Hunters

di summer_moon
(/viewuser.php?uid=883098)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Il passato di Goku ***
Capitolo 3: *** Zamasu ***
Capitolo 4: *** Rinascita ***
Capitolo 5: *** Scontro finale ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Hunters


 
Prologo



- Exorcizamus te, omnis immundus - pronunciò serio Vegeta Ouji, cacciatore dai capelli corvini di un'improbabile forma a fiamma, osservando malignamente la creatura dinanzi a lui.
Il demone, installatosi nel corpo di una giovane donna, dopo essere stato attirato in un vecchio capannone abbandonato, era adesso confinato nella cosiddetta Trappola del diavolo, un insieme di disegni e simboli volti ad impedirgli di usare i propri poteri o di scappare, e si contorceva in preda al dolore man mano che l'uomo andava avanti con la formula.
- Spiritus, omnis satanica potestas, omnis incursio infernalis adversarii, omnis congregatio et secta diabolica. - continuò imperterrito, ignorando bellamente le urla che risuonavano nell'aria.
- Basta! Basta! - urlava il demone - Perché mi state facendo questo? Sono solo una povera ragazza indifesa, non sono un demone! - disse, sperando di ingannare chi gli stava di fronte: forse, se fosse riuscito a fare credere di essere una persona normale, sarebbe riuscito a cavarsela...
- Vegeta... - intervenne preoccupato Son Goku, un altro cacciatore che sostava di fianco al collega e che si teneva pronto ad intervenire nel caso qualcosa fosse andato storto. Anch'egli moro, con una strana chioma a palma, era il più sensibile dei due oltre che il più giovane ed era anche colui che più tendeva ad impietosirsi nel vedere qualcuno star male, fattore che in alcune occasioni lo ostacolava nella caccia, dato che i demoni arrivavano a cercare di approfittarsene,
- Non interrompermi, Kakaroth! - replicò lui, severo - Non farti ingannare, è proprio quello che vuole! - lo zittì, per poi riprendere l'esorcismo - Ergo, draco maledicte. Ecclesiam tuam securi tibi facias libertate servire, te rogamus, audi nos.
- Maledetto bastardo, non finisce qui! - sbraitò infine il demone, uscendo dal corpo della donna sotto forma di denso fumo nero e liberando così la stessa dalla possessione.


La giovane cadde a terra stremata, venendo poi soccorsa dal Son.
- È tutto finito - sussurrò dolcemente il cacciatore, mentre lei si riprendeva - sei salva, adesso. -
- Grazie... grazie! - disse quella, abbracciando il capelli a palma,
- Vedi di sbrigarti, Kakaroth - ordinò spiccio Vegeta, mentre l'amico era ancora intento ad assicurarsi della salute della poverina - non siamo di certo venuti a fare i babysitter, e adesso che il demone s'è levato dalle palle, ho intenzione di tornarmene a casa! -
- Ma... - provò a protestare Goku,
- Niente ma, stupido! Datti una mossa, o giuro che ti lascio qui! - concluse il cacciatore, avviandosi verso un modello di auto d'epoca piuttosto sgangherato per poi mettersi al posto di guida, seguito a sua volta dal Son, il quale, dopo avere congedato la giovane, si affrettò a raggiungere il collega ed amico accomodandosi nel sedile del passeggero.


- È mai possibile che tu non sappia fare conversazione, Vè? - domandò Goku una volta sistematosi,
- Non chiamarmi , Kakaroth! - rispose l'Ouji - Piuttosto, è mai possibile che tu non sappia mai essere serio durante una caccia? - rigirò poi la domanda, riferendosi al tentennamento mostrato poco prima dall'altro - Ancora una volta ho dovuto recitare io l'esorcismo, e tutto perché qualcuno a caso, tu,  non vuole ancora decidersi ad imparare quella fottutissima formula a memoria! - aggiunse piccato.
- Parla proprio quello che si ostina a chiamarmi Kakaroth sin da quando ci siamo conosciuti! - replicò il Son - Sai benissimo che quello non è il mio nome, e poi non è colpa mia se, oltre ad essere negato per il latino, la tua memoria è migliore di quella del sottoscritto! - 
- Ringrazia che ci sono io, piuttosto, altrimenti saresti già morto chissà quante volte... - affermò deciso Vegeta,
- A proposito, quando ti deciderai a comprare un'automobile nuova? - cambiò argomento Goku,
- Me li dai tu i soldi per comprarla? - proruppe sarcasticamente il guidatore - In tal caso, potrei anche farci un pensierino...  Kakaroth!- continuò con un sorrisino maligno,
- Come se ce li avessi, i soldi, Vè... - disse il Son sbuffando, facendo alzare gli occhi al cielo a Vegeta,
- E allora niente auto nuova. - sottolineò lui - Adesso non voglio essere disturbato per almeno le prossime due ore - disse, mettendo in moto la macchina per ritornare a quella che chiamavano casa - perciò chiudi il becco, non voglio sentire volare una mosca! - ordinò - Sono stato abbastanza chiaro? -
- Chiarissimo. - rispose Goku, dopodiché si mise più comodo sul sedile, ripensando al passato...
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Il passato di Goku ***




 
Il passato di Goku



Era nato in una famiglia i cui membri erano cacciatori da generazioni. 
La madre, Gine, era purtroppo morta a causa di complicazioni dopo il parto, costringendo così il padre, Bardack, a crescere il piccolo da solo.
Goku, sin da quando aveva memoria, era stato quindi allenato dal genitore a combattere le creature sovrannaturali, mentre crescendo gli venivano instillati i ferrei valori morali che da sempre caratterizzavano i cacciatori di demoni. 
- Sarà anche uno sporco lavoro, Goku, ma qualcuno deve pur farlo - ripeteva Bardack di continuo al ragazzino come un mantra - in questo modo possiamo salvare molte vite, figliolo, vite che altrimenti verrebbero spezzate da quei maledetti demoni. Un giorno, quando io non ci sarò più, sarai tu a salvare quelle vite, perciò impegnati sempre al massimo! - 
Nonostante quelle severe lezioni occupassero gran parte del suo tempo, il Son era riuscito a vivere una vita abbastanza normale, almeno fino a quando non aveva raggiunto l'adolescenza: un bel giorno, Bardack partì per una caccia da lui considerata "di normale routine", scegliendo per questo di non coinvolgere il figlio, per poi scomparire improvvisamente nel nulla.
Goku, dopo qualche giorno, aveva deciso preoccupato di rintracciare Muten, cacciatore come il padre oltre che amico di famiglia di vecchia data, per cercare di capire cosa fosse successo al genitore.
- Non prendere iniziative personali, ragazzo - gli aveva detto l'uomo con tono imperioso - penserò io a trovare Bardack, e non appena saprò qualcosa ti informerò immediatamente. -
A quel punto Goku non aveva potuto fare altro che aspettare fino a quando, alcune settimane dopo, non era venuto a sapere della morte del padre.


Ricordava come se fosse ieri quel terribile momento: Muten gli aveva telefonato chiedendogli di raggiungerlo il prima possibile, indicandogli dove si trovava e come raggiungerlo.
Alla richiesta di spiegazioni dettagliate del Son, l'uomo aveva risposto con un - Ho trovato tuo padre, ragazzo - seguito da un criptico - o almeno, quello che ne rimane... -
- Come sarebbe a dire quello che ne rimane? - aveva urlato lui, ma si era sentito riagganciare il telefono in faccia. 
L'adolescente aveva così raggiunto il cacciatore in un piccolo cottage fuori città, fiondandosi poi al suo interno in barba ai tentativi di fermarlo compiuti da quest'ultimo: nel vedere la scena che si era parata davanti ai suoi occhi, poté giurare di aver sentito il proprio cuore saltare un battito.


