Diventare genitori

di Mila_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quando tutto inizia ***
Capitolo 2: *** La scoperta ***
Capitolo 3: *** Voglie ***
Capitolo 4: *** Gli ormoni ***
Capitolo 5: *** Complicazioni ***
Capitolo 6: *** L'incontro ***
Capitolo 7: *** Notti insonni ***
Capitolo 8: *** Prime parole ***
Capitolo 9: *** Primi passi ***
Capitolo 10: *** Addio ***



Capitolo 1
*** Quando tutto inizia ***


Oggi Lily Potter poteva dire di essere molto felice! Suo marito era appena diventato ufficialmente un Auror e a lei era arrivata proprio oggi la lettera di accettazione per il tirocinio al San Mungo (l'ospedale per ferite e malattie magiche).
urlò piena di felicità esclamò il marito abbracciandola stretta. 
"Sei fantastica! Come avrebbero potuto rifiutarti?" Pensò James sorridendo.
< Bhe tesoro, ora dovremo festeggiare...> disse il moro con fare seducente. 
Lily sorrise e lo baciò profondamente

Nota: Questo capitolo è cortissimo e lo so ma serviva solo da "spinta" per la storia i prossimi saranno sicuramente più lunghi! :) 

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Capitolo 2
*** La scoperta ***



La piccola cittadina di Godric's Hollow era molto silenziosa, ma era normale visto che erano solo le sei di mattina di domenica. Tutti stavano ancora dormendo... tutti tranne una giovane donna che non si era mossa dal bagno da quando ci era entrata dieci minuti prima. 
La donna era molto bella, con lunghi capelli rosso scuro e limpidi occhi verdi chiaro che in questo momento era pieni di felicità e confusione.
La rossa teneva in mano un piccolo oggetto che le aveva appena cambiato la vita.

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Quando James si svegliò quella mattina non trovò sua moglie a letto ma in compenso lo raggiunse il profumo di caffè e frittelle.
Ancora un po' assonnato scese in cucina e vide Lily impegnata a preparare quella che sembrava una colazione per un'esercito. < Buongiorno! Oggi la regina farà colazione con noi?> chiese divertito dando un bacio alla sua bella rossa. < No, ho pensato che potremo fare una bella colazione l'unica mattina che riusciamo a passare insieme> gli rispose nervosamente.
James non era noto per essere una persona sveglia ma anche lui notò il tono della moglie. < Tesoro tutto bene?> chiese preoccupato < Certo> e con questa risposta finí di fare le ultime cose e si mise a tavola mangiare mettendo fine alla conversazione.
James sospirò e anche lui si mise a mangiare. Avrebbe lasciato perdere... per ora

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L'attesa era snervante ma sapeva che non poteva averne la certezza senza consultare un guaritore. 
< Signora Potter!> chiamò il guaritore Smith < Venga sono arrivati i suoi risultati> gli disse aprendogli la porta dello studio.

Lily era agitatissima e si sedette sulla sedia difronte alla scrivania < Dunque?> chiese. Il guaritore Smith le fece un grande sorriso < Congratulazioni signora lei aspetta un bambino>.


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Un bambino. Un bambino.

Era incinta! 

Erano in piena guerra e lei era incinta!

Erano passate poco meno di due ore da quando aveva ricevuto la notizia eppure ancora non riusciva a crederci. Secondo il guaritore era di circa due mesi. Tra soli sette mesi sarebbe stata madre! Gli occhi le si riempirono di lacrime. Era felicissima! Era preoccupatissima! 
Comincio a piangere.

Aveva sempre voluto essere madre in futuro ed, anche se pensava che fosse ancora presto, era comunque felicissima. C'era però da considerare il fatto che il mondo magico stava affrontando una dura lotta contro Lord Voldemort. Un signore oscuro che voleva liberare il mondo dai babbani e da gente come lei. Una mezzosangue. 

< Lily tesoro! Che succede?> chiese una voce preoccupata. James era appena arrivato e lei, persa nei suoi pensieri, non lo aveva sentito. < Amore perché piangi?> chiese sempre più preoccupato dal silenzio della moglie. Lily gli sorrise tra le lacrime < Siediti devo darti una notizia>. James si mise seduto sulla sedia accanto alla moglie ascoltando preoccupato dalla notizia che gli avrebbe dovuto dire.


< Sono incinta> 

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Capitolo 3
*** Voglie ***


Era passato quasi un mese dalla notizia che sarebbe diventato padre eppure James ancora non ci era abituato. Non pensava a lui come un padre. 

Le cose non erano cambiate molto per la famiglia Potter. James continua a fare il suo lavoro come Auror e Lily continuava il suo tirocinio. 

< JAMES!> urlò Lily dalla cucina. James corse immediatamente da lei < Che succede?> la moglie gli mandò uno dei suoi famosi bagliori < Non ci sono fragole in cucina!> gli disse in modo accusatorio.
< Fragole?> chiese confuso "Siamo in pieno inverno" pensò < Si, fragole!>.

Per qualche secondo continuarono a guardarsi lui confuso e lei arrabbiata.

< Quindi?> chiese infine James < Quindi valle immediatamente a prenderle!> gli rispose Lily uscendo dalla cucina < Intanto io vado a farmi un bagno>.

