Elena e Jeremy, quando il rapporto cambia

di Spensieratezza
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il vestito ***
Capitolo 2: *** Elena e Jeremy al parco e al ristorante ***
Capitolo 3: *** Bagno e massaggi ***
Capitolo 4: *** Litigi e incomprensioni ***
Capitolo 5: *** Elena e Jeremy all'albergo ***
Capitolo 6: *** Il bacio! ***
Capitolo 7: *** Il bacio di Stefan e Damon ***
Capitolo 8: *** Elena chiarisce con Stefan e Damon ***
Capitolo 9: *** Facciamo pace! ***
Capitolo 10: *** Gita al lago! ***



Capitolo 1
*** Il vestito ***


“Finalmente ti vedo sorridere un po', dunque la maratona della prima serie di Prison Break, ti ha fatto bene, vedo.” Diceva Jeremy, guardando sua sorella seduta sul divano, un vestitino rosa, con in grembo dei popcorn.
“Sì! Ma gradirei ancora un pacco di fonzies!”
“Mm non credi di esagerare, Elena?”

“Ehi, sono tornata in vita da pochi giorni! Ho una fame da lupi!”

“Appunto, non vorrei perdessi la tua forma smagliante con la quale fai girare la testa ai ragazzi.” Disse Jeremy.
Silenzio.

“Ok, dai te ne prendo un altro, ma se ingrassi io non voglio responsabilità.”

“Pensi che io sia in forma smagliante? Davvero?” gli chiese Elena prendendo il pacchettino e cominciando ad aprirlo.
Jeremy sembrò titubante.
“Ma certo! Tutto sangue Gilbert.” Disse Jeremy sorridendo.
Già peccato che non è così..non proprio..

“Dai vieni qui.” disse Elena allagando le braccia.

Jeremy sembrò irrigidirsi e per un breve attimo, parve confuso.
“Cosa?”

“dai! Vieni qui, fatti coccolare, è un bel po che non ci vediamo.”

“Sì, in effetti.” Disse Jeremy sbuffando una risatina.
E dicendo così, si mise con la testa appoggiato sul grembo di Elena.

Elena cominciò ad accarezzargli i capeli, pensando a come aveva sofferto quando credeva che era morto per sempre. Aveva spento i suoi sentimenti in quell’occasione, perderlo era stato devastante.
 
“Vuoi continuare a non dirmi cos’è successo con Damon?”

“Assolutamente. Non sono ancora pronta.” Disse ostinata Elena.
“è andato con altre? Se è così, lo uccido.”

“No! No, non..non è andato con altre, forse lo avrei preferito.”
“Ha ucciso qualcuno?”

“Jeremy, ti prego, non ho voglia di parlarne.”
“Ok, va bene! Il mio scopo è distrarti, comunque. “ disse alzandosi con un po' troppa fretta.
“Dove vai?” chiese Elena corrugando la fronte.

“Mi è venuta fame! E comunque..ora che sei umana, non dovresti..vestirti così quando fa freddo. O prenderai una polmonite.” Disse indicando con un cenno della mano il suo vestito.
Per qualche motivo, Elena avvampò e si strinse di più le braccia attorno al corpo.

“Non è così leggero come sembra..e poi io ho sempre avuto il sangue caldo..anche te, no? Non vai sempre in giro in maglietta?”
Ma Jeremy non la stava più ascoltando ed Elena si trovò a chiedersi se forse far appoggiare la testa di suo fratello minore non più adolescente al suo grembo con solo addosso un vestitino striminzito, non fosse un po' sconveniente.
Però loro non erano proprio fratelli, giusto?

Ma cosa stava pensando?? Lei non era come Stefan e Damon!






















Note dell'autrice:  Ragazzi chiarisco subito che l'avvertimento incest è anche per Stefan e Damon che faranno una breve comparsata!

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Capitolo 2
*** Elena e Jeremy al parco e al ristorante ***


“Non ci posso credere, quindi Kai si è davvero sacrificato per permettere a Luke, di vivere.” Disse Elena dondolandosi sull’altalena al parco.
“Esatto. “
“Ma io credevo…che uccidendosi lui, sarebbe morta tutta la congrega!”

“Kai ha fatto un incantesimo speciale per svincolare i suoi fratelli da tutto questo. è stata una cosa che ha scoperto Bonnie, dopo..dopo quello che è successo, dopo la tragedia del matrimonio di Alaric e Jo.” Disse Jeremy.
“Quindi..Kai ha provato compassione per i suoi fratelli, ma crudeltà per me. Wow.” Disse Elena.
Jeremy si voltò a fissarla.

“Lui provava sensi di colpa riguardo i suoi fratelli, per aver distrutto la sua famiglia.”
“Lo stai..difendendo? Era uno psicopatico! Tutto quello che ha fatto, ha reso bene chiaro che non si è mai pentito, anzi! Lui ha..mi ha..”
Elena non riusciva a parlare.
Jeremy la fissò.

“Non pensare che giustifichi Kai per quello che ha fatto. Ha fatto soffrire tutti noi, ti ha portato via da me..” disse facendogli una carezza sulla guancia. “dico solo che mettendo da parte il rancore, posso capire che ha voluto salvare almeno loro. Aspetta, so cosa stai per dire, voleva ucciderli, ma forse non lo voleva fino in fondo, no? Ormai era diventato un mostro, penso che ormai non potesse più fermarsi. La sua ossessione era tutto quello che gli restava..MA..odiava suo padre e la congrega di più. Credo..sì, credo che pensasse che quello che era diventato, fosse colpa della congrega e che ad un certo punto lui fosse davvero pentito di aver perseguitato i suoi fratelli e di aver cercato di uccidere quelli che restavano.”

“O magari, era solo l’influenza della fusione di Luke..” disse Elena.
“Se così fosse stato, non credi che avrebbe evitato di uccidersi lui stesso, per salvare Luke? Neanche l’infliuenza di suo fratello, avrebbe potuto niente con il SUO spirito di sopravvivenza.”
Elena non aveva più niente da dire.

“Non credevo..di riuscire a provare mai compassione per l’uomo che mi ha fatto questo.” disse Elena.

“Sei umana, Elena. In tutti i modi possibili, ora.” Sorrise Jeremy.
Elena non voleva ancora pensare a quello, la faceva soffrire.
 
