Gli eredi di Luce e Oscurità

di They are almost Canon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La vendetta di Hades ***
Capitolo 2: *** il figlio del Re ***
Capitolo 3: *** L'isola degli Specter ***
Capitolo 4: *** Nicholas Charles ,Sculptor no Han kami ***
Capitolo 5: *** Rapimento ***
Capitolo 6: *** Scontro ***
Capitolo 7: *** doppio-gioco e missioni ***
Capitolo 8: *** Libero ***
Capitolo 9: *** la volontà del Principe ***
Capitolo 10: *** Confessioni ***
Capitolo 11: *** Il coraggio dei propri sentimenti ***
Capitolo 12: *** Padroni del proprio destino ***



Capitolo 1
*** La vendetta di Hades ***


Inferi, poco tempo prima della fic << dell'amore di fuoco e ghiaccio >>
 

Hades era particolarmente nervoso, la sonora sconfitta subita per mano della nipote Athena, ovvero Saori Kido, e dei suoi Bronze Saint – Seiya di Pegaso, Hyoga del Cigno, Shun di Andromeda, Ikki di Phoenix e Shiryu del Dragone – era una ferita che bruciava ancora, nonostante fosse passato del tempo. Non ammetteva che "una manciata di ragazzini" , come li apostrofava con i suoi specter più fedeli, fosse riuscita a sconfiggerlo... e sopratutto non ammetteva che Shun, colui che aveva scelto come suo corpo in quest'epoca, fosse riuscito a tenergli testa e , menchemai, che egli fosse un guerriero della sua petulante nipote.

Era deciso a tornare all'attacco, a trovare un modo per colpire quei guerrieri che Athena amava tanto << mio signore, e se ne scegliessimo uno e lo prendessimo di mira?? >> << tu di che segno sei, mio fedele servitore?? >> << io?? Acquario >> disse il suo sottoposto << Acquario?? quel Camus ... uno di quelli che osò prendersi gioco di me... e sia... vai... e reperiscimi qualsiasi informazione utile >>

poche ore dopo lo specter tornò in Giudicca e chiese a Pandora di poter avere udienza dal Dio. Quest'ultima, vedendo come il giovane era impaziente lo accompagnò al cospetto del sommo Hades << Bentornato!! dimmi che hai scoperto >> << Mio signore, il Saint ha una zia quasi trentenne in vita che lo sta cercando. In questo momento si trova a Mehriz, in Iran, e qui agli inferi c'è l'anima del padre >> << ottimo... a quel ghiacciolo vivente ci penso io >> disse e non visto si appropriò del corpo di un giovane della città dove si trovava la donna, sperando di incontrarla.

Rodorio, Grande Tempio

 

Shion, il Gran Sacerdote da qualche tempo era concentrato su alcune ricerche di cui non parlava con nessuno, eccetto che per Mur, suo allievo ed il fratellino di quest'ultimo. Nel frattempo amministrava il tempio, e per questa sua mansione un giorno fu convocato al liceo delle scienze umane frequentato da Shun di Andromeda in qualità di tutore di quest'ultimo.

Gli insegnanti, consci del ruolo del ragazzino, avevano notato che la sua armatura, a differenza di quella dell'altro Saint iscritto in quella scuola, durante le lezioni viveva quasi di vita propria.

Quella mattina Shion raggiunse l'ufficio del Dirigente Scolastico che lo accolse con un caffè e poi disse << Sommo Shion, io capisco che il ragazzo è un Saint, e che deve avere l'armatura con se, ma il rumore metallico delle catene che si animano come se vivessero di vita propria , bè mi distrae tutta la classe , prenda provvedimenti >> . L'anziano gran Sacerdote annuì, poi visto che era in corso l'ultima ora decise di attendere l'uscita dalle lezioni dei due giovani Saint iscritti lì.

Quando lo videro Seiya e Shun gli corsero incontro << Sommo Shion!!!! è successo qualcosa?? >> chiesero i due, all'unisono, incuranti della docente che urlava loro di non correre giù per le scale con le armature nelle box << Seiya tu sta tranquillo, quanto a te Shun: ti dovrei parlare >> << Mi dica >> rispose il giovane, e l'Ex Ariete, toccando la box del giovane, disse << lei, cos'è sta cosa che vive di vita propria?? >> << lo ha saputo, io non volevo parlare, ma avverto un cosmo inquietante, probabilmente il suo... >> disse, guardando a terra << capito, verso dove?? >> << Iran, la zona di Mehriz >> << ragazzo mio, devo andare già in quella zona per motivi personali, ci penso io, tu non farne parola con nessuno >>

Tornati al tempio, Shion avvertì gli dei e partì immediatamente, direzione Iran, ufficialmente alla ricerca di discendenti della sua stessa civiltà, ufficiosamente per vedere che cosa era preso alla cloth del giovane Shun


Mehriz, Iran, negli Stessi momenti

 

Regina era giunta in Iran da qualche giorno, aveva con se uno zaino contenente pochi effetti personali e una foto nel cellulare che mostrava a tutti, quella di lei bimba con in braccio un neonato, figlio della sorella, e chiedeva << questo bimbo ora ha 20 anni, lo avete visto?? >> e la risposta puntualmente era << no, mi dispiace, ti auguro di trovarlo >>, ogni luogo che visitava, in ogni nazione la portava a spostarsi ancora, ricevere tanti e tanti << no, mi spiace >> . Aveva cominciato dalla Natia Parigi, poi Bruxelles, quindi Asgard, Malmo, Bonn, Roma, IL Cairo, ed ora era lì, in Iran, a cercare notizie di quel nipote perduto tanto tempo prima. Aveva temuto fosse morto, diciassette anni prima, quando la loro casa bruciò, ma fortunatamente aveva ritrovato degli scritti del padre in cui diceva che Camus, questo il nome del bimbo, era vivo, e che era stato addestrato per diventare un giorno un Saint di Athena. Non aveva alcun indizio su dove trovare quei guerrieri, le mappe che conosceva, come tutti, non riportavano nulla facesse pensare a quei ragazzi, ma sapeva che tanti di loro avevano vite apparentemente normali, per quel motivo si era messa a cercare ovunque.

 

Entrata in un vicolo fu aggredita da un ragazzo a volto coperto, di lui si vedevano solo i suoi splendidi occhi azzurri, tutto il resto era coperto dagli abiti tradizionali del luogo, che la prese e la trascinò in una piccola rientranza. Improvvisamente, senza proferire parola il giovane si sfilò il fuolar nero che portava al collo e legò la giovane donna ad una grondaia. << Che faiii, lasciami andare bastardooooo >> urlava Regina, dimenandosi, e per tutta risposta il suo aggressore le tolse i sandali, estrasse un pugnale e le strappò i jeans di dosso, lasciandola con solo la maglietta e l'intimo. Regina continuava a dimenarsi e a chiedere aiuto, il suo aggressore si tolse la cintura dei pantaloni e la usò per bloccarle anche i piedi, faccia al muro, poi le assestò un calcio alla base della schiena, nella speranza di bloccarle i movimenti. Quando la sua vittima fu finalmente tramortita, a dire il vero senza poca fatica, riprese il pugnale e distrusse quel poco che Regina aveva ancora indosso, lasciandola completamente nuda. << Fermatiiii, abbi pietà di me!! >> urlava, piangendo disperatamente << da dove provengo io la pietà non esiste >> disse l'uomo, assestandole un altro calcio nella schiena, poi abbassò i pantaloni ed i boxer ed abusò della sua vittima, continuando a riempirla di calci e pugni, finchè non venne copiosamente dentro di lei, in preda a urla di dolore e disperazione. << ho ottenuto quel che volevo, il ragazzo che cerchi è in Grecia puttanella >>, disse allontanandosi senza liberarla << aspetta!! tu lo conosci?? Chi sei?? Liberami >> << lo conosco eccome quel ghiacciolo del cazzo, chi sono?? una sua "vecchia conoscenza", e quel che ti ho fatto è la giusta punizione per lui. Ah dimenticavo, non ti libererò, subirai quello che la cultura di questo luogo vorrà >> disse l'uomo, lasciando la sua vittima.

 

Passavano le ore, il caldo sole di quei luoghi picchiava sul corpo nudo di Regina, in lacrime per quel che aveva subito, quando un uomo le si avvicinò e si chinò << chi seiiii >> urlò la donna al suo, temeva lei, nuovo carnefice che per tutta risposta si tolse la tunica, rimanendo in jeans e maglietta << Mi chiamo Shion, sono il Gran Sacerdote di Athena >> si presentò, mentre con la daga recideva il fuolar e la cintura che bloccavano la giovane. Dopo averla aiutata ad alzarsi, avendo cura di tenerla nascosta col suo corpo, la aiutò a indossare le sue vesti sacre e i suoi sandali << metti queste, ti porto in un luogo sicuro >>. Regina, nonostante la titubanza lo seguì << Hai detto Athena vero?? >> << si >> la giovane mostrò la foto, che aveva recuperato dai resti dei suoi jeans, e chiese << il bimbo, si chiama Camus, dovrebbe essere diventato un Saint, e l'uomo che m'ha stuprata ha detto "è in Grecia" ..... dimmi..... Gran Sacerdote.... è vero??? Lo CONOSCI?? >> << Camus hai detto??? >> << si, perchè??? >> << Un Saint di nome Camus!! Ma certo che lo conosco!! >> << dimmi come sta, dove si trova?? come posso raggiungerlo??? >>

Entrando in un abitazione, Shion le disse << mi cara, quel ragazzo oggi ha quasi 21 anni, è il valoroso Gold Saint dell'Acquario, e vive ad Atene >> e mentre parlavano con l'aiuto del suo Cosmo la curò.

 

Rimasero a parlare di Camus, di come diventò Saint e del rapporto di quest'ultimo con lo scorpione finchè Regina non si sentì meglio, poi, una volta che la giovane si fu ripresa partì con lei alla volta di Atene, dove ella riprese la sua attività di wedding planner e scoprì, tre mesi dopo, di portare in grembo il figlio del suo aggressore e che questi altri non era che Hades, antico nemico del nipote e sovrano, nonchè Dio, degli inferi.
 

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Capitolo 2
*** il figlio del Re ***


Man mano che il tempo procedeva, la catena di Shun e Aiolos, avvicinandosi a Regina avevano senzazioni strane, come se ci fosse un cosmo nelle vicinanze, anche se la giovane non lo possedeva, e il suo bimbo, per quanto ne sapevano, era troppo piccolo per manifestarne uno.

Arrivò la notte di Natale, Aiolos, che assisteva al parto sentì un Cosmo spaventoso provenire da quel bimbo, ma per non infrangere il Giuramento di Ippocrate aveva deciso, in accordo con Saori, che quel bimbo sarebbe nato, e al suo cosmo ci avrebbero pensato in seguito.

Quando il piccolo nacque, pochi attimi dopo la mezzanotte gli fu imposto il nome di Nicholas Charles e fu affidato alle cure di un'ancella, che assieme a un medico fece le visite di routine e, dopo averlo avergli messo una tutina, lo affidò alla mamma.
 

Nei mesi seguenti, quando una volta ripresasi Regina tornò a occuparsi delle nozze del nipote il piccolino era spesso in braccio ad Aiolos e quando quest'ultimo indossava l'armatura passava il tempo a giocherellare con le sue ali.

Quelle ali maestose, che a un neonato doveva sembrare coprissero il cielo, avvolgevano il piccolo come a volerlo proteggere e lui giocava con loro, arrivando, a un mese di vita a staccare alcune piume.

Questo fatto allarmò Aiolos che man mano che vedeva il piccolo crescere fra le sue braccia cominciava a nutrire strani sospetti ed una mattina decise di andare a parlarne col gran sacerdote. Troppi dubbi e troppi sospetti attanagliavano la sua mente, si era trovato a dubitare di un bimbo di pochi mesi, cugino di un caro amico e questo lo metteva in una strana posizione, da cui non sapeva come tirarsi fuori

 

La mattina dopo si recò in tredicesima casa, intento a parlare con l'anziano ex Saint, ma fu fermato da una guardia << Aiolos, anche se voi siete un cavaliere d'oro e so che il Sommo Shion gradisce le vostre visite, io devo fermarvi, sapete c'è un protocollo da rispettare >> inveì contro il guerriero, attirando l'attenzione del Gran Sacerdote << non occorrono formalismi con lui, lo lasci passare e quando arriva faccia entrare anche Shun di Andromeda >> disse alla giovane guardia, che lo guardava perplesso << va – va bene, Sommo Shion >>

 

I due Saint entrarono nel salone principale della tredicesima casa ed Aiolos, ad un serto punto chiese << come mai ha chiesto anche di Shun? >> << veramente è lui ad aver chiesto di me, e dato che ho il concreto sospetto che mi direte cose simili, tanto vale ricevervi assieme, non ti pare? >> replicò Shion, lanciando un espressione sorpresa sul volto del suo interlocutore.

