Running home to You.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non ti dimenticherò mai. ***
Capitolo 2: *** Odio. ***
Capitolo 3: *** Only yours. ***
Capitolo 4: *** Crudele inganno. ***
Capitolo 5: *** Rapita. ***
Capitolo 6: *** Alive. ***
Capitolo 7: *** Non voglio lasciarti. ***
Capitolo 8: *** Saved! ***
Capitolo 9: *** Finalmente amore. ***
Capitolo 10: *** Tu ed io, per sempre. ***
Capitolo 11: *** Dubbio. ***
Capitolo 12: *** Vero amore. ***
Capitolo 13: *** Exciting. ***
Capitolo 14: *** Simply love. ***
Capitolo 15: *** A look. ***
Capitolo 16: *** We're gonna have fun. ***
Capitolo 17: *** Special love. ***
Capitolo 18: *** L'attacco. ***
Capitolo 19: *** Chissà se... ***
Capitolo 20: *** A special present 1. ***
Capitolo 21: *** A special present 2. ***
Capitolo 22: *** Sogni realizzati. ***
Capitolo 23: *** L'ho sempre saputo. ***
Capitolo 24: *** Brutto presentimento. ***
Capitolo 25: *** La visione. ***
Capitolo 26: *** Prometti. ***
Capitolo 27: *** La battaglia finale. ***
Capitolo 28: *** Three. ***
Capitolo 29: *** Tutto bene. ***
Capitolo 30: *** Ti amerò per sempre. ***



Capitolo 1
*** Non ti dimenticherò mai. ***


Era una bellissima giornata, in un mondo in cui vivevano parecchi Clan, alcuni molto potenti ed uno di questi era quello dei Luthor.

Il loro Leader, Lionel, era morto in un incidente ed il suo posto fu preso dalla moglie Lillian e, come secondo in comando, l'amato figlio Lex.

"Adesso cosa facciamo?"

"Qui è tutto pronto. Non ci resta solo che trovare e catturare uno di quei maledetti... Ma ora, direi di andare a Sylan City a trovare Lena."

La donna pronunciò quelle parole con disgusto e disprezzo perché, non solo la ragazza era frutto dell'amore adultero tra Lionel e un'altra donna, ma soprattutto perché era un'Omega e, per lei, facevano tutti ribrezzo.

I Luthor erano famosi per essere spietati, freddi e crudeli, tanto che i membri del Clan stupravano ed usavano le Omega per i loro scopi.

Ma non erano tutti così. Infatti Lena era più che decisa, nonostante avesse solo otto anni, a prendere le distanze dal clan e dal suo cognome. Era una bambina molto dolce e indossava quella maschera di freddezza solo in presenza del maggiordomo, le due cameriere e la ventina di bodyguard che vivevano con lei a Sylan City.

Era sè stessa solo con Jess, una Beta di nove anni che era la sua dama di compagnia, oltre che con un'altra persona.

La stessa persona che stava tirando dei sassolini contro il vetro della sua camera ed aprì subito la finestra "Kara!" Chiamò la bimba dai lunghi capelli mori e gli occhi verdi.

La sua attenzione fu tutta per una bambina dai lunghi capelli biondi, gli occhi azzurri e gli occhiali da vista, un sorriso bellissimo "Ciao! Sei pronta?"

"Sai che non posso uscire... Tra due ore ho la lezione di pianoforte..."

Kara Danvers sbuffò un poco, incrociando le braccia, mettendosi seduta sul ramo dell'albero su cui stava "Dai... Non esci mai..."

Lena si fece triste "Prima ho ricevuto una chiamata da mia madre... Sta per venire qui, con Lex."

Kara, coetanea di Lena, era a sua volta sveglia, come bambina e la mora le aveva raccontato, più o meno, qualcosa in più sulla sua famiglia. Anche se la bionda qualcosa sapeva, di suo.

"Capisco..."

"E... Credo abbia qualcosa in mente. Mi porterà via..."

La bionda bambina lo sapeva. Lena glielo aveva detto, diversi giorni prima e questo la rattristava molto. Lei aveva amici, ma lo stesso non poteva dirlo di Lena e ora, che sarebbe tornata a casa, chissà cosa le sarebbe successo.

Kara saltò dal ramo al davanzale della finestra e prese Lena per mano "Allora vieni con me. Voglio portarti nel mio posto preferito..."

Lena si fece convincere e Kara si voltò, per farla salire sulla schiena, ritornò sul davanzale, socchiuse la finestra e poi saltò sul ramo e da lì al muro che circondava la villa, infine in strada.

Kara, a differenza di Lena, era un'Alpha ed era forte, nonostante la giovane età ed era il fiore all'occhiello del suo Clan, come lo era suo cugino Clark Kent, il cui vero nome era Kal.

La bimba corse verso una collina poco fuori città, ove si trovava una quercia e, da lì, si vedeva il mare "Wow..." Sussurrò la mora.

"Ti piace?"

"Molto!" Sorrise Lena "Grazie."

Kara poi la fissò "Vorrei cantarti qualcosa... Una canzone che ho sentito sul telefono di Alex..." Disse, riferendosi alla sorella, di due anni più grande.

Lena annuì, non sapendo cosa aspettarsi. Ma, quando Kara iniziò, rimase letteralmente a bocca aperta, sorpresa.

Can't say how the days will unfold,

Can't change what the future may hold

But,I want you in it

Every hour, every minute

This world can race by far too fast

Hard to see while it's all flying past

But, it's clear now,

When you're standing here now

I am meant to be wherever you are next to me

All I want to do Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home To you

And I could see it

Right from the start

Right from the start

That you would be

Be my light in the dark

Light in the dark

Oh, you gave me no other choice

But to love you

All I want to do

Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home

Home to you

Can't say how the days will unfold

Can't change what the future may hold

But, I want you in it

Every hour, every minute

Lena aveva le lacrime agli occhi e pianse, pianse felice, commossa. Abbracciò Kara, che fece altrettanto "Grazie... Grazie."

Kara tolse poi il suo ciondolo, al cui interno era incastonato uno zaffiro e lo mise al collo della mora "Così non mi dimenticherai mai."

"Non lo farei comunque." Ribadì Lena, togliendo il suo ciondolo, solo che vi era incastonato uno smeraldo "Questo è per te."

"Anch'io non ti dimenticherò mai."

Le due bambine si abbracciarono, stringendosi forte, poi Kara la prese in spalla per riportarla a casa.

Proprio a casa di Lena, Lillian aveva chiamato ed aveva risposto Hans, il maggiordomo "Mi dica, signora."

"Riferisci a mia figlia che saremo lì in tarda serata."

"È uscita con quella bambina..."

"Bambina?" Ripetè la perfida donna.

"Non so chi sia, viene sempre di nascosto. È bionda, ha gli occhi azzurri..."

Lillian sgranò gli occhi, incredula e, sul suo viso, si dipinse un sorriso malvagio "Grazie. Prendi informazioni su quella bambina."

Hans annuì ed entrambi riattaccarono la chiamata.

Lex fissò la madre "Novità?"

"Si, mio caro." Ghignò la donna "Ho trovato la nostra preda!"

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Capitolo 2
*** Odio. ***


Scesa la sera, Kara venne raggiunta nella sua stanza da Alex, sua sorella adottiva "Ehi... Stai bene?"

La bionda bambina stava guardando fuori dalla finestra "Si... Stavo solo pensando..." Rispose vaga.

Alex, che di anni ne aveva dieci, si sedette accanto a lei "Pensavi a Lena?"

Kara guardò la sorella "Lena è un'Omega, proprio come te. E sappiamo cosa fanno i Luthor alle Omega."

La castana chinò il capo "Già... Non vorrei essere nei suoi panni."

"Lei è dolce, Alex, non è come sua madre! Io... Io ho paura, per lei!"

Alex strinse a sé la sorella "Vedrai che andrà tutto bene." Cercò di consolarla "Spero solo che, per il suo essere Omega, non la coinvolgano in qualcosa di losco o in una faida, come quella che vi è tra il nostro Clan ed il loro."

Kara prese allora tra le mani il ciondolo, senza toglierlo "Se non tornerà, prometto che, quando sarò più grande, andrò ad Obscuria City a prenderla!"

Alex non solo notò che il ciondolo non era il suo, ma vide anche quanto determinata fosse la sorella "Deve proprio piacerti..."

La bimba deglutì e si sistemò nervosamente gli occhiali da vista, arrossendo "Io... Le ho cantato quella canzone che hai sul cellulare..."

La castana sorrise, sapendo quale fosse "Allora ti piace proprio!" Ammise, anche per prenderla un po' in giro, prima di salutarla e andare nella sua stanza. L'indomani avevano entrambe la scuola.

E Kara, invece, mentre si coricava a sua volta, ripensava alle parole della sorella e sorrise, dandole ragione. A lei piaceva Lena e tanto anche.

Nel mentre, a casa di Lena, costei era a tavola con la madre ed il fratello, ma i due erano seduti ben lontani da lei.

"Allora, Lena, come vanno le tue lezioni?"

"Molto bene. Ho ottimi voti e vanno bene anche quelle di pianoforte." Rispose, con la tipica espressione fredda dei Luthor.

"Più tardi vedremo se sei migliorata negli scacchi." Le rivolse Lex.

Lena annuì col capo e Lillian, che della figliastra non gliene importava granché, decise di andare al sodo "Ho saputo che sei uscita di casa."

La mora bimba dagli occhi verdi non avrebbe più dovuto stupirsi del fatto che Lillian conoscesse ogni suo movimento, ma non ci riusciva.

Deglutì impercettibilmente, prima di rispondere "Lo sai già. Perché me lo chiedi? Tutti, in questa casa, sono tue spie."

Lillian sorrise all'affermazione "Con chi sei uscita?"

"Non sai già anche questo?"

Nuovamente la perfida donna rise, schioccò le dita e le si avvicinò Hans, con alcuni fogli in mano.

Lena serrò la mascella. Sua madre aveva fatto ricerche su Kara.

"Kara Danvers, otto anni, adottata dai Danvers dopo la morte dei suoi genitori. Chiunque la definirebbe una bella bambina... Ma, quando sarà grande, la catturerò e la ucciderò!"

"Perché è un componente del Clan degli El?"

Lillian mutò radicalmente espressione, si alzò di scatto e liberò i suoi feromoni da battaglia verso la bimba che, non producendone ancora perché troppo piccola, non poté difendersi e rischiò grosso.

Ma essendo un'Omega, non avrebbe mai potuto contrastare un'Alpha.

"Tu... Tu lo sapevi! Sai l'odio che il nostro Clan prova verso quegli spocchiosi e... E hai ben pensato di farti amica una di loro!" Ringhiò la donna, cercando di frenare il lupo che voleva emergere da dentro di lei per dilaniare le carni di quell'Omega "Per fortuna che non è una vera El come quel Kal."

Lena venne liberata dalla sottomissione alla madre quando questa se ne andò dalla stanza.

"Stavolta l'hai fatta grossa, sorella." Le disse Lex "Giochiamo, poi prepara le tue cose. Domani ce ne andiamo!"

Lena sgranò gli occhi. Non avrebbe avuto la possibilità di salutare Kara, né di rivederla, anche poi secondi.

Ma, per fortuna, c'erano cose che nemmeno Lillian Luthor sapeva.

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Capitolo 3
*** Only yours. ***


Il mattino seguente, Lillian e Lex se ne andarono presto perché non volevano farsi vedere con un'Omega, anche se faceva parte della famiglia.

Lena e Jess stavano preparando i rispettivi bagagli, ma la mora era piuttosto triste e lasciò la camera, per andare in bagno a bagnarsi il viso, mentre Hans avrebbe portato i trolley sulla limousine.

"State bene, Miss?"

"Non voglio andarmene. Questa è la mia casa..." Ammise, addolcendo poi lo sguardo, nonostante gli occhi lucidi "E poi qui c'è lei..."

Jess sapeva cosa Lena provasse per Kara, nonostante i soli otto anni ed era certa che quei sentimenti, forse ancora non ben compresi, fossero corrisposti "Lo so. Voi volete molto bene, a Kara."

Lena la fissò, con le gote arrossate "J-Jess!"

"Sbrigatevi. L'aereo partirà tra un'ora e mezza." Le chiamò Hans.

Le due bambine scesero al piano di sotto e poi uscirono di casa, ma Lena si fermò. Aveva sentito un odore familiare.

E la vide. Kara stava correndo verso di lei. Senza pensarci due volte, fece altrettanto, trovandosi presto tra le braccia della bionda.

"Kara... Sei qui..."

"Certo! Non potevo non salutarti."

Lena la strinse, felice "Grazie... Anch'io volevo salutarti. Non so se e quando ci rivedremo... Quindi..."

"Non dire così!" La interruppe Kara "Ricordi la canzone che ti ho cantato ieri?" Chiese, fissandola coi suoi occhi azzurri.

Lena annuì col capo. Come scordarla? "Certo."

"Ecco... Noi ci rivedremo. Si torna sempre a casa! Specialmente quando la mia casa è dove ci sei tu."

La mora annuì ed arrossì molto "Allora credo che sia nello stesso posto in cui si trova anche la mia, di casa."

Si sorrisero e si strinsero l'una all'altra, inspirando il rispettivo odore. Fragranze uniche, indimenticabili.

L'odore di Kara era di muschio, misto a lavanda, quasi salmastro, quello di Lena era un mix tra biancospino e fiori di campo, con sfumature fruttate.

"Hai un ottimo profumo..."

"Anche il tuo mi piace molto."

"Non ti dimenticherò mai, Lena. Mai!" Disse la bionda bambina, dandole un peluche che aveva nello zaino, un orsacchiotto sulla cui pancia era scritto - Sii la mia Omega-

"È bellissimo!" Sorrise Lena "Lo terrò con cura. E nemmeno io ti dimenticherò, Kara."

"Quando sarò grande abbastanza verrò a cercarti. Ti riporterò qui e staremo insieme! Che ne dici?"

"Che non vedo l'ora. Non vedo l'ora che quel giorno arrivi."

"Inoltre... Quando saremo grandi..  Mi sposerai?" Chiese Kara, dandole anche una semplice rosa rossa.

Lena era incredula, ma si ritrovò a sorridere e prendere il fiore "Certo che ti sposerò, Kara Danvers. Anzi... Kara Zor-El!"

La bionda sorride felice, saltellando ed abbracciò nuovamente Lena, che fece altrettanto. Poi si guardarono e le loro labbra si toccarono appena, per pochi minuti, per un bacetto innocente e casto, puro e sincero.

"Non sarò mai di nessuno, Kara. Lo prometto. Non un uomo o una donna mi avrà! Il mio cuore ti apparterrà sempre!"

"Anch'io non sarò mai di nessuno o nessuna. Solo tua... Per sempre!"

Lena stavolta pianse mentre, stretta a Kara, si facevano le fusa.

Fu Hans ad interromperle, strappando brutalmente Lena dalle braccia di Kara, mentre altre due bodyguard andarono contro la bambina.

Lena, lanciata malamente in macchina, sul sedile posteriore, si mise in ginocchio, in lacrime, a guardare quei due uomini grandi e grossi che si scagliavano su una bambina.

Sulla sua migliore amica. Sul suo amore.

Chissà se e quando si sarebbero riviste. Le sarebbe mancata come l'aria.

Ciò che Lena non vide, fu che i due bodyguard vennero messi KO dal sopraggiunto Kal che, essendo dodicenne, poteva già liberare i suoi feromoni da battaglia, coi quali sottomise i due.

"Che impudenti... Attaccare un membro del Clan degli El. Un componente della Casata Reale..."

I due bodyguard, nonostante fossero mezzi svenuti, riuscirono a sentire tutto. La sera prima, Lillian aveva detto che Kara non era un El puro.

Ebbene, la donna non sapeva di avere torto marcio. Quella bambina era, così come Kal, un componente della Casata Reale.

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Capitolo 4
*** Crudele inganno. ***


Passarono quattro anni e Kara, dodicenne, passava le sue giornate tra la scuola e l'allenamento pomeridiano con Kal, Alex e la sua fidanzata Maggie Sawyer, un'Alpha piuttosto attraente e forte.