“Immagino che Liv sia felicissima di riavere suo fratello gemello con sé.” Disse Elena.
“Oh, lo è. Lei e Tyler, sono una coppia fantastica. La migliore che ho visto, finora. Sembrano un quadro dipinto. Anzi..ho fatto un ritratto per loro.”

“Cosa??” rise Elena.
“Sì, davvero!”
“Voglio vederlo!”

“Ma adesso ce l’hanno loro! Però se chiederai a loro di sicuro te lo faranno vedere!”
“Jeremy, mascalzone! Non sarà uno dei tuoi scherzi?”
“Giuro di no!”

“E io giuro che se mi fai fare una figuraccia, te la farò pagare.” Lo spinse.
Jeremy rise e si tolse dall’altalena al suo fianco per sedersi in braccio alla sorella.


Elena gli cinse le braccia alla vita, il volto di Jeremy si voltò verso il suo viso e per qualche secondo Elena si sentì imbarazzata.

“Sono così felice che sei tornata. Mi sei mancata.”
“Oh, Jer..mi sei mancato tanto anche tu.”
 
 
 
 
 
*

Passava un’altra giornata al finire, del soggiorno di Elena da Jeremy.
I due stavano cenando in un bel ristorantino.
Era passato già qualche giorno ed Elena non faceva che osservare il fratello, anzi, osservava la sua “vita” com’era diventata al di fuori di Mystic Falls.

“Sai, credo sia già la terza volta, che ci scambiano per una coppia.” Rise Jeremy.
“Chi?” disse Elena, strozzandosi un po' con il vino.
“Tutti! Camerieri, ma anche il pubblico.” Disse Jeremy sorridendo alla platea.
Elena si volse verso gli altri clienti del ristorante, poi guardò Jeremy.

In effetti avrebbero potuto essere scambiati per una coppia.
Avevano più o meno la stessa età, in più Jeremy si era fatto anche molto carino negli ultimi anni. più muscoloso, i capelli più lunghi, aveva più un fascino tenebroso.
“Beh, ci credo, un giovane affascinante come te, non possono credere che rimani senza dolce compagnia.” Disse Elena, trangugiando il vino, sorridendo.
Jeremy rise.

“Dì la verità, che ti piacciono i miei capelli.”
“Così tanto che non vedo l’ora di tagliarli.”
“Non osare farlo!”

“Sembrano così morbidi e setosi. Non vedo l’ora di metterci le mani!”
Jeremy la guardò con uno sguardo di sfida.

“Avanti, allora, fallo.” Disse spostando la sedia e mettendosi davanti a lei con la testa reclinata, dandogli le spalle.
“Jeremy! Ci guardano tutti!”

“Fregatene! Non hai mai dato importanza alla gente! Avanti!”
“Non..ehm..non abbiamo le forbici!”
“Fai finta.” Disse Jeremy come se fosse ovvio.
Elena represse una risatina, ma lo assecondò.


Mise una mano sui suoi capelli, affondando la mano in quei soffici e lunghi capelli.
“Sono così soffici..” si lasciò sfuggire.
 
Non si accorse di farlo per la bellezza di venti secondi.
“Ok. Adesso basta. Mi stai spettinando.” Disse Jeremy, alzandosi di scatto, realizzando forse all’improvviso di essere rimasto in uno stato di trance per altrettanto tempo.

“Ehi, dovevo ancora procedere al taglio.” Disse Elena tanto per smorzare l’imbarazzo.
“Sai cosa, sei una pessima parrucchiera.” Disse Jeremy, alzando lo sguardo verso di lei, sedendosi di nuovo al suo posto.

Sorrideva, e aveva il viso tutto rosso.
Elena, guardandolo, si sentì avvampare.
C’era qualcosa..qualcosa di strano tra di loro.
Una sorta di tensione tangibile.






















Note dell'autrice: è la prima Jeremy x Elena che scrivo, quindi non è facile per me, ma ce la metterò tutta, affinchè risulti credibile ^^
ps ricordo chi non l'avesse letto nel prequel, che in questa versione, Jo non è morta, ma è viva e vegeta e con Alaric ha avuto le gemelle :)

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Capitolo 3
*** Bagno e massaggi ***


Non so cosa mi succede, mi sono risvegliata in un mondo diverso..
L’amore della mia vita, mi ha scaricata per suo fratello. In tutti i sensi..

Mi sono risvegliata con il desiderio poche ore dopo, di aver continuato a dormire davvero per settant’anni. Forse per sempre.
E ho odiato Bonnie per avermi svegliata.

Non ho detto niente a nessuno dei miei amici sul vero motivo per cui io e Damon abbiamo rotto.

Ma non l’ho fatto per loro, l’ho fatto per ME.

Non volevo che d’ora in poi tutti mi avrebbero guardato con sospetto, se solo avessi osato guardare Jeremy più del dovuto. Non volevo che d’ora in avanti avrei dovuto chiedermi se un’occhiata in più avrebbe potuto far nascere il sospetto in Caroline, o in Bonnie, che io ero COME LORO.

Jeremy…

Non ho detto la verità neanche a lui.

Forse perché non è neanche questa la verità. Dentro di me forse sono venuta qui da lui, a trovarlo, non solo perché mi mancava terribilmente e perché adesso è l’unico riferimento che mi è rimasto.

Ma anche perché… e ODIO ammetterlo.. volevo CAPIRE come avessero fatto Stefan e Damon..come è possibile che due consanguinei, potessero amarsi!

Non so se è perché capendolo forse riuscirò a perdonarli o ad andare avanti, finalmente, non so neanche più cosa provo per Damon, so che ho bisogno di CAPIRE.
 


Jeremy!! Vieni a portarmi l’accappatoio.” Gridò Elena, lasciando per un attimo da parte questi pensieri che le stavano facendo venire il mal di testa.

Jeremy arrivò dopo un bel po di silenzio e dopo almeno altri due richiami da parte di Elena.

“Finalmente!” scherzò lei vedendo Jeremy fare capolino dalla porta. “Che c’è? Stavi dormendo o eri come al solito davanti al tuo computer?”
“Ecco qui il tuo accappatoio. Sono diventato il tuo schiavetto adesso?” gli chiese Jeremy portandole un accappatoio bianco.