 

Mentre parlavano sentirono bussare << Avanti >> disse il Gran Sacerdote << Sommo Shion, è arrivato Shun di Andromeda >> << Fallo entrare >>, la giovane guardia si fece da parte e il guerriero di Andromeda entrò; Aiolos notò che questi indossava il braccio destro della propria armatura, corredato di catena di attacco, sotto la felpa << come mai?? >> << bè Aiolos, devo parlare col sommo Shion proprio di lei >> disse il giovane, prendendo in mano la punta triangolare della catena. << E tu Aiolos, come mai qui di corsa?? >> << il cosmo di quel bimbo >> disse, incrociando con lo sguardo il suo interlocutore come a dire "credo che tu abbia capito" . Shun intervenne << Bimbo?? stai parlando del cuginetto di Camus o di Kiki?? >> << Kiki se lo chiami "bimbo" se ne frega di chi tu sia stato in passato e senza nessuna paura te mena. Ergo, rimane Nicholas >> rispose Shion

"Chi io sia stato in passato, avrei preferito non esserlo" pensava Shun << ti vedo pensieroso >> disse Aiolos << bè vedi Shion ha detto una frase che mi ha riportato alla mente delle cose >> << quale? >> << "chi tu sia stato in passato" ecco quale Aiolos >> intervenne il gran Sacerdote << che intende? >> << bè... ecco.... io.... >> << tu cosa Shun ? >> lo spronò Aiolos << io... IO SONO STATO HADES, durante la guerra sacra... >> << COSA??? HADES????? >> urlò il Saint del Sagittario << TU SEI STATO HADES??? >> chiese nuovamente, caricando il suo Atomic Tunderbolt << Ferma il colpo Aiolos!!! Shun è stato posseduto da Hades è vero, ma come puoi vedere anche tu se ne è liberato, un giorno ti racconteremo tutto >>

 

Il giovane Saint di Andromeda prese nuovamente la parola << Shion, proprio di lui dovrei parlarti, e di lei... >> disse indicando con lo sguardo la catena che pendeva dal suo braccio << indica l'altura delle stelle, come a scuola, dici che indica qualcosa? >> << ovvio, non si muove mai a caso, dovresti saperlo >> Shion, sapendo che poco tempo prima aveva nascosto l'oggetto in cui aveva richiuso il sommo Hades proprio in quel luogo, guardava Shun e non parlava, ma il suo sguardo e quello del ragazzo sembravano gridare, quasi all'unisono "Hades".

 

IL gran sacerdote si rivolse poi al Sagittario << e tu Aiolos, mi dicevi di notare qualcosa di strano in Nicholas >> << esatto >> << e cosa, in un bimbo così piccolo ?? >> intervenne Shun << vedi Shun, Aiolia, pur avendo un cosmo molto simile al mio, è riuscito a danneggiarmi l'armatura solo una volta adulto, mentre il piccolo, l'avete visto anche voi due... >> << al matrimonio di Milo e Camus, ha già una tale forza?? >>.

Aiolos, annuendo disse << più che forza parlerei di Cosmo, e in un bimbo così piccolo, tu capirai, è strano >> << in effetti, in tutti questi anni... l'unico neonato che ha mai manifestato cosmo così presto..... >> disse Shion, interrotto da Aiolos che esclamò << SAORI!! >> << appunto ragazzo mio, Saori, la Dea!! >> Shun a sentire il nome dell'amica intervenne << scusate un attimo, non state mica cercando di dire che il bimbo potrebbe avere un cosmo divino?? >> << potrebbe essere >> disse Shion, mentre usciva dalla sala, dicendo ai due giovani << venite con me >>

 

i due seguirono Shion lungo un sentiero adiacente la tredicesima casa, a un certo punto dinnanzi all'ennesima scalinata Aiolos fermò il Saint di Andromeda << che succede?? >> chiese questo << bè da qui può proseguire solo lui, lassù c'è l'altura delle stelle, e a noi Saint non è concesso.... >> il Sagittario fu bloccato da Shion << questa è la regola, Aiolos, e sono felice di vedere che tu la rispetti, e che la fai rispettare pure a Shun, ma vedi, quel che vi devo mostrare si tova lassù >> << quindi Lei ci sta autorizzando?? >> chiese Shun << da quando in qua mi dai del Lei?? comunque si, Aiolos, Shun, voi oggi siete autorizzati ad accedere a quest'area >> rispose Shion.

 

Alla fine della grande scalinata si aprì davanti a loro l'Altura delle stelle, ormai era notte e Shun, come un bimbo ammirava il firmamento, cosa che pochi istanti dopo fece anche Aiolos << ragazzi, io non vi ho portati qui per dar la caccia alle costellazioni, ma per parlarvi >> << uffa..... sei il solito menagramo >> sbottò Shun, provocando una fragorosa risata dei suoi interlocutori.

Una volta ricompostosi Shion spiegò ai due che un anno prima aveva avvertito il cosmo di Hades, e che seguendolo aveva incontrato Regina, poi spiegò in che condizioni la trovò e di come, scoprendo la sua parentela con Camus, la portò ad Atene.

Poi tutto d'un fiato, come fosse timoroso della reazione dei due disse << io... ho preso una decisione che potrebbe aver creato tutti i problemi di Camus..... il bimbo.... suo cugino.... è figlio di Hades... e io... l'ho lasciato nascere... >> << no Shion, non prenderti tutte le responsabilità, quella decisione l'abbiamo presa in due >> precisò Aiolos.

Shun, sconvolto dalla cosa esclamo << Ehy!! aspettate un attimo!!! Nicholas sarebbe figlio di HADES???? e lui potrebbe tentare di riprenderselo??? >> << si ragazzo, come vedi l'astuccio dove l'avevamo rinchiuso si è aperto >> disse Shion, indicando il luogo in cui vi erano i resti dell'oggetto in cui era stato sigillato il Re degli Inferi << Quindi questo bimbo... >> << è a tutti gli effetti un semidio, ora bisogna solo fare in modo che suo padre non se lo riprenda, e tenerlo dalla nostra parte >> spiegò Aiolos << bè, è un bimbo, possiamo farcela >>

Shion a quelle parole del giovane cavaliere di bronzo si tranquillizzò, i tre decisero che avrebbero fatto in modo che nulla di male accadesse a Nicholas, e che avrebbero tentato di proteggerlo dal padre e in quel momento, cosa alquanto anomala per marzo-aprile*, i tre intravidero la costellazione dell'aquila

* la costellazione solitamente appare da metà giugno

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Capitolo 3
*** L'isola degli Specter ***


dopo quelle rivelazioni Shun e Aiolos decisero di proteggere il piccolo, e fare in modo che il padre non lo reclamasse, cosa alquanto complessa, in quanto quella settimana avvennero due fatti che sconvolsero non poco la tranquillità del tempio.

Shiryu e Shunrei, mentre passeggiavano avvertirono un cosmo anomalo, quasi opprimente, che il Saint del Dragone riconobbe come quello di Radamantys della Viverna. La cosa durò pochi secondi ma sufficienti per allarmare i due, che decisero di riferire tutto a Shion che immediatamente allertò chiunque al santuario potesse predisporre una qualsiasi difesa.

Altri giorni passarono da quelle sensazioni, apparentemente nulla di nuovo accadde, se non fosse che Kanon, un pomeriggio, rivide il suo amato specter, i due si riparlarono, ma purtroppo il Saint di Gemini tornò in lacrime al tempio, e svelò al gemello quel che lo aveva sconvolto: il suo amato nutriva ancora i suoi stessi sentimenti, ma gli aveva confessato di essere tornato non come persona qualsiasi, ma come specter in missione.

 

Una mattina, in piena sessione d'esami, Aiolia venne aggredito da Radamanthys e rimase in coma per un paio di settimane, col fratello che non lo lasciava solo un attimo.

Una volta ripresosi il Leone tornò al tempio ed ebbe un bimbo, reincarnazione di Marin, la precedente Saint Dell'Aquila, che presto manifestò il suo cosmo, ereditato dalla suddetta Saint, presente al tempio sotto forma di Aquila.

 

 

Nel frattempo si susseguivano strani fenomeni nel mediterraneo, alluvioni, terremoti e quant'altro. Improvvisamente si avvertì un maremoto, cosa anomala per la zona nel cui epicentro emerse un isola. Geologi e scienziati di tutto il mondo di chiedevano come poteva essere successo, un isola rocciosa, con tanto di villa e fitta boscaglia non si era mai vista emergere dalle profondità marine, e in quella zona del mediterraneo non c'erano vulcani sommersi. Uno di loro, insegnante di un Saint chiese a quest'ultimo se notava qualcosa di strano.

Jabu, appena ricevuta la richiesta dall'uomo chiese udienza a Shion il quale, sentendo il tono allarmato, lo ricevette subito << dimmi tutto, Jabu >> disse come il giovane entrò in tredicesima casa << vede Shion, il mio prof di scienze naturali è un geologo, e sapendo chi sono è venuto a parlarmi di quell'isola misteriosa >> << ce l'ho presente, dimmi tutto >> esortò il gran sacerdote << bè vede, mi ha spiegato che è apparsa dal nulla, con tanto di casa e bosco, e nessuno si spiega il perchè, nemmeno le mappe precedenti >> << manderò qualcuno ad indagare, di al tuo insegnante che ora ci pensiamo noi >>

 

Shion, d'accordo con Nettuno, mandò Kanon a indagare. A nuoto, in quanto quell'isola apparentemente non vie erano altri modi per raggiungerla. Il Marine la mattina dopo prese la sua muta da sub e accompagnato dalla guardia costiera fino al punto in cui le condizioni del mare permettevano la navigazione si immerse nelle profondità marine. Dopo qualche ora tornò apparentemente sconvolto, e senza dire una parola nemmeno al fratello giunse dal Gran Sacerdote << Sommo Shion... quell'isola ha qualcosa di strano >> disse introducendosi in tredicesima incurandiosi della guardia all'ingresso, ormai rassegnatati all'impeto di quei ragazzi. L'ex Saint chiese << cosa vuoi dire?? >> << l'isola.... poggia.... cioè,.... sta in piedi per miracolo... su 5 colonne di roccia >> << cosa?? >> << si, disposte a pentacolo, e su ognuna c'è una scalinata che si inabissa in mare >>

L'ex Ariete stupito esclamò << Cosa???? un pentacolo???? Scalinate??? dove vanno???? >> << allora.... si...ha capito bene, un pentacolo, con delle scalinate, collegano l'isola al fondale almeno credo... ne ho risalita una >> Shion, spaventato, replicò << tu cosa?? >> << calmati... volevo vedere cosa c'era sulla parte emersa >> << e dimmi... cosa hai visto?? >> << il mio ragazzo >> rispose mesto Kanon << cosa??? Radamantys?? Spiegati!! >> << si lui, una volta arrivato in cima, c'era sta fitta boscaglia, e trovato un sentiero mi ci sono addentrato, alla fine c'era un piazzale, con una mega villa, e li ho visto lui, in surplice, che parlava con altri specter, tra cui ho riconosciuto Rune , poi me ne sono tornato indietro facendo la stessa strada da cui ero arrivato, e sono venuto subito a parlarti >> Shion vedendo il giovane interlocutore giù di morale gli disse << non avrei mai immaginato che su quell'isola ci fosse proprio lui, ora va pure da tuo fratello o dove preferisci, e grazie di tutto >> e lo congedò con una pacca sulla spalla.

Passò del tempo, in cui nacque il figlio di Aiolia e Lith, e sembrava che finalmente tutti potessero vivere in pace, ma poco tempo dopo, mentre Kanon era in città e rivide Radamantys, al tempio si avvertì la presenza di un altro cosmo anomalo.

Mentre tutti cercavano di proteggere la Dea e lo stesso tempio, Camus – sulla strada che portava dalla sua villa al tempio – udì una melodia provenire da dietro un masso lungo il sentiero che solitamente percorreva per giungere al tempio e nel contempo sentì una fitta all'altezza del cuore.

La fortuna volle che con lui vi fossero Aiolos e Shun: il giovane Saint di Andromeda a un certo punto urlò << Camus!! Aiolos!! Non ascoltate questo suono!! >> << come mai?? >> chiese il sagittario << bè Aiolos, se ci tieni a te stesso dammi retta, e pensa a Camus >> poi si girò di scatto è urlò << NEBULA CHAINNNNNNNN >> riuscendo a interrompere quel suono << ci si rivede Microbo >> lo schermì l'avversario, uscendo dal nascondiglio e riprendendo a suonare << lo avevo intuito che eri tu Pharao della Sfinge!! Cosa ci fai in questi sacri luoghi?? >> chiese Shun, abbastanza infuriato << non sono fatti tuoi, levati di torno >> disse questo mentre tentava di rivolgere nuovamente il suo attacco verso l'acquario, che se ne accorse e contrattaccò col diamond dust, facendo congelare l'arpa dell'avversario, che – come fosse richiamato da qualcuno – poco dopo svanì nella boscaglia.

Nel frattempo Aiolos si accorse del malessere dell'acquario, e con l'aiuto di Shun lo portò al tempio dell'acquario dove fu raggiunto da Shion, i tre si accorsero che l'attacco aveva danneggiato il cosmo dell'amico e, dopo aver saputo dell'incontro tra Kanon e Radamantys, realizzarono quanto gli specter fossero nuovamente pericolosi.

Camus si svegliò nel bel mezzo del discorso << m – mio cugino.... >> << cosa??? >> replicò il Sagittario << Mio cugino, temo che gli specter vogliano lui >> << ma perchè ?? >> chiese Shun << perchè?? sapete benissimo chi è il mio pseudo-zio >> rispose, triste, l'acquario << tuo zio un cavolo, quello è solo un bastardo, e tranquillo faremo di tutto per proteggere il piccolo >> replicò l'ex ariete << grazie Shion >> disse l'acquario, finalmente ripresosi, mentre si alzava per raggiungere il compagno e il padre, giunti poco prima.

