Fanclub yuurio

di sorelle2
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La piadina ***
Capitolo 2: *** Cat selfie ***
Capitolo 3: *** Persi in stazione ***



Capitolo 1
*** La piadina ***


Il bussare della porta, mi sta trapanando le orecchie. Ma chi può rompere a quest ora, chi vuole essere defenestrato dalla tigre russa. Yuri si alza dal letto e apre la porta, con occhi omicidi, che si incendiano nel momento in cui vedono il responsabile di questa caciara. "Auguriiii" Yuuri mima la parola senza fiatare, " ottimo hai le scarpe addosso, quindi muoviti perché la serata è lunga e noi abbiamo da fare". Esulta trionfante mentre l'altro lo guarda con aria di chi sta per tirare fuori un fucile, e sperare a più non posso. "Senti spinacina, io stavo riposando quindi vedi di evaporare in fretta" Yuri vorrebbe staccargli la testa, ma si contiene solo perché l'altro è stato gentile a fargli gli auguri per primo. Chiude di botto la porta e si butta di corsa sul letto, ma il bussare alla porta ricomincia. "Coraggio oggi è un giorno davvero importante, non puoi stare chiuso lì dentro a covare, esci tigreeee" Yuuri si attacca alla porta con fare morboso. Ma la persona all'interno della stanza si nasconde sotto le lenzuola. "VATTENE MORTADELLA " Yuri insite nel non aprire, ma non ha fatto i conti con la testardaggine giapponese. "SENTI TRILLY TI DO CINQUE SECONDI PER APRIRE, ALTRIMENTI SARÒ COSTRETTO A VEGLIARE JJ, A TE LA SCELTA". Solo udire quella frase lo fa correre giù dal letto, aprire la porta e buttare dentro la stanza la spinacina. Che a parer suo ha gli occhi così lucidi, che sembra fatto di quale sostanza incognita. "Dammi un fottuto motivo per il quale non dovrei aprirti in due come una melagrana?" "Dunque fammi pensare, senti tu oggi compi gli anni e quindi bisogna festeggiare. Tranquillo non c'è Victor ad aspettarci fuori. Siamo solo io e te, Yuuri e Yuri " Yuri lo guarda male "non ho intenzione di fare qualunque tipo di cosa con una spinacina" cerca di essere minaccioso , ma il compare nn cede. "Allora se non viene con me dovrò andare a chiedere aiuto al tuo vicino di casa" dice Yuuri indicando il muro. "Mi stai ricattando?" Yuri lo guarda sconvolto. "No per quello dovrei avere una pistola, ti sto invogliando" precisa il giapponese alzando l'indice. "Ah povero me, e sentiamo quale è la tua idea?" Chiede Yuri speranzoso che quello fosse uno scherzo. "Per ora mettiti ciò che ti serve per affrontare questa specie di nazione di frozen che tu chiami casa e poi ti dirò altro." Dice Yuuri incamminandosi verso l'ascensore, e yuri teme che il compagno sia ubriaco o peggio. Fuori dal hotel Yuuri mostra un foglio scritto in giapponese, e comincia a smanettateci co il cellulare, per tradurre in russo le istruzioni. "Ma che cavolo stai facendo, che c'è scritto , non ci capisco niente." Yuri si pente di averlo seguito, " ecco fatto! " esulta Yuuri . Gli mostra il cellulare e Yuri sgrana gli