Il matrimonio di Snow

di BRIDGET LANNISTER
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1:

“Belle, non è esattamente quello che mi aspettavo quando mi hai chiesto di fare shopping oggi” disse Regina guardando la miriade di vestiti che la sua amica le aveva lasciato tra le mani e nel camerino. Il primo provato era un vestito di pizzo nero, davanti allo specchio regina continuava a sistemarsi cercando di sentirsi a suo agio

“Regina smettila sei stupenda, se non fossi innamorata di Ruby, credimi quello che ti farei!” disse Belle guardando la sua amica con indosso il vestito che abbracciava completamente le sue curve.

“Mi fido Belle” disse ridendo e tornando nel camerino che oramai occupava da 40 minuti, cercando un vestito da indossare per il secondo matrimonio di Snow e David.

Era passato davvero tanto tempo dall’ultima volta che Regina Mills si fosse sentita sexy davvero, da Emma, era passato così tanto tempo. Regina scosse la testa davanti allo specchio cercando di non pensare ad Emma, era andata via, era giusto così.

“Allora come vanno le cose con Ruby?” chiese uscendo dal camerino con un vestito rosso

“Bhe diciamo che potrebbero andare meglio, sai com’è Ruby, vuole sempre avere ragione” disse Belle aiutando la sua amica a sistemare il vestito “E’ stupendo Regina”, sorridendo alla sua amica

“Vedrai che andrà meglio, Ruby si accorgerà che non ha ragione e tornerà come al solito” disse toccando la spalla della sua amica che le sorrise calorosamente.

“Hei comunque Snow ti ha detto qualcosa per sabato?”

“Mi ha chiesto di suonare la marcia” disse Regina ridendo

“Sempre la solita”

“Non riesco a credere che si sposino di nuovo, certe volte sono così innamorati da far venire il vomito” disse Regina facendo ridere la sua amica

“Suonerai?”

“Si penso di si, almeno mi tengo occupata. Non si sa mai!”

“Dici che verrà?”

“Non lo so, è il matrimonio dei suoi genitori penso di si” disse Regina tornando nel camerino per provare un altro vestito. Snow aveva dato alle sue amiche la possibilità di vestirsi come volessero a patto che avessero tutte un vestito di colore diverso e Regina era l’ultima rimasta. Belle aveva scelto un vestito azzurro e Ruby ne aveva trovato uno giallo. Entrambe le volte Regina era andata con le sue amiche alla ricerca del vestito ma ogni volta non ne aveva trovato uno per se, mancava una settimana al matrimonio e lei ancora non aveva il vestito. Doveva trovarlo.

“Belle?Belle?” Regina tirò fuori la testa dal camerino in cerca della sua amica non trovandola “Starà cercando un altro vestito” si disse. Si spogliò del vestito nero per provarne un altro quando la tenda del suo camerino fu aperta

“Oh mio dio scusa, non avevo capito che fosse occupato” disse una voce dietro di lei, Regina rimasta solo in reggiseno e mutandine cercò di coprirsi il più possibile mentre la sua faccia diventata di un rosso acceso, quando la voce parlò di nuovo “Regina?”

Regina si girò di scatto, cazzo non poteva essere davvero lei “Emma?”

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


Capitolo 2:

“Regina, ciao” continuò Emma, cercando di non guadare il corpo nudo della sua ex fidanzata, era ancora bellissima.

“Ciao” rispose cercando di non far sentire il tremito della sua voce “Potresti chiudere e farmi rivestire?”

“Oh si certo, cazzo scusa” disse chiudendo la tenda del camerino, nemmeno un minuto dopo Regina uscì dal camerino indossando un altro dei vestiti scelti da Belle. Regina non riusciva a credere alla situazione: aveva appena rivisto l’amore della sua vita, l’amore della sua vita era davanti  a lei sorridendole.

“Hei Regina ne ho trovato un altro, cazzo Emma, hei ciao” disse Belle lasciando cadere il vestito sul pavimento “Non sapevo fossi qui, perché sei qui? Perché Ruby non mi ha detto che eri qui?” disse Belle andando ad abbracciare la sua amica

“Bhe sorpresa” disse lei grattandosi la testa

“Si gran bella sorpresa” disse Regina a bassa voce

“Lascia perdere quel vestito Regina, prova questo” disse Belle mentre la sua amica entrava nel camerino

“Allora Emma, sei qui da sola?”

“Si, a dire il vero si” continuando a sbirciare verso il camerino della sua ex fidanzata non che amore della sua vita

“Oh sei qui da sola” urlò Belle per farsi sentire anche da Regina continuando “Si, anche Regina viene al matrimonio da sola”

“Oh” rispose Emma sorridendo “Io dovrei andare, sono in ritardo”

“Ma non hai provato nulla” disse Belle

“Lo farò la prossima volta!”disse scappando fuori dal negozio, nel momento in cui Emma fu fuori Regina uscì con indosso un vestito nero lungo

“Cazzo la ucciderai Regina!”

“Uccidere chi?” chiese lei sovrappensiero

“Emma”

“Emma? Belle ti devo ricordare che mi ha lasciato?”

“No, Regina. Quella donna ti ha lasciato perché era pericoloso per te stare con lei. Ti stava proteggendo. Regina, quella donna è ancora innamorata di te”

“Di certo non è che posso andare da lei e dirle: Hei ti va di uscire insieme?” disse lei sospirando di fronte allo specchio

“Dovresti farlo, non l’hai ancora dimenticata. E non sei stata con nessuno da lei!”

“E tu come lo sai? Sono uscita con un sacco di donne in questi due anni!” disse guardando la sua amica con aria di sfida

“Si e quante te ne sei scopata?”

“Bhe io…”

“Esatto nessuna e pensavo che tu e Malefica” disse lei sogghignando

“Ma ti prego, quella donna è troppo etero per essere cambiata!” disse Regina ridendo “Non riesco a dimenticarla Belle, e  non è per il sesso, si certo anche quello ma non era solo quello. Era come mi guardava la mattina appena svegli o come mi baciava quando cercava di chiedermi scusa, quando veniva in ufficio trionfando perché aveva finito le pratiche indietro di due settimane e come facevamo l’amore. Mi manca tutto di lei, persino il suo ridicolo giubbotto di pelle rosso!”

“Sarai di nuovo felice Regina, te lo meriti!”

“Già ma ogni volta che penso di poterlo essere senza di lei, eccola. Stasera avrei dovuto avere un appuntamento con Val, ma ho annullato”

“Perché?”

“Perché questa volta non la faccio andare via.”

“Bene, allora compra questo vestito e poi corriamo da lei e le chiedi di uscire e se non lo fai tu lo faccio io o chiamo direttamente Ruby!” disse ridendo la sua amica

“Belle, lo hai già fatto vero?”

“Sì… scusa”

…………………………..

“Ems, cazzo sei tu, sei qui” disse Ruby buttandosi verso la sua amica bionda

“Cazzo Rubs, si sono qui” disse la bionda stringendo la sua amica

“Ho sentito che hai incontrato Belle e Regina”

“Non mi mancava affatto questo posto!” disse Emma scuotendo la testa

“Invece si, ammettilo. Allora com’è stato?”

“Stato cosa?”

“Vedere Regina!”

“Oh quello.” Disse Emma guardando le sue mani “Mi è mancata così tanto”

“Lo so, lo so. Questa volta non andartene”

“Non lo farò credimi, quella donna sarà mia moglie prima o poi!” disse la bionda sorridendo alla sua amica bruna “Ma se non mi volesse?”

“Ems, ti prego. Chiedile di uscire prima però e comprale un anello decente quando sarà. Quella donna non ti aspetterà per sempre”

“Lo so, lo so” disse prendendo un sorso di caffè.

