Jimin 1/2

di Yokohomi29
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** NON è QUEL CHE SEMBRA ***
Capitolo 2: *** LA VERITÀ ***
Capitolo 3: *** UNA GIORNATA PARTICOLARE ***



Capitolo 1
*** NON è QUEL CHE SEMBRA ***


ATTENZIONE: La storia che state per leggere è assolutamente demenziale, quindi molte cose possono rivelarsi stupide ed impossibili.
La storia è presa d'ispirazione dal manga Giapponese Ranma 1/2. Ovviamente ho dovuto riadattare tutto alla storia, ma alcune chicche le ho dovute lasciare.

Buona lettura.


 

Non è quel che sembra




[Pov Jimin]

"Lasciami stare, stupido panda!"
La mia voce riecheggia in tutto l'isolato, sto correndo come un pazzo per cercare di seminare quello stupido del mio migliore amico che, a mia insaputa, ha voluto comprare una scuola di ballo completamente maschile, sprecando tutti i nostri risparmi, non lasciandomi più tornare in Cina.
"Me ne torno ad Hong Kong, non importa come!" Urlo.
Molte persone ormai, mi stanno guardando, chi spaventato e chi divertito.
Ma come biasimarli? Quando mai nella vita, ti capita di vedere una ragazza che litiga con un panda rosso, sotto la pioggia?

[Pov Jungkook]

Ho degli amici proprio stupidi.
Quando ho accettato di vivere con i miei due migliori amici, Seokjin e Namjoon, non mi sarei mai aspettato di finire in questo guaio.
Un paio di anni fa, hanno avuto la brillante idea di fondare una scuola di ballo completamente maschile. Ma vista la loro totale inesperienza sull'argomento, hanno chiesto a me di vivere con loro e di portare avanti il loro progetto, facendo da insegnante.
L'unico problema è, che essendo ancora minorenne, la legge mi vieta di lavorare, per cui Namjoon ha dovuto contattare un suo amico di infanzia, l'attuale campione mondiale di danza e vendergli la scuola fino alla mia maggiore età.
E quindi, adesso ci tocca vivere con un totale sconosciuto fino ad allora.
Quando ho scoperto cosa stava succedendo mi sono arrabbiato a tal punto da sbriciolare PERSINO un grissino, spaventando i miei amici.
Brutale.

Non posso sopportare di vivere con un altro potenziale fuori di testa, ne conosco già abbastanza che mi rovinano la vita.
Va bene, è il campione mondiale di ballo e potrei imparare molte cose da lui, ma meglio essere diffidenti.

[Pov Jimin]

Prima di convincermi a visitare la scuola, in cui abbiamo messo tutto il nostro denaro, ho ricevuto almeno una trentina di morsi sulla gamba.
"Spero tu non abbia la rabbia" dico frustrato all'animale sulla mia spalla.
La pioggia cade ancora fitta su di noi e faccio fatica a vedere dove vado. Ma nonostante questo riesco ad arrivare davanti a un grande cartello con scritto 'ACCADEMIA KIM'.
"È questo?" Chiedo al mio amico, il quale muove su e giù il muso.

Appena suono il citofono, una voce dall'altra parte mi chiede chi sono, guardo il panda che ho sulla spalla, non sapendo cosa dire. Lui si limita ad indicarsi con una zampetta.
"J-Jung Hoseok" balbetto
Sento urlare qualcosa dall'altra parte del citofono e il cancello aprirsi subito dopo.
Prendo un bel respiro e percorro insicuro il vialetto della casa.
Il giardino è molto grande, c'è qualche albero sparso qua e là e un laghetto con dei massi in torno, al quale non voglio minimamente avvicinarmi.
Salgo sul portico e appena apro la porta d'entrata, qualcuno sbuca all'improvviso, spaventando il mio amico, che si nasconde nella mia borsa.

"OMMIODDIO HOSEOK, È UN PIACERE CONOSCERTI, GRAZIE PER AVERCI AIUT-" si blocca all'improvviso quando si rende conto di una cosa piuttosto importante di cui, ormai, sono più che abituato.
Mi guarda sconcertato per qualche secondo, per poi appoggiare tutto il suo peso su una gamba, il pollice sul mento e l'indice sul labbro e resta li, fermo a fissarmi pensieroso.

