Il patto con il diavolo.

di LunariaScrittrice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sfida. ***
Capitolo 2: *** Imbambolamento ***
Capitolo 3: *** Il motivo della vendetta ***
Capitolo 4: *** Deduzioni e paura. ***
Capitolo 5: *** Un patto in circostanze fraintese ***
Capitolo 6: *** alto tradimento. ***
Capitolo 7: *** racconti e verità assolute. ***



Capitolo 1
*** La sfida. ***


Pov Shinichi.

C'è una storia di Halloween, che racconta che nel cimitero di Akigohara, a mezzanotte, si apre un varco dimensionale che porterebbe alla scoperta di un mondo popolato di mostri.
Chiunque ci sarebbe entrato, non sarebbe uscito vivo e sarebbe diventato schiavo di un mago degli inferi.

" Per questo dovete stare uniti oggi." Avvisa la guida turistica.

Oggi è il 30 ottobre.

Noi della scuola Teitan siamo andati ad esplorare Akigohara, un luogo tetro, dove i suicidi sono moltissimi.
Per me quelle sono solo persone che si sono perse.
Non credo minimamente alla magia, nè ai mostri od ai fantasmi.
Per me tutto ha un filo logico.

Ran, mi prende la manica.
Dal suo viso capisco che è spaventata " Spero rimangano nel cimitero." sussurra, guardandomi. "Ran, lo capisci che sono solo storie per bambini? Ma credi davvero a quelle cose? Hai diciassette anni."

Lei se la prende, come al suo solito. " Tu non capisci. Io da sempre ne ho paura! Solo perché non lo vedi, non significa che non esista."

Devo dire che non ha torto, però sono dell'idea che nulla di ciò che non è certificato sia vero. " Sù, ci sono io." È visto da tutti che tra noi due c'è qualcosa di profondo, che è nato fin dal asilo, almeno da parte mia.

Sonoko, mormora, guardando il cellulare " Che bello, Kid verrà ad Akigohara. Spero di vederlo."

Lei è fan sfegatata di Kid, che è a mio parere è un vero mistero.
Ho ancora in testa ciò che ha detto a tutti settimane fa, dopo il suo furto.
-Quello dovrebbe sentirsi un ladro, invece ha preso il monopolio di tutte le reti ed ha organizzato un gioco per me, Ehiji, Saguru, Goro. -

Quella notte era fredda, con lo sfondo del cielo rosso.

La luna era rossa, Le luci anche. Quel indovinello, non sono riuscito a capirlo.

" Sfido i detective a questa gara. Se la vincerete allora sarò fedele a questa persona ed avrà ogni cosa che vorrá."

Devo dire che quando l'ha detto sono rimasto dubbioso. Ho pensato che stesse prendendo in giro tutti noi.

Goro ha pensato subito ai soldi " Anche il denaro?" Non mi ha stupito. Lui da sempre è un poveraccio che senza il mio aiuto non avrebbe clienti.

" Soldi, potere, vendetta, tutto. " ha affermato il mago del mistero, prendendo l'interesse di tutti.

Quella frase mi ha fatto impallidire. - Cosa stava dicendo?
Io ho un desiderio ed è quello di smetterla di essere Conan. -

"Smettila! Chi credi di essere per giocare con noi?!"

A quel punto Kid ha enunciato

"Io gioco da anni con voi. Ma anche per me i tempi cambiano. Siamo al millesimo Halloween." Adesso ancora di più voglio sapergli leggere nel pensiero.

"Cosa c'entrerebbe questo con il gioco?!" Ha domandato Ehiji che si è trovato per caso là.
Lui mi ha solo aiutato per prendere Kid, ma non si è mai veramente importato, come me o Saguru.
Ehiji doveva coprirmi se nel caso fossi diventato Conan.

Kid non ha risposto ed ha iniziato il suo furto.

Tutti noi abbiamo fatto squadra per prenderlo, ma niente è stato veloce come il vento.
Si è divertito a giocare con la nostra pazienza.

Ci ha fatto svoltare degli angoli, per poi farci finire contro dei muri di vetro.
Lui, intanto, si è messo dall'altra parte " Non siete tanto astuti." Mi sono assai arrabbiato.

Sono tornato indietro.

Ho preso le scale antincendio e sono giunto sul luogo, dove sicuramente l'avrei visto.
È stato là con una pietra rossa che ha brillato di luce propria.

Lui ha avuto uno sguardo perso nel vuoto a fissarla.

Avrei potuto prenderlo, ma qualcosa mi ha fermato.
Mi è sembrato malinconico, indeciso, ma perché?

-Quel ladro non fa altro che pormi mille domande.-

" Ti ho trovato!" Ha urlato Goro che ha destato il mago bianco.
 "Oh..."

Goro si è buttato alla carica per prenderlo.

"No, attento è pericoloso!" Ma si sa, Goro mai mi vuole ascoltare. Lui ha oltrepassato la figura di Kid ed è finito contro la ringhiera che, sfortuna delle sfortune sue, si è rotta.

Io sono corso per prenderlo prima che potesse cadere.
Sono riuscito a tenerlo per il braccio. Ho avuto davvero paura che potesse morire.
Goro è stato pesante per me, ma non ho mollato la presa.
Di lato ho avvertito il respiro leggero di qualcuno che mi ha sussurrato all'orecchio destro" Vuoi una mano, mio detective?"
I brividi mi sono percorsi sulla schiena ed un senso di fiducia mi è scivolato via " Poi però ti prenderò, ma ora ho bisogno del tuo aiuto."

Lui si è inginocchiato tenendosi allineato con le gambe, mentre io sono stato a gattoni.
Non ho smesso di fissarlo.

Tutto ciò che ha fatto è sembrato arte, poesia, non ci sono stati errori.

Lui mi ha dato uno sguardo veloce, seguito dal sorriso vincente, come se sapesse che io lo stessi fissando. " Voglio che tu partecipi al mio gioco. In cambio ti aiuterò."

Mi sono risvegliato "Egoista. Pensi solo a te.

Aiutami e basta. Goro è importante per me!"
Oltre ad essere il padre di Ran è anche un mio secondo padre quando sono in Conan.

Lui mi ha fissato incredulo, ma non ha opposto resistenza.
Ha preso il mio braccio. " Nel bene e nel male tu aiuti tutti. Vedi il bene sempre."
Questo è stato il secondo contatto fisico che ho avuto con lui.
Lui ha tirato verso sù il mio braccio, facendo il doppio del mio lavoro.

Goro così è tornato sul tetto.

"Mi hai salvato." l'ha detto, come se Kid mancasse.

"Ti abbiamo salvato. Kid mi ha aiutato." Ma pare che Goro non l'abbia visto.

" No, non c'era lui."

Ho sbattuto le palpebre non capendo.

Sono stato certo di non averlo immaginato.
Questi misteri su lui mi hanno intrigato. " Ho capito." ho tagliato corto.

Intanto, la porta d'entrata è stata aperta.
Saguru ed Ehiji ci hanno raggiunto.
Ehiji mi ha chiesto dove fosse Kid.

Guardandomi attorno non 'c'è stato più ombra di lui "Se ne sarà andato..." ma il dubbio mi è rimasto -Perché Goro non l'ha visto?-
Dirmi che è stato invisibile o altro, non ho creduto, quindi mi sono autoconvinto che me lo sono immaginato.

" Kid ha preso la pietra. Ha eluso la sorveglianza sembrando quasi inumano, ma lo so che ci sono diversi trucchi magici dietro, anche se lui si reputa un vero mago. "Ha spiegato Saguru Hakuba.

Tutti noi siamo scesi in piazza.

Prima di separarci, sul palo della luce è riapparso Kid, con degli abiti neri ed occhi nascosti dai capelli, ma sicuramente sono stati più scintillanti e scuri, sembravano rossi. " Dove credete di andare?

Aprite le orecchie e le menti. Questo è l'indovinello per il prossimo furto."
Lo sfondo della luna rossa ha illuminato i suoi contorni. Mi ha creato brividi di paura.
" Di notte appaio come la pioggia.
Creo confusione, come i tuoni. Testo tutti, divertendomi con i vostri limiti.
Il luogo per trovarmi è l'oscurità.
Vado contro la logica e sono ciò che è la fantasia nera.

Akigohara è il luogo del nostro gioco.
Il perdente morirà, il vincitore mi avrà per l'eternità.
Decidete a fondo chi vuole addentrarsi a cercarmi.
Il 31 io non avrò regole. Nulla più avrá regole.
Sarete la carne ed il sangue di tutti là dentro.

Tra di voi uno solo potrà catturarmi, ma il fortunato sarà in verità catturato da me.

Non accetto imbrogli, né squadre.
È una sfida che solo uno vincerà. Potete usarvi come scudi, ma non collaborare.
Solo voi qui davanti a me potete partecipare.

Se si immetteranno altri dentro, non vedranno il sole.

La parola chiave è Halloween!
Mi troverete nel posto con il più alto tasso di morti.

" Si è toccato il capello ed è poi sparito sotto una folata di piume nere.

Tutti noi detective ci siamo chiesti cosa stesse dicendo, ma nessuno è riuscito a decifrarlo, nemmeno io...

-Quelle frasi portavano solo alla parola chiave detta da lui, ma perché?
Halloween è una festa anglosassone, dove si dice che i mostri tornino sulla Terra, e così tutti si travestono e sparano fuochi d'artificio per cacciarli via...

A mio parere sono solo trovate commerciali. Nessun umano ha visto dei veri mostri. -

_________

" Secondo te cosa intendeva dire Kid con quelle parole?" Chiede Sonoko guardandomi.

" Ci sto ancora pensando. Ha detto che è nella fantasia nera, ma che significa? Non ha senso. Forse intende che pensa con la fantasia? E poi, perché usare elementi come la pioggia ed i fulmini per descriversi? 
Non so decifrarlo."

Ran si tocca con il dito le labbra " La cosa strana è ciò che ha scommesso. 
Cosa intendeva dire che il vincitore sarebbe stato catturato da lui, se dovrebbe essere il contrario?"

Shinichi scuote la testa " Non lo so, ma la risposta sarà oggi

Ran mormora."Papà vuole prenderlo per avere quel desiderio. Sono preoccupata." Per me si caccera nei guai come al solito.

"Io non ci credo. E non voglio catturare Kid per un desiderio, ma perché è giusto che paghi delle sue azioni."

Ran ha sentito l'indovinello " Ti prego non cercarlo. Ha detto che solo uno vivrà. " 

Questo lo so. Ma io non credo che Kid sia un assassino. Ho fiducia in lui."Non mi ucciderá mai... "Sento che è così.
Me ne sono accorto anche in Conan, anche se lui non pare aver capito che io sono lui.
" Ha solo mentito per farsi credibile. Ho già capito dove opererà. Ma non so cosa potrebbe rubare là. "

Sonoko chiede "lá, dove?"

Ed annuncio " Akigohara, la foresta di notte."

♡♡♡♡♡♡♡

Spero che la storia vi piaccia. è dedicata per chi ama la KaiShin.
Se volee il continuo lasciate un commento perchè ho tutto il resto da mettere.

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Capitolo 2
*** Imbambolamento ***


Note autrice: Questa storia è ispirata a black butter...
Kaito non è IC all'anime e manga, mentre Shinichi Sì.
Spero vi piaccia.Avviso che ci sará erotismo anche.

Pov Shinichi.

Nel pomeriggio sto attento che Ran e Sonoko non abbiano sospetti su Conan che altri non è che Ai, che mi sta coprendo.

Lei ha, dopo tempo, ultimato un antidoto che forse è quello definitivo. " Mi raccomando, non dichiararti a Ran. Non fare promesse che non puoi mantenere." l'ha detto, mentre siamo stati a casa di Agasa " Stai calma. Non la metterò mai in pericolo." ma è ovvio che se venissi scoperto vivo come Shinichi Kudo, allora sarebbe nei guai.

"Lo dico per te. Quella ragazza soffrirebbe e l'ultima cosa che dovrebbe pensare e che tu la prenda in giro."

Lei sa che io e Ran, senza dircelo, ci siamo dichiarati: l'ha fatto mentre sono stato in Conan, ed io quando ero a Londra, sotto il mio vero aspetto.
Proprio dopo quella dichiarazione è apparso il caso di Kid.

Il bing bang ha rintoccato le 20.00.
Là, la polizia l'ha inseguito.

Ricordo che, dopo la dichiarazione, lui mi ha spinto verso il ponte.
Poi mi ha preso per le spalle.

"Shinichi!?" Ha urlato Ran.

Intanto io ero sotto la presa del ladro.
Ho cercato di divincolarmi, ma è stata stretta ed ho pensato che volesse farmi male.

" Reggimi il gioco, ragazzo."

Non sapevo chi fosse "Lasciami! Che vuoi da me?"
Ha saltato in alto verso il cornicione del ponte, portandomi.
La polizia armata, si è fermata.
l'ho capito che quello è stato pericoloso "Che vuoi fare?!"
Lui ha enunciato " Badate che ho un innocente. Non potete spararmi." per un attimo, ho sentito la sua presa venire da meno, così con diverse mosse che ho imparato alle Hawai, ho ribaltato la situazione.
L'avevo riconosciuto " Tu sei Kaitokid?! Da quando usi il nero e il rosso per rubare?!" E inoltre, perché ha avuto gli occhi tinti di rubino.

L'avevo riconosciuto

Lui è rimasto perplesso "Sei del Giappone allora... assomigli a un bambino... ma come mi hai riconosciuto se non ti conosco? " me l'ha domandato, un po' incredulo.

" Non cambiare discorso. Anche se non è in programma, ti farò arrestare."

Lui ha espresso " Ah, allora sei come quegli stolti." e benché fossi in vantaggio, lui mi ha dato una ginocchiata allo stomaco, facendomi piegare in due, poi mi ha preso e messo sulle spalle.
"Oh, sei ancora sveglio?" ha chiesto divertito come non mai per come non sia svenuto

ho cercato di divincolarmi, ma lui era giá in corsa "Fermati dove mi stai portando!?"
Giuro che lui è stato impossibile da capire.

Siamo giunti in un magazzino abbandonato di un vecchio molo e mi ha mollato là.

" Beh, ti è piaciuto il giretto notturno?" Ha chiesto, con un sorrisino divertito.

" Mi hai fatto venire il mal di testa" ed è cosi " Mi è sembrato di aver viaggiato chilometri." infatti, dopo che ho controllato la mappa, è risultato che siamo stati in una strada lontanissima di Londra.

" Eh, sì, è stato forte. Come ti chiami? Non ti ho mai visto. " mi ha dato una bevanda, come se sapesse che sono stato a corto di energie. Quel calcio mi ha proprio steso " Shinichi Kudo. Non puoi conoscermi, ma io conosco te."

Lui si è seduto accanto a me.
Ho tentato di guardare oltre il suo capello " Ah, se vedi il mio viso, non sarò più gentile." è stata una bella minaccia " Non mi faresti mai del male. Non sei di quella indole." così ci ho creduto, ed ancora lo penso.

"E cosa te lo fa credere? Non sai niente di me."

Gli prendo le mani "Posso controllarle?"

Lui è parso non saper cosa rispondere " C-cosa è un modo per scoprire di me?" Nel suo tono c'è stato un velo di ironia.

" Esatto o hai paura?" L'ho capito di averlo provocato.

Mi sono aspettato un ritiro o lui che se ne sarebbe andato " Mmh, sei strano. Ma sì, vediamo cosa capisci di me." si è tolto con i denti il guanto nero.

Io ho sentito per un attimo la voglia di essere un guanto. A realizzarlo mi sono dato una manata in faccia -Ma che ho pensato!?- ma è inutile, ogni suo gesto, anche quando sono in Conan, mi sa incantare.

Come primo piano vedo la sua mano aperta " Dai, cosa deduci? Se indovini tre cose, ti premierò." 

Mi faccio coraggio ed analizzo la sua mano a dita lunghe. "Sei molto curato nel tuo aspetto fisico. Hai le dita sottili, da pianista o da prestigiatore. Non sembra che hai mai lavorato, tuttavia ci sono delle scottature, quindi fai qualcosa con il fuoco. Magari abiti solo e cucini per te?
A giudicare da come non lavori e dal tuo modo di fare, mi sembri molto acculturato e sveglio." 
Non so se ci ho azzeccato, ma lui è rimasto sbiancato.

" Hai indovinato. Vivo solo e sono assai ricco, eh, sì non lavoro.
Hai indovinato tre aspetti.
Cosa vuoi come vincita?" Non chiederei nulla se non che Conan sparisse, che restassi Shinichi Kudo, ma lui non sa che sono Conan " Non voglio niente."

