Il fragore del vento

di lmpaoli94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Andare via di casa ***
Capitolo 2: *** Combattere le ostilità della famiglia ***
Capitolo 3: *** Ferite d'onore ***



Capitolo 1
*** Andare via di casa ***


“Adesso basta. Non ce la faccio a rimanere un minuto di più in questa enorme casa” pensò Mulan gettando lo straccio dalla finestra del soggiorno.
Quando Li Shang non si trovava a casa con la sua amata era perché doveva sbrigare delle faccende importanti insieme all’imperatore della Cina.
“Shang può andare in giro dove e vuole e quando vuole, mentre io devo rimanere a fare la domestica in questo enorme posto che non mi piace minimamente? È fuori discussione. Quando tornerà a casa, dovremo parlarne…”
< Mulan? Sei in casa? >
Sentendo la voce dell’uomo, Mulan si precipitò all’ingresso con sguardo serio e rancoroso.
< Meno male sei già tornato a casa > replicò la donna.
< Sì. La mia permanenza con l’imperatore è stata più rapida del previsto > fece l’uomo baciando la sua amata sulla fronte.
< Com’è andato il viaggio? >
< Tutto bene, grazie. E tu qui in casa? >
< Una noia mortale. >
< Capisco… Devi abituarti a questo posto. Vedrai che con il tempo sarà tutto più facile. >
< Non è l’enorme casa in cui viviamo che mi preoccupa… Ma pensare di rimanere rinchiusa qua dentro facendo le faccende domestiche tutto il giorno. >
< Mulan, ne avevamo già parlato > fece l’uomo facendo di tutto per non sbuffare.
< E adesso ne dobbiamo riparlare. >
< Mulan, abbiamo appena finito di combattere una guerra molto più grande di noi. Ed io in questo momento non posso permettere che tu rischi ancora la vita. Non lo sopporterei in quanto sei la mia promessa sposa. >
< Ah, è così? Vuoi tenermi rinchiusa in casa al sicuro perché hai paura…? >
< Non ho detto questo… >
< Però volevi farmelo intendere… Shang, non ci pensare nemmeno. Io non rimarrò rinchiusa in questa “prigione” per tutto il resto della mia vita. >
< Ti prego Mulan, non fare la difficile… >
< Anzi, sai cosa faccio ora? Me ne vado un po’ a cavalcare. Così potrò assaporare quella libertà che una volta mi contraddistingueva. >
Ma Shang non era dello stesso preavviso della donna.
< Che cosa stai facendo? > domandò la donna mentre si preparava ad uscire di casa.
< Mulan, cerca di ragionare: vorresti farti vedere dai vicini cavalcare come un amazzone? Non credo che sia una buona idea. >
< Lascialo decidere a me che cos’è buono oppure no… >
< Non puoi aspettare domani? >
< E rischiare d’impazzire? Non ci pensare nemmeno! Levati di torno o ti dovrò scansare con la forza. >
< No, Mulan. Non ti lascerò passare in nessun modo. >
< Spero che tu stai scherzando > mormorò la donna incredula < Vorresti evitarmi di farmi passare? >
< Mulan, questo quartiere è troppo pericoloso. Che cosa potranno mai dire i vicini se ti vedessero fare le cose come un uomo? >
< Hai paura delle ostilità della gente? Non ci posso credere. >
< Non voglio che cominciano a sparlare su di noi. Tutto qui. >
< E tu lasciali sparlare. Ci penserò io a tappargli la bocca una volta per tutte > rispose Mulan sguainando la sua spada.
< Vuoi fare una strage di vittime innocenti? >
< Nessuno è innocente se ti parla malamente e dice un sacco di bugie sul tuo conto… Ma adesso basta parlarne. Ho bisogno di cavalcare un po’. >
< No! > gridò l’uomo richiudendo la porta di casa e impedendo a Mulan di uscire.
< Shang, non mi costringere… >
< Che cosa vuoi farmi? Vuoi combattere contro il sottoscritto? Non so se riuscirai ad avere la meglio. >
< Anche se sono passati molti mesi dalla mia ultima lotta corpo a corpo, so benissimo cavarmela. >
< Allora fatti sotto. Se avrai la meglio contro di me, potrai andare a cavalcare. Altrimenti rimarrai in casa e non torneremo mai più su questo argomento. Sono stato abbastanza chiaro? >
Ma Mulan evitò di rispondere, scaraventandosi contro di lui per prenderlo a colpi di kung fu.
< Non vuoi perdere tempo, eh? Molto bene! >
Ma senza nemmeno accorgersene, Li Shang fu atterrato malamente e messo al tappeto in sole due mosse.
< Mi dispiace per te, Shang. Ma hai perso la sfida. >
< Solo perché mi sento molto debole a causa del viaggio, non mi farò prendere in giro da te. >
< Ahahah dovevi pensarci prima di sfidarmi. A più tardi. >
< Mulan! Se oserai varcare la porta di questa casa, considera che stanotte dormirai all’aperto. >
< Non dirai sul serio, spero… >
< Mai stato più serio prima d’ora. >
< Oltre ad aver perso la scommessa, hai il coraggio di cacciarmi di casa perché voglio sentirmi più libera? Mi dispiace Shang, ma non sei tu che mi cacci di casa… Sono io che me ne vado. >
< Mulan, aspetta… >
< Che cosa dovrei aspettare?! Le tue parole che mi hanno solo ferito. Non ce la faccio più a vivere questa vita. Ho bisogno di essere me stessa. >
< Ma tu sei te stessa! >
< Non se rimango rinchiusa in questo posto. >
< Cerca di capirmi, io… >
< E tu cerca di capire me! Se avrai davvero bisogno di me, sai dove trovarmi. >
< Mulan, ti prego… >
Ma la giovane ragazza non ne volle più sapere di rimanere imprigionata in quella casa, decidendo di inseguire la sua libertà contro il volere del suo amato e di quello che poteva pensare.

