

" Non illuderti Hades, Athena non permetterà mai che tu rinasca a nuova vita ". Fa la bruna ridendo nervosamente. Ma ancora una volta pare essere il Dio degli Inferi ad avere il coltello dalla parte del manico. 

" Ah si? Vuoi dirle chi è Shura? Rischierai che lo conduca al Grande Tempio, e che il Grande Sacerdote lo uccida o te lo strappi? Non credo proprio che arriverai a tanto: siete in mio potere, tutti e due ". Fa sicuro di sè l'Imperatore degli Inferi. Lei stringe i pugni: è vero. Non può rivelare che Shura è il figlio di Hades, cosa ne sarebbe altrimenti del suo piccolo? Ma pensa anche di non avere possibilità di proteggerlo: non ha poteri di alcun tipo, è solo una donna. 

" Fa di me quello che vuoi, ma non coinvolgere mio figlio! ". Fa in un impeto di disperazione: non le importa se verrà uccisa o chissà che cosa, basta che il suo Shura sia sano e salvo. A quell'affermazione Hades la deride nuovamente. 

" Non capisci che non hai voce in capitolo? Indipendentemente farò di te e di Shura ciò che più mi aggrada, il mio piano non verrà modificato dal volere di una donna ". La bruna stringe i pugni. 

" Si può sapere perchè hai scelto me? Tra tutte quante, perchè io?! ". Chiede esasperata: le sue ginocchia non la reggono quasi più, si regge in piedi per miracolo. E' come se le sue energie le fossero state prosciugate. 

" Ma tu sai già il perchè. Sai già qual'è il tuo posto ed il tuo ruolo lo conosci bene. Devi solo accettarlo ". Sta per cedere e cadere a terra: è come se una forza aliena le avesse prosciugato le energie. Tuttavia una presa gelida sulle sue spalle la fa sussultare di spavento. " Ricorda che non hai avuto per caso quel narciso, niente è successo senza una ragione. Guarda tu stessa ". Brividi di paura corrono lungo tutto il suo corpo mentre istintivamente si volta verso lo specchio: no, è impossibile! Quello non può essere il suo riflesso! Invece si, non c'è altra spiegazione perchè anche 'altra " sè stessa " ha gli occhi sbarrati dallo shock come lei. E' il suo riflesso ma allo stesso tempo le pare tutt'altra donna: quel lungo abito nero, quella corona di fiori e quella falce tra le mani. Proprio come nel sogno.

" Adesso basta, quella non sono io! Non sono io! ". Continua lei agitantdosi, mentre la figura mima le sue mosse. 

" Invece sei proprio tu, e questa volta nessuno ti potrà salvare. Non tua madre, non le altre divinità, non Athena. Stavolta nessuno mi metterà i bastoni tra le ruote ". Lei porta le mani alle orecchie esasperata. Il suo corpo inizia a circondarsi di quell'aura viola sprigionata dal narciso. 

" No! ". Grida per poi sprigionare una forte quantità di cosmo. Hades rimane imperturbabile mentre un ghigno di vittoria compare sul suo viso. Lei non sviene ma ansima: si è sforzata troppo ed ora persino respirare le pare impossibile. 

" Tornerò anche da te, molto presto. Non ti lascerò scappare ancora ". Questo è tutto ciò che riesce a sentire, poi la presa sulle sue spalle scompare e lei cade a terra in ginocchio, ansimando. Il narciso è accanto a lei, ora è un normale fiore. Shura ha al collo il ciondolo e Tea, accorgendosene, glielo toglie in un impeto di rabbia pur stando in piedi a fatica. Eppure l'immagine di lei in quella versione " diabolica ", non la potrà mai dimenticare. La giovane avverte che ora più nulla isola la stanza dal resto della villa. Guarda un momento il figlio. 

" Shura, ora la mamma ha bisogno di prendere un pò d'aria. Torno subito, ok? ". Naturalmente il piccolo rimane immobile, mentre lei gli bacia la fronte dopo essere riuscita a recuperare il monile al suo collo e riponendolo in tasca. Dopo aver rimboccato le coperte al piccolo esce in giardino, per poter fare una passeggiata e riprendersi un pò dallo strano " incontro " con il signore degli Inferi. Riflette: deve forse confidare la verità ad Athena? Lei forse, potrebbe proteggere Shura? E se così non fosse? E se sapendo che è il figlio di Hades, suo mortale nemico, approvasse la decisione del Gran Sacerdote? Non è un'ipotesi che si sente di scartare, ed ha paura: ha troppa paura di perdere il figlio, non parlerà. Non è la prima volta che si trova ad affrontare una situazione simile: quando rimase incinta di Shura e suo padre morì, fu in quel momento che la ragazza incontrò per la prima volta lo spirito di Hades. Le rivelò che Shura era destinato ad accogliere il suo spirito, in oltre che anche lei aveva un destino già scritto proprio negli Inferi, ma non sarebbe dovuta morire. Piuttosto avrebbe dovuto risvegliare un certo potere che le è sempre appartenuto, e... i suoi pensieri vengono interrotti da dei passi che precedono la comparsa di qualcuno. A quella vista la bruna si rilassa: è solamente Crystal, il quale probabilmente era uscito per una passeggiata. 

" Tea, non pensavo che fossi fuori a quest'ora ". Fa il Cavaliere di Acquarius, per poi avvicinarsi. " Va tutto bene? Ti vedo pallida ". Le posa una mano sulla spalla mentre lei annuisce. 

" Oh si, sto bene non temere ". Fa la donna con un leggero sorriso. " Anche tu avevi bisogno di una passeggiata? ". Chiede, ed il Saint annuisce. 

" Si, non riesco a prendere sonno in alcun modo: le condizioni di Shura mi preoccupano molto, non so perchè non si svegli e non so spiegarmi quel cosmo così aggressivo che ha sprigionato contro gli Spectres ". Ammette. Lei abbassa lo sguardo non volendo far notare che sta piangendo. Tuttavia il biondo se ne rende conto. " Tea, ma stai piangendo ". Le posa le mani sulle spalle e, dopo qualche istante, sposta una mano ad asciugarle le lacrime. " Cosa c'è? Ho detto qualcosa che non dovevo? ". Chiede mentre lei scuote il capo. 

" No, sta tranquillo va tutto bene. Solo che anche io sono preoccupata per mio figlio, la cosa che desidero più al mondo è che si possa risvegliare e dimenticare questi giorni terribili ". Crystal annuisce per poi portare il suo bellissimo sguardo ad incrociare quello di lei: sembra quasi che due oceani si stiano scontrando. Entrambi arrossiscono inevitabilmente. 

" Ti prometto che tuo figlio starà bene ". Promette il giovane Cavaliere mentre lei annusice. 

" Ti credo ". Fa, cercando di recuperare il sorriso. Il ragazzo le accarezza una guancia asciugandole una lacrima residua. 

" Quindi, non voglio più che tu pianga. Abbi fiducia in me e negli altri, troveremo il modo di capire cos'è accaduto e di risvegliarlo ". Lei annuisce un pò più rassicurata, ed il giovane la stringe in un abbraccio che lei ricambia di li a poco. Restano così per un pò, poi si staccano e nuovamente gli occhi dell'uno sono calamitati in quelli dell'altra. 

" Forse dovremmo rientrare, fa freddo.. ". Sussurra lei percependo il battito del suo cuore acelerato. Lui continua a mantenere lo sguardo in quello di lei. 

" Non preoccuparti per me, sono abituato a ben più rigide temperature ". Fa il Cavaliere dell'Acquario. Lei continua ad arrossire mentre sente il suo cuore aumentare sempre più i ritmi. 

- che mi succede? -. Pensa mentre lui le accarezza ancora il viso per poiportare una ciocca dei suoi capelli dietro l'orecchio. " Crystal, che cosa... ". Ma il giovane le fa un cenno di diniego con il capo per poi posarle un dito sulle labbra per farla smettere di parlare. 

" Non dire più nulla ora. Lascia che siano i nostri cuori a parlare ". Le si avvicina, ed incoraggiato dal fatto che lei non si allontana decide di fare una mossa: sta per posare le labbra su quelle di lei, ma una sferzata d'eria gelida lo allontana bruscamente dividendolo dalla ragazza. 

" Non toccarla con le tue luride mani, Saint di Athena ". Lui non può sentire quella voce, ed in quel momento nemmeno lei. Chi ha parlato guarda con ira e disgusto la scena che gli si è presentata davanti per poi scomparire: non può sprecare tutto il potere a sua disposizione, tuttavia doveva assolutamente intervenire e dividerli. I sue giovani si rialzano, Tea soccorre Crystal. 

" Ti sei fatto male? ". Chiede, e lui fa cenno di no: ha solo un leggero graffio al viso, poteva andargli molto peggio. 

" No, sto bene anche se non capisco cosa sia successo. Tu? Ti sei fatta male? ". Chiede preoccupato mentre lei fa cenno di no: ha capito di chi si trattava, e se le cose stanno davvero così il mistero si infittisce: cosa vorrà realmente da lei? Perchè l'ha allontanata mentre stava per baciare Crystal? 

" Sto bene anche io. Vieni, ora rientriamo ". Fa semplicemente mentre lui annuisce. La donna lo aiuta a rialzarsi per poi avviarsi all'entrata. Eppure il giovane non si è sbagliato, pensa: ha come percepito qualcuno dividerl oda Tea poco prima del bacio, ma di chi si tratti non riesce proprio a capire. Non può essere stato Saga: lui stesso le ha detto di andare avanti con la sua vita nonostante la sua perdita, che la vuole solo vedere felice. Non importa: prima o poi andrà a capo di questo mistero. I due si siedono sul divano mentre lei sospira pesantemente, pensierosa. 

Il giorno seguente il grido di Fiore di Luna si espande in tutta villa Thoole. Seiya e Sirio si precipitano seguiti da tutti gli altri, mentre la donna esce dalla stanza di Shura agitata e con le lacrime agli occhi. " Fiore di Luna! ". La chiama il marito andando ad abbracciarla. 

" Fiore di Luna, cosa accade? ". Chiede Phoenix andando a sua volta accanto alla fanciulla. Tea e Crystal si guardano e la donna prende parola. 

" Mi dispiace! ". Fa semplicemente la moglie di Dragone, mentre Tea scuote il capo.

" Così mi spaventi! Cos'è successo al mio Shura? ". Chiede. La giovane protetta del defunto Maestro dei Cinque Picchi scoppia in lacrime. 

" Shura è scomparso! Ero andata a vedere come sta, ma non c'è più! E' sparito! ". Piange, serrando i pugni sul petto del marito su cui affonda il viso. " Non me lo so spiegare ". Continua a piangere mentre Shun prende parola. 

" Forse si è svegliato ed è alla villa, o in giardino ". Prova, ma stavolta è Phoenix a diniegare con il capo. 

" No, purtroppo non c'è li: io e mia moglie siamo appena usciti, e lo avremmo visto sicuramente ". Tea non dice nulla, incapace di qualsiasi reazione: è colpa sua. E' solo colpa sua, pensa. Non ha saputo proteggere suo figlio! Cade a terra in ginocchio, gli occhi fissi su quella porta di una stanza ormai vuota. 

" Shura... ". Sussurra. Crystal e Saori le sono subito accanto, e la Dea espande il suo cosmo per cercare di infonderle calma. " Shura!!! ". Urla in fine la bruna, dando un forte pugno al pavimento e scoppiando in lacrime. Saori la prende subito tra le braccia, mentre la ragazza si stringe a lei come fosse un'ancora di salvezza. " E' solo colpa mia! E' tutta colpa mia! ". Continua disperata la ragazza. Saori scuote il capo.

" Non è colpa tua. Non sappiamo cosa sia accaduto ". Eppure è ovvio che il piccolo è stato preso da qualcuno, dato il suo stato di incoscienza. " Lo troveremo ". Tenta nuovamente Athena, ma Tea scuote il capo. 

" Hades! Lui lo ha preso! ". Fa in un misto di rabbia e disperazione. " Ed io non midarò pace fino a quando non lo avrò stanato ed avrò recuperato mio figlio! ". I presenti rimangono di sasso: cosa significa che Hades ha preso Shura? per quale motivo? Saori guarda l'amica sconcertata. 

" Oh no... non dirmi che... ". Sussurra. Tea non sciogle l'abbraccio ma il suo sguardo rimane risoluto: è il momento di dire la verità, la priorità è salvare Shura da Hades. Avrebbe dovuto farlo molto prima, lo sa. Ma la paura l'ha sempre bloccata. Seiya si fa avanti. 

" Tea, è per caso Shura il figlio di Hades che noi tutti cercavamo? Sei tu la donna che ha dato alla luce il figlio del re degli Inferi? ". Chiede. Saori e Tea si rialzano da terra, e la bruna si limita a guardare il Saint di Sagitter. 

" Hades usò un corpo mortale per concepire l'erede che, a suo dire, lo avrebbe portato alla vittoria contro Athena. Quel mortale era il padre del mio Shura. Non sapevo nulla, non sapevo che quell'uomo fosse solo il contenitore di un'anima così empia e malvagia, niente altro che il ricettacolo di quello spirito crudele ". Si ferma un istante mentre tutti quanti cercano di metabolizzare il tutto: Tea è la donna che ha avuto un figlio da Hades. Ed ora il piccolo è scomparso. " Sentite, non ho intenzione di chiedere il vostro perdono perchè so di essere stata imperdonabile: non avrei dovuto mentire, ma la paura mi ha fermata. Temevo che Athena approvasse la decisione del Gran Sacerdote ". Saori scuote il capo: non biasima Tea per ciò che ha fatto, in fin dei conti ha solo protetto il figlio. Sbagliando si, ma il fine era buono. 

" Di cosa parli? ". Chiede l'incarnazione della Dea della Giustizia. Tea sospira pesantemente per poi riprendere parola.

" Uccidere mio figlio per distruggere Hades ". La Dea Athena sgrana gli occhi shoccata: non avrebbe mai approvato una cosa simile, levare la mano su un bambino! Come ha potuto il Gran Sacerdote pensare una cosa simile? 

" No! Non avrei mai acconsentito a tale barbaria, nel modo più assoluto ". Scuote il capo la fanciulla divina. Tea annuisce, credendole. 

" Ormai è tardi, purtroppo mi sono fidata troppo tardi e mio figlio è scomparso. Ma lo salverò, dovessi rimetterci la vita ". Fa risoluta la bruna. Crystal le si avvicina mettendole una mano sulla spalla. 

" Non sei sola. Noi tutti comprendiamo le ragioni del tuo silenzio, e faremo tutto quanto è in nostro potere per salvare Shura ". Le dice. Ma nota che lo sguardo di Tea è profondamente cambiato: vi legge una grande solitudine, rabbia, tristezza e senso di colpa per non essere stata li a proteggere suo figlio. " Non è colpa tua ". Fa il cavaliere di Acquarius, ma lei scuote il capo. 

" Vorrei tanto avessi ragione, Crystal. Lo vorrei tanto ". Fa la donna: è tempo per lei di confessare l'altra parte della sua storia.


Salve a tutti amici, come va? Perdonate se il capitolo è corto, ma la febbre mi ha dato tregua solo ora e sono un pò stanca. Comunque sia, cosa pensate degli sviluppi? Abbiamo visto Crystal e Tea sul punto di baciarsi, divisi però da Hades che pare avere un piano misterioso e che dopo anni, si è manifestatoalla madre di suo figlio nel mondo reale sotto forma di spirito. Cosa voglia fare resta avvolto nel mistero, ma sembra dargli fastidio l'avvicinamento della donna e del Saint. Intanto Shura è scomparso, e Tea ha finalmente trovato il coraggio di confessare la verità: Shura è il figlio di Hades, lei è la donna che diede un erede al signore degli Inferi. Cos'avrà in mente la ragazza? Si caccerà nei guai? Aspetto come sempre vostri pareri e recensioni, e vi do appuntamento al nuovo capitolo. Baci

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Capitolo 16
*** Il ritorno di Hades ***


Non è passato molto tempo da quando Shura è scomparso e di lui non si sono più avute notizie. Saori ha deciso di tornare al Gran Tempio: solo il Gran Sacerdote potrebbe aiutarli in questa difficile situazione. Tea non avrebbe mai voluto: teme ancora che il Gran Sacerdote possa fare del male a Shura, una volta trovato. Ma la Dea Athena le ha assicurato che non sarà così: il Gran Sacerdote è soggetto all'arbitrio di Athena, per tanto ogni sua decisione è legge e non ppuò disattenderla. Non oserebbe mai levare la mano su Shura senza il benestare della Dea, e lei di certo non è intenzionata a darlo. La ragazza ha deciso di accettare la decisione della Dea seppur non si fidi completamente del Gran Sacerdote e così tutti quanti sono ora diretti al Gran Tempio di Athene. Il viaggio richiede diverso tempo nel quale la bruna non fa altro che pensare alle parole di Hades: lei ha un destino scritto, un destino che si compirà negli Inferi ma che non la condurrà alla morte. Più cerca di decifrare quelle oscure parole più l'unico risultato sono altre domande che si creano ma non hanno una risposta. La donna posa la fronte su entrambe le mani, i gomiti posati sulle ginocchia. " Shura, bambino mio... ". Sussurra solamente la ragazza. Saori si accorge del suo stato d'animo e lo comprende: non osa immaginare come starebbe lei se al posto del figlio di Tea ci fosse il suo Kouga. Le mette la mano sulla spalla.

" Sta tranquilla, lo troveremo. Il Gran Sacerdote ci aiuterà: non disobbedirebbe mai alla volontà di Athena ". La rassicura. Tea annuisce. 

" Voglio fidarmi di voi, Athena. Ma se mi accorgerò che quell'uomo è pericoloso per mio figlio, se mi accorgerò che nonostante i vostri ordini rimane in lui l'intenzione di ucciderlo, allora sarò costretta ad andare da sola a cercarlo e salvarlo da Hades, anche se non so come ". Ammette, mentre Athena annuisce. " L'ho promesso a me stessa e a suo padre ". Conclude la bruna. Athena riflette un momento sulla supposizione di Seiya qualche settimana prima: si chiese se non fosse stato Saga il padre di Shura, e se avesse ragione? Dopo tutto anche lui perse la vita, per poi recuperarla e perderla nuovamente. E anche lui aveva un lato oscuro del quale non si sono mai conosciute le esatte origini, solamente si suppose che fosse l'altro lato del Cosmo di Gemini, quello maligno, che aveva preso il sopravvento su quello benigno. Ma sarà così? E se invece le cose fossero come ha detto Seiya? Significherebbe forse che Hades era riuscito a possedere un Cavaliere D'oro? Non si sente di escludere l'ipotesi, dato che in seguito aveva preso il posto di Gran Sacerdote ed aveva cercato di assassinare Athena qualche tempo prima: tutto tornerebbe. Tolta di mezzo Athena più nessuno lo avrebbe contrastato, e sarebbe stato libero di agire dall'interno dello  stesso Grande Tempio, avendo dalla propria parte anche degli inconsapevoli Cavalieri D'Oro che invece sarebbero stati convinti di servire la Dea della Giustizia. Non si sente di scartare l'ipotesi, tuttavia dovrà chiedere chiarimenti al Gran Sacerdote prima di esporre i suoi dubbi. Finalmente il gruppo arriva ad Athene, e Tea non può fare a meno di sentire un tuffo al cuore: sua madre vive ancora nella città ed è parecchio tempo che non la vede. 

" Chissà come starà mia madre...? ". Si chiede solamente. Crystal si accorge della leggera malinconia della ragazza e così decide di proporre una cosa. 

" Lady Saori, cosa ne pensate se prima di andare al Gran Tempio facciamo visita alla madre di Tea? Sono sicuro che è in ansia per la figlia ed il nipotino, ma se saprà che la Dea Athena è dalla loro parte potrà tranquillizzarsi. In oltre sono molte settimane che non vede la figlia ". Propone il Cavaliere D'Oro, ed Athena annuisce. 

" La trovo una buona idea, Crystal. Andiamo ". Sorride, e con le sue parole riesce a strappare un sorriso anche a Tea.

" Vi ringrazio, Athena ". Saori annuisce per poi seguire la sua amica. Dopo un pò di tempo finalmente il gruppo giunge a destinazione: la casa della madre di Tea. La ragazza bussa alla porta e, dopo alcuni istanti, questa si apre e da essa fa capolino una bella donna dai lunghi boccoli neri, occhi color giada. " Mamma ". Fa solamente Tea. La donna guarda la figlia per poi scoppiare in lacrime, abbracciandola. 

" Bambina mia! ". Fa, mentre la figlia ricambia l'abbraccio. 

" Forza, non piangere adesso. Non vorrai farti vedere così dalla Divina Athena e dai suoi Cavalieri? ". Le sorride. La donna sgrana gli occhi per la sorpresa nel sentire pronunciare il nome di Athena. Sciogle l'abbraccio con la figlia per poi posare lo sguardo sulla donna dai capelli lilla che si è fatta avanti. 

" Non piangete, non era scopo della nostra visita farvi versare lacrime ". Quale pace, quale quiete emanata da quella donna. Non c'è dubbio: lei è Athena pensa la mora che si inchina rispettosa. 

" Divina Athena, io non credevo che un giorno vi avrei potuta incontrare. Il mio nome è Demetra, e sono la madre di Tea ". Saori rimane un pò stupita nel sentire il nome della donna, ma decide di non farci caso più di tanto. Con un cenno della mano le fa cenno di alzarsi da terra. Demetra fa entrare il gruppo mentre Tea la aiuta a sedersi. Saori riprende parola da li a pochi momenti. 

" Vi devo delle scuse a nome del Gran Tempio: ho saputo che la causa della fuga di vostra figlia era il Gran Sacerdote, che minacciava la vita di vostro nipote. Posso solo assicurarvi che non ha mai avuto la mia approvazione per un tale gesto, e ne dovrà rispondere ". Fa risoluta la fanciulla divina. 

" Non siete voi a dovervi scusare, Divina Athena. Perdonate la diffidenza iniziale sia mia che di mia figlia, ma avevamo solo paura per le sorti del mio nipotino ". Demetra non può fare a meno di essere in soggezione di fronte a tanta determinata autorità. Poi il suo sguardo si sposta dietro i Saints. " Ma a proposito: Tea, dov'è Shura? ". Chiede. Tea guarda Saori poi Crystal: avrà bisogno di aiuto per spiegare cos'è successo. 

L'urlo straziante della donna segue una violenta crisi di pianto che la costringe ad inginocchiarsi a terra. Saori è la prima ad avvicinarsi a soccorrerla. " No! No! Il mio nipotino! ". Piange disperatamente la mora.

" Mamma per favore... ". Tenta di dire la figlia, però le parole le muoiono in gola: è colpa sua pensa, ha sbagliato tutto ed ora tante, troppe persone stanno soffrendo. Demetra non accenna a smettere di piangere. 

" Prima mio figlio, adesso mio nipote! Quante altre persone dovremo perdere a causa di questo conflitto Sacro, quante!? ". Piange disperatamente. Tea trema: fa per prendere un bicchiere d'acqua che però le cade finendo a terra. La donna sussulta come se ad infrangersi non fosse stato quel bicchiere, come se ciò che ne era contenuto non fosse acqua. Si china per raccogliere i cocci ma finisce per tagliarsi. Crystal nota la sua agitazione e le si inginocchia accanto. 

" Aspetta, faccio io. Ti fa tanto male? ". Chiede riferendosi al leggero taglio sul dito della ragazza. Lei guarda le gocce scarlatte cadere a terra poi, scossa dalla domanda del Cavaliere di Acquarius, fa cenno di no.

" No, non mi fa tanto male. Sono solo stata maldestra ". Fa per alzarsi, ma Crystal le mette una mano sulla sua.

" Ehi. Sta tranquilla, ne usciremo ". La rassicura. Lei sente le sue parole, eppure la paura non la abbandona e nemmeno quella grande, terribile ansia. Entrambi si alzano da terra ed il Cavaliere di Acquarius non può fare a meno di avvolgere le spalle della ragazza con il proprio braccio. " Qualunque cosa accada, riabbraccerai tuo figlio sano e salvo ". Tea non dice nulla ma decide di uscire un momento: ha bisogno di calmarsi. Non può farsi vedere in quello stato dalla madre. Pandora e Saori le assicurano che staranno loro accanto a Demetra, mentre i Cavalieri ne approfittano per riposare un pò dopo il viaggio. 

La bruna cammina per le vie della città finchè, proprio come qualche settimana prima, incontra la stessa fioraia che le regalò il narciso. " Salve signorina, siete qui per comprare altri fiuri per vostra madre? ". Chiede cordiale la donna. La ragazza le si avvicina ed osserva i fiori presenti, tra i quali spiccano dei bei narcisi colti da poco. 

" Posso chiedervi come mai, quel giorno, mi regalaste quel narciso? ". Chiede senza mezzi termini la bruna. La fioraia rimane immobile ad espressione immutata, per poi rispondere. 

" Si dice che il narciso sia il fiore di Kore, Dea delle Stagioni. Appena vi ho vista, non so come mai ma mi avete ricordato questo mito di una fanciulla che, cogliendo altri fiori e narcisi, fu rapita dal Dio degli Inferi e condotta in Ade per essere la sua sposa. Così ho agito istintivamente e vi ho regalato il fiore, spero non vi sia dispiaciuto e che i narcisi siano di vostro gradimento ". Fa con calma la donna. Tea indietreggia di un passo: Kore, Dea delle Stagioni. Conosce cosa dice il mito di lei. 

" Addirittura, vi ho ricordato una Dea? Non credo di meritare questo complimento, ma vi ringrazio ". Fa per andarsene, ma la fioraia la ferma poco prima che si incammini. 

" State attenta a non fare la stessa fine di Kore, mia cara. Siete un fiore così bello, sarebbe un peccato che finiste per appassire nel regno degli Inferi ". Tea rimane quanto meno shoccata dalle parole di quella donna: ma cosa dice? 

" Cosa... ". Non ha tempo di dire nulla perchè un'altra cosa attira la sua attenzione: un uomo incappucciato le passa accanto. I suoi occhi color oceano si posano su di lei per poi sfoggiare un ghigno crudele. Tea rimane quanto meno sconcertata: non può essere che si tratti di quell'uomo. Senza indugiare lo segue senza accorgersi che è finita in un vicolo isolato. " Aspetta! ". Grida. L'uomo misterioso non si ferma e così la fanciulla lo chiama con il nome di colui che crede sia. " Astraeus! Fermati! ". L'uomo arresta immediatamente il passo per poi sfoggiare una risata poco rassicurante. 

" Così mi hai riconosciuto. Eppure avevo detto a Violate di trattenerti finchè non me ne fossi andato ". Violate? Intende forse dire che la fioraia... " Brava, sei perspicate ma d'altronde me lo aspettavo ". Fa lui, come se le avesse letto nel pensiero ed avesse intuito che lei sa. " Quella fioraia era in realtà uno Spectre mandato da me, aveva il compito di consegnarti quel narciso e di dirti quelle parole precise, per volere del Divino Hades ". Tea stringe i pugni arrabbiata. 

" Come puoi parlare così?! Come puoi... ". Non finisce la frase mentre lui si volta verso di lei. " Togliti quel cappuccio! Fammi vedere il tuo volto dopo che hai recuperato la vita grazie al signore degli Inferi! ". Fa la donna, e lui non esita: toglie il cappuccio rivelando i suoi bellissimi capelli corvini, un viso che la fanciulla non potrebbe mai dimenticare ed una surplice dalla scintillante luce viola propria delle Tenebre. 

" Ho saputo che il tuo Saga è nuovamente morto, dopo che il Divino Hades gli aveva concesso una nuova vita anni fa. Sapessi come mi dispiace ". Fa ironicamente, cosa che manda in bestia la ragazza. 

" Se solo ti azzardi a nominarlo ancora, giuro che te la faccio pagare! Non ne sei degno! ". Grida la fanciulla. Lo Spectre fa un passo verso di lei: pare non sia intenzionato alla lotta, non per il momento almeno. 

" E come vorresti fare? Come credi di competere con me, che sono al pari dei Giudici Infernali? ". Chiede cinico. 

" Non lo so, ma ti toglierò quel sorrisetto sprezzante dalla faccia a tutti i costi ". Fa la bruna.

" Oh si, in fondo anche tu hai un Cosmo, no? Forza, prova ad usarlo contro di me ". La deride eppure c'è verità nelle sue parole: sa che in Tea esiste un potere sopito. " Non mi vuoi chiedere dov'è il tuo amato, prezioso figliolo? ". La sta provocando perchè risvegli il proprio cosmo. La donna non pare voler cascare nel tranello. 

" Dov'è Shura? Cosa gli avete fatto, maledetti? ". Fa la fanciulla. Alle sue domande Astraeus scoppia a ridere sadicamente. 

" Shura sta per compiere il suo destino: con il suo potere riuscirà a raggiungere il luogo nel quale finalmente risveglierà l'anima del Divino Hades. E voi non ci potrete fare nulla, dato che questo posto non è alla vostra portata ". Vedendolo più vicino Tea arretra per istinto mentre un'aura viola la circonda nuovamente.

" Sta lontano da me! E ricorda che anche fosse negli inferi, andrò a riprendere mio figlio a qualsiasi costo! ". L'aura viola aumenta d'intensità. Questo non fa altro che creare un ghigno di soddisfazione sul viso dello Spectre. 

" Oh, tu dici? Io invece credo che avresti dovuto dirgli addio, ora non lo vedrai mai più. Poverina, chissà come ti senti male ". Continua ad istigarla. Arrabbiata ed inconsapevolmente lei sprigiona il proprio potere.

" Sta zitto!! ". Urla, e con un cenno della mano fa volare contro il muro l'avversario. Stupita si guarda le mani: ma cosa significa? Chi o che cos'è diventata? Trema di paura. Astraeus non pare scosso e anzi, pare quasi sia questo ciò che voleva. 

" Il Divino Hades ha un piano per te, Tea. Accettalo senza storie, e potrai restare accanto a tuo figlio per sempre. Pensaci bene: non vedrai più nessuno morire per causa tua ". Gioca con le sue paure, è evidente. Eppure la donna non può fare a meno di riflettere: dovrebbe semplicemente arrendersi e fare ciò che vuole quella divinità? Il dubbio la attanaglia improvvisamente. 

" Lasciati andare a me ". Una voce. La stessa voce che udì in quel sogno in cui incontrò la sua " gemella. E sembra parlarle tramite il cosmo che si sprigiona dal suo corpo. " Abbandonati, risveglia il tuo potere e recupera il posto che ti spetta ". Continua. Lei non sa che cosa fare. 

" Adesso basta, smettila di parlare. Non ho nulla da accettare ". Sussurra la bruna, ma la voce continua. 

" Invece si, lo devi fare. Per Shura, per te stessa. Per le persone che ami ". Continua la voce. " Sapessi quanto tempo è che ti aspetto, non farmi attendere oltre ". Un tocco caldo sul suo braccio la deconcentra, facendo quasi svanire del tutto il cosmo che la circonda. E' esausta eppure le parole di quella misteriosa voce e di Astraeus le rimbombano in testa: e se fosse questa la strada? 

" Se ti seguo potrò rivedere il mio bambino? Potrò restare accanto a lui? ". Chiede. Astraeus ghigna compiaciuto, per poi darle una risposta. 

Demetra avverte una terribile fitta accanto al cuore, e capisce immediatamente: sua figlia si trova in pericolo. 

Intanto anche Shura è giunto in un luogo che gli pare quasi di riconoscere: ma si, è sicuro: è il luogo dei suoi sogni. Il bambino sembra essere in una specie di trance e segue una direzione precisa. Cammina per un pò in quell'immenso palazzo che ha raggiunto grazie ad un potere sconosciuto che albergava in lui: il suo cosmo lo ha condotto in quel luogo dove si è risvegliato dal torpore che lo imprigionava ed in cui ha nuovamente udito quella voce che ora lo sta guidando. " Ancora pochi passi, Shura. Pochi passi e finalmente saremo una cosa sola ". Fa la voce che lui riconosce essere dello spirito che compare nei suoi incubi. Adesso tuttavia non ne ha paura: lo segue e basta. Il suo sguardo è vitreo come se il suo corpo fosse stato privato dell'anima. Il ciondolo che poco prima era nella tasca del vestito della madre si è nuovamente posizionato sul suo collo. Avanza fino a trovare la sala del trono, che sente gli appartiene.

- E' una sensazione così nostalgica... -, Pensa il piccolo prima di andare a posare lo sguardo su un'altra cosa: è un'armatura! La stessa che indossava Hades nei suoi incubi, non ha dubbi in merito. Questa è illuminata dello stesso cosmo che possiede il ragazzino, che rimane a pochi passi da essa. 

" Basta un solo tocco, Shura. Un solo tocco e potremo finalmente ricongiungerci ". Di nuovo la voce di Hades, la voce di un Dio. Di suo padre. Shura si inginocchia incuriosito da quell'armatura che sente appartenergli. Poi allunga incerto la mano verso essa, e non appena ve la appoggia percepisce come se il suo stesso corpo stesse bruciando. " Sei mio! ". Sente pronunciare quelle parole da quella voce, poi l'oblio assoluto. 

Radamante e gli altri due Giudici Infernali osservano il bimbo steso a terra: il biondo lo riconosce. Secondo Astraeus sarebbe il figlio del Divino Hades, eppure a vederlo così pare un normale bambino mortale. Eaco fa per afferrarlo per i capelli. " E chi sarebbe questo moccioso? ". Chiede sprezzante. Radamante lo invita a calmarsi. 

" Non toccarlo con tanta leggerezza, potrebbe essere colui che stiamo cercando: il figlio del Divino Hades in cui si è insidiato il nostro signore per poi dare nuova battaglia ad Athena ". Spiega, ma il compare non pare crederci molto. 

" E tu credi che si sarebbe insidiato in un simile moccioso? Non dire eresie, Radamante ". Afferra malamente i capelli a Shura, ma Minosse lo guarda perplesso. 

" Eaco, dovresti ascoltare ciò che dice Radamante ". Fa il Giudice dai capelli argento. Eaco ride appena a quell'affermazione.

" Non temere, se fosse davvero il Divino Hades percepiremmo il suo cosmo, io invece non... ma cosa?! ". Si ferma di scatto: è come se il corpo del bimbo bruciasse, un'aura viola lo sta circondando completamente. 

" Lascialo andare, Eaco!! ". Ordina Minosse. Il Giudice sta per ribattere ma Shura riapre di colpo gli occhi. 

" Come osi a trattare in questo modo il mio corpo?! Togli subito quelle mani! ". Ordina con tono imperioso, talmente aitoritario che anche il Giudice dai capelli blu arretra per poi mollare la presa sui capelli del bambino. 

" Non può essere ". Commenta stupefatto Eaco, mentre Shura guarda gli altri due Giudici con sguardo vitreo. 

" Mi auguro che mi abbiate riconosciuto, almeno voi due ". Quale divina autorità! Di certo non appartiene ad un mortale. 

" Si, Divino Hades ". Fa semplicemente Radamante inginocchiandosi, seguito da Minosse. Shura non dice più nulla, eppure i suoi capelli iniziano lentamente a mutare: passano lentamente da bruni a neri: infatti essendo il figlio di Hades, la possessione è da subito completa. Posa lo sguardo su Eaco che, assistendo alla trasformazione, si inginocchia a sua volta. 

" Io... perdonatemi, Divino Hades! Non avrei mai pensato che foste voi quel bambino ". Shura, o meglio Hades annuisce per poi dirigersi verso il suo trono, dove finalmente può sedersi dopo nove anni di assenza.

" Cosa intendete fare, ora che vi siete ridestato nel corpo di vostro figlio? ". Chiede Minosse. Hades risponde di li a poco.

" Prima di tutto, devo trovare quella donna. Poi darò battaglia ad Athena, e questa volta non ci saranno strafalcioni: recupererò il mio vero sembiante, ed insieme a mio figlio potrò finalmente far calare le Tenebre sul mondo intero ". Ghigna crudelmente: l'imperatore degli Inferi è tornato nel mondo dei vivi, e questa volta non intende perdere la battaglia contro l'odiata rivale.


Ciao cari amici, come va? Ed eccoci qui con un nuovo capitolo! Abbiamo visto Tea accettare di andare al Gran Tempio, appoggiata dalla Dea Athena che a sua volta intende redarguire il Gran Sacerdote per essersi presola libertà di decidere della vita di Shura senza consultarla, costringendo una madre ed un bimbo alla fuga. Intanto Tea incontra Astraeus, mentre la fioraia si rivela essere uno Spectre. Astraeus sembra odiare Saga, cosa ci sarà sotto? Tea accetterà o no di compiere il suo destino? Appuntamento al nuovo capitolo, baci

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Capitolo 17
*** La sfida ***


Tea sta per afferrare la mano di Astraeus: ma certo. Se lo seguirà, se eseguirà gli ordini di Hades, allora potrà restare accanto a suo figlio! Non pare più ragionare con lucidità, la luce viola continua ad avvolgerla e quella voce continua a rimbombare nella sua mente. " Risvegliati, Tea. Non è più tempo di tenere sopito il tuo potere ". Continua, ed in quel mentre l'aura viola cresce. " Brava, non smettere. Ricorda perchè sei nata e qual'è il tuo compito, ricorda chi sei ". Continua mentre un tocco caldo si posa sulla sua spalla. 

" Tutto sarà finito... presto... ". Parla attraverso la mente la bruna: i suoi vestiti stanno mutando, divenendo esattamente come quelli del suo sogno. " Io sono... io sono... ". Sussurra, e la voce continua. 

" Brava, accetta finalmente ciò che sei e raggiungi il posto che ti compete. Dopo di che, tutto ti sarà più chiaro ". Tea continua ad interagire con quella voce tramite il pensiero, il narciso ricompare nella sua mano libera. 

" Allora è vero: io non sono... ".Si ferma: è come se un abbraccio l'avesse avvolta improvvisamente. 

" Mia adorata Tea, non pensare a null'altro che a raggiungere quel luogo. Ricorda chi sei, ricorda chi eri. Lascia che le tue memorie si facciano strada in te ". Visioni che lei non ha mai avuto si fanno ora strada nella sua mente. 


Sua madre sta gridando disperata, precipitandosi in quel campo di fiori nel quale poco prima stava anche lei. Cade in ginocchio. " No! La mia bambina no! Mia figlia no, maledizione! ". Grida Demetra. Intorno a loro tutto incomincia ad appassire, come fosse influenzato dalla volontà e dallo stato d'animo della donna. " Lei non c'entrava! ". Urla nuovamente. Una misteriosa figura della quale lei non riconosce l'identità si avvicina alla donna.

" Demetra, non fare così: purtroppo si è solo compiuto il suo destino, un destino scritto sin dai tempi del mito ". Demetra scuote il capo nonostante le parole della misteriosa figura. 

" Lei non è chi dite! lei non lo è! ". Urla disperata la mora. L'altra entità scuote il capo. 

" Devi accettarlo, Demetra. Lei è la sola ed unica che detiene quel potere, la sola ed unica donna l mondo che può assolvere a quel compito ". La donna rimane in lacrime mentre la terra si inaridisce sempre più, come fosse influenzata dallo stato emotivo della donna. 

" Tea, figlia mia...". Sussurra, per poi voltarsi e scongiurare quella misteriosa entità. " Salvala! Salva mia figlia, tu solo ne hai il potere ". L'entità scuote il capo. 

" Non posso farlo, gli inferi non sono mia giurisdizione e non posso interferire ". Fa solamente.


" Allora è così... ". Una lacrima scende sul viso della fanciulla come se avesse finalmente ricordato un pezzo della sua vita, una cosa che le appartiene. " Shura, bambino mio... la mamma sta arrivando ". Sussurra, e questa volta anche Astraeus la sente e fa un ghigno compiaciuto. 

" Avanti, il Divino Hades ha a lungo aspettato il tuo ritorno. E stavolta nè tua madre nè nessun altro potrà interferire ". Continua. Tea sta per prendere la sua mano, ma improvvisamente accade la stessa cosa che successe con Shura: una potente aura dorata la circonda e contrasta quella viola. 

" Non lo fare ". Quella voce: lei la riconosce! Un'altra lacrima scende sul suo viso. 

" Lascia che vada, ti prego. Solo così potrò restare accanto a Shura ". Sussurra la ragazza, ma il Cavaliere D'oro le cinge la vita da dietro, trattenendola.

" No. Non permetterò che ti prendano, non permetterò che ti facciano del male. Tu sei una fanciulla innicente che deve restare dalla parte di Athena, non lasciarti sopraffare ". Lei percepisce quella stretta così familiare, e la sua mano rimane immobile a mezzaria. Spazientito dall'esitazione della donna Astraeus fa per afferrarla, ma una scintilla dorata lo allontana poco prima che la sua mano raggiunga quella di lei. 

" Hanno preso Shura ". Fa solamente lei. " Perdonami, non sono stata in grado di proteggerlo ". Abbassa lo sguardo vitreo lei. Lui continua a cingerla con un braccio, mentre la mano libera si posa sul viso di lei ed asciuga le sue lacrime. 

" Non è stata colpa tua ". Astraeus guarda la sua mano: è leggermente ferita, dal graffio cadono gocce di sangue. Infuriato nel riconoscere quel cosmo stringe i pugni. 

" Maledetto! ". Grida solamente. " Di nuovo tu! Credevo fossi nel regno degli inferi... ". Si ferma un istante: ora anche lui vede chiaramente quella figura, quell'uomo che sta proteggendo Tea e della cui costellazione è comparsa l'armatura di fronte a loro, così all'improvviso ed in un intenso bagliore dorato. "... Saga di Gemini ". Fa con disprezzo lo Spectre, mentre il Cavaliere d'Oro che pare riconoscerlo bene risponde. 

" Astraeus ". Pronuncia quel nome con una calma insolita. " Dovresti saperlo: non lascerò mai sola questa donna, mai nemmeno da morto permetterò che qualcuno levi il braccio su di lei o le faccia qualsiasi altra cosa ". Fa con determinazione. Astraeus inizia nuovamente ad innervosirsi.

" Come ti permetti! ". Infuriato lancia un attacco in direzione dell'armatura dorata dei Gemelli, unica difesa posta tra lui e Tea. Ma la luce dorata respinge il suo attacco. 

" Non la toccherai. Non più ". Conclude l'ex Cavaliere d'oro. L'aura viola che circondava Tea sta lentamente scomparendo, e di questo anche lo Spectre si rende conto. Saga osserva qualche istante la sua amata, e lentamente lo sguardo di lei pare tornare normale. Anche i suoi vestiti stanno lentamente tornando alla normalità. La fanciulla parla a metà tra quello strano torpore e la coscienza.

" Ti rivedrò un giorno? ". Chiede. Il Cavaliere D'oro non risponde ma si limita a fare un cenno con il capo: purtroppo il suo tempo è scaduto nuovamente e non gli è più consentito restare. 

" Ma io non scomparirò mai, Tea: io sarò sempre vicino a te, anche se non mi potrai sempre vedere ". Le sussurra solamente per poi scomparire in quello stesso istante. 

Crystal sopraggiunge in quel momento: preoccupato per la prolungata assenza di Tea ha deciso di andare a cercarla. Tutto ciò che il Cavaliere d'Oro riesce a vedere è l'armatura dei Gemelli scomparire così com'è scomparsa, e quello Spectre ancora di fronte a Tea. " Tu! Cosa vuoi farle?! ". Grida, per poi attaccarlo immediatamente. Astraeus evita il colpo con un'agilità sorprendente per poi puntare lo sguardo gelido in quello del ragazzo. 

" Un altro scocciatore. Al Divino Hades non piaceranno per nulla queste ultime novità. E pensare che ero così vicino al mio obiettivo ". E guarda Tea: i suoi vestiti sono tornati come prima ed il suo sguardo finalmente normale. 

" Cosa intendi dire?! Dove state tenendo Shura?! ". Urla il Cavaliere dorato. Astraeus ghigna malefico per poi decidere di dargli una risposta. 

" Perchè non lo venite a riprendere? Sempre ammesso che riusciate a raggiungere quel luogo, è chiaro ". Fa enigmatico, per poi concludere. " Se volete rivederlo, perchè non venite negli Inferi? Sono sicuro che vi piacerà molto quando potrete finalmente vederlo come signore dell'Aldilà, una volta ridestato lo spirito del Divino Hades ". Crystal sta per ribattere, ma il suo avversario gli lancia un attacco molto potente tanto da gettarlo al muro. Il suo potere impedisce al Cavaliere D'Oro di muoversi. 

" Dannazione! ". Fa il ragazzo: ha cercato di ribattere quel colpo, ma non ci p riuscito ed il suostesso colpo gli si è ritorto contro assieme a quello di Astraeus: di certo non è un comune Spectre, è molto più potente ed è addirittura pari ad uno dei tre Giudici. 

" Apri bene le orecchie, ragazzino ". Lo appella l'avversario, per poi proseguire. " Purtroppo non ho tempo di giocare con i mocciosi come te: presto il mio signore si desterà, e per allora dovrò essere al suo fianco per aiutarlo nella sua missione e nella battaglia contro Athena ". Crystal si dimena per reagire, ma tutto ciò che ottiene è altro dolore: è come se una forza invisibile lo tenesse imprigionato contro il muro. " Ma se un giorno avrai di meglio da mostrarmi, oltre a quella neve fresca, allora ti aspetto al palazzo di Hades, nel regno degli Inferi. Li salderemo tutti i conti in sospeso ". Gli lancia la sfida lo Spectre, per poi scomparire così com'è giunto. In quel momento Crystal riesce nuovamente a muoversi: il corpo è quasi indenne salvo qualche ammaccatura. Ma l'orgoglio è ferito: quel maledetto gli ha dato del debole e dell'incapace! Ma gli ha anche lanciato una sfida, una sfida che lui non intende rifiutare. Come se si fosse ricordato solo ora di lei il ragazzo si alza di scatto per poi soccorrere Tea, che non è svenuta nè caduta a terra ma ansima per lo sforzo che ha fatto: era quasi caduta nel tranello. Stava per seguire Astraeus, stava per cedere ai piani di Hades. " Tea! Tea, santo Cielo ti senti bene? ". Chiede il Cavaliere di Acquarius notandola pallidissima. La ragazza annuisce. 

" Si, sto bene. Tu? Ti ha fatto del male? ". Chiede, posando una mano sul graffio che si è procurato il Cavaliere dorato nel cadere a terra. Lui scuote il capo.

" No, non mi ha fatto male ". Entrambi si guardano: hanno preso un brutto spavento, ed il primo pensiero dell'uno era la salvezza dell'altra. Oramai p impossibile negare il sentimento che si è creato tra loro, e quella brutta esperienza non ha fatto altro che farlo riemergere. No, non servono parole: il giovane prende la ragazza tra le braccia, guardandola intensamente. " Ti chiedo scusa se non sono intervenuto prima ". Sussurra, e lei scuote il capo. 

" Non importa, hai fatto abbastanza. Astraeus è troppo forte, sono contenta che non vi siate affrontati o ti avrebbe potuto annientare ". Ammette. Crystal pensa che in seguito le dovrà domandare come faccia a conoscere così bene quell'uomo, ma non ora: quasi senza rendersene conto si china leggermente su di lei che non pare opporre in alcun modo resistenza, e finalmente posa le labbra su quelle della fanciulla. Passato il primo istante di sorpresa anche lei chiude gli occhi per poi posare dolcemente una mano sul viso del giovane, ricambiando quel bacio. 


Non è passato molto tempo da quando Shura, stanco di lottare e con il desiderio di non vedere più soffrire le persone a lui care, ha in fine ceduto il passo all'anima di Hades ed ha lasciato che si impossessasse di lui. E' stanco, sfinito. E si rende conto che combattere è inutile: Hades è un Dio di livello superiore, lui solo un semi Dio, un ragazzo nato per ospitare quello spirito. E' così e non c'è niente che lui possa fare in merito. Si addormenta: il sonno è ben più lieto di quella realtà così piena di sofferenze.

I tre Giudici Infernali sono riuniti e non possono fare a meno di interrogarsi: come hanno potuto non riconoscere il loro signore? " Mi sento un perfetto sciocco ". Ammette Eaco ripensando al suo gesto: afferrare in quel modo il figlio del suo signore, èun atto imperdonabile! A maggior ragione se quel bambino è il corpo ospite di Hades. Minosse risponde alla sua affermazione.

" Allora aveva ragione Astraeus, quando ci disse di tenere d'occhio quella donna e quel bambino lui sapeva chi erano. E sapeva come risvegliare lo spirito del Divino Hades ". Constata. Radamante incrocia le braccia perplesso. 

" La vera domanda è: come faceva a sapere tutto ciò? ". Improvvisamente il Giudice Infernale sussulta: nessuno sa chi fosse il ragazzo posseduto da Hades undici anni prima per dare vita al suo erede. E nessuno poteva sapere chi fosse la donna che lo aveva dato alla luce, dato che nemmeno loro che sono i tre Giudici ne erano alcorrente. " Non può essere...". Sussurra il Giudice. Gli altri lo guardano.

" Radamante, che cosa c'è? Che cosa ti ha fatto trasalire? ". Domanda il Giudice dai capelli blu. Il biondo scuote il capo senza dargli una risposta, ma se la sua supposizione fosse corretta? Se veramente... non ha tempo di dire altro. In quel momento Astraeus fa la sua comparsa nella stanza. 

" Astraeus, sei tornato finalmente ". Lo redarguisce il biondo Giudice Infernale. Il moro scuote il capo.

" Avverto la presenza del Divino Hades ". Fa, ed a quelle parole è Minosse a farsi avanti.

" Si, il Divino Hades si è da poco ridestato: suo figlio è giunto a questo palazzo condotto dall'anima del nostro signore, ed ha accettato spontaneamente di risvegliarlo ". Spiega. Sulla faccia di Astraeus si fa strada un ghigno compiaciuto mentre Eaco si fa avanti.

" Ti devo delle scuse: non ti ho mai creduto quando asserivi di conoscere il figlio del Divino hades e la donna che lo ha dato alla luce, ma mi sbagliavo. E' proprio il ragazzino che ci hai detto tu ". Sentenzia, e se possibile il ghigno di Astraeus si fa ancora più malefico.

" Scuse accettate, Eaco ". Guarda in seguito Radamante che in tutto il tempo è rimasto in silenzio, poi Minosse.

" Potete ritirarvi se volete, resterò io al fianco del nostro signore. Se ci sarà bisogno, vi chiamerò ". Sentenzia, ed Eaco e Minosse annuiscono.

" Va bene ". Fa il Giudice dai capelli argentati mentre il compare da loro le spalle per qualche istante. Astraeus crede di essere rimasto solo, ma una voce lo fa sussultare. 

" Ora che siamo soli, voglio tutta la verità ". Sentenzia. Il moro si volta verso chi ha parlato. 

" Radamante ". Lo chiama per nome, mentre il Giudice Infernale lo fissa serio. " A che verità ti riferisci? Non ho nulla da dire, non sei felice che abbiamo finalmente ritrovato il Divino Hades e che molto presto anche la donna che luic erca sarà qui? Cos'è che turba il tuo animo? ". Gli chiede. Il giudice fa qualche passo verso di lui.

" Mi riferisco al fatto che tu sapessi già chi erano il figlio del Divino Hades e la donna che lo ha dato alla luce: com'è possibile se nemmeno noi, i tre Giudici Infernali, abbiamo mai visto il volto di quella fanciulla o men che meno il bambino? ". Chiede. Astraeus non intende rispondere e fa per dargli le spalle. 

" Te l'ho già detto una volta, Radamante: ogni cosa a suo tempo. non mi assillare più ". Fa per salire i gradini, ma Radamante afferra il suo polso in una ferrea presa. " Lasciami, cosa stai facendo? ". Fa il moro, mentre il biondo riprende parola. 

