Il sapore del suo bacio.

di LunariaScrittrice
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio e la fine. ***
Capitolo 2: *** capitolo 1- l'inizio e la fine. ***
Capitolo 3: *** capitolo 2- Il Debito. ***
Capitolo 4: *** Il primo Step contro Conan e Kaito ***
Capitolo 5: *** Eliminazione ***
Capitolo 6: *** Crollo nella famiglia dei Kuroba ***
Capitolo 7: *** Maledetti da un pazzo ***
Capitolo 8: *** La perdita di Conan ***
Capitolo 9: *** la prigionia dei Suzukil ***



Capitolo 1
*** L'inizio e la fine. ***


Dettagli da leggere prima di partire con la storia

Ciao a tutti.
​Questa storia è suddivisa in massimo 2.000 parole, ed è in uno stile tra vicende passate e presente.
I personaggi della serie di Detective Conan sono all'inizio tutti corrispondenti alle caratterizzazioni dell'anime, tuttavia essendo che i personaggi crescono raggiungendo l'età di 24 anni, è ovvio che sarà tutto un po' alterato, sopratutto per le scene forti che si presenteranno.
Non mi ritengo una brava scrittrice, anzi, io sono solo una fan, perciò se nel caso volete sostenere la storia vi prego di farmelo sapere con un commento, perché se no io aggiornerò solo in un altro sito, dove la storia ha preso molto.

L'ambientazione è quella di Detective Conan all'inizio, poi si sposterà in un altra città (Gunma), ma sempre dentro lo stile del manga e anime, quindi ci saranno dentro, casi, misteri, inganni e colpi di scena.
Questa opera ha dentro anche Lupin, ma solo come antagonista: premetto che di lui io non so nulla, se non quello che ho visto dai vari film su Conan e Lupin.

Motivo della storia: Vi siete mai accorti che Lupin aveva detto che si sarebbe vendicato dello scherzo di Kid? Bene questa storia è un ipotetica vendetta di Lupin nei confronti di Kid.
Posso immaginare che sarà molto estrema la cosa, che tratterò Lupin come un assassino, ma io credo che ci stia dato che Lupin, secondo Wilkipedia, non ha pietà con la gente adulta, in particolare con chi lo tradisce ( Ad eccezione di Fujiko)

I temi che si affrontano sono forti, sia sulla insanità mentale, sia sui problemi d'amore, sia sulla morte, vita, amicizia, bullismo.
Non tolgo nemmeno l'opzione di scene di sesso esplicite Yaoi.

Personaggi: Conan qui partirà dai 7 anni fino i suoi 14 anni, mentre Kaito dai suoi 17 anni fino ai suoi 24 anni.
Ci saranno anche nuovi personaggi che saranno spiegati nei svariati capitoli.

Coppie presenti: la coppia principale è la KaiShin.
Mi dispiace per le altre coppie ma in questa storia non ci stanno per niente, al massimo posso mettere le secondarie: KaitoXSonoko, AyumiXConan.
ma non dureranno... la principale è la KaiShin, che in questo fandom scarseggia molto.


Note:Se ci saranno errori di grammatica vi chiedo scusa, ma non me ne accorgo sempre.

Trama della storia: Kaito, dopo aver stipulato un patto con i Suzuki, frequenta un'università molto particolare che rappresenta i più alti esponenti Leader mondiali. Nel frattempo, Conan non smette di pensare a Kid ed a come dopo, che gli ha salvato la vita, tutta la sua vita in Shinichi Kudo è completamente morta.
Ha solo un indizio: il sapore delle labbra di Kid.
Per poter proteggere tutti, ha deciso di allontanarsi da ogni persona, sopratutto dopo che ha perso due persone a lui care.

Kaito nel frattempo sa di essere bersagliato da qualcuno, ma non riesce ad immaginarsi chi, ed è per questo che la sua vita viene distrutta da Fujiko che riesce ad ingannare Phantom Lady in un gioco d'azzardo. 
Il giovane si ritrova a fare i conti con grossi debiti che potrebbe pagare solo se sposasse Sonoko, il problema è che lui ama solo Conan, ma non può stare con lui perché è convinto che lui sia minorenne.In pratica non sa del APTX.

Conan scopre che Kaito è nell'università: quella che ci entrano solo coloro che si distinguono per le loro doti brillanti e che vengono scelti dal governo, proprio per questo inizia a farsi conoscere da loro, per poter entrare e testare se Kaito è davvero Kid o no.

Intanto Lupin nei quattro anni prepara diversi indovinelli per i due al fine di portarli allo sfacelo. Lupin non colpirebbe mai un bambino, ed è per questo che attende la maggior età dei due per potersi vendicare in modo anonimo.

Ora passa al seguente capitolo ^^

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Capitolo 2
*** capitolo 1- l'inizio e la fine. ***


 



Capitolo 1 -L'inizio e la fine.
 


Kaito, a causa di un guasto della auto di Jii, è costretto a prendere il treno perché lui frequenta l'università presso un altra regione, quindi deve  sempre svegliarsi presto, fare una colazione veloce e sperare di arrivare in orario.
Il tempo non è dei migliori: s'intravedono delle nubi grigie.
Il giovane, sulla ventina d'anni, comprende che sarebbe potuto piovere e lui l'ombrello non  se l'è portato dietro.
Arriva al binario deserto, cosa normale, pochi vanno a prendere il treno per Osaka alle 5 di mattina. Beh, per lui significa del silenzio per ripassare i suoi studi di scienza, matematica, informatica, letteratura, psicologia, archeologia ed altro...

Nel passato aveva avuto un sogno ed era quello di  essere il mago del secolo, però nel tempo, si era accorto che quel titolo lo aveva solo Kid, il ladro fantasma  che era ancora sulla bocca di tutti dopo il suo ultimo messaggio.
Non se l'era scordato il volto di Conan  quando aveva saputo la sua decisione.“Smetti di rubare? E noi?!” Per Kaito,Conan era importante, una spalla, un braccio destro, un amico
“Tutti i maghi tramontano. È il momento che tolga i riflettori su di me." Che belle parole, peccato che il ragazzino non le aveva accettate.
“Non potremmo più  vederci. Sei sicuro?” i suoi occhi erano enormi grazie agli occhiali.
Il mago si era addolcito e non aveva resistito proprio ad avvicinarsi a lui.
Sapeva di sbagliare, sapeva che lui poteva gettargli la maschera, ma non sapeva la verità su di lui: che lui era Shinichi Kudo trasformato in un bambino piccolo a causa di un farmaco creato da una scienziata, Shiho Miyano.
“Non essere triste. Troverai un altro ladro. Che ne pensi di Lupin?” Non aveva amato vederlo amareggiato e poco convinto.
“Hai terminato la tua missione… e te ne vai così, senza spiegazioni?”
Era stato così: Kid aveva trovato il capo dell'organizzazione che in passato aveva ucciso suo padre  facendolo passare per un incidente di lavoro, ed aveva ottenuto la sua vendetta.
“ Sono  passati quattro anni di avventure. È il momento di guardare il futuro.
Anche tu sei ormai un ragazzo e devi crearti il tuo. “
Conan non era più  un bambino, ma un adolescente  di undici anni. Almeno questo Kaito credeva.
“ E tu un uomo  che sta per affrontare la sua vita."
Una  vita stroncata da Kid. Quante volte   Kaito aveva fatto domanda in giro per essere un mago prestigiatore? Sempre, ma tutti erano stati presi solo da Kid, dal suo modo di fare. E Kaito era passato per un copione. Nemmeno la sua posizione economica l'aveva  aiutato.
“Anche tu stai per affrontare  l'adolescenza.”
Conan aveva abbassato lo sguardo, come se non avesse voluto qualcosa “Adolescenza…? Kid, io ho perso tutta la mia vita reale…
Ran mi ha spezzato il cuore. Sono come Peter pan, ma all'inverso.” Era il suo modo per fargli capire che lui era un uomo con la testa adulta, ma, ovviamente,  Kid non l'aveva capito.
Il mago aveva compreso  molto bene che Conan  era morboso con Ran, ma mai aveva saputo il motivo. “ È una donna. Non potrebbe mai amare un ragazzino.”  
Conan, aveva tremato sia di corpo ed occhi “ Non voglio vivere in questo corpo!!”
L'aveva urlato, ma  Kaito non aveva capito la sua agonia “La scorderai" Era sicuro che quello era solo una cotta  infantile.
“Io l'ho già scordata!” Stavolta i suoi occhi avevano celato un segreto  malsano.
“Allora che problema c'è?” aveva chiesto Kid.
Conan, non ne poteva più. Si sentiva nei panni di Ran.  Era sull'orlo delle lacrime e lui mai avrebbe pianto se non per la morte di chi gli era caro “ Sei tu! Ma non capisci proprio!?” Aveva stretto i pugni così  forte, che il vento  invernale aveva congelato “Per questo dovresti essere felice che sparisca. Cosa dovrei capire?"
Conan, di scatto  l'aveva preso per quella cravatta rossa, spaventando  l'altro,per poi sussurrargli a tono serio, facendo pendere le labbra del ladro dalle sue  “ Non scordarlo mai, io ti troverò. “ aveva proclamato il ragazzino alto con la felpa grigia.
Il mago era rimasto impressionato dal come Conan si era tolto gli occhiali in modo sensuale ed aveva mostrato il suo viso identico  a quello di Shinichi. Era il suo modo per essere riconosciuto, era il suo ultimo messaggio per Kid, assieme  ad un bacio tra le labbra mentre aveva iniziato  a nevicare.
Kid era rimasto sconvolto da un gesto  simile perché era il suo primo bacio e Conan era un ragazzino, mentre lui un adulto, eppure, nonostante le differenze, lui era stato immobile ad occhi chiusi, sentendo che quel bacio non era stata una bravata od uno scherzo, ma era stata la sua dichiarazione.
Conan non aveva compreso come quel ladro gli aveva rubato il cuore. Era stato una sfida e poi tra aiuti, sguardi  intrighi, misteri, lui era entrato nel suo cuore, forse perché  erano simili, con un segreto che non si erano mai rivelati.
La neve cadeva. I capelli loro si bagnarono e così  i loro volti.
Conan con questa scusa aveva versato una lacrima, una preghiera -Non amare altre. Aspettami. Ti amo.  – Anche se ci sperava, la probabilità  che potesse tornare in  Shinichi erano ormai nulle. Eh, Sì, Conan aveva fatto una cavolata ad usare le Aptx per Ran, per poi vederla seguire un altro ragazzo identico a lui, Okita, un amico di Ehiji.
Conan aveva avuto il cuore spezzato, ma in qualche modo Kid con le sue meravigliose magie era riuscito a fargli riscoprire  la felicità.
Conan assaporava il bacio, senti  ogni particella, e leccò la saliva lasciando la sua. Non aveva mai baciato, ma era bravo e Kaito sentiva battere il suo cuore  - Godo. Ma come fa? Mi piace eppure...- Kaito era come una bambola e Conan aveva sentito I sapori semplici del ladro, la sua morbidezza. Aveva morso pure la parte inferiore addentandola. Kaito stava impazzendo -  Un bambino che bacia così bene... mi attrae, ma perché? -
Conan aveva mille pensieri possessivi ed intanto aveva analizzato ogni centimetro e le reazioni delle labbra di lui, come il calore e le sue impronte.
Aveva dovuto sia per salvargli la via, sia perché  era  stato il suo primo ed unico bacio per chi aveva amato.
Kaito l'aveva lasciato fare  - Grazie è il più  bel regalo che potessi farmi, ma ora devo chiuderla. -
Si era staccato ed alzato, dandogli le spalle “Addio."