< Dove diavolo le trovo le fragole a Gennaio!?>

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Lunedì erano le fragole, mercoledì il gelato alla vaniglia ed oggi la sua bella moglie aveva deciso di sperimentare una ricetta a base di carote e cioccolato.

Era decisamente disgustato.

< Lily sicura di volerlo mangiare?> chiese James guardando l'insolito piatto con una smorfia. La moglie non rispose e ne prese un bel boccone facendo suoni di apprezzamento. < Forse ci starebbe bene un bel bicchiere di latte per mandare giù tutto> James era completamente irrigidito mentre la moglie completava "l'opera" bevendo una tazza di latte freddo con quello che sembrava un barattolo di zucchero. 

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Sirius era contento di spendere la serata con il suo migliore amico, certo si vedevano tutti i giorni a lavoro ma da quando Lily era rimasta incinta non erano più usciti il venerdì sera come erano soliti a fare. 

I due malandrini si trovavano al bar dove erano soliti a passare le serate con i loro migliori amici, che al momento erano in ritardo, quando la bacchetta di James cominciò a brillare.
Prendendo in mano la bacchetta comparve un messaggio:

"Tesoro so che è la tua serata libera, ma tornando a casa prendi un po' di melone.
Baci Lily"

< Melone?> chiese Sirius confuso < Fidati Felpato questa richiesta è tra le più normali che mi ha fatto da quando ha cominciato ad avere le voglie> disse James alzandosi dalla sedia con un sospiro e dirigendosi verso l'uscita.

< Certo che le donne incinte sono strane> decreto Sirius.

NOTA: Ovviamente tutto è esagerato solo per divertimento xD 

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Capitolo 4
*** Gli ormoni ***


Una ormai cinque mesi incinta Lily Potter stava piangendo davanti alla culla del negozio per bambini dove lei è il marito erano andati a fare compere.

< È b-bellissima> disse tra i singhiozzi mentre James l'abbracciava < Andiamo tesoro non c'è bisogno di piangere> cercò di consolarla. < Oh guarda questa tutina!> esclamò Lily correndo correndo verso l'altra parte del negozio improvvisamente felicissima. James era perplesso dal comportamento della moglie ma comunque felice che non stesse più piangendo. < Potremo prenderla! Certo se sapessimo il sesso del bambino potremo prendere un sacco di cose...> erano mesi che i due litigavano su questo argomento. James voleva sapere se stavano per accogliere una bambina o un bambino, mentre Lily voleva che fosse una sorpresa. < Il verde è un colore che va bene sia per maschio che per femmina!> gli rispose in modo irritato. < Oddio!> esclamò la rossa improvvisamente < Guarda che tenero questo orsacchiotto!> disse con gli occhi lucidi.

"Ah le donne"

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Lily era semplicemente furiosa, il vestito per la festa al ministero gli stava malissimo!
< James io non vengo! Sembro una balena!> il marito le si avvicinò abbracciandola da dietro < Lily sei stupenda> gli disse baciandogli la guancia. < Sono orrenda> disse iniziando a piangere < Sono un dirigibile! Non posso venire così!> singhiozzò. 

James sospirò ormai quasi abituato a questi sbalzi d'umore. < Amore sei incinta è ovvio che tu abbia la pancia. Ma sei bellissima! Una bellezza mozzafiato che solo una mamma può avere> Lily lo guardò con un enorme sorriso. < Hai ragione tesoro. Sarò una mamma!> disse finalmente con un sorriso < Mi metto le scarpe e arrivo!> esclamò dandogli un bacio leggero.

Quando la moglie lasciò la stanza il malandrino sorrise contento di essere riuscito a superare la crisi.

< LE SCARPE NON MI ENTRANO! IO NON VENGO!>

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Lily sapeva che stava piangendo un'altra volta ma non poteva farne a meno. Era nella stanza del bambino. Del suo bambino.

La porta della stanza si aprì ma la donna non se ne accorse fino a quando qualcuno non la abbracciò da dietro. < Ti piace?> chiese James < Ho pensato che fosse il momento di sistemare la cameretta>. Lily sorrise tra le lacrime < È perfetta!>.

James era felice che la moglie non potesse vedere i suoi occhi lucidi dall'emozione.  

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Capitolo 5
*** Complicazioni ***


James era paralizzato dalla paura.

Silente aveva appena detto a lui e sua moglie che il loro futuro bambino sarebbe potuto essere l'unico in grado di sconfiggere Lord Voldemort.

Quando il settimo mese muore.

Loro figlio sarebbe nato a fine luglio e loro avevano affrontato il signore oscuro già tre volte. 

Dannate profezie!

Lui non aveva fiducia nelle profezie e cose simili, ma a quanto pare Voldemort si... sarebbe venuto per suo figlio.

James si giro per guardare la moglie, che fino ad allora non aveva detto una parola, ma lei aveva lo sguardo fisso sulla scrivania. Si stringeva forte il pancione e la sua faccia non aveva nessuna espressione.

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Era confinata a casa, non poteva uscire per sua sicurezza e per quella del bambino. Era stanchissima ma non riusciva a dormire perché non faceva altro che sognare Voldemort che uccideva il un fascio di coperte, che era il suo bambino, nella culla che avevano scelto lei e James mesi prima.