Nel frattempo la porta si aprì, alcuni clienti che uscivano altri che entravano

“Due volte in un solo giorno signorina Swan” disse Regina ridendo “Ehi Rubs, mi faresti un caffè prima che la tua fidanzata mi trascini in un altro negozio?”

“Vi state divertendo?”

“Si moltissimo” disse sorridendo alla sua amica bruna

“Hei Regina” disse Belle

“Si Belle?” disse rivolgendo la testa verso di lei

“Ti va di uscire stasera a mangiare qualcosa con noi?”

“Certo”

“Si Emma vieni anche tu!” continuò Ruby “Come ai vecchi tempi

“Sì perché no!” disse guardando Regina negli occhi

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3:

“Ok allora ripetimi perché sto indossando questo vestito estremamente corto?” chiese Regina alla sua amica Belle “Ero davvero comoda con i pantaloni”

“Perché la tua bionda deve vedere cosa offri!”

“Belle, la ‘bionda’ conosce già cosa offro” disse Regina ridendo di fronte alla vetrina di Granny’s “Dici che non se lo ricorda più?”

“Oh credimi, da come ti guardava oggi direi che se lo ricorda perfettamente”, Belle vide la sua amica sospirare, prima di farsi strada dentro il locale dove Emma era già seduta al tavolo e Ruby pronta a staccare dal suo turno.

“Signora sindaco, bel vestito” disse Ruby, prima di guardare la sua fidanzata e dire “Quando diavolo lo avete preso? Lo voglio anche io!”

“A dire il vero è un mio vecchio regalo” disse Emma, andando a salutare le sue amiche “Ti sta meglio di quando te l’ho regalato, accidenti Regina” disse baciando la sua guancia.

“Grazie Emma!” disse sorridendole

“Si, emh, hei Ruby tesoro posso parlarti un secondo?” disse Belle prendendo la sua fidanzata per il braccio e portandola via.

Così rimasero loro due in piedi guardandosi

“Forse possiamo sederci mentre aspettiamo” disse Regina indicando il posto da cui la bionda era arrivata

“Si scusa, vieni”

“Grazie” disse mentre Emma si sedeva accanto a lei. Passarono cinque minuti in totale imbarazzo, nessuna delle donne parlava, nessuna riusciva a proferire parola

“Snow ha detto che suonerai al matrimonio…” disse Emma continuando a guardare il pavimento

“Si, esatto” disse la bruna sorridendo pienamente

“Mi manca sentirti suonare Regina”

“Davvero?” chiese la bruna

“Si davvero, anche se la maggior parte delle volte mi manca la tua voce”

“Emma…” disse la bruna con le lacrime agli occhi, mentre la bionda le sorrideva

“Eccoci” disse Ruby sorridendo alle sue amiche “Cosa volete mangiare?”

La cena fu davvero divertente, ed entrambe le donne non volevano lasciarsi andare. Durante tutto il pasto tutte e quattro le donne risero come se non fossero passati due anni dalla loro ultima cena insieme. Emma continuava a guardare la sua ex fidanzata non riuscendo a distogliere lo sguardo da lei, come se da un momento all’altro dovesse scomparire davanti ai suoi occhi.

“Che ne dite di andare a bere qualcosa?” chiese Ruby guardando le sue amiche

“Tesoro magari Emma è stanca e vuole andare a riposarsi” rispose Belle mettendo una mano sulla spalla della sua fidanzata

“No Belle tranquilla, andiamo, se torno a casa Snow comincerà ad assillarmi per il matrimonio e ora voglio solo stare un po’ con voi, mi siete mancate ragazze” disse guardando Belle e Ruby, e poi guardando Regina continuò “Mi siete mancate davvero davvero tanto”.

………………………………

Arrivate fuori dal locale le quattro amiche si fecero strada verso l’unico tavolo ancora libero

“Bene signore” disse  Emma a Belle e Regina “sedetevi, noi andiamo a prendere da bere” continuò facendo loro l’cchiolino “Il solito Gina?” chiese avvicinandosi al suo orecchio a causa della musica molto alta. Alla menzione del suo soprannome la bruna si dimenticò come respirare e annuì energicamente alla bionda “Sei bellissima Gina” continuò la bionda prima di allontanarsi.

Il corpo di Regina era come se stesse andando a fuoco, le aveva appena detto che era bellissima o se lo era solo immaginato?

Nemmeno due minuti dopo Emma e Ruby tornarono al tavolo con i loro drink ridendo su qualcosa appena successa

“La barista ci stava provando con te Ems, non negarlo dai. Era carina, torna li a chiacchierarci!” disse Ruby guardando la sua amica

“No Rubs grazie non mi interessa” rispose Emma guardando Regina intensamente “Non mi interessa per niente”. Nel frattempo vedendo le sue amiche fidanzate buttarsi nella pista e rimanendo da sola in sìinsieme a Regina. Ruby e Belle erano nella pista a ballare da quasi 10 minuti fino a quando entrambe le donne decisero di fare conversazione

“Così la barista” chiese Regina guardando il suo drink

“Si la barista” rispose “Non mi interessa minimamente Regina, dovresti conoscere i miei gusti in quanto di donne e sicuramente la barista non lo è”

“E quali sarebbero questi gusti signorina Swan?” chiese Regina pentendosi quasi istantaneamente della domanda

“Bhe mi piacciono le brune Regina, le brune di classe, autorevoli nel loro lavoro, le donne con un profumo e un buon gusto, Gina.” La bionda la vide deglutire pesantemente e allora decise di continuare “E tu Regina rimani la donna con il più buon gusto del mondo e sai a cosa mi riferisco” disse sistemandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Avrebbe voluto baciarla, avrebbe voluto avere la sua cattiva strada con lei, ma non era il tempo ne il momento. Era passato così tanto tempo da quando qualcuno l’aveva toccata in quel modo, che le aveva parlato in quel modo e  le mancava così tanto.

“Si penso di aver capito a quale gusto ti riferisci.” Disse la bruna sorridendole “E anche il tuo gusto rimane il mio preferito Em” disse arrossendo. Si stavano ancora guardando intensamente negli occhi quando le loro amiche tornarono al tavolo con loro

“Ragazze si sta facendo tardi e domani abbiamo le prove con Snow tutte e quattro, è meglio tornare a casa” disse Ruby. Così le due coppie si salutarono e Belle e Ruby si diressero verso la loro macchina “Regina sei sicura di non volere un passaggio?” chiese nuovamente Ruby

“Si Rubs grazie torno a piedi mi farà bene” disse il sindaco ringraziando la sua amica e augurando la buona notte ad entrambe. Quando la macchina si allontanò la bionda disse

“Posso farti compagnia?” chiese arrossendo e guardando i suoi piedi

“Mi piacerebbe” disse cominciando ad incamminarsi verso casa sua con la bionda al suo fianco. Passarono soli pochi minuti a ciò che Regina sapeva sarebbe successo

“Gina?”

“Mhh…”

“Mi dispiace!”

“Lo so!”

