forgotten love

di Twilight_fans00
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** visita dai Denali. ***
Capitolo 2: *** Esclusa ***
Capitolo 3: *** cuore frantumato ***
Capitolo 4: *** spiegazioni ***
Capitolo 5: *** vuoto ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***



Capitolo 1
*** visita dai Denali. ***


CIAO A TUTTI! ECCO UNA NUOVA STORIA, CHE MI E’ VENUTA IERI E HO VOLUTO SCRIVERLA. SPERO CHE SIA DI VOSTRO GRADIMENTO, E SE NOTATE DEGLI ERRORI O QUALCOSA CHE NON RISPETTO, SCUSATEMI, E’ CHE SONO NUOVA QUI! DITEMI COSA NE PENSATE, SE DOVREI CONTINUARE, OPPURE NO.

 

 

 

Capitolo 1- visita dai Denali

 

 

Domani sarebbero venuti quelli dei Denali, e sinceramente, avevo paura che non li piacessi e in più c’è anche Tanya. Solo pensarci mi vengono i brividi. Avevo già detto ad Edward se potevamo rimanere a casa mia finché non se ne sarebbero andati. Avevo in mente altri piani come, per esempio… oh, mi sono dimenticata di ire che la relazione tra me ed Edward è andata un po’ pi… ok , abbiamo decisamente sfondato le barriere. Ritornando a noi lui rifiutò la proposta, ovviamente.

 

“sono sicuro che andrai d’accordo con loro”aveva detto. Ma io non ne ero così sicura. Di solito io non sono una che socializza molto .Io non ero preoccupata per i Denali ma piuttosto per Tanya. E’ lei che mi innervosisce.

 

Alla fine ho ceduto, e, con grande felicità di Edward, ho accettato di conoscere i Denali (si, anche Tanya). Quella sera non ho dormito molto bene, agitata dall’incontro di domani.

 

Quando mi alzai la mattina dopo feci finta di essere ancora a dormire, ma impossibile ingannare il dio greco” su, alzati, amore mio. So che sei sveglia” mi sussurrò dolcemente all’orecchio. Aprì gli occhi, arrendendomi. Buttai via le coperte dal letto e mi alzai, dirigendomi verso il bagno, senza neanche degnare di uno sguardo ad Edward.

 

Lo sentì ridere dietro di me e ciò non fece altro che acuire la mia rabbia. Ma ovviamente non potevo rimanere arrabbiato per più di 1 ora , così alle 10 lo avevo già perdonato. Dovevamo andare alle 13 dai Cullen, così avevamo 3 ore per… Beh si, avete capito. Quando arrivammo a casa, i Denali non erano ancora arrivati, così mi sedetti con Edward sul divano e chiacchierammo un po’ con Carlisle ed Esme.

 

Dopo 15 minuti, sentì un’auto che risaliva la strada. Diventai più ansiosa per ogni secondo che passava. Alla fine entrarono 4 femmine e un maschio. Ovviamente erano tutte belle, alla fine erano dei vampiri. Una aveva i capelli mori e la riconobbi come Carmen. Alice me li aveva descritti un po’. I Cullen e i Denali si salutarono e si abbracciavano, mentre io restavo da parte, imbarazzata e senza sapere cosa fare.

 

Una di loro che riconobbi come Tanya, andò verso Edward e gli saltò addosso”Edward!” ridacchiò. “mi sei mancato tanto” Io la guardai con un sopraciglio alzato. Che cavolo pensava di fare?

 

 

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Capitolo 2
*** Esclusa ***


CIAO A TUTTI!!! ECCOMI QUA CON IL SECONDO CAPITOLO!! SPERO VI PIACCIA E DI NUOVO MI SCUSO PER GLI ERRORI ORTOGRAFICI SE LI RITROVERETE. BUONA LRTTURA!!!


 

Capitolo 2- Esclusa


 

Mi feci avanti e andai verso di loro, con timore. Mi scharii la voce, cercando ti attirare la loro attenzione. Tanya si staccò da lui, e parve notarmi solo adesso. Quando mi vide, c’era sorpresa e confusione nei suoi occhi.

“ e lei chi sarebbe?” chiese, sminuendomi. Edward però non mi deluse, venendo verso di me e mise un braccio attorno alla mia vita. Questo gesto mi fece sorridere. Questo mi fece sorridere e guardarla dritta negli occhi.