Ad addestrarli ci pensavano J'onn e Astra, la zia di Kara e Kal, entrambi Alpha, aiutati da Winn Schott Jr e James Olsen, due Beta. Ad assistere vi erano Eliza Danvers e Lois Lane, la ragazza di Kal, entrambe Omega.

"Eccoci! Scusate il ritardo." Disse Sam Arias, una forte Alpha, arrivando con Lucy Lane, Omega come la sorella maggiore Lois. Dietro di loro Mon-El, detto Mike e la sua ragazza Imra Ardeen, lui Alpha e lei Omega.

Al solito, Kara ed il sedicenne Kal, prendevano l'addestramento come una sfida personale e davano spettacolo, si poteva dire, tanto sapevano lottare bene. Ma, quando si scagliavano contro i rispettivi feromoni da battaglia, entrambi perdevano i sensi. Erano già molto forti, soprattutto Kara e nessuno dei due prevaleva sull'altro, da un paio d'anni. Prima il più esperto Kal la spuntava sempre.

"Ecco... Siamo alle solite!" Disse Alex.

"Che teste dure!" Accordò Lois "Non hanno ancora capito che sono forti alla pari? Tante volte sono contenta di essere un'Omega, almeno l'orgoglio, la competizione e la voglia di primeggiare non mi toccano."

James e Maggie li presero in spalla per portarli nella rispettiva stanza, nel Palazzo degli El ed Eliza si sarebbe presa cura di loro, aiutata da Alex e Winn.

"Fatemi indovinare... Si sono annullati nuovamente a vicenda." Avanzò Cat Grant, un'Omega, compagna di Astra.

"Esatto." Rispose proprio la compagna, facendole il baciamano.

"Jeremiah è tornato?" Chiese Eliza.

"Si. Sta facendo la doccia... Ma..."

"Oddio, gli è successo qualcosa??"

Astra chinò il capo "No. Ma ha portato a casa un manifesto funebre... E a Kara si spezzerà certamente il cuore."

La donna lo mostrò e tutti le diedero ragione, compreso il sopraggiunto Kal. La medicina di Eliza faceva presto effetto "No... Non possiamo dirlo a Kara."

"Cosa non dovete dirmi?" Domandò la ragazza, arrivando in soggiorno.

Nessuno parlò ed Astra le passò semplicemente il manifesto, che la bionda lasciò cadere per lo shock e il dolore, appena lo lesse e prese il ciondolo nella mano destra, iniziando a piangere "Kara..."

"No... No! No! Lei... Lei è viva!" Inspirò, tra le lacrime "Lena non può essere morta! Io... Io andrò a prenderla quando sarò più forte. E la sposerò... Me l'ha promesso... Ce lo siamo promesso! Non è morta, non lo è!!"

Cadde in ginocchio, con Kal ed Alex che provavano a consolarla, sapendo che sarebbe stato tutto inutile. Sapevano che Kara amava Lena, che si addestrava ogni giorno per mantenere la sua promessa... E ora questo.

Nel mentre, a Obscuria, città in cui risiedeva il Clan Luthor, Lillian rideva soddisfatta, assieme al figlio Lex "E così hai... Fatto in modo, diciamo, che il manifesto funebre di Lena arrivasse proprio sulla scrivania di quel Danvers... Sei un genio! Il mio degno erede."

Anche Lex rise "Spero che funzioni anche con l'altra diretta interessata." 

I due sentirono la porta di casa aprirsi e chiudersi, poi dei passi veloci che salivano le scale. La soddisfazione di Lillian aumentò e fece tintinnare il flute di champagne con quello del figlio, trionfante.

Di sopra, in camera sua, Lena si era letteralmente lanciata sul letto, in lacrime, tenendo il ciondolo nella mano sinistra e stringendo nell'altra il manifesto che annunciava la morte di Kara.

Jess entrò e chiuse la porta, si sedette sul letto, notando il manifesto ed anche i suoi occhi si fecero lucidi "Mi dispiace tanto, Miss."

Lena piangeva e gridava disperata. Kara, colei che amava e che mai aveva dimenticato, era morta. Non sarebbe più venuta a salvarla dalla sua famiglia, a portarla via per poter stare insieme e sposarsi, come le aveva promesso il giorno della sua partenza.

Strinse al petto l'orsacchiotto che proprio la bionda le aveva regalato quella volta. In quattro anni lo aveva nascosto e custodito gelosamente "N-Non puoi essere morta... So che s-sei viva e... E..."

"Non fatevi del male, Miss." Disse piano Jess "Ormai lei..."

"No! Non lo dire... N-Non lo dire... La mia famiglia non può avermi tolto anche questo..."

"Non so cosa dire... Le parole mi sembrano inutili..."

"Io sarò s-sempre e solo di Kara, come ci siamo promesse quel giorno." Disse decisa la mora "Mia madre vuole che mi sposi? Bene, lo farò alle mie sole condizioni."

"Miss, non potete..."

"N-Non mi sposo, Jess." Spiegò, asciugandosi gli occhi "S-So che Kara è viva, lo sento e... Se guadagnerò tempo, sono certa che verrà a salvarmi. Lei mantiene sempre le sue promesse!"

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Capitolo 5
*** Rapita. ***


Dopo altri sei, lunghissimi anni, pieni di dolore, Kara non si era ancora rassegnata e non accettava la morte di Lena.

Da quando suo padre adottivo, Jeremiah, aveva portato a casa quel manifesto funebre, era uscita ogni notte per salire sulla collina che dava sulla città a piangere, a gridare tutto il suo dolore.

Tutti i componenti della famiglia sapevano quanto soffrisse la ragazza, che non esternava i suoi sentimenti, tenendosi tutti dentro.

Ed una sera, Alex decise di raggiungerla. Soffriva anche lei a vedere la sorella in quelle condizioni, senza contare che, dopo le due gravidanze, in cui aveva dato alla luce quattro cuccioli in totale, non era riuscita a starle accanto come avrebbe voluto.

Si, perché Alex e Maggie si erano sposate due anni prima ed avevano avuto quattro cuccioli, ovvero Leo, Keenan, Sal e Terry, mentre Lois e Kal, dopo il matrimonio, avevano avuto solo un cucciolo, Jon. Anche Sam e Lucy si erano sposate, così come Mike ed Imra e Brainy e Nia.

Invece Kara, per quanto fosse forte e fisicamente dotata, quando andava in calore, preferiva farsi rinchiudere in una delle celle rinforzate nei sotterranei del Palazzo degli El.

Non si era mai concessa a nessuna Omega. Lei amava solo Lena e sarebbe stata sempre e solo sua.

"Kara..." La chiamò Alex, avvicinandosi con cautela.

Il lupo della sorella era emerso e Kara, che controllava il suo potere perfettamente come Kal, non si era trasformata in una bestia, ma le erano apparse solo le zanne e gli occhi erano diventati d'oro.

La bionda non si voltò nemmeno "Alex..."

Allora la rossa le si avvicinò per carezzarle amorevolmente le spalle "Non ti chiedo come stai perché lo posso solo immaginare... Ma dimmi, perché non ti rassegni? Perché non riesci ad andare avanti con la tua vita?"

"Perché la mia Omega è da qualche parte, chissà dove e starà certamente soffrendo. Mi chiedo se si ricorda ancora di me, se prova ancora ciò che provo io..." Rispose, sfiorando il ciondolo con le dita.

"Prima o poi dovrai..."

"Rassegnarmi?" Chiese, interrompendola "Mai. Un giorno la ritroverò e la porterò via dalla sua famiglia per sposarla!"

"Kara..."

"No! Basta... Tu non puoi capire! Hai Maggie, avete i vostri cuccioli... Non hai mai perduto l'amore della tua vita!" Detto questo, la bionda corse via, nel cuore della foresta ad Ovest ed inutili furono i richiami di Alex.

Intanto, ad Obscuria, Lillian e Lex stavano lavorando ad uno dei loro diabolici progetti "Ci servirebbe un DNA molto potente..."

"Tranquillo. Ho già mandato Henshaw e Corbett a caccia..."

"Sono in viaggio da tre giorni, ormai. Porteranno qualcosa di buono?"

"Lo spero. Ho dato loro il compito di prendere una preda speciale..." Ghignò la perfida donna e Lex con lei.

Kara si era allontanata molto, dalla sua città e, all'improvviso, si fermò. Sentì due odori che avrebbe riconosciuto ovunque.

"Kara Zor-El... Sembri stare bene, per una che è... Morta."

"Voi..." Ringhiò Kara, stringendo i pugni.

"La preda che cercavamo..."

Prima che Kara potesse reagire, Corbet aprì la giacca, rivelando un nucleo verde ed un raggio colpì in pieno la ragazza, che si sentì subito debole.

"K-Kryptonite... Maledetti..."

Con le forze che le venivano sempre meno, Kara fronteggiò comunque i due con coraggio, mostrando neanche il due percento del suo potere, anche a causa della Kryptonite. Finché Henshaw non la colpì alle spalle, facendola svenire "Madame Luthor la vuole viva. Ricorda... Imietta prima il siero e poi il sonnifero."

Henshaw eseguì, poi mise la ragazza in un sacco e se la caricò in spalla, poi corsero verso Ovest, per poter ritornare ad Obscuria. Non prima di aver comunicato a Lillian di aver compiuto la missione.

E la donna, nel suo Palazzo, liberò una risata puramente malvagia "Ci sono riusciti! Hanno preso proprio lei..."

"Si rivedranno. Perché questa decisione?"

"Lena tornerà a casa dopo cinque anni di college nella Capitale. Dovrò pur punirla per aver rifiutato di partorire cuccioli per il clan solo per mantenere una stupida e misteriosa promessa... E poi questo varrà anche come regalo." Ammise, fredda.

"Per essersi diplomata e laureata nello stesso momento a pieni voti?"

"Esatto. E poi... Non so più come torturarla." Disse Lillian, incrociando le braccia "Così mi divertirò un po'."

Intanto, al Palazzo degli El, Alex era rientrata per cenare "Kara?" Chiese Lois.

"È scappata via... Non so dove. Sono preoccupata per lei..."

"Sta sempre via un paio di giorni, quando vuole stare per conto suo..."

"Esatto. Sarà alla Fortezza della Solitudine."

"Eppure io ho un brutto presentimento." Disse Eliza.

"Un brutto presentimento?" Ripeté Mike.

"Si... Non so di che tipo, ma non è nulla di buono."

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Capitolo 6
*** Alive. ***


I due tirapiedi di Lillian arrivarono ad Obscuria e portarono Kara nei sotterranei del loro Palazzo, legandole i polsi con delle catene che scendevano dal soffitto.

Kara si era ripresa e, con le poche forze, fronteggiò nuovamente i due, che la colpirono, lasciandole ferite varie e lividi. Dopotutto Kara non poteva fare molto, dovendo usare solo le gambe.

Sentirono poi una porta aprirsi e Kara sgranò gli occhi azzurri serrando con rabbia la mascella "Kara Zor-El... Quale onore averti qui..."

"Lillian Luthor..." Ringhiò la bionda.

"Solo la tua vista mi disgusta, El... L'odore poi..."

"Potrei dire lo stesso, sporca assassina."

Lillian prese una frusta e la colpì "Insolente! Se non mi servisse il tuo sangue, ti ammazzerei con le mie mani. Gridi tanto e non sei nemmeno della Casata Reale..."

"Anche voi non siete nulla di speciale. Siete solo un cognome e basta."

Tali parole fecero infuriare Lillian, che la frustò un'altra volta "Fatele imparare l'educazione, ma non uccidetela." Rivolse ad Henshaw e Corbett, sorridendo malignamente "Io torno subito."

Prima Lex fece a Kara un prelievo di sangue, poi la lasciò ai due tirapiedi.

Lillian aveva un'idea precisa, in mente. Torturare quell'odiosa El e anche sua figlia. Dopotutto, da piccole, erano amiche. Poi lei le aveva divise ed infine l'idea dei manifesti funebri di Lex.

La perfida donna entrò in camera di Lena, ove costei stava smontando le valige dopo essere arrivata, mezz'ora prima, assieme a Jess "Madre." La salutò freddamente Lena.

"Vieni. C'è una cosa che voglio mostrarti..."

Lena, pur non avendone voglia, seguì la donna nei sotterranei, nel grande laboratorio, ove Lex stava iniettando del sangue in quattro capsule.

La mora era disgustata. Erano quattro neonati creati in laboratorio "Sorella..." Le rivolse Lex.

"Questi quattro neonati sono due Alpha e due Omega. Visto che ti rifiuti di accoppiarti per partorire cuccioli per il clan, ho deciso di creare questi bambini. E verranno rinforzati con un sangue particolare, che conosci molto bene... Inutile dire che verranno istruiti per combattere gli El."

Lena trovava il tutto disgustoso, ma altro l'aveva colpita" Un sangue che conosco molto bene?"

La donna allora la condusse nell'altra stanza dei sotterranei "Il suo."

La mora sgranò gli occhi bellissimi "K-Kara... Kara..."

Henshaw e Corbett si allontanarono, le mani sporche del sangue della bionda che, nonostante tutto, sollevò il capo e spalancò gli occhi azzurri "Lena... Lena..."

Proprio la mora fece per andare da Kara, ma Lillian la bloccò, aiutata da Corbett "Non così in fretta. Andiamo!"

Lena, che continuava a chiamare il nome di Kara, venne letteralmente trascinata via e riportata in camera da Corbett, che la lanciò sul letto e chiuse poi la porta "Miss Luthor!"

Jess le si avvicinò subito avendola sentita gridare e visto le lacrime "L-Lei... Lei è viva, Jess. Lillian e Lex l'hanno rapita..."

"Lei, Miss?"

"Kara. Kara è viva... D-Devo liberarla... E tu mi aiuterai."

Jess sorrise "Certo!"

Lena s'inginocchiò e prese una scatola, da sotto il letto. Dentro vi era il peluche che le aveva regalato Kara il giorno della sua partenza, alcuni disegni che la bionda aveva fatto per lei ed un foglietto "Eccolo. Sperando non abbia cambiato numero!"

"A chi vi riferite, Miss?"

"Ad Alex Danvers, la sorella adottiva di Kara. Devo dirle che è in pericolo."

Lena compose il numero e, dall'altra parte, qualcuno rispose "Pronto?"

La mora tirò un sospiro di sollievo "Alex Danvers?"

"Si, sono io. Chi parla?"

"Sono Lena Luthor. Ascoltami attentamente."

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Capitolo 7
*** Non voglio lasciarti. ***


Avevano faticato a credere alla persona che aveva telefonato, ma nessuno ebbe dubbi sul da farsi, così Kal, Alex, Maggie, Lucy, J'onn, Mike e Astra partirono di corsa alla volta di Obscuria per salvare Kara.

"Lena Luthor..." Disse Maggie "Allora Kara aveva ragione... Aveva sempre avuto ragione, nel dire che era viva."

"Un sentimento così bello come l'amore che unisce una El ed una Luthor... Pensavo di aver visto tutto, nella mia vita..." Disse Astra.

"Sono felice per Kara."

"Ama una Luthor, Kal." Precisò Mike.

"A me interessa la felicità di mia cugina. E se Lena ha chiamato Alex è perché prova gli stessi sentimenti o, comunque, tiene a lei." Iniziò Kal "Se anche Lena avesse voluto uccidere Kara, non avrebbe chiamato Alex!"

Mike rimase in silenzio a meditare su quelle parole. Kal aveva ragione.

Intanto, ad Obscuria, Lena trovò sul tavolo del soggiorno gli appunti dell'esperimento di Lillian e Lex. Visto che erano in laboratorio, si sedette a leggerli, tenendo però i sensi all'erta.

Non poteva permettere che il sangue di Kara venisse usato per scopi malvagi e capì subito cosa fare, per fermare il tutto. Visto che usavano il sangue di una El, per distruggerle bastava la Kryptonite e lei sapeva che, in laboratorio, la madre ne aveva abbastanza.

