Tu sei casa!

di piccola_Calliope
(/viewuser.php?uid=636455)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Se mi vedi ci sono ***
Capitolo 3: *** Vieni e cambiami la vita ***
Capitolo 4: *** La notte più bella della mia vita ***
Capitolo 5: *** Buffo destino ***
Capitolo 6: *** Bell'abbaglio ***
Capitolo 7: *** Sei davvero un disastro ***
Capitolo 8: *** Divertente no? ***
Capitolo 9: *** Carpe Diem ***
Capitolo 10: *** Aria peccaminosa ***
Capitolo 11: *** Mi sta scoppiando la testa ***
Capitolo 12: *** Occhi negli occhi ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Tu sei casa!
POV. VIRGINIA

E’ una caldissima giornata di metà luglio, sono nell’aula magna dell’università di Palermo e sto per essere proclamata dottoressa.
-Con il potere conferitemi dichiaro Virginia Bettinelli dottoressa in scienze e tecniche psicologiche con la votazione di 110 con lode-il mio professore di Storia della filosofia, dopo due anni e mezzo dall’inizio del mio percorso universitario, mi proclama.
110 con lode, lacrime di gioia mi rigano il viso mentre stringo le mani della commissione, mi volto verso i miei e vedo mia madre che sorridendo teneramente carezza il viso di mio padre commosso, lui appena incrocia il mio sguardo, mi manda un bacio. Mio fratello accanto a loro mi fa l’occhiolino. Più  in là vedo le mie due amiche, colleghe e coinquiline che saltellano allegre.
Lidia la mia migliore amica urla un ‘’sei grande Virgi’’.
Questo traguardo per me significa molto, sono partita male, bocciata al primo esame di statistica,  già lì volevo mollare tutto, mi sentivo un fallimento, ma ho riprovato l’appello successivo e ho preso un modesto 26. Poi ho litigato con quelle che reputavo le mie care amiche, quelle che credi ti sistemeranno l’abito il giorno del tuo matrimonio, quelle che credi verranno nei negozi di abiti da bambini per scegliere quelli di tuo figlio. Loro mi hanno escluso dalla loro vita  e non solo, vivendo in un piccolo paese di montagna, mi hanno fatto una pessima pubblicità e tante altre persone, che io reputo terribilmente ignoranti, hanno smesso di salutarmi…E’ stato un brutto periodo quello, stavo chiusa in casa a piangere; lo studio ai tempi rappresentava la mia unica fonte di fuga dai pensieri negativi, poi ho conosciuto Lidia ed Elisabetta, che cercavano una coinquilina e ho finalmente trovato delle amiche sincere, che mi fanno sentire completamente accettata,  così come sono, piena di difetti, ma in fondo dolce, comprensiva e affettuosa. Ho costruito un muro intorno a me, con la terribile paura degli altri, di quegli altri che possono ferirti, ma a qualcuno permetto di scavalcarlo questo immenso muro, Lidia ed Elisabetta ne sono l’esempio tangibile.
Senza rendermene conto vengo stretta da loro, che continuano ad urlarmi quanto siano felici per me, sono la prima nel nostro gruppetto a laurearmi.
Mio padre e mia madre mi vengono incontro con la corona d’alloro, mi baciano e poi mi incoronano.
-Sono fiero di te dottoressa-mio padre mi stringe a sé.
-Stasera ci ubriachiamo-urla Lidia al settimo cielo.
-Sono felice-sussurro incredula.
-Brava piccola mia-mia madre mi carezza il viso.
5 ore dopo le mie due pazze amiche mi stanno portando in un localino, la festa grande con i parenti l’avrei fatta nei prossimi giorni, tornando al mio paesino Gangi, per chi non lo sapesse, uno dei borghi più belli d’Italia, in provincia di Palermo.
-Come ti senti?-chiede Elisabetta sorridendo, mentre gioca con i sui lunghi capelli castano miele.
-Incredula-sorrido come un ebete, per me era davvero incomprensibile il mio stato d’animo, credo che questa sia la felicità, un’euforia confusa.
-Ti faremo dimenticare anche il nome baby-mi fa l’occhiolino Lidia.
Lidia ed Elisabetta sono quasi totalmente opposte, Lidia è molto simile a me, goffa ed esuberante, nonostante all’inizio sia molto timida, Elisabetta invece è molto più pacata e riservata, è la mammina responsabile del trio, inoltre sono anche opposte fisicamente, Elisabetta  ha i capelli chiari, lunghissimi e mossi, Lidia ha la carnagione olivastra i capelli lisci e delle labbra molto carnose da fare invidia, io invece ho la pelle chiarissima, i capelli come una pazza, ricci ricci e castani.
-Non vedo l’ora di potermi laureare anche io-esclama Lidia.
-Arriverà presto questo giorno, tu ed Ely vi laureerete a Novembre-sorrido.
-Mettiti subito la corona in testa, tutti devono vedere che la nostra amica si è laureata-sorride Ely.
-Dai mi imbarazzo-sbuffo ridendo.
-Signori e signore la nostra amica oggi si è laureata con 110 e lode-urla Lidia.
-Lidia-io ed Elisabetta la richiamiamo ridendo.
Poco dopo ci sediamo al tavolo e ordiniamo i cocktail.
-Non esageriamo eh-le ammonisco, bisogna festeggiare si, ma senza esagerare.
-Vi va un mega gelato?-chiede Elisabetta con gli occhi a cuoricino.
Io e Lidia scoppiamo a ridere, Elisabetta è molto famosa per la sua golosità.


POV. ALEX
26 anni e mi sento un fallito, ottimo traguardo Alex.
Sono seduto in un baretto al centro di Palermo e sono davvero scocciato, ho una vita cosi insoddisfacente, non ho concluso nulla di buono, se non concludere l’università in solo 4 anni, entrambe le lauree con 110 e lode…
Si quelli sono stati giorni felici per me. Studioso, brillante…
Dopo è stato tutta una discesa e non in positivo, non trovo lavoro, sono un grande nel mio campo, lo riconosco, ma nessuno mi prende a lavorare, mettermi in privato mi sembra azzardato e cosi quando posso disegno stupidissimi volantini, sono uno dei grafici più falliti su questa terra.
Vivo in un paesino microscopico a cui sono terribilmente attaccato, ma purtroppo non c’è lavoro per me…Oggi mi trovo a Palermo per un importante seminario, in cui speravo d’agganciare qualcuno, ma niente, sono cosi timido da non riuscire a parlare con nessuno e quindi tornerò a Gangi ancora una volta senza un lavoro, vorrei tanto essere come mio fratello minore, Mattia è cosi spigliato ed estroverso… Tra i fratelli Fossa il più sfigato sono io.
Sono davvero sfigatissimo, ho 26 anni e non ho mai avuto una ragazza, per lo stesso motivo per cui non trovo lavoro, la mia ostinata timidezza.
Mattia invece ne ha già avute 2, odiose si, ma comunque ha avuto ragazze… Io ho solo lui, mio padre, quella folle di mia cugina Martina e il mio migliore amico Michele.
Mia madre ci ha lasciati quando io avevo 10 anni…E’ stato davvero triste ed infelice crescere senza di lei, ci sono giorni in cui mi manca terribilmente, in cui ho un dolore al petto quasi asfissiante, vorrei che fosse qui quando mi sento solo e senza conforto, vorrei che con il suo dolce sorriso provasse a consolarmi…
Il mio cellulare prende a squillare è Martina.
-Hey-rispondo allegro, Martina ha 4 anni più di me,  ed è per me come una sorella, siamo cresciuti insieme, lei mi è sempre stata accanto, mi ha sempre sostenuto e mi capisce come nessun altro.
-Cucciolino-la immagino sorridere mentre mi prende in giro, sa che odio questi nomignoli.
-Che fai?-le chiedo
-Niente sono tornata ora a casa-afferma, lei vive a Bologna, è un avvocatessa abbastanza affermata, ha un fidanzato che da poco le ha chiesto di sposarlo, il matrimonio sarà a Maggio e io sarò il suo testimone.- Tu cosa fai?-chiede.
-Niente sono triste in un baretto frequentato da universitari gasati-dico.
 - A tal proposito, oggi si è laureata una ragazza del nostro paese lì a Palermo-afferma.
-Buon per lei-affermo, poco mi interessano le persone del nostro paesino, ne frequento pochissime.
-Niente volevo informarti-la immagino ancora sorridere mentre corre per casa spogliandosi e indossando la tuta, lei odia stare in ghingheri.
-Grazie dell’informazione-sorrido, volevo cambiare discorso.
-Non ti sei visto con Michele?-chiede, si il mio migliore amico è un dentista e vive qui a Palermo, ha trovato subito lavoro dopo la laurea.
-Faremo colazione domani mattina prima che parto, oggi giornata impegnativa per lui-le dico.
-Hai sentito Matti?-domanda.
-Poco fa-risponde, Mattia si trova a Roma, studia all’accademia delle belle arti, corso di fotografia, in effetti mio fratello è davvero bravo, sono fiero di lui, sta già lavorando alla tesi nonostante sia solo a metà secondo anno.
-Devo preparare la cena tesoro, ci sentiamo domani e vedi di rimorchiare su-ride, sapendo bene la mia impossibilità a relazionarmi.
-Marty-sbuffo.
-A domani cucciolino-riattacca.
Improvvisamente la mia attenzione viene attirata da una brunetta che urla e indica la sua amica…
La sua amica è la ragazza del mio paese che si è laureata, la conosco di vista, era un’amica del ex di mio fratello.
In effetti è molto che non la vedo dalle nostre parti, è cambiata parecchio…Ai tempi delle scuole, quando io frequentavo il quinto e lei il primo, era molto paffuta e portava i capelli corti.
Ad oggi posso affermare che sia diventata davvero molto bella e fine, il vestitino rosso che indossa le sta molto bene.
E’ radiosa…Lo ero anche io a tempi della laurea triennale.
Si siedono al tavolo e improvvisamente la sua amica le sussurra qualcosa all’orecchio e lei si volta a guardarmi,  probabilmente la stavo fissando un po' troppo, inutile il solito impacciato; mi sorride e io distolgo subito lo sguardo…
-Cretino-mi rimprovero.
Chiamo il cameriere e poi velocemente esco dal locale.

