CIRCOSTANZE

di la_emotiva
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PROLOGO ***
Capitolo 2: *** PARTENZA PER HOGWARTS ***
Capitolo 3: *** LO SMISTAMENTO ***
Capitolo 4: *** POZIONI ***



Capitolo 1
*** PROLOGO ***


Helena, quella mattina quando la sveglia aveva cominciato a suonare, aveva avuto una gran voglia di spegnerla e starsene al riparo nel suo caldo letto. 
Per essere maggio, nella sua casa nella sperduta campagna della Gran Bretagna, faceva ancora piuttosto freddo.
Però dopo aver sentito sua madre urlare più volte, fu costretta ad alzarsi, rischiando di inciampare in vestiti e scarpe che lei e la sorella Ginny, la sorella di appena sei anni, lasciavano per la stanza che condividevano.
Si diresse verso il bagno trovandolo fortunatamente libero, ed era un miracolo in quella casa abitata 8 persone; cioè lei e la sorella, il suo fratellino Ron di 7 anni, i gemelli Fred e George di 9 anni, suo fratello maggiore Percy di 12 anni mentre i suoi fratelli Charlie e Willy avevano abbandonato il nido appena maggiorenni, il più anziano dei due, Willy si era trasferito a Londra per lavorare, come spezzaincantesimi presso la Gringott, mentre l'altro era partito da poco per la Romania, per dedicarsi allo studio dei draghi.
Infine c'erano quei pazzi dei suoi genitori, suo padre lavora per il Ministero della Magia all'Ufficio per l'uso improprio dei manufatti dei Babbani, nel loro mondo magico era chiamato così chi era senza poteri magici, ed un'autentica passione per il mondo Babbano, le sue tecnologie ed abitudini. Sua madre invece da quando aveva partorito Will aveva abbandonato la sua nascente carriera al ministero della magia, per dedicarsi alla cura dei figli e della casa.

Dopo una veloce doccia, tornò in camera sua e dopo aver indossato una canotiera ed un paio di semplici slip color carne, si fermò a guardarsi allo specchia, sottolineando l'assenza delle forme femminili, data la sua giovane età, ma puntando gli occhi sulla fine del tatuaggio che aveva da quando era nata, che cresceva con lei e che le ricordava ogni giorno la sua vera natura, e la maledizione da cui non sarebbe mai potuta fuggire

Infatti Helena, a differenza dei fratelli e dei genitori, non era solo una strega prossima al compimento del suo undicesimo anno di vita ; ma era anche un licantropo, e non uno di quelli semplici di cui parlavano i libri sulle creature magiche e l...

Infatti Helena, a differenza dei fratelli e dei genitori, non era solo una strega prossima al compimento del suo undicesimo anno di vita; ma era anche un licantropo, e non uno di quelli semplici di cui parlavano i libri sulle creature magiche e libri di romanzi babbani, che il padre teneva nel suo studio; lei era uno degli animali sacri, il gruppo di animali che avevano dato origine alla popolazione animale del pianeta.

Questo gruppo era composto da sei animali, e da ragazzi che come lei era stati colpiti da questa maledizione, ed erano un lupo, lei, un orso, un ragazzo spagnolo di 13 anni, una volpe, una ragazza italiana sua coetanea, un cervo, un ragazzo americano di 14 anni,  un aquila, un ragazzo australiano di 14 anni,  ed un gatto, una ragazza argentina di 13 anni. Tutti, non solo erano tutti maghi, ma erano sparsi per il mondo e anche se sapevano della reciproca esistenza non si erano mai nè visti nè incontrati, nemmeno quelli che abitavano nello stesso continente. 

Molti di loro o rinnegavano la loro vera natura, oppure come Helena, ci convivevano pacificamente, avendo però momentaneamente sottomesso la parte animale; la ragazza da quando era nata si era trasformata soltanto una decina di volte e sempre di notte e alla luna piena, quando la parte animale acquisiva maggiore potere e lei dormendo non riusciva a contenerla; ma le sue poche trasformazioni duravano spesso anche fino all'ora di pranzo quando poi tornava a casa piena di graffi e con i vestiti strappati e con il tatuaggio lucido ed in bella vista, tutti all'interno della famiglia sapevano della sua natra quindi non si erano mai preoccupati in maniera esagerata vedendola in quello stato.
La sua però era una maledizione bastarda, perchè non solo ricordava tutto ciò che il suo spirito, ultramillenario aveva vissuto a causa della maledizione della dea greca Atene per la strage di babbani che aveva fatto nella sua amata città , ma poteva anche trasformarsi alla luce del sole, quindi nulla impediva alla parte animale d prendere il controllo in qualsiasi momento. 

