Provehito in Altum

di vampireechelon
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Believe ***
Capitolo 2: *** 2. Rescue me ***
Capitolo 3: *** 3. Party in the usa ***
Capitolo 4: *** 4. Love, Lust, Faith and Dreams ***
Capitolo 5: *** 5. Unexpected ***
Capitolo 6: *** 6. Remedy ***
Capitolo 7: *** 7. Together ***
Capitolo 8: *** 8. Hurricane ***
Capitolo 9: *** 9. Bad things happen ***
Capitolo 10: *** 10. Truth ***
Capitolo 11: *** 11. But the beating of our hearts ***
Capitolo 12: *** 13. Perfect ***
Capitolo 13: *** 14. It could be just like heaven ***
Capitolo 14: *** 15. London Calling ***
Capitolo 15: *** 16. The secret is out ***
Capitolo 16: *** 17. Invisible ***



Capitolo 1
*** 1. Believe ***


Ciao a tutti, è la prima storia che pubblico dopo molto tempo. Scrivo perchè sento il bisogno di farlo e di lasciare libera l’immaginazione. Sono una grande amante della musica e in particolare della musica dei 30 seconds to Mars! Spero che la storia vi possa piacere, scrivetemi cosa vi piace e cosa non vi piace. Buona lettura.


Il mare.

Il mare mi ha sempre rigenerato. In questo momento mi trovo seduta sulla spiaggia, ci siamo solo io, le onde e il tramonto. Chi lo avrebbe mai detto che finita l’università avrei avuto il coraggio di andarmene, di lasciare tutto in Italia per inseguire un sogno. Mi trovo nel lungomare di Malibu beach, in preda ai mille pensieri: domani è il grande giorno, il grande giorno del colloquio. Il tutto era partito da una sfida con me stessa, avevo visto l’annuncio di lavoro messo da “Adventures in Wonderland”, cercavano una figura anche senza esperienza con conoscenza di più lingue europee in quanto volevano offrire un ulteriore servizio ai propri clienti, così ho mandato il curriculum, la lettera motivazionale e le certificazioni linguistiche ricevute durante tutti i miei anni di studio. Ero stata contattata via Skype per un colloquio preliminare da niente popò di meno che Emma Ludbrook, il risultato era stato positivo: io e altre 3 persone eravamo candidate per il posto, domani me la dovevo saper giocare bene ed essere astuta. Il viaggio per LA mi è costato un rene, ho lavorato notte e giorno come cameriera per 5 mesi per ridare i soldi ai miei genitori,  che mi avevano anticipato i soldi per aereo e appartamento. Per il momento rimarrò per un mese, poi se il colloquio andrà a buon fine rinnoverò il visto. I miei genitori mi hanno sempre sostenuto in tutte le mie scelte e i miei azzardi, anche se devo ammettere che non pensavo acconsentissero a questa mia follia.

Stavo riflettendo su come impressionare i miei futuri datori di lavoro il giorno seguente, quando un bellissimo Husky bianco mi si avvicina, lo accarezzo dolcemente, lo coccolo un po’ e poi mi guardo intorno, non c’era nessuno, impossibile che fosse da solo, era troppo ben curato per essere un randagio. Faccio una foto con lui al tramonto, perchè sì, so essere romantica solo con i cani, e poi se ne va. Scompare così come era apparso. Mi incammino verso il mio appartamentino, che si trova un po’ fuori Los Angeles, ed inizio ad osservare tutte le villette che si trovano sul lungomare, tutte bellissime e lussuose, il cane sarà di qualcuno che abita qui intorno, mi dico. Lungo la strada di casa mi fermo a prendere delle cose per cena al supermercato. Il reparto dei cibi già pronti qui in America è incredibilmente fornito, trovo la mia cena e me ne torno a casa.

Dopo la chiamata ai miei genitori via Skype, me ne vado a dormire, l’indomani sarebbe stata una giornata impegnativa.

Ore 7.00 a.m. suona la sveglia, mi alzo di scatto ed inizio a prepararmi. Il colloquio sarebbe stato alle 9.00 dall’altra parte di LA. Faccio colazione, indosso il mio tubino bordeaux, mi trucco in modo semplice ma elegante e poi dopo aver chiamato un Taxi mi dirigo verso il luogo del colloquio. Ho le palpitazioni, di solito prima dei colloqui mi scrivo e imparo a memoria un discorso di presentazione, ma questa volta mi ero detta che avrei vissuto il momento, senza pensare a discorsi preimpostati. Arrivo a destinazione con 10 minuti di anticipo, come mio solito fare, suono e ad accogliermi trovo Emma e le altre 3 ragazze, che sembrano più modelle che segretarie o traduttrici. Sono l’unica italiana, le altre vengono chi dalla Russia, chi dalla Germania e chi dalla Spagna… Di sicuro non sarò la prescelta, ma è sicuramente un’esperienza formativa quella di viaggiare sola per più di 6 ore in aereo. Emma ci fa accomodare tutte in un grande soggiorno con un divano bianchissimo, e poi inizia a parlarci:

“Buongiorno ragazze, ovviamente come sapete assumeremo solo una di voi, per cui in bocca al lupo! La giornata si svolgerà nel seguente modo: vi chiameremo ad una ad una all’interno di quella stanza, andremo in ordine alfabetico logicamente, dopo il colloquio tornerete qui e aspetterete insieme il responso. Il consiglio che posso darvi è quello di essere spontanee, non c’è nulla di convenzionale in questo colloquio! Bene iniziamo con la prima...Alina, prego seguimi!”

“Ragazze, piacere il mio nome è Martina”, dico solare

“Ciao, piacere io sono Carmen!” risponde la spagnola gentile

“Piacere, io mi chiamo Hilde, felice di conoscerti!” risponde la tedesca

Non facciamo in tempo a dire altro, perché Alina esce come una furia dalla stanza, rossa in viso e con lo sguardo arrabbiato. Si mette seduta e continua a ripetere: “Sono pazzi, sono pazzi” e che non ci può dire nulla di quello che è stato detto o fatto in quella stanza. Un senso di ansia comincia a farsi strada su di me, e se chiedessero cose intime? Io sono l’ultima, vedo uscire Carmen anche lei con un’espressione strana in viso, entra Hilde… 10 minuti a persona, ma quelli di Hilde mi sembravano infiniti. Appena esce la vedo con gli occhi lucidi ma allo stesso tempo elettrizzati, vuoi vedere che le “interviste” ad ognuna di noi le fanno proprio loro? Hilde mi sfiora la spalla, per farmi cenno di andare. Prendo un respiro profondo e entro. La stanza è semibuia, c’è un faro che illumina un punto e deduco di dovermi posizionare lì. Tutto d’un tratto si accendono anche le altre luci e li vedo, lì di fronte a me, belli come il sole. Rimango in silenzio, d’altronde sono loro che mi devono fare delle domande no? Sostengo, stranamente senza problemi, lo sguardo fisso di Jared. Mi sorride.

“Allora, ti chiami Martina corretto?”

“Si”

“Raccontaci un po’ di te”

“Beh, ho studiato all’università lingue e traduzione, non ho molta esperienza lavorativa nel campo devo ammettere, ho solo fatto la cameriera e svolto qualche tirocinio qua e là tramite l’università. So lavorare bene con gli altri e sono una persona precisa sul lavoro”

“Perché specifichi sul lavoro?” mi chiede curioso

“Diciamo che in casa mia passa sempre qualche uragano, nonostante io metta a posto ogni giorno. Ma questa è una cosa personale, per questo ho specificato sul lavoro!”, dico tranquilla

“Ah bene, elencaci 3 pregi e 3 difetti” continua lui serio

Alla faccia che l’intervista non era convenzionale. “Precisa, sincera e intelligente.. poi vediamo tra i difetti metterei l’essere testarda, orgogliosa e ipercritica”

“La testardaggine non è per forza un difetto, significa che sei determinata!” continua Jared

“Si ma a volte questa determinazione e questa mia voglia di raggiungere a tutti i costi i miei obiettivi mi ha portato a perdere delle persone per me importanti.” dico con un velo di tristezza, a rispondermi però non è Jared, non è la sua voce a parlarmi. Mi ero talmente tanto fissata su di lui che mi ero quasi dimenticata che anche Shannon fosse lì.

“Se non ti sostengono allora vuol dire che non vogliono veramente il meglio per te”, mi risponde gentile

“probabile, l’importante è il sostegno della mia famiglia, il pensiero degli esterni alla mia famiglia mi interessa poco ormai” dico triste ma dura

“Ci sarà tempo sapere più a proposito della tua vita privata nel caso in cui tu venga selezionata, sai ovviamente che questo lavoro non è una passeggiata- annuisco, di certo non mi aspettavo di andare lì a fare nulla- Ci conosci?” mi dice Jared. Sono quasi sicura che si tratti di una domanda a trabocchetto.

“è una domanda a trabocchetto?- dico diretta- Certo, se non seguissi AIW non avrei potuto sa…”

“menomale che una intelligente l’abbiamo selezionata”, risponde ironico Shannon, “tutte le altre per fare bella impressione hanno risposto o che l’annuncio gli era stato passato da un’amica o che aveva visto per caso qualcosa su twitter” dice

“Oh beh no, ma a che scopo dovrei mentire. Sì vi conosco, vi seguo, sono stata a 4 vostri concerti e tramite voi ho incontrato degli amici spettacolari” dico io tranquilla

“Che show ti sei fatta?” mi chiede curioso Jared

“Milano 2013, Cannes 2014, Roma 2018 e Milano 2018” rispondo tranquillamente

“Il più significativo?” mi chiede Shannon

“Direi gli ultimi due che ho visto con gli amici di cui vi parlavo prima, le persone fanno i momenti. Se proprio devo scegliere direi Milano 2018, visto che dopo tanti anni sono riuscita a salire per la canzone finale.” dico sorridente

“i tuoi amici sanno?” mi chiede Jared

“ovviamente no, nel caso in cui la questione andrà in porto accennerò a qualcosa” dico io “il lavoro è lavoro” dico motivata

I fratelli si guardano, poi guardano in basso. Non faccio in tempo a pensare a nulla e sento un qualcosa di caldo strusciarsi alla mia gamba. Abbasso lo sguardo e vedo il cane che il giorno prima era in spiaggia. Lo comincio a coccolare come se i Leto non ci fossero più, ad un certo punto sento Jared che si schiarisce la voce e Shannon che ride a più non posso. Ebbene sì, il cane aveva fatto pipì sulle mie scarpe dalla contentezza.

“Ti daremo un paio di scarpe nuove, credo tu ne abbia bisogno” dice Jared cercando di trattenere la risata

“Non è un problema, le laverò una volta a casa, anche il mio cane reagisce così quando non mi vede per tanto tempo. Tra l’altro l’ho già incontrato lui, era sulla spiaggia di Malibu ieri, tutto solo” dico io continuando ad accarezzargli il muso

“Non era solo, c’ero anche io, ma ero nascosto, mi piace godere della solitudine di tanto in tanto- dice Shannon- ti presento ufficialmente Sky!” mi dice “Quindi ami anche tu i tramonti?”

“Molto, come amo anche il mare, mi danno un senso di cambiamento e quiete” rispondo io

“Andiamo oltre,- dice severo Jared- Il lavoro che sarai chiamata a fare sarà la traduzione dei nostri siti, che saprai quali sono immagino,- annuisco-ma non solo, ti dovrai occupare dell’assistenza ai clienti europei, nello specifico italiani, tedeschi e francesi, visto che sono le lingue che parli correntemente… in più manterrai i contatti con le strutture, le radio e gli organizzatori di eventi europei. Per il primo mese saresti comunque affiancata ad una senior, di modo che tu possa prendere confidenza con il lavoro e capire bene come svolgere tutti i compiti, occasionalmente sarai portata in trasferta, quando non avremo modo o tempo di trovare un interprete esterno. D’accordo?”

“Certo!” dico entusiasta, se non fosse stato mio quel posto mi sarei persa l’opportunità più bella della mia vita

“Ovviamente, c’è possibilità di crescita quindi di arrivare più in alto.- sorrido in risposta, avevo capito il riferimento al provehito in altum, lui mi guarda sereno -il tuo stipendio partirà da una base di 1800 dollari mensili, più gli straordinari nel caso tu sia chiamata a farne, dovrai prendere in affitto casa qui vicino perchè per ogni eventualità verrai chiamata e dovrai essere rapida ad arrivare. Ti accorderemo il visto lavorativo qui in America così che tu potrai lavorare tranquillamente senza problemi. L’eventuale contratto sarà valido per un anno con possibilità di rinnovo o di salire di grado” mi dice sorridente

Suona solo a me un contratto bello e buono? “Certo, nell’eventualità in cui verrò selezionata provvederò a fornirvi tutti i miei dati, e a trovare casa qui nelle vicinanze, nessun problema” sorrido

“provvederemo anche alla tua assicurazione sanitaria perché è un meccanismo complesso per chi non è americano e non è familiare con la sanità privata” aggiunge Shannon

Non faccio in tempo a rispondere perché Sky mi salta addosso a tutta velocità e essendo un Husky, ci è mancato veramente poco che mi facesse cadere per terra. Comincio a ridere fragorosamente e ad accarezzarlo.

“Qualcuno qui vuole attenzioni!” dico io sorridendo

“Oh è un ruffiano!” aggiunge Jared sorridendo composto

Shannon richiama Sky e dopo le strette di mano di rito mi fanno gentilmente uscire.

“Com’è andata?” mi chiede la tedesca

“Bene direi, non è stato così terribile come pensavo!” dico sorridente

“Ma come, non hai incontrato quel coso? Mi ringhiava sono uscita dalla paura!” dice Alina “Nemmeno ho avuto modo di fare un colloquio decente per colpa di quella bestia” sbraita

“I cani sentono se uno ha paura o se non vengono accettati,quindi avrà avuto questa sensazione da parte tua!” continuo io

“No io li odio proprio, mi ha anche riempito il golfino di peli” risponde acida

“Chi non ama i cani vuol dire che è arido dentro” rispondo a tono proprio nel momento in cui escono Jared, Shannon e Sky dalla porta. Che figura di merda.

“Esatto, hai ragione! Mi dispiace Alina, buona fortuna per i tuoi prossimi impieghi, e rivaluta i cani, danno tanto alle persone senza chiedere nulla in cambio”

Alina inizia ad urlare qualcosa in russo e poi se ne va sbattendo la porta.

Io sono basita.

“Ragazze, purtroppo siete state disoneste con noi, visto che ci avete rifilato discorsi preimpostati e scuse, quando è ovvio che siete venute qui principalmente per poter dire di averci visto da vicino, nonostante avete detto che non ci conoscete. Quindi il lavoro è di Martina, l’unica che è stata totalmente trasparente con noi.”

Io sono incredula, ma davvero? Devo avere una faccia da pesce lesso perchè Jared mi schiocca le dita davanti agli occhi, mi riprendo, lo guardo, sorrido e gli stringo la mano. “Grazie voi potete andare!” continua

“Benvenuta nel team!” mi dice Shannon sorridendo

“Grazie, sono molto felice di essere stata selezionata!” dico io sorridendo

“Siamo sicuri che non ci deluderai!” dice Jared facendo l’occhiolino, e poi continua “a questo punto, dobbiamo però approfondire la nostra conoscenza, intanto fornisci i tuoi dati a Emma, penserà lei a redigere il tuo contratto che firmerai dopo pranzo.”

Do tutti i miei documenti ad Emma, incerta su cosa dovessi fare nel mentre che aspettavo di firmare.

“Ora ordiniamo qualcosa per pranzo e poi facciamo un tour della casa/ufficio, preferenze?”

“Mangio praticamente di tutto, ma l’unico problema è che sono celiaca!” dico io imbarazzata

“Oh nessun problema, Jay prendiamo sushi?” chiede Shannon

“Si! Chiama tu”, gli risponde il fratello

“Hai preferenze per il sushi?” mi chiede gentile Shannon

“No, vado matta per qualsiasi genere di pietanza giapponese!” dico facendolo scoppiare a ridere, per poi vederlo andare verso la cucina a chiamare immagino.

“Allora, purtroppo questo lavoro non lascia molto spazio per la vita privata, non so se hai un rag…” non lo faccio nemmeno finire

“Non ti faccio nemmeno finire,- dico tranquilla-non ho un ragazzo, anzi lo avevo ma mi ha scaricato proprio 3 giorni prima che partissi per venire qui, da questo momento inizia la mia rinascita che non comprende né lui, né nessun altro. Voglio fare qualcosa per me stessa anche se questo vuol dire lavorare 48 ore non stop, perché é questo il lavoro che ho desiderato sin dall’inizio della mia carriera universitaria.” dico un po’ alterata

“tranquilla, non volevamo toccare un tasto dolente!” aggiunge Shannon

“ripeto ciò che ho detto poche ore fa al colloquio, ciò che conta veramente per me è la mia famiglia. Loro mi hanno sempre appoggiato in tutto, anche se questo implica che io mi devo allontanare da loro. Se io sono contenta, loro sono felici, è così che dovrebbe essere anche in una relazione, uno si dovrebbe sostenere a vicenda, specialmente dopo tanti anni… ma evidentemente non avevo capito nulla di lui.” dico io perentoria, Jared mi guarda con quegli occhioni da bambino. “scusate, sono una persona che parla tanto!” dico io imbarazzata

“Oh beh, vi siete trovati tu e Jared, prevedo forti mal di testa” dice Shannon scherzando, per tutta risposta Jared gli tira un cuscino che gli finisce preciso in faccia. Lui rimane impassibile, ma lo sguardo dice tutto. Scoppio a ridere di gusto per la scenetta a cui ho assistito, Shannon guarda male anche me, ma per fortuna il campanello interrompe questi sguardi.

“Finalmente cibo!” dice Shannon, portando tutto dentro, è tipo una vagonata di roba...ma quanto mangiano!

Ci dividiamo delle pietanze e iniziamo a mangiare. Shannon mi fissa mentre mangio il riso al salmone con le bacchette, lo fisso di riflesso e mi dice, “no scusa è che ero curioso di vedere come mangiassi il riso con le bacchette, ti ci vorrà un’infinità!” dice imbarazzato

“più lentamente si mangia, meglio è per la digestione” risponde Jared e io gli do ragione facendo un cenno con le bacchette

“Sky dov’è?” chiedo io

“Non lo possiamo tenere con noi quando c’è del cibo in giro, aspirerebbe anche noi” dice ridendo Jared

“Giustamente, anche il mio Labrador, una volta è salito su una sedia e si è mangiato 4 fette di prosciutto... “ dico io ridendo a crepapelle

“Mi piacciono molto i labrador come razza, sono molto dolci”, Shannon mi guarda con un’intensità mostruosa, come a volermi studiare. I suoi occhi sono un qualcosa di strano, sembra quasi che parlino al posto suo

“si e molto testardi, ma d’altronde è il mio cane, come poteva non esserlo!” esclamo

“sei strana,- dice Shannon dopo un po’ di silenzio, io alzo lo sguardo dal cibo, e lo fisso interrogativa- perdonami, mi spiego meglio… tu sei un’echelon vero?” lo guardo stranita

“Sì” dico io ancora con la faccia interrogativa, guardo Jared, ma anche lui sembra sorpreso da questa osservazione fatta dal fratello.

“Dico che sei strana perché rispetto al 90% delle echelon tu non ci sei saltata addosso, non ci hai chiesto la foto, non iperventili, sei strana ma normale...non so come dire” dice in difficoltà

“Bro, soggetto verbo e complemento...non è difficile!” dice ironizzando Jared

“Ho capito cosa intendi… non ho reagito come un’echelon avrebbe normalmente reagito alla vostra presenza o alla vostra offerta di lavoro o al pranzo e così via” dico io sorridendo comprensiva “ho 25 anni, non sono più una bambina… Voglio dire vi ammiro, siete i miei punti di riferimento da praticamente 12 anni. Ho superato tante battaglie con me stessa grazie alle vostre canzoni, il minimo che posso fare è essere rispettosa di voi e dei vostri spazi personali, già invasi da troppe persone”

“Merda, una intelligente l’abbiamo trovata!” dice Shannon sorridendo, mi abbraccia e io mi irrigidisco, sia perché minchia, è comunque Shannon Leto, e avere quelle braccia che ti stringono veramente è una sensazione strana, sia perché odio gli abbracci. “Scusa ma l’intelligenza va celebrata!” dice sorridendo imbarazzato. La faccia di Jared sarebbe stata un meme perfetto in questo momento.

“No, non volevo essere così scostante. Solo che non amo molto gli abbracci o comunque il contatto fisico ravvicinato da chi non conosco bene, e sì so che il 90% delle echelon vorrebbe essere al posto mio ma siete comunque esseri umani che non conosco alla perfezione, quindi non fate eccezione.” dico grattandomi la tempia

“sei sicuramente una persona interessante” dice Jared studiandomi con i suoi occhioni blu.

“Grazie, riferisco a mia madre che ha sempre pensato fossi anaffettiva” dico facendo scoppiare a ridere entrambi

“Sto esplodendo” dice Shannon

“Shan, hai mangiato praticamente 3/4 della roba tu, vorrei vedere, se non scoppiassi saresti alieno” dice Jared sfottendo il fratello

Lo sguardo in cagnesco di Shannon dice tutto, in quel momento entra Emma in sala da pranzo che mi porge il contratto e tutti i documenti necessari da firmare. Li leggo con calma, sotto gli attenti sguardi di tutti e poi firmo.

“Per quant...” non riesco a finire la frase, Jared mi abbraccia calorosamente e mi da il benvenuto nel team, per poi scusarsi dell’abbraccio

“Scusa, è che con i collaboratori più stretti come possono essere Emma, Reni, Stevie e così via siamo una famiglia quindi non ci facciamo problemi, capisco però che per una nuova arrivata la situazione potrebbe sembrare comica e disagiante!” aggiunge Jared

“No, ripeto sono io che sono un po’ di carattere freddo!- dico a disagio -man mano che passeranno i giorni migliorerò ve lo prometto!” dico buttandola sul ridere, “dicevo, per quanto riguarda la casa, conoscete un’agenzia che mi possa aiutare nella ricerca qui vicino? Per ora ho affittato un appartamento tramite Airbnb e ho tempo fino a questo fine settimana per andarmene senza pagare la settimana successiva, quindi se riuscissi a trovare una casa entro giovedì/venerdì sarebbe perfetto” dico io

“Chiamo la mia amica che lavora in un’agenzia e ti faccio trovare una casa qui nelle vicinanze, hai richieste particolari?” mi chiede Emma

“No, solo che sia vicina, piccola e ammobiliata, non chiedo la luna!” dico io sorridendo

“perfetto, vado a fare delle telefonate” mi risponde gentilmente

“Vieni, ora ti facciamo vedere gli uffici!” mi dice Jared invitandomi a scendere al piano inferiore.

“Allora questo è l’ingresso che utilizzerai, non quello da dove sei entrata oggi, quella è l’entrata di casa nostra. Come vedi ci sono delle scrivanie, questa qui vuota è la tua, oggi gli altri non lavorano perchè sono impegnati per i fatti loro- dice sorridendo- poi qui c’è la toilette e l’accesso al piano superiore, ovvero casa nostra. Per quanto riguarda pranzo e cena (se ce ne dovesse essere bisogno) o te lo porti da casa o c’è questo angolino con frigorifero e forno a microonde eventualmente per riscaldare cose, ognuno di voi ha il proprio piano, quindi per quello dovrai sentire gli altri. Qui fissi in ufficio di norma sarete 7 persone, tra cui Emma che hai già conosciuto, che è colei a cui dovrai fare riferimento per eventuali domande, lei è in contatto diretto con noi nel caso non sapesse la risposta alla domanda che hai posto. Ti dovrai autogestire molto il lavoro, quindi ecco a te le chiavi dell’ufficio e del cancello. Orario dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 14.30 alle 18.30 di norma. Di solito loro pranzano tutti insieme qui in questa sala. Credo di averti detto tutto!” dice sorridendo

“Sei stato molto esaustivo,- dico sorridendo- non mi è chiaro però quando inizierò!” dico io

“Mi sono dimenticato la cosa più importante. Allora domani ci sarà un meeting alle 10 qui nella sala da pranzo, di modo che tu ti possa presentare agli altri membri del Team e così conoscerai anche la tua tutor, dopo di ché potrai iniziare da lunedì prossimo. Ho il tuo numero di telefono così se dovessi tornarmi utile per altre eventuali cose prima di lunedì ti contatto. Ti aggiungo anche alla mailing list per i meeting etc. Adesso dove abiti?”

“Dall’altra parte della città, quindi mi devo sbrigare a trovare un appartamento in affitto più vicino” dico dubbiosa

“Emma ti troverà sicuramente qualcosa!” dice Jared sfiorandomi la spalla

“Jay, dove siete?”, sento Emma scendere le scale, “ Ah eccovi, allora ho chiamato una mia amica e mi ha detto che c’è un appartamento a due passi da qui disponibile, è già ammobiliato e riusciamo a strappare un prezzo di favore per l’affitto. Se vuoi dopo possiamo andare a vederlo insieme, il proprietario sarebbe disponibile ad affittare anche da subito” dice gentilmente

“Si, andrei a vederlo volentieri! Così se riesco entro venerdì mi trasferisco!” dico io

“Ok, allora fisso un appuntamento tra un’ora e mezzo, l’affitto è di circa 450 dollari al mese che per un appartamento del genere in questa zona è molto buono.” aggiunge sorridendo e uscendo dall’area uffici.

Jared continua a mostrarmi casa, inclusa l’area dove loro incidono i loro pezzi, che è una sorta di dependance, dall’altro lato del giardino accanto alla piscina. Dopo un’ora si era fatta quasi ora di andare a vedere la casa, eravamo in soggiorno che parlavamo del fatto che dall’Italia avessi lasciato tutto e tutti per un sogno, quando il campanello della porta suona.

“Vado io, deve essere Stevie” dice Shannon

“Ah di già? E’ passato molto velocemente il tempo!” aggiunge Jared vedendo l’orario, anche a me era passato in un attimo il pomeriggio a parlare con loro. Al di là del loro cognome c’era ben altro: una sensibilità e una conoscenza del mondo molto profonda.

“Ehilà, Shan buongiorno, non mi aspettavo fossi sveglio a quest’ora!” Jared scoppia a ridere, è non appena entrano entrambi in soggiorno aggiunge, “non mi avevate detto che avreste avuto visite, sarei venuto più tardi!” aggiunge

“Non è una persona qualunque, lei è Martina Giorgi ed è ufficialmente entrata a far parte del team da questa mattina! Ci aiuterà con traduzioni e cose così!” mi introduce Jared

“Altra italiana nel team?” dice gentile Stevie

“Eh già! ci abbiamo preso gusto ormai!” dice Shannon

“Piacere Martina!” dico stringendogli la mano

“Piacere mio, finalmente qualcuno con cui parlare italiano” aggiunge parlando la mia lingua madre, facendomi sorridere

“Certo, però esigo che quando siamo tutti insieme parliate la lingua di tutti” dice Jared con voce scherzosa

“Nessun problema!” dico io sorridendo

“Vedo che Emma mi sta aspettando fuori e voi dovete tornare al lavoro, quindi ci vediamo domani!” dico io sorridente

“come sei diligente! a domani” dice Shannon

“percepisco del sarcasmo!” dico io sorridendo e varcando la porta d’uscita.

Sono molto elettrizzata, questa casa sarà tutta mia, abiterò vicino a loro, ho ufficialmente il posto di lavoro e mi sento tremendamente felice.  La casa che mi ha portato a vedere Emma è semplicemente stupenda, e dal balcone della mia camera da letto riesco a vedere il mare, non potevo chiedere di meglio. Ho firmato subito il contratto di affitto così che già da domani potrò portare delle cose, anche se non ho molto da portare visto che sono venuta solo con 3 valigie quasi tutte piene di vestiti. Sono le 5 di pomeriggio, sto tornando nel mio Airbnb a piedi perchè ho bisogno di scaricare un po’ di tensione, ho le cuffie alle orecchie e la musica che risuona mi da’ un senso di pace assoluto. Una chiamata in entrata ferma però la riproduzione di “Giorni dispari” di Einaudi, vedo che sono i miei genitori, sicuramente vorranno sapere com’è andata, erano in ansia anche loro.

“Pronto!” dico io

“Tesoro, pronto, com’è andata non ci hai fatto più sapere nulla” dice mia mamma, anche se percepisco di essere in vivavoce

“Mamma è andata benissimo, mi hanno presa!” dico al settimo cielo

“Siamo così felici per te, ci tenevi tantissimo a questo lavoro! Anche se ti vedremo pochissimo, siamo davvero contenti che tu ti stia realizzando!”

“Grazie mamma, grazie a tutti, senza il vostro sostegno non avrei potuto fare nulla!”

“Non mi far piangere! Dicci i dettagli su!!!”

“Allora loro sono stati molto gentili, mi hanno anche offerto il pranzo mentre aspettavo che preparassero il mio contratto di lavoro! Per ora il mio stipendio sarà di 1800 dollari al mese fissi più gli eventuali straordinari, per un anno con possibilità di rinnovo e aumento, mi hanno aiutato a trovare una casa vicino a loro, così da non dover prendere taxi ma semplicemente andare a piedi al lavoro, ho già firmato il contratto perchè è una bellissima casa e a quel prezzo di affitto è un affare! Domani inizierò a portare una o due valigie, così da lasciare l’airbnb massimo dopodomani!” dico io

“Che bello, sono molto contenta! hai bisogno che ti mandi qualcosa? Magari più vestiti e oggetti vari” dice

“Si avrei bisogno che mi spedissi un pacco con un po’ di roba, ti mando la lista che mi  sono fatta delle cose che mi mancano!” dico io vedendo che le mie gambe mi hanno portato in spiaggia

“Va bene, mandamela stasera, perchè ora devo tornare al lavoro io! Per quanto riguarda assicurazione e visto?”

“Pensano a tutto loro mi hanno detto, comunicheranno qualcosa per via del visto e poi mi stipuleranno un’assicurazione per assistenza sanitaria di base! Domani inizio con un meeting per conoscere tutto il team e poi l’inizio ufficiale è lunedì” aggiungo sorridendo

“Siamo molto orgogliosi di te! Ci sentiamo stasera” mi dice mia madre

“A stasera!” dico con gli occhi lucidi

Riparte la musica, mi siedo in spiaggia e ammiro i colori che stanno comparendo nel cielo, l’ora del tramonto si avvicina. Tolgo le cuffie e mi godo il rumore delle onde, non avrei mai pensato di arrivare fin qui, di riuscire a lavorare per i miei idoli, e soprattutto trasferirmi e trovare un lavoro qui, è proprio vero che se fai di tutto per realizzare un sogno alla fine in qualche modo riesci a raggiungere i tuoi obiettivi...qualcuno interrompe il mio flusso di pensieri.

“hei, così ti rifugi anche tu qui a fine giornata?” mi sento dire, la voce l’ho sentita fino a qualche ora fa, mi volto e vedo Shannon, questa volta senza Sky.

“Ciao, che piacere rivederti! Sì, ormai da una settimana a questa parte questo panorama è un ossessione!” dico sorridendo mentre si siede vicino a me

“è indubbiamente molto bello qui! in più è tranquillo” aggiunge

“Si, non mi sarei mai aspettata di trovare un luogo così tranquillo e lontano dal caos in questa città sinceramente!” dico ridendo

“Ce ne sono anche di altri! Per esempio la collina dove abbiamo girato parte del video di City of Angels” ribatte facendomi l’occhiolino

“Prima o poi ci farò una passeggiata allora!” dico sorridendogli in risposta, “Sky dove lo hai lasciato?” chiedo

“Ora sei più fan del cane che di me?” mi dice scherzando

“ovvio, io quando vedo i cani divento deficente e non ce n’è per nessuno, nemmeno per Shannon Leto” dico facendolo scoppiare a ridere

“dovrei portarmelo sempre dietro allora, lo utilizzo come neutralizzatore di attenzione!” scoppiamo entrambi in una risata fragorosa

“Non deve essere facile dover stare attenti ad ogni minimo passo e ad ogni minima cosa che uno dice o fa”

“no, non lo è, specialmente perché voi Echelon siete stalker a livelli enormi e anche se non condividiamo degli aspetti, in un modo o nell’altro li venite comunque a scoprire” dice sorridendo

“a me hanno sempre dato fastidio queste cose, mi spiego, ero in un vostro fan club da cui poi sono uscita perchè sinceramente di sapere tutti gli affari vostri non mi interessa, certo, diverte anche a me scoprire di più su di voi ma fino a che non si viola la privacy di nessuno. Sinceramente quello per cui vi seguo io sono la musica e le sensazioni che la vostra musica mi dà.” dico io parlando a ruota libera, il tutto esce dalla mia bocca come se stessi parlando ad un amico storico, “scusa, sono logorroica e noiosa, di solito sono più silenziosa, quello che sto cercando di dire riassumendo è che vi sono grata per molte cose!” dico io sorridendogli

“è bello scoprire che c’è qualcuno lì fuori che percepisce queste sensazioni e che non ci segue solo per altri motivi. Sai a volte ho paura che siate tutte o tutti psicopatici che vanno a rintracciare le ex fidanzate e a insultarle” dice inviandomi una frecciatina, ebbene sì avevo capito a cosa si riferiva, i mitici tempi di Kirstina Colonna.

“Capisco, non mi espongo su quel fatto di tanto tempo fa, mi sono tolta dopo tutto quel casino dal fan club”

“oh lo so, ho letto i tuoi post su twitter” dice Shannon con una delle sue facce buffe

“anche tu sei uno stalker allora, come hai fatto a trovarmi!” dico io stupita

“beh ho cercato il tuo nome e cognome e poi ho visto che avevi messo una foto di Sky al tramonto, me lo hai offerto su un piatto d’argento il materiale per lo stalking” dice facendomi ridere

“hai ragione, se ti dispiace però la tolgo la foto, non mi sarei mai permessa se avessi saputo che era tuo!” dico gentile, ma al tempo stesso un senso di ansia mi assale, ha letto i miei tweet, che ansia.

“no, ma va, ci mancherebbe!” mi dice sfiorandomi la spalla

“se qualcuno mi avesse detto che sarebbe successo tutto questo, lo avrei mandato a quel paese fino a un mese fa!” dico sincera

“non capita tutti i giorni un’occasione del genere, questo è certo!” mi dice sorridendo

“si è fatto tardi, devo passare a comprarmi qualcosa per cena e tornare a casa! ci vediamo domani mattina alla riunione?” dico io alzandomi e  pulendomi dalla sabbia

“certo a domani mattina! Grazie della chiacchierata, credo che ci troveremo bene a lavorare insieme!” mi dice porgendomi la mano, che stringo prontamente

Dopo aver cenato di fronte a Sherlock e aver chiamato i miei, ho sistemato le prime cose nelle due valigie, lasciando la 3 per il giorno successivo, la mattina seguente avrei portato queste dentro la mia nuova casina prima della riunione.

 

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Capitolo 2
*** 2. Rescue me ***


Capitolo 2

Ciao a tutti, ecco il secondo capitolo di questa storia. Ripeto che scrivo perchè sento il bisogno di farlo e di lasciare libera l’immaginazione.  Spero che la storia vi possa piacere, scrivetemi cosa vi piace e cosa non vi piace. Buona lettura.

 

Apro gli occhi di scatto, prendo il telefono e vedo che sono le 6:55, la mia sveglia era impostata alla 7. Mi alzo a fatica e inizio la mia routine, mettendo anche le ultime cose nelle due valigie da lasciare nella mia nuova casa. Alle 8.30 esco di casa dopo aver chiamato un taxi, e dopo essere arrivata per le 9 sistemo tutto il contenuto delle valigie, rifaccio il letto, e apro un po’ le finestre, così da avere la possibilità di dormirci sin da stasera. Esco di casa esattamente 10 minuti prima dell’appuntamento per il meeting con la mia valigetta con quaderni, penne e appunti vari. Casa e lavoro distano davvero 5 minuti, un sogno. Entro come mi era stato detto il giorno prima, vedo la mia scrivania vuota, mi sembra tutto così surreale. Posiziono il contenuto della valigetta sulla scrivania, alle 10 in punto scendono Shannon e Jared, che dopo avermi salutato mi “scortano” alla sala riunioni, che poi sarebbe la sala da pranzo. Mi siedo da un lato e dopo poco cominciano ad entrare tutti i membri dello staff. Saluto tutti, nonostante non ci siano state ancora le presentazioni ufficiali e quando tutte le sedie del tavolo sono piene, Jared comincia a parlare.

“Buongiorno, come sapete, eravamo in cerca di un nuovo membro per il nostro team che gestisse il settore di traduzioni ufficiali ecc… quindi ecco a voi Martina”, mi dice sorridendo e guardandomi come a volermi passare la parola.

“Buongiorno a tutti, come ha detto Jared sono il nuovo elemento del team, sono italiana, vengo da Firenze e sono laureata in traduzione e interpretariato. Ho 25 anni e boh, non so che altro dire” dico facendo scoppiare a ridere tutti, “no seriamente, sono alla mia prima vera esperienza lavorativa, ho deciso di mollare tutto in italia per inseguire questo mio grandissimo sogno, non vi deluderò” dico determinata rivolgendomi a Jared e Shannon con l’ultima frase

“Molto bene, Sasha sarà la tua tutor per ora, ti spiegherà e darà tutte le password necessarie per accedere al tuo computer e per le varie modifiche al sito che dovrai fare, Dominic è colui che si occupa della roba informatica”, continua Jared, “veniamo al vero ordine del giorno, Martina le traduzioni per i siti gestiscitele tu autonomamente, non hai una scadenza, la sezione del Camp Mars però la voglio disponibile quanto prima, in tedesco, francese e italiano, sai per caso anche il croato?” mi domanda Jared

se Tomo fosse qui le avrebbe fatte lui le traduzioni in croato, che sia un’altra domanda a trabocchetto? “Mi dispiace, quello mi manca” dico sorridente

“Tranquilla, era solo una battuta, ma mio fratello non è capace di farne di scherzose” dice Shannon beccandosi un’occhiataccia da Jared

“Jared, la casella di posta elettronica sta andando in tilt, per oggi, Martina potrebbe darci una mano con le email? Almeno rispondiamo a tutti oggi, altrimenti se è essenziale che inizi subito con le traduzioni coinvogiamo solo Dominic e Matt.” dice Emma

“No certo, per oggi possiamo fare così allora, va bene per te Martina?” mi chiede Jared

“Per me non ci sono problemi, anzi, volentieri!” dico io entusiasta

“Perfetto! Altra cosa, domani arriveranno dei giornalisti televisivi, vogliono vedere come lavoriamo e bla bla bla,- dice alzando gli occhi al cielo- e poi ci sarà un’intervista che gireremo fuori, per favore siate puntuali alle 8.30, la troupe arriva alle 9.30. Shayla, quel problema riguardo i social va risolto, mi raccomando, e programma i post per il weekend, visto che saremo tutti a divertirci e non saremo in ufficio! A proposito, Martina questo sabato sera c’è un evento a cui sei invitata anche tu, ti invio tutti i dettagli per email più tardi- annuisco, minchia, è davvero una macchina da guerra non finisce più di parlare, e vedo Shannon toccarsi le tempie- spero di aver detto tutto, in ogni caso, avrete la mail con il resoconto della riunione! Buon lavoro!”-dice sorridente

Mi alzo per andare alla scrivania e tutti mi vengono in contro per presentarsi come si deve. Dopo di che vado alla scrivania e accendo il pc, Sasha mi ha dato tutte le password e anche dei fogli con risposte standard alle email e le domande e risposte più frequenti così so cosa rispondere alle persone. Mi girano email scritte in lingue che non sono inglese e tutto fila liscio come l’olio, mi sento già parte del team, non mi fanno affatto sentire l’ultima arrivata.

Arrivo ad un’email che noto essere stata scritta da un mio amico, anche lui echelon, chiedeva delle informazioni per quanto riguarda il pacchetto vip che aveva acquistato per il concerto di Roma. La prima email di un italiano, mi fa veramente strano essere dall’altra parte dello schermo, fino a qualche mese fa non avrei mai pensato di essere qui, nel loro team… Scrivo la mail di risposta nella mia lingua anche se lui la mail l’aveva inviata in inglese, però non mi posso firmare con il mio nome, mi riconoscerebbe, si spargerebbe la voce e la gente comincerebbe a farmi domande, così mi rivolgo alla mia tutor per chiederle un consiglio:

 

“Sasha posso chiederti una cosa se non ti disturbo?”, dico

“dimmi pure tesoro, hai problemi con le email?” mi dice prontamente

“no, è che sto rispondendo ad una email scritta da una persona che conosco bene e che mi conosce bene, quindi se mi firmo con il mio nome e cognome mi riconoscerà, si spargeranno voci etc… quindi, io gli ho risposto in italiano anche se ha scritto in inglese, ma vorrei mettere un altro nome, magari il tuo o non so! Scusa la domanda banale!” dico io imbarazzata

“Beh non è un problema, assolutamente, metti pure il mio nome. E’ un’osservazione molto professionale quella che hai fatto” mi dice gentile

“Grazie!”, dico tornando alla scrivania

 

Sono le 14:00, tutti stanno andando a pranzo mentre io sto rispondendo all’ultima email del giorno. Dopo poco mi unisco agli altri che mi iniziano a chiedere delle informazioni su di me, per conoscerci meglio.

“Quindi vieni da Firenze, sei nata a pane ed arte praticamente” mi chiede Sasha sorridente

“Sì, mio padre poi è un professore di storia dell’arte all’università e occasionalmente guida turistica quindi decisamente sì!” dico facendo sorridere tutti

“Wow, sei molto fortunata, hai vissuto tra tutte quelle meraviglie artistiche!” aggiunge un’altra ragazza del team di cui non ricordo ovviamente il nome

“beh, sì sono molto fortunata!” dico sorridente “Firenze nasconde sempre qualcosa ai suoi visitatori, io scopro cose nuove ogni volta che la visito” dico nostalgica

“se mai ci andremo tutti insieme, tuo padre ci dovrà fare da guida, questo è certo!” dice Matt

“Ah si sicuramente” aggiunge Sasha

“Sono sicura che ne sarebbe davvero molto felice!” dico io sorridente

 

Dopo pranzo la congestione di email è stata gestita, quindi inizio a leggere il sito del Camp Mars e tradurlo. Dopo le prime due righe, Emma mi chiama nel suo ufficio: panico, terrore.

“Ho visto una email di risposta in italiano, ma non è firmata a tuo nome, come mai?” mi chiede

“Guarda, ne ho parlato con Sasha...purtroppo il mittente è un mio amico, e se avessi firmato con il mio nome e cognome sarebbe stato un macello. Inoltre sono stata nei gruppi Echelon nel corso degli anni, quindi se ci sono email in italiano preferirei rispondere a nome di un’altra persona solo per una questione di professionalità.” dico io seria “spero questo non sia un problema” aggiungo

“no, assolutamente...ero solo curiosa!” mi dice Emma “oggi non avresti nemmeno dovuto lavorare eppure sei qui e ti stai dando molto da fare, riporterò il tuo impegno a chi di dovere!” mi dice facendomi l’occhiolino

“Grazie mille, ma comunque lo faccio volentieri, anzi, mi sto integrando nel gruppo!” dico io tranquilla “senti, a proposito della festa di cui si è parlato al meeting...c’è un dress code? perchè nel caso, temo proprio di dover andare a fare shopping” dico timida

“Jared non ti ha ancora mandato l’invito immagino- fa con faccia sconsolata- si dimentica sempre di tutto, ti giro l’invito io, comunque sì il tema è il blu!” mi dice serena

“ok, domani farò un giro per i negozi in pausa pranzo!” dico

“Ma domani non devi lavorare, il tuo inizio ufficiale è lunedì!” mi dice Emma comprensiva

“Ho visto che le cose da tradurre sono tante, prima inizio prima finisco, prima il sito sarà più fruibile a più persone” dico sorridente

“Va bene, comunque ti posso accompagnare io a fare compere domani se ti va, anche io devo trovarmi un vestito!” dice Emma

“Volentieri! Torno a tradurre!” le dico sorridente

“Buon lavoro”

 

Strano come con una persona sia facile entrare in empatia. Ho sempre visto Emma dalle foto sulle riviste e ho sempre pensato fosse una persona “gelida”, ma mi devo ricredere, è estremamente dolce e gentile. Alle 18 ho la testa che scoppia, in più devo andare a fare la spesa da portare a casa, e portare l’altra valigia, così approfittando che tutti stessero andando via, saluto Emma e me ne vado anche io. Sono le 21 e rincaso solo ora dopo essere andata a prendere l’ultima valigia, aver salutato l’affittuaria ed essere andata a fare una spesa un po’ più consistente del solito, questa volta l’alloggio è permanente e devo tenere più cose in frigo e in dispensa, fortunatamente ho un supermercato ben fornito a 15 minuti a piedi da casa. Sento il mio telefono squillare e vedo un numero americano che non ho salvato.

“pronto?” dico io interrogativa

“Sì, Martina sono Jared! Salva il mio numero per favore!” mi dice

“Ciao Jared, dimmi tutto!” dico mentre inizio a preparare la cena, fortuna pentole, piatti ecc c’erano, penso

“allora mi sono dimenticato di inviarti l’invito per sabato, ma Emma mi ha già detto che te lo ha inoltrato per email lei, mi ha anche detto quanto tu sia stata corretta e professionale oggi, e che hai iniziato a tradurre il sito del camp mars!” mi elenca Jared

“si ho pensato fosse bene iniziare subito, visto che le vendite partiranno dal 16 gennaio no?” aggiungo io

“esattamente, dovrebbero essere pronte entro il 14, così poi ci sarà modo di inserirle online con calma e creare un link diretto, così che se una persona dall’Italia si collega al sito, lo troverà direttamente in italiano, pensi di potercela fare?” mi chiede Jared

“ Si certo, quelle del camp mars credo di riuscirle a concludere tuttr addirittura per l’11-12 se non ci sono intoppi, quella in italiano è già quasi completa!” dico io

“Benissimo, siccome so che sarai qui anche domani, e che quindi in pratica hai iniziato a lavorare prima di quanto stabilito nel contratto, questi 2 giorni te li pago subito, ti ho trasferito 300 dollari come paga per oggi e per domani, inoltre so che devi comprarti un vestito per l’evento di sabato, quindi domani Emma ti porterà in uno store dove mi servo di solito, proverai un vestito e sarà a carico nostro. Tanto anche Emma dovrà andare lì a ritirare il suo. Inoltre- sento una voce che lo interrompe, sicuramente Shannon

“Jared porca troia, la stai rincoglionendo di informazioni! Metti ansia. Prendi fiato!” poi sento un gemito di dolore, ovviamente scoppio a ridere

“dicevo, inoltre sabato sera mi servirai perchè ci saranno anche delle persone italiane e vorrei capire quello che dicono!” continua

“Va bene, sono onorata per quanto riguarda il fatto del vestito, non dovete assolutamente!”

“lasciati coccolare per un po’, finirà presto questo relax!” urla Shannon dall’altro capo del telefono

“ahahaha siete davvero fantastici!” dico io felice

“Anche tu, e anche molto professionale da quanto so, quindi buona cena e buona notte, a domani!” mi dice Jared

“A domani!” rispondo

Sono completamente esausta dopo questa telefonata, troppe informazioni! Ceno, telefonata con i miei genitori e poi a nanna.

 

Ore 7.30, suona la sveglia, mi alzo, faccio la doccia, mi vesto carina, oggi ci sarebbero stati i giornalisti, mi preparo la colazione e per le 8.20 esco di casa così da essere in ufficio per le 8.30 e iniziare subito a lavorare. Entro in ufficio ed è molto popoloso, sembra che non sia l’unica ad essere puntuale... Saluto tutti e Sasha mi dice di aver lasciata non letta una email in italiano. Rispondo e concludo con “Spargi pure la voce che da oggi il servizio clienti di Adventures in Wonderland parla anche italiano.” Sapevo che in tempo record sarebbe finito in tutte le pagine Echelon italiane. Dopo di che torno alle mie traduzioni.

Alle 9.30 puntuali scendono Jared e Shannon con i giornalisti, vedo Jared molto sicuro di sè e spavaldo, mentre Shannon lo vedo come in difficoltà e noto  che respira in maniera strana. Cerco di non farci caso e continuo a lavorare come se non ci fossero le telecamere. Escono fuori e io tiro un sospiro di sollievo, non sono abituata a queste cose. Mi sento molto accaldata così decido di andare a darmi una rinfrescata al viso in bagno.

Entro e vedo Shannon accasciato e che fatica a respirare.

“Shannon che succede, chiamo l’ambulanza!” dico io prontamente

“No, non dire niente, zitta” dice ansimando, vedo gli occhi lucidi, il sudore che scorre lungo la sua fronte, chiudo a chiave il bagno, ho capito che cosa sta succedendo, ho capito perchè ho anche io quei mostri chiamati attacchi di panico, e riconosco i sintomi.

“Non ti preoccupare” dico io tranquillamente, poggiandogli una mano sulla spalla in senso di vicinanza, “respira con me” dico iniziando ad inspirare ed espirare tranquillamente, “svuota la tua mente, pensa solo ad una cosa, il tuo respiro” continuo, “è un momento di irrazionalità, tutto si risolve, basta salire i gradini uno ad uno” dico con voce calma, questo era quello che mi aveva insegnato l’esperienza, non avevo mai parlato con nessuno dei miei attacchi, li ho sempre voluti superare da sola. Non è un bene perchè i problemi se condivisi sono più leggeri, ma io volevo farcela da sola, stesso atteggiamento che credo abbia Shannon, a questo punto. Sento che pian piano il respiro si regolarizza, prendo un po’ di carta la bagno con acqua fredda e gliela porgo, così che poi lui potesse rinfrescarsi un po’. Vederlo così fragile ha fatto scattare qualcosa in me, i suoi occhi erano così disperati e preoccupati, mi hanno trafitto, come se con quello sguardo mi avesse comunicato le sue paure. Lo osservo, quanto ti capisco. Non proferisco parola, finchè non è lui a iniziare la conversazione:

“Grazie” mi dice abbassando lo sguardo, “come ci sei riuscita, nel senso, come sapevi, si dice anche questo di me in giro?”

“Assolutamente no, ci sono passata e a volte mi capita tutt’ora di essere assalita da questo mostro” dico io sedendomi accanto a lui “solo chi li ha provati capisce veramente che cosa significa e sa in parte come superarli. Anche se in quei momenti odi tutto e tutti e ti senti incompreso al massimo, e se c’è qualcuno ti dice quello che ti ho detto io, a volte hai solo la sensazione di affogare e che nessuno possa salvarti” dico io con voce un po’ tremolante, mi mette una mano sulla spalla

rescue me, from the deamons in my head” canta a bassa voce, lo guardo e sorrido

“ti senti meglio?”gli chiedo

“molto, grazie, ma ti prego non dire nulla a Jared, si preoccuperebbe ingiustamente e basta!” mi dice

“Acqua in bocca, promesso” aggiungo “sarebbe meglio che uscissi io prima di te, non vorrei pensassero cose strane!” dico io sorridendo

“Oh sì tranquilla, credo resterò qui per tranquillizzarmi un altro po’, grazie davvero!” mi dice sorridendo, un sorriso talmente bello e sincero che mi riempie il cuore di gioia.

 

Esco dal bagno e nessuno mi nota, per fortuna. Non vorrei pensassero chissà cosa. Più ci penso e più quello che è successo a Shannon mi smuove qualcosa dentro, che sia senso di protezione? Non lo so.

 

“Emma, ho finito la traduzione dall’inglese all’italiano, la stampo o la lascio nel documento e la spedisco vie email a Dominic?” chiedo affacciandomi all’ufficio di Emma

“Mandalo a Dominic, ma chiedigli info sul formato perchè di solito il testo lo vuole in…” non la faccio finire

“.txt, si lo so, di solito si mandano in quel formato per i siti web! Grazie sento lui!” esco ma sento Emma esclamare strabiliante!

Sono molto soddisfatta di come sto lavorando, e sono qui solo da un giorno.

“Dominic, il testo te lo mando in formato .txt?” chiedo

“Si, se sai anche come si fa a metterlo in .txt ti vengo ad abbracciare tesoro!” mi dice scherzoso, ho come l’impressione che sia gay, vocina, zitta, mi distrai.

“Devo semplicemente riportare tutto il testo nel software di blocco note no?” dico io interrogativa, lo vedo alzarsi dalla sedia e venirmi a stringere in un abbraccio

“Sei decisamente intelligente, dovremmo andarci a prendere un caffè una volta!” mi dice” tranquilla non ho secondi fini, abbiamo gli stessi gusti!” mi dice facendomi l’occhiolino vedi che avevo ragione?

“Più che caffè magari altro, non vado matta per il caffè americano, da italiana sai, sono drogata di moka” dico io sorridente

“va bene andata!” mi dice facendo l’occhiolino

 

Torno alla mia postazione e inizio la traduzione verso il tedesco, entra Jared e essendo quella più vicina alla porta di uscita mi domanda se avessi visto Shannon.

“No mi dispiace, ero abbastanza focalizzata sulla traduzione e non ho fatto molto caso agli spostamenti, magari è salito di sopra!” dico io seria

“no ho controllato, dovremmo fare un’intervista ora!” urla

“dai lo cerchiamo insieme, non può di certo essere andato tanto lontano!” gli dico io calma e sorridente “vai all’esterno magari è andato a suonare no?” gli dico

“giusto che scemo vado a vedere lì! tu controlla i locali dell’ufficio per favore!” mi dice agitato

 

Vado verso il bagno e lo trovo senza maglietta mentre si sta sciacquando.

“Ho sentito quell’isterico di mio fratello, arrivo!” mi dice sorridendo

“come stai?” gli dico con fare premuroso

“Meglio, molto meglio grazie!” mi dice sorridendo dolcemente

 

Esce dal bagno prima di me e gli dico che Jared è uscito, lui mi sorride e lo raggiunge. Lo trovo un uomo molto dolce, sensibile e fragile, il suo sorriso mi ha fatto bene. E’ questo il  mio posto, e finalmente so che qui sarò felice.

 

Torno in postazione e continuo il mio lavoro, fino alle 12.30 quando Emma mi interrompe. Sono così concentrata che mi deve richiamare per ben 2 volte.

“Scusa, è che quando lavoro a cose complicate mi isolo, dimmi!” dico impacciata

“no, niente, è che sono le 12.30 e saremmo in pausa pranzo!” dice lei imbarazzata “non ti volevo interrompere, però dovremmo andare a vedere dei nostri abiti!” mi dice

“sono già le 12.30? Cavolo, ho proprio perso la cognizione del tempo!” dico io ridendo “andiamo!” dico io

 

Arriviamo in centro in taxi, ci fermiamo a prendere un’insalata per pranzo e poi ci dirigiamo verso la via dello shopping. Un pensiero mi balena in testa: e se il negozio di cui parla Jared è Gucci? Giuro che svengo lì.

“Emma dove stiamo andando?” le chiedo in ansia

“In un negozio!” dice lei vaga ma sorridente

“Quale?” chiedo di nuovo

“E’ inutile che ci giri intorno, sicuro hai capito, non sei di certo stupida!” mi dice scherzando

“Non… me...lo…dire!” le dico io sconvolta

“eh beh si, andiamo da Gucci...ti dovrai confrontare con Alessandro Michele sabato, vuoi essere vestita che so di Armani? Non va bene!” dice le seria

“Senti io pensavo di andare da Zara non da Gucci! ho pure messo le mutande della nonna daiiii!” dico io imbarazzata e facendola ridere di gusto

“ti pare che Jared ti faccia andare vestita con gli stracci di Zara?” mi dice ironica

“hai ragione!” dico io “però senti, io sono un attimo in ansia, non sono mai entrata in uno store Gucci e tanto meno provato un abito…” dico io in imbarazzo

“Stai tranquilla sono tutti molto gentili, non ti preoccupare!” mi dice rassicurandomi e mettendomi amichevolmente una mano sulla spalla

 

Entriamo in questo luogo che io credo sia il paradiso, un sogno nel sogno. Sono senza parole.

“Signorina Ludbrook, buon giorno!” ci accoglie un commesso

“Mark buongiorno a te, è pronto il mio vestito?” chiede

“Certo! Questa deve essere una nuova del team vero? Non l’ho mai vista qui! Piacere Mark Vincenzi” si presenta gentilmente

“Sì, sono nuova! Piacere mio, sono Martina Giorgi!” dico porgendo la mano

“Un’italiana nel team finalmente!” mi dice in italiano “sa, aspettavo da tanto qualcuno con cui praticare la lingua! Io mi sono trasferito qui da 15 anni!” mi dice entusiasta

“Beh eccomi qui, però visto che c’è Emma preferirei parlare in inglese se non le dispiace!”gli dico cortesemente

“Certamente! Vediamo un po’, ti faccio provare un po’ di cose, tanto il tema è sempre lo stesso vero?” mi chiede

“Sì, stessa festa, stesso tema!” gli dico

“Allora, direi che hai una 42 mi sbaglio?” mi chiede

“Di solito ho 44...a seconda della vestibilità!” dico io imbarazzata

“No tesoro, te lo dico io che hai una 42. Allora hai una bella forma mediterranea, curve al posto giusto, vediamo  un po’... ti do questi due abiti corti!”mi dice

IO AMO. Sono molto eleganti e semplici, ma allo stesso tempo molto belli. Provo il primo, smanicato e molto dritto, un po’ troppo da educatrice. Esco dal camerino.

 

“Vedi che la taglia è giusta?” mi dice sorridente

“Sì, la taglia è ok, però trovo che questo modello non risalti particolarmente la mia fisicità, forse l’altro è meglio visto che è più stretto in vita che è il mio punto forte!” dico io guardandomi allo specchio

“Diamine, Jared non ne sbaglia una quando seleziona il proprio personale, avete tutte occhio!” dice guardando Emma che gli risponde prontamente “Mark, non potrebbe essere altrimenti!” dice facendolo ridere

“Vai a provare l’altro tesoro!” mi dice dandomi una pacca sul sedere, we, ma tutta questa confidenza?

 

Questo è decisamente il mio stile. Nonostante il profondo scollo sul davanti non mi sento a disagio, anche perchè il mio seno ha la retromarcia, quindi non uscirà sicuramente.

 

“Questo sembra stato cucito per te!” mi dice Emma sorridente

“Decisamente molto bello!” dico io di risposta

“è perfetto - risponde Mark- ora vediamo di un paio di scarpe adatte e di una pochette!” mi dice porgendomi un sandalo dorato, bellissimo. “Direi un tacco medio, non oserei di più” mi dice allacciandomeli

“già ti dico che mi piacciono molto! Mi piace molto tutto il look!” dico io felice

“Come pochette ti proporrei la classica Gucci nella variante limitata blu oltremare” mi dice facendomela vedere

“Si, bellissima!” dico io felicissima

“Allora vai pure a cambiarti, sei stata la cliente più veloce che abbia mai avuto dopo Emma!” dice stupito

 

Mi cambio ci impacchettano i “miei” acquisti e quelli di Emma usciamo e poi chiamiamo un taxi che ci riporti in ufficio.

“Emma ma sei sicura che non devo pagare nulla di tutto ciò? Insomma sono tanti soldi!” dico io sconvolta

“prendilo come un regalo di benvenuto, Jared ci tiene all’apparenza del team!” dice sorridente

Rientriamo io metto le mie buste sotto la scrivania e torno ad immergermi nel lavoro. Questo venerdì è forse il migliore della mia vita, sono passata dal dire “con il mio primo stipendio mi comprerò la mia prima borsa Gucci” a “con il mio stipendio comprerò la mia seconda borsa Gucci”. Lavoro duro, isolandomi completamente da tutto e tutti, revisiono con attenzione la mia traduzione italiana nonostante sia a metà della traduzione in tedesco e vorrei finire, ma sto dando i numeri e preferisco rileggere la mia lingua piuttosto che fare macelli in tedesco. Alzo gli occhi  e vedo che siamo rimasti solo io e Dominic

“ma dove sono andati tutti?” chiedo

“tesoro sono le 18.30, siamo  rimasti solo io e te, ti hanno anche salutato, tu hai anche risposto, ma eri talmente nel tuo mondo che non ti sei accorta” dice strappandomi una risata

“Molto bene, sto facendo quello che mi piace quindi perdo la cognizione del mondo. Dom, ti invio intanto la traduzione in italiano che è bella, revisionata e pronta così intanto questa la puoi caricare!” gli dico

“Ti amo ancora di più se mi dai le consegne così in anticipo!” mi dice mentre entra Jared in ufficio

“che sta succedendo qui?” dice sorridente

“Martina è laboriosa ed efficiente come un’ape e credo di amarla, ha finito la traduzione in italiano!” dice Dominic

“Smetti che poi mi monto la testa!” gli rispondo ridendo

“Molto bene, sono sempre più convinto che la tua assunzione sia la cosa più giusta che ho fatto nell’ultimo periodo!” mi dice sorridendo dandomi una leggera pacca sulle spalle

“Grazie Jared, sono lusingata davvero, di tutto!” dico io sincera

“Senti, manda la mail poi sali di sopra un attimo, dobbiamo parlare, Dominic, la caricherai domani, vai pure a casa!”, mi dice tranquillo

“Ok, certo!” dico io, mentre lui già è scomparso di sopra

“Non ti preoccupare, dice sempre così ma fa un po’ il melodrammatico!” dice Dominic

“A domani Dom!” gli dico salendo le scale con la mia borsa piena di acquisti

 

Busso alla porta che da su casa loro e sento rispondere un “vieni pure!”.

“Eccomi, dimmi pure!” dico io sorridente e solo all’apparenza tranquilla

“Voglio vedere gli acquisti, Mark mi hai detto che hai fatto delle ottime scelte, sono curioso” mi dice con gli occhioni

“Temo che dovrai aspettare fino a domani! Prima devo far vedere tutto a mia madre!” gli dico facendolo sorridere

“Beh se la prima a vederli sarà lei potrei fare un’eccezione alla mia curiosità!” mi dice sorridente

Quanto cazzo può essere bello, cioè è un concentrato di bellezza, non penso che possa esserci qualcun altro con un sorriso così bello e gli occhi così...così, glaciali ma allo stesso tempo dolci. Immaginazione, frena.

 

“Senti Jared, però è davvero troppo per me, nel senso, non ho pagato nulla mi sento in debito!” dico io agitata

“Hai tirato fuori mio fratello da un attacco di panico senza le sue solite medicine, vale molto più di un vestito!” mi dice dolce avvicinandosi per abbracciarmi, abbraccio che ricambio, sento la sua tensione sciogliersi. “Non sai quante volte ci abbia provato, ma alla fine dovevamo sempre ricorrere ai farmaci! Era una sconfitta enorme per me!” mi dice serrando la mascella

“Purtroppo chi non li prova non riesce a capire veramente cosa significhi e di cosa abbia bisogno l’altra persona. Non voglio sminuirti, ma da persona che ci è passata, ti dico che tutti mi dicevano le parole sbagliate, mi spiego meglio: se durante un attacco di panico dici alla persona “stai tranquillo, respira”, 99% delle volte ti manda a quel paese, perchè si sentirà comunque incompresa e sola. Mentre se la abbracci e gli dici segui il mio respiro, e cerchi di respirare in modo lento e profondo, e parlare lentamente aiuta. L’attacco di panico è un groviglio di pensieri uniti all’irrazionalità” gli dico onesta

“Tu come li hai superati?” mi chiede un’altra voce, più profonda ma ugualmente dolce

“non l’ho fatto, a volte tornano, come tutto” dico guardando le mie mani in imbarazzo

“Ne hai parlato con qualcuno?” mi chiede Jared

“no, a dire la verità è la prima volta che ne parlo...Mi sono sempre tenuta tutto per me, quando sentivo che me ne stava per arrivare uno, mi rinchiudevo in bagno come ha fatto Shannon oppure spesso mi capitava e mi capita di notte quindi sono sola in camera. Sto male 40 minuti, durante i quali cerco di respirare profondamente e buttare fuori tutto. Poi passa, piano piano!” dico io torturandomi le mani

“sei una persona tosta” mi dice Jared

“no, ho i miei momenti di forza, ma sono molto più frequenti quelli di debolezza! In ogni caso fa tutto parte dell’essere vivi ed essere umani.” dico io sorridente

 

sì, sì predichi bene ma razzoli male ciccia!

 

“Grazie!” mi dice Shannon abbracciandomi con forza, il suo abbraccio è diverso, è un abbraccio disperato ma allo stesso tempo di bisogno. Il suo profumo è inebriante, le mie braccia non possono far altro che assecondarlo. Dopo non so quanto sciogliamo l’abbraccio e torna tutto alla normalità. Anche se negli occhi di Shannon vedo una luce diversa.

 

“Allora, sei pronta per domani? Conoscerai un tuo connazionale molto importante” mi dice Jared con fare misterioso

“Sì, mi ha accennato Emma! Sono molto agitata lo ammetto!” dico io sorridente, mentre Shannon scoppia in una grassa risata, il suono più bello che possa sentire

“Emma mi rovina sempre le sorprese!” dice Jared mettendo il broncio

“Va be ma io credevo lui sapesse l’inglese, siete stati a vari eventi insieme no?” dico io curiosa

“si, ma sono cambiate un po’ di cose che non sto qui a dirti quindi mi farai da spalla!” mi dice

“che in pratica significa che lo dovrai seguire come un cagnolino” aggiunge Shannon

“ma la smetti di fare il coglione?” continua Jared facendo alzare le mani a Shannon in segno di resa. “Ti lasciamo andare a casa, buona serata!” mi dicono sorridenti entrambi

“ Buona serata anche a voi!” dico prendendo le mie cose e uscendo dalla porta d’ingresso.

 

Rientrata a casa chiamo la mia famiglia. Faccio vedere tutte le cose prese oggi, mia mamma è eccitatissima per me, sono tutti tranquilli perchè vedono il mio sogno, anzi i miei sogni realizzarsi!

Chiudiamo la telefonata, mi preparo la cena e poi decido di farmi un bagno rilassante, domani non avrei lavorato quindi avrei potuto dormire un po’ più del solito e prepararmi bene per l’evento che sarebbe iniziato alle 18.30.



ABITO GUCCI MARTINA:

Abito
SCARPE 

POCHETTE (LA VARIANTE DORATA L'HO INVENTATA IO)

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Capitolo 3
*** 3. Party in the usa ***


Ciao a tutti, ecco il terzo capitolo di questa storia. Ripeto che scrivo perchè sento il bisogno di farlo e di lasciare libera l’immaginazione. Perdonate gli errori, ma ho fatto la revisione in preda ai deliri per la febbre. Spero che la storia vi possa piacere, scrivetemi cosa vi piace e cosa non vi piace. Buona lettura.

 

 

Un suono martellante mi sveglia dal torpore, non è la sveglia, ma una chiamata in entrata, prima di rispondere vedo l’orario le 9.30, dormita niente male.

“Pronto?” dico io con la voce mezza assonnata

“Martina, sono Jared, ho bisogno di te ora! Vieni in pigiama, non mi interessa ma vieni veloce!” mi dice con voce allarmata

“Arrivo subito!”, pensando al peggio, magari che a Shannon fosse ripresa una crisi o che altro... Mi infilo una felpa sopra al pigiama, le scarpe da ginnastica, lego i capelli in una messy bun e scappo a casa dei Leto di corsa.

Entro e trovo Jared seduto per terra con milioni di fogli intorno, tutto quel disordine mi sconvolge.

“Jared? Tutto bene?” dico trafelata e ansimante

“devo scrivere un discorso” mi dice

“scrivi canzoni, è così difficile scrivere 3 righe di discorso?” dico io ridendo

“NO DEVO SCRIVERE UN DISCORSO IN ITALIANO” mi dice esasperato

“Ah ok, specifica, non ho la sfera di cristallo!” dico io, poi mi accorgo di essere stata un po’ troppo stronza, è pur sempre il mio capo, “scusa, è che prima di colazione sono un po’ acida” dico io sorridendo

“SHANNOOOOOOON, porta i pancake e il caffè” urla

“NON SONO LA TUA CAMERIERA FRATELLO, ALZA IL CULO!” lo sento rispondere

“CALMI, vado io!” dico tranquilla

“Buongiorno Shannon!” dico io sorridente, di colpo arrossisco, immagino sia appena uscito dalla doccia perchè lo trovo solo con i pantaloni della tuta e i capelli tutti bagnati e scompigliati. Altro che pancake, lui è molto meglio.

“Buongiorno a te!” mi dice sorridendo, muoio, “i pancake non li ha cucinati Jared, tranquilla!” mi dice in un orecchio, facendomi ridere

Prendo tutto e porto in soggiorno da Jared.

“Allora che devi dire, perchè devi fare un discorso in italiano?” chiedo sorseggiando il caffè, che è stranamente molto buono

“Alessandro vuole che lo faccia” mi risponde, guardandomi con i suoi occhioni preoccupati vuoi vedere che gatta ci cova sul serio?, vocina a cuccia, non ci voglio credere, dai sarebbe davvero una perdita per l’umanità, “cioè io lo voglio fare per dimostrare ai suoi amici che non sono un ignorante che conosce solo una lingua, non voglio sembrare stupido” mi dice

“Lo sei bro!” dice Shannon mentre si viene a sedere con noi, sempre a torso nudo

“Se stai qui solo per insultarmi, vai a bere il tuo caffè altrove” dice Jared perentorio, facendo alzare di nuovo le mani a Shannon che mi guarda mentre sorseggio il caffè; gli accenno un sorriso.

“Bene allora, direi di rimanere sul semplice e scriverei giusto 4 righe!” gli dico “conosci l’alfabeto ipa? Potrei scriverlo in quel modo almeno hai anche sott’occhio la pronuncia!” dico io

“cos’è si mangia?” dice Jared facendomi ridere

“Bene troveremo un altro modo allora, me lo potevi dire ieri almeno avremmo lavorato più sulla pronuncia!” dico io pensierosa

“no, lui partorisce idee la notte, capito? Poi rompe le palle a chi gli sta vicino!” aggiunge Shannon che si becca un’occhiataccia, “bel pigiama a proposito!” mi dice Shannon notando il mio pigiama con le caramelle, facendomi arrossire.

“Allora che ne dici di: Ringrazio di essere qui Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week!” dico io in inglese

“Perfetto, ora scrivimelo in italiano” mi dice Jared

Inizio a scrivere su un pezzo di carta il tutto: “Ringrazio di essere qui Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week”

“Te lo leggo in italiano ok? Stai attento!” gli dico mentre inizio a leggere lentamente

“Ok, ci provo: rengrazioo de esere qui Alesandro e il team Gucci, ce hanno reso posibile evento. Sto ciercando de miliorare l’italiano, visto? Sono lietto che siate potutti venire nonòstante i preparativi per la fashion week!” dice alzando gli occhi guardandomi e sorridendo soddisfatto

“Quasi, allora quando vedi c, h, e, non leggere come ce, ma ke e le doppie mi raccomando fai attenzione!” glielo rileggo lentamente

“ti registro almeno me lo riascolto durante il giorno!” mi dice, che cosa inquietante e strana “riprovo ora!” inizia a leggere e a parte qualche accento strano sulle parole andava bene

“impressionante! Bravo! Stai attento all’intonazione!” gli dico io sorridente

“molto bene lo ripeterò tutto oggi!” dice soddisfatto

“Mi dai asilo a casa tua per favore?” mi dice Shannon disperato

“sei il benvenuto, ma ti avverto, passerò la giornata a farmi maschere di bellezza, truccarmi e mettere lo smalto, ne sei sicuro?” dico io ironica

“no, non importa scherzavo!” dico finendolo, e finendo il  pancake

“Questo caffè è molto, molto buono!” dico io sorridente

“No ti prego, si monta la testa!” mi dice Jared mettendosi la mano sulla fronte con fare melodrammatico

“Lo so, l’ho selezionato io, è della Black Fuel!” mi dice sorridente “se vuoi te ne faccio avere un po’! Anche Stevie lo apprezza!” mi dice felice

“Beh non pensavo di trovare un caffè con il gusto così simile a quello che fa mia nonna in Italia!” dico sorridente “ma è filtrato?” chiedo

“Si, ma non sembra vero?” mi chiede

“Sembra assolutamente come quello che bevo fatto dalla moka, incredibile!” dico io sorpresa

“ti faccio avere una bustina!” mi dice prendendo il telefono per scrivere a qualcuno

“bene, sarà meglio che vada, devo iniziare a preparare il pranzo e poi prepararmi per stasera, nell’invito c’è scritto che partiamo tutti da qui è corretto?” chiedo

“assolutamente corretto! Qui alle 18” dice Jared

“Bene a stasera!” dico io salutandoli e chiudendomi dietro la porta

 

Rientro a casa e mi torna in mente l’immagine di Shannon senza maglietta e degli occhioni blu di Jared, sono i miei datori di lavoro, va bene, ma di certo non posso negare che sono due bellezze rare. Averli così vicino non mi manda in tilt come pensavo, ahahhahhahahahah bella battuta, coscienza, a cuccia, riesco a rimanere piuttosto composta, anche se sotto sotto fangirlo ogni volta che sono nei loro dintorni.



 

Dopo pranzo, verso le 14 inizio a prepararmi per l’evento. Mi faccio una bella doccia, lavo i capelli  e cerco di asciugarli meglio che posso, ho dei capelli indisciplinatissimi, metà crespi e metà lisci, castani e lunghi fino a metà schiena. Decido di fare dei boccoli con la piastra e poi appuntarli in una specie di acconciatura semiraccolta. Inserisco un fermaglio di un dorato che sta molto bene con le scarpe e poi inizio a truccarmi.

Per fortuna in aereoporto avevo fatto incetta di makeup! Guardo l’ora sono le 16.30, bene posso fare tutto con molta calma. Inizio la mia routine trucco e poi mi ritrovo a dover decidere il colore del make up occhi. I colori freddi mi stanno male, ma non voglio nemmeno truccare come tutti i giorni, è un evento in cui conoscerò ALESSANDRO MICHELE e chissà chi altro, diamine, che ansia!! Sono vestita tutta di extra lusso, non posso di certo truccarmi di merda.

Alla fine opto per un simil look da pin up, molto semplice ma elegante e che mette in risalto indubbiamente il mio punto forte, le labbra carnose. Il rossetto combacia incredibilmente con il rosso del fiocco del vestito e questo mi esalta non poco. Per lo smalto ho optato per un color carne naturale ma comunque coprente. Per fortuna mi ero portata dietro la lampada per farmi il semipermanente e ho fatto velocemente! Sono le 17.45, mi devo assolutamente muovere, non voglio essere in ritardo. Sento il mio telefono che squilla e rispondo mettendo in vivavoce mentre mi infilo la biancheria più sexy che ho: il completino di Victoria’s Secret che mi sono comprata sempre in aereoporto, rigorosamente nero.

“Martina sono Emma!”

“Ehi, dimmi tutto!” dico io affannata

“posso venirmi a cambiare da te? devo solo infilare il vestito!” mi chiede

“Certo anche io sono alle prese con il vestito! vieni pure!” le rispondo

 

Dopo 2 minuti bussa alla mia porta ed è totalmente diversa dal solito truccatissima e con i capelli tutti raccolti in uno chignon!

“Wow, Martina stai davvero bene così!” esclama

“Stessa cosa vale per te, scusa sono in mutande, entra pure velocemente!” dico io scomparendo in camera

“Cambiati pure dove vuoi!” le dico “puoi venire anche di qua!”

La vedo entrare in camera, e si inizia a spogliare per indossare il suo vestito, che è un abito corto semitrasparente, un modello molto largo, di quelli che stanno bene solo alle persone magrissime come lei! E’ divina!

“mi sa che non posso mettere il reggiseno sotto al mio!” osservo guardando il vestito e guardandomi allo specchio

“credo proprio di no! Se vuoi ho comprato un reggiseno in silicone, ha praticamente solo le coppe e fa un bel seno, l’ho portato, te lo presto!” mi dice gentile

“mi faresti un grande favore, che taglia hai?” chiedo

“seconda!” mi dice tirandolo fuori dalla borsa

“anche io, che fortuna!” dico sorridendo “se vuoi io ti presto il mio tanto a te non si vede! E’ nuovo di pacca, l’ho comprato in aereoporto!” le dico

“Massì, grazie!!” mi dice allacciandoselo e io allacciando il mio, wow, devo assolutamente valutare di comprare anche io un reggiseno del genere, mi fa un seno fighissimo nonostante sia una seconda! Ci allacciamo i vestiti a vicenda, mi guardo e sono perfetta, mi vedo bellissima per una volta.

“Stasera stendi tutti ragazza!” esclama Emma “stai molto bene!” aggiunge

“Grazie, anche tu sei molto bella!” dico impacciata

 

Mettiamo le scarpe, infilo telefono, fazzoletti, passaporto e sigarette (non si sa mai, ho smesso di fumare tanto, ma una sigaretta ogni tanto me la faccio) nella pochette e poi usciamo. Il clima di LA è così piacevole, nonostante il vestito a mezze maniche sto benissimo.

Arriviamo a casa Leto e vediamo la limousine che ci porterà all’evento, saliamo e troviamo tutto lo staff al completo. Partiamo perchè i Leto erano già là, erano stati a prendere la madre.

 

CIOE’ CONOSCO PURE CONSTANCE, ADDIO MONDO.

 

Il viaggio in limousine è stato credo il più divertente della mia vita. Dominic è fortissimo con le imitazioni e ci ha fatto morire dalle risate, menomale avevo usato il fissante strong per il trucco.

 

Arriviamo al party, non c’è ancora molta gente, intercetto Jared con lo sguardo e vado verso di lui. Mi guarda e si apre un enorme sorriso su quel viso già bellissimo.

“Sei bellissima” mi dice, salutandomi con una formale stretta di mano, ma  il fatto che ci stiamo guardando intensamente mentre mi dice questa cosa mi manda in tilt, cosa dicevi poche ore fa tesoro?,avvampo. Anche lui non è da meno, ha uno smoking blu intenso che gli fa risaltare tantissimo il colore degli occhi.

“Grazie, anche tu non sei da meno, non sono molto abituata ai complimenti, mi imbarazzano molto” dico abbassando lo sguardo e ridendo “hai ripetuto il discorso?” gli chiedo cambiando argomento

“Credo bene, l’ho ripetuto tante volte! Dita incrociate” mi dice facendo il gesto

“Sono sicura che lo avrai imparato da Dio! Torno dagli altri!” dico io sorridente e avviandomi verso il bar dove sono tutti

“Ehi, avete iniziato senza di me?” dico raggiungendoli e mettendo un finto broncio

“Assolutamente no, abbiamo ordinato anche per te e ti stiamo aspettando per il brindisi” esclama Dominic, porgendomi il bicchiere di Martini e lo alzo in alto insieme a loro

“Al Mars Team e alla nostra nuova arrivata!” dice Emma, dopo il cin cin beviamo e conversiamo amabilmente, conosco meglio Reni, con cui parlo dei suoi magnifici Labrador, parlo con Stevie che ci ha raggiunto, finché ad un certo punto Jared mi fa cenno di andare da lui, mi sento molto allegra ma ancora vigile e composta, il Martini a stomaco semi vuoto non è stata la scelta più intelligente che potessi fare, ma almeno mi aiuta ad essere più rilassata.

“Alessandro, ti presento Martina, la ragazza italiana di cui ti ho parlato!” dice Jared

“Piacere, sono davvero onorata di conoscerla!” dico io in italiano sorridendo

“Piacere mio tesoro, finalmente qualcuno con cui parlare italiano quando sono LA, e dammi del tu, il lei mi fa sentire vecchio!” mi dice dandomi un lieve buffetto sulla guancia oh ma tutta sta confidenza “questo abito ti calza davvero a pennello, bella scelta!” mi dice facendomi l’occhiolino

“Grazie” dico arrossendo

“Martina, ti lascio un attimo con Alessandro, vado a recuperare Shannon e mia madre!” dice velocemente, io sono molto imbarazzata e parlare con lui mi mette a disagio, mi osserva in maniera inquietante

“Chi ti ha acconciato e truccato? Trovo che questa acconciatura e questo trucco ti donino particolarmente! Il sesto senso di Jared nello scegliere le collaboratrici è impressionante!” mi dice

“Tutto da sola, e grazie davvero, mi sento davvero in imbarazzo!” dico io spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio

“La prossima volta osa di più, hai un bel corpo, esponilo!” mi dice ammiccante facendomi arrossire

“non mi sento così self confident!” dico ridendo “il mio corpo mi mette a disagio, quindi preferisco coprire” dico io per colpa del martini “scusa, è il Martini che parla!” dico io facendolo ridere

“Ti garantisco che staresti bene! Comunque so che sei di Firenze!” mi dice

“Ebbene si, toscanaccia!” rispondo facendolo ridere

“Mi ispira molto Firenze!” dice sognate

“Firenze ispira tutti, anche chi di arte non ne capisce...se non ti prende la sindrome di stendhal a Firenze, come dice mio babbo, vuol dire che una persona ha delle emozioni piatte” dico io sognante

“Ha proprio ragione tuo padre, così come Roma” aggiunge lui

“Beh non per sminuire il resto d’italia, ma Firenze, Roma e Napoli secondo me sono la culla dell’arte e della bellezza!” dico io sorridente “Firenze è tutta arte, dalla cupola del Brunelleschi alle cappelle medicee agli Uffizi, ogni volta che vado agli Uffizi e vedo la Venere e la Primavera di Botticelli mi emoziono, mi pervade un senso di perfezione e meraviglia che mi fa piangere” dico io sorridente

“Mi sono commosso una sola volta per ora nella mia vita ed è stato quando ho visto la Primavera, ti capisco!” mi dice

“poi avere un babbo professore di arte, diciamo che aiuta!” dico io facendolo ridere

“hai la guida turistica privata allora, sei privilegiata!” mi dice scoppiando a ridere

“non quando a 6 anni invece che portarti al cinema come tutti i babbi normali ti porta al museo!” dico io facendolo ridere ancora di più

Jared, Shannon e Constance ci raggiungono.

“Martina questa è mia madre” dice Jared

“Solo la tua?” dice ironico Shannon

“Va bhe, ma è scontaaaato!” dice Jared alticcio

“Bambini, a cuccia!” dice Constance, “Molto piacere!” dice stringendomi la mano dolcemente “So che sei una perfetta aggiunta per il team!” mi dice con fare materno, facendomi intendere di sapere cosa fosse successo con Shannon

“beh lo spero, cercherò di non deluderli sicuramente!” dico sorridente ricambiando la stretta di mano

“Ehi, ora vado a fare il discuorso” dice Jared storpiando le parole

“Sì ok, ma questo lo prendo io” dice sua madre, facendoci ridere a crepapelle, si allontana con il bicchiere e confabula con Alessandro


“Non ce la farà mai!” dice Shannon con una faccia stupenda, ci avrei fatto un meme stupendo.

“L’alcool aiuta a parlare meglio le lingue, chissà che magari non ci stupisca!” dico io

“Sei bellissima, davvero davvero bella” mi sussurra all’orecchio, quella voce così roca e  calda all’orecchio mi ha mandato in tilt tutti i neuroni, cosa dicevi qualche ore fa pt.2, arrossisco violentemente, mentre lui mi mette il braccio attorno al fianco e me lo stringe. Potrei morire ora e sarei comunque la persona più felice della terra.

 

Toglie subito il braccio e mi fa l’occhiolino, per poi dileguarsi e raggiungere la madre.

