Le origini della Fine

di Elvio017
(/viewuser.php?uid=1094896)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La nascita dei dubbi ***
Capitolo 2: *** Imbarazzo ***
Capitolo 3: *** Pura Potenza ***



Capitolo 1
*** La nascita dei dubbi ***


NOTE DELL'AUTORE........
*nome del personaggio* = Storia raccontata dal suo punto di vista e dai suoi pensieri
N:-...-  = Abbreviazione (quand'è comprensibile) dell'interlocutore seguito da dialogo.
              In caso di omissione dell'interlecutore parla il personaggio che narra la storia.
......................................................................................................................................................................................................................................................................................................


*Adrien*
 
Subito dopo essere tornato a Casa dal galà di beneficenza,come di consueto, sono andato
a rinchiudermi in camera.
Anche se avevo rinunciato al Picnic organizzato da Marinette per una sua decisione,
non ho avuto occasione di passare del tempo con papà...
-Pensandoci bene...- In quel momento mi ritornarono in mente i pochi ricordi che avevo avuto l'occasione di farmi durante quel breve periodo di tempo passato con i miei amici.
... il bacio di Marinette... è stato... piuttosto, come dire... caldo?
E' diverso dai baci che ricevo normalmente... Ad esempio quelli di Chloé, i suoi baci non mi hanno mai fatto sentire una sensazione del genere. L'ultima volta che ho provato una sensazione del genere...
-Mamma...-
P:-Come?- disse Plagg con una faccia un pò confusa.
Il bacio di Marinette è stato come quelli che mi dava mia madre quand'ero piccolo... quel tipo di bacio che mi dava quando mi sentivo triste per qualcosa, o avevo paura, o semplicemente per coccolarmi... Ma comè possibile che il bacio di Marinette mi faccia sentire queste vecchie emozioni?
-Ehi Plagg. Posso chiederti un consiglio?-
P:-In cambio di una fetta di Camembert questo e altro- disse con aria fiera strappandomi anche un sorrisino.
Allora gli spiegai della sensazione che il bacio mi fece provare cercando di essere il più chiaro possibile.
P:-Bhe mi sembra ovvio-
-Cos'è ovvio?- chiesi perplesso.
P:-Mi sembra ovvio che ti ama, No? E che anche tu provi qualcosa per lei.- in quel momento mi alzai dal letto di scatto.
-Come?! E' impossibile io e Marinette siamo ottimi amici, nulla di più... e poi io sono innamorato di Ladybug!-
A quel punto Plagg fece una faccia abbastanza seccata come se sapesse qualcosa che io non sapevo.
P:-Bhe allora perchè ti sei ricordato dei baci che ti dava la persona che amavi?-
A quel punto non sapevo come rispondere. Certo Plagg non aveva tutti i torti, ma per me era impossibile amare due persone contemporaneamente...
-Ci sono!- dissi dopo aver riflettuto un pò - E' facile Plagg, hai ragione! E' perchè io la amo- a quelle parole le pupille di Plagg si dilatarono come quando vede del "Delizioso" formaggio - Come amerei una sorella!-.
......
A quel punto Plagg sembrò molto irritato.
-Ah! Cosa fare con un ottuso come te?!-
Non pensavo l'avrei mai visto così irritato. A quel punto per calmarlo gli diedi una fetta di Camembert che avevo nella tasca.
Appena la vide la prese di scatto e la mangiò con amore. 
Ah, Cavolo! Era da molto che non pensavo così intensamente a mia madre, e a pensarci Plagg non mi ha mai fatto domande a riguardo... Forse ha capito che è un argomento un pò delicato? Nhaaa, non credo gli importi. Chissa se anche lui sente la mancanza dei suoi genitori... Aspetta, ma un Dio della distruzione ha dei genitori?
-Senti Plagg.-
P:-Cosa c'è adesso?- Chiese con voce ancora irritata.
-Tu senti la mancanza dei tuoi genitori?- A quella domanda Plagg sembrò un pò in difficoltà.
P:-Bhe, non so se potrei parlarne con te Adrien... Sono quei genere di Tabù che non dovrebbero essere infranti.-
Sentendo quelle parole mi incuriosii ancora di più. Conoscendo il suo punto debole ho cercato di comprarlo. Sono andato nella dispensa e ho preso ciò che non doveva essere toccato e profanato per nessuna ragione al mondo... un "Pule"... un formaggio da 1000 euro al chilo (NOTA DELL'AUTORE: Informazione vera :p). Appena Plagg lo vide iniziò a imprecare contro di me per il mio tentativo così subdolo di comprarlo.
-Quindi hai dei genitori?-
P:-Ecco... diciamo... non posso parlarne nel dettaglio quindi sarò molto vago. Ho un Padre e non posso dire che mi manchi in quanto sentiamo sempre la presenza l'uno del altro. In un certo senso è come se stessimo sempre insieme...- Poi con uno sguardo penetrante aggiunse:- Adesso vedi di darmi quel formaggio o distruggero tutta la casa...-
Lo disse in un modo così calmo ma serio che mi fece venire i brividi di paura lungo tutta la schiena. Mi sa che aveva detto veramente qualcosa al limite del conoscibile per un semplice umano. Senza esitare gli diedi il costosissimo Pule comiciando a immaginere una possibile punizione di mio padre...
-Un ultima domanda... Da quando non lo vedi?-
P:-Mmm, visto quello che ho detto penso di poter rispondere a questa domanda; a patto che sia veramente l'ultima.- Io annuii e Plagg continuò:- Saranno passati... non so... più di 3000 anni? Ma si, quando inondò quasi tutto il mondo perchè un piccolo insolente defini Tikki un topo ahahah.-
-Tikki?-
P:-Avevi detto che era l'ultima domanda, adesso basta.- dopo aver dato un morso al formaggio aggiunse:-Io al posto tuo mi preoccupere più delle tue questioni di "CUORE" che dei mie genitori.-
-Piantala Plagg! Ti ho detto che è solo un'amica!- Dissi quasi irritato.
P:- Si certo, se lo dici tu.-
Una volta finita la discussione andammo a dormire. Quella notte non chiusi quasi occhio, continuavo a pensare alle sue labbra... sembrava quasi una maledizione... per me è solo un'amica ma questa sensazione non vuole sparire... ma com'è possibile? Io sono innamorato di Ladybug...