Conan, ormai aveva la neve sciolta che gocciolava sul viso. Altre lacrime aveva perso “Kid non scorderò  mai le tue labbra, è una promessa. Io ti troverò  dovessi baciare ogni uomo!”
 


Il rumore delle rotaie sveglia Kaito dai suoi ricordi di quel bacio -Ormai  mi avrà  scordato.- s'incammina e cerca un vagone vuoto, poi prende un libro ed inizia  a leggerlo.

/ Ciao a tutti ora vi spiego  perché ho scritto questo.  Mi sono sempre detta se i baci hanno un sapore e così  ho voluto provarci, anche se in descrizioni sono pessima, e lo so di mio, ma amo sognarli insieme.
Stavolta non metterò la magia e non so se sarà  aggiornata di frequente come per le altre che mi hanno presa.
Ad ogni modo spero che l'inizio abbia colpito e vi piaccia.
Come dalla descrizione qui ci sarà Lupin, ma si scoprirà tutto nei prossimi capitoli.

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Capitolo 3
*** capitolo 2- Il Debito. ***


/Ed ecco l'entrata di Lupin!!

 

Capitolo 2.
Debito.

I quattordici anni di Conan erano ormai i suoi 24 anni, ma del resto come avrebbe potuto dire ai suoi amici che lui era ultra maggiorenne? Non aveva potuto, nessuno gli avrebbe creduto.

Il suo corpo era sempre più identico a Shinichi, ma nessuno avrebbe potuto dire che lui era Shinichi, nemmeno l'organizzazione che ormai era stata arrestata e messa sotto stretta sorveglianza dalla FBI.
Se ci pensa ricorda che è stato un puro caso di coincidenze che pure Kid fosse stato là a dare il suo messaggio di addio. 

.....

Aveva sentito i fuochi d'artificio squarciare il silenzio della mezzanotte.
In quel momento Gin aveva premuto un bottone, facendo crollare una torre dove , secondo Ai, ci sarebbe stata una divulgazione di notizie sui loro affari.

Kid, proprio nell'edificio accanto, aveva enunciato che mai più avrebbe rubato ed intanto, aveva consegnato alla polizia un gruppetto di uomini, dicendo " Questi sono gli assassini di mio padre!"

Nakamori aveva finalmente capito il perché rubasse e così anche la figlia " Allora lui è buono."

Conan era l'unico a non accettare il suo addio, ma aveva da prendere l'organizzazione sua nemica, che saputo che era nei d'intorni, aveva mobilitato tutti, persino FBI per quella riuscita - Non posso fermarti... -

Si era voltato ed era corso nell'altro edificio dove si sarebbe tenuta una riunione segreta, tra loro c'era pure Amuro che era complice del suo piano.
La cosa più strana era che avrebbero dovuto incontrarsi con un'altra conoscenza di Conan, ovvero Lupin.

Quell'uomo ladro e assassino che era astuto quanto Kid, con tre complici, tra cui una semi, Fujiko, era là, in quel parcheggio.
Fujiko era nella riunione, vestita con abiti in nero.
Lei era una traditrice e Lupin lo sapeva, ma sempre l'aveva perdonata per amore.
Come lui ci riuscisse, per Conan era un vero mistero.

La trattativa tra Lupin e l'organizzazione su un traffico di soldi illegali, non era andata buon fine perché erano stati accerchiati dalla CIA e FBI.

L'organizzazione aveva iniziato a sparare, ma Lupin, in accordo con il detective, li aveva traditi: Gaemon  in un lampo aveva tagliato le armi dell'organizzazione e così, FBI, li aveva catturati.

Lupin, invece, era riuscito a scappare usando il bimbo come ostaggio. 
Era un piano sì, ma sentire la pistola sulla tempia, a Conan non gli era piaciuto. "Un passo falso ed avrà una pallottola in testa" Era sembrato serio ed intanto, aveva indietreggiato verso l'automobile, tenendo il piccolo in ostaggio.

Conan si era chiesto se poteva fidarsi, ma non aveva scelta "Che vuoi fare!?" L'aveva portato verso la sua automobile mentre Jodie aveva detto "Ti prego lascia il bambino. Non fargli del male."

Gaemon e Gigen erano entrati in auto.
"Allora non seguiteci!" L'ordine di Lupin era stato assoluto.
Aveva visto che tutti erano in pena per le sorti del bimbo, così, se ne era approfittato per ingranare la marcia ed andare incontro alla polizia che, per paura di venire investita, si era scansata.

"Che intenzioni hai?" Aveva chiesto il detective dopo che erano  lontani dalle forze dell'ordine.
Aveva saputo che Lupin era un doppiogiochista e che lui non era buono come molti sostenevano.

" Ti salvo l'identità, Shinichi!" Il suo sguardo l'aveva portato verso l'edificio dove Kid stava facendo il suo furto "C'è un conto in sospeso con Kid... lo conosci, vero ?"
Conan era sbiancato a sentire il tono del ladro rosso così tagliente "Ed allora?"
Lupin era in guida ad alta velocità " Io ho retto il gioco, ma tu pensi che non voglia ora la tua collaborazione? Sei in debito con me e so bene che tu sei leale."

Conan non voleva crederci "Tu vuoi che io tradisca Kid!? " Era vero che voleva catturarlo, ma non giocare con i suoi sentimenti.
"Esatto. So che siete molto affiatati insieme! Come dire piccolo, con me non si scherza! E lui ha scherzato con me, incolpandomi di un furto. Non sopporto i bambini che si prendono gioco di me."

Conan si era sentito ingannato e non aveva voglia di far soffrire Kid - Devo salvarlo.-
Lupin lo aveva osservato ed aveva notato che Conan era stato troppo calmo "Vedi di non fare scherzi o tu un adulto non tornerai più. "

Quel ricatto aveva fatto capire a Conan che Ai sarebbe stata uccisa "Sei senza scrupoli."
Lui si era vantato "No, caro, si chiama vendetta. Salvi uno, ma ci rimette l'altro. 
Ma con chi pensi di trattare, eh? 
Sei solo un ragazzino ed io ho sempre trattato con persone malefiche, un esempio, la mia Fujiko."

Gigen era dietro di loro " Ancora quella? Devi togliertela dalla testa. Ti ha ancora una volta tradito mostrandosi complice di quegli individui."

Conan non aveva ascoltato nulla del loro battibecco, voleva solo salvare Kid e dargli la sua libertà ed è così che era nato in lui un piano. " Va bene, farò da esca." ed intanto, aveva pensato- Kid, ti salverò. 
Lupin non può sapere la tua vera identità- Era ignaro che Lupin l'aveva saputo da tempo ed aveva pure capito i sentimenti di Conan nei suoi confronti "Bravo. Tu fallo e tornerai adulto. Posso trovarti subito l'antidoto, ma se mi tradirai ti assicuro che lo rimpiangerai. " 

-

Conan se ci ripensa  sente di aver fatto la scelta migliore
-Kid, se tu sapessi cosa è costata quella scelta.-

La campanella suona ed il preside arriva per dare la più bella notizia per Conan: un cambio di vita, un modo per essere adulto, una borsa di studio.

Ciao ragazzi, visto che la storia ha avuto letture, ho buttato giù questa scena tra Lupin, Conan che ho sempre apprezzato nei film. 
Non so molto di Lupin, ma l'ho visto così da sempre un essere per metà buono e cattivo.
Non so se vi incuriosisce saperne di più.

Commentate la storia per il continuo.

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Capitolo 4
*** Il primo Step contro Conan e Kaito ***


 

     

Capitolo 3
Il primo step contro Conan e KAito

Conan era considerato un genio, in poco tempo i maestri delle medie si erano resi conto che lui non era come tutti gli altri.
Agli insegnanti delle medie aveva ricordato Shinichi che, tempo prima, marinava la scuola per poter risolvere dei casi, inoltre correggeva sempre un'insegnante, proprio come Shinichi. 
Il ragazzino di undici anni era così bravo che il direttore l'aveva chiamato in presidenza. 
Lui mai ci era andato, ma sapeva che non aveva fatto male a nessuno.

Aveva raggiunto la sala dopo aver bussato. Il suo portamento, nel tempo, non era cambiato:era rigido, composto, tra le sue. 
Più Stava crescendo, più il vero Shinichi Kudo stava tornando.

"Mi ha fatto chiamare?" Aveva chiesto il giovane dopo essersi seduto difronte al preside.

" Sì, ascolta. Tutti gli insegnanti ritengono che tu sia un vero genio. Questa scuola è statale e non ti permetterà mai di raggiungere lavori meritevoli, perciò, penso che potresti farti conoscere attraversi dei concorsi per una borsa di studio." Aveva chiesto, squadrandolo in modo serio.

Conan era poco sorpreso. "Non sono interessato."
Aveva tagliato corto. Cosa doveva dimostrare che altri non sapevano già?

" Io credo che tu possa andare direttamente all'università." Se Conan avesse voluto, avrebbe potuto andarci da un pezzo 
-Idiota, crede che non ci abbia pensato? Andare all'università, per cosa per avere una vita dannata!? Non voglio lasciare i miei amici.- 
" Lei sa che significherebbe per me?"

Lui aveva supposto "Immagino la separazione dai tuoi amici e molto studio." Non era un vero problema quello, ma il dopo.

" Provi a ragionare: un ragazzino di undici anni che passa all'università, magari in uno prestigioso dove ci vanno i figli di papà, sa quanto scalpore e sopratutto pregiudizio ci sarebbe? Sarei preso di mira. Gli uomini sono delle tigri in competizione." Non voleva andarci per non essere preso di mira dai bulli. Conosceva troppo bene i maschi e sapeva quanto erano arroganti, presuntuosi e sopratutto selettori. 
Non l'avrebbero mai accettato, reso partecipe alle attività ed altro.

"Qui si parla del tuo futuro." aveva insistito il preside.

" Quale futuro!?" Aveva sbottato, per poi calmarsi - Goro ormai ha il mio titolo- Ed è per questo che aveva smesso di essere un detective. 
Molte volte suo padre gli aveva detto di ripensarci, ma nulla, il suo orgoglio era finito e così, per vendetta, aveva smesso di narcotizzare Goro che in poco tempo aveva perso la sua popolarità.

"Non hai un sogno?" Aveva chiesto l'uomo preoccupato per come Conan l'avesse presa.