Lui si è alzato per poi ammettere " Tu sei strano, come quel bambino. Lui sa trovarmi, e tu capirmi. Vi assomigliate davvero molto. Anche lui vuole essere un detective. Forse vi eguagliate.
Una fortuna che non vi conoscete, mi infastidirebbe.

Allora, ti va il prossimo anno ad Halloween di dirmi il tuo desiderio?" Non ho mai pensato che si riferisse a questo Halloween. "Non ho nulla da chiederti..."

Lui mi ha sfiorato il mento. Ha posto i nostri sguardi vicini, ad un soffio di labbra. "Qualunque cosa. Sono di parola.
Proprio nulla vuole il tuo cuore?" Il mio cuore ha battuto all'invero simile, mi sono sentito attratto e non ho capito come fosse stato possibile.

Non sono riuscito a vedere il suo volto, ma ho scrutato i suoi occhi rossi che hanno divorato i miei.
Mi sono sentito suo schiavo.


Questo contatto lo vorrei ancora. Vorrei ancora imbambolarmi e toccare le sue mani, avere un contatto oltre al ladro e detective. Lui mi è parso leggermi nel pensiero e mi si è avvicinato con il corpo, eccitandomi.

Quel sorriso accattivante, sensuale mi ha fatto vedere le stelle.

" Questo sguardo limpido...mi ricorda lui..." e lui mi ha toccato il collo con la mano che ho analizzato, per poi portarle alle labbra. " Ho capito cosa vuoi avere, detective, ma non è possibile..."

Non ho saputo bene cosa abbia inteso, ma mi ha mandato in fuoco le guance " Cosa?!" Ancora oltre ho desiderato. Quelle labbra le ho volute sulle mie. Ho voluto molto e non ho capito il perché. È stato il mio sogno proibito.

Lui a capirlo mi ha sdraiato sulle scale, e si è messo sopra di me, aderendo i nostri corpi.

Ho avuto un gemito per come fosse scattato un brivido.
Per me è stato perfetto. Sublime. Non ho smesso per un attimo di volerlo per me. Non ho capito se queste mosse sue sono per divertirsi o perché anche lui ha provato ciò che ho sentito io.

Lui per un attimo mi è sembrato che avesse sentito quel piacere che mi ha invaso. 
" Tra un anno forse potrai avere ciò, ti va?"

Mi sono sentito confuso. Non ho capito cosa ha farneticato "Un anno? Non capisco. "

Lui mi ha sfiorato le guance con le labbra " Tra un anno sarà il millesimo Halloween. Posso rimandare fino a quel evento per il tuo desiderio. Vuoi detective mio?"

Ho annuito con indecisione e lui mi ha stretto in un abbraccio " Allora attendimi." E così come è andato, è sparito ed io mi sono ripreso -Ma che cosa è accaduto.-

La cosa più folle è che mi sono trovato con i pantaloni che hanno mostrato una bella erezione tra le gambe " Ma quando!?" -Mi ha eccitato un ragazzo che non ho idea del suo volto- " Ma che cosa mi ha fatto quel diavolo?!" Non ricordo niente, ma so di essere stato completamente suo.

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Adesso controllo l'orologio che nasconde un ago anestetico.

Ehiji mi raggiunge assieme a Kazuha che, dopo aver saputo dell'indovinello, ha scongiurato a lui di non partecipare.
Ehiji ha un compito ed è quello di coprirmi.

Kazuha, intanto insiste " Per favore non partecipare. Quella foresta è oscura. Ci sono tantissime leggende. "

Li guardo. Mi sembra assurdo come Ehiji non comprenda la palese cotta di lei

" Non preoccuparti. Io amo la mia vita!" Prende il capellino e se lo mette in testa, con la visiera in avanti.

" Comunque perché di tutti i luoghi una foresta?" Domanda Goro, che è in procinto di partecipare. Ha alle spalle uno zaino. Evidentemente si è portato il necessario.

" Non ne ho idea, ma secondo me è meglio restare uniti" propone Hakuba. Anche lui ha con sé uno zaino e dei libri riguardo la sopravvivenza in una foresta.

Akako è vicino al biondo " Non andare. Kid non mentiva... " Non la conosco molto, ma non mi ha mai convinto.
L'ho vista spesso inseguire Hakuba.

Forse ne è innamorata?

"Akako, non esistono i mostri, come le streghe."

Lei sembra offesa " Tu devi ascoltarmi. Io non potrò salvarti. Il 31 è il giorno in cui i due mondi si uniscono.
Le streghe ed i mostri, giungeranno per la loro vendetta. Il loro capo ha deciso che il luogo sará la foresta. "

Un altro racconto che mi sembra una favola " Sei suggestionata come Ran. Kid non è un assassino." Affermo sicuro.

Lei mi guarda malissimo. " Ma tu che ne sai di cosa sta..."

Una voce si fa largo " Akako, mi presenti questi ragazzi?"

Tutti noi ci voltiamo di scatto.

Io rimango esterrefatto a vedere un ragazzo identico a me con la differenza del taglio di capelli e sopratutto di due occhi zefiro che sembrano due gioielli.

Lo fisso sentendo che io l'ho già visto in passato

Lo fisso sentendo che io l'ho già visto in passato.
Ran e Sonoko si voltano guardando me e lui, come per realizzare se siamo due persone diverse

Akako incrocia le braccia " Sono dei detective, Kuroba. "
Tra quei due c'è una strana intesa ad occhi. Per un attimo mi sembrano sospetti.

" Ma tu chi sei? " Cerco di non mostrarmi preso dal suo essere identico a me.

È vestito con abiti quotidiani, forse un po' da studentello. "Mi chiamo Kaito. Sono un compagno di classe di Akako ed Il detective biondo."

Alzo un sopracciglio, analizzandolo " Come mai sei qui?"

Kaito si indica " Per quel ladro. Eh,eh. " Il suo tono dolce, esuberante, se non sfacciato, è simile ad un bambino.

" Guarda che ha detto che solo noi possiamo partecipare" Afferma Goro che non vuole ostacoli.

Kaito sbuffa " Io non ascolto i vecchietti, vecchietto." Accenna in risolio, mettendosi le dita tra le labbra.

Goro si arrabbia. "Maledetto villano. Come ti permetti, io sono Goro Mori, un detective famosissimo " Non sa che dietro il suo trance ci sono io.

Kaito non pare fregarsene. Poi parla ad Akako " Ehi, dovresti farlo calmare il pagliaccio. È noioso, non sa stare agli scherzi."

Akako fa una smorfia infastidita, poi parla a Saguro " Ti prego rinuncia. Non voglio perderti."

Saguro arrossisce un attimo allo sguardo pensieroso di Akako " Non posso. "

Akako pare arrendersi " Allora, cercherò di pregare che tu vinca."

Intanto Ran sostiene " Shinichi io devo prima parlarti... ecco la risposta io..."
Mi interessa molto, ma non me la sento di fidanzarmi, non se l'antidoto non è definitivo.
Sono sul punto di dirglielo " Sai riguardo cio..."
Lei mi prende per la cravatta e mi spinge, lasciandomi un bacio sulla guancia che tanto basta per mandarmi in tilt.

Kaito mi guarda, anzi mi fissa, ma ad occhi freddi come il ghiaccio che riescono a spezzare quel sentimento di stupore causato da Ran

Kaito mi guarda, anzi mi fissa, ma ad occhi freddi come il ghiaccio che riescono a spezzare quel sentimento di stupore causato da Ran      

-Ma che sguardo ha quello? Però mi ha ricordato qualcosa di passato- mi intriga solo guardarlo. Lo vedo come un mistero. Forse è per questo che mi attrae e mi spinge a voler saper tutto di lui? -

Sonoko, invece tifa molto questo contatto che ho avuto con Ran "Finalmente si sono fidanzati"
Kaito si avvicina a me " Porterai anche lei dentro il gioco mortale?"
Scuoto la testa " Figurati, lei ha paura di luoghi simili. "
Lui alza le spalle " Ah, è un bene allora. Diciamo che quel ladro mi ha incuriosito. "
Una nota di gelosia mi prende " E cosa avrebbe a te preso se nemmeno un contatto hai avuto..." Mi zittisco, mica posso dirgli quello che è accaduto.

Lui esprime " Perché è un prestigiatore e vorrei essere bravo come lui, un po' come mio padre."

Intanto cala il sole.
Le prime stelle iniziano a spuntare .
L'aria si fa più densa ed il vento si direziona verso la foresta dove siamo tutti diretti.

" Se davvero lui è un assassino, rischierete tutti la vita" conclude Kaito, ma io non voglio credergli " Lui non è un assassino. Certo ruba, ma non farebbe mai del male ad altri. Alla fine mi ha aiutato a salvare Goro."

Kaito mi indica " Sì, ma lui è stato chiaro che il 31 non avrà limiti. 
Forse non mentiva. E comunque tanti altri stanno arrivando.
Il furbetto ha mandato il messaggio con il premio, in televisione."

Avanza di qualche passo verso Akako " Akako, vieni con me un attimo?"
Mi chiedo che rapporto abbiano quei due - Forse ha paura e non vuole partecipare? Meglio, un rivale in meno.-

Akako lo segue fino all'auto della ragazza, poi entrano e parlano privatamente.

Ran, intanto, mi dà un portafortuna a forma di pupazzo " Ecco, tieni. Ti proteggerà" a quel gesto arrossisco, ma ne sono felice. " Grazie"

Continuo a riflettere alle parole sentite... è possibile che Kid possa davvero uccidere tutti noi?

"Sono le 20.00 andiamo a cenare."

Kaito esce dall'auto assieme ad una Akako più zitta e timorosa " Voglio unirmi con voi." Esclama lui a tono infantile mentre Akako lo segue in silenzio.

"Scusa, ma tu davvero vuoi partecipare ad un evento in cui non sei stato invitato?" Chiedo a lui che afferma " Beh, hai paura che mi uccida? Fosse così, allora tu non credi ciò che hai detto poco fa." Mi mette in sacco. "E poi mi preoccuperei per gli altri non invitati. Io so difendermi molto bene da tutto."

" Ma fa come ti pare, solo che preoccuperesti la tua ragazza." Perché quei due sono fidanzati, no?

" Non è la mia ragazza è piu una... persona che mi aiuta."  Non mi sembra così sincero

" Comunque è meglio se non partecipi. Non sei un detective " Lo dice Goro e l'altro lo guarda male, con tanto di linguaccia"Ma zitto vecchietto. L'unico che ascolto è solo Shinichi!." E mi si avvicina.

Sempre più mi sento strano "Beh, allora vieni a cenare con noi."

Lui allarga il sorriso pacato "  Vedo che hai capito."

e così andiamo in un ristorante, anche se Kaito non smette di attaccare bottone con me, impedendomi di conversare con Ran.

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Spero la storia piaccia.
Il prossimo capitolo sará su Kaito.
E si scopriranno un po' di cose.

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Capitolo 3
*** Il motivo della vendetta ***


Ciao ragazzi, questo capitolo è del tutto inventato sul passato e la vita di Kaito, tuttavia è molto ispirato anche se cambio moltissime cose. Lo reputo una fan fiction perchè Shinichi è Ic all' anime, come Ran e altri personaggi. 

Spero che vi piaccia. E ringrazio per i voti e le letture che sta ricevendo.
 

Il motivo della vendetta.

Pov Kaito .

Nel medioevo io ero solo un moccioso di pochi anni.

Mia madre mi teneva in braccio mentre scappava dai cacciatori.
Ricordo quel luogo dove mi ha rinchiuso: era una scatola, adatta per farci stare me che ero piccolo, dalla crescita di un bambino di tre anni, benché non sapessi ancora intendere e volere.

Ricordo che mia madre mi aveva nascosto là dentro sussurrandomi " Non piangere. Vedrai che tornerò..." Ma non tornò mai. 
Dalla scatola chiusa vedevo poco o nulla. 

Le torce infuocate dipingevano il luogo di arancione. Le urla di mia madre e di mio padre le udì come ultime. 
Volevo andarmene da là, ma avevo paura. Non capivo proprio cosa stava accadendo.

Avevo le mani che tappavano le orecchie. 
Pregai che qualcuno facesse cessare i piagnistei che sentivo.
 " A morte i mostri. Dio ci ha dato il compito di sterminarli con questa pietra!" urlavano quei barbari.
 Anche le streghe avevano paura degli umani, infatti erano perseguitate quanto i vampiri ed i diavoli.   

Eravamo perseguitati dai cacciatori, tutto perchè una Dea, per sterminarci, aveva creato una pietra chiamata Pandora, che aveva due funzioni: la prima di donare la vita eterna agli umani, la seconda di eliminare i mostri che solo per Halloween potevano passeggiare sulla Terra.
 
Quel giorno era il 31 ottobre 476D.C . Ero in Francia. 
  
Ancora prima della mia nascita la Terra era nostra, ma poi giunse l''uomo.
Gli Dei per non farci scoprire ci confinarono in un altro mondo che non era bello quanto la Terra.

Rimasi zitto in quella scatola con pochi spiragli di luce.
Persi molte lacrime. 

Quegli uomini che avevano ucciso i miei sfruttando quella pietra che era in mano ai cacciatori, mi cercarono per eliminarmi. 
Non potevo farmi scoprire, ma tremavo e la magia, a causa dell' età, non sapevo utilizzarla. 

Ero rimasto bloccato per ore là dentro. 

Quando tutto mi sembrò calmo, uscì e camminai " Mamma? Papà?" Ma non trovai nulla. 
Ero completamente solo in quelle catacombe. 
I corpi dei miei genitori forse erano diventati cenere, infatti vidi della cenere a terra.

Mi abbassai e continuai a piangere fino alla mattina seguente.
 Volevo vendicarmi, ma ero troppo debole e piccolo per tornare nel mio mondo, così tornai nella scatola e la chiusi, per poi addormentarmi.

Passarono duemila anni ed io dormì, fino a che il sole non mi illuminò il viso.

Sentivo l'ondeggiare delle onde che mi trasportava alla deriva. Non sapevo cosa stesse accadendo nel mondo, nè di dove fossi diretto, sapevo solo che ero nelle mani del destino.

Viaggiai in quella scatola per mesi ed anni finché non attraccai su una spiaggia.
Un bambino dagli occhi celestiali, belli, mattutini  aprì la scatola.
" Ma tu sei un bambino?" Disse a tono sorpreso.
Aprì gli occhi e vidi quello che per me poteva essere un gemello " Ma tu chi sei?" Ero assonato, e intontito. Avevo ancora sonno. Volevo scappare dalla realtà.

"Io mi chiamo Shinichi, e tu? Come mai eri chiuso in una scatola?" Non parlai molto. Non mi fidavo " Non voglio raccontarti, scommetto che mi farai male come loro." Non avevo nemmeno realizzato che era un' altro anno 

"Loro chi?"

"Sei come loro?" Mi bastava vedermi per capire che ero di un altro mondo, ma Shinichi non ne era spaventato " Credo che tu ti sia perso. Ieri sei stato in giro per i  Dolcetti?"  
Ma di cosa parlava? Non capivo mi sembrava che ci fosse stato un salto temporale " Cosa? ma che dici?"

"Sei travestito da diavolo, no? Quindi deduco che eri uscito fino sera tardi, poi ti sarai perso e ti sei addormentato nella scatola" In un certo senso sì, ma non per quel motivo. E poi perché pensava che fossi travestito?
"Non so come ci sei riuscito ma qualcosa è corretto. Ma come hai fatto? 
Sei un veggente?" Lui mosse l'indice a destra e sinistra, poi fece un occhialino" Elementare diavoletto. Insomma è Halloween, è normalissimo per i bambini travestirsi." Rimasi a fissarlo, per poi ridacchiare " Non mi vedi un mostro?" Almeno era ciò che vedevano in me molti.
" E perchè mai dovrei se sei un bambino impaurito? Dovresti tornare a casa tua. Vuoi che ti aiuti a cercare i tuoi genitori?" 
 Di colpo persi il sorriso " Mamma e papà... sono stati uccisi..."
Shinichi non sapeva cosa dire " Mi dispiace. Allora dove abiti, ti ci accompagno" Peccato che non potevo dirglielo " Non so arrivarci a casa, però se magari fossi in Giappone, potrei andare dalla mia domestica.  Lei è una strega, saprà guidarmi." Ignoravo che la furbetta era nel mio regno a fare la reginetta pensandomi morto. Del resto lei era la più fidata che avrebbe lei portato, in caso di morte di ogni erede, l'avanzata dei mostri per la conquista sulla Terra.

