Where does the good go?

di this is magic_lovefirehp
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Appuntamenti e piccoli incidenti! ***
Capitolo 3: *** No,non staró con lui! ***
Capitolo 4: *** Primi esperimenti ***
Capitolo 5: *** Orgoglio e Pregiudizio ***
Capitolo 6: *** Magic in the moonlight ***
Capitolo 7: *** Cantando sotto la pioggia ***
Capitolo 8: *** La bionda o la mora,Potter? ***
Capitolo 9: *** Oltre Ogni Previsione ***
Capitolo 10: *** Twist and Shout ***
Capitolo 11: *** I know you got that hiccup ***
Capitolo 12: *** Ma un Babbano non ha occhi? ***
Capitolo 13: *** Dolori che riemergono ***
Capitolo 14: *** In guardia,Potter! ***
Capitolo 15: *** E' una sfida ***
Capitolo 16: *** To be human ***
Capitolo 17: *** Vicini nella notte ***
Capitolo 18: *** Spooky Scary Halloween : parte 1 ***
Capitolo 19: *** Spooky Scary Halloween : pt. 2 ***
Capitolo 20: *** Buon compleanno, Sirius ! ***
Capitolo 21: *** On my mind ***
Capitolo 22: *** Istinti Primordiali ***
Capitolo 23: *** Freak of Nature ***
Capitolo 24: *** You can call me Lily ***
Capitolo 25: *** Notizie sconvolgenti ***
Capitolo 26: *** Partenze ***
Capitolo 27: *** Buon Natale, Potter ! ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***



CAPITOLO 1 - UN NUOVO INIZIO

 

Io e James Potter erano come due poli opposti : dove c'era uno subito l'altro veniva attratto.

Io  perchè generalmente intervenivo per fermare le idiozie di quel deficiente di Potter e James perché bhe, la maggior parte delle volte quelle idiozie le faceva proprio per attirare la mia attenzione, l'attenzione della sua adorata Lily Evans.

 

 

 

"DIECI PUNTI IN MENO A GRIFONDORO!"

 

Una ragazza dai capelli rosso fuoco stava in mezzo al corridoio del Secondo piano, le mani sui fianchi e l'aria di chi avrebbe fatto impallidire Minerva McGranitt in persona.

 

"Come? Ma stavolta non ho fatto niente di male.." si giustificò il ragazzo moro davanti a lei, nascondendo repentinamente una mano dietro la schiena.

 

"Taci Potter o ti levo altri dieci punti !"

 

"Ooh andiamo Evans...è la tua Casa ! Come puoi toglierci tutti questi punti ?!"

 

"Come posso ?! Ecco come posso ! Cinque punti in.."

 

Lily Evans non riuscì a finire la frase che James Potter le tappò la bocca con una mano.

 

"Ok, ok...non dico niente, me ne vado"

 

Improvvisamente la colse il desiderio di prendere quella mano ed imprimerci sopra il segno dei suoi denti con tutta la forza aveva in corpo, ma era pur sempre una signorina mica un cane, così si limitò a scostarle, parecchio seccata.

James - che ormai conosceva fin troppo bene il bagliore di sfida presente negli occhi di Lily quando aveva intenzione di mandarlo a sbattere contro ad un muro o torturarlo in qualsiasi altro modo possibile - decise che la scelta migliore era dileguarsi.

Vedendolo lontano Lily girò sui tacchi, ma un secondo dopo quella a lei tanto sgradita voce la richiamò.

 

"Cosa c'è adesso ?"

 

Il giovane Potter si avvicinò al suo viso tanto che lei non potè fare a meno di arrossire, poi con voce suadente le disse:" Sicura di non voler uscire con me ?"

 

"ANCORA POTTER, ANCORA ?! Quante volte te lo devo dire ? Non ci voglio uscire con te ! E non azzardarti più a dirmi che sono super sexy con la gonna della divisa perché ti giuro che la prossima volta ti schianto fuori dal treno !"

 

"Che c'è ? Non ti piacciono i complimenti sinceri ?"

 

"POTTER, SPARISCI ! "

 

La vena all'altezza della sua tempia aveva iniziato a pulsare pericolosamente e nonostante non fosse altissima, la sua presenza era tremendamente minacciosa.

Questo non intimorì affatto James, che - probabilmente afflitto da una strana forma di masochismo - pareva avere come scopo nella vita quello di farla andare su tutte le furie.

Si infilò con tranquillità le mani in tasca ed esclamò :"Prima o poi mi supplicherai per avere un appuntamento con me !"

 

"Nei tuoi sogni !" sbottò lei.

 

Ma perché non mi lascia in pace ?!
È il primo giorno, Merlino... se inizia così non oso immaginare come sarà quest'anno !
Ah, dimenticavo che probabilmente Silente quest'estate deve essersi beccato una noce di cocco in testa durante la sua vacanza ai Tropici perché ha nominato Potter Caposcuola !
Insieme a me ! Io non capisco...mi odia ? Gli ho fatto qualcosa di male?
È un preside ottimo, non credo di averlo mai preso in giro né offeso in alcun modo.
La volta in cui sono dovuta andare in giro con quell'orrenda maglietta con scritto "Pace, Amore e tanto Sesso - Silente approves " non vale, era solo una maledettissima scommessa !
Allora perché adesso mi costringe a passare così tanto tempo con James Potter ?
Praticamente ogni scusa sarà buona per assegnare punti a caso - non che mi dispiaccia - però non avrò più alcun potere, ogni cosa fatta da me verrà praticamente annullata da Potter che darà punti a caso ai suoi amici e che userà la sua spilla come lasciapassare per girare di notte da una parte all'altra del castello !

 

"10 punti a Grifondoro !" sussurró il moro allontanandosi, come se avesse le avesse letto la mente.
Dopotutto adesso che era anche lui un Caposcuola ogni scusa era buona per riassegnare alla sua Casa tutti i punti che quella folle rossa gli sottraeva.

 

E il primo giorno del Settimo anno si era chiuso in bellezza, come sempre d'altronde.

 

Complimenti alla Evans, fatti ✔️
Serpeverde levitato, fatto ✔️
Malandrinata del giorno, fatta ✔️
Cuore della Evans...no, ma sono sulla buona strada direi !

~

L'ultima lezione della giornata era quella di Storia della Magia.
Il professore parlava molto lentamente, coinciliando a tutti gli alunni, anche ai più interessati, il sonno.

 

Lily stava provando a prendere appunti, più che altro perché scrivere la manteneva sveglia, quando un uccellino di carta voló sul suo banco.
Lo aprí aggrottando la fronte e cercando di non farsi notare dal professore.

 

Sei una bomba con quella camicia.
- James

 

Ma quanto è cretino ? Godric aiutami tu a mantenere la calma perché sennò questo uccellino di carta glielo faccio ingoiare.

 

Si contenne dall'alzare gli occhi al cielo solo per paura che il professore pensasse fossero rivolti a lui.
Nonostante non facesse freddo prese il cardigan e se lo infiló.

 

Con questo caldo è una tortura, ma pensare che quello schifoso di Potter mi stia guardando...

 

Quando alla fine dell'ora cercò di uscire indisturbata lui era già davanti alla porta, in tutto il suo splendore, pronto ad impedirle il passaggio e romperle le scatole.

 

"Allora, che dici Evans, facciamo domani ?"

 

Lily alzó gli occhi al cielo, seriamente innervosita.

 

"No" rispose secca "fammi passare"

 

"Mmh...no. Prima devi uscire con me"

 

"Allora staremo chiusi qui dentro per l'eternità"

 

"Se sto con te mi va benissimo"

 

"Potter, fammi passare o mi metto a gridare e ti levo 5 punti"

 

"James lasciala stare o alla prossima partita giuro che staró ferma in mezzo al campo e non impedirò il passaggio a nessun Serpeverde !"

 

Per fortuna era arrivata una bionda mozzafiato, amica di James ma soprattutto la migliore amica di Lily, che proprio non riusciva a capire il motivo di quell'amicizia tra la schietta Mary MacDonald e l'idiota patentato Potter.

Il ragazzo, conoscendo fin troppo bene il potere vendicativo dell'amica, fu costretto a spostarsi, non prima di ribadire il concetto a Lily.

 

"Mi devi un appuntamento tu !"

 

La rossa corse via facendo finta di non sentirlo, tanto avrebbe potuto ugualmente prevedere ogni singola parola di James Potter per quante volte gli aveva ripetuto quella frase.

 

Lily non lo sopportava proprio.
Era così...solo a pensarci le venivano i nervi.

James Potter era l'essere più fastidioso che esistesse sulla faccia della terra.
Non solo era arrogante, egocentrico e strafottente, ma era anche una specie di donnaiolo - o meglio, un ocologo come lo chiamava Lily, dal momento che le ragazze con cui andava somigliavano molto più a delle oche che a delle persone in carne ed ossa - cosa di cui si vantava sempre esibendo una nuova conquista ogni fine settimana, se non ogni giorno.

Per questo Lily lo trovava ancora più irritante. Perché le stava sempre dietro.
Le faceva battutine, in classe la torturava in ogni modo possibile e per di più era RUMOROSO.
Quando entrava in una stanza si poteva avere la certezza che fosse lui anche essendo bendati e ad un chilometro di distanza per quanto chiasso faceva soltanto muovendo un passo.

La scuola era iniziata da soli cinque giorni e non c'era stato giorno in cui non avesse litigato con lui, giorno in cui non gli avesse tolto un punto, giorno in cui lui non le avesse chiesto di uscire ma soprattutto giorno in cui non avesse infranto almeno 10 regole fondamentali della scuola. Eppure lo faceva con tale nonchalance...
Per fortuna era venerdì e per i seguenti due giorni non era costretta a vederlo ogni santa ora.

 

Ma ahimè, tra tutti quei difetti James Potter era anche terribilmente carino, pensò Lily sospirando.

Andò in camera sua e gettò la borsa dei libri a terra per poi lasciarsi cadere a braccia aperte sul letto.

 

La prima settimana dell'ultimo anno era stata sfiancante ma perlomeno aveva ritrovato le sue amiche e Remus. 

Purtroppo però le era toccato rivedere anche quei due idioti di Potter e Black. Perché ovviamente non bastava che James Potter la infastidisse e facesse le peggio idiozie, no...ci doveva anche essere il suo compare Sirius Black ad incoraggiarlo e dargli manforte.

Si era ripromessa di essere più paziente quell'anno ma loro le rendevano la vita impossibile.
Non capiva come fosse possibile che non fossero stati ancora espulsi con tutto quello che avevano combinato.
Una volta avevano fatto levitare i letti fuori dal Dormitorio, con loro sopra, e se ne erano andati in giro così, finché Gazza non era quasi impazzito e aveva chiamato la McGranitt che non aveva potuto fare altro che sottrargli una vagonata di punti .

"Prof ma non abbiamo infranto nessuna regola ! Sono le 11 e noi NON siamo mica fuori dai nostri letti !"
Era stata la loro brillante risposta.

Non si sa come poi Remus, il saggio e assennato Remus, appoggiasse queste folli idee, seguito dall'altro malandrino, Peter Minus.

 

"Da quand'è che parli da sola ?" una voce interruppe i suoi pensieri.
Lily sobbalzò e si mise a sedere sul letto.
Non si era accorta di farneticare, cosa che le succedeva quando era molto nervosa, quindi praticamente sempre negli ultimi due anni.

 

"Aaah..lascia perdere" disse a Mary, sua confidente dai tempi del primo treno per Hogwarts.

 

"Potter mi ha fatto di nuovo..." non riuscì a continuare e fece un gesto con le mani che probabilmente stava a significare qualcosa tipo 'lo uccido' o forse più 'lo strozzo'.

 

"Oh, Lily, Lilletta cara...dovresti imparare a trattare un po' meglio quel ragazzo" rise l'altra.

 

"Io ?! Per te è facile ! Ci giochi sempre a Quidditch...sinceramente non so come tu faccia a trovarlo simpatico"

 

"Come lo trovano simpatici tutti d'altronde ! E poi basta, me lo chiedi ogni giorno, forse un fondo di veritá ci sarà se la risposta è sempre la stessa"

 

"Certo, e quindi ora la vittima è lui e io sono la strega cattiva !"

 

"No, vabbè lui se la cerca molto spesso, ma, Merlino ! Ogni tanto rispondigli bene !"

 

"Ma hai visto come mi tratta ?!"

 

"Ma sei tu che credi che ce l'abbia con te...alla fine che ti fa ? Ti chiede solo di uscire !"

 

"Quella è la cosa meno rilevante ! E' così irrispettoso, irriverente e... " impossibilitata a continuare, da un improvviso scatto di irritazione, Lily rifece quello strano gesto con le mani.

 

Mary scoppiò a ridere gettando la bionda testa indietro .

 

"Non cambierai mai..sei l'unica ragazza a cui è stato dietro per più di tre giorni e..."

 

"Esattamente !" la interruppe Lily, scattando in piedi " E' proprio questo il problema! Io per lui sono solo l'inconquistabile Lily Evans.
Cercherà di conquistarmi per poi buttarmi via come fa con tutte le altre povere ragazze"

 

"Con me non l'ha fatto..."

 

"Ci mancherebbe !"

 

"Sì, ma lo sai, io e i ragazzi non andiamo molto d'accordo.
Poi James sa che se ci avesse provato con me sarebbe volato giù dalla scopa nel giro di due secondi "

Lily ridacchiò.

" Certo ma il fatto che tu non 'vada d'accordo con i ragazzi' dipende da te Mary, lo sai benissimo.
Non sono loro a non venirti dietro...sei tu che sei scontrosa e li allontani "

 

"Che ci posso fare se sono tutti così stupidi ?"

 

"Su questo concordo pienamente"

 

Mary sospirò mentre tirava fuori dal Baule alcune magliette, rimaste lì nonostante fosse passata una settimana da quando erano arrivate.

 

"Hai presente Derek di Corvonero ? Quello moro con gli occhi blu che sta sempre con quel tipo bassino..."

 

"Mmh, credo di sì " disse Lily "é carino"

 

"Sí, molto"

 

La Evans sorrise e rimase in silenzio aspettando un qualcosa dall'amica.

 

"Mi hanno detto che vorrebbe chiedermi di uscire, pare simpatico"

 

"Penso di sì"

 

"Ma io non voglio"

 

"E...perché mai ?"

 

"Lily, Lily..te l'ho detto ! I ragazzi sono stupidi...non voglio finire come quelle povere ragazze che si illudono e poi si disperano per i ragazzi"

 

"Anche questo è vero" rispose Lily "però non per questo devi prevaricarti ogni possibilità, non generalizziamo su"

 

"No infatti...è che io non voglio una cosa seria"

 

"Va bene, ma se ci esci vedi com'è, magari poi ti inizia a piacere sul serio...e se così non fosse amen, avrai impegnato un pomeriggio"

 

"Bha, almeno lo vorrei passare in modo...frizzante"

 

Lily sollevò un sopracciglio ma non riuscì a trattenere una risatina.

 

"Dici che sembro un po' una sgualdrina ?"

 

"MARY!" gridò Lily, esasperata.

 

"Oddio ! Ora sembro proprio una misera sgualdrina ! Non posso fare questi discorsi"

 

"MARY ! Ma sono cose da dire ? Il fatto che tu non voglia una cosa seria non vuol dire che tu non sia una brava ragazza, ma stai scherzando ?! Non permettere mai a nessuno di farti giudicare per questo !"

 

"No...é che vedi, quando una ragazza non si impegna in una relazione non le vendono mai dette cose molto carine"

 

"Bhè, questo non è un tuo problema...qualsiasi cosa faccia una ragazza che sia un po' più sveglia non è giusta.
Pensaci : se una ragazza esce con 3 ragazzi in un anno é una puttanella, perdonami il francesismo. Se un ragazzo esce con 3 ragazze in un mese, bhe che dire, è un grande e viene considerato semplicemente un affascinante dongiovanni"

 

"È vero è vero, ma che ci vuoi fare, purtoppo la società è quella che è..."

 

Mary si lasciò cadere sul letto con un sospiro.

 

"Ma troveremo il modo di cambiare le cose !" sorrise ottimista "E sai che ti dico ? Più tardi vado a parlare con Derek !"

 

"Bravaaa"

 

"Ma secondo te gli posso piacere ? Non penserà quella cosa vero ? Ho sentito brutte voci su di me..."

 

"Che voci?! E poi da quando ti fai problemi del genere? Lo sai benissimo di essere una ragazza intelligente, bella e carismatica ! "

 

"Sei troppo buona" rispose Mary, con un sorriso "anche se sono una gran figa, lo ammetto"

 

"Ma non è che questo Derek ti piace ?" insinuò Lily.

 

"No !" esclamò l'altra, quasi schifata.

 

"Ah, bho...sei strana allora. In genere non ti fai il minimo problema ad uscire con qualcuno, il fatto che possa essere interessato seriamente non ti sfiora mai minimamente il cervello, odi il termine sgualdrina e sostieni sempre che sei libera di andare a letto con chi ti pare e piace" elencò Lily, contando sulle dita delle mani.

 

Mary annuì convinta.

 

"Infatti è ancora così, non so che mi sia preso, ma so che ho bisogno di uscire - o anche no - con qualcuno perché questa scuola già mi sta facendo mancare l'aria, quindi adesso vado a prepararmi e a vedere se trovo un ragazzo dotato di un minimo di cervello disposto ad accettare le mie condizioni...e tu muoviti ad accettare qualche richiesta che la scuola é iniziata da cinque giorni e già sei deperita !" aggiunse bonariamente.

 

"Iiih ma stai zitta !"

 

Lily le tirò un cuscino in faccia e assunse il suo solito cipiglio fiero.

 

"Non voglio uscire con nessuno per ora, tantomeno con Potter !"

 

"E chi lo ha nominato scusa...?"

 

Non finì la frase che una ragazza dall'aria molto eccitata entrò e squittí "Chi esce con chi?"

 

"Oh niente" disse Lily " stavamo solo dicendo che..."

 

"Sapete chi esce invece questo finesettimana?"

 

Alice Prewett non le lasciò finire la frase, troppo su di giri.

 

"No, Ali, non lo sappiamo, diccelo tu" cantilenò Mary, tra il divertito e lo scocciato.

 

"Io esco ! E indovinate con chi?"

 

"Con chi?" chiesero questa volta insieme.

 

"CON FRANK !"

 

"COOOOSA ?!"

 

"FRANK ? FRANK PACIOCK ?!" urlò Mary, senza alcun ritegno.

 

Lily, che nel frattempo aveva infilato la testa nel suo armadio per cercare una camicia, scattò nella sua direzione, con la mascella quasi a terra.

 

In realtà non c'era nessun motivo per essere stupiti.
Si sapeva che Frank ed Alice si piacevano.
Buona parte della scuola probabilmente pensava che stessero già insieme.
Ma Lily sapeva che non era così.
Erano stati 6 anni di turbamenti, di litigate e frecciatine, di rossori, imbarazzi vari e notti insonni passate a sentire i piagnistei di Alice.

 

"Intendi uscire uscire?" chiese Mary sporgendosi verso Alice.

 

"Uscire uscire !" rispose lei scuotendo la testa così forte che rischiava di staccarsi e rotolare come quella di Nick - Quasi - Senza Testa.

 

"AAAAAAAAAAAAAAAAAH!" gridarono le altre due, eccitatissime "COME TE L'HA CHIESTO?"

 

"ERA TUTTO ROSSO ! Ha mormorato qualcosa tipo 'Alice senti...domani vuoi uscire?' Molto diretto. Io gli ho detto 'Certo, facciamo come al solito?' e poi lui ha detto 'Veramente pensavo potessimo uscire solo un po' noi due...' e non è riuscito a finire la frase perché io ho quasi gridato un sì ! Sono stata imbarazzante come al solito" squittì eccitatissima la vulcanica ragazza.

 

"Ma è meravigliosooo !"

 

"Cos'è meraviglioso ?" chiese una ragazza mora, appena entrata nella stanza che portava i capelli legati in lunga treccia .

 

"Alice esce con Frank !" le rispose Mary, ad un tono di voce così alto che probabilmente la sentirono anche i Serpeverde giù nei Sotterranei.

 

"Esce esce !" continuò Lily.

 

Emmeline lanció un urletto di gioia unendosi al trio delle ragazze che saltavano e si abbracciavano.

Questo è lo spettacolo che si trovò davanti Marlene McKinnon quando entrò nel suo dormitorio. Osservò un attimo la scena, poi alzò le spalle e senza sapere cosa stesse accadendo si mise a gridare anche lei.


Quella sera le ragazze si prepararono ancora frementi e scesero nella Sala Grande per cena.
Si trovarono un posticino tranquillo quasi alla fine del tavolo vicino a Remus Lupin, Frank Paciock e Peter Minus che parlavano tranquillamente, essendo i più pacati di quel gruppo di folli.

Lily si sedette tra Mary ed Emmeline ed Alice proprio di fronte a Frank, che quando se la trovò davanti avvampó.

"Ciao Frank" disse lei, sorridendo.


"Ciao Alice " rispose lui, impacciato.

 

Lily ed Emmeline si sorrisero lanciando ai due uno sguardo divertito.
La rossa iniziò a parlare con Remus mentre Marlene parlava con Peter del cibo.

 

"I tuoi due amici idioti dove sono finiti ?" chiese Lily, con disinteresse.

 

"Sirius e James dici ?!"

 

"Certo, quanti altri amici idioti hai ?!"

 

"ECCOCI QUIII !"

 

La Evans chiuse gli occhi, apparentemente calma quando James ed un ragazzo di una bellezza davvero invidiabile - la sua spalla, Sirius Black - comparvero accanto a loro con i loro sorrisi idioti e le loro lingue ancora più idiote.

 

"Parli del diavolo e spuntano le corna" sussurrò Emmeline, allungandosi per prendere una coscia di pollo.

 

Proprio in quel momento Sirius, adocchiato il buffet si scaraventó sulla panca, noncurante della ragazza, che venne spinta tanto da trovarsi appiccicata alla guancia di Lily.

 

"Black, spostati !" gli intimò lei, sulla cui camicetta era schizzato tutto l'olio del pollo.

 

"Oh scusami cara.."

 

Si scostò senza neanche guardarla, poi iniziò a mangiare voracemente, inorridendo Emmeline tanto educata e sempre attenta alle buone maniere.

 

"Lily cara, non mi hai ancora risposto all'invito di stamattina" disse Jame

s dall'altro lato del tavolo.

 

"EVANS, POTTER !"

 

"Come vuoi tu, Evans...comunque non mi hai ancora risposto quest'oggi "

 

"Uno 'sparisci Potter' non è bastato? Forse avrei dovuto dire 'dissolviti' o 'disintegrati' ?"

 

"Secondo me tu mi ami ma sei troppo orgogliosa per ammetterlo"

 

Lily sbuffò.

 

"Questa è la più grande idiozia che abbia mai sentito"

 

Non si erano accorti che tutti gli altri stavano seguendo divertiti la scena, pane quotidiano ormai.

Remus alzò gli occhi al cielo per quella che anche secondo lui era la più grande idiozia che avesse mai sentito.
Lily detestava James, l'aveva messo in chiaro, e avrebbe continuato così se lui non avesse cambiato atteggiamento, almeno davanti a lei.
Diventava un completo idiota quando se la trovava davanti.

Sirius invece non aveva mai capito cosa ci trovasse James di tanto particolare in quella Evans.

 

Ok, era carina e sveglia ma niente per cui perdere la testa per ben 6 anni! Probabilmente la considerava una sfida, d'altronde era l'unica ragazza che non fosse caduta ai suoi piedi, ma...Merlino, dopo un po' uno si annoia!

 

Finita la cena i ragazzi si alzarono e andarono nella Sala Comune, piena zeppa di studenti, che essendo venerdì sera, non avevano compiti o sonno arretrati e potevano stare svegli quanto volevano.

Lily e Remus erano seduti al tavolo a giocare a scacchi come facevano spesso dopo aver cenato.

Marlene invece, era seduta sul tappeto e cercava in qualsiasi modo di far ridere Emmeline che però si limitava a sorridere alle battute dell'amica.
Non lo faceva per dispetto o per offendere Lene, solo che non le veniva da ridere.
Quando qualcosa la faceva divertire sorrideva e basta.
Erano rari i casi in cui rideva e in quei casi finiva sempre per rotolarsi a terra, quasi in preda a degli spasmi, per circa una mezz'ora.

Tutto il contrario era Marlene, cui era molto legata, e che non smetteva mai di sorridere.
Era la più solare del gruppo, il suo sorriso poteva illuminare le fosche giornate inglesi molto più del sole.
Lene era la ragazza che tirava su il morale alle sue amiche, che con un suo sorriso ti faceva sorridere a tua volta, quella con la battuta pronta, quella che riusciva a sdrammatizzare ma sempre senza offendere nessuno o risultare volgare (non eccessivamente).
Insomma, era uno spirito libero.

Alice chiacchierava animatamente con Frank che la guardava parlare e gesticolare con occhi sognanti.
I Malandrini avevano iniziato a pensare che si fosse davvero rimbambito nell'ultimo anno ma era comprensibile.

 

Quando ci si mette di mezzo l'amore...ma soprattutto Alice Prewett...non c'è nulla da fare.

 

Mary, appoggiata allo schienale del divano, seguiva divertita la conversazione dei veri intrattenitori della serata, James e Sirius.

In realtà i due si limitavano a chiacchierare tra di loro, fare qualche trucchetto con la bacchetta oppure trasfigurare le statuine della Sala in qualcosa di estremamente stupido (questo soprattutto James che per quanto riguarda la Trasfigurazione era quasi un dio, cosa che Lily faticava ad ammettere ) passandosi una mano tra i capelli e sorridendo ammiccanti alle ragazzine che li guardavano adoranti.

 

Lily seguì la scena disgustata.

 

Proprio non capiva come facessero tutti a stare dietro a quei due tipi. Ok, erano belli ma...si soffermò in particolare su James...Non...

 

"Ah - ah !" esclamó Remus, distogliendola dai propri pensieri "SCACCO MATTO !"

 

"Eh ?! No, non vale, ero distratta !"

 

"Non è mica colpa mia se passi il tempo a guardare James invece di concentrarti sulla partita !"

 

"Non lo stavo guardando !" rispose lei stizzita.

 

"Guarda che ti ho visto eh..." scherzò Lupin con aria malandrina.

 

"Non lo stavo guardandooo "cantilenò Lily.

 

La testolina di Alice spuntò dal divano :"Chi stavi guardando, scusa?"

 

"Nessuno !"

 

"Chi stava guardando, Remus ?" si rivolse a lui, non soddisfatta dalla risposta dell'amica.

 

"Stava fissando James" sorrise malizioso Remus.

 

"Mmmh" sogghignò Alice guardandolo complice.

 

A Lily sembrava che quei due si fossero coalizzati per farsi  una sana scorpacciata di gossip, immotivato tra l'altro.

 

"NON STAVO FISSANDO POTTER !" disse spazientita.

 

Forse un po' troppo ad alta voce.

Forse lo strilló proprio dal momento che tutta la sala ammutolì.

James si girò di scatto più per aver sentito la voce della rossa che per aver sentito il suo nome.
Lily era paralizzata e diventò del colore dei suoi capelli.

 

Gli occhi di ognuno erano puntati su di lei .
Ora tutti avrebbero pensato che lei fosse una maniaca che fissava la gente, anzi probabilmente credevano addirittura che perdesse tempo ad osservare James Potter. JAMES POTTER !

 

Mary sollevò un sopracciglio, perplessa.

Lily non si era accorta di essersi alzata in piedi, come se non bastasse aver gridato, quindi non sapendo cosa fare si lasció cadere sulla sedia.

Il diretto interessato, che si era accorto dell'imbarazzo della ragazza si schiarì la voce, dopo averla guardata intensamente per circa cinque interminabili secondi.

 

" Ok ragazzi, non c'è nulla da vedere !"

 

Tutti ripresero a fare ciò che stavano facendo precedentemente e James fece un mezzo sorrisetto a Lily - ovviamente fu ignorato- prima di essere sommerso nuovamente dalle sue fan.

La Evans mormorò a Remus qualcosa come: "Ti uccido" e rivolse ad Alice un'occhiataccia che stava per "Con te facciamo i conti dopo" ma la ragazza si limitò ad sollevare le spalle e a ricominciare a parlare con Frank.

Il giovane Potter continuò a cercare lo sguardo di Lily ma lei si era già voltata e non aveva alcuna intenzione di sollevare gli occhi irritatissimi dal volto di Remus.

La serata procedette più o meno tranquillamente fin quando Mary decise di andare in camera, seguita a ruota da Lily, che non aspettava altro.

Arrivata in camera si coprì il volto con le mani e si buttò sul letto.
Mary, da brava amica quale era, le diede una pacca sulla spalla, fintamente dispiaciuta.

 

"Che figuraaa !" sussurró Lily scuotendo la testa.

 

"Eh già !" rise Alice entrando nella camera.

 

"Io ti strozzo !" strillò la rossa scattando in piedi.

 

"Lily non farla così grossa... e poi non è mica colpa mia se stavi fissando James !"

 

"Non lo stavo fissando ! E ora che continuate tutti a ripeterlo lui lo penserà sul serio e si monterà ancora di più la testa e mi perseguiterà più di quanto non lo faccia già !"

 

"Puoi scommetterci !" esclamò Marlene appena arrivata in stanza con Emmeline "Hai visto come ti ha difesa poi ?"

 

Lily a quel punto le tirò un cuscino e Lene lo rispedì al mittente.
Allora anche le altre ragazze si unirono per quella che fu la prima battaglia di cuscini dell'anno.



 

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Capitolo 2
*** Appuntamenti e piccoli incidenti! ***


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Capitolo 2-Appuntamenti e piccoli incidenti!

 

Il sabato era il giorno preferito da tutti.

Niente scuola,niente scuola il giorno dopo,niente sveglia presto,pasti fantastici,passeggiate,uscite.

In più quel sabato ci sarebbe stata la festa in giardino,la prima dell'anno e una delle poche ad essere effettivamente autorizzata dalla Scuola  quindi chi per un motivo chi per un altro,tutti gli studenti erano eccitati.

Purtroppo quel sabato di Settembre,le ragazze del settimo anno di Grifondoro non riuscirono a dormire quanto avrebbero voluto.

Un urlo disperato squarció i sogni del dormitorio femminile.

 

Marlene saltò giù dal letto:”Oddio,che succede?!”disse guardandosi intorno.

“Alice ma che stai facendo ?! Sei pazza a gridare così a quest'ora? Sono le otto ! " mugolò Mary.

“NON HO NIENTE DA METTERMI" si lamentò la ragazza.

Mary la fissò seriamente e poi trattenendosi dal gridare all’amica un bell’insulto se ne ritornò a letto.

“Buonanotte!” infilò  la testa sotto il cuscino e chiuse le tende del baldacchino.

“Leneeeeee,almeno tu! Ti prego aiutami!”

Guardò Alice sveramente ma dopo alzò gli occhi al cielo e le sorrise:”E va bene! Tanto mi sarei comunque svegliata tra poco”

Alice abbracciò l’amica :”Ooooh,grazie,sei un tesoro!Sei sempre così disponibile!”

“Dai apriamo quell’armadio prima che cambi idea!”

“Grazie,grazie,grazie!”

Alice corse fino al suo armadio e spalancò le ante,poi iniziò a guardare i vestiti e a tirare dietro di lei tutti quelli che non le piacevano,praticamente tutti.

“Questo no,questo neanche… questo..è orribile!”disse prendendo un maglione color arancio rame.

"Ma cosa avevo in mente quando l’ho comprato?!"

“Proprio non lo so...”disse Marlene guardando il maglione leggermente disgustato.

Alice lo gettó dietro di sé e ricominciò con la cantilena.

“Questa no..questa gonna è troppo corta...”

“Secondo me è carina..”provò a dire Marlene,ma Alice la ignorò .

“Questa..no!Oddio e quest’altra?E’ orribile! LO VEDI? NON HO NIENTE DA METTERMI!”

Alice era nel bel mezzo di una crisi isterica.

"Sí ma non gridare! Ti presto qualcosa io!"

“Alice...cosa stai facendo?”disse una voce calma ma assonnata.

“EMY!Meno male che ti sei svegliata!”

“Era un po’ impossibile date le tue grida..giusto Lily non le sentirebbe" rise Emmeline.

“NON HO NIENTE DA METTERMI E MARLENE NON MI STA AFFATTO AIUTANDO!”

“Non ti sto aiutando?!Ma se non mi hai fatto parlare!”

“Ok,ora ti siedi,fai un bel respiro e ragioni intanto io e Lene ti prendiamo qualcosa...Lo so che oggi esci con Frank per la prima volta...ma calma! Pensi che non gli piacerai qualsiasi cosa avrai indosso?"

Alice annuì piano e fece un gran respiro.

“Bene!”disse Emmeline” Lene aprì le finestre e sveglia Mary per favore,abbiamo bisogno di tutto l’aiuto possibile!”

Marlene aprì le finestre e saltò sul letto di Mary,adorava punzecchiarla.

“SVEGLIA DORMIGLIONA!OGGI E’ UNA GRANDE GRANDE GIORNATA!”

“Mmmh no..Lene no. Anche di sabato nooo”

“Oooh,invece sì!Muoviti!”disse spingendola giù dal letto.

 

Emmeline intanto era andata a svegliare Lily mentre Alice raccoglieva i vestiti sparsi a terra.

Le toccò la spalla:”Lily..Lily svegliati..”disse piano.

“Noo..”mormorò Lily da sotto le lenzuola "Non voglio vedere nessuno..”

“E’ ancora per la storia di ieri?Vedrai che non se lo ricorda più nessuno!”

Lily si girò dall’altro lato.

“E comunque è per Alice..ha bisogno dell’aiuto di tutte.”

Lily si rigirò dal lato di Emmeline:”Non dovrò vedere nessun altro quindi?”

“Per ora no”

Lily si stiracchiò e poi andò da Alice.

 

Alla fine tutte insieme riuscirono a scegliere il completo perfetto per l’amica.

Una camicia bianca di un tessuto leggero con la manica a tre quarti infilata dentro una gonna a vita alta blu scuro più vari accessori delle amiche.

 

Quando furono le dieci e mezza Emmeline,Marlene e Mary scesero a fare colazione mentre Lily e Alice si chiusero in camera. Una per la troppa vergogna che avrebbe provato a rivedere Potter,l’altra perché era troppo ansiosa per mangiare.

“Ali comunque esci con Frank fra tipo tre ore non è il caso di essere così agitata”

“Tu lo sai quanto io ci tenga a questa cosa,ho tutto il diritto di essere così agitata!”

“Sì però non ti arrabbiare!” ridacchiò Lily.

Arrivate in Sala Grande le altre tre si sedettero negli unici posti rimasti che guarda caso erano proprio vicino ai Malandrini e al povero Frank,loro amico storico.

“Ei Frank,stai bene?”chiese Emmeline dato che il ragazzo aveva assunto un colorito verdognolo.

Lui si limitò ad annuire.

“Alice non c’è..?”chiese dopo un po’.

“E’ rimasta di sopra..non ha molta fame”

“Non sta male vero?”

“Oh no no tranquillo..è solo un po’ ansiosa..sai”

Frank la guardò confuso.

“Sta in ansia perché oggi dovete uscire. E non è l’unica a giudicare dal tuo colorito” intervenne Mary senza mezzi termini.

“E Evans?” chiese James a Marlene.

“Oooh,bhe credo che Lily avrà qualche problema a guardarti per un po’”

“Ci credo!” latrò Sirius”con la figura che ha fatto!”

Emmeline lo fulminó con uno sguardo.

“Rem mi ha raccontato tutto…so che non mi stava guardando. L’ha fatto solo per farla innervosire,ditele che se è imbarazzata può anche scendere,non è un problema”

 

Remus lo guardò accigliato.

Lui non gli aveva detto nulla.

 

Finita la colazione le ragazze corsero a portare da mangiare alle altre due.

Alice proprio non riusciva a mangiare,mentre Lily si divorò tutto.

“Ali,sicura di non volere niente?”

“No no..se mangiassi potrei vomitare su Frank.. e diciamo che non è una delle mie aspettative per un primo appuntamento!”

 

Dormitorio maschile settimo anno di Grifondoro

Frank Paciock camminava avanti e dietro per la stanza guardando l’orologio.

Dal suo letto Sirius lo guardava e rideva :”Manca ancora un’ora,calmati..”

“CALMARMI?!COME FACCIO A CALMARMI?!”

“Ti siedi e ti calmi”

“Sei molto d’aiuto”

Frank si sedette sul suo letto e disse :”Come farò?”

“A fare..?”

“A..a..dirle..hai capito...”

“Aaaaaah!”

“COSì!”disse James spalancando la porta.

Si portò una mano al petto e con fare teatrale disse:”Alice io ti amo!”

“Sono innamorato di te dal primo anno” continuò Sirius mettendosi in piedi sul letto.

“Ti sogno ogni notte…”anche James saltó sul letto.

“..ti penso ogni ora..”

“perché mia cara Alice..”

“IO TI AMO!!” conclusero insieme e poi si buttarono sul letto scoppiando a ridere.

“Ridete,ridete…riderete di meno quando passerò tutta la notte a lamentarmi di essermi lasciato scappare questa occasione..”

James sospirò e disse:”Ok,non è molto difficile,guarda. Sirius!"

“Si?”

“Vieni qui!”

“No,io la parte della ragazza non la faccio più!”

“E muoviti!E’ per una buona causa!”

Sbruffando Sirius si piazzò davanti a James.

“Ecco Frank,ora guarda bene…”

 

“OOOOh che bella giornata che abbiamo passato Frankie!” disse Sirius facendo una vocetta acuta e smielata.

“Ehi,Alice non parla così!"

“Già,proprio una gran bella giornata” disse James sorridendo ed ignorando il commento dell’amico ”Prima che tu vada via…”

“Sì?”

“Ti devo dire una cosa”

 

“UUUUUH!”fece Sirius cercando invano di imitare una ragazza emozionata.

 

“Deficiente,non devi fare ‘uuuuh!’!Devi fare una ragazza ingenua!”

“Alice non è ingenua!” protestò Frank.

“Allora devi fare una ragazza che fa finta di non capire”

“Ok”disse Sirius facendo un’aria stupita”così va bene?”

“Perfetto,ok riprendiamo.”si schiarì la voce“Stavo dicendo che bhè...ci conosciamo da molto tempo e…”

“Sì? ”disse Sirius sbattendo le ciglia.

“Bhè sai...” fece l’occhiolino e si passò una mano tra i capelli

Sirius lo guardava inorridito.

“Bhè,Frank..qui lei dovrebbe caderti in braccio,non guardarti così..Comunque è semplice…a questo punto la dovresti baciare”

Sirius spalancò gli occhi.

“IO NON DIMOSTRO NIENTE!” disse scappando lontano da James.

“Idiota,lo so come si bacia una ragazza!”disse Frank.

“Ah sì? Perfetto allora!”

Remus che era entrato in camera da cinque minuti,era rimasto scioccato da quanto potessero essere idioti i suoi amici a volte.

“Frank..non starli ad ascoltare..”disse”Sii te stesso e basta.”

Sirius da dietro il letto faceva segno di no con la testa.

Frank guardò l’orologio e constatò che era ora di andare.

 

Poco prima dell’ora di pranzo in Sala Comune non c’era nessuno.

 Lily rimasta sola in camera con Emmeline e decise di provare a scendere in Sala Comune  per prendere un libro che aveva dimenticato lì la sera prima.

Controllò che non ci fosse nessuno e scese le scale molto velocemente ma il caso volle che si scontrasse proprio con la persona che temeva più di tutti di incontrare.

Quando lo vide si paralizzò però poi riprese a scendere velocemente le scale.

James allora la richiamò:”Ei Evans!”

No,no..adesso mi sfotterà,adesso mi sfotterà e io non saprò che dirgli.

 

Si girò piano: ”Sì?”

“Per quanto riguarda ieri sera..”

Lily temette il peggio.

“..volevo dirti che Remus mi ha detto com’è andata veramente.”

 

Io lo uccido.Io uccido Remus.Lo uccido.

 

“Ah.” fu l’unico suono che le uscì dalla bocca.

“E..bhè..lo so che non mi stavi fissando.l’ha fatto solo per farti innervosire…”disse lui infine sorridendo.

“Mmmh…sì..è..è andata proprio..così!”disse Lily cercando di essere convincente “Lo sai che io non mi metterei mai a guardarti”

“Mmh..già” sussurrò lui amareggiato. Le parole di Lily avevano iniziato a fargli male,c’era qualcosa dentro di lui che stava cambiando.

Lily sorrise forzatamente mentre James scosse la testa come per allontanare quei pensieri  “Ok,allora ti conviene venire a pranzo se non vuoi morire di fame!”

Lei annuì però disse che doveva andare un attimo in camera,allora il povero James sospirando se ne andò in Sala Grande da solo.

 

“Incontrato qualcuno?” chiese Emmeline quando Lily tornó in camera.

“Mh..”

“Chi?”

“Potter.."

“E che ti ha detto?”

“Che sapeva che non lo stavo guardando..che Remus gli ha detto la verità.”

“E quale sarebbe la verità?"

“La verità è che lo stavo guardando,ma non so che cosa gli abbia detto Remus!"

“Allora lo stavi guardando veramente!”

“No..no..oddio Em ti prego zitta..non lo dire a nessuno”

“Croce sul cuore!”disse Emmeline in tono solenne.

“Ok,allora aspettiamo un po’ e poi andiamo anche noi a mangiare”

“Certo…vuoi evitare di incontrare di nuovo Potter immagino”

“Eddai Emmeline!”

 

 

Verso le cinque Alice ancora non era tornata.

Si erano messe di guardia alla porta,ognuna a turno faceva da ‘sentinella’ e quando Alice e Frank sarebbero tornati avrebbero visto di nascosto quello che sarebbe successo.

“Ragazze..secondo me non è giusto..insomma,Alice ci racconterà tutto,non c’è bisogno di guardare”

“ARRIVANO!”gridò Mary”venite,venite!”

Le ragazze corsero eccitate alla porta e si nascosero per bene,cercando di non fare rumore.

 

"Ahi,Lene mi stai pestando il piede!”

"Oh,scusa!”

“Mary,spostati!”

"Lily,così non vedo niente!"

"SSSSH!”sussurrò Emmeline”guardate”

 

Alice era entrata nella sala Comune deserta con Frank.

Si sorridevano amabilmente ma stavano abbastanza lontani.

Quando furono vicini alle scale Alice disse:”Bhe..direi che abbiamo passato una bella giornata,no?”

“Mmmh..sì..già.”

“Ok,allora io..”indicò le scale,un po’ delusa.

“Alice,aspetta!”

“Sììì?”disse lei girandosi di scatto.

“Ti devo dire..una cosa..vedi noi..”

"Glielo sta chiedendo,glielo sta chiedendo!”sussurrò Lene eccitata.

Lily le fece segno di abbassare la voce.

"Shhh!non capisco niente!”

“..noi ci conosciamo da tanto..”disse Frank”e..vedi io..”

Si passò una mano tra i capelli e provò a fare l’occhiolino,ma non ottenne l’effetto sperato. Sembrava che gli fosse entrato qualcosa nell’occhio.

E infatti Alice disse:”Hai qualcosa nell’occhio?”

“No..no”

“Ah..”

“Però vedi..”guardò in alto,sapeva che i suoi amici si erano nascosti dietro la porta per aiutarlo.

Infatti Felpato,Ramoso,Lunastorta e Codaliscia erano proprio lì a gesticolare.

“Cosa guardi?”chiese Alice piuttosto confusa.

Si girò,ma per fortuna i quattro si erano abbassati in tempo.

“Ooh,no niente..”

“Comunque,che mi stavi dicendo?”

“Vedi,io..”guardò in alto cercando di capire il labiale”..vorrei..che..”socchiuse gli occhi perché non riusciva a vedere.

“Frank,sicuro di star bene?”

“Sì,sì,tranquilla.”

Remus gli faceva segno di stare calmo mentre James si passava in continuazione la mano tra i capelli.

“Oooh,non ci sto capendo più niente!"disse Frank,anzi,quasi lo gridò.

Sirius si battè una mano sulla fronte.

Le ragazze invece non avevano capito bene cosa fosse successo,avevano sentito solo quell’esclamazione.

“Ma di cosa ?”disse Alice tra l’arrabbiato e lo scioccato.

 

Frank prese un bel respiro e disse  "Volevo farmi aiutare dai miei amici in questa cosa ma credo di non riuscirci molto bene...vedi lì ci sono i ragazzi " indicó le scale del proprio dormitorio "

Tutti i presenti si girarono verso il quartetto che uscì allo scoperto.

"Dai non fa niente...ora loro se ne vanno e mi dici comunque quello che mi dovevi dire" sorrise Alice speranzosa.

BAM.

Ci fu un tonfo dall'altra parte delle scale.

"Mary levati dalla mia gamba!"

"Emmeline sei una piuma ma se mi stai sulla pancia mi fai male!"

 

"Alzatevi!!" Gridó Alice esasperata.

"Io non volevo!" Disse Emmeline alzando le braccia al cielo.

"È stata un'idea di Lily!" Si difese Mary.

"Tu infame!"

"State zitte!" Gridó nuovamente Alice "non vedete che io e Frank siamo impegnati in una conversazione molto importante?".

Le ragazze si scusarono e tornarono in camera così come i ragazzi,non prima che James avesse lanciato uno sguardo perso verso Lily.

 

“James..curiosità.”disse Remus.

“Sì?”disse James che stava ancora pensando a Lily.

“Cosa ti avrei detto riguardo a ieri sera?”

“Che Lily si era girata verso di me…”

“Ecco. E perché oggi le hai detto che io ti ho detto che non ti stava guardando?”

“Bhè..poverina..si era chiusa in camera…”

“Quindi tu volevi che uscisse.”

“Certo..”

“Così ti saresti potuto incantare a guardarla come un ebete!”

“Non la stavo guardando!”

“Sì invece!”

“Ooooh,sì che la guardavi!”intervenne Sirius.

“La stavi fissando”finì Peter.

“Ma voi siete i fissati!Sempre con questa storia!"

 

Dopo 5 minuti Alice e Frank tornarono silenziosi nei proprio dormitori senza rispondere a nessuna delle domande degli amici.

"Vado a farmi una doccia" la porta del bagno sbattè violentemente.

"Vado a dormire "  le tende del baldacchino si chiusero rapidamente con un incantesimo.

 

Era ancora all'imbrunire quando le ragazze arrivarono in giardino.

La festa si teneva dietro il castello,vicino la serra,da dove i ragazzi potevano comunque essere controllati.

Essendo ancora estate faceva buio quasi alle 10 e c'erano lucine appese appese agli alberi e candele lungo il sentiero che portava alla festa , che creavano un'atmosfera magica ovviamente.

 

Alice,che ancora non aveva rivelato nulla di quanto accaduto quel pomeriggio,si mise subito alla ricerca di Frank.

"Scusatemi,devo trovare Frank"

"No scusaci ancora tu per oggi Ali..." risposero meste le ragazze.

Lei fece spallucce e si lanciò tra la folla.

Il gruppetto si sparse in mezzo alla gente,chi a prendere da bere,chi a salutare qualche amico,chi a mangiare.

 

 

Lily stava contemplando i giochi di luce prodotti dalle piccole fiammelle sospese per aria quando un sussurro improvviso nell'orecchio la fece sussultare.

"Ehi"

Dietro di lei c'era un James Potter allegro come sempre che appoggiandosi con un braccio sull'albero accanto a loro le impedì il passaggio.

"Merlino,é bello rivederti"

Lily alzó gli occhi al cielo.

"E io che speravo di non vederti almeno nel weekend..."

"Così mi offendi profondamente Ev"

"Non chiamarmi così" rispose Lily gelida.

James sorrise sollevandole delicatamente il mento con due dita " Stai diventando tutta rossa...cos'è? Avermi così vicino ti imbarazza?Eh EV?

Si avvicinó a sfiorarla quasi la punta del naso.

" Ti ho detto di non chiamarmi così! E non mi toccare!"

Gridò Lily incamminandosi esasperata e nervosa più del giorno precedente verso le altre.

"Ah e un'ultima cosa...che cosa ha fatto Frank ad Alice?"

Lui scosse la testa.

 

 

Emmeline stava vagando tra la folla alla ricerca delle sue amiche con due Burrobirre  in mano alzandosi in punta di piedi per vedere meglio.

Tempo di abbassare lo sguardo e il contenuto dei bicchieri era sul suo vestito.

 

 

Sirius stava chiacchierando da un bel pò con una Tassorosso niente male quindi pensó fosse il momento di passare all'azione.

"Ti porto qualcosa da bere?"

"Quello che preferisci tu grazie" rispose la ragazza che,appena Sirius si allontanò lanció un'occhiata carica di eccitazione ed entusiasmo alle amiche.

"Torno subito"

 

Tempo di girarsi a guardare davanti a sé e si trovó con la camicia fradicia.

 

"Merlino!!"

"Oddio scusami,scusamiii"

"Non fa niente...però guarda dove vai!"

"Ma tu guarda avanti invece di guardare le ragazzine scusami! Comunque scusami ancora"

"Non fa niente tranquilla.Mi vado a cambiare e credo dovresti anche tu... " concluse Sirius sollevando un sopracciglio.

 

La ragazza avvampó quando si accorse che la Burrobirra aveva reso il suo vestito bianco trasparente.

"Sí,forse vestirmi di bianco non è stata la migliore delle mie idee...dovevo immaginare che con la mia goffaggine mi sarei sporcata"

Con un sorrisetto malizioso Sirius disse "Non ti sta male" alludendo al reggiseno della ragazza,bianco anche quello,che si vedeva sotto il vestito.

 

Percorsero il giardino e le scale in silenzio,causando l'imbarazzo di Sirius,non abituato a intrattenersi con ragazze silenziose.

In 6 anni non avevano mai avuto particolari rapporti né conversazioni,il minimo indispensabile per necessità e qualche frecciatina quí e lí.

Tranne una volta al quarto anno in cui Sirius l'aveva sorpresa a piangere da sola,seduta sugli spalti del campo da Quidditch e l'aveva consolata senza però sapere il motivo di quel pianto disperato.

 

"Ma tu non parli mai?"

"Questa sera ero particolarmente in vena di chiacchiere,pensa un po' " disse Emmeline con un sorrisetto beffardo.

"Alice per caso ti ha detto qualcosa di oggi?Frank non ha detto nulla "

"No,non ci ha voluto dire nulla..."

"Certo,anche voi,avreste potuto evitare di origliare..."

"Non venire a farmi la morale Black!"

Lui rise silenziosamente.

 

Quando furono davanti alla porta delle rispettive stanze Sirius le chiese se volesse essere aspettata.

"No non c'é bisogno...tanto ci metterò almeno un quarto d'ora a scegliere che mettermi"

Sirius annuí e lei aggiunse "Comunque quella ragazza,Martha Finches...non ti consiglierei di frequentarla"

"Perché ?"

Em alzó le spalle e sparí nella sua stanza lasciando Sirius dubbioso.

 

 

A metà serata Alice non aveva ancora parlato con Frank che disperatamente si era gettato sul Rum di Ribes Rosso.

Quando lo individuó stava parlando con Remus e con una ragazza del sesto anno.

Lo afferrò per un braccio e lo trascinó dove non potevano essere visti da molti.

"Buonasera! ce la fai a parlare o vuoi scappare come hai fatto oggi?"

"Alice guarda..."

"No guarda tu!Se mi devi dire qualcosa fallo perché questa situazione altalenante mi sta stressando!Sono 6 anni Frank,6 anni! Perché credi che voglia uscire con te? Per guardarci in faccia?"

"Alice fammi parlare un attimo..."

"Ci sono i tuoi amici dietro gli alberi anche questa volta? Ma che Grifondoro sei se non hai neanche il coraggio di..."

Non riuscì a finire il suo sproloquio che Frank le tappó la bocca con un bacio.

"Vuoi parlare ancora o posso continuare?" sussurró.

 

"Ce l'hanno fatta finalmente"

"Eh già,che cosa dolce..."

"Perché,tu sei pronta ad ascoltare le lamentele e i racconti euforici di Alice?"

I Malandrini e le ragazze scoppiarono in una risata fragorosa mentre sotto le stelle e gli sguardi dei curiosi che avevano assistito alla scena Alice e Frank si scambiavano il loro primo abbassionato bacio.

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 3
*** No,non staró con lui! ***


  

Capitolo 3-No,io non starò con lui!

 

Erano le sette e venti di lunedì mattina e tutto andava bene. Stranamente nessuna delle ragazze era in ritardo,ma solo grazie a Marlene che alle sette in punto aveva spalancato le finestre.

Lily ci mise un po’ ad alzarsi ma alla fine si trascinò in bagno ,Mary invece non ne voleva proprio sapere di alzarsi e per questo ci volle di nuovo l’aiuto di Lene che molto gentilmente la buttò dal letto a calci.

L’unica che ancora dormiva era Alice. Era abbracciata al cuscino e mormorava quello che sembrava un nome.

“Fra..frankie..anche io..sì sì..ce..certo..”

Le ragazze si misero a ridere guardandola.

Era felice anche nel sonno. Dal giorno in cui si era messa con Frank non aveva smesso di sorridere. In effetti quel bacio e il discorso che era seguito dopo era stato travolgente come la scena di un film,anche per chi non era coinvolto in prima persona nella seconda faccenda.

 

Alla prima ora avevano Trasfigurazione. Solo Grifondoro.

La professoressa McGranitt arrivò puntualissima come sempre. Squadrò la classe e poi disse: ”Grifondoro ha subito un enorme calo lo scorso anno e da quanto sto constatando anche quest'anno non vedo sostanziali cambiamenti.

Pochi punti accumulati e troppi punti tolti. La gente non va d’accordo,litiga o non si parla proprio. Questo non è ciò che si fa in una Casa. In una Casa si collabora per il bene comune. Dovreste essere uniti!”

I ragazzi si guardavano accigliati, non capendo il motivo di quel discorso.

“Quindi io egli altri professori abbiamo deciso di fare una cosa per voi ragazzi dell’ultimo anno. Vi divideremo in coppie,scelte da me. Dovrete lavorare insieme per la vostra squadra,dovrete diventare affiatati,coordinati,telepatici. Dovrete diventare così uniti da pensare e agire insieme.”

A questo punto i ragazzi erano scioccati e anche un po’ impauriti da quella follia.

“Ogni squadra dovrà trovare un modo per fare guadagnare più punti a Grifondoro,dovrà sforzarsi per creare qualcosa che ci risollevi. E ovviamente dovrete continuare a studiare,insieme,per farci guadagnare punti , punti che saranno comuni.”

“In che senso..comuni?” chiese Lily.

“Nel senso,signorina Evans,che se lei perde un punto lo perderà anche il suo compagno.”

“Cooosa?!”se ne uscì James ”Ma è ingiusto!”

“Assolutamente no,signor Potter. Quindi le consiglio di fare il suo dovere o qualcuno dovrà pagare anche per lei. Però abbiamo deciso di essere buoni..e quindi la cosa varrà anche per i punti guadagnati."

Si levarono degli applausi e delle risate. Con quel sistema avrebbero vinto,pensarono tutti. Sicuro.

“Quindi..quindi se io guadagno un punto lo guadagna anche il mio compagno..e quindi sono due punti in una botta sola!”disse Alice felice.

“Esatto. Ma aspetti a gioire. Ora vi dirò le coppie. Rigorosamente ragazzo e ragazza.”

 Ci furono reazioni contrastanti,smorfie da parte di qualche ragazza che non voleva separarsi dalla compagna di banco,sorrisetti maliziosi di alcuni ragazzi e poi c’era James che aveva iniziato a pregare tutti i Maghi dai tempi dei tempi perché capitasse in coppia con Lily Evans.

“Bene,iniziamo! Le coppie sono state scelte in base al vostro comportamento,alle vostre attitudini,ai vostri voti e anche ad altro. Ovviamente un sorteggio avrebbe potuto creare ulteriori disastri…allora! Signorina McDonald,per quanto io la ammiri ho notato alcuni suoi atteggiamenti che mi piacciono poco...Non è proprio quella che si definirebbe un’amante dello studio e ho visto che a volte cede facilmente alla rabbia o alla seccatura nei confronti di alcuni suoi compagni”

Mary la guardò di sottecchi.

“Quindi sarà meglio che stia in squadra con un tipo calmo e pacato come il signor Minus.”

Mary lanciò un’occhiata truce a Peter che la guardò intimorita.

In realtà quella coppia non aveva molto senso,pensò Lily. Peter era molto gentile e simpatico ma Mary non lo sopportava e poi non era un granchè bravo a scuola,quindi probabilmente la bionda sarebbe stata sola la maggior parte del tempo.

“Passiamo invece..al signor Lupin. Studioso,tranquillo,troppo silenzioso...per questo ho deciso di metterlo in coppia con una ragazza radiosa ed esuberante come la signorina McKinnon.”

Lily si girò verso Marlene che stava sorridendo a Remus. Lui le sorrise timidamente.

"Saranno una bella coppia..”pensò Lily ”Sono così diversi però si sono sempre trovati.Lei il Sole e lui la Luna...”

“Signorina Evans!”

Lily si girò di scatto.

“Aaaaahhh..questa è la mia parte preferita! Sappi che per lei ho scelto un partner favoloso!”

Lily non presumeva nulla di buono.

“Lei non va molto d’accordo con il signor Potter giusto?”

 

Lily spalancò gli occhi.

Tutti ma lui no. Ti prego lui no.

Tiprego fa che stia con lei,fa che stia con lei.

“E il suo compagno di squadra sarà proprio lui!”

La McGranitt sembrava divertirsi come se stesse conducendo un qualche show televisivo.

“No,non starò in coppia con lui!” disse Lily puntando James.

“Sí che lo farà! E non penso che qualcuno lo impedirà! Io no di certo"

Lily si accasciò sul banco.

“Sono in coppia con lei?Con lei,Sir?Proprio con lei?Sirius sono in coppia con lei!” James era sovraeccitato e scuoteva il braccio di Sirius,scocciato.

“Da voi mi aspetto molto. Sia chiaro,siete due Caposcuola e dovete dare l’esempio prima di tutti,esigo il massimo ”

Lily non osò neanche girarsi a guardare James.

La McGranitt scorse la sua lista.

“Ecco…ecco. SIGNOR BLACK!”

“Sì?” “Lei sa benissimo di essere intelligente e di avere tutte le capacità per avere sempre il massimo ma con il suo atteggiamento risulta sempre un nullafecente e un menefreghista oserei dire. E questo non va bene."

“Grazie mille,professoressa”rispose lui con falsa ironia.

"Per questo l’ho ‘assegnata’ a una ragazza tutto l’opposto di lei. Che saprà cambiarla mi auguro..spero solo che non sia lei,signor Black,a cambiarla."

Sirius la guardò accigliato.

"Emmeline Vance è più che perfetta per svolgere questo compito,lei non crede?"

 

In classe si levarono un bel po’ di sospiri delusi di ragazze che speravano di avere quell’opportunità.

Emmeline lo guardò pallida però poi fece un sorrisetto mogio alla professoressa.

Era sempre molto paziente e Sirius in realtà non le stava antipatico solo che lei aveva bisogno di quiete intorno a sè quando doveva studiare poi per il resto andava benissimo divertirsi e fare qualche idiozia. Però Sirius Black…

 

“Signorina Vance...non si lamenti! Quante ragazze vorrebbero stare al suo posto?"

I ragazzi risero ma Emmeline alzo gli occhi al cielo.

"Suvvia,sono sicura che riuscirete a collaborare"

Emmeline sospirò e si giró verso Lily che condivideva la sua triste sorte.

 

Non hanno veramente niente in comunque,se non la bellezza .

Mi dispiace per lei quasi più che per me...

 

La professoressa continuò a elencare le coppie per un altro po’.

Alice con Patil,Frank con Sophie Edgcombe ed altre improponibili coppie.

“Scusi ma come le ha fatte queste coppie?” Mary era confusa tanto quanto gli altri mentre James aveva stampato sul viso un sorriso a trentadue denti.

Infine Minerva riprese il suo discorso iniziale.

“Collaborerete per il bene della vostra Casa. Mangerete,studierete e se ce ne sarà il bisogno dormirete insieme. Da oggi voi tutti siete legati e non potrete sciogliervi fino alla fine dell’anno. I punti dati a uno verranno dati anche all’altro,così come i punti tolti. Sarete un tutt’uno e guai a chi verrà a chiedere di cambiare partner. Questo sistema ovviamente verrà utilizzato da tutte e quattro le Case ma io vi sto avvertendo ora in separata sede. La Coppa sarà nostra e se non sarà così per colpa di voi stupidi babbuini,giuro che crucerò tutti!”

Lily iniziò a sbattere piano la testa sul banco. Mary lanciò un’occhiata omicida alla professoressa. Emmeline sospirò,vergognandosi di guardare Sirius. Alice stava per mettersi a piangere e l’unica abbastanza soddisfatta era Lene che,come al solito sorrideva.

Peter si copriva il volto con le mani,Remus sorrideva incerto a Marlene,James era diventato iperattivo,Frank stringeva la mano di Alice e guardava malissimo Patil mentre Sirius era pressoché indifferente alla cosa.

 

“Perfetto!Ora iniziamo la lezione!”

I ragazzi presero libri,fogli,piume e inchiostro.

“Un’ultima cosa professoressa..anche i voti sono comuni?”

“Signor Potter,la prego.”

“In effetti è una domanda intelligente..perchè se anche i voti sono comuni sono più che felice di stare in coppia con Emmeline!”continuò Sirius.

Emmeline non seppe se prenderlo come un complimento o meno.

“Io sono comunque felice di stare in coppia con Lily”gli disse James,non così a bassa voce perché Lily lo sentì e aggrottò le sopracciglia.

“Comunque no.” disse la McGranitt Non sono così stupida.I voti sono CATEGORICAMENTE divisi.”

“Prima di iniziare..cambiate posto.” continuò.

“Come scusi?”

“Mettetevi vicino ai vostri nuovi compagni”

Lamenti e brusii.

“Su,veloci!E non solo per la mia ora!”

Lily si girò verso James e aspettò che si spostasse. Non avrebbe mosso un passo. Lui subito scattò e praticamente cacciò Mary dal suo posto.

“ ‘Giorno Evans!”

“Potter.”

“Non riuscirai a rovinarmi la giornata Evans!Neanche togliendomi trecento punti!”

"Per tua fortuna Potter non posso farlo..."

Lily lo guardò male per poi rimettersi con la testa sul banco.

James sorrise e appoggiò soddisfatto la schiena alla sedia.

Tutti intanto si erano spostati e la lezione era cominciata.

Le ore passarono lente.

Finalmente però arrivò l’ultima attesissima ora.

Arrivati in classe di Lumacorno si misero con i posti sparsi,ma il professore che non era un tonto li fece mettere ai posti stabiliti.

“Non cercate di fregarmi voi due!”disse Lumacorno ad Alice e Frank che si erano seduti vicino e che si dovettero separare.

Lily si era appostata come al solito al primo banco e di conseguenza anche James.

“Oooooh,quale onore!Il signor Potter al primo banco!”

James alzò le spalle.

“Spero che l’influenza della Evans ti faccia bene!”

James allora sorrise e avvolse il braccio intorno alle spalle di Lily che lo guardò inorridita e se lo scrollò di dosso.

Il professore scoppiò a ridere.

“Prevedo grandi cose per voi due!”

Ma perché lo stavano dicendo tutti quel giorno? La rossa era alquanto seccata.

La lezione era anche con i Serpeverde. Ciò non piacque per nulla a James che appena vide entrare Piton strinse a sé Lily.

“Mocciosus…” mormorò a denti stretti.

“Rifallo Potter e ti crucio!” disse lei scostandosi.

Ma Severus non aveva sentito queste ultime parole e rimase molto deluso nel vedere Lily con quel – come lo chiamava lui - ‘maiale’ di Potter.

“Aaaah,e chi abbiamo lì?La signorina Vance” Emmeline sorrise ”vicino al signor Black?” Il professore scoppió a ridere. Sirius alzò la mano.

“Sarete una bella coppia,non c’è dubbio.”

“Sicuro ”dissero Emmeline e Sirius insieme.

L’ora andò avanti come al solito,il professore spiegò loro la pozione da fare e poi li lasciò lavorare.

Lily fece tutto bene come al solito,ma veniva spesso infastidita da James che la punzecchiava. Alla fine la migliore pozione fu comunque la loro,per merito di Lily.

Emmeline invece aveva fatto la pozione da sola perché Sirius non aveva voluto fare niente,se non passarle gli ingredienti e lei purtroppo l’aveva lasciato fare essendo troppo buona e stanca per ribattere. E soprattutto perché in realtà si vergognava molto a parlare con le persone con cui non aveva molta confidenza.

Mary,per sua fortuna,era sola al momento perché Minus non aveva superato il G.U.F.O. di Pozioni e quindi non poteva frequentare quel corso. Alice era stata tutta l’ora a guardare la Edgcombe che faceva la civetta con il suo Frank.

A fine lezione Mary si prese tutte le ragazze e le trascinò in Sala Grande prima che potessero arrivare gli altri.

“Ciao Remus !” cinguettò Marlene mentre veniva trascinata via da Mary.

Lui le sorrise di rimando. Avevano passato una bella giornata e lei era riuscita a farlo ridere più e più volte.

“Evans!” James corse dietro Lily.

“James,Lily ora deve venire a mangiare con noi,puoi ricominciare a parlare dopo,ciao” lo liquidò Mary portando le ragazze il più possible lontano dalle aule,luogo infernale per lei.

“Le devo dire solo una cosa,aspetta.”

“Dimmi” Lily incrociò le braccia.

“A che ora ci vediamo?”

“Potter,quand’è che avrei accettato di uscire con te scusa?”

“Non l’hai fatto. Infatti non ti sto chiedendo di uscire..è per il progetto. Dovremmo studiare insieme,dobbiamo,non abbiamo scelta. Hai sentito la Mc,no?”

“Sì,sì..l’ho sentita..” disse lei con una piccola smorfia ”Allora..ci vediamo alle quattro in biblioteca”

“Perfetto!”disse James pimpante.

“Ok..”Lily si girò e sentì James gridarle un “A dopo!”

“A dopo,Potter,a dopo”disse lei con un sorrisetto divertito.

 

 

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Capitolo 4
*** Primi esperimenti ***


Capitolo 4 - Primi esperimenti

“E’ assurdo!” disse Mary masticando un pezzo di pane.

“Mary…non parlare mentre mangi!” la ammonì Emmeline.

“Sì sì...mi sembri mia madre! Ccomunque...è assurdo!”

“E’ vero! Non ci credo…un anno intero- l’ultimo anno poi -con quel pallone gonfiato di Potter?!”

“Assurdo” confermò Emmeline.

“Io non capisco di cosa vi lamentate…Siete in coppia con i ragazzi più desiderati della scuola,tutte le ragazze vorrebbero avere anche solo un minuto della loro attenzione!” disse Mary divertita.

Lily e Emmeline si guardarono sconfortate.

“Tu non capisci...”

“Cosa?Che siete due ritardate ?

“Idiota!” Lily rise e le tirò un pezzetto di pane.

“Comunque,tu non sai…quei due sono un incubo!”

“Ora non esageriamo ”disse Mary” insomma non mi pare che sia andata tanto male no?”

“Ho fatto tutto io!” Emmeline era esasperata.

“Lily,tu e James avete lavorato abbastanza bene però..” disse Marlene.

“Non ha fatto altro che toccarmi e infastidirmi!Mi ha stretta mentre passava Severus!”

“Lo vorrà far ingelosire…”

“MA INGELOSIRE DI COSA?! Già la situazione con quell’altro è complicata,se ci si mette pure lui…”

Mary alzò le spalle.

“Io invece sono stata bene” Marlene sorrise.

“Certo!Sei con Remus!Pagherei per stare al posto tuo!"

“La mia vita è finita” esordì Alice in tono drammatico sedendosi sulla panca.

“Eh già,ha soli diciassette anni e la sua vita è già finita. Possiamo sapere il motivo?”

“Il motivo è Sophie Edgcombe!”

“Quindi non ti preoccupa l’essere in gruppo con Patil"

“Non me ne frega niente di Patil !Io voglio stare con Frank e lui invece starà con quell’oca civettuola spiona!”

“Ma che ti ha fatto scusa?!”

“Una volta al quinto anno ero in giardino con un..amico”

"Che amico?"

“Un amico !Ma…era già scattato il coprifuoco e lei ci ha visti...”

“Che stavate facendo?”

“Sì…e chi era questo amico?”

“Nessuno! Comunque lei ci ha visti dalla finestra e nonostante non fosse un prefetto è corsa dalla McGranitt e mi ha fatto beccare due settimane di punizione!”

“Aah...ricordo.Sará stato perché le avevi fatto qualche dispetto" rispose Lily che conosceva l'amica.

"Ma che dispetto e dispetto...quella è solo una spiona antipatica"

“Comunque..chi era questo ‘amico’?” Emmeline fece il gesto delle virgolette con le dita,curiosa.

“Che amico?”disse Frank scoccando un bacio sulla guancia ad Alice.

“Oh,niente lascia perdere”

Lui fece spallucce e si prese un pezzo di pollo.

“Eccoli che arrivano”disse Mary sottovoce.

Dalla porta della Sala Grande stavano entrando i Malndrini in tutto il loro splendore.

Sembrava una scena a rallentatore,proprio come nei film.

James e Sirius camminavano baldanzosi, facendo cenni e occhiolini a tutte le ragazze che gli sbavavano dietro,Remus dietro di loro alzava gli occhi al cielo e si scusava per il loro comportamento,mentre Peter,impacciato come al solito,inciampava e si aggrappava a Remus.

Le ragazze li guardavano alzando le sopracciglia.

“Buongiorno splendori!” esordì Sirius sedendosi vicino a Mary e facendo un occhiolino a Emmeline,che imbarazzata si giró verso Lily.

James invece si piazzò proprio di fronte a Lily e le fece un sorriso a trentadue denti.

“Potter…non ci dovevamo vedere alle quattro?”

“Sì"

“Ma ora non sono le quattro.”

“Evans,avrò il diritto di mangiare anch’io no?”

“Ogni scusa è buona”bofonchiò Lily.

“A proposito di incontri...Remus noi quando studiamo?”

“Facciamo le quattro in biblioteca anche noi?"

"Vada per le quattro ma andiamo in giardino perché mi viene la claustrofobia ad essere sempre circondata da libri!"

Remus rise e annuí.

 

"Black,noi facciamo alle quattro e mezza perché ho sonno e voglio dormire dopo pranzo. Vedi di non arrivare in ritardo.”

“Ma dobbiamo proprio?”

“Sì,dobbiamo proprio!”

"Facciamo anche noi in giardino?"

"Sí,così può farsi vedere dalle sue ammiratrici" Risero insieme Remus e James.

"Mh allora mi sa che io preferisco la biblioteca...sai,mi fa concentrare meglio,non trovi?"

Sirius fece una smorfia: ”Vedrò di esserci..”

“Ci sarai! O verrò a prenderti io!”

“Ok,ok.Quanto sei acida,ti preferivo sabato sera...poco loquace e molto bagnata "

A questa battuta di cattivo gusto qualcuno rise mentre Emmeline imbarazzatissima fu sottoposta agli sguardi inquisitori delle amiche.

"Black,sei di una volgarità imbarazzante " sentenzió Lily.

Emmeline spazientita si consolò con una polpetta.

 

IN BIBLIOTECA

Erano le quattro in punto quando Lily varcò la porta della Biblioteca per dirigersi a un tavolo situato in un angolo tranquillo.

Pensava che Potter sarebbe arrivato in ritardo ma invece il brillante occhialuto la stava già aspettando seduto, sfoggiando un maxi sorriso.

Lily controllò l’orologio pensando che andasse un’ora indietro.

“Non sei in ritardo Evans…sono io in anticipo,sorpresa?"

“Bhè,in effetti..”disse Lily sedendosi.

“Scoprirai molte cose su di me cara Evans"

“Non vedo l’ora! “”commentò sarcastica “ Comunque..ho fissato alcuni punti” srotolò una lista preparata subito dopo pranzo e la iniziò a leggere.

 

  1. Potter non dovrà MAI e poi MAI chiedermi di uscire durante questo progetto.
  2. Potter non dovrà abbracciarmi o circondarmi le spalle con un braccio o toccarmi in qualsiasi altro modo poco consono durante questo progetto.
  3. Potter non dovrà farsi sottrarre alcun punto da altri prefetti o dai professori,tanto meno da me.
  4. Potter non dovrà farsi mettere in punizione. Potter dovrà sempre studiare.
  5. Potter non dovrà infastidirmi in alcun modo.
  6. Potter non dovrà arrivare mai in ritardo.

“Per ora questo punto l'hai rispettato" disse Lily,poi continuò "  punto 7. Potter non dovrà mai far levitare studenti di Serpeverde o semplicemente qualcuno che gli risulti antipatico per divertimento e tantomeno trasformarli in furetti o altri animali."

“Più che lista di punti la chiamerei “Lista di cose che Potter non deve fare per non essere schiantato da me,Lily Evans.”

“Chiamala come vuoi,ma sempre quella rimane"

“Direi che alcuni punti sono abbordabili"

“Tipo scusa?”

“Tipo il punto uno!”

“No! E’ il punto meno abbordabile di tutti!”

“Allora fammi aggiungere qualcosa...”

Lily gli passò la lista.

“Che hai aggiunto?”

“Potter non dovrà toccarmi,parlarmi,mangiare davanti a me,camminare davanti a me o occupare la mia stessa aria!”

“Quante storie!"

“Non posso fare niente!”

“Certo che puoi fare qualcosa?”

“Tipo...?"

“Non lo so...avrai il privilegio di studiare con me! Ti pare poco?" Disse Lily ironica.

James aggiunse altri punti. “Allora facciamo anche una lista per te!”

1.Lily Evans dovrà comportarsi bene con me.

2.Lily Evans non dovrà sottrarmi punti inutilmente."

“Io non ti tolgo mai punti inutilmente!”

James sollevò un sopracciglio.

3. Lily Evans dovrà uscire con me...”

"Quanto sei simpatico"

“Allora non ti assicuro niente sugli altri punti"

“Ma non vale! è un ricatto!”

James alzò le spalle:” Chiamalo come vuoi,sempre quello rimane!”

Lily lo guardò storto ma poi rise.

“Ok Potter”

“Ok esci con me?”

“No,ok e basta!”

Alloracome facciamo? Uscirai con me quando te lo chiederò?”

“Potter,ti devi controllare!Ma perché hai questo bisogno,merlino,sei ossessivo ,mi sto preoccupando!”

“E tu non puoi obbligare a controllare i miei istinti!”

“Ma quali istinti?!”

“Tipo chiederti di chiederti di uscire"

"No quello non è un istinto,è solo un modo per darmi fastidio perché non accetti che una ragazza ti dica di no"

"Magari all'inizio era così,ma dopo un po' mi sarei stancato non credi?"

"Non lo so,non ti conosco tanto da saperlo,fatto sta che mi irrita e parecchio "

"Magari mi piaci e basta"

Lily arrossì.

"Magari questa adulazione è un modo per farmi cadere ai tuoi piedi..."

James alzó gli occhi al cielo.

"Ho capito va,studiamo"

"Ecco bravo studiamo"

“Prima o poi accetterai..”

“Sicuro” rispose Lily sarcastica.

 

Una moretta di Corvonero passò davanti ai due sculettando e James le fece un occhiolino.

Lily guardò tutti e due con una smorfia.

“E se facessimo…un concorso per ‘Miss Hogwarts’?”

“Idiota perverito!” Lily gli tirò uno scappellotto dietro la testa mentre lui si mise a ridere.

Remus che stava passando lì vicino e che aveva sentito tutto li salutò e poi tirò James per la maglietta.

“Ei Lunastorta!Che c’è?

“Sei un idiota o cosa?"

“Grazie mille”

“No sul serio…se vuoi provarci sul serio con Lily non puoi fare così"

“Ma così come?”

“E neanche te ne rendi conto..non puoi flirtare con tutte le ragazze che incontri!Non puoi parlare di ‘Miss Hogwarts’ con Lily!”

James sospirò.

“Ma tanto lei neanche mi guarda!”

“Lo farebbe se non facessi il cretino! Dai retta a me..comportati naturalmente,studia e fai il bravo..devi entrare nelle sue grazie prima di tutto!”

“Ok,ok...ora posso andare?”

“Vai..e mi raccomando!”

"Aspetta ma tu non dovevi essere in giardino con Lene?"

"Sì,ora vado,avevo bisogno di un libro"

"Bhe anche tu con lei,comportati naturalmente!"

"E perché dovrei comportarmi altrimenti scusa?"

"Sí,sí...non mi inganni Remus!" Lo congedó il moro ridendo.

James tornò al tavolo dove Lily lo guardava con aria interrogativa,ma lui liquidò con un gesto.

“Iniziamo sù.”

“Facciamo..Trasfigurazione?”

“Mmmhh..dovrei fare Pozioni in realtà..facciamo così..io faccio Pozioni e tu Trasfigurazione e poi se abbiamo bisogno di aiuto ci scambiamo i compiti e vediamo se riusciamo ad aiutarci”

“Perfetto” sorrise James ”anche perché di Pozioni non ho capito una Pluffa..”

I due passarono il tempo successivo a fare i rispettivi compiti in silenzio.

“Finito!” disse James.

“Mmmh..aspetta un attimo eh..”disse Lily con la piuma in bocca ”Ecco..fatto!”guardò James.

“Difficoltà?”

“Assolutamente no..tu?”

“No no.Però ora mi tocca Pozioni.”

“Fai fai...io faccio Trasfigurazione."

Presero gli altri libri e tornarono a studiare.

James era molto concentrato sul suo tema e Lily leggeva molto attentamente il suo libro.

“Lily?"

“Evans..." rispose la ragazza tranquilla,senza neanche alzare lo sguardo dal libro.

“Sì,scusa. Evans?”

“Dimmi.”

“Qui..”indicò il libro davanti a sé.

Lily alzò gli occhi dal suo libro e si avvicinò a James.

“Sì?”

“Non ho capito perché dice così,insomma..."

“Ah!E’ più semplice di quanto pensi."

Si sedette vicino a lui e iniziò a spiegargli un concetto un po’ complicato su una pozione molto difficile.

James la guardava parlare incantato.

“Capito..?”

“Eh?” James si riscosse dai propri pensieri.

“Potter,mi stavi ascoltando?”

“Certo!”

“Ah...e hai capito?”

“Sì sì,grazie” rispose James sorridendole.

“Bene,vado a finire il mio tema”

Passarono un altro po’ di tempo sui libri fino a quando James non notò che Lily aveva un’espressione corrucciata.

“Tutto bene Evans?”

Mmh..è che non ho capito una cosa..in realtà ho capito il concetto ma non so come scriverlo!”

“Aspetta" James le passò il suo tema e le indicò un punto con il dito ”guarda qui.”

Lily lesse velocemente:”Ah…ah!Ho capito!Grazie!”fece al ragazzo il primo vero sorriso che gli avesse mai rivolto.

“Oh..nulla,figurati..” James si mise una mano dietro il collo,un po’ imbarazzato.