Il bimbo non voleva andare oltre, così si era alzato. "Torno in classe!" 
E se ne era andato - Quale sogno?! Ho perso tutto!! Sono stato tradito da Ran. Ho perso troppo. 
Kid mi ha lasciato dopo quel bacio e piano... già, immagino che mi odi ora.-

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Lupin aveva ricattato Conan e così lui aveva raggiunto Kid che si stava preparando per andarsene.

"KID" l'aveva urlato, facendo sobalzare il cuore dell'altro.
Il mago si era voltato. Era felice di averlo visto - Allora t'importa di me- L'aveva visto che stava confabulando qualcosa con FBI, ma non si era importato più di tanto.

"Smetti di rubare? E noi?!?" Conan aveva paura che il suo piano contro Lupin fallisse e non voleva che Kid chiudesse il gioco, non prima che gli avesse dato il suo regalo.

Kid si era addolcito che si avvicinò a lui, e da qui Conan aveva bramato di vedere il suo volto. 
- Kid, sto per fare una follia.- 
Gli occhi suoi zefiro l'avevano incantato, ma le parole di Kid l'avevano ferito. " Sono passati quattro anni di avventure. È il momento di guardare il futuro.
Anche tu sei ormai un ragazzo e devi crearti il tuo. "
Per il bimbo erano sembrate recite nel nascondere che tra loro mai sarebbe finita.
Erano legati da un filo che Conan aveva desiderato stringere con l'anima ed avvolgerla a quella di Kid. 
Avevano ancora parlato, finché Conan non aveva ceduto ai suoi sentimenti, scoprendoli.

Prima di quel bacio, aveva sussurrato " Lupin non avrà mai la mia fedeltà." 
L'aveva preso per la cravatta per poi farsi coraggio e baciarlo su quelle labbra a cui aveva voluto donarci ogni singolo gesto dell'amore. 
Si era stupito che Kid avesse allentato la presa sulle spalle del per fermarlo, lasciandolo fare. 
Conan alla fine aveva messo le mani nelle sue tasche e gli aveva sussurrato "Non era in programma."

Kid era rimasto senza espressioni. Conan aveva preso l'arma di Kid ed aveva sparato contro Lupin che, a distanza, stava per uccidere il ladro attraverso l'uso della pistola che era mirata alla sua testa.

Kid non sapeva del pericolo, e così se ne era andato volando, ma Conan aveva un oggetto suo, la sua pistola spara carte.

" Traditore! Perché l'hai salvato!?" Ma Lupin lo sapeva il motivo.

" Fa ciò che vuoi, ma non ti consegnerò mai Kid!" E detto ciò Conan era scappato in corsa.

Lupin aveva mormorato " Scappa pure Kudo, ti sei messo contro di me. 
Aspetterò la tua età adulta e ti ucciderò, ma nel frattempo avrai il male mimore: la colpa."

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Conan aveva raggiunto la classe.
Ayumi era curiosa " Conan, che cosa ti ha detto?"

Il ragazzo si era seduto al suo banco "Niente d'importante."

Ayumi ci era rimasta male. Lei non era come Ran che era capace di sopportare la sua freddezza. Si era accorta da anni che qualcosa l'aveva cambiato, ma non aveva saputo cosa " Ti va di andare a Tropical -land io e te?"

Conan aveva un ricordo in quel luogo, uno amaro con Ran e l'inizio della sua storia in Conan " No! "Poi si era coretto perché Ayumi ci era rimasta male " Voglio dire, devo aiutare Agasa oggi..." Era una scusa. Voleva solo stare da solo.

Intanto Mitsuhiko aveva mostrato a Genta una foto " Guarda è stato presa assieme a questi fortunati."
Genta era un ragazzone robusto con pochi capelli, poco carino insomma " Eh allora? I soliti figli di papà. Scommetto che si è comprata il posto."
Mitsuhiko non l'aveva presa bene "Amai Non ha imbrogliato." Ne era sicuro. 
Genta aveva dato uno sguardo a Conan "Ehi, per te Questa ha l'aria da genia?" La ragazza in questione era molto carina, aveva degli occhiali e portava i capelli raccolti in due code, ricordando una bimba.

 

Mitsuhiko non sapeva il nome "Non saprei. Ma si tratta di un'università dove le attività sono top secret, credo che sia per lavorare per il governo. Per entrare lá, bisogna essere o raccomandati o dei veri geni, avere riflessi poi..."

Conan sapeva dell'istituto. Era fuori città ed era a posti risservati, solo chi beneficiava dell'invito dal governo poteva farne parte. 
Nessuno sapeva le attività, ma a Conan non importava perché voleva conoscere quel ragazzo della foto. "Od una borsa di studio..."

Mitsuhiko aveva detto "Non solo devi proprio farti notare, insomma se sei là hai tutto."

Conan era ad occhi chiusi, preoccupando Ayumi " Che ti prende?"

Lui aveva mostrato un sorriso " Se lui è là, ci entrerò anche io!"

Era tornato dal preside " Direttore ho cambiato idea. Mi qualificherò tra i migliori del giappone. Tempo tre anni e verrò notato dal governo!" Finalmente aveva un obbiettivo nuovo.
Il direttore era felice ed aveva dato a lui tutti i dati per i concorsi sul come partecipare.

Conan aveva letto tutto e quando era solo aveva chiamato sua madre " Mamma, ciao ho bisogno di un favore." 
La madre era stupita della richiesta "Sei pazzo?! Nemmeno tuo padre ci è entrato. Aveva fatto domanda, ma non lo trovarono interessante. Io ci sono stata, ma ti insegnano di tutto. Dalla scienza, morte, armi. 
Ero con Chikage, una mia amica, che era una ladra. Sei sicuro di voler entrarci? "
" Sì sono sicuro! Voglio entrare in quella università. Ho ventun anni anni!! Non posso stare con i bambini. Se ho l'opportunita voglio essere trattato da uomo! Voglio sentire il brivido, la paura, l'avventura! " 
La donna si era arresa "Finalmente sento il mio Shinichi. Va bene, chiamerò qualcuno per farti entrare." 
Conan aveva detto "No, voglio entrarci a mie forze!
Avrò perso il titolo di Holmes del secolo, ma mai perderò del migliore studente del giappone!" 
" Ma sei sicuro, ormai Il tuo nome sarà Conan Edogawa. "
Conan aveva ordinato " Prepara i documenti per la mia esistenza. È il momento che Kudo muoia, proprio come è successo ad Ai Haibara. 
Lupin mi farà fuori, aspetta solo la mia maggiore età per non infangare la sua reputazione. 
Il giorno della morte di Agasa e Ai, lui ha scritto "Questa è la tua prima punizione la colpa, al secondo step ci sarà la morte."
Ran è rimasta ferita e Goro ormai non ha più nulla, nemmeno sua moglie, per questo se io stessi là dentro forse posso proteggermi. Ho preso l'organizzazione, ma mi sono fatto un nemico peggiore...

La donna era in treno ed era rimasta perplessa " Hai ragione. Va bene. Adesso chiamo degli amici che ti rendano esistente. Tu fa il bravo e non cacciarti nei guai." 
Conan l'aveva salutata, per poi tornare a scuola. 
-L'unico modo che ho per trovare Kid è frequentare dei ragazzi della sua età e il primo sospettato è questo mio sosia.
devo farcela in 3 anni.
Kid se tu sapessi che colpa di sangue mi porto dietro solo per averti salvato. -
_____

 

Kaito nel frattempo entra nell'università e senza dire nulla prende posto 
-Lo faccio per scoprire chi ha eliminato Aoko, per un futuro.
C'era solo un biglietto- che ancora lo porta dietro - È questo è il primo step, Kid. 
Ti ammazzo se ti trovo! Perché lei, cosa c'entrava ?- 
----

Era una giornata come le altre. 
Aoko era felice, aveva superato la quinta superiore. "Kaito stasera ci vediamo?"
Lui era felice con lei "Sì, anche perché devo parlarti" voleva rivelargli i suoi sentimenti. Aveva sempre esitato, anche dopo la scomparsa di Kid." Eh, allora ok, mi aspetto un bel regalo " 
Tutto era meraviglioso. Loro diplomati, con tanti progetti in testa. "Certo sarà un regalo meraviglioso "

Lei gli diede un bacio sulla guancia "A dopo" ma non era vero. 
Kaito andò verso casa sua. Aveva notato un lettera sotto la porta. Era senza mittente.

-3-2-1...boom-

Lui aveva sentito ciò ma non in testa, ma alle spalle, nella casa di Aoko. 
Kaito si era voltato per poi aver visto la casa saltata in aria "No... Aoko!" 
L'aveva capito che qualcuno l'aveva uccisa e questo qualcuno sapeva che era Kid. - Chi è questo pazzo? Eppure li ho arrestati, che abbia scordato uno?- in quella lettera c'era anche scritto -primo step- La morte di chi ami.- 
Ed lui l'amava anche se Conan non l'aveva scordato.

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/Spero vi piaccia, alla fine ho deciso di rendere Lupin un antagonista. 
Immagino di non rispiecchiarlo, ma io lo vedo così. Ho visto la prima stagione ed era perfido e furbo, usava tutti. 
Ora un po' le vicende si comprendono :) 
Lasciate un voto e un commento :)

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Capitolo 5
*** Eliminazione ***


Capitolo 4.

Eliminazione.

Conan in classe se ne sta zitto per la lettera che ha ricevuto. 
​Sente che tutti i suoi compagni di classi lo squadrano, sia per curiosità sia per invidia, del resto molti vorrebbero delle opportunità lavorative. 
Il bimbo è troppo adulto di testa per sentirsi a disagio, anche perché sa che quella lettera l'ha meritata anche se gli avversari non sono stati corretti.
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Era accaduto due anni fa: il ragazzino aveva deciso di entrare in un concorso di poesia. Ci era stato molto a scrivere qualcosa.
Suo padre voleva aiutarlo, ma Conan aveva ribadito a lui che poteva bene farcela, infatti era riuscito a scrivere una poesia carica di sentimenti che mai aveva potuto dire a Ran, Kid e Lupin. Ovviamente nessuno avrebbe collegato a loro se non chi avesse saputo del suo passato. 
La concorrenza era alle stelle. Non ci si poteva fidare di nessuno, però Conan, ingenuamente, l'aveva pagata dopo essersi fidato di una ragazzina che sentendo da lui la poesia, l'aveva ritenuto una minaccia. Così prima della audizione, l'avversaria aveva reso a brandelli il suo lavoro.
Conan, era rimasto non solo furibondo ed offeso, ma anche sfidato - Non mi fermerò per così poco.- 
Lui si era presentato senza foglio ed una presentazione. Molte persone rimasero molto stranite che lui non avesse un foglio come tutti gli altri partecipanti.
L'avversaria era felice perché era convintissima che Conan avrebbe perso, tuttavia il ragazzo aveva dichiarato " La mia poesia presenta quattro pagine. Dato che l'invidia della gente divora l'ingenuità, ho deciso di recitarvela a memoria. " 
La giuria era rimasta incuriosita dal coraggio. "Proceda."
Conan aveva una memoria molto simile a quella di Kaito. Sapeva memorizzare sia per udito sia per vista. 
La sua recita aveva rapito i cuori degli spettatori più sensibili, le donne. 
Il suo era un racconto crudele ed ingiusto.
Aveva usato termini in codici per spiegare dell'APTX, della sua vita con Ran: di come per proteggerla aveva perso il suo sogno. Aveva detto su Kid ed i suoi sentimenti e di come ha paura che qualcuno si vendicherà per averlo salvato.

