Due Futuri...Gold Saint

di KENNY1986
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Nostra Infanzia ***
Capitolo 2: *** Allenamenti...e Rancori ***
Capitolo 3: *** La Fuga ***
Capitolo 4: *** L'Inizio dello Scontro (prima parte) ***
Capitolo 5: *** L'Inizio dello Scontro (seconda parte) ***
Capitolo 6: *** La decisione del Gran Sacerdote ***
Capitolo 7: *** L' Arrivo di Atena ***
Capitolo 8: *** Traditore? ***
Capitolo 9: *** Gemini ***
Capitolo 10: *** Un Incontro Sorprendente ***
Capitolo 11: *** Problemi Tra Gold Saint ***
Capitolo 12: *** Comincia la Battaglia (Prima Parte) ***
Capitolo 13: *** Comincia la Battaglia (Seconda Parte) ***
Capitolo 14: *** Lo Scontro FInale ***
Capitolo 15: *** Non Posso Rivederti ***
Capitolo 16: *** La Giornata Libera ***
Capitolo 17: *** L'Influenza ***
Capitolo 18: *** Una Sorpresa per Kanon ***
Capitolo 19: *** Appuntamento tra Amici ***
Capitolo 20: *** La Buca sulla Spiaggia ***



Capitolo 1
*** La Nostra Infanzia ***


ATTENZIONE:

 

Alcuni pezzi di questo capitolo, li ho completamente modificati, dato che sembra strano dirlo non tornavano bene neanche a me, comunque adesso penso che la storia messa così scorra meglio, intendiamoci questa è una mia riflessione personale, intanto vi auguro buona lettura.

 

Era una mattina tranquilla come molte altre, nella soleggiata e afosa Atene, il Gran Sacerdote Shion, insieme ai due Saint di Gemini Aspros e Defteros, si stava dirigendo verso un' orfanotrofio, per adottare due gemelli, che in futuro sarebbero divenuti appunto Cavalieri di Gemini. Giunti finalmente a destinazione, si resero conto che l'edificio era ridotto pittosto male ma ancora intatto e abitabile, Defteros osservando il Gran Sacerdote disse:

 

“Sommo Shion, con tutto il dovuto rispetto, ma lei è proprio sicuro che qui troveremo i futuri Saint dei Gemelli, nonchè nostri futuri successori?”

 

Egli, sospirando rispose, confondendolo con il fratello: “Lo spero Aspros!”

 

Il giovane, sbuffando perché detestava che lo confondessero con il gemello, dato che tra loro non scorreva buon sangue, e si odiavano l'un l'altro disse: “Sono Defteros!” Il maggiore con tono stranamente divertito rispose: “Entriamo, coraggio!”

 

E così fecero. Non appena ebbero varcato la soglia entrarono in una stanza piena di giochi dove molti bambini, compresi i gemelli, che vedendoli smisero per qualche minuto di giocare,rimasero decisamente a bocca aperta. Dato che i tre uomini erano molto alti e indossavano abiti civili. Defteros posò il suo sguardo su due bambini in particolare a differenza degli altri, entrambi erano identici nell'aspetto fisico, e più alti rispetto agli altri, avevano lunghi capelli blu di una sfumatura diversa ma lo stesso sguardo.

 

Aspros notando il gemello distratto sussurrò a se stesso: “ma cos'ha mio fratello? Perchè fa quello sguardo? Un'attimo adesso capisco tutto!” Poi disse “Ehy Def, che ti prende?”

 

Il diretto interessato, tornando in sé e voltandosi verso di lui rispose: “ Eh? Scusa fratello, la verità è che quei due bambini laggiù mi hanno colpito!” Glieli indicò con un leggero cenno della testa, il maggiore seguendolo disse:

 

“Anche loro due sono gemelli, esattamente come noi!” Da quanto i due Saint erano rimasti colpiti, non avevano notato, che il Gran Sacerdote si era avvicinato di soppiatto alle loro spalle pensando:

 

Sono sempre i soliti... Aspros e Defteros, non cambieranno mai, mi domando cosa stiano guardando con così tanta ammirazione! Devo ammettere che in fin dei conti, sono due grandi guerrieri, coraggiosi, forti, ma sì anche leali.... adesso però basta, perdere termpo in chiacchiere!” “Ragazzi Sveglia!”

 

I Gemelli, sobbalzarono per lo spavento, e voltandosi risposero in coro:

“Gran Sacerdote le... le chiediamo scusa!” Defteros continuò: “Io e mio fratello, stavamo osservando quei due bambini, e pensiamo che siano adatti per essere i nostri successori. Lei cosa ne pensa?” Shion li osservò con particolare attenzione, doveva ammettere che i due bambini non erano affatto male, inoltre percepiva anche il cosmo provenire da loro. Si massaggiò il mento con fare pensieroso.

 

Pochi minuti più tardi, la direttrice che li aveva osservati per tutto quel lasso di tempo dalla soglia della porta, incuriosita si avvicinò e disse: “ Salve, sono la direttrice di questo orfanotrofio, posso esservi utile?” Chiese loro. Ella era giovane non tanto alta, aveva i capelli biondi a caschetto leggermente mossi, una maglia rossa e una gonna dello stesso colore, un paio di stivaletti neri. Il suo sguardo era gentile.

 

Shion rispose: “ Sì, noi siamo qui perché vorremmo adottare due gemelli!” La donna disse: “Interessante, avete qualche preferenza? Voglio dire devono essere entrambi dello stesso sesso, oppure vanno bene anche maschio e femmina?”

 

Il Gran Sacerdote continuando rispose: “Vorremmo adottare due maschi, scusi se mi permetto ma non potremmo andare a parlare in un luogo dove c'è meno confusione?” La direttrice disse: “ Certamente, venite andiamo a parlare nel mio ufficio da questa parte!” I tre Cavalieri risposero: “D'accordo!”

 

Infine la seguirono da quella parte. I tre ragazzi si guardarono intorno le stanze erano piccole ma accoglienti; in alcune di esse vi eranodei tavolini con delle sedie attorno, dove i bambini se volevano potevano sedersi per disegnare o giocare, in altre c'erano tappeti e tanti giochi sparsi qua e là.

 

Giunti davanti alla stanza, entrarono. Davanti a loro notarono una scrivania con sopra un computer, un'agenda e un telefono. La direttrice si mise seduta sulla poltrona e disse: “Accomodatevi!” Shion rispose: “Scusi ma avremmo fretta, vorremmo concludere l'adozione quanto prima!” Ella alzò la cornetta del telefono e premendo un pulsante disse: “ Josh... per favore potrebbe andare nella stanza dove eravamo prima a prendere i gemelli Saga e Kanon, e accompagnarli qui nel mio ufficio, perché ci sono tre persone che vogliono adottarli?” Dall'altro capo del telefono una voce maschile rispose: “Va bene signora direttrice lo faccio immediatamente!” Poi terminarono la conversazione.

 

Dopo che ebbe messo a posto la cornetta, osservando le tre persone che aveva davanti disse: “ Perdonate la mia curiosità, ma come mai volete adottare due gemelli maschi?” Aspros rispose inventando una frottola, la prima che gli venne in mente:

 

“Vorremo insegnare loro un lavoro da maschi, per farli diventare forti esattamente come lo siamo noi!” Suo fratello minore ridacchiò sotto i baffi, per la frottola poco credibile, che aveva appena detto il gemello.

 

Shion notandolo sussurrò: “Defteros, sei un Cavaliere cerca di contenerti siamo in un luogo pubblico!” Lui tossicchiando ricomponendosi rispose: “Le domando scusa, però la bugia che ha appena detto mio fratello Aspros, doveva, come posso dire, essere un po' più credibile, dato che anche lui esattamente come noi è un cavaliere e anche a suo nome le domando scusa!”

 

Dieci minuti più tardi bussarono alla porta. La direttrice disse: “Sì... avanti!” Il ragazzo entrò assieme ai due piccoli gemelli e rispose: “Le ho portato i due gemelli, come mi aveva detto lei direttrice!” Ella disse: “Molto bene puole andare!” Lui rispose: “La ringrazio!” E uscì dalla stanza.

 

Saga e Kanon si tenevano per mano erano molto legati. Saga che di loro era il più tranquillo ma anche il più preoccupato percchè temeva che avessero fatto qualcosa di male disse: “ S... signora di... direttrice, cosa abbiamo fatto stavolta?” Lei rispose: “Niente, vedete questi tre gentili signori, sono qui perché vogliono adottarvi!”

 

L'altro gemello, Kanon, inarcando un sopracciglio, disse con tono interrogativo: “Adottarci? Ma ne sono veramente sicuri? No, perché la precedente coppia di genitori che aveva intenzione di adottarci qualche settimana fa, ha cambiato idea all' ultimo minuto scegliendo di adottare un solo bambino; e non potete neanche lontanamente immaginare il dispiacere che ho provato in quel momento. Sì insomma prima due persone ti fanno credere che saranno i tuoi genitori per sempre, ma pochi minuti dopo, ti spezzano il cuore preferendo come ho già detto un bambino a due adorabili gemelli, non voglio che questa cosa succeda di nuovo stavolta desidero che io e Saga veniamo adottati davvero!”

 

Quelle parole li avevano lasciati tutti senza fiato, compresa la direttrice.

 

Defteros, si alzò in tutta la sua statura, poi si avvicinò a lui e inginocchiandosi per essere alla sua altezza rispose scompigliandogli affettuosamente i capelli:

“ Devo ammettere che hai un bel caratterino, io e te andremo molto d'accordo! Sei un gran furbetto!” Gli sorrise calorosamente. La direttrice disse:

 

“ Bambini, andate a prendere la vostra roba, io intanto finisco di far compilare i documenti per l'adozione ai signori!” Kanon indicando Defteros con un leggero cenno della testa rispose: “Signora direttrice può venire anche lui con noi per favore?” Ella disse: “ Va bene!” Il diretto interessato si alzò in piedi e disse: “In marcia!” Shion fece un cenno di approvazione con la testa.

 

Non molto tempo più tardi, il gruppo con a capo Shion, stava tornando al santuario. Durante il tragitto Saga e Kanon fecero tantissime domande ai tre adulti per chiedere informazioni riguardanti la loro adozione.

 

Il minore alzando lo sguardo disse: “ Scusi lei con i capelli verdi, dove stiamo andando esattamente?” Il Gran Sacerdote, che iniziava a essere stanco rispose: “ Il mio nome è Shion! Comunque stiamo andando al santuario!” I due gemelli in coro dissero: “al santuario?” Non lo avevano mai sentito nominare, cosa poteva essere? Un nuovo istituto? Kanon domandò: “ Non è che volete farci diventare preti vero?”

 

Defteros con tono divertito disse: “ Assolutamente no! Vi portiamo laggiù, per tutt'altro motivo, che vi spiegheremo poi!” Udendo quelle parole Saga e Kanon, non ebbero il coraggio di fiatare. Ma la loro curiosità, non era affatto sparita. Volevano sapere cosa fosse quel santuario, il perché li stessero portando lì, e chi fossero quei tre signori di preciso.

 

Una mezzora più tardi, arrivarono a destinazione e i due bambini sgranarono gli occhi nel vedere tredici case tutte in fila, e tantissime scalinate. Saga disse: “Scusi Shion è questo il santuario?”

 

Egli rispose: “Sì, hai indovinato! Venite, andiamo nella tredicesima casa, dato che dovrò spiegarvi alcune regole da rispettare!” Il suo tono era serio, ma non severo. Mentre stavano salendo le scalinate, la maggior parte delle case erano vuote e questa osservazione non sfuggì a Saga. Quando arrivarono alla nona, un bambino con i capelli corti castano scuri e una fascia rossa sulla fronte, che aveva la loro stessa età, avvicinandosi disse, fermando il maggiore porgendogli la mano per educazione: “Ciao, io mi chiamo Aiolos e sono il futuro Cavaliere di Sagitter voi chi siete?” Egli stringendogliela rispose: “Il mio nome è Saga, mentre lui è mio fratello gemello Kanon... piacere di conoscerti!”

 

A Shion faceva piacere che i tre futuri Cavalieri si erano conosciuti e due di loro avevano fatto amicizia, però quello non era certo il momento di fare conversazione. Avvicinandosi disse copn tono gentile: “Adesso scusa, ma dobbiamo proprio andare, parlerete più tardi e inoltre tu, devi allenarti con il tuo maestro Sisifo...che ti sta chiamando!” Aiolos rispose: “Sì, ciao a presto!” E si allontanò, sotto lo sguardo incuriosito di Saga, e geloso di Kanon. Riguardo al primo sarebbero diventati due grandi amici.

 

Giunti alla tredicesima casa, entrarono in una sala molto grande, in mezzo a essa c'era un grande tavolo rettangolare di marmo con alcune sedie che erano in legno. Il Gran Sacerdote disse: “Accomodatevi!” I due bambini non se lo lasciarono ripetere e si misero seduti. Aspros e Defteros, ovviamente erano vicini a Shion.

 

Il primo prendendo la parola disse: “ Vi abbiamo portati qui, per una ragione precisa ovvero... voi due non siete bambini normali come gli altri, ma dentro di voi possedete il cosmo!” Saga rispose: “il... il cosa?”

 

Defteros disse: “Quello che mio fratello sta cercando di dire, è questo: il cosmo è come un piccolo universo, esso vi permetterà di correre alla velocità della luce, vi donerà una forza incredibile e un coraggio senza paragoni, ma non crediate che sia tanto facile, visto che prima di arrivare a possedere e sopratutto controllare queste doti, dovrete affrontare un duro e faticoso allenamento, dico bene Gran Sacerdote?”

 

Il diretto interessato rispose: “Sì, Aspros e Defteros sono i due Saint di Gemini e da questo preciso momento sarano i vostri maestri. Dovrete fare sempre quello che vi diranno senza discutere!”

 

Saga che era un'ottimo osservatore disse: “Aspros posso chiedere il perché la maggior parte delle case sono vuote eccetto la nona?” Lui rispose: “Ancora, non abbiamo trovato i degni custodi, questo accadrà con il trascorrere del tempo, ma comunque sia tu sia Kanon vivrete nella Terza che è quella dei Gemelli!”

 

Il diretto interessato sbuffando disse: “Lo sapevo che c'era il trucco, fratello mi sa che dovremmo faticare e non poco!” Defteros che lo trovava molto simpatico scompigliandogli nuovamente la chioma blu rispose: “ Sei veramente molto sveglio, comunque tornando al discorso iniziale, adesso vi accompagneremo alla terza casa e dopo che avrete sistemato la vostra roba vi mostreremo l'arena, dove vedrete come vi alleneremo!” I due piccoli gemelli fecero un cenno di approvazione con la testa ma non emisero un fiato, anche se non avevano capito molto di quella spiegazione non potettero rifiutarsi.

 

Entrambi i loro maestri, dopo averlo scortati alla terza casa, gli rivelarono che avrebbero dovuto condividere anche lo stesso letto perché non avevano calcolato che i gemelli sarebbero stati due. Saga con tono sconvolto disse: “ Io... io devo dormire nello stesso letto con... con lui ma.... ma state scherzando vero?” Aspros severamente rispose:

“No, adesso iniziate a sistemare la vostra roba. Avete dieci minuti di tempo!” Il minore rispose: “Dai fratello non essere così severo con loro sono appena arrivati, dagli tempo di abituarsi a questa nuova sistemazione!”

 

Lui sbuffò, seccamente, ma... non ebbe il coraggio di controbattere. Notò che il suo gemello aiutava i due allievi, e ogni tanto scambiava qualche battuta con loro. Appena terminarono, tutti e quattro si diressero verso l'arena.

 

E Kanon guardandosi intorno disse notando uno spazio enorme: “è qui che ci allenerete?”

 

Il suo maestro rispose: “Sì esatto, adesso vi daremo una dimostrazione su quello che dovrete imparare... Aspros tieniti pronto!” Egli fece come lui gli aveva detto, poi i due maestri iniziarono a combattere. I due allievi erano a debita distanza ma li osservavano attentamente. Ad un tratto Defteros urlò: “Another Dimension!” E il gemello scomparve nel nulla. Saga e Kanon restarono a bocca aperta dallo stupore, ma poco dopo Aspros grazie alla sua abilità comparve e stringendo le nocche sino a sbiancarle rispose:

 

“Bastardo, mi hai colto alla sprovvista non sei leale!” Il gemello con un ghigno in volto disse: “Fratello, stiamo lottando e in un combattimento che si rispetti bisogna cogliere l'avversario alla sprovvista! Vediamo se riesci a fare altrettanto!” E ripresero la lotta.

 

Quando smisero, Aspros asciugandosi il sudore dalla fronte con un panno disse: “ Dovrete imparare a combattere come noi, certo ci vorrà un po' di tempo, ma sono sicuro che riuscirete a farcela!” Il minore rispose: “Io sarò il maestro di Kanon, mentre tu caro il mio gemello sarai quello di Saga!” Si divertiva a stuzzicarlo, lui in risposta gli fece la linguaccia.

 

Sia Aspros che Defteros gli spiegarono cosa dovevano fare, e i due gemelli li ascoltarono con particolare attenzione. Gli rivelarono che Atena era la Dea della Giustizia, e che loro avrebbero dovuto proteggerla dai nemici ma a tempo debito, che sarebbero divenuti entrambi cavalieri d'oro e avrebbero rischiato la vita. Gli spiegarono nuovamente cos'era il cosmo, e quali sarebbero stati in futuro i loro colpi più forti e pericolosi. Saga e Kanon decisero di fidarsi dei loro due maestri anche perché non avevano altra scelta.

 

Alcune ore più tardi Aspros disse: “Molto bene Saga, impari alla svelta!” Lui rispose: “Grazie!” Ogni tanto il maggiore con la coda dell'occhio osservava Defteros mentre allenava Kanon. Il loro rapporto non era certo facile, ma adesso che erano maestri di due gemelli, dovevamo provare a sopportarsi e andare d'accordo per dare loro il buon esempio.

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Capitolo 2
*** Allenamenti...e Rancori ***


Appena pronti Saga e Kanon raggiunsero la tredicesima casa. In cima alle scalinate videro i loro due maestri in piedi l'uno accanto all'altro che li stavano aspettando. Aspros era a braccia conserte e lo sguardo serio; mentre Defteros le teneva basse. Saga contrariamente al gemello non aveva ancora stretto amicizia con il suo maestro, dato che questo gli faceva paura.

 

Defteros interrompendo quel silenzio imbarazzante avvicinandosi ai nuovi arrivati disse allungando gentilmente il braccio: “Venite la mensa, è da questa parte!” I due gemelli risposero: “Ok!”

Aspros non aprì bocca, aveva ancora lo sguardo serio. Giunti a destinazione, si diressero verso il loro tavolo. Poco dopo venne servita la cena.

 

Saga ogni tanto con la coda dell'occhio guardava il suo maestro, ancora non gli aveva rivolto la parola per timore di farlo arrabbiare. Finito di mangiare, il gruppo si alzò e uscì dalla mensa della tredicesima casa. Defteros si era reso conto che l'allievo di suo fratello aveva qualcosa di strano, dato che era rimasto in silenzio per tutta la cena. Osservò quel suo sguardo severo, ma non riusciva a capirne il motivo. Ad un certo punto gli venne in mente un'idea e disse: “Ehi Kanon, vuoi vedere una cosa pazzesca?” Egli stringendosi nelle spalle rispose: “Va bene!” 

 

Lui disse: “Aspros, noi andiamo da quella parte!” Il fratello rispose: “Ok!” Poi li vide allontanarsi. Rimasti soli lui si voltò verso il suo allievo e questo guardandolo disse con voce tremante: “S... sei arrabbiato con me? Pe... perché oggi non... non ho dato il massimo durante l'allenamento?" "Qu...questa era la prima volta che....che mi capitava di... di ecco allenarmi e fare delle mosse co... così pericolose sono stato una, come si dice, frana, vero?” Egli si mise in ginocchio e rispose: “Certo che no, Saga volevo chiederti scusa per il mio atteggiamento di poco fa, ho esagerato questo devo riconoscerlo. Sappi una cosa io non ce l'ho affatto con te, e per quanto riguarda l'allenamento, oggi sei stato bravo!”

 

Un sorriso comparve sul suo volto. Il piccolo Saga ingoiando la saliva e guardandolo con quei suoi grandi occhi verde smeraldo disse: “Vuoi essere ancora il mio maestro?” Lui accarezzandogli il viso rispose: “Sicuro, ma tu devi promettermi che durante gli allenamenti ti impegnerai moltissimo, e cercherai sempre di dare il massimo. Inoltre dovrai sempre darmi ascolto!”

 

Il suo allievo fece un cenno di approvazione con la testa ma non emise un fiato. Poco lontano due sagome familiari li stavano spiando stando ben nascosti dietro ad un cespuglio, e Kanon disse: “Sembrerebbe che quei due abbiano chiarito tutto!” “Sono così, felice per mio fratello, certo ci hanno portati qui soltanto stamattina, ma finalmente anche lui ha, come posso dire, trovato oltre che un maestro anche un'amico!” Un sorriso gli comparve in volto. Il suo maestro rispose come se avesse sentito quel pensiero: “ Sì è vero, dai andiamo ad aspettarli alla Terza Casa!” Il suo allievo concordò con quelle parole ma non emise un fiato. Poco alla volta anche tra loro stava nascendo una certa complicità.

 

Poco tempo più tardi anche Saga e Aspros arrivarono a destinazione e lui con tono curioso di chi non riesce a farsi gli affari propri, disse: “Tutto bene?” Aspros rispose con tono più sereno: “Sì benissimo, meglio se noi andiamo visto che i nostri allievi devono riposare domani mattina li sveglieremo all'alba!” I due diretti interessati udendo quelle parole rimasero decisamente a bocca aperta. “I nostri maestri devono avere senza alcuna ombra di dubbio qualche rotella fuori posto, o in alternativa sono troppo stanchi, è una cosa da pazzi svegliare due ragazzini di appena undici anni all'alba, è prestissimo!”

 

Defteros rispose: “Andate a dormire, ci vediamo domani buonanotte!” Non appena ebbe detto quella frase lui e Aspros uscirono dalla Terza Casa lasciandoli soli. Kanon si diresse verso la loro stanza. Era stanchissimo e aveva bisogno di riposare, visto che l' indomani sarebbe stata una giornata decisamente molto più faticosa. Il maggiore seguendolo disse: “Fratellino cosa stai facendo?” Lui spogliandosi e prendendo il suo pigiama da sotto il cuscino rispose infilandoselo: “Vado a letto, li hai sentiti anche tu i nostri maestri. Dobbiamo riposarci!”

 

Saga disse parlando per la prima volta al singolare: “Kanon, secondo te io riuscirò a diventare un Saint dfi Gemini? Perché se non dovessi farcela, deluderei il mio maestro e non voglio, sopratutto adesso che finalmente io e lui andiamo d'accordo!” Il minore rispose non avendo fatto troppo caso alla frase: “Sì certo, dobbiamo impegnarci tantissimo e dare sempre ascolto ai nostri maestri, lo hai sentito anche tu quello che ha detto Shion quando stamattina quando ci hanno portati qui al Santuario? Ma adesso per favore dormiamo, ho sonno!” Non appena ebbe detto queste parole si lasciò cadere sul letto e quando toccò il cuscino si addormentò profondamente.

 

Il suo gemello sussurrò accarezzandogli il viso: “ Dormi bene fratellino!” Un piccolo sorriso comparve sul suo volto in segno di risposta.

Nei giorni successivi, Saga e Kanon, su espressivo ordine dei loro maestri, presero l'abitudine anche se con fatica di alzarsi sempre all'alba per allenarsi. Entrambi non potevano certo immaginare che Aspros e Defteros stavano solo fingendo di andare d'accordo, visto che in realtà si odiavano. Un giorno il maestro di Aiolos, ovvero Sisifo l'attuale Saint di Sagitter era alto,  con i capelli corti castano chiari e gli occhi azzurri, anche lui come il suo allievo, aveva una fascia rossa in testa, avvicinandosi a Aspros disse: “Cosa ne pensi se questo pomeriggio facessimo combattere i nostri due allievi l'uno contro l'altro? O è presto?” Egli tenendo entrambe le braccia incrociate al petto e osservando l'allenamento di Saga rispose: “hrm, ok! Ehi Saga vieni qui!” Lui avvicinandosi disse con il fiatone: “ Sì maestro?” Egli rispose: “Oggi pomeriggio, tu combatterai contro Aiolos!” Il suo allievo, incredulo, rispose: “Davvero?” L'altro maestro disse: “Sì!” Aspros rispose: “Adesso torna ad allenarti!”

 

Il diretto interessato non se lo lasciò ripetere una seconda volta e si allontanò, mentre i due adulti continuarono a parlare per mettersi d'accordo riguardo l'orario per il combattimento. Quando l'allenamento terminò, Aspros disse: “Saga, vai a riposarti che oggi pomeriggio dovrai dare il meglio di te!” Egli rispose: “Va bene!” Suo fratello, disse: “Aspros che hai fatto?” Lui rispose: “Oggi pomeriggio Saga e Aiolos combatteranno l'uno contro l'altro; è una sfida che mi ha proposto Sisifo il maestro di Aiolos!” Defteros con tono arrabbiato disse stringendo le nocche: “Cosa? Ma sei diventato matto? I nostri due allievi hanno iniziato da poco ad allenarsi, immagino che tu abbia accettato di far combattere Saga, senza prima prenderti la briga di consultarmi vero?” Il maggiore incrociando le braccia al petto rispose: “Sì e con questo? Non devo mica sempre rendere conto a te di quello che faccio o decido!” Stavano litigando.

Defteros digrignando i denti rispose: “ Sei sempre il solito testone, non cambierai mai!” Poi si allontanò a passo di carica. “Sono talmente in collera con lui che non... non ne ha la ben che minima indea! No dico, per quale diamine di motivo, prima di prendere quella decisione non me ne ha parlato? Gli costava fatica oppure temeva che io rifiutassi? No lui voleva fare di testa propria! Aspros è talmente cocciuto che vorrei gonfiargli il volto a suon di pugni o spedirlo in un'altra dimensione! Quell'idiota!”

 

Durante il pranzo, Defteros si mise seduto a debita distanza dal fratello, non lo degnava di uno sguardo. Saga disse: “A che ora è questo combattimento?” Il suo maestro rispose: “Alle tre! Devi farti valere mi raccomando Aiolos è molto abile!” Defteros, avendone abbastanza, sbattè le posate sul tavolo dal nervoso e alzandosi in piedi disse: “Non ho più fame!” Poi si allontanò. Kanon con voce interrogativa dato che non sapeva cos'era successo rispose: “Cos' ha Defteros? Perchè è arrabbiato?” Il gemello non disse niente, visto che era troppo concentrato su quello che doveva fare il pomeriggio.

 

Shion che aveva assistito alla scena, decise di seguirlo per farsi spiegare cos'era successo tra lui e il fratello. Quando lo trovò appoggiato ad una colonna con le braccia conserte e la testa china disse: “Defteros!” Lui alzando la testa rispose: “Gr...Gran Sacerdote!” Si mise subito in ginocchio in segno di rispetto. Egli avvicinandosi disse: “Alzati in piedi, e dimmi, cos'è successo tra te e Aspros? Non mentire perché si vede lontano un miglio che avete dei problemi!” Lui fece come gli era stato detto e rispose: “Questa mattina Sisifo ha proposto a quel cretino, scusi il termine, di mio fratello, se nel pomeriggio il suo allievo Saga avrebbe lottato contro Aiolos, e logicamente lui ha subito accettato senza chiedermi se ero d'accordo. Questa cosa mi manda in bestia!”

 

Shion appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Defteros, hai ragione nell' essere arrabbiato con tuo fratello. Stavolta lui ha commesso uno sbaglio. Ok Saga è il suo allievo ma prima di prendere una decisione doveva parlarne con te almeno per chiederti cosa ne pensavi e sopratutto se eri d'accordo! Ma non lo ha fatto e adesso tu sei in collera! Ho il vago sospetto che quando siete in presenza dei vostri allievi voi due fate finta di andare d'accordo vero?” Il minore sospirando molto profondamente rispose: “Esatto, secondo lei cosa devo fare?” Shion disse: “Torna con me alla mensa, e mangia qualcosa perché a quanto ho potuto constatare quando ti sei allontanato hai fatto preoccupare il tuo allievo! Povero Kanon c'è rimasto male!” Defteros rispose: “Ok, grazie per avermi ascoltato!”

 

Dopo che ebbe pronunciato questa frase tornarono alla mensa. Qui lui tornò al suo posto e iniziò a mangiare sotto lo sguardo vigile di Kanon, che adesso si sentiva più sereno nel vederlo lì.

Quel pomeriggio, come da accordi, ci fu il combattimento tra i due allievi Saga e Aiolos. Entrambi i maestri li stavano incitando nel dare il meglio di loro stessi. I due avversari e anche amici, andarono nel centro dell'arena e si strinsero la mano augurandosi buona fortuna. Subito dopo iniziarono il combattimento.

Se Defteros era presente lo faceva solo perché glielo aveva chiesto Kanon. Durante il combattimento Aspros notò che il suo allievo si stava davvero impegnando al massimo per vincere e questa cosa lo rendeva veramente orgoglioso.

 

Alcune ore più tardi il combattimento giunse al termine con la vittoria di Saga, che stringendo la mano al suo amico disse: “ Complimenti hai combattuto bene!” Lui rispose: “ Grazie anche tu sei stato veramente abile, vieni voglio farti vedere la nona casa! ” Kanon stette per andare a congratularsi con suo fratello, ma questo si allotnanò assieme al suo nuovo migliore amico senza prestargli attenzione. Il minore si strinse nelle spalle. “Certo che Saga avrebbe potuto perlomeno aspettare cinque minuti prima di allontanarsi con... con quel tizio lì! Com'è che si chiama? Ah sì: Aiolos! Lo ha fatto di proposito! È stato cattivo, uffa!” E tornò dal suo maestro che notandolo strano disse: “Tutto ok?” Lui fingendosi tranquillo rispose: “Sì, Saga non mi ha visto quindi si è allotanato con il suo amico, ma non importa mi congratulerò con lui stasera! Quando saremo alla nostra casa!”

 

Il suo maestro fece un cenno di approvazione con la testa. Ma quella sera Kanon, vedendo il gemello rientrare tutto contento, disse: “Ehi Saga!” Lui rispose semplicemente: “Ciao!” Il minore disse con tono allegro: “Congratulazioni oggi sei stato veramente molto bravo!” Egli rispose andando verso il bagno: “Grazie, adesso scusa ma devo andare a farmi una doccia perché Aiolos e il suo maestro hanno invitato me e Aspros a cena fuori!” Kanon con una punta di gelosia nel tono della sua voce disse: “Soltanto voi due?” Il maggiore rispose guardandolo negli occhi: “Sì! Tu resterai al Santuario con Defteros, visto che andate molto d'accordo!” Kanon disse: “In realtà io questa sera volevo stare con te dato che sei mio fratello gemello per festeggiare la tua vittoria di oggi, non con Defteros. Ok lui è il mio maestro però tu sei più importante!” Saga dalla rabbia gli tirò un ceffone che gli fece girare il viso a destra cosa che prima di allora non aveva mai fatto a suo fratello minore e rispose: “ Ti stai comportando come una persona infantile, oltretutto sarebbe stato scortese da parte mia rifiutare l'invito. Adesso devo prepararmi!”

 

Poi si diresse in bagno, sbattendo la porta. Kanon da fuori disse con tono isterico poiché stavano litigando: “Quello che si sta comportando come una persona infantile sei tu non io! Non... non ti riconosco più, sei cambiato!” Una lacrima gli rigò il viso. “Preferisci andare a cena fuori con il tuo amico? D'accordo vai pure, a me non interessa un bel niente! Neanche se torni tardi! Sappi questo: che domani mattina dovrai alzarti lo stesso all'alba per allenarti, non credere di saltare la lezione! Caro il mio stupido Saga!” Dal bagno il fratello rispose: “Come ti pare!” Poi continuò a lavarsi. “ Quell' ipocrita di Kanon, pensavo che fosse felice per me dato che finalmente dopo tanto tempo ho trovato un'amico che per di più ha anche la nostra stessa età, ma invece no, non è felice tutto il contrario, si sta comportando come un bambino piccolo! Non sarò certo io il primo a chiedere scusa, visto che non ho nessuna colpa! Inoltre anche lui poteva benissimo diventare amico di Aiolos, ma non lo ha fatto!”

 

Nelle settimane successive il rapporto tra Saga e Kanon non subì alcun miglioramento, anzi peggiorava notevolmente. Il maggiore appena aveva l'occasione trascorreva del tempo in compagnia di Aiolos, senza coinvolgere anche suo fratello, che se ne rimaneva sempre in disparte. Questo comportamento fece nascere in Kanon una gelosia, e un rancore, molto grande.

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Capitolo 3
*** La Fuga ***


Passarono ben cinque mesi da quando i gemelli erano stati portati al santuario, ma com' era scontato la loro situazione non era affatto cambiata. Si rivolgevano la parola soltanto in presenza dei rispettivi maestri. Ma quando erano soli, coglievano l'occasione per farsi dei dispetti. Stranamente tra loro due, colui che veniva preso più di mira dal fratello era proprio il minore. In quel lasso di tempo lui aveva fatto amicizia con altri due futuri Saint, di due anni più giovani: il primo si chiamava Camus dai lunghi capelli verde acqua e due occhi azzurri. Allievo di Degel Saint di Aquarius, mentre l'altro che era un gran chiacchierone e anche simpatico, si chiamava Milo, aveva lunghi capelli viola e due occhi azzurri, allievo di Cardia dello Scorpione. I tre ragazzi avevano legato subito, anche se Camus era un bambino serio e ligio al dovere.

 

Un pomeriggio, Aiolos avvicinandosi ai compagni, insieme ad un bambino di cinque anni disse: “ Saga... ragazzi, vi presento il mio fratellino Aiolia, anche lui tra qualche anno diventerà un Saint, proprio come il suo fratellone qui presente!” Saga mettendogli un braccio attorno alle spalle, rispose con tono scherzoso: “ Sono perfettamente d'accordo con te amico mio!”

Questo semplice gesto suscitò ancora di più la gelosia e la rabbia che Kanon provava nei suoi confronti. Strinse le nocche e si allontanò, senza dire una sola parola. Nessuno di loro se ne accorse. Una persona adulta li aveva tenuti d'occhio da lontano, questa era niente poco di meno che il Gran Sacerdote. Shion vide l'allievo di Defteros, lasciare il santuario. Sospirò molto profondamente, poi si diresse nelle sue stanze private. Solitamente avrebbe mandato Defteros o le guardie in cerca del fuggiasco, ma stavolta ci sarebbe andato lui di persona, dato che anche se da lontano aveva visto quello sguardo arrabbiato ma anche disperato.

 

Appena pronto, con i suoi abiti civili, uscì dalla tredicesima casa. Quando fu a metà delle scalinate Degel notandolo disse: “Gran Sacerdote, perdonate la domanda ma dove siete diretto?” Lui rispose: “In città, devo fare una cosa, tornerò tra qualche ora!” Subito dopo si allontanò, sotto lo sguardo vigile del Saint dell'Acquario, che poi tornò ad allenare il suo allievo. Shion riferì anche alle altre persone presenti al santuario dove stava andando, l'unico alla quale dovette raccontare tutta la verità fu Defteros. Gli riferì che avrebbe sicuramente riportato Kanon al santuario vivo e vegeto, ma in cambio lui doveva mantenere i nervi saldi e non fare scemenze prima del suo ritorno, visto che conosceva quel carattere ribelle. Egli digrignando i denti per la rabbia, fece un cenno di approvazione con la testa, questa volta gliel'avrebbe fatta pagare a Aspros e anche cara. Vide Shion allontanarsi dal santuario. Intanto su una spiaggia non troppo lontana, Kanon si stava ancora allenando, tirando calci e pugni all'aria. Era sempre più infuriato con suo fratello.

 

Non aveva, alcuna intenzione di piangere, lui non era quel genere di persona. Anzi desiderava solo una cosa, diventare più forte di Saga e dargli una bella lezione. Qualche tempo dopo cadde in ginocchio e appoggiandosi una mano sul petto sentì il suo cuore battere fortissimo, si era veramente allenato troppo. Fece un sospiro profondo e osservò il mare, quella enorme distesa di acqua salata blu davanti a lui. Istintivamente gli comparve un sorriso in volto. Quel posto gli calmava i nervi. Si alzò in piedi e pulì entrambe le ginocchia sporche di sabbia. Dieci minuti più tardi una voce alle sue spalle disse: “Lo sai che è proibito scappare dal santuario?” Kanon riconoscendola, sobbalzò per lo spavento e voltandosi rispose: “Gran Sacerdote!” Lui gli si avvicinò con calma e abbassando lo sguardo disse con voce tranquilla: “Rilassati, non sono arrabbiato, anche se dovrei esserlo. La verità è che al santuario, da lontano ho assistito alla conversazione, che è avvenuta tra te e alcuni tuoi compagni tra i quali tuo fratello e insomma, quando ti sei allontanato con uno sguardo nervoso, ti potrà sembrare strano ma in qualche modo ho capito le tue intenzioni! Quindi quando ti ho visto scappare, poco dopo ho deciso di venire a cercarti!”

 

Il minore con tono interrogativo rispose: “Veramente?” Shion disse: “Sì, può sembrarti strano  potevo mandarci o il tuo maestro, o le guardie, ma stavolta è diverso, ho deciso di venire a cercarti personalmente per farti sfogare e provare ad aiutarti, comunque prima di venire via dal santuario ho parlato con Defteros e lui sa la verità, o perlomeno una parte, ma adesso vorrei che la raccontassi a me e sono assolutamente sicuro che lo farai!” Kanon si passò una mano tra i lunghi capelli e rispose: “D'accordo ha vinto, ma andiamo a sederci laggiù su quelle sedie!” Il Gran Sacerdote non ebbe niente in contrario, e cosi fecero. Giunti lì, si misero a sedere l'uno di fronte all'altro. Shion guardandolo disse: “Ti ascolto!” Lui rispose: “Prima però potrei farle io una domanda?” Egli disse: “D'accordo!” Kanon rispose: “Dovrò dire anche al mio maestro Defteros quello che sto per dire a lei?” Shion disse: “Beh, sì!”

 

Il minore rispose: “ Non voglio farle perdere del tempo prezioso, quindi arriverò subito al punto. Io e Saga ci odiamo. Sì, insomma, siamo arrivati al punto di considerarci due perfetti estranei!” Lui con tono sconvolto ma dandosi sempre un certo contegno disse: “Cosa? Per quale ragione? Perdonami se te lo dico, ma quando vi abbiamo portato al santuario, entrambi andavate molto d'accordo, cos'è successo di tanto grave che vi ha fatti allontanare?” Kanon con voce ferma rispose: “Ricorda quando passammo per la prima volta dalla nona casa, e incontrammo Aiolos, mentre ci stavate portando su alla tredicesima? Già da quel primo incontro tra lui e mio fratello, io capì che le cose tra noi due non sarebbero più state le stesse, e infatti andò esattamente in questa maniera dato che con tutto il rispetto che ho per Sisifo, che poveretto non c'entra niente, un giorno quando ormai noi due eravamo al santuario già da qualche settimana più o meno, chiese a Aspros, il maestro di Saga, se il suo allievo era pronto per lottare contro Aiolos, e questo accettò. Insomma da allora, entrambi divennero grandi amici, e Saga si dimenticò completamente di me!”

 

Dopo qualche minuto di silenzio il Gran Sacerdote incrociando le braccia al petto disse: “Capisco, tu invece di rimanerci male, hai iniziato a nutrire dentro di te un rancore e un' odio così grande e forte che hai giurato vendetta! Kanon, posso capirti in qualche maniera, però lascia che ti dia un consiglio torna con me al santuario, so che ce l'hai con Saga, ma non puoi abbandonare i tuoi amici visto che loro non ti hanno fatto niente. Inoltre Defteros anche se può sembrare burbero in realtà è preoccupato per te e ti sta aspettando!” Il minore dei gemelli sospirando rispose: “Ok, ma continuerò l'allenamento e m'impegnerò al massimo per diventare più forte di mio fratello!” Lui concordò con quelle parole ma non emise un fiato. Infine si alzarono e tornarono indietro.