POV. VIRGINIA
-Un tizio ti fissa-mi sussurra Lidia.
Io mi volto verso la direzione indicata e trovo solo ad un tavolo, un ragazzo davvero molto carino e con gli occhi particolarissimi, sono leggermente a mandorla, gli sorrido e lui distoglie subito lo sguardo.
-L’hai messo in imbarazzo-scherza Lidia.
Poco istanti dopo ci passa accanto con lo sguardo chino.
-E’ scappato-ironizza Elisabetta.
-Credo di conoscerlo-sussurro.
-Conoscerlo?-chiede Lidia sorpresa.
-Credo sia del mio paese-affermo.
Poco dopo il cameriere viene al nostro tavolo con un cocktail credo alla fragola e un bigliettino…
-Da parte di chi?-domando.
-Il ragazzo che è appena andato via-risponde.
‘’Alla triennale anche i miei colleghi mi hanno portato ad ubriacarmi, questo è il mio cocktail preferito, auguri dottoressa.
AF.’’
-E’ andato via senza che tu lo potessi ringraziare-afferma Lidia.
Tornate a casa quella notte non riesco a dormire, cerco su tutti i social quel ragazzo, sono convinta sia del mio paese…Mi ha incuriosito la cosa, non per altro, io il mondo maschile l’ho sempre considerato poco, ho obiettivi da perseguire ed a mio modesto parere i ragazzi, rubano solo tempo.
Durante la mia ricerca, non so come ma capito sul profilo di Martina Fossa, una ragazza simpaticissima, cugina di un ex di una mia compagna di classe Mattia Fossa, guardo le sue foto e trovo una foto con  Alex Fossa, il ragazzo del cocktail è il cugino di Martina e il fratello maggiore di Mattia.
-L’ho trovato-urlo.
-Cosa?-Elisabetta esce dal bagno con una della strane maschere che è solita farsi, impasticciata sul viso.
-Non urlare-Lidia mi lancia il cuscino.
-Alex Fossa, è del mio paese-sorrido.
-Il tipo del bar?-Lidia salta in piedi.
Le mostro il telefono.
-Sei una stalker-Elisabetta ride di gusto.
-Alex Fossa non ha sonno, ha appena accettato la tua richiesta d’amicizia-sorride soddisfatta Lidia.
-Che richiesta?-urlo
-Quella che tu hai appena mandato-mi fa l’occhiolino.
-Grande-Elisabetta le dà il cinque.
Alex Fossa: Piaciuto il cocktail?
-Mi ha scritto-urlo.
-Baby oggi è il tuo giorno fortunato-Lidia mi fa nuovamente l’occhiolino.
Angolo autrice
Salve :) Ringrazio chi è arrivato fin qui e spero che il prologo di questa storia sia di vostro gradimento.
E' tanto che non riuscivo a dedicarmi a personaggi nuovi, diversi da quelli per cui ci sono già altre storie...
Non so bene ancora dove mi porteranno Virginia ed Alex...Sarà una nuova avventura...Spero vogliate seguirmi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, lasciate qualche recensione su ;) 
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Se mi vedi ci sono ***


Se mi vedi ci sono 
POV.ALEX

-Che cazzo ho fatto?-guardo scioccato il  mio cellulare.
Si ok, Virginia Bettinelli è carina, si ok mi ha sorriso al bar, eh si ok mi ha mandato in piena notte la richiesta d’amicizia su facebook, ma io con le ragazze sono una frana, le ho offerto un cocktail scappando via due secondi dopo e adesso? Adesso le ho scritto e ho il cuore che va a mille.
Chiamo Martina poco mi importa che siano quasi le tre e mezza. Io necessito di un aiuto, non so cosa fare, non posso fare da solo!
-Tesoro è successo qualcosa?-mia cugina urla, in effetti una chiamata in piena notte, è parecchio ansiogena.
-No cioè si, sto in palla Marty-dico e noto come le mie mani siano sudate.
-Sono le tre e mezza Alex-Martina adesso ha assunto il ruolo da mammina che vuole rimproverarmi.
-Ho scritto a una-le dico.
-Seriamente mi hai chiamato per questo?-è sorpresa, lo avverto dal suo tono.
-Non so che fare, lei ha visualizzato e non risponde-inizio a camminare avanti e indietro per la camera del b&b in cui mi trovo.
-Alex hai 26 anni, sei un uomo adulto e di conseguenza io mi rimetto a dormire e te la vedi tu-non mi da il tempo di dire altro che riattacca.
-Che cazzo faccio?-mi domando decisamente in ansia.
Lei inizia a scrivere.
-Oh cazzo-lancio il telefono sul letto.
-Sembro una donnina isterica-sbuffo, quanto sono impacciato. Mattia se fosse qui con me mi prenderebbe sicuramente a schiaffi!
Il bip del mio cellulare cattura totalmente la mia attenzione…Ha risposto.
-E se mi manda a fanculo? Te lo becchi Alex, te lo becchi-dico e afferro il telefono.
Leggo dall’anteprima.
Virginia Bettinelli: Avrei voluto ringraziarti di persona, lo faccio adesso, grazie mille :) Sei stato molto gentile.
-Ti ha ringraziato Alex e ora che si fa?-sto sudando terribilmente, si è metà luglio, si c’è caldo, ma stasera io sto collassando, io non sono abituato a fare questo, io non ci so chattare con le ragazze.
Il cellulare prende a suonare è Martina.
-Ma chi è la tizia?-domanda senza dire altro.
-Virginia Bettinelli-le dico.
-Si è laureata oggi-dice.
-Si lo so, l’ho vista festeggiare con le sue amiche, le ho offerto un cocktail e ora le ho scritto- le racconto.
-Sono scioccata, tu Alex Fossa hai fatto tutto questo?-chiede e due secondi dopo scoppia a ridere.
-Non so perché l’ho fatto, ho fatto tutto d’istinto-mi butto sul letto. E’ vero per la prima volta nella mia vita ho fatto qualcosa senza riflettere troppo, senza considerare i pro e i contro.
-Benedetta sia questa ragazza, io la conosco, è simpatica, inoltre è una bravissima ragazza, all’antica e con sani valori, la ragazza perfetta per te-mia cugina si sta esaltando, lei ha sempre voluto trovarmi una ragazza, mi ha organizzato vari appuntamenti fallimentari, fallimentari perché io sto in silenzio e le tizie parlano di cose che poco comprendo, sono sempre incentrata su cose cosi frivole trucchi, vestiti e non hanno mai saputo coinvolgermi.
-Non correre-la ammonisco, adesso razionalmente parlando so che andrà male anche con questa Virginia, non ci conosciamo è vero, ma io sono cosi impacciato che manderò tutto a puttane.
-Flirtaci Ale, dai, scherzaci un po', giocaci, attira la sua attenzione, la cosa del cocktail è stata grande-sento mia cugina applaudire.
-Martina-roteo gli occhi.
-Ora posso andare a dormire serena, mio cugino non è un asessuato, gli piace una ragazza-la immagino sorridere soddisfatta.
-La smetti di dire cazzate? E poi non so se mi piace, cioè è carina ma…Martina-mi sento un cincinnino esaurito.
-Voglio risultati Alex Fossa, impegnati!-senza nemmeno poterla salutare, riattacca di nuovo.
Apro la chat e di getto scrivo ciò che mi viene in mente senza riflettere troppo.
Alex Fossa: Purtroppo dovevo scappare via, non c’è bisogno di ringraziarmi, ti ho riconosciuta, abbiamo frequentato la stessa scuola per un anno giusto?
Lei visualizza e risponde subito.
Virginia Bettinelli: Io ti ho riconosciuto grazie al fatto che conosco tuo fratello, devo essere onesta, non mi ricordo molto dei tempi della scuola.
-Eh ti pareva che non conoscesse Mattia-sbuffo.
Alex Fossa: Si tutti ricordano Mattia…
-Che cazzo ho detto?-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
Virginia Bettinelli: In realtà non dipende molto da te o da tuo fratello, io sono rincoglionita ahahaha.
Sorrido, sembra simpatica.
Io però non so che dire, di nuovo.
Alex Fossa: Già finiti i festeggiamenti?
Virginia Bettinelli: Domani torno al paese con le mie due amiche, dobbiamo svegliarci presto.
-Ma anche io torno domani, no non possiamo assolutamente incontrarci sul treno, non possiamo-inizio a sudare freddo.
Visualizzo, non rispondo e spengo il telefono.
POV. VIRGINIA
-Sono passati 10 minuti non ha più risposto-affermo.
-Si sarà addormentato-risponde Elisabetta.
Si in effetti sono quasi le 4:00 del mattino…
-Non avremmo dovuto parlare comunque-dico, mettendo il cellulare a caricare.
-Eccola-Lidia rotea gli occhi.
-Per quale motivo?-domanda Elisabetta.
-Io ho da fare, i ragazzi…-Lidia mi interrompe lanciandomi un cuscino contro.
-Sei una ragazza intelligente, puoi studiare e avere un ragazzo, e poi Fossa non ti ha chiesto di sposarlo, ci sta probabilmente provando, ma dico, giocaci, passa il tempo, una distrazione come un’altra, una conoscenza come un’altra-afferma Lidia.
-Non sono fatta per i giochi, speriamo che domani si scordi tutto e non mi risponda più-mi metto a letto.
-Hei-Lidia mi richiama.
-Che poi a guardarlo bene, non è niente di che-affermo.
-Lo fai sempre…-sbuffa Elisabetta.
-Ho sonno, dormiamo?-domando sorridendo.
-Ne riparleremo ok?-chiede Lidia.
So di cosa vogliono parlare, dell’unico ragazzo che mi è davvero interessato…E mi ha deluso, da quel giorno ho messo i ragazzi in fondo alla mia lista di priorità. Sono giovane, so che forse un giorno incontrerò qualcuno che mi incuriosirà, qualcuno a cui mi affezionerò, ma onestamente parlando credo davvero poco all’amore vero. Un tempo ero molto romantica, ma la società odierna ha fatto di tutto, per farmi smettere di credere a ciò.
Il mattino seguente sistemiamo velocemente le nostre cose, lasciamo la nostra casetta da universitarie e ci rechiamo alla stazione per prendere il treno.
-Non ti ha risposto ancora?-mi chiede improvvisamente Elisabetta.
-No, avrà dimenticato, era una chat come un’altra-sorrido.
Si in effetti dare corda a quel Alex per me era stato un errore, non voglio avere a che fare con i ragazzi, non voglio relazionarmi con loro, gran parte dei ragazzi è interessata solo ad una cosa e io sono fin troppo seria, mia madre lo dice sempre ‘’ figlia mia, vedendo te, si vedono con una fede al dito, sei la classica ragazza da matrimonio e non da una notte e via’’, probabilmente non vado bene per la società odierna, ma poco mi importa, sono fiera di me, di quello che sono…
E Alex Fossa è meglio mi stia lontano, lui sarà come tutti gli altri, è anche più grande di me, chissà quante ragazze avrà avuto…
-Tu non lo contatterai nemmeno sotto tortura vero?-chiede Lidia.
-Mi conosci bene tesoro-le faccio l’occhiolino.
Per me con Alex Fossa era giù chiusa, con Alex Fossa come qualunque essere maschile.