Comunque tornando alla sua immagine riflessa nello specchio, la ragazza sorrise portando il dito sul tatuaggio, lei era fiera della sua natura, perchè voleva che la sua vita avesse un impronta migliore nella storia del suo spirito, e voleva essere ricordata come il lupo buono e non come il lupo sanguinario, delle sue precedenti vite.

Tornata nel mondo reale, si girò verso l'armadio per decidere cosa mettere, visto che quel giorno sarebbe andata con il fratellino Ron e la sorellina Ginny a fare un giro in campagna, quindi doveva essere abbastanza comoda; scelse quindi una maglione azzurro ed un paio di pantaloni della tuta grigi, di cui aveva perso la felpa mesi fa a causa del disordine che regnava imperterrito in quella stanza. I capelli, rossi che caratterizzavano la sua famiglia, li aveva legati in una semplice coda che le arrivava alle spalle. Dopo aver preso le scarpe scese in cucina per fare colazione, la sua famiglia era già tutta riunita attorno al grande tavolo imbandito, come ogni giorno. 

"Buongiorno a tutti" disse sorridendo, facendo il suo ingresso in cucina "alla buon'ora è mezz'ora che ti chiamo" disse la madre mentre la ragazza andava a sedersi al suo posto e cominciava a fare colazione "buongiorno lupetta" disse invece il padre, passandole il giornale ed alzandosi "buona giornata a tutti ragazzi" disse sorridendo verso la sua famiglia e dando un dolce bacio alla moglie uscì di casa. 

Terminata la colazione, lei e i suoi fratelli uscirono in cortile per dirigersi verso il lago, abbastanza conosciuto che stava a quindici minuti di buona camminata; arrivati entrarono in acqua immediatamente, dove rimasero fino a quando non venne buio. Quando dovettero a malincuore a casa, i due piccolini della famiglia erano molto tristi perchè sapevano che la sorella sarebbe partita a breve per Hogwarts e non l'avrebbero rivista fino a Natale. Arrivati a casa si cambiarono per la cena che come al solito fu un connubio di risate, disastri e riprese da parte della madre. Finito di mangiare, ed aiutata la madre a sistemare, si ritirarono tutti nelle proprie stanze per andare a dormire.

 

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Capitolo 2
*** PARTENZA PER HOGWARTS ***


Anche quel giorno la sveglia era suonata sempre alle sette, però a differenza degli altri giorni, la ragazza si alzò entusiasta e dopo essersi fatta la doccia, vestita con una felpa ed i jeans, scese immediatamente al piano di sotto trovando solo la madre ed il padre intenti a discutere "no la mia risposta è no" "tesoro lo sai che non ci possiamo rifiutare è la legge" "ma è la mia bambina" "lo so tesoro è anche la mia, però sai che Hogwarts è obbligatoria per tutti i maghi che hanno compiuto 11 anni e poi ci sarà Percy a proteggerla" "hai ragione" disse infine la madre, e fu allora che la ragazza fece il suo ingresso in cucina, "buongiorno" disse sorridendo "buongiorno tesoro e buon compleanno" disse la madre, abbracciandola e sforzandosi di fare un sorriso sincero ma la madre non era mai stata una brava bugiarda, e nemmeno quella volta riuscì a ingannare la figlia "cosa succede mamma?" "nulla di importante, tesoro" "no invece stai mentendo, te lo leggo negli occhi" "tua madre è preoccupata per questa" si intromise il padre consegnandole una busta, su cui era scritto il nome della festeggiata ed il suo indirizzo con una scritta molto ordinata, aveva già visto quel genere di buste l'anno scorso con il fratello Percy e anni prima con i fratelli Will e Charlie, però si era imposta di trattenere l'entusiasmo perchè quello che c'era nella busta preoccupava molto la madre; 

Anche quel giorno la sveglia era suonata sempre alle sette, però a differenza degli altri giorni, la ragazza si alzò entusiasta e dopo essersi fatta la doccia, vestita con una felpa ed i jeans, scese immediatamente al piano di sotto trovando solo ...