" È una bambina che si è travestita da strega? Beh purtroppo siamo alle Hawai, però questo pomeriggio parto per tornare in Giappone a Beika.Vuoi venire?" Io accettai.

Incontrai i genitori di Shinichi che mi presero subito in simpatia. 
Fecero molte domande sulla mia famiglia, ma io non me la sentivo di rivelare troppo " Papà era un prestigiatore e mamma una ladra." Almeno questo era il lavoro che loro sempre mi dicevano. 
Mio padre era davvero un prestigiatore e si divertiva a insegnarmi diversi trucchi magici, mentre mia madre mi allenava al combattimento, tuttavia ero troppo pigro per voler imparare, e così mi lasciarono stare.

" E cosa vorresti essere da grande?" A dire il vero non lo sapevo. Ero già grande, ma non adulto " essere come papà. 
Credo che devo chiedere ad Akako. Devo trovarla, so che è in Giappone a Beika." Una coincidenza che loro tre erano diretti verso là.

Nel tempo in cui ci preparavamo per fare il viaggio, Shinichi mi stette accanto e mi parlò di tante cose che ignoravo. 
Iniziai a stimarlo e mi sentivo ignorante e debole. 
Lui era forte a giocare a calcio.
Quando mi  aveva lanciato una pallonata, io ero scappato e mi ero nascosto " Fa male, allora mi vuoi fare male."

Shinichi disse " Sei peggio delle bambine... insomma è un gioco, non lo conosci?"

Non conoscevo quello sport " No! fa male! a te piacerebbe se ti facessi male?" Non avrei nemmeno potuto.
Non sapevo difendermi ed ero stato chiuso in una campana di vetro.

" Ah, dai t'insegno a giocare!" e così mi  spiegò le basi del calcio.
 Sempre più gli volevo bene, lo vedevo come un amico, qualcosa di prezioso che avrei voluto proteggere per l'eternità.

Dopo che eravamo atterati in Giappone, mi ero fatto scortare a casa di Akako.

Quel luogo emetteva i brividi a loro tre, mentre per me sembrava il ritorno al mio tempo. Quel castello era casa per me " Ecco, sono arrivato. Ciao e grazie del passaggio."

Shinichi mi prese per la spalla " M-ma sei sicuro che devi entrare in una casa così terrificante? Sembra quello di una strega."

Io sorrisi e gli presi le mani " Quando sarò grande tornerò e allora torneremo di nuovo assieme. Mi aspetterai?" Non credo che comprese il mio desiderio egoistico.

"Certo!" E così gli diedi un bacio a guancia " Allora non scordarti di me. "

Ma nel tempo si era scordato di me

Ma nel tempo si era scordato di me.

Entrando a casa di Akako vidi il portale per tornare nel mio mondo

Arrivato a casa mia, nel mio mondo, Akako e tutti sbiancarono a vedermi vivo " M-Ma non eri morto?" chiesero tutti, ma io dissi " No! mi ero solo nascosto. Akako devi subito dirmi come sono morti i miei genitori e sopratutto come vendicarli!"
La ragazza guardò in una sfera di cristallo " Una pietra magica che ora è sperduta. Si chiama Pandora. Quella è l'unica arma contro di noi. 
Tra dieci anni potremmo attuarela nostra vendetta perchè il portale si aprirà per tutta la nottata di Halloween. l'importante è che lei non scelga di essere servo di un umano."

Ero troppo piccolo per capire l'amore " E perchè mai dovrei? nessun umano, se non Shinichi mi sta a cuore, ma non esageriamo.
Quindi tra dieci anni invaderemo la Terra! Però bisogna difendersi. Insegnami ciò che sai slla magia! " Non volevo ammettere che mi sentivo responsabile per la morte dei miei. Forse se sapevo difendermi li avrei salvati?

L'allenamento fu duro e denso, ma in pochi mi anni mi trasformò da bambino insicuro a ragazzo sicuro, sfacciato spavaldo, un vero dispettoso. Ne sapevo di diavolerie .ero sadico, ma mai un assasino, anche se avrei dovuto altrimenti avrei perso credibilità. Ero rispettato, ma non tutti mi appoggiarono.  Avevano paura che fossi con dei lati umani.

Quando Akako mi disse che non aveva più nulla da insegnarmi, io ero ormai diventato un ragazzo alto, affascinante. Avevo gli occhi rossi, simbolo della mia appartenenza e fedeltà agli inferi." Ottimo, adesso posso trovare quella pietra e distruggerla, così non ci saranno problemi."
Akako disse " Se mi permette, come potremmo fare? Sono passati duemila anni. Crede seriamente che ci saranno ancora i cacciatori?" Questa bella domanda per me non aveva risposta se non con la prova " Allora vedrò di andare sulla Terra e di creare dei costumi che cambino da Stato a Stato.
Diverrò famoso e così qualcuno di loro, magari i nipoti, si ricorderanno. 
Erano di casate di cacciatori di mostri. Sono sicurissimo che uno penserà che sarò un diavolo. 
Poi mi farò dire dove è quella pietra. Una volta trovata, la distruggerò e così potremmo invadere la Terra. Non è un bel piano?
Per non allarmare chi non si ricorderà di noi, non mostrerò molto del mio aspetto. 
Poi mi farò dire dove è quella pietra. Una volta trovata, la distruggerò e così potremmo invadere la Terra. Non è un bel piano?"
Akako annuisce " E come farà con gli umani che non si ricordano di noi?"
Anche qui avevo il mio piano " Gli umani  saranno così ingenui da credermi sempre un ladro diverso, o forse un trasformista. inoltre non mostrerei mai a loro gli aspetti fuori dall' essere umano! "
"Degno di te, ma le consiglio di abitare sulla Terra. magari può venire nella mia scuola." Akako, nel tempo, era diventata proprio bella, e non negai che un po' il debole l'avevo " Volentieri, così non mi sentieri sperduto. E poi imparerei altre cose nuove."
Akako sorrise " Esattamente. Saprebbe non creare sospetti." 

Ho inizito la scuola Ekoda, il secondo anno.

Là ho incontrato Aoko, una ragazzina che è uno spasso farla arrabbiare. 
La sua particolarità è che tira scopate in testa " Ehi Aoko, ma dimmi, i sedici anni che farai sono mentali? No, perchè ricordi una di dieci." 

Aoko ha i capelli castano, dal taglio sbarazzino. " Ma come ti permetti! io sembro una donna! Aoko è Aoko!!" anche per come parla mi intenerisce il cuore.
intanto ho evitato ogni suo attacco " Pensa questo, quando avrai trenta anni ne mostrerai diciotto, eh, eh." Lei è ingenua e appunto disse " Infatti, io sembrerò sempre giovane."

Intanto a scuola Akako  ha fatto incantesimi d'amore sui ragazzi, la cosa non l'ho apprezzata, ma finché sono io il primo a cui avrebbe dato retta, non mi sono interessato, finché non ha iniziato ad ignorarmi per Saguru Hakuba. Non ho capito cosa avesse avuto ma quando c'è stato lui lei ignorava completamente me.
Dopo un anno, mi sono deciso e gliene ho parlato" Ehi, si può sapere perchè appena vedi quel damerino subito diventi rossa? E dirittura m'ignori!?"

Lei non ha voluto dirmi la verità " Io non so di che parli!"

" Ma che ci trovi in quello? Ad ogni modo hai notizie su Shinichi?" Ho chiesto ad Akako di trovarmi Shinichi, ma lei non ci è riuscita" Non riesco, dice che non esiste..." Ho iniziato a pensare che fosse morto " Non mi dirai che è morto?!"
Lei scosse la testa " No, ma mi sembra come se non esistesse più! Insomma mi mostra un altro bambino che si chiama Conan Edogawa. Vive con la famiglia Mouori."
Di questa storia mi sono importato" Allora andrò a vedere.

Comunque sia guai a te se ti distrai! Tra un anno è il giorno che abbiamo programmato, e non voglio che t'innamori di uno! Non ci staresti più con la testa. "

Akako ha mormorato" Non ho dimenticato. Si fidi di me." Poco mi sono fidato. Anche se mi è piaciuta, mi ha ferito, e per me chi mi ferisce perde molto. " No, Non posso fidarmi di una strega che ama un umano."
Akako da ciò mi ha rinfacciato " E lei che cerca un umano, che ha da dirmi?" Ci ha azeccato, ma per me è diverso " Questo è rinfacciare! Shinichi è diverso da quel damerino! E poi non metterti alla stregua con me. Se quell' umano ti facesse piangere non potresti stare più con noi. Perdresti tutto. inoltre lui è sotto effetto di un incantesimo. Sai bene che le streghe non saranno mai amate. Per me è diverso, io non sono innamorato, voglio solo Shinichi che stia a mio fianco, o io con lui. come un tempo."
Il mio piano era semplice, confuso, ma egoista.

Intanto il nome di Kid era famoso in tutto il mondo: in Inghilterra ero chiamato the Joker red Kid, in italia ero chiamato " Il bambino giallo" in francia " lefant blue" ogni Stato aveva un mio nome. Ero sempre io, ma ad aspetti diversi. 
Era un messaggio chiaro per i cacciatori che io non ero umano e che  dovevano fermarmi.

Una volta in treno, mentre ero con Aoko in Giappone, avevo annunciato che avrei rubato un gioiello di una ricca signora, con un figlio. Là c'era persino Conan.

Infatti quando l'avevo visto, io non potevo non ricordarmi di Shinichi, tantè che mi dissi che lui era Shinichi, ma non corrispondeva con l'età, eppure sentivo che era lui " Scusami, posso avere la tua carta d'identità?" Era l'unica. Mi ero travestito da controllore. Credevo che avrebbe ceduto " E perchè mai ha bisogno di un documento d'identificazione se sono un bambino?"
 Rimasi senza parole. In effetti il suo ragionamento non era sbagliato " Stiamo cercando Kid, per questo controlliamo le carte d'identità dei passeggeri." 

Lui non mollò " Allora mi può mostrare la sua carta d'identità, signore?" Chiese con un sorrisino tanto dolce, ma allo stesso tempo strafottente " Non sono tenuto! "
Conan non sorrise più" Nemmeno io. " e così mi dissi che quel bambino era troppo intelligente e sveglio.
Mi ricordava Shinichi, erano identici - Un giorno scoprirò chi sei, furbetto. - 

Rubai il gioiello che era nascosto nei bicchieri con il ghiaccio. 
Sapevo che non era Pandora, ma qualcuno mi aveva inseguito ed era uno dei cacciatori. " Kid ti ho trovato! Da anni la mia famiglia ti cerca."

Io mi voltai " Ah, non sei qui per il gioiellino?" Chiesi facendolo sparire tra le mani. 
Mi girai verso l'uomo che era con allineamenti simii a quelli di un francese. 
Gli occhi mi si infuocarono. Non potevo fare molto. Ero in una carozza con Conan a due passi. 
Lui prese una pistola con delle cariche speciali" Sai la tecnologia è avanzata. Sono stati creati nuovi proiettili capaci di ferirti, mostro."

Io ironizzai " I mostri non sono belli come me, e poi Io sono un ladro. Comunque spara pure! Ma se mi ferorai patirai l'inferno." Ero assai attento.

Nel momento in cui lui aveva sparato la porta dietro di me si era aperta ed avevo visto Conan. Lui mi aveva distratto e così sono stato colpito 
" Ma che..." Disse per poi nascondersi tra i sedili.

Io avevo la mano verso il punto colpito, lo stomaco. - Questi proiettili davvero feriscono. Gli umani sono sempre più pericolosi di quanto credessi. - Non potevo usare la magia difronte a Conan, quindi mi limitai a correre verso l'uomo sperando che il bimbo non facesse domande.
In un attimo lo presi e lo scaraventai a terra.

Conan non capiva la situazione " Kid, vado a chiamare la polizia." 
Io urlai " Non ti azzardare moccioso! Questo essere è una mia disputa Non accetto l'aiuto di nessuno!"

Lui disse " E cosa vuoi fare, ucciderlo? Saresti un assassino e tu non lo sei." Rimasi a guardarlo però mi distraei.
Il nemico se ne approfittò per colpirmi, stavolta verso il cuore. Una fortuna che non aveva centrato ciò, perchè era stato fermato dal diamante che era in tasca.

Conan sparò un anestetico sul uomo che di colpo si addormentò " perchè ti sei intromesso?! " Ero arrabbiato, ma Conan disse " sembravi assatanato. e vorrei evitare che ti macchiassi di un crimine."
Presi l'uomo per le spalle " Ho capito" Sparì con quel uomo.

Noi eravamo in un foresta dove dietro di me apparvero altre creature mistiche. " Senti forse ti lascio vivo se mi dirai dove è la pietra." 

L'uomo era sveglio, e tremava di paura a  vedere i vermi e gli esseri a tre occhi con le fauci che erano apparsi " I-Io non so dove sia. è sparita!"
I mostri erano assetati di sangue, incontrollabili " Davvero? " Quegli esseri aspettavano un mio ordine. Ma alcuni sussurrarono " Fame... per troppi anni non mangio carne umana" 
Non pptei biasimarli siamo a digiuno da anni. " gia...Allora chiudiamo la sua generazione! Non voglio più altri persegutatori della sua famiglia, cercateli." detto ciò, i mostri attaccarono l'uomo che come ultimo gesto urlò.
Io guardai la scena apaticamente. Era la mia vendetta.
I mostri si camuffarono in umani e cercarono i parenti fiutando il sangue.
" E uno è morto. Ora devo trovare gli altri sei... "

Continuai la ricerca. Trovai anche altri che li feci morire. 
Solo uno sapeva di Pandora e mi disse che era in un museo. 
Così la rubai a Londra, ma incontrai Shinichi che a quel tempo non avevo riconosciuto. È bastato solo un bacio sulle sue guance per riconoscerlo. I sentimenti per lui erano più possessivi che mai ed io lo volevo a tal punto che volevo stipulare un contratto con lui, ma non potevo.
il giorno non era il giusto, così gli dissi che ad Halloween avrebbe dovuto darmi la risposta. Avrei esaudito ogni cosa ed in cambio avrebbe avuto me per sempre ed io lui. Non avrei chiesto di meglio. 

C'erano degli ostacoli ed erano tre detective e una ragazza: Ehiji, Goro, Hakuba, Ran.
Sopratutto Ran m'infastidiva. Certe volte avrei voluto vederla morta, ma non potevo, sapevo che a Shinichi piaceva lei, e poi lei badava a Conan. Un altro motivo per non volerla attorno. 

Iniziai a studiare un piano e mi dissi che dovevo sbarazzarmi di loro quattro senza che si scoprisse, la risposta era solo il luogo dei suicidi, Akigohara. Inoltre quello sarebbe stato il luogo dove il portale sarebbe riapparso ed avrebbe portato sulla Terra  mostri per distruggere gli umani. Avremmo ripreso la Terra che gli umani ci avevano soffiato con le loro arti magiche insegnate nell' antichità dagli Dei.
Era questa la nostra vendetta, ma volevo salvare solo uno, Shinichi e per farlo avrei dovuto solo contrattuare con lui. Il problema è che tutto il piano sarebbe fallito...
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 il prossimo capitolo è su Shinichi. 
Per il continuo lasciate stelline  :)

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Capitolo 4
*** Deduzioni e paura. ***


Pov Shinichi.

Camminando verso il ristorante, sento la pressione di qualcosa di vescicoso che mi crea diversi brividi di tensione.
Mi dico che è solo la paura di entrare in una foresta nel cuore della notte. Non lo mostro ma ho davvero paura, non tanto per i morti, o le leggende, ma per come potrei perdermi. 
A mio parere Kid ha solo bluffato. Per cominciare non ci sono di mezzo dei furti. Perché mai lui dovrebbe testare tutti noi? 
Ho detto a tutti che l'indovinello non l'ho capito, invece in quel messaggio, ho sentito una minaccia.
"Apparire come la pioggia" mi ha ricordato come Kid sa sparire ed apparire da luoghi che non dovrebbero essere possibili. 
-Creo confusione come i fulmini- che Kid crei confusione non lo metto in dubbio, ma poteva usare altri termini, invece ha usato termini sulla natura, come per dare un messaggio. 
Testo tutti divertendomi con i vostri limiti- i limiti possono essere intesi come capacità e potere economico. Appurato che qui non si parla di soldi, mi viene da pensare che lui superi i limiti umani. Questo spiegherebbe anche il fatto di come sul treno, mentre era stato ferito, lui era veloce come la luce. Se non l'avessi visto con i miei occhi non ci avrei mai creduto. 
-il luogo per trovarmi è l'oscurità- l'oscurità... come per la parola limiti, ha molti sensi: potrebbe indicare la notte, il buio. Però c'è un particolare -La fantasia nera- quindi il dark fantasy, ovvero le storie inventate su streghe, maghi, licantropi, vampiri, tutti servi dell'inferno e dei diavoli. 
Ha proprio detto che è la fantasia nera, quindi devo pensare che non è un essere umano? -

 Ha proprio detto che è la fantasia nera, quindi devo pensare che non è un essere umano? -       

Queste supposizioni non posso raccontarle agli altri. Mi prenderebbero per pazzo, inoltre Kid ha chiesto di non creare squadre.