 

Quando arrivarono al santuario, Kanon si diresse verso la terza casa. Durante il tragitto, si guardò intorno in cerca dell'unica persona che non voleva vedere e fortunatamente non la trovò. Ma salutò gli altri allievi e maestri. Ad un tratto uno di questi disse correndogli incontro a voce alta: “Kaaaanoooon sei tornatooo” Lui rispose: “shhh Milo che urli, abbassa il tono di voce!” Il futuro Saint di Scorpio disse: “ Ops, scusa! Ma dove sei stato?” Egli rispose: “In un posto bellissimo, avevo bisogno di riflettere!” Un' altra voce alle loro spalle, questa più pacata e seria disse: “Ci hai fatti veramente preoccupare!” Kanon e Milo si voltarono. Il primo rispose: “Camus! Mi spiace davvero! Avevo bisogno di stare solo con me stesso!” Il futuro Saint di Aquarius, e allievo di Degel appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Sei perdonato!” Un sorriso gentile gli comparve in volto.

 

Proprio in quel momento una voce simile a quella del minore disse: “Cosa ci fate voi due in casa mia, andatevene!” Kanon difendendoli rispose: “Questa è anche casa mia, perciò loro restano!” Il maggiore stringendo i pugni disse: “Cosa diamine ci fai tu qui, non eri scappato?” Lui rispose: “ Sì ero scappato, ma sono tornato per restare, e anche per farti a pezzi!” Stava per scatenarsi un vero e proprio combattimento all' ultimo sangue. Camus, che voleva calmare le acque disse: “Milo, ascoltami con molta attenzione, i nostri amici vogliono ammazzarsi a vicenda, noi la sola cosa che possiamo e dobbiamo fare per aiutarli è andare subito a chiamare Aspros e Defteros!” Lui rispose: “E chi sono?” Camus portandosi una mano sulla fronte disse: “ I loro maestri... dai muoviamoci prima che sia troppo tardi!” Lui fece un cenno di approvazione con la testa, poi i due cavalieri uscirono dalla terza casa e si diressero verso l'arena. Sapevano che Aspros era lì, e speravano di trovarci anche Defteros.

 

Appena arrivarono videro anche i loro maestri, Sisifo e Aiolos che stavano parlando tra loro. Cardia notandoli arrivare di corsa disse: “ Milo che succede? Perchè siete cosi agitati?” Lui rispose: “Alla terza casa, Saga e Kanon i due allievi di Aspros e Defteros, stanno per fare un combattimento all'ultimo sangue!” I due maestri dissero: “Cosa!” Aspros, preoccupato per il suo allievo, rispose: “Def, andiamo subito!” Il gemello concordò quelle parole così si allontanarono utilizzando la velocità della luce. Dovevano fermarli in qualche modo, altrimenti si sarebbero veramente fatti molto male, dato che i loro colpi speciali ancora non sapevano usarli perfettamente bene. Appena arrivarono li videro che si stavano prendendo a pugni e utilizzavano alcuni dei loro colpi. I due maestri li divisero e Saga che pareva posseduto disse: “Aspros lasciami andare devo uccidere mio fratello!” Ma lui rispose: “No, calmati e spiegateci il perché vi stavate picchiando. Questo non è un comportamento degno da futuri Saint di Gemini!” Quelle parole li ammutolirono Saga tra se pensò: E se Aspros e Defteros avessero ragione? D'altronde tutta questa storia, è cominciata solo perché quel cretino di mio fratello è geloso del bellissimo rapporto di amicizia che io ho instaurato con Aiolos! Non vedo poi cosa ci sia di male in questo! È solo uno sciocco presuntuoso!”... “Defteros, ha fatto bene a separarmi da quell'idiota di Saga lo avrei ammazzato a suon di pugni, però ammetto che il mio maestro e suo fratello non che maestro della persona che non sopporto hanno ragione ci stiamo comportando veramente male, li stiamo deludendo e non è certo da ragazzini che vogliono diventare Saint, giuro a me stesso che da domani tornerò a essere quello che sono sempre stato!”

 

Defteros interrompendo quel silenzio tombale disse: “Prima che mio fratello si arrabbi definitivamente e credetemi quando lo fa non è un bello spettacolo, vorremmo sapere la vera ragione per la quale voi due, da un po di tempo a questa parte, non fate altro che litigare!” Nessuno di loro emise un fiato. Non avevano affatto paura ma erano troppo orgogliosi per dire la verità. Il maggiore incrociando le braccia al petto disse innervosendosi sempre di più: “Allora? Stiamo aspettando!” Lui rispose: “Aspros! Cerca di controllare la tua rabbia!” Suo fratello guardandolo disse: “Rispondi ad una semplice domanda, caro il mio gemellino, durante i vostri allenamenti hai mai sgridato urlato, o trattato male Kanon oppure, oppure lo hai sempre trattato come se lui fosse tuo fratello minore invece che un tuo allievo!” Defteros rispose: “Cosa stai cercando d'insinuare, e che c'entra adesso con questa storia?” Egli disse: “Rispondi!” Lui rispose: “L'ho sgridato, questo non ho certo paura a negarlo! Inoltre so bene che lui è il mio allievo!”

 

Poco dopo Kanon disse: “ Ok... se proprio ci tenete, dirò la verità ma soltanto al mio maestro Defteros!” Il diretto interessato, rispose: “ Hrm, cosa ne pensi fratello? Sei d'accordo?” Lui disse: “Sì è giusto! Mi sembra un'ottima soluzione! Io e Saga vi aspettiamo qui!” Non appena ebbe detto quella frase i due maschi si diressero verso un'altra stanza della terza casa per parlare in privato. Giunti lì, si misero seduti e Kanon, iniziò a raccontare per filo e per segno tutto quello che aveva raccontato a Shion quando quest'ultimo lo aveva trovato sulla spiaggia. Il suo maestro lo ascoltò con molta attenzione, anche se ogni tanto gli faceva qualche domanda per farlo andare più nei dettagli, e Kanon non si tirava certo indietro. Nell'altra stanza anche Aspros e Saga stavano parlando. Il maggiore non si sentiva affatto in colpa per come aveva trattato suo fratello e sopratutto per averlo lasciato solo, preferendo la compagnia di Aiolos.

 

Appena Kanon giunse al termine disse: “Questa è tutta la verità, può sembrare sciocco ma avevo paura che tu ti arrabbiassi ecco il perché non ti ho detto niente!” Defteros rispose: “ Tu non hai mai avuto paura di me, anche perché se la memoria non m'inganna siamo andati subito d'accordo già dalla prima volta che ci siamo visti!” Lui disse: “Mi spiace tanto!” Egli rispose: “Non importa, quello che conta è che tu abbia detto la verità!” Kanon disse: “Def, mi togli una curiosità, so che non c'entra niente!” Il suo maestro rispose: “Dimmi pure!” Egli disse: “Quanto sei alto?” Lui rispose: “Un metro e novantadue centimetri! Sono quattro centimetri più alto di Aspros!” Non appena ebbe detto questa frase entrambi si misero a ridere, poi quando si ricomposero tornarono dai loro fratelli e tutti insieme visto che era quasi ora di mangiare andarono verso la mensa della tredicesima casa. Kanon ovviamente stava a debita distanza da quella persona estranea che sino a qualche mese prima era suo fratello gemello. Anche lui ovviamente faceva lo stesso, entrambi avevano preso l'abitudine di mangiare assieme ai loro rispettimi amici dandosi le spalle a vicenda.

 

Un giorno a Defteros venne un'idea e disse: “Ehi Aspros, hai un minuto?” Lui rispose: “Sì, che succede?” Egli disse: “Ancora non è confermato, dato che prima devo discuterne e dovrai essere presente anche tu con il Gran Sacerdote, comunque...” Il fratello rispose: “Def, ti spiacerebbe arrivare al punto?”Lui disse: “ Voglio chiedere al Gran Sacerdote Shion se è disposto a trasferire Kanon nella nostra casa e ovviamente te andrai a stare nella terza assieme a Saga!” Lui si sarebbe aspettato che il maggiore iniziasse a sbraitare o a insultarlo o ancora a prenderlo a schiaffi ma invece rispose: “Per quale ragione vorresti questo scambio?” Il tono della sua voce era calmo, cosa del tutto strana. Defteros disse: “ Beh, ricordi quando io e te avevamo la loro età? Beh abbiamo iniziato a detestarci, non ricordo il motivo, ma la sola cosa che ricordo è che il rancore che sentivamo l'uno verso l'altro era sempre più forte, mi spiace dirlo ma Saga e Kanon stanno facendo esattamente lo stesso!”

 

Aspros rispose: “Capisco! È come se in qualche modo, stessimo ripercorrendo il passato ma attraverso loro!” Il minore disse: “Ti sei reso conto di aver appena detto una frase che non ha alcun senso, vero?” Aspros stuzzicandolo rispose: “E con questo? Tu le dici continuamente! Adesso però basta scherzare andiamo dai nostri allievi. Poi dobbiamo parlare con il Gran Sacerdote!” Suo fratello tossicchiò e fece un cenno di approvazione con la testa. Infine camminando l'uno vicino all'altro raggiunsero l'arena.

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Capitolo 4
*** L'Inizio dello Scontro (prima parte) ***


NOTA DELL' AUTRICE: Questo capitolo sarà diviso in due parti, visto che è più lungo rispetto agli altri. Come sicuramente avrete già intuito dal capitolo precedente i due protagonisti, Saga e Kanon, hanno già cominciato a odiarsi, ma ancora ne devono succedere delle belle. Non posso anticiparvi niente, ma augurarvi solo buona lettura. Ciao.

 

 

 

Alcune ore più tardi, quando gli allenamenti, giunsero al termine, Aspros disse: “Saga, Kanon andate a cambiarvi, poi raggiungeteci alla tredicesima casa. Io e Defteros, dobbiamo parlare con voi in presenza del Gran Sacerdote!” Kanon, ovviamente non se lo fece ripetere una seconda volta e si diresse da quella parte. Saga osservando il suo maestro rispose: “ Di cosa, se posso chiedere?” Questa volta fu Defteros a parlare e disse: “ Di una questione molto importante. Adesso vai. Raggiungi tuo fratello, lui è già arrivato a destinazione!” Il maggiore voltandosi fece appena in tempo a vedere un pezzetto della chioma blu notte di Kanon che entrava nellla terza casa. Strinse le nocche e iniziò a correre da quella parte, sotto lo sguardo attento e vigile dei due maestri, che scossero la testa. E appena lo videro sparire dalla loro vista, si diressero verso la tredicesima casa.

 

Durante la salita, ogni tanto si fermavano a scambiare due parole con i loro colleghi. Defteros si sentiva molto teso come una corda di violino, ma dopo tutto era stato lui ad avere l' idea, e non poteva più rimangiarsela. Quando arrivarono alla nona casa Sisifo vedendoli passare disse: “Ciao gemini, dove andate?” Aspros rispose: “Dal Gran Sacerdote!” Il Saint di Sagitter disse: “Ah sì?” Lui rispose: “Già, mio fratello deve...” Egli, ovvero Defteros che già era nervoso, interrompendolo disse: “Stai zitto! Chiudi questa dannata bocca una volta tanto! Questi sono affari nostri, non voglio che tu lo dica ai quattro venti! Adesso andiamo!” Si allontanò a passo di carica. Aspros rispose: “Scusalo, oggi non è in sé ” Dopo che ebbe pronunciato questa frase seguì il gemello e lo raggiunse, ma non gli disse niente. Appena furono alla tredicesima casa, le guardie li fecero entrare nella sala del trono. I due Saint si misero rispettosamente in ginocchio dinanzi al Gran Sacerdote e lui disse: “Aspros e Defteros che coincidenza, vi stavo aspettando, perché dovevo parlare proprio con voi due!” Entrambi risposero: “Di cosa?” Shion facendo un sospiro profondo disse: “ Di una faccenda importante che riguarda i vostri allievi, Saga e Kanon!”

 

I due ragazzi si scambiarono uno sguardo reciproco. Poi Defteros rispose: “Vuole decidere assieme a noi la punizione più giusta da impartire al mio allievo Kanon riguardo la sua fuga dal santuario?” Egli scuotendo leggermente la testa disse: “No Defteros, non è per quello, ma per un'altro motivo ben più importante! Alzatevi in piedi!” Entrambi i Saint, non se lo lasciarono ripetere, e Aspros disse: “La ascoltiamo!” Il Gran Sacerdote con tono deciso disse: “ Tra quattro anni, ovvero quando i vostri allievi avranno quattordici anni, combatteranno l'uno contro l'altro in un vero torneo per aggiudicarsi l'armatura di Gemini!” Defteros rispose: “ Scusi la domanda, e chi perderà?” Lui disse: “Chi perderà, mi spiace dirlo, dovrà lasciare per sempre il santuario e non farvi più ritorno; in altre parole sarà esiliato! Defteros dovresti saperlo! Tu ci sei già passato! Questa è la regola” Il minore sospirando rispose: “Sì, Gran Sacerdote lei ha perfettamente ragione!” Aspros disse cercando di alleggerire la situazione: “Perdoni se cambio argomento, noi siamo venuti qui anche per un'altro motivo. Mio fratello Defteros voleva chiederle una cosa... sembra strano dirlo ma per una volta io sono perfettamente d'accordo con lui!”

 

Shion osservandolo rispose: “Parla, ti ascolto!” Il diretto interessato disse: “ Ok, mi piacerebbe che Kanon si trasferisse a dormire nei nostri alloggi e ovviamente questo birbante che mi ritrovo per fratello andasse nella terza casa a dormire con Saga, dato che, come lei sicuramente già ne è a conoscenza, quei due non vanno più d'accordo!” Egli rispose: “Sì, va benissimo! Mi sembra un'ottima idea, anche perché se continuiamo a farli vivere insieme nella terza casa prima o poi quei due la butteranno giù!” Pochi minuti dopo una guardia, entrando nella sala, disse: “Gran Sacerdote sono arrivati Saga e Kanon!” Lui rispose: “Li faccia entrare!” Egli non se lo lasciò ripetere una seconda volta. Quando i due allievi entrarono nella sala, entrambi i maestri si erano messi accanto al Gran Sacerdote. Aspros gli fece cenno di mettersi in ginocchio, loro due imitarono il gesto. Shion disse: “Lo sapete il perché siete qui?” Kanon rispose: “No, Gran Sacerdote! Il maestro di Saga ci ha detto che dovevamo raggiungerli qui dopo che ci eravamo cambiati, e così abbiamo fatto!”

 

Defteros disse: “Gran Sacerdote, con il suo permesso, vorrei essere io a comunicare la notizia ai nostri due allievi!” Lui rispose: “ Procedi!” Egli osservandoli disse: “ Da questa sera tu Kanon, verrai a vivere con me nei nostri alloggi, mentre Aspros andrà nella terza casa e ovviamente vivrà assieme a Saga. So bene che questa decisione improvvisa vi ha lasciati senza parole, ma per ora è la migliore, dato che non andate tanto d'accordo! Vorrei aggiungere che è provvisoria! Cosa ne dite? Siete d'accordo?” “Kanon che lascia la terza casa e essa diventa solo mia? Certo che sono d'accordo, anche se devo dividerla con Aspros, ma lui è il mio maestro e non mi sta sempre addosso come faceva Kanon! Questa soluzione mi piace!” A quel pensiero il maggiore sogghignò sotto i baffi.

 

Ma sì, perché non dovrei separarmi da Saga? Dopottutto anche se eravamo gemelli, non possiamo mica restare per sempre appiccicati! Il mio maestro ha avuto un'idea molto più che favolosa, oserei dire Galattica!” Un sorriso furbo gli comparve in volto. Aspros disse: “Ehy, allora qual è la vostra decisione?” Stavolta il tono della sua voce era gentile. Casualmente entrambi risposero insieme: “D'accordo, accettiamo!” I loro maestri rimasero decisamente a bocca aperta, non si sarebbero mai aspettati che i loro allievi acconsentissero così senza pensarci. Shion disse: “Ne siete proprio sicuri?” Il minore rispose: “Parlo per me stesso, ma posso dirle che sì, sono sicuro della mia decisione, oltretutto vado d'accordo con il mio maestro! Vivere insieme per me è una sfida!” Aspros guardando il suo allievo disse: “E tu Saga che ne pensi?” Visto che era davanti al Gran Sacerdote rispose: “ Sarà un piacere condividere la terza casa con una persona seria e calma come Aspros, invece che con un pasticcione disordinato, casinista, irresponsabile come lo era lui!”

Kanon udendo quelle parole digrignò i denti. Era ben consapevole che lui lo faceva apposta a provocarlo in quel modo. Stavolta erano non solo in presenza dei loro maestri ma addirittura del Gran Sacerdote. Tra sé pensò: “Questa te la farò pagare amaramente, Saga! Fosse l'ultima cosa che faccio!” Una voce a lui familiare disse: “Kanon, cerca di controllare la tua rabbia, so cosa provi adesso. Chiedi al Gran Sacerdote il consenso per uscire dalla sala! E anche dal santuario, andiamo a fare una camminata in città. Hai bisogno di sfogarti!” Lui rispose: “Gran Sacerdote, con il suo permesso vorrei uscire dalla tredicesima casa, e anche dal santuario, questa volta però assieme al mio maestro Defteros per fare una passeggiata in città!” Egli aggiunse: “Gli allenamenti di oggi sono stati molto duri e il mio allievo si è impegnato tanto, quindi ho deciso che si meritava un premio!” Shion rispose: “D'accordo potete andare!” Entrambi s'inchinarono in segno di rispetto, poi uscirono dalla sala. Kanon non degnò suo fratello di uno sguardo.

 

Dieci minuti più tardi, Kanon disse: “Def, mi hai portato in città perché volevi parlarmi anche di un'altra cosa, vero?” Lui rispose: “Sì esatto, ma come lo hai capito?” Egli disse: “Ho semplicemente, tirato a indovinare... dai parla, dimmi la verità!” Defteros rispose: “Ok... poco fa prima che tu e Saga arrivaste alla tredicesima casa, Shion ci ha confidato una notizia che ha lasciato me e Aspros a bocca aperta e questa riguarda voi due!” “Hrm...sono molto curioso di sapere la notizia che sta per comunicarmi il mio maestro Defteros. Certo sono ancora un ragazzino, ma dopo che l'avrò saputo mi impegnerò al massimo per diventare un Saint. Ok, calma Kanon, una cosa alla volta! Intanto informati riguardo la notizia, poi staremo a vedere!” Fece un sospiro profondo. Nonostante avesse solo dieci anni, come statura sembrava più grande della sua età. Facendo un sospiro profondo disse: “Ovvero? Di che notizia si tratta?” Il suo maestro rispose abbassando lo sguardo: “Tra quattro anni si svolgerà un torneo, e dovrete partecipare anche tu e Saga, ma non come alleati. Combatterete l'uno contro l'altro e il vincitore si aggiudicherà l'Armatura di Gemini, mentre chi perderà dovrà lasciare per sempre il santuario e sarà esiliato. Insomma, non potrà più farvi ritorno!” Il minore sgranando gli occhi disse: “Non è giusto!” Defteros rispose: “Purtroppo, questa è una regola e va rispettata!” Detto questo, continuarono a camminare e parlare di altri argomenti. Kanon colse l'occasione per chiedergli delle informazioni che riguardavano sia il tornero sia i Saint. Lui si sarebbe impegnato moltissimo pur di raggiungere quell' obbiettivo, non voleva certo mollare e darla vinta alla persona con la quale era in guerra.

 

Intanto al santuario, e per la precisione nella terza casa, Aspros guardando il suo allievo disse tenendo le braccia incrociate al petto con tono severo: “Si può sapere cosa ti è preso poco fa? Stuzzicare tuo fratello Kanon, in presenza non solo mia e di Defteros ma addirittura anche del Gran Sacerdote? Per quale ragione lo hai fatto? Volevi finire nei guai? Ho notato benissimo la collera nei suoi occhi per fortuna che mio fratello è riuscito a calmarlo! Saga capisco che abbiate dei problemi, ma stavolta hai veramente esagerato! Tieni più all' amicizia di Aiolos, che conosci da poco, che all'affetto vero e sincero di un gemello come lo è Kanon? Lui per te, a quanto ne so, c'è sempre stato e anche se adesso non sembra ti vuole molto bene!” Egli con tono freddo rispose: “Non m'importa, ormai siamo due estranei. Io non ho più un gemello!” Il suo maestro avrebbe voluto ribattere qualcosa, ma preferì evitare una discussione, anche perché Saga era ancora un ragazzino. Guardandolo disse: “Lo pensi davvero? Quello che hai appena detto?”

 

Il suo allievo rispose: “Sì, mai stato più convinto in tutta la mia vita! Aspros tutto bene? Hai una faccia! Sembri nervoso!” Lui disse: “Sto bene, adesso devo andare a preparare la mia roba, lo hai sentito anche tu quello che ha detto Defteros. Da stasera io mi trasferisco qui!”Stava fingendo di essere gentile, in realtà quella era solo una maschera che nascondeva una rabbia incontrollata. Poco dopo uscì dalla terza casa, e si diresse verso la tredicesima stringendo le nocche, ma cercando anche di controllarsi. Non doveva far scoprire agli altri maestri il suo stato d'animo. Una voce amica disse: “Ehy Aspros!” Lui si bloccò e rispose: “Ciao, Sisifo!” Il Saint di Sagitter, intuendo che aveva qualche problema, disse: “Tutto ok?” Egli rispose: “Sì, sto bene. Adesso scusami, ma ho delle cose da fare!” Non voleva certo mancargli di rispetto, visto che erano amici. Subito dopo continuò a salire le scalinate.

 

Il suo amico lasciò andare un sospiro rassegnato, ormai ci aveva rinunciato a capire il carattere di uno dei gemelli, Intanto Aspros era arrivato a destinazione, e dopo aver finito di preparare la sua roba, la rabbia s'impossessò di lui e iniziò a urlare a squarciagola come un pazzo. Fortunatamente le pareti erano insonorizzate, così nessuno lo avrebbe sentito. Cominciò a prendere a pugni una colonna cercando di controllare la sua forza, non poteva certo buttarla giù. Aveva bisogno di sfogarsi con qualcuno. Sperava che la persona giusta tornasse il prima possibile, soltanto lui sapeva come calmare quella furia. Lacrime colme di rabbia gli rigavano il viso. Un quarto d' ora più tardi una sagoma maschile familiare, entrando dentro la stanza, disse vedendola in disordine: “Fratello... per caso hai usato la Galaxian Explosion qui dentro?” Quella frase era scherzosa. Il maggiore non rispose. Continuò a prendere a pugni la colonna come se niente fosse.

 

Egli avvicinandosi al gemello e appoggiandogli una mano sulla spalla tremante disse: “Aspros? Cos'hai?” Il maggiore si voltò e guardandolo negli occhi rispose: “Per la prima volta in tutta la mia vita non ho mai sentito una frase più crudele e meschina di quella che ha pronunciato il mio allievo Saga!” Aveva il volto rigato dalle lacrime. Defteros con tono interrogativo disse: “Che frase?” Egli rispose: “Che... che lui è diventato figlio unico. Considera Kanon un estraneo!” Lui abbracciandolo stretto disse: “ Fratello, calmati. Sei arrabbiato e ne hai tutte le ragioni. Se vuoi farla pagare a Saga c'è una soluzione!” “Vediamo... la punizione giusta sarebbe fargli fare tutte le scalinate di corsa su e giù ma senza utilizzare la velocità della luce, anche perché lui ancora non ce l'ha! Sono veramente un genio!” Sogghignò tra sé senza farsi vedere da Defteros. Poi rispose: “E sarebbe?” Il gemello disse: “ Beh, questa sta a te deciderla essendo il suo maestro. Ok scherzi a parte vuoi sempre trasferirti alla terza casa?” Lui rispose: “Sì! Però mi devi dare una mano nel portare laggiù tutta la mia roba!” Il minore dei gemelli fece un cenno di approvazione con la testa, ma non emise un fiato.

 

Intanto Saga aveva “generosamente” buttato fuori dalla ormai sua terza casa, le poche cose dell'ex inquilino, “Così impari! Questa non è più casa tua, ma da questo momento è soltanto mia, ahahahahah!” Dentro di lui, si stava risvegliando lentamente un lato oscuro. Il minore iniziò a raccogliere tutto con calma. Una voce maschile disse: “Kanon!” Lui voltandosi rispose: “A... Aiolos? Cosa vuoi?” Il suo quasi amico raccolse da terra un libro e porgendoglielo disse: “Aiutarti!” Il minore, rispose: “Vattene, non ho bisogno di elemosina, sopratutto da chi mi ha portato via la persona alla quale tenevo di più!” Il futuro Saint di Sagitter in qualche modo sapeva benissimo che lui aveva ragione, perciò a malincuore decise di fare come gli era stato detto e tornò alla nona casa.

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Capitolo 5
*** L'Inizio dello Scontro (seconda parte) ***


Passarono tre anni e mezzo dal giorno in cui Kanon era andato a vivere con Defteros e Aspros con Saga. Riguardo i primi due, grazie ad una richiesta che aveva fatto tempo addietro Defteros al Gran Sacerdote, che Shion ricordava ancora adesso quel giorno con piacere, “Gran Sacerdote, vorrei il suo consenso per poter allenare il mio allievo, Kanon, fuori dal santuario, e per la precisione su una spiaggia. Non si preoccupi ho già controllato: essa è nascosta da alcune rocce, quindi nessuno ci vedrà mentre ci alleniamo e utilizziamo i nostri colpi speciali... Kanon tempo addietro mi ha riferito che il mare riesce a calmarlo, ma allo stesso tempo a dargli la forza necessaria!”... “e va bene, avete il mio consenso, ma non dovete assolutamente farvi vedere da nessuno! Né tanto meno combinare guai! Altrimenti, rischiereste di farci scoprire!” Il Gran Sacerdote lasciò andare un sospiro profondo, era molto più che soddisfatto di aver acconsentito, a quella richiesta.

 

Nel frattempo su una spiaggia, nascosta tra le rocce distante dal santuario, due ragazzi si stavano allenando. Ogni tanto utilizzavano i loro colpi speciali. Kanon era diventato alto e muscoloso, i suoi capelli come lunghezza adesso gli arrivavano addirittura sotto al fondoschiena- Aveva imparato a schivare i colpi del suo maestro, che ad un tratto disse: “Another Dimension!” Defteros, scomparve alla vista per qualche istante. Poi grazie alla sua abilità tornando sulla spiaggia rispose: “ Wow molto bravo, mi hai colto di sorpresa, questa non me l'aspettavo!” L'allievo con un ghigno decisamente furbo in volto disse: “Ho imparato dal miglior maestro di tutta la galassia!” Defteros avvicinandosi rispose: “Facciamo una pausa di dieci minuti. Ci stiamo allenando da ore e onestamente ce la meritiamo!” Kanon fece un cenno di approvazione con la testa e un sorriso gli comparve in volto. In quel lasso di tempo erano diventati anche grandi amici. Nel frattempo al santuario, anche Saga stava facendo una pausa di dieci minuti e parlava con il suo migliore amico Aiolos. Questo disse: “So che probabilmente non sono affari miei, ma per quale ragione non vuoi sistemare le cose con Kanon? Dopo tutto anche se entrambi vi ostinate a dire il contrario, per legge resterete sempre gemelli!” Il maggiore rispose: “Per il semplice fatto che lo odio! Lui non capisce niente è un menefreghista insensibile!” Poco dopo i loro maestri li chiamarono perché dovevano tornare ad allenarsi. La pausa era terminata.

 

Trascorsero due giorni, e il torneo era sempre più vicino. I gemelli si stavano impegnando al massimo, superando le loro capacità. La sera prima del torneo, Defteros entrò nel loro alloggio e vide il suo allievo che stava camminando per la stanza a passo di carica come se fosse un' animale in gabbia. Sospirando disse: “Kanon che hai?” Lui rispose: “Domani io e Saga ci scontreremo in un vero torneo, cosa che non abbiamo mai fatto prima. Intendiamoci, mi sento al massimo dell' agilità e sono in perfetta forma, però entrambi sappiamo quali sono i nostri punti deboli, essendo gemelli. Questa cosa mi rende particolarmente nervoso!” Defteros disse: “Ehy, calmati respira. Posso capire benissimo quello che stai passando; sai anche io tanti anni fa ho lottato contro Aspros, esattamente per il vostro stesso motivo!” Lui rispose: “Chi ha vinto?” Il suo maestro disse: “Mio fratello! Io venni esiliato dal santuario. Ma adesso non si parla di noi, ma di te e Saga. Ascoltami bene, domani dovrai tirare fuori tutta la tua forza e l'energia che hai dentro di te. Se vuoi vincere, non dovrai lasciarti sopraffare. Sai bene che lui è furbo e userà molti trucchetti per imbrogliarti. Fai attenzione!” Kanon abbracciandolo rispose: “Ok... grazie Defteros!” Una sagoma maschile familiare uguale a Kanon li stava spiando dalla finestra e sussurrò a se stesso: “Domani, non ti permetterò di vincere Kanon, sarò io il nuovo Saint di Gemini!” Poi tornò alla terza casa con un ghigno malvagio in volto, come se niente fosse.

 

Un'altra figura, Camus, stavolta dall'undicesima casa lo vide e pensò: “Ma quello è Saga! Per quale ragione è andato alla tredicesima casa? Mah! Sicuramente a giudicare dal suo sguardo non per parlare con il Gran Sacerdote! Speriamo che lo scontro di domani non si trasformi in una catastrofe!” Degel comparendogli alle spalle disse. “Camus, tutto bene?” Lui voltandosi rispose: “Sì maestro!” Poi tornarono nell' undicesima casa.

Arrivò il giorno del torneo e l'arena era gremita di gente, venuta dalla città per assistere allo scontro tra i due gemelli. Ovviamente entrambi erano già presenti, concentrati e pronti al combattimento. Sul lato destro, Aspros disse: “Saga, sei carico?” Lui stringendo le nocche sino a sbiancarle rispose: “Sì, lo farò a pezzi, e la vittoria sarà mia!” Il maestro disse: “Non esagerare, adesso!” Egli rispose: “Non sto esagerando ma parlo sul serio!” Il suo sguardo era strano. Aspros non lo aveva mai visto prima. “Kanon, stai attento!” Istintivamente si preoccupò per l'allievo del fratello. Intanto sull'altro lato dell'arena anche Defteros e Kanon stavano parlando. Erano tranquilli, o meglio solo il maestro era calmo; lui Kanon era concentrato riguardo il combattimento.

 

Il presentatore disse: “Benvenuti signore e signori a questo torneo speciale, dato che si scontreranno due ragazzi identici, per una ragione particolare, ma adesso cedo la parola al Sommo Gran Sacerdote Shion, che vi spiegherà chi sono questi ragazzi e anche il premio! Un' applauso!” Le persone applaudirono. Questo rispose: “Grazie, allora i due ragazzi che si affronteranno in questo scontro senza esclusione di colpi sono i gemelli Saga e Kanon. Entrambi sono identici come aspetto fisico. Insomma, combatteranno sino a quando l'Armatura di Gemini sceglierà uno di loro due come suo degno custode, mentre l'altro, secondo le regole, dovrà lasciare il santuario perché sarà esiliato! Detto questo auguro a entrambi i guerrieri buona fortuna e che il combattimento abbia inizio!” Non appena Shion ebbe pronunciato quelle parole, i due gemelli andarono sull'arena e iniziarono a combattere studiandosi l'un l'altro. Volevano essere sicuri di non sbagliare, essendo i loro colpi uguali. Saga disse: “Allora, cosa stai aspettando? Perché non mi attacchi? Cosa c'è, hai paura?” Il minore con tono di sfida rispose: “Io, paura di te? Ma piantala! Mi sto solo riscaldando!” Lui gli tirò un doppio calcio sulle costole che lo costrinse a indietreggiare, ma non lo fece cadere a terra, visto che si aspettava una mossa simile, lo conosceva troppo bene.

 

Kanon in risposta lo colpì con un pugno ben piazzato in volto scaraventandolo a terra, era in una forma molto più che perfetta. Il maggiore sentì caldo e si accorse che lui gli aveva rotto il labbro, perciò disse: “Questa me la paghi!” Egli rispose aumentando il cosmo: “Fatti sotto!” Iniziarono a picchiarsi come mai prima d'ora. Il pubblico osservava i due guerrieri con particolare attenzione. Era molto colpito da quanta grinta e rabbia ci stessero mettendo. Quando il minore stette per avere la meglio, non si seppe come né tanto meno il perché, l'Armatura di Gemini scelse come suo nuovo custode Saga e  disse: “Another Dimension!” Fece scomparire Kanon, e questo ricomparve poco dopo, anche se aveva perso. Il Gran Sacerdote disse: “Il combattimento è terminato, abbiamo il vincitore! Saga da oggi è il nuovo Saint di Gemini, congratulazioni!”Lui rispose: “Grazie sommo Shion!” Intanto Kanon era arrivato alla tredicesima casa, aveva lo sguardo serio. Da dentro l'armadio prese la borsa e iniziò a metterci dentro la sua roba. Non poteva restare lì. Aveva perso quindi doveva andare via dal santuario. Sentì una lacrima che gli rigò il viso. L'asciugò subito. Dieci minuti dopo, chiuse la borsa e visto che non poteva permettersi di salutare personalmente le persone alla quale si era affezionato e voleva bene, decise di scrivere loro una lettera.

 

Cari Amici...

Non ho potuto salutarvi di persona per il semplice fatto che... che avendo perso il combattimento contro Saga, non mi è stato possibile.

Però, ho deciso di salutarvi con questa unica lettera. Defteros voglio cominciare da te. Sei stato un grandissimo maestro,in questti quattro anni mi hai insegnato tantissime cose, che non sapevo.

Hai avuto davvero molta pazienza con una testa calda e anche scapestrata come me, grazie. Inoltre sei e sarai per tutta la vita un grandissimo amico, non ti dimenticherò mai.

Milo e Camus, il duo che non si separa mai, probabilmente perché siete grandi amici,

Voglio ringraziare dal profondo del mio cuore anche voi per la gentilezza e sopratutto l'amicizia che mi avete donato in questi anni.

Ho sempre pensato che un ragazzo permaloso,arrogante,insensibile, testardo e scontroso come lo sono o meglio lo ero io, non trovasse amici ma invece mi sbagliavo.

Adesso veniamo all'ultima persona ma non per questo meno importante. Sì lo so ce ne sarebbero tante altre ma se le elenco tutte facciamo notte.

Tu, Aiolia, innanzitutto io non ce l'ho con te Leoncino, anche perché non c'entri niente.ma con tuo fratello Aiolos, che mi ha portato via un pezzo del mio cuore. (mio fratello Saga)

Insomma, a parte questo, grazie anche a tutti gli altri Saint, e in particolar modo a colui che in questi anni per me è stato come un padre ovvero il Gran Sacerdote Shion.

 

Detto questo vi abbraccio tutti e statemi bene.

Con affetto, Kanon.

 

Mise il foglio sul tavolo, mentre le lacrime gli rigavano il volto. Quella era la prima volta che si sentiva davvero solo. Uscì dalla tredicesima casa da un passaggio segreto. Sull' arena, gli altri ragazzi si congratulavano con Saga per la vittoria e per il fatto che era diventato il nuovo Saint di Gemini. A lui non importava niente se Kanon aveva lasciato il santuario, anzi finalmente era scomparso per sempre dalla sua vita. Defteros fece un sospiro triste, essendo il maestro di Kanon ne sentiva già la mancanza. Il Gran Sacerdote notandolo in disparte disse avvicinandosi: “Tutto bene?” Lui rispose: “Gran Sacerdote, le domando scusa, in realtà sento la mancanza del mio allievo!” Shion disse: “è una cosa del tutto naturale, ho il sospetto che tu voglia tornare alla tredicesima casa, vero? Per la precisione al tuo alloggio! Vai pure!” Defteros rispose: “La ringrazio! Anche se la troverò vuota perché Kanon sarà già andato via!” Non appena ebbe pronunciato questa frase, si allontanò. Milo,Camus e Aiolia lo videro allontanarsi. Il Gran Sacerdote che aveva una pazienza inesauribile disse: “Andategli dietro!” Il trio rispose: “Grazie!” E si allontanarono sotto lo sguardo vigile del Gran Sacerdote.

 

Defteros sentendoli arrivare disse: “Ragazzi, che cosa ci fate qui?” Camus rispose: “Vogliamo farti compagnia, d'altronde Kanon è anche nostro amico!” Un sorriso comparve sul volto del maestro, poi si diressero verso la tredicesima casa e entrarono dentro l'alloggio che Defteros sino al giorno prima aveva condiviso con il suo allievo. Ma adesso, questo era andato via e non sarebbe più tornato, Aiolia disse: “Che tristezza, ma questa stanza senza la confusione di Kanon è troppo silenziosa!” Defteros rispose: “è vero! Stento ancora a credere che non lo rivedremo più!” Milo notò un foglio sopra al tavolo e disse: “Ragazzi, Kanon ci ha lasciato una lettera!” Camus rispose: “Leggila, cosa aspetti!” Il suo amico non se lo lasciò ripeteree la lesse. In essa lui li salutava e ringraziava per l'amicizia che si erano dati in quegli anni. Considerava Defteros oltre che un bravissimo insegnante anche un grandissimo amico. Lui gli aveva insegnato tantissime cose. Ringraziava anche i suoi tre nuovi amici Milo,Aiolia e Camus perché nonostante il suo pessimo carattere erano riusciti a farlo cambiare. Defteros disse: “Buona fortuna, amico mio!” Milo rispose: “ Chissà, forse un giorno se gli Dei vorranno ci rivedremo!” Quel giorno sarebbe stato molto lontano.

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Capitolo 6
*** La decisione del Gran Sacerdote ***


Trascorsero cinque lunghe settimane dal giorno in cui Kanon era stato esiliato dal santuario, e fortunatamente lui era riuscito ad affittare una piccola casa in città. I padroni di essa erano sempre gentili con lui. Il ragazzo, essendo un'ottimo nuotatore, era riuscito a trovare un lavoro come insegnante di nuoto; infatti si trovava nella palestra dove lavorava. Sempre meglio che stare a bighellonare per la città senza far niente. Doveva pur guadagnare qualche dracma per pagare l'affitto. Ogni tanto gli capitava di pensare ai suoi migliori amici, e sorrideva a quei pensieri “ Sicuramente a quest'ora nonostante si stiano allenando Milo, conoscendo il suo carattere vivace, starà facendo impazzire Cardia, ma ormai avrà imparato a essere un'ottimo Saint e a utilizzare benissimo la sua Cuspide Scarlatta, così come Camus, e Aiolia. Ma... spero che anche il mio maestro e caro amico Defteros non stia ancora troppo male per me, e non avrei mai pensato di dirlo che suo fratello Aspros gli stia vicino. Certo, aveva un brutto carattere ma gli vuole bene!” In quel momento una voce amica disse: “Ehy Kanon! È arrivato il tuo gruppo!” Lui osservando il collega rispose tranquillamente: “Grazie, vengo subito!” Ovviamente, non aveva detto a nessuno che molto tempo prima, lui aveva vissuto al santuario per diventare un Saint di Atena. Questo segreto doveva tenerlo per sé. Fece un sospiro sereno, e raggiunse il suo gruppo. Ormai aveva fatto amicizia con quei ragazzi.