L'aprì con calma e appena estrasse il foglio, lesse le prime due righe e non poté più trattenere l'entusiasmo, era la lettera di ammissione ad Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria più famosa di Inghilterra.
"mamma" "no tesoro, sono contentissima per te erano mesi che l'aspettavi" disse commossa la donna abbracciando la figlia, e fu in quel momento che cominciarono a scendere tutti i fratelli minori "VADO AD HOGWARTSSS" gridò la ragazza correndo per casa, con la lettera nelle mani fino a che i fratelli non la acchiapparono e la strinsero in un mega abbraccio, erano più giovani di lei ma avevano comunque un po' più di forza.

Una volta seduti tutti a tavola, la colazione andò come al solito anche se Molly e Ginny erano tutt'altro che felici, certo che erano entusiaste per Helena, però cominciavano già sentire la sua mancanza.

Tre mesi dopo

Finalmente era arrivato il grande giorno e Helena non stava più nella pelle.
Quello era un giorno che avrebbe ricordato negli anni avvenire, e che avrebbe raccontato sempre con grande gioia ai suoi figli, nipoti e forse anche pro-nipoti chi può saperlo.
Era finalmente arrivato l'1 ottorbre, e la ragazza era elettrizzata, sapeva vita, morte e miracoli di ogni singolo mattone di Hogwarts, aveva tempestato di domande i genitori ed i fratelli più grandi.
Arrivata in cucina saltellando salutò come sempre tutti "buongiorno famiglia felice" disse sorridendo, dando un bacio alla madre ed al padre appena rientrato da un turno notturno "buongiorno" risposero i famigliari cominciando a fare colazione come tutti i santi giorni; la ragazza però non sentiva la fame anzi:
"vado a correre" disse avviandosi verso la porta che dava sul cortile "bene" rispose la madre, intuendo che la mancanza di appetito della figlia, era dovuta all'ansia e all'eccitazione di partire, per lei era stata la stessa identica cosa quando, era partita per Hogwarts, anche se a differenza sua, la madre l'aveva obbligata a mangiare con il risultato che aveva poi vomitato tutto durante il tragitto in treno "vedi di tornare fra quaranta minuti, se no ti lasciamo qui" disse servendo il caffè al marito "okay" e la figlia era già sparita fuori. Helena, per la prima volta nella sua vita sentì spontaneamente il bisogno di trasformarsi e correre. Così avvolta da luce bianca, mutò il suo aspetto diventando una lupa con il pelo rossastro e gli occhi verdi, era più grande dei normali lupi, infatti la sua altezza da cucciola si aggirava sul metro e cinquanta, il lupo cresceva con lei ed avrebbe raggiunto la massima altezza, due metri e cinquanta, al compimento del 18 anno di età.

 Così avvolta da luce bianca, mutò il suo aspetto diventando una lupa con il pelo rossastro e gli occhi verdi, era più grande dei normali lupi, infatti la sua altezza da cucciola si aggirava sul metro e cinquanta, il lupo cresceva con lei ed avreb...