L'idea che Kid non sia umano non mi convince, ma tutto porta a pensare a ciò, inoltre, si spiegherebbe come mai a Londra lui mi abbia portato in una zona lontana verso il mare e come la sua forza non mi è sembrata normale. 
A quei ricordi ho un altro brivido, ma stavolta allo stomaco. 
Quel ladro è spaventoso, ma anche intrigante.

Arriviamo al ristorante.

La pressione e la tensione salgono. Ho anche paura che l'antidoto perda effetto, e se accadesse Shinichi sparirebbe ancora. 
Ho fatto uno sbaglio a fidanzarmi con Ran. Soffrirà e ciò mi fa sentire un verme. 
Ma cosa posso fare se ho dei nemici più grandi di me, che addirittura FBI e gli ordini segreti cercano? Nulla. 
Agasa è stato chiaro, proprio come Ai: Ran non deve sapere niente di questa situazione. L'ultima cosa che vorrei è di perderla.

Tutti prendiamo .un tavolo già precedentemente ordinato. 
Le tovaglie sono bianche, con tre tavoli attaccati, così da farci restare tutti vicini.

Mi siedo nella parte più comoda. Guardo il luogo che è ben illuminato, con diversi clienti di media società, proprio il comunismo.

Alla mia destra Kaito si mette vicino a me, mentre Ran è alla mia sinistra. 
Goro è a fianco di Sonoko che è vicina a Ran, poi si aggiungono Saguro, Ehiji, Kazuha e Akako.

"È la prima volta che mangiamo tutti insieme" mormora Ehiji, entusiasta dell'idea.

Kaito si mette una mano sulla guancia "Per me è insolito..."

Io chiedo "Abiti solo?"

Lui si volta per poi nascondere un mesto sorriso " Non posso nasconderti niente..."

Sempre più lo fisso e mi imbambolo a guardarlo

Sempre più lo fisso e mi imbambolo a guardarlo. La sua pelle pare così liscia, come quella di una pesca. I suoi capelli sparpagliati sembrano un magnifico antistress. Quello sguardo nostalgico mi riporta alla mente un bambino travestito da diavoletto. 
Lui era dolce. Aveva gli occhi rossi, dei canini sporgenti visibili quando sorrideva, ed una coda che terminava a triangolo. Non potrei non dire che quel costume era reale. Inoltre, aveva abiti sgualciti, pieni di polvere ma non sembrava per niente povero, se non sperduto.

A quel ricordo sorriso di ramando "Me lo ricordi..." Mormoro a bassa voce.

Kaito chiede con un sorriso a denti "Ah, e cosa ti ho ricordato?" Mi ricredo. Forse per un attimo ho sperato di rivedere quel bambino dal nome sconosciuto "Niente, un diavoletto."

Lui da quella mia affermazione si zittisce, come se si fosse sentito imbarazzato. Infatti, giocherella con il tovagliolo facendolo poi sparire con un trucco magico " Sei bravo" 
lui accenna "È ciò che sto imparando. Ma non sarò mai come lui...- nel suo tono sento tanta arrendevolezza. "Almeno ci provi. Ci sono persone che non fanno nulla per buttarsi, tu sì. Quindi continua. Vedrai che ce la farai"
Per un attimo gli occhi di Kaito si ravvivono rendendo maestoso quel blu che prima è sembrato spento."Ti ringrazio." Stavolta noto un incurvatura di labbra spontaneo che mi ricorda quel bambino. Scaccio quel pensiero. Non può essere lui.

Intanto Sonoko mormora        

Intanto Sonoko mormora "Però anche " The Joker Kid" è un fusto, come Kid."

Hakuba dice la sua "Sì, ma è pericoloso. Lui ruba quadri"

Io non voglio andare nei dettagli. "Io l'ho conosciuto e non è pericoloso è solo... alla ricerca di qualcosa." ma mi sono accorto di un fattore:Kid e The Joker mi fanno impazzire. È come se mi portino ad un evento passato. 
Il loro modo di fare diverso non smette mai di affascinarmi. 
Anche Kaito mi crea questa curiosità. Non so farne a meno. Voglio conoscere di lui i suoi aspetti, gusti, modi di fare. Più che altro lo vedo come una cavia da analizzare.

"Beh, non credo che sarà mai all'altezza di Kid, no?" Commenta Kaito dopo che ha ordinato una pizza alla margherita.

"Io credo che si eguaglino." Non ne sono sicuro, ma hanno stesse capacita.

"Cosa stai dicendo?" Domanda Akako che sembra timorosa.

"Che mi sembrano simili" Più che simili, direi la stessa faccia solo colorata in modo diverso.

Guardo un attimo Kaito che mastica la pizza, nascondendo un sorrisino "Mah..."

"È buffo?" A volte penso che lui sia Kid, ma non credo che sia così sfacciato da presentarsi sotto suo aspetto.

"Beh, è una teoria interessante, ma c'è una falla. Come potrebbe The Joker operare se Kid è in Giappone a rubare. A meno che non mi dici che prenda l'aereo, ma anche se fosse, non corrisponderebbe con i tempi segnati."

Distrattamente ammetto "Beh, magari ha un complice che lo copre. Però anche in Italia c'è uno simile, ma diverso da Kid... " Sempre più il mistero s'infittisce.

"Hai ragione. Ma questo è un rapinatore di soldi. Quindi che nesso avrebbe con loro?" E pure questo è vero. 
Ogni ladro famoso in ogni Stato, ha un suo modo di fare. Ma nonostante ciò non mi convince sopratutto per il loro nome che riporta sempre al termine "Bambino"

"Non saprei. "

Kazuha sostiene "Mi ricorda una leggenda. Si narrava che i mostri amavano creare scompiglio travestendosi, facendo sempre una cosa diversa."

Kaito chiede " Come fa la tua zia a sapere ciò?" Mi sembra interessato alla questione.

Kazuha ammette "Perché erano dei cacciatori di mostri."

Non so della storia "Scusa? Ma andiamo non esistono" e sempre più inizio a crederci.

Kazuha afferma "Esistono. Mia zia mi raccontava la leggenda."

Ran si tocca le braccia "No, vi prego non voglio una storia dell'Orrore in questa notte di Halloween "

Io devo capire la situazione "Avanti racconta."

Kazuha spiega "Risale al medioevo. Si diceva che i mostri di Halloween erano i padroni della Terra, tuttavia gli Dèi li tradirono e così sono stati confinati in un altro mondo. Alcuni di loro si opposero e vissero sulla Terra, ma gli Dèi avevano conferito ai cacciatori, prescelti da loro, una pietra capace di renderli cenere. 
Hanno ucciso i sovrani così il male è stato debellato. 
Questo secondo mia zia è il millesimo Halloween, la notte dove il portale tra i due mondi si squarcerà.
I cacciatori hanno i loro modi per trovarli. C'è proprio un manuale, I mostri sanno prendere gli aspetti degli umani, tuttavia li si riconosce da come nei loro occhi manchi la luce, dal loro modo di vestire eccentrico e colorato. 
Hanno il senso della vita tutto loro. Sono egoisti, possessivi, ed usano la magia creando l'impossibile. 
Ogni razza di mostro ha un suo determinato potere. 
Nel medioevo sono state uccise molte streghe, tra cui anche persone innocenti. Poi è toccato ai diavoli, infine ai vampiri. Di loro è solo una leggenda. 
Tuttavia è un bene, perché se no loro vorrebbero vendetta. "

Ehiji mormora non credendoci "Storie per spaventare i bambini. Non ci vedo nulla di concreto. E poi non esiste la magia."

Di questo gli darei ragione " Millesimo Halloween... allora si riferiva a questo..." Ora si che ho paura. Tutto sta combaciando. The Joker è Kid, ne sono sicuro.

"Di che parli?" Chiede Kaito, ma io non rivelo niente. "Nulla..." mi alzo "Vado a prendere una boccata d'aria. Si soffoca qui dentro."

Goro da lontano, commenta "Ha sicuramente paura."

Non voglio ascoltarli. Ho paura sì, e non posso dirlo a nessuno. 
Apro la porta d'ingresso ed esco guardando la via per la foresta -E se fosse davvero un gioco mortale??- Non mi sento più sicuro di volerci entrare. 
Guardo l'orario -Le 23.00. Kid apparirà a 00.00, ma perché se non deve rubare. Non può essere un mostro. 
Non è un assassino, non mi ha mai fatto del male e mi ha aiutato!-

Talmente sono preso dai miei pensieri che quando vedo le mani di qualcuno afferrarmi il viso, subito agisco e lo stendo a terra.
Rimango in posizione di difesa con il fiatone per lo spavento.

Kaito che si lamenta "Ma dico, vuoi farmi male?!"

Io allento la difesa "Mi hai spaventato!"

Lui si rialza, toccandosi le spalle

Lui si rialza, toccandosi le spalle "Fai male. A te piacerebbe se ti facessi male?!" Questa domanda mi riporta alla mente quel bambino " Ma sei come le ragazzine? E fatti uomo."

L'altro mi fa una linguaccia " Ma zitto. Io volevo solo farti uno scherzo e tu mi stendi?!Non si fa!"

Lo guardo annoiato "Come sei infantile." Non mi sembra per niente maturo. 
" Beh, almeno ti sei distratto" io non lo capisco -Era preoccupato per me?- 
" Lo apprezzo, ma è meglio rientrare. Comunque preferirei che tu non venissi nella foresta. "

-Devo fermare tutti, ma non so come

-Devo fermare tutti, ma non so come. -

"E perché? " domanda, mentre tento di aprire la porta. -Non può essere chiusa a chiave.
- Guardo Kaito che pare solo curioso "Non è sicuro... non so se..." 
Non voglio dire che ho paura che andremo contro la morte.

Le mani di Kaito mi sfiorano il viso. 
Indietreggio, finendo contro il muro. Vorrei dirgli di lasciarmi, ma vengo da meno, sopratutto quando mi accarezza i capelli.
Ha un tocco delicato. Mi culla il suo respiro " Non avere paura, ci sono io." Le sue labbra sussurrano questo al mio orecchio, come una ninna nanna. " Io ho decifrato il codice " Ho bisogno di sfogarmi. Tante emozioni racchiudo in me. I dubbi su Kid, Kaito, The Joker, aumentano, ma lui mi calma.

 I dubbi su Kid, Kaito, The Joker, aumentano, ma lui mi calma

La sua voce la sentirei per ore. Ora non sembra un bambino, ma una persona che mi sta sostenendo. " Non serve che tu me lo dica. Devi dirlo a Kid. Io non ho decifrato niente, ma credo che tu abbia una marcia in più rispetto agli altri."

Stavolta ammetto " potrebbe ucciderci. Lui non è..." 
Mi mette un dito tra le labbra. 
-È pure lui misterioso, intrigante, un labirinto di domande. -
Non so cosa pensi, ma il suo sguardo limpido ad un passo dal mio naso m'imbambola " Non devi dirlo a me, ma a lui. 
Adesso ti sei calmato?" Si è allontanato ed ha aperto la porta.

Io sono rimasto fisso a fissare il vuoto. 
Kaito ha uno strano potere su di me. - Attrae i miei occhi come se fosse la luna ed io il mare.-

Torno dentro.
Ormai tutti hanno cenato, tranne io che mi affretto a mangiare la pizza tiepida. 
Nessuno fa domande. Akako intanto se ne va " Meglio che vada a casa. Buona fortuna." 
Tutti la salutano.

Ran pare pensierosa. Forse lei vorrà venire con me, ma io non posso metterla in pericolo. 
Persino Kazuha è come Ra,n ma per Ehiji.

Goro è l'unico che è calmo, ignaro del pericolo. 
Ha bevuto e secondo me potrebbe addormentarsi - Ma certo posso addormentare Goro, Hakuba, Kaito e Ehiji- 
Non ho mai voluto usare le invenzioni di Agasa per un atto simile se non per portare la verità, ma c'è troppo in gioco. 
Non avrei mai potuto dare dei sonniferi sotto il naso di due detective, l'unica è anestetizzarli.

Mi alzo " Vado in bagno" una palese scusa quando sono in Conan.

Ehiji, borbotta " Noi andiamo, altrimenti non arriveremo in tempo"

Raggiungo l'angolo del bagno. Apro il mirino dell'orologio e lo punto su Ehiji che parla con Kazuha mentre pagano. 
Di colpo giunge Goro e così è lui che si prende l'ago anestetico. Infatti crolla, borbottando frasi incomprensibili. 
Ran esclama " Papà?! Stavolta non ci sono casi!"

Kaito pure va a pagare.

-Devo anche a lui- sparo il secondo ago, ma lui per caso fortuito lo scansa e prende una cameriera che cadendo, rovescia tutti i piatti. 
Provo l'ultimo ago contro Kaito, ma lui lo evita, stavolta facendo un passo indietro con la scusa di parlare a Ran.

Mi arrendo dato che ho finito gli aghi.

Kaito mi raggiunge " Ehi detective, Guarda che sono i 40, quanto ci hai messo?!" Giusto per la rabbia lo fulmino con lo sguardo "E lasciami stare!"

mi sarei aspettato che lui si intimorisse, invece ha alzato un sopracciglio e mi ha ha risposto con uno sguardo più tagliente che mi ha attanagliato. " Muoviti o si fa tardi!" 
Avrei fatto tardi volentieri, ma il mio orgoglio me lo impedisce. " Potresti calmarti?" pago il conto.
"No, io non prendo ordini da te!" Il suo tono è di chi non accetta discussioni.


"Te la prendi troppo" davvero ci sto dietro ai suoi modi di fare?

"Sai non amo che uno mi mandi a quel paese senza veri motivi. Inoltre ti ho visto, hai fatto qualcosa a quel detective e hai tentato su me. Non ti azzardare più o gli aghi te li impianto io, ma negli occhi, e credimi non è piacevole..." 
Ottimo, mi trovo davanti uno sadico " Ti ripeto di calmarti. Ho capito, non farò niente contro te." Mi secca che mi abbia visto, anche se sono stato nascosto. 
"Bravo detective" 
e mi fa "pat, pat," sulla testa facendomi diventare le guance rossastre.

Prendo la mano e la tolgo

Prendo la mano e la tolgo "Puoi evitare di avere certe confidenze?!" Già, prima mi ha dato troppa confidenza.

Lui incrocia le braccia. Chissà  che cosa sta pensando in quella testa diabolica.

"Andiamo." Ordina lui trascinandomi per mano. 
"Lasciami. Ti ho detto di non darmi così tanta confidenza!

Lui si volta guardandomi  a musetto triste " Proprio non ti ricordi... sono cosi diverso? Shinichi mi hai scordato?" 
Io non so che intenda. A me ricorda un bambino ma era diverso " Cosa c'entra. 
Io e te non siamo amici e non amo che qualcuno mi trascini.  Io non so chi sei!" Detto ciò, raggiungo gli altri e cerco di tenermi più lontano possibile da Kaito. Ha giusto uno strano attaccamento verso me, e ciò mi mette a disagio, anche se sotto sotto, mi piacciono le sue gesta. 
Sa donare molto con un tocco.

Ran è rimasta nel ristorante per assistere a suo padre, e così io, Kazuha, Hakuba, Kaito siamo diretti alla foresta

A volte  guardo Kaito che pare senza più  vita.

I suoi occhi cobalto mi sembrano due vetri senza linfa vitale

I suoi occhi cobalto mi sembrano due vetri senza linfa vitale. - Ma che cosa gli prende?-

Quando giunge mezzanotte, mi volto, ma Kaito è sparito e la foresta pare più  spaventosa che mai.