“ tutti, vi presento Bella, la mia fidanzata” disse Edward con voce così orgogliosa che mi chiesi come facevo a meritarmelo, era semplicemente dolce e premuroso. “FIDANZATA?” urlò Tanya facendomi uscire dai miei pensieri e rabbrividire. Edward la guardò con avvertimento negli occhi, ma che lei ignorò.

“Edward ti rendi conto che è...umana?”sputò disgustata l’ ultima parola. Io abbassai lo sguardo impaurita e aggrottai le sopraciglia, cercando di non piangere.

“Tanya, prima di tutto, apprezzerei se non urlassi, e secondo, c’è qualche problema in lei?” parlò Edward con voce bassa e minacciosa. Lei chiuse gli occhi e respirò profondamente cercando di calmarsi e infine aprì gli occhi e lo guardò dritta negli occhi.

“si, c’è. Edward sei diventato cieco forse? E’ umana, per l’ amor di dio! E in più, non la vedi com’è? E’… è… non c’è neanche una parola per descriverla” parlò, stavolta a bassa voce e guardandomi con disgusto.

A quel punto non ce la facevo più, uscì dalla presa di Edward e corsi verso la porta, trattenendo le lacrime. Quando uscì, notai appena che tutti i Cullen e i Denali stavano ascoltando la conversazione inanimata. Quando fui finalmente fuori dalla porta, sentì qualcuno che mi tratteneva il polso.

Girai la faccia e incontrai quella di Edward, preoccupata come sempre. “Bella, per favore” mi implorò, guardandomi direttamente in faccia. Cercai di tirare indietro le lacrime, e di parlare. “No edward, questo è un vostro incontro di famiglia! Io non centro nulla” dissi strattonando il mio polso e dirigendomi verso il Pick-up.

Per fortuna l’avevamo portato, se no mi toccava fare tutta la strada a piedi, anche se Edward non me lo permetterà. Salì su e misi in moto partendo verso casa. Per tutto il tragitto lasciai cadere le lacrime. Forse aveva ragione dopotutto, in fondo ero solo una patetica e insignificante umana, in confronto a lei, bella, magra, alta, occhi dorati e poi una vampira, cioè forza e bellezza.

Dopo un po’ mi misi a singhiozzare, e quando arrivai finalmente a casa, scacciai le lacrime e mi diressi verso la cucina cercando di dimenticare un po’. Qualcosa mi disse che non avrei visto Edward per un po’, perché era con la sua famiglia e io non centravo niente. Questi giorni non passeranno mai senza i Cullen!

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Capitolo 3
*** cuore frantumato ***


CIAO A TUTTI!! SCUSATE PER IL RITARDO MA ECCO IL CAPITOLO 3. BUONA LETTURA!!

CAPITOLO 3 – Cuore frantumato

BPOV

Mi alzai la mattina sentendomi strana, con la gola secca e gli occhi gonfi per il pianto. Insomma, stavo proprio male, sopratutto senza Edward. Ero abituata ad essere circondata dalle sue braccia fredde, spinta ad addormentarmi con la sua dolce voce, mentre cantava la mia ninnananna.

Ma ieri non è venuto, certo che non sarebbe venuto. Adesso era venuta la sua famiglia e quindi doveva essere lì con loro.

Lentamente mi alzai da letto ed andai in bagno per lavarmi la faccia, continuare la mia routine mattutina. Quando mi vestì scesi giù per fare colazione, ma mi fermai ai piedi delle scale, sentendo delle risate provenienti dal’ esterno. Incuriosita mi affacciai dalla finestra per vederne l’origine, perché è raro sentire delle voci qua intorno.

A prima vista vidi Edward e Tanya che uscirono dalla foresta, ridendo. Il mio cuore si spezzò in mille pezzi. Quindi lui non si è neanche preoccupato di come stavo. Cercai di ricomporre la mia faccia e trattenere le mie lacrime. A stento, riuscì a tirar fuori un sorriso, ma sicuramente sarebbe uscito come una smorfia.

Andai alla porta per aprirla e far entrare i nostri ‘ospiti’, ma mi bloccai a metà strada. Cosa stai facendo Bella! Non hanno neanche bussato, mi rimproverai. Andai in salotto e incominciai a fare colazione, finché non bussarono. “arrivo!” urlai, sicura che mi avessero sentito. Corsi fino alla porta, aprendola, stranamente senza inciampare.