Correre libera, era una sensazione meravigliosa e le dava sempre un'immensa sensazione di pace. Stava però molto attenta a rimanere nel bosco e a non avvicinarsi alle strade, vero che in quella zona abitava solo la sua famiglia e poche altre, ed erano tutti maghi o streghe; ma si sarebbe lo stesso, risparmiata volentieri la sgridata della madre, solo per essersi fatta avvistare.
Così dopo aver corso per mezz'ora decise che sarebbe stato meglio tornare. Arrivata nel cortile di casa, si ritrasformò tornando la normale ragazzina di undici anni, con i capelli rossi e gli occhi verdi; entrata in casa si diresse immediatamente verso la sua stanza "brava" disse la madre, mentre la ragazza saliva le scale "se in anticipo di cinque minuti" disse il fratellino Fred, imitando il tono della madre "Fred non prendermi in giro" "Arthur di qualcosa a tuo figlio" "Fred non prendere in giro tua madre" la ragazza durante questo piccolo diverbio famigliare, si diresse nella sua stanza per decidere cosa indossare e prendere il suo borsone e il suo baule, la gabbietta di Achille, il suo gatto nero di sette mesi; indossò la divisa di Hogwarts, che consisteva in una camicia bianca, un maglione ed una gonna neri, i collant neri, un paio di scarponcini anch'essi neri ed il mantello nero che però le stava leggermente lungo, visto che non era molto alta; guardandosi allo specchio non potè fare a meno di sorridere vedendo il contrasto fra il rosso dei capelli ed il nero del mantello. Scesa al piano di sotto vide che tutta la famiglia era pronta a partire, con già indosso i loro mantelli, in quel momento si girarono tutti verso di lei "sei bellissima sorellona" disse Ginny sorridendo "grazie, carotina" sorrise di rimando poi dopo aver rimpicciolito i bagagli suoi e di Percy, si teletrasportarono tutti quanti alla stazione di Londra. Erano le 10.30, dopo aver preso i carrelli di diressero al binario 9. Dopo aver passato il portale nella colonna, si trovarono al binario 9 3/4, Helena si fermò un attimo ad osservare non solo la stazione, la gente che le correva ai lati ed il treno che era quasi in procinto di partire. "Forza lupetta sbrigati" le urlò la madre, scuotendola dalla trance, e li raggiunse subito per mettere i bagagli, prima di salire però era il momento che la ragazza odiava di più, i saluti, Percy aveva abbracciato velocemente tutti per poi andare alla ricerca dei suoi amici; lei invece abbracciò Ron, Fred e George tutti insieme "ragazzi mi raccomando non fate impazzire troppo la mamma, ci siamo intesi carotine" disse sorridendo "va bene" rispose Ron, che era il più sincero mentre gli altri due si limitarono semplicemente ad annuire, mentre con Ginny fu più difficile "hey carotina" "si?" "lo sai che ci vediamo tra tre/quattro mesi" "si ma mi mancherai comunque" "anche tu piccolina" disse sorridendo ed abbracciandola fortissimo, si staccarono dopo cinque minuti, infine si strinse ai genitori cercando di consolare la madre.
Dopo averli salutati tutti salì sul treno, che era prossimo alla partenza "ciao"

La famiglia guardò il treno partir, sorridendo, perchè anche un'altra Weasley stava per iniziare l'avventura di Hogwarts

 

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Capitolo 3
*** LO SMISTAMENTO ***


Il treno era in viaggio ormai da 45 minuti, ed Helena ormai aveva rinunciato a cercare suo fratello Percy, così dopo aver trovato una cabina vuota, si sedette accanto al finestrino ad osservare il panorama che scorreva velocemente.
Dopo poco che si era seduta, sentì la porta aprirsi nuovamente, e fecero il loro ingresso nella cabina, un ragazzo ed una ragazza, con la divisa delle matricole, quindi senza lo stemma di una delle quattro casate, ed uno sguardo, almeno per quanto riguardava il ragazzo, assai spaventato.
"Finalmente una cabina quasi vuota" disse la ragazza sedendosi davanti ad Helena e sorridendole "Ciao io sono Chana Lovegood, figlia di Xenophilius Lovegood il direttore del Cavillo, e studentessa del primo anno di Hogwarts" disse la ragazza dai capelli biondi porgendole la mano che Helena accettò subito sorridendo "Piacere io sono Helena Weasley anche io studentessa del primo anno" intanto anche il ragazzo si era seduto "lui invece è David Finch" "piacere" disse la ragazza sorridendo, al coetaneo che si era seduto accanto a Chana "l'ho trovato circondato da ragazzi del terzo anno che lo chiamavano Mezzosangue" "piacere" disse timidamente il ragazzo "grazie ancora Chana se non fossi arrivata tu non oso pensare a cosa mi sarebbe successo" "va tutto bene ora?" chiese la rossa, vedendo che David che tremava leggermente "sì ora sì, solo che sono nato in una famiglia di babbani e per me è tutto nuovo" "non ti preoccupare" disse Chana, avvolgendogli le spalle con il braccio "ci siamo noi a proteggerti ed ad aiutarti giusto Helena?" "si certo" rispose la ragazza sorridendo, contenta di aver trovato nuovi amici.

Per il resto del viaggio parlarono del più e del meno, ridendo e scherzando e conoscendo gli aspetti più remoti del reciproco carattere; fino a che un fischio non interruppe i loro discorsi, sulle casate in cui sarebbero voluti essere smistati, infatti Helena desiderava Grifondoro, Chana, Corvonero ed infine David che non ne era molto pratico non aveva un idea precisa ma era interessato a Tassorosso.