Dopo poco i due finirono e si alzarono.

“Credo che per oggi basti no?”

“Direi di sí"

“Allora..a dopo Evans.”

“A dopo Potter” fece un sorrisetto "Sai Potter,oggi non sei stato tanto male"

James si illuminò.

“Neanche tu Evans"

"Lo so. Io sono sempre 'niente male' "

James sorridendo salì euforico le scale del suo dormitorio e si girò un’ultima volta a guardare Lily.

 

Erano le cinque ed Emmeline era seduta in biblioteca a leggere Trasfigurazione dopo aver rinunciato ad aspettare il suo compagno,in ritardo di mezz'ora.

“Io lo schianto " ripeteva tra sé e sé guardando in continuazione l'orologio ”giuro che lo schianto”

Alzò lo sguardo e lo vide avvicinarsi.

“Black! Ti aspettavo con ansia"

“Scusa..ho fatto il prima possibile!"

“Immagino"

“Dai scusami"

"Tranquillo tanto ho già iniziato"

"Aaah,grazie del pensiero. Che stai facendo?"

"Trasfigurazione e dovresti iniziare anche tu,non voglio starci più di due ore"

"Due ore?!"

"Eh"

"Ma la facciamo in 10 minuti e poi andiamo via,io ho da fare"

Emmeline sorrise e avvicinó le sue labbra a un orecchio di Sirius.

"Noi staremo qui fino a quando non avrai letto ogni singola riga di questo capitolo,dovesse essere mezzanotte e la biblioteca chiusa noi rimarremo qui e se proverai a scappare ti immobilizzeró e ti lasceró qui a morire di fame fino a domani mattina" sussurró minacciosa.

Sirius la guardò terrorizzato.

"Ok?" sorrise poi lei amabilmente.

Lui annuí.

Dopo qualche minuto di silenzio Sirius sbruffò e disse:”Non capisco perché tutti dicono che sei dolce e carina e gentile..per me potresti essere una specie di Inquisitrice speciale per il Ministero!”

”Grazie del complimento! Il modo in cui mi comporto dipende dalla persona che mi si pone di fronte. Ora fai Pozioni"

“Non è una cosa tanto carina quella che hai detto,dovresti comportarti allo stesso modo con tutti…”

“Perché scusami,tu ti comporti con me come faresti con Mary o con Remus?”

Sirius fece spalluce, poi prese un foglio di pergamena e il libro di Pozioni.

“Questi…sono i tuoi appunti”Emmeline gli passó dei fogli.

“Appunti..?Ma io non ho preso appunti"

“Lo so,infatti li ho presi io per te”

“Tu hai preso gli appunti per me? Ma perché?”

“Sapevo che non li avresti presi,anche se dopo quella tua uscita infelice di oggi ero tentata di bruciarli" lo guardó in cagnesco.

"Ma devi ammettere che era divertente!" Sirius scoppió a ridere e Emmeline gli tiró una botta sulla nuca.

"Ehi!"

"Peró poi ho pensato che siamo una squadra e che non possiamo iniziare già così,quindi ecco i tuoi appunti,fanne buon uso. Se finisci presto puoi andare anche al tuo incontro " gli sorrise lei facendogli l'occhiolino.

Quando posó gli occhi sul libro Sirius la osservò bene.

Non si era mai reso effettivamente conto della sua bellezza.

Aveva dei lineamenti molto delicati ma gli occhi leggermente allungati come quelli di un gatto,dal colore cangiante,tra il verde e l'azzurro erano ció che conferiva più carattere di tutto al viso.

 

“Black,lo sento che non stai facendo nulla"

"Sì scusami"

"Quello nella tua tracolla è un muffin?" chiese lei curiosa.

"Sì perché?"

Non fece in tempo a girarsi che il muffin era già nelle mani di Emmline.

"Avevo fame"

 

Verso le sei e mezza non era ancora buio e Emmeline pensierosa chiese al ragazzo se dovesse andar via.

"No non ti preoccupare,finisco e vado"

"Mi dispiace se fai tardi per il tuo appuntamento,se vuoi finisco io per te" la ragazza era dispiaciuta per il suo comportamento.

A una richiesta così ma posta da quegli occhioni lì Sirius non seppe dir di sí.

"Tranquilla,nessun appuntamento,volevo solo prendere un pó d'aria"

"A proposito,alla fine come è andata con quella ragazza sabato? Se posso chiedere "

Sirius sorrise malizioso al pensiero "Bene bene,molto bene...perché me l'avevi sconsigliata?"

Emmeline scosse la testa e tornó a scrivere.

 


 

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Capitolo 5
*** Orgoglio e Pregiudizio ***


Capitolo 5 - Orgoglio e Pregiudizio

Era di nuovo venerdì ed era passata poco più di una settimana dell’annuncio della McGranitt.

Mary e Peter non andavano assolutamente d’accordo e tutti guardavano le loro scenette impietositi.

Marlene e Remus invece si erano trovati molto bene e tutti avevano notato che c’era una certa intesa tra i due.

Alice passava le sue giornate a spiare Frank e Sophie,trascinandosi dietro il povero Louis Patil per tutto il castello.

Emmeline e Sirius,stranamente,nonostante tutte le drammatiche previsioni fatte,ancora non avevano fatto disastri,sempre per merito della calma sovrumana della ragazza. Sirius le aveva affibbiato qualche nomigliolo e si punzecchiavano spesso,ma per il resto avevano anche scoperto di avere qualcosa in comune.

Lily e James si erano visti solo poche volte dopo la prima. James aveva chiesto comunque qualche volta a Lily di uscire ma più per scherzo che in modo serio e un paio di volte lui e Sirius avevano provato a far levitare fuori da una finestra dei ragazzini di Serpeverde ma erano stati scovati dalla rossa che li aveva fatti finire a testa in giù.

Si salutavano quando si incrociavano nei corridoi,si sedevano allo stesso banco (erano costretti),ogni tanto studiavano insieme (avrebbero dovuto farlo più spesso) ,non si stuzzicavano (non più di tanto)..si comportavano da persone civili insomma. E la cosa aveva sorpreso mezza scuola,che seguiva le loro dinamiche con trepidazione,aspettando il momento fatidico dell’esplosione.

 

Il Venerdì era un giorno abbastanza tranquillo perché non c’erano materie molto pesanti.

Lily stava attraversando i corridoi per raggiungere l’aula di Incantesimi quando una voce, piuttosto sgradita,la chiamò.

“Evans,aspettami!”

“Potter muoviti! Non voglio arrivare in ritardo!”

"Sei luminosa stamattina Ev!"

"Inizi male oggi Potter!"

 

Entrarono silenziosamente nell’aula poco prima che arrivasse il professor Vitious e si misero al secondo banco dato che il primo era già occupato da Emmeline-la migliore nella materia-e da Sirius,compagno della ragazza,anche lui molto bravo e interessato.

Sirius era veramente un ragazzo dotato sia manualmente sia di un’intelligenza acuta e perspicace che gli permetteva di capire tutto ad una velocità impressionante.

La lezione iniziò e il professore chiese a tutti di prendere appunti perché avrebbe spiegato un argomento molto difficile che sui libri non c’era.

Ci fu qualche brusio e lamentela perché in fondo al Settimo anno ci si aspettava di fare solo molta molta pratica.

“Tu non prendi appunti?” chiese Emmeline a Sirius.

“Oh no,tranquilla…lo farà Remus” il ragazzo rispose con nonchalance appoggiandosi allo schienale della sedia.

“Non credo,sai? Se riuscisse a staccare gli occhi da Lene magari potrebbe” si girarono verso il banco dei due.

Marlene scriveva e ascoltava,poi quando non capiva qualcosa Remus prontamente le passava il suo foglio,lei gli sorrideva,lui le sorrideva e poi ricominciava tutto da capo.

Sirius fece una smorfia.

“Ma cosa prende a tutti?Bah..”

“Ah..." Emmeline sospirò sognante ”è l’amore"

Sirius la guardò un po' disgustato.

“Ma non mi aspetto che tu capisca” continuò lei con disappunto "comunque vuoi che prenda io appunti per te?”

“Oh sì!Grazie...” Sirius si fermò guardando la ragazza negli occhi.

Sembrava una bambina con quell’espressione interrogativa e gli occhi di quel colore meraviglioso,così sinceri e puri,che lo guardavano in attesa di una risposta.

“...ma no.”

“No?!"

“No.”

“Ma sei sicuro? Come fai senza..”

“Li prendo io” la interruppe il moro.

Tirò fuori pergamena e piuma e iniziò a scrivere sotto gli occhi stupiti di Emmeline e dei suoi amici. Perfino del professore in effetti.

James,che era impegnato a guardare Lily,si girò di scatto.

“Sir?” gli toccò la spalla.

Sirius lo liquidò con un gesto.

“Sir..che stai facendo?!”

“Sto prendendo appunti,non vedi?”

“Vedo,vedo.Ma..perchè?”

“Perché Remus è troppo impegnato per farlo e poi almeno faccio prima.”

“Ma..” James guardò Emmeline e qualcosa gli passò per la mente.

“Sir,non è che..”

“James,zitto!Non riesco a capire niente se mi sibili nell’orecchio!”

James allora,più stupito che mai,decise di starsene zitto e si tornare a fare quello che stava facendo prima.

La campanella suonò e i ragazzi,finalmente liberi,presero la loro roba velocemente e corsero fuori.

“Ragazzi!Aspettate...”il professore cercò di richiamare l’attenzione della classe,ma niente da fare.

“Professore..che ci vuole fare,non ascoltano!” Emmeline si avvicinò a Vitious.

“Oh,meno male che ci sono ancora studentesse come lei..”

Emmeline arrossì.

“Lunedì prima lezione,viene ?”

“Dove?” chiese Sirius che stava aspettando Emmeline per andare a pranzo.

“A coro.”

“Comunque,non mancherò!”sorrise la ragazza.

“Bene!Le iscrizioni purtroppo hanno subito un brusco calo..abbiamo bisogno di veterane come lei..”Emmeline arrossì di nuovo:”Allora,a lunedì professore,passi un bel weekend!"

“Arrivederci cara! Arrivederci anche a lei signor Black!"

James non sapeva se uscire o aspettare Lily,non gli andava di girare da solo nei corridoi.

Tutti i suoi amici erano impegnati con le loro compagne o ragazze ma Lily non aveva intenzione di stare con lui evidentemente quindi prese la borsa e se ne uscì da solo,con le mani in tasca

“Ja..Potter!”

Il ragazzo si girò immediatamente.

Lily lo stava raggiungendo affaticata.

“Aspettami..andiamo insieme.”

“Dove?!”

“A mangiare!”

James si illuminó.

"Ehi non farti strane idee!"

“No,no,figurati"

 

In Sala Grande invece,Mary,Peter e Sirius si erano già buttati sul cibo e stavano facendo una specie di gara.

Chi finiva prima il suo piatto di hot dog vinceva.

“Uno,due,tre..VIA!” James diede l’inizio.

Avrebbe voluto partecipare anche lui,ma non l’aveva fatto per fare buona impressione sul Lily.

I restanti del gruppo guardavano il tutto schifati,in particolar modo Emmeline,che era una maniaca dell’educazione e delle buone maniere.

Peter assunse un colorito verdognolo e alla fine si arrese.

Mary allora ebbe la geniale trovata di versare acqua sul pane (aveva già finito i wurstel),per farlo compattare. Si infilò il tutto in bocca e sbattè un mano sul tavolo.

Le altre ragazze erano sul punto di vomitare.

Sirius e Peter si alzarono in piedi.

“Non vale!"

“Hai barato!”

“James,ha barato!”

James alzò le spalle :”Veramente non c’è nessuna regola a riguardo.."

“Ah-ah!Voi volete essere come me,ma non potete!” Mary si era lanciata in una specie di canto della vittoria.

“Voi volete essere come me ma non potete,non pote..”Si bloccò portandosi una mano sulla bocca.

“CAZZO,STA PER VOMITARE!” gridò Alice,per fortuna sovrastata dalle voci degli altri studenti.

“Sempre molto fine tu eh!”la rimproverò Emmeline.

Mary scappò in bagno.

Lily alzò gli occhi al cielo:”Ci risiamo!”e raggiunse la sua migliore amica in bagno.

"Tesoro stai bene?"

Mary aveva già finito e si stava lavando il viso.

"Sisi tutto bene,posso tornare a tavola"

"Quanto sei stupida a volte" rise Lily "Senti,poi non ti ho chiesto nulla ma con Derek come sta andando?"

Mary alzó le spalle.

"Bhé è molto carino"

"Sí,questo già lo sapevo"

"Per ora ti basti questo!"disse Mary uscendo.

 

 Sala Comune di Grifondoro

Lily era seduta comodamente su una poltrona,la testa poggiata su un cuscino enorme molto morbido di cui vantava gelosamente il possesso.

Erano ancora le sei quindi mancava un po’ per l’ora di cena e lei aveva tempo di finire il suo libro,per la seconda volta in realtà.

Era arrivata a un punto importantissimo quando si ritrovò due mani davanti alla faccia.

“Ei!” alzò la testa.

Il ragazzo che le copriva il viso dovette trattenere una risatina.

“Mary,dai!”

Il ragazzo scosse la testa. Non gli capitava molto spesso di essere scambiato per la bionda.

Lily iniziò a toccare le mani di James per capire a chi appartenessero,constatò che non erano mani femminili. Non erano neanche le Mani di Remus,che erano un po’ più affusolate quindi…

“POTTER!”

James rise:”Mmmh..come conosci bene le mie mani!” ma non gliele levò dalla faccia.

“Potter,leva le tue manacce dai miei occhi!”

James rise di nuovo.

“POTTEEEER!”

Nulla.

“POTTER,regola n.2!”

“Ma non ti sto importunando!”

Lily sbuffò.

“Eddaiiiiiii” cantilenò ”sono a un punto importante del libro!” James le tolse le mani dalla faccia.

"Oh,grazie a Dio!” Lily riprese immediatamente a leggere e James le si piazzò accanto,sul bracciolo della poltrona.

“Che libro è?”

“E’ un libro babbano.” rispose Lily senza alzare gli occhi.

“E come si chiama?”

“Orgoglio e Pregiudizio.”

“Ed è bello?”

“Sì.”

“E di che parla?”

Lily alzò lo sguardo esasperata.

“Merlino Potter! Mi fai leggere?!”aveva letto tre volte la stessa frase senza capirci niente.

“Fammi finire di leggere e poi ti dico.”

Riprese a leggere.

“Ok,io aspetto qui.”

“Aspetta..aspetta..aspetta..”

“Sì sì,ho detto che aspetto.”

“No.Momento..momento..momento.” Lily aveva gli occhi spalancati mentre leggeva.

Scorse velocemente le righe e poi le pagine,sussurrando "sí,finalmente finalmente!Non poteva essere altrimenti!"

Alla fine il libro con un sospiro.

“Oh,scusa..”sembrava accorgersi solo ora che James era lì in attesa di una risposta.

“Mi avrai preso per una pazza"

"In realtà ti ho preso per una pazza già da quella volta al primo anno in cui eri così arrabbiata da costringermi ad ingoiare tutte le Millegusti + 1 del pacchetto al gusto di caccola"

Lily scoppió a ridere al ricordo.

"Sí mi ricordo ! Quanto ho riso,te lo eri proprio meritato!"

"Eh,io ho riso un po' meno"

“Che ci vuoi fare...comunque tornano al libro cerco di farti il più possibile la sintesi…l’ho già letto però ero più piccola,non mi ricordavo bene tutti questi dettagli…p raticamente parla di questa famiglia,la famiglia Bennet. E’ ambientato alla fine del ‘700,qui in Inghilterra. Comunque la famiglia è composta dal Signor Bennet,dalla Signora Bennet e dalle loro cinque figlie,Jane,Elizabeth,Mary,Kitty..”

“Kitty?Come un gatto?Ma che nome è?!Kitty kitty vieni qui !"

“SSSSSH!Non mi interrompere!”

James alzò le mani.

“Dicevo..Kitty e Lidya. La protagonista è Elizabeth,una ragazza caparbia,tenace,audace,molto intelligente,testarda,educata ma ribelle..e poi è bella.

La figlia maggiore Jane,é la più bella di tutte,tanto delicata,bella,intelligente,fine,timida..mi ricorda tanto Emmeline.

Comunque,Lizzie..”

“Chi è ora Lizzie?”

“Come chi è?!Te ne ho parlato per dieci minuti!E’ Elizabeth!”

“Aaah..”

“E non mi interrompere!”

“Ok,scusa."

“Vabbè..Allora,la storia di Lizzie si incrocia con quella di Mr.Darcy. Darcy inizialmente è veramente rude e scortese infatti lui e Elizabeth litigano spesso.

Lei lo disprezza e lo giudica,troppo prontamente forse,infatti in seguito dirà che la sua mente è stata ottenebrata dal pregiudizio,lui invece è troppo orgoglioso. Ma alla fine si innamora di Elizabeth e glielo confessa più volte,ma lei rifiuta finchè non comprende veramente di amarlo e in seguito ad una confessione molto romantica e passionale accetta di sposarlo.”

“Si sposano?”

“Sì.”

“Così,subito?”

“Bhè..all’epoca le cose andavano così"

"Pragmatici."

"Giá bhé,probabilmente per un amore così o comunque uno di questi amori così passionali ma sinceri,di quelli che impiegano tempo per sbocciare ma che resistono alle intemperie,che sono più forti di qualunque cosa...bhe,per un'amore così credo che valga rischiare"

"Lo credo anche io"

"Ma cosa credi e credi tu Potter,che non ti ho mai visto concentrarti su di qualcuno per più di un mese...a parte me ovviamente " scherzó lei alzandosi.

James per la terza,quarta volta quell’anno si offese per il commento di Lily.

"Vado a cena Potter,buon fine settimana,ci vediamo lunedì in classe"

"Mah penso che ci vedremo molto prima sicuramente" lui le fece l'occhiolino "e comunque Evans,se non te ne fossi resa conto descrivendo Elizabeth hai descritto te stessa "

Uscì per primo dalla stanza lasciando Lily perplessa .

Capitolo 5 - Orgoglio e Pregiudizio

Era di nuovo venerdì ed era passata poco più di una settimana dell’annuncio della McGranitt.

Mary e Peter non andavano assolutamente d’accordo e tutti guardavano le loro scenette impietositi.

Marlene e Remus invece si erano trovati molto bene e tutti avevano notato che c’era una certa intesa tra i due.

Alice passava le sue giornate a spiare Frank e Sophie,trascinandosi dietro il povero Louis Patil per tutto il castello.

Emmeline e Sirius,stranamente,nonostante tutte le drammatiche previsioni fatte,ancora non avevano fatto disastri,sempre per merito della calma sovrumana della ragazza. Sirius le aveva affibbiato qualche nomigliolo e si punzecchiavano spesso,ma per il resto avevano anche scoperto di avere qualcosa in comune.

Lily e James si erano visti solo poche volte dopo la prima. James aveva chiesto comunque qualche volta a Lily di uscire ma più per scherzo che in modo serio e un paio di volte lui e Sirius avevano provato a far levitare fuori da una finestra dei ragazzini di Serpeverde ma erano stati scovati dalla rossa che li aveva fatti finire a testa in giù.

Si salutavano quando si incrociavano nei corridoi,si sedevano allo stesso banco (erano costretti),ogni tanto studiavano insieme (avrebbero dovuto farlo più spesso) ,non si stuzzicavano (non più di tanto)..si comportavano da persone civili insomma. E la cosa aveva sorpreso mezza scuola,che seguiva le loro dinamiche con trepidazione,aspettando il momento fatidico dell’esplosione.

 

Il Venerdì era un giorno abbastanza tranquillo perché non c’erano materie molto pesanti.

Lily stava attraversando i corridoi per raggiungere l’aula di Incantesimi quando una voce, piuttosto sgradita,la chiamò.

“Evans,aspettami!”

“Potter muoviti! Non voglio arrivare in ritardo!”

"Sei luminosa stamattina Ev!"

"Inizi male oggi Potter!"

 

Entrarono silenziosamente nell’aula poco prima che arrivasse il professor Vitious e si misero al secondo banco dato che il primo era già occupato da Emmeline-la migliore nella materia-e da Sirius,compagno della ragazza,anche lui molto bravo e interessato.

Sirius era veramente un ragazzo dotato sia manualmente sia di un’intelligenza acuta e perspicace che gli permetteva di capire tutto ad una velocità impressionante.

La lezione iniziò e il professore chiese a tutti di prendere appunti perché avrebbe spiegato un argomento molto difficile che sui libri non c’era.

Ci fu qualche brusio e lamentela perché in fondo al Settimo anno ci si aspettava di fare solo molta molta pratica.

“Tu non prendi appunti?” chiese Emmeline a Sirius.

“Oh no,tranquilla…lo farà Remus” il ragazzo rispose con nonchalance appoggiandosi allo schienale della sedia.

“Non credo,sai? Se riuscisse a staccare gli occhi da Lene magari potrebbe” si girarono verso il banco dei due.

Marlene scriveva e ascoltava,poi quando non capiva qualcosa Remus prontamente le passava il suo foglio,lei gli sorrideva,lui le sorrideva e poi ricominciava tutto da capo.

Sirius fece una smorfia.

“Ma cosa prende a tutti?Bah..”

“Ah..." Emmeline sospirò sognante ”è l’amore"

Sirius la guardò un po' disgustato.

“Ma non mi aspetto che tu capisca” continuò lei con disappunto "comunque vuoi che prenda io appunti per te?”

“Oh sì!Grazie...” Sirius si fermò guardando la ragazza negli occhi.

Sembrava una bambina con quell’espressione interrogativa e gli occhi di quel colore meraviglioso,così sinceri e puri,che lo guardavano in attesa di una risposta.

“...ma no.”

“No?!"

“No.”

“Ma sei sicuro? Come fai senza..”

“Li prendo io” la interruppe il moro.

Tirò fuori pergamena e piuma e iniziò a scrivere sotto gli occhi stupiti di Emmeline e dei suoi amici. Perfino del professore in effetti.

James,che era impegnato a guardare Lily,si girò di scatto.

“Sir?” gli toccò la spalla.

Sirius lo liquidò con un gesto.

“Sir..che stai facendo?!”

“Sto prendendo appunti,non vedi?”

“Vedo,vedo.Ma..perchè?”

“Perché Remus è troppo impegnato per farlo e poi almeno faccio prima.”

“Ma..” James guardò Emmeline e qualcosa gli passò per la mente.

“Sir,non è che..”

“James,zitto!Non riesco a capire niente se mi sibili nell’orecchio!”

James allora,più stupito che mai,decise di starsene zitto e si tornare a fare quello che stava facendo prima.

La campanella suonò e i ragazzi,finalmente liberi,presero la loro roba velocemente e corsero fuori.

“Ragazzi!Aspettate...”il professore cercò di richiamare l’attenzione della classe,ma niente da fare.

“Professore..che ci vuole fare,non ascoltano!” Emmeline si avvicinò a Vitious.

“Oh,meno male che ci sono ancora studentesse come lei..”

Emmeline arrossì.

“Lunedì prima lezione,viene ?”

“Dove?” chiese Sirius che stava aspettando Emmeline per andare a pranzo.

“A coro.”

“Comunque,non mancherò!”sorrise la ragazza.

“Bene!Le iscrizioni purtroppo hanno subito un brusco calo..abbiamo bisogno di veterane come lei..”Emmeline arrossì di nuovo:”Allora,a lunedì professore,passi un bel weekend!"

“Arrivederci cara! Arrivederci anche a lei signor Black!"

James non sapeva se uscire o aspettare Lily,non gli andava di girare da solo nei corridoi.

Tutti i suoi amici erano impegnati con le loro compagne o ragazze ma Lily non aveva intenzione di stare con lui evidentemente quindi prese la borsa e se ne uscì da solo,con le mani in tasca

“Ja..Potter!”

Il ragazzo si girò immediatamente.

Lily lo stava raggiungendo affaticata.

“Aspettami..andiamo insieme.”

“Dove?!”

“A mangiare!”

James si illuminó.

"Ehi non farti strane idee!"

“No,no,figurati"

 

In Sala Grande invece,Mary,Peter e Sirius si erano già buttati sul cibo e stavano facendo una specie di gara.

Chi finiva prima il suo piatto di hot dog vinceva.

“Uno,due,tre..VIA!” James diede l’inizio.

Avrebbe voluto partecipare anche lui,ma non l’aveva fatto per fare buona impressione sul Lily.

I restanti del gruppo guardavano il tutto schifati,in particolar modo Emmeline,che era una maniaca dell’educazione e delle buone maniere.

Peter assunse un colorito verdognolo e alla fine si arrese.

Mary allora ebbe la geniale trovata di versare acqua sul pane (aveva già finito i wurstel),per farlo compattare. Si infilò il tutto in bocca e sbattè un mano sul tavolo.

Le altre ragazze erano sul punto di vomitare.

Sirius e Peter si alzarono in piedi.

“Non vale!"

“Hai barato!”

“James,ha barato!”

James alzò le spalle :”Veramente non c’è nessuna regola a riguardo.."

“Ah-ah!Voi volete essere come me,ma non potete!” Mary si era lanciata in una specie di canto della vittoria.

“Voi volete essere come me ma non potete,non pote..”Si bloccò portandosi una mano sulla bocca.

“CAZZO,STA PER VOMITARE!” gridò Alice,per fortuna sovrastata dalle voci degli altri studenti.

“Sempre molto fine tu eh!”la rimproverò Emmeline.

Mary scappò in bagno.

Lily alzò gli occhi al cielo:”Ci risiamo!”e raggiunse la sua migliore amica in bagno.

"Tesoro stai bene?"

Mary aveva già finito e si stava lavando il viso.

"Sisi tutto bene,posso tornare a tavola"

"Quanto sei stupida a volte" rise Lily "Senti,poi non ti ho chiesto nulla ma con Derek come sta andando?"

Mary alzó le spalle.

"Bhé è molto carino"

"Sí,questo già lo sapevo"

"Per ora ti basti questo!"disse Mary uscendo.

 

 Sala Comune di Grifondoro

Lily era seduta comodamente su una poltrona,la testa poggiata su un cuscino enorme molto morbido di cui vantava gelosamente il possesso.

Erano ancora le sei quindi mancava un po’ per l’ora di cena e lei aveva tempo di finire il suo libro,per la seconda volta in realtà.

Era arrivata a un punto importantissimo quando si ritrovò due mani davanti alla faccia.

“Ei!” alzò la testa.

Il ragazzo che le copriva il viso dovette trattenere una risatina.

“Mary,dai!”

Il ragazzo scosse la testa. Non gli capitava molto spesso di essere scambiato per la bionda.

Lily iniziò a toccare le mani di James per capire a chi appartenessero,constatò che non erano mani femminili. Non erano neanche le Mani di Remus,che erano un po’ più affusolate quindi…

“POTTER!”

James rise:”Mmmh..come conosci bene le mie mani!” ma non gliele levò dalla faccia.

“Potter,leva le tue manacce dai miei occhi!”

James rise di nuovo.

“POTTEEEER!”

Nulla.

“POTTER,regola n.2!”

“Ma non ti sto importunando!”

Lily sbuffò.

“Eddaiiiiiii” cantilenò ”sono a un punto importante del libro!” James le tolse le mani dalla faccia.

"Oh,grazie a Dio!” Lily riprese immediatamente a leggere e James le si piazzò accanto,sul bracciolo della poltrona.

“Che libro è?”

“E’ un libro babbano.” rispose Lily senza alzare gli occhi.

“E come si chiama?”

“Orgoglio e Pregiudizio.”

“Ed è bello?”

“Sì.”

“E di che parla?”

Lily alzò lo sguardo esasperata.

“Merlino Potter! Mi fai leggere?!”aveva letto tre volte la stessa frase senza capirci niente.

“Fammi finire di leggere e poi ti dico.”

Riprese a leggere.

“Ok,io aspetto qui.”

“Aspetta..aspetta..aspetta..”

“Sì sì,ho detto che aspetto.”

“No.Momento..momento..momento.” Lily aveva gli occhi spalancati mentre leggeva.

Scorse velocemente le righe e poi le pagine,sussurrando "sí,finalmente finalmente!Non poteva essere altrimenti!"

Alla fine il libro con un sospiro.

“Oh,scusa..”sembrava accorgersi solo ora che James era lì in attesa di una risposta.

“Mi avrai preso per una pazza"

"In realtà ti ho preso per una pazza già da quella volta al primo anno in cui eri così arrabbiata da costringermi ad ingoiare tutte le Millegusti + 1 del pacchetto al gusto di caccola"

Lily scoppió a ridere al ricordo.

"Sí mi ricordo ! Quanto ho riso,te lo eri proprio meritato!"

"Eh,io ho riso un po' meno"

“Che ci vuoi fare...comunque tornano al libro cerco di farti il più possibile la sintesi…l’ho già letto però ero più piccola,non mi ricordavo bene tutti questi dettagli…p raticamente parla di questa famiglia,la famiglia Bennet. E’ ambientato alla fine del ‘700,qui in Inghilterra. Comunque la famiglia è composta dal Signor Bennet,dalla Signora Bennet e dalle loro cinque figlie,Jane,Elizabeth,Mary,Kitty..”

“Kitty?Come un gatto?Ma che nome è?!Kitty kitty vieni qui !"

“SSSSSH!Non mi interrompere!”

James alzò le mani.

“Dicevo..Kitty e Lidya. La protagonista è Elizabeth,una ragazza caparbia,tenace,audace,molto intelligente,testarda,educata ma ribelle..e poi è bella.

La figlia maggiore Jane,é la più bella di tutte,tanto delicata,bella,intelligente,fine,timida..mi ricorda tanto Emmeline.

Comunque,Lizzie..”

“Chi è ora Lizzie?”

“Come chi è?!Te ne ho parlato per dieci minuti!E’ Elizabeth!”

“Aaah..”

“E non mi interrompere!”

“Ok,scusa."

“Vabbè..Allora,la storia di Lizzie si incrocia con quella di Mr.Darcy. Darcy inizialmente è veramente rude e scortese infatti lui e Elizabeth litigano spesso.

Lei lo disprezza e lo giudica,troppo prontamente forse,infatti in seguito dirà che la sua mente è stata ottenebrata dal pregiudizio,lui invece è troppo orgoglioso. Ma alla fine si innamora di Elizabeth e glielo confessa più volte,ma lei rifiuta finchè non comprende veramente di amarlo e in seguito ad una confessione molto romantica e passionale accetta di sposarlo.”

“Si sposano?”

“Sì.”

“Così,subito?”

“Bhè..all’epoca le cose andavano così"

"Pragmatici."

"Giá bhé,probabilmente per un amore così o comunque uno di questi amori così passionali ma sinceri,di quelli che impiegano tempo per sbocciare ma che resistono alle intemperie,che sono più forti di qualunque cosa...bhe,per un'amore così credo che valga rischiare"

"Lo credo anche io"

"Ma cosa credi e credi tu Potter,che non ti ho mai visto concentrarti su di qualcuno per più di un mese...a parte me ovviamente " scherzó lei alzandosi.

James per la terza,quarta volta quell’anno si offese per il commento di Lily.

"Vado a cena Potter,buon fine settimana,ci vediamo lunedì in classe"

"Mah penso che ci vedremo molto prima sicuramente" lui le fece l'occhiolino "e comunque Evans,se non te ne fossi resa conto descrivendo Elizabeth hai descritto te stessa "

Uscì per primo dalla stanza lasciando Lily perplessa .

 

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Capitolo 6
*** Magic in the moonlight ***


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CAPITOLO 6-Magic in the Moonlight

 

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E mi raccomando ragazzi,ricordatevi il tema per domani!”

Il professore di Difesa contro le Arti Oscure gridò agli studenti che si riversavano fuori dalla classe.

“Merlino…un tema di almeno quattro pagine per domani!” Mary uscì dall’aula esasperata.

“Non so come fare,devo finire anche Trasfigurazione!"

“Bah.Vabbè,vorrà dire che oggi pomeriggio staremo tutto il tempo a fare questo” rispose Lily.

“Non ci penso proprio.IO ME NE VADO CON IL MIO FRANK” puntualizzò Alice.

“Io e Remus ci siamo già organizzati” sorrise Marlene.

Mary le fece il verso.

“Ehi!”

“Eddai,ammettilo che ti piace”

“No,ma sei matta?!”

“Guarda che non c’è nulla di male…” subentrò Emmeline dolcemente.

“E invece sì!E’ malissimo!” strepitò Mary.

 

Poco dopo in Sala Grande

 

“MIIIINUSSS!Cos’è questo?!” gridó Mary.

“N-niente…” Peter cercava di farsi piccolo piccolo.

“Dà qua!"la ragazza infervorata afferrò una busta dalle mani del piccolo Minus "Caccabombe?! Dove le volevi mettere?”

“Da..d-da nessuna parte…”

“E non fare il bugiardo!”

“Le..volevo lanciare in cortile a un ragazzo dei Serpeverde…” fece il topino piano.

Mary inspirò.

“TU!VISCIDO!SAI QUANTI PUNTI POTEVI FARMI PERDERE?!"

Minus non si mosse per circa 10 secondi per poi correre fuori dalla Sala Grande,rincorso da Mary che brandiva pericolosamente la sua bacchetta.

"Certo pure voi,potevate dirgli qualcosa,non ci credo che non ne sapevate nulla!" disse Lily.

I ragazzi alzarono le spalle noncuranti.

 “Senti noi invece come facciamo?” chiese Sirius sporgendosi verso Emmeline.

“Per cosa?”

“Per il tema"

“Ah già,il tema…non lo so,io finisco coro alle quattro,quindi direi di vederci in biblioteca alle quattro e mezza.”

“Perfetto”

“A meno che tu non voglia venire a vedere la lezione così andiamo subito in biblioteca e finiamo prima”

“Va bene. Nessun problema” Remus lo guardò sorpreso.

“Potter,tu hai impegni?”

“Sì”

“Ma dobbiamo fare il tema!”

“Infatti l’impegno è con te” le fece l'occhiolino "Che c’è?Non sei contenta di vedermi anche di pomeriggio?"

“Entusiasta” rispose lei sarcastica ”Facciamo fra un’ora in biblioteca così prima finiamo meglio è.”

“Va bene" rispose James deluso.

Pensava che nell'ultimo periodo le cose fossero migliorate ma a quanto pare non era cosí.

"Che hai rossa?" le chiese Sirius scherzoso.

"Niente"

"È nervosa perché pensa di non riuscire a fare tutti i compiti evidentemente " scherzó James ma a quanto pare Lily non colse l'ironia infatti dopo aver esclamato "Ho detto che non ho niente!" afferrò la borsa e se ne andò in camera sua molto nervosa.

Emmeline fulminó entrambi i ragazzi con uno sguardo.

"Dovevate proprio?"

“Voi ragazze siete veramente permalose!" esclamò Sirius.

"Ah noi ragazze?Ma se non accettate mai un no come risposta e vi offendete pure!"sbottó Emmeline.

"Oh ma che avete tutte oggi?"

"Niente,niente" rispose lei riacquistando il suo contraddistintivo contegno.

 

Arrivata in camera Lily si buttò a peso morto sul letto.

Era stanchissima,la schiena le faceva malissimo per non parlare della pancia e della testa. Per di più doveva fare un tema di più di quattro fogli di pergamena.

Con Potter che avrebbe cercato di fare tutto quello che voleva lei,con il risultato di farla arrabbiare ancora di più. Poi aveva visto Severus e la cosa la aveva fatta arrabbiare ancora di più.

Il ragazzo non l’aveva neanche degnata di uno sguardo. Non lo faceva più da tempo ormai,ma la cosa le pesava sempre.

Nel dormitorio accanto,James sdraiato sul suo letto a baldacchino pensava a Lily. Avrebbe dovuto trovare un modo per non farla arrabbiare quel pomeriggio. Alla fine appurò che il metodo giusto sarebbe stato fare tutto quello che voleva lei.

Alle tre Lily andò in biblioteca dove trovò già Potter. Ecco. Sarebbe stato un pomeriggio duro,pensò.

“Ciao!” sorrise Potter con una faccia da ebete.

Lily lo guardò malissimo.

“Ciao”

“Iniziamo?”

“Sí" rispose lei molto seccata.

“Allora…dimmi da dove cominciare."

“No. Facciamo come al solito. Tu il tuo tema,io il mio.”

“Giusto”

Dopo dieci minuti James fece la prima domanda a Lily.

“Tu come scrivi il modo di fare gli Incantesimi non verbali?”

“Lo scrivo nel modo in cui li faccio io.”

James preferì non ribattere.

Passarono altri dieci minuti.

“Senti…”iniziò lui.

“Potter,un’altra domanda e me ne vado"

James tornò a studiare.

Aspettò un po’ e poi disse:”Finito.”

“Mi fa piacere per te,io no.”

“Okay. Allora ti aspetto.”

Lily dovette controllarsi per non rispondergli male.

“Fatto.Correggiamo.”

Lily prese il tema di James e gli diede una letta.

“Mh.Va bene.Ma perché hai messo così qui?”indicò un punto.

“Non va bene?Aspetta che lo cambio.”

“Ti ho chiesto solo perché hai fatto cosí "

“Non so…pensavo andasse bene,ma se non è così lo cambio subito.”

Lily non ce la fece più.

“Ti preferivo quando non facevi niente guarda! Mio Dio ma non ce la fai a pensare di testa tua?" prese la borsa e per la seconda volta in quella giornata corse via.

 

 

Marlene si diede un’ultima occhiata allo specchio.

I capelli color castano miele scendevano morbidi e ordinati sulle spalle per fermarsi appena sotto la clavicola. Due ciuffi ribelli le coprivano gli occhi dorati,prese due forcine e li sistemó dietro le orecchie.

Sorrise. In quei giorni era più felice del solito,per quanto in genere sembrasse la più allegra di tutti aveva sempre molti pensieri per la testa,era il più ottimista possibile ma osservandosi penso che i sorrisi più luminosi sono proprio quelli che nascondono i segreti più profondi.

 

Comunque in quei giorni era veramente felice. La Mc,come la chiamava lei,aveva assegnato alla classe questo compito meraviglioso che equivaleva a vivere insieme a Remus.

Eh già,alla bella e solare Marlene McKinnon piaceva il bel tenebroso-nome usato da Mary-Remus Lupin.

La cosa andava avanti da sei anni più o meno,da quando lui l'aveva difesa da un bulletto di Tassorosso (sí,non tutti i Tassorosso sono santi) ma questa sua cotta era stata tenuta ben nascosta ai suoi amici e al ragazzo in questione ovviamente.

Col passare degli anni la cosa era un po' scemata,lei era stata anche con altri ragazzi ma ogni tanto un pensierino alla sua prima cotta lo faceva sempre.

Quando arrivó in biblioteca lui era appoggiato su uno scaffale con le mani in tasca,pensieroso come sempre.

"Ehi" sorrise quando la vide.

"Ciao,andiamo?"

“Sí,è troppa roba per cavarcela in poco tempo"

"Giá,se finiamo presto stavo pensando che potremmo andare a fare una passeggiata,è una bella ..."

A guastare quel momento fu una furia rossa che sfrecciò in mezzo ai due.

“Lily!” esclamarono insieme.

“Oddio,oggi non è la sua giornata" Marlene si battè una mano sulla fronte ”La vado un attimo a recuperare e torno subito"

Remus annuì sconsolato.

Non appena la ragazza girò l’angolo si scurì.

“James” mormorò arrabbiato.

Attraversò a grandi falcate la biblioteca fino a raggiungere il tavolo di un James Potter alquanto sconsolato.

“JAMES POTTER!”

Ramoso alzò lo sguardo terrorizzato. Remus non si arrabbiava spesso,ma quando lo faceva non si poteva far altro che stare in silenzio.

“Rem,non è colpa mia,non…”

“TACI!”

James ammutolì.

“CHE COSA TI AVEVO DETTO ?"

“Ehm...quando? abbiamo parlato di tante cose"

“NON SCHERZARE!”

"Guarda che stavolta non è colpa mia se la Evans è corsa via così,è intrattabile!"

"Raccontami cosa è successo"

“Stavamo studiando,io le ho chiesto una cosa,lei ha detto che non andava bene,allora io l’ho cambiata e lei allora ha gridato che mi preferiva quando non facevo niente e poi è corsa via.”disse James tutto di un fiato.

“James…"

“Io non so che devo fare!Se la stuzzico mi tratta male,se la tratto bene mi tratta male ma che devo fare ?!"

Marlene che era tornata in quel momento gli si sedette accanto con un sorrisetto rassegnato e gli prese la mano. I due si conoscevano sin dai tempi dell’infanzia ed erano sempre andati d’accordo,in fondo erano entrambi due grandi giocherelloni,sorridenti e buffi.

"Dai James,non perderti d'animo,lei è così,imparerai anche tu a conviverci...comunque se veramente non è successo nulla ed è tutto causato da semplice nervosismo verrà sicuramente lei a scusarti.Lily è molto dolce ed onesta con chi crede lo meriti. Per ora però lasciala un po' in pace "

Il ragazzo annuí silenzioso.

"Quindi non faccio nulla?"

“Finché non le passa no"

Marlene gli diede un buffetto sulla guancia.

"E sorridi che non è successo nulla! Da quando ti importa così tanto poi se qualcuno ti risponde male?"

“No ma infatti mi ha dato solo fastidio la cosa,niente di più"

Remus che era rimasto in piedi lo guardó sollevando le sopracciglia.

 

Sí,vabbé...

 

“Comunque finisci il tema sennò domani Lily ti crucia veramente,già si era preoccupata di lasciarti da solo a lezione o a studiare " rise la simpatica ragazza.

"Sí,ora mi ci metto dai"sospirò.

Remus si alzò.

"Bene,io adesso vado a studiare con Lene,ci vediamo dopo. Se hai bisogno di aiuto siamo lí dietro"

 

Nel mentre

 

Lily era corsa in camera inseguita da Marlene.

Arrivata in dormitorio si fiondò sul letto dove rimase per un po’ finchè non entrò Marlene.

“Ehi Lils…tutto ok?” si sedette a gambe incrociate sul letto dell’amica.

“No!Non è tutto ok!Ho un compito di quattro fogli da fare,Potter è estremamente snervante e tra l’altro oggi ho anche visto Severus che…”

“Piton,ricordi?” la corresse Marlene.

Tra di loro avevano supposto questa cosa secondo la quale meno chiami per nome una persona meno ti ci senti legata.

“Giusto.Piton che non mi ha neanche degnata di uno sguardo quando io ho provato a salutarlo...non ce la faccio più,lo so che non si è comportato bene con me però questa cosa mi fa male! Ah,e dimenticavo!Madre Natura ha deciso anche di farmi un bello scherzetto facendomi nascere donna e facendomi venire il ciclo!”

Marlene scoppiò in una risata.

“Scusa Lily,ma così è impossibile prenderti sul serio.”

"Eddai!”

Marlene alzò le mani.

“Okay,scusa,sono seria.” Cercò veramente di essere seria,trattenendo una risata che uscì fuori attraverso una serie di risolini per scoppiare nuovamente.

“Lene!” Lily le tirò un cuscino,ridendo anche lei quando l’amica cadde giù dal letto.

“Ecco,è così che ti voglio vedere” sorrise Marlene abbracciandola.

“Facciamo una cosa. Adesso io torno giú,tu ti metti a letto e ti riposi. Poi stasera se ti va vieni a mangiare sennò ti portiamo noi qualcosa e se domani non stai bene,niente lezione.”

“Okay…ma a lezione ci devo andare. Non posso lasciare Potter da solo.” rispose la rossa.

Marlene sorrise maliziosa.

“Che c’è?Non lo voglio lasciare solo perché combinerebbe troppi macelli!”

“Se se…”

“Lene!”

“Ciao tesoro!” mandò un bacio all’amica e uscì dalla stanza.

 

Sirius Black era appoggiato alla porta dell’aula di Teatro a braccia incrociate aspettando che il coro uscisse.

Mentre era assorto nei suoi pensieri la porta si aprì di scatto e lui rischiò di cadere se non fosse stato afferrato prontamente dalle braccia del professor Vitious che a momenti non cadde a terra con lui.

“Signor Black!”lo rimproverò il professore.

Sirius si risollevò imbarazzato in mezzo agli sguardi dei ragazzi che avevano assistito alla lezione.

“Scusi!”

Emmeline ridacchiò e si avvicinò al professore:”Lo scusi,non è colpa sua…”scosse la testa.

Tutti i presenti risero tranne Sirius imbronciato.

“Bene ragazzi,a mercoledì!”

I ragazzi si salutarono e si dispersero.

Un ragazzo dai capelli capelli biondo grano e lo sguardo molto dolce salutò Emmeline con un sorriso smagliante.

Quando arrivarono in biblioteca notarono subito Remus e Marlene ad un tavolo e James che chiacchierava con una riccia di Corvonero ad un altro.

"Dov'è Lily?" chiesero avvicinandosi a Marlene.

"In camera"

"Sta male ?" domandó preoccupata Emmeline.

"No niente di troppo grave"

La mora annuí poi si giró verso il tavolo di James.

"Certo,non c'ha messo un secondo a trovare un'altra compagna di studi eh?"

Sirius ridacchió " Mi sa che vado a studiare lí anche io "

"Tu rimani qui dove sei anzi vieni con me!" Il ragazzo alzó gli occhi al cielo.

Emmeline lo tiró per un braccio.

"Ci vediamo dopo ragazzi ! Vado a prendere una cosa per Lily"

"Dove andiamo?"

"Penso che tu lo sappia"

 

Quella sera Lily non andò a cena e rimase in camera sua a finire il tema. Sperò che anche James l’avesse finito e che il giorno dopo andasse tutto bene.

Le sue amiche le avevano portato qualcosa da mangiare e poi erano rimaste un po’ a parlare finchè non avevano deciso di andare a letto. Era relativamente presto ma era stata una giornata pesante ed erano tutte crollate come sassi.

Solo Lily non si dava pace.Si sentiva in colpa per come aveva trattato Potter.

In fondo non era neanche colpa sua se lei era nervosa.

Non riuscendo a dormire,scese dal letto,si infilò un cardigan e uscì dalla camera con una tazza di thè,ormai fredda, portatale da Emmeline prima di cena.

Chissà dove l’ha presa.

Scese le scale e arrivò nella Sala Comune che era deserta. Tutte le luci erano spente tranne il fuoco del camino che scoppiettava e il bagliore mite della luna.

Non si era accorta che seduto sul davanzale c'era proprio James che guardava pensieroso fuori dalla finestra. Quando la vide non disse nulla,stava ancora riprendendo fiato. Infatti il brillante ragazzo era ancora sveglio nel suo comodo letto e stava controllando,così per divertimento,la Mappa del Malandrino quando aveva notato che la persona che più lo interessava si stava muovendo in direzione della Sala Comune,così era saltato giù dal letto e aveva fatto una corsa contro il tempo per arrivare lì prima di lei.

"Vengo in pace" sorrise lei alzando le braccia "disturbo?"

Il ragazzo scosse la testa quindi si avvicinò e si rannicchiò sul davanzale.

Per un po’ rimasero in silenzio a guardare fuori dalla finestra fino a quando Lily non parlò.

“Senti…mi…mi dispiace per oggi. Io,ecco sono un po’ nervosa in questi giorni e ogni tanto rispondo male anche senza rendermene conto. Veramente,mi dispiace. Spero che alla fine tu sia riuscito a fare il tema.”

James annuì  "Mi hanno accennato. Colpa mia,non dovevo farti innervosire.”  sorrise ”comunque il tema l’ho finito,sì.”

Lily annuì.

Silenzio imbarazzante.

Spostò lo sguardo fuori dalla finestra. Il cortile della scuola,poi il giardino,poi il cancello,il Lago,una serie di viuzze,qualche luce illuminata in quella che probabilmente era Hogsmade e poi si estendevano campagne sconfinate,colline e prati.

C’era un mondo fuori di lì. E lei si sentiva così piccola,sola ed indifesa.

“Ehm…quindi che ci fai qui ora?” si decise alla fine a parlare.

“Non riuscivo a dormire…strano anche perché è stata una giornata piuttosto stancante.” Mentì.

Lily abbassò lo sguardo.

“Tu invece?”

“Lo stesso. Pensavo."

“A qualcuno?”

Lily alzò lo sguardo con un sorrisetto.

"No.Pensavo,in generale. Al nostro ultimo anno di scuola,al fatto che fra poco dovremo uscire dalla nostra casa,ritrovarci nel mondo reale e affrontare tutto quello che questo comporta. Mi sento così sola,piccola e indifesa"

James sospirò.

“Scusa"rise nervosamente la rossa" non so perché ti sto dicendo queste cose,forse dovrei andare" fece per alzarsi ma James la fermó.

“Non preoccuparti.Ci penso spesso anch’io.Hogwarts è la nostra casa,tutto qui ci protegge. Ma lì fuori non lo farà nessuno,spero solo che usciti di qui avremo le capacitá necessarie a farlo da soli"

Si guardarono in silenzio.

Sapevano tutti e due di una nuova minaccia che stava imperversando nel mondo magico e anche se non volevano ammetterlo,erano terrorizzati.

“Ma di notte non ho paura sai?

Credo sia il momento migliore per riflettere,parlare,capire come sono veramente le persone. Io non ho paura della notte.”

James sorrise.

“Sai…da piccolo avevo paura del buio"

“Il grande James Potter che aveva paura del buio?”

“Esattamente,perché avevo paura che ci fossero mostri sotto al letto.”

Lily rise "Questa è una delle cose più idiote che abbia mai sentito,ma è comprensibile,d'altronde tu sei cresciuto qui nel mondo delle creature magiche,per me sarebbe stato inconcepibile"

"Ah giá,tu sei cresciuta tra i babbani. Che infanzia difficile devi aver avuto "

"Niente affatto" sorrise lei nostalgica,non pensando agli episodi più spiacevoli.

"Comunque adesso lo so che non ci sono mostri sotto al letto ovviamente ma i veri mostri sono altri e agiscono alla luce del sole,quasi sempre"

“Tutti i mostri sono umani”proferì Lily con tristezza.

Per allentare la tensione,James cambiò discorso.

“Dev’essere freddo ormai.”James indicò la tazza in mano a Lily.

“Oooh,sì”rise”me lo ha portato Emmeline prima di cena ma non l’ho ancora finito.Posso comunque riscaldarlo con un incantesimo.”

“Prima di cena?"

“Sì,perché?”

“Bhè,prima di cena significa pranzo e non c'è il thé a pranzo"

“No,me lo avrà portato verso le quattro e mezza…”

“Ma a quell’ora non c’è il thè.”

Lily alzò le spalle. Non sapeva dove Emmeline prendesse tutto il cibo che aveva sempre con sé,ma non ci aveva mai fatto troppo caso.

“In effetti ci avevo pensato anch’io…”

“Emmeline è più sveglia di quanto pensassi..”

“In che senso?A parte che Emmeline è sveglissima e non capisco perché la sottovalutiate tutti ”

“Ti ha portato anche dei biscotti per caso?”

“Bhè,sí,anche fette biscottate e marmellata…”

“Come pensavo”James sorrise.

“Cosa pensavi?”

“Cucine.”

“Cucine?”

“Viene tutto dalle cucine.”

"Ma non si può entrare…”

“Ovvio che si può entrare.”

Lily lo guardò sorpresa.

“Se sai come farlo”aggiunse subito dopo James.

“Aaaah"

“Ogni tanto io e i ragazzi ci facciamo una capatina…non sapevo che anche la nostra Vance fosse di quelle parti.”

“Black!Sarà stato lui a dirle come si entra!Dio,me la sta portando sulla brutta strada,lo sapevo!Vi dovrei levare dei punti per questo!"

“No,non credo sia stato lui.E poi anche se sembra duro,Sirius è un bravo ragazzo. E credo anche che-anche se non vuole ammetterlo- non farebbe niente di male ad Emmeline,gli ha fatto uno strano effetto.”

Lily sorrise.

"Emmeline fa questo effetto a tutti,é cosí incredibilmente meravigliosa.Se vengo a sapere che Black ha pensieri poco carini su di lei,uccido prima lui e poi te"

“E certo,devo essere messo in mezzo sempre io! Se ti fa stare tranquilla comunque domani ci parlo e gli dico di non fare nulla di strano. Anche se,come ti ho già detto,non lo farebbe mai.”

Lily sorrise.

"Non ti preoccupare. Emmeline si arrabbierebbe se lo sapesse. Si sa difendere da sola.”

James sorrise a sua volta. Lily era così bella. Anche se era in pigiama e con i capelli scompigliati. Era bella comunque. La luce pallida della luna le illuminava il viso delicato e gli occhi verdi brillavano nella semioscurità.

"Sai Evans,di notte sei quasi più umana,forse dovremmo studiare a quest'ora"

“Umana?!"

James annuì:”Vuoi saperlo in termini scientifici?”

Lily sollevò un sopracciglio

“Che c’è?Credi che solo perché non sono nato babbano sia ignorante in tutto quello che non riguarda la magia?”

Lily alzò le mani.”Scusa…dimmi allora.”

“Ph2”J ames le fece l’occhiolino.

“MERLINO!Ma sono davvero così tanto acida?!”

“Bhé..."

Lily gli tiró un cuscino,come era solita fare e il ragazzo dopo essersi difeso si fermò a guardarla dolcemente e anche lei rimase lì a guardarlo,per quell’attimo che sembrò durare per l’eternità.

Lily dopo un po’ si alzò imbarazzata e si incamminò verso le scale.

“Bene,io vado eh…Buonanotte”

“Buonanotte”

James rimase lì,fermo alla finestra pensando a quanto avrebbe voluto veramente che quell’attimo durasse un'eternità.

 

É simpatica veramente però.

James,ma che ti succede?

Svegliati. Tu sei tu e lei è lei. Credi davvero che potresti piacerle?

E poi a te lei neanche piace sul serio...o sí?

 

 

 

Quando si è piccoli la notte fa paura, perché ci sono mostri nascosti sotto il letto. Da grandi i mostri sono diversi: insicurezza, solitudine, rimpianti. E anche se si è più grandi e più saggi, ci si ritrova ad avere ancora paura del buio.

 

 

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Capitolo 7
*** Cantando sotto la pioggia ***


 

 

Capitolo 7 ~ Cantando sotto la pioggia

 

James stava volando sulla sua scopa a una velocità fulminea.

Il vento gli sferzava il viso e la pioggia gli bagnava gli occhiali non facendogli vedere nulla. Vedeva solo macchie indistinte,tanta acqua e una lucina dorata tra la nebbia.

La rincorsa al Boccino d’oro durava da circa dieci minuti. Aveva finito di impartire ordini alla squadra e adesso era il suo turno.

Una rossa infuriata e bagnata era seduta sugli spalti con i capelli attaccati al viso e le braccia incrociate. Lily e James dovevano studiare come di consueto insieme ma prima James doveva finire gli allenamenti prendendo quel dannato boccino.

Accanto a Lily c’erano Emmeline e Remus che aspettavano i propri “partner”

Una macchia dorata sfrecciò davanti ai loro volti e James si precipitò all’inseguimento.

Passò davanti agli amici staccando uno degli stendardi appesi alle tribune,poi il boccino si spostò davanti a Sirius che stava cercando di difendere Mary da uno dei bolidi,poi fece punto in porta passando sulla scopa di Frank e per finire fece un salita tra le nuvole.

James non ce la faceva più. Voleva andare a farsi una doccia bollente e bere qualcosa di caldo,magari con Lily.

Quella ragazza lo intrigava sempre di piú...qualche notte prima avevano avuto una particolare conversazione in cui lei si era stranamente aperta e gli aveva rivelato le proprie preoccupazioni.

Così fece un ultimo sforzo,impennò la scopa e iniziò a sfrecciare in alto.

Non vedeva niente se non una luce dorata e la pressione gli stava per far scoppiare le orecchie ma James allungò il braccio più che potè e riuscì ad afferrare il boccino d'oro.

Si lasciò andare e scese a terra.

“Grazie a Dio”mormorò Lily.

"SIRIUS!Tu rimani a fare un altro po' di allenamento con Mary,presto abbiamo le selezioni,non voglio che qualcuno passi senza essere veramente alla nostra altezza!Gli altri possono andare!"

"Quanta presunzione "pensò Lily.

Emmeline invece sbuffó e rimase ad aspettare sotto il suo ombrellino blu.

"Amica ti giuro che finiamo subito !" le gridó Mary sfrecciandole accanto.

La mora le sorrise dolcemente "Non preoccuparti,usate tutto il tempo necessario".

Lily e Remus allora si incamminarono verso gli spogliatoi.

"Te lo volevo chiedere prima ma c'era Em,come stai?"

"Tutto bene grazie,la Luna è ancora lontana"

"Bene,perché ti ho visto un po' stanco in questi giorni"

"Sono solo preoccupato,tutto qui,le solite cose lo sai"

Lily annuí silenziosa.

"Qualsiasi cosa io ci sono lo sai"

Remus le sorrise e le mise un braccio intorno al collo.

Marlene uscì e li salutò,in mente sua le venne un dubbio.

E se...

Scacció il pensiero immediatamente.

"Ciao ragazzi,io aspetto Potter,ci vediamo più tardi"

Quando James uscì Lily lo salutó cordialmente ma aggiunse "Alla buon'ora"

"Scusami scusami,senti ma non hai un ombrello ?"

“L’ombrello non lo dovevi portare tu?”

“Perché l'avrei dovuto portare io scusa,sei stata tu sotto la pioggia ad aspettare me,pensavo lo portassi tu!"

“Ma io pensavo che non so,lo avessi in spogliatoio o che vedendo le previsioni lo portassi"

James rise "Vabbè dai ammettilo che hai sbagliato sú"

"Tu tanto quanto me"

"Sí,vabbè " poi decise di darla vinta alla ragazza "comunque,ora come facciamo?Ti va una corsettina sotto la pioggia o vuoi aspettare che spiova?"

"Vorrei ma ci dobbiamo muovere,andiamo dai,potrebbe pure peggiorare"

“Vuoi la mia giacca?"

In quel periodo non faceva ancora molto freddo quindi la ragazza non aveva nulla se non una camicia e un gilet addosso.

“No dai,poi ti ammali,andiamo veloci"

“Allora che facciamo…corriamo?”

“Ma anche no”

“Dai Evans,una botta di vita”

“Ma botta di vita cosa?Che se corro sotto la pioggia mi prendo una broncopolmonite”

“Non se ti do la mia giacca”

“Ma poi ti ammali tu,dai non mi va”

“Fai poche storie e muoviti Evans” disse deciso il ragazzo mettendole la sua giacca sulle spalle.

Poi istintivamente le prese la mano e inizió a correre.

"Aah così scivolo attento!"

"Quanto sei lenta!E da quando ti fai spaventare da un po' di pioggia?"

Le loro risate e i gridolini di Lily iniziarono ad affievolirsi piano piano alle orecchie di Emmeline che dagli spalti ancora aspettava.

Quando Sirius si rese conto o meglio si ricordó della ragazza che aspettava disse "Ok Mar,finiamo qui"

"Finalmente"sospirarono entrambe le ragazze.

"Arrivo subito" Sirius le fece l'occhiolino.

"Vado nell'altro spogliatoio con Mary nel mentre"

Mentre Mary si faceva la doccia Emmeline si era asciugata un incantesimo e stava cercando un modo per sistemarsi i capelli,ormai più ricci che altro.

"Sono pronta"

"Ma tu non studi oggi?"

"Sí,studio più tardi,tanto Minus a quanto pare non ne ha l'intenzione quindi ora mi riposo e poi faccio da sola"

"Certo,con quel ragazzo forse dopo un po' la perderei anche io la pazienza"

"Ecco,vedi,dai muoviamoci Sirius ti starà aspettando"

Quando uscirono fuori la pioggia batteva ancora molto forte e di Sirius non c'era l'ombra.

"Tu vai tranquilla,lo vado a chiamare io"

"Ma sei sicura?Aspetto con te se vuoi…Sirius è sempre l’ultimo ad uscire,però non dovrebbe essere rmasto nessuno con lui ora"

"Non ti preoccupare,ci manca che ti ammali...poi stasera fammi sapere se hai bisogno di qualche cosa per i compiti"

Mary le scoccó un bacio sulla guancia "Sei un angelo".

 

Mary ed Emmeline avevano due caratteri molto diversi ma erano profondamente affezionate l'una all'altra,entrambe caratterizzate da un'insita preoccupazione per gli altri prima che per sé stesse.

 

Lo spogliatoio era deserto e si sentiva solamente l'acqua scorrere. Poi una voce.

La ragazza tese l'orecchio accigliata,inizialmente le venne da ridere al pensiero di Sirius Black che cantava Ain't No Mountain High sotto la doccia ma poi ascoltando si rese conto che il ragazzo era bravo effettivamente.

"E tu da quanto sei qui?" Una voce la sveglió di soprassalto dai suoi pensieri.

Emmeline si giró e vide davanti a sé il ragazzo che si passava una mano tra i capelli bagnati che gli scendevano davanti agli occhi,a torso nudo con un asciugamano intorno alla vita.

Arrossí " Scusami,scusa,scusa,ti stavo aspettando fuori ma tu non uscivi mai ed ero tutta bagnata,scusa" istintivamente si portó le mani sugli occhi.

"Ci hai preso gusto ormai,forse dovresti portarti qualche cosa per coprirti ogni tanto " disse il ragazzo ironico,alludendo all'episodio della festa e al fatto che anche questa volta la camicia di Emmeline era zuppa.

Poi le fece segno di voltarsi mentre si vestiva.

“Ok puoi girarti ora tranquilla”

Si era infilato i pantaloni ma mentre cercava la maglietta continuava a parlare con la sua solita nonchalance.

"Scusa controlli un attimo se sta lì?" Indicò un borsone poggiato sotto la panca.

"Eccola"

Emmeline gliela passó e le si chiuse lo stomaco a contemplare per l'ultima volta lo spettacolo che aveva davanti.

Per quanto in realtà Sirius non le interessasse da quel punto di vista non era cieca e il fisico di quel ragazzo avrebbe fatto sospirare molte.

"Forse dovresti asciugarli" chiese riprendendosi e indicando i capelli zuppi.

"E a che serve?Tanto piove"

"Ho l'ombrello stupido"

"Ah brava,sei sempre un passo avanti"

"Lo so" sorrise lei compiaciuta.

 

Uscirono e si misero sotto il minuscolo ombrellino.

"Tienilo tu che sei più alto"

Non parlarono per un po’,si potevano sentire i loro respiri e il rumore della pioggia.

Si sfioravano e Emmeline evitava di guardare Sirius negli occhi,quel contatto lieve la imbarazzava.

“Tutto ok ?”le chiese.

“Sì"

Il giovane Black fece un sorrisetto guardandola.

 

 

 

 

 

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Capitolo 8
*** La bionda o la mora,Potter? ***


Capitolo 8 ~ La bionda o la mora,Potter?

 

Era sabato pomeriggio e per ingannare il tempo i ragazzi erano andati ad Hogsmade.

La compagnia era formata dai soliti Frank e Alice,che avevano lasciato il gruppo poco dopo l'arrivo nella cittadina,Lily,Remus,Emmeline,

Mary e Marlene.

Peter era andato da Mielandia e James aveva trovato a Sirius un'amica di quella ragazza incontrata in biblioteca qualche tempo prima.

Seduti ai Tre Manici di Scopa chiacchieravano del più e del meno e osservavano le neocoppie sedute ai tavolini.

"Sono distrutta"

"A chi lo dici...domani dormo fino a mezzogiorno,non provate a svegliarmi "

"Poi andiamo a comprare qualcosa da Mielandia?"

"Io più che altro avrei bisogno di penne e quaderni nuovi!"

"Ma se andassimo a vedere la Stramberga Strillante?"

"Tu sei pazza,io ho paura!"

"No dai non fa così paura..." intervenne Remus.

"Perché tu ci sei stato ?"

Il ragazzo cercó di rimediare al suo errore goffamente.

"Nono però una volta ci siamo avvicinati con gli altri "

"Capito"

"Ehi ragazzi!" la campanella della porta suonó quando Alice e Frank entrarono nel locale "che dite?"

"Niente di che,solite cose,voi che avete fatto?"

"Passeggiata...c'è posto anche per noi?"

Frank si sedette accanto a Remus e Alice vicino Mary. Fortunatamente stavano iniziando a smettere di essere appiccicosi e piano piano si stavano rimescolando al gruppo. Poi erano entrambi dei ragazzi molto simpatici e socievoli e adoravano la compagnia,in particolar modo Alice.

La campanella suonó di nuovo.

"Guardate un po' chi c'è " disse Marlene sporgendosi.

Il gruppetto si giró a guardare James,Sirius e le due accompagnatrici.

Lily alzó gli occhi al cielo.

"Voi le conoscete?" chiese Marlene.

I ragazzi videro il gruppetto e fecero un cenno con la testa per salutarli.

"Come no, Cindy Brown e Cinthya Everett"

"Una bionda e una mora. Ma quanto sono cliché?"

"Guarda che anche io e Alice siamo due more e Mary é una bionda,se qualcuno uscisse con due di noi sarebbe alta questa probabilità " rise Emmeline.

"E non ti azzardare a dire che le bionde sono stupide "intervenne Mary.

"Spero scherzi" rise la rossa "se pensi che io possa dire una cosa del genere vuol dire che non mi conosci affatto. Comunque non stavo dicendo questo Emi. È solo che sono sempre così scontati"

"Sono così,lasciateli fare" sorrise Remus "prima o poi si stancheranno".

"Sinceramente non capisco come fai"

"Lily me lo ripeti in continuazione! Ne parliamo sempre,ti ho detto che conoscere veramente una persona è diverso dall'idea che ti fai osservandola."

"Lo so,lo so"

"Ma poi scusami giusto ieri mi hai detto che ti sei trovata bene a studiare con James l'altro giorno" intervenne Alice,dispettosa come sempre.

 

Sirius li osservava discutere dall'altro lato del locale e avrebbe voluto molto volentieri essere lì.

La ragazza di fronte a lui parlava e parlava e parlava e non la smetteva più.

James ogni tanto gettava un'occhiata a quella rossa impertinente che a quanto pare era di buon umore e chiacchierava con gli altri animatamente.

Non mi degna di uno sguardo…possibile che non le interessi affatto che io stia con un’altra ragazza ?

Lily si alzó per andare in bagno.

Dopo circa 5 secondi James scattò in piedi.

"Scusatemi signorine,devo andare un attimo ad incipriarmi il naso"

Le ragazze risero ma Sirius lo fulminó con uno sguardo.

 

James entró nella parte comune del bagno e trovó Lily che si lavava le mani.

Come se niente fosse inizió a passarsi le mani tra i capelli poi si giró verso di lei,che lo stava osservando con un sopracciglio alzato e disse "Come sto?"

"Ciao anche a te Potter,se vuoi saperlo i tuoi capelli sono pessimi come sempre ma sono sicura che farai conquiste" Gli batté una mano sulla spalla uscendo.

"Sei bellissima anche tu!"

"Lo so Potter,lo so"

"Non ti dispiace neanche un po' che io stia con qualcun'altra ?"

"E perché dovrebbe? Il mio dovere l'ho fatto,hai studiato,quindi divertiti." Sorrise ironica.

 

Stava imparando a rispondere alle provocazioni con ironia e sarcasmo invece di arrabbiarsi e consumare le sue energie per quello.

 

"Ah,a proposito...ti piace di più la bionda o la mora?"

"La rossa" James la guardò sorridendo maliziosamente ma Lily schivò il suo sguardo e rispose a tono.

"Che peró oggi non sta uscendo con te quindi faresti sicuramente meglio ad andare e anche subito,Black potrebbe portarsele via tutt'e e due" e con questo commento pungente tornó al proprio tavolo.

 

Nel mentre Emmeline osservava divertita la scena di Sirius visibilmente annoiato che faceva finta di interessarsi ai discorsi delle due ragazze.

Quando notò chi lo stava guardando fece un sorrisetto e poi alzó gli occhi al cielo sempre sorridendo.

Emmeline si mise a ridere e poi tornó a conversare con gli altri mentre Remus iniziava ad avere una brutta cera.

"Ehi Remus,stai bene?"chiese Lene.

"Mh,non tanto,mi sa che torno al Castello"

Lily assunse un'espressione un po' preoccupata,come quella di James e Sirius che si guardarono tesi.

"Ti accompagno io" intervenne la dolce McKinnon.

"Non ce n'è bisogno tranquilla" rispose il ragazzo un po' per non disturbare la ragazza e un po' perché non si era accorto del suo interesse verso di lui.

"No dai mi fa piacere andiamo"

"Che dite,si forma un'altra coppia?" Scherzó Alice quando i due furono fuori dal locale.

"Eh mi sa che poco ci manca" concluse Mary osservando i due che uscivano.

 

 

 

 

 

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Capitolo 9
*** Oltre Ogni Previsione ***


 

Capitolo 9 ~ Oltre Ogni Previsione

 

"Em,posso usare il tuo shampoo?

“Certo,ma non lo finire per favore,serve anche a me"

Emmeline era sul pavimento della camera,in spaccata,il busto piegato in avanti,fino a toccare terra.

Qualcuno bussò alla finestra e lei sussultó. Sollevó la testa e vide un ragazzo moro sospeso su una scopa.

“Ma sei matto?Che ci fai qui?!"

“Mi fai entrare o no? È abbastanza complicato stare sospeso qui sú e non vorrei farmi vedere da nessuno,potrebbero prendermi per un maniaco. Sai,ci tengo alla mia reputazione io ”

La ragazza si scostò per permettere a Sirius Black di posare i piedi per terra e invadere il loro sacro dormitorio..

“Entra.”

Il ragazzo posò la scopa e si passò una mano tra i capelli guardandosi intorno,incuriosito.

“Che facevi?”

“Streching"

“E per cosa ti riscaldi?

“Per niente,mi devo sempre tenere aperta”

Sirius sollevó un sopracciglio,facendo un mezzo sorrisetto.

“Ah sí? Sei molto flessibile,bene”

“Fai schifo” sentenzió lei,per non scadere nel volgare dicendogli “ sei un maiale Black “.

 

“Si sì. Comunque,la Evans è tornata?”

“La vedi da qualche parte?”

“Che c’è, sei nervosa oggi? Comunque non direi..in bagno?"

“No,in bagno c’è Mary. Scusami comunque,Lily non è qui.”

“Okay,neanche James è tornato,e non sta nè con Peter,né con Remus.Posso sedermi?Mi fa strano parlarti da quassù”

“Certo”

Il ragazzo si sedette a gambe incrociate a terra di fronte ad Emmeline che dopo un po’ era tornata nella posizione in cui era stata trovata. Sì puntelló sui gomiti e sfoderó un sorriso,come se stesse in una posizione qualsiasi,sdraiata sul prato o seduta su un morbido cuscino di piume.

“Come fai a farlo?Non fa male?"

“Dopo che lo fai per anni ti ci abitui”

“Mh.Comunque…la Evans non è tornata,e neanche James.Ora,dove possono essere?”

"Staranno studiando no?"

"Ma sono le 7!"

"Alcune persone si impegnano più di te " rispose lei ironica.

"Non James" si alzó in piedi e inizió a vagare nella stanza.

"Di chi sono tutti questi libri?"

Volse lo sguardo su un comodino con una decina di libri impilati che si reggevano per miracolo.

"Miei. Ehi,non te l'ho mai chiesto,tu leggi?"

"Non molto in realtà" rispose Sirius sfogliando le pagine con disinteresse.

"Bhé,che devi fare?" Emmeline non capiva che cosa facesse lì il ragazzo.

Lui alzó le spalle "Solo chiederti conferma di quella cosa "

"E l'hai avuta" lo spinse gentilmente verso la porta.

La porta del bagno si aprì e uscì Mary con indosso solo un asciugamano che le arrivava a metá coscia.

“Ehi Sir,come mai da queste parti?"

"Voleva informazioni su James e Lily"

"Ah e le ha avute?"

"Si infatti stava proprio per uscire" Emmeline indirizzó Sirius verso la porta.

"Ehi Mary ma tu pensi che ci sia qualcosa tra i due?"

"Tra Lily e James,ma sei scemo,come ti vengono in mente queste cose" scoppió in una fragorosa risata.

"Sará" il ragazzo alzó le spalle e poi fu nuovamente invitato ad uscire.

“Mary tu vestiti intanto,devo farmi la doccia,tu esci"

“Nah,non ti preoccupare,già visto tutto.” Concluse Sirius con nonchalanche.

Emmeline guardò prima Sirius,poi Mary senza dire niente.

“Okay,io vado a farmi la doccia,stare con voi due è imbarazzante a volte"

Mary e Sirius avevano avuto dei trascorsi ma per breve tempo,poi erano rimasti ottimi amici come nulla fosse. D'altronde erano veramente molto simili.

 

“Ah,ricordati il tema per lunedì!"aggiunse la ragazza prima di entrare in bagno.

“Non ci vediamo per farlo?”

“Ah.Come vuoi…pensavo non ti andasse”

“Sí,ma da solo mi va ancora meno"

“Va bene...però puntuale"

“Perfetto”le strofinò i capelli.”Ci si vede”

Chiuse la porta e si appoggió al bordo del lavandino inspirando a fondo. Non ci riusciva proprio. Avrebbe tanto voluto essere più sciolta ma a volte proprio non riusciva a gestire le situazioni e iniziava ad essere leggermente nervosa e ad allontanare la persona in questione. Non che Sirius le stesse così antipatico o che al contrario,le piacesse,solo che quel ragazzo aveva la capacità di metterla a disagio,sia che lei provasse ad essere più tranquilla sua che provasse ad essere un po’ più inquadrata. Doveva trovare un modo per conviverci.

 

Mary nel mentre cercava qualcosa da mettersi nel suo disastroso lato della stanza.

Una pila di vestiti stava in equilibrio precario su una sedia e alcuni indumenti erano caduti a terra,un reggiseno era appeso a uno dei pali del letto,vicino alla tenda del baldacchino. Sul comodino “giacevano”oggetti sparsi,orecchini,una spazzola,una trousse da cui fuoriuscivano alcuni rossetti,una tazza di Grifondoro mezza piena di thè e roba varia.

“Questo ti può servire?”Il ragazzo prese in mano il reggiseno fucsia e guardò la ragazza trattenendo una risata.

“Sì,direi che sarebbe molto utile”lo strappò dalle mani del ragazzo.

"Che dici tu di Lily e James?"

"Ti ripeto quello che ti ho già detto prima. Lily è molto gentile e disponibile però non sopporta l'arroganza e la prepotenza,cose che purtoppo sono un po' un prerogativa di James,almeno ai suoi occhi. Quindi non vedo molto. D'altro canto anche lui non è tipo da Lily,anche se è la prima persona su cui si concentra per più di due mesi"

"Mh,non capisco tutta questa insistenza...comunque io vado,ciao Mac,ci vediamo agli allenamenti"

“Ciao Sir”gli fece un occhiolino e lui uscì.

“MARY!IL MIO SHAMPOOOO!”

La bionda rimase immobile per un secondo “Ops…”

 

Sono con Potter,nascosta dietro uno scaffale,a distanza molto ravvicinata.Vi sembrerà ambiguo no?

No,stiamo semplicemente spiando Remus e Marlene.

Stavamo studiando ma lui si è fissato con questa cosa che si piacciono e voleva a tutti i costi andare a vedere che combinavano. Ci potrebbe stare ma al momento la cosa non è così palese,per di più Remus si avvicina ai suoi giorni,non credo sia tanto in vena di romanticismo.

Ma Potter lo saprá?

 

Lo deve sapere per forza dai.

"Dai Potter andiamo via"

"Ssh aspetta"

"Non ti azzardare a zittirmi"

James si girò e appoggiò la schiena allo scaffale.

“Non credo che riusciremo a capire qualcosa"

“Neanche io,andiamo via"

I due si incamminarono verso il loro tavolo.

"Ma perché ti sei fissato con questa storia?"

Lui alzò le spalle. "Niente,solo ad Hogsmade mi sembrava di aver visto qualcosa "

"No è solo che Remus non stava bene quindi Lene l'ho ha accompagnato qui"

 

Qualche giorno dopo…

 

"Evans,Evans,Evans"

James stava toccando compulsivamente il braccio della ragazza che cercava invano di seguire la lezione di Storia della Magia.

"Che c'è?"rispose seccata.

"Guarda come è preoccupata Marlene per Remus"

"Lo credo bene,ha una cera...non capisco perché si ostini a seguire tutte queste lezioni quando ha il permesso per non farle"

James aggrottò le sopracciglia.

"Come sai del permesso?"

"Secondo te?”

"Ah,quindi tu sai..."

"SIGNOR POTTER,faccia attenzione!" La voce del professore tuonò.

"Sí,scusi"

Lily ricominció a seguire ma James tornó all'attacco dopo poco.

"Potter stai un attimo zitto,ne parliamo dopo!" Sibiló Lily.

 

Peter non aveva passato molti dei G.U.F.O. necessari per passare alcune materie quindi era sdraiato sul prato ad aspettare James e Sirius,che arrivarono poco dopo con il loro charme.

"Ehi Pete" sorrise James sdraiandosi accanto a lui.

Lily ed Emmeline stavano frequentando Alchimia,un corso quasi d'élite che si formava solo ogni tot di anni,mentre le altre erano o in pausa o ad altri corsi.

Gli studenti infatti non frequentavano tutti gli stessi corsi,tranne per le materie d'obbligo,e quindi ogni tanto potevano tirare un sospiro di sollievo e separarsi dal proprio partner.

James e Sirius avevano l'ora di buco (non si sa come erano riusciti a passare con ottimi voti tutti i G.U.F.O. non avevano problemi di frequenza o altro) e chiacchieravano del più e del meno.

"James,lo sai che Remus è un idiota in queste situazioni…”

“Tu lo sei sempre invece" Il lupetto li aveva appena raggiunti e si era seduto sull'erba.

Era molto pallido e delle occhiaie blu gli scavavano il viso.

"Bhe,ci stavamo chiedendo come tu non ti sia accorto del fatto che Marlene è cotta di te"

Il ragazzo rimase un po' sorpreso ma poi disse "Sono fatti miei”

“Amico calma,lo sai che noi ti possiamo aiutare…”James intervenne.

“Non mi serve…aiuto.La luna piena si sta avvicinando e l’unica cosa che possiamo fare è aspettare che passi.Sto uno schifo stavolta,non prendete impegni per domani sera“

“Sí,lo sappiamo,ma stiamo parlando di un'altra cosa.Seriamente non hai notato nulla?"

"Ma per favore"

"Non sei mica stupido"

“Sentite,non mi va di pensarci e tantomeno di parlarne,e non voglio aggiungere altri problemi ai mille che già abbiamo.Per quanto Marlene sia carina ora non è il caso è poi scusatemi ma non posso rischiare di farmi vedere così. Sto diventando impresentabile,mi prendo le prossime ore,ditelo voi ai professori,a dopo" li liquidó così,alzandosi in piedi.

"Oggi ha la luna veramente storta eh? "

"Ehi" una voce melodiosa richiamò Sirius.

Emmeline Vance,in tutta la sua delicatezza,gli si era avvicinata.Si piegò leggermente su di lui.

