Babysitting

di Aurora M Tepes
(/viewuser.php?uid=70935)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Missione ***
Capitolo 2: *** Pistole, fornelli e tinture per capelli ***
Capitolo 3: *** Mangialo ***
Capitolo 4: *** Tutti al supermercato ***
Capitolo 5: *** Il bagno ***



Capitolo 1
*** La Missione ***


Babysitting
di Aurora M. Tepes
tradotto da: Shinra

Note dell'Autrice: Mi rendo conto che questa fan fiction è altamente improbabile, ma mi sembrava comunque... interessante. Mi è venuta in mente mentre guardavo Advent Children l'altro giorno. Loz, Yahoo e Kadaj sono tutti cloni di Sephy, e Kadaj dice chiaramente in AC che non l'ha mai conosciuto. Ho pensato che sarebbe stato divertente. Non vi aspettate niente di serio. Da adesso in poi saranno solo follie. Non so quanti capitoli ci saranno. In ogni modo, in questa fic Sephiroth ha 20 anni, Loz 10, Yazoo 7 e Kadaj 5. I personaggi saranno OOC per la maggior parte del tempo.
Disclaimer: I personaggi e i luoghi di FFVII non sono i miei. Di mio c'è solo la trama della storia!

Capitolo 1: La Missione

Da un po' di tempo a quella parte era tutto così noioso e monotono. Nessuna nuova missione, nessuno scontro, nessun disordine, nulla di nulla. Be', almeno così non aveva alcun motivo di girare attorno a quell'inquietante Hojo, giusto?

Questo aveva pensato, ma aveva ricevuto degli ordini. Fare immediatamente rapporto ai Laboratori ShinRa. A proposito di una richiesta urgente di ritirare... qualcosa. Quindi fece come gli era stato detto. Si recò ai Laboratori e dovette aspettare qualche minuto prima che l'inquietante figura del professore lo raggiungesse.

Gah, quell'uomo gli faceva venire la pelle d'oca. C'era qualcosa nel modo in cui Hojo lo guardava che dava a Sephiroth l'impressione di essere un insetto dentro un barattolo di vetro. Rabbrividì.

“Fa troppo freddo qui per te?” gracchiò Hojo. Sephiroth scosse la testa. I due si squadrarono per qualche secondo. “Suppongo che tu voglia sapere qualcosa di più sulla tua missione, allora.” Sephiroth annuì.

Forse di questo passo potrò andarmene di qua alla svelta, pensò. D'altronde, quello che sta nei laboratori non dovrebbe essere nulla di particolarmente complesso, giusto?

“Devo andare ad Icicle Inn per un mese e sto portando con me la maggior parte dei miei collaboratori.” cominciò Hojo. “Purtroppo, quelli che rimangono non sono in grado di... occuparsi di certi... esperimenti. Di conseguenza sono obbligato a chiederti di svolgere questo semplice compito: prenderti cura di questi tre esperimenti fino al mio ritorno.” Sephiroth sbatté le palpebre un paio di volte.

“Mi stai chiedendo di... fare il baby-sitter?” gli domandò allibito. Hojo sogghignò con quel suo ghigno raccapricciante, rendendo Sephiroth ancora più nervoso.

“Non vederla in questo modo. Pensa a come se li stessi... proteggendo.” Sephiroth era senza parole. Era un membro dei SOLDIER. La milizia elitaria della ShinRa! Come osava denigrarlo in questo modo... Oltretutto quello doveva essere un lavoro dei Turks, non l'incarico per un SOLDIER!

Sfortunatamente per lui si era lasciato distrarre da quei pensieri, mentre Hojo procedeva con le sue istruzioni sul caso, camminando lentamente lungo il corridoio verso la sala degli esperimenti. Sephiroth maledì mentalmente se stesso e il suo ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività), e si affrettò ad allungare il passo per raggiungerlo.

“... e ricorda di non dargli da mangiare più di tre volte al giorno. Non voglio che ingrassino. Il più piccolo è un po' insistente e molto furbo. Fai attenzione al medio, perché può essere molto manipolativo. E il più grande è un piagnone, quindi non lasciarti impietosire.” stava spiegando Hojo. “Devono essere a letto, a luci spente, alle 20:30. Non più tardi, o non dormiranno a sufficienza, anche se sto cominciando a sospettare che il medio soffra di insonnia. Non dare al più piccolo cibi dolci, o decollerà come un missile. E preoccupati che ci sia sempre un po' di luce nella stanza dove dormono, o il più grande piangerà per tutta la notte.”

“Aspetta un attimo! Resteranno qui?” domandò Sephiroth. Hojo scosse la testa.

“Portali al tuo... ovunque tu viva. Sfortunatamente l'ambiente non sarà controllato, ma dovremmo accontentarci visto che non puoi mica passare tutta la notte al laboratorio.” Hojo si fermò di fronte a una grande porta di ferro. Introdusse un codice e questa si aprì.

C'erano tre bambini seduti sul pavimento, uno vicino all'altro. Tutti e tre avevano gli stessi capelli argentei e gli stessi occhi verdi da gatti. Alzarono lo sguardo quando Hojo e Sephiroth fecero il loro ingresso nella stanza. Il riverbero causato dall'eccesso di bianco nella stanza abbagliò gli occhi di Sephiroth, e gli ci vollero alcuni secondi per abituarsi all'intensità di quella luce. I bambini non si mossero, eccetto il più piccolo, che saltellava di qua e di là in continuazione.

“Sephiroth, questo è il più grande, Loz,” disse Hojo, indicando il più alto e impostato dei tre. I suoi capelli corti erano tirati indietro con il gel in un unico spuntone. Osservò Sephiroth con aria sospettosa. “Questo è il medio, Yazoo.” Hojo indicò il secondo in altezza, ma con la corporatura più esile dei tre. Aveva i capelli più lunghi degli altri, e un ciuffo che gli scivolava in continuazione davanti agli occhi. Aveva uno sguardo inespressivo e assente, e teneva la testa inclinata da un lato. “E questo è il più giovane, Kadaj.” Kadaj era il più piccolo. Fisicamente assomigliava più a Yazoo che a Loz. I capelli gli arrivavano all'altezza delle spalle e ondeggiavano di qua e di là mentre lui saltellava in giro, decisamente intenzionato a non stare mai fermo. Hojo si rivolse a loro. “Ragazzi, questo è Sephiroth, si occuperà di voi nei prossimi giorni. Comportatevi bene.” In un attimo Kadaj era di fianco a Sephiroth.

“POSSO TENERE LA TUA SPADA!” esclamò. Hojo si inginocchiò vicino a lui.

“Ricorda quello che ho detto, nessun oggetto appuntito o affilato.” Kadaj mise il broncio. Hojo si rialzò, rivolgendosi stavolta a Sephiroth. “I numeri di emergenza sono sul frigorifero per ogni evenienza, e anche il numero al quale potrai contattarmi in caso di bisogno. Cerca di tenerli lontano dai guai.”

E così Sephiroth era entrato nei laboratori ShinRa a mani vuote, e ne usciva adesso con tre bambini iperattivi inchiodati ai sedili posteriori della sua macchina. Be', due bambini iperattivi e un bambino fin troppo calmo.