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Capitolo 4:
“Gina?”
“Mhh…”
“Mi dispiace!”
“Lo so!”
……………..
“Allora, tra quanto ritorni a Boston?” chiese la bruna
“Non torno a Boston, resto qui, sai mi manca la vita qui: i miei genitori, Ruby, la nonna, insomma sai tutti i miei amici” disse ridendo “Mi manchi tu Gina!” disse la bionda infilando le mani nel retro dei suoi pantaloni e diventando seria
“E cosa farai?” chiese la bruna cercando di non far notar il barlume di gioia che le stesse crescendo dentro k
“Sai speravo che il sindaco, in questo caso, potesse aiutarmi” disse la bionda sogghignando
“Oh davvero signorina Swan?” disse Regina ridendo di cuore
“Dai Gina, non prendermi in giro. Voglio tornare qui” rispose guardandola negli occhi
“Vuoi tornare davvero?” disse la bruna speranzosa
“Si” disse la bionda prendendo le mani della bruna nelle sue “Voglio assolutamente tornare qui e voglio stare con te”
“Emma….”
“Lo so ok? So che ho fatto una cazzata andando via, ma lo sai che l’ho fatto per noi Regina ti prego. Solo una cena e se non vuoi più rivedermi me ne vado”
“Va bene” disse Regina oramai sul suo portico con le chiavi in mano. Nella sua testa la bruna continuava a domandarsi se invitare la bionda dentro, ma non stasera non sarebbe finita così “Vieni domani nel mio ufficio prima di andare da Snow, sicuramente tuo padre sarà felice di tornare ad essere vice, Sceriffo Swan!”
“Oh mio dio, grazie Regina!” disse la bionda abbracciando la bruna. I loro corpi erano riuniti dopo anni di separazione. Per un momento entrambe le donne smisero di respirare. Le loro labbra ora erano così vicino, così vicine da sfiorarsi
“Regina?” si sentì dal fondo del vialetto
“Val?!” disse Regina comunque non staccandosi da Emma. In quello stesso momento la bionda cercò di districarsi dall’abbraccio di Regina, ma la bruna la teneva ancora più stretta.
Val di nome Valerie, era il nuovo agente del dipartimento dello sceriffo, per mesi aveva seguito la bruna chiedendole di uscire insieme ma ogni volta la bruna rifiutava. C’erano stati leggeri flirt, anche da parte dello stesso sindaco, ma di certo non intenti per creare una relazione, ma per uscire insieme al massimo per qualche volta e oramai quel qualche volta era già successo per tre volte. Ma oramai la ragazza stava divenendo troppo insistente creando un mondo che in realtà non esisteva.
“Cosa fai qui?” chiese la bruna per poi sussurrare ad Emma “Ti prego non andare!” guardandola intensamente negli occhi, la bionda annuì con vigore fino a quando una voce esterna a loro, finalmente rispose alla domanda di Regina
“Volevo vederti!”
“Val, ti ho chiaramente che non potevo”
“Si per uscire con un’altra donna?” disse Val cominciando ad arrabbiarsi
“Val, noi due non usciamo insieme”
“E chi lo dice?” chiese l’agente urlando oramai sull’orlo delle lacrime
“Io Val!” d’un tratto la bruna aprì la porta, prese Emma per la mano e la condusse dentro sbattendo la porta dietro di loro.
“Regina cosa sta succedendo?” chiese la bionda preoccupata del comportamento della bruna
“Vuoi un po’ di sidro?” chiese Regina già aprendo l’armadietto dei liquori e porgendo immediatamente un bicchiere pieno alla bionda
“Gina?!” chiese di nuovo prendendo una mano tra le sue
“Quella donna e io siamo uscite insieme tre volte. Mi sentivo sola e lei bhe lei mi trovava carina. Ma per me non era nulla, solo divertimento. La terza sera ha provato a fare sesso con me ma mi sono rifiutata, così sono scappata a casa e da allora a cercato di scusarsi e stasera dovevamo uscire di nuovo, ma avevo annullato, ci avrebbe sicuramente riprovato. Emma, io non volevo e non voglio fare sesso con lei!! Ma lei si ostina a chiamarmi e seguirmi! Cazzo una volta l’ho trovata dentro casa” disse la bruna urlando
“Hei,hei ci sono io qui io ora!”
“Si e quando te ne andrai di nuovo?”  chiese la bruna divincolandosi dall’abbraccio in cui la bionda l’aveva presa
“Non me ne andrò Gina, non me ne andrò mai più!”
“Mi sei mancata così tanto” disse la bruna tornando nel suo abbraccio, asciugandosi le lacrime
“Anche tu piccola” disse la bionda baciandole la fronte.
Le due donne parlarono un paio d’ore, delle loro vite e del loro lavoro, della città e del ritorno a Sceriffo della bionda, non sforzandosi di toccarsi o di baciarsi, per quello era davvero troppo presto, ma la sola presenza di entrambe le faceva sentire al meglio
“Dovrei andare ora, se vuoi che io domani sia puntuale al municipio” disse la bionda ridendo
“Non sei mai puntuale Em!” rispose il sindaco ridendo
“Domani lo sarò” disse Emma sembrando di sembrare offesa
“Buona notte Em!” disse al bruna accompagnandola alla porta e tenendola aperta per lei
“Notte Gina” rispose lei baciandola dolcemente sulla guancia “Sicura che stai bene?”
“Si tranquilla vai a casa, oramai la casa ha un sistema d’allarme! Notte Emma”disse baciandole la guacia
…………………….
La mattina arrivò velocemente e la bionda non voleva essere assolutamente in ritardo
“Hei tesoro ciao, buongiorno!” disse Snow vedendo sua figlia in piedi molto presto “Cosa fai sveglia a quest’ora?” chiese un po’ dubbiosa
“Ho un appuntamento con Regina!” disse Emma sorridendo sua madre
“Con Regina?” chiese sua madre cercando di non sorridere alla figlia
“Si, sai per il lavoro”
“Le hai detto che vuoi restare qui?” chiese sua madre stracolma di gioia
“Si e l’ho anche pregata di ridarmi il lavoro” rispose la bionda ridendo “ E penso di invitarla a cena, prima del matrimonio” disse seriamente continuando a guardare sua madre
“Va bene tesoro caffè?” chiese Snow con in mano la brocca del caffè appena fatto
“No grazie, ora vado a prenderlo da Granny’s e lo porto anche al sindaco” disse prendendo le chiavi della sua auto “Ci vediamo dopo mamma!”
“Ricorda a Regina alle 4 Emma!” rispose sua madre urlando
“Si mamma!”, arrivata da Granny’s, Emma vide la donna della sera precedente seduta ad un tavolo, chiacchierando con un’altra persona, così si avvicinò al bancone e ordinò i due caffè “Rubs buongiorno! Mi fai due caffè? Uno normale e uno per Gina!”
“Gina, Ems?” chiese la sua amica facendole l’occhiolino
“Rubs smettila ho un appuntamento nel suo ufficio per riavere il mio lavoro e sai com’è al mattino. Un caffè la renderà felice e propensa a ridarmi il mio lavoro e per accettare di venire a cena con me!” disse con sicurezza la bionda
“Si forse hai ragione” rispose ridendo la bruna, porgendo i suoi caffè alla bionda e augurandole una buona giornata fino al loro incontro del pomeriggio per il matrimonio.
Arrivando al municipio, Emma si sentì come a casa con quei due caffè in mano, sembrava la normalità ed era quello che più le mancava
“Linda” disse Emma salutando la segreteria di Regina
“Sceriffo Swan!” rispose la segretaria sorridendo
“Speriamo” disse la bionda ridendo
“Il sindaco ti aspetta” disse la segretaria annunciando a Regina che la bionda fosse li
“Falla entrare” si sentì dall’interfono
Nel frattempo Regina sentendo che la bionda fosse li fuori, davanti allo specchio cominciò a sistemarsi il trucco e i capelli, voleva essere bella per la bionda, voleva che la bionda la rivolesse e per il momento era sulla buona strada, oramai era quasi certa che la bionda la rivolesse.
La porta si aprì e apparve la bionda: jeans stretti, stivali al ginocchio, una canottiera, i suoi capelli sciolti nei suoi boccoli e il suo fatidico giubbotto di pelle rosso. Era la sua Emma, la sua.
“Regina buongiorno!” disse la bionda non riuscendo di smettere di fissare la figura del sindaco, anche in tuta la bruna sarebbe stata bellissima
“Ciao” rispose la bruna molto timidamente “Hai portato il caffè? Quanto disperatamente rivuoi il tuo lavoro?” chiese ridendo istericamente il sindaco
“Da morire!” rispose la bionda fingendo di essere offesa, entrambe le donne parlarono per circa un’ora, firmando i documenti necessari.
“Bene eri il mio unico appuntamento oggi Sceriffo Swan!” disse la bruna riordinando i documenti appena firmati dallo sceriffo.
“Bene Sindaco Mills, allora mi farà compagnia a pranzo? E magari può farmi fare un tour dell’ufficio dello sceriffo” chiese ridendo Emma
“Mi piacerebbe davvero davvero tanto Emma!” disse sorridendo
“Regina posso chiederti una cosa?” disse la bionda mentre la bruna indossava il suo cappotto
“Certo dimmi” rispose lei trovandosi naso a naso con la bionda
“Posso baciarti?” chiese la bionda rendendo la bruna senza parole.
 