POV. ALEX
Io lo sapevo, lo sapevo che l’avrei beccata sul treno, vedo lei e le sue amiche arrivare allegre alla stazione, mi nascondo come posso, non voglio vederla, mi imbarazzerei, farei la figura dello scemo, non voglio…
La sfiga è che è anche piena estate, niente felpe o giubbotti che mi coprono…
Lei indossa un abitino arancione, ha una treccia laterale e sorride, fa smorfie, è cosi allegra e vitale…Metto di buon umore anche me.
Vorrei essere meno timido, vorrei andare lì, salutarla, aiutarla con la valigia, ma niente il solo pensiero mi fa accelerare il battito cardiaco.
-Sei un fallito Alex, un fallito!-mi rimprovero.
Mentre saliamo sul treno sto attento a non farmi beccare, mi siedo lontano da loro…Durante il viaggio apro la mia borsa e il mio blocco dei disegni, lascio che l’ispirazione mi travolga e disegno il profilo di una ragazza, una ragazza dallo sguardo dolce e dai ricci capelli…Esattamente come Virginia…Decido di risponderle.
Alex Fossa: Scusa per ieri sono crollato, buon rientro allora :)
Visualizza e non risponde…
Permalosa? Possibile si sia offesa per la mia non risposta di ieri sera?
In quel momento il mio cellulare suona, è Mattia.
-Fratellone-è fin troppo euforico, certe volte penso d’essere stato adottato, nella mia famiglia sono tutti terribilmente allegri, tutti tranne me.
-Matti-rispondo.
-Che è sta storia che tu scrivi alle ragazze?-chiede ridendo.
-Hai già sentito Martina?-sbuffo, nella mia famiglia non esiste privacy.
-Io Virginia la conosco, siamo usciti spesso nello stesso gruppo d’amici, potrei presentartela senza problemi-mi dice.
-Non voglio, tu e tua cugina stare correndo un po' troppo, si ok, è carina, si è vero, le ho scritto, ma non voglio sposarla domani eh!-lo ammonisco, so perfettamente d’essere uno sfigato, sono anni che entrambi vogliono trovarmi una ragazza…Ma non devono forzarmi a fare ciò che non voglio, è controproducente.
-Che vi siete detti ieri?-chiede mio fratello.
-Matti, non posso parlare è qui sul treno con me-sussurro, stando attento, non è detto che non mi becchi.
-Certo che non vuoi che te la presenti, state già tornando insieme a casa? Bravo il mio fratellone-mio fratello quasi urla per una gioia che non ha senso che provi, in quanto ha frainteso.
-Matti lei è con le sue amiche, io sono solo, mi sono anche nascosto se è per questo-mi vergogno a dire ciò, ma è la verità…
-Cazzo Ale ma dai-mio fratello sbuffa.
-Se devi prendermi in giro, riattacco, poi ieri sera io ho chiuso tutto senza rispondere, stamattina mi sono inventato d’essermi addormentato e lei ha visualizzato senza rispondere-dico.
-E’ una ragazza, le ragazze sono tutte permalose, va’ lì dove si trova lei, salutala-insiste Mattia.
-No, non sono fatto per queste cose, forse è meglio che non mi abbia risposto-affermo, amareggiato, sono così scocciato di quello che sono, così scocciato di non aver mai incontrato anche io quella persona speciale. Tutti in fondo sognano qualcosa di simile, tutti sognano di trovare quella persona che vada a completare il puzzle.
-Ale ascol…-lo interrompo.
-Ci sentiamo più tardi-senza permettergli di dire altro, riattacco.
Non voglio sentire la stessa storia, ‘’fai questo, dì questo, comportati così...’’.
Controllo un’ultima volta la chat di Virginia Bettinelli e noto che è online e continua a non rispondere.
-Benissimo-mi disconnetto e strappo via quel disegno.

POV. VIRGINIA
Il bip del  mio cellulare attira di più l’attenzione delle mie amiche,che la mia…
-E’ tornato-urla Lidia, facendo girare indignata una vecchietta non lontana da noi.
-Vedi tu che vuole-le passo il telefono.
-Si è addormentato, si è scusato e ti augura buon rientro-sorride.
-Cosa rispondi?-chiede Elisabetta.
-Nulla-riafferro il cellulare.
-Come nulla?-chiedono in coro.
-Non ho niente da dire-mi rimetto le cuffiette.
Elisabetta si avvicina e me le stacca dalle orecchie.
-Quando capirai che Luca era un idiota? Eri una ragazzetta e lui un idiota, non sono tutti così, perché non provi a…-interrompo Lidia.
-Non mi va, non sono fatta per queste cose, non sono interessata!-non voglio rovinare l’inizio delle mie vacanze discutendo di cose così inutili.
-Non sei fatta perché?-insiste Lidia.
-Perché non mi interessano-rispondo.
-Ma ci devi solo fare due chiacchiere-si intromette Elisabetta.
-Si poi magari continuiamo a parlare e uno dei due per non si sa quale ragione si affeziona all’altro e poi l’altro non corrisponde, uno dei due rimarrà deluso, e sono quasi convinta che potrei essere io quella delusa, perché sapete bene che io sono così! Tanto dura, ma tanto scema da credere a chiunque mi si avvicini, da affezionarmi con facilità e non mi va! Ora vado al bagno-le lascio lì e spero che al mio ritorno non si tocchi più il discorso, per me queste sono cose di poca importanza, sono cose che ho deciso di escludere dalla mia vita, a me va bene così…
Alla fine è stata Lidia a mandare la richiesta non io, io non l’avrei mai fatto!
Tornata dal bagno, il viaggio continua tranquillamente come anche il pomeriggio, non tocchiamo più quell’argomento.
La sera siamo nella mia verandina Lidia fa una videochiamata con la madre ed Elisabetta chiama la sua, loro sono entrambe di Siracusa, quindi sono lontane dai loro genitori. Sono qui da me per festeggiare la mia laurea domenica con tutti i miei parenti e goderci qualche giorno estivo insieme.
Io stesa sulla sdraio gironzolo su facebook…Un post di Alex Fossa cattura la mia attenzione…
‘’ Il privilegio di saper stare bene da soli, ti regala quello più pregiato: di poter scegliere con chi stare’’
Osservo per qualche istante il cellulare e metto mi piace…
Decido di rispondere.

POV. ALEX
Sono appena uscito dalla doccia quando sento il bip di Messenger.
E’ Virginia.
Virginia Bettinelli: Scusa, giornata impegnativa.
Alex Fossa: Finalmente a casa?
Virginia Bettinelli: Si e tu?
Alex Fossa: Anche io sono tornato oggi…
Virginia Bettinelli: Che fai?
-Non posso dirle che ho appena finito la doccia, magari passo per il classico caso umano, maniaco che le dice in chat che è nudo-parlo tra me e me.
Alex Fossa: Niente di che tu?
Virginia Bettinelli: Mi godo l’aria di casa :)
Alex Fossa: Fai bene :)
Lei visualizza e non risponde più...
-Ho sbagliato di nuovo?-mi domando.
Decido di mettermi a lavoro per la locandina dell’unica discoteca del mio paesino, ci sarebbe stata una serata a breve e volevano una grande pubblicità.
Provo a buttare la bozza di qualcosa, ma non riesco, sono distratto un po' da tutto, dal caldo, dalle zanzare…Da quel visualizzato senza risposta, perché fa così schifo la società odierna? Perché tutti ci facciamo condizionare da i social? Dalle visualizzazioni? Dai mi piace? Perché non riusciamo a dire le cose in faccia? Perché non sappiamo più fare due chiacchiere, i social sono la prigione per i timidi, quelli come me, non usciranno mai dal loro guscio, poiché vengono sempre protetti.