Tra quelle tribune c'era anche Kaito che era rimasto folgorato nella parte dove parlava del bacio con lui, tant'è che aveva applaudito con gli altri 
-Conan, quel bacio non potrò mai scordarlo. 
Era dal sapore amaro, ma allo stesso tempo mi ha cambiato, però le leggi sono leggi e non posso proprio amarti... mi dispiace.-
Conan tremava di emozioni. Aveva immaginato che la sua storia era commuovente e struggente, ma non aveva pensato che sarebbe stata apprezzata. 
Non aveva saputo che era stato Kaito, ormai ventunenne, con a carico le redini famigliari, a dare buona parola al piccolo. 
"Senta quel ragazzo, Conan Edogawa, ha dimostrato ottime capacità linguistiche e mnemoniche, che punteggio avete dato a lui?" 
Uno della giuria era un conoscente di Kaito "Beh, per uno che va alle medie, direi che la poesia è buona, solamente che è così astratta che credo non avesse senso. Può aver preso frasi da altri libri ed averli messe insieme" Kaito non si era stupito. Solo chi aveva saputo della sua vita poteva capire gli intrecci. Persino lui stesso aveva poco decifrato le parti sul restringimento "Quel bambino ha mostrato doti innate, era già un portento a sette anni. 
Posso vedere i punteggi?" 
L'altro aveva detto "Mi mette nei guai se si scoprisse. " 
Ma Kaito era uno che prendeva senza chiedere, quindi gli aveva rubato la cartella con i risultati " Si deve fidare di me. Gran parte del finanziamento è da parte mia. Voglio solo vedere se quelli hanno compreso le potenzialità del bimbo." 
Non era stato accettato come prestigiatore, e così si era buttato nel dare finanziamenti per lo Stato, anche se lui del ricavato non ne era soddisfatto.
Aveva letto le posizioni restando deluso " Capisco, secondo posto. Senta quanto vuole per farlo andare al primo?" 
L'altro non capiva perché tanta insistenza "Sta dicendo che vuole corrompere il voto? Ma è suo parente?" 
Kaito aveva detto " Non siamo parenti. Io so che lui merita il primo posto e non questa ragazzina che si è comprata il posto. Quindi vi do il doppio, ma Conan deve vincere." Era contrario all'imbroglio. Aveva pure visto come quella ragazza aveva distrutto il lavoro di Conan. 
Kaito era stato zitto, ma mai avrebbe permesso che passasse, però non sapeva che c'era Conan, per lui era stato una sorpresa.
L'uomo non voleva lasciarglielo fare " Non so se è un bene. Finiremo nei guai. La ragazza non sa nulla dell'imbroglio." 
Kaito si era imposto "O così o umilierò quella bimba. Ho visto e filmato quella ragazza strappare il foglio di qualcuno e quel qualcuno, era Conan che per me è importante, quindi non sto zitto.
Scelga: o con me, o la loro figlia si ritroverà squalificata, e lei licenziato per aver favorito l'imbroglio!"
Aveva immaginato che Conan ci aveva messo tempo, dedizione, ed aveva versato ogni suo sentimento su quelle righe. Non voleva permettere che tutto fosse battuto dalla corruzione, specie dopo che aveva capito che Conan gli aveva salvato la vita con quel bacio.
"No, perderemo un buon partito... va bene, mi segua."

Conan intanto era seduto ad aspettare il verdetto. Non aveva scoperto nulla su Kaito, ma era comunque teso. 
La ragazza avversaria era mora, vestita bene.


 

 

"Come hai fatto a memorizzare tutto. Non mi avevi detto nulla." 
C

Conan non voleva parlarle "Mi prendi per uno sprovveduto se pensi che io mai avessi pensato ad un tuo tradimento.

Avevo dei sospetti, ma mi ero fidato, tuttavia non ho studiato niente, perché io me la ricordavo a perfezione.
È da asini non ricordarsi ciò che si scrive. So a memoria ogni libro e citazione. 
Non trattarmi da bambino, imbrogliona! Sappi che se mi supererai lo farò presente alla mia famiglia. " 
L'altra aveva fatto una smorfia "Tanto vincerò io e non hai prove

Conan era rimasto un attimo in silenzio "Ne ho. Per sicurezza la sera prima ho messo una macro camera sul mio zaino che è collegata al cellulare. Se io mostrassi quella prova saresti subito squalificata. E non troverai il cellulare perché è nascosto dove tu con la tua testa non sapresti mai trovarlo.
Inoltre, io credo che abbiano apprezzato la lealtà, e se anche vincessi tu, ho dimostrato le mie capacità. Non ci perderò niente. " era sicurissimo di ciò che diceva.
"Vedremo, e poi non puoi ora fare niente. Stanno per decretare il vincitore." 
Conan era nervoso -Credici stupida. Non amo chi imbroglia, ma sono sicuro che non sia truccato il concorso, insomma è finanziato dai Suzuki e dai Kuroba e anche dai miei. -
I giudici erano arrivati ed avevano annunciato il nome di Conan. 
Kaito nel frattempo era tornato al suo posto tra il pubblico, orgoglioso che Conan avesse vinto. -Con questo siamo pari piccolo detective - 
---

Ayumi aspetta la ricreazione per poter parlare a Conan, ma gli è difficile perché altri lo accerchiano "Dai Conan che cosa vuole il governo da te?" 
Conan non vuole fare spettacolo "Non sono affari che vi riguardano!" 
Uno di loro commenta "Lo sai che se continui a fare così resterai solo?" 
Conan mormora "Ho i miei motivi." È cambiato nel tempo, è più associale, specie dopo quel giorno.

---

Conan era a casa di Goro che stava ascoltando il telegiornale "Mio Dio, L'ispettore Nakamori e sua figlia sono morti." 
Le notizie avevano riportato che era accaduto per una fuga di gas.
"Già, una tragedia." Non aveva immaginato che la tragedia sarebbe arrivata anche per Ai e Agasa." Ora vado dai miei amici" aveva detto, per poi uscire di casa e raggiungere Ayumi, Genta e Mitsuhiko in strada "Ciao ragazzi, come state?" Aveva salutato a tono felice.
"Tutto bene, ma guarda anche se hai vinto il primo premio in poesia, non ti vanti."aveva preso in giro Genta.
Conan non capiva perché avrebbe dovuto "Mi conosci, non sono il tipo." in Shinichi lo era, ma in Conan no. Era la maschera della sua nuova identità.
"Dai andiamo, Agasa ci porta in gita! Che bello!" Aveva espresso Ayumi che aveva 8 anni e mezzo, proprio come Conan. 
il gruppetto era felice, spensierato, s'immaginavano che si sarebbero divertiti. 
"Ragazzi ma quel fumo non è della casa di Agasa?" Aveva chiesto Mitsuhiko. 
Conan aveva supposto "Staranno facendo qualcosa in giardino? Andiamo a vedere."

Erano arrivati, ma l'abitazione era invasa dalle fiamme. Conan senza pensarci era entrato dentro. 
Agasa era svenuto a causa del monossido di carbonio. Conan faticava a respirare "Dottore!la prego, si svegli!" 
Ai intanto era viva, ma debole "C-Conan... esci..."
Aveva tossito, si sentiva morire ma doveva dirglielo. 
Conan era terrorizzato "Andiamo verso la finestra!" 
Lei non aveva più la forza per camminare e si teneva al braccio del piccolo " Siamo mirati..." Da questo aveva capito che non era un incidente "Chi...?" Aveva paura che i suoi guai erano appena iniziati "Lu..." aveva detto per poi svenire e non rispondere più. 
Conan era rimasto di stucco -Lu? Non quel criminale.- Era scioccato che lui se la stesse prendendo con loro "Lui si sta davvero vendicando." 
Era andato verso i piani inferiori per prendere un estintore. 
Ai era viva e così Agasa, gli sarebbe bastato spegnere il fuoco, ma arrivato nel posto dove ci sarebbe dovuto essere un estintore, aveva trovato una bomba a orologeria "NO!"
Aveva solo un minuto di tempo e ciò non bastava per salvare i due.
Con amarezza aveva cercato la prima finestra e si era buttato contro, facendosi male, ma fortunatamente era al primo piano.
I bambini avevano chiesto "Conan come stanno?" Conan aveva urlato "C'É UNA BOMBA. FUORI DA QUI SUBITO!" intanto il conto era al numero 00:10

Mentre i tutti i bambini avevano corso verso la strada principale urlando, la casa di colpo era esplosa con dentro Agasa e Ai.
Ran era andata a vedere "Oh Dio, cosa è accaduto!?"
Conan aveva guardato Ran che stava assieme ad Okita - Ucciderà anche lei?-
La polizia era arrivata. Nessuno sapeva il colpevole, solo Conan.
-Sono in pericolo tutti...-

Tra la polizia, Kaito era presente ad osservare la situazione -Che sta accadendo? Prima Aoko e suo padre ed ora questi due. Io non li conosco, ma so che conoscono Conan, ma deve essere una coincidenza.-

Conan era andato verso la villa di casa sua ed aveva trovato una lettera, quindi l'aveva letta " Ti avevo avvisato che mai più saresti tornato adulto.- 
Da quel momento Conan aveva smesso di voler parlare con il prossimo perché aveva pensato che così non sarebbero stati uccisi.
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Kaito frequenta la lezione di ginnastica, si mette la divisa ed inizia ad esercitarsi con Amai.
Kaito non ama fare male alle ragazze, ma quella scuola è ben diversa dal normale. 
"Kaito, sei davvero forte." dice lei dopo che è stata messa al tappeto.
Il ragazzo é ben diverso dal diciassettenne, per cominciare i suoi allineamenti sono più rigidi, nel suo volto non si traspariscono le sue emozioni, ma è infelice. Il suo sorriso non esiste più. Nei suoi occhi c'è solo la voglia di vendicare Aoko e l'ispettore Nakamori "Sono costretto, però anche tu che usi un'arma, per poco non mi ferivi." Là è permesso ferirsi, ma non uccidersi
"Devo valutare i tuoi riflessi per poi batterti."
Lui mette via la pistola che era puntata sulla tempia della ragazza "Battermi, lo dici sempre. Sai che se non fosse una esercitazione ti avrei uccisa." 
La ragazza si alza " Ribadisco che sei troppo gentile. il tuo punto debole sono le donne." conferma a tono serio e un po' seccato. 
"Credi ciò che ti pare."s'incammina dentro l'edificio ignorando tutti che si guardano come se non esistesse nessun alleato.
" Dovremmo fare squadra. "propone lei raggiungendolo. 
È un po' più bassa di Kaito ma ha un visetto da studiosa con i capelli sempre in ordine. Kaito la vede di un livello più alto rispetto alle altre proprio per come è bella.