Il telefono squillò, aveva insistito per averne uno, e Lily andò a rispondere. Poche persone avevano il loro numero di telefono è ancora di meno sapevano come usarlo. < Pronto?> domandò < Lily...t-tuo p-padre> signozziarono al telefono < Mamma che succede!?> chiese preoccupata riconoscendo la voce. < Lily tuo padre ha avuto un incidente>.
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Lily piangeva, ultimamente non faceva altro, ma suo padre era appena morto. 

< Lily! Sono arrivato appena ho potuto> James era appena arrivato e accorse subito dalla moglie abbracciandola stretta. < J-James> balbettò la Lily tra le lacrime < M-mio padre> pianse. Il marito non poté far altro che tenerla stretta tra le braccia desiderando di poter portare via tutto il dolore.

< Shh andrà tutto bene >.

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Erano tutti riuniti per il funerale di Harry Marcus Evans quando successe.

Lily non si sentiva bene quel giorno, ma era il giorno del funerale di suo padre quindi non ci diede peso. Vestita tutta di nero era pronta per dare l'ultimo saluto ad una delle persone più importanti della sua vita. < Tesoro dobbiamo andare> disse dolcemente James entrando nella stanza < Si, sono pronta>.

Al funerale c'era anche sua sorella Petunia che portava la carrozzina dove c'era il suo nipotino appena nato. Lily sospirò tristemente, aveva certato di parlare con la sorella ma non voleva avere niente a che fare con lei neanche ora che il padre era morto. Si mise seduta sulla sedia quando la testa cominciò a girarle.

Il funerale era appena finito e Lily si sentiva sempre peggio. All'improvviso la colse un giramento più forte degli altri è tutto divenne nero.

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James era preoccupato a morte. Il funerale del suocero era appena finito e la moglie, ormai di otto mesi, era svenuta tra le sue braccia.
Ora si trovava al San Mungo con i suoi amici e la madre di Lily aspettando che il medimago gli desse qualche notizia.

< Signor Potter?> chiamò il guaritore Smith < Signore come sta mia moglie? Il bambino?> chiese subito. Il medimago sorrise < Stia tranquillo sia sua moglie che il bambino stanno bene. Sua moglie è quasi arrivata alla fine della gravidanza quindi deve stare molto attenta. Lo stress che ha subito in questi ultimi giorni l'ha sopraffatta per questo è svenuta. Le consiglio di farla rimanere al riposo fino alla nascita del bambino per evitare qualunque complicazione >spiegò. < Posso vederla?> chiese James < Certo>.

Lily era sdraiata sul lettino della piccola stanza del San Mungo mentre ascoltava il marito spiegare quello che era successo. Si sentiva in colpa, in fondo era colpa sua se il bambino aveva rischiato. < Lily il bambino sta bene> la rassicurò il marito che fin da subito aveva capito i suoi pensieri < Non c'è niente di cui preoccuparsi devi solo riposarti. Per la tua salute e per la sua >.

Lily fece un respiro profondo cercando di calmarsi. L'ultimo mese di gravidanza sarebbe stato difficile per lei. Non doveva preoccuparsi....

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Capitolo 6
*** L'incontro ***


Lily era annoiata. 

James era al lavoro come tutti i suoi amici, la madre era da Petunia per aiutarla con il figlio e lei era a casa da sola. 
Chiuse il libro sbuffando, neanche la lettura poteva tirarla via dalla noia, e decise di andare in cucina a prepararsi un panino. Le giornate sembravano infinite, il caldo era insopportabile e il bambino non voleva nascere. Domani sarebbe stato il 31 luglio e suo figlio non si decideva ad uscire. Moriva dalla voglia di conoscerlo! E poi, non l'avrebbe mai detto a James, era ansiosa di scoprire se fosse un maschietto o una femminuccia.

 Sospirando decise che oggi avrebbe provato a finire la copertina che stava cucendo, con scarsi risultati, per il bambino sperando di passare un po' di tempo.

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Erano circa le cinque del mattino quando Lily si svegliò. Erano stati dei crampi allo stomaco a svegliarla.Attenta a non svegliare anche il marito si diresse in bagno e sembrò funzionare perché i crampi passarono.

Ormai sveglia decise di che avrebbe finalmente finito la copertina prima di andare a preparare la colazione.

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Quando James si svegliò quella mattina era di buon umore. Oggi sarebbe stato il suo ultimo giorno di lavoro prima della vacanze. Era contento, non tanto perché avrebbe preso una pausa dal lavoro, ma perché sarebbe potuto rimanere a casa con Lily e con il bambino che sarebbe potuto nascere a momenti.

< Buongiorno> esordì entrando in cucina < Buongiorno tesoro! Guarda ho finito la copertina!> esclamò Lily contenta. La copertina era molto semplice bianca con la scritta "Potter" in rosso. 

< È bellissima! Specialmente perché l'hai fatta tu!> disse James versandosi una tazzina di caffè e la moglie gli sorrise.

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 Lily si era sentita strana per tutto il giorno, non che stesse male, ma aveva una sensazione particolare. 

Suonarono alla porta e quando andò ad aprire si trovò davanti il suo buon amico Remus Lupin. 

< Remus! Che piacere vederti! Come stai?> chiese abbracciandolo. < Bene! E tu Lily? Mi sento un'amico terribile per non essere riuscito a venire a trovarti prima ma ero in missione per l'ordine> si scusò il licantropo. La donna gli sorrise < Tranquillo sono solo contenta che sia andato tutto bene. E poi sei qui ora, ed io avevo proprio bisogno di compagnia! Vuoi una spremuta fresca? Con questo caldo!> Remus gli rispose con un sorriso e un cenno della testa.

