Say Goodbye

di fede fede
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non la sopporto. ***
Capitolo 2: *** Ti posso offrire un caffè? ***
Capitolo 3: *** Ci hai fatto spaventare. ***
Capitolo 4: *** Il biglietto ***
Capitolo 5: *** Ho fatto una cazzata ***
Capitolo 6: *** La invito ad uscire. ***
Capitolo 7: *** L'appuntamento ***



Capitolo 1
*** Non la sopporto. ***


Say goodbye

Pov. Erika
Mi chiamo Erika Genobia, ho 20 anni, capelli ricci biondi (non naturali) e occhi castani, fisico sulla media, alta 1.50, cambio umore in fretta, ma a seconda di come gli altri si comportano con me io faccio altrettanto. Frequento da 2 anni l’università, studio scienze naturali e ho un appartamento affittato che condivido con altre due ragazze: Viviana e Roberta. La prima è abbastanza bassina (1,65) castana ed occhi castani, studia scienze politiche ed ha 24 anni, mentre Roberta ne ha 25, è alta tipo 1,80 cm, occhi azzurri e capelli biondi e studia economia. E’ mattina e ho appena fatto colazione, prendo lo zaino ed esco di casa chiudendo la porta alle mie spalle, Viviana e Roberta fanno spesso le ore piccole, quindi rimangono a dormire fino a tardi, infondo hanno finito le lezioni. Prendo l’ascensore e come ormai da parecchio tempo trovo il mio ragazzo che mi aspetta all’ingresso del palazzo, apro la porta e lo raggiungo.

< Buongiorno piccola > dice Stefano come tutte le mattine appena mi vede poggiando le sue labbra sulle mie.
< Buongiorno amore, andiamo? > gli chiedo.
< Certo > mi risponde sorridendo.

Io e Stefano stiamo insieme da un anno, ma è come se ci conoscessimo da una vita, studia Giurisprudenza, e all’università lo conoscono tutti, è principalmente merito suo se adesso la gente quando mi vede mi saluta e mi riconosce come “la ragazza di Stefano”, la cosa non mi pesa, tra l’altro l’ho conosciuto il mio primo giorno di università semplicemente perché mentre attraversavo la scorciatoia avevo beccato dei ragazzi che litigavano.

*FLASHBACK*

< Chiudi la bocca, stai parlando troppo > diceva uno preparando un cazzotto.
< NO, sei tu che parli troppo. Devi sparire dalla mia vista > Gridava l’altro.

“Scusate, dovrei passare” pensavo tra me e me.

< Che succede qui?! > Disse una voce che alla fine era quella di Stefano.
< Stefano, grazie a Dio > disse uno < non la vuole smettere > continuò.
< In primo punto state sbarrando la strada ad una ragazza, e in secondo luogo se non smettete di litigare vi faccio espellere immediatamente > disse.
< Scusa > dissero quei due spostandosi.
< Vieni con me > disse sorridendo.

Annuì e lo seguì verso l’università.

< Devi sapere che ce ne sono molti di questi idioti, ti conviene fare attenzione quando cammini da sola > Mi disse.
< Grazie mille, se non fossi arrivato tu, a momenti si sarebbero picchiati davanti a me > Dissi un po’ sconcertata.
< Non c’è di che, anzi, quando hai bisogno di qualcosa questo è il mio numero > disse sorridendo porgendomi un foglietto.

Lo presi senza indugiare e lo ringraziai di nuovo.

< Comunque io sono Stefano, piacere > disse ancora con un sorriso magnifico.
< Io Erika, piacere mio > Dissi ricambiando il sorriso.

Ci dividemmo quando arrivai al mio cubo salutandoci con la mano

*FINE FLASHBACK*


< Senti amore, voglio chiedere il tuo parere...mi rispondi sinceramente? > Mi chiede Stefano riportandomi al presente.
< Certo, che succede? >
< Io e i ragazzi ci siamo stancati di chiuderci in un garage a suonare...e pensavamo di fare una band... > Mi dice.
< E’ un ottima idea Ste > Dico sorridendo.
< Purtroppo alcuni testi sono a due parti, e dobbiamo scegliere due soliste...una è certamente Antonella... >

Antonella è una sua collega e anche la sua migliore amica, si conoscono da quando erano bambini.

< Per quanto riguarda l’altra pensavamo di fare un’audizione oggi pomeriggio, che ne pensi? > mi chiede.
< E’ perfetto > Dico sorridendo < sono arrivata > dico guardando la mia classe.
< Ci vediamo alla fine delle lezioni? > Mi domanda.
< Si > dico dandogli un bacio a stampo < a dopo > continuo
< A dopo > risponde.

Entro in classe.

< Buongiorno > dico euforica.
< Buongiorno Erika > dicono i miei colleghi sorridendo.
< Erika, pomeriggio hai impegni? > Mi chiede Maria Rita.
< Stefano organizza un’audizione per la solista della sua band, ci vorrei andare, ma non lo so, perché? > Chiedo.
< Pensavamo di andare al centro > Risponde.
< Eh, mi dispiace > commento.
< Potresti anche venire con noi, tempo di un gelato > Dice Harry.
< Non lo so, vado a mensa con Stefano, se non mi dice di andare con lui posso anche venire con voi >
< E dai, lo vedi tutti i giorni, siamo riusciti finalmente ad organizzare un’uscita tutti insieme e ti tiri indietro? > Dice Ilaria.

Pov. Zayn

Mi chiamo Zayn Malik, ho 20 anni, moro, occhi verdi, alto circa 1,75, frequento la facoltà di scienze naturali, sono in classe, stanno organizzando un’uscita tutti insieme.

< Dai Erika, ci divertiremo > le dico intromettendomi nel discorso.
< Davvero Zayn, non lo so, sennò figurati, ci verrei senza problemi > risponde
< Sei sempre la solita > dico scocciato

Non so perché quando ci sia di mezzo lei reagisco sempre così, è che mi sento infastidito non so da cosa.

< Potresti rilassarti un po’? Ho detto che non sono sicura > risponde in altrettanto modo.
< Passi tutti i giorni con lui, per una volta cosa ti cambia? > ribatto.
< Guarda, se devo venire con voi per discutere con te tanto vale rimanere a casa > dice.

Già, discutiamo sempre, mi fa innervosire tutti i giorni e tutti i giorni lei ribatte, mi tiene testa fino alla fine, e finiamo per mettere in mezzo in nostri colleghi.

< Tipo che ormai non ti sei abituata > dice Lorenzo ridendo.
< Ormai non ci faccio più caso, è automatico che tutte le mattine ha la luna storta, se non sapessi che sia un maschio avrei scommesso che avesse un ciclo permanente > Risponde lei.
< Parli proprio tu > Sbotto.

No vabbè, lo so che è colpa mia, è da quando la conosco che non faccio altro che dare di matto, mi infastidisce troppo.

< Prenditi una camomilla invece del caffè la mattina, vedrai che effetti > ribatte tranquillamente.
< Ragazzi seduti > dice il professore di Fisica mentre va alla cattedra.

Pov. Erika
Ci andiamo tutti a sedere, mi siedo di lato Maria Francesca per prendere gli appunti, Zayn è proprio dietro di me, dopo 5 minuti di lezione mi arriva un messaggio sul telefono, lo prendo e leggo.

“Vai a mensa dopo lezione? -A”

< Cosa c’è? Il ragazzo ti scrive anche durante la lezione? Che diffidente > commenta Zayn.
< E’ la sua migliore amica, ed ogni tanto dovresti chiudere la bocca > rispondo sorridendo.

Questo tizio mi dà sui nervi, era tanto tranquillo i primi giorni...

“Si Anto, vado con Ste, vieni con noi? -E”
“Si grazie, gli altri tornano a casa perché pomeriggio non abbiamo lezione e per le audizioni ci voglio essere anche io, ci vediamo all’uscita della tua aula a fine lezione -A”

Non rispondo e continuo a seguire la lezione, alle fine delle 4 ore che non sembravano non voler terminare usciamo tutti fuori.

< Erika, dove vai a mensa? > mi chiede Harry.
< Centrale penso, tu? >
< Anche noi credo > indica Zayn < facciamo la strada insieme? > mi chiede.
< Per me va bene, ma devo aspettare Stefano e Antonella >

Neanche il tempo di finire mi suona il cellulare, rispondo.

< Ste? > dico.
< Amore, ci vediamo direttamente a mensa, sto attaccando i volantini per le audizioni con Anto > mi dice.
< Va bene > dico chiudendo la chiamata.
< Allora? > Mi chiede Harry.
< Possiamo andare, raga ci vediamo > dico salutando gli altri.

Io, Harry e Zayn ci incamminiamo.

< Così Stefano ti ha dato buca? > mi chiede Harry.
< No, ci aspetta a mensa che stanno attaccando dei volantini per le audizioni > dico.
< Non venire a prendere la ragazza è da idioti > commenta Zayn.
< E Dio mio, hai da dire su tutto > ribatto.
< Dico solo quello che penso > afferma.
< Prima dici che ci passo troppo tempo, poi ti lamenti che non mi viene a prendere all’uscita, la coerenza dov’è? > sbotto.
< Finitela voi due > Si intromette Harry < manca solo che vi sento litigare pure mentre mangio > continua.

Io e Zayn chiudiamo la bocca e finalmente arriviamo a mensa.

< Dov’è? > dice Harry.
< Probabilmente deve ancora arrivare > suppongo < iniziate ad andare se volete > continuo.
< No figurati, ormai mangiamo insieme > dice.
< Perché devo aspettare quel coglione? > chiede Zayn.
< EHI! Bada a come parli > rispondo.
< Stanno arrivando > Dice Harry indicando Stefano.

Infatti eccoli, era ora.

< Ciao ragazzi, ciao piccola > dice abbracciandomi.
< Ciao Stefano > diciamo io ed Harry, Zayn non risponde.

Stefano fa le spallucce

Pov. Zayn

Si, detesto anche lui, e allora?

< Allora, entriamo > dice il ragazzo della mocciosa.
< Si ho fame > dice Harry.

Entriamo a mensa, e ognuno si sceglie cosa prendere, quando finiamo passiamo a pagare e poi andiamo a trovare un tavolo, quando ci sediamo noto che Erika ha preso gli stessi piatti che ho preso io.

< Copiona > Dico seriamente.
< Arriverà il giorno in cui ti dovrò anche dare conto di quante volte andrò al bagno? > Replica.
< Non ci tengo, ti ringrazio > ribatto.
< Ragazzi, per favore > commenta di nuovo Harry.
< Scusa > diciamo insieme.
< Possibile che vi detestate così tanto? > chiede Stefano.
< Io non detesto nessuno, è lui che continua a stuzzicarmi > risponde lei ridendo.
< STA ZITTA! > sbotto.
< Lo vedi? > replica lei.

Pov. Erika

Oggi sta dando i numeri più del solito, meglio non farlo presente, non rispondo che è meglio.

< Basta Zayn, calmati > gli dice Harry.
< Va bene > risponde lui.

Ricominciamo a mangiare, alla fine svuotiamo i vassoi e usciamo fuori, io, Stefano e Zayn accendiamo una sigaretta.

< Tra poco iniziano le audizioni, volete venire? > dice rivolgendosi a tutti.
< Veramente abbiamo organizzato un’uscita tra colleghi, speravamo che venisse anche Erika > dice Harry.
< Amore vai, sono solo delle audizioni > Mi dice Stefano.
< Sicuro? > Chiedo io.
< Sicurissimo, organizzate troppo raramente per rifiutare, ci vediamo stasera, tranquilla > mi dice sorridendo.
< D’accordo allora > gli rispondo sorridendo.
< Ci vediamo stasera > dice Stefano sorridendo,

Annuisco sorridendo, saluto Antonella e vado verso la fermata degli autobus con Harry e Zayn.

Pov. Zayn

In parte mi ero tranquillizzato, anche se non ho messo parola per tutta la camminata, quando arrivammo alla fermata ci stavano aspettando.

< Che bello Erika, allora vieni con noi? > Dice Alessia tutta contenta.
< Si, però rilassatevi > dice lei come se tutto fosse normale.
< Dai sbrighiamoci, la navetta è arrivata > dice Gian Michele indicandola.

Appena la navetta arriva saliamo a fila e timbriamo i biglietti, Erika non lo aveva.