Il corpo di Bardack era stato letteralmente fatto a pezzi con inaudita ferocia: gli arti superiori ed inferiori, ai quali erano stati amputati mani e piedi, erano sparsi per tutta la stanza, mentre la parte centrale del corpo e la testa dell'uomo erano state poste nel centro; il cadavere presentava diverse ferite da taglio ed ustioni, oltre che lividi di varia entità e, all'altezza del torace, c'era un enorme buco slabbrato dal quale erano state completamente estratte le viscere. A completare il macabro spettacolo, l’espressione di puro dolore presente sul volto del poveretto, indice che, prima di morire, gli avevano fatto soffrire le pene dell'Inferno attraverso atroci torture.
A quella vista Goku aveva cacciato un urlo, per poi piegarsi in due e rimettere anche l'anima, mentre Muten, sentito il grido agghiacciante del ragazzo, lo aveva raggiunto; in seguito gli aveva spiegato come, a suo parere, fossero stati i demoni che stava cacciando ad ucciderlo.
- Come possono esserci riusciti? - aveva domandato Goku tra i singhiozzi - Era uno dei migliori cacciatori in circolazione! -
- Non lo so, figliolo. - aveva risposto affranto l'altro - Quello che posso dirti è che, con ogni probabilità, non l'hanno ucciso qui - disse - questo luogo appare sin troppo "ordinato", troppo "pulito" - continuò - se i demoni l'avessero eliminato qui, avrebbe avuto più l'aspetto di un mattatoio che quello di una semplice casa di campagna... hanno voluto che lo trovassimo, Goku, come per darci un messaggio, un avvertimento; se non fosse stato così, a quest'ora saremmo ancora impegnati a cercarlo senza alcun risultato! -


A quelle parole, il ragazzo aveva sentito una gran rabbia montargli addosso.
- Cos'hai intenzione di fare, adesso? - aveva voluto sapere Muten, appoggiando una mano sulla spalla di Goku nel tentativo di confortarlo e di aiutarlo a calmarsi. 
- E me lo chiedi? - rispose il giovane, scostando con violenza la mano dell'altro - Continuerò a cacciare, come ha fatto mio padre prima di me, e quando scoprirò chi è stato a fargli questo, sta' pur certo che lo vendicherò! -
- È la rabbia a farti dire questo, figliolo, non puoi parlare così facilmente di vendetta... - aveva affermato sicuro l'adulto. 
- Non m'interessa! - aveva replicato Son, furioso - Non lascerò che succeda qualcosa del genere anche ad altre persone; farò tutto il possibile per impedirlo! -
Vedendo nel ragazzo la stessa determinazione tipica del padre, Muten aveva così deciso di prenderlo sotto la propria ala, insegnandogli tutto quello che sapeva sulla caccia. 
A parte qualche problema con il latino, cosa che procurava a Goku qualche difficoltà nel ricordare correttamente le formule da usare negli esorcismi, il giovane dalla chioma a palma era così diventato un buon cacciatore, ferreo nella volontà di distruggere le creature maligne quanto lo era stato suo padre, sensibile e di indole gioviale con le persone che lo circondavano.
Quando infine Muten, con l'avanzare dell'età, si era ritrovato costretto a ritirarsi dalla caccia, il Son aveva cominciato a lavorare per conto suo, almeno fino a quando non aveva conosciuto Vegeta Ouji. Famoso per il caratteraccio e l'indole solitaria, questi aveva dapprima mal sopportato la presenza di Goku, abituato com'era a contare unicamente sull'aiuto di una brillante scienziata di nome Bulma Brief, ragazza dai capelli turchini che, oltre a procurare all'uomo i vari casi e tutte le informazioni al riguardo, era anche riuscita a creare una pistola ed un coltello speciali, in grado di uccidere le creature sovrannaturali a cui egli dava la caccia.
I due cacciatori si erano incontrati durante un caso particolarmente difficile, decidendo di unire le forze: a dire il vero, l'idea era partita dal Son, il quale aveva detto a Vegeta che L'unione fa la forza, e che, proprio per tale motivo, assieme sarebbero riusciti a risolvere prima la faccenda; quest'ultimo, pur di non sentirlo più sproloquiare, alla fine si era fatto convincere per sfinimento a collaborare con lui.


- E va bene, Kakaroth, hai vinto! - aveva brontolato Vegeta - Lavoreremo assieme, per questa volta! -
- Guarda che il mio nome è Goku, non Kakaroth! - aveva protestato il Son a quell'appellativo,
- Dillo a quell'assurda acconciatura che ti ritrovi! - aveva ridacchiato Ouji, indicando i capelli a palma dell'altro che assomigliavano molto alle cime delle carote. 
- Parla quello che ha la chioma sparata dritta in testa - aveva obiettato il più giovane indicando a sua volta i capelli a fiamma di Vegeta - come potrei chiamarti, vediamo... Carciofino ti va bene? - l'aveva poi provocato,
- Non ti azzardare, se non vuoi che ti ammazzi, imbecille! - aveva urlato il più grande, arrossendo, sentendosi chiamare in quel modo - E adesso vediamo di finire con il lavoro, prima che cambi idea! - aveva ordinato poco dopo, sancendo così la loro collaborazione.
A dispetto delle aspettative del capelli a fiamma, però, unendo le loro capacità il caso era stato risolto senza troppi imprevisti. Inoltre, i due cacciatori si erano rivelati essere un duo affiatato e ben assortito dove l'indole rigorosa, precisa, e leggermente fredda di uno, veniva compensata dall’adattabilità e dal buon carattere dell'altro; da allora avevano così continuato a lavorare assieme, risolvendo casi su casi, fino ad arrivare a quello appena concluso.


Quell'ultimo caso presentava diverse vittime, ognuna con lo stesso modus operandi: erano tutti ragazzi tra i venticinque, trent'anni, adescati da una giovane donna con la promessa di una notte di passione che non avrebbero mai più dimenticato per poi essere ritrovati fatti a pezzi.
Quando Bulma aveva spiegato l'intera situazione ai due cacciatori, era stato Vegeta il primo a sospettare che il tutto potesse essere opera di un demone, così lui e Goku erano immediatamente partiti alla volta della città protagonista del misfatto. 
Fingendosi due agenti, con tanto di documenti falsi preparati magistralmente dalla turchina, avevano scoperto dove venivano ritrovate ogni volta le vittime, e, grazie anche alle informazioni procurate da Bulma, la quale era riuscita ad infiltrarsi negli archivi della polizia, erano persino risaliti alla loro sospettata.
- Non ho mai visto un demone tanto stupido - aveva commentato Ouji - non solo non s'è mai preso la briga di cambiare tramite per sviare i sospetti, ma utilizza sempre lo stesso, identico luogo per eliminare le proprie vittime... per non parlare del suo modus operandi! Sarà un gioco da ragazzi fregarlo! -


A quel punto era partito il piano: nottetempo, i due cacciatori si erano recati al capannone abbandonato teatro di tutti i delitti, preparando la Trappola del Diavolo così da intrappolare il demone; il giorno dopo, accordatosi con Goku sul da farsi, Vegeta si era lasciato adescare apposta dalla donna, recandosi poi assieme a lei in quello stesso luogo.
Una volta giunti sul posto, la giovane aveva preso l'iniziativa, baciando appassionatamente il cacciatore, ricambiata immediatamente da quest'ultimo, il quale non aspettava altro che un momento di distrazione per poter attuare il piano.
"Povera stupida..." pensò il cacciatore stringendo a sé la donna, mentre pregustava la vittoria; ancora avvinghiati l'uno all'altra durante il bacio, l'uomo, con furbizia, l'aveva condotta con delicatezza verso il centro del capannone dove, la notte prima, era stata preparata la trappola, senza che lei se ne accorgesse, troppo impegnata a tastare quel corpo perfettamente scolpito da anni di allenamento e ad ingaggiare con lui un duello di lingue.
- Cosa diavolo? - aveva farfugliato il demone nelle vesti di donna sentendosi improvvisamente risucchiare le forze; ma, guardando verso il basso aveva con sommo sgomento capito: quel dannato giovanotto, che fino ad un attimo prima sembrava pendere dalle sue labbra, l'aveva appena fregato, intrappolandolo in un sigillo!
- Adesso, Kakaroth! - aveva urlato Vegeta al collega.
All'esortazione dell'amico, Goku aveva quindi cominciato a recitare la formula per esorcizzare la ragazza e liberarla così dalla possessione, continuando però a sbagliarne i passaggi a causa della sua non dimestichezza con il latino.
A quel punto l'Ouji aveva platealmente alzato gli occhi al cielo bofonchiando un - Siamo alle solite - con fare scocciato, per poi procedere lui stesso con l'esorcismo...
 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Zamasu ***




 
Zamasu



- Terra chiama Kakaroth! - La voce di Vegeta riportò Goku alla realtà, riscuotendolo dai suoi pensieri. - Guarda che siamo arrivati: ci sei, amico, oppure devo preparare la pira funeraria? - lo prese in giro, spegnendo nel frattempo il motore,
- Molto spiritoso... - commentò Goku, scendendo dall'auto assieme all'altro; i due entrarono poi in quella che, da un po' di tempo a quella parte, chiamavano la loro base operativa: una semplice villetta anonima a due piani, protetta da vari sigilli ed incantesimi che impedivano l'accesso alle creature sovrannaturali, garantendo così la loro sicurezza, dove, assieme a Bulma, si organizzavano ogni volta per i loro casi.