Quando aprì la porta finsi sorpresa. “oh! Siete voi” dissi, con la voce più allegra che potessi recuperare. Edward sorrise e si fece avanti per baciarmi e abbracciarmi. Quando finimmo, Edward, sempre con il braccio intorno alla mia vita, parlò “si, siamo noi; Tanya si voleva scusare per come si era comportata ieri” Girai lo sguardo verso la strega che aveva una faccia da angelo, ma gli occhi da satana.

“ oh si, è vero! Bella ti prego perdonami per il mio comportamento di ieri. Ero già agitata, e ciò mi spinse a comportarmi così. Ti prego perdonami!” parlò con finto rimorso. Stavo per rispondere in modo scortese, ma mi ricordai che lei si è comportata da innocente davanti ad Edward, così la imitai, “cero che ti perdono! Ti capisco perfettamente! “ parlai con un sorriso, ma da dentro ardevo di fuoco.

“Quindi… Volete entrare?” proposi. Acconsentirono ed entrammo tutti in soggiorno. Parlammo per un po’, anzi, parlavano e ridevano. Io rimasi lì a sgretolarmi pian piano davanti alle loro allegre conservazioni. Ad un certo punto vidi Tanya attratta da qualcosa.

“ah! Edward! Le hai dato l’ anello di tua madre?” chiese Tanya girandosi verso di lui. Ad un certo punto non riuscì più a respirare. Allora le aveva fatto vedere pure l’anello di sua madre. “si “ rispose lui sorridendomi, e io ricambiai. A quel punto non ce la facevo più, mi alzai e li guardai entrambi. “scusate tantissimo, ma io adesso sarei dovuta uscire” dissi, cercando una scusa.

Loro acconsentirono ed uscirono da casa mentre io rimasi sulla soglia piangendo, anzi singhiozzando. A quanto pare Tanya aveva ragione. Io ero soltanto un’ insignificante umano e Tanya è quella adatta a lui, dopotutto era un vampiro anche lei.

Chiusi la porta, ancora singhiozzando ed entrai dentro. Ad un certo punto mi si bloccò il respiro e iniziai a vedere delle macchie nere. Non riuscivo più a respirare, finché non divenne tutto nero e caddi per terra.

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Capitolo 4
*** spiegazioni ***


CIAO A TUTTI !! SCUSATE IL RITARDO, MA QUESTA SETTIMANA ERO VERAMENTE IMPEGNATA. SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO E BUONA LETTURA!!

 

Capitolo 4- spiegazioni

 

BPOV

 

mi sentì galleggiare nell’oscurità, sentendo un peso enorme sopra il mio corpo , sopratutto sugli occhi. Sentivo delle voci preoccupate in lontananza. Cercai di aprire gli occhi, ma erano troppo pesanti. Provai di nuovo, determinata ad aprirli. Dopo un po’ riuscì ad aprirli un pochino, ma fui accecata dalla luce e così li chiusi di scatto.

“le luci!” mormorai, gemendo. Li spensero subito, quindi riuscì ad aprirli. La prima persona che vidi fu Alice, che mi guardava con sollievo negli occhi.

“oh, Bella!, ci avevi fatto preoccupare. Carlisle! E’ sveglia!” urlò a squarciagola, anche se poteva sentirla anche con la voce bassa. Solo in quel momento mi resi conto di essere nella mia stanza e che ero attaccata ad una flebo. Ugh!

 

Vidi che Carlisle entrava in camera e la felicità balenò nei suoi occhi. “ finalmente sei sveglia Bella!” anche lui parlò con sollievo nella sua voce. Mi sedetti completamente contro i cuscini dietro la mia schiena, con l’aiuto di Carlisle.

“si. Per quanto sono rimasta svenuta?”chiesi, interessata. “non per molto, solo 1 ora” rispose prontamente Alice. Ad un certo punto mi ricordai quello che era successo prima che svenissi, e mi vennero le lacrime agli occhi. Alice lo notò e venne, sedendosi vicino a me.

 

Carlisle guardò l’orologio e si scusò, dicendo che doveva andare in ospedale, ma non prima di togliermi la flebo. Alice mi abbracciò, mentre io piangevo sulla sua spalla.