< Oh cavolo, mi sono scordata di comprarlo > dice dandosi una pacca alla testa.

Prendo un biglietto nello zaino che avevo in più e glielo metto davanti agli occhi.

< Ah grazie > dice prendendolo e poi timbrandolo.

La vedo aprire lo zaino e togliere il portafoglio.

< Non è necessario > dico io.
< O te li prendi o non ti rivolgo più la parola > dice togliendo 1 euro e venti.

Me li prendo scocciato e li poso in tasca, ognuno prende un posto, io accanto a Harry, lei accanto Maria Francesca, arriviamo al centro dopo un quarto d’ora e finalmente scendiamo, le ragazze vanno avanti, noi ragazzi rimaniamo dietro e gli ultimi della fila siamo io ed Harry.

< Adesso dimmi, perché ti inacidisci così spesso ultimamente? > Mi chiede lui.
< Non ne ho idea, quella mocciosa mi dà sui nervi > rispondo io.
< Io credo che la questione sia un’altra > dice lui non facendosi sentire da nessuno.
< Ovvero? > domando.
< Credo che lei ti piaccia e che tu stia cercando di autoconvincerti del contrario perché ha un ragazzo > commenta lui.

Non avevo pensato a questa eventualità, ovvero che il mio astio verso di lei sia dovuto a questo, una sorta di scudo per difendermi da qualcosa che vorrei ma non posso avere.

< Forse hai ragione > dico pensandoci.
< E se vuoi sentire la mia sbagli a rivolgerti così, talvolta è vero che gli stronzi attirano le ragazze, ma fidati, questo non è il suo caso >

Evidentemente ho sbagliato tutto al principio, più tosto che cercare un meccanismo di difesa avrei dovuto comportarmi da persona matura.

< Ragazzi, sbrigatevi altrimenti questo gelato si scioglie > dice lei ridendo.
< Stiamo arrivando > le risponde Harry.

Ci sediamo ai tavoli e ordiniamo i gelati.

< Devo andare in bagno > dico io alzandomi.
< Ok > dicono tutti.

Entro al bar e pago il mio gelato e quello di Erika, da oggi in poi cercherò di essere sincero con me stesso. Esco di nuovo a sedermi.

< Ma se andiamo al cinema dopo? > Dice Gian
< Ragazzi, non potete fare così però, io voglio vedere le audizioni > dico.
< Pareva strano che stava lontana dal fidanzato più di mezz’ora > dice Maria Rita.
< Voi andate, vado io con lei > propongo.

Pov. Erika

Rimaniamo tutti intontiti da quella proposta, tranne Harry che sorride, qui c’è il suo zampino.

< Zayn, dici sul serio? > chiede Gian.
< Si, sono curioso di vedere chi si presenta, magari sarà una di Biologia, immagini? > Rispondo.
< Zayn ha un debole per le biologhe > dice Harry ridendo.

Decido di accettare la proposta, dopotutto per una volta che si dimostra gentile non vedo perché lasciarsi scappare l’occasione, ci alziamo tutti per andare a pagare, uno ad uno diciamo i nostri gelati.

< Il tuo l’ho già pagato > dice Zayn.
< Cosa? Come? Quando? Perché? > dico io tutto d’un fiato.
< Per il biglietto che non ti sei presa prima > dice sorridendo.

No ok, oggi deve avere la febbre alta e delira, altrimenti non me lo spiego.

< Sicuro di sentirti bene? > dico appoggiandogli la mano alla fronte.

 
CIAO A TUTTI :D
CI STO LAVORANDO DA TANTO
QUINDI HO UN PAIO DI CAPITOLI GIA' PRONTI PER QUESTA F.F.
SPERO VI PIACCIA :) FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE :D

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Capitolo 2
*** Ti posso offrire un caffè? ***


Pov. Zayn
 
Al contatto il mio cuore perde un battito e mi rendo conto che Harry ha ragione.
 
< Sto benissimo > dico togliendole la mano dalla mia fronte sorridendo.
 
Lei è chiaramente sconcertata, ma comunque ricambia il sorriso, ci dirigiamo verso la fermata della navetta e dopotutto ci mettiamo a scherzare, quando arriviamo in facoltà andiamo subito nel cubo della facoltà di Stefano e stanno ancora facendo le audizioni, io e Erika stiamo in piedi ad ascoltare, e niente, c’è qualcuna brava ma nulla di che. Le audizioni finiscono dopo cinque – sei ragazze.
 
Pov. Erika
Finite le audizioni mi avvicino a Stefano che è praticamente disperato.
 
< Ste, che succede? > Gli chiedo.
< Nulla, è che per i nostri pezzi non va nessuna... > risponde, poi lo vedo riflettere un attimino prima di sparare la cazzata del secolo < vuoi provare tu? > mi chiede.
< Io non so se... > Non finisco la frase che Zayn mi interrompe.
< Provaci, siamo tutti tuoi amici infondo > commenta.
 
Sta sicuramente male, oggi è troppo strano.
 
< Posso fare un tentativo > dico sospirando.
 
Negli occhi di Stefano si accende una lucina di speranza, anche se so di non poter andare bene, non sono così intonata per entrare in una band come solista, Antonella mi passa un microfono e iniziamo a cantare il duetto.
 
Pov. Zayn
 
Però, non male... Mi aspettavo di peggio, magari ripresa un po’ sarebbe una brava cantante. Stefano la guarda come se stesse aspettando il boom. Ed infatti ecco che al ritornello le voci di Antonella e Erika scoppiano. Inizio a sorridere spontaneamente.
 
< Non posso crederci > dice Stefano.
< Beh, credo che tu abbia trovato la tua solista > dico sorridendo.
 
Stefano annuisce incantato, le ragazze finiscono di cantare, Erika in faccia è rosso peperone.
 
< Erika, sei dei nostri > dice lui.
< Non puoi essere serio > risponde lei.
< Lo sono, bastano solo un paio di lezioni, ma sei perfetta, Anto diglielo > dice Stefano tutto ad un fiato.
< Sei andata bene Erika > le dice Antonella.
< Confermo > dico.
< Mi sento a disagio > dice lei.
< Ti prego Erika, fallo per me > dice Stefano guardandola negli occhi.
 
Pov. Erika
 
Sono un po’ scettica su certe cose, ma Stefano mi sta pregando.
 
< D’accordo > sospiro.
< Grazie, non te ne pentirai, vedrai > mi risponde sorridendo.
 
Usciamo dall’aula dopo aver preso tutta la roba.
 
< Amore, ci vediamo dopo? Devo passare da casa a posare lo stereo e il computer > mi chiede Stefano.
< Dormi da me? > gli chiedo.
< No amore, stasera esco con Marco e compagnia, però prima di uscire passo da lì > mi risponde.
< Ok a stasera > gli dico dandogli un bacio a stampo.
 
Stefano si avvia con Antonella.
 
< Ti posso accompagnare a casa? > mi chiede Zayn.
< Non raggiungi gli altri? > chiedo.
< A quest’ora il film sarà già iniziato > dice sorridendo.
< Allora va bene > rispondo ricambiando il sorriso.
 
Facciamo la strada insieme, non avevo mai notato che avesse una parte gentile oltre a quella sfacciata e antipatica, non so, ha qualcosa di diverso e spero che non si tratti solo di un momento. Oh aspetta? A cosa sto pensando? Non mi frega di quello che dice o pensa. Nel frattempo che penso a queste cose arriviamo davanti al portone di casa.
 
< Ti posso offrire un caffè? > dico per ricambiare il gesto.
< Volentieri, grazie > dice mentre apro la porta.
 
Prendiamo l’ascensore e arriviamo al quarto piano tranquillamente, apro la porta di casa e le mie coinquiline sono sveglie sul divano che fumano.
 
< Ciao ragazze > dico.
< Ciao Erika > rispondono.
< Lui è Zayn, un mio collega > dico presentandole.
< Ciao, piacere > dice lui sorridendo.
< Piacere > rispondono loro.
< Stiamo facendo il caffè, ne volete? > chiede Roberta.
< Io si, grazie > risponde Zayn.
< Anche io grazie > dico sedendomi a tavola < Zayn, accomodati > continuo.
 
Mi ascolta e si siede di fronte a me, mi guarda sorridendo come non ha mai fatto, in genere quando parla con me è sempre imbronciato.
 
< Stefano stasera viene a cena? > mi chiede Viviana.
< Esce con i suoi amici, ha detto che passa per un saluto > rispondo < Giulio e Fra? > chiedo.
< Noi a momenti usciamo, tempo di prendere il caffè, probabilmente ci vedremo domattina > dice Roberta sorridendo.
 
Dalla macchinetta inizia ad uscire vapore.
 
< Ragazze credo che il caffè stia salendo > dico.
< Spegnilo > dice Viviana.
 
Mi alzo e spengo il gas, prendo le tazzine e verso il caffè.
 
< Zucchero? > domando.
< Amaro grazie > dicono tutti e tre.
< Bene > dico facendo le spallucce e porto loro il caffè, nel mio ci metto due bustine di zucchero e mescolo.
< Tutto quello zucchero rovina il gusto del caffè > commenta Zayn.
< Io col caffè amaro mi sento male, quindi muto e bevi > rispondo facendo la linguaccia.
 
Lui si mette a ridere.
 
Pov. Zayn

Le sue coinquiline mettono le tazze nel lavandino.
 
< Noi andiamo, se sei sveglia ci vediamo stasera > dice la bionda.
< Certo a dopo > risponde Erika.
 
Le ragazze escono, mentre lei prende il tabacco.
 
< Me ne giri una? > le chiedo.
< Certo > risponde.
 
Mentre gira inizia a parlare.
 
< Oggi hai qualcosa che non va, o è un’impressione mia? > mi domanda.
< Beh, dal cambiamento direi che c’è qualcosa che VA > rispondo sorridendo.
< Scusa, hai ragione > risponde ridendo.
< Ammetto che è meglio andare d’accordo con te più tosto che discutere sempre > Dico.
< Guarda che eri tu che te le andavi a cercare > risponde lei.
< Lo so, ma da oggi in poi non sarà più così, stai tranquilla > la rassicuro.
< Non mi hai ancora detto perché questo cambiamento improvviso > dice.
 
Inizia a suonarmi il cellulare, giusto in tempo.
 
< Pronto? > dico.
 
Pov. Erika
 
Ecco, ti pareva che quando le cose si fanno serie non suona il telefono.
 
< Si, arrivo subito > dice chiudendo la telefonata < devo andare > dice guardandomi < ci vediamo domani a lezione > continua sorridendo.
< Certo, a domani > dico porgendogli la sigaretta.
 
Prende la sigaretta, sorride ed esce di casa. Io vado a farmi una doccia e mi metto la tuta, poco dopo suona il campanello, apro ed è Stefano.
 
< Amore, tutto ok? > Mi chiede appena arriva baciandomi.
< Si Ste, entra > dico sorridendo.
 
Ci sediamo sul divano.
 
< Ascolta, domani pomeriggio iniziamo con le prove, pensi di poter venire? > mi domanda.
< Si certo, non ho lezione > rispondo sorridendo.
< Ok, possiamo vederci domani allora, io vado, ti aspetto davanti alla porta come al solito domattina, a domani > dice dandomi un bacio.
< A domani > rispondo.
 
Esce dalla porta, e mi ritrovo sola come sempre, ceno, guardo un film e poi vado a dormire. La mattina dopo mi alzo e mi preparo per andare a lezione, prendo lo zaino e come al solito incontro Stefano davanti al portone, saliamo insieme e ci separiamo come al solito al mio cubo, i miei colleghi sono fuori.

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Capitolo 3
*** Ci hai fatto spaventare. ***


Ci hai fatto spaventare.

Pov. Erika

La mattina dopo mi alzo e mi preparo per andare a lezione, prendo lo zaino e come al solito incontro Stefano davanti al portone, saliamo insieme e ci separiamo come al solito al mio cubo, i miei colleghi sono fuori.
 
< Buongiorno Erika > dicono tutti sorridendo.
< Buongiorno ragazzi > dico < dov’è Harry? > chiedo.
< Sta arrivando, è per strada > mi risponde Zayn.
< Va bene > rispondo.
< Hai fatto colazione? > Mi domanda.
< Sto andando a prendere il caffè, ti vuoi aggregare? > propongo.
< Certo, così te lo offro io > risponde sorridendo.
< Non scherzare > rispondo.
 