"Naaam!" Urla dopo un po'
"Che c'è?" Da un altra stanza sbuca un altro ragazzo, molto più alto di me che mi fa venire le vertigini.
"Non mi avevi detto che il tuo amico d'infanzia, il famoso Jung Hoseok... era una ragazza..."
"Ma infatti non lo era... quando eravamo piccoli, almeno" mi guarda leggermente confuso, mettendosi nella stessa posizione dell'altro.
Cavolo... e adesso che dico?
"No no" comincio, agitando le mani per negare.
"Io non sono Hoseok! Sono Jimin il suo compagno" dico un po' agitato.
"Oh, non sapevo che Hoseok avesse una ragazza... credevo fosse gay..." dice lo spilungone leggermente solpreso.
Cosa? Io stare con quel deficente?
Sto per negare tutto, ma i due mi interrompono.
"Suppongo che Hoseok ha mandato te, perché ha da fare, vero? Beh non importa, se sei brava uguale, il fatto che sei una donna non dovrebbe causare molti problemi. Io sono Jin e lui è Namjoon" stringo la mano ad entrambi, non sapendo minimamente cosa dire, ormai mi hanno visto in queste condizioni e non posso farci niente.
"Ma sei tutta bagnata, vado a prenderti un asciugamano" dice Jin per poi andarsene.
"Vieni ti offro una tazza di thè, ho molte cose da chiederti"
'Namjoon lo spilungone' è molto cortese.

[Pov Jungkook]

Jin entra nella mia stanza senza nemmeno bussare e la cosa mi fa innervosire.
Prima che gli lanci una sedia in faccia, mi informa che abbiamo un ospite molto importante e di venire a salutare.
Con indifferenza mi alzo e scendo al piano di sotto, pronto a conoscere un altra persona irritante.
Probabilmente sarà quel Hoseok, che occuperà tre quarti della casa, recando scompiglio ovunque.
Namjoon mi ha raccontato di come giocavano insieme da piccoli e mi è sembrato subito fastidioso.
Quindi, manterrò il mio carattere freddo e distaccato per fargli capire chi comanda.
Appena arrivo in soggiorno, sono pronto a mettere in atto il mio teatrino ma...
Oh.
Davanti a me, mi trovo una bellissima ragazza dai i capelli rossi, occhi scuri e labbra carnose e rosee.
Mi volto confuso verso Jin, indicandogli la ragazza.

"Lei è Jimin, la ragazza di Hoseok. Per il momento è venuta al posto suo." Mi informa con il suo solito tono da mamma.
"Lei?" Chiedo incredulo.
"Ma è una scuola maschile, come può insegnarci una donna?" Chiedo indignato.
"Cosa importa di che sesso sono, non basta che sappia ballare?" Mi chiede leggermente offesa.
"Beh allora facciamo una gara, se vinci puoi restare"
"Ci sto"

[Pov Jimin]

Questo ragazzino è veramente irritante, come osa discriminarmi solo perché sono una ragazza?
Va bene, non sono davvero una ragazza, ma mi ha offeso.
Che maleducato!
Cosa vuole provare, sfidandomi ad una gara di ballo?
Sono compagno di danza di Hoseok, non può sperare di vincere.

Questo ragazzino è davvero bravo.
Per poco che non mi batteva, capisco perché volevano dare a lui questa scuola.
Jin e Namjoon sono ancora a bocca spalancata per la nostra sfida e guardandoli faccio fatica a trattenere una risata.
Come hanno fatto questi due ad aprire una scuola?
"Quindi posso restare?" Chiedo ansimando.
Il ragazzino annuisce un po 'sconsolato e ansimando anche lui.
Ahaha che carino...
Ci voltiamo tutti, quando la porta del corridoio si apre all'improvviso, rilevando un Hoseok in maglietta e mutande, capelli bagnati ed un asciugamano intorno al collo.
"Ora mi sento proprio bene!"
"Ma chi... HOSEOK!" urla Namjoon, alzandosi in piedi per abbracciarlo.
"Da quanto tempo! Quando sei arrivato?"
"Un ora fa" sorride.
"Jimin-ah, ti consiglio di andare a farti una doccia, fai piuttosto schifo" ride facendomi l'occhiolino.

***

Cavolo... e adesso come facciamo a spiegare questa situazione?
Come reagiranno?
Sono immerso completamente nell'acqua calda a pensare ad un piano per tirarmi fuori dai guai.

Appena ho finito di lavarmi, esco dalla vasca. Sto per coprirmi la vita con un asciugamano, quando qualcuno apre la porta del bagno.