Nel prossimo capitolo ci sará l'avventura e hororChe accadrà ? u


Nel prossimo capitolo ci sará l'avventura e horor
Che accadrà ? 
u.u avviso potrebbe morire qualcuno 🎃

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Capitolo 5
*** Un patto in circostanze fraintese ***


Ciao ragazzi. 
Questo capitolo è un po'  nel genere horror, ma le scenette tra Kaito e Shin ci sono. 
Ho alleggerito molto perché le altre versioni erano troppo drammatiche.

Se lasciate delle stelle vi ringrazio cosi metto  lultimo capitolo, sempre che non vogliate il continuo :).

Pov Shinichi.

Questa notte tetra non fa presagire ciò  che potrebbe accadere. Tutto è silenzioso. Pare il silenzio prima della tempesta. 
Intanto, fra le case ci sono gruppi di giovani che si divertono nella serata di Halloween  e l'attendono frenosamente.

Senza avere Kaito vicino, mi sento sperduto. Forse lui per me non è solo un ficcanaso, misterioso, ma anche un amico, una persona su cui contare. 
Sono passate solo due ore da quando l'ho visto, ma è riuscito a penetrare nel mio cuore e preoccupazioni come pochi possono fare. 
Nemmeno Ehiji ha ottenuto con me tale fiducia, una che riverserei anche la mia vita. 

Hakuba pare essere convinto a voler entrare nella foresta che, solo per la sua vista, è spaventosa: i rami sono spessi. La nebbia oscura ciò  che si nasconde al suo interno. I sentieri sono nascosti da foglie precedentemente cadute. 
La notte pare assente dalla luce lunare. 
Il gelo si insedia nella mia pelle. I pensieri vengono corrotti dalla paura. -Kid davvero vuole che entriamo qui per cercarlo?- 
Mi sento preso in giro. 
"Per me lui ci ha teso uno scherzo di Halloween. "

Ehiji, che poco fa è sembrato in vena di fare il coraggioso, ora tira fuori mille scuse "Sapete, alla fine io non sono del caso Kid... credo che salterò questo giro e vi attenderò "

Hakuba, pare essere il più  controllato "Oh, meglio un rivale in meno." Ma non si tratta di rivali ma di coscienza. 
Chi ci avrebbe assicurato che saremmo tornati indietro? 
"Proviamo a ragionare. Questa foresta ci farebbe perdere. Aspettiamo e vediamo se Kid si presenta " 
Tutti e due mi guardano, come se fossi il loro leader "Va bene "

Attendiamo, ma Kid non appare. 
La mezzanotte viene annunciata dai rintocchi di un vecchio campanile della cittadina.

Il cielo ha un abbaglio lucente dal colore verde. Mi acceca. Non vedo più niente.

"Che cosa è quello squarcio?!" Esclama e domanda Ehiji a tono stupefatto.

Alzo lo sguardo vedendo uno squarcio lungo chilometri. Ha un colore verdastro. Mostra un altro mondo. 
Questo viene di colpo parlato anche alla televisione e ferma tutti i passanti ad osservare tale meraviglia.

"Ma che cosa è!?" Mi sento catapultato in un evento sovrannaturale. 
Dal cielo piovono degli esseri che sembra che atterrino dentro la foresta. 
Il terreno vibra e degli ululi acuti e ruggiti, si fanno prorompenti fino a qui. " C-Cosa sono animali?!"
Mormora Hakuba che indietreggia spaventato quanto me.

Le urla nella città giungono. 
Una donna, in lontananza  viene presa da un essere deforme e viene lasciata cadere dal alto, sbattendo la testa morendo sul colpo.

"Oh Dio..." mi lascio sfuggire impietrito dalla situazione cruda.

La donna vestita da strega, viene divorata in un solo boccone da delle fauci di quell'essere senza volto, con un occhio giallo a pupilla ristretta.

" È un mostro!" Esclama Ehiji, impaurito.

Dietro di noi giunge un altro essere terrificante. La sua pelle è viscida. Ha le braccia come gambi di una pianta. La testa è una pianta senza occhi, ma con una bocca enorme. 
Le liane prendono Hakuba.

Io mi guardo attorno. 
Prendo un mattone e, con la scarpe potenzia calcio, la lancio mirando le liane che si spezzano.

Hakuba cade da una grande altezza.

Ehiji corre da lui "Stai bene, amico!?"

Il detective biondo però pare essere ferito all'osso della gamba " Dobbiamo scappare."

Le vie sono tutte piene di mostri che distruggono e uccidono ciò  che gli capita a tiro " Entriamo nella foresta. Non ci troveranno!" 
Un azzardo è, ma eseguono l'ordine.

I mostri ci inseguono e scappiamo. 
Ehiji ha messo al sicuro Hakuba.

" Hai idee?!"chiede Ehiji. 

"Magari non sono intelligenti. " e lo spero. 
"Sono istintivi. 
Magari se studiamo un piano!" Mi chiedo quale. 
" La foresta pullula di cadaveri. Potremo usarli come diversivi e distrarli." È un altro azzardo perché i corpi sono in alto, impiccati. Inoltre la nebbia è cosi fitta che non li si distingue.

Senza dircelo, ci dividiamo. 
Non so cosa accadrà a Ehiji, ma confido che si salvi.

Un mostro, con le gambe grosse ed un corpo con mille occhi fissi nel vuoto, mi insegue. 
Ci do uno sguardo.

Egli tira fuori la lingua divisa a tre parti per potermi prendere

Egli tira fuori la lingua divisa a tre parti per potermi prendere. La lancia contro di me per afferrarmi. 
D'istinto riesco ad evitare la prima, la seconda, ma la terza mi prende di soppiatto e mi scaraventa in alto.

Prendo velocità. 
Dall'alto vedo come la città viene distrutta. Persino il ristorante dove c'è Ran è distrutto "RAN!!?" guardo in basso.
Ancora sto salendo per via del lancio. È ovvio che quando cadrò sarà la fine per me. 
Lo squarcio si sta allargando sempre più, come se volesse dividere la terra.
Da là  vedo una figura indistinta dal colore bianco che pare non essersi accorto di me.
"KID!!" Lui si volta e intanto atterro a schierata verso il terreno.
Kid mi guarda precipitare. Sembra quasi infuriato con me.

Mi ricordo che devo dargli una risposta, quindi urlo " Non voglio morire cosi!Questo è il desidero. Aiutami"

Le mani sue mi prendono dal basso schiena. " Va bene. Allora cerca di sopravvivere."  mi porta a terra, mentre io mi sono aggrappato al suo collo, come se davvero fosse la mia salvezza. 
Sento nelle sue vesti il suo profumo di fumo. La sua pelle è cosi calda. Mi sento cullato. " Cosa sta accadendo?"  Non vuole rispondermi " Ora è meglio che vada..." mi appoggia sotto un albero. 
Non voglio mostrarmi debole ma ho paura. Davvero ho terrore " Non lasciarmi solo..." 
Mi vergogno ma credo che ogni umano vorrebbe avere al suo fianco una guardia del corpo " Ma stai tremando?!" È così, tremo di vera paura "Kaito, là fuori ci sono dei mostri terrificanti che stanno distruggendo tutto. " So i miei limiti. Sono un umano e non posso fermare esseri cosi spietati e potenti " Non ti faranno niente. Ci sono qui io e ti proteggerò." 
Mi abbraccia, facendomi pensare che siano parole possibili "No, faranno fuori anche te... " 
Lui non parla. Mi si avvicina  al viso "Non avrei potuto vedere più  terrore in te che negli altri. Adesso hai solo bisogno di me. " 
Mi lascio andare e chiudo gli occhi. Mi sembra quasi di sognare ora che c'è lui - Dovrei catturarlo, invece lui ha catturato me...-
Gli tocco le mani che hanno i guanti bianchi e le intreccio con le mie. Mi emoziono, ma non voglio farne a meno.

Mentre tutti affrontano la morte e scappano, io sto per cedere il mio cuore ad un ladro. 
Ho paura di sbagliare, ma sento che voglio. 
Come in passato cerco di baciarlo.

Ma lui mi mette un dito sulle labbra

Ma lui mi mette un dito sulle labbra "Eeh, no,  non te lo meriti." 
Chiudo gli occhi dando un bacio a quel dito. A me basta che sia lui.

Kaito mi morde le guance con delicatezza. Passa con le labbra alle orecchie " hai capito la risposta? "

Come può  pensare a ciò  in un momento  così  intimo "Che non sei un umano. Che sei un personaggio degli inferi. Che sei dotato di capacità  sovrumane. Che se Kaito Kuroba e tutti i ladri che hanno come termine Kid." 
Lui toglie il dito sulle mie labbra e le infila in esse, racimolando della saliva che le deposita sulle mie labbra. " È così. Hai vinto cosa desideri?"  Cerco di realizzare la domanda. -Cosa vorrei oltre a baciarlo... -Ho scordato ogni problema, tuttavia mi desto dal improvvisa fitta al cuore "Ggh" 
Kaito chiede "Shinichi stai bene?" 
Lo comprendo che le ore sono scadute -Devo andarmene o lo scoprirà-

Mi allontano con una mano al petto, mentre il respiro si affanna "Devo andare" e corro via -Mi sto per trasformare!"

Kaito mi insegue "Shinichi fermati se ti vedono senza me ti ammazzeranno!!"  Lo so, ma cosa dovrei fare? Fargli vedere che sono un bambino "No! Non seguirmi"

Kaito però mi taglia la strada "Fermati subito!" 
Improvvisamente il mio corpo finisce a terra. La gravità  mi sembra mi schiacci "Kaito. Non voglio che tu ... ti prego, vattene!"

Lui non mi ascolta " Si può  sapere che hai!? Stavano bene, perché stai scappando da me?!"

Talmente sono forti le fitte al cuore che urlo " Aaah... "

Kaito mi prende per le spalle " Shinichi,  non avrai problemi al cuore vero?? " Mi spavento io per come lui ora tremi di paura. - Oh Kid.. se sapessi quanto il mio cuore sta reggendo queste trasformazioni..."

Le ossa le sento restringersi " Kaito tranquillo." 
Ormai, non posso fermarlo " Vorrei ancora del tempo..."

Kaito chiede quasi in lacrime " Io forse posso guariti, ma in cambio devi darmi la tua vita ed anima quando dovrai morire." 
Immagino che abbia frainteso. 
Talmente il dolore è straziante che  mi esce un sibilo. " Sì.. " quanto sono disperato " Accetto" 
Kaito, mi dona un bacio sulle labbra. Ha un sapore unico e mi fa battere il cuore. I dolori vengono da meno.

Intanto sul mio polso sento dei graffi che feriscono. Mugolisco per il male. So che lui non è. 
Pure lui pare soffrire perché ad un certo punto mugolisce. Ma continua il bacio andando a lingua.

Acconsento, anche se ormai sono  Conan

Acconsento, anche se ormai sono  Conan.

La sua lingua mi fa vedere il paradiso. Continuo a muoverla, seguendo il ritmo suo che sia fa più  vorace, passionale. 
Il cuore mi batte e mi risveglia i sensi. Tanti brividi sento scorrermi nel sangue. Sento che mi appartiene. Che solo lii può  farmi ciò  e io a lui. Mi stacco un attimo lasciando la nostra saliva come filo che unisce ciò che è accaduto. " Kaito..."

Lui apre gli occhi vedendo che sono Conan edogawa

Lui apre gli occhi vedendo che sono Conan Edogawa.  



 

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Capitolo 6
*** alto tradimento. ***


 

Pov Kaito

Non avrei pensato che il mio piano di duemila anni sarebbe stato distrutto da un umano di nome Shinichi Kudo. 
Ho cercato sempre di non baciarlo, perché per me sarebbe stato un contratto. Invece, la forza dell'amore mi ha spinto a farlo.
Quanto sono stato idiota.
Non sapevo cosa avesse. Ero convinto che stesse morendo per un infarto. 
Ho pensato sempre di poter vivere con la sua morte, ma non è così. Se solo morisse io sarei peggio di ciò che sono. Non troverei pace e l'ho capito in un attimo, quando ho sentito l'urlo di un dolore straziante che io potrei solo immaginare.

Dispongo di molti poteri vicini a quelli divini, appunto io dovrei averlo guarito da ogni virus, eppure non ha avuto effetto, tutto perché ho sbagliato incantesimo?

Il bacio tra me e Shinichi mi ha fatto godere. 
L'ho desiderato sempre, ma ho avuto paura del contratto che mi avrebbe reso servo di Shinichi. 
Perché sì, ormai sono incatenato da lui da delle manette invisibili.

Riapro gli occhi, sbiancando alla vista di Conan Edogawa che da sempre lo reputo un rivale o alla pari di Shinichi. 
Inizio a pensare di aver sbagliato incantesimo " S-Shinichi!!?" Mi metto le mani fra i capelli- Che errore. L'ho reso un bambino. Ma come ho potuto fare un errore così elementare?! Eppure non è ciò che ho voluto. 
Forse lui ha desiderato essere un bambino in cuor suo?- 
Non nego che ora è più appetibile: l''anima di un bambino è rara e preziosa, specie se tormentata,con una mente adulta che si fa carico di responsabilità.

" Mi rimedi dei vestiti?" Chiede a gote rosse.
Il suo corpo è piccolo, di un bambino di forse sette/otto anni. Non è per niente sviluppato, anche se il suo viso è proprio quello di Shinichi.
Non so cosa è accaduto, ma non pare turbato, anzi sembra abituato. 
Ora lui è sommerso da quegli abiti che prima ha avuto " Sì, provvedo subito. Mi aspetti qui." Faccio un leggero inchino. Forse lo confonderá, ma si tratta di una forma di cortesia.

Torno nella città. Mi rendo conto che i mostri sono davvero stupidi perchè si sono impuntati a prendere i passanti e ucciderli barbaramente con tirate del collo, stritolamento. 
Il sangue sembra la pioggia, appunto mi riparo dagli schizzi usando un ombrello.

Guardo il ristorante dove prima sono stato con Shinichi e gli altri. 
Mi viene quasi l'impulso di entrare là e far fuori Ran, invece la vado a salvare. 
Non mi va che mi riconosca, così mi metto sotto spoglie di un ragazzo comune: Kaito Kuroba.
Apro la porta. 
Tutte le luci sono saltate.
La gente è nascosta sotto i tavoli, mentre i camerieri e i cuochi sono sotto le mensole o altri in luoghi dove, ingenuamente, pensano di poter sfuggire alla morte.

Raggiungo il tavolo dove prima ero seduto a mangiare la pizza. 
Dalla finestra grande, colorata, con un logo, vedo i mostri avvicinarsi -Non ho molto tempo - 
Se non sapessi che Ran è la ragazza di Shinichi, col cavolo che la salverei. 
Mi accuccio a terra e gattoni "Ran, sei qui?" 
Ran ha gli occhi lilla, spaventati "Shinichi?" Decido di spacciarmi per ciò, sperando che lei non mi baci "Dobbiamo uscire. Presto distruggeranno questo posto." Lei mi prende il braccio. Io guardo Goro -Accidenti sta dormendo... non ho scelta.- 
Vado da lui e lo metto in spalla. Poi gattono fuori dal tavolo, anche se tutto trema.

Il soffitto inizia a cedere.

"AAAH!!" Urla Ran. 
Prima che possa realizzare la prendo, la metto in spalla, e corro verso la finestra che si è rotta, per poi saltare fuori. Intanto alle mie spalle l'edificio crolla uccidendo coloro che sono dentro.

Guardo verso i mostri in malo modo. Mi verrebbe voglia di mettere a loro il guinzaglio. L'unico gesto che faccio è un calcio verso un palo che poi cade.

Quelli che hanno distrutto il locale indietreggiano.

Ran non può non urlare e impazzire alla vista di ciò "Shinichi, ma che diavolo hai fatto?!"
Ce ne vuole per confondermi in lui " Sono Kaito, non Shinichi! "
Lei finalmente si accorge della differenza e urla " No! Sei come quelli! " Mi tira dei calci e pugni che fatico a schivarli - Ma è umana questa? - Solitamente, le guardie del castello sanno mettermi in difficoltà.

Mi abbasso e la prendo da sotto le gambe e la sollevo mettendola in spalla.
Lei urla " Lasciami! Subito!" 
Io l'avviso " Non ho tempo per giocare a lotta con te. Sei brava, ma non posso ferirti! Dove è l'auto tua e di questo mentecatto?!" 
Ran indica il parcheggio che è lontano, alle nostre spalle "Oh no! Stanno distruggendo la strada" 
A questo punto non posso far altro che chiamare qualcuno che li fermi - E cavolo, non ho tempo per loro. Devo prendere i vestitini per Shin. - alla fine è quella la mia missione data da lui.