“Mi raccomando,fra cinque minuti in classe. La Mc riconsegna i temi,spero che le ore perse siano servite a qualcosa " gli fece l’occhiolino,anche se lui era intento a guardare altro visto che un bottone della camicetta si era allentato e si intravedeva del pizzo bianco.

“Se per una volta il tema mi è andato bene faccio una festa,lo giuro”

“Non dovrei permetterti di farlo,ma visto che parte del tema è opera mia…”si mostrò eccitata”sto già pensando a cosa mettermi" poi si congedò salutando anche gli altri.

“Peró avresti potuto evitare di guardarle lo scollo così."

“Mica è colpa mia"

"Sí,vabbè magari evita di portartela a letto che è un'amica della Evans eh"

“Non ci stavo proprio pensando guarda,,non penso a lei in quel modo,non mi interessa. Anche se..."

"Anche se niente.La Vance è veramente figa e tutto ma tienitelo per te"

Sirius alzó le spalle.

"Ok,comunque anche tu magari non fare commenti del genere"

“Potter?Merlino,sei ancora qui,muoviamoci su”Lily sbucò dal nulla e afferrò James per un braccio,facendo il più in fretta possibile.

Per fortuna non aveva ascoltato il resto della conversazione.

Raggiunsero la classe appena in tempo per il suono della campanella. Lily si accasciò sulla sedia,non avevano trovato un bel posto da cui seguire la lezione,ma almeno non era l’ultimo banco.

Appena il tempo di riprendere fiato e la professoressa più temuta di Hogwarts,ma anche mamma chioccia nei momenti che i nostri giovani maghi ancora non conoscevano,entrò in classe.

Dopo essere stata avvertita da James dell'assenza di Remus inizió la lezione.

“Bene ragazzi,ho corretto i temi. Bene niente a dir la verità,uno sfacelo,come sempre”

Almeno metà della classe era sbiancata.

“Ci sono stati alcuni miglioramenti,pochi cali,anche perché più in fondo di così non si può e poi ovviamente chi andava bene va sempre bene”

Lily fu quasi tentata di sollevare un sospiro di sollievo.

“Allora,iniziamo.Mc Donald,A.Minus,T.”

Mentre Mary si godeva la scarsa sufficienza,Peter si batté una mano in fronte.

“McKinnon…cos’è successo?" Le consegnó il compito senza dire il voto ad alta voce.

La ragazza aveva gli occhi lucidi,lei andava sempre bene,almeno nella media…un’insufficenza,anche se non troppo grave le pesava molto.

Le sue amiche si sporsero verso ma la ragazza tirò su con il naso e fece un sorriso a labbra strette.

“Va tutto bene”sussurrò.

Il posto accanto a lei era vuoto.

Sirius ormai aveva perso le speranze e non aspettandosi niente di buono,aveva preso la cosa molto alla leggera come sempre in realtà,si preoccupava più di consolare Emmeline,che in preda all'ansia gli stava stringendo il braccio.

“Black”

"Dica"rispose strafottente il ragazzo.

“Black tu con questo tema sei stato veramente Oltre Ogni Previsione,per questo ti ho messo O."

Emmeline lo guardò con la bocca aperta,poi gli afferrò la mano mentre con l’altra si copriva la bocca,sorridente come non mai. Represse l’impulso di abbracciarlo,giusto per contegno.

James si sporse verso l’amico.

“Ehi!Sei per caso diventato un secchione?”Sirius si girò sorridendo benedicendo in testa sua la ragazza.

“Potter.Va bene Potter,per te A+.Ti sei salvato,ma puoi fare di meglio,lo so. Evans O+ per te."

James tirò un sospiro di sollievo ma in testa sua pensava di aver fatto veramente pena,Trasfigurazione era la sua materia dopotutto r non poteva sopportare un voto del genere.

“Vance.O anche per te.”Poi aggiunse"vedo che il mio lavoro sta iniziando ad avere i suoi frutti,grazie per la pazienza signorina"

Emmeline guardò Sirius scuotendo la testa.

 

Fuori dalla classe,tra gente che si lamentava dei voti bassi e chi gioiva,Sirius Black e la sua compagna di studi stavano ridendo e parlando animatamente,presi dall’euforia.

"Sei stato bravissimo,ti rendi conto?Hai preso un Oltre Ogni Previsione con la McGrannit!O mio dio non ci posso credere Sirius!"

"Da quando mi chiami così?"

"È stato solo un momento,sei sempre Black per me!"

Lui rise e le circondó le spalle con un braccio.

"Ripeto,sei un angelo,non so come tu ci sia riuscita,ti amo"

Lei arrossí e Sirius cercó in qualche modo di recuperare la situazione "Nel senso che ti ammiro,sei bravissima"

“Sìsì certo certo”

James arrivò facendo cadere la situazione imbarazzante.

Mise una mano sulla spalla a tutti e due e poi sorridendo disse:”Sabato sera allora si festeggia belli!"

Le ragazze,chi triste chi no,sorrisero e gli altri ragazzi di Grifondoro che avevano assistito lanciarono quasi un urlo di gioia.

Lily,nonostante avrebbe dovuto impedire che il tutto accadesse,essendo Caposcuola,lasciò correre e sorrise a James Potter,felice anche lei.

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Capitolo 10
*** Twist and Shout ***


 

Capitolo 10 ~ Twist and Shout

 

Lily bussó alla porta del dormitorio maschile,temendo cosa potesse trovarci dentro.

C'erano solo Sirius,che stava sfogliando un libro.

Eh?

E Remus,sotto le coperte,il viso pallido e gli occhi scavati.

"Ehi,sono venuta a vedere come stai" disselei sedendosi in fondo al letto.

Lui sorrise,stanco.

"Meglio,è stata una nottataccia"

"Mi ha quasi...niente"

Staccato un braccio avrebbe voluto dire Sirius ironicamente ma non poteva tradire il proprio segreto.

Remus lo ammonì con gli occhi.

"Immagino…hai bisogno di qualcosa?Un The,qualcosa da mangiare,vuoi che ti faccia compagnia?"

"Tranquilla,ho tutto quello che mi serve,grazie"

Sirius alzó lo sguardo dal suo libro,sapeva che lei sapeva ovviamente. Soprattutto perché James da quando l’aveva scoperto non aveva fatto altro che parlarne e ripetere a Remus che glielo avrebbe potuto dire così che avrebbe avuto un altro argomento di conversazione con la sua amata.

"Okay,allora rimango un altro po’ e poi vado…aaah senti una cosa che ti tirerà sicuramente su di morale!” disse Lily eccitata “Ho trovato un modo per dare il sapore del cioccolato alla Pozione AguzzaIngegno!”

“Davvero? Sei un genio Lily!” Remus si illuminò e si mise a sedere sul letto.

“Non dovremo più bere quella schifezza prima dei test!”

“Bravissima,ora sono un po’ più tranquillo. Almeno per questo”

“Non vorrei interrompere la vostra divertentissima conversazione “ disse Sirius ironicamente “ma voi davvero vi prendete quella roba ?”

“Stai zitto Sirius!” ringhiò Remus tirandogli una copia della Gazzetta del Profeta che aveva sul comodino.

“Che delusione ragazzi…”

“Potresti prenderla anche tu Black,magari smetteresti di dire idiozie ogni tanto”

“Io ovviamente non ne ho bisogno. Siete voi secchioni che vi divertite così”

“Black,torna a leggere il tuo libro,per una volta che ne apri uno!” lo zittì Lily.

“Comunque ho paura che possa diventare una droga” la avvertì Remus,pensieroso.

“Bhè sì in effetti sul libro dice che un consumo eccessivo e prolungato può causare turbe psichiche”

“AH! Ora si spiega tutto!” sghignazzò Felpato.

“Silencio!” Lily pronunciò l’incantesimo con un sorrisetto malefico sul volto mentre Sirius alzava gli occhi al cielo.

“Ora possiamo parlare con calma” si voltò verso Remus con dolcezza “comunque non è il caso nostro,noi siamo responsabili”

Continuarono a chiacchierare per un po’ del più e del meno,nerdeggiando un po’.

“Allora adesso io vado..qualsiasi cosa mandami a chiamare. Comunque ti saluta Lene,spera che tu stia meglio e ti voleva dire che hai preso O al tema di trasfigurazione."

"Ah bene,salutamela anche tu. Lei è andata bene?”

"Mmh si" disse Lily senza soffermarsi troppo sul voto dell'amica mentre Sirius non riuscendo a parlare si morse una mano,forse perché avrebbe voluto dire una battuta.

"Ok,a dopo"

"A dopo.Ciao Black" si rivolse a Sirius e sciolse l’incantesimo.

"Aah finalmente. Ciao. Salutami la Vance"

"Oook"

Quando Lily tornó in camera Marlene si stava sistemando i capelli davanti allo specchio prima di andare a cena.

"Ehi,dove sei stata?"

"Sono andata a vedere come stava Remus,ti saluta"

La ragazza annuí mogia,un po' sospettosa anzi.

"Tutto bene? Ultimamente ti vedo un po' giù "

Marlene scosse la testa. "Tutto bene tranquilla,vado a cena,ti aspetto?"

"Tranquilla io vado fra un po' "

"Per caso avete visto le Affinità Elettive?É un mio libro" Emmeline stava scaratebellando tra il suo comodino,i casetti,le borse.

Alla risposta negativa delle altre ragazze si piegò a controllare sotto al letto ma non trovó nulla .

"Come è possibile,era proprio quí"si guardava intorno perplessa con le mani sui fianchi.

"Non lo so,Emy io l'ho già letto ma ce l'ho a casa,non credo che le altre ce l'abbiano"

“ACCIO Affinità Elettive!Proviamo così” ma nulla si mosse.

"Bho,forse l’ho lasciato a casa…vabbè mi vado a preparare,ci vediamo giù"

 

 

Lily Evans scese nella Sala Comune per andare a cena.

Trovó James Potter immerso nella lettura del libro di Trasfigurazione. Da quando aveva preso quel votaccio con la McGranitt si era prefisso di imparare tutto il libro a memoria prima del tempo pur di ricominciare ad avere esclusivamente E.

Un tempo Lily l’avrebbe ingnorato o avrebbe attraversato la stanza velocemente pur di non farsi vedere,ma questa volta decise di avvicinarsi.

Spostò una sedia,cercando di non fare rumore,e gli si piazzò davanti.

Lui alzò appena lo sguardo,ma vedendo chi si trovava di fronte,si sollevò tutto.

“Oh,non ti disturbare,io sto qui,continua pure”

Lui riabbassò gli occhi con un sorrisetto.

“Buonasera Evans”

“’Sera Potter”

“Non ceni?”

“E tu?”

“Finisco di leggere e vado…”

“Mh,quanto siamo studiosi oggi” Lily si mise con le gambe sulla sedia e si sporse,puntellandosi sui gomiti,per vedere cosa leggesse il compagno di studi.

Lui le sorrise.

 

Oddio,mi stavo concentrando. Perchè sei dovuta venire proprio adesso Evans?

 

"Sono andata a trovare Remus prima"

"Sí,non sta ancora molto bene"

"Ho visto,speriamo che si riprenda per la festa ma entro sabato direi di si,insomma saranno passati almeno 3/4 giorni "

"Quello che ti stavo chiedendo l'altro giorno Evans,tu sai?" James in realtà sapeva che la ragazza sapeva ma preferì chiederglielo personalmente.

Lily aggrottò la fronte.

"Cosa?"

"Perché è stato male. Il vero motivo dico."

"Oh,sí sí. Pensavi che non me l’avrebbe detto? "

“Bhe,è sempre riservatissimo a riguardo. Le altre ragazze lo sanno?”

“Oh no,no assolutamente.”

“Bhè,se Remus ti ha detto il suo segreto allora vuol dire che sei una di cui ci si può veramente fidare”

 

James si chiese se sapesse anche di Ramoso,Felpato e Codaliscia ma per il momento preferì non introdurre l'argomento.

Poi chiuse il sul libro sonoramente.

"Bene,hai fame?"

"Molta"

"Andiamo,o ti vergogni ad arrivare a mensa con me ?"

"Mah,in realtà stavo pensando di farmi portare da mangiare qui,mi coprirebbe di vergogna farmi vedere con te "

"Quanto sei simpatica oggi Evans"

"Hai visto si?"

E punzecchiandosi a vicenda si incamminarono verso la Sala Grande.

 

 

 Sabato sera,ore 19,Dormitorio di Grifondoro

 

Si iniziava a sentire un brusio provenire dalla Sala sottostante. Lily era sulla soglia della sua camera,un nodo allo stomaco mentre scendeva le scale.

Odiava essere guardata e in Sala probabilmente c’erano già molte persone.

Sospirò.

“Dai ragazzeeee!”

“Vai Lily,io e Emmeline ancora non abbiamo finito!”

“Non mi lasciate sola dai!"

"Ci sono già Lene e Alice giù,poi scusami,c'è mezza scuola,vai a parlare con qualcuno"

Immaginò che Alice fosse corse dal suo amore mentre Marlene probabilmente stava chiacchierando con qualche membro della squadra.

Con un sospiro si affacciò dalle scale.

Riconobbe qualche ragazzo del quinto e quarto anno,ma la maggioranza era di ragazzi dell’ultimo e sesto anno.

Il suo sguardo si posò su James che stava appoggiato ad un tavolo,rilassatissimo,un bicchiere in mano,a scherzare con un suo compagno di squadra.

Così cercò qualcuno con cui poter parlare fino all’arrivo delle altre compagne,in modo da non dover finire nelle grinfie di nessuno.

Per fortuna individuò subito,Amy,una ragazza dai capelli biondi,tagliati molto corti,quasi a maschietto, che frequentava il sesto anno.

Scese velocemente e si fiondò da lei.

“Lily !Ma sei meravigliosa!”

In effetti non sono male come al solito,pensó.

Alla fine aveva optato per dei pantaloni a zampa e una camicietta molto leggera sopra.

Il tocco di classe,se così possiamo dire,erano state le scarpe,delle zeppe,necessarie per un pantalone così lungo e svasato.

O almeno questo era ciò che le aveva detto Alice.

“Grazie!Anche tu stai benissimo!”

“Allora,contenta?Non vedo l’ora che si riempia un po’ di più,amo le feste!”

“Sì sì sono contenta anche io,spero che vada tutto bene,lo sai che le feste mi mettono un po’ a disagio…”

“E perché dovresti essere a disagio?Sei fantastica!Dai su,vieni a bere qualcosa!Uuuh guarda,c’è anche Potter!Approposito,come va?Siete migliorati o lo odi ancora?” Amy era una ragazza molto simpatica e briosa ma anche molto loquace.

Quasi più di Emmeline ubriaca,pensò Lily.

Si avvicinarono a un tavolo dove c’era di tutto.

Dalla semplice Burrobirra al Wisky Incendiario,all'Acquaviola al Vino d'ortica,più le bevande babbane.

Lily si chiese dove avessero preso tutta quella roba dal momento che la vendita della maggior parte delle cose era vietata ai minori.

 

Che stupida,qui siamo già maggiorenni,mi confondo sempre. Ma in ogni caso,dove le avranno prese? Non credo che nelle cucine ci sia questa roba…

 

Lo sguardo di James si posò su di lei e non potè fare a meno che rimanerne incantato.

“Evans…” poi per non sembrare un completo idiota salutò anche l’amica ”Pinglaton...Amy se non sbaglio”

La ragazza rise “No,no non sbagli…Bene,adesso che sono sicura che Lily abbia una più che ottima compagnia,io prendo questo” sollevò un bicchiere pieno di qualcosa di indefinito " e vado a cercare qualcuno con cui ballare!”Fece l’occhiolino a Lily,che la guardò nel panico, e se ne andò.

“Bhé,sei molto…carina questa sera Evans”

“Mah,mi hanno detto che sono spettacolare in realtà,quindi il tuo commento mi delude un po' sinceramente,ma molto carina va…benino direi.”

“In realtà sei molto di più ma sto rispettando la lista ricordi?Per un po' niente complimenti. Oppure adesso ti mancano?"

Lily rise.

“Guarda che scherzavo,grazie mille,anche tu stai bene e comunque no,le tue lusinghe non mi mancano affatto"

Lily pensó veramente che James stesse bene.

I capelli si erano ribellati alla gelatina e qualche ciuffo scendeva sugli occhi.

Non portava gli occhiali quella sera,anche se in genere gli conferivano quel non so che in più. C’era stata una dura lotta nel Dormitorio Maschile quella sera dal momento che James voleva a tutti i costi mettere le lenti a contatto ma non aveva il coraggio di toccarsi gli occhi e quindi era stato immobilizzato da Sirius mentre Remus provava a mettergli una lente a contatto,senza esiti positivi. Dopo circa mezz’ora il ragazzo prese coraggio e pensando che un Grifondoro non potesse temere una sciocchezza come quella si infilò quelle cosine negli occhi. Ovviamente era sceso dopo un’altra mezz’ora buona passata a lamentarsi e a lacrimare.

"Bhé,siete riusciti ad organizzare la vostra festa alla fine"

"Una promessa è una promessa"

"Ma ti prego lasciami divertire stasera,non fare qualcosa per cui poi dovrei levarti dei punti o arrabbiarmi"

Con un so rrisetto da bambino pestifero le disse "Giuro solennemente"

"Potter..."lo ammonì lei.

"Dai bevi qualcosa e divertiti" le mise una mano sulla spalla e le verso un bicchiere di Wisky Incendiario "Manda giù a goccia e passa la paura!"

 

“Ehi!Ehi Lene!”

Marlene era appoggiata alle scale e stava chiacchierando con un ragazzo del Sesto anno.

"Leneee" un sussurró proveniva dalle scale.

Si sentì sfiorare le spalle e girandosi vide i lunghi capelli di Emmeline.

“Ehi, che c’è? Scendi”

“No,no, vieni qui,coprimi,mi voglio cambiare,aiutami a scegliere qualcos'altro "

Marlene scusò il ragazzo e si spostò sulle scale ad aspettare.

“Dai scendi,muoviti!”

“Nono Marlene vieni quiii”

“Oddio santo,se non scendi tu,ti porto giù io! Cosa c’è che non va?”

“Non lo so…la gonna è troppo stretta,troppo corta"

“Non dire cavolate e vieni giù,ma hai visto certa gente come va in giro?!"

Alla fine Emmeline si lasciò convincere e scese le scale.

“Bene,io vado un attimo a cercare Remus,non l'ho visto in questi giorni,gli voglio chiedere come sta,almeno quello ”

Emmeline non poté far altro che lasciarla andare e si trovò spaesata. Non era mai stata molto socievole e si vergognava a parlare con chi non avesse molta confidenza con lei. Temeva sempre che le persone non si ricordassero di lei.

Incontró qualcuno dei suoi amici e si fermò un po' a chiacchierare del più e del meno.

Incontró anche Liam,quel ragazzo con cui faceva coro,sempre molto gentile e a quanto pare anche sensibile. Con lui purtroppo però arrivó anche Magnus Michaelson,un ragazzo pomposo ,sempre così pieno di sé,un po' viziato. Non era cattivo anzi più volte aveva dimostrato di tenere tanto ai suoi amici,solo che era un po' assillante.

Oddio no,lui no.

“Emmeline Vance!"

“Magnus!” rispose la ragazza con un sorriso molto tirato.

“Che dici?

“Mmmh niente di che"

"Ho visto che stai in coppia con Black per la follia della McGranitt? Come vanno le cose? Mi dispiace per te" rise il ragazzo.

"Mmh...non male,meglio di quanto mi aspettassi"

"Davvero?Come fai a sopportarlo...è sempre così scontroso con chi non sia un suo amico,poi a volte si comporta in modo veramente poco consono"

"No in realtà con me è sempre gentile" la ragazza difese Sirius che dal lato opposto della sala era indaffarato con la musica.

"E comunque qui i comportamenti poco consoni sono all'ordine del giorno Magnus" mimó le virgolette con le dita quando disse " poco consoni".

"Okok,non ti scaldare...vuoi qualcosa da bere?"

“Mh..”aveva sete in effetti ”Sì grazie…vado io,se non ti dispiace”

“Certo. Sei una donna moderna d’altronde" Emmeline pensò che l’avrebbe volentieri rinchiuso nelle segrete,specialmente dopo questo commento ma preferì correre fino al tavolo delle bibite dove c’erano ancora i due compagni a chiacchierare.

“Ehi Vance!Come te la passi?”le chiese James.

“Male!Lily ti prego,nascondimi Michaelson ha attaccato!”

“Oddio,quello è insopportabile,fai bene a nasconderti!E’ così…pieno di sé,fastidioso poi”

James ridacchió .

“Guarda che anche tu sei pieno di te!” lo punzecchió Lily.

“Non è vero!”

Nel mentre Michaelson raggiunse il tavolo.

“Ehi!Non tornavi,così sono venuto io…”

“Sì…tieni,ecco” gli porse un bicchiere.

Desiderò averci messo dentro una Pozione per il sonno.

James da gentiluomo qual era mise un braccio attorno alla spalla del ragazzo e inizió a parlargli di Quiddicht,lasciando ad Emmeline la possibilità di scappare.

Lily si giró verso di lei e rise.

"Questi uomini!"

 

Sirius aveva visto si sfuggita Emmeline entrare in sala e chiacchierare con un suo gruppetto di amici.

Dio,certo che è veramente bella però.

I capelli lunghi cadevano lungo schiena con delle onde morbide.

Indossava un vestitino di velluto color mora,morbido e gli anfibi neri.

Era poco truccata,giusto il necessario per far risaltare gli occhi screziati.

Come al solito indossava molti anelli,gli orecchini ma solo una semplice catenina,molto sottile al collo.

Si riprese da quei pensieri e inizió a pensare a qualcosa da mettere.

 

“Ehi ciao,sorridi e fai finta di parlare con me,non voglio farmi trovare!"

“Ehi!Buonasera anche a te!”

“Fai meno il permaloso e fammi venire lì dietro!”

Emmeline,agitatissima,si era fiondata davanti al tavolo del dj.

Sirius la fece passare dietro.

“Allora?Che c'è?"

“Michealson mi sta perseguitando"

Sirius storse la bocca.

"Ecco appunto, ti prego fai finta di dirmi qualcosa di importante poi sorridi,ecco bravo così" la ragazza aveva iniziato a parlare velocemente ed era visibilmente agitata.

“Non ho bisogno che tu mi dica di sorridere,fai già ridere di tuo"

"Che adulatore...molto gentile come sempre"

"Scherzo,sei veramente carina"

Emmeline arrossí un po'.

“Grazie,stai bene anche tu” sorrise abbassando lo sguardo “Allora,signor Dj?Cosa vuole mettere?”si piazzò al suo posto e decise di aiutarlo.

“Non lo so,mi hanno chiesto Mi hai stregato il cuor di Celestina Warbeck ma io proprio non ce la faccio…tieni,questi sono i vinili,fai tu...volevo giusto prendermi una pausa"

"E che fai mi lasci qui?"

"Torno subito"

"Sir...Black!"

"Come mi hai chiamato ?"

"Daii vieni"

"Sei grande e grossa,metti un po' di musica dai,vediamo che ti piace"

 

Lily aveva raggiunto Mary e insieme avevano assistito alla scena di Marlene che dopo aver salutato,briosa come sempre Remus,veniva liquidata da quest'ultimo che con una scusa si era allontanato.

"Ma che succede?Non capisco,Remus sembra evitarla"chiese Mary confusa.

Lily scosse la testa "Non lo so,eppure credevo che si stessero simpatici,sono sempre andati d'accordo "

Mary alzó le spalle.

"E a te come va con James?"

"Bah,un po' meglio...cioè dipende dalla giornata "rise "ma ogni tanto riesce ad essere anche simpatico"

"Chi è simpatico?"

Sirius passó bruscamente in mezzo a loro per prendere un drink,poi si appoggiò al tavolo per sentire che avessero da dirsi.

"Sicuramente non tu" Mary gli fece la linguaccia.

"Quanto sei simpatica Mary" le passò un braccio attorno alle spalle.

"Avete visto Emmeline? Spero non sia stata di nuovo rapita da Michealson" chiese Lily guardandosi intorno.

"Oddio spero di no,quel ragazzo con lei è veramente una piattola!" Mary alzò gli occhi al cielo. Lei ci metteva mezzo secondo ad allontanare i seccatori mentre per Emmeline era diverso. Lei era più gentile e più pacata e non riusciva a dire di no.

 

You need cooling

Baby I'm not fooling

I'm gonna send ya

Back to schooling

 

"Oh,eccola" disse Mary alzando un dito e ascoltando meglio la musica.

 

Emmeline dopo aver messo Whole Lotta Love dei Led Zeppelin e aver suscitato visi perplessi,risatine e qualche sorriso di approvazione aveva abbandonato la sua postazione ed era andata a cercare qualcuno.

D'altronde la musica babbana non potevano capirla tutti.

“Ha gusto però” pensò Sirius.

 

Qualcuno poi aveva fatto partire Twist and Shout e Lily si era subito agitata "Oddio adoro questa canzone!"

"Chiama le altre chiama le altre andiamo ballare!"

Mary trascinó Lily per un braccio e recuperato tutto il gruppetto andarono a dimenarsi in pista,braccia in aria e capelli al vento,ridendo spensierate almeno per una notte.

 

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Capitolo 11
*** I know you got that hiccup ***


Ciao a tutti,

Questa breve introduzione è solo per avvertire chi ha letto la storia molto tempo fa che i precedenti capitoli sono stati modificati. Quindi se vi va,potete andare a rileggerli 💕

Un bacio e buona lettura!

 

 

Capitolo 11~ I know you got that hiccup

 

"La Trasfigurazione bla bla bla"

Le parole della professoressa McGranitt ormai risultavano a molti solo un flusso indistinto di suoni.

"Ihc!ihc!”

La professoressa guardó accigliata Sophie Edgcombe che stava singhiozzando senza quasi prendere fiato,poi riprese a parlare.

"Ihc!Ihc!Ihc!”

“La smetti?Mi stai disturbando” sbottó Alice,che in realtà non era granché interessata alla lezione ma stava solo cercando un pretesto per sbroccare alla compagna di studio del fidanzato.

"Signorina Edgcombe,sta bene?" Intervenne la McGranitt.

"Sí...ih!ih!Non capisco perché ih!Ho questo singhiozzo ih!ih!”

"Vada in bagno”

"Va bene ih!ih!ih!”

Mentre usciva,scossa da un singhiozzo così forte che sembrava stesse per vomitare,suscitando risatine a un po’ tutti gli studenti,Sirius,James e Leo-un vivace amico dei due-si lanciavano delle occhiatine complici.

Verso la fine della lezione la ragazza si affacciò alla porta.

"Professor ih! ancora non mi pass...ih!"

"Capisco,è sicuramente magia...

vada in Infermeria e chieda a Madama Chips un rimedio"

"Va ih! bene,grazie professoress...ih!"

La McGranitt aspettó che Sophie uscisse e poi congedó i suoi alunni.

"Bene,la lezione è finita,potete andare...Voi tre rimanete qui!"

Fermó sulla sogliaJames,Sirius e Leo mentre tentavano furtivamente di uscire.

Remus uscendo scosse la testa,divertito anche lui in fondo.

La donna li scrutó attentamente.

"Avanti,che avete dato alla signorina Edgcombe?"

"Nulla"risposero all'unisono con falsa innocenza.

“Consegnatemele dai”

Allo sguardo interrogativo dei ragazzi la professoressa si spazientì.

“Smettetela con questa farsa e datemi le caramelle o vi levo 5 punti per uno!”

“Professoressa ma perché ogni volta che succede qualcosa deve essere colpa nostra?!” Proferí Leo con tono da vittima.

“Me lo chiedo anche io!”

James allora sospirando tiró fuori dalla tracolla un sacchetto di caramelline tonde.

I punti non sarebbero stati un problema se non ci fosse stato il sistema delle coppie,ma era così e non osó immaginare la reazione di Lily alla perdita di almeno 20 punti.

“Bene,grazie per l’onestá,potete andare. Ma solo perché non era uno scherzo di cattivo gusto. State attenti a non combinare altro,possibile che ancora non vi siate stancati di giocare come dei tredicenni?”

Lily stava attendendo James fuori dall’aula,battendo nervosamente un piede.

“Punizione?Ti giuro che se...”

Il ragazzo la tranquillizzó prima che finisse la frase.

“Bene” Lily tiró un sospiro di sollievo “Mi pare che la McGranitt si stia un po’ ammorbidendo ultimamente”

“Bhé,non abbiamo fatto nulla di male insomma. Solo una cosina per ridere.Abbiamo anche dato una mano ad Alice così! Lo sai che non la sopporta”

“Sí ma che c’entra,io allora dovrei mandare in Infermeria mezza scuola”

“Quanto sei acida...comunque non l’abbiamo mica avvelenata,passa con una pozione,e poi dai ammettilo che è stato divertente”

“Ma non è questo il punto"

"Aaah vedi che l'hai trovato divertente”

“No” la rossa ridendo scansó James che sorrideva compiaciuto.

“Evans,Evans...tu pensi di fregare me?”

“Non ne ho bisogno guarda”

Facendole il verso,la prese sottobraccio (osservato innorridito dalla ragazza,che si liberò dalla tenera morsa in due secondi) e la scrutó fino alla Sala Comune.

 

Sirius Black,appoggiato ad una colonna del cortile osservava gli studenti affannarsi,correre da un’aula all’altra,confrontarsi sui compiti,sui professori e anche su qualche pettegolezzo.

La sua attenzione però fu subito attirata da una sola persona che cercava di fermare una massa di capelli scuri con una matita mentre con l’altro braccio sorreggeva un paio di tomi,molto poco invitati a suo parere,in equilibrio parecchio precario.

Tirando indietro le spalle le si avvicinò.

“Mi sembri un po’ in difficoltà” le tolse delicatamente i libri dalle braccia.

"Ehi...grazie” Emmeline,un po’ sorpresa,gli fece uno dei suoi dolcissimi sorrisi e finí velocemente il suo chignon improvvisato.

"Dove vai così di fretta?”

"Vado ad Aritmanzia,tu non hai nulla da fare?"

"Mh,si anche io ho qualcosa,poi controllo "

"Dovresti avere Divinazione se non sbaglio”

“Potrebbe essere...ora sai anche il mio orario?Come se il tuo non fosse abbastanza pieno”

“A volte mi tocca fare le cose per entrambi...non arrivare tardi mi raccomando. Come è andata con la McGranitt? Scusami se non ti ho aspettato ma dovevo passare in camera a prendere delle cose.Poi a pranzo mi hanno accennato”

“Figurati,comunque tutto tranquillo”

Sirius si meravigliava sempre del fatto che la ragazza si preoccupasse così per lui,più che altro perché lo faceva con una tale naturalezza da sembrare quasi che non lo facesse volontariamente.

O forse era lui che non era abituato.

“Bene...allora vai a lezione e niente trucchetti stupidi come stamattina!Sophie sembrava stare così male poverina"

"Non ti preoccupare. Anche se faceva ridere devi ammetterlo"

"Sí,faceva ridere,Alice era così soddisfatta...”scosse la testa sorridendo “A dopo”

“A dopo Vance”

La osservó allontanarsi elegantemente,pensando che forse inizialmente si era lamentato un po’ troppo con la McGranitt per la scelta di quella compagna.

 

“Sei stata tu vero?!Razza di idiota!”

Immaginatevi lo sgomento di Alice quando mentre rileggeva qualche appunto di Difesa contro le Arti Oscure in cortile,insieme ad Emmeline,una furia le si lanciò addosso.

La ragazza spalancò i suoi occhioni castani quando Sophie Edgcombe la spintonó.

“Ma che fai?!Sei impazzita?”scattó in piedi.

“Potevo strozzarmi cretina!Solo perché sei gelosa di Frank non vuol dire che mi debba avvelenare!E poi riprenditi bella mia che quello lí non te lo vuole rubare nessuno!”

Nel mentre alcuni dei presenti osservavano la scena incuriositi e divertiti.

Sophie gesticolava avvicinandosi minacciosamente ad Alice.

“Certo,tu miri ai piani alti giusto!

Comunque non ho fatto proprio nulla e non fare tutta questa scenata per due Dolci Singhiozzini perché sono assolutamente innocui”

“Come sai che erano Dolci Singhiozzini se non sei stata tu?! Sei proprio una stupida,ti sei smascherata da sola”

“Ragazze calmatevi!” Emmeline provó ad intervenire ma fu zittita malamente da Sophie,cosa che fece infuriare ancora di più la sua amica.

“Ora mi sto scocciando veramente,non ti permettere più!”

Alice tiró fuori la bacchetta.

“No!” Un giovane (alto) si frappose tra le due litiganti,a braccia spalancate.

“James spostati”

“No,smettetela immediatamente!”

Emmeline ringrazió il cielo che fosse intervenuto il ragazzo.

“Spostati,voglio proprio vedere cosa fa!” Sophie continuava a dare in escandescenze.

“E tu smettila” sbottó James rivolgendosi a lei “sono stato io! Non ti ricordi la caramella che mi hai chiesto oggi?Cielo,fare due più due è così difficile ?”

Alice scoppió a ridere.

“Ti chiedo scusa ma non te la prendere con Alice,anche perché non è successo nulla di male,l’effetto è leggero e vedo che sei più in forma di prima “ commentò James ironicamente.

La giovane strega se ne andò via livida,borbottando,davanti gli occhi attenti degli altri ragazzi,che non vedevano l’ora di spargere il pettegolezzo.

James si girò verso le amiche alzando gli occhi al cielo.

“Dovrebbe domandarsi perché nessuno la sopporta e darsi una risposta”

“Lasciala stare,è problematica,poverina” Alice,vittoriosa,esclamò queste parole con falso pietismo è un’espressione soddisfatta stampata sul volto.

“Grazie James,pensavo di rimanere colpita da qualche incantesimo da parte di queste due matte “

“È stato un piacere. Comunque Ali scusami se ti ho messa in mezzo a questo casino”

“Non ti preoccupare,anzi grazie,mi hai fatto fare qualche risata”

“Per quello sono sempre disponibile!Ora scusatemi signorine ma dovrei andare. A dopo”

 

Lily avendo visto da lontano quello strano gruppetto si avvicinò alle amiche,guardando perplessa James che si allontanava.

“Che succede ?”

“Nulla,James ha solo evitato che quella pazza furiosa della Edgcombe si ritrovasse senza capelli”

“Scusa?”

“Sophie pensava che fosse stata Alice a farle venire quel singhiozzo stamattina quindi è arrivata qui,gridando e insultandola”spiegò Emmeline.

“Ti rendi conto? Ha avuto anche il coraggio di zittire Emmeline,inutile dire che la volevo cruciare”

“Ehi,piano con le parole!”

“Sto scherzando ovviamente...un semplice Calvorio sarebbe bastato”

“Comunque,alla fine è intervenuto James a placare gli animi,si è preso la colpa dell’accaduto e ha chiesto scusa” concluse Emmeline.

“Oh,bene. É un po’ più assennato ultimamente. O è solo una mia impressione?” Lily pensierosa vide le amiche guardarsi di sfuggita con un sorrisetto.

“Che c’è?”

“Niente,niente”

“Non mi prendete in giro!”

“Io devo andare a ripassare,ci vediamo dopo!E state attente,questa scuola è piena di persone instabili” Alice indietreggiava,sempre super allegra.

“Tu piuttosto,vedi di non combinare guai”

Lei alzó le spalle,facendo un sorriso a 32 denti “Ah, e se chiedono di quello che è successo,dite che l’ho fatta nera!”

“Sicuramente”risero le altre due.

 

Quella sera in Sala Grande il tavolo di Grifondoro commentava l’ accaduto,mentre Sophie Edgcombe non si era presentata.

Marlene,luminosa come sempre,ascoltava per l’ennesima volta la storia di Alice,che ogni tanto stringeva Frank a sé.

Ogni tanto osservava di sfuggita Remus,in forma smagliante in quei giorni.

Era seduto accanto a Lily e le stava versando del succo di zucca.

“Ma poi quanto è melodrammatica?Tutta questa scena solo per un po’ di singhiozzo!”

“Lascia perdere,l’ho incontrata in corridoio che ancora sbraitava”

“Boh,domani secondo me quella mi lincia”osservò Frank.

“E tu chiamami” rise Mary.

James invece si stava divertendo molto a sentire come Alice stava iperbolizzando i fatti ma non voleva rovinare la storia intervenendo.

Si soffermò a guardare Lily e i loro sguardi si incrociarono per circa tre secondi.

Sentì una stretta allo stomaco e poi distolse lo sguardo.

Dopo un po’ si trovò di nuovo ad osservarla.

“Che c’è?” Lily lo guardò interrogativa.

“Nulla,nulla” James tornó a guardare Alice e tutta la combriccola.

 

Quando quella sera Emmeline tornó in camera notò sul suo comodino un libro,la copertina rilegata era blu,il titolo inciso in argento.

Lo guardò accigliata.

“Mary,questo l’hai messo tu qui?”

“Mmh,no. Ah ecco,vedi che l’hai ritrovato”

Quando a letto lo sfoglió,un fogliettino cadde sulla coperta.

 

Grazie per il prestito.

 

La ragazza cercò di capire a chi appartenesse quella scrittura che le era familiare.

 

Lily dal suo letto stava ripensando a quel rapido scambio di sguardi con James.

Aveva sentito una strana sensazione alla bocca dello stomaco ma non le aveva attribuito molta importanza.

Eppure,se ci ripensava,quella sensazione si riproponeva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 12
*** Ma un Babbano non ha occhi? ***


Capitolo 12~ Ma un Babbano non ha occhi?

*

 

UCCISI DUE CONIUGI BABBANI NELLA CITTADINA DI READING,Berkshire

 

 

L’articolo spiegava brevemente come erano stati ritrovati i corpi,i presunti sospettati e forniva un’ipotetica ricostruzione dei fatti.

 

Reading era una cittadina deliziosa,la preferita di Lily.

Lei abitava nella campagna poco fuori e sin da quando era bambina faceva spesso visita alla città.

Quindi quando,quella mattina del 10 ottobre 1977,Lily lesse la notizia sul giornale si sentì ferita nel profondo.

Non solo perché il caso colpiva,data la tranquillità del posto,ma anche perché era sicuramente opera di maghi.

Dopo tanti anni ancora non capiva il motivo per cui alcuni elementi del mondo magico provassero un tale odio per i babbani.

Tutta la Sala Grande commentava la notizia,che era accompagnata da numerose sgradevoli nuove riguardo Nati Babbani o filobabbani vittime di scorrerie,anche violente.

Purtroppo questi avvenimenti non facevano più scalpore come un tempo,data la quantità sempre maggiore nel corso degli anni.

Per questo dopo qualche minuto tutti avevano cambiato argomento.

 

“Comunque non se ne può più,non riesco a stare tranquilla. Chissà come stanno a casa”

“Ormai succede qualcosa all’ordine del giorno”

“Capita così spesso che la gente non ci fa molto più caso”

“Finché la tragedia non li tocca da vicino ovviamente” concluse Mary duramente.

Anche lei era una Nata Babbana ma con il tempo aveva dovuto rafforzare il suo carattere,sopratutto in seguito a uno spiacevole evento accaduto al quarto anno.

 

“Lily...”sussurró Marlene.

“Non è niente Lene,non è niente,tranquilla”

Si alzó in piedi,pallida, e uscì.

“Non ho molta fame. Ci vediamo a lezione”

Le ragazze al tavolo la seguirono con lo sguardo.

Quando si parlava di provvedimenti che favorivano i Purosangue o contro i Nati Babbani Lily si rattristava molto. Non capiva come fosse possibile che ancora nel 1977 si andassero a fare differenze di quel genere. Ma forse nel mondo della Magia non era mai successo qualcosa di grave come nel mondo Babbano.

“Lasciamo stare” disse Mary scuotendo la testa “cambiamo argomento,queste cose mi fanno una rabbia tale da farmi venire da piangere”

 

Sirius era stato zitto per tutta la durata della colazione. Ogni tanto gettava un’occhiata al tavolo dei Serpeverde,poi ricominciava a girare mestamente il cucchiaino nella tazza.

James lo aveva guardato corrucciando la fronte,poi dopo aver intuito il motivo dei pensieri dell’amico gli posó una mano sulla spalla,senza dire nulla.

Stando seduto più lontano non aveva potuto udire le parole delle ragazze,quindi vedendo Lily uscire di fretta si congedò.

“Io vado. La rossa non mi sembra di buon umore,non posso proprio fare tardi”

A tavola invece era rimasto solo un muffin al cioccolato nei pressi dei ragazzi ed Emmeline,seppur fosse seduta lontana,chiese al moro se lo volesse dividere con lei ma lui,taciturno,scosse la testa.

Quando quasi tutti avevano lasciato la stanza,compreso Sirius,la ragazza si rivolse a Remus e Marlene.

“Che è successo?”

“Credo si sia infastidito per quell’articolo dell’assassinio.” Rispose la ragazza.

“Io direi deluso più che altro”

“Perché?”

Remus allungó il giornale ad Emmeline indicando un altro articoletto in fondo alla pagina.

“Oh...capisco. Si sente in colpa immagino”

“Sí,penso di sì. È sempre un po’ restio a parlare di questa cosa però lo so che sente quest’onta terribile su di sé.”

“Mi dispiace. Insomma ho notato che non ha un gran bel rapporto con il fratello e pensavo che si dissociasse dalle tradizioni della sua famiglia,un po’ per ribellione. Ma non pensavo ci stesse tanto male”

“Penso che standoci così vicino inizierai ad accorgertene anche tu. Di fronte agli altri maschera molto la cosa”

“Bhé sí...poverino,chissà come deve vivere male quando sta a casa”

“Sirius non vive più con la sua famiglia”

“In che senso?”

“Nel senso che vive da James”

“Oh...”

Mentre si avvicinavano all’aula di Difesa contro le Arti Oscure,Remus prese Emmeline da parte e disse :

“Non dirgli che te l’ho detto per favore” guardando l’entrata della classe.

Sirius era appoggiato al muro,pensieroso com’era quasi sempre quando non stava in compagnia.

“Ma figurati,non ti preoccupare. Capisco che voglia tenersi queste cose per sé”

 

 

In quel pomeriggio di inizio autunno le chiome degli alberi erano dei colori più luminosi che si potessero immaginare,sfumavano dal verde foresta al giallo,all’arancione per finire con il rosso rubino.

Il prato era ricoperto da un tappeto variopinto di foglie rischiarate dal bagliore caldo e accogliente del sole che splendeva alto nel cielo terso. Lily chiuse gli occhi e si abbandonò a quel tepore.

Le piaceva stare sola in quel posto meraviglioso,che purtroppo avrebbe visto ancora per poco tempo. Si respirava un’aria pulita e incontaminata,un’aria che sapeva di magia.

Una voce squillante interruppe la sua quiete.

“Ehi Evans,non linciarmi,sono passato solo per chiederti quando studiamo,siccome più tardi ho gli allenamenti”

“Mmh,possiamo fare anche quando finisci,non importa”

“Okay,ti cerco io più tardi”

“Okay” rispose lei mogia.

A quel punto il ragazzo le chiese se fosse tutto a posto.

Lily annuí. Stava ancora pensando all’uccisione di quei poveri signori.

“Ti posso chiedere una cosa?”

“Dimmi” James si sedette accanto a lei,appoggiato al tronco dell’albero,una gamba piegata e l’altra distesa a terra.

“La tua famiglia è purosangue giusto?”

“Non mi piace molto il termine,però sí,discendo da una famiglia di maghi da generazioni”

“Allora,forse,riuscirai a spiegarmi perché tutto quest’odio per i Babbani. Per i Nati Babbani come me.Anche solo per i “mezzosangue”. Me lo sai dire? Perché io non riesco a capirlo”

Vendola così triste si voltò verso di lei e cercó di formulare un discorso serio e sensato.

Poverina...

“Evans...non lo capisco nemmeno io. Vedi,ci sono famiglie che fanno della purezza di sangue un elemento per innalzarsi al di sopra degli altri. Che inseriscono,tra i vari pretesti per legittimare le loro azioni,le persecuzioni contro i maghi e la caccia alle streghe che di fatto si sono concluse pochi anni fa. Sono stati degli eventi terribili,di un’atrocità indicibile,che hanno condannato la nostra gente per secoli e su questo non ho dubbi neanche io,peró ora queste persone credono che il giusto rimedio sia la vendetta e commettono delle azioni anche peggiori.

Loro condannano chi ha rapporti con i Babbani,chi apprezza quello che fanno,il loro ingegno,la loro semplicitá. Per non parlare di chi si macchia del peggiore dei crimini,sposarne uno di loro.

Ma non tutti la pensano così. Ci sono maghi che combattono ogni singolo giorno per fare in modo che ogni differenza di trattamento venga appianata,per fare in modo che tutti capiscano che i Babbani sono come noi,e così anche i Nati Babbani e i “mezzosangue” sono dei maghi esattamente come noi,spesso anche migliori “ le sorrise facendole l’occhiolino.

“Non abbiamo forse tutti la stessa pelle? Certo,tu un po’ più chiara forse “ ironizzò,poggiando una mano su quella della ragazza“ gli stessi occhi?” Sussurró guardandola.

I tuoi sono sicuramente più belli.

Perché mi guardi così,Potter?

“Gli stessi affetti?Le stesse passioni?Gli stessi sensi? Ecco,la mia famiglia ha sempre cercato di insegnarmi questo,i valori del rispetto e dell’uguaglianza,i miei genitori hanno sempre evitato termini come “Sanguesporco” o “Traditore di sangue” ed io glie ne sono veramente molto grato.Anche perché non avrei potuto sopportare un clima pesante e ottuso come ha dovuto fare Sirius.”

“Sí,mi sono accorta che non ha molta confidenza con il fratello...”

“No,infatti. E Regulus é anche il problema minore. La madre non lo può più vedere tanto è “delusa” dal fatto che il figlio sia in Grifondoro ma specialmente dal fatto che non condivida i suoi ideali e che vada in giro con gente come noi “

“Meno male che stiamo molto tempo ad Hogwarts allora...chissá come fa a sopportare un clima del genere durante le vacanze,poverino”

James spiegó a Lily quello che Remus aveva spiegato ad Emmeline in mattinata.

“Sirius non vive più con la sua famiglia”

“E dove sta?”

“Sta da me”

“Aah,bhe è un gesto molto bello da parte tua”

“Sirius per me è come un fratello e i miei genitori gli vogliono un gran bene e sono a conoscenza della situazione quindi non crea assolutamente problema a nessuno”.

Lily annuì.

“Per concludere Evans,non dare troppo credito a chi ti dice che sei diversa,perché so benissimo-e credo che lo sappia anche tu-che non hai nulla di anomalo,a parte essere una grande rompiscatole” le fece la linguaccia “L’odio per il diverso purtroppo esiste da secoli,ma questo non vuol dire che non ci sarà mai nessuno dalla tua parte. Non sarai mai sola e qualcuno si preoccuperà sempre di stare al tuo fianco in questa guerra.”

Dopo qualche secondo di silenzio Lily rispose così : “ C’é bisogno di più gente che la pensi come te,mi hai un po’ rincuorata. Grazie mille”

“E di che,mi fa piacere”

“È solo che la gente non capisce...crede che siano cose da poco ma io temo che piano piano ci stiamo avvicinando a qualcosa di peggiore”

“Ti capisco,sono preoccupato anche io. Per ora però non ci pensare troppo,non farti rovinare la giornata. Oggi è venerdì,magari esci un po’ no?”

“Sisi sicuramente,ancora grazie”

James le sorrise,poi si alzò in piedi pulendosi i pantaloni.

“Io allora vado...”

“Certo,a dopo”

“A dopo”

Non si allontanò molto che si sentì chiamare da Lily.

“James,senti” al sentirsi chiamare con il proprio nome il ragazzo sentì il cuore accellerare “perché fai sempre lo stupido ?”

All’espressione stranita di James,Lily si spiegò un po’ meglio.

“Nel senso che scherzi sempre,mi torturi dal primo anno,fai sempre battute anche di cattivo gusto. Per non parlare del modo in cui tratti le ragazze. Poi però dici queste cose così e mi lasci un po’ perplessa. Un discorso del genere sarebbe bastato a conquistarmi. Quando ero piccola ovviamente,non ti montare la testa” concluse vedendo James sorridere euforico.

Se fosse bastato così poco Evans...

“Perché sono così,semplicemente. A me piace ridere,scherzare e credo che se mi mettessi a pensare a tutta la negatività che ci circonda morirei all’istante. Certo,ammetto di avere esagerato alcune volte”

“Già...a volte purtroppo sei stato cattivo”

“Lo so,e mi dispiace. Sono serio. Specialmente quando ero più piccolo. Ora non posso dirti che sono completamente cambiato,perché non è così e perché parte della mia indole si presta facilmente allo scherzo,così come quella dei miei compagni. Però riconosco i miei errori”

“È un inizio”

“E poi mi ha sempre divertito darti fastidio”

“Eh me ne sono accorta”

“Sei così carina quando ti arrabbi,mi provochi ” le ammiccò divertito.

“Potter,sei un cretino” Lily alzò gli occhi al cielo.

“Lo so. Ora vado che sennò la squadra non mi conclude nulla oggi” scherzó.

“Vai. Buon allenamento”

 

Sembrava quasi che stessi citando inconsapevolmente il monologo di Shylock nel Mercante di Venezia. Qualcosa mentre mi parlavi mi teneva gli occhi incollati ai tuoi. Forse è uno dei tuoi innumerevoli modi per provare a conquistare una ragazza. Forse capisco come qualcuno possa rimanere affascinato da te. Tutta questa affabilità...ma ovviamente è solo il momento. Non mi inganni mica Potter.

 

“Ehi,come è andato l’allenamento?”chiese Alice quando Marlene e Mary tornarono dal campo.

“Abbastanza bene. James oggi era carichissimo”

“Sí,era impazzito” Marlene rise rivolgendosi alla bionda e scimmiottò la voce dell’amico “Siete i migliori ragazzi!Siamo i migliori! Non li facciamo passare alla prossima partita! “

“Abbiamo i giocatori più forti!Siete Bellissimi! Viva Grifondoro!”

“Come mai?”

“Ma che ne so...qui stanno tutti fuori. Però devo dire che in questo clima di positività l’allenamento è andato alla grande. Siamo quasi pronti per la prossima partita. Certo dobbiamo fare ancora le selezioni,non so per quale motivo sono così tardi sinceramente”

“Non so. Ho saputo che Leo vuole provare ad entrare in squadra”

“Leo Thomas? Chissá come mai non ha mai provato prima”

“Forse si sentiva minacciato dalla sorella” ridacchiarono.

“Ci sono anche dei ragazzi un po’ più piccoli credo. Dobbiamo lasciare la squadra in eredità”

“Comunque ragazze sentite,secondo me oggi James era particolarmente allegro perché Lily gli ha detto qualcosa” Alice,seduta a gambe incrociate sul letto,raddrizzò la schiena e chiamò le amiche a sè.

“Lily oggi aveva il morale sotto ai piedi,Ali,che dici. Non penso avesse parole dolci per James”

“Bhé,prima dei vostri allenamenti li ho visti seduti sotto un albero,vedete,lí” scattando in piedi,si affacciò dalla finestra e puntò il dito nella direzione dell’albero ” dove adesso c’è quella ragazza di Corvonero. Stavano parlando tranquillamente”

“Mi pare strano...”

“Bhé,ultimamente Lily è diventata un pochino più tollerante.”

“Pochino pochino” scherzó Mary.

“A volte si vede che lo vorrebbe strozzare ma almeno non lo assilla con i suoi “Potter ti levo 10 punti se non la smetti!”

“Chi leva punti a chi?” Lily era entrata in camera.

“Ciao! Stavamo dicendo che fortunatamente non ci rompi più con il tuo atteggiamento da despota ”

“Io una despota?”

“10 punti in meno qua! 5 punti in meno lá! Thomas,se non chiedi immediatamente scusa a Sophie ti mando dalla McGranitt!”

“Ma che dici,io sono sempre stata giusta,i punti se li levo,li levo a chi se lo merita tipo...”

“...tipo James Potter” Alice fece l’occhiolino alle amiche,aveva teso la sua trappola.

“Vabbé ma lui è un caso a parte,cioè a volte non si regola proprio. Così come i suoi amici. Però devo ammettere che in questi giorni si sta comportando quasi civilmente” scherzó.

“Non studiate oggi ?” la stuzzicó Marlene.

“Sí,sono venuta solo per prendere dei libri e poi vado. Spero di non aver parlato troppo presto” ridacchiò.

 

 

 

“Io vado in camera”

Sirius,afferrati i libri,si era alzato in piedi

“Non finisci?”

“No guarda,non mi va proprio. Finisci tu,non ti preoccupare dei miei compiti”

Emmeline,appresa la situazione del ragazzo,cercó di avere un attimo po’ più di tatto. Non che le risultasse difficile,era molto gentile già di suo.

“Ma sei sicuro?Guarda che se non stai bene posso finire io quello di cui hai bisogno,non è un problema”

“Nono,posso farli da soli,non ho bisogno di una balia che me li faccia.” Lui rispose secco,lasciando Emmeline senza una parola “Non mi va e basta.Ci vediamo dopo”

La ragazza non rispose, ferma sulla sedia,amareggiata.

Senonché Sirius aveva dimenticato un appunto sul banco e lei,nonostante tutto,fece per riportarglielo.

Osservandolo un attimo però riconobbe quella scrittura.Rimase in piedi,con il foglio in mano,chiedendosi perché mai Sirius Black le avesse preso quel libro.

 

“Una domanda”

Marlene e Remus camminavano nei corridoi,di ritorno dalla Biblioteca.

“Dimmi”

“Ma secondo te,a James piace sul serio Lily?”

Remus rimase un po’ incuriosito per la domanda.

“Mi chiedi troppo”

“Ma dai,noi siamo tra i suoi più cari amici,ma capisco che magari non voglia parlarne con me siccome sono molto vicina a lei.”

“Se è per questo anche io”

Marlene si rabbuió un po’.

“Però lo sai come è fatto,non lo ammetterebbe mai.”

“Mh,già”

“Comunque se anche fosse,dovrebbe dimostrarsi un po’ più serio. Non che non lo sia. Io lo conosco bene e so che riesce a dimostrare tanta maturità quando vuole”

“Esatto...non capisco perché debba fare il cretino proprio con lei. Oggi all’allenamento era troppo preso a bene,ci ha fatto esercitare in maniera intensiva ma ne è valsa la pena,non ci allenavamo così bene da una vita. E poi quando sono tornata in camera ho visto che Lily era molto tranquilla,nonostante stamattina fosse un po’ agitata e Alice mi ha detto che nel pomeriggio li ha visti parlare e lei sembrava molto presa dal discorso. Mi chiedo di che cosa stessero parlando,tu ne hai idea?” Finalmente Lene pose fine alla sua parlantina.

“No...però sono contento che stia andando bene. All’inizio ero un po’ preoccupato per questa coppia” rise “Se James riesce a farsi volere bene da Lily gli do 50 punti”

Marlene lo seguí ridendo”Ma è uno stupido perché non ci vuole nulla a volergli bene! È solo che con lei fa così...bisogna solo capire quale è il suo vero scopo”

“Vedremo,vedremo. Stasera mi informo e ti faccio sapere” Remus era comunque allettato da quest’idea e curioso di scoprire le vere intenzioni dell’amico.

“Sii”Marlene batté le mani,entusiasta “missione in incognito”

“Sarò super discreto”

“E quando mai” lo canzonó.

“Sei troppo severa”

“Scherzo,sei adorabile”

Remus sorrise a mezza bocca,guardando in basso,poi rivolgendosi all’amica,sorridente e dagli occhi luminosissimi,le disse che anche lei lo era.

Quando arrivarono davanti all’entrata della Sala Comune di Grifondoro trovarono Lily in lacrime.

 

* Il titolo prende spunto dal monologo di Shylock nel Mercante di Venezia di Shakespeare.Al posto della parola “Babbano” nel testo originale c’è il termine “ebreo”. P.S. Chiedo scusa per il font corsivo che è molto più piccolo rispetto al resto del testo ma al momento posso usare solo il telefono per scrivere. Un bacio 💋

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Capitolo 13
*** Dolori che riemergono ***


Capitolo 13 ~ Dolori che riemergono

“Non ce la faccio più”

“Che è successo?”

Lily era davanti alla Signora Grassa e si rifiutava di dire la parola d’ordine.

“Dai Lily,entriamo dentro e ci racconti” Remus le mise una mano sulla spalla.

“No,non mi va,ci sono troppe persone”

“A quest’ora penso che non ci sia nessuno però se vuoi vado a controllare”

La ragazza annuí.

“Non c’è nessuno,entriamo”

Entrarono e si sedettero tutti e tre su un divano,Lily era nel mezzo stretta dalle braccia di Marlene.

“Dai,ora dicci”

“Ero in Biblioteca e stavo studiando con Potter,dopo i vostri allenamenti”guardò Marlene”Era tutto tranquillo fino a quando non ho visto Severus seduto a un tavolo poco lontano dal nostro. Ho notato che mi guardava e l’ho guardato anche io per un po’,poi ho accennato un sorriso ma lui ovviamente ha subito abbassato lo sguardo sul suo libro.

Verso la chiusura ci siamo alzati e mentre James andava a posare un volume ho visto Severus allontanarsi anche lui,così ho salutato Potter e gli ho detto che io restavo a vedere delle cose in Biblioteca. Lui si è proposto di restare con me anche perché non saremmo potuti restare tanto a lungo ma io l’ho mandato via.”

 

Meno male che James non l’ha visto,meno male... pensò Remus.

 

“Aver visto Severus osservarmi mi aveva lasciato una strana sensazione addosso,è stato come se sentissi il bisogno di andare da lui e parlargli. Non so bene per dirgli cosa ma volevo andare. Non mi guardate cosí,lo so che probabilmente non avrei dovuto più rivolgergli la parola dopo quella volta ma è stato più forte di me.”

Marlene e Lupin la stavano guardando con un misto di disapprovazione e compassione. Sapevano quanto Lily soffrisse per quello che era accaduto due anni prima e ancora cercava di trovare una soluzione, a volte mettendo da parte il suo orgoglio da Grifondoro.

“Comunque,ho aspettato che uscisse e l’ho fermato. Quando gli ho posato una mano sul braccio mi ha scansato ovviamente,ma non l’ha fatto in modo rude. Mi ha chiesto cosa volessi e io gli ho detto che mi mancava. Mi è uscito di slancio,forse non avrei dovuto. Comunque lui mi ha fissato per un po’,in silenzio e poi se ne è andato. Così. Ma non è finita qui. Perché io l’ho rincorso-lo so che è testardo- e l’ho fermato di nuovo. Lui mi ha detto di lasciarlo perdere perché non era il caso e perché come so benissimo-ha detto-non mi vuole piú sentire ne vedere. Io ho provato a dirgli qualcosa per placarlo e soprattutto che dovrei essere io quella arrabbiata ma lui niente. Mentre andava via gli ho chiesto perché ce l’avesse ancora così tanto con me e lui si è riavvicinato. Non mi ha risposto direttamente ma mi ha detto

“Ma non ti vergogni a studiare con quello lá? Non ti ergere a paladina della giustizia se poi vai in giro con gente che dici di disprezzare per come tratta gli altri,ipocrita.”

Inutile dire che ci sono rimasta malissimo.

Mentre discutevamo è arrivato Mulciber.”

Marlene fece un verso di disapprovazione.

“Ci è passato accanto e si è fermato a parlare con lui,come se io non esistessi. Ha detto che dovevano andare perché c’era una specie di riunione nella Sala Comune di Serpeverde,non ho ben capito. Piton gli ha detto che doveva sbrigare una questione. Allora Mulciber gli ha chiesto con chi,si è girato a scrutarmi,dall’alto verso il basso “ con questa ? “

Alché io gli stavo per rispondere bruscamente ma lui mi ha preceduto e ha detto,testuali parole

Ancora parli con i Sanguesporco? Ma non ti fanno un po’ schifo?”

Ha fatto un sorriso perfido e se ne è andato. Severus ha guardato entrambi e poi l’ha seguito. Senza dire una singola parola in mia difesa .”

“Mulciber... Lo odio,lo ucciderei,giuro.”

“Lene...non mi importa nulla di quello che ha detto Mulciber”

“Non c’entra niente! Ti pare una cosa normale?! Non basta quello che ha fatto a Mary? Quello che ha detto è inaccettabile”

”Lily, Marlene ha ragione. Non ti dico che bisogna cruciarlo ma perlomeno parla con i professori”

“No assolutamente no,già ci ha preso abbastanza di mira”

“Ma Lily...“

“No. Non me ne frega niente di lui,ve lo ripeto. Non me ne frega niente di lui. Non me ne frega niente” inizió a ripetere,tra un singhiozzo e un altro.

“Quando ho visto che Severus non faceva nulla mi sono sentita mancare. Ma che gli ho fatto di male? Cosa gli ho fatto di così grave ?! Cosa? Me lo sapete spiegare? Forse è chiaro a tutti tranne che a me” La poverina era scossa dal pianto e ripeteva queste parole in grembo a Marlene.

Quando si fu calmata si fece promettere dai due di non raccontare l’accaduto a nessuno,specialmente a Mary.

 

“Ancora parli con i Sanguesporco ? Non ti fanno un po’ schifo ?”

No,Mulciber,l’unico che mi fa schifo qui sei tu.

Severus Piton si rigirava nel suo letto,con il rancore che gli scorreva nelle vene.

“Ma perché ti sei allontanato Sev?”

“Non chiamarmi così.Lo sai benissimo perché”

“Sev ti prego,perché fai così? Lo sai che ti voglio bene,il fatto che io stia con i miei amici,che tu non apprezzi,non cambia niente. E poi il fatto che io stia con Potter dipende da motivi di studio imposti dall’alto,lo sai anche tu.”

“Non dirmi che mi vuoi bene”

“Perché?”

Perché tu non mi vuoi bene. Avrebbe voluto risponderle.

Non mi vuoi bene quanto te ne voglio io e sopratutto se me ne volessi non andresti mai in giro con quell’essere lí. Da quando sei così,Lily? Sei cambiata e neanche te ne sei accorta. Prima eri solo mia e ora...

Ora non so più nemmeno chi sei.

Qualche giorno dopo mentre attraversava l’atrio, Lily notó che due ragazzini stavano infastidendo una bambina di Tassorosso,un po’ paffutella,che poteva avere all’incirca 12 anni.

“Lasciatela stare” si avvicinò.

“Sennò che fai?” Rispose uno dei due.

“Non fare l’impertinente con me! 5 punti in meno a testa! Sono 10 punti in meno a...”

“No no,ce ne andiamo”

“Ah,lo spero bene. Chiedete scusa immediatamente”

“Scusa”

“Non ho sentito”

“Scusa” dissero più ad alta voce.

“Tu hai sentito? Perché io no. Dite a voce chiara ‘scusaci’” si giró verso la ragazzina” come ti chiami? “

“Patty”

“Bene,scusaci Patty per come ti abbiamo trattata,non ti prenderemo più in giro,siamo solo dei ragazzini stupidi che perdono tempo invece di riempire il loro cervello di intelligenza “

“Ma dai...”

“Vorrà dire che andrete in punizione dalla McGranitt”

I ragazzi,allarmati,quasi urlarono : “Scusaci per come ti abbiamo trattata Patty,non ti prenderemo più in giro,siamo solo dei ragazzini stupidi che perdono tempo invece di riempire il loro cervello di intelligenza ”

“Bene,se lei è soddisfatta potete andare” guardò la ragazza che sorrideva “Sono soddisfatta”

“Andate via,ora!”

 

Quando si furono allontanati Lily le diede un buffetto sulla guancia,l’aveva presa in simpatia-forse perché aveva il visino pieno di lentiggini e i capelli rosso ginger-e le disse di andare da lei se avesse avuto altri fastidi.

Un ragazzo molto alto,che indossava anch’egli la divisa di Tassorosso,le si avvicinò e posó una mano sulla spalla della piccola.

“Che combini sorellina?”

“Io niente,lo sai,la ragazza mi ha difesa,è stata molto gentile”

“Sí,ho visto,ti ringrazio”

“Figurati,è un mio dovere”

“Io devo correre a lezione però,ci vediamo,ancora grazie!” Patty si divincolò dalla mano del fratello e recuperata la sua tracolla corse via.

Appena la sorellina si dileguò il ragazzo tese la mano a Lily:”Comunque io sono Dean “

“Piacere,Lily”

“Lo so chi sei”

“Così mi inquieti un po’ “

“La tua fama ti precede” sorrise “ ma in particolar modo le tue urla. Specialmente quando discuti con quel Potter. Sei la despota di Grifondoro”

Non c’era alcun disprezzo nella sua voce,soltanto un po’ di ironia.

“Che tristezza essere conosciuta per questo,dai!”

“Tranquilla,ti si nota più per la tua bellezza”

Non sapendo bene come rispondere Lily cercó di girare intorno al complimento fattole con una battuta :” Dovrei prenderlo come un complimento ? Perché vedi,mi piacerebbe essere notata di più per altre qualità,tipo il fatto che sono una studentessa super brillante ecc ecc”

“Sí sí certo,anche per quelle ovviamente,soprattutto per quelle,cioè si sa che sei una delle più...” Lily non lo fece finire di parlare perché era visibilmente in imbarazzo.

“Scherzo,scherzo. Grazie “

“Comunque scherzavo sul fatto della tiranna eh,scommetto che sei adorabile. Ora dovrei andare anche io,se faccio ritardo la McGranitt mi trasforma in uno scarafaggio” Lily rise.

“Allora ciao Dean”

“Ciao Lily”

Mentre si allontanava,Lily si chiese come avesse fatto a non averlo mai notato. Era un ragazzo molto carino e con un bel sorriso dolce.

 

In cortile incontró Mary ed Emmeline,che sedute su un muretto ripetevano alcune nozioni di Storia della Magia.

“Quanto sono contenta che dal prossimo semestre non vedremo più queste cose,guarda”

“In effetti anche io,sono così noiose...”

“Ciao ragazze!” Lily si sedette vicino a Mary “ che ripetete?”

“Storia della Magia”

“Aaah che noia,però io l’ho già fatta,se avete bisogno di ripetermi fate pure”

“Ovviamente”sussurrò Mary,poi guardando l’amica sorridere disse “ Perché sei così allegra?”

Lily scosse la testa,sempre con un sorrisetto sul volto. Prese il libro e lo diede a Mary.

“Se non ti va di ripetere,interrogami”

“Va bene ma tanto so che sai già tutto,quindi”

“Vuoi che ti faccia qualche domanda Emy?”

“No grazie,preferisco ripetere da sola poi.”

 

Dall’altro lato del cortile erano arrivati da poco James e Sirius.

Il primo dopo aver gettato la tracolla a terra,aveva tirato fuori il suo amatissimo Boccino e aveva iniziato a giocherellarci.

Sirius invece si era levato velocemente il gilet e sedeva a cavalcioni sul muretto.

“Hai visto Remus?”

“Credo che stia facendo qualche ricerca in Biblioteca”

“Perché,dovevamo fare una ricerca?”

“A quanto pare. La Evans mi ha detto che la facciamo in questi giorni tanto è per giovedì,credo”

“Ah bene,vedrò che fare. Tanto per sapere,di che materia sarebbe?”

“Storia della Magia” James si appoggiò al muretto e si allentò il cravattino.

“Aaah ecco perché non ne avevo idea. Non lo ascolto mai Ruf. Strano che Vance non mi abbia fatto sapere niente “

James fece spallucce,poi però si illuminó,come un cane quando vede che il padrone gli tira il suo bastoncino.

“Guarda,sta lí,andiamo a chiederglielo!” Il suo tono di voce era salito di un’ottava,in un baleno aveva preso l’amico per un braccio e lo aveva trascinato in direzione del gruppetto,al centro del quale ovviamente sedeva la rossa.

“Ehi,piano con queste mani!”

“Il consiglio dei Maghi d’Europa del 1785 si tenne a...”

“Buongiorno fanciulle”

“Ciao” Mary alzó Lo sguardo verso i suoi compagni di squadra “Che possiamo fare per voi? “

“Per me niente,Sirius doveva chiedere una cosa a lei” James guardò Emmeline.

“E ha bisogno che tu gli faccia da portavoce scusami?” Lily corrucció la fronte.

“No,in realtà sono stato un po’ trascinato,improvvisamente il mio amico qui ha sentito il bisogno di farmi fare la ricerca per Storia della Magia” lo prese in giro,avendo capito il vero motivo della foga di James “e io mi chiedevo quando la dobbiamo fare noi” si rivolse ad Emmeline che socchiuse leggermente gli occhi come per capire meglio e che,con un tono un po’ troppo gelido per il suo solito,disse “Guarda io l’ho già fatta,hai ancora tempo però,è per giovedí”

“Ah,io pensavo che la facessimo insieme”

“Vabbè ma tanto sei bravo a farla anche da solo no?” Sprezzante chiuse sonoramente il libro,si alzò in piedi e prese la sua borsa “ Io devo fare delle cose,ci vediamo dopo” sorrise alle amiche e si allontanò.

Mary e Lily si guardarono stranite mentre Sirius aveva un’espressione del tipo “ chi la capisce è bravo”, però poi alzó le spalle,noncurante.

“Vorrá dire che la farò da solo”

Salutò le ragazze con un cenno e si allontanò,seguito da James che nel mentre era rimasto a guardare Lily.

 

You know that it would be untrue
You know that I would be a liar
If I was to say to you
Girl, we couldn't get much higher

“Rem,come sto?”

James si era affacciato dalla porta del bagno con un pettine in mano.

“Devo mettere più gelatina?”

“Sí,quanto basta per farti rimanere i capelli così per sempre”

“Daii! Mi dici sempre che ho i capelli spettinati,cerco di metterli a posto e sono peggio di prima” sbuffó.

“Da quando ti importa scusa?”

James alzó le spalle e continuó a specchiarsi passandosi prima il pettine tra i capelli e poi una mano sui lati,per cercare di farli rimanere al loro posto. Di sottofondo,nel loro amato giradischi,suonavano le note dei The Doors.

“Sono troppo bello”

“Ma che hai stasera?”

“Lo sai Rem,credo di star iniziando a piacere alla rossa”

“Che te lo fa pensare?”

“Non lo so,l’altro giorno abbiamo parlato e l’ho conquistata “

“Aaah me l’ha detto,sí”

“Che ti ha detto?” James si illuminó.

“Che sta facendo un pensierino su di te e che la prossima volta che le chiederai di uscire forse dirà di sì,ma forse eh”

James aveva un sorrisone stampato sul volto ma al sorrisetto dell’amico tornó serio e gli lanció una saponetta,la prima cosa che gli era capitata in mano probabilmente.

“Vai quel paese Remus!”

Bloccandola a mezz’aria Lupin la rispedí al mittente,sempre ridendo.

“Non si gioca con i sentimenti delle persone”

“Da che pulpito!”

“Dai dimmi che ti ha detto”

“Ma niente,semplicemente che sei stato molto carino a consolarla con quel discorso e che sei stato “stranamente maturo per essere James Potter” citando “

“È mia” James si batté il petto con una mano.

“Comunque io non capisco una cosa,ma Lily ti piace veramente? Se ci sei così in fissa perché ancora non le hai chiesto di uscire seriamente?”

“Ma se le chiedo di uscire più o meno ogni volta che ci vediamo!”

“E ti pare una cosa seria?”

James ci pensò un po’ su.

“Non lo so Remus,quella ragazza mi intriga. Quando la vedo,anche solo in lontananza,non posso fare a meno di guardarla. E quando si arrabbia mi fa impazzire. A volte mi mette quasi paura però più si innervosisce,più pronuncia il mio nome,più mi piace.” Il ragazzo vagava per la stanza,gesticolando.

“Non è una cosa tanto normale”

“Tu non capisci. Quando discutiamo facciamo scintille,ed è così solo con lei. Se fosse qualcun altro non ci perderei così tanto tempo. Più la vedo piú sento di dover fare qualcosa per tenerla vicino a me. Ti giuro a volte la vorrei prendere e...”

“Okay,ho capito,ho capito” Remus frenó l’entusiasmo dell’amico “tutto molto romantico.”

“Mi sto comportando bene da quando è iniziata questa cosa dai”

“Ma sí,avete anche più tempo per parlare,prima ti rivolgeva la parola praticamente solo per insultarti”

“Eh,vedi che non sono solo io a dirlo”

“Ma vedi,io credo di aver capito che a Lily...”

“Tre ore per fare questa schifosa ricerca in quella schifosa Biblioteca in mezzo a quelle schifose persone!” Sirius era entrato in camera spalancando la porta e si lanciato sul letto.

“Per non concludere niente poi!”

“Ma non ti potevi far aiutare da Emmeline?” Chiese Remus perplesso.

“Oggi è andato a chiederglielo e lei gli fa ‘Vabbè ma tanto sei bravo a farla anche da solo no?’ “ sghignazzó James.

“Emmeline Vance?”

“Ma che ne so che c’ha quell’altra guarda,sono stato anche abbastanza serio in questo periodo!”

“Tu sei sempre serio” *

“Ma quanto sei simpatico?!” Sirius fece un applauso a James.

“Quanto sei severo Felpato,Emmeline non è antipatica dai” intervenne Remus” comunque se ne hai bisogno unisci il materiale che hai trovato,se hai trovato qualcosa,a un po’ della mia ricerca e vedi che viene fuori”

“Grazie Rem,sei un santo. Dopo cena però che sto morendo di fame”

 

 

“Che fame! Mi passi il pudding per favore?”

“Com’è?”

“Squisito ovviamente!”

“Ogni tanto penso a quei piccoli elfi rinchiusi laggiú e mi sento un po’ in colpa...”

“Em tu sei la prima a mangiare di tutto e di più,non fare l’ipocrita!”

Tra una chiacchiera,un pettegolezzo e un boccone la Sala continuava a riempirsi. I Malandrini entrarono baldanzosi e si sedettero all’inizio della tavolata,vicino a Leo e a qualche compagno di squadra. Tra i vari studenti che non vedevano l’ora di godersi la cena passó il ragazzo che Lily aveva conosciuto nel pomeriggio.

Quando si giró,la vide e le sorrise,facendole un cenno con la mano.

Lily ricambió,suscitando la curiosità di Alice che le era accanto.

“Perché Dean Ward ti ha sorriso?” Aveva detto avvicinandosi al suo orecchio.

“L’ho conosciuto oggi per caso,è simpatico”

“Sí. Non l’avevi mai visto?”

Lily scosse la testa.

“A volte mi chiedo dove tu abbia gli occhi!” Mary spalancó le braccia come per esasperazione.

“Perché?”

Le altre due si guardarono con un sorrisetto e non dissero nulla mentre James dall’altro capo del tavolo avrebbe tanto desiderato sapere perché ridevano.

 

 

*la battuta gioca sulla pronuncia del nome Sirius e della parola serio in inglese “Serious”,che sono praticamente uguali.

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Capitolo 14
*** In guardia,Potter! ***


 


Capitolo 14 – In guardia,Potter!


 

 

Il chiarore che penetrava dalla finestra allungava le ombre degli oggetti e spandeva una tinta leggera su tutte le pareti,che sembravano ricoperte di un inchiostro molto diluito.*

Una figura esile sulla Torre di Astronomia guardava fuori dalla finestra. I lunghi capelli corvini le scendevano sulle spalle in dei morbidi ricci.

Stava pensando a quanto fosse bello,ogni tanto,stare da soli,in quel posto in cui non si sentivano voci,rumori e tantomeno il traffico. Solo il brusio del vento tra le foglie e degli animali notturni.

Quella pace le ricordava quella che provava nella casa della nonna al mare,dove a farle compagnia c’era solo il rumore delle onde.

“Fa freschetto stasera eh?”

Emmeline sobbalzò.

“Ah,sei tu…mi hai fatto prendere uno spavento,pensavo fosse un Prefetto”

Sirius Black,in piedi sulla soglia la guardava corrugando la fronte.

“Tu sei un Prefetto”

“Lo so,ma non sono in servizio”

“Che fai qui?”

“Potrei chiederti lo stesso”

“Ero qui..in giro”

“Mh,immagino”

“Non farti strane idee,volevo solamente stare un po’ da solo”

Le si avvicinò e poggiò gli avambracci sulla cornice della finestra.

“Mi spiace aver rovinato i tuoi piani allora”

Il tono della ragazza era ancora inspiegabilmente freddo.

Silenzio.

“Ehi,senti. Mi pare di aver capito che sei arrabbiata. Se è per come ti ho risposto l’altro giorno,che è l’unica spiegazione plausibile per questo tuo cambio d’umore a meno che tu non abbia il ciclo perennemente, allora ti chiedo scusa”

“Non sono arrabbiata”

“Ti prego non fare la sostenuta,per me è già difficile scusarmi quindi sii accondiscendente,per favore”

“Va bene,accetto le tue scuse. Non ero arrabbiata,solo infastidita.Perchè,sai che c’è? Io lo faccio con piacere ad aiutare gli altri,anche se non mi viene chiesto,ma a volte mi chiedo se le persone se ne accorgono. Magari tu pensi che io voglia importi qualcosa,non lo so,o controllare tutto”

“Bhè,tu hai un po’ il bisogno di avere tutto sotto controllo però non c’entra nulla con quello che ti ho detto,quella era proprio una giornata no e la mattina avevo letto sul giornale delle cose che non mi sono per niente piaciute”

Emmeline lo guardò comprensiva e si sedette a terra,appoggiata ad un pilastro,sempre con lo sguardo rivolto verso il cielo.

Lui le si mise accanto e rimasero in silenzio per un po' fino a quando lei disse “ Perché hai preso quel libro?”

“Quale libro?”

“Black.”

“Mmmh,perché mi piaceva”

“Potevi chiedermelo,te l’avrei prestato!Tutto quel mistero del bigliettino”

“No ma l’avevo già letto,volevo solo…rivedere qualcosa. Per quanto riguarda il bigliettino volevo vedere dopo quanto l’avresti capito”

“Ma hai detto che non leggi molto!”

“Beh,quant è molto?”

“Mi fa molto ridere il fatto che tu legga libri Babbani. Anzi a dire la verità mi fa ridere il fatto che tu legga”

“Dì un po’ ma ti sembro così stupido?”

“No,assolutamente. Però Sirius Black che legge le Affinità Elettive…se non l’avessi visto non ci crederei!”

Sirius fece un sorrisetto poi si accese una sigaretta e porse il pacchetto ad Emmeline che rifiutò con un cenno del capo.

Rimase in silenzio per qualche secondo,guardando la luna.

Tre quarti…questa settimana si fa festa,me ne ero dimenticato.

Si avvicinò alla finestra e si mise nella posizione di prima,il fumo si spandeva piano piano nel cielo.

“Vedi,la mia famiglia è un po’...”inspirò”…complicata. Ma immagino che tu questo in un modo o nell’altro già lo sappia. Nessuno da me leggeva molto,a dire la verità non credo di aver mai visto mia madre con un libro in mano,un libro serio intendo. C’erano solo libri adeguati a persone del nostro “ceto” mimò le virgolette con le dita .