 

<< Milo, papà, da quant'è che siete qui?? >> << abbastanza da sapere che quel dio da strapazzo è tornato >> rispose lo Scorpione ed Enrick aggiunse << tranquillo, troveremo il modo per proteggerlo, tu piuttosto, vedi di non farci preoccupare, col cosmo >>

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Capitolo 4
*** Nicholas Charles ,Sculptor no Han kami ***


tre anni dopo quella giornata al tempio le giornate proseguivano serene, Aetos e Nicholas crescevano tra giochi e addestramenti: il piccolo futuro Saint dell'aquila venne seguito dal padre e dall'aquila che fu il cosmo di Marin, mentre Lith li guardava orgogliosa seduta sugli spalti dell'arena. Il piccolo Nicholas invece era seguito dal cugino e dal marito di quest'ultimo, che oltre ad allenarlo osservavano la zona circostante per evitare che gli specter tornassero al tempio.

Una mattina Nicholas era in giro coi suoi amati cugini e il loro cane, quando, tra un negozio di caramelle e uno di giocattoli Camus ebbe un mancamento << Causs* >> gridò Nicholas, vedendo il cugino cadere a terra.

Milo, che spingeva la carrozzina del bimbo, si fermò di scatto << Amoreeee cos'hai?? >> grìdò, chinandosi accanto all'amato << il mio co – cosmo... lo sento debole >>. Lo scorpione capì che quello era un malore dovuto all'attacco subito da Pharao tre anni prima.

Sentendo le urla un negoziante uscì dalla sua attività e corse in loro soccorso << cavaliere, che succede?? >> chiese l'anziano signore al custode dell'ottava casa << mio marito si sente poco bene >> << venite dentro il mio negozio, e intanto chiamate qualcuno >> disse l'anziano, prendendo per mano il piccolo.

Milo chiamò Aiolos che vedendo l'acquario ne dispose l'immediato ricovero. Quando arrivò l'ambulanza successe qualcosa di strano: il piccolo Nicholas, fino a quel momento tranquillo, urlò << Causssss nooooooooooooo >> e in quel momento il suo cosmo si fece visibile, congelando una piccola area intorno a lui, e mostrandosi di un magenta molto intenso. Milo tentò di calmarlo, e la sua cuspide reagì a quell'emanazione, graffiando il piccolino.
 

 

Per fortuna il malessere dell'acquario non era molto grave e fu dimesso dopo pochi giorni, con la raccomandazione di essere più cauto.

Dopo quell'episodio vi furono un alcuni tentativi di incursione da parte degli specter e un giorno, del tutto all'improvviso, una perturbazione particolarmente violenta si scagliò sulla vicina Atene, durò qualche giorno, accompagnata da violenti maremoti, che oltre ai danni in città, fecero emergere un ponte di pietra che collegava l'isola degli specter alla costa.

In Iran intanto strani fenomeni interessarono il cimitero in cui era sepolto il ragazzo che quasi sei anni prima fu il corpo di Hades: una mattina il padre del giovane, perito in un incidente, scoprì che la tomba del figlio era distrutta, la cosa strana e che tale sfacelo sembrava esser stato fatto dall'interno.

In città molti avvistarono un giovane coi capelli rossi e gli occhi spiritati, che poi fu visto partire per Atene, dove fu accolto da Radamantys e Pharao << ben tornato in vita Sommo Hades!! >> dissero i due << miei Guerrieri, felice di rivedervi. Abbiamo una base in zona spero!! >> esclamò il Dio. Radamantys facendo cenno di seguirlo salì su un'auto e dopo poco i tre partirono, con destinazione l'isola misteriosa.

 

Arrivati sul posto i tre nascosero l'automobile in mezzo alla boscaglia e si diressero verso l'entrata della villa << Avevo detto una cosa discreta, non decadente >> commentò con tono sarcastico Hades << bè, mio signore, l'esterno è un apparenza, dentro è degna di lei, se vuole seguirci.. >>. IL dio fece un cenno col capo e poi seguì i due suoi sottoposti lungo la scalinata d'ingresso in cima alla quale trovò la sorella Pandora << fratellino, finalmente!! seguimi >> disse la giovane, accompagnando all'interno della dimora l'amato congiunto.

 

Una volta dentro egli prese posto sul grande trono che dominava il salone principale, poi rivolgendosi a Radamantys e Pharao chiese << ragazzi, che mi dite di quella ragazza Regina, e del nipote... il saint chiamato Camus ??? >> la viverna prese la parola e spiegò << quel Camus è stato ferito da Pharao e ha problemi col Cosmo, mentre sua zia, quella Regina... è rimasta incinta quando l'avete violentata, quasi sei anni fa, ora ha un figlioletto, Nicholas Charles, che è vostro figlio ed è un semidio. Ora il bimbo vive fra i Saint e il pirla... cioè il cugino lo sta addestrando >> il Re degli inferi allora disse << molto bene. Prima cosa che faremo: prenderci MIO FIGLIO. Lui è il mio erede..non deve crescere in mezzo a quelli... quando è nato esattamente?? >> Pharao rispose << 25 dicembre, il giorno di Natale.... quest'anno compie 5 anni >> << bene, l'ometto avrà la sua vera famiglia come regalo!! non mi interessa come... lo voglio qui quella mattina >>

 

Al tempio ormai in tanti si erano resi conto di quanto quella situazione anomala e quel cosmo che tutti percepivano come opprimente fossero collegati. Nicholas aveva da tempo dimostrato doti pratiche non indifferenti per un bimbo della sua età ed era stato deciso di affiancare a Camus anche Mur dell'Ariete. Proprio quest'ultimo si accorse che il Cosmo del bimbo ormai reagiva chiaramente alla costellazione dello Scultore** ed aveva parlato della cosa al suo maestro. Si era stabilito, data la situazione, che la mattina di Natale, giorno del suo quinto compleanno il piccolo ricevesse l'investitura a silver Saint.

 

Il mese dopo Kanon incontrò Radamantys. Il marine, conscio del fatto che l'amato era di nuovo attivo come giudice infernale alzò il cosmo per tentare di colpirlo ma lo specter improvvisamente urlò << Sekishiki Meikaiha >>*** << cavolo fai.... secondo te io non schivo sto colpo?? >> lo schermì amabilmente il Saint dei Gemelli **** << amore mio, se m'attacchi è ovvio che mi difendo..e contro di te non vado a usare colpi con cui potrei farti del male >> disse lo specter, con lo sguardo triste di chi non avrebbe mai voluto trovarsi in quella situazione.

<< che hai?? non ci vediamo da tempo, oggi mi vedi e sei così >> chiese preoccupato Kanon << bè, non riesco ad essere felice, dato che per quello che sto per fare c'è la concreta possibilità che io venga ucciso >> << cosa??? da chi?? >> << da Hades in persona, se scopre quel che sto per dirti >> po la viverna, come un fiume in piena svelò all'amato che il Re era tornato, e aveva tutta l'intenzione di riprendersi il principe, la mattina del compleanno di quest'ultimo. Poi gli diede un ultimo bacio e sparì nell'ombra della notte ateniese con le lacrime agli occhi.

 

Kanon tornò verso il tempio con le lacrime agli occhi ma arrivato nei pressi della casa di Milo e Camus vide lo scorpione. In quel momento si sentì cedere le gambe e cadde a terra riuscendo, con le poche forze che gli rimanevano, ad appoggiarsi contro un albero. Rimase li appoggiato in lacrime per qualche minuto, quando l'amico lo raggiunse << Kanon, che hai?? >> << Milo.... io.... ecco... Rady.... Nicholas... >> farfugliò il marine tra le lacrime << aspè... cerca di non piangere e dimmi che succede che c'entra il tuo ragazzo?? e mio cugino??? >> disse lo scorpione, prendendosi sulle spalle l'amico e dirigendosi verso casa, dove lo fece stendere sul divano ed in attesa che si sentisse meglio Milo e Camus si fecero raccontare tutto.

 

Nel frattempo Enrick era in un altra stanza col nipotino e vedendolo annoiato gli diede un quaderno dove disegnare. Il piccolino passò qualche minuto serenamente, poi mentre entrava Camus notò che il cuginetto aveva disegnato proprio loro due durante l'allenamento ma aveva gettato a terra la matita dello stesso colore del suo Cosmo, che non aveva rappresentato sul foglio, ed era scoppiato a piangere. << Amore che hai?? >> chiese l'acquario al cuginetto, prendendolo in braccio << perchè hai buttato quella matita?? >> << brutto >> << ma come, il colore del tuo Cosmo >> << appunto, è brutto >>

A sentirsì dire così Camus guardò verso il padre e disse << che sia arrivato il momento?? >> e questi annuì.. quindi l'acquario prese in braccio il piccolino e disse << Vedi, il tuo cosmo è di quel colore perchè tu hai un papà speciale >> il bimbo lo guardava con espressione meravigliata l'acquario intanto proseguì << vedi, sei anni fa un Dio ha incontrato la tua mamma mentre lei viaggiava per cercarmi e le ha fatto una cosa molto brutta >> << allora è un Dio cattivo ??>> intervenì Nicholas << si amore >> disse il cugino a testa bassa << cosa c'è Caus ?? >> << vedi, quel Dio cattivo.... si chiama Hades, e vedi, mio principino, lui è il tuo papà >> << papà??????????????? >> << si, e il colore del tuo cosmo è simile al suo, solo un pò più chiaro >> << allora vedi che è brutto?? >> << ma no amore, è bello come te >> intervenne lo zio Enrick, cercando di rassicurare il nipotino << allora io ... diventerò davvero saint?? >> << ma si... il giorno del tuo compleanno, come stabilito >> disse Camus, raccogliendo la matita colorata e colorando la parte di disegno col cosmo del bimbo assieme a lui

 

Natale arrivò dopo circa una settimana, quella mattina Nicholas si svegliò prestissimo, e corse a svegliare i cugini da tanta era l'impazienza per l'investitura. Milo aprì pigramente un occhio per guardare l'ora 4:30 AM << ma amore.... son le 4.30.... l'investitura è alle nove... torna a nanna >> << ma se faccio tardi Shion mi sgridaaaa >> grido Nicholas, alzando il cosmo e svegliando – inesorabilmente – anche Camus << dai principino... è prestissimo >> tentò di brontolare, ma poi, dopo essersi infilato il pigiama si arrese e assecondò il piccolo. I due cugini fecero colazione con tutti i dolci preferiti del bimbo e mentre gli altri s'alzavano e si preparavano raggiunsero la prima casa dello zodiaco dove due ignari saint cercavano di dormire, dato che erano appena le 6:30.

<< Shakaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa, Maetro Murrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr >> sbraitò il piccolo, facendo sussultare i due << Tembuuuuuuuuuuu Horinnnnnnnnnnnn >> << Shakaaaaaaaaaaaaa placati, siamo Camus e Nicholas!! >> lo fermò l'acquario, appena in tempo.

 

Un oretta dopo i quattro erano già in direzione Arena, Nicholas in braccio a suo Cugino, con accanto Mur che portava con se la cloth. Arrivati da Shion il rituale si ripetè come tante altre volte e la sacra formula riecheggiò al tempio << nel sacro nome di Athena, io Shion, gran sacerdote di questo tempio, riconosco l'appartenenza del tuo cosmo alla costellazione dello Scultore e di essa ti nomino cavaliere d'argento >> poi a Nicholas fu fatto indossare l'elmo e gli fu detto di dichiarare il suo nome e il suo rango. Il Silver Saint Nicholas Charles dello Scultore, figlio primogenito di Hades, fu in quel momento ufficialmente ammesso tra i Sacri guerrieri della dea Athena, sua cugina.

 

Il titolo cominciamo li << Nicholas Charles ,Sculptor no Han kami >> banalmente "Nicholas Charles, semidio dello Scultore" .... direi che è chiaro no??
* Capiamoci... a questo punto della storia Nicholas avrà 3-4 anni... pretendere che dica bene i nomi....
** vi spiego.... la costellazione è vicina all'acquario (il cugino di Nicholas) e in saint seiya ha un nesso con l'ariete (sculttore, armature..) in più viene << messa in ombra >> dalle costellazioni vicine, e Nicholas c'ha il cosmo di un colore scuro....
*** prima che mi diciate che << gli strati di spirito sono di DethMask >> .... https://it.wikipedia.org/wiki/Rhadamante sezione COLPI.... gli strati di spirito sono ANCHE di RADAMANTHYS
**** nella serie Kanon si fa un culo tanto... due incarichi assieme.... fortuna che ha Saga... sennò sclera
 

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Capitolo 5
*** Rapimento ***


villa degli specter, quella stessa mattina

 

<< Radamantysssssssssssssssssssss!! >> chiamava a gran voce Pandora, cercando l'amico per tutta la villa, quando Valentine la bloccò e le disse << è inutile che sbraiti, non è qui >> la Sacerdotessa lo guardò con aria stranita << e scusa, dove s'è cacciato?? >> << al tempio, vuole vedere perchè c'è tutto quel casino oggi >>

poche ore dopo la Viverna rientrò alla villa e volle andare immediatamente a parlare con Hades, che vedendolo arrivare con aria abbastanza sconvolta chiese << Radamantys, sembra che tu abbia visto un fantasma, si può sapere che succede?? >> << bè, Sommo Hades, avrei decisamente preferito il fantasma...>> << rispetto a cosa, posso saperlo?? >> << rispetto a vostro figlio che giurava fedeltà a vostra nipote >> disse cupo il Generale.

<< Cosa???? NON ESISTE, dobbiamo assolutamene portarlo qui!! >> esclamò adirato il Re degli Inferi, fascendo cenno allo specter di seguirlo, e incamminandosi verso una scalinata nascosta nei soterranei della dimora.