 

 

" Non smetti mai di starmi appiccata, che c'è hai un debole per me?"Chiede a tono ironico avvicinandosi al suo viso.
La ragazza incrocia arrossisce per poi dargli uno schiaffo " Come ti permetti ad...ad... io sono solo gentile!." 
Lui si tocca la guancia " Non ce ne è bisogno. So vivere senza di te." intanto prende una carta da poker e la lancia contro un suo compagno di classe che stava per attaccarlo a distanza.
"Vado in classe."mormora per poi superare il ragazzo che è stato colpito alla mano e disarmato.

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Capitolo 6
*** Crollo nella famiglia dei Kuroba ***


Capitolo 5 
Crollo nella famiglia dei Kuroba.

Le lezioni non sono poi così  diverse dal normale, solo sono ad un livello oltre a quello studiato nelle università tradizionali. 
Ogni sua materia ha un suo settore per poter trovare un lavoro utile nella società, in particolare nelle forze segrete dell'ordine come FBI, CIA, ecc..
Avere la laurea non è facile: per superare un esame bisogna prendere il massimo, inoltre, per coloro che non superano l'esame vengono subito espulsi dall'accademia.
La meccanica mentale degli studenti non è la collaborazione, ma l'eliminazione,  almeno nelle ore di scuola,  perche nella vita pomeridiana loro per nascondere ciò  che fanno, escono e si divertono. Alcuni hanno pure delle relazioni.  In pratica nella  scuola è vietato  il sentimentalismo. 
Kaito ciò lo sa bene, ma lui di suo  è afettuoso, anche se non vuole affezionarsi  a nessuno perché  è convinto che qualcuno miri a chi lui voglia  bene, e se fosse non può permettersi di lasciar scivolare il cuore nelle tentazioni dell'uomo, come l'amore.

Nei suoi tre anni di università, ha conosciuto diversi personaggi tra cui Amai che è figlia di un generale militare. Poi c'è Mitsuki che è nipote del sindaco. 
Ha conosciuto Elias Connoly un tecnico, figlio di una delle famiglie più potenti in America. 
Tra questi studenti, l'unico che proviene da una famiglia povera  è solo Kaito, anche se nessuno sospetta nulla. Non ce la farebbe mai a parlare con loro se sapessero il disastro economiconella sua famiglia.

Prende gli appunti della lezione. Intanto fuori sta iniziando a piovere. 
Quella pioggia gli riporta alla mente dei ricordi, in particolare, il suo crollo finanziario. 
---

Era il giorno di pioggia quando Kaito ventunenne  aveva incontrato  sua madre "Cosa devi dirmi?"
Chikage, ovvero la madre di Kaito, era stata  in passato una ladra " Vorrei parlarti del tuo futuro. Ho notato che stai regalando soldi allo Stato, perché ?" La donna era preoccupata e voleva capire cosa passasse nella mente di suo figlio. 
" Perché è tutto rovinato. Il mio sogno... la gente non smette di dire " Sei bravo, ma copi lo stile di Kid, dovresti trovarne uno tuo." Comprendi?" Aveva le nocche strette ed il suo tono era gelido. Per lui era un piaga l'esistenza Kid. 
" E per questo sprechi i nostri soldi?! Ho saputo che hai pagato una gara per far vincere un ragazzino delle medie." 
Kaito non se ne era pentito "Se lo meritava,  e poi che problemi ci sono?Era una ciffra da niente."
La donna era nervosa "Ascolta, devi iniziare a lavorare. Devi avere un tuo reddito! Non puoi usare così il denaro."
Kaito stava male.  Era convinto che senza il lavoro di suo padre mai avrebbe donato la felicità al prossimo " C'era scritto nel testamento di mio padre che da maggiorenne avrei io avuto il controllo... " aveva guardato male la donna. 
" Kaito sei giovane, hai una vita davanti, non puoi mollare solo perché non superi te stesso. Devi trovare una vocazione simile, ma diversa. Non posso permetterti di vivere di rendita. Mi capisci?"
Per Kaito era impossibile e gli era sembrato strana quella insistenza " Va al sodo, cosa vuoi che faccia?!" Si era  insospettito della chiamata, e si era immaginato che sua madre lo cercasse per un compito.
" Vorrei che tu entrassi in una scuola che ci aiuterebbe." Aveva  detto dopo avergli lasciato la carta di credito che conteneva i loro dati bancari. 
" Ti sei stancata di spendere i soldi in azzardo? O devo pensare  che siamo in rosso?" Era molto sveglio e conosceva sua madre.
" Un affare è finito male. Però possiamo riscattarci se ti laurerai lá." aveva detto, con un medio sorriso che al figlio  non era piaciuto.
" Contro chi hai perso e quanto?!" Da quando suo padre era morto, tutte le azioni della famiglia si erano bloccate ed i soldi erano rimasti fermi, tuttavia questo era un segreto che la famiglia mai aveva detto alle autorità.
" Fujiko, è riuscita ad incastrarmi con delle prove riguardo il me di essere una ladra. 
Mi ha detto che per non farle divulgare le foto, avrei dovuto batterla in un gioco d'azzardo. Siamo andate  in un casinò, nel frattempo lei mi aveva addormentato e fatto ingerire una droga. Non ricordo  più  nulla. So solo che mi sono trovata la finanza a casa ed ha preso tutti i beni  della mia casa. Per questo ti dico di lavorare e di smetterla di adebitarci."
Kaito era rimasto a bocca asciutta. In pratica erano diventati poveri e una gli aveva soffiato tutto " Tu scherzi!? Ed ora come si fa!? Mi stai dicendo che siamo senza soldi?! Che lavoro fai adesso in Francia?" Stava impazzendo. Si sentiva maledetto.
"Non te lo rivelo, però basta per farmi vivere. Sappi solo che non ho avuto scelta " Quella frase aveva fatto gelare il cuore al figlio. "Mamma... ti prego, dimmi che non sei tornata a rubare. Dimmi che è un lavoro normale:" Aveva sperato, ma la donna non aveva detto nulla, solo si era alzata " Pensaci a quella proposta." 
Kaito aveva chiesto "Con quali soldi pensi che io possa pagare un'università? " 
E la madre gli aveva proposto  lasciandogli un annuncio che Kaito non voleva credere "Tu scherzi, io dovrei stare con lei?" 
La donna aveva cercato di convincerlo " Cerca solo della compagnia, e sappiamo entrambi che lei ha un debole per i bellocci. So che si è lasciata con il suo ragazzo. Se tu giocassi bene, potresti farti pagare l'università. " Aveva proposto guardando il figlio  che aveva cercato di calmarsi " Ma tu per chi mi hai preso per uno che va a letto per soldi!?
La conosci la dignità.  Non vorrai che io mi venda a lei spero.  Se scoprisse che ero quel ladro, lei mi sposerebbe e suo zio mi arresterebbe " Non voleva accettare ed inoltre si era sentito ferito.
" Solo per qualche mese, un anno e torneremo come prima. "
Kaito aveva preso la bottiglia d'acqua e se l'era scollata, poi l'aveva sbattuta sul tavolo "Lavorerò,  ma ti dico subito che questi soldi  non li toccherai! 
Non so cosa ti fosse accaduto, ma ti sei fatta battere da Fujiko ed a me chiedi di far compagnia a quella che non sopporto quanto Akako! " 
Lei aveva  abbassato lo sguardo ed aveva preso dei calmanti. 
Kaito era insospettito da quelle pillole nere " E queste cosa sono? Tu prendi  delle pillole?" 
Lei ne era drogata " Dammele, sono per la mia salute." 
Kaito non voleva " Chi te le ha prescritte? Da quanto tempo le prendi!?" 
Lei aveva ammesso " Qualche anno, me le ha passate il mio medico. Ha detto che è per togliermi lo stress."
Kaito, senza farsi vedere, aveva rubato  una di quelle pillole, poi le aveva ritornate alla donna " 40 anni e stai diventando come la società di ora. Fa come ti pare. Riprenderò quei soldi, ma non lo faccio per te o per me, ma per mio padre che li ha guadagnati con fatica! Se si scoprisse poi l'imbroglio, saremo per sempre rovinati. 
Me ne vado."

Da quel giorno non aveva più  visto in faccia sua madre. 
Kaito non si era fidato delle parole  di sua madre,  quindi era andato da Jii anche se era debole e piutosto invecchiato " Jii, puoi analizzarmi questa pillola." L'uomo era l'unico di cui Kaito avrebbe potuto fidarsi  " Certo" era invecchiato, ma la sua furbizia non era cambiata. 
Kaito, per poter calmarsi, si era acceso una sigaretta,  aveva iniziato da dopo la morte di Aoko.  Lo riteneva neccessario per scacciare lo stress, inoltre  aveva lasciato la cioccolata  per buttarsi nell'alcol. 
Anche se sembrava senza problemi, il suo animo era tormentato.
Aveva deciso di non  rivelare nulla sul crollo finanziario a Jii e nel frattempo, aveva chiamato la famiglia Suzuki per avere un incontro. 
-----

Il ragazzo scuote la testa -Se penso di esserci andato a letto, che lei mi amava... come ho potuto ingannarla in quel modo. Il mio cuore appartiene a quel ragazzino e non posso dirlo a nessuno.-

Intanto Conan nei corridoi vede Ayumi che è ora con i capelli più  lunghi senza il cerchietto in testa" Conan,  che cosa dice quella lettera?" 
Lui si volta ed ammette "Sono stato invitato a frequentare un' università che mi porterebbe ad avere un lavoro nel campo  scientifico, militare, medico, governativo,  poliziesco. " 
Con Ayumi è molto trasparente perche le ricorda in parte gli atteggiamenti di Ran.
"E tu non ci andrai, vero?" Ha titubanze, e tanta paura che lui la scordi.
"Sai io non ci sto bene in questa scuola. Per me è solo fonte di dolore... qui c'era lei. La osservavo sempre, ero proprio innamorato. 
Anche lei mi chiese di non lasciare la scuola, era successo tempo fa..." 
,---

Shinichi era alle medie in classe con Ran e Sonoko. Dato che Shinichi era bravissimo a calcio, gli era stato proposto di andare in agonistico e di cambiare città.  
Lui era felice, ma Ran non voleva separsi da lui "Shinichi, tu ci andrai, vero?" 
Shinichi era sorridente  con lei, e non smetteva di giocare con la palla " Non preoccuparti. Il calcio non è la mia vocazione. E poi ti avevo promesso che non ti avrei mai lasciata sola." 
La ragazza era tornata solare "Shinichi... che bello te lo sei ricordato." aveva sorriso e lui era arrossito ed aveva iniziato ad agitarsi "Non fai che ribadire che non ci separeremo mai, ecco perché me lo ricordo." 
Ran aveva detto prendendolo per mano "Anche se lontani, saremo per sempre uniti. "
Shinichi a quel tempo ci credeva "mmh, chissà..."
-----

