Fogli sparsi - oltre il diario di Al

di Pally93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Frinire di grilli ***
Capitolo 2: *** Perché non ti accorgi di me? ***



Capitolo 1
*** Frinire di grilli ***







Post capitolo 19 - Scorpius


 
Nemesi01, la miglior fratella che potessi desiderare. Grazie per il supporto, l’ascolto, le risate, l’amicizia. Grazie per avermi aiutata a concretizzare i grilli che frinivano nella mia vita e per aver reso gli sproloqui di Scorpius degni di un vero Serpeverde. E grazie che ti becchi i miei grazie. Il giorno che sei capitata su Al è stato un giorno fortunato.
 



 


Tutti dicono che il frinire dei grilli è rilassante.

Mentono. Oppure non hanno le orecchie.

Cri cri… cri cri… cri cri… Questo fottuto cri cri entra nella testa e martella dall’interno, altro che rilassare. Non mi lascia sentire.

Al mi sta ignorando. Forse mi odia, forse fa solo il sostenuto. Credo non lo sappia nemmeno lui, in verità. Io, di mio, ancora non capisco cosa ho fatto di male: voleva vendicarsi di quell’imbecille di suo fratello, ma non sapeva come colpirlo… L’ho fatto io per lui, dov’è il problema? Pensavo di avergli fatto un favore, in verità. Mi sono abbassato a sporcarmi le mani al posto suo e cosa ne ho ottenuto? Niente. Solo il silenzio e questi dannatissimi grilli.

Oltretutto è novembre, perché queste bestiacce sono ancora in circolazione? Sono nei sotterranei di un castello, sotto un lago, in autunno inoltrato… È impossibile che io li senta!

Eppure sono qui, nella mia testa. Cri cri… cri cri… cri cri… Li sento distintamente e li odio di più ogni secondo che passa. Riempiono un silenzio che non dovrebbe nemmeno esistere.

Al è in un letto a pochi passi da me, eppure è come se fosse distante anni luce. Sarebbe più facile, se invece di trincerarsi in un silenzio ostinato mi spiegasse cosa c’è che non va. Dopo quel primo scatto d’ira non mi ha più rivolto la parola, è tornato a comportarsi come se io non esistessi. Come se fossi un insetto insignificante in un angolo della stanza: fastidioso, forse, ma non abbastanza da destare interesse. Non come questi stupidi grilli.

Soffre, lo sento. Ha di nuovo scordato di Insonorizzare il letto, quindi percepisco chiaramente ogni minimo singhiozzo. Ha il respiro strozzato, è ovvio che stia piangendo. Tiene le coperte fin sopra la testa, ma io lo sento comunque. Nemmeno i dannati grilli riescono a coprirlo.

Al, ma perché non mi parli? Se solo tu mi spiegassi… Se solo tu avessi la decenza di dirmi cosa c’è che non va. Non avevo intenzione di farti del male questa volta, davvero. Forse adesso credi che io non sia la persona giusta per te, che dovresti lasciarmi perdere, ma credimi Al, non avrei mai voluto ridurti così. Ho cercato di fare qualcosa per te, per farti un favore. Io non faccio mai favori, mai, e per una volta che ci provo tu mi ripaghi così.

Ingrato.

Mi chiedo chi altro sia sveglio, qui, oltre noi due. Il suo singhiozzare è ai limiti del patetico per un Serpeverde, in più c’è questo incessante frinire… Non posso credere che gli altri riescano a dormire. Soprattutto Pucey! È il suo migliore amico, una presenza costante, molesta addirittura… Perché abbandonarlo proprio ora? Stupido sempliciotto, non vedi che adesso il tuo amico sta male? Va’, costringilo a parlare! Fallo sfogare, fagli rompere questo muro di silenzio.

Io non la capisco proprio la gente che sta zitta. Il silenzio ha mai risolto qualcosa? Non credo proprio. I problemi si affrontano con discorsi ragionati, a volte anche con le urla o con un paio di incantesimi ben piazzati, perfino con dei cazzotti alla babbana… Ma chi ha mai sistemato le cose chiudendosi in un mutismo ostinato?