[Pov Jungkook ]

Cazzo, non immaginavo che fosse così brava. Infondo è la ragazza di Hoseok, non c'è da stupirsi.
Mentre sono perso nei miei pensieri entro in bagno, appena apro la porta e noto che c'è gia un ragazzo completamente nudo, mi scuso subito e richiudo la porta.
Aspetta...
Riapro subito la porta e lo squadro dalla testa ai piedi.
Ma che cazzo...
"E tu chi-" prima di poter finire la frase, ricevo un asciugamano in faccia, sentendolo urlare.
"Vattene, guardone!"

[Pov Jimin]

Merda! Ero sicuro che mi avrebbero scoperto, ma non pensavo adesso e sopratutto cosi.
Dopo essermi vestito, esco dal bagno, sorpassando il ragazzino con ancora l'asciugamano in mano (dev'essere ancora scioccato) e mi dirigo in soggiorno, trovando Hoseok sorridente, Jin e Namjoon confusi.

"Bene, credo sia arrivato il momento di dirvi la verità" ride lui.





 

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Capitolo 2
*** LA VERITÀ ***


NA:Salve lettori^-^, scusate per l'enorme pausa che mi sono presa. Consiglio di rileggere il capitolo precedente, semmai non vi ricordaste cos'era successo ai nostri protagonisti.

Buona lettura:)



 

La verità






[Pov Jungkook]

Butto a terra l'asciugamano e, a passo di falco, mi dirigo in soggiorno per prendere a calci l'intruso che ha osato lavarsi nel mio bagno.
Chi diavolo si crede di essere? Da dove è spuntato fuori, poi?
Appena entro nella stanza, mi fissano tutti e li guardo accigliato. Attorno al tavolo del soggiorno sono seduti i miei amici da una parte e i due sconosciuti dall'altra.
"Ah eccoti Kookie, stavamo aspettando te. Loro due devono dirci qualcosa di importante." Mi informa Jin sorridendo.
Senza smettere di guardare l'intruso, mi siedo a gambe incrociate davanti a lui, incrocio le braccia e con un semplice "parla" lo incoraggio ad iniziare.

"Lasciate che mi presenti, io sono Jung Hoseok e lui è il mio migliore amico, Park Jimin."
"Piacere di conoscervi." L'altro si piega cosi tanto nel suo inchino da sbattere la testa sul tavolino di vetro davanti a lui.
Io, come i miei amici qui di fianco, sono un po' confuso. Park Jimin? La ragazza?
"Ma, scusami... Tu saresti la ragazza di Hoseok?" Chiede Namjoon indicando il ragazzo.
"Oh santo cielo! Lui non è la mia ragazza." urla indignato.
"Non ho capito." li informa Jin.
"È una lunga storia." dice Jimin.
"Mmm, da dove posso cominciare per spiegarvi ogni cosa?... Ah si! State a guardare." Appena ad Hoseok è venuta in mente un idea abbastanza buona, apre la porta finestra dietro di lui, prende Jimin per la maglietta e lo spinge sotto la pioggia.
"Ecco cosi." dice indicando un Jimin fradici-
Cosa? Ma è diventato.... una ragazza? Com'è possibile?

[Pov Jimin]

Rabbrividisco per il freddo improvviso, stringendo i pugni per la frustrazione.
"Bastardo! Mi ero appena fatto la doccia" urlo tirando anche lui fuori di casa.
Iniziamo a lottare, mordendo e tirando manate o nel suo caso, zampate.
Un colpo di tosse ci blocca all'istante, ci voltiamo a guardare i presenti che hanno tutti una faccia scioccata.
Lascio andare Hoseok, sputando qualche pelo.
"Nam, non ci avevi detto che il tuo amico d'infanzia, il famoso Jung Hoseok... era un panda rosso." Dice Jin, confuso.
"Ma infatti non lo era... quando eravamo piccoli, almeno" ci guarda pensieroso.
Alzo gli occhi al cielo, mi sembra di avere un dejavù.
Capisco la situazione, ma questi due sono davvero due idioti.
Guardo il ragazzino e spero almeno lui, possa lasciarmi spiegare tranquillamente.
"Ha le pulci?" chiede fissando Hoseok.
Mi sbagliavo...
"No...almeno spero... posso spiegare?"
Annuiscono.

***

[Pov Jungkook]

Dopo aver preparato un altro bagno caldo ed essere tornati stranamente come prima, Hoseok prende parola.