 

Io sto iperventilando, quel tocco mi ha fatto impazzire, sarà l’alcool, sarà il contesto, ma ho veramente perso la bussola, non capisco più un cazzo, giusto per essere fini ed educate. Sono così felice che tocco il cielo con un dito.

Raggiungo gli altri, anche loro mezzi alticci. Facciamo un altro brindisi e poi prende parola Jared sul palco.

“Mettiamoci comodi ragazzi” dice Emma “Sarà un momento infinito!” dice Emma facendoci scoppiare a ridere

Prendiamo posto ai nostri tavoli, dove avremmo cenato dopo il discorso di Jared.

“Non ceneremo mai vero?” dico io a Stevie che è vicino a me

“Beh, vedila così sono ancora le 19.30” mi risponde in italiano, alzo gli occhi al cielo e poi mi metto in ascolto di Jared

“Grazie a tutti di essere qui, celebriamo questo nuovo anno tutti insieme! Ringrazio i miei collaboratori che sono qui e che lavorano duro per noi ogni giorno, ringrazio mia madre che è venuta qui stasera e mio fratello, il mio compagno di viaggio fedele, senza il supporto e la stima reciproca, non saremmo andati molto lontano!” dice Jared “Ringrazio di essere qui anche Alessandro e il team Gucci, che hanno reso possibile questo evento. Sto cercando di migliorare con l’italiano visto? Sono lieto che siate potuti venire nonostante i preparativi per la fashion week, sono stato bravo visto? Bon appetit!” dice Jared

“Glielo hai insegnato tu?” mi dice Emma

“Beh chi altro sennò, mi ha chiamato stamattina alle 9” dico io ridendo

“E’ stato bravo però, pronuncia perfetta, l’intonazione da migliorare!” dice Stevie

“Anche troppo per aver imparato tutto in 5-6 ore!” dico io soddisfatta

 

Iniziamo a mangiare e bere tranquillamente, ad un certo punto una mano si posa sulla mia spalla.

“Ragazzi come sta andando?” dice Jared felice

“Bene, ottimo vino!” dice Dominic

“Ehi non bevete troppo eh!” dice poco credibile Jared con un bicchiere in mano, “Sono stato bravissimo vero Martina?” mi chiede

Mi giro lievemente, “Intonazione da migliorare, ma sei stato molto bravo!” dico io biascicando

“Non fare la bacchettona! Ho imparato tutto in un pomeriggio!” dice Jared ridendo e dileguandosi altrove per poi ricomparire dopo un secondo “Martina devi venire con me un attimo!” mi dice

“Certo!” mi alzo da tavola

“c’è una di una radio italiana che mi parla e io non la capisco, ti prego aiutami!”, dice dietro ad Emma

“Emma chi è? Di che radio?” le chiedo, e lei prontamente guarda la lista degli invitati

“Virgin Radio, Maugeri!” mi dice

“Grazie,-dico ad Emma- andiamo!” dico a Jared

Ciaao Paola!” dice Jared in italiano

Jared, che piacere rivederti!” si salutano con un abbraccio

Piacere, sono l’interprete!” dico io sorridendo e porgendole la mano

So poco italiano, imparo” dice Jared

Bravo, bravo fai bene, avete in programma molte date in italia, ai fan italiani farà piacere che tu parli italiano!” dice, in simultanea traduco

“Si lo spero, lo faccio sia per me, sia per loro, sia per cultura personale!” dice Jared, non traduco perchè è Paola Maugeri non una scema, l’inglese lo sa e anche molto bene “ho lei- indicandomi- perchè così sento il suono dell’italiano e imparo l’intonazione corretta!” continua

Sì è molto importante, le prossime interviste allora te le facciamo solo in italiano eh?” dice scherzando

“No, ora non esageriamo” risponde Jared facendola ridere di gusto “Sta andando bene la cena?” chiede

Molto bene, tutto molto buono, grazie per l’invito!” dice la Maugeri

“Grazie di essere venuta, buona continuazione!”risponde Jared salutandola

La Maugeri si rivolge a me, mi stringe la mano e mi dice “Buon lavoro”.

 

Torno a sedere al tavolo e dopo non so quanti brindisi arriviamo al dolce, un semifreddo al pistacchio, il mio dolce preferito in assoluto!

Dopo di che Zedd amico stretto di Jared inizia il dj set. Iniziamo tutti a ballare, Constance inclusa, credo che il vino sia piaciuto anche a lei!

Ad un certo punto sento il bisogno di prendere una boccata d’aria ed esco sul terrazzo che da’ sul giardino del locale. Mi prendo una sigaretta e me la accendo. Il sapore della nicotina mi risveglia, osservo il giardino illuminato e in lontananza il mare. Questa città ha tutto quello che ho sempre desiderato.  

 

Sento che in sala parte Dangerous night, remixatissima. Cerco di fumare in fretta per non perdermela. Fa più freddo ora, fortuna che l’alcool aiuta!

Sento qualcuno che mi copre le spalle con una giacca, mi giro e vedo Shannon.

“Grazie!” dico aspirando ancora la mia sigaretta

“Non pensavo fumassi!” mi dice accendendosi la sua

“Una al giorno, ho ridotto nell’ultimo periodo” dico io guardandolo

“Dovrei ridurre anche io, ma non ce la faccio!” confessa

“Beh, io ho ridotto da quando sono qui onestamente, sono molto più serena!” dico

“Mi fa piacere che la città degli angeli faccia stare bene anche i forestieri” dice ridendo

“Non è difficile con me, ha tutto quello che ho sempre desiderato: il mare, il clima temperato, opportunità e libertà!” dico io, l’alcool ti ha sciolto anche troppo la lingua, la vuoi sciogliere anche a lui??????, arrossisco di colpo, “scusa, troppe info personali, non volevo annoiarti!” gli dico.

“Non mi annoi affatto, credo tu abbia una profondità d’animo incredibile!” mi guarda avvicinandosi

“meglio se rientro, inizio a sentire freddo, la giacca servirà anche a te, a dopo!” dico io ridandogli la sua giacca e entrando velocemente. Sono destabilizzata, quello sguardo ipnotico mi manda in confusione.

“Ehi dove sei stata Marti?” mi chiede Stevie

“A fumare una sigaretta!” dico sorridendo “vado a prendermi un drink, volete qualcosa?” chiedo

“Ti accompagno prendo qualcosa anche io!” mi dice Emma

Ci avviamo al bar e ordiniamo due gin lemon.

“Che è successo? Sei strana?” mi chiede mentre sorseggio il mio drink in silenzio

“Nulla, mi sono dimenticata di chiamare i miei, non so se chiamarli ora!” dico sorridendo

“Fai tu, ma c’è dell’altro!” mi dice guardandomi

“Non è nulla sul serio!” dico io sforzandomi di sorridere “vado all’ingresso a chiedere la password del wifi per chiamare i miei!” dico io

“cerca di fare la sobria al telefono!” mi dice facendomi ridere Emma

“Sono una pro in quello!” le dico facendole l’occhiolino

 

Il telefono di mia mamma squilla.

Nessuna risposta.

Riprovo. Nulla. Ansia. Sarà successo qualcosa? Controllo l’orario qui è l’una, quindi da me dovrebbe essere sera, ma non troppo tardi.

“Scusi il wifi prende anche fuori?” chiedo al tipo

“Si certo signorina!” mi risponde gentile

“Grazie!” dico sorridendo

 

Esco, mi accendo un’altra sigaretta e riprovo a chiamare, finalmente mia madre risponde. Mi dice che va tutto bene, ma che non si  aspettava una mia telefonata oggi, pensando che fossi impegnata e quindi aveva lasciato il telefono da un’altra parte. Ci aggiorniamo brevemente e poi ci salutiamo, ci saremmo sentite di più il giorno dopo.

Finisco la sigaretta e rientro.

Trovo tutti scatenati sulle note di Avicii, raggiungo Emma, le faccio cenno di Ok, e iniziamo a ballare come scatenate. Vedo Jared in lontananza che balla con Alessandro, Shannon e tutti gli altri, si avvicinano a noi, Jared comincia a ballare come un matto, credo sia più ubriaco di me! Prende Emma per mano, la scuote e balla con lei! Dominic prende Reni, Matt prende me e mi fa girare in tondo nemmeno fossi una trottola. Gli finisco addosso e scoppio a ridere. Emma mi prende e ci scateniamo insieme sulle note di walk on water, dopo di che mi afferra Shannon e balliamo fino a fine serata quasi. Esco di nuovo fuori per prendere aria e vedo che si sta facendo giorno, la linea dell’orizzonte è di un delicato colore rosso, accendo la 3° sigaretta e mi riprometto che sia l’ultima… mi prende l’irrefrenabile voglia di andare in spiaggia, ora e godermi invece che il tramonto, come al solito, l’alba. Noto che la sala all’interno si sta svuotando, vado a salutare tutti e con la scusa che di un forte mal di testa, saluto tutti ed esco. Chiamo un taxi e mi faccio portare a Malibu.

C’è ancora più silenzio del solito, non si sente il rumore del traffico, solo le onde e lo spettacolo del sole che si alza. Tolgo le scarpe e la sensazione della sabbia fresca a contatto con i piedi mi fa venire un brivido. Faccio un paio di foto e selfie, poi metto il telefono sopra il muretto lì vicino, metto il timer e scatto una foto mentre salto all’alba.

Non è perfetta, ma mi rappresenta molto in questo momento. Quello che sento è libertà e serenità. Dopo quello che è successo in Italia ne avevo bisogno. Ripenso a tutto e anche se non ho rimpianti, le lacrime iniziano scendere.

 

“Mal di testa eh?” mi dice una voce dietro di me

Mi ricompongo, mi giro, e sorrido vedendo Shannon, “In un certo senso!” gli dico con la voce un po’ impastata dal pianto

“Se vuoi te la faccio io una foto decente!” mi dice

“Si grazie!” gli dico avvicinandomi per porgergli il telefono, trattiene la mia mano

“Perchè stavi piangendo?” mi chiede

“Mi manca la mia famiglia!” dico sorridendo tristemente, non è quello il vero motivo, ma non mi pare il caso di rivelare troppo, anche perchè non ha senso parlarne con il mio capo. Mi stringe in un dolce abbraccio, il suo profumo mi manda in corto circuito e per la prima volta mi abbandono completamente alla sua stretta e lo ricambio. Sto bene. Le lacrime escono di nuovo da sole, forse anche per l’incredulità del momento.

“Dai ti faccio questa foto!” mi dice sciogliendo l’abbraccio

“Grazie, sul serio!” dico io alludendo ovviamente all’abbraccio

 

Mi fa la foto, ne fa 3 in realtà tutte molto belle, con l’alba che si è colorata ancora di più.

Ne scelgo una da mandare ai miei.

“So che cado nel banale...ma possiamo fare una foto insieme? Giuro che me la tengo per me!” dico io sorridendo

“Direi che si può fare!” mi dice sorridendo

Facciamo un selfie come ne fa tanti con le altre echelon e poi uno in cui ci abbracciamo e fa una faccia scema.

“Grazie!” gli sorrido sinceramente

“Stai molto meglio con il sorriso sai? Non ti si addicono le lacrime!” mi dice sedendosi sulla sabbia

“A nessuno si addicono le lacrime, ma a volte è meglio liberarsi piuttosto che tenere tutto dentro ed esplodere all’improvviso!” dico sedendomi accanto a lui “cioè voglio dire, la mia vita ha preso una piega così incredibile!” dico io guardando l’orizzonte

“Cosa ti sei lasciata alle spalle?” mi chiede di botto, questa domanda è un cazzotto nello stomaco, “non sono scemo, non credo che tu sia così giù di morale per la tua famiglia, la senti spesso e ti sostengono, hai detto. Quindi non è per questo che hai questi momenti” mi dice, entrambi non distogliamo lo sguardo dall’orizzonte, sospiro e prendo coraggio

“Diciamo che prima di partire sono successe una serie di cose che mi hanno ucciso un po’ moralmente!” dico io rimanendo vaga

“Non ti voglio tirare fuori le parole di bocca, devi volerlo tu, non sono nessuno per obbligarti a parlare!” mi dice comprensivo

“Non è questo, è che non voglio oltrepassare il confine, alla fine sei pur sempre il mio datore di lavoro”

“senti, siamo tutti amici, tutti sappiamo tutto di tutti. Emma e Jared sono migliori amici da una vita, lui è stato anche il testimone al suo matrimonio… pensi davvero che sia una relazione piramidale quella tra noi e voi? Non c’è nulla di convenzionale in questo lavoro” afferma

“Lo hai voluto tu eh, poi non dirmi che sono logorroica come Jared” scoppiamo a ridere, sono le 7.30 la spiaggia si sta popolando e decidiamo di continuare a casa mia la conversazione.

 

Preparo il caffè con la moka che mi sono portata dall’Italia e tiro fuori i biscotti simil gocciole al cioccolato.

“non temporeggiare, sputa il rospo!” mi dice

“okay, allora, prima di venire qui sono successe varie cose: ero fidanzata da 6 anni con un ragazzo che mi ha lasciato perché ho seguito il mio sogno senza pensare a lui, sorbendomi i peggio insulti tra cui egoista, sgualdrina, approfittatrice...In 6 anni di relazione non ha capito davvero niente di me, ma ho tirato dritto, sapendo che stavo facendo quello per cui avevo studiato e quello che mi avrebbe reso felice. Nell’ultimo periodo non ero nemmeno felice con lui, quindi ho solo colto l’occasione per mettere un punto ad una relazione tossica. Ci siamo lasciati circa 2 mesi prima che partissi, quando mi avete mandato la conferma di colloquio face to face per capirci. Due settimane dopo mi chiama, mi dice che ha sbagliato e che mi avrebbe incontrato volentieri per parlare e scusarsi. Io scema, ho acconsentito, ci siamo visti, siamo andati a fare un giro in macchina e ci siamo fermati in un parcheggio accanto ad un parco. Tutto d’un tratto lui ha cominciato a prendermi a parole, a dirmi che non mi riconosceva più, che quei 6 anni con me erano stati sprecati e che nessuno avrebbe mai più avuto occhi solo per me, che lui con me c’era stato solo per pietà.- mi prende la mano e mi avvicina a lui, la mia voce si rompe, ma cerco di ricacciare dentro le lacrime- Io non ho risposto a tutti i suoi insulti sono stata in silenzio, ho subito tutte quelle pugnalate verbali… dopo di chè lui mi si è avvicinato minacciosamente e ha cominciato a schiaffeggiarmi prima in viso e poi mi ha dato qualche cazzotto, quando ho cominciato a sentire il sapore del sangue in bocca ho cominciato a difendermi, ma non ero abbastanza forte così sono caduta e lui se ne è andato, lasciandomi lì da sola nel parcheggio. La mattina dopo mi sono svegliata in ospedale, con i miei genitori al capezzale” dico prendendo aria “e ora sono qui, con un altro libro da scrivere” silenzio… il rumore del caffè che sale interrompe l’imbarazzo, verso il caffè e gli porgo la tazzina.

“Wow” dice “Martina non so che dire mi dispiace, sono senza parole...spero che tu lo abbia denunciato e sia in galera quello stronzo!”

“Denunciato sì, galera non proprio… per questo qui mi sento bene e libera, perchè sono lontana chilometri e chilometri da lui e mi sento sicura!” dico cercando di sorridere “solo che a volte mi prende un po’ di tristezza, perchè comunque ho perso 6 anni della mia vita appresso ad un figlio di puttana!” dico io

“beh, lecito, ma non ti puoi incolpare, le persone cambiano...comunque non lo dirò a nessuno, nemmeno a Jared” nel dirlo mi avvicina a sè e mi abbraccia. Mi trovo praticamente ad un centimetro dalle sue labbra, mi accarezza la guancia e ci guardiamo intensamente negli occhi.

Si alza dalla sedia della cucina e mi bacia, il mio cuore inizia a battere a mille, le mie mani finiscono tra i suoi capelli e le sue tra i miei...mi sfila il fermaglio e i capelli ricadono dolcemente sulle mie spalle. Senza interrompere il bacio mi fa sedere sul ripiano della cucina, il bacio diventa più intenso e passionale, dei brividi cominciano a pervadere il mio corpo.

razionalità

Interrompo il contatto, premendogli delicatamente le mani contro il petto.

“Non mi pare il caso” dico con il fiatone, mi guarda

“Scusami, no-non volevo, è meglio che vada!” dice “grazie per la colazione e buonanotte”

“grazie a te per avermi ascoltata” gli dico sorridendo dolcemente

Se ne va.

Sono ormai le 9.30 quando riesco ad entrare sotto le coperte. Quanto vorrei che quel bacio non ci fosse stato, ma è stato così bello e rigenerante. Lui è stato così dolce ad ascoltarmi.

Riguardo le foto che mi ha fatto Shannon prendo la più bella e lo pubblico su instagram con la didascalia “I will save your heart from breaking, Won't you stop, please...Set me free” e me ne vado a dormire, mettendo però la sveglia per le 13.

 

POV SHANNON

L’unica cosa che volevo fare dopo la festa era andare in spiaggia a vedere l’alba. Non mi aspettavo ci fosse anche lei lì. L’ho vista così fragile, non volevo lasciarla sola. Poi non mi aspettavo quello che mi ha raccontato, sono sconvolto da quello che ha dovuto sopportare e di come abbia reagito, è come una fenice, che rinasce dalle proprie ceneri. E’ uscita da quella storia più forte di prima, indubbiamente.

Le sue labbra. Le sue labbra mi ipnotizzano. Le vorrei avere ancora posate sulle mie.

Però ho agito senza pensare è pur sempre un’echelon e lavora con noi, che cazzo mi è preso. Non mi sarei fermato se non mi avesse respinto, facendomi tornare la ragione.

Entro in casa sbattendo la porta.

“SONO UN CAZZO DI IMBECILLE”, sono incazzato nero con me stesso… mi vado a fare una doccia e mi butto nel letto.

Poco dopo essere andato sotto le coperte qualcuno bussa alla mia porta

“Jared, non è aria, levati dalle palle!” dico

“Oh, calmino, qualcuna non te l’ha data?” dice Jared

“Fammi dormire!” grugnisco

“Più tardi mi racconti, quando l’acidità sarà uscita dal tuo corpo”

 

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Capitolo 4
*** 4. Love, Lust, Faith and Dreams ***


 

Ciao a tutti, ecco il quarto capitolo di questa storia. Purtroppo sono in piena sessione invernale e mi sono ridotta ovviamente all'ultimo con degli esami, però il capitolo è bello succulento, spero di farmi perdonare. Per me è speciale questo capitolo e vi possa piacere come piace a me. Chiedo venia se ci sono degli errori di battitura ma purtroppo sto scrivendo un po' avanza tempo! Buona lettura!!



Pov Martina
La sveglia suona, come se fossi riuscita a chiudere occhio...Quel bacio mi ha dato una scossa elettrica talmente forte che non riesco a spiegarmi. O meglio, me le spiego con il fatto che Shannon mi ha sempre affascinato e preso fisicamente. Dal concerto in cui ho partecipato al meet il suo sguardo mi aveva catturato e preso. Mi aveva comunicato tantissimo, i suoi occhi così profondi e pieni di non so quale pensiero.
Dico io ma che ti è preso, ti rendi conto che hai rifiutato Shannon Leto? Coscienza sempre di aiuto, come al solito. Solo che non voglio mischiare lavoro e altro. Voglio che rimangano ben distinte, non so come mi comporterò domani al lavoro. Sarà un bel problema. Nel frattempo, guardo e riguardo le due foto che abbiamo fatto insieme all’alba a Malibu, i nostri sorrisi sono così belli. Guardo lui e quel sorriso così spontaneo mi riscalda il cuore.
La mia giornata va avanti così tra un rimugino e un altro, una tisana, una chiamata ai miei e alle mie amiche. Decisa che il giorno dopo avrei fatto finta di nulla
 
 
Pov Shannon
Dopo forse 4 ore di sonno mi sveglio, cosciente che Jared mi romperà le scatole fino alla morte per sapere quello che è successo, e io che non so mentirgli, gli racconterò tutto e lui mi darà del coglione.
Scendo in cucina per farmi un caffè e me lo trovo li seduto in cucina con un giornale. Sembra nostra madre quando tornavamo tardi dalle serate e ci aspettava sveglia fino a tardi e quando tornavamo ci guardava con il suo solito sguardo inquisitorio.
“Buongiorno Shannon” mi dice mentre mi metto seduto al tavolo
“Buongiorno”
“Hai fame? Devo prepararti qualcosa?”
“Per carità, non voglio che tu faccia esplodere casa nostra… ordiniamo qualcosa da asporto!” dico prendendo il telefono e chiamando per il sushi, d’altronde era ora di pranzo
“Quindi che è successo?” mi chiede, guardandomi come un labrador guarda il cibo
Gli racconto tutto, lui rimane in silenzio per non so quanto… so solo che questo viene interrotto dal suono del campanello. Ritiro il sushi, torno in sala da pranzo e lo trovo ancora con il sguardo perso
“Shannon, sei un coglione!” esordisce
“Ma va? C’era bisogno di tutto questo pathos da primadonna? Lo so anche da solo che sono un coglione. Non so perché, ma ho agito d’istinto in quel momento, lei mi attrae” dico io
“Ammetto che sia una bella ragazza, indubbiamente intelligente, e che ieri sera fosse wow, e che le cose che ti ha detto sono pesanti però…”
“però ciò non toglie che per prima cosa lavora per noi e che per seconda cosa è un’echelon” dico io concludendo la frase di Jared
“Mi dici che ti passava per il cervello?” mi guarda con lo sguardo omicida
“NON LO SO JARED CHE COSA MI SIA PRESO OK? SMETTI DI INFILARE IL DITO NELLA PIAGA!” rispondo stizzito ammutolendolo
Il pranzo proseguiva in silenzio, “Senti, scusa se ho alzato la voce!” sbotto “è solo che non ci sto capendo più un cazzo!”
“Domani come pensi di fare?”
“Farò finta di niente, come spero faccia lei” rispondo
 
POV CHIARA
Solita routine mattutina, con l’aggiunta di una buona dose di ansia, spero di non trovarmelo davanti stamattina, spero che lui mi ignori. Mi preparo velocemente due sandwich per il pranzo, prendo la bustina con il reggiseno che mi aveva presto Emma per la festa, ed esco di casa, forse un po’ in anticipo rispetto al solito. Arrivo in ufficio, e oltre me trovo Dominic.
“Hei buongiorno! Passato il mal di testa?” mi chiede
“Si, è bastato un po’ di riposo e una passeggiata al mare per farmi riprendere! Tu come stai?”
“Ma bene, il mio ragazzo mi ha bidonato, ma alla fine era una storia che non ci avrebbe portato da nessuna parte! Bel rossetto tesoro” mi dice
“Mi dispiace, però forse è meglio così, se non eravate fatti l’uno per l’altro! Grazie!” rispondo sorridendo
“Ora carico tutto il tuo lavoro di venerdì, poi abbiamo una riunione straordinaria alle 11” mi dice
“Ah si?” dico io “ah non ho ancora aggiornato la posta quindi è normale che non mi arrivino le notifiche!” dico io sorridendo “Allora se alle 11 abbiamo la riunione mi metto subito al lavoro per finire la traduzione in tedesco” gli dico facendogli l’occhiolino, mentre dal di sopra si sente il rumore di una porta sbattere, un “JARED” urlato e un’altra porta sbattere, io sgrano gli occhi e prontamente Dominic interviene:
“Ti ci abituerai, fanno sempre così, Jared è molto dispettoso!” dice Dominic ridendo, lasciandomi senza parole.
Mi metto al lavoro e sento un trambusto giù per le scale, ovviamente questa volta onde evitare un face to face con Shannon mi faccio gli affari miei, e faccio bene… perché poco dopo entra come una furia in ufficio, grugnisce un “buongiorno” esce e va nella sala musica.
“Mi sa che non è troppo un buongiorno!” esclama Dominic ridendo e coinvolgendomi nella risata
Poco dopo entrano tutti gli altri, Dominic racconta l’accaduto, ma tutti sembrano non badarci.
“Emma, tieni e grazie mille!” dico io porgendole la bustina
“Ecco anche a te! E ho trovato una foto mia e tua strafiga che dobbiamo stampare!” mi dice
“Vedereeeee, inviamela per email!” le dico io felice
Eravamo io e lei schiena a schiena che ci guardavamo complici e ballavamo, era veramente molto bella!
“Ma daiiii, non me la ricordavo, ovviamente! Però molto bella!” dico io sorridente
Finisco la traduzione in tedesco del camp mars e vedo che sono le 10.30, comunico a Dominic che inizio la revisione e che nel pomeriggio gli avrei inviato la versione definitiva.
Mi arriva una e-mail di Jared.
“Chiara, cambio di programma, le traduzioni devono essere pronte al massimo entro domani pomeriggio, a dopo.
Xo”
DOMANI. DICO IO, DEVO RIGUARDARE ANCORA QUELLA IN TEDESCO E FARE EX NOVO QUELLA IN FRANCESE.
“Ok, mi trattengo più stasera, a fra poco! 😉”
“Martina, stasera ti va di uscire? Pensavamo di andare a cena da qualche parte!” mi chiede Dominic
“Mi sono appena arrivate scadenze imminenti dai piani superiori, quindi stasera il mio culo rimarrà incollato a questa sedia!” dico io facendo ridere tutti
Alle 11 ci riuniamo tutti in sala pranzo e aspettiamo Jared e Shannon.
“Vuoi che rimanga a farti compagnia stasera? Mi posso portare avanti con il lavoro almeno, se vuoi!” mi dice Emma
“Non ti preoccupare, vai pure tranquilla a casa. Me la cavo anche da sola, tanto sto a due passi da qui e appena finisco corro a casa!” dico io sorridendo
“Sarai praticamente sola però, mi raccomando chiudi tutto!” mi dice Shayla timorosa
“Certo tranquilla!” dico in risposta
Entrano Jared e Shannon. Shannon tutto sudato immagino il perché, ci scambiamo uno sguardo molto veloce e torno a scribacchiare il mio blocco appunti.
“La riunione l’ho convocata perché dobbiamo farvi delle comunicazioni. Alcune singole sono già arrivate ad alcuni di voi. - io annuisco- allora per il camp mars deve essere tutto pronto il 12 così che io possa rivedere tutto, e fare il lancio del tutto il 14 perché poi fino al 16 ci saranno i pre-sale per chi farà richiesta di un codice, che richiederanno singolarmente gli echelon, quindi avrete una valangata di email per info pacchetti e richiesta codici. Dividetevi, chi risponderà alle e-mail codice e chi risponderà a quelle info, l’importante è l’ordine, a parte Martina che sarà il nostro Jolly perché risponderà a quelle in lingue sconosciute, visto che la notizia del plurilinguismo dello staff ormai è già arrivata a molti e in tanti scriveranno nella propria lingua madre” mi dice sorridendomi, io in risposta faccio il segnale di ricevuto. “Poi io, Shannon, Emma, Shayla e Martina dovremo partire per un paio di giorni,- si volta verso di noi- non ve lo avevo ancora detto, perdonatemi, andremo prima a Roma e poi in Croazia”, lo guardo sbigottita “ho capito le tue domande, sì è ancora presto, sì sei assunta ufficialmente da oggi, no non ti preoccupare.” Silenzio. Ci mancavano le balle di fieno dei film western, un sospiro di Emma rompe il silenzio glaciale.
“Scusa Jared, è inutile che veniamo tutte, qualcuno dovrà pur rimanere qui a dirigere i lavori! Io preferirei rimanere qui sinceramente, sarei un sur plus e basta!” dice Emma, io abbasso lo sguardo, ora si incazza
“Va bene, Emma, hai ragione, rimani qui” il suo sguardo glaciale e da omicidio mi inquieta, “qualcun altro ha da ridire qualcosa?” dice guardando me e Shayla, rimaniamo ovviamente in silenzio “bene, allora, partiremo questo venerdì! Emma prenotaci i biglietti.”
Emma si alza e torna nel suo ufficio per eseguire gli ordini
“Martina e Shayla potete andare anche voi! - dice Jared- Martina, mi raccomando le traduzioni!” dice facendomi un sorriso tirato
“Certo!” dico io passando dietro a lui e Shannon per uscire.
La pesantezza santo cielo, non c’è bisogno che mi vengano ripetute più volte le cose, capisco alla prima!
“Non te la fare, è così! Ti ci abituerai!” mi dice facendomi l’occhiolino Shayla e sedendosi alla sua scrivania
“certo” dico io sorridendo mostrando tranquillità, ma un pensiero mi rigirava in testa, che Shannon gli avesse detto qualcosa? È impossibile che fosse diventato così indisponente dal nulla.
“Shayla, per stasera mi raccomando, non voglio fare brutte figure, voglio sapere le domande!” dice Jared a Shayla uscendo dalla sala riunioni
“Jared ho contattato già il mondo, appena mi fanno sapere ti inoltro tutto!” dice lei sorridendogli
“A che punto sei con la traduzione?” mi chiede Jared con gli occhioni, anche Shannon è lì che mi guarda
“Quella italiana è già in mano a Dominic nel formato corretto, quella tedesca la sto rileggendo e mettendo man mano nel formato giusto e stasera lavoro a quella francese, così domani mattina la devo solo rileggere e dare a Dominic!” dico io sorridendogli
“Brava! Ci vuole spirito d’adattamento in questo mondo ragazza!” mi dice facendomi pat pat sulla testa… io guardo Shannon tra lo sconvolto e l’inquietato, e lui in tutta risposta fa spallucce.
Continuo il mio lavoro di revisione sono circa a metà quando sento Emma toccarmi la spalla.
“Ehi sono le 12.30 fai una pausa da questo schermo e vieni a pranzare di là con me, gli altri sono andati a fare delle commissioni fuori” mi dice mentre prendo il pranzo e mi dirigo insieme a lei in sala pranzo
“Sarà il mio primo viaggio di lavoro in Italia questo!” dico io sorridendo “non avrei mai pensato di tornare così presto in Europa!”
“Beh, questo lavoro ti riserverà mille sorprese… ma è successo qualcosa con Jared? Non l’ho mai visto così inacidito, specialmente nei confronti di una nuova arrivata!” mi chiede Emma
“è quello che vorrei sapere anche io guarda, credimi!” dico evidentemente interrogativa, mangiando la mia triste insalatona, “comunque ti devo raccontare una cosa, visto che siamo in confidenza, però mi devi promettere che non lo dirai a nessuno!” dico io intenzionata a raccontarle del mio trascorso in Italia e della specie di after party
“Tranquilla, sarò muta come un pesce” mi dice guardandomi dolce, allora inizio a raccontarle tutto dal principio, “cazzo, ne hai passate pur essendo così giovane!” mi dice sotto shock Emma, “però il punto non è questo” mi dice con il sorriso malizioso e dandomi una gomitata amichevole “vero?”
“No, cioè anche, ma comunque voglio mantenere il distacco necessario, non voglio assolutamente problemi sul lavoro!” dico io decisa
“Beh sei stata anche fin troppo razionale, sarà incazzato nero, di solito crollano tutte ai suoi piedi!” dica scoppiando a ridere “comunque stasera sarete soli soletti, Jared ha un’intervista!” asserisce facendomi un occhiolino allusivo.
Finita la pausa pranzo, mi verso una tazza di caffè bello caldo ed esco a fumare una sigaretta, dalla saletta musica sento arrivare il rumore della batteria, la canzone la conosco molto bene, è closer to the edge. Rientro e quando rialzo gli occhi dallo schermo sono le 16.30, ho finito di revisionare il file e l’ho inviato a Dom, dai forse sarei potuta tornare a casa ad un orario decente. Dom stava parlando con Jared che era li accanto a lui per modificare esteticamente le ultime cose del sito.
Mi alzo e vado alla sua scrivania, “Dom guarda se va bene e se legge il formato del file, ho trovato questo software che ti dovrebbe rendere la vita più facile nell’inserire il testo nuovo!” dico io sorridendo
“Hai finito tutte le traduzioni?” mi chiede impaziente Jared
“No, ho completato quella tedesca, ci metto tempo Jared, voglio che siano perfette” dico io calma
“No certo, non ti volevo certo mettere fretta, oddio forse te ne ho messa indirettamente, mi dispiace!” dice sorridendo tranquillo
“Martina è perfetto, se mi fai in questo formato anche l’ultima entro domani pomeriggio abbiamo tutto pronto!” dice Dom, io rispondo con il gesto dell’ok e torno alla scrivania.
Arrivano le 18 tutti se ne vanno e io rimango qui ancorata alla sedia, sulla traduzione in francese, lingua che ho sempre odiato e che proprio per questi miei sentimenti avversi, riuscivo a padroneggiare meno delle altre. Jared mi aveva avvertito che sarebbe andato via per l’intervista alle 19, ma io sarei rimasta anche oltre visto la mia lentezza. Ovviamente non mi ero portata la cena, avevo un pacchetto di biscotti in borsa e mi sarei semplicemente presa un caffè. Alle 19.30 decido di fare una pausa, ero a meno della metà della traduzione ne avrei avuto almeno fino alle 22. Mi riempio la tazza di caffè ed esco a sorseggiarlo fuori, seduta su una sdraio a bordo piscina. Chiamo i miei per avvisarli del mio imminente viaggio, anche se non ci saremmo potuti vedere.
“Mamma come stai, come state?” dico io serena
“Bene tesoro, tu invece?”
“Sai, questo venerdì parto per un viaggio di lavoro, verremo a Roma e poi andremo in Croazia!” dico io eccitata
“Ma che bello! Peccato che tu non ti possa fermare nemmeno un giorno a casa, immagino”
“purtroppo no, recupereremo dai!” dico io “stasera sono rimasta in ufficio, devo finire un lavoro entro domani e sono abbastanza indietro!” aggiungo
“Ah, ma hai mangiato?” mi chiede preoccupata come ogni mamma che si rispetti
“Si, stai tranquilla, mi sto prendendo il solito caffè dopo cena ora!” mento
“Bene, mi raccomando, mangia eh! Ora ti devo lasciare che qua è notte fonda, buonanotte cucciola!” mi dice dolce
“Buonanotte mamma, saluta tutti!” dico chiudendo la telefonata
 
Avverto una presenza dietro di me, mi volto e trovo gli occhioni di Sky. Lo accarezzo dolcemente domandandomi dove fosse il suo padrone. Rientro, Sky mi guarda attraverso la porta di vetro, così decido di farlo entrare.
“però stai qui buono eh, io devo lavorare!” dico sorridendo mentre lui mi guarda e si stende per terra.
Sono arrivata più o meno alla fine, mi manca un paragrafo ma mi sta esplodendo la testa, sono le 22 ed è da stamattina che sto fissa con gli occhi al computer, così decido di andare a fare un po’ di coccole a Sky per riposare la vista. Proprio mentre gli faccio i grattini sulla pancia sento Shannon scendere le scale. Devi stare calma. Comportati come se quel fantastico bacio non fosse mai esistito. Come se fosse facile, eh?
 
“ah ecco dove era, ci credo che non mi rispondeva al fischio!” dice ridendo Shannon
“Mi dispiace, mi guardava dalla porta e non ho potuto non farlo entrare!” gli dico guardandolo, cercando di mantenere la calma
“tranquilla, chi sta meglio di lui coccolato e al caldo!” dice accarezzandolo dolcemente tra le orecchie, “a che punto sei con le traduzioni? Quanto ti ha rotto le palle Jared da uno a 1000?” mi dice sorridendo
“Abbastanza- dico facendolo ridere tornando e sedere alla mia scrivania- ma ho l’ultimo paragrafo in francese, odio il francese e i francesi quindi mi rimane più difficile!” dico sorridendo, prende una sedia e la posiziona davanti alla mia scrivania
“Ti dispiace se io e Sky ti facciamo compagnia?” mi chiede gentile
“No certo, rimanete pure, c’è del caffè di là se vuoi!” dico io
“Se lo bevo alle 21 rimango sveglio per 2 giorni, direi che non è il caso!” dice facendomi scoppiare a ridere, ma quanto è fottutamente bello quando sorride? “hai cenato?” mi chiede tornando serio
“Sembri mia madre, no, ho mangiato un pacchettino di biscotti, voglio prima finire qui poi mi preparo qualcosa a casa!” dico io sorridendo tornando a dare lo sguardo al computer
“Ho qualcosa di sopra se vuoi, temo siano tutte le porcate vegane di Jared, ma se hai fame qualcosa per te ci sarà!” mi dice
“Non ti preoccupare, davvero, non ho fame!” dico sorridendogli, ma il mio stomaco sembrava pensarla diversamente perché in quel preciso istante nel silenzio più totale comincia ad emettere un brontolio piuttosto riconoscibile
“Chi è che non ha fame? Perché il tuo stomaco mi sembra che la pensi diversamente”
“Forse ho fame, ma prima voglio finire questa dannata traduzione!”
“Ostinata eh? Va bene senti, io non ho ancora cenato, stasera che non c’è Jared mi volevo magiare qualcosa di sostanzioso, ti va se ordino un hamburger anche per te? Li dovrebbero fare senza glutine e sono molto buoni, non sono quelli di McDonald’s!”
“Ma si dai, se ne hanno uno senza glutine volentieri, basta non ci siano salse strane!” dico io sorridendo
“Va bene, vado ad ordinare, quando hai finito sali!”
È salito con lui anche Sky quindi mi ritrovo sola soletta, finisco la traduzione, salvo, chiudo per bene la porta dell’ufficio. Faccio il tutto molto lentamente, avrei davvero avuto il coraggio di respingerlo di nuovo? Quel bacio così caldo e passionale aveva lasciato affluire in me delle sensazioni che non provavo da tanto, troppo tempo. Salgo le scale e busso prima di entrare in casa, una voce mi incita ad entrare.
“scusa se ci ho messo tanto ma ho chiuso anche l’ufficio!” dico io entrando in soggiorno e trovando Shannon seduto sul divano con ski che gli si era steso addosso e si era addormentato con le sue carezze, una scena di una dolcezza infinita.
“questo bestione ha deciso che stasera il divano è solo suo, mi dispiace!” dice ridendo
“non ti preoccupare, mangio e poi vado, sono abbastanza stanca!”
“i panini sono arrivati, aspetta che mi tolgo di dosso lui e poi arrivo, intanto vai pure in cucina!”
“Immagino che questo sia il mio!” dico sedendomi al tavolo
“Si, ho preso anche le patatine fritte, o per bene o per niente!”
“quanto ti dev...”
“per favore, mi posso permettere un hamburger!”
“Grazie mille allora!”
Inizio a mangiare con voracità, non avevo mai mangiato un hamburger così buono! Certo, McDonald’s aveva i panini per me, ma non erano così buoni.
“Chi è che non aveva fame?”
“Smettila di prendermi in giro, prima il dovere e poi il piacere, il cibo era passato in secondo piano”
“Seh, seh, volevi cenare con un pacchetto di biscotti insulsi, dai chi vuoi prendere in giro!”
“il mio piano era finire mercoledì le traduzioni, ma poi tuo fratello ha cambiato le scadenze, non è colpa mia sai?”
“Touché”
“Buonissimo comunque, non ne ho mai mangiati di così buoni!”
“Lo so, è il migliore di LA, pane fresco e con grani bio e naturali, carne di alta qualità, ma shhh-dice sfiorandomi con l’indice le labbra, un brivido mi scorre lungo la schiena-Jared non deve sapere!”
“Beh, con me il tuo segreto è al sicuro!” dico io sorridendo
“Mi è venuta un’idea!” i suoi occhi brillano
“Ma vah” dico sbeffeggiandolo, da dove venga tutta questa confidenza non me lo spiego
“non mi prendere in giro, ho anche io i miei momenti! Ti va di venire in sala musica con me?”
“Ma dici sul serio?”
“Si!” dice avvicinandosi e tendendomi la mano, che stringo prontamente prima di scendere con lui le scale.
 
Una volta dentro io rimango senza parole, è qui che nascono i loro pezzi, è qui che incidono i loro album. Questa stanza sprigiona un’energia positiva e stimolante. Devo avere un’espressione sognante, Shannon mi tocca la spalla dolcemente per destarmi dai miei pensieri.
“Tutto bene?”
“Si è che c’è un’energia qui dentro…pazzesca, mi sento molto fortunata a potere essere qui. Te ne sono molto grata” dico guardandolo e forse non avrei dovuto farlo. Era incredibilmente vicino, potevo davvero sentire il suo respiro caldo e il suo profumo, sentivo un’elettricità potentissima tra di noi.
“Che vuoi che ti suoni?” dice allontanandosi velocemente da me, prendendo le bacchette e facendole volteggiare. Ecco, se qualcuno mi avesse chiesto: cos’è per te la perfezione? bene io avrei risposto esattamente con la descrizione di questa scena.
“Quello che vuoi” gli dico mettendomi seduta sulla poltrona di fronte alla batteria
“Ti faccio un quiz, vediamo se riconosci le canzoni senza voce e chitarra”
“Sfida accettata”
“partiamo con qualcosa di facile, facile”, dice cominciando a battere sulla grancassa e poi il suono esplode, io non posso far altro che cominciare a canticchiare:
into the night, desperate and broken/ the sound of a fight, father has spoken/ we were the kings and queens off promise we were the victims of ourselves/ maybe the children of a lesser God/ between heaven and hell, facile” dico ridendo
“ma allora sai cantare!”
“me la cavo!” riparte a suonare e credo che questo momento lo custodirò nel mio cuore per sempre, è il nostro, solo il nostro. Il suono della batteria è decisamente diverso, più duro e grezzo, so che è una loro canzone. Shannon che suona questa canzone è la cosa più perfetta che io abbia mai visto fin ora. Nonostante stia suonando solo per me, ci mette la stessa intensità ed energia che mette quando suona ai concerti. Ho già detto che questo momento è la perfezione?
“Capricorn!” dico io con gli occhi che brillano, mi fa cenno con le bacchette, per dirmi che ho indovinato, ma senza smettere di suonare.
Questo suono era inconfondibile “on his face is a map of the world, a map of the world, From Yesterdaycanto, mi guarda sorridendo soddisfatto.
“Andiamo sul difficile, non ti garantisco che siano tutte nostre d’ora in poi eh!” gli faccio cenno di aver capito con la testa e si ferma per bere, questo momento vorrei durasse per sempre.
Ricomincia a suonare, parte solo dal charleston e poi la grancassa e “ENTER SANDMAN!” dico alzando il sopracciglio “facile!” mi guarda sorpreso, smette di suonare e pensa su che canzone suonare.
“vediamo ora!”. Oh questa è difficile, lui è uno spettacolo, non è decisamente loro…l’ho capita, ma non mi ricordo il titolo. “Hai capito?” mi urla
“Forse!” dico io, mettendomi la mano sulla fronte “Sono i System of a Down, non mi ricordo la canzone però chiedo perdono!”
“Toxicity, senza chitarra è difficile questa te la abbuono!” mi guarda sereno, riprendendo a suonare una canzone che mi è sconosciuta.
“Su questa mi arrendo!” dico io alzando le mani in senso di resa
“Falling away from home, Korn” mi dice alzandosi e venendosi a sedere accanto a me
“Non li ascolto” dico io sorridendo “li ascoltava uno dei miei ex, ma non è mai riuscito a farmeli piacere” dico ricordando i pomeriggi passati con lui che mi metteva loro canzoni per convincermi di quanto fossero eccezionali
“Non sono andato sul classico con Pink Floyd e Queen ma se vuoi rimediamo!”
“Mi piacciono moltissimo entrambi, le indovinerei tutte!”  dico voltandomi verso di lui che si alza e prende una chitarra acustica, se ti suona remedy che fai? Non deve suonare Remedy infatti. NON DEVE.
“Visto che hai una bella voce, che ne dici se facciamo una specie di duetto?” dice guardandomi, dopo questa proposta e questo sguardo sono pronta a morire, potrebbe anche cadere un meteorite.
“Ma io non ho una bella voce, me la cavo, dai è imbarazzante!” dico coprendomi il viso
“dai, fallo per me, scegli una canzone, qualsiasi, so anche suonare il piano sai, quindi davvero qualsiasi”
“city of angels?” gli domando timida
“ottima scelta!” dice sorridendo sornione spostandosi al piano, “vieni seduta qui!” mi dice facendomi spazio vicino a lui
 
There was truth, there was consequence, against you
A weak defense, then there's me
I'm 17, and looking for a fight
All my life, I was never there just a ghost, running scared
Here our dreams are made, the one
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
Bought my fate, straight from hell
A second sight is paid off well
For a mother, a brother and me
The silver of the lake at night
The hills of Hollywood on fire
A boulevard of hope and dreams
And streets made of desire
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
I found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
 
Le nostre voci si amalgamano davvero bene, lui mi fa i controcanti. Mi dà gli attacchi e abbiamo una sincronia sinceramente disarmante. L’intimità che si è creata in questo momento è speciale, l’unico contatto veramente fisico e lo sfregare delle nostre spalle, ma le nostre anime si stanno tenendo per mano, sento che è lo stesso anche per lui. Sento che sta condividendo con me qualcosa che non ha condiviso con nessun’altra, ed è davvero bello.
I am home, home, home, home
 
Questo punto mi ha sempre fatto piangere, e inevitabilmente, dovuto anche alle emozioni travolgenti del momento, mentre canto le lacrime iniziano a formarsi, Shannon mi guarda e mi sorride dolce.
 
Lost in the city of angels
Down in the comfort of strangers, I
Found myself in the fire burnt hills
In the land of a billion lights
One life, one lo…
 
Smetto di cantare a causa della voce rotta dal pianto e Shannon smette di suonare, si volta verso di me, racchiude il mio viso nelle sue mani, mi asciuga le lacrime e comincia ad avvicinarsi pericolosamente. Il mio cuore batte a mille. Il suo naso sfiora il mio, io in risposta circondo il suo collo con le mie braccia ed è come se gli avessi dato il mio consenso. Ci baciamo, un bacio dolce e lento che piano piano comincia a trasformarsi in passione. Le nostre bocche si schiudono e le nostre lingue cominciano a danzare insieme. Ci alziamo senza smettere di baciarci e facendo cadere lo sgabello del piano, ma chissene frega. Mi abbraccia, continuiamo a baciarci sempre più passionali, arriviamo indietreggiando al divano dove ero seduta fino a qualche minuto prima. Shannon mi afferra il sedere, mi alza e io allaccio prontamente le gambe al suo bacino. Si siede sul divano e io mi siedo sopra di lui, ho la mente offuscata dalla sua bellezza e dalla mia eccitazione, non ci siamo mai staccati, siamo entrambi ansanti, questo bacio è il più appagante che abbia mai vissuto fino ad ora. La sua mano scorre sotto la mia blusa, mentre io gli ho già tolto la sua t-shirt. Ci stacchiamo, solo perché devo togliere la mia blusa che finisce insieme alla sua maglietta. Le sue labbra mi chiamano, sono una calamita. Riprendiamo il bacio più passionale di prima, le sue mani abili slacciano il reggiseno, che finisce a terra. Mi guarda e prende a leccare lo spazio tra i miei seni fino ad arrivare alla clavicola, poi il collo e il retro dell’orecchio. Sospiro eccitata, in tutta risposta io comincio a leccargli la clavicola e il collo fino ad arrivare al suo tatuaggio con la triad. Emette un sospiro di apprezzamento, apre gli occhi, lucidi di passione e eccitazione, che percepisco anche fisicamente, non che io sia da meno. Riprendiamo il bacio passionale consapevoli che niente e nessuno ci avrebbe fermato stavolta.
 
E invece…Il mio telefono inizia a squillare insistentemente.
 
“Non rispondo” dico tra un bacio ed un altro ansimante
Smette di squillare e riprende poco dopo.
“Guarda chi è!” mi dice leccandomi il collo prima di lasciarmi andare
Prendo il telefono, ancora ansimante e accaldata, guardo lo schermo e sgrano gli occhi. Faccio vedere lo schermo a Shannon che si lascia andare un facepalm incredibile. Ovviamente rispondo.
“Pronto Jared?” dico cercando di ricompormi, pur essendo mezza nuda di fronte al fratello del mio capo. Shannon mi prende per mano e mi ritrascina sopra di lui.
“Ehi, scusa l’ora, ma sono tornato ora e Shannon non è a casa, ti ha detto per caso dove andava?” mi chiede mentre in risposta Shannon comincia a leccarmi un capezzolo, facendomi sussultare
“Ehm no- dico cercando di trattenere i sospiri di piacere- Mi ha solo detto che avrebbe messo dentro Sky! Poi se n’è andato e me ne sono andata poco dopo anche io!” dico mettendo il vivavoce e il mio microfono muto, così che non potesse sentire i miei sospiri ma io potevo sentire lui
“ok, sarà andato in qualche locale. Le traduzioni sono completate?” mi chiede, io mi stacco prontamente dalle labbra di Shannon e attivo l’audio
“Sì, domattina riguardo quella in francese, poi sono tutte a posto!” dico rimettendo muto
“Bravissima, sono molto contento di averti selezionata- anche io sono molto contento che ti abbia selezionata, mi sussurra Shannon con voce roca all’orecchio, io per tutta risposta mi fiondo sulle sue labbra- il tuo lavoro è eccellente, non temere per il viaggio di questo fine settimana andrà tutto bene!” riattivo il volume e rispondo ansimando ancora di più visto che Shannon ha deciso di torturarmi di nuovo il capezzolo
“Jared sono molto felice anche io di lavorare con voi, è il lavoro per cui ho studiato ed è molto ap- strozzo un gemito, perché quel cretino di Shannon mi ha dato un delicato morso sul capezzolo- appagante” continuo guardando Shannon malissimo, lui in tutta risposta mi sorride
“Martina, ti disturbo?” mi chiede ghignando Jared
“Eh? No, no, figurati mi stavo rilassando sul divano prima di andare a dormire” dico togliendomi da sopra Shannon che mi guarda sorridendo
“Non me la racconti giusta, comunque, ci vediamo domani mattina” mi dice
“Ciao a domani mattina e buonanotte” dico chiudendo la telefonata
 
“Shannon, è meglio che vada” dico io guardandolo, mentre mi rivesto
“Credo anche io che sia meglio, prima che si arrivi ad un punto di non ritorno”
“Senti io non…”
“Quello che è successo qui dentro, rimane qui dentro. Quello che ho condiviso con te questa sera va ben oltre la fisicità. Non avevo mai suonato con qualcun altro che non fossero Jared o Tomo o Stevie, è stato molto bello, e tu sei molto brava” mi dice, spostando dolcemente una ciocca di capelli dietro all’orecchio
“Mi hai regalato un momento unico Shannon, davvero” dico io sfiorandogli la guancia
“Lo è stato anche per me, niente implicazioni, non ti preoccupare” mi dice stampandomi un bacio veloce.
Mi rivesto in silenzio, Shannon fa per aprire la porta ma vediamo le luci e la figura di Jared affacciato alla finestra.
“Abbiamo un problema, a parte che mi devo fare una doccia ghiacciata” dice Shannon facendomi ridere
“Grandioso, ma lui non dorme?” dico io, guardando in alto
“Senti esco prima io, così lui mi vede e capisce che ero qui, e poi lo faccio togliere dalla finestra, ti mando un messaggio quando puoi uscire” dice dandomi un dolce bacio a stampo sulle labbra.
 
Mi vesto per bene e aspetto il messaggio di Shannon. Niente, non sono riuscita a resistere all’attrazione questa volta. Era tutto così perfetto, la musica, lui. I nostri corpi sembravano due calamite di poli opposti che si attiravano costantemente.
 
Bzz, bzz
Lo porto in soggiorno, veloce
 
Con il mio passo incredibilmente felpato, corro verso il cancellino passando davanti agli uffici… Mi accorgo di aver lasciato la luce accesa sopra alla scrivania, così come ho lasciato lì anche il mio caricabatterie, cazzo. Decido di rientrare in ufficio, spengo la luce e prendo il caricabatterie, è l’una di notte… mi sento un ladro.
Di colpo si accendono le luci dell’ufficio e io emetto un grido di spavento.
 
“Che ci fai qui, abbiamo sentito dei rumori ci è preso un colpo!” esclama Jared, Shannon era sbiancato
“Ho lasciato qui il caricabatterie! L’ho cercato ovunque prima a casa, guardando in ogni dove ma non lo trovavo, quindi siccome mi sta per morire, ho pensato di venire a riprenderlo! Mi dispiace se vi ho svegliato, non volevo!” dico io gentile
“No tranquilla, ci siamo solo preoccupati che ci fosse un ladro!” aggiunge Shannon ammiccante
“Aspetta, aspetta!” mi dice Jared mentre mi stavo sistemando la borsa in spalla, mi scosta di un centimetro la blusa e compare un marchio violaceo, dannazione. “Pare che tu abbia trovato compagnia qui ad LA, eh? Allora ti ho disturbato davvero prima quando ho telefonato!” mi dice malizioso Jared, arrossisco violentemente
“Niente di che, anche una donna ha le sue esigenze, non solo vuoi uomini” dico per tutta risposta
“Aggressiva stasera!” dice Shannon con un sorriso malizioso che mi fa tornare in mente la passione di poco fa, mi mordo il labbro e penso ad una battuta d’effetto
“Sentite parlerei con voi per ore, ma una persona mi aspetta a casa, buonanotte, a domani” dico sorridendo
“non abbiamo detto che non fai bene, comunque buonanotte!”
Appena fuori dal cancello mi esce un sospiro di sollievo.
 
Bzz bzz
Astuta, buonanotte tigre
Buonanotte 😉
 
Altra giornata lavorativa, per fortuna i segni dei baci passionali di Shannon si trovavano tutti in zone che si nascondevano parecchio bene, almeno non avrei dovuto dare spiegazioni. Mi ero messa un vestito con un colletto quindi copriva bene la zona décolleté e scapole.
Appena arrivata mi metto subito a rileggere la traduzione fatta la sera prima, e a parte qualche rinfuso e qualche accento sbagliato era tutto apposto.
 
“Dom, c’è posta per te!” dico io sorridendogli
“Ciò significa che ho tutto il pomeriggio per progettare? Fatti dare un bacio tesoro!” mi dice affettuoso
 
Jared entra in ufficio e prima che potesse parlare gli dico che è tutto in mano a Dom. Lui felicissimo, si dirige da lui e cominciano a parlare della struttura del sito.
 
“Emma ti devo aiutare? Ho finito con le traduzioni urgenti”
“Si, scorri le email di Adventures ci dovrebbero essere delle email per te!” mi dice sorridendo
 
La giornata e la settimana sono passate poi molto anche troppo in fretta, ora mi ritrovo qui alle 23 con il mio trolley alle prese con la valigia per la partenza di domani. Perché mi sono ridotta così all’ultimo? Abbiamo avuto un mucchio di scartoffie da preparare pre partenza e ho finito di lavorare solo alle 20. Saremmo partiti alle 9 dall’ufficio, avremmo fatto scalo a New York e poi dritti fino a Roma. Metto in valigia un po’ di tutto, sportivo, elegante, casual… Emma mi ha detto che Jared è molto imprevedibile, e di portarmi diversi outfit. Fortunatamente ho il bagaglio da 15 kg anche se stiamo via solo pochi giorni. Decido l’outfit per l’indomani mattina e opto per un vestito comodo nero che mi arriva fin sotto al ginocchio, calze velate nere e le mie fedeli dottor martens. Preparo il mio piccolo beauty da viaggio e chiudo la valigia. Mi faccio una bella doccia e dopo aver asciugato i capelli vado a dormire. Con Shannon la settimana era filata liscia, non c’erano stati altri eventi eclatanti a parte forse qualche occhiata maliziosa e qualche tocco casuale di troppo. Sono stata molto professionale, e davvero non so come sia riuscita, perché mi provocava in continuazione, entrando e uscendo a torso nudo dalla saletta prove, per esempio.
L’indomani mattina al suono della sveglia sono scesa dal letto come uno zombie, mi sono truccata per bene, e ho preso la mia borsa dove avevo inserito Ipad e lo stretto necessario da avere in cabina, avrei dovuto tenere una presentazione a Roma, ebbene sì, quindi avrei ripassato i punti sull’aereo. Il genio di Jared aveva partorito l’idea di aprire un pop up store di merchandise a Roma.  Quindi io ero incaricata di presentare il progetto a chi di dovere.
Arrivo in orario in ufficio, salutiamo tutti e partiamo. Io e Shayla siamo nel retro della macchina mentre Jared e Shannon parlano di non so cosa davanti.
Io e lei saremmo dovute stare dietro di loro in aeroporto, un po’ come il marito della regina d’Inghilterra che doveva stare sempre un tot di passi dietro di lei.
Così facciamo, passiamo i controlli e poi ci mettiamo seduti nella lounge ad aspettare il primo volo.
 
“Tesa?” mi dice Shannon mentre ci dirigiamo al bar a prendere un caffè, gli altri due non sono caffeinomani
“Assolutamente no, mi sono fatta 12 ore di aereo da sola per venire la prima volta!” dico io sorridendogli
“Ma no per la presentazione!” mi dice sorridendo, io rimango ammaliata dal sorriso e dal suo profumo
“Ah ok, si per quella sì, mi sono portata dietro tutto così ripasso in aereo” dico riprendendomi dalla momentanea confusione
“Secondo me, tempo che decolliamo e già ti addormenti!” mi dice sorridendo
“Ora probabile, ma da New York a Roma non credo! L’ansia mi lascia insonne intere notti figuriamoci se sono pure su un aereo!” dico io non accorgendomi subito dell’argomento trattato
“Ancora?” mi chiede preoccupato
“No, cioè sì, è capitato di recente ma niente di che, sono riuscita a prendere sonno alla fine!” dico io sorridendogli di rimando “C’è di peggio che può capitare!” dico io prendendo il caffè e dirigendomi verso Shayla e Jared
“Io non ti farei dormire per altri motivi!” mi sussurra all’orecchio
Io arrossisco di colpo e mi pietrifico, che cazzo aveva detto? Avevo sentito bene?
Torno a sedere cercando di comportarmi normalmente, inizio a spulciare instagram, facebook, finchè il nostro volo non viene chiamato e saliamo in aereo. Io non avevo mai viaggiato in business e ragazzi, è tutta un’altra storia, non volevo scendere! Io e Shayla eravamo vicine mentre Shannon e Jared erano in una specie di camera salottino che si chiudeva, così da garantirgli privacy. Metto su un film ma 5 minuti dopo il decollo mi ero già addormentata.
“Sveglia, siamo a NY!” mi dice Shayla
“Temo che non vedrò mai come andrà a finire War Horse!” dico io facendola ridere
 
È ovviamente l’ora di pranzo quindi andiamo al ristorante per mettere qualcosa sotto i denti, lo scalo era di circa un’ora ma il volo era in ritardo di un’ora e mezzo. Quindi avevamo tutto il tempo. Durante il pranzo abbiamo ripassato i punti che avremmo dovuto esporre aggiungendo delle spiegazioni secondo me ridondanti. Stavamo parlando quando vedo una mano che sventola in mia direzione, alzo lo sguardo e lo vedo. CIOÈ MA VERAMENTE IL RAGAZZO DI CUI ERO INVAGHITA DA ANNI ERA ALL’AEREOPORTO DI NEW YORK? Gli sono andata dietro ANNI, ANNI. Lui non mi si è mai filato, ora è a New York e mi saluta pure, ma scherziamo? Mi sono sentita avvampare…fortunatamente avevo finito di mangiare.
“Sc-Scusate” dico alzandomi e andandogli incontro
 
“Oddio, ma ciaoo!” dice sorpreso abbracciandomi e dandomi due baci sulle guance, cosa che quando eravamo a casa non aveva mai fatto, anzi mi evitava
“Ciao, ma che ci fai qui! Sono abbastanza confusa!” dico io sicuramente molto rossa in viso, mi sentivo anche abbastanza osservata
“Sono venuto a fare il turista con Giorgio e gli altri, stiamo andando verso Los Angeles, te invece che mi racconti?” mi dice sorridendo
“Ma tu guarda se da Firenze ci dobbiamo incontrare qui! Io sto tornando verso Roma, ma per lavoro, quindi mordi e fuggi! Poi tornerò a casa a Los Angeles!” dico io cercando di tornare verso il tavolo imbarazzatissima
“Senti ti va di prendere un caffè, anche se fa schifo?” mi dice sfiorandomi la spalla, perché, perché proprio ora? Io non avevo bisogno di riconferme che mi piacesse eh, lo sapevo che non mi sarebbe mai passata la cotta nei suoi confronti e che mi avrebbe sempre fatto un certo effetto
“Sento se mi posso allontanare un attimo, abbi pazienza” dico ricambiando il tocco sulla spalla
 
“Fantasma?” esordisce Shayla
“Più o meno, mi posso assentare il tempo di un caffè?” dico guardando Jared
“A patto che dopo mi dici chi è, e mi racconti anche i dettagli, si, tieni il telefono a portata di mano ti chiamiamo per dirti dove siamo!” mi dice Jared
Prendo la borsa e nel mentre vedo la mascella di Shannon contrarsi, sembra furioso. Non posso vedere i suoi occhi perché coperti dai suoi soliti occhiali e mi dileguo.
 
“Eccomi!” dico sorridendo, lui mi mette dolcemente il braccio destro dietro la schiena in segno di affetto “A che ora avete il volo?”
“Fra circa 3 ore! Tu?” mi dice, passandomi il caffè e sedendosi vicino a me sulla panchina
“Tra un’ora e mezza! Ce lo hanno ritardato per cause ignote!” dico avvicinando alla bocca il tipico bicchierone
“Come ti stanno andando le cose?” mi chiede voltandosi verso di me
“Direi che non potrei chiedere di meglio, sto vivendo un sogno! Ho anche casa a LA, che potrei desiderare di più!” dico io eccitata e sorridente
“Sei una che non molla, hai fatto bene a partire e lasciare tutto per venire qui!” mi dice dolce
“Forse sì, credo che LA abbia davvero un potere sulle persone! Poi mi ridirai!” dico io sorridendo verso di lui
“La foto che hai messo al tramonto è qualcosa di magnifico!”
“Ehm, alba in realtà, festicciole di lavoro prolungate!”
“Beh niente male” dice ridendo “Così lavori per loro?” dice facendomi cenno con la fronte in direzione di Shannon e Jared che stavano uscendo dal bar
“Si, ancora non ci credo! È un bellissimo sogno, sono entrata subito in sintonia con lo staff e con loro, incredibile!” dico, ma da quando in qua avete tutta questa confidenza?
“Ci credo! Chissà com’è quel mondo da dietro!” dice sognante
“Incredibilmente faticoso, ma bellissimo!- dico prendendo un altro sorso- Sai l’altro giorno ho pure cantato (e fatto altre cose) con loro (con Shannon), è stato unico. Non mi sono mai sentita così a casa!” dico sognante, rimproverando la mia coscienza, ma benedicendo la mia lingua, che non ha pronunciato quelle due aggiunte
“Che spettacolo! Ti vedo proprio bene!” mi dice scostandomi una ciocca di capelli dal viso
“Grazie, mi fa piacere che abbiamo parlato un po’” dico pensando che tutto sommato un bacio non ci sarebbe stato male, giusto per soddisfare la me cotta a puntino da anni
“Anche a me, quando torni a LA hai detto?”
“Tra circa 5-6 giorni!” dico
“Ci potremmo scambiare il numero, io starò ad LA 10 giorni, potremmo rivederci” che cazzo ha detto? Ma che sta succedendo nella mia vita
“Sì, è americano però, quindi limitati a WhatsApp sennò spendi un fottìo!” dico io digitandogli il numero sul telefono
“Si tranquilla! Cosa mi consigli di vedere?”
“ehm mi trovi impreparata, non ho visitato molto sinceramente se non Malibu e Venice Beach, sono sempre al lavoro tranne il fine settimana e ancora non ho avuto modo di uscire con i colleghi…” dico imbarazzata
“Capisco, tranquilla, semmai allora quando torni ci andiamo a fare un giro insieme prima che riparta!”
“Certo, con piacere! Fammi uno squillo così salvo il numero!”
 
Il telefono inizia a suonare ma non era lui, bensì Jared, Dio sia lodato
“Jared dimmi!” dico io tranquilla
“Gate 15, veloce!” chiudo la telefonata mi volto “Senti, mi ha fatto un piacere immenso, solo che ora devo correre al Gate! A presto!” dico io abbracciandolo sbrigativa
“Certo, buon lavoro!” mi dice sorridente
 
Arrivo dagli altri “Jared santo Dio, hai avuto un tempismo incredibile l’altra sera, non mi potevi chiamare prima? Tipo dopo che eravate usciti con qualsiasi cazzo di emergenza?” dico facendo ridere tutti tranne Shannon che fa un sorrisino sghembo
“Ma ora è colpa mia scusami? Allooora chi era?” dice sgranando gli occhioni da cerbiatto
“Ufffff”
“Se te lo stessi chiedendo, sì è sempre così, con tutti, anche con nostra madre!” interviene Shannon
“Un conoscente di Firenze, per cui ho avuto una cotta tipo decennale, a cui mi ero dichiarata, che mi aveva rifiutata e poi però mi stava dietro, che non mi ha mai rivolto parola in 10 anni se non qualche sorriso di circostanza e con cui sono riuscita a parlare dopo 10 anni a New York, bello no? Le coincidenze del cazzo!” dico con tono omicida
“Comunque, è inquietante questa cosa! Dove è diretto?” mi dice Shayla
“INDOVINATE, -dico con lo stesso tono schizzato- LOS ANGELES, chi lo avrebbe mai detto eh?”
“Lui lì tu a Roma, che problema c’è?” dice tranquillo Shannon
“C’è che lui ci sta 10 giorni a LA e noi torniamo quando lui è ancora lì, e vuole andare a fare un giro insieme…ma vi rendete conto? Cioè vuoi uomini mi lasciate sempre più allibita!” dico furiosa schiacciando una bottiglietta di acqua con una mano
“Io non credo di volerti più vedere arrabbiata e spero di non farti arrabbiare mai!” mi dice Jared, osservando la bottiglina, facendo ridere anche Shannon che si becca una mia occhiataccia
“Va be ma in amicizia nulla toglie che vi vediate, anche se è inquietante che vi siate trovati per caso qui, e vi siate cominciati a parlare ora ma dettagli!” aggiunge Shayla
“A. Nemmeno amicizia, conoscenza, non voglio averci niente a che fare; B. non ho bisogno della sua presenza nella mia vita; C. sto bene come sto!” dico io categorica
“Intanto l’altra sera avevi compagnia però!” mi provoca malizioso Shannon, ah sì? Vuoi la guerra?
“ripeto anche noi donne dobbiamo sfogare le nostre esigenze!” controbatto
“Concordo, mica solo voi uomini potete usarci per una notte e via!” mi sostiene Shayla, aaah se solo sapessi
“sono d’accordo che ognuno debba sfogare i propri istinti, ma che almeno i patti tra le due parti siano chiari no?” asserisce Jared
“Ma che patti e patti, se ti ritrovi una bella donna davanti non ti metti di certo a stipulare un contratto!” continua Shannon
“Ok, ma ti devo ricordare le prese per il culo capitate negli ultimi anni? Credo di no…quindi per ogni cosa ci vuole chiarezza!” le parole di Jared fanno cadere un silenzio di tomba, Shayla mi guarda e alza le spalle, menomale che annunciano il nostro volo almeno ci liberiamo tutti dall’imbarazzo di dover dire qualcosa.
 
In aereo avevamo un’area riservata, Jared e Shayla dormono nelle rispettive poltroncine, Shannon è sveglio ma ascolta la musica, e io ripeto a bassa voce il mio discorso.  
La hostess mi dice cosa voglio per aperitivo e io le dico solo un bicchiere di prosecco e le patatine, mentre Shannon ordina praticamente il mondo.
“Fame?” dico io alzando il sopracciglio
“Non posso fumare, devo pur fare qualcosa, Jared ronfa e non lo posso infastidire, Shayla idem, tu lavori…”
“Guarda che sto lavorando per voi, non è che faccio chissà cosa! È una bella responsabilità questa ” dico infastidita
 
Continuo a ripetere ignorandolo, inizio a pensare alle conseguenze: e se questo discorso non è efficace come dovrebbe? E se io non sono brava quanto dovrei? E se non sono convincente? E se non sono all’altezza?
 
Comincio a percepire il sudore freddo…e l’ansia che sale. È il mio primo incarico, e se non sono pronta? Corro in bagno e mi inumidisco un po’ i polsi e il collo. Mi appoggio al lavandino e inizio a fare respiri profondi e a pensare a tutte le cose che mi rendono felice, tra cui anche Jared e Shannon, il lavorare per loro, l’essere qui con loro.
La porta si apre e vedo Shannon fare capolino, la mia faccia dice tutto probabilmente perché l’unica cosa che fa, è avvicinarsi e abbracciarmi. Quell’abbraccio forte e caldo ha cancellato tutti i pensieri negativi, tutti gli “e se”. Chiude la porta a chiave e comincia a baciarmi con trasporto, mi fa sedere sulla superficie del lavandino alzandomi il vestito. Mi sfila i collant guardandomi negli occhi e subito dopo aggancio il suo bacino con le mie gambe, così che lui si avvicini a me ancora di più. Mi lecca dietro all’orecchio e io vado in estasi, faccio lo stesso, dando un dolce bacio al suo tatuaggio con la triad. Gli slaccio i pantaloni e lui mi scosta leggermente le mutandine, mi accarezza delicatamente e io faccio lo stesso con lui. Si mette prontamente un preservativo e facciamo del puro e sano sesso. È bellissimo, sentirlo dentro di me irruento. I suoni gutturali di piacere che emette Shannon mi fanno eccitare ancora di più, reclino la mia testa all’indietro, ma lui mi prende il viso e comincia a baciarmi passionalmente.
“Te lo faccio dimenticare io quel ragazzino!”  mi sussurra all’orecchio, entrandomi dentro con una spinta decisa, che mi fa emettere un gemito di piacere prontamente soffocato sul suo collo. Gli bacio il tatuaggio con il codice morse e a lui sembra piacere, visto il sospiro che è uscito dalle sue labbra.
"Geloso Leto?" non risponde, mi chiude semplicemente la bocca con un bacio molto dolce anche se passionale.
“Shannon” sussurro al suo orecchio ormai vicino al limite “è sbagliato” continuo, per tutta risposta aumenta il ritmo, io riprendo a baciarlo, non vorrei che ci sentissero, sarebbe stato un bel problema
“Piccola, è sbagliato ma tremendamente bello!” mi dice a fior di labbra e con una spinta mi fa tremare, mi aggrappo alle sue forti spalle e arrivo al limite. Non mi era mai capitato, è una sensazione tremendamente intensa, mi ha scosso dal profondo facendo tremare ogni muscolo.  “Shannon” gli sussurro mentre lui continuava a muoversi dentro di me. Poco dopo con un’altra forte spinta ha raggiunto l’orgasmo, un suono gutturale di piacere stava per uscire dalla sua bocca, prontamente  soffocato in un bacio carico di passione. Appoggia la sua fronte sulla mia e mi guarda negli occhi:
“Martina mi stai mandando fuori di testa” dice dandomi un dolce bacio sulla guancia e ritirandosi su i pantaloni, “Sei magnifica in questo momento” dice sfiorandomi il viso
“Anche tu” dico schioccandogli un bacio
“Segreto?” mi guarda malizioso
“Ovviamente!” dico io rimettendomi i collant
“Nessuna implicazione?” diciamo in coro, ci guardiamo e sorridiamo. Mi piace l’intesa che abbiamo, mi rasserena.
“Non fare parola con Jared! Lo so che gli racconti tutto eh, non mi posso permettere di perdere il lavoro della mia vita!” gli dico io
“E io non voglio che tu lo perda, stai tranquilla!” mi dice pizzicandomi dolcemente la guancia “esco per primo e corrompo la Hostess, tu lavati un po’ la faccia!” mi dice malizioso
Apre piano la porta e sento che inizia a conversare con la hostess. Io dopo 5 minuti esco e vedo Jared con la stessa mascherina per dormire di prima e Shayla che ha cambiato lato ma dorme. Io sono sfinita, è stato l’amplesso più appagante che io abbia mai avuto, intenso sia fisicamente che emotivamente, almeno per me. Innegabile dire che Shannon mi piace, ma devo mantenere la mia professionalità, e alla fine va bene così c’è stato questo bellissimo sfogo di energie, ora basta, devo smetterla di farmi altre idee e pensare alla presentazione.
Shannon torna seduto di fronte a me.
 
Bzz bzz
Sei tremendamente bella, c’è elettricità tra di noi, non lo puoi negare, la sento io e la senti anche tu.
 
Per poco non soffoco con lo champagne e vedo Shannon sghignazzare.
Gli rispondo: “è innegabile, siamo connessi, credo, emotivamente. Ma tu sei il mio capo e io non voglio fare casini” ma ti ha dato di matto il cervello? Fai la scopata più bella della tua vita e gli scrivi una cosa del genere dopo? Stai male. Mi sono cacciata in un bel guaio ok?
 
Lo guardo e torna serio.
 
Bzz bzz
Come vuoi, io sono qui quando vuoi parlare. Intendo parlare, sul serio, da adulti
 
Io gli rispondo a voce con un “Va bene, grazie!” sorridendo, nel mentre si sveglia Jared, mancava ormai circa un’ora e mezzo all’atterraggio.
“Eh cosa? Va bene cosa? Siamo arrivati?” dice con la voce impastata dal sonno
“Jared hai dormito praticamente per tutto il viaggio… stavo ripetendo il mio discorso al povero Shannon che ormai se lo è sorbito per quasi 3 ore” dico io facendogli l’occhiolino
“Ah… mi sento inutile!” aggiunge Jared
“Lo sei!” controbatte Shannon “Come se poi io capissi l’italiano capito!” dice sorridendo Shannon e sostenendo la mia tesi
“Buongiorno principessa siamo ancora in volo” dico io in direzione di Shayla che si stiracchia dall’altro lato
“Ma te non hai dormito? Cioè ti sei fatta 5 ore a ripetere quella roba?” mi chiede Shayla
“Più o meno!”
“Sei una stacanovista, io mi godrei almeno l’ultima ora e mezzo, saranno giorni frenetici!” mi consiglia Shayla
“Si ora mi riposo un po’, mi sentivo troppo in ansia prima per poter riuscire a dormire, però ora sono tranquilla quindi…buonanotte!” dico io mettendomi la mascherina e stendendomi sulla poltroncina. Mi tornano in mente i baci di Shannon e le sensazioni che mi ha fatto provare, vorrei solo che tutto fosse più semplice.
 
Nemmeno a dirlo ho dormito per tutto il viaggio, siamo appena atterrati a Roma.
Diamo inizio alle danze.
 
 

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Capitolo 5
*** 5. Unexpected ***


Ciao a tutti, ecco il quinto capitolo di questa storia. La sessione invernale mi ha risucchiato in un vortice di disperazione, ma ora eccomi tornata. Spero che questo capitolo vi piaccia e vi giuro che il prossimo arriverà prestissimo (ci sto già lavorando). Chiedo venia non ho aggiornato davvero da troppo tempo. Ringrazio Ladydrummer90 che mi lascia sempre delle recensioni dolcissime. Buona lettura!



Appena usciti dall’aeroporto, ci siamo infilati in un pulmino con i vetri oscurati per arrivare all’hotel e posare i bagagli e darci una rinfrescata e dopo pranzo avremmo avuto l’incontro a cui avrei dovuto parlare.

Dopo una bella doccia, decido l’outfit, mi metterò il vestito di Gucci, che trovo molto elegante e professionale e un paio di décolleté color carne, il mio problema sono le calze, fa un freddo atroce a Roma e non riuscirò mai ad uscire a gambe nude. Opto per le calze a rete color carne che non saranno calde ma almeno è qualcosa. Fortuna mi sono anche portata il mio fedele cappotto blu notte, è di Armani e non Gucci, ma mi perdoneranno. Finisco di truccarmi prendo il tablet e i fogli che mi servono e scendo nella Hall, la presentazione sarebbe stata all’interno di una sala convegni nel centro di Roma.

Scendo e trovo Shayla, anche lei vestita molto elegante e Shannon, Jared ancora non era arrivato.

“Vi siete agghindate per bene eh?” dice Shannon guardandoci

“Beh dovremo anche presentarci decentemente! Poi anche tu ti sei vestito elegante!” dico io sorridendogli di rimando

Non fa in tempo a rispondere perché dall’ascensore esce Jared, vestito con jeans scuri e maglione ovviamente Gucci, con sopra aveva uno dei suoi soliti Kimono variopinti.

“Hai tenuto per sbaglio l’accappatoio, bro!” esordisce Shannon

“Alessandro ha detto che così vado bene, quindi non fare tanto il simpatico” dice spostando l’attenzione su di me, “Bell’outfit Martina! Shayla elegantissima come sempre” dice sincero

Saliamo in macchina e ci dirigiamo verso un ristorante, finalmente avrei mangiato una carbonara decente, sì erano stati molto carini e avevano prenotato ad un ristorante che andava bene anche per me. Dopo un pranzo squisito, e un veloce giro nella zona del Pantheon, che di veloce non aveva niente dato che li fermavamo ogni minuto per foto o autografi, siamo arrivati alla riunione con 5 minuti di anticipo. Sapevo dove andare, conosco Roma come le mie tasche quindi abbiamo preso una scorciatoia, non facilmente praticabile con i tacchi ma alla fine io e Shayla ce l’abbiamo fatta tranquillamente.

“Salve, dobbiamo presiedere ad una riunione nella Stanza Rosa” dico al portiere facendomi avanti

“è con i signori Leto?- annuisco- L’ascensore è qui sulla destra, secondo piano, ve la trovate davanti la sala!” mi risponde cordiale

Saliamo e comincio a sentire la tensione, Shannon e Jared iniziano a scherzare dietro di noi ma io non li calcolo minimamente. Shayla come me è in silenzio, probabilmente ha capito la mia agitazione.

Busso alla porta della Sala e veniamo calorosamente accolti da dei pezzi grossi immagino, io non conosco nessuno, a parte Paola Maugeri e Giulia Salvi. Ci mettiamo seduti in cerchio, Jared e Shannon salutano tutti e si siedono proprio accanto alle dj, spero gli traducano qualcosa.

È il mio momento, Jared mi guarda fiducioso e Shannon ha uno sguardo molto dolce e protettivo, come a volermi dire “andrà bene”.

“Buongiorno tutti, mi presento, sono Martina Giorgi, gestisco il reparto estero dei progetti dei 30 seconds to mars e mi occuperò io di illustrarvi il progetto per cui siete qui.- Apro il power point, di cui modestamente vado molto fiera- Immagino tutti sappiate chi sono i 30 seconds to mars e che terranno un concerto qui a Roma quest’estate. Bene, il nostro progetto sarebbe quello di aprire un pop up store, qui in centro, il locale è già stato individuato, sarà in via Vitelleschi. Sarà abbastanza capiente, in quanto i prodotti sono tanti e vogliamo lasciare il meno possibile gente per strada a fare fila. In ogni caso sicuramente servirà l’autorizzazione del comune e delle autorità” dico guardando l’assessore alla cultura e il capo dei vigili

“Non c’è problema, se lei ci invia tutte le carte per tempo, creeremo una squadra tra vigili e polizia per garantire l’ordine pubblico” interviene l’assessore

“Perfetto, ovviamente ci aspettiamo un bel flusso di persone, specialmente il 3/07 dove loro saranno presenti all’interno dello store: gli articoli variano dalle felpe ai cd, poster, tutto legale insomma!” dico io strappando un sorriso agli ascoltatori

“Il nostro unico dubbio è l’ordine pubblico, perché possiamo sì, mettere a disposizione vigili e quant’altro, ma temiamo per il patrimonio artistico che c’è lì vicino, non vogliamo che una banda di scalmanati vada a disturbare magari i turisti in fila per vedere i monumenti”

“Questo non succederà, perché anche noi dello staff saremo presenti e controlleremo le aree circostanti, immaginavo mi ponesse questo problema, quindi come vede dal power point ci posizioneremo come dei controllori qui, qui e qui, dove ci sono i principali luoghi di interesse turistico” dico io orgogliosa, lasciando a bocca aperta l’assessore, tenendo pronta la mano sui fogli che avevo stampato e precompilato dal sito del comune

“Stupefacente, non posso che darvi il mio consenso allora, non ero pronto ad una donna così preparata e intelligente!” mi sfotte l’assessore

“Sa, sono italiana, so com’è la burocrazia, seguo i fatti di cronaca, il fatto che sia giovane e che sia donna non toglie nulla alla mia intelligenza” dico sarcastica, vedo la Maugeri tradurre di fitto e poi farmi il segno dell’ok, sorridente “a tal proposito, visto che non era pronto alla mia preparazione, la stupisco di nuovo e le porgo anche i moduli per le autorizzazioni richieste dal comune già compilati, così che li possiate firmare seduta stante e non ritardare troppo le pratiche ”, non mi faccio di certo mettere i piedi in testa da un politico

“Allora appena finiamo, firmeremo, non la volevo offendere, sono solo stupito che una persona brillante come lei sia andata a lavorare in America” afferma l’assessore

“Come se fosse facile trovare lavoro in Italia, anche se ci sono le competenze, importano le conoscenze- rispondo a tono- ma non divaghiamo, non siamo qui a parlare di me, il progetto è quindi approvato dalle autorità?” dico diretta, Jared mi guarda con un ghigno soddisfatto

“Certo, firmeremo appena conclusa la presentazione!” risponde il capo dei vigili

“Bene, ora mi rivolgo a reparto radio e autorità insieme, vorremmo adibire uno spazio magari un terrazzo con vista sul Colosseo, che forse ho già individuato, ad un party privato solo per giornalisti e pochi altri invitati il giorno prima, il 2. Quindi ovviamente l’intervista programmata con Virgin Radio, per Virgin Radio tv potrebbe essere svolta all’esterno con lo sfondo del Colosseo, e poi avremmo bisogno dell’autorizzazione anche per il party e la siae”

“Per noi è eccellente! Non ho nulla da ridire, inviaci i dettagli appena li avrai e vedremo di organizzarci di conseguenza!” esclama entusiasta Paola Maugeri

“Immagino abbia già i moduli compilati anche per questo vero?” dice sempre il simpaticone

“Certamente” dico forzando un sorriso

“Non ci resta che firmare allora!”

Firme su firme, avevo stilato in aereo l’ordine del giorno così da far firmare a tutti anche quello, per avere una cosa scritta in più.

“Complimenti signori Leto, è davvero cazzuta la vostra assistente!” sento che dice in lontananza in un inglese maccheronico

“Lo sappiamo, è un ottimo elemento, strano che i migliori ve li facciate sempre scappare qui in Italia!”, dice Shannon stupendomi, mi guarda e mi sorride

Jared mi si avvicina mi da una stretta di mano e mi guarda soddisfatto. Appena usciti, ancora nella hall la Maugeri mi fa i complimenti per aver tenuto testa a quel mentecatto e mi dice che ha cercato di tradurre tutto e Jared, Shannon e Shayla e che erano entusiaste della nostra proposta. Siamo andati tutti a prenderci un aperitivo in un locale in centro, io sono distrutta sia fisicamente che psicologicamente, non vedo l’ora di andare a dormire. Domani ci sarebbe anche stata una festa che dava Alessandro, a cui eravamo state “invitate” anche io e Shayla, per controllare che non ci fossero intrusi. Io e Shannon decidiamo poi di tornare in hotel mentre Jared va a trovare gli amici di Alessandro insieme a Shayla. Stavamo tornando a piedi in hotel perché eravamo molto vicini e c’era stranamente poca confusione per i vicoli che dovevamo prendere.