occhi "sei serio?" Il vicino fa sì con la testa, e Yuri nota che senza occhiali sembra un altro. "Bene cena stiamo arrivando...." ****************************************************************************************** Sono seduti in un chiosco, gomito contro gomito Yuri non vede l'ora di tornare indietro e guarda il compagno che sta studiando la lista delle piadine, ma senza occhiali sembra un cieco. A Yuri scappa da ridere, ma cerca di non farsi notare. "Allora ragazzi cosa volete?" Chiede la ragazza da dietro il bancone, " una qualunque " dice Yuri sbuffando, poi nota Yuuri sporgersi in avanti con il busto e mimare con la bocca " ma c...o è tutto in russo, porca t.....a. Mi arrendo , mi scusi cosa c'è scritto?" Chiede in inglese, ma la ragazza non capisce "oh mio dio, Yuri dille qualunque cosa purché la smetta di guardarmi come una cernia". Al suo fianco Yuri è rosso in viso, gli scappa da ridere non c'è la fa più. Dice alla ragazza una frase in russo e quella esegue senza fiatare. "Adesso spiegami perché siamo usciti se manco capisci la mia lingua" Yuri sorride beffardo. " perché tu capisci il giapponese o il kazano?" Yuri si sente punto nel l'orgoglio e gli dà le spalle. La ragazza posa i piatti con tanto di tovaglioli e si defila. Yuuri nota che la piadina contiene carne, e ne assaggia un boccone. "Mmmmmm, nn male" si gira verso Yuri che sta giocando con il sale, "guarda che porta sfiga, e poi alla gara farai schifo. Perciò mangia ora visto che non hai problemi di linea. Di maiale basto io". Con questa frase Yuri si sente male, lo vede adesso che è dimagrito e pensa che forse per una una volta potrebbe essere gentile. Ma le sue buone intenzioni non vanno in porto per viadel suo carattere e decide di fare scena muta. "Mi- mi fai provare la tua? La mia ha un gusto davvero orrendo" mente per poter spezzare il silenzio. "Certo che sì" Yuuri strappa un pezzo e allunga la mano verso di lui, che in tutta risposta apre la bocca e Yuuri butta dentro il pezzo di pane farcito. "Tiro da tre punti! grazie" e Yuri sorride. Forse QUELLA sera sarà diversa dalle tante tristi feste di compleanno. Forse la spinacina ha un piano per rendere quel giorno più gioioso, più carino, insomma più felice. "Dai andiamo via mi annoio qua" dice con il broncio, cerando di nascondersi dietro il cappuccio della felpa. "Hai ragione , vieni andiamo a fare un bel selfie con i gatti?" Yuri pensava di aver capito male, ma ancora una volta nn ha fatto i conti con la determinazione di Yuuri. "Cena fatta, ora andiamo alla ricerca dei tuoi affini " dice sorridendo. Gli prende la mano e si incamminano per Mosca, che alle nove di sera è completamente deserta. "Dove mi porti?" Chide Yuri preoccupato, e l'altro lo guarda con la coda dell occhio. "Se te lo dico che sorpresa è.." Vedrai dopo sarai super contento" Detto questo Yuuri riprende a camminare calciando la neve, e Yuri vorrebbe farsi contagiare da quel l'entusiasmo.