Ayumi chiede "Chi era questa persona? Non la conosco e come mai dici che era delle medie se tu ora sei alle medie?" 
Conan si zittisce e di accorge di aver rivelato troppo " Non ha importanza,  era un... sogno. 
Ad ogni modo, stavolta non perderò quest'occasione."
Si volta per andarsene, ma Ayumi lo prende per la stoffa della manica "Non lasciarmi. Abbiamo una squadra.  
Perché  ti allontani?
Non voglio." 
Conan rifletteva -Ayumi, non sono più me da quando Agasa ed Ai sono morti. 
Ho paura, per questo è meglio che mi allontani, per proteggervi da lui.- 
"Si tratta della mia vita. Anche se non vuoi dobbiamo separarci. " 
Ayumi piange "Conan io voglio venire con te.
Non posso perdere anche te. 
Dopo Ai, mi sento sola. Eravamo una squadra, perché lasci tutto? " 
Conan non sa cosa dirle " É meglio così per tutti." 
Lei non vuole sentire ragioni per questo alla fine ammette "Ma io ti amo! Fin da quando ti ho conosciuto. Era una cotta, ma ora so di amarti. " 
Conan rimane senza parole. Sua madre gli  aveva detto che Ayumi era una buona pretendente, ma Conan aveva sempre detto che non c'era quel sentimento per lei -Mi dispiace, ma amo Kid.- "Mi dispiace ma nel mio cuore ho un altra persona. È furbo, sveglio, e poi ha un sapore amaro come piace a me. Ci siamo sempre aiutati e ci siamo baciati.  Per questo non posso corrisponderti. 
Adesso avviso i miei genitori. 
Tu stammi bene e stai vicino a Genta che ti vuole bene, ok?" Ayumi continua a piangere per il rifiuto "Va bene... se vuoi questo non posso fermarti. 
Ti auguro di stare bene con questa persona"  Poi l'ha superato per tornare in classe.

Conan, nel frattempo, guarda fuori dalla finestra 
-Kid, sono passati tre anni. Avrai 24 anni, mentre  io 14. Come potresti mai avermi preso sul serio? Nemmeno io lo farei, allora perché hai corrisposto? Mi ami? O era solo per rendermi felice ed illudermi, proprio cone ha fatto Ran.
Ti ho salvato ed ho perso molto di me. Non voglio che per te sia stato un gioco. 
Forse era per questo che avevi un sapore amaro? Non ti piaceva? Vorrei saperlo.-

---

Dopo quel bacio dato mentre era caduta la neve, Kid era stato spinto via da Conan "Scappa ti prego!" 
Lui non era riuscito a capire "Conan..." Aveva voluto rifiutarlo, ma non ci era riuscito, quindi era scappato, ma aveva notato che c'era un ombra, così lui aveva virato, ma il vento era aumentato di colpo mandandolo fuori traiettoria.

"Mi dispiace Kaito, ma solo io devo distriggerti." La ragazza dai capelli rossi, nascosta a casa,  aveva sciolto la magia e se ne era andata.

// Ma perché scrivo solo tragedie? Sarà  che la mia vita è poco felice. 
Beh, io Spero  vi piacciano questi colpi di scena.  Pare che lo stile lo apprezzate tra passato e presente. 
Spero di coinvolgere :) 
A presto.

 

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Capitolo 7
*** Maledetti da un pazzo ***


Capitolo 6.
Maledetti da un pazzo.

 

Conan, dopo aver rifiutato Ayumi, ha inviato un messaggio a sua madre chiedendole di tornare in Giappone. 
La donna, per strane circostanze ha declinato l'offerta scrivendo " Mi dispiace Shinichi, ma tuo padre è impegnato ed io non posso muovermi" 
Il bimbo non si stupisce. Quasi sempre suo padre non riesce a rispettare le scadenze dei suoi libri agli editori e lei sempre deve fargli da segretaria.

Kaito nel frattempo termina l'ora di filosofia per prepararsi in quella sulla creatività. 
In questo campo è molto bravo, sopratutto perché lui ne ha di creatività,  anche se ne ha persa un po  dopo la seconda tragedia e non solo sul campo lavorativo.
Nessuno vede in lui Kid, forse ha perso completamente l'ispirazione dopo che ha perso anche Jii, e di questo si è dato lui la colpa.
--- 
Kaito aveva grandi sospetti sul farmacista che sua madre stava seguendo. 
Secondo i dati riportati da Jii Kenosuke, quelle pastiglie avevano dell'arsenico che era un contaminatore ambientale, che se assunto può avrebbe potuto produrre  problemi  di salute e danni celebrali. 
Kaito si era arrabbiato ed aveva deciso non dire nulla a sua madre  ma di dare una missione a Jii " Devo chiederti un favore. Puoi seguire mia madre e scoprire chi è il suo medico?" 
Per Jii era difficile "Ed il bar?" Kaito si era indicato "Te lo gestisco io.
Non preoccuparti, sarà  un viaggio di controllo e tornerai." così  aveva creduto.
Jii non era per niente convinto "Lei crede che la Signora Kuroba non si arrabbierá?" 
A volte Kaito aveva pensato che Jii temesse molto sua madre, forse era normale dato che era phantom Lady. "Non ti scoprirà. 
Se continua a prendere quelle pastiglie credo che la sua  attenzione sia calata a picco. Ho paura che venga manovrata. Per favore Jii, aiutami" l'aveva guardato e l'uomo non era più  riuscito ad obbiettare "Vado a prepararmi." 
Kaito non aveva il coraggio di rivedere sua madre. Era molto arrabbiato e deluso.  Si era sentito maledetto da qualcuno che stava cercando di farlo sotterare e di togliergli poco a poco i frammenti più  importanti della sua vita.

I giorni erano passati e di Jii non c'era più  notizia. Kaito era molto preoccupato che fosse accaduto qualcosa anche a lui. 
Pochi sapevano di Jii, quindi aveva cercato di darsi una calmata e di dirsi che probabilmente sarebbe tornato l'indomani. 
Nelle serate lo aveva chiamato, ma nessuno rispondeva. Più  passava il tempo più  si era detto che era accaduto qualcosa. 
Stanco di aspettare, aveva preso i risparmi di Jii che erano chiusi in una cassaforte. Aveva intenzione di prendere  l'aereo per Parigi, in Francia.

Il giorno in cui aveva prenotato il viaggio, aveva trovato una scatola senza mittente. 
Era  stata lasciata lá, sotto il portone di casa sua. 
Kaito si era guardato attorno, ma nessun cammion dei trasporti c'era stato.

Aveva  aperto la lettera. 
La calligrafia era scritta al computer, impossibile da risalire al mittente.
-Apri e non intralciarmi più.-

Kaito aveva un brivido di paura. Gli era sembrata una minaccia.
Che cosa mai avrebbe potuto contenere quella scatola piccola che aveva uno strano odore putrido? 
Dopo un po'  aveva deciso di aprire le due parti esterne, incollate tra loro.

"AHHH.." Non ha resistito  ad urlare alla vista della testa mozzata di Jii con, gli occhi spalancati e le mosche  che ronzavano.

Kaito aveva capito che sua madre  era controllata, che lui era controllato e sopratutto che erano in pericolo. 
-No... è colpa mia.- 
Era assai grande per comprendere che stavolta nessuno l'avrebbe aiutato, nemmeno la polizia.

Dopo quello shock, la fantasia di Kaito era scomparsa ed aveva lasciato la paura stessa della realtà. 
Era tormentato, non riusciva più  a stare sereno. 
Si sentiva  una marionetta nelle mani di uno psicopatico e non sapeva chi.
Da quel momento si era detto che mai più  avrebbe coinvolto gli altri nei suoi problemi.
---- 
Il pomeriggio arriva. 
Conan raggiunge la villa Kudo, va in camera sua per preparare la valigia.
Nella busta ricevuta c'è  il biglietto del treno gia pagato e la lista di cosa comprare.

Termina di preparare la valigia con tutti i suoi indumenti e ricordi riguardo Shinichi Kudo. 
Nel mentre, si volta, guarda la foto di Shinichi Kudo e Kid che sono immortalati nel loro primo incontro. 
Conan ha deciso di mettere quella foto al posto di quella di lui e Ran, perché era il loro legame. 
Se Ran ha identificato l'amore  suo con shinichi di colore Rosso, allora Conan ha identificato  il filo con Kaito sul colore blu elettrico.

Toglie la foto dal comodino e la mette nella valigia, in un posto al sicuro -Kid, chissà se tu conservi questa unica foto di me e te...
Mi manchi, e più  passano gli anni, più  sento che sto appassendo. Ho bisogno di essere sfidato da te. -

Kaito sta nel suo dormitorio condiviso con quello che definisce il principino della scuola.
"Kaito non ti va di uscire?" Chiede il biondino dai tratti gentili.
" Se vuoi esci tu... io me ne sto qui sotto." 
L'amico, non capisce i suoi comportamenti " Sai, spero che il nuovo arrivato non dorma qui. Tu fai salire la depressione. 
La vita è bella. Dovreati sorridere." 
Kaito non vuole ascoltarlo -Zitto! Cosa c'è di bello? Sono solo. Nessuno può  capire come sto.
Sono solo, maledetto da uno pazzo assasino. -  " Ora lasciami riposare." 
Il biondo si alza "Sai, ho sempre pensato che saremmo diventati un giorno amici, ma a quanto pare  preferisci  tenere in te ogni cosa. 
Non avrai mai degli amici se non cambierai!" Il suo è un aiuto, ma Kaito non lo comprende " Ne abbiamo giá parlato. Sono solo stressato dagli esami. Ora per favore, lasciami riposare." 
Il biondo rinuncia e torna a leggere in silenzio i suoi studi.

Conan intanto giunge alla stazione del treno.
-Non li ho avvisati i miei amici, ma è meglio così. Capiranno che non posso stare più  con loro....Perché io sono ormai maledetto da un criminale che non ha scrupoli.
Spero che Kid sia vivo. -

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Capitolo 8
*** La perdita di Conan ***



Capitolo 7
La perdita in Conan

 

Conan rimane in stazione ad aspettare che giunga il treno che lo porterà  presso la sua nuova città. 
In quella cittadina un po' sperduta, nascosta da una foresta c'è un dormitorio dove gli è stato assicurato  che avrebbe dormito là, assieme ad altri dell'università. 
Il ragazzo anche se di testa adulta, è un po' in ansia su come verrà trattato non appena lo vedranno.
Sa di essere la prima eccezione, ma non sa che è stata sua madre a fare una buona parola. Conan, non ne è a conoscenza, perciò è convinto di essere stato preso per talento.