" Esigo la verità, e l'avrò ora ". Fa determinato. " Appena ti ho visto ho avuto la sensazione di conoscerti, ed ora non ho quasi più dubbi: sei tu il ragazzo che uccisi anni fa? Quell'uomo in cui il divino Hades si insidiò per generare un figlio che un giorno potesse ospitare la sua anima? ". Chiede, mentre il moro rimane in silenzio. " Ciò che mi preme sapere è: sei tu il padre di Shura, il corpo ospite del Divino Hades? ". Chiede. Lo Spectre rimane in silenzio, in seguito si libera dalla presa del compare per poi dargli le spalle senza un'ulteriore spiegazione.

" Ti basti sapere che il Divino Hades è qui, ora. E che presto tutti i suoi piani si compiranno: ho scoperto dove si trova il suo vero sembiante, è solo questione di tempo prima che possa tornarvi. Suppongo lo vorrà fare dopo la sconfitta di Athena, o forse prima del conflitto, chissà? ". Radamante sgrana gli occhi shoccato, ma non fa in tempo a dire altro perchè l'altro è già scomparso dietro quelle tende che conducono dal suo signore. 

Astraeus giunge da Shura, o meglio da Hades: lo osserva qualche istante compiaciuto. Tutto sta andando per il verso giusto. In seguito riflette sul Cavaliere d'Oro di Acquarius. " Verrai, ne sono sicuro. E a quel punto avrai una sonora sconfitta per mano di Astraeus ". Ghigna sadicamente: aspetterà il biondo Cavaliere, e lo sconfiggerà. Di questo è più che certo. Com'è certo che quella donna sarà presto al posto che le compete.


Salve a tutti miei cari, come va? Allora, ecco il capitolo 16 con nuovi colpi di scena: Tea stava per cedere ad Astraeus, le visioni nella sua testa si fanno sempre più chiare e quasi sembrano essere ricordi. Hades è rinato nel corpo di Shura, ed Astraeus ha ritrovato il suo vero corpo. Crystal intanto ha finalmente baciato la bella mamma di Shura, che è stata ancora una volta salvata dal suo antico amore Saga, poco prima di cedere alle Tenebre. Ma sarà sempre così? Riuscirà Athena ad aiutarla a salvare il figlio? Crystal ha accettato la sfida di Astraeus, cosa accadrà? Intanto Radamante inizia a farsi domande sul passato del giovane Spectre, che non pare volergli dare spiegazioni. Che dire? Vi aspetto al nuovo capitolo! Baci

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Capitolo 18
*** Una nuova alleanza ***


Radamante rimane nascosto dietro una colonna, silenzioso: non è sua abitudine spiare, ma questa volta ha voluto restare occultato e vedere i movimenti di Astraeus. Lo ha visto avvicinarsi a Shura, o per meglio dire al suo signore Hades e fissarlo in silenzio per qualche istante per poi tornare alle sue mansioni pur restandogli accanto. Il Giudice Infernale non può non notare la somiglianza tra i due, specialmente ora che il bimbo ha lo stesso colore di capelli dello Spectre. Probabilmente non accorgendosi della vicinanza del biondo Giudice, Astraeus torna di fronte a Shura, osservandone attentamente i lineamenti. Sogghigna per poi inchinarsi per poter arrivare alla sua altezza, mettendogli una mano sul viso. Una cosa che uno Spectre comune non oserebbe mai fare avendo di fronte Hades reincarnato, ma lui si. Radamante sta per uscire allo scoperto ma si trattiene, decidendo di attendere. vuole vedere fino a che punto arriverà quell'uomo. " Sapevo che prima o dopo avresti compiuto la scelta migliore, Shura. La decisione più saggia che potevi prendere era questa, risvegliare lo spirito del divino Hades ed addormentarti per sempre in un sonno privo di sofferenze ". Sta chiaramente parlando dell'anima del fanciullo. " Al resto penseremo noi Spectres, tu limitati a non opporre resistenza e continua ad accettare il tuo destino ". Rimane immobile così com'è qualche altro istante, per poi alzarsi nuovamente e ritornare alle sue mansioni. In quel momento i sospetti di Radamante trovano ulteriore conferma: è lui. E' lui il ragazzo che uccise ma nel quale il Divino Hades si era insidiato per far nascere suo figlio. In seguito tornò in vita come Spectre, ma fu nuovamente ucciso e non di certo dal loro signore. Ed ora eccolo li, rinato a nuova vita per la terza volta e molto vicino al corpo terreno di Hades, quasi al pari di come fu per Pandora a suo tempo, incaricata di prendersi cura dei futuri corpi ospiti di Hades come ne fosse la sorella. Ora la donna sta conducendo una nuova vita lontana dal regno degli Inferi, e pare che sia Astraeus colui che è destinato ad accudire il corpo ospite di Hades di quest'epoca. E lo dovrebbe fare non come fratello, ma come padre! La consapevolezza giunge nella mente dello Spectre improvvisamente, facendogli sgranare gli occhi dalla sorpresa e non potendo fare a meno di porsi una domanda: se Astraeus è veramente il padre di Shura e precedente corpo ospite di Hades, come mai non lo rivela? Cammina per i corridoi di quel palazzo mentre riflette anche su un'altra questione: sarà davvero riuscito a trovare il vero corpo di Hades? E se si, come mai non lo ha ancora rivelato almeno ai Giudici Infernali? " Astraeus ". Sussurra il Giudice, per poi proseguire la frase. " Giuro che scoprirò tutti i tuoi segreti, di qualunque cosa si tratti ". Raggiunge le sue stanze: deve recuperare le energie, perchè probabilmente è imminente un attacco ai danni della Dea Athena e del Grande Tempio.

Stesso Gran Tempio a cui sono ora giunte Tea, Saori, Pandora ed i Gold Saints: la bruna non ha ancora proferito parola dopo essere stata attaccata, qualche giorno prima, da quello Spectre. E' grata che i suoi amati l'abbiano salvata, ma una parte di lei si chiede se sia davvero la cosa giusta quella che si accinge a fare: e se non fosse così? Se compromettesse la vita di Shura? Scuote il capo: ha promesso di fidarsi, e così vuole fare. In oltre ha trovato amici ed amiche sincere ed è giusto che in loro riponga fiducia. La scalata delle dodici case procede senza alcun ostacolo data la presenza di Athena con il gruppo, e dato il fatto che praticamente tutti i Cavalieri D'oro sono assenti e gli unici che sono stati ritrovati sono appunto Crystal di Acquarius, Seiya di Sagitter, Sirio di Libra, Andromeda di Virgo e Phoenix di Leo. Ci sarebbe in oltre Shura di Gemini, ma è ancora troppo piccolo per tale incarico ed in oltre, è proprio la sua scomparsa il motivo per cui Athena ha rimesso piede al Santuario dopo nove anni di assenza. Anni in cui ha delegato le responsabilità al Gran Sacerdote, che comunque avrebbe dovuto chiedere il suo benestare per le decisioni importanti. Kiki di Aries non ha opposto la minima resistenza a far passare il gruppo, se questa è la volontà di Athena lui non può in alcun modo opporsi. Si è limitato ad inginocchiarsi al cospetto di Saori e a farli passare. Tuttavia nel vedere Tea non ha potuto fare a meno di sussultare: che significa? Come mai percepisce quella sgradevole sensazione di disagio, come se si trovasse di fronte a qualcuno che è infinitamente superiore ad un essere umano? Come fosse... ah, no! Non può essere, si riscuote subito il Cavaliere di Ariete. Il gruppo impiega alcune ore prima di giungere di fronte all'imponente porta che li divide dalla sala del Gran Sacerdote. Le guardie non possono fare a meno di riconoscere Athena e si inchinano rispettose. 

" Divina Athena, voi qui? ".Chiedono stupefatti. La Dea sorride cordialmente, per poi tornare risoluta. 

" Dite al Gran Sacerdote che desidero parlargli ". Sentenzia. Quelli si alzano immediatamente per poi entrare nella sala. Dopo qualche minuto escono nuovamente, aprendo la porta per permettere al gruppo di oltrepassarla. Il Gran Sacerdote è seduto sul proprio trono, l'elmo a coprire parte del suo viso. Athena rimane davanti a tutti quanti, ed il patriarca si alza per poi chinarsi in segno di rispetto. 

" Divina Athena! Cosa vi riporta al Grand Tempio dopo nove anni? ". Chiede. Athena lo guarda severamente. 

" Sono qui per chiedervi spiegazioni, Gran Sacerdote ". Comincia il discorso. " Mi è giunta voce di una cosa davvero sgradevole, e vorrei sentirne le motivazioni: è vero che ordinaste l'assassinio di un bambino in quanto figlio di Hades? ". Chiede la Dea. Il patriarca rimane sorpreso ma in seguito annuisce.

" Mia signora, quel bambino era ed è una minaccia per voi e per l'intera umanità ". A quelle parole Tea non può fare a meno di stringere i pugni: suo figlio una minaccia, e quell'uomo che è di fronte a lei allora? Non è forse al pari di un volgare assassino, dato che voleva porre fine alla vita di un bambino e tra l'altro senza il consenso preventivo della Dea alla quale è fedele? Crystal e Seiya notano la sua tensione e la comprendono: mentre il secondo le posa una mano sulla spalla il primo le prende la mano. 

" Sta tranquilla Tea, sono certo che Saori risolverà ogni cosa ". Sussurra Seiya, e Crystal annuisce alla frase dell'amico.

" E' così, non avere paura ". L'incoraggiamento degli amici fa calmare Tea, mentre Saori indurisce il proprio sguardo. 

" Voi servite la Dea Athena, Gran Sacerdote. Parlate a nome suo, eppure non mi pare mi abbiate chiesto il consenso per un atto tanto aberrante ". L'uomo sgrana gli occhi: Athena ha forse detto atto aberrante? Dunque non approva?

" Ma mia signora! Ho pensato che anche se era un atto terribile, la vita di quel bambino valeva quella di tutta quanta l'umanità! Se suo padre fosse riuscito ad impadronirsi di lui, avrebbe avuto una nuova possibilità di rinascere ". Spiega. Athena non distoglie quello sguardo duro e severo dall'uomo. 

" Mi stupiscono le vostre parole, e mi addolorano profondamente: come avete potuto non pensare che esisteva un'altra via per impedire la rinascita di Hades tramite il figlio? Come avete potuto mettere l'ipotesi di togliergli la vita come unica soluzione possibile? ". C'è delusione nel tono di voce della Dea. " Avete fatto soffrire una donna, l'avete costretta alla fuga con un bimbo in fasce che aveva la sola colpa di essere figlio di una divinità malvagia come Hades, allontanandola in oltre dalla sua famiglia. Comprendo la vorstra preoccupazione, ma perchè non mi avete consultata subito? ". Chiede amareggiata la donna. Il Gran Sacerdote non sa cosa rispondere, e capisce di aver sbagliato: credeva che Athena avrebbe approvato la sua decisione, credeva non fosse necessario turbarla con questa questione quando lui aveva trovato la sola seppur dolorosa soluzione possibile. 

" Credevo non fosse necessario turbarvi con questa storia, perchè la sola ed unica soluzione sarebbe stata togliere la vita a quel bambino e catturare la madre, per cercare di capire come mai Hades l'avesse scelta per partorire suo figlio. Credevo che avreste approvato ". A quelle parole è Tea a farsi avanti: aveva pensato che avrebbe griudato tutto il suo dolore in viso al Gran Sacerdote, che gli avrebbe rivolto parole di disprezzo. Invece la sua rabbia traspare dai suoi occhi mentre pronincia le parole che le detta il cuore. 

" Eccomi, sono io la donna che ha dato alla luce il figlio di Hades, la sorella di Shura di Capricorn ed antica compagna di Saga di Gemini ". Si fa avanti affiancando Athena mentre il Gran Sacerdote alza lo sguardo, stupefatto: quella donna si è in fine presentata al Santuario di sua spontanea volontà? Ed è al fianco della Dea Athena? " Vorrei rivolgervi parole di disprezzo che meritereste, per tutto il male che mi avete fatto seppur la vostra causa fosse stata buona. Ma ciò che mi sento di dire è che, a causa dei vostri atti, io non mi sono fidata di nessuno, non ho rivelato la verità per paura che la Dea Athena mi conducesse al vostro cospetto e che voi poteste uccidere mio figlio come non siete riuscito a fare in questi anni. E a causa della mia sfiducia si è realizzato il mio peggiore incubo: Shura si è arreso ad Hades, probabilmente guidato dalla sua anima se n'è andato chissà dove e suppongo che il Signore degli Inferi non tarderà a risvegliarsi ". Quelle lapidarie parole scuotono profondamente l'uomo, che si alza da terra dimenticando per un istante ogni forma di rispetto. 

" Cosa?! ". Chiede, ma Athena lo invita alla calma. 

" Esiste ancora una soluzione: per ciò che avete fatto, meritereste di essere destituito dall'incarico di Gran Sacerdote. Ma per questa volta intendo accordarvi il mio perdono, sono consapevole che siamo tutti dalla stessa parte ". L'uomo china il capo.

" Vi ringrazio, Divina Athena ". Il suo sguardo è ora puntato su Tea, che ricambia senza una particolare espressione.

" Perchè possiamo fermare Hades prima che recuperi il suo vero sembiante, è necessario che voi ci diciate ciò che sapete, Grande Sacerdote ". Inizia Athena. " Dobbiamo innanzi tutto scoprire dove si trova Shura, in seguito grazie al mio sangue divino cacceremo Hades dal suo corpo e ne sigillerò l'anima una volta per sempre. In questo modo non avrà più possibilità di rinascita ". Sentenzia la Dea, ed il sacerdote trasale: è vero. Non ci ha pensato, ma questa è una soluzione! La stessa che avrebbe dovuto attuare lui, e se l'avesse fatto forse ora non sarebbero in questa brutta situazione. 

" E' vero, sono stato uno sciocco a non pensarci prima ". Commenta l'uomo. Athena riprende parola di li a poco.

" Gran Sacerdote, secondo voi dove potrebbe essere andato Shura? Dove potrebbe averlo portato Hades? ". Chiede Seiya, entrando finalmente nella discussione. L'anziano porta una mano sotto il mento per poi riflettere. 

" Sono praticamente certo che abbia condotto il figlio negli Inferi, nel suo nuovo palazzo. Li ridesterà il suo spirito nel corpo del figlio, e darà nuova battaglia ad Athena ". Fa, e tutti si guardano sconcertati: gli Inferi?

" Ma Shura è umano, almeno finchè lo spirito di Hades non si ridesterà in lui. Allora, come avrebbe raggiunto gli inferi? ". Chiede uno sconcertato Shun. 

" E' molto semplice, Shun di Virgo: è il figlio di Hades, per tanto possiede almeno la metà del suo potere. Per lui sarà stato uno scherzo aprire un portale dal quale raggiungere il proprio regno e compiere i suoi piani, anche se umano: se come pensiamo è stato guidato da Hades, sicuramente avrà risvegliato almeno una minima parte del suo potere ". Athena riflette, in effetti non è un'ipotesi che si sente di scartare. Ma se Shura si trova negli Inferi, questo sarà un problema: come potranno loro raggiungerlo?

" Come potremo raggiungerlo? ". Chiede semplicemente Saori. Il Gran Sacerdote torna a sedersi sul suo trono, per poi rispondere. 

" Voi avete tutti quanti risvegliato l'ottavo senso, nella Guerra Sacra di nove anni fa. Per tanto, con il potere della Divina Athena, potrete raggiungere il regno degli Inferi senza alcun tipo di problema ". Tea riflette: per loro sarà così, ma lei? Lei come raggiungerà il figlio? 

" Ed io? Come faccio a raggiungere mio figlio? ". Chiede. Il Gran Sacerdote la guarda stupito: quella donna ha una forza ed uno sguardo non comuni, nonostante le avversità non ha mai perso il coraggio e da quando è entrata nella sala, il suo solo pensiero è sempre e solo stato il figlio. 

" Voi avete già il potere di raggiungere gli Inferi, anche se probabilmente non lo sapete ". Tea rimane stupefatta e guarda in volto Athena, che in seguito sposta lo sguardo verso il suo rappresentante terreno. " Da quando avete portato in grembo il figlio di Hades, un residuo del suo potere è rimasto in voi per consentirvi di far crescere la creatura e darla alla luce senza morire a vostra volta. Con l'aiuo della Divina Athena, se riuscirete a risvegliarlo potrete senza dubbio raggiungere il regno degli Inferi ". Spiega l'uomo. " Ma prima di questo... ". Con uno schiocco di dita fa comparire cinque scrigni d'oro: quello del Leone, della Vergine, della Bilancia, del Sagittario e dell'Acquario. " Purtroppo le armature d'oro sono seriamente compromesse, dopo lo scontro con Thanatoss agli Elisi ". Spiega mentre gli scrigni si aprono mostrando le cinque brillanti armature: pur risplendendo di una dorata luce, anche ad occhio nudo si notano le varie crepe e quanto siano danneggiate. " Non potrete combattere in queste condizioni, sareste distrutti al primo scontro ". Ammette l'anziano, che si alza risoluto. " Non posso fare molto per voi, ma questa situazione è anche colpa mia: permettetemi di espiare le mie colpe nell'unico modo possibile ". Sentenzia. Athena pare intuire qualcosa. " Donerò il mio sangue per consentire a Kiki di Aries di riparare le cinque armature dorate, anche se questo mi dovesse costare la vita ". Sentenzia. Athena scuote il capo per poi avvicinarsi all'anziano. 

" No, Gran Sacerdote: voi siete necessario qui al Gran Tempio, non posso permettere che vi sacrifichiate ". L'uomo guarda la Dea, che prosegue il suo discorso. " A differenza di come potrebbe essere per il vostro, basterebbero poche gocce del mio sangue divino per fare rinascere le armature e consentire a Kiki di ripararle. Lasciate che sia io ad incaricarmi di questo ". Fa la fanciulla divina. L'uomo non può fare altro che annuire. 

" Oh, Divina Athena! ". Riesce solamente a dire, per poi convocare una guardia che mandi immediatamente a chiamare Kiki per poter procedere. Tea sospira pesantemente, per poi fare per mettersi in disparte pensierosa. " Aspettate ". La chiama il Gran Sacerdote. La ragazza si ferma mentre questi si avvicina. Athena intuisce le sue intenzioni e sorride appena, cosa notata dal marito Seiya. 

" Dite ". Fa solamente la bruna, mentre il patriarca giunge di fronte a lei.

" Vi devo delle scuse, per tutto ciò che vi ho costretta a patire. Ma voglio che sappiate che non è stata una decisione a cuor leggero: il mio solo interesse era preservare la pace sulla Terra. Ma ho sbagliato tutto, e di questo mi pento ". Fa. La ragazza riflette un istante per poi addolcire il suo sguardo. 

" Vi perdono, Gran Sacerdote. Non è il momento per i rancori, ma di guardare avanti e di affrontare la nuova battaglia, uniti ". L'anziano annuisce mentre Crystal giunge al fianco della ragazza, cingendole le spalle con il braccio. 

" Ben detto, Tea. E' la decisione più giusta. Salveremo il tuo Shura ed annienteremo Hades, insieme ". Tea pare incoraggiata dalle parole del ragazzo. Seiya nota la scena e si avvicina, canzonando l'amico e dandogli una bonaria pacca sulla spalla. 

" Ehi, e non mi dici nulla di questa novità? Da quando voi due andate così d'accordo? ". Chiede ridendo, mettendo entrambi in imbarazzo e facendoli arrossire. Athena sorride a sua volta. 

" Crystal, Tea, sono veramente contenta per voi due ". Fa la lilla sinceramente felice degli sviluppi del legame tra Tea ed il suo dorato Cavaliere. Ora non resta altro da fare che aspettare Kiki, riparare le armature e raggiungere il regno degli Inferi, epr salvare Shura e fermare per sempre Hades!


Salve a tutti miei cari amici, come state? Mi scuso se il capitolo è un pò corto, recupererò con il prossimo. Beh, che dire? Abbiamo notato i sospetti di Radamante, ed in oltre il Giudice pare aver riconosciuto in Astraeus colui che uccise quando ancora era un uomo mortale, il ragazzo che ospitò lo spirito di Hades per un periodo di tempo. Cosa farà il Gigante degli Inferi? Nel frattempo Tea è giunta al Gran Tempio, avendo finalmente un faccia a faccia con il Gran Sacerdote. L'uomo è stato redarguito da Athena, che ha proposto una soluzione alternativa per salvare Shura e si è offerta di riparare con il proprio sangue le armature d'oro, e noi tutti sappiamo le proprietà del sangue di Athena sulle corazze dei cavalieri ;) Che dire? Aspetto i vostri pareri ed idee, e vi do appuntamento al nuovo capitolo! Baci

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Capitolo 19
*** Il ritorno della regina ***


Passa diverso tempo prima che Kiki di Aries varchi la soglia delle stanze del Gran Sacerdote. Il ragazzo è stato avvisato da una guardia che la Dea Athena ed il Gran Sacerdote richiedono la sua presenza. e così è accorso: è rimasto alquanto sorpreso di sapere Saori nuovamente al Santuario, ma anche molto felice. Non appena varca la soglia il ragazzo dai capelli aranciati si inginocchia, in segno di rispetto. " Mi avete fatto chiamare, Gran Sacerdote? ". Chiede. L'uomo si alza dal proprio trono per poi avvicinarsi di qualche passo al giovane erede dell'armatura di Mur, per poi parlare. 

" Si, Kiki di Aries. Io e la Dea Athena necessitiamo del tuo aiuto per riparare le sacre vestigia d'oro del Leone, della Vergine, della Bilancia, del  Sagittario e dell'Acquario: so che da tuo fratello hai imparato quest'arte, ed oggi vorrei che la mettessi a nostra disposizione ". Kiki ascolta in silenzio e lascia concludere il patriarca, in seguito prende parola. 

" Sarà un onore per me servire la Dea Athena, ma signore: per riparare cinque armature, servirebbe un'enorme quantità di sangue... ". Spiega, facendo per proseguire. Ma Saori si fa avanti a sua volta, con un sorriso calmo e rassicurante. 

" Non hai nulla da temere, Kiki: sarò io a donare il mio sangue per permetterti di riparare le Sacre vestigia: a differenza di quello umani, del mio sangue divino basterà una minima quantità. In oltre potrebbe conferire alle armature delle doti che noi ancora ignoriamo, come accadde quando Crystal, Pegasus, Dragone, Andromeda e Phoenix indossarono delle Kamui negli scontri con Hades e gli Dei Gemelli, agli Elisi. Allora il mio sangue fece un miracolo e trasformò quelle vestigia, credo che succederà anche con quelle dorate ". Spiega Lady Saori. Kiki annuisce: Athena ha ragione. Lei è la sola ed unica in grado di offrire il sangue per riparare cinque armature dorate, senza rischiare di perdere la vita.

" E sia dunque, riparerò le armature dorate ". Sentenzia Kiki, per poi guardare il patriarca. " Signore, riguardo l'altra questione... ". Il Sacerdote lo ferma con un cenno della mano. 

" Non è più necessario che cerchiate il figlio di Hades e sua madre, Kiki ". Sentenzia lasciando a dire poco attonito il Cavaliere d'Ariete. Questi sgrana gli occhi nello stupore più assoluto.

" Ma cosa dite? Avete detto voi stesso che... ". Ma ancora una volta viene interrotto dall'anziano. 

" La donna che diede alla luce il figlio di Hades è qui, di fronte a noi ". Kiki si gira di scatto, e solo ora nota Tea. Istintivamente fa per afferrarla, ma Crystal si pone subito a sua difesa mentre il Sacerdote lo redarguisce. " Fermati, Aries! ". A quell'ordine il ragazzo arresta subito il passo, sorpreso. " Non la devi catturare, non più ". Kiki non capisce il senso di quelle parole: sono anni che il patriarca da la caccia a quella ragazza, ed ora dice che non la vuole più catturare? " Ho sbagliato a dare la caccia a questa donna e suo figlio. Senza volere, potrei aver provocato il risveglio di Hades nel corpo di suo figlio: se solo non avessi minacciato di togliere la vita al piccolo, allora lei si sarebbe fidata di noi. Athena avrebbe potuto sigillare l'anima del signore degli Inferi, scongiurando la minaccia del suo ritorno. Purtroppo così non è tato, e le conseguenze dello sbaglio sembrano essere assai gravi ". Kiki comprende e si volta verso Tea, chinando il capo. 

" Vi chiedo scusa per il mio comportamento di poco fa ". Si scusa, e lei annuisce. Il Sacerdote prosegue il suo discorso. 

" Vedi Kiki, le armature serviranno a Crystal, Pegasus, Dragone, Andromeda e Phoenix per una nuova battaglia nel regno degli Inferi, che riusciranno a raggiungere grazie al potere divino di Athena ". Fa una pausa per poi concludere la frase. " Hades ha rapito il figlio, facendolo arrivare molto probabilmente nel regno dell'aldilà usando il cosmo presente nel piccolo. Una volta li, crediamo sia sua intenzione risvegliarsi e dare nuova battaglia ad Athena, in attesa di ritrovare il suo vero sembiante ". Kiki sgrana gli occhi stupito, per poi annuire nuovamente stringendo il pugno e portandolo al petto. 

" Vi giuro che quanto prima le armature saranno pronte, Gran Sacerdote! Contate su di me ". Sentenzia. L'uomo annuisce mentre lo sguardo di Saori si posa su Tea. Le si avvicina vedendola preoccupata, posandole la mano sulla spalla. 

" Lo troveremo, vedrai. Salveremo tuo figlio e sigilleremo per sempre lo spirito di Hades. Te lo prometto ". Promette, e Tea annuisce riuscendo a sorridere leggermente. 

" Grazie, Athena ". La Dea annuisce per poi seguire Kiki di Aries: si metteranno immediatamente al lavoro.

Astraeus è ancora accanto al suo signore Hades, mentre i tre Giudici sono tornati alle proprie mansioni: hanno dato la notizia del ritorno del loro signore agli altri Spectres, i quali ora sono più motivati che mai nel dare battaglia all'odiata Athena ed ai suoi Cavalieri guidati dal loro signore. Non passa troppo tempo prima che l'Impratore degli Inferi si desti dal proprio sonno. " Mio signore, vi siete destato ". Commenta solamente lo Spectre dai capelli corvini. Il signore degli Inferi esita un istante per poi rispondere. 

" Siete riusciti a portare qui quella donna? ". Chiede mentre il suo sottoposto fa un cenno negativo. 

" Purtroppo no, mio signore. Non siamo ancora riusciti a portarla nel mondo degli Inferi ". Abbassa lo sguardo mentre Hades si alza dal proprio trono. 

" Voglio che vada a prenderla, Astraeus. Usa il potere del narciso che le ha dato Violate e conducila al mio cospetto ". Ordina. Astraeus non può fare altro che annuire. 

" Ma in questo modo c'è il concreto rischio che i Cavalieri di Athena e la loro Dea percepiscano il nostro cosmo e da dove proviene: per condurre qui quella donna dovrei aprire un portale tra la Terra ed il regno dell'aldilà, utilizzando il narciso come tramite ". Fa. Sul viso del suo signore compare un ghigno maligno. 

" E tu lascia che vengano: non ci troveranno impreparati, questa volta. Non permetterò ad Athena di cacciarmi da questo corpo come fece con Shun di Andromeda, sarò io a decidere quando abbandonare il corpo di mio figlio ". Sentenzia. Astraeus riprende parola di li a poco. 

" Intendete quando avrete trovato il vostro vero sembiante, vero? ". Chiede, ed Hades annuisce.

" Esatto. E so che tu hai avuto notizie in merito, vero? ". Guarda il sottoposto che fa un cenno positivo con il capo. 

" Precisamente, mio signore. Era ciò di cui avrei voluto parlarvi, una volta che vi foste completamente risvegliato nel corpo di vostro figlio ". Ammette. 

Mentre al Gran Tempio Kiki di Aries e la Dea Athena sono impegnati nella riparazione delle Sacre Armature, Tea decide di andare a prendere un pò d'aria: stare chiusa in una stanza la stava facendo impazzire, così ha deciso di uscire all'aperto. Si siede sui fradini che conducono alla statua di Athena, pensierosa: riusciranno davvero a salvare il suo bambino? E soprattutto, arriveranno in tempo per impedire il risveglio di Hades? Posa le mani sullo scalino sul quale è seduta per poi guardare il cielo: sta arrivando la notte. " Shura, resisti figlio mio. Tua madre sta venendo a salvarti ". Fa la donna, accorgendosi poi di una cosa. Fa per prendere il ciondolo che aveva sottratto a Shura, ma si accorge con orrore che il monile è scomparso. " Non è possibile... ". Mormora la donna allarmata. " Ecco come ha fatto a comunicare con Shura: il ciondolo ". Fa poi la bruna shoccata: ha fallito! Nonostante abbia provato a tenere il monile lontano da suo figlio, i suoi sforzi si sono rivelati vani ed ora eccola a quel punto: suo figlio scomparso nel regno dell'aldilà e tutte le persone a cui tiene che si dovranno esporre per aiutarla, rischiando la loro vita. In seguito il pensiero del Cavaliere di Acquarius balena nella sua mente e riesce a strapparle un sorriso. " Oh Tea, sei proprio una sciocca ". Si rimprovera da sola, per poi sorridere. " E' inutile che ti ostini a nasconderlo: più che per gli altri, sei preoccupata che venga fatto del male a Crystal ". Dice a sè stessa. Una ventata gelida precede delle parole. 

" E così è lui il ragazzo che ti ha rubato il cuore? Un Saint di Athena? ". Chiede quella voce. Lei si guarda intorno: non c'è nessuno. Che sia forse uno scherzo della sua mente stanca? Fa per ignorare tale voce, ma questa riprende a parlare di li a poco. " Non credere che riusciranno a salvarsi: appena metteranno piede nel regno degli inferi, Athena ed i suoi Saints troveranno la morte ". Come? Come sa che stanno per raggiungere il regno dei morti, si chiede la bruna?

" Dove sei?! Fatti vedere! ". Ordina. Improvvisamente tuttavia ha una forte fitta al petto che la costringe ad inginocchiarsi, portando una mano chiusa a pugno su esso. " Cos'altro vuoi? ". Chiede poi, percependo sempre più dolore: è come se tutto il suo essere si stesse opponendo a qualcosa che lei ignora. Istintivamente porta una mano alla tasca dalla quale estrae il narciso, gettandolo a terra. Ma questo non raggiungerà mai il pavimento: una tetra aura viola lo circonda e si espande a dismisura, come se stesse creando un varco. 

" E' ora che tu torni da me, e stavolta per sempre ". Fa la voce della quale non vede il proprietario. Lei rimane in ginocchio e cerca di opporsi.

" Athena mi salverà! Athena è con me! ". Ripete. Ma la voce continua a ridere sadicamente. 

" Non stavolta ". Fa semplicemente. In quel momento lei vede chiaramente il varco aperto: è un portale che conduce al regno degli Inferi, non ha dubbi. 

" Shura... bambino mio ". Sussurra: forse dovrebbe davvero saltare oltre quella luce e raggiungere l'aldilà, concludere questa storia da sola e riprendersi Shura anche se non sa come. Il suo sguardo si fa nuovamente vitreo mentre si alza in piedi, come se le fosse stato ordinato. Quei pensieri continuano a ronzare nella sua mente mentre raggiunge quella luce misteriosa che lentamente inizia a circondare anche lei, come volesse cullarla.  

Astraeus riapre gli occhi e smette di usare il proprio potere. Accanto a lui il suo signore, che fa un ghigno compiaciuto. " Mio signore, pare che ci siamo riusciti ". Comementa mentre il signore degli Inferi posa lo sguardo sullaragazza svenuta di fronte a loro: non ha più il suo abito, che è stato sostituito da una lunga veste nera come la notte più profonda ed adornata da una cintura dorata presente sulla vita. La fanciulla giace ancora a terra in posizione prona e priva di coscienza, l'aura viola che la proteggeva si sta affievolendo fino a scomparire, almeno per il momento. I capelli sono rimasti immutati, solo adornati da una corona di fiori. Il narciso giace accanto a lei. 

" Puoi ritirarti, Astraeus ". Ordina ad un certo punto l'imperatore degli inferi, e lo Spectre annuisce per poi fare un inchino. 

" Come ordinate, Divino Hades ". Detto questo si avvia verso l'uscita, ma prima di raggiungerla non può fare a meno di guardare Tea ancora incosciente. Scuote il capo per poi uscire, come gli è stato ordinato. Una volta rimasto solo con la donna Hades la fissa qualche istante, per poi fare un passo verso di lei. 

" Avanti, svegliati ". Suona come un ordine. Lei pare reagire nel sentire quella voce: muove lentamente una mano seguita dagli occhi, che lentamente si aprono. Stordita cerca di alzarsi, portandosi una mano al capo. Il suo sguardo non pare più lo stesso: è la stessa donna di sempre, eppure sembra che qualcosa si sia risvegliato dentro di lei: una cosa che era sopita da troppo a lungo. 

" Dove... ". Sussurra, mentre una voce che ben conosce le risponde. 

" Ti senti meglio, mia cara? ". Ghigna crudele il proprietario di tale voce, che lei riconosce. Istintivamente si alza pur avendo un forte giramento di testa, indietreggiando. 

" Non è possibile... ". La testa le fa sempre più male e le forze la abbandonano facendola cadere a terra. " perchè non riesco a muovermi? ". Chiede più a sè stessa, per poi alzare lo sguardo shoccata: no! No, non può essere! Quello non può essere... " Shura! ". Fa preoccupata. Una risata gelida spezza ogni sua speranza: no. No, quella risata crudele non appartiene certo a suo figlio. 

" Come? Non mi riconosci, Tea? ". Chiede fingendo stupore il signore degli Inferi: la sta prendendo in giro, sa bene che la fanciulla conosce la sua identità. " Te l'avevo detto che prima o poi, saresti tornata al posto che ti compete ". Continua a ripeterlo, sin da quando rimase incinta di Shura quella divinità le disse che lei aveva un posto che le competeva. " Non ti agitare, sapevi che questo momento sarebbe giunto ". Continua il discorso colui che un tempo era suo figlio, ed ora è solo il corpo ospite di quel Dio spietato. 

" Capisco solo che rivoglio mio figlio! ". Fa lei, ma un nuovo dolore al capo la costringe a rimanere a terra in ginocchio. " Figlio mio... ". Sussurra solamente e sentendosi sempre più impotente di fronte agli eventi. 

" Invece di preoccuparti di Shura, dimmi una cosa: non ti sei mai chiesta perchè abbia scelto te come madre di mio figlio? ". Chiede la divinità. Lei scuote il capo: se l'è chiesto, si. Ma ha paura di sapere la verità, e non ha mai voluto scoprire la risposta. 

" Non lo voglio sapere ". Sentenzia la bruna per poi notare solo ora il cambiamento dei suoi abiti. 

" Ma io te lo dirò lo stesso, è tempo che tu sappia: tu non sei umana. Detieni in te il potere di Persefone, la mia antica sposa. In poche parole, sei la sua reincarnazione terrena, la sua anima risiede in te pur essendo sopita ". Quelle parole colpiscono la fanciulla come una freccia scoccata in pieno petto: lei deterrebbe il potere di Persefone e l'anima della Dea in sè? Scuote il capo meccanicamente, eppure ora tutto inizia a prendere senso: la voce di quella donna, i fiori che ha comprato e che guarda caso, corrispondevano al bouquet nuziale della Divinità. Il narciso, l'aura viola, l'armatura che sognava, l'altra sè stessa ma allo stesso tempo una parte di sè. Tutto combacia adesso! 

" Non può essere, io non sono una Dea... ". Mormora preoccupata. " Io sono semplicemente me stessa, e basta! ". Le fitte si fanno più forti.

" Beh, non hai torto in parte: Persefone non desiderava risvegliarsi sin dall'inizio, non vuole prevalere su di te come invece ho fatto io con Shura. Ma ti ha donato il suo potere divino, in altre parole: sei diventata a tua volta una Dea ". Lei non riesce più a ribattere, sente qualcosa di strano dentro di lei, un potere sopito e che lentamente sta emergendo. " Diventerai la Regina degli Inferi, non sei felice? ". Ride malignamente Hades mentre lei non può più opporsi a quella forza misteriosa che viene da dentro di lei: sta mantenendo la coscienza di sè ed i suoi ricordi, eppure è come se qualcosa stesse influenzando ogni sua parola, ogni suo atto ed ogni sua decisione. Come se una mano invisibile la guidasse. Una luce viola torna ad avvolgerla e questa volta non è più sofferenza per la ragazza: è tranquillità. E' come se avendo trovato le risposte che cercava, la sua tormentata anima fosse finalmente in pace ed avesse accettato l'inevitabile risveglio del suo lato divino, forse se lo accetterà una volta per sempre riuscirà a stare accanto a suo figlio senza mettere in pericolo la sua vita. Più la luce si fa intensa più lei sembra accettarlo: il suo sguardo diventa assente ma non vitreo, non più. E' come se ogni emozione si fosse sopita per poterle permettere di accogliere al meglio il suo lato divino ed il risveglio di esso, di concentrarsi solo su questo e niente altro. Dal nulla compare un'armatura che lei ben riconosce ma che ancora non si dispone sul corpo della nuova padrona. Lei sente le forze ritornare finalmente, può alzarsi. Una volta in piedi punta lo sguardo su quelle vestigia. 

" Queste sarebbero state le vestigia di Persefone? ". Chiede con tono neutro. L'Imperatore degli Inferi ghigna compiaciuto.

" Lo erano. Ora sono le tue. Ti appartengono, e ti hanno riconosciuta come nuova regina degli Inferi e loro proprietaria ". Conclude mentre lei allunga una mano istintivamente, come se una forza invisibile le avesse guidato il braccio. In essa si materializza un tridente che lentamente si circonda di una luce viola, mutando in una falce. Inevitabilmente tutti gli Spectres avvertono la rinascita di un potente cosmo appartenente ad una divinità: la loro signora ha fatto ritorno, possono percepirlo chiaramente. Anche Astraeus avverte quel potente Cosmo, e non può fare a meno di avvertire i Giudici Infernali. Questi decidono di seguirlo alla sala del trono. 

" Ma chi è quella donna? ". Chiede semplicemente Minosse, mentre Radamante scuote il capo. 

" Non lo so, ma ha un cosmo potente tanto quanto quello del nostro signore ". Fa il biondo Giudice. Hades si accorge della presenza dei tre Giudici e di Astraeus e sfoggia un ghigno soddisfatto. 

" Ah, molto bene siete qui ". Inizia, per poi proseguire di li a poco. " La battaglia contro Athena deve iniziare quanto prima: preparatevi ad accogliere come si deve lei ed i suoi Saints, che stanno per varcare la soglia del regno degli Inferi ". Ordina, ma Radamante non riesce a frenare la lingua. 

" Mio signore, chi è questa donna? Avverto in lei un potere che potrebbe essere al pari solo con il vostro ". Commenta il Giudice Infernale. Eaco lo guarda, così come Minosse: effettivamente anche loro vorrebbero saperne di più, ma non hanno osato chiedere. Astraeus invece crede di aver compreso. La voce del suo signore interrompe ogni suo pensiero. 

" Giudici Infernali, Astraeus: date il benvenuto alla vostra signora, la regina degli Inferi. L'erede del potere e dell'anima di Persefone ". Finalmente Tea si volta verso i presenti che rimangono stupefatti: è quella ragazza mortale a cui davano la caccia da anni! Persino Astraeus rimane senza parole. Radamante riprende parola di li a poco.

" Voi siete... ". Sente improvvisamente la gola seccarsi, incapace quasi di deglutire. Lei se ne accorge e decide di parlare di li a poco.

" E' così, Radamante: finalmente sono tornata al posto che mi spettava sin dai tempi del mito: gli Inferi ". Tiene in mano quella falce come fosse carta pesta, anche la sua forza è notevolmente aumentata e non c'è dubbio in merito. 

" Mia signora! ". Abbassa lo sguardo il biondo, seguito dai due compagni e rimanendo inginocchiati a terra quasi da sembrare sdraiati. Astraeus rimane in silenzio ancora senza parole: e così è vero. La regina degli Inferi ha fatto ritorno! 


Salve amici, come va? Ecco il nuovo capitolo, con una grossa sorpresa: mentre i Cavalieri e la Dea Athena si accingono a riparare le armature per raggiungere il regno degli Inferi, Tea viene rapita da Hades e scopre che in lei c'è l'anima di Persefone, la quale tuttavia non desidera risvegliarsi e le ha ceduto il suo potere, facendola diventare Dea a sua volta. La ragazza accetta questo destino pensando di poter salvare il figlio, e senza pensarci su risveglia il suo lato divino: cosa succederà adesso che ha fatto ritorno negli Inferi come sovrana? Riusciranno i Cavalieri ed Athena a salvare lei e Shura, impedendo il risveglio di Hades nel suo vero corpo? Aspetto di sapere che ne pensate, ci si sente al nuovo capitolo. Baci 

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Capitolo 20
*** Partenza ***


Sono passate diverse ore da quando Tea ha in fine accettato il suo destino, risvegliando in sè il potere di Persefone e diventando regina degli Inferi. I pensieri più disparati corrono nella sua mente: lo ha fatto per salvare Shura, tenta di convincersi. Solo per amore di suo figlio ha accettato questo destino, per nessun altro motivo. Rimane seduta sul proprio trono, tra le mani la falce viola e nera che le è propria. Lo sguardo fisso in un punto non preciso della stanza. " Ho fatto ciò che dovevo, ho preso la decisione giusta ". Sussurra, eppure qualcosa in lei le dice di no: anche se ha compiuto ciò che era scritto per lei sin dai tempi del mito, la Guerra Santa non potrà essere evitata in ogni caso. Ci saranno altre vittime. Il suo pensiero corre improvvisamente a Crystal, e questo pare scuoterla seppur per un istante. Si alza di scatto dal proprio trono, allungando un braccio. " Crystal! ". Fa, a voce non troppo alta. Poi torna in sè e scuote il capo: ormai non le resta altro da fare che assistere e cercare di proteggere suo figlio: se Hades avrà nuovamente il suo vero corpo, allora lascerà in pace Shura, pensa. Suo figlio non sarà più tormentato dagli incubi, dallo spirito di quella divinità tanto malvagia. Il pe4ricolo di una nuova possessione non incomberà mai più su di lui, e lei vuole solo garantire a suo figlio un futuro sereno, un futuro libero da ogni problema legato alla sua natura di semi Dio. " Forza Tea, che la Guerra Santa è appena iniziata ". Dice a sè stessa. 

Astraeus ha assistito di nascosto alla scena: ha riconosciuto in quella ragazza la sua ex fidanzata, ed ha sempre saputo il destino che l'attendeva. Solo non pensava che lei lo avrebbe accettato così di buon grado, credeva che avrebbero dovuto lottare di più per obbligarla a risvegliare il suo lato divino. Invece eccola li, è la sua regina adesso. Eppure l'ha sentita nominare il nome di quel Cavaliere. " E se fosse ancora in bilico tra il suo lato divino e quello mortale? ". Si chiede ad alta voce lo Spectre, ma una voce alle sue spalle lo mette subito sull'attenti. 

" No ". Sentenzia il proprietario di tale voce. " Ormai Tea si è risvegliata come regina degli Inferi, ha accettato il suo destino e si sta abituando lentamente alla sua nuova condizione divina ". Prosegue, mentre lo Spectre si inchina. 

" Divino Hades! Non pensavo che foste qui ". Ammette, per poi portare lo sguardo su Tea ed in seguito ancora al suo signore. " Capisco che la regina abbia bisogno di tempo per abituarsi, ma mi preoccupa il fatto che, solo pochi istanti fa, abbia pronunciato il nome di quel mortale. Sembra che il pensiero di costui, del Cavaliere di Acquarius, riesca a riscuoterla ". Esprime i suoi dubbi eppure Hades pare essere imperturbabile. 

" Non temere, che molto presto quel mortale sarà solo un brutto ricordo: non appena metterà piede negli Inferi, mi assicurerò io stesso che venga tolto di mezzo per primo per essersi avvicinato così tanto alla mia regina ". Ghigna crudelmente, ed Astraeus non può far altro se non chinare il capo ed annuire. 

" Certo, mio signore. Quell'umano riceverà la giusta punizione per tanto insolente ardire ". Il suo signore si limita a guardarlo per un istante con la sua solita espressione gelida, per poi raggiungere la sua regina.

Al Gran Tempio nel frattempo, tutti si sono ormai accorti della scomparsa di Tea. Tutto ciò che è rimasto di lei è un petalo di quel narciso, petalo che è già stato consegnato nelle mani della Dea Athena e del Gran Sacerdote. " Sembra un comune petalo di fiore ". Fa Seiya.

" La vera domanda non è che cosa sia questo fiore, ma chi sia stato a rapire Tea e perchè? ". Si fa avanti Phoenix. " In oltre proprio qui, al Gran Tempio. Credo non si sia trattato di uno Spectre comune ". Fa, ed Athena annuisce. Espande il proprio cosmo e, come a volersi difendere nonostante sia solo un petalo, questo si circonda di un'aura viola che fa trasalire la Dea.

" Saori, cosa c'è? ". Chiede il marito. La donna pare sorpresa da ciò che ha scoperto. 

" Come abbiamo fatto a  non percepire un cosmo così vasto provenire da quel fiore? ". Chiede, per poi dare una risposta al marito. " Seiya, questo petalo fa parte del narciso che Tea portava sempre con sè. E non era un fiore comune: se da un solo petalo proviene un cosmo tanto forte, può solo significare una cosa: quel narciso glielo ha fatto avere in qualche modo l'imperatore degli Inferi ". Spiega mentre Crystal si fa avanti.

" Come sarebbe a dire, Lady Saori? Perchè il signore degli Inferi avrebbe fatto questo? E che legame c'è tra questa cosa e la scomparsa di Tea? ". Fa abbastanza concitato. Saori gli risponde di li a poco. 

" Il fiore ha la stessa funzione del ciondolo che a suo tempo fu di Shun, se non più potente: oltre a legarla al signore degli Inferi, ha anche avuto la funzione di portale: grazie al fiore è stato aperto un varco verso gli Inferi, ovviamente lo ha potuto fare solo colui che governa in quel luogo ". Spiega la ragazza dai capelli lilla, mentre il Sacerdote la guarda.

" Divina Athena, ci state dicendo che Hades avrebbe rapito anche quella donna? Ma perchè? Sappiamo quanto odia gli esseri umani, ma ne rapisce una ". Chiede l'anziano, ma Athena scuote il capo.

" Non un'umana qualunque, Sacerdote: è la donna che diede alla luce suo figlio, non dimentichiamolo. Sono sicura che fu scelta da Hades per una ragione precisa: come dite voi odia gli esseri umani, ed il fatto che abbia generato un figlio con una di essi non può essere casuale ". La vera domanda è, perchè? perchè tutto questo interesse per Tea da parte dell'Imperatore degli Inferi? Cos'ha quella donna di diverso dalle altre? Crystal stringe i pugni alterato: non gli importa. Qualunque sia la ragione la scoprirà, ma dopo aver portato in salvo la sua amata. 

" Athena, noi la dobbiamo salvare a tutti i costi! Dobbiamo raggiungere quanto prima il regno degli Inferi ". Fa il Cavaliere Dorato, e la Dea annuisce. In quel momento Kiki fa la sua comparsa. 

" E ci andrete, amico mio. E con delle corazze più resistenti che mai ". Assicura. Tutti si voltano verso il ragazzo, che con soddisfazione prosegue il suo discorso. " Le vostre armature sono pronte. Potete affrontare la battaglia adesso, con delle protezioni degne di questo nome ". Detto questo conduce i cinque eroi nella stanza dove poco prima ha avuto luogo la riparazione delle armature dorate: i ragazzi rimangono attoniti. Non le hanno mai viste risplendere in tal modo. 

" Kiki, ma queste armature... ". Mormora Seiya mentre il Cavaliere d'Ariete sorride. 

" Non abbiamo tempo per i convenevoli: dovete salvare Tea e suo figlio, dovete fermare Hades. La sola cosa che vi chiedo è di tornare vincitori ". Sorride il ragazzo. Gli altri annuiscono grati, per poi avvicinarsi alle corazze che immediatamente si dispongono sul corpo dei legittimi proprietari. Immediatamente i Cavalieri d'Oro percepiscono un nuovo potere scorrere in loro, mentre il Sacerdote prende parola di li a poco. 

" Forza, dovete raggiungere il regno degli Inferi quanto prima ". Fa, per poi guardare Saori che annuisce. 

" Si, avete ragione ". Risponde risoluta la ragazza dai capelli lilla. L'anziano annuisce a sua volta. 

" Vi condurrò all'Altura delle Stelle: li potrete aprire in tutta tranquillità quel portale, nessuno ha accesso a quel luogo a parte il Gran Sacerdote ". Propone il patriarca, ed i guerrieri annuiscono. Una volta ringraziato Kiki per il lavoro svolto, il gruppo si dirige con il Sacerdote all'Altura delle Stelle. L'anziano fa un passo indietro. " Ora è tutto nelle vostre mani, Divina Athena ". Sentenzia. " Mentre sarete assenti, mi occuperò della protezione della madre di quella fanciulla, nel caso in cui gli Spectres cercassero di aggredirla ". Spiega, ed Athena annuisce grata per l'aiuto. In seguito impugna lo scettro di Thoole iniziando ad espandere il proprio cosmo. Come richiamati da quello della divinità anche quelli dei cinque eroi iniziano ad espandersi, per poi unirsi a quello della loro signora. Da prima tuttavia non pare esserci risultato. La Dea guarda i propri paladini, non arrendendosi. 

" Forza, Cavalieri: non possiamo arrenderci, sono sicura che ce la faremo ". Sentenzia. I Cavalieri annuiscono eppure nulla pare sortire l'effetto sperato. Il Sacerdote osserva preoccupato: eppure ne è certo. Con il potere di Athena, è possibile aprire un varco per il regno dei morti. Allora come mai non pare funzionare nulla? 

" Athena, non funziona! Ma com'è possibile? ". Chiede Shun preoccupato. Saori non si arrende.

" Coraggio miei Cavalieri, la battaglia è appena al principio. Non possiamo arrenderci al primo ostacolo: ne abbiamo passate troppe per lasciarci abbattere alla prima difficoltà, avanti! Apriamo questo varco! ". Espande il suo cosmo la Dea Athena, più di quanto non abbia fatto prima. Anche i suoi Cavalieri, incoraggiati dal suo esempio, espandono ulteriormente il proprio cosmo. Un'intensa luce abbagliante illumina l'Altura delle Stelle, tanto che il Gran Sacerdote è costretto a coprirsi il viso per non rimanerne acciecato. " Adesso! ". Fa con determinazione Saori mentre i guerrieri lanciano il loro grido di battaglia. La luce avvolge totalmente il gruppo, per poi scomparire così com'è stata generata. Il Gran Sacerdote può finalmente scoprirsi il viso, notando che il gruppo è scomparso: ce l'hanno fatta: Athena è riuscita ad aprire il varco verso il regno degli Inferi. L'uomo sorride appena, eppure non può fare a meno di preoccuparsi. 

" Buona fortuna, Cavalieri della Speranza ". Sussurra, prima di avviarsi alla volta del Gran Tempio. 

Stesso istante, Regno degli Inferi. 

Tea apre di scatto gli occhi: il suo riposo è stato disturbato. E non da un rumore o chissà che altro, è stato il comparire improvviso di sei cosmi ostili a farla destare. A differenza di lei invece, Hades non sembra stupito: ha opposto una minima resistenza al cosmo di Athena per impedirle di aprire il portale, ma non ci ha messo troppo impegno: non gli importa questa volta, se i Cavalieri e la loro Dea giungeranno al suo cospetto. Anzi, è ciò che desidera: darà una sconfitta memorabile alla rivale ed ai suoi paladini, facendo loro pagare tutti gli affronti subiti in passato per loro mano. E soprattutto tre persone la pagheranno per il loro ardire: Pegasus ed Athena per aver rovinato il suo vero corpo, e Crystal per essersi permesso di solo sfiorare la sua regina. " Avverto sei cosmi ostili ". Fa ad un certo punto Tea, impugnando istintivamente la propria falce in caso ce ne fosse bisogno. 