Arrivarono alla stazione di Hogsmead quando già era buio. Quando tutti gli studenti, scesero dal treno, i ragazzi del primo anno furono raggruppati da una parte rispetto agli altri, ed Helena non potè fare a meno di cercare suo fratello Percy con lo sguardo, ma fu tutto inutile.
Ad accoglierli le matricole trovarono Hagrid, il custode di Hogwarts, alto più di due metri e grosso quanto un armadio perchè nato da madre gigantessa e padre umano; "Matricole da questa parte" urlò Hagrid raggruppandoli in un piazzale appena fuori la stazione "ben arrivati e benvenuti, io sono Hagrid il custode di Hogwarts e colui che vi accompagnerà fino alla scuola" disse sorridendo "ora seguitemi in fila per due" disse cominciando a camminare, seguito dalla fila di ragazzini, Helena e Chana si affiancarono immediatamente e David, subito dietro di loro affiancato da un ragazzo di origine spagnola, di nome Sergio, "ora ci stiamo dirigendo alle sponde del lago nero, dove troverete una barca che vi condurrà ad Hogwarts, le barche sono da quattro persone" disse il metagigante continuando a camminare. Arrivarono alla sponda del lago dieci minuti dopo, i quattro ragazzi si appropriarono immediatamente di una barca, così da non essere divisi, spinta nell'acqua David e Sergio cominciarono a remare, seguendo il flusso delle altre imbarcazioni mentre Helena teneva in alto il bastone che fungeva da torcia. "Ecco Hogwarts" disse Chana, indicando il castello che si ergeva sulla scogliera in mezzo al lago "è molto più bella dal vivo che nei libri" aggiunse la ragazza. 

Arrivati alla spiaggia della scogliera, scesero dalle barche e sempre accompagnati da Hagrid, che li salutò appena arrivati al portone, dove li lasciò nelle mani della professoressa McGranitt, insegnate di trasfigurazione e direttrice della casa dei Grifondoro, "salve matricole, io sono la professoressa Minerva McGranitt, insegnante di trasfigurazione, vice preside e direttrice della casa dei grifondoro, vi do ufficialmente il benvenuto nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts ed ora seguitemi prego" disse l'insegnante cominciando a salire le scale che li avrebbero portati alla Sala Grande, arrivati davanti al portone la professoressa si fermò nuovamente "ora vi spiegherò alcune importanti cose, a breve vi accompagnerò all'interno della sala grande dove sono già raccolti i vostri colleghi e tutti gli insegnati per il banchetto di inizio anno, lì sarete sottoposti al cappello parlante che vi dividerà nelle quattro casate, Grifondoro, Serpeverde, Tassorosso e Corvonero; la casa in cui verrete smistanti sarà la vostra famiglia per tutto il percorso che intraprenderete qui ad Hogwarts, le regole sono molto semplici ed rispettatele e alla vostra casa saranno attribuiti punti, infrangetele e gliene saranno tolti" disse guardandoli con lo sguardo severo, che la caratterizzava "ed ora spettate qui fino a che non torno a chiamarvi" disse entrando nella sala.

Dopo sei minuti esatti di attesa, la McGranitt uscì nuovamente dal portone "seguitemi che vi stanno aspettando" e le porte magicamente si aprirono rivelando la magnificenza del salone, le matricole seguirono diligentemente la scia della professoressa, passando fra le tavolate delle quattro case di Hogwarts, ed arrivati davanti al tavolo degli insegnanti si fermarono. "Bene ora vi chiamerò e seduti sullo sgabello verrete smistati dal cappello parlante" disse la professoressa mentre apriva la pergamena con i loro nomi.

 «Weasley, Helena» fu poi il turno di Helena, dopo che i suoi nuovi amici erano stati smistati nelle case da loro desiderate, ora toccava a lei. Piano piano, attenta a tener le spalle ben dritte, la ragazza salì gli scalini e si sedette sullo sgabello. Poi, sentì il pesante copricapo sulla testa, e una vocina le sussurrò all'orecchio:

Uhm, una Weasley. Qualcosa mi dice che sarai la prima di una lunga serie. Vedo intelligenza, molta intelligenza, e un pizzico di astuzia. Ma cosa abbiamo qui? Oh ecco... trovato.

GRIFONDORO!