La notte di Adrien passò molto lentamente, girandosi e rigirandosi nel suo letto con un solo pensiero fissanto nella sua testa... Marinette.


.................................................................................................................................................................................................................................................
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia incuriosito. 
.................................................................................................................................................................................................................................................



Nel prossimo Capitolo: Quali sono i pensieri di Marinette? Cosa accadrà fra lei e il suo amato Adrien?

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Imbarazzo ***


*Marinette*

-Tikki Sopprimimi!- Dissi rotolando a destra e sinistra sul letto soffocando il cuscino fra le mie braccia e la mia faccia.
T:-Andiamo Marinette. Sei stata molto coraggiosa.- disse Tikki con voce premurosa - Sinceramente non mi sarei mai aspettata che tu facessi una cosa del genere.-
-Non ricordarmelo!- Urlai mentre la mia intera faccia assumeva il colore del costume di Ladybug.
T:-Andiamo, non fare così... Questa è la volta buona, avrà sicuramente capito i tuoi sentimenti adesso!-
-Smettila!- Urlai lanciandole il cuscino che schivo con estrema leggiadria.
Rimanendo scoperta mi coprii il volto con le mani... non potevo credere di averlo fatto... io... ho baciato Adrien!
-Nooooooo! Adesso mi odierà! L'ho messo in imbarazzo davanti a tutti! Smetterà di parlarmi, poi di guardarmi e infine mi disdegnerà come Chloé! Andrà a dire in giro che sono una pazza svitata che bacia ragazzi che le fanno complimenti! Questo lo farà avvicinare a Chloé finché un giorno non riceverò una foto da Alya di loro due che si sposano senza neanche invitarmi al matrimonio! E io invece rimarrò sola per il resto della mia vitaaa!-
Tikki rimase senza parole a quelle mie irreali fantasie.
T:-Andiamo Marinette, calmati. Lo sai benissimo che non accadrà nulla di ciò che hai appena detto.-
-No! Accadrà e come!-
A quel punto Tikki facendo un ghigno malizioso mi disse:- Bhe, se proprio dovesse accadere non è vero che rimarrai sola per tutta la vita... c'è sempre il tuo compagno di avventure Chat.- 
Sentendo quella frase smisi di agitarmi, tolsi le mani dalla faccia e mi alzai di scatto dal letto mettendomi seduta.
-Tikki non scherzare nemmeno! Non potrei mai sostituire Adrien con nessun altro. Si, Chat è un buon amico ma non provo niente per lui... e poi... e poi lui è innamorato di Ladybug, non di Marinette. Quindi la situazione non cambierebbe.- Dissi con tono di voce serio, ma allo stesso tempo un pò malinconico.
T:-Ma Marinette, tu e Ladybug siete la stessa persona.- Disse preoccupata.
-No, non siamo la stessa persona. Lo sai benissimo che durante la trasformazione il carattere e gli atteggiamenti mutano rispetto a quando sono normale.-
T:-Bhe si, ma non di molto. Ti rendono solo più sicura di te. E comunque con Adrien rimani impacciata anche quando sei Ladybug.- aggiunse ridacchiando.
-Ah! Me lo hai ricordato ancora!- Urlai arrossendo di nuovo.
Mi ributtai sul letto con le mani in faccia e ricominciai a rotolare... Dopo un pò, però, mi fermai toccandomi le labbra con la mano destra... La bellissima sensazione della guancia di Adrien sulle mie labbra, il suo sapore, il suo odore (che avevano un retrogusto di formaggio) tutte queste sensazioni in una volta sola... Ahhhh, mi sembrava di essere entrata in paradiso...