- Bentornati, ragazzi! - li salutò la turchina, andando loro incontro con una tazza fumante di caffè in mano - Arrivate proprio al momento giusto, ho delle novità. - disse poi, sorseggiando la bevanda.
- Fammi indovinare, donna - fece sarcastico Vegeta - abbiamo un altro caso tra le mani? -
- No, scimmione, ho scoperto qualcosa di nuovo sui demoni. - replicò a tono lei.
- Allora, Bulma? - la incalzò Goku,
- Appunto, donna, cos'hai scoperto che già non sappiamo? Sentiamo... - aggiunse Ouji, 
- Vi siete mai chiesti perché i demoni, soprattutto in quest'ultimo periodo, sembrano averci preso gusto nel fare letteralmente a pezzi la gente? - domandò la scienziata,
- Forse perché sono solo dei poveri pezzi di merda che godono nel vedere soffrire noi poveri esseri umani? - rispose retorico il cacciatore dai capelli a fiamma,
- Certamente, Capitan ovvio - lo rimproverò lei - ma secondo le mie ultime ricerche, sembrerebbe esserci anche dell'altro sotto e tutto questo farebbe parte di un piano per la rinascita di Zamasu! - affermò poco dopo.


- Zamasu? - chiesero all'unisono i due - E chi sarebbe? -
La donna alzò gli occhi al cielo.
- E voi sareste due cacciatori, non è possibile... - mormorò - Allora, da dove posso cominciare... -
- Molto spiritosa, donna... parti dall'inizio, no? - la incalzò Vegeta,
- Ho capito, scimmione! - si arrabbiò lei, per poi dire - La leggenda di Zamasu è un antichissimo racconto che si tramandano da generazioni di cacciatori; pare fosse una divinità superiore poi divenuta malvagia e si dice che sia potentissimo e che il suo unico scopo sia l'estinzione della razza umana. - spiegò poi ai due - Visto l'incremento delle morti e delle possessioni, nell'ambiente si vocifera che probabilmente i demoni vogliano farlo rinascere, forse usando un qualche incantesimo che preveda la morte per smembramento delle proprie vittime, meglio se cacciatori, anche se non esiste alcuna certezza che funzioni. Inizio a pensare invece che stiano creando tutto questo casino perché vogliono attirare in trappola i cacciatori dell'intero paese, per poi eliminarli! - 
"Come hanno fatto con mio padre anni fa..." si ritrovò a pensare Goku,
- E non poteva semplicemente rinascere e basta, 'sto Zamasu? - replicò Vegeta - Non credo che avrebbe grossi problemi, a possedere qualcuno... -
- E qui ti sbagli di grosso - sancì la turchina - essendo nato come una divinità, Zamasu ha bisogno del consenso del diretto interessato per poterlo possedere; inoltre, sempre secondo le mie ricerche, esiste una pur tenue possibilità di riuscire ad ucciderlo, nel caso dovesse assumere una forma umana, anche se non sono ancora riuscita a scoprire come fare, purtroppo. -
- Ecco perché devono prima sparire i cacciatori dalla faccia della terra - concluse il capelli a fiamma - in caso contrario non farebbe in tempo a rinascere che rischierebbe di essere ucciso! -
- Parli come se fosse facile uccidere una divinità, o chi per lui - affermò Bulma - ti ho già detto che non conosco il modo per farlo... probabilmente solo i cacciatori più anziani lo conoscono, visto che è una leggenda che si tramanda soprattutto oralmente di generazione in generazione; senza contare inoltre un fattore che, scommetto, non hai neanche lontanamente considerato... -
- Vale a dire? - la interrogò il cacciatore,
- Anche mettendo il caso che scoprissimo come fare a sbarazzarci di lui, posto che rinasca perchè sono convinta che sarebbe più facile e logico cercare di impedirglielo in qualche modo senza correre troppi rischi; se pure volessimo eliminarlo andando ad estirpare alla radice quella malefica creatura... - ribatté la turchina - Come diavolo lo rintracceremmo, eh, caro il mio saputello? Non credo proprio che Zamasu apparirà improvvisamente in un notiziario tv dicendo qualcosa del tipo Cercasi tramite disposto a lasciarsi possedere da un dio per provocare la fine del mondo, Vegeta. -
- Non vedo dove sia il problema, donna - obiettò a quel punto l'uomo - continueremo a cacciare come abbiamo sempre fatto, e vedrai che, prima o poi, sarà lui a cercare noi! -
- Ma agendo in questo modo moriranno chissà quante persone innocenti, Vè! - protestò Goku, rimasto in silenzio fino ad allora - Saresti davvero disposto ad arrivare a tanto? -
- Hai qualche altra idea, per caso? Sono tutt'orecchi, Kakaroth! - replicò il capelli a fiamma cominciando a innervosirsi,
- Deve pur esserci un modo per anticipare le mosse di Zamasu e dei suoi demoni, Bulma! - obiettò il Son rivolgendosi alla turchina in cerca di sostegno, ricevendo però come risposta un indignato - Mi hai forse scambiata per un'indovina, Goku? - dalla stessa,
- Tsk! Allora non hai capito proprio niente, testone! - riprese Vegeta, sempre più nervoso - Quale parte di Come diavolo lo rintracceremmo non hai capito, allora? Dov'eri con la testa quando Bulma ha detto che non possiamo localizzarlo? - continuò - Proprio per questo motivo dobbiamo continuare a cacciare i demoni come abbiamo sempre fatto; in questo modo attireremo la sua attenzione costringendolo ad uscire allo scoperto! -
- Ma non è detto che funzioni, Vegeta! - replicò Goku, nervoso almeno quanto l'amico, afferrandolo per le spalle e spintonandolo bruscamente contro il muro - Non possiamo lasciare che sia lui a fare la prima mossa a scapito della vita di chissà quanti innocenti! - gridò poi, fissando severamente il capelli a fiamma negli occhi,
- Se il mio piano non ti sta bene, Kakaroth, quella è la porta! - esplose a quel punto Ouji, spintonando bruscamente a sua volta il capelli a palma per allontanarlo da sé, indicandogli poi l'ingresso con un gesto del braccio - Nessuno ti obbliga a restare, ragion per cui puoi benissimo andartene ed agire per cazzi tuoi! - 
- Come vuoi, stronzo, a differenza vostra non me ne starò a vedere la gente sparire nel nulla per poi essere ritrovata fatta a pezzi come è successo con mio padre! - urlò il Son - Addio! - 
- Bravo, vattene! - urlò a sua volta il capelli a fiamma,
- Aspetta, Goku! - lo richiamò Bulma, ma il cacciatore non l'ascoltò nemmeno: si diresse velocemente all'ingresso, per poi uscire sbattendo sonoramente la porta.