 

Intanto al Santuario, era tornata la serenità, Defteros vide Saga seduto in tribuna e avvicinandosi disse con tono serio: “Ciao, posso parlarti?” Lui rispose evitando il suo sguardo: “Se proprio devi!” Il maestro di suo fratello incrociando le braccia al petto disse: “Porta più rispetto a me! Dato che sono stato Saint di Gemini molto prima che tu nascessi!” Saga sbuffando rispose: “Si può sapere cosa diamine vuoi?” Defteros disse: “Sapere una volta per tutte, se durante il combattimento contro Kanon, di cinque settimane fa sei stato leale oppure hai barato!” Si stava arrabbiando e parecchio. Il maggiore alzandosi in piedi rispose: “Cosa voirresti insinuare? Che sono un imbroglione? Ho vinto onestamente e questa Armatura ne è la prova!” Lì nelle vicinanze c'erano Doko e Albafica che stavano allenando due allievi, videro la scena, decisero che era meglio intervenire. Albafica disse: “Vai a chiamare Aspros! Visto che a quanto ne so, quando Def si arrabbia solo il gemello è in grado di placare la sua collera, corri!” Libra rispose: “Volo!” E si allontanò alla velocità della luce. Sperava di trovare Aspros il prima possibile. Stava per ripetersi la stessa cosa di molto tempo prima, e non doveva assolutamente accadere. Quando finalmente dopo dieci minuti, lo trovò vide che stava parlando amichevolmente con Sisifo e urlò: “ASPROOOOS!” I due Saint si voltarono. Il diretto interessato rispose alzandosi in piedi: “Doko? Che succede? Per quale ragione sei così agitato?” Il Saint di Libra disse: “ Tuo... tuo fratello e Saga sono sull'arena e hanno iniziato una discussione accesa!” Aspros rispose osservando il suo amico. “Sisifo vieni anche tu, dobbiamo fermare quei due incoscienti, prima che distruggano il santuario! Se Shion dovesse scoprirli si infurierebbe davvero!”All'arena i due litiganti stavano discutendo come pazzi.

 

Pochi secondi dopo dalla nona casa sentirono una voce tuonante e decisamente familiare urlare: “Che diamine state combinando voi due!” Il Saint di Sagitter rispose: “Troppo tardi, li ha sentiti!”All' arena i due Saint videro che stavolta il Gran Sacerdote era veramente in collera, e Defteros disse: “Sommo Shion, noi le chiediamo!” Egli rispose: “Silenzio! Venite con me alla tredicesima casa senza fiatare!” Entrambi erano veramente nei guai. Il Gran Sacerdote non aveva mai perso le staffe con nessuno, ma quella volta due Saint, per giunta di Gemini, gli avevano fatto superare il limite della sopportazione. In quel momento Aspros, Doko e Sisifo raggiunsero Albafica e gli altri Saint. Aspros disse: “Dove sono mio fratello e Saga?” Milo con tono quasi spaventato rispose: “Il Gran Sacerdote li ha portati alla tredicesima casa. Era veramente molto ma molto infuriato con loro!”Aspros strinse le nocche, perché sapeva che questa volta suo fratello era veramente nei pasticci. Intanto, Kanon terminata la lezione di nuoto, si stava facendo una doccia nei bagni della palestra, poi sarebbe tornato a casa. Si sentiva veramente molto felice. Come non lo era mai stato prima d'ora. Quando uscì da lì, si asciugò e vestì. Poi mise tutta la roba nella borsa e infine uscì dalla palestra. Tornando a casa, fischiettò una canzone.

 

Dieci minuti più tardi una bambina di sette anni che era la figlia dei padroni di casa correndogli incontro per salutarlo disse: “Fratellone!” Lui prendendola in braccio al volo rispose: “Ciao piccola!” La madre disse: “Shila, tesoro lascialo stare!” Kanon sorridendo rispose: “Non si preoccupi signora, sua figlia non mi crea alcun disturbo!” Ella disse: “Visto mamma? Poi al signor Kanon fa piacere che io lo chiami fratellone! A proposito com'è andata oggi al lavoro?” Lui rispose: “Molto bene! Grazie per avermelo chiesto. Adesso scusa ma devo andare a prepararmi qualcosa da mangiare!” Le diede un bacino sulla guancia e la fece scendere. Shila disse: “Mamma, secondo te lui è triste?” La donna rispose: “Non lo so tesoro, e comunque non sono affari nostri!” Nel frattempo il minore era entrato in casa e lasciò andare un sospiro malinconico. Subito dopo si ricompose e iniziò a preparare la cena. Non immaginava certo che in quel momento il suo maestro e suo fratello erano in grossi guai.Al santuario e per la precisione nella sala del trono il Gran Sacerdote, questo disse: “ Defteros tu essendo stato Saint di Gemini molto prima di Saga, ti sei abbassato al suo stesso livello, per una sciocchezza successa quando cinque settimane fa?” Egli rispose: “Sommo Shion, con tutto il dovuto rispetto, lei considera l'esilio di Kanon una sciocchezza?Io no! Voglio molto bene a quel ragazzo. E da quando lo abbiamo portato qui al santuario insieme a lui, mi sono sempre fatto in quattro per allenarlo e aiutarlo a diventare una persona forte, buona e leale e sopratutto un guerriero! Ma cinque settimane fa non è riuscito a sconfiggere il suo avversario che non solo lo ha battuto ma lo ha anche umiliato davanti a tutti!” La sua voce era piena di collera e disperazione.

 

Egli disse: “è vero Saga? Hai umiliato tuo fratello davanti a tutta quella gente?” Il maggiore essendo molto furbo rispose: “Assolutamente no Gran Sacerdote, lui sta mentendo! Vuole solo salvarsi la faccia!” Defteros disse: “Tu... tu sei sempre stato geloso marcio di tuo fratello, non vuoi ammetterlo ma è così! Non mi sto riferendo al fatto che entrambi volevate diventare Saint, ma Saga ogni volta che andavi alla nona casa e trascorrevi del tempo dopo gli allenamenti con Aiolos, con la coda dell'occhio vedevi benissimo che lì era presente anche Kanon, ma lo ignoravi fingendo che lui – la persona più importante della tua vita – non esistesse. Credimi, questa cosa gli faceva veramente male. Dentro al suo cuore sentiva crescere un odio molto grande verso di te!” Shion rispose: “Adesso uscite. Devo riflettere riguardo questa faccenda. Tra qualche ora vi comunicherò la mia decisione!” Entrambi eseguirono la sua richiesta senza obiezioni. Intanto Kanon stava parlando tranquillamente con i suoi padroni di casa. L'uomo disse: “Scusa la mia curiosità, ma tu hai fratelli o sorelle?” Egli sospirando molto profondamente rispose: “In realtà, io ho un fratello gemello, lui vive qui ad Atene ma non ci possiamo vedere!”

 

La bambina disse: “Come si chiama tuo fratello?” Lui rispose: “Saga! Vi chiedo una cosa: di non cominciare a farmi domande su di lui!” La bambina disse: “Solo una. Senti la sua mancanza?” Kanon ci pensò un'attimo e rispose: “Onestamente è difficile dirlo, anche perché il nostro rapporto non è facile, comunque no! Non mi manca!”Detto questo la madre disse: “Meglio cambiare argomento!” Suo marito rispose: “Sono d'accordo!”Un sorriso di ringraziamento comparve sul volto del ragazzo. Alcune ore più tardi, Saga e Defteros vennero nuovamente convocati dal Gran Sacerdote. Quando entrarono, come sempre si misero in ginocchio. Shion disse: “Ho preso la mia decisione ed è quella più giusta, ma quando ve l'avrò comunicata non andate via perché dovrò annunciare un'altra cosa e voglio che siano presenti anche i vostri colleghi!” I due ragazzi risposero: “Come desidera!” Il Gran Sacerdote disse: “Bene, veniamo a noi. Defteros, tu ti sei sempre dimostrato un Saint di Gemini molto forte e coraggioso al nostro tempo, ovviamente senza offesa, adesso però bisogna lasciare spazio ai giovani. Noi dobbiamo farci da parte. Insomma, quello che sto cercando di dire è che...!” Lui rispose: “Io e mio fratello Aspros dobbiamo lasciare il santuario, perché il qui presente Saga da cinque settimane è il nuovo Saint di Gemini e l'unico degno custode della terza casa. È questa la sua decisione, d'accordo lo dirò a mio fratello!”

 

Un sorriso malvagio comparve sul volto di Saga, che era nascosto dai suoi lunghi ciuffi di capelli blu.”Diventerò l'unico Saint di Gemini in tutto il santuario. Perfetto, e forse sarò anche il padrone incontrastato di tutto questo ahahahah!” Il suo lato malvagio stava prendendo il sopravvento su di lui. Poco dopo, anche gli altri Saint entrarono nella sala del trono per sentire l'annuncio che doveva fare il Gran Sacerdote. Quando furono tutti ai loro posti, Shion disse: “Vi ho fatti venire tutti qui, perché sono lieto di annunciarvi che la nostra dea Atena si è reincarnata nel corpo di una neonata ed è tornata tra noi qui sulla terra. A voi dodici nuovi Gold Saint spetta il compito di proteggerla quando ella arriverà qui al santuario. Milo chiese: “Gran Sacerdote, ma siamo ventiquattro. I nostri maestri non li ha considerati?” Lui disse: “ Mi spiace dirtelo, ma loro domani andranno via dal santuario, anche perché ognuno di voi ha già ottenuto la sua Armatura!”Il tono della sua voce era calmo. Sisifo rispose: “Ragazzi, a noi maestri non ci rimane altra scelta che andare a preparare le nostre cose, ma prima dobbiamo ringraziare il Gran Sacerdote per averci nuovamente ospitati qui al santuario!” Quando uscirono dalla stanza, Defteros non aveva detto una sola parola. Si sentiva in colpa per quanto era successo. Se lui e Saga non avessero avuto quella stupida discussione, probabilmente il Gran Sacerdote non avrebbe deciso di mandare via anche i suoi amici. Si diresse verso il suo alloggio. Il gemello gli andò dietro. Voleva assolutamente placare quella sua collera una volta per tutte.

 

Giunti lì, Defteros entrò dentro la stanza e andò verso l'armadio lo aprì e prese la sua borsa. Ancora non aveva percepito la presenza di Aspros, dato che questo aveva abbassato quasi del tutto il cosmo. Iniziò a buttarci dentro i vestiti in modo disordinato. Era talmente arrabbiato che si sarebbe preso a pugni da solo. “è tutta colpa mia, per quale ragione sono stato tanto idiota da... da andare a stuzzicare una testa calda come Saga. Probabilmente per il semplice fatto che anch'io sono esattamente come lui! Accidenti alla mia stupidità!” Aspros era appoggiato allo stipite della porta e lo stava osservando con le braccia incrociate al petto. Quel suo comportamento lo preoccupava, e tanto. Lasciò andare un sospiro silenzioso. Una mezzora più tardi, Defteros terminò di preparare la borsa e per il nervoso la sollevò dal letto. Quando stette per scaraventarla sul pavimento due braccia forti riuscirono a bloccare le sue e lui voltandosi disse: “Aspros? Da quanto tempo sei qui?” Lui rispose: “Abbastanza. Voglio aiutarti Def. Cosa credi che mi faccia piacere vederti stare così male? Ascolta, adesso ti aiuto a mettere la borsa sul pavimento, ci sediamo sul letto e con calma parliamo, vuoi?” Defteros disse: “Sì!” Lui sorridendo rispose: “Molto bene, così mi piaci!” A quel punto i due gemelli dopo aver messo la borsa sul pavimento si andarono a sedere sul letto e iniziarono a parlare.

 

O per meglio dire fu più che altro Defteros a buttare fuori tutta la rabbia e anche la disperazione che in quell'enorme lasso di tempo gli era cresciuta dentro. Suo fratello maggiore lo ascoltò attentamente.” Povero Def, hai sofferto tantissimo e nessuno di noi, neanch'io che sono tuo fratello gemello, ci siamo resi conto del dolore che ti stava attanagliando il cuore! Ma adesso sono qui e ti resterò vicino!” Kanon era casa seduto su una sedia a prendere una boccata d'aria. Una voce disse: “Ciao!” Lui rispose: “Ciao!” Il suo padrone di casa disse: “Ma tu che lavoro facevi prima di insegnare nuoto?”Kanon rispose: “Insegnante di lotta!” Non poteva certo dire la verità. L'uomo disse: “Ecco, il perché di questi muscoli!” Egli rispose: “Vedi, in realtà mi è sempre piaciuto combattere sin da bambino, quindi ho iniziato ad allenarmi a sette anni e da allora non ho più smesso!” Il padrone di casa disse: “Come mai adesso non sei più insegnate di lotta?” Kanon rispose: “Beh, perché la palestra dove lavoravo ha chiuso!” Stava mentendo, ma lo faceva per proteggere non solo il santuario, ma anche i suoi amici, il Gran Sacerdote il suo maestro e amico e, anche se gli scocciava ammetterlo, suo fratello. Una lacrima gli rigò il viso. Nonostante i loro problemi, cominciava a sentire veramente la sua mancanza. Si asciugò la lacrima. Era un guerriero e non poteva certo mettersi a piangere come una femminuccia. Prese una decisione sperando che poi non se ne sarebbe pentito. L'uomo disse: “Sai da quando tu abiti qui, nostra figlia è contenta anche perché ti considera il suo fratellone!”Il ragazzo portandosi una mano sulla fronte e rispose: “è una brava bambina! Onestamente le voglio bene!”Subito dopo, i due uomini continuarono a parlare tra loro serenamente.

 

Al santuario Defteros giunse finalmente al termine e disse: “Ecco questo è tutto, contento?” Il fratello rispose: “Per quale ragione non me lo hai detto prima?” Lui alzandosi in piedi disse: “ Che fai Aspros, mi stai prendendo in giro? Io ho cercato di dirtelo tante di quelle volte che non immagini neanche lontanamente. Ma sia tu sia gli altri Saint avete sempre e dico sempre trovato il modo adatto per interrompermi, e questo mi mandava su tutte le furie e sempre più in disperazione. Dal giorno stesso in cui Saga era diventato Saint di Gemini chissà perché voi tutti fatta eccezione per Milo, Camus e Aiolia siete divenuti i suoi lecca piedi. Sì questo è il termine adatto, quello stra maledetto giorno però il mio allievo era stato umiliato ed esiliato dal santuario. Aspros io ti voglio molto bene ma sappi questo: la disperazione a volte può far arrivare a commettere delle enormi stupidate!” Lo abbracciò stretto. Il maggiore appoggiando la testa sulla sua spalla rispose tremando: “Per... per favore non fare niente di stupido. Io non voglio perderti!”Il minore gli baciò la sommità della testa, ma non emise un fiato.

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Capitolo 7
*** L' Arrivo di Atena ***


Il giorno seguente all' alba i dodici Gold Saint erano tutti in fila le loro Armature Dorate splendevano sotto al sole per salutare i rispettivi maestri, logicamente fatta eccezione per Doko lui era l'unico maestro alla quale non era stato assegnato alcun allievo, ma in quegli anni si era sempre mostrato disponibile, nel dare il proprio aiuto ai compagni, Shion olre che essere Gran Sacerdote è stato il maestro di Mur. Aspros facendo un passo avanti disse: “ a nome mio, e dei miei valorosi compagni ringrazio il sommo Gran Sacerdote Shion, per averci nuovamente ospitati qui al santuario e aver avuto pazienza con noi, siamo dei pazzi scatenati ma ci vuole bene... sentiremo tantissimo la sua mancanza, inoltre vogliamo ringraziare anche i nostri allievi che pur avendoci fatti arrabbiare e beh perdere le staffe molte volte, vi abbiamo sempre aiutati a diventare quelli che siete oggi ovvero guerrieri e Saint devoti alla giustizia... Defteros vuoi concludere tu?” Lui rispose: “ si...che Atena vi protegga sempre...!” Una lacrima rigò il volto di Cardia, e anche di Degel che dei Saint era quello dal cuore freddo ma stavolta fece uno strappo alla regola. Shion vedendoli pian piano scomparire disse: “allora eravate spiriti? Ma una domanda chi vi ha richiamati qui al santuario?” Defteros rispose: “che ci creda, o meno è stato lei stesso Gran Sacerdote, aveva bisogno di dieci maestri che avessero già esperienza in questo campo visto che per essere precisi durante la prima guerra sacra noi dieci siamo morti, ma lei e Doko no siete rimasti in vita, quindi con uno dei suoi poteri mentali che non ricordo mai come si chiama ci ha richiamati!” Aspros rispose: “mio fratello è sempre il solito smemorato!” Quella battuta spiritosa suscitò una risata generale.




Intanto Kanon, aveva appena finito la lezione di nuoto e dopo essersi lavato e vestito era uscito dallo spogliatoio, una voce alle sue spalle disse: “ehy amico!” Il diretto interessato voltandosi rispose: “ciao, Mike dimmi!” Lui rispose: “hai la patente?” Kanon inarcando un sopracciglio rispose: “perchè, mi fai questa domanda?” Il suo collega disse: “vieni con me, voglio farti vedere una cosa!” Il minore lo seguì, quando uscirono dalla palestra lui gli fece vedere una moto nera metallizzata, lucida egli rispose: “wow, è bellissima! Comunque no, non ho la patente! Scusate ma devo andare! E anche se l'avessi non posso permettermi una moto simile visto che devo pagare l'affitto della casa dove vivo! Ci vediamo domani!” Detto questo si voltò, allontanandosi dai suoi amici, tornandosene a casa. Durante il tragitto un pensiero triste tornò nella mente del minore e sussurrò: “De...Defteros, a...amico mio! Mi manchi tantissimo!” Lacrime, colme di nostalgia iniziarono a rigargli il volto, desiderava rivedere non solo lui, ma anche Milo, Camus, Aiolia e tutti gli altri, ma si anche quell' egoista di suo fratello maggiore Saga, aveva bisogno di loro. Essendo stato esiliato dal santuario, non vi poteva tornare, giunto davanti a casa, si asciugò le lacrime e entrò. La figlia dei padroni di casa correndogli incontro disse: “fratellone!” Stavolta lui rispose: “ Shila, oggi no, per favore non me la sento di giocare! Ho bisogno di stare solo!” Salendo le scale sino al piano di sopra e entrò in casa sua, chiudendosi la porta alle spalle.




Al santuario Shion, avvicinandosi a Defteros o per meglio dire al suo spirito disse: “suona strano dirlo, ma mi spiace di non aver saputo accettare anche il tuo allievo, ops volevo dire amico Kanon qui al santuario però dovevo far rispettare le regole! Def, sicuramente un giorno lo rivedrò vuoi che gli dica qualcosa da parte tua?” Il Saint di Gemini scomparendo assieme agli altri rispose: “che veglierò per sempre su di lui, e che gli sarò vicino anche se non mi vedrà... addio Gran Sacerdote!” Pochi minuti più tardi i dieci ragazzi erano scomparsi alla vista, ovviamente tutti i Saint presenti avevano le lacrime agli occhi perché avrebbero sicuramente sentito la loro mancanza. Quando si ricomposero Doko disse: “Shion posso parlarti in privato?” Il Gran Sacerdote rispose: “certo, Cavalieri andate ad allenarvi...!” I dodici Saint s'inchinarono in segno di approvazione, poi andarono verso l'arena scendendo la scalinata a gruppi di tre. Mentre gli altri due Saint più anziani la salirono diretti alla tredicesima casa. Giunti li Doko disse: “ arrivo subito al punto, anch'io ho deciso di partire!” Il Gran Sacerdote rispose: “cosa? E...e dove andrai?” Lui rispose: “tornerò in Cina a Goro-Ho, starò laggiù per qualche tempo, ho bisogno di riflettere e concentrarmi!” Shion rispose: “concentrarti su cosa Doko? Sei il Saint di Libra custode dell'ottava casa e il tuo compito è restare qui al santuario per difendere Atena!” Libra rispose: “questo lo so, ma ho anche altri impegni inoltre qui ci sono ben undici guerrieri coraggiosi e forti che sapranno proteggerla! Inoltre ho già preso la mia decisione punto!” Shion ridacchiando disse: “ci stiamo comportando come due ragazzini, e va bene hai tutto il diritto di partire! Ma non stare via molto!” Doko sorridendo rispose: “farò il possibile, vecchio amico mio!” A quel punto si misero a ridere.




Nei giorni successivi, Kanon si sentiva malinconico. E non riusciva a capirne il motivo, più cercava di non pensare alla sua vecchia vita, e più ci stava male. I suoi padroni di casa e anche nuovi amici volevano aiutarlo, ma ogni volta lui diceva loro che stava bene e che non aveva niente della quale valeva la pena preoccuparsi. Non era a conoscenza che al santuario Defteros, Aspros e gli altri maestri erano scomparsi per sempre, Doko era andato in Cina, e che i suoi amici beh cercavano di andare avanti come meglio potevano. Un pomeriggio, il minore stava facendo una passeggiata in città era completamente immerso nei suoi pensieri, per caso si fermò davanti alla spiaggia dove un tempo si allenava con Defteros decise di entrare si tolse i sandali, e appoggiò i piedi sulla sabbia soffice e calda, poi camminò andando in mezzo alla spiaggia il posto preferito del suo amico, istintivamente sorrise a se stesso. Quel luogo gli portava alla mente dei bellissimi ricordi “Kanon, tu diventerai un guerriero!” “Def, hai ragione io sono diventato un guerriero e proteggerò gli innocenti!”, si lasciò cadere sulla sabbia alzandone appena una nuvola e iniziò a ridere, la malinconia aveva lasciato il posto alla felicità. Aveva fatto bene a entrare li adesso si stentiva meglio, continuò a ridere era impazzito, rimase li per un bel po di tempo. Poi se ne tornò a casa.




Al santuario Shion fece chiamare al suo cospetto i Saint Gemini e Sagitter, che tra i dodici erano quelli più grandi, aveva una comunicazione da fare loro, i due Cavalieri stavano salendo le scalinate Aiolos osservando il suo compagno disse: “Saga, secondo te cosa vorrà il Gran Sacerdote?” Lui rispose: “non lo so!” Egli disse: “ che hai? Qualcosa non va? Sembri nervoso!” Saga rispose: “Non sono nervoso!...Scusa Aiolos oggi è una giornataccia!” Cercava di controllare il suo lato malvagio anche se non era facile. Giunti alla tredicesima casa entrarono nella sala del trono e si misero entrambi in ginocchio, ovviamente indossavano le rispettive Armature, Aiolos disse: “voleva vederci Gran Sacerdote?” Lui rispose: “si, qui al santuario sotto la statua della dea Atena da due guardie vi è stata trovata una neonata che è la sua reincarnazione, e quindi come Saint devoti ad ella, è nostro dovere proteggerla, da chiunque voglia farle del male!” I due ragazzi risposero: “si Gran Sacerdcote!” Lui rispose: “ Ho anche preso un' altra decisione visto che voi due siete i Saint più grandi, è arrivato il momento che io vada in pensione, ho scelto chi sarà il mio successore...!” Osservò entrambi i Saint poi continuò “Aiolos di Sagitter, accetti?” Il diretto interessato disse: “si, con immenso onore!” Quella risposta mandò Gemini su tutte le furie ma riuscì a trattenere la sua collera. “come può il Gran Sacerdote, scegliere come suo successore, una nullità come Aiolos, invece del sottoscritto? No dico, io sono molto meglio di questo centauro che senza alcuna ombra di dubbio manderà il santuario in malora, hrm dannazione devo assolutamente trovare una modo per...ma certo, ci sono mi libererò non solo di lui ma anche di Shion, e di Atena, così da diventare io stesso Gran Sacerdote!”




Un ghigno malvagio gli comparve in volto, per fortuna che teneva la testa bassa, quindi ne Shion, ne tanto meno il suo migliore amico Aiolos se ne accorsero. Quando i due Saint, uscirono dalla stanza e dalla tredicesima casa Gemini camminava a qualche metro di distanza da quello che sino a un quarto d'ora prima era il suo migliore amico, mentre adesso non voleva neanche guardarlo in faccia da quanto c'era rimasto male, o perlomeno voleva fargli credere così. In realtà dentro la sua mente stava escogitando un piano per ucciderlo. Il Saint di Gemini passò davanti alle case dei suoi amici ma non li degnò di un solo sguardo Camus disse: “ehi Sagitter ma che è successo dal Gran Sacerdote? No perchè Gemini sembra come posso dire incavolato!”Lui rispose: “non lo so, Shion ci ha dato due belle notizie e pensavo che a lui lo rendessero felice come hanno reso felice me!” Shura raggiungendoli dalla decima casa disse: “e sarebbero?” Lui rispose: “beh la prima è che qui al santuario è arrivata la reincarnazione della dea Atena!... Mentre l'altra che davanti a voi avete il successore del Gran Sacerdote!” Aquarius disse: “Saga è geloso del fatto che Shion ha scelto te come suo degno successore, invece di lui, ecco il perchè è così nervoso!” Il suo amico rispose: “mi spiace!” I tre ragazzi ancora non sapevano che i guai quelli veramente seri dovevano arrivare. E si sarebbe scatenana un'altra guerra santa.




Quando Kanon tornò a casa disse: “Shila!” La bimba voltandosi verso colui che considerava il suo fratellone rispose timidamente: “co...come stai?” Il minore si mise in ginocchio e allargando le braccia rispose: “vieni qui, piccola ti chiedo scusa, se in questi giorni sono stato distante, la verità è che ho avuto dei problemi miei personali!” Ella andò ad abbracciarlo stretto e rispose: “scuse accettate, fratellone!” Il minore le sorrise, poi si alzò in piedi in tutta la sua statura la madre disse: “ stai meglio veramente?” Kanon rispose: “si molto, sono andato in un luogo che mi ha riportato alla mente dei bellissimi ricordi e sono tornato sereno!” Shila disse: “mamma, il fratellone Kanon può mangiare con noi stasera?” La donna rispose: “beh, a me va bene sempre se lui non ha altri impegni!” Il minore passandosi una mano tra i capelli disse in un sorriso: “se per voi non è un problema, d'accordo rimango volentieri!” Shila aggrappandosi alla sua gamba destra rispose allegramente: “evviva, che bello il fratellone resta a mangiare con noi!”La donna disse: “comportati bene, altrimenti lo fai sentire in imbarazzo!” Ella rispose: “scusa mamma!” A quelle parole si misero tutti e tre a ridere.




Quella sera come promesso Kanon, era rimasto a cena insieme ai padroni di casa, ovviamente aveva acconsentito per far felice, Shila la loro bambina. I tre adulti parlarono per tutta la durata del pasto, e ogni tanto ridevano allegramente. La bambina disse: “fratellone, un giorno mi porti dove abitavi prima?” Lui inventando una bugia rispose: “meglio di no! Preferisco lasciarmi il passato alle spalle!” Il padre entrando nella conversazione disse: “poi con tutto il dovuto rispetto, Kanon non potrà mica restare qui da noi per sempre, quando avrà guadagnato abbastanza soldi, andrà via e comprerà una casa da un'altra parte dico bene?” Il minore sospirando rispose: “beh si, ma ancora c'è tempo!” Accarezzò dolcemente la testa della sua piccola amica dato che si accorse che questa c'era rimasta male. Nel frattempo Saga si stava dirigendo alla tredicesima casa per uccidere il gran sacerdote, poi si sarebbe occupato degli altri due. Giunto li, entrò nelle stanze provate e Shion disse: “Saga cosa...!” Egli con gli occhi rossi rispose: “Galaxian Explosion!” Questo colpo uccise in pieno il Gran Sacerdote, poi Saga con calma uscì dalla stanza come se niente fosse e andò nella stanza dove vi era la neonata incarnazione di Atena, toccava a ella sapeva che li vi avrebbe trovato anche Aiolos.




Arrivato nella stanza della neonata, quando entrò la vide che dormiva in una culla, non gli fece per niente tenerezza, si avvicinò era andato letteralmente fuori di testa, da dentro la tonaca prese la daga e la sollevò in aria, con la lama rivolta verso l'infante, il suo sguardo non provava alcuna emozione. Stette per colpirla ma una mano prontamente fermando la lama disse: “no! Non te lo permetto!” Lui rispose: “Aiolos! Avrei dovuto immaginarlo!” Il suo ex amico disse: “Saga, che....che ti è preso? Questa neonata è Atena la dea che devi proteggere! E alla quale portare obbedienza” Il Saint di Gemini preso ancora più dalla furia omicida stette per ucciderla e rispose: “io non obbedirò a una poppante! Ne tanto meno a te! Perchè vi ucciderò!” Prontamente Sagitter riuscì a togliere la piccola neonata appena in tempo dalla culla,e disse: “smettila non sai quello dici Shadow Harrow!” Saga lanciandogli un colpo rispose: “muori Aiolos!” Fortunatamente lui riuscì a fuggire passando dalla finestra tenendo la piccola tra le braccia, e non si sa come anche con lo scrigno della sua Armatura sulle spalle. Doveva allontanarsi dal santuario, nonostante fosse stato ferito al fianco e stesse perdendo sangue da quello che una volta era il suo migliore amico adesso era un nemico per tutti i cittadini di Atene. Corse il più velocemente possibile, ma ogni tanto doveva fermarsi perché il dolore era forte e insopportabile. Saga dal santuario che ovviamente si era autoproclamato non solo Arles ma anche nuovo Gran Sacerdote, disse che Aiolos era un traditore visto che aveva rapito Atena e quindi doveva essere punito ovvero giustiziato a morte.

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Capitolo 8
*** Traditore? ***


Il giorno seguente, Sagitter nonostante la ferita al fianco stava correndo in città tenendo la bimba stretta tra le braccia. Doveva cercare aiuto, per lei e anche per se stesso. Si fermò a riprendere fiato vicino ad alcune rocce scure, poggiandosi per qualche minuto. Anche se era un Saint, rimaneva pur sempre un essere umano, e aveva dei limiti. Osservandola sussurrò “ non temere piccolina, ti proteggerò da quel farabutto che credevo fosse mio amico!” Le accarezzò dolcemente il visino e lei sorrise. Aiolos stette per ricominciare a camminare quando notò una lunga chioma blu sin troppo familiare, che si stava allenando. Incuriosito si avvicinò e disse: “Kanon?” Il minore, che aveva un udito infallibile, voltandosi rispose: “Non ci credo, Aiolos, che ci fai tu qui?” I due ragazzi rimasero entrambi immobili, dato che non riuscivano a credere ai loro occhi. Sagitter prendendo la parola disse: “è,.. è una lunga storia!” Il minore dei gemelli notando solo in quel momento che era ferito ad un fianco e teneva in braccio una bambina rispose: “Per gli Dei dell'Olimpo! Cosa ti è successo? Non posso certo lasciarti qui! Vieni a casa mia così mi racconti tutto con calma, e sì puoi portare anche lei!” Il suo amico rimase decisamente senza fiato nel sentire quelle parole tanto gentili. Decise di seguirlo, anche perché lui era la sua unica speranza.

 

Nel frattempo al santuario il malvagio Gran Sacerdote Saga era riuscito a fare in modo che anche i nove cavalieri d'oro eseguissero le sue richieste. Sull' arena Aiolia si stava allenando con Milo e il secondo osservandolo in volto disse: “Ehi amico, tutto ok?” Lui rispose: “Sì, il fatto è che non credo tanto alle parole del Gran Sacerdote: ovvero che mio fratello Aiolos sia un traditore. Insomma lui non può aver rapito Atena e subito dopo averla anche uccisa. Non è quel genere di persona!” Scorpio disse: “Leo, calmati se il Sacerdote dice questo dobbiamo dargli ascolto!” Egli osservandolo con occhi di brace rispose: “Che cosa! Milo, non posso credere alle mie orecchie ma tu da che parte stai! Non... non ti riconosco più!” Camus e Mur sentendoli discutere li raggiunsero e il Saint delle energie fredde disse: “Ragazzi, che succede?” Aiolia rispose: “Niente! Milo è cambiato!”Lui in sua difesa disse: “Io non sono cambiato, do semplicemente ascolto al Gran Sacerdote Saga!” Il suo compagno gli tirò un pugno in volto dalla rabbia, Scorpio fece altrettanto. I due cavalieri iniziarono a picchiarsi. Camus e Mur dovettero separarli a fatica. La tensione e il nervosismo al santuario si erano già formati da un pezzo. Aquarius bloccando il suo amico disse: “Scorpio basta, adesso smettila! Si può sapere che diamine ti prende? Per quale ragione stai pestando un tuo compagno?” Lui rispose: “Perché meritava una lezione quel micio spelacchiato!” Aiolia disse: “Adesso mi hai veramente stancato!” Aries tenendolo fermo rispose: “Stai buono! Ragazzi datevi una guardata, sino a qualche giorno fa andavate d'accordo adesso non fate altro che litigare. Per cosa? Non lo sapete neanche voi! Siamo una squadra e dobbiamo restare uniti!” Le parole di Mur riuscirono a placare provvisoriamente la rabbia dei due litiganti.

 

Intanto Kanon e Aiolos erano arrivati a casa del minore, e lui da bravo padrone in affitto, aveva fatto gli onori. E dopo avergli fatto mettere la neonata sul suo letto e posare lo scrigno con l'Armatura a terra, si diresse in bagno, per prendere quel poco che aveva: ovvero il disinfettante, il cotone e qualche garza per curare la ferita del suo compagno. Appena lo raggiunse disse: “Sdraiati sul divano così ti medico il fianco ferito!” Sagitter rispose: “Lo hai mai fatto prima?” Egli sbuffando rispose: “Aiolos, vuoi fare come ti dico!” Lui rispose: “Ok...ok non ti arrabbiare!” Il suo amico ridacchiò. Lo aiutò a distendersi sul divano, poi iniziò a curargli la ferita. Rimasero in silenzio per un quarto d'ora circa, quando Kanon finendo la medicazione disse: “Ecco fatto, come nuovo!” Il suo amico sedendosi sul divano rispose: “Grazie! Immagino tu voglia sapere la verità!” Lui rispose: “Sì esatto, coraggio ti ascolto!” Sagitter passandosi una mano tra i capelli rispose: “Allora devi sapere che quella bimba che è con me non è mia figlia ma la reincarnazione della dea Atena!”Il minore si bloccò e sgranando gli occhi disse: “Co... cos'hai detto? Mi stai prendendo in giro, vero?” Lui scuotendo la testa rispose: “No Kanon, è tutto vero! Non ti sto prendendo in giro, e non è finita qui. Il peggio deve ancora venire!”

 

Il suo amico disse: “Vuoi dire che c'è dell'altro?” Aiolos si alzò in piedi e andandogli davanti rispose: “Sì, cerca di calmarti perché sei troppo agitato e non ti fa bene!”Il minore dei gemelli fece un enorme sospiro e disse: “Sono pronto!” Il suo amico rispose: “Vieni, sediamoci, così parliamo con calma!”Dopo qualche istante di esitazione, Kanon acconsentì. Entrambi si misero a sedere sul divano l'uno vicino all'altro. Lui disse: “Sono pronto, e cercherò di non perdere la calma!” Aiolos rispose: “ Hrm... ieri dopo che Shion aveva convocato me e tuo fratello Saga alla tredicesima casa per annunciarci sia l'arrivo di Atena sia che io sarei stato il suo successore, come dire, Saga è cambiato. Da persona gentile e buona com'era sempre stata è divenuto malvagio e arrogante!” Kanon con tono stranamente interrogativo disse: “Arrogante? In che senso?Voglio dire, so quanto mio fratello può essere cattivo, ma sino a un certo punto!” Sagitter rispose: “ Ha ucciso Shion, stava per fare la stessa cosa con me e Atena ma per fortuna sono riuscito a fuggire e portarla in salvo! Ma non possiamo tornare al santuario perché mi considera un traditore! Kanon ho bisogno del tuo aiuto, sei l'unico in grado di fermarlo!” Il diretto interessato si alzò in piedi. Sapeva che il suo amico aveva ragione. Essendo il fratello gemello di Saga sapeva come fermarlo. Stringendo i pugni disse: “Aiolos, io ti aiuterei volentieri ma c'è un problema, non sono un Saint come te! Poi scusami per quale ragione Aspros non lo ha fermato? Lui non è il suo maestro?” Il Saint di Sagitter sospirando rispose: “Purtroppo lui, Defteros, Sisifo e gli altri maestri se ne sono andati! Ma questa è un'altra cosa. Adesso dobbiamo pensare a come sconfiggere tuo fratello!” Kanon si voltò e disse: “Aiolos, promettimi che poi mi racconterai la verità!” Il suo amico rispose: “Ti do la mia parola di Saint! Adesso andiamo dalla piccola Atena!” Lui fece un cenno di approvazione con la testa e infine si diressero da quella parte.

 

Quando furono in camera, Kanon disse: “Posso prenderla in braccio?” Lui rispose: “Certo! Adesso dovremmo trovare un posto dove dormire!”Il minore guardandolo disse: “Se ai proprietari della casa va bene potresti restare qui assieme alla bimba. Il divano può diventare un letto, inoltre mi fareste compagnia!” Aiolos rispose: “E con il lavoro di insegnante di nuoto come la metti?” Il minore sospirando disse: “Sono un guerriero, quindi anche se mi spiace per quei ragazzi devo licenziarmi, e tornare a fare quello che mi riesce meglio, ovvero combattere! Per proteggere questa città dalla tirannia di quel farabutto e dei suoi scagnozzi, ho il sospetto anzi l'assoluta certezza che si sta per scatenare una nuova guerra santa!” Sagitter rispose: “E noi la combatteremo insieme!” Quella sera Kanon fece le dovute presentazioni. Ovviamente Aiolos inventò un nome falso per la bambina. Non poteva certo dire che si chiamava Atena, ma le diede il nome Saori. Il minore disse: “Ho invitato Aiolos a casa mia per qualche giorno spero che a voi non crei fastidio!” Il padre rispose: “Certo che no, anzi ci fa piacere! Certo che anche lui in quanto a muscoli è messo bene!” Sagitter disse: “Vede, io e Kanon facevanmo lo stesso lavoro!” Il minore sorrise a quella bugia e rispose: “E sì!” Shila cambiando argomento e spiazzando tutti disse: “Mamma,papà un giorno io sposerò Kanon!” Quelle parole pronunciate con innocenza, fecero ridere Kanon che rispose: “Erm, vedremo! Ancora è presto per dirlo!”

 

Cercava di nascondere l'imbarazzo. Aiolos disse: “Kanon, Saori si è addormentata, portiamola a letto!” Il minore rispose: “Sì, buonanotte!” Non appena ebbe detto quella frase entrambi, e la neonata in braccio a Aiolos, scomparvero per le scale. Quando furono in casa Aiolos scoppiò a ridere. Ovviamente era una bugia: Atena non stava affatto dormendo. Ma la reazione che aveva avuto pochi istanti prima il suo amico era stata troppo divertente. Adesso questo disse: “Aiolos, non c'è niente da ridere, è stato molto imbarazzante!” Sagitter mettendo Atena sul divano letto rispose: “Dai Kanon, Shila è solo una bambina, non avrai veramente creduto a quella frase innocente? Poi non dirmi che ti sei già scordato la nostra conversazione di oggi!” Il minore disse: “Dove ho la testa, hai ragione è solo una bambina ed io sono un perfetto idiota! Adesso devo concentrarmi su cose ben più importanti! Non su sciocchezze! Ascolta, domani mattina andrò in palestra e mi licenzierò dal lavoro! Poi visto che ho guadagnato una bella somma, mi aiuteresti a cercare una casa tutta mia? Visto che probabilmente si scatenerà una guerra, non voglio mettere in pericolo la vita di questa famiglia!” Il suo amico rispose: “Giusto! Adesso sì che ti riconosco!” Un sorriso sincero e allo stesso tempo furbo comparve sul volto del minore, ma non emise un fiato.

 

Alla tredicesima casa del santuario Saga era seduto sul trono e stava discutendo con il suo lato oscuro. “Smettila, non puoi continuare a comportarti in questo modo!” “Stai zitto, tu volevi avere il potere e adesso eccolo qua, sei stato accontentato. Hai ucciso Shion e ti sei anche sbarazzato di quell' impiastro di Aiolos. Finalmente puoi governare il santuario senza problemi!” “Che... che cosa! Non posso credere che tu abbia fatto del male al mio migliore amico!” “Io? Guarda che sei stato tu a fargli del male! E inoltre lo hai considerato un traditore!” Saga ormai aveva perso il controllo della sua persona. La parte buona non riusciva più a prendere il sopravvento su quella malvagia; infatti era sempre più forte e malvagia di prima. Si alzò in piedi in tutta la sua statura, e decise che la settimana seguente avrebbe fatto visita in città per andare a trovare la gente e anche per cercare Aiolos, ma era ben consapevole che in presenza di civili non poteva utilizzare i suoi colpi speciali. Perciò se lui fosse stato in città lo avrebbe dovuto lasciare in vita. Saga strinse le nocche per la rabbia.