I due amici trascorsero la giornata nel cortile della casa raccontandosi le novità. Remus diede a Lily le sue condoglianze per la morte del padre visto che non aveva potuto contattarla prima e gli spiegò un po' del lavoro che aveva svolta per l'ordine.
< Ero in una congrega di licantropi. Voldemort cerca di reclutarli tra le sue file promettendogli condizioni di vita migliori e, mi dispiace dirlo, carne fresca. Mi sono infiltrato tra loro, per questo ho perso un po' tutti i contatti, per cercare di fargli cambiare idea. Ho provato a fargli vedere che Voldemort non avrebbe mai rispettato i patti perché ci considera solo bestie. Ma non ha funzionato, non mi hanno ascoltato e così alla fine ho deciso di prendermi una pausa. Voglio veder nascere il piccolo malandrino e poi vedrò di ritornare lì>. Lily lo guardò preoccupata < Vorrei che non ci tornassi affatto! Ma so che sarebbe inutile chiederti di restare> sospirò.
Il licantropo gli sorrise e i due tornarono a parlare di argomenti più leggeri.

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Erano le otto di sera e James non era ancora tornato, certo l'aveva avvertita che avrebbe fatto tardi per sistemare le ultime cose prima di andare in ferie, ma lei era ansiosa del suo ritorno perché era tutto il giorno che si sentiva strana.

Verso le dieci e mezza Lily cominci ad avvertire dei dolori, all'inizio non erano molto forti, ma più passava il tempo più faceva male. E poi lo successe.

Gli si erano rotte le acque.

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James era frenetico, l'avevano appena avvertito che Lily era in ospedale. 

Era il momento stava per diventare padre!

Era euforico e al tempo stesso terrorizzato quando arrivò difronte all'entrata del reparto. < Mi scusi, mia moglie dovrebbe essere qui può portarmi da lei?> chiese ad un'infermiera < Come si chiama?> < Potter> rispose < Mi segua>.

Lily era sul lettino medico piena di sudore e cercava di respirare < Lily!> esclamò correndo al suo fianco. < Signor Potter dobbiamo portare sua moglie in sala parto. Vuole venire con lei?> gli chiese quello che è riconobbe come il guaritore Smith < Certo>.

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Sirius e Remus si trovavano nella sala d'aspetto dell'ospedale aspettando notizie mentre il loro amico Peter doveva ancora arrivare.

< Sono lì dentro da un'eternità!> si lamentò Sirius < Per queste cose ci vuole tempo Felpato> lo rimproverò l'amico < Vedrai che tra un po' avrà finito>. Proprio mentre Remus finì di pronunciare questa parole si udì il pianto di un bambino e poco dopo suonò la mezzanotte.

Le porte si aprirono e James ne uscì con i capelli ancora più in disordine del solito, i vestiti sgualciti e un'enorme sorriso.

< È un maschio>.

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I malandrini al completo, Peter era finalmente arrivato, si trovavano nella stanza del San Mungo dove Lily era sdraiata tendo a se un neonato con una testa piena di capelli neri.

James sorrise ai suoi amici < Vi presento mio figlio Harry James Potter>.

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Capitolo 7
*** Notti insonni ***



Adora suo figlio, ma non può farlo dormire almeno una notte? 
James si alzò dal letto, era il suo turno, e si diresse verso la camera del figlio. < Ehi amico che succede?> chiese alla sua piccola copia prendendolo in braccio. 
Eh si perché Harry Potter era una copia in miniatura di suo padre con i grandi occhi verdi della madre, cosa di cui James non poteva far altro che esserne felice. < Andiamo a prendere la pappa e cerchiamo di far dormire un po' la mamma>. 

James guardava estasiato mentre suo figlio beveva dal biberon guardandolo soddisfatto. Una volta finito gli fece fare il ruttino e lo cullò fino a quando non cadde addormentato, con cura lo mise nella culla e si diresse lentamente a letto sperando di dormire un po'. Proprio mentre si coricava la piccola peste ricominciò a piangere.

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Sirius arrivò a casa Potter felicissimo con un pacchetto tra le mani, finalmente poteva passare un po' di tempo con il suo figlioccio. Quando Lily glielo aveva chiesto era stato più che contento di accettare.

INIZIO FLASHBACK

Sirius stava guardando il figlio James, era così piccolo! < Felpato vuoi tenerlo?> gli chiese l'amico passandogli il neonato che Sirius prese un po' goffamente, non aveva mai avuto a che fare con i bambini piccoli! In quel momento il piccolo Harry aprì gli occhi e lo colpì con i suoi grandi ed innocenti occhi verdi. Sirius non poté fare a meno di sorridergli.

< Sirius> iniziò Lily < Noi volevamo chiederti se volessi essere il suo padrino>. L'animagus alzò gli occhi dal bambino guardando la donna stupito, mai si sarebbe aspettato che Lily Evans (ora Potter) avrebbe chiesto a lui una cosa del genere. La rossa gli sorrise intuendo i suoi pensieri < Siamo cambiati molto da quando andavamo ad Hogwarts e soprattutto abbiamo avuto occasione di conoscerci meglio. Ho scoperto quanto ferocemente protettivo e leale sei e sopratutto quanto vuoi bene a James. Sono sicura che con Harry sarà la stessa cosa è sarei felicissima se tu fossi il suo padrino>.