 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Capitolo 5:

“Cosa?” chiese la bruna presa alla sprovvista

“Scusa non volevo chiedertelo, io andrò” disse la bionda dirigendosi verso la porta

“Emma aspetta” disse la bruna prendendola per un braccio “Perché me lo hai chiesto?”

“Perché sono due cazzo di anni che voglio baciarti Regina e sto impazzendo al pensiero che qualcun’altra lo abbia fatto” disse la bionda guardando il pavimento

“Secondo te io non ci ho pensato? Che un’altra donna ti abbia baciato? Che ti abbia toccata come facevo io? Emma te ne sei andata per proteggermi e lo so ma non potevo bloccare la mia vita nella speranza che tu ritornassi”

“Nessuno mi ha toccato come facevi tu Regina!” disse la bionda guardando il sindaco

“La stessa cosa vale per me Emma”, le due donne si sorrisero “Ma non posso baciarti per farti togliere il pensiero dalla testa, voglio baciarti perché lo vuoi, perché è giusto”

“Lo capisco davvero, perdonami per il mio comportamento!” disse ancora imbarazzata la bionda

“Dai sceriffo ti porto a mangiare e poi in centrale” disse la bruna prendendo per la mano la bionda “Ho davvero fame” disse ridendo

……………………

Nemmeno 10 minuti dopo le donne erano seduto in un tavolo da Granny’s con il menù in mano

“Perché ci ostiniamo a prendere i menù se prendiamo sempre la stessa cosa?” chiese lo sceriffo ridendo

“Non lo so, ma è divertente!” rispose il sindaco sogghignando.

Entrambe le donne erano sedute l’una accanto all’altra sorridendosi, sfiorandosi e chiacchierando tranquillamente. Come al solito ordinarono entrambe sempre lo stesso pasto: per la bionda un formaggio grigliato e patatine, per la bruna un’insalata, nonostante tutto per la bionda Regina rimaneva bellissima con o senza insalata.

“Allora stavo pensando che magari potremmo uscire a cena prima del matrimonio” disse la bionda sorridendo timidamente alla bruna

“E io che pensavo che fosse già questo il nostro appuntamento” rispose il sindaco ridendo

“Gina” disse Emma prima di continuare “Voglio venirti a prendere in macchina e portati dei fiori, voglio vederteli annusare e dirmi che li metterai in un vaso prima di uscire. Voglio vederti aprire la porta e rimanere senza fiato perché indossi un vestito sexy da morire e vederti arrossire quando ti dico che sei la cosa più bella che abbia mai visto. Voglio aprirti la portiera della mia macchina e litigare con te quando mi dici che non salirai su quella trappola. Voglio portarti al ristorante e condividere un dolce ridicolmente piccolo alla mela con te, anche se io non lo assaggerò. Voglio ripeterti per tutta la sera quanto sei bella e provare a baciarti quando ti riporto a casa e aspettare che tu rientri a casa prima di salire in macchina e sognarti di notte!”

E le loro labbra furono collegate, inizialmente la bionda non rispose al bacio, era successo tutto così fretta, ma non perse tempo. Le loro lingue furono presto in una battaglia di dominio, nessuno delle due capì da chi provenisse il gemito sommesso ma a nessuna importava, si stavano baciando solo questo importava. Quando si staccarono fu solo a causa dell’esigenza di respirare

“Scusa” disse Regina in fretta, non fece in tempo ad dire altro che le loro labbra furono collegate di nuovo, entrambe stavano sorridendo mentre si baciavano.

Mangiarono tranquillamente con le mani collegate raccontandosi le novità della loro vita e ciò che il futuro forse avrebbe portato

“Voglio portarti davvero a cena!” disse la bionda uscendo da Granny’s

“E io voglio venire a cena con te ma Em, prendiamo le cose con calma va bene?” chiese la bruna seriamente

“Certo Gina tutto quello che vuoi” disse prima di baciarla dolcemente sulle labbra “Signora Sindaco mi porta a fare in tour?”

“Certo Sceriffo Swan” disse salendo in macchina e andando verso la stazione.

………………….

Regina aveva già chiesto a David di avvisare i nuovi agenti che ci sarebbe stato un cambio di sceriffo e tutti loro erano stati entusiasti di conoscere il nuovo capo. Arrivati li la bionda si accorse di come quasi nulla era cambiato in sua assenza

“Sindaco” disse la bionda mentre apriva la porta principale

“Grazie Sceriffo” rispose la bruna mentre entrava dentro la stazione

La stazione era vuota tranne per un unico agente Val.

“Regina ti sei dimentica di dirmi qualcosa?” chiese la bionda a bassa voce

“Cazzo…”

“Linguaggio signorina Mills” disse la bionda “Non preoccuparti, ora sono lo sceriffo e tu sei al sicuro” continuò stringendole la mano e ottenendo un sorriso dalla bruna che annuì.

“Agente White” disse Regina attirando la sua attenzione “Questo è lo sceriffo Swan, il tuo nuovo capo”

“Bhe nuovo” disse ridendo Emma

“Bhe cara, lei non era qui anni fa” rispose Regina seriamente

“Hai ragione Gina!”

“Ok d’accordo io devo tornare in ufficio” disse girandosi verso la bionda “Ci sentiamo dopo?”

“Si piccola certo, mi piacerebbe”, alla menzione di quel soprannome gli occhi della bruna si inumidirono “Hei Gina che hai?” chiese subito la bionda preoccupata

“Mi hai chiamato piccola, nessuno mi chiama così”

“Si perché solo io ho questo onore, e poi penso che farebbe solo avvicinare la loro faccia a una delle tue famose palle di fuoco” disse appoggiando la sua fronte su quella del sindaco. Sentirono qualcuno schiarirsi la voce, cercava attenzione

“Si bene io vado” disse di nuovo Regina, appoggiandosi per dare un beve bacio alla bionda “Ci vediamo dopo….passo alle 3.30 dobbiamo andare da tua madre alle 4, Val” disse infine salutando l’agente

“Signora sindaco” rispose lei senza nemmeno degnarla di uno sguardo, era troppo occupata a osservare il suo nuovo capo; quasi alla porta Emma sentì nuovamente Regina parlare

“E Emma?! Niente magia!” disse prima di uscire dall’edificio.