“è tutto il giorno che voglio fare una cosa!” esordisce Shannon rompendo il silenzio piuttosto imbarazzante che si era venuto a creare. Mi tira per il polso e mi mette con le spalle al muro in un vicolo secondario e buio. Inizia a baciarmi con passione, credo che il mio cuore esca da un momento all’altro dal petto, dopo un secondo di shock ricambio il bacio, circondandogli le spalle e affondando le mani nei suoi capelli. Ci stacchiamo ansimanti e proseguiamo a camminare.

“Shannon” dico io a testa bassa, “che stiamo facendo?” dico io consapevole che la sua risposta mi avrebbe comunque lasciato la bocca amara, lui di sicuro non ha interesse amoroso per me, e di sicuro non è tipo da relazioni, mentre io forse per lui qualche sentimento lo provo. Vederlo per chi è, ha veramente suscitato in me ancora più empatia e stima nei suoi confronti. Si solo questo eh? Come se non ti stessi innamorando.

“Non lo so, amici?” mi domanda. SBAM, friendzone. Rimango in silenzio e lui continua a peggiorare la situazione, “senti, ti parlo chiaramente, non penso che tu sia una ragazzina stupida senza cervello. Però fammi parlare- dice ricevendo da me solo un cenno di assenso- non lo so che mi sta succedendo in questo periodo, non capisco cosa mi passi per la testa, sono estremamente confuso. Da un lato sento un’empatia e un’energia tra me e te che raramente credo di aver provato, per me non è stato un niente condividere con te la sala musica… non succede mai, nessuno entra mai lì a parte me o Jared. È stato un momento speciale e quello che è successo dopo lo è stato alla stessa maniera. Poi in aereo, mi sono fatto prendere troppo dall’istinto e probabilmente non avrei dovuto, ho solo complicato tutto. Te lo dico sinceramente, credo di aver sbagliato su tutta la linea- respira Marti, respira-Non fraintedermi non è che non volevo che succedesse, ma non lì, non in quel modo. Dall’altra parte sento un enorme freno per vari motivi, lavori per noi, e sai anche tu quanto tutto questo potrebbe essere sbagliato, non voglio assolutamente compromettere il tuo lavoro con noi perché siamo davvero orgogliosi di averti nel team- annuisco ascoltandolo attentamente-sei un echelon, il che non è nulla di male, ma rende il tutto un po’ troppo… non lo so, strano”

“Shannon non so che dire, devo essere onesta…sono d’accordo con te in tutto. Quello che ho provato in sala musica non è stato un nulla per me, voglio essere sincera. Raccontarti quello che mi ha portato quasi a scappare dall’Italia non è stato facile per me. Non mi apro facilmente con le persone, ma con te è stato facile. Per certi versi siamo molto simili io e te, e credo sia per questo che ci sia questa connessione tra di noi che però non so definire. Credo che tu sia una persona estremamente sensibile che si nasconde dietro a quest’aria da duro, e prima quando eravamo alla conferenza, anche solo un tuo sguardo mi ha dato la forza e la sicurezza di cui avevo bisogno per fronteggiare la situazione. Credo che la nostra sia un’amicizia speciale, di quelle rare. Anche se ci conosciamo da poco. Ti devo però confessare che quello che è successo in sala musica non lo posso spiegare, ho provato un mix di cose che credo sia meglio mi tenga per me” dico sorridendo mentre ci avviamo all’hotel, non ci potrà mai essere nulla tra di noi, mi devo rassegnare.

“Anche per me quel momento è stato speciale, e ammetto che mi piaci molto, e non solo fisicamente. Sei una donna con un carattere forte e determinato. Estremamente razionale e intelligente…”

“Ma lavoro per voi. Lo so Shannon…e no non sono razionale, altrimenti non mi sarei lasciata prendere dalle emozioni così facilmente”

“dopo quello che hai passato ti meriti di lasciarti andare…quindi amici?” mi dice Shannon all’ingresso dell’hotel

“Sì, forse è meglio così per entrambi” dico sorridendogli, “buonanotte Shannon!” dico dopo aver preso la chiave della mia camera alla reception

“Buonanotte, domani mattina colazione alle 9” mi dice mentre raggiungo l’ascensore, gli faccio il segno dell’ok e salgo in camera.

Abbiamo fatto bene a parlare e chiarirci, per quanto la nostra connessione sia forte non ci potrà mai essere qualcosa di diverso da un’amicizia probabilmente. Per quanto lui mi possa piacere. Per quanto le sue parole mi possano fare stare bene, sono pur sempre una sottoposta e questo cambia molte cose. Meglio un’amicizia di nulla comunque, mi devo accontentare.

 

POV SHANNON

Ho fatto quello che mi ha consigliato Jared, ma allora perché mi sento così male?

Ovviamente non avevo mantenuto la promessa di non raccontare a Jared quello che era successo, mi ha visto così pensieroso e silenzioso, che una volta entrati in hotel per farci una doccia, gli ho raccontato tutto. Stranamente non mi ha dato del cretino, probabilmente ha capito quanto questa situazione mi tormentasse e mi aveva consigliato di mettere in chiaro che per me siamo solo amici, anche se con lei avrei voluto ben altro che amicizia probabilmente. Mi sembrava di conoscerla da una vita. Sono quelle persone che vorresti per sempre al tuo fianco, perché ti capiscono con uno sguardo. Sono convinto che per lei io non sono Shannon Leto, ma solo Shannon, mi ha visto per quello che sono e mi ha capito con un semplice sguardo.

Merda, sono nella merda. Fino al collo.

 

POV MARTINA

Sono le 4 del mattino, mi sono svegliata all’improvviso con il fiato corto e le palpitazioni. Uh oggi è anche il mio compleanno, strano come quando si lavora si dimenticano anche i giorni. Rispondo velocemente a tutti i messaggi di auguri. Emma mi ha mandato gli auguri 5 minuti fa, decido di chiamarla.

“Hei, ma sei sveglia, tanti auguriii?” esordisce

“Hei, ciao Emma! Grazie mille! Credo che il jet lag mi abbia scombussolato tutto!” dico “non ci sono ancora abituata, comunque la presentazione è andata molto bene, ho dovuto tener testa ad un maschilista, stupito che potessi essere così intelligente, ma alla fine hanno firmato tutte le carte e ottenuto l’appoggio di Virgin Radio!” dico alzandomi dal letto e preparandomi una tisana con le cose che avevo in camera

“Fantastico! Jared mi ha scritto che sei stata bravissima e pronta a controbattere con quel tipo” dice felice “ma c’è dell’altro? Sei strana, lo sai che sono una tomba e con me ti puoi confidare”

“Beh si, può essere!” dico, per poi raccontarle tutto l’avvenuto

“ti sei messa, anzi vi siete messi in un bel casino” afferma

“Lo so, lo so, lo so…sono disperata!”

“senti, vedi come va ora. Alla fine siete stati onesti l’uno con l’altro, no? Siete amici e tutto quello che c’è stato fa parte del passato”

“Sì, ma…”

“Martina ti prego non me lo dire…ti piace?”

“Non lo so, un leggero sentimento c’è, mi sento veramente una merda”

“No. Questo no, innanzitutto se quello che è successo c’è stato, è colpa di entrambi. Non solo tua, quindi non ti incolpare per nulla…senti vedi come continua la cosa, come si comporta. È successo anche a me con Jared, tanti anni fa si intende, poi abbiamo capito che non eravamo fatti per stare insieme e siamo rimasti ottimi amici, anzi mi ha presentato lui mio marito. Quindi ora comportati normalmente, avete parlato, siete amici. Comportati come tale e vedi come si comporta e quando torni a LA, vediti con quel tuo amico”

“Si con lui mi ci sarei vista a priori, ormai gliel’ho promesso! Grazie Emma, ti lascio cenare in pace”

“Ciao e buonanotte, cerca di dormire e divertiti alla festa oggi, festeggia come si deve!”

Chiusa la chiamata, mi sono messa a leggere un libro nel mio Ipad. Ho preso sonno circa alle 5.30 sono le 8.30 e sono già sveglia. Mi vesto, lavo il viso con l’acqua gelata e infilo gli occhiali da sole. In ascensore mi incrocio con Shayla, anche lei con gli occhiali da sole. Arriviamo in sala colazione e troviamo Jared e Shannon già al tavolo a fare colazione, dopo aver preso la nostra ci sediamo con loro.

“Hai provato per la prima volta il brivido del Jet lag?” esordisce Jared, si come se fosse solo il Jet Lag il problema

“Buongiorno, sì. Mi sono messa a leggere Orgoglio e pregiudizio alle 4.30 per vedere se riuscissi a riprendere sonno…” dico sbadigliando

“Lettura leggerissima…oggi andremo un po’ in giro per Roma, non abbiamo programmi, mentre stasera c’è quella festa” dice Jared, annuisco mentre bevo il mio cappuccino, “Avete portato un outfit elegante?”

“Si, Emma mi ha avvisato della tua imprevedibilità! Per la Croazia partiamo alle 9 da Fiumicino vero?” chiedo a Shayla

“Si, infatti forse ci conviene non tornare qui in hotel dopo la festa e andare direttamente in aereoporto! Considerando che dobbiamo essere lì 2 ore prima, quindi alle 7 e per raggiungere l’aereoporto in tempo dovremmo partire da qui alle 6!”  dice

“No infatti non ci conviene… semmai lasciamo le valigie nella macchina che ci porta al party, no?”

“Si potremmo fare così, di solito le feste di Alessandro durano almeno fino alle 5.30… tu che ne pensi Shan?”, dice incalzante Jared, ma come fa ad essere così sveglio dopo non aver dormito un tubo?

“ti rispondo dopo il caffè!” risponde con la voce ancora assonnata

Non mi aspettavo di certo che si ricordassero del mio compleanno, quindi ero molto tranquilla e cosciente che non avrei ricevuto i loro auguri. Avevamo optato per uscire, fare un giro per Roma e poi tornare per le 15 così da riposarci e prepararci per cena e festa.  Abbiamo fatto il classico giro turistico e io mi sono divertita a fare un po’ da guida, mio padre mi aveva insegnato diverse cose, sono stati tutti e 3 molto felici di avermi come cicerone.

Shannon non mi ha parlato per tutto il tempo, mentre Jared mi faceva domande interessato sull’architettura, lui era silenzioso e ci seguiva senza obiettare. Beh, passi da giganti...

 

“Jared, torniamo in hotel dopo? Almeno ci riposiamo un po’?” esordisce Shannon a metà pranzo

“Pensavo fossi improvvisamente diventato muto” dice sarcastico Jared, “comunque sì, credo che anche le ragazze debbano riposarsi un po’”dice sorridendo tranquillo

“Bene” risponde telegrafico Shannon tornando a concentrarsi sul suo piatto di spaghetti alla carbonara

“Siamo di molte parole oggi… comunque Shayla, Marti appena siamo in Croazia dobbiamo anche vedere di fare le foto per organizzare al meglio le attività!”

“Si, ma non ci possiamo far mandare una piantina dell’isola?” dice Shayla

“Chiederemo anche quella, ma le foto sono più realistiche. Riesco ad immaginarmi meglio le cose”

“Ok, va bene faremo le foto ai punti che ci sembrano più adatti alle attività del camp!” il mio cellulare inizia a suonare e vedo che è mia madre “Scusate, mamma al rapporto, devo rispondere!” dico uscendo.

Dopo 15 minuti, in cui ho parlato con tutta la famiglia, rientro e vedo che conversano tutti e 3 amabilmente, ridendo a crepapelle. Forse sono proprio io l’elemento di disturbo...Appena mi rimetto seduta, non è che si crea silenzio, ma quasi, ed è disagiante. Forse ho sbagliato a volermi integrare così presto, e ho sbagliato sicuramente a consentire a Shannon un rapporto più interpersonale che lavorativo. Mi sto pentendo un po’ di tutto, mi sento un elemento di disturbo al loro equilibrio anche se il lavoro mi piace molto ed è quello per cui ho lottato tanto.

“Sai, stasera ci sarà anche Alessandro Borghi!” mi risveglia dai pensieri Jared

“Oh, lui è molto bravo! Lo stimo molto…  nel film “Sulla mia pelle” è stato spettacolare!” dico io sforzando un sorriso

“Già, l’ho visto anche io! Davvero incredibile!” dice Shayla

Paghiamo e andiamo in Hotel e nel tragitto nessuno apre bocca. È un silenzio assordante, di quelli che dicono tutto. Ognuno va nella propria camera e visto che sono ancora le 14.30 mi metto a dormire un po’. Alle 17.30 mi sveglio perché mi sta suonando il telefono. Vedo che è Jared e rispondo immediatamente.

“Jared dimmi!” dico ancora assonnata

“Scusa se ti ho svegliata, senti puoi salire un attimo? Ti devo parlare” mi dice

“Certo, arrivo subito!”, sicuramente mi vorrà parlare di Shannon. Ci metterei la mano sul fuoco. Credo che stasera darò buca alla festa. Alla fine, non è essenziale che vada… in più se devo sentirmi un peso per tutti e non farli divertire, preferisco stare in camera e guardarmi la tv. Festeggio il mio compleanno davanti un bel film, come mia nonna praticamente. Arrivo alla porta e busso. Mi aprono Shayla e Jared. Bene, che il processo abbia inizio.

“Ciao ragazzi eccomi, tra l’altro anche io vi devo dire una cosa!” dico sorridendo, alla fine dormire è servito un po’

“Sediamoci un attimo” dice Shayla, che però non ha un viso da processo, è più consolante e disteso. Così come quello di Jared

“Parto io,- dice Jared sorridendo-quello che hai fatto ieri al meeting mi è piaciuto molto. Ti sei comportata come volevo, sei stata cazzuta e preparata. Abbiamo raggiunto questo obiettivo anche e soprattutto grazie a te. Parlo anche a nome di Shannon, che è di là che russa!- dice facendoci ridere- Ho apprezzato che quando si sono avvicinate delle fans oggi sei stata molto cordiale e educata e le hai fatte avvicinare una ad una. Insomma ci sono vari aspetti che mi piacciono del lavoro che stai svolgendo che mi piacciono molto, oggi quando ti sei allontanata a pranzo ne stavamo discutendo insieme e vorrei revocarti l’apprendistato e assumerti a pieno regime. Se per te va bene” ci guardiamo negli occhi

“Io Jared non so che dire, davvero, sono lusingata!” dico ovviamente sorpresa, beh un bel regalo di compleanno direi, “è ovvio che per me va bene, ovviamente farò sempre del mio meglio senza riserve! Grazie davvero!” dico alzandomi e andandolo ad abbracciare. Mi abbraccia di rimando dolcemente, in modo quasi protettivo. Credo sappia tutto, sono una persona molto empatica e intuitiva e capisco quando le persone sanno qualcosa di me.

“Shayla, grazie anche a te davvero, io non immaginavo di poter entrare subito in sintonia con voi tutti!”

“Sei una lavoratrice molto diligente, ma ciò non toglie che tu sia anche molto simpatica e tranquilla con tutti noi, nonostante tu sia un’echelon, ti comporti come una persona “normale”, come se questo fosse un lavoro qualsiasi… e l’umiltà è importante!” mi dice abbracciandomi di risposta “Jared, vi devo lasciare ho delle chiamate da fare, ci vediamo dopo alla festa!” continua uscendo

“Jared grazie, è tutto quello che ho sempre sognato”

“Fai un buon lavoro, e il buon lavoro va ripagato. Ora però ti devo chiedere un’altra cosa, prima che inizi a parlare tu”

“Dimmi tutto”

“Che sta succedendo con Shannon? Posto che so, voglio sentire la tua versione” mi chiede serio. Sbam, verità o no? Che faccio? L’onestà viene ripagata sempre, quindi digli come stanno le cose.

“Ehm…beh, c’è stato qualcosa. Io credo di essermi lasciata trasportare troppo dai momenti e dall’empatia che credo ci leghi. Purtroppo, mi sono lasciata andare e la mia razionalità è stata offuscata da altro. Abbiamo parlato però, abbiamo messo in chiaro le cose. Non era mia intenzione mescolare lavoro e relazioni interpersonali, so di aver sbagliato” dico guardando in basso

“non ti sto dicendo questo, voglio solo capire… ci tieni a lui? Non mi rispondere: sì, come tengo anche a te, argomenta, parla, sii sincera” mi dice alzandomi il viso

“Certo che ci tengo, credo di non aver mai parlato così francamente nemmeno con mia madre. È come se lo conoscessi da una vita e sento un qualcosa che ci lega, ma siamo amici. Abbiamo parlato ieri sera. Quello che è stato, è stato, se lui vuole che siamo amici, siamo amici”

“E tu cosa vuoi?”

“Jared che ansia- dico ridendo- Voglio ciò che è meglio per lui e per voi, stop” dico tranquilla

“Certo, ma cosa vuoi tu? Pensa a te un attimo”

“Non lo so,- dico prendendo aria, stavo cominciando a respirare male- so solo che ci tengo molto a lui e al legame che si è venuto a creare. C’è feeling e sto bene quando sono con lui, la sua amicizia è importante” dico onesta, stando attenta a calibrare le parole

“Ho capito, ti piace insomma!” mi dice con il sorriso da bambino birbante, io arrossisco ma allo stesso tempo cerco di mantenere la calma

“C’è attrazione sì, però rispetto quello che abbiamo deciso ieri sera! E tutto questo è inquietante, perché ne stiamo parlando, che ansia!” dico io cercando di sdrammatizzare

“Senti, sono pur sempre suo fratello e voglio il meglio per lui, quindi volevo capire la situazione. Ho una visione un po’ più completa della situazione e sono tranquillo. Vanno bene le decisioni e gli accordi, ma se una cosa deve andare, va. Nonostante tutti i patti che uno può fare.” Mi dice facendomi l’occhiolino, “Che mi volevi dire tu?” dice cambiando finalmente discorso

“Pensavo che stasera io potrei rimanere qui e preparare/prepararvi le valigie e venirvi a recuperare al party alle 6.30”  certo, codarda! non vuoi rivedere Shannon.

“Non vuoi venire?” dice allarmato

“Non è che non voglia, ma lo trovo forse più logico. Almeno non dobbiamo far aspettare l’autista fuori dal locale per ore. Poi non voglio essere di troppo diciamo. Tra di voi ci sono degli “schemi” che si sono creati durante gli anni e sinceramente non voglio romperli. Mi sono sentita forse di troppo oggi a pranzo, non voglio assolutamente che sia così, sinceramente volevo integrarmi piano piano e non catapultarmi nel mezzo di un gruppo già compatto a rompere gli equilibri” dico sorridendo timida

“Ma che dici? Come fai a pensare certe cose?” dice Jared corrucciando le sopracciglia “se ti abbiamo portato con noi è perché lo volevamo e perché vogliamo che tu ti senta parte della famiglia, quindi non capisco questi scrupoli”

“Non lo so, lascia stare non importa… fai come se non ti avessi detto niente e manteniamo il piano iniziale. Vado a prepararmi” dico facendo per alzarmi, ma qualcuno dal dietro mi trattiene la spalla dolcemente e mi fa rimanere seduta. Imbarazzante. Da quanto esattamente sta ascoltando? Credo che Jared abbia il potere di ipnotizzarmi, mi potrebbe far diventare pure vegana se mi guarda negli occhi.

“Perché ti sentiresti di troppo, scusami?” asserisce Shannon sedendosi vicino al fratello. Io sono estremamente in imbarazzo, ma perché non sto zitta? Perché mi metto sempre nei guai?

“Perché sono stupida e ora mi devo andare a cambiare o mi si farà tardi!” dico alzandomi velocemente e passando di lato a Shannon, con lui lì non sarei riuscita a star zitta e tacere a maggior ragione. Mi prende il polso e mi trattiene.

“Ok, sentite… mi sento così perché oggi a pranzo c’era un silenzio inquietante. Tornando dalla telefonata con mia madre vi ho visti scherzare allegramente, tranquilli e rilassati e come mi sono seduta è tornato il gelo. Ecco fatto, sì sono infantile. Mi dispiace, a volte parto in quarta è mi offendo per cose cretine” dico arrossendo dopo essermi rimessa seduta. Jared e Shannon si guardano e scoppiano a ridere.

“Ti rendi conto che stai facendo tutto da sola vero?” dice Shannon mordendosi il labbro inferiore

“Sì lo so, a volte mi faccio troppi castelli in aria e pensando di avere ragione faccio delle irrecuperabili figure di merda!”

“Ancora? Fermi il tuo cervello per un secondo e ci dai modo di replicare?” dice Jared ridendo

“Si, scusate” dico

“Non ti sembra strano che non ti abbiamo fatto gli auguri?” mi dice Jared guardandomi

“Ehm…no? Non mi aspettavo nemmeno vi ricordaste sinceramente!” dico io imbarazzata

“Ti stavamo organizzando una sorpresa, per questo ridevamo. Di solito lo facciamo sempre” dice Shannon

“Che grandissima figura di merda” dico io rossa come un peperone, portandomi le mani al viso. Ridono di gusto.

“Va be ora che ci siamo, auguri Marti!” dice Jared abbracciandomi

“Auguri” dice Shannon abbracciandomi e posandomi un casto bacio sulla guancia che mi da una scarica elettrica incredibile

“Beh, grazie, dopo questa irrimediabile figuraccia, vado davvero a prepararmi, altrimenti faccio tardi” dico avviandomi, che imbarazzo, loro mi stavano organizzando una festa e io come al solito mi sono immaginata mille scenari impossibili.

“A più tardi, e smetti di farti mille problemi!” mi dice Jared

Chiudo la porta e corro a prepararmi. Sono una persona così infantile che ho subito pensato di essere di troppo. Ma d’altronde sono queste le vere ferite che mi porto dietro dalle mie precedenti relazioni/amicizie.

Il mio outfit è molto semplice, tubino nero con scollo a cuore décolleté e pochette Gucci, makeup semplice e capelli semiraccolti.

Sono pronta in anticipo, stranamente quindi colgo l’occasione e videochiamo la mia famiglia.

POV JARED

Volevo capire, capire per proteggere mio fratello da un’altra eventuale delusione. La conclusione a cui sono giunto è che gli ho dato consigli sbagliati fino ad ora. Si ritroveranno bloccati in un’amicizia che li farà stare solo male per colpa dei miei consigli. Trovo Martina una ragazza molto sensibile, anche se si fa troppi problemi e troppi castelli in aria; dovrebbe lasciarsi un po’ andare e vivere il presente senza pensare subito al futuro. Credo che Shannon abbia sentito tutta la nostra conversazione, spero non se la prenda con me per essermi intromesso.

“Shannon, che dici che outfit scelgo?” gli chiedo mettendogli di fronte un completo bordeaux in simil velluto e uno blu scuro con una stampa particolare

“Bordeaux, io metto un completo classico” mi risponde mentre si sistema i capelli allo specchio

“Shan?”

“dimmi!” si affaccia sulla porta del bagno

“tutto ok?” gli chiedo mentre mi vesto

“si, perchè non dovrebbe essere tutto ok? Ho solo ascoltato i consigli di mio fratello e poi ci sono rimasto completamente fottuto, ma va bene lo stesso!” risponde sarcastico

“mi dispiace, ma visto le esperienze pregresse cercavo di pararti un po’ il culo. Sei sempre molto impulsivo, dai anima e corpo per persone che poi ti trattano come una gomma da masticare!”

“bella metafora bro. Non ti preoccupare comunque, vedremo come andranno le cose! La torta l’hai fatta scegliere ad Alessandro?”

“Sì, mi sono raccomandato che fosse senza glutine e non scandalosa. Non voglio metterla a disagio!”

“Bravo, dai che è ora. Scendiamo!”

POV MARTINA

Scendo nella hall puntuale,non c’è ancora nessuno così mi metto al telefono. Vedo una storia di Giacomo, meglio conosciuto per Jack, a Malibu, gli rispondo chiedendogli se gli fosse piaciuta e poi metto una foto dell’outfit.

Vedo comparire Shannon, Shayla e Jared. Shayla mi fa gli auguri, scusandosi per non avermeli fatti prima, dicendomi che il tutto voleva essere una sorpresa.

Carichiamo le valigie nell’auto e ci avviamo verso il luogo della festa, che ho scoperto essere casa di Alessandro. Una volta entrati io rimango a bocca aperta, è una villa molto bella nel quartiere dei Parioli.  Ci accoglie calorosamente Alessandro, che mi fa immediatamente gli auguri. Poi io e Shayla veniamo indirizzate verso la porta principale da cui sarebbero entrati gli ospiti con la lista degli invitati. Una volta arrivati tutti chiudiamo il portone e ci andiamo a prendere un prosecco.

“Non vedo l’ora finisca questa festa!” dice Shayla con un velo di stanchezza

“Dai in aereo almeno avremo un’ora per riposarci no?” chiedo

“sempre se Jared non va in paranoia per il camp!” dice Shayla sorseggiando il prosecco, si avvicina Jared con al suo fianco Alessandro Borghi, ragazzi cosa non è.

“Martina traduci per favore” mi chiede Jared, allora inizio a tradurre tutti i complimenti che si scambiano reciprocamente e così continua la serata, vengo sballottata a destra e manca da Jared che voleva che stessi al suo fianco perchè non capiva una mazza di quello che gli dicevano in italiano. Ad un certo punto mi metto seduta a quello che sarebbe dovuto essere il mio tavolo, ma che avevo sfruttato ben poco, così come Shayla che correva sempre per star dietro a Jared. Controllo l’orario, sono ancora le 23, sarà una lunghissima serata e i miei piedi già chiedono pietà. La cena è stata deliziosa, e i vini che Alessandro ha scelto sono stati il fiore all’occhiello. Shannon e Jared hanno fatto una breve esibizione, giusto due canzoni per allietare la serata, poi sono stati sostituiti da un dj purtroppo.

“Martina, abbiamo un problema fuori con i giornalisti, puoi uscire e spiegarti tu? a me non mi capiscono!” dice Shayla

“Certo!” dico dirigendomi alla porta, esco e vedo 5/6 giornalisti in cerca di scoop, “Questa è proprietà privata, e la festa è una festa privata quindi se non vi spiace, dovreste liberare l’area” dico cortesemente

“Noi vogliamo solo qualche foto, chi c’è al party?” mi chiede uno

“Guardi, le ripeto che qui non ci potete stare, se non ve ne andate mi vedo costretta a chiamare la polizia” dico sempre con molta calma, sto attenta che se ne vadano e rientro.

Shannon mi viene in contro con fare guardingo, “Già risolto con i giornalisti?” mi chiede con un tono strano mentre torniamo alla festa

“Ehm sì, perchè?” non fa in tempo a rispondermi perchè quando entro nella sala parte la canzone di buon compleanno, con tanto di Shayla che mi portava una bellissima torta “ma che…” sono sicura di essere di un un bellissimo color porpora, mi nascondo il viso dietro le mani e non appena smettono di cantare guardo la torta, esprimo un desiderio e spengo le candeline.

“io non so che dire, grazie, non me lo aspettavo e mi vergogno da morire!” dico ridendo, abbraccio Shannon e Jared, che hanno organizzato tutto e poi per ultimi Shayla, che si è liberata della torta, ed Alessandro.

Abbiamo ballato da morire, ovviamente io e Shayla abbiamo fatto coppia tutta la sera, è proprio uno spasso! Si sono fatte le 6.30 di mattina e nemmeno me ne sono accorta, il tempo è volato. Salutiamo cortesemente e saliamo nella macchina che ci porterà in aereoporto.

“Ragazzi era una vita che non festeggiavo il mio compleanno così grazie, mi avete fatto sentire importante!” dico sorridendo, ammirando il tramonto

“te lo meriti, e poi è capitato che già ci fosse questa festa, non abbiamo fatto altro che prenderti una torta e farti imbarazzare un po’ come è di regola!” risponde Shayla

“Sono distrutto, non ho più l’età!” dice Shannon buttandosi sul seggiolino dell’auto e addormentandosi quasi subito, così come Jared e Shayla. Io non sono riuscita a dormire, sono ancora troppo eccitata per quello che è successo. Sono davvero felice e me lo merito.

Una volta arrivati in aereoporto sveglio tutti, scendiamo, superiamo i controlli e mi fiondo a prendere un espresso, sono le 7.30 e ne ho decisamente bisogno. Dopodichè ci sediamo nella lounge mentre aspettiamo il nostro volo e parliamo di cosa faremo in Croazia. Il mio telefono inizia a suonare insistentemente e vedo che è Jack.

“Ehi ciao!” rispondo sorpresa, sotto gli sguardi inquisitori di Jared e Shannon

“Ciao! Festeggiato come si deve?” mi chiede gentile

“Ti dico solo che sono in aereoporto e sono sveglia da 24 ore credo!” dico ridendo

“Ah, niente male, party hard allora! Senti, quando rientri a LA?”

“Credo che dovremmo rientrare domani in serata perchè stiamo solo oggi in croazia e ripartiamo subito domani mattina!”

“Bene allora chiedi il giorno dopo libero che stiamo insieme almeno un giorno, prima che me ne torni a casa!”

“Va bene, chiedo e ti faccio sapere se e quando posso...adesso devo andare, ho il volo che parte tra poco, ci sentiamo!” dico tagliando corto, Shannon mi guarda in modo strano, quasi di rimprovero, che sia geloso? verificalo no?  Hai ragione per una volta.

“Visto che ripartiremo lunedì per LA, è troppo se vi chiedo martedì come giorno libero? Il mio amico vorrebbe che ci rivedessimo prima che lui torni in italia…” dico io vaga, mentre vedo la mascella di Shannon contrarsi, sì è geloso

“No tranquilla, nessun problema, visto che hai lavorato anche sabato e domenica questa settimana, recuperi un giorno!” mi risponde Jared tranquillo

“Grazie!” chiamano il nostro volo per Sibenik e poco dopo partiamo

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Siamo stati un solo giorno in questo paradiso, stiamo tornando in quel di LA. Siamo a Londra, sono da sola con le cuffie nella lounge, mentre mi leggo per l’ennesima volta “Sogno di una notte di mezz’estate” di Shakespeare, una delle mie passioni. Shannon non mi parla… io non lo capisco, è lui ha che ha voluto fossimo amici e basta. Anche se so il perchè della sua scelta, ed ho acconsentito perchè è meglio così per entrambi non me ne può di certo fare una colpa. Jared e Shayla sono andati da qualche parte a comprare non so cosa, Shannon sta dormendo sulla poltroncina di fronte alla mia, non posso fare a meno di apprezzare la sua bellezza. Lo trovo estremamente dolce, con un leggero broncio e un sorriso accennato, che mi fanno capire che sta dormendo proprio bene. Torno alla mia lettura e mi immergo completamente nella scrittura del Bardo, ad un certo punto qualcuno che mi picchietta sulla spalla mi desta dalla mia lettura. Mi giro e il mio cervello comincia ad andare in panne, arrossisco violentemente, cosa sta succedendo nella mia vita? Cosa sono tutti questi incontri? il mio cuore non reggerà. Tolgo le cuffie e mi alzo in piedi, mi trovo davanti un esemplare di Tom Hiddleston sorridente.

“O mio dio, non ci credo, è un piacere conoscerti!” dico io fangirlando

“è un piacere anche per me visto la bella lettura!” mi dice indicandomi il libro

“è grazie a te se ho riscoperto Shakespeare! Durante i miei studi me lo hanno fatto odiare, ti devo molto!” dico approcciandomi come se fosse il mio migliore amico, che cosa ti sta prendendo? Non sei più tu.

“Sono onorato!- dice mettendosi una mano sul petto e mordendosi il labbro inferiore- come mai in viaggio verso LA? Non sei inglese vero?” mi domanda sedendosi sulla poltroncina che era occupata da Shayla fino a mezz’ora prima

“No infatti, sono italiana, lavoro per…” non faccio in tempo a parlare, sbuca Jared non so da dove e si salutano calorosamente

“Tom hai già conosciuto la mia interprete vedo!” dice Jared, faccio ‘ciao’ con la manina

“Leto! Si, stavo giusto parlando con lei, lo sai che appena vedo qualcuno che legge Shakespeare mi emoziono!” dice lui

“Scusami, sono stata davvero poco professionale ma ti stimo molto!” dico io sorridendo “Se ti chiedessi una foto?” dico io sorridendogli

“Volentieri! Mr. Leto ci faccia una foto per cortesia!” dice ironico, mi abbraccia e Jared con il mio telefono credo faccia circa 100 fotografie, ringrazio Tom e mi dice che deve scappare a cambiare il biglietto. In tutto ciò Shannon ha solo rivolto un saluto veloce a Tom, per poi andarsene in giro. Jared mi prendeva in giro per il mio comportamento da fan sfegatata e per tutto il viaggio verso LA mi canzonava. Io mi sono limitata a mandare la foto più bella  con Tom alle mie due migliori amiche, le più fidate, che hanno sclerato malissimo.

In questo ultimo periodo la mia vita ha del surreale. Tra incontri, feste e Shannon, mi sembra di essere in una centrifuga. Ho dormito per tutto il viaggio, a volte nel dormiveglia sentivo Shannon e Jared che confabulavano, ma ovviamente tra il sonno e il fatto che fossimo lontani non riuscivo a sentire bene.

Los Angeles di notte è un qualcosa di spettacolare, è tardi quando arriviamo. Prima portiamo a casa Shayla che sta un po’ più lontana rispetto a me e io scendo con i ragazzi, li saluto normalmente, prima che potessi dire altro, Shannon entra dentro mentre Jared mi saluta con un abbraccio.

Non vedo l’ora di andare a dormire e recuperare le ore di sonno perse in questi giorni. Scrivo a Jack che sono arrivata a LA, lui mi risponde che vorrebbe ci vedessimo per pranzo, mi manda l’indirizzo del locale dove ci saremmo visti e dopo aver buttato la valigia malamente per terra, mi faccio una doccia e me ne vado a dormire.

 

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Capitolo 6
*** 6. Remedy ***


6. Ecco a voi il 6° capitolo, buona lettura!! ;)

Non so quante ore ho dormito, fatto sta che il telefono mi sveglia dal torpore.
“Pronto?” biascico
“Ehm, sono Jack, sono le 12”
“Porca troia, scusami, il fuso orario mi ha distrutto… mezz’ora e sono da te!” dico io alzandomi velocemente da letto, complimenti Martina, complimentoni davvero
“No, tranquilla, è solo che mi stavo preoccupando, non facevi accesso da ieri sera… pensavo ti fossi dimenticata!”
“no, sono solo dormigliona!” dico facendolo ridere
“ti aspetto in spiaggia, non mi fare aspettare troppo!” mi dice

Chiudo la telefonata mi metto il primo vestito carino e adatto che trovo, mi lavo la faccia, un po’ di trucco ed esco di fretta. Non è molto lontano il posto quindi mi incammino a piedi dopo averlo avvisato.
Incrocio Shannon dall’altro lato del marciapiede, lo saluto, lui mi risponde con un “Buona giornata” glaciale. Questa situazione mi fa stare malissimo. Avevamo una bella intesa e poi tutto quanto è andato in mille pezzi. Mi sento veramente male al solo pensiero di avergli fatto del male, ci tengo tanto a lui e credo che mi capisca come nessun altro, ho mandato tutto a puttane con il sentimento, come sempre.
sentiment is a chemical defect found in the losing side
 
Quanto ha ragione Sherlock, i sentimenti complicano sempre tutto.
Sono arrivata a destinazione, saluto Jack e entriamo nel ristorante per mangiare qualcosa.
“Allora? Come stai?” mi chiede mentre ci sediamo
“Guarda, non so più nemmeno come mi chiamo! Sono stanchissima!” dico io
“Ci credo, senti dopo pranzo ti va di fare un salto in spiaggia? È una bella giornata!” mi chiede
“Molto volentieri, insomma, come mai LA?”
“Ho prenotato un last minute con gli altri, ne avevo bisogno dopo Alice!”
“Ah ma quindi…” certo che nella tua vita il tempismo è assurdo
“Eh si, mi ha tradito…tu invece? Hai incontrato qualche bell’americano?” rimango basita da questa sua domanda, sgrano gli occhi
“Oddio mi dispiace! Ahaha anche volendo non avrei tempo! Ho una relazione con il mio letto e con il mio lavoro- che in parte era vero, ma potevo davvero definirla relazione quella con Shannon?- cambiamo discorso!” dico io mentre ci arriva il pranzo “che cosa hai visto di bello a LA?”
“Quasi tutto, mi mancherà questa libertà che si respira. Tu come ti trovi, ti sei ripresa da...”, quindi sapeva...
“Mi trovo molto bene, sto bene, mi sento rinata e appagata. Ho finalmente trovato un po’ di equilibrio”, più o meno, “e mi sto ancora riprendendo, da una parte venire e essere lontano da tutto e tutti  mi sta aiutando” dico tagliando corto.
Finiamo di mangiare e verso le 14 usciamo dal ristorante, andiamo in spiaggia e ci sediamo uno di fronte all’altro.
“Senti, sono un po’ di anni che abbiamo una questione irrisolta non credi?” mi chiede a bruciapelo, scoppio a ridere, una risata isterica
“Guarda, di solito non si risponde ad una domanda con un’altra domanda, ma tu mi avresti mai parlato faccia a faccia se non ci fossimo trovati così, per caso, fuori dai nostri soliti contesti?”
“Probabilmente no, non ti avrei mai detto nulla, però credo di doverti delle spiegazioni”, sono sempre più allibita
“No scusami, - dico ridendo- trovo tutto molto assurdo, perché senti, finché ci incontravamo a casa, mi fissavi, ma non mi salutavi, a stento mi dicevi ‘ciao’ una volta si e una no, ma cuori su facebook e mi piace ovunque. Capisci che una persona potrebbe un po’ essere confusa da questo tuo comportamento?” dico io schietta
“Hai ragione, ma anche tu sei strana eh, non mi avresti mai parlato…”
“io ho parlato quando dovevo parlare, poi mi sono messa nel mio angolino giustamente, che dovevo fare morirti dietro per ricevere un altro rifiuto?”, sto tirando fuori tutto quello che gli avrei voluto dire da tempo
“no, però negli ultimi tempi ci giocavi molto con me dai! Ammettilo! Poi sei cambiata tanto fisicamente rispetto a prima”
“Si volevo vedere come reagivi, non ne faccio mistero! Beh grazie, non so se prenderlo come un complimento o come un’offesa, forse sei solo semplicemente superficiale!”, dico mentre lui si avvicina pericolosamente a me, io sono immobile
“Vado a prendere un caffè tu lo vuoi o mi aspetti qui?” mi chiede, allentando la tensione, il bar è lungo la spiaggia quindi non ci avrebbe messo molto
“Ti aspetto qui, colgo l’occasione per chiamare e sentire se a lavoro va tutto bene!” dico sorridendo
 
“Emma ciao, va tutto bene a lavoro?” dimmi che c’è un’emergenza, dimmi che c’è un’emergenza
“Ciao! Speravo di vederti oggi! Immagino che tu te la stia spassando” mi dice ridendo
“Ehm no, sono terribilmente a disagio in realtà e me ne vorrei andare, mi ha velatamente detto che ora si metterebbe con me perché sono cambiata, perché sono più sexy fisicamente, capito che tipo?”
“Stronzo maschilista è dir poco! Senti dove sei? Ti vengo a salvare!”
“non ne ho idea, in spiaggia, ma non so di preciso in che punto! Ti mando la posizione, sta tornando con il caffè!” dico chiudendo frettolosamente e mandando la posizione ad Emma
 
Si risiede vicino a me e mi osserva.
“Sai, forse sono stato stronzo con te, e onestamente mi sono pentito di non averti dato una possibilità quando tu ti eri fatta avanti. Mi dispiace averti illuso!”
“guarda, dispiace anche a me, perché mi sono accontentata e illusa per tanto tempo! Ma ora è un capitolo chiuso, il treno passa una sola volta mi dispiace” dico, nel mentre vengo praticamente travolta da un cane, che comincia a leccarmi il viso, è Sky.

Fa che ci sia Shannon, fa che ci sia Shannon.

“Sky, bello, vieni qui!” sento l’inconfondibile voce di Jared
“Ciao Sky, quanto tempo, mi sei mancato anche tu, sì però ora basta eh?!” dico facendogli le carezze ridendo
“scusami Marti, non volevo disturbarti, chi è il tuo amico?” mi chiede sorridendo
“Lui è Jack, ti ricordi, lo abbiamo incontrato in aereoporto!”
“Ah si, certo! Piacere!” dice mentre si stringono le mani “Te la rubo un secondo, giusto che ci sono le chiedo una cosa di lavoro”
“Oh certo fate pure!” dice interdetto
Sky ci segue, ovviamente ci allontaniamo.

“Dimmi che la questione lavoro è vera, che è scoppiata una bomba mediatica e che devo rientrare al Lab…ti prego!” dico subito
“purtroppo no, mi ha mandato un messaggio Emma… mi trovavo in zona, digli la verità” metto il broncio, speravo mi potesse essere più di aiuto
“hai ragione, vado, senti… vengo al lavoro dopo ok?”, lui annuisce e se ne va salutando Jack con la mano

“Eccomi scusa, abbiamo dei problemi con le mie traduzioni, quindi devo andare… Mi ha fatto piacere rivederti. In questo momento non ho proprio tempo per drammi, relazioni, cose... se vuoi tornare a LA sei il benvenuto, però non ti vedo più come ti vedevo qualche anno fa, tra l’altro ora la carriera è la mia priorità”
“Sei stata molto chiara, sono stato un cretino e indietro non si può tornare, spero che non ti dispiaccia se ti scriverò ogni tanto per saper come stai, da amico!” mi dice, io taglio corto gli dico che anzi, mi avrebbe fatto piacere, lo saluto con due baci sulle guance e me ne vado.
Prendo un taxi e vado al Lab...il prossimo step era chiarire sul serio con Shannon, perché questa situazione mi fa solo stare male e sono convinta non sia sereno nemmeno. Entro in ufficio mi fanno gli auguri in ritardo, Emma mi fa l’ok dal suo ufficio. Accendo il pc e mi metto a lavorare, comincio le traduzioni, rispondo a email…quanto è bello tornare alla routine. Metto le cuffie e mi metto a lavorare, verso le 17 mi vado a prendere un caffè e nella sala trovo Shannon che stava discutendo con Stevie riguardo le pelli della batteria. Gelo. Stevie mi saluta calorosamente, mentre lui si limita ad uno ciao freddo. Torno alla scrivania con la tazza di caffè, e gli mando un messaggio:

Credo sia il caso di parlare.

La sua risposta fulminea mi sorprende:

Assolutamente, dopo lavoro quando tutti vanno via. Dimmi quando l’ufficio si svuota.

Bene, almeno ho tutto il tempo per prepararmi un po’ psicologicamente. E invece no, perché le 18 sono arrivate troppo in fretta e tutti se ne sono andati alla velocità della luce. Scrivo a Shannon e in men che non si dica è in ufficio e si siede di fronte a me, dall’altro lato della scrivania
“Dimmi, sono tutto orecchi!” dice ironico
“Non capisco tutto questo gelo e questo distaccamento sinceramente, a Roma mi pare avessimo parlato di restare amici, non sconosciuti, non capisco il tuo comportamento…e ti giuro che vederti così infelice e chiuso in te stesso fa male anche a me. Rispetto le tue decisioni, rispetto tutto, ma questo comportamento che fa male ad entrambi sinceramente non lo trovo adulto”
“Sinceramente? Ho sentito quando parlavi con Jared, potevi parlarne a me direttamente di quelle cose”
“Hai ragione, solo che sei partito in quarta e quando mi hai detto “amici” non sapevo che dirti, ci sono rimasta di sasso, ma ho anche pensato che fosse la scelta migliore per farci vivere tranquilli il nostro lavoro. Non voglio impormi, voglio che tu stia sereno, non voglio di certo crearti problemi perché sono un’impiegata e perché sono un’echelon.  Sono adulta so gestire le mie emozioni quindi rispetto il nostro patto, purché però siamo amici, negli ultimi giorni mi hai trattato come una sconosciuta, che per carità va bene, non sono nessuno alla fine, però…”
“ti fermo subito perché sennò parti con le tue supposizioni. Senti, non ho mai voluto che fossimo amici. Provo un’attrazione e una serie di sentimenti per te che non sono da amici, ma ho avuto paura, perché vado sempre veloce, mi butto sempre a capofitto nelle relazioni senza rendermi conto della verità dei fatti spesso. Jared mi ha consigliato di mettere in chiaro le cose, e lui stesso si è accorto di aver sbagliato ad intromettersi, voleva solo proteggermi. Dopo Kirstina diciamo che non ho avuto un periodo facile, io mi ero sinceramente innamorato di lei, lei era innamorata del mio nome. Ho creduto molto nella nostra relazione, poi lei si è rivelata solo una falsa arrivista, dopo che ci siamo lasciati, ha cominciato ad insultarmi su twitter, fortuna le echelon mi hanno difeso. Ma comunque sono caduto in un tunnel, volevo stare lontano da tutto e da tutti. Non ho visto Jared e mia madre per mesi. Un giorno si è presentato alla mia porta, mi ha portato con sé e mi ha rimesso in carreggiata, ora eccomi qui, con ancora qualche tassello del puzzle mancante. Se non ci fosse stato lui non so dove sarei ora. Probabilmente sotto terra.”

Ho i brividi, il suo sguardo è stato fisso sul mio per tutto il tempo. Sapere tutti questi dettagli su quello che ha passato mi fa sentire fortunata… fortunata di essere lì con lui, di potergli parlare e di poterlo guardare negli occhi.
“Shannon, mi dispiace davvero molto per quello che hai dovuto passare… posso solo immaginare. Mi sento molto fortunata di poterti guardare negli occhi… È per questo che hai attacchi di panico o…?”
“Diciamo che quelli sono il risultato di tutto, più o meno”
“Senti io non volevo incolpare né te, né Jared di nulla, assolutamente. Mi sono lasciata troppo andare e non volevo far stare male nessuno, nonostante tutte le mie esperienze passate non ho imparato ad andare cauta sulle cose. Mi dispiace”
“Ma mi ascolti? - dice dolce- credo che questo incolparti sempre sia la cicatrice più visibile di quello che ti ha fatto. –abbasso lo sguardo, è vero – le cose si fanno sempre in due, parte della ‘colpa’ è anche mia. Io ho riflettuto molto oggi; il fatto che tu abbia visto quel tipo mi manda fuori di testa, sinceramente. Con te sento che per me l’amicizia è inutile e riduttiva, ti sembrerà affrettato, lo so, ma non so che mi stia prendendo”
“Shannon, io non ci capisco più niente… so solo che quando parliamo e stiamo insieme io mi sento bene, tremendamente bene. Ho una paura folle, ma allo stesso tempo mi vorrei lasciare andare completamente” dico coprendomi il viso con le mani
“Vieni qua – dice facendomi segno di sedermi sopra le sue ginocchia – senti siamo adulti e vaccinati, ci assumiamo la responsabilità delle nostre azioni, ma proviamo no? Non ha senso escludere a priori delle esperienze”
“Lavoro e relazioni, e se dovessimo… insomma, hai capito, poi?” dico andandogli vicino
“Vuoi pensare più ad ora, senza farti mille altri viaggi, negativi per giunta? Guardami, io sono qui, tu che vuoi fare? Essere qui con me, o vivere nel passato o nel futuro, e perderti le sfumature che riserva il presente?”

Lo guardo intensamente negli occhi, sento gli occhi che diventano lucidi. È normale tutto quello che mi sta succedendo? Potrebbe avere tutte le donne che vuole, eppure, eppure siamo qui. Gli sfioro la guancia, mi sorride.

“Shan mi sento molto fortunata” dico abbracciandolo forte
“Ancora? Sai che anche io lo sono? Tu mi vedi come Shannon, e non come Shannon Leto, batterista dei 30 seconds to mars. Credo che sia la mia la fortuna più grande, mi sembra di conoscerti da sempre”
Ci diamo il bacio più dolce che io abbia mai ricevuto. Esistiamo solo noi, mi metto a cavalcioni su di lui per poterlo baciare meglio. Avverto la sua eccitazione, così come percepisco la mia. Le sue mani circondano il mio viso e mi fanno allontanare.
“Ricominciamo tutto da capo, andiamo con calma…” mi dice poggiando la sua fronte sulla mia
“Va bene – rispondo sorridendo e dandogli un bacio sul naso – ora devo andare però, altrimenti Jared si farà delle domande”
“Oh fanculo lui, andiamo a cena fuori, ti va?” mi chiede mentre ci alziamo
 “Ma se poi ci vedono? Vieni a casa mia, preparo qualcosa e poi guardiamo un film ti va?” propongo
“Mi sembra ragionevole”
“Solo che devo andare a fare la spesa prima, oggi non ho avuto tempo, fortuna ho pranzato fuori altrimenti sarei rimasta digiuna! Vieni da me per le 19.30 ok?” dico dandogli un bacio
“Non mi sembra di poter controbattere, quindi va bene!”, sfoggia un sorriso smagliante
“Sei molto bello quando sorridi” dico mielosa, accarezzandogli la guancia, gli do un bacio veloce, “a più tardi” sussurro, uscendo di corsa per andare al supermercato
 
POV SHANNON
Mi sento bene, finalmente. Torno di sopra con il sorriso stampato in faccia.
“Shan? Dove eri finito? Oh dio, che ti è successo?” mi dice Jared
“Ero di sotto, in che senso cosa mi è successo?” dico sedendomi sul divano
“Sorridi…mi sto preoccupando”
“Non mi sono drogato, tranquillo. Ho parlato con Martina… è andata bene, a nessuno dei due va di rimanere amici, entrambi non stiamo bene in quella situazione, lo sai anche tu. Vado a cena da lei dopo”
“Shannon dopo la chiacchierata a Roma non me la sento nemmeno di dirti altro…mi sembra che tu gli piaccia davvero tanto, e che per te farebbe tutto, sarebbe stata pure disposta a averti solo come amico pur di non perderti. Sono contento per te” mi dice abbracciandomi
“Vado a farmi a prepararmi!”

POV MARTINA
Ho fatto una bella spesa, preparerò i pancakes con la nutella e poi farò un po’ di pasta all’amatriciana. Inizio a preparare il sugo e il composto per i pancake. In men che non si dica si fanno le 19.30, il campanello ha suonato, vado ad aprire la porta e vedo Shannon con una bottiglia di vino, lo tiro dentro e lo bacio dolcemente.
“Grazie, al vino non avevo pensato!” dico io
“Ma per fortuna, ci sono io che ti ricordo le cose importanti! – mi  dice sorridendo – ma che profumino!”
“Butto gli spaghetti, tu siediti pure a tavola”, dico facendogli cenno. La tavola era semplice ma carina, con una candela al centro
Finisco di cucinare e mi metto a tavola con lui dopo averlo servito.
“Ommioddio, sono in paradiso, cos’è questa cosa? Se mi dicessero com’è il paradiso descriverei esattamente tutto questo”
“esageratooo! Amatriciana comunque, sono felice ti piaccia” gli dico sorridendo mangiando la mia parte, è venuta buona, devo ammetterlo
“Hai poi visto quel tuo amico?” dice vago
“Si, stamattina, tra l’altro sono anche arrivata tardi… non avevamo grandi cose da dirci sinceramente, non ero interessata ad instaurare un rapporto con lui!” dico io guardandolo mangiare di gusto
“Bhe meglio, quando se ne va?”
“domani, ma non c’è stato niente e mai ci sarà” accarezzo la sua mano e lo guardo
“Sarà meglio che evapori… -dice con la bocca piena - comunque ho parlato con Jared, sai ero così sorridente che pensava mi fossi drogato di nuovo”, scoppio a ridere “è molto contento comunque”
“Shannon sono davvero felice, mi fai stare bene.”
Mi siedo sulle ginocchia e poggio la testa sulla sua spalla, il suo profumo è buono, sa di casa. Restiamo così in silenzio per non so quanto.
“Preparo i pancake, tu intanto guarda se su Netflix c’è qualcosa di interessante” dico dandogli poi un bacio sulla Triad dietro l’orecchio e alzandomi
“Questo fine settimana non prendere impegni, ok? Ti voglio portare in un posto, dirò a mio fratello di non stressarti”
“Non voglio sconti sul lavoro perché ci stiamo conoscendo meglio Shan” lo rimprovero
“Ok, ok, ma se ti chiede se sei disponibile questo weekend, digli di no”
“Testardo eh? Sappi che per me qui sei solo Shannon, quindi se ti voglio contraddire ti contraddico” dico ironica dandogli le spalle
“Ah si? Vediamo se mi contraddici anche se ti faccio il solletico, oppure se implori pietà!”
“No, no - dico ridendo come una matta, -smetti, basta, bastaa, va bene, va bene il weekend non lavoro”
“Brava! Ti va di vedere una puntata di Sherlock, a caso? Scegli tu”
“Me lo stai chiedendo davvero? Io sono un’amante di Sherlock, credo sia una delle mie serie preferite di sempre” dico mettendo la nutella sopra i pancake
“Anche a me piace molto, Cumberbatch trovo sia molto bravo e calzante nel ruolo!”
“Decisamente! Ha un fascino incredibile!”
“Ah si? Torno a farti il solletico sai?”
“Leto, geloso?” lo provoco
“No, assolutamente, tanto non te lo farò incontrare mai quindi, non c’è competizione!”
“L’ho già incontrato, sono andata a vederlo a teatro 2 anni fa, credo…sai, amo Shakespeare e il teatro.”
“Va be farò finta di non aver sentito. Tu, italiana, ami Shakespeare e non un autore italiano?”
“Amo la letteratura inglese, ho sempre affermato di essere nata nel paese sbagliato, avrei voluto studiare con dei prof tutte le bellissime sfaccettature di Shakespeare che ho studiato in autonomia. Però si amo anche autori italiani, ma non quelli convenzionali, i classici: Manzoni, Dante ecc. Cioè anche loro ma i miei preferiti sono altri: Pasolini, Calvino, Pascoli e Montale”, ci stiamo conoscendo meglio, ed è bellissimo
“Beh mi stai parlando arabo, mi informerò meglio non mi voglio sentire ignorante in materia!” dice addentando i pancakes
“Ti ci vedo proprio a leggere Pasolini lungo la spiaggia al tramonto!” lo guardo
“Beh amo la letteratura, ho molti interessi oltre la musica sai? Mi piacciono molto i film di Tarantino, amo andare a cavallo, passeggiare nella natura, anzi, una volta andiamo a fare trekking”
“Amo i cavalli anche io, ma non sono una tipa molto sportiva, anzi, sono molto goffa in tutti gli sport, a parte il nuoto… che ci vuoi fare, l’acqua è il mio elemento”
“Beh non c’è nulla di male, ma trekking è facile! Vedrai ti piacerà!”
Dopo aver messo tutto in lavastoviglie e aver sistemato ci mettiamo sul divano per vedere Sherlock, ovviamente gli ho proposto il mio episodio preferito, quello con la Adler. Mi abbraccia e io mi appoggio al suo torace. Non finiamo di vedere nulla perché ci addormentiamo così.
Mi sveglio alle 4, perché il mio telefono sta squillando. Cazzo è mia mamma, non li ho chiamati stasera. Vedo Shannon che si stiracchia, mi sorride e spegne la tv. Non sono pronta al cazziatone, non ora.

“Pronto?” rispondo assonnata
“Ma ti pare il caso di non chiamarmi? Sono stata preoccupata da morire, disgraziata!”
“Mamma, ho lavorato tutto il giorno, sono rientrata e mi sono addormenta sul divano…il fuso orario mi ha distrutto”
“Lo so, ma almeno un messaggino!”
“Hai ragione… mi dispiace. Mamma sai che sono le 4 qui vero?”
“Oddio tesoro, ti ho svegliata allora! Ti voglio solo dare una notizia bomba, ti veniamo a trovare per Pasqua!”
“Oddio, davvero? Sono felicissima! Potrete dormire qui da me ho una camera in più! Sono davvero molto felice!!!” dico io commossa
“Almeno ci spingeremo un po’ oltre l’oceano no? Ti lascio dormire, non vediamo l’ora di vederti di nuovo”
“Ciao mamma, mi mancate tutti!” chiudo la telefonata e mi asciugo le lacrime, Shannon mi viene ad abbracciare sorridendo

“Che succede?” il calore del suo corpo mi trasmette sicurezza e tranquillità
“I miei vengono a trovarmi per Pasqua!” dico io abbracciandolo
“Ma che bella notizia!” mi risponde stringendomi ancora di più, “forse è ora che me ne vada a casa, anche se il divano è molto comodo devo dire” mi bacia sulla fronte
“No dai, rimani con me” dico, poco intenzionata a sciogliere l’abbraccio
“Marti, non sai quanto vorrei rimanere, ma voglio andare con calma… ci tengo molto a te” dice dandomi un bacio lungo e passionale
“Va bene, buonanotte Shan” dico salutandolo
Dopo averlo visto uscire, me ne vado a letto serena e tranquilla, cosciente che tra qualche ora avrebbe suonato la sveglia.
 
Il giorno dopo arrivo al lavoro con più di 10 minuti di ritardo, non ho sentito la sveglia e  mi sono alzata tardi. Alle 11 abbiamo una riunione e già sono esausta al solo pensiero.
Arrivo mi metto al computer e comincio a fare il mio lavoro finchè Emma non mi chiama nel suo ufficio. Devo chiamare l’organizzazione del Pistoia blues, del Collisioni e del Rock in Roma per decidere come organizzare i posti per meet and greet. Chiamo, chiedo tutti i punti che mi ha fatto presente Emma e che poi avrei dovuto riferire durante la riunione.
“Martina, buongiorno, ci raggiungi in sala riunioni?” mi dice Jared sorridente
“Certo, arrivo, stavo finendo un attimo di scrivere delle cose” mi avvio in sala riunioni dove è già seduto Shannon, mi vado a sedere vicino a lui, che mi sorride e mi accarezza il ginocchio sotto al tavolo in segno di saluto. Sorrido e metto la mano sopra la sua per un secondo.
“Allora, vi volevo informare che io e Shayla da metà febbraio ci sposteremo a Londra, io devo girare Morbius prima di partire con il tour quindi prima di quel giorno dovremo concludere almeno il grosso delle cose per il Camp mars, il sito è pronto, quindi lo lanciamo un po’ prima ok?”
“Va bene Jared, lo sai che io sono pronto, quando vuoi lo lanciamo!” dice il tecnico informatico, ricevendo un ok da Jared
“Settore Europa, come siamo messi con email e location?” chiede a me e Sasha
“Location prenotate e email a zero!”
“Jared, ho contattato stamattina le organizzazioni dei festival in Italia, come mi ha chiesto Emma e mi hanno tutti detto che non ci saranno problemi per quanto riguarda il riservare 2 file di transenne per i VIP, hanno detto che gestiranno tutto loro, mi hanno anche confermato il tutto via email perché volevo qualcosa di scritto. C’è solo un problema per Pistoia, perché hanno detto che si devono ancora organizzare per trovare un posto da adibire ai meet and greet. Mi faranno comunque sapere.”
“Bene, perfetto! Allora siamo a cavallo, per Germania etc?”
“Dalla Germania hanno mandato una email dettagliata in cui ci confermavano tutto! Gli altri paesi devono ancora rispondere alla email, l’ho mandata 2 ore fa” risponde Sasha
“Bene, allora, per quanto riguarda il piano Europa tutti sarete coinvolti e ci servirete tutti, non sarete soli come sanno i veterani, ci sarà altro staff che ci raggiungerà. Voglio la vostra completa disposizione a fare tutto. Anche litigare con i giornalisti. – sorride – Bene, tornate al lavoro!”
Ci alziamo e torniamo ognuno alla propria postazione di lavoro, sarei stata parte dello staff dei concerti, ciò significa che li avrei ascoltati live gratis. Questo sì che non me lo aspettavo, pensavo che qualcuno dovesse rimanere a LA e non pensavo di certo che si portassero in giro l’ultima arrivata. Un dubbio mi sorge spontaneo e se in Italia i miei amici mi avessero visto? Alla fine so che loro verranno, quindi in un modo o nell’altro mi vedranno. Forse devo pensare di dirglielo. Mando una email a Jared dicendogli se potevamo parlare in sala conferenze, mi risponde immediatamente che è già lì e che posso andare.
“Dimmi tutto!” mi guarda con gli occhioni e il suo sorriso dolce
“non avevo nemmeno pensato all’eventuale possibilità di venire con voi durante i concerti, quindi io ti devo sottoporre un problema!”
“Credevi che ti lasciassimo qui sola soletta con Emma e nostra madre? Comunque dicci!” dice entrando Shannon
“Allora, i miei amici italiani sono Echelon no? Non sanno che lavoro per voi, mi sono limitata ad aggiornarli di tanto in tanto dicendogli che mi sto trovando bene e che il lavoro mi piace, cose di circostanza insomma. Siccome so che loro saranno ai concerti in Italia, ed è inevitabile che mi vedano immagino, credo che io debba parlare loro insomma… se voi siete d’accordo”
“Certamente! Anzi potremmo farlo insieme, potresti fare una video chiamata no? E noi compariamo ad un certo punto, sarebbe figo!” dice Jared
“Bro calmati però! Sei troppo entusiasta!” dice ridendo Shannon “Comunque per quel che conta, sono d’accordo con Jared!”
“Sclererebbero male! Mi muoiono di infarto! – dico ridendo pensando alla loro reazione – ora scrivo un messaggio su quando possono fare una videochiamata perché ho una comunicazione urgente!” dico digitando, ricevendo immediata risposta che loro la stavano già facendo su Skype e che mi sarei potuta tranquillamente unire
“Andiamo di sopra però qui non si può!” dice Jared, prendo il mio portatile e lo porto con me di sopra, mi metto seduta sul divano accedo a skype e mi unisco alla loro chiamata, con i Leto che mi osservano dall’altro lato del pc.

“Ragaaaaaaaaaaa”
“Chi si vedeeeeeeeee, sei stupendamente raggiante” mi dice Monica
“L’aria di LA ti fa bene devo ammettere!” afferma Marco
“Insomma questo annuncio?” continua Monica
“Allora voi amori miei adorati, siete seduti tutti? Non vi vedo benissimo – mi rispondono tutti in modo affermativo- allora vi volevo raccontare il mio lavoro. Sono, come sapete, responsabile del settore europeo di un’azienda, ma in realtà non è proprio così. Allora, ecco io lavoro per i 30 Seconds To Mars…” urla e voci incredule si fanno strada dal computer, “lo so, lo so…non vo potevo dire nulla fino ad ora, ho avuto il loro consenso insomma, anche perché sarò tra lo staff ai concerti in Italia e se mi aveste vista non mi sarei mai perdonata di avervi detto una bugia!”
“Porca troia Marti, ma stai scherzando?” mi dice incredula Letizia
“Brutta stronza, che culo, ti fai tutte le tappe!”
“Io non ci credo! Dacci una prova!” dice Marco
“Fidatevi!” dico guardando oltre il pc Jared, come per dargli cenno che era arrivato il momento, “Ho risposto io alla tua email Marco comunque!” dico io sorridendo
“Tu stai scherzando, c’era scritto Sasha, non sei Sasha!” dice testardo

“BUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU” dicono i Leto dal dietro del divano provocando urla e isteria generale
“Ciao a tutti amici di Martina!” dice Jared, urlo generico, Shan e Jared si mettono accanto a me, io scoppio a ridere perché il panico che ho creato in questa conversazione Skype è senza precedenti
“Ok, ok, silaaaaaansio – dice Jared facendo scoppiare a ridere tutti – vi vogliamo dire due cose vero Shannon?”
“Si allora, innanzitutto grazie per il vostro supporto, il fatto che si sia creato questo bel gruppo grazie a noi ci fa immensamente piacere!” dice impacciato
“Poi siccome siamo buoni, mandate a Martina i vostri dati, e a che concerto volete venire e sarete nostri ospiti per meet/foto, etc… poi se vorrete starete in parterre, nella sezione vip, altrimenti potrete godervi il concerto dal lato palco” si era creata ancora più isteria generale
“Non ci credo, ma sto sognando?” dice Davide
“No Davide, è tutto vero!” dico io, senza accorgermi che Shannon aveva messo un braccio dietro alle mie spalle, “ragazzi, io devo tornare a lavorare dopo aver sganciato questa bomba, mandatemi tutti i dettagli uno ad uno su whatsapp in privato! Ok?” dico io sorridendo, riposero tutti in modo affermativo e li salutammo
“Grazie per quello che avete fatto per loro, credo che mi tartasseranno di domande ora però!” dico io sorridendo e chiudendo il computer
“è un piacere che riserviamo a pochi!” mi dice facendomi l’occhiolino Jared
“Grazie davvero, vado a lavorare!” dico scendendo di sotto, Shannon mi sembrò contraddetto, ma è il mio posto di lavoro, quindi niente smancerie. Torno alla scrivania, scrivo tutti i dati che mi hanno mandato i miei amici nelle liste dei vip delle rispettive città italiane e salvo. Hanno mandato sul gruppo lo screenshot di un momento in cui Shannon mi guarda con sguardo dolce e con il suo braccio dietro di me, rispondo con un veloce Smettete di fare gli scemi, e mi raccomando, acqua in bocca, non vogliamo che si sappia vero? Tutti mi sostengono e mi dicono che con loro il mio segreto è al sicuro.

Bzz bzz
S: Non me lo meritavo un bacino?
M: Si, ma questo è il mio posto di lavoro
S: Jared stasera va ad una festa, rimani per cena?
M: Volentieri! Ora vado a fare il mio lavoro, ci vediamo dopo

La giornata di lavoro scorre normalmente, finchè alle 18 tutti se ne vanno salutandomi, Emma mi dice che sto lavorando troppo e le dico che devo solo finire un paragrafo di traduzione per raggiungere il mio obiettivo quotidiano, lei mi sorride e esce.
Non appena esce, scrivo a Shannon che scende e mi fa compagnia, dovevo davvero finire di tradurre un paragrafo. Dopo di chè spengo il computer e il mio stomaco inizia a brontolare. Cacchio, non ho pranzato.

“Fame?” mi chiede Shan porgendomi la mano
“Mi sono dimenticata il pranzo oggi, direi di si… ordiniamo una pizza?” chiedo afferrando la sua mano e attirandolo a me, lo abbraccio forte e il suo profumo mi risveglia tutti i sensi
“A cosa devo questo abbraccio? Non che non mi faccia piacere eh!” chiede dandomi un bacio sulla testa
“Mi sei mancato oggi, e poi mi piace il tuo profumo” dico non staccandomi da lui
“Come sei smielata” mi canzona, poi mi prende in braccio, io lo circondo con le gambe e a mo’ di Koala saliamo di sopra
“Jared è già andato?” chiedo
“Si, aveva un’intervista alle 18, come la vuoi la pizza?” mi dice prendendo il cellulare e cercando una pizzeria da asporto in cui potessi mangiare anche io
“Margherita!” dico schioccandogli un bacio sulla guancia
“Bene, ora chiamo, vuoi scendere o rimaniamo così all’infinito?” mi chiede ridendo, io per tutta risposta scendo e vado in soggiorno.
“Shan? – si affaccia alla cucina – dopo mi suoni qualcosa?” mi sorride di rimando
“Va bene, ma solo perché se guardiamo un altro film rischiamo di addormentarci!”

Suona il campanello, Shannon va ad aprire sorpreso che fosse già arrivata la pizza.

“Mamma, che ci fai qui?” cosa? Constance?
“Non posso venire a trovare mio figlio, visto che non mi viene a trovare più? Poi Jared mi ha detto che eri solo stasera, quindi pensavo di farti co…mpagnia, ma vedo che hai già qualcuno!” mi sorride
“Buona sera Constance” mi alzo dal divano e le porgo la mano, ma lei mi stringe in un caloroso abbraccio
“Ciao cara! Come stai?”
“Bene! Sto facendo la pausa cena, devo finire un lavoro e mi sono dovuta trattenere!”
“Se ti fanno fare troppi straordinari mandali a quel paese questi due eh! Mi raccomando, Jared è così rompipalle a volte che pure io da madre faccio fatica!” dice facendoci scoppiare a ridere entrambi, il campanello suona e stavolta non può essere che la pizza. Inizio a mangiare con foga e in maniera davvero poco elegante, come mio solito.
“Scusate, sto mangiando come una camionista, ma non ho pranzato oggi!” dico sorridendo
“No, no, è che è un piacere vederti mangiare… sono abituata ad avere a che fare con persone che contano le calorie e che di sicuro non mangiano carboidrati!” asserisce Constance
“Se smettessi di mangiare carboidrati morirei! Da buona italiana per me pane, pasta e pizza non si toccano…sono il mio ossigeno!” dico facendo ridere entrambi
“Giustamente, anche Stevie è come te!”
“Ebbravo Stevie, ammetto però il caffè non è male! In alcuni bar italiani fanno di peggio”
“Beh il mio è molto buono modestamente!”
“Smetti di atteggiarti – dice diretta al figlio – Martina, come mai hai lasciato il bel paese per l’America?”
“Beh, l’Italia è bellissima, però ci sono poche possibilità lavorative, così mi sono buttata e eccomi qui a vivere il sogno americano!” dico io finendo la mia pizza
“Torno a lavorare!” dico scendendo di sotto

Sono le 22 quando Constance passa a salutarmi, almeno ho avuto modo di finire una traduzione, positivo.

“Hai fatto molto colpo su mia madre”, mi abbraccia da dietro e mi dà un bacio sul collo, mi giro e lo comincio a baciare con passione, “ti devo una canzone ricordi? Chiudi e saliamo, dai”

Faccio come mi ha detto e lo raggiungo di sopra, lui è già seduto per terra con la sua chitarra acustica che suona qualche nota non ben definita, mi siedo sul divano e inizia a suonare una canzone che non conosco, ma il solo vederlo così assorto e preso dalla musica mi fa vedere quanto lui sia in pace in quel momento.

Inizia a suonare, e no speravo che non fosse davvero quella canzone che pensavo, ma Shannon inizia a cantare remedy. Non mi guarda, ha gli occhi serrati. Il mio battito cardiaco accelera, smette di suonare e mi guarda. I miei occhi sono indubbiamente lucidi, Shannon posa la chitarra per terra, si siede accanto a me e ci abbracciamo. Un abbraccio lungo, che trasmette fiducia, amore, protezione, che vale senza dubbio più di mille parole.

“Sei speciale” gli dico tutto d’un tratto, stringendolo più forte a me; ho capito quello che ha passato e perché, le scelte che ha fatto a seguito di quella rottura sono state deleterie per lui psicologicamente, vorrei solo riuscire a curare tutte le ferite che ha, “lo so che ti sembrerà strano sentirtelo dire, te lo avranno detto in tanti, ma credo che rimetterselo in mente a volte faccia sempre bene”. Alza la testa e mi guarda. Non dice nulla, comincia solo a baciarmi appassionatamente. Mi spinge indietro e il suo corpo si posa sul mio, le mie mani scorrono sotto la sua maglietta sulla sua schiena, liscia e muscolosa, i baci e gli sguardi infuocati sono molto eloquenti, sappiamo già dove tutto questo porterà.
“andiamo in camera” mi dice alzandosi e porgendomi la mano, che afferro prontamente, in contemporanea i nostri cellulari iniziano a squillare in contemporanea, ci guardiamo e all’unisono affermiamo “non è possibile”. Jared e Shayla ci stavano chiamando. Io vado a rispondere sulle scale e Shannon in cucina così da non far capire che eravamo insieme.

“Shayla dimmi! Che succede?”
“Senti, Jared ha bevuto troppo e io non riesco a riportarlo nemmeno verso la macchina, credo che abbia chiamato anche Shannon ma non so esattamente in che condizioni gli stia parlando. Vai a chiamarlo a casa e venite immediatamente qua, per favore”
“Certo arriviamo, spero Shannon non stia dormendo!” dico io mentre lo vedo sbucare dalla porta divertito
“Grazie a tra poco!”
 
“Shan, non è possibile comunque! Il tempismo di Jared è qualcosa di incredibilmente inopportuno!”
“Lo so, ma che ci vuoi fare se è un cretino? – mi guarda dispiaciuto – riprenderemo dopo il nostro discorsetto!” mi dice dandomi un buffetto sul naso, “sei mai salita su una moto?”
“Aspetta dammi un momento fangirl – annuisce ridendo – è quella che compare nel video di Hurricane?”
“Come sei buffa, comunque si proprio quella! La mia adorata Ducati”
“O Cristo santissimo, che aspettiamo, andiamo no?” dico io emozionata

Arriviamo alla moto e rimango paralizzata, è bellissima. Shannon mi porge il casco e mi da’ il suo giacchetto di pelle bianco, sale e mette in moto. Salgo dietro di lui, gli circondo dai fianchi e mi stringo forte alla sua schiena. Partiamo e i men che non si dica arriviamo a destinazione. Peccato, perché sfrecciare per le strade di LA in moto mi piaceva proprio. Scendiamo e entriamo nel locale frettolosamente, non mi accorgo nemmeno che Shannon mi sta trascinando per mano, andiamo nel privè e vediamo Jared disteso sui divanetti e Shayla seduta accanto a lui con uno sguardo rassegnato.

“Shannon. Martina. Grazie al cielo! Come facciamo a portarlo in auto!”
“Non posso portarlo in braccio, se ci fotografano siamo finiti”
“Ho un rimedio io, vado al bar un secondo!” dico allontanandomi, vado dal barista e mi faccio dare dei chicchi di caffè e un bicchiere pesante da cocktail.
Torno di là frantumo i chicchi di caffè, sotto l’occhio attento degli altri due e li metto vicino al naso di Jared. Che inizia a muoversi e reagire. Shannon interviene con un bello schiaffo che lo fa rinvenire immediatamente.
“E qweshto per cos’eraaa!” dice evidentemente confuso, Shannon non risponde, lo rimette in piedi e lo mette a sedere in macchina, Shayla parte e noi la seguiamo dietro in moto.
“Hai esperienza con l’alcool eh?” mi dice, evidentemente prima non mi ero accorta ma si poteva comunicare bene con i due caschi
“Eh diciamo che mi sono trovata anche in situazioni peggiori! Comunque domani mattina preparagli un toast bello croccante con l’avocado. Aiuta con il post sbronza!”
“Sei una donna dalle mille sorprese! Rimani da me stanotte?” mi chiede accelerando
“Sei sicuro? E come lo spieghiamo a Jared?”
“Jared sarà così rincoglionito che non ci farà nemmeno caso!”
“Va bene!” dico stingendolo di più a me

Arrivati a casa portiamo Jared a letto e Shayla ci saluta perché sta giustamente più lontana di me, quindi le ho detto che me ne sarei occupata io. Sto preparando l’avocado a cubetti quando Shannon da dietro inizia a baciarmi il collo. Mi giro e continuiamo a baciarci, infilo la mano sotto la t-shirt. Lui afferra il mio sedere e fa sì che io gli salga in braccio circondando il suo bacino con le mie gambe. Arriviamo in camera sua, chiude prontamente la porta a chiave e arriviamo al suo letto. Mi distende delicatamente e poi comincia a spogliarmi, io faccio lo stesso ed in men che non si dica ci ritroviamo solo con la biancheria intima. Mi toglie il reggiseno ed inizia a scendere con i suoi baci, il mio respiro si fa più affannoso e le mie mani finiscono tra i suoi capelli. Arrivato agli slip mi lancia uno sguardo lussurioso che mi fa quasi fremere. Me li sfila delicatamente e poi torna sulla mia bocca. Ribalto la posizione, ora comando io. Mi guarda sorpreso e divertito, comincio con un bacio sul collo, poi passo alla scapola, il petto, l’addome fino ad arrivare all’inguine, gli sfilo i boxer velocemente e comincio a dargli dei baci sul membro. Shannon fa dei respiri profondi, segno evidente che sta apprezzando. Lo afferro e comincio a leccare, ma lui mi blocca.
“Marti, no” mi dice con voce profonda ed eccitata. Mi attira verso le sue labbra e torna a sovrastare il mio corpo. Sento la sua eccitazione premere nel mio interno coscia, circondo il suo bacino con le gambe per farlo avvicinare ancora di più a me e per dargli come l’ok. Mi guarda intensamente, si sistema e poco prima di fondersi con me mi circonda il viso con le mani.
“Guardami, voglio fare l’amore con te”
Dopo queste parole dolcissime, lo sento entrare dolcemente. I nostri sguardi si intrecciano, comincia a muoversi dentro di me lentamente, è una bellissima danza quella che stanno facendo i nostri corpi, siamo una cosa sola finalmente. Attiro io suo viso a me, le sue labbra sono diventate la mia droga ormai. Le spinte si fanno più ritmate cominciamo a respirare sempre più affannosamente e io non riesco più a trattenere i gemiti. Shannon velocizza ancora di più i movimenti.
“Martina… lasciati andare a me” mi sussurra all’orecchio con voce lussuriosa, in contemporanea aumenta il ritmo delle spinte
“Shannon” riesco a dire tra un gemito e l’altro, le nostre mani si intrecciano come in nostri corpi. I gemiti di entrami si fanno più forti, tutto d’un tratto un calore scoppia dentro di me, soffoco l’orgasmo sulla sua bocca e poco dopo sento il suo piacere esplodermi dentro, tremo di nuovo per piacere. Shannon si accascia sopra di me continuando a non distogliere lo sguardo da me.
Non ho mai provato un piacere del genere, abbiamo fatto l’amore davvero, ci siamo guardati tutto il tempo. Ci siamo specchiati l’uno negli occhi dell’altro e ora siamo davvero una cosa sola. Ancora con il fiato corto, Shannon si stende accanto a me, prende la coperta e ci copre entrambi. Mi trascina a sé in un abbraccio e comincia a sfiorarmi dolcemente il fianco con le dita, mentre io accarezzo il suo petto. Mi dà un dolce bacio sulla fronte e mi stringe più forte.
“dormi qui?”, questa è decisamente la cosa più bella e dolce da sentirsi dire dopo aver fatto l’amore
“se non è un problema sì, vorrei farmi una doccia però!” dico io baciandolo languidamente “la facciamo insieme?”
“non me lo devi nemmeno ripetere due volte, tesoro” dice dolce
Dopo aver fatto l’amore anche in doccia, Shannon mi presta una delle sue magliette per dormire. Ha il suo buonissimo profumo. Mi stendo accanto a lui e lo abbraccio.
“è la prima volta in cui mi sento protetta e felice tra le braccia di qualcuno Shannon”, ci guardiamo, mi accarezza la guancia
“sei un’anima bella Martina, ci meritiamo serenità” mi da’ un dolce bacio e poi mi stringe ancora di più a sé.
Ci addormentiamo così, felici e consapevoli di aver finalmente trovato la nostra tranquillità.
 
 
 
 

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Capitolo 7
*** 7. Together ***


7. Ecco a voi il 7° capitolo, buona lettura! Fatemi sapere cosa ne pensate ;) 
ps. attenzione, bollino rosso!

Apro gli occhi, tasto il letto vicino a me e sento che Shannon non c’è più. Probabilmente è sceso a fare colazione, guardo l’orologio e sono le 8, non sono nemmeno in ritardo visto che sono praticamente a lavoro. Mi tolgo la maglietta di Shannon, la ripiego e la lascio sopra al letto, infilandomi gli abiti di ieri. Nel fare questo, vedo un bigliettino e una polaroid di me che dormo accoccolata al cuscino di Shannon.
Sono andato a fare la doccia e ti ho ritrovata così, eri troppo dolce.
Ti aspetto di sotto baby.
Vado in brodo di giuggiole ripensando alla sera prima. È stato bellissimo, stupendo, indescrivibile. Un tonfo mi riporta alla realtà, arriva dalla stanza accanto quindi mi precipito.
“Ahia” dice dolorante Jared con la voce ancora impastata
“Jared – dico soccorrendolo e tirandolo su da terra, è caduto dal letto, mi sto trattenendo tanto dal ridere – Che ti è successo?”
“Bro, ahahahhahahahahaha – comincia a ridere sguaiato Shannon – brutto il post sbronza?” i nostri sguardi si incrociano e io arrossisco
“Ssssh, Shannon, zitto, abbassa la voce. Ho fame” dice stropicciandosi gli occhi
“Shannon portiamolo giù, non credo che riesca ad alzarsi senza vedere doppio”
Dopo averlo portato in cucina e messo seduto gli preparo i toast con l’avocado e il caffè.
“Mi dici che cazzo ti è preso Jared, con solo due bicchieri di Champagne come ha detto Shayla non ci si riduce così!”
“Potrei aver bevuto anche qualche shot, ma non ne parliamo ora o vomito” dice addentando il toast
“Jared perché? Non ti sei mai ubriacato, di solito sono io quello che riceve la ramanzina”
“Shan, Martina, credo di essermi innamorato”, Shannon rimane di stucco, tanto che gli cade il coltello con cui si stava spalmando la marmellata sul toast, io mi sento molto a disagio
“Jared, ma non puoi ubriacarti perché ti sei innamorato, capisco la paura di un sentimento così grande e complesso, ma affronta la cosa e prova no?” dico io rimanendo in piedi a bere il mio caffè
“hai studiato da psicologa? – dice facendo un sorrisino sghembo – comunque è solo che… è da tanto tempo che mi sono chiuso da quel punto di vista per vari motivi… grazie per la colazione comunque!”
“Vatican Cameos[1]” dice Shannon, alzo lo sguardo, gli sorrido complice e esco dalla cucina per andare in soggiorno, lui mi segue
“Shan se mi fai un altro riferimento a Sherlock, ti salto addosso seduta stante” gli dico a bassa voce
“Ah si? Ma davvero? – mi guarda malizioso – lo prendo come un invito?”
“Non mi pare il caso, in più devo andare al lavoro!” dico facendogli l’occhiolino
“Sei già al lavoro, con vatican cameos però ti volevo dire che è un argomento off limits”
“Afferrato, non mi esprimo, non domando, non ti preoccupare” dico circondandogli il collo e dandogli un leggero bacio e abbracciandolo forte. “Ti ho ripiegato la maglietta, è sopra al letto” dico schioccandogli un bacio sulla guancia e tornando di là.
“Jared la sbronza? Vuoi dell’altro avocado?” chiedo
“No ho bisogno di un’aspirina! Sono nel bagno di sopra, ma tu non sai dov’è il bagno ovviamente, quindi…SHANNOOON, ASPIRINE”
“Ti è tornata la voce e l’impeto bro! Le avevo già portate giù prima comunque, sono qui!” gliele scioglie in un bicchiere
“Martina – inizia Jared con tono inquisitorio – come mai sei qui a quest’ora? Cioè, mi hai soccorso quando sono caduto dal letto quindi…” dice guardandomi accigliato, le sue sinapsi si sono decisamente riprese dalla sbronza
“Ehm – guardo Shannon che mi guarda come per dire ‘non è il caso’ – ti sono venuta a fare la colazione post sbronza, mi ero accordata con Shannon ieri sera dopo che ti abbiamo riportato a casa. Non avevate avocado così sono andata al supermercato stamattina prima di venire!” dico io sorridendo
“Mh – non gli quadra qualcosa, so di non saper dire le bugie, ma fai che questa se la sia bevuta ti preeeego – e Shayla?”
“Era distrutta dopo ieri sera, penso arriverà un po’ più tardi!” risponde prontamente Shan
“Oh, mi pare giusto…”
“I rimedi per la sbronza li ho finiti mi spiace, devo andare giù in ufficio.”
“Aspetta, sei vestita come ieri e hai i capelli scompigliati… hai dormito qui?” dice sorridendo malizioso in direzione mia e di Shannon
“Ma porca troia Jared, anche in post sbronza? Sul serio?” ride Shannon, io rimango immobile e basita, Shannon mi guarda e mi dice “Sgamati”
“Almeno una cosa buona è successa stanotte allora… - sorride ancora di più – sono felice per voi ragazzi!”
“Ma fatemi capire, tutti Sherlock Holmes qui dentro?” dico io imbarazzata mentre Shannon mi stringe a sé
“Non sei brava a mentire. Hai detto una cosa troppo articolata e con un tono poco convincente” dice Jared bevendo l’aspirina
“Seh va bè… Vado di sotto! A più tardi!” Shannon mi segue, mi prende il braccio e mi bacia appassionatamente
“Buon lavoro”
“Sarà sicuramente buono dopo questo!” gli rispondo cominciando a scendere
 
“We buongiorno, come mai eri di sopra a quest’ora?” esordisce Emma
“Jared ieri sera ha alzato il gomito, gli ho preparato la mia mitica ricetta post sbronza” dico ridendo
“Si è ripreso con quell’avocado poi?” salta fuori Shayla
“Sì più o meno, avocado e aspirine!” dico io, vedendo lo sguardo rassegnato di Shayla
“Mi ha fatto incazzare, si è nascosto da me per bere? Perché io l’ho visto con al massimo due bicchieri di Champagne”
“Temo di si” dico accendendo il pc
“Quel gradissimo coglione, ora vado su e gli do una bella lavata di testa”
“Shayla, non penso sia il caso, credo c’entri l’amore ma non so altro, e nemmeno mi voglio intromettere!”
“Merda” afferma Emma, “no, non ci dobbiamo intromettere, continuiamo il nostro lavoro come al solito, saremo molto più di aiuto così” dice tornando nel suo ufficio

La settimana procede normalmente, Shannon si è più volte fermato a dormire da me, ripetendomi che questo weekend sarebbe stato speciale. Io sono completamente assorta dal lavoro e la presenza di Shannon nelle pause mi rende il lavoro ancora più piacevole. Ieri sera, siamo andati in spiaggia a vedere il tramonto. Io, lui e  Sky. Mi ha raccontato un sacco di eventi divertenti di quando sono stati a Milano a TRL e abbiamo parlato a lungo a proposito della mia famiglia e della sua. Mi ha raccontato di come Constance li abbia fatti sempre vivere in un ambiente sereno e in cui la musica era sempre presente. Mi sembra di conoscerlo da una vita.