“Ehi, è modo di rispondere?” lo rimproverò Elena, ma Jeremy sorrideva, quindi sorrise anche lei.
“Dove vai? Aspetta. Mi aiuti a lavarmi la schiena?”

Oddio, da dove le era uscito? Vide Jeremy sbiancare. Maledizione alla sua boccaccia.

“Cosa?” disse Jeremy, facendo una risatina nervosa.
“Dai, aiutami. La schiena è sempre difficile.”
“Sai, Elena, mi sembri un po' strana, decisamente, vuoi dirmi qualcosa o hai solo bisogno di attenzioni?”

“E dai, Jeremy, fammi un massaggio. Ricambierò, lo prometto.”
Jeremy sospirò profondamente e si avvicinò a lei, prendendo la spugna.
“No.” lo bloccò lei. “Niente spugna. Assorbe il sapone e rende difficile insaponare.”
Un lungo silenzio seguì queste parole.

“Jer?” chiese Elena nervosa. Forse l’avrebbe mandata a quel paese.
“E..e va bene.” sospirò lui.
 
Jeremy si mise dietro di lei, appoggiato alla vasca, prese il sapone liquido e ne spalmò un po' sulla mano, posandogliela sul collo. Elena reclinò la testa indietro. Era freddo.

La mano di Jeremy era un po' insicura, tremante, ma gentile.
Era strano.
Passò distrattamente alla schiena, senza indugiare troppo più sotto e poi tornò sulle spalle, con circonferenze lievi.

Elena provava strane sensazioni, di certo era una sensazione molto intima. Piacevole, si può dire. Per merito dell’acqua o del contatto?

Come si erano sentiti Stefan e Damon a toccarsi per la prima volta in modo..inappropriato?
Il pensiero su di loro svanì, per tornare alla sensazione delle mani di Jeremy sulle sue spalle.

Forse avrebbe dovuto dirgli di fermarsi? Che andava bene così?
Ma Jeremy aveva appena cominciato a massaggiarle la schiena e poi le spalle. Mmm ci sapeva fare con i massaggi.
 
“Ok Basta così.” Disse all’improvviso Jeremy. Elena sussultò, l’aveva forse detto ad alta voce? Ma no, era sicura che l’aveva solo pensato.
“Non ti sei sprecato molto.” Disse Elena sbuffando.

“Ti farò ancora dei massaggi quando non sarai nuda.” Disse Jeremy ridendo nervosamente.
Quella frase fece avvampare Elena.

Ma che diavolo stava succedendo tra di loro?

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Capitolo 4
*** Litigi e incomprensioni ***


POV Elena


Mi sembra di impazzire. All’inizio con Jeremy era tutto bello, quando sono tornata qui, sembrava di esser tornati bambini, ai tempi in cui mamma e papà erano ancora vivi. Grazie a lui io stavo riacquistando di nuovo la mia infanzia, solo io e lui, senza…mi duole dirlo..senza VAMPIRI. Ma poi piano piano lui ha cominciato a scivolare via da me, quando arrivavo al bar, a guardarlo lavorare, lui sembrava nervoso.
“Mi distrai.” Diceva.

“Dovevi proprio metterti quella minigonna, rossa, per di più?”
“Ma Jeremy, non capisco, che c’è di male in questa minigonna?”

Jeremy aveva guardato due uomini un po' grandi che mi fissavano ghignando.
“C’è che mi dispiacerebbe molto mettermi a fare a botte nel locale in cui lavoro, e se quei due idioti non la piantano di ridere, sarò costretto a ..”
“Ti preoccupano loro? Beh, hai ragione, sono un po' vecchi per me. Vado a parlarci.”

“Cosa??” chiese Jeremy sbiancando. “Elena, Elena, dove vai??” sussurrò a mezza voce.
“Ehi voi due, se continuate a guardarmi in questo modo, dovreste come minimo pagarmi da bere.”

I due uomini mi guardarono, scioccati, poi ridacchiarono, invitandomi a tavolino.
Jeremy cominciò a schiumare dalla rabbia.
 
 


*

“Dovevi proprio fare la civetta con quei due cretini?” mi chiese quando insistetti per parlargli dopo che loro se ne furono andati.

“Jeremy, ma che ti prende, stavamo solo parlando!”
“Davvero? Per questo hai preso il loro numero?”
Elena si strinse nelle spalle.
“Sto solo cercando di fare amicizia.”
“Ma quelli non vogliono fare amicizia, ELENA.”

“Lo so bene, JEREMY! Forse a me sta bene divertirmi, che dici? In fondo sono tornata alla vita dopo un coma magico di recente! Voglio godermi la vita, cavolo! Ho dormito, sai? Non voglio più dormire!”
Ci fissammo in silenzio per un po', fino a che lui mugugnò.
“Sembri..sembri Katherine.” disse ponendo l'accento sul nome.
Boom.

Sbiancai, poi presi la mia borsa e gli girai le spalle.
Lui non disse niente, non mi fermò.
Quella notte non dormii bene, dentro di me aspettavo che mio fratello venisse da me a chiedermi scusa, mille volte, ma non lo fece.
Quella notte compresi una verità che avevo a lungo dimenticato.

Solo perché pensi che le persone dovrebbero scusarsi con te, solo perché è la cosa giusta da fare, non è detto che lo facciano.
La presunzione di pretendere di sapere cosa è giusto che gli altri facciano, ci rende sciocchi ed egoisti, e ci allontana dagli altri.

Nessuno ha la verità in tasca.
Nemmeno io.
 
 
 
*

Passammo molti giorni così senza parlarci, e proprio il giorno in cui mi trovai in bilico a prendere una decisione, se fare le mie valigie e tornare a Mystic Falls, decisi che non volevo farlo. Non volevo perdere di nuovo mio fratello.
Quando tornò alle 17 quel pomeriggio, io lo aspettai in cucina.
“Elena. Che ti è successo? Hai una faccia.”

Senza smettere di fissarlo, gli gettai le braccia al collo.
“Elena..” era spiazzato, si vedeva. Lentamente, ricambiò l’abbraccio.
“Scusa, ma volevo farlo da tutto il giorno.”
“Oh, Elena..anch’io.”

“Volevo..stavo per preparare la valigia, volevo andare via.” Dissi singhiozzando.
“Cosa? Elena, no. Non volevo fati andare via!!” protestò lui.