Andiamo alle macchinette e come vado a mettere i soldi lui mi precede.
 
< Perché questo gesto? Ieri il gelato, oggi il caffè... > chiedo.
< Beh, uno perché il ragazzo sono io, e due perché tu me lo hai offerto ieri a casa tua > commenta
 
Pov. Zayn
Prendo il caffè dalla macchinetta e glielo porgo.
 
< Grazie > dice lei.
 
Non rispondo e metto i soldi per prendere il mio.
 
< Oggi facciamo le prove con la band, vuoi venire? > mi propone.
< Volentieri > rispondo sorridendo.
 
Sentiamo aprire la porta del cubo e un paio dei nostri colleghi sono entrati.
 
< Come mai insieme senza discutere? > commenta Antonio.
< Lasciali in pace, per la prima volta che non discutono ti ci devi mettere tu? > dice Harry ridendo.
< Buongiorno comunque > Dice Erika.
< Buongiorno Erika > dicono tutti.
< Se permettete prendiamo il caffè > dice Domenico.
 
Io e lei usciamo salutando con la mano per lasciare libero il passaggio agli altri, e ci fermiamo fuori a finire il nostro caffè, subito dopo la sigaretta è obbligatoria.
 
< A mensa vai con Stefano? > le chiedo.
< Non ne ho idea, stamattina non mi ha detto nulla in proposito > rispondo.
< Ti va se ci andiamo insieme? > 
< Certo > risponde sorridendo.
 
Finita la sigaretta il professore è già arrivato, quindi entriamo, ci sediamo ai soliti posti, lei avanti io dietro di lei. La lezione procede bene ed Harry continua a parlare del film di ieri, non sembrava poi così interessate. Alla pausa usciamo quasi tutti.
 
Pov. Erika
 
Finalmente la pausa, stavo per addormentarmi sul banco. Accendo la sigaretta e inizio a parlare con Maria Francesca, mentre stavo facendo il discorso un gruppetto di 4 ragazze mi si avvicina.
 
< Ciao Erika, ti possiamo parlare? > è assolutamente una bella ragazza, riccia, capelli rossi e occhi castani che mi guardano con un non-so-che di minaccioso.
< Che succede? > rispondo.
< Non qui, vieni con noi > Indica il ponte coperto.
 
Annuisco e seguo le ragazze.
 
Pov. Zayn

Mentre parlo con i ragazzi faccio attenzione alle tipe che si sono avvicinate ad Erika con quell’aria da spaccone, la situazione non mi piace.
 
< Ragazzi, mi allontano un attimo, poi voglio sapere come finisce il film > dico, la faccia di Harry si incupisce.
 
Gli faccio segno di andare al cubo di Stefano a chiamarlo e capisce al volo.
 
< Io ho una cosa da fare, ci vediamo tra poco > dice agli altri mentre si incammina.
 
Io entro in aula e scendo al ponte coperto correndo, appena apro la porta per uscire e già inizio a sentire gridare.
 
< LASCIA STARE STEFANO, BRUTTA STRONZA >
< AHIA! > 
 
Il lamento è chiaramente partito da Erika e mi precipito nel luogo in cui sento le voci. Erika è accasciata a terra e quelle ragazze la stanno prendendo a calci nello stomaco.
 
< FERME!! > grido.
 
Si voltano verso di me.
 
< Tu cosa vuoi? Non ti immischiare > dice una, che deve probabilmente essere il capo del gruppetto.
< Non toccatela più o giuro che vi ammazzo > dico in preda alla rabbia.
 
In quel momento arriva Stefano seguito da Harry, era ora.
 
< Stefano > dicono in coro.
< Che le avete fatto? > dice spingendole e cercando di far riprendere Erika, svenuta probabilmente per il dolore.
< Ecco noi... > dice la rossa.
< No, non parlare, chiudi quella bocca > ringhia lui.
 
Stefano è chiaramente incazzato, lo vedo tutte le mattine, ma mai l’ho visto reagire così, e soprattutto con una ragazza.
 
< Erika, Erika stai bene? > dice scuotendola.
 
Erika apre gli occhi, mi ero preso uno spavento.
 
< Stefano... > dice lei ancora intontita.
< Va tutto bene adesso, ci sono io > le dice < adesso andiamo all’ospedale > continua.
< No > dice lei < no, sto bene > replica.
< Non dire sciocchezze, sei svenuta > commento io.
< Davvero, devo solo alzarmi > dice mettendosi in piedi piano piano con l’aiuto di Stefano.
 
Stefano guarda male un’ultima volta le ragazze.
 
< Forza andiamo > dice iniziando ad andare.
 
Io e Harry li seguiamo, arriviamo in infermeria e Stefano la fa sedere di forza sul letto, le alza la maglietta quasi fino al petto ed è già piena di lividi.
 
< Quelle stronze > commenta.
< Sto bene tranquillo, qualche livido non sarà chi sa che > dice lei sorridendo.
< Cosa ti è saltato in mente? Perché non mi hai avvisato prima di andare con loro? > dice incazzato.
 
Pov. Erika

E’ la prima volta che mi guarda così, ha gli occhi che trasudano rabbia da tutti i pori.
 
< Non volevo farti preoccupare, non credevo sarebbe finita così > dico < come l’hai saputo, a proposito? > chiedo.
< Il tuo collega ha pensato bene di farmi avvisare e di intervenire > dice indicando Zayn < a proposito... ti ringrazio > gli dice.
< Ero preoccupato anche io > dice lui.
< Grazie Zayn > dico.
< Grazie un corno, avresti potuto uscirtene molto peggio sai? > dice arrabbiato.
< Oggi vi arrabbiate tutti > dico sbuffando.
 
Harry si avvicina.
 
< Scema, capisci che ci siamo spaventati, è normale prenderla così > dice sorridendo.
< Si, lo so > rispondo sorridendo < per favore Harry, chiami Maria Francesca? Sarà preoccupata > gli dico.
 
Harry prende il telefono e non passano neanche 5 minuti che Maria Francesca ci raggiunge in infermeria.
 
< Tu sei pazza, mi hai fatto prendere un collasso, dovevi portarti il telefono dietro! > mi rimprovera.
< Calmati, è tutto ok > dico io.
< Si, e quei lividi te li sei fatti cadendo dalla bicicletta per caso? > ribatte lei ancora più incazzata.
< Calmati Mary, ora ha finito dal nostro terzo grado > le dice Harry.
< Spero solo che tu abbia imparato la lezione... > Dice Maria Francesca abbassando il tono.
< Si tranquilla > rispondo io.
 
Scendo dal letto con un salto ma avverto un dolore allo stomaco.
 
< AHI > dico.
< Ecco, tutto questo perché devi farti la forte, non vedi che sei piena di lividi? > dice Stefano.
 
Pov. Zayn

Erika fa una faccia incattivita, beh, l’affermazione del suo ragazzo non era leggera.
 
< Dai Stefano, per oggi l’abbiamo sgridata abbastanza > dico io.
 
Si rende conto di aver detto una cazzata e di averla offesa.
 
< Scusa amore > dice lui.
< Si va bene > risponde lei, ancora è arrabbiata.
< Ma non torniamo a lezione? > chiede Maria Francesca.
< Sta per finire > dice Lorenzo guardando l’orologio.
< In ogni caso per oggi non canti > dice Stefano a Erika.
< Perché? > chiede lei.
< Perché con tutte quelle botte per usare il diaframma dovrai sforzarti, quindi torna pure a casa > le risponde.
< Ok > dice.
< Per favore ragazzi, accompagnatela a casa, non vorrei che quelle vipere approfittino del fatto che è da sola > ci dice Stefano.
< Conta su di noi > dico io.
 
Pov. Erika

Oggi è meglio assecondarlo, ma mi ha dato talmente sui nervi... Mi incammino verso casa con i ragazzi e Maria Francesca.
 
< Che dite, ci fermiamo al bar a mangiare? > chiede Harry.
< Si, non mi va di cucinare oggi > rispondo io.
< Fannullona > dice Harry ridendo.
< Simpatico > commento ironicamente.
< Io mangio a casa, ma vi faccio compagnia > commenta Maria Francesca.
< Io mi aggrego > dice Zayn.
 
Arriviamo al bar e ci sediamo nei tavolini. Dopo aver ordinato Zayn mi prende discorso.
 
< Sei ancora arrabbiata con Stefano? > mi domanda.
< Un po’ si, lo so che non l’ha detto con cattiveria, ma sa benissimo che non volevo farmi la forte e che mi hanno presa alla sprovvista > rispondo < ma dimmi, come hai fatto a capire che qualcosa non andava? > gli chiedo.
< Beh, ne so poco di ragazze, però ho visto la faccia della rossa, e per quello che so, quando un gruppo di ragazze si organizza per “parlare” con una sola non porta mai niente di buono > risponde lui.
< Ma poi come hai fatto a farti picchiare in quel modo? Voglio dire, non credevo certo che ti avrei trovata accasciata a terra > dice Harry.
< Appena siamo scese al ponte coperto due di loro mi hanno bloccata, non riuscivo a muovermi, quando ho chiesto che volevano da me la rossa mi ha detto di lasciare Stefano e quando mi sono opposta l’altra mi ha dato un pugno allo stomaco talmente forte che quando mi hanno mollata sono caduta a terra per il dolore, e poi hanno continuato tutte e tre con i calci > rispondo.
< E la rossa? > mi domanda Zayn.
< Stava ferma, a guardare, pensando che avrei ceduto > rispondo.
< Non ho mai visto Stefano reagire così > dice Zayn.
< Già, oggi per la prima volta l’ho visto così anche io > dico ancora non credendoci < in genere è docile come un agnellino > continuo.
< E ci credo, avrei reagito così anche io se avessero toccato la mia ragazza > dice Harry sorridendo.
 
Pov. Zayn

Io avrei fatto di peggio, ma non era certamente un mio diritto...
 
< Devo ammettere che non mi sarei aspettato che le spingesse > dico.
< In quel momento ha perso la ragione, ed è anche normale > risponde Harry.
< Eppure mi ha stupita, non farebbe male ad una mosca > dice Erika.
< Beh, non ci serviva la prova per farci capire che ti ama, ma te lo ha dimostrato alla grande > dice Maria Francesca.
< Già > dico io.
 
Finalmente arrivano le nostre ordinazioni e iniziamo a mangiare, appena finito prendiamo il caffè.
 
< Con questa scusa abbiamo saltato la lezione > dice Harry ridendo.
< Già, scusate, non solo vi ho fatto prendere un colpo, avete pure perso la lezione > dice dispiaciuta.
< Non lo dire neanche per scherzo, l’importante è che tu stia bene > rispondo.
< Ti ringrazio > sorride.
< E’ ora di andare, che dite? > dice Maria Francesca.
 
Annuiamo tutti e andiamo a pagare, dopo di che usciamo dal bar e ci dirigiamo verso casa sua.
 
Pov. Erika

Mentre scendiamo sento vibrare il mio cellulare, ho un messaggio.
 
“Ciao Erika, ho saputo da Stefano che hai avuto una brutta sorpresa, va tutto bene? M x”
 
Marco è il fratello maggiore di Stefano, frequenta anche lui l’università e ha la casa in affitto insieme a suo fratello, hanno un buon rapporto, infatti tutte le volte che io e Stefano usciamo c’è anche lui con la sua ragazza.
 
“Ciao Marco, si tutto ok, niente di grave, grazie mille. E x”
 
< Chi è? > chiede Harry.
< Il fratello di Stefano, la notizia si è già divulgata > rispondo.
< Vabbè l’unica colpa che hai è il non averci avvisato > dice Zayn.
< Ed è la quinta volta che me lo ripetete > rispondo.
< Basta, finiamola > dice Harry.
 
Continuiamo a camminare in silenzio, non mi sono mai sentita così in disagio come adesso...
 
< Quest’aria pesante mi snerva > dice Zayn rompendo il ghiaccio.
< Vero? Pensa quando infastidisce me > commento.
< Mari, che fai pomeriggio? > chiede Harry a Maria Francesca.
< Avrei intenzione di studiare, tu? > risponde.
< Mi fermo da te così studiamo insieme > afferma.
 
Pov. Zayn
 
Sembra che Harry si sia autoinvitato, ma so già che vuole fare e pare che Maria Francesca abbia capito al volo.
 