" E' vero: Athena ed i suoi Cavalieri hanno violato il regno degli Inferi. Che impudenza ". Commenta semplicemente Hades. Vedendolo così calmo la bruna si stupisce. 

" Non è un problema? La Dea Athena potrebbe raggiungerci e mandare all'aria i nostri piani, come fece in passato ". Si preoccupa la ragazza. Hades si volta verso di lei con un ghigno crudele. 

" E tu lascia che vengano. Lei, Pegasus, tutti i suoi Cavalieri. Non cambierà il loro destino: saranno tutti sconfitti per mano nostra e degli Spectres. E stavolta mi assicurerò che non lascino mai più il regno degli Inferi ". Ride crudelmente. Lei riflette un istante. 

" Athena ha distrutto una volta il tuo vero sembiante, non è avversaria di poco conto ". Fa, ed è vero: conosce il potere di Athena, quando ancora era umana lo poteva percepire chiaramente. Anche ora che sono a chissà quanti kilometri di distanza lo sente, quel vasto e potente cosmo proprio solo ad una divinità. 

" Proprio per questo, per aver distrutto il mio vero corpo una volta intendo fargliela pagare personalmente ". Tea lo guarda un istante." Astraeus ha ritrovato il mio vero corpo. Ci vorrà poco tempo prima che possa nuovamente utilizzarlo, e a quel punto per Athena ed i suoi cavalieri sarà finita ". Conclude poi il signore della morte, mentre Tea non può fare a meno di guardarlo sorpresa: se Hades ritorna nel suo vero corpo, allora il suo Shura potrebbe essere libero! Ora è più che certa di non aver sbagliato, eppure non sa perchè, qualcosa in fondo al suo cuore la rende triste: una tristezza che tuttavia cancella nel giro di poco, scuotendo il capo. C'è una battaglia da combattere, e questa volta lei è sul fronte opposto come regina degli Inferi.  


ciao a tutti amici, come va? Perdonatemi se il capitolo è un pò corto, cercherò di recuperare nel prossimo. Che dore? mentre Tea diventa ufficialmente la Regina degli Inferi e pare intenzionata a combattere al fianco di Hades, i nostri eroi e la Dea Athena riescono pur con un pò di difficoltà a raggiungere il territorio nemico: gli Inferi. Non sanno tuttavia che il signore degli Inferi li aspetta al varco, cosa succederà? Nuovi scontri attenderanno Saori ed i suoi Cavalieri! Io vi do appuntamento al nuovo capitolo, baci<

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Capitolo 21
*** Inizia la battaglia ***


La Dea Athena ed i suoi cavalieri giungono finalmente nel regno degli inferi, dopo un notevole sforzo: il portale non sembrava volersi aprire, e la Dea ha notato sin da subito che qualcuno stava opponendo resistenza dall'altra parte. La Dea guarda i suoi paladini, per poi prendere parola. " Lui lo sa ". Sentenzia. " Hades sa che siamo qui: era il suo cosmo che prima cercava di impedirci di aprire il portale per poter raggiungere questo luogo ". Conclude. Gli uomini annuiscono ma non possono fare a meno di stupirsi: se Hades avesse boluto avrebbe potuto impedire il loro accesso al regno degli Inferi, allora perchè non lo ha fatto?

" Quello che non capisco è perchè, se Hades sapeva del nostro arrivo, ci ha fatto entrare opponendo una così minima resistenza? ". Chiede Dragone. Saori si volta verso di lui, per poi dargli una risposta. 

" In effetti è strano: il signore degli Inferi sembra molto sicuro di sè, troppo. Sembra quasi che non ci tema, che sia sicuro della propria vittoria nonostante la sconfitta subita nove anni fa ". Constata la Dea, mentre Dragone risponde alla sua affermazione. 

" Deve avere un piano, un asso nella manica che noi ancora ignoriamo. In oltre non è come nella precedente battaglia, non vi è traccia degli Spectres. E' come se la strada ci fosse stata spianata di proposito ". Saori annuisce ma, mentre sta per rispondere, un potente attacco si dirige verso il gruppo senza rivelarne il proprietario. Dragone si pone a difesa del gruppo usando lo scudo di Libra e deviando il colpo verso una roccia. " Chi sei?! Rivelati! ". Ordina il Cavaliere di Libra. Una risata precede un nuovo e potente colpo scagliato verso di loro e, mentre il gruppo è impegnato a proteggersi, dall'ombra fa la propria comparsa niente poco di meno che uno dei tre Giudici del Regno degli Inferi. 

" E' stato più facile del previsto trovarvi ". Ghigna sadicamente, per poi continuare il discorso. " Peccato che non vi permetterò di proseguire il vostro viaggio: non raggiungerete mai il sommo Hades e la sua sposa, non ostacolerete nuovamente il mio signore. Questa volta per voi non ci sarà scampo ". Minaccia. Athena sgrana gli occhi: Hades e la sua sposa? 

" La sposa di Hades? Impossibile, non si è reincarnata sulla Terra ". Fa la Dea, ma il Giudice la deride sprezzante. 

" Invece si è reincarnata, solo non desiderava risvegliarsi e così ha ceduto il uso potere all'umana che la ospitava, rendendola a sua volta una Dea. La nostra regina ha fatto finalmente ritorno ". Ride maligno. Saori non ha tempo di dire altro perchè Dragone e Shun si pongono di fronte al gruppo. 

" Presto, Athena! Penseremo noi a lui, voi non dovete indugiare ". Fa il Cavaliere della Vergine affiancato da quello della Bilancia. " Dovete raggiungere Hades e liberare Shura e Tea, non c'è tempo per esitare! ". Continua il giovane dai capelli verdi. Phoenix osserva con una punta di orgoglio il fratello: è maturato molto in questi anni, diventando più deciso in battaglia. Ha capito che purtroppo, la violenza è inevitabile per sopravvivere in un conflitto, ed ora non necessita più del costante intervento da parte del maggiore per sottrarlo a situazioni di pericolo. 

" Ma Shun, sei sicuro? ". Chiede Seiya. L'altro annuisce. 

" Si, io e Sirio tratterremo costui e gli impediremo di inseguirvi o ostacolarvi. Andate! ". Espande il suo cosmo il Cavaliere, seguito dal compagno. Il Giudice Infernale si accorge immediatamente degli intenti del gruppo, e così tenta di inseguirli. 

" Io, Eaco di Garuda, vi impedirò di raggiungere il Divino Hades e la regina! ". Grida, facendo per scagliare la sua tecnica contro gli avversari. 

" Fermo! ". Ordina Dragone distraendolo, lanciando un attacco a sua volta tramite una delle armi della Bilancia. " Siamo noi i tuoi avversari, Generale Infernale! ". E' determinato, non c'è che dire. Eaco si volta verso i sue uomini con un ghigno.

" E sia, dunque: prima ucciderò coi due bambocci, poi penserò agli altri ed alla Dea Athena ". Fa con tono sicuro di sè il Giudice dai capelli blu, per poi scagliare immediatamente la sua tecnica contro gli avversari. " Illusione Galattica! ". Grida. I due Cavalieri d'Oro si preparano alla difesa.

" Per il Sacro Li... ". Non termina la frase il Dragone: mentre Shun è riuscito a sottrarsi in tempo all'attacco con un'agile mossa, il compagno pare esserne caduto vittima. Il suo avversario lo osserva compiaciuto. 

" Non hai scampo ". Commenta mentre Sirio inizia a vedere attorno a lui molteplici e mostruosi occhi che lentamente si aprono. Il suo corpo pare essere immobilizzato pur volendo muoversi per reagire. " Di addio alla tua vita, Cavaliere di Athena! ". Una potente raffica energetica investe il Cavaliere della settima casa il quale, stordito, non riesce a reagire. Eaco ride compiaciuto: è stato anche più facile del previsto! Sta per procedere nel proprio attacco, ma una potente luce dorata lo distrae. 

" Non ti permetterò di fare del male a Sirio! Per il Sacro Virgo! ". Sentenzia Shun difendendo l'amico prima che sia tardi. L'attacco del Cavaliere dorato distrae Eaco, e Dragone pare libero di muoversi. L'avversario evita il colpo del Cavaliere di Virgo con un'abile mossa, ma riflette: deve stare attento, ha sottovalutato i Cavalieri di Athena. Ma ciò non gli impedirà di conseguire la vittoria, ne è certo. 

" Preparatevi a diventare ospiti permanenti del regno degli Inferi. Non oltrepasserete mai Eaco di Garuda ". Sentenzia. I due Cavalieri si preparano ad uno scontro che prevedono già essere molto duro, ma la loro speranza rimane viva: possono vincere. 

Nello stesso istante al palazzo di Hades. 

Astraeus entra alla sala del trono, inchinandosi in segno di rispetto di fronte al suo signore. Hades si accorge subito della sua presenza e punta lo sguardo su di lui. " Astraeus, spero tu sia portatore di buone notizie ". Sentenzia. L'altro china il capo per poi riprendere parola.

" Si, Divino Hades: le notizie che porto sono ottime, e riguardano il vostro vero sembiante ". Spiega. Hades lo guarda come a dorgli di proseguire la frase, cosa che lui fa di li a poco. " Come avevate detto voi, i Cavalieri della Dea Athena e la loro signora hanno violato il regno degli Inferi: era pericoloso lasciare il vostro vero sembiante dove si trovava precedentemente, rischiando che lo trovassero e lo distruggessero ". Inizia a spiegare mentre il suo signore rimane imperturbabile. " Come avete ordinato, ho mandato i tre Giudici ad affrontare i Cavalieri ed Athena, sono sicuro che non ci metteranno molto ad eliminarli ". Commenta, mentre Hades riprende parola di li a poco.

" Ottimo diversivo devo dire: se si stanno scontrando con i Generali Infernali, non avranno certo tempo di pensare al mio vero corpo ". Ghigna, e l'altro annuisce.

" E' così che l'avevo pensata anche io: complice la battaglia, mi sono recato nel luogo dove si trovava il vostro vero sembiante, e l'ho portato qui, dove avrebbe sempre dovuto essere ". Spiega. Dei passi fanno interrompere lo Spectre che volta lentamente lo sguardo, incrociando quello della sua regina. " Mia signora ". Fa semplicemente rimanendo inchinato. Lei si limita a raggiungere i due con un'espressione piuttosto tranquilla, ora che si è abituata alla sua nuova condizione di divinità. 

" Ho sentito della tua impresa, Astraeus ". Fa dopo un pò, e lui annuisce. 

" E' così: sono riuscito a trovare il vero corpo del Divino Hades, ed ora si trova proprio in questo palazzo ". Spiega. Lei pare riflettere un momento. 

" E sai da quando sarà possibile utilizzarlo e se Athena ha provocato dei danni irreparabili? ". Chiede. Il corvino riflette per poi rispondere di li a poco.

" Credo che ormai sia solo questione di poco tempo: fortunatamente il potere di Athena non ha provocato dei danni di grande entità, ed io insieme ad altri Spectres ce ne stiamo occupando affinchè il vero corpo del Divino Hades torni ad essere utilizzabile quanto prima ". Conclude, e lei annuisce per poi andare a sedersi sul suo trono. 

" E per quanto riguarda i Cavalieri di Athena? Se ne sa qualcosa? ". Chiede. " Ho sentito il cosmo di Eaco crescere notevolmente, credo sia impegnato in battaglia ". Conclude poi mentre Astraeus annuisce. 

" Eaco, Minosse e Radamante sono in campo per proteggere voi ed il divino Hades, mia signora. Nè i Cavalieri e nè la loro Dea giungeranno in questo luogo ". Spiega. La donna pensa un istante al cavaliere di Acquarius e ad una cosa che ha in mente da un pò. Per il momento non dice nulla. 

" Molto bene, tienici aggiornati sull'esito della battaglia ". Sentenzia, ed il suo sottoposto annuisce e, una volta congedato, torna ad occuparsi delle proprie mansioni. La donna sospira pesantemente: non ha dubbi che i suoi Spectres impediranno agli invasori di giungere al palazzo, ma se così non dovesse essere? In fin dei conti, quei cinque hanno già sconfitto i tre Giudici, anni orsono. In oltre ora con loro vi è Athena, e questo certo non gioca a favore dell'armata Infernale. Hades invece pare molto sicuro di sè, questa volta: la vittoria è assicurata. Guarda in direzione della moglie che per il momento non nota di essere osservata. 

" Hai ancora dei dubbi sull'esito della battaglia? ". Chiede dopo un pò lui con un tono indecifrabile. Lei viene riscossa dai suoi pensieri. 

" Riflettevo solo sul fatto che già una volta i Giudici furono sconfitti da quei cinque, in oltre adesso c'è Athena con loro. Non sarebbe il caso di schierare qualche altro Spectre in campo? ". Chiede la regina degli Inferi. La risposta di Hades è una risata sarcastica seguita da poche parole.

" No, mia cara: i Giudici basteranno ed avanzeranno per quei cinque patetici umani. E anche se Athena dovesse giungere sin qui, non avrebbe il tempo di fare nulla che sarebbe già morta ". Ne è più che certo, e Tea non capisce la ragione. 

" Ma come fai ad essere sicuro di questo? ". Chiede solamente.

" Semplicemente perchè molto presto, potrò usare il mio vero corpo nel quale potrò finalmente annientarla, come lei fece con me nove anni fa. In oltre... ". Finalmente si volta a guardarla. " ... lei non ha idea che sia proprio tu la mia regina. Non attaccherebbe mai una sua amica ". Nel pronunciare l'ultima parola sul suo viso imperturbabile compare una leggera smorfia di disgusto: non gli va a genio che la sua sposa sia stata amica della sua mortale nemica. Tea non dice nulla ma si limita ad annuire: come ha detto, lei sarà solo una spettatrice in questa battaglia se non sarà strettamente necessario il suo intervento. 

" Bene, allora non ci resta che aspettare che giunga quel momento per poter finalmente vincere la Guerra Santa che si protrae dai tempi del mito ". Fa lei, un pò più sicura della vittoria e per la prima volta, lasciando che un ghigno compaia sul suo viso.


Salve miei cari, come state? Ed ecco il capitolo 20! Cosa ve ne pare? Eaco scende in campo per proteggere il suo re e la sua regina, e rivela la presenza della moglie di Hades negli Inferi ma non ancora la sua identità. Tea sta diventando sempre più simile ad Hades man mano che il lato divino prende possesso di lei ed Astraeus ha finalmente condotto a palazzo il vero corpo di Hades, che molto presto sarà nuovamente utilizzabile. Ce la faranno Shun e Sirio ad affrontare e vincere Eaco? Chi si parerà sul cammino di Athena, Seiya, Phoenix e Crystal? Ci aspetto al nuovo capitolo, baci

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Capitolo 22
*** Battaglia negli Inferi ***


Athena, Crystal, Phoenix e Seiya stanno proseguendo il cammino verso il palazzo di Hades, e nella mente di tutti non possono che esserci Sirio e shun, lasciati indietro a combattere con Eaco: riusciranno a contrastare il temibile Giudice Infernale? Athena arresta il suo passo di scatto, voltandosi verso i suoi paladini. " Saori, cosa ti succede? ". Le chiede il marito mentre lei li guarda per poi sospirare. 

" So che siete in pensiero per Sirio e Shun, lo sono anche io. Ma dobbiamo pensare che i nostri amici sono in grado di contrastare il nemico, che le battaglie precedenti li hanno temprati rendendoli dei guerrieri fortissimi. E non dimenticate che le loro armature sono state riparate con il mio sangue: anche se sono lontana non smetterò mai di proteggerli ". Spiega. Gli uomini annuiscono carichi di nuova speranza, grazie alle parole di incoraggiamento della loro Dea. La donna sorride rassicurante per poi voltarsi per riprendere il cammino: sa bene che dovranno stare in guardia. Ci sono altri due Giudici Infernali, e se è sceso in campo Eaco non tarderanno a farlo anche loro due. Non lascerebbero mai indifesi i loro sovrani e la strada libera ad Athena ed ai suoi Cavalieri. Mentre avanza la Dea non può fare a meno di riflettere: chi sarà mai la sposa di Hades nominata da Eaco poco prima dello scontro? E come staranno Tea e Shura? Il grido improvviso di Seiya la fa destare dai suoi pensieri.

" Saori, sta giù! ". Grida l'uomo poco prima di gettare a terra la moglie, seguito dai compagni che evitano per un soffio un attacco molto potente al cui segue subito una potente raffica di vento che costringe i presenti ad una dura lotta per non essere spazzati via. 

" Ma cosa sta accadendo?? ". Chiede Crystal cercando di lanciare un contrattacco. 

" Credo che un nuovo nemico stia per palesarsi, amico! ". Fa Seiya. Saori riesce a rialzarsi da terra, e tramite il suo scettro annullare ogni effetto di quel potente colpo. " Rivelati immediatamente! ". Grida Seiya infuriato. Una voce risponde alle grida del Gold Saint. 

" Avete respinto il mio Battito d'ali colossale, Athena. Ma devo ammettere che me lo aspettavo, in fin dei conti siete una Dea ". Ride appena il proprietario di tale voce, per poi in fine palesarsi di fronte ai presenti. " Ci rivediamo dunque, Cavalieri ". Scruta i tre amici con sguardo altezzoso. " Ma questa volta mi assicurerò io stesso che rimaniate ospiti permanenti delle prigioni Infernali, e che li scontiate i vostri peccati anche da vivi ". I suoi capelli argentei sono mossi da un leggero spostamento d'aria, e tutti quanti lo riconoscono. 

" Minosse del Grifone! ". Fa Crystal, riconoscendo l'antico avversario contro cui ebbe modo di combattere nove anni or sono. Il Giudice dai capelli argentei sfoggia un ghigno compiaciuto. 

" Esattamente, sono minosse del Grifone. E non vi lascerò proseguire oltre nella vostra folle corsa ". Continua per poi lanciare un nuovo e potente arracco che viene magistralmente evitato dal gruppo. " Non sfuggirete in eterno ". Commenta Minosse sicuro di sè. Crystal guarda i compagni ed Athena. 

" Proseguite il cammino! Affronterò io costui ". Fa solamente il Cavaliere dell'Acquario. 

" Ma è troppo forte per te solo! ". Si preoccupa Seiya, mentre l'amico scuote il capo.

" Non sono così debole da lasciarmi sconfiggere da un individuo simile! Voi proseguite verso il palazzo di Hades, dovete salvare Tea e Shura ". A quelle parole Minosse fa un ghigno.

" Salvare Tea e Shura? Non fatemi ridere ". Commenta solamente. Crystal sta per domandargli cosa stia dicendo, ma un nuovo attacco lo costringe alla difesa.

" Scappate! ". Ordina il Cavaliere mentre l'altro gruppo annuisce per poi proseguire. Crystal rimane solo ad affrontare il Giudice Infernale, sapendo bene che non sarà affatto facile sconfiggerlo. 

Da un'altra parte, nello stesso istante. 

Sirio cade vittima dell'attacco rivale, volando contro una roccia retrostante. Shun si rialza, il capo ferito. " Sirio, non ci possiamo arrendere ". Fa il Cavaliere della costellazione della Vergine, mentre l'altro si alza immediatamente pur essendo un pò stordito. 

" Questo è poco ma sicuro, Shun: non gli permetteremo di vincere in alcun modo ". Fa determinato il Cavaliere della Costellazione della bilancia. Dall'altro lato intanto, Eaco li osserva con espressione sprezzante. 

" Vedremo se avrete ancora voglia di fare i gradassi dopo che vi avrò scagliato contro uno dei miei colpi mortali, e stavolta mi assicurerò che non abbiate possibilità di reagire o di evitarlo ". Li minaccia il Generale dai capelli blu. Shun e Sirio si preparano alla difesa ed al contrattacco. " Esplosione Galattica! ". Grida l'avversario e, come fu in precedenza, l'attacco letale sta per colpire entrambi gli uomini. Nonostante lo stesso attacco non funzioni mai due volte su un Cavaliere questa volta pare differente: Eaco li ha immobilizzati prima che potessero reagire e contrastarlo. 

" Non ci possiamo arrendere! ". Fa il Cavaliere di Virgo, mentre il Cavaliere di Libra annuisce. Nonostante la stanchezza dovuta allo scontro che si sta protraendo ormai da diverso tempo tuttavia, i due riescono a bruciare il proprio Cosmo come mai avevano fatto prima d'ora: è una sensazione a loro sconosciuta, mai provata nemmeno quando indossarono delle Kamui negli Elisi durante lo scontro con Hypnos ed in seguito Hades. Sentono come se un nuovo potere stesse nascendo in loro, che non fanno altro se non bruciare sempre più il proprio cosmo. L'attacco di Eaco sta per scagliarsi su di loro, gli occhi spaventosi visti precedentemente da Sirio sono ora ben visibili anche a Shun. Il giudice è ormai convinto della propria vittoria: nessuno è mai sopravvissuto a quell'attacco, è letale e non c'è scampo ad esso. Ghigna soddisfatto ma in seguito, proprio mentre sta per dar sfogo ad una fragorosa risata carica di soddisfazione, avverte i cosmi di Sirio e di Shun espandersi come mai ha sentito prima: le loro armature brillano di un'intensa ed abbagliante luce dorata, talmente forte da costringere Eaco a portarsi un braccio a riparare gli occhi. 

" Ma che cosa sta succedendo? ". Si domanda mentre i due uomini lo guardano con determinazione. 

" Succede che adesso tocca a noi contrattaccare, Generale Infernale! In guardia! ". Fa Dragone. Lentamente quella luce dorata dissolve gli occhi demoniaci creati dall'illusione di Eaco mentre i due Cavalieri possono riprendere controllo del loro corpo, tornando a muoversi. 

" E' ora di concludere questa battaglia, Sirio! Dobbiamo andare ad aiutare la Dea Athena ed i nostri compagni! ". Fa con determinazione Shun. Dragone annuisce ed entrambi gli uomini si mettono in posizione di attacco mentre uno strabiliato Eaco li guarda.

" Com'è possibile che non siate ancora morti dopo aver subito il mio attacco! Eravate inermi, non potevate fare nulla per difendervi! ". Grida l'uomo mentre gli altri rispondono alla sua affermazione. 

" E' stato il potere di Athena che ci ha permesso di reagire! Ora il potere della nostra Dea scorre in noi, grazie alle armature dorate rinate grazie al suo sangue! Nessuno può sopraffarci! ". Sentenzia il Cavaliere dorato della costellazione di Libra, mentre lui ed il compagno si preparano: lanceranno i loro attacchi combinati, e stavolta ne sono certi, hanno una possibilità di sconfiggere Eaco di Garuda. 

" Per il Sacro Libra! ". Grida Sirio mentre la sua armatura si illumina di una luce abbagliante. 

" Per il Sacro Virgo! ". Gli fa eco Shun, mentre anche la sua armatura rifulge di luce dorata. Eaco si prepara a parare l'attacco: riuscirà nel suo intento?

Al suo palazzo nel frattempo, la Regina degli Inferi è rimasta sola mentre Astraeus è con il suo signore, Hades. Entrambi si trovano di fronte al vero sembiante del signore degli Inferi. " Mio signore, come vi ho detto per fortuna Athena non ha causato danni seri al vostro vero corpo. Probabilmente, con una minima quantità del vostro Cosmo, riusciremo addirittura a renderlo utilizzabile prima del previsto ". Spiega brevemente lo Spectre, ed è vero: se Hades usa il proprio cosmo per annullare quello residuo di Athena, probabilmente sarà in grado di tornare nel suo vero corpo molto prima di quanto si pensasse. 

" Ho già annullato il cosmo di Athena che si era impregnato al mio corpo, insudiciandolo ". Risponde il signore degli Inferi con la sua solita espressione fredda. " Non ci resta che attendere ". Si gira per andarsene, ma il suo sottoposto decide di osare e di porgli una domanda.

" Signore ". Lo chiama, e lui si ferma rimanendogli sempre di spalle. Vedendolo immobile il giovane Spectre capisce che ha il suo permesso di parlare, e così prosegue. " Cosa farete una volta che Shura non vi servirà più come corpo ospite? Che ne sarà di lui? ". Chiede: non gli è mai importato prima, eppure ora sente che vuole conoscere la verità sulle future sorti del ragazzino. Come se avesse percepito i suoi pensieri Hades fa un ghigno poco rassicurante per poi rispondere. 

" Mi auguro che tu sappia che Shura non è tuo figlio, Astraeus ". Inizia il discorso facendo passare un leggero rivolo di sudore freddo lungo la fronte del suo sottoposto, che abbassa lo sguardo incapace di rispondere. " Tu sei stato solo il tramite grazie al quale ho potuto generare Shura, ma lui è figlio mio. E' un semi Dio, ha i miei poteri. Tu invece non eri altro che un essere umano ". Precisa. L'altro non osa alzare lo sguardo. 

" Lo so, mio Signore. Non mi permetterei mai di insinuare il contrario ". Fa solamente e ben cosciente che ogni parola è vera: quando era solo un ragazzo divenne il ricettacolo dello spirito di Hades, che si impossessò di lui generando un figlio con Tea, che a quei tempi era la ragazza che gli era sempre piaciuta ma a cui non si era mai potuto avvicinare, sapendo che fino a qualche tempo prima era la compagna di Saga di Gemini, un Cavaliere d'Oro. In seguito tuttavia, avvertì una strana sensazione, come se la sua anima fosse sprofondata nell'oblio assoluto ed un'altra entità stesse utilizzando il suo corpo e persino la sua mente mentre lui, impotente, era come una sorta di spettatore esterno. Iniziò a frequentare Tea dopo la sua rottura con il Cavaliere della terza casa e. poco tempo dopo, lei rimase incinta. Il fratello della giovane, un altro Cavaliere d'Oro, non aveva mai visto di buon occhio la loro relazione e li aveva ostacolati in ogni modo, percependo in lui una forza maligna. Nonostante i rimproveri e le minacce del fratello Tea portò a termine la gravidanza, dando alla luce Shura mentre, nello stesso istante in cui il bimbo venne al mondo, tutti i presenti in quella casa morirono. Tutti, ma non la mamma di Tea: Demetra sopravvisse nonostante la grande influenza del signore della morte, e giurò a sè stessa di proteggere figlia e nipote, se fosse stato necessario andando anche contro il figlio. Astraeus nel frattempo venne a conoscenza della nascita del figlio ma, ora libero da quell'influenza maligna che lo aveva dominato per diversi mesi, non si sentì pronto ad essere padre e non volle riconoscere nè vedere il piccolo. Qualche tempo dopo tuttavia, uno Spectre lo uccise forse per errore, questo non lo sa. Ma sa il nome di quell'uomo: Radamante. E' stato lui ad ucciderlo la prima volta. Il filo dei suoi pensieri viene interrotto dalla voce del suo signore.

" Per quanto riguarda Shura, non gli farò del male: è mio figlio, ha il mio potere in sè. Sarà un alleato perfetto nella guerra Santa contro Athena. Non opporrà resistenza, ne sono assolutamente sicuro ". Il suo ghigno non scompare e anzi, diventa ancor più crudele per poi lasciare andare una risata crudele. " Pensa, in un certo senso realizzerò il sogno della mia sposa: lei voleva salvare Shura e così sarà, solo che entrambi saranno miei per sempre, una volta annientata Athena ". Conclude poi Hades, mentre Astraeus non può fare altro che annuire.

" Si, mio Signore avete ragione ". Fa solamente per poi guardare il vero corpo di Hades: da poco un'aura viola lo ha circondato, è segno che ormai è solo questione di poco tempo, poi per i Cavalieri dello Zodiaco e per la Dea Athena arriveranno tempi veramente molto difficili ed una battaglia dura come non ne hanno mai affrontate prima d'ora. 


Salve a tutti, ecco il nuovo capitolo. Spero vi piaccia, che dite? La storia si sta evolvendo in modi forse inaspettati: Hades non ha intenzione di uccidere Shura, e molto presto intende usare nuovamente il suo vero corpo che nel frattempo si è illuminato di una strana aura viola: che sia di cattivo auspicio per i nostri eroi? Riusciranno ad evitare la catastrofe, o arriveranno tardi? E se davvero Hades tornasse nel suo corpo prima dell'arrivo dei guerrieri di Athena e della loro Dea, che conseguenze ci saranno per Tea e per suo figlio? Una partedella storia di Astraeus viene rivelata, ma non totalmente. Vi invito a continuare e seguirmi e ringrazio coloro che recensiscono e mi seguono, grazie davvero! A presto con il nuovo ( e spero migliore ) capitolo, baci 

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Capitolo 23
*** La sconfitta di Eaco ***


Una luce abbagliante costringe Eaco di Garuda alla difesa: credeva di avere la vittoria in pugno, di avere ormai sconfitto Shun e Sirio. Ma non è stato affatto così, tutt'altro: i due uomini hanno unito le loro forze per poter avere una speranza di sconfiggere il Giuduce Infernale, unendo così non solo i loro cosmi ma anche il loro potente attacco. Il Sacro Libra ed il Sacro Virgo trovano tuttavia una resistenza: Eaco non si è certo lasciato cogliere impreparato ed ha posto una difesa. L'impatto tra i due attacchi fa indietreggiare i tre contendenti di qualche metro mentre il Generale degli Inferi ghigna compiaciuto. " Credevate davvero che una misera mossa come questa potesse sconfiggere me, uno dei tre giudici del regno degli inferi?! ". Fa, cercando di avanzare per poter respingere l'attacco ai mittenti e così annientarli grazie ai loro stessi colpi. " Folli, adesso proverete sulla vostra stessa pelle i vostri attacchi! Addio, Cavalieri di Athena! ". Ride sadicamente mentre i due Cavalieri cadono in ginocchio. 

" Shun! Non ce la faccio più, il suo potere mi sta sopraffacendo! ". Fa Dragone, esausto dal prolungato scontro. Il Cavaliere di Virgo scuote il capo pur essendo egli stesso piuttosto stanco.

" Non importa, Sirio! Non importa quanto costui sia forte: abbiamo promesso a Lady Saori che lo avremmo sconfitto per poi raggiungerla ed affrontare insieme Hades! Le abbiamo fatto una promessa, Athena conta su di noi! Non possiamo deluderla! ". Brucia ulteriormente il proprio cosmo il ragazzo mentre l'amico annuisce, seguendo il suo esempio.

" Hai ragione, Shun! Noi abbiamo fatto una promessa ad Athena, non possiamo tradirla! ". Anche lui espande il proprio cosmo mentre, da molto lontano, un'amanazione cosmica giunge a loro mentre una voce inizia a parlare soavemente. 

" Non temete: Athena è con voi. Non dovete temere ". E' la voce di Saori, su questo non c'è dubbio: la donna ha avvertito i cosmi dei suoi protetti espandersi, ha percepito il pericolo ed ha deciso di infondere loro nuova forza. 

Seiya l'ha vista fermarsi bruscamente durante il cammino, per poi congiungere le mani come fosse in preghiera ed espandendo il suo cosmo. Ovviamente il Cavaliere di Sagitter già ne ha intuito la ragione: si limita a restare in disparte con la guardia sempre alta: Radamante non si è ancora palesato, ed ormai sarà solo questione di tempo dato che il palazzo di Hades è prossimo. In caso di attacco pensa, deve essere pronto a proteggere la moglie. Da parte sua anche Phoenix rimane accanto al compagno di tante battaglie. " Saori sta soccorrendo mio fratello e Sirio, suppongo che lo scontro con Eaco sia ancora in corso ". Fa il Cavaliere del Leone mentre Seiya annuisce.

" E' così: Saori ha avvertito il pericolo che correvano suppongo, e così si è fermata ed ha iniziato ad espandere il suo cosmo per poter raggiungere Shun e Sirio ed infondere loro coraggio ". Phoenix annuisce mentre Seiya non abbassa la guardia neppure per un istante: sono in prossimità della fortezza del nemico ed ancora non si è visto il più forte tra i suoi Generali, questo lo mette un pò in agitazione.

Incoraggiati dalla loro Dea intanto, sia Sirio che Shun si rialzano da terra nonostante la resistenza avversaria sia ancora molto forte. Infondono maggior vigore al proprio attacco mentre Eaco li deride sarcastico. " Cosa credete di poter fare? Molto presto non sarete altro che cenere ". Ride malefico il Giudice infernale, eppure nota una cosa che ha addirittura dell'incredibile: la sua surplice si sta notevolmente danneggiando, e su essa sono presenti delle crepe. Deve farla finita con quei due quanto prima, prima che possano esserci delle conseguenze inaspettate. 

" Non ci contare troppo, Eaco! Sei tu che sei finito! ". Fa Shun per poi lanciare uno sguardo di intesa al compagno, che annuisce. " Ora! ". Fa il Cavaliere della Vergine per poi scagliare con tutta la sua forza l'attacco che gli è proprio, seguito da Sirio. Eaco pone una difesa che tuttavia non è più efficace e, per un momento, gli pare di notare le armature dei due cambiare di aspetto. Lo stupore gli fa abbassare la guardia per un secondo, che gli risulta fatale: l'impatto con i due attacchi combinati dei due Cavalieri distrugge buona parte della sua Surplice e lui viene investito letteralmente da quella luce dorata che non gli lascia scampo. Rimane in piedi qualche istante, shoccato: ha visto benissimo le armature dei due compagni cambiare per qualche secondo, forse nemmeno loro se ne sono resi conto ma lui si: quelle erano Armature Divine. I due uomini invece sembrano esausti: è vero, non si sono accorti di quei secondi in cui le loro vestigia sono mutate, troppo impegnati nel lanciare il loro colpo e non farsi colpire a loro volta da Eaco. Il Generale Infernale cade da prima in ginocchio, sputando sangue. 

" Io... sconfitto da due uomini... mortali... ". Mormora per poi cadere viso al pavimento: è finita. Il suo cosmo è scomparso, Eaco di Garuda è stato sconfitto. Shun e Sirio si riprendono dopo qualche istante dal violento contraccolpo del loro attacco, guardandosi in volto per poi guardare il nemico. 

" Ce l'abbiamo fatta! Sirio, lo abbiamo sconfitto! ". Fa Shun, mentre l'altro annuisce.

" Si, Shun! Ma la battaglia non è finita: dobbiamo aiutare i nostri compagni contro minosse e Radamante ". Shun annuisce per poi seguire l'amico: i due uomini riprendono la corsa per poter raggiungere i compagni ed arrivare quanto prima al palazzo di Hades.

Al Palazzo Infernale nel frattempo.

Sia Astraeus che Tea ed Hades avvertono la scomparsa del cosmo di Eaco: i primi due sembrano essere piuttosto stupiti, mentre Hades no: aveva messo in conto che quei due potessero sconfiggere il Giudice Infernale, non ha dimenticato le loro imprese di nove anni prima, non ha scordato che riuscirono addirittura a sconfiggere Hypnos e Thanatoss ai Campi Elisi, che avevano raggiunto nonostante fosse un percorso precluso agli esseri umani. " Non posso crederci... ". Fa ad un certo punto la Regnina degli Inferi, riprendendosi dalla sorpresa iniziale. " Ce l'hanno fatta! Due Cavalieri D'Oro, due umani hanno sconfitto uno dei tre Giudici degli Inferi ". Conclude. Anche Astraeus nota la stessa cosa che nota lei: Hades non è turbato, anzi sembra quasi che non gli importi affatto se quei Cavalieri si sono rafforzati tanto da sconfiggere uno dei suoi Generali ed ora si stanno avvicinando sempre più al loro palazzo.

" Signore... ". Fa per dire lo Spectre, ma Hades riprende parola interrompendolo.

" Ve l'ho detto, è tutto nei miei piani: che sconfiggano i Giudici, che giungano qui. Ma quando lo faranno saranno già deboli, mentre noi avremo le nostre piene forze. Non ci metteremo più di qualche minuto a liberarci di loro e soprattutto, a distruggere anche le loro anime così da impedire che si reincarnino nuovamente ". Astraeus annuisce, capendo subito: lo scontro con i Generali Infernali serve ad indebolire gli avversari per renderli poi prede più facili. " Certo, se ci troveranno qui al momento del loro arrivo, questo è ovvio ". Fa poi enigmatico. 

" Cosa intendete? ". Chiede il primo tra i suoi guerrieri, mentre Hades si limita a rispondere con una frase enigmatica. 

" Lo scoprirete quando potrò finalmente utilizzare il mio vero corpo, è questione di poco, lo hai detto tu stesso, no? ". Fa semplicemente, ed Astraeus annuisce. 

" E che ne sarà a quel punto di Shura? ". Chiede Tea così, improvvisamente: tutti aspettano il " grande evento ", il giorno in cui Hades potrà rientrare nel suo vero corpo. Ma in quel momento, che ne sarà di suo figlio? Hades si volta verso la sua regina con un ghigno, tuttavia le risponde nello stesso modo in cui ha risposto poche ore prima ad Astraeus. 

" Il lato divino di Shura è risvegliato, ormai non è più un bambino comune per sua fortuna: sarà il mio braccio destro nella battaglia che vedrà la sconfitta di Athena e dei suoi patetici Cavalieri ". Risponde mentre lei annuisce semplicemente. Improvvisamente una luce viola fa voltare i tre in una direzione precisa mentre il ghigno del signore degli Inferi non pare scomparire, anzi se possibile diventa ancor più malvagio. " E credo non manchi molto a questo ". Conclude semplicemente. - come non manca molto alla morte di quel Cavaliere, quel Crystal. Ci sarà da divertirsi -. Pensa poi il signore dell'aldilà. Cosa sia quella luce viola che ancora rifulge tuttavia, non è dato saperlo. 

Crystal ha ingaggiato un cruento scontro con Minosse: lo Spectre non ha mai scordato l'affronto subito da quel Cavaliere che, nove anni prima, provocò la sua sconfitta seppur indirettamente. Sarà comunque lui a pagarne le conseguenze, pensa il Giudice dai capelli Argento mentre scaglia la propria tecnica contro l'avversario. " Dominio Cosmico! ". Grida il Generale infernale e, colto alla sprovvista, il Cavaliere di Acquarius si ritrova impotente, subendo passivamente quella tecnica che già aveva avuto modo di sperimentare nove anni prima. L'avversario ghigna compiaciuto. " Non credere di averla vinta come accadde nove anni fa, Cavaliere: quella volta fosti solo fortunato, ma ora concluderemo ciò che rimase in sospeso allora ". Ride mentre ad un suo solo movimento Crystal sente un atroce dolore, come se il suo braccio stesse per spezzarsi da un momento all'altro.

" Maledetto! ". Fa semplicemente il Cavaliere di Acquarius senza tuttavia riuscire a reagire. 

" Come dici? Non ho sentito bene! ". Fa crudelmente l'avversario, muovendo i fili che tengono imprigionato il corpo del suo avversario e facendolo gridare di dolore. " Beh, così va decisamente meglio ". Fa ironicamente il Generale dell'esercito degli Inferi. Crystal si sente perduto, le forze stanno venendo meno: ha affrontato diversi attacchi da parte del suo avversario, ma questo è stato improvviso e molto potente, non è riuscito ad evitarlo. Sta per cedere, eppure un pensiero lo scuote improvvisamente: deve salvare Shura e Tea, deve fermare Hades oprima che possa rinascere in via definitiva, o per la Terra questa volta, sarà davvero la fine. Ma come fare? Come tagliare i fili del burattinaio? Un'improvvisa quanto folle idea gli balena in mente in un momento. 

" Non... non l'avrai vinta con me, Minosse ". Commenta il giovane Cavaliere di Acquarius. Un'intensa luce dorata lo avvolge mentre il suo cosmo inizia ad espandersi a dismisura mettendo in allarme lo stesso Giudice. 

" Certo che vincerò, perchè tu morirai adesso! Addio, Cavaliere di Athena! ". Il Generale degli inferi muove i fili facendo provare sempre più dolore a Crystal che, nonostante questo, continua a bruciare il proprio cosmo come se una forza sconosciuta gli stesse impedendo di svenire dal dolore. Minosse inizia ad innervosirsi e si prepara a dare il colpo di grazia all'uomo. " Muori! ". Fa, per poi prepararsi a colpire. Ma in quello stesso istante i fili che tenevano imprigionato Crystal iniziano a bruciare per poi dissolversi, come se una forza maggiore avesse dato nuova libertà al biondo. Il Cavaliere cade in ginocchio, per poi rialzarsi subito.

" Credevi di aver vinto, ma il combattimento inizia adesso! ". Assicura il Cavaliere dell'undicesima casa. Minosse decide di non indugiare a chiedersi come sia potuto accadere: senza esitare raccoglie la sfida. 

" Non aspettavo altro, Cavaliere. Non vedo l'ora di darti una lezione ". Assicura per poi prepararsi a lanciare il suo più letale attacco, lo stesso si accinge a fare Crystal.

- vincerò questo scontro e verrò a salvarti, Tea - pensa, ancora ignaro che la sua amata è ormai diventata la signora degli Inferi. 


Salve a tutti, come va? Ed eccomi con il nuovo capitolo, che ve ne pare? Abbiamo visto la sconfitta di Eaco da parte di Sirio e Shun, che hanno elevato il proprio cosmo fino a far diventare, seppur per pochi istanti, le loro armature divine. Hades pare sempre più deciso a voler eliminare di persona il Cavaliere di Acquarius, che tuttavia ha ingaggiato uno scontro molto duro con Minosse che vuole vendicare il torto subito nove anni prima. Tea si è ormai convertita nella regina degli Inferi ed il destino ha ancora in serbo parecchio per lei. Il prossimo capitolo cercherò di farlo un pò più lungo, vi aspetto! Baci

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Capitolo 24
*** L'incontro ***


Non molto distante da Athene, nel frattempo. 

Una giovane fanciulla di cui non è dato sapere l'età ma della quale si può notare la gioventù ed il fatto che non sia ancora completamente adolescente e dagli intensi occhi azzurri rientra nella propria casa: posa il mantello che ha usato per ripararsi dall'abbondante pioggia che cade incessantemente da ore. Una donna sulla cinquantina scende le scale di corsa, per poi andare a stringerla forte a sè. " Iris! Piccola mia, finalmente sei tornata ". Fa la donna. La ragazzina non pare stare troppo bene: ha lo sguardo fisso, perso nel vuoto. Le lacrime ancora sgorgano dai suoi occhi. 

" Madre... Alcmena, è vero ciò che mi avete rivelato? ". Chiede con un filo di voce la giovane dai lunghi capelli castani. La donna le accarezza il viso per poi annuire mestamente. 

" Tesoro, ascoltami: non ha alcuna importanza, non conta nulla. Io ti ho amata e cresciuta come una figlia, anche se... ". Ma viene interrotta dalla mora che, una volta sciolto l'abbraccio, scoppia in lacrime non riuscendo più a trattenersi. 

" Ma non lo sono! Voi non siete mia madre! Mia madre è ancora la fuori che mi cerca, o forse mi crede morta! Questo mi avete detto! Perchè mi avete cresciuta nella menzogna?! ". Chiede la giovane mentre la donna cerca di avvicinarsi. 

" L'ho fatto per il tuo bene! Quando quel giorno di pioggia, quell'uomo ti portò da me, mi ordinò di accudirti come fossi mia figlia. Che tu eri un imprevisto, che doveva sbarazzarsi di te quanto prima e che non eri tu quella che serviva al suo scopo ". La ragazza non trattiene le lacrime mentre sente quella storia. 

" Un uomo?! Ma quale uomo?! ". Grida la mora mentre l'altra scuote il capo. 

" Io non lo so! Non ne ho idea! Non mi ha mostrato il suo volto, lo celava sotto il cappuccio. Mi ha detto che se non avessi accettato di prenderti con me ti avrebbe uccisa! Ha detto che - una mortale come te che non ha preso nulla dai genitori non sarebbe servita a niente, avrebbe solo fatto infuriare il suo signore -. Io non so altro ". Iris si calma qualche istante cercando di smettere di piangere. Fa dei respiri profondi per poi iniziare nuovamente a parlare. 

" Il suo signore? ". Chiede, e la donna annuisce mestamente. " Una mortale? Che significa? Chi erano i miei veri genitori?! ". Chiede la ragazza. " Vi prego, se lo sapete... ". Si ferma mentre Alcmena scuote il capo. 

" Non lo so, tesoro mio. Non so chi siano tuo padre e tua madre, ma so che quell'uomo mi disse che colui che ti aveva generata probabilmente non sapeva nulla della tua esistenza, e che se il suo signore si fosse accorto di te ti avrebbe uccisa con le sue stesse mani ". Spiega. La ragazza mette una mano sulla fronte per poi scuotere il capo. 

" Devo trovarla... devo sapere chi è mia madre, sapere se ho altri fratelli, e chi era mio padre e perchè si siano voluti sbarazzare di me ". Alcmena guarda la fanciulla: sapeva benissimo che rivelarle la verità avrebbe comportato dei rischi. 

" Tesoro, io so il nome di tua madre e tuo padre anche se, come ti ho detto, non ho altre informazioni su di loro ". Spiega brevemente, per poi alzare lo sguardo verso la ragazza. " Loro sono... ". Iris sgrana gli occhi, incredula: quell'uomo è il suo vero padre?! 

La battaglia negli Inferi prosegue senza esclusione di colpi: Minosse e Crystal si fronteggiano alla pari. Il Cavaliere di Acquarius ha subito un attacco nemico davvero notevole, tanto da essersi fratturato il braccio. Ma non gli importa: non darà ascolto al dolore, non cederà. Ha una missione da portare a termine e nulla e nessuno glielo impedirà. " In guardia, Minosse! ". Avverte prima di lanciare il Sacro Acquarius. Il Giudice pare iniziare a risentire della stanchezza, tuttavia para alquanto con facilità il colpo avversario.

" E' tutto qui ciò che il grande Crystal di Acquarius sa fare? Sei piuttosto scarso, devo dire ". Ghigna, pronto a contrattaccare. 

Al Palazzo di Hades intanto, il signore degli Inferi ha mandato a chiamare Astraeus, il suo più fedele sottoposto. " Signore, mi avete convocato? ". Chiede lo Spectre mettendosi in ginocchio. Hades si limita a dargli le spalle, osservando il suo vero sembiante. 

" Si, ti ho convocato ". Risponde l'Imperatore della Morte per poi proseguire il discorso. " Ormai il tempo è quasi giunto: il cosmo di Athena che prima insudiciava il mio corpo se n'è del tutto andato, e finalmente è tornato utilizzabile ". Sentenzia. Astraeus lo guarda sorpreso: non si aspettava che l'evento si verificasse così presto! 

" Allora abbandonerete il corpo di vostro figlio, per tornare nel vostro? ". Chiede il corvino, ma il suo signore fa un gesto di diniego.

" Non ancora: c'è una cosa che voglio risolvere prima. Una fastidiosa questione che riguarda il Cavaliere di Acquarius ". Inizia il discorso, per poi fermarsi un istante. Riprende parola solo dopo alcuni istanti. " Vedi, quel fastidioso Cavaliere si è avvicinato un pò troppo alla mia regina, ed ora sembra essere nei suoi pensieri con troppa frequenza anche se lei ha accettato il suo ruolo. Ma non mi piace dividere ciò che è mio con gli altri, specialmente se si tratta di un volgare Cavaliere di Athena ". Prosegue. Astraeus annuisce.

" Capisco, volete che vada a dargli una lezione? Ma in questo momento, sta lottando contro Minosse ". Fa lo Spectre. A quelle parole Hades si mette a ridere in maniera alquanto sinistra.

" Dargli una lezione? No, non sarai tu a farlo ". Quelle parole lasciano sorpreso il sottoposto. " E nemmeno Minosse, se è per questo: aspetteremo che lo scontro termini e, se per sua sfortuna il Cavaliere sarà ancora vivo, voglio che tu lo conduca da me. Morirà per mano mia, per aver osato avvicinarsi a chi non gli appartiene e per aver violato il mio regno per la seconda volta ". Astraeus ci mette qualche istante a realizzare il tutto, ma in fine annuisce: non gli resta altro da fare che attendere. 

" Si, mio signore ". Mormora solo per poi rialzarsi e rimanendo in attesa degli sviluppi. 

Minosse lancia il suo potente attacco in direzione del nemico che, come ultima difesa, scaglia un Sacro Acquarius. Questa volta i due colpi si contrappongono alla pari, essendo entrambi molto stanchi dal duro e duraturo scontro sia il Giudice Infernale che il Sacro Protettore di Athena hanno finito per avere una forza pari lìuno all'altro. Il Generale dai capelli argento pare piuttosto infuriato. " Non vincerai, bastardo! ". Grida su tutte le furie. 

" Lo vedremo! ". Ribatte il biondo Cavaliere, eppure le sue forze si stanno esaurendo: per quanto l'avversario sia stanco, è pur sempre uno dei generali di Hades ed è molto potente, contrastare il suo attacco si sta rivelando un'impresa ardua. Improvvisamente una voce lo fa sussultare: la figura della madre compare nella sua mente. 

" Crystal, figliolo mio adorato non farti sopraffare: tu sei forte ". Lo incoraggia Natassia, mentre il volto di Saori si affianca ora a quello della donna. 

" Mio Cavaliere, Athena è con te! Ricorda che la tua armatura è pregna del sangue della Dea, risveglia il suo potere! Coraggio! ". Lo esorta. L'uomo chiude gli occhi e brucia il proprio cosmo in modo smisurato, come mai è avvenuto. 

" Athena, madre, Tea, amici miei! Vincerò questo scontro ad ogni costo! ". La sua armatura cambia per qualche istante e prende l'aspetto di un'armatura divina. Tuttavia il suo proprietario non lo nota inquanto i suoi occhi sono chiusi come a voler bene imprimere nella sua mente il volto della Dea e della madre. Poi un'altra voce da la spinta finale al ragazzo, e sente come se delle altre mani si fossero posate sulle sue. 

" Coraggio, mio allievo prediletto! Tu puoi farlo, tu lo puoi sconfiggere. Ricorda il dono che ti feci, in quel lontano giorno all'undicesima casa: ti feci dono del controllo sulle energie fredde, ed in seguito ti feci dono dell'armatura di Acquarius. Coraggio, sii mio degno successore e sconfiggilo! ". Quella voce, quelle parole! Come potrebbe non riconoscere colui a cui tutto deve? 

" Maestro Acquarius, siete voi!? ". Non ode più alcuna voce, ma una salda presa sulle sue mani gli infonde nuovo coraggio. Il ragazzo annuisce mentre alcune lacrime rigano furtivamente il suo viso. " Non vi deluderò, maestro ". Assicura per poi dare fondo alle sue energie. " Per il Sacro Acquarius! ". Grida. Minosse cerca di difendersi, un'esplosione fa finire a terra il giovane Cavaliere ora esausto dopo lo scontro. Poco più in là giace Minosse, ormai senza vita: il colpo di Crystal ha in fine sortito l'effetto sperato, colpendo il Generale Infernale e riuscendo a ghermirne la vita. L'armatura torna al suo aspetto originale mentre il ragazzo sente le lacrime pungergli gli occhi. " Oh maestro mio, grazie per il vostro aiuto ". Sussurra. Dopo alcuni momenti spesi a riprendersi dalla battaglia l'uomo decide di mettersi nuovamente in cammino: deve raggiungere Pegasus, Athena e Phoenix ed aiutarli nel prossimo scontro che sicuramente li vedrà coinvolti contro Radamante, ultimo giudice Infernale rimasto a difesa del ignore fell'aldilà e della sua posa. Già, la sposa di Hades: Crystal non può fare a meno di chiederselo: chi è costei? Eppure non ha il tempo di pensare null'altro: un'intensa luce viola lo circonda improvvisamente e senza dargli il tempo di rendersi conto di nulla. Poi, sul luogo dello scontro giace solamente il corpo esanime di Minosse e null'altro.