-Awwww Adrien...- 
Non ci volle molto prima che l'imbarazzo tornasse e ricomincia ad agitarmi nel letto rossa paonazza. La mia notte passò così, insonne. L'unico pensiero che avevo in testa era Adrien... e soprattutto pensavo al giorno dopo, quando ci saremo rivisti a scuola... Sigh, sarebbe stato il giorno più imbarazzante della mia vita...


|IL GIORNO DOPO|


Appena mi appisolai, dopo aver trovato finalmente un pò di pace, suonò l'odiosa sveglia! Ormai ero troppo stanca persino per disperarmi. Mi preparai come di consueto, mi lavai, mi vestii, feci colazione, salutai i miei che avevano già aperto la panetteria e volai verso la scuola. L'unico pensiero che avevo in testa era la continua ed egoistica speranza che qualcuno venisse akumizzato, così da dover saltare obbligatoriamente la scuola e non vedere Adrien. Ovviamente ciò non accadde.
Arrivata davanti alla scalinata prima dell'ingresso avevo il cuore in gola, un ansia che non avevo mai provato prima, una tensione che riusciva a farmi tremare le gambe...


*Adrien*


La sveglia non suonò quella mattina, ero già sveglio ancora sommerso nei miei pensieri. Erano ancora le 6 e mezza la lezione sarebbe iniziata alle 8 e mezza ma la scuola veniva aperta agli studenti già dalle 7. Decisi allora di farmi una doccia prepararmi e andare a scuola prima del previsto. Gorilla (La mia guardia del corpo) non c'era, allora decisi di andare a piedi. Arrivai lì per le 8, dovevo solo svoltare l'angolo per trovarmi davanti la scalinata prima dell'ingresso, non avrei mai pensato di dover camminare per più di un'ora.
Svoltai l'angolo... mi mancò il respiro... come se il mio cuore avesse saltato un battito. Vidi una ragazza tremante, pallida e con delle occhiaie visibili anche a quella distanza, era Marinette... Maledetto Plagg! Per colpa sua ogni volta che ho pensato a lei avvertivo una certa tensione e un certo imbarazzo, ma adesso che la vedo, quella sensazione era diventata ancora più forte! Mi resi conto, però, che non sembrava stare affatto bene. Preoccupato mi diedi due schiaffetti con le mani sulle guance per eliminare quella sensazione di imbarazzo e mi avvicinai per accertarmi della sua condizione. Per fortuna, grazie a mio padre che mi ha sempre costretto a studiare anche fino a tardi e alla mia identità di Chat Noir, sono abituato a fare le ore piccole quindi non sentivo troppo il peso della mancanza di sonno. Arrivato a qualche metro di distanza da lei sentii come un vuoto allo stomaco e allo stesso tempo mi mancava l'aria, era una sensazione fortissima che non avevo mai provato prima. Ma ero troppo preoccupato. Quindi decisi di ignorare quella spiacevole sensazione e le andai a parlare.
-E-Ehi, Marinette!- Appena sentì la mia voce Marinette si girò di scatto verso di me con uno sguardo quasi impaurito. 
M:-E-Ehi, Adrien. C-Ch-che ci fai q-qui? Cioè so perché sei qui però intendevo "che ci fai qui?"- Quando la sentii parlare il mio imbarazzo tornò più forte che mai!
-I-Io? Bhe, sono qui per te. No, cioè, scusa, non intendevo che sono qui per te, te.- dissi con una risatina isterica. Poi mi ricomposi, sono un Agreste! Non devo mostrare in modo eccessivo il mio imbarazzo agli altri! Altrimenti disonorerei il nome della mia famiglia! Allora usai tutta la forza di volontà che avevo in corpo per cercare di restare calmo e ricompormi.
- In realtà ti avevo vista da lontano e non sembri avere una buona cera. Volevo chiederti se era tutto ok.- Le dissi riuscendo nel mio intento.