Finalmente è venerdì sono le 17.30 quando una email generale ci annuncia che siccome dovevano essere ridipinte le pareti, saremmo potuti tutti uscire prima. Mi dirigo verso casa e vedo che li fuori c’è Shannon che mi sta aspettando in moto.
“Beh? Che succede?” dico io sorridendo, lui non si toglie nemmeno il casco per salutarmi, dobbiamo limitare effusioni e riconoscimenti in pubblico
“Ti rapisco, metti un po’ di vestiti in uno zaino che partiamo, includi un bikini” mi dice dandomi un gentile schiaffetto sul sedere
“Vado e torno” dico io correndo in casa, fortunatamente sono stata previdente e ieri sera, dopo che se n’è andato ho preparato qualcosa, aggiungo la pochette con i trucchi e un bikini. Mi metto il giacchetto di pelle che oramai è diventato mio ed esco. Il suo viso si illumina, mi porge il casco e salgo in moto. La sua muscolosa schiena è messa in risalto dal giacchetto di pelle, che lo rende ancora più sexy se possibile.
“Baby, pronta per un weekend solo io e te?”
“Non vedo l’ora” dico prima che sfrecci per le strade di LA
Il viaggio è silenzioso, il contatto con la sua schiena mi basta.
“Sei silenziosa, che ti succede?” mi chiede ironico
“Non fare il simpatico – dico stringendolo un po’ più in vita – mi sto solo rilassando”
“Siamo quasi arrivati, vuoi sapere dove andiamo?”
“Eh sto morendo dalla curiosità!”
“Ti porto in un posto speciale, è magico!”
“Non ti facevo così romantico Shannon, dovrò mio malgrado, essere un po’ acida per smorzare tutto questo miele – dico con tono saccente, lo sento ridere – C’è un ospedale vicino? Credo avrò una crisi diabetica”
“Non fare la stronza, ogni tanto sono sdolcinato anche io” dice diminuendo la velocità e parcheggiando di fronte ad un hotel bellissimo che da’ su una piccola baia, “arrivati”. Sono letteralmente senza parole.

“Ora non parli più eh?” dice prendendomi il casco. Io gli salto in braccio e comincio a baciarlo con passione. “Heii, calma tigre, avremo un intero weekend. Adesso entriamo, abbiamo la spa tutta per noi questa sera e domani”
“Tu sei pazzo!”
“Si tesoro, di te!”
“Sì, ma basta miele per stasera però eh!” dico ironica
“Sei stronza – ride – entriamo prima che ti butti in piscina”, io per tutta risposta gli faccio una linguaccia. Shan mi prende la mano ed entriamo nella hall. L’arredamento è molto semplice ma di lusso.
“Buonasera signori, avete prenotato?” dice il receptionist
“Sì a nome Leto”
“Oh, signor Leto ben trovato, la vostra suite è pronta, appena vi siete sistemati potete tranquillamente scendere alla spa dove vi aspetta un pel massaggio rilassante”
“Grazie, tutto come avevo richiesto?”, dice facendo l’occhiolino al ragazzo
“Ovviamente signore, la suite è la numero 627, ultimo piano” dice porgendo la tessera magnetica a Shannon.
Ci avviamo verso l’ascensoer e Shannon schiaccia il bottone dell’ultimo piano. Mi mette il braccio destro sulle spalle e mi attira a se e io per tutta risposta poggio la testa sulla sua spalla cingendogli a mia volta il bacino.
“Shan, il numero della camera è casuale?” chiedo divertita
“Giuro che non è opera mia, è abbastanza inquietante come coincidenza!” mi stringe di più a sé
“Perché fai tutto questo per me? Insomma, questo è molto più che un weekend romantico, non credo di meritarmelo”
“Sai, questo è il punto più bello per vedere il tramonto” dice non rispondendo alla mia affermazione.

Arrivati al piano, siamo direttamente in camera. Mi sento un po’ come Blair Waldorf. Al centro dell’enorme stanza c’è un letto grandissimo, la stanza è arredata con uno stile elegante e moderno. Una parete è fatta interamente di vetrate e lasciano entrare la luce della luna. Sono estasiata. Il bagno sembra una mini spa, mi domando come sia la vera spa a questo punto. Shannon mi prende per mano e mi dirige fuori in balcone, il lato affaccia proprio sul mare e sul terrazzo c’è  anche qui una jacuzzi.  Si sente l’odore della salsedine e il rumore delle onde. Mi affaccio dal balcone e mi concentro sul rumore delle onde che si scontrano con gli scogli. Shannon mi abbraccia dal dietro e mi dà un dolce bacio sulla guancia.

“Voglio farti sentire importante, perché lo sei. Voglio farti capire cosa sia veramente l’amore. Voglio farti dimenticare il passato” mi sussurra all’orecchio questa frase che credo sia la dichiarazione di amore più bella che mi potesse fare. Mi giro e lo guardo negli occhi, mi trasmettono dolcezza e protezione.
“Sono le parole più belle che potessi dirmi. Sei un’anima bella e pura Shannon” dico prima di baciarlo prima con dolcezza e poi con più vigore e passione. Ci dirigiamo dentro e in men che non si dica finiamo sul letto.
Gli tolgo il giacchetto e la maglietta e subito dopo lui fa lo stesso con me. Slaccio il bottone dei suoi pantaloni e tiro giù la zip dei pantaloni e poco dopo finiscono per terra insieme ai miei. Comincia a passare la lingua dal collo, ai seni all’inguine. Mi guarda con un sorriso malizioso, mi toglie gli slip e comincia a leccare la mia intimità, fremo sotto il suo tocco e la sua lingua esperta. Il mio respiro si fa più affannoso, le mie mani si intrecciano con i suoi capelli, glieli tiro per fagli capire che bramo ardentemente le sue labbra, lui sembra capire e ci torniamo a baciare appassionatamente, mi metto a cavalcioni su di lui e lo guardo maliziosa, scendendo fino alla sua erezione. Gli sfilo gli slip e dopo un leggero bacio, comincio ad andare su e giù con la bocca non distogliendo lo sguardo da lui, che si sta mordendo il labbro inferiore. Sta sicuramente apprezzando visto il suo respiro. Mi trascina su di se, la sua erezione struscia sul mio interno coscia, Shannon ribalta la posizione, mi afferra le gambe e me le aggancia al suo bacino, dopodichè torna a baciarmi e la sua mano scivola all’interno della mia intimità, il mio gemito è soffocato tra le sue labbra.

“Non sarò dolce ora” mi dice con voce roca ed eccitata, tutto quello che riesco a fare e emettere un sospiro eccitato e agganciarlo ancora di più con le gambe. Ci guardiamo intensamente, i suoi occhi sono lucidi e pieni di passione, percepisco la punta del suo membro e subito dopo con unica e intensa spinta entra in me. Un gemito forte esce dalla mia bocca che viene prontamente rapita dalla sua, si inizia a muovere dentro di me e i miei movimenti seguono i suoi, siamo perfettamente in sintonia e in sincronia. Mi prende le mani e me le stringe sopra alla mia testa e il movimento si fa più rapido, sento il piacere crescere dentro di me. Esce quasi completamente, solo per affondare di nuovo completamente dentro di me, facendomi raggiungere l’orgasmo. Tremo sotto i suoi movimenti esperti, accelera di nuovo i suoi movimenti e poco dopo e raggiungiamo l’orgasmo insieme. Rimaniamo abbracciati così l’uno sull’altro, per riprendere fiato.

“Dovremmo andare a fare il nostro massaggio rilassante” dice Shannon dandomi un dolce bacio sul naso e mettendosi di fianco a me
“Io sono già molto rilassata, sai?” gli dico maliziosa accoccolandomi e cominciando a delineare i suoi addominali
“Ah si? Avremo anche altri luoghi da provare per rilassarci sai?” dice alzandomi il mento, così che lo possa guardare sugli occhi
“Beh allora andiamo a fare questo massaggio alla Spa” dico alzandomi dal letto e sculettando fino allo zaino per prendere il bikini, questa sicurezza è cosa nuova per me. Mi sono sempre vergognata delle mie forme, il mio ex mi umiliava molto per via del mio corpo, ma con Shannon è tutta un’altra storia. Mi fa sentire in pace con la mia fisicità, mi accetta per quella che sono.  Ci mettiamo entrambi l’accappatoio e le ciabattine in dotazione e ci dirigiamo verso la spa.
“Se continui a sculettare, non ci arriviamo alla Spa, te lo dico” mi dice prendendomi in braccio
“dai che peso, lasciami giùùù!” dico ridendo
“Va bene però solo se smetti di sculettare”
“Promesso” dico baciandolo

Arrivati alla spa, ci dirigiamo verso la sala massaggi, faremo un massaggio di coppia. Le due massaggiatrici ci accolgono e una inizia a fare la gallina con Shannon. Non voglio certo fare come i cani che marcano il territorio, quindi me ne sto buona sul lettino e aspetto che il massaggio inizi. Shannon sta molto al gioco, inizia il massaggio e cerco di non pensare al fatto che quella stia sfiorando la schiena del mio uomo. Il massaggio è davvero gradevole, sta allentando tutte la tensione che ho accumulato su collo e spalle in questa settimana di lavoro.
Dopo un’ora il massaggio si conclude, mi sto rivestendo e vedo che la tipa ci sta ancora provando, vedo Shannon anche un po’ in imbarazzo per queste avances spudorate. Decido di andare andare ad abbracciarlo da dietro, come faccio quando siamo in moto. Le mie mani sono sopra i suoi addominali, mi alzo in punta di piedi e gli do un bacio sul tatuaggio a forma di triad.
“Hei, tesoro andiamo, abbiamo una spa intera da scoprire” mi dice stringendo le mie mani, ci avviamo verso la spa così, io aggrappata a lui e lui che ride felice
“Grazie del massaggio” dico voltandomi verso della ragazza sorridente

Dopo essere entrati nella spa, dove ci sono 3 piscine, sauna e bagno turco, ci stendiamo su un lettino, abbastanza grande per entrambi.
“Grazie del massaggio, ma sul serio?” dice guardandomi e ridendo
“Cosa vorresti dire? Ti stava mangiando con gli occhi, ho solo fatto presente che tu sei mio, ma se preferisci le sue avances, te la vado a chiamare, credo che ne sia ben felice” dico acida
“Sei terribilmente sexy così gelosa” mi dice stringendomi a sé e baciandomi, quando ci stacchiamo ha uno sguardo interrogatorio
“Dimmi Shannon, quali sono le tue perplessità” dico io sarcastica
“Mi capisci proprio al volo eh? Comunque, mi chiedevo… non è una cosa romantica o bella da chiedere, ma prendi anticoncezionali?” mi chiede mentre si alza e si mette seduto sul lettino, siamo uno di fronte all’altro
“Mi pare una domanda lecita, comunque, sì, prendo la pillola da diversi anni, da quando stavo con…be insomma con lui, sai non voleva incidenti e di certo non si faceva lo scrupolo” dico io abbassando lo sguardo
“Ti ha mai costretto?”
“spesso, ma diciamo che le cicatrici più evidenti me le ha lasciate a livello psicologico, dovevo sempre essere sua sottomessa altrimenti mi picchiava, mi screditava di continuo per il mio fisico e nell’ultimo periodo, poco prima che mi decidessi a lasciarlo, quando facevamo sesso subito dopo mi diceva cose oscene, tipo che io ero solo la sua troia e che non potevo aspirare ad essere di più. E quello che mi dispiace è che purtroppo ne risenti anche tu di questa mia insicurezza. Io non ho mai preso l’iniziativa in nulla, e per me l’orgasmo è una sensazione totalmente nuova, così come lo è fare l’amore”
“supereremo tutto insieme, tutte le tue insicurezze che quel figlio di puttana ti ha cucito addosso. Sei talmente bella e non te ne rendi nemmeno conto” dice accarezzandomi il viso
“Shannon ti devo tanto, sei la persona più preziosa che io abbia in questo momento”
“Anche tu, anche tu” mi dice racchiudendomi il viso tra le sue mani per baciarmi

“Andiamo in sauna?” dico prendendolo per mano
“Andiamo dove vuoi piccola” dice sorridendomi
Ci stendiamo sui gradoni della sauna e poco dopo mi salta in mente un’idea. Sento il respiro profondo di Shan, che si sia addormentato? Tolgo il bikini e mi stendo sopra di lui, poco dopo apre gli occhi e mi guarda stupito.
“Che vuoi fare?” mi chiede sorpreso
“io? Voglio cambiare” dico io scendendo e abbassandogli il costume, inizio a leccargli il suo membro, Shannon si mette seduto e io mi metto inginocchio. Manda indietro la testa e si morde il labbro inferiore.
“Gesù Martina, mi fai impazzire” dice gutturale
Questa frase mi aiuta a continuare, scendo sempre più in profondità finché Shannon non mi allontana. Lo guardo mi siedo sopra di lui, infilo il suo membro nella mia intimità, entrambi sospiriamo appagati. Si sistema un po’ meglio e poi comincio a muovermi su di lui. Non distogliamo lo sguardo l’uno dagli occhi dall’altro. Lo bacio con veemenza, aumento la velocità dei movimenti, Shannon viene poco prima di me. Rallento i movimenti e poi mi siedo accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla. Lui si tira su il costume e mi guarda.

“Dovremmo uscire e provare la piscina” mi dice malizioso
“Insaziabile” dico di rimando non rimettendomi il costume e andandomi direttamente a tuffare in piscina, faccio 2 vasche e poi sento il rumore di un tuffo dietro di me e mi sento afferrare una caviglia. Mi giro e iniziamo a baciarci con foga e mi trasporta fino al punto in cui l’acqua è più bassa, mi tiene in braccio e io sento la sua erezione di nuovo contro la mia coscia. Entra dentro di me di nuovo e ricominciano le danze.
“Shan sono stanchissima – rido a crepapelle – e ho molta fame”
“Abbiamo fatto troppa attività fisica, andiamo in camera e ordiniamo qualcosa con il servizio in camera” mi porge il bikini
Saliamo in camera, ci stuzzichiamo e ridiamo come due bambini. Ordiniamo in camera la cena e mentre aspettiamo andiamo a fare la doccia, ognuno per conto proprio. Colgo l’occasione per controllare il mio telefono e stranamente trovo solo qualche messaggio di mia mamma, che chiamerò fra poco e un messaggio di Jared, di 1 minuto prima.
  •  Lo so che non dovrei disturbarvi, puoi dire a Shan di richiamarmi? È urgente
  •  Glielo dico immediatamente, nessun disturbo
“Shan, Jared mi ha scritto che lo devi urgentemente chiamare” dico preoccupata affacciandomi al bagno, lui esce di fretta dalla doccia, prende il telefono e sospira
“23 chiamate, 50 messaggi, ora capisco l’urgenza bro però che ansia!” dice al telefono, mette in vivavoce
“Shannon, mi ha scritto, mettimi in vivavoce, voglio anche un parere femminile” dice Jared “Non ho risposto per tutto il pomeriggio, non ho fatto accesso su whatsapp etcc… non so che rispondere”
“Mi manca un po’ di background temo”
“Non ti ha detto nulla Shan?”
“Bro, mi hai detto di mantenere il segreto… e io sono stato zitto, quindi riassumi la situazione”
“Per fartela breve, ho avuto una storia in passato con un’attrice, poi lei si è sposata e niente, l’ho rivista l’altra sera e siamo stati tutta la sera insieme, ci siamo divertiti come ai vecchi tempi e le ho scritto stamattina, volevo rivederla e le ho proposto di andare a cena domani”
“E?” lo incalza Shannon
“Ha detto si”
“Be allora non vedo problemi, ma è ancora sposata?” chiedo
“No, non sfascerei mai una famiglia. Ha una figlia però, e mi ha proposto di andare a casa sua per evitare rumors”
“Va be è stata gentile almeno, - dico guardando lo sguardo di Shannon – ma non è questo il punto credo”
“Il punto è che c’è la figlia, e che con lei non riesco a trattenere gli istinti… animali, diciamo” sghignazzo guardando Shannon
“Beh intanto dille che ci sei, un problema alla volta” dico
“Si ma che le scrivo!”
“Rispondile: Ok inserisci nome, ci vediamo domani. Semplice e coinciso, metti una faccina, sennò è troppo freddo come messaggio”
“Inviato”
“Bene, porta un pupazzo alla figlia, o se è grande una bambola. Poi porta una bottiglia di vino, funziona sempre”
“Ok, sei più di aiuto di mio fratello…”
“Sta ritirando la cena, comunque vestiti semplice. Non ti vestire elegante. Ti suggerisco jeans comodi e un maglione. Vino rosso”
“Non le porto dei fiori?” chiede
“Bro, niente fiori, appassiscono. Sempre meglio il vino, serve per rompere il ghiaccio”
“Eccolo, sei tornato. La tua donna è stata molto d’aiuto. Grazie, vi saluta anche Sky. Shan, domenica  a pranzo ti ricordi che siamo da mamma vero?”
“CAZZO. No non mi ricordavo, va bene ci sarò… ti raggiungo direttamente lì però!”
“Va bene, buonanotte ragazzi, anche se temo non dormirete molto” ride e poi chiude la telefonata.

Ceniamo e poi ci mettiamo sul letto a vedere la televisione, stare con lui abbracciata a guardare un film mi da un senso di tranquillità e dolcezza mai provate con il mio ex. Shannon è speciale.
“Chi è la ragazza di cui parla Jared?” chiedo curiosa mentre mi accarezza i capelli
“Scarlett Johansson” io mi alzo e lo guardo
“Stai scherzando?”
“No, Jared è sempre stato cotto di lei”
“E ci credo, cristo è bellissima! Spero per lui che vada tutto bene, se lo merita!” dico tornando ad accoccolarmi a Shannon
“Sei molto dolce” dice stringendomi di più a sé, “ti va di venire a pranzo da mia madre?”
“Shan, non credi sia un po’ preso per presentarmi a tua madre? Andiamo con calma, non ti sentire obbligato perché dobbiamo tornare prima” dico sfiorandogli la guancia
"Non è solo per quello, però hai ragione… è un po’ troppo presto!” dice sorridendomi, ci addormentiamo così abbracciati, ascoltando i nostri respiri.
 
Un raggio di sole mi sveglia, non dormivo così bene da secoli, durante la notte spesso avevo degli incubi, o comunque un sonno molto agitato. Mi metto a fissare Shannon, sullo sfondo c’è un’alba magnifica, il suo respiro è pesante, segno che ancora sta dormendo. Mi alzo piano piano, prendo il telefono è gli faccio una foto: lui e l’alba sono la perfezione. Esco e mi vado a godere lo spettacolo dall’esterno, faccio una foto spettacolare che invio subito ai miei, e poi la pubblico su Instagram, con su scritto solo “Dawn nr 2 in LA”.
Mi appoggio al balcone per respirare l’odore di salsedine e bearmi dei colori dell’alba, prima che il sole compaia completamente. Poco dopo sento delle braccia forti circondarmi dal dietro e il suo profumo.
“Buongiorno” gli dico girandomi e dandogli un bacio
“Buongiorno a te, sei piuttosto mattiniera”
“Il sole mi ha svegliato – mi guarda interrogativo, povero, è l’alba non posso pretendere che sia così perspicace – non abbiamo tirato le tende ieri sera” spiego
“Oh, giusto. Scusami non sono particolarmente intelligente la mattina”
“Solo la mattina?” lo provoco
“Ma tu guarda che impertinente! Ci vuole una punizione” mi dice malizioso
“Addirittura? Che tipo di punizione?” dico io rispondendo alla provocazione, non faccio in tempo nemmeno a rendermi conto che la sottoveste che uso per dormire è caduta a terra, che Shannon comincia ad baciarmi con passione. Gli circondo i fianchi con le braccia e lo attiro a me con forza facendo scontrare i nostri corpi.
“Come siamo impetuose stamattina” mi sussurra con voce roca e bassa, comincio a leccargli il tatuaggio con la triad per poi abbassarmi al codice morse e giù fino ad arrivare all’elastico dei pantaloni della tuta, che poco dopo fa la stessa fine della mia sottoveste. Mi attira con sé dentro la Jacuzzi e fa partire l’idromassaggio, mi siedo sopra di lui e iniziamo la nostra solita danza, ma questa volta i movimenti li comando io. Incrocio le mani tra i suoi capelli e inizio a muovermi velocemente, lui afferra prima i miei fianchi come a voler accompagnare i miei movimenti e poi i miei glutei. Ci sono solo i nostri gemiti e il rumore delle onde. Raggiungiamo insieme l’orgasmo, soffocando i gemiti l’uno sul collo dell’altro. Rimaniamo nella stessa posizione godendoci ancora qualche minuto di idromassaggio.

“Ora è un buongiorno” dice Shannon tirandomi più vicino a lui e uscendo da dentro di me
“Si, lo è decisamente” dico baciandogli il collo di nuovo
“Ti piace proprio il mio collo eh?” mi dice accarezzandomi i capelli ormai completamente bagnati
“è un mio feticcio, adoro collo e clavicola” dico dandogli un bacio anche sulla clavicola
“e sono i miei punti deboli, quindi se continui così, oggi non usciamo da questa stanza” mi dice dandomi un bacio a fior di labbra
“ah si? Davvero? È una minaccia?” dico avvicinandomi al collo, ma lui mi ferma prontamente
“Ho prenotato un’escursione a cavallo per le 10, dovremmo fare colazione ora”
“Wow, allora dovremmo risparmiare tempo e acqua facendo la doccia insieme” dico maliziosa
“Si, sicuramente è un buon modo per velocizzare i tempi, faccio portare la colazione in camera” dice alzandosi e entrando dentro, lo vedo parlare al telefono dell’hotel.

Dopo la doccia abbiamo fatto una colazione squisita e poi ci siamo preparati per andare a cavallo. Sono molto eccitata, quando ero piccola facevo equitazione e ho sempre amato quegli animali.
“Buongiorno signori, i vostri cavalli sono sul retro che vi aspettano con la guida” dice il receptionist

Ringraziamo e poi ci dirigiamo verso le stalle, salutiamo la guida che ci presenta i nostri destrieri. Mark è un amico di Shannon a quanto pare, si conoscono da molti anni. Uno nero e uno marrone, ci dice poi che saranno i cavalli a decidere il proprio cavaliere. Ci avviciniamo e il marrone va subito verso Shannon, che comincia ad accarezzarlo sul collo. Mi avvicino alla scelta ovvia, ovvero il nero. Inizialmente si allontana da me, tendo la mano con il palmo rivolto verso l’alto, il cavallo mi fissa e poi si avvicina posando il muso sulla mia spalla, lo tranquillizzo passando con la mano lungo il collo. Come se fosse un gesto automatico, mi affianco e lo monto. Shannon mi guarda basito, così come Mark.

“Scusate, ho cavalcato tanti anni, mi è venuto automatico, dovevo aspettare?”
“Ah ora si spiega tutto! Storm è un tipetto difficile, è strano che si sia fatto cavalcare da una donna, vuol dire che hai conquistato la sua fiducia” dice
“è stato spettacolare vederti interagire con lui in quel modo, sei fantastica!” esclama sorridendo Shannon
“Beh 11 anni di equitazione non si cancellano, questi animali sono straordinari!” dico dando un leggero input al cavallo per partire “andiamo?” dico sorridente
“Certo!” la guida sale sul suo bellissimo cavallo bianco e partiamo
Vediamo dei paesaggi bellissimi e arriviamo fino ad una pianura, dove non mi trattengo più e parto al galoppo, superando la guida, questo cavallo è fortissimo, ha una resistenza clamorosa, un salto altissimo. Credo che tornerò quassù più spesso. Poco dopo dietro di me sento anche gli altri così rallento mi fermo e li aspetto.
“Ehi scheggia, Storm ti ringrazierà per avergli fatto sgranchire così bene le gambe!” mi dice Mark
“Scusate, davvero, non sono riuscita a trattenermi” dico mentre torno lentamente verso di loro, lo sguardo di Shannon è uno sguardo innamorato
“Sai, non ha una storia troppo bella. La padrona precedente lo maltrattava con frustino e speroni… ha sofferto molto, per questo ha difficoltà a relazionarsi con le donne – mi volto verso Shannon, è come se Storm avesse vissuto quello che avevo vissuto io – poi lo abbiamo salvato fortunatamente, ora lo lasciamo quasi sempre allo stato brado e a volte lo utilizziamo per questo tipo di escursioni. Ero quasi sicuro scegliesse te Shan, siete testardi allo stesso modo!”
“Beh evidentemente ha trovato più testardaggine in lei!” dice indicandomi e sorridendo
“Oh ma smettetela! Non è testardo, è determinato… Ha una resistenza incredibile! – dico accarezzandogli il collo, e come se sentisse quello che dico, nitrisce – incredibile!”
“Beh puoi tornare quando vuoi a cavalcarlo! Non è un problema!” dice Mark
“Davvero? Te ne sarei molto grata!”
“Ma certo, credo che anche lui sia contento di correre a più non posso… Quando hai bisogno di una pausa dalla città, dal lavoro o da Shannon, so che può essere pesante a volte, lo conosco bene – HEI MARK – vieni pure qui, io ci sono sempre. Chiedi di me alla reception!” mi dice gentile
“Grazie davvero, sarei davvero felice!”

Mi avvicino a Shannon e gli do un bacio sulla guancia, Mark ci fa prontamente una foto ma Storm si allontana quasi immediatamente dall’altro cavallo.
“Oh, oh, qui abbiamo un cavallo geloso del proprio fantino a quanto pare!” dice Shannon
“Gli hai proprio rubato il cuore, così come lo hai rubato a Shannon!” scoppiamo a ridere
“Posso andare avanti? Mi ricordo la strada!” dico già qualche passo avanti a loro, vedo Shannon con il telefono mi sta facendo una foto
“Ci vediamo al maneggio” dice Shannon

Parto al galoppo e poco dopo arrivo al maneggio. Scendo da Storm e gli do acqua e foraggio dai secchi lì vicino.
Poi vado all’ingresso e mentre aspetto gli uomini mi faccio qualche foto con lui. È davvero bellissimo. Non mi poteva fare regalo più bello Shannon. Sarei tornata sicuramente, anche senza Shannon, non mi ricordavo fosse così bello cavalcare. Forse domani sarei potuta restare e andare a fare un trekking a cavallo, tanto Shannon deve andare da Constance. Li vedo rientrare e stanno scherzando come due adolescenti.

“Ehi ne avete messo di tempo!” dico io scherzosa
“Ci siamo persi in chiacchiere!” dice Shannon scendendo e venendomi a baciare e Storm che era accanto a me mi da una spinta
“ehi amico ma ce l’hai con me? È la mia ragazza sai?” dice a Storm che nistrisce e si allontana, a me pervade un senso di orgoglio grandissimo, la sua ragazza, Mark sta morendo dalle risate
“Credo che tu debba conquistare la sua fiducia!” dico chiamando a me Storm
“e come dovrei fare?” chiede a Mark
“Fai come ha fatto Martina, porta la mano avanti con il palmo rivolto verso l’alto e non lo guardare negli occhi”, Shannon esegue e poco dopo Storm gli annusa la mano e Shannon si fa avanti per accarezzarlo
“Bene Storm, ora guardiamoci da veri uomini quali siamo – dice fissandolo – lei è la mia donna, quindi io la rispetterò come fai tu, ok?” non mi abituerò mai a sentirgli dire la mia donna, il cavallo in tutta risposta gli posa il muso sulla spalla
“Storm, ora vieni da me che sono gelosa però”, si avvia verso di me e mi si affianca, povero cavallo lo avremmo fatto impazzire
“Bene pace tra uomini fatta!” dice Shannon avvicinandosi a me e dandomi un bacio senza interruzioni
“Senti, Shan, tu domani devi andare a pranzo da tua madre no? E se io tornassi qui e andassi a fare un’escursione con Storm?” dico guardando Shannon e Mark
“Per me va bene, a patto però che venga con te Mark, non conosci la zona potresti perderti, ti torno a prendere per le 16? Casa di mia madre è qui vicino”
“D’accordo! Mark?” dico sorridendo
“Va benissimo, partiamo per le 11” mi dice Mark stringendomi la mano, Shannon lo saluta con un abbraccio affettuoso e io vado a salutare i cavalli

Rientriamo in hotel e ci fiondiamo in Spa, abbiamo ancora 3 ore solo per noi in piscina e non intendo sprecarle.
“Shannon grazie mille, sono la donna più felice del mondo in questo momento” dico schioccandogli un bacio sulla guancia, mentre ci dirigiamo verso la spa, Shannon non risponde, mi ansia un po’ questa cosa ma penso che non voglia parlare di certo in un corridoio. Ci sediamo sulle sdraio e mi fa cenno di andare a sedere davanti a lui.
“Mi stai rendendo felice Martina, ci stiamo rendendo felici. Lo sai da quant’era che non riuscivo a respirare a pieni polmoni? Ovviamente parlo in senso figurato, è come se tutta la negatività e l’ansia fossero scomparsi, you are my remedy” quell’ultima frase per me valeva più di mille ‘ti amo’
“Shan – dico avvicinandomi – non parlo molto facilmente di sdolcinatezze, ma mi piaci, mi piace il tuo modo di fare, mi piace renderti felice perché vederti felice mi fa stare bene, mi piace che tu mi chiami la tua donna e il noi che si è creato è la medicina per le nostre ferite” lo bacio intensamente, vedo che ha gli occhi quasi lucidi
“Ti amo” il mio cuore accelera, credo che da un momento all’altro mi esca dal petto, mi ha detto ti amo…sul serio, non è un sogno
“Ti amo anche io” dico lasciandomi andare e baciandolo ardentemente

La giornata alla spa è proseguita molto bene, abbiamo parlato tanto, gli ho anche raccontato che non ero mai riuscita a dire ti amo prima. Che lui è stato il primo a cui mi sono sentita di dirlo. Abbiamo passato il pomeriggio accoccolati e a fare l’amore in piscina. Ora lui sta facendo la doccia, mentre io ho chiamato i miei per aggiornarli un po’ di come sto.
Verso le 20 scendiamo al ristorante dell’hotel, ceniamo e poi torniamo in camera, vogliamo provare la Jacuzzi di notte. Vorrei che questo weekend non finisse mai. Dopo aver testato il romanticismo della Jacuzzi al chiaro di luna ci addormentiamo come bambini.
Mi risveglio dal torpore del sonno lentamente, ma sento che Shannon non ha il respiro profondo, sarà sicuramente sveglio, apro gli occhi e vedo che mi fissa e mi sorride.

“Buongiorno baby” mi dice stringendomi a sé e baciandomi
“Buongiorno Shan” sorrido, “hai saputo niente da Jared? Come è andato il suo appuntamento?”
“Mi ha scritto che è andato alla grande, che la bambina ha apprezzato molto il peluche e che la scelta del vino è stata ottima. Ne saprò di più dopo quando ci vedremo per pranzo, ho già ordinato la colazione in camera sono le 9, per la cronaca”
“Sono felice per lui! Non dormivo così tanto da troppo!” dico “Qualcuno mi ha fatto stancare ben bene, ma ora sono riposata” dico mettendomi a cavalcioni su di lui
“Beh, se si deve giocare si gioca alle mie regole” dice invertendo le posizioni.
Il sesso mattutino, anzi, fare l’amore con lui al mattino mi dà l’energia di cui ho bisogno, l’unica cosa che non vedo l’ora di fare è stare tra le sue braccia.

Alle 11 ci separiamo, io vado verso il maneggio e lui verso la moto. Alle 16 sarebbe tornato a prendermi.
“Ciao Mark, eccomi!” dico sorridendo
“Buongiorno, sella pure Storm, tra poco partiamo”

Faccio come mi è stato detto, e poi lo monto e partiamo al galoppo verso la foresta che c’è lì vicino. Mi sto divertendo un mondo, siamo in discesa e abbandono le briglie per alzare li braccia e sentire l’aria che accarezzarmi le braccia, Mark rimane dietro di me, mi fido ciecamente di Storm così mi lascio andare e mi alzo in piedi sulle staffe continuando ad accompagnare il movimento del cavallo che aveva rallentato la sua corsa per permettermi di godere di quel momento. Storm si ferma in mezzo ad una radura e io torno a sedermi. Mark e il suo cavallo si affiancano a noi.
“Sembri proprio nel tuo elemento” mi dice
“Ho sempre amato la natura e gli animali, trovo che i cavalli siano estremamente empatici ed intelligenti e molto più dolci di qualche essere umano”
“Mi trovo molto d’accordo… senti, da buon amico di Shannon io ti devo ringraziare, gli hai ridato una serenità che non aveva da tempo. Lo vedo stare bene con te, spero che sia una cosa seria. Mi ha raccontato un po’ delle vicissitudini e di te e mi auguro che tu tenga duro, non sarà sempre facile stargli accanto, a volte sa essere veramente una testa calda, ma è un uomo meraviglioso” mi dice onestamente
“Io devo ringraziare lui per molte cose, non ho un passato facile e mi ha fatto tornare il sorriso. Sono “scappata” dall’Italia per ritrovare la serenità e con lui l’ho trovata, devo dire che per alcuni aspetti siamo molto simili” mi sorride di rimando
“Non volevo farti la paternale o intromettermi, ma sono davvero felice per voi”, gli sorrido di rimando e in quel momento il suo telefono prende a suonare, “per te” dice guardando verso l’alto
“Pronto?”
“No dico ma mi vuoi far prendere un infarto?”urla
“Shan calmati, che succede?”
“Ma ti pare il caso di stare in piedi su un cavallo in corsa?”
“e tu come – guardo Mark che alza le mani – so quello che faccio, stai tranquillo e poi come ha sentito che mi sono alzata in piedi Storm ha decelerato, non ti preoccupare, stai tranquillo”
“tranquillo un corno, appena mi ha mandato la foto Mark mi è preso un infarto”
“dai non fare troppo il polemico, goditi il pomeriggio, ci vediamo tra qualche ora!”
“si, ma non fare più gesti incoscienti!”
“Sissignore!” dico chiudendo la telefonata facendo ridere Mark
“Scusa ma eravate troppo belli tu e Storm in quel momento non ho resistito, ho fatto anche altre foto, se mi dai il tuo numero te le invio”
“certo! Grazie!”
Torniamo verso la foresta in quanto sono quasi le 15.30 e tra poco avrei rivisto Shannon.
“Mark, ho un’idea. Ma farà incazzare Shannon” sghignazzo
“Ho paura, cosa?” mi dice ridendo
“Voglio fare un’impennata, qui in mezzo alla foresta e tu mi devi fare la foto. Ma, tolgo il casco”
“no. Non senza casco…lo hai mai fatto prima?”
“Si, sempre senza casco, ti prego”
“Va bene, ma veloce non stare troppo in impennata”
“Mi fido di lui” dico accarezzando Storm

Mi metto in posizione tra due querce, tiro le briglie all’indietro e il cavallo si alza di qualche centimetro, poco dopo ritiro le briglie e si impenna in modo perfetto sento la foto, anzi le foto, scattare e poi torniamo giù poco dopo. Accarezzo Storm e gli do un piccolo premio e torno verso Mark.

“Visto?” gli dico con tono saccente
“Ok, mi sbagliavo. Siete bellissimi!” dice facendomi vedere le foto mentre stiamo tornando al maneggio, decido di mandare la più bella a Shannon, che non mi risponde probabilmente sarà già per strada, arrivati al maneggio, tolgo la sella e spazzolo Storm e lo riporto nel suo box.

Shannon mi sta aspettando nella hall con il mio zaino e con la sua roba, ha uno sguardo leggermente furioso.
“Lo so mi dispiace Shan, non sono riuscita a trattenermi dal farlo, Mark non c’entra nulla, l’ho voluto fare io”
“Lo sai che potevi farti male sul serio vero?” dice con tono di rimprovero
“Si lo so, ma sono qui, viva e vegeta, giuro che non lo rifarò più” dico andando ad abbracciarlo e baciandolo con passione
“credi di comprarmi eh? – dice staccandosi per un momento – beh, non ci riuscirai, faremo i conti più tardi!” dice ridendo malizioso
“non vedo l’ora” dico uscendo con lui e facendo per prendere il casco della moto, “come è andato il pranzo?”
“bene, sono tutti felici di vedermi stare bene e mia mamma ti vuole conoscere meglio a proposito” dice mettendosi il casco
“va bene, a tempo debito ci conosceremo meglio” dico sorridendo
Torniamo verso casa, questo weekend ci ha cambiati. Siamo una vera e propria coppia, lo sento e sento anche che nessuno ci può distruggere.
 
[1] Lo dicono spesso nella serie tv Sherlock per indicare “pericolo”.

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Capitolo 8
*** 8. Hurricane ***


8. Ecco a voi il capitolo, spero che vi piaccia! Vorrei ringraziare Ladydrummer90 che mi da sempre un suo parere! Anche questa volta rating rosso!!! Buona lettura!!!!


Arrivati a casa dopo quel bellissimo weekend, l’unica cosa che siamo riusciti a fare è stata dormire profondamente. Poco dopo cena ci siamo addormentati sul divano di casa mia. Il lunedì la sveglia suona come sempre troppo presto, Shannon dorme beato, così colgo l’occasione per andare a preparare la colazione per entrambi. Poco dopo mi arriva una e-mail con tutte le scadenze della settimana, traduzioni da consegnare, un’intervista radio da presiedere, riunioni prima che Jared parta per Londra. Sarà una settimana piena, sbuffo, perché ho già capito che questa settimana il tempo che io e Shannon passeremo insieme sarà molto limitato. La e-mail di Jared è lunghissima, non la leggo tutta ma non appena sarei arrivata in ufficio mi sarei segnata tutto sull’agenda. Sento Shannon scendere le scale, mi sorride e mi dà il buongiorno con un bacio. È questo tutto quello di cui ho bisogno, né più né meno, il lavoro mi avrebbe impiegato tanto si, ma avrò sempre Shannon accanto a me, sempre disposto a darmi un bacio o un abbraccio di conforto. Verso il caffè e nel mentre lo sento sbuffare.
 
“Si è svegliato di buon mattina Jared!”
“Già, mi sa che questa settimana sarà un inferno!” dico mangiando
“Penso proprio di sì, vuole anche registrare delle cose prima che parta! Questa settimana sospetto che ci vedremo poco” dice venendomi ad abbracciare
“lo sospetto anche io, ma dopotutto è il nostro lavoro, ricaricheremo le energie il prossimo weekend” dico girandomi e baciandolo
“Credo che nella email ci sia anche scritto qualcosa a proposito di un evento a cui tu e Shayla dovrete partecipare, a New York”
“Ok, va be una cosa alla volta!” dico io rileggendo la mail. In effetti io e Shayla avremmo dovuto assistere ad un congresso sul digital media marketing, mi chiedo perché non abbia mandato Emma, di solito se ne occupa lei da quanto ne so. “Va be, in qualche modo faremo, siamo adulti e sebbene mi mancherai tantissimo… il lavoro è lavoro” dico baciandolo
“hai ragione, sicuro Jared ci vorrà mettere alla prova, mi sembra di vederlo guarda!” dice ridendo continuando a mangiare
“sì ma perché mandare me e non Emma? Io non dovrei occuparmi di media marketing, credo”
“Perché tu verrai in tour con noi, mentre Emma no perché è incinta” dice con la bocca piena, sgrano gli occhi “ma shhh, lo sappiamo solo io e Jared, acqua in bocca” mi dice sorridendo
“è magnifico! Sono proprio felice per lei! Bene allora ora si spiega tutto!”
“vatti a cambiare che altrimenti fai tardi, io rimango un po’ a letto ancora”
“Va bene, poi chiudi tutto mi raccomando, le chiavi me le ripassi sotto al tavolo durante la riunione” dico baciandolo prima di andarmi a vestire
 
Alle 8.20 arrivo in ufficio, ancora non c’è nessuno, ma devo assolutamente finire delle traduzioni entro mercoledì quindi mi metto subito all’opera.
Sento Jared scendere le scale e nel mentre arrivano Emma e Shayla.
“Buongiorno!” sorrido io da dietro allo schermo
“Buongiorno, caduta dal letto stamattina? Che ci fai già all’opera” sorride Emma
“Scadenze imminenti!” dico mentre entra Jared
“Buongiorno ragazze! Ci vediamo alle 11 per la riunione, se avete bisogno di me sono in sala musica!” dice uscendo subito dopo
“Si è svegliato bene stamattina, avrà passato un bel fine settimana” dice Emma un po’ civettuola
“Tu sai qualcosa e non ci dici nulla?” esordisce Shayla
“Certo, io e Jared siamo amici da una vita, si confida molto con me… quindi so perché è così di buon umore, ma non voglio fare gossip!” dice alzando le mani e sedendosi alla sua scrivania
“Va bene, lo scopriremo tanto prima o poi!” dico facendole l’occhiolino
 
Riprendiamo a lavorare e alle 10 vado a prendermi un caffè e incontro proprio Emma mentre si fa una tisana.
“Vado a prendermi una boccata d’aria fuori ti va di accompagnarmi?” mi chiede
“Certo, ti seguo subito”, ci mettiamo sedute al sole a sorseggiare ognuna la propria bevanda
“Hai letto che sei a NY questo weekend vero? – faccio segno di si con la testa – ti sarai chiesta perché visto che in genere mi occupo io di quel settore, beh, sono incinta” mi dice sussurrandomi all’orecchio
“Oddio, ma davvero? Congratulazioniii! Di quanto sei?” chiedo io eccitata, facendo ovviamente finta di non sapere nulla
“3 mesi, ancora non lo sa nessuno, a parte mio marito, tu e i Leto” mi dice
“è una cosa bellissima, ti auguro davvero tutto il meglio!” dico abbracciandola
“Grazie davvero, tu che mi racconti, come sta andando con la questione S?” mi dice dandomi un colpetto sul fianco, “Jared mi ha detto che avete parlato e che aveva dato un consiglio sbagliato a lui”
“Eh in realtà ci stiamo frequentando, - dico arrossendo – devo dire che con lui sto molto bene, ci capiamo e mi fa sentire amata e protetta, non voglio correre troppo però. Prendo quello che viene. Per esempio, questo weekend mi ha portato in una spa con un maneggio e mi sono divertita come non mai” racconto, poi le faccio vedere la foto di me a cavallo
“Wow! Ti ha portato da Mark quindi?”
“Si, ci porta tutte le sue conquiste?”
“Questo non te lo so dire, però Mark è come se fosse un altro fratello per lui, so che sono praticamente cresciuti insieme!”
“è molto simpatico e gentile, poi mi ha detto che ci posso tornare quando voglio…”
“beh, lo avrai conquistato come hai conquistato tutti noi con la tua spontaneità. Comunque, dovremmo rientrare, tra poco c’è la riunione e devo finire di preparare l’ordine del giorno!”
“e io di tradurre!” dico rientrando e posando la tazza sopra la scrivania
 
Poco dopo rientra Jared che mi guarda, mi sorride e si siede vicino a me per controllare l’avanzamento del mio lavoro.
“Va bene, allora manca solo quello del Mars store, hai collegato la tua email al servizio clienti della versione italiana?”
“Credo di si, per questo però dovresti chiedere a Dom, lo avevo chiesto a lui di fare questo cambio!”
“Ok, dopo glielo chiedo – mi si avvicina e abbassa la voce – non so se te lo ha detto Shannon, ma l’appuntamento è andato alla grande, ho conquistato anche la figlia!”
“Lo avevo capito dalla tua espressione stamattina quando sei sceso, comunque sono molto felice, te lo meriti” dico toccandogli la spalla amichevolmente
“mio fratello che fine ha fatto?”
“l’ho lasciato a casa mia… non saprei, stamattina mi aveva detto che sarebbe arrivato più tardi. Finisco qui, chiamalo e senti che intenzioni ha” dico sorridendo
“va bene, mia madre ti vuole conoscere meglio, quindi te la potresti ritrovare qui da un momento all’altro, ti avverto!” mi metto a sghignazzare mentre Jared se ne torna di sopra, poco dopo scende di nuovo con dietro di sé Shannon e ci chiama a rapporto per la riunione. Emma si siede di fronte a me mentre a capotavola ci sono Jared e Shannon.
“Allora ragazzi, la riunione in realtà l’avrei indetta io, quindi parto io ad esporre l’ordine del giorno” inizia Emma “innanzitutto, faccio un annuncio, fra un paio di mesi passerò il mio testimone, nel senso, diminuirò di molto gli incarichi che porterò a termine perché diventerò mamma, quindi avrò diciamo la vita un po’ più piena!” dice sorridendo e scatenando applausi e congratulazioni generali, “questo weekend chiedo gentilmente a Martina e Shayla di fare le mie veci al congresso sul digital marketing. – noi annuiamo – Jared, Shannon, domani alle 9 dovete andare con Dom e Stevie a controllare gli strumenti e decidere gli strumenti da portare in tour. Mercoledì ci saranno i colloqui per assumere i montatori che verranno in tournée. Martina, Shayla, vi voglio in ufficio alle 8 domani mattina perché dovrò istruirvi sulle tappe del tour e dovete trovare dei contatti per me in quanto ad hotel e trasporti per i ragazzi e per lo staff, creeremo un team. – annuiamo – Jared, Shannon siccome Reni non sarà più parte del team, suggerisco che Martina e Shayla gestiscano la gente dei meet, per non incorrere in problemi…fisici diciamo”
“Sì, mi pare giusto… per quanto riguarda i siti come siamo messi? Dom, hai messo la mail personale di Martina nelle pagine non inglesi?”
“Sì Jared, abbiamo messo a punto con Emma ieri il tutto, ora arriveranno direttamente a lei!”
“Per quanto riguarda il camp mars, aggiornamenti? Possiamo aggiungere dei posti per le persone che non possono spendere molto?” chiede Shannon
“Ci stiamo lavorando, sicuramente qualcosa possiamo fare!” risponde Shayla
“Avremo bisogno di contattare anche quelli che organizzano le attività e il catering se ci sono persone che hanno allergie”
“Ho già pensato a tutto io la scorsa settimana, dopo che lo avevi detto a Shayla” rispondo sorridendo di rimando a Jared
“Tu sarai la referente per quello allora, anche perché chi meglio di te in campo di allergie and co” ride Jared, Shannon mi prende la mano e mi lascia le chiavi di casa con una mossa abile e scaltra, sorrido, “Bene, se non c’è altro per oggi potete tornare ai vostri lavori abituali…anzi al pranzo” si corregge guardando l’orologio. Ovviamente non mi ero portata nulla perché ero in ritardo, così decido di uscire ed andarmi a comprare un’insalata al supermercato più vicino.
 
“Dove stai andando?” mi chiede Shannon rimanendo comunque sulle sue
“Al supermercato, hai bisogno di qualcosa?” dico sorridendo
“No, ma nemmeno tu, ti ho messo delle cose nel tuo lato del frigo. Mi ringrazierai dopo!” dice sorridendomi dolce
“Grazie” rispondo arrossendo, apro il frigo e nel mio scomparto trovo un po’ di cose da mangiare, tra cui un’insalata, che prendo ed inizio a mangiare con gusto.
 
Il pomeriggio passa velocemente tra una e-mail e altre mille cose da sbrigare. Sono le 18.30 quando spengo il computer ed esco dall’ufficio salutando tutti. Sono stremata, mi sta esplodendo la testa perché sono stata tutto il giorno al computer. Con Shayla abbiamo organizzato il nostro weekend a New York e ho finito tutte le traduzioni.
Sono al cancellino e sto per uscire quando il mio telefono inizia a squillare, è Mark, una passeggiata in natura è proprio quello di cui avevo bisogno.
“Ciao Mark, come stai?”
“Ciao Martina, sto bene. Ti volevo chiedere: ti va di venire a fare una passeggiata in spiaggia al tramonto?”
“Volentieri! Prendo immediatamente un taxi e ti raggiungo!”
“Perfetto, a fra poco” mi dice chiudendo la telefonata
 
Scrivo a Shannon che sarei andata a fare una passeggiata a cavallo con Mark e lui mi risponde che era bloccato in studio con Jared fino a tardi oggi. Dopo mezz’ora di macchina arrivo da Mark e 10 minuti dopo eravamo già a cavallo in spiaggia, mi avrebbe riaccompagnata a casa con Storm a detta sua, quindi non mi dovevo nemmeno preoccupare di prendere un altro taxi.
 
“Shannon che fa?” mi chiede
“Jared lo sta mettendo sotto prima della sua partenza per Londra!”
“Ah è vero, mi aveva accento che aveva una sessione in studio oggi pomeriggio!”
“Già, sai avevo bisogno di stare un po’ all’aria aperta, sono stata tutto il giorno di fronte ad uno schermo, sono impazzita!” dico ridendo
“Ci credo, mi ha detto Shannon che questa settimana sarà infernale!”
“Eh si, per entrambi. Poi questo fine settimana parto con Shayla per un congresso a New York, ci vedremo veramente poco, ma d’altronde è il nostro lavoro!”
“Beh giusto! Senti io sono anche un fotografo… posso farti delle foto al tramonto per il maneggio?”
“Certo! Dimmi quello che devo fare!”
 
Mi da’ tutte le indicazioni che eseguo, e dopo aver fatto un paio di foto, mi dice che mi deve riportare a casa perché c’è Shannon che mi aspetta. Almeno saremmo riusciti a mangiare insieme. Arrivata a casa però trovo tutto buio quindi decido di chiamarlo, ma entra la segreteria.
“Shan, Mark mi ha detto che mi aspettavi a casa per cena, ma dove sei?” dico entrando
Poco dopo mi suona il telefono.
“Marti, ma dove sei?” mi chiede preoccupato
“Shan, sono a casa mia dove pensi che sia!” dico ridendo
“No vieni da me! Abbiamo preparato tutto, no Jared non ha cucinato tranquilla!” dice facendomi ridere
“Va bene arrivo subito!” dico richiudendo casa e tornando verso la casa dei Leto, suono il campanello e Shannon mi viene incontro. Mi abbraccia e mi da un leggero bacio sulla guancia e poi entro. Sento anche altre voci femminili, che non riconosco. Chissà chi altro c’è. Appena varco la porta del soggiorno però mi rendo conto che probabilmente è stata un’imboscata ben studiata, perché davanti a me mi trovo Constance e Scarlett con la figlioletta.
“Ciao a tutti!” dico sorridendo impacciata, Constance mi viene a salutare con un abbraccio caloroso, mentre porgo poi la mano a Scarlett presentandomi e salutando anche la bambina. Da quanto ho capito Scarlett e la madre dei Leto si conoscevano da lungo tempo e la bambina era una bambola, come la madre d’altronde.
“Come è andata la passeggiata con Mark? Mi ha detto che ti ha fatto delle foto promozionali per il maneggio”
“Si, abbiamo fatto una bella passeggiata, credo proprio siano venute bene, i colori del tramonto erano favolosi stasera!” dico sorridendo di rimando a Shannon
“Poi le voglio vedere sono molto curiosa, Storm è bellissimo ma non sono mai riuscito a salirci, non siamo compatibili!” afferma Jared
“Martina, che lavoro fai? Non sei americana, vero?” mi chiede Scarlett
“Ehm, in realtà…lavoro per loro! Sono una traduttrice/interprete e no, sono italiana” dico imbarazzata
“Oh, wow! Se andrai con loro in tour allora me lo terrai sott’occhio – dice toccando la spalla di Jared – stai vivendo il cosiddetto sogno americano, hai fatto bene ad uscire dalla comfort zone e metterti in gioco!” mi dice sorridendo
“Beh diciamo che mi ero stancata di fare qualcosa che non mi soddisfacesse, quindi ho colto quest’opportunità al volo!”
“tesoro, vuoi più budino?” mi chiede Constance
“Grazie Constance, ma rischio veramente di esplodere” dico facendo ridere tutti
“Comunque sì verrà con noi, quindi stai tranquilla, sarà vigile anche per te!” dice guardandola Jared
Ad un certo punto Rose, la bambina, mi tira la manica della maglia per farmi abbassare e mi dice su un orecchio se vado a giocare con lei, così dopo aver chiesto il permesso per alzarmi da tavola, mi porta in soggiorno e iniziamo a giocare con le bambole. È una bambina estremamente dolce, dopo poco ci raggiungono anche gli altri e iniziamo a giocare tutti insieme. Shannon si siede a gambe larghe dietro di me, così che la mia schiena sia a contatto con il suo petto. Quanto mi è mancato oggi, sorrido e inconsciamente reclino la testa un po’ indietro per poggiarla sulla sua spalla. Vedo Constance che ci guarda e sorride.
Scarlet vede che la figlia inizia ad essere noiosa e stanca, quindi verso le 22 se ne va, salutandomi con un abbraccio forte e sussurrandomi all’orecchio “sono contenta di vederlo sereno”. Evidentemente tutti stavano notando quanto Shannon ora stesse bene, mi fa piacere che lo notino, ma anche io con lui mi sento una donna nuova.
 
“Martina, ti ho lasciato un po’ di brownies per fare colazione domani mattina!” dice Constance, dando per scontato che rimanessi lì a dormire
“Grazie mille, almeno li assaggio visto che stasera non sono riuscita” dico sorridendole
“Stai bene? Ti vedo un po’ strana!” mi chiede, mettendomi una amano sul viso per controllare se ho la febbre
“Sì, sì sto bene, ho solo mal di testa, ho fatto l’errore madornale di stare senza sosta al computer! Un po’ di riposo e passa tutto!” dico sorridendo
“Ragazzi buonanotte, ci vediamo domani!”
“Ciao mamma!!” dicono all’unisono mentre io la saluto con un abbraccio
 
Raggiungo Shannon, è sul divano che gioca alla Playstation con Jared.
“Shan è meglio che vada, domani mattina devo essere qui alle 8” dico dandogli un bacio sulla guancia
“Ma rimani qui no? Almeno ti puoi svegliare con più calma” dice Jared
“Dai rimani con me” dice Shannon guardandomi e abbracciandomi
“Va bene” mi accoccolo “comunque Scarlett è simpatica!” dico io lanciando l’argomento
“Simpatica, bella, intelligente, magnifica, amorevole” aggiunge Jared
“Ok, abbiamo capito bro!”
“Shan, vado a farmi una doccia, a dopo” dico dandogli un bacio sulla guancia e salendo in camera sua.
Il profumo del suo docciaschiuma mi inebria i sensi, dopo 10 minuti esco dalla doccia, raccolgo i lunghi capelli in una treccia, non so dove tiene il phon Shannon, anzi dubito proprio che non ne abbia uno. Mi avvolgo in un asciugamano e entro in camera. Lo trovo steso sul letto, con gli occhiali da vista mentre legge un libro. Perché è così sexy? Mi blocco sulla porta e lo guardo, faccio cadere l’asciugamano e lo raggiungo. Abbassa il libro, mi guarda con espressione maliziosa, appena si toglie gli occhiali lo raggiungo sul letto salendogli sopra. Sono completamente rapita dal suo sguardo, mi ritrovo sotto di lui. Ci stiamo baciando con passione, nei nostri baci si percepisce l’esigenza di essere di nuovo una cosa sola. Apriamo gli occhi, siamo entrambi estremamente eccitati, mi gira a pancia in sotto, mi apre di più le gambe e si appoggi con il suo petto sulla mia schiena. Mi lecca il dietro dell’orecchio e sento il suo respiro sul collo, alzo un po’ il bacino strusciandomi alla sua erezione e per dargli il mio consenso. Ci baciamo ardentemente e con una spinta entra dentro di me, mi sento piena e completa. Tira un po’ in su il mio bacino e inizia a penetrarmi lentamente, sento tutta la sua lunghezza entrarmi dentro. Mugolo di piacere, ma cerco di trattenermi e soffocare i gemiti sul cuscino. Aumenta la velocità e le sue mani si posano sul dorso delle mie, la sua bocca è vicino al mio orecchio e sento i suoi sospiri eccitati. Esce quasi completamente da me, ma poco dopo rientra con un’unica spinta lasciandomi senza fiato e tremante dal piacere. Mi prende la treccia e me la strattona delicatamente facendomi leggermente alzare il collo, aumenta l’intensità delle spinte e poco dopo raggiungiamo l’orgasmo. Sento il suo seme scorrermi dentro mentre tutti i miei muscoli si contraggono per via dell’incredibile piacere che quest’amplesso mi ha provocato. Torna a stendersi dal suo lato e io gli vado vicino, prendo le coperte, lo abbraccio e gli do un dolce bacio sul petto.
“Mi piace il colorito che prendono le tue guance dopo che abbiamo fatto l’amore”
“Mi piaci tu” controbatto
“tutta questa dolcezza da dove viene baby?”
“viene dal fatto che mi sei mancato tantissimo, e che tra le tue braccia sto così bene che non vorrei mai che arrivasse il giorno” gli dico melensa
“amore mio” mi dice stringendomi forte a sé
 
Ci addormentiamo così avvinghiati l’uno all’altro. Al mattino mi sveglio con i baci di Shannon, apro gli occhi e mi tuffo immediatamente sulle labbra di Shannon.
“Buongiorno, sono le 7.15, faresti meglio a prepararti e scendere per colazione” mi dice premuroso
“Buongiorno – sorrido – questo risveglio mi ha decisamente dato la carica giusta” dico alzandomi dal letto e infilandomi l’intimo e i jeans del giorno prima
“Aspetta mettiti questa” dice dandomi una delle sue t-shirt del Mars store “potrai sempre dire che te la sei comprata ad un concerto” mi dice facendomi l’occhiolino, la indosso mi vado a sciogliere la treccia che avevo fatto la sera prima, lasciando i miei capelli liberi e leggermente mossi.
Scendo, facciamo colazione insieme io e lui e poi alle 7.50 scendo e apro l’ufficio, non c’è ancora nessuno, almeno posso dire di essere arrivata prima perché dovevo sistemare delle cose. Shannon sarebbe tornato a letto quindi non dovevo fare altro che aspettare Emma che arriva alle 8, puntuale come un orologio svizzero.
 
“Buongiorno, bella maglietta” mi dice facendo l’occhiolino, “vieni nel mio ufficio così appena arriva Shayla iniziamo”
“Buongiorno anche a te! Arrivo” la raggiungo
“Senti ti chiedo solo una cosa… devi dire a Shayla della relazione con Shannon perché tu e lei starete sempre insieme praticamente, credo sia rilevante che sappia”
“Certo, appena arriva gliene parlerò”
“Sei rimasta qui a cena? C’era Scarlett?” mi chiede Emma curiosa
“Si ero qui a cena, e c’erano Scarlett e Constance. Ho trovato Jared e Scarlett estremamente dolci. Li vedo molto bene insieme!” dico
“sono proprio felice!” dice eccitata mentre ci raggiunge Shayla
“Ehi, donne! Già a confabulare?” dice ridendo
“Buongiorno Shayla, no stavamo parlando di Jared che finalmente ha avuto le palle ed ha portato qui Scarlett ieri sera!” dice Emma eccitata
“E menomale! Ce l’ha fatta a mettere da parte l’orgoglio!” dice sedendosi Shayla, poi Emma mi guarda e mi fa come cenno, è arrivato il mio momento? Devo davvero dirlo a voce alta?
“Allora, siccome trascorreremo diversi mesi sempre insieme a contatto, spalla a spalla Shayla, ti devo confessare una cosa, prometti che rimarrà un segreto tra noi tre?” dico guardandola, lei ha un sorrisino stampato in faccia
“Sì, prometto di mantenere il segreto, ma c’entra questa maglia, troppo oversize per te?” mi dice punzecchiandomi, io arrossisco violentemente
“Beh… io e Shannon ci stiamo frequentando”
“Ma va? Ti lancia degli sguardi così melensi dal giorno in cui sei entrata qui, che era prevedibile” mi dice sorridendo scherzosa “comunque nessun problema per me, se è per questo che me lo stai dicendo, dubito che la vostra relazione interferirà sul lavoro, ti conosco da poco ma ho capito come sei, quindi avete la mia benedizione”, mi abbraccia e poi cominciamo a discutere e delineare il tutto. Alle 12 passano Jared e Shannon diretti alla sala musica, ci salutano velocemente e poi escono. Questa mattina in ufficio non c’è nessuno perché tutti hanno degli impegni esterni.
 
DUE SETTIMANE DOPO
Il tour ha preso completamente forma; io, Emma e Shayla abbiamo prenotato tutto: hotel, spostamenti, aereo, interviste. Sono state settimane intense, prima della partenza di Jared il programma doveva assolutamente completo. Jared parte per Londra domani, ha già tutto il programma del tour così potrà stare tranquillo e concentrarsi interamente sulle riprese di Morbius. Con Shannon va a gonfie vele, ci siamo visti molto di rado ultimamente, eravamo sempre impegnati a risolvere problemi su problemi per l’organizzazione e quando rientravo a casa, l’unica cosa che volevo fare era buttarmi sul letto e dormire. Infatti, unica cosa positiva, sono dimagrita 2kg, l’unico pasto che facevo regolare era la colazione. Mi manca molto fare l’amore con lui, anche se ammetto che anche il solo dormire con lui è speciale. Questa mattina possiamo fare un po’ più i pigri, Jared ci ha dato un giorno di riposo perché saremmo tutti andati a pranzo insieme.
Mi sveglio prima di Shannon, ha ancora il respiro profondo. Guardo il telefono e vedo che sono le 9, mi sento riposata ed energica. Da quanto non dormivo così tanto? Questo lavoro mi sta risucchiando, ma mi sento completa, sento che sto lavorando con una famigli, il fatto che lavori nel management della mia band preferita poi diciamo che rende il tutto molto più eccitante e sopportabile. Mi alzo leggermente sul gomito, è l’unico movimento che posso fare visto la forte presa di Shannon sul mio fianco, e con il mio braccio libero inizio ad accarezzargli il viso. Le sue labbra si allargano in un sorriso e poco dopo apre gli occhi. Era così dolce appena sveglio, gli do un dolce bacio sulla guancia e poi poso di nuovo il capo sul suo petto.
 
“Buongiorno amore mio”, dice baciandomi poi la fronte. Non me lo aveva mai detto e il mio cuore comincia ad accelerare, non mi sono ancora abituata alla sua dolcezza e al suo amore.
“Buongiorno a te”, dico cominciando a disegnare dei cerchi sul suo fianco. 
“Sai stavo riflettendo su una cosa molto profonda” scoppio a ridere e mi alzo il necessario per guardarlo, “farò finta di nulla, - mi dice guardandomi di sbieco – non ho mai condiviso il letto con una donna senza… consumare diciamo. Sei stata la prima con cui è successo e con cui voglio che succeda, intendiamoci. Però trovo molto intime le ultime due settimane che abbiamo passato su questo letto”, lo guardo intensamente. Ho sempre pensato fosse un uomo duro e per certi versi grezzo, in realtà quella è l’idea che da di sé, lo Shannon che conosco io è un vero diamante, con mille sfaccettature. Riesce a sorprendermi sempre con le sue parole. Non so che rispondergli però sono ammutolita, riesco solo a stringerlo più stretto a me.
“sei un uomo meraviglioso Shan, sei il mio uomo. E sottolineo mio, mi hai lasciato senza parole. Per quel che vale, tu sei stato il primo uomo con cui ho condiviso il letto.” dico dandogli un bacio sul petto, dove sta il cuore
“Lui non ti faceva rimanere?” chiede curioso
“Dopo il sesso me ne andavo io, una sola volta sono rimasta…ero troppo stanca per mettermi a guidare e il mattino dopo…” dico, ricordandomi quel giorno come se fosse ieri, ricordandomi ogni singolo botta, accuratamente data dove non era più visibile. Mi vengono i brividi, Shannon posa le sue labbra sulla fronte, asciugandomi una lacrima solitaria, “ti amo”, sento il suo battito accelerare, lo guardo e mi metto sopra di lui. Cominciamo a baciarci con passione, ci stacchiamo per un nanosecondo per prendere fiato, “ti amo anche…”, non lo lascio finire, la mia bocca è già sulla sua, famelica e desiderosa.
Mi sfila velocemente la maglia del pigiama e poco dopo anche i pantaloni e il nostro intimo finiscono per terra, quella mattina i preliminari non sono contemplati. Abbiamo troppo voglia l’uno dell’altro che in un movimento fluido Shannon ribalta la posizione, aggancia le mie gambe al suo bacino ed entra in me. Una spinta unica mi fa mancare l’aria e gemere al contempo. Le mie unghie premono sulla sua schiena e con le gambe aiuto il movimento di Shannon.
“Guardami” dice con voce bassa ed eccitata, ansimando
Aumenta la velocità delle spinte, i nostri occhi si stanno parlando. Sto arrivando al limite, Shannon mi comincia a leccare dietro l’orecchio e i miei gemiti si fanno più insistenti.
“Vieni per me amore” mi dice, esce quasi completamente da me per poi rientrare lentamente e accelerare di nuovo, gli prendo velocemente il viso con le mani, e soffoco i gemiti dovuti al potente orgasmo sull’incavo del collo, facendolo venire a sua volta. Si lascia cadere sopra di me, con il fiato corto. Gli do un bacio sulla fronte imperlata di sudore e gli accarezzo la nuca, i nostri respiri la dicono lunga. Si stende a lato e io torno a posare la testa sul suo petto intrecciando le mie gambe alle sue.
“mi sei mancata terribilmente” mi dice mentre fa scorrere le sue dita lungo la mia colonna vertebrale
“mio dio anche tu” dico baciandolo con trasporto
 
*toc, toc*
“Bro siete presentabili?” Shannon alza gli occhi al cielo
“No Jared, che vuoi?”
“Abbiamo, Scarlett ha preparato la colazione” dice Jared da oltre la porta
 
Io e Shan ci guardiamo, e ci alziamo in contemporanea. Infilo gli slip e una delle sue tante felpe della Black fuel che mi arriva al ginocchio.
“Dio quanto sei sexy” mi dice aprendo la porta e prendendomi a mo’ di sacco di patate
“Shannon, lasciami subito” urlo mentre scende le scale, “SHANNON, METTIMI A TERRA”, la sua risata mi contagia e alla fine lascio correre. Mi porta in cucina così saluto Scarlett e Jared sempre a testa in giù, do’ uno schiaffetto sulla schiena a Shan ma non lo fa desistere dal lasciarmi a terra.
“Senti Shannon, io non ci tengo a far vedere le mie mutande a tuo fratello, mi fai scendere?” come se lo avessi ridestato, mi lascia a terra e mi guarda sornione. “Buongiorno”, dico sorridente mettendomi seduta “e scusate”. Parliamo del più e del meno, Scarlett è davvero molto simpatica oltre che di una bellezza sovrumana anche la mattina appena sveglia e struccata.
“ma sai che io sarò in prima fila per lo spin off di vedova nera vero? Lo aspetto dal primo Avengers!”
“Lo terrò a mente e ti farò avere i biglietti dell’anteprima” mi dice facendomi l’occhiolino, “adesso che ci penso, vuoi essere il mio +1 alla première di Endgame?”
“Dimmi che non glielo hai chiesto davvero, tranquilla rimarrà muta per circa 10 minuti” scherza Shannon
“io…d-davvero… è un sogno?”
“Assolutamente no, non ho nessuno e Jared sarà a Londra, quindi…”
“alla première, con tutti gli Avengers…cristo rischierò l’infarto” dico facendo ridere Scarlett
“Andata, un giorno di questi ti porto dal mio Stylist” mi dice alzandosi insieme a Jared che le mette una mano sul sedere e la bacia dolcemente
“Marti, sei sulla terra? Guarda che sono geloso eh!” dice mettendo un finto broncio Shannon
“sì, sì ci sono!” dico andandomi a sedere su di lui e abbracciandolo, lui per tutta risposta si alza e mi prende in braccio per riportarmi di sopra, “ma sai che le gambe le ho anche io?” gli dico
“oh, si lo vedo e sono bellissime” mi dice dandomi un bacio sul ginocchio, torniamo a letto abbracciati e in silenzio
 
“Marti, stavi ripensando a quello che mi hai detto prima, a proposito dell’essere solo tuo – dice lisciandomi i capelli – ma sai che in tour non sarà così vero? Non voglio spaventarti, ma…”
“Shan, in tour tu sarai diciamo per circa 15 ore Shannon Leto, mentre per le altre restanti sarai semplicemente il mio Shannon, semplicemente il mio uomo” lo vedo sorpreso dalla mia risposta
“Dio quanto ti amo” dice rituffandosi sulle mie labbra e ricominciando la danza abbandonata poco prima. I suoi baci passionali e dolci allo stesso tempo non mi avrebbero mai e poi mai stancata.
 
 
“Senti, ma ti va di venire qui quando Jared se ne va in Inghilterra? Alla fine, rimarrei solo, e poi almeno faresti prima a scendere al lavoro la mattina” mi dice accarezzandomi la natica
“credo che sia una delle cose più belle che mi potessi dire dopo aver fatto l’amore” dico baciandolo
“lo prendo come un sì?”, annuisco
“per quanto preferirei rimanere qui nuda sul letto con te, credo che dovremmo vestirci, altrimenti faremo tardi per pranzo” dico alzandomi dal letto sculettando, mi ero portata il cambio il giorno prima visto che Shannon mi aveva già chiesto di rimanere la sera prima
“smetti di sculettare, ok? Il mio amichetto ne risente, - continuo imperterrita a muovermi per la camera ancheggiando – smetti” mi dice provocatorio, io gli vado vicino, gli prendo la mano e lo trascino con me in bagno
“doccia?” gli chiedo maliziosa
“è proprio quello che mi ci voleva” mi dice afferrandomi per i fianchi e alzandomi. Aggancio a mia volta le gambe sui suoi fianchi apriamo l’acqua calda e cominciamo a fare l’amore sotto al getto dell’acqua. Dopo aver raggiunto l’orgasmo, ci insaponiamo a vicenda e facciamo la doccia normalmente, scherzando e ridendo come degli adolescenti. Decido di raccogliere i miei lunghi capelli in due trecce francesi. Indosso un vestito color panna lungo fino al ginocchio, e mi trucco leggermente mentre Shannon indossa un paio di Jeans e una felpa.
“Sai i Jeans ti mettono in risalto il sedere” gli dico sorridendo maliziosa
“Ah sì?” chiede venendomi incontro e baciandomi ardentemente, io parto subito in quarta cominciando a leccargli il tatuaggio con la triad in modo provocatorio, “sei insaziabile” mi dice
“non mi pare che ti dispiaccia però” dico riprendendo a baciarlo e facendo scendere una mano sulla patta dei pantaloni
“Marti…smetti” dice ansimando, ma ovviamente non desisto, “bene mi devo andare a fare una doccia fredda”, lo guardo di rimando, mi metto in ginocchio di fronte a lui, apro la zip dei pantaloni e prendo il suo membro e inizio il mio lavoro di bocca, “ooh, dio…Marti…” mi dice con voce roca, quanto mi piace farlo godere, continuo più veloce, sento che sta per arrivare all’apice.
“Marti fermati” mi dice ansimando, io in tutta risposta aumento il ritmo e poco dopo sento il suo seme, che ingoio prontamente, lo guardo, lui mi guarda; ha la testa reclinata e un’espressione beata.
“vedi? Niente doccia fredda” dico richiudendogli i pantaloni e laccandomi le labbra
“sei una tigre nascosta dietro una maschera da gattina” mi dice, ha ancora le guance arrossate dal piacere, mi avvicino gli dò un semplice bacino sulla guancia e vado alla porta della camera.
“dovevamo recuperare” dico sorridente iniziando a scendere le scale
“lo abbiamo fatto alla grande direi” dice ridendo e prendendomi la mano, arrivati sul pianerottolo vedo Emma e il marito, ci salutano e Shayla, gli altri ci aspettano già al ristorante. Appena usciamo fuori io e Shannon ci separiamo, vado davanti con Emma che mi dice che ha fatto l’ecografia e che va tutto bene. I fotografi ovviamente ci assalgono, non mi era mai capitato fino ad ora perché non ero mai uscita in loro compagnia. Li facciamo salire in macchina e noi saliamo nell’altra dietro.
Arrivati al ristorante c’era aria di festa, abbiamo mangiato molto, bevuto abbastanza e ci siamo divertiti molto. Abbiamo salutato Jared con stile, dopo pranzo lui si sarebbe diretto da Scarlett e poi sarebbe partito direttamente da lì il giorno dopo.
Rientrati in ufficio, tutti belli allegri, torniamo ad occuparci delle cose di tutti i giorni con molta calma.
 
*bzz, bzz*
Dammi le chiavi di casa tua, vado a prenderti l’essenziale per stasera.
 Anche se per me, potresti anche fare a meno dei vestiti 😉
 
 Arrossisco violentemente, ma per fortuna mi posso nascondere dietro al monitor del computer.
 
Smetti che se poi gli altri mi vedono arrossire, mi faranno troppe domande.
Genio, come te le passo le chiavi?
 
Mettimele tra i fogli del programma del tour
 
Fatto :P
 
Poco dopo lo sento scendere le scale.
 
“Ragazzi, chi ha un programma del tour? Volevo dare un’occhiata intanto” dice, non rispondo subito, faccio la finta concentrata e cerco di non sorridere
“Chiedi a Martina, ne aveva alcune in più” risponde Shayla
“Marti, ne hai? Altrimenti la stampo nessun problema!” mi dice gentile, come un vero capo
“Certo, eccotela… Ci sono anche gli hotel in cui alloggerete!” dico efficiente
“Grazie mille!” dice tornando di sopra
 
Shayla mi fa segno di seguirla in sala da pranzo. Così faccio e ne approfitto per prendere un caffè.
“Hai mai pensato di fare l’attrice?” mi dice tutto d’un tratto, sgamati
“in effetti, ero in una compagnia teatrale prima di venire qui” dico facendola sorridere
“siete proprio carini insieme comunque, sono felice per voi” mi dice abbracciandomi
 
Dopo il lavoro, ho lasciato andare tutti a casa e poi sono salita da Shannon.
“Shan?” dico all’ingresso
“Vieni, sono in salotto!” lo raggiungo e trovo un caos immondo. Fogli sparsi ovunque chitarre, tazze.
“No, dico ma ti pare? Tu in 5 ore hai fatto tutto questo casino?” gli dico ridendo
“ehm, sono in fase creativa e spesso in questi momenti sono disordinato mi dispiace” mi guarda con un’espressione da cucciolo, gli do un dolce bacio sulla bocca e poi mi siedo sul divano. Lui strimpella qualche accordo e poi canticchia. Gli faccio una foto a tradimento e poi mi alzo e vado in cucina.
 
Inizio a preparare la cena, trovo gli ingredienti per la carbonara stranamente, quindi decido che stasera avrei preso Shannon per la gola.
 
Ecco, questa quotidianità mi piace, io che cucino con Shannon che suona e canta in sottofondo. Non sarebbe male se fosse così per sempre, sto correndo troppo con la fantasia, ma Shannon mi ha colpito come un uragano, nel bene o nel male dopo un uragano niente e nessuno è più come prima. Mentre prima non pensavo nemmeno al per sempre, anzi, lo disdegnavo, ora, con Shannon non lo trovo affatto male come finale.
 
La cena e pronta, vado da Shannon e toccandogli la spalla, lo risveglio dal suo pomeriggio creativo. Lui mi sorride e mi segue in cucina.
“oddio, mi hai fatto la carbonara?” mi chiede emozionato
“sì”, dico ridendo di gusto e facendogli una porzione bella abbondante.
Mangiamo con gusto, Shannon mi racconta di quello che ha scritto e suonato oggi, è talmente entusiasta, sono davvero orgogliosa di lui.
“Mio Dio, tu mi prendi proprio in tutti i sensi, anche per la gola” io scoppio a ridere, quella frase è piena di doppi sensi, lui mi guarda malizioso, “ridi di me eh? Vediamo se ridi ancora se ti faccio il solletico!”
“no, Shan, ti prego” in men che non si dica però me lo trovo addosso e non mi sta facendo il solletico, bensì sta cominciando a baciare il mio collo. Mi fa sedere sul ripiano della cucina, il fatto che abbia un vestito, rende il tutto molto più semplice, mi sfila le mutandine e infila un dito nella mia intimità facendomi gemere di piacere. Gli tiro un po’ i capelli per far si che smetta di leccarmi il collo e passi alle labbra e con la mano libera apre la cerniera dei pantaloni per liberare la sua erezione. Mi prende in braccio e mi sposta sul tavolo facendomi adagiare sulla schiena e i nostri sguardi complici si intrecciano e subito dopo lo sento entrare dentro di me lentamente, i suoi movimenti sono molto dolci. Subito dopo però aumenta il ritmo e in men che non si dica raggiungiamo l’orgasmo pronunciando i nostri nomi.
Ci ricomponiamo sorridendo l’uno all’ altro, mettiamo i piatti in lavastoviglie e poi andiamo in soggiorno. Mi voleva far sentire la canzone che aveva composto
“dio Shan, quando suoni e canti sei magico” gli dico
“sta parlando la echelon che c’è in te?” mi dice sorridendomi dolce
“anche, ma l’echelon che c’è in me si sarebbe espressa tipo: OMMIODDIO SHANNON LETO, OMMIODDIO STA CANTANDO, NON CI CREDO MI SENTO MORIRE” dico imitandomi “tratto da una storia vera” dico facendolo ridere
“Illuminami” mi dice curioso
“Quando a Milano hai cominciato a suonare Remedy ho rischiato l’infarto, il periodo non era dei migliori e davvero siete stati l’unica luce nell’oscurità”, mi guarda dolce e mi viene ad abbracciare posando la chitarra, “I miei genitori mi hanno detto che forse lo metteranno in prigione per spaccio”
“si merita solo la galera quello stronzo” dice rabbioso Shannon
“andiamo a dormire?” gli chiedo accarezzandogli i capelli
“molto volentieri, sono stanco, chissà perché” dice porgendomi la mano
“mah, non saprei proprio” dico sorridendo mentre saliamo le scale, ci infiliamo a letto, imposto la sveglia. Ormai il suo petto è il mio cuscino preferito.
“Sai, non avrei mai pensato, ma mi piace tutto questo Shan” gli dico d’un tratto
“Anche a me piace questo noi” gli sorrido, dio quanto è bello quando sorride, gli do un bacio e poi ci lasciamo trasportare dai nostri respiri nel mondo dei sogni.
 
 

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Capitolo 9
*** 9. Bad things happen ***


9. Ciao a tutti, questo è il nuovo capitolo, ci saranno dei colpi di scena. Sono in un periodo un po' pieno, questo fine settimana partirò per il mio Erasmus e non so quando potrò aggiornare di nuovo. Intanto vi lascio alla lettura di questo nuovo capitolo. 