< Sono onorato di essere il suo padrino> gli rispose < Non dirmi che il grande Sirius Black sta per piangere> scherzò James intravedendo gli occhi lucidi dell'amico < Oh stai zitto!> 

FINE FLASHBACK 

Suonò il campanello e attese, ma quando la porta si aprì gli si parò davanti gli occhi l'immagine di un'uomo distrutto < Ramoso?>.

Il suo amico era quasi irriconoscibile. I suoi occhiali erano storti, gli occhi segnati da grandi occhiaie ed era bianco come un cadavere.

< Amico che succede?> James lo guardò con occhi spiritati < Non so più cosa significhi dormire!>. Sirius sbirciò in casa e vide Lily che cercava di calmare il suo figlioccio urlante anche lei con occhiaie enormi. < Vi serve una mano?> chiese esitante, i due coniugi lo guardarono come se fosse un salvatore e Sirius già si stava pentendo della sua domanda.

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Harry era sicuramente figlio di un malandrino su questo non c'erano dubbi. 

Dopo aver mollato il figlio al padrino i due neo genitori erano corsi in camera loro a dormire. Sirius si era ritrovato tra le braccia un bambino urlate al quale aveva provato a dare da mangiare, aveva anche tentato di cambiarlo (cosa al quanto complicata), ma niente sembrava calmarlo. 

Poi gli venne in mente che non gli aveva dato ancora il suo regalo, quindi aprì il pacchetto e gli porse il peluche a forma di cane che c'era all'interno.

Il bambino smise di piangere e guardò curiosamente il peluche < Questo è Felpato Harry! Saluta!> gli disse il padrino. Il bambino studiò per qualche secondo il giocattolo, poi sorrise e cominciò a stringerlo.

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Per la prima volta da quando Harry era nato James e Lily riuscirono a dormire per tutta la notte ed il merito era solo di Sirius! 

Il malandrino aveva regalato al figlio un peluche che non aveva più voluto lasciare andare. Harry era andato a dormire stringendo il cagnolino tra le mani e non si era svegliato fino alla mattina successiva. 

NOTA: Lo so che i neonati hanno tutti gli occhi azzurri per un po', ma visto che siamo in un mondo magico e fantasy ho deciso che Harry fin da subito avrebbe avuto gli occhi verdi. E poi sono una delle sue caratteristiche principali xD 

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Capitolo 8
*** Prime parole ***


< Ma-ma! Ma-ma!> scandì Lily il piccolo sorrise alla madre battendo le mani. < Si tesoro. Sono io la ma-ma! Coraggio prova a dirlo, ma-ma> continuò imperterrita a ripetere, ma Harry gli sorrideva e basta.

Quando James entrò nella stanza non poté  fare a meno di ridere < Parlerà quando vorrà lasciamolo in pace Lily > la moglie gli mandò un bagliore. < Il figlio di Alice già ha detto mamma e papà e lui ed Harry sono della stessa età! > spiegò < E poi la prima parola di Harry sarà mamma mi assicurerò di questo! >.

< Perché mamma? Potrebbe essere papà! È più facile da dire! > ribatté James < No sono sicura che il mio bambino dirà per primo mamma! >.

< Questo lo vedremo >.

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James di guardò intorno e dopo aver constatato che la moglie non era nelle vicinanze si avvicinò al box del figlio. il bambino gli sorride e allungò le mani. James rispose al sorriso e prese in figlio in braccio < Forza ometto impariamo a dure pa-pa, ripeti p-a-p-a > scandì bene le sillabe provando a convincere il figlio ad imitarlo.

Harry corrugò la fronte per la concentrazione e aprì la bocca. James si sporse verso il suo viso aspettando che lo chiamasse e proprio in quel momento Harry vomitò.

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Silente aveva da poco informato i coniugi Potter che Voldemort era ufficialmente sulle loro tracce. Il preside gli aveva offerto protezione ad Hogwarts, la coppia avrebbe preferito rimanere nella loro casa quindi si era optato per usare l'incantesimo Fedelius. 

L'incantesimo permette a un mago di trasferire un'informazione di massima importanza dentro una persona, che ne diventa il Custode Segreto. Colui he lo diventa deve essere una persona della massima fiducia perché il segreto può essere svelato solo se il custode lo vuole.

Il piano era affidare la posizione della loro casa ad un custode in modo che Voldemort non potesse trovarli. James e Lily avevano già in mente qualcuno, una persona di cui si fidavano ciecamente. Il problema è che quella persona sarebbe diventata un bersaglio e avrebbe dovuto rischiare la sua vita per loro e di certo non volevano questo.

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Sapevano che non era giusto chiedere di rischiare così tanto ad un loro amico, ma Harry era in pericolo e dovevano fare di tutto per proteggerlo.

Invitarono Sirius a casa loro il giorno dopo. Sapevano di chiedergli molto ma anche lui amava Harry e lo avrebbe protetto come suo figlio.

La guerra era terribile, stavano per condannare un amico alla fuga solo per proteggersi. Era orribile e per niente Grifondoro, ma qui non si trattava di loro. Si trattava di un bambino, e non uno qualunque, il loro bambino. 

Era persone orribili, era egoisti, ma per Harry avrebbero fatto di tutto.