Memorizzati tutti i fogli, grazie al suo grande ingegno, Lena li lasciò dov'erano e decise di scendere nei sotterranei da Kara, una volta certa che tutti dormissero.

Lillian e Lex si ritirarono presto, nelle loro stanze, mentre Henshaw e Corbett erano usciti a controllare il perimetro, prima di andare nella loro stanza a ricaricare il nucleo di Kryptonite che avevano nel petto.

Lena prese allora una scatola e vi mise dentro un paio di asciugamani, un toast con prosciutto e formaggio, pancetta, un po' di carne secca e una bottiglia d'acqua "Miss..."

Jess la fece sobbalzare "Che spavento mi hai fatto prendere!"

"State andando da Kara?"

Lena annuì e le indicò un bagnino con dell'acqua calda. La Beta aveva capito, così lo prese e seguì Lena di sotto.

Entrate nella stanza ove stava Kara, entrambe credettero di dover rimettere anche l'anima. La bionda era coperta di sangue, era stata brutalmente picchiata, si vedeva.

"Oddio..." Sussurrò Lena, con le lacrime agli occhi, avvicinandosi e posandole la mano tremante sul viso.

"Lena..." Biascicò la bionda, aprendo un poco gli occhi, affaticata.

La mora fece appello a tutto il suo autocontrollo per non piangere "Ti ho portato da mangiare e da bere, ti ripulisco e disinfetto le ferite... Ok?"

"Non metterti i-in pericolo per me..."

"Ho chiamato Alex, arriveranno presto."

"A-Avevi ancora il numero c-che ti diedi allora?"

Lena sorrise appena, mentre immergeva un asciugamano in acqua, passandolo poi sul viso di Kara, che mugulò, sibilando minimamente di dolore "Ho ancora tutto. Rimanere aggrappata al ricordo di te era l'unico modo per non morire..."

Anche Kara sorrise, a fatica "Non... Non mi hai mai dimenticata..."

"Nemmeno per un secondo! Jess può confermarlo."

"Confermo!" S'intromise l'altra bionda.

"C-Ciao, Jess... Grazie per... Essere stata con lei..."

Jess sorrise ed annuì col capo "È stato un piacere, Kara. È il mio lavoro."

Lena la ripulì, cercando di non badare troppo all'addome scolpito, visto che la bionda era in reggiseno e pantaloni. Poi le disinfettò i tagli, sentendo un paio di costole certamente incrinate.

"Mia madre ha creato delle cavie e le ha potenziate col tuo sangue. So già come distruggerle, tranquilla."

"N-Non correre pericoli... Non posso proteggerti..."

"L'hai sempre fatto. Sempre. Adesso è il momento di ricambiare!"

Kara si sporse appena per avvicinare il viso a quello di Lena, che capì le sue intenzioni e si mosse verso la bionda, strusciando lievemente i loto visi l'uno contro l'altro, facendosi le fusa.

Entrambe desiderarono di baciarsi, ma Lena doveva ancora entrare nel laboratorio per prendere la Kryptonite e un altro paio di cose.

"Ti ringrazio."

"Figurati." Sorrise la mora, che le portò il toast alla bocca della bionda.

Kara, ovviamente, mangiò tutto e sorseggiò tutta l'acqua, specchiando i suoi occhi in quelli di Lena "Vai... Non farti trovare qui."

"Va bene. Ma tornerò, te lo prometto... Non voglio più lasciarti!"

"Nemmeno io e... E quando sarò liberata, ti porterò via con me! Insieme a Jess." Sorrise la bionda e le due ragazze con lei.

Lena le carezzò il viso, teneramente, con devozione, provando sentimenti molto forti ed un forte calore che si propagava in lei.

Ed anche Kara provava le medesime cose.

Dopotutto entrambe non avevano mai smesso, di amarsi. Dovevano solo trovare il tempo ed il modo giusto di dirselo.

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Capitolo 8
*** Saved! ***


Il mattino seguente, Lena drogò la colazione di Lillian e Lex e fine di svenire per non destare sospetti ed aveva spiegato a Jess come manomettere le telecamere di sorveglianza disseminate nei corridoi che portavano al laboratorio e anche in esso.

Lena prese della Kryptonite liquida, mentre guardava con disgusto le cavie, la versò in un contenitore nel quale vi era un liquido verde ed osservò la reazione chimica che voleva vedere.

Il veleno per uccidere le cavie era pronto, così lo iniettò nei quattro tubi che fornivano loro nutrimento ed il resto lo dissolse nel liquido in cui stavano.

Per far sparire le prove, gettò il contenitore tra i rifiuti speciali e tornò in soggiorno per poggiarsi al tavolo e continuare la recita, fingendosi svenuta.

I due perfidi Luthor si svegliarono diversi minuti dopo e Lena fece altrettanto "Cos'è successo?" Chiese proprio la mora.

"Non lo so. Potrei giurare che qualcuno ha drogato la colazione!"

"Può essere... Non mi sento troppo bene..." Disse Lena.

"Allora vai in camera tua." Ribadì Lex.

Lena si alzò da tavola e fine di barcollare leggermente, salendo le scale e, in camera sua, si chiuse dentro e fece l'ok col pollice a Jess.

Prese poi il cellulare per scrivere ad Alex ove fossero e la risposta la tranquillizzò. Molto vicino, aveva scritto la rossa.

"Credo saranno qui molto presto."

"Speriamo in bene!"

Poi le due sentirono Lillian e Lex gridare. Dovevano essere andati in laboratorio ed aver scoperto tutto.

Lena si stese sul letto e, qualche minuto dopo, arrivò Corbett, che distrusse la porta della stanza "Non si usa più bussare?"

Lui prese la mora per i capelli e la trascinò letteralmente di sotto, sino al sotterraneo in cui stava Kara "Oh, eccoti." Disse Lillian "Le cavie sono morte, uccise da chissà chi, quindi ci serve il suo sangue. Forza!"

Lena vide che Kara era stata picchiata nuovamente e fissò poi la siringa che teneva la donna, indugiando. Non voleva prenderla e fare del male a Kara.

"Non voglio... Non voglio farlo."

"Invece tu lo farai!" Disse Lex, prendendola per il collo, liberando i suoi feromoni da battaglia.

Lena era inerme, il fratello era troppo forte. Si bloccò quando sentì altri feromoni da battaglia. Non ebbe dubbi.

Quel forte odore muschiato, misto a menta e vaniglia poteva appartenere solo a Kara "Non la toccare..."

La bionda lo guardava con uno sguardo infuocato e, con un movimento del capo, scagliò Lex lontano da Lena.

I presenti nella stanza non riuscirono a credere ai loro occhi. Lara era un membro della Casata Reale e la prova erano gli occhi, divenuti d'oro.

"Da non credere... Sei della Casata Reale..." Disse Lillian, davvero incredula e sorpresa "Voglio il tuo potere... Sarai mia!"

La donna venne, però, scagliata lontana da Kara e Lena s'avvicinò al suo amore, posandole le mani sul petto "Calmati, Kara... Sto bene. Tranquilla."

La bionda parve calmarsi, ma rimase comunque all'erta. Lena stava rischiando molto, non poteva permettere che facessero del male a lei o ad entrambe "Non posso p-permettere che ti facciano del male..."

"Non hai idea di quanto me ne abbiano fatto in questi anni..."

Kara serrò la mascella con rabbia ed avvicinò il viso a quello di Lena, facendole ancora le fusa, subito ricambiate.

"Che scena disgustosa!" Ringhiò Lillian "Una Luthor che fa le fusa ad una sporca El e viceversa! Oltraggioso."

Lena allora fece appello a tutto il suo coraggio "Perché non abbiamo mai smesso di amarci."

Lillian e Lex mostrarono le zanne e liberarono i loro feromoni da battaglia e Kara continuava a proteggere Lena, finché non arrivò qualcuno a darle man forte "Scusate il ritardo!" Disse Kal.

"Kal-El..." Ringhiò Lex "Maledetto..."

Arrivarono anche Astra, Maggie e J'onn che, unendo i loro feromoni da battaglia a quelli dei due cugini, fecero svenire i due perfidi Luthor, oltre a Corbett ed Henshaw.

Kal s'avvicinò a Kara "È svenuta... Non ha più forze ed è ferita..."

J'onn spezzò le catene e Kal la sostenne, mentre Maggie prese in spalla Lena "Starà bene?" Chiese la Omega, preoccupata.

"Si. La portiamo nella Capitale... Eliza dovrebbe essere già là ad aspettarla per curarla al meglio."

"Solo un secondo." Disse Lena, salendo nella sua stanza, scendendo poco dopo, trovandosi davanti Alex, che l'abbracciò.

"Grazie... Grazie!"

"Di nulla. Ma datele questo..." Richiese, dando a J'onn il peluche che Kara le aveva regalato da piccole.

"Prendi le tue cose, Lena. Tu e Jess vivrete con noi!" Se ne uscì Kal "Tu e Kara avete sofferto troppo... Adesso basta!"

La mora sorrise e lo ringraziò e venne accompagnata da Maggie, Lucy e Mike nella sua stanza, gli altri avrebbero portato Kara nella Capitale.

E Lena sperò con tutta sé stessa che la sua amata potesse farcela.

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Capitolo 9
*** Finalmente amore. ***


Erano passati tre giorni da quando Kal e gli altri avevano portato Lena e Jess a Sylan City, salvando anche Kara e, proprio di costei, non di erano più avute notizie.

Tutti avevano fatto ritorno, dopo averla portata nella Capitale affinché Eliza potesse curarla, lasciando là solo Alex e J'onn, che l'avrebbero protetta in caso di necessità.

"State bene, Miss?" Chiese Jess, raggiungendo Lena sulla medesima collinetta ove Kara era andata ogni notte a gridare il suo dolore quando, pur essendo certa che non fosse morta, la sapeva in pericolo.

"Vorrei solo sapere come sta Kara..."

"Secondo me sta bene. Venite, torniamo a casa..."

Lena annuì col capo, anche perché era entrata da un paio di giorni nel periodo del calore e rischiava si essere preda di qualche Alpha che, nonostante sapesse che era componente del Clan El, tentasse lo stesso di aggredirla per appagare l'appetito sessuale.

Entrata nel Palazzo, nella grande sala in cui si mangiava, si stupì nel trovarla illuminata e coi componenti del Clan attorno al tavolo, tutti sorridenti.

Lena fece per parlare, quando un odore molto famigliare ed una musica si fecero largo tra i suoi sensi.

Can't say how the days will unfold,

Can't change what the future may hold

But, I want you in it

Every hour, every minute

This world can race by far too fast

Hard to see while it's all flying past

But, it's clear now,

When you're standing here now

I am meant to be wherever you are next to me

All I want to do

Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home

To you

And all I could see

Right from the start

Right from the start

That you would be

Be my light in the dark

Light in the dark

Oh, you gave me no other choice

But to love you

All I want to do

Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home

To you

Can't say how the days will unfold,

Can't change what the future may hold

But I want you in it

Every hour, every minute

Lena, come la prima volta in cui l'aveva sentita cantare, si commosse, pianse di gioia "Kara..." Riuscì a dire.

La bionda le si avvicinò, col suo bel sorriso e si mise in ginocchio "Sono passati dieci anni fatti di dolore e... Spero di saperlo fare meglio adesso, rispetto a quando lo feci allora..." Iniziò Kara, mostrando ciò che teneva dietro alla schiena. Il peluche che le regalò allora e che Lena le aveva lasciato "Lena Luthor, vuoi essere la mia Omega?"

La mora sentì fiamme, lava bollente spandersi nel basso ventre a causa del calore "Si! Si, Kara Zor-El. Lo voglio oggi come lo volevo allora!"

Lena prese il pupazzetto e Kara si mise in piedi, abbracciando subito la mora, che corrispose il tenero gesto.

Si guardarono e le loro labbra si unirono in un bacio dolce, pieno di amore e passione molto coinvolgente.

Kara prese Lena in braccio come se fosse una sposa e la portò in camera sua, ove la mora era stata sistemata.

Chiusa la porta alle loro spalle, al sicuro tra quelle mura insonorizzate, Lena notò gli occhi azzurri di Kara con sfumature lievemente scure e sentì il suo odore più forte, più deciso. Anche lei era nel periodo del suo calore.

Le due innamorate si baciarono nuovamente, accarezzandosi "Ti amo, Lena. Ti amo tanto!"

"Ti amo tantissimo anch'io."

Pian piano si spogliarono, accarezzandosi e Lena amò tracciare i contorni dei muscoli della sua Alpha, più pronunciati a causa del calore, mentre Kara la stendeva delicatamente sul letto, riprendendo a baciarsi.

Si nascosero sotto le lenzuola e Kara scese a baciare il seno del suo amore, scendendo sempre più in basso, con una scia di baci a bocca aperta, fino a lambirle la sua intimità.

Lena gemeva di piacere, intrecciando le dita tra le bionde ciocche della sua amata, che inarcò la schiena e la bionda la portò oltre l'apice del piacere.

Kara si portò poi a livello del viso di Lena e la baciò con passione, sentendo il suo lupo che voleva emergere, che le gridava di prendere l'Omega e farla sua più e più volte.

Ma la bionda non aveva mai seguito il suo istinto animale.

Lena gemette e carezzò la sua Alpha, baciandole la mandibola, il collo, le spalle, il petto e Kara si sistemò, pronta a prendere la compagna e farla sua.

E Kara la penetrò con tutta la dolcezza di cui disponeva ed un po' di forza e Lena sgranò gli occhi innanzi alla prestanza fisica della sua Alpha "Lena, io... Io voglio marchiarti. Voglio far sapere a tutti che sei mia!"

"Allora fammi tua, Kara."

La bionda non se lo fece ripetere due volte. Spinse, nel corpo della sua Omega e, quando raggiunsero l'apice del piacere, Kara mostrò le zanne e morse il collo di Lena, che gemette, graffiandole la schiena.

Lasciato il marchio, Kara lo leccò e baciò un paio di volte "Non volevo farti male..." Disse, sinceramente dispiaciuta.

Lena le sorrise, prendendole il viso tra le mani e baciandole "È il dolore più bello che abbia mai provato in vita mia. Fai ancora l'amore con me... Non smettere mai, di farlo!"

"Sono passati dieci anni... Non ho intenzione di smettere di amarti ora che ci siamo ritrovate. Ora che sei la mia compagna!"

"Magari ora potrei anche rimanere incinta..."

Kara si diede mentalmente dell'idiota. Aveva scordato un piccolo particolare "Scusa... Ho scordato di mettere..."

Lena la silenziò con un baciò "Non preoccuparti! Porterei in grembo i tuoi cuccioli... I nostri cuccioli. Ne sarei onorata!"

"Basta che non diventi come Alex!"

La mora sorrise divertita "Alex e Maggie...?" Chiese e Kara annuì, dicendo all'amata quanto acida e scontrosa fosse la sorella in quei periodi, così come lo era Lois, decisamente intrattabile, come Sam.

Lena la baciò, tanto non riusciva a fare a meno della sua Alpha e Kara ne fu ben felice, ora che sapeva che volevano le stesse cose.

Una lunga e felice vita insieme, una famiglia ed i cuccioli.

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Capitolo 10
*** Tu ed io, per sempre. ***


Il mattino dopo, Lena era addormentata sul corpo di Kara, avvolta dal tepore offerto dalle braccia del suo amore che la stringevano e dalle calde coperte.

La mora si mosse appena, gemendo lievemente quando sentì di essere ancora unita alla bionda nel modo più intimo possibile e, proprio Kara, si svegliò subito, con un ringhio leggero.

Strinse maggiormente a sé Lena, cercando di non farle male, la accarezzò e inspirò il suo odore, tirandola leggermente in su "Buongiorno." Sussurrò, contro le sue labbra.

"Buongiorno!" Sorrise la mora "Non volevo svegliarti..."

"Mi sarei svegliata da sola. Ho voglia di farti tante cose..."

"Lo posso ben immaginare!"

La mora sapeva che Kara parlava in quel modo per via del calore, che negli Alpha scatenava istinti primordiali e grande desiderio sessuale.