 

Il giorno successivo, come da accordi, Kanon si diresse in palestra. Ormai la decisione era stata presa. Niente e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea. Giunto lì, un suo amico notandolo senza borsa disse: “Kanon, ma dov'è la tua roba?” Lui rispose: “Non ce l'ho come puoi ben vedere! Scusa ma devo andare dal direttore, ho fretta!” Il suo sguardo era serio. Si diresse verso l'ufficio del direttore. Giunto davanti alla porta bussò, e una voce disse: “Avanti!” Il minore aprì la porta e rispose: “Buongiorno signor direttore!” Egli, un'uomo non tanto alto, giovane con i capelli castani e gli occhi verdi, alzando la testa disse: “Kanon, vieni accomodati. Come posso aiutarti?” Il più piccolo dei gemelli rispose: “Arrivo subito al punto: sono qui perché voglio licenziarmi. Intendiamoci, mi sono trovato benissimo con voi e con i miei allievi, però, ecco, la verità è che insomma...” Il direttore disse: “Hai trovato un'altro lavoro, vero?” Kanon rispose: “Beh, sì, più o meno!” Stava mentendo alla grande. L'uomo che era gentile disse: “Va bene, accetto il tuo licenziamento, anche se mi spiace che un ragazzo molto bravo come te vada via, ma non posso costringerti a restare se non vuoi! Toglimi una curiosità, che tipo di lavoro hai trovato?” Kanon rispose: “Di lotta assieme ad un mio amico!Vorrei ringraziarla per la gentilezza che mi ha dimostrato in questo lasso di tempo!”Il direttore disse: “Figurati, se vuoi puoi salutare i tuoi ex allievi. Tieni, questa è la tua ultima paga!” Kanon sorrise e prese in mano un bel mazzo di dracme. Poi le mise in tasca e rispose: “La ringrazio tantissimo, spero di rivederla. Mi stia bene!” Non appena ebbe detto questa frase uscì dalla stanza, e lasciò andare un enorme sospiro di sollievo.

 

Poco dopo incontrò i suoi ex allievi e uno di questi disse: “Kanon, come non ci fai lezione?” Lui rispose: “Ragazzi, c'è un cambio di programma o per essere esatti di insegnante!” Un'altro suo allievo disse: “In che senso cambio d'insegnante?” Il minore guardandoli uno alla volta rispose: “Poco fa mi sono licenziato. Ragazzi sappiate che se l'ho fatto la colpa non è affatto vostra, ma per tutt'altra ragione che non posso spiegarvi!” Il suo sguardo era dispiaciuto al massimo, e i ragazzi che ormai lo avevano imparato a conoscere sapevano che non stava affatto mentendo. Un terzo allievo disse: “Ti auguriamo buona fortuna Kanon per il tuo nuovo lavoro. Vieni a trovarci qualche volta!” Egli sorridendo rispose: “Certo, appena avrò tempo verrò senz'altro! Non vi dimenticherò ragazzi! Adesso devo andare! Cercate di vincere più gare possibili, ma sopratutto impegnatevi al massimo. Questo è importante, non dovete dimenticarlo mai!” Non appena ebbe pronunciato quella frase, si diresse verso l'uscita della palestra. Uno dei suoi amici, raggiungendolo, lo afferrò per un braccio e disse: “Kanon! Perché ti sei licenziato? Dimmelo!” Il minore rispose: “è una cosa personale, non posso!” Egli lo afferrò per la maglietta e disse: “Siamo amici, parla!” Kanon rispose: “Te l'ho detto! È una cosa mia personale, non insistere e comunque non posso! È un segreto! Adessso devo scappare!” A quel punto si allontanò senza dargli la possibilità di controbattere.

 

Nei giorni successivi, Kanon e Aiolos si allenavano, e ovviamente a turno stavano dietro alla piccola Atena. Un pomeriggio bussarono alla porta. Kanon che stava cercando di far addormentare la neonata andando ad aprire disse: “Ciao Shila, di cosa hai bisogno?” Ella rispose: “Volevo dirvi che dopo domani il Gran Sacerdote farà il giro in città!” I due ragazzi si scambiarono uno sguardo complice. Entrambi sapevano benissimo chi fosse in realtà il Gran Sacerdote. Aiolos con tono gentile disse: “Grazie per avercelo detto, sei stata gentile. Adesso torna dai tuoi genitori!” Lei rispose: “Va bene, ciao!” Poi scese le scale, il minore disse: “Se domani quel farabutto di Saga ti vede?” Sagitter rispose: “In presenza di civili sai benissimo anche tu che non può farmi niente. Poi Kanon io sono un Saint e non ho alcuna paura di tuo fratello!” Egli inarcando un sopracciglio disse: “Ne sei proprio sicuro? No perché l'ultima volta ti ha ferito!” Aiolos rispose: “Che fai, adesso mi prendi in giro? Non vale! E poi anch'io l'ho colpito di striscio, ma l'ho pur semprre colpito! A parte questo domani Atena resterà qui al sicuro! Andremo io e te!” Il gemello disse: “Ok, però dovremmo fare ugualmente attenzione. Saga è furbo. Sicuramente con lui ci saranno due Saint d'oro che lo proteggeranno, e gli daranno ascolto!” Egli rispose: “Andrà bene. Poi siamo ragazzi adulti e abbiamo un fisico statuario. Vedrai che riusciremo a cavarcela!” Un sorriso furbo comparve sul volto di Kanon. Stavolta decise di dare fiducia a quello che aveva sempre creduto fosse stato solo un traditore, perché gli aveva portato via l'affetto di Saga. Quando in realtà il vero colpevole era stato soltanto suo fratello.

 

Quella notte però Aiolos percepì il cosmo del suo amico molto teso e capì che lui era sveglio. Si alzò dal divano letto stando attento a non svegliare la bimba, e vide la lunga sagoma di Kanon affacciata sul terrazzo. Sentiva il suo nervosismo anche da dov'era. “Saga, non so se domani ci vedrai. Sappi che se questo accadrà e anch'io ti vedrò non ti farò niente, ma se proverai a fare del male alla mia amica non risponderò delle mie azioni. Ti ucciderò senza alcuna pietà!” Sagitter gli si era avvicinato e appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Non riesci a dormire?” Il minore rispose: “Scusami non volevo svegliarti! Spero di non aver svegliato anche la piccola!” Il suo amico disse: “No lei dorme tranquillamente. Kanon ho percepito il tuo pensiero, cerca di stare calmo. Fallo in nome della nostra dea!” Il diretto interessato battendo il pugno sul cornicione rispose: “Come posso stare calmo? Domani vedrò quel...quell' idiota che senza alcuna ombra di dubbio starà tramando qualcosa in quella sua mente malvagia! Scusa Aiolos non volevo prendermela con te è che tutta questa storia mi sta facendo impazzire!” Il suo compagno abbracciandolo disse: “Ehi no, hai tutto il diritto di essere arrabbiato, ma adesso devi riposare, altrimenti domani sarai esausto. Vai a letto Kanon e fatti una sana dormita!” Egli con un sorriso triste rispose: “Ok, buonanotte amico mio e grazie del consiglio!” Subito dopo entrambi andarono a dormire. Kanon nella sua stanza e Aiolos si sdraiò nuovamente sul divano letto accanto alla dea Atena, che dormiva tranquillamente.

 

Il giorno seguente come da accordi, la piccola Atena era rimasta a casa assieme alla famiglia che l'avrebbe tenuta d'occhio sino al loro ritorno, anche se non riuscivano ancora a capire il perché non potevano portarla. Kanon gli aveva spiegato brevemente il motivo inventandoselo lì per lì, e fortunatamente loro ci avevano creduto.

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Capitolo 9
*** Gemini ***


I due ragazzi non si erano resi conto però che Shila li stava seguendo di nascosto, dato che lei voleva stare con Kanon, e non fare da baysitter ad una neonata. Era innamorata del più piccolo dei gemelli e voleva stargli vicino, ma anche incontrare il Gran Sacerdote e magari stringergli la mano. Ad un tratto li vide fermarsi e prontamente andò a nascondersi dietro ad una colonnna che era poco distante da lì. Kanon si voltò pochi minuti dopo e il suo amico disse: “Che ti prende?” Lui rispose: “Niente, avevo come la netta sensazione che qualcuno ci stesse seguendo ma mi sono sbagliato. Dai andiamo!”Aiolos sorridendo disse: “Chi ti capisce è bravo!” Egli rispose: “Già!” A quel punto entrambi si misero a ridere, poi ricominciarono a camminare. E a parlare tra loro serenamente.

 

Shila uscì dal suo nascondiglio, e continuò a seguirli. Doveva stare attenta a non farsi scoprire, altrimenti Kanon l'avrebbe fatta tornare indietro. Poco dopo lei si distrasse e andò a sbattere contro qualcosa di duro, e disse: “Ahi!” Una voce maschile chiese: “E tu che ci fai qui?” Aveva sbattuto contro il petto di Kanon. Lei rispose: “Erm, chi io? Niente!”Aiolos disse: “Sicura? Di' la verità!”Il minore incrociò le braccia al petto, e rispose: “Allora? Stiamo aspettando!”Shila disse: “Ok, lo ammetto vi stavo seguendo perché volevo venire anch'io in città con voi, per vedere il Gran Sacerdote!” Kanon sospirando rispose: “E per quale motivo non ce lo hai chiesto ieri sera? Avevi paura che ti dicessimo di no?” Il tono della sua voce era gentile. La bambina disse: “Sì, esatto!” Aiolos rispose: “Ormai che è qui non possiamo farla tornare indietro da sola anche perché è pericoloso, quindi puoi venire con noi!” Shila sorrise, era contentissima. Avrebbe trascorso una giornata intera insieme al ragazzo per la quale aveva una cotta.

 

Giunti lì videro che c'era già parecchia gente, Aiolos prese Shila per mano e disse: “è per la tua sicurezza!” La bambina sorrise, e rispose: “Perché non proviamo ad andare più vicino? Così quando arriva il Gran Sacerdote vedremo meglio!” I due ragazzi non ebbero niente in contrario. Le persone riconoscendoli li lasciarono passare senza alcun problema. Quando furono in prima fila Shila disse: “Kanon, perché quelle persone vi hanno ceduto il passo, senza obbiettare?”Lui rispose: “Beh, perché tempo fa io e Aiolos allenavamo i loro figli e quindi loro essendo i genitori ci sono ancora riconoscenti!” Aiolos si tappò la bocca per trattenere a stento una risata. Quella era veramente una frottola troppo divertente. Lei disse: “Stai bene?” Lui ricomponendosi e facendosi una finta tosse rispose: “Sì benissimo!” La bambina disse: “Sono così emozionata, tra poco arriverà il Gran Sacerdote!” Kanon rispose: “è una persona normale come un'altra!” Anche se in realtà lui e Aiolos lo conoscevano bene e sapevano che questo era una vera carogna.

 

Poco dopo un ragazzo disse: “Sta arrivando il Gran Sacerdote!” Shila rispose: “è alto come te Kanon!”Il diretto interessato pensò: “Non per niente quel farabutto un tempo era mio fratello, ma adesso egli è la persona che odio più di qualsiasi altra su questo pianeta!” Strinse le nocche sino a sbiancarle, Shila disse ripetendo la frase di pocanzi: “Kanon, egli è alto quanto te!” Il minore rispose: “S...sì!” Cercava di nascondere la sua rabbia. Aiolos intervenendo disse: “Cerca di controllarti!” Lui rispose: “Non è tanto facile!” In quel breve istante di distrazione, la bambina colse l'occasione per scappare da sotto il loro sguardo, dirigendosi proprio verso il Gran Sacerdote. Voleva vederlo da più vicino. Lei non poteva certo sapere che sotto quella maschera si nascondeva una persona malvagia. Quando fu lì, gli sembrò un gigante Saga osservandola disse: “E tu chi sei?” La bambina ingoiando la saliva rispose: “M... mi chiamo Sh... Shila Gr... Gran Sacerdote!” Fortunatamente per lei dietro alla maschera vi era la parte buona di Saga e quando stette per avvicinarsi e toccarla, una mano bloccandogli il braccio disse: “Provi solo a sfiorarla con un dito e dovrà vedersela con me!” Il Gran Sacerdote rispose: “Non volevo farle niente di male! Comunque adesso devo andare!”Poi continuò a camminare. Avevano già dato abbastanza spettacolo.

 

Kanon lo osservò attentamente, conosceva suo fratello gemello meglio di chiunque altra persona e sapeva quando stava mentendo. Poco dopo Aiolos li raggiunse e disse: “State bene?” Lui rispose: “Sì, per fortuna. Torniamo a casa!” Non degnò di uno sguardo la bambina, visto che era lei che aveva combinato quei pasticcio. Fortunatamente non aveva capito che lui e il Gran Sacerdote in realtà erano gemelli. S'incamminò da quella parte. Era molto più arrabbiato di prima. Aiolos e Shila lo seguirono. La bambina non riusciva a capire il perché Kanon fosse tanto incollera. D'altronde lei pensava di non aver fatto niente di male, aveva solamente scambiato due chiacchiere con il Gran Sacerdote e questo si era dimostrato anche molto gentile nei suoi confronti. Stava per farle una carezza ma Kanon gli aveva bloccato il braccio, mettendosi in mezzo per proteggerla. Lasciò andare un sospirò sconsolato. Aiolos abbassò lo sguardo e disse: “Cosa c'è?” Lei rispose: “Non riesco a capire il motivo per la quale il fratellone sia tanto incollera con me!” Sagitter stette per aprire bocca ma il diretto interessato si bloccò e battendolo sul tempo disse con tono cattivo:

 

“Ah no? Proprio non ci arrivi? Allora te lo spiego io. Tanto per cominciare lasciamo perdere il fatto che mi chiami fratellone anche se non lo sono, questa è una cosa che ci torneremo più avanti ma veniamo a cos'hai fatto oggi e non mi sto riferendo a quando ci hai seguito di nascosto mentre stavamo andando nel centro città, no!” Sagitter rispose: “Kanon. È solo una bambina!” Lui disse: “Tu restane fuori!” Egli rispose: “Come non detto!” Il minore guardandola disse: “Ma a quando sei scappata da sotto i nostri occhi dirigendoti verso il Gran Sacerdote. Quella è stata la cosa più stupida che tu abbia mai fatto. Ok ammetto che lui non ti ha fatto del male però se così non fosse stato se ti avesse fatto qualcosa ed io non fossi arrivato in tempo? Mi dici cosa avremmo raccontato io e Aiolos ai tuoi genitori che neanche sono a conoscenza della tua fuga? Accidenti! Sono talmente fuori di me dalla rabbia che mi è venuto anche il mal di testa!” Aiolos rispose: “Shila mi spiace dirlo, ma lui ha ragione. Hai fatto una cosa molto pericolosa. Certo Kanon è arrabbiato ma ha avuto anche paura che potesse capitarti qualcosa di brutto! Hai qualche domanda?” Lei scosse la testa in segno di disapprovazione, poi disse: “No, comunque i miei genitori lo sapevano che vi stavo seguendo li avevo avvertiti!” Aiolos rispose: “Bene, detto questo torniamo a casa. Stavolta veramente!”E ripresero a camminare.

 

Quando arrivarono, Kanon disse: “Aiolos, accomangnami a casa, poi vai a prendere Saori per favore!”Lui rispose: “Ok! Ci vediamo tra poco. Shila porto questo spilungone in casa!” Detto questo lo afferrò per le spalle e iniziarono a salire le scale. Il minore non l'aveva degnata di uno sguardo. La bambina bussò alla porta e sua madre aprendola disse: “Ehy ciao ma dove sono i ragazzi?” Lei rispose: “Sono saliti in casa, tra poco Aiolos viene a prendere la neonata!”Ella disse: “Qualcosa mi dice che sei gelosa di Saori, vero?” Shila rispose: “Beh insomma, quella mocciosa si prende tutte le attenzioni di Kanon! Cosa che vorrei io!”Suo padre disse: “è piccola quindi mi sembra una cosa normale! Ma tornando a noi, lo hai visto il Gran Sacerdote?”Lei rispose: “Sì e ci ho anche parlato! È molto alto e affascinante!”A quelle parole i suoi genitori si misero a ridere.

 

Nel frattempo in casa Aiolos aiutò il suo amico a distendersi sul letto e disse: “Vado a prendere Atena, torno tra poco ok?” Lui guardandolo male rispose: “Certo! Vai pure!” Sagitter uscì di casa e scese le scale di corsa. Giunto davanti alla porta bussò, e il padre aprendola disse: “Ciao.”Lui rispose: “Sono Aiolos, signore!” Egli disse: “Vieni, entra!” Il ragazzo rispose: “Sono venuto a prendere la piccola Saori, spero che non vi abbia creato problemi!” La moglie dell'uomo raggiungelo con in braccio la neonata disse: “Assolutamente no! È stata molto buona, piuttosto nostra figlia come si è comportata?” Sagitter rispose: “Anche lei è stata buona!” Aveva mentito per difenderla e prendendo in braccio la piccola continuò: “Scusate, adesso devo andare! Grazie ancora per la disponibilità!” Lui uscì di casa, salì le scale e scomparve alla vista prima che la bambina potesse seguirlo. Quando entrò andò a controllare Kanon, e vide che stava dormendo. Decise di lasciarlo riposare. L'incontro con il fratello lo aveva esaurito. Doveva riposarsi, e sopratutto calmarsi. Fortunatamente quando erano in città Shila non si era accorta che lui e Saga avevano la voce simile. Se l'avesse scoperto sicuramente ella avrebbe intuito che tra loro c'era una parentela. E questo non doveva accadere.

 

Nel frattempo al santuario i cavalieri d'oro erano sull'arena e si stavano allenando. Logicamente tutti erano venuti a conoscenza dell' incontro che il Gran Sacerdote Saga aveva avuto per puro caso quel giorno in città con suo fratello gemello Kanon, e fortunatamente non erano arrivati alle mani. Aiolia disse: “ Sapete una cosa, avrei tanto voluto essere presente. Sì insomma, mi sarebbe piaciuto poter rivedere Kanon!” Shura rispose: “Inizialmente se la memoria non m' inganna lo consideravi un traditore perché era suo fratello il degno custode dell' Armatura di Gemini!” Leo sbuffando disse: “Uffa Capricorn potrò avere qualche ripensamento o no?” Milo rispose: “Io comunque penso ancora che Kanon sia un traditore!” Tutti i Saint presenti rimasero in silenzio udendo quelle parole. Eppure Milo un tempo era il suo migliore amico, ma adesso non lo considerava più uno di loro. Poco dopo Shaka interrompendo quel silenzio imbarazzante disse: “Ragazzi, Scorpio dice così perché è stato pnotizzato dalla parte malvagia di Saga, in realtà lui vuole ancora bene a Kanon, solo che non vuole ammetterlo!” Aquarius rispose: “Meglio continuare l'allenamento se non vogliamo far arrabbiare il Gran Sacerdote!” I suoi compagni non ebbero niente in contrario.

 

Non molto tempo più tardi due guardie si avvicinarono ai cavalieri. Una di queste disse: “Nobili Aquarius e Leo, il Gran Sacerdote vuole avere udienza con voi alla tredicesima casa tra mezz'ora!” Entrambi risposero: “Va bene!” Detto questo i due cavalieri si diressero verso le rispettive case per darsi una sistemata. Già potevano immaginare l'argomento di cui lui voleva parlare loro. Appena Camus èìfu pronto uscì dall' undicesima casa e trovò Aiolia, che domandò: “Andiamo?” Lui rispose: “si!” A quel punto entrambi i cavalieri salirono le scalinate dirigendosi verso la tredicesima casa. Davanti a quella di Fish il suo custode disse: “Buona fortuna!” Entrambi risposero all' unisono: “Grazie! Che Zeus ce la mandi buona!” E andarono avanti. Quando entrarono nella tredicesima casa si diressero verso la sala del trono. Appena entrarono videro il Gran Sacerdote seduto sul trono e si misero in ginocchio. Aiolia disse: “Voleva vederci?” Lui rispose: “Sì, come sapete in città ho incontrato un vostro ex compagno ovvero Kanon, e vorrei che voi due domani andaste a cercarlo per ucciderlo!” Aquarius disse: “Gran Sacerdote con tutto il dovuto rispetto, sa bene che ai cavalieri d'oro non è consentito usare la violenza contro dei civili!” Saga rispose: “Camus, ti ricordo che Kanon un tempo era un cavaliere quindi non è un semplice civile e se trovate lui troverete anche quel farabutto di Aiolos!”Leo disse: “ Va bene eseguiremo il suo ordine!” Il compagno sgranò gli occhi non poteva credere alle sue orecchie e sussurrò: “Aiolia!” Il Gran Sacerdote rispose soddisfatto: “Potete andare!” Entrambi i cavalieri uscirono dalla stanza.

 

Quando furono all' undicesima casa Camus disse: “Non posso credere alle mie orecchie, hai accettato la richiesta di Saga! Vuoi uccidere tuo fratello e Kanon? Dico io ma sei andato fuori di testa o cosa?” Leo rispose: “Aquarius calmati, non voglio assolutamente fare niente di simile. Figuriamoci! Ho solo fatto credere a Saga questo per poterli avvisare del pericolo!” Camus disse: “Mi stai mandando al manicomio!Certe volte, sei peggio di Scorpio! Comunque lascia che ti dica una cosa: poi Aiolos e Kanon diventeranno i nostri nemici lo sai questo, vero?”Il suo amico rispose: “Avvertirli è nostro dovere!Anche se entrambi non sono più cavalieri ma per me lo saranno sempre!” Camus concordò con quelle parole. Sapeva che lui aveva ragione. Intanto a casa Kanon si svegliò. Doveva ammettere che adesso si sentiva decisamente molto più riposato anche se aveva dormito solo una mezz'ora. Si mise seduto sul letto e alzò le braccia in alto stiracchiandosi, poi si alzò in piedi e infine uscì dalla stanza per raggiungere Aiolos e la piccola Atena in salotto.

 

Il suo amico notandolo disse: “Bensvegliato dormiglione, hai riposato bene?” Lui sorridendo rispose: “Sì benissimo, grazie! Vuoi che preparo io la cena?”Sagitter disse: “Ok, ma cerca di non fare esplodere la cucina!” Il minore rispose: “Ahaha molto spiritoso!” In realtà al suo amico faceva molto piacere vederlo così sereno. Lo vide andare in cucina mentre fischiettava una canzone. Decise di non nominare neanche per sbaglio i padroni di casa, sempre se non fosse stato Kanon il primo a nominarli. Farlo nuovamente innervosire era l'ultimo dei suoi pensieri. Osservando la neonata sussurrò: “ Noi non vogliamo far arrabbiare Kanon, vero? È sereno, quindi preferiamo farlo restare così!” La bimba emise un leggero mugolio che sembrava una risata. Quella sera a cena Kantiano disse: “Io ho preso una decisione e stavolta non ci saranno ripensamenti di nessun tipo!” Il suo amico dando da mangiare alla bambina rispose: “Che tipo di decisione, se posso chiedere?” Egli rispose: “Domani mi metterò in cerca di una casa tutta mia, non ce la faccio più a vivere qui. Aiolos voglio bene a questa famiglia, ma sai benissimo anche tu che se restiamo ancora qui li mettiamo in pericolo quindi...” Sagitter rispose: “Ho capito dobbiamo andare via! Hai ragione!” Kanon prendendo in braccio la piccola Atena disse: “So cosa stai pensando, se voglio continuare ad essere amico di Shila. Beh, ancora non ho preso una decisione definitiva!” Aiolos sospirando rispose: “Sei sempre il solito, non cambierai mai!” Lui si voltò e gli fece la linguaccia, facendo ridere la neonata. E ovviamente si misero a ridere anche i due adulti.

 

Il giorno seguente, come promesso, il minore dei gemini si era svegliato presto e era andato a cercarsi una casa, come aveva già fatto qualche settimana prima, pur essendo consapevole che i prezzi lì ad Atene erano piuttosto cari. Ma lui non era quel genere di persona che si lasciava intimorire tanto facilmente. Aiolos invece decise di portare la piccola dea a fare una passeggiata in città, visto che era una bella giornata e inoltre doveva pur prendere una boccata d'aria fresca. Quando scese le scale, con in braccio la neonata, Shila notandolo disse: “Ciao Aiolos!” Lui rispose: “Ciao!” Lei disse: “Ma sei solo? Dov'è Kanon?” Egli rispose: “Non c'è, è uscito presto questa mattina!” Decise di rimanere sul vago. La bambina con tono insistente disse: “Ah sì? E dov'è andato?” Sagitter rispose: “Non lo so. Lui certe volte non mi dice dove va! Adesso scusa ma anche io e Saori usciamo!”Ella disse: “Posso venire con voi?” Lui rispose: “Stavolta, no! Mi spiace! Ciao!” Detto questo si chiuse la porta alle spalle e lasciò andare un sospiro soddisfatto. Poi iniziò a camminare e ogni tanto faceva sobbalzare leggermente la neonata per farla divertire. Le raccontava qualche ricordo di quando lui e Saga erano amici, ma quei giorni felici ormai erano molto lontani, adesso colui che un tempo era il suo migliore amico, era diventato il suo più acerrimo nemico. 

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Capitolo 10
*** Un Incontro Sorprendente ***


In città il Saint del Leone sbuffando scocciatamente, cosa che non era certo da lui, disse: “Uff, non li troveremo mai!” Il suo amico rispose: “Aiolia, la vuoi smettere una buona volta di lamentarti, non è da te! E che caspita sei un Saint, quindi non puoi certo deprimerti. Cosa direbbe...” S'interruppe a metà frase dato che notò una sagoma a loro familiare non molto lontano, con in braccio una bambina. Il diretto interessato notandolo imbambolato disse passandogli una mano davanti: “Terra chiama Camus, ci sei? Rispondi! Questo è andato! Camus, mi senti?” Decise di seguire il suo sguardo, e quando vide anche lui la stessa persona continuò: “A...Aiolos!”

 

D'istinto inizò a correre verso suo fratello, questo si voltò appena in tempo, e notandolo a sua volta rispose “Fratellino? Che...che bella sorpresa!” Egli stando attento alla bambina disse: “Co... come sono contento di... di rivederti!” Il Saint di Aquarius raggiungendoli poco dopo rispose: “Ciao Aiolos!” Egli disse: “Camus, ci sei anche tu!” Lui rispose: “Sì, Leo adesso staccati da tuo fratello. Cerca di contenerti, sei un cavaliere. A proposito dov'è Kanon?” Sagitter disse: “È in giro per la città, sta cercando una casa tutta per sé. In questo lasso di tempo io e lui abbiamo vissuto in una casa in affitto. Ovviamente era sua! A proposito sapete vero chi è questa bambina?” Aiolia prendendola in braccio rispose: “Sì, la reincarnazione della dea Atena!” Suo fratello disse: “Venite, andiamo a casa, almeno quando torna lo spilungone chioma blu gli farete una sorpesa!” Camus rispose: “Ok! Preferiamo dirvi il motivo per il quale vogliamo parlare con voi, ma quando sarete insieme non separati!” Il suo amico concordò quelle parole e infine tornarono a casa. Nel frattempo il minore dei Gemini era riuscito a trovare una casa adatta alle sue esigenze, e aveva trovato anche la casa per Aiolos e Atena che in quel caso lui aveva chiamato Saori. Dopo che ebbe pagato l'acconto di entrambe le abitazioni salutò l'agente immoboliare, e tornò a casa, non immaginando che da lì a poco avrebbe rivisto due amici che non vedeva da tantissimo tempo.

 

Intanto a casa, i tre ragazzi stavano preparando qualcosa da bere e da mangiare per festeggiare quella rimpatriata. Proprio in quel momento Aiolos sentì chiudere la porta in fondo alle scale e disse: “è tornato Kanon! Voi due restate in cucina, non fatevi vedere. Vi chiamo io!” Entrambi risposero: “D'accordo!” Poi andò in salotto. Il minore aprendo la porta disse: “Ciao Sagitter, ho una notizia stupenda!” Lui rispose: “Io ne ho due! Ma prima la tua!” Kanon disse: “Nah, prima le tue visto che sono doppie!” Il suo amico sorridendo rispose: “Come vuoi, però non agitarti! La prima è questa: puoi entrare!” Una sagoma familiare fece il suo ingresso dalla cucina e il minore non riuscendo a credere ai suoi occhi rispose: “Ca...Camus!” Egli disse: “Non sono mica solo, con il permesso di Aiolos, vorrei chiamare il nostro compagno. Coraggio fatti vedere!” Pochi minuti dopo il Saint di Leo comparendo accanto all'amico rispose: “Ciao Kanon!” Lui disse: “A... Aiolia ci... ci sei anche tu!” Aveva le lacrime agli occhi, e andò ad abbracciare entrambi. Questi contraccambiarono il gesto.

 

Aiolos sorrise a quella bellissima scena, poi dopo aver messo la bambina nel letto si unì all'abbraccio. Il minore disse: “Ragazzi come mai siete qui? Scommetto che questa non è una visita di piacere, vi conosco troppo bene!” Aquarius rispose: “A Gemini, non sfugge niente, in parte ha ragione. Io e Aiolia vi stavamo cercando per un motivo ben preciso!” Sagitter che nel frattempo era andato in cucina a prendere il vassoio con sopra da bere e da mangiare disse, appoggiandolo sul tavolo: “Quale?” Suo fratello mordendosi il labbro inferiore rispose: “In realtà, siamo qui su ordine del Gran Sacerdote, Saga!” Il minore stringendo le nocche disse: “Ti pareva che non ci fosse di mezzo lo zampino di quel farabutto di mio fratello!” Aiolos rispose: “Kanon, calmati! E lascialo continuare!” Egli fece un enorme sospiro. Leo continuò: “ Il sopracitato, ci ha ordinato che io e Camus, non appena vi avremmo trovato, dovevamo uccidervi e anche sbarazzarci della bambina! Ma per vostra fortuna noi teniamo ancora alla vostra amicizia ed io sono il fratello di Aiolos, perciò non abbiamo alcuna intenzione di fare niente di simile, ma solo di avvertirvi!” Lo sguardo di Kanon era colmo di rabbia. Aquarius disse: “Ehy amico, tutto ok?” Lui rispose: “No, quel farabutto che una volta era mio fratello vuole scatenare l'ennesima guerra. Per cosa? Diventare padrone del mondo e sottomettere questa povera gente. Ma io non glielo permetterò, dovrà passare sul mio cadavere! Non m'importa se ci rimetto la pelle! Sino a quando avrò fiato in corpo difenderò queste persone. E che cavolo!”

 

Aiolos disse: “Questo sì che è parlare! A proposito, anche tu avevi una bella notizia da darmi. E sarebbe?” Il minore rispose: “Ho trovato casa! E anche una sistemazione per te e Atena! Spero che non ti dispiaccia, Aiolos, a questa famiglia non dovremmo dire dove andremo a vivere. Non per cattiveria, ma per la loro sicurezza!” Sagitter osservando i loro amici disse: “Per la cronaca, la loro bambina di sette anni ha una cotta per lui!” Aiolia rispose: Oh ho a quanto pare Kanon ha fatto colpo!” Il minore rispose: “Non è vero!” A quelle parole scoppiarono tutti a ridere. Un paio d'ore più tardi, i due Saint dovettero a malincuore tornare al santuario. Aiolos abbracciando il fratello disse: “Grazie per averci avvisati, e sopratutto per la visita. Mi ha fatto tantissimo piacere rivederti!” Lui rispose: “Quando ci rivederemo saremo avversari e sfortunatamente combatteremo l'uno contro l'altro!” Il maggiore lo strinse tra le braccia, ma non emise un fiato. Gli dispiaceva dovere combattere contro la persona più importante della sua vita, ma non avrebbe avuto altra scelta.

 

Camus osservando il minore dei Gemini disse: “Stammi bene Kanon, e mi raccomando impegnati in questo periodo. Sai bene quali sono i punti deboli di tuo fratello. So che non spetta a me dirlo, cerca di essere più furbo di lui, quando vi scontrerete in battaglia!” Il diretto interessato rispose: “Lo farò! Di questo puoi starne certo, non gli permetterò di vincere! Mi mancherai Camus!” Il Saint delle energie fredde lo abbracciò e disse: “Anche tu testone! Non posso dire ai nostri compagni che vi abbiamo lasciato in vita, altrimenti Milo andrà a riferirlo a Saga... ops!” Kanon rispose: “Che cosa? Stai scherzando, vero? Scorpio è il mio migliore amico!” Leo disse: “Mi spiace, ma da quando tu sei andato via e anche Aiolos è sparito, lui è cambiato come se fosse stato ipnotizzato dal lato malvagio di tuo fratello!”Aiolos rispose: “Quel bastardo! Ce la pagherà!” I tre ragazzi rimasero decisamente a bocca aperta. Non si aspettavano certo una frase simile dal loro compagno. Poco dopo Aiolia e Camus si allontanarono da casa lasciandoli soli.

 

Quella sera, Kanon era disteso sul divano. Ad un tratto sospirando disse: “Aiolos, stavo pensando una cosa se per te va bene!” Il suo amico rispose: “Ovvero?” Lui disse: “Che potremmo chiedere ai padroni di questa casa, se vengono loro qui da noi! Così saremo più a nostro agio, invece di andare sempre noi giù, che ne dici?” Sagitter rispose lasciando le manine di Atena: “Ottima idea! Ehy, Kenny guarda!” Il minore si voltò e con sua grande sorpresa vide la bambina che camminava da sola. Sedendosi sul divano disse: “Wow, sta... sta camminando già? Questa sì che è una sorpesa!” Egli rispose: “Ti ricordo che questa bimba in realtà è una dea! Perciò è una cosa normale! Più o meno! Li chiami tu? I padroni di casa?” Il minore lasciando andare un enorme sospiro disse: “Certo!” Si alzò in tutta la sua statura e andò verso il telefono. Poi prese la cornetta e compose il numero. Aiolos inginocchiandosi sussurrò nell'orecchio della bimba: “ Certo che non gli si può dire niente a quel ragazzo!” La bambina ridacchiò, divertita. Quando il minore attaccò, disse incrociando le braccia al petto e fingendo uno sguardo severo: “Vi ho sentito, cosa credete?” Cercava di mascherare un sorriso, Aiolos rispose: “Atena, guardalo, Kanon fa tanto il severo ma in realtà ha un cuore d'oro!” Egli disse: “Bravo, prendimi in giro davanti ad una divinità ancora piccola!” Il suo amico rispose: “Come sei permaloso!”A quelle parole i due ragazzi scoppiarono a ridere, contagiando anche la bambina.

 

Kanon disse all'amico che la famiglia aveva accettato il loro invito, e sarebbero saliti tra tre d'ore, quindi entrambi i ragazzi dovevano sistemare la casa per bene, e anche la bambina. Oltre che loro stessi, grazie alla velocità della luce, riuscirono a fare tutto, in poco tempo. Aiolos disse: “Kanon, come spieghiamo ai padroni di casa, che adesso la piccola Atena sa camminare?” Lui grattandosi la testa rispose: “Beh, che ha avuto due ottimi insegnanti che le hanno insegnanto a camminare in pochissimo tempo!” L'arciere dorato fece un cenno di approvazione con la testa. Non molto tempo più tardi suonarono alla porta. Sagitter andò ad aprire e disse: “Salve, benvenuti. Prego entrate, accomodatevi!” Shila rispose: “Ciao Aiolos, dov'è Kanon?” Lui disse: “è in salotto che gioca con Saori!” La bambina rispose: “Capisco!” C'era rimasta male. Quando furono in salotto il minore disse: “Ciao a tutti!” Il padrone di casa rispose: “Ciao Kanon!”Lui disse: “Accomodatevi, io e Aiolos vi abbiamo invitati qui perché dobbiamo parlarvi di una cosa molto importante, dico bene amico mio?”Il diretto interessato rispose: “Sì!Esatto!”

 

Saori camminò verso il minore e lui disse: “Cucciola, adesso non posso giocare con te, devo parlare con queste persone! Vai a giocare con quella bambina! Da brava! Shila, vuoi giocare con Saori, per favore? Così io e Aiolos parliamo con i tuoi genitori.” Lei rispose: “Va bene!” Anche se le seccava molto tenere d'occhio una bambina piccola, la prese per mano e si allontanarono di qualche metro restando sempre nella stanza. Aiolos prendendo la parola disse: “Dovete sapere che da qualche tempo, Kanon sta cercando una casa sua personale. Intendiamoci non è che in questa non ci stava bene per carità, oggi lui ha trovato una casa non possiamo darvi l'indirizzo e di questo ci spiace ma è per la vostra sicurezza. Comunque questo fine settimana noi due e Saori ci trasferiremo laggiù. Ovviamente io e la piccola andremo a vivere in un'altra casa che sempre Kanon è riuscito a trovare. Ci spiace darvi questa notizia ma non abbiamo altra scelta, lo facciamo per il vostro bene!” Il minore rispose: “Esatto, Aiolos ha detto delle parole giuste. Non vogliamo mettervi in pericolo, ma resteremo lo stesso vostri amici, questo è certo!” L'uomo disse: “Un giorno vi rivedremo?” I due ragazzi si guardarono e Sagitter rispose: “Chi lo sa, forse un giorno!”

 

I quattro adulti si voltarono verso le due bambine che stavano giocando con le bambole. Kanon teneva lo sguardo fisso su Atena. Se fosse stata una bambina normale come le altre e non la reincarnazione di una divinità, probabilmente non ci sarebbero stati tutti quei problemi. La donna avvicinandosi a sua figlia disse: “Vieni Shila, è ora di tornare a casa!” Ella rispose: “Sì, eccomi!” In realtà, non vedeva l'ora di andare via. Prese per mano sua madre e assieme a lei e a suo padre si diressero verso la porta. Logicamente non era a conoscenza di quello che Kanon e Aiolos avevano detto ai suoi genitori, ovvero che quel fine settimana sarebbero andati via per sempre, e che molto probabilmente non li avrebbe mai più rivisti. Uscirono di casa e i due ragazzi emisero un sospiro sollevato .Aiolos disse: “Finalmente non ne potevo più! Di gente in casa! Senza offesa è ovvio!” Il minore rispose: “Amico mio, qualcosa mi dice che stai invecchiando!” Lui disse: “Chi io? Guarda che abbiamo la stessa età, anzi mi correggo tu sei sei mesi più grande di me!” Gli fece la linguaccia. Kanon con tono divertito rispose: “E adesso chi è il permaloso? Stavo scherzando! A parte questo domani dobbiamo iniziare a preparare le valigie!”Lui disse: “Sì giusto ben detto! Inoltre dobbiamo preparare anche la roba della piccola Atena e tu dovrai fare pace con Shila!”

 

Il minore dei Gemini lo fulminò con lo sguardo, ma subito dopo si mise a ridere, e disse: “Che pazienza ci vuole con te! Vedrò di fare il possibile, i cavoli tuoi mai, vero?” Atena rispose: “Cosa sono i cavoli?” Kanon, stupito perché la piccola aveva parlato, prendendola sulle ginocchia disse: “I cavoli sono degli ortaggi che si mangiano e sono buoni, inoltre fanno anche bene alla salute!”Sagitter, dopo anche lui essersi ripreso dal piccolo shock, rispose: “Questo è vero, una volta tanto Kanon ha detto una cosa giusta!” Altra risata spontanea.

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Capitolo 11
*** Problemi Tra Gold Saint ***


NOTA DELL' AUTRICE: In questo capitolo, strano ma vero, non vi faranno la loro comparsa Kanon, Aiolos e la piccola Atena, ma solo i Cavalieri d'oro e il cattivo di turno che non sto a specificare il nome perché tanto lo conoscete. Non so il motivo, posso solo dire che questo capitolo mi è venuto in mente stanotte mentre dormivo, quindi ho deciso di scriverlo.