“Perché!?!?” sentì la bruna urlare la bionda.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


Capitolo 6:
Si poteva sentire Snow urlare dall’altra parte della strada e tutta la città sapeva di non doversi avvicinare alla principessa in queste condizioni, persino suo marito non lo faceva
“Cosa diamine vuol dire che le sedie non sono ancora arrivate, mi sposo tra tre giorni e tu mi stai dicendo che non sono arrivate?” urlò la brunetta al povero fattorino che nello stesso momento stava sistemando i tavoli per il ricevimento
“Snow, non è colpa mia!” rispose il fattorino. La brunetta era pronta a saltare addosso al povero ragazzo se…
“Mamma smettila!” urlò Emma avvicinandosi “Non è colpa sua!”
“Ma io mi devo sposare” rispose ancora urlando
“La smettiamo di urlare?” chiese il sindaco esasperato per poi girarsi verso il fattorino “Mike puoi andare, ci pensiamo noi a Snow”
“Grazie Signora Sindaco” rispose sorridendole e continuando a posizionare i tavoli. Quando la brunetta si girò trovò madre e figlia in un abbraccio, con la brunetta che piangeva “Snow, se non arrivano le sedie ci penso io, le facciamo apparire con la magia, non c’è problema Snow” continuò sorridendo alla donna
“Ma io voglio delle sedie vere Regina, non voglio che passi tutto il matrimonio a concentrarti per tenere tutte le sedie al loro posto, senza farle sparire!” rispose la donna piangendo.
“Va bene mamma troveremo una soluzione” rispose la bionda sorridendo al sindaco.
“Va bene ragazze” disse tirando su il naso “Andiamo a fare la prove, Belle e Ruby ci raggiungono li” continuò sorridendo e dirigendosi verso il giardino dove già si trovavano David, Robin e Killian.
“Signore!” urlò il pirata
“Dio è già ubriaco?” chiese il sindaco a Snow
“E’ probabile, ha saputo che Ariel viene al matrimonio con il suo nuovo fidanzato!”
“Oh poverino” rispose la bionda guardando sua madre, che d’un tratto si immobilizzò
“Vuoi due venite insieme?” chiese guardando entrambe le donne
“Bhe…” cominciò la bionda
“IO…” rispose la bruna
“Lo prenderò come un si!” disse dirigendosi verso suo marito, lasciando le due donne dietro di se a bocca aperta.
………………………….
“Io avrei del lavoro da fare!” disse il sindaco guardando l’orologio “Se dici alle 4 sarebbe carino che la gente si presentasse alle 4 Snow” continuò guardandola
“Gina, dai, magari è successo qualcosa?”
“Qualcosa in biblioteca? Se fosse andata a fuoco sceriffo lo sapremmo, non ti pare!”
“Non ha torto Ems” rispose suo padre, quando apparvero due figure che correvano verso di loro
“Scusate il ritardo ragazzi” disse Belle a tutto il gruppo
“Se dovete fare sesso, la prossima volta fatelo dopo” disse Killian, con tutto il gruppo dietro di lui che annuiva, mentre le ragazze arrossirono furiosamente
“Dobbiamo lavorare” rispose il sindaco, cercando di invogliare tutti a muovesi.
Le prove non durarono molto, il tempo di far capire agli sposi e ai loro testimoni dove posizionarsi e quant’altro. Quarantacinque minuti dopo erano tutti pronti a tornare al loro posto
“Gina, sono quasi le sei, devi per forza tornare al municipio?” chiese la bionda vicino alla Mercedes
“Si Emma, per tre giorni poi non avrò la forza di andare, tra stasera e domani finisco tutto e poi non mi preoccuperò più di nulla” rispose sorridendo
“Pensavo di portarci a cena domani prima della festa”
“Sei impaziente signorina Swan” rispose il sindaco sogghignando
“Voglio solo passare del tempo con te e se questo include portarti a cena per tutto il resto della mia vita, bhe credimi Signorina Mills, lo farò!”
“Ci vediamo domani Emma” rispose la bruna salendo in macchina e andando verso il municipio
………………………..
“Mamma, papà!?” urlò Emma, entrando in casa
“Ciao tesoro” rispose David incontrando la figlia all’entrata di casa
“Si è calmata?”
“Si mi sono calmata” rispose la brunetta sbucando fuori dalla cucina
“Va bene mamma” rispose la bionda baciando la guancia di sua madre “Oggi pensavo a questa sistemazione temporanea con voi, e stavo pensando che magari dopo il matrimonio potrei subito ritrasferirmi nel mio vecchio appartamento, Ariel ha detto che è libero, l’ho chiamata stamattina” continuò, sedendosi sul divano e continuando a guardare i suoi genitori
“Oh tesoro, sembra un’idea meravigliosa!” rispose sua madre abbracciandola “Anche se mi piace averti qui”
“Si mamma ma abbiamo bisogno della nostra privacy, tu e papà e io speravo tanto sai di avere un mio spazio per passare le serate in compagnia!” rispose la bionda arrossendo
“Con Regina?” chiese sua madre sogghignando
“Ci spero, ma non è questo il punto mamma”
“Lo so tesoro scusa, mi godrò questi ultimi giorni”
“Mamma non è che non mi vedi più, ci vedremo comunque” disse abbracciando entrambi i suoi genitori “Ora mangiamo ho fame!” disse andando verso la cucina per raccogliere il materiale per apparecchiare il tavolo.
Nel frattempo al municipio, il sindaco era in combutta con la sua testa non riuscendo a decidersi se scrivere un messaggi alla bionda, pensando di essere troppo insistente, che magari la bionda l’avrebbe trovata appiccicosa. Erano passate oramai un paio di ore quando il sindaco sentì suonare il suo cellulare
E: Ciao, ti sto disturbando? Stai ancora lavorando?
R: Signorina Swan, non mi stai affatto disturbando. Cosa posso fare per te?
E: Volevo chiederti se per domani sera siamo ancora d’accordo
R: Certamente Emma
E: Perfetto, perché penso già che la serata organizzata da Ruby sarà folle
R: Lo penso anche io, ma oramai conosciamo Ruby
E: Si è vero. Passo domani alle 7 Signora Sindaco
R: E’ perfetto Sceriffo, non tardare. Buona notte!
E: Buona notte Gina.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Capitolo 7:
Snow come sua figlia, si svegliò di buon umore, si tirò giù dal letto e raggiunse il piano di sotto
“Tra due giorni mi sposo” disse la brunetta alla bionda vedendola già seduta a mangiare la sua colazione
“Buongiorno anche a te mamma, ma è la seconda volta che ti sposi e sempre con la stessa persona… è sempre papà!”
“Lo so tesoro, ma quando sposerai il tuo vero amore, capirai” rispose la brunetta baciandole la fronte “Allora pensavo che stasera potremmo andare insieme”
“Veramente ho da fare prima della festa mamma” disse la bionda cercando di non guardare sua madre
“Mhh…” sentì “Cosa devi fare Emma??” chiese avvicinandosi
“Delle cose” rispose vaga la bionda
“Delle cose con chi?”
“Da sola!”
“E quando intendi da sola, intendi con Regina?”
“Anche se fosse?” chiese la bionda alzandosi per dirigersi verso la sua stanza per prepararsi alla giornata
“Non fate tardi per fare sesso tesoro”
“Oddio mamma io e Regina non facciamo sesso e comunque non sono affari tuoi”
“D’accordo tesoro, era solo per dire” rispose sua madre ridendo. Nel frattempo nella grande villa del sindaco, Regina fu svegliata da un messaggio da parte di Ruby
Ruby: Stasera tieni giù la macchina Sindaco, vieni con noi
R: Buongiorno anche a te Ruby. Veramente vengo con Emma alla festa…
Ruby: Si buongiorno. 
         Cosa intendi che vieni con Emma?
R: Quello che intendo Ruby. Non c’è niente da capire
Sembrava che la conversazione fosse finita, il giovane lupo non rispondeva più così che il sindaco si alzò dal letto e si diresse verso il bagno, quando sentì questa volta che qualcuno la stava chiamando ‘Dannato lupo’ pensò
“Regina cosa vuol dire che vieni con Emma? Uscite insieme? Cosa dovete fare? Avete fatto sesso?”
“Belle calmati, buongiorno! Si vengo con Emma e si usciamo insieme e no non abbiamo fatto sesso”
“Perché non avete fatto sesso?” chiese una voce che non era sicuramente quella di Belle
“Perché Ruby è tornata da pochi giorni e abbiamo deciso di prendercela con calma!”
“Vi siete baciate vero!?!” chiesero entrambe le brune al sindaco
“Si, lo abbiamo fatto anche se non vedo perché dovrebbe interessarvi” sentì le sue amiche che non avevano più nulla da dire così continuò “Ora signore devo andare a lavorare rimango comunque il sindaco di questa città”
“Si passo alle 5 Regina”
“Per fare cosa Belle?”
“Sistemarti, sarai talmente nervosa che potresti aprire la porta completamente nuda”
“Si, ci vediamo alle 5” disse il sindaco prima di chiudere la telefonata
……………………….
“Hanno entrambe bisogno di fare sesso!” disse il giovane lupo alla sua fidanzata “Ems, mi ha detto che non lo fa da quando lei e Regina si sono lasciate, due anni tesoro, due anni”
“Lo so, per Regina è lo stesso! Ma dobbiamo rispettare il loro desiderio di prenderla con calma. Vai da Emma stasera aiutala, parla con lei”
“Si lo farò vado al lavoro” disse Ruby, prima di baciare Belle e uscire di casa.
Ed è così che dieci minuti dopo si ritrovò faccia a faccia con lo sceriffo biondo
“Sceriffo Swan!!!!” disse la bruna con un sorriso smagliante
“Hei Rubs” rispose lo sceriffo eguagliando il suo sorriso “Che succede?”
“Nulla, andiamo insieme stasera?” chiese la bruna
“Emh, no!” rispose la bionda prendendo il suo caffè e dirigendosi verso l’uscita
“Emma Swan! TORNA QUI” urlò il giovane lupo facendo girare tutti vero la bionda.
“Devo lavorare Ruby, so che sai che devo uscire con Regina ok? Ti aspetto da me alle 5, così non mi presento a casa sua nuda” disse sogghignando alla sua amica.
Entrambe le due donne insieme alle loro amiche erano riuscite a non perdere ne la testa ne la calma per la loro cena.
“Dai Ruby lasciami andare, sai che Regina odia il ritardo”
“Va bene, va bene. Ho finito puoi andare” disse Ruby ricontrollando lo stato di Emma.
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“Dai Belle, Emma sta arrivando” disse cacciandola verso la porta
“Dio Regina sei bellissima” disse la sua amica uscendo dalla porta principale della casa del sindaco. Dopo circa un minuti sentì bussare dalla porta principale
“Belle, che cosa vuoi ora?” disse Regina urlando verso la porta e aprendo pensando fosse ancora la sua amica
“Belle?!?!” disse Emma sorridendo “Esci con lei stasera?” disse ridendo
“Emma, ciao, pensavo fossi Belle!”
“Si lo avevo capito” disse continuando a ridere “Sei bellissima Gina” disse Emma consegnando alla bruna un mazzo di fiori
“Grazie Em” disse arrossendo “Sei molto carina anche tu, entra metto questi in un vaso e possiamo andare a cena” disse mentre entrava in cucina.
La cena fu davvero splendida, le due donne parlarono per tutta la durata, risero e si raccontarono le loro giornate in attesa della festa che le stava aspettando
…………………………….
Arrivate al locale si potevano sentire le grida delle signore “Si spogliatii!!!!!!!!!!!”
“OH MIO DIO Ruby ha preso uno spogliarellista” disse Regina ridendo
“Bhe di certo non avrebbe preso una spogliarellista per mia madre Gina” disse Emma anche lei ridendo “Dai vieni entriamo” disse prendendola per mano
“Emma aspetta!” disse Regina fermandola “Vorrei parlarti di una cosa” e vedendo la bionda annuire continuò “Io…io sono stata molto bene stasera e non pensavo di poter di nuovo avere questo con te, perché pensavo di averti perso per sempre e ora sei qui e sei tu e…” ma non fece in tempo a finire che la bionda la baciò
“Ti amo Regina, cazzo ti amo e voglio stare con te, voglio stare con te in tutti i sensi e…” non fece in tempo nemmeno lei a finire la mora la baciò
“Ti amo anche io Emma” disse piangendo “Ora forse è meglio entrare prima che tua madre ci uccida” disse mentre la bionda ripuliva le sue lacrime.
Insieme mano nella mano le due donne entrarono nel bar dove una decina di donne già forse e probabilmente ubriache erano attorno non ad uno ma a due spogliarellisti già praticamente nudi.
“Siete venute” sentirono urlare, era Mary Margaret ubriaca
“Si mamma non saremmo mai mancate!”
“Oh come siete carine insieme” disse ridendo per poi urlare “Tra un giorno mi sposo” mentre partivano urla generali di ‘UHHHH’ da tutte le altre parti.
La serata sembrava non finire mai, mentre le due donne bevevano, si guardavano e si tastavano sotto il tavolo. Insieme a Ruby e Belle la serata sembrava ben riuscita soprattutto ora che Snow era svenuta su uno dei divanetti del bar con il giovane lupo che rideva di lei.
“Dovremmo portarla a casa” disse il sindaco
“Ci pensiamo noi” rispose Belle guardando la sua fidanzata “Voi tornate a casa” disse seguendo Ruby che già stava uscendo con Snow
“Portami a casa Sceriffo Swan” disse la bruna toccando il sedere della bionda
 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