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Capitolo 2
*** Combattere le ostilità della famiglia ***


Ormai il sole era tramontato da molte ore e Shang si sentiva più solo e oppresso che mai
Aver cacciato in malo modo la sua amata aveva solo peggiorato le cose.
“Mulan… se solo tu fossi qui…”
E come se non bastasse, il cielo già oscuro si stava riempiendo di nuvoloni grigi che presto avrebbero scaricato una moltitudine di pioggia che si sarebbe abbattuta con vigore nel loro territorio.
“Adesso basta. Devo andarla a cercare.”
Mentre Shang era pronto per uscire dalla sua casa in sella al suo cavallo, una visita inconsueta si frappose tra di lui e il suo volere.
< Shang, stavate uscendo di casa? >
< Signora Li, ma voi… >
< Siamo venuti fin qui per far visita alla mia nipotina. È da molto tempo che non ritorna a casa > replicò la nonna di Mulan.
Non sapendo cosa rispondere, Shang si limitò a fissare il padre della sua amata.
< Signor Zhou, benvenuto nella mia umile dimora > rispose il generale scendendo dal suo cavallo.
< Grazie, Shang. Dove si trova mia figlia Mulan? >
< E’ andata a cavalcare qualche ora fa. >
< Che cosa? Con questo tempaccio?! Ma è forse impazzita?! >
< Conoscete vostra figlia, signora Li. Quando lei si mette in testa una cosa, è impossibile farle cambiare idea. >
< La solita testarda di sempre… > mormorò Fa Zhou.
< Come avete detto? >
< Niente. Lasciate perdere, Shang. Sapete almeno dove si è diretta? >
< Versa la foresta qui vicino. >
< E’ molto pericoloso cavalcare da sola in quella foresta. Soprattutto se è una donna a farlo. >
< Perché? Che cosa gli potrebbe accadere? > domandò la signora anziana in pensiero.
< Se non ricordo male, quella foresta brulica di malviventi e di assassini che potrebbero fare del male a chiunque. Dobbiamo andare a cercarla immediatamente. >
< Generale Shang, come avete potuto lasciare che mia figlia potesse andarsene come gli pareva? >
< Non arrabbiatevi con me, Signora… E’ colpa di vostra figlia. Lei non fa altro che desiderare la sua agognata libertà. E mentre glielo stavo impedendo, ha pensato bene di scappare lontano da me per sempre. >
< Per sempre? Avete forse litigato? > domandò curiosa Nonna Fa.
< Sì. Per una sciocchezza. >
< La libertà è una cosa importante per tutti. Non riesco a capire come voi abbiate avuto in mente di negargli una cosa così indispensabile alla mia nipotina. >
< Io… volevo solo proteggerla! >
< Peccato che avete fatto il contrario. >
< Comunque adesso basta parlare. Organizziamo una squadra di ricerca e immergiamoci nella foresta. Non c’è tempo da perdere. >
< Secondo me non dovremmo preoccuparci… >
< Che cosa? >
< Mulan sa benissimo badare a se stessa. E anche se abbiamo litigato, presto tornerà da me. >
< Ne siete davvero sicuro, generale Shang? >
< E’ solo questione di tempo. >
< Mi dispiace, ma non rimarrò qui con le mani in mano ben sapendo che mia figlia è in pericolo. È il momento di agire. >
Muovendosi a gran velocità, Fa Zhou cadde a terra dolorante e senza energie.
< Evita di muoverti in quella maniera. Peggioreresti solo la tua salute già cagionevole. >
< Generale Shang, aiutatemi in questa missione. Vi prego. >
Ma Li Shang non ne voleva sapere di ritrovare la sua amata.
< Mi dispiace, ma il suo ritorno riguarda solo Mulan. Noi non dobbiamo intrometterci. >
< Ma cosa state dicendo?! >
< Mulan ha voluto la libertà… E farà di tutto per non correre nessun rischio. Parola mia. >
< Spero che voi stiate scherzando… >
< Se volete attendere il suo ritorno, vi consiglio di venire in casa.... Se entro l’alba non sarà ritornata, allora andremo tutti a cercarla. >
< Se non tornerà fino a quell’ora e ci muoviamo soltanto all’alba, potrebbe essere troppo tardi! >
< Fidati di me Fa Zhou. Non lo sarà > disse infine Shang rientrando nella sua dimora.
 