 


Quando i due Cavalieri d' Oro tornarono al santuario, Milo, andando loro incontro, chiese: “Li avete trovati i due traditori?” Aquarius rispose: “Scorpio, smettila di chiamarli in questo modo, anche se non vuoi ammetterlo loro sono ancora tuoi amici, e comunque adesso io e Leo dobbiamo andare a parlare con il Gran Sacerdote Saga!” Il suo amico, sentendosi preso in considerazione, fece un cenno di approvazione con la testa e disse: “Andiamo!” Lui rispose: “Meglio non farlo aspettare!” Ovviamente, i due Saint non si erano lasciati scappare niente riguardo l'incontro con Aiolos, Kanon e la piccola dea. Sopratutto in presenza di Scorpio.

 

Mentre stavano salendo le scalinate che li avrebbero portati alla tredicesima casa, Aiolia notando il volto teso del suo amico disse: “Ho il vago sospetto che sei arrabbiato con Milo!” Camus facendo un sospiro profondo e stringendo le nocche rispose: “Adesso non mi va di parlarne, sai bene che abbiamo una cosa ben più importante da fare!” Il Cavaliere del Leone, disse: “ Dire a Saga che abbiamo ucciso i nostri compagni? Quando in realtà non è vero?” Aquarius si portò una mano sul viso. Quel ragazzo lo stava facendo impazzire. Entrambi si erano per qualche istante dimenticati che il Gran Sacerdote non che Saint di Gemini, poteva leggere nella mente delle persone. E di fatti aveva letto nelle menti dei suoi compagni, anche a debita distanza. Tra sé pensò: “E così, mio fratello Kanon e Aiolos sono ancora in vita? Per adesso fingerò di non esserne a conoscenza, ma quando entrambi arriveranno qui al santuario sarò io stesso a sbarazzarmi di loro, sopratutto di quella testa calda di Kanon. Ahahahah!” Subito dopo si ricompose.

 

Poco dopo, i due Saint arrivarono alla tredicesima casa, e una guardia disse: “Nobili Camus e Aiolia!” Il secondo rispose: “Siamo qui per vedere il Gran Sacerdorte!” Detto questo, entrarono nella stanza e Saga che era seduto sul trono dorato disse fingendo di non esserne già a conoscenza: “Benvenuti, immagino che mi portiate notizie riguardo quello che vi ho chiesto!” Aquarius inginocchiandosi rispose: “Sì, sommo Gran Sacerdote!” Lui disse: “Parlate! Dunque vi ascolto!” Il suo compagno inginocchiandosi lì accanto rispose mentendo: “Quando siamo arrivati in città, abbiamo iniziato subito a cercare i nostri due ex amici ovviamente chiedendo anche informazioni ai civili per guadagnare tempo!” Il maggiore dei gemini disse: “E questi cosa vi hanno detto?” Camus rispose: “Inizialmente non erano a conoscenza di dove vivesse Kanon, poi però io ho visto Aiolos che usciva da un negozio, e teneva in braccio la piccola Atena, quindi l'ho riferito immediatamente al mio compagno qui presente!” Aiolia continuando disse: “Siamo andati immediatamente incontro a lui, fingendoci ancora suoi amici, e ci siamo messi a parlare!” Il Gran Sacerdote alzandosi in piedi rispose: “Hrm, andate avanti, mi interessa!” Camus disse: “Gli abbiamo domandato dov'era Kanon, visto che non c'era, e lui ha risposto che il suo gemello stava facendo una passeggiata per la città!”

 

Decise di non rivelare che in realtà Kanon stava cercando una casa, dove andare a vivere visto che non poteva continuare a vivere in quella dov'era adesso assieme a Aiolos e Atena, che sarebbero venuti via assieme a lui. Poco dopo il Gran Sacerdote rispose: “ E sentiamo, quando li avete uccisi?” Aiolia disse: “Quando Aiolos ci ha proposto di andare a casa loro, per aspettare l'altro traditore! Almeno io e Camus li avremmo uccisi tutti e tre in una sola volta!” Stava sudando freddo. Quella era una bugia enorme. Egli incrociando le braccia al petto rispose: “Capisco! Immagino che mio fratello e Aiolos non abbiano opposto alcuna resistenza ai vostri attacchi! È così, Camus?” Il diretto interessato disse: “Non ne hanno avuto il tempo, perché siamo riusciti a coglierli entrambi di sorpresa! Inoltre erano sprovvisti di Armatura!” Saga rispose: “Con quale tuo colpo speciale hai ucciso Kanon?” Il cavaliere delle energie fredde disse: “Con l'Aurora Excusion!” Il Gran Sacerdote osservando l'altro cavaliere rispose: “E tu con quale colpo hai ucciso tuo fratello?” Egli disse: “Con... con il Sacro Leo!” Dopo qualche minuto di silenzio Saga sospirando rispose: “Potete andare!Adesso!” I due cavalieri si inchinarono e uscirono dalla stanza. E anche dalla tredicesima casa.

 

Giunti all' undicesima casa, Aquarius, dato che era la sua, si fermò. Leo disse: “Che fai?” Egli rispose: “Amico mio, da questo momento dobbiamo stare attenti, molto più di quanto lo siamo stati sino ad ora!” Lui disse: “Che vuoi dire?” Camus rispose: “Saga ha scoperto la verità. Mi spiego meglio: poco fa quando noi gli abbiamo detto quelle cose lui era ben consapevole che stavamo raccontando bugie!” Aiolia disse: “Per gli Dei, hai ragione! Lui tra i Cavalieri può leggere nella mente delle persone anche a debita distanza quindi...” Il Saint delle energie fredde disse: “Prima che io e te andassimo alla tredicesima casa, egli ci ha letto nella mente senza che noi ce ne rendessimo conto e ha scoperto tutto!” Leo rispose: “Kanon e Aiolos sono due guerrieri in gamba proteggeranno Atena a costo della vita!” Il suo compagno disse: “ Ben detto! Dai andiamo ad allenarci, siamo anche noi guerrieri!” Lui rispose: “Giusto! Ho bisogno di sgranchire questi muscoli! Sei stato bravo a non riferire a Saga che in realtà Kanon ha trovato una casa ad Atene, altrimenti chissà cosa poteva succedere! Dai nostri Gemini c'è da aspettarsi di tutto e di più!” Camus ridacchiando disse: “Se ti sentono una doppia Another Dimension non te la leva nessuno!”Il suo amico rispose: “Spiritoso!”Detto questo entrambi andarono verso l'arena.

 

Arrivati lì, notarono Milo e Shura che si stavano allenando. Il primo disse: “Capricorn, andiamo più lontano, ci sono due persone che non voglio vedere!” Camus era veramente stanco di questo suo comportamento, rispose afferrandolo per un braccio: “Si può sapere cosa diamine ti prende?” Scorpio cercando di liberarsi dalla stretta disse: “Niente, lasciami andare altrimenti userò la mia cuspide scarlatta contro di te!” In quel preciso momento si sentì un rumore. Aquarius gli aveva tirato un ceffone e disse: “Questo non è il Milo che conosco, ma solo un ragazzo egoista e decisamente ipocrita, stupido e insensibile alla quale importa solamente di se stesso e di nessun'altro!” Tutti i cavalieri presenti nell'arena rimasero decisamente increduli a quella scena. Sapevano che Milo e Camus erano sempre stati grandi amici. Egli tirando fuori l'ago della cuspide rispose: “Io non sono affatto un'ipocrita! Rimangiati immediatamente quello che hai detto!”Aiolia stette per intervenire ma Shaka disse: “No, lasciali sfogare! La tensione è troppo grande!”Lui rispose: “Distruggeranno il santuario!” Virgo scosse la testa in segno di disapprovazione. Entrambi erano testardi, ma in realtà si volevano molto bene, solo che avevano bisogno di sfogarsi. Iniziarono a combattere usando anche i loro colpi speciali, oltre che i pugni.

 

Una mezz'ora più tardi i due litiganti, vennero divisi da una voce familiare che disse: “Adesso basta! Vi siete sfogati sin troppo!” Entrambi risposero: “Doko?” Il Saint di Libra disse: “Esatto! In persona! Posso sapere per quale motivo stavate litigando voi due?” Milo rispose: “Saga è diventato il nuovo Gran Sacerdote, solo che Aquarius non vuole accettarlo!” Libra con tono interrogativo disse: “Un attimo, come sarebbe a dire che Saga è il nuovo Gran Sacerdote? Che... che è successo a Shion?” Mur prendendo la parola rispose: “è una lunga storia! Come prima cosa meglio che ti accompagnamo da lui, deve sapere che sei qui, altrimenti non puoi restare al santuario! Poi ti racconterò tutto!”Libra concordò con quelle parole, poi assieme al suo amico si diressero verso la tredicesima casa. Mur disse: “Mi fa piacere che tu sia tornato al santuario!” Lui rispose: “Anche a me!Spero che Saga mi consenta di restare al santuario!” Aries disse: “Sei il custode della settima casa, quindi penso che non ci siano problemi!” Doko rispose: “Giusto!” Arrivati lì, entrarono nella sala e il Gran Sacerdote disse: “Cavaliere di Libra questa sì che è una sorpresa!” Doko rispose: “Allora mi riconosce, Gran Sacerdote!” Egli disse: “Certamente, non dovrei per caso?” Lui rispose: “Sicuro! Quindi non ci sono problemi se rimango qui al santuario?” Saga disse: “Assolutamente, la settima casa è sua!” Mur entrando nella conversazione rispose: “A nome degli altri cavalieri la ringraziamo!” Detto questo entrambi i cavalieri uscirono dalla stanza.

 

Quando furono lontani dalla tredicesima casa, il cavaliere di Aries iniziò a raccontargli per filo e per segno cos'era successo il giorno in cui Shion aveva convocato Saga e Aiolos da lui sia per annunciare loro l'arrivo di Atena sia per comunicargli chi sarebbe stato il suo successore. Già a quel tempo la parte malvagia di Saga si stava piano piano risvegliando. Insomma, Shion diede loro entrambi gli annunci, e ovviamente il suo successore non fu Gemini ma Sagitter. Questa cosa lo mandò letteralmente in collera, quindi il lato malvagio prese il sopravvento e come prima cosa uccise Shion, poi volle sbarazzarsi sia della piccola Atena sia di Aiolos, ma per fortuna Sagitter glielo impedì, e portò in salvo la piccola fuggendo dal santuario. Non lo vediamo da quel giorno. Nè lui né Kanon. Speriamo che stiano bene. Milo è impazzito poco fa, stava litigando con Camus perché lo ha ipnotizzato Saga. Lui non è così, sino a qualche tempo fa era il migliore amico del minore dei gemini. Doko lo ascoltò molto attentamente. Non poteva credere alle sue orecchie, sospirando disse: “Non c'è un modo per far tornare Saga quello di prima?” Aries rispose: “Che io sappia no, credimi anche suo fratello Kanon vorrebbe esattamente la stessa cosa!” Il suo amico disse: “Kanon si mostra tanto coraggioso quando in realtà è lui quello che soffre maggiormente!” Mur rispose: “è vero, sono perfettamente d'accordo con te! Cambiando discorso, è da un bel po' che non ti alleni. Cosa ne pensi se combattessimo insieme!” Il Cavaliere di Libra non ebbe niente in contrario e così fecero. Nei giorni successivi la situazione al santuario era sempre la solita, Milo non voleva saperne di cambiare il suo carattere. Rivolgeva a stento la parola ai suoi compagni, quello con la quale parlava maggiormente era Shaka. Un pomeriggio Doko avvicinandosi ai due disse: “Ehy Scorpio, ti va se ci alleniamo insieme?” Lui rispose: “D'accordo!” Il Saint di Libra voleva metterlo alla prova, e farlo stancare il più possibile.

 

Entrambi i cavalieri si misero in posizione d'attacco e iniziarono ad allenarsi, Shura disse: “Che succede?” Aldebaran rispose: “Libra vuole far stancare Scorpio talmente tanto che alla fine il nostro aracnide sarà talmente sfinito che chiederà scusa a tutti!” Aphrodite disse: “Furba la nostra armeria vivente!” Lui rispose: “Sì, più che altro è un genio!” Sull'arena Doko incoraggiandolo disse: “Beh è tutta qui la tua forza, Milo? Mi deludi! Coraggio tira fuori le chele!” Lui rispose: “Che fai provochi? D'accordo te la sei voluta! Il dolore ha un colore. Cuspide Scarlatta!” Ovviamente Doko si aspettava un colpo simile e disse: “Colpo Segreto del Drago Nascente!”Il suo compagno lo prese in pieno e rispose: “Mi hai colto di sorpresa, ma la prossima volta non sarai così fortunato!” Il combattimento andò avanti per un'ora e vinse Libra, che porgendo la mano al suo compagno disse: “Complimenti, sei un degno avversario. Hai combattuto bene!” Milo accettando il suo aiuto rispose con tono divertito: “ Anche tu nonostante l'età avanzata!” L'amico stando alla battuta disse: “Birbante che non sei altro, non vale se mi prendi in giro! Poi io non sono anziano!” A quelle parole i dieci cavalieri d'oro scoppiarono a ridere. Il Gran Sacerdote li stava osservando dalla finestra della tredicesima casa. Il suo lato buono sussurrò “Sei geloso, vero? Ti dà fastidio il loro legame, non sopporti che quei ragazzi siano tanto uniti. Ok tu sei il Gran Sacerdote e ti devono obbedienza! Ma poi che altro? Niente!” “Stai zitto! Tu non sai di cosa parli!” La parte buona disse: “Invece sì, lo so meglio di quanto tu immagini. Presto verrai sconfitto da coloro che adesso ti sono fedeli e da colui che hai cacciato perchè lo consideravi malvagio quando quello malvagio sei tu non mio fratello KANON!” Urlò il nome del minore, una lacrima ghigliottina gli rigò il viso.

 

L' asciugò subito, era una persona cattiva e non aveva alcuna intenzione di piangere, sopratutto per una persona che detestava con tutto il cuore. Si voltò e andò a sedersi sul suo trono dorato, appoggiò la testa sulla spalliera si tolse la maschera e lasciò andare un enorme sospiro. Poco dopo si rimise la maschera e decise di andare a farsi un bagno nella vasca termale. Ne aveva bisogno, gli sarebbe servito oltre che per distrarsi anche per rilassare i nervi e i muscoli. Uscì dalla sala del trono e si diresse verso la stanza termale. Arrivato lì, si liberò della sua tunica sacerdotale e della maschera, infine entrò dentro la vasca, provando con tutto se stesso a rilassarsi anche se non era facile. Un sorriso gli comparve in volto, poi cominciò a ridere come un matto. Intanto i cavalieri d'oro, dopo l'allenamento, si erano trasferiti tutti a casa di Libra per festeggiare il suo ritorno al santuario. Ovviamente prima Milo, riguardo la sua età, stava scherzando. Quella era solo una battuta. Egli dandogli una leggera gomitata sul fianco disse: “Scorpio, vai a parlare con Camus. Voi due siete grandi amici o sbaglio?” Lui rispose: “Ok!” Fece un sospiro profondo e si diresse da quella parte. Il cuore gli batteva a mille, si sentiva in colpa per come aveva trattato il suo amico, la persona che lo conosceva sin da quando erano bambini.

 

Arrivato lì, Aquarius disse: “Ciao, Milo!” Lui rispose: “Ciao, possiamo parlare?” Il Saint delle energie fredde incrociando le braccia al petto e inarcando un sopracciglio disse: “Sono tutto orecchi!” Il suo amico rispose: “Camus, io volevo chiederti scusa per la nostra lite di qualche giorno fa. So di aver sbagliato nel trattarti male, e mi spiace tantissimo, dico davvero, tu sei la persona che mi conosce sin da quando eravamo bambini e per la precisione dal giorno che siamo arrivati qui al santuario assieme ai nostri due maestri Cardia e Degel. Mi...mi sono lasciato influenzare dalla malvagità di Saga, ma adesso vorrei provare a tornare il Milo burlone di un tempo, però ho bisogno del tuo aiuto sempre se mi perdoni!” Camus osservò i loro compagni e il suo sguardo si posò su Doko, che gli fece un cenno di approvazione con la testa, poi tornando con lo sguardo sul suo amico disse: “Non devi chiedere scusa soltanto a me... ma anche a loro. Intendiamoci io sono disposto a perdonarti visto che se non lo faccio poi so già che me ne pentirò, dato che conosco sin troppo bene questo aracnide birbante che ho qui davanti!” Egli con un sorrisone rispose: “Pace fatta?” Lui disse: “Sì!” Milo gli balzò al collo abbracciandolo stretto, e il suo amico disse: “Allenta le chele, che così mi strozzi!” Lui rispose: “Ops, scusami!” Camus disse: “Non dimentichi niente?” Scorpio voltandosi verso i loro amici rispose: “Ragazzi vi chiedo scusa per il mio atteggiamento, mi perdonate?” Shura alzando il braccio con exalibur disse: “Meriteresti che te lo...”Mur tappandogli la bocca con la mano appena in tempo rispose: “Zitto, non dire un'altra parola!” Virgo disse: “Sì, Scorpio, ti perdoniamo!”Doko rispose: “In questo santuario vive una banda di matti!” Aldebaran disse: “Sono perfettamente d'accordo con te amico mio!” Aiolia rispose: “Anch'io!”Logicamente continuarono a ridere.

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Capitolo 12
*** Comincia la Battaglia (Prima Parte) ***


Arrivò il giorno del trasferimento, Kanon, Aiolos e la piccola Atena, erano pronti per andare. Il minore si guardò intorno un' ultima volta, gli dispiaceva lasciare quella casa dove aveva abitato anche se in affitto per tutto quel periodo, ma adesso ne stava per acquistare una tutta sua. Sagitter appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Kanon sei emozionato?” Lui sorridendo rispose: “tantissimo, prendi per mano la bambina, io mi occupo delle borse e andiamo!” Egli scuotedo la testa disse: “no, faremo a metà, riguardo le borse! Non voglio che le porti solo tu! Non mi sembra giusto!” Una voce femminile dal basso rispose: “ehy voi due spilungoni avete finito di chiacchierare? Andiamo?” Il minore ridacchiando disse: “agli ordini mia dea!” Sagitter rispose: “ha un bel caratterino!” La prese per mano e come da accordi, con la mano libera aiutò Kanon a portare le due borse rimanenti.




Poco dopo uscirono di casa, scesero le scale, la famiglia che li aveva ospitati per quel lasso di tempo li sentì e si affacciò, il padre disse: “Kanon, a quanto pare siete in partenza!” Lui posando le borse sul pavimento rispose: “si, a nome di Aiolos e la piccola Saori vi ringrazio tantissimo per insomma la gentilezza siete stati una famiglia speciale, non vi dimenticheremo mai!” La madre disse: “lo stesso vale per noi, voi tre siete state degli inquilini gentili, bravi, onesti nel pagare sempre l'affitto e sopratutto disponibili e simpatici sentiremo la vostra mancanza!” Aiolos rispose: “ grazie del complimento!” Poco dopo arrivò un taxi, e Kanon disse: “e quello?Noi non abbiamo chiamo un taxi!” Il suo ex padrone di casa rispose: “è il nostro regalo per voi! Cosi non andate a piedi alla vostra nuova casa!” Sagitter disse: “wow grazie! Saori che ne pensi?” La bambina rispose: “ mi piace!” Kanon si piegò su se stesso e disse accarezzando il viso della bambina: “Shila, ti avevo promesso che vi avremmo salutati come si deve, e di fatti abbiamo mantenuto la promessa fatta, ma adesso piccola, noi tre dobbiamo proprio andare, non so se un giorno ci rivedremo però sappi questo io ti sarò sempre vicino anche se non mi vedrai e sopratutto continuerò a essere tuo amico per sempre!” La bambina lo abbracciò scoppiando in lacrime e rispose: “mi...mi manchera Kanon! Ti prometto che farò la brava e darò ascolto ai miei genitori!” Un sorriso gentile, comparve sul volto del ragazzo, che pochi minuti dopo si dovette staccare da lei.




Assieme a Aiolos e Saori, si voltarono e andarono verso il taxi, che li stava aspettando a pochi metri, il tassista aveva riconosciuto i due ragazzi e li aiutò a mettere le quattro borse dentro al portabagli, questi si voltarono verso la famiglia e li salutarono infine salirono a bordo e chiusero lo sportello.Sagitter disse al tassista dove doveva portarli e lui mise in moto la vettura, allontanandosi. Durante il tragitto egli disse: “voi due siete Cavalieri d'Oro ho indovinato?” Kanon rispose: “si esatto ma come ha fatto ha riconoscerci?” Lui disse: “beh, in città non ci sono ragazzi che hanno un fisico scolpito come il vostro perciò è stato facile! Tu sei Gemini, mentre il tuo amico è Sagitter e che ci crediate o no la bambina che avete con voi è la piccola dea Atena! Non preoccupatevi il vostro segreto è al sicuro!” Aiolos rispose: “se si riferisce alla bambina, non è più un segreto ormai l'hanno vista tutti in città. E beh riguardo anche a noi le persone lo sanno chi siamo, la verità è che onestamente...!” Kanon continuò: “lei ci ha colti alla sprovvista!” Proprio in quel momento arrivarono a destinazione, e quando il minore stette per pagare la corsa il tassista disse: “l'hanno già pagata i tuoi ex padroni di casa!” Lui rispose: “caspita!Questo si che è un regalo!” L'uomo li aiutò a scaricare la roba, poi dopo averli salutati si allontanò con il taxi.




In quel momento un' agente immobiliare giovane con i capelli corti castani e gli occhi dello stesso colore,si avvicino al trio e disse: “ciao Kanon!”Lui sorridendo rispose: “ciao loro sono Aiolos e Saori!” Il giovane porgendo la mano al Saint di Sagitter disse: “piacere di conoscerti venite vi mostro la vostra futura casa!” Lui rispose: “grazie! Con molto piacere!” A quel punto Kanon prese la bambina in braccio e seguirono l'uomo, un paio d'ore più tardi minuto più minuto meno entrambe le abitazioni finalmente appartenevano a loro. E il minore disse: “allora cosa ve ne pare?” Atena rispose: “è bellissima! Ma torneremo al santuario vero?” Lui disse: “certo! Che ci torneremo!” Aiolos rispose: “Kanon, vai a casa? Tua?” Egli disse: “si, devo mettere a posto la mia roba! E rilassarmi! La guerra è sempre più vicina dobbiamo tenerci pronti!” Sagitter rispose: “ok, hai ragione!” Detto questo il loro amico uscì di casa lasciandoli soli.




Passarono ben cinque anni, da quando si erano trasferiti Atena era cresciuta diventando una ragazza molto carina lui e Aiolos dovevano sempre proteggerla, la situazione sembrava troppo tranquilla, una notte Kanon tanto per cambiare non riusciva a dormire aveva una strana sensazione, come se stesse per accadere qualcosa di brutto, ma non sapeva quando, si alzò dal letto e andò in cucina a prepararsi una tazza di latte caldo per calmarsi. Era troppo agitato, durante quei suoi momenti di agitazione poteva contare sull' aiuto di Defteros, adesso il suo maestro e sopratutto migliore amico non c'era più e doveva cavarsela da solo. Appena il latte fu pronto, lo mise dentro ad una tazza, con tre cucchiai colmi di zucchero, gli piaceva molto dolce, una voce nella sua testa sussurrò: “preparati Kanon la guerra inizierà domani ahahahah!” Il minore balzò in piedi e scaraventando la tazza contro la parete rispose: “maledetto!Non ti permetterò di vincere ti ucciderò e riavrò ciò che è sempre stato mio!” Digrignò i denti, strinse i pugni, adesso sapeva cosa fare. Tornò a letto e si addormentò subito, quella sarebbe stata una guerra tra lui e Saga decise che non avrebbe avvertito Aiolos, doveva combattere da solo sia contro i Cavalieri d'Oro che contro suo fratello, ma non aveva alcuna paura.




Il giorno seguente, si svegliò presto e andò in bagno per farsi una doccia, e prepararsi. Non gl' importava se era sprovvisto di armatura, avrebbe affrontato quei ragazzi anche a costo di restare ferito. Doveva sbrigarsi sapeva che tra non molto sarebbero arrivatI Aiolos e Atena, appena pronto, scrisse un biglietto e lo lasciò sulla porta. Era per il suo amico. Infine si diresse verso il santuario ma durante il cammino incontrò delle guardie del Gran Sacerdote e dovette combattere contro di queste, grazie alla sua abilità di guerriero riuscì a batterle con facilità e continuò, per la sua strada. Nel frattempo Aiolos e Atena giunsero a casa sua lui bussò, ma non ricevettero risposta, poi vide un biglietto e staccandolo disse: “ci ha lasciato un messaggio!” Ella rispose: “leggilo!” Lui lo aprì e disse: “ Stanotte quel farabutto di mio fratello mentalmente mi ha detto che oggi iniziava la guerra, perciò ho preferito andare al santuario e combattere contro i cavalieri d'oro da solo, Aiolos chiudi la bocca so già che l' hai aperta e stai sgranando gli occhi, per favore vi chiedo di perdonarmi, devo uccidere il mostro che è in Saga e riavere la persona gentile che è in lui. Vi voglio bene Kanon!... È un' irresponsabile, dobbiamo andare al santuario e aiutarlo, altrimenti i cavalieri d'oro lo uccideranno prima che...!”




Atena interrompendolo rispose: “no i Cavalieri d'Oro lo lasceranno passare o almeno la maggior parte di loro, intendiamoci andremo al santuario questo è certo, tu lo aiuterai ma quando lui combatterà contro il Gran Sacerdote dovrai lasciarlo fare questa è la loro battaglia!” Il Saint di Sagitter fece un cenno di approvazione con la testa, prima di andare al santuario tornarono a casa per prendere la sua armatura. Poco dopo entrambi, si stavano dirigendo volando verso il santuario, intanto li Kanon era arrivato alla prima casa, e il suo custode disse: “fermo, se vuoi oltrepassare la mia casa dovrai battermi!” Il minore rispose: “non chiedo altro Mur!” Egli riconoscendolo disse: “Kanon?!” Lui mettendosi in posizione di attacco rispose: “allora? Per caso hai cambiato idea?” Aries disse: “no sono pronto!”I due guerrieri iniziarono a combattere, ma il cavaliere della prima casa sapeva che il suo compagno era molto forte, poco dopo si fermò il minore rispose: “che ti prende?” Mur disse: “ sai benissimo, che io sono un cavaliere pacifico quindi hai il mio permesso di passare, ma stai attento gli altri cavalieri non saranno tanto generosi!” Kanon rispose: “grazie!” Poi si allontanò scomparendo alla vista.




Quando raggiunse la seconda casa, sapeva chi ci avrebbe trovato, appena entrò una voce disse: “chi osa entrare nella casa del Toro!” Lui voltandosi rispose: “come non mi riconosci?” Lui avvicinandosi disse: “Kanon, il traditore!” In realtà, egli non voleva combattere contro il suo amico, ma doveva sottostare agli ordini del Gran Sacerdote, il minore sogghignando rispose: “sono pronto a combattere!” Aldebaran disse: “senza l' armatura che ti protegge sarà una passeggiata!” Dopo che ebbe pronunciato queste parole con una mano lo afferrò per la vita sollevandolo da terra Kanon sapeva che lo avrebbe scaraventato contro la parete e si sarebbe fatto parecchio male, però era un rischio che doveva pur correre una voce disse: “no Aldebaran mettilo giù! Non farlo!” I due ragazzi si voltarono, e il Saint del Toro rispose: “Sagitter?!” La dea Atena comparendo dietro il cavaliere disse: “lui non è un traditore, ma un Saint come tutti voi mettilo giù per favore è un ordine della tua dea!” Aldebaran osservò il minore che era ancora in aria e questo rispose: “si, quella fanciulla è la reincarnazione della dea Atena mi faresti scendere adesso?” Toro lo mise giù, e subito dopo s'inginocchiò Aiolos stette per parlare ma notò che il minore era già scomparso, alla vista sbuffando disse: “è sempre il solito testardo!” Mur rispose: “raggiungilo! Corri!” Lui non se lo lasciò ripetere, e lo seguì.




Intanto Kanon era arrivato nella terza casa, e si trovò davanti il fantasma di Gemini, decise di affrontarlo, sapeva che quel combattimento sarebbe stato molto più difficile rispetto ai primi due anche perché stava combattendo contro un'armatura e questa la comandava il gemello a distanza, ogni tanto lo sentiva ridere malvagiamante e questa cosa lo faceva imbestialire. Guardandolo disse: “smettila di prenderti gioco di me! Non ti conviene!” Lui rispose: “se è tutta qui la tua forza ti conviene rinunciare perché non arriverai mai a me fratello!” Kanon venne preso da una collera improvvisa e disse: “adesso basta Another Dimension!” Non aveva mai usato quel colpo contro il gemello e riuscì a mandare in pezzi l'armatura, ovviamente esso lo aveva stancato molto però ne era uscito vincitore. La chiamò a se e poco dopo essa gli fu addosso. Aiolos disse: “Gemini!” Lui voltandosi rispose: “sono riuscito a sconfiggere il fantasma di Gemini! E adesso questa armatura è mia! Abbiamo ancora nove case da affrontare!La quarta non sarà una passeggiata!”Il suo amico fece un cenno di approvazione con la testa e si diressero da quella parte.




I due ragazzi erano ben consapevoli che in quella casa avrebbero potuto trovarci di tutto, visto che il suo custode era pazzo, esattamente come il Gran Sacerdote, forse più. Aiolos disse: “Kanon, bisogna fare attenzione!” Lui rispose: “giusto! Guarda sono anch'io un Saint! A tutti gli effetti hai sentito anche tu cos'ha detto la dea Atena poco fa!” Lui stette per parlare quando il minore venne preso in pieno da un colpo violento e lo scaraventò conto la parete cogliendolo di sorpresa, Sagitter disse. “Kanon!” Il diretto interessato alzandosi rispose: “sto bene, Cancer avrei dovuto immaginarlo!” Egli disse: “non permetterò a due traditori di oltrepassare la mia casa!” Il minore con tono di sfida rispose: “mi hai veramente scocciato noi non siamo traditori e comunque useremo tutta la nostra forza per passare da questa casa dico bene Sagitter?” Egli disse: “si Gemini!” DeathMask rispose: “siete finiti!” E iniziarono la lotta, quella fu senza esclusione di colpi, anche se Aiolos e Kanon erano in maggioranza si ritrovarono in difficoltà visto che il loro avversario era molto forte. Ma grazie al gioco di squadra riuscirono a batterlo e a oltrepassare anche la quarta casa.




Kanon sospirando disse: “è stata dura, ma siamo riusciti a farcela anche qui, adesso beh c'è la quinta casa quella...!” Aiolos rispose: “di mio fratello Aiolia! Se devo essere sincero con te, non so come reagirà, si insomma se ci farà passare senza problemi oppure beh, se combatterà contro di noi!” Il suo amico inclinando leggermente la testa sul lato destro disse: “Aiolos, sei un Saint di Atena, e come tale non puoi lasciarti trasportare dalle emozioni capisco che vuoi molto bene a Aiolia, ma adesso abbiamo una missione da portare a termine, avanti tira fuori il guerriero che è in te!” Dopo qualche istante di silenzio l'aricere dorato ritrovando il suo spirito combattivo rispose: “hai ragione Kenny, non c'è tempo per lasciarsi trasportare dalle emozioni!” Il Saint di Gemini gli sorrise ma non emise un fiato.

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Capitolo 13
*** Comincia la Battaglia (Seconda Parte) ***


Appena i due Saint misero piede nella quinta casa, una voce disse: “Lightning Plasma! Pensavate di cogliermi impreparato? Non raggiungerete mai la sesta casa, il vostro viaggio finisce qui!” Entrambi evitarono il colpo, Aiolos si rese conto che gli occhi di suo fratello erano rossi e rispose puntandogli contro l'arco: “Aiolia, sarò io il tuo avversario!” Il minore disse: “sei sicuro di farcela?” Sagitter disse: “si lui è mio fratello, e voglio farlo tornare quello di prima! Mentre lo distraggo tu corri alla sesta casa!” Il Saint di Gemini concordò quelle parole, quando stette per sorpassare l'avversario Aiolia disse: “fermo li! Dove pensi di andare! Non ti lascerò oltrepassare la mia casa vigliacco...!” Non fece in tempo a pronunciare il nome del colpo che Aiolos battendolo sul tempo urlò: “ Shadow Arrow!” Riuscendo a bloccare provvisoriamente i movimenti del fratello, poi continuò: “vai, adesso Kanon è la tua occasione corri alla sesta casa!” Lui non se lo lasciò ripetere una seconda volta e corse via utilizzando la velocità della luce, il Saint di Leo rispose: “non finisce qui! Ti ucciderò!” Aiolos conosceva bene i punti deboli di suo fratello cosa che al contrario il Gran Sacerdote ignorava completamente.




Pochi minuti dopo, il Saint di Leo tornando in se disse: “fratello, che è successo?” Sagitter rispose: “eri stato ipnotizzato da Saga, e stavi quasi per uccidere me e Kanon, ma adesso è tutto finito! Lui è andato alla sesta casa!” Aiolia disse: “Virgo è un'avversario molto forte, speriamo bene!” Il fratello rispose: “Il nostro amico è una testa calda, e saprà farcela poi la settima casa la passerà senza problemi visto che è libera!” Leo disse: “beh in realtà non lo è più!” Aiolos stette per parlare quando una voce femminile rispose: “ehy voi due avete finito di chiacchierare? Se non sbaglio dobbiamo aiutare il Saint di Gemini!” Entrambi risposero: “si Atena!” E cosi fecero, intanto alla sesta casa Kanon e Virgo si stavano guardando negli occhi anche se il secondo li teneva chiusi ma poteva benissimo osservare il suo avversario. Rompendo quel silenzio imbarazzante disse: “ Non mi attacchi per primo perchè sai che se ci provi io ti posso privare di un senso ad ogni attacco!” Il minore strinse i pugni e rispose: “Non sei affatto cambiato Shaka! Comunque sono qui per batterti proprio come ho fatto con gli altri Cavalieri!” Virgo con tono calmo com'era solito fare prima di ogni suo attacco disse: “ Non ti conviene provocarmi, Kanon! Ohm!” Questo suo colpo speciale, lo colse alla sprovvista scaraventandolo con violenza contro la parete, e poi sul pavimento, egli rialzandosi rispose: “complimenti, devo riconoscere che mi hai colto alla sprovvista ma non accadrà di nuovo!” Alzò il braccio destro e formando una figura giometrica continuò: “Golden Triangle!”




Questo colpo speciale, mandò l'avversario per qualche minuto nel Triangolo delle Bermuda ma egli essendo abile riuscì a tornare poco dopo e disse: “devo farti i miei complimenti Cavaliere, sei riuscito a battermi! Puoi passare la mia casa!” Il minore rispose: “ti ringrazio!” Detto questo si allontanò, dirigendosi verso la prossima. Prima che entrasse nella settima una voce lo chiamò: “Kanon!” Lui fermandosi e voltandosi rispose: “Aiolia, Aiolos, ragazzi!” Leo disse: “ tu e mio fratello dovete finire di combattere insieme, non essere testardo, come sappiamo che tu sei, per favore! Hai già superato ben metà delle case da solo, lascia che Aiolos ti aiuti con le restanti per favore!” Gemini osservandolo rispose: “mi stai supplicando? Quando in realtà bastava solo chiedermi se Aiolos poteva aiutarmi?” Leo disse: “ops!” Sagitter rispose: “ coraggio, amico andiamo!”Atena disse: “buona fortuna!” Entrambi risposero: “grazie!” Non appena ebbero pronunciato quelle parole entrarono tutti nella settima casa.




Aiolos disse: “Aiolia, mi ha detto che Libra è tornato!” Il minore guardandosi intorno rispose: “occhi aperti, allora non dobbiamo farci cogliere di sorpresa!” Una voce familiare disse: “Kanon e Aiolos, non posso definirvi traditori perché quando tu Kanon hai lasciato il santuario beh io si ero presente, ma durante il tuo scontro con Saga non ho notato a quel tempo che in lui si era ridestato il suo lato oscuro, e in quanto a te Aiolos mi spiace che abbia tentato di ucciderti così come ha fatto con Shion che riposi in pace; con Atena!” Sagitter rispose: “Doko noi siamo qui non per ricordare il passato ma per passare la tua casa, e arrivare alla tredicesima per uccidere il Gran Sacerdote!” Quel tono severo lasciò Kanon senza fiato, non aveva mai sentito parlare il suo amico in quel modo. Libra mettendosi in posizione di difesa disse: “infatti non vi lascerò passare!” Gemini rispose: “c'avrei scommesso!” E iniziarono il combattimento, che fu senza esclusione di colpi, stavolta però cosa strana nessuno dei tre cavalieri utilizzò i colpi speciali.




Un'ora più tardi Doko venne letteralmente battuto dai due suoi compagni, e disse: “complimenti a entrambi!” Aiolos sorridendo rispose: “grazie, ci piacerebbe restare, ma abbiamo ancora molta strada da fare!” Lui disse: “fate attenzione non so dirvi se Milo, sia ancora buono oppure Saga lo abbia nuovamente ipnotizzato lo conoscete lui è un ragazzo che si lascia trasportare facilmente!” Kanon rispoise: “non preoccuparti sappiamo come prenderlo quell'aracnide dal cuore tenero! Ha e comunque tra poco conoscerai Atena!” L'armeria vivente disse: “la...la dea Atena è...è qui al Santuario?” Sagitter rispose: “si, esatto!” Dopo che ebbe pronunciato questa frase i due Saint scomparvero alla vista.




Cinque minuti più tardi Atena e gli altri cavalieri entrarono nella settima casa ella disse: “Cavaliere di Libra!” Egli inginocchiandosi rispose: “De...Dea Atena!” La fanciulla disse: “Hai fatto molto bene, ha lasciar passare i miei due Cavalieri, entrambi stanno lottando per una giusta causa, ovvero la giustizia e la pace! Sopratutto Kanon, lui vuole riavere suo fratello Saga!” Intanto nell'ottava casa la battaglia, fra i tre cavalieri stava incombendo, Milo era stato nuovamente ipnotizzato dal Gran Sacerdote, Kanon disse: “ Another Dimension!” Ma lui evitò il colpo questo prese il compagno che rispose: “Gemini che caspita!” Lui disse: “scusa!” Egli disse: “stavolta non uscirete vivi dall'ottava casa!” Iniziò a lanciare la sua cuspide scarlatta contro gli avversari, entrambi alcuni colpi li evitarono ma altri li presero in pieno. Aiolos disse: “Kanon, non possiamo continuare così alla fine Milo userà Antares e se lo farà saremo spacciati!” Il Cavaliere di Gemini rispose: “l'unica soluzione è unire i nostri colpi speciali!” Quando stettero per farlo, con loro grande stupore una voce femminile disse: “Scorpio, sono la Dea Atena ascolta attentamente la mia voce, tu non sei cattivo, sei un Cavaliere gentile, simpatico, burlone, alcune volte velenoso ma non con i tuoi compagni sei il migliore amico di Kanon, torna quello che eri un tempo... questo è un'ordine divino!”




Il ragazzo stette per cadere a terra e Kanon afferrandolo al volo disse: “Milo....ehy Milo guardami dai so che non sei svenuto!” Il diretto interessato rispose: “Ka...Kanon? Aiolos!” Il suo amico disse: “Come ti senti?” Scorpio rispose: “Frastornato, Kenny mi spiace tantissimo!” Il minore abbracciandolo disse: “è tutto ok, amico mio!” Qualche minuto dopo Sagitter rispose: “Ragazzi mi spiace interrompere questo momento, ma Kanon abbiamo da fare!” Lui staccandosi disse: “È vero, ci vediamo più tardi alla tredicesima casa!” Scorpio rispose: “ok, vengo con voi!” I due Cavalieri concordarono quelle parole e così il trio si diresse verso la casa successiva, ovvero quella del Sagittario. Dove con loro grande sorpresa vi trovarono già gli altri Saint e Atena, ella disse: “Gemini, Sagitter siamo quasi alla tredicesima casa, ma dovreste riposarvi anche se ne mancano solo tre prima di arrivare, entrambi siete esausti e avete tutto il diritto di riposarvi!” Entrambi i ragazzi non ebbero niente in contrario, erano perfettamente d'accordo con la loro dea. Tre ore più tardi Mur notando Gemini appoggiato ad una colonna tutto solo gli si avvicinò e disse: “ehy stai bene?” Lui sospirando rispose: “insomma!” Il Saint della prima casa disse: “posso sedermi?” Egli rispose: “certo!” Aries disse: “c'è qualcosa che ti preoccupa vero? Coraggio sputa fuori il rospo!”