< D’accordo > risponde lei.
 
Al bivio della casa di Maria Francesca, lei e Harry si separano da noi salutando con la mano.
 
< Non devi sentirti obbligato a scortarmi fino a casa > commenta Erika.
< Mi spiace, ma ho promesso al tuo ragazzo che ti avrei accompagnata fino a casa ed è quello che ho intenzione di fare > ribatto.
< Da quando fai quello che dice Stefano? Non ti stava antipatico? > risponde stranita.
< Semplicemente ti voglio evitare un’altra batosta, non credo sia contro le regole > rispondo.
< Come vuoi tu > risponde.
 
Continuiamo a camminare in silenzio fin quando non arriviamo a casa sua, questa volta decido di essere più tosto diretto.
 
< Cosa fai adesso? > mi chiede.
< Pensavo che più tosto di andare ognuno a casa propria potremmo andare a prenderci una birra, che ne pensi? > le domando.
 
Come da ovvio alla birra non dice mai di no, infatti annuisce e ci dirigiamo in un bar lì vicino, prendiamo due Tennent’s.
 
< Allora... > dice < come mai sei diventato gentile tutto d’un tratto? > mi chiede.
< Diciamo che siamo partiti col piede sbagliato per colpa mia, era giusto rimediare > commento.
< Carino da parte tua > risponde.
 
Pov. Erika
 
Sono piacevolmente sorpresa dall’ammissione delle sue colpe, tutto sommato è un bravo ragazzo... però non vorrei si ricominciasse da capo.
 
< Chissà come procedono le prove > dice.
< Stefano ci tiene molto al suo gruppo e alla sua musica, finché non sarà tutto perfetto non farà un passo > commento.
< Ti trovi bene con lui? > mi chiede.
< Molto, già dal primo giorno ho notato in lui una sicurezza che a me mancava, sa cosa dire e cosa fare in qualsiasi situazione... > dico < a volte però è come se non trovassimo una sintonia > rispondo.
< Magari qualche incomprensione ci sta... > risponde.
< Probabilmente è vero > dico.
< Come va lo stomaco? > mi domanda.
< Ogni tanto mi fa male, però niente di insopportabile > ammetto.
 
Pov. Zayn
 
Il mio telefono inizia a squillare, è Harry.
 
< Pronto? > Gli chiedo.
< Siete ancora insieme? > mi domanda.
< Si, hai bisogno? > domando.
< No, mi raccomando Zayn > dice.
< Tranquillo, a dopo > dico chiudendo.
 
Mi guarda un po’ stranita, ma della conversazione ha sentito poco.
 
< Harry? > mi chiede.
 
Bip bip
 
Questa volta è il cellulare di Erika a ricevere un messaggio.
 

Pov. Erika
 

Mi arriva un messaggio, è Stefano.
 
“Tutto ok? Sei a casa?” -S
 
Mi stupisce il fatto che non ci sia la parola “amore” in questo messaggio, non ne mandava mai uno senza includerla.
 
“Non sono a casa, sono al bar con Zayn per una birra, ci sentiamo dopo” -E
 
< Erika, va tutto bene? > mi chiede Zayn.
< Tutto benissimo > dico posando il cellulare in tasca.
< Non hai una bella cera > commenta.
< Ma va, è tutto ok > rispondo sorridendo.
< Erika! > controbatte.
 
Sospiro, e va bene, ha capito che c’è qualcosa che non va.
 
< Niente, credo che inizierà un brutto periodo, ecco tutto > dico.
< Non fare la pessimista, qualsiasi cosa possa capitare puoi contare su di me, d’accordo? >
 
Annuisco, Zayn guarda un attimo l’orologio.
 

Pov. Zayn
 

Si è fatto tardi, vorrei rimanere ancora ma rischio di perdere l’ultimo autobus.
 
< Erika, dobbiamo andare, devo tornare a casa > Le dico.
 
Lei annuisce e usciamo dal bar, arriviamo davanti la porta di casa sua.
 
< Sicura che posso andare? > le chiedo.
< Si, sto bene... > commenta.
< Allora ciao... e fai attenzione > dico salutandola.
< Ciao Zayn > dice.
 
Mi incammino verso le pensiline.

 
Angolo autore.
Ciao, sono tornata :D
Ovviamente ho appena iniziato.
Il rapporto tra Erika e Zayn diventa sempre più stretto.
Cosa succederà?
RECENSITEE!!

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Capitolo 4
*** Il biglietto ***


Il biglietto

Pov. Erika
 
Salgo le scale riflettendo su come Zayn abbia capito che non ero a pieno della forma, sarà dipeso dal fatto che ho fatto una faccia strana quando ho ricevuto il messaggio di Stefano, ah già. Riprendo il cellulare, Stefano mi ha risposto.
 
“Fammi sapere quando torni a casa, e fai attenzione” -S
“Sono a casa” -E
“Va tutto bene?” -S
“Si” -E
“Ho finito dalle prove, passo?” -S
“No, sono stanca, vado a dormire” -E
“Va bene” -S
 
Mi stendo sul letto, oggi la situazione è strana, è come se Zayn e Stefano si fossero invertiti i ruoli, Stefano è davvero ghiacciato, spero solo che sia una cosa passeggera.
 
Pov. Zayn
 
Sull’autobus mi siedo con Harry, ci siamo messi d’accordo per vederci alla fermata.
 
< Zayn, sei pensieroso, che c’è? > mi domanda.
< Quando ho lasciato Erika era giù, non so cosa le sia successo > dico.
< Probabilmente ha avuto la sua prima discussione con Stefano ed è preoccupata, dalle un po’ di tempo a metabolizzare > risponde.
< Forse hai ragione > dico.
 
__________________________________________________________________
 
Il giorno dopo mi alzo un po’ di buona lena, prendo l’autobus e arrivo mezz’ora prima che inizi la lezione come al solito, sono con Harry, Maria Rita, Ilaria, insomma quelle che in genere arrivano prima, Erika in genere arriva in perfetto orario, quindi mi siedo aspettando che arrivi. Dopo attesa a vuoto inizia la lezione e di lei nessuna traccia, non capisco, non ha mai saltato una lezione.
 
Pov. Erika
 
Ieri ho pensato così tanto che stamattina non sono riuscita ad alzarmi, e non ho intenzione di alzarmi da questo letto prima dell’ora di pranzo. Stefano mi ha chiamata per le prove quindi salirò pomeriggio in facoltà. Mentre sono ancora stesa sul letto mi arriva un messaggio.
 
“Va tutto bene? Come mai non sei venuta a lezione?” -Z
“Tutto bene, sono solo stanca, salgo pomeriggio per le prove” -E
“Hai bisogno di qualcosa? Non so, un caffè?” -Z
“Ahahah no Zayn, grazie lo stesso” -E
 
E’ strano come si preoccupi di punto in bianco, non so cosa gli prenda tutto ad un tratto.
 
Pov. Zayn
 
Le lezioni sono finite, ma opto per rimanere in facoltà con Harry a studiare, mangiamo un panino in aula e ci mettiamo sotto, quando dopo una ventina di minuti sentiamo la porta aprirsi.
 
< Ciao ragazzi, che fate qui? > Ci domanda Erika.
< Siamo venuti a studiare, tu piuttosto, non sei venuta stamattina > dice Harry.
< Non avevo il coraggio di alzarmi dal letto, era troppo comodo > dice lei ridendo.
< E scommetto che ti diceva “noooo, non mi lasciare” > replica Harry ridendo.
< Già, mi piangeva il cuore > dice lei sorridendo.
 
Insomma, non che quel sorriso sembri sincero ma cerco di dargliela per buona.
 
< E Stefano? > le chiedo.
 
Si incupisce, avevo ragione, qualcosa non va.
 
< E’ a mensa, siamo rimasti che ci vediamo dopo > risponde mettendo lo zaino al suo posto e poi sedendosi.
 
Harry mi guarda, ha capito anche lui che qualcosa non quadra dopo di che mi rigiro verso di lei.
 
< Erika, ma che ti prende? E’ da ieri che sei con la testa da un’altra parte > le chiedo.
< Non ho niente, ti stai facendo film mentali? > mi domanda.
< Dai Erika, smettila... > dice Harry < Si vede lontano un miglio che non sei la stessa di tutti i giorni, che cavolo hai? > continua.
 
Lei tira un sospiro.
 
< Niente, credo che non Stefano le cose non stiano funzionando più > dice.
< Perché? E’ successo qualcosa? > le chiede Harry.
< E’ da ieri che è strano, come se non lo conoscessi > risponde.
< Sicuramente è per quello che è successo, gli passerà vedrai > rispondo io.
< Speriamo > risponde sospirando < vi lascio al vostro studio, vado a schiarirmi un po’ le idee > commenta.
 
Io e Harry annuiamo.
 
< Che aspetti? Seguila > mi dice Harry.
< Sei impazzito? E poi dobbiamo studiare > rispondo.
< Lo so che vuoi andare. Studiamo più tardi, vai > ribatte.
 
Pov. Erika
 
Sto camminando per il prato dell’università, un po’ immersa nei pensieri.
 
< ERIKA! > mi sento chiamare, è Zayn che mi raggiunge correndo.
< Non dovresti essere a studiare? > gli chiedo.
< Lo so, ma ti ho vista giù e non volevo lasciarti sola > dice avvicinandosi.
< E’ carino da parte tua > dico.
< Che dici se ci riposiamo un paio di minuti seduti sull’erba? Giusto per liberare un po’ la testa dai brutti pensieri > propone.
 
Pov. Zayn
 
Annuisce e ci sediamo sul prato guardando la gente passare, e ovviamente la gente guarda noi, ormai Erika per via della sua storia con Stefano è molto conosciuta, quasi tutti la salutano.
 
< Dicevi di riposarci? > mi domanda ironicamente.
< Scusami, non sono abituato a tutta questa fama e non ci ho pensato > rispondo ridendo.
< Accetto le tue scuse > risponde sorridendo.
 
Pov. Erika
 
E’ strano, ma con lui mi sto riprendendo, devo ammettere che averlo come amico è molto meglio.
 
< Vedo che stai meglio > commenta.
< Si, grazie > sorrido.
 
Bip bip
 
“Siamo in sala prove, ci raggiungi?” -S
“Arrivo” -E
 
< Zayn, devo andare > dico.
< Ci vediamo domani > risponde lui.
 
Pov. Zayn
 
Saluto Erika con la mano e torno da Harry, aveva iniziato a studiare da solo.
 
< E allora? Erika? > mi domanda.
< E’ andata da Stefano per fare le prove con loro > rispondo.
< Sta meglio? > mi domanda.
< Credo di si > rispondo.
< Meglio riprendere a studiare allora > dice lui.
 
Pov. Erika
 
Finiamo le prove, Stefano ci ferma prima di raccogliere tutto per andarcene a casa.
 
< Ascoltatemi, ho una buona notizia, siamo stati ingaggiati per un concerto qui all’università la settimana prossima, ho accettato subito e i biglietti saranno a pagamento, ognuno di noi ne avrà uno gratuito da dare ad UNA sola persona quindi scegliete bene > dice < e comunque canteremo davanti ad un produttore quindi durante le prove dovremmo dare il massimo, detto questo ho finito > conclude.
< Scusa Stefano, non ti sembra un po’ presto? > gli chiede Antonella.
< Dove si presentano le opportunità sono sicuro che ho fatto la cosa giusta > risponda lui.
< Sono d’accordo con Stefano > commenta Matteo, l’altro componente del gruppo < se abbiamo un’occasione dobbiamo sfruttarla > continua.
 
Io e Antonella siamo perplesse, ma tentar non nuoce quindi ci rassegniamo.
 
< Erika, torniamo a casa insieme? > mi domanda Stefano.
 
Erika... beh è da quando ci siamo messi insieme che non mi chiama per nome, ma probabilmente mi sto facendo paranoie per nulla, mi ha chiamata così anche ieri quando sono svenuta, annuisco e ci separiamo dagli altri per tornare a casa.
 
< Va tutto bene? > mi domanda mentre camminiamo.
< Dovrei farti io la stessa domanda... > commento.
< Ascolta > dice sospirando < lo so che mi senti un po’ freddo, ma dopo quello che è successo è una reazione spontanea, lo so che non è colpa tua... > commenta < ho solo paura che ti succeda qualcos’altro a causa mia... >
< Stefano, sapevo che ci sono vipere che ti vengono dietro, se mi importasse di essere odiata con te non mi ci sarei mai messa, quindi non vedo perché questa freddezza nei miei confronti > commento.
< Hai ragione piccola... scusami > dice fermandosi e poi abbracciandomi.
 