Crystal sbatte il viso sul freddo pavimento: ma che significa? Dove si trova? E soprattutto come ci è giunto? Ricorda solo di aver eliminato Minosse, poi? La memoria non lo soccorre o forse, semplicemente non c'è nulla da ricordare: lui non ha mai percorso il sentiero che conduce a quel luogo, ma vi è stato portato per volontà altrui. Una voce lo fa sussultare. " Mio signore, ho fatto giungere qui il Cavaliere di Acquarius esattamente come stabilito ". Il biondo alza lo sguardo verso chi ha parlato: è in ginocchio ma lui lo riconosce subito: è Astraeus. 

" Astraeus? ". Mormora sorpreso il ragazzo. Ma una nuova voce lo fa voltare di scatto puntando lo sguardo di fronte a sè. 

" Non dovresti preoccuparti del mio sottoposto, umano ". Quella voce così gelida. Non è possibile! Un brivido corre lungo tutto il corpo del ragazzo. " Sarà la tua vita ad essere ghermita per mano mia ". Quell'uomo di fronte a lui, chi...? No! Non riesce a finire il suo pensiero: si alza di scatto da terra per poi puntare lo sguardo a colui che gli ha rivolto minacce di morte. 

" Shura! ". Urla mentre la persona di fronte a lui fa un ghigno crudele. 

" Non c'è. Mio figlio in questo momento è in un altro luogo, il suo corpo mi appartiene interamente. Ed è stato lui a cedermelo spontaneamente ". Il ghigno è sempre più sadico. Il biondo si infuria a tali parole. 

" Come hai osato, Hades!? Esci subito dal corpo di Shura! ". Ordina per poi fare per partire all'attacco. Astraeus sta per partire a difesa del suo signore, Hades non pare affatto turbarsi dopo la reazione del nemico. Una voce femminile tuttavia interrompe ogni mossa da parte del Cavaliere di Athena. 

" Fermo! ". Ordina tale voce. Dei passi la succedono, il signore degli Inferi pare compiaciuto.

" Finalmente è qui ". Mormora mentre Crystal non riesce a proferire verbo. 

" Non avvicinarti all'Inperatore degli Inferi ". Conclude poi la voce di donna. I passi si arrestano quando la sua proprietaria giunge al fianco del suo re. Indossa un lungo abito nero, sul capo una corona di fiori e tra le mani il proprio narciso. Crystal ci mette diversi istanti a realizzare il tutto, crede sia un incubo, uno scherzo della sua fantasia. Eppure la frase seguente non lascia adito a dubbi. " Ci si rivede, Crystal ". Lo chiama per nome. Il ragazzo scuote il capo. 

" Tea?! ". La chiama solamente: colei che ha davanti è la sua amata, ma che significa tutto questo? Come mai è al fianco di Hades, insidiato nel corpo di Shura? Come ha potuto permettere che l'Imperatore degli Inferi si impadronisse di suo figlio? Proprio lui nota lo stupore sul volto dell'odiato nemico e lo deride sarcasticamente. 

" Cosa c'è, Cavaliere di Athena? Sei stupito di vedere la mia sposa? ". Chiede con tono di chi ha ormai la vittoria in pugno. " Avanti, non essere villano ed inchinati alla Regina degli Inferi! ". Senza esitazione e con un solo cenno della mano riesce a far genuflettere il Cavaliere che, nonostante opponga resistenza, non riesce ad evitare di obbedire a quel comando. 

" Ma che significa?! Tea! Cosa ci fai con lui?! Tu sei umana! E lui odia gli umani! Ti ucciderà, come finirà per uccidere Shura! ". Cerca di dire altro ma, alle sue parole, il Signore dell'Aldilà pare irritarsi e, con un altro e solo gesto della mano, fa volare l'avversario contro la parete. 

" Non osare. Non devi nemmeno rivolgere la parola alla mia sposa, ti sei già avvicinato troppo a lei quando ancora era umana. E per questo la pagherai, ora ". Lo minaccia. Il Guerriero di Athena si alza nonostante la botta presa, e riflette: cosa deve fare? Se attacca potrterà solo danno al corpo di Shura. Ma se è vero che lo spirito di quest'ultimo è sprofondato nelle Tenebre, se è vero che Hades si è totalmente impossessato di lui, non gli resta altro da fare se non vendicare il ragazzino e distruggere chi ha usurpato il suo corpo e le sue fattezze. Che a ben guardare, pensa, sono già di per sè simili a quelle dell'imperatore della morte, con o senza possessione. 

" Tea non è così! Tea è una ragazza dolce e gentile, è la ragazza di cui... ". Fa per dire altro ma riceve un violento schiaffo da parte dell'avversario. 

" Adesso basta! Hai già mancato di rispetto abbastanza agli Dei: colei che hai di fronte è sempre stata una Dea, la mia sposa. Doveva solo risvegliare ed accettare il suo lato divino, ed ora che lo ha fatto è al mio fianco nella Guerra Santa ". Detto questo richiama a sè la propria spada: in un normale corpo ospite non lo potrebbe fare, ma trattandosi di suo figlio ha il pieno potere di impugnare la propria arma anche in quel sembiante provvisorio. Punta l'arma al Cavaliere. " Preparati, sarai il primo a morire ". Lo minaccia Hades. Astraeus rimane immobile dopo essersi messo accanto alla sua regina per proteggerla, in caso di attacco. Anche Tea rimane immobile, come se non stesse realmente osservando quella scena. Lo scontro tra Hades e Crystal pare inevitabile. 


Salve amici miei, come state? Eccomi con il giornaliero capitolo, che ne dite? Allora, abbiamo visto comparire una misteriosa ragazza di nome Iris, che ne pensate in merito e di lei? Chi pensate possa essere? Potrebbe avere la stesa età di Shura o essere poco più grande di lui, ed è rimasta sconvolta nell'apprendere il nome del padre. Nel frattempo negli Inferi, Crystal sconfgge Minosse grazie all'aiuto di Athena, della madre e del proprio maestro Acquarius. Ma, qando tutto sembrava volgere al meglio, ecco che Hades ordina di condurre al proprio palazzo il Cavaliere, volendolo eliminare personalmente. Il ragazzo ha scoperto in oltre la verità: Tea è la regina degli Inferi e sposa di Hades. Tutto ciò che può fare ora, è distruggere il signore degli Inferi pur danneggiando il corpo di Shura. Ma ci riuscirà davvero? Vi aspetto al nuovo capitolo, baci

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Capitolo 25
*** Enemies ***


Seiya, Saori e Phoenix sono ormai giunti in prossimità del palazzo di Hades: hanno avvertito il Cosmo di Minosse spegnersi, significa che Crystal ha vinto lo scontro contro il terribile Giudice, pensano. Eppure sanno anche che il più temibile tra i Generali di Hades non si è ancora palesato: Radamante. Possibile che non si schieri in campo a proteggere il suo signore e... e la sua signora, si. Saori riflette eppure non riesce proprio ad immaginare chi possa essere la sposa di Hades, in chi si possa mai essere insidiata la Dea Persefone? E come mai lei, che è una Divinità, non ha mai avvertito il suo cosmo? Improvvisamente Seiya arresta il suo passo e lui e Phoenix si pongono a difesa di Athena, che sopra pensiero com'era non si è resa conto che qualcosa non andava. " Phoenix, Seiya cosa... ". Non finisce la frase: avverte un cosmo molto possente. Nonc erto pari a quello di Hades, ma può appartenere ad un solo individuo: l'ultimo dei suoi Generali. 

" Fatti vedere! Sappiamo che sei qui! ". Ordina Seiya. Una risata fuori luogo precede alcuni passi seguiti da una voce che tutti quanti ben conoscono. 

" Dopo nove anni, adesso come allora sei qui a violare il regno degli Inferi e a muovere un attacco suicida contro il Divino Hades? ". Lo irride il proprietario di tale voce mentre si palesa dall'ombra: il biondo giudice sfoggia un ghigno cinico e sicuro di sè, ed il suo sguardo passa dai due Cavalieri ad Athena. " E vedo che questa volta avete portato con voi la vostra cara, preziosa Athena. Molto bene: mi avete risparmiato la fatica di cercarla ed eliminarla ". A quelle parole Seiya si infuria e risponde a tono. 

" Saremo noi ad eliminare te, maledetto! ". Grida per poi fare per attaccare. Ma Saori lo ferma trattenendolo per un braccio, per poi scuotere il capo: se lo attacca alla cieca finirà sicuramente per ricevere una sonora batosta, non devono scordare la potenza dell'avversario. 

" Ti fai comandare da una donna che addirittura ti vieta un attacco? Seiya, sei proprio caduto in basso ". Ride nuovamente il suo avversario provocando il Cavaliere di Sagitter. Questa volta nemmeno Saori riesce a trattenere il marito, che si libera dalla presa della donna per poi partire all'attacco.

" Come ti permetti di rivolgerti a noi in questo modo?! Per il Sacro Sagitter! ". Grida lanciando la sua tecnica segreta contro il rivale. Questi la evita con una velocità sorprendente per poi lanciare un attacco a sua volta contro il nemico. Seiya lo evita a sua volta e questo si infrange su una roccia retrostante, disintegrandola.

" Un pivello come te pretende di sconfiggere me, Radamante, Giudice del regno degli Inferi? Ma non farmi ridere! Vi avrò uccisi in talmente breve tempo che non avrete neppure il modo di accorgervene! ". Minaccia il Generale preparandosi all'attacco. 

" Non credere che sarà facile sconfiggerci! Abbiamo già annientato i tuoi compari, tu non farai eccezione! ". Risponde finalmente Phoenix affiancando l'amico. Radamante guarda Athena con espressione sarcastica. 

" Complimenti Athena, davvero niente male: hai dei difensori tanto valorosi... ". Dice l'ultima parola con una fastidiosa ironia, per poi proseguire. " ... eppure non vi siete accorti della nemica che si celava proprio tra le vostre file. Che stupidi ". Li irride nuovamente. lo sguardo di Athena per la prima volta si trasforma in uno stupito dalle parole del Giudice: ma che sta dicendo? La nemica nascosta nelle sue file? " Vi ho già ringraziato per aver trovato per noi la nostra regina e l'erede del divino Hades? ". Chiede continuando a prenderli in giro. Phoenix, stanco di queste vane parole, si lancia all'attacco dell'avversario. 

" Adesso basta parlare! Non so cosa tu stia dicendo, ma adesso preparati a difenderti, Giudice! ". Grida per poi lanciare la propria tecnica contro il nemico. Questi la evita per un soffio, tuttavia un leggero graffio compare sul suo volto: uno dei colpi lo ha sfiorato di striscio. L'uomo porta un dito al leggero graffio, e sulla punta nota il proprio sangue. Infuriato guarda il Cavaliere di Leo. 

" Giuro che mi pagherai tale affronto, Phoenix del Leone! ". Grida rialzandosi immediatamente: nessuno dei tre può proseguire il cammino, se prima non sconfiggono Radamante. E la cosa purtroppo, non sarà affatto facile. 

Crystal si trova faccia a faccia con il re e la regina degli Inferi, e rimane shoccato: non solo ha scoperto che ormai il signore degli Inferi si è impossessato totalmente del figlio, ma ha anche saputo che Tea è la sua sposa e che è sempre stata una Dea, ma che il suo potere divino è stato sopito per tutto questo tempo! Il giovane Cavaliere si rialza dopo alcuni istanti di stordimento per poi sentirsi afferrare bruscamente, e potrebbe giurare che non è stato Hades. Infatti si volta di scatto e riconosce Astraeus: lo ha immobilizzato senza che lui se ne rendesse conto. " Mio Signore, non sporcatevi le mani con questo lurido essere umano. Lo ucciderò io per il suo insolente ardire ". Sentenzia mentre il Cavaliere di Acquarius tenta una ribellione. 

" Lasciami andare, maledetto! ". Grida per poi cercare di colpire ancora una volòta il signore degli Inferi: è lui il suo bersaglio, deve sconfiggere prima lui e liberare Tea, poi penserà ad Astraeus. Tuttavia il suo attacco viene smorzato sul nascere dal cosmo del nemico. Hades rimane in silenzio qualche istante per poi guardare la sua regina ed in fine sfoggiare un ghigno crudele. 

" Voglio che tu lo indebolisca, ma sarò io a dargli il colpo di grazia: come ti ho detto, sarò io a punire la sua sfrontatezza ed a porre fine alla sua esistenza ". Sentenzia. Crystal non tiene a freno la lingua ed inizia a parlare. 

" Ma bene! Noto che il Signore degli Inferi è diventato un vigliacco che non affronta i propri nemici, e delega il lavoro ad altri per poi prendersi i meriti! ". Grida, ma questo gli costa caro: senza che se ne renda conto Astraeus molla la presa su di lui mentre Hades, che tiene ancora in mano la propria spada, lancia un fendente che stavolta colpisce in pieno l'avversario. 

" Ti conviene tenere a freno quella lingua, Cavaliere di Athena ". Lo minaccia puntandogli l'arma, per poi fare un passo indietro. " Astraeus, occupati di questo sudicio Sacro Guerriero ". Ordina nuovamente. In tutto questo Tea rimane immobile: non reagisce a quella vista, si limita a dare le spalle al Cavaliere per poi fare per seguire Hades ed andare a sedersi sul proprio trono. E' Crystal a prendere parola. 

" Tea! ". La chiama. Lei si ferma senza tuttavia voltarsi verso di lui. " Non posso credere che questa sia la tua vera natura! Non posso crederlo! Nonostante il risveglio del tuo lato divino, so che eri e rimani la donna della quale mi sono innamorato per la sua dolcezza, per il suo coraggio, per la sua forza! Che ne è ora di quella donna? Sta davvero permettendo all'empio spirito di una divinità malvagia di insidiare il corpo del suo adorato bambino ed addirittura lottando contro colei che un tempo era sua amica, la Dea Athena?! Non posso crederlo! ". Conclude il Cavaliere di Acquarius. Lei non si volge verso di lui ma alza il capo fiera come sempre. 

" Cosa puoi sapere tu del destino mio e di mio figlio? E' tutto scritto dai tempi del mito: Shura non morirà, perchè non è questo che è stato scritto per lui. E si, questa sono io, la vera me stessa. Niente e nessuno potrà cambiarmi, e se sono stata amica della Dea Athena è perchè non ero ancora consapevole del mio vero ruolo ". Conclude per poi voltarsi finalmente verso il Cavaliere che comunque non ci crede: no. Quella donna non è la vera Tea, è come se fosse sotto incantesimo. Eppure i suoi occhi non sono vitrei, la sua coscienza è perfettamente intatta. Nessuno si è impossessato di lei, nessuno ne domina la mente e le azioni. " In quanto a te, Cavaliere: hai sbagliato ad invadere il regno degli Inferi, questo ti ha condannato all'oblio ancora prima del tempo ". Risponde con un tono gelido. Tiene stretta la sua falce nella mano sinistra: la sua arma. Solo ora il Cavaliere di Acquarius l'ha vista, prima non ci ha fatto caso a causa della concitazione. 

" Un'arma divina? ". Sussurra, chiedendolo più a sè stesso che ai presenti. Ma lei lo sente e così decide di dargli una risposta. 

" Si, ti sorprende che riesca a tenerla in mano con tanta leggerezza? Non dovrebbe: è ovvio che una Divinità riesca ad impugnare la propria arma, o la tua Dea non sa forse impugnare lo scettro di Nike? ". Chiede con una leggera nota sarcastica. " Rassegnati, Cavaliere: arrenditi e smetti di contendere inutilmente. E' un consiglio ". Conclude la donna. A quella reazione Crystal scatta in piedi, come se qualcosa glielo avesse ordinato. 

" Ti farò ragionare, con le buone o con le cattive! ". Sentenzia per poi mettersi in posizione di attacco: non vorrebbe farlo ma sa di essere costretto. Se la attaccherà forse la riscuoterà, forse risveglierà la vera Tea pensa. " Tu non sei così, e giuro che te lo farò capire con tutto ciò che ho a disposizione! Ti risveglierò da qualsiasi incanto ti tenga prigioniera ". Lei non pare spaventarsi anche se sente il cosmo nemico aumentare: si limita a circondare la propria falce di una luce viola. 

" Vuoi sfidarmi, umano? ". Chiede semplicemente sfoggiando un ghigno sicuro. Lo sa, sa bene che vincerà se ora si scontrerà con Crystal. Astraeus osserva i due. 

" Mia signora, no! Non sporcatevi le mani con lui ". Fa solamente, ma è tardi: il Cavaliere di Acquarius ha appena scagliato uno dei suoi colpi in direzione della regina degli inferi. 

" Risvegliati, avanti! ". Grida solamente. Lei para l'attacco con una velocità sorprendente mentre la sua falce si illumina ancor più di prima. L'armatura divina di Persefone si pone improvvisamente a difesa della padrona per poi disporsi per la prima volta sul suo corpo. 

" Ma io sono già sveglia. Ho dormito per troppo tempo, ma ora so chi sono davvero ". Sentenzia, e con un salto evita l'attacco del Cavaliere per poi scagliarne uno di una potenza inaudita con la sua falce: è certo che solo Hades potrebbe essere alla pari con lei in questo momento. " Goddess Singing, colpisci Crystal! ". Scaglia la sua tecnica contro l'avversario mentre questi si ritrova immobilizzato per un breve istante, in seguito sente come se il suo stesso corpo stesse andando a fuoco. Non riesce a distinguere così l'onda d'urto data da quella tecnica, e finisce a terra ma non privo di coscienza. Lei sospira pesantemente per poi allontanarsi da li mentre la sua armatura torna a disporsi come poco prima di essere indossata, per poi scomparire e lasciando nelle sue mani solo la falce. " Astraeus, occupati tu di costui. Obbedisci agli ordini ". Fa solamente. Astraeus annuisce. 

" S.. si, mia signora ". Fa, stupefatto: non ha mai visto la Dea degli Inferi in azione,  edeve dire che ne è rimasto impressionato. In seguito guarda il rivale che si è rialzato nonostante stia ora sanguinando al braccio. " Oh, ancora contendi? Sei proprio un testardo, vuoi morire tra atroci sofferenze ". Commenta il corvino. " Beh, credo di poter esaudire il tuo desiderio: meriti una morte dolorosa anche solo per aver osato attaccare la Regina ed il Re degli inferi ". Commenta mettendosi in posizione di attacco. Crystal fa lo stesso. 

" Tu... tu sei il padre di Shura, vero?! ". Grida e, al silenzio dell'altro, continua la frase. " Rispondimi! Sei tu?! Sei tu il padre di Shura?! ". Chiede. L'altro fa un ghigno per poi rispondere. 

" E con questo? ". Chiede gelidamente, coem se la cosa non lo riguardasse nemmeno. Crystal lo guarda con una smorfia di disgusto.

" E con questo, mi chiedi?! ". Fa, per poi proseguire. " Ma come fai a restare dalla parte di chi vuole solo usurpare il corpo di tuo figlio e probabilmente fare a pezzi la sua anima?! ". Chiede, ma lo Spectre lo interrompe. 

" Quel bambino non è mio figlio: io sono solo il tramite con il quale il Divino Hades ha potuto generare il suo erede, ma quel ragazzino non appartiene a me. E comunque non ti devo spiegazioni ". Sentenzia. I due si fissano con ira: lo scontro è imminente


Salve amici, come va? Eccomi con un capitolo finalmente più lungo, che ne dite? Seiya, Saori e Phoenix hanno quasi raggiunto il palazzo di Hades, ma si sono trovati di fronte al più potente tra i suoi giudici: Radamante. L'uomo ha quasi rivelato la verità su Tea ed in seguito ha iniziato uno scontro con i de Cavalieri d'oro e la Dea Athena. Altrove invece, Crystal è stato condotto dvanti all'Inperatore degli Inferi ed alla sua sposa, che ha scoperto essere niente di meno Tea. Insieme a loro ha anche trovato Astraeus, il " padre umano " di Shura al quale però sembra non importare assolutamente nulla del bambino ed anzi, al quale pare solo interessare dare una lezione al Cavaliere di Acquarius. Stesso Cavaliere che ha persino attaccato la sua amata nel tentativo di farla rinsavire, riuscendo solo ad aumentare l'ira di Hades che ha ordinato al suo Spectre di indebolire il nemico, e che sarà lui stesso a dargli il colpo finale. Che dite? Cosa accadrà ora? Vi aspetto al capitolo nuovo con lo scontro tra Radamante, Seiya, Phoenix e Saori ed Astraeus e Crystal! Baci

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Capitolo 26
*** La storia di Iris ***


Alcuni anni prima, in una zona poco distante da Athene. 

Una trentottenne Alcmena sta camminando per la via portando due borse colme di ogni genere di cose: probabilmente ha appena terminato le commissioni. Improvvisamente ode il pianto di un neonato. Ma che ci fa un bimbo piangente nella notte e da solo, si chiede? Infatti si è avvicinata alla fonte di tali lamenti ma non ha notato nessuno oltre a quella bimba a terra, il cui corpo rifulge di una meravigliosa luce dorata. La donna ha potuto evincere che di una femmina si tratta quando, avvicinatasi, ha preso in braccio la creatura e ne ha potuto scorgere il bel visino. La creatura afferra dolcemente una ciocca dei capelli di Alcmena, la quale ha lasciato a terra le borse che stava portando ed ha iniziato a cullarla. " Shhh.. piccola, non piangere. Ci sono io qui con te ". Le sussurra amorevolmente. Una figura si palesa dall'ombra e questo fa spaventare la donna, che istintivamente stringe a sè la creatura. " Chi sei?! Sei forse uno dei genitori di questa povera creatura?! ". Chiede. La misteriosa figura prende parola di li a poco. 

" Non più ". Sentenzia, rivelando di avere una voce maschile. " Sarai tu ad occuparti di questa creatura d'ora in poi: la crescerai come tua figlia, e la chiamerai Iris ". Conclude la frase per poi farsi finalmente vedere. La donna sgrana gli occhi nel più totale stupore, come se avesse riconosciuto l'uomo in questione. 

" Ma che cosa dite? Dove si trova la madre di questa creatura? E perchè se ne vuole sbarazzare? ". Chiede. L'uomo esita qualche istante ma alla fine decide di dare una risposta. 

" Se si sapesse che quella bambina è ancora viva, probabilmente verrebbe uccisa: non serve a nessuno scopo e non servirebbe neppure tenerla in vita. Volevano che la uccidessi, ma non avrei mai potuto farlo ". Continua per poi avvicinarsi. Alcmena indietreggia istintivamente e decisamente spaventata: se ha appena detto che gli è stato ordinato di uccidere la creatura e se è davvero il padre, è a dir poco un mostro! Ed un tale essere non può neppure sfiorarla, quella piccola. 

" Indietro! ". Minaccia solamente la donna quasi inciampando in una delle borse. Vorrebbe indietreggiare ulteriormente ma dietro di lei vi è solo il muro. " Come osi solo guardare questa bambina, che hai appena minacciato di uccidere nonostante sia tua figlia?! ". Chiede perdendo ogni forma di rispetto: non ne può avere per un simile individuo. Lui la guarda dritto negli occhi con il proprio sguardo color dell'oceano, per poi guardare nuovamente Iris. 

" Donna, credi che se avessi avuto intenzione di ucciderla non lo avrei già fatto senza farla trovare a te? ". Chiede, ed effettivamente pensa Alcmena, non ha tutti i torti: se avesse intenzione di uccidere la piccola, non avrebbe fatto avvicinare lei. 

" Allora cosa vuoi? ". Chiede. L'aura dorata e bianca continua a circondare il corpo della piccola, ma non è una difesa: è come se fosse una cosa che non dipende da lei, ma dal contatto con quell'uomo di fronte a lei. 

" Voglio che la salvi: ti ho scelta perchè so che tuo figlio è morto in tragiche circostanze, insieme a tuo marito. Tu hai ancora molto amore da donare, e lei ha bisogno di riceverne. Prenditi cura di lei come se fosse tua figlia, ma ricorda: questa piccola ha un potere speciale in lei, e probabilmente chi mi ha ordinato di ucciderla un giorno la raggiungerà. Dovrai essere tu, Alcmena, a prepararla a quel giorno. Devi rivelarle la verità, farle comprendere che comunque, anche se non biologicamente, tu sei la sua sola madre e che la ami. Non la abbandonare mai. Da oggi sei la sola persona al mondo che ha ". Si volta verso Iris, che lo guarda con un sorriso dolcissimo. Le accarezza la fronte per poi baciargliela per la prima ed ultima volta. Alcmena gli porge la piccola e recupera il rispetto di poco prima.

" Congedatevi come si deve da vostra figlia, se le cose stanno così non ho remore ad accettare quanto mi chiedete. Ma non vi negherò di salutarla un'ultima volta ". Ha le lacrime agli occhi: è come se il suo cuore si fosse istintivamente fidato di quell'uomo, percependo che ama anche lui la piccola ma se ne deve separare. Lui prende la figlia in braccio per l'ultima volta, guardandola. 

" Mia piccola Iris, purtroppo io non sarò più in questo mondo quando tu crescerai e conoscerai la storia. Ma ci sarà la tua nuova mamma a proteggerti da ogni male, ad aiutarti ad affrontare il tuo destino ". Sussurra, per poi notare quanto lo sguardo della bimba ricordi il suo nonostante i lineamenti siano quelli della madre. Pronuncia solamente il nome di una donna, nome che sicuramente pensa Alcmena, appartiene alla mamma della piccola. " Nostra figlia sarà al sicuro, non temere. Non la troveranno mai ". Sussurra per poi passare nuovamente la bimba alla donna di fronte a lui ed iniziando a sentirsi poco bene. La signora si approssima a lui in ansia. 

" Ma voi state male ". Sentenzia, ma lui la allontana con unc enno della mano. 

" Non vi avvicinate! ". Ordina tornando alle formali maniere, e lei annuisce in apprensione: lo vorrebbe aiutare ma non sa il male che lo affligge. " Portate con voi la bimba, e ricordate: non dovrete mai abbandonarla, e un giorno dovrete rivelarle di chi è figlia. Aiutatela a salvarsi da chi la vuole uccidere, perchè io non potrò in alcun modo essere li a proteggervi... ". Mormora. Alcmena annuisce: non vorrebbe ma decide di andarsene, capendo che non può più fare nulla per quell'uomo. Eppure i nomi dei genitori di Iris sono bene impressi nella sua mente, ed un giorno, quando sarà tempo, la piccola dovrà conoscere la verità. 


" E questa figlia mia, è la storia di come ti trovai e di come tuo padre ti affidò a me ". Conclude il racconto Alcmena: è riuscita a calmare Iris ed a farla sedere, per poi raccontarle di come andarono le cose molti anni prima. La ragazzina sgrana gli occhi sgomenta mentre le lacrime iniziano silenziose a solcare il suo viso.

" Mi dispiace per come mi sono comportata, mamma ". Sussurra mentre anche ad Alcmena iniziano a sgorgare le lacrime dagli occhi. " Tu mi hai accudita ed amata senza nemmeno sapere quale fosse il destino di cui parlava mio padre, nè chi fossero le persone che gli avevano ordinato di sbarazzarsi di me. Eppure io ti ho rivolto parole di ingratitudine e cattive, mi dispiace! ". Scoppia in lacrime mentre la donna la stringe a sè.

" Mia piccola Iris, io ti perdono! Sei mia figlia e sempre lo sarai, nons cordarlo mai. Non tradirò la promessa fatta a quell'uomo, l'affetto smisurato che provo per te me lo impedirebbe in ogni caso: tu sei diventata tutta la mia vita ". Piange a sua volta la signora. Iris non può fare a meno di riflettere: allora non era un sogno, quell'uomo misterioso che ogni tanto sognava la stringesse a sè. Era davvero suo padre, e la conferma è arrivata quando Alcmena gliene ha rivelato il nome. 

In un luogo di cui non è dato sapere il nome, un antico rituale ha finalmente fine.

Rumore di vetri infranti precede la rottura di un sigillo posto da millenni e da una divinità probabilmente superiore alla stessa Athena. Chi ha praticato quel pericoloso ed arcano rito è in ginocchio ed attende per poi essere raggiunto da un'altra figura. " Allora? Ce l'hai fatta? ". Chiede. Quello in ginocchio si alza riprendendo fiato, per poi annuire. 

" Avevi qualche dubbio, per caso? ". Chiede con un ghigno di soddisfazione. " Il sigillo di Zeus non poteva durare in eterno, e la sua efficacia altrettanto. Sono passati milleni  e si era già indebolito molto, spezzarlo è stata dura ma non impossibile ". Sentenzia guardando la persona che gli sta a cuore: giace ancora in un sonno probabilmente millenario, nessuna aura lo circonda. 

" Eppure non percepisco nulla: il suo cosmo, niente di niente. E' come se fosse ancora vittima di quel sigillo ". Fa la figura giunta secondariamente, mentre l'altro si volge a guardarlo, o guardarla. 

" Non posso decidere io quando svegliarà i propri poteri, probabilmente ci vorranno degli anni perchè il secondo sigillo che Zeus ha posto sulla sua anima si spezzi, io ho potuto infrangere solamente quello posto sul suo corpo fisico ". Ammette. L'altra figura annuisce. 

" Credi che Athena ci ostacolerà? ". Chiede poi, mentre l'altro riflette un istante per poi rispondere.

" Ho sentito che sta affrontando Hades in questo momento: forse sarà lui stesso a togliercela di torno ed a spianarci la strada per la conquista della Terra. Aspettiamo e vediamo come si evolve la situazione ". Fa, mentre l'altra figura conclude la frase. 

" E soprattutto, attendiamo che lui si risvegli definitivamente ". Guarda quella persona ancora dormiente. " Mio signore... ". Sussurra solamente. Chi siano lui o lei ed il compare, e soprattutto la persona addormentata, non è dato saperlo. 

Al palazzo di Hades invece, lo scontro tra Astraeus e Crystal si è aperto senza esclusione di colpi. Il Cavaliere di Acquarius è incapace di trattenere la collera e scaglia tutti i suoi colpi più potenti contro il rivale, che li schiva con una velocità sorprendente: accidenti, pensa il biondo cavaliere. Di certo è più potente di Minosse, e dopo tutto è colui che in passato ospitò lo spirito di Hades. Sicuramente in lui è rimasta una minima parte del suo potere divino. " Tutto qui quello che i Sacri Guerrieri di Athena sanno fare? Beh, se sono tutti come te siete piuttosto scarsi! ". Lo irride sarcasticamente il suo avversario. Crystal risponde a tono mentre evita il nuovo e potente contrattacco avversario. 

" Ma come fai!? Come fai a restare dalla parte di chi ha usurpato il corpo di tuo figlio e di chi ha plagiato la donna che dicevi di amare?! ". Chiede. La risposta dell'avversario lo manda in bestia. 

" Posso averla amata, ma quando ho saputo la verità l'ho solo odiata. Specie dopo quello che mi ha fatto! ". Ribatte per poi colpire il nemico che, preso alla sprovvista, finisce contro la parete. " Per quanto riguarda Shura te l'ho detto, non è mio figlio. Quindi non vedo perchè dovrei provare pietà per il figlio di quella donna ". Sentenzia. 

" Quella donna? Ma è la tua Regina! ". Fa sconcertato il Cavaliere, mentre si rialza di scatto prima che la sua distrazione gli costi la vita: Astraeus lo aveva già attaccato senza che lui se ne rendesse conto, solo l'intuizione dell'ultimo momento gli ha salvato la vita. 

" Che sia la mia Regina non significa che la perdoni ". Continua cercando di abbattere le difese del Cavaliere di Acquarius. Il ragazzo sta per domandare altro ma pensa di non avere tempo: scaglia la sua tecnica contro l'avversario.

" Per il Sacro Acquarius! ". Grida. L'attacco va a segno e riesce a gettare a terra il braccio destro di Hades. Per un istante il Cavaliere dell'undicesima casa crede addirittura di averlo vinto, ma quest'illusione svanisce subito dopo la risata malefica del moro.

" Non montarti la testa, ragazzino. Credi che un pò di ghiaccio possa fermare me, il comandante dell'esercito di Hades? ". Chiede sputando un pò di sangue ma non perdendo quel ghigno di scherno. Si alza per poi pulirsi con la mano il sangue che gli esce dal labbro. " Adesso se permetti, tocca a me attaccare. E sta sicuro che non ne uscirai vivo ". Lo minaccia: adesso basta giocare, si è stancato. E' tempo di farla finita con quell'uomo una volta per sempre. 


Salve amici! Allora, non sono impazzita :D questo capitolo è un pò l'apertura della strada che condurrà alla seconda parte di questa storia, diciamo che sto lasciando vari " semi " che " cresceranno " nella seconda parte. Allora. Abbiamo visto la storia di Iris, che ve ne pare? Aperte le scommesse: chi sono i suoi genitori? :D E come mai furono costretti ad abbandonarla? Chi la minaccia? La ragazzina ha fatto pace con la madre adottiva, ma sarà davvero chiuso il " capitolo Iris "? In oltre abbiamo visto due entità rompere un sigillo posto da Zeus in persona nei tempi del mito, chi saranno? E chi avranno mai risvegliato? Astraeus e Crystal si stanno scontrando e nessuno dei due pare avere la meglio sull'altro, ed il braccio destro di Hades pare determinato ad eliminare l'avversario con la sua tecnica più potente. Cosa farà? Riuscirà nel suo intento? Aspetto vostri pareri come sempre, ci si vede nel nuovo capitolo! Baci

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Capitolo 27
*** Hades, il risveglio del mito ***


Lo scontro tra Radamante, Athena, Seiya e Phoenix prosegue senza esclusione di colpi: il giudice infernale sembra molto più forte rispetto alla volta precedente in cui è stato affrontato, e se non fosse per l'aiuto di Athena che ora è accanto a loro persino i due valorosi Cavalieri sarebbero caduti sotto i suoi colpi. Tuttavia quando la speranza sembrava ormai paura, Seiya ha scagliato un Sacro Sagitter che è riuscito a cogliere di sorpresa il biondo che, colpito parzialmente, vola indietro di qualche metro ma riuscendo ad atterrare sulle proprie ginocchia mentre con la mano posata al terreno evita di finire a terra. Alcune gocce del suiìo sangue cadono a terra, e per il giudice questo è un atto imperdonabile. " Non solo nell'era Mitologica ed in seguito nella precedente Guerra Santa hai osato colpire il corpo del Divino Hades, deturpandolo con una ferita: ora osi pure colpire me, Radamante! Non ti perdonerò! ". Si infuria mentre si rialza da terra. Seiya si prepara alla difesa ma, mentre Radamanrte si prepara all'attacco, interviene Phienix. 

" Faremo più che ferirti! Ti elimineremo e raggiungeremo Hades ad ogni costo! Impediremo il suo risveglio e sigilleremo la sua anima immonda! ". Grida per poi scagliare un Sacro Leo. 

" Illusi! Non avete capito che è troppo tardi?! Il Divino Hades e la sua sposa sono già ricongiunti, e lui si è già ridestato! E comunque non avrete il privilegio di vederli, perchè morirete qui ed ora! . Ribatte il Generale dell'esercito Infernale per poi laciare la sua più letale tecnica. " Castigo Infernale! ". Grida. A quel punto Seiya si unisce all'amico con il suo Sacro Sagitter, ed i tre colpi si contrastano a vicenda senza che nessuno raggiunga il proprio obiettivo. 

" Saori! Precipitati al palazzo di Hades! Sono sicuro che presto, anche Crystal, Sirio e Shun ti raggiungeranno li! Terremo occupato noi costui, ma tu vai! Non c'è più tempo! ". Fa suo marito, ma la Dea scuote il capo. 

" Non posso abbandonarvi, questa volta anche io sarò utile! Questa volta anche Athena combatterà al fianco dei suoi Cavalieri! ". Ribatte la fanciulla, ma incredibilmente nota una cosa: le armature dorate stanno mutando sotto i suoi occhi e stanno prendendo le sembianze di armature divine. 

" Saori, ascoltami! Se vuoi davvero aiutarci, vai! Raggiungi il signore degli Inferi e sigilla il suo spirito! Salva Tea e Shura! ". Radamante si volta di scatto verso la Dea, distraendosi un momento per poi ritornare a guardare con sbigottimento quelle vestigia: sono mutate! Cosa significa? " Tu sarai con noi in ogni caso: le nostre armature hanno ricevuto il tuo divino sangue, ora il tuo stesso potere scorre in esse! ". Sorride appena Seiya, notando il cambiamento della propria armatura e di quella del compagno. 

" Seiya ha ragione, Lady Saori! Il vostro compito è molto più importante che restare qui ad affrontare costui. Abbiate fiducia, lo annienteremo! ". Prosegue Phoenix. Finalmente la Dea si convince e fa per sorpassare il gruppo, annuendo. 

" Dove credi di andare, dannata?! ". Grida Radamante. Il suo attacco sovrasta per un momento quello dei Cavalieri e riesce a gettarli a terra, poi lo Spectre si dirige verso la Dea. " Muori, Athena! Castigo... ". Sta per lanciare la sua tecnica contro Saori, pronta alla difesa impugnando lo scettro di Thoole. Ma una luce potente blocca ogni suo movimento. 

" Non osare levare la mano sulla Dea Athena! ". Grida una voce che la Dea riconosce, sollevata. 

" Shun! ". Fa la fanciulla, notando che anche l'armatura del ragazzo dai verdi capelli è mutata, così come quella del compagno Sirio che lo raggiunge di li a poco: ebbene le loro armature avevano subito la metamorfosi nello scontro con Eaco, ma in seguito sembrarono tornare normali. Ma quando espansero il proprio cosmo per difendere la Dea Athena, in pericolo e sotto il tiro di Radamante, ecco che il sangue della Dea ha compiuto il miracolo e mutato in maniera definitiva le corazze. 

" Athena, si sente bene? Le ha fatto qualcosa? ". Chiede Sirio, e lei scuote il capo. 

" Sto bene, ma... ". Guarda Seiya e Phoenix. " Dovete aiutare Seiya e Phoenix! Crystal non è ancora giunto dopo lo scontro con Minosse, e Radamante sembra più potente di quando lo affrontammo nove anni fa ". Constata la Dea. Il Giudice tenta vanamente di scuotersi dal torpore che lo imprigiona. 

" Maledetti! ". Grida. Sirio guarda la Dea alla quale ha votato la sua vita, per poi annuire. 

" Resterò io ad aiutare Seiya e Phoenix! Shun, vai insieme alla Dea Athena al palazzo di Hades, presto! ". Sentenzia, ed il compagno annuisce. Approfittando del momento lancia un secondo attacco che abbaglia totalmente Radamante, per poi sorpassarlo con un'abile mossa. Il Giudice si infuria immediatamente, ma Sirio lo colpisce con una delle armi della bilancia. " Saremo noi i tuoi avversari, Giudice! ". Sentenzia. Radamantre decide di affrontare i nemici ben sicuro che la vittoria sarà sua. 

" Fatevi sotto, branco di sciocchi ". Ghigna. Shun ed Athena invece riprendono la corsa, diretti al palazzo di Hades.

Stesso palazzo in cui lo scontro tra Astraeus e Crystal infuria. Il biondo Cavaliere non riesce in alcun modo a perdonare quell'uomo: parla come se non gli importasse nulla di Shura, afferma di aver amato Tea ma che ora la odia pur sapendo che lei è la sua regina, per un torto che lei gli avrebbe fatto. Ha permesso che Hades si insidiasse in Shura senza battere ciglio, anzi aiutandolo. " Tu sei un mostro! ". Grida il Cavaliere di Acquarius mentre contrasta di colpo un attacco avversario con il proprio. Astraeus non pare intimorito dalla difesa dell'uomo. 

" Sarò pure un mostro, ma tu sei uno stupido se sei convinto di risvegliare tea e Shura: quel bambino non sarà libero finchè non lo vorrà il Divino Hades, e lei è sua per sempre ". Ride in modo alquanto sinistro, ma le sue parole mandanop in bestia il Cavaliere di Athena.

" Dici di averla amata, poi dici di odiarla! Perchè?! ". I due attacchi si contrastano ma nessuno dei due riesce ad avere la meglio. Alcune colonne si infrangono, altre si ghiacciano. 

" Amarla dici? Credi ancora in quel patetico sentimento che si chiama amore? Sei proprio uno stupido credulone! ". Grida a sua volta il braccio destro del re degli Inferi. La sua rabbia conferisce nuova forza al suo attacco e riesce a gettare contro il muro Crystal. Stordito il giovane cavaliere non si accorge che il nemico lo ha bloccato alla parete puntandogli un pugnale al collo. " Di addio alla vita, mio caro Cavaliere ". Lo minaccia Astraeus. Crystal sta per reagire, ma una voce femminile interrompe lo scontro. 

" Ora basta! ". Sentenzia mentre, in una luce dorata, fanno la loro comparsa Shun ed Athena. Astraeus non si muove dalla propria posizione, Crystal si volta verso la sua signora. 

" Athena! Shun! ". Fa poi, notando anche la presenza dell'amico. Astraeus non pare intimidito dalla presenza dei due. 

" Prima sistemerò questo seccatore, poi penserò a voi due ". Ride malefico, ma Shun lo attacca improvvisamente e lo fa volare a qualche metro di distanza. 

" Non ti permetterò di fare del male al mio amico, chiunque tu sia ". Astraeus lo guarda con strafottenza, pulendosi la bocca dal sangue perso dal labbro. 

" Oh, così ci vediamo finalmente: Shun, il ragazzino che doveva ospitare l'anima del Divino Hades ma che in seguito lo respinse ". Shun sta per chiedergli come faccia a conoscerlo, ma Crystal che nel frattempo si è rialzato, parla al suo posto. 

" State attenti: quell'uomo è il padre di Shura, ma non gli è rimasta nemmeno un briciolo di umanità. Ha permesso che Shura diventasse Hades, e... ". Si ferma, non lo vuole nemmeno dire. Non riesce a dire che Tea è diventata la regina degli inferi.

" Non è possibile: Tea ci ha detto che quell'uomo morì per mano di Radamante ". Fa Shun, ma Athena scuote il capo. 

" E' lui ". Mormora, per poi fare un passo avanti. I due Cavalieri si preparano a difendere la Dea, ma lei non pare intimorita. " Astraeus, fratellastro di Saga di Gemini. Mi parlò di te il Grande Sacerdote, e non posso credere che ora abbia accettato di rinascere come Spectre per la seconda volta ". Sentenzia. Lui si alza da terra, ed ora che ci fanno caso anche Shun e Crystal notano che ha lo stesso sguardo di Saga. 

" Invece si: sono uno Spectre e sono al servizio del divino Hades. Quando fu il momento, gli cedetti volontariamente il mio corpo, non fu una possessione non voluta ed imposta ". Ghigna malefico. " Quando seppi che era Tea la prescelta, colei che avrebbe dovuto essere la madre del figlio del re degli inferi, e che tutto sarebbe avvenuto tramite me, accettai di ospitare l'anima di quella Divinità. Non potete capire che soddisfazione provai in quel momento ". Ride quasi istericamente mentre i presenti rimangono agghiacciati da tanta crudeltà. " Purtroppo però, non ero io a dover ospitare in maniera definitiva l'anima del Divino Hades, ma il prescelto in attesa che il bambino crescesse era quel bamboccio ". Ed indica con disprezzo Shun, per poi proseguire. " E quando Hades abbandonò il mio corpo divenni un mortale come ranti. Radamante mi uccise ma ebbi una seconda occasione: rinascere come Spectre. Il mio compito era portare Shura negli Inferi per poterlo congiungere allo spirito del Divino Hades, e Dei miei se accettai quell'occasione ". Non prova il minimo rimorso e parla con una freddezza disarmante. " Ma le cose non andarono come previsto. Qualcuno mi tolse la vita prima che potessi portare via il bambino! ". Non dando ulteriori spiegazioni attacca Athena, a difesa della quale si pongono i suoi Cavalieri. Crystal grida tutto il suo disprezzo. 

" Come hai potuto! Hai ingannato una donna su ordine di una divinità tanto empia, hai cercato di sottrarle suo figlio costringendola a fuggire in altre città! Ma che razza di uomo eri, Astraeus?! ". Si infuria il Cavaliere d'Oro la quale armatura subisce nuovamente la metamorfosi: il suo cosmo carico di sentimento ha compiuto il miracolo anche su essa, risvegliando il potere del sangue divino di Athena. " Non potrò mai perdonarti! ". Il cosmo del dorato Cavaliere si espande a dismisura così come quello del suo rivale. 

" Ah si? Se la pensi così, allora vieni a prendermi! Vediamo un pò chi dei due la spunterà! Pronto?! ". Ribatte il moro, mentre Crystal lo guarda. 

" Per il Sacro Acquarius! ". Grida, mentre nello stesso momento il suo avversario lancia contro di lui la propria tecnica. Una grande esplosione, poi... 

Crystal è finito contro il muro, ed i compagni sono subito da lui. Athena mette una mano sull'addome dell'uomo e nota che sanguina. " Crystal! ". Lo chiama, per poi curarlo con il proprio cosmo. " Non ci puoi lasciare, abbiamo bisogno di te ". Sentenzia la Dea, mentre Shun si volta verso Astraeus: anche lui è ancora vivo nonostante il duro colpo ricevuto. Crystal pare reagire al cosmo benefico della Dea, mentre il Cavaliere di Virgo si prepara allo scontro. 

" Athena... ". Chiama la Dea. La fanciulla si alza da terra, una volta curato il Cavaliere a lei devoto. Astraeus sanguina a sua volta per poi attaccarsi ad una colonna. 

" Non lo accetto... ". Commenta sputando sangue e tenendo si il fianco che sanguina, la sua surplice è parzialmente congelata. " Non lo accetto!!! ". Grida nuovamente. " Come può un mortale... un volgare umano... ". Tossisce altro sangue. Guarda con ira Crystal per poi fare un passo verso di lui. " Muori! ". Continua il monologo. Sta per lanciare un attacco, anche se probabilmente non sarà più in grado di uccidere Crystal data la sua minima forza. Improvvisamente tuttavia, tossisce altro sangue. Si volta di scatto verso chi lo ha colpito, e tutti sono atterriti: una spada ha colpito lo Spectre più fedele di Hades. " Maestà... voi... ". Sussurra solamente il moro. 

" Hai fatto abbastanza, Astraeus. Ti avrei lasciato conservare la tua nuova vita, dopo l'aiuto che mi hai dato undici anni fa e che hai continuato a darmi in seguito.  Ma se non sei in grado di sconfiggere dei patetici Cavalieri, la sola cosa che ti si addice è la morte. La punizione eterna ". Parole gelide come la notte più profonda. " Non avrei mai voluto sacrificare il più fedele tra gli Spectres, ma non mi lasci alternativa ". Detto questo estrae la spada dal corpo di colui che ora lo guarda, ma non con ira bensì con un ghigno soddisfatto. 

" Divino Hades! Finalmente... ". Detto questo cade a terra, il suo cosmo è scomparso: Astraeus è morto per mano del suo stesso signore, come punizione per il suo fallimento. Athena così come Shun rimangono agghiacciati: il loro incubo peggiore si è in fine avverato. Il signore degli inferi è li, di fronte a loro! Prende in braccio una persona che i Cavalieri così come Saori riconoscono bene, nonostante i suoi lunghi capelli non siano più bruni ma corvini, in segno del risveglio del suo lato divino. 

" Non è possibile! Non... ". Shun indietreggia mentre persino Athena indietreggia, agghiacciata: lui è risorto! Crystal si alza a fatica da terra. Osserva la scena per poi sgranare gli occhi shoccato. 

" Shura! Che ti ha fatto?! ". Chiede: il bambino pare libero dalla possessione ma il suo lato divino è ormai totalmente sveglio. A quelle parole da parte del Cavaliere il signore degli Inferi, ora rinato nel suo vero corpo, lo immobilizza con il solo sguardo contro la parete facendogli provare un dolore indicibile. 

" Non osare rivolgerti a mio figlio in questo modo. Lo avete già insudiciato a sufficienza, ma d'ora in poi non permetterò più che vi avviciniate a lui ". Guarda il bimbo che tiene in braccio, con un ghigno compiaciuto nel notare la loro somiglianza. 

" Lascia andare quel bambino, Hades ". Sentenzia la Dea Athena con risolutezza, recuperando la solita fermezza nonostante lo sbigottimento: erano giunti per impedire il risveglio di Hades, ma è ormai tardi. L'imperatore degli Inferi si è destato a nuova vita mentre Shura versa nell'incoscienza dopo la possessione. Hades ignora le parole dell'antica rivale e, proprio mentre i Cavalieri e la loro signora si preparano ad attaccare per poter recuperare Shura, il corpo del bambino viene avvolto da un'aura rossa e viola che allontana persino il cosmo di Athena, che cercava di portare a sè il ragazzino. " Che sta succedendo...? ". Si chiede la Dea, per poi avere un'intuizione. " Oh no! ". Urla, ma la luce abbagliante costringe tutti quanti a voltarsi per un istante. E quando riescono nuovamente a vedere, Shura è scomparso. " Dov'è finito?! ". Chiede la Dea della guerra. Hades li fissa tutti con scherno, un'innata crudeltà negli occhi che tuttavia sono di un'incredibile limpidezza.

" Dove potrà riposare in eterno, e dove solo io e sua madre potremo avvicinarsi a lui ". Ghigna malefico, ed Athena intuisce subito di che luogo si tratta. 

" I Campi Elisi. Lo ha fatto giungere ai Campi Elisi! ". Avverte la Dea. Nel sentire nominare Tea Crystal fa per attaccare l'avversario. 

" Dov'è lei?! ". Chiede. Dei passi precedono l'entrata in scena dell'ultima avversaria che ancora non era presente: la regina degli Inferi. 

" Eccomi, Cavaliere. Mi cercavi? ". Chiede con la stessa espressione del suo sposo: per la seconda volta indossa la propria armatura e tra le mani tiene la falce. Athena e Shun rimangono sconvolti da tale visione: che ci fa Tea al fianco dell'Inperatore degli Inferi, rinato a nuova vita? E come riusciranno a salvare Shura? Il Cavaliere di Acquarius stringe i pugni: sa che non sarà facile. 


Salve amici, come state? Ecco il capitolo 26, che vi avevo preannunciato sarebbe stato pieno di colpi di scena. Sirio, Seiya e Phoenix affrontano Radamante. Astraeus ha dimostrato una crudeltà inaudita e non solo, si è rivelato essere il fratellastro di Saga. Ha rivelato di aver accolto in sè volontariamente l'anima di Hades e, quando stava per essere sconfitto dai Cavalieri e dalla Dea Athena, Hades lo ha ucciso mostrandosi finalmente con il suo vero corpo, affiancato dalla sua regina. Dove sarà mai finito Shura? Ci sarà speranza per i nostri eroi di contrastare il potere del re e della regina dell'oltretomba? Vi aspetto ai nuovi capitoli, baci

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Capitolo 28
*** La sconfitta di Radamante ***


Shun e la Dea Athena sono rimasti a dire poco sgomenti: non solo Hades è riuscito a riprendere possesso del suo vero corpo, ma Tea è accanto a lui ed ha dichiarato di essere la regina degli Inferi! L'unico che non è stupito di questa cosa è Crystal, dato che già ne era alcorrente. Ma è stupefatto dal fatto che Hades sia riuscito in fine a rinascere nel suo vero corpo. I preseti hanno visto Shura, ma non era più lo stesso di prima: era incosciente, i suoi capelli decisamente più lunghi e di colore corvino, i suoi abiti neri come la notte più profonda. Saori avrebbe voluto attirarlo a sè usufruendo del proprio Cosmo divino, ma quello di Hades l'ha respinta per poi far scomparire altrove il bambino. La Dea sospetta che si trovi ai Campi Elisi. Eppure in quel momento il suo sguardo non può che essere puntato a lei: Tea. La sua migliore amica, nonostante tutto. Non può credere che si sia venduta in quel modo al signore degli Inferi, ci deve essere una spiegazione. La bruna si accorge di essere osservata e così prende parola di li a poco. " Cosa c'è, Athena? Ti vedo pensierosa. O forse dovrei chiamarti sorella? ". Fa irinicamente. Athena non pare scossa o turbata da quelle parole e fa un passo avanti. 