POV. VIRGINIA
-Come si risponde?-dopo venti minuti passati a fissare quel ‘’fai bene’’, mostro il telefono alle mie due amiche, che hanno finito le loro telefonate di rito con la famiglia.
-Hai risposto?-Elisabetta è molto sorpresa.
-Non lo so-sbuffo, odio fare le cose impulsivamente, eppure volevo farlo e l’ho fatto…
-Chiedigli cosa fa stasera-propone Lidia.
-Ok ormai andiamo di getto-afferro il telefono e digito.
Virginia Bettinelli: Che fai di bello stasera? :)
Alex Fossa: Lavoro te?
Virginia Bettinelli: Di cosa ti occupi?
Alex Fossa: Sono un grafico, ma qui a Gangi non faccio molto, mi occupo di volantini o locandine per la discoteca.
Virginia Bettinelli: Ahhh wow, serate in programma a breve?
-No e se passo per una solo interessata alla discoteca e alle serate?-urlo.
-Calmati, state parlando del più e del meno-mi riprende Lidia.
Alex Fossa: Non so ancora la data, ma sembra di si.
-E ora?-chiedo.
-Di getto cosa vorresti scrivere?-domanda Lidia.
-Scrivi e invia-mi incoraggia Elisabetta.
Virginia Bettinelli: Tu ci andrai?
-Il signor Fossa ti incuriosisce-Lidia mi regala un sorrisetto malizioso.
-Ho ricordato una cosa, oggi in treno-dico.
-Cosa?-chiedono le mie due amiche curiose.
-Una cosa buffa-sorrido.
-Racconta-urla Lidia.
-Credo sia successo quattro anni fa, ero a casa di una mia compagna di classe, dovevamo fare un power point per un progetto e io dovevo far pipì, quando ho aperto la porta del bagno ho trovato lui fuori dalla porta e ho urlato-scoppiamo tutte e tre a ridere.-Lui mi ha rassicurato dicendo che non voleva farmi niente, io imbarazzatissima ho aperto la porta e lui mi ha sorriso, è stato carino, tenero…Un po' come con il cocktail dell’altra sera-dico.
-Ma scusa cosa ci faceva a casa della tua compagna?-chiede Elisabetta perplessa.
-Credo sia un amico del fratello della mia compagna-rispondo.
-Si in effetti ha il viso tenero-Lidia fa un applauso. E mi piace che ti abbia colpito proprio questo-mi fa l’occhiolino.
-Non corriamo-le ammonisco.
Alex Fossa: Non mi piace molto la discoteca :/ tu ci andrai?
Virginia Bettinelli: Non so…Potremmo beccarci lì? Un modo come un altro per vedersi
-Oddio che ho fatto?-chiedo stupefatta, per me questo è troppo, io non ho mai implicitamente invitato un ragazzo.
-Vai così-Lidia esalta.
Alex Fossa: Bho se mi vedi ci sono.
-Se mi vedi ci sono?-chiedo alzando un sopracciglio.
-Che ?-chiede Lidia.
Io giro il telefono.
-Se mi vedi ci sono-ripete Elisabetta.
-Vedi, ho fatto troppo per quanto mi riguarda e non dovevo! Se mi vedi ci sono…-stacco la connessione e mi reco in camera.
Angolo autrice
Buonasera :) ecco un nuovo capitolo, che probabilmente vi annoierà, ma volevo mostrare come sia brutto ormai relazionarsi solo con i social, quanti fraintedimenti che si vanno a creare, proprio tra due persone che non si conoscono.
Tranquille per mi chi segue da un pò presto si tornerà al vecchio stile, anche Alex e Virginia si vedranno.
Se vi va lasciate qualche recensione, i feedback negativi e positivi sono sempre utili.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Vieni e cambiami la vita ***


 
Vieni e cambiami la vita
POV. ALEX

-Ma che cazzo di risposta è se mi vedi ci sono? Sono un coglione-sbatto il telefono contro la scrivania.
Mi metto a dormire. Almeno ci provo, mi giro fra le lenzuola per tutta la notte…
Il mattino seguente mi sveglio tardissimo e trovo in camera mia Mattia con in mano il mio telefono.
-Se mi vedi ci sono, davvero?-mi domanda.
-Tu non eri a Roma?-borbotto, risveglio di merda, con mio fratello che fa domande scomode.
-Ho finito la sessione fratellone e di solito torno a casa -mi risponde.
-Nessuno comunque ti ha dato il permesso di farti i fatti miei-lo fulmino.
-Invitala ad uscire, a prendere un gelato, fa’ qualcosa-mi dice.
-Non voglio, non mi va, lasciami perdere-mi alzo e gli stacco il telefono dalle mani.
-Lei ha fatto bene a non rispondere le hai dato una risposta di merda-continua.
-Non ti è chiaro il fatto che non voglio parlare di questa cosa? State prendendo troppo sul serio la storia di questa Virginia, Martina poco ci manca che sceglie le partecipazioni di nozze, si lo so, sono sfigato, si lo so, non so nemmeno come si bacia, ma lasciatemi perdere!-esco dalla mia camera.
-Ho preso 28 ad entrambi gli esami comunque-mi urla da dentro la camera.
Io mi faccio velocemente una doccia ed esco di casa.
Vado al bar vicino casa, ho voglia di un enorme coppetta di gelato al cioccolato, il cioccolato mette di buon umore e io al momento ho bisogno di una gigantesca dose di buon umore, mi sono svegliato con il piede sbagliato.
-Stamattina ti vedo pensieroso-afferma il proprietario del bar, grande amico di mio padre.
-Nottataccia e risveglio stressante, è tornato Mattia-rispondo.
-Fate sempre finta di odiarvi voi due-sorride.
In lontananza vedo Virginia e le sue amiche. E rischio dieci infarti di seguito, non può di certo vedermi dopo quella mia risposta pietosa.
-Io..-sento il panico possedermi.-Io devo nascondermi-mi inginocchio sotto il tavolo.
-Che diavolo fai?-chiede l’amico di mio padre.
-Nascondimi-lo supplico.
Le ragazze entrano e sembrano non notarmi…
Io svelto esco da sotto il tavolo.
-Il gelato te lo passo a pagare di pomeriggio-scappo via.

POV. VIRGINIA
-Dai un buon gelato al cioccolato ti farà sparire quel musone-afferma Elisabetta di fronte alla vetrina dei gelati.
-Guardate che non sto così per quello lì…Come si chiama?-mento ricordo bene il suo nome e ricordo perfettamente come la sua risposta mi abbia indispettito, mi offri un cocktail e scappi, mi scrivi e se implicitamente ti invito a vederci mi rispondi ‘’se mi vedi ci sono’’ che razza di comportamento…
-Guarda che non ti crediamo nemmeno un po'-Lidia mi fissa con il sopracciglio alzato.
Io mi volto verso l’uscita del bar e mi sembra di vedere un ragazzo di schiena che somiglia davvero tanto ad Alex Fossa. Questo ragazzo sta davvero diventando una paranoia per me!
Arrabbiata mi volto! Non voglio vederlo…Idiota! Anzi spero che caschi per terra!
-Per me Alex Fossa non esiste, ecco se in questo preciso momento lui mi comparisse davanti io farei finta di non vederlo!-affermo acida.
-Sei troppo arrabbiata per noi poterti credere-dice Elisabetta.
-Il gelato deve essere al cioccolato o al veleno? Ragazze quella con Alex è stata una chat stupida, una chat come un’altra che si intrattiene con chiunque…E’ finita a cavolo, eh vabbè-dico.
Spesso durante la giornata controllo il suo accesso, è sempre connesso…Non accenna minimamente a scrivermi o a scusarsi per la risposta da idiota.
-Andiamo al pub?-chiedo alle mie amiche dopo cena.
-Vai ci sto!-urla Lidia entusiasta.
Voglio divertirmi e non pensare a queste cose così stupide, è vero io non vengo colpita da nessuno, stranamente senza un motivo apparente Alex Fossa l’aveva fatto, ma nulla, è come gli altri se non peggio, vuole solo giocare, passare tempo, io sono seria, non voglio un ragazzo, i ragazzi rubano tempo dagli obiettivi professionali, se proprio dovessi stare con qualcuno questo dovrebbe riuscire in un’impresa impossibile, farmi perdere la testa, non è il caso del signor Fossa, signor Fossa che finirà presto nel dimenticatoio.
Con le ragazze prendiamo subito da bere e ci lanciamo in pista.
-Spero di conoscere qualcuno di carino-afferma Lidia.
-Ti noteranno di sicuro-le faccio l’occhiolino, entrambe le mie due migliori amiche sono bellissime ragazze.
Mentre balliamo vedo entrare Mattia Fossa. Faccio un sonoro sospiro.
-Cosa hai visto?-domanda svelta Elisabetta, a cui non si può nascondere nulla.
-Il fratello minore del signor Fossa-roteo gli occhi.
Lidia scoppia a ridere.
-Ti urta a questo punto?-chiede.
-Non mi piacciono i ragazzi maleducati!-rispondo.
-E’ il ragazzo con il pizzetto?-chiede Elisabetta.
Io annuisco.
-Ti fissa-afferma Elisabetta.
Io sorrido.
-Giochiamo-mi sistemo il vestitino.
-Come giochiamo? Che vuoi fare? Non fare cavolate, dai Alex non lo conosci, la risposta è stata da scemo, ma magari è impacciato, magari voleva fare il misterioso-Lidia cerca di fermarmi, ma io non sento ragioni.
Un grande difetto di Virginia Bettinelli è proprio questo, sono molto, molto impulsiva.
-Ciao Mattia-mi siedo nello sgabello accanto al suo.
Lui mi sorride.
-Ti offro da bere Virginia?-chiede.
-E’ un abitudine dei fratelli Fossa-sussurro.
-Come?-chiede sorridendo.
-Sto a posto cosi-gli faccio l’occhiolino.
-Mi presti un attimo il cellulare?-mi domanda.
-Non hai credito?-chiedo sorpresa da quella domanda…
-Hai indovinato-mi fa l’occhiolino.
Io gli consegno il mio cellulare, lui digita qualcosa e poi me lo ripassa.
-Hai mandato un messaggio?-chiedo, proprio quelli non li avevo gratis.
-Ti ho salvato il numero di mio fratello, ti reputo una ragazza intelligente, lui è impacciato, ti ha dato una risposta di merda, ma non voleva, non sa scusarsi, tu mi sembri più sveglia, se ti incuriosisce e non vuoi giocare, contattalo-mi sorride.
-E’ stato antipatico-rispondo.
-Non lo è, è molto timido Virgi, siamo completamente diversi io e lui-mi spiega.
-Dovrei cercarlo dopo il suo ‘’se mi vedi ci sono’’?-chiedo, quanto mi brucia quella frase.
-Non ti obbligo, scegli tu, buona serata-detto questo mi lascia sola…
-Cosa vi siete detti?-le mie migliori amiche mi raggiungono.
-Ragazze io mi faccio un giro qui fuori, ci vediamo tra un po'-dico, uscendo dal locale…
Mi siedo su un muretto all’aria aperta ad osservare un cielo meraviglioso, con una luna che lascia mozzafiato.
Nella rubrica mi metto a cercare il nuovo contatto…
Alex Fossa.
Guardo la sua immagine di whatsapp, è una foto in spiaggia mentre fa una faccia buffa, sorrido…

POV. ALEX
Sono steso sul letto a soffrire il caldo in silenzio, quando mi arriva un messaggio…
-Non rispondo-affermo ad alta voce.
Arrivo un altro messaggio.
-Chiunque tu sia è inutile che insisti-sbuffo.
Un altro messaggio…
-Non c’è due senza tre-afferro il cellulare.
E’ un numero che non conosco, ma il viso presente nell’immagine di whatsapp non mi lascia dubbi.
Virginia Bettinelli.
Virginia Bettinelli: Partiamo dal presupposto che non scrivo ai ragazzi, non mi piace farlo, assolutamente!
Virginia Bettinelli: Non avrei dovuto farlo nemmeno con te…’’Se mi vedi ci sono’’, stai dicendo sul serio?
Virginia Bettinelli: Il tuo numero me l’ha scritto tuo fratello con inganno, io non lo volevo.