Ma Kara era diversa. In lei non era emerso l'istinto animale e, non ne era ancora certa, ma credeva che lo sapesse controllare, così da poter fare l'amore come più le piaceva, invece di farlo come piaceva al suo lupo.

Proprio Kara la destò dai suoi pensieri stendendola sotto di sé con un rapido movimento "Ti amo, Lena. Non vorrei mai uscire da questo letto..."

"Nemmeno io. Si sta così bene, qui con te..."

Kara sorrise, guardando con devozione il viso del suo amore, che aveva il medesimo sguardo "Ti prometto che farò l'amore con te cercando di non farti male, facendoti sentire tutto ciò che provo per te! E se senti troppo dolore..." Iniziò, venendo interrotta da un bacio schioccato sulle labbra.

"Te lo dirò." Concluse per lei la mora "Ti amo tanto anch'io, Kara!"

La bionda le sorrise e la baciò con passione, muovendosi in lei sino a portarla oltre l'apice del piacere e Lena chiamò più volte il nome del suo amore, tra gemiti che sembravano miagolii ed ansiti.

Rotolarono tra le lenzuola umide e macchiate del loro amore, baciandosi, accarezzandosi, facendosi le fusa, apprezzando ogni piccolo momento, felici di essere finalmente insieme.

Fecero l'amore in diverse posizioni, finché non si accasciarono sul letto, stanche e soddisfatte, con Kara che accarezzava le trecce scure della sua compagna "È così bello poter essere finalmente insieme..."

"Si... Non hai idea di quanto abbia sofferto, di quanto ti abbia pensata... Era il solo modo per non togliermi la vita."

Kara le carezzò la schiena "Ho sofferto tanto anch'io, ma... Se ti fossi tolta la vita, io cos'avrei fatto?"

"Sei stupenda, dolce, gentile, hai un corpo da urlo... Avresti trovato un'altra Omega da amare."

"Impossibile." Rispose sicura la bionda.

"Perché?" Chiese allora Lena.

"Perché anch'io mi sarei tolta la vita, così da poter stare con te almeno dopo la morte." Ammise la bionda, inchiodando i suoi occhi azzurri in quelli verdi della sua Omega "Non sarebbe stata vita, senza di te, senza il mio amore, la mia anima gemella! Non avrei avuto motivo per vivere."

"Nonostante il tuo Clan, la tua famiglia, ti ami e rispetti?"

"Si. Perché che senso avrebbe avuto stare viva per rimanere sola?"

Gli occhi di Lena si velarono di lacrime e baciò Kara "Amore mio..."

La bionda la strinse a sé, carezzandola, baciandole il marchio "Tu ed io, per sempre." Sussurrò con voce roca l'Alpha.

"Tu ed io, per sempre!" Ribadì Lena, concedendosi nuovamente all'amore della sua vita.

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Capitolo 11
*** Dubbio. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò nel caldo e protettivo abbraccio di Kara, che la stava fissando "Buongiorno."

"Buongiorno." Sorrise Lena, carezzando il petto della bionda.

Anche Kara carezzava la sua amata "Che ne dici di uscire dalla camera, farci una doccia insieme, mangiare qualcosa e fare un giro?"

Lena le cinse il collo, notando che la voce del suo amore era tornata dolce e non era più roca, profonda. Il calore era finito.

"Direi che è un'ottima idea!"

"Bene, allora." Sorrise Kara, uscendo dalla mora, che gemette lievemente.

La bionda le fece cenno di alzarsi e Lena la raggiunse, permettendo all'Alpha di issarla tra le sue forti braccia. Nuovamente Lena si stupì, della forza di Kara, che la sorresse con un braccio e con la mano libera prese il lenzuolo, per avvolgerlo attorno ai loro corpi.

Uscirono e si diressero verso il bagno "Chi si vede! Buongiorno." Le salutò Maggie "Oggi pomeriggio ti alleni?"

"Certo! Come sempre."

"Ecco perché sei così forte..."

Kara sorrise e baciò Lena sul lato sinistro del collo "Esatto. Verrai a vedermi?" Tentò e la mora sorrise.

"Assolutamente. Voglio vederti all'opera!"

Si baciarono ancora e Maggie sorrise. Erano troppo carine, insieme e meritavano tutta la felicità del mondo.

"Su, rubacuori! Vai a fare la doccia, prima che escano Imra e Nia..."

"Sono entrate nel periodo del calore?"

"Già." Rispose la mora Alpha.

"Beh, una ha Mike e l'altra Brainy. A me non importa... Il mio periodo è appena finito, così come quello di Lena, lo abbiamo pienamente soddisfatto e... L'ho marchiata."

Maggie sorrise "Ottimo! Ma... Possibile che tu non cada mai in tentazione?"

"Sono sempre stata troppo innamorata di Lena, per cadere in tentazione."

Kara se ne andò poi, per entrare in bagno e Kal uscì dalla sua stanza "Allora oggi Kara si allena con noi?"

"Si. Sai... Ha marchiato Lena." Rivelò, con fierezza "Mi sento stupida..."

"Perché?"

"Beh... Io ho dovuto farlo tre volte, con Alex, prima di decidermi a marchiarla e lei... Non ci ha pensato due volte!"

Kal sorrise "Anch'io ho marchiato subito Lois, perché sentivo che lei era la mia metà perfetta, la mia anima gemella. Se Kara l'ha fatto, è perché prova le medesime cose!"

"Quindi approvi il marchio..."

"Certo! Entrambe meritano di essere felici. Hanno sofferto così tanto... Se si amano, hanno la mia benedizione! Oggi parlerò ad entrambe."

Maggie sorrise e se ne andò, come fece anche Kal.

In bagno, Kara e Lena avevano optato per riempire la vasca e rilassarsi tra la schiuma, scambiandosi baci e coccole, con la bionda che aveva preso la compagna e la teneva stretta a sé.

"Perché Maggie ti ha detto che Imra e Nia sono nel loro periodo del calore?"

"Lei cerca sempre di tentarmi. Tutto qui."

Lena la fissò "Io mi sono concessa a te, ho vissuto la prima volta con te..."

"Anch'io ho perduto la verginità con te..." Disse la bionda, notando che la sua stupenda Omega aveva chinato il capo "Ehi..."

"Sei... Stata con loro?"

"Assolutamente no! Non mi sarei sentita appagata. E poi, loro sono fidanzate ed io, per principio, non andrei mai con un'Omega impegnata!" Ammise decisa, guardandola negli occhi "Se non mi credi, puoi sempre chiedere ad Eliza. Ogni mese fa gli esami a tutti!"

La mora rimase stretta a Kara "Mi dispiace..."

"Maggie fa questo genere di... Scherzi, diciamo, a tutti. Voleva farti credere che io soddisfassi le Omega del nostro Clan nel periodo del calore. Ma, se può farti stare tranquilla, ti accompagno al laboratorio di mia madre!"

"Non sei arrabbiata?"

"Perché dovrei? Io ti amo e... Vedrai, prima o poi Maggie farà qualche scherzosa allusione anche a te!"

Lena sorrise e la baciò "Ti amo anch'io. E scusami... Mi dispiace."

"Va tutto bene. Non avrei mai potuto andare a letto con altre, quando aspettavo e bramavo solo te!"

La mora si premette maggiormente contro Kara, che la prese per i fianchi, pronte ad amarsi nuovamente.

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Capitolo 12
*** Vero amore. ***


A Kara e Lena, quando furono pronte per la passeggiata, si unirono Alex e Maggie coi tre figlioletti Kyle, Ken e Julia.

"Ed io che speravo in una passeggiata romantica..." Bofonchiò Kara.

"Dai... Dopotutto sono i tuoi nipotini. E sono davvero carini!"

"Si, sono carini e voglio bene a tutti loro! Ma aspetta di vedere..." Iniziò la bionda, senza finire, visto che i due maschietti si erano messi a litigare per cosa fare in spiaggia, dal momento in cui uno voleva nuotare e l'altro fare i castelli di sabbia.

Avevano cinque anni, quasi sei, ma già da un paio di mesi si allenavano con Jon, il figlio di Kal e Lois, di un anno più grande.

E, nel litigare, i due tirarono involontariamente una testata nei gioielli di famiglia della loro adorata zia, intervenuta per separarli, visto che Alex era incinta. Kara si mise in ginocchio.

"Visto cos'avete fatto?? Adesso a casa, siete in castigo!" Li sgridò Alex, ed i due bimbi si scusarono, dando un bacio sulle guance a Kara.

Lena s'avvicinò alla sua Alpha "Kara, stai bene?"

La bionda era abbastanza dolorante, per rispondere "Ehi... Ce la fai?" Chiese Maggie, tenendole la mano, subito stretta, aiutandola a mettersi in piedi "Farai meglio ad andare da Eliza."

"Si..." Biascicò Kara, tenendo la mano sulle sue parti basse.

Maggie le rimase accanto, tenendo Julia per mano "Tanto male?"

Kara forzò un sorriso alla piccola Omega, di quattro anni "No, piccolina. Sto bene... Guarda!" Disse, mostrandole i muscoli e la bimba sorrise.

Anche Lena sorrise, nel vedere la dolcezza di Kara con la nipotina, di come la bionda fosse tornata poi a soffrire per il dolore.

Tornate al Palazzo degli El, Eliza le stava aspettando "Alex mi ha raccontato tutto. Vieni, lascia che ti visiti..."

"Posso... Venire anch'io?" Tentò Lena.

"Certo." Sorrise la donna, quindi scesero una rampa di scale ed Eliza aprì un grande portone d'acciaio, inserendo un codice numerico sull'apposita tastiera "Stenditi sul lettino."

Lena si guardò attorno. Quel laboratorio non aveva nulla in meno di quello dei Luthor. Era ugualmente ben fornito ed equipaggiato.

La mora si sedette su una seggiola, mentre Eliza, madre adottiva di Kara e naturale di Alex, s'avvicinava al lettino per visitare la bionda.

"Mi fa... Davvero male..."

"Calati i pantaloni." Disse la donna, mettendo i guanti in lattice.

Kara arrossì molto "Come?"

Eliza la fissò, divertita "Non posso vedere se è tutto apposto altrimenti." Sorrise la donna "Non ti vergognerei di tua madre, vero? Con tutti i pannolini che ti ho cambiato, nulla mi scandalizza."

Lena sorrise appena, faticando a trattenersi innanzi a quella di situazione fattasi quasi comica. Kara cedette e tolse i jeans, restando in boxer.

Eliza, che era anche un'eccellente medico, non solo una brillante scienziata, iniziò a visitare la figlia "È tutto apposto?"

"Si." Sorrise Eliza "Devi solo tenere su del ghiaccio e andarci piano con l'attività sessuale, visto che hai perduto la verginità."

Lena guardò la donna e Kara fece altrettanto "Potresti darmi la mia cartella?" Richiese la bionda "Voglio provare a Lena che lei è stata la mia prima e che sarà l'unica."

Eliza sorrise "A te." Disse, prendendo un fascicolo dallo schedario "Posso assicurarti che Kara era vergine, fino a tre giorni fa, quando è stata riportata a casa e vi siete amate. Ed è sana come un pesce!"

La mora lesse il fascicolo di Kara, ma lo chiuse quasi subito "Mi fido... Non serviva mostrarmelo."

"Volevo darti la prova che le parole di Maggie erano solo uno scherzo."

Lena si avvicinò alla bionda, che le posò le mani sui fianchi "Ricorda che non avrei mai fatto sesso con un'Omega che non fossi tu! Io ti amo. Sei la mia compagna e ti sposerò! E... Spero avremo dei cuccioli!"

La mora le cinse il collo, carezzandole i biondi capelli "Ne avremo di certo! Abbiamo fatto l'amore per tre giorni e tu hai scordato..."

"Kara!" La riprese la madre "Devi sempre mettere la protezione! E se non vuoi usarla, devi chiedere alla tua Omega se le va bene!"

"Lo so. Ma... Ero presa dal momento, dalla mia prima volta, dal suo odore... Non ho resistito!"

"A me non è proprio venuto in mente." Ammise Lena "Ma, se avrò dei cuccioli, ne sarò onorata. Perché saranno miei e di Kara, della mia Alpha, del mio amore..."

Kara la baciò dolcemente, subito ricambiata ed Eliza sorrise.

Quelle due si erano promesse amore a soli otto anni e, nonostante la lontananza e gli inganni messi in atto da Lillian e Lex Luthor, sapevano che si sarebbero riviste ed amate.

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Capitolo 13
*** Exciting. ***


Il giorno seguente, dopo pranzo, Kal invitò chi voleva ad uscire e raggiungere la solita piana a Nord per allenarsi.

Lena andò con Lois, Nia e Alex, che avrebbero allenato i rispettivi figli assieme ad Astra "Dimmi..." Avanzò ad un tratto Lois "Com'è... Fare l'amore con Kara?" Chiese ed Alex la guardò in modo ovvio.

"Anch'io sono curiosa di saperlo!" Disse Nia "Noi Omega abbiamo tanto provato a corteggiarla, a farla sfogare nel periodo del calore, ma niente."

La mora arrossì un poco "È molto bello. È dolce, mi fa sentire amata e ci concediamo, perdendoci nella passione..."

Le altre Omega la osservarono, quasi con occhi sognanti, meno Alex, che sorrise appena "È proprio da Kara."

"E... È molto dotata, vero? L'ho notato..."

Lena divenne quasi bordeaux ed era strano, per lei, che riusciva a controllarsi, ma la domanda della sopraggiunta Sam la colse alla sprovvista "Ehm... Ecco..."

"Basta metterla in imbarazzo!" Le riprese Astra.

"Volevamo solo sapere..."

"Lo posso ben immaginare! Su, ad allenarvi coi vostri figli."

Lena sospirò "Grazie."

Astra le sorrise "Figurati. Sai... A parte Alex che è sua sorella, le altre hanno tutte un debole per Kara."

La mora era molto gelosa e deglutì, prima di rispondere "Capisco... Beh, è bellissima. Posso dire di capirle perfettamente!" Rispose ed Astra le sorrise nuovamente, notando la sua espressione "Ti alleni?"

"No... Io non ho mai combattuto. Sono molto intelligente, ma quanto a muscoli, sono piuttosto scarsa..."

"Allora scommetto che la guarderai allenarsi..." Alluse la donna, facendo cenno col capo verso Kara, pronta ad affrontare Kal.

Lena, totalmente persa sul corpo della sua amata, coperto solo da una canottiera e calzoncini corti, i capelli raccolti in un chignon fatto a caso.

Prima di iniziare, Kal s'avvicinò alla cugina "Allora? Con Lena tutto bene?"

"Si!" Sorrise felice Kara "Anche se, la scorsa notte, non ho potuto amarla per via della botta presa alle parti basse."

Il ragazzo sorrise a sua volta "Sono contento di vederti finalmente felice!" Disse, abbracciandola e la bionda fece altrettanto.

"Lei mi rende felice! E... Voglio sposarla, Kal."

"Quando sentirete che sarà il momento, avrete la mia benedizione!" Ammise e nuovamente Kara lo abbracciò.

I due iniziarono poi ad allenarsi, sia fisicamente sia per quanto riguardava l'usare i loro feromoni da battaglia.

E Lena, nonostante l'odore dei due cugini fosse quasi uguale, si eccitò molto, nel sentire quello di Kara, fattosi più muschiato.

Dopo un paio d'ore, Kara raggiunse la sua amata, cingendole la vita da dietro "Mi hai vista?" Chiese, sensualmente.

"Si... E... È stato... Molto bello..."

"Ho sentito, quanto ti è piaciuto, il vedermi in allenamento..." Sussurrò, mordicchiandole il lato destro del collo, vicino al marchio.

La mora gemette, voltandosi nell'abbraccio della sua Alpha per cingerle il collo con le esili braccia "In effetti è stato molto... Eccitante, vederti all'opera." Ammise, sfiorandole la parte di petto che s'intravedeva dalla canottiera, baciandole la mandibola.

Kara la prese per i fianchi e la issò tra le proprie braccia "Allora conto di vederti ad ogni allenamento..."