" Saori, state attenta ". Fa per trattenerla Shun, ma lei gli fa un cenno di diniego. Fa un altro passo verso la ragazza. 

" Tea, ascolta ". Inizia il discorso mentre lei si limita a guardarla con un'espressione neutra. " Non so cosa ti sia successo, ma so che non posso credere che tu ti sia venduta in questo modo alle forze oscure. So che la tua amicizia era sincera così come la mia e di tutti i Cavalieri. Cosa ti ha cambiata a tal punto? ". Fa un altro passo avanti ma l'altra pone la falce come divisione. 

" No, Athena. Non ti avvicinare, ormai non siamo più compagne di battaglia ma rivali ". Sentenzia, per poi darle una risposta. " E' vero, non rinnego ciò che avete fatto per me. Tuttavia non posso nemmeno rinnegare il mio vero destino, ciò che è sopito in me non mi consente di restare al vostro fianco. Gli Inferi sono il mio posto: PErsefone ha ceduto il suo potere a me e la sua anima giace dormiente nel mio corpo. In altre parole, sono diventata una divinità a mia volta ". Sentenzia. Se non fossero nel bel mezzo di una battaglia, Athena sarebbe quasi felice di sentire tali rivelazioni: dopo tutto, significherebbe aver trovato una delle sue sorelle. " In nome della vecchia amicizia che ci legava, non ti attaccherò ". Conclude poi la regina degli Inferi, facendo un passo indietro. Athena prova un'ultima volta a farla tornare in sè, espandendo il proprio cosmo. 

" Non posso permettere che tu rimanga in questo stato, Tea: ritorna ad essere la ragazza che eri, l'amata di Crystal e nostra amica ". Il suo Cosmo si espande e per reazione anche Tea espande il proprio. 

" Non farmi pentire delle mie parole, Athena: smetti di cercare l'impossibile, ti ripeto che non tornerò mai più quella di prima ". Sentenzia. A quel punto è Crystal ad intervenire. 

" E Shura?! ". Chiede il Cavaliere, affiancando la sua Dea. " Dov'è Shura? Hai visto in che stato era ridotto tuo figlio, dopo la possessione di Hades? E' davvero questo quello che desideravi per lui? Il destino che volevi si compiesse per lui?! ". Chiede, ma la sua ultima frase fa alterare la ragazza. " Credi che se Saga fosse qui lo avrebbe permesso?! Vuoi tradire la sua memoria e la promessa che gli hai fatto?! ". Chiede in fine, ed a quella frase lei lo attacca con la sua falce. 

" Sta zitto una buona volta! ". Grida, espandendo il suo Cosmo e rilanciando nuovamente il suo attacco più potente in direzione dell'avversario. " Shura starà bene! Giace addormentato per sua stessa volontà, ed è in un posto sicuro dove degli indegni mortali non possono giungere ". Sentenzia. Athena la guarda un momento. 

" I Campi Elisi, vero? E' li che si trova tuo figlio ora? ". Chiede. Tea rimane in silenzio e non risponde alla sua domanda. 

" Mi disgustate ". Sibila ad un certo punto Hades, prendendo finalmente parola. " Guardatevi un pò: dite di essere amici della mia regina, ma la state facendo soffrire. Dite che volete bene a Shura... ". Pronunciando questa frase sul suo viso imperturbabile si dipinge una smorfia di disgusto. "... eppure desiderate che si risvegli dal sonno che gli ho donato, tornando così in un mondo di sofferenze in cui lui non vuole più restare. E' questo l'amore che tanto decantate e di cui andate così fieri? ". Chiede ironico. Athena e Shun si guardano un istante, poi è la Dea che prende parola. 

" Con chi non può capire la grande forza dell'amore, non ha senso discutere ulteriormente ". Sentenzia ad un certo punto la Dea della giustizia: potrebbe stare per ore ed ore a parlare aed hades della forza dell'amore, ma fionirebbe esattamente come nove anni prima ai Campi Elisi: non capirebbe ed anzi, la deriderebbe.

" Ah, non lo capisco? ". Chiede ad un certo punto il Dio degli Inferi con ironia, mentre i cavalieri si dispongono a difesa della Dea avvertendo il cosmo del nemico espandersi. " Credo di capirlo molto meglio di te, Athena. Di te che vorresti riportare la mia regina e mio figlio in un mondo di sofferenza e dolore, un mondo destinato alla distruzione ". Porta una mano alla sua spada. " Adesso entrambi stanno bene, sono felici ". Continua con quel ghigno malefico. " Possiamo dire che anche questa è una forma di amore, no? Ho fatto il modo che si compiesse il loro destino e li ho resi liberi ". Detto questo attacca l'avversaria con la sua spada. Uno scudo si pone tuttavia in difesa della donna, e la sua divina armatura fa la sua comparsa in un'abbagliante luce dorata per poi disporsi sul corpo della padrona, pronta alla battaglia. 

" Ancora una volta stai parlando con incommensurabili egoismo ed arroganza, Hades ". Sentenzia la fanciulla divina. " Quello che hai fatto a Tea e Shura è solo renderli schiavi della tua volontà, non amore. Ed io porrò fine a tutto questo, con ogni mezzo e questa volta per sempre ". Dallo scettro di Thoole si manifesta un fascio di luce che si dirige in direzione dell'avversario, che tuttavia si difende magistralmente riuscendo ad atterrare la rivale. Subito i Cavalieri sono di fronte a lei. 

" Non farai del male alla Dea Athena! ". Sentenziano, pronti alla lotta. 

Nel frattempo Phoenix, Sirio e Seiya stanno tenendo finalmente testa a Radamante, nonostante prima si fosse rivelata un'impresa piuttosto ardua: da quando le loro armature hanno suvito quella metamorfosi la loro forza è aumentata in modo esponenziale, ed il biondo giudice sta faticando parecchio per non perire sotto i colpi avversari. " Dannati! ". Grida, per poi attaccarli. Sirio pone a difesa lo scudo di Libra. 

" Arrenditi, Radamante! Ormai sei allo stremo delle forze, i nostri compagni hanno sconfitto gli altri due Giudici e probabilmente stanno per liberare Tea e Shura ". Commenta l'uomo. 

" Siete solo degli illusi, ma non capite? Quella donna non ha bisogno di essere liberata, e men che meno quel bambino ". Sentenzia, per poi attaccare con ira gli avversari.Sirio contrattacca con un Sacro Libra, facendo volare il rivale a qualche metro di distanza. Radamante si rialza nonostante ormai abbia quasi esaurito le forze, gridando infuriato. " Castigo Infernale! ". Lancia il suo attacco mentre i tre amici si coalizzano in una difesa invalicabile, per poi contrattaccare. 

" Per il Sacro Sagitter! ". Grida Seiya, lanciando il proprio colpo. 

" Per il Saro Leo! ". Gli fa eco Phoenix, seguendo l'esempio dell'amico. 

" Per il Sacro Libra! ". Conclude Sirio. I tre colpi si rivelano di una potenza inaudita, ampliata dalle nuove armature dei tre paladini della Giustizia. Radamante non ha alcun modo di contrastarli e finisce per esserne investito in pieno, cadendo al suolo a viso rivolto verso esso, privo di vita. I tre uomini riprendono fiato un momento. 

" Ce l'abbiamo fatta.. .". Mormora Phoenix mentre Seiya annuisce. 

" Coraggio, ragazzi! Dobbiamo raggiungere Saori e gli altri al più presto! ". Fa semplicemente, per poi rimettersi in corsa assieme ai due amici. 


Diversi anni prima, ad Athene. 

Una donna tiene tra le braccia la figlia neonata: è esausta dopo lo sforzo compiuto, ma felice ed orgogliosa di quella stupenda creatura che lei ed il suo amato hanno generato. Lui la guarda ma non sembra completamente felice: è piuttosto preoccupato e solo ora lo nota: la ragazza sta piangendo. " Non voglio! Non voglio che ci separino da lei ". Fa, per poi baciare la fronte della piccola. Lui si siede accanto a lei per poi abbracciarla. 

" Mi dispiace, è colpa mia che sono caduto vittima di quell'essere: se solo fossi stato più forte, allora... ". Ma si ferma: la bimba si è svegliata ed ora lo sta guardando. Ha i suoi stessi identici occhi. 

" Puoi ancora esserlo, puoi ribellarti. Sei in grado di resistere, quando siamo vicini lui non ha potere ". Fa la fanciulla, ma lui fa un cenno negativo con il capo. 

" Non possiamo rischiare che uccida sia te che la nostra Iris, lo capisci? Non possiamo ". Mormora, e lei annuisce: capisce ma sa che non è affatto giusto. " Quando un giorno io non ci sarò più, chi vi proteggerà? E' molto meglio se la nostra piccola cresce come una ragazza normale accanto ad altre persone che potranno darle amore ed affetto, anche se per noi è doloroso ". La ragazza bacia un'ultima volta la fronte della bimba tra le sue braccia, per poi metterla tra le braccia del giovane che a quanto pare è il padre della creatura. 

" Fallo tu, ti prego: di alla donna a cui la affiderai che io la credo morta, che non so che è ancora viva. Ed assicurati che la ami veramente, almeno in una minima parte del modo in cui l'avremmo amata noi ". Sussurra. Lui posa la bimba sul letto un istante per poi prendere il viso della sua amata tra le mani, e dandole un bacio che lei ricambia di li a poco. 

" Te lo giuro: la affiderò solo ad una persona che saprà amarla come fosse sua e che soprattutto, quando sarà il momento, le saprà raccontare la sua storia ". Sentenzia. In quel momento un'aura dorata circonda la piccola, aura che entra in sintonia con quella del padre come a volergli dire qualcosa. Lui sorride un istante per poi accarezzare la figlia. " Ti voglio bene anche io, Iris. Ti voglio bene anche io ". Detto questo la prende in braccio, per poi guardare un'ultima volta la sua amata che fa un cenno affermativo ed uscire a cercare la donna alla quale vuole dare in custodia la sua piccola: l'ha osservata a lungo, conosce la sua storia e sa che sarà una buona mamma per Iris. Arriva in un vicolo ed aspetta l'arrivo della donna in questione, iniziando però a sentirsi male. " Scusa, Iris. Tuo padre è veramente un debole ". Commenta mentre la piccola agita le manine e si aggrappa ad una ciocca dei suoi capelli. Lui la guarda senza riuscire a trattenere qualche lacrima. " Sii forte. Sii forte e non temere: anche se non sarò più qui per proteggerti, il mio spirito non lascerà mai nè te nè la mamma ". Commenta. Poi sente dei passi, e trova la forza di rialzarsi da terra. " Eccola.. sta arrivando la tua nuova mamma, tu comportati bene con lei ed amala. Amala, perchè sarà la sola persona al mondo che ti sarà rimasta, piccola mia ". Sussurra in fine il giovane mentre Iris stringe forte la ciocca di capelli che tiene tra le manine. 


Alcmena non può fare a meno di pensare all'incontro con quell'uomo, il padre di Iris: ha saputo che è morto anni prima e se ne dispiace sinceramente: aveva percepito che amava la piccola, e che era costretto a lasciarla a causa di forze maggiori. Improvvisamente la donna ha un nefasto presentimento ed un vetro si incrina leggermente alla comparsa di un misterioso giovane. La signora non pare sorpresa. " Cosa ci fai qui? ". Chiede solamente. Lui tiene il volto celato dal cappuccio che indossa, le vesti nere come la notte. 

" Alcmena, non ti pare maleducato rivolgere domande senza nemmeno salutarmi? ". Chiede lui in tono beffardo. La donna si limita ad incrociare le braccia. 

" Non sei il benvenuto qui, Pallas ". Lo chiama per nome mentre il ragazzo scuote il capo. 

" Presto perderai questa tua arroganza, donna. Ti pentirai di ogni cosa ". Sentenzia mentre la donna scuote il capo. 

" Sta lontano da me e da Iris! Non ti conosce e non voglio nemmeno che sappia della tua esistenza ". Mormora, e lui ghigna. 

" Ma lei lo sa già: è il suo cosmo a fargliela percepire ". Ride: non avrà più degli anni di Shura, questo è evidente. Chi sia tuttavia, non è dato saperlo. 


Ciao amici miei, come va? Eccomi con il nuovo capitolo, che dire? lo scontro si anima sempre di più, ed in oltre abbiamo assistito alla comparsa di Pallas, un giovane che pare conoscere Alcmena ed Iris. Chi sarà mai? Cosa accadrà adesso? Dov'è Shura? Spero vi piaccia il capitolo, ci vediamo al capitolo successivo. Baci 

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Capitolo 29
*** La Grande Eclisse ***


Saori è ancora sconvolta dalla scoperta che ha fatto: Tea, la sua migliore amica, si è rivelata essere niente poco di meno che la sposa di Hades. A nulla sono valse le parole della Dea, l'altra non l'ha voluta minimamente prendere in considerazione. Improvvisamente la fanciulla divina sente approssimarsi tre cosmi a lei devoti, e sorride felice: ce l'hanno fatta! Hanno in fine sconfitto Radamante, e sono giunti al palazzo di Hades! " Seiya, Sirio, Phoenix! ". Li chiama poco prima che i tre uomini facciano la loro comparsa, avvolti dalle loro sacre vestigia divine. 

" Saori, abbiamo sconfitto Radamante ". Fa Seiya, andando al fianco della moglie. " Ora dobbiamo pensare ad Hades ". Sentenzia, senza accorgersi che il nemico è proprio li, di fronte a lui. 

" Eccovi, i patetici Cavalieri di Athena riuniti ed in attesa di morire per mano mia. Ma che gentili: siete venuti qui e mi avete risparmiato la fatica di venirvi a cercare ". Commenta solamente. I tre Cavalieri si voltano verso di lui, e non possono fare a meno di rimanere atterriti: il signore degli Inferi è li, di fronte a loro e nel suo vero corpo. In un moto di rabbia Seiya si lancia all'attacco. 

" Maledetto! Come hai fatto a risorgere, se Athena ti aveva annientato?! ". Chiede. Ovviamente il suo attacco viene respinto e l'uomo gettato contro la parete. Phoenix lo soccorre. 

" Seiya! ". Lo chiama, aiutandolo ad alzarsi. " Ricorda ciò che tu stesso mi dicesti, nove anni fa: l'attacco frontale non funziona con lui, ogni attacco ci verrà respinto indietro ". Cerca di calmare l'amico. Questi annuisce ma non può fare a meno di guardare con ira il suo antico avversario. Poi la sua attenzione si sposta sulla donna accanto a lui. Il cavaliere di Sagitter sgrana gli occhi sconvolto, per poi guardare la moglie. 

" Saori, che significa?! ". Chiede, per poi indicare Tea. " Che ci fa Tea insieme a quel mostro? ". Conclude, e la donna gli risponde di li a poco. 

" Non è più la Tea che conoscevamo: ora è la regina degli Inferi, la sposa di Hades ". Quelle parole shoccano anche Sirio e Phoenix, che mai si sarebbero aspettati tale rivelazione. Crystal prende parola di li a poco. 

" Coraggio, ragazzi! Dobbiamo sconfiggerlo e risvegliare Tea, ad ogni costo. Ed ovviamente, salvare Shura ". Il Cavaliere di Sagitter si riscuote, come se si fosse ricordato solo ora del ragazzino.

" A proposito, ma dove si trova ora Shura?! ". Chiede. Saori rimane in silenzio qualche momento, per poi rispondere pur mantenendo la guardia alta. 

" Credo che l'abbiano condotto ai Campi Elisi ". Sentenzia, e queste parole gettano nell'agitazione i nuovi arrivati: come faranno a giungere in quei luoghi preclusi agli umani? Poi riflettono: le loro armature sono bagnate dal sangue di Athena. Se il miracolo si compì con quelle di bronzo, sicuramente avverrà anche con quelle d'oro. " Vedete, ora Shura giace addormentato per suo stesso volere, dopo la tremenda possessione di Hades: pensa di non voler più tornare in questo mondo che per lui, ha solo rappresentato dolore e sofferenza. Ha dimenticato i buoni sentimenti, probabilmente a causa dell'influenza malefica di suo padre quando ancora convivevano in un unico corpo ". Il Cavaliere di Sagitter annuisce sconcertato, ma Sirio prende parola di li a poco. 

" Lo sveglieremo a qualsiasi prezzo, Athena! Raggiungeremo gli Elisi e salveremo quel bambino ". Si mette in posa di attacco, seguito dai compagni e dalla Dea della Giustizia. Hades e Tea non sembrano minimamente preoccuaprsi delle minacce avversarie e nemmeno si scompongono, si limitano ad espandere il proprio cosmo che in breve tempo entra in conflitto con quello dei Cavalieri e della Dea. Seiya lancia immediatamente un attacco alla massima potenza seguito dai compagni, mentre Athena si sposta di fronte alla sua avversaria, Tea. 

" Ti prego, torna in te. Io so che non sei così ". Tenta la Dea, ma l'altra fanciulla divina la deride in modo sarcastico. 

" Non riesci ad odiare nemmeno il tuo peggior nemico, eh Athena? ". Chiede, impugnando la sua falce e preparandosi ad attaccare. " Ma è proprio questo che tiperderà: la tua fede negli uomini, la tua incapacità di odiare il tuo stesso nemico. Non avrei voluto essere io ad attaccarti, ma non mi lasci alternative ". Detto questo un potente raggio viola si irradia dalla falce della regina degli Inferi, mentre il Singing Goddes si scaglia contro l'avversaria. Athena riesce a parare un potente fascio di luce in sua difesa, e le onde d'urto di entrambi i colpi fanno cadere le due padrone in ginocchio. Saori si sorregge allo scettro di Nike, Tea alla sua falce. " Però, hai parato il mio Goddes Singing. Ma d'altronde, me lo dovevo aspettare dalla Dea Athena ". Ghigna Tea pulendosi il labbro leggermente ferito. Lo stesso fa Athena. 

" Anche tu sei forte, ma d'altra parte detieni il potere di Persefone, sei una Dea a tutti gli effetti ormai ". Risponde Saori. Entrambe si guardano come se aspettassero il momento giusto per attaccarsi, poi in contemporanea lanciano nuovamente le loro due tecniche, l'una contro l'altra. Athena fatica a non farsi colpire, ma anche Tea è in difficoltà. 

Lo stesso vale per i Cavalieri della Dea della Giustizia: I cinque compagni sono riusciti a parare il primo attacco del signore degli Inferi, ma quando Hades gli ha scagliato contro il fendente della sua spada non hanno potuto nulla e sono finiti contro la parete. Seiya sputa un pò di sangue, ma è il primo a rialzarsi. " Non possiamo farci battere in questo modo! Ci deve essere una soluzione ". Sentenzia. Hades li guarda un istante, per poi deriderli sarcasticamente.

" Deboli ". Commenta, facendo alterare gli avversari. " Siete solo dei deboli. Non meritate di cadere per mia mano, nè voi nè la vostra patetica Dea ". Ghigna, per poi guardare la sua Regina che smette a sua volta di attaccare la Dea Athena, pur avendola messa in notevole difficoltà. 

" Cosa intendi dire? Non li abbiamo attirati qui con lo scopo di annientarli? ". Chiede semplicemente la bruna, e lui la guarda per poi darle una risposta. 

" Ormai non possono fare più nulla: la Terra e loro stessi sono condannati. Sono talmente deboli che persino i nostri Spectres riuscirebbero a farli fuori ". Crystal si fa avanti alterato, pur essendo nuovamente ferito in più parti del corpo.

" Che intendi dire che la Terra è condannata?! ". Chiede, per poi sgranare gli occhi: crede di aver capito!

Iris ed Alcmena osservano il cielo: il sole si è improvvisamente oscurato, come fosse appena giunta un'eclisse. " Che strano, nessun notiziario aveva parlato di questa eclisse ". Commenta solamente la donna, mentre la ragazza annuisce.

" E' vero, è giunta così improvvisamente e senza alcun preavviso. Chissà come mai? ". Si chiede.

Da un'altra parte anche Pallas ha potuto osservare il sole oscurarsi improvvisamente. Il ragazzo dalla chioma bruna fa un ghigno compiaciuto. " Accipicchia, pare che il Signore degli Inferi stia facendo le cose in grande ". Sogghigna mentre i suoi occhi blu osservano il paesaggio, che ora ha più che altro l'aspetto di una landa desolata. " Se solo la Terra rimanesse per sempre così... ". Lascia la frase a metà mentre un cosmo dorato lo circonda, pur essendo lui di animo malvagio. " Papà... mamma... ". Mormora poi, pensando ai suoi genitori dei quali conosce perfettamente l'identità, ma con i quali non è mai cresciuto inquanto fu abbandonato da neonato. Con chi e come sia cresciuto tuttavia, non è dato saperlo. " E' così affascinante, il lato malvagio delle stelle ". Conclude poi il fanciullo mentre i suoi capelli iniziano lentamente a mutare e sul suo viso si dipinge un'espressione malvagia e sinistra.  

Iris si accascia al suolo tenendo una mano al petto. Alcmena le è subito accanto. " Figliola! Iris, che ti succede? ". Chiede mentre la ragazza respira affannosamente. 

" Mamma, sento un forte dolore al petto ". Commenta la fanciulla dai lunghi capelli bruni. Un'aura dorata la circonda come in precedenza è stato per Pallas. Alcmena la stringe forte a sè, dopo essersi inginocchiata per arrivare alla sua altezza.

" Sta calma amore, sta calma. Adesso passa tutto ". Le accarezza i capelli per poi chiudere gli occhi ed iniziare a pregare. " Oh benigne stelle, vi prego: fatela stare bene ". Sussurra solamente. Dopo alcuni momenti la ragazza pare stare un pò meglio nonostante laura dorata non abbia smesso di circondarla. Alcmena la aiuta a rialzarsi e la conduce a sedersi sul letto. Iris riprende le forze, poi la guarda. 

" Mamma, che cosa mi succede? Mi sono sentita come se... ". Si ferma un momento, per poi proseguire. "... come se qualcosa o qualcuno mi chiamasse. Come se una parte di me stesse soffrendo, ma allo stesso tempo non si trattasse di me. Ho paura! ". Ammette per poi scoppiare in lacrime. Alcmena chiude gli occhi per poi lasciarla sfogare: purtroppo, l'eredità cosmica che quell'uomo ha lasciato alla sua Iris sta iniziando a farsi sentire e mostrarsi sempre più spesso.

- chissà come starà lui...? - Pensa la donna, riferita ad una misteriosa persona della quale non pronuncia il nome. 

Ai campi Elisi, nel frattempo. 

Un uomo tiene tra le braccia un ragazzino, incosciente. Un altro uomo lo scruta silenziosamente, per poi prendere parola di li a poco. " Hypnos, così è lui? ". Chiede, rivelando che il primo uomo è niente poco di meno che Hypnos, il Dio del sonno. La divinità dai lunghi capelli dorati annuisce, per poi guardare il ragazzino.

" E' così, Thanatoss... ". Rivela il nome dell'altro Dio, che altri non è che il suo gemello Thanatoss. " Questo bambino è il solo ed unico figlio del Divino Hades e della sua sposa, quella donna che si è scoperta essere una Dea solo recentemente ". Risponde il Dio del sonno all'uomo dai lunghi capelli argento. Questi si avvicina un istante, e deve ammettere che nota una certa somiglianza tra quel fanciullo ed il suo signore. 

" Ma come mai si trova qui? Da quello che so, doveva ospitare lo spirito del Divino Hades e dare battaglia ad Athena ". Fa, ma il gemello scuote il capo.

" Il Divino Hades sta utilizzando il suo vero corpo, in questo momento lui e la regina stanno dando battaglia ad Athena negli Inferi. Ma non tarderanno a raggiungerci qui, ai Campi Elisi ". Risponde alla domanda del fratello. 

" E cosa dobbiamo fare adesso? Perchè il figlio del nostro signore si trova qui? ". Chiede Thanatoss. Hypnos risponde di li a poco. 

" Il Divino Hades mi ha ordinato di procurare a questo ragazzo un sonno eterno e di portarlo dove un tempo vi era il suo vero sembiante, il mausoleo posto sotto la statua ". E con lo sguardo indica un luogo preciso. " Ha detto che per il momento non intende risvegliaro: lo farà soloquando avrà conquistato la Terra e sconfitto Athena. Fino ad allora non vuole che altri sudici mortali si avvicinino a questo ragazzo, così lo ha condotto qui ". Thanatoss annuisce per poi seguire il gemello: saranno loro a proteggere il figlio di Hades, anche se sanno bene che nessuno potrà accedere agli Elisi, se non gli Dei.  

Salve amici, come va? Scusate se il capitolo è corto, ma cercherò di fare il prossimo un pò più lungo. Che dire? Abbiamo visto sia Iris che Pallas circondati da una strana aura, ed i capelli del giovane mutare. Alcmena parla di un'eredità cosmica che il padre di Iris avrebbe lasciato alla fanciulla, cosa sarà? Nel frattempo abbiamo assistito allo scontro tra Hades ed i Cavalieri ed Athena e Tea, e le due Dee sembrano avere il cosmo pari. Tuttavia Hades non pare interessato ad eliminare di persona gli avversari, li considera dei deboli ed ha chiaramente detto di avere di meglio da fare, che basteranno gli Spectres a sbarazzarsi di loro. Cosa intenderà mai? Intanto Hypnos e Thanatoss hanno fatto la loro comparsa, prendendo in custodia Shura. Cosa accadrà ora? Vi invito a continuare a seguirmi per scoprirlo :D Baci

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Capitolo 30
*** Pallas: l'uomo dalle due anime ***


La Dea Athena e la regina degli Inferi sembrano avere forza pari, tanto che nessuna delle due riesce a prevalere sull'altra: le due donne non sembravano stanche dal loro scontro, eppure ora iniziano a risentirne. Athena in oltre pare essere in apprensione: per quanti sforzi stiano facendo infatti, i suoi cavalieri non riescono a contrastare Hades in alcun modo: le precedenti battaglie li hanno indeboliti in modo notevole tanto che il Signore degli Inferi li sbeffeggia sarcasticamente. " Avevo ragione: non ci metteremo molto a sbarazzarci di voi miseri Cavalieri ". Fa, pronto a lanciare un nuovo colpo in direzione dei nemici con l'obiettivo di spedirli nel cocito, l'inferno di ghiaccio dove intende imprigionarli per tutta l'eternità: i loro corpi e le loro anime rimarrebbero così prigionieri negli Inferi, e non avrebbero più possibilità alcuna di rinascere a nuova vita. I Guerrieri di Athena si affiancano alla loro Dea, mentre Tea torna vicina al suo sposo. 

" Sembrano invincibili ". Sussurra Dragone, mentre Crystal stringe i pugni con rabbia. 

" No, mi rifiuto di credere che debba finire in questo modo! Non posso credere che per noi e per la Terra sia finita, non... ". Ma non finisce la frase: la distrazione costa cara ai cinque giovani eroi che, colti alla sprovvista, vengono sbalzati contro il muro da un attacco combinato del re e della regina degli Inferi. Persino la potente Athena subisce il colpo, volando a qualche metro di distanza: è vero che è una Divinità, ma loro sono in due e sono a loro volta esseri divini. 

" Cavalieri, non arrendetevi! Ricordate la promessa che avete fatto, che abbiamo fatto! Dobbiamo salvare Shura, dobbiamo risvegliare Tea ". Il Cosmo di Saori si espande mentre la Dea si rialza, sorreggendosi allo scettro di Thoole.Improvvisamente tuttavia, alcune voci fanno sussultare i presenti. 

" Mio signore, mia signora. Lasciate che sistemiamo noi Athena ed i suoi Cavalieri, non sporcatevi le mani con il loro sangue immondo ". Alcuni Spectres fanno la loro comparsa: sono un gruppo abbastanza numeroso e sembrano essere molto agguerriti. Athena li scruta: se dovranno li affronteranno, senza esitazione. Eppure sembra essere molto stanca anche lei, ha disperso una gran quantità di cosmo mentre combatteva contro Tea. Hades osserva i suoi sottoposti per poi annuire. 

" Molto bene: date il colpo di grazia a questi sei intrusi, che hanno osato violare il regno degli Inferi ed hanno mosso un attacco contro me e la mia regina ". Sentenzia l'Imperatore della morte, mentre Athena rimane shoccata: la considera davvero talmente debole da non essere degna di essere affrontata da lui? Pensa veramente che lei ed i suoi Cavalieri siano finiti, e non vuole sporcarsi ulteriormente le mani con il loro sangue immondo? La risposta non tarda ad arrivare: gli Spectres attaccano gli avversari su ordine del loro signore, mentre il re e la regina degli Inferi si guardano un istante per poi dare le spalle ai presenti, come se nemmeno fosse una battaglia che li riguarda. Athena crede di intuire dove siano diretti. 

" Aspettate! ". Grida Saori lanciando uno sguardo d'intesa ai suoi Cavalieri: non serve parlare, sa già cosa faranno. Saranno loro ad affrontare gli Spectres, lei ha un compito molto più importante da assolvere. La Dea salta all'indietro con un abile balzo, cadendo sulle proprie ginocchia per poi alzarsi subito da terra. " Miei Cavalieri, vi aspetto! So che mi raggiungerete ". Sorride un'ultima volta per poi seguire Hades e Tea, avendo già capito dove siano diretti. 

Tea ed Hades hanno abbandonato il luogo dello scontro, come se la battaglia non li riguardasse più: hanno delegato agli Spectres il compito di porre fine alla battaglia con Athena ed i suoi Cavalieri, e di spedirli nel Cocito da dove non usciranno mai più. La regina degli Inferi arresta il suo passo una volta giunta di fronte ad un imponente muro: era stato distrutto nove anni prima ma, con il ritorno di Hades nel mondo dei vivi, è stato ripristinato anch'esso: il muro del lamento, che separa l'Inferno dai campi Elisi. " E' al di la di questo muro? ". Chiede ad un certo punto lei, per poi proseguire. " Shura si trova al di la di questa parete? ". Chiede, ed Hades annuisce. 

" Si, è ai Campi Elisi. Il solo luogo dove nessun lurido mortale potrà mettere le sue empie mani su di lui. Rimarrà addormentato nel sonno che gli ha donato Hypnos, fino a quando non saremo riusciti a conquistare la Terra ed avremo definitivamente sconfitto Athena ed ogni suo Cavaliere ". Sentenzia mentre Tea annuisce per poi sospirare pesantemente.

" Non voglio che debba mai più soffrire. Ne ha passate troppe ". Parla più a sè stessa senza accorgersi di essere osservata dal suo sposo, che sogghigna compiaciuto. 

" Non temere, Athena ed i suoi patetici Cavalieri sono già deboli. E' questione di poco, poi i nostri Spectres li spediranno nel Cocito da dove non torneranno mai più indietro. A quel punto sarà vittoria per noi, e potremo risvegliare anche Shura dal suo sonno ". Mantiene quel ghigno crudele che tuttavia a lei non fa più paura. Si limita ad annuire mentre lui conclude il discorso. " E adesso andiamo da Shura ". Sentenzia il signore degli Inferi, per poi scomparire assieme alla sua sposa in un lampo viola e rosso, sicuramente entrambi diretti ai Campi Elisi.


Anni prima, Athene.

Un giovane incontra un amico, che tiene tra le braccia una neonata. L'uomo la osserva per qualche istante per poi proferire parola. " Sei sicuro di ciò che state facendo? Mia sorella è distrutta dal dolore, anche se non vuole darlo a vedere: ha paura che possa accadere qualcosa a te, oltre che alla piccola ". Sentenzia. L'altro giovane sospira pesantemente per poi guardare la bimba che tiene tra le braccia: sua figlia. 

" Non abbiamo altra scelta che lasciarla ". Sentenzia il ragazzo. " Ho paura anche io: se mai dovessi perdere il controllo, se mai... miei Dei, non oso immaginare cosa accadrebbe alla piccola e a tua sorella. Devo allontanarmi dalla bambina, prima che sia tardi... ". Ammette. Il ragazzo di fronte a lui accarezza dolcemente la piccola per poi parlare. 

" Potrei occuparmene io. O chiedere al Gran Sacerdote se... ". Ma viene interrotto bruscamente dal suo amico. 

" No! ". Grida, facendo spaventare Iris che scoppia in lacrime. Lui la culla subito, cercando di calmarla. " Sta buona piccolina, non piangere. Vedi? Papà e lo zio stanno solo parlando ". Sussurra baciandole la fronte, mentre l'altro rimane perplesso. 

" Ma... ". Mormora, per poi rispondere alla frase. " Perchè? Arles saprebbe come proteggerla e lo stesso vale per la Divina Athena, e... ". Ma lui scuote il capo con enfasi. 

" Ho detto di no! Non lascerò Iris in mano al Gran Sacerdote ". Mormora come se sapesse qualcosa che l'altro ignora. - non con quell'essere malefico che... -. Ma interrompe il suo pensiero per poi guardare il compagno. " Ti prego, non farmi domande e ascoltami: anche se è doloroso per entrambi, purtroppo io e tua sorella dobbiamo separarci da lei: quando io non sarò più in questo mondo, chi sarà a proteggere questa piccola? Le esporrei ad un rischio troppo grande, e non posso in alcun modo permettere che ciò avvenga ". Fa solamente. Il ragazzo dai bruni capelli scuote il capo con enfasi.

" Ma che sciocchezze dici? Tu vivrai per molti anni, mia sorella ti ama. Perchè mai dovrebbe accadere qualcosa di brutto? ". Chiede iniziando a non capire la situazione. L'altro scuote il capo per poi sorpassarlo. 

" Se vuoi salutare tua nipote per l'ultima volta, fallo ora. Dopo, la sola persona che le rimarrà sarà la donna alla quale verrà affidata ". Ammette mentre l'altro uomo si volge a guardarlo, per poi avvicinarsi ad Iris che con le sue manine gioca e cerca di afferrare una ciocca di capelli di quell'uomo. 

" Buona fortuna, nipotina mia. E che Athena possa sempre vegliare su di te ". Sussurra il bruno per poi fare un passo indietro. Si gira per andarsene, ma l'amico lo trattiene. 

" Aspetta ". Lo ferma mentre l'altro lo guarda con espressione interrogativa. Il padre di Iris rimane di spalle, ma conclude la frase. " ... ho un altro favore da chiederti ". Volge lo sguardo per poi parlare: il bruno rimane atterrito. 


Pallas si desta di soprassalto: è tornato a casa sua da poco tempo, e senza rendersene conto si è addormentato. E' stato un sonno privo di sogni, ma la sensazione che qualcuno lo osservi non se ne va, anzi se possibile diventa sempre più insistente. Ansima leggermente per poi guardare lo specchio posto di fianco a lui, in cui scorge il suo riflesso: i suoi capelli sono tornati bruni, i suoi occhi limpidi come due laghi. Il giovane si porta una mano al viso per poi ridere alquanto sinistramente, quasi fosse un modo per linerarsi dalla tensione. " Oh papà, mi hai proprio lasciato una bella eredità cosmica. Devo proprio ammetterlo... ". Non finisce la frase che con la sua aura dorata manda in frantumi il vetro dello specchio mentre ancora una volta i suoi capelli mutano e la sua espressione diviene ancora più malvagia di quella che ha sfoggiato prima. " Ma che carini: avete protetto quella ragazzina, ma non basterà averla allontanata dai suoi genitori. Presto sarà il suo destino a raggiungerla ". Una misteriosa figura si palesa dall'ombra: è una figura femminile, si può evincere dalla sua armatura. La donna dagli occhi color pesca lo osserva per poi avvicinarsi senza paura. 

" Così sei tu, il famoso Pallas di cui ho sentito parlare ". Fa semplicemente. Il ragazzo non pare intimorito pur trovandosi senza dubbio di fronte a qualcuno di non umano e che non conosce. I suoi capelli corvini attirano subito l'attenzione di colei che ha parlato. " Interessante: ti ricordavo diverso ". Fa, facendo capire che lo ha sempre osservato sin dalla più tenera età. Il ragazzo porta una mano tra i suoi capelli per poi mandarne alcune ciocche allìindietro con noncuranza. 

" Chi sei? E soprattutto, che cosa vuoi da me? ". Chiede mentre il suo sguardo scarlatto si posa sulla donna che non pare intimorirsi, e risponde di li a pochi istanti. 

" Io proprio nulla. Ma il mio sposo ed il mio signore hanno bisogno di te. Tu hai solo facoltà di decidere se seguirmi con le buone o con le cattive ". Sentenzia. Lui fa un ghigno poco rassicurante, per poi tornare a sdraiarsi come nulla fosse. 

" Allora che vengano a prendermi loro. Non mi faccio comandare da nessuno, io. Men che meno da una donna ". Senza che abbia il tempo di reagire tuttavia, si trova immobilizzato al letto dalla donna, che tiene un braccio premuto contro il suo collo quasi a togliergli l'aria. 

" Non ho tempo da perdere con i capricci di un bamboccio: ci sono molti sigilli da spezzare e tu, mio caro ragazzo, ci aiuterai a farlo. Il tuo potere servirà allo scopo ". Occhi negli occhi, i due si fronteggiano con lo sguardo mentre, in un altro luogo, lo sposo della ragazza osserva la scena tramite una gigantesca clessidra la cui sabbia continua a scendere, senza comunque mai esaururirsi. 

" Sapevo che non sarebbe stato facile. Ma le cose cambieranno presto: tu abbi solo un pò di pazienza e le cose andranno come devono ". Guarda il ragazzo ancora incosciente e privo di cosmo di fronte a lui. Poi posa la mano sulla clessidra che pare tutto fuorchè umana. " Il tempo degli umani sta per giungere al termine: lasciamo che Hades ed Athena si affrontino, che si distruggano a vicenda magari. In questo modo, tu avrai il campo libero dato che anche Nettuno giace in un sonno impostogli da Athena. Ci sarebbe poi Zeus come ultimo ostacolo, ma questa volta non andrà come nella precedente battaglia: stavolta noi abbiamo un'arma vincente. Ma devi svegliarti, devi recuperare il tuo antico posto ". Si inginocchia per poi portare una mano sul viso del ragazzo incosciente. " Fratello mio ". Conclude poi. Chi siano lui, la sua sposa e quel ragazzo ancora svenuto non è dato saperlo, ma sembrano conoscere quanto meno Pallas ed avere poteri non appartenenti a dei semplici esseri umani. 


Salve ragazzi miei, come va? Intanto volevo dirvi che vorrei scrivere alcuni speciali di questa storia, per approfondire certe vicende che comunque troveranno prosecuzione anche nella seconda parte ( che letamente si sta approssimando). Comunque sia, voi avreste richieste? Avreste qualche evento/storia di qualche personaggio che vorreste vedere approfondita? Accetto richieste, e vedrò cosa posso fare per esaudirle. Comunque, venendo al capitolo: abbiamo visto Hades e Tea abbandonare il campo di battaglia ritenendo troppo deboli i loro avversari, mentre i loro Spectres ( sopravvissuti inquanto sin ora sono scesi in campo solo alcuni di loro oltre ad Astraeus ed i Giudici) stanno dando battaglia alla Dea Athena ed ai suoi Cavalieri. Cosa faranno? Come faranno i nostri eroi a raggiungere gli Elisi e salvare Shura? E una volta li, riusciranno a dare battaglia ad Hypnos e Thanatoss e vincere? In oltre un'altra parte della storia di Iris viene rivelata: abbiamo visto suo padre parlare con lo zio della ragazza: non solo non ha coluto consegnare a lui la bimba, ma pareva sapere sin troppo bene la natura di Arles. In oltre ha chiesto al fratello della sua amata un favore che ha lasciato atterrito l'altro. Pallas è stato raggiunto da una donna mentre il suo sposo rivela di essere fratello del ragazzo ancora addormentato e privo di cosmo. Chi saranno mai? Coraggio, aspetto i vostri pareri :D Baci 

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Capitolo 31
*** Rivelazioni ***


Athena ha seguito Tea ed Hades, avendo intuito che si sono diretti ai Campi Elisi. Tuttavia, a differenza degli avversari la Dea della Giustizia ha consumato una buona parte del proprio cosmo nei precedenti scontri, e deve raccogliere tutte le sue forze per aprirsi un varco verso il luogo in cui solo le Divinità possono giungere. La Dea raccoglie le proprie energie per poi espandere il proprio cosmo, riuscendo in fine nel suo intento: scomparendo in una luce dorata giunge in un meraviglioso campo di erba e fiori, di ogni varietà. I cieli limpidi come un lago, la pace e la tranquillità regna sovrana nonostante già una volta quei luoghi fossero stati teatro di battaglia e morte. Ora, grazie al Cosmo del Re e della Regina degli Inferi, sono stati ripristinati così come tutto ciò che era stato distrutto durante la precedente Guerra Santa. Athena avanza, non abbassando la guardia: è impossibile che nessuno sia preposto alla difesa di quei luoghi invalicabili e, se l'intuito non la tradisce, teme di aver intuito di chi si potrebbe trattare: gli Dei gemelli. E' vero, Hypnos e Thanatoss furono sconfitti anni prima dai Cavalieri dello Zodiaco, ma è anche vero che ritornano sempre in vita insieme al loro signore, e sicuramente anche stavolta non sarà diversamente. Saori avanza di qualche passo, con un solo pensiero in mente: fermare Hades una volta per sempre ponendo così fine anche alla Grande Eclissi, e liberare Shura e Tea dal controllo del Dio degli inferi. Eppure, se ci riflette: negli occhi di Tea non ha visto segni di incanti o cose del genere, nessuno ha preso il sopravvento sulla sua volontà. Lei vuole rimanere al fianco di Hades, vuole essere la regina degli Inferi. La Dea non riesce a capire: come può quella divinità tanto malvagia aver ingannato la sua amica? Cosa le deve aver promesso per convincerla ad accettare il suo lato divino ed abbandonare i suoi amici e soprattutto Crystal, del quale si era innamorata? Cosa l'ha spinta ad accettare che suo figlio giaccia in uno stato di " coma " senza potersi svegliare? La sua mente è persa in quei pensieri fino a quando non arresta il suo passo: avverte chiaramente due cosmi. Due cosmi ostili ma di cui, almeno per ora, non riesce a decifrare la provenienza o a chi appartengano: potrebbero essere Hades e Tea come gli Dei Gemelli, nessuna ipotesi è da escludere. Athena fa un passo avanti, incerta. Poi una voce la fa sussultare. " Athena, non credevo che sareste giunta voi per prima in questi sacri luoghi ". La Dea si volta di scatto per poi guardare colui che le ha rivolto la parola: lunghi capelli argentei, occhi del medesimo colore. Non può essere che Thanatoss. Di fianco a lui, un passo più indietro vi è un altro giovane dai lunghi capelli dorati, occhi del medesimo colore. 

" Morte, Sonno! Dunque è vero che siete risorti insieme al vostro signore ". Constata Athena. Thanatoss la guarda per poi deriderla sarcasticamente. 

" Proprio voi vi stupite di ciò? Siete una Divinità, dovreste averlo saputo che, anche se l'altra volta siamo stati sconfitti da quei patetici insetti, noi siamo esseri immortali e non perdiamo la vita tanto facilmente ". Taglia corto. Proprio come la volta precedente, Hypnos decide di delegare al fratello il compito di cacciare via gli intrusi, in questo caso di concludere il lavoro di molti anni fa e di ghermire la vita della Dea Athena. 

" Il Divino Hades e la sua sposa sono giunti ai Campi Elisi. Fratello, lascio a te il compito di disfarti di Athena e di altri eventuali inclusi: io devo continuare a sorvegliare quel bambino ". Sentenzia per poi incamminarsi. Thanatoss annuisce. 

" Non temere: questa volta non permetterò che dei sudici umani, o la loro Dea qui presente, violino il sacro terreno dell'Elisio. Porrò fine all'esistenza di questa donna in un battito di ciglia ". Assicura. Athena si prepara allo scontro: avrebbe voluto seguire Hypnos, scoprire dove si trova Shura e raggiungere Tea ed Hades. Ma sa che prima di questo, la aspetta la battaglia contro il Dio della morte. 

- coraggio, Saori -. Pensa tra sè e sè, stringendo lo scettro di Thoole. - Presto anche Seiya e gli altri giungeranno ai Campi Elisi, allora potremo salvare Tea e Shura e liberare la Terra dalla Grande Eclissi - . Conclude i suoi pensieri poco prima che lo scontro inizi. 

Da un'altra parte, nello stesso istante. 

Il ragazzo osserva la donna che, ponendosi sopra di lui, sta cercando di bloccarlo per portarlo via con sè. Il giovane dai capelli corvini ghigna sadicamente. " Per quanto questa situazione potrebbe risultare piacevole... ". Inizia, facendo irritare l'altra: quale arroganza. Nonostante la sua età è davvero diabolico e crudele, pensa. Forse solo il suo signore potrebbe stare alla pari con lui. "... ti dispiacerebbe levarti da sopra di me? Vorrei alzarmi ". Conclude il discorso Pallas. La donna gli blocca i polsi in una ferrea presa, decisa a portarlo con sè.

" Sei sordo o fai finta di non capire, moccioso? Tu devi venire con me, e lo farai con le buone o con le cattive ". Sentenzia. Spazientito e notando che lei non ha la minima intenzione di cedere è il ragazzo ad attaccarla per primo: un'aura dorata lo circonda e respinge l'avversaria, facendola volare a qualche metro di distanza. La donna dai capelli di pesca e dagli occhi del medesimo colore rimane intontita per diversi istanti, per poi riprendersi. " Sei forte... ". Sussurra, mentre l'altro incrocia le braccia. 

" Come ti ho detto, chi vuole il mio potere può venire a prenderselo di persona. Io non mi faccio comandare da nessuno e non ti seguirò, in nessun caso ". La donna si alza da terra e pulisce il sangue che le esce dal labbro, sfidandolo con un ghigno. 

" Ci rivedremo molto presto, Pallas. Te lo giuro, ti toglieremo quel sorriso beffardo dalla faccia ". Lui non pare intimorirsi e non toglie quel ghigno cinico.

" Ti aspetto, dolcezza ". Fa sarcastico mentre lei, inviperita e ferita nell'orgoglio per aver ceduto ad un ragazzino, sparisce in un fulmine nero così com'è comparsa. Compare di fronte ad un uomo dalla lunga chioma corvina, che la osserva per poi chiamarla, di li a poco.

" Sorella. Dov'è il ragazzino? ". Chiede, e la donna scuote il capo. 

" Non ci sono riuscita, per quanto ci abbia provato. Quel bastardo ha una forza che... ". Ma si ferma: il suo sposo giunge dietro di lei. 

" Non ti arrabbiare, Mnemosyne ". La chiama per nome, mettendole una mano sulla spalla. " Quando il nostro signore si desterà dal suo sonno, la prima cosa che farà sarà andare a cercare quel moccioso e vedrai che allora perderà la sua arroganza ". La ragazza di nome Mnemosyne annuisce incerta, per poi guardarlo. 

" E come faremo? ". Chiede, mentre il suo sposo e l'altro uomo si guardano. E' il primo a prendere parola di li a poco. 

" Se non abbiamo il moccioso, esiste sempre l'altra ragazzina. Non importa quale sarà il primo, l'importante è dare al nostro signore il potere necessario a spezzare il sigillo di Zeus che lo mantiene addormentato in quella sorta di coma. Il resto verrà da sè ". La donna annuisce per poi andare accanto a lui, posando il capo sulla sua spalla. 

" Non vedo l'ora che si risvegli, e non vedo l'ora che anche gli altri sigilli si spezzino per poterla far pagare a tutti quanti coloro che ci hanno fatto questo ". Si osserva intorno: il luogo in cui sono è oscuro, l'aria rarefatta. Se non fossero esseri divini, sarebbero morti. Il moro guarda invece il ragazzo dormiente. 

" Fratello mio, abbiamo bisogno di te. Svegliati ". Sussurra per poi inchinarsi ed accarezzare il viso del giovane, che non da segni di vita. 


Qualche anno prima, Grande Tempio. 

Una ragazza sembra soffrire molto: tiene le mani sul suo ormai evidente pancione ed ansima. " Non ce la faccio ". Sussurra, cadendo in ginocchio. " Fa male! ". Fa poi, in preda ad un'altra forte contrazione. 

" Resisti! ". La incoraggia il giovane che sta cercando di farle salire le scalinate, mentre lei tuttavia non riesce a calmarsi. 

" E' troppo presto! E' troppo presto! ". Continua a ripetere attaccandosi a lui per non finire a terra. " Manca ancora del tempo prima che nasca ". Fa lei, ma il giovane scuote il capo.

" Evidentemente, nostro figlio ha voglia di venire al mondo e di conoscerci ". La guarda un momento, e lei ricambia lo sguardo. " Coraggio, siamo quasi arrivati. Cerca di resistere ". La incoraggia nuovamente. Finalmente giungono alla meta, e la giovane futura mamma può rilassarsi un momento.

" Cosa faremo? Quando il bambino sarà nato, cosa faremo? ". Chiede. Lui non dice nulla ma si limita ad accarezzarle il viso, baciandole la fronte.

" Non pensarci in questo momento ". Cerca di farla stare più calma possibile. Un terzo giovane si palesa, evidentemente appena entrato nel palazzo di cui il giovane è custode. 

" Ho mandato a chiamare delle ragazze: sono solo delle reclute e qualche ancella, ma dovrebbero essere in grado di aiutarla ". E guarda la ragazza per poi avvicinarsi, prendendole la mano. " Sorella mia, non temere: andrà tutto bene ". Sussurra, e lei annuisce. 

" Lo so, non ne dubito con voi due al mio fianco ". Guarda i due uomini, per poi sentire l'ennesima e forte contrazione: è vero, il suo bambino ha fretta di venire al mondo. 

Dopo ore di intenso travaglio, un pianto di un neonato si espande per tutto il palazzo di cui il giovane padre è il custode. Una delle ancelle tiene in braccio la bellissima bimba circondata di un'aura dorata, per poi sorridere. " E' una bambina ". Sussurra mentre posa dolcemente la creatura tra le braccia della madre, che pare esausta dopo il parto ed ha le forze ridotte al minimo. La donna accerezza la figlia appena venuta alla luce. " Piccola mia, benvenuta ". Le bacia il capo con le poche forze che le sono rimaste. Poi osserva il ragazzo che sta osservando la scena con i suoi begli occhi così simili a quelli della bimba, che lentamente si quieta e smette di piangere. " Vuoi prenderla n braccio anche tu? ". Chiede, e lui annuisce: difficilmente si commuove, ma questo evento di certo è un'eccezione. Prende tra le braccia la sua primogenita, scostandole la coperta dal visino niveo.

" Ehi... amore mio, ciao ". Le sussurra con una dolcezza che lascia di sasso persino lo zio della piccola creatura. Il rafazzo in questione accarezza dolcemente la manina della nipotina. 

" Shura ". Lo chiama la ragazza, rivelando che il Cavaliere della decima casa è niente poco di meno che lo zio della creatura e suo fratello. " Ti presento tua nipote, Iris ". Sorride, per poi svenire: lo sforzo è stato notevole e le forze sono venute a mancare. Il cavaliere della decima casa prende in braccio Iris, mentre l'altro la soccorre. 

" Tea! Tea, svegliati ". Si spaventa. Shura gli mette una mano sulla spalla dopo aver posato la piccola nella culla. 