Ricambio l’abbraccio e gli sorrido.
 
< Torniamo a casa adesso > mi dice dandomi un bacio in fronte.
< Si > rispondo sorridendo.
 
Proseguiamo per un po’ fin quando sulla scorciatoia non incontriamo un mio paesano di nome Vincenzo che Stefano conosce perché gliel’ho presentato io appena è arrivato all’università, fa il primo anno.
 
< Ciao > dice fermandosi < avete finito da lezione? > ci chiede.
< Eravamo alle prove della band > risponde Stefano < diamo un concerto la settimana prossima, vuoi venire? > gli chiede.
< Volentieri, è a pagamento? > 
< Si, ma un biglietto te lo do io gratis senza problemi > dice Stefano porgendoglielo con il sorriso sulle labbra.
< Grazie mille > dice Vincenzo prendendolo.
< Ah, amore, questo è tuo > dice dandomi il mio < puoi darlo a chi vuoi > afferma.
< Grazie > gli rispondo sorridendo.
< Sentite, se voglio portare qualcuno? > ci domanda.
< Ci sono le prevendite a 5 euro, le ha la mia collega Antonella, basta che la contatti e le dici quanti biglietti vuoi > risponde lui sorridendo.
< Perfetto grazie, sono disponibili da subito? > chiede.
< Si, li ho stampati ieri appena mi ha ingaggiato l’università > risponde Stefano.
< D’accordo, ci vediamo lì allora > dice salutandoci.
 
Pov. Zayn
 
Abbiamo finito di studiare con Harry e stiamo facendo una passeggiata per il ponte, giusto per aspettare l’orario del pullman.
 
< Quindi andiamo al concerto? > chiede una ragazza bionda ad un’altra mora mentre ci passano di lato.
< Sicuramente, i biglietti non costano tanto e voglio assolutamente vedere quel figo di Stefano suonare > commenta l’altra.
< Un attimo > le fermo.
 
Le due ragazze mi guardano tipo scioccate.
 
< Parlavate di un concerto? > chiedo.
 
Harry capisce dove sto andando a parare.
 
< Si lo organizzano Stefano e la sua ragazza, stanno già vendendo le prevendite > dice una delle due.
 
Guardo per un attimo Harry, non ne sapevo nulla, che sia improvvisata? Anche lui mi guarda sbigottito.
 
< Io comunque sono Elena, lei è Monica > dice la mora.
< Io sono Harry, lui invece è Zayn > dice Harry presentandosi.
< Voi venite al concerto? > mi chiede la bionda.
 
Mi guarda in modo strano, non so, sembra interessata.
 
< Beh si, Erika è una nostra collega e ci sembra giusto essere presenti... > rispondo.
< Fantastico, perché non ci andiamo insieme? > domanda.
 
Guardo Harry, non so se sia il caso, lui però annuisce, probabilmente pensa che sia un modo per sviarmi dalla mia cotta.
 
< Si d’accordo > rispondo.
< Bene, vi lasciamo i nostri numeri così ci mettiamo d’accordo > dice Elena, ovvero la mora.
< Perfetto > dice Harry prendendo il cellulare.
 
Pov. Erika
 
Sono le 19:50, Stefano è andato a casa sua a posare la roba e poi torna con suo fratello in macchina, mangiano da me perché sono da sola, finito di cucinare vado in camera mia e mi metto a fissare il biglietto che Stefano mi ha dato da regalare, non so proprio a chi darlo... non vorrei offendere nessuno, soprattutto tra le ragazze penso che se lo dessi ad una offendo le altre... Tra i ragazzi invece Zayn è quello che comunque mi è stato più vicino anche se per pochi giorni... credo di darlo a lui. I miei pensieri si fermano nel momento in cui suona il campanello e vado ad aprire.
 
< Ciao piccola > dice Stefano baciandomi.
< Ciao Ste > dico < Ciao Marco, accomodatevi > continuo.
< Ho portato del vino > dice Marco porgendomelo < stasera brindiamo alla vostra occasione > continua.
< Grazie, sei stato gentilissimo > dico prendendo e poggiandolo sul tavolo.
 
Ci sediamo a tavola e iniziamo a cenare.
 
Pov. Zayn
 
Sono tornato a casa, è da quando me ne sono andato che quella ragazza, Monica, mi tempesta di messaggi, la cosa peggiore è che non so che dirle. Voglio dire, è una bella ragazza ok, ma non mi interessa in quel senso, mi ha chiesto anche se dopo del concerto vado a casa sua, ma non faccio altro che pensare al motivo per cui Erika del concerto non mi abbia detto nulla...
 
< ZAYN, E’ PRONTO > grida mamma dalla sala da pranzo.
 
Mi alzo e mi dirigo in cucina, devo avere proprio una faccia da funerale perché appena entro mia madre e mia sorella mi guardano come se avessero un morto davanti.
_________________________________________________________________
 
Pov. Erika
 
La mattina dopo mi alzo di buon’ora, Stefano ha dormito da me e dopo esserci fatti una doccia saliamo all’università. Come al solito ci separiamo al mio cubo ma sono arrivata mezz’ora prima della lezione, Harry e Zayn sono già qui.
 
< Buongiorno > dico.
< Buongiorno > rispondono all’unisono.
< Io vado a prendere un caffè > dice Harry alzandosi dal suo posto.
< Me ne porti uno? > gli chiede Zayn.
< Si, Erika tu lo vuoi? > mi domanda.
< No grazie, ho fatto colazione con Stefano stamattina > rispondo.
< Ok > dice.
 
Harry esce dall’aula... ho avuto l’impressione che per andare a prendere questo caffè stesse aspettando che arrivassi, ma può essere benissimo una casualità.
 
< Allora... > dice Zayn < Ho saputo che la settimana prossima farai un concerto... > continua.
< Ah sì > dico cercando nelle tasche per prendere il biglietto < questo è per te > dico avvicinandomi col biglietto in mano.
< E’ il biglietto del tuo concerto? > mi domanda.
< Si, ce ne tocca uno gratis a tutti i membri... e visto che ultimamente mi sei stato vicino ho pensato di darlo a te... > commento.
< Oh grazie > dice sorridendo.
 
Pov. Zayn
 
Mi ha sorpreso piacevolmente il fatto che abbia voluto darlo a me, fortunatamente non avevo ancora preso la prevendita.
 
< Allora, con chi ci vieni? > mi chiede.
< Con Harry > dico esitando < e altre due ragazze che abbiamo conosciuto ieri > continuo...
< AH > commenta.
 
Strana questa reazione, ma faccio finta di non averla notata.
 
Pov. Erika
 
Ammetto che sentire da lui che faranno un’uscita a quattro mi ha fatto un certo effetto... però non ho il diritto di dire nulla, la porta dell’aula si apre, è Harry.
 
< Ecco il caffèèèè > dice urlando.
< Grazie amico > gli dice Zayn.
 
Harry arriva fino al posto di Zayn, gli lascia il caffè e poi si gira verso di me.
 
< E allora, questo concerto? > mi domanda.
< Harry, non è colpa mia, l’ho saputo ieri dopo delle prove > affermo.
< Non pensi sia un po’ presto? > mi chiede Zayn.
< Stefano ha detto che ogni opportunità va sfruttata... > dico poco convinta.
< Andrà bene, vedrai > dice Harry < hai le prove anche oggi? > mi chiede.
< Si, tutti i giorni fino alla sera del concerto > confermo.
 
Mentre stiamo parlando si apre la porta, sono le mie colleghe.
 
< Buongiorno > dicono di buon umore.
< Buongiorno > rispondiamo.
< Erika, indovina > dice Maria Francesca.
< Cosa? > chiedo.
< Abbiamo preso le prevendite del tuo concerto, veniamo tutti > dice contenta.
< Grazie ragazze > dico sorridendo.
< Non ci deludere > commenta Maria Rita.
 
ANSIA! ANSIA! ANSIA! ANSIA! Mi ero appena tranquillizzata.
 
< Ecco, le avete messo ansia, brave > commenta Zayn.
< Scusa... > mi dice Maria Francesca.
 
Pov. Zayn
 
Queste ragazze invece di tranquillizzarla la fanno preoccupare. La porta si apre nuovamente e questa volta è il professore perciò si siedono tutti al proprio posto. Io continuo a fissare il biglietto e chiedermi se andare al concerto con Monica sia la cosa giusta. Le ore passano ed è ora di andare a mensa, Monica ed Elena si sono autoinvitate con noi e dato che oggi abbiamo il rientro a lezione abbiamo deciso di andare anche con le ragazze della nostra facoltà, compresa Erika, infatti con le altre due ragazze ci incontriamo davanti alla mensa e le presentiamo alle altre.
 
Pov. Erika
 
Davvero due belle ragazze, la biondina si mangia Zayn praticamente con gli occhi... la mora non sembra molto interessata a Harry invece.
 
< Zayn, ci sediamo vicini? > gli domanda quella che si chiama Monica.
< Siamo nello stesso tavolo, poco importa dove no? > le risponde.
 
AHIA! Quella poverina ci è rimasta male.
 
< Va bene... > dice lei delusa.
< Erika, cosa mangi? > mi chiede Maria Francesca.
< Ancora non lo so, ho voglia di pasta però > dico.
< Ma Stefano viene? > mi chiede Harry.
< No, ci vediamo dopo lezione in sala prove > rispondo.
< Possiamo entrare allora > risponde.
 
Entriamo e dopo aver preso le cose da mangiare andiamo alla cassa e paghiamo, dopo di che scegliamo un tavolo vuoto per sederci, mi siedo nel primo posto che mi viene davanti, Maria Francesca dal mio lato sinistro e inaspettatamente Zayn si siede accanto a me al lato destro, e Monica di lato a lui. Harry ed Elena sono seduti invece dall’altro lato con Maria Rita e compagnia.
 
< A che ora finite dalle prove? > mi chiede Zayn.
< Per l’ora di cena penso > dico < Stefano ha detto che dobbiamo provare senza sosta > affermo.
< Sarà una sfacchinata > commenta.
< Se devo essere onesta mi piace cantare, anche se l’ho scoperto da poco, e soprattutto mi piace sapere di poter trasmettere emozioni > rispondo.
 
Angolo Autore!
Ciao, sono tornata con il nuovo capitolo
Spero vi piaccia :D
RECENSITEEE PLEASE!
 

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Capitolo 5
*** Ho fatto una cazzata ***


Ho fatto una cazzata
 

Pov. Zayn
 
Dal giorno in cui l’ho vista cantare ho capito che le piace davvero, sono felice per lei, Monica è da un’ora che mi guarda più tosto che mangiare, mamma che ansia. 
 
< Erika > dice una voce maschile che non conosco, Erika si volta ma dalla sua faccia deduco che conosca la persona in questione.
< Che ci fai qui? > chiede, e quasi noto uno sguardo di odio verso quel ragazzo.
< Sono con Andrea... > dice il ragazzo indicando il tavolo più dietro, lei improvvisamente si incupisce.
< Sparisci! > dice.
< Dobbiamo parlare > commenta ancora il ragazzo.
< Alessandro! Non voglio avere a che fare con te. Ne per parlare ne per discutere, è chiaro? > dice alzando la voce.
 
Pov. Erika
 
Alzo la voce senza neanche rendermene conto.
 
< Erika, calmati > mi dice Maria Francesca.
< Calmati un cazzo > dico.
 
Se non me ne vado subito lo ammazzo. Mi alzo dal tavolo senza aggiungere niente e vado in bagno a sciacquarmi la faccia con l’acqua fredda.
 
Pov. Zayn
 
Il ragazzo di nome Alessandro rimane lì, fermo, stupito dalla reazione di Erika, ammetto che ha lasciato anche me senza parole. A questo punto la domanda mi sorge spontanea.
 
< Si può sapere che le hai fatto per farla reagire in questo modo? > gli domando.
< Ecco io... > non finisce neanche di parlare che inizia ad avere gli occhi lucidi, sembra sia sul punto di piangere, non pensavo che Erika fosse così cattiva.
< Che succede? > chiede il ragazzo che poco prima aveva indicato Alessandro.
< Mi ha trattato da schifo, davanti a tutti > dice < io volevo solo dirle che è una falsa > commenta Alessandro ancora in lacrime.
 