"Assolutamente si."

"Che ne dici di fare una doccia con me?"

"Divo che accetto!" Rispose e Kara, dopo un bacio appassionato, la portò nel palazzo, così da raggiungere in bagno e fare la doccia insieme.

E non solo, ovviamente.

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Capitolo 14
*** Simply love. ***


Kara e Lena, dopo aver fatto il bagno insieme ed essersi amate, si vestirono e raggiunsero il soggiorno.

Lì, i vari cuccioli stavano guardando la tv e Jon, il figlio di Kal e Lois, le notò "Zia Kara!" Gridò il piccolo, correndo da lei.

La bionda lo prese in braccio "State guardando i cartoni animati?"

"Si!" Rispose il piccolo.

Kara si sedette sul tappeto e fece sedere Lena tra le proprie gambe, guardando la tv coi suoi nipotini e gli altri piccoli, che si strinsero alla loro zia preferita, anche se non era imparentata con tutti.

Lena osservava le dolci interazioni della sua amata coi cuccioli ed i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Le tornò in mente la sua infanzia, poi la parte di vita che aveva dovuto vivere lontana da Kara, vittima delle angherie della famiglia. Quanto avrebbe voluto ricevere un abbraccio, un bacio, una carezza. E invece mai nulla.

"Amore mio... Cosa c'è?" Chiese la bionda, voltandosi, sfiorandole la guancia destra con una dolce carezza, avvicinando il viso al suo per farle le fusa e darle dolci bacetti.

"S-Sai... Ti guardo interagire con loro e... E penso a quanto mi sia mancato tutto questo. Non ho mai ricevuto nemmeno un abbraccio..."

Kara, si portò davanti a lei e la strinse forte a sé, carezzandole il capo, mentre Lena dava libero sfogo alle lacrime.

"La tua famiglia è così cattiva?" Chiese il figlio di Nia e Brainy.

Lena annuì appena, col capo "Si, molto." Rispose Kara.

Kara baciava ed accarezzava la sua Omega, che era stretta a lei e, con grande sorpresa delle due innamorate, i cuccioli si alzarono in piedi, più o meno goffamente, in base all'età, ed abbracciarono a loro volta Lena.

Tutti insieme. Perché l'unione era la forza del Clan El.

Usciti dalla cucina, Eliza, Cat e Winn si trovarono innanzi agli occhi la tenera scena "Wow..." Commentò il ragazzo.

"Quella giovane ha bisogno di sentire affetto ed amore." Disse Cat "Viene, purtroppo, da uno dei Clan più spietati del mondo, che crescono i loro cuccioli Alpha insegnando loro che, chi nasce Omega, va stuprato o stuprata per avere cuccioli e che i Beta vanno uccisi!"

"Beh, credo che Kara ed i cuccioli le daranno tutto l'amore che possiedono." Sorrise Eliza "E... Chissà, magari ne avrà anche lei, di cuccioli."

"Vorrei troppo vedere Kara fare la madre..." Sghignazzò Winn.

Le due lo guardarono e solo loro sapevano a cosa stessero pensando "Winn! Spero tu non abbia appena detto che vorresti vedermi zia."

Il Beta deglutì e si voltò, sorridendo spaventato ad Alex "Sono giovane, per diventare zia!" Ringhiò la rossa, iniziando poi a piangere "Tutta..."

"Colpa degli ormoni." Sorrise Eliza, abbracciandola, cercando di consolarla.

La donna vide poi i cuccioli dare ciascuno un bacio sulle guance a Lena e Kara che fingeva di essere gelosa.

"Ah si? Tradite la zia preferita?" Chiese in tono scherzoso, alzandosi e rubando le loro merendine "Io mi prendo queste!"

"Nooooo!" Gridarono i piccoli, tutti insieme.

"Su, piccoli, prendetela!" Disse Lena, guardando divertita i cuccioli uscire di corsa dal palazzo per inseguire la zia e riprendere le merendine.

Non erano figli loro, ma avevano in comune la passione per il cibo, esattamente come Kara.

Chissà a quando ne avrebbero avuti di loro.

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Capitolo 15
*** A look. ***


Lena, assieme a Winn, Cat, Alex ed Eliza, uscì in giardino per guardare i cuccioli mentre inseguivano Kara per riprendersi le merendine.

"Sono troppo carini..."

"Ne vedrai molte, di queste scene!" Disse Winn.

Lena sorrise, notando poi come Kara avesse finto di inciampare, con una magistrale caduta, per farsi acchiappare dai piccoli.

La bionda diede a ciascuno la propria merendina, ma non prima di essersi lasciata coinvolgere da un abbraccio di gruppo.

"Venite, andiamo a fare il bagno. Tra poco si cena!"

I piccoli seguirono Eliza in casa, invece Lena raggiunse Kara, ancora seduta sul prato "Sei molto dolce, con loro."

Kara le fece cenno di sedersi sulle sue gambe e la mora prese posto "Mi piacciono molto, i bambini! Chissà se ne avremo di nostri..."

"Secondo me si. Non abbiamo mai usato le precauzioni, ci siamo sempre amate senza risparmiarci..."

La bionda le carezzò i fianchi e le baciò il collo "E sarà sempre così. Ti amo così tanto che non riesco ad immaginare altro modo, per amarti!"

Lena la baciò dolcemente "Prendetevi una stanza!" Scherzò Maggie.

"Dai, lasciale in pace." Avanzò Sam, spingendo la mora in casa.

"Guarda che ti rubiamo la cena!" Tentò James.

Kara, nonostante la menzione della cena, non smise di baciare Lena e di farle le fusa "Ti amo tanto!"

"Anch'io. Tantissimo!" Sorrise la mora.

Insieme, poi, mano nella mano, entrarono nel palazzo ed andarono a lavarsi le mani, poi si misero a tavola per gustarsi ciò che Cat, Eliza e Winn avevano preparato poco prima.

Proprio Cat, dopo aver dato un bacio ad Astra, prese posto accanto a Lena "Allora? Ti piace stare qui?"

"Molto! Cioè, abitavo qui, da piccola, ma ero sempre in casa... All'inizio non è stato facile, ma con Kara è tutto più semplice."

"La ami?" Chiese la bionda donna.

"Con tutta me stessa!" Ribadì decisa Lena "Ne sono innamorata da quando la conosco, poi il giorno in cui venne a salutarmi e cantò per me... Non ho mai smesso, di amarla e l'amerò sempre!"

Cat sorrise soddisfatta "È ciò che volevo sentire. E... Non provare mai a farla soffrire. Lei è importante, per me! Ed è la nipote prediletta di Astra."

"Non ho la minima intenzione di farla soffrire!"

"Bene." Rispose Cat, sorridendo appena.

Pochi secondi ed arrivò Kara, che si sedette alla destra di Lena, baciandola sulla guancia e la mora lo ricambiò.

Bastò loro uno sguardo, per capirsi. Il loro amore era così grande e forte che non avevano bisogno d'altro per comunicare.

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Capitolo 16
*** We're gonna have fun. ***


Dopo cena, Kara invitò Lena a fare una passeggiata con lei e, ovviamente, la mora accettò.

"Anche noi con la zia e Lena!" Disse Jon.

Con lui si era alzato anche Carter, il figlio di Cat ed Astra "No, piccoli. Voi andate a giocare oppure a guardare la tv..."

"Perché?" Chiese Carter.

"Vogliono stare da sole." Rispose Winn, che era piuttosto preso dall'abito di Jess e cercava di non guardare troppo.

"Certo che Kara... Buona buona..." Tentò Maggie.

"Lascia stare Kara!" Ringhiò all'improvviso Alex, prendendo la compagna per il colletto della maglia "Voglio del gelato alla menta! E delle patatine fritte. E un massaggio!"

"Sissignora." Rispose la mora "Giuro che, la prossima volta, uso le precauzioni."

"Si, ti conviene!" Se la rise Lucy.

"A proposito... Il bagno è libero..." Le sussurrò Sam.

Pian piano tutti se ne andarono, tranne Lois e Clark, rimasti a guardare la tv coi cuccioli "Non esiste più il passare la sera seduti davanti al caminetto, abbracciati?"

"Tesoro, tu sei romantica. Adesso si pensa ad altro..." Disse Astra.

Intanto, fuori, Kara e Lena camminavano mano nella mano, godendo della rispettiva compagnia.

"Stiamo andando in un posto particolare?"

Kara sorrise appena "Siamo arrivate."

Le due ragazze erano arrivate al fiume che scorreva verso Nord, poco lontano dal palazzo.

Lena si guardò intorno. Il posto era bellissimo, sembrava quasi magico e vi era un'atmosfera particolare "Wow..." Sussurrò, quando vide parecchie lucciole danzare sulla superficie dell'acqua e la luna piena specchiarsi in essa "È uno spettacolo meraviglioso..."

"Lieta che ti piaccia." Sorrise Kara "Che dici, entriamo?"

Lena si limitò a sorridere ed iniziò a spogliarsi, come già stava facendo Kara, che si buttò poi in acqua.

La mora entrò a sua volta pochi minuti dopo e Kara la schizzò un paio di volte "Questa me la paghi!" Rise Lena.

Si schizzarono per un po', finché Kara non bloccò i polsi di Lena sulla sua testa e le fece poggiare le mani sulle spalle, cingendole la vita "Ho promesso che ti avrei fatta divertire, ricordi?"

"Certo." Sorrise Lena "Non l'ho mai dimenticato. Ed io sono curiosa di scoprire il mondo insieme a te, Kara e tutto ciò che ha da offrire!"

La bionda sorrise a sua volta e Lena arrossì innanzi a quel sorriso meraviglioso. La strinse a sé, le passò le dita tra i suoi capelli biondi e la tirò a sé per baciarla.

Kara non si tirò indietro e carezzò i fianchi, il sedere e la schiena del suo amore, le baciò la mandibola, il collo e la issò tra braccia per lambirle il seno e Lena gemeva, mandando la testa all'indietro.

"Torniamo a riva?" Chiese la bionda e Lena annuì.

Una volta lì, si stesero sull'erba e Kara si stese sopra Lena, pronta ad amarla e la mora, quando la bionda la prese, le piantò letteralmente le unghie nella schiena e la graffiò quando raggiunse il culmine del piacere.

Kara liberò un ringhio che le salì dal profondo e ribaltò le posizioni per mettersi seduta. Adorava stare in quella posizione perché poteva baciare il collo, il petto ed il seno di Lena, oltre che essere molto piacevole.

"Ti amo tanto." Disse Lena, quando Kara si stese, lasciando che stesse sopra di lei, baciandole il petto e carezzandole gli addominali.

"Ti amo tantissimo anch'io." Ribadì Kara, che le carezzava la schiena e le lasciava dolci bacetti sul collo.

I loro sguardi s'incontrarono, l'una lesse il desiderio ancora vivo ed ardente dietro le iridi dell'altra "Torniamo a casa?"

"Certo." Rispose Kara e si rivestirono, per poi incamminarsi verso il palazzo, ove le attendeva il loro letto ed il secondo round.

Anche questo faceva parte del divertimento che Kara aveva promesso a Lena in più di un'occasione.

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Capitolo 17
*** Special love. ***


Il mattino seguente, Lena si svegliò tra le braccia di Kara e gemette, nel sentire la bionda ancora dentro di sé.

Kara si svegliò subito, nel sentire il lieve gemito della sua Omega e ringhiò, carezzandole i fianchi e la schiena con dolcezza e possessività, quasi volesse marchiarla, col suo tocco.

Lena sorrise e carezzò a sua volta il petto ed il collo del suo amore "Buongiorno!"

"Buongiorno a te, amore mio."

Le due innamorate si baciarono e Kara stese Lena sotto di sé per poterla amare "È... È stupendo, svegliarsi così..."

"Concordo!" Sorrise Kara, succhiandole il collo e le spalle, mentre si adoperava a portarla oltre l'apice del piacere.

Lena mandò la testa all'indietro e gemette, graffiando nuovamente la schiena di Kara, che si fece prendere ancor più dall'eccitazione e prese una seconda volta la compagna, ribaltando poi le posizioni.

"Wow..." Sussurrò Lena, cercando di riprendere fiato.

"È sempre bellissimo." Ribadì la bionda, che tirò a sé la sua Omega per baciarla con passione e la mora si concesse ben volentieri.

Si baciarono finché la porta della stanza non venne spalancata ed entrarono Jon e Carter in primis, seguiti dagli altri cuccioli "Zia!"

Kara e Lena si separarono in fretta e cercarono di coprirsi al meglio "Piccoli... Cosa c'è?"

"Andiamo a passeggiare?"

I piccoli saltarono sul letto e Carter colpì inavvertitamente Kara nei gioielli di famiglia con un ginocchio. La bionda sgranò gli occhi.

"A-Andate a prepararvi... Io... A me serve Eliza..."

"La chiamiamo noi!" Offrì uno dei figli di Alex e Maggie e tutti i cuccioli se ne andarono per chiamare Eliza.

Kara si mise in ginocchio, con una mano sulle parti basse "Che dolore... Ma porca miseria..."

"Vuoi che ti massaggi?" Offrì Lena.

La bionda la fissò ed un ringhio emerse dal suo profondo "Per quanto l'idea possa piacermi, se ti lasciassi fare, non li porterei a passeggiare. Ma... Possiamo sempre rimandare tutto a stasera..." Sussurrò, baciandola.

Lena sorrise a sua volta, leccandole le labbra "Va bene."

Sentirono più bussare alla porta ed Eliza entrò "Buongiorno!" Le salutò ed entrambe risposero "Cosa c'è, Kara?"

"Ho rischiato ancora di essere castrata... Stavolta da una ginocchiata."

Eliza aveva con sé un paio di guanti e li mise, poi visitò Kara, ma solo dopo aver mandato i sopraggiunti cuccioli a prendere cotone e disinfettante.

Lena era seduta, accoccolata contro Kara e le carezzava le spalle, mentre la madre adottiva la visitava "Tranquilla, è tutto apposto! Ma adesso ti medico quei bei graffi sulle spalle..."

Jon diede disinfettante e cotone ad Eliza, che medicò Kara, la quale sibilò spesso di dolore "Fatto?"

"Si... Mi raccomando, col sesso. Vacci piano stanotte!"

Kara annuì col capo e fissò Jon "Preparatevi... Tra mezz'ora andiamo a passeggiare!" Disse ed il piccolo se ne andò, felice.

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Capitolo 18
*** L'attacco. ***


Kara, nonostante il lieve dolore che sentiva ancora alle parti basse, andò a passeggiare con Lena ed i vari cuccioli.

"Dove andiamo?" Chiese Charlie, figlio di Brainy e Nia.

"Al lago! Che ne dite?"

I cuccioli erano visibilmente felici e, mentre le due piccole Omega, una figlia di Alex e Maggie e l'altra figlia di Lucy e Sam, presero Kara per mano e l'Alpha le prese in braccio.

Gli altri cuccioli erano poco davanti a loro "Eccovi! Sono riuscita a raggiungervi." Disse Lucy.

Prima che si potesse dire altro, Lucy stessa e Kara si fermarono "Cosa c'è?" Domandò Lena.

"Tre odori sconosciuti..."

I tre tizi non tardarono a mostrarsi e Lena deglutì "Ciao, Lena!"

Kara si parò innanzi alla sua compagna "Chi siete? Cosa volete?"

"Noi siamo le tre guardie del corpo di Lillian Luthor." Rispose uno di loro.

Lena fece un paio di passi indietro, assieme ai cuccioli, lasciando le due Alpha in prima linea "Tornate nel vostro territorio!"

"Dobbiamo riportare a casa Lena! La nostra padrona ha preso accordi con Morgan Edge... Diventerai la sua compagna!"

"Mai! Io amo Kara e sono già legata a lei."

"Allora basterà ucciderla!"

Lo scontro iniziò ed arrivò J'onn ad aiutare le due giovani Alpha. Non che servisse loro aiuto, visto che Kara era una vera furia.