Kanon rispose: “ Mur, se tu fossi al mio posto e dovessi trovarti per l'esseima volta di fronte al tuo gemello o per meglio dire alla parte che non conosci quella che lo tiene prigioniero e che devi uccidere, ma senza fare del male a lui, co...cosa faresti? Insomma come lo attaccheresti? Io non voglio uccidere Saga solo il mostro che lo tiene prigioniero! Se dovessimo utilizzare una doppia Galaxian Explosion io rischierei di uccidere entrambi e...e non voglio! Che questo accada!” Le lacrime iniziarono a rigargli il viso, il suo amico circondandogli le spalle lo tirò verso di se e disse: “shhh, calmati, tu sei un guerriero e hai esperienza non succederà niente del genere, adesso sei così spaventato per il semplice fatto che sei sfinito! Non ci pensare, devi riposarti coraggio!”




Udendo quelle parole il minore dei Gemini non ebbe il coraggio di fiatare, si lasciò consolare dai suoi amici, poco dopo riuscì a calmarsi. Atena disse: “ va meglio?” Egli asciugandosi le lacrime rispose: “s...si, scusate, se vi ho fatti preoccupare! Meglio se io e Aiolos continuiamo, la battaglia contro Shura non sarà una passeggiata!” Stava tremando, Milo disse: “Kanon, ne sei sicuro? Tremi come una foglia!” Lui rispose: “sto bene dico davvero Scorpio ho bisogno di combattere sono un guerriero! Anzi un Gemini e lassù c'è una persona che devo sconfiggere!” Sagitter appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “ben detto, sono con te amico!” Il minore rispose: “Andiamo!” Non appena ebbe pronunciato questa parola i due ragazzi si allontanarono prima che i loro compagni potessero aprire bocca.




Kanon e Aiolos erano entrati nella decima casa, quando impeovvisamente il suo custode disse: “Cosa ci fanno qui i due traditori?” Sagitter rispose: “Non siamo traditori, basta con questa storia!” Shura gli lanciò contro il suo colpo speciale e disse: “Excalibur!” I due Saint la presero in pieno, Kanon alzandosi in piedi disse: “Golden Triangle!” Shura venne spedito senza tanti complimenti nel triangolo delle bermuda, il minore dei gemini aveva risposto per le rime al suo colpo speciale era veramente stufo di farsi colpire a tradimento. Aiolos alzandosi rispose: “Sei stato furbo e geniale!” Egli disse: “Aiolos, tieniti pronto perché tra non molto il nostro amico tornerà qui!”Lui incoccando una freccia rispose: “d'accordo!” Avrebbero potuto cogliere l'occasione per attraversare la decima casa ma sarebbe stato come fuggire erano Cavalieri non vigliacchi.




Infatti poco dopo Shura comparve e disse: “Mi hai fregato, Kanon, attaccandomi a tua volta con un colpo speciale!” Lui rispose: “Chi la fa l'aspetti! Adesso Aiolos!” Il suo amico disse: “Atomic Thunderbolt!” Anche in quel caso il colpo lo prese in pieno. Shura decise di arrendersi, e farli passare. Visto che Capricorn sembrava tanto burbero, ma in realtà lui voleva bene oltre che a Sagitter anche a Kanon, lui si era arrogante e molte volte insopportabile però sapeva essere anche gentile e aveva un cuore d'oro. Nella mente di tutti si fece largo la stessa domanda: “riusciranno Kanon e Aiolos a sconfiggere Aquarius il Saint delle energie fredde, e a superare così l'undicesima casa? Oppure il sopracitato Cavaliere dal cuore gelido, riuscirà a battereli?” Kanon disse: “Ragazzi voi restatene fuori, e questa volta davvero, Milo so che tu e Camus siete grandi amici quindi, non dovrete intromettervi per favore!” Scorpio stette per controbattere ma Shaka battendolo sul tempo rispose: “Gemini ha perfettamente ragione!” Atena disse: “Non fatevi congelare!” Sagitter rispose: “staremo attenti!” E come loro solito entrarono nella casa più gelida del santuario.




Kanon disse: “Camus è abituato a questa temperatura gelida!” Una voce rispose: “Non dirmi che hai freddo Gemini!” I due ragazzi si voltarono e Aiolos disse: “Aquarius!” Lui che stava preparando il suo colpo rispose: “in persona....polvere di diamanti!” Kanon schivandolo disse: “È mai possibile che con loro non si possa scambiare due chiacchiere in pace, ma passare subito alle maniere forti?” Il suo amico rispose: “concordo in pieno, dovremmo contrattaccare!” Egli disse: “stavolta no!” Aiolos rispose: “cosa?!Avrai un piano spero!” Il minore disse: “fidati di me!” Lui rispose: “d'accordo!” Camus disse: “Benissimo, se non contrattaccate sarà più facile battervi!” Il minore balzandogli addosso e scaraventandolo per terra iniziò a prenderlo a pugni in volto non riusciva a controllarsi, aveva bisogno di farlo era più forte di lui. Poi rispose: “Io...io sono esausto questa è l'undicesima casa e non ne posso più di sentire la stessa frase, che sono un traditore assieme a Aiolos perché non è vero, non starò a farti la predica ma sappi che tu per me sei un'amico e anche se mi hai scagliato contro un tuo colpo speciale ti voglio bene!”Aquarius lo scaraventò lontano, aveva un carattere freddo, e disse: “Pensi che le tue stupide parole mi commuovano ti sbagli...per il Sacro Aquarius!” Aiolos nello stesso momento rispose scoccando una freccia dal suo arco: “Per il Sacro Sagitter!” Voleva proteggere il suo compagno. Fortunatamente ci riuscì, Camus disse: “Wow nessuno aveva mai contrattaccato nello stesso momento il mio colpo più forte, mi avete battuto!” Sagitter rispose: “si!”I due ragazzi si accorsero che Gemini era scomparso, voleva affrontare Fish da solo, entrambi lo seguirono, ormai erano abituati a questi suoi momenti di follia.




Nella dodicesima casa Gemini e Fish erano faccia a faccia e si stavano studiando, il primo disse: “so che mi consideri un traditore e non ti biasimo affatto per questo, dato che ormai c'ho fatto l'abitudine, sappi una cosa sono qui per batterti dato che la prossima casa è quella dove c'è la persona che voglio uccidere senza alcuna pietà!” I suoi occhi erano severi, Aprodite rispose: “stai parlando del Gran Sacerdote, come puoi dire una cosa simile?”Lui disse: “Egli è solo un vile farabutto, come puoi venerare una persona crudele e senza scrupoli, non è affatto chi dice di essere è solo un traditore! Io lo so perché lo conosco bene!” Egli rispose: “stai bleffando!” Kanon aumentando il suo cosmo disse: “No, Fish io non sto affatto bleffando ma dico la verità! Devi credermi! Quello che tu e gli altri Cavalieri che adesso sono dalla mia parte venerate è solo un farabutto, che sta imprigionando mio fratello maggiore Saga, ed io sono qui per salvarlo!” Era veramente infuriato. Aprodite aveva tra le labbra una rosa viola la prese in mano questo stava a significare che l'avrebbe lanciata contro Kanon, egli non l'aveva mai vista preparò il suo colpo egli lanciandola disse: “Dagger Rose” In quello stesso istante la rosa venne congelata, e disse: “Aprodite noi tutti crediamo nelle parole di Kanon e Aiolos il nemico è il Gran Sacerdote, anche perché qui con noi c'è la Dea Atena!” Fish notandola rimase immobile poi s'inginocchiò le baciò la mano poi subito dopo lui i nove cavalieri e Atena lo seguirono.

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Capitolo 14
*** Lo Scontro FInale ***


Giunti davanti al portone della tredicesima casa le guardie dissero: “Dea Atena! Nobili Cavalieri, ma ci sono anche!” Ella con tono gentile ma allo stesso tempo deciso, rispose: “entrambi, possono passare hanno il mio consenso!” Le guardie non fiatarono. Appena entrarono Kanon disse:  “Dea Atena, ragazzi da qui in poi continuerò da solo, so che anche voi siete guerrieri esattamente come lo sono io, ma questa è la mia battaglia devo sconfiggere colui che tiene imprigionato Saga!” Aiolos appoggiandogli una mano sulla spalla rispose: “Cerca di non rimetterci la pelle!” Egli in un sorriso  disse: “tranquillo, tornerò tutto intero!” Milo disse: “Kanon, se hai bisogno di rinforzi, chiamaci tramite il cosmo, per favore!” Lui rispose: “ok!” Poi si allontanò, Camus circondandogli le spalle con un braccio disse: “È forte il nosttro Gemini, vedrai che se la caverà! Poi questa è la loro battaglia finale!” Atena rispose: “è vero!” Anche lei era preoccupata. Per entrambi i suoi Cavalieri.




Nel frattempo un furibondo Kanon, stava cercando il Gran Sacerdote non che suo fratello, per tutta la tredicesima casa, e disse: “Saga, so che sei qui vieni fuori vigliacco o hai paura di affrontare un tuo pari!” Si sentì una risata isterica, e lui rimanendo sempre nascosto nell' ombra rispose: “Ti consideri un mio pari? Ma non farmi ridere!” Il minore aumentando il cosmo disse: “Esci allo scoperto, e affrontami allora vigliacco!” Il Gran Sacerdote comparendogli davanti rispose: “D'accordo Kanon, se è questo che vuoi eccomi!” I due fratelli, si ritrovarono faccia a faccia dopo tanto tempo, con la sola differenza che questa volta uno era dalla parte del bene mentre l'altro era completamente pazzo. Si studiarono con molta attenzione, Kanon digrignò i denti e corse verso di lui colpendolo con un pugno in volto a tradimento, scaraventandolo a terra poi disse: “Di la verità non te l'aspettavi una mossa simile!” Egli alzandosi in piedi rispose: “Sei abile, e sempre il solito sbruffone! Ma la battaglia è appena cominciata!”




Utilizzando come al solito la velocità della luce i due gemelli uscirono dalla terza casa, e si ritrovarono in uno spazio grande vicino all'arena Saga notò che vi erano presenti anche gli altri cavalieri compresa Atena. Ma infischiandosene altamente di loro continuò a combattere contro il suo avversario, questi li stavano osservando volevano veramente aiutare Kanon ma lui era stato chiarissimo “Quando lotterò contro Saga, voi non dovrete assolutamente intervenire, quella è la nostra battaglia, devo riuscire a salvare mio fratello senza bisogno di aiuto!” Il maggiore disse: “ Another Dimension!” E fece scomparire suo fratello, ma questo sapendo anche lui padroneggiare la stessa tecnica pochi secondi dopo comparve nuovamente, e contrattacandolo rispose; “Golden Triangle!” Mandò senza tanti complimenti, Saga nel triangolo delle bermuda sotto lo sguardo incredulo dei loro compagni, e di Atena, ma il minore nel suo cuore si sentiva in colpa per aver utilizzato quel colpo speciale contro il proprio gemello.




Qualche tempo dopo Saga tornò li, e disse: “Stranamente, devo complimentarmi con te questo è un'ottimo colpo! Ma ancora non abbiamo finito!”Il suo sguardo era carico di odio, Aiolos rispose: “Saga lui è...!” Il minore disse: “ Stanne fuori Sagitter questa è una battaglia tra gemelli!” Lui sogghignando rispose: “Non posso credere che mi hai difeso! E neanche m' importa, visto che ti ucciderò!” Ma Kanon, non era della stessa opinione, in tutto quel lasso di tempo lui si era allenato tantissimo e aveva decisamente migliorato le sue abilità di guerriero. Entrambi gli  avversari continuarono a combattere per moltissimo tempo, quella era una battaglia senza esclusione di colpi i  gemini non si erano mai picchiati in questa maniera. Alcune ore più tardi, Kanon e Saga erano esausti e il maggiore aveva i vestiti strappati e lividi sulla maggior parte del corpo ma non voleva mollare. Anche Kanon era ferito meno di lui dato che indossava l'Armatura.




Il maggiore disse: “Ti arrendi?” Egli con voce esausta rispose: “Mai! Combatterò contro di te sino a quando avrò fiato in corpo!” Il Gran Sacerdote lo afferrò per la gola e iniziando a stringerla disse: “ Adesso cosa pensi di fare, sei in trappola!” Lui cercando di liberarsi rispose: “ Non è ancora finita, io non sono più quello di un tempo! Ma molto più forte!” Con un'abilità incredibile riuscì a liberarsi dalla stretta, egli stringendo i denti disse: “Maledetto!” Lui rispose: “Sarò io a ucciderti, e riavrò finalmente mio fratello Saga la persona più generosa di questo pianeta tu sei solo un mostro...muori bastardo!” La rabbia che il minore aveva dentro questa volta era troppa, gli mise entrambe le mani sul torace e gli diede una spinta forte facendolo andare all'indietro e battere violentemente la testa contro la parete, questa mossa fece uscire dal corpo di Saga il suo lato malvagio, e disse: “Bastardo adesso ti uccido!” Kanon ovviamente non era della stessa opinione e rispose proteggendo il fratello: “Galaxian Explosion!” Riuscì a ucciderlo definitivamente, poi si voltò verso il maggiore che era ancora intontito e istintivamente lo abbracciò stretto, Saga disse: “Fratellino!” Lui rispose: “Mi...mi sei mancato tantissimo!” Aveva le lacrime agli occhi dalla felicità, il maggiore coccolandolo disse: “Shhh, tranquillo adesso è tutto finito sono tornato da te, mi hai salvato la vita!” Kanon guardandolo rispose: “Il...il mio fratellone! Non che Gran Sacerdote!” In quel momento i loro amici li raggiunsero e Aiolia disse: “Bentornato tra i buoni Saga!” Lui sorridendo rispose: “Grazie Leoncino! Ragazzi dato che ci siamo tutti, ho una notizia da darvi! E in particolare da riferire a tuo fratello! Con il consenso della Dea Atena ovviamente!”




Ella disse: “Parla pure Cavaliere!” Il più grande dei gemelli fece un enorme sospiro e rispose: “ Mi rendo conto che sono stato un Gran Sacerdote malvagio, suona strano detto da me vero? Però ragazzi vorrei chiedervi perdono per essermi approfittato della vostra come posso dire disponibilità, insomma vi ho ipnotizzati in particolare tu Milo ti ho costretto a odiare mio fratello, e a considerarlo un traditore, quando in realtà il traditore ero io stesso, insomma per farla breve, vorrei rinunciare al mio ruolo di Gran Sacerdote e lasciarlo a Aiolos com'era giusto che fosse, sin dal principio! Sono stato un egoista a non accettarlo subito, mi spiace, infine Dea Atena se fosse possibile mi piacerebbe che mio fratello Kanon potesse tornare a stare qui al santuario nella terza casa, con me, per favore!” Tutti i presenti rimasero decisamente molto colpiti da quelle parole sincere, Atena disse: “Saga, va bene tuo fratello può rimanere qui al santuario, sempre se lui è d'accordo! In quanto a Aiolos Gran Sacerdote, mi fa piacere che tu abbia cambiato idea! Spero che il tuo amico acconsenta!” Un sorriso comparve sul volto del maggiore, il diretto interessato avvicinandosi rispose: “Per me sarà un vero onore!” Saga sorrise in segno di ringraziamento. Poi Doko disse: “Ragazzi, io direi che adesso dovremmo scortare i nostri due gemini alla terza casa e lasciarli soli!” Kanon con tono scherzoso rispose: “Guarda Armeria Ambulante, sappiamo andarci anche da soli non siamo bambini!” A quelle parole scoppiarono tutti a ridere.




Quando Kanon e Saga arrivarono alla terza casa, il maggiore disse: “avanti sputa fuori il rospo! Sento che devi dirmi qualcosa!” Lui rispose: “Apprezzo, che tu abbia chiesto a Atena il consenso di farmi tornare qui al santuario, ma fratellone, per quale motivo prima non ne hai parlato con me?” Il maggiore disse: “Perchè sapevo benissimo quale sarebbe stata la tua risposta, ovvero che avresti accettato, siamo gemelli Kanon e ti conosco sin troppo bene!” Egli sospirando rispose: “Hai ragione, sai ancora stento a credere che tu sia tornato buono! Ma perché non vuoi più essere Gran Sacerdote, se non sbaglio è sempre stato quello il tuo desiderio!” Saga disse: “Quando avevo la doppia personalità, adesso il mio unico desiderio è trascorrere più tempo possibile assieme a colui che mi ha salvato la vita!” Il minore rispose: “Sono felicissimo di sentirtelo dire e che tu sia tornato quello di prima!” Saga abbracciandolo stretto disse: “adesso nessuno ci separerà te lo prometto! Combatteremo insieme fianco a fianco!” Lui rispose: “E vinceremo le battaglie! Saga cambiando discorso, ma tu volevi bene al tuo maestro? Quando erano qui?” Egli disse: “Onestamente, non eravamo uniti come te e Defteros però si gli volevo bene, anche se quando è scomparso ci sono rimasto male!” Kanon inclinando la testa di lato rispose: “Cosa intendi dire con scomparso?” Lui disse: “ Devi sapere che in realtà, i nostri maestri non solo Aspros e Defteros, ma anche quelli di Milo, Camus e di tutti gli altri erano spiriti, mi spiego meglio Shion quando da ragazzini eravamo tutti qui al santuario con un suo potere speciale li ha richiamati qui, per aiutarlo, anche perché tenere d'occhio dodici ragazzini agitati come noi non era certo una cosa facile, e credimi neanche lui lo sapeva, È stato se non ricordo male il tuo maestro Defteros a rivelarglielo! Neanche lui riusciva a crederci!” Il minore si




morse il labbro e rispose: “Defteros, ha detto qualcosa di me prima di scomparire?” Saga disse: “Ceeto, ha detto a Shion che avrebbe vegliato su di te dal Paradiso dei Cavalieri e ti sarebbe sempre stato vicino in qualsiasi momento! E che ti continuerà a volere sempre molto bene! Kanon tutto ok?” Lui rispose: “Mi...mi manca tantissimo!” Suo fratello gli andò davanti e abbracciandolo disse: “Lo so, ti confesso che anch'io sento la mancanza di Aspros, ma loro purtroppo sono morti, io e te siamo vivi e dobbiamo dimostrargli che siamo i degni successori, coraggio!” Kanon rispose: “Ok!” Era sconvolto, ma poco alla volta riuscì a calmarsi grazie anche alla presenza del suo fratellone. Nei giorni successivi, al santuario era tornata la pace, e i cavalieri erano finalmente tutti e tredici insieme, una mattina Saga si stava allenando con Milo, sotto lo sguardo attento e vigile del gemello. Da quando lui era tornato buono non si separavano mai neanche per un' attimo, ad un certo punto Scorpio disse: “Cuscipe Scarlatta!” Il maggiore evitandola rispose: “Mancato!” Kanon disse. “Bravo fratellone vai così!” Saga lo guardò mcon la coda dell'occhio e questa cosa non sfuggì al gemello. Li seduto in tribuna era presente anche il Gran Sacerdote Aiolos e disse: “Devo ammettere che adesso tu e Saga siete veramente più legati rispetto agli anni precedenti, mi riferisco a quando lui aveva la doppia personalità!” Egli rispose: “Si, ti confesso che quando ho combattuto contro di lui temevo di dover uccidere anche mio fratello, ma per fortuna ho ucciso e stavolta davvero solo il suo lato malvagio, Saga è tornato la persona buona e gentile che tutti conosciamo!” Sagitter sorrise in segno di approvazione.




Ad un certo punto disse: “Kanon, sai chi ho rivisto ieri in città?” Lui senza distogliere lo sguardo dalla lotta rispose: “No chi?” Egli disse: “Shila, te la ricordi?” Il minore ci pensò un'attimo e rispose: “Hrm, si quella bambina che era innamorata di me quando io te e Atena abitavamo sopra casa loro in affitto?” Aiolos disse: “Esatto, adesso non è più una bambina ma una ragazzina e devo dire anche molto carina! Vorrebbe incontrarti!” Il più piccolo dei gemelli voltandosi rispose: “Cosa, tu che le hai risposto? Aiolos, sai bene che non possiamo avere rapporti con le ragazze noi Cavalieri!” Il Gran Sacerdote disse: “Tranquillo vuole soemplicemente esserti amica, magari potresti cogliere l'occasione per fargli conoscere anche tuo fratello Saga, dai che ti costa!” Egli sbuffò e rispose: “Devo pensarci, e parlarne con lui! Per sentire se è d'accordo!” Una voce familiare disse: “D'accordo riguardo a cosa?” Entrambi da quanto erano impegnati nella conversazione non si erano resi conto che l'allenamento era terminato e il minore voltandosi rispose: “Saga! Da...da quanto tempo sei qui?” Lui ridacchiando per la sua reazione disse: “Pochi minuti, fratellino rilassati!” Aiolos alzandosi in piedi rispose: “Io torno alla tredicesima casa, ehy Leo mi accompagni?” Suo fratello disse: “Certo!” Sagitter rispose: “Fammi sapere mi raccomando!” Il minore fece un cenno di approvazione con la testa, quando rimasero soli Saga disse: “Beh? Ti spiacerebbe dirmi di cosa stavate parlando poco fa tu e il nostro centauro?” Egli rispose: “ Qualche giorno fa, Aiolos in città ha incontrato una nostra vecchia amica, che io e lui conosciamo sin da quando questa era una bambina e inoltre aveva una cotta per me!” Saga disse: “Oh-ho a quanto pare il mio gemellino ha fatto colpo!” Lui fingendosi offeso rispose: “Ecco, adesso mi prendi in giro!” Saga circondandogli le spalle con un braccio disse: “Ok...ok scusami continua!” Lui rispose: “Mi ha detto, che questa ragazzina vorrebbe incontrarmi, però io non so che fare, intendiamoci mi piacerebbe rivederla, però temo che lei sia ancora innamorata di me e sai bene anche tu Saga quali sono le regole per noi Cavalieri! Non possiamo avere alcun tipo di relazione!”

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Capitolo 15
*** Non Posso Rivederti ***


Saga prendendogli il viso tra le mani disse: “E dove sta  il problema? Tu devi semplicemente dirglielo, vedrai che quella fanciulla capirà, dopo tutto è intelligente!” Lui rispose: “Vorrei che venissi con me, mi piacerebbe fartela conoscere, e mi sentirei più tranquillo per favore!” Il maggiore disse: “Va bene, vengo con te! Ma quando sarebbe questo incontro?” Kanon passandosi una mano tra i lunghi capelli rispose: “Non lo so, devo chiederlo a Aiolos! Grazie fratellone!” Saga in un sorriso disse: “Figurati! Ma come si chiama questa fanciulla?” Egli rispose: “Shila!” Dopo che lui ebbe pronunciato quel nome, i due gemini continuarono a parlare tra loro. Quel pomeriggio mentre salivano le gradinate per tornare alla tredicesima casa, entrambi i ragazzi stavano parlando serenamente tra loro. Riguardo questa faccenda, giunti davanti al portone, le guardie li fecero passare, i due gemelli entrarono nella sala del trono dove c'era il Gran Sacerdote da solo e disse: “Saga, Kanon vi stavo aspettando!” Il minore inginocchiandosi assieme al fratello rispose: “Siamo qui, per comunicarti la risposta riguardante quello che mi hai chiesto tu stamattina Gran Sacerdote!” Egli disse: “Hrm, ebbene qual'è?” Il fratello rispose: “Accettiamo entrambi d'incontrare la fanciulla, quando dovremmo andare?” Aiolos disse: “Dopo domani! Potete alzarvi in piedi, quasi mi dimenticavo entrambi dovrete indossare l'Armatura di Gemini!” Il minore rispose con tono interrogativo: “Vorrei ricordarti che l'Armatura è una mentre noi siamo due come possiamo indossarla insieme?” Sagitter disse: “Hai poca fiducia in me, Cavaliere di Aries puoi entrare!” Il diretto interessato fece il suo ingresso nella stanza passando da un'altra porta e i due ragazzi risposero: “Mur!”




Il diretto interessato avvicinandosi disse tenendo uno scrigno sulle spalle: “Con in consenso del Gran Sacerdote, vorrei consegnare questo scrigno a te Kanon, in esso vi è riposta la tua Armatura di Gemini!” Il diretto interessato si voltò verso Saga, che rispose: “Prova a chiamarla fratellino!” Lui non se lo lasciò ripetere e fece come gli era stato chiesto, pochi istanti più tardi essa gli fu addosso,il gemello disse: “Ti sta benissimo!” Una voce femminile disse: “Saga, ha perfettamente ragione!” I quattro Cavalieri si voltarono e Kanon rispose: “Dea Atena!” Gli tremavano le gambe, lei disse: “Sono felice per te, c'è ancora un'altra notizia ma questa te la comunico io personalmente!” Lui inginocchiandosi nuovamente rispose: “L' ascolto!” Ella disse: “Da questo momento sei ufficialmente anche tu Cavaliere di Gemini, allo stesso pari di tuo fratello maggiore Saga!” Quello per Kanon era come un sogno che diventava realtà, non riusciva a crederci, pochi minuti dopo si alzò in piedi il Gran Sacerdote rispose: “Congratulazioni Kanon!” Lui disse: “Gr...grazie!” Saga rispose: “Sono fiero di te fratellino!” Al minore brillavano gli occhi per l'emozione che stava provando in quel momento, Atena disse: “potete tornare alla terza casa!” Entrambi risposero: “Grazie!” Quando furono usciti Mur disse: “ Kanon è veramente molto felice riguardo tutto questo, sia la nuova armatura che ha avuto, che il fatto di essere diventato anche lui Cavaliere di Gemini come suo fratello Saga!” Il Gran Sacerdote rispose: “Abbiamo realizzato il suo sogno!” Sia la divinità che l'amico concordarono quelle parole.




Nel frattempo Kanon e Saga erano arrivati alla terza casa, il minore disse: “Fratello, devo chiederti una cosa!” Lui rispose: “Sicuro dimmi pure!” Egli disse: “Lanciami un' Another Dimension!” Saga rispose: “Cosa? Ma sei diventato matto?” Kanon disse: “No, voglio vedere se riesco a neutralizzarla con l'armatura per favore!” Il maggiore sospirando rispose: “Tu sei completamente folle...e hai preso da me...ok...Another Dimension!” Kanon, con molta facilità riuscì a bloccare il colpo e sorridendo disse: “Visto? Ci sono riuscito!” Egli rispose: “Bravissimo! Adesso sei un Gold Saint a tutti gli effetti!” Lui disse: “Proprio come tutti voi!” Saga rispose: “Giusto, sono così fiero di te! Mi sa che tra non molto avremmo visite!” Il minore ridacchiò, perché sapeva già a chi si stesse riferendo il gemello. Infatti dieci minuti più tardi i restanti cavalieri appresa la notizia li raggiunsero alla terza casa per congratularsi con Kanon, e di questo lui ne fu molto felice. Camus avvicinandosi al minore disse: “Complimenti amico mio, quando ho saputo la notizia da alcune guardie stentavo quasi a credere alle mie orecchie, ma poi sono andato da Aiolos ed è stato lui stesso a confermarla! Che Atena ti ha nomitato ufficialmente Cavaliere di Gemini e per di più Mur ha costruito un' Armatura tutta per te!” Egli rispose: “Sono emozionatissimo!” Saga lo guardava serenamente.




La festa andò avanti per tutta la serata, e i tredici Cavalieri si divertirono tantissimo, ad un certo punto Milo avvicinandosi a maggiore disse: “Saga puoi venire un'attimo?” Lui rispose: “Che succede? Tutto bene?” Egli tranquillamente disse: “Si certo vieni a vedere!” Seguì il compagno sino in salotto, e rispose: “Allora?” Lui indicò il divano con un cenno della testa e disse: “Guarda! Laggiù!” Il maggiore fece come gli era stato detto e vide suo fratello addormentato, Aiolia disse: “Mentre stavamo parlando è crollato! Oggi per lui è stata una giornata faticosa!” Saga sorridendo rispose: “Questo è certo, ragazzi grazie per la compagnia!” Aquarius raggiungendoli disse: “Porta Kanon a letto, penserai domani a mettere a posto! Hai bisogno di riposarti anche tu!” Il maggiore rispose: “Ok! Vi accompagno alla porta!” Scorpio disse: “Nah, tranquillo conosciamo la strada, resta con Kanon!” Lui sorridendo rispose: “D'accordo ciao e grazie ancora!” Dopo che ebbe pronunciato questa frase i suoi amici uscirono dalla terza casa lasciandoli soli, a Saga non importava rimettere in ordine ci avrebbe pensato il giorno dopo adesso doveva occuparsi del gemello, si avvicinò a lui e lo prese tra le braccia, portandolo nella loro stanza. Quando furono li il minore nel sonno mugulò: “Io...io non ci voglio andare!” Lui rispose: “Va bene, allora non ci andiamo! Faremo come vuoi tu!” Sapeva benissimo a cosa si stesse riferendo, lo adagiò sul letto, poi fece lo stesso e si addormentò subito.




Il mattino seguente quando Kanon si svegliò vide che era solo a letto, e alzandosi in piedi indossò le ciabatte e andò in salotto vide che suo fratello stava pulendo tutto il disordine, questo notandolo disse: “Buongiorno, la colazione è pronta!” Egli rispose: “Grazie! Ci siamo divertiti ieri sera vero?” Saga disse: “Si è stata una festa bellissima!” Il minore rispose: “Fratello, riguardo quello che ti ho detto mentre dormivo, parlavo sul serio! So che insomma abbiamo il consenso sia di Aiolos che di Atena però ecco io non me la sento di vedere Shila!” Saga avvicinandosi disse: “Potresti dirmi il motivo, di questo tuo ripensamento?” Lui sospirando e versandosi il caffè nella tazza rispose: “ Temo che lei insomma possa approfittare di me, o per essere esatti non so come spiegartelo mi sento in imbarazzo a incontrarla ecco!” Il maggiore prendendogli il viso tra le mani disse: “Ehy rilassati, va bene se non te la senti non ci andremo, io sono dalla tua parte!” Dopo qualche istante di silenzio lui rispose: “Scusami! Non so che mi sia preso!” Il gemello lo tirò in un'abbraccio affettuoso ma non emise un fiato. Non molto tempo dopo disse: “Kanon, devi dirlo a Aiolos, che hai cambiato idea riguardo questa cosa! Non puoi tenergliela nascosto adesso che lui è il Gran Sacerdote! Poi potresti chiedergli se insomma lo comunicherà lui stesso a Atena!” Il diretto interessato rispose: “D'accordo, andrò alla tredicesima casa dopo aver fatto colazione!” Aveva lo sguardo triste.




Saga lo teneva d'occhio, gli dispiaceva vederlo così a terra e pensare che il giorno prima era tutto il contrario ovvero felicissimo. Appena terminò la colazione, si alzò e dopo che si fu lavato e ebbe indossato l'armatura, uscì dalla terza casa e si diresse verso la sua destinazione, per parlare con il Gran Sacerdote, aveva uno sguardo depresso. Appena passò davanti alla quinta Leo chiamandolo disse: “Kanon buongiorno!” Ma lui non rispose proseguì, non aveva voglia di parlare, egli rispose a se stesso: “Che gli prende? Mah vallo a capire!” Quando fu alla tredicesima casa le guardie dissero: “Nobile gemini!” Lui rispose: “Devo parlare con il Gran Sacerdote!” Loro lo fecero entrare nella stanza, Aiolos notandolo disse: “Kanon? Come mai qui?” Lui rispose: “Devo dirti una cosa!” Lui disse: “Ti ascolto!” Il minore passandosi una mano tra i capelli rispose: “So bene, che probabilmente non ne sarai affatto contento, ma io non me la sento, insomma ho cambiato idea non voglio più incontrare Shila, Aiolos mi spiace se appena ieri ti ho detto il contrario!” Il Gran Sacerdote disse: “Come mai questo ripensamento? C'è qualche motivo in particolare?” Kanon rispose: “Beh, in realtà mi imbarazza rivederla! Ne ho parlato questa mattina anche con Saga, e lui è d'accordo con me! Domani resteremo qui al santuario e ci alleneremo! Com'è doveroso per due Cavalieri!”




Il suo amico avvicinandosi disse: “Stai tremando, rilassati non sono arrabbiato lo dirò io a Atena! Torna pure da Saga! E riguardo a domani vi abbiamo dato il consenso per avere la giornata libera, non possiamo certo rimangiarci la parola quindi potete ugualmente uscire dal santuario!” Il minore rispose: “Sagitter, so che non è giusto nei confronti degli altri Cavalieri ma potrebbero venire con noi Milo e Camus?” Il Gran Sacerdote disse: “Va bene, ma solo per questa volta! Sono troppo buono, dato che ci sei porta anche mio fratello altrimenti vi tiene il muso!” Egli rispose: “Ok grazie ciao!” Detto questo uscì dalla tredicesima casa, aveva lo sguardo più sereno rispetto a prima.

Quando fu all' undicesima casa disse: “Camus!” Lui rispose: “Ciao Gemini!” Lui disse: “Devo dirti una cosa, che sicuramente ti farà piacere!” Il Cavaliere delle energie fredde rispose: “Dimmi!” Lui disse: “Domani, tu Milo e Aiolia uscirete dal santuario con me e Saga, abbiamo tutti e cinque la giornata libera!” Egli rispose: “Kanon stai scherzando vero?” Il minore disse: “No è tutto vero, il Gran Sacerdote mi ha dato il consenso! Tu sei il primo dei tre alla quale do la notizia allora vieni?” Camus rispose: “Certo, non voglio mica perdermi un' occasione simile!” Il Cavaliere di Gemini disse: “Ok, allora ci vediamo stasera alla terza alle 17:00 casa per metterci d'accordo riguardo l'orario ciao!” Lui rispose: “Ok ciao!” E lo vide allontanarsi.




Appena Kanon passò dall'ottava e dalla quinta casa diede anche a entrambi i custodi la notizia e questi acconsentirono senza alcun problema, giunto finalmente alla sua Saga notandolo sereno disse: “Finalmente ti vedo sorridere, allora racconta!” Lui rispose: “Fratellone, domani abbiamo non solo la giornata libera, ma il consenso di portare fuori assieme a noi anche Camus, Milo e Aiolia!” Il maggiore disse: “ Qualcosa mi dice che sei stato tu a chiedere a Aiolos di fare questo vero?” Egli rispose: “Si esatto, beh non ti fa piacere?” Saga disse: “Sicuro!” Kanon balzandogli in braccio rispose: “Perfetto, stasera i nostri amici verranno qui per fissare l'orario!” Il gemello disse: “Che pazienza devo avere con un mattacchione come te!” Lui rispose: “Sono tuo fratello gemello!” A quelle parole entrambi si misero a ridere. Nel tardo pomeriggio Aquarius, Scorpio e Leo andarono alla terza casa e come da programma assieme a entrambi i custodi fissarono l'orario di quando trovarsi il giorno seguente per uscire, Milo disse: “Ancora non riesco a credere che Kanon, sia riuscito a convincere Aiolos!” Aiolia rispose: “Mio fratello è gentile, ha un carattere molto buono!” Il minore disse: “Giusto sono perfettamente d'accordo con il nostro Leoncino!” Aquarius rispose: “Avete perfettamente ragione!” Logicamente scoppiò la risata generale.




Ad un certo punto Kanon disse: “Ragazzi una cosa importante, domani non dovrete indossare le armature, ma gli abiti civili, dato che sarà la nostra giornata libera!” Milo rispose: “Che figata, ci divertiremo come pazzi, e per una volta potremmo comportarci come ragazzi normali!” Tutti i presenti concordarono quelle parole, una volta tanto erano d'accordo con il Cavaliere dell'ottava casa. Quando i loro amici se ne furono andati Kanon disse: “Allora, devo decidere cosa mettermi domani!” Il maggiore inarcando un sopracciglio rispose: “Stai parlando seriamente?” Lui disse: “Si, vieni devi darmi un tuo parere sei mio fratello o sbaglio!” Il maggiore rispose: “Ok, vengo!” Andarono in camera e da dentro la sua parte dell'armadio, lui iniziò a tirare fuori diversi abiti, Saga si appoggiò alla parete con sguardo incredulo, non riusciva a capire il motivo di questo suo strano comportamento però lo trovava divertente. Un quarto d'ora più tardi Kanon si era cambiato e disse: “Come sto?” Indossava una tunica bianca che gli copriva una spalla lasciando scoperta l'altra e metteva in risalto i muscoli scolpiti, il maggiore disse: “benissimo!” Egli si guardò allo specchio e disse: “Hrm....nah non mi piace!” Se la tolse restando con i boxer e indossò qualcos'altro, Saga scosse la testa.




Un paio d'ore più tardi suo fratello aveva già provato diversti abiti, e la maggior parte di questi non gli andava a genio, il maggiore disse: “Fratellino, respira domani abbiamo la giornata libera non dobbiamo andare a un ricevimento, sei troppo agitato, ascolta hai provato tutti i tuoi vestiti, forse io ho quello che ti andrà bene!” Kanon rispose: “Tu?” Lui disse: “Si, io! Abbiamo anche la stessa taglia!” Aprì la sua parte dell'armadio e da questa prese una tunica blu notte, poi lo aiutò a indossarla e gli legò una cintura in vita, infine gli pettinò i capelli e disse: “Sei uno schianto! Vai a guardarti allo specchio!” Il gemello non se lo lasciò ripetere, e andò a vedersi, poi rispose: “Wow sono un figo pazzesco, grazie Saga, posso tenerla?” Egli disse: “Si certo, te la regalo!” Lui sorridendo rispose: “Caspita mi dona tantissimo, poi mi fa risaltare anche i capelli!” Saga disse: “Si è vero, adesso però toglitela altrimenti la sporchi e domani non puoi indossarla!” Lui rispose: “Hai perfettamente ragione!” Detto ciò si cambiò indossando nuovamente la sua armatura sotto lo sguardo attento e vigile di Saga.

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Capitolo 16
*** La Giornata Libera ***


ATTENZIONE:

So bene che i Cavalieri d'Oro non hanno giornate libere, ma in questa storia, sono in un periodo di pace, quindi possono fare un piccolo strappo alla regola, ovviamente con il consenso della loro Dea e del Gran Sacerdote Aiolos ovviamente non tutti e tredici insieme, ma qui usciranno dal santuario solo un piccolo gruppo. Buona Lettura a tutti.


Il mattino seguente, i cinque amici, erano pronti per uscire dal santuario, ovviamente indossavano tutti e cinque abiti civili. Doko notandoli chiese: “Ragazzi, una domanda dove state andando vestiti così?” Saga rispose: “Atena e il Gran Sacerdote, oltre che a me e a Kanon, ha concesso anche a loro tre la giornata libera, per farci compagnia! Vi domandiamo scusa per questa nostra scelta!” Libra stette per parlare ma il minore disse. “Non devi dare la colpa a mio fratello, perché è stata mia l' idea di invitare Milo, Aiolia e Camus! Se c'è un colpevole sono io non lui!” Egli rispose: “Volevo solo augurarvi buon divertimento tutto qui!” I quattro Cavalieri scoppiarono a ridere, poi lui disse: “Non è affatto divertente!” Milo rispose: “Povero Kanon, ti prendiamo in giro!” Dopo che ebbe pronunciato questa frase uscirono dal santuario. Il minore si finse offeso, Saga stando al gioco disse: “Va bene vorrà dire che oggi ci divertiremo solo noi quattro dato che il mio gemello tiene il broncio!” Lui cercando di non ridere rispose: “Io...io non tengo il broncio ecco!” Aiolia disse: “Ragazzi, siete due pessimi attori! Guardate che lo abbiamo capito!” Entrambi si misero a ridere e i loro amici gli andarono dietro, Aquarius disse: “Cambiando argomento Kanon devo ammettere che codesta tunica, ti sta benissimo!” Lui rispose: “Grazie me l'ha regalata Saga ieri sera!”