L'urlo del cappello parlante le risuonò fra le ossa,mentre si alzava dal tavolo e raggiungeva suo fratello Percy fra i grifoni. Una Grifondoro! Alla fine il suo desiderio si era avverato. Terminata lo smistamento, il preside Albus Silente, si alzò in piedi e dopo aver fatto il tradizionale discorso di inizio anno, fece apparire le magnifiche portate sulle tavolate, e gli studenti cominciarono ad abbuffarsi felicemente. Helena era davvero entusiasta, mangiava e scherzava con altre ragazze della sua casata, una matricola e due ragazze de secondo anno, amiche di Percy che le sedeva accanto. Perchè se c'era una cosa che caratterizzava tutti i fratelli Weasley, oltre ai capelli rossi, era la gelosia per le loro sorelline. "Scusa Rose chi è quel ragazzo dai capelli biondi e gli occhi ghiaccio che mi sta fissando da quando mi sono seduta" sussurro Helena alla ragazza del secondo anno che le sedeva di fianco, attenta a non farsi sentire dal fratello maggiore "quello è Thomas Malfoy, studente del terzo anno Serpeverde e ti consiglio di stargli alla larga" "Perchè?" "Perchè per quanto sia il ragazzo più bello di Hogwarts, è la cattiveria e il demonio in persona" "okay" disse la ragazza osservando i lineamenti definiti del ragazzo, non c'erano dubbi era davvero bello

 

Terminata la cena, i nuovi grifoni vennero scortati nella sala principale del Grifondoro dove furono divisi nei dormitori dove erano già stati portati i loro bagagli, Helena si trovò a dividere la camera con tre ragazze molto simpatiche all'apparenza. Quella notte non fece fatica ad addormentarsi.

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Capitolo 4
*** POZIONI ***


La mattina successiva, la ragazza fece abbastanza fatica ad alzarsi, un po' perchè il letto era molto comodo e le coperte troppo soffici, e poi aveva completamente dimenticato di puntare la sveglia magica in modo da avere tutto il tempo necessario da svegliarsi con la sua solita calma e tranquillità. Quindi si era dovuta alzare di corso, vestirsi in fretta e assieme alle sue compagne di stanza correre in sala grande per non rischiare di fare tardi alla prima lezione. Arrivate di corsa in prossimità della sala, poterono rallentare il ritmo e pian piano riprendere fiato; sistemandosi in maniera decente i capelli, quel giorno Helena aveva indossato, fieramente la divisa del Grifondoro, composta da una camicia bianca infilata nei collant neri portati sotto la gonna anch'essa nera, la cravatta con i colori della casa, quindi rosso ed oro, e sopra il mantello con lo stemma della casa; ai piedi portava un paio di scarpe nere chiuse, ed i capelli, quella mattina a causa del ritardo li aveva legati in una semplice coda alta. Arrivata nella sala, si sedette come la sera precedente accanto al fratello Percy e mentre faceva colazione e parlava tranquillamente con le ragazze, sentiva, come la sera precedente uno sguardo intenso sulla schiena, ma preferì non darci peso ed attenzione. Terminata la colazione, erano le 7.30, e le lezioni sarebbero iniziate alle 8.00, così le quattro grifone, per non arrivare in ritardo già il primo giorno, si diressero con calma verso i sotterranei dove era situata l'aula di pozioni, luogo della loro prima lezione che avrebbero condiviso con i Serpeverde. 

Sì perchè come le era stato spiegato dal fratello, il giorno di prima di partire, ogni lezione che si sarebbe svolta durante l'anno, sarebbe stata seguita da due case alla volta per limitare il numero di studenti nell'aula e per permettere agli insegnanti di seguire più facilmente gli studenti, in eventuale difficoltà. 

Le quattro ragazze, camminando lungo i corridoi e percorrendo le scale per arrivare all'aula dove si sarebbe tenuta la lezione di Pozioni, ebbero la possibilità di conoscersi meglio; infatti Helena scoprì di avere molto in comune con Gwen Luss, anche lei aveva sei fratellli più grandi tutti già diplomati, membri di importanti aziende magiche; mentre Stella Hoover era figlia di madre strega e padre babbano, ma a Helena e alle altre questo non sembrava un difetto anche perchè lei non aveva niente meno di loro, e infine c'era Lisa Mendes, la più silenziosa. Mentre scendevano le scale, fu proprio Lisa a tirare fuori l'argomento ragazzi, infatti tutte e tre avevano osservato Thomas, il serpeverde del terzo anno, guardare con insistenza la loro nuova amica"ma state per caso insieme?" chiese la bionda, che era stata in silenzio fino a quel momento "no assolutamente" disse leggermente imbarazzata Helena "da come ti guardava sembrava ti volesse scopare direttamente sul tavolo davanti a tutti" disse Gwen ridacchiando "GWEEEN" urlò Helena, imbarazzata facendo girare verso di loro gli studenti che gli camminavano accanto. Continuando a scherzare così arrivarono nell'aula buia, con quindici minuti di anticipo rispetto all'orario di inizio, ma trovarono l'aula già piena ed il professore già in aula