"È successo esattamente un mese fa, non dimenticherò mai quel giorno. Io e Jimin siamo andati in Cina, ad Hong Kong, per gareggiare alla gara mondiale di ballo. C'erano due sfide a cui dovevamo partecipare: quella di coppia a cui abbiamo vinto e quella di gruppo, la quale si poteva partecipare solo dopo aver vinto la prima.
Dopo le gare di coppia, hanno diviso i 18 migliori ballerini e hanno creato due squadre: i BTS e gli EXO.
Avevamo una settimana per creare una coreografia elettrizzante sulla canzone "il mio riflesso" di Nulan, film molto famoso da quelle parti. Parla di un ragazzo che si traveste da donna per entrare in una scuo-"
"Si si, lo conosciamo, vai avanti!" Lo interrompo per farlo arrivare al punto.

"Scusate...Avevamo creato una fantastica coreografia, ma qualcosa andò storto..."
"Andò storto? Il tuo cervello è storto, imbecille!" Gli urla Jimin, tirandogli una manata dietro la nuca.
Hoseok invece continua il suo discorso come se non fosse successo niente, cavolo che autocontrollo.

"Il giorno prima della gara, trovai nello spogliatoio un volantino del centro termale più visitato del mondo, Jusenkyo. Avevamo deciso di farci un salto, solo io e lui, per rilassarci e provare li, senza parlarne con i nostri compagni. Ma..."
"Ma il coglione qui, non sapendo una parola di cinese, mi ha portato in una sorgente maledetta!" Lo interrompe Jimin.
"Non era maledetta!" Si indigna l'altro.
"Ah si?" Jimin si alza, apre la porta e lo spinge fuori.
"È questo come lo chiami, stupido panda?"
Fantastico, lottano di nuovo sotto la pioggia.

10 bagni più tardi...

"Comunque" riprende Jimin "Quando siamo arrivati, c'era solo un uomo, dei cartelli in cinese e centinaia di buche d'acqua. Prima che il tizio ci spiegasse la storia delle terme, vietandoci di avvicinarci, il simpaticone qui presente ha voluto spingermi in una fossa."
"Quando ne è riemerso era una ragazza. Il vecchio ci ha raccontato la leggenda di una giovane fanciulla in cui mille anni prima, ci annegò dentro e da allora chiunque ci cada, è destinato a diventare una ragazza." Continua Hoseok.

"Dopo essere uscito, ha iniziato a ridere, cosi l'ho spinto nella buca dietro di lui... stessa leggenda solo con un panda rosso" termina Jimin.
Silenzio.

"Siete due idioti!" Dice semplicemente Jin.
"Confermo" approva Namjoon.

"Si può sapere perché siete ancora cosi? Non potevate tornare normali?" Chiedo.
"Diciamo che dopo quell'accaduto sono successe alcune cose che ci hanno costretti ad andarcene da li. E dopo esser tornati in Corea abbiamo cercato ovunque un rimedio, che però si trova in Cina. Prima che potessi tornarci, ho scoperto che questo bastardo ha speso tutti i nostri soldi in questa scuola. Quindi siamo fermi qui, per un po'"
Dice Jimin abbattuto.

Si, sono proprio degli idioti.
"Beh, al momento non pensateci! Dopo cena vi preparerò le stanze dove dormirete." Li informa Jin sorridente.

***

[Pov Jimin]

Che palle.
Ieri sera, dopo cena, abbiamo discusso per ore sul fatto che ho perso un anno di scuola e dovrei recuperare.
Sono in questa casa da meno di 48 ore e già credono di essere i miei genitori.

"Sono maggiorenne, non serve che torno a scuola" mi sono lamentato.
"Non voglio ballare con un ignorante" mi ha sgridato Hoseok.
Ma senti chi parla... quello che mi trascina in un luogo senza sapere nemmeno la lingua.

Ho provato a stringere amicizia con Jungkook, ma l'unica reazione che ho ricevuto, è stata una faccia disgustata e un semplice "pervertito".
Certo, lui mi guarda il pisello e il pervertito sarei io? Ma andiamo...
Ammetto però che è stato strano, si insomma, quel ragazzino é stato l'unico a parte Hoseok ad avermi visto nudo, e si è strano.