È passata una settimana che mi sono quasi trasferita da Shannon, è bello tornare da lui la sera ed è bello averlo sempre accanto dopo una giornata di lavoro stressante. È domenica, stamattina lui è dovuto andare a vedere di alcune cose per gli strumenti con Stevie, si qui nessun negozio sta chiuso il fine settimana, è assurdo. Quindi io colgo l’occasione e sistemo un po’, decido poi di andare anche a casa mia per aprire un po’ le finestre. Ad un certo punto mi suona il telefono, Shannon sarà tornato e non mi ha trovata a casa, mi dico. Guardo il display e vedo che il numero che sta chiamando è privato.
“Pronto?” rispondo in inglese
“Tesoro, ora fai la finta americana?” il mio cuore perde mille battiti, quella voce l’avrei riconosciuta tra mille. Era la sua voce, la voce della persona da cui sono fuggita, che mi aveva tormentato per anni, che mi aveva lasciato delle cicatrici così profonde da farmi fuggire persino dalla mia amata Firenze, mi accascio per terra e inizio a fare fatica a respirare
“Come…come… hai avuto il mio numero?” chiedo con il fiatone
“Beh facile, amore. Ho degli amici in comune con Jack mi ha passato lui il tuo numero, o per meglio dire, me lo sono preso” mi dice provocatorio
“Che gli hai fatto!” grido a denti stretti con gli occhi lucidi
“Davvero ti interessa? L’ho sempre saputo che eri ancora innamorata di lui, sei proprio una troia! L’ho conciato per le feste, potrebbe avere qualche contusione qua e là” sogghigna
“Sei uno stronzo, cosa vuoi da me ancora!”
“Oh tesoro, ti troverò e te la farò pagare per avermi abbandonato. Hai già troieggiato in America? Scommetto che ti sei fatta già metà Los Angeles, brutta puttanella” mi dice “oh pregusto già la mia vendetta”
“Non mi troverai mai!” dico piangendo
“Ah no? Beh mi farò qualche viaggetto, i soldi non sono un problema, a presto amore” dice attaccando.
No, non poteva essere. Non poteva trovarmi, ero così felice non nel baratro di nuovo. Inizio a piangere a dirotto, sento il fiato venire meno. Non le crisi di panico, non di nuovo. Faccio per alzarmi da terra ma non ce la faccio, mi sento soffocare sempre di più, inizio a sudare freddo e poco dopo nulla, il buio, sento solo il tonfo del mio corpo.
“Martina, Martina svegliati!” sento la voce di Shannon chiamarmi e scuotermi, “Martina che succede! Apri questi dannati occhi!” la sua mano è stretta alla mia
“Signore si calmi!” sento un’altra voce e mentre apro gli occhi, incrocio quelli di Shannon e prendo una boccata d’ossigeno, come se fossi stata in apnea fino a quel momento.
“Shan!” dico flebilmente alzandomi di colpo e abbracciandolo, e scoppiando a piangere tra le sue braccia
“Tesoro che è successo, stai bene?” io non rispondo ma continuo a piangere, mi prende in braccio e mi stende sul divano “Sentite, ci penso io a lei…”
“se dovesse avere nausee o capogiri mi raccomando, la porti subito al pronto soccorso!” dice il medico uscendo
Io nel frattempo mi sono rannicchiata sul divano e fisso il vuoto. Lui torna da me e mi continua a tenere stretta. Nessuno dei due parla, Shannon rispetta il mio silenzio. Prendo un respiro profondo.
“è tornato” dico con la voce rotta
“chi, chi è tornato?” dice preoccupato
“il mio…il mio ex” dico ricominciando a piangere
“cosa? È stato qui?” dice stringendomi di più a lui
“no, mi ha chiamata…mi viene a cercare” dico tra i singhiozzi
“come ha fatto ad avere il tuo numero americano scusami”
“lo avevo dato a Jack, e lui lo ha picchiato per ottenere quello che voleva” interrompendomi per piangere, “andava tutto così bene, avevo cominciato finalmente a non avere problemi per dormire e a dimenticarmi degli..”non continuo oltre
“Hai avuto un attacco di panico?” io non rispondo mi limito ad annuire
“non voglio che tu ci vada di mezzo come c’è andato di mezzo Jack. Forse è meglio se…”
“non lo dire nemmeno, Marti non ti far portare via tutto dalla paura. Tra un mese inizierà il tour, non ti troverà, saremo un giorno in un luogo e un altro da un’altra parte”
“è molto determinato e anche molto ricco, non avrà problemi a seguirmi se necessario, mi vuole punire Shan e tutti quelli che si metteranno in mezzo rischieranno. E non voglio che ci rimettiate voi, tu…”
“affronteremo questa cosa insieme” dice dandomi un bacio sulla testa “parlerò con Jared, sentirò come pensa sia meglio di agire. Lui è il tipo riflessivo” dice facendomi sorridere mestamente
“Dai chiudiamo casa tua e andiamo da me” mi dice facendomi alzare, mi fa male la testa Shannon mi sostiene e andiamo via da casa mia, il percorso verso casa Leto mi sembra infinito, nessuno osa dire nulla. Appena entriamo mi stendo immediatamente sul divano e prendo il telefono per chiamare i miei genitori ed avvertirli di quanto successo. Loro mi dicono anche che sono già andati a denunciarlo alla polizia in quanto li ha minacciati telefonicamente più e più volte e mi hanno detto di fare attenzione. Di non fidarmi e di cambiare immediatamente il numero. Nel frattempo, Shannon mi ha preparato qualcosa per pranzo, ma ho lo stomaco chiuso, quindi rimango in silenzio semplicemente cullata dal suo respiro.
“Provo a chiamare Jared, lavori per noi quindi dovremo vedere di trovare un’eventuale situazione” mi dice glaciale, in questo momento non era esattamente quello che mi aspettavo che dicesse, ma va bene, ha ragione. Credo sia spiazzato quanto me dalla situazione, non voglio assolutamente portare nel baratro con me nessuno, specialmente loro
“Metti il vivavoce almeno parliamo insieme” dico io sorridendo, mi accarezza dolcemente il viso e compone il numero, dopo due squilli Jared risponde, menomale ancora non è in fase di riprese o quant’altro
“Pronto Shan, come stai?”
“Bene Jared e tu? Come va a Londra? Sappi che sei in vivavoce”
“Va una merda, mi manca il cielo soleggiato di LA… vedo solo grigio e nuvole!” dice facendoci ridere, “Mi devi dire qualcosa?”
“Si, o meglio Martina deve” dice Shannon guardandomi e facendomi forza
“Ciao Jared, senti Shan mi ha detto di chiedere a te perché sei tu il tipo riflessivo, mettiti comodo perché ti devo raccontare delle cose” gli dico seria
“Dimmi pure tutto!”
Così inizio a parlare del mio passato, del perché sono praticamente fuggita in America, dei miei problemi e dell’avvenimento di poche ore prima.
“Questo è quanto, io non voglio mettere a rischio voi, lui è un pazzo furioso e io assolutamente tengo troppo a voi come band e come persone, se solo penso a quello che potrebbe succedervi mi sento male…quindi forse è meglio se interrompiamo…” dico sussurrando l’ultima parte, Shannon mi guarda male
“innanzitutto, non partire a mille, i problemi si risolvono, non si getta la spugna alla prima difficoltà, benchè mi rendo conto che questa sia piuttosto grande – sospira – non credo che la soluzione sia interrompere i rapporti lavorativi e non con noi. Sei una collaboratrice preziosa e stai diventando anche una confidente importante, al livello di Emma e Shayla. Troveremo una soluzione. Magari attiviamo misure di sicurezza eccezionali in tour”
“Jared non voglio limitarvi, già in tour sarete stanchi e stressati, se aggiungete anche più sicurezza e meno libertà impazzirete!” dico io
“Vero, ma troveremo un modo… stai tranquilla. Per ora limitati a cambiare numero e cellulare, e non pubblicare più nulla nei social. Disattiva sempre la geolocalizzazione nel nuovo telefono e porta tutte le tue cose a casa nostra. Provvedo ad avvertire Emma di tutti i dettagli. Shan, domani fate una riunione, il team ne deve essere al corrente per non dare assolutamente confidenza a gente sconosciuta, alle email firmati diversamente, avverti i tuoi amici italiani di mantenere il segreto ancora più segreto di come non fosse prima. Ah avvertite anche Mark di non pubblicare le foto… I 30 seconds to mars non si arrendono” mi dice facendomi ridere
“Grazie, grazie davvero. Spero di non causarvi troppi problemi” dico con poca voce
“Stai tranquilla, chiamo anche l’avvocato. Voi preoccupatevi di fare questo trasferimento immediato e recuperare un cellulare nuovo! Ci aggiorniamo!” dice chiudendo la telefonata, Shan mi abbraccia stretta a sé e mi da un bacio dolce. Dopo di chè torniamo al mio appartamento, prendiamo tutte le mie cose e le sistemo nella stanza degli ospiti. Shannon sta sistemando delle cose in dispensa. Poco dopo mentre scendo le scale, suona il citofono, vedo che è Emma e la faccio entrare. Appena entra e mi vede mi abbraccia con slancio, andiamo in soggiorno, le racconto meglio l’accaduto della mattina e mi dice che farà tutto il necessario e che terrà per qualsiasi cosa e in qualsiasi momento il telefono acceso per qualsiasi necessità. Prima di andarsene, suona di nuovo il citofono, Shannon ci precede, quasi correndo. Il soggiorno è vicino all’ingresso quindi riusciamo a sentire e vedere bene di chi si tratta. Io sbianco, che bella giornata di merda.
“Shannon caro, hai lasciato queste stamattina, sempre sbadato” dice Kirstina entrando spocchiosamente in casa e sventolando davanti agli occhi di Shannon le sue bacchette
“Grazie Kirstina – dice rigido – non era necessario che me le riportassi”
“Si in effetti te le potevo dare direttamente stasera, ma volevo venire a trovarti ma vedo che hai compagnia, ciao Emma, ciao sconosciuta” dice con voce da oca, rispondiamo educatamente “dovrete sicuramente parlare di lavoro, a stasera allora” dice lasciandogli un bacio sulle labbra che poco prima baciavano le mie, io sono paralizzata.  Emma assiste alla scena e prende a parlare di dettagli del tour. Non la ascolto minimamente, guardo un punto fisso sopra al camino. Mi ero davvero illusa di poter essere importante per lui? Sarò stata solo il brivido di un paio di settimane, una scopata sicura. Che deficiente, sono una deficiente. Sua madre, mi ha presentato sua madre; il suo migliore amico, tutti dicono che ora stia meglio. Ci credo, scopa con due persone allo stesso momento. Sono solo un’illusa, eppure da echelon conosco la sua fama di sciupafemmine, ma mi sembrava di aver conosciuto il vero Shannon, a questo punto mi dico sia solo l’ennesima maschera. Shannon è seduto di fronte a me, mi risveglio dalle mie elucubrazioni quando sento Emma che dice “forse è meglio che vada”, la accompagno alla porta, mi abbraccia e mi ripete che terrà il telefono acceso, mi da’ un abbraccio e se ne va. Torno a sedermi sul divano, nessuno dei due dice niente.
“Mi vuoi dire qualcosa?” dico io in modo tranquillo anche se gli vorrei spaccare la faccia, non lo guardo negli occhi mi guardo solo le mani
“Stamattina non ero con Stevie” ammette
“Diciamo che lo avevo capito…senti io non ho mai preteso niente. Speravo che le parole che ci eravamo dette fossero sincere e non fossero deliri pre o post sesso, perché per te si è sempre trattato di questo no? Verba volant, il tuo non è di certo il primo ti amo che mi è stato detto per contentino” dico tagliente
“Io non so che mi sia preso, mi ha ricercato dopo tanto tempo, voleva che ci vedessimo per chiarire, e..”
“Non mi interessano i dettagli, non mi interessa più niente. Mi dispiace solo di una cosa, mi illudo sempre, sbaglio sempre, vedo sempre solo il buono delle persone”
“Non pensavo che la nostra fosse già una relazione seria” dice sulla difensiva
“scusami? Mi presenti tua madre, mi dici di venire ad abitare qui nel periodo in cui tuo fratello non c’è…secondo te che cazzo dovrei pensare?”
“Vivi tutto come in una commedia romantica?” mi dice acido
“Ero la tua scopata sicura?” gli chiedo agitata
“Sì, mi dispiace averti illuso con le mie parole” dice
“Hai fatto tutto quello che hai fatto per tenermi buona e docile, così durante il tour avevi con te la persona con cui scopare, complimenti sei un ottimo attore” dico ferita
“non volevo farti del male, la situazione mi è sfuggita di mano” dice
“me ne sono accorta, senti, non voglio più sentirti al di là del lavoro. I miei problemi me li sbrigo da sola, e proprio vero che quando una giornata comincia male non può che andare peggio ” dico uscendo dalla porta senza aspettare una sua risposta. Le lacrime cominciano a scendere copiose, me lo dovevo aspettare da uno come lui. Avevo la mente offuscata dalle sue paroline dolci. Colgo l’occasione per fare una passeggiata e prendere nuovo numero e nuovo telefono. Mi faccio fare tutto il backup e ripristino nel nuovo dal tipo dello store Apple, uscita di lì vado in spiaggia e chiamo Emma con il nuovo numero, che ho solamente inviato ai miei genitori per ora.
“Pronto?” la sento rispondere incerta
“Emma sono Martina, ho dovuto cambiare numero e telefono a causa del pazzo furioso, salva il mio nuovo numero” le dico gentile
“Ehi Marti, lo salvo immediatamente! Come stai?” mi chiede preoccupata
“come un’illusa che non cambia mai e che ha ricevuto due batoste in un giorno. Ho avuto giorni migliori”
“non riesco a crederci. Sembravate così affiatati, non mi capacito”
“mi ha solo tenuto buona per avere uno sfogo sicuro durante il tour, sono stata io l’ingenua… senti, io teoricamente dovrei dormire nella stanza degli ospiti… ma proprio non mi va, conosci un bed and breakfast vicino?” le chiedo
“ma quale b&b, vieni a casa mia. Mio marito non c’è per tutta la settimana, è fuori per lavoro, almeno mi fai compagnia” mi dice gentile
“Grazie Emma sei un angelo” le dico
“Ti mando l’indirizzo, ti aspetto!”
“ciao Emma a più tardi!” chiudo la telefonata e mi siedo in spiaggia. Ho bisogno del suono delle onde per rilassarmi un po’, decido di mandare una e-mail solo ai colleghi scrivendo che ho bisogno di parlare con tutti domani mattina, quindi di trovarci in sala riunioni alle 12, per un pranzo insieme e per discutere di alcune cose. Mi arrivano le conferme da parte di tutti e poi decido di scrivere a Jared.
Jared, sono Martina, questo è il mio nuovo numero. Ti prego di non darlo a Shannon. Grazie e buona giornata
Non voglio più sentirlo al di là delle e-mail. Non voglio più sapere nulla della sua persona, mi interesso solo del suo personaggio pubblico. Poco dopo sento il telefono squillare e vedo che è Jared.
“Pronto?”
“Martina che è successo?”
“Niente, stai tranquillo. Ho cambiato numero come mi hai consigliato, sentirò un avvocato che mi ha consigliato Emma, quindi non ti preoccupare. Voglio risolvere questa faccenda da sola senza mettervi in mezzo” dico cercando di stare tranquilla
“D’accordo. Shan è con te?” dice curioso, capisce sempre tutto quest’uomo
“No, non so dove sia, io sono venuta a comprare il telefono” rispondo vaga
“Sei al mare, sento il rumore delle onde”
“Si Jared, sono in spiaggia per prendere una boccata d’aria”
“Lo sai che mi puoi dire tutto anche se si tratta di mio fratello vero?” mi dice quasi rimproverandomi
“Non c’è niente e non c’è mai stato. Mi sono solo presa una sbandata. Sicuramente sarà più felice senza di me” dico fissando il movimento delle onde
“Martina…” mi dice in tono di rimprovero
“è stato con Kirstina stamattina, mentre io pensavo fosse con Stevie. Lei è venuta a casa a riportargli le bacchette mentre parlavo con Emma – respiro profondamente, ho perso l’unica persona che credevo che mi potesse proteggere da tutto – non mi chiedere come sto, lavorerò per voi con la stessa professionalità dimostrata finora ovviamente, ma ci lega solo un contratto, nulla di più” dico più per convincere me stessa che lui
“Marti, sono mortificato, non pensavo che..”
“Jared, non ti preoccupare, affronterò i miei problemi uno alla volta, come ho sempre fatto, grazie per l’aiuto che mi hai dato, ora credo che in qualche modo me la sbrigherò da sola” dico cercando di essere sicura di me stessa
“Martina, il fatto che si sia spezzato il vostro di rapporto non vuol dire che si debba spezzare anche il mio e il tuo, la nostra amicizia è importante”
“Non cambia niente con te” prendo un respiro profondo “ora vado, Emma mi sta aspettando”
“Vai da lei? Comunque, non ti preoccupare, non parlerò con Shannon di questa nostra conversazione”
“Grazie, ciao Jared, buon lavoro!” gli dico nel chiudere la conversazione
Prendo un taxi e mi dirigo a casa di Emma che mi accoglie dolcemente a casa sua, ceniamo e poi dopo un po’ di chiacchiere mi fa vedere la stanza degli ospiti e andiamo entrambe a dormire.
L’indomani mattina mi sveglio in orario e scendo per fare colazione. È lunedì, chissà se si sarebbe fatto vedere. Emma mi accoglie con un sorriso rassicurante e andiamo insieme a lavoro. Io le ho detto di non mettere in vendita casa mia perché sarei tornata lì dopo aver preso le mie cose da casa Leto. La mattina fila liscia, nessuna incursione. All’ora di pranzo parlo a tutti del mio problema, tutti si dimostrano preoccupati e comprensivi, così mi rassicurano che tutto andrà per il meglio. Stamattina ho anche chiamato un avvocato amico di Emma e questo mi ha aiutato a capire bene come procedere in futuro e durante il tour.
Sono in studio con Emma per fare il punto della situazione, quando qualcuno bussa alla porta del suo ufficio e dalla sua faccia, immagino proprio che sia lui. Io non lo vedo visto che do le spalle alla porta.
“Emma, Jared mi ha detto che hai il telefono irraggiungibile e ti dovrebbe chiamare” dice serio “Martina, buongiorno” mi giro e accenno un sorriso di circostanza
“Oh che stupida, ho lasciato la modalità aereo stamattina! – dice guardando in alto – grazie Shannon!” e lui se ne va, torna di sopra, le mie guance vanno a fuoco, mi alzo e torno alla mia postazione.
Mi dispiace averti illusa, non era mia intenzione.  Se hai bisogno di aiuto per quella faccenda non esitare a chiedere a me o Jared.
Non c’era nemmeno bisogno che leggessi il mittente della e-mail. Sono stata una povera illusa a credere a lui e alle sue bugie, ma d’altronde… chi non avrebbe ceduto a quelle parole?
Non ti preoccupare, risolverò tutto da sola come ho sempre fatto.
Sono sola, in un paese con leggi diverse, con nient’altro che le mie forze. Mi devo rimboccare le maniche e provare a risolvere i miei problemi, per fortuna l’avvocato amico di Emma è stato molto gentile e mi ha messo al corrente dei miei diritti e doveri in questo stato. Per fortuna tra circa un mese sarebbero venuti i miei genitori e mi avrebbero portato una ventata di aria fresca, spero che tra tutti gli impegni che ci sono in questo periodo il tempo passi veloce, non posso nemmeno tornare da Mark, altrimenti comincerebbe a farmi domande e l’ultima cosa che voglio fare è ripensare a lui.
A fine giornata, Emma mi accompagna di sopra a riprendere le mie cose, Shannon è evidentemente impegnato in camera da letto… Se ne andrà mai questo senso di delusione? Perché mi ficco sempre in queste situazioni? Perché mi illudo facilmente? Sono sicuramente troppo silenziosa ed Emma sfiora la mia spalla con un sorriso confortante. Mi aiuta a riportare tutto a casa mia e poi mi lascia con un abbraccio.
È ora di cena ma non ho assolutamente fame, quindi dopo aver chiamato i miei, decido di buttarmi sul divano e guardare una serie tv. Le sue braccia forti mi mancano così tanto, mi rannicchio sul divano e mi addormento così.
 
UN MESE DOPO
Il tempo è passato davvero velocemente, Shannon non si è mai fatto vedere negli uffici. Ho incrociato varie volte Kirstina quando uscivo da lavoro… più passa il tempo e più mi mancano i nostri baci, le sue carezze e i suoi abbracci, non mi capacito ancora. È stato breve ma intenso il nostro rapporto e non nego che mi abbia lasciato il cuore incrinato. Mark ha cercato di contattarmi varie volte, voleva passassi da lui a cavalcare Storm, ma ho sempre declinato l’offerta, rifugiandomi tutte le sere in casa a guardare serie tv. Bella la vita sociale a LA vero? I weekend spesso li passo con Shayla e Sasha, ci andiamo e bere qualcosa insieme senza esagerare, una volta siamo andate anche a ballare e devo dire che mi sono divertita molto. I miei atterrano tra poco a LAX, così mi sono presa una settimana di ferie, chiedendo scusa a Jared per il poco preavviso.  Li vedo uscire dalle porte degli arrivi e gli corro immediatamente incontro per abbracciarli, poi prendiamo un taxi e ce ne andiamo a casa mia. Sono davvero stupiti dalla bellezza della città. Li porto a pranzo lungo la spiaggia e poi facciamo una passeggiata tranquilla, sono stanchi per il viaggio quindi nel pomeriggio rientriamo e mentre loro si riposano esco e vado a fare la spesa per la sera. Ho invitato Emma, Shayla e Sasha a casa mia per cena, almeno conoscono i miei genitori spumeggianti.
Attacco la mia lista della spesa sul manubrio del carrello e poi mi dirigo prima al reparto ortofrutta e poi a quello frigo. Il menù prevede tutte specialità italiane, quindi devo comprare un bel po’ di cose. Ovviamente non guardo dove vado, troppo concentrata a cercare quello di cui ho bisogno e vado a scontrarmi contro un altro carrello, alzo lo sguardo e vedo Shannon. Ci guardiamo, il mio cuore sobbalza al suo sguardo, mi accenna un sorriso.
“Ciao! Jared mi ha detto che non sarai a lavoro questa settimana!” afferma serio
“eh, sono arrivati i miei…te lo avevo accennato” dico abbassando lo sguardo
“sì immaginavo fosse per quello – cala un silenzio imbarazzante – non sei più andata da Mark?”
“Ho avuto molto da fare, ora devo andare! Ciao!” dico salutandolo e tirando un sorriso
“ciao!” mi dice, io me ne vado lentamente perché quello che devo prendere si trova proprio poco più avanti. Sento dietro di me una voce squillante e fastidiosa, “Shannoooon, ho trovato i surgelatii”, non ho bisogno di voltarmi per vedere chi è, faccio per andare avanti ma una mano mi blocca.
“Ciaoo, ma tu sei la collega di Shannon!” dice gioiosa, dio quanto le spaccherei la faccia, provo a sorridere il più realisticamente possibile
“Ciao! In realtà sono un’impiegata, comunque piacere, Martina!” le dico educata porgendole la mano
“Piacere mio sono Kirstina, la fidanzata di Shannon! Ci vedremo molto spesso!” mi dice stringendola
“Bene – dico – mi dispiace ragazzi, devo andare! Ci vediamo allora!” dico facendo ‘ciao ciao’ con la mano e andandomene via quasi di corsa, il cuore mi batte all’impazzata. Siamo addirittura alla spesa insieme? Fidanzata? Pago e torno a casa immediatamente. Cerco di non pensare mettendomi a cucinare, poco dopo mi raggiunge mia mamma mentre mio padre traffica con il computer.
“Tesoro, ci porti a vedere il tuo luogo di lavoro domani?” mi chiede mia mamma mentre inizia a fare il ragù
“Non saprei, dovrei chiedere l’autorizzazione ad Emma e Sasha, magari glielo chiediamo stasera!” dico sorridendo
Il pomeriggio passa in tranquillità, io e mia mamma tra i fornelli ci siamo sempre divertite. Mio padre ha apparecchiato la tavola in maniera impeccabile e poco prima delle 20 suona il campanello. Presento i miei genitori ad Emma e Shayla e cominciamo a mangiare allegramente tra un racconto e un altro. Mio padre è sempre stato un buon intrattenitore e sa molto bene l’inglese visto il lavoro che fa, quindi è proprio senza freni, mentre mia mamma compensa la sua loquacità.
“Emma, mia mamma chiedeva se potessero venire a vedere l’ufficio domani” chiedo
“Ma certo! Non ci sono problemi, lì comando io!” dice facendo ridere tutti
“Santo cielo, ho mangiato davvero troppo! Era tutto molto buono!!” esclama Shayla
“Sono felice che vi sia piaciuto tutto! Io e mia mamma ai fornelli siamo sempre state una bomba!” dico sorridendole e abbracciandola
“Oh, e io confermo!” dice mio padre toccandosi la pancia e facendoci scoppiare dalle risate
A mezzanotte ci salutano e tornano a casa, noi mettiamo tutto in lavastoviglie e andiamo a dormire. L’indomani a svegliarmi è il telefono, rispondo immediatamente.
“Martina, abbiamo un’emergenza devi venire subito, mi dispiace disturbarti, possono venire anche i tuoi così ti vedono all’opera!” mi dice allarmata
“Preferisco lasciarli riposare, arrivo, 5 minuti e ci sono!” rispondo ad Emma, sicuramente sarà successo qualcosa di grosso, lascio un biglietto ai miei ed esco.
Appena entro vedo tutti in subbuglio, chi corre a destra e chi a sinistra, il manicomio stamattina.
“Eccomi, Emma che succede?”
“Shannon è stato trovato con della cocaina. È bloccato alla stazione di polizia, lui ha detto che non è roba sua e che è stato raggirato. Che è pulito da tempo ma stiamo aspettando i test tossicologici.”
“Cazzo, se lo trattengono salta tutto!” dico io, quel cazzone si è fatto raggirare di nuovo da quella troietta
“Già, Jared non deve sapere… Abbiamo bisogno di tutta la forza necessaria, dovresti fare un paio di telefonate, gli altri si stanno occupando di parlare con avvocati e poi qualcuno si occupa della normale amministrazione delle email, io mi devo occupare dei Gossip, per favore potresti andare alla stazione di polizia e tenerci aggiornati da lì?”
“Certo Emma! Dammi l’indirizzo e vado in taxi”
Una volta in taxi chiamo i miei, gli dico che oggi non potevo proprio stare con loro, avevo un problema urgente da risolvere. Cazzo le stazioni di polizia sono come nei film, che è scoppiato una bomba di figaggine per caso? Vedo Shannon infondo alla stanza con le manette, mi guarda… ha gli occhi arrossati e mi sta fissando smarrito.
“Buongiorno, vorrei avere notizie di Shannon Leto” dico gentile
“Signorina, a meno che non sia di famiglia non può mi dispiace”
“Mi scusi, forse lei non ha idea. Purtroppo, nostra madre non può venire per ora, a breve ci raggiungerà anche il legale di famiglia. Credo di avere il diritto di vedere mio fratello” dico gentile ma decisa
“Io pensavo avesse solo un fratello, mi sta mentendo?” mi chiede, cazzo si mette malissimo
“Stessa madre, padre diverso, vogliamo analizzare il mio albero genealogico o posso parlare con mio fratello?” dico io guardando Shannon e vedendolo sorridere mesto
“mi scusi, non era mia intenzione farmi gli affari suoi! Certo mi segua”, mi portano in una stanza chiusa e poco dopo fanno entrare anche lui. Ci fissiamo per non so quanto.
“Fra poco arriva l’avvocato, Emma ha avvisato anche C- mamma” dico osservando il poliziotto in lontananza, il mio sguardo è fisso sul suo, severo “Shannon che cazzo ti è preso” sbotto
“Non è mia lo giuro! Non so come sia finita nella mia macchina!” dice strofinandosi gli occhi
“Kirstina?” gli chiedo disinteressata
“non so dov’è…ho cercato di chiamarla, ma è sparita”
“ovviamente” dico abbassando lo sguardo, “senti se non è tua, non hai nulla da temere… le analisi ti daranno ragione”
“infatti sono tranquillo, ma sto pensando a cosa ne penseranno Jared e mamma” dice affranto
“non abbiamo comunicato niente a nessuno… stai tranquillo” gli dico sorridendo
“davvero? Menomale!” dice tirando un sospiro di sollievo
“senti devi dire alla polizia di Kirstina…” gli dico guardandolo negli occhi
“non so se è stata lei, e poi che dovrei dire scusami! Lo so che tu ce l’hai con lei ma non è un buon motivo per metterla in mezzo a priori”
“senti, non sono venuta qui per fare torto a nessuno, e un mio dovere aiutarti e farti ragionare”
“peccato ci sia un conflitto di interessi” mi guarda sprezzante
“ma che cazzo significa, sarei stata volentieri a casa visto che ho preso le ferie” dico alzandomi e tornando dal poliziotto di prima
“Senta, i risultati tossicologici?”
“Arriveranno a minuti, l’avvocato è qui lo porti pure da suo fratello!” mi dice sorridendo il poliziotto, mi dirigo dall’avvocato e lo porto da Shannon. Li lascio parlare da soli, nel mentre esco e mi vado a fumare una sigaretta. Chiamo Emma aggiornandola.
“Signorina è arrivato il tossicologico di suo fratello” mi dice tranquillo, “mi segua e andiamo nel mio ufficio, suo fratello e l’avvocato ci stanno già aspettando” rispondo al sorriso e seguo l’ufficiale, mi siedo vicino a Shannon
“Signori, il risultato è negativo a tutte le sostanze, e sulla bustina non ci sono impronte sue, quindi la rilasceremo immediatamente. Fatto sta che qualcuno ha cercato di incastrarla e dobbiamo sapere chi è entrato in macchina sua nelle ultime settimane” Shannon mi guarda e poi guarda in basso
“La mia ragazza Kirstina e un paio di suoi amici” dice sospirando
“controlleremo anche loro, ma ci deve dare nome e cognome”
“Certo Colonna, Kirstina Colonna, ho provata a chiamarla 2 volte prima quando mi avete fatto fare una chiamata ma non mi ha risposto…”
“Beh se non avesse nulla da nascondere risponderebbe senza problemi” dico io acida
“Marti, per favore…”
“Signor Leto, faremo le nostre indagini, le faremo sapere quanto prima chi è stato a metterle quella droga in macchina. Per ora mi raccomando rimanga a disposizione” dice il poliziotto stingendogli la mano
“Scusi, mio fratello dovrà partire per un tour in Europa fra un paio di settimane, ci saranno problemi? Sa sono anche la manager!”
“Signorina Leto, stia tranquilla, potrà partire tranquillamente ogni accusa è caduta dalle analisi della scientifica. L’importante è che rimanga a disposizione almeno telefonica”, signorina Leto… magari
“Certo, non mancherò assolutamente, fate il possibile per incastrarli” dice stringendo la mano al poliziotto andandosene, io rimango indietro con l’avvocato
“Sei Martina vero? Io sono l’amico di Emma!” mi dice l’avvocato
“Ah è con te che ho parlato allora!! Molto piacere e grazie mille per il tuo aiuto allora!” dico stringendogli la mano
“Non c’è problema, anzi! Quando hai bisogno, ci sono… mi dispiace solo che quello sia rispuntato così dal nulla” mi dice sorridendomi sincero. È davvero un bel ragazzo, alto, muscoloso, occhi azzurri e aria da nordico, beh non male, “potremmo vederci per bere qualcosa la prossima settimana, questa sono un po’ impegnato con dei casi”, lo guardo sorpresa, forse almeno chiodo schiaccerà chiodo
“Questa settimana sono impegnata anche io, ma per la prossima ci sono… ci teniamo in contatto allora! Ora riporto a casa lui” dico sorridendogli
“Ma non siete fratelli vero?” dice una volta arrivati alla macchina
“Assolutamente no” risponde Shannon stizzito, come se gli desse fastidio anche solo l’idea oltre che la mia presenza lì
“No, l’ho detto per avere informazioni” dico sorridendo timida
“Astuta! Però la prossima volta stai attenta! Buona giornata” sorrido e lo saluto
Il viaggio fino a casa è molto silenzioso, arriviamo in ufficio e Emma ci viene incontro, Shannon grugnisce qualcosa e se ne va. Così faccio io il resoconto a Emma dopo di ché vedo che dietro di lei ci sono i miei genitori. Stupiti della situazione.
“Mamma, Papà questo è il mio ufficio!” dico sorridendo
“Abbiamo già visitato e conosciuto tutti!” gli faccio fare un ulteriore giro e poi li riporto a casa
 
DUE SETTIMANE DOPO
Ho riaccompagnato i miei genitori all’aeroporto la settimana scorsa e successivamente sono stata tutti i giorni in ufficio, sommersa di permessi e chiamate. Di Shannon neanche l’ombra, ho saputo tramite Emma che hanno trovato il possessore delle impronte digitali. Sono uscita per due sere con John per un bicchiere di vino, mi sono confidata con lui e mi ha detto che intanto si informa per non farlo entrare in America. Quando sarò in tour mi ha garantito che sarò molto protetta. È un ragazzo molto gentile e simpatico. Ho scoperto che è fidanzato con un certo Tom da circa 6 anni e si stanno per sposare. Oggi ho dovuto prendere la giornata libera, Jared ha passato il mio numero a Scarlett Johansson, sì proprio lei, e oggi mi porterà con lei a cercare un vestito per il lancio di Endgame, sono così eccitata che rischio di scoppiare dalla felicità. Arrivo al punto prestabilito per l’incontro e poco dopo la vedo arrivare, con al seguito un uomo, probabilmente il bodyguard.
“Ciao Martina! Come stai?” mi chiede abbracciandomi
“Ciao! Ancora non ci credo sinceramente! Non vedo l’ora che sia domani” dico facendola ridere
“Dai entriamo e cerchiamo un vestito per te, io e te avremo come stylist Elie Saab, non so se sai come funziona, indossi un abito, loro hanno la pubblicità e poi il giorno dopo lo restituisci” mi dice sorridente
“Oh beh, non posso dire di no ad Elie Saab, questo è chiaro!” dico entrando nella boutique, Scarlett ha già scelto il suo nei giorni precedenti quindi cercheremo solo qualcosa per me
“Buongiorno Mrs. Johansson, questa è la sua amica?” chiede il commesso un po’ snob ma comunque gentile
“Buongiorno, sì, lei mi accompagnerà alla prima del film e ho pensato che fosse bello se indossassimo lo stesso stilista!”
“Certo! Chiamo subito il direttore creativo e vi seguirà lui” dice gentile
Mentre aspettiamo ci mettiamo sedute su un pouff. Sono molto agitata e mi sto massacrando le mani, insomma sono qui nonostante con Shannon sia tutto finito, anzi a quanto diceva lui non è mai cominciato.
“Come stai?” mi chiede Scarlett guardandomi negli occhi, “Jared mi ha accennato qualcosa, hai tutta la mia comprensione, gli abusi che hai dovuto subire sono ignobili, mi dispiace molto che questo incubo ti perseguiti”
“Dopo la sua ricomparsa ho chiamato un avvocato, e lui farà in modo che non possa entrare nello stato della California, ho cambiato numero e telefono…spero che basti” dico accennando un sorriso
“e con Shannon?”, me la aspettavo questa domanda, ma nonostante questo ho un tuffo al cuore, io davvero provo qualcosa per lui ma mi ha illusa e basta, abbasso lo sguardo sulle mie mani prima di risponderle
“Mi sono solamente illusa” sussuro prima di alzarmi per salutare il tipo che ci viene incontro, mi manda in camerino con due modelli, di abiti, uno lungo nero, di pizzo con delle strisce trasparenti che lasciano intravedere le gambe e un taglio anni 50 e uno corto più aderente, fatto di paillettes e uno scollo profondo sul davanti. Provo prima l’abito corto, ma proprio non mi ci vedo, è troppo appariscente e non mi cade bene. Quindi passo immediatamente al secondo, che è tutta un’altra storia. Cade bene sulle mie forme e mi piace davvero molto, mi ci abbinano un sandalo semplice nero e un giubbino di pelle, nel caso sia freddo. Scarlett lascia un indirizzo perché ci prepareremo insieme a quanto pare e poi usciamo per andare a prendere qualcosa da mangiare.
“Sono molto sconvolta da tutto questo, insomma, non pensavo che tutto questo potesse succedere a me! Ti ringrazio” le dico sorridendo dopo esserci messe al tavolo e aver ordinato
“Jared mi ha detto di quanto tu sia incredibilmente preparata e posata nonostante tutto, direi che un po’ di pace ogni tanto te la meriti!” dice ridendo
“Beh diciamo che sono una persona molto ansiosa, quindi programmo tutto nei minimi dettagli in anticipo per poi stare tranquilla in seguito” dico sorridendo
“beh, giusto! Non mi vuoi dire che cosa è successo con Shannon?” mi chiede sfiorandomi la spalla
“non è che non te lo voglio dire, ma sono solo stata una stupida ragazzina che si è fatta imbrogliare”
“ok, ma se ti vuoi sfogare ci sono, sai anche Jared non è semplice come persona”
“ma lui almeno è onesto e non ti prende in giro”, mi guarda e io prendo un respiro e le racconto tutto per fila e per segno, aggiungendo anche la questione della polizia
“porca troia, che stronzo!” esclama, “ma Jared lo sa? Della polizia intendo”
“no non gli abbiamo detto nulla perché si sarebbe preoccupato per niente…ti prego di non dirglielo altrimenti finiamo nei casini”
“no assolutamente, avete fatto bene! Sarebbe tornato qui subito per nulla poi, ve la siete cavata anche bene!” mi guarda “il punto è che ha fatto veramente lo stronzo con te e non te lo meriti!”
“Non so più cosa mi merito, forse sarei dovuta rimanere in Italia e non venire qui. Sto vivendo un sogno, molte pagherebbero oro per avere tutto quello che ho in questo momento, mi definisco una donna tanto emancipata e poi mi faccio fregare così dal primo che mi da’ attenzioni che non ho mai ricevuto… sono solo una stupida a vedere sempre solo il meglio delle persone!” dico
“non è un difetto sai? Tu provi qualcosa per lui?”
“In questo momento tanta rabbia, ma non ti nascondo che mi mancano i suoi abbracci protettivi”
“non ti intristire, sai quanti ce ne sono qua fuori? Il mondo è pieno! Intanto ti preparo a chi sarà alla prima di Endgame, tutti gli Avengers, quindi i Chris, Robert Downey Junior, i Tom, Cumberbatch e poi chi mi manca…Brie Larson, Ruffalo, va be dai hai capito ci saranno tutti!” mi dice, ha una personalità davvero frizzante
“Io morirò ne sono sicura! – scoppio a ridere – quando ero in aeroporto con i ragazzi ho incontrato per caso Tom Hiddleston e ci mancava poco che morissi!” dico ridendo a crepapelle
“Lui è proprio carino, un vero gentlemen! Non so se riuscirà a venire, in teoria ci dovrebbe essere ma è impegnato a Teatro quindi non saprei” aggiunge
“Oh si lo so, ho letto alcune recensioni dell’opera e sono tutte magnifiche! Lo stimo molto come attore, devo essere onesta! È nella mia top ten degli attori” dico sincera
“Chi altro c’è? Sono davvero curiosa” mi dice maliziosa
“Beh, Jared, trovo molto bravo anche Cumberbatch, adoro Sherlock alla follia quindi… Ci sei tu, c’è Emilia Clark, amo Mahershala Ali, McAvoy, Samuel L. Jackson.. e poi basta credo…”
“Beh penso che ti divertirai domani comunque! Allora l’evento è alle 16, ma visto che è sabato dovremo partire da casa mia alle 15, tu vieni da me dalla mattina alle 9 così ci sistemano gli stylist” mi dice sorridendo mentre usciamo dal ristorante
“va bene, grazie, di tutto!” le dico abbracciandola per poi salutarla e tornare verso casa.
POV JARED
Sono un paio di giorni che non sento Shannon, questo lavoro mi sta uccidendo. Emma mi tiene aggiornato con delle email lunghissime che leggo quando sono in pausa, ma ovviamente mi aggiorna sempre solo sul lavoro e non sul resto. Il fatto che Martina mi abbia chiesto di non dare il suo nuovo numero a Shannon mi ha messo in allarme, deve essere successo qualcosa, ho chiesto a Scarlett di indagare, tra donne si dicono sempre tutto. Sono finalmente rientrato in casa dopo una giornata estenuante e decido di chiamare Scarlett.
“Jared, tesoro, come stai?” mi risponde immediatamente dopo il primo squillo
“Stavi aspettando la mia chiamata? – rido – Comunque, sono molto stanco, tu?”
“No, ti stavo per chiamare, io sono tornata ora dallo shopping con Martina” dice rimanendo vaga, “sarà una bomba domani! Aveva proprio bisogno di rilassarsi un po’ ”
“mi vuoi dire che sta succedendo a casa mia?” le dico curioso
“sei così curioso che ti terrei sulle spine per sempre – mi risponde beffarda – comunque lei è tornata nel suo appartamento, Shannon è un cazzone… questa volta l’ha fatta grossa”
“Non mi dire che è tornato con Kirstina…” sbuffo
“beh sì, la mattina in cui ti ha chiamato dopo quello che era successo a Martina lei si è presentata a casa vostra con le bacchette che lui aveva lasciato a casa sua, alludendo ad un’uscita quella sera stessa. Emma testimone”
“ma stai scherzando spero!”
“no, Martina è innamorata di tuo fratello, è chiaro come il sole. Si da della stupida continuamente perché dice di essersi illusa di nuovo. Shannon è stato uno stronzo, perché io lo vedevo così innamorato di lei che non me lo sarei mai aspettata una cosa del genere”
“ci deve essere qualcosa sotto, non è possibile… mi aveva confessato lui stesso che provava davvero qualcosa per lei e che non riusciva a rimanerci amico!” dico quasi urlando
“non lo so Jared, prova a parlare con lui, senti quello che ti dice… ma non so se lei sarà disposta a riaprirsi a lui per ora” la sento sospirare “intanto domani la faccio divertire, ne ha bisogno. È una ragazza davvero dolce e non si merita quello che sta passando”
“sono d’accordo… Scarlett, mi manchi” le dico in un sospiro
“mi manchi anche tu Leto, manca poco e poi ti vengo a trovare a Londra!” mi dice
“conto i giorni” da quant’è che sono diventato così romantico, mi nauseo da solo
“Leto, troppo miele, - dice facendomi ridere – ci sentiamo domani, riposati”
“a domani tesoro”
Devo assolutamente capire che cazzo sta succedendo a Shannon. Si è bevuto il cervello o cosa? Due mesi fa era così contento di poter stare con Martina, si era rasserenato era diventato molto più sorridente, energico e disteso. Che cosa è cambiato? Quella manipolatrice di Kirstina gli avrà detto qualcosa per convincerlo o per incastrarlo. Compongo il numero di Shannon e attendo che mi risponda.
“Pronto Jared?” mi risponde dopo mille squilli
“Alla buonora Shan! Che stai facendo?”
“Sono in sala musica, stavo suonando e non sentivo il telefono” mi dice
“Scusa allora, ti ho interrotto! Come stai?” chiedo
“Ti manco fratellino? Comunque, bene” dice rimanendo vago, “tu?”
“Sono molto stanco, Martina come sta dopo il problema con l’ex?” silenzio
“Non lo so, non ci frequentiamo più” dice per poi sbuffare
“Cos…ma che succede?”
“Jared, sono tornato con Kirstina, sai che non mi è mai passata”
“Shannon, Kirstina è una manipolatrice e opportunista, mi vuoi dire che sta succedendo di grazia?”
“Te lo racconterò faccia a faccia, adesso torno a suonare. Ciao fratellino” e chiude il telefono senza che io potessi rispondere. Ci deve essere qualcosa sotto, per forza, non mi spiego altrimenti perché lui sia tornato da lei, dopo che lo aveva offeso e mandato addirittura in riabilitazione…Domani chiamerò Chloe, lei sa sempre tutto.

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Capitolo 10
*** 10. Truth ***


10. Scusate l’assenza, sono partita per l’Erasmus e queste prime settimane sono state un inferno, quindi mi sono un po’ arenata con la scrittura. Ringrazio come sempre LadyDrummer90, la mia lettrice fedele che pazienta sempre tanto per i miei capitoli. Perdonate qualche errore, purtroppo ho poco tempo e non riesco a rileggere il capitolo. Spero vi piaccia, recensite e ditemi la vostra opinione.

POV MARTINA
Sono a casa di Scarlett dalle 9, sono già vestita per l’evento di oggi pomeriggio e ora mi stanno truccando. L’assistente di Scarlett mi ha detto che la dovrò aiutare con il suo vestito, sarò li anche in qualità di aiutante, almeno per la parte di red carpet. Alle 15 partiamo, Scarlett è davvero bellissima, questo vestito semi trasparente le dona e le mette in risalto le curve. Non appena scende dalla macchina è assalita dai flash, scendo immediatamente e le sistemo lo strascico del vestito in modo che risulti perfetto sulle foto, lei mi sorride dolcemente. Sono molto agitata, sono all’anteprima del film più atteso dell’anno, con tutti i protagonisti. Scarlett risponde a tutte le domande che le vengono poste dai giornalisti in modo molto evasivo e professionale, e dopo le ultime foto, di cui una anche insieme a me, entriamo all’interno del cinema dove sarebbe avvenuta la proiezione. Dietro di noi sul red carpet c’erano anche Chris Hemsworth con sua moglie e ho intravisto anche Robert Downey Junior. Spero di avere l’occasione di incontrarli, prendiamo i nostri posti, siamo arrivate quasi per prime, e ci facciamo un selfie che inviamo a Jared. I posti sono ovviamente ottimi, non vedo l’ora che il film inizi.
“Avrei un po’ sete ci sarà qualcosa da bere?” chiedo io a bassa voce
“sì, ho visto il tavolo con delle bevande in fondo alla sala! Se c’è lo champagne te lo consiglio” mi dice sorridendo
“penso proprio che andrò, vuoi qualcosa?”
“sì, prendimi quello che prendi per te!” mi dice sorridendo “io chiamo un secondo Jared”
Mi avvio verso il tavolo delle bevande e aspetto i miei due calici di champagne, sento che qualcuno si avvicina a me, mi volto e mi trovo di fianco a mr. Cumberbatch in persona, sorrido timida, prendo i due calici che il cameriere mi porge.
“signorina, credo di non conoscerla, lei è?” mi dice Benedict
“sono solo il +1 di Scarlett” dico sorridendo timida “Martina, piacere”
“piacere mio! Ma non sei un’attrice però!” dice mentre insieme ci dirigiamo verso le poltroncine
“oh no! – rido – ho solo la fortuna di avere come amica Scarlett” dico guardandolo dal basso, perché sì è altissimo e io in confronto sono un puffo, nonostante i tacchi
“capisco, appassionata Marvel?”
“sì sono una vera nerd – dico facendolo ridere – in realtà apprezzo molto anche Sherlock, credo che in quella serie tu sia davvero eccezionale”
“oh, beh, grazie” dice sorridendo, lo saluto gentilmente e torno a sedere accanto a Scarlett
“Grazie tesoro – dice prendendomi il telefono – ti devo fare una foto, sei troppo bella con questo vestito, prestami il tuo telefono” mi dice sorridente, faccio come mi dice e mi metto in posa e dopo la foto mi rimetto a sedere
“Beh devo dire che i truccatori hanno fatto un bel miracolo” dico sorridendo, vedendo poi sullo schermo del telefono una chiamata in entrata da un numero che non conosco, Scarlett guarda il telefono e guarda me
“rispondi, sono qui” mi dice prendendomi la mano e avvicinando l’orecchio al telefono per sentire anche lei la telefonata
“Pronto?” dico
“Martina sono Shannon”, ero riuscita ad evitarlo per un po’ ma evidentemente Jared non sa tenere la bocca chiusa, la sua voce calda che pronuncia il mio nome mi fa sussultare, arrossisco e allo stesso tempo tiro un sospiro di sollievo
“Chi ti ha dato il mio numero?” chiedo quasi balbettando, mi ha preso alla sprovvista
“L’ho chiesto ad Emma, senti, sono sul lungomare di Malibù… credo di aver visto il tuo ex, ti prego stai attenta, so che l’avvocato che ti sta aiutando è amico di Emma ed ho chiamato lei prima di te proprio per farlo mobilitare il prima possibile”, trattengo il respiro, bevo un sorso di champagne
“Come è possibile” dico io con la voce rotta e le lacrime agli occhi
“Non lo so..”
“Shannoooon, vieni qui con noi, che cosa fai al telefono tesoro” dice una voce ammiccante, sicuramente Kirstina…Ho gli occhi lucidi, sto cercando di ricacciare dentro le lacrime a fatica
“arrivo Kirs… non so come sia possibile…solo, stai attenta” dice prima di riattaccare la telefonata. Rimango immobile sulla mia poltroncina, bevo tutto il mio champagne e mi giro verso Scarlett che mi guarda premurosa
“Qui non ti può fare del male, c’è la sicurezza, poi è impossibile che sappia dove sei. Poi abbiamo un Hulk!” dice facendomi ridere di gusto
“non sono preoccupata per lui in questo momento, so che se l’avvocato è stato avvertito farà il possibile per farlo stare lontano da me… devo solo cancellare Shannon” il posto vicino a me era ancora libero e viene occupato, ma sono così presa a parlare con Scarlett che non mi accorgo nemmeno da chi
“con il tempo andrà meglio, sai? Jared mi ha detto che lo ha sentito ieri Shannon e che secondo lui c’è sotto qualcosa a questo suo riavvicinamento a Kirstina…non è convinto da questa relazione. Tu cerca di andare avanti, fallo per te e per nessun altro. Stasera non si pensa a nessuno se non a noi stesse, ok? Voglio che tu ti diverta” mi abbraccia
“Grazie, grazie davvero per l’opportunità che mi stai dando, non so come ringraziarti.”
“oh, ti chiamerò tutti i giorni quando sarete in tour, avrai modo di ricambiare il favore” mi dice facendomi ridere
Poco dopo inizia la proiezione del film, ho anche dovuto firmare una specie di contratto con il quale mi impegnavo a non fare spoiler. Ho avuto gli occhi incollati allo schermo per tutto il film, è meraviglioso, stupendo. Credo che si siano davvero superati con questo e mi dispiace che sia l’ultimo capitolo. Alla fine del film mi giro e alla mia sinistra trovo Tom Hiddleston, ebbene sì.
“Hey, dio dell’inganno, come ti vanno le cose?” lo saluta allegramente Scarlett
“Scarlett, bene! Sono un po’ stanco, il jet lag mi ha ucciso! Tu?” dice guardandola intensamente
“Tutto bene, sarò a Londra la prossima settimana, quindi magari potremmo beccarci!”
“Tu? A Londra? Che succede?” dice ridendo
“Il mio uomo è li a girare Morbius, sai” mi sento abbastanza la terza incomodo quindi decido di avviarmi a prendere il secondo bicchiere di champagne, mi avrebbe fatto piacere condividere questo momento con Shannon, sicuramente avrebbe fatto qualche battutina sarcastica delle sue…mi manca, mi manca tanto e il fatto che tra poco inizierà il tour e lo avrò sempre vicino, mi fa male ma allo stesso tempo mi da sicurezza. Sicurezza che se ci fosse qualche problema lui mi proteggerebbe comunque, o forse no. Forse mi sto illudendo, forse la storia con Kirstina è veramente una di quelle destinate a durare. Le mie elucubrazioni vengono interrotte da una mano che si posa sulla mia spalla, è Scarlett, che mi ha raggiunta, mi copia e prende anche lei dello champagne. Emma mi sta chiamando quindi mi allontano un attimo scusandomi con Scarlett che mi indica il tavolo dove avremmo mangiato. Esco un attimo sul retro, accendo una sigaretta e rispondo.
“Emma, dimmi tutto”
“Mi dispiace, mi dispiace, mi dispiace gli ho dato il tuo numero solo perché ha insistito”
“Emma è tutto ok, davvero. Prima o poi glielo avrei dovuto comunque ridare per via del tour…”
“sono davvero mortificata, John si sta comunque occupando di tutto, stai tranquilla, non ti si potrà nemmeno avvicinare quello stronzo!”
“mi fido ciecamente di John, mi ha solo mandato in confusione questo comportamento di Shannon… ma passerà tutto quanto, devo andare avanti no?” dico più per convincere me stessa che altro
“sicuramente non devi vivere nel passato, questo no… ti devo dare una notizia un po’ così così… pensi di poterla reggere?”
“ho bevuto due bicchieri di champagne e c’è l’open bar dopo, direi di sì”
“Kirstina vi seguirà in tour”, se mi avesse investito un’auto in questo momento sarei comunque meno ferita di ora
“ah. In qualità di?”
“assistente personale di Shannon”
“ah. Ok”, praticamente mi avrebbe fatto meno male una porta in faccia, li avrei avuti lì a sbaciucchiarsi, sempre… “Emma ti devo lasciare, devo andare di là, mi sta aspettando Scarlett! Ci vediamo domani al lavoro”
“va tutto bene? Comunque a domani!” chiudo la telefonata senza rispondere al come stai, arrivo da Scarlett che mi presenta i Chris, che saranno al tavolo con noi e poi si siede di fronte a me Tom Hiddleston e a fianco Tom Holland.
“Martina, giusto? Ci siamo incontrati in aeroporto, tu leggevi Shakespeare” mi chiede
“Memoria di ferro! – dico ridendo – comunque si sono io” dico
“Piaciuto sogno di una notte di mezza estate?” mi chiede sorridente, è proprio bello sì.
“molto! Ma il mio preferito rimarrà sempre Otello e i sonetti sono molto affascinanti” dico iniziando a mangiare
“concordo!” dice.
Arriviamo al dolce, dopo di che tolgono tutti i tavoli per far in modo che ci sia spazio per far ballare le persone, colgo l’occasione per uscire a fumare l’ennesima sigaretta, mi sento la testa molto leggera per il troppo vino. Apro il telefono e salvo il numero di Shannon, apro whatsapp e vedo la foto profilo con Kirstina e Sky, chiudo l’applicazione e butto il telefono malamente dentro la borsa. Porto alla bocca la sigaretta, aspiro e butto fuori…ero quasi riuscita a smettere e invece eccomi qui, di nuovo. La serenità che mi aveva dato Shannon se ne è definitivamente andata.
“Non ti facevo un tipo da sigarette”, mi giro e vedo Tom venire verso di me
“e invece eccomi qui, le apparenze ingannano” dico sorridendogli
“periodo stressante?”
“diciamo che ho avuto momenti migliori… ma riuscirò a sopravvivere, come sempre” dico prendendo una boccata di fumo
“quando partite per il tour? Scarlett mi ha detto che sarà a Londra la prossima settimana”, già il tour
“fra un po’, tu quando rientri a Londra? Ho letto che lo spettacolo sta andando alla grande” dico sorridendogli e cercando di evitare l’argomento
“Sì è andato molto bene… in realtà è terminata la rappresentazione, rimarrò qui per un po’…sai devo fare dei provini e mi voglio rilassare un po’”
“fai bene, avrai bisogno di riposarti!” dico evasiva, il telefono prende a squillare di nuovo, vedo che è Shannon e evito di rispondere, continuando a parlare del più e del meno con Tom, poco dopo è invece Jared a chiamarmi.
“Martina dove sei, Shannon ha provato a chiamarti” mi chiede allarmato
“Alla festa con Scarlett, perché?”, Tom mi guarda interrogativo
“Devi stare dentro, in un luogo affollato, quel pazzo non so come ti ha rintracciato e poco fa una pattuglia lo ha visto dirigersi verso il teatro”
“merda. Rientro subito, grazie Jared”
“stai attenta”, chiudo la telefonata e senza spiegare molto a Tom gli dico che devo rientrare, mi segue e una volta dentro gli spiego tutto a grandi linee e mi dice che per quella sera sarebbe stato il mio bodyguard.
“ODDIO FINALMENTE TI HO TROVATA, DOV’ERI” esordisce Scarlett
“Fuori a fumare, Jared mi ha chiamato, dovrò rimanere chiusa in questa discoteca a quanto pare” dico guardando in basso
“beh, allora balliamo almeno no?” Tom mi prende per mano e mi trascina in mezzo alla pista, intravedo Chris Hemsworth con la moglie, Chris Evans balla come un matto con gli altri Avengers poco lontano da me e anche Scarlett ci sta dando dentro, complice l’alcool immagino.
“Ti trovi bene a lavorare con i Leto?” mi chiede avvicinandosi, la musica è davvero troppo alta per poter riuscire a parlare
“sì, è molto stressante, quello è indubbio; però è quello che ho sempre desiderato fare”, che poi ci siano state delle complicazioni con uno dei membri della band non è rilevante, ma quello che sto facendo mi piace e non tornerei indietro per niente al mondo. Mi prende per mano ed inizia a scatenarsi e farmi ballare, è davvero un ballerino eccezionale, rido a crepapelle e quasi mi dimentico di Shannon, finchè non lo vedo entrare mano nella mano con Kirstina, cosa ci fanno qui? Faccio finta di non vederli e continuo a divertirmi con Tom. Vedo che Shannon parla con Scarlett che mi indica, io faccio finta di nulla e continuo a ballare.
“C’è qualcosa che non sai fare? No perché: sai cantare, ballare, recitare da dio, suoni non so quanti strumenti, hai studiato lettere, dimmi per favore che c’è qualcosa che non sai fare perché altrimenti mi sento veramente uno schifo”, con qualche bicchierino in più riesco veramente ad essere molto più spigliata, lo faccio ridere a crepapelle, mi avvicina a lui e si avvicina al mio orecchio, il tutto in modo molto sensuale
“non so fare la lavatrice e stirare le camicie, e ho il pollice nero… davvero, ogni pianta in mano mia muore”
“bene, allora sei umano! Non sei di Asgard” dico ridendo, parte un lento, si formano le coppie e vedo Kirstina appiccicata come una cozza a Shannon, quanto possono essere stronzi. Perché mi hanno rovinato la serata? Come se già non bastasse il pensiero che il mio ex potesse entrare da un momento all’altro.
“Mi concede questo ballo Milady?” mi chiede porgendomi la mano
“Certamente” dico, afferrando la sua mano e abbandonandomi completamente al suo movimento. Shannon e Kirstina sono poco lontani da noi e sembrano una di quelle coppiettine felici dei film romantici che si sbaciucchiano in continuazione. Invece di apprezzare i gesti di Tom, continuo ad osservare sempre Shannon. Me lo devo dimenticare, lui sta con un’altra e me ne devo fare una ragione… o almeno farlo ingelosire, non ci credo che per lui non sia stato niente. E non credo nemmeno che tutte le parole che mi ha detto non siano vere.
“Perché non ti rilassi? Non ci pensare, vivi qui e ora”, mi sussurra all’orecchio con voce profonda, strano come sia riuscito a riprendere più o meno le stesse parole che mi disse Shannon
“Hai ragione, scusami… ti sto mancando terribilmente di rispetto e ti sto rovinando la serata!”
“devi assolutamente calmarti, guardami – mi alza il mento e lo fisso quanto basta per farmi rilassare – ci sono gli avengers e un super villain qui, nessuno ti toccherà!” mi dice facendomi ridere
“hai ragione” dico e mossa dalla voglia di far ingelosire Shannon lo abbraccio, all’inizio è interdetto, poi risponde al mio abbraccio e mi accoglie tra le sue braccia. Non è niente a che vedere con gli abbracci di Shannon, basta, te lo devi dimenticare…Tom Hiddleston è figo, un gentleman, sei con lui ora, smetti di pensare a quel traditore. Scarlett interrompe il nostro abbraccio che a quanto pare durava da un po’, e ci dice di seguirla, arriviamo in un corridoio tranquillo dove possiamo parlare e poco dopo arrivano anche i piccioncini. Li saluto gentile, senza far troppe domande e poi rivolgo il mio sguardo a Scarlett.
“Allora, Martina mi dispiace… il tipo è qui fuori e sta litigando con la security quindi pensavo che Tom ti potesse far uscire dal retro, mentre noi usciamo dal davanti e alla sua domanda su di te gli diciamo che non ci sei dentro e che non sei alla festa. Improvviserò!”
“No” dico a testa bassa, alzo lo sguardo e tutti mi fissano, Shannon per primo, preoccupato...credo, “sono stanca di fuggire, di nascondermi e di non godermi appieno i momenti per causa sua. Lo affronterò una volta per tutte, basta avere paura, basta sul serio. State qui non vi muovete vi prego” dico guardando tutti e incamminandomi lentamente fuori
“è pazza” sento Kirstina dire
“è una donna forte, una donna con la D maiuscola” le dice Shannon
Prendo una boccata d’aria ed esco, lo vedo lì che sta litigando con la Security e appena mi vede la sua bocca si apre in un sorriso maligno.
“Vedete, ve lo avevo detto che c’era, tesoro come stai?” dice avvicinandosi a me, io prontamente mi sposto
“Signorina tutto bene?” mi chiede il bestione della security
“Sì, può per favore andarmi a prendere un Martini senza oliva?” dico, avevo letto da qualche parte che in America ordinare quel cocktail faceva scattare una sorta di allarme rosa nei locali e quelli della security avrebbero dovuto saperlo, spero…
“Certo signorina, subito!” dice andandosene, ora se ha colto il mio messaggio sono salva, se invece arriverà con un Martini, sono fottuta
“Beh? Cosa vuoi” gli dico tranquillamente, lui per tutta risposta mi da uno schiaffo, che incasso come tutte le altre volte
“Questo è perché mi hai abbandonato in Italia, torna con me a casa, nella tua amata Firenze” mi dice avvicinandosi a me
“io non tornerò più in Italia, forse non ti è chiaro… qui c’è tutto quello di cui ho bisogno” un altro schiaffo, sento una voce provenire da dietro, è Shannon, mi giro verso di lui, lo guardo con gli occhi lucidi a causa del forte schiaffo, “Shannon torna da Kirstina ti prego non ti preoccupare” gli dico accennando un sorriso, mi ascolta e torna dentro
“Te lo sei fatto eh puttanella?” mi dice avvicinandosi e tirandomi i capelli, inizio ad urlargli di lasciarmi ma ovviamente non mi ascolta, “non ti faccio mettere in ginocchio solo perché ho pietà di te – mi prende per il collo e inizia a stringere, comincio a sentire il respiro venire meno -sei una schifosa, senza di me non riuscirai mai a fare nulla”
“sono più forte di te e senza te posso fare tutto” dico quasi strozzando a causa della sua forza, sto quasi per perdere i sensi quando sento la sua presa venire meno, quasi cado all’indietro ma due braccia forti mi sostengono. Vedo la polizia arrestare il mio aggressore, e l’infermiera venire verso di me… mi sento come in una bolla:
“Signorina va tutto bene? Ha bisogno di essere portata in ospedale?”
“è finita” dico mettendomi a piangere e abbracciando l’infermiera del 911 che è davanti a me
“non uscirà tanto presto di prigione, mi creda!” mi dice sorridendo
“sto bene, davvero… non mi ha fatto nulla di grave, ci sono stati momenti peggiori…” dico ringraziando e voltandomi verso chi mi aveva sostenuta ovvero Tom…
“Grazie” dico solo abbracciandolo e respirando il suo profumo, lui non risponde, mi stringe solo più forte
“Marti, tutto ok?” chiede allarmato Shannon, mi butto tra le sue braccia e comincio a scaricare tutta la tensione, inizio a singhiozzare, “Ssh, tranquilla, andrà tutto bene ora” dice accarezzandomi dolcemente la testa, è inevitabile che io e lui avremo sempre un legame molto forte, anche se non sarà quello che mi aspettavo, l’importante è che ci sia nella mia vita. Anche se avrà la meglio su tutto Kirstina, io sarò solo un’amica e va bene così, no non ti va bene così, stai solo accettando la cosa, ma spaccheresti il viso a Kirstina pur di capire se sta giocando con Shannon o se sta facendo sul serio. Beh è vero…però non posso farci niente o accetto la cosa e vado avanti o mi licenzio…e ho lottato così tanto per arrivare fin qui che non voglio mollare. Mi stacco dall’abbraccio con Shannon, lo guardo e gli sorrido grata.
“mi dispiace avervi rovinato la serata! Credo che ora me ne tornerò a casa” dico avviandomi verso i Taxi
“beh se non avessi fatto la stupida e non ti fossi messa in pericolo da sola, non avresti rovinato niente a nessuno”, quest’oca mi sta dando sui nervi, guardo Scarlett, prendo un respiro profondo e conto fino a 10 prima di rispondere
“sapevo quello che facevo ed ero stanca di dovermi nascondere. Non ho voluto più abbassare il capo, nascondermi e soccombere. Si matura nella vita, non si può giocare per sempre a nascondino, bisogna andare avanti” dico io guardandola male, Scarlett mi viene ad abbracciare forte e mi dice solo “ben detto sorella”
“Bene, noi andiamo a goderci per un altro po’ la festa… buonanotte” dice trascinando Shannon dentro
“buonanotte ad entrambi!” rispondo
“Martina, permettimi di riaccompagnarti a casa” mi dice Tom
“accetto volentieri” gli dico sorridendo
“lasciati andare e vivi la tua vita, mi pare che lui sia andato avanti, fallo anche tu” mi sussurra abbracciandomi
“grazie di tutto Scarlett, ci sentiamo domani per il vestito” le dico salutandola, Tom mi posa la sua giacca sulle spalle da vero gentlemen e ci avviamo verso la macchina.
“Martina! Aspetta!” mi volto e vedo Shannon venirmi incontro
“Shannon, dimmi… chiama Jared, era preoccupato… mi dispiace per quello che ha detto Kirstina, devo spiegarti delle cose ma lo farò domani al lavoro”
“Beh, se mi vuoi dire che verrà con noi in tour lo so già, mi ha detto tutto Emma” dico tranquilla
“ah, che ne pensi?”
“Martina, vado a prendere la macchina e vengo, è un po’ lontana” mi dice sorridendo Tom, gli rispondo con un grazie e lo guardo per la prima volta negli occhi, uno sguardo comprensivo.
“Shannon, onestamente? Penso che sia un errore, come il tuo riavvicinamento a lei. Con me è stata una cosa passeggera ok? Lo accetto, cercherò di andare avanti… ma lei, lei è solo un’arrivista, manipolatrice…non so cosa ti abbia fatto, ma spero che tu ti risvegli presto da quest’ipnosi.”
“ero sicuro che dicessi queste cose, tu mi ami ancora non è vero? Per questo spali merda su di lei” dice
“per me non sei altro che il mio datore di lavoro Shannon, c’è stato qualcosa, le parole che ti ho detto erano vere, ma ora no Shannon, sono andata avanti come lo hai fatto tu, goditi la tua storia d’amore…ma da persona esterna, mi auguro che tu ti renda conto il prima possibile di chi hai a fianco, per il tuo bene e per il bene dei 30 seconds to mars, buonanotte” dico attraversando la strada e salendo in macchina di Tom.
“serata impegnativa eh? – lo guardo in modo eloquente – se vuoi parlare ci sono, non sono il massimo a dare consigli di coppia… ma sono un buon ascoltatore” mi dice mettendo in moto, gli dico il mio indirizzo e torno in silenzio
“Mi dispiace, in genere non sono così taciturna, è solo che ho talmente tanti pensieri per la testa!”
“Non ti preoccupare, cosa c’è stato o c’è tra te e Shannon Leto?” dice dandomi un’occhiata veloce e mordendosi il labbro inferiore
“c’è stato qualcosa per circa 2 mesi, credevo che tutto andasse benissimo, ma evidentemente non vedevo che c’era qualcosa che non andava in realtà quindi niente, ora sono solo un’impiegata e lui è tornato dalla sua ex”
“ho visto come lui ti guarda, e come guarda lei… non è innamorato di lei”
“non è più affar mio, devo andare avanti… mi sono fatta illudere dal primo che mi diceva delle belle paroline…”
“non volevo toccare un tasto dolente”
“ma va figurati, ho smesso di starci male – si tesoro, più o meno – me ne devo fare una ragione…lei verrà con noi dello staff in tour”
“beh, simpatica com’è sicuramente saranno tutti molto contenti, immagino” dice facendomi ridere
“beh, non è una persona facile con cui avere a che fare” dico io “siamo arrivati, ti va di venire a prendere una tazza di tè?”
“sicura di quello che stai dicendo? Sono ipercritico sul tè!” mi dice
“non ti preoccupare, ne ho di ogni tipo!” gli dico io scendendo dall’auto e andando ad aprire casa, poco dopo sento i suoi passi dietro i miei. Una volta entrata in casa, metto il pentolino per l’acqua e poi prendo le scatole con i tè. “Non amo quelli già in bustine quindi ho tanti tipi di infusi”
“odio anche io le bustine, tolgono tutta la magia al tè, mica lo zuccheri, vero?”
“assolutamente no, lo bevo puro!” la sua bocca si apre in un sorriso dolcissimo “ti spiace se vado a mettermi comoda un attimo?” mi fa cenno di no e mi vado a mettere un paio di Jeans e una t-shirt.
“Quindi tu sei italiana, ami Shakespeare e tutto ciò che riguarda l’Inghilterra, ma l’Italia è così bella e romantica”
“non ho mica detto che non amo la mia Italia! Ho solo detto che amo molto la storia del United Kingdom!” dico versando l’acqua bollente dentro le nostre tazze, “ho sempre amato l’inglese e gli accenti che prende nelle varie zone” aggiungo
“ah quindi se inizio a parlarti con tutti gli accenti che conosco impazzisci?” mi fa un sorriso alla Loki
“Eh sì, che ci vuoi fare sono una nerd per le lingue” dico sperando con tutto il cuore che non cominciasse a parlare con accento british marcato, ovviamente le mie preghiere non sono state ascoltate
“quindi, ti piace davvero molto Shakespeare tesoro?” mi dice facendomi andare in palla, arrossisco tremendamente, faccio in tempo a rispondere solo sì perché il mio telefono inizia a squillare, vedo molti messaggi di Shannon, uno di Jared e la chiamata proviene da Shannon.
“Shan?”
“Martina, aiutami, ti prego”
“Shan che succede?”
“Sono a casa, in bagno, ti prego aiutami” sento il respiro affannato
“arrivo” dico solo, spiego la situazione a Tom che gentile mi accompagna fino a casa di Shannon e che mi saluta con un delicato bacio sulla guancia e con la frase “ci sono molti motivi per i quali un uomo rinuncia alla felicità, specialmente nel nostro mondo, buonanotte”, scendo dalla macchina correndo, la frase che mi ha detto mi ha destabilizzata. La porta è aperta, butto la borsa in malo modo all’ingresso e salgo in bagno. Trovo Shannon rannicchiato per terra in posizione fetale, con gli occhi chiusi, il respiro corto e le lacrime agli occhi; mi rannicchio dietro di lui e lo abbraccio. Questo contatto è come se mi riportasse a galla quello che abbiamo vissuto. Mi manca terribilmente svegliarmi abbracciata a lui, e se veramente Kirstina si fosse messa in mezzo e lo avesse manipolato? Per adesso mi accontento di questo io e lui stesi per terra e abbracciati. Il mio telefono torna a squillare, il respiro di Shannon si è fatto regolare probabilmente si è addormentato. Esco dal bagno e rispondo.
“Jared dimmi!”
“Shannon sta bene? Dimmi che sei con lui ti prego” dice preoccupato
“Si sono a casa vostra, momentaneamente è addormentato sul pavimento del bagno in posizione fetale, mi vuoi dire che è successo Jared? Presumo che lo sappia anche tu visto che mi avete chiamato entrambi”
“Ha avuto una ricaduta, vorrei che stessi con lui per stanotte e per domani, per favore. Controlla che non abbia nulla in tasca e se c’è, butta via tutto quello schifo…”
“oh, come diavolo…”
“Kirstina, il suo unico scopo era quello di raggirarlo, quando stavano ancora insieme aveva fatto delle foto compromettenti a Shan… e ieri sera lei gli ha detto che o si facevano una sniffatina insieme o pubblicava le foto… le conseguenze lei hai di fronte immagino”
“starò con lui fin quando avrà bisogno…Jared, lo sai che dovrebbe venire in tour lei vero?”
“sì, e ormai è tutto pronto, partite fra qualche giorno, non possiamo disdire”
“perché no? Alla fine, si tratta di un posto aereo”
“se fa uscire quelle foto siamo nella merda, capisci?”
“Ho capito Jared, ho capito bene… ma che suggerisci di fare? Se lei gli sta appiccicata come una cozza noi non possiamo controllare se prende qualcosa”
“quanto mi sta nelle palle”
“non mi esprimo, mi ha offesa tutta la sera perché sono andata a testa alta contro il mio ex, figurati che persona di merda…”
“mi ha accennato qualcosa Scar, non so che dire Marti…”
“Ma la tua amica Chloe non le può offrire un ingaggio per tipo 6 mesi?” dico io
“Porca troia, sei un genio! La chiamo subito!! Fammi sapere, ciao Marti e grazie!”
“Ciao Jared” sospiro. Di nuovo, era caduto nel tunnel di nuovo…a causa della stessa persona schifosa.
Rientro in bagno e lo trovo nella stessa posizione in cui l’ho lasciato, le sue bellissime labbra sono un po’ protese in avanti, dorme pesantemente. Decido di controllare le tasche del giacchetto e della giacca che indossava ieri. Niente. Vado a controllare in macchina, guardo ovunque e non c’è niente. Torno da lui, lo sveglio delicatamente, apre gli occhi e mi guarda.
“Sei veramente qui?” dice alzandosi piano, lo aiuto a mettersi in piedi
“Sì” dico sorridendogli dolcemente e sfiorandogli la guancia con la mano, lo abbraccio di getto e una lacrima solitaria scende, ricambia il mio abbraccio e mi stringe forte.
“Mi dispiace averti chiamato tutte quelle volte… io.. non..”
“rilassati, non ti preoccupare… fatti una doccia e scendi in cucina, hai fame?”
“da morire” faccio per uscire dalla porta
“Shan, posso controllare le tue tasche?” mi guarda, e vedo la delusione verso se stesso nei suoi occhi, mi avvicino infilo le mani nelle tasche dei pantaloni, trovo quello che cerco, estraggo la bustina, e butto la polverina bianca nel water, “hai altro?”
“no”, non mi fido però delle sue parole, ho una sensazione troppo strana “mi dispiace ma non ti credo…vai pure in doccia, io ti aspetto qui” dico sedendomi sul water
“ma sei seria?”
“mai stata più seria… ho un compito che mi ha assegnato tuo fratello e non intendo venire meno ai miei doveri, poi non è niente che non abbia già visto, forza!” dico forse troppo professionale, mi sembra ferito dalle mie parole ma non ci posso fare nulla. Mi da le spalle e comincia a spogliarsi, faccio finta di nulla ma ogni suo movimento mi manda in tilt. È completamente nudo, entra in doccia e io nonostante sia ancora accaldata dalla visione del suo lato B inizio a cercare meglio nelle scarpe e nelle altre tasche. Trovo altri due sacchettini di plastica, più piccoli del primo e butto tutto nel WC.
“Siamo a quota 3, dimmi la verità per una volta” dico, non lo vedo perché è coperto dalle tende della doccia ma lo sento sbuffare
“Sotto i tappetini della macchina…” mi dice, corro a vedere e in effetti sotto ad ogni tappetino c’era un piccolo sacchettino, torno in bagno e getto di nuovo tutto
“è tutto?”
“Martina sì, porca troia è tutto, vaffanculo” dice rabbioso, probabilmente sta cominciando la fase di astinenza
“bene, allora basta doccia esci e vestiti, ci sono dei vestiti puliti qui” dico continuando imperterrita, esce dalla doccia e lo vedo nudo, rimango impassibile e gli porgo i vestiti, li prende arrogantemente e si veste velocemente.
“senti, ho bisogno di caffeina sono in fa..”
“no no no, oggi il caffè te lo scordi…non devi tornare alle vecchie abitudini, so in che fase sei, non mi interessa, non sono qui per compiacerti e farti stare peggio in futuro. Sono qui per non farti tornare alle care vecchie abitudini”
Mi guarda dritto negli occhi, si è fatta mattina nel frattempo non ho dormito niente e sono stanchissima, ma nonostante questo non posso mollare. Non ora, deve uscirne subito. Scendiamo in cucina e gli preparo i pancake alla nutella con tazza di latte, per me invece solo una spremuta, ho lo stomaco chiuso. Lui continua a toccarsi i capelli, si tortura le mani e tiene lo sguardo basso. Gli prendo le mani, sono ghiacciate, e le stringo alle mie. Il suo telefono prende a squillare, risponde, di fronte a me. Ormai si è rassegnato.
“Tesoro, come stai? Ti sei riposato?”, alzo gli occhi al cielo. Certo, ha dormito benissimo.
“Ehi, bella! No in realtà non molto” dice tagliando corto
“Eh eh non hai più l’età per fare baldoria! – ad alzare gli occhi al cielo ora è lui – ti volevo proporre di uscire ma se sei stanco ti faccio riposare”
“Forse è meglio, sai domani ho una riunione qui al lab e devo essere in forma!” mente con nonchalance
“Va bene, piccolo… - ma che sei sua madre? – ti devo dare una brutta notizia! Chloe mi ha proposto un ingaggio molto importante, e inizierà proprio quando sarei dovuta partire per il tour con te, è un problema se accetto? Te la senti di stare senza di me per 6 mesi?” io scoppio a ridere silenziosamente e Shannon mi sorride, sembra essere rilassato
“Tesoro, 6 mesi? Non ci vedremo mai quindi!” dice fingendo
“Cercherò di trovare un modo per venire ogni tanto, magari un weekend, però è lavoro e sai che in questo ultimo periodo non è facile per me!”
“mi dispiace un sacco, saresti potuta ancora di più entrare nel mio mondo” dice facendomi un occhiolino
“lo so, dai sarà per un’altra volta, domani sera ceniamo insieme?”
“si vieni qui, preparo io!” dice
“a domani sera baby e riposati oggi!” gli dice chiudendo la telefonata, ripone il telefono sul tavolo e mi guarda soddisfatto
“Opera tua?” mi dice alzando un sopracciglio
“mia, di Jared e Chloe” dico sorridendo soddisfatta
“beh, un trio esplosivo direi” dice ridendo
“che ci vuoi fare, vogliamo tutti il tuo bene”
“anche tu?” mi dice dopo aver preso un sorso di latte, ci fissiamo intensamente
“Sì” gli dico alzandomi per andare a mettere il bicchiere in lavastoviglie, ma lui mi blocca rapidamente
“che cosa ti ha raccontato Jared?”
“la verità spero”
“vuoi ascoltare la mia versione? Mi vuoi ancora stare ascoltare, dopo tutto?” mi dice
“ho tempo” gli dico alzando le spalle e sorridendo. Mi prende la mano, mi trascina in soggiornoe ci sediamo sul divano, uno di fronte all’altro.
“mi sta ricattando… ha delle foto mie compromettenti, che se uscissero scatenerebbero un putiferio… quindi devo stare al suo gioco”, non fa riferimento a noi
“ok, non voglio sapere che tipo di foto o che altro… solo per favore, non tornare indietro Shan… non ti far trascinare di nuovo nel baratro” gli sfioro una spalla
“dovevo allontanarti capisci? Se fosse arrivata a te non me lo sarei mai perdonato.”
“non puoi rovinarti per me. Per quanto questa frase mi possa far piacere Shan, vederti come ieri sera non è tra i miei migliori piani futuri. Nonostante tutto io ci tengo molto a te e penso che tu lo sappia. Le parole e le sensazioni che ti ho espresso, non sono cambiate e non se ne sono andate… Ci ho provato in tutti i modi ad andare avanti, ma sei ancora qui – gli dico indicandomi il cuore, lui mi sorride dolce e poi mi prende la mano – Possiamo fare in modo che le foto vengano in qualche modo cancellate?”
“Speravo davvero che non mi odiassi… per quanto riguarda le foto… le ha sul telefono e sul cloud sicuramente…”
“posso proporre una cosa senza che mi prendi per pazza?”, dico mentre lui si stende e poggia la testa sulle mie gambe, le nostre mani si intrecciano. Io torno a sentirmi completa, la nostra intimità, la nostra sintonia, la nostra tranquillità, sono tornate più o meno. C’è solo un ultimo grandissimo ostacolo: KIRSTINA.
“ho seriamente paura” dice guardandomi dal basso
“niente di violento, anche se le spaccherei il muso volentieri. Ma non voglio finire in galera, ho un tour che mi aspetta, quindi: domani io mi trattengo più al lavoro, tu la inviti a cena, dopo cena andate in camera da letto e le fai lasciare in qualche modo il telefono in cucina, non lo voglio sapere, quindi può essere qualsiasi, veramente qualsiasi modo. – lo guardo, il suo sguardo è intenso – sii rumoroso però, perché io devo capire quando posso entrare in azione. – non lo sto davvero dicendo, non gli sto davvero chiedendo di scoparsi Kirstina, quanto posso essere cretina – Quando sarete indaffarati, io ed Emma entreremo in azione, prenderemo il telefono, cancelleremo tutto da tutte le piattaforme possibili e poi rimetteremo tutto in ordine. Informerò Emma del piano” dico morendo un po’ dentro, lo sto praticamente spingendo tra le braccia di un’altra.
“potrebbe funzionare! – dice annuendo – tu comunque hai dei problemi, guardi troppi film” mi dice sfiorandomi la mano
“Chiamo immediatamente Emma” dico prendendo il telefono e iniziando a parlare con la mia complice di fitto, anche lei approva il piano e mi dà la disponibilità. Faccio chiamare Jared direttamente da Shannon e poi torniamo ci sediamo sul divano
“Quello che hai detto prima, lo pensi davvero?” mi chiede dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante
“Certo” gli dico guardandolo, lui si avvicina pericolosamente e mi da un bacio sulla guancia. Arrossisco come una dodicenne.
Trascorriamo la giornata in tranquillità, guardando dei film e mangiando qualche schifezza, come due migliori amici; e per il momento andava bene così.
Dopo cena ci siamo messi sul divano, abbiamo parlato del mio ex e poi ci siamo addormentati abbracciati.
Mi sveglio perché inizio a non sentire più un braccio, apro gli occhi e scopro il motivo, il mio braccio è proprio sotto a Shannon che ronfa come un bambino. Lo fisso e vederlo così mi riempie il cuore, vorrei che tornasse tutto come prima, che questa tornasse ad essere la mia routine. Guardo l’orario, sono le 7, fra un’ora devo scendere, non vorrei svegliarlo ma non mi sento più il braccio sinistro.
“Shan?” lo chiamo piano
“mh”
“Shannon, non ti vorrei svegliare, ma non mi sento più un braccio”
“mh, mh”
“Shannon”, per tutta risposta mi stringe di più a sé, il cuore inizia ad accelerare, poggio la testa sul suo petto e ascolto il suo battito, mi da un bacio sulla testa e mi alza il viso
“buongiorno” sorride, io sorrido di rimando… Quanto mi sei mancato Shannon…quanto mi sono mancati questi momenti
“buongiorno anche a te, bella addormentata… - dico facendolo ridere – mi rilasceresti gentilmente il braccio? Comincio davvero ad avere male” dico io, lui si alza e il mio braccio torna a vivere, “grazie” dico schioccandogli un bacio sulla guancia.
“che cosa vuoi per colazione?” mi chiede andando verso la cucina
“ho decisamente tanto, tantissimo bisogno di caffè!” gli dico raggiungendolo, guardo fuori dalla finestra e mi cade l’occhio su Kirstina, al cancellino, se mi ha vista sono nella merda. “cazzo Shan, Kirstina”
“Cosa?” ci abbassiamo in contemporanea, io striscio verso il soggiorno recupero cellulare e borsa velocemente e poi mi dirigo verso la porta che va verso il lab
“Scendo in ufficio, mi faccio un promemoria mentale: nella mia prossima casa non voglio assolutamente vetrate!” dico a bassa voce e facendolo ridere
“La mando via e poi scendo al lab” mi raggiunge e mi da un bacio all’angolo della bocca “scusa non, mi dispiace” sorrido e lo abbraccio forte
“mi sei mancato” sussurro, dopo di che apro la porta delle scale che porta agli uffici e mi siedo sul primo gradino per rispondere a dei messaggi di Jared, preoccupato che non mi aveva risentito per molte ore.
Sento la voce di Kirstina, gli ha portato la colazione, e ora stanno parlando ma non capisco di cosa. Dopo una mezz’oretta le sento dire la parola, “striscia” e no non avrei accettato che lui si rovinasse di nuovo. Così busso alla porta.
“chi è?” mi risponde Shannon
“Shannon sono Martina, sono arrivata prima in ufficio posso entrare? Jared mi ha dato delle comunicazioni da farti prima della riunione di oggi” dico riprendendo una e-mail vecchia
“Si prego entra pure!” apro la porta e vedo Kirstina tutta tirata a lucido, porca miseria sono le 8 ed è vestita come se andasse a ballare in discoteca!
“buongiorno Kirstina” dico educata
“buongiorno! Certo che per venire al lavoro potresti anche vestirti un po’ meglio, sei così sciatta!”, brutta stronza, sono sciatta perché ho dormito con il tuo ragazzo, Martina, stai calma.
“Il mio lavoro è eccellere in organizzazione, puntualità e traduzione non in moda!” dico sorridendole, guardo Shannon, “allora Jared mi ha scritto che devi controllare per lui l’andamento dei pacchetti del campeggio con Andrew e comunicarglieli perché vuole fare una live. Mi ha detto che devi fargli un report della riunione di oggi, parlare con Emma a proposito della spedizione della batteria e chiamare Stevie, dice che dovete provare il pezzo nuovo” leggo e poi lo guardo e sorrido
“merda, devo chiamare Stevie! Speriamo non mi dia buca sennò chi lo sente Jared!”
“ho provato a chiamarlo ma non risponde, magari se vede il tuo numero risponderà!” dico io sorridendo e facendo per andarmene
“vuoi un caffè?” mi chiede Shan
“amore, lasciala andare a lavorare, mica la pagate per prendere caffè”
“Prendo volentieri un caffè e poi scendo giù, sei molto gentile Shannon” la ignoro, ma le vorrei davvero strappare le ciglia una ad una, avevo fatto in tempo a mandare un messaggio con scritto SOS a Emma e poco dopo chiama Shannon
“Emma dimmi!” dice allontanandosi di poco per versarmi il caffè
“mamma mia ma stamattina che cos’è tutta questa euforia!” dice sarcastica, Shannon guarda me e guarda lei, ci sta ascoltando
“sai tra poco si parte è normale che ci sia fervore, siamo tutti un po’ stressati e iperattivi” dico sorridendo prendendo il caffè che mi porge Shannon ancora al telefono
“beh se ti vuoi rilassare, ho una cosa che ti potrebbe tornare utile” dice tirando fuori una bustina di cocaina
“no grazie, non ci voglio avere niente a che fare con quella roba, tengo troppo alla mia vita per sprecarla dietro a quella” dico rifiutando
“beh, più per noi…” dice facendo una striscia sul tavolo e aspirandola tutta, facendo cenno a Shannon, che però di rimando si gira e continua a parlare con Emma “gliene lascio un po’ qui sul tavolo, io devo andare, buon lavoro e tromba di tanto in tanto per rilassarti” mi dice sbattendo la porta, dal nervoso l’unica cosa che riesco a fare in risposta è dare un calcio ad uno sgabello che prontamente cade, facendo un rumore assurdo. Shan poggia il telefono e mi dice che in realtà la telefonata era terminata da un po’ e che aveva ascoltato la nostra conversazione.
Pulisco il tavolo dalla polvere residua e sorseggio il mio caffè.
“Più che di un caffè avrei bisogno di una camomilla in questo momento. Quando vorrei strapparle i capelli uno ad uno” dico sadica
“ok, mi fai definitivamente paura. Dai scendiamo in ufficio, è meglio che mi metta al lavoro sul serio sennò Jared diventa una iena”
“beh, devi andare anche a fare la spesa credo, se vuoi fare la cena con Kirstina” dico io chiudendo il frigorifero
“merda, spero di togliermela presto di torno… non ce la faccio più” dice scendendo poi le scale che portano al piano del Lab, mi siedo alla scrivania poggiando la mia tazza a lato del pc, Shannon si siede di fronte a me. Accendo il pc e lo guardo, è come se volesse dirmi qualcosa, ma non ci riuscisse.
“Shan, che c’è?”
“Tornerà mai tutto come prima?” mi chiede fissandomi
“non lo so, ti dico sinceramente che i miei sentimenti non sono cambiati… che quello che ti ho detto è rimasto. Ma nonostante sia venuto fuori che lei ti stia ricattando, sono davvero stata male Shan.”
“mi dispiace, avrei dovuto parlartene. Ma è successo tutto quel casino quella mattina e io non volevo aggiungere problemi…anche se poi sono arrivati da soli”
“già” riesco a dire prima che entrino Emma e Shayla, gli sorrido e mi metto al lavoro.
La giornata scorre lentissima. Shannon è sempre stato in ufficio con noi e per quanto quella mattina risvegliarmi abbracciata a lui mi avesse fatto piacere e stare bene, non nego che la paura di stare male di nuovo, oggi mi ha rallentato parecchio il lavoro…
“Vado a cucinare, Emma, Martina… mi raccomando quelle foto!” ci dice
“Tranquillo Shannon, facci capire che possiamo agire però in qualche modo ok? Noi alle 7 ci appostiamo dietro la porta e falle lasciare la borsa quaggiù mi raccomando”, dice Emma
“Grazie ragazze” dice salendo, tutti se ne vanno dall’ufficio poco dopo e noi ci mettiamo sedute sulle scale per capire quando è il momento di agire… Emma mi fissa, non mi ha detto nulla per tutto il giorno.
“Emma tutto ok? Non ci siamo quasi parlate di persona oggi!” le dico
“Sì, tutto ok è solo che sono preoccupata davvero tanto per Shannon e anche per te”
“non so più niente Emma… mi lascio trasportare dai fatti e dalle sensazioni…non so più che fare, mi sento in balia degli eventi”
“ti ha detto perché ha dovuto rinunciare a voi?” annuisco, mentre dall’altro lato della porta sentiamo la voce di Kirstina squillare, alzo gli occhi al cielo e respiro profondamente. Si va in scena.
Sentiamo un gran rumore e poi dei risolini, i rumori ci suggeriscono che sono saliti in camera, quindi apriamo piano la porta e cerchiamo di individuare la sua borsa. Per fortuna l’ha lasciata proprio sopra al tavolo in cucina. Prendiamo il telefono e poi torniamo al lab, ho già sentito troppo.
“Quanto è stupida, la password è la sua data di nascita” dice Emma, non rispondo, prendo il cavo e faccio il back up sul pc dell’ufficio, dopo di che accedo al cloud e scorrendo vedo la cartella “Shannon”.
“Emma, eccola” dico aprendo la cartella e cominciando a scorrere le foto di Shannon a dei festini.
“Dio mio…” esclama, “cancella tutto immediatamente” eseguo il reset del cloud, un po’ da stronzi, ma who cares… e dal telefono elimino la cartella foto con la stessa denominazione. Controllo su google drive ed in effetti era salvata anche lì, cancello anche quella.
“credo che sia tutto cancellato” dice Emma “rimettiamo il telefono al suo posto”, risaliamo piano le scale e sentiamo ancora i gemiti provenire dal piano di sopra. Apro la borsa e noto una busta gialla, la apro sotto l’occhio attento di Emma e dentro scovo dei sacchettini di cocaina e delle foto stampate. Le foto stampate. Prendo il contenuto ma lascio la busta dentro la borsa e la riposiziono come era all’inizio. Emma mi fa cenno di andare, ma io non so perché mi perdo nei miei pensieri, finché non sento dei passi uscire dalla camera. Merda, stanno per scendere… nascondo le foto sotto la maglietta e le bustine dentro le tasche, prendo una mela e mi dirigo verso la porta che porta all’ufficio. Sto per aprire la porta, ce l’ho fatta.
“Martina, che ci fai qui!” dice Shannon allarmato con gli occhi sbarrati, seguito da Kirstina tutta scompigliata
“ho finito ora di lavorare, ti dovevo dire che domani devo uscire prima” dico sorridendo il più tranquillamente possibile
“come mai? Hai un appuntamento galante?” mi sbeffeggia Kirstina
“in effetti si – dico io guardandola – ma non credo la mia vita privata riguardi il mio datore di lavoro e tantomeno te” dico sorridendole
“mamma mia che frustrata che sei!” dice andando in cucina, rimaniamo solo io e Shannon in evidente imbarazzo, gli faccio ok con il pollice e poi me ne vado.  
Scendo da Emma e le dico tutto, usciamo insieme dall’ufficio e ce ne andiamo a casa… domani è un altro giorno… andrà meglio mi dico.
Mi arrivano due messaggi non appena arrivo a casa, uno da Shannon e uno da Jared.
“From: Jared.
Grazie per quello che hai fatto. Non vedo l’ora di rivederti e ringraziarti di persona. A presto, J.”
Gli rispondo velocemente e passo al messaggio di Shannon.
Mi dispiace molto per le parole di Kirstina, grazie per quello che hai fatto per me.”
Sbuffo e non rispondo, mi metto sul divano e mi addormento immediatamente.
L’indomani mattina, mi sveglio alle 6 ovviamente ho dormito male ed ho sognato Shannon… mi vado a mettere sotto la doccia bollente per rilassarmi e alle 8 esco di casa per andare al lavoro.
Sto per aprire il cancellino quando inizio a sentire delle urla furiose. Kirstina sta inveendo contro Shannon.
Sbatte la porta e la incrocio sul vialetto di casa, mi guarda funesta e mi sposta di peso poi apre il cancellino e lo sbatte.
Vedo Shannon sullo stipite della porta che mi guarda, vado verso di lui.
“stai tranquillo, non ha più niente contro di te” gli dico mantenendo una certa distanza, entriamo in casa.
“durante un…l’ho chiamata Martina” mi dice tutto d’un tratto lasciandomi sbigottita. Rimango in silenzio e l’unica cosa che riesco a fare è camminare meccanicamente verso il divano per sedermi.