" Sta tranquillo: è solamente svenuta per lo sforzo. Lasciamo che le ancelle si occupino di lei ". Suggerisce, riuscendo anche a convincere l'amico che tuttavia rimane in ansia per le sorti della compagna e sfoggia un'espressione triste. Giunti nell'atrio del palazzo di cui il primo è custode, Shura gli posa una mano sulla spalla. " Ehi, fa un sorriso: sei diventato papà! Non sei felice? La piccola è in perfetta salute, anche se è nata prematura ". Fa. L'altro riesce a sorridere appena, per poi annuire. 

" La amo già. Però... ". Si ferma un istante, per poi proseguire. " ... non potrò tenerla con me ". Sentenzia. Il Cavaliere di Capricorn rimane atterrito.

" Ma che cosa stai dicendo, per tutti gli Dei? Sei forse impazzito? ". Chiede, ma nota l'espressione dell'altro c he per la prima volta, mandando al diavolo l'orgoglio, sta piangendo.

" Vorrei che fosse uno scherzo... vorrei, ma purtroppo non... ". Si ferma, pronto a confessare una sconcertante verità. 


Ciao amici, come state? Eccomi qui con il nuovo capitolo. E finalmente l'identità della mamma di Iris è stata svelata: è niente poco di meno che Tea. L'identità del padre rimane avvolta nel mistero, anche se forse qualcuno ha già delle idee. Abbiamo visto ain oltre Pallas difendersi contro colei che lo ha aggredito, mentre Athena si appresta a combattere il Dio della morte, Thanatoss. Come finirà? Lo scoprirete nei prossimi capitoli :D Baci 

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Capitolo 32
*** Onore e sangue ***


Qualche anno prima, Athene. 

La ragazza lo guarda, preoccupata: è appena tornato dal difficile compito che lei sressa gli aveva delegato, ritenendolo troppo doloroso per lei: rinunciare alla sua bambina, non ci sarebbe mai riuscita. Anche lui ne ha sofferto e ne soffre parecchio, ma non si è perso d'animo. E' tornato con uno sguardo triste, spento. Nonostante sia poco tempo che la fanciulla ha partorito si alza, appoggiandosi ad un mobile per poi raggiungerlo. Il suo amato la guarda, posandole le mani sulle spalle. " Tea! Ma cosa fai in piedi? Nelle tue condizioni, non ti dovevi muovere dal letto ". La ammonisce. Lei scuote il capo. 

" Perchè non hai voluto affidarla a Shura o al Gran Sacerdote? Cos'è che mi stai nascondendo? Avremmo potuto tenerla qui, a contatto con noi. Invece ora è insieme ad una donna sconosciuta, e non potremo mai più rivederla ". Tenta ancora una volta di farsi dare spiegazioni. Lui la guarda un istante, ed è come se la stesse supplicando con lo sguardo di non fargli domande alle quali non vuole rispondere. 

" Il Gran Sacerdote? Mai! ". Grida forse un pò troppo forte e visibilmente scosso. La ragazza lo guarda sconcertata. 

" Ma che ti prende? Non è da te un simile atteggiamento... ". Si preoccupa la giovane, ma lui scuote il capo.

" Ti prego, Tea: non farmi domande. Ciò che ho fatto, l'ho fatto solo per proteggere Iris, e... ". Si sente male: porta una mano al viso cercando di resistere anche se la cosa gli risulta difficile. " Allontanati da me ". Le intima solamente, ma lei scuote il capo.

" No! No, voglio sapere cos'è a spaventarti tanto da aver rinunciato a nostra figlia! ". Insiste ancora una volta la ragazza, ma lui reagisce in un modo che non si sarebbe mai aspettata. 

" Vai! Vattene da qui, subito! Allontanati da me! ". Le ordina ancora una volta in tono brusco, che mai aveva adottato con lei. La ragazza si spaventa: non è tanto il tono del giovane a spaventarla, men che meno le sue parole. Piuttosto, è una sensazione in fondo al suo cuore, che l'ha messa in guardia tutto un tratto. La fanciulla arretra di un passo.

" Ma che cosa ti sta succedendo? ". Sussurra. Lui sembra condurre una difficile lotta interiore: non vuole farle del male, deve allontanarsi al più presto da quel luogo e da lei, prima che lui prenda il sopravvento ancora una volta: sin ora pur con difficoltà, è riuscito a tenerlo a bada. Ma la situazione sta diventando insostenibile, essere stato costretto ad abbandonare Iris lo ha reso più vulnerabile e facile preda per quell'essere maligno. 

" Tea... scappa... ". Sussurra solamente lui, sentendosi sempre più male. Nonostante le sue parole tuttavia, è lui ad alzarsi da terra dove era finito poco prima e, aggrappandosi ad alcuni mobili, esce dalla stanza ed in seguito dal palazzo di cui è il custode. La fanciulla rimane sola e sconvolta: non lo ha immaginato. Ha avvertito una forte sensazione di pericolo, come se una misteriosa forza oscura fosse giunta nella stanza per turbare quel momento già di per sè difficile. La bruna avverte una fitta di dolore al ventre, dolori probabilmente causati dal parto. Porta una mano sulla pancia e a fatica torna a sedersi sul letto, riprendendosi un momento ma non potendo fare a meno di pensare a quanto accaduto: sin da quando rimase incinta lui sembrava essere l'uomo più felice della Terra, ma allo stesso tempo era anche preoccupato per qualcosa che lei ignora. Le disse che non avrebbero potuto tenere con loro il bambino che sarebbe nato perchè, quando lui non ci sarebbe più stato, nessuno li avrebbe protetti. Tea non capì mai fino in fondo il senso di quella decisione: perchè lui non dovrebbe più esserci? Cosa lo avrebbe allontanato dalla sua nuova famiglia? Eppure il cuore le disse che era la cosa giusta da fare, ed accettò pur devastata dal dolore di affidare la piccola Iris ad Alcmena. Eppure, quando si era finalmente decisa a chiedere spiegazioni al compagno sulla sua decisione, ecco che quella sensazione di pericolo è tornata ad opprimerla, per poi vedere lui fuggire come fosse seguito dal diavolo in persona. La ragazza si sdraia nuovamente, i dolori iniziano a diventare insostenibili e lei ha partorito da poco tempo, deve riposare. Eppure la sua mente non riesce ad esimerla dai pensieri che la tormentano: cosa sta succedendo all'uomo che ama? Cosa lo ha spaventato tanto da rinunciare ad Iris? E cos'era quella sensazione che non sa descrivere, ma l'ha terrorizzata? Si pone quelle domande e non sa che il giovane neo papà è arrivato fuori dal palazzo che presidia, sempre più agitato e lottando contro sè stesso. " No. No, non ti permetterò di comparire proprio ora ". Nonostante provi a raggiungere in fretta la sua meta tuttavia, cade a metà scalinata in ginocchio. " No! ". Ripete. " Non tornerai proprio in questo momento, non ti avvicinerai a lei. Non le farai del male ". Conclude: parla eppure non c'è nessuno a parte lui stesso su quelle scale. Il giovane si fa forza e si rimette in piedi, ansimando per il grande sforzo. " Coraggio... devo andare... subito! ". Sentenzia per poi incamminarsi nuovamente verso la sua meta.

La ragazza è rimasta sola e con mille e più domande in mente. Scoppia in lacrime, senza riuscire ad evitarlo: le ha detto che la ama eppure non si decide a confidarle cosa sta accadendo. Le ha detto che Iris non avrebbe potuto restare con loro, che era in pericolo. Lei si fidò della sua parola, ma non seppe mai le vere ragioni per le quali fu costretta ad abbandonare la sua piccola. Si prende il viso tra le mani, continuando a piangere. " Saga... che cosa ti sta succedendo? ". Sussurra solamente la bruna, per poi chiudere gli occhi pur avendo ancora quei pensieri in mente e cercando di calmare le lacrime.

In una parte di Athene intanto, qualcuno ha trovato un piccolo bimbo avvolto da una luce dorata. La persona in questione si china per poter prendere tra le braccia il bimbo in questione, ma sussulta immediatamente: nonostante la luce dorata lo avvolga, ha avvertito una cosa che mai si sarebbe aspettato, o aspettata. " Questo bambino... ". Sussurra solamente, per poi decidere: deve scoprire la verità sulla creatura.


La battaglia tra i Cavalieri di Athena e gli Spectres si è rivelata dura ed impegnativa: Crystal, Seiya, Sirio, Shun e Phoenix si sono appena ripresi. Accanto a loro giacciono i corpi esanimi dei nemici caduti: hanno dato fondo a tutte le loro energie ma alla fine ci sono riusciti, li hanno abbattuti. Crystal è il primo ad alzarsi: si avvicina a qualcuno che Seiya e gli altri riconoscono subito. E' il bruno a prendere parola. " Crystal, che cosa fai? Dobbiamo raggiungere Saori... ". Mormora alzandosi a sua volta. Crystal sposta i corpi di sue avversari, per poi trovare la fonte dei suoi pensieri: giace ancora con il viso al pavimento, la sua surplice ormai è in pezzi e la profonda ferita inferta dalla spada di Hades fa bella mostra di sè su quel corpo che pareva essere così perfetto. Il Cavaliere di Acquarius lo guarda per qualche istante, per poi voltarlo per poter vedere meglio il suo viso: gli toglie il sangue che aveva perso dalla bocca per potergli dare un aspetto quanto meno decoroso, dopo essersi inginocchiato accanto a lui. 

" Voi andate, Seiya: come hai ben detto, Saori è sola ad affrontare i nemici. Io ho ancora una cosa da fare ". Sentenzia per poi puntare lo sguardo a quello Spectre che tanto lo ha odiato ma che, in fondo, gli fa pena a vederlo in quelle condizioni. Non sa spiegarsi come mai, ma è così. 

" E che cosa dovresti fare? E come mai stai fissando quello Spectre? ". Chiede il Cavaliere di Sagitter. Il Cavaliere di Acquarius sospira pesantemente per poi prendere in braccio il corpo dell'ormai ex nemico, fiero ed orgoglioso.

" Devo dargli una degna sepoltura ". Sentenzia, lasciando di sasso i quattro presenti: nel bel mezzo della battaglia, Crystal vuole seppellire un nemico? E' ammattito?

" Ma cosa dici? Seppellire un nemico?! Nel bel mezzo della Guerra? Crystal... ". Fa Seiya, ma l'amico scuote il capo. 

" Seiya, prima di essere un nemico è stato un uomo come noi. In oltre resta sempre il padre di Shura, anche se alla fine fu solo un tramite del Signore degli Inferi. Per quanto possa essere stato malvagio, cinico e senza scrupoli, non me ne andrei con la coscienza pulita se ora lo lasciassi qui, in mezzo a questo mucchio di corpi esanimi. Ha combattuto per la sua causa, è stato un nemico temibile. Ma per il legame che aveva con Shura e con Tea, lascia che mi congedi da lui a modo mio ". Seiya rimane stupefatto da tali parole, mentre Phoenix pare comprendere: annuisce per poi posare una mano sulla spalla del Cavaliere di Sagitter per rassicurarlo. Il suo sguardo si sposta sul Cavaliere di Acquarius. 

" Vai. Vai e fai ciò che devi, ma ricorda: la Dea Athena ci attende al di là del muro del lamento, per l'ultima e decisiva battaglia ". Sentenzia mentre il biondo Cavaliere suo pari annuisce. Crystal si allontana dal gruppo portando con sè quello Spectre, mentre Seiya interroga Phoenix alquanto perplesso. 

" Phoenix, ma che cosa gli prende? Non si è mai comportato così ". Fa, ma Phoenix scuote il capo per poi prendere parola. 

" E' giusto così, Seiya: deve congedarsi da quell'uomo da solo, e lo deve fare a modo suo ". Fa. Seiya annuisce credendo di aver capito ciò che l'amico intende dirgli. 

Crystal tiene tra le braccia il corpo di Astraeus: è amareggiato. In fondo non hanno avuto modo di confrontarsi a pieni poteri, ed anche se era un essere dall'animo tanto malvagio non gli sembra giusto che sia morto in un modo simile, in un certo senso tradito dal proprio signore. " Eri un avversario temibile, Astraeus... ". Inizia il discorso il Cavaliere. "... forse mi avresti anche sconfitto, seppur le tue cause non fossero nobili e totalmente estranee alle mie. E' stato vile il modo in cui hai ingannato Tea, invidioso del fatto che lei preferisse Saga a te ti sei venduto ad uno spirito empio e malvagio ed hai permesso che Hades prendesse possesso del tuo corpo. Le hai fatto del male, ed hai permesso che ne venisse fatto anche a Shura. Ti dovrei odiare, sai? ". Gli parla come se fosse ancora vivo, per poi concludere. " Ma è meschino il modo in cui il tuo signore ti ha colpito, a tradimento e mentre combattevi per la sua causa ". Si ferma un istante, sospirando pesantemente. " Ti farò riposare in un posto dove sicuramente, nessuno oserà più disturbarti. Almeno per i prossimi 243 anni ". Fa, constatando che probabilmente, nella prossima guerra Astraeus risorgerà come Spectre, forse. Detto questo si prepara: ha un feretro di ghiaccio da ultimare, prima della grande battaglia.


Salve amici, come va? Perdonate se il capitolo è corto, il prossimo cercherò di farlo più lungo. Ma veniamo a noi, dunque: finalmente si scopre chi è il padre di Iris, anche se forse qualcuno lo sospettava ed altri invece rimarranno sorpresi. In oltre abbiamo visto qualcuno trovare un neonato abbandonato ed avvertire in lui una cosa inaspettata, chi saranno mai il piccolo e chi lo ha raccolto dalla strada? Crystal ed i compagni hanno annientato gli Spectres nemici, ed il Cavaliere di Acquarius ha deciso di dare sepoltura al suo nemico, Astraeus, riconoscendone il valore in battaglia. Athena è ancora ai Campi Elisi nel belmezzo dello scontro con Thanatoss, Tea ed Hades sono insieme al figlio Shura: la battaglia finale è ormai alle porte. Appuntamento al prossimo capitolo, baci

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Capitolo 33
*** L'arrivo dei Cavalieri d'oro ***


Qualche anno prima, Athene. 

La giovane fanciulla sta camminando per le vie di Athene, da sola: sua madre le ha affidato una commissione e così è uscita di buon'ora per poterla svolgere. Sta tornando a casa, tra le mani varie borse contenenti ogni tipo di cosa possa servire a due donne sole: suo padre è morto e, sin da piccola, la fanciulla è sempre stata abituata a prendersi cura della madre cercando di alleggerirla almeno dalle incombenze domestiche. Non si accorge che, poco distante da dove si trova lei, un giovane dai capelli corvini la sta fissando da un pezzo: sono giorni che osserva quella ragazza, che più o meno esce sempre alla stessa ora per le commissioni. Il giovane le si avvicina lentamente mentre lei continua a camminare. " Ah, devo sbrigarmi o la mamma si preoccuperà ". Sussurra a sè stessa, dato che nessuno è li con lei. Ma sulla sua strada si imbatte in un giovane sconosciuto: la cosa che la colpisce subito sono gli occhi color oceano di lui. " Scusi, può spostarsi? Dovrei passare... ". Fa incerta la bruna mentre lui fa un passo verso di lei. 

" Lasci invece che la aiuti: non è per una signorina trasportare tali pesi ". Risponde con calma lui. Per istinto lei arretra per rimettere la giusta distanza, sfoggiando un sorriso di circostanza. 

" La ringrazio, ma posso fare da sola: abito a poco tempo da qui, e mia madre mi starà aspettando ". Detto questo fa per sorpassare il ragazzo, come se fosse stata messa in allarme dal suo stesso istinto: non le piace il modo strano in cui la fissa. " Comunque la ringrazio per avermelo chiesto ". Conclude il discorso per poi avviarsi verso casa. Il corvino la guarda un momento per poi afferrarle di colpo il polso, trattenendola. 

" Insisto. Lasci che l'aiuti ". Continua mentre lei rimane in silenzio, non sapendo cosa fare esattamente. " Oh, ma che scortese: non mi sono nemmeno presentato ". Fa lui, mollando la presa sul polso di lei per poi porgerle la mano. " Io sono Astraeus. Ma forse non avrà mai sentito parlare di me: quello famoso qui, è il mio fratellastro ". Ride un pò. La fanciulla pare tranquillizzarsi un pò e stringe la mano del giovane, presentandosi a sua volta e dopo aver posato le buste delle commissioni a terra.

" Io sono Tea, piacere ". Risponde recuperando il suo solito sorriso. " Il suo fratellastro? Di chi parla? ". Chiede solamente, ma lui non pare volerle rispondere: la sta osservando insistentemente. " Tutto bene? Qualcosa non va? ". Chiede. Astraeus la fissa ancora per qualche momento, per poi rispondere. 

" Mi perdoni, ma in questo momento non sono concentrato che su di lei ". Fa semplicemente, per poi farsi coraggio e posarle una mano sulla spalla. " Sa, il nostro incontro non è stato dettato dal caso: la vedo sempre passare di qui, dopo le commissioni. E non ho potuto fare a meno di notare quanto sia bella ". Le si avvicina quasi senza che lei se ne accorga. 

" Grazie, ma... ". Fa per dire qualcosa, ma si accorge di essere finita spalle al muro con lui davanti: è stata una sciocca, pensa. Non si doveva fidare, quel ragazzo non pare avere esattamente buone intenzioni, per lo meno da come la sta osservando. 

" Sai che hai degli occhi bellissimi? ". Chiede dopo un pò il moro, mentre lei non può fare a meno di arrossire leggermente. 

" Grazie, ma ora devo proprio andare da mia madre o si preoccuperà... ". Fa per andarsene lei, ma lui la blocca nuovamente spalle al muro. 

" Su, non essere scortese: in fondo ci siamo appena conosciuti, sono sicuro che tua madre potrà aspettare ancora un pò, no? ". E' apparentemente calmo, eppure il suo sguardo brucia: non sopporta quando le persone lo contraddicono, è una cosa che ha sempre detestato. Sta per dire altro, ma qualcuno alle sue spalle posa una mano su esse, per poi dividerlo dalla giovane. 

" Astraeus ". Lo chiama, e lui lo riconosce subito. Sbuffa per poi incrociare le braccia. 

" Saga ". Lo chiama, rivelando il nome dell'altra persona. " Credevo fossi alla terza casa, che cosa ci fai qui? ". Chiede abbastanza seccato, mentre l'altro giovane riprende parola di li a poco.

" La cosa non ti riguarda: tu piuttosto? Che cosa stavi facendo? Da quando ti diverti ad importunare le ragazze? ". Chiede abbastanza seccato a sua volta: non gli piacciono questi atteggiamenti da colui che, almeno per metà, condivide il suo stesso sangue. Tea osserva invece il suo misterioso " salvatore ", e non può fare a meno di arrossire mentre il suo cuore acelera i battiti. " Torna a casa e lascia in pace questa signorina, avanti ". Sentenzia in fine il giovane dai capelli azzurri. Controvoglia il moro sospira pesantemente, per poi decidere di obbedire.

" E va bene, va bene! Che noia ". Commenta mentre si incammina verso casa. Il cavaliere della terza casa si volta verso la giovane, rimanendo un istante incantato ad osservarla: prima non si era reso conto di quanto fosse bella, ma ora che la osserva meglio... la voce di lei lo riscuote.

" Grazie di essere intervenuto, vi devo un favore ". Fa solamente la bruna, capendo che chi ha di fronte è uno dei dodici mitici cavalieri d'Oro, cui appartiene anche suo fratello maggiore. Il giovane annuisce semplicemente, riprendendosi.

" Non è necessario che mi ringraziate ". Commenta solamente con fare serioso. La giovane sorride invece dolcemente mentre lui conclude la sua frase. " Bene, sarà meglio che ritorni al mio palazzo adesso. Voi cercate di non mettervi nuovamente nei guai ". La ammonisce mentre lei annuisce semplicemente. Fa per dire qualcosa ma lui si è già incamminato in direzione del Grande Tempio. La fanciulla porta una mano accanto al cuore, che per un istante ha minacciato di voler uscire dal suo petto. Poi si riscuote dalle sue emozioni e raccoglie le buste della spesa, correndo a casa e cercando di dimenticare l'accaduto, ma non quel giovane che l'ha tolta da una situazione " difficile ". 

Lo stesso giovane che sta camminando in direzione del Grande Tempio. Non può fare a meno di lasciarsi sfuggire un leggero sorriso ripensando a quella ragazza. Si ferma un istante ripensando a lei, per poi scuotere il capo e riprendere il cammino.

Nessuno dei due poteva sospettare che, da quel momento in avanti, le loro vite sarebbero state indissolubilmente legate. 


Lo scontro tra Saori e Thanatoss si sta protraendo da molto tempo, e nonostante il suo immenso potere la fanciulla divina pare essere in seria difficoltà: è difficile lottare nel pieno delle forze dopo aver combattuto contro la regina degli Inferi in persona ed uno dei tre giudici Infernali, purtroppo ora sta iniziando a risentire della stanchezza. Il Dio della Morte la deride sarcasticamente, accusandola di essere una debole ed una sciocca, che restando a contatto con gli umani è diventata incapace di affrontare i suoi nemici. La Dea para un ennesimo attacco, per poi riprendere parola. " Non è vero! Non trovo nulla di sbagliato nel vivere come una normale umana, seppur io sia una Divinità ". Sentenzia in sua difesa, per poi lanciare a sua volta un attacco in direzione dell'avversario. Come previsto Thanatoss pare evitarlo, tuttavia un leggero graffio compare sul so viso: l'attacco di Saori lo ha colpito di striscio provocandogli una leggera ferita. Infuriato porta un dito al punto sanguinante. 

" Dannata! Come hai osato ferire un Dio come me? Non te lo perdonerò mai! ". Sentenzia su tutte le furie, per poi scagliare la sua più potente tecnica contro l'avversaria. " Terribile Provvidenza, distruggi Athena! ". Grida. La Dea pone il proprio scudo a difesa, venendo comunque spinta all'indietro dalla potenza dell'attacco.

" Non cederò... ". Mormora tra sè e sè la fanciulla dalla chioma lilla. " Tea... giuro che ti raggiungerò e che ti farò rinsavire, costi quello che costi ". Continua il monologo la Dea della Giustizia per poi avanzare: deve riuscire a respingere l'attacco nemico ad ogni costo, non c'è tempo per le esitazioni. " Tea! ". Grida, come a voler richiamare la sua vecchia amica ed avanzando. La fanciulla divina avanza finalmente di un passo, poi una grande esplosione investe l'area circostante. 

Nel frattempo una voce raggiunge direttamente la regina degli Inferi tramite il proprio Cosmo. La sente pronunciare il suo nome. Si volta di scatto per poi alzarsi in piedi, essendo stata poco prima inginocchiata accanto al figlio. " Athena! ". Pronuncia quel nome in un sussurro, riconoscendo la voce ed il cosmo dell'ex amica. Cerca subito di scuotersi: sarà stata sicuramente una sua impressione, Athena è distante da li e la sua voce non può certo raggiungerla, pensa. Accarezza dolcemente i capelli del figlio ancora incosciente mentre Hypnos raggiunge lei ed il suo sposo, inchinandosi in segno di rispetto. 

" Mio signore, mia signora: Athena è giunta ai Campi Elisi e sta affrontando Thanatoss ". Sentenzia il Dio del sonno. Finalmente Hades prende parola. 

" Ricorda bene qual'è il compito tuo e di tuo fratello, Hypnos: dovete impedire ad Athena ed i suoi insulsi Cavalieri di giungere qui, a disturbare il riposo di mio figlio con l'ennesima battaglia. Dovete porre fine alle loro vite ad ogni costo ". Sentenzia per poi avvicinarsi a sua volta al figlio: Shura giace ancora in quello stato di incoscienza. La sua espressione pare essere del tutto serena e priva di ogni sofferenza. Il Dio dai dorati capelli non può fare a meno di essere sorpreso: non immaginava certo di arrivare al giorno in cui avrebbe visto il suo signore combattere non solo per distruggere la rivale Athena e così ottenere il dominio sulla Terra, ma anche per proteggere qualcuno seppur quel qualcuno sia suo figlio. In questo caso però è tutto doverso: non gli ha ordinato di rinchiudere Shura in un sonno privo di sogni per scopi malvagi, ma per non farlo tornare in un mondo che il ragazzo stesso ha rifiutato ed in cui non vuole tornare, un mondo che nei suoi pensieri gli ha solo dato sofferenza. 

" Certo, mio signore: impediremo che quei volgari Cavalieri e la loro Dea giungano in questo luogo sacro ". Assicura il sottoposto, per poi alzarsi. " Con il vostro permesso, torno alla mia postazione ". Fa, mentre il suo signore si limita ad annuire per poi tornare dalla sua regina. Lei non si accorge di essere osservata da alcuni secondi. 

" Sembri turbata ". Fa ad un certo punto lui con il suo solito tono privo di qualsivoglia emozione. La donna sussulta nel sentirlo rivolgersi a lei, per poi rispondere. 

" No, sto bene ". Sentenzia, per poi alzarsi e prendendo tra le mani la propria falce. Lui continua a fissarla per poi riprendere parola. 

" Niente ripensamenti, lo sai vero? Stai facendo tutto questo per Shura, per dargli il mondo che lui vuole: un mondo senza sofferenza ". Distoglie lo sguardo da lei per poi puntarlo sul figlio. " Dobbiamo annientare Athena, dobbiamo distruggere i suoi Cavalieri ed impedire che si reincarnino ancora. Fare a pezzi il loro corpo non basterà: dovremo distruggere anche la loro anima ". Tea annuisce, guardando la sua falce. 

" Questo è il mio potere, dopo tutto: dare la morte anche alle anime, oltre al corpo fisico di uomini e divinità, indistintamente. Non avrò ripensamenti ". Sentenzia la regina degli Inferi, eppure la voce di Athena che chiamava il suo nome rimane nella sua mente: nonc rede fino in fondo di averla immaginata, e ciò che più le fa paura è la sensazione che ha provato: come se qualcosa in lei si fosse mosso, seppur per un istante. Non ha idea che anche Hades si sia accorto di questa titubanza, ma ha deciso di non dire nulla: cosa voglia fare non è ancora dato saperlo. 

Una luce dorata ed abbagliante si unisce al Cosmo della Dea Athena, mentre cinque figure si palesano al suo fianco e la aiutano a contrastare il devastante attacco di Thanatoss, riuscendo a deviarlo contro l'avversario che, colto alla sprovvista, vola a qualche metro di distanza. La Dea della Guerra guarda coloro che sono giunti in suo soccorso, sollevata. " Seiya! Ragazzi! ". Fa, ancora a terra a causa dell'esplosione. Seiya volge lo sguardo verso la moglie, soridendo. 

" Scusa il ritardo, cara. Adesso lascia fare a noi, tu raggiungi Hades e Tea al più presto: dobbiamo fermare il signore degli Inferi ed arrestare la Grande Eclisse, prima che per la Terra sia troppo tardi ". Sentenzia il Cavaliere di Sagitter, mentre Shun aiuta la Dea a rialzarsi da terra. Finalmente anche i cinque giovani Cavalieri dorati sono giunti agli Elisi, adesso come nove anni fa si preparano allo scontro con Thanatoss. 

Salve a tutti miei cari, come state? Finalmente ci si avvia verso la battaglia finale, ma non temete: la seconda parte è già iniziata e pronta ad essere pubblicata, quindi sarete ancora per molto in mia compagnia :D Abbiamo visto Tea avvertire la voce di Saori che la chiamava, e rivelare il suo vero potere: essendo anche lei Dea della Morte, riesce a ghermire la vita non solo del corpo, ma anche delle anime grazie alla sua falce divina. Abbiamo anche scoperto che ad Hades importa davvero del figlio, e forse questo sorprenderà qualcuno :) I cavalieri giungono in soccorso di Athena, e si preparano a combattere Thanatoss. Invece nel flashback abbiamo visto il primo incontro di Saga, Tea ed Astraeus. Che dire? Appuntamento al prossimo capitolo, baci.

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Capitolo 34
*** Battaglia ai Campi Elisi ***


Thanatoss non pare affatto scomporsi, nonostante l'attacco degli avversari lo abbia fatto volare a qualche metro di distanza prendendolo totalmente di sorpresa. Il Dio della Morte si rialza da terra con aria strafottente, guardando i rivali con espressione sicura. " Guarda chi è venuto a farsi uccidere ". Commenta in tono sarcastico, per poi notare le armature d'oro. " E vedo che indossate di nuovo i vostri giocattoli fatti d'oro. Sarà un piacere farli nuovamente a pezzi ". Ghigna, ed alle sue parole è Phoenix a prendere parola. 

" Fossi in te non farei tanto l'arrogante, maledetto! ". Risponde per poi lanciare un attacco. Il Dio schiva agilmente il colpo dell'avversario per poi deriderlo. 

" E' tutto qui il grande potere di cui andate parlando? Per avere le armature bagnate dal sangue di Athena, non mi sembrano così prodigiose ". Li irride nuovamente per poi lanciare ancora una volta la Terribile Provvidenza in direzione degli uomini. Questi si dividono in due gruppi e saltano in direzioni differenti mentre Athena, approfittando della distrazione dell'avversario, lo sorpassa. Phoenix guarda gli amici dall'altro lato.

" Seiya, Shun, Crystal! Accompagnate Athena, probabilmente ci sarà anche Hypnos e dovrete proteggerla ed aiutarla a contrastarlo. A lui penseremo io e Sirio ". L'altro annuisce alle parole del Leone preparandosi a contrastare il nemico. Thanatoss si accorge delle intenzioni dei cavalieri e così si pone come ostacolo, sbarrando loro la strada. 

" Dove credete di andare? Che la vostra Dea sia riuscita a passare non significa che lascerò fuggire anche voi ". Sentenzia con lo sguardo colmo d'ira per essere stato beffato da Athena, ma ben deciso a non permettere ai suoi Cavalieri di andare in suo soccorso. 

" Invece li lascerai passare, volente o nolente! Per il Sacro Libra! ". Attacca Sirio. Thanatoss evita il suo attacco come previsto, ma Phoenix lancia subito un Sacro Leo e questa volta riesce a ferire la divinità un pò più seriamente. 

" Presto! Andate! ". Ordina il Cavaliere d'oro. Gli altri annuiscono per poi sorpassare il Dio, che si alza più infuriato che mai. 

" Dove credete di andare?! Terribile Provvidenza! ". Sentenzia prima di scagliare il suo colpo contro il gruppo dei tre Gold Saint. Crystal si pone a dirfesa dei compagni ed intercetta l'attacco, scagliando a sua volta un'offensiva. 

" Per il Sacro Acquarius! ". Grida, contrastando egreggiamente l'offensiva avversaria e riuscendo a deviarne la traiettoria sul terreno retrostante. Per permettere ai compagni di proseguire Sirio e Phoenix attaccano nuovamente il rivale, che decide di affrontarli una volta per sempre. 

" E va bene, insetti: vi schiaccerò come mosche nel giro di pochi secondi. Ai vostri compagni e ad Athena ci penserà Hypnos ". Ghigna prima di prepararsi al decisivo scontro con i suoi avversari. 

Hypnos rimane alla sua postazione, apparentemente tranquillo: sicuramente il fratello sarà in grado di sbarazzarsi di Athena e dei suoi Cavalieri senza la minima difficoltà, pensa. Tuttavia l'approssimarsi di quattro cosmi ostili lo fa sussultare, per poi aprire gli occhi di scatto. " Non può essere! Cosa sono questi cosmi che si stanno approssimando a questo luogo sacro? Non saranno... ". Non conclude la frase, ovviamente ha capito di chi si tratta: sono Athena e tre dei suoi Cavalieri. Come abbiano fatto a sorpassare Thanatoss tuttavia, ancora non riesce a capirlo: avverte il Cosmo del fratello e lo sente ancora piuttosto potente, pur indebolito dallo scontro con Athena. Ma non al punto di lasciarsi sorpassare tanto facilmente dai nemici. Il Dio dai capelli dorati punta lo sguardo dritto davanti a sè fino a quando non li scorge: tutti quanti sono avvolti dalle loro divine armature, il loro cosmo incredibilmente forte seppur non sia certo paragonabile al proprio, ovviamente. Saori arresta il suo passo e dietro di lei i suoi cavalieri. E' Hypnos a prendere parola di li a poco. " Così siete riusciti a violare questi sacri territori? Che vergogna. Meritate una punizione esemplare ". Sentenzia con una calma snervante il Dio del sonno. Saori risponde alla sua affermazione. 

" Sonno, lascia libero il cammino se non vuoi subire una sconfitta ". Sentenzia risoluta la Dea della Guerra, ma l'avversario la sbeffeggia con tono sarcastico pur non perdendo la calma. 

" Athena, credete davvero che vi lascerò oltrepassare questi confini e raggiungere il mio signore e la sua sposa? Dovete avermi preso per uno stolto ". Ribatte per poi mettersi in posizione d'attacco, pronto alla lotta. " Vi donerò un sonno privo di sogni, esattamente com'è successo al giovane erede del signore degli Inferi ". Detto questo non ha altre remore ad attaccare il gruppo con la sua tecnica, con l'intento di spedirli in un mondo fatto di sonno. Athena pone il suo scudo a difesa mentre i Cavalieri rimangono dietro la Dea, che riprende parola. 

" Non finirà così, non lasceremo che Hades conquisti il mondo e che si compia una nuova glaciazione sulla Terra. Lo impediremo ". Sentenzia Saori ben pronta alla lotta. Improvvisamente tuttavia, una voce fa voltare di scatto i presenti mentre qualcuno di inaspettato raggiunge il campo di battaglia. 

" Lascia che mi occupi io della Dea Athena, Hypnos. Tu occupati dei suoi Cavalieri ". L'aria si gela in un solo istante al passaggio di quella figura che pare così differente da com'è stata sin ora, così regale e divina. Saori volge lo sguardo verso il nuovo o la nuova arrivata: indossa la propria armatura e tra le mani ha la propria arma. Il Dio de Sonno pare compiaciuto dalla comparsa di quella persona per poi fare un inchino rispettoso. 

" Certo, mia signora: sarà un piacere rinchiudere questi insetti in un sonno eterno e privo di sogni. Non vi ostacoleranno nello scontro con Athena ". Sentenzia con risoluzione il Dio dallo sguardo dorato. Saori guarda l'avversaria per la prima volta con assouta risolutezza, che non ha mai dimostrato negli incontri e scontri precedenti.

" Persefone, anzi no... Tea, sorella mia ". La chiama la fanciulla Divina, probabilmente ora non p la donna ma la Dea che parla tramite lei. L'altra pare apparentemente calma mentre la guarda, fermandosi ad un millimetro da lei. 

" Athena, sorella ". Pronuncia quelle due parole a sua volta, tenendo tra le mani la propia falce viola mentre nelle mani di Athena scintilla il dorato scettro di Thoole. Come il giorno e la notte, anche le due sorelle divine si affrontano finalmente in un faccia a faccia decisivo: il bene ed il male si guardano dritti negli occhi. Una vestita di nero come la notte più profonda, l'altra vestita del più candido bianco. L'una con la sua surplice intrisa di Tenebre, l'altra con la propria Kamui bagnata dalla dorata luce del sole. 

" Non è necessario che ci scontriamo, Tea ". Tenta la Dea ma senza mai perdere quella risolutezza che le è tipica. " Poniamo fine alla Guerra Santa insieme, sigilliamo l'anima di Hades e liberiamo Shura ". Pronuncia quelle parole senza mai perdere il contatto con gli occhi di lei. La Dea della morte e delle stagioni la guarda un istante per poi portare una mano alla bocca, scoppiando in fine a ridere: una risata crudele che mai le avevano sentito prima d'ora, nessuno dei presenti. 

" Athena, sei proprio una sciocca. Eppure sei nata dal cranio di nostro padre, il divino Zeus: dovresti mostrare un pò più di astuzia ". Athena non perde la compostezza e risponde a sua volta a quella provocazione. 

" Non mi pare di aver fatto nulla per meritare tale sarcasmo da parte tua, nè il tuo disprezzo ". Commenta. La Dea della morte smette di ridere ma mantiene il suo ghigno. 

" Oh, ma io non ti odio ". Commenta con una vena sarcastica. " Io disprezzo ciò che hai fatto al mio sposo nei tempi del mito e nove anni fa. Disprezzo il fatto che voglia a tutti i costi svegliare Shura dal suo sonno, quando gli è stato dato per sua stessa volontà. Ma tu preferiresti vederlo soffrire in un mondo che odia. Questo sarebbe l'amore che vai professando? ". Si allontana di un passo dalla sorella divina, per poi proseguire. " Eppure, non ti odio: se ti arrendessi sarei anche disposta ad ordinare ad Hypnos di donarti un sonno eterno come quello di mio figlio ". Athena impogna il proprio scettro, risoluta. 

" Non mi arrenderò, e tu lo sai: il mio sacro e divino impegno è proteggere la terra e tutti i suoi abitanti ". A quelle parole Tea segue l'esempio di Athena, impugnando la propria falce. 

" Proteggere la Terra? Proteggere i terrestri? Ma se non sei nemmeno riuscita a proteggere me e Shura quando ancora eravamo umani, chi pretendi di proteggere e salvare? Restare con gli umani ti ha resa una Dea sciocca e debole, e questo ti porterà alla rovina! Il tuo grande amore per gli umani sarà la tua stessa condanna! ". Detto questo la bruna si lancia all'attacco della ragazza dai capelli lilla, che prontamente contrasta con il suo scettro il fendente di falce che stava per abbattersi su di lei. " Arrenditi ". Sibila solamente la sposa di Hades, ma Athena resiste saldamente.

" Mai! Non permetterò che i piani di Hades divengano realtà! ". Ribatte per poi irradiare un fascio di luce dal proprio scettro, acciecando l'avversaria per un istante, tempo necessario a scagliare un attacco che la coglie alla sprovvista e la fa finire a terra. La regina degli inferi rimane immobile qualche istante per poi alzarsi, piuttosto alterata. 

" Ti toglierò quell'espressione sicura di te dalla faccia, Athena... ". Sibila mentre la sua falce si illumina di una luce viola. " .. .farò a pezzi il tuo corpo e la tua anima, così che non possa mai più reincarnarti in questo mondo! ". Detto questo si lancia all'attacco dell'ex amica e divina sorella. Il fendente colpisce di striscio Saori proprio al fianco, ed immediatamente su esso compare un livido violaceo che si illumina di una tetra luce simile a quella della falce della Dea della morte, che ghigna vittoriosa. 

" Cosa... ". Mormora Athena, mentre Tea ghigna compiaciuta. 

" Ti piace il potere della mia falce? Dove colpisce elimina all'istante il potere divino, assorbendolo in sè e tramutandolo in forza per me: tanto più verrai colpita dalla mia falce e tanto più la tua anima divina si indebolirà, fino a morire e renderti una donna mortale. A quel punto nemmeno il Divino Zeus in persona potrebbe far nuovamente reincarnare Athena sulla Terra, perchè sarebbe morta ". Ride sadicamente la giovane. Athena impugna lo scettro di Nike riprendendosi dall'attacco subito. 

" Non te lo permetterò... non permetterò che Athena muoia, e giuro che ti risveglierò, Tea! ". Grida, attaccando la sorella. 

" Non illuderti, Athena! ". Ribatte l'altra per poi attaccare a sua volta: i poteri delle due Dee sembrano equivalere. Le onde d'urto di entrambi distruggono l'area circostante: Athena cade su un ginocchio cercando di non cedere al dolore al fianco, ma il suo attacco non perde d'intensità: eppure solo uno dei due andrà a segno. E l'esplosione che ne segue ne da la conferma. 


Salve amici, come va? Perdonate se questo capitolo è corto, cercherò di fare di meglio nel prossimo. Si sono aperti i tre scontri decisivi che precedono quello con il Signore degli Inferi: Sirio e Phoenix contro Thanatoss, Seiya, Crystal e Shun contro Hypnos ed Athena contro Tea: chi vincerà? Chi delle due sorelle divine uscirà vittoriosa dallo scontro? Aspetto i vostri pareri ed idee, baci. 

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Capitolo 35
*** Preludio alla battaglia ***


Lo scontro tra Tea e Saori prosegue senza esclusioni i colpi: la Dea Athena combatte con risolutezza per poter risvegliare l'amica di un tempo, mentre la Dea della Morte combatte nel nome di Hades e per sconfiggere la rivale, per portare così vittoria all'esercito degli Inferi convinta che sia questo il mondo che suo figlio Shura desidera. Contemporaneamente anche Sirio e Phoenix stanno affrontando il Dio della morte, Thanatoss: tutti i contendenti sembrano piuttosto esausti dal protrarsi dello scontro. " Maledetti esseri umani, non ve la darò vinta una seconda volta! ". Grida su tutte le furie la divinità dai capelli argento. I Cavalieri divini si preparano ad un'ennesima difesa. 

" Sta in guardia, Sirio: il suo potere sta aumentando, credo stia per lanciarci il suo attacco decisivo ". Sentenzia Phoenix. L'amico annuisce per poi prepararsi a difendersi. Su tutte le furie per gli affronti che a sua detta i Cavalieri di Athena gli hanno recato, il Dio della morte li attacca con la Terribile Provvidenza. L'attacco si scontra subito con lo scudo di Libra mentre gli altri due uomini cercano di avanzare con il loro attacco combinato: il Sacro Libra ed il Sacro Leo. 

" Non riuscirete mai a vincere! Non vi lascerò passare, non un'altra volta ". Impreca il Dio della morte, evidentemente ancora scottato per la sconfitta subita in precedenza per mano di Seiya. " State combattendo una contesa inutile, insetti ". Li deride pur non perdendo la concentrazione nè in difesa nè in attacco. I due uomini riescono ad avanzare di un passo mentre di riflesso il rivale indietreggia. 

" Non è così! Noi combattiamo per la giustizia, perchè la pace e l'amore possano trionfare e regnare sulla Terra, e non permetteremo mai che i piani di Hades si compiano! ". Ribatte con decisione il Cavaliere di libra. Il suo attacco sta assumendo una nuova ed inaspettata forza, così come quello dell'amico che prende parola di li a poco. 

" E' così: non avete possibilità di vittoria, ora come nove anni fa! ". Fa mentre anche Thanatoss non può fare a meno di percepire la rinnovata potenza proveniente dal cosmo di quei due cavalieri. 

" E' impossibile! Come fanno a fare sfoggio di una tale forza, quando prima erano in fin di vita?! ". Non può fare a meno di stupirsi: cerca vanamente di infondere quanta più potenza al suo colpo, ma lo scontro precedente con Athena lo ha indebolito e gli ha fatto ocnsumare parecchia energia. 

" Preparati ad essere nuovamente sconfitto, Thanatoss! ". Gridano i due amici mentre il loro attacco da origine ad una grande esplosione, la cui forza e la cui lucentezza abbagliante sovrastano quello del Dio della Morte.

" Non oserete nuovamente levare la vostra empia mano su di me, dannati! ". Ribatte il Dio mentre da fondo a tutto il cosmo che ancora gli è rimasto. Tuttavia non può contrastare l'attacco dei due amici: la luce viola della sua Terribile Provvidenza si dissolve come fosse mero vapore e l'attacco lo investe quasi prima che riesca a rendersi conto della situazione. I due amici lo sorpassano con agile mossa, per poi voltarsi verso di lui. La Morte da loro le spalle e pare essere rimasto shoccato dall'accaduto: la sua surplice è ormai andata in pezzi. " Non.. non di nuovo... ". Sibila su tutte le furie: numerose ferite sul suo corpo stanno facendo sgorgare il suo divino sangue ma lui non pare avvertire le scosse di dolore, piuttosto la sua mente pare fissa su un unico scopo: uccidere quei due umani che hanno osato ridurlo in quelle condizioni. " Non di nuovo, maledetti esseri umani! ". Grida infuriato il Dio dai capelli argentati. I due amici si preparano alla difesa, ma il pugno di Thanatoss si ferma ad un millimetro dal viso di Phoenix. Sangue. Il loro rivale inizia a sputare sangue per poi portare una mano all'addome, colpito in pieno dai colpi dei due ragazzi. E non solo: ha altre ferite di cui prima non si era forse reso conto, acciecato dall'ira. Ma ora queste stanno iniziando a dolere notevolmente ed in fine costringono anche l'orgoglioso Dio della Morte a cadere in ginocchio, sconcertato: è accaduto nuovamente! Per la seconda volta dei miseri umani lo hanno sconfitto! " Dei mezzi Dei... ". Sibila prima di cadere viso al suolo mentre la sua vita lo abbandona. I due eroi rimangono un secondo interdetti: che significavano le sue ulrime parole? 

" Ce l'abbiamo fatta! ". Fa Sirio, mentre Phoenix annuisce. " Ma... che cosa avrà mai voluto dire con la sua ultima frase il Dio della Morte? ". Chiede poi il Cavaliere di Libra. Il cavaliere di Leo scuote il capo. 

" Non lo so, però adesso dobbiamo correre in soccorso di Athena e dei nostri compagni! Sono soli ad affrontare Hypnos ed il re e la regina degli inferi ". Sentenzia. Il Cavaliere di Libra annuisce e dentrambi corrono in direzione del cosmo dei compagni. 

Athena vola a qualche metro di distanza, colpita dal fendente oscuro della falce di Tea. La giovane Dea della morte allo stesso tempo cade su un ginocchio, ponendo a terra una mano per evitare di cadere viso al suolo. Entrambe ansimano per lo sforzo appena compiuto: si sono attaccate a vicenda riuscendo solamente a sbalzare l'avevrsaria a qualche metro di distanza. Il loro potere sarebbe pari se non fosse che Saori è stata colpita per ben due volte dalla falce della sorella: la falce che ghermisce la vita di umani e Dei, indistintamente. E non solo: riesce anche a distruggere ed uccidere le anime, siano esse divine o umane. La Dea degli Inferi pulisce il sangue che ha perso dalla bocca con la mano libera per poi sfoggiare un ghigno sarcastico. " Complimenti Athena, nonostante il mio attacco stai ancora combattendo bene ". Ghigna. Poi nota che anche il suo braccio è stato colpito di striscio dal potere divino di Saori, la quale si alza a sua volta da terra.

" Anche tu sei forte, ma non basterà a fermare me ed i miei Cavalieri ". Controbatte la fanciulla divina mentre sente un forte dolore a fianco e braccio: i vistosi ematomi si sono estesi, e la giovane dalla chioma lilla fatica a sorreggersi in piedi. " Fermeremo Hades una volta per tutte, te lo giuro ". Fa determinata. Tea la guarda un istante per poi  dar sfogo ad una risata cinica e sadica.

" E chi ci fermerà? Tu? In quello stato? O i tuoi patetici Cavalieri con i loro giocattoli dorati? Non farmi ridere, sorella mia ". Sentenzia la bruna, pronta a sferrare un nuovo attacco. Saori si prepara alla difesa.

" Non sono giocattoli, ma Kamui! Sono armature divine, rinate grazie al mio sangue! In altre parole, è come se i miei Cavalieri fossero rinati come Semi Dei, preposti alla mia difesa! Quindi non sottovalutarli, sorella mia ". Ribatte determinata Athena per poi prepararsi ad attaccare. Intuisce che la Dea della Morte sta per scagliare un nuovo fendente e così la precede: dallo scettro di Thoole si espande una potente luce che si scaglia contro la figlia di Demetra. Presa alla sprovvista Tea non può fare a meno di incassare il colpo. Questa volta rimane in piedi ma ne esce con un fianco ferito.

" Maledetta... ". Sibila, rivolta alla divina sorella che ricambia il suo sguardo. 

" Non potrete mai vincere questa Guerra Santa, Tea. Sin dai tempi del mito il male non ha mai prevalso, e così continuerà ad essere ". Sentenzia Saori. Tea pare alterarsi a quelle parole e si lancia nuovamente all'attacco dell'avversaria, ignorando il dolore lancinante della ferita inferta dalla sorella. 

" Taci una buona volta! ". Grida. La lama della sua falce si scontra con lo scettro di Thoole. " Blateri tanto di amore, di speranza e giustizia! E poi? Poi cosa vuoi fare? Costringere mio figlio a vivere in un mondo che gli uomini stessi stanno disfacendo! Quegli indegni esseri umani che hanno perso il rispetto per le divinità, e tu ancora li difendi! ". Fendente su fendente la sua arma si scontra con quella di Saori, che indietreggia abilmente evitando i colpi pur essendo affaticata. 

" Shura ha sofferto a causa dell'influenza di suo padre nella sua vita! Se lo liberassimo da quel controllo e si risvegliasse, potrebbe vivere come un bimbo normale! Non lo capisci?! Non è rinchiuderlo in un sonno eterno la soluzione! Che mondo volete offrire a vostro figlio, tu ed il tuo sposo? Un mondo fatto di Tenebra e morte? E' questo il posto dove dovrebbe vivere Shura?! ". Ribatte risoluta Saori. Un'ennesima volta la luce dorata del suo scettro si scontra con quella viola della falce di Tea, non concludendo però nessun attacco. 

" Te l'ho detto: ti toglierò quel sorriso che traspare una falsa speranza ed un falso amore dalla tua bella faccia, mia cara sorella! ". Risponde a sua volta la Dea della morte.

" Non vincerai mai, perchè questa non è la tua indole! Tu non sei malvagia come il tuo sposo, e giuro che risveglierò la tua vera essenza a qualunque costo! ". Grida Saori con concitazione. 

" Adesso basta!! Hai parlato anche troppo, Athena! ". Si stanca Tea. Stavolta il suo fendente non è fermato dallo scettro di Saori, ma dalla mano della ragazza. Pur procurandosi un vistoso taglio ed un livido che compare subito intorno ad esso la Dea Athena ha preso di petto la situazione: ha capito che continuare a scontrarsi con la sorella non sarebbe servito a niente, perchè il loro potere rimane equivalente. La sola e possibile soluzione è tentare di risvegliare la vera Tea con l'ausilio del suo cosmo.

" Non permetterò che la tua vera essenza sprofondi nell'oblio delle Tenebre! Tu credi nell'amore e nella giustizia, tu non desideri questo mondo di Tenebre! Ricorda, Tea! Ricorda chi sei! Ricorda la promessa che hai fatto a Saga, ricorda l'amore per Crystal! Risvegliati! ". Come fu a suo tempo per Shun anche in quel caso Tea soffre mentre il divino sangue di Athena si impregna totalmente del cosmo della Dea cui appartiene. Ma a differenza del giovane Cavaliere la ragazza non è posseduta da chi che sia contro la sua volontà, e tenta una resistenza. 

" Cosa credi di potermi fare!? Non funzionerà anche con me, lo stesso trucco che usasti con il tuo Cavaliere anni fa! ". Il sangue di Athena pare diventare bollente eppure Tea non molla la presa sulla sua falce, anzi fa per affondare un colpo decisivo. " Sei stata stupida ad abbandonare la tua arma di difesa per tentare questa ridicola messinscena. Ora pagane le conseguenze! ". Più lei spinge la falce verso Athena più la donna controbatte spingendo la stessa lama verso la padrona, lama intrisa tuttavia dal suo divino sangue. 

" Risvegliati, Tea! Torna ad essere la ragazza che eri un tempo! Domina il tuo lato divino, non lasciare che questo ti sopraffaccia! ". Fa Saori. Le luci viola e dorata si scontrano nuovamente.