"Muoviti o faremo tardi." Jungkook mi colpisce la testa con la sua cartellina, facendomi andare di traverso la colazione che sto mangiando.
Sembra irritato già di prima mattina e non ho di certo voglia di discutere con lui.
Appena svolta l'angolo per recarsi all'entrata, mi sporgo in avanti verso i due padroni di casa, che come me, fanno colazione.
"Ma è sempre cosi?" Chiedo, indicando la porta da dove è uscito.
"Il più delle volte, si" risponde Namjoon, alzando gli occhi dal giornale.
"Ma tranquillo Jimin, ci farai l'abitudine." Mi sorride Jin.
Mi limito a sorridere e annuire, ma non sono molto convinto. Insomma, questi due sono strani, anche più di me e Hoseok, per quanto faccia fatica a crederci.

"Muoviti o ti lascio qui!" Urla il ragazzino e io come una furia, metto il resto della colazione in bocca e corro a mettermi le scarpe.
"Fai il bravo, mi raccomando!" Mi urla Hoseok mentre esco e se non avessi avuto la bocca piena, l'avrei mandato a cagare.

Io e Jungkook corriamo come pazzi per la strada, attraversiamo vicoli, sorpassiamo persone e cerchiamo di non finire sotto a un autobus. Mentre corro guardo il cielo che si sta facendo sempre più scuro e ho seriamente paura che piova.
Cioè andiamo, ha piovuto interrottamente appena ieri, il cielo non è stufo?

Lo vedo fermarsi all'improvviso e mi accorgo che siamo in un cortile scolastico, molto curato e con pochi studenti al suo esterno.
"JEON JUNGKOOK, TI SFIDO!" Una voce profonda proveniente da non so dove, mi spaventa.
"Che palle... Taehyung sono in ritardo!" Sento Jungkook lamentarsi.
"NON MI IMPORTA! TI SFIDO!" Urla il ragazzo, sbucando da dietro l'albero davanti a noi.
"AVEVO GIURATO DURANTE L'ASSEMBLEA D'ISTITUTO, CHE SE TI AVESSI BATTUTO A UNA SFIDA DI BALLO, SARESTI USCITO CON ME!"
"Quante volte devo ripetertelo che non ha il minimo senso?"
"Jungkook che succede?" Mi avvicino a lui.
"Tranquillo, succede tutte le mattine..." mi informa lui.
Eh?

"Ma chi è questo?" Chiedo indicandolo confuso.
"HEY TU, MI SEMBRA CHE STAI DANDO A JUNGKOOK FIN TROPPA CONFIDENZA, CHI SEI?" Urla lo strambo.
"Scusa ma, potresti smetterla di urlare, sono solo a due passi da te. Comunque, io...!"
"BASTA CON LE CHIACCHERE, NANO! E DIMMI CHI DIAVOLO SEI!"
Nano a me? Come si permette?
"Io sono-"
"NO ASPETTA! IL GALATEO IMPONE CHE IO DICA IL MIO NOME PER PRIMO. QUINDI SARÒ IO A PRESENTARMI. ASCOLTA ATTENTAMENTE: SONO IL CAMPIONE DI BALLO DELLA SCUOLA."
"Oddio..." sento sospirare Jungkook.
"LA MIA ABILITÀ È CONOSCIUTA DA TUTTI, APPARTENGO ALLA SEZIONE V DEL 3 ANNO E SONO IL RAGAZZO PIÙ BELLO DELL'ISTITUTO. SAI COME MI CHIAMANO? IL FULMINE GIALLO DALLA SCUOLA BIG HIT, KIM TAEHYUNG. HO 18 ANNI."
"Nessuno ti ha mai chiamato cosi..." sbuffa il ragazzino accanto a me.

Rimango un po basito da quella piccola messa in scena e boccheggio un attimo prima di presentarmi.
"Ah, si ecco... mi presento anche io, vivo a casa sua, sono uno dei nuovi insegnanti dell'accademia Kim, e-"
"VIVI A CASA SUA? ABITI CON JUNGKOOK, SOTTO LO STESSO TETTO?"
Il ragazzo comincia a muovere il bacino a tempo di, non so esattamente cosa, e a far ondeggiare le sue braccia in modo strano.
"Mi chiamo Park Jimin e... Jungkook che sta facendo?" Chiedo infine confuso.
Sento una goccia sul naso.
"Sta "ballando", e il suo modo di sfidarti." Mi informa, ormai annoiato dalla situazione.
"ESATTO, IO TI SFIDO!" si ferma per poi indicarmi minaccioso "NON TI PERMETTO DI RUBARMI IL MIO JUNGKOOK SENZA NEMMENO SFIDARMI!"
Lo guardo incredulo, non riuscendo minimamente a capire cosa voglia da me.
Il suo Jungkook? Ma che diavolo dice?