“Quindi in me la lettura è nata più come una forma di ribellione. Ho iniziato a leggere libri di maghi e streghe,cercavo i più assurdi,macabri,stravaganti. Qualcosa che alla mia famiglia non andasse bene insomma. Ma non era abbastanza,i libri Babbani sono il massimo della trasgressione e io non potevo mancare al mio dovere di buon figlio. Un giorno ero in giro per Londra,era il periodo di Natale ed ero riusciro ad evadere per qualche ora da casa,ero ancora abbastanza piccolo e ho trovato questa edizione un po’ rovinata del Ritratto di Dorian Gray,nera,con delle incisioni in oro molto particolari…non ho potuto fare a meno di comprarlo,mi attratto come un magnete,è come se fosse stato lui a scegliere me. Mi trovavo a quelle bancarelle vicino al Tamigi,non so se hai presente”

“Certo! Lo sai è uno dei miei libri preferiti!Anche per me è stato uno dei primi libri seri che ho letto in autonomia,senza condizionamenti da parte di nessuno”

Sirius accennò un sorriso.

“E quindi da qui è iniziata la lunga lista di libri ‘proibiti’ dalla famiglia Black. Inutile dirti che anche le Affinità Elettive ne facevano parte. Oscar Wilde poi,cosa te lo dico a fare,schizza in alto alla classifica”

“Questi sono libri perversi e immondi,dovrebbero essere bruciati al rogo!” Scherzò Emmeline imitando la voce di qualsiasi membro di una famiglia conservatrice.

“Tu ridi,ma quelli la pensano veramente così”

“Capisco” la ragazza tentennò,come se le fosse venuto improvvisamente qualcosa “Non mi stai prendendo in giro vero?Dico su tutta questa storia dei libri”

“No,tranquilla”

Emmeline posò il mento sulle ginocchia piegate,pensierosa.

“Posso farti una domanda?”

“Siamo in vena di confidenza ormai,dimmi”

“Con chi sei stato stasera?Lungi da me giudicare eh,solo curiosità.”

“Con nessuno”

“Dai non lo dico a nessuno,giurooo”

“Veramente!”

“E che ci fai allora qui?Pensavo ci fossi passato per caso”

“Te l’ho detto,avevo bisogno di farmi un giro,tutto qui.Non è che ogni volta che mi muovo ho un secondo fine”

“Ma siamo sulla Torre di Astronomia”

“Mi piace venire qui.E’ tranquillo e si vedono le stelle”

“Anche tu quindi”

Lui la guardò come se non avesse capito.

“Sirio no?”

Lui le fece un sorrisetto.

“Ah già,questa strana mania della mia famiglia di chiamarci con i nomi delle stelle”

“Bhè,io sarei più che felice di essere la stella più splendente del cielo”

“Anche questo è vero. Ma vedi,io sono la stella più splendente anche qui “

“Quanto sei egocentrico” Emmeline alzò gli occhi al cielo sorridendo.

“E quindi pare che questo posticino mi sia stato sottratto”

“Mi dispiace veramente disturbarti”

“No.Smettila di chiedere scusa per qualsiasi cosa,è snervante”

“Okay,scusami”

Si guardarono e scoppiarono a ridere.

“Non ce la fai proprio eh? Comunque forse avevo bisogno di parlare con qualcuno...e tu,come mai sei qui? Miss Prefetto Perfetto in giro nei corridoi,di notte”

“Avevo bisogno di…pensare un po’” sospirò e si strinse nelle braccia.

“Come se non lo facessi mai”

“Aaaah e smettila!Poi preferisco essere così seria con te almeno so che non ci proverai mai!”gli fece la linguaccia.

“E chi te lo garantisce?”

Lei lo guardó male.

“Che brutta opinione hai di me!Non pensi che io possa interessarmi a qualcuno di serio?”

“Forse,per portarlo sulla via della perdizione”

“Che?!”

“E po,tu sei già sempre serio di tuo”

Lui scoppiò a ridere “Fai delle battute penose,lo sai?”
“Allora farai meglio ad insegnarmi come farle bene,siccome in questo sei bravo”

“Mmmh,vedrò cosa posso fare”

“Ah,e a proposito di battute,non ti azzardare mai più a fare battute sulla mia camicia bagnata!”

“Sì ma anche tu scusami” ride”lì me l’hai tirata!”

Emmeline alzò gli occhi al cielo poi improvvisamente gridò “La ricerca!”

“Ma sei pazza?!Mi hai fatto venire un infarto..abbassa la voce”

“L’hai fatta?”

“No”

“Come no?!”lo afferrò per il polso”Dobbiamo andare a farla subito!”

“Donna di poca fede,ovviamente l’ho fatta. E poi tu a mezzanotte passata saresti capace di andare a fare una ricerca non si sa dove per Storia della Magia per di più ?! Ho unito un po’ di quello che ho trovato con il materiale di James e Remus ed è uscito qualcosa fuori”

“Bravo,se vuoi domani la vediamo insieme prima delle lezioni”

Continuarono a chiacchierare un po’,scambiandosi opinioni letterarie,culinarie e qualche pettegolezzo.

“Fa freddo” sopra la camicia da notte bianca indossava solo un maglioncino di filo,troppo leggero per l’autunno inglese.

“E’ tardi..rientriamo” Si alzarono in piedi,Emmeline si pulì la gonna che le arrivava alle ginocchia.

Quando arrivarono alla Torre di Grifondoro la ragazza,scherzando,gli espose un suo dubbio.

“Senti ma non è che domani fai finta che non sia successo niente emi tratti male”

“Dimenticare una conversazione così è difficile”

“Aaah,chi l’avrebbe detto che mi sarei messa a parlare delle Affinità Elettive con Sirius Black!”

“Non l’avrei detto neanche io”

“Allora...buonanotte Blackpool”

“Blackpool?”

“Vediamo se la sai!”

“Aaah!Hard Times,Dickens!”

“Sei forte allora”

“Ne dubitavi?Buonanotte Bounderby”

“No ti prego,Sissy è meglio”

“Okay sognatrice,buonanotte”

 


 

Nella notte passiamo metà della vita,

ed è la metà più bella davvero.

(Johann Wolfgang van Goethe)

 

 

“Bene ragazzi,sto per dirvi una cosa che renderà molti di voi entusiasti però vi prego di prendere questa situazione cautamente!Io e il Professor Vitious abbiamo concordato che ormai siete abbastanza adulti per abbandonare tutta questa parte teorica nelle nostre discipline e dedicarvi di più alla parte pratica,anche in vista di ciò che vi aspetta fuori. Futuri lavori intendo. Quindi,voglio che vi esercitiate con il vostro compagno di gruppo,in dei duelli.Sssh,silenzio,non esaltatevi!Al primo ferito smetteremo immediatamente e tornerete a fare solo la teoria,50 punti in meno e punizione di una settimana,sono stato chiaro?”

Quando sentirono il professore di Difesa contro le Arti Oscure dire queste cose le due classi di Tassorosso e Grifondoro non riuscirono quasi più a rimanere seduti.

“Vuol dire che potremo duellare anche al di fuori del Club dei Duellanti?” Alice era sovraeccitata,essendo una veterana del Club e un’amante dei duelli.

“Esattamente signorina Prewett,dovete fare molta attenzione però”

“Assolutamente!”

“E poi,un giorno vedremo come ve la cavate e soprattutto se avete sviluppato qualche tipo di intesa con il vostro partner!”

A Lily brillavano gli occhi quando si voltò verso James. Dean Ward di Tassorosso la stava guardando ma solo Mary se ne era accorta.

“Ne vedremo delle belle” Sirius era piuttosto divertito all’idea,come la maggior parte dei presenti.

“Mi sembra un corso per gli Asociali Anonimi…socializzate con il vostro compagno,coordinatevi!” sbuffò Mary mentre uscivano dall’aula.

Nel pomeriggio,Lily scelse per lei e James una zona del giardino abbastanza riparata da occhi indiscreti perché non voleva che il ragazzo facesse l’esibizionista come sempre,nonostante avrebbe veramente voluto batterlo davanti a tutta la scuola.

“Da quanto aspettavi questo momento eh,Evans?”

“Da tutta una vita”

“Quanto sei teatrale”

“Mettiti in guardia”

“Expelliarmus!” Pronunciarono l’incantesimo contemporaneamente e si ritrovarono entrambi senza bacchette.

Llily corse ad afferrare la propria ma James fu più veloce e in un attimo aveva paralizzato le gambe della ragazza.

James le si avvicinò compiaciuto,mentre lei cercava di divincolarsi,senza successo.

“Non si scherza con il fuoco”le fece l’occhiolino,poi le sfiorò il volto con il dorso della mano e lei imbestialita gli mollò uno schiaffo molto sonoro.

“Ehi,questo non vale!” Mentre James si massaggiava la guancia indolenzita,l’effetto dell’incantesimo stava svanendo e Lily,fiondatasi a recuperare la bacchetta,pronunciò velocemente “SILENCIO!Come prima cosa”.

James provò a risponderle Ma dalla sua bocca non uscì una parola.

“Abbiamo detto che dobbiamo esercitarci sugli Incantesimi non verbali no?E allora taci”

Lui stizzito provò a levarle la bacchetta di mano ma lei si difese molto velocemente.

“Che bello,a te non piacciono i duelli?”

“Tantissimo,certo magari non contro di te”

“Che c’è? Hai paura di perdere?”

“No è che non vorrei essere costretto a farti del male”

“Sei sempre il solito presuntuoso”

“E tu la solita rompiscatole”

Duello

“Potter,non sei male lo sai?Vuoi che ci esercitiamo anche sabato?”

“Se ti va…usciamo insieme però prima”

“Mmh,okay!Dopotutto ti sei rivelato quasi carino”

“Eeh..?”

Mentre James si era fermato,incredulo per la risposta positiva della ragazza,Lily lo disarmò,immediatamente dopo disse “Accio!” in modo che la bacchetta del ragazzo le arrivasse in mano,mentre lui,colto alla sprovvista,non sapeva bene cosa fare.

Poi con uno Schiantesimo lo gettò lontano ma prima che toccasse terra pronunciò un Incantesimo Ammorbidente,dopo tutto non voleva che il ragazzo si facesse male.

Si avvicinò e si piegò vicino a James.

“Tutto bene?”

“Tu sei matta.”

“E’ che non mi andava di continuare”

“E mi inganni così”

“Mai abbassare la guardia”

“Non è leale!”

Lei alzò le spalle,poi gli tese una mano per aiutarlo a rialzarsi.

Mentre tornavano verso la loro Sala Comune Lily esprimeva la propria felicità in merito al duello.

“Che bello,non vedevo l’ora di conciarti così tipo dal Primo Anno!”

“Eppure hai avuto tante occasioni”

“Se non te ne ricordassi io ero sempre lì lì per tirare fuori la bacchetta ma tu dicevi ‘Evans,che fai?Non costringermi a farti un incantesimo!’E allora io ti dicevo di smettere di infastidire gli altri o fare quello che stavi facendo e tu cedevi”

“Sono pur sempre un gentiluomo”

“Ma per piacere”

Dopo un momento di silenzio James le disse :”Dì Evans,mi odi davvero così tanto?”
Lei lo guardò dritto negli occhi,sorrise e disse :”Un pochino”

“Cambierai idea”

“Speriamo. Odiarti è stancante sai”

“Posso immaginare…Vedrò di farti cambiare idea. Siccome ormai mi hai risposto però,sabato ci esci veramente con me,no?”si mise davanti alle scale che portavano ai dormitori impedendole il passaggio con un braccio.

“No”

“Ma perché non vuoi mai uscire con me!Sono un buon partito lo sai,ho una bella casa,una bella famiglia…”

“Ti sembro una a cui interessano i partiti?”
James scosse la testa.

“No…però IO sono bello,tu sei bella e se avessimo dei bambini sarebbero bellissimi”

“Oddiomio Potter,cosa dici?!Fammi passare e non mettermi nelle tue fantasie”

Poi bofonchiò qualcosa che doveva suonare come “Non ti voglio neanche nella realtà” ma per fortuna James non la sentì.

“Un giorno ti sveglierai e ti renderai conto di cosa ti sei persa!”

“Ne sono sicura” Lily gli diede una pacca sulle spalle,sarcastica e salì nella sua stanza.

“A dopo” James tornò in camera mogio mogio,con quel dondolio di capelli rossi davanti a sé e quegli occhi verdi impressi nella mente.

Nel dormitorio maschile Sirius era sdraiato a pancia in sù sul letto,pensoso,sul pavimento c’era un libro aperto con le pagine rivolte verso il basso.

Quando vide l’amico rientrare si illuminò.

“Ciao!Come è andato l’allenamento con la Evans?Posso solo immaginare” scoppiò a ridere.

“No.Tu non hai idea di cosa è capace quella donna” gli lanciò un’occhiata di disperazione.

“Merlino,avrei voluto esserci!Mi sembri piuttosto malconcio”A tratti la risata di Sirius somigliava ad un latrato.

“Ehi,che hai?” chiese quando notò che James era piuttosto silenzioso.

“Quella ragazza mi farà impazzire prima o poi” sospirò Ramoso,buttandosi a braccia spalancate sul letto.

“O Dio” Sirius alzò gli occhi al cielo e si sdraiò sonoramente accanto a lui “Dai,racconta”

Erano sei anni che ascoltava le fantasie e le pene d’amore di James per Lily,in un qualche modo sperava anche lui che succedesse qualcosa perché non ce la faceva più. Anche se l’idea che qualcuno potesse rubargli seriamente il suo migliore amico lo infastidiva parecchio.

“Un minuto sembra che le piaccia e il minuto dopo invece sembra che non mi possa vedere”

“Il tuo ‘piacere’ è relativo”

“Non ti ci mettere anche tu”
“Aaaah,Ramoso,Ramoso,Ramoso”

I due amici iniziarono a giocare sul letto come due cucciolotti tant’è che quando Remus entrò in stanza trovò Sirius che mordicchiava un braccio a James e quest’ultimo che con il ginocchio cercava di spostargli le gambe mentre gli schiacciava sul viso la mano libera.

“Che state facendo?”

“Che brutta cera che hai Lunastorta!Vieni qui che ti risolleviamo noi!” I due si bloccarono e si guardarono complici,sogghignando.

“No,no grazie…” Remus si allontanò piano verso la portadel bagno ma non sfuggì a James che lo afferrò per la cintura dei pantaloni e lo fiondò sul letto.

“Nonono così mi fate il solletico lo sapete,lo sapete!” il lupacchiotto disteso a pancia in sù stava ridendo a crepapelle,immobilizzato da Sirius.

“Se non la smettete mi metto ad ululare!” Remus scattò in piedi con un balzo e fece per fare il verso del lupo.

“E pensi di intimidirmi così? Io mi metto ad abbaiare! Vediamo chi sifa sentire di più!”
“E io che faccio?! I cervi che verso fanno?”

Remus rise fragorosamente mentre Sirius prendeva di peso il piccolo Peter,appena entrato in stanza,e gettò anche lui sul letto di James.

Furono quelli i ricordi che tennero in vita Sirius e Remus durante gli anni oscuri,quelle risate,quel calore,quelle stanze.

 

 

“Ehi,Liliaaan,come è andata oggi?”

Marlene gettò le braccia al collo dell’amica quando la vide entrare nel suo Dormitorio e Lily ricambiò,sorridendo per il nomignolo con cui veniva chiamata.

“Mh,abbastanza bene. Finalmente ho avuto la mia vendetta!”

“Ooh,non avevo dubbi!”

“Mi sono divertita un sacco,l’ho fatto nero” Lily gettò la borsa sul letto ridendo “Tu invece?Che cosa hai fatto?”

La ragazza le rispose sfoggiando un mega sorriso “Anche noi ci siamo esercitati,andiamo bene insieme,sai? Comunque poi abbiamo smesso e ci siamo buttati sul prato,a dire la verità io ero sdraiata e Remus era seduto,più contenuto di me chiaramente e poi oooh Lilian,poi abbiamo mangiato un sacco di cioccolata!Ma tanta tanta!Ce l’aveva tutta lui,dice che gli serve per recuperare le energie e io ho sfruttato l’occasione tanto l’inverno é alle porte e la mia pancia non la può vedere nessuno!”

“Ciao bambole” Mary entrò imbronciata ma si rallegrò alla vista delle amiche e andò a scoccare un bacio sulle guance di ciascuna.

Mentre ognuna era indaffarata a fare le proprie cose,Lily era seduta sul letto a ricucire un buchino nel maglione,non si sa perché con ago e filo e non con la magia. ” Sapete,credo di avere risposto un po’ male a Potter oggi”

“E sarebbe una novità?”

“Mmmh no in effetti” sorrise lei “però per la prima volta mi pare che lui si sia quasi…offeso”

Spiegò brevemente la situazione,Mary la guardava inclinando leggermente il capo mentre Marlene aveva il mento poggiato sulla mano e gli occhi socchiusi,come per prestare attenzione meglio.

Questa la devo dire a Remus! pensò.

“Forse ha pensato che la situazione fosse migliorata un pochino e allora ha colto l’occasione per fare il cretino come al solito!” scherzò Mary.

“Può essere. Un po’ mi dispiace però”

Qualcosa è cambiato davvero forse…nella testa della rossa balenó questo pensiero.

“Sei una scemotta,chiedigli scusa e basta se ti dispiace tanto!”

“Perché mi parli così,non ho cinque anni!”

“Vedi,questo è il motivo per cui ti odiano tutti!”

“Ehi!”

“Sto scherzando ovviamente! Vado a farmi una doccia. Avete visto Emmeline e Alice per caso?”

 

-All’ora di cena-

“Dai,ho fame!”

“Arrivo!”

Lily uscì dalla camera delle ragazze seguita da Mary e andò quasi a sbattere a James,che stava scendendo le scale.

“Evans”

“Potter” Lily cercò di sorridere il più normalmente possibile ma risultò solamente molto strana.

“Tutto ok?”

“Sì,hai fame?”

“Mmh,sì”

“Andiamo a mangiare allora!” la rossa sorrise facendo con il braccio un gesto entusiasta.

James la guardò imbarazzato e la seguì.

“Sei un’idiota” Mary si affiancò a Lily,sussurrandole tali parole.

 

“Ehi,guardate un po’ cosa ho imparato a fare!”

Leo Thomas dal centro del tavolo di Grifondoro stava trasfigurando una coscia di pollio in un gerbillo,o almeno ci provava.

“Ma quante volte te l’ho detto che non si gioca con il mio cibo?!” Amy Pingleton gli tirò una manata sulla nuca.

“Ehi,ehi piano piccoletta,tieni il tuo pollo”

“Non lo voglio più adesso che ha la coda di un topo Leo,che schifo!”

“Ehi James,tu saresti in grado di trasfigurare un po’ di questi in topi? Li portiamo nei Sotterranei!”

“Certo che ne è capace!” Sirius affiancò l’amico.

“Sì,ce la posso fare…portiamoli dai Corvonero però,i Serpeverde non si spaventano sicuro per due topolini”

“Eccellente”

“Aspettate,chi è di turno stasera?”

“Remus forse?”

Leo,James e Sirius si voltarono verso Lupin con un sorrisetto diabolico.

“Perché mi guardate così? L’ala Ovest non la controllo io ergo non posso vedere né sapere cosa vi succede”

“Aaaah sei un santo Remus!Sabato ti regalo tutti i Pallotti Cioccocremosi che vuoi!”

“Andate,andate…io resterò qui,a rimuginare sul senso della vita mentre voi vi divertite” Remus li seguì fuori dalla Sala Grande e li salutò ironico mentre loro correvano via divertiti.

“Dove stanno andando?” Una Lily incuriosita comparve alle sue spalle.

“Oddio Lily,mi hai fatto prendere uno spavento!”

“Scusami” lei gli sorrise teneramente e si legò i capelli in una coda,la C di “Caposcuola” luccicava sul suo gilet “Andiamo,sei pronto?”

“Sarà una lunga lunga notte” mormorò il ragazzo.

 

 


Angoletto dell’autrice


 

Ciao a tutti,sono tornata! Mi dispiace se ho aggiornato dopo un bel po’ di tempo però in questi giorni sono piuttosto impegnata con lo studio e i vari test d’ingresso.

Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo e delle coppie che secondo voi si stanno venendo a formare,non ho ben capito se l’impostazione della storia sta piacendo o meno. Fatemi anche un In Bocca al Lupo! (Non faccio battute sui lupi perché sennò mi bannate ahah) La copertina di cui parla Sirius è quella che ho inserito qui sotto,dovrebbe essere quella originale o comunque una delle prime ad essere stampate.

Un bacio XoXo

*L’introduzione è tratta dal libro Norwegian Wood di Murakami,mi sembrava che si adattasse bene a questa parte e l’ho presa in prestito J

 

 

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Capitolo 15
*** E' una sfida ***


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Capitolo 15- E’una sfida

Remus e Lily avevano fatto la ronda quella sera e Remus aveva cercato per tutto il tempo di impedire che lei si dirigesse verso l’Ala Ovest del castello,così gli altri ragazzi erano riusciti a compiere indisturbati la loro marachella e la serata si era conclusa con dei gerbilli che fluttuavano nella Sala Comune dei Corvonero.

Quando il giorno dopo la professoressa McGranitt chiese spiegazioni  ai Prefetti la riposta che ottenne da Remus fu :”Professoressa,ma come potremmo essere stati noi? E’ vietato essere a conoscenza di dove si trovano le Sale Comuni delle altre case”

James,Sirius e Peter si guardarono fieri della risposta del loro compagno che non a caso era un Malandrino mentre Lily non sapeva bene cosa rispondere e nella sua testa pensava ai mille modi per farla pagare a quei quattro.

 

Sala Comune di Grifondoro

“Allora,tutto questo che abbiamo detto si deduce dalla Prima Legge di Golpagott,che voi dovreste conoscere già a memoria…”

“Ah,sì?”

“Mary,per favore!Dai,Ali,almeno tu”

“Mmmh,dovrebbe essere tipo  così : Un veleno naturale o semplice estratto da un vegetale richiede un antidoto naturale estratto da un altro vegetale. “

“Okay,fino a qui ci siamo,è logico. Adesso,la seconda legge”

 “Tutto questo studio mi esaurisce”

“Non ho più energie…”

“E siamo solo ad Ottobre”

“Almeno fra un po' è Halloween”

“Dai ragazze,concentratevi un attimo!”

“Sei così noiosa Lily!”

“ Non sono io quella che ha bisogno di aiuto in Pozioni!”

“Va bene…però poi andiamo a svegliare Emmeline,cerchiamo Marlene e andiamo al parco” Mary cercò di convincere l’amica con un sorriso a trentadue denti.

“Sìì,va bene,va bene,sono la prima che non vede l’ora di uscire! Impariamo un attimo i Corollari alle Leggi e andiamo…”

“Sì,allora…la formulazione del Corollario alla Seconda Legge di Golpagott si è  resa necessaria nel 1811 quando il neoeletto Ministro della Magia Grogan Stump…”

“Stump…dove ho già sentito questo cognome?”

“Non lo so,probabilmente qui,ci sono così tanti studenti...Dicevamo,la formulazione del Corollario…” Lily provò a reintrodurre l’argomento ma Alice e Mary ormai erano partite per la tangente.

“Te lo dico io! Mi pare che fosse un amico di Marlene o comunque qualcuno che abita lì al villaggio perché mi ricordo…”

“Sììì! Lui era uno di quei ragazzi che è stato con noi  la scorsa estate quando siamo andate da Lene”

“Mamma mia che nottata quella! Te la ricordi Lily?”

“E come dimenticarla?” la rossa sorrise ripensando a quei bei momenti di spensieratezza estiva.

La risata inconfondibile di Marlene irruppe nella stanza.

“Professoressa,ma è vietato essere a conoscenza della posizione delle altre Sale Comuni!” James comparve in tutto il suo splendore affiancato da Remus,che era il soggetto della sua imitazione.

“Aaaah sei stato magnifico”

“Sagace come sempre “ appuntò Marlene “Ehi,ciao ragazze! Che ci fate ancora qui?” si fiondò al tavolo su cui erano sparsi libri e appunti.

La velocità con cui James,dopo aver visto Lily,si passò una mano tra i capelli,si tirò su gli occhiali e mutò voce fu impressionante. Diede un colpetto di tosse e poi si avvicinò,sedendosi proprio accanto alla diretta interessata.

“Salve ragazze”

Lily pensò che fosse un po' ridicolo ma questa volta fece un sorrisetto e sorvolò.

“Ciao”

“Non mi avete risposto! Perché siete ancora qui?”

“Dovevo aiutarle a studiare Pozioni ma è molto dura” rispose Lily con gentilezza.

James aveva un espressione leggermente disgustata. “Che noia…” prese il prezioso libro di Lily e lo sfogliò lentamente,in modo disinteressato “Le tre leggi di Golpagott? “

“Ridammelo…e comunque sì,le tre leggi di Golpagott. Sarà meglio che tu le sappia,non mi va che anche Lumacorno ci tolga punti”

“Ovvio che le so,comunque tranquilla mio caro fiore ,nessuno ci leverà mai punti perché siamo un duo magnifico no?”

Lily odiava essere chiamata così da James e strinse i pugni per non schiantarlo direttamente nel camino.

Alice ridacchiò e poi si sporse verso Marlene “Aaaah,senti,stavamo ricordando quando siamo venute da te l’estate scorsa”

“Mamma mia,è stato bellissimo amiche,rifacciamolo al più presto!Magari senza che nessuno finisca in piscina questa volta”

Remus e James le guardarono perplessi.

“E quanto mi sono arrabbiata poi!”

“Tu arrabbiata?” Remus si stupì voltandosi verso Marlene che,solo in rari concedeva che una smorfia sfregiasse il suo bel sorriso.

“Spera solo che non ti succeda mai Remus!” lo ammonì Mary.

“Ho capito và” Lily si rassegnò e chiuse il libro di Pozioni.

“Comunque per Halloween avete già pensato a qualcosa?” Alice si mise in ginocchio sulla sedia,in una posizione un po’ scomoda che un giorno le avrebbe fatto sicuramente far male alle caviglie,come le ripeteva sempre Lily.

“Perché lo chiedi a loro?” Lily inclinò leggermente la testa,sfiorando con i capelli la spalla di James che si irrigidì.

“Perché lo fanno sempre loro e sono gli unici capaci di movimentare veramente questo posto” rispose Mary con ovvietà.

“Se volessimo potremmo anche noi!” Lily indispettita si era alzata,con una mano sul fianco.

 “Una ragazza come te che si mette ad organizzare una festa,cosa vietata per di più?” James sollevò un sopracciglio.

“Esattamente”

“Allora fallo” il moro la guardò con aria di sfida.

“Lo farò!Anzi,lo faremo”

“Bene,organizzerete con noi la festa di Halloween ma dovrete proporre delle idee migliori delle nostre,vediamo dopo quanto verrete a chiederci aiuto”

“Certo!” tese la mano al ragazzo che la afferrò prontamente,eccitato più per quel lieve contatto che per la sfida in sé.

Lily si pentì immediatamente della sua scelta. Essere così impulsiva aveva i suoi difetti a volte.

“Ma a me non va!” Mary gettò la testa bionda all’indietro e rimase così a fissare il soffitto variopinto.

“Tu farai questa cosa con me”

“Sarà divertente,perché no?”  Marlene affiancò l’amica.

“Cos’è tutta questa gente,stiamo facendo una sorta di riunione del Comitato “Studia anche tu con me” ?”

“Amico mio,queste gentili ragazze prepareranno con noi la festa di Halloween” James si avvicinò a Sirius,appena entrato,e gli circondò le spalle con un braccio.

“Stai scherzando?!Questa è pure una Caposcuola”  lui lo guardò sbigottito indicando Lily con il braccio che alzò leggermente il tono della voce  e involontariamente  puntò la bacchetta al petto del ragazzo “Questa lo dici a tua sorella Black”

“Piano con quella cosa ” 

“Comunque anche io sono Caposcuola” James si fece avanti con ovvietà.

“Mi chiedo ancora come mai” mormorarono contemporaneamente Lily e Sirius.

“E Remus è un prefetto”

Lunastorta lo guardò sollevando un sopracciglio sarcasticamente “E questo ti ha mai fermato?”

“Nono,non possiamo fare così” Sirius si risollevò dal momento di quiete e cercò di far valere la sua opinione.

“Sì,invece” Potter gli si avvicinò e rispose molto lentamente,per fargli capire bene che cosa intendesse.

Il moro si scostò un ciuffo di capelli dal viso e rassegnato disse : “E questa brillante idea a chi è venuta?”

I presenti si voltarono verso Lily che puntò il dito verso James.

 “Mi ha sfidato lui!”

“Lily non ha saputo dirgli di no” Alice intervenne impertinente come al solito.

“Oh bhe,in questo caso…” Sirius alzò le mani.

“Non la prepareremo proprio insieme” Ramoso sottolineò questa parola “alla fine uniremo le idee”

“Santo cielo…” Il giovane Black si era passato una mano sulla faccia e poi aveva gettato la testa all’indietro,proprio come Mary aveva fatto poco prima. La bionda poi girò la propria sedia e si mise nella stessa posizione in modo da poter vedere  Sirius,al contrario. I due amici ridacchiarono un po’ mentre gli altri li guardavano basiti,tranne James,che avrebbe tanto voluto seguirli ma che credeva di aver fatto già abbastanza la figra dell’idiota quel giorno.

“Che idea?” Emmeline comparve alla fine delle scale,stropicciandosi gli occhi assonnati.

“Eccone un’altra” Sirius ritornò in posizione eretta,sbuffando.

“Halloween”  Alice parlando molto in fretta le spiegò la situazione,fornendole ogni dettaglio ovviamente.

“Siiii!Che bello!I dolcetti a forma di teschi e zucche sii!E Le lucine a forma di fantasmino!” la ragazza era molto felice all’idea e batteva le mani,insieme a Lily,grata a sua volta che qualcuno apprezzasse la sua folle idea “Adoro questo periodo dell’anno,è tutto così…l’Autunno,le coperte…candele,i maglioncini! Questa cosa mi rende troppo felice”

Sirius si accasciò  sulla sedia rassegnato al suo destino.

“Voi credete di no ma noi abbiamo organizzato delle feste che che avrebbero buttato giù questa stanza” esordì Lily.

“Con i vostri gatti?”

“Diciamo che più che altro noi abbiamo organizzato dei festini e non sono sempre finiti benissimo” Mary intervenne a spiegare la situazione.

 “Prima stavamo pensato a quando siamo andate da Lene la scorsa estate Em!”

“Oddio,che notte da leoni quella!”

“Non doveva finire così!”

“Perché mi hanno buttata in piscina?Io non ho fatto nulla!” Alice imitò Mary,che a quanto pare era stata lanciata a tradimento in acqua.

I ragazzi si trovarono nuovamente in difficoltà a seguire quel discorso e  chiesero delle spiegazioni.

 

 “…Ed è per questa ragione che non metterò mai più una gonna così in mezzo a degli sconosciuti” Emmeline concluse il suo racconto,dopo gli interventi di Alice e Marlene che avevano descritto le rocambolesche avventure delle cinque in quella notte di mezza estate.

James si era un po’ stranito dopo aver sentito qualcosa riguardo Lily e un ragazzo che l’aveva tenuta d’occhio tutta la serata.

“Aaah James,ma tu lo conosci!Non è un mago però giocava con noi da piccoli ogni tanto! Ti ricordi,era quel bambino biondino a cui mancava sempre un dente da latte”

“Sì sì,quello che stava sempre con Stump!”

 

Dopo un po’ il giovane Potter decise di cambiare argomento e si avvicinò a Sirius.

 “Comunque tornando a parlare di cose serie,non potremo neanche dare il massimo perché quello sarà per la festa del nostro amico qui presente” gli battè calorosamente una mano sulla spalla.

“Mh,risparmiatevi le energie,non c’è nulla da festeggiare,ve l’ho già detto”

James e Mary lo guardarono contrariati mentre Lily che probabilmente se ne era ricordata solo in quel momento si rivolse a Remus,indispettita.

“Ah Remus,la prossima volta che vuoi coprire i tuoi amichetti fammelo sapere così magari so anche io cosa rispondere alla McGranitt senza dover sembrare un troll!”

 

 

Dormitorio femminile del Settimo Anno di Grifondoro,tardo pomeriggio

 

“ALICEEEEE!” Mary in piedi di fronte al suo letto strillava il nome della compagna di stanza che stava tranquillamente sdraiata sul letto di fronte.

“Non ti lamentare,tu sei la prima a rovesciare le cose !”

“NON MI VA CHE IL MIO LETTO SIA MACCHIATO DI SMALTO ROSA!” 

Alice ridacchiò “Ma dai,lo possiamo levare subito!”

“Alice,hai lasciato la boccetta aperta!Non è una goccia,si è rovesciata tutta sul letto!” si girò e sollevò un lembo delle lenzuola bianche,ormai fucsia  “MERLINO! Merlino qui avevo lasciato anche  il libro di….TRASFIGURAZIONE AAAAAAAA!” la bionda cacciò un grido che forse avrebbe potuto sentire solo Felpato nella sua versione canina.

Tirò fuori dalla coperta il libro,lo smalto si era sparso in maniera circolare,macchiando le pagine proprio nel mezzo.

“Il tuo lato della camera è un porcile Mary! NON E’ COLPA MIA SE CI METTI DI TUTTO IN QUEL LETTO!”

“Ma si leva con un incantesimo,per favore calmatevi…” Emmeline capì che era giunto il momento di intervenire.

“Per il letto  forse,ma per il libro? Se lo pulisco va via anche l’inchiostro!” Mary si gettò sul letto piagnucolando.

“Dai,ci penso io…” la ragazza dagli occhi screziati tese la mano per prendere il libro.

“NO!Ci penserà Alice!”

“No vabbè,a me prima o poi verrà un esaurimento” Lily alzò le mani mentre cercava nel suo baule qualcosa per farsi passare il mal di testa.

Mary e Alice continuavano a discutere,cambiando tra l’altro argomento mentre Emmeline si era seduta rassegnata sul letto.

Le due si erano trovate in disaccordo dal primo momento in cui avevano messo piede nel Dormitorio del Primo Anno quando Alice si era scelta per prima il suo letto,scegliendo accuratamente quello più vicino al bagno e con il comodino più spazioso,a parer suo.

Dal momento che anche Mary voleva il posto vicino al bagno e che non le era piaciuto quell’atteggiamento da bambina viziata,aveva preteso quel posto e così avevano iniziato a discutere,come possono fare due ragazzine di appena undici anni.

Con il passare del tempo ovviamente le loro divergenze si erano pian piano appianate anche se ogni tanto qualche stupida lite si metteva in mezzo alla loro amicizia. In realtà avevano in comune molte più cose di quante volessero ammettere  e spesso,di nascosto dalle altre,si mettevano entrambe nel letto di Alice,chiudevano le tende del baldacchino,le insonorizzavano e poi tiravano fuori tutte le riviste di gossip e moda,babbana e non,che si facevano spedire di nascosto. Questo però Mary aveva ancora qualche problema ad ammetterlo.

 

“Em,io scendo sennò mi scoppia la testa,ci vediamo a cena…e voi due,non fate troppo macello! Lily rivolse queste parole alle due litiganti che non sembrarono averla sentita.

“A dopo. Spero”

 

Lily si appoggiò alla porta chiusa della camera.

“Un altro anno così non lo reggo”

Scese le scale parlottando tra sé e sé e raggiunse la Sala Comune semideserta.

Due studenti del primo o secondo anno giocavano a Scacchi Magici mentre una ragazza sfogliava il libro “Animali Fantastici e dove trovarli”

“Problemi?” James Potter  era seduto in modo piuttosto svogliato sul grande divano rosso e  giocherellava con il suo boccino.

Eccone un altro…

“Ehi,ciao”

“Ciao” James si mise immediatamente seduto in maniera più garbata.

“Scusami,sono fuggita dal Dormitorio,quel posto è un inferno”

“Immagino…Remus oggi è in una giornata no e ci ha cacciato tutti,minacciandoci di sbranarci,Sirius mi odia per la questione della festa e Peter…non so,sarà andato a cercare da mangiare”

Lily ridacchiò.

“Bhè,sai che ne è capace. Remus dico. ”

“Già…si avvicina un’altra Luna Piena”

Lily annuì pensierosa.

“Lily,senti ti vorrei parlare di una cosa”

Lily aggrottò un po’ la fronte perché essere chiamata per nome da James Potter le suonava un po’ strano,però poi sorrise lievemente e si accomodò sul divano,seppur  ad una certa distanza dal ragazzo.

“Dimmi pure”

“Allora”

“Sì,però prima posa quel coso,non siamo all’aperto e rischi di rompere qualcosa”

“Prima di tutto questo” guardò con amore il suo oggettino “non è un ‘coso’ ma un boccino. Poi ho già rotto e riparato quasi tutti gli oggetti presenti sopra il camino e…anche quella statuetta lì” indicò un leone di ceramica posto su uno scaffale della libreria della Stanza.

Lily lo guardò incredula. “E me lo dici anche? “

“Comunque,il 3 Novembre è il compleanno di Sirius e come  hai sentito non ne è molto entusiasta”

“Sì”

“Così io e gli altri abbiamo pensato di fare qualcosa per lui”

“Tipo una festa a sorpresa?”

“Qualcosa del genere”

“Certo,è molto carina come cosa ma sei sicuro che non si possa arrabbiare?”

 “Oh no,sono sicuro che se si dovesse trovare nella situazione alla fine ne sarebbe felice,gli piace sentire che qualcuno ci tiene a lui. Ma questo non dirlo mai”

 “Ho capito “ la rossa sorrise “ allora se avete bisogno di aiuto chiedete pure”

La stessa Lily si stupì della disponibilità che aveva dato a Potter,per un qualcosa che sarebbe scaduto sicuramente nella follia e nell’esuberanza totale,nonché proibito.

“Sì,ecco il punto” James le si avvicinò “Siccome Sirius è abbastanza sveglio si accorgerebbe di tutto,per questo dobbiamo mascherare la festa dietro un’altra festa”

“Che sarebbe quella di Halloween,giusto?”

“Esattamente”

“Quindi tutta la storia di organizzare la festa insieme era solo un espediente per fare questo”

“No,in realtà ancora non avevo pensato a un modo per fare entrambe le cose,anzi non avevamo pensato ancora ad una festa di Halloween  ma poi sei arrivata tu e ti sei buttata in questa cosa a capofitto rendendomi tutto più facile e dandomi una scusa perfetta”

“Brava Lily” la rossa si fece da sola un applauso.

 “Comunque ovviamente non sei obbligata ad aiutarci” James cercò di rasserenarla ,però sperando in cuor suo che accettasse.

“Oh no no tranquillo,ho preso l’impegno ormai e poi mi fa piacere”

“Va bene,allora grazie mille,non riuscirei proprio ad organizzare tutte e due le cose” James fece per abbracciarla,con il suo modo esuberante e un po’ goffo di dimostrare affetto ma si bloccò a metà strada,anche a causa dello sguardo allarmato della ragazza.

“Giusto,manteniamo le distanze” si allontanò un pochino imbarazzato,portandosi su gli occhiali che erano scivolati sulla punta del naso,perfetto a dire la verità,e passandosi una mano tra i capelli.

“Figurati”

La ragazza si alzò in piedi e dopo averlo salutato fece per uscire.

“Evans!”

“Sì?”

“Oggi sei di buon umore?”

“Sei sempre il solito stupido. Comunque immagino di sì,mi stupisco di me stessa “ gli sorrise,spontaneamente.

 “QUESTO DORMITORIO E’ UN INCUBO!NON VI SOPPORTO PIU'! ”

James spalancò gli occhi mentre Lily li chiuse e prese un lungo respiro.

“Ma sei sicura che sia tutto apposto lì dentro?”

“Sicurissima,vado in Biblioteca,dove posso sentire solo il suono delle pagine sfogliate”

“Ah bhè,buon divertimento. Io non ho intenzione di mettere piede in  quel posto più del dovuto”

“Allora buon divertimento anche a te,non rompere altro per favore”

“A più tardi Evans!” James si era messo quasi in piedi sul divano e la ragazza che era con loro nella stanza si era lasciata sfuggire un sorrisetto,senza sollevare gli occhi dal libro.

“Ci vediamo dopo,Potter”

Il ragazzo si lasciò cadere indietro sul divano,lo sguardo sognante a ripensare alle dolci parole di Lily.

 

Nota dell’autrice

Ciao a tutti,mi dispiace non aver pubblicato molto di recente ma sono stata impegnata con i test universitari e varie cose comunque ora sono qui e sto scrivendo un po’ di più. Spero che la storia vi stia piacendo,ditemelo con qualche recensione, mi farebbe veramente molto piacere anche perché vorrei chiedervi dei pareri,sono molto propositiva ultimamente,soprattutto perchè ho ripreso questa storia dopo qualche anno ed ovviamente anche le mie idee sono un po' cambiate.

Detto ciò un bacione a tutti kiss

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 16
*** To be human ***


Capitolo 16- To be human

 

James aprì piano gli occhi. Mugolando si girò su un fianco e li richiuse. La notte precedente era stata sfiancante ed erano andati a dormire praticamente all’alba,quando Remus era tornato nella sua forma umana e Madama Chips era arrivata nella Stamberga Strillante,un attimo dopo l’uscita dei tre Animagi.

“Ahi…” si toccò un punto all’altezza del rene dove immaginava ci fosse un bel livido violaceo.

Inspirando a fondo si tirò sù e si puntellò sui gomiti. Davanti a sé il letto vuoto di Lunastorta,in quello di fianco invece Peter , che dormiva a pancia all’aria. James ridacchiò e poi si voltò alla propria sinistra dove Sirius aveva occupato ogni centimetro disponibile del materasso,in una posizione discutibile e con la faccia sprofondata nel cuscino. Si allungò e gli punzecchiò la schiena con un piede ma fu come toccare un sasso.

“Stupido cane” mormorò,pensando anche che quel livido era in parte colpa sua,che nella foga l’aveva mandato a sbattere ad un tronco.

Si sollevò del tutto e si passò una mano tra i capelli,poi socchiudendo gli occhi ambrati guardò in fondo alla stanza.

Devo svegliare Frank…se non si prepara in tempo mi uccide .

Inforcò i suoi occhiali e il mondo fu un po’ più chiaro. A quel punto notò qualcosa che non doveva essere come avrebbe dovuto. Il letto in fondo alla stanza,sotto la finestra era vuoto.

Frank?

“Frank sei in bagno?” si sporse verso la porta,il tono leggermente allarmato.

Nessuna risposta.

“Ma che ore…” si voltò a guardare l’orologio sul suo comodino e fece un balzo che neanche il Bianconiglio in Alice nel Paese delle Meraviglie.

“PORCA TROIA !” si fiondò giù dal letto e corse a recuperare tutto il necessario in giro per la stanza,infilandosi i pantaloni e le scarpe e cercando la camicia prima di andare in bagno.

“Alzati idiota! Sono le 8 meno cinque” prese il suo amico Black di peso e lo fece rotolare dal letto finchè questo non cadde a terra con un tonfo,uscendo finalmente dal coma. Dopo un momento di confusione si aggrappò al letto per provare ad alzarsi ma il lenzuolo gli era rimasto attorcigliato ad una gamba così ricascò all’indietro,imprecando già di prima mattina.

“Ma che cazzo fai?!” ringhiò in direzione dell’amico.

“Sono le otto meno cinque,anzi meno quattro ormai,ALZATI ALZATIIII ! Non ne usciamo vivi se arriviamo ancora tardi con la McGranitt!”

“Cazzo!” Sirius balzò in piedi,si divincolò dalle lenzuola e corse verso il bagno con tutti i capelli davanti agli occhi mentre James prendeva dei libri a caso e li gettava nella tracolla senza neanche guardare le copertine.

“Quello giusto ci sarà…PETER! Ancora non ti sei alzato ?! Svegliati per Merlino!”

Il piccoletto,ancora nel bel mezzo dei suoi dolci sogni,fu scaraventato giù dal letto da una scarpa lanciata da James che minacciava di non aiutarlo mai più in Trasfigurazione se non fosse stato pronto nel giro di tre minuti.

“Ma sei impazzito?!”

“Sono le otto Peteeeeer! “

Minus sgranò i suoi occhioni chiari e squittì “Oddio!” poi iniziò a cercare i suoi vestiti,correndo di qua e di là e inciampando un paio di volte,mentre James bussava compulsivamente alla porta del bagno.

“ESCI SUBITO!” ma Sirius non rispondeva.

“STUPIDO CAGNACCIO APRI QUESTA PORTA O TI LASCIO QUI!” quando non ricevette nuovamente risposta spalancò la porta e trovò l’amico seduto sulla tazza con la faccia tra le mani.

“Ma che stai facendo?! Muoviti!” si avvicinò piano,in preda al nervosismo,convinto che la professoressa gli avrebbe sottratto come minimo 30 punti a testa ma non riuscì a non ridere quando si accorse che l’amico in realtà si era riaddormentato.

Gli tirò un ceffone e per la seconda volta nel giro di due minuti Sirius si ritrovò ad imprecare contro l’amico. Peter irruppe nel bagno,afferrando lo spazzolino e gridando che erano le otto e due minuti e che se alle otto e cinque non fossero stati in classe sarebbero stati guai seri.

“Io Frank lo ammazzo! Dov’è quando serve?! Non si era accorto che stavamo dormendo o pensava di essersi sbarazzato di noi una volta per tutte?!”

Un minuto dopo i tre stavano correndo nei corridoi,Sirius senza cravatta,Peter senza un calzino e James molto probabilmente senza testa perché andò a sbattere dritto dritto ad una colonna.

“Ma sei stupido ?!” Sirius lo afferrò per un braccio e lo trascinò mentre questo si massaggiava il naso . Come se non bastasse Peter inciampò nuovamente,proprio davanti alla porta dell’Aula di Trasfigurazione,annunciando così il loro arrivo.

All’interno ovviamente regnava il silenzio. Tutte le teste dei presenti scattarono automaticamente nella loro direzione e poi in quella della professoressa che gelidamente disse :”10 punti in meno a testa e non una parola in più”

“Ma…professoressa vede,noi…”

“Quest’idiota è andato a sbattere ad una colonna,vede che ha il naso rosso…”

Alice si lasciò sfuggire un risolino ma fu immediatamente fulminata da uno sguardo della professoressa.

“Sì e poi volevano portarmi in Infermeria ma non potevamo saltare la lezione allora siamo venuti comunque”

Il sopracciglio della professoressa si arcuò mentre i tre Malandrini cercavano di accampare altre scuse improbabili per giustificare il loro ritardo.

“Ah! Ho detto non una parola. Andate a sedervi ai vostri posti”

Sirius si chinò verso Frank quando passò accanto al suo banco e a denti stretti gli disse “ Spero che tu abbia delle ottime motivazioni per non averci svegliato,tipo che ti sei alzato all’alba e hai passato tre ore chiuso con Alice in qualche stanza ”

“Potter” sibilò Lily quando il ragazzo si abbandonò molto “delicatamente” al posto accanto a lei,la mano sul naso ancora dolorante “Iniziamo malissimo la giornata”.

“Non sai quanto” il moro tirò fuori i libri dalla tracolla ma si accorse che ovviamente tra tutti i libri che aveva preso quello mancante era proprio quello di Trasfigurazione,così continuando ad imprecare nella sua mente,si girò verso la sua compagna di banco,rivolgendole un sorriso angelico.

“ Lily cara…” gli occhi della ragazza lo fissarono subito inquisitori quando lui pronunciò il suo nome con troppa affabilità “Cosa vuoi Potter?”

Il suo sorriso si contrasse rapidamente in una smorfia,poi ritornando a mostrarle i suoi bianchissimi denti indicò il manuale della ragazza.

“Non hai neanche i libri?” Lily lo guardò come se avesse commesso un omicidio poi malvolentieri fece scorrere il suo libro al centro del banco. “Lo faccio solo perché non voglio che la McGranitt si arrabbi ancora di più”

James,che era una pasqua per l’unica gioia della giornata,le disse innocentemente “Certo,perché dovresti sennò?”

La mezz’ora successiva procedette nella seguente maniera :

James si avvicinava troppo a Lily,allora lei stizzita tirava il libro verso di sé. In questo modo però il ragazzo non riusciva a leggere bene,essendo quasi cieco per natura,così le chiedeva gentilmente di rimettere il libro al centro .

“Sì ma non mi stare così attaccato!” infastidita afferrò il libro dalla sua parte.

“Ma chi vuole starti attaccato,mi serve il libro,mettilo in mezzo,non vedo niente!”

“Ah sì ? Allora me lo tengo,ti puoi sedere vicino a Marlene,il posto accanto a lei è vuoto ” gli rivolse un sorrisetto impertinente che gli fece venir voglia di prenderla per quei capelli rossi –bellissimi certo- e spiaccicarle la faccia sul suo adorato libro ma ovviamente si contenne e rispose con un tono appena appena infastidito.

“Lo farei molto volentieri ma,come sai,non mi è concesso”

 

Tutta la giornata fu un susseguirsi di “Ma che hai oggi Potter?” e “Evans,ma tu non stai mai zitta?” , di occhiatacce e bronci,di “Ma non ti rendi conto di quanto tu sia lunatica?” e di “Un giorno di questi ti do in pasto alle Acromantule nella Foresta Proibita!

All’ora di Pozioni James,che era più lento di un bradipo,dopo aver erroneamente aggiunto alla loro Pozione il Succo di Sanguisuga al posto dell’Essenza di Dittamo, a momenti rovesciò il contenuto del loro calderone,riuscendo a togliere a Lily almeno un anno di vita e a farla quasi piangere ,sotto gli occhi sconcertati del Professor Lumacorno che non voleva in alcun modo svantaggiare la sua pupilla ma che non sapeva come sistemare quella situazione catastrofica.

“Mi pareva che stesse andando tutto troppo bene…” Marlene si sporse verso Emmeline,in piedi davanti a lei,intenta a rimescolare la sua pozione - che produceva delle grosse bolle verdi,che non ci sarebbero assolutamente dovute stare- senza nessuno a cui chiedere aiuto dal momento che non voleva disturbare Lily,troppo impegnata a risolvere i casini di James.

Guardò demoralizzata Sirius - già abbastanza inutile di suo in quella materia- che stava con la mano poggiata sulla fronte,facendo finta di leggere attentamente il procedimento ma che, la ragazza ipotizzò ,probabilmente aveva trovato un modo per dormire ad occhi aperti siccome in giornata l’aveva dovuto risvegliare già un paio di volte.

“Lo dicevo io che non sarebbe durata a lungo! Mi sento quasi meglio,il mondo sta tornando al suo ordine naturale” esclamò Mary dall’altro lato della stanza,rivolgendosi ai suoi amici.

“Forse oggi ci sarà la prima giornata di sole dopo una settimana!” Alice si voltò verso gli altri ridendo,poi corrucciò la fronte osservando Sirius.

“Ma è sveglio?” pronunciò piano,muovendo solo le labbra, rivolgendosi alla sua compagna di banco.

“La vera domanda è : Ma è vivo?”

Al chè Marlene scoppiò a ridere contagiando tutta la sua fila,inclusa Emmeline che scosse la testa “Scusate ma è in catalessi da stamattina!”

Allora Alice,continuando sulla scia comica della situazione si appigliò a Marlene per farsi due risate “Controlla se respira Lene!”

La giovane McKinnon si sporse piano verso Sirius,avvicinando due dita al suo collo per accertarsi che ci fosse battito ma prima che potesse anche solo sfiorarlo una mano le afferrò il polso saldamente.
“Non.ci.provare.”

Felpato sollevò la testa,passandosi una mano tra i lucenti capelli corvini e sbadigliando mentre Marlene si massaggiava il polso con una smorfia.

“Ah,allora ci sei!” Emmeline gli mostrò un sorriso a trentadue denti e gli tese il mestolo “Ora fai la pozione sennò prendiamo una T”

“Stavo sognando delle cose così belle…” borbottò lui pensando alla folla di ragazze che lo circondavano nel suo sogno “Tu invece sei un incubo”

 

 

 

 

“Mi spieghi perché ce l’hai col mondo Evans?! “

“Io non ce l’ho con il mondo,ce l’ho con te!”

“Bhè,la dovresti smettere,sei insopportabile!” gridò James,sull’orlo di un esaurimento.

Erano tipo 5 ore che Lily non gli dava tregua. E prima perché era arrivato in ritardo e poi perché non aveva i libri e poi perchè aveva messo gli ingredienti sbagliati nella Pozione Ossofast…ci manca solo che mi dica di smettere di respirare!

“IO?! Ti rendi conto che ti sto aiutando moltissimo? Ti ho anche offerto il mio aiuto per quella cosa…” Lily abbassò la voce mentre pronunciava quest’ultima frase,alludendo alla festa per Sirius.

Non so neanche perché mi sono offerta di aiutarlo…una festa per Black poi,per Sirius Black! Ma come mi è venuto in mente?!

“Forse non lo voglio più!”

“BENE!” Lily strinse i pugni e tirò su il mento “Allora me ne vado”

“ECCELLENTE!” le gridò dietro lui.

Gli occhi dei presenti schizzavano da destra a sinistra,da sinistra a destra e di nuovo da destra a sinistra ad una velocità impressionante mentre seguivano la scena. C’era addirittura chi,per fare il simpatico,aveva fatto comparire dei pop corn.

 

“ADESSO BASTA ! In punizione,tutti e due!”

Minerva McGranitt si materializzò alle loro spalle,la vena della tempia che pulsava e le labbra sottili tirate in un’espressione irritata.

“Cosa?!”

“No professoressa,non può farlo,siamo due Caposcuola !”

“A maggior ragione! Mi sono stufata dei vostri litigi! Pulirete i corridoi dei Sotterranei stasera!”

“Cheee?!Quel covo di Serpeverde…no,non può farci questo!” James avanzò rapidamente verso la professoressa,cercando di farle pena sgranando i suoi occhioni luminosi.

“Posso benissimo” lo guardò scettica “ e se dite un’altra parola prolungherò la cosa!”

“Professoressa farò qualsiasi cosa…darò ripetizioni per un mese agli studenti dei primi anni,pulirò la sua Aula,farò tutto ma la prego non ci mandi liggiù!” Si inginocchiò ai piedi della donna,supplicandola con il suo modo di fare teatrale.

“Non se ne parla! Ma già che ci siamo e che si offre così volentieri alla cosa,pulirete anche la mia Aula prima di scendere nei Sotterranei”

Lily lo incenerì con lo sguardo “Non capisci mai quando devi stare zitto tu?”

“Ma prof…”

“Niente ma!” la McGranitt fu irremovibile “Cenate presto,ci vediamo nell’Aula di Trasfigurazione alle 7 in punto. Ogni minuto di ritardo è un giorno in più di punizione,spero di essere stata chiara”

Detto ciò si spostò lo scialle su una spalla e si allontanò nel corridoio.

“Io…non ho…parole” La Evans si girò piano verso il ragazzo,pensando ai mille modi per ucciderlo e a come fare per occultarne il cadavere.

Forse Mary mi potrebbe aiutare,mi difenderebbe sicuramente. Magari lo uccido e poi lo vado a buttare nella Foresta Proibita. Così quando lo troveranno penseranno che dopo essersi inoltrato lì per una sua solita marachella sia stato tragicamente ucciso da una bestia o qualche strana creatura magica.

Sì,penso proprio che farò così.

“Evans…a che cosa pensi? Sei troppo tranquilla,mi sto spaventando”

“Al modo per non far ricadere i sospetti su di me quando troveranno il tuo cadavere stanotte” disse seria,con una voce troppo calma per non fare preoccupare James che capito l’andazzo indietreggiò,senza bisogno che la rossa aggiungesse altro.

“Bravo,vai! Adesso io vado a trovare Remus” abbassò nuovamente il suo tono di voce “E se stasera fai anche solo un secondo di ritardo ti faccio saltare in aria il dormitorio!” girò sui tacchi e svanì in un turbinio di rosso.

 

 

Non solo era una strega singolarmente dotata ma era una donna gentile,fuori dal comune,sapeva vedere la bellezza negli altri,persino e forse particolarmente quando una persona non riusciva a vederla in sé stessa - Remus Lupin

 

“Remus…non dire mai più una cosa del genere” la ragazza aveva gli occhi colmi di lacrime e parlava con la voce spezzata “ tu sei la persona più coraggiosa che conosca. Tu…tu non ti rendi conto di quello che fai ogni mese. Sei un lupo mannaro Remus”

“Lily,ti prego abbassa la voce…”

Quando era andata a trovarlo l’aveva trovato sul punto di avere un crollo psicologico e il suo cuore si strinse nel vedere l’amico costernato da tale sofferenza. Diceva di essere pericoloso,di stare male,di non farcela più,che sarebbe stato meglio morire piuttosto che essere un mostro. Portami via questo dolore,diceva.

Si era seduta sul letto accanto a lui e aveva cercato di calmarlo nel modo più pacato e sincero possibile.

“Scusa Remus…ma mi fa arrabbiare tantissimo il fatto che tu ti creda un mostro perché ai miei occhi è così evidente che non lo sei…lì fuori ci sono delle creature orribili che non hanno problemi di pelo superfluo e di fame di carne al sangue una volta al mese ma che uccidono chiunque si frapponga tra loro ed il potere. Esseri che uccidono per il gusto di farlo o per difendere la razza. Ma di che stiamo parlando ? Tu non faresti mai male ad una mosca”

“Io non sono cosciente in quella fase…chi lo sa cosa potrei fare”

“Remus,ascoltami bene “ gli strinse saldamente la mano,senza staccare gli occhi dai suoi “ L’importante è quello che tu sei davvero. Dietro questi dolcissimi occhi verdi io non vedo un lupo mannaro,io vedo probabilmente la persona più buona che abbia mai conosciuto. Vedo un ragazzo onesto e leale ma anche spiritoso,sarcastico e brillante. Tu sei gentile e aiuti sempre gli altri. Io non un mostro,una creatura che uccide. Tu sei più umano di chiunque altro qui. Perché essere umani vuol dire amare e sentire delle cose muoversi dentro di sé,anche se fanno male. E sono sicura che per te è così. Io vedo il mio coraggiosissimo e adoratissimo amico Remus Lupin” gli poggiò una mano sul cuore e il ragazzo la strinse nella sua. Aveva anche lui gli occhi lucidi.

Lily si appoggiò con la testa al suo petto mentre lui le accarezzava piano i capelli,nascondendo le lacrime che le solcavano il volto.

“Grazie” le disse all’orecchio, in un soffio .

Nel frattempo i tre Malndrini avevano raggiunto l’Infermeria ma James li aveva fatti fermare dietro ad un divisorio quando aveva sentito la voce di Lily. Si era commosso anche lui per quelle parole,però aveva sentito uno strano fastidio ed un pizzicore alle mani quando Lily aveva parlato dei ‘dolcissimi occhi’ dell’amico o quando si era sdraiata accanto a lui,lasciandosi accarezzare.

 

Dopo qualche minuto di silenzio Lily sollevò il capo,si asciugò una lacrima e provò a ridere,nonostante avesse ancora il naso un po’ tappato.

“Senti,è già un bene che tu non sia impazzito…insomma,chiunque al posto tuo sarebbe in un manicomio. Ma tu ci riesci a vedere me con un problema del genere? Io che sono impazzita quando l’anno scorso siamo andati a Londra e non trovavamo più la bancarella su cui avevamo lasciato il mio borsellino!”

Remus tirò su con il naso e rise “Dai,era comprensibile arrabbiarsi per quello!”

“Dai Rem! Io che do di matto se qualcuno mi rovina i libri!”

“Ma questo lo faccio anche io!”

“Allora senti,io che grido ogni volta che Potter mi si presenta davanti scusa? Se non riesco a sopportare un ragazzo che mi chiede di uscire,in continuazione a dire la verità,e che fa sempre scemenze,come potrei sopportare un problema come il tuo?”

A quel punto James decise di fare un passo avanti.

“E io,che non sopporto di non poter fare quello che voglio quando sono in giro solo perché potrebbe spuntare una psicopatica che minaccia di farmi cadere dalla Torre di Astronomia? “ fece un sorrisetto sghembo.

Lily che era ancora seduta sul letto si voltò di scatto,irritata “Mi spieghi perché sei sempre dappertutto?”

“Perché non chiudi la tua boccuccia di rosa Evans? Magari Remus vuole riposare!”

Remus si passò una mano sugli occhi sconsolato, preparandosi al peggio ma Sirius intervenne prontamente a salvare la situazione e soprattutto la salute mentale dell’amico.

“Dai Lunastorta,io non sopporto che James si svegli la mattina già di buon umore e pronto ad iniziare la giornata,pensi che potrei mai portare quel tuo fardello?”

James lo guardò con approvazione e si avvicinò “Senti,ognuno di noi ha i suoi difetti,siamo umani in fondo no? E questo vuol dire che possiamo sbagliare,avere dei problemi,avere dei difetti. Il tuo è un piccolo problema peloso e francamente non è neanche il tuo problema peggiore”

“Già” intervenne Peter “tu ordini tutti i calzini per colore e tessuto “

“Ecco,questa” puntualizzò Sirius” E’ una vera malattia “

“Seriamente,tu sei un santo a sopportare questa cosa,te lo diciamo sempre. Come se non bastasse sopportarti anche tutti noi. Sei davvero un roccia,lo sai no?” James gli tiró un pugnetto sulla spalla.

Lily annuì sorridendo dolcemente nella direzione di Remus.

“Ah ecco! A proposito di non sopportare…questi due idioti si sono fatti mettere in punizione con la McGranitt stasera!”

“Idiota lo dici a qualcun altro Black! Tipo al signorino Potter qui presente che ci ha fatto beccare una bella punizione solo perché non sopportava che …”

“IO?! Se tu non ti fossi messa a gridare come una pazza,quale sei,probabilmente adesso ci sarebbe qualcun altro a pulire i Sotterranei!”

“Se tu non fossi arrivato in ritardo questa mattina niente di tutto questo sarebbe successo!”

“Se tu fossi una persona normale non mi avresti rotto le palle per una giornata intera!”

“Uuuh, si mette male per te Ramoso” ghignarono Felpato e Codaliscia.

Remus mugolò e scivolò lentamente sotto le lenzuola.

“Che cosa ci fate tutti qui? Non vedete che il signor Lupin vuole riposare?” la voce iperansiosa della mitica Poppy Chips fermò quel putiferio cacciando tutti i presenti dall’Infermeria “Fate silenzio ed uscite!”

Remus le lanciò un’occhiata carica di gratitudine e salutò con un cenno della mano i suoi fedeli amici,che sentì continuare a battibeccare anche dopo che si furono allontanati.

Lily si girò un’ultima volta e con il labiale disse “Ti voglio bene”,mandandogli un bacio con la mano.

 

Can you help me not to care?

Every breath becomes a prayer

Take this pain away from me

 

Quella sera entrambi i “condannati” ebbero il buon senso di arrivare nell’Aula di Trasfigurazione dieci minuti prima del dovuto.

Lili incrociò le braccia e assunse il suo solito cipiglio orgoglioso e imbronciato mentre James,dall’altro lato della stanza si era seduto su un banco e aveva iniziato a batterci sopra le dita,producendo un ticchettio fastidiosissimo,sicuramente per infastidire la compagna di punizione ancora di più.

“La smetti?!”

“Oh scusami…” battè le dita una dopo l’altra velocemente “ti disturbo?” diede un altro colpetto.

Lily inspirò a fondo.

“Tu non mi disturbi Potter…tu mi fai salire proprio la violenza fisica ”

“Anche tu mi fai salire un sacco di cose fisiche Evans …non sai quante” James si avvicinò piano senza staccarle gli occhi di dosso,gli angoli della bocca tirati in un sorriso malizioso mentre lei,dopo un iniziale momento di rossore stava già scuotendo la testa,pronta ad andare su tutte le furie.

Per fortuna la loro civilissima conversazione fu interrotta da un colpetto di tosse della McGranitt che,li scrutava,immobile,probabilmente pensando a quanto fossero stupidi.

“Professoressa!” James sfoderò immediatamente il suo sorriso migliore “siamo arrivati in anticipo! Vede? Noi ci teniamo al nostro compito e non vediamo l’ora di far risplendere quets’aula”

“Lecchino” tossicchiò Lily,a bassa voce.

“Mi fa molto piacere Signor Potter,visto che dovrete pulire senza l’ausilio della Magia” poi,quando vide che i due avevano sbarrato gli occhi,increduli,aggiunse innocentemente “Oh,non ve l’avevo detto?”

“No…” mormorò James.

Questo vorrà dire che staremo qui fino a stanotte…se sopravvivo mi devono benedire,pensò Lily.

“Bene! Non provate a fregarmi perché io LO SO se state usando la magia…quelli lì in fondo sono i vostri attrezzi” la professoressa indicò una scopa ed una paletta,un mocio e un secchio in fondo all’aula “Che non le venga in mente di incantare quella scopa e montarci su Signor Potter!” aggiunse accorgendosi dell’espressione di James “Passerò tra un’ora a controllarvi,l’Aula non deve essere splendente,di più!”

James fece un verso di disapprovazione ,Lily una smorfia.

“Non lamentatevi! Magari così capirete che tra COMPAGNI DI CASA si COL-LA-BO-RA!” strillò,guardandoli come un’aquila pronta a fiondarsi sulla sua preda al primo passo falso. Poi si voltò e sparì nel suo ufficio senza dire altro.

I due i guardarono disperatamente,poi Lily si avvicinò agli strumenti di tortura.

“Almeno sai come si usano Potter?”

“Vagamente…”

Iniziarono a pulire con tranquillità,James si mise a lucidare i banchi,trovando parecchie cose interessanti.

“Ah,Mary mi ha chiesto di vedere se sotto al suo banco c’è uno specchietto,crede di averlo lasciato qui “ Lily si avvicinò al posto dell’amica e controllò se ci fosse qualcosa sotto il banco tirando fuori lo specchio e un blocchetto di fogli “E questi?” li guardò curiosa.

“Fammi vedere” James tese la mano”Ma questi sono miei…stupido Peter che lascia i miei preziosissimi appunti in giro,non glieli presto più”

Lily accennò un sorrisetto,poi assumendo un’espressione sorniona chiese : “Me li puoi prestare?”

James,che proprio non ce la faceva a dire di no davanti a quel sorriso disse :” Cert…o che no!” Impanicato strappò i fogli dalle mani della ragazza che rimase un attimo basita.

“Scusami”alzò le mani “Non te li rubo mica”

“Nonono è che…mi sono accorto che mancano delle cose e…e non te li voglio dare incompleti…e..” si iniziò a strofinare la nuca mentre balbettava cose senza senso,completamente rosso in volto.

“Tranquillo Potter,se li devi usare tu non fa niente,me li può dare Emmeline,dicevo perché credo che siano presi bene”

“Sisisi” James annuì compulsivamente “Te li porto domani mattina con quella cosa da aggiungere aggiunta!” la voce era diventata improvvisamente acuta.

“Okay…grazie” Lily lo guardò perplessa per un secondo,poi tornò a svolgere le sue mansioni mentre lui tirava un sospiro di sollievo passandosi una mano sulla fronte.

Su più di una pagina infatti c’erano scarabocchiati dei boccini,in alcune un fiore che somigliava molto ad un giglio e soprattutto delle L.E.

“Ci mancava solo questa” pensò.

Il sole stava tramontando e tutti gli oggetti presenti nella stanza assunsero un colore luminoso e dorato.

James poggiò il mento e le mani sul mocio-che non aveva usato molto in realtà-fermandosi ad osservare la ragazza che stava pulendo il pavimento sottostante la finestra con tanta dedizione e precisione.

Aveva i capelli legati in uno chignon morbido da cui uscivano moltissimi ciuffi,alcuni dei quali ricadevano sul volto candido. Li scostava con il dorso della mano,sbuffando leggermente.

Decise anche lei di concedersi un attimo di pausa per guardare la meraviglia fuori dalla finestra. I suoi capelli sembravano un fuoco e gli occhi smeraldini brillavano di luce propria.

James si sentì morire dentro. Ormai non riusciva a smettere di guardarla. Era così fastidiosa eppure magnetica,riusciva sempre a dargli quella sensazione di vuoto alla bocca dello stomaco. Remus diceva che questa sensazione veniva chiamata “farfalle nello stomaco” e che generalmente si prova quando si è innamorati,ma James Potter si rifiutava di ammettere e credere di essersi innamorato di Lily Evans. Insomma,non era assolutamente possibile. Quella lì lo avrebbe mandato al manicomio,troppo bella,troppo intelligente,troppo gentile (tranne che con lui),troppo…

“Che fai Potter? Muoviti,dobbiamo finire!”

…troppo insopportabile.

James con un sospiro immerse il mocio nel secchio e lo poggiò a terra,non sapendo bene da dove cominciare.

“Dai,ti aiuto io,lo devi passare con movimenti circolari per tutto il pavimento qui davanti”gli fece vedere come fare e poi glielo porse “Bene. Lava,Cenerentola”

Cenechi?

“Cenerentola,come chi?”

“Non l’ho mai sentita nominare”

“Ma guarda te con chi sono capitata io…” prese la scopa e si spostò verso il fondo dell’aula “Mi spieghi come farai quando sarai sposato? Nella remota ipotesi in cui una povera crista accettasse di trascorrere la sua amara,miserissima esistenza con te?” aggiunse ironicamente.

“Prima di tutto,chiunque vorrebbe passare la propria vita con me” precisò lui,mentre Lily fece un sorrisetto beffardo “Seconda cosa,pulisce lei,facile “

Lily si infervorò e pensò di tirargli il manico della scopa sulla testa.

“SCUSAMI?! Sei anche maschilista in tutto ciò? Non pensi che anche lei magari potrà avere un lavoro,qualcosa da fare,degli amici da visitare? Probabilmente anche un amante considerando che il marito saresti tu”

“In tal caso la casa resterà sporca per sempre siccome mi disgusta l’idea di un Elfo Domestico”

“Forse questa è la prima cosa sensata che ti sento dire oggi. Oppure ho capito male e volevi dire che ti disgustano gli Elfi Domestici?”

“No,volevo dire che non mi piace l’idea della servitù!”

Lily annuì,abbastanza soddisfatta da quella risposta.

“IO” sottolineò assumendo un’espressione fiera “non permetterò mai che mio marito mi chiuda in casa a pulire “

“Dai per scontato che qualcuno voglia sposarti” la schernì lui.

“Sicuramente ho più probabilità di te”

“Eccomi” la voce algida della McGranitt interruppe la loro discussione “Da quanto vedo ancora non avete finito di battibeccare come due stupidi babbuini” passò una mano su un banco e constatò che in realtà era abbastanza pulito,così come il pavimento,lucidissimo “la stanza nonostante ciò mi pare pulita quindi adesso prendete i vostri attrezzi e scendete giù nei sotterranei”

Al suono di quella parola i due rabbrividirono.

Lily odiava i Sotterranei. L’unico motivo per cui vi si addentrava era per seguire le sue adoratissime ore di Pozioni,per il resto rifuggeva con tutta sé stessa quel luogo,freddo,così poco accogliente e inquietante.

“Ooh,Professoressa ma abbiamo pulito tutto alla perfezione! Non abbiamo neanche mai discusso!”

“Ah-ah,niente ma! Buon viaggio nei Sotterranei!”

James guardò Lily tremare per un attimo,poi si fece avanti e si incamminarono verso i Sotterranei del castello.

 

 

To be human is to love

Even when it gets too much

I'm not ready to give up

 

Angolo dell'autrice

Ciao a tutti! Spero che questo capitolo vi sia piaciuto,forse è un po' troppo lungo,fatemi sapere se preferite leggere capitoli un po' più corti.

La parte che mi è piaciuta di più,nel momento in cui l'ho scritta,è stata la parte di Remus e Lily,mi ha sempre commosso pensare alla situazione di Remus,al mondo in cui lui la viveva effettivamente e a come lei potesse aiutarlo. La canzone che cito è To be Human di Sia,che personalmente adoro. Comunque spero che stiate passando un bel weekend,

Un bacio e al prossimo capitolo! XO

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Capitolo 17
*** Vicini nella notte ***


 

Capitolo 17 – VICINI NELLA NOTTE

 

 

“Questo posto mi mette i brividi” Lily si sfregò le braccia infreddolita.

I due erano scesi nei Sotterranei del Castello,armati di scopa e paletta,con l’intenzione di scappare il prima possibile.

I Sotterranei erano un luogo tetro in cui regnavano solo il freddo e l’umidità. Inoltre era abitato da molti fantasmi che, come dicono le leggende, sarebbero di persone che appartenevano alla casata di Serpeverde.

Fortunatamente non comparivano così spesso e Lily già dal Primo Anno si era abituata a considerare i fantasmi non come fenomeni paranormali ma semplicemente come una delle tante meraviglie del Mondo Magico.
Il pavimento poi era spesso rotto e ci si poteva mbattere in qualche fosso, costruito alle origini del castello; ciò permetteva di far entrare solo e soltanto allievi di una certa maestosità e grandezza, che solo Salazar Serpeverde selezionava fra gli altri.

Poi ovviamente il passaggio è stato reso possibile a tutti gli studenti che volendo o meno,dovevano attraversare quei corridoi.


“A me mette ribrezzo” disse James lievemente disgustato.

“Facciamo alla svelta” proferì la rossa.

“Usiamo la Magia?”

“No,se la McGranitt ci viene a controllare ci chiude qui dentro per una settimana”

“Mh,allora sbrighiamoci,vedo se mi ricordo come si usa questo coso” il giovane Potter guardò il mocio che aveva in mano,tirandosi su gli occhiali.

“Ma te l’ho spiegato cinque minuti fa”

“Lo so,ma è stancante”

Lily si legò frettolosamente i capelli e guardò il corridoio con le mani sui fianchi “Bene,iniziamo”

Trascorsero i seguenti dieci minuti più o meno in silenzio,pulendo distanti e dividendosi i compiti per sbrigarsi.

James si soffermò nuovamente a guardare Lily.

“Hai già spazzato tutto il corridoio? Certo che sei veloce davvero eh” commentò sorpreso.

“Abbastanza. Però dimentichi che vengo da una famiglia Babbana”

“Giusto. Bhè da quando hanno scoperto che sei una strega deve essere stata una bella comodità per loro no? Agiti la bacchetta e la scopa si passa da sola ” rise lui.

“Sé” disse lei lievemente stizzita  “ Lily tesoro,leva quella bacchetta quando pulisci,magari ti scappa qualcosa e i vicini ti vedono. Che vicini poi,quelli non vedono al di là del loro naso e quegli altri vicini,lasciamo stare va” sussurrò in tono amareggiato,continuando a guardare il pavimento.

James aggrottò la fronte,senza dire niente.

“Scusami,non sono cose a cui pensare ora” la ragazza si riscosse dai propri pensieri in un sospiro,ostentando un sorriso falsamente fiducioso “Dai,abbiamo quasi finito”

“No tranquilla,non ti preoccupare” James fece finta di non aver capito con un gesto della mano.

“Oh,ti è caduta una cosa mi sa” Lily si voltò,attirata da uno strano luccichio sul pavimento.

“Attenta! Lì è bagnat…” Il ragazzo si fiondò verso di lei ma era troppo tardi,la ragazza aveva già attraversato il corridoio e sarebbe caduta rovinosamente a terra se non fosse stata afferrata dalle braccia di James,che la tirò versò di sé.

Nel gesto di salvarla da quel volo, James involontariamente la attirò talmente vicino al suo viso che entrambi potevano sentire i respiri dell’altro. Si trovarono vicini come non lo erano mai stati,le punte dei loro nasi si sfiorarono e James fu invaso dal profumo dei capelli di Lily.

I suoi battiti accellerarono,ogni cellula del suo corpo era in fiamme,sentì come se tutto quello che c’era intorno non esistesse più e si perse in quel verde smeraldo degli occhi di Lily,spalancati per lo stupore.

Nessuno dei due aveva il coraggio di spostarsi,quel lieve contatto aveva incendiato il cuore di James ed elettrizzato l’anima di Lily,che sentì un brivido fortissimo correrle lungo la schiena.

Probabilmente furono solo tre secondi,che sembrarono durare un’eternità,fino a quando Lily non sfilò impercettibilmente il braccio dalla mano di James e la magia si spezzò.

“Scu...scusami” farfugliò lui allontanandosi,con il cuore ancora a mille.

“No,grazie…” mormorò lei,distogliendo lo sguardo “Sennò sai che volo facevo” rise nervosamente.

“Già…comunque io ho finito” disse il ragazzo guardandosi intorno soddisfatto.

“Anche io” sorrise Lily sciogliendosi i capelli.

 

 

Nel mentre nella Sala Comune di Grifondoro

 

“Che noia” Sirius sbuffò,poggiando la testa sullo schienale del divano.

“E smettila Sirius,sono tre ore che lo ripeti! Vieni a giocare che Alice non è in grado” lo intimò Frank.

“Scusami?” rispose la ragazza con un tono leggermente minatorio.

“Amore mio,è la verità”

“Va bene,allora io adesso non mi muovo da qui finchè non divento bravissima” Alice incrociò le braccia,dispettosa.

“Nonono sei bravissima tesoro” si affrettò a risponderle Frank,suscitando le risate dei presenti.

“Allora giochiamo!” sorrise lei,stronzetta,riposizionando gli scacchi.

“Secondo voi che stanno facendo quei due ?” chiese Emmeline,seduta a leggere.

“Non lo so,secondo me tra due secondi sentiamo un boato venire da sotto e ci esplode il pavimento” disse Mary ridendo.

“Molto probabile” la appoggiò Marlene.

“Bhe sarà un problema quando dovranno organizzare la festa”

“Quale festa?”

“Quella di Halloween,come quale festa” spiegò Emmeline.

“Sé,la festa” commentò sarcastico Sirius.

“Perché?”

“Perché non riusciranno mai a stare nella stessa stanza più del dovuto,quindi un’ora massimo. Poi James dopo questa gita romantica nei Sotterranei cambierà idea su questa folliadi organizzare fraternamente la festa e il potere ritornerà nelle mie mani” sogghignò.

“Che c’è Black,hai paura che se la festa la organizziamo noi ci saranno poche ragazze?” insinuò Alice.

“Che idiozia,la festa è aperta a Grifondoro e a chi decido io”

“Sicuramente”

Aspettando il momento adatto Marlene si sporse verso Sirius e gli chiese a bassa voce “Remus sta ancora male?”

“Remus,Remus,Remus…dì un po’ McKinnon,non è che ti piace?” la punzecchiò lui,ovviamente alzando la voce.

La ragazza arrossì lievemente “E smettila”

“Tranquilla Marl,è solo geloso” intervenne Mary.

“E perché dovrei?”

“Perché a lei potrebbe piacere Remus e non te?”

“Pff…potrei averla quando voglio”

“Sì certo” sbuffò Alice .

“Parlate come se lei non fosse qui” intervenne Emmeline,in difesa dell’amica.

“Tranquilla lasciali fare Em,vanno avanti così da una vita” le spiegò Marlene.

“E non ti da fastidio?”

“Figurati”

“No,non potresti averla quando vuoi se la persona che le interessa –nell’ipotesi che la cosa sia reciproca- sia uno dei tuoi migliori amici” appuntò Alice.

“Ma non mi piace Remus!” sbottò Marlene

“Sì Marl,io lo so tranquilla!”

“E allora non dirlo,lo sai che Sirius poi glielo va a dire “

“Io dico solo la verità” ghignò lui.