*Marinette*


Adrien è preoccupato per me? Quindi non mi odia? In quel momento tirai un enorme sospiro di sollievo e mi ricomposi.
-Ah non ti preoccupare, adesso sto bene. Cioè stavo già bene. Non sto bene perché mi sei venuto a parlare. E' solo che ho passato la notte in bianco a pensare..... cioè, volevo dire, a studiare per il prossimo compito in classe.- dissi con una risatina isterica.
Sigh, ma quanto sono patetica, non riesco a dire una frase senza balbettare o dire cavolate.
A:-Sono felice di sapere che non sia nulla di grave.- Mi disse sorridendomi.
Ah, quel sorriso, il sorriso più bello che io abbia mai visto, l'unico sorriso in grado di ipnotizzarmi, l'unico sorriso che riesce a catturare la mia attenzione, il sorriso per il quale darei e farei di tutto... il sorriso del quale sono innamorata... 
Credo che in quel momento io abbia iniziato ad arrossire, ma anche lui sembrava piuttosto rosso sulle orecchie. Per fortuna arrivarono Nino e Alya a salvarmi da quella bellissima e imbarazzante situazione.




La loro giornata sembrò iniziare come le altre, sembrava tutto normale, con l'unica differenza che Adrien cercava più spesso lo sguardo di Marinette ed era più sovrappensiero del solito. 
Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto quel giorno...



NEL PROSSIMO CAPITOLO: Una nuova apparizione! Papplion fa la sua mossa!


...............................................................................................................................................................................................................................................................................
INIZIAMO LENTAMENTE AD ENTRARE NEL VIVO DELLA STORIA.
Per quanto ancora Marinette e Adrienne si comporteranno come se nulla fosse accaduto? Lo saprete solo continuando a seguirmi! :p
...............................................................................................................................................................................................................................................................................

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Pura Potenza ***


CAPITOLO 3
 
Pura Potenza
 
 
*Mainette*
 
 
"Oh mio Dio, ancora non posso guardarlo in faccia!", era questo l'unico  pensiero che ho avuto in testa per tutta la mattinata.
Dopo il bacio che gli ho dato sono ancora imbarazzata in sua presenza... almeno più del solito...
Nonostante mi sia sembrato normale sta mattina all'ingresso, io non riesco affatto a comportami normalmente! Come potrei? Ho mollato un bacio al ragazzo di cui sono innamorata davanti a tutta la classe!
Per tutta la durata delle lezioni riuscivo a percepire gli sguardi e le risatine rivolte a me... magari era tutto nella mia testa e me lo stavo solo immaginando, ma questo era quello che sentivo. Perciò ho evitato in tutti i modi di guardare il mio amato Adrien durante il corso della giornata.
Almeno fino ad ora di pranzo...
 