Uno di loro provò vigliaccamente ad attaccare Lena ed i cuccioli, ma Kara si frappose e venne ferita alla spalla destra, prima che reagisse e scagliasse l'Alpha nemico giù dal pendio.

Gli altri due recuperarono il compagno ferito e se ne andarono, minacciando di ritornare per prendere Lena.

"Kara!" Disse proprio Lena, inginocchiandosi accanto alla bionda.

Kara era in ginocchio e si teneva la spalla, i denti stretti "Sto bene... Torniamo a casa. J'onn, porta tu i cuccioli al lago..."

"No!" Disse Jon "Noi veniamo a casa con te."

La bionda sorrise al piccolo e s'incamminarono verso il palazzo, ove Kara venne aiutata da Astra "Cos'è successo?"

"Tre tirapiedi di mia madre..." Spiegò Lena, con le lacrime agli occhi "È stata colpa mia... Solo mia!"

"No, bambina." Le disse Cat, carezzandole il capo, mentre Jess l'abbracciava "È colpa di tua madre!"

"Ma... Chi è Morgan Edge, a cui vuole darti in sposa?"

"Il capo del Clan Edge, grande alleato dei Luthor. Mi sbava dietro da parecchi anni, ma io ho sempre amato Kara... E lui non accetta un rifiuto."

"Lo... Lo ammazzerò..." Disse piano Kara.

Lena la baciò "Amore mio... Come stai?"

"È un graffio, sto bene." Rispose, avvicinandosi alla mora, per farle le fusa e leccarle il marchio.

"Questo lo giudico io!" La riprese Eliza "Vieni, fatti medicare."

"Lena." Disse Kal, serissimo "Se il tuo Clan ci dichiara guerra, noi risponderemo! Sei d'accordo?"

"Certo. Ora io faccio parte di questo Clan ed amo Kara, siamo legate! Quindi si, per me va più che bene."

Il ragazzo le fece cenno col capo, poi la mora andò in infermeria con Eliza, Kara ed i cuccioli.

Se guerra sarebbe stata, lei non si sarebbe tirata indietro.

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Capitolo 19
*** Chissà se... ***


In infermeria, Eliza stava medicando la ferita a Kara, che era intenta a fare le fusa a Lena, che si sentiva in colpa.

"Kara, se continui a muoverti farò fatica a metterti i punti!"

"Non ti fai anestetizzare?"

La bionda sorrise e scosse il capo "Quando siamo state separate, ho sentito così tanto male, a causa del cuore spezzato... Che non sento nulla, se mi devono essere messi dei punti."

Lena la guardò ed i loro sguardi s'incontrarono "Anch'io ho sofferto molto e posso capirti. Nessuno ci separerà..."

Le due si presero per mano e si baciarono "Non riuscite a stare lontane..." Notò con piacere Eliza "È sempre bello vedere un'Alpha ed un'Omega che si amano così tanto."

Kara e Lena si sorrisero ed Eliza le lasciò sole, con la mora che si sistemò tra le gambe della bionda, la quale era seduta sul lettino.

"Prometto che ti proteggerò da chiunque tua madre decisa di mandare nel nostro territorio per riprenderti!"

"Non devi esporti a gravi pericoli... Se dovessero ucciderti..."

Kara notò subito che Lena era sul punto di piangere, così la strinse a sé e liberò un po' dei suoi feromoni calmanti "Nessuno mi ucciderà e nessuno ti porterà via da me!"

Pian piano la mora si calmò e cinse con le braccia il collo di Kara, che le carezzava invece la vita "Ti amo. Ti amo tanto!"

"Anch'io ti amo tantissimo, Lena!" Disse la bionda, regalandole uno dei suoi sorrisi più belli e la mora sentì il suo cuore pieno di tante emozioni differenti e bellissime. Stare con Kara era stupendo.

Non aveva sbagliato quando, da bambina, si era subito innamorata di lei, di quella ragazzina che aveva gli occhi azzurri più belli che avesse mai visto. Persino una principessa non sarebbe mai stata bella quanto lei.

"Andiamo un po' in giardino?"

"Ma certo! Dove vuoi." Sorrise Kara, dandole un bacio e scendendo dal lettino e lasciarono l'infermeria mano nella mano.

In soggiorno trovarono Alex, che subito abbracciò la sorella "Kara! Mio Dio, ho saputo da Lucy... Come stai?"

"Bene! Ma tu non dovresti essere a riposo?"

"Mi annoio! Accidenti, Maggie fa la metà delle cose che le dico!" Ringhiò, facendosi prendere nuovamente dagli ormoni.

"Non... Non ti rilassi nemmeno guardando la tv o leggendo un libro?"

La rossa guardò Lena "No! Io vorrei solo saltare addosso a Maggie, ma lei preferisce allenarsi. La prenderei a pugni!"

Kara sorrise, abituata a quelle uscite da parte della sorella, invece Lena arrossì. Chissà se, anche lei, in caso di gravidanza, avrebbe provato il desiderio di saltare addosso alla sua Alpha.

Fuori, sul dondolo, alla bionda non sfuggì il rossore sulle guance della sua Omega "Ehi... Tutto bene?"

"Si... Stavo solo... Pensando..."

"A quello che ha detto Alex?" Chiese, con un sorrisetto malizioso.

Lena si ritrovò ad arrossire "Si..."

"Sai, ci stavo pensando anch'io." Rivelò la bionda "Chissà se certe voglie verranno anche a te..."

La bionda si leccò le labbra al solo pensiero e Lena si strinse a Kara "Se fai certi gesti, me la farai venire prima, certe voglie!"

"Chi ti dice che non sia il mio obiettivo?"

"Bastava dirlo." Sussurrò Lena, lasciando che Kara la prendesse in braccio per portarla nella loro stanza ed amarla.

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Capitolo 20
*** A special present 1. ***


Passarono i giorni e diversi esponenti del Clan Luthor, assieme a qualcuno del Clan Edge, aveva invaso i confini del Clan El per prendere Lena, ma erano stati tutti sconfitti.

"Speriamo smettano di attaccarci... Domani è Natale." Disse Nia.

"Già. Speriamo che anche quei bastardi lo festeggino." Accordò Mike, ricordandosi poi chi aveva accanto "Scusami."

"No no, hai ragione." Rispose Lena "Comunque il Clan Luthor non l'ha mai festeggiato, quelli del Clan Edge credo di sì. L'importante è che lo festeggiamo noi!"

I due sorrisero, dando ragione a Lena. Nel Clan El il Natale era la festa più attesa e tutti amavano festeggiarlo.

"Venite, facciamo l'albero!" Disse Kara, seguita dai cuccioli.

I piccoli erano felicissimi all'idea di fare l'albero con la bionda, mentre Eliza s'avvicinò a Lena "Vieni, ho appena finito di fare le analisi ad Astra."

Lena le sorrise e Kara le guardò allontanarsi "Dove vanno? Va tutto bene?"

"Certe volte ci sono cose che noi Omega non diciamo al nostro o nostra partner..." Disse Cat.

"Io e Lena ci diciamo tutto!"

"Credimi... Ci sono cose che non diciamo. Non subito, almeno."

"È strano... Vado a vedere cos'ha. Se non sta bene, voglio essere lì con lei!"

"Rimani qui a fare l'albero. Non vorrai deludere Carter e gli altri cuccioli, vero?" Chiese e Kara guardò i piccoli che, a loro volta, la guardavano implorato, coi loro occhioni bellissimi.

"No, certo che no... Su, facciamo l'albero!"

Cat sorrise è si sedette sul divano, accanto ad Astra, che la baciò "Allora?"

"Sai... Credo che presto il Clan si allargherà."

Anche Astra sorrise "Davvero? Sono contenta!"

Di sotto, nel laboratorio, Eliza visitò Lena e le fece dei prelievi di sangue ed urina "Grazie per il tuo tempo..."

"Figurati! Fai parte del Clan, è mio dovere prendermi cura di tutti. E... Se avrai ragione, sarà il più bel regalo di Natale che io abbia mai ricevuto!"

Lena sorrise, restando seduta sul lettino a guardare Eliza, la quale stava analizzando i campioni al microscopio "Grazie."

"Tesoro, perché continui a ringraziarmi?"

"Perché mi avete accolta tutti bene... Mi fate sentire a casa, mi volete bene... Non credevo di potermi sentire così bene."

Eliza la fissò un attimo, prima di tornare a focalizzarsi sul microscopio "Sei la compagna di Kara. Lei è sempre stata innamorata di te, fin da quando era una bambina... Tutti noi eravamo pronti ad accoglierti nel Clan. Lo siamo da dieci anni e poco più."

"Kara è la mia famiglia... Tutti voi lo siete! E sappiate che non avrò problemi, se deciderete di radere al suolo i Clan Luthor ed Edge."

"È una cosa che mi fa piacere sentire."

Chiacchierarono ancora per un paio d'ore, finché Eliza non stampò dei fogli, li prese e li lesse, avvicinandosi poi al lettino sul quale era stesa Lena "Sono i miei risultati?"

"Si!" Sorrise Eliza "Rimani stesa... Devo farti una visita ginecologica."

La mora si preparò, seguendo le istruzioni di Eliza che, messo un paio di guanti in lattice, iniziò la visita.

"Domani potrò dare a Kara il suo regalo?"

Il sorriso di Eliza era molto bello, pieno di gioia ed emozione "Si! Tanti auguri, tesoro. Congratulazioni." Disse, abbracciando Lena, che era a sua volta davvero felice.

Kara avrebbe ricevuto un regalo speciale.

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Capitolo 21
*** A special present 2. ***


Il giorno dopo, tutti i membri del Clan erano eccitati e felici per il Natale, anche perché aveva nevicato, nel corso della notte.

Kara era in giardino con Lois, Nia ed i cuccioli a fare il pupazzo di neve "Tutto bene?"

La bionda Alpha fissò Lois "Si... Sono preoccupata per Lena. Fa la misteriosa, non vuole fare l'amore... Non so cos'abbia!" Ammise, ringhiando leggermente, frustrata.

"Vedrai che non è nulla... Tranquilla."

"Anche prima, a pranzo... Le ho carezzato una gamba e si è irrigidita. Poi il suo odore è diverso..."

Prima che Lois potesse rispondere, J'onn apparve sul ciglio della porta "La cena è quasi pronta, tutti a lavarsi le mani!"

I cuccioli corsero dentro, con Brainy ed Imra che li aiutavano a togliere giacche, cappelli e guanti, facendo togliere loro le scarpe.

Anche Kara, Lois e Nia salirono in bagno per lavarsi le mani e poi tutti si sedettero per iniziare a cenare, con Eliza ed Astra che portarono in tavola lasagne, pollo farcito, insalata, frutta, dolci e quant'altro.

"È tutto ottimo!" Sorrise Kal.

"Si... Complimenti alle cuoche!" Avanzò Winn.

"Grazie!"

"Prima di cenare... Ci scambiamo i regali?" Propose Cat, avendo notato che Kara sembrava essere piuttosto tesa e sapeva il motivo.

La cosa venne approvata e tutti lasciarono un attimo il tavolo per raggiungere il grande albero, sotto il quale vi erano parecchi pacchetti.

I cuccioli furono i primi a scartare i doni, trovando giocattoli e vestiti, poi fu il turno degli adulti, con gioielli, abiti o calzature per le ragazze e vestiti o scarpe per i maschi.

Ma Lena non aveva un regalo materiale per Kara.

"Questo è per te." Disse la bionda, porgendole una scatolina di velluto blu e, quando Lena l'aprì, sorrise nel vedere un paio di orecchini d'oro bianco e rosa, molto eleganti.

"È un regalo bellissimo, grazie!" Sorrise la mora, prendendo un respiro profondo ed incrociando lo sguardo di Eliza, che annuì col capo "Io... Non ho nulla, per te. O meglio, non ho un regalo materiale... Diciamo che lo riceverai tra sette mesi, più o meno..."

I presenti capirono e qualcuno sorrise "Cioè? Non capisco..."

Lena le prese le mani tra le proprie e se le portò sul ventre, che Kara iniziò a carezzare, fissando poi la mora nei suoi occhi bellissimi e pieni di emozione "Sono incinta, Kara. Ecco perché non posso darti ora il regalo..."

La bionda era a bocca aperta e continuava a carezzare il ventre della compagna, iniziando a sorridere "Davvero?"

"Davvero! Ho fatto la visita ieri con Eliza."

"Avremo dei cuccioli..."

"Avremo dei cuccioli!" Ripetè felice Lena, avvicinandosi per baciare Kara, che la strinse a sé e compì un giro su sé stessa.

Tutti fecero loro i migliori auguri, poi si sedettero a tavola, anche se Kara fermò Lena "È per questo che... Le ultime due sere..."

Lena capì e cinse il collo della sua Alpha, posandole un casto bacio sulle labbra "Certo. E... Sai, adesso capisco Alex..."

Kara sgranò gli occhi e si leccò le labbra, sentendo crescere il desiderio, baciando ancora la sua Omega "Spero che la cena finisca in fretta..."

La mora le sorrise e, mano nella mano, si sedettero a tavola per cenare e festeggiare quel Natale che nessuna delle due avrebbe mai dimenticato.

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Capitolo 22
*** Sogni realizzati. ***


Il mattino seguente, Kara si sveglió e guardó la sua amata dormire e, istintivamente, le carezzó il ventre con un bel sorriso.

Non riusciva a credere alle parole del suo amore. Sarebbe diventata mamma, tempo sette mesetti ed avrebbe realizzato il suo più grande sogno.

Fu una carezza a destarla dai suoi pensieri "Buongiorno."

"Buongiorno..." Sorrise Kara "Hai dormito bene?"

Lena sorrise a sua volta "Abbiamo fatto l'amore, ci siamo coccolate e... Mi hai fatto le carezze per tutta la notte. Certo che ho dormito bene!"

Kara si sporse verso quelle labbra che tanto amava e le bació, con tutto l'amore di cui disponeva, tirando Lena sopra di sé, stando attenta a non farle male.

"Ti amo... Ti amo tanto!"

"Ti amo tantissimo anch'io."

"Grazie..."

Lena guardó Kara "Perché?"

"Per aver realizzato tutti i miei sogni."

"Non capisco..."

"Ci siamo ritrovate, ci siamo amate e ti ho marchiata. Ed ora... Ora mi renderai madre... Ho tutto ciò che voglio. E anche di più!"

Allora la mora sorrise "Posso dire lo stesso. Quindi grazie, Kara Zor-El... Grazie per aver reso la mia vita perfetta!"

Furono poi le loro labbra, a parlare, dando vita ad un bacio pieno di passione e si coccolarono, rotolandosi tra le coperte.

Ma, dopo qualche minuto, la porta si aprì ed entrarono i cuccioli e, quando saltarono sul letto, Kara si scostó rapidamente, per evitare che colpissero ancora le sue parti basse.

"Auguri!"

"Auguri!"

I piccoli lo ripetevano, quasi fosse un mantra e Lena li bació tutti sulle guanciotte "Grazie."

"Andiamo a giocare in giardino?" Tentó la figlia di Alex e Maggie, sedendosi sulle gambe di Kara con Ruby, figlia di Lucy e Sam.

La bionda carezzó i loro capelli e sorrise "Certo! Ma... Prima dobbiamo fare tutti la doccia e la colazione, poi andiamo!"

"Su, piccoli, andate a prepararvi!" Disse Lena.

I cuccioli corsero fuori dalla stanza, come sempre felici e pieni di entusiasmo, lasciando le due future madri da sole.

Kara le cinse la vita da dietro, sedendosi alle sue spalle, baciandole il collo e leccandole il marchio e Lena inarcó la schiena, perdendosi in quel tocco delicato e pieno d'amore.

"Facciamo la doccia insieme?"

"Assolutamente si." Sussurró la mora, poggiando la testa sulla spalla destra del suo amore, voltandosi poi per darle un bacio appassionato "Sai... Ho molte voglie. E non solo di cibo..."

Kara le leccó ancora il marchio, ringhiando il suo apprezzamento nell'orecchio della mora, che sussultó. Il suo lupo interiore non voleva altro.