A un certo punto si femò , aprì un portone e disse << questa scala conduce al mio regno, sbuca esattamente nella stanza dove ti risvegliasti qualche anno fa, ora vai, scegli chi tra chi è già qui e chi farai rinascere a nuova vita i guerrieri che vuoi con te, poi torna su, recati al tempio e riportami MIO FIGLIO NICHOLAS >> << Mio signore, tra chi è già in vita vorrei con me Valentine e Pharao, se possibile >> chiese la viverna << ma certamente, provvederò a farli avertire, al tuo ritorno partirete >> disse Hades, spiegando alla viiverna che gli sasrebbe bastato poggiare una mano all'altezza del cuore dei suoi compagni scelti, e che questi sarebbero riapparsi dinnanzi a lui.

Prima di lasciarlo scendere nel ventre dell'isola lo chiamò << Radamantys aspetta!! >> << Mi dica Maestà!! >> Il signore degli inferi estrasse dalla tasca una collana che consegno al giovane specter << porta con te questa collana, ti proteggerà dal cosmo di mio figlio >> lo specter lo guardò incuriosito << cosa vorrebbe dire >> << vedi, il mio bambino ha un cosmo potente, che potrebbe congelarti all'istante, ma con la collana non correrai risci, ora vai, e riportamelo >>

 

Mentre scendeva quelle interminabili scale Radamantys pensava, alternando ragionamenti sul da farsi, su chi resuscitare, al pensiero inevitabile quanto triste che stava tradendo la fiducia che il suo amato Kanon aveva riposto in lui "mi spiace amore, devo farlo, spero di non incontrarti" pensava, soffocando il pianto.

 

La strategia gli era chiara, distrarre e ostacolare i Saint eventualmente presenti, era quasi certo di Camus, per quello aveva chiesto l'amico Pharao, che già aveva contrastato l'acquario, poi la presenza di Valentine, il suo luogotente, lo faceva pensare al fatto che avrebbe potuto agire tranquillamente, lasciando il resto a lui.

Elaborava mentalmente il piano d'azione, e una volta arrivato a destinazione era certo di quei nomi, i guerrieri sul cui petto avrebbe poggiato la sua mano.

Uno a uno li richiamò a se. Gordon del Minotauro, Queen di Alnure, Shilfield del Basilisco, Papillon della Farfalla – su cui riponeva molta fiducia – Raimi del Verme, Niobe di Deep e Giganto del Ciclope: questi i nomi dei suoi compagni; uno a uno i guerrieri tornarono a nuova vita.

Giganto, una volta realizzato di essere nuovamente al mondo prese la parola << sommo Radamantys, per quale motivo ci avete richiamati?? >> << semplicemente per questo: dobbiamo andarci a prendere il nostro principe!! >> << Principe?????? il Sommo Hades..... un figlio'? >> chiesero tutti, stupiti, e la viverna spiegò loro quel che era accaduto negli ultimi anni,

e che quello stesso giorno avrebbero compiuto la loro missione

 

 

Casa di Milo e Camus, dopo l'investitura di Nicholas

 

tutti i Saint come d'abitudine festeggiavano la doppia ricorrenza, ovvero il Natale e il compleanno di Nicholas, nella casa di Milo e Camus. La giornata passò tranquilla, fino a tarda sera, quando tutti i presenti salutarono i padroni di casa e rientrarono al Tempio.

Sulla via di casa, Aiolia ebbe un sussulto e disse alla moglie << Lith, comincia ad andare a casa con Aetos, io vi raggiungo dopo >> << che succede?? >> << ho un brutto presentimento, torno da Milo e Camus >> le spiegò, poi tornò verso la casa degli amici.

Lo scorpione era fuori dalla casa, intento a buttare la spazzatura quando vide arrivare il Leone << Aiolia!! che succede ?? >> chiese, preoccupato, vedendo l'amico nervoso << ho sentito un cosmo spaventoso >> << anche tu?? >> << si amico mio >> a quel punto i due entrarono in casa, appena in tempo per allontanare Regina, scortata da Enrick, e bloccare la stanza di Nicholas col cosmo di Camus.

 

Videro arrivare gli specter, Aiolia si precipitò fuori, con l'intenzione di bloccarli e si trovò davanti Queen, Niobe, Giganto e Valentine quest'ultimo urlò << cedi il passo Aiolia del Leone >> ma il guerriero, ormai conscio dell'obbiettivo dei nemici gli sferrò un lighting plasma, a dire il vero nemmeno troppo potente eliminandoli, purtroppo dietro di loro vi erano ancora Raimi e Giganto, mentre altri erano riusciti ad entrare nella villa.

 

All'interno intanto Pharao stava intonando la sua malefica melodia, celato dietro l'albero di Natale, che addormentò l'acquario e lo scorpione, permettendo alla Viverna di entrare e con l'aiuto del ciondolo consegnatogli da Hades avvicinarsi alla stanza di Nicholas e oltrepassare la barriera di ghiaccio posta da Camus come se nulla fosse.

 


Raimi, tentando di bloccare il Leone - visibilmente furente* - lo legò con i suoi Worm's Bind , mentre Giganto lo malmenava. Dopo qualche minuto Aiolia riuscì a liberarsi dai due specter, ritrovandosi con un braccio rotto e un occhio nero. Sentendo il cosmo degli amici incupirsi entrò in casa dove trovò Camus in lacrime abbracciato al marito.

<< Milo!! per gli Dei... che è successo qui?? e dov'è Nicholas??? >> chiese, vedendo il salone devastato, e i bozzoli di Papillon a pezzi in un angolo, lo scorpione – in lacrime - gli raccontò ciò che era accaduto.

 

Dopo essere stati addormentati da Pharao i due sentirono il piccolo Nicholas piangere, e il suo cosmo gelare l'ambiente circostante. La voce del piccolo risvegliò Camus, che sferrò il suo diamond Dust contro l'arpa dello specter , disintegrandola, quindi in preda alla rabbia sferrò un sacro acquarius direttamente contro Pharao, il cui cosmo scomparì in quella nuvola di ghiaccio che una volta dissoltasi svelò l'assenza della Sfinge e il fatto che la Viverna aveva colpito alle spalle l'acquario, lasciandolo privo di sensi.
Lo scorpione avrebbe voluto proteggere il marito, scagliandosi contro Radamantys, ma fu bloccato da Papillon della Farfalla all'interno del suo bozzolo di seta da dove fortunatamente lo scorpione riuscì a liberarsi.

Proprio in quel momento la viverna aveva preso in braccio il bambino, bloccando il suo cosmo e la sua cloth col monile di Hades, e volò via, in direzione della villa-rifugio.

 

Una volta terminato il racconto Milo si rese conto che Aiolia era gravemente ferito, ma il leone lo tranquillizzò dicendogli che il braccio sarebbe guarito semplicemente con l'aiuto del suo cosmo, così come il livido all'occhio. Poi telefonò a Shion e diede l'allarme per il rapimento del bambino.

 

  • io avrei scritto << in******o >> ma non è molto da fanfic....

  • detto questo.... avrei voluto pubblicare tanto prima, ma la battaglia che leggete in questo capitolo m'ha letterlamente fatto scapocciare, tra il trovare glio specter e capire come interagire. Un mega GRAZIE va al mio amico Matteo che mi ha praticamente scritto la stessa. E a Little_Lotte che mi ha sopportato tutte le sere, devo ammettere di essere stata asillante....

    detto ciò RECENSIRE

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Capitolo 6
*** Scontro ***


La telefonata di Aiolia giunse come un fulmine a ciel sereno, improvvisa quanto inattesa, mandando nel caos tutto il Tempio. Hades si era ripreso con la forza il figlioletto, e questo aveva gettato nello sconforto tutti, in particolar modo il suo amato cugino, che si riteneva responsabile di quanto accaduto.

Nelle settimane a seguire l'acquario era intrattabile, i suoi colleghi dello studio dove lavorava una mattina, dopo l'ennesimo Diamond dust sparato al vento, gli dissero << Camus, tu non puoi stare in questo stato, va a casa, anzi, va ovunque si trovi... affronta quella sottospecie di dio che ti ritrovi per pseudo zio e riprenditi tuo cugino >> << fosse semplice.... >> sussurrò mestamente lui, prendendo lo zaino e salutando gli amici, per dirigersi in moto verso il tempio.

 

Alla villa degli specter intanto Nicholas era tenuto prigioniero all'ultimo piano, in una stanza isolata dalle altre. Le uniche persone che andavano da lui, oltre al padre, erano Radamanthis e sua zia Pandora che avevano il compito di sorvegliarlo e di fare in modo che il suo cosmo diventasse totalmente oscuro.

Affinché ciò accadesse Hades aveva creato un amuleto, che Nicholas portava al collo, la cui caratteristica era una pietra nera al centro, impregnata del cosmo del Dio, in grado di annullare qualsiasi influenza di Athena, senza annullare il legame tra il bimbo e la sua armatura, che a poco a poco sarebbe divenuta una surplice.

 

Le giornate proseguivano abbastanza caotiche su entrambi i versanti, senza speranze di incontro tra le due fazioni, fatta eccezione per qualche sporadico incontro tra Kanon e Radamanthys, il quale continuava a passare informazioni all'amato, finché un giorno non gli svelò che pandora era solita fare le commissioni in giro per Atene col bimbo, alcune volte non scortata.

 

Qualche giorno dopo, mentre Camus e i suoi amici festeggiavano in studio la vittoria di un processo importantissimo, Pandora era ad Atene per alcune commissioni e s'era portata con se il nipotino, a cui s'era affezionata in poco tempo. I due si fermarono in una gelateria vicino al luogo dove lavora Camus e, uscendo, incontrarono l'acquario.

 

Immediatamente la Sacerdotessa prese in braccio il nipote, proprio mentre il Saint alzava il suo Cosmo. Quell'azione allarmò uno specter che camminava a poca distanza dai due.

Il bimbo, sentendo i cosmi di tutti, iniziò a singhiozzare. Lune in quel momento uscì inveendo contro l'acquario << vattene bastardo!! >> gli intimò ma questi per tutta risposta scagliò un Diamond Dust << Somma Pandora, Principe Nicholas!! Allontanatevi!! >> gridò Lune, impugnando la propria frusta << Reincarnationnnnnnnnnnnnnn >> , la frusta avvolse il corpo del Saint, permettendo allo specter di vederne i peccati... << mmmm.... interessante.... invidia....verso quello Hyoga... >> analizzò. Camus , sempre più stretto dalla frusta replicò << la tua frusta sbaglia... sono orgoglioso di lui >> << forse ora... ma qui pare che in passato non era così >>

<< Runeeeeee NOOOOOOOOOOO >> urlò Nicholas, accorgendosi del fatto che il cugino stava rischiando la vita e improvvisamente, liberatosi dall'abbraccio della zia si liberò del ciondolo che portava al collo e scagliò un Diamond Dust verso la frusta che ghiacciò all'istante, liberando l'acquario. Camus purtroppo giaceva a terra in preda ai dolori per le ferite così lo specter e la sacerdotessa recuperarono il bimbo svanendo nel nulla, mentre il Saint sveniva.

<< Camussssss >> gridò un collega dell'acquario, vedendolo a terra ferito << Ni- Nicholas...... >> << tuo cugino?? che accade?? >> << l'ho visto... era con Pandora e quel Rune >> << oddea.... e a te che è successo?? >> chiese il giovane, sorreggendo Camus << Lune stava per farmi a pezzi... portami da Aiolos, ti prego >>

 

l'amico aiutò il giovane Saint a salire sull'ambulanza che era stata chiamata da alcuni testimoni e lo accompagnò al pronto soccorso, dove l'acquario fu accolto dal Sagittario che si prese carico della situazione.

<< qui dice che sei stato attaccato da uno specter... posso sapere chi? >> chiese il sagittario, vedendo che l'amico non aveva con se l'armatura, << Ru- rune >> << COSAAAAA?? TU HAI AFFRONTATO QUELL'ESSERE SENZA ARMATURA? MA TI HA DATO DI VOLTA IL CERVELLO??? >> sbraitò il giovane medico << il cervello no... ma in quel momento mi si è spezzato il cuore >> << eh?? che succede >> << Nicholas... era lì, in braccio a Pandora... e Rune l'ha chiamato "Principe" >> rispose l'acquario in lacrime.

<< Santi dei.... Camus... >> << Aiolos, m'ha aiutato.. ha congelato lui la frusta di Rune >> << allora c'è una speranza, vedrai, lo libereremo >> lo rassicurò poi sui girò verso il primario e disse << dottore, io per sicurezza lo terrei in osservazione >>

Dopo le pratiche di ricoverò il telefono del Sagittario si mise a squillare, il Saint guarda lo schermo "Saga...tempismo perfetto.. stavo giusto per chiamare qualcuno al tempio", pensò rispondendo. << Amore!! chiami sempre nel momento giusto >> << quando cominci così c'è qualche problema... >> commentò il Saint dei Gemelli all'altro capo del telefono << mi conosci troppo bene... ho appena ricoverato Camus, qui al pronto soccorso, avvertiresti tu Milo e Shion? >> << ma certo... conta su di me >> poi dopo una breve pausa << aspetta un attimo!! Camus ricoverato?? per quale motivo?? >> << me l'ha portato un suo amico, in condizioni pessime... quel pazzo scriteriato ha affrontato Rune senza armatura, e da solo >>. A queste parole Saga mollò il telefono, e dopo i dovuti avvertimenti si precipitò in ospedale << Saga, cosa ci fai già qui?? stacco fra tre ore >> chiese stupito Aiolos << lo so, lo so... ma dimmi, dov'è quello stupido d'un'acquario?? >> << datti una calmata, t'accompagno da lui, ma sappi che deve riposare >>.
Poco dopo i due giunsero nella stanza dove dormiva l'acquario, collegato a mille macchinari, ad una flebo e ad una sacca di sangue. Vedendo l'amato partire in quarta il sagittario lo bloccò << datti una calmata, almeno finchè non finisce la trasfusione... >> << come hai fatto... so che non avete sangue adatto a noi.. >> << io, sono 0, Camus è A... ed essendo compatibili... >> * << hai fatto bene >> disse il custode della terza casa, abbracciando il collega.