 
Mentre Mulan stava consumando un po’ di bacche selvatiche trovate durante la sua cavalcata, dovette fermarsi per ritemprare le sue energie spese a cavalcare.
“Forse è meglio che ritorni a casa” pensò la donna guardando il cielo “Shang potrebbe essere molto preoccupato per me… Sì… Shang… l’unico uomo che io abbia mai amato voleva sottrarmi l’unica cosa per cui vivo: la mia libertà. Ed io che l’ho trattato male. Forse ho sbagliato… Ma cosa dico! Se l’è meritato. Così impara ad imprigionarmi. Questo non glielo perdonerò mai.”
< Avete smarrito la strada, Fa Mulan? >
Sentendo una voce provenire dietro le sue spalle, Mulan si alzò di scatto tirando fuori e sguainando la sua spada.
< Chi va là?! >
< Di solito questo non è il posto che preferisco di più in assoluto, ma visto che mi trovavo nelle vicinanze… >
< Vostra altezza… ma cosa… >
Non sapendo cosa fare, Mulan si inchinò al cospetto dell’imperatore della Cina tacendo all’istante.
< Alzati, Mulan. Questo non è il momento di inchinarsi a me. >
< Ma cosa state dicendo? >
< Ditemi, che cosa ci fate qui da sola in piena notte in un bosco pericoloso come questo? >
< Avevo bisogno di starmene da sola, vostra altezza. Io e Shang abbiamo litigato furiosamente perché non vuole che io sia libera come un tempo. Ed io questo non posso sopportarlo. >
< Capisco… E per rimediare e tutto ciò, hai pensato bene di scappare, giusto? >
< Esatto. >
< Fuggire dagli errori altrui e dalle oppressioni non è sempre la migliore cosa, sai Mulan? >
< E cosa dovevo fare, secondo voi? >
< Risolvere il problema alla radice… e far capire al tuo amato che i tuoi spazi sono importanti da sempre. >
< E’ facile a dirsi… Da quando abbiamo vinto la guerra contro gli unni, Shang è cambiato radicalmente. Mi vuole tutta per sé… Ma io non sono quel tipo di donna… E lui non riesce a capirlo. >
< Ha paura che ti possa succedere qualcosa di brutto… Infatti se ci pensi, in questo momento non fa altro che attendere il tuo ritorno… Fidati di me, vai da lui e parlaci. Fuggire peggiorerà solo le cose… Cerca di capire perché si comporta in quel modo. E sono sicuro che avrai le risposte che cerchi. >
< Vostra maestà, durante il suo soggiorno nel vostro palazzo, avete parlato anche di me? >
< Soprattutto di voi, Mulan. Voi siete la cosa più importante che alberga nella sua mente. >
< Maestà, voi sapete bene cosa… >
< E’ preoccupato che nuovi invasori possano attaccare il mio paese… E di conseguenza, ha paura che tu torni a combattere rischiando nuovamente la vita. >
< Ma se ci fosse una nuova guerra, anche lui rischierebbe la vita! Soprattutto essendo un generale! >
< Sì, ma per te è diverso… Tu sei una donna seppure combatti come un uomo. >
< Io… non riesco a capirlo… >
< Fidati di me: chiaritevi e vedrai che andrà tutto bene. >
< Grazie per tutti questi consigli, vostra altezza. >
Ma nel mentre Mulan tornò a guardarlo dritto negli occhi, improvvisamente il corpo dell’imperatore scomparve all’istante.
“E se fosse stata tutta un illusione? Ma adesso non è importante. Devo tornare da Shang e dirgli quanto lo amo.”
Ma mentre la giovane donna era pronta per montare a cavallo, un’orda di uomini incappucciati e armati fino ai denti la circondò immobilizzandola.
< Mulan, voi non andrete da nessuna parte. Siete nostra prigioniera. >