- Ma bravo, scimmione! - disse poi la turchina all'indirizzo di Vegeta con tono decisamente rabbioso - E adesso che cosa facciamo? -
- Aspettiamo. - rispose il moro - Vedrai che, appena si calma, tornerà indietro. -
- E se non dovesse farlo, Vegeta? - chiese preoccupata la turchina,
- Kakaroth è grande e vaccinato, Bulma. - replicò lui - Non gli farà male rimanere un po' da solo. - affermò.
- Speriamo solo che non commetta qualche pazzia... - mormorò Bulma, 
- Che genere di pazzia? - volle sapere Vegeta - Parla, svelta! -
- A dir la verità... - cominciò lei - non ve l'ho detto, prima, ma sembra che esista un rituale che, se ben eseguito, permetterebbe ad un essere umano di evocare Zamasu in questo mondo - rispose - e se Goku dovesse venirne a conoscenza, non vorrei che... -
- Stai forse dicendo che Kakaroth sarebbe tanto stupido da arrivare ad evocare Zamasu nella speranza di poter trattare con lui? - intuì il cacciatore,
- Temo proprio di sì - rispose Bulma - per questo non ho detto nulla al riguardo... -
- Maledizione! - esclamò Vegeta - Chi altri sa di questo fantomatico rituale? -
- Non lo so di preciso. - ammise lei,
- Allora vedi di darti da fare, donna! - ordinò lui,
- E come, di grazia? - obiettò la turchina - Goku non ci ha mai parlato del suo passato, lo sai! -
- Non dici sempre di essere un genio, tu? - la sfidò l'uomo - Quand'è così, scopri tutto quello che puoi riguardo ad eventuali cacciatori che hanno lavorato assieme a Kakaroth prima di noi, non possiamo permettere che quello stupido venga a sapere di questo stramaledetto rituale! - gridò,
- Ma... - provò a dire Bulma,
- Fallo e basta! - sbraitò furioso Ouji; la donna, nel vederlo in quello stato, non disse altro e si mise così al lavoro.


Nel frattempo, dopo il litigio con Vegeta, Goku aveva deciso di andare a chiedere lumi a Muten; si diresse così verso la casa del suo mentore per poi suonare alla porta.
- Yawn... - farfugliò il vecchio, sentendo il campanello suonare e vedendo così interrotto il suo sonnellino pomeridiano - Ma chi può essere a quest'ora, non aspettavo visite... -  si disse.
Andato ad aprire, si ritrovò davanti il Son nell'atto di grattarsi imbarazzato la testa.
- Ciao, Maestro. - sussurrò il cacciatore.
- È da una vita che non ci si vede, ragazzo mio! - lo salutò allegramente l'altro - Qual buon vento, Goku? Coraggio, accomodati. - disse, facendosi poi da parte per farlo entrare.
- È successo qualcosa? - chiese poi, notando l'espressione per nulla serena del giovane.
- A dire il vero, sì, ma non mi va di parlarne adesso... - ammise Goku - Sono venuto perché volevo chiederti delle informazioni, Maestro. -
- Riguardo a cosa, figliolo? - volle sapere Muten,
- Riguardo… Zamasu. - rispose il capelli a palma, facendogli correre un brivido lungo la schiena - Secondo Vegeta e Bulma, potrebbero esserci lui ed i suoi demoni dietro le uccisioni macabre degli ultimi tempi, e... -
- Vegeta? Ti riferisci forse a Vegeta Ouji? - lo interruppe il maestro,
- Lo conosci? - si stupì Goku,
- Il suo nome è molto conosciuto tra i cacciatori, figliolo, chiunque faccia parte di questo mondo ha sentito parlare di lui, come anche di te - gli spiegò l'altro - ammetto però di non avere la minima idea di chi possa essere questa Bulma che hai appena nominato: è forse la tua ragazza? - azzardò,
- Ma co- cosa vai blaterando, Maestro? - urlò Son con voce più alta del normale, arrossendo fino alla punta dei capelli - Bulma non è la mia ragazza, è semplicemente un'amica, ed è una scienziata! -
-Beh, se è una tua amica ed è carina potresti presentarmela un giorno… Ma davvero è una scienziata? - volle approfondire Muten,
- Sì! È una scienziata molto abile - rispose il cacciatore - solitamente è lei a trovarci i casi e a procurarci tutte le informazioni necessarie al riguardo, inoltre ha anche creato degli strumenti in grado di aiutare me e Vegeta nel nostro lavoro, come ad esempio questo coltello. - aggiunse, mostrando poi la lama al maestro. 
- Senza offesa, ragazzo, ma questo a me sembra un semplice coltello. - affermò il vecchietto osservando attentamente l'arma,
- È questo il bello - disse Goku - agli occhi di chiunque può sembrare un normalissimo coltello, ma è in grado di uccidere qualsiasi creatura sovrannaturale! Tornando a Zamasu... -
- Immagino che tu voglia sapere di più su di lui, a questo punto - intuì l'anziano - e sto anche cominciando ad immaginare perché tu sia venuto a chiedere informazioni proprio a me... hai litigato con loro, vero? -
Alla domanda posta da Muten, Son non rispose, limitandosi semplicemente ad annuire con un cenno del capo.
- Vieni, ragazzo - lo rassicurò infine il vecchietto - ne parleremo davanti ad una tazza di tè - aggiunse, conducendo il giovanotto in cucina e preparando tutto l'occorrente.


Dopo essersi seduti al tavolo, con le loro tazze belle calde e fumanti, Muten cominciò a raccontare.
- Posso solo dirti quello che so, Goku - disse il vecchio maestro - Zamasu, secondo la storia, è una divinità che si ribellò cercando di distruggere l'Umanità. Bisogna dire, però, che all'inizio non era malvagio: era una delle divinità incaricate di vegliare su noi esseri umani. Venne affidato al dio Gowasu, incaricato di fargli da guida, così da essere preparato a tale compito, ma Zamasu, mentre svolgeva il compito di osservare l'Umanità come parte del suo apprendistato, cominciò a desiderare di eliminare la stessa. Mosso dalla superbia, cercò così di raccogliere proseliti nel tentativo di spodestare il suo maestro, per poi dare il via ad una vera e propria apocalisse, ma le divinità superiori, insospettite dal suo comportamento ritenuto insolito per uno di loro, cominciarono con il tenerlo d'occhio, scoprendo così i suoi intenti malvagi. Fortunatamente per noi, riuscirono a sventare il suo piano prima che questi riuscisse a metterlo in pratica: per punire il suo tradimento lo privarono del suo stesso corpo condannandolo a diventare uno spirito, per poi sigillarlo; in seguito, cacciarono dal loro regno tutti coloro che, unendosi a Zamasu sotto la promessa di regnare assieme a lui una volta raggiunto il suo scopo, erano divenuti dei demoni. -
- Ma se Zamasu, allora, venne sigillato, com'è possibile che adesso vogliano farlo rinascere? - chiese quindi Goku,
- Immagino che l'uccidere le persone facendole a pezzi, a questo punto, sia stato parte di un qualche rituale necessario a rompere il sigillo che lo imprigiona da secoli, il quale evidentemente necessita di molte vittime e molto sangue... - ipotizzò Muten.
"Ecco il perché di tutto questo" pensò il giovane "mio padre dev'essere stato uno dei primi della lista, e se davvero, per rompere il sigillo, serve un tributo simile, quanti altri dovranno morire come lui?" rifletté,
- È vero che Zamasu, essendo nato come una divinità, per possedere qualcuno deve ricevere il suo esplicito consenso, a differenza dei demoni? - continuò poi il capelli a palma, cercando di nascondere al Maestro l'ansia sempre più crescente,
- È così, Goku - rispose Muten - Si narra anche che, nel malaugurato caso in cui Zamasu riesca a rinascere, per ucciderlo è necessario pugnalarlo al cuore usando un coltello imbevuto del sangue di colui che gli fa da tramite. - aggiunse.
"Allora aveva ragione Bulma, è possibile ucciderlo" disse Goku tra sé e sé, "e adesso conosco anche il modo per farlo..."
- Va tutto bene, figliolo? - domandò l'anziano, vedendo l'altro pensieroso; a quelle parole, il giovane lo guardò seriamente.