Prendo il cellulare e chiamo una mia servitrice che appare

Prendo il cellulare e chiamo una mia servitrice che appare        

"Kaito, sei sempre affascinante. Cosa desideri? " Non metto in dubbio che è presa da me, ma io l'ho scelta per altre qualità.
" Nasha, puoi evitare che quelli distruggano le strade che portano alla foresta e l'autostrada? 
Deviali verso il centro, ok?" 
Ran urla " Non li fermi?! Tu sei in combutta con loro?" Non vedo perché dovrei fermarli.
" Ti sto mettendo in salvo, dovresti ringraziarmi. "

Nasha sorride " Certo, sarà uno spasso! " 
Nasha, è una diavoletta piccola, ma assai forte. Fa parte delle guardie del castello.

Ran chiede "Chi è questa ragazzina." che è più anziana di me. "Ah, una mia amichetta..." 
La ragazza vestita in modo bizzarro, corre verso il gruppo e fa a loro segno di fermarsi, ma ovviamente non l'ascoltano.

Ran chiede "Ma le faranno male?" io alzo le spalle "Figurati, a malapena io la batto. Sù, andiamo." 
Ci incamminiamo verso il parcheggio.

Metto Goro dentro il bagagliaio, anche se Ran dice "Razza di ignorante, papà deve guidare!" 
Io mi chiedo come Shinichi sopporti lei " Ah, certo, ma sta dormendo! E di certo non lo sveglio. È così idiota!" 
Ran si incavola e chiude a scatto il bagagliaio " Fa come ti ho detto!" Apro la portiera e spingo Ran dentro " Io non prendo ordini da te! Sarai anche la sua ragazza, ma a me tu non spaventi! "

Prima che lei si muova, gli butto addosso Goro che la stende " Kaito, tu non sei normale! Che intenzioni hai?!" Intanto, chiudo la portiera con la magia, bloccando le serrature " Torno subito devo prendere una cosa. Fa la brava e non muoverti!"

Mi guardo attorno e cerco un negozio.

Intanto Nasha, con diverse mosse ha già uno fatto urlare di dolore.

Raggiungo un negozio. Faccio scattare la serratura ed accendo le luci, poi entro nel reparto bambini e guardo cosa hanno.
Ci sono vestiti di vario colore, alcuni eleganti, altri casual. - io punto al sportivo- 
E così, prendo due paia di scarpe da ginnastica di diverse misure, qualche maglietta e pantaloni lunghi, poi vado verso l'uscita, anche se di colpo sento un rumore strano, quindi d'istinto mi scanso, un po' come ho fatto quando Shinichi mi ha sparato degli aghi, a motivo che ancora non so. 
"Ah?! E questo?" Guardo davanti a me e vedo alcuni agenti di polizia che mi hanno preso come ladro. " Ragazzo, sei in arresto per furto!"

Mi guardo attorno. 
Il negozio non è molto grande per scappare - Non posso fargli prendere i vestiti, me li rovinerebbero." 
Decido quindi di far saltare la luce, poi corro via e raggiungo l'uscita d'emergenza, infine entro in auto ed aziono il motore con le chiavi prese da Goro " Vedo che sei rimasta dentro. Tieni, proteggi i vestiti del tuo ragazzo."

Smetto di fare la retro e sfreccio verso la strada principale mentre sono seguito dalla polizia " Che seccatori?!" 
Guardo verso destra e sinistra e ovviamente non trovo nessun suddito, quindi richiamo Shana che appare sul sedile " Wow, cosa è questo coso?" Io non rispondo e gli do la mia pistola giocattolo " Ti va di allenarti? Devi prendere le loro ruote usando questo giochino." La ragazza prende la pistola " Allenamento in piena missione? Mi aspetto un extra!" detto ciò raggiunge agilmente il tetto ed inizia a sparare.

Ran non riesce a credere a come la ragazzina abbia una mira infallibile " Ma che cosa è una cecchina?"
Io annuisco " Lei è tra le migliori che conosco, per questo lavora per me. Certo ora vuole un aumento, ma va bene." 
Ran chiede " E tu hai la patente?"
Io rido " No, ma s'impara guidando, no?" 
Ran esclama " TU SEI PAZZO!" Infatti abbiamo un po' viaggiato tra i marciapiedi calpestando dei cadaveri " Su dai, tanto sono già morti. E poi... sto vedendo uno spetacolo così ecclatante" la paura di Ran che urla e cerca di svegliare suo padre " Papà svegliati ti prego! Questo ci farà fuori guidando!" 
Io avviso " Stai tenendo a bada i vestiti per Shinichi?!" Almeno la impegno a fare qualcosa.
"Sono per bambini. Ci starebbe dentro Conan!" 
Io affermo " Stessa cosa! Adesso lo andiamo a prelevare!"
Ran chiede "Conan? Dove è finito?!" Entriamo nella foresta attirando i mostri grazie al rumore del motore. 
"Quei tuoi compagni ci inseguono! Fermali!" Ed appunto uno ci sbarra la strada.
"Neil muoviti a farli indietreggiare " In auto appare un altro essere, stavolta è un ragazzo dai capelli corvini e occhi rosso scuro, che chiede " Devo attaccarli?"

       

Io sterzo, portando l'auto sotto l'apertura delle gambe di uno dei mostri " Devi fermarli! 
Shana si sta occupando della polizia." Uno dei miei timori è che questo rottame non regga la velocità e le sgommate.

Ran chiede "E questo chi è" 
Io urlo "Ran, te l'hanno mai detto che fai troppe domande. Se continuerai, ti taglierò le vene." 
Neil domanda con un sorrisetto disdicevole" Se vuole lo faccio al suo posto. Sarebbe più divertente"Sarei sul punto di dire che gli darei oro. "No. È la fidanzata del mio padroncino, quindi deve restare viva... " e aggiungo " A mia sfiga..."

L'altro apre il finestrino " Oh, ma io sento che vorrebbe lei in un mare di sangue." Quanto ha ragione " Attieniti a ciò che ti ho chiesto " 
"Va bene. Metterò una linea divisoria, così potrá passare. Mi divertirò. " esce dal finestrino e raggiunge il tetto. 
Ran esclama "Non sará sul tetto spero!? " 
Io accellero. Siamo quasi a 100Km/h di velocitá " Siamo quasi arrivati."

Lei urla di paura.

Guardo dal finestrino il mio servo che ferma i sudditi con un incantesimo "Ben fatto!" Ora finalmente la strada è spianata, quindi guido fino a giungere dove dovrebbe essere Conan, il problema è che manca. 
"Quel monello se ne è andato?!"

Non voglio pensare a lui solo in questa foresta. "Akako!" 
Ran di colpo urla, dato che vede Akako apparire sopra di lei seduta" Da dove spunti tu!?" Credo che le verrà un attacco di cuore se non la smetto di spaventarla.
Akako chiede "Cerca Conan?" 
Non mi stupisco che sa tutto "Si, e dove lo trovo?"

Akako guarda nella sua sfera di cristallo. Io ci do uno sguardo ma non vedo nulla. La divinazione mai me l'ha insegnata, probabilmente perché se no l'avrei fatta sentire inutile.
"È contro uno dei nostri. Una pianta piccolina, deve aver paura e quindi sta attaccando pensando che Conan voglia fargli male." 
"Non me ne frega niente se è un cucciolo. Me la paga se osa fargli del male!" metto in moto l'auto e seguo le direzioni dette da Akako.
"Aspetta, non sarà che Conan è solo contro un mostro, vero?" Chiede Ran preoccupata per lui.
Io ordino " Akako addormentala con un colpo in testa." 
Akako annuisce, quindi gli dà un pugno in testa, tramortendola " Fatto."
Chiedo per sicurezza " È viva? No sai poi Shinichi mi ammazzerebbe."
Akako mi assicura " Si certo, forse avrà una perdita di memoria, ma che t'importa, no?" Oh se si scordasse di Shinichi sarebbe un desiderio esaudito " Non esageriamo. Poi Shinichi penserebbe che lo voglio per me..." ed è così.

Arriviamo sul punto.

Vedo Shinichi in aspetto di Conan che è in un vicolo cieco. 
Me ne accorgo che la piantina di un metro e novanta vuole solo giocare a pallina, il problema è che Shinichi non è una bambolina o una pallina. " No, così me lo amazzerà!"

Mentre l'auto è in corsa apro la portiera "Akako, prendi tu la guida." 
Salgo sul tetto e salto a terra, per poi raggiungere il bimbo e prenderlo in tempo prima che sbatta la testa "S-Stai bene?- lui è non spaventato, di più. Lui è bianchissimo e si stringe a me stando in silenzio. 
Lui sibilla "G-Grazie... grazie." Credo sia sotto shock.
"Shinichi..." vado verso l'auto fermata da Akako e lo metto dentro "Akako, bada a lui io devo fare una cosa." 
Akako mette a sdraiare il bambino vicino a Ran "Non vorrai picchiare un cucciolo!? Spero!?" chiede lei.
"Ha usato Shinichi come una pallina! Permetterai che faccia lo stesso?!
Adesso concentrati e dimmi dove è Ehiji. " So che Ehiji è il miglior amico di Shinichi, e so che Shinichi mi sará grato se lo salverò.

Mentre Akako cerca la direzione per sapere dove è Ehiji e se è ancora vivo, io mi direziono contro la pianta carnivora "Ehi, giochiamo, ma la pallina diventerai tu!" Mi ci vuole poco per lanciarla in aria e lasciarla cadere mentre esala un acuto fortissimo che spaccano i vetri dell' auto.
Tutto termina quando cade a terra, poi prendo il gambo e lo lancio verso lo squarcio che si sta chiudendo. " Bene, poi la sua famiglia mi sentirà."

Raggiungo l'auto e mi metto alla guida " Akako, l'hai trovato?"
Lei mormora " Sì, è furbo. Sta usando i cadaveri per distrarre i Kenon" Una razza di mostro pericolosa e istintiva " Ottimo, almeno ha cervello." mormoro, in complimento.

Grazie ad Akako so dove è Ehiji, cosi lo raggiungiamo, anche lui è contro delle piante carnivore, ma stavolta adulte. 
Prendo un attimo la mia pistola, che quando sono Kid spara carte taglienti, mentre quando sono me stesso lancia delle lame che tagliano ogni cosa.

Le liane che imprigionano Ehiji, le taglio. 
Le piante urlano, e corrono verso di me accecate d'ira. 
Io sorrido per poi dare un calcio sul punto loro più vulnerabile, le gambe, che sono degli arbusti spessi come alberi. -Sono debole... che non abbia concluso il patto? -

Il primo cade, poi giunge il secondo che mi prende e cerca di stritolarmi. 
Mi teletrasporto alle sue spalle e dò un calcio verso la sua testa che si stacca, poi prendo i due a terra e come ho fatto con il minore, li lancio nel portale

Raggiungo Ehiji che sta sopra un albero. " Muoviti o arriveranno altri!" 
Ehiji chiede " Come scendo da qui?! Mi hanno loro lanciato in aria e poi fortunatamente sono riuscito ad aggrapparmi sull'albero, se no sarei stato la loro cena." 
Io esprimo " Ma chè, ti avrebbero solo svitato la testa."
Ehiji esclama " Ancora più orribile!" 
Io alzo le spalle " Un secondo di dolore e sei morto. Non è tanto male. Credo..." Lo prendo e lo metto in spalla, poi scendo e raggiungo in corsa l'auto vecchia che pare iniziare a fare i capricci per come sia usata.

Intanto, altri esseri corrono verso di noi. 
Butto Ehiji sopra Ran, Goro e Shinichi " Ehi se mi stropicci i vestiti, ti faccio pentire di essere nato." dico in avviso a Ehiji
Ehiji guarda i vestiti " Ma sono di Conan?" Tutti dicono Conan, ma perché se è Shinichi? 
Ho troppe domande, intanto Conan dice " Ehiji, sei vivo!"
Ehiji esclama " Ma allora sei tornato piccolo." Io penso - Come tornato piccolo?- 
Guardo di lato e vedo che stanno tutti correndo verso noi " Partiamo subito!"

Il problema è uno, l'auto non si muove.
Akako esclama " Manca la benzina!"
Conan chiede " Questa è la fine!"
Akako esprime lasciando l'auto " Io me ne vado, eh."
Mi arrabbio " Akako, non ti azzardare a piantarmi qui, eh?! "
"Devo badare a Saguru, è ferito alla gamba!" Ma chi se frega.
"Stronza! Sono più debole! Questa me la paghi carissima.!" Mi sento assai tradito.
"Non è colpa mia se non mi ascolti" Non ha torto.
"Sparisci dalla mia vista!" guardo Shinichi.
"Shinichi... dimmi il desiderio."
Lui chiede "Ma che blateri!? Ti sembra il momento?!"
Io lo guardo " Non posso davvero fare molto se non ho la fine del contratto! Mi serve solo ciò mi serve la mia energia! "
Lui mi fissa " Ecco non riesco a ... Insomma... a me basta solo proteggere chi voglio bene!"
Ma per me non è un desiderio " No, cioè, dimmi cosa vuoi!"
Lui ci riflette su, anche se nota che abbiamo poco tempo " Non so a che serva, ma vorrei solo trovare chi mi ha ristretto e con esso mandarli in prigione con tanto di prove, ecco! Ma voglio farcela con le mie forze!" Gli do un bacio sulla fronte, concludendo il patto. Infatti di nuovo sento dolore al polso, ma almeno risento tornare più energia
" Ok." Rimetto in moto l'auto stavolta uso la magia e cerco un'uscita da questa foresta.

Vedendo che abbiamo contro una mandria di mostri, do uno sguardo al portale " Quando giungerà l'alba?"
Ehiji afferma " Tra due ore." 
Due ore sono troppe! Avrei dovuto mostrarmi davvero e fermarli? No non voglio - C'è Ehiji inoltre mi prenderebbero come traditore... -

Guardo Ehiji " Sai guidare?" 
Il ragazzo chiede " Ehi, mi hai preso per Shinichi che impara tutto alle Hawai?"
Lo trovo inutile, quindi chiamo Shana che appare dove è Ehiji, che appunto urla di sbigottimento nel vederla " Una bambina travestita?"

La ragazza mi domanda " Cosa c'è? Mi vuole aumentare ancora lo stipendio?"
Shinichi chiede " Ma è una ragazzina piccola."
"Shana ferma quel gruppo. Mi stanno mandando fuori strada."ordino senza pensarci.
Shana esprime con una calcolatrice " Certo, ma al mese mi aspetto questa cifra, va bene?"
E ora mi infurio che aumento l'aura, poi la prendo per i capelli" Muoviti a fare come ti ho ordinato! Sono furibondo con Akako vuoi finire come farò con lei!?"
La ragazzina inizia a tremare " No, non vorrei mai... 
A-Agli ordini. S-Si calmi, mi scusi della mia sfacciataggine. Mi punirò, ma non mi strappi i capelli, o altro... Sono ancora giovane!" Devo essere proprio furioso se lei ha abbassato la cresta.
Lascio la presa. Shinichi chiede "Kaito ma io ti ho visto in passato?!" Credo abbia notato che ho gli occhi rossi " Si."

Shana apre il finestrino "È furioso. Che non mi uccida. Akako sarà uccisa. Oh, che Lucifero non punisca me." e va contro i mostri fermandoli a suon di calci e pugni, stendendoli.

Ehiji sbianca " Ma è umana quella?!" 
Intanto faccio una curva a U e vado contro i mostri.
Shinichi urla " Ma sei pazzo!?"
Io affermo " La prego di lasciarmi fare. Le prometto che arriveremo a Beika sani e salvi!"
Ehiji sbianca " Beika?!"
Shinichi alla fine sta zitto, sembra che si fidi.

Sfrecciamo in direzione verso l'uscita dalla foresta.
Intanto Shana ha messo in riga i mostri e li ha portati verso il portale. Quando termina mi appare e mi abbraccia " Ha visto ho eseguito gli ordini. La prego non mi torturi." Lei farebbe di tutto per avere soldi e coccole e la vita facile. " Togliti dal parabrezza o lo faccio ora!"
Infatti non vedo nulla.