"Senti, il tuo Jungkook, puoi anche tenertelo, okay? Non mi interessa."
Un altra goccia mi cade sulla testa. Forse sarebbe davvero il caso di entrare in classe, siamo già in estremo ritardo e sta pure per piovere, non vorrei che al primo giorno scoprano la mia situazione.

Sarebbe un vero guaio.

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Capitolo 3
*** UNA GIORNATA PARTICOLARE ***


 

Una giornata particolare





[Pov Jimin]

Dopo l'ennesima goccia che ho sentito sulla testa, ho semplicemente ignorato le urla di quel baccalà e seguito da Jungkook, sono entrato a scuola.
Per un pelo che mi scopriva...
Seguo tranquillo Jungkook fino in classe, finché non lo vedo fermarsi ed innervosirsi.

"Si può sapere perché mi stai seguendo?" Si volta a guardarmi.
Lo guardo un po' confuso non capendo la sua domanda.
"In classe?"
Ovviamente.
"Tu non sei in classe con me, scemo!"
Che razza di problema ha questo ragazzino...
"Scusami, ma mi sembra di sentire una certa ostilità da parte tua e la cosa non mi piace..."
"Oh, non ti piace? Beh scusami, ma a me non piaci tu e il fatto che ti sia introdotto a casa mia e nella mia scuola."
Hey!
"Hey aspetta un momento! Non so se te lo sei dimenticato, ma io non volevo stare qui, tanto meno occupare la tua stupida casa, che è fin troppo moderna per i miei gusti, mai sentito parlare del tradizionale? Quella casa è orribile!"
Do voce hai miei pensieri e devo dire che mi sento molto meglio.
Certo, non posso dire lo stesso per il ragazzo di fronte a me che in questo preciso istante mi guarda in cagnesco.
Assomiglia più ad un coniglio, però. Chissà se ce la fossa maledetta del coniglio...
Sghignazzo dei miei stessi pensieri mentre vedo Jungkook girare i tacchi e andarsene, lasciandomi li come uno scemo.

Sul serio, non è colpa mia, perchè deve trattarmi così?  Se vuole prendersela con qualcuno, lo faccia non Hoseok e Namjoon, sono loro due che hanno complottato contro di noi.

***

Finalmente ho trovato la mia classe. Dopo aver passato interi minuti a vagare per il corridoio, il bidello mi ha fatto strada e mi ha condotto al terzo piano, aula 3V.
Perché mi sembra terribilmente familiare? Ho una bruttissima sensazione...
Mi scuso per il ritardo e mi presento alla classe e al professore, raccontando il motivo per cui ho saltato un anno di scuola, venendo ovviamente elogiato e vado a sedermi nel ultimo banco libero.
Sento tutti gli sguardi addosso e non posso dare loro torto, insomma, sono bellissimo.

A fine lezione, quella terribile sensazione torna a darmi fastidio e finalmente riesco a capire perché.

"Si può sapere che cavolo vuoi?"
Mi volto guardando male il ragazzo biondo di fianco a me. È fin troppo vicino, se in questo momento mi venisse da starnutire, sono sicuro che gli darei una testata.
"Come diavolo ha fatto un nano come te a conquistare Jungkook e perché diavolo ti sei seduto accanto a me?"
Si lamenta a due centimetri dalla mia bocca e io lo guardo accigliato.
"Teangh, giusto?"
"Taehyung." Mi corregge infastidito ma lo ignoro.
"Primo, dammi ancora del nano e ti lancio fuori dalla finestra, non importa se siamo al 3 piano, okay?
Secondo, ti sei seduto tu qui, il tuo compagno di banco si è pure lamentato, l'ho sentito..."
"ah-ah! Allora ammetti di aver conquistato Jungkook! Maledetto, IO TI SFIDO!" Urla, indicandomi il naso a due millimetri di distanza e l'impulso di morderlo è forte.
"Aish, smettila di urlare!"
"Non mi bevo la storia del campione di ballo, sarai di certo una mammoletta, ti batterò senz'altro"
Com'è possibile che abbia trovato inconsapevolmente due modi per insultarmi?
"Va bene" dico semplicemente.
"COSA?"
"Accetto la tua dannata sfida."

