Note iniziali: Questo testo non è totalmente inventato, ho lasciato delle parti della canzone (“La Notte” di Arisa) invariate, mentre altre sono state leggermente modificate. Il tutto fa riferimento al terzo episodio della seconda stagione ovvero quello della Caduta dove avviene il (finto) suicidio di Sherlock. Buona lettura!
La Johnlock
Non basta un pacco di Kleenex,
Un cuscino blu come il mare
Perché mi porto un dolore che sale, che sale...
I miei feels non ci sono più e io so perché.
E non arresta la corsa, lui non si può più fermare
Perché si è buttato e ora si farà un po' male.
Ora è disteso lì sotto, fingo ma c'è...
E quando urla il suo nome e lo vede cader
La testa parte e va in giro, in cerca dei suoi perché.
Né vincitori né vinti, si esce sconfitti a metà...
La vita può allontanarli, l'amore continuerà.
Il fandom ha resistito, anche se vuol solo urlare,
perché il dolore che sale, che sale, fa male.
E qui c'è Moffat, ci ha fatto soffrire ora più che mai.
Prosegue la sua storia, si prende ancora due anni
Supposizioni e tesi che vanno avanti.
John lo crede morto ma noi sappiamo che c'è.
E sale e scende dagli occhi... Sherlock adesso dov'è?
Mentre il dolore nelle fan-art è nel PC accanto a me.
Le parole non dette sono parole a metà
Ma queste non lo son state e forse mai lo saran.
Ma se sarà Johnlock, Johnlock... il fandom esulterà.
Il web impazzirà, ma ci sarà chi piangerà...
Né vincitori né vinti, ognuno ha la sua ship...
L'OTP può allontanarci, ma il fandom poi resisterà.
Ma se sarà Johnlock, Johnlock... il fandom esulterà.
Il web impazzirà, ma ci sarà chi piangerà...
Né vincitori né vinti, ognuno ha la sua ship...
Il fandom può allontanarci, ma l'OTP resisterà... resisterà... resisterà.
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