Sospirò e uscì dal parcheggio. Il più piccolo, Kad... qualcunque fosse il suo nome, guardava affascinato fuori dalla finestra, balbettando qualcosa che aveva a che fare con dei corpi impalati di conigli rosa giganti. Sephiroth annotò mentalmente di tenere il bambino lontano dalla sua collezione di peluche. Il più grande, Loz (o era Lars?), lo osservava dubbioso e continuava a fargli domande su quelli che definiva “ciocche anti-gravitazionali”. Il medio, Yazoo (Sephiroth ricordava il suo nome solo perché aveva dovuto trattenersi dal ridere quando lo aveva sentito), guardava fisso davanti a lui con la testa inclinata da un lato. Sephiroth aveva la sensazione che sarebbe andato molto d'accordo con lui.

All'improvviso Yazoo si sporse in avanti e alzò lo sguardo verso Sephiroth.

“Lo sai che assomigli a un vampiro?” chiese pacatamente. Sephiroth lo guardò con aria sconvolta. Quel bambino era stato completamente muto fino a quel momento, senza emettere un fiato. Ma di tutte le cose che si aspettava sarebbero potute uscire dalla sua bocca, Sephiroth non avrebbe mai immaginato una domanda del genere. Sospirò.

“Questo sarà un mese mooooooooolto lungo,” borbottò tra sé e sé.

“Non dovresti borbottare! Le persone non possono capire quello che dici!” esclamò Kadaj.

Anteprima del Capitolo 2: “Yazoo, metti giù quella pistola! Loz, stai lontano dal forno! Kadaj, COSA DIAVOLO HAI FATTO AI MIEI CAPELLI!”

Continua.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Pistole, fornelli e tinture per capelli ***


Babysitting
di Aurora M. Tepes
tradotto da: Shinra

Capitolo 2: Pistole, fornelli e tinture per capelli

Note dell'Autrice: Di nuovo: Sephiroth ha 20 anni, Loz 10, Yazoo 7, Kadaj 5. Alcuni capitoli saranno angst-introspettivi (principalmente perché mi diverto un mondo a giocare con personaggi come Yazoo!) Vi avviserò in queste note se un capitolo in particolare sarà angst, non saranno capitoli importanti al fine della trama (quale trama? XD n.d. Traduttrice), quindi se vi seccate potete anche saltarli.
Disclaimer: sempre quelli.

Finalmente, dopo circa un'ora, Sephiroth era riuscito ad arrivare al suo appartamento tutto d'un pezzo (dopo aver evitato la catastrofe per un soffio quando Kadaj gli era saltato addosso impossessandosi del volante) e a trascinarvi dentro i tre bambini. Loz era stato facile da persuadere con la promessa di gel per capelli e pizza, Yazoo era ormai entrato in uno stato semi-catatonico, e di conseguenza non aveva fatto storie, ma era stato quel diavoletto di Kadaj a causare più problemi! Sephiroth pregò che il padrone di casa non vedesse i graffi delle sue unghie sui muri. Gli piaceva davvero il suo appartamento, e avrebbe preferito non essere buttato fuori... di nuovo.

In ogni modo, il grande SOLDIER era riuscito a portarli nel piccolo locale. Com'era giusto che fosse, non appena aveva infilato dentro anche Kadaj, ci mancava poco che inciampasse su uno Yazoo che aveva pensato bene di sedersi nel bel mezzo del corridoio guardando il muro in una confusa contemplazione del... nulla. Loz sembrava essere particolarmente interessato alla cucina... non era un bene!

“Loz! Vieni qui!” lo richiamò subito Sephiroth oltrepassando Yazoo e adagiando Kadaj sul sofà. Loz ritornò subito nel soggiorno, tirando su col naso. Yazoo allora si alzò, raggiunse Loz e asciugò le lacrime che rigavano il volto del bambino, come per dirgli di non piangere. “Adesso parleremo delle regole della casa. Vivrete qui con me per un mese, e se non volete combinare pasticci farete bene a prestare attenzione a quello che sto per dirvi. Regola numero 1: Non-- Cosa c'è Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN MESE?” chiese Kadaj. Sephiroth alzò gli occhi al cielo.

“30 giorni, (o 31, ma fortunatamente solo 30 questo mese!) Adesso, regola numero 1: Non-- Sì, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN GIORNO?”

“24 ore. Regola numero 1... cosa c'è, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGA UN'ORA?” Sephiroth stava fumando. Di rabbia.

“60 minuti. Regola numero 1...” Sephiroth emise un grugnito, ovviamente nel disperato tentativo di trattenere la rabbia che provava nei confronti del viso angelico di Kadaj mentre per l'ennesima volta si interrompeva dicendo, “Sì, Kadaj?”

“QUANT'È LUNGO UN MINUTO?”

“60 secondi. DICEVO, regola numero 1--”

“DEVO ANDARE AL VASINO!” gridò Kadaj. Sephiroth era livido.

“Puoi andare al vasino dopo che vi spiegherò le regole. Regola numero 1: Non--”

“MA DEVO ANDARCI ADESSO!”

“ASPETTA! Quindi... regola numero 1: Non entrare mai nella mia stanza da letto. Regola numero 2: non interrompermi. Regola numero 3... mi stai ascoltando Yazoo?” Yazoo si limitò a continuare a guardarlo come se lui non ci fosse. “Facciamo finta di sì. Regola numero 3: fare sempre quello che dico. Regola numero 4: rispondermi quando vi chiedo qualcosa o quando vi parlo. E regola numero 5: stare fuori dai piedi. Apposto, Kadaj, il bagno è al primo piano sulla destra... Kadaj?” Sephiroth si guardò intorno. “Loz, dov'è Kadaj!” Loz stava singhiozzando di nuovo. Yazoo si mosse per asciugargli le lacrime, ma Sephiroth fu più veloce e lo fermò.

“Ba... ba-ba-ba...bagno...” sussurrò Loz tra i singhiozzi. Sephiroth si incupì, lasciò andare Yazoo e si precipitò verso il bagno. Appena in tempo per sentire il suono dello sciacquone e vedere Kadaj che usciva con aria soddisfatta.

“CIAO SIGNOR SEPHIROTH!” disse allegramente. Sephiroth sospirò e guardò fuori dalla finestra: il sole era già tramontato. Aveva saltato la cena? Al diavolo. Fece un profondo respiro prima di afferrare Kadaj per un polso e trascinarlo al piano di sotto.

“Mangeremo pizza stasera, dopodiché andremo a letto.” annunciò. Poi guardò l'orologio. Le 21. Entrò nel panico.

Hojo mi ammazza!

“Uh... be', ripensandoci salteremo la cena e andremo subito a letto!” si affrettò ad aggiungere. Sentì qualcosa trattenergli il mantello. Guardò in basso e vide Yazoo intento a fissarlo. “Cosa c'è?” Yazoo spostò il suo sguardo in direzione della cucina. “Cosa? Vuoi mangiare?” Yazoo annuì lentamente, sempre con il suo sguardo vacuo. “Ma è già passata l'ora in cui dovreste essere a letto!”

“L'ora in cui dovremmo essere a letto?” domandò Kadaj incuriosito. Sephiroth si schiaffeggiò mentalmente.