Anche lo scontro con Hypnos si sta protraendo da diverso tempo il Dio del sonno è stato attaccato diverse volte, ed un paio di colpi sono riusciti anche a raggiungerlo: se non fosse per la propria surplice avrebbero potuto creare dei danni assai gravi, ma così non è stato. Da parte loro i cvaalieri sono riusciti a schivare la tecnica del Dio del Sonno, evitando così di cadere nell'oblio di un sonno senza sogni. Crystal non può fare a meno di osservare lo scontro tra Athena e Tea e rimanerne shoccato: la sua amata ha una potenza devastante ma, invece di usarla contro i loro nemici, la sta scagliando sulla sorella e minaccia di volerla annientare. Desidera che il mondo sprofondi nell'oblio delle Tenebre, desidera che Shura rimanga in quel sonno indotto dallo stesso avversario che ora lui ed i compagni stanno affrontando quando, poco prima che si risvegliassero i suoi poteri divini, gli aveva confessato che il suo più grande timore era che Hades si impossessasse di Shura per poi in seguito risvegliarsi, sprofondando il mondo nell'oblio. Il Cavaliere vede la sua Dea indebolirsi in seguito ai colpi inferti da Tea e ne rimane agghiacciato: e così è questo il potere di Persefone, anzi di Tea: quello di annientare corpo ed anima di chiunque, Dio o uomo. Vede gli amici portare avanti lo strenuo combattimento con il Dio del sonno, li vede indeboliti così come di riflesso pare esserloanche l'avversario, combatte ma la sua mente è altrove: desidererebbe andare a soccorrere Athena ma gli è stato ordinato di continuare lo scontro con Hypnos, e così è tenuto ad agire. Vede le due sorelle affrontarsi per l'ennesima volta e in questo caso non riesce a frenarsi, agendo d'istinto. Seiya si accorge di tutto e così prende parola. " Crystal, va da loro! Io e Shun possiamo occuparci di Hypnos da soli ". Il Dio del sonno pare indebolito dalle prolungate ore di scontro con il gruppo di Cavalieri: la sua surplice si sta danneggiando in più punti. 

" Non credevo che dei bambocci del genere potessero mettermi nuovamente in difficoltà ". Sentenzia il Dio dai dorati capelli notando le varie ferite sul suo corpo. " Tuttavia... ". Guarda il gruppo con ironia beffarda. "... non servirà a sconfiggermi di nuovo ". Assicura mentre si prepara ad un'offensiva. Crystal da parte sua, una volta ricevuto il consenso di Seiya, si precipita a dividere le due divine sorelle. Con un balzo si frappone tra Athena e Tea, lanciando il Sacro Acquarius per poter aiutare la sua signora a contrastare la forza dell'altra Dea. 

" Tea! ". La chiama mentre la giovane lo guarda stupita e con un moto di stizza. 

" Tu, razza di... Semi Dio rinato grazie al sangue di Athena, come osi contrastare me, una Dea?! Impara qual'è il tuo posto! ". Grida cercando di attaccare il Cavaliere di Acquarius. Il giovane tuttavia non pare intenzionato ad abbandonare Saori, che unisce la sua forza a quella di Crystal per dargli maggior possibilità di vittoria. 

" Il mio posto è al tuo fianco, Tea! Così come il tuo è al mio fianco, non a quello di una divinità empia e malvagia che non ha esitato ad ingannare un giovane ragazzo per servirsi di lui e per farti avere il suo erede! ". Parole dure ma necessarie: in lui Crystal ha percepito non solo la malvagità di Astraeus, ma anche la profonda ingiustizia che ha subito: è vero che ha accettato Hades volontariamente in sè, ma resta il fatto che fu soggiogato e che il Dio dell'oltretomba abbia sfruttato la sua gelosia verso il fratellastro per ottenere ciò che desiderava: quella donna ed un erede. " Una divinità che non ha esitato ad ingannare anche te! Che ha fatto sprofondare tuo figlio in un sonno dal quale non si sveglierà mai! ". A quelle parole la Dea si altera di nuovo e dalla sua falce si irradia una luce maggiore. 

" Chiudi quella bocca, Cavaliere! Lo vedi che parli a sproposito? ". Chiede solamente la Dea della morte. " Tu non sai niente! Astraeus era malvagio come pochi, altro che soggiogato! Quando morì e tornò in vita la prima volta fui io stessa ad ucciderlo nuovamente, per evitare che facesse del male al mio Shura! Pur non essendo ancora una Dea, percepii la minaccia ed agii di conseguenza! So io cos'è meglio per mio figlio, l'ho sempre saputo! Per il suo bene sono stata pronta a lordarmi di sangue, e nemmeno stavolta esiterò! ". A quella confessione Crystal rimane agghiacciato: ecco perchè Astraeus odiava Tea a quel punto. Fu lei ad ucciderlo, una volta rinato per la prima volta dopo la sua morte per mano di Radamante e come Spectre. Percepì inlui qualcosa di malvagio e lo uccise, per salvare sè stessa e Shura. Eppure, nonostante tutto il giovane Cavaliere di Acquarius sente su di sè il peso della volontà di quel giovane, la volontà di essere vendicato. Non sa spiegarselo ma è così: è come se in punto di morte avesse visto il vero Astraeus, quello che era poco prima di trasformarsi in un essere malvagio e privo di scrupoli. Ed è come se gli avesse fatto una richiesta precisa.
Vendicami. Ed è ciò che si è imposto di fare ad ogni costo. 

- Astraeus... anche se non lo meriti per tutto ciò che hai fatto, ti prometto che ti vendicherò -. Pensa il Cavaliere. In seguito apre gli occhi che in precedenza aveva chiuso, ed anche Saori rimane strabiliata: la sua forza pare aumentare notevolmente, come se la sua sola forza di volontà lo avesse guarito dalle ferite dei precedenti scontri e dalla stanzhezza. " Sei pronta, Dea dell'oltretomba?! Sto per scagliare contro di te il mio più potente attacco! ". Fa il Cavaliere. Saori non smette di infondere la sua forza al proprio paladino mentre Tea ansima, stanca: inizia a risentire degli scontri precedenti. - perdonami se puoi... -. pensa poi il Cavaliere di Acquarius. " Per il Sacro Acquarius! ". Urla poi. Nello stesso istante in cui i suoi compagni riescono finalmente a sbalzare a terra Hypnos anche lui riesce a dirigere il suo attacco contro la Dea della Morte che, presa alla sprovvista da tanta inaudita potenza, ne viene investita in pieno. 

Hypnos sta per alzarsi da terra e finalmente contrattaccare con le maniere forti, capendo che con i suoi soliti modi non otterrà nulla se non una sconfitta. Ma una voce autoritaria lo ferma poco prima che parta all'attacco. " Fermati, Hypnos ". Ordina semplicemente e, riconoscendo di chi si tratta, la divinità del sonno china il capo. " Torna alla tua postazione e pensa a sorvegliare Shura. Penserò io a questi insetti che hanno osato levare la mano sulla mia regina ". Crystal rimane atterrito: era sicuro. Era sicurissimo che il suo attacco unito alla forza ed il sangue divino di Athena avesse colpito la regina degli Inferi. Così è stato in effetti, e la ragazza pare essere svenuta. Ma invece di finire a terra è ora tra le braccia del suo sposo, che ha deviato la potenza del Sacro Acquarius poco prima che l'attacco uccidesse la ragazza: nonostante sia una Dea è indebolita, e nonostante non fosse sua intenzione Crystal avrebbe potuto ucciderla con quell'attacco. Il Dio dai capelli dorati si inchina, per poi annuire. 

" Mio signore, siete sicuro che non volete che sistemi questi sudici cavalieri che hanno osato tanto? ". Chiede. Hades scruta i presenti qualche istante mentre sul suo viso si fa strada un ghigno compiaciuto. 

" Non è necessario che rimani anche tu: posso schiacciarli nel giro di poco tempo. Hanno già sconfitto Thanatoss, ma cosa più grave hanno levato la mano su mia moglie. Pagheranno caro il loro affronto: porrò fine alle loro vite tra atroci sofferenze, e sarà la mia mano a ghermire le loro inutili vite ". Athena vorrebbe reagire, ma l'effetto dei colpi di Tea si fa sentire e la fa accasciare a terra. 

" Saori! ". La chiama Seiya per poi soccorrerla: i lividi si sono estesi, tutto l'addome della Dea è ricoperto da essi cos' come il braccio e la spalla. Il braccio con cui a fatica sorregge lo scettro di Thoole. La Dea tenta comunque di alzarsi e fermare il Dio del sonno che, ricevuto l'ordine dal suo signore, si alza da terra ignorando gli avversari e si avvia verso il luogo dove si trova Shura.

" Aspetta! Dov'è Shura?! ". Grida la Dea ma, poco prima che possa muoversi, un solo sguardo di Hades la fa volare a qualche metro di distanza. Seiya cerca di afferrare al volo la moglie, ma entrambi finiscono rovinosamente a terra. 

" Avete ferito il mio corpo nove anni fa, ora avete colpito la mia sposa, rischiando di ucciderla. Vediamo un pò, chi potrei eliminare per primo? ". Li sbeffeggia crudelmente il Dio dell'oltretomba, posando Tea a terra e richiamando la falce della moglie a sè. Guarda con disgusto il sangue di Athena posto su essa. " Disgustoso, la falce della morte imbrattata del sangue di Athena... ". Commenta mentre torna a minacciare i presenti. " Però, grazie a questo sangue l'arma di mia moglie ha ottenuto una nuova forza: per me sarà uno scherzo farvi fuori, ed è stata proprio Athena a darmene la possibilità: tanto più quei lividi si estenderanno sul suo corpo, tanto più la falce della morte ottiene potere ". La Dea ed il Cavaliere di Sagitter si alzano a fatica da terra, l'uomo sputa un pò di sangue. 

" Così, finalmente ti fai vedere. Eh, Hades? ". Chiede con tono beffardo. Saori invece non pare stare molto bene: oltre le ferite il suo cosmo si sta indebolendo notevolmente. " Saori! ". La chiama il marito. La Dea ha il respito piuttosto affannato.

" Non mi arrenderò, Seiya. Non ora che abbiamo il vero nemico di fronte a noi ". Mormora la Dea. Hypnos è tornato alla propria postazione così come ordinatogli dal suo signore, mentre i cinque eroi e la Dea Athena si preparano allo scontro: penseranno dopo al Dio del sonno. Ora devono sconfiggere Hades. Sempre ammesso che questo sia ancora possibile.

Ciao a tutti amici cari, come state? Eccomi con un nuovo capitolo, stavolta un pò più lungo rispetto agli altri. Abbiamo visto diversi scontri in contemporanea: la sconfitta di Thanatoss e lo scontro epico tra le due sorelle divine. Saori e Tea si scontrano in un duello all'ultimo attacco, e la Dea della morte ferisce diverse volte la Dea della giustizia ed ora pare che il suo potere stia venendo sottratto. Crystal è determinato a vendicare Astraeus anche se non lo meritava, ed a risvegliare Tea. Il suo colpo ha raggiunto la donna ma, il fatto che l'abbia ferita ha fatto infuriare il suo sposo che finalmente è sceso in campo. Cosa accadrà adesso? Che ne sarà di Saori e di Tea? Riusciranno a salvarsi entrambe? Ed i Cavalieri? Avranno una possibilità contro il signore dell'aldilà rinato a nuova vita? Vi aspetto al nuovo capitolo, baci.

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Capitolo 36
*** Il risveglio ***


Circa undici anni prima, Athene. 

La giovane ragazza cerca di rialzarsi, ma le forze sembrano averla abbandonata definitivamente. Il suo sguardo è velato dalle sin troppe lacrime che ha versato durante quei terribili momenti in cui ha creduto che sarebbe stata rapinata ed uccisa, ed in cui in fine è accaduto il peggio che potesse succedere, forse peggio della stessa morte per certi versi. Non è riuscita a capire chi sia stato ad aggredirla, non da prima almeno. Sa solo che aveva una forza impressionante, così forte che per un momento ha creduto non fosse nemmeno un essere umano. Immediatamente il suo istinto o forse più semplicemente, il suo sesto senso l'ha messa in guardia: qualcosa di terribile sarebbe successo se non si fosse liberata dalla presa di chi stava dietro di lei, tenendola immobilizzata. Ma come fare? Come fare a contrastare chi fisicamente era più forte di lei? Praticamente era una cosa impossibile, e lo constatò quando non riuscì a difendersi da ciò che accadde in seguito: nè tentare di difendersi nè supplicare che la lasciasse in pace ha fatto si che quell'uomo di cui non è riuscita, complice il buio, a scorgere il volto, la lasciasse in pace e libera di potersi muovere. Non sa come facesse a sapere che quella sera era sola a casa, fatto sta che vi si introdusse senza alcun problema facendole la cosa più terribile: abusare di lei. Ed ora pensa la giovane, eccola li a tremare e piangere come una bambina, stringendo il braccio sinistro con la mano destra e quasi conficcandosi le unghie in esso. Si sente intorpidita, è come se quell'uomo avesse usato un incantesimo su di lei per toglierle tutte le forze e farla smettere di reagire. Da parte sua lui ha sempre celato il volto nelle tenebre della stanza e solo ora so è spostato vicino alla finestra. Nonostante lo shock la ragazza riesce a notare i suoi capelli corvini, e questo la fa sussultare e tremare nuovamente, ancor più di prima. Scoppia ancora in lacrime mentre lui prende finalmente parola. " Non piangere, Tea. Non ti fa bene, nel tuo nuovo stato ". Rimane di spalle mentre lei non smette di singhiozzare. 

" Astraeus... ". Sussurra solamente la fanciulla avendo riconosciuto quella voce. Lui si volta a guardarla con un'espressione gelida, un'espressione che le mette i brividi e che la fa ancor più tremare. 

" Ti sbagli, donna. Io non sono Astraeus ". Sentenzia. Lei sgrana gli occhi sconvolta: ma che va dicendo? Certo che è Astraeus, lo riconosce alla perfezione. Lui le si avvicina di un passo con una noncuranza disarmante, come se ciò che avesse appena fatto fosse ammirare un semplice quadro, non prendere una donna con la forza per compiere il proprio volere. " Io sono Hades, il signore degli Inferi. E ti ho scelta tra tante come madre di mio figlio ". Hades? Il Dio degli Inferi? La ragazza scuote il capo per poi guardarsi i vestiti stracciati dalla furia di colui che fisicamente le pareva Astraeus, ma sarà davvero così? Quelle parole insinuano in lei il tarlo del dubbio. 

" Hades? No, non è vero! Stai mentendo! ". Risponde la bruna continuando a piangere sconvolta. Lui fa un ghigno compiaciuto per poi arrivare ad un passo da lei: era prevedibile che non ci credesse. Improvvisamente il gelo avvolge tutta la stanza mentre, con sorpresa della ragazza, le piante che si trovavano accanto al muro e gli alberi fuori dalla stanza muoiono improvvisamente, dando un tono tetro e sinistro all'area circostante. 

" Ci credi ora? ". Sogghigna lui con espressione vittoriosa ed intuendo di averla totalmente convinta: lei non sa spiegarsi la ragione eppure, per un secondo, ha avvertito una forza sempre maggiore provenire da quell'uomo che di Astraeus ha solo le fattezze, ma che a quanto pare è un'altra persona. Non sa ancora che il suo cosmo divino ha percepito quello di Hades ed ha spazzato via ogni dubbio circa la veridicità delle sue parole. La donna vorrebbe parlare, ma tutto ciò che esce dalla sua bocca sono sillabe confuse. Astraeus, o meglio Hades capisce di averla totalmente shoccata ma la cosa pare non importargli poi tanto. L'incantesimo che usava per tenerla immobilizzata eprde efficacia ma non si spezza del tutto, e lui afferra un polso della bruna per poi farla alzare da terra. I loro sguardi si incontrano e lei sente il sangue gelarsi nelle sue vene. La sua mente vorrebbe che lei reagisse e cercasse di fuggire, ma il corpo è inchiodato in quel punto della stanza. Lui riprende parola di li a poco. " Andiamo, non fare quella faccia shoccata: è stato divertente, in fondo ". La prende in giro, è ovvio: sa benissimo che per lei è stato tutt'altro che divertente, è stato solo un orribile stupro. Eppure la donna non riesce ancora a ribattere, come se la voce le fosse stata portata via. Senza esitazioni lui posa la mano sul ventre di lei non facendo altro che spaventarla ancora di più. " Ed ora qui, dentro di te, sta crescendo il frutto del mio volere. Ma non temere, tra qualche anno tornerò a riprendere questo bambino ". Parole che hanno il potere di far sbiancare ancor più la ragazza, che cerca vanamente di divincolarsi da quella presa. Lui stringe con più forza il suo polso per poi proseguire la frase, accarezzandole il ventre. " Dovresti ritenerti onorata, ti ho scelta tra migliaia di donne come madre di mio figlio e futuro corpo ospite. Ho grandi piani per questo bambino... e per te ". Per eli, si chiede la bruna? Ma che significa? Una forza sconosciuta emerge da dentro di lei riuscendo a farla muovere, riscuotendola definitivamente dal torpore che la imprigionava. Si libera da quella presa ed arretra, portando entrambe le mani sul ventre: lo sente. Non sa spiegare come mai, ma in lei sente una grande forza. Sente che c'è una nuova vita che è nata in quell'orribile notte. 

" No ". Sibila finalmente la bruna stringendosi maggiormente il ventre, come a voler proteggere la nuova creatura. " No, chiunque tu sia non avrai mai mio figlio. Mai! ". Trova la forza di reagire, e questo non fa altro che divertire Hades, ancora nel corpo di Astraeus. 

" Sapevo che eri tu, la donna giusta per darmi un figlio. Unica tra questi patetici esseri umani ad esserne degna ". Ghigna compiaciuto mentre lei arretra, mettendo quanta più distanza possibile tra loro. " Ma il tuo destino e quello di questa creatura sono segnati, mia cara Tea. Aspetta qualche anno, e scoprirai che ho ragione. Non potrai scappare dal tuo destino ". Detto questo le da le spalle per poi andarsene, così com'è giunto nell'oscurità più assoluta. Lei crolla a terra per poi scoppiare nuovamente in lacrime: qualunque cosa accada, la priorità adesso è proteggere suo figlio. 


Sul viso di Tea scende una lacrima furtiva, pur essendo ancora incosciente a causa del colpo subito da Crystal. L'eroe è affiancato dagli amici e da Saori, davanti a loro il temibile avversario: Hades, rinato nel suo vero corpo e pronto a distruggerli. " Ragazzi, non sarà facile ". Commenta Seiya mentre Crystal annuisce per poi rispondere. 

" Hai ragione, eppure dobbiamo riuscire a vincere se vogliamo salvare Shura. In oltre dobbiamo ancora vedercela con Hypnos ". Sentenzia il biondo. A quelle parole il loro avversario li deride sarcasticamente. 

" Non preoccupatevi per Hypnos, perchè non giungerete mai nel luogo dove si trova. La vostra corsa finirà adesso, per mano mia ". Ghigna soddisfatto il Dio degli Inferi. Athena prende finalmente parola. 

" Questo lo vedremo. Non permetteremo mai che la Grande Eclissi distrugga l'intero pianeta e gli esseri umani ". Sentenzia la Dea. Alterato dalle parole della nipote divina Hades decide di attaccarla a sorpresa, con il fendente della sua spada. Colta di sorpresa la Dea riesce per un soffio a parare il proprio scudo a difesa mentre i suoi Cavalieri si riuniscono intorno a lei. " Non vincerete, Hades. Adesso come allora, la Giustizia trionferà ". Detto questo Saori scaglia un attacco contro il nemico, che ovviamente lui schiva con estrema facilità. 


La mente di Tea è invasa dai ricordi: da quando era ancora fidanzata con Saga al concepimento di Shura, a quando lei ed il figlio dovettero fuggire dalla Grecia grazie all'aiuto del fratello e di Camus di Acquarius. A quando tornò ed incontrò la Dea Athena, a quando il Gran Sacerdote si scusò per il suo comportamento e giurò di aiutarla a scongiurare il pericolo del risveglio di Hades, a quando scoprì di essere una Dea ed accettò di diventare la sposa di Hades e dare al figlio un sonno privo di sogni, fino a quando il mondo non sarebbe stato tortalmente glaciato dalla Grande Eclissi e fosse diventato quel posto ideale e senza sofferenze che il bimbo desiderava. La sua vita le scorre davanti come fosse un film di cui lei è solo una spettarrice mentre una seconda lacrima scende dai suoi occhi. - Devo alzarmi, devo combattere per dare a Shura il mondo che vuole. Un mondo senza sofferenza -. Pensa la fanciulla divina. - Io sono la custode del potere di Persefone, io sono una Dea. Sono la Dea della morte -. Tutti questi pensieri scorrono nella sua mente come un fiume in piena. - Shura... bambino mio... -. Continua a pensare mentre improvvisamente, una voce a lei familiare interrompe il flusso di tutti quei pensieri. 

- No. No, questo non è il mondo che desideravi per Shura -. Quella voce. Quella luce dorata che lei riconosce subito, non ha dubbi su chi sia stato a pronunciare tali parole. - Io so chi sei, e non è quella donna spietata che ho visto la tua vera indole. Tu sei dolce e gentile, sei la donna della quale mi sono perdutamente innamorato -. Parla nuovamente, ma lei non lo vede ancora. Pensa di essersi sbagliata, che sia solo un'illusione. Però dopo poco, la voce ricomincia a parlare. - Sai perchè, quasi tredici anni fa, mi sono suicidato dopo lo scontro con i Cavalieri dello Zodiaco? -. Chiede poi. Ecco, ora comincia a vederlo: è lui, ne era sicura. Le lacrime sembrano non essere comandate dalla sua mente, e sgorgano anche se lei desidererebbe trattenerle. 

- Lo hai fatto per il troppo rimorso? Non potevi accettare ciò che avevi fatto, preda del lato oscuro? Non potevi accettare di aver tentato di eliminare la Dea Athena, per ben due volte? E così, hai creduto che la morte fosse il solo modo di espiare la tua colpa? -. Chiede la ragazza, accorgendosi di indossare un bellissimo abito, ma di colore bianco. Lui la guarda per poi riprendere a parlare.

- E' vero. Tutto ciò che hai detto corrisponde a verità: ero tormentato, preda di una forza maligna che controllava la mia volontà. Una forza che ha risvegliato in me il lato oscuro del mio cosmo. Però non sono state queste le sole ragioni del mio gesto -. Le si avvicina, per poi prenderle le mani tra le proprie e guardandola dritto negli occhi. Lei ricambia lo sguardo senza smettere di piangere.

- Allora perchè...? -. Chiede solamente mentre lui continua il suo discorso mentre le accarezza leggermente il viso, asciugandole le lacrime. 

- Arles non sarebbe mai scomparso, Tea. Quell'entità che lo aveva risvegliato gli avrebbe dato nuova forza per tornare a dominare sul mio corpo, non avrei più potuto far nulla per cacciarlo se mai fosse tornato. Ed ero sicuro che lo avrebbe fatto, così come ero sicuro che sarebbe andato a cercare te ed Iris per volere di... -. Si ferma un istante mentre lei lo guarda sorpresa: cosa sta cercando di dirle? - Voglio dire che l'unico modo per fermare il mio lato oscuro e quell'entità che lo aveva destato era uno solo: morire, togliendogli così il corpo fisico. Solo così sarei stato sicuro che tu e nostra figlia sareste state fuori da ogni pericolo, che niente vi avrebbe più minacciate. Sbagliavo a quanto pare, ma in quel momento non vedevo altra via d'uscita -. Per lei. Quindi lo ha fatto per lei e per la loro Iris, pensa sconcertata la ragazza. Oltre che per espiare le proprie colpe, il suo amato si è suicidato per garantire la sicurezza sua e della loro bambina. La bruna scuote il capo.

- Sciocco! Hai una vaga idea di come sia stata male io? Di come mi sia sentita responsabile per quanto ti era successo? Io... io volevo solo che tu vivessi, volevo solo che Iris fosse felice e che un giorno potesse tornare da noi... che... -. Si ferma mentre lui la abbraccia: in quel mondo in cui entrambi, sotto forma di spirito sono finiti, si può permettere di stringerla e restare con lei tutto il tempo che desidera. 

- Vorrei restare con te per sempre, Tea. Ma non possiamo: tu sei viva. Sei viva, e devi tornare da chi ha bisogno di te. Affianca Athena, sconfiggi Hades e risveglia tuo figlio. Credimi, il mondo di oscurità a cui mira il signore degli Inferi non renderà felice Shura -. Commenta solamente il giovane dai lunghi capelli blu. Lei rimane in silenzio fino a quando, con sua sorpresa, un'altra entità fa la sua comparsa posandole una mano sulla spalla. 

- Saga ha ragione, sorella mia: tu non sei quella donna crudele e cinica, tu sei la mia dolce sorellina, la bimba che dovevo sempre proteggere dai bulli più grandi e che mai avrebbe fatto del male anche solo ad un insetto -. Quella voce, è lui! Non lo ha immaginato. Una volta sciolto l'abbraccio si volta a vedere se la sua mente non l'ha ingannata, e la sorpresa la costringe a portarsi una mano alla bocca. 

- Shura, fratello mio! -. Fa solamente la bruna riconoscendo all'istante il Cavaliere di Capricorn. La prima cosa che il maggiore fa è stringerla in un forte abbraccio per poi prendere parola. 

- Non avrei mai immaginato che un giorno anche tu mi avresti raggiunto in questo luogo -. Ammette il bruno mentre lei continua a singhiozzare. 

- Non posso ancora crederci, io... non posso credere che entrambi siate qui, che possa abbracciarvi nonostante... -. Si ferma. E' il fratello a riprendere parola di li a poco.

- Questa è la dimensione in cui è finito il tuo spirito dopo che Crystal ti ha colpita: non sei nè viva nè morta, sei in bilico tra la vita e la morte. E per quanto mi piacerebbe portarti con me e restare uniti per sempre, non è il tuo momento: tu hai molti e felici anni da vivere sulla terra, accanto a chi ami -. Fa il Cavaliere della decima casa. La minore scuote il capo. 

- Anni felici? No, fratello: ho solo fatto male a tutte le persone a cui tenevo, convinta che fosse per il bene di Shura.. Volevo salvare mio figlio, ma alla fine ho fallito come madre. Mi dispiace... -. Suo fratello però scuote il capo, mettendole le mani sulle spalle. 

- Non dire sciocchezze: tu sei la miglior mamma che Shura potesse desiderare -. La rassicura, per poi proseguire. - E sai, avevi ragione: un pò mi assomiglia. Sono felice che quel giorno sia riuscita a convincermi a non rivelare della sua nascita al Gran Sacerdote, sono felice di averlo potuto vedere crescere e diventare un giovane uomo, anche se purtroppo non sono più con voi -. A riprendere nuovamente parola è Saga, che affianca l'amico e guarda la ragazza. 

- Non ci saremo più fisicamente, ma i nostri spiriti sono sempre con voi. Non vi abbandoneremo mai -. La rassicura mentre lei annuisce, asciugandosi le lacrime.

- Io... non so cosa dire... -. Mormora la bruna. Il fratello le mette nuovamente una mano sulla spalla per poi riprendere parola.

- Puoi fare solo una cosa: tornare nel mondo dei vivi e salvare tuo figlio. Liberalo dal sonno che gli ha dato Hypnos, usa il tuo potere divino per fermare Hades -. Prende la mano sinistra della sorella il Cavaliere della decima casa, mentre una luce dorata la illumina. 

- Shura ha ragione, Tea: il destino di tuo figlio e degli uomini dipende solo da te, adesso. So che ce la puoi fare, io credo in te -. Le sorride il Cavaliere della terza casa per poi fare la stessa cosa: prende la mano sinistra della ragazza, che si illumina di una luce dorata. - Ora, vai. Non c'è più tempo -. Le dice solamente mentre lei annuisce: ora crede di sapere cos'è giusto fare.


Tea è ancora immobile dopo l'attacco subito da Crystal. Improvvisamente tuttavia, il suo corpo pare riprendere a muoversi o per lo meno, la sua amno lo fa. Il suo corpo si illumina di una potente luce viola ed il suo cosmo inizia a farsi sentire nuovamente mentre la Dea della morte riapre gli occhi. volge lo sguardo al combattimento: Saori sta espandendo il proprio cosmo ma, dopo i duri colpi inferteli dalla sorella nel loro scontro, non riesce a tener testa ai fendenti di Hades: è ferita in più punti del corpo. Lo stesso vale per i suoi cavalieri, feritisi nel disperato tentativo di attaccare il signore degl iInferi. Tuttavia, esattamente come fu con Nettuno, i colpi tornano al mittente con una potenza devastante. Hades sogghigna vittorioso, orgoglioso del proprio operato: i suoi avversari giacciono a terra, Athena riesce a fatica a sorreggere lo scettro di Thoole. Cerca di espandere il proprio cosmo, che tuttavia si è molto indebolito e non riesce a contrastare quello vasto e pericoloso di Hades. " Preparati a morire, mia cara Athena ". La irride il Dio dei morti per poi puntarle la propria spada, pronto a colpirla. 

" Saori! ". Grida Seiya: è immobilizzato a terra così com'è per i compagni, che pur cercando di alzarsi non riescono a raggiungere la fanciulla divina. " Dannazione! ". Impreca il Cavaliere di Sagitter. 

" Muori, Athena ". Sentenzia Hades per poi fare per colpire la donna. Ma una voce cambia i suoi piani.

" Goddes Singing! ". Un attacco: un attacco di una potenza devastante, e stavolta diretto al re degli Inferi. Lui se ne accorge in tempo e riesce a porre la propria spada come difesa, ma non ad evitare di essere colpito seppur superficialmente. I presenti rimangono stupefatti e si voltano nella direzione da cui è provenuta tale voce: Tea si è risvegliata, tra le sue mani la falce della morte risplende di una luce viola. Ha lanciato un attacco di una potenza notevole, ma non verso di loro ma verso il suo sposo! Athena sorride.

" Sorella mia... Tea, sei tornata! ". Sussurra, ed è così: Tea è tornata e non solo, ora domina anche il suo lato divino e lo usa a suo vantaggio. La donna guarda la Dea a terra, per poi annuire. 

" Scusa il ritardo, Athena. E perdonami se ti ho fatto del male. Credo che questoappartenga a te ". Una sfera viola si posiziona sul corpo di Saori: gli ematomi scompaiono mentre il divino cosmo della fanciulla torna normale. La donna dalla chioma lilla non può fare a meno di versare lacrime di gioia.

" Tea! Non posso crederci, ma allora... ". Non finisce la frase: la Dea della morte rimane ferma nella sua postazione, per poi annuire.

" Si. E' ora di chiudere questa faccenda che dura ormai da undici anni, e stavolta in modo definitivo ". Hades si rialza, firente: no. No, non è possibile! La sua sposa si è risvegliata e non solo, ora gli sta puntando la sua stessa arma divina! " Athena, Cavalieri: voi andate a salvare Shura. E' al Mausoleo dove un tempo giaceva il vero corpo di Hades ". Sentenzia la Dea, strabiliando i Cavalieri e Saori stessa. " A lui penserò io ". Conclude: intende affrontare da sola il Dio dei morti! " Non chiedo il vostro perdono, so bene che il modo in cui ho agito non ha scusanti. Ma adesso voglio fare qualcosa per rimediare, al costo di perdere la vita ". Fa risoluta. 

" Tu... non riuscirete mai a sconfiggermi ". Sibila infuriato il signore degli Inferi, pronto a dare battaglia: lo scontro finale è oramai prossimo.


Salve amici, come va? Perdonate il ritardo, ma per farmi perdonare ecco un capitolo un pò più lungo. Che dire, come vi sembra questo nuovo capitolo? Abbiamo visto Tea in bilico tra la vita e la morte, incontrare il suo amato ed il fratello. Ha appreso la verità sul suicidio di Saga, che le ha rivelato di averlo fatto anche per proteggere lei ed Iris da Arles ed una misteriosa entità sconosciuta, che conosceremo forse nella seconda parte della storia. I due hanno incoraggiato la fanciulla divina a combattere, e finalmente lei si è risvegliata ed a sorpresa ha attaccato il suo sposo: sarà lei ad affrontarlo nello scontro decisivo? Coraggio, ditemi la vostra :D Appuntamento al nuovo capitolo, baci

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Capitolo 37
*** Misteri ***


Athena si pone al fianco di Tea, appena risvegliatasi dopo l'attacco di Crystal. La Dea ha restituito alla divina sorella tutto il cosmo che le aveva precedentemente sottratto con la falce della morte, per poi giurare che avrebbe espiato le sue colpe anche al costo della vita. Crystal si pone dietro le due fanciulle, mentre Tea lo guarda. " Crystal, perdonami se ti ho fatto del male. E anche voi, Cavalieri ". Osserva gli altri Cavalieri d'oro, che annuiscono mentre Crystal annuisce a sua volta per poi prendere parola. 

" L'unica cosa che davvero conta è che tu sia qui, con noi. Ma come hai fatto a riprenderti? Credevo... ". Ma si interrompe: la ragazza sospira pesantemente per poi prendere parola.

" Sono stati mio fratello Shura e Saga ". Sentenzia. Athena rimane sbigottita mentre lei prosegue la frase. " Quando Crystal mi ha colpita, sono finita nella dimensione in cui vanno le anime poco prima della morte. Li ho incontrato Saga e Shura, che mi hanno aperto gli occhi: mi hanno detto di tornare, che ero ancora viva e che avevo una missione da portare a termine ". Spiega brevemente. Athena si commuove un pò pur essendo nel pieno della battaglia. 

" Sono così felice che tu sia nuovamente dalla nostra parte ". Sussurra. La Dea della morte annuisce per poi puntare il suo sguardo sul loro avversario: Hades. Dal suosguardo traspare tutta la sua furia per il tradimento della moglie ed il desiderio di annientare una volta per sempre i propri nemici. 

" E così vorresti davvero tradirmi? ". Sibila il Dio dei morti. " Tu, che hai accettato volontariamente di diventare la regina degli Inferi e di dare un sonno privo di sogni a nostro figlio? Ora ti schieri con chi lo vorrebbe risvegliare per farlo patire nuovamente in questo mondo infestato da quei sudici umani? ". Il suo cosmo si espande e quello di Tea altrettanto. 

" Si: ho finalmente capito che non è questo il mondo che voglio donare a mio figlio. E che è solo la tua influenza malefica a farlo soffrire. Ed io ti fermerò, qui ed ora ". Impugna la sua falce della morte mentre anche Hades impugna la propria spada, per poi partire all'attacco. 

" Sei proprio una stupida, ma pagherai il tuo affronto! ". Grida per poi lanciare un potente fendente in direzione della sua sposa. La ragazza se ne accorge in tempo e reagisce prontamente, ponendo la sua falce a difesa e lanciando a sua volta un fendente. Hades riesce a schivarlo, e l'attacco distrugge una roccia retrostante. " Però, niente male per un'ex umana ". Sibila solamente il signore dell'aldilà. Athena rimane strabiliata dalla potenza della sorella divina: non si sarebbe mai aspettata che anche dopo il risveglio, tea sarebbe riuscita a governare i poteri di Persefone. 

" Miei Cavalieri, fate come ci ha detto Tea: andate a salvare Shura. Io la aiuterò nello scontro con il re degli Inferi ". Sentenzia la fanciulla dai capelli lilla, ma Seiya affianca la moglie così come Crystal si pone al fianco dell'amico.

" No, non vi abbandoneremo nello scontro decisivo: ci occuperemo di Hades e poi andremo a salvare Shura, ma lo faremo uniti ". Sentenzia il bruno mentre anche gli altri tre amici annuiscono: hanno una battaglia da portare a termine. 

Non sanno tuttavia che qualcuno, o meglio una forza sconosciuta ma capace di giungere sino agli Elisi ha sigillato il Dio del Sonno, così per almeno altri duecento anni e qualche decennio non potrà più ridestarsi: il cofanetto cade a terra mentre un sigillo viene posto su esso. Chi sia stato non è dato saperlo, ma certamente ha una forza pari a quella di Hades se ha potuto affrontare un simile nemico e sconfiggerlo in così poco tempo. La figura in questione non pare avere un corpo fisico, piuttosto sembra un'anima: la stessa anima che fissa gelidamente il figlio di Hades e Tea notando la strabiliante somiglianza del ragazzino con il Dio degli Inferi. Lo spettro dagli occhi di ghiaccio rimane immobile per qualche istante per poi posare una mano sul viso dell'ancora addormentato Shura. " Pagherete tutti quanti per ciò che sto patendo ed ho dovuto patire. Ancora poco tempo, e raggiungerò il mio obiettivo ". Sibila. " Non dimenticherò mai quegli affronti, quell'umiliazione che mi hanno inferto quei vigliacchi. Ma è tempo di vendetta, finalmente: e comincerò da te, ragazzino. Quando ti sveglierai, non sarai più in grado di sopire il tuo lato divino. E questo sarà come un radar per me, che potrò trovarti dovunque tu sia e prendermi... ". Si ferma: nota che il ragazzo si è mosso. Ora che l'influenza dell'incantesimo di Hypnos è andata perduta anche l'effetto del suo colpo sta svanendo, riportando così il fanciullo nel mondo reale dopo quel lungo periodo in cui il torpore lo ha imprigionato. L'anima ghigna compiaciuta. " Ridestati, Shura: vai e sconfiggi il re degli Inferi ". Ghigna per poi scomparire, in una risata sinistra.

Il giovane addormentato pare soffrire parecchio: un'ondata potente di cosmo si irradia dal suo corpo distruggendo una vetrata ma, invece di destarlo, finisce solamente per farlo stare male pur essendo ancora incosciente. Immediatamente il cosmo scompare mentre il sigillo posto da Zeus si illumina come a simboleggiare che è ancora perfettamente efficace, e sta reprimendo il cosmo di quella persona impedendo che la sua anima ritorni nel suo corpo per poterlo così ridestare. La donna dai capelli color pesca si volta di soprassalto, sorpresa. Poi corre vicina a quell'uomo per poi prendergli la mano: gelida. La sua mano è ancora gelida. " Oh mio signore... che pena è per me, vedervi soffrire in quel modo. Ma presto troveremo una soluzione, siamo già all'opera per questo ". Mormora. Un uomo dai capelli rossi fa la sua comparsa, guardando la sua sposa.

" Ho avvertito il suo cosmo, seppur per un solo istante ". Ammette, e lei annuisce accarezzando il viso del giovane ancora incosciente.

" Si, è vero: per un solo secondo, il suo cosmo ha infranto quella vetrata. Purtroppo il sigillo di Zeus lo sta ancora facendo soffrire, e gli impedisce di destarsi completamente ". Sussurra. " Fratello mio... ". Conclude mentre il suo sposo si avvicina a lei. 

" Non temere: quando avremo spezzato gli altri sigilli troveremo anche il modo di ridestarlo dal sonno che gli hanno imposto quelle divinità da due soldi. Attendiamo che Hades venga sconfitto, poi penseremo al resto ". Sussurra. La donna lo guarda con fare preoccupato.

" E se Athena interferisse? ". Chiede. Lui non risponde a quella domanda e le da le spalle, per poi uscire nuovamente dalla stanza così com'è giunto: ha del lavoro da sbrigare, una missione da portare a termine. E stavolta, nè Athena nè Zeus lo ostacoleranno. 

Sia Pallas che Iris cadono a terra nello stesso istante: entrambi hanno percepito una tremenda fitta al petto, proprio accanto al cuore. Il ragazzo ansima, cercando di resistere ma in vano. I suoi capelli corvini gli ricadono sul viso mentre posa entrambe le mani a terra. " Che cosa... che cosa mi sta succedendo...? ". Sussurra, non sapendo che anche Iris è nel suo stesso stato: Alcmena si approssima alla ragazza in allarme.

" Tesoro, cos'hai? ". Chiede aiutandola ad alzarsi da terra. La fanciulla dai capelli castani riprende fiato mentre la fitta pare lentamente diminuire.

" Non lo so, madre. Non lo so, però ho avvertito una terribile fitta al petto, e... ". Si ferma: così come Pallas ha avuto la visione di una ragazza che come lui soffriva, anche Iris ha avuto la visione di un ragazzo che stava male e soffriva in ugual modo. " Ho paura ". Ammette per poi scoppiare in lacrime. Alcmena la abbraccia forte.

" Piccola mia, forse hai ragione tu: la sola cosa che possiamo fare per cercare di capire questa situazione è cercare tua madre ". Sentenzia: Iris ha espresso infatti il desiderio di cercare sua madre, ma Alcmena è sempre stata contraria. Ma da un pò di tempo a questa parte la ragazza ha delle visioni: un ragazzo che soffre in ugual modo a lei, e non riesce a comprendere di chi si tratti. E forse pensa, solo colei che l'ha data alla luce può darle una spiegazione. 

" Come dite? ". Chiede Iris con le lacrime agli occhi: non è dolore certamente, ma gioia per le parole della madre adottiva che annuisce risoluta. 

" Si, cercheremo tua madre e chiariremo questa situazione: purtroppo tuopadre è morto anni fa, e solo eli è in grado di chiarire i tuoi dubbi e darti spiegazioni. Prima avevo paura di perderti, temevo che incontrando la tua madre biologica il tuo affetto per me sarebbe diminuito. Ma sono stata egoista: la priorità adesso, sei tu figlia mia ". Piange a sua volta la signora. Iris le si getta tra le braccia. 

" Non potrei mai smettere di volervi bene, e nè diminuire il mio affetto per voi. Voi, che anche se non mi avete partorita siete comunque mia madre ". Quelle parole rassicurano Alcmena, che annuisce mentre ricambia l'abbraccio.

Pallas medica la ferita che si è procurato: la sofferenza era talmente insopportabile da portarlo a dare un forte pugno allo specchio, rompendolo in mille pezzi. I suoi capelli sono tornati bruni ed il giovane sospira pesantemente. " Di nuovo ". Mormora, non capendo: chi è la fanciulla che ha visto nuovamente? Cos'ha a che fare con lui? Più se lo chiede più non trova risposte. " Devo essere impazzito, se vedo le cose che non esistono ". Fa semplicemente il ragazzo. Si volta verso ciò che rimane dello specchio e, in un pezzo di esso, nota il suo riflesso: ma i suoi capelli sono corvini e gli occhi sono mutati, divenendo rossi. Si alza di scatto dal letto: quella figura riflessa solo epr metà sta ghignando. E' lui, ma allo stesso tempo non lo è affatto. Ah, sta uscendo di senno si dice. Da le spalle allo specchio in frantumi, prendendosi la testa tra le mani. " Ora basta, Pallas: smettila di farti paranoie assurde ". Sussurra. Ma qualcosa lo fa rapidamente ricredere.

Lo scontro tra Tea ed Hades è iniziato: la fanciulla riesce a schivare tutti i colpi del suo sposo, che più furioso che mai continua ad attaccare sempre e solo lei. " Prima sistemerò i conti con te, poi penserò ad Athena e a questi volgari cavalieri! ". Grida su tutte le furie il re degli inferi mentre con la spada riesce a colpire e buttare a terra Tea. La ragazza cerca di afferrare la sua arma, che nella collutazione le è caduta. Ma lui è più rapido e l'allontana con un calcio, tenendo sotto scacco la moglie puntandole la spada. " Tea, Tea... sei proprio una sciocca. Avresti potuto regnare al mio fianco, invece guardati: li a terra con la spada puntata alla gola. Che fine ingloriosa ". La ragazza non può fare altro che guardare la sua falce, troppo lontana da lei. Intanto Hades riprende parola. " Ma se ti pentissi di questa ribelione, forse potrei ancora perdonarti: in fin dei conti sei pur sempre la sua sposa, no? ". Ghigna malefico mentre preme maggiormente la spada sul collo di lei, facendola sanguinare leggermente. " Avanti, giurami nuovamente fedeltà e daiutami ad annientare Athena. O vuoi forse che lei vinca e riporti nostro figlio in questo mondo che lui odia? ". Fa semplicemente lui. La ragazza afferra la lama della spada con la mano, cercando vanamente di allontanarla da sè.

" Mi dispiace, ma non mi inganni più: sono caduta vittima del tuo sortilegio una volta, non lo farò una seconda. Mi hai ingannata: questo non è il mondo che Shura vuole ". Fa la Dea della morte. A quelle parole hades la deride sarcasticamente.

" Io ti ho soloaiutata a compiere il tuo destino già scritto, un destino dal quale non puoi sfuggire. Tu sei mia, è così sin dai tempi del mito e così continuerà ad essere. Rassegnati o sarà peggio per te ". E' una minaccia velata, questa: o cede o la sua vita sarà in pericolo. A quel punto è Athena ad intervenire.

" Non è vero! Lei non è obbligata a seguire quel destino! Lei è libera, Hades! Non hai più potere su di lei ". Detto questo la donna afferra la falce della morte per poi lanciarla alla sorella mentre dallo scettro di Thoole si irradia una potente luce dorata. Costretto a difendersi dall'attacco di Athena Hades pone la propria spada a difesa, mentre Tea afferra nuovamente la sua arma mentre la sorella la affianca. 

" Grazie, Athena ". La ringrazia, mentre lei annuisce. 

" Siamo una squadra ora, ricordi? Non avrei mai permesso che ti facesse del male ". Le due donne si accorgono appena in tempo che il nemico le ha appena attaccate a sua volta. Pongono le loro armi a difesa, ma stavolta non fanno in tempo a deviare il colpo. Vengono investite in pieno dalla furia di Hades, per poi finire a terra. 

" Athena! Tea! ". grida Shun, ma Phoenix lo rassicura ponendogli una mano sulla spalla. 

" Sta tranquillo, stanno bene. Ma è nostro preciso dovere proteggerle, non possiamo restare con le mani in mano e lasciare che combattano da sole! ". Fa, trovando il consenso degli amici. 

" Forza, amici! Sconfiggiamo Hades una volta per tutte! ". Sentenzia Seiya, risoluto. I Cavalieri guardano le due donne, poi il nemico: riflettono un momento per poi decidere: adesso tocca a loro scendere in campo! 


Ciao ragazzi, come va? Ecco il capitolo nuovo, che dire? Abbiamo visto Hypnos venir sigillato da una misteriosa entità, la stessa entità che è comparsa qualche istante sotto fdorma di anima accanto a Shura e che ha giurato vendetta contro personaggi ancora ignoti. Il ragazzo addormentato pare soffrire a causa del sigillo di Zeus mentre sia Pallas che Iris sembrano soffrire ed avere strane visioni. La ragazza ha deciso di andare a cercare sua madre, ma riuscirà a trovarla? Hades è sempre più furioso dopo il tradimento della moglie, cosa succederà? Chi sconfiggerà il re degli inferi? E soprattutto, sarà ancora possibile? Ci vediamo al capitolo nuovo, baci.

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Capitolo 38
*** Minacce dal passato ***


Anni prima, Sala del Grande Sacerdote. 

La fanciulla viene spinta malamente nella sala da alcuni soldati. Questi la costringono ad inginocchiarsi mentre lei si dimena, cercando di farsi lasciare. " Lasciatemi, brutti energumeni che non siete altro! ". Protesta: stava passeggiando per le vie di Athene quando, improvvisamente e senza un apparente perchè, i soldati del Gran Tempio la catturarono asserendo che sarebbe stata condotta, per ordine dello stesso, al cospetto del Gran Sacerdote. Lei non capì: ma cosa può mai volere il ministro di Athena da lei? Anche se avesse scoperto la sua relazione con uno dei Cavalieri d'Oro, non è una ragione per catturarla come fosse una criminale: nulla vieta ad un Cavaliere di avere una compagna, se lo desidera. Allora quale potrebbe essere la ragione? Sua madre, che era assieme a lei, cercò vanamente di farsi dare spiegazioni. L'unico risultato che ottenne tuttavia, fu di farsi spingere a terra senza possibilità di protestare od aiutare la figlia. Stessa figlia che ora si trova costretta in ginocchio, in attesa: non c'è nessuno se non lei ed i soldati nella stanza, o almeno così pensa date le pesanti tende, che non le fanno vedere se al di là di esse vi sia effettivamente qualcuno o meno. Uno dei soldati inizia a parlare. " Gran Sacerdote, come ci avete ordinato vi abbiamo portato la donna che, a quanto pare, è stata vista in più occasioni in compagnia del Cavaliere della Terza Casa ". Sentenziano inchinandosi a loro volta in segno di rispetto. Silenzio. Silenzio che precede il rumore di alcuni passi mentre fa la sua comparsa il Ministro di Athena, Arles. La ragazza deglutisce intimorita: dunque sa. Sa della sua storia con un Cavaliere d'Oro, ed a quanto pare è stata trascinata al Gran Tempio proprio per quel motivo. L'uomo che ora siede sul trono indossa l'elmo del Gran Sacerdote ed una maschera che ne cela il viso. Prende parola di li a poco.

" Andatevene e lasciatemi solo con questa donna ". Sentenzia. Le guardie annuiscono rispettose per poi uscire dalla stanza. Tea rimane ancora in ginocchio, intimorita: normalmente si sarebbe alzata dicendo il fatto suo a chiunque si trovasse di fronte a lei: dopo tutto, questi non sono i modi di richiedere la presenza di una persona al proprio cospetto, farla trascinare in quel modo e gettarla a terra come fosse spazzatura. Ma questa volta non lo fa: rimane in silenzio ed aspetta che sia lui a riprendere parola, e la cosa avviene di li a poco. " Alzati ". Le ordina, per poi proseguire. " E dimmi il tuo nome ". Conclude. La ragazza esita un istante per poi obbedire: si alza da terra e posa una mano sul ventre per un solo istante, tuttavia il gesto è notato dal Ministro di Athena. 

" Il mio nome è Tea ". Si presenta solamente mentre stringe tra le mani la gonna del vestito: è intimorita, come mai? Eppure, di solito non si spaventa tanto facilmente. Ma stavolta è diverso, molto diverso: è come se l'oscurità permeasse l'aria stessa ed il suo sesto senso la mettesse in guardia, ma su cosa proprio non lo sa. Il Gran Sacerdote si alza dal proprio trono per poi scendere gli scalini che lo conducono di fronte alla ragazza. 

" Tea, hai detto. E sei sempre tu la ragazza che, a quanto si dice, è spesso vista in compagnia del Cavaliere di Gemini? ". Chiede. La ragazza esita per poi fare un passo indietro: ora è spaventata ma davvero, più si sforza di capire cosa le stia succedendo, più non riesce a venirne a capo. Fa un cenno affermativo con il capo: è inutile mentire, sa bene che verrebbe scoperta subito e che probabilmente la situazione peggiorerebbe. 

" Si, sono io. Se è questo il motivo per cui sono stata condotta qui... ". Non finisce la frase: non appena ha confermato anche la seconda domanda infatti, il Gran Sacerdote ha dato sfoggio ad una leggera risata per poi fare un passo verso di lei. 

" Può essere che il motivo sia questo, oppure no. Dovrai scoprirlo da sola ". In seguito nota la reazione di Tea: tanto più le si avvicina e tanto più lei cerca di mettere distanza tra loro. " Può darsi che desideri solo conoscere meglio la ragazza che ha conquistato il cuore di quel Cavaliere così inavvicinabile, no? ". Detto questo, stanco del continuo indietreggiare della fanciulla le afferra violentemente un polso stringendo la presa talmente forte da farle male ed attirandola più vicina. Lei da prima rimane impietrita dallo sbigottimento, in seguito si riprende e prende finalmente parola. 

" Lasciatemi immediatamente, ma cosa fate? ". Protesta cercando di sottrarre il polso a quella presa dolorosa, presa che lui non pare avere intenzione di allentare. " Non so bene cos'abbiate in mente, ma so che mi state facendo male. Quindi, ora lasciatemi il polso! ". Protesta nuovamente la fanciulla. Ma il Gran Sacerdote non sembra intenzionato ad ascoltarla: posa la mano libera sul ventre di lei. 

" Oh, capisco adesso il tuo gesto di prima, quando hai posato la mano sul ventre ". Detto questo le accarezza a sua volta la pancia, creando in lei un senso di paura e disagio. " Tu aspetti un figlio, è così? ". Chiede. Non sapendo ancora dove tuttavia, la ragazza libera il polso dalla sua presa per poi spingerlo lontano da sè. La maschera cade a terra. 

" Non mi toccate con così tanta leggerezza! ". Protesta mentre stringe le mani al ventre. Lui non raccoglie la maschera ma si gira a guardare la parete di fianco a lui. 