“Lo so, lo so, ma era così difficile ultimamente tra noi, ho pensato non mi volessi qui.”

“Non dirlo neanche per scherzo, sono stato un po' egoista, lo so, avrei dovuto capire meglio quello che hai passato e quello che provi ora, ora hai fame di vita, è giusto che ti diverta..credo solo che non sono abituato a vederti flirtare con qualcuno che non siano i Salvatore.” Disse Jeremy accarezzandomi una guancia.
Non potei reprimere più le lacrime.
“Loro..non vogio più parlare di loro.”

“Elena, tu devi dirmi quello che ti hanno fatto..”
“No! Non ha più importanza. E poi non hanno fatto niente di grave..quando si è trattato di fare una scelta, Damon ha scelto suo fratello. Ha scelto Stefan e non me, è tutto.”
“Cosa? A cosa ti riferisci? Quale scelta, Elena?”

“È tutto quelo che devi sapere e tutto quello che sono disposta a raccontarti, non tradirò il loro segreto, Jeremy, quindi non torneremo più sull’argomento.”
“Elena..”
“Promettimelo!!”

Jeremy mi abbracciò e mi strinse forte. Enspirai a fondo il suo profumo di piscina. Era stato a nuotare.
“Allora lo farò solo per te.”
“Mm..Jeremy..”
“Sì?”

“Posso venire in piscina con te la prossima volta?”
Jeremy ridacchiò. “Se proprio ci tieni..”
Ma aveva avuto un attimo di esitazione. Chissà perché.
 
 
 
*

“Jeremy, ma cosa significa che non puoi dirmi dove vai??”
“Semplicemente quello che ho detto.”
“Jerremy!! Hai intenzione di stare fuori tutta la notte e non dirmi dove vai??”
Jeremy sbuffò.

“Va bene, uscirò con amici, staremo fuori fino a tardi, sai, feste, bagordi..cose da maschi..hanno prenotato una nottata, diciamo due..in un albergo. Una cosetta che volevamo fare da tanto..”
Elena lo guardò con un’aria che non prometteva nulla di buono.
“E io perché non posso venire?”

“Non penso che un ragazzo che si porta dietro la sorella, possa riscuotere molto fascino, non credi?”
Elena sgranò gli occhi e la bocca aperta come una fauce.
“Jeremy Gilbert!! Hai intenzione di andare a donne???”
“Cosa???”

“È l’unica cosa che mi viene in mente!! Come..come puoi..”
“Woa, woa, calmati, stai perdendo il controllo, respira a fondo..”
“Non dirmi di calmarmi!!” sbraitò Elena.
Jeremy le rivolse uno sguardo duro.

“Sai che c’è? Mi ha stancato!! Non sei mia madre e nemmeno la mia ragazza!! La devi smettere di dirmi quello che devo fare!! Se avessi voluto farmi mettere il guinzaglio l’avrei fatto anni fa! Un’età ce l’ho no??”
Elena lo fissò allibita.

“Io non ti impedisco di divertirti, mi sembra, quindi tu piantala di asfissiarmi per ogni minima cosa!!”
E dicendo questo, se ne uscì di casa, prese la sua moto e sgommò a tutta velocità.
 
Elena immaginava che avrebbe dovuto aspettare che gli sbollisse la rabbia per non peggiorare la situazione, era meglio non insistere, ma era abituata a non lasciare più che gli eventi accadessero semplicemente e passivamente da quando era una vampira e ora che era tornata umana, faceva fatica  a riabituarsi a quel mood, il mood in cui gli umani erano impotenti.
Decise quindi oltre ogni logica, di presentarsi di nascosto a quel famso albergo.






















Note dell'autrice: Volevo dirvi una cosa, questo capitolo non sarebbe dovuto essere così, nella mia mente avrebbe dovuto essere già il capitolo dell'albergo, mi rende molto frustrata che non sono riuscita a scriverlo, perchè quando metto su carta quello che penso, viene sempre più allungato, ma il prossimo sarà sicuamente quello e ci saranno IMPORTANTI RISVOLTI, e ciò vuol dire che la storia sta x finire, ALLELUIA, non ne potevo più xd

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Capitolo 5
*** Elena e Jeremy all'albergo ***


Jeremy era nel suo albergo e stava facendo un festino nel salone principale assieme agli amici e ad alcune ragazze. Stavano anche bevendo molto, ad un certo punto arrivò Elena.
“Buonasera, posso unirmi alla festa?” chiese lei.
Jeremy sbiancò.
“Elena che ci fai qui?”

“Jeremy, chi è questa bella figliola?” dicevano i loro amici.
“Piacere, sono la sorella adottiva di Jeremy.” Disse lei stringendo la mano uno ad uno.
Jeremy sembrò sbalordito e in preda sia a un esaurimento nervoso, che a un conflitto interiore.

“Perché gli hai detto che sei la mia sorella adottiva?” gli bisbigliò all’orecchio.
“Perché è la verità, e tu hai detto che sarebbe stato imbarazzante se tua sorella si presentasse qui, quindi ho scelto una via di mezzo.” Disse lei sorridendo.

Jeremy sembrava aver perso le parole.
“Avanti, Elena, unisciti alla festa.”
 
 

Durante il festino, all’improvviso uno propose di andare nella sua camera a continuare i festeggiamenti. Una festa privata a cui guarda caso c’era una bella torta.
Jeremy si era alzato come un automa.

“Jeremy, non andare.” Gli aveva afferrato il braccio Elena.
“Che ti prende? Mollami. È solo una torta.”
“Sicuro? Sicuro che non sia cocaina invece?”
Jeremy la fissò sbalordito per l’ennesima volta.

“Mi hai stufato, lo sai? Pensa quello che vuoi. Non avresti comunque dovuto venire.” Gli sussurrò a denti stretti.
Elena lo guardò allontanarsi senza che lui si girasse neanche una volta.
 
 
 
*

Elena non ce la faceva a fare la donna piena di dignità, quindi  dopo un’ora che pensava a chissà cosa stesse facendo Jeremy in chissà quale stanza, non ce la fece più, si alzò dal letto e sgusciò via dalla sua stanza.
Aveva tenuto d’occhio la porta in cui Jeremy era andato e la aprì di scatto.