“Niente cena stasera!” dichiarò. Sentì i singhiozzi cominciare e aggiunse, rivolto a Loz, “E NIENTE PIAGNISTEI!” Loz scoppiò in lacrime. Yazoo gli tirò di nuovo il mantello. “COSA?” Yazoo guardò di nuovo la cucina. “Ho.Detto.No.” Kadaj cominciò a fare i capricci. Yazoo si limitò a fissarlo con quegli occhi grandi e tristi che sciolsero il cuore di Sephiroth. (N/A: Sì, Yazoo usa la tecnica degli occhi pucciosi.) Sì dimenticò delle istruzioni di Hojo, si dimenticò del suo allenamento da SOLDIER sull'essere sempre spietati e irremovibili. Voleva solo rendere quei bambini felici. Yazoo piegò la testa da un lato e sorrise, guidandolo in direzione della cucina.

“SÌ! FRITTELLE!” gridò Kadaj, superando in un attimo la sua crisi di pianto. Loz sorrise.

All'improvviso fu come se l'incantesimo si fosse spezzato e Sephiroth ritornò in sé. Scosse violentemente la testa e lasciò andare la mano di Yazoo.

“No! Niente frittelle! Niente pizza! A letto! Subito!” urlò. Yazoo lo guardò di nuovo con i suoi occhi pucciosi. “Non funzionerà con me, tu piccolo... Ma penso che una cena a quest'ora non vi farà troppo male...” Yazoo mantenne gli occhi pucciosi fissi su di lui in caso Kadaj avesse fatto qualcos'altro di stupido, mentre Sephiroth, che si muoveva come se fosse un sonnambulo, iniziava a prepare pizza-frittelle. PIZZA-FRITTELLE!

[N.d.T.: Gli americani distinguono in Pizza pancakes e Pancakes quelle che noi chiamiamo analogamente Frittelle, che siano dolci o salate. Ero indecisa se tradurre il termine con “Frittelle di pizza” o “Pizza fritta” o “Pizza-frittella”. A causa delle discussioni che seguiranno tra i personaggi mi è sembrato più opportuno lasciare almeno la parola “frittelle” inclusa... Oltretutto l'immagine di una Pizza-frittella sembra molto suggestiva, e rende bene l'idea, non sembra anche a voi? Ovviamente a me è venuta voglia di frittelle... Accetto suggerimenti per migliorare la traduzione!]

“Yazoo!” si lamentò Loz, “Io voglio la pizza, non le frittelle!” Kadaj nel frattempo sembrava essere posseduto dalla tarantola.

“Frittelle! Frittelle! Frittelle! Frittelle!” gridava. Yazoo disinnescò gli occhi pucciosi e si mise a guardare confuso un Sephiroth che continuava a preparare pizza-frittelle...

Sephiroth fischiettava allegramente mentre ultimava le pizza-frittelle e le inondava di sciroppo. Ne mise tre per ogni piatto, depose i piatti sul tavolo e procurò latte e forchette. Loz si sedette e cominciò a singhiozzare. Kadaj continuava a urlare “Frittelle!” picchiando il pavimento con mani e piedi. Yazoo restava immobile al centro della stanza, confuso, con la classica espressione di chi è appena caduto dalle nuvole. Sephiroth stava per cominciare a mangiare quando l'incantesimo si ruppe... di nuovo.

“Aspettate un attimo... perché sto mangiando... PIZZA-FRITTELLE! È una cosa disgustosa!” esclamò. Loz fece spallucce, smise di piangere e cominciò a mangiare.

In realtà, come Loz dovette ammettere, il gusto era molto buono. Kadaj continuava a urlare a vanvera e picchiare la gamba di Sephiroth. Yazoo non si era mosso di un passo. Sephiroth sollevò di peso Kadaj e lo guardò storto.

“Cosa sta succedendo qui!” domandò. Kadaj non smetteva ancora di urlare. Sephiroth lo lasciò perdere e si voltò verso Yazoo. “Tu! Tu mi hai fatto fare tutto questo! COME HAI POTUTO! Non sapevi che le pizza-frittelle sono uno dei più grandi abominii della storia del mondo intero!”

Yazoo si limitò a continuare a fissarlo con la sua espressione grave e confusa. Sephiroth si inalberò.

“Cosa c'è che non va! Siete tutti matti qui!” esclamò. Il suono di una forchetta che cadeva sul pavimento.

“M-m-m-m-m-matti?” Loz singhiozzò ancora. Sephiroth ne aveva abbastanza.

“A LETTO! ADESSO!” urlò. E si precipitò fuori dalla stanza. Poco dopo i tre bambini sentirono sbattere la porta della sua camera. Kadaj fece spallucce e iniziò a mangiare anche lui un po' di pizza-frittelle. Yazoo restò immobile a fissare il vuoto.

“Abominio?” sussurrò con cautela. Loz scese dalla sua sedia, si asciugò le lacrime e lo aiutò a sedersi a tavola.

“Non preoccuparti!” esclamò Kadaj con la bocca piena. “Tornerà...” ingoiò il boccone e sorrise malignamente.

---

Sephiroth si svegliò il mattino dopo ed entrò nel soggiorno... inciampando ovviamente su uno Yazoo che aveva deciso di sedersi comodamente nel corridoio (di nuovo). Sephiroth imprecò e si diresse verso il bagno. Sentì dei passi zompettare in giro per la casa. Dopo che si fu lavato la faccia e i denti (rito durante il quale non si guardava neanche allo specchio), alzò lo sguardo e realizzò che qualcosa era decisamente fuori posto!

Si precipitò nel soggiorno, ma si fermò quasi subito. L'aria era impregnata dall'odore di pancetta, biscotti e frittelle in via di cottura. Ma proprio lì, nel bel mezzo della stanza e con un espressione praticamente assente, c'era Yazoo... con una pistola. Kadaj uscì dalla cucina, guardò Sephiroth e scoppiò a ridere. Loz allungò la testa oltre i fornelli e soffocò una risata.

“Meglio controllare il forno per assicurarsi che i biscotti non brucino!” dichiarò prima di scomparire di nuovo.

“Yazoo, posa quella pistola! Loz, stai lontano dal forno! Kadaj, COSA DIAVOLO HAI FATTO AI MIEI CAPELLI!?” gridò Sephiroth.

Yazoo era intendo a fissare il muro come se questo non ci fosse, ma obbedì e poggiò la pistola sul pavimento. Loz uscì i biscotti dal forno (ultimi della loro colazione), e si allontanò da quest'ultimo. Kadaj continuò semplicemente a ridere. I capelli di Sephiroth erano... rosa.


Anteprima del capitolo 3: “Dimmi, perché hai paura delle banane?”

Note della Traduttrice: Dopo aver finito di tradurre questo capitolo ho realizzato di aver lasciato le polpette sulla piastra e le ho trovate un po' bruciacchiate! (Tanto per restare in tema.) Aspetto commenti e critiche sulle Pizza-frittelle... >_>

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Mangialo ***


Babysitting
di Aurora M. Tepes
tradotto da: Shinra

Capitolo 3: Mangialo

Note dell'Autrice: La maggior parte dei capitoli di questa fan fiction saranno OOC. E in quasi tutti sarà presente l'accostamento parodia/melodramma. A proposito del titolo del capitolo in questione: mi è stato ispirato dalla canzone di Weird Al Yankovic “Eat it”. È davvero esilarante!