“Sì ciao”

“Aaah ragazze mie,vi conosco bene,fidatevi dell’esperto” disse Sirius battendosi una mano sul petto,con fare compiaciuto.

“Lo sai che preferiremmo tutte Remus a te,vero?” sorrise candidamente Alice “ E lo dico io che sono super partes”

“Dai così li metti in competizione!” si intromise Emmeline,sollevando gli occhi dal suo libro.

“Io non preferirei Remus” disse Mary con naturalezza,andando a sedersi vicino al giovane Black che la guardò riconoscente “Grazie vita mia”

“Non ho detto che sceglierei te però” aggiunse la bionda facendogli la linguaccia.

Sirius la scrutò torvo “Stronza” mentre Marlene sorrideva soddisfatta ed Emmeline ridacchiava sotto i baffi.

“Vance!” esclamò Sirius,voltandosi di scatto verso la ragazza ” E tu chi preferirsti?”

“Mi dispiace ma non posso rispondere” Emmeline non alzò lo sguardo dal suo libro,le guance forse le si erano leggermente tinte di rosa ma a causa della fiamma del camino vicino al quale era seduta, non se ne accorse nessuno.

“Non dirmi che anche tu preferiresti il bel tenebroso Remus!” esclamò il ragazzo con un sorrisetto sulle labbra.

“Ma che dici,io sono anche fidanzata!” sbottò la mora.

“E da quando scusa?” chiese Felpato.

“Tipo due anni”

“Quando eri piccola non eri di questa opinione però” disse Mary sommessamente.

Sirius si illuminò “In che senso?”

“Aaah stai zitta Mary! Io vado a dormire” Emmeline allora li liquidò con un gesto e salì le scale del Dormitorio.

 

Nei Sotterranei


Il Corridoio dei Sotterranei era un lungo corridoio in pietra,raggiungibile tramite una stretta scala a chiocciola che scendeva dal viadotto di ingresso e conduceva ad una scala che arrivava di fronte ad un muro di pietra bianca,l’ingresso della Sala Comune di Serpeverde.

Lily e James fecero per risalire quella scala quando sentirono delle voci provenire dall’uscita della Sala Comune.

James le fece segno di tacere e si avvicinò.

“Vieni,vieni qui” sussurrò,chiamando la ragazza a sé con le mani.

“Dove?”

“Ssh,è una scorciatoia per arrivare all’Aula di Pozioni” istintivamente la prese per mano e la portò nell’Aula,che la ragazza conosceva come le sue tasche.

Nascosti dietro la porta sentirono dei passi attraversare velocemente il corridoio e delle voci,leggermente roche,borbottare qualcosa.

“Non ti preoccupare,il ragazzino si convincerà facilmente,i suoi lo costringeranno e prima di Natale sarà dei nostri”

“Lo spero bene,ma di quella famiglia non ci si può mai fidare”

Il sangue nelle vene di Lily congelò nel momento esatto in cui sentì quella voce.

Era la sua,non c’erano dubbi.

“Solo perché uno è uscito male non vuol dire che lo siano tutti…comunque tu,continua a fare come hai sempre fatto e non fare scenate,devi mantenere la calma Piton,lo so che vorresti già passare all’attacco” Mulciber pronunciò queste ultime parole ghignando,prima di aggiungere con disprezzo “E lascia perdere definitivamente quella Sanguesporco

Lily rimase immobile dietro la porta,lo sguardo perso nel vuoto. Quella Sanguesporco era senza dubbio lei.

“Tranquillo,io e quella non abbiamo più niente da spartire. Dopotutto è solo una Sanguesporco,presto probabilmente si unirà agli Auror o a qualche altra squadra di merda che vuole contrastare il Signore Oscuro. A quel punto sarà definitivamente finita”

James strinse i pugni infuriato,il sangue gli ribolliva nelle vene e gli stava andando tutto dritto al cervello,impedendogli di ragionare lucidamente. Se non fosse stato per la mano di Lily,che lo bloccò per un polso,probabilmente sarebbe già uscito e avrebbe spaccato quella smisurata appendice nasale a Piton.

Lily alzò lo sguardo,ancora vacuo, verso di lui e scosse la testa.

James annuì e respirando affannosamente cercò di calmarsi,mentre i due si allontanavano.

“E questi cosi che ci fanno qua?” disse Mulciber guardando la scopa e il secchio abbandonati sulle scale.

“Bhà,Gazza starà pulendo”

“Perché qualcuno pulisce questo posto?”

Lily si lasciò scivolare a terra,la testa poggiata sulla porta,lo sguardo fisso sull’acqua ghiacciata che sgorgava dalla bocca del Gargoyle.       

James,con tutta la pacatezza del modo -per una volta- le si sedette accanto e disse una cosa che Lily mai si sarebbe immaginata .

“Senti Lily…mi dispiace per questa cosa. Nel senso,non che mi interessi di Mocciosus,l’ho sempre intuito che nascondesse qualcosa del genere,però mi dispiace perché so che bhe,forse dispiacerà a te…cioè,eravate amici credo,una volta. Prima che succedesse quella cosa insomma”

La ragazza si voltò verso di lui e lo guardò attentamente.

Lì,nella penombra della stanza,i suoi occhi ambrati luccicavano e sembravano come animati da una scintilla,che scrutava attentamente ogni minimo particolare del suo volto.

Sembrarono due occhi davvero sinceri e lui aveva nuovamente dimostrato una maturità inaspettata.

A quel punto Lily gli toccò delicatamente la mano in segno di riconoscenza,si alzò e sospirando disse: ”No,non dispiacerti. La vita è fatta di scelte e lui ha fatto la sua. Quindi va bene così,non mi interessa” concluse amareggiata.

Uscirono con cautela dall’Aula e si incamminarono verso la Torre di Grifondoro,in silenzio.

Dopo qualche minuto Lily chiese :” Secondo te chi era il ragazzo di cui stavano parlando?”

“Non lo so” mormorò lui,nonostante in mente avesse già una vaga idea,che non osava pronunciare. Prima di esserne sicuro non era il caso di dare dispiaceri ad alcuno.

Quando arrivarono nella Sala Comune,abbandonata da tutti James si lasciò cadere pesantemente sul divano “Bhè,direi che la McGranitt può essere più che soddisfatta del nostro lavoro”

“Guarda anche se non lo fosse non ci ritornerei lì” esclamò Lily,rimasta in piedi dietro di lui.

“Agenzia di pulizie Potter Evans,al vostro servizio!”

“Evans-Potter!” lo corresse lei.

“Eh ma non puoi essere sempre prima in tutto!” replicò James,allargando le braccia mentre Lily sorrideva compiaciuta “Nell’alfabeto lo sono!”

“D’accordo Evans” il moro si rassegnò e sorridendo le tese la mano “Pace fatta?”

“Stupido…” nonostante avesse detto così la ragazza gli aveva sorriso e teso la mano a sua volta “va bene,pace fatta. Ma domani NON farmi arrabbiare!” aveva concluso puntandogli il dito.

“E tu sii una persona normale allora!” James saltò in piedi e si avviò verso le scale che conducevano ai dormitori.

“Io sono normalissima sei tu che sei irritante!”

Il ragazzo,che dopo quella giornata non la stava più ascoltando e che non si sa come aveva ancora la forza di lusingarla,tutto pipmante gridò “E tu sei bellissima Evans! Buonanotte!”

Le mandò un bacio con la mano-il solito fare teatrale.pensò Lily – e poi scomparve dietro la sua porta lasciando la ragazza con un sorrissetto sulle labbra e mille dubbi in mente.

“Buonanotte Potter!”

 

 

Angoletto dell’autrice

Ciao a tutti!

Vorrei ringraziare le 40 persone che hanno inserito questa storia tra le preferite,davvero non so come ringraziarvi! Lo stesso vale per tutti coloro che la stanno seguendo ( più di 80 persone aaaa) e ricordando!

Spero che questa mia piccola opera vi stia piacendo,fatemelo sapere con una recensione,anche piccolina piccolina

Detto ciò,un bacio e al prossimo capitolo!

Ah,le descrizioni dei luoghi del castello sono presein parte da Potterpedia,sito meraviglioso e pagina Facebook che vi consiglio di seguire!

tino; font-size: 13pt;">I Sotterranei erano un luogo tetro in cui regnavano solo il freddo e l’umidità. Inoltre era abitato da molti fantasmi che, come dicono le leggende, sarebbero di persone che appartenevano alla casata di Serpeverde.

Fortunatamente non comparivano così spesso e Lily già dal Primo Anno si era abituata a considerare i fantasmi non come fenomeni paranormali ma semplicemente come una delle tante meraviglie del Mondo Magico.
Il pavimento poi era spesso rotto e ci si poteva mbattere in qualche fosso, costruito alle origini del castello; ciò permetteva di far entrare solo e soltanto allievi di una certa maestosità e grandezza, che solo Salazar Serpeverde selezionava fra gli altri.

Poi ovviamente il passaggio è stato reso possibile a tutti gli studenti che volendo o meno,dovevano attraversare quei corridoi.


“A me mette ribrezzo” disse James lievemente disgustato.

“Facciamo alla svelta” proferì la rossa.

“Usiamo la Magia?”

“No,se la McGranitt ci viene a controllare ci chiude qui dentro per una settimana”

“Mh,allora sbrighiamoci,vedo se mi ricordo come si usa questo coso” il giovane Potter guardò il mocio che aveva in mano,tirandosi su gli occhiali.

“Ma te l’ho spiegato cinque minuti fa”

“Lo so,ma è stancante”

Lily si legò frettolosamente i capelli e guardò il corridoio con le mani sui fianchi “Bene,iniziamo”

Trascorsero i seguenti dieci minuti più o meno in silenzio,pulendo distanti e dividendosi i compiti per sbrigarsi.

James si soffermò nuovamente a guardare Lily.

“Hai già spazzato tutto il corridoio? Certo che sei veloce davvero eh” commentò sorpreso.

“Abbastanza. Però dimentichi che vengo da una famiglia Babbana”

“Giusto. Bhè da quando hanno scoperto che sei una strega deve essere stata una bella comodità per loro no? Agiti la bacchetta e la scopa si passa da sola ” rise lui.

“Sé” disse lei lievemente stizzita  “ Lily tesoro,leva quella bacchetta quando pulisci,magari ti scappa qualcosa e i vicini ti vedono. Che vicini poi,quelli non vedono al di là del loro naso e quegli altri vicini,lasciamo stare va” sussurrò in tono amareggiato,continuando a guardare il pavimento.

James aggrottò la fronte,senza dire niente.

“Scusami,non sono cose a cui pensare ora” la ragazza si riscosse dai propri pensieri in un sospiro,ostentando un sorriso falsamente fiducioso “Dai,abbiamo quasi finito”

“No tranquilla,non ti preoccupare” James fece finta di non aver capito con un gesto della mano.

“Oh,ti è caduta una cosa mi sa” Lily si voltò,attirata da uno strano luccichio sul pavimento.

“Attenta! Lì è bagnat…” Il ragazzo si fiondò verso di lei ma era troppo tardi,la ragazza aveva già attraversato il corridoio e sarebbe caduta rovinosamente a terra se non fosse stata afferrata dalle braccia di James,che la tirò versò di sé.

Nel gesto di salvarla da quel volo, James involontariamente la attirò talmente vicino al suo viso che entrambi potevano sentire i respiri dell’altro. Si trovarono vicini come non lo erano mai stati,le punte dei loro nasi si sfiorarono e James fu invaso dal profumo dei capelli di Lily.

I suoi battiti accellerarono,ogni cellula del suo corpo era in fiamme,sentì come se tutto quello che c’era intorno non esistesse più e si perse in quel verde smeraldo degli occhi di Lily,spalancati per lo stupore.

Nessuno dei due aveva il coraggio di spostarsi,quel lieve contatto aveva incendiato il cuore di James ed elettrizzato l’anima di Lily,che sentì un brivido fortissimo correrle lungo la schiena.

Probabilmente furono solo tre secondi,che sembrarono durare un’eternità,fino a quando Lily non sfilò impercettibilmente il braccio dalla mano di James e la magia si spezzò.

“Scu...scusami” farfugliò lui allontanandosi,con il cuore ancora a mille.

“No,grazie…” mormorò lei,distogliendo lo sguardo “Sennò sai che volo facevo” rise nervosamente.

“Già…comunque io ho finito” disse il ragazzo guardandosi intorno soddisfatto.

“Anche io” sorrise Lily sciogliendosi i capelli.

 

 

Nel mentre in Sala Grande

 

“Che noia” Sirius sbuffò,poggiando la testa sullo schienale del divano.

“E smettila Sirius,sono tre ore che lo ripeti! Vieni a giocare che Alice non è in grado” lo intimò Frank.

“Scusami?” rispose la ragazza con un tono leggermente minatorio.

“Amore mio,è la verità”

“Va bene,allora io adesso non mi muovo da qui finchè non divento bravissima” Alice incrociò le braccia,dispettosa.

“Nonono sei bravissima tesoro” si affrettò a risponderle Frank,suscitando le risate dei presenti.

“Allora giochiamo!” sorrise lei,stronzetta,riposizionando gli scacchi.

“Secondo voi che stanno facendo quei due ?” chiese Emmeline,seduta a leggere.

“Non lo so,secondo me tra due secondi sentiamo un boato venire da sotto e ci esplode il pavimento” disse Mary ridendo.

“Molto probabile” la appoggiò Marlene.

“Bhe sarà un problema quando dovranno organizzare la festa”

“Quale festa?”

“Quella di Halloween,come quale festa” spiegò Emmeline.

“Sé,la festa” commentò sarcastico Sirius.

“Perché?”

“Perché non riusciranno mai a stare nella stessa stanza più del dovuto,quindi un’ora massimo. Poi James dopo questa gita romantica nei Sotterranei cambierà idea su questa folliadi organizzare fraternamente la festa e il potere ritornerà nelle mie mani” sogghignò.

“Che c’è Black,hai paura che se la festa la organizziamo noi ci saranno poche ragazze?” insinuò Alice.

“Che idiozia,la festa è aperta a Grifondoro e a chi decido io”

“Sicuramente”

Aspettando il momento adatto Marlene si sporse verso Sirius e gli chiese a bassa voce “Remus sta ancora male?”

“Remus,Remus,Remus…dì un po’ McKinnon,non è che ti piace?” la punzecchiò lui,ovviamente alzando la voce.

La ragazza arrossì lievemente “E smettila”

“Tranquilla Marl,è solo geloso” intervenne Mary.

“E perché dovrei?”

“Perché a lei potrebbe piacere Remus e non te?”

“Pff…potrei averla quando voglio”

“Sì certo” sbuffò Alice .

“Parlate come se lei non fosse qui” intervenne Emmeline,in difesa dell’amica.

“Tranquilla lasciali fare Em,vanno avanti così da una vita” le spiegò Marlene.

“E non ti da fastidio?”

“Figurati”

“No,non potresti averla quando vuoi se la persona che le interessa –nell’ipotesi che la cosa sia reciproca- sia uno dei tuoi migliori amici” appuntò Alice.

“Ma non mi piace Remus!” sbottò Marlene

“Sì Marl,io lo so tranquilla!”

“E allora non dirlo,lo sai che Sirius poi glielo va a dire “

“Io dico solo la verità” ghignò lui.

“Sì ciao”

“Aaah ragazze mie,vi conosco bene,fidatevi dell’esperto” disse Sirius battendosi una mano sul petto,con fare compiaciuto.

“Lo sai che preferiremmo tutte Remus a te,vero?” sorrise candidamente Alice “ E lo dico io che sono super partes”

“Dai così li metti in competizione!” si intromise Emmeline,sollevando gli occhi dal suo libro.

“Io non preferirei Remus” disse Mary con naturalezza,andando a sedersi vicino al giovane Black che la guardò riconoscente “Grazie vita mia”

“Non ho detto che sceglierei te però” aggiunse la bionda facendogli la linguaccia.

Sirius la scrutò torvo “Stronza” mentre Marlene sorrideva soddisfatta ed Emmeline ridacchiava sotto i baffi.

“Vance!” esclamò Sirius,voltandosi di scatto verso la ragazza ” E tu chi preferirsti?”

“Mi dispiace ma non posso rispondere” Emmeline non alzò lo sguardo dal suo libro,le guance forse le si erano leggermente tinte di rosa ma a causa della fiamma del camino vicino al quale era seduta, non se ne accorse nessuno.

“Non dirmi che anche tu preferiresti il bel tenebroso Remus!” esclamò il ragazzo con un sorrisetto sulle labbra.

“Ma che dici,io sono anche fidanzata!” sbottò la mora.

“E da quando scusa?” chiese Felpato.

“Tipo due anni”

“Quando eri piccola non eri di questa opinione però” disse Mary sommessamente.

Sirius si illuminò “In che senso?”

“Aaah stai zitta Mary! Io vado a dormire” Emmeline allora li liquidò con un gesto e salì le scale del Dormitorio.

 

Nei Sotterranei


Il Corridoio dei Sotterranei era un lungo corridoio in pietra,raggiungibile tramite una stretta scala a chiocciola che scendeva dal viadotto di ingresso e conduceva ad una scala che arrivava di fronte ad un muro di pietra bianca,l’ingresso della Sala Comune di Serpeverde.

Lily e James fecero per risalire quella scala quando sentirono delle voci provenire dall’uscita della Sala Comune.

James le fece segno di tacere e si avvicinò.

“Vieni,vieni qui” sussurrò,chiamando la ragazza a sé con le mani.

“Dove?”

“Ssh,è una scorciatoia per arrivare all’Aula di Pozioni” istintivamente la prese per mano e la portò nell’Aula,che la ragazza conosceva come le sue tasche.

Nascosti dietro la porta sentirono dei passi attraversare velocemente il corridoio e delle voci,leggermente roche,borbottare qualcosa.

“Non ti preoccupare,il ragazzino si convincerà facilmente,i suoi lo costringeranno e prima di Natale sarà dei nostri”

“Lo spero bene,ma di quella famiglia non ci si può mai fidare”

Il sangue nelle vene di Lily congelò nel momento esatto in cui sentì quella voce.

Era la sua,non c’erano dubbi.

“Solo perché uno è uscito male non vuol dire che lo siano tutti…comunque tu,continua a fare come hai sempre fatto e non fare scenate,devi mantenere la calma Piton,lo so che vorresti già passare all’attacco” Mulciber pronunciò queste ultime parole ghignando,prima di aggiungere con disprezzo “E lascia perdere definitivamente quella Sanguesporco

Lily rimase immobile dietro la porta,lo sguardo perso nel vuoto. Quella Sanguesporco era senza dubbio lei.

“Tranquillo,io e quella non abbiamo più niente da spartire. Dopotutto è solo una Sanguesporco,presto probabilmente si unirà agli Auror o a qualche altra squadra di merda che vuole contrastare il Signore Oscuro. A quel punto sarà definitivamente finita”

James strinse i pugni infuriato,il sangue gli ribolliva nelle vene e gli stava andando tutto dritto al cervello,impedendogli di ragionare lucidamente. Se non fosse stato per la mano di Lily,che lo bloccò per un polso,probabilmente sarebbe già uscito e avrebbe spaccato quella smisurata appendice nasale a Piton.

Lily alzò lo sguardo,ancora vacuo, verso di lui e scosse la testa.

James annuì e respirando affannosamente cercò di calmarsi,mentre i due si allontanavano.

“E questi cosi che ci fanno qua?” disse Mulciber guardando la scopa e il secchio abbandonati sulle scale.

“Bhà,Gazza starà pulendo”

“Perché qualcuno pulisce questo posto?”

Lily si lasciò scivolare a terra,la testa poggiata sulla porta,lo sguardo fisso sull’acqua ghiacciata che sgorgava dalla bocca del Gargoyle.       

James,con tutta la pacatezza del modo -per una volta- le si sedette accanto e disse una cosa che Lily mai si sarebbe immaginata .

“Senti Lily…mi dispiace per questa cosa. Nel senso,non che mi interessi di Mocciosus,l’ho sempre intuito che nascondesse qualcosa del genere,però mi dispiace perché so che bhe,forse dispiacerà a te…cioè,eravate amici credo,una volta. Prima che succedesse quella cosa insomma”

La ragazza si voltò verso di lui e lo guardò attentamente.

Lì,nella penombra della stanza,i suoi occhi ambrati luccicavano e sembravano come animati da una scintilla,che scrutava attentamente ogni minimo particolare del suo volto.

Sembrarono due occhi davvero sinceri e lui aveva nuovamente dimostrato una maturità inaspettata.

A quel punto Lily gli toccò delicatamente la mano in segno di riconoscenza,si alzò e sospirando disse: ”No,non dispiacerti. La vita è fatta di scelte e lui ha fatto la sua. Quindi va bene così,non mi interessa” concluse amareggiata.

Uscirono con cautela dall’Aula e si incamminarono verso la Torre di Grifondoro,in silenzio.

Dopo qualche minuto Lily chiese :” Secondo te chi era il ragazzo di cui stavano parlando?”

“Non lo so” mormorò lui,nonostante in mente avesse già una vaga idea,che non osava pronunciare. Prima di esserne sicuro non era il caso di dare dispiaceri ad alcuno.

Quando arrivarono nella Sala Comune,abbandonata da tutti James si lasciò cadere pesantemente sul divano “Bhè,direi che la McGranitt può essere più che soddisfatta del nostro lavoro”

“Guarda anche se non lo fosse non ci ritornerei lì” esclamò Lily,rimasta in piedi dietro di lui.

“Agenzia di pulizie Potter Evans,al vostro servizio!”

“Evans-Potter!” lo corresse lei.

“Eh ma non puoi essere sempre prima in tutto!” replicò James,allargando le braccia mentre Lily sorrideva compiaciuta “Nell’alfabeto lo sono!”

“D’accordo Evans” il moro si rassegnò e sorridendo le tese la mano “Pace fatta?”

“Stupido…” nonostante avesse detto così la ragazza gli aveva sorriso e teso la mano a sua volta “va bene,pace fatta. Ma domani NON farmi arrabbiare!” aveva concluso puntandogli il dito.

“E tu sii una persona normale allora!” James saltò in piedi e si avviò verso le scale che conducevano ai dormitori.

“Io sono normalissima sei tu che sei irritante!”

Il ragazzo,che dopo quella giornata non la stava più ascoltando e che non si sa come aveva ancora la forza di lusingarla,tutto pipmante gridò “E tu sei bellissima Evans! Buonanotte!”

Le mandò un bacio con la mano-il solito fare teatrale.pensò Lily – e poi scomparve dietro la sua porta lasciando la ragazza con un sorrissetto sulle labbra e mille dubbi in mente.

“Buonanotte Potter!”

 

 

Angoletto dell’autrice

Ciao a tutti!

Vorrei ringraziare le 80 persone che hanno inserito questa storia tra le preferite,davvero non so come ringraziarvi! Lo stesso vale per tutti coloro che la stanno seguendo e ricordando!

Spero che questa mia piccola opera vi stia piacendo,fatemelo sapere con una recensione,anche piccolina piccolina

Detto ciò,un bacio e al prossimo capitolo!

Ah,le descrizioni dei luoghi del castello sono presein parte da Potterpedia,sito meraviglioso e pagina Facebook che vi consiglio di seguire!

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Capitolo 18
*** Spooky Scary Halloween : parte 1 ***


CAPITOLO 18 – Spooky Scary Halloween,parte 1

 

In ricordo di Lily Evans e James Potter,morti per amore 37 anni fa a Godric's Hollow.

A quell'ora del pomeriggio molti studenti si riunivano in Sala Grande per studiare più comodamente e dato il brusio di sottofondo James Potter aveva scelto proprio quel luogo per spiegare agli altri come gestire la festa di Sirius,approfittando della sua assenza per un impegno - molto urgente a detta sua - con una Tassorosso del quinto anno.

Allora,ce la facciamo ad organizzare questa festa?”

“Quale delle tante?!”

“Vi svelo al volo il piano. Noi dobbiamo fingere di preparare la festa di Halloween ma in realtà prepareremo quella per Sirius. Voi dovrete venire da noi a chiederci aiuto,vi dovrete inventare delle idee assurde in modo che lui non potrà fare a meno di dedicarcisi”

“Come sappiamo che lo farà?”

“Sirius odia quando qualcuno prova a fare le cose che gli piacciono al posto suo,se c’è una cosa che adora è organizzare le feste e vuole sempre che siano perfette quindi così sarà”

I ragazzi annuirono.

“Bene,adesso dividiamoci un attimo i compiti e poi vi dico come siamo soliti fare”

“Sì però che palle,se veniamo a chiedervi aiuto poi lui attaccherà con la storia del ‘ io ve l’avevo detto’ ,’ voi ragazze non siete in grado’ ecc ecc “

“E’ il piccolo prezzo da pagare ma tranquilla,si rimangerà tutto”

“Comunque non aspettatevi festicciole,noi siamo abituati a fare le cose in grande,sarà una festa epica tipo…” chiarì James.

“POTTER SEI IL SOLITO CRETINO!”

Improvvisamente Lily era scattata in piedi e aveva iniziato a gridare,provocando un microinfarto a tutti i presenti e facendo quasi cadere Marlene,seduta vicino a lei.

Ricevette le occhiate basite di tutti,compresa quella di James che in realtà era lievemente intimorito e che non capiva quale fosse il problema questa volta.

“Non ci voglio più studiare con te!”

Lily continuava,cercando di suscitare una reazione da parte del ragazzo,lanciandogli delle strane occhiate.

Quando James si girò verso l’entrata della Sala capì e le puntò il dito contro.

“Evans,mi sono rotta le palle dei tuoi scleri!”

“Ah tu?”

“Ragazzi ma che state facend…” Alice provò ad intervenire ma si bloccò di colpo “HA RAGIONE LILY,JAMES!”

“Cristo Santo,qual è il problema ora? Ero andato in Sala Comune ma non c’era nessuno,vengo qui e vi trovo litigare!”

Ecco il motivo di quell’assurda messa in scena : Sirius Black,appena arrivato in Sala,troppo vicino a loro,li osservava con un’espressione interrogativa.

Lily non sapendo che inventarsi disse quello che diceva sempre.

 

“Dillo al signorino quale è il problema !”

“E che ti avrebbe fatto stavolta?” chiese Sirius scocciato.

“Chiedilo a lui!”

James allora,nel pieno dell’agitazione,rimase per un attimo senza parole,guardò entrambi con la bocca semiaperta e poi passò il testimone alla ragazza.

“Io…non lo so,è lei che esagera sempre! Che ti ho fatto Evans?”

“Guardate,non mi interessa minimamente in realtà quindi sedetevi e evitate ste scenate almeno in Sala Grande “ infastidito come sempre davanti a quei due, Sirius li interruppe e si sedette vicino Marlene ma James per concludere in bellezza l’opera lo richiamò e con tono volutamente superbo disse : “No,non mi siedo! Vieni Sirius,andiamo a farci un giro,non voglio più starci qui!”

 

Quando furono fuori dalla stanza,gli altri,che per tutta la durata della scenetta avevano dovuto trattenersi,scoppiarono a ridere.

“Un applauso Signorina Evans,le sue performance mi commuovono sempre” scherzò Mary battendo le mani mentre Lily faceva un mezzo inchino.

 

---

 

“Ah bene,questa settimana sei riposato,hai imparato a non passare le notti in compagnia quando hai lezione il giorno dopo eh ?” sorrise angelicamente Lily mentre finiva di scrivere un riassunto di Pozioni.

Sì,in compagnia di un lupo mannaro,pensò ironicamente James,seduto di fronte a lei.

“Guarda,quella volta ho passato una notte insonne ma non per quello che immagini tu”

“Ah…” mormorò Lily,fingendo stupore.

“Davvero credimi,ero preoccupato per Remus”

“Non usare Remus per giustificarti!” la ragazza gli rivolse queste parole in tono minatorio,guardandolo dritto negli occhi.

“Non lo farei mai! Io mi passo ogni luna piena sveglio a pensare a come sta,a cosa potrebbe succedere,a sperare che non si faccia troppo male…perché lo sai che lui scarica tutta la rabbia su sé stesso no ?” James si passò una mano sugli occhi sconsolato,dopo aver posato gli occhiali sul tavolino.

Lily annuì mestamente.

“Purtroppo lo so. Bhè,se è davvero così non posso che condividere “

“E chiedermi scusa “ aggiunse James.

“Quello mai. E poi scusami,ma perché non me l’hai detto subito?”

“Evans,ma tu ti ascolti mai? Non mi fai dire A anche solo se pensi che io sia in torto figuriamoci se mi chiedi spiegazioni!” esclamò il giovane Potter a braccia spalancate.

“Mmmh,tutte scuse”

James scosse la testa e alzò le mani.

“Sei assurda”

“Comunque capisco la tua ansia per Remus…da quando me l’ha detto porto questo segreto angoscioso e devo dire che parlarne con qualcuno - che non sia lui ovviamente – è un sollievo” sussurrò lei.

“Hai trovato un alleato in me” sorrise compiaciuto.

Lily non potè non sorridere mentre osservava il ragazzo con quel cipiglio orgoglioso sul volto e lo ammonì scherzosamente :“Mo non esagerare”

Poi improvvisamente SBAM!

Un attimo prima Lily stava sorridendo,il secondo dopo aveva tirato a James un ceffone non indifferente ed era scattata in piedi come una molla.

“Ma che cazzo…” borbottò il ragazzo,massaggiandosi la guancia mentre Lily aveva iniziato a sbraitare e a fare impercettibili cenni del capo in direzione delle scale.

Al chè James,di nuovo,iniziò a strillare “Tu sei pazza Evans” o “Basta Evans,mi sono rotto le palle dei tuoi scleri da psicopatica” e cose del genere.

Sirius era comparso sulle scale e tutto sorridente stava mangiando una Cioccorana,probabilmente sottratta a Remus, ma alla vista di quella patetica scenetta il suo sorriso si trasformò in una smorfia.

“Ao,qua quello che si è rotto le palle sono io,torno in camera!” sbottò.

“No Black,puoi restare,sono io che me ne vado!”

Con fare da grande attrice Lily prese i suoi libri dal tavolo e girò sui tacchi,spostandosi i capelli sulle spalle con un gesto scattoso.

Sirius a quel punto spalancò le braccia e poi si passò una mano davanti al viso come a dire “Questa sta fuori” mentre James non riuscì a trattenere un sorriso.

“Sì,è completamente fuori di testa”

 

-

Con l’inoltrarsi dell’Autunno – che in Gran Bretagna somigliava più ad un tiepido inverno – arrivarono anche le gelide pioggie che Lily adorava.

Non che non le piacesse non poter uscire o ritrovarsi sempre le scarpe zuppe ma adorava il tepore del fuoco la notte,quando tutti dormivano e lei poteva rimanere ore a guardare la gocce scorrere sulle vetrate e immaginarsi i disegni da essa creati.

Quella notte,un venerdì,decise che era la serata adatta per riflettere davanti alla pioggia e scese nella Sala Comune.

In realtà aveva avuto delle idee per la festa di quel malandrino di Black e segretamente sperava di incontrare James per potergliele dire.

Aveva i capelli legati in una coda da un fiocco azzurro,dello stesso colore del suo maglioncino,sul quale era ricamata una margherita in alto a sinistra.

I suoi desideri “proibiti” si avverarono quando, seduto sul tappeto ad osservare le fiamme,trovò James.

“Ah,speravo di trovarti qui,ho avuto un’idea!” si lasciò sfuggire.

Il ragazzo fu scosso da un tremito al suono di quella voce e si voltò sorridendo.

“Bene,Sirius per fortuna già dorme perché non ce la farei a rimettere in scena la nostra pièce teatrale a quest’ora” scherzò,passandosi una mano tra i capelli.

“Sì,scusami per lo schiaffo,diciamo che mi sono un po’ lasciata prendere la mano” si scusò Lily,andando a sedersi accanto a lui.

“Dillo che lo volevi fare da una vita!”

“Eh… dai,ultimamente un po’ meno” sorrise timidamente lei.

“Buono a sapersi,forse è il momento giusto per chiederti di usc…okay,sì,sto zitto,ho capito” si bloccò con la mano a mezz’aria quando Lily lo guardò minacciosamente ma dopo si lasciò andare in una risata.

“Va bene Evans,no,niente uscite. Dimmi che avevi in mente”

Parlarono un po’ del piano. In realtà era Lily che parlava e James che la guardava incantato.

Quanta passione e quanto trasporto nel suo modo di parlare…per una volta era tranquilla.

Assottigliò gli occhi in un cipiglio ineffabile da parte di Lily,che lo guardò stranita.

“Potter?”

James si avvicinò pericolosamente al suo volto e lei rimase immobile, gli occhi sbarrati e il cuore a mille.

Le punte dei loro nasi si sfiorarono e poi…poi James fece qualcosa di completamente inaspettato.

Le spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le toccò il lobo.

“Tu non hai i buchi alle orecchie” disse con ingenuità.

“Eh ? N-no…” Lily si sistemò frettolosamente i capelli e distolse lo sguardo.

James sorrise lievemente e si lasciò cadere sui polpacci.

“E’ una cosa inusuale”

“Sì,non mi sono mai piaciuti particolarmente. Per me stessa dico” si affrettò ad aggiungere nervosamente lei.

James annuì e si riavvicinò un po'.

“Sì…sono carine così. Hai delle lentiggini anche qui”

Le sfiorò il lobo con l’indice e il pollice mentre Lily diventava del colore del fuoco che bruciava nel caminetto.

Incapace di muoversi Lily osservò a lungo gli occhioni color nocciola di James e i ciuffi di capelli corvini che andavano da tutte le parti,impossibili da essere sistemati.

Ma che sto facendo…?

Si riscosse improvvisamente e scostò la mano del ragazzo “Potter ma che fai?!”

Segì un momento di imbarazzo totale, uno dei tanti ultimamente , constatarono entrambi.

James si passò la mano tra i capelli più volte mentre Lily iniziò a slacciarsi e allacciarsi i polsini della camicia che portava sotto il maglione.

“Oh,ma è tardissimo,non credi che dovremmo andare a dormire?” guardò il piccolo orologio che aveva al polso.

“Mmh no però se hai sonno vai pure,io resto un altro po’ qui”

“Sì…meglio che vada” la rossa si alzò in piedi portandosi i capelli dietro le orecchie per il nervoso “Allora…buonanotte. Chissà come mai rimaniamo soli sempre noi due la sera” constatò in un soffio.

“Già,chissà come mai”

-

“Aaah quanto adoro questo giorno ragazze!” esclamò Marlene cingendo con un braccio le spalle di Lily e Mary.

“Sììì,il fatto che stiamo qui poi lo rende così coinvolgente!”

“E’ vero! Nel senso,se fossimo a casa sarebbe bellissimo perché ci travestiremmo,faremmo le zucche,parleremmo dei fanatsmi,degli scheletri,delle mummie e di tutte quelle cose che fanno paura ai Babbani ma noi le vediamo tutti i giorni…oh a proposito,buonasera Sir Nicholas!” Lily salutò cordialmente il fantasma Quasi-senza-testa di Grifondoro mentre entrava nella Sala Grande.

Furono presto raggiunte da Alice ed Emmelin,che condividevano la loro euforia.

Mancava solo un giorno ad Halloween e tutto stava andando secondo i piani.

“Ragazze e se ci travestissimo davvero?” azzardò Lily.

Le labbra delle altre,tranne di Mary,si spalancarono in un sorriso convinto.

“No dai…” borbottò la bionda.

“Su Mary,non fare così,saresti una bellissima Marylin!” le disse Emmeline,scostandole un ciuffo dorato dal volto.

“E va bene,va bene” sbuffò,non riuscendo a celare il fatto che in realtà non le desse affatto fastidio mascherarsi.

Quando nel pomeriggio riferirono il tutto ai Malandrini,organizzatori insieme a loro,ci furono reazioni parecchio contrastanti.

James,inebetito da Lily,annuiva convinto,Peter guardava gli altri per capire cosa avrebbero deciso di fare,Remus scuoteva la testa,poco convinto dalla cose e Sirius,ovviamente,ringhiava.

“Io spero che stiate scherzando”

“Eddaiii è una cosa carina!”

“E’ una cosa carina solo se indossate un costume da bagno”

“No,mi dispiace,nessuna di noi andrà in giro seminuda con te nei paraggi…comunque è deciso no?” sorrise amabilmente Marlene.

“Col cazzo proprio oh,se ci dobbiamo travestire preferisco andare alla festa dei Serpeverde guarda”

Le sopracciglia di tutti i presenti si arcuarono.

“No vabbè,dei Serpeverde no,dei Corvonero su” Sirius si corresse subito ripensando all'idiozia o meglio,eresia,che aveva detto.

“Sei noiosissimo lo sai?”

“Le loro porte sono già aperte per te Black,o forse no,c’è un indovinello da fare per entrare nella Sala Comune di Corvonero e non so quanto tu sia in grado di risolverlo” aggiunse mordacemente Lily.

“Non sottovalutarmi Evans,potresti pentirtene” sibilò lui,a tre centimetri dal volto della ragazza.

Lei lo guardò con aria di sfida,poi di colpo scivolò di lato e urlò a tutti i presenti nella loro Sala Comune “ CAMBIO DI PROGRAMMA PER DOMANI SERA RAGAZZI! DEVE ESSERE UN HALLOWEEN CHE SI RISPETTI QUINDI VI VOGLIO TUTTI IN COSTUME!”

Sirius la guardava con gli occhi fuori dalle orbite mentre si diffondevano mormorii eccitati e qualche borbottio.

“AH,E’ UN’ORDINE DELLA VOSTRA CAPOSCUOLA…quindi chiunque non avrà un costume perderà tre punti perché sono buona” aggiunse sogghignando.

“Lily…forse è un po’ esagerata questa cosa non credi?” intervenne timidamente Remus.

“Ah no Rem,tu e i tuoi compari sareste dei Beatles perfetti non credi?” gli sorrise angelicamente e poi girò sui tacchi.

“E tu,vuoi chiudere sta bocca e fare qualcosa?” Sirius si voltò verso James e gli tirò una botta sulla mascella “Non so se hai capito che domani ci dobbiamo travestire”

“Sì…ho capito ma non sarà così male se scegliamo noi i costumi per loro” il malandrino numero uno li guardò ghignando “Oggi pomeriggio andiamo a Hogsmeade”

 

Angoletto dell'autrice

Ciao a tutti !

Volevo ringraziarvi come sempre perchè siete in moltissimi a seguire la storia (anche se nessuno recensisce,brutti Malandrini 😈❤️ ) ,vi mando comunque un bacio grandissimo e spero che il capitolo vi sia piaciuto.

P.S. Oggi sarebbe il compleanno del nostro Sirius yeee

 

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Capitolo 19
*** Spooky Scary Halloween : pt. 2 ***


CAPITOLO 19 – SPOOKY SCARY HALLOWEEN pt. 2

 

 

“Aaah, non vi sembra che sia proprio una giornata meravigliosa ?”

 

James inspirò a pieni polmoni l’aria pungente di Hogsmeade e si cacciò le mani in tasca.

 

“No Ramoso, fa c’è un vento tremendo e sicuramente si metterà a piovere” rispose seccamente Remus.

 

“Ma che dici, il sole oggi splenderà tutto il giorno !” replicò il giovane Potter con aria trasognata.

 

“Questo si è rincoglionito…” borbottò Sirius, guardandolo di sbieco.

 

“Lascialo stare Felp, ha avuto troppi incontri ravvicinati con Lily negli ultimi giorni, ringrazierei che ancora non è svenuto” ridacchiò Lunastorta.

 

“Che non è ancora venuto vorrai dire…” lo corresse Felpato sogghignando.

 

“Fai schifo” sentenziò l’altro.

 

“Mi sembri una ragazza quando dici queste cose Rem, su con la vita, un po’ di sana malizia non fa male a nessuno !”

 

-

 

“Lily devo dire che la tua idea dei costumi è stata davvero brillante, voglio vedere come li troviamo adesso che mancano tipo sei ore alla festa. Tu poi da cosa ti travestiresti scusa ?”

 

Mary, infreddolita, si tirò su la zip della giacca, lamentandosi come sempre.

 

“Da Babbana, semplicissimo !” rispose tranquillamente Lily.

 

“Stai scherzando spero !”

 

“No, io non ho alcuna intenzione di indossare un costume”

 

La bionda fissò l’amica intensamente per circa tre secondi, poi quando capì che le sue intenzioni erano davvero quelle gridò.

 

“Ti uccido Lily Evans !”

 

“Non si usa la Magia sui Babbani MacDonald !” la canzonò Lily, affrettando il passo.

“Infatti non la userò, ti strozzerò con queste mie manine !”

 

A quel punto Lily stava già correndo, inseguita dall’altra che continuava ad imprecare sottovoce e a sbraitarle dietro.

 

“Sono troppo veloce per te !”

 

“Non penso proprio, anche io mi vesto da Babbana !”

 

“No, i costumi devono essere unici !”

 

“VIENI QUI !” abbaiò Mary, fermandosi di botto in mezzo alla strada e puntandola con l’indice.

 

“Non mi avrai mai !” esclamò Lily trionfante, mentre continuava a trotterellare all’indietro.

 

Finchè non andò a sbattere contro qualcosa di…solido ma comunque caldo.

 

“Evans ! Se mi vieni sempre addosso mi risulta difficile credere che non ti avrò mai”

 

Lily si affrettò a sistemarsi i capelli quando alzò lo sguardo verso di lui, di un bel po’ di centimetri più alto di lei, proprio mentre questo si esibiva in un sorrisetto compiaciuto.

 

“Potter” sibilò “ l’unica cosa che avrai da me se continui a dire idiozie sarà un pugno sul naso”

 

Poi salutò Remus con un bacio sulla guancia e Sirius con un cenno della mano.

 

“Fermatela, non fatela scappare !” ansimò Mary raggiungendoli.

 

“Mar, hai visto troppi polizieschi quest’estate !” rise Lily, abbracciando l’amica “Tranquilla ci travestiremo entrambe o nessuna delle due” le sussurrò.

 

“Lo spero bene, sennò io mi metto una parrucca rossa e mi travesto da te”

 

“Comunque ragazze, vorremmo proporvi un patto”

 

Sirius si fece avanti, con l’aria di quando aveva qualche malandrinata per la mente, motivo per cui Mary mostrò subito la sua diffidenza.

 

“Non è che mi fidi molto dei vostri accordi…”

 

“Fai male. Allora, abbiamo deciso che stasera ci travestiremo solo se potremo scegliere i vostri costumi”

 

“Non se ne parla assolutamente”

 

“Vorrà dire che andrò in giro nudo” esclamò lui con tranquillità, spalancando le braccia.

 

“Oddio no ! ”

 

“Bhè, mi travestirei da libertà semplicemente !”

 

“Se fai una cosa del genere Black giuro che ti incateno al letto e non ti faccio più muovere per il resto della tua vita” lo minacciò Lily.

 

“Ah, è allettante come prospettiva Evans, non pensavo fossi quel genere di ragazza” la stuzzicò Sirius, beffardo.

 

Quando lei era ad un pizzico dal tirargli un ceffone Remus si mise in mezzo e cambiò completamente l’argomento della conversazione, sperando anche lui che non si tornasse più a parlare dei costumi ma Lily dopo neanche due minuti tornò alla carica.

 

“Comunque no, non se ne parla proprio eh. Non permetterò mai di farvi scegliere il mio costume” puntualizzò.

 

“Io pensavo di travestirmi da cane, va bene Evans ?” le rispose Sirius, instancabile.

 

“No, tu sembri un cane rabbioso già di tuo Black”

 

“Oh bhè, penserò a qualcosa di più consono ecco. Remus invece vorrebbe mascherarsi da Lupo Mannaro, che dici ?” sogghignò Felpato.

 

Il volto di Lunastorta perse immediatamente colore e mentre James e Sirius ridevano sommessamente, Mary si guadava intorno cercando di capire cosa ci fosse da ridere.

 

Bastò un’occhiata di Lily a farli smettere, così James si schiarì la voce e le chiese : “Dai Evans, tu da cosa vorresti vestirti ?”

 

“Bho, ora ci penserò su”

 

“Lily, Mary ! Abbiamo trovato delle cose fantastiche !”

 

Alice ed Emmeline li raggiunsero con dei pacchetti in mano e dei sorrisi euforici.

 

“Oh, ciao ragazzi !” li salutarono, colte di sorpresa.

 

Dopo aver notato che a differenza sua Mary e Lily non avevano nulla in mano le rimproverò un po’ seccata :“Ma voi due ancora non avete trovato niente ?! Uffa, quanto è stressante organizzare tutto !”

 

“Se avessi lasciato fare a me Prewett non saremmo a questo punto !” la rimbeccò Sirus, ad un palmo dal suo naso.

 

Nonostante l’accordo fatto con James - per cui le ragazze avrebbero dovuto dare una specie di contentino a Sirius lasciandogli organizzare la festa di Halloween – Alice si era intestardita e la sua parte maniacale aveva preso il sopravvento sulla questione.

Tutto doveva essere pianificato nei particolari, non doveva mancare assolutamente nulla, si stava dando a quella festa come avrebbe fatto per il suo matrimonio.

Questo perché era sì, maniacale, ma soprattutto perché non sopportava l’idea che un ragazzo, Sirius in particolare, le andasse a dire che era meglio di lei in determinate cose.

Alice Prewett era estremamente competitiva e con il giovane Black aveva sempre trovato pane per i suoi denti. Ormai gli altri ragazzi avevano perso il conto dei Voti Infrangibili fatti durante tutti quegli anni di scommesse, sotto costrizione ovviamente.

 

“No Black, io ho una tabella di marcia, la rispetterò precisamente e non sarai certo tu ad impedirmelo !”

 

“Come siamo agguerrite Prewett, voglio vedere cosa verrà fuori stasera ! Sarà sicuramente un fiasco”

 

“Scommettiamo ?” Alice infervorata gli tese la mano, guardandolo fisso negli occhi.

 

Annusando la tensione nell’aria Emmeline fece un paio di passi all’indietro e si dileguò.

 

“Io vado a raggiungere Marlene e Peter prima che Alice mi faccia fare un altro Voto Infrangibile…ci vediamo dopo !”

 

“Aspetta, vengo con te” Remus la raggiunse “Non mi fido molto di Peter e Marlene da soli da Mielandia” disse abbozzando un sorriso.

 

“Guarda il buon vecchio Lunastorta come ne approfitta eh !” sussurò Sirius avvicinandosi a James.

 

“Se non ci combina niente stasera gli prepariamo una Pozione Eccitante ” ridacchiò l’altro annuendo convinto.

 

“Che avete da sghignazzare voi due ?” li interrogò Lily,scrutandoli attentamente.

 

“Assolutamente niente !” esclamarono i due, esibendosi in un sorrisone angelico.

 

“Bene, voi “ la Prewett si rivolse a Mary e Lily “a cercare il vestito, ora ! Adesso tu” puntò Sirius “vai alla Testa di Porco ad aiutare Frank a prendere l’alcol. James invece tu vieni con me”

 

La piccoletta prese il moro sottobraccio e si allontanò il più possibile dal resto del gruppo, ormai sparso per tutta Hogsmeade.

 

“Allora…Potter”

 

Alice svoltò l’angolo e si ritrovò con James in una strada chiusa.

 

“Così mi metti ansia Prewett”

 

“E’ giusto che sia così. Dobbiamo parlare” disse, assottigliando gli occhi scuri.

 

“Mmh…credo che tu abbia sbagliato persona”

 

James si guardò intorno nervosamente, cercando di capire perché l’amica l’avesse portato in quella strada così isolata.

 

“Vedi James” lo spinse verso il muro, pronunciando ogni parola con estrema attenzione “ io mi chiedevo cosa avessi intenzione di fare tu con Lily”

 

“Con la Evans ? Che dovrei fare io con la Evans ?” James spalancò gli occhi, non si aspettava proprio una domanda del genere.

 

“Non lo so, uscirci ? Confessarle il tuo amore ? Sposarla ?” esclamò Alice, con un tono di voce sempre più acuto.

 

“Ma che stai dicendo,,,poi se lei rifiuta sempre non è che la posso costringere”

 

“Non usare questo tono superficiale, lo so che ti piace !”

 

“M-ma che dici…cioè è carina eh però no” lui degluitì, cercando di guardare altrove.

 

“Non mentirmi !” gridò la ragazza, sbattendo una mano contro il muro.

 

“Per caso hai visto anche tu quei policosi,polizieschi con Mary ?”

 

“Non cambiare discorso James Fleamont Potter ! Se tu confessi la verità io farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarti” disse fiera lei, incrociando le braccia al petto.

 

“Guarda Alice, non c’è nessuna verità da confessare, non so proprio di cosa tu stia parlando “ biascicò lui, desiderando che quell’incontro ravvicinato si concludesse al più presto.

“Benissimo, allora possiamo andare dagli altri”

 

Alice sollevò il mento in un cipiglio altezzoso e si incamminò.

 

“Uh, pensavo che non ti saresti arresa così facilmente”

 

“Bhè, qui quello che ci rimette sei tu, non io”

 

Arresa ?

Alice immaginò di scoppiare in una risata malefica nella sua mente .

Nessuno ferma Alice Prewett. Non finisce qui, Potter.

 

Tornarono sulla strada principale in silenzio, Alice aspettando un crollo da James e quest’ultimo con mille dubbi in mente.

Ma era possibile che si notasse così tanto ? Se l’aveva capito anche Alice era davvero la fine !

Fu tentato di chiederle cosa l’avesse indotta a pensare quelle cose ma era certo che lei poi avrebbe utilizzato quella semplice domanda per avvalorare la propria tesi.

Quando intravidero Frank e Sirius in lontananza Alice affrettò il passo, poi fece dietrofrònt e sibilò : “Ti avverto James, qualcuno portrebbe rubartela proprio sotto il tuo bel nasino e a quel punto tu non potrai più farci nulla”.

Detto ciò raggiunse il suo ragazzo e gli diede un bacio lasciando James di stucco, in mezzo alla via.

 

“Rubarmela ? Ma chi ?” chiese allarmato, sempre immobile “ Prewett torna un attimo qui !”

 

“Che fai Potter ? Vuoi trasformarti in una statua per ricordare a tutti il tuo passaggio qui ad Hogsmeade?” ironizzò una voce maschile alle sue spalle.

 

James si voltò stranito per capire chi avesse parlato ma rilassò immediatamente la mascella quando constatò che si trattava di un giovane piuttosto prestante, snello e alto giusto qualche centimetro in meno di lui, con un sorriso a trentadue denti stampato sul volto.

 

“Chris !” esclamò, felice di vederlo.

 

Questi si fermò a salutarlo con entusiasmo, seguito da un gruppetto di Tassorosso e subito raggiunto da Frank, Sirius ed Alice.

 

Chris Lane era il capitano della squadra di Tassorosso dall’anno precedente ma James l’aveva sempre ammirato, non solo perché era un Cacciatore formidabile ma anche perché era un giocatore leale e un alleato valido contro Corvonero e Serpeverde.

I due erano sempre andati molto d’accordo e nelle partite Grifondoro-Tassorosso si respirava un clima piuttosto pacifico, merito dell’amicizia tra i Capitani che si stimavano a vicenda.

Inoltre James considerava Chris come una delle poche persone a stargli effettivamente simpatiche, oltre alla sua cerchia di amici, e questo era un bene vero.

 

“James ! Come vanno gli allenamenti ? Pronto alla prossima partita ?”

 

“A chi lo dici ! E voi pronti per i Serpeverde, attenti a non farvi buttare giù dalla scopa eh !” scherzò James, dandogli una pacca sulla spalla.

 

“Non scherzerei così tanto Potter, i Corvonero quest’anno hanno un capitano formidabile !”

 

“Neanche noi scherziamo però” replicò James, sorridendo compiaciuto.

 

“Alice ! Credo di aver trovato quello che fa al caso nostro !”

 

Lily svoltò l’angolo e si imbattè in quello strano gruppetto.

Salutò con un sorriso i Tassorosso, un paio dei quali erano prefetti, poi i suoi occhi si posarono sul ragazzo più alto del gruppo “Oh, ciao Dean” disse, presa alla sprovvista.

 

“Lily” rispose lui, aprendosi in un sorriso smagliante.

 

“Ciao Dean. Alice Prewett” si intromise immediatamente l’amica, tendendo la mano al ragazzo e scoccando un’occhiata significativa a James.

 

“Piacere, Dean” replicò quello imbarazzato, tornando subito a guardare Lily, mentre il resto del gruppo continuava a parlare di Quidditch come nulla fosse.

 

Tutto il resto del gruppo tranne James, ovviamente.

Il ragazzo non aveva potuto fare a meno di notare il rossore che aveva colto le guance di Lily quando quel Dean l’aveva salutata e anche in quel momento si era accorto di come la ragazza si stesse arrotolando una ciocca di capelli intorno alle dita quando gli parlava.

Respirò a fondo mentre il Capitano di Tassorosso e Sirius discutevano su quale squadra avesse dovuto avere la meglio nell’antica faida tra le Appleby Arrows e le Vespe di Winbourne.

 

“Tu che dici James ?”

 

Chris si sporse verso il Capitano avversario, guardandolo con aria interrogativa.

 

Il giovane Potter annuì con disinteresse “Sì, concordo”

 

“Concordi su cosa ?” gli chiese Felpato confuso.

 

“Eh ?” James si riscosse dai proprio pensieri “ Scusatemi, non stavo seguendo…senti Chris, posso farti una domanda ?” gli circondò la spalla con un braccio e abbassò la voce.

 

“Quel ragazzo lì…chi è ?” gli fece un cenno in direzione di Dean, che stava ancora chiacchierando con Lily, la quale sembrava divertirsi parecchio viste le risatine che si lasciava sfuggire di tanto in tanto.

 

“ Quello è Dean Ward. E’ un portento lo sai ? Peccato che non voglia fare parte della squadra” replicò il biondino con una smorfia dispiaciuta.

 

“Ah, che peccato “ rispose tra i denti James, che si era già immaginato di farlo accidentalmente volare giù dalla scopa alla prima partita contro Tassorosso.

 

Strinse i pugni e la vena all’altezza della tempia iniziò a pulsargli visibilmente, tanto che Sirius, intercettando lo sguardo dell’amico, capì che era proprio l’ora di levare le tende prima che Ramoso potesse fare qualche idiozia.

 

“Bhè, noi dobbiamo andare, abbiamo una festa da organizzare ! Ti direi di fare un salto se non sapessi che ne state organizzando una anche voi !” esclamò esibendo un sorriso all’amico, che ricambiò con una pacca sulla spalla.

 

“Amore, aiutami anche tu però, non riesco a portare tutto io !”esclamò il povero Frank, carico di buste, preceduto dalla sua ragazza che se ne stava tranquillissima con entrambe le mani libere.

 

Alice, Frank e Sirius si incamminarono verso Mielandia convinti di essere seguiti da James ma quest’ultimo aveva già raggiunto la Evans e le aveva posato delicatamente le mani sulle spalle.

 

“Evans cara ! Dice Alice che dobbiamo andare a prendere delle cose da Mielandia !” esclamò a voce troppo alta, provocando un microinfarto alla ragazza, che si voltò stizzita.

 

“Ma ci sono già gli altri da Mielandia !” si lamentò lei.

 

“Lo sai che è lei il capo…” James alzò le mani esibendo un’espressione fintamente desolata al che Lily scosse la testa e salutò Dean con un sospiro.

 

“Uffa e va bene, arrivo…scusami eh “

 

Dean che nel frattempo aveva osservato la scena divertito nonostante James l’avesse bellamente ignorato.

 

“Ciao, ci vediamo nei prossimi giorni allora !”

 

Lily gli rivolse un sorriso raggiante, cosa che fece venire un leggerissimo tic all’occhio di James.

 

 

“Api Frizzole, prese. Pallotti Cioccocremosi, anche . Giusto Remus ?”

Emmeline si sporse verso il ragazzo mentre teneva in equilibrio pacchetti di dolci impilati .

 

“Sì sì, ce li ho io” rispose Remus, sommerso anche lui da dolcetti.

 

“Ma dove sta Marlene ?”

 

La mora si portò la mano libera al fianco e si guardò intorno.

 

Tra i mille scaffali colorati e gli schiamazzi era difficile trovare qualcuno, specialmente una persona altrettanto colorata come Marlene McKinnon.

 

“Marlene, ti ho detto che se non abbiamo la soda è inutile prendere lo sciroppo di ciliegia !”

 

“Non importa, è buono anche da solo e poi lo possiamo mischiare con qualsiasi tipo di alcolico !”

 

“Abbassa la voce ! Comunque voglio vederti quando stasera starai sottosopra per aver mischiato Sciroppo di Ciliegia e Wishky Incendiario dopo il banchetto”

 

“Eccole” Remus ed Emmeline si guardarono divertiti e raggiunsero le due litiganti.

 

Remus poi fu richiamato da Sirius, che voleva assistere all’ennesimo fallimento di James in campo EVANS.

 

“Allora Evans hai deciso da cosa vestirti?”

 

“Mmh non so, penso che prenderò la prima cosa che trovo al negozio…e mi dovrei pure sbrigare” constatò Lily guardando l’orologio.

 

“Sai in che vesti saresti perfetta ?”

 

“Cazzata in arrivo” sussurrò Sirius a Remus.

 

E infatti James confermò le previsioni dell’amico esibendo un sorriso stupido e dicendo :“Nelle vesti della mia ragazza”

 

Lily prese un barattolo di miele alle rose ed iniziò ad esaminare l’etichetta, senza neanche voltarsi.

 

“Ah sì ?” rispose di sfuggita “ Bhè, fammela conoscere un giorno”

 

Poggiò il barattolo sullo scaffale e si girò a guardare James, che era tornato alla carica, non cogliendo l’evidente ironia nella sua voce.

“No ! Nel senso che tu potresti travestirti da mia fidanzata…capito ?” le disse, come se dovesse spiegarlo ad una bambina.

 

A quel punto Lily assunse un’espressione pensierosa e annuì.

 

“Fammici pensare…bhè sì, è piuttosto spaventoso come costume” disse ,

 

Sirius e Remus scoppiarono in una risata incontenibile mentre James stava ancora pensando ad un modo intelligente per rispondere senza continuare a rimanere scottato.

 

“Adesso” Lily tornò seria “ se hai finito di dire sciocchezze porta queste al castello mentre io vado a comprare delle cose con le ragazze”

 

Gli affibbiò un pacco di Cioccoli Giganti prima di sparire dietro uno scaffale in un turbinio di rosso, lasciando James con la mascella quasi a terra.

 

“Non ci riuscirai mai !” esclamò Sirius, dandogli un’affettuosa pacca sulla spalla.

 

“Dai…magari alla festa ti bacerà…” esordì Remus dopo aver lanciato un’occhiata divertita a Sirius, asciugandosi le lacrime.

 

“Dici ?” chiese speranzoso James.

 

“In realtà credo che si travesta da Dissennatore” continuò Sirius, scoppiando di nuovo a ridere così forte da far voltare mezzo locale.

 

“Aaaah lasciatemi in pace !” sbottò il giovane Potter raggiungendo gli altri.

 

 

 

Un migliaio di pipistrelli si staccò in volo dalle pareti e dal soffitto, mentre un altro migliaio sorvolò i tavoli in bassi stormi neri, facendo tremolare le candele dentro le zucche. Le pietanze del banchetto apparvero all’istante nei piatti d’oro, come era avvenuto l’anno precedente.

Ad Hogwarts stavano proprio avanti, pensò Lily entrando in Sala Grande.

Altro che effetti speciali, qui è tutto così reale e magico…

Halloween le aveva sempre dato una strana sensazione, fin da quando era bambina. Forse perché tutti giravano con costumi strani, da streghe e maghi, vampiri e lupi mannari…e lei si sentiva un po’ meno strana.

Crescendo i suoi poteri avevano iniziato a farsi via via più forti ma lei, come tutta la sua famiglia, non riusciva ancora a capire di cosa si trattasse.

Così quando era arrivata la Lettera di Hogwarts Lily Evans iniziò a vivere ogni giorno come se fosse Halloween. Solo che era tutto vero. E la cosa le piaceva da impazzire.

 

Nonostante ciò in quella notte del 31 Ottobre la accompagnava sempre un’altra sensazione. Era come un sentore di…melanconia e forse anche di morte.

E’ la notte dei morti viventi, è ovvio.

Sorrise scacciando via quei brutti pensieri ed iniziò ad abbuffarsi mentre Marlene schizzava in piedi dopo aver visto una mano uscire dalla sua minestra.

 

“Siriuuuuuus !”

 

“Io non ho fatto nulla…” rispose lui continuando a mangiare l’arrosto come se nulla fosse.

 

Ovviamente per tutta la Sala, anzi, per tutto il Castello era stati seminati scherzi di Zonko e incantesimi dei Malandrini, complici di Pix, il poltergeist della scuola.

I Sotterranei erano pieni di palloncini color genziana ( conseguenza della SuperPallaGomma di Drobble lanciata lì per caso da James) che sarebbero rimasti lì per molti giorni datoche si rifiutavano di scoppiare.

Più di una persona si trovò con una Tazza mordinaso appesa al viso, un’aula era stata riempita di Vermi Sibilanti e dei Lecca Lecca al gusto sangue erano stati finemente sciolti da Sirius e versati da Remus nei bicchieri dei commensali.

Quindi tra urla varie e “ DOMANI E DOPODOMANI PUNIZIONE CON ME !” ( sarebbero stati molti più giorni se i professori avessero scoperto anche solo la metà di tutto quello che avevano combinato) i ragazzi di Grifondoro salirono nella Torre, pronti per la festa.

Alice e Frank erano in pendant, Morgana e Merlino al vostro servizio, dicevano mentre Marlene gli scattava una foto, o almeno ci provava dal momento che aveva una benda sugli occhi.

 

“Da qua prima che caschi” Una Marylin bellissima ma con il volto e le braccia piena di tagli e sangue coagulato le prese la mano e scattò la foto al posto suo.

 

Marlene si tirò su la benda “ Dai Mary, fai una foto anche a me ! Sono Cassandra se non l’avessi capito”

 

“In realtà Cassandra non era cieca Lene, aveva doni profetici e basta, quello cieco era un altro indovino !” la corresse Mary, a cui la mitologia era sempre interessata.

 

“Ho sbagliato di nuovo costume !” sbuffò Marlene, provocando una risata generale.

 

 

“Quindi ho vinto la scommessa eh Evans ?”

James Potter o meglio, John Lennon, scivolò accanto a Lily con un sorriso malandrino.

 

“Di che scommessa parli ?” rispose lei, che alla fine aveva deciso – anzi era stata costretta – di essere una ninfa, per quella sera.

 

“Avevamo detto che se foste venute a chiederci aiuto per questa festa tu saresti uscita con me”

 

“Ah ! Io non sarei mai così folle da fare una scommessa del genere con te…in più era un patto e tra l’altro sei tu che ti sei fatto venire le ansie e hai voluto controllare passo per passo quello che facevamo”

 

“Non potevo rischiare che Sirius scoprisse qualcosa !” esclamò lui, tirandosi su gli occhialini tondi.

 

“Ecco, allora abbassa la voce perché sta lì dietro”

 

Sirius infatti, dopo essersi scollato qualche ragazzina fastidiosa, stava passando in rassegna tutti i presenti per capire se ci fosse qualcuno di effettivamente interessante con cui parlare.

La sua attenzione, come accadeva troppo spesso nell’ultimo periodo, era stata catturata da una ragazza di una bellezza incantatrice, con indosso un abitino di frange e lustrini, che ascoltava annuendo quello che le stava dicendo un certo tipo vestito da gnomo di montagna.

Con tutta la sua educazione Black si intromise nella conversazione e la portò via con un pretesto stupido.

Notò che barcollava sulle sue scarpine da charleston quindi si accomodò sul davanzale della finestra, seguito dalla ragazza, che si sedette con molta grazia sulla panca sottostante.

“Sei già ubriaca Vance ?” le chiese divertito.

”Assolutamente no, sono ancora brilla. Se fossi ubriaca non penso che sosterrei così bene una conversazione”

“E che conversazione…” si tirò giù la barba finta e il cappello, dopo aver tirato fuori una sigaretta e aperto la finestra.

 

Nessuno sia accorse del vento che entrava e tantomeno del fumo perché in realtà, fumare ad Hogwarts non era esplicitamente vietato, anche se a rigor di logica era sconsigliato.

 

“Non ti fa freddo tanto no ?”

 

Emmeline scosse la testa e gli porse un bicchiere “ Vuoi champagne ?”

 

“Perché, tu pensi che quello sia vero champagne ?” il moro sollevò un sopracciglio.

 

“Mmmh no, credo sia Wiskhy Incendiario in cui avete messo qualcosa di frizzante e acqua “

 

Emmeline guardò bene il flùte che aveva in mano quando Sirius in realtà stava osservando lei.

 

“Eccola la nostra piccola sommelier, mi stupisci sempre” sorrise.

 

Lei roteò gli occhi e poi gli tese la mano per farsi passare la sigaretta.

 

“Basta che non inizi a tossire perché non saprei come salvarti”

 

“Idiota”

Prese une boccata di fumo e si riordinò una ciocca di capelli, sfuggita alla fascetta che portava in fronte.

 

Era rigorosamente elegante anche solo con il minimo gesto di portarsi la sigaretta alle labbra.

Sirius la guardò intensamente, i capelli non le ricadevano come al solito sulle spalle o in una treccia ma erano tirati su, lasciando scoperto il collo allungato.

 

“Vance, te l’ha già detto qualcuno che stasera sei maledettamente sexy ?” le chiese sfacciatamente.

 

“Smettila, ti stai facendo ingannare da un bel vestitino e un po’ di trucco”

 

“Nah, io sono uno che se ne intende”

 

“Oh bhè, se è il parere dell’esperto…in ogni caso non ho bisogno che me lo dica tu”

 

“La sicurezza di sé è un’altra cosa sexy”

 

“In realtà a me infastidisce parecchio…tu ad esempio sei così fastidioso quando ti atteggi Black”

 

“Davvero ? Perché credevo che ti piacesse” un’espressione maliziosa si materializzò sul suo volto.

 

“Affatto” rispose lei, inflessibile.

 

 

Dall’altro lato, James continuava imperterrito a stare dietro a Lily.

Quando l’aveva vista scendere il suo cuore si era fermato. Era davvero una dea.

Non era possibile che tutta quella bellezza e quella grazia fossero concentrate in un solo essere umano. Ma come poteva lasciarsela scappare ?

 

“Devo dire che questa veste ti dona davvero”

 

“Eddai Potter, smettila !” eclamò lei, seccata, portandosi su una spalla la sua massa di capelli rossi, costellati di fiori per l’occasione.

 

“Non ce la fai proprio ad accettare un complimento tu eh”

 

“Non da te” replicò lei, per poi raggiungere Mary.

James allora si prese con aria afflitta un bicchierone di Burrobirra e andò a sedersi in mezzo ad un gruppetto di ragazze del quinto anno.

 

 

“Non guardarmi così”

Emmeline rimproverò Sirius, che effettivamente la stava guardando in maniera un po’ troppo intensa da un po’ troppo tempo.

 

“Così come ?” rispose lui, senza distogliere lo sguardo da quel volto angelico.

 

“Non lo so…mi mette in imbarazzo”

La Vance cercò di guardare altrove ma, inevitabilmente, anche lei era attratta dagli occhi – e non solo- che aveva di fronte.

“Ed è proprio il mio scopo” replicò lui, con un ghigno famelico.

“Mmmmh”

Emmeline si scostò e finì in un solo sorso il contenuto del suo bicchiere, poi fece per alzarsi ma Sirius le strinse delicatamente un braccio e la fece voltare.

 

“Perché mi rendi così difficile flirtare con te ?”le chiese, in un tono di voce così basso e suadente che Emmeline sentì una vampata di calore salirle su per lo stomaco. Sperò che non fosse l’alcool.

Assottigliò occhi screziati e si avvicinò ad un orecchio del ragazzo.

 

“Perché se l’avessi reso facile a quest’ora avresti già smesso” sussurrò muovendo appena le labbra.

 

Si spostò quel tanto che bastava per trovarselo a due centimetri dal proprio naso. Arrossì, ma non si spostò.

Sirius inclinò leggermente il capo, non riuscendo più a distogliere lo sguardo da quelle labbra vermiglie. Quella risposta così inaspettata da una ragazza così, che forse tanto angioletto non era, gli fece andare in tilt il cervello.

Emmeline trattenne il fiato mentre lo guardava, così vicino…doveva muoversi. Ma come poteva ?

Li separava così poco spazio…solo…un altro…centimetro e…

 

“Oh Godric santissimo, ma che sta succedendo qui ?” la Professoressa McGranitt irruppe nella stanza e si portò una mano al petto.

Emmeline e Sirius saltarono ad un metro di distanza l’uno dall’altra , come se avessero preso la scossa.

La ragazza tirò un sospiro di sollievo e si ripromise di non riavvicinarsi mai più così a Sirius Black.

 

“Oh buonasera professoressa, vuole unirsi a noi ?” rispose James con nonchalance , andandole incontro dopo aver fatto scomparire alla velocità della luce tre bottiglie di Rum di Ribes rosso.

 

“Faccia poco lo spiritoso signor Potter, questa specie di festino satanico non può più continuare”

 

“Ma come ?!”

 

“Festa satanica…adesso non esageriamo prof, è solo una festicciola tra pochi intimi” disse James, sornione.

 

“Ringraziate che non abbia sottratto nessun punto a Grifondoro ! E lei signorina Ebony si copra ! Un minimo di decenza !” strillò la professoressa, guardandosi intorno spaesata.

 

“Professoressa faremo meno macello, lo giuro !” la supplicò James, portavoce di tutta la Casa.

 

“Ragazzi mi dispiace davvero ma non è la serata adatta. C’è stato un attacco in un villaggio non molto lontano da qui quindi per la vostra sicurezza è meglio che andiate a mettervi i pigiami e rimaniate nelle vostre stanze. Se ci dovessero essere attacchi più vicini ci riuniremo tutti in Sala Grande” gli occhi della donna si velarono di tristezza.

 

Immediatamente calò il silenzio.

 

Lily si fece avanti.

“Professoressa ma ci sono state vittime ?”            

 

“Purtroppo sì, signorina Evans” sospirò Minerva. Poi dopo aver raccomandato nuovamente a tutti gli studenti di andare a dormire, svanì dietro il quadro della Signora Grassa, lasciandosi dietro un clima di tristezza e bottiglie abbandonate.

 

“Si stanno avvicinando…” mormorò Mary, scivolando accanto a Lily.

 

“Che faremo in caso…?”

Marlene lasciò il resto della frase in sospeso, non osando neanche immaginare cosa sarebbe potuto accadere se qualcuno avesse attaccato dei ragazzi come loro.

Lily allora le guardò entrambe e con voce salda disse : “Combatteremo”

 

 

Angoletto dell’autrice

Ciao a tutti ! Perdonate la lunga assenza ma ho avuto un po’ da fare in questo periodo e scrivere questo capitolo non è stato proprio facilissimo… come al solito non mi dilungo troppo, spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere, io vi mando un bacione e vi auguro una buona settimana !

P.S. La descrizione del banchetto è presa dal sito Potterpedia J

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Capitolo 20
*** Buon compleanno, Sirius ! ***


CAPITOLO 20 – BUON COMPLEANNO SIRIUS !

 

La mattina del suo compleanno Sirius Black si svegliò con seri problemi di respirazione, dovuti ai tre macigni che gli erano saltati addosso e che lo stavano soffocando di abbracci.

 

“Sveglia cagnaccio ! Oggi è il tuo compleanno !”

Gli occhioni ambrati di James erano ad un palmo dal suo naso e la sua mano passò subito a scompigliargli i capelli corvini.

“Buon compleannoooo !” urlò Peter a squarciagola.

“Ehi, ehi, che fate, lasciatemi !”

Sirius provò a divincolarsi, senza successo dal momento che James gli era rotolato accanto e Peter si era aggrappato ad una sua gamba.

“ E SONO DICIOTTOOOO !” continuarono a gridare, mentre lanciavano a terra dei mini petardi, facendo un fracasso tremendo.

“ CENTOVENTISEI vorrai dire !” ridacchiò Remus, sedendosi a gambe incrociate sul letto dell’amico.

 

“Bene, ecco come sarà la nostra giornata, ora noi andiamo a lezione mentre tu rimarrai qui a mangiare questa deliziosa fetta di torta rubata dalla cucina da Peter con aggiunta di pezzi cioccolato su gentile concessione di Remus”

James allungò il braccio verso il comodino, prese un piatto con un pezzo di torta grande quanto la testa di Peter e lo porse a Sirius.

Lui si accomodò per bene e iniziò a mangiare mentre Potter, alzandosi in piedi con un saltello, continuò ad illustrargli il programma della giornata.

 

“Poi torneremo e pranzeremo insieme”

“E dopo scarteremo i regali delle tue ammiratrici” continuò Remus.

“Uh, quanti sono quest’anno ?” chiese Sirius, curioso.

“ Per ora ne abbiamo contati 36 ma sono sicuro che dopo pranzo ne avrai molti di più” rispose James, passandosi un pacchetto da una mano all’altra.

“36 ?! Ma l’anno scorso ne ho avuti 37 !” sbottò Sirius, afferrando al volo la scatola lanciata da James.

“C’E’ UN REGALO PER IL SIGNOR SIRIUS BLACK FUORI DALLA PORTA !” urlò senza ritegno Frank, spalancando la porta con un calcio.

 

Si tuffò anche lui sull’affollatissimo letto di Sirius per rialzarsi subito dopo e infilare la testa nel suo armadio.

Ne uscì con un sorriso e una bottiglia di Whisky Incendiario Odgen Stravecchio infiocchettata.

 

“Iniziamo ?”

“Frank, un po’ di decenza, sono le nove del mattino !” esclamò Remus, spalancando le braccia.

“Io direi proprio che ne abbiamo bisogno invece, ci aspetta Pozioni” rispose James, con una smorfia.

Fece per prendere la bottiglia ma Sirius la afferrò prima di lui e bevve un sorso “Sì, ma prima il festeggiato !”, poi la passò agli altri che mandarono giù il liquore con un brivido.

“Aaah, è tardi, dobbiamo scendere”

 

Gli altri quattro si diressero verso l’uscita del Dormitorio, salutando calorosamente l’amico.

 

“Tu resta qui e non ti muovere” gli ordinò James, facendogli l’occhiolino “ E non provare a cercare i nostri regali perché non li troverai…neanche sotto forma di stupido cane”

Gli scompigliò un’ultima volta i capelli – che in genere non si lasciava assolutamente toccare – e si chiuse dietro la porta, lasciando Sirius solo ma felice.

 

-

 

“Allora ripassiamo al volo il piano”

 

James aveva approfittato dell’ora di buco per riunire attorno a sé in giardino i componenti principali dell’organizzazione della festa e accertarsi che tutti avessero capito qual era il loro ruolo.

 

“Dovevamo vederci proprio qui ? C’è troppo vento !” si lamentò Marlene, abbottonandosi il maglione della divisa.

 

“Qui è meno probabile che qualcuno ci senta, dai facciamo veloci. Oggi pomeriggio noi ragazzi stiamo un po’ con Sirius e scartiamo qualche regalo, poi, come se fosse un giorno qualunque, ci mettiamo a studiare”

 

“Questa è la scusa meno credibile” ridacchiò Mary.

 

“Ovviamente Emmeline, ti toccherà sopportarlo anche oggi”

 

“Ma figurati se vuole studiare il giorno del suo compleanno !”

 

“Gli farai la grazia di studiare non so…solo un’oretta. Deve essere per forza così, magari non studiate neanche, non lo so, parlate, fate quello che vi pare. Però lo devi intrattenere per un po’ perché non deve avere il minimo sospetto”

 

Remus annuì e continuò il discorso di Ramoso.

“Poi lo lasci andare e ti metti a ‘studiare’ con Marlene, Mary e le altre o con chi vuoi, l’importante è che ovviamente noi dovremmo passare un altro po’ di tempo con lui, come facciamo sempre”

 

“Sì ma in tutto ciò, quando la prepariamo la Stanza ?”

 

“Ho già iniziato a portare qualcosa nella Stanza delle Cose Nascoste. Come abbiamo stabilito, la festa si terrà nella Stanza delle Necessità ma ovviamente non possiamo lasciarci nulla lì “ spiegò James.

 

“ La sera ceniamo sul presto, verso le sette e mezza , poi saliamo tutti in Sala Comune e ci sediamo lì. A quel punto io e Lily andiamo a fare la ronda, in realtà faremo solo un giro veloce e poi andremo nella Stanza a sistemare le ultime cose ok ?”

 

Gli altri annuirono e Lily, nuovamente, sorvolò sul fatto che lui l’avesse chiamata per nome, cosa che Emmeline ed Alice non avevano mancato di notare.

 

“Okay. A questo punto entri in gioco tu Emmeline” Il giovane Potter si rivolse alla ragazza che sospirando disse :“Mi ucciderà”

 

“Nah, ti salviamo noi in caso. Uscirete dalla nostra Sala Comune verso le otto e mezza okay ? Lo porti verso la Biblioteca. Si articola terzo e quarto piano, tu ovviamente vai al terzo piano perché così avremo un po’ più di tempo. Nel mentre Remus scorterà gli altri da noi” concluse, battendo le mani.

 

“Ma come faccio a farlo uscire ?”

 

“Non lo so, inventati una scusa…digli che ti sei dimenticata qualcosa”

 

“Sì, e lui mi dice ‘ e perché non l’hai chiesto alla Evans ?’

 

“Inventati una scusa credibile, hai tutto il pomeriggio per pensarci”

 

“Ho capito, farò un disastro. Senti, ma come faccio a sapere quando tornare ?”

 

“Il segnale sarà Lily”

 

L’aveva di nuovo chiamata per nome e lei di nuovo non aveva detto nulla ?

 

“Quando la vedrai passare casualmente per il corridoio, vi saluterete, e lei ti dirà Em, ma cosa ci fai qui in giro ? Se dovesse dirti qualcos altro vorrà dire che non siamo pronti”

 

“Aspetta…E Gazza ?”

“Non preoccupatevi di Gazza, a quello ci pensiamo noi “ rispose Remus con un sorriso convinto.

“Nella remota ipotesi in cui doveste beccarlo in giro per i corridoi ovviamente voi ragazzi riversatevi subito nella Stanza o nella Sala Comune, l’importante è che non siate in giro. Io e Lily siamo giustificati in quanto Caposcuola che dovrebbero fare la ronda” continuò James.

“Evans” lo corresse questa volta la ragazza, giusto perché aveva notato le occhiate che si stavano lanciando le altre.

 

“Sì, sì, scusami Evans “ rispose James, senza dare peso alla cosa “Dicevo, nella malaugurata ipotesi in cui ve lo doveste trovare di fronte o nelle vicinanze tu e Sirius…” si rivolse di nuovo alla Vance, che aveva scoperto essere un’ottima dissimulatrice e una silenziosa alleata “Non farlo andare in nessun modo andare a svegliare un professore. Crea un diversivo. Inventati qualunque cosa, addormentalo, schiantalo se sei costretta ma non fatevi in nessun modo mettere in punizione perché sennò ci salta tutto e vi dobbiamo venire a salvare noi”

 

“Ecco, adesso non le hai messo neanche un briciolo di pressione “ commentò Mary, sarcastica.

