Ciao a tutti, ho iniziato a
scrivere questa storia un pò di anni fa e ora ho pensato che
sia arrivato il momento di portarla a termine. Per il momento pubblico
i primi tre capitoli. Fatemi sapere che ne pensate. Il titolo non mi
convince molto, per cui potrebbe essere provvisorio.
NIENTE COME PRIMA
*Capitolo 1*
Sandy entrò in cucina per fare colazione e trovò
sua moglie seduta al bancone.
- Buongiorno,
tesoro.
- Buongiorno...
Il
volto di Kirsten era segnato dalla preoccupazione e l’uomo
poteva ben immaginarne il motivo. Erano passati cinque mesi
dall’evento che aveva completamente stravolto le loro vite.
Marissa Cooper era morta in quel terribile incidente e, da allora, il
mondo sembrava essere andato a rotoli. Ryan se n’era andato
via dall’abitazione dei Cohen e si rifiutava in qualsiasi
modo di rimetterci piede. Si era, come prevedibile, incolpato duramente
per la morte della ragazza e aveva deciso di sparire per evitare di
portare altri guai all’interno delle loro vite. Sandy e
Kirsten avevano provato in ogni modo a riportarlo a casa, ma non
c’era stato niente da fare. D’altronde, adesso Ryan
era maggiorenne, quindi Sandy non era più il suo tutore.
Quanto a Seth, sembrava un altro. Pareva essere cresciuto tutto
d’un tratto. Era l’unico che riuscisse, a volte, a
parlare con Ryan. Aveva anche tentato di convincerlo a tornare a casa
Cohen, ma senza successo. Inoltre Seth si stava prendendo cura di
Summer, distrutta dalla perdita della sua migliore amica. Il
modo in cui Seth si stava comportando aveva stupito veramente Sandy e
Kirsten.
Seth arrivò in cucina già vestito e pronto per
uscire. Sandy lo notò e si stupì, visto che era
ancora presto per la scuola.
- Dove
vai a quest’ora?
- Da
Summer. Mi ha chiesto se passavo a prenderla che doveva fare dei giri,
prima della scuola.
- Come
sta Julie?
- Beh,
il padre di Summer sta facendo il possibile per tenerla su, ma
è sempre abbattuta.
- Come
potrebbe essere altrimenti...
/***/
Ryan si svegliò e si ritrovò sdraiato sul
pavimento, nel retro del locale nel cui lavorava da un po’.
Si trovava a Chino. Ryan aveva deciso di tornare lì. Di
restare a Newport non se ne parlava. Troppi ricordi. Troppo dolore. E
così era finito a lavorare in quella bettola. E quando
terminava il suo turno, andava a farsi picchiare in incontri
clandestini di boxe, che avvenivano nel retro del locale. E, come
quella mattina, spesso si risvegliava a pezzi sul pavimento sporco del
locale. Non era stato in grado di riprendersi dalla morte di Marissa.
Per lui la vita non aveva più senso. Così aveva
deciso di autodistruggersi. Non aveva più uno scopo,
qualcosa per andare avanti. Era come se fosse morto anche lui, insieme
a Marissa.
/***/
Kirsten era in ufficio. Non riusciva a concentrarsi sul lavoro, come
spesso le accadeva negli ultimi tempi. Era troppo in pensiero per Ryan.
Lui era scomparso. Beh, forse non era esatto dire così.
Sapevano benissimo dove si trovasse. Di lui sapevano che adesso
lavorava in un locale a Chino che non godeva di un’ottima
reputazione. Sandy aveva provato ad andare lì, ma non era
riuscito a parlare con Ryan. Solo Seth ci riusciva. Kirsten era un
po’ in apprensione sapendo che suo figlio si recava in quel
posto malfamato, ma d’altra parte, quello era
l’unico modo per avere notizie di Ryan. La donna si
stupì, vedendo entrare in ufficio Sandy.
- Tesoro!
Che ci fai qui?
- Andrò
a Chino.
- A
fare che?
- A
prendere Ryan!
- Sandy,
lo sai che lui non vuole che tu vada lì...
- Non
mi interessa! Non ho nessuna intenzione di gettare la spugna. E adesso
mi sono stufato! Troverò un modo per farmi ascoltare.
- Forse
dovresti trovare qualcuno che riesca a fare breccia nel suo animo...
- Hai
qualcosa in mente?
- Si.
Perché non provi a metterti in contatto con Dawn, la madre
di Ryan?
- Già!
Perché non ci abbiamo pensato prima?
- Forse
perché ormai ci viene naturale considerarci la famiglia di
Ryan e così a volte scordiamo che lui ne ha una sua.
- Già.
Quindi, il piano è...
- Rintraccia
Dawn e evita di andare a Chino, per il momento. Sarebbe inutile.
- Ok,
vado a fare qualche telefonata.
/***/
Julie Cooper era ancora a letto e, a quanto pare, non aveva nessuna
intenzione di alzarsi. La prematura morte di sua figlia,
l’aveva profondamente distrutta. Il “Favoloso Mondo
di Julie Cooper Nichol” era crollato. E niente avrebbe potuto
riportarlo alla luce. Adesso aveva perso interesse per ogni cosa. Quasi
non si preoccupava neanche dell’altra figlia, Kaitlin. Di lei
si stavano prendendo cura il dottor Roberts e sua figlia, Summer.
/***/
Sandy non era riuscito a trovare Dawn. E quello era un problema... Chi
altro avrebbe potuto aiutarlo? Di certo non sarebbe stata una buona
idea cercare di rintracciare Trey. Sandy dubitava fortemente che Ryan
volesse avere di nuovo a che fare con suo fratello. Senza contare che
Trey non sembrava affatto la persona giusta per cercare di far
ragionare Ryan. Forse, però, qualcuno che avrebbe potuto
aiutarlo c’era. Avrebbe dovuto pensarci subito.
L’uomo si alzò, prese la giacca e le chiavi della
macchina e uscì frettolosamente dal proprio ufficio, con
nuove speranze.
|