Quello che vide fu una massa di corpi nudi, maschi e femmine, su un grosso lettone e una montagna di dolci effettivi, poco più in la su un sacco di vassoi.
La guardarono tutti un po' assonnati.
“Do-..dov’è Jeremy?” chiese Elena balbettando.

“è andato via mezz’ora fa.” disse un biondo con delle meches arancioni, che sembrava un po' fatto.
“O-okay.” Disse Elena chiudendosi la porta dietro di sé mentre molti facevano battutine sul fatto che volesse farsi il “fratellino.”
 
Jeremy non era nella sua stanza, chissà dov’era andato, perché lei l’aveva ferito, ed era tutta colpa sua!!

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Capitolo 6
*** Il bacio! ***


Elena andò a cercarlo, da sola, nel pieno della notte, telefonandogli al cellulare.
Ma era spento. Ad un certo punto andò a sbattere proprio contro di lui.
“Elena??”

“Jeremy?? Dove..diavolo eri?”
Lo guardò meglio e alla luce dei lampioni, Jeremy aveva gli occhi lucidi e un forte odore di alcool lo invadeva.
Sei andato ad ubriacarti?”

“Elena, che cosa diavolo ci fai qui fuori da sola?? Torniamo all’albergo!”
“Jeremy, io mi sono preoccupata per te. Hai detto che saresti stato con i tuoi amici, ma lì non ti ho trovato.”

“Cosa? Sei VERAMENTE andata là? Perché??”
“Non è chiaro?”
Jeremy la fissò intensamente poi la spinse contro un albero del marciapiede.

“La devi smettere di comportarti così!!”
“Così come? Non capisco, Jeremy. Mi fai male.”
“Darmi tutte queste attenzioni. Sono tuo fratello, ma non siamo più bambini. E sono pur sempre un uomo.”

Elena sbiancò, il viso a due centimetri.
“E quindi?”
Quindi niente. Jeremy la lasciò all’improvviso.
“Perdonami, Elena..io..non so cosa mi sta prendendo. È l’alcool, probabilmente.”

Dicendo così, tornarono all’albergo, in silenzio.
 
 


Elena si sentiva devastata. Era ormai troppo tempo che cercava di risanare il rapporto con suo fratello, ma lui sembrava ormai odiarla per motivi che non riusciva a comprendere, era troppo per lei. Non era questo che si sarebbe aspettata quando era tornata da lui. Cercò di ricacciare indietro le lacrime ma gli sfuggì un singhiozzo, quando entrarono nell’albergo ormai vuoto.
“Elena..” disse Jeremy stralunato.”Stai..stai piangendo?”

“Io..io non riesco a capire perché tu mi odii Jer..perchè ce l’hai con me..”
No. è questo che pensi? Io non ti odio! Non potrei mai!”

“Allora cosa c’è? Parla con me, Jer, ti prego! Sono tua sorella!”
“Ma hai pensato che fossi tornato a drogarmi.” Disse Jeremy con il viso devastato.
Alcune piccole lacrime rigarono anche la sua guancia.

Elena si mise le mani sulla faccia.
“Io..io non volevo..ferirti..è che tu..ti comportavi così stranamente e io..”
“L’ho fatto, sai, all’inizio.”

Elena spalancò la bocca incredula.

“Poca roba..non molto forte..all’inizio mi stordivo perché sapere che tu ti saresti risvegliata presumibilmente quando io sarei morto, l’idea che non ti avrei mai più rivista o che fossi stato troppo vecchio per riuscire anche solo a ricordare chi tu fossi, mi devastava.”
Entrambi i fratelli ringraziarono la penombra dell’albergo che non faceva vedere le lacrime che ad entrambi adesso scivolavano sul loro viso.

“Volevo dimenticare, alienarmi, dimenticarmi anche chi fossi io.”
“Oh,Jer…”
“Ma loro non me l’hanno permesso.” Disse Jeremy con i pugni stretti.

“Loro??”

“Loro. Alaric, Damon. Avrei dovuto sapere che non c’era posto in cui non avrebbero potuto trovarmi..loro..quando hanno scoperto quello che io avevo ripreso a fare, mi hanno dato due schiaffi e mi..mi hanno riportato a casa mia, io ho pianto, strepitato. Ho fatto una scenata, dicendo che tu non saresti più tornata, loro mi hanno rimproverato, poi ascoltato, poi mi hanno..abbracciato..” disse Jeremy sedendosi sugli scalini della scalinata.

Elena si sedette al suo fianco, commossa.

“Mi sono stati vicini. Anche Stefan..mi hanno fatto promettere..che non ci avrei più riprovato..ma questa promessa non gli è bastata..loro..mi sorvegliavano..volevano essere sicuri..all’inizio li ho odati,non avevano il diritto di togliermi l’unica cosa che mi facesse stare meglio..non pensare..poi HO CAPITO..ho capito che anche quello era AMORE e io non me n’ero accorto..”
Elena ora lo abbracciava da dietro, la testa di Jeremy era sul suo petto, mentre lei gli accarezzava i capelli, piangendo anche lei.





“Quando tu..sei tornata..a me non sembrava vero..e credetti di poter tornare a essere felice, lo sai? Ma tu..non ti sei accorta..che io non sono più un bambino..e che tu..non sei la mia vera sorella..” disse Jeremy accarezzandole una guancia con le dita teneramente, delicatamente.
Elena non disse nulla, le sue guance erano avvampate.

“E tu continui ad illudermi, con le tue attenzioni, illudendomi che anche tu provi..quello che provo io.” Continuava ad accarezzarle il viso, Elena sospirò.
“Non ti sto illudendo, Jer..”

Fu forse la scintilla che mosse tutto, quella che fece partire il bacio struggente, dolce e poi appassionato che  seguì.
Fu Jeremy il primo ad avvicinarsi ma Elena gli andò incontro.

Le loro bocche si trovarono, dapprima tremanti, incerte, poi più decise, appassionate, le loro lingue si trovarono.
Elena pensò che era come l’estasi.
Non avrebbe mai immaginato che il suo fratellino, ci sapesse così fare con i baci, che fosse così attento, così esperto, che potesse accarezzarla con tanta dolcezza.