“Bella, basta! Edward non ti sta lasciando, è solo che Tanya adesso lo sta controllando. L’altra sera voleva venirti dietro, ma tanya non l’ha lasciato !” Mi spiegò, dolcemente. Adesso tutto mi era chiaro, di come Tanya si comportò prima, cercando in tutti i modi di attirare la sua attenzione.

“ veramente?” chiesi, annusando un po’. Alice annuì e io ebbi la conferma. Tanya lo stava manipolando. Io ed Alice restammo lì a parlare di tutto, mentre mi teneva compagnia. Ad un certo punto entrò Jasper, che parve molto spaventato. Alice, conoscendo suo marito, lo guardò con occhi spalancati, chiedendogli con gli occhi cosa stava succedendo.

“E’ Edward.” deglutì prima di continuare. Quelle parole fecero scattare il panico. Cosa era successo ad Edward?. Lo guardai con paura negli occhi, pregandolo di continuare. “E’ stato attaccato”

 

Lo so che questo capitolo non era il massimo e anche corto, ma mi impegnerò in quelli futuri, cercando di rendere questa storia entusiasmante. E grazie molte anche a quelli che seguono la mia storia.

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Capitolo 5
*** vuoto ***


Ciao a tutti, miei cari lettori. Scusate se non ho aggiornato da un po’, ma ero molto impegnata. Spero che questo capitolo di vostro gradimento. Buona lettura !!

 

 

CAPITOLO 5 – VUOTO

BPOV

 

Non riuscivo più a muovermi, sentivo i muscoli indolenziti. A malapena, udivo Jasper ed Alice parlare. Com’è possibile che Edward sia stato attaccato? E’ un vampiro, per l’ amor di dio!

“Alice” sussurrai, senza voce e senza energia. Entrambi si voltarono verso di me, guardandomi, preoccupati. Non avevo visto Edward da un bel pezzo, e la notizia che era arrivata da Jasper, mi aveva distrutto. Volevo soltanto andare da lui ed abbracciarlo, per sapere se stava bene.

“come gli è successo una cosa del genere” sussurrai di nuovo. Jasper si sedette al mio fianco destro mentre Alice al mio fianco sinistro.

“ lui e Tanya erano andati a cacciare, e furono attaccati da un vampiro. Tanya riuscì a scappare, mentre lui è stato preso. Tanya poi è ritornata da lui e lo ha trovato a pezzi” sussurrò dolcemente Jasper.

Tanya. C’ era sempre in mezzo lei. E’ tutta colpa sua, se Edward è stato ridotto a questo stato. “ bella ha bisogno di te, adesso. Carlisle è riuscito a riassemblarlo, ma è ancora incosciente, e continua a sussurrare il tuo nome” continuò Jasper.

Anche io avevo un bisogno ,atto di lui. Lui era la mia arie e il mio tutto senza di lui io non rimarrei neanche per un secondo su questo mondo, che diventerà sicuramente inutile senza di lui.

“allora andiamo da lui. Ti prego, ho bisogno anche io di lui, tanto.” dissi con convinzione. Loro annuirono, e subito mi persi di nuovo nel mio treno di pensieri. Dopo quel che mi parse un secolo, mi ritrovai davanti alla casa dei Cullen. Confusa, scesi dalla schiena di Jasper, a quanto pare è stato lui a portarmi qua.

Corsi subito nella stanza di Edward, stranamente senza inciampare, ovviamente, lì, seduta vicino ad Edward, sedeva la regina del dramma. Il mio sguardo si spostò sul letto,e il mio cuore si ruppe in mille pezzi. c’era Edward disteso, con le sopraciglia corrugate. Chissà quanto dolore starà passando.

Fino a quel momento mi accorsi di Esme seduta dall’ altra parte del letto. Anche lei era tormentata, quanto me. Quando mi vide spinse Tanya fuori dalla stanza, dicendo che io avevo bisogno di tempo con Edward, ed aveva ragione.

È passato molto tempo da quando sono rimasta da sola con lui, a parlare e ridere. Mi mancava quel tempo, prima che arrivasse Tanya con la sua vacanza. Lentamente mossi le mie gambe e andai a sedermi vicino ad Edward. Misi una mano tra i suoi capelli, e li accarezzai dolcemente. Mi erano mancati anche quelli, i suoi capelli arrufatti e di color bronzo.