“No no, mi sento benissimo. Sono sicura che domani mattina voi starete qui mentre io starò facendo le valigie” replicò Emmeline, che aveva perso un po’ del suo naturale colorito.

“Aaah tranquilla Vance, Sirius saprà cosa fare in caso. Sai quante volte ci siamo trovati in queste situazioni ?” scherzò James, squadrato da Lily con un sopracciglio alzato.

“Bah, speriamo di farcela”

“Ce la faremo, ce la faremo !” James era allegro e fiducioso come non mai “ Bene, credo che sia tutto. Lene, tu sai già cosa devi fare. Mary tu mi hai detto che è tutto apposto…Alice, tu per favore non farti scappare niente e… Frank, quella cosa è pronta ?”

“Prontissima Capitano !” esclamò Paciock, facendogli l’occhiolino.

-

Alla fine delle lezioni mattutine i Malandrini al completo si presentarono in Sala Grande, dopo aver superato numerosi ostacoli e difficoltà, quali ragazzine urlanti che facevano gli auguri a Sirius, che gli lasciavano dei bigliettini o che -c’era stato solo un caso per fortuna- spuntavano all’improvviso, lo baciavano e poi scappavano via, rosse di vergogna.

 

Non appena si andarono a sedere, partì l’applauso di tutta la tavolata di Grifondoro, compresi schiamazzi e pacche sulle spalle. Il tutto coronato da Silente che, divertito, battè le mani e fece l’occhiolino a Sirius, che da quel giorno non fece altro che vantarsi di aver conquistato il preside.

Dal tavolo di Serpeverde, Regulus Black osservava suo fratello circondato dai suoi amici, ed un misto di tristezza e rabbia lo pervase tanto da farlo alzare da tavola senza aver assaggiato neanche un boccone.

 

“Oh ciao, Black, buon compleanno ! Sei maggiorenne anche tra i babbani adesso!”

Lily fece cordialmente gli auguri a Sirius, ricevendo in risposta un sorriso del Malandrino. Aveva scoperto che, sotto quell’involucro da duro e da deficiente, c’era una persona intelligente e non così antipatica.

Marlene e Mary – che erano già andate a trovarlo e gli avevano quasi sfondato il letto, saltandoci sopra da brave giocatrici di Quidditch quali erano – lo abbracciarono e gli scoccarono un bacio sulla guancia a testa.

 

“Auguri” Emmeline si sporse verso il ragazzo, sorridendo timidamente “Sai, tra i babbani si diventa maggiorenni a diciotto anni, è una tappa importantissima ! Sei perseguibile penalmente anche tra loro adesso ! Andiamo a rapinare una banca ?” concluse, scherzando.

“ E che ci facciamo con i soldi Babbani, meglio andare a rapinare un supermercato ! Si dice così no ?” replicò lui, strizzandole l’occhio.

 

“Sì, si dice così” rispose la Vance ridendo e lasciando che Sirius le circondasse le spalle con un braccio mentre uscivano dalla Sala Grande.

 

Da quando era iniziato il progetto della McGranitt avevano imparato a conoscersi meglio. Sirius alla fine faceva amicizia più o meno con facilità ( se intravedeva un potenziale di simpatia ed interesse nell’altra persona, altrimenti si ammutoliva e si girava proprio dall’altra parte ) ed Emmeline invece, aveva iniziato a parlare più apertamente con lui e a prenderlo meno sul serio.

Lavoravano abbastanza bene, lei si metteva a studiare in Biblioteca, lui la raggiungeva più tardi -riuscendo comunque a finire prima di lei – perdevano un po’ di tempo a chiacchierare e poi se ne andavano.

Anche in classe ovviamente le loro scene erano comiche perché lui aveva abbandonato dopo due giorni il proposito di prendere appunti e continuava a copiare quelli di Remus o di Emmeline e lei lo lasciava in pace quando era nervoso o quando capiva che era stanco.

Il comico scaturiva dal fatto che Sirius alternava periodi in cui era solo nervoso o stanco a picchi d euforia, in cui era iperattivo e stordiva la compagna a forza di chiacchiere e di commenti sugli altri studenti, le faceva disegnini sui quaderni e spesso e volentieri la faceva scoppiare a ridere nei momenti meno opportuni.

 

Nei pochi giorni tra il 31 Ottobre e il compleanno di Sirius non avevano mai parlato di quello che era accaduto, o meglio, che stava per accadere la sera della festa di Halloween.

Lui se ne era tornato nel Dormitorio incazzato per la questione dell’attacco dei Mangiamorte al villaggio babbano e contemporaneamente sconvolto perché non era riuscito a resistere alla tentazione di avvicinarsi alle labbra della ragazza.

Anzi, più sconvolto perché lei glielo stava lasciando fare ! Ma come, qualche giorno prima gli aveva detto che era fidanzata…poi era sempre stata così casta e distante fisicamente nei suoi confronti…quella frase sussurrata l’aveva tremendamente eccitato ed era rimasta in loop nel suo cervello per tutta la notte.

 

Lei d’altra parte, era scandalizzata da se stessa. Non aveva dormito, terrorizzata da quello che stava per fare. Si convinse che in realtà si sarebbe spostata qualora il ragazzo l’avesse baciata ma in cuor suo sapeva che non era così. L’aveva lasciato avvicinare proprio troppo…non le era mai successo ! Era sempre stata fedelissima nei confronti di Gustave...come le era venuto in mente ?

Giurò a se stessa che non avrebbe mai più permesso una cosa del genere e che il suo volto non si sarebbe mai più trovato a meno di 10 centimetri di distanza da quello di Sirius Black.

 

-

 

“E questo ?” chiese James scuotendo una scatola rossa con un fiocco verde.

 

“Quello probabilmente ora è rotto “ gli rispose Remus, ridendo.

 

Il pavimento del Dormitorio maschile del Settimo Anno era costellato di biglietti, cartoline e oggettini stupidi.

 

“Questo mi ispira !” esclamò il giovane Potter, prendendo una scatolina bianca, chiusa molto raffinatamente da un nastro di raso rosso, e passandola a Sirius.

 

Dalla tua più grande ammiratrice, con amore

 

Sirius, compiaciuto, lesse il fogliettino rosa impregnato di un profumo dolciastro allegato alla scatola.

 

“Bleah”

 

I ragazzi storsero la bocca mentre il festeggiato – che negli ultimi tre anni aveva scoperto di avere circa una cinquantina di ‘più grandi ammiratrici’ – iniziava a scartarlo.

 

“Vediamo cosa c’è ?” chiese.

 

All’interno c’erano dei biscotti a forma di cuore al cioccolato probabilmente, glassati di rosa.

Tutti i Malandrini li guardarono disgustati, perché quello era un regalo davvero troppo smielato.

 

“Vabbè, ne assaggio uno”

 

Sirius fece spallucce e addentò un biscotto, masticandolo con gusto.

 

“Sirius aspetta !”

 

Remus strabuzzò gli occhi e tirò un ceffone all’amico, che sputò il pezzo di dolce, prima di poterlo ingoiare fortunatamente. James, compresa la situazione, scaraventò la scatola a terra, rovesciandone il contenuto.

 

Per assicurarsi che quei biscotti non nuocessero proprio a nessuno iniziò a saltarci sopra, come una menade impazzita, fino a sbriciolarli.

 

“Perché li avete buttati ? Credete che mi volesse avvelenare ?” chiese Sirius che, scandalizzato, si stava ancora riprendendo dallo schiaffo dell’amico.

 

“Peggio !” esclamò James “Voleva farti innamorare, quella è Amortentia !”

 

“Amortentia ? Ma a me sembravano così buoni…odorano di formaggio però” aggiunse intelligentemente Peter.

 

“Appunto, sveglia Coda, non ricordi che l’Amortentia ha l’odore delle cose che ci piacciono o attraggono di più ?”

 

“Ma non hai imparato nulla da quando l’anno scorso quella svitata della Holmes ha avvelenato James e siamo dovuti andare a preparare – anzi, IO sono dovuto andare a preparare -l’antidoto per i filtri d’amore alle quattro di notte nell’Aula di Pozioni, con James che decantava la bellezza delle gambe di Katie, stramazzato al suolo ?” sbottò Remus, ricordando i bei tempi andati.

 

“Per carità…” Sirius guardò schifato i rimasugli sul pavimento e con un rapido gesto incantò una scopa ( che Remus teneva sempre in camera,per ogni evenienza) e li fece scomparire.

 

“Ci manca solo che qualcuno di noi si innamori” continuò, lanciando un’occhiata a Remus, che stava già ricambiando con un sorrisetto malandrino.

Entrambi infatti, avevano capito che quella era l’occasione adatta per tornare alla carica sulla questione Potter – Evans, così con molta nonchalance e un ghigno, Felpato chiese :” Ram, perché non la prepari alla Evans ? Magari così accetta di uscire con te !”

 

“Gne gne” James gli fece il verso mentre Peter e Remus ridacchiavano sotto i baffi “ poi figurati, quella lo capirebbe da un miglio che pozione è” concluse, sbuffando.

 

Come se non ci avessi mai provato.

Sento ancora le sue dita stampate sulla mia faccia dopo che si è accorta che avevo provato a rifilarle la Pozione nel suo Succo di Zucca mattutino. Gli altri questo non lo sanno però, quindi meglio far finta di essere superiore a certi metodi da novellini, altrimenti Remus mi chiude nello stanzino delle scope.

 

Lunastorta lanciò a Sirius un pacchettino giallo, che il ragazzo si scosse vicino all’orecchio per capire cosa contenesse.

 

“Questo sembra pesante…oh guarda, una Ricordella…perché sta diventando rossa ?”

“Aspetta, leggi il bigliettino…”

 

Ti sei dimenticato di invitarmi ad uscire, ho pensato che fosse necessario rinfrescarti la memoria...SERRA

 

Remus si battè la mano sulla fronte quando James invece stava già pensando di recapitarla alla Evans.

 

“Che vuol dire serra ?” chiese ingenuamente Peter.

 

“Probabilmente si saranno già incontrati lì, o mi sbaglio ?” Remus si rivolse a Sirius, convintissimo di quello che aveva appena detto.

 

“No, non ti sbagli…” le labbra di Sirius si incresparono maliziosamente “Sì, penso proprio che le chiederò di uscire…oddio, sempre se è quella che penso io, sono stato con più di una persona lì. Però uff, dovrei proibire di fare regali che non siano oggettivamente belli. Queste ragazze non mi hanno regalato nulla di utile” sbuffò , lanciando l’ennesimo bracciale sulla massa di regali che avrebbe sapientemente riciclato.

 

“Hanno così poca inventiva…poi da quando credono di potermi prendere e baciare o chiedermi di uscire ? Mi sa che devo tornare a fare lo stronzo” ragionò il giovane Black, passandosi una mano sulla mascella non rasata.

 

“Eh, la so io l’unica cosa che vorresti che ti regalassero” rispose sarcastico Remus, provocando una risata generale.

“Ecco, quella non sarebbe affatto male ! I vostri regali li posso aprire ?”

 

“Stasera” sorrise James.

 

“Ma perché stasera ? Voglio aprirli ora !” si lagnò Felpato.

 

“Perché magari non ti abbiamo fatto nulla e stiamo andando a cercare qualcosa ora” lo prese in giro Remus, che ricevette una cuscinata in faccia dal festeggiato.

 

-

 

“Allora, cosa manca da fare ancora ?” sussurrò Lily, avvicinandosi a James.

 

Erano in Biblioteca ma nessuno dei due stava riuscendo a studiare un granchè.

 

James era troppo impegnato a capire cosa stesse facendo Sirius e preoccupato che sentisse qualcosa, mentre Lily non sarebbe riuscita a studiare neanche con tutta la sua buona volontà data l’iperattività del suo compagno.

 

“La Stanza non la possiamo preparare prima di una certa ora, c’è il rischio che qualcuno ci entri per sbaglio, anche se parte della roba sta già lì, ben nascosta ovviamente” rispose lui, guardandosi intorno.

 

“Mh, allora fra un po’ tu vai da lui?”

 

“Sì, sì. Per ora però, credo che ti delizierò per almeno un’altra mezz’ora della mia presenza”

 

Il tono di James era irritante come sempre, così come il suo sorriso sfacciato, così come tutta la sua oggettivamente bella faccia.

 

Lily roteò gli occhi e tornò a leggere il capitolo del libro di Difesa delle Arti Oscure su come evocare un Patronus corporeo.

 

“Evans, ci avresti mai pensato che saremmo finiti complici di una festa proibitissima ?” le chiese lui, sorridendo accattivante.

 

“Lo faccio solo perché quest’anno è già troppo stressante e ho bisogno anche io di divertirmi” rispose lei, piatta.

 

“Aaah dai Evans, con noi non ti puoi annoiare ! E poi come fai ad essere già stressata ?”

 

“Sono stressata perché sto in coppia con te” contrattaccò lei, beffarda.

 

“Ma…non direi tanto guarda, mi parli in maniera civile” replicò James, con l’espressione di chi la sa lunga.

 

“Perché io SONO civile” esclamò Lily, infervorata “se per tutti questi anni tu non fossi stato un completo idiota, un menefreghista, un bulletto e una specie di Dongiovanni mancato, ti avrei sempre parlato in maniera civile”

 

“Benissimo, adesso se abbiamo finito con la fiera dei complimenti, andiamo a sistemare quelle cose Fiorellino”

 

James si alzò in piedi, piuttosto compiaciuto, e si incamminò verso l’uscita con le mani in tasca, seguito da Lily che con i pugni serrati gridò :”Ti ho detto di non chiamarmi così !”

 

 

Risalirono fino al Settimo Piano. James controllò che il corridoio fosse completamente sgombero, prima di fermarsi davanti ad una parete di mattoni grigi, apparentemente come tutte le pareti della Scuola.

 

“Mi dici che ci facciamo qui ?” gli chiese Lily, che non aveva ottenuto risposta per tutto il tragitto.

 

“Ti faccio vedere un posto” le sussurrò lui, rivolgendole un sorriso rassicurante.

 

Fece tre passaggi, pensando intensamente alla Stanza di cui aveva bisogno, chiuse gli occhi e, per fortuna, quando li riaprì la Stanza delle Cose Nascoste era davanti a loro.

 

Dovette dare un paio di colpetti alla schiena di Lily per farle abbassare lo sguardo e farla entrare prima che le porte si chiudessero.

 

Era rimasta senza fiato.

Quando si entrava lì non si poteva non restare intimiditi a quella visione.

Si trovavano in una stanza grande come una cattedrale : dalle alte finestre piovevano lame di luce su una sorta di città dai muri altissimi, fatta di oggetti nascosti da generazioni di abitanti di Hogwarts.

 

“Ma dove siamo…?” domandò Lily, con un filo di voce.

 

“Questa, cara Evans, è la Stanza delle Cose Nascoste. O almeno, suppongo che si chiami così visto tutto quello che c’è” replicò lui, addentrandosi a passo sicuro in un vicolo.

 

Lily lo seguì continuando a guardare la stanza, strabiliata dalla vastità e dalla bizzarria di cose che quel luogo conteneva.

C’erano migliaia di libri scarabocchiati, banditi o rubati. C’erano catapulte alate e Frisbee Zannuti, alcuni ancora abbastanza vitali da svolacchiare sulle montagne di altri oggetti proibiti ; c’erano bottiglie sbeccate di pozioni rapprese, cappelli, gioielli, mantelli , c’erano gusci di uova di drago, bottiglie tappate il cui contenuto scintillava ancora malvagio, diverse spade e – notò Lily con ribrezzo – una pesante ascia macchiata di sangue.

James si muoveva con agilità tra tutte quelle strade e vicoli delimitati da pile pericolanti di mobili rotti o danneggiati, messi via forse per occultare le prove di magie maldestre, oppure nascosti da elfi domestici decisi a mantenere alta la dignità del castello.

 

“Eccoci” si arrestò davanti ad una credenza antica, e aprì l’unica anta rimanente. Ne tirò fuori due sacche: una rosso scuro, che sembrava essere parecchio pesante, e un’altra marrone.

Si portò gli occhiali sul naso e sollevò entrambi i sacchi senza il minimo sforzo.

 

“Ti do una mano ?” si premurò di chiedergli Lily, con gentilezza.

 

“No no, ce la faccio”

 

Lily continuò a camminare con il naso per aria, strabiliata dalla grandezza di quel posto.

 

“Come hai fatto a scoprirlo ?”

 

“Bhè, la Stanza delle Necessità la conoscevo già. Questa sua forma l’abbiamo scoperta un paio di anni fa, quando dovevamo nascondere da Gazza un po’ di cose che ci sarebbero costate l’espulsione probabilmente “ constatò il giovane Potter, sorridendo divertito.

 

“Come qualsiasi cosa passi per le vostre mani” rispose ironicamente la Evans.

 

“Più o meno”

 

“Aspetta, ma questo è mio !” esclamò la rossa, prendendo un piccolo asciugacapelli verde da un tavolino da thè senza una gamba.

 

“No ! Come potrebbe essere tuo ? Non funziona l’elettricità nel Mondo Magico !” replicò James, stranamente allarmato.

 

“Avevo trovato un modo per farlo funzionare con la magia…” rispose distrattamente Lily, continuando ad osservare l’oggettino.

 

“MARY !” strepitò dopo qualche secondo “ Glielo avevo prestato, poi lei mi ha assicurato che me lo aveva restituito quindi pensavo di averlo perso ! Ma…perché qui è quasi carbonizzato ?”

Lo posò dove l’aveva trovato, essendo ormai inutilizzabile.

 

“Ma Mary è una Nata Babbana come te, avrebbe saputo cosa fare...” continuò James, riprendendo a camminare.

 

Lily lo seguì, sospettosa, poi lo affiancò e disse :” C’entrate qualcosa voi, vero ?”

 

James proseguì, senza guardarla in faccia :” No, ovviamente no”

 

“Bene, mi hai dato la conferma. Posso sapere come avete fatto ad entrare in possesso del mio asciugacapelli ?” gli chiese, parandoglisi di fronte con le braccia incrociate.

 

Potter fu costretto a fermarsi e a risponderle, ma era come se si vergognasse di parlare della cosa.

 

“Bhè, effettivamente tu l’avevi prestato a Mary o a Marlene…solo che lo sai come sono, hanno un po’ la testa altrove quindi l’hanno dimenticato nello spogliatoio credo. E’ lì che l’abbiamo trovato”

 

“Sorvolando sul perché vi trovavate nello spogliatoio femminile…non vi è venuto in mente di restituirlo ?”

 

“Sinceramente no. Comunque il sunto è che abbiamo provato ad usarlo ma non funzionava, poi Remus ci ha detto di riportarlo dove l’avevamo trovato perché ci sarebbe scoppiato tra le mani ma io e Sirius non l’abbiamo ascoltato. Questo perché Sirius era convinto che quel coso fosse l’unico in grado di mettere a posto i miei capelli”

 

Lily si lasciò sfuggire un risolino mentre James seguitava a parlare, strofinandosi la nuca come faceva sempre quando era in imbarazzo.

 

“E poi…bhè, ha più o meno preso fuoco” rispose spiccio.

 

“Ha preso fuoco ?” urlò Lily.

 

“Sì…non lo so…non mi ricordo, poi Sirius ci ha fatto un Aguamenti sopra, peggiorando solo la situazione”

 

La rossa si battè una mano sulla fronte, basita.

 

“E poi non lo so…mi si è pure bruciata una ciocca di capelli, e abbiamo avuto paura di toccarlo per tutto il giorno. Così siamo scesi in Sala Comune e abbiamo incontrato Alice ma lei ci ha detto che l’unica a saper far funzionare quell’oggetto infernale eri tu ma che lo avevi perso e quindi, quando abbiamo fiutato il pericolo, l’unica cosa che potevamo fare era nasconderlo qui…In realtà io ero tentato di lanciarlo il più lontano possibile ma avevo paura che fosse tipo una bomba, così l’ho fatto portare da Remus”

 

Lily lo guardò sollevando le sopracciglia sottili, poi di botto scoppiò in una risata incontrollata, cosa che fece preoccupare molto James, il quale si aspettava che la ragazza prendesse quell’ascia abbandonata e gliela conficcasse nel cranio.

“Non…sei arrabbiata ?” chiese cautamente.

 

“Arrabbiata ? Ma come faccio ad essere arrabbiata !” rispose lei, tra una risata e l’altra “ Avete fatto esplodere un phon !”

 

Si era figurata James Potter e Sirius Black che urlavano come due ragazzine davanti ad un phon per capelli e che se lo passavano a calci per paura di toccarlo con le mani o con la bacchetta.

 

James si portò una mano al petto e tirò un sospiro di sollievo “Ah, meno male, pensavo che mi avresti chiuso qui dentro per sempre”

 

“Poi guarda, se vuoi un consiglio di una che ci ha combattuto a lungo con i propri capelli…quell’asciugacapelli non avrebbe sicuramente migliorato la situazione del tuo cespuglio, probabilmente ce li avresti avuti più gonfi ed esplosivi del solito” concluse Lily, continuando a rotolarsi dalle risate e reprimendo l’impulso di passare le dita tra le ciocche corvine del ragazzo, per sistemarle.

 

Lui la guardò in modo penetrante, abbozzando un sorriso. Non riusciva più a starle vicino senza sentire il leone che aveva nel petto balzare e ruggire. Pensò di chiederle di uscire ma lasciò stare, tanto sarebbe solo un altro no e non mi va di rattristarmi oggi, constatò, scortandola fuori dalla Stanza e chiudendo con un tonfo la porta dietro di sé.

 

 

-

“Io non ci credo che tu mi stia facendo studiare il giorno del mio compleanno…ma non puoi farli tu i miei compiti ?”

 

Sirius si era sdraiato sul libro di Emmeline e le impediva di leggere, lamentandosi in continuazione.

 

“Come scusa ? Sono la tua balia per caso ?” chiese lei, sollevando un sopracciglio.

 

“Ancora con questa storia ?”

 

“Ti sto prendendo in giro ! Ho quasi finito tranquillo” rispose Emmeline, calma.

 

“Allora, sono le cinque e io ancora non ho fatto sesso, che vogliamo fare ?” esclamò Sirius, incrociando le braccia.

 

La ragazza alzò gli occhi dal libro “Cosa ?!” chiese, scandalizzata.

 

“Ma non con te !” la rassicurò lui “Non che mi dispiaccia eh, ma vedi, il giorno del mio compleanno non è completo se non vado a letto con qualcuna, è una tradizione che porto avanti da circa tre anni e non è il caso di interromperla proprio adesso, non credi ?”

 

“Oh Morgana…e cosa pensi di fare ? Ti metti a gridare in cortile se qualcuna è disposta ?”

 

“Ma no ! In genere me le trova James come regalo di compleanno ma oggi non mi ha detto nulla…spero che stasera mi faccia una sorpresa” sorrise, speranzoso.

 

“Io non commento…voi uomini” la Vance alzò le mani e scosse la testa, contrariata.

-

“Allora, come ci si sente ad avere diciotto anni ?” chiese James, voltando la testa verso Sirius.

 

“Come se fossi a metà della mia vita…” sospirò l’altro, tirando una boccata di fumo e continuando a fissare il soffitto variopinto.

 

“Quanto sei tragico, hai compiuto diciotto anni mica cinquanta !”

 

“Bhè, potrei morire a trentasei anni !” esclamò Sirius, super drammatico come sempre, e gli passò la sigaretta.

 

“Sei sempre il solito drama queen, ma perché non la smetti di dire cazzate almeno oggi ?”

 

Sirius schivò la gomitata che James gli diede su un fianco, ma non riuscì ad evitare la mano che si fiondava sui suoi lunghi capelli neri. Rotolò giù dal letto, per poi afferrare al volo un cuscino e tirarlo in faccia all’amico con violenza.

 

“Hai già superato il numero limite per toccarmi i capelli oggi Potter, non costringermi a fare cose di cui mi pentirei !” ringhiò divertito, in ginocchio.

 

James, in risposta, fece un saltello sul letto, come se si stesse apprestando a fare un triplo carpiato. In realtà fu più una panciata quella che fece lanciandosi con tutta la sua delicatezza cervina sull’amico, che fu scaraventato all’indietro, avvinghiato alla vita di James con le gambe, per trascinarlo con sé.

Dopo un minuto di rotolata in cui cercarono di districarsi e di ritrovare le loro bacchette e gli occhiali di James, che prese a gattonare alla cieca, entrambi sollevarono la testa fiutando l’aria con i loro nasini animali.

 

“Senti anche tu puzza di bruciato Felp ?” chiese James, muovendo la testa a destra e sinistra.

 

“Oh, ecco le bacchette !” esclamò Sirius, tirandole fuori da sotto il letto , senza prestare attenzione all’amico.

 

“Grazie ! Sir…ma davvero non senti nulla ?”

 

“Cazzo ! La sigaretta !” urlò improvvisamente Sirius, attivando il suo fiuto da Animagus, e fiondandosi verso l’altra sponda del suo letto, le cui lenzuola stavano lentamente andando in fiamme.

 

James lo seguì a ruota continuando a gridare cose a caso e lanciando un getto d’acqua davanti a sé, ancora prima di appellare i suoi occhiali. Ovviamente mancò completamente il bersaglio e Sirius si trovò bagnato fradicio dalla testa ai piedi.

 

“Ma con che fuoco hai acceso quella cosa ? Non avrebbe dovuto incendiarsi il lenzuolo, si sarebbe dovuto non so… bucare e basta !” sbraitò Potter, noncurante di aver inzuppato il suo migliore amico.

 

“Qua l’unica cosa bucata è la tua testa !” ringhiò Sirius, facendo un Aguamenti sul piccolo falò ai piedi del letto a baldacchino.

 

“Bene, credo che dovremo chiedere a mamma di mandarci delle coperte nuove come regalo di compleanno” disse James, guardandosi intorno.

 

“Eh, forse…ma com’è che finisce sempre che bruciamo qualcosa ?”

 

“Non lo so” James scosse la testa divertito “ So solo che l’Aguamenti è diventato il tuo incantesimo preferito ormai”

 

Scoppiò a ridere, portandosi dietro anche Sirius, piegato in due dalla sua risata ibrida, per metà canina e per metà umana.

 

“Ma…che cosa è successo qui ?” chiese Remus, sulla soglia della porta, con l’aria di chi in realtà non avrebbe voluto sapere la risposta.

 

“Assolutamente niente !” esclamarono i due, esibendosi in un sorrisone angelico, come se le lenzuola alle loro spalle fossero nere in omaggio al cognome di Sirius.

 

-

 

Finalmente era giunta la tanto attesa sera. Il buio era calato su Hogwarts e i Grifondoro si dirigevano verso la propria Sala Comune, in fibrillazione.

Per fortuna la notizia del festino non era trapelata in maniera esagerata e tutto stava andando nella maniera migliore, nonostante svariati intoppi.

Ad esempio quando Sophie Edgcombe (che neanche era stata invitata) si era appositamente messa a gridare in mezzo ai corridoi, alle sei del pomeriggio, che non sapeva ancora cosa indossare per la festa di quella sera, costringendo Marlene a placcare Sirius e buttarlo per terra, tappargli le orecchie e stampargli un bacio sulle labbra per non fargli fare domande.

Per niente imbarazzata da questo suo gesto, la ragazza si rialzò e iniziò a gridare “ E’ il mio bacio di compleanno !”, risultando una pazza e causando la disperazione di James, che si teneva la fronte con la mano, convinto che il suo accuratissimo piano sarebbe fallito miseramente entro la fine della serata.

Cercando di mantenere la calma più assoluta, i Malandrini si accomodarono sulle morbide poltrone e diedero a Sirius i loro regali.

Non è che fossero proprio bellissimi, constatò guardando il maglione abbinato ai calzettoni – con dei cani ricamati ovunque- però erano fatti con il cuore, e per quanto questo potesse sembrare una banalità era vero. E Sirius era felicissimo che i suoi amici gli avessero dedicato anche solo un’ora del loro tempo in quel giorno.

 

“Bhè, Evans ?” la richiamò James, alzandosi in piedi “Andiamo ?”

“Sì, eccomi” sbuffò Lily, cercando di mascherare la complicità con James.

“Non tornare troppo tardi”

Felpato fece la sua faccia da cucciolo bastonato a Ramoso, che gli promise che sarebbe tornato il prima possibile per concludere in bellezza la giornata.

I Caposcuola uscirono e dopo qualche minuto Emmeline passò all’azione. Si avvicinò a Sirius e gli scosse un braccio per farlo alzare.

-

“Mi vuoi almeno dire cosa ti sei dimenticata in Biblioteca ?”

 

Sirius mi sta assillando da quando siamo usciti dalla Sala Comune ma è già un bene che io l’abbia convinto a seguirmi. Devo riconsiderare le mie capacità persuasive. Alla fine è bastato promettergli di fare i suoi compiti per una settimana – cosa che tanto faccio già alla fine – e di regalargli la mia piuma di zucchero alla liquirizia, che tanto a me manco piace.

 

“Il tuo regalo” rispose Emmeline spiccia, mentre continuava a scendere repentinamente le scale.

 

“Il mio regalo ?”

 

“Sto scherzando, non ti ho fatto nessun regalo” replicò lei, facendogli la linguaccia.

 

“Sei un mostro…mi dici cosa hai dimenticato ?” Sirius tornò alla carica, affiancandola.

 

“E’ una cosa importante che mi ha regalato una persona speciale, se la perdo ci rimango davvero male e ho paura che Gazza se la tenga se la trova”

 

Erano finalmente arrivati al terzo piano.

 

“Mh,va bene…è un regalo del tuo misterioso fidanzato ?” chiese Sirius, quasi con indifferenza.

 

“No, è di mia nonna, comunque il mio ragazzo l’avrai visto centinaia di volte,stava qui a scuola con noi…è più grande di un paio di anni”

 

“Mh, forse ho capito…e ci stai insieme da…?”

 

“Eh, da quasi tre anni ormai”

 

“Ahia, pesante eh ?”

 

“Un po’ però…” disse come se volesse aggiungere qualcos’altro ma rimase in silenzio, con un’ espressione pensierosa.

 

“Comunque questo mi fa pensare che tu non mi hai mai davvero guardata tutti questi anni…” mormorò dopo qualche momento, senza sollevare lo sguardo da terra.

 

Sirius fu colto di sorpresa da quell’affermazione che, effettivamente, anche se solo in parte, era vera.

La osservò mentre camminava con il suo solito passo elegante, più leggero del solito per non farsi beccare da Gazza.

 

Quante volte le era passata davanti in tutti quegli anni ? Ma quante volte lui si era fermato ad osservarla ?

Che era vero che non l’aveva mai vista per come era realmente, ma perché lei non si faceva vedere.

Era palese che si vergognasse, che non si volesse far vedere.

Eppure c’erano state un paio di volte in cui l’aveva guardata bene. C’era stata quella volta al quarto anno, quando l’aveva scoperta a piangere sotto la pioggia, sola, sugli spalti da Quidditch. Erano ancora dei bambini poco cresciuti ma entrambi avevano conosciuto la sofferenza prima del tempo adatto – se c’è un momento adatto –ed erano già molto maturi.

Le si era seduto accanto e lei era ammutolita, immediatamente. Era rimasta lì a guardarlo, con gli occhi rossi di pianto e il labbro inferiore tremante per lo sforzo di contenere tutto il dolore dentro di sé.

 

“Che è successo ?”

Lei lo fissò, probabilmente provò a dire qualcosa ma non resse. Le lacrime le avevano inondato il volto, che aveva subito affondato tra le mani.

Sirius, che l’aveva da poco superata in altezza, le si era seduto accanto e le aveva preso una mano.

“Vance. Non so che cosa ti sia successo, se è una cosa tanto grave oppure no. In ogni caso ricorda sempre che tu sei una Grifondoro e noi abbiamo sempre la forza di rialzarci”

“Ce l’avrò forse, un giorno. Ma non ora…non…ora”

 

Un rumore improvviso lo fece risvegliare dai suoi pensieri. Emmeline si voltò di scatto, preoccupata.

 

“IIIH, e ora ?” chiese, con voce acutissima.

 

“E ora andiamo via Vance, che gli vuoi andare incontro ?”

 

“Non voglio finire in punizioneee” si lagnò lei.

 

“E allora muoviti a prendere questa cosa, ti copro io”

 

“Bravo, fammi da palo, torno subito” sussurrò lei, toccandogli piano una spalla prima di scomparire dentro la Biblioteca.

 

Si mosse con rapidità tra gli scaffali, cercando di fare il più piano possibile, con la luce fioca della bacchetta a illuminare i suoi passi.

Non poteva restare troppo tempo dentro e lasciare lì fuori Sirius, altrimenti sarebbe andato a cercarla. Ma non poteva uscire neanche troppo presto, altrimenti sarebbe saltato tutto.

 

Cosa dovrei fare adesso, mettermi a leggere ?

Ma quelli…o Merlino, io non ci credo, possibile che la gente venga anche in Biblioteca per fare certe cose ? Adesso come faccio ad uscire senza che questi due si accorgano di me ? Sicuramente non posso aspettare che finiscano, potrebbero impiegarci ore…vabbè dai, non presteranno mica attenzione a me...ma perché mi vado sempre a cacciare in queste situazioni ?

 

 

 

Sono letteralmente sdraiata sul pavimento della Biblioteca,sono le dieci passate e sto strisciando per non farmi notare da quei due conigli in calore che si stanno contorcendo in posizioni su un tavolo.

Mi devo ricordare di non andare mai più a studiarci, che schifo, Merlino santissimo.

 

Dopo essersi lanciata a terra, stile Mission Impossible, a ridosso degli scaffali, rischiando di farsi cadere sulla testa più di mille anni di libri, Emmeline riuscì ad evadere dalla Biblioteca, sfuggendo agli occhi della coppia impegnata a gemere in un modo atroce. Cosa che aveva quasi fatto venire da piangere alla ragazza, contentissima di non essere riuscita ad individuare i loro volti.

 

Ma non potevano fare un Muffliato ?

 

 

“Che hai fatto ?” le chiese Sirius, posando lo sguardo sulle sue ginocchia arrossate.

 

“Lascia perdere” gli fece segno di sorvolare sulla questione e si incamminò molto lentamente nel corridoio.

 

“VOI DUE, FERMI !”

 

La voce di Lily paralizzò Sirius ma fece esplodere di gioia Emmeline, che non stava più reggendo la tensione.

 

La rossa li raggiunse velocemente e illuminò i loro volti con la bacchetta.

 

“Em, ma cosa ci fai qui ?” esclamò, fingendo sbigottimento davanti all’amica, in compagnia di Sirius Black.

 

Dopo aver recitato le battute che avevano imparato a memoria, impedendo a Sirius di fiatare, Lily li lasciò andare, suscitando un po’ di perplessità nel giovane Black.

 

La camminata nei corridoi procedette in maniera tranquilla, senza molte interazioni tra i due. Qualche quadro si lamentò della luce ma fu zittito da Sirius, che minacciava di staccarli e darli in pasto alla Piovra Gigante.

Quando arrivarono verso il Quinto Piano però, ci fu uno strano schricchiolio che fece gelare il sangue ad Emmeline.

Spensero immediatamente la bacchetta e indietreggiarono nel corridoio per raggiungere le scale il prima possibile. La Vance sperò che fosse Lily ma no, era chiaramente una figura maschile.

 

“Ma che cazzo…Vance, se mi fai prendere una punizione il giorno del mio compleanno ti giuro che…” sibilò Sirius, tirandola dietro ad un’armatura.

 

“Stai zitto allora !”

 

Rimasero immobili, trattenendo il fiato il più possibile, finchè non ebbero la certezza che quella testa vuota di Gazza si fosse spostata dall’altro lato del corridoio.

La figura rimase ferma e si guardò intorno più volte, poi saettò al piano di sopra.

 

“Ma cosa fa ?” chiese Emmeline, impanicata.

 

“Non lo so ma l’importante è che non ci abbia visto, appena possiamo corriamo sopra”

 

“Okay” rispose lei in un sussurro, mantenendo la bacchetta spenta per sicurezza.

 

Il problema è che questa figura, dopo pochissimo stava già tornando giù, costringendo i due a schiacchiarsi contro una parete.

“Ma dov’è Mrs. Purr ?” si domandò Emmeline.

 

“Non lo so e preferisco così, magari è la volta buona che è morta quella gattaccia”

 

“Sirius !” esclamò lei, scandalizzata.

Allora…cosa faccio adesso ? Non posso essere io a rovinare tutto…James ha detto che sono il cuore dell’operazione, devo fare qualcosa.

 

“Che vuoi fare con quella bacchetta ?” chiese Sirius, allarmato.

 

Emmeline gli fece segno di tacere con una mano, senza staccare gli occhi dalla figura che camminava nella loro direzione.

 

“Quella porta lì è quella dei bagni giusto ?”

 

“Sì” rispose lui, che aveva la Mappa di Hogwarts stampata in mente ormai.

 

“Va bene, allora fra cinque secondi corriamo va bene ?”

 

“Okay ma che cosa pensi di fare Vance ?”

 

Aqua Eructo

 

Emmeline mosse appena la bacchetta e le labbra nel sussurrare l’incantesimo ma non per questo fece meno effetto.

Afferrò la mano di Sirius non appena sentì il pavimento tremare e si mise a salire le scale a due a due, sperando di non cadere, senza luce.

 

No, io non sono stata pagata abbastanza per fare questa cosa…anzi, non sono stata pagata affatto e ho appena fatto esplodere le tubature o il pavimento del bagno, non so neanche io che cosa ho fatto saltare in aria, non vedo niente !

 

La fattura generava acqua nel punto di impatto del fascio di energia sprigionato dalla bacchetta quindi, puntandola verso i bagni avrebbe fatto uscire il doppio dell’acqua, allagando nel giro di due secondi non solo il pavimento ma tutto il corridoio. Gazza era stato completamente travolto dal getto, finendo a gambe all’aria, non riuscendo a correre dietro ai due.

 

“Tu sei matta !” esclamò Sirius, trascinato dalla straordinaria forza della ragazza.

 

“Non ti voltare, dobbiamo tornare subito sul nostro piano prima che ci scoprano !”

Aveva calcolato che Gazza ci avrebbe messo circa dieci minuti a chiamare i professori e una buona mezz’ora a ripulire tutto. Sperò davvero di non aver mandato all’aria tutti i loro piani ma Godric ! Gazza non lo dovevano sistemare i Malandrini ?

Lily le aveva anche detto che era tutto okay e che potevamo salire, cosa è andato storto ?

 

“Ferma, ferma ! Abbiamo lasciato impronte dovunque !” sibilò Sirius, costatando che le loro scarpe si erano inzuppate nonostante fossero stati a contatto con il pavimento del piano di sotto per davvero poco.

 

“Andiamo più avanti, tanto lasceremmo tutto bagnato di nuovo e dovremmo rifare l’incantesimo !” esclamò lei, tirandolo per un braccio.

 

“No, non ci metto niente, lo faccio sempre”

 

“Sirius, continua a muoverti, più lontani siamo meglio è !”

 

“Ma che hai stasera ?” chiese lui innervosito “Calmati un attimo ! Già ho dovuto passare praticamente tutta la serata in giro con te, vorrei evitare di finire anche in punizione solo perché tu ti fai prendere dal panico”

 

Si accorse subito di essere stato un po’ brusco forse, ma non gliene importò molto.

 

Ah, pure ?

Emmeline pensò di tirargli un pugno in faccia ma quello era un caso particolare, era il suo compleanno e non poteva permettere che il piano fallisse, quindi rispose come se nulla fosse.

 

“Io, nulla. Solo…no, non ce la faccio a correre fino alla Sala Comune, sono troppo stanca”

 

Mentre Emmeline riprendeva fiato, Sirius fece un Incantesimo Obliterante, per annullare ogni traccia del loro passaggio e impedire che gli insegnanti le collegassero a loro o ai Malandrini in generale.

 

“Okay…tu stai fuori di testa, mi spieghi come ti è venuto in mente di fare quell’incantesimo al chiuso ?”

 

La Vance rispose con un sorriso, continuando a respirare affannosamente “ Dai, dillo che avresti voluta avercela prima tu l’idea !”

 

Nel momento in cui Sirius scoppiò a ridere lei si raddrizzò ed iniziò a camminare avanti e indietro.

 

“Che fai ? Aspetta, ma qui c’è la Stanza delle Necessità, lo sai ? Di cosa hai bisogno adesso ? Ma Porco Salazar, voglio andare in camera mia !” tuonò, facendo rabbrividire Emmeline, che sperò di non essere schiantata.

 

Non rispondere, concentrati Emmeline. Aiuto, adesso mi manda a quel paese e se ne va. Magari lo pietrifico un attimo. No, troppo drastica ?

 

Gli rivolse solo un’occhiata ed un sorrisetto fugace, entrambi molto eloquenti, poi fece un passo indietro e spinse il ragazzo davanti a sé, aspettando che una grossa porta di legno si facesse largo tra i mattoni della parete.

Sirius non fece in tempo ad imprecare un’altra volta che fu investito da un fiume di Burrobirra riversato da un barile sospeso sopra l’entrata.

 

“BUON COMPLEANNO !”

 

Un fracasso assordante lo travolse, il suo migliore amico gli saltò addosso, seguito a ruota da Peter, Remus, Frank e altra Burrobirra.

 

E mentre osservava estasiato la meraviglia che avevano realizzato per lui, Emmeline gli scivolò accanto e gli disse :” Adesso mi perdoni ?”

 

“Sì, sì che ti perdono” sussurrò lui, con gli occhi lucidi e con uno dei sorrisi più reali e abbaglianti che potesse fare.

 

Dopo di ciò, non capì più nulla per il resto della serata.

 

 

 

 

 

Angoletto dell’autrice

Ciao a tutti ! Come state ?

Siamo al ventesimo capitoloooo ! Lo so che è poco ma mi sembra ieri quando ho iniziato a scrivere questa storia senza molte pretese e adesso, scrivere questo capitolo, vedendo che comunque la storia è seguita da molti è una cosa che mi riempie di gioia !

Ci ho messo un bel po’ di tempo ad aggiornare in effetti ma volevo che il capitolo fosse completo e non mi sentivo molto soddisfatta, in più ovviamente devo studiare e questo complica un po’ il tutto…

probabilmente modificherò qualcosa dei precedenti capitoli, in caso lo scriverò in modo che non vi perdiate nulla,

Ma bando alle ciance, il capitolo vi è piaciuto ?

Fatemi sapere cosa ne pensate, io vi ringrazio ancora moltissimo per leggere la mia storia e vi mando un bacione !

Buona giornata XoXo

P.S. La descrizione della Stanza delle Cose Nascoste è presa da Potterpedia .

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Capitolo 21
*** On my mind ***


 

CAPITOLO 21 – ON MY MIND

 

 

Non sto capendo nulla.

Un frastuono assordante mi invade non appena metto piede oltre la soglia della porta.

Sono di nuovo bagnato fradicio. Questa volta però non è acqua, è Burrobirra.

James si slancia verso di me e il suo ampio sorriso si perde tra le pieghe della mia camicia, mentre con la mano passa a scompigliarmi – per l’ennesima volta – i capelli.

Sono incapace di muovermi, paralizzato dalla contentezza.

Sento che anche Luna e Pete sono corsi ad abbracciarmi. Lo capisco dai capelli castano miele di Remus che mi solleticano le guance e dalle manine cicciottelle di Peter che mi stringono la vita.

E’ bello come non abbiano la minima intenzione di separarsi da me nonostante profumi di Butterscotch, ovvero caramella, zucchero e burro.

Tempo due secondi e anche quel colosso di Frank mi si butta addosso, provocando il crollo di questa piramide umana.

Quasi non riesco a respirare, ma non importa.

Quello che mi hanno appena scolato in faccia credo sia Vino d’Ortica, che sanno benissimo farmi schifo, a dir poco, ma immagino che non gli ricapiterà spesso l’occasione per infastidirmi così tanto senza che io li chiuda fuori dalla stanza per una notte intera.

Ci rialziamo e finalmente riesco a decifrare i volti di quasi tutti i presenti.

C’è Mary, tra le mani una bottiglia di spumante di dimensioni umane, c’è Marlene, che sta esplodendo di gioia, in piedi su un tavolo, c’è Alice, chiaramente soddisfatta della riuscita di quest’altra festa.

C’è anche la Evans, che per una volta sorride commossa, con indosso un maglione di almeno due taglie più grandi, che oserei dire è il maglione del mio migliore amico.

Poi ci sono gli altri membri della nostra squadra, ci sono alcuni Tassorosso, Chris Lane e altri nomi a caso.

Tutto questo accade in meno di un minuto. Probabilmente sto sorridendo davvero esageratamente perché sento la mascella tirare come non succedeva da tanto tempo.

Emmeline mi scivola accanto e non posso fare a meno di notare che anche lei ha un sorriso smagliante impresso sul volto.

“Adesso mi perdoni ?”

“Sì, sì che ti perdono”

Mi volto a guardare tutti gli altri mentre James, non so per quale assurda ragione mi sta sbottonando la camicia della divisa, e continuo a sorridere. Sicuramente in questo momento ho la stessa faccia di James quando osserva inebetito la Evans.

Tiro su una lacrima perché oggi non c’è proprio nulla da piangere. Stanotte c’è solo da ridere e io non so che cosa ho fatto nelle mie vite passate per meritarmi degli amici così.

 

-

 

Sirius è appena entrando nella stanza - lo chiamo Sirius perché oggi è il suo compleanno – e sembra davvero sorpreso. In realtà non so se alla fine abbia capito qualcosa, ma pare felice.

Quando gli altri lo placcano e lo fanno finire a terra non si muove, quindi o lo hanno appena tramortito – creandoci non pochi problemi e costringendoci a cambiare la nomina di questa festa da “festa a sorpresa” a “festa col morto” – oppure è semplicemente troppo contento per protestare.

Frank gli scola in faccia una bottiglia di Vino D’Ortica e il mio fegato esulta perché sa che quel vino sarebbe finito dentro di me se adesso non stesse impiastricciando tutto il pavimento di marmo e il volto di Black.

Quando si rialza ci guarda tutti e posso notare gli occhi di Potter brillare.

La sua gioia per la riuscita della sorpresa è incontenibile. Il solito sorriso sbieco che gli incurva le labbra si è allargato e gli illumina il viso.

Mi chiedo se non stia morendo di freddo con solo quella maglia addosso.

Mi sento inadeguata qui in mezzo. E non perché ho tutti i capelli intrisi di Whisky Incendiario, appiccicati alla faccia e un maglione con delle renne – credo siano renne, o sono dei cervi ? – ubriache, chiaramente non della mia taglia, che mi fa sembrare mezza nuda dal momento che è lungo quasi quanto il mio vestito.

Non sono mai stata effettivamente partecipe di una festa dei Malandrini.

Quando sono diventati maggiorenni, ad uno ad uno hanno fatto delle feste che – mi duole ammetterlo – sono già storia, ed io mi sono sempre limitata a stare in un angolo, troppo a disagio per lanciarmi nella mischia o per ubriacarmi davanti a loro.

Il mio compito in genere è quello di riaccompagnare le altre ragazze in camera, Marlene il più delle volte, quando inizia il suo rito di fusione panica con la natura e si mette a gattonare, convinta di essere un animale desideroso di scappare nella Foresta Proibita per arrampicarsi sugli alberi.

 

Ma questa sera ho deciso di partecipare, perché è il mio ultimo anno, Merlino, e perché questi ragazzi non sono poi così antipatici, anzi.

Ma soprattutto perché l’amicizia che li lega è tra le cose più sincere e pure che io abbia mai visto.

Gli occhi lucidi di James Potter lo stanno dimostrando ora, mentre osserva Sirius indossare la maglietta da lui preparata con scritta qualche idiozia comprensibile solo a loro quattro.

James si volta verso di ,e credo che gli angoli della sua bocca inizieranno a sanguinare per quanto sta sorridendo, e ahimè, il suo viso si trasforma quando lo fa.

Mi mostra il pollice come a dirmi “Ce l’abbiamo fatta”.

Io ricambio, annuendo con un sorriso e nel farlo un profumo di cannella mi invade le narici. Poso lo sguardo sul mio maglione, che chiaramente mio non è, e continuo a sorridere perché sì, ce l’abbiamo fatta.

 

-

 

“Ce l’abbiamo fattaaaa”

 

Un urlo liberatorio si fa strada nella mia gola e dopo aver mandato giù l’ultimo sorso di Whiskey Incendiario abbandono la bottiglia su un tavolo e corro addosso a Sirius. Nel senso che gli corro addosso così forte da farlo cadere a terra – cosa che in condizioni normali sarebbe impossibile ma dal momento che è mezzo stordito ed è stato riempito da una svariata quantità di alcolici le leggi della fisica non valgono – per l’ennesima volta.

Sono troppo troppo troppo troppo troppo felice. Fino a neanche mezz’ora fa francamente pensavo al disastro. Quando Sirius ed Emmeline erano spariti e non potevamo neanche controllare la Mappa perché c’era troppa gente nella stanza e Marlene ha beccato Remus che tentava di capirci qualcosa nascosto sotto ad un tavolo.

Tendo una mano a Felpato e ci tiriamo su a fatica, amo vederlo così. Non c’è niente da fare, sono il fottutissimo re delle feste. Lo mando a prendere un pacco di BonBon Esplosivi mentre cerco lei con lo sguardo.

Ecccola.

Quella è proprio Lily Evans, sta proprio sorridendo ed indossa proprio il mio maglione preferito.

Sì, Lily – Non è vero che ti odio – Evans.

Praticamente vederla con qualcosa di mio addosso, che le lasci quelle meravigliose gambe ( al momento tornite da una calzamaglia nera velata ) scoperte, è il mio sogno erotico da sempre.

Certo, magari nelle mie fantasie non stiamo in mezzo a tutta questa gente e lei non si starebbe facendo asciugare i capelli da Mary…però è già un passo avanti.

 

 

 

 

Mezz’ora prima

 

“Capitano…abbiamo un problema ?”

 

Frank si avvicinò a James con estrema cautela, come se temesse che James gli schiattasse davanti.

 

“Che problema ?”

 

“La spogliarellista si è sentita male” disse Paciock, il più velocemente possibile.

 

“Cosa ?”

 

“Deve aver mangiato per sbaglio delle Pasticche Vomitose e adesso è chiusa in bagno”

 

James si passò una mano sulla faccia, in preda alla disperazione.

 

“Merlino, ma perché non ce ne va mai bene una ? Vabbè, ci stanno un’infinità di ragazze che vorrebbero spogliarsi per lui e con lui, non sarà un problema trovarne un’altra, adesso veloci, iniziate a mettervi davanti alla porta !”

 

“James”

 

E anche Remus aveva la faccia di uno che non porta buone notizie.

 

“ Eeeeh, cosa c’è ancora ?!”

 

“La vedetta dice che Cane Rabbioso e Fatina non stanno arrivando ma che ha visto un tipo aggirarsi su questo piano, che però è scappato non appena ha visto la sorveglianza”

 

“Ma come non stanno arrivando, li abbiamo avvertiti più di un quarto d’ora fa !”

 

“Non lo so, sono scomparsi”

 

“Controlla la Mappa !” esclamò Potter, non sapendo più come sistemare la situazione, tendente sempre più al disastro.

 

“Come faccio a controllare la Mappa qui in mezzo, sei stupido ?”

 

“Non lo so, vai sotto a quel tavolo !”

 

James trascinò Remus verso un bancone ricoperto da una lunga tovaglia rossa, adatta a non farsi vedere.

 

“Ma che cazzo dici !” sbottò l’altro.

 

“Vaiii !” ringhiò Ramoso, facendo accortocciare l’amico, che sfiorava il metro e novanta, sotto quel tavolo.

 

Ma neanche il tempo di aprire la Mappa del Malandrino che la voce di Marlene McKinnon giunse alle orecchie di James.

 

“Remus, ma che cosa ci fai sotto al tavolo, sei caduto ?”

 

La ragazza sollevò il lembo della tovaglia, per trovare un Remus che gattonava, alla ricerca del nulla.

 

“EEEEEEEH, AVEVO PERSO QUESTA !” sollevò la bacchetta, esibendosi in un sorriso ebete.

 

James si battè una mano sulla fronte ed iniziò a guardarsi intorno, nulla era fuori posto, la festa sarebbe stata un fiasco totale. Anche perché mancava il festeggiato.

 

“Oddio…Fiorellino, vai a controllare tu per favore !”

 

Si avvicinò a Lily e la supplicò.

 

“Ancora con questi nomi in codice Potter, ti ho detto che non ce n’è bisogno, e fanno pure schifo !”

 

“Va bene, Lily Rompipalle Evans, vai a controllare per favore !”

 

Dopo neanche trenta secondi dall’uscita di Lily, Peter corse all’interno con l’affanno, e tra un respiro e l’altro riuscì ad urlare.

 

“Stanno arrivando !”

 

Leo Thomas fece levitare un’enorme cassa di Wishky Incendiario sopra l’entrata della Stanza delle Necessità e si preparò a svolgere il suo compito.

 

“Fermi, fermi, deve tornare anche la Evans !”

 

Prima che James potesse avvertirli, avevano già gridato i loro auguri e Lily era quasi stata affogata dall’alcool.

 

“AAAAAAAAAAAAAH” cacciò un urlo da far rabbrividire anche un Lupo Mannaro e, paralizzata e fradicia, era rimasta immobile davanti alla porta, mentre probabilmente Emmeline e Sirius avevano già terminato la loro folle corsa e stavano per entrare.

 

James era sull’orlo di una crisi di nervi.

 

Credo che stia per prendere una mazza da Battitore e ucciderci tutti, pensò Remus.

 

“Sono tutta bagnataaaaa! Stanno arrivando, Mary asciugami !” sbraitò Lily.

 

“Non c’è tempo !”

Cercando di mantenere la mente lucida, Ramoso fece rimettere tutti ai propri posti e si sfilò velocemente il suo maglione “Tieni Evans, mettiti questo, ti asciughi dopo”.

 

“Aspetta, abbiamo una cassa di Burrobirra di riserva della scorsa festa ! Non sarà Whisky ma meglio di niente !”

 

Frank sollevò con naturalezza il Barile e si fece aiutare da Alice a lasciarlo lì sospeso sulla porta. Proprio dieci secondi dopo, Sirius aveva fatto capolino dalla porta.

 

 

 

 

-

 

Mi guardo attorno. Tutto è perfetto, e se lo dico io, vuol dire che lo è veramente.

La Sala ha preso la forma di ciò di cui avevamo esattamente bisogno : un posto accogliente e spazioso, senza troppi intralci o oggetti fragili – che andrebbero sicuramente rotti – pieno i tavolini e divanetti ma soprattutto insonorizzato.

Ho già bevuto due bicchieri di Whiskey Incendiario ma stasera il mio corpo sembra richiederne molti di più. Mi avvicino ad uno dei numerosi tavolini dove c’è Emmeline che si sta scolando l’ennesimo Sciroppo di Ciliegia e Soda, convinta che nessuno la stia osservando.

“Ehi, tieni” lo porge anche a me – le labbra purpuree, morbide di burrocacao, curvate in un sorriso – ed io accetto di buon grado.

Mando giù tutto in un sorso, lei ride e mi dice di stare attento a non strozzarmi. E’ andata a cambiarsi e adesso indossa un dolcevita nero, aderente, ed un paio di pantaloni a quadri che, come qualsiasi cosa si posi sul suo corpo, le stanno d’incanto.

Si avvicina al tavolo dei dolci ed urla qualcosa nell’orecchio di una tipa, cosa che solitamente non fa, ma credo che sia già parecchio brilla. Ride di gusto, altra cosa molto rara, e scuote la testa coronata da una cascata di capelli scuri.

 

 

Dio, quanto mi piace.

 

 

E’ inutile stare a parlare di quanto la situazione sia costellata di potenziali complicazioni e problemi che, come questa storia, sono destinati a non avverarsi mai.

“Reeeem, vieni qui !”

Con un sospiro raggiungo James e Peter, che stanno sfidando Sirius a chi finisce più velocemente una bottiglia di Birra Babbana e per una sera smetto di pensare.

 

-

 

“Ehi Marlene”

Chris Lane, con gentilezza mi aiuta a sollevare una cassa di Idromele da portare a James. E’ sicuramente più piazzato di me quindi non penso che gli risulti molto difficile, anche perché io sto già barcollando.

Ci avviciniamo ad un tavolo per riempirci un bicchiere di non so bene cosa – tanto ormai posso bermi anche l’acqua del cesso – e lui sempre molto galantemente me ne versa un po’.

E’ sempre stato un ragazzo cortese, anche se ovviamente durante il Quidditch non si guarda in faccia a nessuno e lui per me può anche cascare giù dalla scopa. No, scherzo dai.

Un po’.

“Ho saputo che hai una scopa nuova” mi dice, per l’appunto.

 

“Eh sì, me l’hanno regalata per il compleanno !”

 

“Tanto sai che ti batterò anche con la mia vecchia scopa”

 

“Ah ! Fidati, con o senza scopa, la migliore tra i due sono io”

 

Ovviamente scherzo…non sono così presuntosa, Chris è davvero un bravo giocatore. Questa storia nasce dal fatto che tutti dicono che siamo i migliori due Cacciatori di Hogwarts. Ora, che sia vero o no, non importa, noi ci scherziamo su ugualmente.

Anzi, sono così contenta di poterci parlare in maniera civile perché dopo quello che è successo quest’estate pensavo che ci sarebbe stato un po’ di imbarazzo. In realtà quando l’ho visto venirmi incontro ho provato per un secondo l’istinto di fuggire ma uno, non ha senso fuggire da questa cosa, due, io non scappo mai.

Per fortuna pare non voler tirare fuori l’argomento.

 

“Marlene, senti…”

 

Eccallà.

 

“Per quanto riguarda quella cosa…” abbassa la voce e controlla velocemente che non ci sia nessuno abbastanza vicino da poter sentire.

 

Inspiro a fondo, mi sono preparata questo discorso milioni di volte, dovrei essere in grado di formularlo ora.

 

“Tranquillo” la voce mi si blocca un attimo e tossisco.

 

Odio dover parlare di certe cose…

 

“Tranquillo…non l’ho detto a nessuno. Se è questo che volevi chiedermi” mi affretto a rispondere, prima che la mia lingua prenda il sopravvento sul cervello ed inizi a produrre frasi senza senso che ci farebbero cadere nell’imbarazzo più totale.

 

Sembra sollevato.

 

“Sì, ecco, quello principalmente. Perché è complicato…”

 

“Ehi” gli poso una mano sulla spalla e sorrido, cercando di non far trasparire la mia difficoltà “non ti preoccupare. Non l’ho detto e non lo dirò a nessuno se non vuoi. Per me comunque non c’è nessun problema…non mi hai turbata, assolutamente. Certo, in un primo momento sono rimasta un po’ sorpresa…però poi riflettendoci, è stata una cosa come un’altra, anzi dispiace a me essermi trovata al posto sbagliato al momento sbagliato”

 

“Ma che…allora grazie, sei davvero una brava ragazza Lene. Ti posso chiamare così no ?”

 

Sorride ed è davvero carino, porca miseria.

 

Ha un minuscolo neo sul labbro superiore, davvero delicato. Sarebbe proprio da disegnare.

 

Sì, devo smetterla di studiare le persone come se fossero opere d’arte da riprodurre. Me lo dicono sempre ma non ci posso fare nulla, è nella mia natura.

 

“No, non puoi” rispondo, ma non appena vedo la faccia che fa mi metto a ridere.

 

“Ma certo che mi puoi chiamare così !”

 

Il suo viso si distende e spero che abbia capito che di me può fidarsi.

 

In genere non so tenermi un cecio in bocca, quasi quanto Alice. Le cose mi sfuggono ma non perché io sia pettegola, semplicemente perché mi dimentico che le persone dovrebbero saperle e quindi bam, faccio disastri.

Questo ‘segreto’ però non può proprio uscire – in realtà a me non è che importi molto, ma come ho già detto, la decisione non spetta a me – e lo farà. Perché è davvero una situazione complicata e delicata, scherzi a parte, né qualcosa di cui parlare con chiunque , quindi ho giurato a me stessa che non verrà mai fuori. A dir la verità vorrei poter approfondire il discorso, ma adesso non è il caso, magari un’altra volta.

Prima di raggiungere alcuni ragazzi della sua squadra, lo vedo guardarmi in modo eloquente, come se dovessi capire chi in particolare non debba venire a sapere dell’accaduto.

 

“No, non l’ho detto neanche a lei, non ti preoccupare Chris”

 

-

 

Fiore Rosso sta guardando perplessa un tavolo su cui sono posate svariate bottiglie senza etichetta e credo che non sappia se sfidare la sorte e bere una cosa a caso, chiedere un parere a noi, rischiando comunque il coma etilico oppure se abbandonare il tutto.

Nel dubbio, mi avvicino io e le verso un bicchiere.

 

“Tieni Fiore Rosso, è Sciroppo di Ciliegia”

 

“Uno, non chiamarmi mai più così, anche se è comunque meglio di Fiorellino. Due, non mi fido moltissimo”

 

“Nono, è davvero Sciroppo di Ciliegia e Soda”

 

Lei mi guarda un po’ diffidente, assottigliando gli occhi smeraldini, una piccola ruga le si crea tra le sopracciglia mentre sta valutando se fidarsi o meno di me.

 

Alza le spalle e dice :” Vabbè, tanto a me non piace però almeno scrivetecelo che è questo”

 

“Alle persone piace l’ebrezza dell’ignoto”

 

Un sorrisetto le attraversa fugace le labbra mentre rotea gli occhi.

Sono fiero di lei e di come ci abbia aiutato. Sinceramente non pensavo proprio che avrebbe acconsentito a fare una cosa del genere ma, come accade troppo spesso con lei, non si sa mai.

Quando ti svegli la mattina non potrai mai sapere se lei è di buon umore oppure no, se ti saluterà con un “Ehi, buongiorno ” oppure solo un “Potter” sibilato tra i denti. Non puoi sapere se sta per tirarti uno schiaffo o se sta per darti una carezza – cosa che con me non ha comunque mai fatto, quindi il problema non si pone – e non puoi mai sapere cosa pensa realmente di te quando ti scruta a lungo con quegli occhi profondi e penetranti, magnetici.

E’ imprevedibile, come una tempesta, ha un fuoco dentro che la muove, che rende intenso tutto quello che fa.

Ma è per questo che mi piace.

 

“Bel lavoro Evans”

 

Mi appoggio al tavolo dietro di me e sollevo il bicchiere, come per brindare.

 

“Grazie, hai fatto un buon lavoro anche tu” sorride, stringendosi le braccia.

 

“Adesso puoi rilassarti eh. Non devi pensare più a nulla, è tutto sistemato e la sorpresa è riuscita”

 

“Lo so…è che mi sembra sempre che manchi qualcosa” dice, storcendo le labbra.

 

E ti pareva.

 

“Capirai, sei Miss Perfezione”

 

“Perché non stai mai zitto Potter ?”

“E perché tu non esci con me ?”

 

Bene, come al solito trovo la risposta adatta a qualsiasi sua domanda. Chiederle di uscire. La cosa più ovvia e più stupida che potessi fare. Penso di avere qualche problema a relazionarmi con lei. In realtà Remus e gli altri me lo dicono da anni ma adesso me ne sto rendendo conto anche io.

 

“Vado ad ubriacarmi piuttosto. Buona serata”

 

“Eddai Evans, almeno una volta ! Tanto sei già ubriaca, dove pensi di andare ?”

 

“Aspetta…credo che tu sia fastidioso. Okay, riesco ancora ad usare il congiuntivo, quindi sono ancora solamente brilla”

 

Sì, convinta lei…se fosse solamente brilla adesso non si starebbe crogiolando all’interno del MIO maglione, che ancora non si è tolta e pare anche che non se ne sia proprio accorta. Ha le guance troppo più arrossate del solito, è molto più loquace del solito, gli occhi si soffermano a lungo sul bicchiere che ha in mano e poi su di me.

 

“E’ incredibile, riesci ad essere perfetta anche da ubriaca”

“Ti ho già detto che non sono ubriaca e, cosa più importante, non sono perfetta” risponde, mentendo a se stessa. Sulla seconda almeno, sulla prima bho, forse davvero non è ubriaca, non ho idea di quanto regga l’alcool, non l’ho mai vista bere tanto.

“Per me lo sei”

“Potter”

“Mh ?”

“Perché mi giri sempre intorno ? E perché mi cerchi sempre ?”

 

Wow, è proprio quello che volevo sentirmi chiedere.

E’ una bella domanda questa…tremendamente scomoda perchè bhè…non lo so neanche io perché le sto così dietro. Non è colpa mia se c’è un filo invisibile che ci collega e mi porta a seguire ovunque, come un automa, la scia di profumo che i suoi capelli emanano. E non è colpa mia se quando ho attorno Lily Evans, la folle, un po’ lunatica, meravigliosa Lily Evans, il mio cervello non si connette più, anzi, si smaterializza dalla mia scatola cranica.

Solo che almeno questo ho il buonsenso di non dirglielo. Quindi, per non continuare a sembrare un completo idiota, mentre lei mi guarda con quei suoi sorprendenti occhi verdi in attesa di una risposta, la butto sul vago.

E’ il momento di sfoderare la carta cultura.

 

“Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti”

Non riesce a trattenere un vago moto di sorpresa, si sta sforzando di cercare una risposta e le mancano le parole, evento più unico che raro quando si tratta di Lily Evans.

 

Bam, colpita e affondata.

 

-

 

“Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti”

 

Queste parole suonano come una coltellata nello stomaco, tanto che mi ritrovo a fare un impercettibile passo indietro.

Shakespeare, Potter ? Davvero ?

 

“E’ l’alcool oppure hai appena citato William Shakespeare ?”

“La verità è che sono un poeta nato…comunque il maglione hai intenzione di restituirmelo o lo vuoi regalato ?” mi dice, facendo un cenno divertito verso il mio indumento XL.

Sono un’idiota. Non mi ero accorta di essere rimasta fino ad adesso con il suo maglione…ma perché nessuno me l’ha fatto notare ?

Me lo sfilo velocemente - sperando che il mio vestito non si sollevi troppo, lasciandomi mezza nuda davanti a lui – e glielo porgo.

Lo stringe tra le mani per un po’ prima di indossarlo, indugiando particolarmente sulla zona delle spalle e del collo. Ho come l’impressione che nel gesto di infilarselo l’abbia annusato e non so se questo sia un bene o un male. E’ un po’ preoccupante a dir la verità…

Forse non sarei dovuta essere così tanto gentile con lui oggi…ma dai, chi voglio prendere in giro ? Sono stata carina perché mi andava di esserlo. Certo, magari se lui adesso non si stesse montando la testa sarebbe meglio.

Però il suo maglione era davvero caldo e morbido…e profumava.

Okay, sono ufficialmente da ricoverare al San Mungo.

“Che c’è Evans, perché mi guardi così ? Vuoi…qualcosa ?”

“Non voglio nulla da te” replico, ma non in tono acido, come faccio sempre con lui. Gli poso una mano sul petto per allontanarlo un po’ ma lui me la afferra. La mia mano è stretta delicatamente dalla sua, più grande e rassicurante, in un certo senso. Continua a guardarmi, non riesco a reggerlo così a lungo quello sguardo color caramello e lui sembra accorgersene. Si mordicchia il labbro, cerca un qualcosa da dirmi per non mandarmi via e il mio stomaco fa una mezza capriola. Lo fisso con le labbra schiuse, forse sono davvero un po’ ubriaca.

“Vedremo” dice, serio, quando si decide a lasciare la presa.

Fa per andare verso Sirius, poi si volta velocemente e con una convinzione tale per cui lo prenderei a mazzate, esclama :” Tanto lo so che non mi odi Evans !”

Aaaah, non avrei mai dovuto dirglielo !

 

 

 

 

Un’ora prima

 

“Lo sai, il gesto che stai facendo per Sirius è davvero molto bello” disse Lily, alzando lo sguardo verso James, intento a controllare – neanche troppo attentamente - che l’aula 5B fosse sgombera.

Il ragazzo richiuse la porta e andò ad appoggiarsi alla parete di mattoni freddi, di fronte alla quale la luce della luna entrava grazie ad una grande vetrata medievale.

 

“Se lo merita…mi sopporta tutti i giorni e poi bhè, diciamo che non è che abbia avuto dei compleanni spettacolari da bambino, anzi…non ti dico che cosa è successo al suo primo compleanno qui ad Hogwarts” rispose lui, guardando il paesaggio fuori dalla finestra, estremamente serio.

 

“Qualcosa di brutto ?”

 

James sospirò.

 

“Lo sai com’è la sua famiglia” mimò le virgolette con le dita “eravamo qui da qualche mese soltanto ed è stato tremendo quando non è arrivato neanche un pacco o una lettera, niente di niente. E’ rimasto lì sdraiato sul letto, a fissare il soffitto tutto il pomeriggio. Tutto questo lo sai perché ? Perché era stato smistato in Grifondoro”

 

Il suo tono di voce era andato via via crescendo, mosso dalla rabbia di quei ricordi.

 

“Ma è orribile…come si fa a fare una cosa del genere ad un bambino ?” mormorò Lily, portandosi una mano sul cuore.

 

“Non lo so, l’unica cosa che so è che da quel momento ho capito che avremmo dovuto rendere noi speciale il giorno del suo compleanno”

 

Seguì un attimo di silenzio in cui Lily si ritrovò ad affiancarlo e a guardarlo in una luce…nuova.

 

“Si vede proprio che ci tieni, è ammirevole” sussurrò, toccandogli delicatamente la spalla.

 

Il giovane Potter rimase con lo sguardo fisso fuori ma un sorrisetto gli balenò sul viso.

 

“E’ un complimento quello che ho appena sentito ?” le chiese, voltandosi a guardarla, di nuovo con la solita espressione beffarda.

 

“Mmmh ecco, poi parli e diventi insopportabile. Comunque credo che se ti comportassi così con tutti saresti sicuramente una persona migliore”

 

“Vedi, se mi comportassi allo stesso modo con tutti, questo perderebbe valore, non credi ?”

 

“Non lo so, non proprio allo stesso modo, solo in modo più gentile”

 

“Forse. Ma non tutti meritano un trattamento così. Prima di tutto, non voglio bene a tutti come a lui, seconda cosa, non mi viene naturale dimostrare cose che non provo e terzo…”

 

“In che senso non ti viene naturale dimostrare cose che non provi ?”

 

“Perché, tu dimostri affetto a qualcuno a cui non tieni ?”

 

“No ma essere gentili e non bullizzare nessuno è un altro conto”

 

“Sottigliezze”

Sì, vabbè, iniziamo ad andare”.

 

-

 

Noo, la testa non dovrebbe girarmi così. In realtà la sento solo se mi fermo quindi forse è meglio continuare ad andare avanti e dietro per la stanza.

Uuuh, c’è il mio amichetto Sirius Black !

Il super mega festeggiato della serata, sono contentissima che la festa gli stia piacendo !Gli devo anche consigliare delle ragazze perché ha detto che doveva per forza fare sesso e io voglio fargli un regalo.

No, non quel regalo per l’amor di Morgana ! La mia è off limits ovviamente. La mia nononono. Però ci stanno delle ragazze carine, ora vado da lui e gliele consiglio.

Oooh no. Michaelson. Che nome idiota, Cioè no, poverino, è lui che è un idiota mica il nome. Come sto diventando antipatica, non dovrei. Vabbè dai, ma chi voglio prendere in giro, tanto sono i miei pensieri e sono ubriaca.

Scappo e vado a prendere un altro po’ di Sciroppo di Ciliegia e Soda, c’è Remus al tavolo. Che caro ragazzo. Merlino, sembro una vecchia zia. E’ così carino però…ah, bei tempi andati quando ero una piccola tredicenne single, a cui piaceva la qualunque, tra cui il qui presente Remus John Lupin.

Comunque, gli lascio un bicchiere e salto da Marissa Cooper per chiederle se alla fine è riuscita a recuperare quella fiaschetta che Lumacorno le aveva sequestrato.

Devo assolutamente dare a Sirius il mio regalo e dirgli di quelle ragazze che l’hanno puntato. Certo, magari facciamo una cernita eh…non è che mo tutte possono permettersi Sirius Black.

Ma che vado pensando ?

Cioè, è vero. Nel senso, per piacere a Sirius devi avere qualcosa di particolare…bho, in realtà no, a me pare che vada a letto con chiunque respiri e soprattutto con chiunque respiri per lui, ma forse è solo una mia impressione.

Comunque sono super contenta della riuscita della mia impresa !

Sento la voce di James risuonare forte, chiara e amplificata dalla sua bacchetta. Sta dicendo qualcosa riguardo ad un ballo di una prescelta con Sirius, non ho ben capito. Aaaah,sisisisi, quella cosa di scegliere una ragazza con cui farlo “ballare”. Vediamo chi si propone. E ti pareva, ci stanno una ventina di ragazze…

Sirius è palesemente divertito nel vedere queste tipe che si sbracciano, cercando di sovrastare la musica con i loro urletti. Le passa in rassegna tutte, un po’ indeciso o forse insoddisfatto, mentre James lo incoraggia, dicendogli sicuramente qualche cretinata.

Fammi pensare…quella è troppo, quella è un po’ sciapa…quella, oh ma è Susy ! Ma come le viene in mente…quell’altra là, mh pare carina…oh, eccola ! Quella l’ho sentita parlare di Sirius l’altro giorno, mi sa che l’ha puntato da un po’ ma lui non sembra notarla…poverina, in mezzo a queste oche urlanti e con tutti quegli abitini scosciati non si nota moltissimo…è proprio carina invece, ha delle bellissime labbra a cuoricino e un frangetta castana che la rendono così particolare…bene, è lei la prescelta ! In realtà mi sembra di mandarla al patibolo più che cercare di aiutarla, dato che la sto dando in pasto a Sirius ma bho, se è quello che vuole, accontentiamola.

Mi metto proprio dietro di lei, sperando che non se ne accorga e inizio a saltare come un’ossessa. Mi auguro che non mi confondano per una di loro, e schiocco le dita per farmi notare da Sirius.

Ovviamente non è così sveglio da capire subito cosa voglio dirgli – o forse sono io che mi sto comportando in maniera troppo strana – e mi guarda perplesso, come se fossi una specie di enorme Billywig vorticante.

Schiocco un’altra volta le dita per fissare la sua attenzione su di me e poi – sempre facendo un saltello – punto la ragazza, mimando con le labbra “Scegli lei”.

“Fermi tutti, il festeggiato ha fatto la sua scelta !” urla James, tirando una poderosa pacca sulla spalla de suo amico.

Dopo aver annuito nella mia direzione, Sirius inizia a camminare verso questo gruppetto, senza dire niente, i suoi occhi cinerei schizzano a scannerizzare la ragazza, che, sconcertata, rimane immobile.

“Vai, dai”

Le poso delicatamente una mano sulla schiena e la invito a fare un passo avanti. Sirius le prende una mano e con un gesto veloce la attrae a sé, mentre la musica riparte. Tutti tornano a ballare, lasciando ovviamente il centro della pista al festeggiato e alla sua nuova accompagnatrice.

Bel lavoro Emmeline. Certo, sta tipetta guarda come si muove…e meno male che era timida !

 

-

 

Alice mi prende la mano e mi trascina a ballare, supero la vergogna per lei e dopo, aver mandato giù un bel sorso di Rum di Ribes Rosso, la seguo.

 

If you start me up

If you start me up I’ll never stop

You can start me up

You can start me up, I’ll never stop

 

Ed è davvero così. Lei mi accende, è un fuoco magico, quando mi tocca sento la mia pelle avvampare,ma vorrei che non smettesse mai.

Aaah, non so come sono arrivato a questo punto. Fino alla scorsa estate Alice mi piaceva, tanto, ma mi piaceva e basta.

Ma ora…ora è diverso, è qualcosa di molto più forte, di più intenso, è come se fossi profondamente connesso a lei, senza la quale tutta la vita che mi scorre nelle vene verrebbe risucchiata in un profondo senso di impotenza.

 

Le cingo la vita da dietro e la stringo a me, mentre lei continua a dimenarsi, facendomi impazzire.

Mi chino a sfiorarle il collo con le labbra, il mio naso si perde tra i suoi capelli scuri, quelle bellissime onde che odorano di vaniglia e si fermano proprio all’altezza della mia bocca.

Le do un bacio leggero appena sotto l’orecchio e la sento rabbrividire.

Con un gesto veloce le faccio fare una piroetta, in modo che si volti verso di me. Si mette a ridere mentre continua a cantare Start Me Up dei Rolling Dwarves.

Mi viene da ridere, è così piccola eppure così forte, così energica e vitale quando si muove, quando parla, quando si arrabbia e riesce a far valere la sua presenza nonostante sia una nanetta.

Inizia a ballare in modo strano, come sempre, ondeggiando e improvvisando passi Babbani e la cosa fa ridere da morire. Ne ride lei stessa, quindi so che non si offende.

Fa un ultimo giro su se stessa e conclude a braccia spalancate.

 

“Mio Dio…quanto ti amo”

 

Mi esce così, di slancio. Non so perché l’ho detto. E’ stato un gesto tremendamente stupido.

Si ferma ed è una cosa alquanto preoccupante siccome stiamo parlando di Alice Prewett. Lo sapevo, ecco qua, mi sono sparato l’ennesima figura di merda, l’ho detto ad Alice, lei non mi risponderà e io tranquillamente le dirò no guarda, non c’è problema, tanto lo sapevo che non mi avresti mai amato anche tu.

Sgrana gli occhi color cioccolato, all’interno dei quali vedo delle scagliette ramate, oltre all’evidentissimo terrore.

“Io…io…ho sete. Vuoi qualcosa ?”

Le uniche parole che sento uscire dalla sua bocca, spezzate ed in un tono molto più acuto del solito – e ce ne vuole – sono queste.

Non faccio neanche in tempo a darle una risposta che è già volata via.

Sono un disastro.

 

-

 

“Questa ragazza qui è stata spettacolare !”

Sirius circonda le spalle di Emmeline con un braccio, e annuisce fiero.

“Dai, non esagerare…”

Lei, timida e idiota come le dico sempre, fa la modesta. E’ bravissima con gli incantesimi eppure non fa altro che sminuirsi. Fossi in lei andrei in giro a schiantare gente a caso ad occhi chiusi. No aspetta, lo faccio già.

“No, no, non avete capito che cosa ha fatto ! Diglielo ! Va bene, glielo dico io…ha fatto esplodere le tubature del bagno del Sesto Piano ! Capito Mary ?! ”

 

Credo che Sirius sia un po’ altino, parlare di ubriacatura è troppo, l’alcool non gli sale mai, è davvero tanto abituato.

Lo osservo, mentre così entusiasta tocca un po’ troppo Em. Nel senso che continua a stringerla e lei non protesta mica. Io non parlo mai di queste cose, mi danno un po’ la nausea le relazioni sentimentali. Ed è una cosa con cui mi sono sempre trovata d’accordo con Sirius. Però anche se non parlo, osservo ed ho notato un comportamento strano nei confronti della mia amica.

Non è come fa con me o Marlene, quindi amici di sempre, non la tratta come le ragazzine che gli vanno dietro e non la tratta neanche come Alice o Lily.