Né avrebbe mai pensato di poter provare una tale dolcezza e un tale amore, dopo Stefan e Damon, così diverso da loro, se possibile ancora più struggente, dolce e viscerale.






















Note dell'autrice: se qualcuno se lo chiede, sì, le foto sono davvero di Elena e Jeremy xd
  E finalmente arriva il bacio! Ammetto che è stato un po' un parto scriverlo ma volevo che non sembrasse una cosa così campata per aria xd Ps Jer dice che non è la sua vera sorella perchè in realtà sono cugini ma loro si sono sempre visti come fratelli.

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Capitolo 7
*** Il bacio di Stefan e Damon ***


Elena e Jeremy entrarono nella camera da letto di Elena, facendo fatica ad arrivarci, visto che non smettevano di baciarsi.
Poi si sdraiarono sul letto, Jeremy sopra di lei.
“Aspetta, ti faccio male?” le chiese Jeremy cercando di spostare il peso dal suo corpo.

Elena rise. “No, Jeremy, non preoccuparti.”
“Bene.” disse lui continuando a baciarla.

“Oddio, mi sembra così strano.” Diceva lui tra i baci. “Non avrei mai pensato che tu..”
“Neanch’io.”
“Cosa ti ha fatto vedermi in modo diverso?” gli chiese lui.
Elena ci pensò su un attimo.

“Mi sono resa conto solamente che avevo bisogno di te. Più di tutti.”
E ripresero a baciarsi.
 
 
 
 
*

Era stato difficile convincere Elena ad andare a trovare Stefan e Damon, ma alla fine Elena si convinse, solo non aveva avuto il coraggio di dire a Jeremy quello che aveva scoperto su di loro.

Erano state due settimane meravigliose per lei. Jeremy era stupendo. Gli aveva detto più volte che la amava, che aveva sofferto quando lei non c’era, che non avrebbe mai più fatto il coglione. Le aveva perfino raccontato cos’era successo quella famosa notte in albergo. Le aveva detto che qualcuno che prendeva droga leggera, c’era, ma lui non si drogava da un pezzo e non voleva ricaderci, non adesso che lei era tornata e non aveva potuto reggere la delusione nei suoi occhi quando pensava che andava in stanza per drogarsi. Aveva bisogno di una boccata d’aria, per questo era andato fuori.

“Potevi venire da me.” aveva detto Elena dolcemente, ma Jeremy aveva risposto che non credeva lei l’avrebbe cercato e pensava non lo corrispondesse.

Parlarono anche del fatto loro che erano cugini, Jeremy cercò di rassicurarla in ogni modo, dicendole che le relazioni tra cugini non erano giudicate incesto e che era possibile sposarsi tra cugini, ma che finchè non avesse voluto dirlo, lui avrebbe rispettato il suo volere.

Insomma, era un momento magico per Elena, per questo non riusciva proprio a capire perché Jeremy insisteva con questo fatto di vedere i Salvatore.

Jeremy d’atrocanto era ancora un po' geloso di loro e voleva delle conferme che Elena non provasse più niente per loro, e solo in questo modo le avrebbe avute. Elena lo sapeva ma aveva comunque paura che qualcosa andasse storto. Non era riuscita a parlare con loro per avvisarli di stare attenti perché Jeremy non sapeva niente di loro e quindi quando arrivarono nella villa dei Salvatore e Jeremy vide Stefan e Damon scendere la scalinata abbracciati che si baciavano, ebbe una specie di mancamento.
 
“Cos…ma..voi..ma cos…”

“Jeremy? Che cosa ci fai tu qui?” chiese Damon stranito, Stefan si staccò dal viso di Damon e guardò sia Elena che Jeremy allibito e bianco come un cencio.

“Come avete fatto ad entrare?” chiese dopo un po' Stefan.
“Quindi..è solo per questo che sei venuta da me? Perché loro..se la fanno l’uno con l’altro?” si rivolse ad Elena.
“No, Jeremy, non è come pensi!”

“Mi fai schifo! Mi fate schifo tutti quanti!” disse poi rivolto a Stefan e Damon, uscendo a perdifiato sbattendo la porta.
“Elena, che cos’è questa storia??” chiese Stefan un po' stranito e un po' incazzato.

Ma Elena non li stava ascoltando. Senza dire una parola, uscì anche lei a perdifiato correndo dieto a Jeremy.






















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Allora innanzitutto PERDONATEMI se ho censurato l'atto sessuale eventuale tra Jeremy ed Elena.
Non so neanche se li avrei fatti far l'amore quella notte (probabilmente quella notte no) e non l'ho fatto per censurare per forza, ma perchè mi sono accorta che non mi viene da raccontarlo! o.O pensavo sinceramente che ci sarei riuscita e invece no! Mi riesce meglio con altre coppie che io amo, e non ho mentito, in un certo livello vedrei davvero bene la coppia Elena/Jeremy, solo che forse il livello è ancora da "lettura" se devo scriverlo io, mi sono resa conto che sono molto in difficoltà, quando l'ho cominciata pensavo di riuscirci meglio, e vabbè, gli esperimenti servono a questo no? a  cercare di vedere se si possono superare i propri limiti xd

Sinceramente ho avuto molti problemi con questa storia, non credevo mi sarei bloccata così, è vero è una coppia difficile, ma ho superato di ben peggio, non credevo di trovarmi così in difficoltà, evidentemente mi piaciono ma non abbastanza da scrivere di più su di loro, forse anche il fatto che a me Elena NON PIACE, ha influenzato, quindi se vedete che in questo capitolo sono sembrata un po frettolosa, è perchè voglio finire al più presto questa storia, per non lasciarla incompiuta. 

Non avrebbe senso allungare ancora il brodo, ecco :))

Ps ho cambiato il rating mettendo giallo, ma potrei cambiarlo di nuovo se prima della fine mi venissero ispirazioni per scrivere scene Defan :) scusate il disagio.

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Capitolo 8
*** Elena chiarisce con Stefan e Damon ***


Elena aveva raggiunto Jeremy fuori dalla casa, correndo.
“Jeremy, ti prego, ascoltami.” lo pregò.
“La tua reazione al loro bacio, mi ha dimostrato che tu sapevi già tutto, Elena.”
“Jer..io..”sospirò lei.

“Da quanto?”
Elena restò in silenzio.
DA QUANTO?”