Così la bionda la prese in braccio ed entrarono in bagno, pronte ad amarsi.

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Capitolo 23
*** L'ho sempre saputo. ***


Quando Kara e Lena furono pronte, entrarono in soggiorno e lì trovarono tutti gli altri, meno Alex "Ma... Alex?"

"È in travaglio... Tra un po' avrà i cuccioli!" Rispose Mike.

"Vai... Vai pure da tua sorella!"

"Dopo." Disse Kara "Tu non sai quanto sia intrattabile Alex quando è in travaglio! Peggio di quando è incinta."

Lena sorrise appena, divertita "Come vuoi..."

E la piccola di Maggie ed Alex, l'ultima nata dal primo parto, si avvicinó a Lena e le carezzó la pancia, guardandola con quegli occhioni castani vispi ed il ciucciotto. Il tenero gesto fece sorridere tutti.

Kara la prese in braccio, scompigliandole i capelli "Sei felice di avere dei cuginetti?" Chiese, dolce e la bimba, tolto il ciuccio, diede un bacio sulla guancia sinistra alla bionda.

"Che bel bacio... Salivoso..." Disse con un filo di disgusto Mike.

"Che razza di padre sei?" Se ne uscì Kara "Dovresti essere felice, di ricevere un bacio salivoso da una bambina! Quindi... Io sono totalmente per questo genere di baci ed anche per tutti gli altri."

Mike la guardó e chinó il capo, posando lo sguardo sui suoi tre cuccioli, avuti con la sua Imra, i quali stavano mangiando la mousse.

Kara coccoló la bimba e, finita la colazione, Eliza ricevette una chiamata da Alex e salì di sopra con Maggie, mentre Kara, come promesso, mandó i cuccioli a prepararsi e poi uscirono in giardino.

Lena era seduta sul dondolo e guardava la sua compagna giocare coi bambini, sorprendendosi sempre più di quanto dolce fosse. Lei era il suo amore e, di certo, sarebbe stata una madre eccellente.

"A cosa pensi?"

Lena vide Kal seduto al suo fianco "A lei... È così brava, coi bambini... Non vedo l'ora di renderla madre."

"Sai... Quando eravate piccole e vi eravate incontrate quasi per caso, lei si era subito innamorata di te e continuava a dirmi che voleva conquistarti, perché voleva solo te, come compagna."

"Davvero?" Chiese la mora.

"Si. E non faceva altro che ripetermelo, finché non trovó il coraggio di venire da te per conoscerti..."

"Ed io mi spaventai! La vidi sul davanzale della mia finestra e fui sul punto di chiamare la sicurezza."

Kal sorrise "Immagino! E da parte mia, sappi che sono felicissimo, per voi, perché meritate tutto questo e... Il renderla madre... Per Kara non c'è cosa più bella di questa."

"Anch'io sono felice e non vedo l'ora di vederla destreggiarsi tra biberon e pannolini." Ammise la mora.

"Farà un ottimo lavoro, vedrai."

"Non ne dubito!"

Poi Kal si alzó "Adesso vado ad aiutare Eliza, perché Alex è un po' intrattabile, quando è presa dai dolori del parto!"

Lena annuì col capo "Anch'io l'ho sempre saputo..."

"Cosa?"

"Che io e lei eravamo destinate a stare insieme!"

"Non ho dubbi! Siete unite da un sentimento così bello e profondo... Il vostro è un amore raro."

Lena sorrise e Kal se ne andò, mentre arrivava Kara, che aveva chiesto una pausa ai piccoli, che giocavano con la palla "Tutto bene?"

La mora sorrise ed accettó il bacio e le dolci carezze che la bionda le stava regalando "Molto bene! Con te il mio mondo è perfetto, perciò sto bene."

Kara le regalò il suo sorriso più bello "E dovrà essere così per sempre."

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Capitolo 24
*** Brutto presentimento. ***


Nel Clan El correvano la pace e l'armonia ma, nel Clan Luthor, Lillian e Lex non avevano mai smesso di progettare l'attacco finale agli acerrimi nemici.

Per incrementare le loro forze si erano alleati col Clan Edge, il cui Leader era appena giunto nel Palazzo dei Luthor a Obscuria.

"Lillian, Lex... Che piacere vedervi!"

"Edge..." Salutó Lex.

"Andiamo subito al sodo..." Disse Lillian, che odiava perdere tempo "Quanti uomini metterai a disposizione per la nostra guerra?"

"Cinquecento!"

La risposta fece sorridere i due Luthor "Molto bene..."

"Ma non dimenticate. Io voglio lei!"

"Si, puoi avere Lena e fare di lei ciò che vuoi!"

Edge rise, leccandosi le labbra, eccitandosi al solo sentire nominare la mora "Non avrete idea di cosa le farò..."

"A noi non importa!"

"E... Voglio uccidere quell'Alpha che me l'ha portata via!"

Lillian rise di gusto "Tranquillo, Edge. Stiamo elaborando un'arma per toglierla di mezzo!"

"È l'unica bionda. Non ti sarà difficile trovarla!"

"Le strapperó il cuore davanti a Lena!"

"Come meglio credi..." Disse Lillian, facendo spallucce "A presto, allora. Attaccheremo fra qualche mese... Il giorno del compleanno di quell'Alpha!"

"Avrà un bel regalo allora!"

I tre risero, poi brindarono alla loro alleanza e, qualche minuto dopo, Edge se ne andò per tornare al suo Clan.

Nel mentre, nel Clan El, Maggie era scesa in soggiorno con due bambini in braccio, due maschietti "Ethan e Doyle!"

Kara in primis s'avvicinó alla mora con un bel sorriso, guardando i nipotini "Che dolci... Sono bellissimi!"

"Congratulazioni." Disse Lena, seguita da tutti gli altri, mentre i cuccioli volevano vedere i due nuovi arrivati.

La bionda salì poi in camera da Alex, dalla quale era appena uscita Eliza "Sta bene?" Chiese la bionda.

"Benone! Un po' stanca, ma felice!" Sorrise la donna.

Kara sorrise a sua volta e poi entró nella stanza "Ehi..."

"Ehi." Rispose la rossa, ricevendo un bacio sulla fronte dalla sorella minore "Ti trovo bene..."

"Si... Anche se sono un po' stanca." Ammise Alex, stringendo la mano di Kara, che le stava carezzando il ventre "Hai visto i piccoli?"

"Si! Sono meravigliosi. Non vedo l'ora di farli giocare."

"Immagino!" Disse Alex "Senti, potresti passarmi la gelatina di frutta?"

"A te." Rispose Kara, aprendole il vasetto e passandoglielo assieme al cucchiaino "Vuoi altro?"

"No, grazie... Maggie?"

"È di sotto coi piccoli... Li sta mostrando a tutti." Sorrise Kara.

Anche Alex sorrise, poi Kara la lasciò sola, affinché mangiasse e riposasse, così andò in soggiorno e lì trovó Lena col piccolo Carter "Zia!"

"Ciao, cucciolo! Tenevi compagnia a Lena?"

"Si!" Sorrise gioioso il piccolo, il più grande tra i cuccioli.

Kara gli scompiglió i capelli castani "Grazie!"

Il bimbo se ne andò tutto contento e Kara si sedette alle spalle di Lena, abbracciandola e baciandole il collo.

"Eccoti... Alex sta bene?"

"Benone! Solo un po' stanca."

"Mi fa piacere..."

Kara, colto timore nel tono della compagna, ringhió appena nel suo orecchio sinistro "Cosa c'è, amore mio?"

"Una strana sensazione... Un senso di oppressione..."

"Vuoi che chieda ad Eliza di visitarti?"

"No... È più che tutto un brutto presentimento..."

La mora tremó leggermente e Kara la strinse maggiormente, facendole le fusa per calmarla e farla sentire al sicuro, senza immaginare quanto fondato fosse ciò che Lena sentiva.

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Capitolo 25
*** La visione. ***


Kara e Lena passavano le loro giornate a giocare coi cuccioli e la gravidanza della mora procedeva bene, ma le due innamorate non volevano sapere né il sesso dei piccoli né quanti fossero.

Amavano la sorpresa. E Lena si divertiva a guardare Kara dannarsi l'anima quando guardava i dépliant per l'arredo della cameretta o il colore da usare per tinteggiare le pareti.

Ma vi erano altre belle notizie. Cat, Lois e Sam erano nuovamente in dolce attesa, per la gioia del rispettivo partner.

"Amore... Stai bene?"

Lena sorrise alla dolcezza di Kara, mentre si sedeva accanto a lei, posandole una coppetta di gelato cioccolato e menta davanti, carezzandole poi il ventre rigonfio. Erano ormai cinque mesi, quasi sei.

"Bene... Grazie per il gelato!"

"Figurati." Sorrise Kara, baciandole il collo "Vuoi altro?"

"Le tue coccole."

Kara le fece le fusa, subito ricambiate e Lena si sedette quindi in braccio alla bionda, cingendole il collo, dandole diversi bacetti.

"A parte le coccole... Vuoi altro?"

"Vorrei te, ma è una cosa che tengo esclusivamente per stasera... Quindi... Delle cialde con sciroppo al cioccolato e fette biscottate con marmellata di pesche e ciliege."

Lena sorrise e le rubó un bacio molto languido, quindi Kara si alzó per andare a prepararle quanto richiesto, senza scordare il thè caldo.

Venne raggiunta da Eliza, Kal, J'onn, Astra e Cat "Kara..." La chiamó la madre adottiva e la bionda si voltó mezzo secondo, prima di tornare a fare ciò che stava facendo.

"È successo qualcosa? Siamo sotto attacco?"

"No. Ma ieri Alex ci ha detto che ti ha vista piangere... Cosa c'è?"

"Nulla... Davvero."

"Non sai mentire, Kara." Disse Kal.

La bionda si voltó e prese un respiro profondo "La scorsa settimana sono andata nella Fortezza della Solitudine per ringraziare i nostri antenati..."

"E quindi?" Chiese Cat.

"Mi sono appisolata... E..."

Gli occhi della bionda si fecero lucidi ed Eliza l'abbracció "Ehi... Va tutto bene! Parlaci..."

"Ho... Ho sognato la mia morte!"

I cinque rimasero senza parole "Come?" Chiese J'onn.

"Eravamo in battaglia... E... E Lillian Luthor mi ha pugnalata con un pugnale con la lama in Kryptonite."

"Ci saremo tutti noi, a proteggerti, ed anche gli altri!" Disse deciso Kal "Tu non morirai, Kara!"

La bionda sorrise appena "Lo so... Ma ho paura. Paura di lasciare Lena!"

"Non accadrà! Noi siamo forti." Tentó Astra.

"Concordo." Disse Cat "E adesso torna dalla tua Omega e portale ciò che hai preparato... Le voglie sono incredibili!"

Kara sorrise appena, mise tutto in un piatto e lasciò la cucina.

"Dobbiamo proteggerla... Conosciamo il Clan Luthor..."

"Già... Ma daremo loro filo da torcere!"

"Su questo non ci sono dubbi!" Avanzó Kal "Stermineremo i Luthor e chiunque sia alleato con loro... Kara e Lena, ed i loro cuccioli, dovranno essere protetti e sentirsi al sicuro!"

"Sarà una battaglia feroce..."

"Avranno ciò che vogliono." Ribadì il moro ragazzo "Io e Kara, assieme a tutto il Clan, daremo loro battaglia!"

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Capitolo 26
*** Prometti. ***


Passó qualche giorno e Lena, la quale aveva capito che Kara le stava nascondendo qualcosa, decise di scoprire cosa stesse affliggendo la compagna "Ciao..."

"Ehi!" Sorrise la bionda, abbracciandola subito, facendole le fusa "Tutto bene? Ti serve qualcosa?"

"Sto bene, ma voglio sapere cos'hai tu..."

Kara corrugó la fronte "Come?"

"Ho capito che hai qualcosa che non va... Parlami." Tentó, prendendole le mani nelle proprie, sfiorandole le nocche.

La bionda si portó le mani di Lena alle labbra, baciandole il palmo ed incontró lo sguardo di Kal, che stava entrando in casa dopo l'allenamento.

I due cugini si capirono subito, con un semplice sguardo.

Kara tenne Lena per mano e la condusse sotto la grande quercia in giardino, sul retro del palazzo.

Lì la bionda si sedette, facendo accomodare la compagna sulle sue gambe, così da tenerla stretta a sé.

"Qualche giorno fa sono andata alla Fortezza della Solitudine per ringraziare gli antenati del Clan per tutta la felicità che ho trovato fino ad ora nella mia vita e... E mi sono appisolata lì..."

"Ti sei appisolata in un luogo sacro?"

"Si..." Rispose con tono colpevole la ragazza "Ma... Non è per questo..."

La stretta si fece più salda e Lena capì che la sua amata stava per rivelarle ciò che la tormentava.

Le cinse il collo, baciandole la tempia destra "Sono qui... Va tutto bene..."

"Ho... Ho sognato la mia morte, Lena."

La mora sgranó gli occhi, che si riempirono di lacrime "Kara..."

"Era... Era Lillian Luthor, ad uccidermi."

Lena era senza parole e strinse forte la sua Alpha, che fece altrettanto "Io... Sono certa che andrà tutto bene! Non morirai. Insomma... Ci sono Kal, Astra, J'onn... E... E Alex, Maggie, Lucy... Ti proeggeranno..."

Kara sorrise appena "A me e Kal non serve protezione... Darò sfogo a tutto il mio potere, per proteggere te e tutti gli altri! Vedrai... Il tuo Clan non sa cosa aspettarsi, da noi."

La mora sorrise "Non dovrete avere pietà..."

"E non ne avremo!"

"Ma non dovrai metterti in pericolo più del dovuto. E non dovrai fare cose stupide! Chiaro?"

Kara strinse forte la sua Omega "Te lo prometto!" Sorrise, inspirando il suo odore "Dobbiamo fare ancora tante cose... Devo vedere il primo, prima o primi eredi, dobbiamo averne altri... Direi che non posso morire!"

"Sono d'accordo! Anche perché io potrei arrabbiarmi molto, con te, se provassi a morire..."

"Non ne dubito!" Disse Kara, baciandole il collo "Ma, come ho detto, npn ho intenzione di lasciare questo mondo."

Lena si strinse maggiormente alla compagna, voltandosi, sino a starle di fronte, per guardarla negli occhi e Kara la tenne per i fianchi.

Si scambiarono uno sguardo pieno di significato, per poi baciarsi con tutta la passione di cui disponevano.

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Capitolo 27
*** La battaglia finale. ***


Passó qualche mese e, alcuni componenti del Clan El, corsero verso il palazzo dove i nostri vivevano.

"Kal! Kara!" Chiamò uno degli uomini.

"Che succede?" Chiese Kal.

"I Luthor e gli Edge si stanno avvicinando dal confine Ovest... Sono parecchi, più di cinquecento unità!"

L'affermazione scioccó il moro "Capisco... Andiamo! La battaglia finale sta per iniziare."

Fu Lucy ad andare a chiamare Kara, la quale era in infermeria con Eliza, visto che Lena era da poco entrata in travaglio.

"Ci attaccano!" Disse Lucy "Luthor ed Edge."

"E-Edge?" Ripeté Lena, tra le smorfie di dolore e sofferenza.

"Si... Li conosci?"

"I-Il suo leader, Morgan Edge... Non ha mai smesso di provarci con me. E... E se non fossi stata salvata, quel giorno, Lillian e Lex mi avrebbero data a lui!"

Kara sgranó gli occhi "Gli strapperó il cuore!"

Lena prese la compagna per il polso destro "S-Stai attenta..."

"Certo!" Sorrise la bionda "Ti amo, Lena. Ti amo... Vi amo."

"Ti amo tanto anch'io, Kara." Rispose, accettando e ricambiando il bacio che la bionda le regaló.

In infermeria arrivó anche Astra, che accompagnó lì tutti i cuccioli, più Cat e Nia e Lois, visto che erano in dolce attesa.

Eliza abbracció forte Kara e le sopraggiunte Alex e Maggie.

Anche Winn e Jess erano lì, mentre James scelse di andare a combattere.