Io sorrido, ucciderò Mattia, ma sorrido…Virginia Bettinelli mi sa di ventata d’aria fresca…Poteva non scrivermi nonostante Mattia, eppure l’ha fatto e questo forse significa minimamente qualcosa.
Di getto scrivo tutto ciò che mi passa per la testa.
Alex Fossa: Cara Virginia Bettinelli dire che sono un disastro è dire poco, non so mai che dire, mi imbarazzo con poco, se mi agito balbetto e mi sudano le mani…La risposta è stata pessima è vero, ho lanciato il telefono lontano da me, ho riconosciuto subito l’errore, ma sono una frana anche con le scuse. Possiamo ricominciare, mi chiamo Alex Fossa ho 26 anni, sono un grafico sfigato che non trova lavoro, i disegni mi permettono di comunicare, quando non riesco con le parole uso quelli, mi piacciono tanto i gatti, ma mio padre è allergico e quindi non ne ho mai potuto avere uno…Mi piace la musica rock, avrei voluto imparare a suonare la chitarra, ma sono pigro e quindi alla fine non ho mai imparato, odio la palestra e odio chi fa sfoggio del proprio fisico perfetto, a me piace mangiare e cucinare, le lasagne sono il mio pezzo forte. Per tanti sono un tipo noioso e forse sarà cosi, ma poco mi importa, esclusa la mia timidezza mi piaccio. E scusa davvero per la pessima risposta, non amo la discoteca, ma in un modo o in un altro possiamo beccarci altrove.
Invio due secondi dopo mi butto sul letto e mi sento morire…
Ma lo ammetto sono fiero di me, non è da me parlare cosi tanto, non è da me condividere con qualcuno osservazioni su di me e su quello che mi piace fare. Virginia non so perchè, ma riesce a farmi parlare…

POV. VIRGINIA
Leggo il suo messaggio 3 volte prima di iniziare a digitare…
Virginia Bettinelli: Io sono Virginia Bettinelli ho 22 anni e mi sono laureata da pochissimo in scienze e tecniche psicologiche, sogno di diventare un giorno una grande psicoterapeuta, il pensiero di poter aiutare gli altri, di poterli sostenere, mi rende felice. Amo anche io i gatti, ne ho due, sono cosi adorabili…Li amo follemente. Avrei sempre voluto imparare a disegnare, ma sono una frana, qualcosa di terribile, Botticelli a vedere un mio disegno impallidirebbe, in compenso sono abbastanza brava a scrivere, le mia amiche adorano leggere le mie storie, però ci sono cose che non faccio leggere a nessuno, i miei flussi di pensieri, il mio mondo interno che non condivido con tutti…Non mi piace il rock, per niente, ascolto il pop, ma non ho cantanti preferiti o cose simili, non sono una grande amante di serie tv, mi annoiano tutte dopo un po', ho tanti film preferiti quindi non te li elenco, per non allungare troppo il brodo…Comunque mi farebbe davvero piacere ‘’beccarti’’ da qualche parte.
PS. Nelle chat sono spavalda, sotto sotto sono timida anche io.

Alex Fossa: Virginia non voglio vedere nemmeno io mai un tuo disegno ahahaha
Io sorrido.
Virginia Bettinelli: Non voglio sentire musica rock!
Alex Fossa: Però potresti assaggiare un giorno le mie lasagne ;)
Virginia Bettinelli: Io porto il dolce, ho dimenticato di dire prima che sono una grande, scegli tu ;)
Alex Fossa: Sono goloso di cioccolato ;)

-Sorridi al telefono cos’è successo?-nemmeno mi ero resa conto che le ragazze mi avevano raggiunta.
-Hai fatto pace il Fossa maggiore?-chiede Lidia.
Io annuisco sorridendo.

POV. ALEX
-Hai il telefono in mano e sorridi, immagino che la signorina Virginia Bettinelli non si sia fatta attendere molto-mio fratello mi raggiunge.
-Non dovevi darle il mio numero-lo ammonisco.
-Mi è piaciuto essere il cupido della situazione-mi fa l’occhiolino.
-E’ un peperino-sorrido.
-Si la conosco, è venuta da me con aria minacciosa-scoppia a ridere.
-Ha il viso così…-mi interrompe.
-Ti prego risparmiami i tuoi commenti da critico d’arte-sbuffa buttandosi accanto a me sul letto.
-Ho paura ad incontrarla, farei la figura dello stupido-sbuffo.
-Non è detto, magari lei ti mette al tuo agio-risponde.
-O magari mi agito talmente tanto da fare mille casini-affermo.
-Vi dovete vedere domani?-mi chiede.
-No nessuno ha proposto nulla, stiamo scherzando-gli rispondo.
-Allora non farti paranoie inutili-mi ammonisce e fa bene, devo prendere questa storia con Virginia come viene senza troppe ansie e paranoie.
-Non so baciare-affermo fissando il soffitto, peccato non riesca a non farmi paranoie.
-E’ una cosa naturale, forse si sarai un po' impacciato, ma appena capisci il meccanismo andrai alla grande, io sono famoso per essere un gran bravo baciatore e buon sangue non mente-mi fa l’occhiolino.
-Come le dico che a 26 anni non ho mai avuto una ragazza?-chiedo, questa cosa mi imbarazza e non poco…
-Esattamente come le dici che ti piace il verde e non il giallo, se lei è la persona giusta, se lei saprà metterti a tuo agio, verrà tutto naturale-mi sorride.
-Per non parlare del resto io sono un ragazzo e non ho mai…-arrossisco e interrompo il mio discorso.
-Non credo che Virginia voglia Rocco Siffredi, fratellone non è un handicap l’essere vergini anzi…Non hai trovato la persona giusta, non è un male, non bisogna darsi a tutti per lo sfizio di…-lo interrompo.
-Queste cose le so, però lei è cosi carina, avrà avuto tanti ragazzi, magari molto bravi…Io invece…-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
-Tu ti stai facendo troppe paranoie-mi ammonisce nuovamente.- Prendi questa cosa come viene, stato solo flirtando su whatsapp ancora…-cerca di rassicurarmi.
Il bip del mio cellulare attira la nostra attenzione.
-La tua principessa-sorride.
Virginia Bettinelli: Sono a casa, mi strucco e vado a nanna, buonanotte :)
-Dai una buonanotte neutra, nessun bacetto, lei non vuole correre, tu ti fai troppo paranoie, sembri una donnina isterica-Mattia se la ride.
-Scemo-gli do un pizzicotto.
Alex Fossa: Buonanotte :)
-Domani dovrei scriverle?-chiedo.
Lui scoppia in una fragorosa risata.
-Se ti fa piacere sentirla si, sennò no, non avete nessun contratto, free fratellone-mi dice.
-Ci provo-sospiro.

POV. VIRGINIA
Alex è impacciato, però carino e simpatico, mi piace scambiare qualche chiacchiera con lui, ha un grande senso dell’umorismo ed è molto attento a ciò che dico.
-Stiamo correndo?-domando alle ragazze.
-Ma state parlando del più e del meno su- Lidia mi ammonisce mentre si libera del abitino.
-Chiacchere amichevoli senza impegno, tranquilla-mi rassicura Elisabetta.
-Secondo voi quante ragazze ha avuto?-chiedo.
-Eh bho tesoro è del tuo paese mica del mio, dovresti possedere qualche informazione al riguardo-risponde Lidia.
-Io non l ho mai considerato molto quindi non so, secondo me non ne avrà avute molte, ma una importantissima si, la  terribile ex, quella che non dimentichi-affermo mangiucchiandomi le unghie.
-Perché ti stai facendo paranoie su questa ipotetica ex?-chiede Elisabetta.
-Perché lui mi confronterà a lei ed io in 22 anni ho dato solo un bacio a stampo a un tizio di cui non ricordo il nome, in discoteca, totalmente brilla-affermo.-Lui magari si aspetta una ragazza sveglia, preparata e non impacciata da quel punto di vista-inizio a camminare per la camera.
-Secondo me se dovesse succedere qualcosa tra voi, a lui faresti tantissima tenerezza, sei cosi dolce quando sei cosi impacciata-Lidia mi da un pizzicottino sul naso.
-Magari va a finire che gli do una testata sui denti-mi butto sul letto  e piagnucolo.
-Oggi pomeriggio era finito tutto, ora si parla già di primo bacio-Lidia ride di gusto.
Io le lancio contro il cuscino.
-A me piace è molto carino, è il mio tipo fisicamente, ha dei begli occhi e poi è anche simpatico e scherzoso-sorrido.
-E allora non farti paranoie e goditi questa conoscenza-Elisabetta mi sorride dolcemente.
-Vedremo, vado a lavarmi i denti-vado in bagno.
Mentre mi lavo i denti canticchio una canzone dei The Giornalisti…
-Vieni e cambiami la vita?-chiedono ridendo le mie due migliori amiche davanti alla porta del bagno.
Angolo autrice
Salveeee :) che mi dite?? Vi piace il capitolo? Vi piacciono i miei due paranoici Virginia e Alex? 
E poi non adorate Mattia??? Ho in mente tante cosine anche per lui.
Attendo vostri commenti dolcezze <3
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La notte più bella della mia vita ***