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Capitolo 11
*** 11. But the beating of our hearts ***


11. Scusate il ritaro di nuovo, ecco a voi l’11 capitolo! Sono stata molto occupata, dovevo purtroppo studiare per un esame. Spero vi piaccia, fatemi sapere che cosa ne pensate. Un bacione e buona lettura.

Rimango da sola in soggiorno per qualche minuto, dopo di che, vedendo che Shannon non mi raggiunge decido di andarmene in ufficio. Sono ancora sconvolta dalle sue parole.    Saluto tutti ma il mio sguardo è vuoto. Rispondo al telefono pensando che sia quello dell’ufficio.
“Marti, sono Jared, tutto ok?”, mi risveglio dallo stato di trance
“oddio Jared, scusami… pensavo di rispondere al telefono dell’ufficio!”
“ho bisogno che tu e Shannon veniate a Londra prima del previsto…”
“no, cioè…devo finire delle cose non posso, magari Shayla può accompagnare Shannon”
“ti sto dicendo che queste cose sono più importanti di tutto quello che stai facendo” mi dice severo
“Jared, non me la sento onestamente. Devo avere modo di razionalizzare delle cose…non ce la farei a farmi 10 ore di viaggio con tuo fratello in questo momento”
“Non mi interessa, non fare la bambina. Hai detto che avresti lavorato comunque senza riserve, quindi mi aspetto che tu mantenga la parola data”
“ok, - d’altronde ha ragione, non puoi prescindere dal tuo lavoro- quando dovremmo partire?” chiedo
“fra 5 giorni, mi devi aiutare qui a Londra con delle procedure e non voglio lasciare Shannon a casa da solo dopo gli ultimi trascorsi!”
“Ok, preparo tutti i fogli e partiamo quando vuoi tu” dico, mentre Emma mi guarda dall’altro lato della scrivania
“Mi vuoi dire cosa è successo?” dice serio
“Mi sta aspettando Emma, ora non posso… ti richiamo” dico chiudendo la telefonata
“Martina vieni nel mio ufficio”, seguo Emma e mi metto seduta
“Per il tour puoi portare un bagaglio a mano e due valige da stiva, portati un po’ di tutto” sorrido, sarei veramente andata in tour, non ci credo
“va bene!”
“Quanto soffri la mancanza di sonno da 0 a 10?” mi dice ridendo
“con un buon caffè sempre a portata di mano 5” dico ridendo
“questi sono i documenti, partite da qui, c’è già una macchina prenotata” mi dice passandomi una cartellina
“perfetto, oddio il volo è diretto, che meraviglia!” dico io sorridendo
“Sì, almeno dormite un po’. È un aereo privato, quindi potete fare quello che volete” rimango sconvolta dalle sue parole
“Emma… non credo di aver capito bene”
“No, hai capito bene. Ho sentito il loro litigio stamattina” dice facendo una faccia soddisfatta
“hai sentito anche il motivo? Perché non so se credere a quello che mi ha detto Shannon” dico abbassando il capo
“sì, ha detto il tuo nome in un momento piuttosto intimo” dice lei, quindi era vero…
“quindi è vero…”
“a quanto pare, ho sentito il tuo nome con le mie orecchie… per completezza, è successo in soggiorno, per questo ho sentito”
“oh… salgo un attimo… ho risposto a tutte le email comunque, hanno confermato tutto per lo store in Italia!” dico alzandomi e salendo, apro la porta senza bussare e trovo Shannon seduto per terra con la chitarra sulle gambe e una matita in bocca. I capelli gli si sono allungati, non avevo notato il particolare qualche giorno prima. Busso sullo stipite, il suo sguardo incrocia il mio.
“dimmi” mi dice glaciale
“Jared ci vuole a Londra tra 5 giorni”
“va bene, come mai così in anticipo?”
“ha bisogno di me a Londra e vuole che tu venga con me”
“non vuole lasciarmi senza baby sitter?”
“Shannon, ti vuole bene, ti vuole proteggere”
“Sì sì certo, comincerò a preparare le valige allora, aereo diretto?”, faccio cenno di si con la testa, torna a scrivere, ignorandomi… d’altronde come biasimarlo? Alzo i tacchi e torno in ufficio. Continuo il mio lavoro ma sembra che la giornata non passi mai. Mi sono comportata male con Shannon prima, ma non sono riuscita ad avere una reazione diversa. Mi ha preso alla sprovvista e non avrei saputo che dire. Alle 18 esco e rientro a casa, decisa a cominciare le valigie. Il mio telefono prende a squillare senza sosta e vedo il mittente: Jared.
POV JARED
Scarlett aveva in mano il cellulare con Shannon in linea, io sto chiamando Martina. Shannon mi ha raccontato quello che è successo stamattina, vuole capire cosa l’ha portata a non reagire. Alla fine, non è una cosa bellissima, ma significa pur sempre qualcosa, no?
“Pronto?” dice
“Disturbo?”
“No, sto cominciando a preparare le valige… dimmi tutto”
“Mi dispiace se sono stato troppo duro prima, però mi ha innervosito il tuo comportamento”
“Lo so Jared, non ti preoccupare, sono io che mi sono fatta prendere la mano da tutto, mi sono comportata in modo poco professionale”
“sono pur sempre il tuo capo, quindi pretendo che gli ordini vengano eseguiti al di là dei problemi. I problemi si lasciano fuori dall’ufficio”
“Lo so, non capiterà più” dice mortificata
“non ti ho chiamato solo per rimproverarti ma anche per capire come sta procedendo la questione store in Italia”
“è tutto ok, hanno confermato tutto oggi tramite una email… Emma mi ha passato dei nominativi di store assistant e ho parlato con tutti su skype e ne ho selezionati 2, così si occuperanno di mettere in ordine tutto il merch”
“molto bene… - silenzio imbarazzante – Shannon come lo trovi?”
“l’ho visto oggi pomeriggio e stava scrivendo una canzone, credo! Mi sembrava come sempre”
“ci ho parlato prima ma non mi sembrava come sempre e non mi ha voluto dire che cosa è successo, e tu sei evasiva, quindi c’è qualcosa sotto” dico
“Scarlett è con te?” mi dice, Scar mi sorride e sussura un ‘te lo avevo detto’
“Si è qui con me, ma non cambiare discorso”
“Cosa vuoi sapere” dice sbuffando
“Cosa è successo dopo che avete cancellato quelle foto Marti?”
“Niente io sono tornata tranquillamente a casa e sono venuta al lavoro stamattina!”
“e? ti devo tirare fuori le parole di bocca?” dico irritato
“e lui e Kirstina stavano urlando e litigando di brutto, lei è uscita come una furia e mi avrebbe uccisa se avesse avuto un’arma”
“e il motivo? Perché ce la dovrebbe avere con te” dico facendo finta di nulla
“perdo anche questo briciolo di orgoglio e te lo dico, Shannon l’ha chiamata Martina in un momento in cui non avrebbe dovuto, diciamo”, sorrido e vedo Shannon su Facetime fare un mezzo sorriso
“oh, te lo ha detto lui?”
“si, confermato anche da Emma che li ha sentiti diciamo, e non ho reagito bene quando me lo ha detto… nel senso, ci sono rimasta un po’ di pietra”
“in che senso ci sei rimasta di pietra, avrai detto qualcosa no?”
“no” sussurra, Shan guarda verso il basso
“merda Martina, non è una cosa da poco”
“lo so, lo so, però in quel momento non sapevo che dire. Mi ha preso alla sprovvista e non sono riuscita a formulare dei pensieri normali”
“lo capisco, ma non è giusto…ci sarà rimasto male”
“immagino di si, oltre che la sorpresa sono stata sopraffatta anche da altri pensieri e non ce l’ho fatta ad essere lucida” dice con la voce tremante
“stai calma ora, respira, che cosa stai pensando?”
“sto pensando che sono una deficiente, che brucio sempre tutte le occasioni” sbuffo “senti Jared, ho bisogno di riordinare il cervello in questo momento”
“non devi mettere in ordine il cervello, devi solo capire cosa vuole il tuo cuore”, silenzio, la sento singhiozzare e poi chiudere la telefonata
“Jared, hai calcato troppo la mano, questo fine settimana sono successe troppe cose, ci sta che sia confusa e non capisca cosa vuole veramente, è molto fragile anche se non lo da a vedere” mi dice Scarlett
“Aspetterò che si schiarisca le idee, buonanotte” asserisce Shan
“Shan, buonanotte, fai le valige!” dico
“Si fratellino tranquillo!” dice chiudendo la telefonata
“Scar, lo so che ho esagerato, ma era l’unico modo per avere una reazione…”
“Vedremo…”
POV MARTINA
Dopo la telefonata di Jared non ho fatto altro che pensare e a tratti singhiozzare. Mi sono addormentata di nuovo sul divano. La mia schiena prima o poi chiederà pietà.
Mi sveglio l’indomani mattina più stanca della sera prima, mi do una sistemata, metto il correttore sulle occhiaie e vado al lavoro. Shannon è in ufficio con Andrew e Stevie, grandioso.
“Buongiorno” dico con un sorriso tirato, mi siedo alla scrivania e inizio il mio solito lavoro. All’ora di pranzo esco e vado a comprarmi un’insalata al supermercato e rientro poco dopo, mi metto a tavola con Emma e Shayla.
“Emma, sai già il sesso o ancora è troppo presto?” chiedo io mangiando
“No, ancora no, ma spero che sia una femmina!” dice sorridendo
“Facci sapere, visto che saremo via” asserisce Shayla
“assolutamente!”
“Caffè?” dico io
“Assolutamente si! Tu stai facendo pratica per il tour?” mi dice Shayla
“Lascia stare la mia insonnia non ha limiti ultimamente!” dico io, sorridendo, “evidentemente devo cambiare correttore!” dico ridendo e versando il caffè su due grandi tazze e porgendone una a Shayla
“Riposati ora perché poi ringrazierai il cielo se dormirai per più di 4 ore!” mi dice Shayla
“Ci provo, ma con scarsi risultati!” dico avviandomi verso la scrivania, mi incrocio con Shannon ed entrambi giriamo lo sguardo dall’altra parte, arrossisco mi vado a nascondere dietro al mio schermo.
 
IL GIORNO DELLA PARTENZA
Sto andando verso l’ufficio con le mie due valigione, un trolley piccolo e lo zaino con il computer. Partiremo all’ora di pranzo, e stamattina abbiamo la riunione finale. Ho deciso di parlare con Shannon una volta che saremo soli in aereo. Mi dispiace che ci sia stato questo allontanamento, potremmo ricominciare da capo se lui volesse. Non riesco a smettere di pensarlo e dirmi quanto sono stata cretina.
Mi siedo al tavolo ed Emma comincia la riunione, Shannon è al suo solito posto che annota qualcosa in un blocco. Dopo la riunione, carichiamo le valige in macchina e partiamo. Il tutto rigorosamente senza rivolgersi parola.
Arrivati in aeroporto, imbarchiamo in bagagli da stiva e poi andiamo direttamente al gate. Saliamo sull’aereo e ci mettiamo comodi. I sedili sono delle poltrone enormi e comodissime. Mi siedo e la reclino un po’ per mettermi comoda così fa anche Shannon dall’altro lato dell’aereo. Dopo la fase di decollo si mette le cuffie e guarda un film, io ascolto un po’ di musica. La riproduzione casuale a volte credo che sia abbastanza stronza, parte la canzone Watch Over You degli AlterBridge e inizio a piangere senza motivo. O meglio, senza motivo apparente. Metto la mascherina per dormire così da nascondere le lacrime, sono stata cazzuta e ho affrontato lo stronzo che mi picchiava ma non riesco a mettere l’orgoglio da parte e parlare apertamente con Shannon. Ho paura di riaverlo con me e poi riperderlo di nuovo, ho paura delle malelingue, ho paura della differenza di età…Però stavo così bene con lui, alleviava tutto lo stress, mi capiva con uno sguardo. Vorrei che tutto tornasse come prima, davvero. Allora perché invece di stare qui a piangerti addosso non vai da lui e parlate? Coraggio, lui ha provato a riallacciare i rapporti, ma lo hai chiuso fuori con la tua reazione. È vero, mi tolgo la mascherina e prendo coraggio. Lo guardo, sta ridendo per il film probabilmente, mi alzo e gli sfioro la spalla. Un brivido che mi scorre lungo tutta la colonna. Si toglie le cuffie e mi guarda.
“Dimmi” mi dice serio, mi siedo sul posto accanto al suo, guardo in basso e poi torno a sostenere il suo sguardo, i suoi occhi sono magnetici
“Mi dispiace… la reazione che ho avuto l’altro giorno è stata schifosa, non immagino nemmeno come ti possa essere sentito. È stato un weekend pieno emotivamente parlando e ho scaricato nel peggior modo possibile tutto lo stress”, torno a guardare in basso e sento il suo sospiro
“Non volevo sovraccaricarti, pensavo che ti avrebbe in qualche modo fatto capire che sei ancora qui, come hai detto tu, anche per me” mi dice imitandomi, “ignorarti in questo periodo non è stato facile sai? Mi sono dovuto comportare da cazzone e fare cose che non avrei voluto fare”
“Se n’è andata?”
“Potresti guardarmi in faccia invece di fissarmi i piedi?” dice alzandomi lo sguardo, i miei occhi sono lucidi, “nonostante come ti ho trattato, mi sei stata più vicina di chiunque altro… sono stato un egoista a non parlarti di questa situazione prima, probabilmente avremmo trovato una soluzione diversa, insieme, sin dall’inizio… ma non sono riuscito, sono ripiombato nel passato con uno schiocco di dita. Non è facile per me aprirmi, è difficile che esprima quello che mi turba… ma con te mi viene facile, è per questo Jared manda sempre te, perché sa che con te riesco ad aprirmi e parlare come sono riuscito a fare solo con lui fino ad ora”, il suo sguardo sincero mi riempie il cuore
“Shannon, ricominciamo da capo” dico dopo qualche minuto di silenzio, sorride
“Speravo me lo dicessi” mi prende la mano, la sua così calda si scontra con la mia congelata per la paura
“questi ultimi giorni sono stati infernali, così vicini ma in realtà così lontani… credo che tu riesca a leggermi come nessun altro abbia mai fatto”
“Vieni qua” dice facendomi spazio sulla sua poltrona, mi accoglie tra le sue braccia ed è come tornare a respirare di nuovo, mi accoccolo tra le sue braccia e il suo profumo pervade le mie narici.
“il tuo profumo mi è mancato così tanto” confesso
“anche a me il tuo”
“Shan, ti prego, spero non ci sia una ‘prossima volta’, ma se tornasse, qualsiasi cosa succeda… ti prego, parlami” gli dico guardandolo negli occhi
“te lo prometto piccola” mi accarezza una guancia, mi avvicino a lui, in nostri nasi si sfiorano, ci baciamo. Un bacio lungo, dolce, ci siamo ritrovati, finalmente. Tutto intorno a me scompare, ci siamo solo io e lui e le nostre lingue che dopo tanto si intrecciano di nuovo. Ci stacchiamo controvoglia con il fiato corto. Ci guardiamo e ci sorridiamo.
“Devo chiamare Jared”, dice felice
“Adesso? Ma ti pare il momento?” dico io ridendo, una sensazione di leggerezza mi pervade
“Sì è il momento, aspetta che prendo il telefono” fruga nelle tasche con difficoltà, così mi alzo per fargli prendere il telefono, dopo di che torniamo subito appiccicati l’uno all’altro. Mi dà un bacio veloce poi avvia la chiamata su Facetime, perché sì quell’aereo aveva il wifi, incredibile.
“Shannon, non dovresti essere su un aereo in questo momento?” chiede Jared
“Se solo avessi autorizzato la videochiamata avresti capito…ti disturbo?” chiede Shannon con un sorriso malandrino
“Ehm… - sentiamo Scarlett ridere – dipende, nel senso che mi devi dire?”
“Beh una cosa importante, preferisci che ti scriva un messaggio?”
“Si, sì grazie Shan, meglio” dice attaccando
“Mi sa che lo abbiamo disturbato…” dico ridendo
“Tu dici? Insomma, a noi ha disturbato così tante volte che se lo merita!” dice “vieni qua che ci facciamo un selfie e glielo mandiamo”, mi accoccolo e quando ancora mi stavo sistemando scatta la foto, il risultato è dolcissimo
“è molto bella” dico io dandogli un bacio sul collo, sento di nuovo uno scatto, “ehi che fai, le foto a tradimento?”
“sono le più belle! Guarda” e in effetti non gli posso dare torto, mi stringo a lui perché sento freddo e mi addormento, accoccolata e con il suo profumo che mi inebria i sensi.
“Signori, mi dispiace disturbarvi, l’aereo sta per atterrare e vi dovete posizionare in due sedili diversi per ragioni di sicurezza”, sento una voce candida svegliarmi e Shannon muoversi, socchiudo gli occhi e lo vedo sorridermi, mi alzo e stiracchio e poi mi metto seduta sul sedile accanto a lui.
“Ben svegliata” mi dice con una carezza e dandomi un bacio
“Ben svegliato anche a te” dico dandogli un dolce bacio sulla guancia
“Mi hai sbavato sulla felpa” dice ridendo e facendomi vedere
“Merda, mi dispiace” rido, “non volevo ma quando dormo bene, sbavo”
“felice di essere stato un buon cuscino” mi sorride, “vediamo che ha risposto il mio fratellino” dice prendendo il telefono, comincia a ridere e poi mi passa il telefono.
Ommioddio, ommioddio … è tutto a posto tra voi due? 
Non ci credo, sono felicissimo. Ci vediamo tra qualche ora bro!

Ommioddio sono al settimo cielo!
!!!!!!!
“Sembra una ragazzina che tifa per la propria ship in una serie tv!” dico ridendo, “mandami le foto grazie” dico prendendo il mio telefono, notando 10 messaggi, sono tutte foto di Shannon, “Shan, mi hai fatto delle foto sceme mentre dormivo?”
“no, assolutamente no” mi dice con tono finto innocente, apro le foto e sono tutte foto di me a bocca aperta e lui che fa le facce più cretine
“Hai mandato queste a Jared?” dico io ridendo
“assolutamente sì, quelle belle le teniamo solo per noi” mi dice sorridendo, l’aereo atterra, usciamo e veniamo diretti verso l’ingresso dell’aeroporto di Gatwick. Rimango sempre dietro Shannon per non dare nell’occhio. Ci sono dei fotografi che lo riprendono, io ho i fogli in mano che mi ha dato Emma alla riunione e cerco la targa della macchina che ci avrebbe dovuto portare all’hotel.
Shannon fa delle foto e firma degli autografi con i fan. Mi faccio mettere le valigie in macchina dal bodyguard e poi mi dirigo verso Shannon.
“Ragazze, mi dispiace ma abbiamo degli orari e degli appuntamenti da rispettare, ve lo devo portare via!” dico io gentile
“Mi dispiace ragazze, se non arrivo in orario Jared mi ammazza! Spero di vedervi agli Show!” dice gentile salutando tutti ed entrando in macchina.
“wow, non mi aspettavo che potessi essere così diplomatica”
“nemmeno io!” dico ridendo ma mantenendo comunque le distanze, non volevamo di certo che sparlassero di noi.
Arriviamo in hotel e il fattorino prende tutte le nostre valigie, entriamo subito in hotel ad accoglierci troviamo Jared e Scarlett.
“Com’è andato il viaggio Marti? Dormito?” mi sbeffeggia Jared
“Oh sta zitto stronzo!” dico io ridendo e andando ad abbracciarlo
“parli così al tuo capo?” dice fintamente scocciato
“Jared, sei pesante!” dice Scarlett facendo ridere tutti
“quindi quali sono le nostre stanze?” chiede Shannon
“Stanze?” dice vago Jared
“Jared…” dice Shannon
“Potrei aver prenotato solo una stanza, ma non c’è problema no?” dice innocente
“io veramente non ci credo” dice Shannon massaggiandosi le tempie e ridendo allo stesso tempo, “mi dispiace Marti, non sapevo mio fratello fosse cupido”
“Shan, non è un problema” gli dico io sfiorandogli la spalla
“Sentite, l’ho fatto per voi… poi l’hotel era pieno quindi o doppia o doppia…”
“Jared keep calm, solo…possiamo iniziare domani con il lavoro? Il Jet lag mi sta uccidendo” dico io
“certo, andate pure a sistemarvi, è il mio ultimo giorno con Scarlett e lo voglio passare con lei” dice Jared guardandola con amore, “a domani”.
Dopo averli salutati saliamo in camera e ci mettiamo comodi. Mi stendo di fianco a lui e lo guardo. È in tuta e sta sonnecchiando.
“Marti, non mi fissare, mi innervosisci” mi dice sorridendo
“Scusa, è che sei carino quando dormi”
“ah sì?” dice allungando le braccia e trascinandomi a sé e intrappolandomi con la sua stretta salda, gli do un bacio sulla spalla, “senti, domani dopo aver sbrigato le faccende con Jared ti va di andare un po’ in giro per Londra?”
“Shan non possiamo uscire così” gli dico io alzandomi per guardarlo negli occhi
“perché no? Ti metti la maglia staff e passi inosservata!” dice insistente
“E va bene!”
“non ho intenzione di lasciarti, lo sai vero? Rimarrai tra le mie braccia per sempre”
“Leto stai attento a quello che dici” gli dico per poi sbadigliare
“Sono serio questa volta” risponde, ma non riesco a controbattere, Morfeo mi reclama.
Mi sveglio al suono del telefono dell’hotel, a cui risponde fortunatamente Shannon.
“Pronto?”
“Mr. Leto, sua fratello la sta aspettando in area ristoro per pranzo”
“Pranzo? Ma che ore sono” lo sento chiedere
“Sono le 13 signore”
“Ah, scendo subito!” dice attaccando il telefono, io mi alzo di scatto e mi infilo la felpa con scritto Mars Staff, e infilo un paio di Jeans qualsiasi, Shannon fa lo stesso. Ci precipitiamo fuori dalla camera e in un attimo siamo in ascensore. Shannon con impeto mi sbatte alla parete dell’ascensore e mi bacia con passione, è come tornare a respirare di nuovo.
“Buongiorno Shannon” dico con gli occhi ancora chiusi, mi da un bacio umido sul collo e mi fa rabbrividire
“buongiorno a te” dice poco prima che le porte si aprano, sorrido e lo seguo in sala da pranzo.
Entriamo e come vediamo Jared e Scarlett ci dirigiamo verso di loro.
“Buongiorno eh, ben svegliati!” dice malizioso Jared
“Buongiorno, e non parlare così malizioso fratellino” dice Shannon
“Vuoi dirmi che avete fatto tardi perché dormivate?” aggiunge Scarlett
“Sì, il jet lag ci ha distrutti, credo di aver dormito qualcosa come 12 ore” dico io ridendo
“Shannon, fratello, questa rivelazione mi lascia basito” dice Jared sarcastico
“Ma la smetti!” risponde Shan al fratello ridendo
Ordiniamo anche noi il pranzo e ci mettiamo a ridere e scherzare. Dopo pranzo con Jared discutiamo di alcuni dettagli per il tour mentre Shannon accompagna Scarlett in aeroporto.
“Jared, secondo me alle transenne ci vogliono più persone… Shayla ed io non basteremo a fermare le persone quando non potremo più salire sul palco!” dico io
“Contando anche quanto siete graciline” dice lui pensieroso
“Ehi, ora offendi?” dico ridendo
“No, ma non siete bestioni che riescono a contenere la pazzia” mi dice con un tono divertentissimo
“Capitan ovvio! Comunque per quanto riguarda i palloni prima di partire sono arrivati, coriandoli idem, ma dovremo fare un restock a Roma”
“Di quello occupatene tu, e in Italia ti voglio super attiva, mi raccomando, è importante che gli echelon capiscano che stiamo cercando di essergli il più vicino possibile” mi dice sorridendo
“in Italia scavalcherò Shayla, lo so, me lo ha detto lei stessa… anzi ne era anche felice!” dico ridendo
“bene, dobbiamo richiamare anche Virgin Radio italia. Mi hanno mandato una email ma vorrebbero parlare a voce. Gli ho detto che oggi avremmo preso i contatti”
“Va bene, chiamiamoli allora… dammi il numero” dico io
“Ecco, solo… non voglio che mi intervisti quella rossa… Non mi piace come si pone con gli ospiti, richiedi la Maugeri”
“Speravo lo dicessi, non la sopporto nemmeno io…comunque ora chiamo e vediamo cosa si può fare”, compongo il numero e attendo che qualcuno mi risponda, mi faccio passare il direttore di Virgin Radio, molto gentile e poi faccio la richiesta speciale di Jared, che viene acconsentita senza problemi.
“Molto bene, Jared, devi fare un video per la pagina, mi ha scritto ora Emma” dico io
“Video? Ma se faccio una live? Magari aspetto che arrivi Shan e facciamo una live io e lui”
“Va bene anche la live. – entra Shannon in camera di Jared tutto sudato – Shan, tutto bene?”
“TUTTO BENE? Ci sono 50 persone qui fuori, mi stavano rincorrendo” scoppio a ridere
“Shan, ti stupisce? Voglio dire, di Echelon ne è pieno il mondo, in più sanno che sei arrivato per stare con Jared, figurati…è partita la caccia all’uomo!” dico io sorridendo
“Marti, esci fuori per favore e dì a quella gente che non possono rimanere qui. È un hotel a 5 stelle”
“Jared, io mi metto nei loro panni… uscite voi due e dite a tutti che purtroppo non possono stare qui di fronte, ma che fra poco farete un annuncio importante e quindi di rimanere connessi su instagram…”
“hai ragione” dice Shannon, “dai Jay andiamo!” si alzano e escono all’ingresso, comunicano questa cosa e poco dopo se ne vanno tutte, tutte eccitate per il nuovo annuncio. Andiamo in stanza da Jared e io prendo il suo telefono per fare la diretta sul profilo della band. Shannon tiene il suo per leggere le domande che vengono poste e attiviamo la live. Fanno degli annunci, chiamano delle fan in diretta, regalano dei biglietti per alcuni show.
Quello che hanno creato i Leto credo che sia molto di più di una semplice band con il suo seguito, hanno aiutato molte persone a crescere e trovare sé stessi, me inclusa. Li guardo con aria sognante, sono spontanei e si mostrano per quello che sono. Chiudono la live con un abbraccio dolcissimo che fa esplodere i commenti, salvo e li guardo sorridente.
“Ragazzi sono sempre più contenta di lavorare con voi, davvero. Cioè vedere quello che ci sta dietro e lavorare perché il risultato finale sia il migliore, dopo anni e anni che vedevo solo il prodotto finale è qualcosa di meraviglioso e che mi riempie il cuore!” dico apertamente, Shannon sorride, mentre Jared mi guarda con quegli occhioni blu e mi viene ad abbracciare, l’abbraccio più bello e sincero del mondo.
“Martina le tue parole sono bellissime, grazie… grazi milli” dice sciogliendo l’abbraccio
“Con l’italiano c’è ancora da lavorare però!” dico facendolo ridere mentre Shan mi affianca
“Oh, poco male… ho tempo per impararlo più decentemente – dice mentre si dirige verso la hall – bene, vi lascio andare a fare un giro per Londra, io devo tornare a studiare il mio copione”
“Non penso sia il caso dopo prima no?” dico io guardando Shannon interrogativa
“Perché no? Hai la maglia dello staff, nessuno malizierà!” dice Shan
“Va be se lo dici tu mi fido, non sono molto abituata ancora a queste cose!” dico sorridendo imbarazzata
“beh, prendilo come training allora! – dice Jared – ciao raga, buona giornata… Io giro delle scene in notturna stasera quindi ci vediamo a pranzo domani!” dice andando verso gli ascensori
“beh andiamo allora, amo Londra” dico io sorridente uscendo
“Si, ma prima – mi tira dietro un angolo e mi bacia appassionatamente – grazie per le parole di prima – mi bacia di nuovo – sei speciale Marti” lo guardo negli occhi, sorrido, gli accarezzo la nuca e lo attiro a me per un altro breve bacio, dopo di che infilo i miei occhiali da sole e usciamo, siamo fianco a fianco e ogni tanto le nostre mani si sfiorano. Vediamo un paio di fotografi ma non ce ne curiamo. Andiamo verso Camden, dove Shan viene riconosciuto da varie persone, si presta gentilmente alle foto che io faccio volentieri.
“ragazzi, sono dello staff ma non la fotografa, quindi mi dispiace se non sono eccezionali!” dico facendo ridere tutti, mi ringraziano e noi continuiamo il nostro tour.
“Shan, comincio ad avere freddo, che ne dici se torniamo in hotel?” dico io stringendomi al mio felpone
“certo, ordineremo qualcosa per cena – mi sorride e mi blocca dolcemente prendendomi un polso – Marti, voglio fare le cose come si devono tra di noi davvero… spero di riacquistare appieno la tua fiducia, non mi è mai capitato di stare così bene come sto con te” mi dice mordendosi il labbro inferiore dal nervosismo
“Shan – lo guardo e lo intimo a continuare a camminare – la mia fiducia verso di te l’hai riacquistata da un po’. Sono stata male, non potevo credere che tutte le tue parole fossero state dette tanto per. Il fatto che fossi tornato da lei mi ha spezzato il cuore, però dentro di me sapevo che qualcosa non andava, ero preoccupata per te, perché stavi tornando nella spirale dell’infelicità e volevo solo farti stare meglio, toglierti di mezzo quella persona tossica in tutti i sensi. Mi sono resa anche conto di quello che tu mi hai dato, mi hai dato sicurezza e protezione, amore e ho capito finalmente che cosa vuol dire amare profondamente” dico continuando a guardare dritta, gesticolando da morire visto che quando sono nervosa le mie mani prendono a gesticolare a caso. Mi sta fissando.
“cristo Marti, non so che risponderti, sono un coglione senza parole in questo momento” si gratta la nuca, “ci sono solo tre parole che ti vorrei dire e che mi stanno esplodendo dentro, ti amo” mi dice, continuando a camminare con non chalance, il mio cuore perde un battito, sento il fiato venire meno, siamo arrivati all’hotel, salutiamo il tipo alla hall e ci dirigiamo in ascensore. Non appena si chiudono le porte mi fiondo su di lui famelica, questa volta è lui ad essere sbattuto alla parete dell’ascensore.
“Ehi, tigre – dice con il fiato corto per i miei baci – non ti ricordavo così intraprendente” le sue labbra tornano ad essere mie
“Il tuo sapore mi è mancato così tanto Shannon, ti amo anche io” dico guardandolo con gli occhi lucidi
“Marti” sussurra al mio orecchio, avverto la sua eccitazione. Mi afferra le natiche e io aggancio prontamente le mie gambe al suo bacino, le porte dell’ascensore si aprono al nostro piano e ci avviamo alla nostra camera così, ridendo spensierati. Apriamo la nostra camera e prontamente Shan fa aderire la mia schiena alla porta chiudendola. Apro gli occhi, i miei occhi si rispecchiano nei suoi, entrambi lussuriosi. Mi sfila la felpa e con una mossa veloce anche il reggiseno, ci muoviamo verso il letto. Mi appoggia seduta sul letto e io gli tolgo i pantaloni, fa lo stesso con me. Continuiamo a baciarci, scende con la sua bocca lungo il mio collo, le mie dita si perdono tra i suoi capelli. Glieli tiro leggermente per riportare le sue labbra su di me, la sua erezione sfiora il mio interno coscia, gli sfilo la maglietta e subito dopo l’intimo lui mi segue. Gli lecco la triad, e lui sospira.
“Dio, mi sei mancata così tanto” dice con voce profonda e ansante
“Anche tu”, mi apre le gambe, sento la punta della sua erezione entrare, mi prende le mani e le intreccia alle sue sopra alla mia testa, mi bacia di nuovo il collo facendomi rabbrividire e poi le sue labbra tornano sulle mie labbra, lo sento entrare lentamente dentro di me, gemo… questa lentezza mi sta facendo impazzire, sposto la mia bocca al suo collo e gli lascio il segno. Le mie mani si sciolgono dalle sue e vanno a toccare le spalle e le sue natiche. Dio mi sento così completa con lui dentro di me.
“Shannon ti voglio” dico muovendomi sotto di lui
“Mi hai, mi hai tutto, completamente, per sempre”
Quel per sempre viene inghiottito dai nostri gemiti, aumenta l’intensità delle spinte, cerco di soffocare i gemiti sulle sue labbra o sul suo collo ma invano. Sono quasi all’apice del piacere, esce quasi completamente da me e poi rientra con unica spinta facendomi urlare di piacere. Le spinte si fanno sempre più veloci e io non riesco più a trattenere l’orgasmo, così potente da farmi tremare, poco dopo gemiamo insieme e lo sento venire dentro di me. Torniamo a baciarci, è ancora dentro di me, starei così per sempre. Lo amo, siamo tornati una cosa sola, ci siamo ritrovati nel modo più bello. Esce da me e si stende di fianco a me, poggio la testa sul suo petto e sento il battito del cuore accelerato dall’amplesso. Gli do un bacio sul cuore, mi alza il viso e porta le mie labbra sulle sue. Approfondisco il bacio e mi metto a cavalcioni su di lui, pronta a ricominciare. Comincio a baciarlo dal tatuaggio con il codice morse fino ad arrivare al suo membro, lo prendo in bocca. Lo sento sospirare in senso di apprezzamento. Poco dopo smetto, apre gli occhi, accolgo di nuovo il suo membro dentro di me e le sue mani agganciano il mio bacino, seguendo la velocità piuttosto sostenuta, sospiro e gemo. Le sue mani si spostano sui miei seni, li strizza e io reclino la testa all’indietro agganciando con le mani le sue ginocchia.
“Guardami” mi dice ansimando, il mio sguardo torna di nuovo a lui, le posizioni si ribaltano e torna a dettare il ritmo, gemiamo e veniamo allo stesso momento, mentre ci guardiamo negli occhi. Esce da me e mi abbraccia, è la cosa più bella che potesse fare.
“Il tuo profumo sulla mia pelle è il balsamo migliore per tutto” mi dice, lo guardo dolcemente e gli schiocco un dolce bacio sulla guancia, mi accoccolo sul suo petto, intreccio le mie gambe alle sue e mi addormento così. Ho ritrovato finalmente la mia felicità. È lui la mia felicità, e spero che possa esserlo per sempre, davvero.  

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Capitolo 12
*** 13. Perfect ***


13. Chiedo umilmente scusa per l’attesa, finalmente riesco a pubblicare. Tra blocco dello scrittore e impegni vari ho sempre trovato poco tempo e poca voglia per aggiornare. Sono in un periodo di alti e bassi e spero che mi perdonerete per questo mio ritardo colossale. Spero tuttavia che il capitolo vi piaccia. Buona lettura e a presto bellezze!
Apro gli occhi e noto che non ci siamo mossi dalla posizione in cui ci siamo addormentati. La luce filtra dalle tende e delinea il profilo del mio uomo. Non lo voglio più perdere e lotterò contro tutto e tutti pur di averlo accanto a me per sempre. Mi perdo nei miei pensieri mentre lo fisso. Nonostante tutto quello che ho passato negli ultimi mesi, il mio amore per lui non è affatto cambiato. Provo esattamente gli stessi sentimenti di prima e il senso di casa che mi trasmettono le sue braccia mi fa sentire a mio agio e bene in qualsiasi situazione. Con l’indice sfioro le sue labbra, così morbide e accoglienti… per tutta risposta Shannon mi stringe di più a sé. Gli bacio il collo, dove la notte prima ho lasciato un segno ben visibile. Sospira e poi i suoi occhi incontrano i miei.
“Buongiorno”, mi dice sorridendo dolcemente e avvicinando il mio viso al suo per darmi un bacio
“Buongiorno a te” dico sorridendo timida, lo bacio. Un bacio casto ma pieno di amore, le nostre labbra si separano e io torno a poggiare la testa sul suo petto
“Vorrei svegliarmi così tutte le mattine, davvero” mi dice facendo incrociare i nostri occhi
“è il risveglio migliore che io possa immaginare” dico dolce
“beh, ne conoscerei uno migliore – dice malizioso – ma sì, questo è il più dolce in effetti” mi dice facendomi ridere
“scemo” dico alzandomi con il busto, “ordiniamo la colazione? Ho una fame terribile!” dico io sorridendo
“sì, anche io ho fame, ma prima vorrei farmi una doccia, mi accompagni?” mi chiede baciandomi il collo
“certo che si” dico alzandomi di scatto e andando verso la porta del bagno, vengo presto raggiunta da Shannon, che mi prende la mano e mi fa girare verso di lui
“ti amo”, arrossisco e abbasso lo sguardo, siamo entrambi nudi e mi sento esposta, come se mi vergognassi
“ora ti vergogni di me?” dice posando le sue labbra calde sulle mie “stanotte non mi sembrava che fossi così timida!” dice facendomi arrossire ancora di più, gli prendo la mano senza rispondere e lo trascino in bagno di fronte allo specchio. Gli ho lasciato due segni ben visibili sul collo e dei graffi leggeri sulla schiena. Anche lui non si è di certo risparmiato, ho il collo martoriato! Per fortuna qui a Londra fa ancora freddo e posso mettermi un maglione a collo alto. Mi posiziono dietro di lui e lo abbraccio da dietro, creando contatto tra il mio petto e la sua schiena. Le mie mani finiscono sul suo addome scolpito.
“Beh, diciamo che il mio collo ti piace parecchio!” dice ridendo e guardandosi
“mi dispiace!” dico io guardandolo dallo specchio
“anche tu non è che sia messa meglio!” cambia le posizioni, ora sono io davanti allo specchio e la situazione è migliore di quanto credessi, le sue labbra sono come una calamita per le mie e non riesco a trattenermi dal baciarlo con passione… il suo sapore è così buono. Mi alza le gambe e mi fa sedere sul ripiano del lavandino, siamo entrambi eccitati. Si allontana per aprire l’acqua della doccia, io non perdo neanche un suo movimento. Torna da me, mi prende in braccio e mi fa agganciare le gambe al suo bacino. Sento la sua erezione e mi eccito ancora di più. Sospiro. Una volta in doccia, la mia schiena aderisce con le piastrelle fredde. I brividi cominciano a pervadere il mio corpo quando la sua mano scende verso il mio basso ventre e infila due dita nella mia intimità. Circondo il suo collo con le mie braccia e mi stacco leggermente per prendere aria.
“Shan… - dico ansimando-Shan, ti prego… Ti voglio” dico ansimando, mi guarda negli occhi e senza dire altro mi penetra, facendomi emettere un grido di piacere. 
“Marti” mi dice con voce grave all’orecchio
I suoi affondi mi fanno gemere di piacere, siamo un tutt’uno. Raggiungiamo entrambi l’orgasmo e non riesco a trattenermi dall’urlare. Gli mordo leggermente il labbro inferiore e dopo essere uscito da me mi abbraccia e mi da un bacio sulla guancia. Prende il doccia schiuma e mi insapona prima la schiena, poi le natiche e le gambe. Poi passa al collo e ai seni. Mi sciacquo e faccio lo stesso con lui, insaponandolo per bene. Gli lascio dei baci delicati sui segni della sera prima come a volerli curare. Ci sciacquiamo e usciamo dalla doccia e mentre ordina la colazione io mi faccio due trecce alla francese, così da non dover asciugare i capelli. Rientro in camera e lo trovo disteso sul letto con il telefono in mano. Indossa solo i pantaloni della tuta e lo trovo estremamente sexy.
“Shan, mettiti una maglietta ti prego!” dico io mentre gli vado in contro
“Disse colei che indossa solo un asciugamano” alza lo sguardo e mi fissa
“Touchè! Che stai facendo?” gli chiedo buttandomi sul letto curiosa
“Sto chattando con Jared, che per inciso, mi ha detto che ti ha chiamato circa 10 volte” dice sorridendo
“MERDA!” dico alzandomi di scatto e andando a prendere in fretta e furia il telefono
“Stai tranquilla, abbiamo risolto, non era niente di importante solo una delle sue tante paranoie” mi dice ridendo, mentre osservo le chiamate perse e le e-mail, in effetti si trattava soltanto dei colori delle magliette dello staff dello Shop
“Cioè seriamente? Mi ha chiamato 10 volte per il colore delle magliette?” dico ridendo
“Sì e per romperci le scatole! Ma avevamo entrambi il silenzioso” mi dice mentre mi vesto
“Lo richiamo comunque, non voglio risultare irresponsabile!” dico infilando la sua felpa rosa
“Sai che questa felpa ti sta proprio bene? Specialmente se sotto non metti i pantaloni” dice malizioso, lo guardo sorridendo mentre inoltro la chiamata
“Jared, scusami… Ho visto le chiamate, buongiorno”
“Buongiorno a te, tutto risolto non ti preoccupare… In realtà Emma aveva già deciso tutto, vi volevo solo dare fastidio lo ammetto!” mi dice ridendo a crepapelle
“Cioè 10 chiamate Jared? Sul serio? Mi è preso un colpo, pensavo che fosse qualcosa di serio!” dico io ridendo
“Lo so, senti oggi venite a pranzo qui sul set? Giro praticamente da solo e mi deprimo altrimenti!” guardo Shannon e mi fa un ok
“Va bene, ma non voglio spoiler sul film, quindi…”
“Non ti preoccupare, mangiamo nella mensa che è lontana dal set ovviamente! Vi metto in lista allora, mi raccomando puntuali fra un’ora!”
“Ok saremo lì per le 13! Fa freddo dove girate?” chiedo sorridendo maliziosa, buttando un occhio al collo di Shan
“Non troppo! A più tardi, ora devo proprio andare!” dice chiudendo velocemente la telefonata, mi butto a letto a mia volta con il telefono, rispondo a dei messaggi di Emma, che voleva sapere come stava andando con Shannon e poi lo poggio sul comodino. Mi accoccolo di nuovo tra le braccia di Shannon, mi guarda e mi fa vedere dei video stupidi che gli avevano mandato dalla Black Fuel. Gli arriva un messaggio da parte di Constance, gli chiede come sta andando e prontamente dopo aver aperto la chat, scatta un selfie e lo invia alla madre, che risponde entusiasta. Poggia il telefono sul comodino e mi abbraccia ancora più forte di prima.
“Ti faccio una proposta, ne stavamo parlando prima con Jared” dice mentre si tira su e si siede con le gambe incrociate sul letto, faccio lo stesso mettendomi di fronte a lui
“Sono tutta orecchi!” dico sorridente, ma anche in ansia
“non ti agitare, già ti vedo tesa, non è nulla di grave o serio – dice sorridendomi e sfiorandomi la spalla – pensavo, che durante il tour potresti dormire con me… Ci vedremo poco durante il giorno, o se ci vedremo non saremo mai veramente insieme, perché sarai comunque parte dello staff e dovremo essere professionali… quindi, ecco pensavo che magari potevamo recuperare il tempo dormendo insieme” mi fa sorridere l’innocenza con cui mi guarda
“Mi piacerebbe davvero tanto Shan, solo che ho paura che poi non ti riposerai per bene. Non voglio assolutamente che ciò incida nella performance” dico seria “non mi fraintendere, la me non razionale sta facendo i salti di gioia” dico ridendo
“mi sentirei anche più tranquillo ad averti qui vicino a me sinceramente, crollerò tutte le sere subito dopo lo show, però sapere che tu sei qui con me e che al mio risveglio ti trovo tra le mie braccia mi rasserena! Poi ovvio, a volte avremo orari diversi, tu dovrai rientrare più tardi o dovrai uscire prima… però so che sarai qui” mi dice serio
“potremmo provare allora – dico avvicinandomi a lui e andandomi a sedere sulle sue ginocchia per abbracciarlo meglio – però se vedo che le performance calano troviamo una soluzione diversa, ok?” dico io sorridendogli
“a volte ho paura, tu e Jared siete diventati inquietanti, simbiotici fino al cervello” dice ridendo
“ti ha detto così anche lui?”
“si, e mi ha anche detto, tanto anche lei la pensa come me, vedrai! Siete inquietanti” aggiunge sconvolto
“bene, allora vedo che siamo sulla stessa lunghezza d’onda. È deciso!” dico spingendolo all’indietro così da farlo stendere sotto di me
“signorina, cosa intende fare?” mi dice scherzoso
“non lo so, pensavo a… – non finisco la frase ma inizio a fargli il solletico, che non soffre con mio estremo disappunto – no dai, non soffri il solletico?” gli dico delusa
“lo soffro solo su un punto del corpo, e non mi guardare maliziosa, è un punto normale” mi dice
“ok allora lo scoprirò” dico determinata iniziando a fare il solletico in tutti i punti più classici: le spalle, il collo, la nuca, le ginocchia, il tallone, i piedi… ma nulla. Demotivata rinuncio.
“Rinunci così in fretta? Ti do un indizio, non è il collo” dice
“Grazie al cavolo! – ho un’intuizione, prima non ho provato sulle ossa iliache, lo guardo malefica e comincio a sfiorarlo lì, ricevendo risposta – sono un genio!” dico io buttandomi di lato ridendo a crepapelle
“Sei stronza altro che! – dice con il fiato corto e ridendo – ora vediamo qual è il tuo punto debole!” dice gettandosi su di me
“ti do un aiuto come lo hai dato a me: io soffro il solletico solo su due punti” dico sorridente
“lo so, lo vedo ogni volta che ti tocco qui – dice sfiorandomi la nuca – e qui – dice sfiorandomi il bacino”
“dai ma così non vale però!” dico mettendo il broncio, il mio telefono prende a squillare, Shannon sbuffa e mi lascia libera di rispondere, prima di accettare la chiamata di Emma gli do un bacio bello focoso.
“Ciao Emma, dimmi tutto” dico tranquilla
“Ciao! Un CASINO, sai cosa sta succedendo qui? UN CASINO! Io do le dimissioni!”
“Emma calmati, che succede!” metto in vivavoce
“Succede che il merch non sarà pronto per il tour porca miseria!” urla
“Allora, innanzitutto respira, poi di chi era il compito di fare l’ordine?”
“Di Jared, ha mandato l’ok troppo in ritardo”
“Allora, mandami il numero del fornitore, lo vedo tra 30 minuti… lo faccio chiamare e gli faccio risolvere il suo errore! Tu cerca di stare calma per te e per il bambino, ok?”
“ok, ok… se non vuole chiamare picchialo” mi dice facendo ridere Shannon
“Eseguirò! Ti faccio sapere, Emma… tranquilla che si risolve tutto ok?”
“Grazie, sei più utile tu a distanza che tutti gli altri che sono qui a 2 cm da me! Mi manchi!”
“Emma, dai che mi fai piangere così… ci vediamo fra 6 mesi!!” dico io chiudendo la chiamata
Shannon si è già vestito, io infilo i miei soliti skinny neri e lascio sopra la felpona con il suo profumo, aggiungendo una sciarpa per nascondere i segni della notte prima, ma anche per ripararmi dal freddo. Shannon mette un maglione e dei jeans che gli fasciano bene le gambe e il sedere. Non glieli avevo mai visti.
“Shan, questi pantaloni?” gli chiedo osservandolo
“Me li ha regalati Jared, non ti piacciono? Mi cambio!” dice facendo per toglierseli, lo blocco prontamente
“No, no… comprane di più, ti stanno da Dio!” gli dico guardandogli il sedere
“continuo a preferire i pantaloni della tuta, adesso smetti di osservarmi il culo e andiamo!” dice facendomi ridere
“Scusa, hai ragione!” dico prendendo la mia borsa e raggiungendolo fuori dalla camera, prendiamo un taxi e ci dirigiamo verso il set, rigorosamente composti. Arriviamo puntuali e dopo averci chiesto il passaporto e aver cercato i nostri nomi nella lista dei visitatori, ci fanno entrare e ci portano dove Jared ci sta aspettando.
“Ben arrivati!” dice venendoci incontro e abbracciandoci
“Jared, tutto bene? Che cos’è tutto quest’affetto?” dice Shannon
“Non vi posso abbracciare?”
“Hai bevuto?” chiedo facendo ridere Shannon
“Mi offendi così, comunque no…” dice sorridendo
“Jared ti devo aggiornare su un paio di cose, Emma è incazzata come una iena con te, già te lo dico!”
“Oddio è per il merch? Ho fatto una cazzata lo so, ma dovevo girare e mi è passato di mente!!”
“Non mi interessa, il problema è che non avremo il merch necessario per il tour e tantomeno per lo store in Italia, quindi ora tu chiami e parli con quelli che si occupano di produrre le stampe e gli dici di trovare una soluzione”
“non voglio chiamare, sono stato io a commettere un errore!” sbuffa
“senti, non fare il bambino – dico incazzata, Shannon mi interrompe – Emma ha aperto la telefonata con: io mi licenzio! Quindi o risolvi o avremo ancora più casini. Senza Emma tutta la nostra vita andrebbe a rotoli” continua
“Si ma state calmi! Dammi il numero che chiamo, voi ordinate il pranzo intanto, io ho già chiesto!” dice allontanandosi con il telefono in mano, torna dopo 30 minuti e ci dice che è tutto sistemato, avremo tutto entro l’inizio del tour, iniziamo a mangiare. Shannon e Jared discutono delle set list e io sono in paradiso. Shan sta scrivendo tutto in un block notes.
“Dovremo comunque sentire anche Stevie no?” dice Shan
“Beh quello è chiaro, magari lo chiamiamo stasera! Allora siamo arrivati alle date in Italia: Martina, suggerimenti?” mi chiede Jared
“No, ma sei serio?” dico io ridendo, “non me lo puoi chiedere così di getto a caso”
“sai che canzoni vorrebbero gli Italiani, e cercheremo di soddisfarli no? I tuoi amici a che tappa saranno?” mi chiede
“Padova e Roma” dico io guardandolo negli occhi smeraldo
“Bene, dicci quali canzoni dobbiamo assolutamente includere… siamo ad un massimo di 18 per data quindi dicci tu”
“Dovete includere assolutamente: closer to the edge, do or die, kings and queen, this is war, hurricane, alibi, remedy, great wide open, city of angels, the kill, from yesterday e a beautiful lie” dico sorridendo
“me l’aspettavo, scaletta molto old school direi” dice Jared sorridendomi
“questa scaletta per te è old school? No,Wuqu perché avrei potuto includere anche capricorn e buddah for Mary ma non l’ho fatto, sono stata buona!”  
“Jay, ma un mashup con capricorn sarebbe figo! Potremmo inserirlo”
“Portremmo, sentiamo anche Stevie che ne pensa… Buddah for Mary no però” dice categorico, vorrei capire perché quest’ostilità verso questa canzone ma lascio cadere l’argomento
“Ah dimenticavo, a modern myth – dico guardandoli sognanti – direi che con questa scaletta potreste far infuocare il parterre!” dico io sorridente
“Non male, ci pensiamo, pensiamo anche come strutturare il tutto, perché volevo riportare più pezzi di This is War visto il 10° anniversario!”
“Mi pare giusto, beh io vi ho detto il mio parere!” dico bevendo
“L’altra questione?” dice Jared a Shannon, Shannon apre il portafogli e gli dà 10 euro, li guardo interdetta
“Devi sapere, che mio fratello ha voluto scommettere sulla tua risposta” mi spiega Shannon
“siete dei cretini!” dico ridendo a crepapelle
“Comunque sono felice che tu la pensi esattamente come me, siamo sulla stessa lunghezza d’onda!” mi fa l’occhiolino Jared
“Sì e siete inquietanti”
“Ma non sentite caldo con tutti quei vestiti addosso? Oggi sono 20 gradi!” esordisce poco dopo Jared
“NO!” rispondiamo in coro io e Shannon, Jared ci analizza per bene e poi dice semplicemente: “notte focosa?” io rido per l’imbarazzo e Shannon zittisce semplicemente il fratello.
“Comunque mamma mi ha scritto tutta contenta stamattina!” dice Jared mentre sorseggia una limonata
“si gli ho mandato una foto con Marti… era euforica!” dice Shannon ridendo
“Jared, comunque dovresti chiamare Emma, almeno per scusarti!” dico cambiando argomento
“L’ho già chiamata!” dice soddisfatto
“Mi stupisci! Senti, forse per quanto io stia bene qui, è meglio che torni da lei no? Mi dispiace averla abbandonata così da sola tra i problemi!” dico guardandolo negli occhi color oceano, non badando per un attimo a Shannon
“Marti, che cazzo dici!” sbotta Shannon
“Shan, stai tranquillo, questo è comunque il mio lavoro, a prescindere dal fatto che noi stiamo insieme!” dico seria guardandolo
“State calmi! In realtà potresti seguire tutto da qui, se hai il tuo computer dietro e ti fai mandare tutto puoi comunque aiutarla” mi dice Jared, Shannon sospira rumorosamente
“Shannon non siamo qui in vacanza, dobbiamo comunque preparare tutto per il tour e tuo fratello non può per ovvi motivi, quindi ho bisogno che tu sia collaborativo al di là del noi che ci lega e mi aiuti. Sono nuova e non so come funzionano i tour. Li ho sempre seguiti dall’altra parte della transenna” dico seria, questo suo atteggiamento mi dà abbastanza fastidio
“Lo so eh, solo che datti un po’ tregua, di Jared ce n’è già uno!” dice tranquillo ma allo stesso tempo tagliente
“oh ma che ti è preso!” dico io alzandomi e andando verso il bagno per sbollire, in tutto ciò Jared è rimasto in silenzio con gli occhi sbarrati e la forchetta a mezz’aria.
POV JARED
Non sono sicuro di voler parlare dopo quello a cui ho assistito, sono sbigottito dalle parole di Shannon ma sorpreso da quelle di Martina, che se n’è andata… forse per prendere un attimo respiro.
“Shannon?” chiedo interrogativo
“Lo so sono stato stronzo, ma dovevo stare un po’ con te da solo…” mi dice serio
“Cioè l’hai fatta incazzare come una iena appositamente?” gli chiedo sempre più basito
“Sì, ma ho un motivo più importante, senti… vorrei regalarle un anello, magari un qualcosa da avere uguale, niente di impegnativo per il momento… so che è presto, ma con lei accanto mi sento una persona migliore Jay”
“ammetto che sono sorpreso – dico sbigottito – quindi io che c’entro in tutto ciò?” chiedo
“dovresti darmi, ahimè, un consiglio di stile. Siete così simili che probabilmente avrete anche gli stessi gusti in fatto di accessori…” sorrido a queste parole
“andata, la farò lavorare domani e tu verrai con me in centro in store da Alessandro!”
“ma lui è sempre ovunque?” dice ridendo
“Si, sta tornando… chiedile scusa” gli suggerisco
POV MARTINA
Spero veramente che si sia sbollito perché non ho alcuna voglia di continuare a discutere, specialmente dopo che ci siamo ritrovati da così poco. Non voglio assolutamente perderlo di nuovo per un litigio inutile. Mi siedo di nuovo vicino a Shannon e continuo a mangiare, anche se mi è passata la fame per via nervosismo.
“Mi dispiace, è che ci siamo ritrovati da così poco che egoisticamente ti vorrei sempre appiccicata a me, però se preferisci tornare da Emma non è un problema, lo capisco” dice guardandomi sincero, non è facile per lui parlare dei suoi sentimenti e questa sua onestà mi colpisce particolarmente
“Anche io Shan vorrei sempre stare con te, però a volte c’è anche bisogno di essere razionali… Comunque, non ti preoccupare ho capito il tuo punto di vista, ti capisco” gli sfioro dolcemente il viso e sorrido, niente baci in pubblico mi ripeto
“Ragazzi siete incredibilmente diabetici…” dice Jared alzando gli occhi al cielo
“Solo perché la tua Scarlett non è qui!” dice Shannon
“Hai ragione! Tra l’altro tornerà a trovarmi a breve!” dice eccitato
“Bene, almeno ti sfoghi e non ti lamenti con noi perché siamo diabetici” continua Shannon beccandosi un’occhiataccia dal fratello
“Cambiando discorso… Martina, domani purtroppo dovrai stare lontano dal tuo colombo, lui dovrà essere con me e tu dovrai lavorare!” dice ironico
“dimmi tutto quello che posso fare – dico mentre finisco la mia insalata – pronta al servizio!”
“allora, devi aiutare Emma, ti lascerò anche il mio pc così potrete lavorare in contemporanea a distanza. Ho già il contatto Skype predisposto e potrete lavorare davvero come se tu fossi a LA, per questo l’orario sarà dalle 16 alle 22!” mi dice
“Perfetto! Mi spiegherà lei poi cosa devo fare senza problemi! Voi invece dove andate?” chiedo curiosa
“Dobbiamo scegliere gli outfit per il tour!” dice Jared serio, Shannon alza gli occhi al cielo e sbuffa
“non ti vestire come se scegliessi gli outfit al buio per favore!” dico facendo scoppiare a ridere tutti e due
“prometto di mettermici d’impegno!” dice mettendosi una mano sul petto
Dopo pranzo siamo andati tutti e tre un po’ in giro per Londra e alla sera abbiamo cenato in un fantastico ristorante di sushi.
Il giorno dopo, dopo aver dormito forse un po’ troppo… lascio andare Shannon con Jared, mentre io mi metto in contatto con Emma e cominciamo a lavorare oltre che aggiornarci un po’ degli ultimi avvenimenti. Inutile dire che anche lei è molto contenta che io e Shannon siamo tornati insieme.
Alla sera chiudiamo la chiamata alle 22, Shannon non è ancora tornato quindi decido di chiamare i miei dopo tanto e di aggiornarli sulle ultime settimane. Purtroppo per via del fuso orario e del lavoro le chiamate si sono fatte sempre più rare. Non dico nulla di Shannon, dico solo che sono a Londra e che se riescono possono venire a trovarmi magari un fine settimana. Ci sono tantissimi voli possibili dall’Italia, ne avrebbero sicuramente trovato uno che faccia al caso loro. Chiudo la telefonata e sono le 22.30, metto una maglietta di Shannon per sentire il suo profumo e mi arriva un messaggio di Jared che mi dice che Shannon ha la batteria scarica, ma che stanno bene e stanno tornando all’hotel. Decido di mettermi a letto e di aspettarlo, ma sono talmente stanca che mi addormento immediatamente.
L’indomani mattina sento un peso sulla schiena, realizzo che è solamente il braccio di Shan. Mi avvicino a lui e intreccio le mie gambe alle sue. Il suo profumo è molto forte, deve essersi fatto la doccia prima di venire a dormire. Non apro gli occhi, non voglio ancora svegliarmi. Voglio bearmi della sua stretta e del suo calore ancora per un po’. Sospiro e torno tra le braccia di Morfeo.
Il suono del cellulare mi risveglia dal torpore, vedo che è Jared e rispondo.
“Pronto” dico biascicando
“Martina buongiorno, disturbo?” guardo l’orario sono le 9
“No, dimmi tutto… aspetta che Shan sta ancora dormendo, mi sposto in bagno” dico alzandomi piano e dirigendomi nell’altra stanza
“non so se ieri sera ti ha accennato qualcosa, ma ci sarebbe da andare a controllare di nuovo l’isola in Croazia, Shan voleva ci fosse anche lo stand Black Fuel e vorremmo capire dove posizionarlo”
“No, ieri sera mi sono addormentata appena dopo ho visto il messaggio, non ho ancora avuto occasione di parlare con Shan, quando dovremmo partire?” chiedo sbadigliando
“Stasera, massimo domani! Dovete anche parlare con le compagnie dei traghetti, dovrete rimanere almeno 5 giorni per predisporre tutto”
“ok, compro subito 2 voli per domani all’alba!”
“perfetto, ci vediamo per pranzo?”
“penso di si Jared, ieri sera non ho cenato e ora mi mangerei anche un tavolo!”
“a più tardi allora!”
“a più tardi e buon lavoro!”
Esco dal bagno e lo trovo sorridente e che mi fa cenno di tornare a letto con lui.
“Buongiorno”, dico languida dandogli un bacio passionale, mi era mancato ieri sera averlo vicino, e mi posiziono sopra di lui a cavalcioni
“Buongiorno anche a te tigre – dice con il fiato corto – ti sono per caso mancato ieri?” dice tornando a posizionare le sue labbra calde sulle mie
“da impazzire” mi tolgo la maglietta che avevo messo la sera prima e rimango in intimo, proprio come lui
“credo che il momento di poco fa: tu che ti togli la mia maglietta con foga sia la cosa più bella ed eccitante che potessi fare” dice scambiando le posizioni, ora è lui al comando
“tu sei sexy qualsiasi cosa fai” dico incrociando le braccia sulla sua nuca e agganciando le mie gambe al suo bacino e in tutta risposta lui mi slaccia il reggiseno con una solo e veloce mossa, finisce a terra come il resto del nostro intimo e ben presto i nostri corpi cominciano a fondersi e a diventare una cosa sola. Raggiungiamo insieme il massimo del piacere. Torna di fianco a me e mi attira a sé, il suo torace si alza e abbassa ancora velocemente.
“non sono solito tirare fuori discorsi filosofici post-sesso, ma ogni volta è come se i nostri corpi si conoscessero da una vita”
“non potevi dire parole più belle e vere” dico affondando il mio viso sull’incavo del collo
“vorrei rendere pubblica la nostra relazione” dice tutto d’un tratto, “voglio dire al mondo che ti amo”, il mio cuore accelera
“Shan, ti amo anche io tantissimo… ma sta iniziando il tour, non è la cosa migliore da fare. Ci penseremo quando questo tour sarà finito”
“Hai di nuovo ragione, hai sempre ragione sai? Spesso sono troppo impulsivo” gli accarezzo dolcemente il viso
“mi piace il tuo essere impulsivo, perché io sono troppo razionale… ci bilanciamo” dico incrociando il suo sguardo amorevole e baciandolo
“Eri al telefono con Jared prima?” dice dopo il nostro bacio infinito
“Sì, mi ha detto della Croazia, devo prenotare i biglietti per domani mattina. Fra un’ora pranziamo con Jared. Mi deve dire cosa dobbiamo sistemare ancora. So solo qualcosa in proposito ai traghetti” affermo alzandomi da letto
“va bene, allora andiamo a fare la doccia e muoviamoci” dice prendendomi per mano
Facciamo la doccia tranquillamente, ridendo e scherzando. Amo questi nostri momenti intimi.
“Sai i miei potrebbero venire a Londra a fine giugno, prima che partiamo per il tour” dico vaga
“Sanno di noi?” mi chiede curioso
“No, però volevo magari cogliere l’occasione e presentarti ufficialmente a loro…se per te è troppo dimmelo sinceramente, non mi offendo” dico accondiscendente
“no, no… insomma, ti ho presentato mia madre dopo quanto, una settimana? Non ti preoccupare” mi dice accarezzandomi le spalle. Usciamo dalla doccia, mi faccio la solita treccia alla francese e torno in camera. Mi infilo la biancheria e un paio di jeans larghi e strappati, i miei preferiti della Levi’s. Scorgo tra le mie magliette la t-shirt della marvel, infilo quella e un cardigan bello pesante sopra. Shannon si è messo un paio di pantaloni della tuta e la maglia di Capitan America. Ci siamo vestiti abbinati inconsapevolmente, ci guardiamo e sorridiamo, metto una passata di mascara e un po’ di correttore. Prendo il mio zaino pieno di scartoffie e scendiamo nella Hall; siccome siamo in anticipo andiamo da Jared a piedi. I paparazzi non ci hanno lasciato tregua un attimo, ci facevano domande su domande riguardo il tour, alcuni hanno chiesto che posizione avessi e perché mi trovassi sola con Shannon, tanto che ad uno ho dovuto mostrare il mio tesserino dello staff.
“Shannon, Shannon! Come mai a Londra?” chiede un fotografo, io rimango qualche passo più indietro
“Sono venuto per stare con mio fratello, dobbiamo definire delle cose per il tour e non era facile farlo a distanza” dice sorridendo gentile, entrambi ci eravamo infilati gli occhiali da sole
“La signorina con te chi è?” gli chiede
“La nostra segretaria, la facciamo impazzire povera donna!” dice ridendo, io abbasso lo sguardo e accenno un sorriso
“Signorina ha rimpiazzato Emma Ludbrook?” mi domandano
“Assolutamente no, lavoriamo insieme. Lei coordina tutto” dico sorridendole, siamo arrivati, Shannon entra velocemente al ristorante dove ha prenotato Jared, “Ora scusateci abbiamo un pranzo di lavoro” dico sorridendo e girando i tacchi.
“Beh, il tavolo giusto per avere un po’ di privacy!” dico io ironica, il tavolo è di fronte alle vetrate
“Non ho potuto fare altrimenti, era tutto pieno” dice Jared, Shannon fa per sedersi vicino a me ma gli faccio cenno di no
“Mettiti vicino a Jared, sono qui fuori” dico sorridendo
“Bene, già all’assalto… - sbuffa Jared– hai portato i fogli di cui ti parlavo?” mi chiede Jared
“ sì – dico tirandoli fuori – allora, ho prenotato il volo per la Croazia, sicuro di non riuscire a prenderti qualche giorno Jared? Saresti di aiuto!” dico io
“mi fido di voi e poi no non posso, dobbiamo finire assolutamente prima del tour e non so nemmeno se ce la faremo sinceramente” dice massaggiandosi le tempie
“bro, mal di testa?”
“porca troia sì, mi ci sono svegliato” dice sorridendo al cameriere che ci porta il pranzo
“tieni – dico porgendogli un analgesico – lo porto sempre dietro, mangia prima però” dico io sorridendogli
“grazie, mia salvatrice!” dice sorridendo
“allora, devo andare a parlare con le 5 compagnie di traghetti prima di andare sull’isola, vero?”
“Si, quindi domani; poi vi conviene andare direttamente lì dalla sera.”
“Ok, chiamo subito per avvisare che arriviamo per l’orario di cena più o meno” dico prendendo il telefono e chiamando, fortuna avevo preso un’insalata.
“Sì, buongiorno. Sono l’assistente dei 30 seconds to mars, sì, allora vi volevo confermare che io e il signor Leto saremo sull’isola domani sera”
“Signorina purtroppo non abbiamo 2 camere disponibili, ci avete avvisato troppo a ridosso dell’arrivo. Sa comincia ad esserci la bella stagione. Abbiamo però una suite, c’è un letto matrimoniale e un divano letto in una stanza a parte” mi dice
“Oh, un attimo che chiedo, - parlo velocemente con Jared e Shannon e mi confermano- in caso sarebbe libera per qualche giorno?”
“sì, è libera per tutto il mese, venite per definire i dettagli per l’evento?”
“Ci serve solo per 5 giorni, sì proprio per quello! Allora mi confermi la prenotazione grazie!” dico gentile “A domani sera”
“A domani sera” mi risponde la receptionist
Mangio velocemente l’insalata e appena dopo averla finita mi squilla il telefono, vedo che è Emma. Dico ai ragazzi che è Emma e mi allontano a rispondere, stanno parlando delle loro cose e non li voglio disturbare.
“Emma! Dimmi tutto!”
“Hai utilizzato tu il conto per 2 biglietti aerei e un soggiorno in Croazia?” dice allarmata
“Emma! Tranquilla, sì sono stata io! Dobbiamo andare io e Shannon perché dobbiamo definire i dettagli dei traghetti e Shannon vuole avere un’area Black Fuel”
“lo sapevo che eri tu, però… sei seduta?”
“no Emma, mi sono allontanata un attimo dal tavolo, quei due insieme sono dei casinisti cronici. Che succede, mi sto preoccupando”
“è una femminaaaaaaaaaaaaaaaaaa” mi urla
“OMMIODDIO EMMAAAAAA, sono contentissima!!” dico
“sei la prima che lo sa, quindi sentiti onorata”
“sono commossa davvero! Tanti auguri! Torno dai ragazzi e gli do la buona notizia!”
“ciao bella e divertiti anche un po’ in Croazia!” dice chiudendo la telefonata, torno al tavolo, Jared e Shannon mi guardano
“è successo qualcosa? Come mai hai gli occhi lucidi?” mi chiede Shannon
“Emma aspetta una bambinaaa! Sono stata la prima a saperlo, per questo sono commossa!” dico io
“oh mio dio, una piccola Emma, che meraviglia!” dice Jared sorridente, prendendo il telefono probabilmente per farle le congratulazioni
“sono felice sia una femmina! Suo marito voleva proprio una bambina!” aggiunge sorridendo
“le ho fatto le congratulazioni anche da parte tua!” dice Jared al fratello
“Jay, altro che posso fare?” dico io
“Sì, prenota 3 biglietti per andare a vedere Betrayal per quando tornate” dice
“stai scherzando? Potrei seriamente morire!”
“Stai dicendo che Hiddleston è meglio di me come attore?” mi chiede alzando il sopracciglio
“devo essere geloso? Alla première di Avengers vi ho visto sai! C’era una certa intimità”
“Ma vah, cretino. Me lo ha presentato Scarlett perché io sono pazza di lui e di come recita! Sì dovresti essere geloso!” rifletto scoppiando a ridere poi, Shan non ride affatto, è serio
“dai scherzo su!” dico io facendogli piedino
“Sarà meglio, tu e la tua passione per i britannici” mi dice serio con un accenno di sorriso, io sbuffo e mi allontano per chiamare il teatro e riservare dei posti, sono super mega eccitata. Credo che Hiddleston sia davvero uno dei migliori attori contemporanei.
Dopo essere tornata dai ragazzi, loro mi dicono che devono andare a fare dei giri per il tour, di nuovo e quindi ho il pomeriggio libero. Decido di andare a fare una passeggiata per Londra. Stranamente oggi splende un bel sole, mi porto dietro sempre un buon libro, quindi decido di fare una passeggiata a Regent’s Park. Amo Londra, la conosco quasi come le mie tasche e ogni volta che vengo, faccio una visita di rito qui. Non tutti sanno che esiste un piccolo giardino segreto dove si entra davvero a contatto con la natura. Mi siedo sul prato perfettamente curato, do le spalle alla fontana e mi metto a leggere con le cuffie. Perdo la concezione del tempo, che riacquisto solo quando qualcuno mi tocca la spalla facendomi sussultare, tolgo le cuffie e alzo lo sguardo.
“Ehi!  Scusami, non volevo spaventarti!” mi dice Tom sorridendo e sedendosi vicino a me, parli del diavolo…
“Tom! Come stai?” chiedo sorridendo
“Bene e tu? Come vanno le cose?” mi chiede
“Bene, ci siamo rimessi insieme– sorrido – era tutta una farsa, lei lo ricattava, sai che ho prenotato proprio oggi i biglietti per il tuo spettacolo? Verremo a vederti la prossima settimana” dico felice
“Oh, sono davvero felice che le cose si siano sistemate. Te lo avevo detto che il suo sguardo era solo per te e non per la tipa accanto a lui! Sono felice che tu abbia occasione di venirmi a vedere a teatro, poi voglio assolutamente il tuo parere eh!” dice indicandomi “come fai a conoscere questo posto? Nemmeno i Londinesi doc lo conoscono!”
“l’ho scoperto per caso la prima volta e ogni volta che torno mi rifugio qui per un paio d’ore… è un angolino di pace…Ho approfittato del clima stranamente mite!” dico facendolo ridere
“Beh sì, oggi si sta stranamente bene! – mi sorride – è il mio posto preferito qui a Londra. Mi rifugio sempre qui prima di prendere decisioni importanti”
“Posso esserti di aiuto?” gli chiedo mettendomi più composta, vede la mia maglia e sorride
“Solo se mi prometti di essere imparziale – dice, annuisco ovviamente – c’è questo progetto nuovo della Disney, vorrebbero fare una serie tv su Loki, e sarebbe davvero meraviglioso però mi spaventa anche molto, non voglio essere associato solo a Loki”, devo assolutamente mettere da parte il mio momento fangirl
“Allora, io credo che Loki sia uno dei migliori villain del MCU, ha avuto poco spazio nei film, ma comunque è un dio pieno di sfaccettature e controversie, un villain molto Shakespeariano e credo che quello sia assolutamente merito tuo e della tua formazione. Ma è proprio quello che ha reso Loki speciale, sei stato così bravo, da inserire nel suo personaggio un non so che di classico e teatrale. Quindi se la domanda è accettare o no, io di direi di accettare.”
“Ti ringrazio molto delle tue parole, la scelta l’avevo già presa, ma volevo un parere esterno” mi dice sorridendo
“Quindi? Giuro che mantengo il segreto” dico
“Ho già accettato poche ore fa” mi dice
“Oh mio Dio, non vedo l’ora” dico eccitata, mi suona il telefono e vedo che è Shannon, mi scuso con Tom  e rispondo
“Shan, tutto ok?” chiedo serena
“Sì, abbiamo finito la ricerca per gli abiti per il tour. Tu dove sei?”
“Sono a Regent’s Park, ti raggiungo, dove sei?” chiedo
“Volevo passare a Camden, mi raggiungi lì?” mi chiede
“Va bene, mandami la tua posizione su Whatsapp e ti raggiungo!” dico chiudendo la telefonata, mi scuso con Tom e vado a prendere la metro per arrivare da Shannon più velocemente. Ci vediamo da lontano e lui inizia a venirmi incontro. Ha una borsa di Gucci alla mano e mi sorride.
“Shopping pazzo Leto?” dico ridendo e mantenendo la distanza appropriata
“Dio, ti bacerei ora per quanto sei bella. Comunque è un piccolo regalo che ti manda Alessandro, io non c’entro niente, dice che devi per forza averla”
“mi lusinga che pensi a me, comunque che devi prendere qui a Camden?” chiedo curiosa
“tu, devi prenderti un costume… per domani” un costume? Dove mi vuole portare?
“non penso sia ancora aria di bagno Leto…” dico io sorridendo e guardando le bancarelle
“Infatti, ma ci sono tante spa…” dice alzando il sopracciglio
“Shan, dobbiamo lavorare”
“prima il dovere e poi il piacere, lo so però… mi devo rilassare prima che inizi il tour, e tu lo stesso” mi dice posandomi la mano sulla schiena per farmi passare prima dalla porta di un negozio
“va bene, questo te lo concedo. Pendo questo qui” dico al commesso prendendo un bikini rosso, me lo mette dentro la busta pago 20 sterline e usciamo insieme dal negozio
“Bella scelta, trovo che il rosso ti doni” mi sussurra all’orecchio, io arrossisco
“Dobbiamo andare in hotel e mettere qualcosa in valigia per questi giorni” dico allontanandomi
“ehi, ti allontani?” mi dice quasi offeso
“se non lo avessi notato siamo in pubblico” dico sorridendogli
“lo so, ma è difficile starti lontano”
“anche per me, ti vorrei qui, ora. Ma siamo nel mezzo di un mercato”
“provochi?” dice malizioso
“può essere… dai siamo arrivati, stasera ordiniamo la cena in camera vero?” dico io mentre entriamo nell’hotel
“certo che si, ho già detto a Jared che stasera non ci saremmo stati!” dice entrando in ascensore e schiacciando il numero del piano, le porte si chiudono e io poso immediatamente le labbra sulle sue... quanto mi è mancato il suo sapore durante il giorno. Usciamo dall’ascensore e dopo esserci lasciati la porta alle spalle e aver lasciato cadere le buste degli acquisti, esplode la nostra passione. I nostri corpi iniziano a bramarsi, caldi e lussuriosi… i vestiti finiscono ben presto per terra, i nostri sussurri e gemiti risuonano all’interno della stanza. Ci fondiamo, diventiamo una persona sola, i nostri movimenti sono perfettamente armoniosi, dolci ma allo stesso tempo passionali. Raggiungiamo il culmine insieme, Shannon continua a baciarmi per poi buttarsi accanto a me sul letto, completamente sudato – come me d’altronde. Mi avvicino a lui, gli do un bacio dolce sulla guancia e poso la testa sull’incavo della spalla.
“Mi fai sentire amata, donna e protetta, ti amo più di ogni cosa al mondo Shan” dico con gli occhi lucidi
“Amore, provo delle sensazioni che non riesco a spiegare con te. Ti amo incondizionatamente e sei l’unica che mi ha fatto pensare di mettere la testa a posto, sul serio” mi dice lisciando i capelli, lo stringo di più a me. Non so che dire… mi lascia ogni volta senza parole quando mi dice queste cose dolci. Non sono abituata. Il mio cuore sta per esplodere. Lo guardo e gli sorrido.
“non posso dirti nient’altro se non che ti amo all’infinito e che non mi basti mai” dico sorridendo e baciandolo.
 