Note della Traduttrice: Mi sto divertendo a tradurre in questo periodo! Purtroppo però domani parto, e per un bel po' di tempo non credo aggiornerò più nessuna delle storie/traduzioni alle quali mi sto dedicando... Quindi ho deciso di salutarvi con questo terzo capitolo! Che secondo me è veramente spassoso. XD Ringrazio a tutti per aver recensito: è merito vostro se sono riuscita a ultimare questo capitolo e postarlo per tempo! Vi auguro buone vacanze! (e buona lettura. :-P)


C'erano volute un paio di ore, durante le quali aveva legato Kadaj a una sedia e lasciato gli altri due da soli in un'altra stanza, ma alla fine Sephiroth era riuscito a lavare via il colore rosa dai suoi capelli. Grazie al cielo non era tintura permanente!

“CIAO SIGNOR SEPHY!” esclamò Kadaj saltellando davanti alla porta del bagno, ancora legato alla sedia.

“COSA VUOI!” abbaiò Sephiroth in risposta. Kadaj smise di saltellare, prese un respiro profondo e...

“SOCHESEIARRABBIATOPERILCOLOREDEICAPELLIMAMIDISPIACEESTOMORENDODIFAMEMAHAISOLTANTOBANANEEIOHOPAURADELLEBANANEELOZNON
VUOLEFAREPIÙBISCOTTIEYAZOOSIÈCHIUSONELFRIGOPERCHÉCREDECHETUSIAUNVAMPIROCHEGLISUCCHIERÀILSANGUEPERCHÉHALETTODRACULAEDICECHE
ALCUNIVAMPIRIPOSSONOCAMMINAREALLALUCEDELSOLEEQUINDILANOTTENONRIUSCIVAADORMIREPERCHÉLATUATELEVISIONEVOLEVAMANGIARMIELOZHA
FATTOBRUCIAREIBISCOTTI...HAIDORMITOBENE?!” Sephiroth lo fissò sconvolto.

“Che cosa ti ha infilato Hojo in bocca?” mormorò.

“HUH!” disse Kadaj.

“Va bene... ripeti quello che hai detto innanzi tutto... lentamente... e senza gridare.” gli ordinò. Kadaj annuì.

“So che sei arrabbiato per il colore dei capelli ma mi dispiace e sto morendo di fame ma hai soltanto banane e io ho paura delle banane e Loz non vuole fare più biscotti e Yazoo si è chiuso nel frigo perché crede che tu sia un vampiro che gli succhierà il sangue perché ha letto Dracula e dice che alcuni vampiri possono camminare alla luce del sole e quindi la notte non riusciva a dormire perché la tua televisione voleva mangiarmi e Loz ha fatto bruciare i biscotti... quindi hai dormito bene?” disse Kadaj in un sussurro.

“Hai paura delle banane? Loz ha fatto bruciare i biscotti? Yazoo si è infilato nel frigorifero? YAZOO HA PARLATO!” esclamò Sephiroth. Kadaj sorrise e annuì. Sephiroth volò fuori dalla porta, trascinandosi dietro il povero Kadaj ancora legato alla sedia, ed entrò come un razzo in cucina. Loz era impegnato a cercare di togliere la bruciatura dei biscotti. Sephiroth lo ignorò e aprì il frigorifero.



…...

Yazoo non c'era.

…...



Loz raggiunse Sephiroth. Lo guardò.

“Perché stai fissando il frigorifero a quel modo?” gli chiese.

“Dov'è Yazoo!” domandò Sephiroth. Loz fece spallucce.

“Perché?”

“Kadaj ha detto che era nel frigo! Ma Yazoo non è nel frigo! Allora dov'è!” Loz spalancò gli occhi.

“Non intendeva il frigo...” cominciò a dire.

“E cosa intendeva allora?” lo interruppe Sephiroth, battendo il piede impazientemente.

“Uh... forse è meglio se mi segui.”

Loz fece strada fino alla stanza di Sephiroth. Quest'ultimo ebbe una sorta di presentimento quando Loz aprì la porta della sua stanza e vi entrò. Sephiroth era furibondo! Yazoo era nella sua stanza!... giusto?

Sbagliato. Loz si diresse verso la finestra e la aprì, dopodiché la scavalcò.

“Hey! Cosa stai facendo!” gli domandò Sephiroth visibilmente alterato. Loz si fermò e lo guardò.

“Vuoi sapere dov'è Yazoo, giusto?” gli chiese. Sephiroth annuì. “Allora seguimi.”

Che umiliazione! Prima fare il babysitter, e adesso questo! Seguire un bambino di dieci anni fuori dalla finestra della sua camera da letto! Che cosa sarebbe successo dopo? Un bambino dentro un... oh, al diavolo!

Sephiroth si affrettò e trovò Loz fermo accanto all'impianto di condizionamento.

“Loz, cosa stai--?” cominciò Sephiroth. Loz lo azzittì guardandolo storto e portandosi un dito davanti alle labbra, mentre apriva l'impianto.

“Yazoo ha il pallino per i condizionatori.” disse in un sussurro.

Yazoo era accoccolato in una cavità dell'impianto, pacificamente addormentato. Sephiroth lo fissò sconvolto. Come aveva fatto quel bambino a fare una cosa del genere! E senza che lui se ne accorgesse per giunta! Ripensandoci, da un po' di tempo gli sembrava che facesse più caldo nella casa. Aspetta un attimo... non aveva forse detto Kadaj di aver paura della banane? Be', le banane non sapevano poi così brutte, soprattutto se ricoperte di quei deliziosi cereali zuccherati. Aspetta! Ma questo cosa c'entra?

Un'altra volta, a causa del suo disturbo da deficit di attenzione, Sephiroth si era distratto e non aveva notato che il bambino si era svegliato e stava adesso seduto per terra, con gli occhi incollati al suolo come se si aspettasse di essere punito da un momento all'altro. Sephiroth si mise le mani sui fianchi.

“Yazoo, perché sei entrato dentro l'impianto di condizionamento?” gli domandò, battendo impazientemente il piede per terra. Non si aspettava una risposta, ma aveva chiesto ugualmente. Yazoo sembrò sul punto di rispondere. Aprì e richiuse la bocca un paio di volte prima di alzarsi, piegare la testa da un lato e guardare dritto negli occhi di Sephiroth, dicendo:

“Non sei un vampiro.” in un sussurro. Sephiroth alzò un sopracciglio.

“Cos'è questa storia?” chiese. Yazoo indicò il sole alto nel cielo. Sephiroth alzò le braccia, in segno di resa. “Già, mi hai beccato, non sono un vampiro.” sospirò. “Bene, adesso vuoi dirmi perché sei entrato in un condizionatore?” Yazoo aprì la bocca per rispondere.

“CIAO SIGNOR SEPHY!” urlò Kadaj. E saltò fuori dalla finestra. Ancora legato alla sedia.