E’ come se le facesse un trattamento di favore.

A volte la tensione sessuale tra loro due la si potrebbe afferrare e tagliare con un coltello. E io queste cose le capisco benissimo, è come se avessi un radar per fiutare la chimica tra due persone.

Come per Lily e James. Ora, non lo dico ad Alice perché sennò si monta la testa sul fatto che sono destinati, ma anche tra loro due l’attrazione fisica è bella forte.

Aaah, se potessimo vivere in un mondo dove questo bastasse ed avanzasse staremmo proprio in paradiso.

In ogni caso, spero che Sirius ed Emmeline non vadano mai a letto insieme, sarebbe una catastrofe.

Comunque rido e lo accontento, ma voglio spiegata bene questa storia perché credo di aver capito che Emmeline ha fatto saltare in aria un bagno e questo mi pare allo stesso momento molto probabile – fuori da Hogwarts – ed estremamente improbabile, all’interno della sua amatissima scuola per la quale le regole vanno SEMPRE, SEMPRE rispettate.

 

“Coooosa ?!” mi unisco al coro dei ragazzi del nostro gruppo, tutti con la mascella a terra.

 

“Sì ! Stavamo tornando sopra ma ad un certo punto non si sa come è arrivato Gazza, e poi mi spiegherete come avete fatto a non tenerlo in considerazione nel piano, comunque è arrivato il pazzo, ma non sapevamo come si muovesse, non c’era manco la gattaccia, quindi ci siamo nascosti e un attimo prima di scappare BOOM ! Lei ha fatto un Aqua Eructo in direzione del bagno e l’ha fatto saltare in aria !” esclama lui, infervorato.

 

“Sirius, se fosse saltato in aria adesso non saremmo qui, che dici ? Diciamo che ho solo allagato tutto il corridoio, dovevate vedere Gazza com’è rotolato !”

 

“Ragazzi…non vorrei interrompere i vostri ricordi di gloria, ma Gazza l’abbiamo sistemato noi”

 

Remus si intromette con cautela, forse ha paura della reazione dei due.

Se Emmeline scopre di aver rischiato l’esplusione per un emerito sconosciuto collassa.

 

“L’avete sistemato male evidentemente” risponde Sirius, come se fosse certo di avere la verità in pugno ogni volta che apre bocca.

 

Ma non posso neanche farglielo pesare, d’altronde, sono esattamente così anche io. E’ per questo che non ci troveremmo mai.

 

“No no, sono andato a controllare prima, gli abbiamo dato una cosa così forte che farebbe dormire per due giorni anche un Ippogrifo” replica James, guardandolo serio.

 

Gli sguardi di Emmeline e Sirius si incrociano subito, e vi si può vedere una cosa soltanto.

PANICO.

“Ma allora…chi abbiamo schiantato con quell’onda anomala ?!”

 

Angoletto dell'autrice

Ciao a tutti, mi dispiace se mi sono fatta attendere così a lungo ma questo capitolo ha richiesto un po' di tempo in più. Spero che l'idea dei vari punti di vista vi sia piaciuta, fatemelo sapere !

Credo che questo sia l'ultimo capitolo prima delle vacanze e probabilmente anche l'ultimo dell'anno siccome parto e non porto il computer... vedo cosa riesco a fare dal telefono ma è un po' più complicato. Quindi, buon Natale e buone vacanze !

*fate finta che qui ci sia un cuoricino *

 

 

 

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Capitolo 22
*** Istinti Primordiali ***


 

CAPITOLO 22 – ISTINTI PRIMORDIALI

 

Il crepitio del fuoco nel camino, unito al calore che si spandeva in tutta la sala, provocava a Lily una sensazione di puro rilassamento.

La ragazza portò lo sguardo alle fiamme e fu catturata dal vortice di colori e suoni che sempre vi trovava all’interno.

“Ti sei incantata ?”

Si risvegliò immediatamente dal suo stato di tranche quando James Potter le schioccò le dita davanti agli occhi.

“No no, sto bene”

Lily riprese a scrivere stancamente il suo tema, sotto gli occhi attenti del ragazzo seduto al suo fianco.

Ovviamente per occhi attenti si intende occhi fissi su di lei in una maniera quasi preoccupante.

La rossa però non ci fece caso, aveva la testa tutta da un’altra parte, non si sentiva bene e doveva assolutamente finire quel maledetto tema di Trasfigurazione - che era peggio della matematica, piena di formule sulla velocità, la potenza della bacchetta, forza e cose varie, assolutamente inutili.

Il suo compagno di studi poi aveva finito da un pezzo, non si sa come sapeva già tutto il libro, non ascoltava una parola delle lezioni eppure riusciva perfettamente sia nella teoria che nella pratica.

James si dondolava sulle gambe della sedia, le mani dietro la nuca e un’espressione stanca ma soddisfatta sul volto.

Nella stanza regnava un clima tranquillo e stranamente silenzioso.

Qualche ragazzo del Quinto Anno aveva iniziato ad esercitarsi per i G.U.F.O. – con circa sei mesi di anticipo -e qualche incantesimo strano ogni tanto colpiva gli oggetti sul camino – che crescevano a dismisura – ma per il resto tutto taceva.

Mary stava sfogliando pigramente Strega Moderna mentre aspettava che lo smalto color magenta (come teneva sempre a precisare) sulle sue unghie lunghe e anche molto pericolose – come Lily ben sapeva – si asciugasse.

Peter e Marlene stavano giocando a Scacchi Magici – e non c’è bisogno di dire chi stesse vincendo – sul tappeto mentre Remus aveva la faccia spiaccicata su uno strano quaderno, pieno di date, formule e incantesimi strani.

Quella scena fece sorridere di tenerezza Lily, che, delicatamente, si avvicinò al ragazzo per svegliarlo e dirgli che era l’ora di salire in Dormitorio.

Emmeline era rannicchiata su una poltrona vicino al camino, immersa nella lettura.

Fu raggiunta poco dopo da Sirius che, dal retro della poltrona, le scostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e le sussurrò qualcosa che ovviamente Lily non riuscì a captare ma che fece incurvare leggermente le labbra di Emmeline. Si voltò a guardare il suo interlocutore e gli rispose, sempre mantenendo un tono di voce molto basso.

Dopo di che Sirius tornò a farsi gli affari di Leo Thomas, intento a discutere con Amy Pingleton ( per la quale, secondo Lily, Leo aveva una cotta storica).

Poi c’erano Alice e Frank, buttati su un’altra poltrona, troppo stretta per contenerli entrambi, specialmente dato che Paciock era un armadio. La Prewett stava sulle gambe del ragazzo e i due stavano creando imbarazzo a chi, per caso e assolutamente senza un briciolo di senno, avesse provato ad intrattenere una conversazione con loro.

Lily si chiese se respirassero ancora.

Stavano pomiciando ininterrottamente da tipo mezz’ora, e vabbè sarebbe stato anche normale se si fossero appena messi insieme ma il problema è che si erano fidanzati tre mesi prima e che questo limonare continuo andava avanti dalla festa di Sirius.

 

 

Due settimane prima

 

Okay, ho un problema.

Un problema grave.

Molto grave.

 

 

Sono pazza.

 

Eccolo un modo corretto per definire me, Alice Prewett. Pazza. Isterica. Ossessiva.

Ma soprattutto FUORI.DI.TESTA.

Ma io dico.

Io dicooooo

Come

E’

Possibile

 

Il mio ragazzo.

Frank Paciock.

Con cui sto insieme da due mesi ma con cui è come se stessi platonicamente da almeno quattro anni.

Mi ha detto una cosa.

Importante.

Molto importante.

Che io

La sopracitata pazza

Aspetto da anni

 

E cosa faccio ?

Scappo.

SCAPPO.

 

“Ali…che ci fai qui ?”

La voce di Lily interrompe il mio flusso di coscienza e forse è un bene che sia venuta qui perché altrimenti potrei anche valutare l’opzione di lanciarmi dalla finestra della nostra camera, Torre di Astronomia, una quindicina di metri d’altezza.

“Che ci fai tu ?”

“Sono venuta a cambiarmi…mi hanno rovesciato una cosa addosso, di nuovo. Come se non mi fossi bagnata abbastanza stasera”

Ridacchia. Ma cosa si ride dico io.

“Ma sei ubriaca ?”

“No, perché me lo dite tutti stasera ? Sto bene, sono solo allegra”

“Ah, okay okay”

Continuo a camminare avanti e indietro, noncurante degli occhi smeraldini di Lily che mi fissano un po’ preoccupati.

“Ma perché tu stai qui…? Frank ti stava cercando”

“Nononono. Lily aiutami”

“Dimmi”

“C’è un…problema”

“Che problema ? Fermati un attimo, mi stai facendo venire il mal di testa”

Mi afferra per le spalle e blocca la mia camminata nevrotica. In realtà credo che il mal di testa ce l’abbia perché ha bevuto un po’ troppo, ma io non sono nessuno per giudicare dato che una volta sono rotolata giù per le scale e a momenti mi rompevo l’osso del collo.

Prendo un grande respiro e provo a parlare, perché questa situazione è ridicola e io non dovrei essere qui.

“Frank mi ha detto una cosa”

“Ali spiegati, voglia tornare alla festa”

Guarda questa cretina. Sta sempre chiusa in questo buco di Dormitorio poi una delle sue migliori amiche ha un problema e lei vuole tornare alla festa !

“Ma che hai ? Sembri Mary ! Perché tutta questa voglia di tornare alla festa poi ? Non è che vuoi ammirare un altro po’ James ?”

“Che cosa ti ha detto Frank per renderti così rincoglionita da pensare che mi possa piacere James Potter ?”

Ah ah, stupida Lily Evans, a te James Potter piace e giuro che te ne farò rendere conto.

“Ali, Frank ti sta cercando e anche James mi pare piuttosto ansioso di rivederti Lily”

Come se non bastasse Lily adesso è entrata anche Marlene, che per una volta ha deciso di mettersi un vestito – non commento sulla scelta dei colori – e ha un coriandolo dorato incastrato tra i capelli.

“Che ci fate tutte e due qui ? Dai, torniamo”

“Io sono venuta a cambiarmi, Alice è qui perché dice che Frank le ha detto qualcosa, ma non vuole dirci cosa”

“Uuuh, voglio sapere !”

Ma perché, perché tutto quello che succede deve diventare un caso di Stato ? Forse è la giusta pena per essere una pettegola instancabile.

Mi fanno sedere sul letto e sorridono inquietantemente, aspettando una mia risposta. Proprio quando apro bocca per parlare sento l’aggraziatissima voce della delicatissima Mary MacDonald che fa irruzione nella stanza.

“Si può sapere cosa cazzo state facendo tutte e tre qui ? La festa è un delirio, ci sta gente che si appende ai festoni, gente che rotola per terra, James che canta serenate e che è evidentemente preoccupato che ti sia successo qualcosa Lilletta cara, Frank ti sta cercando da ore Alice e io non riesco più a tenere ferma Emmeline che è una mina vagante stasera. Adesso, prima che io vi prenda a mazzate, mi dite cosa sta succedendo ?”

Quella da prendere a sprangate sarebbe lei, ma di questo ne parliamo un’altra volta.

“Ssh, vieni qui”

Marlene e Lily la chiamano ai piedi del letto e vedo l’ansia nei loro occhi.

“Allora…praticamente stavamo ballando, dopo un’ora sono riuscita a convincerli ad alzarsi e vabbè stavamo così, tutti carini a ballare”

“Sì, vai al punto però eh”

Giuro che un giorno di questi ti procuro una commozione cerebrale Mary MacDonald.

“Okay, stavamo ballando e lui mi prende per la vita, mi fa girare e poi mi fissa per un po’, sorridendo”

“E poi ?”

Queste qui sembrano tre cagnolini in attesa di un osso, non ragazze.

“E poi mi ha detto una cosa…quella cosa”

“Quella cosa, cosa…?”

“Mmh, mi ha detto…ti amo”

Presto attenzione ad abbassare la voce perché qui anche i muri hanno le orecchie – letteralmente, dato che il castello è pieno zeppo di quadri – e non mi va che questa cosa esca dalla nostra camera.

E anche perché è così strano…

Gli urletti di Lily e Marlene mi spaccano i timpani, mentre Mary mi fa una carezza sul braccio e mi dice che ormai sono ammanettata. Come se una relazione fosse una prigione. Questo dice.

“E poi che è successo ?”

“E poi sono qui”

“In che senso ?”

“Nel senso che l’ho guardato, gli ho detto che avevo sete e sono corsa qui, in dormitorio”

Okay, sono preoccupata.

Mi stanno fissando da circa trenta secondi, senza dire nulla. Vedo lo sconcerto. Vedo i loro cervelli che vorrebbero parlarsi e dire :”Okay, secondo voi da quale problema è afflitta Alice Prewett ?”

Lily sembra la prima ad uscire dal suo stato meditativo e con una voce un po’ troppo squillante per il suo solito esclama :”Allora, che ci fai ancora qui ? Vai, vai a dirglielo, corri !”

 

Ma che sto facendo ? Il mio ragazzo mi ha detto che mi ama e io sto in camera mia, a preoccuparmi di non so cosa.

Scatto in piedi. Sì, devo andare, assolutamente. Devo andare subito, prima che cambi idea.

Sono proprio una stupida. Di che cosa mi preoccupavo ?

E’ che l’amore fa paura. Insomma, le cose stanno cambiando così velocemente tra di noi e tutto sta diventando più serio. Svegliarmi il mattino con la consapevolezza che qualcuno tiene a me più che a chiunque altro ed impegnarmi affinchè anche per me valga la stessa cosa. Lo devo tenere con me, fare attenzione ad ogni mio gesto, custodire questo amore come un piccolo scrigno di tesori.

E’ per questo che ho avuto paura di rispondergli. Perché non mi sento all’altezza, non mi sento in grado di ricambiare questo amore e ho paura di essere una delusione. Ma forse, proprio questa paura, questa voglia di arrivare in alto e di non deludere la persona che si ha accanto, vuol dire amare.

 

“Eiii, perché mi avete lasciata da sola ? Lo sapete che non mi va di stare senza di voi !”

Eccola l’altra.

Emmeline, che ancora si regge in piedi non so come, corre ad abbracciare Mary e si butta a terra, in ginocchio davanti al mio letto, nonostante io ormai sia in piedi.

“Che succede ?”

“Frank ha detto ad Alice che è innamorato di lei, e la cretina sta ancora qui a parlare con noi invece di dargli una risposta”

Poi succede l’inaspettato, Emmeline scoppia a piangere.

“Scusatemi, è che, è una cosa così bella, non trovate ? E’ così romantica…Ooh Ali, sono felicissima per te”

Mi abbraccia dolcemente. Dopo di me è la persona più sensibile al buon vecchio romanticismo quindi un po’ capisco questo suo sfogo, nonostante in parte sia dovuto sicuramente al Whisky Incendiario.

Le voglio bene. Molto bene. Ma un po’ meno adesso che i suoi occhi e il suo naso stanno sgocciolando sulle maniche del mio nuovissimo vestito, costato ben 20 galeoni.

“Mi ricordo quando l’ho detto anche io per la prima volta…”

Mary alza gli occhi al cielo e corre in mio soccorso, scollandomi Em di dosso e consolandola.

Lily mi prende una mano e mi guarda negli occhi, liquidi di ansia.

“Ali, andrà tutto bene, non ti preoccupare. Tu ricambi giusto ? In caso contrario puoi restare qui tutto il tempo che vuoi e possiamo anche escogitare una fuga dal castello. Ma se lo ami anche tu dovresti dirglielo, non credi ?”

Annuisco e con un sospiro esco, battendo le mani per darmi coraggio.

Tempo di fare due gradini e sento un singhiozzo della mia bellissima amica mora – Emmeline – e delle parole che suonano come :” Io non lo dico più a Gus da tanto tempo…non riesco più a dirglielo”

 

Cazzo.

 

-

James si stiracchiò e dopo aver posato gli occhiali sul tavolo di legno di Ciliegio, si strofinò stancamente gli occhi.

Aveva troppo sonno.

La giornata era iniziata con una Pozione Ossofast rovesciata per quasi tutti i Sotterranei e sulle scarpe del Professor Lumacorno, con conseguente cazziata di Lily, per concludersi con gli allenamenti di Quidditch e la discussione con i Corvonero per stabilire a chi spettasse il campo.

Voleva andare a sdraiarsi con tutto se stesso ma non poteva abbandonare Lily.

La guardò con un sorriso, mentre lei, corrucciata, continuava a scrivere cose sbagliate sul suo foglio di pergamena.

Aspettò prima di farglielo notare, voleva bearsi ancora un po’ di quella vista. Lily silenziosa era una cosa piuttosto rara e non era affatto il caso di farla ricominciare ad avere attacchi di isteria proprio adesso che le cose stavano andando meglio.

Osservò la linea morbida della guancia rosata della ragazza, il naso piccolo, leggermente a patata, costellato di lentiggini. Posò lo sguardo sui suoi capelli fiammanti, tirati su in una mezza coda. Il suo impulso primitivo e anche un po’ animale – dato che in parte lo era effettivamente – gli suggerì di toccarli.

Ecco, la cosa più stupida che James avrebbe potuto fare per rendersi un’idiota agli occhi dei suoi amici ma soprattutto della sua cotta.

Ovviamente fu proprio quello che fece.

Lily si irrigidì, smise di scrivere e girò la testa in direzione del ragazzo, molto lentamente e scattosamente, quasi come un automa.

La mano di James si era posata proprio sulla sua testolina e non sembrava avere intenzione di spostarsi.

“Scusami. Che cosa stai facendo ?”

La rossa lo trafisse con le iridi verde smeraldo, cosa che fece scattare James come se una tagliola gli avesse tranciato la mano.

“Io…” il moro si grattò la nuca, evitando lo sguardo della ragazze dei suoi amici, che ovviamente non avevano perso neanche un secondo per gustarsi quella patetica scenetta.

“Non lo voglio sapere” rispose la Evans, fissando allarmata James, per poi tornare a scrivere.

 

Che.figura.di.merda.

Questa mano me la devo tagliare. Che figura di merda.

 

“Bhè, io vado in camera, mi sto annoiando terribilmente qui”

Sirius sbadigliò sonoramente – sempre facendo attenzione a coprirsi la bocca con la mano, da bravo piccolo lord – e si tirò su a fatica, lamentandosi degli acciacchi da diciottenne.

Marlene fece con nonchalance l’ennesimo Scacco Matto a Peter e si mise ad osservare Sirius con un sorrisetto malandrino.

“Quanto sei aristocratico quando parli così, Siri Bili”

“McKinnon. Se mi richiami così io ti lego in fondo alle scale, poi salgo, prendo Peter, lo riempio di tutto il cibo sfornato da quei piccoli elfi che ti stanno così simpatici e lo faccio rotolare giù, addosso a te”

“Ehi !” protestò Peter.

“Quanto sei permaloso…Siri…” Marlene lo guardò a lungo, con un sorriso di sfida, prima di pronunciare la seguente parola “…Bili”

A quel punto, con una mossa veloce e tono volutamente autoritario, Sirius puntò Marlene.

“Peter ! Rotola sulla suddetta !”

Quando, giustamente, Minus si rifiutò di trasformarsi in una specie di palla umana, Black lo prese di peso e lo lanciò su Marlene, che finì a gambe all’aria, spargendo gli scacchi ovunque. Mentre Peter si massaggiava un braccio, la McKinnon non aveva alcuna intenzione di alzarsi a quanto pare, dato che era stata presa da un tipico attacco di ridarella.

“Mary, Mary, fammi alzare, dammi una mano, me la sto facendo sotto”

Questo era quello che si evinceva, tra una risata e l’altra. La MacDonald fece finta di non capire e diede una seconda passata al suo smalto, gettando ogni tanto un’occhiata disgustata a Frank ed Alice.

“E tu non ridere Vance, che sennò tocca a te !”

Sirius rimproverò l’amica, che stava ridendo sommessamente, affondando il volto tra le pagine.

“Con quanto sto mangiando ultimamente mi sa che dovrai far rotolare me e nel tragitto potrei anche mangiare te, accidentalmente” rispose lei, convinta.

Felpato non replicò, liquidando la risposta con un gesto. Andò a poggiare le mani sulle spalle del suo migliore amico.

Minacciò anche lui, velatamente :” Non fare casino quando sali, se mi svegli ti riempio il letto di Vermi Sibilanti e cacca di cane”

“Che schifo Black ! E poi dove la troveresti della cacca di cane ? Non ci sono cani qui !” replicò Lily, sconvolta.

“Non fare domande, è meglio” la fermò James,

Sirius si indirizzò su per le scale e un attimo prima di scomparire, disse, con molta calma e leggera arroganza :” Comunque il tuo tema è tutto sbagliato Evans”

 

 

-

Si sfilò il maglione nero e lo lanciò sulla prima sedia libera, in genere era sempre l’ultimo ad andare a dormire, ma anche i grandi a volte si stancano.

Poi, se fosse rimasto giù, Alice e Frank gli avrebbero fatto venire da vomitare con tutto quello slinguazzare, la puzza dello smalto di Mary stava turbando il suo regale olfatto, James non era affatto di compagnia, tutto intento ad osservare la Evans, Remus era in coma da un’ora e guai a svegliarlo, a scacchi si può giocare solo in due quindi anche Marlene e Peter erano fuori e Emmeline stava leggendo il suo bel libro e sicuramente non voleva essere disturbata da lui.

Si guardò il petto nudo allo specchio. Senza dubbio aveva un bel fisico, forse il migliore che ci fosse in circolazione, perfettamente bilanciato, tutto era esattamente dove doveva essere.

Si lasciò sfuggire un sorrisetto compiaciuto, poi si sfilò i pantaloni e si infilò sotto le coperte.

Il suo comodino era un disastro. C’era una tazza mezza piena di una strana sostanza, un orecchino che doveva restituire alla proprietaria – se solo si fosse ricordato chi era e dove erano stati (evitava quasi sempre di far entrare in camera sua le ragazze con cui andava) – c’era una piuma nera, una radiolina e un foglio di pergamena tutto stropicciato. I libri ovviamente erano sul pavimento o nella tracolla.

Aprì con un incantesimo il cassetto sottostante, quello era in perfetto ordine, perché era lì che custodiva le cose più importanti.

Ripose la bacchetta, prese la Mappa del Malandrino e la posò sul comodino di James, era il suo turno.

Poco prima di chiudere il suo e mettersi a dormire, l’occhio gli cadde su un segnalibro di pelle nera, lavorato a mano, con delle incisioni dorate, davvero bello.

Fortis cadere, cedere non potest.

Sospirò. Era davvero un bel regalo.

 

2 settimane prima

“Ehi, vieni un attimo qui” urlò Emmeline, nel tentativo di sovrastare la musica. Si trascinò il festeggiato in un angolo in cui non ci fosse gente intenta a girare canne o a pomiciare, e gli porse una bustina di carta rossa, sulla quale c’era scritto in una grafia sinuosa “Per Sirius, Buon Compleanno scemo !”

Lui la osservò divertito, sollevando un sopracciglio per il “complimento”.

“Ecco, prima che io sia davvero troppo ubriaca e me ne scordi, ti volevo dare il mio regalo”

Sirius la guardò con perplessità.

“Ma me l’hanno già dato le altre, hanno detto che era da parte di tutte”

“Sì,sì, lo so. Solo che l’altro giorno ero ad Hogsmeade e sono passata davanti a Schrivenschaft e ho notato questa cosa, che mi ha fatto un po’ pensare a te”

Emmeline era arrossita e aveva abbassato lo sguardo, curvando la bocca in un modo che – Sirius pensò – fosse dolcissimo.

“Non è molto eh, solo che mi piaceva, e siccome mancava poco al tuo compleanno mi è sembrata una cosa carina. Ma se non lo vuoi lo tengo io eh”

“No, lo tengo io…”

Sirius aveva sorriso sinceramente mentre scorreva le dita sul segnalibro di pelle, perfettamente decorato, con dei rilievi eleganti, sicuramente da lui.

“Grazie, è…bello”

“Sono contenta che ti piaccia. Bhè, dai, non perdere tempo con me adesso, vai a divertirti, non hai idea dell’impegno che ci ha messo James”

“Divertiti anche tu, per una sera. Fallo come un ulteriore regalo di compleanno. Promettimi che per una sera non penserai allo studio, ai problemi di cuore e ad altre cazzate varie ma che ti divertirai, sinceramente”

“Croce sul cuore !” esclamò Emmeline, facendo l’occhiolino al moro che la salutò, tirandogli un pizzicotto sul sedere.

“SIRIUS !”

“Buona serata Vance !” rise lui, mentre la vedeva correre verso un bancone pieno di bottiglie, già mezze vuote.

-

“ E TU QUANDO PENSAVI DI DIRMELO ?”

“Mah, volevo aspettare ancora un po’ e avere la soddisfazione di correggere tutto come fai sempre tu con me ma Sirius mi ha preceduto quindi dai, correggilo tu e poi andiamo a letto” rispose Potter, spalancando gli occhi un secondo dopo aver realizzato come aveva concluso la frase.

“Nel senso che andiamo a dormire. Non insieme. Ognuno di noi va a letto, nella propria stanza, a dormire”

“Sei strano…comunque che ho sbagliato ? Non ce la faccio a rileggere tutto, dimmi dove ci stanno errori così correggo subito e vado a dormire. Nella mia stanza. da sola.” Aggiunse lei infine, chiaramente perculandolo.

“Da qua…”

“Merlino, non finirò mai…ma come hai fatto a farlo tutto ? Hai avuto anche gli allenamenti oggi”

“Che fai, mi segui ?”

Lily arrossì ma mascherò subito l’imbarazzo fissando le pagine del libro che aveva davanti, di un capitolo già fatto mesi prima tra l’altro.

“Mh no, ovvio. E’ che Mary e Marlene non hanno fatto altro che lamentarsi di quanto sia stato stancante…poi, dicono che sei cattivo quando alleni, male, malissimo Potter”

“Hanno davvero detto così ?” chiese subito lui, in un misto di preoccupazione e irritazione.

Lanciò un’occhiata veloce alla Cacciatrice e alla Battitrice, che si era alzata in piedi e aveva deciso di andare a farsi un giro per la scuola – Lily non ci badò molto, era più che normale trattandosi di Mary .

“Ci vediamo più tardi. Buonanotte ragazzi. E voi due, smettetela., vi sto vedendo la lingua e la cosa mi fa piuttosto schifo” commentò acidamente la bionda, prima di uscire attraverso la Signora Grassa, tremendamente infastidita dal doversi svegliare.

James diede una letta velocissima al tema di Lily e poi la guardò preoccupato.

“Evans, per caso oggi ti sei drogata ?” chiese, seriamente.

“No ! Sono solo stanca, anche noi geni a volte abbiamo bisogno di dormire sai”

“Sì, ma non se non riesci a fare questo come farai con Trasfigurazione Transustanziale al prossimo semestre ?”

“In realtà non penso che la farò”

“Cosa ?!” l’urlo che lanciò James, rasentando l’isterico, fece voltare i pochi presenti nella stanza, ma lui non se ne curò affatto e tornò subito ad interrogare Lily.

“La devi fare assolutamente ! Non so con quali materie hai intenzione di arrivare ai M.A.G.O. ma finchè stai in coppia con me, Trasfigurazione deve essere una di queste, quindi adesso tu non staccherai il tuo bel culetto dalla sedia finchè non correggiamo tutto questo tema e mi fai vedere se hai capito davvero””

Lily lo fissò con gli occhi sbarrati, lievemente intimorita. Tossicchiò, si strinse la coda e annuì, poco convinta :” Va bene, facciamo questo tema”

“Benissimo”

James prese il foglio di Lily, lo strappò, lo appallottolò e lo lanciò dietro di sé, certo che sarebbe andato a finire nel camino. In realtà colpì esattamente la fronte di Frank, che decise che era l’ora di staccarsi dalla sanguisuga Prewett.

“Allora Evans, partiamo da una cosa fondamentale. Non puoi confondere neanche lontanamente la Trasfigurazione Umana con la Trasfigurazione Trans – Specie ! La Trans – Specie si riferisce ad una trasformazione magica che cambia l’organismo scelto in una nuova specie e che quindi include lo Scambio Inter – Specie, sovrapponendosi in questo modo allo scambio. La Trasfigurazione Umana…”

 

Certo che questa versione di Potter intellettuale è attraente…Oh Merlino, che cosa ho appena pensato ?

“Evans, lo vedo che non mi stai ascoltando, mi devi ASCOLTARE !”

No, in realtà è terrificante.

“Dicevamo, la Trasfigurazione Umana prevede che tu, essere umano, cambi forma, cosa complessissima tra l’altro, che noi studieremo al prossimo semestre quando anche tu frequenterai con me Trasfigurazione Super Avanzata”

Lily roteò gli occhi, continuando ad ascoltare James con una guancia spiaccicata sulla mano.

“Adesso, la Trasfigurazione Umana comprende tre tipi di trasformazione”

“Animagus, Metamorfomagus e Lupo Mannaro, lo so, lo so” rispose lei, tirandosi su.

“Okay, siccome so che sui Licantropi sai già tutto, mi spieghi gli Animagus ?”

Per fortuna, prima che James potesse trasformarsi nel figlio illegittimo della McGranitt e interrogarla su tutto il programma di Trasfigurazione degli ultimi 3 anni, Emmeline si guardò il polso - al quale non c'era nessun orologio - e scattò in piedi.

“Ma è tardissimo ! Oh, non mi ero accorta di essere rimasta con le coppiette…vado a dormire, non vorrei fare da quinto incomodo. Buonanotte”

E con un sorriso mielato, svanì sulle scale, non prima di aver fatto un rapido occhiolino ad Alice. Questa infatti dopo circa due minuti si alzò in piedi e si stiracchiò.

“Bhè, è proprio tardi…è il momento di andare a dormire, no Frank ?” esclamò, in un tono volutamente acuto, in modo che Lily si voltasse.

“Sì, adesso anche io vado a dormire”

“NO ! Tu devi rimanere qui a finire il tuo tema. Con James”

Il sorriso tiratissimo di Alice e gli occhi che le brillavano non promettevano nulla di buono e Lily, ovviamente, lo capì subito. Prima che potesse replicare una qualsiasi cosa però, lei era già andata via, trascinandosi dietro Paciock.

 

“Merlino, ma perché tutte a me…” sussurrò la rossa, portandosi una mano alla tempia.

Sollevò lo sguardo dal capitolo sugli Animagus per guardare meglio James.

Un ciuffo corvino gli ricadeva sugli occhi, andando ad infilarsi proprio sotto una lente degli occhiali. Lui provava a scostarlo con un soffio, ma al terzo tentativo mancato, si levò gli occhiali, spazientito e si passò una mano tra i capelli.

Si era tirato su le maniche della camicia, mettendo in risalto gli avambracci, sui quali si vedeva chiaramente il segno delle vene rigonfie, cosa che faceva perdere la testa alla maggior parte delle ragazze, e Lily in questo caso, rientrava in quella maggioranza.

Le sopracciglia aggrottate gli conferivano un’area seria, intellettuale, sexy.

Lily non si accorse di mordersi il labbro inferiore finchè una pellicina non si staccò e sentì il sapore ferroso del sangue.

Si portò una mano alla bocca, imbarazzatissima per i pensieri poco casti che nell’ultimo periodo aveva iniziato ad avere nei confronti di James Fleamont Potter, il quale probabilmente si accorse dell’ambiguità del suo comportamento e decise che era il momento di metterla ancora più a disagio.

“Aspetta, faccio io”

Improvvisamente Lily sentì che la stanza era diventata troppo calda e il tono del bel ragazzo che aveva di fronte, troppo roco, mascolino e…sexy.

Lily ? Quante volte hai collegato il termine sexy a James Potter in questa giornata ? Troppe mi sembra.

 

Ed ecco che James Potter era a cinque centimetri di distanza dal suo viso neanche, intento a fissarle le labbra, con quei bellissimi occhioni nocciola, pieni di pagliuzze e riflessi ambrati.

James le prese tra l’indice ed il pollice il labbro leso, poi, facendovi scorrere sopra il pollice, la pulì dal sangue.

In tutto ciò lei era rimasta con la bocca semiaperta, immobile, gli occhi spalancati ed uno strano tremolio alle braccia.

“Forse se spendessi meno tempo a mangiarmi con gli occhi e più tempo a fare Trasfigurazione, adesso saresti già a letto, non credi Evans ?” esclamò poi lui, stirando le labbra in un ghigno divertito.

Lily arrossì violentemente e distolse lo sguardo, sistemandosi delle ciocche di capelli dietro le orecchie.

“Sei il solito cretino” bofonchiò, raccogliendo i suoi libri e scattando in piedi.

“Per stasera ho finito, vai a dormire e placa gli ormoni Potter” gli disse lei, provando a riacquistare un minimo di contegno.

“In realtà mi sembra che qua quella con gli ormoni impazziti sia tu Evans, ma d’altronde, è comprensibile”

“Non cadiamo tutte ai tuoi piedi, ricordatelo ogni tanto. Buonanotte e grazie per il tema”

Lily fece qualche gradino e poco prima di aprire la porta della sua camera lanciò un’occhiata di sfuggita a James, o meglio, al suo sedere, dal momento che lui ormai era girato e non si sa cosa stava facendo lì in piedi di fronte al camino, in contemplazione.

Certo, quei pantaloni gli facevano proprio un bel culetto sodo…

“Evans, se smetti di guardarmi il culo e vai a dormire mi fai un favore. Senza le tue sei ore di sonno sei una pazza isterica e sinceramente io alla mia vita ancora ci tengo. A meno che tu non voglia venire qui e toccarlo…a quel punto la tua isteria sarebbe giustificata” disse James, senza neanche voltarsi a guardarla, ma sicuramente con un sorrisetto compiaciuto sul volto.

Ma che cavolo sto facendo ? Mi sono drogata davvero allora !

Prima che James potesse girarsi, Lily si portò una mano alla bocca, sconvolta da se stessa e corse in camera – anzi, vi si lanciò dentro, rotolando a terra - chiudendosi dietro la porta, con un tonfo che fece sobbalzare Emmeline.

Oh Merlino. Porca puttana pazza. Stavo contemplando le chiappe di James Potter.

Alice mi ha messo di nuovo i funghetti ballerini nel Succo di Zucca, non c’è altra spiegazione.

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 23
*** Freak of Nature ***


CAPITOLO 23 – FREAK OF NATURE

 

 

“Ripetete dopo di me, Protego Maxima”

 

La Professoressa Goulding - una donna sulla trentina, con un viso paffutello, un sorriso dolcissimo ma un corpo da far invidia alla maggior parte delle ragazze di Hogwarts, sempre tornito da gonne dai colori sgargianti e altri abiti un po’ troppo succinti per un’insegnante - stava camminando avanti e indietro per la sua Aula – quella di Difesa Contro le Arti Oscure – mentre i suoi studenti si stavano esercitando su Incantesimi di Protezione davvero molto avanzati.

L’Aula era stata sgomberata dai banchi e da altri ostacoli e, secondo le coppie, i ragazzi erano uno di fronte all’altra, nel tentativo di creare delle barriere.

 

“Protego Maxima” disse Lily, con voce chiara.

 

James fece un passo avanti e la sottile barriera bluastra che si era creata andò ad infrangersi, facendolo ritrovare ad un palmo dal naso di Lily.

La ragazza imprecò e si arrotolò le maniche della camicia fin sopra ai gomiti, portando poi le mani davanti a sé.

 

“Devo imparare a fare questo incantesimo, maledizione. Come faccio a scollarmiti di dosso sennò ? Protego Maxima” ripetè, a voce ancora più alta.

 

Un sorrisetto sbeffeggiante comparve sulle labbra di James, che, con una grande falcata, raggiunse il corpo di Lily.

 

“Niente Evans, riesco ancora a passare”

 

La rossa strinse i pugni, quella presenza fisica così vicino la stava infastidendo tremendamente. Già la mattinata era iniziata male, con quella stupida lettera che aveva ricevuto. Adesso non riusciva a fare neanche un banale incantesimo di protezione e questo non era affatto da lei.

 

“Come mai non riesci a fare l’incantesimo Ev ? Hai perso i tuoi poteri ? “ la prese in giro Sirius, intento a mandare ripetutamente Emmeline a sbattere contro lo scudo che aveva creato.

 

Per questo motivo si beccò una poderosa gomitata sulle costole da quest’ultima, che lo prese per un braccio e lo trascinò al suo posto.

 

“Idiota, adesso facciamo al contrario” esclamò la Vance, incrociando le braccia al petto, imbronciata.

 

“Certamente, cheriè” replicò lui, in tono suadente, strizzandole amichevolmente una guancia.

 

“Molto bene signorina Prewett !” esclamò la Goulding nel vedere la perfetta barriera che divideva Alice e Patil, cosa che rese molto felice Frank.

 

“Oh Sir, oggi pomeriggio non abbiamo niente da fare…andiamo da Zonko ?” chiese James, sporgendo la testa verso l’amico.

 

La bocca di Sirius si allargò in un ghigno.

 

“Sì…abbiamo lasciato Gazza un po’ troppo in pace ultimamente”

 

“Zonko ? Ma è mercoledì, come potete andare da Zonko ?” domandò Lily, confusa.

 

“Tu ancora ti fai queste domande Lils ?” le rispose Mary, che non riuscendo a creare una protezione sufficiente tra lei e Peter, aveva pensato che fosse una buona idea quella di schiantarlo addosso a Betty Cattermole, mentre la professoressa era girata da un’altra parte.

 

“Sai Evans, così concentrata sei proprio sexy” riprese James, con voce roca, mentre la ragazza si legava i capelli in uno chignon disordinato.

 

“Non sono concentrata, non ci sto riuscendo ! Mi state facendo innervosire !” sbottò a quel punto lei, non abituata ai ‘fallimenti’.

 

Mosso probabilmente da un forte masochismo, James continuò a punzecchiarla, creandole davanti una barriera perfetta ed esclamando : “Allora credo che dovresti cambiare compagno, è ovvio che se vedi me avanzare verso di te ti deconcentri molto facilmente”

 

Lily socchiuse gli occhi smeraldini e fece un passo verso il ragazzo, con aria terribilmente minacciosa.

 

“Voglio vedere come ti concentri tu se ti infilo la bacchetta su per il…”

 

“…NASO !” strillò Emmeline, proprio quando la Goulding stava passando accanto a Lily e James.

 

“Dai Evans…” mormorò James, abbassando la bacchetta di Lily, pericolosamente vicino alla sua faccia “che noia che sei, ti ho fatto un complimento !”

 

“Adesso ti mando a sbattere sulla lavagna se non la smetti” bofonchiò lei, guardandolo in tralice.

 

E siccome l’idiozia maschile, in certi casi, non ha davvero un limite, James decise di fare una bella battutina a sfondo sessuale perché si sa, non guasta mai.

 

“Mmh, sì…non ho mai sbattuto nessuna su una lavagna in realtà, però c’è sempre una prima volta a tutto” disse, passandosi le dita sul mento e la mascella, con fare pensoso.

 

Lily rimase a fissarlo in silenzio, per una manciata di secondi, chiedendosi se valesse la pena continuare a sperare nell’evoluzione oppure se fosse il caso di aspettare con ansia che un meteorite distruggesse la Terra.

 

Poi alzò la mano e chiese alla professoressa di uscire dall’aula. Quando la Goulding le diede il permesso, scansò James con una spallata e borbottò, neanche troppo a bassa voce :” Sei sempre – il solito – cretino”.

 

“Ha ragione” risposero all’unisono Marlene, Sirius e Remus, mentre James roteava gli occhi e sbuffava, frustrato.

 

Dopo circa cinque minuti, la Evans fece capolino dalla porta e la sua incazzatura sembrava, apparentemente, essersi volatilizzata nell’aria, dato il sorriso a trentadue denti stampato sulla sua faccia.

Questo comportò delle occhiate velocissime, incuriosite e anche maliziose delle sue amiche. Le mise a tacere mimando con le labbra :”Dopo vi dico” e fece un incantesimo di protezione tanto perfetto da mandare James a gambe all’aria, nelle braccia della professoressa.

 

-

 

“Remus…Rem” sussurrò James, scuotendo con energia il braccio del povero Lupin, intento a sfogliare il Compendio degli Anatemi più Comuni e relative Contro – Azioni.

La decima volta che sentì il suo nome, si decise a sollevare appena la testa.

 

“Eh”

 

“Senti cosa sta dicendo Lily a Mary”

 

“No. Hai già mandato in esplorazione Peter e Sirius, e la cosa non mi pare sia finita bene”

 

 

Cinque minuti prima

 

“Shhh Peter, stai zitto, non riesco a sentire” sbottò Sirius, nascosto dietro un’enorme scaffale polveroso.

 

“Sviluppa il tuo udito da cane allora”

 

“E tu sviluppa il tuo cervello da topo”

 

Il tavolo a cui erano sedute Lily Evans e Mary MacDonald era poco davanti a loro, dovevano sforzarsi di capire di cosa stessero parlando, anche se a Sirius sembrò che stessero semplicemente discutendo della Catalogazione di Hector Stuff in seguito alla Riforma della Strastraordinaria Società dei Pozionanti.

 

Si sporse un altro po’, ma Peter, molto più basso di lui, si aggrappò alla sua schiena per cercare di vedere meglio, cosa che fece perdere l’equilibrio a Sirius - poggiato con un solo piede a terra e l’altro sulla base dello scaffale – e fallire miseramente il loro piano.

 

I due rotolarono proprio ai piedi delle ragazze che li guardarono letteralmente dall’alto verso il basso, sollevando le sopracciglia.

 

“Avete bisogno di qualcosa ?” chiese Lily, scettica.

 

“No, il pavimento è semplicemente più comodo delle sedie” replicò Sirius, sdraiandosi con le mani dietro la testa.

 

“VIA,ORA.” li fulminò Mary, tirando Peter per un braccio.

 

“Va bene, va bene, ce ne andiamo…quanta fretta signorine…comunque MacDonald, hai proprio delle belle mutande !”

 

E dopo quest’ultima esclamazione Sirius si era beccato un temperino in fronte ed era finito in Infermeria.

 

-

 

“E poi come dovrei fare a sentirle ? Stanno a due banchi di distanza dal nostro” esclamò Remus.

 

“Lo sai come” continuò James, guardando Remus in maniera eloquente.

 

“Non ci provare”

 

“Dai, lo so che lo puoi fare…usa i tuoi sensi da lupo, che ne so” lo pregò James.

 

“Non se ne parla, lo sai che queste cose io non le faccio” scosse la testa e tornò a leggere.

 

“Lunastorta, ti prego…io.devo.sapere.” lo supplicò l’amico, giungendo le mani e chiudendo il libro dell’amico.

 

Questo roteò gli occhi, poi si rivolse a James, squadrandolo con le braccia incrociate.

 

“Cosa mi dai in cambio ?”

 

“La mia amicizia basta e avanza”

 

“Ciao” rispose seccamente l’altro, afferrando il suo libro e aprendolo, anche se la visuale gli fu subito ostruita dalla faccia di James.

 

Adesso gli tiro un pugno.

 

“Dai Reeeem”

 

Sapendo che se non l’avesse accontentato probabilmente avrebbe continuato fino allo sfinimento, Remus si decise ad aiutare l’amico.

 

“Va bene, ma devo comunque andare più vicino”

 

Lupin si alzò, e con nonchalance prese un libro da uno scaffale, lo sfogliò e poi lo ripose, tutto con estrema lentezza. James notò che si era accigliato e aveva iniziato a mordicchiarsi il labbro, nel mentre che aveva preso un altro volume.

 

Quando decise che aveva sentito abbastanza, riferì con tranquillità.

 

“Le sta chiedendo un parere sugli ingredienti”

 

“Lily non chiederebbe mai a Mary dei pareri sugli ingredienti, non mentirmi”

 

Remus sospirò e alzò gli occhi verdi dal suo foglio di pergamena.

 

“Lo vuoi sapere veramente ?”

 

L’altro annuì con convinzione.

 

“Okay, ma credo che non ti piacerà…”

 

“Posso farcela” sorrise James, battendosi una mano sul petto.

 

Remus lo guardò per un po’, poi con cautela mormorò :“Dean Ward le ha chiesto di andare ad Hogsmeade con lei questo sabato…e lei ha accettato

 

 

 

 

Quello che ne seguì fu il putiferio.

 

 

 

James spalancò gli occhi color nocciola, sbattè le mani sul tavolo e gridò :”COOOSA ?”

 

“Signor Potter ! Se per caso pensa di essere al mercato del pesce sappia che si sta sbagliando ! Questa è una BIBLIOTECA quindi la prego di fare silenzio !”

 

James scattò in piedi, fregandosene altamente delle parole della Bibliotecaria, e si diresse a grandi falcate verso il tavolo di Lily, ignorando i tentativi di Remus di fermarlo.

 

“EVANS !”

 

Lily sobbalzò, si portò una mano al cuore e guardò James, con occhi spaventati.

 

“E’ VERO CHE ESCI CON QUEL DONOVAN QUESTO SABATO ?”

 

“Prima di tutto non gridare perché Madama Pince ti fa uscire prendendoti per le orecchie, seconda cosa si chiama Dean e sì, ci esco ma non credo che siano affari tuoi” rispose lei, sollevando le sopracciglia, irritata.

 

“TU…TU ESCI CON LUI. VAI A HOGSMEADE C ON LUI ?!”

 

James sembrava sul punto di cadere a terra e avere una crisi epilettica o un infarto, tanto che Mary gli dovette ripetere più volte di abbassare la voce, sedersi e ragionare.

 

“MA PERCHE’ ? TU…TU NON PUOI, NON PUOI USCIRCI” continuò lui, afferrando una sedia e sedendosi accanto alla diretta interessata.

 

“Scusami ?! “ sbottò Lily “ Io esco con chi mi pare e piace”

 

“No, non puoi perché…è gay”

 

Mary, che era spettatrice di quell’assurda conversazione, si portò una mano alla fronte e scosse la testa, dubbiosa anche lei riguardo all’evoluzione della specie umana.

 

“Non è vero” rispose Lily, impassibile.

 

“Te lo dimostro”

 

“Potter, se non vuoi che ti schianti in questo istante su quella catasta di libri ti conviene stare zitto e andartene” replicò la ragazza, sul punto di perdere la pazienza.

 

“IO…IO TI HO CHIESTO DI USCIRE CON ME…CENTINAIA DI VOLTE! E QUESTO ARRIVA, FRESCO FRESCO, TI CHIEDE DI USCIRE E TU CHE FAI ? ACCETTI SUBITO ?!”

 

“SIGNOR POTTER !” esclamò la vecchia, che nel mentre aveva continuato a lanciare occhiatine fulminanti al gruppetto.

 

“Esattamente” annuì Lily, guardando fisso James.

 

“No, non lo accetto” il Potter scosse la testa e si passò una mano tra i capelli, in agitazione.

 

“Poco mi importa” borbottò Lily, riprendendo a scrivere gli ingredienti necessari per preparare il Distillato della Morte Vivente. Si chiese se fosse il caso di somministrarlo a quel troglodita di Potter, magari avrebbe chiuso la bocca una volta per tutte.

 

James allora si sporse verso di lei, poggiando i gomiti sulle ginocchia e prese un grande respiro.

 

“Senti, non…puoi, semplicemente non puoi, mi rovineresti la giornata” disse, abbassando la voce.

 

“Potter, se non te ne vai tu me ne vado io”

 

Lily era al limite, un’altra parola e giurò che se ne sarebbe andata.

 

“Evans…lui ti ha chiesto di uscire e tu hai detto di sì. A me non l’hai mai detto”

 

“Bhè, fatti una domanda e datti una risposta” gli suggerì Lily, incollerita.

 

Scattò in piedi e dopo aver afferrato i suoi libri filò verso l’uscita della Bibilioteca, senza aggiungere un’altra parola.

 

-

 

Erano circa le due di notte e Lily era sola, seduta sul pavimento, davanti al camino. In mano aveva una lettera, continuava a leggerla, tremante.

 

“Ehi Evans”

 

Due occhi del colore del ghiaccio la stavano fissando, titubanti.

 

“Black guarda, non è proprio il momento” rispose lei, voltandosi verso il camino ed asciugandosi subito una lacrima.

 

Sirius si infilò le mani in tasca e sollevò le spalle.

 

“Lo so, ma è proprio per questo che sono qui”

 

“Eh?”

 

La raggiunse e si sedette a gambe incrociate sul tappeto, gettando la testa all’indietro in modo rilassato.

 

“Non ti ho mai ringraziata per quella volta che mi hai detto tutte quelle cose, sui fratelli, su questa situazione…” iniziò lui, distogliendo lo sguardo. *

 

“Quella volta in giardino dici ? Ah, non è che ci sperassi molto, tu non ti scusi mai” rispose la rossa, piacevolmente sorpresa.

 

“Solo con alcune persone”

 

“Mi sento onorata” sorrise Lily, scostandosi un ciuffo di capelli dal viso.

 

“Ho notato che oggi eri un po’ più nervosetta del solito…non ti chiedo di parlarmene, assolutamente, anche perché in realtà non mi interessa molto…” ridacchiò lui, ricevendo un pungo sulla spalla.

 

“Ehi !” esclamò Lily, falsamente offesa.

 

“Riguarda tua sorella ?”

 

“Come sai che ho una sorella ?” chiese lei, perplessa.

 

“Me l’ha menzionata Mary un paio di volte, ma non mi ha detto molto eh, stai tranquilla”

 

Lily sospirò e guardò la lettera, poi la appallottolò ma aspettò a lasciarla bruciare nel camino.

 

“Sì…vabbè tanto già che ci siamo te lo posso dire. Ma devi promettermi di non prendermi in giro o andare a raccontarlo troppo, va bene ?”

 

“Croce sul cuore” esclamò lui, portandosi le dita incrociate sul petto.

 

“Oddio, lo fai proprio come Em”

 

Lily si mise a ridere mentre Sirius svagava, improvvisamente interessato all’anello che portava al pollice.

 

“Comunque” iniziò la ragazza “vedi, io ho questa sorella, Petunia. Lei è più grande di me e non è una strega. Quando eravamo piccole eravamo davvero molto legate ma poi io sono stata ammessa ad Hogwarts, si è scoperto che le mie stranezze in realtà erano dei poteri magici e tutto si è incrinato. Non ti sto a raccontare come reagisce alla magia ecc, comunque ormai non abbiamo molti rapporti. Non mi scrive mai e anche quando ci vediamo non parliamo molto”

 

Il Black si voltò a guardarla, annuendo in silenzio, per farle segno di continuare.

 

“Pensa che qualche tempo fa ho scoperto che si sposa. Non si è mai degnata di dirmelo ovviamente, me l’hanno comunicato i miei genitori, che poverini, non sanno più che fare per cercare di farci andare d’accordo. Bhè, stamattina mi è arrivata questa” gli porse la carta che aveva in mano.

 

Sirius la lesse molto velocemente, strabuzzando gli occhi in un paio di punti e serrando la mascella in altri. Quando concluse guardò Lily e disse solo :” Che stronza…no io in realtà direi proprio che è una troia ma tu poi mi cazzieresti”.

La Evans afferrò la lettera con le lacrime agli occhi, e un singhiozzo le spezzò la voce.

“Uno scherzo della natura. Capito ? Non tornare per le vacanze di Natale o se torni stai attenta a circolare il meno possibile per casa, farò conoscere Vernon agli altri parenti e lui non deve assolutamente scoprire di te. Potrebbe anche decidere di interrompere il fidanzamento se venisse a sapere che ho un mostro come sorella.”

 

Lily cedette e il pianto le inondò il volto, causando un momento di panico e imbarazzo da parte di Sirius, non abituato a consolare le ragazze – del cui pianto generalmente era lui la causa principale. Poi però le circondò le spalle con un braccio e la attirò a sé.

 

“Non sei uno scherzo della natura. Casomai una forza della natura, quello sì. Io ho imparato che chi ti tratta così nella vita, non ti merita. Continua a camminare a testa alta”

 

A quel punto la rossa sciolse l’abbraccio e si asciugò frettolosamente le lacrime, poi sorrise, sorpresa ed imbarazzata anche lei.

 

“Dai, lasciamo stare queste cose…non riesco a dormire” sbuffò lei, gettando la testa all’indietro, proprio come prima aveva fatto il suo compagno.

 

“Dovremmo fondare un club sai ?” sorrise lui, scompigliandole i capelli.

 

“I pensatori notturni ?”

 

“No, un club più esclusivo tipo…I capelli più belli di Hogwarts

 

Sirius allargò le mani davanti a sé, come a creare lo spazio per l’insegna sfavillante del loro gruppo super esclusivo.

 

Lily scoppiò a ridere e scosse la testa, ma si rabbuiò non appena il moro disse : “Ovviamente il primo ad essere escluso sarebbe James”

 

Sorvolando sulla cosa, i due continuarono a chiacchierare per un pochino fino a che entrambi non constatarono che era l’ora di andare a dormire. Sicuramente il giorno dopo si sarebbero pentiti amaramente della loro discussione notturna.

 

“Ah, Evans, un’ultima cosa” Sirius si voltò erso di lei, prima di salire le scale.

 

“Sì ?”

 

“Non essere così arrabbiata con James, è un bravo ragazzo” disse lui, sorridendo affettuosamente “ E’ che quando ti ha nei paraggi diventa incredibilmente stupido…chissà perché” le fece l’occhiolino, causando il rossore di Lily.

 

“Buonanotte Lils” esclamò poi, chiamandola come faceva sempre Mary.

 

“Buonanotte Sirius” lo salutò lei, sollevando la mano.

 

Si era ricreduta anche su di lui. Uno dei peggiori individui di Hogwarts era un ragazzo molto sensibile – più o meno – in realtà. Forse era il caso di mettere le cose in chiaro anche con James Potter, una volta per tutte.

 

 

* Quella volta in giardino si riferisce ad un episodio in cui Sirius, sul punto di litigare con suo fratello Regulus, viene calmato da Lily, che gli accenna alla sua situazione e gli dice che suo fratello capirà da solo di stare sbagliando.

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Capitolo 24
*** You can call me Lily ***


CAPITOLO 24 –YOU CAN CALL ME LILY

 

 

“Ehi, scusa il ritardo…stavo un attimo in giardino con Chris, mi doveva dire una ehm…cosa e si è fatto un po’ tardi. Ma adesso sono qui”

 

Marlene aveva raggiunto la Biblioteca con il fiatone, dopo che il suo amico e rivale Chris Lane l’aveva fermata, per parlare di un qualcosa conosciuto solo ad entrambi.

 

Si appuntò due ciuffi di capelli con le forcine, come faceva sempre, e sorrise al suo compagno di studi.

 

“Ah, ma uscite insieme ?” chiese Remus, sorridendo sorpreso.

 

Sorride ? Ah, sorride. Non mi pare affatto dispiaciuto. Neanche un tantino geloso ?

 

“CHE ?” urlò Marlene, strabuzzando gli occhi dorati “No, no, no assolutamente no !” si affrettò ad aggiungere, agitando le mani davanti a sè in maniera eccessiva.

 

“ E’ solo un amico e poi non è tanto il mio tipo…sai, biondino…Porco Salazar…iih, ho detto Porco Salazar ! ma che l’ho detto di nuovo ? No, non è che non mi piacciano i ragazzi con i capelli chiari…specialmente quelli con i capelli castano miele, nono, mi piacciono molto, semplicemente, non è il mio tipo”

 

A quel punto Lupin le posò una mano sulla spalla per calmarla, facendola avvampare, e disse divertito : “Va bene, ma tranquilla, puoi fare quello che ti pare ! Non sono mica James che si mette a fare il terzo grado a tutti quelli con cui esci !”

 

“No no, ma davvero, io non ci esco…non mi piace”

 

“Okay, andiamo a studiare ?” propose lui, facendole un cenno verso un tavolo.

 

“Sì, che è meglio…vado a prendere un volume lì in fondo”

 

E strappo le pagine e le ingoio, magari soffoco.

 

Marlene fissò lo scaffale davanti a sé, si appoggiò con una mano al legno e, dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, iniziò a sbatterci sopra la testa, prima piano e poi più forte.

 

Cogliona, cogliona, cogliona, cogliona, cogliona”

 

“Signorina McKinnon, che sta facendo ?” chiese la Bibliotecaria, sollevando le sopracciglia grigie “ Così mi rovina lo scaffale !”

 

-

 

“BENE SIGNORI ! “ James spalancò la porta del Dormitorio con un calcio e si mise subito ad urlare “Trovatemi tutto quello che potete su questo Dean Ward ! Vi ricordo che siamo dei professionisti ! Votacci e cattiva condotta non ci interessano ! Voglio scandali, impicci,voglio sapere quante ragazze si è portato a letto, voglio ogni dettaglio della sua vita, chiaro ?”

 

“Sì, Signor Capitano !” esclamarono all’unisono Frank e gli altri Malandrini, seduti sul pavimento con fogli di pergamena, penne e piume.

 

“James…non credo che sia il caso di fare lo stalker…ancora” intervenne fiocamente Remus.

 

“Aaah stai zitto Remus !” lo rimbeccò Sirius, con una matita dietro l’orecchio e una tra i denti.

 

Lunastorta roteò gli occhi e poi rise :” Scherzavo, ovviamente ho già cercato tutto, mi ha anche aiutato Marlene. Il ragazzo è pulito” disse, con la serietà di un poliziotto degli aeroporti canadesi.

 

James scosse la testa con energia “Ci deve essere qualcosa”

 

“Ragazzi…credo di avere quello che fa al caso vostro”

 

La figurina di Alice Prewett era appoggiata allo stipite della porta e osservava la scenetta con aria divertita.

 

“Cosa ?”

 

“Non ve lo posso dire” scosse la testa.

 

“Non scherzare Prewett, qui si lavora”

 

“Anche io lavoro…devo faticare molto per estorcere informazioni alla gente, sai ? Proprio per questo esigo una ricompensa”

 

“Che ricompensa ?”

 

“Voglio che ammetti che ti piace Lily” disse Alice, increspando le labbra in un sorrisetto di sfida.

 

“Esci da questa stanza, ora”

 

James puntò la porta, intimandole di uscire con fare autoritario.

 

La Prewett sollevò le spalle e si voltò :” Va bene, vorrà dire che questo scoop lo terrò per me”

 

Al che James roteò gli occhi e la trascinò dentro :” Daiii Ali, dimmelo, per favore”

 

“Certo che te lo dico” sorrise lei, andando a sedersi sul letto di Frank, mentre James la guardava speranzoso.

 

“Però tu prima devi ammettere che ti piace Lily”

 

“Ho detto di no”

 

“Scusami James, ma se hai messo su una squadra di ricerche che neanche Scotland Yard, solo per scoprire qualcosa sul ragazzo con cui esce Lily, come puoi dire che non ti piace ? Cioè, lo fai per divertimento, non ho capito ?” chiese Frank, sostenendo la tesi della fidanzata, la quale per ricompensa gli diede un bacino sulla guancia.

 

James scosse ancora la testa, mentre Sirius dietro di lui, alzava gli occhi al cielo e si picchiettava la tempia, come a dire :” Questo è matto”.

 

“AMMETTILO” esclamò Alice, in un tono che non ammetteva repliche.

 

“Mai”

 

“Dai James, ormai lo sappiamo tutti, non le parli da due giorni solo perché esce con questo qua ! Basta che dici che ti piace e Alice è contenta” si lamentò Frank, costretto a sorbirsi Alice ventiquattro ore su ventiquattro.

 

“No”

 

“Merlino…sei un coglione” borbottò Sirius, scuotendo il capo.

 

“Okay, a dopo ragazzi” esclamò Alice, trotterellando allegramente verso la porta.

 

“Va bene, va bene lo dico !” sbottò James.

 

Le teste di tutti i presenti scattarono nella sua direzione, era un evento a dir poco imperdibile.

 

“Mi piace Lily Evans” sussurrò lui – così fiocamente che non lo sentì neanche la mosca sulla sua spalla –guardandosi i piedi.

 

“Scusa, non ho capito” disse Alice – avvicinandosi di più all’amico – in una maniera così stronza che a James venne voglia di spaccarle il manuale di Storia Della Magia in testa. Se non fosse che poi Frank avrebbe spaccato lui, quindi forse non era proprio il caso.

 

“Ho detto, MI PIACE LILY EVANS ! Sì, MI PIACE E PURE TANTO ! VA BENE COSì ?!” urlò Potter, spazientito, mentre Remus, Sirius, Frank e Peter facevano partire un applauso.

 

“Il bambino è cresciuto !” gridò Remus, tirando uno scappellotto dietro la nuca a James.

 

“Ma vi siete rincoglioniti tutti ?! I vostri discorsi si sentono dalla Sala Comune, ho dovuto tirare un pugno ad uno del Secondo Anno per distrarre Lily ! Adesso ci ha levato anche quindici punti e quel poverino ha un occhio nero”

 

La testa di Mary era sbucata sulla soglia della porta, trafelata per la corsa e con la solita espressione da “ Ma perché la gente non è encefalodotata ?” stampata sulla faccia.

 

“Chiudete la porta !” sussurrò, con enfasi “ E comunque James, ci fa piacere che tu te ne sia accorto”

 

“Perché l’hai dovuto picchiare ?! Sei sempre violenta ! Non potevi semplicemente gridare ?” strepitò Alice.

 

“In quello sei più brava tu Miss- Oca – Prewett 77”

 

Mary sorrise altrettanto stronzamente e tornò giù in Sala Comune, dove Lily – di ritorno dall’Infermeria – le stava per fare l’ennesima ramanzina sul fatto che la violenza non fosse la soluzione ai suoi problemi e che era meglio che si cercasse un ragazzo con cui andare a letto per sfogarsi, piuttosto che picchiare gente a caso.

 

“Adesso Ali, mi dici questa cosa che hai scoperto ?” chiese James, speranzoso.

 

“Ah giusto, no, non ho scoperto niente, era solo un modo per farti confessare”

 

La Prewett sorrise a trentadue denti e scomparve alla velocità della luce, mentre James, in preda ad una crisi da matto lanciava i suoi quaderni in faccia a Frank, non potendo lanciarli addosso alla ragazza.

 

“La tua ragazza è psicopatica Paciock !”

 

“Lo so bene, credimi, ma io non c’entro niente !” esclamò l’altro, parandosi il viso con le braccia. Per fortuna era un bravo portiere.

 

“Mamma mia se non era la tua ragazza e non era una donna la ammazzavo !”

 

“Eo ! La violenza non è mai la soluzione !” ridacchiò Sirius, accendendosi una sigaretta “Adesso, cerchiamo un modo per fare innamorare la Evans di te” fece l’occhiolino a James e spalancò la finestra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lily aprì con cautela la porta dello spogliatoio deserto.

 

Era giunto il momento di chiarire. Quel bambino, idiota, decerebrato di James Potter le aveva messo una sorta di broncio. A lei ! La regina dei bronci !

Ipotizzò che però – anche se non ne conosceva bene il motivo – James ci fosse rimasto un po’ male, o che per orgoglio maschile fosse stizzito dal fatto che lei avesse scelto di uscire con Dean piuttosto che con lui.

 

Tossicchiò un paio di volte, per farsi sentire, poi, quando non ottenne risposta avanzò verso le docce. Non sentendo il rumore dell’acqua suppose che non si sarebbe trovata davanti nessun ragazzo nudo e quindi fece qualche altro passo, con la mano sulla faccia. Fare pace con Potter okay, ma non era neanche il caso di vedere subito le sue intimità sventolate all’aria.

Cioè, non che le dovesse vedere in futuro eh, specifichiamo.

 

Lo trovò intento a sistemarsi dei ciuffi di capelli davanti allo specchio, sembrava frustrato.

 

“Ehi, scusa, posso parlarti un attimo ?” chiese, senza un minimo di preavviso, facendo voltare James di scatto, tra l’impaurito e l’imbarazzato.

 

Aveva solo un asciugamano bianco allacciato in vita, e la pelle umida brillava di goccioline d’acqua. Lily deglutì, sentendo come se una squadra di atleti olimpici si fosse riunita nel suo stomaco e stesse facendo le capriole, dei tuffi carpiati o delle piroette.

 

“Eh ? Merlino…sì, sì. Aspetta che mi vesto un attimo. Certo tu potevi bussare eh, pensa se ero nudo, ci mancava che rimanevi traumatizzata”

 

Lily roteò gli occhi e, sorridendo, si appoggiò al muro, aspettando a braccia conserte che il ragazzo si rimettesse i vestiti addosso.

 

Certo, che spreco però. Certi corpi sono fatti per essere guardati. Tipo questo. Questo corpo sembra quello di un dio greco… Guarda che spalle…perfette. Il petto…perfettamente scolpito. Voglio toccarlo. Voglio… LILY ! Per Morgana, riprenditi !

 

James la raggiunse mentre si infilava la maglietta, in un modo, anche quello terribilmente sexy.

 

“Allora, dimmi, veloce però che devo fare delle cose” disse lui, in tono sbrigativo.

 

“Sì, sì tranquillo, non ti rubo tanto tempo, volevo un attimo chiarire la questione dell’altro giorno” iniziò lei, staccandosi dalla parete.

 

“Che questione ?” domandò lui, ostentando un comportamento noncurante.

 

Ti spacco la faccia se continui a fare l’indifferente Potter.

 

“Eh, quella di Hogsmeade, del fatto che tu ti sia innervosito non so bene perché…volevo risolvere la nostra questione in generale”

 

“Mh, dimmi” rispose lui, con falso disinteresse, incrociando le braccia al petto.

 

Lily prese un gran respiro, si sentiva lo stomaco in subbuglio. Andò a sedersi su una panca e dopo essersi strofinata più volte le mani sulle cosce, in ansia, decise che era l’ora di chiarire.

 

Ce la puoi fare Lily. L’hai già provato mille volte questo discorso. Certo, lo specchio del bagno non è la proprio la faccia di James Potter ma magari, se guardo il muro mi viene più facile. No ?

 

“Vedi, in questi due – tre mesi in cui siamo stati praticamente costretti a vederci e parlarci tutti i giorni, a quasi tutte le ore, non è stato poi così male. Certo, il più delle volte avrei voluto volentieri spaccarti in testa la prima cosa che mi trovavo in mano, ma questa è una questione secondaria.

Ci sono stati momenti in cui trascorrere del tempo con te si è rivelato…piacevole, oserei dire. Adesso, non so perché ogni tanto ti prendano gli scatti da matto e fai delle scenate come quella in Biblioteca, però, se mi prometti di non farlo più, io ti prometto che mi impegnerò a mantenere la nostra nemi – amicizia.

Potremmo fare una specie di patto…tregua. Comportarci come due persone normali…Hogwarts non ce la fa più a sentirci litigare, sono quasi sette anni, Merlino ! Forse è giunto il momento di smetterla e non so, stare come stiamo con gli altri del gruppo.

Ora, so che tutto discorso potrà sembrare folle, anzi, probabilmente starai pensando che stamattina al posto dello zucchero a velo sul mio cornetto c’era cocaina ma posso assicurarti – almeno credo – che non è così.

Se proviamo…ad andare d’accordo o almeno a non arrabbiarci così tanto per le stupidaggini dell’altro, magari ci riusciamo.

Ovviamente da un giorno all’altro tu per me non diventerai un santo come so che io per te non diventerò una ragazza anonima che non torturerai con stupide battutine, ma possiamo provare a passarci sopra. Che dici ?” disse, tutto d’un fiato.

 

Allora. La Evans ancora non aveva capito il motivo della mia arrabbiatura, anche se un po’ esagerata. James riconsiderò seriamente il suo Q.I. ma poi passò alla questione importante.

Lei usciva con un altro, va bene. Lui si era incazzato perché non lo degnava di uno sguardo, va bene. Però, quando la tua cotta - e non una cotta qualunque, la tua cotta storica, la ragazza per cui sfideresti qualcuno a duello all’alba, ovvero Lily Evans – ti chiede di mettere fine alle vostre ostilità e provare a diventare amici, tu non puoi rifiutare.

 

“Va bene Evans. Tutto quello che vuoi tu, purchè questa situazione finisca. Tenerti il broncio è così sfiancante” il viso di James si era rilassato e due adorabili fossette gli erano comparse sulle guance, mentre immaginava il tremendo sforzo che doveva aver fatto Lily.

 

“E perché mai dovresti tenermi il broncio stupido ?” scherzò lei, tirandogli uno schiaffetto sulla spalla “Comunque pensa a me, che sono perennemente incazzata con te. Pensa solo a quante rughe mi farai venire !”

 

“Allora…pace ?” domandò lei, tendendogli la mano.

 

“Pace” gliela afferrò, in una stretta salda ma allo stesso tempo delicata, così confortevole.

 

Vabbè Lily, ti sei bevuta il cervello. C’hai fatto proprio un bel cocktail. Cervello e ormoni.

 

“Evans, ti devo chiedere una sola cosa però”

 

“Dimmi” annuì lei, mentre tornavano al Castello.

 

“Se davvero riusciamo a scherzare in tranquillità, a parlare con gli altri senza che siano interrotti dalle nostre liti…se la nostra nemi – amicizia va a buon fine e ci ritrovassimo a parlare di cose più personali... “

 

“Sì”

 

“E se tu davvero uscirai con quel Dean…per favore evita di parlarne animatamente in mia presenza…se non vuoi che mi prenda lo scatto da matto come lo chiami tu” continuò lui, estremamente serio.

 

Lily lo guardò confusa, c’era qualcosa che non andava…e se a lui piacessi davvero ? Nel senso, se piacessi davvero a James Potter ? Ci deve essere qualche motivo per cui non può tollerare che io esca con qualcun altro, non può essere semplice orgoglio.

 

“Va…va bene”

 

“Ah, però, ovviamente, se lui fa qualcosa di sbagliato, ti fa un torto, ti tocca in modo inappropriato quando non dovrebbe o quando tu non vorresti...chiamaci. Capito ? Chiamaci e gli spezziamo le gambe.

Se diventi mia nemi – amica chiudiamo il cerchio, Ev. Vuol dire che io, te, Peter, Sirius, Frank, Alice, Mary, Marlene ed Emmeline siamo tutti amici. Tutti disposti a coprirci le spalle e ad aiutarci, un po’ come una famiglia. Quindi semmai dovesse succederti qualcosa, puoi chiamare anche me e stai sicuro che ci sarò” replicò lui, con ovvietà.

 

Oddio… e se io gli piacessi davvero ? Aiuto…no dai non è possibile…se gli piaccio e io l’ho sempre trattato così male…nonono. Perché dovrei piacergli proprio io poi ? Schiocchezze. Però questo discorso è stato molto carino, certo, sorvolando sulla questione dello spezzare le gambe.

 

Lily si sistemò una ciocca di capelli dietro l’orecchio e guardò a terra, interessatissima al colore delle sue scarpe. Poi, come se si fosse riscossa improvvisamente da qualche strano pensiero sollevò la testa e guardò James.

 

Il sole alle loro spalle stava tramontando dolcemente, abbandonandosi all’orizzonte e salutando il giorno, tingendo il cielo e le nuvole di rosso e rosa.

 

“Ah, un’ultima cosa” disse Lily, sorridendo mite.

 

“Sì ?” chiese distrattamente James, raccogliendo un guantone abbandonato dal campo di Quidditch.

 

“Puoi chiamarmi Lily, ora”

 

-

 

“Ehi chicca, è tutto apposto ?”

 

Emmeline entrò nel suo dormitorio, dove trovò Marlene molto nervosa, senza il suo classico sorriso.

 

“Ti devo parlare” disse la McKinnon, seria.

 

“Okay…dimmi, mi sembri un po’ sconvolta” le chiese Emmeline, avvicinandosi preoccupata.

 

La McKinnon si mordicchiò un’unghia, continuando a battere nervosamente il piede a terra, poi sospirò e guardò l’amica negli occhi :”Va bene, ma tu non devi dirlo a nessuno”

 

Vorrei ringraziare le due persone che hanno recensito il precedente capitolo, siete stati una gioia !

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Capitolo 25
*** Notizie sconvolgenti ***


CAPITOLO 25 – NOTIZIE SCONVOLGENTI

 

 

“Ce la fai a smettere di guardare tutte le ragazze che passano almeno per un secondo ?” sbottò Emmeline, sollevando la testa dal libro di Alchimia.

 

“Che c’è, sei gelosa Vance ?”

 

Sirius le rivolse un ghigno malizioso, dondolandosi pigramente sulle gambe della sedia.

 

“Ma fammi il piacere…mettiti a studiare” gli ordinò lei, seria.

 

Ma siccome Sirius non ne aveva voglia e le cose le decideva sempre lui alla fin fine, si protese verso l’amica e le impedì di continuare a leggere.

 

“Vedi cara, se la mia compagna di studio si rendesse più utile, in tal senso, non avrei bisogno di cercare del materiale al di fuori di questo tavolo” le spiegò con la faccia di uno per cui queste cose sono ovvietà.

 

Emmeline si irrigidì e – indecisa se tirargli un ceffone o ignorarlo – strinse i pugni e gli rivolse un sorrisetto irritato.

 

“Ma tu non ce la fai proprio a non dire scemenze?”

 

“Non è mica un’idiozia questa, è un dato di fatto. Se tu concedessi, passeremmo tutto questo noiosissimo tempo in cui siamo praticamente costretti a stare insieme, facendo attività ricreativa” esclamò Sirius, allargando le braccia.

 

“Non credo proprio” bofonchiò lei, riprendendo a sottolineare dei passaggi fondamentali nel libro.

 

Ma Sirius non sembrava aver intenzione di dargliela vinta, così - un po’ per gioco e un po’ perché voleva andare più a fondo e sapere davvero cosa la ragazza pensasse di lui – continuò, facendole scivolare il libro da sotto gli occhi con una manata e piazzandosi proprio davanti alla sua faccia, anche con fare piuttosto inquietante.

 

“Aaah eddai Vance, non dirmi che non ci hai mai fatto manco un pensierino su”

 

Con un sospiro che celava tutti i maghi che Emmeline stava tirando giù nella sua mente, la ragazza chiuse il libro con un tonfo e decise di mettere le cose in chiaro, con una convinzione tale che spiazzò Sirius.

 

“No, non ce l’ho mai fatto…e poi, hai detto comunque una cavolata perché ovviamente io da sola non ti basterei, ti annoieresti come tuo solito - perché hai bisogno di essere continuamente stimolato e io chiaramente non sono la persona adatta - quindi andresti a cercare altro ‘materiale’ come dici tu, al fuori di questo banco e rovineremmo tutto. O mi sbaglio?”

 

Si fissarono per qualche secondo, lei con un sopracciglio sollevato e le braccia conserte, come a dire :” Dimmi che mi sbaglio e ti faccio volare fuori dalla finestra” e lui, meditando se fosse il caso di dirle la verità e passare per una persona di merda, ma comunque vera o riempirla di frasi dolci ma stronzate. Optò per la prima, d’altronde lei ormai lo conosceva bene.

 

“Mmmh, forse no, non ti sbagli. Non perché tu non sia all’altezza, sia chiaro, non faccio discorsi del genere. Solo che sono poligamo per natura, mi dispiace” rispose il Black, sollevando le spalle con semplicità.

 

“Nessuna offesa guarda” replicò lei, tornando a leggere, con un sorrisetto soddisfatto “anzi il fatto che tu mi abbia anche solo proposto una cosa del genere mi impedirà di guardarti in faccia per le prossime due ore”

 

“Adesso fa la pudica !”

 

“STUDIA !”

 

E dopo una poderosa manata sulla nuca, finalmente Sirius si decise a mettersi sui libri.

 

“Comunque, secondo me, saresti molto meglio di un sacco di ragazze con cui sono stato” commentò a voce bassa, più roca del solito, serio ma con una nota di divertimento.    

 

Lei fece finta di non sentire ma Sirius giurò di aver visto gli angoli della bocca di Emmeline sollevarsi impercettibilmente, prima di voltarsi per posare il libro sullo scaffale dietro di loro.

 

 

 

-

Lily si accoccolò sul divano della Sala Comune con una tazza fumante di cioccolata in mano e Remus al suo fianco. Era una domenica pomeriggio un po’ uggiosa e nessuno dei due aveva particolare voglia di uscire, in più il ragazzo era in missione speciale per conto di Ramoso e della sua squadra del Pronto Intervento Amoroso.

 

Dopo qualche chiacchiera di circostanza, Remus provò a tirare fuori l’argomento Dean con nonchalance. Il giorno prima infatti, c’era stato quel famoso appuntamento, da cui Lily era tornata con un sorriso a trentadue denti stampato sulla faccia e piacevolmente sconvolta dalla sintonia che aveva con il Tassorosso.

 

“Allora…come è andata ieri ? Sei uscita con Dean Ward no ? ”

 

Lily si voltò, sorpresa.

 

“Oh sì, è andato tutto…tutto bene” sorrise timidamente Lily, ritrovandosi a guardare il fuoco piuttosto che il suo amico.

 

“Bhè, perfetto” rispose lui, un po’ deluso. Dopotutto era Team James, anche se gli importava della felicità dell’amica.

 

“Sì…tranne per una cosa strana, estremamente divertente che è successa” disse Lily, come se un pensiero le avesse appena attraversato la mente.

 

“Cosa ?” chiese Remus, incuriosuito.

 

“Praticamente stavamo seduti sul prato, ad Hogsmeade, lontani dal centro abitato però, in quella zona da cui si vede la Stamberga Strillante” Remus rabbrividì a quella parola, ma cercò di riprendere il filo del discorso.

 

“ Praticamente chiacchieravamo e diciamo che le nostre spalle si toccavano, eravamo tipo così” Lily appoggiò la propria spalla a quella dell’amico, rimanendo distante con il viso, per mostrargli.

 

“Ok”

 

“E niente, ad un certo punto sento qualcosa che ci separa, mi giro e vedo la testa di un cervo tra noi due ! “

 

Remus spalancò gli occhi. “Un cervo ?” chiese, convinto di non aver sentito bene e soprattutto sperando che il suo migliore amico avesse un briciolo di intelligenza e non si fosse messo a seguire i due in forma cervina , dopo che lui gli aveva impedito di farlo nascosto dal Mantello dell’Invisibilità.

 

“Sì !” esclamò Lily, scuotendo la testa divertita “Era bellissimo, particolare, non ne avevo mai visto uno così, da vicino poi ! Ah, e da me si è anche fatto accarezzare mentre da Dean proprio no, con lui aveva un’aria minacciosa” la ragazza continuò a parlare con entusiasmo, gesticolando, con gli occhi che le brillavano.

 

“Quindi tu mi stai dicendo che questo cervo era come…geloso di Dean ?”

 

“SIII ! Non ha voluto che mi ci avvicinassi però era mansueto, ovviamente”

 

A quel punto Remus, che si era contenuto per mantenere una parvenza di credibilità, scoppiò in una risata incontrollata, in modo fragoroso, tanto da far voltare chiunque fosse presente. Per fortuna c’erano solo qualche primino, Marlene e Alice, immerse in un discorso molto profondo sulle Piume da Zucchero.

 

Lunastorta continuò a ridere, tenendosi la pancia, mentre Lily lo guardava confusa.

 

“Sì, ha fatto ridere molto anche a me…ma non a questi livelli”

 

“No no no” continuò Remus, scuotendo la testa e perdendo l’equilibrio, ritrovandosi a terra.