Durante lo spacco, mentre ci trovavamo in mensa, Alya mi guardò facendo una risatina maliziosa.
Sapevo già dove voleva andare a parare 
-Lo so, non dirlo ancora, ti prego!- le dissi implorandola.
-Mia cara me lo hai già detto. Che amica sarei se non mi comportassi così?- disse ridacchiando- Comunque non stavo pensando a quello.- aggiunse con sguardo ancora più malizioso.
-Ehm... non volevi prendermi ancora in giro per la baccio-torta?- Chiesi con aria confusa. 
-Ma no!- disse ridendo - Ma grazie per avermelo ricordato! ahah - Appena smise di ridere, posò il suo sguardo su Adrien, poi mi riguardò e fece un cenno con la testa indicando il ragazzo.
-Non hai notato niente di strano?- disse senza togliersi la malizia dal viso.
In quel momento guardai Adrien per capire cosa avesse di strano.
Aveva appena preso la vaschetta con il pranzo ed era alla ricerca di un posto in compagnia di Nino.
Dopo averlo esaminato attentamente dissi sbavando
-Si hai ragione, quel pantalone così attillato gli sta da dio...-
Non appena finii di pronunciare quella frase, Adrien si sedette al tavolo sotto la finestra... i suoi bellissimi capelli brillavano sotto quella luce.
E mentre iniziai a sbavare quasi letteralmente il mio sguardo incontrò il suo...
In quel momento entrai nel panico più totale iniziai ad arrossire e a ridere come un idiota...
Poi lui mi sorrise e mi salutò... Ahhh, quel sorriso era così bello...
Riuscii a calmarmi e a ricambiare quasi come una persona normale... credo... 
Poi mi girai verso Alya, che scuoteva la testa rassegnata.
-Acqua. Non hai notato nient'altro?-
Pensai un pò
-No, nient'altro.-
-Cosa!? Dove hai la testa?- Disse visibilmente shockata. - Mi stai dicendo che tu, Marinette Dupain-Cheng che osservi i suoi movimenti a tal punto da avere una mappa in camera tua con i posti che frequenta normalmente, non hai notato niente di diverso?-
A quel punto feci una risatina colpevole.
-Sai... visto quel che è successo sono molto imbarazzata, quindi oggi sto cercando di guardarlo il meno possibile...-
Alya mi guardò con uno sguardo comprensivo
-Sigh, Beh, non possiamo farci niente...- 
Sapevo che sarebbe stata comprensiva...
-Ti sei solo persa uno spettacolo più unico che raro...-
In quel momento diventai seria e iniziai a fiisarre intensamente Alya negli occhi... 
-Spara!- Le ordinai
-AHAHAH!- Scoppiò a ridere - Pensandoci anche se te lo dicessi non mi crederesti.-
-Non fare la difficile!- le dissi fissandola ancora più intensamente.
-Ha passato la metà del tempo a fissarti.-
Quando sentii quelle parole trattenni il fiato e spalancai gli occhi.....
-AHAHAHAHA!- naque da me una risata così naturale e forte da far incuriosire addirittura le persone circostanti, mi scese anche una lacrima.
Quando smisi la asciugai e guardai Alya, in quel momento sembrava mi stesse deridendo...
-Guarda che non scherzo mica.-
-Ma piantala, Alya! Volevi solo tirarmi su di mor-- Non riuscii a finire la frase a causa di una tremenda esplosione proveniente da fuori la scuola.
-Tutti gli studenti sono pregati di andare nello "Shelter anti-akuma" che si trova vicino la scuola!- disse il Preside via radio.
Gli "Shelter anti-akuma", all'inizio non ne volevano fare, l'unico che stavano costruendo come prova era quello che si trova vicino la scuola ed era anche l'unico operativo al momento. Dovevano essere utilizzati dai civili per potersi proteggere in caso d'attacco. A causa dei recenti avvenimenti, con quasi tutta la città akumizzata, hanno iniziato a costruirne praticamente ovunque. 
Appena finì l'avviso mi girai verso Alya. Era già scomparsa, pronta a riprendere Ladybug.
Ne approfittai e corsi dritta nel bagno.
-Tikki, credo sia arrivato il nostro momento.- 
-Lo credo anche io.- 
Mi trasformai e volai diretta verso l'esplosione...
 