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Sirius aveva ascoltato con attenzione la spiegazione dei suoi amici. La profezia, Voldemort che voleva uccidere il piccolo Harry e la loro decisione di nascondersi con lui come custode del segreto.

Queste persone continuavano a stupirlo. Non aveva mai avuto quella che può definirsi una famiglia normale, ma loro lo erano diventati. E se c'è una cosa che aveva preso dai Black era la loro feroce lealtà.

< Non ci sono dubbi sulla mia risposta, ovvio che accetto! > rispose < Ho promesso che avrei protetto Harry il giorno nel quale sono diventato suo padrino. Ed ho intenzione di proteggere anche voi che ormai siete la mia famiglia >.
Lily corse ad abbracciarlo piangendo, James rimase invece sul divano con il figlio in braccio < Grazie Felpato > disse all'amico con voce carica di emozione.

< Felpato > ripeté una piccola vocina. I tre adulti si rivolsero stupiti al bambino che sorrise loro e ripeté < Felpato! >.
 
James e Lily erano scioccati, Sirius semplicemente estasiato. .

NOTA: La prima parola di Harry è completamente inaspettata e mi sembrava appropria per il figlio di un vero malandrino. Sirius è il Custode del Segreto ma come sappiamo, purtroppo, tutti non lo rimarrà per molto.

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Capitolo 9
*** Primi passi ***


Harry voleva Felpato, quello era il suo peluche! Perché papà non glielo dava?

< Forza campione vieni da papà! > James cercava di spronare il figlio a muove i primi passi, ma fino ad ora non aveva avuto successo. 

Improvvisamente il peluche che teneva in mano gli fu strappato da una forza invisibile che lo sollevò e lo porto verso il bambino. James batté le palpebre stupito mentre il piccolo stringeva contento il cagnolino. < Harry? > chiese quasi titubante, il figlio gli mandò quello che può essere solo descritto come uno sguardo compiaciuto... aveva fatto la sua prima magia accidentale!

Gli occhi di James si allargarono e un lungo sorriso gli si stampò sul viso < Il mio bambino ha fatto la sua prima magia!! > esclamò contento stringendo il figlio a se ed Harry cominciò a ridacchiare.

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Lily era in assoluto silenzio mentre guardava suo figlio che provava ad alzarsi. Al contrario del marito aveva ormai capito che Harry avrebbe fatto come voleva e più lo spronavi più lui si rifiutava di fare quello che gli chiedevi, un malandrino fin da subito insomma.

Il bambino era in piedi attaccato al box per non cadere e guardava verso la pila di giocattoli poco distante. Avrebbe finalmente mosso i primi passi?
Harry allungò una mano e i giocattoli si animarono camminando verso di lui. Il bambino rise contento e si sedette per giocare. 

Lily era stupita ed orgogliosa per la potente magia che suo figlio faceva a neanche un anno di vita. Poteva fare magie del genere, aveva cominciato a parlare ma non aveva ancora camminato.

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chiamò una voce infantile e, nonostante fosse già da un po' che Harry aveva imparato a dirlo, Lily era contentissima mentre si precipitava dal figlio. 
Il suo sorriso però si sciolse quando vide suo figlio ricoperto di papperà verde così come il marito e mezza cucina. chiese, ma già sapeva la risposta, mentre si precipitava a pulire il viso del bambino. < Harry ha deciso che non gli piace la minestrina con gli spinaci ed ha deciso di giocarci facendola esplodere> rispose James dopo aver fatto un'incantesimo di pulizia, ma anche se il suo viso era neutro Lily poté avvertire una nota divertita nel suo tono. 
< Bhe sarà meglio che andiate a farvi un bagno allora! > si lamentò il moro < Si ma c'è una bella differenza tra un'incantesimo di pulizia e una vera pulizia... forza tutte e due a lavasi!> ordinò la rossa esclamò James facendola ridere.

Mentre Harry e James erano a ripulirsi bussarono alla porta. Lily si avvicino tirando fuori la bacchetta < Chi è? > < Sono Sirius > la donna ancora non apri continuando a puntare la bacchetta verso la porta. < Al contrario di ciò che la gente pensa sei stata tu a chiedermi di diventare il padrino di Harry > continuò e Lily abbasso finalmente la bacchetta dopotutto solo lei, James e Sirius avevano quel l'informazione. 

Aprendo la porta si trovò davanti il suo amico e lo abbracciò stretto < Che bello vederti! >, l'animagus sorrise < Ehi Lils come stai? Dov'è il mio adorabile figlioccio? Ho una sorpresa per lui! >. Infatti il malandrino teneva tra le mani quella che assomigliava sospettosamente ad una piccola scopa incartata malamente. lo rimproverò Lily alzando sempre di più la voce < Certo che no! > disse offeso < È una scopa giocattolo! > spiegò come se questo cambiasse tutto.

Prima che la donna potesse ricominciare a rimproverarlo James scese dalle scale portando in braccio il bambino che si mise a strillare di felicità vedendo il padrino < Felpato! > cominciò a gorgogliare. Dimenticando del tutto la rossa alla porta ed ignorando totalmente l'amico, Sirius si precipitò verso Harry prendendolo in braccio e stringendolo forte < Anch'io sono felice di vederti amico! > disse James quando infastidito dall'essere ignorato, ma con un sorriso sulla faccia. 