Il treno arriva. 
Il ragazzino sale sul primo scalino e si porta dietro la valigia -Scusatemi amici, ma è meglio che stia lontano da voi...-
Ha paura di coinvolgerli ed inoltre non è più se stesso. 
Vorrebbe ritrovare la sua personalità, quella da detective allegro, che si immischia nei fatti degli altri. 
È  cambiato: ora vede il mondo in un colore diverso. Non sa da cosa è attribuito, forse da quella serata...

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Erano passati pochi mesi dalla morte di Agasa ed Ai. 
Ran aveva deciso con Sonoko di uscire e Conan era stato trascinato per dare i pareri su come stavano i vestiti a loro. 
Il ragazzino non voleva saperne niente, soprattutto  di abiti carini per piacere ai fidanzati delle due. Per Ran era Okita, una persona che Conan non sopportava, mentre per Sonoko era Kaito, un ragazzo che non aveva ancora conosciuto. 
Sonoko ne era davvero presa e non aveva fatto altro  che esclamare che sperava di avere una famiglia con lui. 
"Sonoko hai ventidue anni, e lo conosci da da un anno. Dagli tempo" aveva detto Conan.  Si era chiesto come potesse uno amare un'oca simile. 
"Ah, ma che puoi capirne di amore, sei solo un bambino."
Conan aveva mugolito. Non amava la facciatosta di lei - Per me questo ragazzo o è uno sfigato che vuole il patrimonio Suzuki, o è un cretino, un po' come Kyogoku, insomma che ci vedono in lei? Mah fosse almeno bella...-
Dopo due ore di Shopping Sonoko aveva detto "Ran ti mostro dove lavora il mio principino. " 
Ran e Conan erano curiosi, quindi l'avevano seguita fino al bar blue Parrot che in quel periodo era gestito da Kaito poiché Jii era ancora via per scoprire il farmacista della signora Kuroba.

Conan si era seduto vicino al balcone. 
Ran era accanto a lui, mentre Sonoko era andata da Kaito per abbracciarlo, ma lui   aveva dei piatti in mano "AAH..." grazie al suo equilibrio non era caduto - Ma che ci fa qui lei.? E gli ho detto di non venire... poker-Face -
Era dura per lui recitare "Tesoro, che bella sorpresa." Con una mossa l'aveva spostata ed aveva appoggiato il piatto davanti al cliente che l'aveva richiesto. 
Sonoko era stupita "Wow! Sei un mago! "
Kaito aveva stirato un sorriso "Cosa ti porta qui?" 
Sonoko aveva appoggiato due mani sulle spalle del ragazzo. "Non mi baci?" 
Il ragazzo era paralizzato. Non si sentiva attratto, anzi aveva ritenuto di essere solo un falso doppiogiochista "Hai ragione.  Ero preso dal lavoro." 
Ad occhi chiusi le aveva dato  un bacio  tenendola stretta, poi aveva aperto gli occhi. 
Conan stava fissando la scena con fare annoiato - Quel cameriere è il suo ragazzo? Povero...- l'aveva  compatito.

Kaito si era staccato e si era sentito come se avesse fatto un grave errore 
- Conan è qui. Credevo che mai più l'avrei rivisto. Adesso come mi comporto? Devo solo non far vedere il mio viso... sì ecco.- 
" Torno subito."

Sonoko era felice "Ran che ne pensi?" 
Ran non aveva saputo cosa dire "Beh,  sembra serio." 
Sonoko aveva detto "Ah, sì. Ma sai anche se lavora qui lui è ancora più riccastro di me. I miei approvano che stia con me." 
Conan aveva chiesto "Nessuno batte la vostra famiglia, e poi chi è, non mi hai mai detto il suo nome." 
Sonoko stava per dirlo, ma Kaito con un capellino a visiera aveva detto "Principessa, non dovresti dare queste informazioni " 
Conan era ad occhi increduli -Quella voce... no... non può  essere - ed aveva chiesto " Signore mi può  portare una cola?"
Il ragazzo aveva preso l'appunto " Certo, signorino." 
Conan aveva controllato i suoi movimenti -Si muove con sicurezza, ha portamento. L'altezza  corrisponde ed anche il fisico... e capelli di Kid erano arruffati..Sonoko e Kid si amano!? - E ancora una volta aveva sentito un pezzo del suo essere svanire. 
Conan era in ansia, voleva capire e così , dopo che era sera  aveva seguito Kaito verso il retro, lasciando Ran e Sonoko a chiaccherare.

Kaito si era sentito spiato. Non si era tolto il travestimento. Non poteva mostrare che lui era identico a Shinichi. 
"Smettila di seguirmi." Aveva detto Kaito. 
" Ah? Cercavo il bagno." Aveva inventato.
"Nella cucina? Vallo a dire ad un altro, furbetto. Che vuoi?" Aveva chiesto dopo essersi voltato.
" I tuoi modi di fare... tu usi il prestigio per risolvere i problemi ed hai persino la tecnica di Kid." 
Kaito si era stancato "Basta! Nemmemo  tu sai capire... " Era stressato, in ansia,  preoccupato per come si sentisse incompreso dal momdo. Per come stia facendo un inganno che gli avrebbe rovinato la vita.
" Nemmeno io?" Aveva ripetuto iniziando a capire -Allora tu mi conosci... - si era avvicinato di pochi passi " Mi sembri nervoso. " 
Kaito aveva stretto le nocche " Non puoi capire..." 
Conan si era messo le mani in tasca "Ah, davvero? Beh, mettimi alla prova. Puoi sfogarti. A volte parlare ad un estraneo fa bene." 
Kaito si era sentito meglio. Aveva bisogno di una spalla" La mia migliore amica e suo padre sono stati uccisi. 
Mi ritrovo con un nemico senza volto. 
Mia madre è stata drogata e la sua salute sta peggiorando. 
Ho perso ogni bene economico...
Il mio sogno è perduto. 
Mi sento bloccato in una scatola senza una via d'uscita..." 
Conan si era accorto che lui si sentiva solo -Se fosse Kid...-

Si era deciso e gli aveva preso la mano "In questa  scatola però ci sono io, e la tua... ragazza. Concentrati su ciò che ami. 
Se il mondo ti pare crudele, svagati. " 
Kaito aveva sentito il suo cuore battere a quelle parole - Mi chiedo da chi mi hai salvato quel giorno... - Si era ricordato il bacio. 
Sentiva l'impulso di averne un altro.

Aveva fatto scattare la serratura e si era messo a livello del ragazzino, stando in ginocchio " Ascoltami, io e te non dobbiamo più vederci. Va bene?" 
Conan aveva sentito il secondo rifiuto "Kid..."

Kaito aveva sbarrato gli occhi per come l'avesse chiamato, ma nulla l'aveva di più ammorbidito l'anima, con quel bacio che, senza pensarci, aveva corrisposto -Ma allora io ti amo... sì, per questo non so dirti di no.- era felice. Si era sentito amato.
Conan aveva approfondito il bacio andando a lingua, assaggiandola -È lui. Il mio ladro...- aveva stretto la presa e così anche Kaito che si stava rillasando a baciarlo e mordergli le labbra.

Conan si era staccato " ami Sonoko?" 
Kaito ci aveva riflettuto a fondo -Non posso dargli illusioni, ha dodici anni ed io ventidue...- 
"Sì, ma tu vuoi giocare e quindi..." 
Conan era rimasto ferito "Non sei un gioco!!" Ma non gli aveva creduto.
"Senti sei piccolo. Sai quanti guai passerei?!" 
Conan aveva detto" Non è cosi. Non lo è. E poi sei un ladro." 
" Che si è ritirato. " 
" Sei sempre sotto reati." 
"Non sanno la mia identità  e nemmeno tu devi saperla." 
Aveva perto la porta "Non venire più qui. Sono fidanzato con Suzuki, comprendi?!" 
Conan ci era sentito scottato "Certo... allora, ok" ma infondo al suo cuore aveva sentito che Kid lo amava.

Da quel momento  i due non si erano più  visti e Conan non aveva voluto più  uscire con Ran e Sonoko.

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Conan in treno legge un libro ed intanto è diretto presso il suo nuovo dormitorio.

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Capitolo 9
*** la prigionia dei Suzukil ***


Capitolo 8.
La Prigionia dei Suzuki.

Conan giunge nella prefattura di Hokkaido e con la mappa che gli è stata rilasciata  dalla lettera, segue la strada che si rivela portare presso una foresta.

Per non poter sbagliare prende un Taxi. 
L'autista ascolta la richiesta e guarda la mappa mostrata dal Conan " Siete sicuro che là ci sia un dormitorio? È una foresta."

Conan rimane in dubbio. Legge il contenuto  della lettera e vede il timbro - Deve  essere  un luogo nascosto, del resto ci saranno i più importanti figli e nipoti dei leader mondiali. La gente comune non deve saperlo,  allora come ci arrivo? Forse è un codice e devo decifrarlo?-  e risponde " Mi porti  solo fino all'entrata della foresta."

L'altro è insicuro "Sono 50 minuti di viaggio, ti costerà molto, li hai i soldi?" 
Conan esprime piuttosto nervoso " Mi ha preso per un ladro? Ne ho molti. "

L'altro afferma" sei piuttosto piccolo...hai una valigia. 
Sembri scappato di casa, Posso vedere  i documenti?"

Conan riflette - Certo che sono scappato, ma mica posso dirgli di mia madre. - 
" E lei come si permette a chiedere ad un minnorenne i documenti senza essere nelle forze dell'ordine? 
Non ho bisogno di dimostrarle niente. Non sono un bambino  e nemmeno un ladro. "

" Si vede che non sei del posto ma qui è pieno di gang furbe che spacciano droga a prezzi disonesti ed i ragazzini delle medie o superiori usano i taxi per raggiungere questi luoghi. Il sindaco ha proprio  imposto il divieto di dare  aiuto a loro."

Conan davvero non ne può  più  " Io non so niente di questi posti. E come le ho detto non sono tenuto a dimostrare nulla. Arrivederci!!"  Capendo che ha insospettito di più  l'autista decide di andarsene trasportando la valigia con le ruote. -  ventiquattro  anni e vengo trattato peggio di uno di dieci! Odio questo corpo. Odio  la mia maledizione. Nessuno mi prende seriamente.-

Cammina  per qualche  chilometro, finché  non vede una grande salita da fare. 
L'intorno ha solo delle mura che portano verso le case residenziali. Se ne accorge di essere finito fuori dal centro.
-Avrei dovuto chiedere un passaggio alla mamma...- si fa coraggio ed inizia a camminare facendosi una bella camminata.
Più  si affatica, più  ha caldo.

Ad un certo punto, prende  il cellulare per chiamare sua madre che lo aiuti. 
Prima che possa chiamare, un'auto sportiva, rosso fiammante, si ferma.
L'autista, abbassa il finestrino e chiede, tenendo  gli occhiali da sole " Conan Edogawa?"