- A dire il vero, avrei un'altra domanda, Maestro - riprese poi il moro - esiste un modo per evocare Zamasu? -
- Cos'hai detto? - si allarmò a quel punto il vecchio - Perché questa domanda, ragazzo mio? -
- Sono stanco di tutto questo, e non voglio vedere altre persone fatte a pezzi dai demoni per colpa di un'entità maledetta come Zamasu - confessò il cacciatore - per questo motivo, mi sono chiesto se... -
- Ti sei chiesto se esiste un modo per contattarlo tu stesso. - concluse l'anziano per lui - Nell'ambiente dei cacciatori, in effetti, si sta facendo sempre più strada il sospetto che ci possa essere quell'essere malvagio dietro i delitti degli ultimi tempi e gli smembramenti che avvengono sempre più spesso... quella creatura però è diversa dai demoni che hai affrontato finora, e pare che questo non ti sia affatto entrato in testa! È estremamente pericoloso, figliolo! Quindi perché mai dovresti volerlo evocare? -
- Esiste un modo, oppure no? - insistette Son, senza però rispondere alla domanda.
- Per esistere, esiste, ma continuo a non capire... - tergiversò l'altro,
- Cosa dovrei fare, secondo te? - esplose a quel punto il capelli a palma alzandosi di scatto per poi sbattere le mani sul tavolo, facendo tremolare le tazze - Dovrei starmene con le mani in mano, mentre chissà quanti innocenti perdono la vita per colpa sua? -
- Non ho detto questo, figliolo, ma... - cercò di calmarlo il maestro,
- Oppure, come dice Vegeta, dovrei semplicemente aspettare che sia Zamasu a cercare noi? - continuò il Son furioso - Beh, io non ci sto! Non lascerò che altri innocenti facciano la sua stessa fine, non lascerò che questa divinità faccia il suo gioco! Non permetterò che altre centinaia, se non migliaia, di innocenti, perdano la vita, Maestro! -
"Stai ancora pensando a tuo padre, figliolo?" pensò Muten, colpito da quelle parole "È per questo che stai così male?"
- Se davvero esiste un modo per evocarlo, allora dimmi qual è! - ordinò imperioso Goku, ormai fuori di sé.
- E va bene, ragazzo. - si rassegnò infine il vecchio - Per prima cosa, ci si deve recare in un luogo isolato, preferibilmente di notte, avendo con sé un foglio di carta, dell'incenso, e delle candele del colore dell'entità che intende evocare: nel caso di Zamasu le candele devono essere verdi - spiegò - a quel punto si devono accendere l’incenso e le candele, per poi disegnare su un foglio il sigillo dell'entità e, chiudendo gli occhi, concentrarsi sull’immagine del sigillo. Bisogna poi guardare il foglio e il simbolo per tutte le volte che è necessario per la visualizzazione, e, per, finire, cantare o recitare il nome dell'entità da evocare. Una volta terminato il rituale, il foglio non va bruciato, ma conservato. -
- Ho capito. - dichiarò il Son, recuperando la calma - Grazie di tutto, Maestro. - disse poi, congedandosi da Muten ed uscendo dalla sua casa.
"Adesso so cosa fare" pensò il giovane mentre correva "fermerò quel maledetto, per il bene di tutti e per la memoria del mio defunto papà... Sì, lo fermerò a qualunque costo!"
- Non fare sciocchezze, figliolo... - mormorò Muten, mentre osservava il giovanotto allontanarsi.
In cuor suo ebbe improvvisamente come la sensazione che non l'avrebbe più rivisto, ma non avrebbe potuto fermarlo neanche volendo: niente avrebbe distolto Goku dal proprio obiettivo, qualunque esso fosse.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Rinascita ***




 
Rinascita



Dopo essere riuscito a procurarsi a tempo di record tutto il necessario da un sedicente venditore di oggetti mistici, Goku, nottetempo, si diresse nello stesso capannone abbandonato dove, assieme a Vegeta, aveva risolto il suo ultimo caso.
Seguendo le istruzioni ricevute dal vecchio Muten durante la sua ultima visita, il cacciatore, incidendo il pavimento con il proprio coltello, disegnò il sigillo, per poi disporre ordinatamente le candele attorno ad esso; infine accese le stesse e l'incenso, recitando più volte il nome di Zamasu.
Dopo qualche minuto, l'uomo cominciò a sentire improvvisamente un gran freddo, per poi ritrovarsi lo spirito dell'ex divinità davanti agli occhi: aveva l'aspetto di un essere dalla pelle verde ed i capelli bianchi, i suoi occhi erano sottili e di un magnetico colore grigio, e vestiva di nero e viola; un'espressione crudele capeggiava sul suo volto, osservando colui che aveva avuto l'ardire di evocarlo dall'alto in basso con fare superiore.


- Non avrei mai pensato che sarebbe stato proprio un cacciatore a permettermi di ritornare sulla Terra! - esordì Zamasu, prendendosi gioco del Son - Cosa ti ha spinto a commettere cotanta follia... Son Goku?
- Come fai a sapere il mio nome? - domandò Goku confuso,
- Oh, conosco molte cose su di te, ragazzo - rispose beffarda la divinità - così come conosco il motivo che ti ha spinto ad evocarmi: scommetto che vuoi chiedermi di non portare l'apocalisse su questo mondo... - aggiunse; vedendo il moro nell'atto di rimanere silenzioso, Zamasu proseguì: - I miei seguaci sono sempre più vicini a togliere il sigillo che mi tiene incatenato al mondo degli spiriti grazie alle morti di tutti quegli stupidi umani. Ormai è solo questione di tempo prima che rinasca e allora l'apocalisse avrà inizio! Niente e nessuno potrà fermarmi a quel punto, nemmeno i famosi cacciatori Son Goku e Vegeta Ouji saranno in grado di farlo, a meno che... - si interruppe volontariamente,
- A meno che... cosa? - lo interrogò il Son,
- A meno che tu non decida di tua spontanea volontà di diventare il mio tramite per questo mondo, permettendomi di scorrazzare libero come l'aria - rispose l'altro - In questo caso, potrei anche risparmiare agli esseri umani una fine lenta e dolorosa... chi lo sa, potrei persino decidere di risparmiare loro la vita! - aggiunse, ridendo sguaiatamente.
- Dovrei diventare il tuo tramite? - sbraitò Goku - Questo mai! -
- Non è per questo che hai osato evocarmi? - replicò Zamasu - Pensaci bene, Son Goku - parlò poi, assumendo un tono accattivante - se accetterai la mia proposta, l'Umanità sarà salva dall'apocalisse. -
- E se invece mi rifiutassi? - osò dire il cacciatore,
- Se tu dovessi rifiutare, gli esseri umani patiranno le pene dell'Inferno, e tu morirai con loro. - lo minacciò l'entità,
- Non ho paura di morire - affermò sicuro l'uomo - sono disposto a tutto, pur di fermarti! -
- Sei anche disposto a sacrificare l'intero genere umano, cacciatore? - replicò Zamasu, schernendolo - Saresti davvero disposto a farlo, dopo che, proprio per tale motivo, hai deciso di venire qui da solo, abbandonando il tuo amico Ouji, nel patetico tentativo di contrattare con me? - sottolineò poi.