Qualche ora dopo, una volta finite trasfusione e flebo l'acquario aprì leggermente gli occhi e vedendo il Saint dei gemelli accanto a lui disse << c- ciao Saga, dov'è Milo?? e Rune Pandora e Nicholas?? >> << ciao Camus, Milo è a casa , con lui ci sono Aiolia e Lith col piccolo Aetos, sta tranquillo, e mi spiace tanto, quei due se ne son andati portando con loro tuo cugino >> a quel punto svelò il suo vero stato d'animo << sei un'Idiota!! Già eri senza armatura, per gli dei!!! poi che fai!! l'incosciente che vuole fare il grande eroe!! potevi chiamare!!! avvertivi Milo ... che adesso per colpa tua è sotto shock!! o chiamavi me o mio fratello.. o CHIUNQUE!!! no... tu devi andare contro la sorella di Hades DA SOLO!! ma quando, dopo i cosmi hanno distribuito i cervelli... SEI RIMASTO NEL REPARTO SURGELATI?? perchè qui non trovo altre spiegazioni alle tue sconsiderate azioni in solitaria >> << e ce volevi che facessi.. erano lì... e tutti voi eravate distanti >> << il cosmo, dannazione.. il cosmo!! ce l'hai.. usalo!! >> inveì Saga uscendo dalla stanza senza permettere a Camus di replicare "quei due sono proprio in simbiosi..." pensò.

 

Qualche giorno dopo fu dimesso, e una volta al tempio andò subito dal marito che lo accolse a braccia aperte , felice di averlo nuovamente con se ed i due andarono assieme da Shion a far rapporto sull'accaduto.

* gruppi presi dai dati dei Saint comodamente reperibili su internet, e compatibilità ottenute in modo similare

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Capitolo 7
*** doppio-gioco e missioni ***


passarono i mesi, in cui le ricerche del piccolo, con gli indizi che Camus stesso fornì non appena guarito, procedevano difficoltosi. L'acquario sentiva il cosmo dell'adorato cuginetto cambiare, pur non avendolo vicino.

Shun era stranamente irrequieto, sentiva bruciare la ferita al petto, quella provocata da Ikki << Hades deve essere in zona >> pensava, e queste sensazioni l'avevano reso stranamente intrattabile, mentre le sue catene vibravano, ogni volta più forte, e in quei frangenti veniva avvistato Nicholas, purtroppo sempre scortato.

 

Nella villa degli specter il ragazzino era sempre tenuto nella sua prigione, lontano da tutti - salvo le visite di chi fin dall'inizio era stato autorizzato - era tenuto in catene in quella grande stanza, con l'armatura davanti a se, e le parole del padre che gli risuonavano in testa.

Quella mattina Hades tornò dal figlio, e notando che le Sacre Vestigia dello Scultore erano ancora d'argento inveì contro Nicholas << tu sei il mio erede, il Principe degli Inferi!! quella non è adatta a te!! tu dovrai indossare una surplice!!! >> e gli tirò un sonoro ceffone facendo piangere a dirotto il bimbo finchè questo, alzando il cosmo fino al punto di rompere una catena, ne scagliò il perno e l'intonaco a cui era agganciata contro il genitore, che si ferì a una spalla.

 

Gli specter di guardia accortosi dell'incidente accorsero subito per scorrere il loro sovrano e uno di loro tirò uno schiaffo al piccolo, mentre un altro, accorciandole, fissava le catene ai perni rimasti. Nicholas venne lasciato nuovamente solo, per giorni non vide nessuno - nemmeno chi solitamente gli portava qualcosa da mangiare – finchè una mattina non fu svegliato dal rumore di qualcuno che lo stava liberando.

 

<< Ra-radamanthiys... voi qui? >> chiese tentennando il bambino, che una volta libero si rannicchiò nell'angolo del letto. << Maestà, state tranquillo! vi porto un pochino fuori da questa stanza, all'aria aperta, come si addice a un giovane della vostra età >> << grazie >> gli disse sorridendo.

<< cosa volete fare?? >> chiese il giovane specter << andare da Caus!! >> implorò in lacrime << oh.. maestà... >> << sei cattivoooooo >> << quello non posso, ma se terrete un segreto con me potete mandargli un messaggio >> << un me-messaggio? >> << si Maestà, un messaggio >> << va bene >> << Vede, io ho una persona cara fra i Saint, quando lo vedo parliamo di Voi, e mi ha detto che quel vostro amichetto, il figlio del Leone, presto sarà cavaliere >> << è il tuo fidanzato quella persona vero? >> << si >> << di a Caus che mi manca.. >> << ma certo >> disse lo specter accennando un sorriso.

<< Maestà venite, vi porto sulla spieggia >> disse Radamantys, prendendo in braccio Nicholas. I due passarono l'intero pomeriggio sulla piccola scogliera finchè lo specter, controvoglia fu costretto a riportare il bimbo nella sua prigione.

<< perchè? >> chiese il bimbo piangendo << se vostro padre ci scopre si arrabbia, quello che è successo oggi sarà il nostro piccolo segreto >> disse lo specter sorridendogli << Radamantys ti voglio bene >> gli disse il giovane Principe, mentre il generale usciva dalla stanza.

 

Nei giorni che seguirono lo specter e il Marine si rincontrarono a Rodorio, e Kanon, notando lo sguardo preoccupato di Radamantys, cominciò a sospettare che l'amato nascondesse qualcosa.

Per qualche minuto cercò di farlo parlare, ma il Danese taceva, facendo andare su tutte le furie il Greco.

<< o parli o tra noi è finita!! >> inveì improvvisamente il Saint prendendo il Generale per la camicia << c-calmati amore... ti dirò tutto >> rispose questo in lacrime

I due si sedettero su una panchina nel lungomare e Radamantys cominciò a spiegare quel che era accaduto nei giorni precedenti e raccontò del pomeriggio passato col bimbo poi disse << Sua Maestà è molto affezionato al cugino, per come la vedo io finché riuscirai ad aiutarmi a non spezzare quel legame sarà molto difficile che diventi uno specter completo, è una fortuna.... >> << perchè? >> chiese stupito Kanon << se riuscite a riportarlo al tempio, è la vostra risorsa per purificare il suo bellissimo Cosmo >> spiego, rassicurante, lo specter.

<< T-tu... >> << io voglio che sua maestà sia libero di scegliere, forzare la sua volontà in questo modo è una mossa troppo scorretta.. >> << Radamantys tu... >> << io voglio poter vivere questa nuova vita in pace...con te >> esclamò o specter tutto d'un fiato, per poi baciare l'amato guerriero nemico, prima di far ritorno al'isola degli specter

 

"speriamo che Radamanrtys non venga mai scoperto" pensava tra se e se Kanon tornando al tempio, dove incontrando Shion riferì i dettagli di quanto accaduto.

Questi prese l'inedita decisione di affidare un compito ben preciso al giovane Aetos, di appena quattro anni, la sua prima missione , seppur affiancato dalla Saint Dell'Ofiucio.

I due furono convocati quella sera stessa alla tredicesima casa, dove giunsero poco dopo il tramonto.

<< Shaina, Aetos, benvenuti >> << sommo Shion , per quale motivo ci ha convocati? >> chiese la Saint << come sapete Nicholas dello scultore è ostaggio di Hades da ormai più di un anno >> cominciò il gran Sacerdote.

<< già, e mi manca >> disse tristemente Aetos , prontamente consolato dalla sacerdotessa e dal gran sacerdote che prese di nuovo la parola e raccontò ai due di Radamantys e Kanon << il vostro compito, sarà coordinare le squadre di ricerca, per riportare il nostro Nicholas a casa , e tu Aetos, dal suo ritorno in poi, dovrai stargli accanto, e fare in modo che rimanga dalla nostra parte >> << ma certo!! >> esclamò il bimbo, accettando la missione, cosa che fece anche Shaina.

Rientrati alla quinta casa furono accolti da Aiolia e Lith, in ansia per la prima convocazione del figlioletto. Shaina spiegò loro degli incarichi, del doppio gioco dello specter, e dell'intenzione di Shion di mantenere Nicholas tra le file dell'esercito della Dea.

<< non vi lascerò andare da soli... sopratutto con uno specter doppiogiochista in giro! >> esclamò il leone dorato << ma Sommo Aiolia, può star tranquillo, proteggerò vostro figlio, qualsiasi cosa accada >> << lo so, ma vedi, mi sento responsabile del rapimento di quel bimbo.. >> ribatté Aiolia, senza dar modo di replicare alla Sacerdotessa.

 

La mattina dopo si recò da Shion, annunciandogli che si sarebbe unito alla missione del figlio << Aiolia, ragazzo mio, ho fiducia in voi, lavoriamo per riportare a casa Nicholas >> rispose il Gran Sacerdote
 

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ora un pò di spazio a me... ne è passato di tempo dal capitolo precedente, bè... la storia è a un punto in cui voglio far tutto al meglio..

un mega GRAZIE va a Shunnì.... che mi ha aiutato con le reazioni di Nicholas, e mi ha suggerito di aggiungere Shaina, e un altro Grazie va a Ikkina, dalle cui conversazioni telefoniche sono arrivate molte altre piccole decisioni...

 

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Capitolo 8
*** Libero ***


Passarono i mesi, le ricerche dei tre proseguivano infruttifere, l'isola nell'ultimo periodo sembrava avvolta da una fitta nebbia, e la boscaglia, cresciuta ulteriormente copriva quasi del tutto il ponte d'accesso.

Kanon continuava a vedere di nascosto Radamantys, stando ben attento di non farsi scoprire da nessuno dei due eserciti.
Nel frattempo, negli Inferi Hades continuava a voler mutare in specter il figlio; Nicholas era ancora nella sua cameretta – prigione - sorvegliato a vista da Pandora a Radamantys.
Quest'ultimo, che col tempo si era affezionato al principino, faceva da collegamento tra il giovane semidio ed i suoi cari, con l'aiuto di Kanon.
Lo specter, un giorno, quando Nicholas aveva ormai 8 anni, andò a portare il pranzo - un pezzo di pane e alcuni salumi – al bimbo, che per tutta risposta lo scagliò contro un muro << se sono il vostro Principe abbiate almeno la decenza di nutrirmi come si deve!!! >> sbraitò.
<< Maestà, voi avete ragione, il modo in cui venite trattato dal vostro stesso Padre è assurdo... tenete, vi ho portato qualcosa che gradirete, ma questo è un altro dei nostri piccoli segreti >> disse lo specter << wowwww ..... la lasagna di Lith!!! Grazieeeee >> esultò il giovane principe, alla vista del manicaretto della madre del suo amico Aetos, che lo specter era solito portargli – all'insaputa di tutti - ogni volta che vedeva Kanon.
<< Hai rivisto il tuo ragazzo vero? >> chiede all'improvviso Nicholas << si... e lo vedrò di nuovo tra pochi giorni... tornerai dal tuo amato cugino... te lo prometto... però... con papà devi fingere di essere passato dalla nostra parte >> spiegò lo specter ed il ragazzino annuì
 

"sua maestà è un ragazzino molto intelligente... non merita quello che sta subendo" pensava tra se e se la Viverna, e quel pensiero lo attanagliava di giorno in giorno... quando vedeva Kanon non poteva fare in meno che pensare a quella promessa e una mattina, dopo qualche mese, si convinse.

Incontrò l'amato Saint al loro solito posto, in quel bar dove tutti sapevano e nessuno aveva paura di lui << Kanon.... io non ne posso più >> disse improvvisamente la Viverna << Di cosa? >> << di questa situazione assurda! >> . Il Marine guarda il compagno con gli occhi tristi << v-vuoi... lasciarmi?? >> chiede trattenendo a stento le lacrime << no amore..... non potrei mai.... >> lo rassicurò lo specter.

<< Allora cosa? >> piagnucolò Kanon << sua Maestà.... io voglio aiutarlo... devo parlare con quel dannato leone >> spiegò lo specter << ma certo amore... ci parlo... organizzerò io un incontro... a tutti i costi.. >> lo rassicurò l'amato saint. I due amanti passarono il resto della serata poi, congedandosi dagli amici , tornarono ai rispettivi eserciti.

La mattina dopo Kanon salì alla quinta casa per incontrare il Leone dorato ed accordarsi con lui su quando e dove incontrare la Viverna.

<< Ciao Kanon, ti vedo preoccupato >> lo salutò Lith << ciao bella... dovrei parlare con tuo marito, per la missione >> << ma certo.. è con Aetos e Shaina nello studio, seguimi >>

i due s'avviarono verso lo studio dove una vola entrati Lithos salutò i tre e lasciò con loro Kanon.

<< dimmi, ti ascolto >> esordì Aiolia vedendo l'amico nervoso << Aiolia, io... vorrei chiederti... >> << cosa? >> << lo so.. vi odiate.... ma ti prego... accetta di incontrare Radamantys.... me l'ha chiesto oggi... per lui è importante >> lo supplicò il marine.

<< e per te? >> chiese il Leone << tantissimo... lo vorrei sereno.... invece è sempre nervoso... >> rispose Kanon con le lacrime agli occhi.