Al punto che mi alzo io.
 
< COME TI PERMETTI A DIRE UNA COSA DEL GENERE? > gli domando quasi in una crisi di nervi.
< Tu non puoi sapere quanta cattiveria e falsità ha dentro > ribatte.
< Oh, no! TU NON PUOI SAPERE QUANTO QUELLA RAGAZZA SIA BUONA! > rispondo a tono.
< Evidentemente non la conosci come la conosciamo noi > dice l’altro.
< Ma si può sapere chi siete? > chiede Harry.
< Entrambi suoi ex > dice Alessandro.
 
Vedo Erika tornare verso di noi e torna a sedersi come se nulla fosse.
 
< Erika, va tutto bene? > le chiedo.
< Si Zayn, siediti, lasciali stare per piacere > dice.
 
La ascolto e torno a sedermi sempre guardandoli.
 
< Se non vi dispiace stiamo mangiando > dice Maria Francesca < siete pregati di tornare al vostro tavolo > continua.
 
I due girano i tacchi, Erika è chiaramente nervosa, dopo una mezz’oretta usciamo da mensa.
 
< Erika? > la chiamo.
< Cosa? > mi chiede ancora agitata.
< Ci fermiamo qui a fumare? > le domando.
 
Annuisce e lasciamo andare gli altri avanti.
 
Pov. Erika
 
Vado a prendere il mio pacchetto di sigarette ma Zayn mi sta già porgendo il suo.
 
< Fuma dalle mie per ora > dice.
 
Ne prendo una e me l’accendo.
 
< Mi dici chi erano quei due? > mi domanda.
< Tempo fa stavo con il tipo che si è avvicinato per primo, non siamo durati neanche un mese > dico < dopo un po’ mi sono messa con suo cugino, che è l’altro, 8 mesi insieme... > continuo.
< E...? > 
< Alessandro se l’è girata come ha voluto e adesso sono una falsa > commento.
< Mi dispiace ma non capisco la connessione con la falsità... > mi dice.
< Sono successi vari episodi... non ne voglio parlare > dico.
< E poi scusa... perché ti sei alzata dal tavolo? > mi domanda.
< Perché o andavo a rinfrescare i miei bollenti spiriti oppure lo ammazzavo con il coltello della mensa > rispondo.
< Non pensavo che l’acqua fredda servisse anche per reprimere il desiderio di uccidere qualcuno > dice ridendo.
< Fidati, funziona benissimo > ribatto ridendo.
 
Ma che mi prende? Fino a due secondi fa ero con la luna storta e ora sto ridendo? MA SUL SERIO?
 
< Va meglio? > mi chiede Zayn.
< Si, penso solo che adesso devo spiegare tutto a Stefano > sbuffo.
< Perché? >
< Perché nel giro di 5 – 10 minuti sa tutto quello che succede, gli svantaggi di conoscere tutti > commento.
< Se non ci riesci non spiegargli niente... > mi dice.
 
Pov. Zayn
 
Si vede che l’argomento le dà noia, giustamente Stefano vorrà sapere il perché di quella disputa...
 
< Lo so, però se non hai voglia di parlarne non devi essere costretta > le dico.
 
In questo momento vedo una strana luce nei suoi occhi, come se io la capissi a fondo, e probabilmente è vero, la capisco.
 
< E’ strano sai > mi dice < non pensavo potessimo mai arrivare ad avere questo tipo di rapporto > continua sorridendo.
< Ne sono stupito anche io > rispondo
 
Buttiamo la sigaretta ormai finita, è da quando ci siamo separati dagli altri che sento il mio telefono vibrare, lo prendo e leggo, ci sono minimo 10 messaggi e sono tutti di Monica.
 
< Ancora? > dico quasi esasperato.
< Che succede? > mi domanda Erika.
< Monica continua a scrivermi, non si prende mai 5 minuti di pausa? > dico. 
< Deve essere parecchio interessata > risponde.
< Si ma a me non interessa... > commento.
< E allora perché ci esci? > mi chiede.
< Decisione di Harry, ormai con Elena hanno legato abbastanza e mi ci ha messo in mezzo >
< Beh, mi dispiace allora > risponde.
 
Pov. Erika
 
Sento vibrare il mio cellulare in tasca, è Stefano che mi dice di andare in sala prove immediatamente, i miei dubbi diventano certezze, ha già saputo della disputa.
 
< Devo andare Zayn... > dico.
< Ti accompagno, dai > commenta.
< Non ce n’è bisogno tranquillo > 
< Non è un disturbo > Dice incamminandosi.
 
Poco mi resta da fare e lo seguo. Arriviamo in sala prove e quando entriamo Stefano ha una faccia preoccupata.
 
< Ste, cosa c’è? > gli domando.
< Ho saputo della scenata alla mensa, si può sapere che è successo? > mi domanda.
< Ecco io... > inizio a parlare, ma mi blocco, non ho davvero voglia di spiegargli tutta la situazione passo, passo.
 
Stefano ovviamente sta ancora aspettando una risposta.
 
< Gliel’ho chiesto pure io, ma non ha voglia di parlarne, quando ne ha voglia ce lo dice lei, no? > mi chiede Zayn guardandomi.
 
Mi limito ad annuire e Stefano capisce, non avrei saputo dirglielo io... e Zayn tanto per cambiare ha saputo farlo al posto mio.
 
< Devo andare a lezione... > gli dico.
< Si piccola, ci vediamo dopo alle prove > dice avvicinandosi e dandomi un bacio sulla fronte.
 
Gli sorrido e con Zayn ci dirigiamo verso l’aula.
 
< Zayn? > lo chiamo.
< Che c’è? > mi domanda.
< Grazie mille... > dico.
 
Pov. Zayn
 
Quel ringraziamento non me lo aspettavo, ho fatto solo quello che mi sono sentito, anche se mi ha fatto piacere che abbia apprezzato.
 
< Per così poco > le dico.
< No, è in generale, ho visto anche prima come mi hai difesa > risponde.
< Non è necessario ringraziarmi, ho fatto semplicemente quello che mi sentivo di fare > commento.
 
Arriviamo all’aula e ancora il professore non c’è, in compenso ci sono tutti i nostri colleghi.
 
< Zayn, Monica era distrutta > mi dice Harry.
< Ora le scrivo > dico.
< E’ andata via letteralmente piangendo, perché devi essere così crudele? > chiede Maria Rita.
< Ci hanno solo chiesto di andare al concerto insieme, non voleva essere una proposta “fidanziamoci e vissero tutti felici e contenti” > sbotto io.
< Su questo hai ragione, ma ci è rimasta male > mi spiega Harry.
 
Guardo un attimo Erika e sicuramente immedesimandosi in lei abbassa un po’ la testa.
 
< D’accordo > dico prendendo il telefono < le ho scritto, contenti? > dico dopo averle inviato un messaggio.
 
Da dietro di noi spunta Gian Michele salutando.
 
< Buooooon pomeriggio a tutti > dice.
< Gian, come mai così attivo? > gli chiede Erika.
< Ho appena preso la tua prevendita, ci vengo con un mio carissimo amico e non vedo l’ora > commenta.
 
Sfortunatamente chi conosce Gian Michele sa che è estremamente critico in ogni cosa, il che mi preoccupa, sicuramente Erika è già in ansia di suo, sapendo che c’è lui non ne parliamo.
 
< Mi auguro solo che il giorno dopo non inizi a criticare al solito tuo > commento.
 
Erika fa una faccia come per dire “non mi importa”, cosa strana.
 
< A lei non sembra importare > mi risponde lui.
< Solamente perché non sarai l’unico a “criticare” l’esibizione > commenta lei.
< Che intendi? > le chiedo io.
< Ci sarà un produttore musicale, Stefano ha detto che dobbiamo dare il meglio > risponde.
< E allora si che ridiamo > commenta Gian Michele.
< E smettila > dico io.
 
La porta si spalanca, è arrivato il prof e andiamo tutti a sederci.
 
Pov. Erika
 
Dopo la lezione vado direttamente in sala prove. Stefano e gli altri erano già lì da dopo pranzo.
 
< Allora amore, iniziamo? > mi domanda.
< Si, sono pronta > dico appoggiando lo zaino atterra e prendendo il microfono in mano.
 
Pov. Zayn
 
Dopo lezione Monica mi ha chiesto se andavamo a prenderci qualcosa al bar, ho accettato pensando di poterle dire di non mettersi grilli in testa. Siamo al bar al centro dell’università da soli, lei un Heineken e io una Tennent’s, non riesco a non pensare ad Erika, mi prendo di coraggio.
 
< Ascolta Monica, voglio essere chiaro > dico.
< Mi vuoi dire che ti interessa Erika, non è così? > risponde lasciandomi senza parole < lo so già ma ti rammento che è fidanzata e sarebbe stupido da parte sua lasciare Stefano, quindi perché non ci dai un taglio prima di ferirti? > mi chiede.
 
Non ha tutti i torti...ma è davvero giusto iniziare a sentirmi con lei sperando di non provare più niente per Erika?
 
< Come lo sai? > le chiedo.
< La tua reazione oggi a mensa è stata chiara, e io non sono stupida > replica < vuoi rimanere ad aspettarla in eterno per caso? > continua.
< Preferisci per caso che ti prenda in giro? > ribatto.
< Sono sicura che riuscirò a fartela dimenticare. Sono sicura di me stessa > sbotta.
 
Forse ha ragione lei, non dovrei stare attaccato ad un sogno impossibile.
 
< Se proprio ne sei sicura allora possiamo provarci... > dico.
< Bene, allora cominciamo ad andare a casa mia > dice.
 
Pov. Erika
 
Dopo 3 ore di prove finalmente è ora di cena, stavolta ognuno mangia a casa propria, Stefano e Marco mi accompagnano a casa in macchina, appena scendo vado alla porta del mio palazzo, entro e aspetto l’ascensore, qualcuno sta scendendo, le porte dell’ascensore si aprono e mi trovo Zayn davanti.
 
< Ciao Erika... > mi dice, sembra imbarazzato.
< Ciao Zayn, che ci fai qui? > gli domando.
< Ecco io... >
 
Pov. Zayn
 
Io cosa? Ero a casa di Monica a scopare con lei? Zayn, che cazzo devi dirle. Inventati qualcosa.
 
< Sono passato a salutare un amico che abita qui... > dico.
 
La sua faccia dimostra chiaramente che non mi ha creduto.
 
< Ho capito > dice < io vado a cenare > sembra arrabbiata...
< Buona cena... > le dico.
 
Sale sull’ascensore con la faccia ancora incupita e le porte si chiudono. Sospiro.
 
Pov. Erika
 
Esco dall’ascensore chiedendomi perché mi abbia mentito, non aveva bisogno di fare l’imbarazzato se fosse andato a salutare un amico, entro in casa salutando, come al solito non c’è nessuno, metto lo zaino in camera e inizio a cucinare.
 
Pov. Zayn
 
Sono riuscito per un pelo a prendere l’ultimo autobus, e sono ancora in imbarazzo per aver incontrato Erika subito dopo aver avuto un rapporto sessuale di 2 ore e mezza con Monica, ammetto che in quelle due ore e mezza non mi è passata per la testa, ma ritrovarmela davanti mi ha fatto sentire davvero uno schifo. L’autobus è completamente vuoto, il che mi fa rimuginare su ciò che ho fatto e su come mi sono sentito appena l’ho vista, il battito a mille e una sensazione di disgusto verso me stesso. Mentre sono sull’autobus chiamo subito Harry.
 
< Zayn, ciao > mi dice.
< Harry, ho fatto una cazzata > commento.
< Cos’è successo? > mi domanda.
< Sono andato a letto con Monica > rispondo.
< Non dovevi incontrarla per dirle che non ti interessa? >
< Si, e si è resa conto che mi interessa Erika... > dico < ma mi ha fatto presente che sta con Stefano, e che è stupido seguire qualcosa che non raggiungerò mai... > continuo.
< Ma sei stupido? Stavi facendo passi da gigante e adesso torni indietro? > mi rimprovera.
 
Pensandoci è vero...in pochi giorni abbiamo raggiunto un rapporto che non mi aspettavo.
 