La notte più bella della mia vita
POV. ALEX

Il mattino seguente mi sveglio di buon umore, è raro per me, solitamente ho sempre il musone.
-Che sorrisone, a cosa lo dobbiamo?-domanda mio padre.
-E’ una bella giornata-sorrido ancora.
-Ieri Nino mi ha detto della tua strana condotta al bar, sono entrate delle ragazze, per caso…-Mattia lo interrompe.
-Si papi, si chiama Virginia Bettinelli è la figlia di quel simpatico falegname che ci ha fatto il mobiletto del salotto-io roteo gli occhi, mio fratello è un pettegolo.
-Sei un pettegolo-lo fulmino.
-La conosco di vista, è proprio una bella ragazza, ma non è piccolina per te Alex?-chiede mio padre.
-Piccolina? Ha 22 anni e io 26 mica 50-sbuffo.
-Papino si irrita facilmente quando gli parli della sua Virginia, è innamorato perso-Mattia mi prende in giro.
- La Virginia che secondo te amo follemente, non mi ha ancora visto e sicuramente non mi cagherà più quando succederà-lavo la tazzina del mio caffè.
-Invitala a cena-mi consiglia mio padre.-Io con la mamma ho fatto cosi-sorride teneramente ricordando mia madre.
-E lei ha accettato subito?-chiedo.
-No mi ha rifiutato tantissime volte, alla fine un giorno mi ha visto passeggiare con un'altra, è venuta da me e mi ha baciato sulle labbra, da quel giorno non ci siamo più lasciati-mio padre ha gli occhi lucidi, la mamma gli manca ogni giorno di più…Si amavano immensamente. Per me sono un esempio.
Io sogno qualcosa di simile, un amore grande, immenso…Una famiglia numerosa e tanta gioia, sono cresciuto con questo ideale e questo grande desiderio.
-Magari se Virginia ti rifiuta poi fa come la mamma, viene da te e ti bacia all’improvviso-sorride Mattia.
-Tu piuttosto? Nessuna fidanzata?-chiedo.
-‘’Megghiu sulu ca mali accumpagnatu’’ (meglio solo che male accompagnato)-mio fratello ride di gusto.
-Incoerente fratellino dai il mio numero a Virginia e poi te ne esci con questo proverbio-gli scompiglio i capelli.
-Io ho avuto parecchie ragazze, tu devi fare le tue esperienze piccolo-mi prende in giro.
-Vado un po' a lavorare-vado in camera e mi metto di fronte al computer…
Il bip del mio cellulare all’improvviso mi distrae.
Virginia Bettinelli: Buongiorno signor Fossa :)
Sorrido…
Alex Fossa: Mi dà del lei? Buongiorno anche a lei signorina Bettinelli :)
Virginia Bettinelli: Cosa fa?
Alex Fossa: Butto giù qualche idea per un lavoro e lei madame?
Virginia Bettinelli: Stesa sul letto con la voglia di alzarmi pari a 0.
Alex Fossa: La chiamerò miss pigrizia allora da oggi in poi :P
Virginia Bettinelli: E io la chiamerò mister vivo solo di lavoro :P
Alex Fossa: Niente mare con le amiche oggi?
Virginia Bettinelli: Oggi no, stasera ci sarà la mia festa di laurea, dobbiamo fare cose da donne, parrucchiere, estetista…
Alex Fossa: Giornata impegnativa allora…
Virginia Bettinelli: Non vedo l’ora di mangiare la torta questa sera :P
Alex Fossa: Golosona ahahaha come l’hai scelta?
Virginia Bettinelli: Cioccolato ovunque Alex, ovunque
Alex Fossa: Giochi sporco, io non potrò mangiarla e il cioccolato e il mio punto debole
Virginia Bettinelli: Le ragazze mi chiamano, ci sentiamo più tardi magari…
Alex Fossa: Buona giornata :)
Virginia Bettinelli: Anche a te :*
-Ehilà vedo una faccina con un bacetto, siamo al passo successivo-Mattia mi fa saltare in aria.
-La smetti? Non devi spiarmi e non devi metterti in mezzo-sbuffo.
-E se io sapessi dove si terrà la sua festa di laurea? E se ci imbucassimo a fine serata? Non ha affittato tutto il locale, abbiamo libera entrata-mio fratello mi fa l’occhiolino.
-Desideri proprio che io mi fidanzi eh? Sei diventato anche uno stalker scopri in che locale si tengono feste, distribuisci il mio numero-lo fulmino.
-Voglio che ti smuovi Alex, a me Virginia piace, è simpatica, bella, intelligente e con un bel caratterino, potreste funzionare-mi dice.
-Ho paura di fare  una brutta figura-ripeto per la millesima volta.
-Dai Alex, inoltre ho notato una delle sue amiche ieri sera-mi fa l’occhiolino.
-Quale delle due? –chiedo.
-Capelli castano chiaro-dice.
-Credo si chiami Elisabetta-rispondo.
-Bene, vieni con me, io voglio vedere Elisabetta-si butta sul mio letto.
-Se riesco a finire il progetto ok-rispondo.
-Impegnati allora-mi ammonisce.
Il bip del mio cellulare cattura di nuovo la nostra attenzione.
-Di nuovo lei?-chiede malizioso il mio malefico fratello.
Non è Virginia, ma una certa Ylenia Andreozzi.
-E’ un’altra-affermo sorpreso.
Mattia velocemente mi raggiunge.
-Un’ altra? Fratellino fai furore per ora-afferma.
Apro la chat.
Ylenia Andreozzi: Ciao Alex :) piacere Ylenia, scusami se disturbo e non prendermi per sfacciata, ti ho aggiunto tempo fa e da un po' ti seguo con attenzione, le tue opere sono davvero bellissime, ti ho scritto per complimentarmi :)
-Ci sta palesemente provando, dai-Mattia se la ride.-Guardiamo le foto-afferra il mio telefono e va sul suo profilo.-E’ di Roma e ha delle gran belle tette-gira il telefonino.
E’ una ragazza carina, pelle chiarissima, capelli castani lisci, portati sulle spalle, labbra carnose, eh si almeno una quinta di reggiseno.
-Quasi quasi quando torno a Roma me la faccio-Mattia mi fa l’occhiolino.
-Mattia-gli do un pugno sul ginocchio.
-Rispondile-mi incoraggia.
-E Virginia?-domando.
-Mica la stai tradendo, rispondi ad Ylenia su, è bona-Mattia continua a ridersela.
Alex Fossa: Ciao Ylenia, piacere, tranquilla nessun disturbo e grazie per i complimenti :)
-Chiamiamo Marta, dobbiamo raccontargli della nuova conquista-Mattia compone il numero di nostra cugina, mentre io lo guardo male, ho una famiglia di terribili pettegoli .

POV. VIRGINIA
-Gli hai mandato anche il buongiorno-Lidia mi prende in giro.
-A me piace,  l’ho ammesso ormai, a me i ragazzi non mi colpiscono mai, tutti fotocopie, tutti idioti senza cervello interessati soltanto ad una cosa,  ma lui, lui mi ha colpito subito, il suo sguardo tenero, mi piace perché è impacciato, è un bravo ragazzo e poi a me non piace parlare con i ragazzi, con lui mi viene terribilmente naturale-sorrido e non mento, ieri sera sono andata a letto di buon umore…E’ bello parlare con qualcuno e trovarsi bene.
-Anche il fratello è carino-afferma improvvisamente Elisabetta.
-Cosa hai detto?-chiediamo in coro ridendo io e Lidia, Elisabetta è peggio di me certe volte, i ragazzi nemmeno li vede…Mattia deve averle fatto proprio un bel effetto.
-Si è carino-arrossisce.
-E’ anche un bel tipo, un peperino-dico.
-Il ragazzo perfetto per Lidia che invece è cosi pacata e tranquilla-continua Lidia.
-Magari posso mettere una buona parola con il mio futuro cognatino-affermo ridendo.
-Cognatino?-chiede Lidia ridendo.
Tutte e tre scoppiamo a ridere.