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Capitolo 13
*** 14. It could be just like heaven ***


14. Ciao! Ecco il nuovo capitolo! Attenzione: Rating Rosso!! Spero vi piaccia, un bacione a tutti e buona lettura.

Siamo arrivati in Croazia da nemmeno 2 ore, ma la stanchezza del volo all’ alba e della notte in bianco sta cominciando a farsi sentire. Abbiamo cominciato ad occuparci della questione traghetti, la giornata sarà abbastanza lunga considerato che le persone da trasportare sull’isola sono tantissime. Per fortuna il personale qui al porto si sta mostrando molto accomodante e gentile. Siamo in difficoltà noi, figurarsi loro. Shannon mi sta aiutando tantissimo, è bravissimo nel problem-solving; stiamo praticamente giocando a tetris con le persone per incastrarle nei traghetti giusti: considerando early-entry e tutte le altre modalità. Sono le 19.40 quando esausti, dopo l’ultimo controllo, usciamo dall’ufficio ringraziando per la pazienza e la disponibilità gli aiutanti della giornata. Prendiamo l’ultimo traghetto per l’isola. Saremo lì per circa le 20.30... e sto già bramando il momento in cui mi stenderò nel letto comodo dell’hotel. Shannon sta aggiornando Jared e io sto scrivendo una email dettagliata con in allegato il documento dei traghetti, così Emma domani potrà cominciare a mandare le email a tutti i partecipanti. Su quel tragetto ci siamo solo noi e una coppia di anziani che si tengono per mano. Mi giro verso Shannon e lo becco a fissarmi, mi prende la mano e mi porta sul pontile, davanti a noi c’è un tramonto talmente bello da sembrare un dipinto. Ci facciamo una foto insieme e poi Shannon decide di postare una foto molto poetica su instagram: si vede una parte del traghetto che va verso il tramonto. Arriviamo e ci fiondiamo in hotel, entrambi siamo affamati e stanchissimi. Non abbiamo parlato molto, ma i nostri sguardi hanno parlato per noi. Tranquilli, sereni e appagati, anche se stanchi.
Dopo aver fatto il check-in, abbiamo richiesto la cena in camera. Appena entriamo in camera, oltre al lusso, noto un letto enorme, che sembra stia chiamando il mio nome. Mi ci butto sopra lasciando le valigie dove sono state portate dal fattorino, Shannon mi segue.
“sei per caso stanca?” dice beffardo Shannon
“Perché tu no? L’unica cosa che vorrei fare è dormire, non ho nemmeno fame… ed è molto grave” dico abbracciando il cuscino
“anche io sono stanco, qualcuno stanotte non mi ha fatto dormire” dice malizioso
“certo, come se ora la colpa fosse solo mia!” dico ridendo, arriva il servizio in camera, mangiamo tutto velocemente e dopo esserci accoccolati l’uno all’altro ci addormentiamo.
La mattina veniamo svegliati da un telefono – il mio – che suona insistentemente. Mi rotolo verso il comodino e vedo che il mittente è Jared, cerco di svegliarmi il più possibile e rispondo.
“Jared, buongiorno… dimmi tutto!” dico io serena, sono talmente riposata che potrei correre una maratona, no ok, non esageriamo
“Buongiorno Martina, ho visto il programma dei traghetti e avete fatto un lavoro eccellente!” dice con voce stupita
“Beh, diciamo che siamo diventati matti e abbiamo fatto diventare pazzi pure quelli delle compagnie di traghetti ma ce la siamo cavata egregiamente. Shannon è incredibile nel problem-solving. Mi sembrava di giocare a tetris!” dico ridendo, mentre Shannon grugnisce e mette la testa sotto al cuscino, poco dopo riemerge con una faccia da cucciolo assonnato e si mette al cellulare
“Bene, senti oggi concludete con l’organizzazione lì, così poi potete rilassarvi almeno 3 giorni!”
“si, Jared… non ti preoccupare! Ti lascio perché devo scendere a fare colazione! Ci riaggiorniamo stasera!” dico io
“A stasera!”, dopo aver chiuso la telefonata mi ributto a letto
“Che voleva mio fratello?” dice mettendo il telefono sul comodino
“congratularsi con noi per il lavoro fatto!” dico dandogli un bacio sul collo, si ritira, qualcuno si è alzato con il piede sbagliato?
“bene, oggi dobbiamo vedere dello stand Black Fuel! Così poi avremo 3 giorni di puro relax!” dice sorridente. Gli accarezzo la spalla e lui si alza di scatto.
“ehiii, volevo un po’ di coccole!” dico io mettendo un finto broncio
“mi costa molto dirlo ma, se poi iniziamo a coccolarci non ci alziamo più dal letto e non faremo nulla oggi, quindi, per quanto mi dispiaccia, suggerisco di andare a fare colazione e poi a parlare con il responsabile che ci aspetta tra circa – guarda l’orologio – 30 minuti!” io lo guardo basita, avrà sbattuto la testa stanotte?
“Shannon, sicuro di stare bene? Non è che hai sbattuto la testa nel sonno?” dico io
“no, assolutamente no” dice mettendosi i pantaloni della tuta e una maglietta, mi alzo anche io dal letto e rinuncio definitivamente alle mie coccole mattutine. Metto un vestito abbastanza leggero visto che qui fa caldo e i sandali Gucci che mi ha regalato Alessandro Michele, non si sa bene per quale motivo. Shannon è già sceso a fare colazione, non capisco che cosa gli sia preso stamattina. Prendo il mio zaino e scendo, lo trovo al tavolo. Prendo un cappuccino e uno yogurt e poi mi vado a sedere al tavolo.
“Shannon posso capire che cosa ti è preso stamattina?” dico io scocciata
“niente, te l’ho detto… voglio solo sbrigare tutto il lavoro per poi stare con te!” mi dice, i suoi occhi però mi dicono altro
“mi vuoi evitare? Sai che ti capisco bene” dico sorseggiando il cappuccino
“se mi conosci bene sai anche perché mi sto comportando così”
“certo, ho la palla di cristallo, quindi io so perché sei acido e distante stamattina!” sbuffa, mamma mia lo prendo a schiaffi
“senti, non ci giro intorno, che ci facevi con Hiddleston a Regent’s Park? Sul serio? Ti risulta così facile prendermi per il culo?” dice arrabbiato, cerco di trattenermi dall’urlargli contro
“hai molta fiducia in me vedo. Credevo che dopo tutti questi anni te ne fregassi del gossip. Mi ferisci. Ero lì a leggere e ci siamo incontrati per caso, niente di più. Quello che scrivono i giornali non mi riguarda e nemmeno mi interessa. Dovresti sapere che io non sono una che tradisce, ma evidentemente non ti fidi di me” dico con voce ferma, mi alzo e vado verso l’uscita della sala della colazione, mi è passata la fame. Sono abbastanza ferita dalle sue supposizioni, come se l’aver lottato per lui non fosse valso a nulla. Mi dirigo verso la spiaggia deserta. Ci sono degli scogli e mi siedo lì con la mappa del luogo, così da tener occupata la mente con il lavoro. Individuo dei punti in cui potremmo mettere i corner del caffè e poi torno all’hotel visto che si è quasi fatta l’ora per l’incontro con il responsabile.
“Jared dimmi”
“Shannon ti sta cercando, mi ha detto che non rispondevi al telefono”
“sì, abbiamo il colloquio con il responsabile lo so, ci sto andando. Ero scesa un attimo in spiaggia” dico entrando nella hall e dirigendomi all’ascensore e quindi al piano degli uffici
“Marti – dice con tono di rimprovero – che succede?”
“Niente, stavo progettando delle cose per gli spazi, il mare mi aiuta a riflettere”
“Martina”
“Jared, lascia stare, non aprire il discorso. Mi fa male che abbia una considerazione così bassa di me. Se la situazione è così prendo il primo volo domani”
“mi dispiace, a volte è coglione”
“si, ciao Jared!” dico tagliando corto
Busso alla porta, attendo la risposta dall’interno e mi metto in faccia il mio miglior sorriso. Entro e vedo Shannon che sorride al tipo al di là della scrivania, mi presento e appendo la cartina alla lavagna che c’è.
“Bene signorina mi illumini pure” dice gentile il responsabile che ho scoperto chiamarsi John
“Allora, gli stand che vorremmo aggiungere, potremmo posizionarli in questi due punti. Per il resto confermo l’organizzazione degli spazi che avevamo mandato precedentemente” dico sorridendo
“perfetto, è ovviamente fattibile signor Leto. Metteremo a disposizione anche del personale per i due piccoli bar” risponde John direttamente, mi siedo vicino a Shannon, mi guarda. Il suo sguardo sembra dispiaciuto “è un onore ospitare quest’evento, ora mi devo congedare, ho degli eventi importanti a cui partecipare. Sapete mia moglie sta per partorire” dice stringendoci le mani
“Congratulazioni!” dico sorridendo, usciamo dall’ufficio e io mi allontano da Shannon cerco di seminarlo ma non ci riesco. Mi prende il polso e mi blocca.
“Marti ti fermi?”
“No voglio andare a fare una nuotata” dico divincolandomi e raggiungendo l’ascensore, “domani prendo il primo volo possibile per Londra, mi sembra che ci sia poco da rilassarsi qui” dico guardando il sito Ryanair
“senti, mi guardi un secondo? – dice tirandomi su il mento – scusami, non volevo trattarti così stamattina. Non sono riuscito a controllare la mia gelosia. Scusa davvero, per farmi perdonare stasera ho una sorpresa”
“senti non mi compri con le sorprese. Se non ti fidi di me, non so che dire” dico acida, entro in camera e vado a prendere il costume ma un secondo dopo inizia un terribile temporale, ti pareva. Spero ci sia una piccola piscina interna. Prendo ed esco dalla camera senza dirgli niente. Chiedo alla reception e mi indicano dove trovarla, stendo il telo sulla sdraio e mi butto di testa iniziando la prima vasca. Continuo a nuotare velocemente finché non sento i polmoni bruciare, mi fermo al bordo e prendo fiato. Sono solo un’illusa a pensare che con Shannon andrà bene? Perché in questi momenti metto tutto in discussione, non credevo che potesse dubitare così di me. Non ho nemmeno visto le foto mie e di Tom, ma non è successo niente di così eclatante, abbiamo solo parlato. Forse la mia battuta ha instillato dei dubbi in Shannon? Oh, al diavolo! Mi dico riprendendo a nuotare. Dopo un altro paio di vasche, esco e mi stendo sul lettino. Metto le cuffie e avvio Spotify e parte closer to the edge. Chiudo gli occhi e ripesco nella mia memoria il ricordo del concerto in cui sono riuscita a salire sul palco per la canzone finale. Mi ricordo l’emozione e il senso di casa che mi aveva dato stare ad un centimetro da Jared e Shannon, e vederli dare il massimo. E ora? Ora mi trovo a lavorare per loro, a vederli ogni giorno e avere i loro numeri personali. Ho studiato così duramente per raggiungere il mio obiettivo che alla fine si è realizzato il mio sogno più grande ed impensabile. Assisterò a tutti i loro show in questo tour e sarò dall’altra parte della transenna. In più non so come definire la mia storia con Shannon, so solo che tra le sue braccia mi sento a casa, protetta. Il suo profumo fa sparire qualsiasi preoccupazione e nonostante tutto credo di aver davvero vinto alla lotteria. Ricordando Grey’s Anatomy, credo che lui sia proprio la mia persona. Mi sento libera di essere me stessa senza filtri, ha fatto crollare il muro che mi ero costruita dopo la turbolenta relazione passata, è il mio angelo. Seppur con qualche difetto, ma nessuno è perfetto. Qualcuno mi toglie le cuffie e so bene di chi si tratta, apro gli occhi e lo vedo lì, davanti a me che sorride.
“Closer to the edge eh?” mi dice mentre si siede sulla sdraio accanto alla mia, gli rispondo con un sorriso tirato e rimango in silenzio, “ho avuto una reazione esagerata, dovevo chiedere direttamente a te prima di iniziarmi a fare mille castelli in aria, credo che tu mi abbia influenzato molto in questo a proposito – dice ridendo – il punto è che non ho mai provato un sentimento così travolgente per nessun altra, e non so davvero come gestirlo. Non voglio nient’altro se non averti accanto”
“Shan il punto è che avevamo detto di parlare di qualsiasi cosa dopo le ultime vicende. Stai diventando la persona più importante per me in questo momento e sentirmi messa in discussione perché dei paparazzi hanno fatto foto a caso, mi ha fatto stare male. Tu più di chiunque altro dovresti sapere com’è questo mondo… e non te lo dovrei dire io, in fondo sono un’assistente che è al suo primo incarico ufficiale nel mondo dello spettacolo” dico guardandolo negli occhi, si alza e si siede vicino a me e mi abbraccia, è bello come con lui un abbraccio risolva tutto e metta pace. Non è un segno di resa bensì un segno di comprensione e di scambio.
“non dubitare mai più, ti ho davvero dato in mano il mio cuore” dico io con voce dolce, guardandolo negli occhi
“non succederà più, mi hai completamente. Ti amo così tanto che ogni volta che ti sono vicino ho paura mi esploda il cuore” sorrido e lo bacio dolcemente, “vuoi ancora tornare a Londra?” mi chiede mentre ci stendiamo su un lettino abbracciati
“no, credo che rimarrò qui a rilassarmi con te. Poi sia mai che ci siano altri problemi. Almeno sono già qui, no?” dico sorridente
“giusta osservazione” mi dice stringendomi
“Comunque stai molto bene in costume” gli dico intrecciando le gambe alle sue 
“Apprezzi?” mi dice malizioso
“certo! Credi di essere l’unico a poterlo fare?” dico facendolo ridere, il mio telefono prende a squillare, vedo che è Tom, faccio vedere a Shannon e rispondo
“Pronto?”
“Pronto Martina, sono Tom… ti disturbo?”
“Sono in Croazia per lavoro ma dimmi pure sono in pausa adesso!”
“Sì lo so, Jared mi ha detto tutto. Volevo parlarti a proposito della notizia uscita sui giornali. Ho visto il tutto solamente pochi minuti fa e mi sono già impegnato a smentire tutto, non voglio creare problemi a te o crearne per me stesso” dice gentile
“Tom, è veramente gentile da parte tua! Non me ne sarei nemmeno accorta se non me lo avesse detto Shannon, sai non seguo molto i gossip” dico guardando il mio uomo
“oh, cielo! Spero di non avervi creato problemi!!” dice allarmato, quanto può essere dolce da uno ad un milione?
“tranquillo, non ti preoccupare per me! Ora mi dispiace ma ti devo lasciare, ho un appuntamento a breve! Ci sentiamo quando torno a Londra!” dico
“certo, anzi scusami e buon lavoro!” mi dice chiudendo la telefonata, Shannon ha uno sguardo da cucciolo che si sente in colpa per aver fatto qualche marachella
“è proprio inglese comunque, delicato, e schifosamente gentile!” dice facendomi ridere di gusto
“lo so, ed ha una grande cultura letteraria, pensa che abbiamo scoperto di aver studiato gli stessi romanzi all’università! E io ho studiato in Italia!” dico ridendo
“quindi mi vuoi dire che parlate di letteratura?” dice curiosa
“esattamente. Poi mi ha chiesto un consiglio su un lavoro futuro, e non vedo l’ora che esca perché sono tipo stra eccitata!” dico
“La serie di Loki?” mi dice
“Si, mamma mia, credo sia il villain migliore della Marvel!” dico io guardando Shannon
“Non lo dire a Jared, ti prego…” mi supplica
“Lo so, acqua in bocca, assolutamente!” dico accarezzandogli il braccio, “voglio le coccole che non mi hai fatto stamattina!” dico io maliziosa
“allora forse è meglio se torniamo in camera signorina” dice baciandomi con passione, qualcuno si schiarisce la voce e io per l’imbarazzo mi alzo di scatto cadendo dalla sdraio. Shannon si mette a ridere di brutto, mentre il signore anziano mi guarda male e si butta in piscina.
“ma lo vedi che figure mi fai fare?” dico mentre mi metto l’accappatoio e cammino spedita verso l’uscita, Shannon mi segue con il suo solito passo tranquillo
“che ti frega scusa! Siamo fidanzati, le avrà fatte anche lui queste cose da giovane!” dice raggiungendomi, lo guardo male ed entro in ascensore
“quindi stasera andiamo a cena?” dico vaga ricordando quello che mi aveva detto qualche ora prima, lui mi si avvicina suadente, fa aderire la mia schiena alla parete dell’ascensore e mi da un bacio sul collo, poi si allontana, vuole giocare?
“sì, ho prenotato la cena qui nel ristorante esterno dell’hotel!” mi dice mentre le porte si aprono, faccio una breve corsetta per superarlo per aprire la porta della camera ma non la apro, aspetto che mi raggiunga e poi una volta dietro di me, inizio a strusciare il mio sedere contro di lui, sento che si sta eccitando da morire quindi, mi stacco ed entriamo.
“vuoi giocare?” mi dice mentre chiudendo la porta dietro di sé
“hai iniziato tu Leto” dico facendo cadere l’accappatoio e rimanendo in costume mi stendo sul letto a pancia in su
“mi fai impazzire” dice avvicinandosi e cominciando a baciarmi dalle ossa del bacino, quando arriva al collo, lo fermo e porto le sue labbra sulle mie. Dio quanto sono morbide. Con determinazione e forza lo spingo e la posizione si inverte… adesso sono io che comando i giochi. Gli inizio a baciare l’addome fino ad arrivare all’inguine. Libero la sua erezione dal costume e inizio a stuzzicarlo. Il suo respiro diventa più profondo ed emette dei grugniti di piacere. Siamo entrambi molto eccitati. Guardo Shannon, ha gli occhi chiusi e si morde il labbro inferiore. Smetto quello che sto facendo, e lo vedo aprire gli occhi. Mi sta guardando interrogativo, ma stiamo giocando no? Mi slaccio lentamente il bikini, lascio che mi guardi mentre mi spoglio e allo stesso tempo gli privo il piacere di farlo. Vedo il suo sguardo infuocato. Una volta completamente nuda, gli tolgo il suo di costume, gattono sopra di lui fino ad arrivare alla sua bocca. Ribalta di nuovo i giochi e torna su di me.
“Mi hai in pugno tigre” mi sussurra con voce sexy e profonda all’orecchio, emetto un gemito perché la sua mano arriva al mio clitoride e in contemporanea inizia a succhiarmi il lobo dell’orecchio. Questo gioco mi sta portando all’esasperazione.
“Shan – sospiro – basta giochetti” aggancio le gambe a lui per fargli capire che sono pronta per lui
“amore mio, sono così fortunato ad averti incontrata” mi dice guardandomi
“le nostre anime si sono trovate, sono tua” gli dico prima di attirarlo a me e far incontrare le nostre lingue, poco dopo entra dentro di me dolcemente, le mie dita scorrono tra i suoi capelli, i nostri sospiri e gemiti sono la colonna sonora. Le sue spinte si fanno più veloci, siamo quasi all’apice del piacere e il telefono di Shannon prende a squillare, si ferma un attimo e guarda chi è. Mi fa vedere ed è Constance.
“Jared ha ripreso il tempismo da tua madre! Rispondi” dico con il fiato corto, si stende di lato a me e risponde. Mi metto sopra di lui e lo guardo maliziosa, sbarra gli occhi sorpreso e io inizio a muovermi lentamente. Gli prendo la mano non impegnata con il telefono e la poso sul mio seno sinistro, si sta trattenendo. Saluta sbrigativamente la madre e butta il telefono da qualche parte
“piccola diavoletta” mi dice ribaltando di nuovo le posizioni e tornando a penetrarmi con più forza. Poco dopo veniamo entrami esausti, tremo sotto di lui chiamando il suo nome. Rimaniamo abbracciati per un po’, finché Shannon non si stende dal suo lato del letto e mi attira a sé. Rimaniamo abbracciati in silenzio. Sfioro la sua spalla e disegno dei cerchi. Lo amo, lo amo alla follia. Mi addormento tra le sue braccia.
 
“Amore, dobbiamo prepararci per andare a cena!”, apro gli occhi controvoglia
“Mmmh, rimaniamo qui!” gli dico con la voce impastata dal sonno
“dai su, non fare la pigra” mi da un dolce bacio sul naso e mi scopre
“ehii, questa è violenza. Anche mia madre mi tirava giù dal letto così, è terribile” dico rotolandomi fuori dal letto, Shannon è in piedi di fronte a me mi alzo e mi butto tra le sue braccia, non mi stancherò mai di abbracciarlo. Mi prende in braccio e ci dirigiamo verso la doccia.
“Sei un koala, lo sai?” mi dice dandomi un bacio sul collo
“Solo con te, in genere odio invadere lo spazio personale delle persone” dico guardandolo
“Dai fatti la doccia, io me la sono già fatta mentre dormivi” mi dice
“ma dai potevamo farla insieme” dico mettendo un finto broncio
“ci avremmo messo troppo! Muoviti” mi dice dandomi uno schiaffetto sul sedere
“va bene, ma questa me la paghi!” gli dico entrando sotto la doccia
“oh, non vedo l’ora!” dice chiudendo la porta
Una volta uscita dalla doccia mi avvolgo in un asciugamano e inizio ad asciugarmi i capelli, che poi raccolgo in uno chignon morbido ed elegante. Mi trucco e poi torno in camera, dove trovo Shannon vestito di tutto punto, giacca, pantalone e camicia, sta parlando con Jared al telefono, sto letteralmente sbavando. Dio che visione. Chiude la telefonata.
“Shannon, come mai così elegante?” dico piacevolmente sorpresa avvicinandomi, il mio sguardo cade inevitabilmente sul suo lato b
“volevo vestirmi bene per una sera, poi so che ti piaccio quando mi vesto così” mi dice dandomi un bacio sulla guancia
“dio sei terribilmente sexy” gli dico mentre gli do uno schiaffetto sul sedere
“anche tu, anche solo con questo addosso – dice indicandomi – però non voglio condividere questa visione con nessun altro, quindi mettiti qualcosa perché siamo ovviamente in ritardo, per colpa tua! Scendo nella hall intanto, ti aspetto” dice dandomi un bacio
Mi metto un vestito rosso abbastanza scollato ma non troppo che mi arriva al ginocchio e i sandali di stamattina. Mi porto dietro una piccola pochette per il telefono e poi scendo. Esco dall’ascensore e lo trovo seduto in una poltroncina dell’ingresso, mi guarda e spalanca la bocca.
“Chiudila che ti entrano le mosche” dico ridendo
“sei… questo vestito da dove viene?” mi dice sorpreso
“da un negozio! – rido – dai andiamo che ho fame!” dico prendendolo sottobraccio, ma non ci dirigiamo al ristorante, “Shan? Dove andiamo”
“Al mare” mi dice dandomi un bacio sulla guancia, poco dopo vedo un tavolo apparecchiato al ristorante della spiaggia
“Shan” dico guardandolo
“dai, dillo che sono perfetto!” dice
“ma come sei presuntuoso!” dico andando avanti sculettando
“signorina, la smetta di sculettare altrimenti…”
“altrimenti cosa?” fa per raggiungermi ma io inizio a correre in spiaggia, non mi accorgo nemmeno che mi è arrivato alle calcagna ma mi sento sollevare, mi prende tra le sue braccia e mi fa girare. Ridiamo spensierati, le mie braccia sono attorno al suo collo, ci guardiamo profondamente e ci diamo un bacio dolcissimo. Siamo solo noi, la luna e il mare.
“Ti amo” sussurro mentre le nostre fronti e i nostri nasi ancora si toccano
“Ho vinto alla lotteria con te” mi dice, mettendomi giù delicato e prendendomi per mano. Arriviamo al ristorante e ci sediamo uno di fronte all’altro, ma il tavolo non è grandissimo per cui siamo vicini.
“Ho già ordinato per entrambi, ti dispiace?” mi dice sorridendo
“assolutamente no, anzi! Non avevo proprio voglia di staccare gli occhi da te – dico, poi ho come un momento di lucidità e realizzo quanto diabetica sia diventata – merda, sono diventata così diabetica che mi faccio schifo da sola!” dico ridendo, faccio ridere anche lui
“è vero, prima eri più acida. Be che devo dire, ho le mie doti” dice ammiccando e facendomi ridere
“sei cretino!” gli tiro il tovagliolo ridendo, poco dopo cominciano a portarci il cibo, è tutto a base di pesce, il vino che accompagna le portate è buonissimo, e parliamo di qualsiasi cosa, dalla cavolata insulsa a come vivremo la nostra relazione durante il tour, gli ho espresso le mie paure, trattandosi della mia prima volta in tour e lui mi ha rassicurato, dicendo che la cosa più difficile sarà non esporci.
Arrivati al dessert io sto per scoppiare. Shannon con non chalance si pappa a tutta velocità il suo.
“mi spieghi come fai? Io sto per esplodere!” dico ridendo
“ma daii, erano anche scarse le portate” mi dice
“cioè Shan, saresti la gioia di mia nonna! – dico ridendo – senti mi aiuti con il dolce? È buono ma non ce la faccio” mi guarda
“va bene”
Dopo aver finito di cenare andiamo a fare una passeggiata romantica in spiaggia, arriviamo fino ad una piccola baia, molto riservata, mi siedo sulla sabbia e Shan fa lo stesso. Mi poggia la giacca sulle spalle scoperte e poi mi abbraccia. Tutto d’un tratto si mette seduto più composto e si mette di fronte a me, segno evidente che mi vuole parlare di qualcosa.
“dimmi” gli dico sorridendo
“stai calma, non mi mettere ansia!” dice ridendo “allora, come sai non mi era mai capitato di trovare una connessione così potente come la nostra. Sono fermamente convinto che io e te insieme ci miglioriamo a vicenda. Sì sono un cazzone, in tutti i sensi, - scoppio a ridere – però ti amo davvero tanto, e sto vaneggiando perché fatico ad esprimere i miei sentimenti, lo sai! Però ecco – prende due scatoline dalla tasca – ho pensato che, ecco, magari sarebbe stato bello avere qualcosa di uguale. Che ci faccia sentire estremamente vicini anche quando per varie ragioni dovremo stare più lontani” mi dice aprendo le due scatoline con due anelli, identici, eleganti e delicati. Sono senza parole, non pensavo che potesse fare un passo del genere, sono come bloccata.
“non andare nel panico, non è una proposta o che altro, è solo che volevo ufficializzare le cose tra di noi. Visto che tu sei mia, e io sono tuo, volevo che l’impegno di entrambi fosse anche visibile in un certo senso. Oddio ho fatto una cazzata come al mio solito” dice facendo per alzarsi
“Shan fermo – dico bloccandolo – è che… cavolo io ti amo alla follia” dico buttandomi su di lui che per la spinta cade all’indietro sulla sabbia, siamo uno sopra l’altro, le mie mani circondano il suo viso bellissimo
“quindi non ho fatto una cazzata?” dice interrogativo
“assolutamente no, sei molto dolce Shan. Sono così contenta di essere la tua fidanzata! Sei un uomo meraviglioso, dolce e premuroso, dove sei stato tutto questo tempo?”
“potrei farti la stessa domanda”
Cominciamo a baciarci con passione e la mano libera si posa sul mio sedere, alza il vestito e si blocca
“qualcuno ha fatto la cattiva stasera e non ha messo le mutandine?” mi dice malizioso
“volevo accelerare le cose” dico sfiorandogli il viso
Ci tiriamo su, io rimango seduta su di lui.
“Quindi? Non me lo metti?” gli dico, vedo il suo viso illuminarsi, lo estrae dalla scatola lo bacia e me lo infila all’anulare e io faccio lo stesso, sorrido
“ho scelto con Jared, spero che ti piaccia” mi dice spostandomi più vicino a lui
“sono bellissimi, semplici ma allo stesso tempo intrecciati, come noi” dico baciandolo con dolcezza
“devo mandare una foto a Jared, glielo avevo promesso” dice intrecciando la mano alla mia e facendo una foto, che mi faccio mandare, e mando ad Emma. La metto come sfondo del telefono, poco dopo vedo che anche lui l’ha messa come sfondo, mentre come blocco schermo ha la foto scema che ha fatto mentre eravamo in aereo dopo che c’eravamo chiariti. Mi fa leggere i messaggi di Jared e poco dopo chiama. Shannon alza gli occhi al cielo.
“Marti! Quindi? Piaciuta la sorpresa? Quando ha fatto lo stronzo con te è perché voleva parlare con me, da solo! Ti rendi conto? Mio fratello è un coglione orsacchiottone!” dice facendomi ridere
“Coglione orsacchiottone eh?” ripeto così che Shan senta
“Jared, vaffanculo!” urla per farsi sentire, Jared ride e poi mi dice che sta andando a prendere Scarlett in aeroporto, gli dico di salutarmela e Shannon mi ruba il telefono
“Bro, ti voglio tanto bene, ma lascia la mia donna in pace almeno stasera, sfogati con Scarlett e lasciaci un po’ di privacy!” dice chiudendo la telefonata, sono ancora seduta su di lui e poggio la testa sulla sua scapola
“in questo momento mi sento completamente appagata, ci siamo noi, il profumo del mare, la mia vita mi sembra un sogno, tutto è tornato al suo posto. Tutto è più bello, con te…con voi! Mi sembra di essere entrata in una grande famiglia!” dico guardandolo negli occhi, è buio ma riesco a vedere una lacrima che gli riga la guancia, gliela asciugo e lo bacio dolcemente
“mi sta esplodendo il cuore di gioia” dice alzandosi e portandomi con lui, che cazzo di forza ha?!?!?
“ma tutta questa dolcezza? Stiamo diventando diabetici Leto?” dico dandogli un bacio sul naso
“beh sai, anche tu hai le tue qualità!” dice baciandomi con fervore sulle labbra “scherzo, comunque, sono un uomo migliore con te accanto” dice sedendosi su uno scoglio con me sopra di lui
“vale la stessa cosa per me” dico baciandolo con passione
“forse è il caso di andare in hotel”
“perché, qui è così bello e tranquillo” gli dico zittendolo con un altro bacio
“come desideri, tigre” dice per poi dedicarsi completamente al mio corpo e io al suo. Alza il mio vestito e mi penetra con le dita, sento la sua erezione premere sotto i pantaloni, glieli slaccio e prendo il suo membro in mano e inizio a muoverla su e giù. I nostri respiri si fanno più affannati, Shan toglie le dita da dentro di me, mi alza leggermente e entra dentro di me, in una sola mossa che mi fa mancare il respiro. Sono seduta su di lui quindi sono io che conduco i giochi, comincio a muovermi velocemente, con necessità, poco dopo non so come, finiamo sulla sabbia. Siamo inginocchio, lui dietro di me, mi abbassa, si posiziona tra le mie gambe e torna a penetrarmi. Lo sento potente dentro di me, non possiamo far a meno che gemere di piacere, fa aderire il suo petto alla mia schiena, mi prende il viso e mi bacia. Poco dopo sento di essere al limite.
“Shan… sto per” dico affannata, cambiamo posizione, mi stende sulla sabbia e torna a sovrastarmi
“Marti” mi sussurra all’orecchio per poi tornare sulle mie labbra e in un bacio lungo e passionale soffochiamo un orgasmo travolgente che sa di cambiamento. Incredibile come lui sappia far vibrare le mie corde. Incredibile quanto sia bello il nostro amore. Ci ricomponiamo e ci stendiamo l’uno accanto all’altro e ammiriamo le stelle.
“Ti amo più di ogni altra cosa al mondo Shan” dico accarezzandogli la linea della mascella
“Ti amo anche io” mi dice guardandomi con occhi dolci
Il momento idilliaco viene rovinato dal mio telefono che ovviamente inizia a suonare insistentemente.
“Cristo, se è mio fratello giuro che vado a Londra e gli spezzo le ossicine” dice facendomi ridere, mi alzo e un po’ dolorante mi dirigo a recuperare la pochette
“mi hai distrutto, non sono allenata a quelle posizioni così particolari” dico sorridendo prendendo in mano il telefono
“eh eh eh, ripeto, ho le mie qualità” dice, guardo lo schermo e vedo la faccia di mia mamma. Guardo Shannon e rispondo.
“Mamma!” dico sorpresa in italiano
“Tesoro come stai? Non ti sei fatta risentire!” mi dice preoccupata
“No è che sono dovuta partire per un viaggio di lavoro e sono in Croazia in questo momento!” dico
“che bello! Com’è il tempo li? Ma ti ho disturbato?”
“Tempo bello per ora, si vedono le stelle! No non ti preoccupare, stavo facendo una passeggiata prima di andare a dormire!” dico prendendo per mano Shannon per tornare verso l’hotel
“Bene, allora ti volevo dire che con tuo padre veniamo a Londra questo weekend, sei libera?” strabuzzo gli occhi
“Questo weekend?” dico in inglese “scusate, ormai mi viene naturale parlare in inglese” in realtà l’ho fatto apposta perché Shan capisse, mi sorride felice, “io arriverò venerdì a Londra, avete un hotel?”
“Noi arriveremo sabato mattina presto, e si abbiamo già prenotato qualcosa in centro!”
“oh bene, potremmo incontrarci per pranzo sabato allora, così vi presento i miei boss” dico stringendo la mano a Shan
“Volentieri! Poi ci risentiamo!! Buona notte allora!”
“buona notte mamma!” dico chiudendo la telefonata
“Vengono a Londra sabato e li vediamo tutti insieme per pranzo?” mi chiede sorridendo
“Esatto, bravo! – dico sorpresa – merda ma c’è anche Scarlett sabato e la sera abbiamo preso i biglietti per Betrayal”
“Va be li vediamo per pranzo e durante il pomeriggio, poi gli dici che la sera non ci siamo, semplice” mi dice
“oh, non conosci mia madre” dico lasciandogli la mano perché siamo arrivati all’ingresso dell’hotel, saliamo in camera e decido di chiamare Emma per capire se per i traghetti è tutto ok, mentre Shannon si va a fare una doccia. Parliamo per circa 10 minuti poi mi metto al telefono per controllare WhatsApp. Rispondo ai miei amici sempre curiosi di sapere delle news e poi vedo uscire dalla doccia Shan con solo l’asciugamano avvolto in vita.
“Shan, sono stremata, ma se ti presenti così in camera mi lasci poca scelta” dico io giocosa
“Ah si? Sai che sei la mia amazzone preferita?” mi dice buttandosi sul letto e gattonando fino ad arrivare alla mia bocca
“mi trattengo dal fare commenti volgari” dico sorridendo e baciandolo, si stende accanto a me e mi abbraccia
“stasera vorrei solo coccolarti” mi dice dolce
“e coccole siano” dico mentre lo stringo a me e gli accarezzo la spalla
“senti, potrei aver fatto una cazzata” esordisce
“Shannon… cosa hai combinato?” mi alzo di scatto e lo guardo negli occhi, mi da il suo telefono aperto sulla sua pagina instagram, vedo che ha pubblicato le foto delle nostre mani. Non c’è nessun indizio che possa ricondurre a me, nessun tag e le mie mani non sono cosi particolari da venire riconosciute.
“mi potevi consultare prima, ma comunque sia… non è una cosa che mi disturba il fatto che te l’abbia voluta pubblicare. Anche io vorrei dire a tutti che stiamo insieme. Solo che mi sorge una domanda: durante il tour? Se a qualcuno cade l’occhio sulla mia mano e fanno 2+2?” dico parlando velocemente
“Ci penseremo se si porrà il problema, parleremo con il manager e decideremo che fare” dice sorridendo dolce
“va bene, mi fido di te” dico tornando a stendermi accanto a lui intrecciando le nostre mani e ci addormentiamo così.
I giorni seguenti siamo stati alla spa e ci siamo davvero rilassati molto, ma ora è tempo di tornare a Londra. Siamo in aeroporto. Shannon sta leggendo un libro mentre io sono a fare la fila per prendere due caffè. Tornando verso i divanetti, vedo Shannon circondato da una decina di persone sorrido, metto il caffè sul tavolino di fronte a lui e mi vado a sedere più lontana di modo da lasciarlo soddisfare le Echelon. Il nostro volo viene chiamato, le saluta prende la sua valigia e si avvia dopo di me al gate. In aereo entrambi finiamo per dormire come angioletti.
Arrivati a Londra, Jared e Scar ci aspettavano fuori dall’aeroporto siamo andati a pranzo insieme e poi siamo tornati in hotel. Fra due settimane inizierà il tour e io sono già in fibrillazione.
Jared e Scarlett sono stati molto gentili a dare la loro disponibilità per il pranzo con i miei, e i miei sono stati ben felici. Hanno anche detto che non è un problema per loro se domani sera non sarò con loro.
Shannon è dolcissimo e sarà davvero difficile condividerlo con le e gli Echelon durante il tour, ma d’altronde è il nostro lavoro. Sorrido al pensiero, il suo tocco mi ridesta, mi trascina vicino a sé e ancora nudi ci addormentiamo.

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Capitolo 14
*** 15. London Calling ***


La sveglia suona troppo presto. La spengo all’istante per non svegliare Shannon, cerco di liberarmi delicatamente dal suo abbraccio e mi dirigo a fare una doccia veloce, mi vesto in bagno e lascio un bigliettino sul cuscino. Devo andare a prendere i miei a Gatwick e sono già in ritardo. Prendo al volo un taxi, menomale non c’è traffico visto l’orario. Arrivo e mi piazzo all’uscita degli arrivi; ad un tratto vedo mio padre e poco dietro mia madre. Gli vado incontro e li abbraccio con trasporto.
“Tesoro, ma mangi? Ora rimprovero i tuoi datori di lavoro, ti fanno stressare troppo e tu poi non mangi”
“Mamma, per favore!” dico ridendo mentre ci avviamo verso l’esterno
“Sì infatti Silvia, non farti riconoscere!” aggiunge mio padre
“Va bene, va bene! Senti, andiamo in hotel ora? Perché prima di andare in giro e poi a pranzo mi volevo ridare una sistemata!” mi dice mia mamma, è sempre molto attenta al suo aspetto. Forse anche più di me!
“Sì, va bene! Vi accompagno!” dico sorridendo e comunicando al taxista l’indirizzo
“Allora? Come va il lavoro?” mi chiede mio padre interessato
“Molto bene, stiamo rifinendo il tour, ho tradotto tutti i siti e ora li seguirò in tour! Sarò 5 giorni in Italia a luglio…” dico sorridendo
“Si lo sappiamo! Pensavamo di venire a Pistoia visto che siamo abbastanza vicini” mi dice mia mamma
“Davvero? Oggi ne parliamo, magari riesco a farvi venire nel retropalco così potremmo stare un po’ insieme, anche se ci sarà un gran da fare” dico io sorridente
“Ti vedo molto felice e serena” aggiunge mio padre
“Lo sono, questo lavoro è davvero tutto quello che ho sempre sognato… e loro sono fantastici davvero! Mi sembra di stare in una famiglia. Non mi hanno mai fatta sentire l’ultima arrivata, mi danno delle responsabilità e sono davvero molto appagata” dico
“Lo vediamo, siamo contenti anche noi vedendoti così! Certo, ai nonni manchi e manchi anche a noi! Ma l’importante è che tu stia bene e che faccia quello che ti piace fare e per cui hai studiato tanto!” dice mia mamma abbracciandomi, siamo arrivati al loro hotel, che è vicino a quello in cui alloggiamo noi tra l’altro. Li accompagno in camera e poi mi siedo in una poltroncina mentre loro si preparano per andare a visitare un po’ Londra. Improvvisamente mi suona il telefono, sono solo le 9 ma vedo la faccia di Shannon comparire sullo schermo. Esco sul balcone e rispondo.
“Buongiorno amore” dico dolce
“Mi hai lasciato solo” dice lagnoso
“Dai lo sai che sono arrivati i miei! Sono con loro ora, ci vediamo a pranzo!” gli dico buttando un’occhiata dentro
“Si ma mi manchi, voglio il tuo bacio del buongiorno” mi dice con voce maliziosa
“Smetti, - dico ridendo – sono fuori in balcone, non mi posso trattenere troppo! Andremo a fare un giro e poi vi raggiungiamo. I miei sono un po’ iperprotettivi, ti avverto… avverti anche Jared perché potrebbero essere a tratti opprimenti!” dico ridendo
 “Va bene amore… accetterò questa tua assenza stamattina, per colazione sono con Jay e Scarlett!” mi comunica, mentre mio padre mi viene a chiamare
“devo andare! Tutto confermato? Per le 12 al solito ristorante?” dico io professionale
“certo! A più tardi!” mi dice e chiudo la telefonata
“Chi era al telefono?” chiede incuriosito mio padre
“Uno dei due fratelli, volevo sapere se fosse tutto confermato per pranzo!” dico io sorridente
“e?” chiede mia madre
“Tutto confermato, vi avverto, sono eccentrici, e ci sarà anche la fidanzata di uno dei due, che è Scarlett Johansson, comportatevi come si deve!” dico io facendoli ridere
“Beh una gioia per gli occhi” dice mio padre beccandosi uno schiaffo amichevole sul petto, “guarda che tu hai i Leto da guardare!” dice a mia madre, questa scenetta mi fa morire dalle risate.
“Andiamo quindi?” dico sorridendo, mentre mi avvio verso la porta. Sono le 9.30 e siamo già in giro per Londra, gli faccio visitare i punti più vicini all’hotel e poi entriamo alla National Gallery, dove trascorriamo il restante del tempo. Siamo ancora alla penultima sala quando il mio telefono squilla, è Jared, rispondo seguendo i miei.
“Jared dimmi tutto!” dico io, mentre vedo mia madre girarsi verso di me e sorridermi.
“Sei per caso alla National Gallery?” mi chiede vago
“ehm, si… perché?” chiedo vaga
“girati” faccio come mi viene detto e li vedo tutti e tre che mi fanno ‘ciao’ con la manina. Mi metto a ridere e faccio segno ai miei di seguirmi.
“Scarlett!” dico abbracciandola di slancio
“quanto tempo! Come stai? – si rivolge ai miei – piacere, vostra figlia e dolcissima!” dice facendomi arrossire
“Piacere nostro!” dice mia madre balbettando, non credo sia facile per lei realizzare che effettivamente quella è la Johansson in carne ed ossa! Abbraccio prima Jared e poi Shannon, a cui do un abbraccio più stretto
“bene mamma, papà loro sono Jared e Shannon!” dico sorridente
“piacere – dicono stringendosi la mano e presentandosi – sapete, noi l’abbiamo accompagnata al suo primo vostro concerto, ha pianto così tanto che credevamo dovessimo affittare una barca” dice mio padre nel suo inglese perfetto, loro scoppiano a ridere
“Papà, per favore” dico guardandolo torva
“che c’è è vero!” dice facendo ridere ancora di più Jared
“a noi manca ancora l’ultima sala!” dico io sorridendo
“Tesoro noi la andiamo a vedere, stai pure con loro…!” dice mio padre portando via mia madre che è come paralizzata
“credo che mia madre non si riprenderà!” dico ridendo e facendo ridere tutti anche Shannon, gli vado vicino e gli cingo i fianchi in un abbraccio
“ehi” dico sorridendogli complice
“ehi, i tuoi sono molto dolci” mi dice
“si! -  lo guardo e ci separiamo, siamo in un museo – comunque tranquillo non gli ho detto nulla, quindi rilassati” dico ridendo, Jared mi prende e mi trascina fuori, Shannon e Scarlett ci raggiungono poco dopo.
“Jared, sei matto?” gli dice Scarlett
“no, volevo solo uscire dal museo – dice vago – ok, no, i tuoi ti fissavano mentre parlavi con Shan” confessa
“oh” dico io, “gli darò le dovute spiegazioni se mi faranno delle domande” dico io serena, Shannon mi guarda e sorride, Scarlett mi prende la mano e guarda l’anello che Shannon mi ha regalato.
“è molto bello e sta bene ad entrambi, incredibile” mi dice
“Ho scelto bene, modestamente” si intromette Jared che viene puntualmente zittito da Shannon, sento la voce di mio padre commentare tutte le opere d’arte con mia madre e li raggiungo.
“allora? Che ne dite se andiamo a mangiare?” ci esorta Jared
“certo, vi seguiamo!” dico io mettendomi in mezzo ai miei
“senti ma… quell’anello da dove viene?” mi dice mia madre, sapevo che lo avrebbero notato
“è un regalo!” dico sorridendo e rimanendo incredibilmente vaga
“ma va! – dice mio padre sorridente – guarda che non siamo scemi!”
“non ho mica detto questo!” dico guardando avanti
“senti, lo ha uguale anche quel tipo, non quello con gli occhi azzurri!” i nomi non sono mai stati il punto forte di mio padre
“siamo solo curiosi, non ci dici più niente, mica ti sarai sposata senza dirci nulla!” scoppio a ridere istericamente, la verità tanto verrà a galla prima o poi, tanto vale che mi esponga direttamente.
“sentite, ve lo volevo dire già quando eravate ad LA ma poi erano successi dei casini, niente di che ovviamente, tutto risolto” dico sorridendo
“e quindi? Ti dobbiamo tirare fuori le parole di bocca?” mi dice mio padre
“stiamo insieme” dico sbuffando
“e alleluja! – dice mia madre – mi sembra molto dolce, ti guardava davvero innamorato prima!”
“ci avete spiati? Quindi non avete finito di vedere l’ultima sala!”
“l’abbiamo vista velocemente e poi vi abbiamo ribeccato, eravate abbracciati e abbiamo fatto 2+2” dice mio padre saccente, “comunque l’importante è che ti tratti bene e che tu stia bene, ma quanti anni ha?”
“1. Non eravamo abbracciati, 2. Sì, è molto dolce e amorevole, 3. 49”
“quaranta che?” dice mia mamma urlando “scusa” dice ricomponendosi
“Posto che ha la mia età, ma l’età è solo un numero in amore, mi fa venire i complessi, ma che segreto ha?” dice mio padre facendoci ridere
“io sono shockata, tesoro stai attenta” mi dice mia mamma, alzo gli occhi al cielo
“non è un vampiro, tranquilli… e poi, gli uomini maturano più tardi di cervello” dico io mentre capisco che comunque approvano la nostra relazione
“senti, chiamalo un po’, lo fai fare il terzo incomodo?” mi dice mio padre, lo guardo e sorrido, faccio una leggera corsetta per raggiungere gli altri, mi unisco per un attimo dicendo che si sono accorti degli anelli e che ho dovuto parlare. Poi torno dai miei con Shannon, non c’è contatto tra di noi però percepisco il suo nervosismo. Menomale siamo per strada e siamo a 5 minuti dal ristorante. Silenzio tombale, sento solo il rumore della città, mi schiarisco la voce e cerco di prendere parola.
“e insomma lui è Shannon” dico guardando i miei
“lo abbiamo capito! – dice ridendo mio padre – senti, abbiamo la stessa età, ma vedi di rigare dritto!” dice mio padre
“papà!” dico io con voce acuta
“non si preoccupi, devo molto a Martina non le farei mai del male” dice guardandomi e sorridendomi dolce
“Shannon, sono una mamma chioccia, ma vedo mia figlia molto più serena da quando le sei accanto e quindi non ti dico niente”
“per inciso, sa tutto di” non mi fanno nemmeno finire di parlare
“glielo hai detto? Allora devi essere davvero speciale mio caro!” dice mia mamma, è vero, nessuno aveva mai saputo quella vicenda dalla mia bocca se non i miei genitori e Shannon. Le mie amiche lo avevano scoperto solo in seguito.
“Spero di essere speciale – mi guarda e ci sorridiamo dolcemente – non posso giurare che non ci saranno difficoltà, sapete il tour, i giornalisti… vedremo, dopo il tour valuteremo se rendere la relazione pubblica” dice lui
“oh, ma poi la privacy” dice mia madre preoccupata
“mamma, ne abbiamo poca comunque… lavoro pur sempre per loro, quindi tanto vale” dico io sorridendo a Shannon, arriviamo al ristorante e per fortuna ci hanno trovato un tavolo molto riservato. Mi siedo vicino a Shannon e metto la mano sulla sua gamba, mentre con la sua mi cinge la spalla. Abbiamo ordinato tutti qualcosa di diverso, il cameriere ci odierà.
“Insomma lavora bene nostra figlia?” dice mio padre cercando di rompere il ghiaccio
“è molto brava, precisa e competente” dice Jared, “troppo autocritica ma ci si può lavorare” dice ironico
“Jared siete due fotocopie, pensate allo stesso modo… ti rendi conto?” dice Scarlett facendoci ridere tutti quanti
“è un complimento?” chiede ingenuamente mia madre
“più o meno!” dice Shannon ridendo, gli lancio un’occhiataccia
“scusate se voglio essere precisa oh!” dico fintamente arrabbiata, Shan mi sfiora la spalla dolcemente
“rimarremo sempre incompresi!” mi dice Jared, “comunque a parte gli scherzi, credo di parlare per entrambi e sono convinto che abbiamo davvero vinto al lotto quando l’abbiamo assunta!” dice sincero Jared
“che lecchino che sei Jared – dico, facendo ridere i miei – se vi state domandando se siamo sempre così, sì siamo sempre così” dico io rispondendo alla domanda mentale dei miei
“beh, sicuro in tour non vi annoierete!” dice mia madre
“oh, direi di no!” dice Jared, “ma voi siete di Firenze vero?” dice Jared pensieroso
“Si! Pensavamo di venire a Pistoia, tanto le canzoni le conosciamo, Martina ci ha fatto diventare matti” dice mia mamma che si becca un’occhiataccia
“ben fatto Marti! Vi farà entrare Martina dall’accesso per gli addetti allora!” continua Jared, alzo il sopracciglio
“Ma no, non ci vogliamo approfittare” dice mio padre
“Jared, dove vuoi andare a parare?” dico io guardandolo seria
“oh, ma esci dalla mia testa? – ridiamo – volevo solo dire che potremmo passare una giornata a Firenze, così tuo padre ci fa da guida e mangiamo tante cose buone” dice Jared
“e tu che mangi visto che sei vegano e in Toscana la carne è quasi una religione?” lo punzecchia Shannon
“sai che non sono più vegano, mangio quello che voglio mangiare senza etichette” dice Jared
“beh mia madre sarebbe contenta di avervi a pranzo, anche se non sa chi siete e non capirà nulla di quello che direte… ma abbiamo un’interprete no?” mi metto le mani alle tempie, un po’ come Ysma su ‘le follie dell’imperatore’
“cristo santo” dico guardando Scarlett che se la ride
“Shan?”
“Beh, mi hai detto anche tu che avrei fatto felice tua nonna per quanto mangio, non me la sento di deluderla” vedo mia madre illuminarsi
“aiuto” dico ridendo, sono davvero felice che i miei stiano interagendo bene con Jared e Shannon
“ma sapete che Martina – mi giro verso mio padre e lo incenerisco, non finiscono mai bene le frasi che lui inizia così – che Martina cantava in una band?” continua, ecco ha sganciato la bomba.
“ma davvero?” mi guarda incuriosito Jared e Shannon mi sorride, lui lo sa che canto
“Lo sai che ora vorranno le prove vero?” mi dice Scarlett
“io l’ho già sentita cantare!” dice sorridente
“ma come! Brutti str… - si trattiene – devi recuperare signorina!”
“prometto che recupererò, possiamo spostare il focus su qualcuno che non sia io?” dico imbarazzata
“quindi ti posso togliere i poster in camera? Ormai li conosci in carne ed ossa” mi dice mia madre, io divento viola
“non ce la posso fare… ma non mangiate? Si fredda!” dico mangiando il salmone, Scarlett mi guarda e sorride “comunque i poster rimangono dove sono!” dico indicando mia mamma con la forchetta, mi suona improvvisamente il telefono, e vedo che è il teatro. Faccio segno di stare zitti a tutti.
“Pronto?”
“Salve, parlo con la signorina Giorgi?”
“Si sono io, mi dica!”
“stasera ha prenotato quattro posti per lo spettacolo ‘Betrayal’ a nome Leto vero? Voglio solo una conferma di prenotazione”
“Assolutamente sì! Mi ricorda un attimo l’orario dello spettacolo?” chiedo
“alle 20.30, quindi consigliamo che arriviate almeno per le 19.45, per favore niente viola” mi dice gentile
“niente viola e non si nomina l’innominabile, lo so! – Shan e Jared mi guardano strani – grazie mille! A questa sera!” dico chiudendo la chiamata
“lo sai che Voldemort non esiste vero?” dice mio padre facendo scoppiare tutti a ridere
“papà, mi riferivo a McBeth” lo guardo male
“Ah è vero! Sono molto superstiziosi gli inglesi a teatro!” dice Jared
“Marti ci pensi tu? Siamo stanchi e vorremo tornare in hotel!” dice mia madre in italiano
“certo! A domani!” dico alzandomi e salutandoli, salutano calorosamente anche gli altri e poi se ne vanno
“cristo santo, che mal di testa!” dico io ridendo, poggiandomi alla spalla di Shannon
“Così hai dei poster nostri in camera eh?” dice beffardo Jared
“Beh, lo vedrete con i vostri occhi no?” dico io ridendo
“Comunque io voglio sentirti cantare!” dice Scarlett
“Canta molto bene!” mi dice Shannon mentre mi stringe più a sé
“bene, tutti nella mia suite, ho un piano…” dice Jared alzandosi, non c’è stato modo di opporsi, hanno voluto per forza pagare loro il pranzo facendo poi riferimento al fatto che quando saranno a Firenze potremo ricambiare.
Arrivati in hotel saliamo tutti in camera di Jared, che si mette prontamente al piano.
“Che canzone hai cantato a Shannon?” mi chiede curioso, io e Shannon ci guardiamo e io sorrido, mentre mi torna alla memoria quella sera nella sala musicale, dove si può dire che tutto sia iniziato.
“City of Angels” dico guardando Shannon, che ricambia il mio sguardo, Jared inizia a suonarla al piano… arriva quasi il momento dell’attacco ma io non parto. Mi vergogno troppo, un conto era solo Shannon, ma il momento era magico e intimo quindi me la sono sentita… un conto è ora, qui con tutti.
“Allora?” mi esorta
“Jared, city of angels no!” dico imbarazzata, mi guarda severo, e parte a suonare Alibi, “ma prendi tutte le mie canzoni tabù?” dico io ancor più imbarazzata, cambia di nuovo e parte a suonare stay… Cerco di isolarmi il più possibile, mentre stringo la mano di Shan.
All along it was a fever
A cold sweat hot-headed believer
I threw my hands in the air, said, "Show me something"
He said, "If you dare, come a little closer"

Round and around and around and around we go
Oh now, tell me now, tell me now, tell me now you know

Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel like I can't live without you
It takes me all the way
I want you to stay

It's not much of a life you're living
It's not just something you take it's given

Round and around and around and around we go
Oh now, tell me now, tell me now, tell me now you know

Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel like I can't live without you
It takes me all the way
I want you to stay

Ooh, ooh, ooh, the reason I hold on
Ooh, ooh, ooh, 'cause I need this hole gone
Funny you're the broken one but I'm the only one who needed saving
'Cause when you never see the light it's hard to know which one of us is caving

Not really sure how to feel about it
Something in the way you move
Makes me feel like I can't live without you
It takes me all the way
I want you to stay, stay
I want you to stay, hooh

 
“Wow” sussurra Scarlett, riapro finalmente gli occhi e vedo Shannon quasi commosso, io mi sento avvampare, sono talmente in imbarazzo che mi ammutolisco.
“Marti... – dice Jared voltandosi – mi hai fatto venire i brividi… beh se avrò bisogno di una corista saprò a chi chiedere!” dice facendomi ridere e togliendomi dall’imbarazzo
“no davvero, non me lo fate più rifare” dico coprendomi il viso con le mani e rifugiandomi tra le braccia di Shannon
“Spero tu stia scherzando!” esordisce Scarlett
“Basta, basta, basta” dico, il viso mi va a fuoco, “mi mettete a disagio” dico ridendo
“non c’è niente per cui essere a disagio Martina, sei brava perché non accetti i complimenti?” mi dice Jared
“Va bene grazie, ora cambiamo discorso! – dico – oh, pure tu, e aiutami no?” dico dando un buffetto a Shannon
“ma aiutarti per cosa, abbi un po’ di fiducia in te stessa” mi dice scherzoso Shannon, gli rivolgo un’occhiata torva e per fortuna mi suona il cellulare, mi allontano e parlo con i miei che mi hanno chiesto se domani potevo stare almeno un po’ con loro poi lunedì mattina sarebbero ripartiti, acconsento e chiedo ai ragazzi di darmi un giorno con i miei. Alla sera andiamo a vedere Tom a teatro e wow. La rappresentazione è stata fantastica e lui straordinario! Alla fine di tutto, siamo andati a fargli i nostri complimenti, si è scusato di nuovo con me e Shannon per le foto e poi siamo rientrati in hotel. Mi sono buttata a letto senza struccarmi o cambiarmi. Nel dormiveglia ho sentito Shannon avvicinarmi a lui e darmi un bacio dolce sulla guancia. Mi sento fortunatissima, se qualcuno mi avesse detto un anno fa quello che mi sta succedendo ora, l’avrei sicuramente mandato a quel paese. Mi addormento con il suo respiro che mi culla.
L’indomani mattina alle 8, mi sento svegliare con un bacio e subito dopo sento il profumo del caffè. Shannon si era svegliato prima di me e aveva richiesto la colazione in camera. Oggi avrei passato tutta la giornata con i miei genitori e ci voleva proprio una colazione solo per noi. Apro gli occhi e lo becco a fissarmi, sorrido di rimando e gli do il bacio del buongiorno.
“Buongiorno” dico, “sappi che sei l’unica persona che non mi da’ fastidio prima del caffè!” dico mentre scoppio a ridere, ebbene sì rientro anche io nel club ‘non mi parlate prima che io abbia preso il mio primo caffè’
“mi sento onorato!” dice dandomi un bacio a stampo e poi alzandosi per andare al tavolino e mangiare, i miei mi hanno scritto e ci incontreremo alle 9.30 a Piccadilly, quindi ho tutto il tempo di godermi la colazione con il mio uomo, mangiamo chiacchierando del più e del meno.
“Shan, i miei ti salutano!” dico andando a sedermi sulle sue gambe
“risalutali, vuoi fare tardi?” dice commentando la mia intraprendenza
“Devo fare la doccia, mi accompagni?” dico io prendendogli la mano per portarlo in bagno con me
“con molto piacere” dice seguendomi.
Oggi fa piuttosto caldo a Londra quindi mi vesto leggera e dopo aver salutato Shannon esco e mi dirigo verso Piccadilly. Trascorro una bellissima giornata all’insegna del sano turismo a Londra, abbiamo visto Buckingham Palace, Westmister, il Big Ben e poi siamo andati a mangiare in un ristorante fenomale. Sono le 21 e io sto rientrando in Hotel, loro sono già nel loro, devono preparare le valigie visto che domani mattina alle 9 hanno il taxi per l’aeroporto. Salgo in camera e la trovo deserta. Trovo solo un bigliettino.
“Siamo andati a cena fuori, raggiungici all’Hollywood se vuoi!”
Piuttosto che un bigliettino mi poteva mandare un messaggio, o magari farmi uno squillo. Sono un po’ irritata e stanca ma nonostante tutto non disdegnerei uscire un po’. Guardo dov’è, è abbastanza lontano dall’hotel, decido di cambiarmi e vestirmi piuttosto sexy. Prendo un taxi e nel mentre scrivo a Shannon e Jared che sto arrivando.
“Sono contento tu riesca a venire, a fra poco”
Mi risponde Shannon con fare sbrigativo. Arrivo al locale che esclusivo è dire poco, saranno tutti famosi qui dentro. Dopo aver fatto un po’ di fila riesco ad entrare. Mando di nuovo un messaggio a Shannon per capire dove sono ma non ricevo risposta, quindi decido intanto di andare a prendermi un drink. Al bar trovo Scarlett che mi dice di seguirla e che con noi c’era anche Tom, lo aveva invitato lei, ed altra gente. Arrivati al tavolo vedo Shannon e Jared ballare con due modelle, mentre Tom sta parlando con Mark Ruffalo. Appena ci vedono vengono in contro a me e Scarlett, ed entrambe evitiamo i due Leto, gelose fino al midollo. Si mettono seduti e come se avessero capito iniziano a parlare con gli altri, senza fare i cretini.
“Forse sperava che non venissi almeno poteva spassarsela con quella!” dico acida a Scarlett
“Avranno voluto farci ingelosire, - dice – ma non hanno capito con chi hanno a che fare” esordisce
“Siamo dello scorpione entrambe vero?” le dico complice
“Certo sorella, vieni con me” dice prendendomi per mano e portandomi verso il bar, ci prendiamo uno shot e poi mi trascina dal lato della pista che da verso il nostro tavolo.
Parte “Mi Gente” di Beyoncé e io e Scarlett impazziamo, iniziamo a ballare come delle pazze, ridiamo e sculettiamo come se non ci fosse un domani. Poco dopo parte “Run the world”, siamo incontenibili. Ad un certo punto mi ritrovo sola in pista, Scarlett era andata a prendere Mark che a sua volta ha coinvolto Tom e poco dopo mi raggiungono. Poi il mashup continua con Justin Timberlake, Shannon e Jared cominciano a guardarci male, ma tra l’alcool e la musica ormai io e lei non riusciamo a fermarci. Mi fai ingelosire? Beh io faccio di peggio. Scarlett mi riprende per mano e mi porta verso il bagno lasciando gli uomini e le altre in pista. Mi mette un rossetto bello rosso e poi mi guarda.
“Siamo terribilmente sexy, se vogliono vedere le altre, noi gliela facciamo pagare perché sono nostri. Hai mai ballato su un cubo?”
“Scarlett, no è troppo per me!” dico io ridendo un po’ brilla
“no, non è troppo” mi dice facendomi uscire, mi scontro con Tom, che mi sorride e scrolla la testa, si avvicina pericolosamente e all’orecchio mi sorride “fagli vedere chi comanda!”, gli sorrido e raggiungo Scarlett che ha già ordinato due Sambuca
“come facevi a  sapere che era la mia preferita?” le urlo
“è anche la mia preferita!” scoliamo il bicchierino e quando vediamo che i Leto ci stanno per raggiungere, corriamo verso l’area del DJ, Scarlett gli chiede una canzone e poco dopo parte il remix di Do or Die, che a me fa obiettivamente schifo, ma sono così ubriaca che mi potrebbero anche far credere che i cani volano. Saliamo sul cubo e cominciamo a strusciarci e ballare. Ridiamo fino a sentire male alla pancia.
“Non mi ubriacavo così da una vita!” urlo
“Guardali, guardali sono furiosi!” dice guardandoli, io non mi giro, “Shannon non ti stacca gli occhi di dosso”
“Giusto che sia così!” dico ridendo e continuando a saltare e sculettare.
 
POV Jared
L’idea di farle ingelosire non era stata molto intelligente. Io e Shan non avevamo pensato alle possibili conseguenze e ora siamo da un lato ad ammirare le nostre fidanzate sculettare e strusciarsi. Ciliegina sulla torta, Do or Die remixata in sottofondo.
“Shan, posso dire una cosa?” urlo a mio fratello, visibilmente irritato
“Che siamo cretini? Perché quelle due sono un mix esplosivo insieme” dice guardandomi
“Ecco, mi hai tolto le parole di bocca”
“Porca troia ho bisogno di una doccia fredda!” dice facendomi ridere, non che io fossi da meno eh, intendiamoci. Hanno un modo di muoversi molto sexy, per essere gentili.
“Bro, tiriamole giù! Altrimenti finiscono su tutti i giornali di Gossip domani!” dico, acconsente ma qualcuno ci precede, sono Tom e un altro che non so chi sia. Martina si regge a Tom visibilmente ubriaca, Scarlett si tiene a Martina. Andiamo bene.
POV MARTINA
Dio sono stremata, Tom mi ha fatto scendere insieme a Scarlett, mi sto tenendo a lui, ma sono abbastanza vigile anche se sento la testa molto leggera. Tom mi sorride, Scarlett si tiene a me.
“Tom ce la faccio, sono stata peggio!” dico ridendo
“Va bene, vai dal tuo uomo, sta rosicando da morire! Buonanotte” dice sincero e poi lasciandomi un bacio sulla guancia
“Vaaaaaaa bene. Buonanotte! Hiddels!” dico io facendo ciao, Scarlett mi guarda, mi sorride
“Senti ti fidi? Facciamoli eccitare un po’ e poi lasciamoli a bocca asciutta stasera!” mi dice vendicativa e ubriachissima
“Sei un avenger anche nella vita vera?” farfuglio
“Once an Avenger, always an Avenger” mi risponde spostandomi I capelli e poi baciandomi, sulle labbra, con passione, “Missione compiuta” mi dice sculettando verso Jared, io la seguo. Ci guardano male, ma non posso non notare l’eccitazione nei loro occhi e nei loro pantaloni. Sorrido a Shannon e mi attacco al suo braccio. Si irrigidisce, è gelosissimo. Lo porto in un angolo più tranquillo del locale, è molto buio. Mi avvicino all’orecchio e ormai disinibita dall’alcool, gli lecco il tatuaggio.
“tu sei mio” gli dico circondandogli il bacino con le braccia e facendolo accostare a me. Lo guardo negli occhi e poi mi butto sulle sue labbra baciandolo con passione, interrompo il bacio dandogli un morso leggero al labbro inferiore
“cristo Martina, ti amo” mi dice, lo guardo sorridendo soddisfatta
“Anche io, ma non provare mai più a farmi ingelosire!” gli dico girando i tacchi e andando verso Scarlett. Mi guarda sorridente e mi prende sottobraccio.
Saliamo in taxi e torniamo in Hotel sono le 4 del mattino e sono stanchissima, sia per via dell’alcool che mi ha fatto l’effetto sonnifero, sia perché ho camminato tutto il giorno in lungo e in largo con i miei. Ci avviamo in camera e mi vado direttamente a struccare per poi buttarmi a letto ancora vestita, Shannon è avvolto nel mutismo. In questo momento però l’unica cosa che mi interessa è il letto. A risolvere qualsiasi questione ci penserò domani mattina. Mi addormento sola a letto, mentre lui si sta facendo la doccia.
Un odioso raggio di sole mi sveglia dal torpore. Non appena apro gli occhi mi assale un fastidiosissimo mal di testa, guardo l’orologio sono le 9. Mi sono ubriacata da fare schifo ieri sera, complice la gelosia e la sintonia con Scarlett. È davvero uno spasso. Sento il respiro profondo di Shannon, mi alzo per andare a bere perché sto morendo disidratata. Prendo anche un’aspirina e poi torno a letto. Non ho più sonno, mi sento in perfetta attività stranamente e Shannon russa. Quindi prendo il telefono, scrivo ai miei per avere notizie e poi scorro un po’ la bacheca di Facebook. D’un tratto, in un gruppo di fan qualsiasi, compare una foto di Shannon di ieri sera. Proprio nel momento in cui ci baciamo, fortunatamente non mi si vede, sono completamente avvolta nell’ombra si vedono solo le mie braccia e Shannon si vede piuttosto chiaramente. Merda. Tutti si stanno chiedendo chi sia la mitica fiamma di Shannon. Benissimo direi. Continuo a cercare foto su foto e fortunatamente in nessuna mi si vede. Ringraziamo le luci soffuse della discoteca tutti in coro. Chiamo la reception e ordino un’abbondante colazione in camera, ho una fame da lupi. Dopo poco arriva il cameriere che sistema tutto nel tavolo del soggiorno e poi mi saluta gentilmente.
“Shan, ho fatto portare la colazione” gli dico all’orecchio, lui mugola di rimando. Io mi vado a sedere al tavolo e inizio a sorseggiare il mio amato tè. Lo vedo comparire serio, si mette seduto ed inizia a mangiare in silenzio. Lo fisso, mi sta ignorando volutamente lo stronzo.
“Buongiorno Martina” mi dice dopo un po’, non guardandomi nemmeno
“Buongiorno – sospiro – senti…” mi blocca
“fammi prendere il caffè prima” mi dice lapidario
Facciamo colazione in completo silenzio. Sento solo il rumore dei biscotti sotto ai miei denti.
“Non mi è piaciuto come ti sei comportata ieri sera” esordisce “ti conosco, lo so che ti sei fatta trascinare dal momento, dall’alcool, dalla gelosia… ma mi ha dato fastidio. Non perché fossi geloso che tutti ti guardassero e vi guardassero come se non avessero mai visto una donna in vita loro. Mi è sembrato di tornare alle feste con… Kirstina”, dice guardando in basso sospirando, queste parole mi fanno più male di un coltello
“Shan, io… non era mia intenzione…mi dispiace” sospiro, ho fatto una cazzata enorme. Mi alzo e vado in bagno a farmi una doccia. L’ho fatto tornare indietro. Che cretina, sono veramente stata una bambina a reagire così.  Esco dalla doccia, mi intreccio i capelli e mi lavo i denti.
“Marti, ti aspetto giù, andiamo a fare una passeggiata!” mi dice dall’altra parte della porta
“va bene” dico, mi vesto e scendo. Sta guardando il telefono. Mi siedo vicino a lui, mi guarda, mi fa un mezzo sorriso e poi sospira.
“io ci provo ad essere incazzato con te, ma non ce la faccio” dice sospirando e guardandomi
“Shannon mi dispiace davvero, non volevo mettermi sullo stesso livello di…Insomma scusa se ho dubitato di te. Mi sono fatta prendere la mano. Non succederà più te lo prometto” dico guardandomi le mani
“Marti, abbiamo sbagliato entrambi” dice alzandomi il viso, lo abbraccio forte
“Senti ho visto una cosa su internet, ma non ti arrabbiare” dico io dopo un po’ mentre camminiamo verso il parco
“ho visto anche io, ma non ti si vede… Stai tranquilla” mi sorride
“ok, e senti Shan, comunque il fatto che io ti abbia detto che sei mio, lo penso sul serio. Solo io mi posso strusciare a te, intesi?” dico seria
“Potrei dire lo stesso eh, ti sei strusciata tutta la sera con Scarlett. E permettimi, per quanto eccitante, avrei voluto essere io al suo posto” mi risponde
“Beh se per questo, Scarlett bacia anche molto bene…” dico io sorridendo
“Ah davvero? Meglio di me?” dice fintamente offeso
“Ora non esageriamo – dico dandogli una spallata amichevole – solo che ho sempre pensato e detto che l’unica per cui avrei cambiato sponda sarebbe stata lei” dico ridendo
“ah ora hai cambiato sponda?” mi dice ridendo
“non ho detto questo, non potrei mai!” dico maliziosa, arriviamo a Hyde Park dove troviamo casualmente, o forse no, Jared con la macchina fotografica intento a scattare foto a chissà cosa.
“ehi bro!” lo saluta
“Shan, Marti! Già sveglia?” mi dice sorpreso
“Stranamente si!” dico facendo spallucce
“Scarlett è collassata in hotel! Si vede che non ha più l’età per fare bagordi!” dice scoppiando a ridere, mi siedo su una panchina mentre li vado farsi le foto a vicenda. Mi chiedono di fargli una foto insieme, ma con il cellulare, così da postarla sul profilo dei Mars. Ne faccio una decina, nelle pose più assurde e poi riconsegno il telefono, così che possano scegliere quella che preferiscono. Torno a sedermi e a rileggere un po’ di appunti presi per il tour e scribacchiare le cose che mi devo ricordare ogni volta di fare.
“Ehi, basta lavorare” mi urla ad un certo punto Jared
“si stavo riguardando delle cose per il tour, visto che ci siamo” sorrido e chiudo la mia Moleskine
“Martina vieni qua, ti facciamo una foto, quella maglia è proprio bella” dice Shannon
“Non per niente è esclusiva del tour, sarà un successo!”
Posto la foto che hanno scelto sul profilo dei Mars e poi Jared mi invia una foto, l’unica che mi ha fatto, mentre stavo rileggendo i miei appunti. È uno scatto bellissimo, io intenta a studiare che mi scosto i capelli dal viso su una panchina. Senza nemmeno pensarci la posto su Instagram.
“Ragazzi, avete un problema credo” dice ad un certo punto Jared, alzo gli occhi dal cellulare e lo guardo
“quale dei tanti?” dico facendolo ridere, mi da’ il suo cellulare e ci fa leggere la e-mail del manager, che chiede a Jared chi sia la fantomatica nuova fiamma di Shannon e se è una cosa seria
“almeno a lui credo dovremmo dirlo Marti” mi dice sospirando Shannon
“Va bene, rispogli che lo chiami stasera” dico sorridente, alla fine è il manager, è giusto che lo sappia anche per proteggerlo eventualmente da attacchi mediatici.
Continuiamo la nostra passeggiata e rientriamo in hotel dopo cena. Ci accoglie Scarlett che finalmente si è ripresa dalla notte brava. Jared l’ha chiamata all’ora di pranzo e non ha risposto, si è svegliata alle 16.
“Martina, credo di avere un recupero molto lento e di reggere molto poco l’alcool!” dice ridendo
“no forse abbiamo proprio esagerato!” dico io
“forse???” dice Jared con tono di voce piuttosto alto, “non nego che eravate un bello spettacolo, ma magari lo ripetete in privato, non di fronte a 600 persone!” dice Jared guadagnandosi una nostra occhiataccia
“Marti, andiamo… dobbiamo fare quella telefonata!” dice gentile Shannon
“Hai ragione! Buonanotte ragazzi!”
“buonanotte!” risponde Scarlett
Saliamo in ascensore e dopo una giornata in cui non ci siamo sfiorati gli prendo la mano. Una scarica elettrica mi pervade. Lo attiro a me e lo bacio dolcemente.
“Mangiato cipolle signorina?” mi chiede
“vaffanculo! Anche tu le hai mangiate!” dico facendolo ridere di gusto
Entriamo in camera e chiamiamo immediatamente il manager. Dapprima parla solo Shannon, poco dopo mi unisco alla chiamata, essendo ovviamente anche io chiamata in causa. Gli spieghiamo come vanno le cose e che per ora, almeno fino a dopo il tour non vogliamo divulgare la notizia, lui ci dice che si trova assolutamente d’accordo con la nostra decisione, che siamo molto belli insieme e che sarebbe stato felice di conoscermi di persona non appena il tour sarebbe iniziato. Dice che dovremo comunque stare attenti ai fotografi e durante i concerti e i meet and greet ma che si fida della nostra professionalità; ci ha augurato il meglio e ci ha salutati dopo una lunga ma piacevole chiamata. Ci buttiamo a letto, e ci addormentiamo abbracciati, ecco in questi momenti di tranquillità vorrei che la frenesia del tour non arrivasse mai. Che tutto rimanesse così. Ma purtroppo il tempo non si può fermare.
 