 
In città c'era un caldo anomalo, considerato che siamo appena a inizio marzo.
Mi guardai in torno, notai che era tutto sciolto, i cartelloni erano piegati su se stessi, gli alberi andavano a fuoco e le macchine sembravano gelati sciolti. Probabilmente l'esplosione che avevo sentito prima era stata causata da un auto o qualcosa del genere.
Mi guardai ancora in torno, non vedevo traccia di akumizzati e iniziai a cercare per la città.
Mentre giravo sui tetti vidi in lontananza Chat Noir, anche lui in perlustrazione, e mi avvicinai il più in fretta possibile.
-Trovato niente, micetto?-
-Wow, mi hai fatto venire un colpo My Lady?- disse visibilmente spaventato.
-Come ti ho spaventato se ti sono passata praticamente davanti?-
-Ero troppo concentrato sulla pattuglia.- disse facendo una risatina colpevole.
-Ah, si? Trovato niente-
-No, niente...- mentre scrutava l'orizonte sembrava distratto, come se qualcosa lo preoccupasse.
-Sicuro sia tutto ok, Chat?- Gli chiesi preoccupata.
-No, no, tranquilla My Lady. Ora che ci sei tu va tutto bene.- disse sorridendo.
Mentre cercavo di capire se stesse mentendo o meno vidi un enorme fiamma alle spalle di Chat, in direzione della Torre Eiffel.
-Guarda Chat! Laggiù!-
Neanche il tempo di voltarsi e inizio ad avvicinarsi a tutta velocità verso la Torre.
-Dobbiamo muoverci My Lady! Spero non ti dispiaccia se ti precedo.-
Iniziai a muovermi anche io... c'era decisamente qualcosa che non andava, era troppo sovrappensiero e mi aveva anche lasciato in dietro.
Ma vista la situazione decisi di non indagare...
 
 
*Adrien*
 
 
"Ah! Cosa sto facendo?!" pensai mentre andavo verso la Torre.
"Maledetto Plagg! Perchè ha dovuto mettermi in testa quella storia su Marinette?! Ora non riesco a pensare ad altro!
E per giunta non riesco nemmeno a guardare in faccia Ladybug! Sento come un  senso di colpa nei suoi confronti, anche se continuo ad amare solo lei...
...già... io sono innamorato di lei... non di Marinette!"
Mentre pensavo a tutte queste cose arrivai ai piedi della Torre, l'immagine che si mostro davanti ai miei occhi aveva dell'incredibile... la Torre si stava lentamente piegando su se stessa, anche lei si stava scogliendo come un cono gelato.
Ai suoi piedi lo vidi, l'akumizzato. Mi resi conto al solo sguardo che questa volta sarebbe stata estremamente difficile, forse anche peggio degli eventi avvenuti qualche giorno prima.
Era un mostro formato da una sostanza simile a lava, e intorno a lui generava una fiamma che aveva addirittura il colore azzurro! (NOTA: Per chi non lo sapesse il fuoco cambia colore in base alla temperatura che emette, l'azzurro è il colore massimo e genera un calore di circa 1400°C).
In quel momento arrivò Ladybug. Appena si accorse dell'akumizzato fece una faccia sconvolta e preoccupata allo stesso tempo.
-Come possiamo battere qualcosa che non possiamo neanche lontanamente toccare?- le chiesi sperando avesse una delle sue idee.
Lei non rispose, pensò per un pò... poi finalmente
-Ho un idea, ma non so se funzionerà.-
-Bene My Lady, cosa devo fare?-
 