< Si, ma anche ammesso non sapevo cosa rispondere a Monica... e le ho detto che potevamo provarci... > ammetto.
< Mi auguro solo che Erika non venga a saperlo... > dice.
< A proposito di questo... Sta nello stesso palazzo di Monica... e l’ho incontrata scendendo dall’ascensore... > dico.
< Non le avrai mica detto cosa hai fatto > 
< No, le ho detto che sono passato a salutare un amico che abita lì... anche se non credo che ci abbia creduto > dico.
< Davvero complimenti, Zayn > mi dice ironicamente.
< Senti, già per me è difficile, quando l’ho incontrata mi sono sentito uno schifo > ammetto < ma in verità nelle due ore e mezza che sono stato con Monica non mi è passata per la testa >
< Certo, è normale che ti sia sentito uno schifo, ed è ovvio che tu non l’abbia pensata perché fare sesso in quel modo è solo uno sfogo, non attrazione verso Monica > replica.
< Ok, ho fatto una stronzata > 
 
Angolo autore
Eccomi con il nuovo capitolo.
Zayn ha fatto una cazzata,
Erika è ignara di tutto nonostante abbia percepito qualcosa.
Cosa ne pensate? Recensitee.
 

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Capitolo 6
*** La invito ad uscire. ***


 
La invito ad uscire.

Pov. Erika
 
Finito di cenare mi metto in camera a guardare la tv, trasmettono un film davvero carino, non riesco a prendere sonno eppure sono distrutta, continuo a pensare all’atteggiamento di Zayn di quando ci siamo incontrati all’ascensore, c’era qualcosa di strano. Ne sono certa.
_____________________________________________________________
 
 
Pov. Zayn
 
E’ mattina di venerdì, man mano il concerto si sta avvicinando, e oggi abbiamo lezione solo di mattina, arrivo all’università sapendo già che Harry mi guarderà storto per tutto il tempo, mi siedo al mio posto iniziando a rimuginare su quello che ho fatto ieri. Con Monica ho continuato a messaggiare, di sicuro non mi attira, ma non so come mollarla, era sicura di sé. Nel frattempo che penso arriva Erika, il che è strano, solitamente Harry arriva alla pari con me.
 
< Buongiorno > mi dice lei.
< Buongiorno Erika, hai notizie di Harry per caso? > mi domanda.
< Si, mi ha scritto ieri sera dicendomi che oggi avrebbe saltato per affari personali > commenta.
 
Non è venuto a lezione per quello che gli ho detto, lo so...
 
< Ho capito > dico.
< Zayn, qualcosa non va? > mi chiede.
< No... no è tutto ok > rispondo esitando.
< Sarà > dice appoggiando la sua roba al suo posto.
< Hai le prove anche oggi? > le chiedo.
< Si, ma finiamo presto perché il fine settimana vogliamo uscire > commenta.
< Capisco > dico.
 
Pov. Erika
 
C’è uno strano imbarazzo da ieri sera...ma lui dice che va tutto bene... non so che pensare.
 
< Già > rispondo.
 
Fortunatamente entrano i nostri colleghi interrompendo l’atmosfera di ghiaccio.
 
< Buongiorno, e Harry? > chiede Maria Francesca.
< Oggi salta > rispondo.
< Come mai? > richiede.
< Lui ha detto “affari personali” > commento.
 
Pov. Zayn
 
Dopo aver parlato di altro arriva la professoressa e ci mettiamo a fare lezione, dopo qualche ora vado alla fermata dei pullman c’è anche Erika, mi avvicino.
 
< Torni a casa? > le chiedo.
< Questo fine settimana non posso, credo che torno il prossimo, sto aspettando Maria Francesca che è andata in bagno e poi andiamo a mangiare a casa sua, tu che fai? > mi domanda.
< Torno a casa, sono stanco da quando mi sono alzato > commento.
< Pensavo volessi venire alle prove > dice.
< No, sono davvero esausto, e in ogni caso sarò presente al concerto, non vorrei rovinarmi tutta la sorpresa > dico schiacciandole l’occhiolino.
< In effetti hai ragione > risponde.
 
A dire il vero sarei voluto rimanere, ma so che se Monica sapesse qualcosa del genere iniziava a fare casino, me l’ha fatto già stamattina quando io e Erika eravamo da soli in classe.
 
< Senti > le dico < hai da fare domani sera? > domando.
 
La vedo pensarci un momento e poi risponde.
 
< No, come al solito a casa > risponde < Perché? >
< Se hai voglia potremmo andare a mangiare sushi, che ne pensi? > le chiedo.
< Davverooo? Si certo > risponde entusiasta, ricordavo bene, il sushi le piace.
< Bene, ti chiamo io prima di prendere l’autobus allora > dico sorridendo.
< Si > dice < ti chiederei di venire al cinema con noi, ma si fa tardi e tu sei esausto, quindi ci vediamo domani > continua.
 
Non ci vado per due motivi invece: Monica e Stefano, ormai torno a casa.
 
< Si, apprezzo ugualmente l’invito > dico sorridendo.
 
L’autobus arriva e saluto Erika con la mano, non vedo l’ora che sia domani sera.
 
Pov. Erika
 
Maria Francesca finalmente mi raggiunge, scendiamo a casa sua e mentre lei cucina io sistemo la tavola.
 
< Senti Erika > mi dice mentre mescola la pasta < pensavo una cosa >
< Cosa? > le chiedo.
< Non credi che ci sia la possibilità che Zayn abbia una “cotta” per te? > mi domanda.
< Ma che dici > commento < ha solo capito che si comportava da bambino > continuo.
< Si, ma un conto è capire che si stava comportando male, un altro è starti incollato al culo > afferma.
 
Forse non si sbaglia del tutto, ma non voglio pensarlo, sono fidanzata comunque...
 
< Allora facciamo così, quando arrivo a casa gli chiedo se puoi venire pure tu, se mi dice che è un problema vorrà dire che hai ragione > dico.
 
Pov. Zayn
 
C’è fila in autostrada, decido di chiamare Harry.
 
< Zayn? > dice.
< Non sei venuto per quello che ti ho detto ieri vero? > gli domando.
< Direi > risponde.
< Ti sei calmato? > gli chiedo.
< Si... Devi dirmi qualcosa? > 
< Ho invitato Erika a mangiare fuori, cercherò di vederla più solo come un’amica e vediamo come va > dico.
< Amico, è tempo perso > commenta.
< Voglio provarci > rispondo.
< Va bene allora > 
 
Pov. Erika
 
Finito di pranzare Maria Francesca sale con me alle prove.
 
< Ciao amore > dice Stefano baciandomi.
< Ciao Ste > rispondo < Maria Francesca viene al cinema con noi > affermo.
< Perfetto, mi fa piacere > dice guardandola.
 
Prendo il microfono in mano e iniziamo a provare.
 
Pov. Zayn
 
Arrivo a casa dopo due ore, il traffico non diminuiva neanche a parlarne, dopo pranzo vado a stendermi un po’ sul letto e mi addormento, mi sveglio alle 8 precise, e ho tipo una ventina di messaggi, un po’ intontito li apro, sono tutti di Monica tranne uno che è di Erika, ci sto un’ora a guardare quel messaggio prima di aprirlo.
 
" Ciao Zayn, può venire anche Maria Francesca domani? " -E
" Certo, non devi neanche chiederlo " -Z
" A domani allora " -E
" A domani " -Z
 
Non è il caso di pretendere di rimanere da soli, infondo deve essere solo una serata in compagnia, e questo mi aiuterà sicuramente a vederla più come una semplice amica.
 
 
Pov. Erika
 
Alla fine delle prove sono rimasta a cenare a casa di Maria Francesca, dopo di ché ci mettiamo a guardare la tv prima di uscire con i ragazzi.
 
< Ha detto che puoi venire con noi > dico.
< A me la cosa continua a non convincermi, ma se proprio ne sei sicura va bene > risponde.
< Stefano a che punto è? > mi chiede.
< Ha detto che ci vediamo dopo mangiato al cinema > commento.
 
Pov. Zayn
 
Sto guardando la tv in camera mia, sto messaggiando con Harry, Monica e Gian Michele. Gian mi sta dicendo di andare tutti insieme al concerto, non so se sia una buona idea, anche perché Monica subito dopo vuole tornare a casa... Harry mi vuole letteralmente menare, non che abbia tutti i torti.
 
Toc, toc.
 
< Avanti > dico.
 
La porta della mia stanza si apre, è mia sorella.
 
< Dice mamma se qualcosa non va, ultimamente ti emargini > dice.
< No va tutto bene > rispondo.
< Zayn, ti conosciamo, è palese che qualcosa ti rende nervoso > ribatte.
< Sto bene > ripeto alzandomi dal letto spegnendo la tv.
 
Pov. Erika
 
Appena finito di cenare e sistemare la cucina usciamo di casa, Stefano, Marco e Antonella ci aspettano al cinema.
 
< Ehi > dico salutando appena arriviamo.
< Ciao ragazzi > dice Maria Francesca.
< Ciao > dicono in coro  < entriamo? Il film sta per cominciare > continua Stefano.
 
Io e Maria Francesca annuiamo ed entriamo al cinema.
 
Pov. Zayn
 
E' stata dura evitare l'interrogatorio di mia madre e mia sorella, sono tornato in camera tranquillamente, non le ho convinte che sia tutto apposto ma almeno ci ho provato.
 
Pov. Erika
 
Passa il primo tempo, Stefano era concentrato sul film e ci siamo rivolti a malapena parola, la cosa più strana è che non ha provato neanche ad abbracciarmi. So che le cose ultimamente non vanno molto bene, continuo a vederlo strano ogni giorno che passa. All'intervallo usciamo fuori a fumare una sigaretta.
 
< Mamma che ansia, mancano solo tre giorni al concerto > dico quasi esasperata.
< Andrà bene, tranquilla > dice Stefano.
 
Per l'ennesima volta lo sento distaccato, una volta diceva molto più di un "andrà bene, tranquilla", questa situazione mi fa sentire a disagio. Marco mi sorride come a dire "è un momento così, passerà", beh meglio di lui non lo conosce nessuno.
 
______________________________________________________
Il giorno dopo...
Pov. Zayn
 
E' sabato mattina, la prima cosa che mi viene da fare è guardare il telefono. Rimango senza parole quando trovo di nuovo un messaggio di Erika alle 4:00 del mattino.
 
" Non riesco a dormire, sei sveglio? " -E
 
Porca miseria. Non è possibile che ho perso un'occasione simile.
 
" Buongiorno, scusa dormivo, va tutto bene? " -Z
 
Invio!
 
Pov. Erika
 
Mi sveglio alquanto stordita, guardo il telefono, le 13:30. Bene, considerando che non ho dormito quasi tutta la notte mi sono alzata presto, però pensandoci ho fame, dovrei mangiare qualcosa. Mi faccio coraggio e mi alzo dal letto.
 
< Buongiorno > dico alle mie coinquiline.
< Buongiorno Erika > dice Viviana < hai fatto le ore piccole anche tu ieri sera? >
< No, ero a casa già dalle mezzanotte e mezza, ma non riuscivo a dormire > ammetto.
 
Ora che ci penso, avevo mandato un messaggio a Zayn, appena mi sono svegliata non ho notato se aveva risposto.
 
Pov. Zayn
 
Ho appena finito di pranzare, prendo il telefono per vedere se Erika mi ha risposto, e proprio in quel momento mi arriva un messaggio.
 
" Buongiorno, si tutto bene, mi sono svegliata adesso "
 
Beh, tutto bene non direi visto che era sveglia alle 4 del mattino, ma non voglio insistere.
 
" Va bene, ci vediamo stasera? "
" Si certo, alle pensiline alle 7 " 
 
Pov. Erika
 
Per fortuna ultimamente Zayn mi sta dimostrando di poter contare su di lui. Mi sta aiutando molto in questo periodo di screzi con Stefano. Comunque meglio avvisarlo che Maria Francesca non viene.
 
" Comunque volevo dirti che saremo solo noi due, Mary non viene "
 
Pov. Zayn
 
Rileggo il messaggio più volte per capire che "saremo solo noi due", che mi abbia messo alla prova quando mi ha detto se poteva esserci anche Maria Francesca?
 