Dopo essere usciti dalla nostra classe, l'ho seguito fino in giardino, dove voleva che si tenesse la nostra competizione.
La pioggia ha smesso temporaneamente di cadere sul prato della scuola ma io, lo stesso non mi fido.
"Ehm, non potremmo farlo in un posto chiuso? Non so, la palestra, forse?" Chiedo speranzoso.
"AHAHA cosa ce? Hai paura di un quattro gocce?" Ride beffardo, tirando fuori uno sterio classic 7700, vecchio quanto mia nonna e grande quanto un comodino.
Da dove diavolo la tirata fuori, poi!
Taehyung preme play ed inizia a "ballare"? Sinceramente non so nemmeno io come definire quella cosa.
Si tiene una mano sul pacco e l'altra sulla fronte, con movimenti sconnessi fa ondeggiare il bacino a destra e a manca e nemmeno a tempo di musica. Dopo di che, allarga le braccia verso l'esterno e fa una piroetta.
La cosa peggiore di questo spettacolo terribile è che lui si crede pure bravo.
Mi sento male.

Mentre lo guardo inorridito, mi accorgo che ormai ha iniziato a piovere e che sono completamente zupp-
Cazzo!
Do un ultima occhiata a quell'orrore e poi corro via, sperando che lui non mi veda.

"DOVE SCAPPI VIGLIACCO?" Lo sento urlare, prima di entrare nell'edificio.

[Pov Jungkook]

Lo odio...
Sto camminando da un po per i corridoi ormai vuoti, in cerca del bagno. Ovviamente so dov'è, ma è tutta una scusa per perdere tempo e poter stare da solo.
Ammetto già di mio- e i miei amici lo possono confermare- di essere un ragazzo piuttosto irritabile e permaloso, che si infastidisce per piccole cose e se la prende con chiunque gli dia fastidio.
Ma posso giurare di non essermi mai sentito così prima d'ora.
Quel Jimin mi fa proprio incazzare.
Con quella sua aria da bravo ragazzo, quella sua stupida innocenza, quegli stupidi capelli lucenti e quelle cazzo di labbra a canotto.
Non lo sopporto!
Spero soltanto di non vederlo per un po'. Si certo, abita a casa mia ormai, ma spero di non incontrarlo almeno a scuola.

Appena arrivo in bagno una piccola figura accucciata sotto i lavandini, attira la mia attenzione: È Jimin.
Cazzo...
Che cosa diavolo ci fa rannicchiato li sotto, è scemo?
Forse si starà nascondendo da Taehyung... vigliacco...
Lo guardo meglio: è zuppo.
Scuoto la testa in segno di dissenso, semplicemente non sono affari che mi riguardano e non mi interessa, quindi entro in bagno a fare i miei bisogni.
Appena riapro la porta, me lo ritrovo davanti.

"Che vuoi?" Sottolineo il mio fastidio.
"Acqua calda."
"Non siamo in una sorgente termale, dove vuoi che la vada a prendere? Non vorrai che io... ma che schifo!"
"No no! Ma che hai capito, oddio... senti, non posso stare a scuola in questo stato e non so come fare..."
"Arrangiati."
E lo lascio li, tornandomene ai miei pensieri.

[Pov Jimin]

Stronzo.
Prima o poi lo sgriderò per bene quel moccioso, forse da piccolo non l'hanno sculacciato abbastanza...
Vorrà dire che il suo culetto riceverà una bella batosta, così impara a non portare rispetto agli hyung.

Mi ero nascosto in bagno sperando che ci fosse acqua calda, ma ovviamente, questa scuola è cosi povera e malandata da non avercene, ovvio...
Persino le porte e uno specchio sono rotti.
Devo ricordarmi di pestare Hoseok quando torno a casa.
Apro la porta del bagno e mi affaccio al corridoio, controllando che non ci sia nessuno in giro. Sgattaiolo lentamente, sentendomi un cazzo di ninja o un idiota- dipende dai punti di vista- pensando a un posto dove possa nascondermi o trovare dell'acqua calda.

Mentre svolto l'angolo, sbatto la faccia su quello che mi sembra un cuscino bagnato e, non capendo di cosa si tratti, inizio a tastare con le mani e a strofinarci il viso.

"Si può sapere che cavolo stai facendo?" Una voce profonda, terribilmente famigliare mi arriva alle orecchie e un pensiero mi fa rabbrividire.
Oh palpato quest'idiota...
"Ouch"
Qualcosa mi colpisce in testa e mi costringe ad allontanarmi da lui e tenermi il punto dolorante con una mano, sperando che si plachi.