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Capitolo 15
*** 16. The secret is out ***


16. Ciao a tutti! Sono imperdonabile lo so, purtroppo ho avuto dei problemi negli ultimi mesi. Ho tenuto questo capitolo su word un po' prima di decidermi di pubblicarlo, spero vi piaccia. Sto scrivendo un po' avanzatempo perchè devo scrivere anche la mia tesi magistrale. Spero mi potrete perdonare. 
Ringrazio con tutto il cuore LadyDrummer90 che scrive sempre storie bellissime. Spero questo capitolo ti possa piacere, :*


Prima data del tour.
Stamattina la sveglia è suonata prestissimo. Ho lasciato Shannon in camera e ho raggiunto Shayla nel luogo del concerto. Ovviamente, come in tutti i momenti importanti, il ciclo fa capolino, proprio quello che mi ci voleva per cominciare al meglio questa giornata intensa. Ci siamo solo salutati di sfuggita con Shannon durante la mattina, io sono eccitatissima per l’inizio di questa nuova avventura. Alle 15 Shayla mi dice che va a fare l’appello fuori per i meet, io devo andare ad avvertire i ragazzi che si devono tenere pronti. Vado in camerino, faccio capolino e vedo che stanno parlando con Jaime Reed, Stevie li avrebbe raggiunti in Italia direttamente. Sorrido, mi scuso e annuncio l’inizio dei giochi. Jared si alza.
“è tutto in ordine in sala?” mi chiede Jared
“acqua, seggiole, caffè in posizione” dico sorridendo e richiudendomi dietro la porta ma mi sento richiamare
“Si?” rifaccio capolino, Shannon mi tira dentro e mi da un bacio di fronte a tutti
“mi sei mancata!” mi dice dandomi un ultimo bacio sulla guancia
“Shannon ti è andato proprio in pappa il cervello!” dice Jaime facendoci ridere
“Shan, devo andare!” dico sfiorandogli il viso e dandogli un veloce bacio sulla guancia
Corro da Shayla con le scatole con gli omaggi per quelli del meet e comincio a distribuirli. Mi dice di portare tutti a sedere nella sala per il meet e così faccio. Faccio sedere tutti ordinatamente e mi metto in fondo. Riesco a percepire la loro agitazione perché è anche la mia, mi metto nei loro panni: vedere i loro idoli e poterci parlare… un sogno, un po’ come me al colloquio qualche mese prima. Shayla mi affianca e poco dopo entrano i ragazzi salutando tutti; le urla mi stordiscono, Shayla mi fa cenno di seguirla e ci spostiamo dietro Jared e Shannon. Jared dopo un breve discorso di ringraziamento, inizia a rispondere a domande su domande. È sempre stato il più loquace (e logorroico, diciamolo) dei due con i fan, Shannon rimane il più misterioso… anche se una volta conosciuto a fondo, è tutta un’altra storia ovviamente. C’è una fan che sta cercando di fare una domanda ma non riesce ad esprimersi in inglese e Jared non la sta capendo, il suo sguardo intercetta il mio e capisco che devo entrare in gioco, il cuore mi batte a mille. La affianco sorridendo e le dico in tedesco che può riferire a me se si sente più tranquilla a parlare nella sua lingua madre. Lei mi fa cenno di sì, e mi dice la domanda che vorrebbe fare, sorrido alla sua domanda e la traduco immediatamente.
“Sofie chiede come mai avete deciso di fare un tour in città più piccole quest’estate” dico guardando Jared
“Abbiamo deciso di alternare date in città più piccole e città più grandi perché vogliamo conoscere meglio l’Europa. Andiamo sempre nelle grandi capitali. Volevamo cambiare un po’” risponde sorridendo Jared, chiedo a lei se ha capito, fa cenno di sì e me ne torno al mio posto.
Il Q&A termina, anche Shannon ha risposto a qualche domanda. Escono e poco dopo arriva il momento foto. Mi posiziono dal lato opposto di Shayla e faccio uscire veloce le persone. Finite le foto c’è il soundcheck a cui per ragioni di tempo tutti assistono.
Dopo il soundcheck lo staff viene chiamato a raccolta per le ultime disposizioni, Jared mi ha lasciato il suo telefono, di modo che potrò fare video sul profilo instagram dei Mars e mi dice di fare una diretta quando inizia il set acustico. Un omone della security distribuisce gli auricolari che dovremo utilizzare per comunicare noi dello staff. Shayla starà nel retro, io da sola nel parterre con la security e Matty il fotografo. L’auricolare ha due frequenze: una per lo staff, una di comunicazione con i ragazzi. Corro di qua e di là, per sistemare le ultime cose. Non mi rendo conto che sono arrivate le 21 se non fosse per la comunicazione che mi arriva tramite auricolare. Si abbassano le luci e la magia inizia: parte Monolith e gli echelon iniziano a dimenarsi. Creano un legame magnifico con gli Echelon quando si esibiscono. Rimango estasiata per un momento, sono pur sempre una di loro diamine. Prendo il telefono di Jared e faccio un breve video durante Kings and Queens, mi sposto sotto la batteria di Shannon e filmo lui durante This is War. Shayla mi affianca poco dopo sorridendomi e facendomi capire che sta andando tutto come programmato. Jared inizia il set acustico, e io inizio la diretta. Finito quello rimetto il telefono in tasca, Jared vuole far salire delle persone sul palco e io e Shayla impazziamo per capire chi vuole Jared. Aiutate dalla security facciamo scavalcare le transenne e portiamo sul palco delle ragazze e dei ragazzi.
Arriva il fatidico momento dell’ultima canzone: Closer to the edge. Io e Shayla ci dirigiamo sul palco in modo da riuscire a sistemare gli echelon al meglio per non farli intralciare durante la performance e soprattutto per far sì che non si attacchino a Jared e Shannon, che continua a battere sulla grancassa con energia. Shannon e Jared sono sudatissimi, hanno dato di tutto stasera sul palco e sono ripartiti alla grande. Io e Shayla ci posizioniamo in punti diversi del palco e ci abbassiamo in modo da non intralciare la visuale ma contenere. Dopo l’ultima rullata di batteria ci raggiunge anche Kyle che si occupa della batteria di Shannon e li fa uscire riparandoli dalle Echelon.
Shannon e Jared si sorridono ed entrano in camerino, io rimango con gli altri per aiutare a sistemare. Il fotografo ufficiale mi invia una foto da postare sul profilo della band. Sono le 23.45, dobbiamo tutti ancora cenare ma mi sono anche quasi dimenticata della fame. Sono solo stanchissima. Sto parlando e ridendo con Shayla, commentiamo gli abbigliamenti stravaganti di questa sera e Matty Vogel, ci scatta una foto bellissima e spontanea che mi invia e che posto subito sul mio Instagram, giusto per darmi un po’ di arie, ora che sono ufficialmente parte della crew. Busso al camerino di Jared, gli dico di aver postato la foto di stasera con la descrizione che mi aveva lasciato nelle note e gli restituisco il cellulare.
“Mi sono permessa di fare anche qualche video extra che ho mandato a Scarlett” dico sorridendo porgendogli l’Iphone
“Grazie mille, la chiamo immediatamente” mi dice sorridendomi, esco dal camerino e torno da Shayla che sta mangiando qualcosa dal buffet.
“Ti ho preso del riso e della carne, altrimenti Kyle si sarebbe mangiato tutto” mi dice premurosa.
 “Grazie mille” mi metto seduta per terra e mangio.
“Ma la smettete di dire così? Mi fate passare sempre per obeso quando è Samuel quello che si mangerebbe pure voi!” dice facendoci ridere, Samuel è davvero molto gentile e giocherellone… sono entrata subito in sintonia con lui
“Samuel, mi vorresti dire che mi avresti privato della cena?” dico io alzando gli occhi dal mio piatto
“Avrei rimediato portandoti a mangiare da qualche parte!” mi dice sbruffone, si siedono tutti per mangiare e siamo in cerchio a chiacchierare e scherzare mentre aspettiamo Jared e Shannon, io e Shayla torneremo in albergo con loro perché non siamo addetti ai lavori, cioè allo smontaggio, dall’albergo Jared e Shannon andranno per 2 giorni in Sardegna con un jet privato, mentre io e gli altri andremo direttamente a Roma. È la prima vera volta in cui io e Shannon siamo separati per 48 ore. Poco dopo compare il mio batterista, ancora bagnato dalla doccia. Il profumo di doccia schiuma si diffonde sul retropalco e io sono in estasi.
“Dio ho una fame che mi mangerei anche la mia batteria, Kyle mi hai lasciato qualcosa?” dice prendendo un piatto
“ma la smettete? Guardate che mi offendo eh!” dice, mentre poco dopo entra Jared e si mette stranamente seduto con noi per terra
“allora ragazzi, gran bel lavoro a tutti – dice biascicando– abbiamo fatto un bel lavoro di squadra! Mi raccomando per Roma. Tutto deve essere perfetto, Martina conto su di te al 1000%. Lo store?”
“Jared, tranquillo è già tutto predisposto, per lo store speravo mi chiedessi perché i due commessi mi hanno mandato la foto di come è stato sistemato il tutto – dico mostrandogliela – è tutto come deve essere” dico sorridendo
“ottimo” dice sorridente, il suo sguardo è davvero stanco, Shannon lo stesso
“ragazzi, fra circa 50 minuti avete l’aereo per Olbia comunque” gli ricorda Shayla
“Giusto bro! Dobbiamo andare in hotel!” dice Shannon
“Ragazzi, lavorate a Roma, ma divertitevi anche!” dice Jared mentre indica me e Shayla, segno che dobbiamo andare con loro. Una macchina ci aspetta fuori dalla location, saliamo e in 5 minuti siamo in hotel. Non vedo l’ora di dormire, aiuto Shannon a mettere qualcosa in uno zaino per i 2 giorni in Sardegna e poi mi siedo sul letto stremata. Devo assolutamente comprare del magnesio, questo caldo mi sta uccidendo.
“Tutto bene?” mi dice sedendosi di fianco a me e facendomi poggiare alla sua spalla
“Sì è che questo caldo mi ha ucciso oggi, se aggiungi anche il ciclo, direi che la situazione non migliora. Domani quando sono a Roma andrò in farmacia a prendere degli integratori” dico sfiorandogli il viso e sorridendogli, mi piace che si preoccupi per me
“mi raccomando, se non stai bene, chiamami e torno immediatamente” mi dice giocando con una ciocca di capelli
“Shannon, rilassati in Sardegna, il tour è ancora lungo e ne hai bisogno” gli dico poggiando la mia fronte alla sua
 “mi mancherai questi due giorni!” dice mentre va verso la porta lo abbraccio da dietro, lui si gira e mi guarda dolce
“anche tu ma goditi quel mare cristallino anche per me. Ho dei ricordi meravigliosi lì” dico dandogli una dolce pacca sul sedere
“Ti manderò tante foto!” dice aprendo la porta
“No, perché poi ti odierei troppo!” gli dico accompagnandolo nella hall dell’hotel dove ci sono già Jared e Shayla. Ci salutiamo e dopo un veloce bacio a stampo Shannon esce dalla porta. Shayla mi dice che saremmo partiti alle 5 e siccome era l’una siamo andate entrambe nelle nostre rispettive camere per dormire. Mi metto a dormire dal lato di Shannon, così da sentire il suo profumo. Alle 5 la sveglia suona e siccome sono andata a letto vestita per ottimizzare i tempi, chiudo la valigia, controllo di aver preso tutto e scendo nella hall. Poco dopo vengo raggiunta anche dagli altri, entriamo nel bus e partiamo alla volta di Roma. Io neanche a dirlo mi addormento in tempo record, mi sveglio solo quando dalle cuffie proviene una voce e non una canzone.
“Pronto?”
“Martina, stavi dormendo? Mi sa che hai accettato la chiamata per sbaglio! Comunque noi siamo nella spiaggetta privata, voi dove siete?” mi chiede Jared, guardo fuori e per fortuna vedo un cartello delle uscite dell’autostrada
“Siamo quasi a Roma, manca poco! Vi invidio un sacco, tutto bene il viaggio?” chiedo sedendomi composta
“Sì, Shannon è collassato sulla sdraio e io mi annoio!” dice facendomi ridere
“Beh, salutamelo quando si risveglia dal coma!” dico ridendo “i miei mi hanno scritto ieri sera che riescono a venire a Pistoia. I miei amici, quelli della videochiamata, si sono decisi di venire tutti a Padova alla fine” dico io aggiornandolo
“Va benissimo, i tuoi staranno dove stai tu sotto il palco. I tuoi amici li farai entrare prima di tutti, anche prima di quelli con il meet così li potremo conoscere e gli riserveremo un’area sul palco, insieme a quelli che hanno il pacchetto del CTTE” mi dice parlando veloce
“Jared sei sicuro? Non vorrei fosse troppo disturbo!” dico io
“Martina, nessun disturbo lo sai! Non ti fare tutti questi scrupoli! Scarlett ci raggiungerà a Como per qualche giorno e poi starà con noi per alcune date!”
“va bene allora, grazie mille. Fantastico, sono felice che riusciate a rivedervi. Dì a Shannon che lo richiamo più tardi, buon divertimento!” dico mentre chiudo la telefonata
Arrivati a Roma, dopo esserci sistemati in hotel, io e Shayla andiamo a controllare lo store di persona e conoscere gli impiegati. Faccio delle telefonate per avere conferma dei permessi e poi dico a Shayla se le va di andare a fare un giro. Chiamiamo anche gli altri che ci raggiungono a Piazza Navona e poi cominciamo a passeggiare per il centro. Fa un caldo insostenibile, l’umidità è tipo all’80 percento. Decidiamo di andarci a mangiare qualcosa, cercando un ristorante che vada bene anche per Samuel visto che è vegano. Arriviamo alle 18 senza fermarci un attimo, abbiamo visitato anche Castel Sant’Angelo! Controllo il telefono e Shannon ancora non si è fatto sentire. Provo a chiamarlo ma il telefono squilla invano… Trovo un wifi e mi collego immediatamente, mi arrivano delle foto e dei video di Shan che si tuffa nel meraviglioso mare sardo, che invidia! Lo chiamo di nuovo e questa volta risponde.
“Ehi, finalmente!” gli dico io
“scusa, ero a fare snorkeling con un abitante del posto!” mi dice, Samuel mi viene vicino e mi comincia a fare il solletico rimproverandomi perché mi ero isolata, non riesco a riprendere fiato dalle risate
“Samuel, basta cazzo. Vi raggiungo tra un secondo!” dico con il fiato corto. Mi lascia finalmente in pace e torno a Shannon, “merda Shan, non sai quanto ti invidio – dico continuando a ridere – qui a Roma stiamo facendo la sauna”
“immagino, ho visto le previsioni! Ti lascio andare da Samuel allora!” dice sarcastico
“Sarai mica geloso Leto!” dico incamminandomi con gli altri, ma rimanendo comunque un po’ indietro. L’unica che sapeva della mia relazione con Shan era Shayla.
“Un po’ si lo ammetto…ho notato come ti guarda…”
“Non essere paranoico, poi sai di quante persone dovrei essere gelosa io? Ho letto dei commenti che, beh…” dico mettendomi a ridere maliziosa
“Quello fa parte della mia professione, come ti guarda lui non fa parte della sua. Comunque il nostro manager arriva a Fiumicino stasera e vi raggiunge poi all’hotel” dice cambiando discorso, ma dal tono della voce capisco che è molto irritato
“Va bene, lo aspetteremo. Almeno lo conoscerò!” dico io
“Si, vuole parlare anche con te in privato”
“mi pare lecito! Stasera che fate?” chiedo
“penso andremo in centro a Porto Cervo, voi?”
“bravi! È molto bello! Noi forse andremo in un locale dove c’è una serata anni 90, Shayla era super eccitata quando ha scoperto che c’era!” dico io ridendo
“Va bene, divertitevi… ma stai attenta e sappi che sei mia e non vedo l’ora di rivederti” mi dice dolce
“sono i primi giorni che passiamo davvero separati Shan, manchi molto anche a me e stai attento anche tu alle gallinelle che ci sono in giro. Ti amo” dico diabetica
“Ti amo anche io”
“Si ma siete diabetici!” sento la voce fuori campo di Jared che ci fa scoppiare a ridere. Chiudiamo la telefonata, siamo arrivati in hotel, abbiamo giusto il tempo per farci una doccia e scendiamo solo all’ora di cena quando ci ritroviamo al nostro tavolo a cui già siede la maggior parte di noi e quello che deduco essere il manager. Mi siedo proprio accanto a lui che mi sorride. Ci presentiamo e poi iniziamo a ordinare la cena. Parliamo del più e del meno. Poi a fine cena mi chiede di raggiungerlo un attimo nell’atrio perché doveva discutere con me di alcuni dettagli.
“quindi tu sei la famosa ragazza che ha fatto mettere la testa a posto al batterista più desiderato d’Europa?” dice facendomi ridere
“a quanto pare, Martina piacere- dico ridendo- mi dica tutto!” dico io
“Piacere mio, io sono Mark. Allora, innanzitutto ti dico che non sono contrario assolutamente alla relazione, Shannon mi ha detto quanto tu tenga a questo lavoro e che sei come Jared, quindi non ho niente da ridire in proposito, anzi spero che l’averti sempre intorno sia uno stimolo per lui, ora che è tornato sulla retta via. Cosa ne pensi sul rendere pubblica la relazione?” mi chiede
“non sono assolutamente contraria, anzi. L’unica cosa è che preferirei far passare il tour… adesso credo che l’attenzione sia da focalizzare su quello” dico sorridendo
“Sono d’accordo con te, ma Shannon non è molto convinto… lo sai quanto può essere testardo! Che ne dici di far trapelare qualcosa dopo le date in Italia? Qui mi rendo conto sia territorio minato per te!”
“Ha mandato te a chiedermelo, vero? – dico contrariata – Si finché siamo in Italia non credo sia il caso comunque… poi dei miei amici verranno alla data di Padova non credo sia proprio la scelta giusta” dico
“va bene, parlatene poi tra di voi. Mi ha mandato solo in avanscoperta…”
“non capisco questa sua fretta, però si butta a capofitto in tutto, quindi mi fa anche capire che tiene davvero a me!” dico io sorridendo
“Sì, tiene decisamente molto a te… se hai qualche pensiero e qualche paura ti direi di accantonarle, l’ho sentito proprio cotto!” dice facendomi ridere
“ma lo sai, per la prima volta non ho dubbi su una persona. È straordinario” dico sorridendo, il mio telefono prende a squillare e vedo che è Shannon, “parli del diavolo!” dico guardando il manager
“vi lascio chiacchierare con calma! Torno dagli altri nel frattempo!” mi dice, io annuisco e poi rispondo alla chiamata
“Ehi!” gli dico sorpresa
“Sorpresa? – dice ridendo – hai parlato con..” non lo faccio nemmeno finire
“Shan, si, e mi va bene, ma dopo queste date in Italia per favore” dico
“potremmo andare sul lago di Como insieme…ci sarà anche Jared e poi, vuole comprare una casa, abbiamo bisogno di un’interprete!”
“volete prendere casa sul lago di Como? Come siete mainstream!” dico facendolo ridere
“vallo a dire a Jared! Allora?”
“Va bene, ora devo andare, gli altri stanno uscendo e non voglio rimanere indietro!” dico
“a domani sera!” mi dice chiudendo la telefonata
Esco con gli altri e passo una bella serata. Matty è davvero uno spasso, abbiamo mandato una foto ai Leto ad un certo punto, tutti con un drink e con scritto: “Brindiamo al tour” e loro ci hanno risposto con una foto simile. Il pomeriggio dopo ci siamo messi all’opera tra store e luogo del concerto. Sono le 21 quando io e Shayla usciamo dallo store stremate.
“Non vedo l’ora di andare a dormire…domani sarà una giornata infinita” dico pensando al concerto e al meet che dovrò gestire io questa volta, siamo arrivate all’hotel, Shayla mi saluta con un abbraccio e ci dirigiamo nelle nostre rispettive camere.
Appena entro sento il profumo del doccia schiuma di Shannon, strano doveva arrivare domani mattina. Mi dirigo verso il bagno e lo trovo mentre si fa la doccia, è di spalle. Mi tolgo il vestito e l’intimo e lo raggiungo abbracciandolo da dietro, e poggio un bacio leggero sulla sua schiena. Sobbalza per un secondo e poi si gira verso di me con un sorriso enorme.
“ciao” mi dice languido
“ciao” dico agganciando le mie braccia al suo collo e baciandolo con dolcezza, “come stai?”
“ora meglio” mi accarezza dolcemente il viso, “tu? Sei molto stanca?”
“abbastanza, e domani mi aspetta una bella giornata piena, quindi è meglio se vado a dormire” dico uscendo dalla doccia e asciugandomi con un telo
“ti raggiungo fra un attimo” mi dice finendosi di sciacquare. Mi metto il pigiama, mi infilo a letto e crollo in un sonno profondo all’istante, mi sveglio solo alla mattina quando alle 7 mi suona la sveglia. Mi alzo dal letto come un automa, mi vesto e lavo, do un bacio a Shannon che ancora dorme beato e poi scendo a fare colazione con gli altri. Stranamente sono puntuale.
Prendo la mia solita colazione poi mi metto al tavolo con gli altri.
“Martina pronta per stare in prima linea?” mi chiede Samuel
“Sono nata pronta!” dico facendoli ridere mentre sorseggio il mio caffè.
La giornata scorre freneticamente, non mi sono riposata un attimo ma mi sono divertita un casino con gli echelon italiani, così come loro d’altronde. Sono sistemati tutti nell’area adibita. Passo delle bottiglie di acqua fresca e poi ricevo il comunicato che lo show sarebbe iniziato a breve. Sono stata tutto il pomeriggio a correre, Shayla mi affianca e mi dice di andare a mangiare almeno un panino prima dell’inizio dello show. In effetti stavo per svenire. Entro in camerino, prendo un panino e mi siedo. Mi godo un po’ di silenzio. Mi rimetto in piedi dopo 10 minuti e torno da Shayla un po’ più rinfocillata. Poco dopo parte Monolith che dà il via alle danze. Stasera non sarei potuta tornare con Shannon e Jared quindi dopo il concerto mi metto seduta con Matty che sta editando le fotografie, io devo aspettare che finiscano di smontare per parlare con la sicurezza ecc…
“Tu e Shannon eh?” mi dice ad un certo punto, alzo lo sguardo dal telefono
“Cosa? – lo guardo confusa – e tu come…” gli dico sorridendo imbarazzata, mi mostra una foto mia e di Shannon dove ci guardiamo con degli occhi chiaramente innamorati
“sono un fotografo, vedo tutto! Siete molto carini, vuoi la foto?” mi chiede
“si, grazie. Comunque gli altri non sanno nulla potresti…” gli dico preoccupata
“io non dico nulla… ma si sono accorti tutti, siete stati sgamati anche se nessuno lo dice a voce alta” dice sorridendo
“non vi si può proprio nascondere nulla eh? – rido – beh, in ogni caso grazie della bellissima foto!” dico guardandola sul telefono
“è il mio lavoro!” mi dice, andandosene. Lo smontaggio è finito, vanno tutti in hotel mentre io sto aspettando l’organizzatore. Sono le 3 della mattina e fra circa due ore saremo già in viaggio per Padova. Finalmente arriva, gli confermo che noi abbiamo finito e poi me ne vado con una macchina che mi stava aspettando. Quando rientro in camera trovo Shannon addormentato dal mio lato, mi vado a fare una doccia e mi metto a letto. Imposto la sveglia che mi ricorda che ho un’ora e mezzo di sonno davanti. Shannon è in posizione fetale girato dall’altro lato e io mi accoccolo a lui di conseguenza.
La sveglia suona troppo presto, sento Shan muoversi… Lui può ancora dormire, mentre io e gli altri dobbiamo partire prima. Mi vesto e lo stomaco mi ricorda che ho saltato anche la cena ieri sera. Mi guardo allo specchio e come direbbe mia nonna, sono abbastanza “sciupata”. Mi lavo i denti, butto dentro la valigia le cose che devo portare, do un bacio a Shannon che mugugna qualcosa e poi esco. Scendo nella hall dove mi stavano aspettando tutti, chiedo scusa, ma d’altronde sono l’ultima ad essere tornata ieri sera. Vado al buffet, prendo due croissant e un caffè da portare via e partiamo. In 3 ore siamo a Padova. Jared e Shannon arriveranno fra un’ora e tutto deve essere pronto. La fila fuori dal palazzetto è già lunghissima, i miei amici mi hanno detto che arriveranno per le 14, li dovrò andare a prendere e dargli il badge.
“Pronto Jared, è tutto in ordine non ti preoccupare, c’è già fila entrate dal retro” dico senza farlo parlare mentre inizio a preparare le cose dentro al camerino insieme a Shayla
“ehi calma tigre, innanzitutto Shannon, poi… abbiamo trovato traffico!” mi risponde
“merda, scusa ho accettato la chiamata a caso… come stai?” gli chiedo mentre faccio l’ok a Shayla
“Bene, ma tu? Quanto hai dormito stanotte?” mi chiede
“un’ora e mezzo credo… ma niente che un po’ di caffè non possa risolvere!” dico iperattiva contando mentalmente i caffè bevuti fino a quel momento: cinque e ancora la giornata è lunghissima.
“Marti, hai mangiato ieri?”
“sì un panino”
“in tutta la giornata?”
“si, ma non ti preoccupare, ho recuperato stamattina e domani quando saremo da mia nonna recupererò del tutto. A proposito, mio padre ci aspetta a Firenze domani mattina per le 10 e poi saremo a cena da mia nonna” gli dico mentre corro verso Shayla
“Marti… - lo sento sospirare, è preoccupato o cos’altro? – niente, stiamo arrivando! Ho bisogno di stare con te almeno 10 minuti. Sbriga tutte le cose più importanti” mi dice premuroso
“Va bene, - gli dico mordendomi il labbro – a fra poco!” dico chiudendo la telefonata
È tutto pronto e predisposto, siamo anche in anticipo nella tabella di marcia. Sento delle urla e poi vedo entrare prima Jared e poi Shannon, mi sorride e sorrido anche io automaticamente. Mi manca passare dei momenti solo io e lui, ma d’altronde sapevamo che il tour sarebbe stato così. Si avvicina e mi sfiora la spalla come per dirmi di seguirlo. Entriamo in camerino e non appena mi chiudo la porta dietro le spalle, lo abbraccio e bacio di slancio.
“amore mio, quanto mi è mancato il tuo profumo” mi dice mentre mi prende in braccio
“ti amo” gli dico guardandolo negli occhi, lui indietreggia e si siede con me sopra le sue gambe sul divano
“anche io ti amo tanto, sei unica” dice facendo scivolare la sua mano sotto la mia maglietta, e cominciando a baciarmi le clavicole
“mmh, dove vuoi arrivare Leto?” dico ansimando, lui per tutta risposta mi zittisce con un bacio e mi fa stendere sotto di lui. I miei shorts e le mie mutandine scompaiono non so dove, libero l’eccitazione di Shannon che entra dentro di me velocemente e prontamente soffoco un gemito di piacere tra le sue labbra.
“shan” gli sussurro all’orecchio, le spinte sono veloci ma non irruente “shan, sto per…” mi zittisce baciandomi, lui mi prende e mi fa mettere seduta su di lui tornando alla posizione iniziale, sono io a dettare il ritmo ora
“dio Martina” mi tira i capelli e poi mi avvicina alla sua bocca, ci baciamo e veniamo insieme. La sveltina più bella della mia vita. Rimaniamo abbracciati per un po’ finchè il mio telefono non prende a squillare. Sono i miei amici… sono arrivati. Mi rivesto sotto lo sguardo diverito di Shannon, mi ricompongo e poi rispondo.
“Ehiiiii siete arrivati?” dico mentre Shannon si posiziona dietro di me e mi continua a dare dei baci sul collo, vedo il nostro riflesso allo specchio, siamo proprio belli
“si, siamo qui fuori! Siamo troppo in anticipo? Non sono arrivati?” mi chiede la mia migliore amica
“No! – urlo a Shannon che stava per mettermi una mano dentro ai pantaloni – cioè no, non siete in anticipo arrivo subito, aspettatemi al cancello rosso!” dico chiudendo la telefonata
“sei sempre bella, ma dopo che abbiamo fatto l’amore sei meravigliosa!” mi dice mentre mi raccolgo i capelli in una crocchia, lui mi prende la mano con l’anello che mi ha regalato e me la bacia
“Shan, sei diabetico a volte – lo bacio – ora devo andare!” dico schioccandogli un bacio e uscendo. Corro a prendere i badge per i miei amici e mi dirigo verso l’uscita. Jared mi si affianca e mi spruzza del profumo.
“ma che…?” dico girandomi e ridendo
“vuoi andare dai tuoi amici che profumi di sesso?” dice con un tono che mi fa scoppiare a ridere
“no, non era mia intenzione… Grazie e 10 minuti e siamo qui!” dico correndo fuori e vedendoli da lontano, faccio aprire il cancello al buttafuori e vado ad abbracciare i miei amici. La mia migliore amica Ilaria mi salta letteralmente addosso, facendomi quasi cadere. Dopo i convenevoli, distribuisco a loro i pass e li faccio venire dietro a me.
“Allora, mi raccomando contegno!” dico ridendo
“Contegno un corno! Io sto per morire!” dice Marco facendoci ridere
“Sarete con quelli del pacchetto Closer to the Edge, io non potrò stare lì con voi ovviamente” dico mentre apro la porta dell’arena “avete perso tutti la parola?” dico io
“siamo agitatissimi, per te ora è la normalità averli intorno… ma per noi no!” dice Francesca
“Già com’è andare in tour? Sei dimagrita un sacco!” mi chiede Giulia
“Stancante ma per me che sono anche echelon è fantastico. Anche se ieri notte ho dormito un’ora e mezzo e non ho mangiato!” dico facendoli rimanere basiti, siamo quasi arrivati ai camerini, “ragazzi, ho una raccomandazione, non aggrediteli, ho detto che portiamo disagio ovunque, ma insomma, siamo adulti no?” dico facendoli ridere e bussando al camerino di Jared e Shannon, apro facendo capolino e vedo Jared e Shannon a torso nudo che si stanno cambiando. Potrebbero morire se li vedono così.
“Marti, 5 minuti e ci siamo” mi dice Jared imbarazzato
“Aspettiamo sul parterre!” dico richiudendo veloce
“perché sei diventata rossa come un peperone?” mi chiede Ilaria
“si stavano cambiando!” dico facendoli ridere, li faccio sedere nel mezzo del parterre e ci mettiamo a parlare nell’attesa. Io gli racconto gli ultimi mesi tra Londra e Los Angeles. Li vedo arrivare alle loro spalle, prendo il telefono e faccio partire un video, mi alzo e loro cominciano a girarsi e a impazzire. Jared e Shannon abbracciano tutti e poi si siedono per terra.
“Le vostre facce su questo video entreranno negli annali dei meme!” dico io ridendo, Jared mi affianca e mi sussurra di andare a prendere la chitarra acustica, sorrido e corro in camerino toccando la spalla a Shannon.
“Insomma siete muti?” chiede Shannon ridendo
“No è che siamo molto disagiati, anche più del solito in questo momento!” risponde Marco
“Ah sì Marti ci ha accennato – dice Shannon – comunque io e Jared siamo felici di potervi incontrare!” dice gentile
“Come sei riassuntivo Shannon, comunque ora suoniamo un po’ almeno ci scaldiamo che canzoni volete?” dice Jared guardandomi e prendendo la chitarra dalle mie mani
“the kill” dice Sonia
“e the kill sia! Ma non possiamo usare la batteria ora, vi dove accontentare della versione acustica!” mi siedo per terra vicino a Shannon e guardo Jared fare questo spettacolino privato. I ragazzi fanno dei video e si commuovono. Shannon mi dà una spallata gentile e mi sorride. Jared si interrompe e si mette seduto in cerchio con noi.
“prima di soddisfare altre richieste vi volevo chiedere dove vorreste la prossima Mars Island!” dice Jared sorridendo
“Jared, sei serio?” dico alzando il sopracciglio lui mi riserva un sorriso smagliante e tutti rispondono o Sardegna o Isola d’Elba
“Beh, ci penseremo attentamente!” si intromette Shannon “Volete del Caffè?” chiede poi
“Non rifiuterei mai, a Bologna io e Martina siamo stati in astinenza da caffè per quante ore? 12?” dice Marco
“solo? Io direi per 24 ore, ti ricordi che quando eravamo in piedi a fare la fila eravamo isterici?” dico io ridendo di gusto
“oh sì vero! fino alla mattina successiva!” dice pensieroso
“Però eravamo in seconda fila!” dico io
“Sotto alla batteria!” aggiunge Marta
“Ah davvero? Lato sinistro o destro?” chiede Shannon
“eh ora tu pretendi che ci ricordiamo? – dico io ridendo – comunque avevamo Stevie anche davanti!”
“Marti, ma li tratti così?” dice ironica Ilaria
“Non sono mica divinità!” dico io ironica
“Ah no? Vuoi vedere come ti faccio cambiare idea se non vai a prendere i caffè?” risponde Shannon ridendo
“Corro Leto, corro!” dico dileguandomi, torno con un vassoio con 9 caffè, li distribuisco e lascio per ultimo Shannon
“Beh? Insomma? Per ultimo addirittura?” mi dice sfottendomi
“Se smetti di sfottermi bene, altrimenti il tuo caffè me lo bevo io, ok?” dico punzecchiandolo, mi guarda silenzioso sorridendo e io gli porgo il caffè, parliamo per un’altra mezz’ora abbondante di ogni genere di cosa. I miei amici sono totalmente affascinati dalla loro solarità, sono come ipnotizzati. La mia migliore amica ha dato il meglio, le sue capacità oratorie hanno quasi tenuto banco tutta la durata del meet, e direi anche menomale altrimenti i silenzi sarebbero stati inquietanti.
“Belli, sono le 15.30 alle 16.30 c’è il meet ufficiale, che volete fare?” chiedo guardando Shan e Jared
“Direi che chiamiamo Matty, ci facciamo un po’ di foto e poi voi ragazzi rientrate con i ragazzi del closer to the edge, vi va bene?”
“Non siamo nella posizione di potervi contestare nulla!” dice Ilaria, facendo ridere tutti
“Perfetto, Marti, vai a chiamarlo per favore?” mi chiede Jared, corro a chiamare Matty fanno tante foto individuali e non che ovviamente dovranno rimanere private e poi faccio uscire i miei amici.
“Marti, non è che niente niente tu e Shannon… siete così carini, lui ti guarda in modo particolare” mi dice sottovoce Ilaria prima di uscire, sorrido, so che alla mia migliore amica non posso nascondere nulla, mi conosce troppo bene
“Beh, - indugio – forse c’è qualcosa… ma zitta, nessuno sa nulla a parte Jared!”
“Lo sapevo, lo sapevo… lo avevamo detto con gli altri che tra voi c’era troppa empatia! E poi  l’anello uguale? Credi davvero che sono scema?” sorrido
“si ma silenzio, abbiamo deciso di rendere ufficiale il tutto dopo il tour in Italia, domani andiamo a Firenze con mio padre. I miei lo conoscono e li conoscono da quando sono venuti da me per Pasqua! Ma ancora non eravamo così legati!” dico io “poi giuro che trovo un momento per raccontarti per bene, ora vai dagli altri e fate i bravi” dico sorridendo
“Agli ordini, ma sappi che dentro di me sto facendo i salti di gioia, te lo meriti!”
“Grazie Ila!” le dico abbracciandola e poi lasciandola andare dagli altri.
Rientro e abbiamo ancora 15 minuti prima di far entrare gli altri, quindi mi siedo un attimo per riposarmi. Si siede accanto a me Shannon e mi porge un bel piatto di pasta.
“Grazie, stavo morendo di fame” dico io sorridendogli
“I tuoi amici sono molto simpatici lo sai?” mi dice sfiorandomi la guancia, mentre mangio con foga la pasta
“sono molto dolci, mi sono stati sempre vicini durante quel periodaccio, così come lo siete stati voi indirettamente con la vostra musica” dico sorridendogli, lui mi sfiora i capelli e rimane in silenzio
“la tua amica, quell’Ilaria, è forte! Credo Jared ne sia rimasto molto colpito!” dice Shan ridendo
“oh beh, lei è un’artista sai? È una regista di teatro e disegna anche gli abiti di scena!”
“wow! Jared ci vede sempre lungo!” ridiamo
“Piccioncini, vi siete chiariti? E tu Shannon, non mi mandare mai più avanti per dirle le cose al posto tuo!” esordisce il manager, rido e scuoto la testa
“Va bene promesso! – dice Shan – Si abbiamo deciso che quando sarò a Como con Jared lei verrà con noi, e ci faremo magari riprendere in giro insieme!” dice lui
“Mi sembra un’ottima idea!” dice dando due pacche sulle spalle a Shannon “Martina, Jared mi ha detto dei vostri piani per Firenze, potrei unirmi? Non ci sono mai stato e mi piacerebbe molto!”
“Certamente!” dico io alzandomi e buttando nel cestino il piatto vuoto “devo andare!” dico sorridendo e stampando un bacio sulle labbra a Shan.
Mi avvicino alla porta per uscire, Shayla ha portato tutti i Gadget e iniziamo a chiamare i nomi di chi ha acquistato i vari pacchetti. Entrano tutti e li faccio sedere all’interno di un’area predisposta. Alcuni di loro mi conoscono, e sono stupiti di vedermi dall’altra parte, li vedo curiosi, ma non mi chiedono nulla. Jared e Shannon entrano e iniziano le domande, tutto fila liscio, anche i miei amici fanno qualche domanda per risultare partecipi.
“C’è tempo ancora per un’altra domanda!” dico gentile, una mano si alza, la ragazza si alza in piedi, la sua faccia mi è familiare, guarda Shannon
“Ciao, so che tutti vorrebbero chiedertelo, ma nessuno ha il coraggio… - già partiamo male, penso – come mai per un periodo eri assente ai concerti? E cosa rappresenta per te Remedy?” gelo, vedo Shannon vacillare, prende un respiro profondo, lo vedo arrossire e cominciare a sudare, la guarda e cerca di rispondere il più gentile possibile, so quello che sta per accadere
“Remedy vuole essere per me una specie di reminder, è importante parlare con le persone che si ama e aprirsi, ed è quella la cura a tutto spesso” risponde vago, escono di fretta sia Jared che Shannon e Shayla mi dice di seguirli e che si sarebbe occupata lei di mettere le persone in fila per le foto di rito. Corro nel camerino e vedo Jared che cerca di far calmare Shannon, che è seduto sulla poltrona con la testa tra le mani e il respiro affannato. Jared mi guarda preoccupato.
“Shannon” dico dolcemente, alza lo sguardo e vedo gli occhi lucidi, mi siedo sul bracciolo della poltrona e comincio a sfiorargli la schiena con ritmo lento, ma non calma il suo respiro. “Jared mi prendi un asciugamano bagnato con acqua fresca?” non mi risponde ma va subito in bagno, me lo porge e comincio a passarglielo attorno al collo, si chiude di nuovo portando la testa in basso. Mi inginocchio di fronte a lui e gli alzo la testa per far sì che il suo sguardo incroci il mio.
“Shannon, va tutto bene. Io sono qui, Jared è qui. Siamo tutti qui. Stai tranquillo.”
“Li ho delusi, vi ho deluso tutti. Sono un casino. Come potevo? Perché sono stato così stupido da cadere in quel tunnel? Sono una persona ingrata! Non ti merito Martina, ti farò sprofondare come ho sempre fatto, non mi merito voi Echelon, non mi merito nulla” dice con voce rotta, Jared mi guarda con gli occhi lucidi, cerco di prendere sicurezza anche se quelle parole mi hanno toccato nel profondo
“Shannon, guardami – si rifiuta di alzare lo sguardo, così di nuovo gli alzo la testa – Guardami. Non hai deluso proprio nessuno, le persone cadono ogni giorno, fanno scelte sbagliate ogni giorno. Ma poi con una grandissima forza d’animo e con grande sforzo si rialzano e vanno avanti. Me lo avete insegnato voi. Ti meriti tutto quello che c’è di buono in questo mondo. Sei un uomo sensibile, e non invincibile, come tutti hai un passato…ma deve rimanere tale. Non restare indietro Shan, sei qui, ora con noi. Gli echelon ti amano, Jared ti ama, tutti ti amiamo. Stai nuotando controcorrente per poterti rimettere del tutto. Combatti contro quella corrente e non lasciarti andare. Immagino tu sia stanco, lo capisco, ma io l’ho fatto e ti giuro che ora, dopo tanto sforzo, credo davvero ne sia valsa la pena perché sono qui, con voi a fare quello che più mi piace.” Concludo con gli occhi lucidi, guardo Shannon, il suo sguardo è ancora smarrito ma il respiro sembra andare meglio. Gli bacio la fronte e lo abbraccio. Osservo Jared che nel frattempo si è seduto sull’altra poltrona ed ha gli occhi rossissimi. Shannon mi prende la mano e me la stringe forte. Non dice nulla, si alza solo in piedi e mi abbraccia, non so esattamente per quanto tempo, poi ci guardiamo e vedo qualche lacrima rigargli le guance. Gliele asciugo dolcemente e sorrido sincera. Jared tira un sospiro di sollievo e mi sorride.
“è meglio che raggiunga Shayla ora, ci vediamo tra poco per le foto, ok?” gli dico guardandolo e stampandogli un bacio sulle labbra, mi avvicino poi all’orecchio e gli sussurro un “ti amo”
“Marti, 5 minuti e arriviamo ok?” mi dice dolce Jared
“Non vi preoccupate, prenderò tempo” dico chiudendomi la porta dietro le spalle. Mi dirigo verso l’area foto e Shayla mi guarda preoccupata.
“Martina non so più che scusa inventarmi, com’è la situazione?” mi chiede allarmata, io prendo un respiro enorme
“emergenza rientrata, 5 minuti e arrivano, che scusa gli hai detto?”
“Che ci sono problemi con l’impianto fotografico!” mi dice
“Ok, aiutami a salire su una transenna così mi sentono tutti!” mi aiuta e mi sostiene per non farmi cadere, faccio un fischio per attirare l’attenzione e dopo un attimo tutti guardano me
“allora, purtroppo c’è stato un problema con l’impianto fotografico per questo state aspettando da mezz’ora, abbiamo montato tutto stamattina e andava alla perfezione, ma forse uno sbalzo di energia ha fatto rovinare dei collegamenti. Fra 5 minuti inizieremo a farvi entrare per le foto” dico io sorridendo e scendendo dalla transenna
“diventerai il mio idolo” mi dice Shayla
“Beh non sono per certo una principessina, sono più una camionista mancata!” dico facendola ridere, il resto della giornata e serata scorrono veloci e senza problemi. Durante l’ultima canzone vedo i miei amici sul palco emozionati e io sono felice che abbiano vissuto questa esperienza, finito tutto, iniziamo a smontare e aiuto anche io questa volta… più o meno, a me e Shayla non fanno fare molto.
Non appena Jared e Shannon arrivano, ci avviamo verso l’uscita e dopo aver salutato tutti saliamo in due macchine diverse e ci dirigiamo verso Firenze. Shannon dorme appoggiato alla mia spalla, io non faccio altro che pensare a quello che ha detto e guardarlo, l’immagine di uomo forte e sicuro di sé nasconde in realtà tante insicurezze. Gli accarezzo dolcemente il viso e sorrido. Sono stanca, ma non sono mai riuscita a dormire in macchina, nemmeno da piccola quindi intervallo sguardi verso l’esterno e verso il mio uomo. Alle 2 arriviamo in hotel, pensavo ci volesse di più, ma non abbiamo trovato traffico. Intravedo la cupola, è bello tornare a casa. Sveglio Shannon che con qualche grugnito di disappunto mi fa capire che in qualche modo si trascinerà in camera, ringrazio il guidatore, supero Shannon e raggiungo Shayla e Jared.
“Stato comatoso!” esclama Jared
“Ha russato talmente forte che il guidatore ha riso per tutto il viaggio!” dico io ridendo
“e tu non hai dormito?” mi chiede Shayla
“non riesco a dormire in auto nemmeno se sono stanchissima!”
“Va bene andiamo a fare il check in e poi andiamo tutti a dormire!” dice Shannon
“Wow bro, hai fatto una frase, mi stupisci!”
“Fottiti” dice guardandolo in cagnesco
“Fate i buoni!” dico facendo ridere Shayla, loro rimangono sulle poltroncine di fronte alla reception e io mi avvicino al bancone. Il ragazzo molto gentilmente fa il check in con estrema rapidità, mi dà le chiavi e poi ci accompagna alle camere, visto che sono tutte sullo stesso piano.  Ringraziamo e poi entriamo ognuno nella propria stanza. Shannon si butta immediatamente sul letto, mentre io mi vado a fare la doccia. Mi metto a letto e mando un messaggio ai miei genitori per avvisarli che forse l’indomani non saremmo stati troppo puntuali. Punto la sveglia alle 9 e il cellulare mi comunica che ho solo 6 ore di sonno, non saranno molte, ma sicuramente più di quanto abbia dormito negli ultimi giorni dall’inizio del tour. Mi accoccolo tra le braccia di Shan che mi stringe forte a sé e mi addormento.
Al suono della sveglia apro gli occhi e vedo Shannon già sveglio che mi sorride.
“Buongiorno” mi dice accarezzandomi il naso
“mh” dico stringendomi ancora di più a lui
“Marti, alle 10 dobbiamo essere da tuo padre!” continua
“mmmmmh” dico strofinando il viso sul suo collo, lui mi da un bacio lungo e lento sulle labbra, la sua lingua mi fa accendere e gli salgo sopra.
“vedi che se vuoi ti svegli?” mi sussurra all’orecchio
“Buongiorno” dico per poi baciarlo con passione, mi sfila la maglia del pigiama e poi i pantaloncini, io faccio altrettanto con lui. Mi spinge e in un attimo mi ritrovo sotto di lui, facciamo l’amore lentamente, ascoltiamo i nostri respiri e i nostri gemiti. Rimaniamo abbracciati a coccolarci e poi il cellulare di Shan suona spezzando il momento.
“Mamma, buongiorno!” dice mentre mi da un bacio sul naso, sorrido
“Ma mi puoi dire dove siete finiti? Ti pare che io debba vedere le storie instagram per capire se state bene? Tuo fratello nemmeno risponde al telefono” dice Constance piuttosto agitata, guardo l’orario dal mio telefono e vedo che sono le 9.30. Mi alzo e rimetto il pigiama, do un bacio sulla guancia a Shan e gli mimo che vado a svegliare Jared.
“Lo so mamma, l’inizio è sempre così lo sai…Oggi siamo a Firenze, facciamo anche un bel giro turistico” lo sento dire mentre accosto la porta, busso alla porta adiacente e Shayla mi apre immediatamente già vestita e sistemata, mi dice che ci aspetta direttamente giù con Mark. Busso insistentemente alla porta di Jared e dopo 5 minuti mi apre ancora mezzo assonnato.
“Buongiorno Jay, sono quasi le 10, tua madre è incazzata perché non rispondi al cellulare!”
“Buongiorno, cazzo ho dormito un sacco! Ci vediamo dopo per colazione” dice richiudendo la porta, rientro in camera mia e Shan è ancora al telefono con la madre, gli faccio segno di ok e gli dico di salutarmela. Vado in bagno, mi faccio una doccia veloce, lavo anche i capelli e mentre mi sto risciacquando entra anche Shannon.
“Ti risaluta, volevi fare la doccia senza di me?” mi dice guardandomi malizioso
“assolutamente no, ma mi sono avvantaggiata visto che siamo in ritardo” dico uscendo dalla doccia, mi faccio una treccia e poi mi vado a vestire seguita da Shan.
Arriviamo all’appuntamento con circa 30 minuti di ritardo, appena vedo mio padre gli corro in contro e lo vado ad abbracciare, poi vedo che c’è anche mia mamma e saluto con slancio anche lei.
“Scusate il ritardo, ma ieri sera siamo arrivati tipo tardissimo” dico dopo che mio padre ha detto a tutti di seguirlo, prima tappa, le cappelle medicee. Io e mia mamma iniziamo a chiacchierare di fitto, mi chiede come stanno andando le cose con Shannon e mi rimprovera perché ho perso troppo peso. Facciamo tutte le tappe più importanti fino ad arrivare a Piazzale Michelangelo per l’orario del tramonto. Mio padre è molto soddisfatto da questa giornata, gli si legge in faccia. La vista da quassù è bellissima, così come il tramonto. Faccio delle foto a Jared e Shannon, mio padre ci fa una foto tutti insieme e alla fine Jared insiste per fare una foto a me e Shannon, che si rivela poi in un vero e proprio set fotografico a quanto pare. Verso le 19.30 partiamo per andare a casa di mia nonna che ci sta aspettando. Non la rivedo da tantissimo tempo e non vedo l’ora di abbracciarla. Mi accoccolo tra le braccia di Shannon in macchina che inizia a farmi i grattini facendomi addormentare. Sento la macchina fermarsi, mi sveglio lentamente e mi ritrovo a guardare il sorriso smagliante di Shannon. Capisco di essere a casa di mia nonna, scendo immediatamente e corro a salutarla. Si commuove e mi abbraccia con una forza che non ci si aspetta data l’altezza. Ci raggiungono anche gli altri e poi andiamo verso la tavola che ha preparato con cura sotto al bellissimo porticato di legno da cui si vede Firenze dall’alto. Iniziamo a mangiare e come al solito mia nonna ha preparato quantità di cibo per un esercito. Cerco di tradurre più o meno per i nonni i discorsi e la serata finisce dopo antipasti, lasagne, ravioli, vari tipi di carne e sformati di verdure e tiramisù. Jared mostra la pancia, sembra incinto. Mia nonna è soddisfatta visto che sono rimasti ben pochi avanzi. Mi vado a sedere in mezzo al giardino e Shannon mi raggiunge poco dopo.
“mi è mancato molto questo posto” dico guardandolo
“è magnifico, e tua nonna è una cuoca eccezionale!”
“ho notato che ti è piaciuto tutto infatti” dico ridendo
“non mi prendere in giro!” dice dandomi una dolce spinta
La serata è poi trascorsa in tranquillità. Siamo rientrati in hotel non troppo tardi, il giorno successivo ci sarebbe stato da sgobbare. Sono rimasta d’accordo con i miei genitori per farli entrare al concerto e gli ho già lasciato i pass in modo da farli entrare direttamente. Mi fiondo sul letto e mi addormento all’istante accoccolata tra le braccia di Shannon.
L’indomani la corsa all’organizzazione inizia presto. Lascio Shannon alle 7 e dopo aver fatto una bella colazione abbondante mi dirigo sul luogo del concerto con gli altri. Iniziamo a preparare tutto come al solito. Stamattina Shayla non c’è perché doveva rimanere con Jared e Shannon quindi sono sola. Samuel e Stevie stanno provando gli strumenti e Matty sta facendo foto in giro. Riconosco che Pistoia è davvero una città carina. Non appena arrivano i ragazzi inizia il caos, oggi tutto sembra andare storto. I suoni non sono mai giusti, il palco è veramente piccolo, l’area meet è impossibile da organizzare decentemente come al solito. Arrivo alle 19 e nemmeno mi rendo conto che sono arrivati i miei genitori che sono stati fatti passare dalla security.  Mi fermo un attimo per salutarli e poi vengo chiamata in camerino da Jared e Shannon. Shayla mi sorride e mi fa il segno dell’ok, tutto è pronto, le persone sono state fatte entrare a poco a poco e il parterre si sta riempiendo, così come il posto riservato ai vip. Busso alla porta dei ragazzi con un bel panino in mano che mi hanno portato i miei genitori. Lo addento vorace e mentre mastico Jared mi apre la porta.
“ciao Jared!” dico masticando
“La finezza proprio – dice ridendo – entra pure”
“grazie” dico probabilmente poco elegantemente
“Shannon arriva tra un attimo si sta cambiando, siediti pure”
“ok, senti… durante il concerto mi raccomando – dico addentando un altro pezzo di panino – i cavi sono un po’ più scoperti del solito, Samuel non ha trovato modi alternativi per via della struttura!”
“Va bene” dice sorridente, poi scende in un mutismo imbarazzante, che mi permette di finire il mio panino, ma comunque strano
“Jared? Tutto bene?” chiedo
“Sì…cioè no – dice sbuffando – non so se voglio rivedere Scarlett tra qualche giorno. Sono molto incerto sul nostro rapporto”
“Come mai? Cosa senti?” gli chiedo sorpresa, non si apre mai… è sempre molto riservato e questa sua onestà mi colpisce
“Sento che non sono veramente innamorato di lei, che la sto prendendo in giro e non è giusto”
“sei arrivato a questa conclusione perché…”
“perché ho capito di provare solo attrazione fisica per lei”, sbam… Mi sento incredibilmente a disagio perché non so come rispondere a quest’affermazione, “non ti voglio mettere a disagio, cosa che ho ovviamente fatto, vedendo la tua reazione. Però, come dire, voglio una donna che mi stuzzichi e mi sfidi anche mentalmente e non solo sotto le coperte”
“Jared, credo che tu abbia già la risposta ai tuoi problemi se le cose stanno così, cosa ti blocca però?”
“Non lo so, le ho chiesto io di riprovare quindi mi sento terribilmente in colpa a dover troncare” dice poggiando la testa allo schienale della poltrona
“Jared, più la porti avanti peggio sarà!” dico mentre vedo comparire Shannon
“Allora bro? La seduta psicologica è servita?” chiede
“si, indubbiamente: devo troncare. Così non stiamo bene né io né lei..” dice, mentre si apre la porta e ci raggiunge il manager, con un paio di giornali
“Jared, Shannon credo che questi li dobbiate vedere” dice preoccupato, dandoci i giornali. La prima pagina di questi giornali di gossip raffigura Jared, me (fortunatamente non mi si vede granchè) e Shannon a Firenze. Io sono nel mezzo e i giornali scrivono “Nuova fiamma per i Leto?”. Sto montando una rabbia dentro fuori dal comune. Vado alla pagina dell’articolo e trovo un’immagine zoomata rispettivamente sulle mani di Shannon e sulla mia. Ovviamente l’anello uguale non è passato inosservato e si scrive che delle testimonianze affermano che Jared tenga lo stesso anello attaccato ad una collana. Scoppio a ridere istericamente.
“Ragazzi pare che io stia con entrambi, come la pensate? Che vi devo dire, two is better than one” sono ironica e li faccio ridere tutti e 3.
“Gli anelli uguali non sono passati inosservati quindi!” dice Jared
“Eh no e addirittura dicono tu ne abbia uno uguale attaccato ad una collana. Figurati se non inventano cose” sbuffo mentre Jared scoppia a ridere
“No va be, Martina sei veramente una sgualdrinella!” dice Jared con fare effemminato
“Ma come Martina! Te la fai con Jared e non me lo dici?” dice ironico Shannon, sto morendo dalle risate
“ragazzi smettete – dico continuando a ridere – non riesco a respirare!” mi asciugo le lacrime per il ridere
“si tutto bello, ma dovete dire qualcosa non credete?” dice il manager serio
“Dirò qualcosa mentre sono sul palco, mi inventerò qualcosa!” controbatte con fare leggero Jared
“Jared, non penso che sia molto intelligente, mi dispiace!” risponde
“Jared, potrei postare una foto… tanto volevamo rendere la relazione comunque pubblica, magari dopo Barolo” dice Shannon
“Direi che Shannon ha ragione!” dice il manager
“Io non mi espongo, dovete decidere ciò che è meglio per la band, sono d’accordo con qualsiasi decisione prendiate!” dico accondiscendente
“bene e foto post Barolo sia… intanto andiamo a infiammare questo pubblico al domani penseremo domani!” esclama Jared
“che bella massima Bro, molto profonda!” dice Shannon, ci mettiamo a ridere e poi usciamo. Mi accodo a loro e poco dopo il concerto inizia. I miei rimangono sorpresi dall’energia e dallo spettacolo a cui hanno assistito. Dopo il concerto arriva il momento dei saluti. Ho promesso loro che dopo la fine del tour sarei ripassata a Firenze per stare un po’ di tempo con loro. Prima che lasciassimo Pistoia, Shannon ed io abbiamo comunicato al resto della crew la nostra relazione, fischi, pacche sulle spalle e ilarità generale seguono l’annuncio. Tutti avevano capito che c’era qualcosa tra di noi ovviamente, come mi aveva anticipato Matty.
La solita routine si ripete anche a Barolo. Alla fine del concerto Shannon corre dietro al palco e mi corre incontro sorridendo. Gli salto addosso e mi metto in modalità koala. Sorridiamo finalmente felici di non dover più nascondere i nostri abbracci. In quel momento esistono solo i nostri sorrisi e i nostri occhi pieni l’uno dell’altro che si specchiano.
“Si ma almeno andate in camerino!” esclama Jared ridendo e interrompendo il momento, lo guardiamo e cominciamo a ridere
“mi sono fatto prendere dal momento Jay” dice Shannon, si avvicina Matty che ci dice che ci ha scattato una foto proprio in quel momento romantico, ce la fa vedere e ce la facciamo mandare. È così intima ma allo stesso tempo dolce che Shannon decide che sarà quella che verrà pubblicata stasera, mentre viaggeremo verso Como. Salutiamo tutto il resto della crew che ritroveremo fra qualche giorno e ci mettiamo in auto.
“Jared, come stai?” chiedo sapendo già la risposta, stasera avrebbe rivisto Scarlett e lo percepivo teso
“non lo so, sto cercando di prepararmi un discorso ma non trovo le parole. Ti pare? Sono la persona più logorroica della terra!” dice cercando di sdrammatizzare, gli tocco la spalla per fagli capire che per qualsiasi cosa ci sono, mi guarda, anche lui come Shannon hanno degli occhi che comunicano più di mille parole, torna a fissare la strada. Shannon armeggia al telefono e il manager è alla guida.
“Mark, la foto è pronta tra le bozze. Descrizione?” chiede
“Innanzitutto, niente di smielato. Se vuoi chiarire la situazione post più lungo, massimo 2 righe…Altrimenti anche solo un cuore. E per carità, non la taggare altrimenti dovrà togliere ogni social”
“Mark lo sai che sarà inutile vero?” dico io ridendo
“lo so, ma gli vuoi rendere le cose facili? Almeno devono lavorare un po’ prima di scoprire chi sei!” dice facendomi ridere
“Ok, ok. Calmi, nella descrizione non scrivo nulla. Non dobbiamo spiegazioni a nessuno” dice serio, mettendo un cuoricino e postando la foto, circa 5 minuti dopo il mio telefono, con la precisione Whatsapp impazzisce.
“Credo che i miei amici abbiano visto la foto!” dico facendo vedere le anteprime dei messaggi a Shannon, rido e apro la chat, leggo per bene tutti i messaggi di delirio e alla fine decido di rispondere con un messaggio vocale, per spiegare la situazione.
“Ciao ragazzi, Marco e Ilaria siete dei veggenti, siete stati i primi a scrivere degli occhioni che mi faceva Shannon qualche mese fa… Poi va be Ilaria ha capito tutto a Padova…Abbiamo tenuto il tutto per noi per un po’ ma poi sono uscite delle foto di quando eravamo a Firenze e non potevamo più tacere. Grazie per il vostro affetto e amore. Giuro che la prossima volta che torno in Italia me li porto entrambi dietro e passiamo una giornata di gruppo insieme. Vi voglio bene!” dico, invio il messaggio. Shannon mi prende il telefono e fa lui stesso un vocale nel gruppo, ringraziandoli e salutandoli. Mi appoggio alla sua spalla, lui mi circonda la mia e ci abbracciamo. Guardiamo un po’ tra i commenti del post e tra i vari commenti positivi ci sono anche ovviamente quelli delle hater, che non si risparmiano commenti e battutine acide. Shannon mi accarezza il viso dolcemente:
“sai è normale, sono invidiose” mi dice dandomi un dolce bacio sulla punta del naso. Io mi accoccolo a lui e mi addormento sulla strada verso Como.

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Capitolo 16
*** 17. Invisible ***


17. Chiedo perdono, è tanto che non pubblico. Ho passato decisamente un periodo no. Con poca ispirazione e problemi personali. Spero che questo capitolo possa essere di vostro gradimento. Buona lettura.

Sento Shannon prendermi in braccio. Mi aggrappo alle sue spalle forti e apro un po’ gli occhi. Vedo che siamo arrivati all’hotel e Shannon probabilmente mi sta portando in camera.
“Shan, lasciami giù, ti peso” dico con la bocca ancora impastata dal sonno
“Sssh, torna a dormire ci siamo quasi” mi risponde dandomi un dolce bacio sull’avambraccio
La stanchezza si impadrona nuovamente di me e crollo in un sonno profondo. Al mio risveglio mi trovo in un letto enorme, solo in intimo. Cerco Shannon ma non lo trovo, mi alzo e noto subito che non è una semplice camera, ma una suite che è il triplo di casa mia a LA. Mi stiracchio e apro un po’ la finestra, c’è il balcone che dà sul lago di Como e la vista è magnifica. Sento aprirsi la porta e la voce di Shannon, pare stia parlando al telefono. Chiude velocemente la conversazione e mi viene incontro, ci abbracciamo e baciamo.
“Buongiorno” dico dolce                                       
“Buongiorno, tesoro… fra poco arriva la colazione. Jared ha detto che oggi vuole rimanere solo con Scarlett e domani ci occuperemo delle case”
“Ciò significa che abbiamo del tempo per noi?” dico maliziosa accarezzandogli il petto da sopra la maglietta
“oh si, ma ti voglio portare in un posto…quindi ora vestiti, poi facciamo colazione e usciamo” mi dice energico, mi butto tra le sue braccia e comincio a baciargli il collo
“daii – dico lagnosa – rimaniamo qui stamattina”
“per quanto mi piacerebbe, richiesta negata” mi dice scherzoso baciandomi con passione, le sue mani finiscono sul mio sedere, “ora prima che arrivi il cameriere, ti prego vai a vestirti” dice dolce, mi rassegno così vado in bagno e mi vesto con un vestitino leggero ma lungo e delle zeppe comode.
“Wow, colazione? Mi basta anche per pranzo!” esclamo mettendomi seduta e prendendo in mano il telefono con un trilione di notifiche da Instagram
“beh, in effetti sono le 11, diciamo che è un brunch” dice Shannon spostando la sua sedia più vicino alla mia
“La nostra foto fa furore, vedo!” dico ridendo
“Beh, ammetto che siamo proprio belli” dice sorridente
“a quanto pare mi hanno già rintracciata!” dico io mostrando il telefono, sorrido nel vedere di quanto siano aumentati i miei follower in una sola notte. Inizio a mangiare e nel frattempo chiamo mia madre.
“Shan, tra poco esplodo se non ci alziamo!” dico toccandomi lo stomaco
“Beh, potevi anche non mangiare fino a scoppiare!” dice ridendo
“hai ragione, ma era tutto squisito! Prendo la borsa poi possiamo andare!” dico sorridendo. Scendiamo nella hall ed essendo l’hotel abbastanza in centro decidiamo di fare una passeggiata lungo il lago e poi ci sediamo su una panchina abbracciati.
“mi mancavano questi momenti nostri” dico d’un tratto dopo qualche minuto di silenzio
“anche a me, non vedo l’ora che sia finito questo tour per poter tornare a LA con te” mi dice dandomi poi un dolce bacio sulla tempia, sentiamo dei rumori e dei vociferi dietro di noi, mi giro e vedo 5/6 ragazzine che probabilmente hanno riconosciuto Shannon.
“Shan, penso vogliano una foto con te!” dico io imbarazzata, mi guarda e prende un respiro profondo
“Mi aspetti qui? – faccio cenno di sì – a fra poco!” dice dandomi un bacio dolce sulle labbra. Sento le ragazzette parlottare e non appena Shannon le raggiunge, le vedo esplodere di felicità. Pur rimanendo molto gentile e educato ho visto un cambio repentino nel suo sguardo. Torna a sedersi accanto a me, mentre le ragazze tutte contente se ne vanno lanciandomi per un’ultima volta uno sguardo torvo.
“credevo mi avrebbero linciato” dico scherzando
“va be sono ragazzine, sono solo invidiose” intreccia la sua mano alla mia
“beh si, ma…forse abbiamo sbagliato a rendere pubblica la relazione. Insomma, non lo so…”
“Martina, ti prego non cominciare. Non ci pensare e cerca di goderti questa giornata con me, ho bisogno di te e di noi” mi dice baciandomi dolcemente la tempia
“Hai ragione scusa, affronteremo i problemi quando si presenteranno”
“ecco, brava! Che avresti fatto se non fossi stata così coraggiosa da trasferirti in America?” mi chiede cambiando discorso
“avrei continuato ad ammirare i vostri poster in camera mia probabilmente” dico per smorzare la tensione
“ah quindi hai nostre foto in camera tua!” dice malizioso
“chiaro, come qualsiasi Echelon…quando ero molto piccola baciavo addirittura i vostri poster!” arrossisco
“ma davvero? – il suo sguardo si accende – vieni qua che ora le puoi assaporare come si deve le mie labbra” dice tirandomi a sé e baciandomi con passione: ossigeno. I suoi baci, i suoi sguardi le sue parole sono ossigeno. Riapro gli occhi e si specchiano immediatamente nei suoi.
“però quando ero più piccola immaginavo di baciare Jared, sai gli occhi azzurri mi piacevano proprio tanto, era il mio prototipo di principe” dico volutamente per punzecchiarlo
“ah si eh? – dice fintamente piccato, mi comincia a fare il solletico – ora vediamo come ti salvi, sono curioso!” dice continuando, scappo ed inizio a correre, ma ovviamente lui è più veloce di me, afferra il mio braccio e mi attira a sé facendomi sbattere contro il suo petto
“Dio, non mi far fare mai più uno scatto così o ci rimetto le penne, non sono una tipa sportiva io” dico mettendo la testa nell’incavo della spalla
“sei tu che hai detto che mio fratello, sottolineo mio fratello, isterico, precisino, rompipalle e insicuro era il tuo principe azzurro”
“si va be, ma poi sono passata al lato oscuro” dico mettendogli un braccio sul fianco
“ah io sarei il lato oscuro? Non stai salvando la situazione, lo sai vero?” mi dice scherzoso
“fammi parlare – dico dandogli un pizzicotto – il mio primo concerto fu uno a Milano, poi Cannes, dove tu non c’eri e poi sono stata a Bologna, con i miei amici… Il periodo che stavo passando era pessimo, presi anche il biglietto per il firmacopie… sotto quel palco con loro quella sera mi sono sentita di nuovo viva Shan, è stato speciale. Il firmacopie è durato un battito di ciglia, non riuscivo a processare che vi avevo visti da così vicino ero come in trance. Tu mi hai firmato il foglio per primo, - mi guarda assorto e rapito dalle mie parole - ti ho guardato negli occhi ed ho sentito una scintilla dentro di me, fa strano raccontartelo e mi prenderai per pazza, però io in quel momento mi sono sentita avvolta e capita dal tuo sguardo. Mi sono sentita compresa ed è stato come se mi avessi dato la forza di andare avanti e di crescere in un certo senso” mi zittisco imbarazzata. Shannon è caduto in un mutismo assordante, siamo intrecciati nel nostro abbraccio. Lo sento prendere un respiro profondo, si morde il labbro inferiore e se lo inumidisce con la lingua. Capisco che sta pensando a quello che dire, io gli ho aperto completamente il mio cuore, forse ho esagerato. Mi stringe di più a sé.
“Non sono bravo in queste cose Marti, intendo, non riesco a parlare così apertamente come hai fatto tu, dei miei sentimenti… lo sai come sono e faccio fatica a mettermi a nudo. Quello che hai detto mi fa sentire finalmente uomo. Grazie.”
“ti amo” gli dico guardandolo sorridente, lui mi fa fermare e mi attira a sé, ci sorridiamo e ci baciamo dolcemente. Ritorniamo alla nostra passeggiata in silenzio
“Shan? Dove stiamo andando?” gli chiedo dato che ci stiamo avvicinando ad un porticciolo
“ho noleggiato una barchetta, andiamo a farci un giro, ti va?” mi dice
“ma la sai guidare quella? Non so se mi fido sai?” dico ironica
“ma lo sai che sai essere veramente stronza?” mi dice ridendo e facendomi salire sul mini-yacht. Passiamo delle ore memorabili, in totale relax a coccolarci e baciarci. Nel tardo pomeriggio decidiamo di tornare al porto e in hotel per vedere com’è la situazione tra Jared e Scarlett. Jared è seduto al bar dell’hotel, intento a macchinare qualcosa al computer.
“Jared! Come va?” dico io cercando di capire come fossero andate le cose con Scarlett
“Bene, sto progettando delle nuove t-shirt, anzi datemi il vostro parere!” dice girando il pc, mostrandoci delle magliette molto vecchio stile, che celebrano i 10 anni di ‘This is war’
“Jay, sono stupende!!!! Spero che tu le voglia mettere in vendita il prima possibile!” dico io eccitata
“Sì, ma voglio prima rifinire la stampa, non mi convince, forse i bordi sono meglio diversi…”
“Bro, smetti – dice Shannon prendendogli il computer – vieni in camera che parliamo” gli dice prendendolo per la spalla
“Shannon non voglio parlare, lasciami in pace” dice spostando la sua mano
“Jared non rompere le palle, quando sto male io mi stai addosso finché non ti parlo! Ora andiamo in camera e parliamo” dice severo, Jared lo guarda con lo sguardo ferito e poi si avvia verso l’ascensore
“Tesoro, forse è meglio se parlo da solo con Jared, ok?”
“Non ti preoccupare, io ho il computer di Jared, posso rispondere a e-mail e fare altro! Vi aspetto qui per la cena!” dico
Mi siedo su una poltroncina e inizio a scrivere di fitto, tra una e-mail e l’altra si fanno le 19. Di Jared e Shannon ancora nemmeno l’ombra, così decido di scrivergli un messaggio per chiedergli a che ora sarebbero scesi per la cena. Dopo un’ora seduta ad aspettare notizie, decido di andare alla reception e farli chiamare tramite il telefono dell’albergo.
“Signorina, mi dispiace ma non c’è nessuna risposta. Posso chiedere al collega del turno precedente se li ha visti uscire” mi dice.
“Certo, se mi può fare questo favore” dico cordiale, lui telefona al collega e dopo un paio di uhm, si, ok, chiude la telefonata e mi guarda sorridente.
“Mi ha detto hanno chiesto un taxi sul retro e sono usciti alle 18, si sono fatti prenotare una cena in un ristorante non molto lontano da qui, vedrà che saranno di ritorno presto” mi dice gentile, sospiro ma non di sollievo, sono arrabbiata, furiosa.
“Va bene grazie” mi dirigo verso il ristorante dell’hotel, mi prendo un’insalata e controllo costantemente i messaggi, ovviamente non ho notizie. Capisco il voler tirare su di umore il fratello, ma mi potevano almeno avvertire che volevano stare soli e soprattutto che se ne andavano. Perché poi uscire dal retro. Mi monta una rabbia senza precedenti.
Salgo in camera e mi metto a guardare la tv. Sono le 23 e ancora nessuna traccia dei Leto. Tutto d’un tratto il telefono prende a squillare, il numero è privato. All’ennesimo squillo decido di rispondere.
“Pronto?”
“Martina? Sono Alessandro” sento un caos in lontananza
“Alessandro chi?” rispondo confusa
“Alessandro Michele” dice ridendo
“Oddio scusami, non ti avevo riconosciuto dalla voce, dimmi”
“Senti, qui la situazione è un po’ critica – ride – siamo in un locale, meglio se vieni per dare una strigliata ai tuoi capi” e poi scoppia in una risata fragorosa
“In che senso? Dove siete?” chiedo preoccupata e arrabbiata
“Siamo al locale, l’Hollywood”
“No scusa, a Milano?”
“Si dove sennò!”
“Ale io sono a Como, dove dovrebbero essere anche loro cazzo! Mi ci vorrà un’ora per arrivare!”
“Va be l’importante è che vieni, di che entri a mio nome e vieni vestita sexy ti faranno entrare sicuramente!”
“mi vuoi dire che sta succedendo?” urlo incazzata, in tutta risposta attiva la videochiamata e mi fa vedere Jared e Shannon che ballano su un tavolo e poco più a destra due sventole bionde che gli ronzano attorno “Arrivo” e chiudo la telefonata. Chiamo la reception e mi faccio prenotare una macchina per andare a Milano fra mezz’ora. Mi vesto velocemente, in maniera sexy come richiesto, mi trucco velocemente e acconcio i capelli alla bell’e meglio. Scendo nella hall, il receptionist mi sorride, la macchina mi sta aspettando fuori.
“Buonasera, devo andare a Milano, all’Hollywood”, l’autista è un signore cicciotto, con i baffi e la faccia simpatica.
“Certo signorina, ci metteremo un po’ però, circa un’ora, non c’è traffico a quest’ora” mi risponde
“Non si preoccupi, così faccio in tempo a calmare l’ira!” dico facendolo ridere
“Se vuole parlare la ascolto volentieri!”
“I miei capi sono usciti di nascosto dal retro dell’Hotel, sono nera. Mi ha telefonato un amico dicendomi di raggiungerli perché la situazione sta degenerando – rido istericamente – ne vade la loro dignità. Sono rockstar americane comunque.” dico
“Oh, capisco. Beh non si preoccupi, sta arrivando lei in loro soccorso” mi dice sorridendomi, gli rispondo con un sorriso e poi mi metto a controllare i social. Vado sul profilo di Shannon per vedere se è stato taggato in qualche foto e vedo che la nostra foto non c’è più. Riaggiorno la pagina, sperando che sia un bug di Instagram. La rabbia aumenta, cerco di fare dei respiri profondi e focalizzare la mente. Chiamo Emma, perché il metodo respira profondamente non funziona.
“Buona…sera Martina, che succede?” mi dice preoccupata
“Emma, sono usciti di nascosto dal retro dell’hotel di Como e sono all’Hollywood, mi ha chiamato Michele dicendomi che la situazione sta degenerando. Shannon ha tolto la nostra foto da instagram.” Dico tutto d’un fiato
“L’ho notato che ha tolto la foto qualche ora fa, che è successo?”
“Jay si è lasciato con Scar. Io ero con Shan in barca nel pomeriggio, quando siamo rientrati, mi hanno chiesto di lasciarli soli, con la promessa di rivedersi a cena. Non mi hanno detto nulla, questo comportamento non è rispettoso del mio lavoro, per niente. Sono furiosa.”
“Cazzo. Dove sei?” mi dice impanicata
“In una macchina, sto andando al locale come mi ha suggerito al telefono Michele”
“Senti, stai calma, razionalizziamo”
“Emma, non c’è un cazzo da razionalizzare… comunque fra mezz’ora dovremmo essere arrivati. Tu che hai accesso ai social di Jared e Shannon, cancella ogni tag scandaloso, ne ho già visti alcuni. Provvederò al resto, ci sentiamo più tardi per sms e poi domani mattina” dico io
“Marti…” sospira
“Non dire nulla, vedrò come aggiustare la situazione. Scusa il disturbo, ero nel panico. Grazie”
“Quando vuoi ci sono” dice chiudendo la telefonata. Una lacrima mi riga la guancia, per ogni avvenimento bello della mia vita ne succedono altri mille negativi. Sono stanca, voglio solo lavorare.
Dopo 25 minuti, arriviamo al locale, c’è una fila fuori enorme. Nel frattempo, si è fatta l’una, chiedo all’autista di aspettare qui fuori e gentilmente mi sorride lasciandomi il suo numero se eventualmente si fosse dovuto spostare sul retro.
Mi avvicino al buttafuori con una camminata sexy, il vestito mi fasciava perfettamente. Con fare provocante mi avvicino al suo orecchio, gli dico ciò che mi aveva suggerito Alessandro Michele e mi accompagna direttamente nel privè.
La discoteca è colma di gente, ma attraverso un corridoio deviamo prima e arriviamo ai privé. Il buttafuori mi dice che quello che cerco è il 302, raggiungo la porta, poggio la mano sulla maniglia, prendo un respiro e busso.
“AVANTIIIIIIIIIII” sento urlare dall’altra parte, respiro di nuovo profondamente ed apro.
Lo spettacolo che mi si para davanti è raccapricciante, Champagne, bicchieri da cocktail, bottiglie di alcolici. Vedo Jared e Shannon addormentati sulle poltrone seduti tra le bionde, anche loro addormentate appoggiate rispettivamente sulle spalle di Jared e Shannon. Mi viene da piangere ma non mi pare il caso, Alessandro è con il compagno, anche loro sono allegri, ma tutto sommato vigili.
“Buonasera, grazie per avermi chiamato. Li riporto a Como” dico semplicemente, meccanica.
“Martina, non è successo niente. Te lo posso garantire, hanno solo bevuto un po’…” mi dice serio
“Si, lo vedo bene. Non mi interessa cosa è successo o non è successo. Fatto sta che io devo sapere dove stanno e dove vanno, non sarei nemmeno venuta se mi avessero detto che venivano qui con te. Sono i miei capi, ma uscire dal retro non lo accetto ed è un comportamento da bambini maleducati che non hanno rispetto per il lavoro altrui.” Urlo arrabbiata. Vedo Jared svegliarsi di scatto, mi osserva, prova ad aprire bocca ma gli faccio cenno di stare zitto.
“Ce la fai ad arrivare alla macchina?” dico io seria
“Sì”, dice alzandosi barcollante mentre Shannon è proprio fuori gioco.
“Aspetta qui, non ti muovere” dico a Jared. Esco, chiamo l’autista e lo faccio venire sul retro, poi mi dirigo da un buttafuori e gli chiedo aiuto per portare Shannon dal privé alla macchina. Jared sale dietro e faccio mettere anche Shannon dietro.
“Alessandro grazie per avermi avvertito – dico sorridendo amaramente – buonanotte” dico facendo per salire in macchina, lui mi blocca il polso.
“Mi dispiace, non pensavo che non ti avessero avvertito. Mi sento in colpa – vedo che il suo sguardo cade sulla mano con l’anello che mi ha regalato Shannon – ho fatto un buon lavoro” dice compiaciuto
“Non è il momento Alessandro, grazie e buonanotte” dico ferita salendo in macchina. Jared e Shannon dormono profondamente.
“Uno dei due non è il suo capo vero?”
“È anche il mio capo, ma non solo” dico abbattuta, mi guarda e non dice altro. Quando arriviamo sono ormai le 4.30 di mattina, pago l’autista, vedo Jared sveglio fissare il vuoto.
“Mi aiuti con Shannon, ce la fai?” dico atona
“Sì, certo” scende e facciamo uscire Shannon che apre lievemente gli occhi, biascica qualcosa che non capisco e mette le braccia attorno al nostro collo.
“Andiamo in camera tua Jared” dico e lui non obietta. Lo adagiamo sul letto, lascio due aspirine e due bottiglie d’acqua. Sento Jared mettersi a letto. In macchina ho avuto modo di riflettere e in un atto di profonda delusione mi sfilo l’anello e lo lascio accanto alle aspirine. Jared segue ogni mio movimento in silenzio.
“Annulla gli appuntamenti con le agenzie immobiliari domani” mi dice sottovoce
“L’ho già fatto, buonanotte” dico chiudendomi la porta dietro.
Vado in camera mia, risistemo un po’ le valigie, mi faccio una doccia e metto il pigiama. Mando un sms a Emma spiegandole la situazione a grandi linee e le dico che la mattina non mi sarei fatta trovare da loro, nell’eventualità glielo chiedessero.
Vado a dormire ormai alle 5 e alle 8 mi sveglio, distrutta dopo un sonno agitato e poco rilassante. Scendo a fare colazione, prendo il mio solito caffè, fette biscottate e una vagonata di nutella. Faccio in fretta perché non li voglio di certo beccare.
“Buongiorno – dico cordiale alla concierge –verso le 13 se i signori della camera 150 non sono scesi portate il pranzo in camera, uno è vegano. Avranno fame. Mi può dare un biglietto?” dico…lui mi passa un biglietto e scrivo che non sarò disponibile per tutto il giorno visti gli straordinari per riportarli da Milano. “Questo lo metta sul carrello del pranzo o al limite glielo dia quando scendono per colazione, grazie” sorrido ed esco dall’hotel. Visito un po’ la città di Como, ed alle 13 entro in un locale per pranzare. Ordino una semplice pasta al pomodoro e nell’attesa prendo il telefono. Emma mi ha risposto dicendomi di chiamarla non appena potevo e volevo. Così inoltro la chiamata.
“Hey!” dico
“Hey, non ti chiedo come stai, perché lo immagino”
“Ho lasciato l’anello sopra la scrivania ieri sera… per un po’ voglio fare solo il mio lavoro. Avevamo passato una giornata fantastica, mi ero aperta così tanto con lui. Adesso penserò al mio lavoro e basta non voglio fare altro. Anche lui almeno avrà modo di riflettere sui suoi sentimenti”
“Non ti chiudere, fallo spiegare”
“Emma, cosa c’è da spiegare? Si sono andati ad ubriacare in un locale e li ho ritrovati addormentati abbracciati a due donne. Non si ricorderanno nemmeno un cavolo perché erano sbronzi da fare schifo. Shannon e l’alcool hanno una relazione instabile, pensavo che avessimo chiuso o per lo meno messo da parte quel capitolo, e invece…”
“Mi è arrivata una email, Jared mi chiede dove sei”
“Digli che non mi hai sentito e non ti ho risposto alle e-mail stamattina. Anzi, chiedi tu spiegazioni, adesso ti saluto perché mi sta arrivando il pranzo, ciao Emma ci sentiamo”
“Ciao tesoro, per qualsiasi cosa…ci sono”
Assaporo la mia pasta e chiedo anche un dolce. Mentre sorseggio il caffè chiamo i miei genitori a cui non racconto niente e recito la parte. Gli dico che siamo a pranzo e che Como è una città molto bella. Loro mi aggiornano un po’ sulla famiglia e poi mi salutano. Vedo delle e-mail di Jared e dei messaggi di Shannon, ma leggo solo le anteprime: mi chiedono dove sono, Jared mi dice che sono preoccupati. Shannon mi dice di tornare in hotel perché mi vuole spiegare, mi dice che si ricorda tutto, che non ha bevuto molto e che non è successo niente. Delle lacrime mi riempiono gli occhi così decido di infilarmi gli occhiali da sole.
Alle 18 rientro in hotel, chiedo se è possibile andare alla spa e il concierge mi accompagna, mostrandomi dove trovare asciugamani e ciabattine. Entro nella sala massaggi e me ne faccio fare uno ayurvedico. Ad un tratto sento delle voci familiari provenire dall’altra sala, quella dove c’è la piscina dico alla massaggiatrice di andare e mi metto ad origliare.
“Jay, le dovevamo dire che uscivamo… non si sarebbe arrabbiata”
“Si sarebbe arrabbiata lo stesso perché sarebbe dovuta venire a recuperarci comunque. Ed eravamo ubriachi Shan, ci sono bastati due drink perché non bevevamo da tempo, ma eravamo ubriachi.”
“Io non ero ubriaco, io mi ricordo tutto, mi ricordo anche che quelle due bionde te le sei pomiciate. Io ero lucido!” dice Shannon arrabbiato
“Shan non eri lucido, vaffanculo, non dare sempre la colpa agli altri. Io sono responsabile di averti portato lì pur sapendo del tuo rapporto con l’alcool… ma pensavo fosse acqua passata e avessi fatto pace con te stesso grazie a lei… poi che le bionde me le sia pomiciate io mentre tu parlavi con Ale è un altro conto! Ad ogni modo non sappiamo dov’è, a te ha lasciato l’anello e stasera dobbiamo partire per la prossima data” decido di svignarmela in silenzio. Anche se non è successo nulla con quelle due sono ferita…mi vado a cambiare, vado in camera, mi faccio la doccia e asciugo i capelli, ripreparo sia la mia che la valigia di Shannon, poi vado in camera di Jared e preparo anche la sua. Prendo la mia valigia e la porto nella hall prima di andare a mangiare. Dopo cena saremmo partiti per la data successiva del tour. Così decido di aspettarli seduta sul divano di fronte alla hall. Mi metto al telefono, visualizzo tutti i messaggi che non ho visualizzato durante la giornata e rispondo solo ad Emma, dicendole che mi sarei comportata bene ma da assistente, nulla di più.
Sento vociferare, alzo lo sguardo li vedo, sono seri.
“Avete cenato?” dico io gentile
“No” risponde Jared
“Ok, vi aspetto qui andate pure al ristorante, io ho già mangiato. Veloci però che tra un’ora dobbiamo essere in aeroporto” dico rimettendomi seduta e continuando a scorrere Instagram.
“Marti – santo Dio se non la smette – dai vieni almeno al tavolo con noi così parliamo”
“Non c’è niente di cui parlare – dico il più calma possibile – io sono una vostra dipendente, non mi dovete spiegazioni” dico mettendomi seduta e non considerandoli. Così decidono di andare a cena, io faccio chiamare un taxi e poi rimango lì ad aspettarli.
Quando li vedo riemergere dalla sala, mi alzo prendo la mia valigia e faccio il check out, riconsegniamo le chiavi e mi avvio fuori per il taxi. I ragazzi mi seguono in silenzio. Salgo davanti e lascio loro sui sedili posteriori.
“All’aeroporto grazie!” dico gentile al taxista
“Martina abbiamo il nostro vero?” mi chiede Jared alludendo all’aereo immagino
“Certo, come previsto!” rispondo senza girarmi
“Hai dormito?” mi chiede Shannon
“No” rispondo secca
Il resto del viaggio lo passiamo nel silenzio più totale, penso di aver visto anche una palla di fieno di quelle che ci sono nei film western attraversare la macchina.
Arrivati in aeroporto, dopo aver passato i controlli saliamo sull’aereo diretto alla prossima tappa del tour. Mi siedo su una poltrona e mi infilo subito gli auricolari, il volo sarebbe durato solamente un’ora e mezzo. La volevo sfruttare per dormire, ma ovviamente Jared e Shannon volevano parlare.
“Martina penso che sia il momento di smettere di fare i bambini e chiarirci” dice Jared togliendomi la cuffia, lo guardo, mi siedo più composta e aspetto che inizi il suo discorso.
“Sono tutta orecchie!” dico per esitarlo
“Penso che questo comportamento che tu stia tenendo nei nostri confronti non sia giusto” dice tranquillo, ma i suoi occhi fanno trapelare serietà, a beh il mio comportamento?
“Io mi sto comportando come una vostra dipendente, quale sono, probabilmente era il mio comportamento di prima, da amicona, che non andava bene e non era professionale” dico cercando di mantenere la calma, anche se le poche ore di sonno di certo non aiutano il mio umore.
“Ma ti sei bevuta il cervello?” dice Shannon, irruento come sempre.
“Fino a prova contraria, ve lo siete bevuti voi. Ad ogni modo, quello che avete fatto non è stato rispettoso nei confronti del mio lavoro” concludo forse acida. Vedo Jared con una faccia perplessa, sta pensando a quello che dire, si sta mordendo il labbro ed è nervoso, ed è così orgoglioso che non mi vuole dare ragione neanche di fronte alla prova schiacciante del loro essere in difetto.
“Martina per l’ennesima volta, non è successo nulla io mi sono bevuto solo una birra e poi mi sono addormentato. Non capisco tu mi abbia lasciato questo – dice facendomi vedere l’anello – in camera”
“Sei tu che hai tolto l’immagine di noi due da Instagram per primo per poi andare a bervi anche l’anima, hai premuto tu per mettere quella foto, non ti ho costretto io…” dico fintamente calma, Shannon si zittisce subito, “mi avete lasciato come una deficiente. Non sapevo dove cazzo vi eravate andati a cacciare. Jared, io le capisco le tue delusioni d’amore: ti parlo da persona che ha subito delle violenze e che si è rifugiata in alcool per tanti anni per sopportare le botte, ma io avevo 22 anni… voi ne avete quasi 50 cazzo. Un po’ di rispetto per voi stessi e per le persone che si fanno il culo per starvi dietro lo avete?” dico furiosa, mi guardano in silenzio
“Ma chi ti credi di essere?” mi dice arrabbiato Shannon
“Proprio nessuno evidentemente” dico guardando Shannon con le lacrime agli occhi
“Credo che ci si debba limitare ad un rapporto esclusivamente lavorativo per un po’, almeno finchè non riusciremo a parlare civilmente” dice Jared diplomatico
“Sono d’accordo” continua Shannon
“Ottimo, ma non sono l’unica qui che si deve fare un esame di coscienza!” dico mettendomi le cuffie e fissando le nuvole dall’oblò.
Appena atterrati all’aeroporto, porto i ragazzi al loro hotel e io raggiungo gli altri, per aiutarli a fare qualsiasi cosa necessaria, per fortuna il lavoro mi sta facendo bene. Forse ci sono andata troppo pesante con le parole, in effetti sono pur sempre i miei capi e mi sono presa troppa confidenza sgridandoli come se fossero bambini. All’ora di pranzo, vado a prendermi un panino insieme a Shayla che mi osserva in silenzio.
“Sputa il rospo” mi dice ad un certo punto, la guardo confusa “mi ha accennato Emma della loro sparizione improvvisa, del tuo recupero però non c’è solamente questo vero?”
“Mi sono arrabbiata sull’aereo, li ho sgridati perché hanno mancato di rispetto anche alla mia figura professionale – hai fatto bene, dice Shayla – ed entrambi mi hanno detto che è meglio che il nostro rapporto per un po’ si limiti solo ad un rapporto professionale…Ci sto male? Sì, ma hanno ragione. Quindi non è che hai posto anche per me stanotte?” dico guardandola negli occhi
“Certo, però stasera noi usciamo con la crew. Vuoi unirti a noi?” mi chiede
“No, stanotte non ho dormito e in vista della data di domani mi vorrei riposare, magari un’altra volta” dico sorridendole grata. La location della prossima data è bellissima, finiamo di montare per l’indomani, Stevie fa i volumi e poi tutti in hotel. Saluto tutti e vado in camera di Shayla. Chiamo Emma per aggiornarla sulla situazione, mi dice che per ora è l’unica cosa che posso fare, devo stare al mio posto e cercare di godermela. Faccio una doccia veloce e poi mi metto il pigiama, mi infilo sotto le coperte e mi metto a dormire. L’indomani tutto procede in maniera professionale, sto sul mio. Scherzano più o meno con tutti tranne che con me, questa cosa mi fa veramente soffrire, ma ci dovrò fare l’abitudine. La giornata prosegue tra meet e concerto, come al solito tutto è stato così frenetico che riesco a mettere qualcosa sotto i denti solo dopo la fine del concerto. Con Shayla ci dirigiamo alla macchina dove aspettiamo i ragazzi che entrano in silenzio e una volta arrivati all’hotel si dirigono alle loro camere e io e Shayla ci dirigiamo alla nostra.
Il resto del tour trascorre così tra occhiatine fredde e gelo, con il resto della crew ho cercato di mantenere lo stesso comportamento del solito, indossando una specie di maschera. Nonostante abbiano cercato varie volte di invitarmi fuori sono sempre rimasta in hotel a riposarmi, pensare, e chiudermi sempre più nel mio guscio di cui mi ero liberata mesi fa.

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