< Ciao! > lo saluto infine Sirius < Visto che non potrò esserci per il suo primo compleanno ho pensato di portargli un regalo anticipato> spiegò porgendo il pacchetto al piccolo. < Il suo compleanno non è per altri due mesi Sirius > disse Lily guardando il figlio che strappava energicamente la carta regalo < Lo so, ma non potevo aspettare per darglielo! > a volte era difficile capire chi fosse tra i due il bambino. 

Nel frattempo Harry era riuscito a scartare il regalo e aveva in mano una scopa della sua misura che guardava con interesse. Sirius l'aiutò a salirci sopra, ma non fece in tempo a farlo che il piccolo cominciò a volare ridendo come un matto. 

<È naturale! > esclamò James sorridendo.

< Gli piace! > constatò Sirius entusiasta.

< Combinerà un sacco di guai con quella scopa > disse Lily preoccupata.

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James cercava di consolare la moglie che piangeva per la morte della madre < So come ci si sente. Quando sono morti i miei genitori mi sono sentito solo ed immensamente triste. Non ti mentirò il dolore della perdita non andrà mai via del tutto, ma col tempo diminuirà. Perché L vita continua! Loro non avrebbero voluto vederci tristi! E poi tesoro ora anche noi abbiamo una famiglia con un piccolo essere di cui prenderci cura>
Anche se era consapevole che il marito aveva ragione Lily non riusciva a fermare le lacrime, ma comunque era riuscita a calmarsi ameno un po'. 

Harry stava giocando tranquillo sul tappeto quando vide sua madre piangere. 
Non voleva che la mamma piangesse!
Un po' incerto si avvicinò al divano poggiandosi verso di lei < Ma-ma > disse con voce infantile. La donna smise di piangere stupita e poi abbraccio il figlio facendo un piccolo sorriso. 

Aveva fatto i primi passi e li aveva fatti per venire a consolarla.

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Capitolo 10
*** Addio ***


NOTA: metto le note all'inizio stavolta per farvi una piccola premessa. James e Lily non sono mai potuti diventare a pieno genitori. Sono morti quando Harry aveva appena un'anno quindi questa storia è giunta alla fine. Ho scritto la storia piena di complicazioni perché nessuno nasce capace di essere genitore ma lo diventa con il tempo. Loro di tempo non ne hanno avuto molto, ma in quello che hanno avuto sono stati, almeno nella mia mente, dei VERI genitori. Magari non perfetti, ma amavano Harry e questo è ciò che conta. È stato il capitolo più difficile da scrivere, ma alla fine ce l'ho fatta, detto questo vi lascio a quello che è l'ultimo capitolo!


Non era la prima volta che veniva attaccato e non sarebbe stata neanche l'ultima, Sirius lo sapeva bene e non era mai stato spaventato da questo... fino ad ora. Stava proteggendo i suoi amici e il suo figlioccio quindi doveva stare più attento perché se lui fosse morto l'incantesimo si sarebbe spezzato e sarebbero stati senza protezione, fino alla nomina di un nuovo Custode certo, ma sarebbero stati vulnerabili agli attacchi.

Era troppo ovvio! Era il migliore amico di James, il testimone di nozze e il padrino di Harry. Era naturale pensare, e a ragion veduta, che lui sapesse perfettamente dove i Potter si nascondevano.

Avevano bisogno di un altro custode, lui avrebbe fatto da esca. Sarebbero venuti a chiedergli informazioni, che non avrebbe mai dato, e poi avrebbero fatto di tutto per ucciderlo. Ma se lui non fosse stato il custode sarebbe stato tutto vano, avevano bisogno di una persona insospettabile. Qualcuno che nessuno avrebbe pensato come Custode.

Sapeva a chi chiedere.

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Per la prima volta nella sua vita Peter non avrebbe voluto essere notato. 

Era diventato il Custode dei Potter e, anche se una parte di lui era felice, non poteva che esserne triste. Ormai da più di un anno era un Mangiamorte e non perché lo volesse ma perché era stato obbligato. 
Non sapeva il motivo per il quale era finito in Grifondoro, non era mai stato coraggioso, quando lo avevano messo davanti alla scelta di morire o unirsi a loro lo aveva fatto. Aveva tradito tutti e si era unito al lato oscuro.

Fino ad ora non aveva fatto un gran che, aveva passato qualche informazione e basta. Ma il Signore Oscuro cercava i suoi amici, li voleva uccidere e non si sarebbe fermato fino a quando non li avesse trovati. Ora lui era a conoscenza della loro posizione, teneva in mano le loro vite e sperava solo che non sarebbe mai venuto a saperlo.

Non sapeva se avrebbe avuto il coraggio di tacere.

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Era il primo compleanno di Harry e non avevano potuto fargli una festa.
C'erano solo lei, James, Peter e la loro celebre vicina Bathilda Bath. La simpatica vecchietta era l'autrice di "Storia della magia", ma per lei era diventata quasi un'amica. Impossibilitata ad invitare troppe persone gli aveva chiesto di venire alla piccola festa. Si sentiva sola e poi adorava Harry quindi aveva accettato più che volentieri.

James era appena tornato con la faccia lunga e un pacchetto regalo in mano < Peter si scusa ma non poteva rimanere, ha lasciato questo per Harry > spiegò porgendo il regalo al figlio, che subito si mise a scartare. 
Lily aveva notato che il marito era rimasto male dalle azioni del suo amico, da parte sua lei era contenta che Peter non fosse rimasto. Gli era sembrato giù di morale, forse la responsabilità di essere il loro Custode era troppo stressante per lui. Il suo pensiero era egoista e lo sapeva, ma non voleva rovinare l'umore del primo compleanno di Harry che già era deprimente di per sé. 