"Ben arrivate matricole, non potete immaginare come sia contento di avere l'onore di farvi inizire il vostro primo anno con la mia lezione" disse il professore, mentre gli ultimi studenti finivano di arrivare "io sono il professor Severus Piton e sarò il vostro insegnante di pozioni per i sette anni che passarete ad Hogwarts" disse avvicinandosi alla cattedra "ora vi dirò alcune fondamentali regole che dovrete rispettare nella mia aula, 1.Non accetto ritardi, arrivate in ritardo anche solo di un minuto e toglierò 20 punti alla vostra casa nessuno escluso 2.Sotto ordine del preside in ogni lezione sarete disposti in banchi da due, con accanto un'altro studente di una differente casa, fate confusione e vi verranno tolti punti, lamentatevi e vi verranno tolti punti, fate qualsiasi cosa che non sia seguire diligentemente la lezione e vi verranno tolti punti, fate i lecca culo e vi verranno tolti punti" così dicendo aprì il registro e cominciò a fare l'appello per dividerli nei banchi "Weasley con Jones" la rossa si sedette nel terzo banco di sinistra "ciao" disse il suo nuovo compagno di banco sorridendo "sono Brian Jones, serpeverde" le sussurrò, cercando di non farsi sentire da Piton che stava terminando l'appello "ciao io sono Helena Weasley, grifondoro" disse la ragazza sorridendo e cominciando a tirare fuori il pesante libro di pozioni, usato, che le era stato dato da suo fratello Percy come quasi tutti i libri che avrebbe utilizzato quell'anno. Terminato l'appello e la sistemazioni dei posti Piton cominciò la lezione "bene finalmente questa tortura ha inizio" disse posizionando il calderone davanti agli studenti "ora sui vostri banchi sono posti dieci ingredienti alcuni dei quali sono errati per la pozione che andremo a fare oggi" disse facendo apparire con la bacchetta gli ingredienti "oggi come prima lezione imparerete a fare la pozione scaccia-brufoli, che per molti di voi sarà indispensabile per gli anni avvenire" dicendo così aprì il suo libro "bene aprite il libro a pagina 145 e cominciate, avete un'ora per portarla a termine" 

Helena aprì immediatamente il libro e cominciò a leggere la pozione "spero tu mi faccia fare bella figura Grifina altrimenti la pagherai" disse James sussurrandole all'orecchio con voce bassa "certo serpentello e la cosa è reciproca" rispose Helena con lo stesso tono, cominciando a scegliere gli ingredienti da pesare "bene ci servono lumache cornute, aculei di porcospino, zanne di serpente, ingrediente base ed ortiche secche" disse James guardando il libro "lo sapevo già intelligentone" gli rispose la ragazza cominciando a triturare con il pestello le 6 zanne di serpente "tu comincia ad accendere il fuoco per il calderone" "si capo" rispose il serpeverde, ridacchiando e facendo apparire il braciere ed il calderone da posizionarci sopra, la ragazza nel mentre aveva terminato di tritare fine fine le zanne, che versò nel calderone, che James aveva appena cominciato a scaldare "ottimo ora dobbiamo lasciarlo fermentare per 45 minuti" disse il serpeverde agitando la bacchetto sul calderone ormai caldo. Dopo 45 minuti di fermentazione, la pozione stava già cominciando a prendere forma, e James aggiunse 4 lumache cornute quindi Helena tolse il calderone dal fuoco, per poi aggiungere 2 aculei di porcospino nel calderone, mentre James mescolava 5 volte in senso orario, appena finito la ragazza agitò la bacchetta e i due studenti terminarono la pozione. "Ottima esecuzione"disse Piton avvicinandosi al banco "10 punti a Grifondoro e a Serpeverde". La lezione terminò poco dopo. E così poi le ore successive, alla fine arrivò l'ora di cena.