A quelle parole il povero Goku rimase come congelato sul posto.
- Allora - lo incalzò la divinità - cosa scegli... Son Goku? -
- Io... - tentennò lui,
- Posso aiutarti, se vuoi... - proruppe la divinità,
- Come sarebbe a dire...? - tentennó il moro,
- Ti mostrerò cosa succederà ai tuoi amati esseri umani se tu dovessi rifiutare la mia proposta! - affermò maligno Zamasu, per poi protendere un braccio spiritico verso la testa dell'altro.
Nel sentire il tocco gelido della mano della divinità sulla sua fronte, Goku venne invaso da una miriade di immagini una più spaventosa dell'altra: vide la Terra tremare facendo crollare gli edifici, i mari inghiottire le città, le malattie diffondersi a macchia d'olio; vide i raccolti svanire, gli animali da sempre pacifici diventare aggressivi; le città completamente rase al suolo, con la gente che scappava in preda al panico nel tentativo di salvarsi la vita, vide poi uomini, donne, e persino bambini, perire sotto i colpi di anonimi pazzi invasati sotto il controllo dei demoni, mentre questi ultimi lodavano il nome di Zamasu come loro signore e padrone. L'uomo trattenne a stento un conato di vomito, mentre l'entità ritirava la propria mano, mettendo così fine a quelle orribili visioni.
- Ed ora che hai avuto un assaggio del mio infinito potere - dichiarò la divinità al Son ancora scosso - qual è la tua scelta, Son Goku? -
- S- sì... - balbettò il cacciatore,
- "Sì" cosa, ragazzo? - ripeté Zamasu, sentendo di avere la vittoria in pugno,
- Accetto - disse Son - diventerò il tuo tramite. -
- Saggia decisione, Son Goku. - affermò la divinità, per poi assumere la forma di un denso fumo verde ed avvolgersi attorno al corpo dell'uomo.
Goku avvertì improvvisamente un dolore atroce, una sensazione simile a quella provocata da una miriade di coltellate, per poi sentire il proprio io venire relegato nei meandri più profondi del suo subconscio, perdendo infine conoscenza; quando riaprì gli occhi, il cacciatore era ormai diventato un altro.
- Finalmente sono rinato! - esclamò Zamasu trionfante - E adesso c'è solo un'ultima cosa da fare, prima di andare avanti con i miei piani - aggiunse, afferrando il cellulare appartenuto al Son e cercando tra i suoi contatti il nome di Vegeta - comincerò con l'eliminare quel maledetto che risponde al nome di Vegeta Ouji, per poi passare al mondo intero! -
Poco dopo, selezionata la voce Vegeta dall'elenco dei contatti telefonici di Goku, fece partire la chiamata.


Qualche ora prima...
Bulma, facendo delle ricerche sul passato di Goku, era infine riuscita a risalire al nome di Muten, considerato uno dei Maestri della caccia, oltre che il mentore ed il tutore di Goku dopo la morte di suo padre, ed aveva immediatamente informato Vegeta; il moro, dopo essersi fatto dare l'indirizzo dalla giovane, era così andato a fare visita all'ex cacciatore.
- Oggi è la giornata delle visite inattese, a quanto pare! - brontolò il maestro nel sentire il campanello suonare; andato ad aprire, si ritrovò davanti un uomo dai capelli neri a fiamma che, a braccia conserte, lo fissava con un'espressione corrucciata.
- È qui Kakaroth? - esordì il moro senza neanche salutare, al che il vecchietto rispose a tono con un - Cos'è, adesso non si rispettano più gli anziani, giovanotto? Chi sarebbe questo Kakaroth, e soprattutto chi saresti tu? - con fare decisamente irritato.
- Il mio nome è Vegeta, vecchio - si presentò maleducatamente il capelli a fiamma, per poi proseguire dicendo - e adesso rispondimi, è qui Kakaroth? -
Nel sentire il nome Vegeta, Muten intuì con chi aveva a che fare, continuando però a non capire chi fosse Kakaroth.
- Conosci un certo Son Goku, vecchio? - sbottó infine spazientito Vegeta, chiamando per la prima volta l'altro cacciatore con il suo vero nome,
- Ma certo che lo conosco! - rispose sicuro l'altro - È anche venuto a trovarmi giusto qualche ora fa! - aggiunse,
- Maledetto Kakaroth! - si lasciò sfuggire il moro,
- Aspetta un momento - comprese infine Muten - vorresti dire che il Kakaroth che stai cercando sarebbe Goku? -
- Mi sembra ovvio, visto i capelli assurdi che si ritrova! - affermò beffardo l'altro,
"Parla proprio lui che li ha a carciofo..." disse tra sé e sé il vecchietto, per poi chiedere a Vegeta perché stesse cercando Goku; l'uomo gli spiegò quindi di come stesse tentando di rintracciare l'amico per impedirgli di venire a conoscenza del rituale che avrebbe permesso l'evocazione di Zamasu.


- A dire la verità, ragazzo - mormorò infine Muten - Goku, dopo avermi chiesto di raccontargli tutto quello che so su Zamasu, ha voluto sapere se esistesse qualche modo per poterlo evocare, e... -
- Non dirmi che stato così stupido da parlargli del rituale! - sbraitò Ouji verso il povero vecchietto, che non poté fare altro che annuire con un cenno del capo.
- Maledizione, sono arrivato troppo tardi! - imprecò, per poi andarsene senza neanche salutare così com'era venuto; poco dopo chiamò Bulma al telefono.
- Sì? - fece lei,
- Abbiamo un problema, donna - esordì Vegeta - Kakaroth è venuto a conoscenza del rituale. -
- E cosa stai aspettando a chiamarlo, scimmione, l'apocalisse? - l'apostrofò la turchina,
- Cosa credi che stia per fare, secondo te? - ribattè lui - Vedi di rintracciarlo anche tu, piuttosto, dobbiamo assolutamente trovarlo prima che faccia qualche sciocchezza! - aggiunse, prima di riattaccare il telefono in faccia alla scienziata.
Subito dopo il moro provò a chiamare Goku, ma il suo telefono risultava "spento o irraggiungibile".
- Merda, ci mancava solo questa! - si incazzò l'uomo, continuando a provare, ma nessun tentativo andò a segno.
Vegeta tornò quindi alla base operativa, come chiamava lui la loro casa, scoprendo che neanche Bulma era riuscita a rintracciare il Son.


- Come sarebbe a dire che nemmeno tu sei riuscita a trovarlo, con tutto il genio di cui ti vanti tanto? - sbraitò furibondo,
- Guarda che non sono una veggente, scimmione - rispose a tono lei - ed il GPS non funziona se l'apparecchio è spento! -
- E nessuno di noi ha la più pallida idea su dove possa essersi cacciato... Accidenti! - urlò lui tirando un pugno al muro.
- Domani riproveremo a cercarlo, Vegeta. - propose Bulma,
- Domani potrebbe essere già troppo tardi, donna! - urlò Ouji,
- Hai qualche altra brillante idea, per caso? - chiese lei, 
- No, dannazione! - rispose l'uomo,
- Allora per il momento non possiamo fare altro. - replicò la turchina,
- Tsk! - sibilò Vegeta.
Alla fine i due si erano rassegnati ed erano andati a dormire, sperando di riuscire a prendere sonno: l'indomani avrebbero ricominciato le ricerche.



 

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Scontro finale ***




 
Scontro finale



For what I've done,
I start again...

"Ma chi cazzo sarà a quest'ora?" pensò Vegeta venendo svegliato dalla suoneria del suo cellulare in piena notte; afferrò poi lo stesso e lesse sul display Kakaroth.
- Finalmente ti sei fatto vivo, Kakaroth! - lo aggredì verbalmente una volta accettata la chiamata - Dove diavolo sei? E che cazzo vuoi alle tre del mattino? -
- Ho bisogno di aiuto, Vegeta. - rispose lui dall'altra parte con fare apparentemente preoccupato, 
- Ah, ti serve il mio aiuto, adesso? - protestò alterato Ouji - Credevo che non volessi più lavorare con me, dopo che te ne sei andato dandomi praticamente dello stronzo! -
- Non ti avrei chiamato a quest'ora della notte se non avessi realmente bisogno di aiuto, Vegeta. - replicò l'altro - Ti prego, raggiungimi al vecchio capannone abbandonato dell'altro giorno, e non dimenticare il tuo coltello, mi raccomando. - aggiunse.
- Ti sei talmente rammollito da non essere più in grado di cacciare da solo, per caso? - lo provocò malignamente il capelli a fiamma,
- Vegeta... - mormorò la voce all'altro capo, stanca, quasi supplice. 
- Ok, idiota, arriverò appena possibile, ma se poi scopro che mi hai fatto venire fin lì per niente, o, peggio ancora, che hai commesso qualche cazzata, giuro che ti ammazzo con le mie stesse mani! - concluse Vegeta, chiudendo la chiamata.
- Si può sapere cos'hai da urlare? - la voce impastata dal sonno di Bulma lo riscosse di colpo - Non è nemmeno l'alba, scimmione, la tua voce si è sentita per tutta la casa... -
- Quell'idiota di Kakaroth si è finalmente degnato di farsi sentire, donna! - rispose l'uomo, per poi prendere l'auto e raggiungere il più in fretta possibile l'altro cacciatore.


