Solo una madre

di Fanta Gaia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Storia ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Un gatto Soriano sedeva rigidamente sul muretto quando un uomo da una lunga barba grigia comparve dietro l'angolo, sembrava essere spuntato dal pavimento. L'uomo con uno strano aggeggio spense tutte le luci della strada e silenziosamente si avvicino al muretto sul quale stava seduto il gatto, ora al suo posto c'era una donna con lo sguardo severo, << sapevo di trovarla qui Minerva >>
<< dovevo sapere Albus, e finché non me lo dirai tu non ci credero >>
<< sono morti? >> Chiese la donna con un filo di voce, l'uomo le mise una mano sulla spalla << si, Minerva >> la donna scoppio a piangere e si appoggiò all'uomo che la consolo, lasciandola sfogare << ed Harry? >> Riuscì a dire la donna cercando di trattenere le lacrime
<< hagrid lo sta portando qui >>
<< non dirmi che pensi di lasciarlo qui >>
<< sono i suoi unici parenti >> i due guardarono in alto nel cielo sopra di loro attirati dal rumore di una moto, un uomo enorme su una motocicletta stava venendo verso di loro.
Hagrid attero << come è andato il viaggio? >> Chiese Silente
<< tutto bene signore >> Minerva si avvicinò << il bambino? >> Chiese immediatamente con la voce ancora rauca la professoressa McGranitt
<< il pargolo si è addormentato mentre volavamo >> Hagrid prese quello che sembrava un mucchio di coperte e lo depose tra le braccia della professoressa. Il piccolo Harry si svegliò guardo con i suoi profondi occhi verdi quelli di Minerva e sorrise, la donna lo accarezzo dolcemente ed il piccolo cerco di liberarsi dalle coperte, lo cullo dolcemente e lui si ranocchio contro il suo petto.
Intanto Hagrid era ripartito sulla moto mentre Albus l'aveva raggiunta << è arrivato il momento >> disse come se non fosse nulla
<< non possiamo >>
<< sono i suoi unici parenti >>
<< ma sono delle persone orribili >>
<< si prenderanno cura di lui >>
<< no >> disse la donna come se togliendogli quel bambino dalle braccia la ferissero l'uomo la guardo, Minerva sapeva esattamente cosa voleva dire quello sguardo << non lo posso lasciare qui, posso prendermene cura io >>
<< ma ... Non puoi >>
<< perché? >> Albus non aveva una spiegazione che non ferise Minerva o non rivelasse troppo << ha bisogno di stare con la sua famiglia >>
<< loro non lo vogliono e non si prenderanno cura di lui come invece farei io, ti prego. Potrei portarlo da loro tutte le volte che vorrà ma adesso ha bisogno che qualcuno lo ami e qui non lo faranno >> la donna stava guardando fisso negli occhi azzurri Silente, per lui era sempre stato difficile dire di no a quella donna ma adesso non poteva anche se doveva ammettere che aveva ragione. Era sempre stato lui quello che predicava l'amore come l'unica forza riparatrice ed ora voleva privare quel bambino che aveva già sofferto troppo, guardo verso la casa, il silenzio regnava supremo nella strada, guardo Minerva con il piccolo sembravano essere diventati una cosa sola, ciò bastò a fargli capire che quel bambino era già diventato un pezzo del cuore di Minerva e lui non poteva portarglielo via non ci sarebbe riuscito << va bene, ma almeno una volta l'anno deve tornare dai suoi parenti e importante Minerva >>
<< va bene >> disse la donna completamente persa nella magia di quel bambino.