Sfortunatamente per Kadaj non c'era nulla che potesse attutire la sua caduta da un'altezza di 50 piedi. E sfortunatamente per lui Sephiroth non era stato abbastanza sveglio e non aveva reagito abbastanza velocemente. Così, il bambino di cinque anni si schiantò al suolo e Sephiroth cadde accanto a lui: nel disperato tentativo si salvarlo si era lanciato eroicamente, mentre Yazoo e Loz sollevavano dei cartelli con su scritto rispettivamente 9,8 e 10.

La sedia si ruppe a causa della caduta e Kadaj fu libero. Iniziò ovviamente a saltare su e giù.

“FALLOANCORA! FALLOANCORA!” esclamò esaltato. Sephiroth si rialzò, prese Kadaj e si precipitò verso la porta del suo appartamento, dove trovò Loz e Yazoo ad aspettarli. Sephiroth mise a terra Kadaj prima di chiudere a chiave la porta. Kadaj prese un profondo respiro, come se fosse sul punto di dire qualcosa.

“CALMA!” esclamò Sephiroth. I tre bambini restarono immobili. “Va bene, Loz, niente cucina se non ci sono io a supervisionarti, Yazoo, non ho ancora capito come hai fatto a entrare nel condizionatore, ma non ha importanza, STAI LONTANO DAI CONDIZIONATORI! Yazoo, mi stai ascoltando?” Yazoo continuò a fissare Sephiroth come se non ci fosse. “E Kadaj, basta salti fuori dalle finestre!”



Silenzio.



“HO FAME!” urlò Kadaj. Sephiroth corrugò la fronte.

“Be', è quasi ora di pranzo,” ammise riluttante. Kadaj sorrise mentre Sephiroth si dirigeva verso la cucina. “Vediamo... abbiamo scatolette di tonno, biscotti, uova, pane ammuffito, pollo crudo, banane o piz... PIZZA-FRITTELLE! PENSAVO DI AVERVI DETTO DI SBARAZZARVENE!” Sephiroth puntò un dito su Loz con fare accusatorio. Loz tirò su col naso.

“Non piangere, Loz,” gli sussurrò Yazoo.

“Non sto piangendo!” disse lui.

“HO PAURA DELLE BANANE!” gridò Kadaj. Sephiroth scosse la testa.

“D'accordo. Faccio degli spaghetti. Nel frattempo... andate a guardare la TV.” disse Sephiroth. Nessuno dei tre bambini si mosse. “Che succede? ANDATE A GUARDARE LA TELEVISIONE!”

“COS'È LA TELEVISIONE!” esclamò Kadaj. Gli altri due scrutarono Sephiroth come in attesa di una risposta.

“Non sapete che cos'è una televisione?” domandò. I tre scossero la testa. Sephiroth sospirò. “Venite allora, vi metto qualche cartone animato.” guidò i bambini nel soggiorno e accese la televisione sintonizzandola su qualche canale per bambini.

I tre ne erano incantati, e fissavano lo schermo senza batter ciglio. Sephiroth sorrise soddisfatto e tornò in cucina. Finalmente pace e tranquillità. Sembrava che avesse trovato una cosa che catturasse il loro interesse che non fossero le sue ciocche anti-gravitazionali.

D'un tratto Kadaj urlò. Sephiroth si catapultò nel soggiorno.

“Cos'è successo!” chiese. Kadaj continuava a urlare indicando lo schermo della televisione. Banane danzanti. Stavano mandando in onda uno show di banane danzanti. Kadaj corse da Sephiroth e si aggrappò alle sue ginocchia, facendogli perdere l'equilibrio e crollare a terra di conseguenza.

Loz scoppiò a ridere e Yazoo si limitò a inclinare la testa da un lato, con l'espressione di chi è appena caduto dalle nuvole. Kadaj continuò a urlare fino a quando Sephiroth non ebbe cambiato canale. Film horror. A questi bambini sarebbe piaciuto un film horror... vero?

Be', almeno erano di nuovo tranquilli. Sephiroth si diresse di nuovo verso la cucina e mise l'acqua sul fuoco. Tuttavia si cominciò a chiedere se un film horror andasse bene per i tre bambini... Ma certo che sì! Erano cresciuti nel laboratorio di Hojo del resto! Nulla avrebbe potuto fargli paura... be', eccetto le banane.

“Adesso, cosa potrei fare mentre aspetto che l'acqua bolla...” mormorò Sephiroth fra sé e sé. Decise di andare a controllare i bambini. Erano troppo calmi.

BANG!

Loz piangeva. Kadaj urlava.

Non più calmi! Sephiroth si fiondò da loro e trovò Yazoo fermo in mezzo al soggiorno con in mano una pistola fumante puntata contro lo schermo distrutto della sua povera televisione. Kadaj corse verso Sephiroth e si nascose dietro di lui, senza smettere ovviamente di urlare, con il dito puntato verso lo schermo. Loz piangeva... per quale motivo il mondo non l'avrebbe mai saputo! Yazoo abbassò la pistola e andò da Sephiroth, che era rimasto senza parole, in lutto per la morte della sua TV. Yazoo gli tirò il mantello. Sephiroth abbassò lo sguardo.

“Vampiri,” gli sussurrò Yazoo. Sephiroth ebbe un collasso per... esaurimento, frustazione, ansia, o tutti e tre gli elementi messi insieme.

“Perché non siete venuti semplicemente a dirmelo?” gli chiese gentilmente. Yazoo fissò i suoi occhi sul pavimento, di nuovo in attesa di qualche rimprovero. “Be'?” Loz si avvicinò pure lui, asciugandosi le lacrime.

“Il vampiro stava cercando di mangiare Kadaj!” dichiarò come se fosse un dato di fatto. Sephiroth alzò gli occhi al cielo, lanciò un'occhiata a Kadaj (che aveva smesso di urlare), e tornò in cucina seguito dai tre bambini.

“Quello che c'è in televisione non può mangiarvi a meno che non sia sul notiziario.” disse.

“Cos'è il notiziario?” chiese Kadaj, stanco dal troppo gridare.

“Una cronaca di quello che succede nel mondo.” spiegò Sephiroth.

“Quindi i vampiri e le banane danzanti non possono uscire da lì e rapirti?” domandò Kadaj.

“No, non possono. Chi ti ha detto una cosa simile?”

“Loz,” rispose Kadaj innocentemente. Loz sembrava confuso.

“Questo sarà un luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuungo mese...” disse Sephiroth con un sospiro. Sentiva qualcosa tirargli il mantello. Abbassò lo sguardo verso Yazoo. Yazoo indicò la pentola con l'acqua che bolliva. Stava traboccando di schiuma. Quindi adesso non solo la TV era distrutta, ma anche la pentola sarebbe stata inutilizzabile! La ShinRa avrebbe fatto meglio a rimborsarlo!

Che giornata!


Note della Traduttrice: Su su!, non siate tristi, che quando torno aggiorno con due capitoli. ;-) E spero di riuscire a ultimare la seconda parte di Fuoco Liquido... sarebbe anche ora. >_> Alla prossima! Shinra.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tutti al supermercato ***


Capitolo 4: Tutti al supermercato

Note dell'Autrice: Una lettrice mi ha gentilmente fatto notare che Kadaj parlava della TV prima di sostenere che non avesse la più pallida idea di cosa fosse... Grazie mille per avermi fatto notare la svista! Adesso spiegherò il dilemma: Kadaj assimila le cose più velocemente dei suoi fratelli, ma, altrettanto velocemente, le dimentica. Di conseguenza è facile che sappia una cosa in un primo momento e se ne dimentichi invece un istante dopo... Lo so, è strano.
E su come Yazoo sia venuto in possesso della pistola... lo scoprirete nei prossimi capitoli. Buona lettura!