Una volta raggiunto il capannone abbandonato, Vegeta si precipitò al suo interno, chiamando a gran voce l'amico.
- Kakaroth! - gridò, per poi trovarlo in piedi al centro dello stesso, con un'espressione indecifrabile sul volto.
- Finalmente, Vegeta - lo salutò lui - Ce ne hai messo di tempo, ad arrivare. -
- Scusa tanto se non possiedo una Ferrari Testarossa, imbecille. - replicò sarcasticamente Ouji - Allora, cos'hai combinato, questa volta? -
- Proprio niente, Vegeta. - provò a rassicurarlo Goku, andandogli incontro - Questo perché il bello... arriva adesso! - disse poi, colpendo violentemente l'Ouji con un pugno che l'altro, colto alla sprovvista, non riuscì a fermare.
- Ma che diavolo...? - fece Vegeta, sbilanciandosi e cadendo di schiena a terra, venendo poi schiacciato dal peso del capelli a palma, il quale si era messo a cavalcioni su di lui per bloccargli ogni via di fuga - Cosa cazzo stai facendo, Kakaroth? - sbraitò.
- Kakaroth? - rispose di rimando Goku con una voce che non sembrava appartenere a questo mondo - Aahhhhh, adesso ho capito - ebbe come un'illuminazione - stai parlando di questo patetico umano che ha permesso la mia rinascita? -
- Cosa stai farneticando, Kakaroth? - urlò il capelli a fiamma dimenandosi per sfuggire all'amico impazzito, per poi essere colto improvvisamente da un atroce sospetto - No... non dirmi che tu sei... Zamasu? -
- In carne ed ossa, umano! - esultò la divinità nel corpo di Goku - Puoi anche chiamarmi Black, se vuoi, caro il mio cacciatore, tanto questi saranno gli ultimi istanti della tua inutile vita! -
"Quell'idiota di Kakaroth!" pensò Vegeta, mentre, ancora bloccato dal peso dell'altro, cercava di afferrare il coltello infilato nella cintura "Per fortuna ho il coltello con me, se solo riuscissi a prenderlo..."
- Addio, stupido umano! - disse Black, afferrando la lama che apparteneva a Goku e preparandosi a colpire mortalmente Vegeta; in quel momento, però, l'uomo, afferrato il coltello, lo piantò senza esitazioni nella coscia dell'altro, riuscendo così a liberarsi e a rotolare di lato per evitare il colpo mortale.
- Aarrghhhh! Come hai osato ferirmi, mortale? - sbraitò l'avversario - Questa me la pagherai molto cara! -
- Fatti sotto, stronzo! - lo insultò l'Ouji, rialzandosi in piedi e tirando poi un calcio ben piazzato alla mano di Black, facendogli così perdere il coltello, che cadde poco distante da lui; a quel punto la divinità afferrò la lama ancora conficcata nella sua gamba: ignorando il dolore, la estrasse e cercò di attaccare il cacciatore, ma quest'ultimo gli si lanciò addosso, facendogli perdere l'arma e buttandolo a terra, per poi cominciare a tempestarlo di pugni.


"Grazie al cielo Zamasu sembrerebbe non essersi ancora completamente adattato al corpo di Kakaroth, per questo sono riuscito a colpirlo... devo approfittarne finché mi è possibile, altrimenti sono spacciato!" rifletté il capelli a fiamma.
Poco dopo, però, Black, con un colpo di reni, riuscì a sbilanciare Vegeta per poi assestare un calcio nello stomaco di questi, costringendolo a piegarsi in due.
- Maledetto bastardo! - sibilò Ouji, dolorante, per poi pensare di provare ad esorcizzare l'amico, così come aveva fatto spesso con i demoni.
- Exorcizamus te, omnis immundus spiritus - cominciò Vegeta, venendo però interrotto da un nuovo calcio di Black tirato nuovamente allo stomaco,
- Pensi davvero di riuscire ad esorcizzarmi, mortale? - disse maligno lui, - Io sono una divinità, non uno stupido demone, ricordatelo! - asserì, per poi assestare un terzo calcio al cacciatore, mozzandogli il fiato.
Vegeta cadde in ginocchio, ma non era intenzionato ad arrendersi!
- Omnis satanica potestas - riprese a fatica cercando di rialzarsi, sperando di riuscire nell'impresa,
- Allora non vuoi proprio capirlo, testone... - sibilò Black - Non puoi esorcizzare questo corpo! Non hai speranze contro di me! - affermò minaccioso, colpendo con forza il moro al volto e facendolo cadere un'altra volta a terra, accanto al coltello perso poco prima proprio dalla divinità.
Vegeta, vedendo l'arma, cercò di raggiungerla così da afferrarla e difendersi, ma, poco prima di riuscire nell'impresa, venne afferrato con forza da Black; dopo averlo girato a pancia in su, la divinità lo bloccò nuovamente sotto il proprio peso.
- Levati di mezzo, stronzo! - sbraitò Vegeta cercando di colpirlo a suon di pugni, ma a quel punto Black bloccò i suoi movimenti con un potere misterioso.
"Merda!" pensò Ouji, "Maledetto, non riesco più a muovermi!"
- Sporco rifiuto - sibilò Black - mi hai appena costretto ad usare i miei poteri divini contro un misero essere umano!
- Si vede che dopotutto non sei poi così tanto divino... - lo provocò Vegeta, 
- Ora basta, preparati a morire! - sancì la divinità; subito dopo, cominciò a stringere le proprie mani attorno al collo dell'uomo, con l'intento di soffocarlo.


- Prima di ucciderti, umano - cominciò Black, ignorando i lamenti del capelli a fiamma - ti racconterò cos'ha fatto il tuo caro Son Goku! Ha deciso di evocarmi convinto di poter contrattare in qualche modo con me, ed io gli ho fatto una proposta: diventare volontariamente il mio tramite, risparmiando così la Terra dall'apocalisse da me progettata, oppure rifiutarsi ed assistere alla fine dell'Umanità tra atroci tormenti, per poi morire lui stesso; credo che sia inutile dire cos'ha scelto il ragazzo! Come puoi vedere tu stesso, pur di salvare gli esseri umani dalla mia ira ha deciso di permettere la mia rinascita, lasciandosi possedere completamente da me! - concluse trionfante,
"Quello stupido!" pensò Vegeta amareggiato,
- Probabilmente sperava di riuscire a mantenere il controllo di se stesso quel tanto che bastava da riuscire ad uccidersi prima di venire sopraffatto da me, ma non ha fatto i conti con la mia vera forza! - si vantò la divinità - Ed ora che ti ho messo al corrente di tutto, hai un ultimo desiderio, prima di dire addio alla vita, Vegeta? - continuò minacciosa, prima di allentare per un momento la presa dal collo del cacciatore,
- Sì - esalò il moro - vorrei dire una cosa al tuo tramite. -
- E sarebbe? - lo schernì Black,
- Non sei altro che un povero idiota, Son Goku! - urlò a quel punto Vegeta.
Dopo un attimo che ai due sembrò indefinito, la divinità cominciò a ridere sguaiatamente.