Invece, Kal e Kara, indossato il rispettivo costume con lo stemma degli El sul petto ed il mantello rosso, erano pronti a guidare il Clan in battaglia.

"Compagni, compagne!" Iniziò Kal "Questa battaglia sarà faticosa e dura, per noi, visto il numero dei nemici. Ma vi chiedo di impegnarvi e fare del vostro meglio per non far entrare gli invasori! Ognuno ai propri posti e... Seguiteci!!" Gridò il moro, ottenendo grida e ringhi d'approvazione da parte di tutti i combattenti.

E poi via, partirono verso i confini ad Ovest.

Lì, intanto, Edge, Lillian e Lex erano pronti a mietere quante più vittime possibili e, con loro, vi era anche Eve, l'Omega compagna di Lex, la sola che il Clan non avesse fatto stuprare ed uccidere, proprio per ordine del leader.

"Stanno arrivando... Li sento." Disse Lillian e, infatti, di lì a pochissimi minuti, si trovarono davanti Kara e Kal.

"Kal-El..." Ringhió Lex.

"Lex Luthor... Alla fine la vostra malvagità ed arroganza ci ha portati alla guerra... Ma oggi finirà tutto!"

"Finirà perché voi morirete!"

Invece Edge avanzó, puntando il dito verso Kara "Alpha biondo... Tu... Tu! Tu mi hai portato via Lena!"

"Lei non è tua. Non lo è mai stata!"

Il tipo mostró le zanne e partì all'attacco di Kara, che lo scaglió lontano dandogli un semplice schiaffo.

La mossa di Edge diede inizio alla battaglia.

Arrivarono anche gli altri del Clan El, pronti a combattere, ma presto Lillian riuscì a dileguarsi, approfittando del caos e senza i suoi fidati Henshaw e Metallo, rimasti a combattere.

Fu Kara a notare la sparizione della donna, mentre metteva ko il decimo nemico "Dov'è Lillian?"

"Non lo so!" Gridó Brainy e James fece spallucce.

La bionda lanció il suo raggio ottico verso il grosso del gruppo nemico, uccidendo quasi un centinaio di nemici, visto che tanti erano caduti nel cratere che si era formato.

Kara realizzó qualcosa e sgranó gli occhi "Lena... Scommetto che è andata verso il palazzo!"

"Allora vai e stai attenta!" Si raccomandó Kal.

E Kara corse velocissima verso il palazzo, mentre quella brutta sensazione tornó ad attanagliarle lo stomaco.

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Capitolo 28
*** Three. ***


Kara corse verso il palazzo più veloce che poteva, sperando che Lillian non avesse ancora trovato Lena.

Proprio nel palazzo, in infermeria, Lena continuava a respirare profondamente "Come sta andando?" Chiese Cat, seduta accanto a lei a tenerle la mano.

"Pian piano ci siamo, ma la dilatazione non è ancora sufficiente."

Winn fissava Eliza "Devo proprio stare qui?" Chiese, imbarazzato.

"Se vuoi faccio fuori te per primo, Beta!"

I presenti si voltarono verso la voce e videro Lillian Luthor e Lena sgranó gli occhi, spaventata "Cosa ci fai qui? Vattene!"

Lillian ghignó "Non dirmi che, nonostante la tua intelligenza, non capisci come mai io sia qui?"

Eliza la fissó, come mai aveva guardato qualcun'altro prima d'ora "Sarsi un'Alpha, ma non mi farò problemi ad affrontarti!"

La donna le sorrise maligna, poi guardó Lena "Ti guardo e non so cosa provare." Inizió, avvicinandosi al lettino "Ho sempre voluto il sangue di un El per potenziare il nostro Clan, ma... Credo che ora ammazzeró te e tutti quelli qui presenti e prenderò il moccioso o mocciosi che partorirai!"

Lena vide Lillian prendere un pugnale con la lama di Kryptonite, la quale impattó con altro e non col petto della mora Omega.

I presenti videro Kara, col coltello piantato nella mano ed i denti stretti per l'effetto della Kryptonite che iniziava a farsi sentire.

"Kara!" La chiamó Nia, mentre Lois la guardava preoccupata.

La bionda allontanó Lillian da Lena "Kara!" Tentó proprio la mora, tra respiri profondi e grida di dolore.

"Ci penso io, amore... Ti proteggeró. Vi proteggeró!"

"Non fare promesse che non puoi mantenere."

Kara era in piedi davanti a Lillian ed iniziarono a liberare i loro feromoni da battaglia, ma quando la donna capì che non avrebbe mai potuto battere la forte Alpha, finse di indirizzare i suoi feromoni verso Lena ed Eliza.

E quando Kara si voltó per lanciare loro il suo mantello dopo averlo slacciato, Lillian la trafisse al petto, lasciandola senza fiato.

Nia e Winn cercarono di impedire ai cuccioli di vedere, mentre Kara iniziava a sentirsi male "Kara!!" Gridó Lena, in lacrime.

Ma, prima di cadere a terra, Kara trovó la forza di afferrare un bisturi dal vicino cassetto, che era aperto e con quello pugnaló a sua volta Lillian.

"M-Maledetta... E schifosa... El..."

"I-Io proteggeró sempre la mia famiglia..."

Eliza si avvicinó a Kara con una siringa in mano e le fece un'iniezione nel braccio sinistro "È... È tardi..." Sussurró soddisfatta Lillian.

"Noi abbiamo sempre un siero contro la Kryptonite."

Ciò spense il sorrisetto di Lillian, la quale credeva che gli El dovessero preparare il siero, non che ne avessero una scorta.

"Kara aveva sognato la sua morte. E, da allora, Eliza ed Astra hanno iniziato a preparare il siero." Spiegó Cat.

Un grido più forte di Lena attiró l'attenzione generale, mentre Lillian esalava l'ultimo respiro.

Kara si trascinó a fatica accanto a Lena e le prese la mano destra nelle proprie "S-Sono qui... Sono qui..."

"Ci siamo! Spingi. Spingi quando senti la contrazione!"

Lena annuì ed eseguì, tra un grido e l'altro, mentre Nia le mise la mascherina dell'ossigeno per aiutarla a respirare.

E, dopo lunghi minuti, i vagiti di un neonato riempirono la stanza "È un maschietto!" Sorrise Cat, che asciugava il sudore a Lena e teneva d'occhio Kara, la quale era ancora molto pallida.

"Senti il bisogno di spingere ancora?"

Lena annuì col capo e, ripreso un po' di fiato, spinse nuovamente e venne alla luce una bambina "Sono... Stupendi..." Sussurró Kara.

La mora strinse il braccio di Eliza, quando ebbe passato la piccolina a Lois "Sei stata bravissima, Lena."

"D-Devo... Ancora..."

"Ok." Sorrise Eliza "Quando sei pronta spingi!"

Fu un maschietto a venire alla luce e le due innamorate si scambiarono uno sguardo pieno d'amore "Sei stata... Bravissima... Amore..." Sussurró Kara, prima di perdere i sensi e cadere a terra.

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Capitolo 29
*** Tutto bene. ***


Mentre Cat e Nia cercavano di tenere calma Lena e Lois controllava i tre neonati, Eliza ed Astra si avvicinarono a Kara, priva di conoscenza.

"Kara... Kara!"

"È svenuta." Rispose Eliza, mentre Astra adagiava la nipote su un lettino accanto a Lena e le venne fatta un'ecografia "Ha una forte emorragia interna... Devo operarla. Mi serve Alex!"

"La vado a chiamare." Offrì Astra.

"Fai attenzione..." Disse Cat e l'Alpha la bació, prima di lasciare l'infermeria ed il palazzo, correndo verso il luogo degli scontri.

Vide un sacco di cadaveri, lungo la strada, trovando poi Alex, J'onn e Maggie "Alex!" Chiamó la donna, prendendo a pugni un nemico.

"Astra... Stanno tutti bene?"

"Si... Lena ha partorito tre cuccioli e Kara ha ucciso Lillian, ma... Costei l'ha accoltellata con un pugnale con la lama di Kryptonite e ha una forte emorragia interna, Eliza deve operarla!"

I tre rimasero a bocca aperta "Cosa?" Chiese J'onn.

"Alex, ad Eliza servono le tue mani!"

La rossa annuì col capo, s'avvicinó a Maggie e la bació dolcemente "Devo andare... Stai attenta!"

"Anche tu. Ti amo!"

"Ti amo tanto anch'io." Ribadì Alex, correndo verso il palazzo, lasciando lì Astra a darle il cambio.

Alex, arrivata al palazzo, si precipitó in infermeria e vide la madre preparare Kara per l'intervento "Alex!" Disse Eliza, abbracciando forte la figlia.

"Mamma... Dobbiamo salvarla!"

"Ce la faremo."

"Lena?" Chiese la rossa, mentre Nia le metteva i guanti in lattice, mascherina e cuffietta.

"L'ho fatta portare nell'altra stanza. Non volevo che sentisse e si stressasse... È con Winn, Cat e gli altri cuccioli."

Nia finì e le due Danvers iniziarono l'intervento e, per fortuna, in caso di necessità, vi era molto siero "Parlando di cuccioli... Abbiamo tre nipotini?"

Eliza sorrise, da dietro la mascherina "Si... E sono bellissimi! Due maschietti, due Alpha ed una piccola Omega."

Anche Alex sorrise, mentre trovarono il problema "Accidenti... Che ferita!"

L'intervento sarebbe stato piuttosto complicato, più del previsto.

Passarono le ore e Lena, assieme a Cat e Winn, non trovava pace e la donna mandó il ragazzo a controllare i cuccioli, che si erano addormentati, mentre lei sarebbe stata accanto alla mora "Andrà tutto bene."

Lena la fissó "Ho paura... Ho paura..."

Cat prese un respiro profondo "Entrambe vi siete amate fin da subito, da piccole e siete state lontane dieci anni. Avete sofferto parecchio, ma vi siete ritrovate, non vi siete mai date per vinte. E questa è l'ennesima prova che la vita vi mette davanti e solo lottando e sperando potrete vincere!"

Lena la fissó "Grazie..."

"Sempre." Sorrise la donna, carezzandole i capelli "Dovresti provare a riposare. Hai da poco dato alla luce tre splendidi cuccioli..."

"No... Riposeró quando saprò che Kara sta bene."

Dopo un altro paio d'ore, Alex andó da Lena "Lena..."

La mora deglutì, cercando di cogliere lo sguardo della rossa "No... No..."

"Sta bene." Sorrise la rossa "Kara ce la farà!"

Lena si rilassó e sorrise, mentre le lacrime trovarono libero sfogo dai suoi occhi e Cat l'abbracció "Visto? Adesso puoi riposare."

"Adesso si." Rispose la mora "Grazie."

Alex s'avvicinó poi alle tre culle coi piccoli appena nati e sorrise loro, non potendo non notare quanto fossero belli e somiglianti alle due madri.

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Capitolo 30
*** Ti amerò per sempre. ***


Quando Kara riaprì gli occhi, vide Lena accanto a lei, addormentata e poi Kal, in piedi davanti alla finestra.

"Ehi..." Sussurró il ragazzo, avvicinandosi al lettino, sorridendo alla cugina "Come ti senti?"

"Meglio... L-La battaglia?"

"È finita, abbiamo vinto. Nessuna perdita nel nostro Clan, mentre i nemici sono stati sterminati!"

Kara sorrise appena, poi sentì movimento al suo fianco e presto i suoi occhi incontrarono quelli bellissimi di Lena "K-Kara..."

Kal le lasció sole e la bionda le carezzó piano il viso "Amore mio... I-I nostri cuccioli? Stanno bene? E tu?"

Lena faticava a fermare le lacrime "Stiamo bene. Dio, quanto mi sei mancata! Ho avuto così tanta paura..."

La mora si sporse e Kara l'abbracció, stringendola a sé "Ti amo."

"Ti amo anch'io! Tanto."

Ma, prima che potessero baciarsi, entrarono tutti gli altri per salutare Kara, anche se Lois, Cat e Nia, tutte e tre in travaglio, non si trattennero molto, idem per il rispettivo compagno o compagna.

I cuccioli erano quelli più felici, visto che la loro amata zia stava finalmente bene, mentre Alex pianse "Credevo di averti persa... Per un attimo ho..."

"Sto bene." Sorrise la bionda "Ho fame... E sete."

Eliza sorrise, carezzandole i morbidi capelli biondi "Certo. Ti porterò subito qualcosa di molto nutriente e lì c'è l'acqua, ma bevi piano."

Maggie portó le culle coi tre cuccioli addormentati "Loro sono..." Tentó la bionda, visibilmente emozionata.

"Si!" Sorrise Lena "Come li chiamiamo? Sai, volevo deciderlo con te..."

Kara parve pensarci "Drake, Keira e Leander. Che ne dici?"

"Dico che mi piacciono molto! Ma... Un nome con la L... Sicura?"

"Certo. Ma se vuoi cambiare..."

"No no, va bene così." Sorrise Lena, prendendo Drake in braccio, passandolo a Kara, che lo culló dolcemente e li bació tutti e tre sulla fronte.

E, da quel giorno, passarono sei mesi.

Cat, dopo aver dato alla luce due femminucce, una Alpha ed un'Omega, disse chiaramente ad Astra di non volere più figli.

Nia ebbe un piccolo Omega e poi un'Alpha.

Sam aveva reso Lucy madre di due Omega ed un'Alpha, così come Lois aveva dato altri tre cuccioli a Kal.

Winn si era legato a Jess e costei aveva dato alla luce un Beta ed un'Omega, entrambi maschi.

Maggie si assicurava bene di usare le protezioni, visto che Alex era intrattabile quando era in dolce attesa.

Eliza e J'onn si godevano tutti i nuovi arrivati e, come James, erano rimasti single, anche se la donna non voleva tradire la memoria dell'amato Jeremiah. Gli altri due non avevano trovato nessuna, semplicemente.

Invece Kara e Lena si volevano bene e si amavano come se fosse sempre il primo giorno e la mora era ancora in dolce attesa ma, proprio come successo con la prima gravidanza, entrambe non vollero sapere il sesso del cucciolo o cuccioli.

"Stai bene, amore mio?" Chiese Kara, sedendosi alle spalle della sua Omega, cingendole la vita e baciandole collo e spalle, leccando il marchio.

"Si." Rispose Lena che, da quando la battaglia era stata vinta, sembrava essere più rilassata, quasi si sentisse totalmente libera "Pensavo..."

Kara le fece le fusa "A cosa?"

"A quanto sono fortunata ad averti." Ammise, sinceramente, sorridendo "Ci siamo innamorate e, dopo tante difficoltà ci siamo messe insieme e mi hai fatta tua. Il mio cuore non è mai stato così... Pieno. Pieno di gioia, di sentimenti e di tutto l'amore che provo per te!"

"Oh Lena..."

"Abbiamo tre cuccioli e presto ne avremo altri. Mi hai dato una famiglia e non smetterò mai di ringraziarti, per questo."

Kara le bació il collo, poi prese il suo cellulare e le mostró qualcosa "Abbiamo iniziato così... Che ne dici di concludere allo stesso modo?"

"Volentieri."

Can't say how the days will unfold,

Can't change what the future may hold

But, I want you in it

Every hour, every minute

This world can race by far too fast

Hard to see while it's all flying past

But, it's clear now,

When you're standing here now

I am meant to be wherever you are next to me

All I want to do

Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home

To you

And I could see it

Right from the start

Right from the start

That you would be

Be my light in the dark

Light in the dark

Oh, you gave me no other choice

But to love you

All I want to do

Is come running home to you

Come running home to you

And all my life I promise to

Keep running home to you

Keep running home

Home to you

Can't say how the days will unfold

Can't change what the future may hold

But, I want you in it

Every hour, every minute

Le due ragazze sorrisero e si baciarono con passione "Ti amo. Ti ho amata e ti amerò per sempre!"

"Anch'io ti amo e non smetterò mai, di amarti."

Ed un altro bacio sancì il loro amore, un sentimento fortissimo che le avrebbe legate per sempre.

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