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Capitolo 2
*** Cat selfie ***


Sono le dieci di sera, Mosca è quasi caduta nel sonno. Tranne che le due figure che si aggirano felici, per le strade deserte, ricoperte di neve. Yuuri ha promesso a Yuri di portarlo in un posto davvero carino. Tale posto è una strada semi buia, dove il retro di alcuni locali è contornato di scatole vuote. "Yuuri che ci facciamo qua? Che razza di posto è questo?" "Adesso vedrai la tua sorpresa. Coraggio chiudi gli occhi" lo invita con il gesto delle mani. Il biondo non è molto rassicurato dalla zona, sono vicini alla stazione, un posto che a quell'ora è tutto purché tranquillo e sicuro. Ma sta al gioco e chiude gli occhi, coprendole con le mani, che stanno leggermente tremando. Yuuri comincia a fare dei fischi particolari, quasi fossero richiami , ma nessun verso di rimando. Allora Yuri prova a sbirciare senza farsi notare dal compagno. "Ti avverto che se mi tiri un brutto scherzo, e la volta buona che faccio della tua carne l'ingrediente per il katsdoun". Yuri ha i sensi in allerta, i brividi che corrono sulla schiena, e gocce di sudore che scivolano sulla fronte. "Perfetto, apri gli occhi" esclama il giapponese avvicinandosi a lui. Il biondo esegue il comando, e poco gli manca dallo svenire per terra. Una decina di gatti si sono riuniti intorno a loro in cerca di affetto. Yuri vorrebbe piangere di gioia, ma non lo farebbe mai davanti alla spinacina. "Sono tanti, ma come fai a conoscergli?" Chiede prendendo in braccio uno. "Ora ti spiego" dice Yuuri, facendosi strada tra i felini. "Quando Victor mi accompagna a San Pietroburgo, veniamo qua a prendere il treno. Se tu noti al secondo piano di questo palazzo c'è una finestra aperta." Dice alzando il braccio al cielo. Yuri lo segue con lo sguardo e nota una finestra di colore verde aperta leggermente. "Li abita la proprietaria di tutti queste palle di pelo, e ogni tanto io vengo a trovarli, per fare compagnia insomma" Infatti Yuri nota come i gatti si strusciano sulle gambe di Yuuri, chiedendo attenzioni. "Sai fin da piccolo volevo un gatto, ma purtroppo la mia mamma è allergica è così dovetti cedere " disse Yuuri coccolando un gatto grigio, leggermente in sovrappeso. "Poi riuscì a convicerla per avere almeno il cane, ma ci vollero due pagelle impeccabili e qualche aiuto di incoraggiamento da parte di papà" sorride ripensando ad allora, fu davvero dura. Yuri lo guardava con occhi velati, non si era mai preso la briga di avere una conversazione con lui, lo odiava, gli piaceva umiliarlo con parole offensive. Eppure in quel singolo istante, voleva riempirlo di parole dolci, dare vita a una conversazione sincera. Ma faceva fatica, troppa fatica. "Io amo i felini" dice con un filo di voce, la cosa era scontata ma Yuuri annuì come a dimostrare il fatto. "Volevo portati qui per farti vedere quanto anche la tigre più selvaggia, può avere un momento di calma." Ed era vero, cavolo se lo era. Yuri però non voleva cedere ancora la sua maschera da tigre ribelle, per dare spazio al piccolo adolescente qual era. Yuuri tira fuori il telefono, si sposta sopra una sedia li abbandonata. E comincia a fare delle foto a Yuri che era tutto preso nel coccolare quelle bestiole miagolanti. "Molto carine, sembri mamma gatto" dice ridendo, e Yuri lo incenerisce "ma sta zitto! E dammi una mano questi mi stanno saltando addosso in massa" . Yuuri mette giù il cellulare, e battendo le mani un paio di volte fa scappare tutti i gatti, che si rifugiano sotto le scatole. Non passano pochi secondi che un suono a loro familiare li attira verso l'alto. Yuri osserva come i gatti si precipitano dentro la finestra, evidentemente sono affamati, e per questo sorride. Si gira verso Yuuri che lo sta guardando in silenzio. "Grazie per questa sorpresa" dice arrossendo vistosamente, e l'altro capendo l'imbarazzo si limita a guardare il cellulare. "OH! PORCA MISERIA COME È TARDI" Comincia a saltare sul posto, come punto da un ape, Yuri non si domanda neanche cosa avesse preso per avere un tale sbalzo di umore. In Effetti era tardi, bisognava tornare indietro, così Yuri si gira di spalle si comincia a incamminare ma Yuuri lo blocca. "Guarda che dobbiamo andare dall'altra parte" precisa, "ma di là c'è la stazione" . Yuri non capisce, perché devono andare in stazione, cos'altro c'è sotto. La risposta arriva di colpo, Yuuri se lo lega al braccio e cominciano a correre. "Piano, piano ma dove andiamo?" Le sue urla fanno eco per la strada. "Tra poco passa il treno, e noi dobbiamo prenderlo ........San Pietroburgo stiamo arrivando" .Yuuri urla come se dovesse scappare da una bomba. "CHE COSAAAAAAA, MA CHE C...O ANDIAMO A FARE " Yuri non può credere a ciò che a sentito. Yuuri vuole andare a San Pietroburgo a quest ora della notte, ma è matto. "Li c'è qualcosa che ci aspetta, o meglio che ti aspetta" è detto questo Yuuri sventola in foglio scritto in giapponese. È solo in quel momento che Yuri capisce che la serata non è ancora finita. "Oh diamine! Ma come fa Victor a sopportarti? " si chiede guardando il lontananza le luci della pensilina della stazione. ************************************************************************************ (Eccoci qua, Sono o siamo tornate. Il secondo capitolo dedicato a un compleanno che non si festeggia con torte e candeline. Spero vi piaccia , ci vediamo nella prossima situazione. È preparatevi sarà dura per tutti.)

