Intima peritura vivimus di G RAFFA uwetta (/viewuser.php?uid=90941)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'Uomo nero non vive sotto il letto ***
Capitolo 2: *** Un bagliore bianco ***
Capitolo 3: *** Una lacrima di troppo ***
Capitolo 4: *** Burattino ***
Capitolo 5: *** L'alba di un nuovo giorno ***
Capitolo 1 *** L'Uomo nero non vive sotto il letto ***
L’Uomo
Nero non vive sotto il letto
L’inverno
muta in pietra l’acqua del cielo ed il cuore
dell’uomo – Victor
Hugo
Non
ricordi molto della tua infanzia. Solo volti che uscivano ed
entravano nel cerchio della tua miopia. Spesso sacchi di nicotina. I
tuoi fratellastri crescevano al limitare della tua
esistenza,
sfiorandoti ai pasti e dentro il letto.
«Perché
così ci si sta al caldo,» bofonchiava nonno
Gasparre mentre fumava
la pipa davanti alla stufa, «e l’Uomo Nero scambia
le tue dita con
quelle di loro.»
Poi scoppiava a ridere, strizzando gli occhi come se gli costasse
fatica respirare.
Morì
una sera qualunque di un inverno gelido, senza far rumore, col viso
flaccido di chi era grasso da tutta la vita.
Note
dell’autrice: Agata, figlia ripudiata di
due disgraziati,
abita in una casa famiglia, dove i fratellastri si alternano. Invece
lei rimane lì, inchiodata tra quelle mura a vivere una vita
già
scritta.
Secondo
il contacaratteri in uso sono 100 parole esatte.
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Capitolo 2 *** Un bagliore bianco ***
Un
bagliore bianco
Perché
la primavera non è ancora arrivata e quel raggio di sole
l’ha
ingannata – Dacia Maraini
Della
tua adolescenza ricordi che i compagni di scuola ti rotolavano
intorno come topi in gabbia, schiumanti livore verso tutto e niente.
Uno
in particolare ti incuriosì. Era basso, magro, i capelli
come
spaghetti e le dita lunghe e bianche. Lo incrociavi sempre davanti al
negozio di scarpe, la testa schiacciata sul collo e la maglietta
fuori dai pantaloni.
Ti
sorrideva appena, un cenno del capo e gli occhi suini che indugiavano
un attimo sul seno acerbo.
«Me
le fai toccare?» ti chiese affamato un giorno.
Lo
trovarono morto nella campagna appena fiorita, tra cumuli di rifiuti,
le dita mozzate.
Note
dell’autrice: l’adolescenza fa
più paura dell’ignoto
ma se si è in tanti ci si fa coraggio e la si affronta con
spavalderia. Agata non si è sottratta, ha solo dato
‘valore’ a
chi non lo meritava.
Secondo
il contacaratteri in uso sono 100 parole esatte.
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Capitolo 3 *** Una lacrima di troppo ***
Una
lacrima di troppo
Un
uomo dice un sacco di cose in estate che hanno nessun significato in
inverno – Patricia Briggs
Del
tuo periodo universitario non rimpiangi i lunghi silenzi scambiati
con i libri, il caffè ustionante e soprattutto
l’estate.
Il
caldo era atroce, ti soffocava, mentre risaliva lento lungo la
schiena e stringeva in una morsa il cervello. I bagliori infuocati
dei suoi raggi ti bruciavano l’anima mentre boccheggiavi sul
limitare della tua esistenza.
«Un
giorno ti sposerò,» ti illudeva Guido mentre
gustava un mojito alla
menta seduto al solito bar tra gli amici che sghignazzavano.
«Vedrai,
farò di te una donna onesta.»
Non
saprai mai se avrebbe mantenuto quella vuota promessa. Finì
di
vivere esattamente come aveva iniziato: piangendo.
Note
dell’autrice: l’amore illumina
i cuori e li fa splendere
come il sole d’estate. Per Agata è una promessa
vana.
Secondo
il contacaratteri in uso sono 100 parole esatte.
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Capitolo 4 *** Burattino ***
Burattino
L’autunno
esiste per insegnarci come si lasciano andare le cose morte –
CLaRosa7, Twitter
Infine,
venisti a patti col tuo passato.
Mentre
danzavi l’ultimo valzer con le foglie, il cielo terso era
brillante
come la gemma che portava al dito Dorotea, la vecchia assistente
sociale, quando chiusero definitivamente il coperchio della bara.
Non
avresti voluto essere lì, ma l’odore delle
castagne appena
tostate, mischiato a quello pungente dell’incenso, era una
droga
che ammansiva l’anima.
«Un
bicchiere di vin brulé al giorno ti aiuterà a
campare cent’anni!»
bisbigliasti al suo gatto Sofocle, imitandola. «Credi che il
buon
Dio, ora che è morta, la farà attingere alle sue
scorte? Ci teneva
così tanto all’eternità,»
sospirasti melliflua.
Note
dell’autrice: l’autunno
raccoglie le foglie cadute ai
suoi piedi, come un netturbino i rifiuti dopo un concerto. Agata ha
fatto piazza pulita soddisfacendo i propri demoni.
Secondo
il contacaratteri in uso sono 100 parole esatte.
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Capitolo 5 *** L'alba di un nuovo giorno ***
L’alba
di un nuovo giorno
La
morte è il fondo scuro che serve a uno specchio se vogliamo
vedere
qualcosa – Saul Bellow
Agata,
Agata, la caccia è finita. Non c’è
più nessuna preda. Siete
rimasti te e uno specchio frantumato.
Raccogli
i cocci, uno a uno, incurante dei tagli. Sono cicatrici antiche che
ti porti dall’utero materno, quando ancora il mondo era acqua
torbida.
Dicono
che la tempra si forgia negli anni. Tu imparasti a convivere con i
demoni ancora prima di nascere. Perché una larva sa
cosa
aspettarsi dalla vita, quanto potrà divenire pungente.
‘Ciò
che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama
farfalla.’
Quindi,
prepara nuovi assi nella tua manica, ché la storia vuole
essere
ripresa.
Note
dell’autrice:
come
spugne assorbiamo tutto ciò che ci circonda e impariamo
presto a
mimetizzarci, a nascondere il nostro ‘io’. Agata
crede di aver
assolto il suo compito ma ben presto capirà che
ciò che siamo non
potrà essere soppresso. E il gioco ricomincerà da
capo.
Secondo
il contacaretteri in uso sono 100 parole esatte.
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