Dopo aver terminato il pasto mentre i ragazzi si dirigevano verso i rispettivi dormitori, Helena fu richiamata dalla professoressa McGranitt "signorina Weasley il preside dovrebbe parlarle" "bene" la ragazza seguì l'insegnante verso l'ufficio di Silente, era arrivato il momento avevano scoperto la sua vera natura ed ora l'avrebbero cacciata "bene eccoci qui" disse l'insegnante fermandosi davanti alla statua dorata e dopo aver detto la formula magica si trovarono entrambe nell'ufficio del preside "siamo qui" disse la McGranitt sorridendo "buonasera Minerva e buonasera anche a te Helena" "buonasera" "allora l'ho fatta venire qui perchè giorni fa mi sono arrivate due particolari lettere una direttamente dal ministero ed una invece dai suoi genitori" "lo immaginavo" "bene e per quanto la differenza di linguaggio usato entrambe mandavano lo stesso messaggio e cioè che devo prestare molta attenzione a lei, ma nessuna delle due lettere mi spiega perchè" "sia il ministero che i miei genitori le hanno scritto perchè sono un Animagus, e non uno qualunque ma sono il lupo dei sei animali maggiori" disse la ragazza e senza aspettare repliche o risposte, si trasformò davanti ai due docenti

Dopo aver terminato il pasto mentre i ragazzi si dirigevano verso i rispettivi dormitori, Helena fu richiamata dalla professoressa McGranitt "signorina Weasley il preside dovrebbe parlarle" "bene" la ragazza seguì l'insegnante verso l'ufficio di Silente, era arrivato il momento avevano scoperto la sua vera natura ed ora l'avrebbero cacciata "bene eccoci qui" disse l'insegnante fermandosi davanti alla statua dorata e dopo aver detto la formula magica si trovarono entrambe nell'ufficio del preside "siamo qui" disse la McGranitt sorridendo "buonasera Minerva e buonasera anche a te Helena" "buonasera" "allora l'ho fatta venire qui perchè giorni fa mi sono arrivate due particolari lettere una direttamente dal ministero ed una invece dai suoi genitori" "lo immaginavo" "bene e per quanto la differenza di linguaggio usato entrambe mandavano lo stesso messaggio e cioè che devo prestare molta attenzione a lei, ma nessuna delle due lettere mi spiega perchè" "sia il ministero che i miei genitori le hanno scritto perchè sono un Animagus, e non uno qualunque ma sono il lupo dei sei animali maggiori" disse la ragazza e senza aspettare repliche o risposte, si trasformò davanti ai due docenti

Dopo aver terminato il pasto mentre i ragazzi si dirigevano verso i rispettivi dormitori, Helena fu richiamata dalla professoressa McGranitt

"wow ne avevo sentito parlare e ne avevo letto ma non avrei mai immaginato di trovarmene uno davanti" disse Silente avvicinandosi al muso del lupo che lo superava in altezza di pochi centimetri "Albus stia attento non sappiamo se la parte animale abbia preso il sopravvento oppure no" "hai ragione Minerva ma avvicinati e guardale gli occhi" l'animagus si avvicinò a suo volta, mentre la lupa si era seduta continuando a guardare i due professori "vedi gli occhi sono ancora verdi il che vuol dire che Helena ha ancora il potere, può tornare umana" così dicendo avvolta in una nube grigia la ragazza tornò alle sue sembianze umane "bene Helena, come vedo hai padronanza della trasformazione e molto potere; sono davvero stupito data la tua giovane età, vedo quindi che non hai bisogno di lezioni aggiuntive ma se mai avrai bisogno o qualsiasi dubbio io e la professoressa saremo lieti di aiutarti" "la ringrazio e le voglio assicurare che non creerò problemi e metterò il mio potere sempre al servizio di Hogwarts" "benissimo"disse il preside congedandola. 

Mentre la ragazza tornava al suo dormitorio rimasero solo i due professori nell'ufficio "sei sicuro Albus?" "si Minerva come ben sai la leggenda parla chiaro, quando arriverà Harry Potter il lupo sarà fondamentale alla sopravvivenza di Hogwarts" "giusto" disse la professoressa guardando la porta da cui la ragazza era appena uscita, concordava con le parole di Silente ma aveva comunque un brutto presentimento su quella ragazza e sul suo futuro

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