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Capitolo 3
*** Ferite d'onore ***


< Chi siete voi? >
< Il vostro peggiore incubo. Preparatevi ad una fine ingloriosa. >
Gli uomini, completamente disarmati, attendevano le mosse dell’eroina cinese.
< Siamo gli ultimi seguaci rimasti degli unni… La nostra furia sarà incontenibile. >
< Una decina di unni non mi fermeranno dinanzi a niente. >
< Questo lo vedremo… Voi siete sola, mentre noi… >
< Non sempre il numero fa la differenza > rispose immediatamente Mulan ritrovandosi dietro i suoi aggressori e attaccandoli di sorpresa.
< Le tue arti marziali non ci scalfiranno in nessun modo. >
< Allora cercate di difendervi come meglio potete… Con me non sarà facile. >
< Molto strano vedervi che dopo tutti questi anni non avete perso smalto. >
< E voi come sapete… >
< Vi abbiamo spiato a dovere, Mulan. Sappiamo tutto di voi. >
< Come avete osato?! >
< Ormai non ha più importanza… In guardia! >
< Vi avverto che la mia vita da casalinga non mi ha indebolito affatto. >
< Meglio così. La nostra battaglia sarà ancora più entusiasmante. >
 
 
Mentre la pioggia continuava a battere incessantemente sulla casa di Mulan e di Shang, quest’ultimo stava diventando sempre più irrequieto e impaziente in compagnia dei genitori della sua amata.
< Shang, voi non dovreste essere qui… >
< Fa Zhou, se devo essere sincero con voi… >
< So che cos’è successo tra voi e mia figlia… Lei e la sua indole libera contro la tua possessione… Ragazzi miei, così non potreste andare avanti in nessun modo. Lo capite, non è vero? >
< Mulan è come il fragore del vento che non si ferma dinanzi a nulla. >
< In questo momento potrebbe essere in pericolo ed avere bisogno di voi. >
< Senza contare che il nostro generale Shang può contare su di noi. >
< Yao! Ling! Shien Po! Ma voi… >
< Non ce la facevamo a rimanere lontano da voi, generale > fece Yao
< Ed è per questo che abbiamo deciso di venire a trovare voi e Mulan > ribatté Ling
< Sì, ma Mulan? > disse infine Shien Po.
< Non lo so ragazzi. Se n’è andata di casa qualche ora fa’ e non ho più notizie di lei. >
< E non siete preoccupato? >
< Io veramente… >
< Generale Shang, se posso permettermi, non dovreste fare il duro. Voi non siete così coriace… >
< Shien Po ha ragione, generale. Andate da lei. è la miglior cosa > replicò Yao.
< Voi credete davvero… >
< Sono sicuro che Mulan vi sta attendendo in un posto molto speciale per voi. >
< Un posto speciale… Avete ragione >
< Allora cosa aspettate? Andate finché siete in tempo. >
< Grazie mille, ragazzi. Per tutto quanto… E grazie anche a voi, Fa Zhou. >
< E’ stato un piacere > disse infine l’uomo prima di vedere il generale montare sul suo cavallo e dirigersi verso la foresta
 