Capitolo 8:
Nel momento in cui arrivarono davanti alla porta della bruna, entrambe le donne non riuscivano a staccarsi le mani di dosso
“Emma, ti prego fammi aprire la porta” disse cercando di staccarsi dalla sua amante, facendo si che la bionda liberasse le mani del sindaco “Emma, fammi aprire la porta, non farò cose indecenti per te qui fuori!” continuò la bruna ridacchiando allo sbuffo dello sceriffo. Aperta la porta il sindaco si ritrovò inchiodata al muro dallo sceriffo che la baciava aggressivamente
“Dio Regina mi sei mancata così tanto” disse continuando a baciare il collo della bruna
“Anche tu Em, tutto di te mi è mancato”
“Fammi vedere piccola” disse prendendo la mano della bruna per portarla di sopra. Appena entrate nella camera da letto di Regina, Emma la vide irrigidirsi
“Hei piccola che hai?” chiese lei prendendo a coppa le sue guance
“Mi sei mancata così tanto, che questo sembra tutto un sogno. Ho paura che da un momento all’altro tutto sparirà, tu sparirai” disse con le lacrime agli occhi
“Sono qui Gina, sono qui” disse la bionda inginocchiandosi tra le gambe della sua amata “Sono qui e te lo dimostrerò” disse e con un colpo di polso, attraverso la sua magia furono entrambe nude “Mi sono dimenticata di quanto tu sia bella, cazzo”
“Emma, ti prego, ho bisogno di te”disse la bruna prendendo la testa della bionda per avvicinarla a dove le serviva di più
“Si mia Regina” disse finalmente prendendo un assaggio del sapore che le era mancato così tanto
“Oh Emma!!” sentì la bionda “Non fermarti, cazzo come mi sei mancata”, la lingua della bionda stava scavando nel nettare della bruna, lambendo tutti i suoi succhi “Emma ho bisogno di te dentro di me” disse Regina ubriaca di eccitazione
“Va bene piccola, ma prima sdraiamoci” disse Emma, sapendo che le gambe di  Regina non avrebbero retto molto allungo. Baciandosi si sistemarono entrambe sul letto della regina, mentre Regina cercava in tutti i modi di toccare la bionda, senza troppo successo
“Emma voglio toccarti, lasciati toccare”
“Dopo, ora voglio finire di mangiarti piccola” disse mentre senza preavviso due dita scivolavano nel calore vellutato del sindaco
“Cazzo Emma!”
“Si piccola, ti senti così bene” disse la bionda baciandola appassionatamente “Voglio vederti venire piccola, guardami mentre ti lecco” disse la bionda aumentando l’eccitazione della bruna, così abbassandosi e tornando al suo lavoro originario e facendo urlare la bruna durante il suo orgasmo. Aiutandola a scendere dal suo potente orgasmo, la bionda baciò ogni parte del suo corpo prima di raggiungere le sue labbra
“E’ stato stupendo, tu sei stupenda” disse la bruna baciando il corpo della bionda “E’ il tuo turno” disse la bruna abbassandosi verso il nucleo della bionda
“Gina aspetta” disse la bionda tirandola su vicino alla sua faccia
“Voglio che tu stia qui, voglio le tue mani, voglio che mi baci mentre vengo”
“Certo amore mio”
“Mi è mancato così tanto baciarti” disse espirando mentre le dita di Regina erano già nel suo nucleo fradicio
“Sei così bagnata cazzo”
“Mi fai sempre questo effetto!!! Non fermarti” disse urlando
“Sempre?” disse la bruna sforzandosi di andare più veloce sapendo cosa piacesse alla bionda
“Si, quando ti ho visto con Belle, DIO REGINA, sono dovuta correre a casa a cambiarmi, CAZZO REGINA, REGINA, GINAAAAA” urlò la bionda in preda al suo orgasmo interrotta dalla bruna che la baciava. Aspettò un paio di minuti, facendo riprendere la bionda, portando le sue dita alla bocca e andando a ripulire la bionda dal suo sperma
“Così buona” disse la bruna tornando dalla bionda per abbracciarla. Rimasero in silenzio per un paio di minuti fino a che il sindaco parlò “Sei l’unica persona che cui abbia fatto sesso in questi due anni, non riuscivo a farmi toccare da nessun’altro Emma, non mi sembrava giusto” disse guardandola negli occhi
“Anche io piccola, anche io. Che ne dici di dormire un po’ e poi magari domani riprendere e andare a fare una passeggiata?” disse sbadigliando
“E’ un’idea perfetta cara” disse Regina prima di addormentarsi profondamente.
……………………………………..
Quando entrambe si svegliarono si strinsero ancora di più annusando l’odore dell’altro
“Buongiorno bella” disse la bionda baciando la fronte della bruna
“Buongiorno” disse la bruna sorridendo
“Stavo pensando a come potremmo passare la giornata”
“Stupendo Sceriffo Swan, mi illumini”
“Bhe prima vorrei mangiare, poi andare a fare una passeggiata e poi andare a prendere mia madre per portarla qui”
“Giusto cara, allora cosa vuoi da mangiare?!” disse la bruna “Potrei fare una frittata”
“Si, ma avrei voglia di altro”
“Oh certo dimmi tesoro” disse Regina sorridendo
“Voglio te Regina, voglio che tu mi venga in bocca, voglio mangiarti fino a quando non ricordi più il tuo nome, ma l’unico sarà il mio urlato da quella tua stupenda bocca”, la bruna non disse nulla, allargò le gambe
“Prego Sceriffo, chi sarò io per fermarti” disse la bruna prima di cominciare ad ansimare.
……………………………………..
La mattina passò velocemente, per lo più nel letto del sindaco con frequenti orgasmi e anche una bella doccia insieme, una bellissima colazione che portò a più orgasmi nella cucina della ex regina cattiva e uno al parco durante la passeggiata dello sceriffo e del sindaco.
“Piccola, devo andare a prendere mia madre” disse baciandola dolcemente sul portico di casa
“Va bene, io comincio a preparare la cena” disse sorridendole
“Ci vediamo tra un po’”
“Certo!” disse Regina chiudendo la porta di casa.
Si appoggiò alla porta sospirando pesantemente cazzo e adesso come le dico che sono incita? Pensò la bruna cominciando a piangere e toccandosi la pancia.