Mi sta guardando in modo molto strano, forse è arrabbiato per il fatto che sia fuggito.
Mi metto in posizione per iniziare a ballare e dargli il ben servito, con o senza musica, ma mi blocco.
M-mi sta sorridendo?

"Scusami tanto, non ti avevo vista."
Eh?
Giusto, sono una ragazza...

"Bellissima rosa dal manto bianco, che si scatena come una tempesta nel mio cuore, dove sei stata fino ad adesso?" Mi prende la mano e la bacia.
"Eh?"
Ma com'è, prima mi picchia e poi mi corteggia? È pazzo...

"Oh, bellissima dama dai vestiti assurdamente maschili che mi ricordano qualcosa, come mai sei totalmente fradicia?"
"Ma come diavolo parli, idiota?"
Allontano disgustato la mia mano dalla sua e gli restituisco la manata che mi ha tirato prima.
"Non osare toccarmi"
"Che bel caratterino, mi piaci. ESCI CON ME!" Urla e mi riprende la mano per poi avvicinarsi.

"MAI, CHE SCHIFO!"
Giuro che in vita mia non ho mai corso cosi veloce per evitare qualcuno, o quasi...
Maledetto Hoseok.

***

Mi sembra di camminare in tondo da ore, sto lasciando goccioline sul pavimento, nemmeno fossi Hansel e Gretel.
Spero soltanto che Taehyung non mi trovi. Quel ragazzo è troppo stupido.

Vedo una ragazza arrivare dal fondo del corridoio e si ferma per osservarmi.
Ti prego vai avanti...

"Ommioddio, ma sei tutta bagnata! E perché indossi la divisa maschile? Di che anno sei?" Chiede.
"ehm, terzo..."
"Perché sei tutta bagnata?" Insiste.
E adesso che le dico.
"Beh ecco..." comincio ma mi interrompe.
Meno male, non sapevo cosa dire...
"Ti hanno buttata in piscina, vero?"
Cosa? In questa scuola ce una piscina?
"Non capisco gli abiti maschili, però... Che scherzo stupido...  Vieni ti do dei vestiti asciutti, non vorrai rischiare di prenderti un raffreddore?"

***

Odio la mia vita
Odio Hoseok
Odio questa scuola e questa cazzo di "condizione" in cui mi ritrovo per colpa di quell'idiota del mio migliore amico.
Odio.

Okay va bene, non sono veramente un ragazzo rancoroso e che si arrabbia facilmente, ma dio, questa situazione è terribile.
Si, ormai mi sono abituato a cambiare "corporatura" molto spesso, ma non toglie il fatto che io sia un uomo.
Sono un uomo!
E ora, ritrovarmi con le calze e una dannata divisa femminile addosso- con gonna livello linguile-, fa crollare quel briciolo di virilità che mi rimaneva.

Ormai la scuola è quasi finita, ho passato il primo giorno di scuola in giro per i corridoi, sarò in un vero guaio domani.
Cammino un po sofferente verso l'uscita della scuola, pronto per tornarmene a casa e picchiare Hoseok, quando...

Un getto di acqua calda mi colpisce proprio sopra la testa e non posso fare a meno che chinarmi leggermente in avanti per la sorpresa.
Rimango immobile, con le braccia aperte e sempre chino, come paralizzato.
Inizio a sentire degli sghignazzamenti proprio dietro di me e con un gesto quasi meccanico per la paura mista rabbia, mi volto per vedere chi è stato.

***

"Penso sia normale alla loro età sperimentare nuove cose, vestiti, maledizioni" ci informa Jin, cominciando a mangiare.
"Ahh gli adolescenti" fa Namjoon.

È da quando sono tornato a casa che non la smettono di prendermi in giro. Sti stronzi non hanno smesso un attimo di ridere. E anche se Hoseok ha detto che Jungkook, l'ha chiamato per aiutarmi- nonostante avesse detto di arrangiarmi- penso che entrambi l'abbiano fatto per mettermi in ridicolo.
Per poco che l'intera scuola non mi vedeva vestito da ragazza.
Sarei rimasto segnato a vita.

"Jiminie, non sapevo ti piacessero quelle cose.." ride Hoseok.
Sono stufo!
"Ahhh bastaaa" urlo, dimenandomi e stringendomi la testa tra le mani.
È così imbarazzante...

Guardo per un secondo il ragazzino di fianco di me, che se né stato zitto per tutto il tempo, sperando in un aiuto.
Ma l'unico risultato che ottengo è uno sguardo disgustato e...

"Pervertito"

Odio la mia vita

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