 

“Che cazzo fai a terra Rem ? Non starai sporcando il tuo maglioncino pulito ?” lo prese in giro Sirius, appena entrato, seguito da Emmeline.

 

“Non lo so… sono cinque minuti che ride !” esclamò Lily esasperata.

 

“Sirius… Sirius. Lily…il suo appuntamento è stato interrotto da…oddio mi sento male…da un cervo, capito, un cervo” riuscì infine a dire il ragazzo, tra una risata e l’altra.

 

Lasciando tutti spiazzati Sirius si accasciò su una sedia, travolto dalla risata di Remus. Dovette sventolarsi e asciugarsi le lacrime per quanto quell’affermazione l’aveva fatto ridere. “Io non ci credo…” continuavano a dire i due, sotto gli occhi sconvolti delle ragazze.

 

Emmeline lo guardò per un po’, aggrottando le sopracciglia, ma sorvolò, ormai abituata alle stranezze del ragazzo. Si preoccupò invece di Remus. “

 

Va tutto bene ?” chiese, pacatamente.

 

Lupin scosse la testa, la bocca ancora curvata in un sorriso smagliante. Afferrò la mano che gli porgeva la ragazza per tirarsi su, ma era come se non si fosse accorto di chi aveva davanti.

Si alzò, ridendo in direzione di Sirius, però un attimo dopo, quando qualche centimetro sotto di se, vide che la persona che l’aveva aiutato era Emmeline, tossicchiò e si ricompose immediatamente. Si sistemò il maglione e andò a placare Felpato.

 

In quel momento un guizzò illuminò gli occhi di Alice, che schiuse le labbra, come se i pensieri nella sua mente si stessero intrecciando velocente tra di loro, ricostruendo una trama. Trama che stava iniziando a comprendere.

 

“Ah, finalmente ce l’avete fatta !” esclamò Lily “ non vi racconto più nulla se la reazione è questa “

 

“Ma ringrazia che ridiamo e non piangiamo Evans !” la consolò Sirius, a modo suo.

 

-

 

Il primo lunedì di Dicembre iniziò con una notizia meravigliosa, che fece tornare la voglia di vivere a tutti, anche a quelli che ormai si trascinavano per i corridoi come alcolisti in astinenza.

 

“ Ragazzi !” esclamò la McGranitt “ Siamo ormai a Dicembre e, siccome vi siete comportati bene – più o meno – e tra poco sarà Natale, io e gli altri professori abbiamo deciso di farvi un regalo in anticipo…probabilmente l’unico che riceverete da me”

 

“Ci dirà le domande dell’esame di fine semestre ?” si fiondò Leo, giungendo le mani speranzoso.

 

“Ah ! Non quel genere di regalo signor Thomas…veda di studiare piuttosto. Abbiamo deciso che per questi giorni…” passò lo sguardo su ognuno dei presenti prima di fare il suo annuncio, creando la suspance giusta”… siete sospesi dal lavoro in coppia. Questo vuol dire che, fino al ritorno dalle vacanze, siete esonerati dallo studiare, mangiare e tutto il resto con il vostro compagno e potrete tornare ai vostri posti !”

 

Si sollevò un baccano simile a quello delle partite di Quidditch, libri che volavano, sedie spostate, grida di gioia, Alice che quasi piangeva per l’emozione e che aveva iniziato ad urlare “ GRAZIE MERLINO, GRAZIE DI AVER ASCOLTATO LE MIE PREGHIERE !” e la McGranitt che osservava il tutto con una mano sulla fronte.

 

“So già che me ne pentirò amaramente” borbottò tra sé e sé , scuotendo la testa.

 

“Oh Evans”

 

James si voltò verso la compagna, sorridendo.

 

“Iniziamo a parlare civilmente e già ci dobbiamo separa…AAAH !” non finì la frase che un spallata di Mary lo scaraventò a terra.

 

“JAMES ! Levati dai coglioni e fammi mettere subito vicino a Lily ! Dio Mio, non vedevo l’ora che arrivasse questo momento !” strillò la bionda, impadronendosi del suo vecchio posto, non badando a James che era ancora a terra dolorante.

 

“Bhè Vance”

 

Sirius battè le mani sul banco e si alzò in piedi.

 

“ E’ stato un piacere ma adesso, se non ti dispiace, vado a sedermi vicino a quel coglione del mio migliore amico”

 

“Nessun dispiacere” sorrise lei che, finalmente poteva prendersi il suo meritatissimo riposo, dopo essere stato dietro a Sirius – quindi un bambino di sei anni circa – per tre mesi.

 

Abbracciò Marlene non appena la raggiunse ma le sussurrò : “ Ehi amie” quello era un modo speciale con cui Emmeline chiamava le sue amiche, alla francese “ se vuoi rimanere seduta vicino a lui…” fece un cenno con la testa in direzione di Remus, seduto qualche tavolo più dietro “io posso sedermi vicino a Peter o a qualcun altro eh, tranquilla”

 

“Ma sei matta ! Oltre al fatto che amo stare vicino a te, poi se rimango accanto a lui continuo a spararmi le peggio figure di merda, nono rimaniamo così” ridacchiò Marlene, che dopo tante tribolazioni si era decisa a confessare la sua cotta a qualcuno.

 

“ Come vuoi tu… non capisco perché ce l’hai dovuto tenere nascosto , insomma insieme siamo sempre migliori, poi Lily lo conosce bene, magari può chiedergli qualcosa…”

 

“Non se ne parla neanche, già va abbastanza male così, se vi ci mettete anche voi facciamo un disastro, ne sono sicura. Non dirlo a nessuna, ti prego. Alice sarebbe capace di rapirlo e rinchiuderlo con me in uno sgabuzzino per una notte intera”

 

“Bhè, non sarebbe male no ?” rispose l’altra, divertita.

 

“E tu da quando sei così maliziosa ?”

 

“Signorine !” la voce tuonante della McGranitt fece immediatamente sparire i loro sorrisi “ potete stare zitte o preferite raccontarci i vostri segreti ? O magari volete tornare ai posti di prima ?”

 

“NO PROFESSORESSA !” esclamarono, terrorizzate.

 

“Ah, mi fa piacere aver trovato una nuova minaccia” sorrise soddisfatta la McGranitt “Specialmente per lei signorina Vance, il suo compito è stato piuttosto arduo no ?”

 

Sirius le ammiccò divertito e lei, quasi come fosse un gesto ormai automatico, sorrise e gli mimò con le labbra :” Segui la lezione”. Quel rimprovo bonario, fece roteare gli occhi al ragazzo che però le lanciò un ultimo sorriso, prima di tornare a confabulare con James.

 

-

 

“Aaah che bello dover studiare senza quell’assillo di Peter !” esclamò Mary, stiracchiandosi in Biblioteca.

 

“Sei troppo dura Mary” la rimproverò Emmeline.

 

“Anche perché studiare…ma che studiare che non studi manco con noi” ridacchiò Marlene.

 

“Per fortuna il mio cervello riesce ad elaborare le cose senza bisogno di aprire i libri”

 

“Sì però poi ripetizioni di Pozioni te le devo dare io” sorrise Lily, leggermente contrariata.

 

“Ripetizioni…semplicemente passerai del tempo con la tua migliore amica a spiegarle dei concetti complicati di una materia di merda” esclamò la bionda con semplicità.

 

Lily scosse la testa, divertita e sfogliò il suo diario, appuntandosi – per l’inizio delle vacanze - di comprare i regali a tutte le sue amiche. L’occhio le cadde sulla pagina accanto, su cui aveva scritto NATALE in rosso, contornandolo di disegnini, in un attacco di creatività.

 

Sorrise. Il Natale le era sempre piaciuto moltissimo.

Il venticinque Dicembre…

 

Oh, no. No no no no no no.

 

Spalancò gli occhi, dopo aver notato qualcosa di tremendo apparentemente.

 

“Lily ? Lily ! Ma dove vai ?”

 

Lily era scattata in piedi, aveva iniziato a camminare velocemente per la Biblioteca, travolgendo un ragazzo con tre copie di Storia della Magia in braccio – tra le urla di Madama Pince che la minacciava con un pericolosissimo volume di tremila pagine e gli sguardi stralunati degli studenti – alla ricerca.

 

Dove stai…Remus, dove stai ? O per Merlino, Remus !

 

“Remus !”

 

Lo trovò che stava costringendo Sirius a studiare, con scarsi risultati. Non appena lo vide si gettò a terra, ad altezza ginocchia, lasciando chiunque esterrefatto.

 

“Lily ? Ma che fai ?” chiese lui stupito, chinandosi per ascoltarla “Madama Pince sta gridando come una pazza”

 

Senza badarci, Lily riprese fiato e mormorò : “Ho…ho controllato l’agenda e ho visto una cosa, il venticinque dicembre”

 

Remus si rabbuiò e si guadò intorno, come ad essere sicuro che nessuno stesse ascoltando. Solo Sirius sollevò la testa, corrugando la fronte.

 

“Sì, ma non importa tanto…” mormorò mestamente il giovane Lupin.

 

“Rimango qui” rispose Lily, con la più assoluta decisione.

 

“Lily ma che dici”

 

“Sì sì, io rimango con te, passiamo tuutte le vacanze insieme, non sei contento ?”gli rivolse un sorriso smagliante, forse cercando di trasmettergli sicurezza e un minimo di felicità.

 

“No Lily, ma scherzi ?! Non se ne parla assolutamente !” sbottò a quel punto Remus, irritato.

 

“Assolutamente no, e poi senti, meglio che passare il Natale con quell’arpia di mia sorella e il suo fidanzato…” roteò gli occhi e Remus da una parte le diede ragione, cercando comunque di farle cambiare idea, debolmente.

 

“Ma i tuoi…”

 

“Dai, i miei troverò un modo di vederli, non ti preoccupare” sorrise, dandogli una pacca di conforto sulla gamba.

 

“Perché sei in ginocchio davanti a Remus ?”

 

La voce sempre iper chiassosa di James Potter interruppe la loro conversazione, facendoli voltare verso il ragazzo che, con fare teatrale si era portato una mano al cuore.

 

Non gli starai chiedendo di sposarlo vero ?!” esclamò “ Prima esci con quello, poi chiedi al mio migliore amico di fidanzarti…mi sento tradito Evans” concluse, fingendo disappunto.

 

Lily non potè fare a meno di ridere e si sollevò in piedi, portandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, un gesto che si era accorta di fare molto più spesso del dovuto quando aveva James intorno.

 

“James caro” Sirius diede una poderosa pacca sulla spalla dell’amico, sorridendo in direzione di Lily “la qui presente Lily Evans passerà il Natale con noi. Contento ?”

 

Il “ Ah, ma davvero ?” che uscì dalla parte di James, accompagnato da un sorriso ebete, fu solo un decimo, della reazione che gli sarebbe venuta più naturale, ovvero saltare sul tavolo, poi saltare giù, afferrare la Evans, farla roteare e trascinarla fuori dalla Biblioteca per poter gridare :” TI FARO’ INNAMORARE DI ME IN QUESTE VACANZE LILYYYY !”

 

Ma non era proprio il caso - a meno che non si volesse trovare in punizione per il resto della sua vita scolastica - quindi si limitò ad aiutarla a prendere alcuni libri, in un’altra sezione della Biblioteca.

 

“Per curiosità…cosa ti ha fatto cambiare idea riguardo il passare le vacanze qui ? Con noi per giunta” le chiese lui, mentre allungava una mano per farsi passare un volume da posare su uno scaffale molto alto.

 

“Il venticinque dicembre…il giorno di Natale, c’è la Luna Piena”

 

James si voltò e tutta quella gioia accumulata per la bella notizia si dissolse in una nube di sconforto più totale. I suoi occhi si velarono di tristezza ma perlomeno trovarono conforto in quelli di Lily.

 

 

 

 

 

 

Ancora grazie a chi recensisce, il vostro supporto è fondamentale !

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Capitolo 26
*** Partenze ***



CAPITOLO 24 - PARTENZE

 

"Lily, quindi, in ultima istanza, sei proprio sicura della tua scelta ?" chiese Alice, cercando invano di chiudere la sua valigia.

"Ve l'ho detto mille volte, sono più che sicura" rispose Lily, fissando il soffitto del Dormitorio dal suo letto.

"Al 100 % ?"

"Al 100 %"

"Se non ti va di passare il Natale a casa tua puoi sempre venire da me, mi fa piacere lo sai" intervenne Marlene, recuperando un calzino infilato tra le pagine del libro di Pozioni.

"O da me" cinguettò Emmeline.

"Anche da me ovviamente" sorrise Alice, che ancora combatteva con il suo baule.

"Mia madre ti vorrebbe come figlia, lo sai che sei sempre la benvenuta a casa mia" si aggiunse Mary, andando in bagno a raccattare i suoi trucchi.

"Ragazze, ancora grazie mille, ma per la centesima volta, rimango qui. È il mio ultimo Natale da studentessa, lo voglio passare a Hogwarts, non so quando potrò rivivere un Natale magico" mentì Lily, un po' più mestamente del solito, mentre giocherellava con i fili della coperta.

Le altre non sembrarono molto convinte, quindi si lasciarono sfuggire un "mh" di disappunto, e continuarono a fare la lista delle cose da portare via per le vacanze.

L'indomani sarebbero partite e Lily sarebbe definitivamente rimasta da sola con i Malandrini. Quei giorni di Dicembre erano volati, aveva ricominciato a studiare in santa pace, non aveva sempre James alle calcagna, le sue pozioni non esplodevano, eppure si erano ritrovati spesso tutti insieme, come un gruppo. Erano strani, i Malandrini, Frank e Le Intoccabili Cinque.

Lily sentì che in realtà parte di quello che diceva stava diventando la verità. Non solo quello sarebbe stato il suo ultimo Natale da studentessa, ma era anche vero che non sapeva quando avrebbe rivissuto un Natale magico, semplicemente perché ancora non aveva chiaro in mente che cosa avrebbe fatto della sua vita una volta fuori da Hogwarts. Avrebbe dovuto vivere ancora con i suoi genitori ? Sarebbe andata a vivere con Mary se anche lei avesse voluto abbandonare il mondo Babbano ? Avrebbe vissuto da sola nel mondo magico ? No, improbabile. E la guerra ? Avrebbe dovuto combattere ? E allora...se non aveva certezze, tanto valeva viversi al meglio quelle vacanze, finchè ne aveva la possibilità.

"E poi ve l'ho detto, non starò da sola ! Rimangono anche Remus, Peter, Sirius e James"

"Appunto ! Fino a qualche mese fa tu avresti preferito buttarti nel Lago Nero di notte, come meno 15 gradi, nuda, piuttosto che passare un'ora sola con loro e adesso ci passi due settimane ! Tralasciando il fatto che chiami James per nome, il che è preoccupante" esclamò Mary, afferrando un reggiseno dal baldacchino.

"Bhè, le cose fortunatamente cambiano...poi Remus è tranquillo dai"

"Sì lo sappiamo bene, ma gli altri tre ? Spero che non ti venga un esaurimento"

"Sei proprio una rompiscatole" bofonchiò la rossa, sdraiandosi su un fianco.

"Tesoro, è per il tuo bene che parlo" sorrise la bionda, andandosi a sedere sul letto dell'amica.

"Anzi, per la nostra salute mentale. Potrebbero arrivarci ogni giorno Strilettere in cui ti lamenti di quanto James ti abbia fatta innervosire e sinceramente per le vacanze vorrei prendere una pausa dai vostri litigi"

"Tranquilla, non succederà. Mi auguro. Sembra...diverso" mormorò Lily, inclinando il capo pensierosa.

Le presenti si scambiarono un'occhiata d'intesa, creando un silenzio imbarazzante per Lily, rotto poi da Marlene, che si lasciò cadere sul letto con uno sbuffo.

"Quest'anno non c'è neanche la cena di Lumacorno...quel ciccione ubriacone ha deciso di ammalarsi proprio adesso"

"Ma se tanto non ci vieni mai alla cena !" esclamò Lily, sollevandosi sui gomiti.

"Appunto ! Mentre voi state alla cena, noi comuni mortali abbiamo sempre fatto dei festini epici !" sorrise Mary, scuotendo la testa.

"Non disperare tesoro, ho sentito che appena torneremo ci sarà una cena speciale per festeggiare la pensione di Lumacorno !" squittì Alice, battendo le mani emozionata.

"In realtà credo che voglia fare una specie di Ballo...ma non ne sono molto sicura" commentò Emmeline, intrecciandosi i capelli davanti allo specchio.

"Chi se ne frega, tanto io non partecipo" chiarì Mary, imbronciata, infilandosi un maglione rosso che le stava d'incanto a dir poco, in pendant con il rossetto color fuoco.

"Certo che partecipi, se ci va una andiamo tutte, ricordate ?" rise la Vance, guardandola nel riflesso.

"Ma non possiamo fare che non ci va nessuna ?"

"Lily deve andare per forza ! E si porterà anche Dean, non è vero ?" esclamò Alice, che era giunta a sedersi sulla sua valigia pur di fare restare tutto dentro. La cosa non funzionò dal momento che lei pesava a malapena 50 chili e quindi fu scaraventata sul pavimento dal peso dei suoi stessi vestiti.

"Ah, giusto...Dean. Perché non ci racconti come va con il tuo biscottino al cioccolato ?" ridacchiò Marlene, mentre aiutava Alice a fare scattare almeno una delle chiusure del baule.

"Ti sei drogata ?" chiese Lily, sollevando la testa dal cuscino ed inarcando un sopracciglio.

"Poi perché al cioccolato ?"

"Bho,così. Ha gli occhi castani"

Marlene sollevò le spalle, mentre tirava fuori un paio di jeans boy-friend dalla valigia, ricordandosi che doveva pur partire con qualcosa addosso.

"Hai di nuovo rubato l'erba della Sprute dalla Serra, vero ?"

"Oooh, Lily, lasciala stare" Alice fece un gesto con la mano per dirle di sorvolare sulla questione e con un balzo raggiunse i piedi del letto dell'amica, fissandola in un modo a dir poco inquietante.

" Dicci piuttosto come vanno le cose con Dean. Adesso parte anche lui, giusto ?"

"Va tutto bene" sorrise la Evans, senza aggiungere altro.

"Va tutto bene e...?" la intimò la Prewett.

"O ma ?" aggiunse Mary.

"Non essere così pessimista, non c'è nessun ma...vero Lily ?" riprese Alice, sorridendo forzatamente a Lily.

Doveva, doveva riuscire a farla confessare.

"No, non c'è nessun ma ! Va tutto bene"

"Quindi ti piace"

"Se non mi piaceva proprio, non ci uscivo, che dici ?" sbottò Lily, roteando gli occhi.

"Perché quel proprio ? Vuol dire che in parte ti piace qualcun altro ?" insinuò Alice, illuminandosi.

"Alice perché non vai ad infilare la lingua in bocca a Frank così non sentiamo le tue idiozie per un po' ? Che dici ?" ringhiò Mary, stringendole la spalla con l'intenzione di conficcarci dentro le unghie smaltate di rosso.

Insomma, tutte volevano far confessare Lily, ma Alice era davvero troppo. Se conosceva bene la sua migliore amica, Mary sapeva che non avrebbe ceduto se l'avessero pressata così tanto, anzi, si sarebbe solo infastidita maggiormente. Bisognava aspettare che fosse talmente sopraffatta dalle sue emozioni da consegnarsi di sua spontanea volontà nelle braccia delle amiche, un po' nemiche in questo caso.

A quel punto Emmeline afferrò Alice e le iniziò a pettinare i capelli, uno dei pochi modi per calmarla. Avendo un caschetto non poteva fare molto, ma la Vance riusciva comunque a farle delle acconciature molto graziose.

"Una cosa la voglio sapere anche io però...come bacia il tipo ?" sorrise angelicamente Mary.

La rossa si girò dall'altro lato, come se fosse imbarazzata e ammise che in realtà non si erano mai baciati.

"Nessun bacio ? Niente niente ? Neanche un bacetto piccino ?" strillò Alice, lanciando occhiate per metà sbigottite – a Lily – e per metà colme di felicità, alle altre quattro.

"Ma siete usciti tipo tre volte !" esclamò Marlene, che subì la stessa sorte di Alice da parte di Emmeline. Strattonata e pettinata.

"No, vedete io..." provò a dire debolmente Lily.

"E' gay" sentenziò la MacDonald, annuendo convinta.

"Mary" Lily scattò a sedere sul letto, piccata " non è che perché uno è gentile e non ti salta addosso appena ti vede è gay, magari è solo civile, non come fa quel..." disse, infervorata, strizzando gli occhi verdi.

"Come quel...chi ?" sorrisero le altre quattro, questa volta tutte d'accordo.

La Evans si alzò in piedi, e tirò fuori il libro di Rune Antiche dalla tracolla.

"Nessuno" rispose, guardando ovunque tranne che alle amiche.

"Bhè, io credo che questo Dean debba sbrigarsi" constatò Alice, ottenendo uno schiaffo sulla fronte da Lily.

"Vi ho detto che è solo molto galante !"

"Sì, sì, è gay, te lo dico io" sussurrò Mary, scivolando verso Emmeline, la quale, non potendo assolutamente prenderla per i capelli, pena il taglio di una mano, le tirò una gomitata sul fianco e sibilò :" Ma la smetti ?!"

-

Una locomotiva a vapore scarlatta era ferma lungo un binario gremito di gente. Hagrid cercava di raggruppare i ragazzini del Primo Anno, che erano ancora un po' spaesati, gli studenti più grandi invece cercavano di far volare – con esiti per lo più negativi – i loro bauli direttamente nello scompartimento, ritrovandosi con mutande e calzini sparsi sui binari.

Come sempre, tutti stavano salutando i pochi che sarebbero rimasti al Castello durante il periodo Natalizio, il cui vantaggio era mangiare senza sosta qualsiasi pietanza, fare gli orari che si voleva, nei limiti consentiti, e la possibilità di andare ad Hogsmeade quasi tutti i giorni.

"Mi raccomando, non stressate troppo Lily che poi ci torna esaurita !" esclamò Marlene, abbracciando calorosamente James e gli altri Malandrini. Compreso Remus, che le si avvicinò di sua spontanea volontà e la strinse un po' timidamente, facendola avvampare e rivoltare lo stomaco come un calzino.

"Va bene Lene, salutaci tuo papà !"

"Frank ! Porti il mio baule sullo scompartimento ? E' troppo pesante, non ci riesco !"

"Sarà un viaggio lunghissimo..."

"Che noia"

"Ehi Lils"

Mary posò una mano sul braccio di Lily ed abbassò il tono della voce, rimanendo seria.

"Ieri stavo scherzando...per qualsiasi cosa tu scrivimi, se James ti esaspera mandami pure tutte le Strilettere che vuoi, provvederò a punirlo al mio ritorno. Ah, e anche se per caso dovesse fare...qualcos'altro...bhè, fammi sapere !" concluse, strizzandole l'occhio.

Lily la guardò perplessa e la abbracciò.

"Anche tu, cerca di stare più tranquilla in queste vacanze okay ? Non arrabbiarti troppo con tua madre e divertiti un po', va bene ?" sorrise, scostando una ciocca dorata dell'amica dietro l'orecchio.

"Ehi, ciao. Senti, io ora parto..."

Emmeline si avvicinò titubante a Sirius, che ciondolava davanti i binari, in attesa che il treno partisse.

"Ti volevo dire di controllare Lily ogni tanto e di non farla arrabbiare esageratamente, va bene ?"

Sirius alzò gli occhi al cielo e fece un leggero cenno arrogante con la mano.

"Dio, che urto che siete. Sempre preoccupate che noi possiamo fare del male ad un'altra di voi. Stai tranquilla, la Evans se la sa cavare benissimo anche da sola."

Emmeline fece un cenno di assenso, non badando al tono scocciato, poi infilò una mano nel suo zainetto di pelle nera e tirò fuori un pacchetto, alla vista del quale Sirius sbiadì.

"Il tuo regalo di Natale, per esserti comportato più o meno bene e non avermi reso questi tre mesi di convivenza un inferno."

"Ehm..." Sirius accennò un sorriso ma non prese il regalo che Emmeline gli stava porgendo, lasciandola con la mano sospesa.

"Il mio..." tossicchiò " lo avrai proprio a Natale...sono uno tradizionalista io, i regali si danno il 25, prima porta male" concluse, guardando dei punti indefiniti intorno a sé.

"Ah, ma davvero ?"

LaVance sollevò un sopracciglio, divertita.

"Allora questo lo prendo io" disse, rimettendo il pacchetto nello zaino "e lo nascondo, poi a Natale fai una bella caccia al tesoro e mi scrivi cosa ne pensi."

"Caccia al tesoro ? Tu sei matta !" esclamò il ragazzo, vedendosi portato via il regalo.

"Scherzo, troverò un modo per dartelo...e non provare a corrompere Lily" lo minacciò lei.

"Sei crudele ! Ormai lo voglio aprire ! Cos'è ?"

Em alzò le spalle e fece segno di cucirsi la bocca, poi assunse il suo cipiglio di rimprovero bonario.

"Così impari a non regalare nulla alla tua compagna di studi preferita !"

La bocca di Sirius si aprì in un sorriso perfetto e le sue mani andarono a stringere amichevolmente il volto della ragazza, come se fosse una specie di peluche.

"Ti prometto che avrai un regalo, devi solo..."

"EEEEM, DOBBIAMO ANDARE !"

"Sì, arrivo !" urlò lei, in risposta a Marlene che la chiamava, sporgendosi dal finestrino.

"Allora, mi raccomando, non assillare esageratamente le poche persone rimaste, non prenderti troppe punizioni, evita di far levitare la gente mei corridoio e fai quello che ti pare della tua vita sessuale ma ti prego, ti prego, regolati.  Perché non voglio tornare e trovare l'Infermeria piena di gente con la Clamidia. Capito ? E poi ovviamente, STUDIA !" sputò velocemente quelle parole, puntando il petto di Sirius con l'indice.

"Mi offendi !" esclamò il Black, portandosi teatralmente una mano al petto "Io sono un tipo responsabile, che ti credi ? Non permetterei mai che qualcuno si prendesse la clamidia, per questo si usa il preservativo, ma chère."

"Mh, buono a sapersi" rispose lei, sovrappensiero, troppo intenta a controllare di aver preso tutti bagagli per accorgersi che Sirius le stava ridendo in faccia.

"Cioè, nel senso" la ragazza alzò lo sguardo, con un senso di panico crescente e le guance in fiamme "mi fa piacere che tu non abbia intenzione di mettere incinta la gente...vabbè, meglio che sto zitta guarda... devo andare...buone vacanze !" farneticò, in un tono un po' troppo squillante .

Si alzò sulla punta dei piedi e gli stampò rapidamente un delicato bacio sulla guancia, per poi raggiungere le altre sul treno, lasciando Sirius con una mano sullo zigomo e un mezzo sorriso sulle labbra.

I Malandrini e Lily salutarono caldamente gli altri, agitando la mano finché la locomotiva non sparì nella campagna scozzese.

Lily sospirò, stringendosi nel cappotto nero di lana. Un braccio le cinse le spalle ma non lo respinse.

Si voltò verso James che la osservava con il suo sorriso sghembo, i capelli sparati in ogni direzione e gli occhiali tondi leggermente appannati a causa il freddo.

"Sarà la vacanza più bella della tua vita Evans !" esclamò, facendo volare Sirius in mezzo alla neve con un rapido colpo di bacchetta. Il moro in risposta gli lanciò una Fattura Gambemolli, facendo crollare James a terra, che iniziò a strisciare verso di lui in stile militare.

La situazione degenerò velocemente quando Peter si ritrovò a ballare a causa di una Fattura Tarantallegra, Remus dovette tenersi la lingua in bocca con le mani e Sirius e James rimasero senza pantaloni in mezzo alla neve.

"Se sarà bella non lo so, ma sicuramente sarà una vacanza lunghissima." borbottò Lily, guardandoli tra il disperato e il divertito.

-

"Ma cos'è questa fila ? Oddio, non ce la posso fare...qualcuno faccia valere il proprio primato su questi bambini ! Devo fare pipìììììì !" esclamò Marlene, saltellando sul posto con le gambe incrociate, nello strettissimo corridoio dell'Hogwarts Express.

"Se hai bisogno di schiantare qualcuno per andare avanti ti cedo il mio posto, tranquilla...credo che tutti abbiano la smania di togliersi questa divisa insopportabile"

Chris Lane si voltò ridacchiando e le fece segno con la mano di passare davanti a lui nella fila.

"Oh, ciao. No, non ti preoccupare...il problema sono questi nanetti insopportabili. Tra cui mio fratello lì davanti...se non si muove lo lascio morire di fame...sì, SI' KYLE, DICO PROPRIO A TE !" urlò Marlene, puntando un ragazzino magro, molto più avanti di lei.

Chris sorrise e constatando che c'era ancora molto da aspettare, si infilò le mani in tasca e sospirò.

"Allora, che fai nelle vacanze ?" chiese.

"Ah...non lo so, vorrei solo dormire sinceramente. Dovrò come sempre controllare tutti i nani, papà lavora tutti i giorni, tranne a Natale e alla vigilia, poi...non so, spero che mio fratello Charlie torni da dove sta, non mi ricordo se è in Colombia o in Amazzonia a studiare piante strane, bho. Che noia...comunque credo che un paio di giorni uscirò con le altre, chi lo sa...tu ?" rispose Marlene, che quando attaccava a chiacchierare non la smetteva più, lasciando uscire informazioni casuali e spesso inutili, che facevano ridere un po' tutti però.

Marlene aveva una parlantina instancabile ed era molto solare, nonostante la sua vita fosse stata segnata da un evento terribile.

La ragazza aveva perso la madre quando era ancora più giovane e da allora aveva dovuto prenderne le veci ed occuparsi dei due fratelli più piccoli e talvolta anche di quello maggiore.

Tutto questo non sembrava pesarle, riusciva sempre ad avere un sorriso ed una buona parola per tutti, sebbene quel carico di responsabilità fosse emotivamente e fisicamente estenuante. Il padre lavorava molto, ma era un uomo buono e gentile, molto amico dei Potter, che avevano sempre fatto di tutto per aiutarlo a sopravvivere dopo la perdita della sua compagna di vita.

Infatti Marlene passava molto tempo da loro, quando non doveva badare ai suoi adorati nani, ed Euphemia, la madre di James, la riempiva di ogni attenzione possibile ed immaginabile. La aiutava in casa, la invitava spesso a pranzo o a cena, qualche volta la accompagnava a fare shopping, aveva addirittura intuito il suo interesse per Remus, l'estate precedente . Probabilmente voleva colmare il vuoto dell'assenza di una figlia femmina e contemporaneamente cercare di dare una figura materna a quella ragazza così simpatica, anche perché rivedeva in lei l'amica defunta. E nonostante tutto ciò, Marlene riusciva comunque ad essere la più divertente del gruppo, una di quelle persone che se non le conosci a fondo, non potresti mai immaginare che qualche dolore così grande la affligga.

"Bho, vedremo. Penso che mi allenerò qualche giorno...poi in teoria dovrei studiare, ma la cosa rimarrà sempre molto teorica. Mi farò un giro a Londra e a Manchester forse, anche a Liverpool, ho delle cose da sbrigare."

"Oh, anche io ! Sai, Emmeline ha casa lì...cioè, la casa a Manchester è della nonna, lei abita a Londra in realtà. Però ovviamente durante le vacanze vanno spesso lì. In estate invece vanno a casa al mare della nonna, quella che sta...niente, perché tu queste cose già le sai o non ti interessano minimamente, giusto ? Anzi, probabilmente non ti interessano proprio perché le sai...scusa, sono pazza ed imbarazzante, lo so."

La McKinnon agitò le mani davanti a sé, come per scusarsi, poi si sistemò una treccina e si mise a guardare fuori dal finestrino.

"Tranquilla Lene, siamo tutti matti qui" la consolò lui, posandole una mano sulla spalla.

"Comunque sì, lo sapevo ma non vado a Manchester per il motivo che pensi tu. Devo passare lì per prendere un Kit per Manutenzione alla mia Nimbus 1010, è una cosa particolare, la vendono solo là."

"Mh, non è che vai a fartela modificare no ? Perché in tal caso sappi che sarebbe uno sforzo del tutto inutile, io sono più veloce di te anche con una scopa per pulire il pavimento."

"Lo vedremo a Gennaio" rispose l'altro, guardandola con aria di sfida.

"Sì, sì. Comunque, hai sentito della Cena - Ballo di Lumacorno ? Quest'anno speravo proprio di scampare a questa orrenda tradizione. Tu ci vai ? Tra l'altro credo che bisogni portare qualcuno, cosa che trovo così antiquata."

Il bel viso del ragazzo si contrasse in una smorfia di fastidio.

"Che schifo, non ci voglio mettere piede in quell'ufficio, a quelle cene non si fa altro che parlare di vecchie glorie e aspettare che Lumacorno sia abbastanza ubriaco da non capire che ce ne siamo andati."

"Concordo. Bhè, è perfetto" rise Marlene, battendo le mani "A questo punto credo che sia il caso di organizzare un festino come si deve, che dici ?"

"Dico che mi leggi nel pensiero McKinnon."

Il biondo le fece l'occhiolino e schioccò la lingua sul palato, poi tornò più serio, come se gli fosse venuto in mente qualcosa.

"A meno che tu non abbia qualcuno con cui andare" aggiunse infatti.

Al che Marlene scoppiò in una risata leggermente isterica.

"Guarda, per come sta andando la mia vita amorosa al momento credo proprio che, se le mie amiche mi costringeranno ad andare al Ballo, ci andrò con mio fratello. Aspetta, oppure tu pensi di invitare qualcuno ?"

Chris la guardò sollevando sarcasticamente un sopracciglio e trattenendo un sorrisetto amaro.

"Tu parli di vita sentimentale a me ? Festino sia ! E semmai dovessero costringerti ad andare al Ballo...se vuoi ci andiamo insieme. Ti va ?" le propose, con gentilezza.

"Con molto piacere."

Marlene sorrise prima dolcemente, in risposta all'offerta del ragazzo, poi il sorriso si tramutò in una curva più maliziosa e furba.

"A meno che durante le vacanze di Natale non ci siano degli svilupi particolari...in tal caso aggiornami."

"Possiamo evitare di parlare della mia vita amorosa di schifo ?" esclamò il biondino, sbuffando teatralmente "Piuttosto parliamo di te..."

"Di me non c'è proprio nulla da dire, caro il mio Oscar Wilde dei maghi" rise Marlene – che sapeva chi fosse Oscar Wilde solo perché un giorno Emmeline e Sirius le avevano fatto una testa così mentre discutevano sulla natura della bellezza nel Ritratto di Dorian Grey - ricevendo in risposta un dito medio da Chris, che ormai si era perso a guardare i paesaggi che si susseguivano fuori dal vetro graffiato e lurido del treno.

La ragazza gli posò una mano sulla spalla, sorridendo teneramente.

"E' anche lui uno dei matti di cui parlavamo vero ?"

Il barlume di un sorriso si affacciò sulle labbra del giovane Lane, che annuì, lo sguardo assorto.

"Bhè, se lo conosco almeno un po'..." Marlene pronunciò piano, avvicinandosi "so che la sua è una follia che piace" concluse sorridendo.

Gli occhi dorati erano illuminati da una luce speranzosa, viva, era convinta di quello che aveva detto e sperava che il ragazzo di fronte a lei fosse dello stesso parere, come se volesse con tutto il cuore che i suoi problemi sentimentali andassero a buon fine.

Chris si voltò, poggiando pigramente le spalle alla parete.

"Sì, diciamo che lui" quasi sussurrò "Edwa..."

"LEN ! Sbrigati, siamo quasi arrivate !" la voce di Emmeline interruppe bruscamente il loro discorso.

"Oh, ciao Christoper" la ragazza sorrise mitemente, ottenendo in risposta un sorriso altrettanto pacato.

"Marl, ti stavo dicendo, tu sai come tornare a casa giusto ? Può venire tuo papà ? Sennò vi accompagnamo noi, non c'è problema...noi chi non lo so poi, perché con il fatto che i miei lavorano probabilmente viene mio fratello, ma conoscendolo è capace che quel deficiente si dimentica e ci ritroviamo a prendere il Nottetempo" sbuffò Emmeline, roteando gli occhi, sotto lo sguardo divertito di Marlene, che lanciò una rapida occhiata a Chris, il quale sorrideva appena, come se l'arrivo di Emmeline gli avesse risucchiato tutta la simpatia o tagliato la lingua.

"Oh, eccoci arrivati al bagno. Lene, vai avanti tu, prima le signore" esclamò, sollevato.




 

 

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Capitolo 27
*** Buon Natale, Potter ! ***



CAPITOLO 27 - BUON NATALE, POTTER


C'è un vecchio proverbio che dice che non puoi scegliere la tua famiglia, è il destino che decide per te e anche se non ti piace, se non la ami o se non la capisci tu ti arrangi. Poi c'è la scuola di pensiero che dice che la famiglia in cui si nasce è semplicemente un punto di partenza. La famiglia ti nutre, ti veste, si prende cura di te finché non sei pronto ad andare in giro per il mondo a cercare qualcosa di tuo.

 

Hogwarts, 24 Dicembre 1977

 

Questi giorni di vacanza con la Evans sono stati strani.

Ha delle abitudini bizzarre. Dorme un sacco e se si sveglia presto è per andare in Biblioteca. Chiaro sintomo di disturbo mentale.

Beve una quantità industriale di caffè, cosa che spiega il suo nervosismo, e mangia i cereali senza latte, come se fossero pop – corn.

Con gli altri abbiamo deciso di aspettarla per scendere in Sala Grande, sembrerebbe scortese lasciarla da sola.

In realtà a Sirius non interessa minimamente, dice che le persone devono mangiare quando gli pare e quando devono farlo non vogliono essere disturbate. Ma questo perché lui è a tutti gli effetti un cane e ha il cervello di una nocciolina.

E Remus dice che secondo lui io non lo faccio per cortesia ma perché la voglio scortare ovunque, per paura che qualsiasi essere umano di sesso maschile le si avvicini.

Baggianate, dico io.

L'ho osservata a lungo, silenziosamente. Ormai non sembra più così infastidita dalla mia presenza ma ogni tanto spero che si accorga di me, perché ho comunque bisogno di avere la sua attenzione. A tratti si incupisce, diventa triste, cerca di non farlo vedere – sicuramente ha paura di turbare Remus – ma io l'ho notato che aspetta con ansia delle lettere, scrive tantissimo e quando riceve le risposte la sua bocca si curva verso il basso.

Sarà per la sorella, forse vuole notizie dai genitori. Me l'ha raccontato Sirius. Un giorno magari sarà lei stessa a confidarmelo. Ma non è il caso di farsi troppe aspettative.

Ma l'evento più sensazionale che è accaduto in questi giorni riguarda la mia sfera emotiva. Ho capito una cosa importante, che ho faticato ad ammettere a me stesso ma che, vuoi o non vuoi, è emersa dai meandri della mia persona, chiara e cristallina nella mia mente.

Andiamo con ordine.

Prima che venissimo chiusi dentro il Castello a causa dell'Allerta Meteo, io uscivo tutte le mattine per una corsetta o un giro al Campo da Quidditch. Lo faccio quasi sempre e mi fa svegliare per bene, anche perché non posso più allenarmi in camera da quando Sirius mi tirato la sveglia in testa e Remus ha tentato di soffocarmi nel sonno.

Comunque, ero di ritorno, verso le 9 circa e, dopo aver chiacchierato con la Signora Grassa - che si ostinava a dire che Sir Nicholas flirta con lei ogni volta che le passa davanti – sono entrato nella Sala Comune. Lo spettacolo che mi si è parato di fronte è stato incantevole ed esilarante allo stesso tempo.

Lily, in un pigiama ridicolo, rigorosamente rosso, stava facendo svolazzare decorazioni e addobbi per tutta la Sala Comune, le note di Do They Know It's Christmas si diffondevano nell'aria, il fuoco scoppiettava nel camino – sul quale erano state appese delle calze colorate – nonostante fosse ancora mattina, e Peter stava incartando dei pacchetti mentre cantava a squarciagola.

La cosa più spettacolare era l'albero di Natale che troneggiava in fondo alla stanza, certo non era alto come quello della Sala Grande, ma ugualmente bellissimo. Di mille colori diversi ma non pacchiano, pieno di lucine e di palline.

Sirius probabilmente ancora dormiva beatamente, Remus invece stava scendendo le scale ancora in pigiama, stropicciandosi gli occhi.

Quando Lily lo ha visto ha lanciato un urletto e con un gesto veloce della bacchetta gli ha messo un cappello da quel vecchio con la barba. Come si chiama. Ah, Babbo Natale.

"Il Natale è il periodo più meraviglioso di tutto l'anno !" squittì, battendo le mani.

Il volume della musica era sempre più alto e lei sembrava come sprigionare gioia ed eccitazione.

"AND THERE WON'T BE SNOW IN AFRICA THIS CHRISTMAS TIME !" cantò – direi che gridava più che altro – portandosi la bacchetta all'altezza della bocca.

"THIS CHRISTMAS TIME NOOO !" risposero Remus e Peter, facendo il controcoro, incredibilmente seri.

Mi veniva troppo da ridere ma volevo vedere fino a che livello di demenza sarebbero arrivati.

Lily, con gli occhi che brillavano, fece levitare una bellissima stella di cristallo sulla cima dell'albero.

Sorrise soddisfatta, mentre partiva l'ultimo ritornello della canzone. Ha fatto una piroetta e in quel momento mi ha visto.

E per la prima volta mi ha trattato come un suo amico, non è arrossita, non ha fermato la musica, non ha provato a giustificarsi e non mi ha sbroccato perché l'ho interrotta proprio sul più bello. Ha sfoderato un sorriso a trentadue denti, mi ha puntato con la bacchetta – io già pensavo che volesse schiantarmi – e ha urlato :" James, continua tu !"

E a quel punto che potevo fare ?

Così, quando ho finito la mia esibizione e la musica è diventata più soft, mi pare fosse So This Is Christmas di John Lennon, mi sono avvicinato all'albero e mi sono accorto che nelle palline c'eravamo noi.

Erano foto magiche di tutti i membri di Grifondoro. Eccola, quella era Marlene che mangiava un biscotto, lì Mary che discuteva con Sirius, nella pallina affianco. Poi Remus, Peter, Lily, Leo, Amy Pinglaton, ci sono tutti, anche i più piccoli.

E poi c'ero io.

Ero concentrato su un libro, credo Trasfigurazione, e mi strofinavo i capelli in una maniera imbarazzante.

Mi si è sciolto il cuore, come il burro sul pane caldo, al pensiero che quella foto poteva avermela scattata solo lei.

"Ti piace ?"

Mi aveva chiesto, comparendo affianco a me e mordicchiandosi il labbro inferiore.

No, le avrei voluto rispondere. Ne sono innamorato.

-

Siamo chiusi nel Castello da tre giorni, mentre fuori imperversa una tempesta di neve senza precedenti.

Poggio la testa contro il vetro gelido della finestra del mio Dormitorio, ormai deserto, e sospiro.

È la Vigilia di Natale ed io la passerò con James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Peter Minus.

Sembra una barzelletta, no ?

In questi giorni avrei voluto fare tantissime cose, portarmi avanti con lo studio, andare ad Hogsmeade, scrivere molte più lettere. Ma non ho fatto quasi nulla di tutto questo, perché avevo sempre tra i piedi loro quattro, che sembravano essersi organizzati per non lasciarmi mai da sola e a turno mi scortavano da una parte all'altra della scuola.

Praticamente ho un po' di privacy solo in camera mia.

Abbiamo organizzato delle cose però. Ho chiesto aiuto in particolare a James, ci si lavora bene quando è tranquillo.

Siccome Remus domani starà molto male abbiamo deciso di festeggiare questa sera, faremo una 'cosa col botto', cito testualmente.

E visto che anche io non sono abituata ad un Natale di questo tipo, i Malandrini si sono premurati di cercare quante più tradizioni e giochi Babbani possibili. Non so cosa ne uscirà fuori sinceramente.

Uh, sono già le sette e mezza. Mi do un'ultima occhiata allo specchio, indosso una gonna a fantasia scozzese rossa e un dolcevita morbido bianco, tutto sommato sembro carina.

Vabbè, ma a chi devo piacere ?

'Devi piacere solo a te stessa' la voce di Mary riecheggia nella mia testa. Mi manca.

Dean neanche c'è.

Dean.

In questi giorni me lo sono completamente dimenticato...ma forse è normale quando hai James Potter attorno 24/7.

LILY ! LILY SCENDI A CENA E NON DIRE PIU' IDIOZIE.














Abbiamo passato la serata a ridere, scherzare, mangiare e anche un po' a bere. Abbiamo ballato sulle note delle mie canzoni preferite, che a quanto pare in parte sono anche le loro, ho dato una batosta epica a James a Scacchi Magici e io e Sirius abbiamo vinto senza molti problemi anche a Monopoly e Taboo, festeggiando con il balletto della vittoria, in cui lui mi ha caricato sulle sue spalle rischiando di farmi cadere sull'albero.

Controllo al volo l'orologio al mio polso e spalanco gli occhi.

"E' mezzanotte ! Auguriiii !"

Tutti lanciano grida di gioia, i pochi Grifondoro rimasti – confinati nelle loro camere da James, che li ha abilmente corrotti – si affacciano e si salutano, si abbracciano e si scambiano gli auguri.

"AUGURI REMUUUUUS !" urlo, buttandomi sul mio migliore amico mentre lui, grazie a Dio, non soffoca ma ricambia e strilla a sua volta :" AUGURI LILIUUUUM !"

Stronzo.

Sempre meglio di quando aveva convinto mezza scuola che il mio vero nome fosse Liliana. E' stato un periodo tremendo.

"Buon Natale, fratello" dice Sirius, afferrando James e strofinandogli con energia i capelli. Lui lo allontana ridendo e si aggiusta gli occhiali. Mi sembrano due orsetti. Sono davvero teneri quando si comportano come due normali amici. In maniera civile.

"PETER !" grido, accorgendomi che il piccolino è rimasto per un minuto con le braccia spalancate senza che nessuno ricambiasse.

"BUON NATALE ANCHE A TE !" lo stringo e poi, dopo un sorriso incerto a James, strepito :"E' il momento dei regali !"

I Malandrini si guardano complici.

Aiuto, spero che da quel pacco non saltino fuori delle cavallette.

-

Un maglione bianco, con dei motivi natalizi, piccole renne saltellanti e la scritta "COOLEST REDHEAD EVER" campeggia nelle mani eccitate di Lily.

Urla di gioia e il suo sorriso entusiasta mi procura un tuffo al cuore.

Ma è quando mi getta le braccia al collo – come ha appena fatto per ringraziare anche gli altri – che quel mio cuore credo di averlo perso definitivamente.

"E' BELLISSIMOOO !"

Insieme ai miei timpani.

-

Indosso fieramente il mio maglione, dopo aver dato il regalo ai Malandrini. Ero indecisa. E alla fine ho comprato una scatola gigante, enorme. Contenente una quantità spropositata di dolci, Magici e Babbani.

Li osservo accennando un sorriso mentre aprono in quattro il pacco, piacevolmente sconvolti.

Uno per ogni punto sottrattovi ingiustamente. Buon Natale !
- Lily, ovvero la vostra rompiscatole preferita.

Sirius legge il biglietto ad alta voce mentre Remus mi abbraccia forte.

"Oh Lily, non dovevi."

"In realtà sono quasi tutti per te. Ti voglio bene."

"Ti voglio bene" mi risponde e io gli scompiglio i capelli di quel colore così bello, un castano chiarissimo tendente al biondo cenere.

"Evans ! Dopo questa posso dire con certezza di amarti" mugugna Sirius, con la bocca piena, indicando il Mars che ha in mano.

Gli batto il cinque e lui lancia un'occhiata preoccupata a James.

"Ti amo platonicamente, sia chiaro" si corregge subito, alzando le mani.

Ridacchio e addento un Calderotto.

Ah, Morgana. Orgasmico. Il caramello mi si scioglie in bocca e per la maggior parte mi cola sul mento, appiccicandosi ai capelli. Devo essere l'anti sesso, ma chi se ne frega.

Afferro una bottiglia. Ho bisogno di qualcosa per mandare giù l'impasto colloso della merendina. Bevo un paio di sorsi e la mia espressione disgustata tradisce la nonchalance con cui ho finto di essere un'abituè dell'alcol.

Rum di Ribes Rosso. Tra tutte le cose che ci sono, proprio questo ?

Tasto il pavimento dietro di me e trovo un'altra bottiglia. Whiskey Incendiario. Molto meglio.

James mi guarda con la fronte corrugata.

"Che c'è, pensi che non regga, Potter ?" gli chiedo con aria di sfida.

"Nono, fai pure" replica, allungandosi verso una bottiglia di birra e portandosela alle labbra, con un sorrisetto.

Vorrei sbattere la testa ad un muro per quanto questo suo gesto semplicissimo mi abbia mandato lo stomaco in subbuglio, più di ogni alcolico. Che ci posso fare se è così maledettamente attraente ?

Una macchia di cioccolato gli sporca l'angolo delle labbra ma mi pare eccessivo andare a toglierla.

Oddio, anche solo per pensare una cosa del genere devo essermi ammattita.

Mi pulisco la bocca con il dorso della mano e stringo le labbra. Voglio qualcosa...ma cosa ?

Un pensiero mi attraversa fugace la mente ed è questione di vita o di morte.

Ho voglia di SALATO.

-

Che Lily Evans non reggesse l'alcol si sapeva. Quello che però non avevo messo in conto è che si sarebbe messa a correre in piena notte nei corridoi, con le scale che cambiano più del solito, alla ricerca disperata di cibo, con indosso un pigiama con delle renne danzanti e una bottiglia di Whiskey Incendiario in mano. Dopo appena qualche sorso di Rum.

Adesso, io la trovo ugualmente bellissima e questo suo lato folle mi piace da impazzire, ma finire in punizione la notte di Natale sinceramente non rientra nei miei piani. E sono abbastanza sicuro che se fosse sobria non rientrerebbe neanche nei suoi.

Quindi credo di dover trovare un modo per fermarla e farle avere il suo panino con la pancetta senza rischiare di venire appeso per i pollici nell'ufficio di Gazza, anche perché domani sarebbe lei ad uccidermi.

"Lily ! Torna qui !" sibiliamo in quattro, cercando di afferrarla.

Maledizione, è veloce la rossa.

Remus rimane più dietro e controlla la Mappa, sperando che Gazza non abbia in mente di fare un salto sulla Torre proprio ora.

Sarebbe stato semplicissimo se lei avesse acconsentito a mandare noi a prenderle questo benedetto panino – Mantello dell'Invisibilità, Mappa del Malandrino e il gioco è fatto – ma no, figuratevi. La signorina doveva controllare di persona che non sbagliassimo gli ingredienti.

"VOGLIO IL MIO PANINO" urla con voce da bambina, portandosi le mani ai fianchi.

"Te lo vado a prendere io, tu torna in Dormitorio, non sei la persona più adatta per queste scappatelle notturne."

"Io sono la persona più adatta per fare qualsiasi cosa" replica con aria altezzosa.

La ammazzerei. O bacerei.

Mi limito ad alzare gli occhi al cielo e a chiedere aiuto a Merlino.

La fortuna vuole che il custode maledetto voglia farsi una passeggiatina proprio nel corridoio accanto al nostro, ci allarma Remus, che controlla la Mappa non appena Lily si volta.

Perfetto, non abbiamo via di scampo.

In men che non si dica ci nascondiamo dove capita. Afferro Lily e la trascino con me dietro un arazzo vecchio e polveroso.

"Vieni qui" le sussurro, cercando di assumere un tono autoritario.

La sua schiena preme contro il mio petto, che si sta alzando ed abbassando ad un ritmo che sono quasi certo sia troppo più veloce del normale. Le mie braccia le cingono la vita e vorrei solo che, invece di colpirmi la faccia, le sue mani andassero ad intrecciarsi con le mie.

Sento i passi di Gazza avvicinarsi, preceduti dal miagolio di quell'orrendo gattaccio.

"Fammi andare, ho un piano !" esclama la rossa.

Per evitare possibili discussioni le tappo direttamente la bocca con una mano, cosa che effettivamente non facevo da un sacco. Mi era mancata la morbidezza delle sue labbra in realtà. Evidentemente lei non è dello stesso parere perché, dopo essersi divincolata senza successo, mi morde la mano. Ma me la morde con molta passionalità oserei dire, perché posso vedere i segni dei suoi denti sopra. E mentre osservo la mia ferita di guerra lei mi è già sfuggita e sta...porca troia.

"GAZZAAAA !"

"Che cazzo fa? Che cazzo fa? Che cazzo sta facendooooo !" sibila Sirius, sbucando da dietro un'armatura, in preda ad una crisi isterica.

"James, per la miseria, fermala !" mi incita Remus, affacciandosi da un altro arazzo.

Dovevamo portare il mantello, dannazione.

"GAZZA !" Lily urla a squarciagola, sventolando la mano in direzione del custode "BUON NATALEEEEE !"

Il vecchio è sconcertato quasi quanto me e il suo ghigno di vittoria si tramuta in una smorfia perplessa.

"Vedi, stavo in Dormitorio, in solitudine e ho pensato, chi altri è solo la notte di Natale ? Ma il nostro custode ovviamente ! Così mi sono detta, perché non andare a fargli gli auguri di persona ?" inizia a parlottare la Evans, dicendo cose senza un senso, ma che lo riescono a distrarre almeno un po'. Così, mentre lo intrattiene, ci fa cenno con una mano di andare via.

E' un genio. Un fottuto genio.

Io ovviamente rimango qui e credo anche Felpato, mentre Lunastorta e Codaliscia scendono in Cucina.

Ovviamente Peter, con la sua solita grazia, fa cascare il braccio di un'armatura e Lily è costretta a gridare  "FELICE HANNUKAH !" e saltellare, per non farci prendere.

Stanotte finisce male.

"Signorina Evans...apprezzo il suo pensiero, devo dire che non me lo aspettavo"

Un secondo. Questo non è Gazza che parla. Gazza non direbbe una cosa del genere a nessuno, mai.

Da qui non riesco a vedere bene, capisco solo che forse dovrei intervenire.

Oh Merlino no. Non ce la posso fare, non ci sta provando davvero.

E' quando vedo quel vecchio schifoso poggiare una mano sulla spalla di Lily, che anche se continua a sorridere, si guarda intorno mandando segnali di panico con gli occhi, e l'espressione schifata di Sirius, che decido che è il caso di mettermi in mezzo.

"BUON VECCHIO GAZZA ! CHE COSA TI PORTA IN QUESTI CORRIDOI LA NOTTE DI NATALE ?!"

Ho strillato così tanto da rischiare di procurarmi un infarto da solo.

"Potter" ringhia il pervertito, illuminandomi il volto con la sua lampada maledetta.

Ho detto maledetto troppe volte, vero ?

"Eh sì, sono proprio io. E io e la mia amica stavamo giusto tornando nella nostra camera. Cioè, nostre ovviamente" esclamo, circondando le spalle di Lily con un braccio ed intimandola a tacere.

"Dove sono i tuoi amichetti ?"

"Quali amichetti ? Io non ho amichetti"

"Credo che passerete la notte di Natale in punizione."

Ti piacerebbe. Ci metto un attimo a denunciarti per molestie.

"Non credo proprio" rispondo infatti, sicuro di me.

Non l'avessi mai detto. Succede il finimondo.

I quadri si svegliano, Gazza torva Sirius e ci trascina dalla McGrannit che apre la porta con la faccia scazzata di una pronta a pietrificare chiunque, anche il Primo Ministro.

"Oh Merlino, anche a Natale no. Che cosa avete fatto stavolta ?" esclama affranta quando Gazza ci mostra tenendoci per i polsi, come se fossimo una conquista.

Ovviamente Lily non la tocca, ci mancherebbe solo.

"Assolutamente niente ! Lo giuriamo !"

Scuote la testa, non ha voglia di metterci in punizione, la conosco bene la mia Minerva. Ma evidentemente non conosco così bene Lily Evans, che non so per quale assurda ragione decide di iniziare a singhiozzare.

"Prof, la prego, stavo morendo di fame ! Non mi metta in punizione, ho paura !"

Devo trattenerla dall'inginocchiarsi ai piedi della donna, che sconcertata chiede :"Signorina Evans, ma ha bevuto ?"

"E lei ha bevuto ?" le dice in risposta Lily.

Io sono basito.

Sirius scoppia a ridere ma viene subito fulminato dalla professoressa, la quale, esausta, ci ammonisce blandemente.

"Penso che sia il caso di andare a dormire, ne riparliamo domani mattina. Nel mentre penserò se sia il caso di ripulire i Sotterranei, la Guferia o i bagni del primo piano."

"Minerva ! Quanta durezza ! La signorina Evans cercava solo un panino con la pancetta, quando lo stomaco chiama non ci si può far nulla !" ed eccola, eccola la voce che ci salva il culo da un Natale schifoso, la voce dell'uomo della mia vita.

Albus Percival Wulfric Brian Silente.

-

Addento soddisfatta il mio panino con la pancetta – o la porchetta ? – seduta sulla montagna di cuscini che i ragazzi hanno gentilmente disposto attorno al divano solo ed esclusivamente per me, la regina della notte.

In sottofondo sento le risate dei Malandrini, ma adesso sono troppo concentrata su questo pane così croccante per prestare attenzione al motivo del loro riso. Spero solo che non si tratti di me.

"Che rottura che sei, Remus ! Bevi un altro po' !"

"Ma a che pro ? Oltre al fatto che mi fa schifo e che l'ultima volta mi sono quasi rotto l'osso del collo, lo sapete che non supero una certa soglia, il mio corpo inizia a smaltirlo molto più velocemente delle persone normali !"

"Se fossi in te mi berrei anche l'acqua del cesso."

Che finezza, Sirius.

"Tu già te la bevi."

"Ecco, se e solo se esistesse un liquore al cioccolato, sarei ben disposto."

Nel mio cervello si accende una lampadina. Liquore...al cioccolato !

"ESISTE !" urlo, perforando i timpani a James, che è seduto accanto a me da quando siamo tornati dalla nostra gitarella.

A proposito, Silente è stato epico. La McGranitt non ha battuto ciglio ed è tornata a dormire, sbattendoci praticamente la porta in faccia, ma l'espressione di Gazza è stata qualcosa di indescrivibile.

Poi mi era venuta una voglia matta di Kebab e ho provato di nuovo a scappare ma James mi ha afferrata per la vita e trascinato sopra di lui, fino a che non siamo rientrati. È stato un bel viaggio, c'era una bella vista.

"Stai scherzando" ridono, prendendomi per una matta.

Ve lo faccio vedere io se sto scherzando.

"ASPETTATE QUI !"

Corro in camera, scavalcando una bottiglia di Vino d'Ortica, e rovisto in fondo all'armadio di Marlene.

"RAGAZZI !"

Sono di nuovo in Sala Comune e mostro vittoriosa una bottiglia bianca, grande quanto un braccio di Sirius.

"Allora...prima di iniziare a parlarvi di questa meraviglia, dovete promettermi di non rivelare mai a nessuno che l'avete vista."

Sono confusi ma giurano.

"Vi spiego un po' come funzioniamo noi ragazze e come gestirci. O almeno quelle del nostro dormitorio."

"Ci faresti un grande favore" rispondono all'unisono.

"Vedete, ci sono circa tre livelli di panico, ansia e stress che attraversiamo tutte. Per fare fronte a queste cose ogni livello viene associato ad una bevanda. Lievello uno, codice verde, CAMOMILLA. È per le ansie generali, ad esempio prima di un compito o quando qualcuna è agitata per un appuntamento, cose di routine insomma. Preparateci una bella camomilla o una tisana e ci dovremmo più o meno calmare. Livello due, codice giallo, COGNAC O WHISKEY. Vi sembrerà un bel salto dalla camomilla, ma è fondamentale. Queste cose sono usate quando una di noi fa qualcosa di estremo, o vive un'esperienza un po' folle per cui ha bisogno di un sorso veloce per ritornare alla realtà e riprendersi dallo shock."

Si sono persi, è chiaro. Lo vedo dai loro sguardi da pesce lesso.

"Ad esempio ?" chiede Sirius, smarrito.

"Non lo so...una cosa un po' paradossale. Ecco, ad esempio. Se un giorno io prendessi e in una botta di follia baciassi uno di voi, James per dirne uno a caso..."

Vi prego fermatemi.

"...dopo andrei in camera – o in Infermieria più probabilmente – e avrei bisogno di qualcosa di davvero forte per riprendermi. O bho, se Mary ci dicesse ' Ho voglia di una relazione stabile ', ecco a quel punto cognac e passa la paura."

Si lanciano delle occhiate stranite e aspettando che continui a farneticare cose senza senso.

"E infine questo" gli mostro la bottiglia, come si presentano gli oggetti preziosi alle aste "Il livello Bailey's al cioccolato. Il nettare degli dei. Codice rosso. Questo liquore è molto dolce, cremoso, delizioso. Ma non può essere usato per una qualsiasi situazione. E' un liquore bifronte, ha un aspetto positivo e uno negativo. Potrebbe essere bevuto in casi di estrema gioia..."

"Tipo per festeggiare una E in Pozioni ?" mi interrompe Peter, ingenuamente.

"Ma no...parliamo di cose più personali. Ad esempio, per festeggiare una proposta di matrimonio o una promozione tanto agognata o..."

"Una proposta di matrimonio ?! Ma voi siete malate !" urla Sirius, ritraendosi sconvolto, come se avesse davanti un Dissennatore.

"Sì bhe, ovviamente ancora non lo abbiamo usato in occasioni positive. Quindi qui c'è l'aspetto negativo. Se per esempio Frank ed Alice dovessero malauguratamente lasciarsi, questa bottiglia andrebbe interamente ad Alice. O se ci succedesse qualcosa di particolarmente destabilizzante in famiglia. Ha una sorta di potere consolatorio, è per questo che è sottochiave. Infatti appena posso devo trovare un modo per ricomprarlo, se le altre scoprono che l'ho dato via mi fanno ingoiare il gatto di Gazza. Ma adesso, bando alle ciance" mi alzo in piedi e tendo solennemente il Bailey's a Remus "Con il potere conferitomi da me medesima, ti dono questa bottiglia Remus John Lupin, come premio per la tua gentilezza e la tua amicizia. Fanne buon uso."

Rem mi toglie la bottiglia dalle mani e mi sorride inquietato, poi tutti mi fissano in silenzio, mi lascio sfuggire un risolino senza motivo.

"Sei ubriaca marcia" proferisce infine Sirius.

"Non sono ubriaca. Sono diversamente sobria."









James ed io ci sediamo sul soffice tappeto con la schiena contro il divano, un po' alticci. Lo ammetto.

Quella massa informe di coperte e carte di Cioccorane deve essere Peter, del quale non si vede neanche la faccia.

Remus sospira, sprofondando nella sua poltrona e strofinandosi stancamente gli occhi. Poverino, è già molto pallido e le occhiaie stanno iniziando a scavargli il volto. Ho fatto bene a rimanere qui. Spero di averlo reso felice, per quanto possibile.

Sirius è sdraiato vicino al davanzale con lo sguardo incollato fuori, cupo e pensieroso. Ogni barlume della spensieratezza che ha avuto fino ad ora è stato spazzato via. Chissà a cosa pensa, spero che anche lui stia bene. Mi sta simpatico, inaspettatamente. Lo dovevo immaginare, se Emmeline lo trova molto dolce, solo in alcuni momenti, intelligente e simpatico – okay che lei lo dice di quasi tutti, ma contando che con Sirius ci aveva davvero poca confidenza - mi fido.

E poi posso capire l'altalena di emozioni che prova nei confronti di quel residuo di famiglia che ha. Suo fratello, che attualmente starà dormendo nel suo letto freddo di Grimmauld Place.

James invece sembra imperturbabile.
Non nel senso che ha la stessa faccia per qualsiasi emozione o che è troppo rigido, al contrario. Nel senso che qualsiasi cosa accada attorno a lui e ai suoi amici, in particolar modo, non gli impedisce di sorridere e scherzare.

Credo che sia un po' come Marlene.
Una di quelle persone che cerca di tenere incollati i pezzi di tutti, facendo il cretino e tirando su il morale agli altri, e poi magari potrebbe crollare da un momento all'altro. Però non ne sono certa, non lo conosco bene ma è sicuramente più profondo di quanto tenda a dimostrare.

Sirius si solleva a fatica e scuote il braccio di Remus.

"Vieni Luna, andiamo a dormire" borbotta, stanco.

Che tenero.

Remus si alza e i due se ne vanno su per le scale, a braccetto. Poco dopo, il moro ricompare e si trascina dietro Peter - Larva, lanciando un'ultima occhiata a me e James. Gli ha fatto l'occhiolino il furfante. Che crede, che io non me ne accorga ?

Wow. Faccio dei pensieri incredibilmente lucidi per essere a questo stadio.

-

Siamo soli.

In sottofondo il giradischi continua ad emettere suoni, lo abbasso un po' con la bacchetta e la musica si diffonde soffusa.

C'è I'm Happy Just to Dance With You.

Un ballo adesso ci starebbe. Le rivolgo un'occhiata interrogativa e lei, senza dire nulla, acconsente con le sue iridi verdi.

Le tendo la mano e un po' a fatica ci alziamo in piedi.

Ci muoviamo scoordinati, troppo brilli per impegnarci, la canzone non è un lento, non c'è un modo preciso per ballarla, ma mi va bene così.

Il suo tocco mi brucia la pelle.

Il problema si pone quando i The Righteous Brothers attaccano a cantare Unchained Melody, che non è assolutamente normale parta dopo una canzone dei Beatles, perché io so per certo che questa canzone non è in questo vinile.

Remus deve aver fatto qualche impiccio.

Oh my love, my darling,
I've hungered, for your touch
A long, lonely time

Non c'è cosa più vera, penso, mentre stringo più forte la sua mano.

Poggia la testa contro il mio petto e sento un tepore diffondersi dentro me, mentre lei viene cullata dalla musica, forse la regina dei lenti.

Solleva lo sguardo impercettibilmente, per poi tornare a guardare il camino.

And time goes so slowly
And time can do so much

Quanto fa il tempo. Pensare che fino a qualche mese fa un momento del genere non riuscivo neanche ad immaginarlo.

I need your love

Disperatamente.

Il sorriso che fino a poco fa le illuminava il viso è scomparso, ha riacquistato il cipiglio pensieroso di sempre. Sento i suoi battiti accellerare, punta i suoi occhi nei miei e distoglie lo sguardo subito dopo.

Così, quando arriva l'ultimo ritornello, quello in cui il cantante grida disperatamente di aver bisogno del 'suo' amore, cede.

Si ritrae e sorride imbarazzata, prendendo una bottiglia a caso dal tavolo.

Che potevo sperare ?

Sembra che l'alcol stia ricominciando a farle effetto perché - come se non avessimo appena vissuto un momento di cristallina connessione e attrazione - si sta letteralmente arrampicando sul divano. Afferra una coperta rossa dal pavimento e si copre un po' maldestramente, rimanendo con le gambe scoperte.

Mi fa sorridere. Fissa il soffitto, mentre io, con la schiena e la testa appoggiate alla base del divano, guardo lei.

"Sei proprio un tipo da Beatles" dice, dal nulla e non so perché ma suona come un insulto.

"Cerchi di fare lo strafottente, magari provi ad ascoltarti anche quei gruppi strambi di Sirius, fai il duro ma poi sei..." cerca un parola, passandosi la lingua sulle labbra.

"Come i Beatles. Lo sai che una volta Paul McCartney fu arrestato in Germania per aver bruciato un preservativo sul muro di un albergo ?"

Esattamente, questo adesso che cosa c'entra ?

"Voi mi sembrate tanto tipi da fare una cosa del genere."

Scoppio a ridere e nego con enfasi.

"Ma ti pare."

Ovviamente l'abbiamo fatto. Ma poi siamo scappati sottoforma di Animagus, per questo non siamo stati arrestati.

Ora Lily si è ammutolita e dondola la testa con un'espressione placida.

"Non è una cosa brutta. Sono anche io un tipo da Beatles."

É dolcissima. Sento When You're Young And In Love - concilia incredibilmente il sonno - provenire dal giradischi e mi decido a spegnerlo una volta per tutte. Quei cretini hanno fatto una compilation praticamente.

"James" dice Lily con voce flebile, provocandomi una fitta allo stomaco.

"Sì ?"

"Ti ricordi quando ci siamo conosciuti ?"

Certo, certo che me lo ricordo.

Diagon Alley, 25 Agosto 1971.

Ma lei probabilmente fa riferimento al primo giorno di scuola, dubito che mi avesse notato davanti al Ghirigoro, troppo presa a guardare quei libri magici, per accorgersi di un bambino con la faccia ancora troppo tonda e dei capelli pessimi.

"Eravamo seduti vicini in Sala Grande, subito dopo lo Smistamento. Mi sorridevi, eri buffo. Mi sei stato subito simpatico."

La guardo sconvolto, questa è la rivelazione dell'anno. Ragazzi, Lily Evans dice che James Potter le sta simpatico.

"E poi mi hai detto" ricorda con un sorriso " Ciao ! Sei nella Casa migliore di tutte ! Tu non lo sai perché ho visto che sei Nata Babbana ma fidati, sei nel posto più bello di tutti !"

Ride di gusto ed io vorrei sprofondare, imbarazzato. Anche se mi fa piacere che si ricordi questo particolare.

"Finchè qualche giorno dopo non hai fatto levitare – non so come, visto che la maggior parte di noi non sapeva neanche far levitare una piuma - un ragazzino per farti dare i compiti di Pozioni. E da lì è cambiato tutto." dice, amareggiata.

Coglione. Vorrei infilare la testa nel camino. Coglione. Ho sbagliato tutto, ho sempre sbagliato tutto.

"E poi hai iniziato a chiedermi di uscire compulsivamente e ho pensato di denunciarti per stalking" conclude divertita.

Tiro un sospiro di sollievo. Dio benedica Lily Evans ubriaca.

-

"Tu invece non mi sei mai stata particolarmente simpatica."

HO CAPITO BENE ?

"SCUSAMI ?!" sbotto, scattando a sedere.

In risposta lui ride ed io sento una piccola stretta al cuore, come mi accade sempre ormai quando sorride.

"Ho detto che non sei mai stata particolarmente simpatica ma non ho detto che tu non mi sia mai piaciuta. Quello da sempre." risponde poi, facendomi stendere e spostandomi una ciocca di capelli dietro le orecchie.

Ma che diavolo significa...?

Sono davvero troppo stanca e confusa per fare l'analisi logica del suo discorso, lo capirò domani, se me lo dovessi ricordare.

C'è silenzio.

Sento le palpebre farsi pesanti e il mio braccio scivola fuori dal divano, rimanendo penzoloni. Le mie dita sfiorano il viso di James. Approfitto della sonnolenza – più sua che mia – per far salire la mano sulla sua nuca, fino ad arrivare ai capelli.

Merlino, ho sempre desiderato farlo.

Ci giocherello un po', per poi affondarci le dita e muoverle più o meno circolarmente. Sono più morbidi di quanto sembri. I capelli di James Potter. Probabilmente adesso ce li avrà tutti sparati in aria, come sempre, ma non riesco e non voglio abbassare lo sguardo. Ho paura di incrociare il suo.

James non dà segni di vita. Non mi dice nulla, non mi sposta la mano ma mi pare che sia sveglio, sento il suo respiro non proprio regolare.

Ma è quando torno a grattargli la nuca e più giù, il collo, che lo sento sussultare. Emette un verso gutturale e poi un sospiro, come se fino ad ora si fosse dovuto trattenere. Posso vederlo – nella mia testa – mordersi il labbro, scommetto che adesso lo sta rifacendo. Vorrei che si girasse verso di me.

Non so perché lo sto pensando. Insomma, sono io, perché mai dovrei baciare James Potter ?

Non lo so. E' attraente, credo basti. E stasera è stato buono e gentile e mi ha aiutata a tirare su il morale a Remus. Ah, e ovviamente mi ha procurato un panino con la pancetta, che non è cosa da poco.

Ma che sto dicendo...
Sono ubriaca. E stanca.
Sì...stanca...
Ho proprio tanto...sonno. Sonno...

-

Sento la sua mano affondare tra i miei capelli, arrotolarseli – per quanto si possa – attorno alle dita e giocarci. Una vampata di eccitazione mi esplode nello stomaco – e spero con tutto me stesso che non esploda anche da altre parti – e sono costretto a mordermi le labbra a sangue per non affondare a mia volta le mani tra i suoi capelli scarlatti, toccarla e baciarla con tutta l'intensità possibile.

E poi le sue dita scivolano lungo il mio collo, si muovono, lo accarezzano, ed ogni mia buona intenzione va a farsi benedire. Non riesco a trattenermi e mi lascio sfuggire un gemito.

Adesso mi giro. Adesso mi giro. Adesso...

Sento il suo respiro farsi via via più regolare, la sua mano calda non si muove più e anche le mie palpebre ormai sono pesantissime.

E prima che i miei occhi si chiudano vedo una sola cosa.

Rosso.

-

Le prime luci del giorno filtrano attraverso le tende, infastidendomi non poco. Giro la testa ma così mi ritrovo con la faccia su dei capelli, non miei.

Ma che cosa...
Oh Morgana.

Mi sono addormentata sulla testa di James Potter. Spero di non aver sbavato.

Scatto a sedermi per poi stendermi di nuovo subito, con le tempie che pulsano in una maniera incredibile e lo stomaco sottosopra.

La figura sotto di me – nel senso che è sul pavimento eh, non che è sotto il mio corpo, specifichiamo – borbotta qualcosa e poi con la velocità di un bradipo incinta gira leggermente il capo.

"Evans...lo sai che hai proprio una testa dura ? Non solo in senso figurato." dice, stirando un sorrisetto.

Idiota già di prima mattina.

"Che ore sono ?" chiede, stiracchiandosi e sbadigliando.

Io rispondo con dei lamenti indefiniti, cosa che gli fa capire che l'ora se la deve guardare da solo.

"Sono le sei...è quasi l'alba." annuncia, poggiando gli avambracci sul davanzale.

Ma quando ci è arrivato laggiù ?

Guarda lo spettacolo fuori dalla finestra – le sfumature pallide del sole si mescolano all'indaco del cielo, ormai non più scuro, e  arrivano fin qui, riflesse dalle neve candida – sicuramente più allettante di quello che è rimasto in questa Sala Comune dopo ieri notte.

"Ev"

Non ho la forza per dirgli di non chiamarmi così. E poi, tutto sommato, mi piace quando lo fa. Ma questo non lo dovrà mai sapere.

"Vieni qui" dice con una voce così roca, ancora assonnata, da farmi venire i brividi "Ha smesso di nevicare."

In risposta mi giro dall'altro lato. Ma mi sento come osservata e non voglio, per nessuna ragione, che mi guardi il sedere – anche se coperto dai pantaloni di pail - siccome la mia coperta non si sa dove sia andata a finire. Quindi mi rigiro e lo trovo proprio davanti a me, che mi porge una mano.

"Ho sonno...dormiamo" mormoro, con gli occhi socchiusi e la faccia premuta contro il cuscino.

"Dormirai, stai tranquilla, ma devi andare nella tua stanza perché qui c'è un casino e bisogna pulire. E poi non vuoi che gli altri studenti ti trovino in queste condizioni, no ?"

Scuoto la testa e afferro la sua mano, con il risultato di alzarmi troppo velocemente, con la testa che gira tantissimo e mettere il piede su un cartone vuoto di pizza, che non ricordo minimamente di aver mangiato.

"Dai signorina, fila in camera. Ti accompagno fino a dove posso."

"Grazie" riesco a dire, con la bocca impastata dal sonno.

E lo penso, lo penso davvero. Perché stanotte mi sono divertita come non accadeva da tanto tempo, mi sono sentita libera, bene, spensierata e viva.

Lui si è dimostrato molto premuroso e non mi ha mai persa di vista, neanche quando sono corsa da Gazza.

Che figura di merda, ora che ci penso.

E' stato gentile e non mi ha fatto pensare molto al fatto che ho passato il Natale lontana dalla mia famiglia. Mi ha fatto sentire a casa.

Ormai non posso più negare il fatto di esserne attratta fisicamente, almeno un po'.

La sua mano stringe saldamente la mia, è una stretta che conosco bene. Forte, rassicurante e confortevole. Stanotte abbiamo ballato un lento credo...eravamo così vicini che ho iniziato a tremare.

Ma io sono ancora ubriaca e queste cose non le devo più pensare.

-

"Se non mi doveste vedere a colazione, non preoccupatevi. Devo dormire. Tanto" mi avvisa.

"Lo capisco, dovrei anche io" rispondo, anche se sono certo che non ci riuscirò.

Annuisce, con gli occhi smeraldini ancora mezzi chiusi dal sonno, la coda storta e una macchia di marmellata sul maglione.

La accompagno fino all'inizio delle sue scale, dove ci dovremo separare. Mi guarda mitemente, dondolandosi sul posto.

Che dovrei fare ora ? Ringraziarla per la splendida serata ?

"Okay, buonanotte allora" opto per questa frase "Bhè, in realtà ormai è mattina quindi, buon sonno e basta. E buon Natale, ma te l'ho già detto..." mi si incarta la lingua, non ce la posso fare. Come la saluto ? Aaah, mi incasina il cervello.

Le sue labbra si curvno da un lato, poi le vedo avvicinarsi pericolosamente alla mia faccia.

Improvvisamente sento il cuore battere così forte da credere che potrebbe uscirmi dal petto salendo su per la gola. Non mi muovo di un passo.

Sento solo la sua bocca lasciarmi un delicato bacio sulla guancia e mentre penso che in questo momento devo avere una faccia da ebete, le sue labbra scivolano più in basso sul mio volto, per andare a fermarsi in quel punto imprecisato, lì, il più possibile vicino alle labbra, su quell'angolo.

L'angolo della bocca, la terra di mezzo dei baci. Che vorrà dire ?

Si sposta impercettibilmente e sento la sua bocca piena che si poggia con delicatezza per metà sulla mia.

Un mezzo bacio. Non respiro.

Si allontana e prima di sparire dietro la porta di camera sua, sorride furbescamente e mi dice : "Buon Natale, Potter".








Dopo cinque minuti buoni in cui sono rimasto immobile a fissare la porta di camera sua come un cretino, mi decido a tornare nei miei appartamenti, dove trovo tutti i letti occupati, tranne ovviamente quello di Frank e di Sirius.

Al suo posto un enorme cane nero è sdraiato vicino alla finestra, in attesa.

Tiro le tende, mi sdraio e batto la mano sul materasso per fargli segno di saltare su.

Si accoccola ai miei piedi, come facciamo ogni Natale o quando è particolarmente giù di morale, ci confortiamo a vicenda. È proprio vero che gli amici sono la famiglia che ci scegliamo.

Io e lui ci siamo trovati per caso, ma poi ci siamo scelti.

Gli racconterò tutto domani.

Sento il calore di Felpato sul corpo e un bruciore scottante sul punto toccato dalle labbra di Lily.

 

Merlino, è il Natale più bello della mia vita.

 

Friends are the family we choose for ourselves.




 

 

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