Il regalo di Peter consisteva in un piccolo orsetto di peluche a cui Harry non prestò molta attenzione...aveva già Felpato!
I tre adulti cominciarono a cantare "Tanti Auguri" e una piccola torta blu con una candelina al centro e la scritta "Harry" fu messa davanti al bambino. Questi subito prese in mano la candelina buttandola per terra ed immerse la faccia nella glassa. 

Tutti non poterono fare a meno di ridere.

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Stavano perdendo. 

C'erano state tante di quelle morti che Lily aveva esaurito le lacrime. Tante persone, uomini, donne, bambini magici e babbani che erano morti per colpa di una folle supremazia di sangue.

Mentre tutti intorno a loro combattevano e morivano, i tre Potter erano al sicuro tra le mura domestiche della loro casa. 
La stava distruggendo.
E, anche se non glielo aveva mai detto, sapeva che anche James ne soffriva. Volevano aiutare, ma loro priorità era il figlio. 

Da quando Codaliscia era diventato il loro Custode ricevevano sempre poche visite. Lui, al contrario di Sirius, riteneva più sicuro farsi vedere il meno possibile. E Lily sapeva che li stava aiutando, sapeva che stava rischiando grosso per loro, ma non poteva fare a meno di pensare che sarebbe stato meglio lasciare Sirius come Custode.

Anche se erano protetti Lily non si sentiva al sicuro e seguendo un detto babbano "La prudenza non è mai troppa" decise di trovare un modo per mettere una protezione sul suo bambino. 

Doveva trovare un modo per salvare Harry, avrebbe fatto di tutto anche il rituale di sangue.

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Il primo Halloween di Harry non lo avevo certo immaginato così. 

Volevano travestirlo, portarlo al parco, fargli fare amicizia con gli altri bambini, fargli assaggiare una caramella. " Bhe almeno questa posso farla" penso James guardando con sorriso il piccolo Harry mentre assaggiava una caramella alla frutta. 

Decidendo che, almeno il figlio, meritasse un po' di divertimento il malandrino tirò fuori la bacchetta e comincio a far apparire strisce e lucine colorate. 
La risata di Harry era contagiosa, e quando provo ad afferrarle con le sue paffute manine James non ce la fece più e si unì al divertimento.

< Mi dispiace davvero tanto interrompere i miei due ragazzi ma Harry ha bisogno di andare a letto. È tardi! > disse Lily comparendo sulla porta. Il marito le sorrise, come per scusarsi di aver dimenticato l'arrivo dell'ora della nanna. < Continuiamo domani! Ok campione? > dando un bacio sulla fronte del bambino lo passo alla madre e si rilasso sul divano.

Ora che la sua fonte di divertimento doveva andare a dormire pensava di andare a farsi una doccia e passare una seratina con la moglie così lascio cadere la bacchetta sul divano e si alzò.

Senti il rumore della porta mentre si apriva e il sangue gli si gelò nelle vene.

Codaliscia avrebbe bussato e aspettato una risposta.

Era Voldemort. Li aveva trovati.

< LILY, PRENDI HARRY E SCAPPA! È LUI! SCAPPA! CORRI! IO CERCO DI TRATTENERLO... > urlò mentre correva all'ingresso.

Non aveva la bacchetta e Voldemort lo sapeva perché rise mentre James arrivava all'ingresso. < Stai lontano dalla mia famiglia! > gli disse in tono fermo. Consapevole di essere indifeso sperava di riuscire a dare un po' di tempo a Lily per fuggire.

< Non puoi fermarmi > rise il mostro davanti all'uomo per poi urlare < Avada Kedrava! >.

Una luce verde. 
Come gli occhi delle due persone al modo più importanti per lui.

Lily. Harry. 

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Non riusciva a trattenere le lacrime. 
James era morto.
Doveva proteggere Harry.

Lily mise il figlio nel box si punse un dito e mise una goccia di sangue sulla sua fronte <  sanguis sanguinem meum > tracciò un fulmine < praesidio >* il sangue brillo per poi scomparire. 

Sentiva dei passi che salivano le scale < Mamma ti ama. Papà ti ama. Sii forte > sussurrò al figlio che la guardava con occhi innocenti. La porta si spalancò.

Lord Voldemort apparve da dietro la porta della cameretta di Harry < Spostati donna e la tua vita sarà risparmiata > sibilò, ma lei non si mosse < No! Harry no, ti prego! > implorava piangendo. Il signore oscuro era abbastanza irritato quando ripetè < spostati, stupida... spostati...>. < Harry no! Prendi me piuttosto, uccidi me ma non Harry! > Voldemort sollevò la bacchetta, non aveva pazienza e lei era solo una stupida mezzosangue < Avada Kedrava! > in un lampo di luce verde Lily mori come il marito, ma con consapevolezza che il suo l'incantesimo avrebbe funzionato.

" Addio Harry " fu il suo ultimo pensiero.
 
         

P.S = La storia dell'incantesimo di sangue e solo una mia invenzione e, almeno secondo google traduttore:
*Sangue del mio sangue
*Proteggi

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