 
*Marinette*
 
 
Non ha funzionato! Non so cosa fare ora!
Il piano consisteva nel farlo solidificare facendolo bagnare con il getto di un idrante rotto, ma, appena l'acqua è arrivata a qualche metro da lui, ha iniziato ad evaporare... Cavolo!
Il piano di riserva è quello di buttarlo nel fiume ma è impossibile in quanto non possiamo avvicinarci.
Oltre questo grande problema della distnza c'è anche il problema dei suoi poteri... spara lava dalle mani! Se mi distraggo anche un solo attimo sono finita!
Io e Chat continuammo a schivare i suoi colpi fino allo sfinimento... ormai sembrava tutto perduto...
-Se non volete fare la fine della Torre Datemi subito i vostri Miraculous!-
La Torre ormai era quasi totalmente sciolta e in me naque una paura estrema... stavo per arrendermi... non c'era modo di batterlo.
Guardai Chat negli occhi. Anche lui sembrava aver perso le speranze...
Ma nonostante ciò, mi guardò intensamente negli occhi.
-My Lady... salvati. Lo tratterrò io!- mi disse con aria sicura.
Non potevo crederci! Anche in una situazione disperata come questa continuava a mettere la mia saluto ad un livello superiore alla sua...
Il mio sguardo tornò serio, mi ricomposi come se mi fossero tornate le forze, guardai in direzione dell'akumizzato e dissi sorridendo:
-Scordatelo! Siamo una coppia di eroi! Nessuno resta in dietro! Combatteremo insieme fino alla fine!-
Chat spalncò gli occhi sorpreso, poi sorrise e si rimise composto anche lui guardando in faccia al pericolo.
-Ah è per questo che ti amo, My Lady.- disse strappandomi una risatina.
-Tsk. Non ti smentisci neanche in situazioni come queste.-
-Non potrei mai, in fondo fa parte del mio fascino.-
Eravamo pronti, pronti a morire. Ma anche se eravamo pronti, non l'avremmo fatto senza combattere fino alla fine.
Allora ricorsi all'unica speranza ormai rimasta. Il potere del mio Miraculous.
-Lucky Ch-- Anche questa volta fui interrotta da un esplosione, ma questa, era diversa.
Era molto più forte della precedente, veniva dal cielo, era come se l'aria si fosse spaccata in due. Poi una luce fortissima.
Non vidi niente per un pò... quando riaprii gli occhi lui era lì... 
Non so cosa fosse, non so se fosse un umano o un mostro, non so se fosse un nemico o un alleato, so solo che comapì lì... Fra noi e l'akumizzato.
-E tu chi sei, un altro aspirante super eroe?!- Esclamo il coso di lava.
La figura non rispose, rimase lì ferma, immobile e impassibile.
-Beh, visto che non ti vuoi spostare ti scoglierò insieme ai tuoi amichetti!- allungando le mani contro di noi lanciò una valanga di lava, probabilmente avrebbe colpito anche me e Chat con quell'unico colpo... ma non accadde...
La figura, senza neanche muovere un dito, deviò tutta quella lava senza toccarla. Ho avuto quasi l'impressione che l'abbia fatto solo con lo sguardo... era imcredibile!
Ci trovammo circondati da un lago di lava, e noi tre, eravamo su un piccolo isolotto di marmo nel mezzo...
La figura alzò lentamente il suo braccio destro rivolgendo la mano a palmo aperto verso l'akumizzato.
D'un tratto un vento dalla forza inimmaginabile circondò tutta l'area. Quel vento, era così forte... aveva la potenza di un uragano forza 5... eppure non arrecava danni.
Era presente ma non c'era. Era caldo, come l'abbraccio di una madre... Non credo sarò mai in grado di spiegare come una cosa tanto forte potesse essere così delicata.
-Cos'è? il tuo potere?!- disse scoppiando a ridere beffeggiando la figura.
A quel punto il vento gli si diresse tutto contro ... era talmente forte che l'uomo di lava inizio a "scogliersi" in quel vento, finchè non rimase solo una pietra vulcanica che aveva nel petto.
Da quella pietra uscì l'akuma.
Allora mi preparai senza indugio a purificarla, ma, senza neanche darmi il tempo di prendere lo yo-yo, il vento spezzo via il manto nero dell'akuma come se fosse una crosta. Rimase solo l'akuma purificata che volò via nel cielo...
Il vento cessò. Sembrava tutto calmo.
La figura si volto verso me e Chat, entrambi ancora sconvolti e perplessi per quello che era successo.
Appena mi fisso avvertii una pressione senza limiti. Una pressione insopportabile. Una pressione che mi schiacciava.
Quella pressione era semplicemente Pura Potenza...
 
 
 
 
............................................................................................................................ 
NOTE DELL'AUTORE: Scusate il ritardo ma alla fine ce l'abbiamo fatta, il capitolo 3 è uscito!
Ho apportato qualche modifica al modo di scrivere, spero di aver reso la storia più scorrevole e gradevole da leggere.
............................................................................................................................

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3816595