<< e sia, lo incontrerò... e se lui non provocherà sarà un incontro pacifico..... che avverrà in territorio neutro.....ma a una condizione..... >> << qu-quale? >> << che porti con sé Nicholas, e ce lo riconsegni >>

<< va bene, ma dove??? >> chiese il Marine << Asgard, contatterò Surt, l'amico di Camus e ti dirò io quando organizzare >> << grazie Aiolia, aspetto che tu mi dica qualcosa, a presto >> si congedò il marine.

Qualche giorno dopo il Leone comunicò a Kanon la data dell'incontro , che sarebbe avvenuto una settimana dopo, ad Asgard, come precedentemente ipotizzato.

Aiolia partì un paio di giorni prima per la cittadina nordica, dove fu accolto da un raggiante Frodi, felice di rivedere l'avversario di un tempo << Aiolia! Bentornato!!! >> << buon pomeriggio a te Frodi , immagino che tu sappia già tutto >> << ma certo, però andiamo a parlarne a palazzo... sarai stanco >> << grazie... è stato un viaggio non indifferente >> .

 

I due guerrieri giunsero a palazzo, dove li attendevano alcune ancelle messe a disposizione del Leone da Hilda di Polaris che volle vedere il Leone insieme al giovane guerriero che aveva organizzato la missione in Asgard.

<< Leo, il cosmo di quel bimbo è stato avvertito in città, sappiamo che ora è controllato dagli specter.. >> << così pare, Hades vuole appropriarsi del figlio, che è un Saint, è mio compito riportarlo al tempio >> replicò Aiolia << Mia signora, immagino che il nostro ospite voglia andare subito a compiere la sua missione >> , esordì Surt - che era stato in silenzio tutto il tempo – e il Saint confermò << si, vorrei muovermi il prima possibile, ormai è anni che Nicholas è nelle mani del padre, e vorrei riportarlo a casa il prima possibile >> << è comprensibile, andate a cercarlo ora, Surt, accompagnalo >> << ma certo Milady >> .

 

I due si congedarono e dopo poco uscirono da palazzo per dirigersi in città . << cos'è passato per la testa a quel Kanon?? far venire un Generale qui?? >> sbottò il God Worrior mentre i due arrivavano in città << vedi come ti dicevamo Radamantys ora sta facendo il doppio-gioco, per quanto io non riuscirò mai ad avere un rapporto civile con lui, nemmeno per la serenità di Kanon, ora come ora devo fidarmi, e sperare che al punto d'incontro ci sia effettivamente anche Nicholas >> .

 

Improvvisamente sentirono due Cosmi molto potenti avvicinarsi, e istintivamente indossarono le loro armature << è così che si ci presenta? >> urlò qualcuno, nascosto da un palazzo << Radamantys, se tu e il tuo accompagnatore placaste il Cosmo sarebbe meglio >> replicò il giovane greco.

<< vedo che mi hai riconosciuto, ma a quanto pare io solo sono di parola >> << perchè ti conveniva!! lascia andare il ragazzino!! >> incalzò il Leone.

<< Maestà... tornate tra i Saint, non è giusto costringervi a divenire uno specter >> disse la viverna inchinata davanti al suo giovane principe << Grazie, ma Radanantys, alzati pure ... spero di rivederti un giorno >> lo salutò Nicholas mentre si avvicinava al Leone e al God Worrior che lo prese in braccio << Surt, vattene per favore, e porta con te Nicholas , portalo al sicuro! >> disse Aiolia .

 

Il guerriero si allontanò col semidio mentre Aiolia rimase da solo davanti al Generale << ti conviene andare via... e startene il più lontano possibile da Kanon! >> esclamò...<< tu non sei nessuno per decidere dei miei sentimenti!! >> ribattè lo Specter, Aiolia a quelle parole alzò il cosmo e attaccò la Viverna che nonostante l'ambiente apparentemente ostile riusciva a parare tutti i colpi del giovane colpendolo e scagliandolo nella neve fresca.

Questo sembra non fermare il Saint che si rialza << Lightinggg Boltttt >> il colpo però non sembra andare a segno e viene ribattuto con un << Greatest Caution!! >> che scaglia nuovamente a terra il Leone.

Aiolia sembra battuto, la viverna gli si avvicina sfottendolo e ridendo e apostrofandolo ripetutamente fino a dirgli << Sei una Nullità!! >> menttre ride frsagorosamente. IL leone non accetta una tale affermazione e racchiudendo tutto il suo Cosmo lancia una sfera di energia che tramortisce la Viverna e provoca lo svenimento del Leone.

 

La mattina dopo i due vengono ritrovati da Surt che socorre il Leone riportandolo a palazzo, mentre la viverna svanisce negli inferi. Qualche giorno dopo i Saint tornano al tempio dove vengono accolti da tutti gli amici festanti.

Regina corre incontro al figlio ormai cresciuto e a contatto con lei avviebne il miracolo: la collana infernale che Nicholas ha ancora al collo cessa il suo effetto, purificando il cosmo del ragazzo.

 

Nei mesi a seguire si scopre che Radamantys aveva visto un ultima volta Kanon, per poi essere scoperto da Zelos della Rana che fa rapporto, causando l'incarcerazione della Viverna.
 

 

 

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scusate la prolungata assenza.... questo capitolo è stato più impegnativo del previsto, ed è il penultimo di questa grande avventura cominciata con "Dell'amore di fuoco e ghiaccio"...

 

prossimamente il gran finale....
ma non vi libererete di me... ho alcune in mente...

 

bè... però ne riparliamo dopo il Lucca Comics...ler mie ferie!!

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Capitolo 9
*** la volontà del Principe ***


dopo un'anno (scusate) in cui ho voluto curare al meglio il gran finale eccomi qui, con il primo dei due capitoli....il prossimo a breve, sono di nuovo con la valigia a mezzo...

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Erano passati alcuni mesi dal ritorno di Nicholas al tempio.

Il ragazzo, pur conservando e allenando sia il suo cosmo che la sua stella malefica era schierato a favore della cugina Athena con cui, assieme ad Aethos ed ad altri giovani passava i rari momenti liberi.

 

Qualcosa però turbava l'animo del Semidio: per tutto quel tempo aveva visto Kanon solo, e spesso lo sorprendeva a guardare verso l'isola degli Specter.

<< pensi al tuo uomo?? >> gli aveva chiesto una sera , ormai sedicenne, e il Generale nonostante lo stupore fece cenno di si con la testa.

<< ho sempre saputo di voi due, e sono convinto che voi dobbiate stare assiene... >> gli disse, tentando di dargli un pò di conforto.

<< Nicholas purtroppo non ci è permesso, io sono un Saint e un Marine, e lui è uno Specter. Gli Dei non vedono bene questa cosa >> gli spiegò triste il guerriero << ancora per poco, te lo prometto >> lo rassicurò .

 

Qualche giorno dopo Nicholas preparò lo zaino, come ogni sera, per la successiva lezione preparò gli abiti, con la sua cintura con la fibbia argentata e la mattina dopo andò regolarmente a lezione, all'ora di pranzo, quando tutti rincasano, lui - non visto – ad un certo punto svoltò a sinistra, in un vicolo buio, dove alzò la componente infernale del suo cosmo e mutando aspetto indossò la surplice, per poi sparire.

 

Si era teletrasportato lontano dalla scuola, senza avvisare nemmeno l'amato Aetos, ed era ricomparso in prossimità dell'isola degli specter.

Si incamminò lungo il ponte che collegava l'isola alla terraferma, ad ogni suo passo tutti gli specter s'inginocchiavano << Maestà!! siete tornato!! >> esclàmò Raimi vedendolo << si, mio specter, e desidero avere udienza da mio Padre >> rispose il giovane.

 

 

Al tempio ormai avevano scoperto della sua scomparsa, Regina piangeva terrorizzata abbracciata al nipote << Camus.... io... ho paura >> << zia, non temere, Nicholas è un guerriero in gamba, saprà tornare da te >> lo rassicurò il nipote << e poi, lo stiamo già cercando >>

 

in Ade il giovane principe, acconpagnato da Raimi si stava avvicinando alla dimora del padre quando sul suo cammino incontrò Pandora che, senza neanche rivolgergli la parola lo prese per un braccio.

<< vile traditore, non sei degno del titolo che porti!! >> inveì, mentre Raimi lo teneva bloccato.

Il ragazzo si dimenava, tradito dallo specter che lo aveva accompagnato e dalla sua amata zia.

 

I due senza degnarlo di na risposta gli legarono i polsi dietro la schiena, affinchè non potesse lanciare alcun colpo, e una volta entrati in un salone al centro della villa lo scagliarono con violenza ai piedi del trono, probabilmente sfasciandogli una mascella.
 

<< figlio degenere, solo in catene ti potevi presentare, fosse per me ti richiuderei in questo stato nel Cocito, anche a rischio di scatenare una nuova guerra santa >> inveì Hades

<< padre di cui non vado fiero, oseresti togliere al tuo regno il tuo sucessore? >> ribattè il ragazzo poi, senza nemmeno prender fiato proseguì << un sucessore sicuramente migliore di qualcuno che imprigiona e tortura il migliore tra i suoi guerrieri solo perchè ha avuto l'ardire di amare un UOMO apartenente agli eserciti di TUO FRATELLO e TUA NIPOTE, rendendioti otre che odioso anche OMOFOBO, stuprare una donna pur di avere me, per poi trattarmi come l'ultimo dei tuoi prigionieri,torturandomi fisicamente e psicologicamente hai tentato più volte di far del male ai miei cari, e vorresti negarmi di essere me stesso, perchè sappi, caro il mio Hades, che si dia il caso che IO Nicholas Charles dello Scultore e Principe degli Inferi sono meglio di te..... e giusto perchè siamo in tema, si dia caso che comprendo appieno Radamantys, perchè IO SONO COME LUI, e Aetos, il Saint che mi è sempre accanto E' il MIO RAGAZZO >> disse riversando 17 anni di soffferenze in quelle parole

 

<< figlio ingrato come ti permetti??? tu non avrai alcun trono! >> sbottò il Dio << sei il solito stronzo dai tempi del mito! Quanta sofferenza hai causato al mondo??? e quanto può aver sofferto Persefone?? dopo tutto quel che le hai fatto... ora pure tradita....>> gli rinfacciò il ragazzo

 

<< Come osi nominarla?? >> << oso oso.... tu non avrai il coraggio di ammettere i tuoi errori >> ribattè il giovane Saint, espandendo il suo gelido cosmo

<< Fermo!! >> lo intima Pandora che ha assistito a tutta la scena.

 

Il Dio ha un attimo di esitazione << ragazzo, sei il mio unico figlio , come tale capirai che io vorrei che tu mi succedessi e che non sono felice di saperti tra i Cavalieri di tua cugina >> << non pensi che FORSE questo tuo figlio è cresciuto come Saint e VUOLE mantenere il suo titolo? >>

 

<< un saint principe degli inferi??? che vive al Santuario?? >> << si padre, un figlio che ti succederà, ma che al contempo vivrà la sua vita! >> replica il ragazzo.

 

<< tu, figlio mio..... hai espresso i tuoi desideri.... ma come posso... >> proferì titubante Hades << semplice, padre mio... accettami per chi sono, per come sono e con le mie richieste >>

il Dio s'inginocchia improvvisamente dinnanzi a Nicholas.

 

<< Figlio mio, farò quel che chiedi, ma alle mie condizioni: dimostrami che posso aver fiducia ... qui fuori c'è un giovane Saint.. portalo al mio cospetto!! ORA >> intimò liberandolo .

 

<< quel cosmo?? TE LO SCORDI!! >> si ribellò Nicholas, riconoscendo il cosmo del suo amato.

<< SI!! e se non vai tu manderò Pharao.... e il destino di quello sarà segnato!! >> lo ammonì il padre.

Mentre i due discutono sentono un gran trambusto all'ingresso del grande salone << non serve che lei , sonno Hades, mandi Nicholas o quell'Arpia da strapazzo a prendermi... >> urlò l'intruso

<< Aetos!!! >> urlò il giovane principe, mentre il giovane guerriero si avvicinava a lui.

 

<< si amore, non ti lascio in pericolo, e non lascio chi in questi anni t'ha aiutato prigioniero... >> disse il giovane, un attimo prima di baciare l'amato, proprio lì davanti alla divinità, che rimase di stucco.

<< figlio, lui è il giovane che ti lega tanto ad Athena? >> chiese titubante << si, padre mio, è lui, il giovane di cui ti ho parlato. >>

Il dio, ora in piedi di fronte ai due giovani interpellò Aetos << giovane guerriero, se sei giunto fin qua da solo, voglio pensare che tu sia in grado di stare accanto al mio unico figlio, ti pongo questa condizione: FA SI CHE SIA IL PRINCIPE DEGLI INFERI, oltre che un saint >> << IO NON HO MAI VIETATO A NICHOLAS DI ESSERE SE STESSO!! rispetterò ogni sua decisione, ora ponga fine a questa inutile lotta e lasci che suo figlio torni a casa, accettando ciò che le ha chiesto >> ribbattè il giovane figlio del leone dorato

<< la stessa grande determinazione che caratterizza tuo padre, giovane aquila >> commentò qualcuno, entrando nel salone.

<< Tu qui?? >> si stupì Hades << si!! lui tornerà libero, e vivrà la sua vita, di guerriero e di giovane, questa è la mia prima azione ufficiale da PRINCIPE.. Radamantys è libero, e TU non gli negherai il suo rapporto con Kanon... MAI >> sbottò Nicholas, accogliendo la Viverna – che si reggeva a fatica - accanto a se.