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***



 Capitolo 9:
Ruby e Belle come ogni settimana si prepararono per andare a cena insieme a Regina e questa volta il sindaco aveva delle notizie da condividere con le sue più care amiche
“Allora sindaco questa notizia?” chiese il lupo sorridendo dolcemente alla sua amica
“Voglio avere un bambino” disse la bruna sorridendo
“Tu cosa?!” chiese Belle mentre Ruby rimase solo a bocca aperta, scioccata
“Voglio avere un bambino ragazze, sono pronta e sono sola e voglio riempire la mia vita, sappiamo che Emma non tornerà sono passati due anni e se avesse voluto tornare, sarebbe già qui. Quindi ho deciso e voglio avare un bambino” disse fermamente il sindaco. Ruby sorrise e si buttò addosso alla sua amica
“Oh Gina che bello, sii un bambino” disse abbracciandola forte
“Quando cominciamo?” chiese la piccola bruna, notando la faccia contorta del sindaco
“OH si Regina, non ti lasciamo sola, le zie Ruby e Belle saranno sempre qui per te!”
Era incita, era incinta ed Emma era tornata per stare con lei, dopo mesi di tentativi e cure aspettava un bambino, ed Emma era li.
“Gina? Cosa sono questi quaderni?” chiese Ruby entrando nel salone di casa sua
“Sono i possibili donatori Rubs, bisogna scegliere e mi piacerebbe se mi aiutaste” disse la bruna timidamente
“Certo!”
“Sempre” risposero insieme Ruby e Belle, sedendosi affianco a lei iniziando a sfogliare i quadernoni con i possibili canditati
“Come lo vogliamo?” chiese Belle continuando a leggere, Regina sapeva esattamente come doveva essere il donatore e anche le sue amiche lo sapevano
“Biondo con gli occhi verdi sia!” disse Ruby avvolgendo la sua amica bruna con le lacrime agli occhi
Ripensando a questi momenti Regina era ancora appoggiata alla porta principale con entrambe le mani sul suo stomaco. Erano giorni che non si sentiva bene, pensava fosse colpa degli ormoni dati dal suo dottore ma il vomito non doveva essere tra i sintomi ed era quella mattina, prima del suo incontro con lo sceriffo che si chiuse nel bagno del suo ufficio a fare non uno ma tre test di gravidanza: positivi.
La sua fortuna fu quella di arrivare alla festa di Snow dove tutti fossero già ubriachi e nella quale nessuno si accorse fortunatamente che non avesse bevuto nulla se non dell’acqua, nemmeno Emma se ne fu accorta.
Spiegava tutto: l’emotività con Emma, il pianto, le sfuriata contro Val, tutto quel sesso, come lo avrebbe detto ad Emma, lei non voleva lasciarla andare
“Allora Regina, so che gli ultimi due cicli non hanno funzionato ma non arrenderti adesso ok?” disse la dottoressa mentre il terzo tentavo veniva provato. Regina sorrise e si rivolse alla sua amica bruna
“So che funzionerà questa volta Belle, funzionerà!!” disse piangendo “Deve funzionare” disse infine piangendo
E aveva funzionato. Passò un’ora, sapeva che Emma non sarebbe tornata per un altro paio d’ore, Snow doveva prendere tutto il necessario per il matrimonio, ci sarebbero volute ore. Quella mattina non aveva ancora avuto sintomi e sapeva che primo o poi sarebbe dovuta correre in bagno anche se qualcuno fosse stato li con lei, a fanculo le buone maniere. Bussarono alla porta
“Buongiorno sindaco” dissero il giovane lupo e la sua fidanzata, in tempo a vedere Regina correre in bagno per svuotare il suo stomaco
“Regina????” urlò Belle seguendo il sindaco nel bagno e tenendole su i capelli “Regina tesoro?” continuò Belle “Ti senti meglio?!”, il sindaco annuì, vedendo poi Ruby che le porgeva un panno bagnato e la aiutava a rialzarsi, non in tempo per un altro attacco di malessere. Rimasero tutte e tre sedute sul pavimento del bagno per 40 minuti, nessuna delle tre aveva proferito parola
“Sarete zie” disse Regina facendo un gran sorriso a entrambe le sue amiche
“Ha funzionato!” urlò Ruby “Ha funzionato!!!!” disse abbracciando entrambe le more e chiudendole in un dolce abbraccio
“Si” disse Regina “ Ed Emma è tornata” disse piangendo “Cosa cazzo devo fare” disse prima di vomitare di nuovo.
……………………………….
Passarono circa tre ore quando sentirono la porta principale aprirsi e le chiacchere di Snow, Emma e Zelina. Sorridenti entrarono tutte e tre in cucina dove Regina, Belle e Ruby stavano prendendo il the.
“Hei sorellina” disse Zelina prima di abbracciarla e rubarle un sorso del suo the, il sindaco sorrise ai suoi ospiti e decise che  avrebbe parlato ad Emma del problema, non in quel momento ma sicuramente prima del matrimonio. Avrebbe accettato qualsiasi risultato, era il suo bambino e lui sarebbe stato li in qualsiasi caso.
Entrambe le sue amiche le avevano detto ciò che sembrava più giusto da fare
“Gina devi dirle la verità, se lo merita, soprattutto ora che avete deciso di tornare insieme”
“Lo so, ma se non lo accettasse?”
“Lo affronteremo insieme, noi saremo sempre qui. Ma devi farlo prima del matrimonio, si accorgeranno con berrai Gina e tutti sanno quanto tu adori il vino”
“Avete ragione!” disse toccandosi lo stomaco.
………………………………………
Stavano giocando a carte uno si quei giochi stupidi che piacciono tanto a Snow, Regina era in cucina a preparare qualche spuntino ed Emma era stata eliminata dal gioco
“Vado ad aiutare Gina”ma nessuno la stava ascoltando.
Si diresse verso la cucina quando sentì qualcuno piangere e la trovò li, raggomitolata per terra con le ginocchia al petto
“Gina?! Gina, piccola che cos’hai?” chiese Emma correndo subito da lei “TI sei ferita? Ti sei fatta male?” chiese controllandola da  capo a piedi
“No” disse scuotendo la testa
“Allora cosa? Piccola calmati” disse quando la sentì piangere ancora più forte
“Devo dirti una cosa, ho fatto una cosa, non sapendo che tu saresti tornata, non sapendo che ci sarebbe stato di nuovo un noi” disse ancora piangendo
“Regina ti devi sposare?” chiese Emma seriamente
“Cazzo no, sei matta?” disse lanciandole un’occhiataccia
“Allora cosa? Se non ti stai per sposare allora non è così brutta” disse baciandole la fronte
“Sono incinta” disse Regina fermamente
“Tu cosa?!”
 