Elena sussultò.
“Da…quando sono venuta a trovarti.” Confessò lei.
Jeremy la guardò esterrefatto.

“Quindi..tu..mi hai usato..mi hai usato per capire cosa provavano loro.”
“Non dire una cosa del genere..io non ti ho mai usato.”

“Volevi sapere cosa si provava ad amare il proprio fratello…”
“Non lo nego..ma…io..”

“ODDIO, COME..come hai potuto farmi questo!!”

“Se..se mi lasciassi spiegare..”
“Avanti, allora, fallo.”
Elena provò, ma non le uscì una parola.

“Lascia stare. È già tutto molto chiaro.”
“Jeremy, no, ti prego, aspetta!!”
Ma Jeremy se ne andò a piedi, lasciandola sola.
 
 
*

Fu difficile tornare da Stefan e Damon, dopo quanto era successo.
Loro ovviamente avevano visto tutto dalla finestra e volevano delle spiegazioni.
“Quindi..sei arrivata qui con lui, senza avvisarlo prima di cosa avrebbe potuto trovare..” disse Damon meditabondo.

“Non c’è da stupirsi se è rimasto sconvolto. Cosa ti è venuto in mente, Elena?” chiese Stefan.
“Io..io non ne ho avuto il coraggio, va bene??” sbottò lei.

“Ma potevi avvertirci, potevi dircelo e noi..saremmo stati preparati.” Insistette Damon.

“Cosa avrei dovuto dirvi? Che stavo con Jeremy? Ho avuto paura, va bene?? Temevo, temevo che mi avreste giudicati anche voi, come ha fatto lui!!!” disse e cominciò a piangere, seduta sul divano.
I fratelli ebbero pena per lei.
“Ma tu lo ami, Elena?” gli chiese dolcemente Stefan.

“Io..io CREDO di sì, ma è tutto così confuso..quello che ha detto lui non è sbagliato, e me ne vergogno, forse inconsciamente davvero volevo capire cosa provate voi, ma..sono anche sincera nel dire che non l’ho ingannato..è che non so come spiegarlo..” disse lei tormentandosi i capelli.
Damon prese la parola.

“Quando pensavi che l’avevo ucciso, beh, definitivamente, mi hai odiato, Elena..ho creduto davvero che non mi avresti mai perdonato.”
“Oh, Damon,cosa vai a pescare..roba di quarant’anni fa..” disse Elena facendo una smorfia.

“Quando tu hai spento i sentimenti, l’hai fatto perché Jer era morto…eri DAVVERO, davvero disperata, Elena.” Rincarò la dose, Stefan.
“Perché mi state dicendo queste cose??” chiese lei.

“Perché forse tu lo amavi già allora, ma non ne eri ancora cosciente, perché..beh, perché c’eravamo noi.” disse Damon con un sorriso un po' strafottente, guadagnandosi un pugnetto sul braccio da Elena.

“Quello che stiamo cercando di dire è che non sarebbe nato nulla, se non era già presente in qualche modo dentro di te, forse il nostro esempio, ti è servito per capire la cosa ancora di più, ma se è così, Jeremy merita di saperlo, di sapere che non è stato solo chiodo schiaccia chiodo, Elena.” Disse Stefan.

“E poi voi non siete neanche fratelli di sangue, ma cugini. Potreste anche sposarvi, volendo. Per quanto l’idea di voi due SPOSATI..ewww è un po' strana.” Disse Damon, guadagnandosi un pugnetto sul braccio da Stefan stavolta. Loro due erano gli ultimi a fare la morale.

"Ehi, ma perchè ce l'avete tutti con le mie braccia oggi??" Elena rise e li ringraziò con un bell’abbraccio di gruppo.

“Venite qui..oh vi voglio tanto bene. E sono tanto, tanto felice che i miei due amori stanno insieme.” Disse facendoli arrossire.

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Capitolo 9
*** Facciamo pace! ***


Jeremy si era chiuso in un parco.
Stava seduto sull’altalena, con lo sguardo perso nel vuoto.
“Era il parco in cui venivamo da bambini.” disse Elena sorridente.
Jeremy si voltò.
“Perché sei qui?”

“Beh, non è stato facile immaginare dove potevi esserti..”
“No, Elena, hai capito. Perché?”
Elena corrugò le sopracciglia.

“Jeremy, io ci tengo davvero a te.”
Jeremy si passò una mano fra i capelli.
“Perché non..perchè non mi hai detto che loro…è vero? Quello che ho visto?”

Elena annuì. “Sì..loro..stanno insieme..ma se vuoi insultarli, io non…non resterò qui ad ascoltarti, Jer. Con tutto il bene che ti voglio.”
Jeremy la guardò sbalordita.
“Stai parlando sul serio? Li difendi ancora? Elena, quello che hanno fatto è reato!”

“Lo so, ma..”
“E po..ho sempre creduto che si odiassero!”
“L’odio molte volte porta all’amore!” disse Elena scrollando le spalle.
“Ma Damon AMAVA TE alla follia!”
“Ha sempre amato Stefan di più.”
Jeremy la fissò.

“E io lo sapevo. L’ho sempre saputo ma ho sempre cercato di non vederlo, pensando che fosse un tipo di amore diverso.”
“Ma..voglio dire..da quanto va avanti?”

“Se vuoi alludere al fatto che è successo mentre stavamo insieme, no. è successo quando io..dormivo.”
Jeremy aveva una faccia disgustata.

“Senti, sono venuta qui per parlare con te, per farti capire quanto io ci tengo! Non per..parlare male di loro o per vedere questa faccia. Se vuoi comportarti così allora io…”
Elena fece per andarsene, ma Jeremy la fermò prendendole la mano.
“Aspetta, ti prego, resta.”
 

Elena lasciò che Jeremy la fece sedere su di sé sull’altalena.
“Mi piace questo vestito.” Disse Jeremy accarezzandole la stoffa del vestito bianco a rose rosso scure.

Elena si lasciò accarezzare e si strinse ancora più a lui.
“Elena..giurami che non mi hai preso in giro..” pregò lui.
“Non ti ho preso in giro, Jer..è vero sono venuta da te, dopo che ho scoperto di loro..ma perché sentivo la mancanza di mio fratello..”

“Quindi non mi hai usato per capire se una cosa così era possibile..”
Elena tentennò.

