Il filo dei pensieri

di clairemonchelepausini
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Oggi o domani ***
Capitolo 2: *** Numero 54822 ***
Capitolo 3: *** Un debole no ***
Capitolo 4: *** Perdersi ***
Capitolo 5: *** Sopravvissuta ***
Capitolo 6: *** Dalle ceneri ***



Capitolo 1
*** Oggi o domani ***






Oggi o domani







 

Nessun ricordo,
nessuna lotta,
nessun nome.
Lentamente
stava svanendo
agonizzante.
Oggi o domani:
qual'è la differenza?
Un numero.
E quel bambino si era fatto adulto tra il dolore alle ossa,
lo scricchiolio delle dita sotto il peso dei sassi
e la mente che cercava di preservare.
Oggi o domani.
Pensava
ancora e ancora
fino a quando si addormentava sfinito.
Lo sapeva.
Presto sarebbe arrivato il suo turno.
Aveva visto troppi amici non tornare
da quella camera strana.
Nessuna lotta.
Nessuna speranza.
Oggi o domani.
Un numero di differenza.
Finché quell'incertezza gli salvò la vita.

 

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Capitolo 2
*** Numero 54822 ***








Numero 54822










 

Il dolore più forte
della paura stessa.
Era difficile non urlare.
Strinse le piccole mani al fianco mentre allungava
il braccio tremante a un uomo che
di umile non aveva nemmeno il portamento.
Nessuno, niente.
Era una bambina,
adesso
solo
il numero 54822.
Provava a ricordare
il viso dei suoi familiari,
sorrisi, affetti:
non ricordava più chi fosse.
Solo il freddo fino alle ossa,
il dolore sulla pelle
e la puzza di bruciato.
Cos'era rimasto?
Solo un numero.
Non serviva ripetere il suo nome:
lei era e sarebbe stata il numero 54822.

 


 

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Capitolo 3
*** Un debole no ***









Un debole no
















 
No
Urlato forte, con grinta
poco dopo accompagnato
da un debole si.
Una voce che si fa sentire.
Un'altra che non riesce a parlare.
La vita continua e
dietro quei sorrisi
si nascondono le atrocità più dolorose.
È bastato un attimo.
Quella breve attesa perché tutto ricominciasse.
Era stata forte,
era riuscita a ribellarsi
a quei lividi che non sapeva più nascondere.

 

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Capitolo 4
*** Perdersi ***









Perdersi















 

"Dici basta".
Due parole che mentalmente si ripeteva,
ma che puntualmente dimenticava di dire.
Le urla,
gli schiaffi
e quelle accuse che la dilaniavano.
Cadeva in preda alla paura e
smetteva di combattere.
"È l'ultima".
E lei ci credeva.
Per un momento,
osservava un futuro lentamente 
accompagnato da uno spiraglio di luce che
rapidamente s'infrangeva sparendo.
Rinunciare a lottare e
perdere un pezzo di sè ogni volta.
Sgretolarsi.
Annaspare.
Diventare
soltanto
un ricordo.

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Capitolo 5
*** Sopravvissuta ***









Sopravvissuta 















 

La mano alzata, pronta a colpire
chi era già distrutto.
Era finita.
La paura di sopravvivere un altro giorno,
il terrore di sentire i passi riecheggiare.
Sistemò il trucco,
lasciò liberi i capelli e
guardò l'immagine riflessa allo specchio.
Una volta era una donna,
oggi una sopravvissuta.
Era.
Forse.
Silenzio e consenso.
Il sorriso ampio coprì il volto martoriato,
l'ombretto lucido risaltò occhi verdi e spenti;
grandi abiti nascosero segni del corpo.
Era.
Quel passato che l'aveva distrutta
ora giaceva solo nei suoi ricordi.
Incubi che la
tormentavano ancora.
Sopravvissuta..ma a quale costo?

 

 

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Capitolo 6
*** Dalle ceneri ***









Dalle ceneri 















 

Si lasciò sfuggire un singhiozzo,
strinse le mani in pugni tanto chiusi da lasciare i segni sulla pelle.
Lottò per smorzare il dolore che
pulsava insistentemente alle tempie.
Raccolse e massaggiò il corpo
più volte colpito.
Lo fece ancora, ancora e ancora.
Odore di alcol,
garze sporche di sangue e
bende che ricoprivano ferite aperte.
Tutto ormai familiare.
Le mani che tremavano,
gli occhi rossi e colmi di lacrime,
le labbra spaccate dalla forza dei denti.
Un altro giorno.
L'ultimo così senza vita.
Percorse a passi incerti quel viale.
Lo stesso che aveva raggiunto più volte nella sua mente.
Cercó di sorridere con una forza che non possedeva.
Allungò una mano e nascondendo i lividi su di essa
aprì la porta e varcò l'ingresso.
Ce l'aveva fatta.
Lasciò cadere le braccia lungo il corpo tremante. 
Si sedette e iniziò a parlare.
Dilaniata dall'agonia,
assalita dalla paura,
rinvigorita dalla speranza.
Dalle ceneri
una fenice
risorta.

 

 

 

 

 

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