 

<< e sia! >> acconsentì finalmente Hades << Radamantys, da OGGI STESSO tu sorveglierai tutti, affinche I PRINCIPI vengano rispettati, e gli ordino di MIO FIGLIO eseguiti.... quanto a te, sei libero.... prenditi qualche giorno, riporta i giovani a casa e va dal tuo compagno, e CHE NESSUNO ti ostacoli! >>

 

I tre, ottenuto quel che volevano, congedarono il dio, e fecero ritorno al Tempio

 

Radamantys fu bloccato da Mur, che aveva timore di un possibile attacco della Viverna; << Lascialo proseguire, lui è venuto senza alcuna intenzione nefasta >> lo rassicurò Nicholas << mio giovane allievo.... >> << Maetro mio, ti ho mai mentito??? >> chiese il giovane << no mai, e mi auguro che questa non sia la prima menzogna , andate >> disse l'Ariete, lasciando passare i tre.

 

Radamantys salì le scale che lo dividevano dall'amato tutte d'un fiato, libero di incontrarlo, e di dirgli che finalmente nessuno li avrebbe più ostacolati.

 

Nicholas e Aetos raggiunsero Aiolia per poi andare assieme a lui da Shion, a dichiarare che la missione era conclusa e a riferire ad Athena ciò che era deciso, cose che la Dea, fiera dei suoi cavalieri accettò.

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Capitolo 10
*** Confessioni ***


Nicholas e Aetos raggiunsero Aiolia per poi andare assieme a lui da Shion, a dichiarare che la missione era conclusa e a riferire ad Athena ciò che era deciso, cose che la Dea, fiera dei suoi cavalieri accettò. (dal capitolo precedente)

 

quel giorno i due non vollero parlare del loro legane con chichessia, qualcosa li bloccava, per Nicholas era forte il timore di un'altra reazione come quella inizialmente avuta dal padre.

<< Nicky.... coraggio. figurati se qui al tempio potrà succedere una cosa del genere >> tentava di

rassicurarlo il suo migliore amico, un civile, l'unico che sapeva tutto.

<< non lo so.... hanno acettato il doppio ruolo... tanti sono omosessuali ma una cosa è accettare se stessi, un'altra saperlo di tuo figlio, o nipote, o cugino che sia.... >> rispose tristemente il giovane guerriero << fatti forza Principe... hai affrontato tuo padre, puoi affrontare anche questa....>> replicò l'amico, rassicurandolo con un ampio sorriso e una pacca sulla spalla.

 

Ritornato a casa da scuola, pochi giorni dopo apparve a tutti estremamente pensieroso.

Milo lo prese da parte << deciditi a confidarti con qualcuno, anzi, fatelo TU e AETOS, sono giorni che vi vedo strani >> << Eh?? no Milo. va tutto bene, più o meno >> rispose timidamente il cugino.

<< Nicholas.... cugino..... ti conosco da prima che nascessi.... >> << non oggi dammi i miei

tempi... >> disse il ragazzo andando incontro ad Aetos, che sopprangiungeva di corsa vedendolo li raggiunse anche Milo, che a conoscenza della gravidanza di Lith , iniziata in questi mesi complicati e ormai giunta a termine chiese subito al giovane << è successo qualcosa a mamma??? >> << si, z-zio Saga la sta portando d'urgenza da zio Aiolos con papà >> rispose

Aetos trafelato << andiamo anche noi !! >> esclamò Milo, che avvisò il marito e si accordò per incontrarsi in ospedale, dove giunsero poco dopo.

<< Padre mio, dov'è mamma????? >> chiese Aetos, irrompendo con tutta l'irruenza dei suoi 16 anni, nella sal d'attesa dove Aiolia faceva su e giù nervosamente << Aetos, mamma è in sala parto, non so che stia succedendo, ma zio Aiolos m'ha vietato di entrare >> disse il Cavaliere del Leone al figlio.

Il cosmo dei due risuonò inquieto all'unisono, attirando l'attenzione di Aiolos, chiuso in sala parto coi colleghi << la mia famiglia, potrebbe gentilmente calmarsi? >> chiese via cosmo, riferendosi non solo ai due, ma anche al marito, tesissimo .

Passarono interminabili ore, alternate dal levarsi e abbassarsi dei cosmi, finchè improvvisamente, alle ore 22 di quel giorno di primavera un nuovo cosmo si elevò, mentre Archi – così fu chiamato - il secondo figlio di Aiolia e Lith , e fratellino di Aetos emetteva il suo primo, potente, vagito.

In quel momento Nicholas, si fece coraggio, prese per mano Aethos e lo trascinò nello studio di Aiolos, poco distante.

<< amore... che succede?? >> chise il giovane Saint dell'aquila << Ci ho pensato, noi ci amiamo e non è giusto tenerlo nascosto solo per una stupida paura, la vita va avanti e ne abbiamo una prova con la nascita di Archi, se le nostre famiglie ci tengono davvero a noi ci accetteranno cosí come siamo >> rispoge il semidio, per poi baciarlo focosamente, senza accorgersi del passare del tempo e del ritorno di Aiolos.

Dopo pochi giorni il bimbo venne portato al tempio dove venne presentato alla Dea che lo accolse durante una cerimonia festosa, finalmente dopo tanto tempo alla presenza di tutti, Cavalieri, Marine e Specter, uniti da Kanon ed ora da Nicholas, grazie alla sua decisione di far coesistere entrambi i suoi cosmi

 

Alla cerimonia, tra gli specter vi era anche Radamantys che mentre tutti tornavano alle loro dimore bloccò per un polso Kanon << aspetta.... >> << oh, Rady, dimmi >> sussurrò il marine.

<< non andare, ti prego.... abbi fiducia nella gente che vive qui... >> lo implorò il Cavaliere << ma Kanon, io vorrei, davvero... >> << e allora forza, Radamantys della Viverna, fallo, nessuno di noi ti caccerà >> intervenì Hyoga, che aveva assistito alla scena << Ha ragione lui, ora che la pace è ristabilita non devi più negarti la felicità >> intervenì Athena.

A quelle parole la Viverna decise di non andarsene << Milady, ho l'autorizzazione del Sommo Hades, e ne sono felice, ma vorrei che anche lei ci accettasse. Permetterebbe a me e Kanon di vivere il nostro rapporto alla luce del sole? E chissà, un giorno sposarci?? >> chiese tutto d'un fiato << ma certo, questo tempo di pace deve essere per voi periodo di gioia, vivete sereni >> disse la giovane, sorridendo poco prima di lasciar soli i due, che si lasciarono andare in un dolcissimo e liberatorio bacio.

 

Qualche giorno dopo Aiolos e suo nipote Aetos si stavano allenando in una piccola zona pianeggiante circondata da colline pietrose, un po' ovunque grandi massi sbucavano fra la terra. Erano armati di bastoni e indosso avevano solo qualche protezione di cuoio e senza le loro cloth, della quale il sagittario voleva essere sicuro che il nipote non facesse eccessivo affidamento.

 

Il ragazzo scartò a sinistra poi subito a destra, evitando due attacchi rapidissimi portati dallo zio. Fece un salto in aria, proprio mentre l'attacco di Aiolos lo costringeva a sbilanciarsi pericolosamente in avanti. Aetos calò il bastone con forza sul suo parente che lo afferrò con forza ritrovando nel frattempo l'equilibrio.

 

Stupito da quella mossa il ragazzo sprecò un istante prezioso, quello adatto a lasciare il bastone. Lo zio fece forza col braccio.

Il nipote, all'altro capo del bastone, fu schiantato a terra con la sua stessa arma. << Allora, cosa stai pensando ragazzino? Era palese che avresti dovuto lasciare l'arma, quando l'ho afferrata. Certe esitazioni non sono degne di un silver. >>

Aetos, disteso e dolorante, fece una smorfia a quelle parole perché veritiere ma non sapeva che rispondere perché lo zio era parte del problema. << Ho pensieri... anzi, ho un unico pensiero per cui non trovo una soluzione. >>

<< Non ti chiederò di cosa si tratta, ogni uomo ha diritto alla sua intimità. Ma sfuggire o rimandare il problema non serve. Posso chiedere cosa ti impedisce di trovare una soluzione? >>

Aetos guardava il cielo sopra di lui << Troppi pensieri, idee diverse, preoccupazioni diverse... troppo di tutto, non so quale sia la strada giusta. >>

<< Bene, alzati, conosco un trucco per schiarirsi le idee. >>

<< Sul serio? >> borbottò il nipote rimettendosi in piedi << Ti avverto, potresti morire. E papà non ne sarebbe felice >> lui aggrottò la fronte a quelle parole << Non importa, voglio provare. >> rispose motivato.

Un po' perché non voleva tirarsi indietro, per paura di fare una brutta figura con lo zio e in parte perché non credeva che lui gli avrebbe mai fatto realmente male.

<< Che devo fare? >>

<< Mettiti semplicemente in guardia, io ti starò davanti. Quando attaccherò, tu dovrai decidere il da farsi. Per superarlo pensa a qualcosa che ti stia molto a cuore. >>

Aetos fece come gli era stato detto, lo zio lo fronteggiava ad appena un paio di metri da lui. Nella mente del ragazzo intanto si alternavano pensieri diversi, mentre cercava di pensare a qualcosa che gli stesse veramente a cuore.

<< Allora procedo. >> disse estremamente serio Aiolos, lasciando cadere il bastone e mettendosi in guardia con i soli pugni.

Quello che avvenne fu una sensazione diversa da qualsiasi altra mai provata da Aetos, una pressione senza pari su tutto se stesso: anima e corpo, un istinto omicida furioso, tale da immobilizzare la sua mente.

Non pensava più a niente, non riusciva più a farlo. Ogni suo senso era focalizzato sul quell'istante di pericolo.

Sul pugno dello zio che inesorabilmente si stava avvicinando, ma a una lentezza incredibile che sapeva essere data dalla dilatazione dei suoi sensi.

Sapeva che sarebbe morto, di dover fare qualcosa ma l'unica cosa che in quel momento riusciva a fare era fissare stupidamente quel pugno a ogni istante più vicino.

All'improvviso ebbe un barlume, un'immagine di Nicholas gli venne alla mente. La sua mente sembrò risvegliarsi, all'ultimo secondo riuscì a inclinare la testa quanto bastava per evitare l'attacco dello zio che passò oltre.

La terrificante sensazione di morire scomparve, tutto sembrò tornare alla normalità un istante dopo. Aetos stava chino a terra, a riprendere fiato.

 

<< Cos'è stato ? >> chiese << Niente, uno scherzo della tua mente quando riconosce di aver davanti un avversario troppo forte. Di essere in un pericolo mortale, senza via di fuga. Molti uomini non hanno la forza di reagire davanti a esso, ma tu, caro nipote, ci sei riuscito e questo significa che c'è qualcosa a cui tieni molto. Se è questa cosa il motivo di tutti i tuoi pensieri, allora devi fare di tutto per stringerla a te se davvero ci tieni. Come essere pronte ad affrontare tutte le conseguenze dei tuoi gesti per ottenerla, non dimenticare mai la paura che hai provato in questi pochi istanti. Al confronto di essa, la paura generate dai tuoi dubbi sono come brezza davanti a un tornado. >>

 

Il ragazzo si trovò ad annuire, era vero, rispetto a quello che aveva provato le sue paure gli parvero ridicole. << Zio... ho bisogno di parlarti. >>

“ Che bello sguardo deciso.” pensò lui << Sentiamo ! >> disse << Sono innamorato di Nicholas! >> esclamò il sedicenne, tutto d'un fiato.

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Capitolo 11
*** Il coraggio dei propri sentimenti ***


Aiolos in un primo momento rimase senza parole, sapeva che suo nipote stava crescendo, lo percepiva dai suoi gesti e da tanti piccoli atteggiamenti che aveva imparato a riconoscere.

Eppure quella dichiarazione lo lasciò smarrito e impaurito di perdere qualcuno di prezioso.

<< Oh...capisco. Devo dire che nel dare certe notizie rispecchi in pieno tuo padre e anche Saga a dire il vero. Semplice e diretto, mi piace questa tua risolutezza e se è ciò che il tuo cuore desidera realmente sappi che cercherò di appoggiarti, per quel che mi sarà possibile >> disse.

 

<< Di la verità zio, non ti va che io stia con Nicholas... è perchè è un ragazzo...o perchè suo padre.... >> replicò Aetos << no ragazzo mio... non ho alcun problema con lui, ne per chi è ne tantomeno per colui di cui è figlio >> lo rassicurò << ora però si sta facendo tardi, meglio che torni a casa, o i tuoi chi li sente >> lo salutò << non solo loro... tu è tutto il giorno che manchi da casa, e so che il sommo Shion ha mandato zio Saga in missione domani forse è meglio che rientri.. >>

ribattè il ragazzo, ridacchiando.

 

Il Sagittario arrivò a casa adagiando con non molta grazia la sua cloth sul pavinento dell'ingresso, fancendo rimbombare il grande open space e sussultare il marito << che ti succede? >> chiese quest'ultimo preoccupato << n-niente di che.. tranquillo >> replicò, sapendo di mentire, prima di entrare in cucina e cercare qualcosa da preparare.

<< lascia stare, ordiniamo due pizze. E mi dici cosa turba il tuo animo a questo modo >> disse Saga, abbracciandolo << v-va bene.. >> .

Il Cavaliere dei Gemelli lo accompagnò sul divano e dopo aver chiamato la loro pizzeria di fiducia si sedette accanto a lui.