Disclaimer: Sempre quelli.

Note della Traduttrice: Le uniche volte che mi viene da mettermi le mani nei capelli mentre traduco questa fan fiction, è quando devo trovare parole alternative per non essere ripetitiva usando sempre gli stessi termini... Per intenderci: quando Kadaj grida, urla, guaisce, sbraita, ruggisce, esclama, rompe i coglioni, tutto in un colpo solo. -_-


Così la televisione era distrutta, la pentola era distrutta, e gli spaghetti erano talmente scotti da essere immangiabili. Per non parlare di tutto il resto del cibo che era stato reso 'inutilizzabile' da Kadaj, quando quest'ultimo aveva trovato una Fire materia in giro per casa e aveva pensato bene di far brillare la cucina...

“HO FAME!” urlò/guaì Kadaj. Sephiroth alzò gli occhi al cielo. Aveva tolto i proiettili dalla pistola, sperando che non ci fossero altri imprevisti. Loz si teneva occupato giocherellando con la pistola scarica, facendo finta di sparare a degli alieni immaginari, mentre Yazoo... sedeva nel mezzo del corridoio, di nuovo, facendo inciampare continuamente Sephiroth sopra di lui. Kadaj non la smetteva di correre intorno a Sephiroth, chiedendo cibo.

“E va bene! Andrò al supermercato a comprare qualcosa da mangiare!” si arrese Sephiroth infine. Poi si arrestò e pensò.

Lasciare questi piccoli mostri nel suo appartamento? DA SOLI? Senza nessun supervisore? L'intera casa avrebbe preso a fuoco in un nanosecondo! Ma portarli con lui al supermercato? Questo avrebbe significato morte e umiliazione di certo. Per non parlare della serie infinite di prodotti che avrebbe dovuto acquistare a causa delle solite scenette di Kadaj... Ma pagare cifre senza precedenti era senz'altro meglio che ritrovarsi senza appartamento...

“Adesso andremo tutti al supermercato.” si decise infine, “Loz, metti giù la pistola e porta Yazoo in macchina. Kadaj, muoviti.” Loz obbedì mentre Sephiroth cercava disperatamente di trascinare un moccioso urlante di cinque anni fuori dalla porta del complesso.

Così, ancora una volta, i quattro erano tutti insieme nella macchina: Kadaj saltando a più non posso e urlando con quanta forza aveva nei polmoni, Loz parlando incessantemente di come Hojo non gli permettesse di leggere i fumetti, e Yazoo che... stava seduto.

Arrivarono al supermercato senza incidenti particolarmente catastrofici. Il che era tutto dire se si pensava che Loz aveva trovato per caso una materia sotto il sedile, che si era rivelata essere l'evocazione di Ade. Tutte le persone furono colpite da veleno, confusione, berserk e oscurità in un colpo solo. Il povero Sephiroth riuscì a togliersi dalla strada appena in tempo...

Sephiroth prese un carrello della spesa e cercò di impedire a Kadaj di saltarci dentro. Loz svicolò nell'isola dei giochi e Sephiroth era abbastanza sicuro che Yazoo fosse insieme a lui.

“VOGLIO GUIDARE LA CARROZZINA!” gridò Kadaj, attirando su di loro un'attenzione non richiesta. Sephiroth si guardò intorno nervoso dopodiché tirò di nuovo giù Kadaj dal carrello.

“Kadaj, sei troppo grande per stare dentro la carrozzina. Perché non cammini semplicemente accanto a me?” gli suggerì Sephiroth a dentri stretti.

“MA VOGLIO GUIDARE LA CARROZZINA! LA CARROZZINA! LA CARROZZINA!” continuò a sbraitare Kadaj. Sephiroth si spazientì.

“Va bene! Guida il passeggino!” gli concesse, prendendo un Kadaj che era una pasqua e sistemandolo dentro il carrello. Sephiroth si lasciò scappare un sospiro di sollievo... o di rassegnazione. Alla fine almeno si era calmato. Diede un'occhiata all'isola dei giochi. Sì, Loz era ancora lì, affascinato da uomini soldato e luccicanti pistole di plastica. Guardò un po' più in basso della spalla di Loz.



Si guardò in giro. Yazoo era sparito!

“Kadaj, hai visto Yazoo!?” esclamò Sephiroth. Kadaj smise di canticchiare e scosse la testa.

Sephiroth si precipitò a ripercorrere la strada che aveva fatto. Yazoo doveva essere lì da qualche parte! Non alle casse, non nei corridoi, non al mercato della frutta, non all'isola dei giocattoli... Come aveva potuto perdere un bambino dai capelli argentati in uno stato semi-catatonico dentro un supermercato! Sephiroth si precipitò da Loz.

“Loz, hai visto tuo fratello?” gli chiese a bruciapelo.

“Beh, sì,” rispose Loz. Sephiroth si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo. “Kadaj è nel carrello.”

“COSA? No! Non intendevo Kadaj! Hai visto Yazoo??”

“No.” Loz tornò a interessarsi ai suoi giocattoli. Sephiroth corse a una delle casse dove non c'era fila.

“Ho bisogno del vostro aiuto!” esclamò.

“Uh... sì... come possiamo aiutarla, signore?” la cassiera chiese con cautela. Lo guardava come se fosse pazzo.

“Ecco, il bambino... uh... lui... cioè... mio figlio! Già, mio figlio! Non riesco a trovarlo, era qui un momento fa e poi era sparito!” Sephiroth stava balbettando.

“Che aspetto ha?” chiese la cassiera, molto più disposta di prima a dare una mano. Sephiroth afferrò Kadaj per la collottola. Quello sorrise e fece ciao con la manina.

“Assomiglia a questo qui, solo qualche centimetro più alto, coi capelli più lunghi e senza il sorriso!”

“CIAO!” esclamò Kadaj.

“Ooh! Che carino!” esclamò la cassiera. Sephiroth rinfilò Kadaj dentro il carrello.

“NON È QUESTO IL PUNTO!” esclamò. La cassiera sobbalzò.

“Be-bene signore,” si ricompose. “Ehm... vediamo... (cosa dovrei fare in queste situazione? Oh! Adesso ricordo!)” Sephiroth sudava freddo. “Qual è il suo nome?”

“Yazoo.” La cassiera alzò un sopracciglio.

/Nota della traduttrice: Quando sono stata in Inghilterra ho visto una specie di milkshake al cioccolato che si chiamava Yazoo. x°D Ma non so se sia questo il motivo per il quale gli inglesi pensano che Yazoo sia un nome strano.../

“Che nome strano. Okay, lo chiamerò col microfono dell'interno.” prese in mano l'arnese e disse, “Yazoo, prego vieni all'ingresso, la tua famiglia ti sta aspettando.” La sua voce echeggiò nell'intero negozio.