- Speravi forse di riuscire a svegliarlo, con quella frase, misero mortale? - sibilò - Un tentativo inutile, il tuo... addio, stupido!
Riprese a stringere con entrambe le mani il collo di Vegeta, quando, improvvisamente, provò un dolore atroce alla testa che lo costrinse a lasciare la presa.
L'uomo poté finalmente tornare a respirare, mentre la divinità si premeva con forza le tempie nel tentativo di scacciare il dolore; 
- Ma... cosa... No! - urlò infine Black, per poi mormorare un apprensivo - Vegeta, va tutto bene? - all'indirizzo del cacciatore e scostandosi da lui.
- Kakaroth? - chiese Ouji, stupito, scoprendo di riuscire nuovamente a muoversi - Sei tu, Kakaroth? -
- Fa' presto - parlò Goku, tornato momentaneamente in sé, prendendo il coltello ancora a terra vicino a loro, per poi passarne la lama sul palmo in modo da sporcarlo con il suo sangue - uccidimi con questo coltello, prima che Zamasu ritorni... non posso trattenerlo a lungo... - esalò, dopo avere affidato l'arma a Vegeta,
- Perché hai fatto una sciocchezza del genere, Kakaroth? Perché? - volle sapere il capelli a fiamma rimettendosi in piedi,
- Non c'era altra soluzione, Vegeta... - gli rispose il Son con un sorriso mesto. 
- C'è sempre un'altra soluzione, Kakaroth! - gli urlò contro l'altro,
- Non questa volta - replicò Goku - sarebbero morti chissà quanti innocenti... almeno, così, sarà uno solo a morire... -
- E quell'uno sarai tu, stupido! - sbraitò Vegeta,
- Va bene così - rispose serenamente il più giovane - fa' presto, prima che... - aggiunse, prima di venire colto da un dolore lancinante alla testa - Sbrigati! - riuscì a dire prima di essere nuovamente sopraffatto da Zamasu,
- Ci hai provato, umano! - esclamò la divinità - E adesso... - disse, per poi sgranare gli occhi e interrompersi di colpo, vomitando sangue.
- Ma cosa? - esalò, osservandosi il petto: Vegeta, alla fine, era riuscito a pugnalarlo, colpendolo esattamente all'altezza del cuore.
- Parli troppo, Zamasu. - lo sbeffeggiò Ouji, - Addio, divinità di serie B! - sibilò poi, affondando ancora di più la lama con tutta la forza che aveva,
- Maledetto! - urlò lui - Maledetto tu e maledetti esseri umani! - furono le ultime parole che la divinità riuscì a pronunciare prima di cadere a terra ed esalare l'ultimo respiro.
"Ce l'ho fatta, Kakaroth..." pensò Vegeta, stremato, osservando Goku ormai senza vita - Ma tu rimani sempre un povero stupido! - disse poi, prima di crollare a terra in ginocchio a piangere la morte dell'amico.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Epilogo ***




 
Epilogo



Dopo avere versato tutte le sue lacrime, Vegeta telefonò a Bulma per darle la brutta notizia.
- Era ora, scimmione! - si sentì urlare dalla turchina - Allora, hai trovato Goku? Come sta? - domandò,
- Per averlo trovato, l'ho trovato, ma... - cominciò lui,
- Ma? - lo incalzò la scienziata - Vegeta, sei ancora lì? - si allarmò, non sentendo più l'altro - Insomma, cos'hai? Cos'è successo? -
- Se proprio vuoi saperlo, donna, Kakaroth è morto! - esalò l'uomo tutto d'un fiato.
A quelle parole Bulma sentì come crollarle il mondo addosso.
- Non prendermi in giro! - gridò, incapace di accettare la cosa - Come sarebbe a dire che è morto? Com'è potuto accadere? - urlò ancora,
- Non è un argomento di cui parlare al telefono, donna! - disse Vegeta con tono perentorio - Una volta che sarò tornato, ti racconterò tutto. - promise, chiudendo la chiamata.
Poco dopo, recuperati entrambi i coltelli, Vegeta prese il corpo dell'amico e lo adagiò delicatamente sui sedili posteriori della sua auto, per poi mettere in moto e tornare alla base.


Una volta giunto a destinazione l'uomo venne letteralmente travolto da una turchina in lacrime;
- Com'è potuto accadere, Vegeta? - singhiozzò la donna - Come? -
- Quando sono riuscito a trovarlo, Kakaroth era ormai sotto il controllo di Zamasu - spiegò il moro - ha poi cercato di uccidermi, e c'è mancato poco che ci riuscisse, accidenti! - continuò, prima di venire interrotto dalla turchina con un - Come può Goku aver cercato di ucciderti? - provocando la rabbia dell'Ouji,
- Ma ci sei o ci fai, Bulma? - sibilò - Ti ho appena detto che Kakaroth era posseduto da Zamasu! Ma mi hai ascoltato o no? -
- Cos'è successo di preciso? - mormorò Bulma ancora sconvolta, facendo un profondo respiro per calmarsi ed asciugandosi le lacrime.


- Kakaroth, alla fine, ha compiuto il rituale per evocare Zamasu - rispose lui - quando poi l'ho raggiunto, mi ha aggredito cercando di uccidermi. -
- Questo l'hai già detto, scimmione. - sottolineò la turchina,
- Ha detto che potevo chiamarlo Black, dato che quelli sarebbero stati gli ultimi istanti della mia vita, e ho combattuto contro di lui - continuò Vegeta - ho persino provato ad esorcizzarlo, sperando che la cosa potesse funzionare anche con lo spirito di Zamasu, ma senza successo - aggiunse - poco prima di riuscire ad uccidermi, però, Kakaroth è riuscito per un istante a riprendere il controllo e a ritornare in sé, esortandomi a ucciderlo. -
- E tu l'hai ucciso! - lo accusò lei, - Come hai potuto, Vegeta? -
- È stato Kakaroth a dirmi di farlo! - esplose il cacciatore pieno di rabbia - Credi forse che sia fiero di questo? Quell'idiota ha deciso di sacrificarsi senza dire niente a nessuno, asserendo che non c'era altra soluzione... E purtroppo arrivati a quel punto aveva ragione: non ho avuto altra scelta, donna! - gridò.
A quelle parole Bulma riprese a piangere copiosamente; - E adesso? - trovò la forza di domandare. 
- Prepareremo per Kakaroth un funerale da cacciatore - rispose lui - aiutami ad organizzare tutto - aggiunse, recandosi poi all'auto; la turchina annuì tristemente per poi seguirlo.


Il giorno dopo, Vegeta decise di recarsi nuovamente in visita da Muten, mettendolo così al corrente degli ultimi avvenimenti.
- Povero ragazzo - commentò affranto il vecchietto alla notizia - avrei dovuto immaginare che sarebbe arrivato a sacrificarsi, dopo la morte di suo padre non è più stato lo stesso: cacciava con una ferocia e una determinazione incrollabili, ma il suo non era odio o vendetta, piuttosto era fin troppo sensibile e perciò teneva in gran conto la vita altrui... - mormoró dispiaciuto, chiedendo poi al moro di potersi unire a lui e a Bulma per l'ultimo saluto al suo pupillo,
- È anche per questo che sono venuto - disse il cacciatore - sei stato per Kakaroth la figura più vicina ad un padre che abbia mai avuto, sicuramente ne sarebbe felice. - concluse.
A quel punto i due uomini si recarono nel luogo in cui avrebbero dato l'addio a Goku: un terreno situato fuori città di proprietà della famiglia di Bulma; arrivati a destinazione, raggiunsero la pira funeraria, una struttura alta circa un metro interamente fatta di legno.
Il corpo di Goku venne adagiato sulla stessa da Vegeta; l'uomo, poco dopo, afferrò una scatola di fiammiferi per poi accendere una torcia anch'essa di legno.


- Addio, Kakaroth - disse Vegeta con tono solenne - spero che tu abbia trovato la tua pace, ora che Zamasu è stato distrutto. - dichiarò, dopodiché lanciò la torcia sulla legna tra il silenzio generale; il fuoco divampò così con violenza bruciando ogni cosa.
- E adesso cosa faremo, Vegeta? - chiese infine Bulma, mentre la pira bruciava assieme al loro amico cacciatore,
- Continueremo come abbiamo sempre fatto, donna - rispose lui - e lo faremo anche per Kakaroth. - aggiunse, a quelle parole la ragazza annuì decisa.
Nonostante il piano di Zamasu fosse stato sventato, e questi eliminato dalla faccia della terra, infatti, i demoni ed altre creature sovrannaturali sarebbero potuti essere una minaccia per chiunque, ma fino a quando, nel mondo, ci fossero stati cacciatori determinati pronti a tutto per la causa, questi non avrebbero avuto vita facile.
E Vegeta, con l'aiuto di Bulma, sarebbe stato uno di loro, fino alla fine.


 
FINE



Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3827886