" Ci andiamo lo stesso? " -Z
" Si, certo " -E
 
Pov. Erika
 
Sarà meglio studiare qualcosa, sono indietro con il programma con la scusa delle prove. Mi siedo nella mia scrivania e apro il libro. Mentre sto ripassando bussano alla porta.
 
< Si? > chiedo.
< Erika, non mangi? > mi domanda Roberta.
< No, sto studiando > rispondo.
< Va bene, noi dopo pranzo usciamo > dice lei.
 
Annuisco e continuo a concetrarmi.
 
Pov. Zayn
 
Sto aspettando Harry al bar, mi ha chiesto di bere qualcosa per parlarmi dell'uscita con Erika, quando fa così so che sarà molto più di una chiacchierata, eccolo che arriva e si siede di fronte a me.
 
< Che prendi? > mi domanda.
< Io una birra > mi risponde lui.
 
Entro e chiedo una birra per me e un per lui, torno al tavolo e mi siedo.
 
< Di cosa volevi parlarmi? > gli domando.
< Sei sicuro di quello che stai facendo? > mi chiede.
< Beh, no, non lo so > rispondo.
< E allora perché? >
< Per provare a vederla sotto un'altra ottica, forse non ha tutte le qualità che mi sono immaginato >
< O forse ne ha addirittura di più > mi risponde lui.
< Tu l'hai frequentata al di fuori delle lezioni? > gli domando.
< Certo > ammette < spesso per studiare però si >
< E ti sembra la stessa? > 
< Zayn, basta > dice < questo devi scoprirlo tu >
 
Pov. Erika
 
Appena finito di ripassare vado a cambiarmi e poi mi sdraio sul letto, sono appena le 6 ma sono già distrutta, forse dovrei rimandare l'uscita con Zayn. Mi arriva un messaggio.
 
" Sto partendo, ci vediamo tra un'oretta alle pensiline " - Z.
 
Troppo tardi, non posso mica farlo tornare indietro.
 
" D'accordo, a tra poco " -E.

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Capitolo 7
*** L'appuntamento ***


 
 
L' "appuntamento".
Pov. Zayn
 
Appena salgo sull'autobus metto le cuffie ascoltando la musica, non voglio pensare a come potrebbe andare quest'uscita, non voglio pensare a cosa potrebbe succedere. Passa un'ora e quando scendo dall'autobus lei è lì ad aspettarmi.
 
< Ehi > le dico salutandola.
< Ciao Zayn > mi risponde sorridendo.
 
Pov. Erika
 
Pensavo fosse meglio stare a casa stasera, ma appena l'ho visto mi sono sentita sollevata.
 
< Andiamo a mangiare? > mi chiede sorridendo.
< Si certo > rispondo con lo stesso sorriso.
 
Ci incamminiamo verso il ristorante giapponese, mentre camminiamo non diciamo una parola. 
 
Pov. Zayn
 
Nonostante stiamo camminando facciamo entrambi fatica a rompere il ghiaccio, non so neanche cosa dire.
 
< Come stai? > le domando sperando di non turbarla.
< Così > ammette < tra me e Stefano è come se ci fosse un muro > continua sospirando.
< Capisco come ti senti > dico annuendo.
< Hai lo stesso problema? > mi chiede guardandomi in faccia.
 
Cazzo se sì, tra me e te c'è un muro, e quel muro è proprio Stefano.
 
< No, ma posso capirlo > dico.
 
Pov. Erika
 
Per un momento ho creduto che la sua faccia volesse dire qualcos'altro, ma forse l'ho solo immaginato.
 
< Perché mi guardi così? > mi chiede.
< Nessun motivo > rispondo < guarda siamo arrivati > dico indicando il ristorante.
 
Pov. Zayn
 
Sembra abbia voluto sviare il discorso, però mi guardava abbastanza stranita, forse ha notato la mia espressione mentre dicevo quella cazzata. Forse è meglio evitare il discorso. Entriamo nel ristorante e andiamo a sederci.
 
< Cosa prendi? > le domando.
< Voglio provare tutto > risponde sorridendo < mangio sushi molto raramente, ma quando lo mangio mi abbuffo > dice ridendo.
< Ehi, bada che tra poco dal mio portafoglio escono le farfalle > rispondo ridendo.
< Ma ti pare? Facciamo alla romana > commenta lei seriamente.
< Stai scherzando vero? > le domando.
 
Non può dirlo sul serio.
 
< Certo che no, Zayn > commenta lei < pensavi di pagare tutto tu per caso? >
< Beh, ti ho invitata io, mi sembra il minimo > dico facendo le spallucce.
< Ma taci > ribatte.
 
Mi sembra chiaro che devo fare il furbo anche stavolta.
 
Pov. Erika
 
Devo ammettere che tutto sommato mi sto divertendo, dopo aver ordinato iniziamo a parlare del più e del meno.
 
< No per favore, non mi parlare di esami adesso eh > dice lui ridendo.
< Ok, sentiamo.. Di cosa vorresti parlare? > gli chiedo facendo le spallucce.
< Parliamo del tuo concerto di mercoledì? > mi dice sorridendo.
< ANSIA! > affermo.
< Ah, ora mi capisci > commenta ridendo.
< Stronzo > dico.
< Stronza > ribatte ridendo.
 
Viene da ridere anche a me, sorprendendentemente mi trovo bene con lui, fino a qualche giorno fa non l'avrei mai detto.
 
Pov. Zayn
 
Mi sto rendendo conto che Harry aveva ragione, più che trovare difetti ho trovato solo qualità: la sua sensibilità, il suo sorriso, la sua simpatia. Forse sto solo perdendo tempo a cercare di vederla come amica.
 
< Possiamo parlare del tuo compleanno se vuoi, manca poco no? > mi domanda lei.
 
Si ricorda il giorno del mio compleanno?
 
< Come lo sai? > le chiedo.
< Ne parlavano Harry e gli altri qualche giorno fa e li ho sentiti > risponde lei.
< Stanno progettando qualcosa? > le domando.
< Ah, questo non lo so > risponde facendo le spallucce < però se vuoi possiamo organizzare qualcosa >
< Del tipo? > le domando.
< Non so, un'uscita tutti insieme? > propone.
< Pensavo mi proponessi una festa come i bambini > ammetto ridendo.
< Ehi, ottima idea > risponde.
< Sei seria? > le chiedo.
< No scherzo, idiota > risponde ridendo < però che ne diresti di un pic-nic al parco? Infondo stanno uscendo delle belle giornate >
< Bisogna vedere se durano fino alla settimana prossima > rispondo ridendo.
< Non fare il pessimista adesso > dice sbuffando.
 
La serata passa in fretta e finito di mangiare usciamo a fumare una sigaretta.
 
< Ma ora che ci penso, a casa come torni? > mi chiede.
< Non torno a casa a dormire, mi ospita un amico > rispondo.
 
Si, l' "AMICO" è Monica, ma non voglio farglielo sapere.
 
Pov. Erika
 
Non so perché ma qualcosa mi dice che sta mentendo.
 
< Allora ci separiamo qui? > gli chiedo.
< No, certo che no, ti accompagno a casa > commenta.
< Non c'è bisogno Zayn > rispondo < non è la prima volta che torno a casa da sola > 
< Non importa, dopo l'ultima volta che sei rimasta da sola ti voglio accompagnare > insiste.
< D'accordo > sospiro < avviamoci allora > dico sorridendo.
 
Pov. Zayn
 
In realtà devo entrare nel suo stesso palazzo, ma entrerò qualche minuto dopo di lei. Mentre camminiamo mi rendo conto che è assorta.
 
< Stai bene, Erika? > le chiedo.
< Si sto bene, non preoccuparti > risponde.
< Sei sicura? >
< Si, davvero > dice guardandomi sorridendo.
 
Faccio le spallucce, sarà una mia impressione.
 
Pov. Erika
 
Arriviamo all'entrata del mio palazzo, e mi volto verso di lui.
 
< E' stata una bella serata > gli dico sorridendogli.
< Lo penso anch'io > commenta lui < allora, ci vediamo lunedì a lezione > continua dopo una pausa.
 
Già è vero, domani è domenica.
 
< Si certo, a lunedì > rispondo io salutandolo con la mano.
< A lunedì > ricambia sorridendo.
 
Pov. Zayn
 
Mentre Erika entra dal portone io accendo una sigaretta, è meglio far passare qualche minuto. 
 
< Ciao Zayn > mi sento chiamare.
 
Quando mi volto capisco che è Stefano. Non starà andando a dormire da lei?
 
< Ciao Stefano > gli dico.
< E' andata bene la vostra uscita? > mi chiede.
 
Lo sa? Oh, aspetta, ovvio che lo sa.
 
< Bene, ci siamo fatti un'abbuffata > dico ridendo < non ti ha dato fastidio, vero? >
< Assolutamente no > risponde < mi fido della mia ragazza >
 
Già, la sua ragazza...
 
< Tu come mai sei ancora qui? > mi chiede.
< Fumo una sigaretta tranquillo prima di andare a dormire dal mio amico > rispondo senza neanche pensarci.
< Ascolta Zayn > 
 
Non nascondo la mia faccia stranita, cosa vorrà dirmi?
 
< Volevo ringraziarti per esserle stato vicino, non è un bel periodo per noi > mi dice.
< Già, ho saputo... mi dispiace > rispondo.
< Passerà, ho solo bisogno di assimilare la paura che ho avuto, ma grazie davvero >
 
Non so davvero cosa dire, sto parlando con il ragazzo della ragazza che mi piace. Ma come ci sono arrivato a questo.
 
< Non c'è problema > dico sorridendogli.
< Adesso vado, Erika mi aspetta, buonanotte Zayn > 
< Buonanotte > rispondo.
 
Pov. Erika
 
Dopo essermi messa il pigiama sento suonare il campanello, e apro la porta.
 
< Ciao Ste > dico dandogli un bacio a stampo.
< Ciao piccola > risponde < vado a mettere il pigiama e guardiamo un film? >
< Si, ma lo guardiamo in camera > rispondo.
< Perché? Ci sono le tue coinquiline? >
< No, ma non voglio addormentarmi sul divano come l'ultima volta > dico ridendo.
< Come vuoi, torno subito > dice andando verso il bagno.
 
Non ha nemmeno sorriso alla mia battuta, spero davvero che presto passi tutto.
 
Pov. Zayn
 
Appena finito di fumare entro nel palazzo e salgo con l'ascensore fino al piano dell'appartamento di Monica. Sono nervoso, continuo a pensare ad Erika e Stefano a letto insieme... NO ZAYN, BASTA. E' IL SUO RAGAZZO, RASSEGNATI. Tiro un sospiro ed esco dall'ascensore, bussando alla porta di Monica.
 
< Ciao Zayn > dice lei sorridendomi.
 
A lei avevo detto che mangiavo una pizza con i miei amici, non immagina minimamente che io sia uscito con Erika.
 
< Ehi > rispondo < posso entrare? >
< E lo chiedi? Accomodati > dice spostandosi per farmi entrare.
< E le tue coinquiline? > le domando.
< Oh tranquillo > risponde lei < dormono dai fidanzati, siamo da soli stasera > da come lo dice intuisco che voglia farlo.
< D'accordo, diamoci da fare allora > dico sorridendo togliendomi il giubotto e iniziando a baciarla.
 
Pov. Erika
 
Io e Stefano siamo coricati a letto a guardare un film, lui è concetrato sulla tv, io sono abbastanza assente con la testa.
 
< Ehi... > dice richiamando la mia attenzione.
< Cosa? > 
< Ti stai preoccupando per noi due? > mi chiede.
< Tu cosa ne pensi? >
< Ti ho già detto di non preoccuparti, non voglio perderti > 
< Stefano, ormai sono giorni che ti sento distante, freddo > rispondo < non ne posso più > sbotto.
< Non posso andare contro le mie sensazioni, Erika > commenta.
< Non capisci che mi fai male? >
< Non mi sento di fare altrimenti adesso >
< ALLORA VESTITI E VATTENE! > urlo alzandomi dal letto.
 
Corro in bagno e mi ci chiudo finchè non sento la porta d'ingresso aprirsi e chiudersi.
 
ANGOLO AUTORE.
Cosa succederà adesso?
Il periodo di crisi tra Erika e Stefano continuerà?
Forse si lasceranno?
O magari si daranno una calmata.
Fatemi sapere cosa ne pensate della storia fino ad ora :D
Alla prossima.
 

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