“ Edward” sussurrai dolcemente. “ ti amo così tanto, per favore apri quei tuoi begli occhi” continuai. Sospirai e decisi di raccontargli qualcosa.

“sai, prima che io arrivassi qui a Forks e ti incontrassi, la mia vita era completamente inutile . Non facevo altro che cucinare, fare la spesa a mamma, e andare a scuola,e non è che avevo molti amici. Quando all’ inizio decisi di venire, ero disgustata da Forks, pensavo di passare soltanto quei due anni di liceo, e poi potevo trasferirmi dove volevo per frequentare il college.

Poi ho incontrato voi, eravate i più emarginati nella mensa. Poi quando è arrivata biologia, e tu ti eri comportato in quel modo, pensavo che ci fosse qualcosa che non andava in me. Quando sei ritornato, e mi hai parlato , stavo esplodendo dalla gioia, prima non conoscevo i miei sentimenti. Ho scoperto il tuo segreto più grande, e non mi importava cosa eri, sapevo soltanto che eri Edward, niente di più , niente di menio,

poi mi hai portato dalla tua famiglia. Subito li riconobbi come anche la mia famiglia. Ho trovato in Alice, Jasper, Emmet e persino Rosalie dei fratelli fantastici. Carlisle ed Esme divennero i genitori che sognavo di avere. E infine tu.

Tu hai sconfinato tutta la mia prospettiva, sei sempre nei miei pensieri e vorrei sempre averti accanto. Sono pronta a tutto pur di stare con te, anche alla morte. Ti amo così tanto. Ti prego, amore mio, ti prego, svegliati” parlai a vanvera, piangendo, finché non sentì le mani di Edward accarezzare le mie, dolcemente. “edward” piansi, se posibile, ancora più forte e lo abbracciai forte. Poi mi ricordai che stava guarendo e mi allontanai da lui di scatto.

In quel momento non sapevo se piangere o ridere. Alzai lo sguardo e incontrai quello di Edward, e i nostri occhi si intrecciavano. +

Continuammo a guardarci, finché non entrò Tanya, urlando. “Edward”

 

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


capitolo 6
Ovviamente c’era sempre lei di mezzo, la guastafeste. Arrivò come un fulmine, facendomi cadere del letto, e in poco tempo lei mi sostituì. Cercai di non pensarci, ma vedendo edward con una della sua specie, mi resi conto che io non ero perfetta per lui, e che ero solo una distrazione. Mi salirono le lacrime agli occhi, e per non farmi vedere scesi le scale in fretta e furia.
 Quando fui sotto, notai Jasper ed Emmett, che guardavano una partita di calcio. Quando cercarono di fermarmi, andai ancora più velocemente, fino ad arrivare al mio camion e partì per casamia. Quando arrivai a casa sapevo esattamente cosa dovevo fare. Andai in camera mia e presi una biro e una carta, e iniziai a scrivere.
Caro Edward,
volevo solo dirti che io ti ho sempre amata, e sempre ti amerò. Ma mi sono resa conto che io non sono perfetta per te, e che ti meriti una donna più bella, come Tanya. Mi dispiace di non essere stata alla tua altezza. In questa busta troverai l’anello di tua madre, che sicuramente lo darai a Tanya. Spero che tu sia felice nella tua eternità con Tanya.
La tua amata Bella.
Presi una busta e ci infilai il foglio e l’anello. Preparai le mie valigie, e, dando un’ultima occhiata nostalgica me ne andai. Salì sul camion e pensai alla vita di Edward mi salirono le lacrime. Ad un certo punto le lacrime mi offuscarono e non vidi dove stavo andando, finché, il mio camion fu scosso, e io mi ribaltai, vedendo tutto nero.
Quando aprì gli occhi mi trovai in una stanza d’ospedale. Girando lo sguardo, trovai Edward, seduto su una sedia, a guardarmi. “oh, bella, a cosa stavi pensando?” mi chiese. Lo guardai anche io “ io… Tanya è molto più bella di me.” Balbettai. “Tanya potrebbe essere anche bella, ma tu ai miei occhi se molto meglio, e io ti amo moltissimo, non dubitarne mai” e in quel momento capì che lo intendeva veramente, e che non mi avrebbe mai lasciato.

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