POV. ALEX
Non so come, ma quella sera mio fratello riesce a convincermi, siamo fuori il locale dove si sta svolgendo la festa di Virginia.
-Ho l’ansia-continuo a fare avanti e indietro di fronte all’entrata.
-Andrà bene, le sorridi e parlerete normalmente-Mattia cerca di rassicurarmi.- Ti sei messo pure la camicia nera da ragazzo dannato, sei bono fratellone-se la ride.
-Non ridere mi agito di più, mi manca l’aria-mi sventolo.
-Sei esagerato-mio fratello mi osserva disgustato.
-Ci sono i suoi parenti, farò una bruttissima figura Mattia, no no non posso entrare-mi dirigo di nuovo verso la macchina.
-Io ci vado, voglio vedere la sua amica-mi dice lui.
-Ma non capisci che farò una figuraccia e lei non vorrà più vedermi?-domando.
-Alex entra lì dentro, sorridi e non pensare al fatto che lei ti piace, sarai più disinvolto sicuramente-mi dice.
Io mi fermo a riflettere…Nella mia vita non ho mai rischiato nulla, ogni passo è stato pesato, ponderato…Certe volte ho pensato d’essermi privato di vivere…
-Ok entriamo-come si dice carpe diem? Si forza cogliamo questo attimo, ha ragione mio fratello mi sono anche messo la camicia e io le odio…
Entriamo nel locale mentre lei sta tagliando la torta, la osservo da lontano, sorride felice, i genitori la guardano orgogliosi, le amiche mi notano e si danno vari pizzicotti…
-Le amiche ci hanno visti-sorride soddisfatto Mattia e le saluta con la manina, le tizie sbarrano gli occhi ed Elisabetta arrossisce.
-Non fare lo scemo con la sua amica, perché se combini qualcosa lei potrebbe pensare che io sono come te e io invece…-balbetto.
-Tu devi rilassarti-mi dà una pacca sulla spalla.
Mi volto a guardarla e lei lo stava già facendo…Mi sorride, esattamente come la prima sera al bar, io cerco però questa volta di non distogliere lo sguardo.
-Sediamoci-Mattia mi richiama.
Qualche minuto dopo Virginia mi viene incontro con una mega fetta di torta.
-Mattia ci lasci soli?-chiede a mio fratello senza nemmeno salutarlo.
Io sorrido, mi piace questa sua sicurezza.
-Certo tesoro-mio fratello le fa l’occhiolino e si allontana.
Lei si siede accanto a me.
-Ammettilo sei qui per la torta-mi sorride e io lo ammetto, non capisco più niente.
E’ bella e profumata…
Molto profumata.
Molto bella.
-Bella-sussurro.
-Si la torta è bella e mi auguro anche che sia buonissima, ne ho portato una mega fetta per due-afferra una forchetta.
-Vuoi mangiare nel mio stesso piatto?-domando interdetto.
-Non vorrai dirmi che questa gran fetta la mangi da solo-mi sorride, che ha un sorriso stupendo l’ho già detto?
Io resto impalato, non parlo.
-E’ imbarazzante, mi stai fissando-dice.
-Scusa-abbasso lo sguardo.
Lei prende un boccone di torta.
-Apri la bocca?-mi sorride ancora e io mi sento davvero confuso.
-Che vuoi fare?-chiedo.
-Ti faccio l’elicottero cosi apri la boccuccia?-chiede ridendo.
Io sorrido, sorrido di cuore…
-Mi imbarazzi-ammetto.
-Allora questo pezzo lo mangio io-in un secondo addenta la torta.
Io la osservo, mi piace la sua espressione soddisfatta…Mi piace lei e tanto.
-Sembra buona-affermo.
-E’ ottima Alex-sorride pienamente soddisfatta.
-Mi piace il mio nome pronunciato da te-le dico, arrossendo, cosa non mi piace di lei non l’ho capito...Mi piace tutto, mi piace tutto da morire.
-Alex io devo occuparmi dei miei parenti, ma dopo io e te ci facciamo un giro ok?-mi chiede, io annuisco.
-Allora?-Mattia immediatamente mi raggiunge.
-Ci facciamo un giro-dico.
-Come va? Come ti trovi?-mi chiede.
Io la osservo mentre abbraccia una vecchina, che immagino sia sua nonna.
-Benissimo-sorrido di cuore, ancora una volta, Virginia mi fa bene.
-Bravo fratellone-Mattia mi da uno schiaffetto.
Mezz’ora dopo io e Virginia usciamo dal locale…
In silenzio ci mettiamo a passeggiare.
-Ci sediamo lì?-improvvisamente lei indica un muretto.
Ci sediamo e nessuno dei due parla, io sento il cuore a mille, lei si punzecchia le mani, percepisco il suo nervosismo.
-Il cocco mi fa schifo-afferma all’improvviso.
-Come scusa?-chiedo.
-Non mi piace il cocco, tanti lo amano, ritengono che abbia un sapore fresco a me  fa venire la nausea-mi dice, io sorrido, è un suo buffo modo di rompere il ghiaccio.
-Io odio la camomilla-le dico.
-Nemmeno a me piace, anzi mi fa proprio male, se ne prendo un goccetto dormo come un ghiro-mi racconta.
-L’unico dolce che detesto sono le cheesecake, odio il sapore del formaggio spalmabile con altro-le dico.
-Non piacciono nemmeno a me in effetti, però ne faccio una davvero buona con le pesche, magari se la provi piace anche te-sorride contenta.
-Ci tengo allora-ricambio il suo sorriso.
-Dimmi altro, raccontami qualcos’altro, voglio conoscerti, mi piace quando parli-parla velocissimo.
-Una domanda a testa ti va?-propongo.
-Perfetto-fa un applauso tutta contenta e io sorrido felice, Virginia è cosi dolcemente spontanea.
-Come mai hai scelto psicologia?-domando.
-Ho letto a 11 anni un libro di Freud per sbaglio, mi sono innamorata della psiche, di tutto quel mondo oscuro che si racchiude in noi, poi però studiando ho capito che Freud non mi fa così impazzire, diciamo che lo reputo un genio, un genio però ormai superato-mi spiega.-Tu perché hai scelto grafica?-chiede.
-Parlo poco e i disegni mi permettono di comunicare, sono sempre stato molto introverso, il mio lavoro mi rende pienamente felice, perché sono libero di esprimermi, inoltre ho sempre avuto una grande fantasia e creatività-le dico.-Hai detto che non hai cantanti preferiti, nemmeno una fissa per ora?-domando.
-Mi piacciono molto i The Giornalisti, trovo il loro romanticismo decisamente singolare-risponde con aria sognante.
-Sei una tipa romantica?-chiedo.
-Tocca a me-mi ammonisce ridendo.
-Mi perdoni madame-sorrido.
-Ti sei mai innamorato?-mi guarda negli occhi, io distolgo subito lo sguardo.
-No e tu?-chiedo.
-Nemmeno-risponde.
-Prossima domanda-sorrido, per lo meno non ha un fantastico ex fidanzato di cui aver paura, non è mai stata innamorata.
-Scegli tu una cosa da dirmi, libera scelta-afferma.
Io rifletto qualche istante…
-Mi manca spesso mia madre, non so se sai che lei è venuta a mancare…Ha avuto un infarto quando io avevo 10 anni, l’ho trovata io stesa sul pavimento della cucina, è stato terribile…Il giorno più brutto della mia vita…Anche i giorni a seguire non sono stati belli, ho smesso di parlare a causa dello shock…Nessuno psicologo è riuscito a farmi parlare, sai chi ci è riuscito?-chiedo sorridendo.-Mattia, un giorno mi ha rubato il mio blocco dei disegni, ho ricominciato a parlare urlando il suo nome, mio fratello è tutta la mia vita, gli voglio così bene che non si può spiegare-sento gli occhi pizzicare, parlo poco della mia famiglia…Eppure lei mi fa sentire compreso, ascoltato, accettato, la osservo anche lei ha gli occhi lucidi, è dolce, buona e si sente…Ti investe con la sua bontà, è una di quelle persone che lo senti subito, non potranno mai farti male…
-Sei così dolce-mi bacia la guancia.
-Io non parlo mai di queste cose, tu però…Tu mi fai sentire bene-ammetto.
-Posso un'altra domanda?-chiede.
-Non tocca a me?-domando.
-Certo certo-mi sorride.
-Sei felice di essere qui con me adesso? Stai bene?-chiedo.
Lei annuisce, regalandomi un altro bellissimo sorriso, è cosi solare…
-Tocca a te-dico.
-La conosci qualche canzone dei The Giornalisti?-chiede.
-Non è il mio genere, mi spiace-rispondo.
Lei si solleva e mi porge la mano.
-Che vuoi fare?-domando interdetto.
-Ballare-sorride contenta.
-Senza musica?-chiedo alzando un sopracciglio.
-Canto io, sono stonata, ma canto io-mi tira in piedi.
-E cosa canti?-chiedo, lei si stringe a me e io sento il cuore battere ovunque…Mai in vita mia ho provato sensazioni cosi forti…
-Una canzone dei The Giornalisti che mi fa pensare a te-si stringe ancora di più a me.-Il tuo cuore va a mille-afferma.
-E’ per te, cioè sei tu, perché ci sei tu-balbetto arrossendo.
Lei si avvicina al mio orecchio mentre iniziamo a muoverci e mi sussurra credo il ritornello della canzone…
-C’è bisogno dell amore ed in un po' di sale grosso in cucina, c’è bisogno di star male per capire quanto è corta la vita, vieni e cambiami la vita, vieni e cambiamela tu. Così posso finalmente seppellire la pioggia e fare tutto quel che ho sempre fatto ora anche con te…-le nostre labbra sono molto vicine.
Io sento che a breve mi verrà un infarto…Lei lievemente poggia le sue labbra sulle mie, è un castissimo bacio a stampo, ma posso affermare che per me al momento non esiste nulla di più bello e questa, questa è la notte più bella della mia vita che ricorderò per sempre.
Angolo autrice
Buonasera mie care <3
Ditemi che amate Alex e Virginia come li amo io? *.* sono due zuccheriniiiiiiii , eh niente non aggiungo altro, aspetto i vostri commenti.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Buffo destino ***


Buffo destino
POV. VIRGINIA

Apro la porta della mia camera e sul mio letto, sveglissime, trovo Lidia ed Elisabetta.
-Devi raccontarci tutto-afferma Lidia.
Io sorrido come un ebete e mi butto sul letto di Elisabetta.
-Siamo super curiose-Elisabetta mi raggiunge immediatamente.
-Non mi è mai successo ragazze-continuo a sorridere.
-Ma cosa?? Parla ti supplico o inizio con il solletico-mi minaccia Lidia.
Io inizio ad osservare il soffitto con aria sognante e penso alla serata appena trascorsa.
-Non lo so abbiamo iniziato a parlare del più del meno e mi piace il suono della sua voce, mi piace le fossette che gli compaiono agli angoli della bocca quando sorride, mi piacciono i suoi occhi buoni…Eh niente siamo finiti stretti a ballare senza musica, bhe la musica c’era cantavo io quella canzone che mi piace tanto dei The Giornalisti e poi, e poi bho gli ho rubato un bacio a stampo, sembrava tutto così magico-concludo il mio racconto con un profondo sospiro.
-Tu gli hai rubato un bacio?-chiede molto sorpresa Elisabetta.
-Non è da te-Lidia mi guarda con gli occhi sbarrati.
-E’ stato più forte di me, lui era lì così dolce, così carino, ragazze è un zuccherino dolce-stringo il cuscino sorridendo, lo sento questa è la volta buona che mi rincitrullisco del tutto per un ragazzo.
-E lui?-domanda Elisabetta.
-Mi ha sorriso arrossendo, poi tornando a casa non ci siamo più detti una parola ma siamo stati tutto il tempo mano nella mano-sorrido, si sorrido continuamente, è questo che fa una persona felice, sorride sempre…
-Oh siete così carini-urla Lida.
-Lui è cosi carino, ragazze l’ho capito, io da Alex Fossa non ho scampo-ammetto.
-Eh menomale-Lidia ride di gusto.
-Si anche lui ti guarda con gli occhi a cuoricino, gli piaci tanto, sono sicura che presto si scioglierà di più-afferma Elisabetta.
-Ti sei improvvisata anche cantante-Lidia continua a ridere.
-Bho è lui che mi spinge a fare cose strane, cercarlo, stonare, rubargli un bacio…-affermo.
-E’ l’interesse tesoro, questo ragazzo ti piace tanto e quando qualcuno ti piace tanto, succede questo-continua Elisabetta.
-Domani vi vedete?-chiede Lidia.
-Non so, vedremo-rispondo.