Il diretto interessato sentendosi preso in considerazione disse: “Beh, non ti offendere di nuovo fratellino, ma è stato ben due ore a provarsi le tuniche perché era indeciso riguardo cosa indossare per uscire oggi!” Milo stuzzicandolo rispose: “Sei peggio delle ragazze!” Kanon disse: “Cosa sono io!” Leo disse: “Scorpio di conviene iniziare a correre, ma non puoi utilizzare la velocità della luce!” Egli rispose: “Peggio delle ragazze!” Il minore inseguendolo disse: “Questa me la paghi lascia solo che ti prenda!” Saga ridendo rispose: “Ti pareva, quei due sono bambinoni troppo cresciuti!” Camus disse: “Lasciamoli fare oggi abbiamo la giornata libera!” Il maggiore rispose: “Certo!” Kanon afferrandolo disse: “Ti ho preso birbante! Ritira quello che hai detto se non vuoi finire in un' altra dimensione!” Lui sapeva benissimo che il suo amico stava scherzando, anche perché davanti a dei civili non potevano usare i loro colpi speciali, e rispose: “Ok....ok ritiro!” A quelle parole i due amici scoppiarono a ridere, Quando i loro compagni li raggiunsero Saga disse: “Tutto bene?” Il minore rispose: “Si tutto ok!”




Aiolia disse: “Dopo il vostro spettacolo a dir poco spassoso che facciamo?” Saga rispose: “Una passeggiata!” Suo fratello disse: “Io avrei un'idea migliore, se siete d'accordo potremmo andare sulla spiaggia! E stare li! Un paio d'ore!” I suoi compagni si scambiarono uno sguardo reciproco, sapevano che per Kanon il mare era come una seconda casa, quindi risposero: “D'accordo!” Detto questo i cinque Cavalieri con a capo Kanon si diressero verso la spiaggia, Aiolia disse: “Saga, tuo fratello è veramente molto felice oggi!” Lui rispose: “Si, finalmente può godersi una giornata di totale riposo! Senza doversi stare a preoccupare di niente, lo stesso valer per noi questo è certo!” Il suo amico sorrise, poi continuarono a parlare, poco dopo arrivarono li e si tolsero i sandali, andarono sulla spiaggia, quattro di loro si fermarono a metà, ma Kanon si vicino alla riva con i piedi voleva toccare il mare. Le onde che arrivavano gli facevano il solletico, poco dopo Milo raggiungendolo disse: “Tutto ok?” Egli osservando l'enorme distesa di acqua salata rispose: “Si, sono tanto felice grazie per aver accettato di venire, su questa spiaggia in particolare!” Il suo amico disse: “Posso chiederti il motivo, sempre se ne vuoi parlare!” Il minore rispose: “Qui, molti anni fa venivo ad allenarmi con il mio maestro Defteros, per diventare Cavaliere! E durante la pausa beh parlavamo di tante cose, che non riguardavano solo il santuario, Atena o voi, ma anche altri argomenti!” Scorpio disse: “Ti manca molto vero?” Lui sospirando rispose: “Si però la vita continua ed io essendo un guerriero esattamente come te, Saga e tutti gli altri devo viverla e andare avanti!” Non molto tempo dopo tornarono dai loro compagni.




Arrivò l'ora di pranzo, e Aquarius disse: “Ragazzi, non so voi ma io comincio ad avere un certo appetito!” Milo rispose: “Concordo con te, qui vicino ho adocchiato un ristorante molto carino, e come specialità fa pesce! Sempre se per voi va bene!” Il Cavaliere della quinta casa disse: “A me va benissimo, gemini cosa ne dite?” Entrambi i ragazzi si scambiarono uno sguardo complice poi risposero: “Nessun problema!” Kanon aggiunse: “Prima però, è meglio se ci togliamo per bene dai piedi la sabbia, altrimenti rischieremo di portarla dentro al ristorante anche se abbiamo i sandali e non va bene! Siamo guerrieri!” Suo fratello appoggiandogli una mano sulla fronte disse: “Kan, sei veramente sicuro di stare bene?” Il minore ridacchiando rispose: “Sto benissimo! Mai stato meglio!” Scorpio disse: “Onestamente, Kanon ha ragione, non possiamo certo sporcare il pavimento di un luogo pubblico altrimenti sai che pessima figura!” Leo rispose: “Concordo pienamente!” Detto questo i cinque amici, si diressero verso l' uscita della spiaggia e dopo che esattamente come aveva suggerito Kanon, si furono puliti, per bene i piedi ed ebbero anche indossato nuovamente i rispettivi sandali, andarono verso il ristorante che aveva visto Scorpio, pocanzi. Durante il tragitto chiacchierarono serenamente tra loro.




Giunti li, entrarono e un cameriere avvicinandosi chiese: “Salve avete prenotato?” Saga parlando a nome di tutti rispose: “No, vorremmo sapere se avete un tavolo per cinque!” Egli disse: “Si, venite da questa parte!” I ragazzi lo seguirono, la gente si voltò, e li riconobbe, un bambino disse: “Quelli sono cinque Cavalieri d'Oro!” Il suo amico rispose: “Si, sono i due Gemini, Scorpio, Aquarius e Leo! Cavolo sono molto alti!” Sua madre disse: “Non si fissano le persone!” Lui rispose: “Ma loro sono Cavalieri d'Oro, ci proteggono!” Nel frattempo al loro tavolo, Camus disse: “Però, è carino questo ristornate, devo ammettere che hai scelto bene Milo!” Lui rispose: “Ti ringrazio!” Poco dopo un'altro cameriere gli portò i menù e i cinque ragazzi iniziarono a guardarli per decidere cosa mangiare, per pura coincidenza Saga e Kanon scelsero i soliti piatti. Suscitando il divertimento dei loro amici, il maggiore disse: “Beh, che cosa c'è di tanto buffo?” Aiolia rispose: “Il fatto che tu e Kanon avete preso gli stessi piatti?” Il diretto interessato disse: “E allora, tu e Aiolos, non lo avete mai fatto quando andavate al ristorante?” Leo rispose: “Beh ecco si!” Milo disse: “Beccato in pieno il nostro micetto!” Camus rispose: “Poverino!” Logicamente scoppiò la risata generale, Quando il cameriere gli portò da bere, Aquarius alzando il suo bicchiere disse: “Propongo un brindisi, a questa nostra uscita, e sopratutto a Kanon che ne è stato l'ideatore! Senza di lui a quest'ora saremmo al santuario ad allenarci!” Il suo amici risposero insieme: “A noi...e a Kanon!”




Il diretto interessato disse: “Grazie ragazzi, non vale così mi fate sentire in imbarazzo! Inoltre era da tantissimo tempo, che volevo fare questa uscita, vi confesso che sono felice di essere qui oltre che con il mio fratellone anche con i miei tre più cari amici Aiolia, Milo e Camus!” Il maggiore abbracciandolo rispose: “Ti voglio bene Kanon!” I loro amici li guardarono teneramente, erano così carini. Un paio d'ore più tardi Aiolia Milo e Camus offrirono il pranzo, quando uscirono dal ristorante Kanon disse: “Ragazzi grazie, per aver pagato il pranzo!” Aquarius rispose: “Di niente, amico! Non per rovinare la giornata ma quando dobbiamo tornare al santuario?” Il maggiore disse: “Alle sei, abbiamo ancora un bel po di tempo!” Kanon balzandogli agilmente sulle spalle rispose: “È vero! Ho visto che non molto distante da qui c'è un luna park che ne dite ci andiamo?” Milo e Aiolia in coro risposero: “Per noi va bene!” Saga disse: “Siete sempre i soliti bambinoni, e tu che intenzioni hai? Di farti portare?” Egli con tono furbo rispose: “Esatto!” Camus disse: “Andiamo! Però questa giornata resterà tra noi cinque mi raccomando! Che nessuno al santuario venga a conoscenza di ciò che abbiamo fatto!” I suoi amici concordarono quelle parole sapevano che lui aveva ragione.




Le ore trascorsero così velocemente, che i cinque guerrieri non se ne resero conto. Quando tornarono al santuario, erano tutti stremati dalla stanchezza, Doko andando loro incontro disse: “Ciao ragazzi, allora vi siete divertiti?” Milo rispose: “Si tantissimo!” Kanon disse: “Io vado nella nostra terza casa ho bisogno di una doccia e di distendermi sul letto sono esausto!” Saga rispose: “Ok...vai pure!” Detto questo, lo videro allontanarsi, Libra disse: “Kanon è tornato sereno, questa uscita gli ha fatto bene!” Aquarius rispose: “Si, è stato felice per tutta la giornata! E onestamente anche noi!” Mur raggiungendoli disse: “Scommetto che non potete raccontarci cosa avete fatto!” Il più grande dei gemini rispose: “Esatto, hai indovinato è una cosa solo nostra! Qui al santuario tutto bene?” Doko disse: “Si tutto bene, come al solito siamo in un periodo di pace!” Saga disse: “Vado a dire a Aiolos che siamo tornti!” Leo fermandolo rispose: “Nah, ci vado io tu, vai da Kanon e riposatevi entrambi!” Il maggiore decise di assecondare le parole del suo amico. Dopo aver salutato i compagni, anche lui si diresse verso la terza casa, in quel lasso di tempo, il minore dopo una bella doccia era andato nella loro stanza e appena toccò il letto si addormentò subito. Quando il fratello entrò in camera, lo vide assopito, e un sorriso tenero gli comparve in volto, si avvicinò al letto, e gli mise una coperta sulle spalle, poi gli accarezzò i capelli. Poi uscì dalla camera stando attento a non svegliarlo.




Si diresse, nel loro salotto privato lasciandosi cadere sul divano e fece un sospiro profondo, aveva lo sguardo perso nel vuoto, ma si sentiva tranquillo. Appoggiò la testa sulla spalliera e senza rendersene conto anche lui si addormentò. Qualche ora più tardi una mano gentile scuotendolo sussurrò: “Saga ehy fratellone svegliati!” Due occhi smeraldini si aprirono e lui rispose: “Kanon? Che succede?” Egli disse: “Ho preparato la cena! Non hai fame?” Il più grande rispose: “Si! Ma aspetta hai cucinato tu?” Suo fratello con tono sereno disse: “Certo, tranquillo la cucina è ancora in piedi, non l'ho fatta esplodere!” Saga scompigliandogli i capelli rispose ridacchiando: “E chi ha mai pensato una cosa simile!” Lui disse. “Grazie per avermi messo la coperta sulle spalle, anche se dormivo ti ho sentito!” Saga rispose: “Figurati, cambiando argomento cos'hai cucinato di buono?” Il gemello disse: “braciole fritte con contorno di patatine! E per dolce gelato al pistacchio e nocciola con panna montata!” Lui rispose: “Golosone!” A quelle parole entrambi si misero a ridere. Kanon disse: “Siediti, che porto io la cena in tavola!” Suo fratello rispose: “Come vuoi!” Lo vide andare in cucina, e poco dopo tornò tenendo in mano un vassoio con sopra il loro pasto, mettendolo sul tavolo disse: “Ecco qua, attento che sono molto calde!” Il maggiore rispose: “Ok grazie per avermi avvertito!” Kanon si mise a sedere li davanti e dopo che si furono divisi le braciole e il contorno iniziarono a mangiare.




Il resto di quella serata trascorse in maniera decisamente allegra e piacevole, dopo cena Saga aiutò suo fratello a pulire e mettere in ordine la cucina. Quando andarono in salotto il minore disse: “Facciamo una partita a poker?” Suo fratello stringendosi nelle spalle rispose: “D'accordo!” Kanon andò a prenderle e quando tornò disse: “Cosa ci giochiamo?” Lui rispose: “Fratellino, perché ogni volta dobbiamo giocarci sempre qualcosa?” Egli facendo quel sorrisetto furbo disse: “Perchè è più divertente, dai fammi contento!” Saga sospirando rispose passandosi una mano tra i lunghi capelli: “E va bene mi hai convinto furbacchione che non sei altro!” Il diretto interessato alzando entrambe le braccia verso l'alto disse: “Evviva! Ce l'ho fatta di nuovo! Se vinco io non mi alleno con te ma solo con Milo, Camus o con uno dei nostri amici per hrm due mesi, se invece viceversa vinci tu!” Lui rispose: “Non cambierai mai! Ti allenerai soltanto con me, senza sosta! Come non ci siamo mai allenati prima!” Il minore concordò quelle parole, poi iniziarono a giocare a poker. Una mezzora più tardi, il maggiore aveva già vinto tre partite consecutive, Kanon poverino si trovava in difficoltà. Non voleva certo allenarsi molto ma molto ma molto duramente con il gemello, doveva assolutamente vincere almeno qualche partita. Emise uno sbuffo scocciato, Saga con tono alquanto divertito disse: “Cosa c'è? Per caso sei nervoso, o scocciato?” Lui rispose: “No, ne l'uno ne tanto meno l'altro!” Il maggiore disse: “ Sicuro?” Egli stringendo le carte tra le mani rispose: “Si, continuiamo a giocare per favore!” Saga, aveva già capito il motivo di questo suo comportamento, poco dopo lo sguardo del gemello minore cambiò nuovamente e un sorriso gli comparve in volto infatti balzò in piedi, lui disse: “Che ti prende?” Egli rispose: “Questa l'ho vinta io caro Saga, full di re Ah-ha!”




Il maggiore sorridendo disse: “Hai ragione, ti posso giurare che non ti ho lasciato vincere!” Egli ritrovando la grinta fece un sorriso a settantadue denti. I Gemini andarono avanti a giocare a carte sino a notte fonda, dato che quel pomeriggio entrambi avevano riposato. Ma verso le quattro la stanchezza iniziò a farsi sentire, Saga notò che al minore si chiudevano gli occhi perciò disse: “Kan, vuoi che terminiamo qui la partita?” Lui sbadigliando rispose: “No, chi vince questa ha vinto tutto! Finiamola!” Lui non ebbe niente in contrario.Ma pochi secondi dopo, il minore crollò addormentato sul tavolo, Saga scosse la testa, posò le carte, poi si alzò dalla sedia e prese il gemello tra le braccia sussurrando: “Ti porto a letto, sei sfinito oggi è stata una giornata faticosissima per entrambi!” Kanon nel sonno rispose: “Hrm!” Lui ridacchiò, quando furono in camera lo adagiò sul letto e con delicatezza iniziò a spogliarlo, appena pronto gli mise il pigiama, poi anche lui si spogliò e si mise il pigiama, avrebbero messo a posto le carte l'indomani. Non appena toccò il letto si addormentò profondamente. Trascorsero due settimane, e ogni giorno come da accordi Kanon si allenava con uno dei loro amici, fatta eccezione per Saga, visto che quando si erano sgfidati a poker, aveva vinto lui. Un pomeriggio il Gran Sacerdote Aiolos, raggiungendoli sull'arena disse: “Ciao Saga!” Lui sobbalzando per lo spavento rispose: “A...Aiolos? Che...che sorpresa!” Egli disse: “Scusa, la mia domanda ma perchè tu e Kanon non vi allenate più insieme? Non è che avete di nuovo litigato?” Il maggiore rispose: “No, è che quando siamo tornati a casa, la sera stessa della nostra giornata libera, scusa il gioco di parole mio fratello mi ha sfidato a poker, e insomma io lo stavo battendo alla grande, e perciò mio fratello avrebbe dovuto fare un'allenamento con me super extra stancante, ma la fortuna ha voluto che fosse lui a vincere, quindi per due mesi, si allenerà soltanto con i nostri compagni e non con me!” Sagitter disse: “Che tipo, imprevedibile ma a quanto pare a te non dispiace!” Lui rispose: “Infatti, a me basta vederlo felice!” Dopo che ebbe pronunciato quella frase i due amici continuarono a parlare serenamente tra loro.

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Capitolo 17
*** L'Influenza ***


Tre ore più tardi, Milo notando il suo compagno che si sorreggeva in piedi a malapena disse: “Kanon, tutto ok?” Il minore rispose: “S...si continuiamo!” Il suo amico disse: “Sicuro? Sei pallido in viso, forse è meglio che interrompiamo qui l'allenamento!” Egli con voce debole rispose: “A...andiamo avanti!” Stava male, però non voleva smettere l'allenamento. Pochi minuti dopo iniziò a tremare come una foglia, Milo era molto preoccupato per lui, sapeva che Kanon gli stava nascondendo qualcosa, ma aveva un carattere troppo orgoglioso e testardo per ammetterlo. Infatti pochi minuti più tardi la debolezza prese il sopravvento su Kanon e gli fece perdere conoscenza, prontamente il suo compagno lo afferrò al volo e disse rendendosi conto che aveva la fronte molto calda: “Sagaaaa, corriiii!” Il maggiore e Sagitter sentendolo si fiondarono immediatamente li, e lui rispose: “Kanon! Che cos'ha!” Milo disse: “Ci stavamo allenando, ma come posso dire, lui era strano gli ho chiesto cos' avesse però ha detto che non era niente e voleva continuare l'allenamento, ho insistito per interrompere, tu sai quanto è cocciuto! Insomma ha la febbre alta!” Aiolos disse: “Portalo alla terza casa, io vado da Atena e le chiedo se possiamo fare venire qui al santuario un medico!” Gemini rispose prendendo suo fratello tra le braccia: “Grazie ti devo un favore! Scorpio tu vai a chiamare Libra e Aquarius! Corri!” Egli fece un cenno di approvazione con la testa, poi i tre Cavalieri si separarono prendendo direzioni diverse.




Appena i Gemini furono nella terza casa, il maggiore portò Kanon nella loro stanza e lo mise a letto, questo sussurrò: “Stò...stò male!” Egli rispose: “Shh, tranquillo fratellino guarirai te lo prometto!” Lui disse: “Ho tanto freddo!” Saga gli mise una coperta sulle spalle e rispose: “Va meglio? Adesso cerca di dormire, e stare calmo! Mi prenderò cura di te!” Non si erano mai trovati in quella situazione, perlomeno li al santuario. Subito dopo andò a prendere una bacinella di acqua fresca e dei fazzoletti, poi appoggiò tutto sul comodino, prese un fazzoletto lo piegò bagnandolo un pochino lo strizzò e glielo mise sulla fronte, finito quel lavoro dalla scrivania 
prese la sedia e l'avvicinò al letto si mise seduto li e guardò il fratello. Dieci minuti dopo, una voce da fuori della stanza lo chiamò: “Gemini!” Lui sentendola uscì fuori e rispose: “Ciao ragazzi!” Doko avvicinandosi disse: “Scorpio ci ha detto che tuo fratello, non sta affatto bene, che insomma ha la febbre alta come sta adesso?” Il maggiore rispose: “Fortunatamente non è entrato in coma, se è questo che volete sapere, comunque sono molto in pena per lui, questa è la prima volta che lo vedo stare male!” Aquarius appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Ehy, sei suo fratello maggiore, devi farti forza e non lasciarti travolgere dalle emozioni coraggio!” Lui sospirando molto profondamente rispose: “Hai ragione!” Il Cavaliere della settima casa disse: “Possiamo vederlo?” Lui rispose: “Si certamente, venite!” Dopo che ebbe pronunciato quella frase li accompagnò nella loro stanza, e si avvicinarono al letto, doverà disteso Kanon, questo aprendo appena gli occhi disse: “Do...Doko, Ca...Camus?” Libra rispose: “Ciao Gemini, come ti senti?” Lui disse: “Molto debole, mi gira tutto! Ma come lo avete saputo, no lasciatemi indovinare è stato Milo lingua lunga!” Aquarius rispose: “ Si, esatto! Devi guarire mi raccomando!” Il minore fece un piccolo cenno di approvazione con la testa, ma non emise un fiato.




Quando i loro amici andarono via, Doko disse: “Se avete bisogno di qualcosa, anche di notte, lo sai noi siamo a disposizione!” Il maggiore rispose: “Ok, ragazzi grazie!” Camus disse: “E di cosa, siamo amici o sbaglio?” Lui rispose: “No, non sbagli! Stasera Aiolos dovrebbe venire a darmi la risposta, riguardo cosa gli ha detto Atena!! Libra disse: “Vedrai che ella avrà acconsentito!” Il più grande dei gemelli rispose: “Fare venire qui al santuario un civile, anche se si tratta di un medico è proibito, comunque spero che tu abbia ragione! Adesso non per mandarvi via ma devo tornare da Kanon! Ci vediamo!” Entrambi i guerrieri concordarono quelle parole, e se ne tornarono alle loro rispettive case. Saga andò dal gemello, prese un fazzoletto asciugandogli il sudore dal viso, questo iniziò ad ansimare, stava sempre peggio. Lui disse: “Resisti fratellino! Non...non mollare!”Lui rispose: “A...aiutami! N...non lasciarmi solo!” Il maggiore disse: “Sono qui con te, non ti lascerò mai solo!” Cercava di mascherare le lacrime. Accarezzò quel viso pallido. Arrivò la sera, e finalmente Aiolos giunse alla terza casa, e disse: “Ciao Saga!” Lui rispose: “Ciao, allora spero che mi porti buone notizie!” Il Gran Sacerdote sospirando disse: “Alla Dea Atena dispiace che tuo fratello abbia beccato l'influenza, gli ho chiesto se potevamo far venire qui un medico dalla città e lei ha risposto...!” Saga ingoiando l'enorme groppo che aveva in gola rispose: “Ha risposto cosa...parla Aiolos, non tenermi in ansia!” Aveva gli occhi quasi fuori dalle orbite per la preoccupazione, Sagitter disse: “Di si! Per questa volta farà una eccezione! Domani Aiolia e Shaka andranno a prenderlo in città”




Il maggiore scoppiò a piangere, era esausto, non riusciva a crederci, e rispose: “Qu...quindi, egli visiterà Kanon e...e gli darà la cura per farlo guarire?” Il suo migliore amico abbracciandolo disse: “Si, esatto! Tuo fratello starà bene! Non c'è alcun bisogno di piangere!” Lui rispose: “So...sono felice, e anche esausto oggi è stata una giornata faticosa!” Aiolos disse: “Vai a riposarti, che domani devi essere in perfetta forma!” Saga asciugandosi gli occhi e staccandosi da quell'abbraccio rispose: “Ok, seguirò il tuo consiglio! Scusami se ti ho chiesto di venire qui! Ma non potevo lasciare mio fratello solo nelle sue condizioni!” Egli disse: “Tranquillo, beh ci vediamo domani salutami Kanon!” Il maggiore rispose: “Lo farò ciao!” Detto questo il suo amico uscì dalla terza casa lasciandolo solo. Dopo essersi ricomposto il maggiore andò nella loro stanza, spogliandosi, indossò il pigiama e si mise a letto non tanto vicino al gemello. Quella notte Saga la passò per la maggior parte in bianco, visto che ogni tanto suo fratello cominciava ad ansimare forte svegliandolo, e a lui gli ci voleva un bel po di tempo per calmarlo. Quando finalmente riuscì ad addormentarsi veramente erano le quattro di mattina, alcune ore più tardi Saga era in piedi ma aveva uno sguardo assonnato, riuscì a preparare la colazione per lui e il gemello. E la portò in camera, ovviamente il minore era ancora nel mondo dei sogni, appoggiò il vassoio sopra la scrivania, si avvicinò al letto e scuotendolo dolcemente sdisse: “Kanon ehi svegliati!” Lui aprendo lentamente gli occhi rispose: “Fratellone cosa c'è?” Lui disse: “Ti ho portato la colazione hai fame?” Egli rispose: “Si, ma devi aiutarmi a mettermi seduto sul letto!” Suo fratello non se lo lasciò ripetere una seconda volta, e dopo aver svolto questa mansione andò a prendere il vassoio.




I due gemini fecero colazione, quando finirono Saga disse: “Tra poco arriva il medico, per visitarti!” Lui rispose: “Un civile? Qui al santuario? Mi stai prendendo in giro vero?” Il maggiore disse: “No, è tutto vero, Atena ha dato il consenso, ma solo per questa volta! Tu però devi stare sotto le coperte!” Kanon rispose: “Fratellone, ho la febbre alta dove vuoi che vada! Ma per caso ieri sera qui a casa nostra c'era Aiolos?” Lui rispose: “Si, perché mi fai questa domanda?” Egli disse: “ Beh ecco l'ho sentito parlare con te, anche se dormivo le orecchie mi funzionano benissimo, e ho un udito perfetto!” Saga rispose: “Lo so non ne ho mai dubitato credimi!” Dopo che ebbe pronunciato questa frase uscì dalla stanza lasciandolo solo. Tramite il cosmo Aiolos disse al maggiore che il medico sarebbe passato a visitare suo fratello quel pomeriggio alle tre. Per Saga  fu un sollievo, così avrebbe potuto riposare qualche ora, e provare a recuperare almeno una piccola parte del sonno perso. Quando tornò in camera suo fratello disse: “Beh che c'è?” Lui sdraiandosi sul letto rispose: “Buonanotte!” E crollò addormentato, Kanon si strinse nelle spalle e continuò a leggere, decise di lasciarlo riposare anche perché sapeva che se lui era esausto la colpa era sua. Quel pomeriggio arrivò il medico scortato dai suoi amici in perfetto orario, Saga lo accompagnò nella stanza dov'era suo fratello. Questo , iniziò a visitarlo.




Saga era presente, non voleva lasciare suo fratello da solo. Quando la visita terminò, il medico disse: “Kanon, hai una bella influenza!” Lui rispose: “Non me n'ero accorto!” Il maggiore disse: “Fratellino...dottore ma guarirà?” Egli rispose: “Si, deve prendere questi antibiotici, stare al caldo sotto le coperte e tra qualche giorno starà meglio!È un guerriero dalla pelle dura!”Lui disse: “La ringrazio tanto!” Il dottore rispose: “È il mio lavoro! Ciao Kanon riguardati!” Poi uscirono dalla stanza Aiolia e Shaka scortarono sia il medico che Atena fuori dalla terza casa, e il dottore dal santuario. Passarono cinque giorni da quando Kanon aveva beccato l'influenza, e fortunatamente la febbre stava diminuendo, ma il suo fratellone non che infermiere personale, era diventato troppo apprensivo, quindi non gli permetteva anche se stava meglio di alzarsi dal letto. Ma una mattina come le altre, Kanon era solo nella terza casa, dato che il suo fratellone era andato ad allenarsi sull'arena assieme ai suoi amici. Quindi il minore stanco di rimanere a letto, decise di provare ad alzarsi, fece un enorme sospiro e mise le lunge gambe fuori dal letto, poi si diede una leggera spinta e pochi minuti dopo fu in piedi, riuscendo anche se con fatica a mantenere l'equilibrio. Fece un passo traballante, pensò: “Hrm, bene speriamo di non cadere, coraggio Kanon!” Continuò a camminare, traballando e riuscì a raggiungere la porta dovette appoggiarsi allo stipite perché ebbe un leggero capogiro. In quel momento, entrò nella casa Aiolia che notandolo appoggiato sulla porta della stanza disse: “Kanon? Co...cosa ci fai in piedi?” Lui notando l'amico rispose: “E tu, come mai sei qui?” Il Cavaliere di Leo disse: “Mi ha mandato tuo fratello, a tenerti compagnia! Non hai risposto alla mia domanda!” Egli rispose: “Sono stufo di rimanere a letto, ho deciso di alzarmi e andare in salotto, ma non ce la faccio!” Dopo qualche istante di silenzio il suo amico disse: “ Dai appoggiati a me che ti aiuto ad arrivarci anche se conoscendo Saga si arrabbierà molto!” Il minore rispose: “Questo è certo!” I due ragazzi si misero a ridere.




Giunti in salotto, Aiolia aiutò il compagno a mettersi seduto in poltrona poi chiese: “Sei comodo? Hai bisogno di qualcosa?” Lui rispose: “No, grazie sto bene così, ma rispondi ad una domanda davvero mio fratello è agli allenamenti oppure è andato a trovare Aiolos?” Il Leoncino disse: “Saga è davvero agli allenamenti, te lo giuro sul mio titolo di Cavaliere d'Oro!” Kanon guardandolo rispose: “Ok, ti credo! Guarda che puoi sederti sul divano, e comunque sia la febbre mi è passata!” Il suo compagno fece come gli era stato chiesto poi disse: “Ma allora per quale ragione non ti sei mai alzato?” Lui rispose: “Perchè mio fratello Saga non voleva! Da quando ho preso l'influenza è diventato troppo apprensivo! Intendiamoci questo suo comportamento mi fa piacere, però ecco alcune volte esagera, gli voglio molto bene, ma certe volte non sempre è troppo asfissiante! Aiolos con te non lo hai mai fatto?” Il diretto interessato portandosi entrambe le mani dietro la testa disse: “Hrm...che io sappia no, o almeno non che io ricordi! Comunque Kanon io non sono dalla sua parte ma devi essergliene grato! Lui ti adora e adesso che non ha più la doppia personalità è soltanto buono, farebbe qualsiasi cosa per il suo adorato gemellino!” Egli rispose: “Hai ragione!”Dopo che ebbe pronunciato queste parole i due amici continuarono a parlare, tranquillamente tra loro.




Alcune ore più tardi Saga, tornò dagli allenamenti era esausto e notando suo fratello seduto sulla poltrona del salotto disse: “E tu cosa ci fai in piedi?” Il minore rispose: “Ciao Fratellone!” Egli incrociando le braccia al petto disse: “Kanon!” Leo rispose: “Erm, io è meglio che tolga il disturbo ci vediamo!” Poi uscì da li lasciandoli soli, il minore disse: “Saga, prima che tu inizi a sbraitare sappi che mi sento decisamente meglio, non ho più la febbre da un bel pezzo, e oltretutto non ne potevo più di stare sotto le coperte, quindi ho deciso di alzarmi dal letto e venire qui in salotto, so che sei arrabbiato ma come puoi ben constatare non mi è successo niente!” Lui sedendosi sul divano li vicino rispose: “Che pazienza devo avere con un tipo birbante come te, d'accordo fratellino puoi restare!” Kanon sorridendo disse: “Grazie!” Egli rispose: “Però, non devi assolutamente stancarti!” Lui mettendosi una mano sul petto disse: “D'accordo farò il bravo!” Saga ridacchiando rispose: “Che scemo sei ma ti voglio tanto bene! È quasi ora di pranzo, resta qui che vado a preparare qualcosa da mangiare!” Il gemello concordò quelle parole ma non emise un fiato, poi lo vide allontanarsi, dirigendosi verso la cucina. Quella giornata trascorse in maniera decisamente piacevole, Kanon rimase in salotto per tutto il tempo, quando doveva andare in bagno però aveva bisogno dell'aiuto di Saga dato che era ancora debole per camminare da solo. Arrivò la sera e il minore stava parlando serenamente con Milo e Camus ogni tanto Scorpio lo faceva ridere, ad un certo punto Saga raggiungendoli disse: “ Fratellino, devo parlare un'attimo con Scorpio e Aquarius in privato, te li rimando subito!” Lui rispose: “Ok...!” I due Cavalieri andarono dal maggiore. E questo gli disse cosa aveva in mente, ovvero una sorpresa per Kanon, si trattava di una cena a base di pizza. Ma lui non doveva sapere niente.


 

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Capitolo 18
*** Una Sorpresa per Kanon ***


Aquarius disse: “A me va benissimo, sono sicuro che a tuo fratello, farebbe piacere!” Milo rispose: “Sono d'accordo, inoltre a Kanon piace tanto la pizza!” Il maggiore disse: “Facciamo cosi, io lo dirò a Aiolos e alla Dea Atena mentre voi due ne parlerete, con i Cavalieri, d'accordo?” Aquarius rispose: “Ok, ma Gemini dove vuoi fare questa sorpresa? Qui alla terza casa?” Egli scuotendo la testa disse: “No, è questo il problema ancora non lo so, vorrei provare a chiedere a Atena se sarebbe possibile , organizzare questa sorpresa alla tredicesima casa!” Scorpio disse: “Ottima soluzione! Adesso meglio se torniamo da tuo fratello!” Lui sorridendo rispose: “Ok, acqua in bocca mi raccomando non deve sospettare nulla capito Milo?, Poi vi farò sapere il giorno!” Entrambi concordarono quelle parole. Infine tornarono da Kanon, sotto lo sguardo vigile del gemello maggiore. Lui disse: “Tanto per sapere cosa voleva mio fratello?” Camus rispose: “Niente d'importante, non preoccuparti!” Scorpio stando alla bugia disse: “Poi non ce lo ricordiamo più!” Kanon rispose: “Va beh, se lo dite voi!” Stranamente ci aveva creduto, e Saga lasciò andare un enorme sospiro di sollievo. Passarono tre giorni e come da accordi Saga, Milo e Camus si erano messi al lavoro per organizzare la sorpresa a Kanon, i due ragazzi stavano parlando con i loro compagni per chiedergli se vi avessero partecipato, ovviamente acconsentirono tutti. Dato che quando si trattava di mangiare nessuno si tirava mai indietro.

 

Il maggiore arrivato alla tredicesima casa entrò nella sala del trono e vide la Dea Atena seduta sul trono dorato e vicino a lei in piedi sulla destra il Gran Sacerdote non che suo amico Aiolos, si mise in ginocchio, ella disse: “Cavaliere di Gemini a cosa devo la tua visita?” Lui rispose: “Dea Atena sono qui, perché vorrei chiedere un favore sia a lei, che al Gran Sacerdote!” Entrambi si guardarono e Aiolos disse: “Parla pure ti ascoltiamo!” Saga rispose: “Come sapete, mio fratello minore Kanon, ha avuto una brutta influenza, certo non è stato nulla di che, però mi ha fatto molto preoccupare, adesso  sta bene e insomma io ecco assieme ai miei compagni vorrei organizzargli una sorpresa, ovvero una cena a base di pizza, sempre se entrambi siete d'accordo!” La divinità disse: “Cavaliere alzati in piedi per favore!” Il maggiore fece come gli era stato chiesto e rispose: “Subito!” Lei disse: “La tua è un' idea meravigliosa, io e il Gran Sacerdote Aiolos, non abbiamo assolutamente niente in contrario, anzi saremo ben lieti di aiutarti nell' organizzazione! Ordinerò ai miei cuochi di preparare le pizze! E i miei camerieri le serviranno! Quando vuoi fare questa cena?” Saga con voce tremante per l'emozione rispose: “Qu...questo sabato può andare? Volevo anche sapere se è possibile farla qui!” Aiolos disse: “D'accordo, nessun problema! Ti accompagno alla terza casa!” Il maggiore rispose: “C...con permesso!” Infine i due ragazzi uscirono dalla stanza, e dalla tredicesima casa.

 

Mentre scendevano le scalinate il maggiore disse: “Aiolos, io...io sono tanto felice, sai temevo che sia tu che Atena eravate contrari!” Lui ridacchiando rispose: “E perché mai? Vuoi organizzare una sorpresa per tuo fratello, mi sembra una cosa bellissima, quindi non c'è assolutamente niente di male in questo!” A quel punto entrambi i Cavalieri continuarono a parlare serenamente tra loro, Milo li raggiunse e riferì che tutti gli altri avevano accettato di partecipare alla sorpresa in onore di Kanon,il maggiore gli riferì inoltre che la sorpresa si sarebbe svolta quel sabato quindi dovevano muoversi con i preparativi. Quando arrivarono alla terza casa, Kanon che ormai si era perfettamente ristabilito disse: “Ciao ragazzi che bella sorpresa!” Aiolos rispose: “A quanto pare sei guarito! Mi fa molto piacere!” Lui sorridendo rispose: “Anche a me! Venite accomodatevi! Posso offrirvi qualcosa da bere? Una birra? Un bicchiere d' Acqua? Un caffè?” Milo disse: “A me una birra ava benissimo!” Il Gran Sacerdote rispose: “Lo stesso per me!” Il minore andò a prenderle. Per tutti e quattro, quando tornò Saga aiutandolo a distribuirle disse: “Fratellino da quando sei diventanto così casalingo?” Lui rispose: “sono solo gentile con i nostri amici tutto qui! Per caso sei invidioso?” Egli circondandogli le spalle con un braccio disse: “Ma figurati!” Aiolos rispose: “È bellissimo vedervi andare d'accordo!” Scorpio fece un cenno di approvazione con la testa.

 

Finalmente arrivò il sabato, e per tutta la giornata Kanon vide i suoi amici a turno, anche perché questi erano molto impegnati nello svolgere i loro compiti, quando in realtà stavano ultimando i preparativi per la cena s sorpresa che si sarebbe svolta quella stessa sera in suo onore, anche Saga era molto occupato. Infatti trascorse la maggior parte della giornata alla tredicesima casa per parlare con Atena e il Gran Sacerdote a quanto gli aveva riferito, ormai la gelosia nei confronti di Aiolos era svanita. Il minore si diresse verso l'arena e si mise seduto sulla tribuna li non c'era nessuno fece un sospiro profondo, non riusciva a capire il motivo di tutto quel trambusto solitamente di sabato c'era calma e serenità. O al massimo i Cavalieri si allenavano sull'arena ma non quel giorno, erano tutto occupati in ben altre cose. Alzò la testa e vide passare il custode della settima casa chiamandolo disse: “Ehy Libra!” Il diretto interessato si fermò e voltandosi rispose: “Ciao Kanon! Buongiorno, come posso aiutarti?” Il minore avvicinandosi lo sovrastava di parecchi centimetri disse: “Mi puoi spiegare cosa sta succedendo, si insomma il perché oggi i nostri amici e anche Saga sono così impegnati?” Doko rispose: “Beh, ecco Atena e Aiolos hanno dato a tutti loro un compito molto importante quindi devono svolgerlo! Lo hanno dato anche a me! Scusa ma devo andare!” Ovviamente gli aveva mentito, si allontanò senza dargli la possibilità di controbattere.

 

Kanon rimase solo, sino alla sera quando finalmente suo fratello tornò alla terza casa disse: “Ciao!” Il minore che stava leggendo un libro alzando la testa rispose: “Ciao, bentornato finalmente!” Egli disse: “Scusami, Kenny ho avuto molto da fare! Ma Atena e Aiolos adesso vorrebbero che insomma tu venissi con me alla tredicesima casa! Desiderano parlarti è importante!” Egli rispose: “Parlarmi? E di cosa?” Il maggiore notandolo nervoso disse: “Questo non lo so, capisco il tuo nervosisimo ma per favore vieni!” Kanon lasciò andare un enorme sbuffo scocciato poi rispose: “D'accordo come vuoi! Però prima vado a cambiarmi!” Detto questo si diresse a passo di carica verso la loro stanza e chiuse la porta sbattendola, Saga tramite il cosmo spiegò ai ragazzi che erano già alla tredicesima casa la situazione e disse loro di spengere la luce, nella vana speranza che quando fossero giunti li e l'avrebbero accesa a Kanon il nervoso andasse via. Questi acconsentirono. Infatti non molto tempo più tardi i due gemini stavano salendo le scalinate in silenzio, ad un certo punto Saga disse: “Mi spiace di averti lasciato solo per tutto il giorno!”Egli rispose: “Non importa! Sono nervoso anche per la fame!” Appena arrivarono entrarono e trovarono tutto spento, il maggiore disse: “Ops...mi sa che...!” Accese le luci e i Cavalieri gridarono: “Sorpresa!” Kanon inarcando un sopracciglio rispose: “Ma non è il nostro compleanno!” Milo disse: “Lo sappiamo, questa è una sorpresa esclusivamente per te organizzata da tuo fratello, vedi a lui dispiaceva quando eri influenzato, e insomma dopo che sei guarito voleva trovare un modo per insomma ecco...!” Aquarius aiutandolo rispose: “Quello che il nostro arachinde sta cercando di dire è che Saga voleva fare qualcosa per renderti felice, tutto qui!” Un sorriso comparve sul volto del minore che si diresse verso il gemello e questo gli dava le spalle.