 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Capitolo 10:
“Gina ok, Gina, non piangere, calmati piccola calmati” disse Emma mentre teneva Regina singhiozzante tra le sue braccia
“Tu non c’eri e io mi sentivo sola …. Io” continuò tra i singhiozzi “Io….IO…” singhiozzando “Mi mancavi così tanto così ho fatto l’inseminazione e ora tu sei qui e io sono qui e il bambino”
“Va bene piccola calmati. Shh…..” disse stringendola più forte e baciandola sulla testa “Cazzo sei incinta!” disse facendo piangere ancora di più Regina
“Così non aiuti Emma” disse Ruby urlando “OK Regina dai tesoro calmati, Emma non voleva dire quelle cose, siamo così contenti per il bambino!”
“Si, insomma è dura da digerire ma ce ne occuperemo, te lo prometto sono qui piccola”
“Davvero?”
“Si piccola, sono qui” disse sorridendole amorevolmente. Si asciugò la faccia con molta rapidità e tornarono tutte dal gruppo già prettamente quasi ubriaco che ancora giocava a carte. La serata passò velocemente in attesa del matrimonio il giorno seguente. Tutti oramai dormivano soprattutto la sposa che per il momento non era ancora ne scappata ne aveva pianto, tutti sapevano che prima o poi avrebbe pianto, scappare mai.
Entrambe le donne ora erano sdraiate nel letto di Regina, con lei che appoggiava la testa sul petto di Emma. La bionda ancora accarezzava la testa della bruna che ogni tanto singhiozzava o rideva per l’intera situazione
“Em?” ripetè la bruna tre volte “Em??” ridisse “Em?”
“Si piccola?”
“Va tutto bene?” chiese lei guardandola dritta negli occhi
“Si tutto alla grande” disse toccandole delicatamente la pancia “Io non voglio andare via, voglio fare questo con te, ho già perso abbastanza tempo Regina, voglio tutto questo. Voglio te e voglio il bambino. Voglio stare con te. Sarà dura inizialmente ma siamo io  e te e noi superiamo tutto” disse per poi baciarla appassionatamente sulla bocca, iniziando a fare l’amore per quasi tutta la notte.
…………………………………….
La prima a svegliarsi fu il sindaco che corse in bagno a vomitare svegliando la sua fidanzata che le tenne i capelli mentre vomitava. Il matrimonio di Snow fu assolutamente mozzafiato. Il sindaco pianse per tutta la cerimonia dando la colpa agli ormoni ma la bionda sapeva benissimo che Regina si commuoveva sempre durante i matrimoni. I due sposi erano felici e la loro unica figlia era li con il suo futuro a portata di mano.
…………………………………….
I mesi della gravidanza furono difficili un po’ per tutti: per chiunque lavorasse al municipio, per chiunque servisse cibo, Ruby lo sapeva benissimo e per Emma, bhe di certo non si era lamentata per tutto il sesso ricevuto dalla sua fidanzata che era diventata un donatore.
Quando i nove mesi passarono e finalmente nacquero Henry Daniel e Elizabeth Christina Swan Mills, una bambina con i capelli rossi, esatto due gemelli la coppia era la più felice e indaffarata di tutta la città. Nessuno si era aspettato che il sindaco stesse aspettando due gemelli e alla piena realizzazione la bruna impazzì per quasi due mesi. Le due donne non parlarono mai di matrimonio, accennarono al voler stare insieme per sempre ma mai a un matrimonio.
“Mamma, mamma” gridò la giovane Elizabeth di 5 anni
“Dimmi mija” rispose a bruna, porgendo davanti alla bambina un succo di mela “Dov’è tuo fratello?”
“Fuori con Ma” rispose la bambina con i capelli rossi “Mamma posso chiederti una cosa?”
“Certo piccola” disse la bruna sorridendo
“Perché tu e Ma non siete sposate?”
“Cosa intendi?”
“Oggi Marcus, ha detto che tu e Ma non siete i miei genitori perché non siete sposate” disse la bambina quasi piangendo
“OH piccola” disse sua madre avvolgendola con le sue braccia “Non è così e lo sai, io e mamma Emma, siamo i tuoi genitori sposate o no, saremo sempre le tue mamme, le tue e di tuo fratello!” disse baciandole la fronte
“Per sempre?”
“Per sempre” disse dando un’occhiata alla madre di sua figlia tornata dal giardino insieme ad Henry. La piccola bambina saltò giù dalle braccia di sua madre per correre verso la sua mamma bionda e urlarle “PER SEMPRE” e poi scappare con il suo gemello a giocare.
“Che succede?” chiese la bionda avvicinandosi all’amore della sua vita
“Sposami!”
“Regina cosa?!”
“Sposami Emma Swan!!” disse la bruna, mentre la bionda correva a baciare la sua futura moglie.
                          FINE
 
 
 

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