<< Sei stato con nostro nipote tutto il tempo, avanti che è accaduto? >> chiese.

Aiolos si poggiò a lui << Aetos... il mio amato nipote...è cresciuto.... e si è fidanzato. con Nicholas..>> .

<< Aiolos >> << si? >> << che pretendevi che il ragazzo rimanesse piccolo per sempre? Siamo cresciuti noi... ed anche lui lascia che sia felice. Sai che non ti abbandonerà mai >> lo rassicurò, baciandolo.

 

Quello stesso pomeriggio Nicholas, di ritorno da scuola col suo migliore amico, era visibilmente teso. il ragazzo lo notò << che ti prende? >> chiese << è che oggi Aetos parlerà con Aiolos ed io invece non ho ancora avuto le palle per dirlo ai miei cugini e a mia madre >> spiegò lui.

<< Che aspetti? >> chiese stupito il ragazzo << appunto Nereo. Mia madre, non so ancora come reagirà al fatto che io ho accettato il mio ruolo negli Inferi temo possa prenderla male >> spiegò il semidio.

<< Ma chi Regina?? Dopo quanto ha lottato? E con tutto quello che ha sempre fatto per te? Principe Nicholas Charles degli Inferi non farti problemi dove non ce ne sono >> lo rimproverò bonariamente, mentre si avvicinavano all'auto del Silver Saint.

<< Vieni a pranzo da me, i miei cugini ormai me lo chiedono da settimane >> gli disse << ma certo, mentre andiamo mando un messaggio a mio padre, sennò quello sguinzaglia tutto l'esercito di Nettuno >>

<< Hai ragione, Sorrento è tremendamente apprensivo >> ridacchiò << tutto perchè sono nato senza Cosmo. >> disse Nereo << poi sono io quello che si fa le pippe mentali. tu vai bene così Nereo >>

Nonostante l'ottimismo del figlio di Sorrento, Nicholas era pensieroso. Non voleva deludere nessuno tanto meno mentire a se stesso negando ciò che provava. Il suo amico notò il suo silenzio e cercò, per tutto il tragitto, di tirarlo su di morale.

Mentre mangiavano Nereo fissò l'amico << fatti coraggio >> gli sussurrò.

<< Mamma, Milo, Camus... io vorrei dirvi una cosa >> iniziò lui tentennando << tu. te ne vai negli inferi... per sempre? >> chiese tremante Regina << No mamma >> la rassicurò << Sei stato di nuovo torturato? >> incalzò Milo << ma noooo >>.

<< Lasciatelo parlare, che cavolo! >> intervenì il padre di Camus << grazie zio Enrick . Comunque... non me ne vado e sto meravigliosamente >>

<< e allora? >> chiese Camus << e allora gente ve lo dico senza tanti giri di parole e facciamo >prima.... Sono gay e ho un fidanzato >>

<< come se non lo avessimo capito... piuttosto. chi è il fortunato? >> chiese, spiazzandolo, l'acquario << E... ecco.... A... >> << Aiacos? >> domandò Enrick << No zio.. >> << Aiolia? Hai osato far soffrire Lithos >> azzardò Milo << Ma no! Aiolia è etero! Comunque ci sei andato vicino cugino. >>

A quel punto intervenì Regina << Aetos?? sarei onorata di averlo un giorno per genero >> << mamma... si è lui.... ma non correre ora >> rispose il ragazzo.

 

Nelle settimane successive Nicholas tornò nuovamente dal padre, per parlare del suo appartenere a due eserciti.

<< Figlio mio. Hai dunque preso questa decisione? >> gli chiese ad un certo punto il genitore << si Padre, e la renderò nota il giorno del mio compleanno. Per ora è giusto che sappiate solamente che una delle surplici mi ha reclamato e che io non muterò più il mio aspetto. >> disse.

<< l'armatura d'argento? Continua ad accettarti? >> chiese la divinità << ovviamente >> rispose, avvicinandosi << lei mi ha riconosciuto fin da bambino e non ha motivo per lasciarmi. E questo vi è noto >> continuò, indossandola davanti a lui.

 

Trascorsero alcuni giorni da quel chiarimento padre e figlio e ad Hades non restava altro da fare che accettare le scelte del suo futuro erede. Il rischio di perderlo lo fece desistere dai suoi propositi di opporsi nuovamente a certe decisioni.

Intanto il ragazzo si trovava insieme ad Aetos, e tutto il resto della famiglia, a casa di Milo e Camus per i festeggiamenti della doppia ricorrenza – Natale ed il suo compleanno - e quale occasione più propizia per essere chiaro – finalmente – con tutti i presenti.

Sostenuto anche dalla presenza del suo compagno ad un certo punto della festosa serata prese in mano il microfono dell'impianto del karaoke e fischiettandoci dentro attirò l'attenzione di tutti. Fu in quel momento che Radamantys – con cui si era accordato in precedenza – entrò accompagnato da Hades.

Tutti i Saint e i Marine presenti si prepararono ad attaccare e Sorrento fece si che Nereo si allontanasse.

<< Calmi! Ho chiesto io che venisse >> intervenì Nicholas << perchè amore? >> chiese Aetos << devo dirvi qualcosa di importante, a voi e a lui >> rispose.

<< Ti ascoltiamo >> intervenne sua cugina Saori << bhè, io ho deciso che fare del mio futuro. >> disse Nicholas, catturando l'attenzione di tutti << dicci tutto figlio mio, credo tu abbia tutti concentrati su di te >> osservò Hades.

Il ragazzo si alzò, e svelò che era seduto su due armature, quella dello scultore – che gli apparteneva da sempre – e la surplice di Mefistophele << hanno risposto tutte e due al mio cosmo, le porterò con onore entrambe, facendo onore sia al mio ruolo di Saint che a quello di Principe e capo degli specter

>> annunciò << e sia, il volere delle due armature ed il tuo è chiaro. Non sarò io a impedirlo. Ho estrema fiducia in te >> rispose Saori ed Hades confermò le parole della nipote.

 

<< Ho un' ultimo annuncio da farvi >> disse mostrando un mazzo di chiavi << io e Aetos ci trasferiremo dopo il mio diploma a Roma, dove io frequenterò l'università e lui terminerà le superiori. >> poi guardando Aetos disse << mancano pochi giorni, ma vorresti festeggiare il nuovo anno sposandomi?? >>

Aetos gli saltò in braccio e lo baciò << anche subito >> rispose.

 

 

*Deriva da Nereide, che erano divinità marine
 

nota dell'autrice: :( dopo anni la serie di cui fa parte questa storia arriva davvero alla fine il prossimo capitolo sarà l'ultimo... Nicholas Charles, Aetos.... vi voglio bene.... la vostra "mamma" virtuale

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Capitolo 12
*** Padroni del proprio destino ***


Il giorno dopo i genitori dei due ragazzi – compreso Hades che era scortato da Radamantys – e Sorrento si ritrovarono al ristorante di Aldebaran per pranzo.

Vennero raggiunti dai figli di tutti subito dopo le lezioni << come mai qui padre? Anzi, come mai tutti qui? >> chiese il principe vedendoli.

<< Nicholas, sia io che tutti loro avremmo piacere di parlare con voi tre del vostro futuro scolastico

>> intervenne Sorrento << certo, diteci tutto >> replicò il giovane Principe.

A quel punto intervenne Camus << ne abbiamo parlato tutti, affrontare l'università in una nuova lingua, che conosci ma non parli abitualmente, non è facile >> disse << e quindi? >> interevenne Nereo.

<< La nostra idea è di farvi partire già quest'anno, subito dopo le vacanze di Natale. Dante ha dato la disponibilità e il signor Julian può prender contatti velocemente con le vostre scuole >> spiegò Sorrento.

I ragazzi si guardarono e capendo la situazione Nereo replicò al genitore << non sarebbe una brutta idea, ma c'è una cosa... >> << si?? >> intervenne Saori .

<< Milady, le Cloth dei ragazzi.... ecco.. a Roma... ingombrano... non è che.. si possono rendere più "compatte" >> si azzardò il ragazzo << certo, lasciatele a me un paio di giorni >> intervenne Mur.

 

Il cavaliere d'oro dovette dare fondo a tutta la sua abilità per far in modo che le cloth dei ragazzi fossero trasportabili e sempre a loro disposizione, alla fine però il risultato fu poiché soddisfacente, aveva tra le mani due portachiavi, uno con l'armatura dell'aquila e una quella dello scultore, a cui fissò due delle copie di chiavi che gli aveva portato Dante poi forgiò qualcosa anche per la terza finendo poco prima che arrivassero i ragazzi.

Consegnò gli oggetti ai due Cavalieri mostrando loro le chiavi della casa del Silver << Mur sono spettacolari. Hai le mani d'oro, letteralmente >> si complimentarono i due << grazie! >> disse imbarazzato per poi porgere il suo mazzo, con un piccolo flauto nel portachiavi, a Nereo << per me? Ma io sono solo un civile... >> si stupì << non devi viverla come un peso, dal cosmo di tuo padre hai preso il grande talento per il flauto >> lo rassicurò l'Ariete.

 

I giorni che seguirono furono a dir poco caotici, Julian la spola tra il Tempio e Roma in modo da trasferire al classico Nicholas e Nereo ed all'alberghiero il giovane Aetos.

Si era anche contattato un concessionario e un'autoscuola, per comprare gli scooter ai ragazzi e preparato i loro passaporti dove furono evidenziati – per la prima volta, non essendo da loro usati presso le scuole greche – i cognomi dei ragazzi: al Principe fu posto quello del ricettacolo umano del padre, Shaytaniun; Aetos utilizzò Partenònas, il cognome tipicamente dato ai giovani guerrieri del luogo – come aveva in precedenza fatto suo padre – e Nereo ebbe l'onore, assieme al padre, di essere ufficialmente riconosciuto come membro dei Kedives, la famiglia del dio dei mari.

Rimase solo da organizzare le nozze di Nicholas ed Aetos che avvennero come stabilito la notte di Natale.

Quel giorno si ripetè il rituale avvenuto quasi diciott'anni prima per Milo e Camus, che questa volta erano i testimoni di nozze del cugino, ed alla fine della cerimonia i tre dei – Hades, Saori e Julian – porsero ai due una catenina con i simboli dei tre domini, sancendo con quel gesto il forte legame e il periodo di pace che si erano venuti a creare.

I ragazzi passarono la notte soli allo star hill, dove era stata allestita per loro una camera da letto e il week end sucessivo, il primo come coppia sposata, a Parigi.

 

Partirono per Roma assieme al Nereo la mattina del 5 gennaio, in modo da poter ritirare i mezzi e sistemarsi, per poi poter riprendere gli studi nella capitale italiana.

Nei mesi successivi i tre ragazzi si diplomarono con ottimi voti, e decisero quali sarebbero stati i loro percorsi.

Nereo si iscrisse al conservatorio – corso di solfeggio – Nicholas a Lingue, seguendo un corso di interprerariato ed Aetos, dopo il dipoloma all'istituto alberghiero – corso cucina – trovò un lavoro

presso una trattoria tipica gestita da una coppia di ottantenni senza figli, loro vicini di casa, che lo presero talmente a cuore da considerare lui e il marito come il figlio e il genero che il destino gli aveva negato.

 

Gli anni passavano serenamente, ogni tanto i due cavalieri erano chiamati in missione e Nereo passava dai due anziani vicini a dare una mano nel tempo libero.

Una brutta mattina Aetos fu svegliato da un forte odore di gas, istintivamente scese dai suoi datori di lavoro e li trovò accasciati a terra.

Purtroppo la donna era già morta ma il ragazzo riuscì a salvare la vita dell'uomo che fu dimesso dall'ospedale pochi giorni dopo la tragedia.

Volle tornare subito al lavoro e Aetos lo affiancò in tutte le mansioni della moglie, divenendo il suo capocuoco.

Dopo poco tempo Nereo e Nicholas si laurearono ed entrambi diedero la festa alla trattoria. Durante quella di Nicholas, l'ultima, notarono l'anziano titolare triste << che ti succede? >> gli chiesero << ormai voi avete tutti finito di studiare. Presto tornerete in Grecia e io rimarrò solo >> commentò l'uomo tristemente << venda tutto ai suoi dipendenti, sono tutti in gamba. E venga con noi. >> replicò Nicholas.

<< Ma ... non sarò un peso? >> chiese l'uomo << ma figurati, tu per noi sei come un nonno. Poi potrai insegnare la tua cucina al nostro amico con cui lavorerò. Vedrai è il classico gigante buono. Ti adorerà >> replicò Aetos << e prima che lo chiedi, ho già chiesto a mio padre. Vivrai con noi a villa Kedives >> tagliò corto Nereo.

L'uomo acettò commosso e dopo aver organizzato il passaggio di proprietà della trattoria e venduto la casa dell'uomo i quattro ripartirono in nave per la Grecia, portando con loro i tre scooter.

 

Furono riaccolti da tutti gli amici e i familiari festanti. Il nuovo arrivato si ambientò in poco e iniziò presto a insegnare le sue ricette ad Aldebaran, con cui ormai Aetos lavorava in pianta stabile.

 

Nicholas, divenne a sorpresa Re dopo che suo padre decise di tenere per se solo il dominio divino dell'oltretomba, ormai guidato saggiamente dal suo giovane capo dell'esercito, ora salito al dominio politico.

 

Nereo faceva su e giù per il mondo col suo flauto assieme a Julian e al padre, e finì per sposare una giovane assistente.

 

Per il tempio si prospettava ormai un epoca serena, in cui gli eserciti un tempo rivali ora erano leali alleati e l'umanità prosperava.

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