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Capitolo 3
*** Persi in stazione ***


Sono le dieci di sera, Yuuri e Yuri sono sul treno diretto a San Pietroburgo. Fuori a preso a nevicare e di questo passo ci vorrà un ombrello per il ritorno. Yuri di nascosto Goni tanto, guarda yuuri che intento a tradurre il foglio non presta attenzione. (È buffo, non l'ho mai visto così. È sempre timido, riservato ma stasera sembra posseduto. Senza occhiali poi sembra una talpa ) Yuri sorride nel pensarlo attirando così il vicino . "Lo so! Sono ridicolo ma ho rotto gli occhiali e quindi ora tu sarai i miei occhi" dice ridendo. "Come hai fatto a romperli ?" Chiede Yuri " ho litigato con Victor per questa sera, così ho preso la prima cosa che mi è capitata sotto mano, e l'ho lanciata con il muro". Yuri si meraviglia di ciò che ha sentito, quei due hanno litigato. "Lui sapeva del tuo compleanno ma mi ha detto che tu non avresti voluto stare con noi, quindi bastava farti gli auguri per telefono. Io mi sono incavolato perché gli ho detto che dovevamo stare insieme, tutti e tre come in Giappone. Non mi importa degli insulti, delle frecciate, volevo che potessi passare il compleanno con visi familiari. E non da solo come successe a me." Yuuri parlava a mitragliatrice, era senza fiato. Ma Yuri invece era di ghiaccio, per la prima volta volta voleva saltargli addosso e dirgli grazie. Voleva piangere perché lui voleva farlo sentire a casa, circondato da affetto e calore. Ha litigato anche con Victor pur di riuscire nel piano. Si alza il cappuccio della felpa, fino agli occhi per non farsi vedere. Si sentiva bruciare, voleva a tutti i costi dire una parola semplice ma per lui difficile. ............................................................. Il treno frena all'improvviso e Yuri si sveglia. Si era addormentato sul sedile, aveva le guance bagnate e subito se le strofina per cancellare le tracce. Guarda davanti e vede Yuuri intento a guardare la scritta bianca sul cartellone. "Ci siamo " si alza, mettendo il cellulare in tasca , invoglia Yuri ad alzarsi e si preparano a scendere. ( chissà se mi ha visto piangere, spero di no sarebbe umiliante) pensa Yuri. Ma non sa che Yuuri l'ha visto piangere, e si è limitato a sdraiarlo sul sedile per non svegiarlo. Sono le dieci e mezza, nevica a catinelle, e sorge un piccolo problema nella mente di Yuuri. "Io avrei un dubbio" gira la testa come i gufi, verso il biondo "Quale dubbio? Siamo a San Pietroburgo come era stato deciso" dice lui, "si ma ho paura che siamo scesi alla fermata dopo" . Yuuri si guarda intorno, non vede il posto che cerca, "dove dobbiamo andare adesso, spero un posto tranquillo" precisa Yuri. "Si! È un posto che si chiama .....si chiama gatto nero, o qualcosa di simile. " Yuri nel sentire sbianca, "C...o Yuuri, ma quel posto è lontano e sopratutto dalla altra parte della città ." Si mette le mani nei capelli, con fare disperato. "Ok ci sto, prendiamo le scale scendiamo e prendiamo l'altro lato. " Yuuri lo guarda , sembra contento e l'ho ha chiamato per nome. Detto fatto i ragazzi scendono nel sottopassaggio , dove Yuuri chiede "come mai mi hai chiamato per nome ?" Yuri si gira di scatto, colto in fallo "Non pensare strano katsdon " allora se lo è sognato non c'è altra spiegazione. Risaliti dall altro lato Yuri vorrebbe maledirsi, per essere stato troppo duro con lui. Ma Yuuri lo guarda e fa un gesto particolare. Gli pizzica una guancia "ahia! Ma sei scemo" Si guardano negli occhi, "è il tuo compleanno, non voglio vederti con il muso, Chiaro?" Dice Yuuri con fare un autoritario " s..si" Il treno arriva quasi subito e i due razzi questa volta si siedono uno di fianco altro. Yuri sorride vorrebbe che Yuuri fosse sempre così lunatico.

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