La ragazzina si toglie e si siede sopra Conan " Ma dovrebbe essere felice, oggi si conquisa la Terra,no? Se mi dice chi la resa cosi la elimino per lei" C'è un motivo se non la chiamo mai ed è perché non smette di far la bambina "È la streghetta stronza. Mi ha piantato. Ah, ma si certo, puoi occuparti di quello che esce con Aoko? Ho in mente qualcosa di divertente..." 
"E il posto passerá a me?" 
Io la guardo " Perché no... Koizumi deve soffrire."
La ragazza afferma "Sará un onore. Da tempo la vedevo troppo attaccata a lei. "

Conan chiede " Come scusa che sta per fare questa?!"

Intanto raggiungo la strada principale e guido.
Conan chiede " Ehi ragazzina mi dici che intendevi dire?"

Shana mi guarda un attimo, ma io faccio una smorfia in dissenso, quindi lei sta zitta e fa altro come muoversi e usare la sua coda. 
Se Shinichi non si fosse mosso lei l'avrebbe accecato. " E questo a terra cosa è degli occhiali?!" se li metta addosso " Wow. C'è un radar. È bello, ora è mio." esprime Shana entusiasta.
Conan finalmente si distrae " Ehi quello è mio, e sta attenta per poco non mi accecavi con quella coda!"
Lievemente sorrido " Fate i bravi bimbi." 
Shana esclama "Io ascolto il mio re, non un bambino" 
Conan gli ruba gli occhiali e se li mette addosso, mentre Shana fa i caprici " Ma chi è questo?!" Oltre al mio padroncino e chi mi piace? " Dai su  ora vai da Akako e sfogati con lei. Quel bambino è mio. Trattalo bene."
Shana annuisce "Agli ordini" e sparisce.

Intanto Conan fa domande che io non voglio rispondere ancora. Metto della musica satannica e sorrido, guidando verso Beika. -

Prendo il cellulare e scrivo a Neil altri diversi ordini, poi invio tutto.

Conan poco a poco si addormenta e nel giro di poche ore giungiamo a Beika. Poi metto a dormire Goro Ran e Conan, mentre Ehiji è in auto a dormire.

Mentre faccio tutto vedo Akako a terra, ferita gravemente, presa da Neil. Poi vedo Shana con il corpo di Hakuba privo di vita.

"Ottimo lavoro. " Prendo Akako.
Neil afferma "È stato uno spasso ho lasciato i pezzi migliori a lei." Sorrido in modo disdicevole "Andiamo, io non sono lesivo come te, però, grazie. " 
Shana ride "Frarellone, sarò al fianco suo, non sei felice." Dice a Neil.
Io annuisco "Giá. Ora sorvegliate Conan, Goro e Ran. Se dormissero ancora sarebbe meglio
"
I due annuiscono " Va bene."

Prendo Akako per i capelli e la porto a casa.
Raggiungo le segrete la immergo nel cemento e la tengo a fondo. "Vediamo quanto ci metti a piangere."
Naturalmente cerca di liberarsi ma non le do scampo.

Passati i dieci minuti la riemergo e la vedo viva che tossisce per prendere il respiro "Sei un demonio." 
Io le dico "Oh, no tesoro. Io sono dolcissimo. Sei tu la furbetta. Speravi che fossi scemo e non capissi che il patto era a metà?! " prendo qualche ogetto contundente e glielo pianto sulle labbra "Avevi tutto. Una vita, amici, la mia stima,fiducia, e tu hai buttato tutto per un detective che ci prova con te e Aoko?!Penosa. Non mi servi più. " 
Le taglio qualche dito intanto che lei parla "Sai bene che senza di me non imparerai tutto. Ho istruito i tuoi, e così te. 
Se sei ciò lo devi a me." non lo nego, ma il tradimento non lo perdono. "Ma tesoro, io posso parlare a Lucifero e dirgli che in cambio cedo la tua vita. È divertente, sopratutto se gli passassi un'anima da rendere strega o mago." So bene chi voglio al mio fianco.
"E chi farai uccidere?" 
Tiro fuori un anima "È già morto Il tuo amato Hakuba. Si tesoro. Tu morirai e lui rinascerá. È uno scambio equo. 
Il nostro Dio Non obietterebbe mai."

Akako sbianca "No!Non puoi farlo" ma il bello è che lo sto per fare. La prendo per la mano e la tiro verso me " Sei tramontata. Potevi pensarci due volte. Ti avevo detto gia da bambino che se avessi coospirato ancora alla mia morte o anche danno, ti avrei fatto pentire di essere nata. Sono buonissimo e se lo sono lo devi a Shinichi, che mi ha cambiato molto, infatti non sono un assasino. E Shinichi mai scoprirà cosa si cela in questo mondo, nè della tua sparizione o quella di Hakuba. Il mondo qui è più veloce. I mille anni della Terra, sono qui duemila.
Appena arriverá il millesimo Halloween a partire da questo nuovo che verrá, l'umanità sarà sterminata. Ci prenderemo tutto cio che era nostro. 
Avevo in mente di chiederti la mano, ma non volevo dirtelo. Avevo paura che mi tradissi. 
Comprendi perché ti lasciavo fare? 
Per Shinichi è diverso, lui ama Ran, e non posso toccarla, finché ci sará amore. Quindi punterò a Shana o un'altra, Aoko... non mi dispiacciono e so che Shana mai mi tradirebbe. 
È rimasta ingenua, ma pericolosa. Sarà più grande di me, ma ogni anno sempre piange alla perdita dei miei. Lo nasconde, ma io l'ho vista. Proprio come suo fratello Neil, che cerca sempre di calmarla. Tu mai, sempre che io non sia davanti a te. 
Beh, ora sai tutti i miei piani." detto ciò Akako esprime "Credi che non importi a Shinichi?!" Io le tocco le labbra "Già, e se scappassi...
ti taglio la lingua." prendo delle forbici e strozzandola le faccio aprire la bocca poi prendo un coltello e le taglio la lingua, per sicurezza anche le mani e le gambe." Adesso non puoi muoverti." Prendo la ragazza e la porto difronte al Dio che governa il regno "Lucifero sono qui per fare uno scambio con lei. Prenda questa traditrice e usi questa anima per avere un altra schiera per il suo piano " Non faccio mai dialoghi con lui, ma acconsente, quindi Akako viene uccisa e la sua anima si unisce a quella di Hakuba che crea un piccolo neonato. 
"Grazie" mi alzo e me ne vado per poi guardare il bambino "Ah, quanto sei bello. Ti chiamerai sakako. Un bellissimo maschietto." Non potendo prendermene cura chiamo la più idonea "Dolotry, puoi accudire questo bimbo?"

La ragazza è una donna di bell'aspetto formosa, dagli occhi giallo limone, con i capelli lunghi neri. È un sogno. 
"Volentieri, ma Akako?"

Mi tocco le labbra sorridendo        


Mi tocco le labbra sorridendo "È stata punita per alto tradimento e cospirazione contro di me."
Lei non pare triste, anzi ci gode "Una notizia migliore non poteva darmi. " 
Io sorrido "Eccome. Adesso cerco una ragazza. " anche se vorrei Shinichi "Puoi mettere l'annuncio, ma accetto solo chi usa la magia, non i privi. 
La donna si indica" Potrebbe scegliere me. Ho tutto. Fascino, abilità, potere, Fedeltà, cosa le manca?" Mi si avvicina stuzzicandomi molto -Eh, già, eppure non scatta ciò che c'è con lui - non voglio proprio rispondere
" Beh, chissà, magari potresti... candidati pure. Io vado sulla Terra. Tornerò qui quando da loro sará sera." Così vado a casa e raggiungo Conan per poi abbracciarlo "Ma sai avrei voluto te... ma rispetto le tue volontà su Ran" e mi addormento.

°°°°°°°°°°°

Ecco il capitolo,  spero vi piaccia.

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Capitolo 7
*** racconti e verità assolute. ***


Pov Conan.

La giornata di ieri è stata un incubo. Mi è sembrato di essere finito nel film di qualche psicopatico fissato con i mostri.

Ho visto cose e azioni che hanno dell'incredibile, ma la cosa più sconcertante è stato il bacio di Kid che per me non ha avuto senso.

Nel bacio ci ho goduto, anche se ero confuso. Non parliamo poi che è un maschio.

Io mi reputo eterosessuale, anche se non nego che a volte quel ladro mi ha risvegliato i sensi e non solo...

Spero che sia stato un incubo.

Mi sveglio e sento il mio corpo tenuto da qualcosa di caldo.

Senza volerlo Inspiro il suo odore che mi riporta al passato di quando sono andato in spiaggia alle Hawai, dove ho incontrato un bambino piccolo dalle sembianze strane, ma curiose.

Era un piccolo diavoletto con tanto di capelli nero pece, occhi rossi e carnagione pallidissima, quasi cadaverica. In più aveva una coda che tuttora è nella mia testa. Ricordo che da piccolo l'afferravo e lui si lamentava dicendo che lo indebolivo molto, ma io non potevo pensare che quella coda fosse reale, anche se lo sembrava.

Lui ci soffriva, ed io mi divertivo.

Era dolce, chissà ora come sta.

Anche se è stato per poco tempo, la sua storia tragica mi ha preso.

Non so i motivi ovviamente, però sento che se fosse qui, avrebbe solo bisogno di amore, coccole, perché da piccolo lui era terrorizzato dal mondo e mi teneva sempre la mano, chiedendo " Shinichi, chi sono questi? Uccidono noi come hanno fatto con i miei?" Io non lo capivo, aveva paura della gente comune, tranne me, e mai ho compreso il motivo " Sono persone che stanno festeggiando il 31. Lo sai che pare che sei di un altro mondo." Alla fine lui ha visto una macchina ed ha urlato abbracciandomi " Shinichi, andiamocene qui è diverso dal mio tempo. Torniamo verso il mare" Quanto tremava, e quanto era adorabile.

Lo dovevo rassicurare quindi gli accarezzai la testa " Tranquillo ci sono io va bene." E lui si era calmato, per poi annuire " Sì e un giorno staremo insieme per sempre."

Non ci ho mai creduto, anche perché poi se ne è andato e mai più si è fatto vedere.

Presumo che ora sia un ragazzo della mia età, anche se lui mi ha detto che quando l'avevo conosciuto aveva 1.210 anni. Io tolsi due cifre e dissi " Ah 10 anni, ok."

Lui se la prese " Non so... avevo quell'età poi mi sono addormentato nella scatola... senti dalla caccia dei mostri, quanti anni sono passati?"

Pensavo mi prendesse in giro " Duemila anni, se parli del medioevo."

lui disse " medio-che? No.

Era il giorno delle streghe messe al rogo, i vampiri con il paletto al cuore e i diavoli uccisi dai cacciatori di mostri."

Non mi risultava che nella storia ci fosse ciò " Ma parli delle leggende storiche?"

Lui scuoteva la testa " Non è una leggenda. Non mi credi?"

Come potevo credergli? " Non è che hai le idee confuse?"

Lui si rattristò " Non ci credi? Ma insomma non ne parlano più qui?"

Iniziai a spiegargli ogni cosa che era accaduta nella storia umana, il come sono ritenute credenze mitologiche. " Capisci, per questo non posso crederti" lui però si arrabbiò " Hanno scordato... si sono scordati del male che hanno fatto alla mia famiglia e gli altri?!

Non lo perdonerò mai!" aveva occhi abbaglianti carichi di chissà che poteri.

" Che intendi dire?" Lo portai intanto in ospedale, avevo timore che avesse un problema psicologico ed intanto lui disse " Che farò la stessa cosa a loro! Appena sarò adulto e giungerà il momento noi stermineremo la razza umana e poi diremo che eravate leggende!"

Avevo paura di come ne fosse convinto " In quel caso non te lo perdonerei."

In quel momento lui mi prese e mi guardò profondamente stupendomi.

Gli occhi suoi erano tornati dolci, amabili, che scioglievano i miei. Il cuore batteva forte, proprio Come accade ora" Ma tu sarai l'unico che salverò perché non i stai tradendo. Tu sei buono."

Sbattei le palpebre " Intendi che se ti mandassi da uno psicoanalista tu ti sentiresti tradito?"

Lui disse " Come minimo, non devono scoprire che non sono umano, perché mi ci stai portando?" Lo stavo per fare. " No, non mi azzarderei mai."

Avevo paura perché aveva giusto le unghie troppo lunghe del normale che mi potevano trafiggere " H-ho un'idea andiamo dai miei genitori?" Lui sorrise " Conosco la tua famiglia? Che bello!!" e mi abbracciò " Ti voglio tanto bene Shinichi. Tu sei diverso dagli altri umani." Non lo capivo - Ma perché usa questo termine se lui lo è? - " C-Certo, andiamo..." non lo tradì, ma i miei si preoccuparono per lui, tantè che chiesi a loro di lasciargli credere ogni cosa e di non obbiettare.

Alla fine mamma e papà recitarono la parte e Kaito mai se ne accorse. Poi lo portammo a Beika.

Prima ancora che ci lasciammo, lui mi prese in disparte " Shinichi puoi chiudere gli occhi?" Mi chiesi che avesse in mente " Ehm? Ok?" mi fidai e li chiusi.

Sentì le mie labbra sfiorate da qualcosa di caldo.

Aprì gli occhi incredulo che lui avesse messo una sua mano sulle labbra per poi darne un bacio

" Appena ti troverò di nuovo lo farò seriamente " Sbiancai e indietreggiai " C-Che m-ma s-s-ei p-piccolo e

" Appena ti troverò di nuovo lo farò seriamente " Sbiancai e indietreggiai " C-Che m-ma s-s-ei p-piccolo e ..."

Lui disse " Dì quello che vuoi ma tu non sei un caso. Ci vediamo piccolo detective mio. " poi raggiunse la casa ed io mi promisi che mai più avrei voluto averci a che fare - Fa che non lo riveda più. È pazzo quello. -

Riapro gli occhi. Noto una maglietta rossa. Alzo la testa e vedo a zoom il viso di Kaito che sta dormendo con me.

Di colpo mi sveglio e con la forza delle gambe lo faccio cadere dal letto. " Aah" non posso non urlare un attimo.

Lui si sveglia dopo che avrà ricevuto una botta in testa " Ahi, Ahi. Chi mi ha svegliato?!" È a gattoni e di colpo cambia aspetto.

La sua pelle diventa più chiara, quasi cadaverica.

Aumenta in altezza di quasi trenta centimetri . I capelli castani diventano nero pece, ed ha una coda, assieme a vestiti che sono sensuali, ma allo stesso tempo imponenti: una camicia nera con sotto il nulla, il tutto con pantaloncini corti.

-Dove ho visto abiti così sgualciti? - anche se è trasgressivo e imponente, ha una certa classe. I vestiti sembrano fatti di qualcosa di pregiato.

Per capire se ci vedo bene, gli afferro la coda nera. A tatto mi sembra di averla già toccata questa specie di pelle " Ma questa è?!"

L'altro si volta e mi guarda ad occhi rossi" Mi fa male, non è un giocattolo!"

Io lo indico " Oh, no... non puoi essere chi credo io... K-Kaito?! Q-Quel bambino fuori di testa?!

L'altro chiede " Non sono più un bambino. Ah, ma vedo che ti sei ricordato di me."

Questo è un incubo. Se è lui non è normale. " Ma che ci fai qui?" e mi accorgo di essere a casa di Goro.

Lui guarda l'orario " Sono le 6 di mattina. Le preparo la colazione." Intanto lo guardo alzarsi. - Da bambino mi superava, ma di poco, ma ora è più alto di me quando sono in Shinichi.

Ma che ci fa lui qui?"

Io chiedo " Come mai sei qui?"

Lui non pare voler rispondere, non ancora. " Sarebbe meglio che mangiasse qualcosa.

Ieri notte ha subito molti Shock e non ha mangiato. " Certo che è attento a me " Ieri notte?" Mi tocco la testa cercando di ricordare.

Mi appaiono diversi flashback, tra cui i due salvataggi di Kid, il come mi abbia difeso e dato dei vestiti ed infine l'avventura in auto. " Quei mostri erano reali." il mio viso ha qualche cerotto. Mi tocco le zone sorridendo lievemente - è premuroso come sempre... -

Scendo dal letto e cerco Ran e Goro

Scendo dal letto e cerco Ran e Goro.

Li trovo che dormono nei loro letti. - Kaito ha salvato la vita a loro e a Ehiji oltre che a me. Gli sono riconoscente.

Non sembra quel bambino capriccioso, pieno di vendetta e sopratutto innamorato di me...-

Per capire la situazione, raggiungo la cucina.