" Hai carattere ragazza, davvero niente male per una giovane priva di cosmo ". Sentenzia. L'unica cosa del suo viso che la fanciulla nota è il ghigno. " Che ne dici di restare e di farti conoscere meglio? ". Tea lo guarda stizzita: ha capito perfettamente dove voglia andare a parare. Fa un inchino in segno di rispetto, per poi prendere parola. 

" Mi dispiace, ma non sono disponibile a farmi conoscere meglio da voi. Come già sapete, appartengo ad un altro uomo e a lui soltanto ". Fa una pausa, per poi proseguire. " E dato che non ho commesso nulla di male per essere trattenuta qui, credo che il nostro incontro debba aver termine ora ". Detto questo si avvia verso la porta e ben intenzionata ad uscire. Lui non perde quel ghigno nè raccoglie la maschera da terra. Fa fare alcuni passi alla giovane per poi chiamarla.

" Tea! ". Una parola: solo chiamandola riesce a farle arrestare il passo. La fanciulla rimane di spalle ma non cammina più, pur essendo a pochi passi dalla porta. " Hai detto che appartieni ad un solo uomo, giusto? A Saga di Gemini ". Continua il discorso. La ragazza annuisce per poi rispondere. 

" E' così. E' vero, appartengo solo a lui ". Il suo tono è risoluto e questo pare compiacere il Gran Sacerdote. 

" Voltati ". Le ordina poi, posando le mani sull'elmo. La fanciulla esita: ma cosa vorrà ancora da lei? Vedendo la sua esitazione lui prosegue la frase. " Ti ho dato un ordine, obbedisci. Voltati ". Le ordina nuovamente.

" Sentite, io non... ". Si blocca all'istante la ragazza, agghiacciata: si è voltata come le è stato ordinato, ma tutto ciò che riesce a fare è portarsi entrambe le mani alla bocca sotto shock. " Ma cosa... ". Sussurra solamente. Quel ghigno crudele, quegli occhi rossi, quei capelli color grigio... no! No, è totalmente assurdo pensa, è assurdo ciò che vede.

" Ciao, Tea ". La saluta con ironia lui, facendosi riconoscere dalla ragazza: è Saga! E' Saga, ma allo stesso tempo non è lui pensa la ragazza. 

" Ma tu chi sei?! ". Chiede sotto shock mentre lui le si avvicina. Le gambe di lei tremano, incapace di reagire o fuggire: non ha dubbi che quell'uomo sia Saga. Ma che ci fa vestito da Gran Sacerdote? E come mai è cambiato così tanto? Non ha il tempo di pensare altro. Con uno scatto fulmineo lui le arriva a pochi centimetri di distanza per poi afferrarle il polso nuovamente. Presa alla sprovvista la ragazza finisce spalle al muro.

" Sono Saga, te l'ho appena dimostrato ". Fa lui, per poi proseguire. " O forse sono solo una parte di lui: quella più forte, quella destinata ad abbattere Athena ed a conquistare il mondo, governandolo con le leggi dell'oscurità ". Stringe così forte la presa che per un momento Tea teme che le voglia spezzare il polso. Lui posa la mano libera sul ventre di lei, che è impossibilitata a muoversi. " E sento chiaramente la presenza di una nuova vita in te: aspetti un bambino, non è così? Mio figlio ". Sentenzia poi. La ragazza scuote il capo ancora sconvolta: da una parte pensa che per forza deve trattarsi di un'altra persona, ma dall'altra sente che è proprio lui, il suo Saga. Anche se così diverso. Sentendosi minacciata cerca di liberarsi, cosa che stavolta le risulta alquanto difficile. 

" Lascia stare il mio bambino e restituiscimi il mio Saga, chiunque tu sia! ". Protesta la bruna. Saga, o meglio Arles non pare volerle dare retta. La mano sul suo ventre si illumina di una luce dorata e lei inizia seriamente a preoccuparsi.

" Questo bambino ha un grande potere. Sarebbe uno spreco eliminarlo e far andare perduta questa grande forza, no? Lascia che la prenda io ". Tea sbarra gli occhi: cos'è che vuole fare? Prendere la forza di suo figlio?

" No, no! Questo è il mio bambino, non toccarlo! ". Fa per portare la mano libera al ventre ed allontanare quella di lui, ma in quel momento è come se fosse immobilizzata da quel cosmo che fino a quel momento non l'aveva mai spaventata.

" Oh, sta tranquilla mia cara: avrai una famiglia, ma con me che molto presto dominerò la Terra. Non posso permettere che questo bambino venga alla luce, lui che è il figlio del mio lato buono e che potrebbe rappresentare un ostacolo ". Detto questo fa per espandere il suo cosmo mentre lei si sente perduta: come fare a proteggere sè stessa e la sua creatura? Tutto ciò che riesce a fare è piangere, pronunciando il nome di colui che ama.

" Saga... ". Sussurra, ed improvvisamente la presa sul suo polso si allenta. Arles pare infastidirsi mentre inizia a parlare per conto proprio.

" Sta zitto! Non interferire! ". Grida alterato. Porta entrambe le mani al viso ma non si sposta, non permettendo così alla ragazza di allontanarsi. Tea non capisce cosa stia accadendo, ma vede i capelli dell'uomo mutare: da grigi sembrano tornare blu, ed i suoi occhi tornano del colore originale. Guarda la donna che ama, piangendo: è accaduto ciò che non avrebbe voluto. Tea ha incontrato Arles, il suo lato oscuro. " Perdonami... ". Sussurra, per poi cadere in ginocchio ed abbracciare la vita dell'amata. " Perdonami! Non ero io, era... Oh miei Dei! Se avesse fatto qualcosa a nostro figlio, io... ". La ragazza è ancora piuttosto spaventata, ma una cosa è riuscita a capirla: chi ha incontrato era il lato malvagio di Saga. Colui del quale, sin ora, non aveva mai saputo l'esistenza ma che ora aveva addirittura minacciato lei ed il bambino che aspetta. 


Iris si desta di soprassalto: cos'era quel sogno? No. Non era un sogno, sembrava essere più una visione. E probabilmente non l'ha vista direttamente, ma essendo già stata concepita era comunque presente, pensa: era il momento in cui sua madre incontrò Arles, il lato malvagio di suo padre. Alcmena si approssima alla ragazza. " Iris, tesoro stai bene? ". Chiede, mentre la ragazza annuisce anche se, in verità, è ancora alquanto turbata. 

Pallas si desta di soprassalto: ha avuto un incubo, pensa. L'ennesimo da un pò di tempo a questa parte. Sbuffa per poi portarsi una mano tra i capelli bruni, riflettendo: deve trovarli. Deve trovare al più presto i suoi genitori e dire loro ciò che pensa sul loro comportamento, sul fatto che lo abbiano abbandonato lasciandolo solo ad affrontare la vita, dopo la prematura scomparsa di chi si prese cura di lui nei primi anni d'infanzia. " Come avete potuto farlo... ero solo un bimbo, ma non avete esitato ada bbandonarmi in mezzo ad una strada ". Stringe i pugni. Una risata riecheggia nella stanza anche se, come già lui sapeva, non c'è nessun altro oltre lui. 

" Ohoh... vedo che siamo nervosi, mio caro Pallas... ". Si ferma, per poi proseguire. " ... o forse dovrei chiamarti Defteros? E' questo, no? E' questo il nome che ti diedero i tuoi genitori. Gli stessi genitori che non esitarono ad abbandonarci peggio che con un cane ". Ride nuovamente, il giovane si alza in piedi di scatto. 

" Che cosa vuoi di nuovo?! Lasciami in pace! ". Appoggia entrambe le mani al tavolo, contrariato. In quel momento la voce torna a farsi sentire. 

" Defteros, Defteros, Defteros... come siamo suscettibili. La verità fa male? ". Continua a deriderlo mentre il ragazzo da un forte pugno al tavolo. 

" Ti ho detto di smetterla! ". Continua il suo monologo/discorso il fanciullo. La voce ride sadicamente.

" Avanti, non essere antipatico e salutami. Su... voltati ". Suona come un sussurro questo, un sussurro che lui non vuole ascoltare. Porta le mani alle orecchie.

" No! Non ti voglio ascoltare, finiscila! ". Protesta un'altra volta. La voce tuttavia non pare voler cedere alle sue parole.

" Voltati, ho detto! ". Grida. Il giovane sbarra gli occhi alterato, per poi voltarsi: e vede nuovamente quel riflesso: quei capelli corvini, quegli occhi rosso scarlatto. " Così va meglio ". Ghigna malefico colui riflesso nello specchio, per poi proseguire. " Non dovresti fare così, sai? Finirai solo per far avverare i timori dei nostri cari genitori ". I capelli del giovane iniziano a mutare mentre lui cade in ginocchio, chiudendo gli occhi e portando le mani alle orecchie. 

" Non sono i tuoi genitori! Sono i miei... ". Respira affannosamente: non riesce a resistere a lungo. I suoi capelli tornano corvini mentre il respiro si fa gradualmente regolare. In seguito fa un ghigno compiaciuto. " Oh si.. .è vero ". Si alza mentre apre gli occhi, di un colore scarlatto. " Sono solo i miei genitori. E me la pagheranno per avermi abbandonato ". Sentenzia solamente. 

Negli Elisi intanto, un epico scontro sta entrando nel vivo. E solo una fazione potrà uscirne vincitrice, il male o il bene. 


Salve amici miei, come state? Ecco il nuovo capitolo, in cui ho voluto soffermarmi sulla storia di Saga e Tea che sarà centrale nella seconda parte della storia. Beh, abbiamo visto la ragazza incontrare Arles, ed abbiamo scoperto che questi era intenzionato ad uccidere il figlio del suo lato buono. Questa fu la causa dell'allontanamento di Tea e della rottura tra lei ed il cavaliere della terza casa quasi un anno dopo. Intanto abbiamo visto Pallas essere chiamato con il suo vero nome, Defteros. Chi saranno mai i suoi genitori, e perchè lo abbandonarono in fasce? Chi o cos'è l'entità che tortura il giovane? E la causa del suo mutamento? Molte domande che avrananno risposta tra i prossimi capitoli e la seconda parte della storia. Spero vogliate continuare a seguirmi, e che il capitolo vi sia piaciuto. Baci

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Capitolo 39
*** Battaglia finale ***


Qualche anno prima.

Un ragazzo dai capelli corvini giunge in un luogo che mai aveva visto: non sa come mai ci sia voluto andare, è come se una forza invisibile lo avesse condotto li. Una voce riecheggia nella sua mente, il suo sguardo pare quasi vitreo. " Astraeus...Astraeus! ". Lo chiama. Il corpo del ragazzo si circonda di un'aura viola mentre lui risponde sempre con il pensiero a quella voce, il suo corpo sembra essere quello di una bambola inanimata. 

" Chi sei? ". Chiede, mentre la voce ride per poi riprendere a parlare di li a poco. 

" Io sono te, Astraeus: sono una parte di te, tu mi devi solo accettare ". Accettare? Ma che cosa? Il ragazzo inclina il capo di lato, per poi riprendere parola o meglio, pensando nuovamente. 

" Ma che cosa dovrei accettare? E che significa che sei me? ". Chiede semplicemente: no. No, non può dire di essere intimorito. Piuttosto è curioso. 

" Posa una mano su quella torre, spezza il sigillo e libera la nostra armata infernale. Poi tutto ti sarà più chiaro ". Armata infernale? Sigillo? Il ragazzo non sta a farsi troppe domande ed annuisce. Strappa un sigillo posto sul muro di quella torre, ed immediatamente una luce viola la illumina mentre alcune stelle cadenti iniziano a mostrarsi nella volta celeste. Il ragazzo si limita a guardarle mentre colui che gli parlava riprende dili a poco. " Molto bravo, sapevo che eri tu: il giovane perfetto ad ospitare la mia anima ". Anima? Ma che cosa significa?

" Chi sei? Che anima dovrei ospitare, io? ". Chiede il moro. La voce continua a parlare. 

" L'anima di colui che potrà darti la donna che tanto desideri. La donna che osservi sempre per le vie della città, ma alla quale non osi mai avvicinarti. Se accetterai l'accordo, se mi aiuterai a realizzare il mio piano, in cambio potrai ottenere quella donna ". Lo inganna, è ovvio: se mai quel ragazzo accetterà la sua anima nel proprio corpo, sarebbe lui a governarlo per tanto quella donna diventerebbe sua, non del moro che non pare capire l'inganno: pensa a lei. A quella bella fanciulla che vede sempre passare per le vie di Athene, ma che non osa mai avvicinare per timidezza. Annuisce a quelle parole: in fondo non ha nulla da perdere, sente che è il suo destino, sente che è giusto così. 

" Si. Accetto il mio destino, senza indugio ". Sentenzia. Un'aura viola lo circonda mentre un'armatura si dispone sul suo corpo, per poi farlo svenire. E' fatta: lo spirito di Hades ha trovato un nuovo corpo ospite ed è pronto ad ultimare il proprio piano. 


Il giovane apre gli occhi di scatto, confuso: dove si trova? Cos'è successo? Ricorda ben poco, in verità: sa di aver sentito la voce di suo padre dentro di sè, sa che si è lasciato andare volontariamente all'oblio e che quella divinità gli ha assicurato che si sarebbe svegliato solamente quando tutto sarebbe stato compiuto, l'umanità distrutta ed il mondo divenuto ciò che lui voleva: un posto privo di sofferenze. Il fanciullo si guarda attorno ancora una volta e si rende conto di essere in un posto che non conosce affatto. Eppure dopo nemmeno un istante ecco sovvenirgliil nome di quel luogo: i Campi Elisi! Sono i Campi Elisi, ciò significa che qualcosa è andato storto e che la Terra non è ancora stata distrutta da Hades. Un momento: ma questo lo dovrebbe rallegrare! Come può desiderare la distruzione del suo stesso pianeta, in cui ha vissuto come umano per così tanti anni prima di scoprire la sua natira divina? " Eppure, meriterebbero davvero di morire... ". Sussurra il bimbo. Improvvisamente tuttavia, una luce dorata attira la sua attenzione per poi sentire una voce a lui sconosciuta. 

" No, non devi pensare questo ". Sentenzia. Ma chi è? Il ragazzo si alza dal luogo in cui ha giaciuto sin ora, i suoi lunghissimi capelli sono rimasti di colore corvino e probabilmente non muteranno mai più, ora che il suo lato divino è attivo completamente. " Shura, tu non sei malvagio. Non puoi desiderare la distruzione della Terra. Il piano di Hades comporta solo morte e dolore, non la salvezza ". Di nuovo, ma chi è che parla? Il ragazzo si avvicina alla luce dorata facendo per toccarla, ma si ferma un istante prima di raggiungerla. 

" Chi sei tu per parlarmi così? Non mi conosci neppure... ". Non lo dice con ira, è solo una constatazione. La luce riprende parola di li a poco. 

" Certamente che ti conosco: ti conosco da ancor prima che nascessi, quando ancora stavi nel grembo di tua madre ". Fa nuovamente colui che gli sta parlando tramite la voce. Il ragazzo sgrana gli occhi mentre il suo interlocutore continua la frase. " Coraggio, nipote mio: non riesci davvero a capire chi sono? ". Il figlio di Tea indietreggia di un passo per poi portare una mano al petto: crede di sentirsi male o di aver capito male.

" Non è possibile, ma tu sei morto ". Sussurra. L'altro riprende parola di li a poco, il calore della luce dorata pare calmare anche il figlio di Tea. 

" Non stai sbagliando: sono io. Shura di Capricorn, tuo zio ed omonimo, ex custode della decima casa ". Si presenta. Shura impiega un istante prima di realizzare la situazione ma in fine ci crede. Sospira pesantemente e cerca di non sentirsi male li ed ora, non è tempo di svenire pensa. 

" Ma come hai fatto a giungere in questo luogo? Sei morto, zio. E le anime dei morti stanno agli Inferi ". Chiede con curiosità il ragazzo. La voce non tarda a dargli spiegazioni: spiegazioni che lo lasciano stupefatto, questo è poco ma sicuro. 

" E' stato grazie al tuo potere se sono tornato e sono potuto giungere qui, nipote mio ". Quelle parole lasciano il corvino di stucco: se dietro di lui non ci fosse un appoggio a cui posa le mani, sarebbe senza dubbio finito a terra. " Tu sei il figlio di hades, non dimenticarlo. E lui è il Dio degli Inferi, comanda la vita e la morte a suo piacimento. Lui solo può riportare in vita i morti, ma ha trasmesso anche a te una parte del suo potere, nel momento in cui ti concepì con tua madre, che è a sua volta un'incarnazione divina ". Spiega la voce. Shura sgrana gli occhi shoccato: sua madre? Sua madre è una Dea?

" Potere? Ma cosa... no! No, io non ho poteri. Io sono solo un bambino come tanti altri ". Commenta il figlio di Tea, ma la voce di suo zio lo interrompe. 

" Oh no, tu sei tutto fuorchè un bambino normale ". Esordisce, per poi proseguire nel vedere l'espressione sconvolta del nipote. " Come tuo padre comanda la vita e la morte e tua madre riesce a recidere la vita di anime e corpi, siano divini o umani, anche tu essendo loro figlio hai un potere che probabilmente si è manifestato anche in passato, solo che non te ne sei mai accorto: tu sai richiamare le anime dei defunti a te, e sai riportarle nei corpi originali se si trovano ancora in bilico tra il regno dei vivi e quello dei morti, così come puoi separare le anime dai corpi e gettarle negli Inferi, provocando così morte istantanea a chiunque sia vittima di questo potere. E' così che sono potuto giungere a te: il tuo cosmo divino ha richiamato qui la mia anima, perchè avevi bisogno di me ".Shura si guarda un momento le mani per poi sgranare gli occhi sconcertato: è vero, ora ricorda. 

Da piccolo ricorda di aver trovato un cane ferito da alcuni bulletti. L'animale era in fin di vita e quelli continuavano ad infierire. Lui era solo un bimbo di nove anni, ma si mise in mezzo proteggendo il cagnolino. Ovviamente i ragazzini lo derisero e cercarono di picchiarlo: riuscirono nel loro intento in effetti, picchiarono il bambino e se la presero di nuovo con il povero animale. " Fermi... ". Sussurrò solamente il bruno, ma sentendo le risate di quei bulli sentì la rabbia in lui, una rabbia incontrollabile. " Vi ho detto di smetterla!! ". Gridò. Un'aura viola circondò da prima il suo corpo per poi spostarsi su quello dei malcapitati, che tra atroci grida caddero a terra mentre due anime nere come la notte più profonda si distaccarono dai loro corpi per poi gettarsi sotto terra, probabilmente giungendo nel regno degli Inferi. Il bambino non stette troppo a curarsi di questo: si precipitò dal povero animale ridotto molto male, e posòuna mano sul suo corpo. " Vivi. Devi vivere, ti prego... non morire ". Iniziò a singhiozzare per poi iniziare a piangere. Alcune lacrime caddero sulla bestiola esanime, e la luce viola si posizionò su quest'ultima. " Vivi... ". Continuò a ripetere Shura, ed in effetti lo vide: una luce azzurra si posizionò nel corpo del cucciolo che lentamente riaprì gli occhi, scodinzolando e facendo le feste al bimbo. Il fanciullo credette che fosse solo una coincidenza, l'aura viola scomparve da lui che decise di portare con sè il cane. Eppure ancora non si spiegava: com'erano morti quei ragazzini prepotenti, se lui non li aveva nemmeno sfiorati? Non lo seppe mai. 

" Quella volta... ". Mormora solamente Shura, mentre il suo omonimo zio riprende parola. 

" Quella volta hai usato il tuo potere, seppur inconsapevolmente: hai separato l'anima dal corpo di quei due, che ti avevano provocato dolore. E seppur fosse solo di un'animale, hai guidato l'anima di quel cane verso il suo corpo fisico, perchè desideravi salvarlo. Il tuo dono dipende molto dai tuoi sentimenti, Shura. Può essere bene come può essere male, sta a te decidere ". Il bambino abbassa lo sghuardo, triste: lui vuole solo la pace, vuole solo un mondo privo di sofferenze. Ma sa anche che suo zio ha ragione: distruggere la Terra e farla cadere in un'eterna glaciazione potrebbe non essere la soluzione. Anzi, sicuramente non lo è e provocherebbe solo altro dolore. Alza lo sguardo verso la luce dorata, recuperando la sua risolutezza e prendendo la parola. 

" Dimmi cosa devo fare ". Sentenzia, è pronto: se servirà sarà lui stesso a scendere in campo per proteggere la madre e le persone che ama. 

Lo scontro con il Re degli Inferi si sta protraendo senza esclusione di colpi: i Cavalieri iniziano a risentire della stanchezza così come Athena e Tea, che si affiancano per proteggersi l'un l'altra. Dall'altro lato Hades è nel pieno dei suoi poteri e più determinato che mai a vendicarsi degli affronti subiti, per poi distruggere la Terra una volta per sempre. Il Dio degli Inferi porta una mano alla guancia per poi guardarsi le dita, leggermente sporche di sangue. E' stato ferito un'altra volta! E non da una persona comune, ma da lei: guarda Tea con astio. La ragazza impugna la sua falce della morte ed ansima appena: è stanca ma non deve assolutamente darlo a vedere, non può permettere che il suo avversario si accorga della sua debolezza e ne approfitti. " Cosa c', Hades? ". Chiede ad un certo punto la Dea della morte sfoggiando un mezzo sorriso. " Non hai più voglia di combattere? In effetti, la sola soluzione possibile sarebbe che deponessi le armi ed arrestassi la Grande Eclissi ". Respira affannosamente la giovane. Hades punta il suo sguardo su di lei, per poi ghignare a sua volta. 

" Una divinità che ferisce un'altra divinità e non solo, si schiera con gli esseri umani per proteggerli. Loro, che hanno perso ogni rispetto per il divino. Loro, che più hanno e più vorrebbero. Loro che, non contenti di avere la Terra da distruggere, desidererebbero giungere anche nei luoghi proibiti all'uomo. Sei caduta davvero in basso, mia cara sposa ". Mantiene quel ghigno ironico per poi impugnare la sua spada. " Lascia che ponga fine alle tue sofferenze! ". Detto questo la attacca con furia. Athena si accorge che la sorella è in pericolo ed espande il suo cosmo per darle una mano, mentre Tea pone la propria falce a difesa. 

" Gli umani non sono tutti uguali, Hades! Non meritano di morire per il capriccio di una Divinità! L'ho imparato a mie spese, purtroppo! ". La sua falce pare parare il colpo, ma la furia del re degli Inferi non si placa alle parole della sua sposa. 

" Ti hanno corrotta fino a tal punto?! Non sai più distinguere cos'è giusto e cosa sbagliato?! Bene! Lascia che te lo insegni io! ". La sua spada lancia un secondo fendente, e questa volta la giovane finisce a terra. Athena se ne accorge. 

" Sorella! ". Grida, facendo per intervenire. Ma con il solo sguardo Hades la fa volare a qualche metro di distanza.

" Non osare interferire! ". Grida su tutte le furie. I Cavalieri cercano di attutire l'impatto mentre Shun riesce ad afferrare Saori poco prima che voli contro una colonna. 

" Athena! Tutto bene? ". Chiede il Cavaliere di Virgo, mentre lei guarda la scena ancora sconvolta. 

" Dobbiamo fermare Hades ad ogni costo! Tea da sola non ce la farà! Ma come possiamo fare? Come? Il nostro cosmo si è molto indebolito... ". E' veramente preoccupata la Dea: di solito è sempre piena di speranza, ma in quel momento non riesce ad essere positiva e teme per la vita della sorella. Nel frattempo la Dea della morte fa per rialzarsi da terra, ma Hades le punta la spada alla gola. 

" Forse la morte potrebbe essere il giusto castigo anche per te, mia cara ". Ghigna cinicamente mentre la giovane Dea non riesce a raggiungere la propria falce, esattamente come la volta precedente. " Però puoi ancora salvarti, se vuoi ". Continua il signore dell'aldilà senza perdere il suo tono di sfida. Punta lo sguardo in quello di lei, per poi proseguire la frase. " Torna da me, aiutami a sconfiggere Athena ed in cambio scorderò questa tua ribellione: mi seccherebbe dover levare la spada sulla mia sposa ". Conclude con un'espressione di vittoria: sa che la donna non ha scelta. Se non accetterà morirà, e lei è troppo attaccata alla vita per perderla. Eppure lei scuote il capo in segno di diniego. 

" No. Non permetterò che il tuo piano si compia, e se dovessi perdere la vita allora lo farò nel tentativo di fermarti ". Sentenzia. Cerca di espandere il suo cosmo ma lui alza la spada, pronto a colpirla e su tutte le furie: come ha osato? Come ha potuto rifiutare la sola possibilità di salvezza che aveva preferendo così morire?

" Bene, allora addio! Sarai la prima a morire per mano mia! ". Grida. Athena ed i suoi cavalieri cercano vanamente di precipitarsi a raggiungerla, per proteggerla. Tea si sente spacciata: la sua Kamui è ormai semi distrutta a causa dei colpi subiti da Hades, la sua arma è lontana da lei ed Athena non ha forza sufficiente ad aiutarla. E' ormai rassegnata, ma una voce la fa sussultare. Qualcuno ha afferrato la sua falce ed ha lanciato un fendente contro il signore degli Inferi che, per evitare di esserne investito, ha dovuto allontanarsi da Tea. Tuttavia è stato colpito leggermente al braccio, su cui compare un leggero livido violaceo. Il signore degli Inferi alza lo sguardo e diventa ancor più furioso. " Tu! Dovresti essere prigioniero del sonno di Hypnos! ". Grida alterato. L'altra persona non molla la falce della morte e risponde a tono.

" Lascia in pace mia madre, mostro! Combatti con me! ". Quelle parole hanno il potere di strabiliare anche Athena ed i suoi stessi Cavaleri. Seiya e Crystal fanno per avvicinarsi al ragazzo. 

" Shura! Ma come hai fatto a risvegliarti? ". Chiede il Cavaliere di Acquarius, per poi proseguire. " Ti prego, allontanati dal campo di battaglia! Ci penseremo noi a lui ". Ma il corvino scuote il capo con enfasi. 

" No! E' la mia battaglia! Lui mi ha fatto del male, mi ha tormentato per tutta la vita ed ha cercato di uccidere anche mia madre. Non potrò mai perdonarlo. E sarò io stesso a fermarlo! Io, che possiedo una parte del suo stesso potere! ". E' determinato, come mai lo è stato prima di quel momento. A quelle parole il Dio degli Inferi lo deride sarcasticamente. 

" Voglio proprio vedere come farai a fermarmi, mio caro: è vero, possiedi il mio stesso potere, almeno in parte. Ma non hai nè una Kamui nè la forza necessaria a contrastarmi. Il tuo potere si è appena risvegliato, non lo sai padroneggiare. E questo ti perderà ". Sentenzia. A quelle parole Shura stringe maggiormente la falce della madre, che incredibilmente riesce ad impugnare senza sforzo. 

" La mia forza non saranno nè armi nè armature di Dei, ma sarà la mia forza di volontà a permettermi di fermarti una volta per tutte! Assorbirò in questa falce il tuo potere divino, e sigilleremo per sempre la tua anima, Hades! ". I loro sguardi si scontrano duramente, padre e figlio si ritrovano finalmente faccia a faccia: i due signori della morte sono pronti ad un epico cimento. 

" Vieni a prenderla ". Lo provoca il signore degli Inferi, impugnando la propria spada e puntandola a sua volta contro il figlio. " Sarò io a sigillare per sempre la tua anima, e a farti cadere in un sonno eterno. E senza possibilità di ritorno ". Assicura poi il fratello di Zeus. Dall'altro lato, Shura stringe la falce della morte, determinato: anche se indirettamente è stato lui a provocare il risveglio di Hades, e sarà lui a fermarlo. Per sempre. 


Ciao amici, come va? Eccomi con il nuovo capitolo! Abbiamo visto il flashback di un Astraeus ancora innocente accettare in sè lo spirito di Hades, mentre ha liberato le 108 stelle demoniache rompendo il sigillo di Athena. In seguito abbiamo visto Shura svegliarsi ed incontrare l'anima del suo omonimo zio, che gli rivela in oltre quale sia il suo effettivo potere in quanto figlio del Dio e della Dea della morte. Il ragazzo è finalmente entrato in azione e più determinato che mai, puntando la falce della morte ad Hades ed intenzionato ad assorbire in essa la grande forza del Dio degli Inferi per poi sigillare la sua anima. Tea intanto ha rifiutato di unirsi al suo sposo nella battaglia contro Athena, e solo l'interventodel figlio le salva la vita a sorpresa. Ora i due signori della morte sono l'uno di fronte all'altro, ma per sapere l'esito della battaglia dovrete attendere il capitolo successivo. Baci

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Capitolo 40
*** Una vittoria sofferta ***


Hades e Shura si trovano finalmente faccia a faccia, forse per la prima volta: il ragazzo impugna la falce della morte della madre e si è posto davanti a lei ed Athena, che pur privata della forza necessaria a contrastare il nemico è accorsa al fianco della sorella divina per proteggerla. Dall'altra parte Hades impugna la propria spada: non ucciderebbe mai il figlio, ma gli vuole dare un sonno eterno e privo di sogni senza una sola possibilità di ritornare nel mondo dei vivi. I Cavalieri dal loro canto sono rimasti sbigottiti: non si sarebbero mai immaginati un giorno, di assistere ad una scena come questa: Shura che fronteggia suo padre impugnando un'arma divina. " Shura... ti prego, fermati ". Chiede il Cavaliere di Acquarius preoccupato. " Non hai un'armatura tua! Rischi di essere fatto a pezzi dalla furia di Hades, ragiona! Se tu morissi, tua madre non lo sopporterebbe ". Conclude poi. Ma il ragazzo pare più risoluto che mai e non muta la sua posizione.

" Crystal, questa storia è stata tutta originata a causa della mia incapacità e della mia debolezza: non abbandonerò la lotta, quando sono il solo che è nel pieno delle forze e può sperare di annientare Hades ". Nei suoi occhi c'è una determinazione che fa sussultare Sirio: solo nellosguardo di un altro uomo ha visto tale ardire, la volontà di combattere anche al costo della vita e nonostante tutto. Posa una mano sulla spalla del compagno. 

" E' la sua battaglia, Crystal: niente e nessuno ora, lo potrebbe dissuadere dall'affrontare il signore degli Inferi. A noi non resta che guardargli le spalle e cercare di impedire che gli venga fatto del male ". Athena guarda i suoi Cavalieri ed annuisce, mentre Dragone conclude la frase. " Sai, quando ho visto il suo sguardo in lui ho rivisto il Cavaliere della decima casa, suo omonimo: la stessa grinta e determinazione, pronto a combattere a qualsiasi prezzo ". Anche Seiya annuisce, ed anche gli altri Cavalieri acconsentono: guarderanno le spalle a Shura mentre Athena e Tea lo affiancheranno aiutandolo con il proprio cosmo divino. E' tutto ciò che possono fare, ora l'unico in grado di contrastare Hades è Shura stesso. Anche senza un'armatura. 

" Sei proprio uno sciocco, lasciarti corrompere a tal punto da questa feccia chiamata umanità ". Commenta acido Hades, guardando il figlio: hanno lo sguardo identico, stesso colore ma da cui traspare un sentimento diverso: odio e crudeltà da uno, determinazione e giustizia dall'altro. 

" Ti ricordo che anche io ero un umano, ed anche la mamma lo era al momento del mio concepimento. Tu stesso ti sei insidiato in un essere umano per potermi generare. Quindi Hades, non ti sei forse abbassato anche tu ad essere... spazzatura? ". Risponde con le sue stesse armi Shura, per nulla intimorito: non sa spiegarsi come mai, ma è come se ci fosse qualcuno che lo sta proteggendo. Qualcuno che lui non può vedere, ma è sicuro della sua presenza.

" Come ti permetti?! ". Grida su tutte le furie il Re degli Inferi per poi scagliare un fendente con la spada. Shura lo intercetta e riesce a contrastarlo con la falce della morte, pur indietreggiando di diversi passi e giungendo di fronte ad una colonna. Hades pare sicuro della vittoria e gli si avvicina con scatto fulmineo, per poi afferrarlo violentemente per il collo. " Sei un debole, figlio mio: te l'ho detto, anche se hai il mio potere non lo sai usare. Non sei niente altroche un umano contro un Dio in questo momento ". Athena e tea vorrebbero intervenire in difesa del giovane, ma una strana sensazione le fa desistere mentre il fanciullo semi divino risponde a quella frase. 

" Vedremo se un umano non può nulla contro un Dio ". Improvvisamente un cosmo dorato circonda il suo corpo, un cosmo che sia Tea che la sorella, così come i Cavalieri riconoscono benissimo: si è già manifestato delle volte, in difesa del bambino quando è stato in grave pericolo. A quella vista Hades stringe maggiormente la presa sul collo del figlio. 

" Non vedremo nulla, invece ". Sentenzia. Sta per richiamare la falce della morte a sè con l'intento di colpire Shura e sigillare così il suo lato divino, rendendolo umano ed imprigionandolo in un sonno eterno. Tuttavia all'improvviso la luce diventa sempre più intensa e forte, una luce dorata che lo costringe a molalre la presa sul collo del figlio ed a coprirsi gli occhi epr un istante. Shura cade a terra seduto contro quella colonna, ansimando e portando una mano al collo: deve ammettere che se l'è vista brutta. La luce si attenua gradualmente e tutti i presenti, persino Hades stesso, rimangono sconcertati: un'armatura d'oro è giunta fino a quei sacri lidi, fino ai Campi Elisi. Ha sfidato la super dimensione ed è giunta a proteggere una sola persona: una persona sulla quale va a disporsi per la seconda volta dopo la morte del suo precedente custode. Athena riflette: com'è possibile? Solo una divinità avrebbe potuto far giungere in quel luogo la Sacra Armatura che ora si è disposta sul corpo di Shura, l'armatura dorata dei gemelli! Ma quale Dio avrebbe voluto aiutare il figlio di Hades? Quale Dio ha interesse che il signore degli Inferi venga sconfitto? Tutte domande alle quali per ora, la Dea della giustizia non ha tempo di rispondere o cercare risposte: i visi dei suoi cavalieri sono maschere di stupore, persino la stessa Tea e lo stesso Hades sono rimasti un momento interdetti a fissare la scena. Shura si guarda per un istante: sogna o è desto? No. No, non è un sogno, è vero. Sente in lui una potenza che mai ha percepito, un potere nuovo. Il suo cosmo continua ad espandersi, un cosmo dorato misto al suo cosmo divino, una forza unica. 

" E' lui ". Sentenzia Saori, mentre il marito la guarda ancora strabiliato. 

" Lui... chi? ". Chiede. La fanciulla divina sorride leggermente, per poi riprendere parola. 

" E' lui, il nuovo Cavaliere dei Gemelli. L'armatura lo ha riconosciuto come suo padrone. Non so chi sia stato a farla giungere qui, in questo luogo. Ma quando vi è giunta, si è subito scomposta e posizionata su di lui. Lui, il suo nuovo custode ". Spiega. Gli altri Cavalieri non possono fare a meno di osservare la scena: Shura impugna ancora la falce della morte ed indossa l'armatura di Gemini. Si guarda per un momento strabiliato per poi riprendere parola. 

" Ora si che si ragiona ". Sentenzia con un ghigno di sfida il fanciullo. Hades si riprende dal leggero stordimento e lo deride in modo sarcastico. 

" Credi veramente che un'armatura cambierà l'esito della battaglia? ". Chiede con ironia. " Non ci contare troppo! ". Detto questo si scaglia nuovamente contro il figlio, pronto a colpirlo nuovamente e stanco di questo contendere che ormai si sta protraendo da troppo tempo. Shura si prepara alla difesa. Sangue. C'è del sangue a terra e sulla stessa armatura, eppure come mai lui non sente dolore? Apre gli occhi di scatto: ma non è sua la ferita! Saori si è posta davanti al nipote divino, parando il fendente di Hades con la sua stessa mano che ora sanguina copiosamente. 

" Divina Athena! ". Fa solamente il fanciullo. La donna si volta verso di lui, sorridendogli nonostante il forte dolore alla mano.

" Non temere: non permetteremo che ti faccia del male ". Sentenzia. Si avvicina al ragazzo per poi posare una mano, quella ferita, sulle sue vestigia. " Il mio sangue compirà il miracolo anche sull'armatura dei gemelli, e risveglierà il suo potere trasformandola in una Kamui ". Sussurra la donna dai capelli lilla. Shura rimane un pò interdetto alle parole della divina zia, tuttavia è vero: sente il potere dato sal sangue di Athena che gli scorre dentro, un potere che non ha mai percepito prima e molto diverso da quello di Hades: questo è aggressivo e lo fa soffrire, dominarlo è molto difficile. Ma quello di Athena gli trasmette un senso di pace e tranquillità. Una luce dorata precede il mutamento delle vestigia di Gemini, che come predetto dalla Dea divengono simili ad una Kamui. 

" Cosa... una.... ". Shura non riesce a dire niente. Athena sta per rispondere, ma Hades attacca nuovamente sia lei che il figlio. 

" Adesso basta, sono stanco di tutti voi! Vi eliminerò e conquisterò la Terra, a qualsiasi costo! ". Shura si volta di scatto, accorgendosi del fendente rivolto verso di loro. Da una spinta alla zia per poi gettarla dietro di sè, ponendo la falce della morte come difesa. Athena rimane strabiliata dalla potenza che quel ragazzo ha sfoderato, deve ammettere che non se l'aspettava calcolando che è la prima volta che indossa un'armatura divina! La falce della morte para il colpo di Hades, mentre Shura risponde a tono alle affermazioni del Dio dei morti. 

" Hai ragione, Hades! Concludiamo questa battaglia, adesso! ". Sentenzia per poi lanciare a sua volta un potente attacco in direzione del padre. Per la prima volta il signore degli Inferi pare in difficoltà e ne viene investito, finendo contro una colonna. Si accorge solo dopo i primi momenti di stordimento di una cosa: sul suo fianco è comparso un livido ed il suo divino cosmo si sta abbassando. Sanguina dalla ferita ma ovviamente, ciò non basta a fermarlo. Si alza ancora più infuriato. 

" Pagherai la tua insolenza! ". Grida per poi espandere il suo cosmo. Shura si prepara alla difesa e questa volta, con massimo stupore riesce a non farsi gettare a terra, anzi: riesce a tener testa alla spada di Hades con la falce di Tea, e le due armi si scontrano cercando entrambe di prevalere sull'altra e colpire il rivale. 

" No, sarai tu a pagare per ciò che hai fatto alle persone che amo ". Ribatte deciso il ragazzo dai capelli corvini. Sua madre lo vede in difficoltà e, seppur a fatica, si alza e lo affianca. Espande il proprio cosmo per poi posare una mano su quella del figlio. 

" Non ti lascerò da solo, figlio mio. Non questa volta ". Sentenzia. L'attacco di Shura pare più efficace rispetto al precedente: dopo tutto sono una Dea ed un semi Dio che ora stanno unendo il loro potere, anche il re degli Dei in persona si troverebbe in difficoltà. Hades mantiene una buona difesa con la propria spada, ma ad un certo punto viene colpito dal fendente del figlio, per la seconda volta. Un fendente che lo ferisce nuovamente, ed un altro livido spunta sul braccio che ancora non era stato ferito. Il suo potere divino continua a diminuire mentre quello di Shura cresce sempre più, per effetto della falce della morte e del suo cosmo dorato. " Bravo, tesoro. Sono così fiera di te ". Sussurra Tea mentre il figlio annuisce, ricambiando appena il suo sorriso. 

" Ti voglio bene, mamma ". Fa solamente. Athena si alza da terra e si unisce ai due, mentre i suoi Cavalieri uniscono i loro cosmi a quello di Shura per aiutarlo. Da parte sua Hades si rialza da terra: è vero che è stato indebolito, ma non permetterà certo che finisca come nove anni fa! Lui è il re degli Inferi, non può essere vinto da due divinità ribelli e da degli umani, o forse semi Dei per via delle Kamui che indossano, ma che importa? Potrebbero anche essere il divino Zeus in persona, non importerebbe e non cambierebbe l'esito della battaglia. 

" Io che insieme ai miei fratelli ho sconfitto persino mio padre Chrono ed ho un potere immenso, credete che mi farò nuovamente batetre?! Siete degli illusi! ". Resiste al dolore delle ferite inferte dal figlio: contro ogni sua previsioni iniziano a fare sempre più male e sta faticando a reggere la spada. Deve concludere lo scontro quanto prima e recuperare il suo potere, prima che sia tardi. 

" Stavolta non hai speranze, Hades! ". Ribatte Athena, determinata. " Sigillerò il tuo corpo originale e ti impedirò di rivivere, rassegnati! E' finita! ". Il cosmo delle due Dee si è unito a quello di Shura proprio come hanno fatto in precedenza quelli dei Cavalieri dorati. 

" E' triste... ". Sentenzia solamente Tea. " E' così triste che tu non abbia mai provato quel sentimento che si chiama amore, una forza capace di sconfiggere qualsiasi nemico, un sentimento che da forza a chi ormai sembra finito e privato delle sue energie. Una forza senza la quale, il mondo stesso non potrebbe esistere. E' per questo che l'oscurità non potrà mai governare su nulla: senza amore non può esistere qualcosa su cui regnare ". Sentenzia solamente la Dea della morte, e la sua frase indispettisce il suo sposo. 

" Amore, eh? Tu dici che non ho mai provato... amore? ". Lascia cadere la frase a metà, per poi impugnare la sua spada. " Bene! Allora sarai la prima ad assaggiare il fendente della mia spada! ". Recupera la sua crudeltà che, per un misero istante, pareva aver sostituito con... tristezza? E' questo ciò che la Dea della morte ha letto nello sguardo del signore degli Inferi? No. No, non èpossibile e sicuramente si è sbagliata, pensa. 

" Preparatevi! Sta per attaccarci! ". Grida Athena. Tea recupera la sua concentrazione, e sia lei che la sorella impugnano la falce assieme a Shura che espande a sua volta il suo cosmo dorato. 

" E' finita! Non puoi più nulla contro di noi, Hades! ". Fa a sua volta Shura. La falce si illumina di una luce viola mista ad una dorata, intrisa del potere dei tre Dei che ora la stanno impugnando. 

" Avresti dovuto fermarti, finchè eri in tempo! L'oscurità non potrà mai prevalere! ". Continua il discorso Tea, concluso poi da Athena. 

" E adesso come nove anni fa, la tua stessa crudeltà ti perderà e ti condannerà ad una nuova e definitiva sconfitta! ". Fa la donna dalla chioma lilla. Prima che l'attacco di Hades li raggiunga i tre scagliano il proprio, dietro di loro i Cavalieri che continuano ad infondere il proprio aiuto espandendo i loro cosmi. 

La spada di Hades si pianta a terra, ad un millimetro dai tre Dei. Stavolta c'è del sangue a terra, sangue che non appartiene a loro. La falce della morte ne è imbrattata, illuminata di un'intensa luce viola. Chi è stato colpito tossisce sangue, una volta passato il primo momento di shock: non può essere! No! Non per la seconda volta, pensa. Porta una mano al punto più dolorante del suo corpo, e si accorge che è realtà: la falce di Tea è piantata nel suo corpo e sta sigillando il suo potere divino! La sua stessa anima è stata colpita da quell'arma, e finchè non verrà estratta non può fare alcun che. Athena guarda in viso la sorella, che a sua volta guarda Shura: cosa starà realmente provando il neo Cavaliere di Gemini? Difficile dirlo: ha colpito suo padre con la falce della morte, lo ha punito per la sua crudeltà. Ma non è soddisfazione che prevale nell'animo del corvino: no. E' solo un senso di vuoto ed amarezza. " Voi... miserabili, un'altra volta... ". Sussurra solamente il Dio degli Inferi, per poi puntare lo sguardo al figlio. " Hai colpito il tuo stesso padre, un Dio. Credi di essere migliore di me, ma ti sbagli. Da oggi, anche tu sei un assassino, esattamente come me da quando uccisi Chrono ". Ride nonostante il colpo mortale ricevuto: ride perchè sa che tutto questo, e le sue ultime parole, segneranno per sempre l'animo del figlio e lo renderanno ancor più simile a lui. " Ricordalo bene, Shura: sei mio figlio, e non potrai mai cambiare ciò che sei e la tua vera naturta. Mai. Tu e quella donna mi apparterrete per sempre ". Detto questo il cosmo di Hades pare sparire in maniera definitiva, ormai totalmente assorbito dalla falce della morte: è finita. Hades è stato annientato! Shura non trattiene le lacrime, ed Athena se ne accorge subito: abbraccia da dietro il nipote, per poi aiutarlo ad estrarre la falce pregna del sangue e del potere di Hades dal corpo della divinità, che come previsto finisce a terra. Un potere immenso che ora è nelle mani di un bambino, in fin dei conti: un bambino che voleva solo un mondo di pace, invece si è trovato ad affrontare una divinità, il suo stesso padre e non solo, lo ha ucciso con le sue stesse mani. Credeva che ciò lo avrebbe reso libero, credeva che questo fosse ciò che doveva fare, sapeva che era la cosa giusta da fare. Sa anzi, che è la cosa migliore. Eppure... non finisce la frase: il sigillo di Athena si sta lentamente ponendo sul corpo del signore degli Inferi, imprigionandolo per sempre e togliendogli ogni possibilità di rinascita. Eppure questa volta, i campi Elisi non si distruggono come fu in precedenza: il potere del signore dell'aldilà è ancora attivo in Shura, e questo basta a mantenere in piedi il regno dei morti e gli Elisi stessi. Anche se lui non ne è ancora consapevole. Tea si unisce all'abbraccio di Athena, guardando Shura. 

" Tesoro... ". Sussurra per poi cercare di asciugargli le lacrime che non smettono di sgorgare. " Sei stato bravissimo, amore mio. Non hai nulla da rimproverarti: era una divinità malvagia, la sola via era annientarlo ". Cerca di rassicurarlo. Eppure dei sentimenti contrastano in Shura: certo, lo sa bene che era la sola via percorribile. Ma che Hades abbia avuto ragione? Che sia diventato a sua volta un assassino? Un parricida proprio come a loro volta furono Hades ed i fratelli, quando detronizzarono Chrono? Una volta ricambiato e sciolto l'abbraccio con la zia e la madre si avvicina al corpo di Hades, sigillato dai sigilli di Athena corpo ed anima. Esita un istante poco prima di inginocchiarsi e prenderlo tra le braccia. 

" Lo riporto al mausoleo ". Sentenzia mentre tutti rimangono sbigottiti: quale forza d'animo celava, quel bambino? Avrebbe ogni ragione al mondo di lasciarlo li dov'è, incurante del fatto che si tratti di colui che lo ha generato. Avrebbe ogni ragione di provare solo odio e disprezzo, invece... 

" Sei sicuro di volerlo fare? ". Chiede Athena, ed il fanciullo annuisce. 

" Si. E devo farlo io. So che non merita alcun riguardo, ma era mio padre ". Sospira pesantemente. La Dea Athena annuisce per poi avvicinarsi alla sorella. " Athena ". La chiama Shura, e lei lo guarda. 

" Dimmi ". Risponde solamente. Lui le da le spalle per poi riprendere parola. 

" Grazie ". La ringrazia per poi incamminarsi. Quando torneranno sulla terra, ha un'importante decisione da comunicare. 
Circa due mesi dopo, al Gran Tempio.

Il Gran Sacerdote guarda il giovane dai capelli corvini: è sbalordito dalla sua decisione. " Shura, sei siciro di ciò che hai deciso? ". Chiede, ed il fanciullo annuisce deciso. 

" Gran Sacerdote, l'armatura di Gemini mi ha scelto ed io non posso ignorarlo. Accetto di rimanere al Gran Tempio ed allenarmi per essere un Cavaliere D'oro ". Athena guarda il nipote, orgogliosa. Crystal abbraccia Tea che è un pò commossa. 

" Ehy ". Fa solamente il cavaliere di Acquarius, sorridendole ed asciugandole alcune lacrime. " Non piangere, ricorda che potremo comunque vederlo anche se mi rendo conto, non averlo insieme a te come prima deve essere un duro colpo per te. Ma pensa che è il suo desiderio, servire la Dea Athena come cavaliere di Gemini ".  Tea annuisce un pò incerta, per poi guardare Shura. 

" Sono così fiera di lui ". Mormora, ed il Cavaliere di Acquarius la stringe a sè.

" Anche io lo sono, non sai quanto ". La ragazza lo guarda un istante mentre lui le da un leggero bacio. " E tu? Stai bene? ". Le chiede, e lei annuisce. 

" Si. Va tutto bene ". Sussurra, sfiorandosi il ventre ed in seguito la cicatrice della ferita dovuta allo scontro con Athena ai Campi Elisi. Ora che è insieme al Cavaliere che ama ed ha ritrovato una sorella sta bene, sta bene ora che la battaglia con Hades è definitivamente finita. O meglio... ah, scuote il capo. Non importa. Basta paure, l'incubo è finito e non ricomincerà più. Sfiora leggermente il proprio ventre per poi sorridere. " Torniamo a casa? Seiya e Saori ci staranno aspettando, così come gli altri amici. Non facciamoli attendere oltre ". Sorride la giovane, il quale potere divino è rimasto comunque attivo. Ora pensa, ha solo bisogno di scordare quella drammatica e cruenta battaglia e riprendere la sua vita, al fianco della madre e dell'uomo che molto presto diventerà suo marito.

Altrove, tuttavia. 

Il rosso espande il proprio cosmo mentre colui che ancora non si sveglia pare soffrire enormemente: ha percepito la sconfitta di Hades. Non soffre per questo, più che altro vorrebbe impadronirsi del potere del Re degli Inferi ma non ne ha la possibilità, e questo lo fa infuriare nonostante sia ancora incosciente. " Presto! Dobbiamo calmarlo, altrimenti... ". Fas il rosso. La donna accanto a lui pone le mani sul corpo dell'altro, che è ovviamente ancora addormentato. Il cosmo di quest'ultimo si abbassa fino a scomparire di nuovo.

" Non ce la farebbe a distruggere alcun che. Il suo potere non riemerge epr più di pochi secondi e lo fa solo quando soffre o si arrabbia. Di questo passo, non lo riavremo mai tra noi ". Mormora la donna dai capelli color pesca. L'uomo dai capelli rossi le si avvicina, posandole una mano sulla spalla.

" Dai tempo al tempo, mia amata. Vedrai che presto, avremo una lieta sorpresa ". Ghigna malefico. Per sapere di chi si tratta, bisognerà attendere un pò.


Salve miei eletti, come state? Allora, questo è il capitolo finale di questa storia che si è conclusa, ma non temete: ho già messo il prologo della seconda parte, per ciò se vorrete continuare a seguirmi mi farebbe piacere. Abbiamo visto los contro tra Shura ed Hades, ed abbiamo visto il ragazzo sconfiggere il padre indossando finalmente l'armatura di Gemini ed aiutato dalla madre e dalla zia. In ultimo ha voluto mostrare rispetto a quel Dio tanto crudele che lo ha generato, riportando il suo corpo sigillato da Athena al mausoleo. Eppure le parole del Dio degli Inferi riecheggiano nella sua mente, ci saranno conseguenze nella seconda parte? Una volta sulla Terra il ragazzo decide di rimanere al Gran Tempio ed allenarsi a diventare Cavaliere di Gemini, e Tea e Crystal decidono di sposarsi. Nel fratttempo vediamo la misteriosa figura ancora dormiente sempre più agitata, ed i suoi compari determinati a risvegliarlo. Se volete saperne di più, vi invito a seguirmi nella seconda parte della quale vi lascio il link alla fine. Grazie a tutti coloro che hanno letto, recensito e messo tra le preferite, seguite e ricordate la storia!

The awakening - Seven years after: 
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