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Capitolo 2
*** Storia ***


Minerva ed Albus si smatterializzarono all'interno del castello davanti la stanza di Minerva, il piccolo Harry si era addormentato tranquillo tra le sue braccia, Albus gli apri la porta e Minerva entro cullandolo dolcemente entrati nel piccolo salotto Minerva si sedette su una delle belle poltrone verdi smeraldo e Albus accese il fuoco con un colpo di bacchetta.
Albus guardo la donna e penso a quanto era bella e dolce anche se il suo cervello gli dicevo che era sbagliato, ma il suo cuore non riusciva a controllarlo, amava quella donna anche se si era costretto a tenerla a distanza per proteggerla ed ora gli stava permettendo di tenere quel bambino e sapeva che quello era un rischio ma quella scena per lui era troppo bella << vedo che state bene, domani ti do la giornata libera per attrezzarti e se ti servisse qualcosa non esitare a chiamarmi >>
la Donna annui.
Minerva rimasta sola con il piccolo Harry andò in camera da letto e mise il piccolo sul grande letto Harry comincio ad agitarsi e pochi istanti dopo Minerva era accanto a lui << sono qui, piccolino >> gli sussurrò dolcemente finché Harry non si riaddormento, pocchi istanti dopo Minerva si addormeto accanto ad Harry, il mattino dopo fu svegliata dai primi raggi del sole e guardo il piccolo che ancora dormiva, ai sposto ma Harry apri immediatamente gli occhi consapevole di essere di nuovo lasciato solo. Aveva paura e gli piaceva star in braccio, Minerva lo prese tra le braccia e lo porto in bagno << che ne dici piccolino di fare un bagno >> riempi la vasca, il piccolo sembrava calmarsi e sorrise dolcemente sciogliendo il cuore di Minerva, dopo averlo cambiato chiamo Albus che in una manciata di minuti fu da lei << che succede? >> Chiese preoccupato
<< non posso lasciarlo che comincia a piangere, penso che sappia che i suoi genitori sono morti ed ha paura di restare solo, quindi ora tu lo farai mangiare, l'occorrente è sul tavolo mentre io vado a farmi una bella doccia. Albus present Harry Ed il piccolo sembrava guardarlo come se venisse da un altro pianeta poi andò verso la cucina sul tavolo c'era un piattino con qualcosa che lui non riusci a distinguere << bene a noi due >> prese il cucchiaino e poi cerco di fare aprire la bocca al piccolo Harry, << c'è un bel drago che arriva >> ed Harry niente doveva inventarsi qualcosa di più prese la bacchetta e fece qualche piccola scintilla che distrassero Harry e riuscì a farlo mangiare il trucco non gli riusciva sempre ed una parte del cibo fini sulla sua tunica.
quando Minerva uscì dalla doccia aveva l'aria riposata e felice << dove ti sei fatta la doccia? Sei stupenda >> quelle parole gli uscirono prima che il suo cervello potesse fermarle
<< di sicuro dove dovresti farla anche tu, ti sei sporcato ovunque >>
<< non e che tutti i giorni dia da mangiare ai bambini che per di più non vogliono darmi retta >>
<< come siamo lamentosi >> lo canzono Minerva
<< Harry Dopo tutta la fatica guarda come mi ripagano >> il bimbo prese il cucchiaio e lo agito in aria << piccolino hai ancora fame? >> Chiese Minerva
<< io penso che voglia finire il lavoro cominciato su di me >>
<< noi c'è ne andiamo in città a comprare quello che serve >>
<< allora ci vediamo sta sera per montare il tutto >>
<<  va bene, ma ora vai a fare una doccia >>
<< Ed io che pensavo di andare in giro in questo modo >> Albus uscì ridendo e poco dopo Minerva andò in città.
Nel negozio per bambini comprò quasi tutto il negozio poi si fermò in un piccolo locale tranquillo e prese un tè con Harry seduto sulle gambe poi rientro al castello dove aveva inviato tutti gli acquisti e il suo appartamento era strapieno, era tardo pomeriggio quando Albus arrivo << ehi >>
<< Pronto a lavorare? >>
<< Pronto >> lo Guido nella camera ed Albus cominciò a montare tutto ciò che Minerva aveva comprato all'ora di cena avevano finito << resti a mangiare con noi? >>
<< Certo >> Minerva fece portare la cena e mentre imboccava Harry noto che Albus la guardava con interesse << che c'è? >>
<< non e giusto, con me ha fatto un centinaio di storie >>
<< non e vero è buonissimo >>
<< Tu c'è l'hai nel sangue si vede >> Minerva arrosi << ora il piccolo principe avrà tutto quello che gli serve >>
<< grazie, senza di te avrei impegnato una vita >>
<< sei riuscita a farlo stare un po' da solo >>
<< ancora no è troppo presto >> chiacchierarono per il resto della cena poi Albus la lascio mentre faceva addormetare Harry che non voleva stare da solo.
soltanto una settimana più tardi Minerva riuscì a farlo addormentare nella culla anche se ora si era così abbituata a sentirlo vicino a lei che la prima sera fatico molto ad addormentarsi e lo controllava ogni cinque Minuti. Minerva lo guardo dormire sembrava così tranquillo, resto a guardarlo allungò prima di addormentarsi, Albus passava a trovarli spesso e Minerva era certa che avesse un debole per quel bambino anche se non lo avrebbe mai amesso, ormai conosceva bene Albus e sapeva come si comportava. Il pomeriggio dopo Albus so presentò con un cestino da picnic << che ci fai qui? >> Chiese Minerva curiosa
<< vi porto a fare un pic-nic >>
<< andiamo >> disse Minerva prendendo Harry che stava giocando sul tappeto il soggiorno si mise sottobraccio ad Albus che arrosi ed uscirono dal castello. Albus like porto sotto una grande quercia in riva al lago il sole filtrava tra i rami del grande albero stesse una stupenda coperta rossa e Minerva lo aiutò a tirare fuori il cibo intanto il piccolo Harry aggrappandosi all'albero si era messo in piedi ed stava andando verso i due ignari, Minerva si voltò a cercarlo e rimase stupefatta un verso di gioia gli uscì dalla bocca, Albus cerco Harry e vide che stava camminando quando cade fu il primo a prenderlo << guarda un po' chi cammina >> il bimbo sorrideva felice mentre Minerva lo coccolava tra le braccia di Albus.

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