Il ragazzo annuisce, quindi la donna ordina " Salta sù, ti porto al campus."

Il ragazzo guarda l'abito della donna che è molto  elegante con una camicia bianca che mostra lo spacco del seno " Va bene."

Apre la maniglia  ed entra dentro. Il luogo sá di menta e pulito, come se l'auto mai fosse usata. " Lei chi è"

La donna chiude il finestrino visione" Sono stata  incaricata di prenderla per portarla al dormitorio. L'ho  aspettata alla stazione, ma lei era già  in città.   L'abbiamo reintracciata dalle telecamere di sicurezza. 
Un tassista ha fatto una segnalazione alla polizia dicendo  che era scappato di casa. "

Conan resta  di stucco " Posso sapere  il suo nome?"

La donna si toglie gli occhiali da sole, mostrando  due splendidi occhi color blu elettrico assieme alle sopraciglia ben tirate. " Piacere, sono Miyoko Makara."

       

Intanto che parla mette in moto l'auto.
Conan si mette  la cintura di sicurezza dato che la donna accellera " Non mi hanno detto che qualcuno  sarebbe passato a prendermi "

La donna ridacchia e sterza, spaventando il ragazzino " Il luogo non è accessibile a tutti."

Conan fatica a guardare dai vetri scuri - Che sia sincera? Questa sembra un'auto di una spia. -

Intanto sente la donna che risponde ad una chiamata " Sì  il ragazzo è con me. Arriveremo tra cinque minuti.  "

Conan, domanda " Siete uma spia o che?"

L'altra non risponde propriamente " Se fossi una spia crede che glielo direi? Stia solo buono e mi lasci portarla al posto. "

Kaito nel frattempo decide di andare in giardino e di chiamare Sonoko. " Ciao, come stai?"

Sonoko si trova in una casa assieme a Ran " Ecco... hai presente la villa dei Nerken."

Kaito annuisce ed intanto guarda la fontanella con le statue " Certo, e quindi?"

" Ecco, qui  c'è  stato un assasinio. Non si sa chi sia stato e Goro non riesce a trovare il colpevole. "

Kaito chiede " Chiedi a quel moccioso che sta con Goro. "

Sonoko abbassa lo sguardo " Non lo sai è da due anni che abita a casa dei Kudo. Dopo la morte di Ai, la ragazza che amava, lui  si è staccato da tutti."

Kaito pensa -Parla della bimba morta  nel laboratorio? Non credo che lui l'amasse. Lui ama me.
- " Ho capito. Allora non saprei. "

La ragazza chiede " Puoi venire qui? Sono al Hotel Pride di Hokkaido, tu sei là per studiare, no?"

Kaito chiede " Non puoi uscire sola? Ho... molto da studiare." inventa sul momento. Non gli  va di vedere nessuno.

Sonoko insiste " Ti prego  io credo che il colpevole sappia che ho visto e... se mi uccidesse?"

Kaito pensa - Se l'aiutassi  loro sarebbero riconoscenti
... del resto  ho un'accordo con quel l'uomo...-

---
Kaito certe volte era andato a casa di Sonoko  o per pranzare o cenare, alcune volte aveva dormito pure con lei.
Uno di quelle volte, aveva incontrato  lo zio di Sonoko, che da sempre voleva mettere in arresto Kid a vita.
Dopo il pranzo, egli ha preso in disparte Kaito, giusto per capire le intenzioni sue "Vorrei chiederti se davvero sei serio con mia nipote. " 
Kaito era titubante, ma era professionale e quindi, per i suoi scopi e per proteggere la sua reputazione, aveva mentito "Certo che sono serio. Sono innamorato di sua nipote." Non sapeva cosa dire.
" Mi è difficile crederlo. " era voltato verso una finestra nella stanza sua, dove spesso era ospitato. " Mi è giunta voce che sei in una crisi economica." 
Kaito aveva sbarrato gli occhi -Oh, no, ha fatto dei controlli. - Non aveva saputo se mentire, ma dato che gli era sembrato che quell'uomo non si fidasse di lui " La prego di non rivelarlo agli altri." Aveva detto il vero. 
L'altro aveva espresso "Non hai nemmeno qualifiche per poter difendere Sonoko, inoltre uno che da ricco diventa povero mi fa calire che è un'idiota!" 
Kaito si era sentito ferito " È stata solo una scommessa di troppo, ma le assicuro che so come muovermi nelle azioni!" 
L'altro aveva accusato  " Io guardo i fatti, e questi sono i veri. Le tue parole non m'interessano. 
Avrai educazione, ma non sai gestire delle azioni ed in più  non sai nemmeno proteggere te e Sonoko. Kyogoku almeno era un karateka molto forte. Era ingenuo e non di famiglia potente,  ma era ottimo come guardia del corpo ed amava Sonoko  e si vedeva ogni giorno." Aveva espresso con una certa malinconia. Era chiaro che a lui Kaito non era piaciuto " Sonoko non era innamorata, perché dopo che mi ha inco trato ci ha provato con me. Erano già  in crisi per la distanza. Sonoko ha bisogno di una persona vicina.
Ha ragione non so difendermi in quel senso, ma ho studiato Kendo. Non so nulla di Karate, e non ho una forza pari a Ran. " 
L'altro aveva scosso la testa " Se eri senza problemi economici, non ti chiederei nulla, ma dato che ne hai voglio  capire a cosa punti. 
Sei sincero con noi o punti solo a tornare in carica?"
Kaito tremava con le dita "S-sono... sincero." 
Ma lo zio di Sonoko era furbo " Io non lascio mia nipote in mano a te. Possano darmi contro i suoi genitori, ma tu mi dai una pessima impressione: qualcosa a pelle, non so spiegarlo. Accadeva anche con alcuni dipendenti che solitamente erano complici di Kid." 
Kaito aveva pensato - Oh, lo ricordo come ti prendevo in giro e preparavo i sistemi per rubare. Probabilmente gli ricordo Kid. 
Meno male che non sa che amo il prestigio. Sto giocando con il fuoco... ed ho paura.-  
Poi gli era nata un idea per staccarsi da tutti ed imparare ad affrontare i suoi nemici. "Lei vuole che io mi sappia difendere e protegga Sonoko, allora potrebbe mandarmi nella università che mia madre  ha passato come miglior studente. " 
L'altro chiede " E poi renderai felice mia nipote?" 
Il ragazzo aveva abbassato lo sguardo -E a me chi rende felice? Vorrei Conan, vorrei solo lui - "Ma certo. Se mi laurerò sposerò  sua nipote, se ella vorrà." 
Jirokichi, ci aveva molto  pensato, quasi una settimana. 
Per dare la Sua decisione aveva ricevuto Kaito nel solito posto e l'aveva guardato negli occhi. " Va bene andrai là,  ma ti avviso di una cosa furbetto,  se farai soffrire mia nipote, giuro che non la passerai e ti arresterò." 
Kaito si era spaventato "Sono di parola, però se sará Sonoko a lasciarmi,  lei non mi dovrà  dare colpe." voleva portare il tutto a suo vantaggio. 
"Sonoko non ha occhi che per te. Comunque va bene, ma solo se non la inducerai a quella scelta."
"Accetto."  
E così  i due avevano stretto un patto.

---

"Arrivo." Esprime a Sonoko che si sente  meglio

"Grazie. " gli passa l'indirizzo, quindi Kaito va in camera sua e prende le sue cose -Se morisse finirei per perdere tutto. Jirokichi potrebbe anche pensare che non ho voluto salvarla. 
Maledizione. Ma perché  a me, perché!? È tutta colpa tua mamma. Come hai potuto ridurti così.-

Mentre esce vede dalle scale Amay "Ehi, dove vai con lo zaino?"

Kaito fa le spallucce "A salvare la mia ragazza."

Amay sbuffa "Ah, si Suzuki... beh, vuoi una mano?"

Lui  scuote la testa "No, io lavoro solo."il suo sguardo è tornato impenetrabile.

" Stasera ci sarai?"

Il ragazzo chiede " No. Quindi non aspettarmi. E poi devi smetterla di starmi appicicata "

La ragazza chiude gli occhi,  si scosta i capelli e guarda male il ragazzo " Ma perché ti allontani sempre!? Di cosa hai paura?!"

Kaito di colpo ricorda l'immagine di Jii con la testa mozzata " Assolutamente niente!"

"Allora perché  tratti la gente così?"

Kaito si sfrega i capelli " E a te che t'importa di  me?! Non voglio dire a degli estranei ciò!"

Alle spalle appare Zane il conquilino biondo di Kaito chiede " Estranei?! Vedi così noi? "

 Sai che se sei lasciato stare lo devi a me?! 
Non sai nemmeno che giorno è oggi.
Amay, lascialo stare. Non è che un associale.
Uno così è meglio perderlo."

La ragazza abbassa lo sguardo e se ne va. "Kaito, sei un idiota!"

Kaito ci sta male, ma non lo mostra" Devo andare!" va verso il cancello, e prende l'auto in noleggio della scuola, guidando nel verso opposto rispetto l'auto dove sta Conan. 
Le due passano vicino nella doppia corsia.

Conan e Kaito, non se ne accorgono e sempre di più  si allontanano.

Intanto Amai in una sala esprime " La festa è anullata. Kaito non si merita nemmeno un regalo di compleanno." 
Una ragazza dai capelli neri lunghi,  guarda l'amica " E ora che me ne faccio del regalo?"

 Appare dal nulla  senza certificati, se non un cognome. Io almeno avevo studiato per entrare qui.  Lui, bho... secondo me qualcuno l'ha fatto entrare sborsando soldi."

La ragazza  dai capelli neri afferma " Chi se ne importa. Mi tratta sempre male,  non sorride mai. Ero fan di suo padre, ma lui non mi piace. 
Ci rinuncio anche io. 
Se vuole stare solo che faccia pure. Col cavolo che gli do aiuti, preferisco aiutare il nuovo arrivato. Ho sentito che arriverà un ragazzino che ha vinto diversi  concorsi, fa parte dei Kudo. Io sono fan di Yusako Kudo, scrive dei romanzi fantastici."

Zane afferma " Sì  Conan edogawa, un ragazzo dalla mente brillante, non mi stupisco che sia qui per studiare. È andato pure negli Stati Uniti ed ha battuto tutti. Ero a guardarlo e mi ha sorpreso. Non potevo non renderlo primo. Mio padre non aveva capito la sua genialità  e l'aveva messo al quattro posto. Io mi sono opposto e così  ha cambiato.
Mi è sembrato onesto e umile. Potremmo aiutarlo ad ambientarsi, almeno lui se l'è  sudato il posto ha vinto anche in Cina, Italia, Francia. Insomma si è rivela to un portento per la sua età." 
Amai annuisce " Allora  trasformiamo il tutto per Conan e non per Kaito.  Che ne pensate?" 
Zane afferma  " Ci sto! Dai andiamo a riceverlo. Arriverà tra poco, credo in cortile.
Il gruppo, quindi lascia la sala e raggiunge  il cortile.

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