 

Abbracciandolo da dietro gli sussurrò nell'orecchio: “Grazie Saga!” Lui voltandosi disse: “ Di cosa?” Lui rispose: “Di questa sorpresa, Milo e Camus, mi hanno detto che sei stato tu a organizzarla!” Egli disse: “Beh si, adesso andiamo a tavola perché tra poco arriveranno a prendere le ordinazioni per le pizze!” Kanon rispose: “Wow!” Il Gran Sacerdote avvicinandosi disse: “Kanon, vieni oggi ti metterai seduto vicino a me!” Egli rispose: “Grazie! Ma Saga?” Il maggiore disse: “Non preoccuparti per me, oggi è la tua festa, io andrò a sedermi vicino a Doko!” Lui rispose: “Ok!” Detto questo lui si allontanò assieme al suo amico sotto lo sguardo tenero del gemello. Appena furono tutti a sedere i camerieri passarono per ordinare le pizze, così che i tredici Cavalieri e Atena potevano stare tranquillamente seduti a tavola a chiacchierare tra loro. Un quarto d'ora più tardi iniziarono ad arrivare le bibite, poi vennero servite le pizze, poi iniziarono a mangiare tranquillamente. Ogni tanto i due gemini che non erano poi molto lontani si scambiavano sguardi complici, Atena disse: “Adesso tu e Saga siete molto più legati vero?” Egli rispose: “Si, decisamente se gli dovesse succedere qualcosa impazzirei dal dolore, d'altronde siamo gemelli! È una cosa normale! Ci proteggiamo a vicenda!” Atena concordò quelle parole era d'accordo con lui.

 

La cena andò benissimo, tutti i Cavalieri si divertirono molto, arrivò il dolce e Kanon prendendo in mano il suo bicchiere disse alzandosi in piedi: “Posso avere la vostra attenzione per favore?” Tutti gli sguardi si posarono su di lui che continuò: “Io...io vorrei ringraziare mio fratello Saga, per questa stupenda sorpresa, mi ha veramente lasciato senza parole, anche se non sembra, vorrei ringraziare la Dea Atena e il nostro amico e Gran Sacerdote Aiolos, per aver permesso di farla qui nella tredicesima casa, poi vorrei ringraziare voi ragazzi per l'aiuto che avete dato nell'organizzare tutto, grazie davvero, un grazie super speciale a Aiolia, Milo, Camus, e Doko per essermi stati vicino quando beh non mi sentivo affatto bene! Senza offesa per gli altri vi voglio un oceano di bene ragazzi! Siete i migliori amici che un Cavaliere possa desiderare!” Questa volta con il consenso di Saga ovviamente fu Aiolos il primo ad abbracciare commosso, Kanon, seguito ovviamente da Saga e poi da tutti gli altri, quelle bellissime parole dette con il cuore li aveva fatti commuovere. Aquarius rispose: “Bellissimo discorso mi hai fatto piangere, per la commozione e in pochissimi ci riescono!” Il minore sorridendo disse: “Mi reputo fortunato!” Egli scompigliandogli i capelli rispose: “Ecco appunto!” Lui disse: “Non vale, così mi spettini!” Saga prontamente rispose: “Come se si notasse la differenza!” Udendo quelle parole scoppiò una risata generale, essa coinvolse anche la Dea Atena. Terminato anche il dolce i Cavalieri uscirono dalla tredicesima casa e si diressero verso l'arena, ma questa volta non per allenarsi, volevano continuare li a divertirsi.

 

Appena arrivarono, Aiolia disse: “Dato che oggi è Kanon il festeggiato tocca a lui scegliere il gioco che faremo ovviamente a squadra, e visto che siamo dispari uno di noi, sempre a sua scelta sarà l'arbitro!” Egli rispose: “Caspita...vediamo, come gioco potremmo fare hrm...ruba bandiera! E in quanto a l'arbitro...scelgo me stesso!” I suoi amici furono tutti d'accordo, Shaka disse: “I capitani delle squadre?” Shura rispose: “Di una potrebbe essere Aiolos, mentre dell'altra Saga!” Il minore disse: “Scusate, se mi permetto ma io penso che sarebbe giusto farli giocare nella stessa squadra, basta con questa competizione!” Il Gran Sacerdote rispose: “Bravo Kanon sono perfettamente d'accordo con te! Basta con questa rivalità, io e Saga siamo amici!” Il diretto interessato fece un cenno di approvazione con la testa era perfettamente d'accordo con lui. Dieci minuti più tardi, avevano scelto le squadre formate entrambe da sei Cavalieri, la bandierina era un fazzoletto di stoffa di grandi dimensioni che la Dea Atena dopo averli raggiunti gli aveva gentilmente prestato, era curiosa di assistere a quel gioco.

 

Kanon si mise in mezzo alle due squadre a debita distanza, gli piaceva fare da arbitro cosi sarebbe stato imparziale, lui spiegò le regole o meglio la regola i cocorrenti non potevano usare la velocità della luce, dovevano correre normalmente, altrimenti avrebbero fatto la penitenza. E li si che ci sarebbe stato da ridere, poco dopo la squadra di Saga era in vantaggio di tre punti, ma gli avversari se volevano potevano benissimo rimontare. Per adesso nessuna delle due squadre aveva utilizzato la velocità della luce, quindi non vi sarebbe stato alcun bisogno di usare la penitenza. Finalmente riuscirono a pareggiare, e l'arbitro disse: “Ok, prestate attenzione chi riesce a prendere la bandierina avrà il punto triplo e porterà la sua squadra alla vittoria! Mettetevi in posizione, Dea Atena vuole avere lei l'onore di chiamare l'ultimo numero?” La divinità avvicinandosi rispose: “Con piacere...!” Le osservò attentamente prima una poi l'altra e infine disse: “Numero...cinque!” Erano i numeri di Shura e Aiolos, entrambi si trovarono faccia a faccia, davanti alla bandierina, il Cavaliere della decima casa disse: “Avanti Arciere Dorato fammi vedere di cosa sei capace!” Lui rispose: “Come vuoi!” Gli rubò la bandierina da sotto il naso portando la sua squadra alla vittoria, e senza usare neanche la velocità della luce. Kanon disse: “I vincitori sono Saga,Aiolos,Doko, Milo e Camus: complimenti!...Ma devo complimentarmi anche con l'altra squadra avete giocato benissimo!” Shhaka sorridendo rispose: “Si, le devo dare ragione, è stata una partita molto bella ci siamo divertiti tantissimo!” La divinità sorrise, Saga avvicinandosi al fratello disse: “Sei stato un'arbitro imparziale bravo!” Lui rispose: “Ti ringrazio, non potevo certo permettermi di tifare per una squadra altrimenti non sarebbe stato corretto nei confronti dell'altra!” Shura disse: “Ragazzi, ma siamo proprio sicuri che questo sia il nostro Kanon, e non un suo clone, perché come posso dire mi sembra cambiato!” Il diretto interessato rispose: “Sono sempre il solito credimi, se mi fai innervosire te lo dimostro!”Saga ridacchiando disse: “Meglio lasciarlo tranquillo!” Scorpio rispose: “Giusto!” Ovviamente scoppiù la risata generale.

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Capitolo 19
*** Appuntamento tra Amici ***


Passarono tre mesi, e una mattina quando Saga tornò alla terza casa dopo gli allenamenti, si rese conto che era deserta, li per li non se ne preoccupò sicuramente suo fratello doveva essere andato a parlare con Milo all' ottava casa quindi, si diresse tranquillamente in bagno per farsi una doccia. Poi sarebbe andato a cercarlo, in realtà Kanon era uscito dal santuario finalmente aveva deciso di incontrare la sua amica. Ma egli era uscito senza dire niente a suo fratello, e sapeva perfettamente bene, che quando Saga lo avesse scoperto si sarebbe a dir poco infuriato con lui, ormai era tardi per tornare indietro. Giunto davanti alla casa suonò il campanello, poco dopo la ragazzina aprì la porta e trovandoselo davanti disse  riconoscendolo: “Si? Ka...Kanon?!” Il minore in un sorriso molto imbarazzato rispose: “Si, in persona!” La sua amica sorridendo disse: “Che bellissima sorpresa, vieni entra accomodati! Mi fa tanto piacere vederti!” Egli rispose: “Grazie!” Shila disse: “ Non ci vediamo da quanto dieci anni! Accomodati! Cos'hai fatto in tutto questo tempo? Racconta!” Il minore rispose: “Beh, ho trovato un lavoro stabile, e poi la cosa più importante mi sono riappacificato con mio fratello maggiore!” Lei disse: “Sono contenta per te! Mi fa molto piacere!” Kanon con tono sereno rispose: “Tu, invece hai trovato la persona da amare?”

 

La sua amica dopo qualche istante di silenzio disse: “Ancora no, perché tu mi piaci ancora e moltissimo!” Il più piccolo dei gemelli sospirando rispose: “Shila, ascoltami, io sono troppo grande per te ho più di trent'anni, e hrm con il mestiere che svolgo non mi è permesso innamorarmi! Detto così suona male, io non sono omosessuale se è questo che stai pensando, solo che non posso avere alcun tipo di storia, tutto qui! Ma se per te va bene, possiamo continuare a essere amici!” Ella disse: “Ok, Kanon...vorrei conoscere tuo fratello, almeno questo è possibile?” Il minore sorridendo rispose: “Certo, lasciami il tuo numero di telefono non so quando potremo uscire di nuovo! Quando accadrà ti chiamerò io! Dato che devo prima schiedere a lui se è d'accordo!” Shila non ebbe niente in contrario. Intanto al santuario Saga aveva scoperto che suo fratello, era uscito senza avvertirlo ma stranamente non era arrabbiato. Dato che ormai la sua parte malvagia era stata uccisa dal gemello. Quindi aveva piena fiducia in lui. Una voce alle sue spalle disse: “Gemini tutto ok?” Lui disse: “Si perché?” Milo rispose: “Sembravi pensieroso!” Il maggiore sorrise, non era affatto pensieroso.

 

Poco dopo disse: “Ho appena scoperto che quel cretino di Kanon, è uscito dal santuario senza dirmi niente, intendiamoci ho piena fiducia in lui essendo gemelli abbiamo la stessa età però, mi avrebbe fatto piacere sapere dove andava!” Scorpio rispose: “Hrm, dove pensi che sia andato?” Lui passandosi una mano tra i capelli stette per parlare, quando proprio in quel momento una voce identica alla sua disse: “Ciao fratellone, Milo che sorpresa!” I due ragazzi si voltarono e risposero: “Kanon!” Il minore disse: “Ciao! Saga a giudicare dal tuo sguardo, devo presupporre che devo darti una spiegazione!” Lui rispose: “Esatto!” Il loro amico disse: “Io allora vado, mi raccomando non essere troppo severo con lui!” Egli rispose: “Farò il possibile ciao!” Detto questo Milo uscì dalla terza casa lasciandoli soli. Kanon disse: “ Fratello, prima che tu inizi a urlare lasciami dire questo sono andato da Shila, finalmente ho trovato il coraggio di vederla! E devo ammettere che il nostro incontro è stato molto piacevole, ella mi ha detto che è ancora innamorata di me, però le ho risposto che essendo troppo grande preferisco continuare ad esserle semplicemente un buon' amico. Abbiamo continuato a parlare tra noi serenamente, mi sono permesso di parlarle anche di te, ha detto che vorrebbe conoscerti!” Saga inarcando un sopracciglio rispose: “Ah si? E per quale ragione?” Il gemello disse: “ Se non ricordi male, qualche tempo fa, mi hai detto che ti sarebbe piaciuto incontrarla o sbaglio?” Saga facendo un sospiro molto profondo rispose: “Si, è vero ma Kanon, non ho voglia di incontrarla, non prendermi per egoista proprio non me la sento!” Il minore osservando quel volto identico al suo disse: “Ti capisco benissimo e non insisto, la chiamo e le dico che non se ne fa niente!” Egli rispose: “Va bene!” Dopo che ebbe pronunciato questa frase lo vide allontarasi di qualche metro.

 

Il più piccolo dei gemini prese il telefono e chiamò la sua amica ella rispose: “Ciao Kanon, allora che ha detto tuo fratello?” Lui disse: “Mi spiace Shila, ma non se la sente di conoscerti!” Ella rispose: “Capisco, potrei sapere il motivo?” Il minore si voltò verso Saga e disse: “Mio fratello, in questo periodo ha dei forti mal di testa, e quando questi arrivano diventa molto nervoso, non vorrei che insomma succedesse mentre siamo con te, capisci cosa sto cercando di dire?” La sua amica rispose: “Si, ma io e te Kanon ci possiamo rivedere?” Il diretto interessato disse: “Non lo so, dipende da come sono messo con il lavoro, ho moltissime cose da fare! Adesso ti saluto ci sentiamo!” Shila rispose: “Ciao!” Dopo che ebbe pronunciato quella frase terminarono la chiamata, Saga avvicinandosi al minore disse: “Fratellino, mi spiace che per colpa mia tu non possa più incontrare quella fanciulla!” Il diretto interessato sorridendo rispose: “Non fa niente, anzi sto bene è meglio così! Dico davvero!” Egli disse: “Certo che alcune volte sei veramente incredibile!” Lui rispose: “Non per niente sono tuo fratello gemello!” Saga disse: “Ah-ha molto spiritoso!” Il minore rispose: “Come sempre, dai spilungone andiamo ad allenarci!” Il suo doppio non ebbe niente in contrario e a quel punto entrambi uscirono dalla terza casa dirigendosi verso l'arena.

 

Nelle settimane successive, Saga e Kanon uscivano assieme ai loro compagni per fare il consueto giro di controllo della città, un giorno mentre stavano camminando Kanon riconoscendo una fanciulla si bloccò e Milo disse: “Ehy amico cos'hai tutto bene? Sembra che tu abbia visto un fantasma!” Lui rispose: “Quella fanciulla è Shila!” Camus, Saga e Milo seguirono il suo sguardo e dissero in coro: “La tua amica?” Egli rispose: “Si, esatto! Ragazzi non deve vedermi per favore nascondetemi!” Suo fratello disse: “E come?” Aquarius disse: “Cambiamo strada! Venite da questa parte!” Girarono a destra un minuto prima che lei potesse vederli. Kanon tirando un sospiro di sollievo rispose: “Fiuu appena in tempo!” Scorpio disse: “Io proprio non ti capisco, tu sei un guerriero che non teme niente e nessuno, poi appena vedi la tua amica non hai il fegato d'incontrarla perché?” Lui rispose: “È una faccenda troppo complicata da spiegare!” Saga disse: “Ragazzi, continuiamo il nostro giro, non possiamo perdere altro tempo!” I tre Cavalieri risposero: “Giusto!” E cosi fecero. Quando tornarono al santuario Kanon si guardava intorno, per timore che Shila li stesse pedinando, Milo disse: “Amico, stai tranquillo l'abbiamo seminata inoltre lei non ci ha neanche visti! Poi non sa neppure che tu sei un Gold Saint!” Egli rispose: “Scusate, è che mi sto facendo prendere dalla paranoia!” Saga disse: “ Kanon, stai male vero?” Lui rispose: “No, anche perché non le permetterò assolutamente di rovinmarmi la vita!” Milo disse: “Ecco il nostro Gemini!” Camus andandogli dietro rispose: “Questo si che è parlare!” Ovviamente i quattro Cavalieri si misero a ridere.

 

Giunti al santuario, si diressero verso la tredicesima casa, per riferire alla Dea a al Gran Sacerdote che in città era tutto a posto. Ma Kanon decise di non dire loro sopratutto a Aiolos, che aveva incontraro Shila, preferì tenere quella cosa per se. Il suo amico notando quello sguardo strano disse vedendolo uscire: “Kanon, tu aspetta un'attimo!” Egli rispose: “Si va bene!” Aiolos rispose: “Voi potete andare, lasciateci soli! Anche lei Atena, vorrei parlare in privato con il Cavaliere di Gemini se non le dispiace!” La divinità rispose: “Certamente!” Anche la divinità uscì, rimasti soli, Kanon disse: “Cosa posso fare per te?” Lui rispose: “Ho notato dal tuo sguardo, che mi stai nascondendo qualcos'altro! Oltre al fatto che in città va tutto bene!” Kanon si passò una mano tra i capelli, e disse: “Io mio fratello Milo e Camus abbiamo incontrato una nostra vecchia conoscenza, ma fortunatamente lei non ci ha visto! Altrimenti sarebbe stato un vero pasticcio!” Sagitter rispose: “Ti stai riferendo a Shila?” Il minore disse: “Esatto, Aiolos, l'ultima volta che l'ho vista mi aveva detto che voleva conoscere Saga, ma lui ha detto che...che non se la sentiva quindi ho dovuto annullare l'incontro! E...e quando oggi l'ho vista in cittò mi....mi è preso il panico! Fortunatamente Camus ha avuto la brillante idea di cambiare strada e ci siamo riusciti poco prima che ella ci vedesse!” Aiolos appoggiandogli una mano sulla spalla rispose: “Calmati, non fare così, è tutto passato! Vai nella terza casa e cerca di riposare ne hai bisogno!” Il più piccolo dei gemini concordò quelle parole, poi uscì dalla stanza e dalla tredicesima casa, dirigendosi verso la sua destinazione.

 

Gli era venuta anche una fortissima emicrania. Quella sera Saga entrando nella loro stanza lo vide disteso sul letto di spalle e avvicinandosi disse: “Kanon, come stai?” Lui rispose: “Meglio! Ti sto facendo preoccupare vero?” Egli accarezzandogli il viso disse: “Si, ma fa parte dell'essere il fratello maggiore!”Kanon voltandosi verso di lui rispose: “Oggi ho parlato con Aiolos, e mi ha aiutato, scusami avresti dovuto aiutarmi tu essendo un membro della mia famiglia!” Il diretto interessato coccolandolo disse: “Questo è vero, ma ti confesso che mi fa piacere, dopo tutto l'Arciere Dorato è un nostro amico!”Kanon rispose: “Gli vuoi bene molto più che a me?” Il maggiore disse: “Assolutamente no, fratellino che razza di domanda è mai questa, non potrò mai volere più bene a nessun'altra persona su questa galassia di quanto ne voglia a te!” Lui rispose: “Sai una cosa, certe volte mi piacerebbe essere alto quanto Defteros!” Il maggiore ridacchiando disse: “Saresti quattro centimetri più alto di me!” Lui rispose: “Ma onestamente mi piace tantissimo anche questa statura!” Saga disse: “ Cambiando argomento, hai fame? Perchè per stasera ho pensato di cucinare le bistecche, e se ti va potresti aiutarmi!” Il minore rispose: “Hrm, ok!” Si mise seduto sul letto e abbracciò il suo fratellone che disse: “Io e te saremo sempre una cosa sola!” Kanon rispose: “Due facce della stessa medaglia!” Detto questo uscirono dalla stanza e andarono in cucina.

 

Un'ora più tardi, Saga disse: “Fratellino mi passi il sale grosso?” Lui rispose: “Eccolo! Però è divertente! Ma sei sicuro che ci vada messo il sale grosso?” Egli disse: “Me lo ha detto Aldebaran!” Kanon rispose: “Mah! Allora va bene!” Poco dopo Saga le mise entrambi a cuocere, e disse: “Tu apparecchia, ma non mettere i piatti a quelli penso io!” Il gemello rispose: “Agli ordini!” Infine uscì allegramente dalla cucina e si diresse verso il salotto poi iniziò a svolgere il suo compito. Non molto tempo più tardi, il loro pasto fu pronto, visto che c'era il maggiore aveva cucinato anche delle patatine fritte e tenendo in mano due piatti con il loro pasto disse: “A tavola!” Kanon rispose: “Hrm, senti che buon profumino, wow fratellone hai cucinato anche le patatine fritte!” Lui disse: “Si, so che a te piacciono!” Il minore rispose: “Vado a prendere la maionese!” Subito dopo si diresse in cucina e aprì lo sportello del frigo poi prese il barattolo di maionese lo richiuse e infine tornò in salotto dal gemello, che in quel breve lasso di tempo aveva appoggiato il suo piatto sul tavolo e disse: “Buon'appetito!” Lui rispose: “Grazie anche a te!” Infine si misero a sedere e iniziarono a mangiare, dieci minuti dopo Saga osservando il fratello disse: “Ti piace?” Lui ingoiando il boccone rispose: “Si è molto buona! Complimenti!” Saga disse: “Grazie, anche se non è la prima volta che cucino due bistecche e patatine fritte mi è andata bene!” Il minore rispose: “Come si dice la fortuna dei principianti!” A quelle parole entrambi scoppiarono a ridere.

 

Quando si calmarono, Saga disse: “Le sorprese non sono ancora finite!” Il minore rispose: “Ah no? C'è altro?”Lui rispose: “Si il tuo fratellone qui presente questo pomeriggio, ha preparato anche un dolce!” Kanon rispose: “Mi vuoi veramente prendere per la gola dov'è?” Saga disse: “In firgorifero!” Lui rispose. “Non l'ho visto!” Egli disse: “L'ho coperto talmente bene da mimetizzarlo! Aspetta qui che vado a prenderlo!” Lui rispose: “D'accordo!” A quel punto lo vide andare verso la cucina, dieci minuti dopo tornò in salotto tenendo tra le mani un vassoio con sopra un bellissimo dolce, lo appoggiò sul tavolo esso aveva la forma del loro segno zodiacale. Kanon rimase decisamente molto sorpreso e lui disse: “Beh cosa ne pensi?” Il minore rispose: “È uno spettacolo, ma come hai disegnato il nostro segno zodiacale chi ti ha aiutato?” Saga disse: “Nessuno, ho fatto tutto io! Certo inizialmente è stato difficile ma alla fine ci sono riuscito! Allora uno è ripieno di crema, l'altro di panna solo che non ricordo quale! Però immagino che tu voglia assaggiare tutti e due!” Il minore rispose: “Esatto!” Suo fratello tagliò due belle fette di torta ciascuno poi le mise sui piattini, e iniziarono a mangiare, gustando il dolce. In quel momento una voce familiare disse: “Che profumino delizioso!” Loro risposero: “Ciao Libra!” Il loro amico disse: “Non sono solo con me ci sono, anche Milo, Camus, Aiolia e...Aiolos!” Saga e Kanon risposero: “Gran Sacerdote!” Lui notando i loro sguardi sorpresi disse: “Volevo essere certo che tu Kanon stessi meglio!” Egli rispose: “Accomodatevi, vi offriremo volentieri una fetta di dolce dico bene fratellone?” Il maggiore disse: “Certo!” Aquarius rispose: “Ti aiuto Saga!” Egli lo ringraziò.

 

Il resto di quella serata trascorse, in maniera decisamente allegra e frizzante,grazie anche alle battute spiritose di Scorpio che fecero ridere il minore sino alle lacrime, e non solo lui ma anche gli altri Cavalieri presenti si lasciarono contagiare da quell' allegria. Verso le undici i loro amici tornarono alle loro case il minore disse: “Aiolos!” Lui rispose: “Si, dimmi!” Egli disse: “Grazie, per esserti preso il disturbo di scendere sino a qui solo per vedere se stavo bene!”Sagitter rispose: “Siamo amici e compagni di squadra, poi mi ha fatto piacere trascorrere una serata in vostra compagnia e vederti ridere di gusto! Stammi bene Kanon!” Poi anche l'Arciere Dorato uscì dalla terza casa, Saga disse: “ Sei felice Kenny?” Lui stiracchiandosi rispose: “Si ma anche stanchissimo, andiamo a dormire!”Il gemello non ebbe niente in contrario, e si diressero verso la loro stanza da letto.

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Capitolo 20
*** La Buca sulla Spiaggia ***


Una mattina, Kanon e Aiolia su consenso di Atena, erano andati a fare una corsa sulla spiaggia, il Cavaliere di Leo disse: “Permetti una domanda che probabilmente già saprai!” Lui rispose: “Spara!” Egli disse: “Come mai ti piace tanto il mare?”    Kanon sospirando rispose: “Beh, adoro l' aria salmastra, e sopratutto quando sulla riva le onde del mare mi bagnano i piedi!” Il suo amico disse: “Wow, adesso amico mio iniziamo a correre!” Logicamente i due ragazzi indossavano abiti sportivi pantalocini corti e maglietta. Andarono sulla riva e iniziarono la loro corsa, intanto al santuario Saga era andato a trovare Scorpio all'ottava casa per trascorrere del tempo con lui, questo stuzzicandolo disse: “Finalmente ti vedo solo, è strano anche perchè quando vieni a farmi visita sei sempre con Kanon ma dov'è?” Lui rispose: “è andato a correre sulla spiaggia con Aiolia!” Il suo amico disse: “I due fratelli minori insieme? Ma dai, non è che si scanneranno? Voglio dire, non si sono mai sopportati!” Saga disse: “A quanto pare, adesso sia Kanon che Leo hanno imparato a andare d'accordo! Altrimenti non avrebbero mai accettato di uscire insieme dal santuario!” Milo disse: “Va beh, quando torneranno ci faremo raccontare com'è andata la corsa!” Il maggiore rispose: “Dai aracnide abbi fiducia in loro!” Udendo quelle parole i due amici non potettero fare altro che scoppiare a ridere. Intanto sulla spiaggia i due fratelli minori stavano ancora correndo, e parlando tranquillamente.

 

Per un po', sembrava che tutto stesse andando bene, avevano già fatto un bel po di strada. Ma improvvisamente Kanon, senza rendersene conto, mise il piede male dentro ad una buca non troppo profonda, e questa lo fece cadere sulla sabbia egli urlò: “Aaaargh Leeeeo!” Il suo amico che non si era reso conto di niente, voltandosi di scatto e notandolo disteso sulla sabbia rispose soccorrendolo: “Gemini!” Lui grazie a Aiolia riuscì a mettersi seduto e disse: “La....la caviglia!” Egli rispose: “Mi sa che è slogata! E adesso?” Kanon disse: “Non ne ho la più pallida idea! Posso solo dirti che mi fa veramente molto male!” Il Cavaliere di Leo rispose: “Ascolta, ti aiuto a tirare fuori il piede dalla buca farò piano!” Egli disse: “D'accordo!” Aiolia rispose afferrandogli delicatamente la gamba: “Dai coraggio!” Kanon iniziò lentamente a tirare su la caviglia anche se gli faceva malissimo, stringeva i denti per il dolore. Ma alla fine riuscì a tirarla fuori e appoggiandola sulla sabbia disse: “Ce l'ho fatta! Ma Leo come torno al santuario?” Egli rispose: “Ti aiuterò io a camminare di questo non devi preoccuparti!” Kanon disse: “Stavo pensando che forse sarebbe meglio chiamare qualcuno dei ragazzi!” Il Cavaliere della quinta casa rispose: “Ascolta, intanto proviamo a fare come ho detto se poi vediamo che non è possibile chiameremo rinforzi!” Dopo qualche istante di esitazione, lui fece un cenno di approvazione con la testa, ma non emise un fiato.

 

Intanto al santuario Saga, ignaro di quello che era capitato al gemello era ancora all'ottava casa e stava parlando con Milo, ogni tanto Scorpio lo faceva ridere con le sue battute spiritose. Il maggiore era veramente molto sereno, ad un tratto una voce maschile disse: “Ehy che allegria posso unirmi anch'io?” Scorpio rispose: “Ciao Libra, certo vieni!” Il suo amico disse: “Saga, ma tuo fratello e Aiolia quando tornano?” Lui rispose: “Mah, onestamente non lo so comunque tra non molto! O almeno spero!” Nel frattempo i due Cavalieri erano sempre fermi sulla spiaggia, non si erano mossi da li visto che la caviglia del minore si era gonfiata. Aiolia disse: “Hai ragione, meglio chiamare i nostri amici, la tua caviglia si è gonfiata e parecchio!” Lui rispose: “Ok!” Leo si alzò in piedi allontanandosi di qualche metro e telefonò al santuario Aquarius rispose: “Ciao Aiolia tutto bene?” Egli disse: “Insomma!” Il Cavaliere delle energie fredde rispose: “Che è successo?” Lui disse: “Un'ora fa durante la corsa qui sulla spiaggia, Kanon ha accidentalmente messo il piede destro dentro una buca e nel cadere si è slogato la caviglia, adesso essa si è gonfiata parecchio non è che potreste venire a prenderci!” Camus cercando di mantenere la sua compostezza rispose: “Va bene, comunque dovevi chiamarci prma rincoglionito che non sei altro! Avverto Milo e Doko! Non importa che tu mi dici la spiaggia so in quale siete andati!” Poi terminò la chiamata senza dargli la possibilità di controbattere.

 

Quando il Cavaliere della quinta casa tornò dal suo amico questo disse: “Allora?” Lui rispose: “Ho parlato con Camus, mi ha detto che avvertirà Doko e Milo poi arriveranno qui tutti e tre a prenderci!” Kanon disse: “Sicuramente Scorpio lo dirà anche a mio fratello!” Leo rispose: “E allora? Amico mio non c'è niente di male in questo!” Gemini sorridendo disse: “Hai ragione speriamo che arrivino presto!” Lui rispose: “Giusto!” Nel frattempo al santuario Aquarius scese all'ottava casa e fortuna volle che vi trovò entrambi i Cavalieri che voleva ma anche Saga, Scorpio disse: “Ciao Camus che sorpresa!” Lui rispose: “Ciao ragazzi, sono qui perché devo dirvi una cosa, che mi ha appena comunicato Aiolia, questa riguarda tuo fratello!” Il maggiore balzò in piedi e disse: “Gli è successo qualcosa?” Aquarius rispose: “Calma, è vivo solo che ha una caviglia slogata perché a quanto ho capito a messo il piede destro dentro ad una buca mentre stava correndo con il nostro Leoncino sulla spiaggia io Milo e Doko dobbiamo andare a prenderli!” Saga disse: “Vengo con voi!” Libra rispose: “Va bene, andiamo!” Subito dopo anche loro, con il consenso di Atena uscirono dal santuario e si diressero verso la spiaggia dove li stavano aspettando i due compagni. Quando furono li seguirono entrambi i cosmi, in pochi minuti riuscirono a trovarli.

 

Il maggiore avvicinandosi disse: “Kanon!” Lui rispose: “Fratellone, Camus lo ha detto anche a te?” Egli disse: “Si, ero a casa di Milo quando Aquarius glielo ha comunicato e era presente anche Libra, diciamo che è stata una coincidenza! Ti dispiace?” Il minore rispose: “No! Al contrario! Mi fa piacere!” Camus disse: “Kanon, adesso ti metto del ghiaccio sulla caviglia per farla sgonfiare sentirai un po' di freddo!” Il diretto interessato rispose: “D'accordo!” Una mezz'ora più tardi, quando il ghiaccio si fu sciolto, Milo e Saga lo aiutarono ad alzarsi in piedi e Scorpio disse: “Riesci a camminare?” Lui rispose: “Ho una caviglia slogata, secondo te?” Egli disse: “Ops, domanda stupida!” Saga disse: “Dai fratellino non trattarlo male!” Aiolia cambiando argomento rispose: “Adesso dobbiamo solo decidere come portare Kanon al santuario!” Il maggiore disse: “Mettetelo sopra la mia schiena, lo porto io!” I quattro Cavalieri risposero: “Tu? Saga, ma sei sicuro di farcela?” Kanon al suo posto disse: “Fatelo provare, poi il santuario non è tanto distante da qui, inoltre io ho fiducia nel mio fratellone!” Egli rispose: “Grazie Kenny!” Il diretto interessato gli sorrise. Doko e Camus aiutarono il minore a salire sulla schiena del gemello, poi tornarono tutti e sei verso il santuario. Durante il tragitto, parlarono tra loro, quando arrivarono Saga lo portò nella loro casa mettendolo delicatamente sul divano e disse: “Non muoverti, vado a prendere la valigetta del pronto soccorso!” Lui rispose: “Ok...ok!” E lo vide allontanarsi.

 

Qualche tempo dopo, averlo curato Saga disse: “Mi hai fatto spaventare, ma per fortuna non è niente di grave! Solo una cosa, quando ti vorrai alzare in piedi per andare da qualche parte dovrai chiamarmi!” Il gemello rispose guardandolo negli occhi: “Certo! Non preoccuparti! Avrei bisogno di un bastone! O qualcosa di simile!” Perlomeno quando tu andrai a fare gli allenamenti, così non dovrai saltarli! Per colpa mia!” Lui lo abbracciò stretto ma non ebbe il coraggio di fiatare. Quando si separarono, Saga disse: “Va bene, vedrò di trovarti un bastone se è quello che vuoi!” Egli sorridendo rispose: “Ti ringrazio!” Nel pomeriggio, arrivò alla terza casa una visita inaspettata e entrando disse: “Saga, Kanon posso entrare?” Il minore rispose: “A...Aiolos?!” Lui avvicinandosi disse: “Ciao! Ho saputo cosa ti è successo, da mio fratello come stai?” Egli rispose: “Abbastanza bene, accomodati che bella sorpresa, fratellone vieni a vedere chi è venuto a farci visita!” Saga disse: “Arrivo!” Il Gran Sacerdote rispose: “Scommetto che è in cucina!” Poco dopo il maggiore comparendo da li disse notandolo: “A...Aiolos? Co...cosa ci fai qui?” Anche lui esattamente come il gemello, era rimasto particolarmente sorpreso nel vederlo. Il suo amico disse: “Sono venuto, a trovare tuo fratello! Sai com'è Aiolia, mi ha detto quello che è successo stamani sulla spiaggia a Kanon, quindi ho deciso di venire a vedere come sta!” Egli rispose: “Hai fatto bene! Posso offrirti qualcosa da bere?” Sagitter disse: “Una birra!” Il più grande dei Gemini rispose: “Arriva subito!” Poi andò a prenderlo in cucina!” Quando tornò gliela porse e dato che c'era ne porse una anche al gemello.

 

Aiolos porgendogli un bastone disse: “A proposito ti ho portato una cosa, sicuramente ti sarà utile!” Il minore rispose: “Grazie! Era esattamente quello di qui avevo bisogno! Hai visto fratellone? Ne stavamo parlando tra noi poco fa!” Saga disse: “Prova a alzarti in piedi vediamo se riesci a stare in equilibrio!” Kanon fece come gli era stato chiesto, per sicurezza si alzò anche suo fratello, ma con grande stupore vide che lui riuscì a mantenersi in piedi e disse: “Visto ce la faccio!” Aiolos rispose: “Sei bravissimo Kenny! Io adesso devo tornare alla tredicesima casa, beh ci vediamo presto statemi bene!” Il maggiore disse: “Ok, grazie per la visita!” Lui rispose: “Di niente a presto!” Poi uscì dalla terza casa lasciandoli soli, Kanon disse: “È stato molto gentile Sagitter a farmi questo regalo!” Suo fratello sorridendo rispose: “Si, è vero secondo me c'è anche lo zampino di Atena!” Egli disse: “ Stavo pensando la stessa cosa!” Il maggiore rispose: “Vieni è pronta la cena!” Kanon concordò quelle parole, poi disse: “Fratellone!” Lui rispose: “Si?” Egli disse: “Anche se ho il bastone, devi aiutarmi lo stesso a camminare!” Saga ridacchiò e rispose andandogli vicino: “C'avrei scommesso! Dai appoggiati!” Il minore fece esattamente come gli era stato detto. A quel punto entrambi si diressero in cucina. Saga da bravo fratello maggiore lo aiutò a mettersi seduto, poi andò a sedersi al suo posto e cominciarono a mangiare il loro pasto. Appena terminarono, Saga vide che suo fratello non è che avesse mangiato poi tanto, ma decise di non fare domande. Lui disse: “Mi aiuti a tornare in salotto per favore?” Egli rispose: “Si certo! Poi vengo a sistemare!” E così fece.

 

Passarono altri due giorni e la caviglia di Kanon, stava piano piano guarendo, adesso lui riusciva a camminare tenendosi al bastone. Però mangiava meno di prima, questa cosa preoccupava il fratello. Saga decise di parlarne con Doko, lui disse: “Amico mio, sarà una fase passeggera vedrai che quando tuo fratello si sarà perfettamente ristabilito gli tornerà anche l'appetito! Non devi farti vedere preoccupato!” Egli rispose: “Ok, farò come dici!” Un pomeriggio, il minore decise di andare sull'arena e assistere agli allenamenti, Shaka notandolo disse: “Ciao Kanon! Che bello vederti, a quanto pare stai meglio!” Lui rispose: “Si, la caviglia è quasi guarita! Sono qui per vedere gli allenamenti!” Shura disse: “Sei arrivato appena in tempo tra poco ci sarà quello tra Milo e Camus!” Il minore mettendosi seduto vicino al compagno rispose: “Bene, sono curioso! Ma Saga dov'è?” In quel momento suo fratello raggiungendolo disse: “Ciao fratellino che sorpresa!” Egli rispose: “Mi annoiavo alla terza casa, quindi sono venuto ad assistere agli allenamenti tranquillo so bene che non posso farli!” Saga gli si mise seduto vicino ma non emise un fiato. Poco dopo sull'arena comparvero Milo e Camus, Aquarius disse: “Scorpio, diamo il meglio di noi visto che abbiamo anche un'ospite speciale a vederci! Ovvero Kanon!” Egli rispose: “Va bene sono pronto!” E iniziarono l'allenamento, a entrambi i ragazzi faceva piacere che il loro amico fosse li a vederli.

 

Un'ora e mezzo più tardi Kanon disse: “Però sono veramente in gamba, non ho mai visto Milo combattere cosi duramente!” Capricorn rispose: “Neanch'io! È abile! Forse stavolta riesce a battere Aquarius!” Il maggiore disse: “Aspettate, a dirlo perché ancora l'allenamento non è neanche a metà!” Kanon rispose: “Hai ragione!” In mezzo all'arena i due ragazzi stavano ancora combattendo, Camus disse: “Milo sei veramente molto abile!” Lui rispose: “Grazie, stavolta ho tutta l'intenzione di batterti!” Egli disse: “non ti sarà affatto semplice!” Il Cavaliere dell'ottava casa rispose: “Questo lo so...il dolore ha un colore Cuspide Scarlatta!” Ma il suo colpo andò a vuoto, Aquarius disse: “Polvere di Diamanti!” Quello del compagno al contrario lo prese in pieno, scaraventandolo a terra, Milo si rialzò in piedi ancora l'allenamento non era finito. Doko disse: “Ammetto che questa volta entrambi sono molto, come posso dire agguerriti!” Saga incrociando le braccia al petto rispose: “Hai ragione, non li ho mai visto combattere in questo modo! Kanon che hai? Fratellino!” Lui disse: “Una strana sensazione! Spero di sbagliarmi! Saga ricordi quando io e te durante l'allenamento stavamo lottando proprio come stanno facendo adesso i nostri amici?” Il maggiore rispose: “Si certo!”

 

Egli rispose: “Poi alla fine, tu volevi quasi uccidermi perchè eri impazzito! Se questa cosa dovesse ripetersi anche con loro?” Stavolta incredibile ma vero fu Shura a circondargli le spalle con un braccio rispose: “Rilassati, non succederà niente del genere, anche perchè Milo e Camus non hanno la doppia personalità come aveva tuo fratello, e inoltre sono grandi amici!” Il maggiore disse: “Capricorn ha perfettamente ragione!” Lui osservando i due compagni che stavano combattendo sull'arena rispose: “Speriamo!” Qualche tempo dopo l'allenamento giunse al termine con la vittoria di Scorpio, e Camus disse: “Wow, complimenti devo ammettere che stavolta sei riuscito a battermi!” Lui rispose: “Grazie amico mio! Andiamo da Kanon!” Egli concordò quelle parole. Giunti li il minore disse: “Siete stati incredibilemte galattici, fratellone si può dire così vero?” Saga rispose: “Mah, penso di si!” Camus disse: “Grazie, è bello che tu abbia assistito al nostro allenamento! Come va la caviglia?” Il più piccolo dei gemelli rispose: “è quasi guarita! Tra poco anch'io tornerò ad allenarmi! Sempre se mamma chioccia laggiù mi darà il permesso!” Indicò il fratello con un cenno della testa, Milo disse: “Non devi biasimarlo se è così protettivo verso di te, sai se io fossi al suo posto farei la stessa cosa!” Il minore lo guardò male, Camus rispose: “Ma per fortuna non lo sei! Altrimenti il nostro Gemini ti avrebbe già strangolato!” Scorpio disse: “Ok...ok era una battuta stavo scherzando!” Il minore rispose: “Tranquillo anch'io!” Saga disse: “Kenny, vuoi tornare alla terza casa?” Il gemello rispose: “No, resto ancora un po' qui a chiacchierare con i nostri amici!” Il maggiore fece un cenno di approvazione con la testa poi si allontanò, assieme agli altri Cavalieri.

 

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