“Io..non ti ho usato, Jer..ma devo essere sincera, io..mi sono chiesta più volte..se anche fra me e te..sarebbe stato possibile..MA non mi sono..insomma..non era un test! Te lo giuro. Quello che sento è reale.”
Jeremy fece una smorfia.
“E te ne sei accorta solo adesso?”

“Sì. Penso di sì. Forse ti amavo già da prima, ma non mi sono resa conto….che “
“Che potevamo amarci così?”
Elena annuì.
“Tu invece..?”
“Non lo so..da quando stavi con Stefan, credo..”
Elena si sentì imbarazzata.

“Ehi, era solo una cottarella..fantasie..non stavo..male. Ecco. Ho passato varie fasi.” Sorrise. “E tu? Sei andata fuori di testa quando io sono morto, eh?”
“Quanto ti piace ricordarmelo!”
Jeremy rise.

“Una delle rare dimostrazioni da dipendenza del sottoscritto, come potrei non gongolare all’infinito?”
“Io invece non l’ho trovato divertente scoprire quanto sono impazzita senza di te.”
Quella frase ebbe un effetto immediato.

Jeremy le prese il viso e la baciò con passione, con un ardore incontrollato. Le loro lingue si fusero insieme. Fu un bacio incendiario, mentre Jeremy affondava le mani nei suoi lunghissimi capelli lisci.
“Wow..quanto ardore, Jer..”

“Stavi per dire : il mio fratellino. Pensi di farmela?”
“Beccata!”
Risero insieme.

“Adoro il nostro rapporto. Non pensavo potessimo stare così bene insieme.” Disse Elena, accarezzandogli i capelli.
Jeremy fece le fusa e poi gli diede un bacio sulla mano.
“Quindi potresti anche amarmi, volendo?”
Elena avvampò e sorrise.

“Ma io ti amo già. Credo di amarti da sempre.”
 
Si baciarono ancora, sempre in modo appassionato e languido.

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Capitolo 10
*** Gita al lago! ***


Stefan e Damon si stavano baciando sul divano di casa loro.
“Basta. Eh dai basta, Damon. Devo..preparare..le vivande..”
“Sì, dai, mi piace quando fai la mogliettina.” Disse Damon, afferrandolo per i fianchi per riportarlo da lui.

Ne seguì un bacio languido e appassionato, ma anche romantico.
“Quindi vuoi rinunciare al nostro picnic? A fare l’amore in mezzo al verde solo perché non sai frenare i tuoi bollenti spiriti?” lo provocò Stefan.
“Mmmm…..”

“E vuoi rinunciare anche ai tramezzini al formaggio? E all’hamburger? Al succo d’arancia..”
“Dio..mi metti davanti a due delle mie passioni più viscerali. Il cibo e il sesso! Non credevo fossi così sadico!” gemette Damon in difficoltà.

“Non devi rinunciare a nessuna delle due, se hai un po' di pazienza.”
“Mmm…”
“E ricorda poi il bagno nel lago.”

Damon si soffermò un attimo a pensare.
Picnic.
Loro due che facevano l’amore nell’erba, loro due nudi nel lago.
Un posticino isolato, senza essere disturbati da nessuno.


“E via! Vai, stronzo manipolatore! Io preparo gli asciugamani e vado a prendere il portavivande!” disse Damon con un sorrisetto.
Stefan ridacchiando si mosse in cucina.
“E non dimenticare i costumi!” gli ricordò Stefan.

“E chi se li scorda? Anche se ti preferirei senza!”
“Potrei sempre toglierlo una volta là!”
Damon gemette e si sbrigò a finire i preparativi.

Non vedeva l’ora di essere con Stefan al lago.






















Note dell'autrice: rieccomi ragazzi, FINALMENTE questa storia è finita. Fiuuuu xd
non credo di aver mai provato tanto sollievo per una storia finita, neanche per quelle più vecchie che superavano i 50/100 capitoli e che non riuscivo a finire!
Vi dico la verità all'inizio l'idea era quella di finire la storia con Stefan e Damon che parlavano di Elena e Jer, di quanto erano contenti che Elena avesse trovato la felicità
ma la cosa è cambiata in questo finale, non so neanche io perchè LOL xd
non so, mi sembrava una forzatura, mi sembrava di doverlo mettere perchè "dovevo" all'inizio mi sembrava una cosa naturale, ora non più, non so come spiegarvi
e quindi ho preferito soprassedere
ma è IMPLICITO che loro sanno che si sono messi insieme e sono felici per loro, ecco.
Solo che mettere loro che ne parlavano, tra uno sbaciucchiarsi e l'altro, mi sembrava forzato.
Perchè mai avrebbero dovuto parlare di Elena e Jer, mentre si baciavano? Mi sembrava troppo forzata la cosa.

E niente si è conclusa questa storia, dicevo. Sinceramente avrei voluto rendere più profondo e introspettivo il rapporto tra Elena e Jer,
non mi sarei mai immaginata che l'ispirazione svanisse dopo pochi capitoli, non so se dipende dal fatto che nel telefilm hanno avuto poche scene insieme
o proprio dalla mia difficoltà a caratterizzarli, forse perchè non sono una mia otp!
Spero solo di non avere reso Jeremy troppo un cretino, io ce l'ho messa tutta ma non mostrano molta della sua personalità nel telefilm o molti dei suoi pensieri
di lui sappiamo solo che si drogava inizialmente, che ha avuto due ragazze, che odiava Damon, che ad un certo punto è diventato un cacciatore di vampiri e ad un certo punto se ne sono liberati nel telefilm, facendolo andare a vivere in un'altra città. Stop. Con questi pochi elementi è stato difficile caratterizzarlo.

Confesso che nel prequel avrei voluto riservare un capitolo extra su altri pensieri del diario di Stefan, visto che ne abbiamo avuto solo un assaggio ma non sapevo cosa scrivere. Non sappiamo NIENTE di come vivevano le loro vite Stefan e Damon nel 1800!! ç_ç
Come vivono due ragazzi nel 1864? Due come Stefan e Damon perdipiù?
Se mi dovesse venire in mente qualcosa faccio sempre in tempo ad aggiungerlo poi. Mi dispiace rinunciarci!

Grazie a chi ha seguito :))

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