“Non verrà di certo, signora!” sbottò all'improvviso Kadaj, con il suo solito sorriso stampato in faccia. “Scommetto che non ti ha nemmeno sentito!” A questo punto Loz corse verso di loro.

“PAPÀ! PAPÀ! Posso avere una di questeeeeee?” chiese, porgendogli una brillante e argentata pistola giocattolo. Sephiroth si domandò vagamente se quei bambini non fossero telepatici.

“No!” sbottò senza alcun motivo particolare. “Rimettila a posto!” Loz cominciò a tirare su col naso. Fantastico, ecco che ricominciamo con i lavori idraulici, pensò Sephiroth.

In quel momento, un uomo vestito da una banana gigante si avvicinò a loro.

“Salve bambini! Mangiate le banane, vi fanno bene!” disse la banana gigante. Kadaj cominciò a urlare. Loz strappò via l'involucro della pistola giocattolo e cominciò a sparare proiettili di plastica contro l'uomo. “Auch! Hey, stavo solo cercando di—Ahia! Ahiii! Smettetela subito!” scappò via, continuando a essere colpito da proiettili di gomma.

“Adesso immagino di doverla pagare, vero?” chiese Sephiroth esaurito, indicando la pistola giocattolo. La cassiera annuì lentamente. “&%$, questi £#$& scienziati della ShinRa farebbero meglio a rimborsarmi le spese, o per loro saranno &%£ e mi farò ripagare come @#!£% so io!” borbottò Sephiroth mentre tirava fuori il suo portafoglio e dava i soldi alla cassiera che gli dava lo scontrino.

La musichetta di vittoria partì mentre Loz faceva un balletto con il suo nuovo giocattolo.

“VOGLIO UN GIOCATTOLO NUOVO ANCH'IO!” gridò Kadaj. Sephiroth impallidì.

“Dopo che troviamo Yazoo, d'accordo?”

“VA BENE PAPÀ!” Sephiroth sudò freddo. Accidenti, due in un giorno solo!

Mentre la ricerca di Yazoo continuava, Sephiroth ne approfittò per fare acquisti. Presto il carrello fu stracolmo di cibi e giocattoli nuovi per Kadaj e anche Yazoo. Finalmente, mentre Sephiroth andava verso il bagno con Kadaj e Loz, inciampò su... qualcosa. Guardò giù ed era Yazoo, che sedeva tranquillamente in mezzo al corridoio... ancora una volta. Sephiroth lo tirò su di peso e lo trascinò in bagno con loro.

Dopo che tutto quello che si doveva fare fu stato fatto, tutti insieme pagarono e uscirono dal supermercato. Arrivarono a casa senza ulteriori imprevisti (a parte il pianto di Loz perché Kadaj gli batteva in testa la sua nuova pistola giocattolo).

Note dell'Autrice: Ecco qua! Spero vi piaccia! Di questi tempi mi sono successi molti fatti strani riguardo alle banane... va be'!

Anteprima del capitolo 5: È l'ora del bagnetto!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Il bagno ***


Babysitting
di Aurora M. Tepes
tradotto da: Shinra

Note della traduttrice: Scusate se mi ci è voluto così tanto tempo per aggiornare! Ho ripreso da poco in mano anche le mie storie... Queste vacanze ci volevano proprio... Buona lettura! ^_^

Capitolo 5: Il bagno

Una volta che furono tornati a casa, che ebbero mangiato maccheroni e formaggio e lavato le stoviglie, tutti e tre i bambini erano sudici di sporcizia.
Kadaj aveva combinato un disastro, facendo in modo che la maggior parte dei maccheroni finissero sulla sua maglietta piuttosto che in bocca. Tralasciando il fatto che era sporco di terra per la precedente caduta dalla finestra. Loz invece era sporco perché aveva deciso che era divertente giocare dentro l'aiuola. Il responsabile del condominio lo aveva riportato a Sephiroth poco dopo. Yazoo era il più pulito di tutti, aveva solo preso un po' di polvere a causa della breve sosta all'interno del condizionatore, e chissà dove al supermercato.

In ogni modo, era ovvio che i tre avevano bisogno di un bagno... e subito. Il problema per Sephiroth era al momento il seguente: come convincere i tre bambini a entrare nella vasca senza causare ulteriori disordini? A lui, personalmente, non andava a genio il pensiero di dover procurare una nuova vasca da bagno assieme alla televisione e alla pentola. Eppure in qualche modo doveva andar fatto. Altrimenti Sephiroth era sicuro che non sarebbe più stato in grado di distinguerli dai solidi urbani (leggi: immondizia).
Decise di convinceree Loz per primo, che sembrava essere il più comprensivo dei tre.

"Loz, ehi, posso parlarti un momento?" gli disse Sephiroth, con il tono più gentile che poteva. Loz sembrava disorientato, ma annuì e lo seguì nella cucina.

"Cosa c'è, papà?" gli domandò.

Holy! Possibile che questi bambini pensano che io sia loro padre solo perché l'ho detto alla cassiera? Pensò Sephiroth.

"Ehm, Loz, tu e i tuoi fratelli avete bisogno di fare un bagno. Ebbene, siccome non so qual è il modo migliore per farvelo fare, speravo che tu mi aiutassi." spiegò. Loz si grattò la testa.

"Cosa vuol dire fare un bagno?" gli chiese, genuinamente confuso. A Sephiroth cadde la faccia a terra.

"Be'... sai, quando entri dentro una vasca, la riempi d'acqua e usi shampoo e bagnoschiuma per levarti la sporcizia di dosso..."

"Non abbiamo mai fatto una cosa del genere!" esclamò Loz. "Sembra divertente!"

"Già. Ne faccio uno a te, d'accordo? E poi mi aiuterai con Kadaj e Yazoo, ci stai?" Loz annuì felice.

Sephiroth lo portò nel bagno, chiuse la porta e fece riempire la vasca d'acqua. Nel mentre aiutò Loz a togliersi i vestiti, dopodiché Loz entrò nella vasca.

"Yay! Questo sì che è divertente!" esclamò, spruzzando Sephiroth con le mani. Sephiroth lo guardò storto, ma cercò di non farglielo notare prima di far scoppiare Loz in singhiozzi... di nuovo. Gli fece lo shampoo, risciacquò e lo pulì per bene dallo sporco. Infine, dopo averlo tirato fuori dalla vasca, lo avvolse dentro un asciugamano.

Be', questa è andata bene, pensò Sephiroth soddisfatto. Nessun danno stavolta. Forse fargli fare il bagno non sarà poi così difficile dopo tutto.

Osservò Loz mentre questi si asciugava e si metteva addosso dei vestiti puliti.

"Bene Loz, adesso vai a prendere Kadaj," gli disse. Loz partì in marcia fuori dal bagno, con Sephiroth dietro di lui,

"Kadaj! Kaaaadaaaaaaaaaaaaaaaj!" lo chiamò. I due entrarono nel soggiorno. Yazoo stava fissando il nuovo giocattolo che Sephiroth gli aveva comprato, (una pistola che poteva fungere anche da spada). Nessun segno di Kadaj. "Yazoo, sai dov'è andato Kadaj?" Yazoo li osservò per un istante prima di scuotere la testa e tornare a fissare il suo giocattolo.