Kaito sta cuccinando qualcosa di dolce, che mette l'acquolina in bocca. " Perché prepari la colazione?" non che mi dispiaccia, ma mi rende strano e intimo.

Lui prende delle uova " Ran e Goro dormono, quindi me ne occupo io. Inoltre devo parlare a Goro di una questione. "

Termina di friggere le uova ed i croissant che li preleva dal forno. Poi mette tutto nei piatti e li serve, come se fosse un cameriere " Ecco a lei. Spero basti.

Non mi ha detto cosa le piace, così ho scelto di preparare tutto a base di burro, cioccolata e marmellata."

Mi sento quasi tornato a casa " Ehm, e tu non mangi?"

Lui ammette " Non sono alimenti per me, ma posso mangiarli, solo che non mi darebbe energia." Un po' mi dispiace " E di cosa ti nutri? "

Lui mi rivela qualcosa di oscuro.

" Di anime.

Una mi fa restare in vita anche 50 milioni di anni. Quindi non si preoccupi."

Non posso che arrendermi " Ma che cosa sei una divinità?"

Lui sbate un attimo il piatto " La prego di non offendermi così gratuitamente!" Come mai è ferito? Sarebbe un complimeto" Non volevo. Scusa."

L'altro si siede accanto a me e prende del caffè caldo bevendo un sorso " Non si preoccupi. So bene che non lo sapeva, ma sappia che è offensivo reputarmi tra gli Deì. Loro sono i nemici giurati.

Un giorno ci riprenderemo la rivincita, ma per ora siamo troppo deboli. Non scateno guerre perché ci sterminerebbero."

Vorrei saperne di più " Dai racconta" e intanto inizio a mangiare.

" Va bene.

Sa i dinosauri?, Bhe, ho saputo che c'è la diceria che un meteorite li abbia sterminati, ma è un errore. I dinosauri sono a casa mia e nel tempo si sono evoluti mescolandosi ad altre razze. Poi sono arrivati gli alieni. Abbiamo chiesto loro un contributo. Gli abbiamo messo in tavola i pro e contro. Alla fine hanno vissuto nel mio mondo e si sono sistemati, creando nuove razze.

Siamo oltre alla vostra popolazione mondiale. "

Cerco di crederci " Quindi cosa accadde nella tua storia. E perché mancano prove di ciò?" Potrebbe mentirmi, ma se fosse la storia è ben costruita.

" Lei ama proprio investigare." Lo dice a tono ironico.

" Dai voglio sapere. Mi hai messo curiosità. " insisto, bevendo il caffè.

L'altro pare arrendersi alla mia insistenza

" Come desidera. Da dove inizio?" e io che ne so. A me basta sapere.

" "Perché siete stati cacciati, e perché non ci sono prove su voi se è vera questa storia?"

Kaito mette una mano sulla guancia. " Mi sta chiedendo di narrare i primordi. È Una storia lunga, ne è sicuro?" Credo che non voglia dirmelo.

"Certo."

Lui prende una fetta biscottata e ci aggiunge della cioccolata, per poi spalmarla " Risale ancora prima della creazione dell'uomo.

Gli Dèi erano a concezione del universo.

Crearono una civiltà di creature viventi che da voi si chiamarono dinosauri. Loro erano animali, istintivi, predatori e gli Dèi volevano vedere l'evoluzione mentale.

Hanno reputato i dinosauri un esperimento riuscito male, quindi se ne volevano liberare, per farlo mica mandarono un meteorite... no, crearono gli umani che i dinosauri uccisero, perché li vedevano come invasori del loro territori.

Gli Dèi si arrabbiarono, tant'è che nacque una discussione su cosa farsene di loro.

Ad uno di loro venne l'idea di confinarli in un altro mondo tutto loro.

Questo mondo era la loro tomba perché era assente di vita e vegetazione. Gli Dèi li volevano ingannare promettendogli che avrebbero potuto vivere.

Quanto sono infimi. I peggiori.

Tra questi Dèi uno si oppose, ed opporsi a Dio era un atto di ribellione, ma lui non s'importò, perché da tempo non amava la presunzione loro. Inoltre,lui aveva idealizzato i dinosauri, perciò ancora più si mise in mezzo.

Le due forze litigarono, dicendo che i dinosauri erano meglio degli umani e viceversa..

Possiamo dire che li hanno presi per dei modellini da costruzione, un po' come nei videogiochi.

Lucifero così sfidò Zeus. Promise che avrebbe lui guidato i dinosauri e che avrebbe superato gli umani, che li reputava esseri imperfetti e deboli.

Lui Accettò il loro trasferimento e provò davvero a civilizzarli, ma niente, erano troppo limitati per capire, però erano furbi, ma per mangiare.

Lui si stancò e così creò altri esseri più potenti, ovvero i diavoli che potessero ammaestrare i dinosauri.

Loro erano divertiti all'idea, e lo fecero, ma si resero conto che erano troppo potenti e così, senza volerlo, li fecero fuori.

Lucifero è spietato, con mentalità subdola, complottista. Un vero maestro.

Se erano i diavoli a uccidere i dinosauri gli andava bene, perché era il progresso, o chiamatasi la legge di Darwing.

I diavoli erano anarchici, combina guai. Giocavano e si ferivano senza morire. L'amore non sapevano cosa fosse.

Allora che cosa fece lui? Non poteva rischiare di perdere la sfida data dal suo rivale, e quindi scelse i più potenti e anche i più freddi e logici: La mia famiglia adottiva.

Questa famiglia era convinta che gli umani avrebbero accolto loro pur sapendo che non erano umani, a patto che non li minacciassero

Lucifero era furbissimo e mai avrebbe negato a loro di provare a propria pelle l'esperienza, quindi permise a loro di mescolarsi con gli umani.

Si pensa che fosse un' altra sfida per valutare se gli umani potessero amare i diavoli. Ma in verità è stato un piano ben congegnato: lui voleva far capire agli Dèi che gli umani erano peggiori di noi. Cosa che si sono rivelati.

Per trecento anni andò tutto bene.

Gli umani e le creature magiche con un certo tipo di testa e poteri, si mescolarono tra di loro. Nacquero bambini che noi li chiamavamo o streghe o maghi.

Erano per metà.

La magia iniziò a regnare sulla Terra, tant'è che spaventò chi ne era priva, e secondo te che fa la gente mentre ha paura?"

Io ci rifletto un attimo " Cercano di avere quei poteri?".

Lui sorrise " Che ingenuità.

Sapendo che c'erano molte streghe e che venivamo dagli inferi, ci presero come " Satanici" o " figli del demonio." cosa vera... ma comunque sia, la chiesa s'impose contro la politica ed iniziò a manovrarla, usando la paura sulla gente, dicendo che noi li avremo un giorno traditi e uccisi.

A quel tempo non era né intenzione loro né di Lucifero.

Tuttavia la gente non ascoltò questo, e così ci diedero guerra e così giunse l'era della caccia alle streghe e dei mostri.

La chiesa era contro noi.

Nessuno entrava in chiesa se non gli umani. Inoltre, noi avevamo la magia.

I diavoli puri di sangue erano i più forti, mentre i mezzi erano deboli ed anche mortali.

Gli umani padri o le madri di questi bimbi a metà, si fidarono della chiesa, così tradirono i diavoli che amavano. Noi nel tradimento siamo bastardi, quindi li hanno uccisi.

A quel tempo, l'uomo non aveva nulla contro di loro per poterli eliminare o ferire e i diavoli se la presero con la chiesa, facendo una rivoluzione.

Nacque così una guerra tra la chiesa ed i diavoli.

Era perfetto: loro impotenti, noi vincitori.

Gli Dèi mandarono degli angeli con la soluzione per i perdenti, una pietra magica

Questa pietra la diedero a un gruppo di giovani ragazzi che volevano farci fuori tutti sfidandoci, e così quei sette iniziarono a eliminare uno ad uno la mia gente.

Molti diavoli divennero cenere.

I vampiri, che non erano nostri alleati furono scoperti ed uccisi con un paletto al cuore.

Poi toccarono ai licantropi con l'argento ed infine i mostri che hai visto ieri notte.

La popolazione si stava sradicando.

Serviva una forza che aiutasse loro, ma chi?

Secondo Lucifero nessuno poteva resistere a quella pietra, quindi dovette creare un altra creatura, una invulnerabile che potesse distruggerla senza venire carbonizzato. Io...

Per tutti ero come una salvezza.

Fui cresciuto nel mondo umano, proprio come voleva lui. Doveva valutare molte cose, tra cui il mio cuore.

I miei genitori che si presero cura di me, mi nascosero l'uso della magia, ma mi insegnarono altro solo che ero piccolo, viziato e non volevo crescere.

Ero un demonio: un pericoloso bambino che era anche spietato.

Certe volte annegavo qualche umano solo perché mi vedevano debole, infatti lo ero. Non facevo che piangere e pensare solo a me stesso.

Per colpa dei miei lati infantili misi nei guai la mia famiglia e li feci scoprire.

C'era una cosa, un piano che io sapevo e gli altri no...

Quando seppi il motivo del perché ero stato creato, non capivo il perché avrei dovuto farlo.

Lo stavo per chiedere a mamma, ma di colpo giunsero i cacciatori.

I miei mi presero e loro scapparono. Io non capivo chi fossero.

Mamma mi chiuse in una scatola dicendo che sarebbe tornata, ma non giunse mai.

L'aspettai per ore, ma non tornò. Intanto, sentivo le urla di quegli uomini cercarmi.

Ero spaventatissimo da loro.

Non volevo disubbidire alla mamma, nonostante in testa avessi parole e frasi da dire.

Ora che sono adulto so cosa erano, ma da piccolo, no.

Erano incantesimi di magia nera di alto livello.

A quel tempo non sapevo che ero stato adottato e nemmeno che missione avevo.

Quando ero in quella scatola mi dissi che era un incubo e che dormendo sarebbe passato tutto, che mamma sarebbe venuta a svegliarmi e papà avrebbe continuato i suoi spettacoli di magia.

A causa dello shock ho dormito duemila anni.

Non so il viaggio di quella scatola che mai si è distrutta, credo che qualcuno mi abbia protteto e nascosto. Presumo sia stato il mio creatore.

Sono arrivato alle Hawai, tra tutti ho incontrato un bambino che mi ha fatto capire che esistono persone buone e malvagie.

Così lui mi ha portato a casa di una strega.

Quella strega, con la scusa della mia morte aveva deciso di regnare al mio posto. Quando l'ho scoperto mi sono sentito subordinato.

Ho chiesto a Lucifero cosa fare, se punirla, dato che ero vivo.

Lui mi disse di continuare la recita perché dovevo imparare molto da lei.

Era questo lo scopo di quella ragazza, ed io non potei non pensare che era un piano geniale. Stimavo troppo quell' essere.

La strega mi ha fatto da mamma, maestra e sorella maggiore.

Andai sulla Terra per vedere se gli umani erano come quel bambino.

Ho trovato un'umana ancora più pura di cuore.

Volevo mangiarle l'anima, era splendente, appetibile, però lei odiava Kid, e questo le annebbiava il suo splendore, così persi interesse, anche se litighiamo sempre.

Poi ho visto Conan Edogawa e lo ammetto anche se impura, io volevo quell'anima.

Ma vedi, non mente per cattiveria, ma per proteggere e questo rende la sua anima ancora più rara.

E poi ho visto te, Shinichi... a Londra, per poco non facevamo il patto."

Quella storia della scatola che attracca alle Hawai mi ricorda il bimbo - Non ho dubbi è lui.-

Non so perché lo nasconda, ma ora mi sento sicuro " E ora che progetti hai?"

Lui termina di mangiare " Adesso mi potete dire che storia c'è tra Shinichi e Conan?" chiede dandomi uno sguardo severo. " Dato che mi hai detto questa storia, è giusto che ti racconti la mia.

Conan edogawa è un nome inventato che uso quando divento un bambino.

Un giorno sono stato al luna park con Ran ed ho trovato degli uomini in nero che trafficarono delle banconote, e sai io sono un detective, quindi mi sono interessato.

Uno di loro, GIN, mi ha sorpreso, dandomi una mazzata in testa.

Ero poco cosciente, con una ferita alla testa.

Per sbarazzarsi di me, loro mi fecero ingerire una capsula che doveva uccidermi, invece mi ha ristretto.

Si chiama APTX4869 che è composta dalla phooxina.

Secondo Ai, una ex- membro dell'organizzazione che ora mi aiuta a cercare un antidoto, dovevo morire e non ristringermi.

Lei fu tradita dall' organizzazione perché uccisero sua sorella, così lei decise di togliersi la vita prendendo il farmaco da lei inventato, solo che divenne una bambina.

È scappata e ha raggiunto il dottor Agasa che è uno scienziato che crea oggetti strambi che quasi mai funzionano.

Agasa mi ha detto che questo ristringimento nessuno deve saperlo perché metterei in pericolo tutti.

Ai ha appurato che se Ran o altri sapessero la verità su me o su l'organizzazione, verebbero coinvolti una volta che sarei stato scoperto.

Per questo non posso far altro che recitare la parte di Conan, e dare a Goro i meriti che spettano a me.

Quando mi hai chiesto sempre cosa volessi, io volevo dirti che Conan Edogawa sparisse, ma non è possibile, perché l'organizzazione è convinta che Shinichi Kudo è morto!

Gli unici che sanno di me sono mia madre, mio padre, Agasa, Ai, Ehiji e tu..."

Per me non è facile rivelare tutto, ma alla fine Kaito esprime " Quindi desidera essere Shinichi, ma non può perché credono che è morto.

Poteva desiderare che questo fatto non esistesse, no? Le avrebbe tolto molti problemi... ha una traccia?"

Uno sì. " Beh, sì, mi sono messo anche dentro con FBI che la cerca."

"FBI? Capisco... beh, mi ha detto che vuole farcela da solo con le sue forze.

Non posso proprio darle tutto l'aiuto, però posso assisterla e proteggerla, che ne dice? "

Un po' mi sento in perdita - Ma grazie tante per rinfacciarmi le cose. Forse non se ne accorge? No, questo è stronzo se vuole. Ci sarà un modo per fargliela pagare? -

"Ora che ci penso, perché mi dai del lei? E mi tratti come se fossi un mio dipendente?

Mica ti pago, eh."

L'altro alza la manica del suo polso e mi mostra un simbolo a tripla stella chiuso in un pentagono 

" Questo mi lega a lei. Dovrebbe averlo da qualche parte sul suo corpo" Controllo un attimo le mani, ma non trovo nulla, poi le gambe, infine Kaito mi abbassa la testa e tocca la nuca " Eccolo, è qui. Dovrebbe ben nasconderlo."

Non sarà un tatuaggio satannico spero " Ma è un tatuaggio?"

Lui afferma " Certo, indica che lei appartiene a me, come io a lei.." sembra un contratto di sesso. - Non voglio crederci ho fatto il patto con un diavolo! Che mi farà questo? - " E cosa mi vuoi fare?"

Lui intanto prende un pettine e mi pettina i capelli " Niente sempre che lei non me lo dica. Ora sono preso a nascondere con i capelli il simbolo. Non voglio proprio che qualche umano tocchi la nostra unione " Decisamente sembra un contratto di matrimonio " No, fermo? Non voglio una acconciatura nuova."

Kaito pare non importarsi " Si fidi di me, non noterà differenze. Le allungherei i capelli"

Ma così sembrerei una femmina. " Non voglio i capelli lunghi! Io amo i miei capelli così ordinati."

Lui ci riflette su " Le ripeto di fidarsi. Non mi faccia i capricci. È di vitale importanza che non lo mostri ad altri, specie ad altri con un contratto."

Esistono altri sfigati come me? "E chi è lo sfiga..ehm, fortunato?"

"Ah, non so, ma ce ne sono... " Non so che acconciatura faccia, ma pare non tagliarmi i capelli.

Dopo un po', esprime " Fatto, non si vede la differenza"

Prende uno specchio e lo mostra in pratica ha allungato e sciolto il ciuffo finale verso giù - Ma come ha fatto se io mai ci riesco? - "Ok, spero non se ne accorgano. Io non sono un ragazzo ribelle."

In giappone chi fa i tatuaggi o si tinge i capelli è considerato un ribelle " Sì lo so bene. "

Intanto entra Ran che pare di fretta dato che si sarà accorta dell'orario.

Kaito mi sussurra " L'aspetto fuori." di filato sparisce ed io non comprendo bene il perché se ne sia andato proprio quando è entrata Ran.

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Spero vi piaccia la storia :)

A me sta prendendo piano piano. 

 

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