Vigliacco.

Il silenzio serve solo a lasciare campo libero al frinire dei grilli, a confondermi la testa e farmi immaginare scenari orribili, in cui poi Al parlerà solo per dirmi che è finita, che non vale la pena fare un altro tentativo con me. Maledetta insicurezza che mi rode il fegato, maledetto senso di inferiorità nei confronti dei Potter. Finalmente trovo il coraggio di affrontarli, cerco di comportarmi in modo maturo, di fronteggiarli ad armi pari… Ed è così che vengo ripagato? Con silenzio e frustrazione?

Fanculo.

Parlami, Al! Non vedi che questo mutismo sta facendo di me il più patetico dei Tassorosso?

Dicono che ferisca più la lingua della spada. Non lo escludo, ma una lingua che non fiata può fare di peggio. Come faccio a capire come ti senti, se non me lo dici? Ho bisogno che me lo spieghi, ho bisogno di sentirlo. Il frinire dei grilli nella mia testa ha preso il posto della tua voce e io sto impazzendo.

Se mi odi, se davvero pensi che io abbia qualcosa da farmi perdonare, tira fuori le palle e affrontami.  Non mi abbasserò a supplicare, non lo farò, ma voglio davvero che ci pensi su. Riflettici a fondo, prendi la tua decisione e poi parlami. Non lasciarmi solo con il cri cri. Io non amo il silenzio, mi intrappola i pensieri e mi fa sprofondare. Lascia troppo spazio al dubbio, all’incomprensione. Al frinire, che dovrò pur sedare in qualche modo. Esisterà da qualche parte un insetticida per grilli mentali?

Forse ho sbagliato a prendermela con tuo fratello? Ti sei sentito spodestato, messo da parte? Ti ho privato di un momento di gloria? Non credo, non mi sembri il tipo, però… Però allora perché ce l’hai tanto con me? Andiamo, tuo fratello è un pezzo di idiota munito di bacchetta, l’anello di congiunzione tra il mago e il macaco, nient’altro che un borioso Grifondoro esibizionista. Vi fate scherzi di continuo, vi azzuffate, vi ferite! Tu hai addirittura provato a buttarlo giù dalla scopa con dei bolidi impazziti, Morgana maledetta! Lui ha tradito la tua fiducia, non ha saputo mantenere un segreto, ti ha umiliato… E quello cattivo ora sarei io? Non lo accetto.

Questa cosa non ha alcun senso per me. Avevi un problema con una persona, te l’ho risolto. Fine. Avresti dovuto ringraziarmi, altro che mettermi in punizione. Avresti dovuto essermi grato, non trasformarmi nel tuo nemico. Non allontanarmi.

Il silenzio è davvero snervante.

Cri cri… cri cri… cri cri…

Basta. BASTA!

Non lo accetto, non lo tollero!

A questo gioco si può anche giocare in due, ma mi rifiuto categoricamente di dartela vinta.

Basta silenzio, basta grilli, basta tutto.

Nessuno può ignorare Scorpius Malfoy. Nessuno.

Ho un piano.

Preparati Albus, perché la partita è appena iniziata.


 

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Capitolo 2
*** Perché non ti accorgi di me? ***


Dal capitolo 14 - Di elfi, appuntamenti e pugni in un occhio

 

Premessa importante: questa storia non mi appartiene, l'ha scritta Nemesis01 un bel po' di mesi fa, dopo essersi imbattuta in Al per la prima volta. Io sono stata felicissima del gesto (fratella, come si può non amarti? <3 ) e soprattutto ho adorato il modo in cui ha reso i pensieri di Scorpius, quindi ho deciso di inserirla anche nella mia raccolta di extra su Al. Sappiate solo che tutti i crediti vanno a lei. 

***

 

Mi chiedo ancora che ci faccio qui e soprattutto perchè mi costringo ad assistere a questa scena patetica e disgustosa. 
Mi sta salendo il vomito, sarebbe eccessivo anche per un film filo-babbano.