Loz corse in cucina, mentre Sephiroth teneva Yazoo d'occhio, pregando che la pistola non avesse la capacità di sparare proiettili veri.

Loz fu subito di ritorno, scuotendo le spalle: anche lì nessun segno di Kadaj. Nel bagno non c'era, nel soggiorno neanche, nella cucina nemmeno. E nella stanza dei giochi? (Ebbene sì, Sephiroth ha una stanza dei giochi.)

Si sentivano strani suoni provenire dal suo interno. Sephiroth aprì la porta e vi entrò. Tutti i giochi e le console erano accese. Tutte e 10,000 stavano funzionando! CONTEMPORANEAMENTE!

"Questo non può essere un bene..." balbettò Sephiroth. Le luci si affievolirono, una, due, tre volte. Poi tutto si spense.

Loz urlò. Sephiroth si auto-destinò un frontino.

"Sembra l'inizio di un film horror."

Ciononostante, tornò indietro nel soggiorno. Loz stava ancora urlando fino a strapparsi le corde vocali. Sephiroth accese una candela e si guardò in giro. Loz aveva smesso di piangere. Lui e Kadaj erano fermi nel mezzo della stanza. Ancora nessun segno di Kadaj.

"Uhm, perché non restate qui con la candela mentre io vado a cercare Kadaj?" gli suggerì Sephiroth. Loz annuì e Yazoo caricò la pistola con un proiettile di plastica incluso nella confezione. Un gocciolone apparì sulla tempia di Sephiroth, poi questi fece dietro front e si diresse verso la lavanderia.

A stento riusciva a distinguere le sagome della lavatrice e dell'asciugatrice. Inciampò sulla cesta del bucato, barcollò e si schiantò contro la lavatrice.

"AHIA!" guaì la lavatrice. Sephiroth si rialzò, massaggiandosi la testa dolorante.

"Mi dispiace, non era mia intenzione," si scusò.

"NESSUN PROBLEMA!" urlò la lavatrice.

"Bene, comunque non credo che Kadaj sia dentro una... Aspetta un attimo!" Sephiroth aprì lo sportello della lavatrice, ed ecco che vi trovò Kadaj! "EHI! Che cosa ci facevi qui dentro!?" Kadaj forzò una risatina mentre Sephiroth lo tirava fuori dal cestello.

"Sai, è una storia molto interessante... lascia che te la racconti." cominciò lui.

"Non m'interessa. È l'ora del bagno. Subito."

"NON VOGLIO FARE IL BAGNETTO!"

"Loz, vieni qui, aiutami." Loz scosse la testa.

"Ho paura a venire lì!" protestò. Sephiroth alzò gli occhi al cielo e trascinò un Kadaj indemoniato fino al bagno. Prese una potente lampada a batterie e la sistemò sul lavandino mentre riempiva nuovamente la vasca d'acqua, chiudeva la porta, e toglieva i vestiti a Kadaj.

"NO! NO! IL BAGNO NO!" urlava Kadaj.

Inizia la musichetta di battaglia di FFVII.

Sephiroth infila Kadaj nella vasca, riuscendo solo a permettere così che una gran quantità d'acqua esca dalla vasca anziché entrarci dentro, a causa dei movimenti sfrenati di Kadaj. Sephiroth grugnisce. Non ha voglia di rimediare ai danni d'acqua causati da un bambino di cinque anni. Kadaj sferra un calcio, colpendo Sephiroth sotto il mento. La scritta '45' compare a cifre bianche sulla testa di Sephiroth. Sephiroth lancia 'Stop', ma Kadaj lo evita. Kadaj lancia 'Poison', ma manca il bersaglio e non si sa come colpisce invece se stesso. Morde la mano di Sephiroth, un altro '15' appare sulla testa di quest'ultimo. Sephiroth usa 'Idro' e Kadaj ne viene colpito in pieno. Approfittando di questo momento, Sephiroth afferra lo shampoo e lo spreme sulla testa a Kadaj. '78' appare a cifre bianche sopra la testa del bambino. Il veleno ne infligge altri 8 e Kadaj è fuori gioco.

Musichetta di vittoria!

Sephiroth lavò i capelli a Kadaj, lo sciacquò e asciugò, mettendogli dei vestiti puliti, prima di usare una Coda di Fenice. Kadaj si risvegliò e gli mise il broncio.

"Non ti parlo più, papy!" disse guardandolo storto. Sephiroth fece spallucce e lo prese in braccio, riportandolo nel soggiorno. Una volta che l'ebbe messo giù prese invece Yazoo. Yazoo strinse forte la pistola nel pugno e rivolse lo sguardo ai suoi fratelli, che ricambiarono agitando tristemente la manina.

Che cosa?! Può essere che questi bambini pensino che gli stia facendo del male? Che cosa c'è che non va in loro? (N/T: Io suggerirei che sono tuoi cloni, ma pensa quello che vuoi...)

Yazoo non fece resistenza, stringeva solo silenziosamente la sua pistola. Sephiroth lo portò fino al bagno, riempì per la terza volta la vasca, dopodiché gli tolse lentamente i vestiti.

(N/A: Ho realizzato solo adesso quanto queste scene possano sembrare 'sbagliate' per alcune persone malate di mente... ARGH! Non pensateci neanche! Non scrivo roba del genere!)

Yazoo sussultò mentre la maglietta gli veniva sfilata. Sephiroth si fermò a guardarlo. Le braccia del bambino erano completamente ricoperte di cicatrici ed ematomi. Nè Loz né Kadaj avevano cose del genere! Be', aveva notato sbucciature e graffi sui loro corpi, ma Sephiroth aveva pensato che fossero normali per dei bambini della loro età, soprattutto perché non erano profonde. Ma questo... Sulla pancia di Yazoo e sulle gambe vi erano lunghe e profonde cicatrici. Alcune sembravano addirittura recenti.
Sephiroth lo mise dentro la vasca e lo lavò, insaponandogli anche i capelli.

Una volta che ebbe finito, lo asciugò e lo fece sedere sul gabinetto.

"Adesso puliamo queste ferite, va bene?" gli sussurrò gentilmente. Yazoo non smise di guardare dritto davanti a sé.

Sephiroth prese dell'acqua ossigenata, delle bende e del cotone. Pulì e disinfettò tutte le ferite, prima di avvolgerle con cura nella garza. Quando ebbe finito, vestì Yazoo e lo fece uscire.

Questo avrebbe dato a Sephiroth da pensare. Non era un mistero ora il motivo per il quale questi bambini agissero così stranamente! Iniziò a domandarsi pure se avrebbe acconsentito a dare via i bambini quando gli scienziati li avrebbero rivoluti. Era così immerso nei suoi pensieri che di nuovo si imbatté in Yazoo.

"Cosa c'è?" gli domandò gentilmente.

"Grazie," gli rispose Yazoo in un sussurro.

-

Note dell'autrice: Fine del capitolo! Yea! Scusate per la parte triste, ma stavo ascoltando musica strappalacrime e allora.. Be', non era triste, lo so, magari solo un pochino... credo... Comunque, il prossimo capitolo sarà una spiegazione di come Yazoo ha ottenuto Velvet Nightmare (N/T: il nome della sua pistola) e del perché in FFAC non lo abbiamo mai visto ricaricare... Pensateci.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=382791