 
Mulan era completamente stremata.
Il sangue e le ferite causate dai suoi nemici erano troppo insopportabili.
Ma non si sarebbe fermata per nessun motivo piuttosto che proteggere il suo onore di guerriera.
< Sono rimasto l’unico combattente che può davvero ucciderti > fece uno degli unni con voce grave mentre si stava asciugando il sangue che continuava a sgorgargli sul viso < Ma vedo che anche voi non siete messa troppo bene. >
< Non mi fermerò dinanzi a nulla. A costo di morire. >
< Morirete inutilmente, statene certa. Come avete potuto ben notare, io sono molto diverso rispetto ai miei compagni. >
< Diverso dite? Anche se fino a questo momento siete riuscito a resistere ai miei colpi, non vuol dire che siate invincibile. >
< Adesso lo vedremo. >
Dopo aver recuperato parzialmente le energie, il nemico di Mulan si precipitò contro di lei per ucciderla con la sua spada.
Ma fortunatamente l’eroina cinese poteva contare sui suoi riflessi pronti.
< Non riuscirai mai a schivarmi all’infinito! >
< Anche se siete veloce, non riuscirete mai a colpirmi. >
Ma mentre Mulan continuava a schivare i colpi del suo nemico, quest’ultimo gli fece lo sgambetto mettendola a terra e disarmandola.
< Ormai per voi è finita. >
Ma prima che l’unno potesse colpirla mortalmente, Shang accorse in aiuto della sua amata colpendo alle spalle il nemico.
< E voi chi diavolo siete?! >
< Li Shang, generale delle truppe armate che hanno salvato la Cina contro di voi. >
< Andatevene immediatamente da qui! Questa questione riguarda solo me e questa dannata donna. >
< Non osate parlare di lei in questa maniera > rispose Shang con tono rabbioso.
Mentre l’adrenalina e il coraggio si erano impadronite di Shang, quest’ultimo atterrò l’unno con una scarica di mosse kung fu.
< Siete davvero agile, non c’è che dire. Ma io non mi arrenderò mai. A costo di morire. >
< Allora morirete impunemente. >
< No, Shang! Fermati! >
La voce imperiosa di Mulan fermarono il guerriero all’ultimo secondo.
< Ha capito la nostra lezione, Shang. Portiamolo dall’imperatore. Lui saprà cosa fare. >
< Ma cosa stai dicendo, Mulan? Lui è un nemico della Cina. Deve morire senza pietà. >
Ma mentre Shang fu distratto dalle parole della donna, l’unno ne approfitto accoltellando Shang nel fianco e facendolo cadere a terra.
< Shang! >
< Guardate che cosa avete fatto… La vostra pietà vi ha tradito, Mulan. Ora dopo di lui, toccherà a voi fare la stessa identica brutta fine. >
< Non ne sarei così sicuro. >
Con la forza della disperazione, Shang si rialzò in piedi prendendo la sua spada e colpendo mortalmente l’unno in pieno stomaco.
Completamente senza forze ed energie, il loro nemico cadde a terra mortalmente mentre un lago di sangue aveva imbrattato quella parte della foresta.
< Shang, non morire > fece Mulan accorrendo verso il suo amato con le lacrime che gli sgorgavano sul viso.
< Mulan… mi dispiace averti cacciato di casa e aver represso la tua voglia di essere libera… >
< Adesso non ci pensare. Dobbiamo farti curare immediatamente. >
< Non ce ne sarà bisogno. Credo che ormai sia troppo tardi… > replicò Shang con voce flebile.
< Non dirlo nemmeno per scherzo! Vieni, ti riporto a casa.
< Ma… >
< Non discutere per una volta nella tua vita e fai quello che ti dico! > gridò Mulan facendolo tacere prima di salire sul suo cavallo sotto la pioggia battente che non accennava a smettere.
 
 
Dopo aver ricevuto le cure necessarie, Li Shang poté rimettersi in sesto nel giro di alcune settimane.
< Sei già in piedi a quest’ora? > domandò Mulan con tono risentito.
< Non ce la faccio più a rimanere a letto. Ho bisogno di muovermi. >
< Ah sì? Hai bisogno della tua libertà? Bene bene… >
< Non ho detto questo. >
< Comunque non m’importa. Rimarrai rinchiuso in casa fino a data da destinarsi. >
< Cosa?! Non ci pensare nemmeno! >
< Qui quello convalescente sei tu, Shang. >
< E con questo? >
< Vuol dire che non puoi muoverti da questa casa. Mi sono spiegato? >
< Non riuscirai a… >
< Taci e fai quello che ti dico, altrimenti ti caccio da questa casa > replicò Mulan divertita senza riuscire a trattenere una risata.
< Va bene. Per questa volta hai vinto tu > disse infine Shang sospirando prima di avvicinarsi alla sua amata cercando un po’ di quel conforto che non riceveva da tempo.

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