Albus ed Eleanor sono troppo vicini, lui la sta abbracciando e le insegna a tirare i sassi. 
Se fossi bravo in queste cose stupide probabilmente glieli tirerei io i sassi, in testa, a quella stupida ochetta. Forse dovrei prendere ripetizioni di lancio coi sa-- Un momento.

Questo è decisamente troppo da sopportare per il mio ego.

E' veramente troppo: gli ha dato un bacio a tradimento, di nuovo!

Non so cosa sto facendo. Non so cosa mi prende.
Che razza di Confundus mi hai fatto?
So che le mie gambe si sono mosse ma non gliel'ho di certo ordinato io! Come si sono permesse? Dove mi stanno portando?

Mi sento come la marionetta di un destino che gioca con i miei fili, anzi no, forse sono sotto Imperio o qualche incanto simile. 
Solo che sto camminando verso la presunta coppia più discussa della scuola, a passo deciso, eppure vorrei essere tanto abile da pietrificarmi da solo e ingoiare l'amaro che mi riempe la bocca anche stavolta.

Perchè non ti stacchi da lei, bastardo? 
Come hai fatto solo ad immaginare di poterla stringere, e baciarla, davanti a me, e passarla liscia?

Quasi non me ne fossi reso conto, quasi come se avessi immaginato di farlo ed è accaduto, lei ora non ti sta più addosso. 
Puzzi ancora di Eleanor. 
Avverto qualcosa che batte forte sotto al mio petto, è rabbia, è fuoco che arde nelle vene ed è pure peggio del sangue di pipistrello in un calderone bollente. 
Cosa succede?

Penso di averti tirato un pugno sullo zigomo e di aver fatto bene, dannato Albus! Come cazzo fai a non accorgerti mai di nulla?! Ma vivi su questo pianeta per davvero?

Ti rendi mai conto di cosa succede intorno a te?!

 

«Ma che cazzo fai?»

«No, TU che cazzo fai! Vederti flirtare con questa inutile

sciacquetta era già anche troppo,

ma con questo hai superato ogni limite!»

 

L'ira ormai si è impossessata di me.
Un tempo fui nobile Serpeverde, e ora sono uno stupido Grifondoro.
Dovrei essere punito per questo, o essere lodato per aver seguito il mio istinto?

 

«Ma cosa stai farneticando? Se qui c'è qualcuno che

ha passato il limite, quello sei tu!

Si può sapere cosa ti ho fatto, razza di stronzo?»

 

Cosa fare? Me ne devo andare? Devo scappare? 
Magari potrei rispondergli con un bel "coglione, apri gli occhi!" oppure potrei dargli un altro pugno, o.. sì, in effetti, potrei urlargli contro che si crede uno studente tanto in gamba eppure non capisce mai un cazzo di Troll.

 

«Tu non puoi essere davvero così idiota.»

 

Perchè non ti rendi conto che i tuoi occhi brillano solo quando guardi me? 
Maledetto, quanto ti odio. 
Non puoi capire, odio te, quei tuoi capelli arruffati, il tuo parlare a caso, e odio quell'espressione da ebete che ti dipingi in volto e odio quei tuoi occhi verdi, quei tuoi maledettissimi occhi verdi, così vispi e curiosi, così... belli.


Ti odio, Albus, e odio questa prugna secca che ti gira intorno.

Forse sono io l'idiota, dovrei dirgliene quattro ma... Un attimo.

Cosa sto facendo?!

Non me ne sono nemmeno reso conto, ho superato ogni limite. 
Questo è troppo anche per me.
Le mie labbra sono sulle tue e io non capisco più nulla. Vorrei prenderti a schiaffi, darti una testata, farti bere una pozione d'intelligenza e colpirti con uno schiantesimo allo stesso tempo, ma ora le mie labbra sono sulle tue, cerco di farmi spazio nella tua bocca e prendermi un po' del tuo fiato.

Le tue labbra sono così morbide, mi sembra di mordere un frutto sugoso, e il tuo viso è così liscio, la tua pelle è così bella e profumata.
Hai un buon profumo, in realtà.

Merlino, Albus.

Perchè non ti accorgi di me?

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