POV. ALEX
Passo tutta la notte a fissare il soffitto, sono felice e si sa quando si è felici non si riesce a dormire…
Virginia mi ha baciato, si ok non è stato un vero e proprio bacio, sicuro Mattia domani farà degli antipatici commenti sul fatto che non ci sia stata la lingua, ma a me va bene così, io non voglio correre, voglio che tutto vada piano e si costruisca per bene.
Io sono stra cotto di Virginia come mai in vita mia, non sono abituato a queste sensazioni, non so come gestirle e non so che passi fare, ma sono convinto che Virginia mi aiuterà, si lei mi fa sentire pienamente accettato, le ho parlato di mia madre perché la sentivo così vicina a me…Io parlo sempre pochissimo, ma lei riesce, riesce a farmi parlare.
Mi addormento all’alba, ma il mio riposo dura davvero pochissimo, Mattia mi raggiunge subito.
-Dimmi tutto fratellone-con poca grazia mi raggiunge sul letto.
-Ho dormito poco, fammi dormire-mi lamento.
-Che significa ho dormito poco? Hai già bruciato tutte le tappe? Siete finiti a letto insieme?-chiede scioccato, quasi urlando.
-Ma tra i due l’intelligenza l’ho ereditata solo io?-domando fulminandolo.
-Che cazzo ne so, mi dici che hai dormito poco-risponde.
Lo vedo armeggiare con il telefono e poco dopo sento la voce di Martina.
-Tesoro-urla la mia pazza cugina.
-Riunione di famiglia, papà è già uscito?-chiedo sbuffando.
-Purtroppo si-risponde Mattia deluso.
-Vogliamo sapere tutto-Martina è euforica.
-E se non volessi parlare?-chiedo.
-Piccolo verme parla immediatamente-mi ammonisce la mia cuginetta.
-Ragazzi realmente, vorrei riposare-ripeto, ho davvero molto sonno.
-Hai dormito poco perché sei felice? Ti stai innamorando?-Martina è in uno stato di euforia quasi imbarazzante.
Io spontaneamente sorrido.
-Cugina tu non puoi vederlo, ma il piccolo verme ha appena sorriso-comunica quel odioso fratellino che mi ritrovo.
-Sorride, il mio dolce patato si sta innamorando-immagino Martina con gli occhi a cuoricino che corre per casa.
-E’ stata una bella serata, Virginia mi fa stare davvero bene e pensate un po' con lei riesco a parlare, sono sempre il solito timidone impacciato, ma con lei mi sento al sicuro, so che non giudicherà le mie brutte figure-affermo.
-Si Virgi è una gran brava ragazza, te la vedo proprio accanto fratellone-Mattia mi fa l’occhiolino.
-Cosa avete fatto? Racconta ti prego, sto morendo di curiosità-Martina poco ci manca che mi supplica.
-Lei è una ragazza molto romantica-sorrido ripensando a quella canzone sussurrata al mio orecchio.
-Sorride ancora-comunica Mattia.
-Anche tu sei un tipo romantico piccolo  patato, lo so-continua Martina.
-Mi ha dedicato una canzone dei The Giornalisti-dico.
-Ma chi quelli di Felicità Puttana?-chiede Mattia.
-Si loro, ma la canzone non era quella lì-spiego.
-E poi? Racconta racconta-Martina continua a fare urletti striduli, sembra una fangirl.
-Sono riuscito a parlarle di mamma-sorrido.
-Davvero?-Mattia chiede scioccato, si nomino davvero poco la mamma, mi fa male, la sua mancanza a volte è davvero asfissiante.
-E lei?-chiede Martina.
-Lei è stata dolcissima-non riesco a smettere di sorridere.
-Io la amo-Martina urla di nuovo.
-E poi mi ha dato un bacio a stampo-annuncio tutto contento.
-E la lingua?-domanda Mattia.
-Non voglio correre con lei e poi mi ha preso alla sprovvista, è stato però bello e tenero-mi copro il viso con il cuscino.
-E’ cotto Marti, cotto, è tutto rosso e si copre il viso con il cuscino-racconta Mattia alla fangirl.
-Tesoro sono tanto felice per te, ti meriti questa brava ragazza e questa serenità-mi dice la mia cuginetta.
-Oggi la inviti ad uscire e le ficchi la lingua in gola-afferma Mattia.
-Mattia-Martina lo rimprovera.
-Dai un bacio senza lingua, non è un bacio-risponde lui.
-Si non vedo l’ora di vederla-continuo a sorridere.
-Siamo passati da ‘’no non posso vederla, farò una figura di merda’’ a ‘’non vedo l’ora di vederla’’, sono scioccato-dice Mattia.
-Marti a Mattia piace l’amica di Virginia-così un po' per vendetta dico questo a Martina, almeno inizierà a stressare anche il mio amato fratellino.
-Piccola peste dimmi tutto-inizia Martina.
Io afferro il cellulare pronto a mandare il buongiorno a Virginia, quando trovo un altro messaggio di Ylenia Andreozzi.
-Ylenia Andreozzi mi ha riscritto-affermo.
-Chi è Ylenia Andreozzi?-domanda Martina.
-Marti è una gran bona con una quinta di reggiseno-Mattia è proprio entusiasta di questa ragazza.
-Mattia-immagino Martina roteare gli occhi, ha sempre odiato questi commenti scurrili di Mattia.
Io leggo il messaggio.
Ylenia Andreozzi: Ciao Alex :) perdona ancora una volta il disturbo, ecco vorrei chiederti il numero di telefono, non per vili motivi, ma perché mio padre possiede un’agenzia pubblicitaria  qui a Roma e sta cercando un grafico di talento, bhe gli ho mostrato qualche tuo lavoro ed è davvero molto interessato nel offrirti un lavoro.
-Cazzo-affermo.
-Vuole scopare con te selvaggiamente?-domanda Mattia con aria sognante.
-Mattia ricordami di darti due bei schiaffoni quando torno in Sicilia-lo rimprovera Martina.
-Mi ha appena offerto il lavoro dei miei sogni a Roma-affermo incredulo.

POV. VIRGINIA
Sono in bagno con le ragazze, stiamo improvvisando uno sciocco balletto mentre ci laviamo i denti…Quando sento squillare il mio cellulare.
E’ Alex, quella mattina non mi aveva risposto al buongiorno nonostante l’avesse visualizzato, inutile dire che la mia mente ha elaborato mille film mentali, tutti dal finale tragico.
-E’ Alex-affermo sputando velocemente il dentifricio.
-Oh menomale-Elisabetta fa un applauso contenta.
-Metti il vivavoce-mi dice Lidia.
-Hei-rispondo felice.
-Ciao Virginia, scusa se stamattina non ho risposto, ma è stata una mattinata decisamente impegnativa, vorrei vederti-il tono della sua voce è strano, ma lo conosco ancora pochissimo per potermi preoccupare.
-Certo quando e dove?-chiedo.
-Ci vediamo tra una mezz’oretta al baretto in piazza accanto al negozio di souvenir?-domanda.
-A tra poco allora-rispondo.
-A tra poco-riattacca.
-E’ molto freddo questo ragazzo-afferma Elisabetta.
-E’ solo impacciato-cerco di rassicurarmi, in realtà non so perché, ma vado in panico, è vero quel tono non piace nemmeno a me, non sembra nemmeno lo stesso di ieri sera, forse ho corso troppo baciandolo…
-Mah si ha detto che è stata una mattinata impegnativa, chissà cosa ha dovuto fare-dice Lidia.
-Si infatti-sorrido…Ma è inutile, non mi sento per niente tranquilla, ho davvero un brutto presentimento.
Mezz’ora dopo sono seduta in un tavolo ad attenderlo con un’ansia paurosa…
Poco dopo lo vedo in lontananza, lui mi vede e non cambia espressione nessun sorriso, ecco lo sapevo non dovevo baciarlo, gli sarò sembrata una sfacciata.
-Che scema che sei Virginia-mi rimprovero qualche istante prima che lui mi sia di fronte.
-Hei ciao-accenna un sorriso.
-Ciao-io provo a sorridere, ma sono sicura di emettere una specie di smorfia, quando sono tesa, succede sempre.
Ci sediamo e nessuno dei due parla, lui batte un piede per terra, io mi mordo il labbro agitatissima.
-Scusa-affermo d’improvviso, ormai le nostre conversazioni si avviano cosi, io che parlo all’improvviso.
-Per cosa?-domanda interdetto.
-Per il bacio, si forse ho corso troppo, ti sarò sembrata una sfacciata, ma giuro che non lo sono, è stato più forte di me, perdonami forse non volevi, ecco però adesso possiamo andare al tuo ritmo, d’altronde come si dice? Chi va piano va sano e va lontano-lo investo con mille parole e finalmente lo vedo sorridere.
-Non devi scusarti per il bacio, volevo anche io Virginia-mi sorride.
-E allora cosa è successo? Sei strano-affermo.
-Posso fare una premessa?-domanda.
-Si fa’ ciò che vuoi-rispondo.
-Io sono  un ragazzo estremamente razionale, ogni mio passo è sempre stato pesato, ho sempre considerato i pro e i contro, non ho mai fatto scelte avventate, se non con te, non ho mai offerto un cocktail ad una ragazza, non ho mai scritto ad una ragazza, non sono mai uscito con una ragazza che mi interessasse davvero, non ho mai ballato con una ragazza senza musica e non ho mai baciato una ragazza, ti sembrerà strano, ma quello di ieri è stato il mio primo bacio-è rossissimo in viso, io lo trovo cosi tenero.
-Anche il mio-gli carezzo la mano.
-Davvero?-chiede sorpreso.
-Ho sempre tenuto i ragazzi lontano da me-gli spiego.
-E hai baciato me?-è davvero perplesso.
Io annuisco sorridendo e arrossendo.
-Continua il tuo discorso-lo incito a parlare, voglio che quest’ansia svanisca presto.
-Stamattina mi è successa una cosa strana…Dovrei considerare questo giorno, il giorno più fortunato della mia vita, ho ricevuto la proposta di lavoro dei miei sogni-dice.
-Sono felicissima per te-affermo realmente contenta.
-Un ottimo stipendio per fare ciò che amo-continua.
-E’ una notizia davvero fantastica-gli carezzo nuovamente la mano, lui però è molto rigido.
-A Roma, dovrei partire tra due giorni-mi comunica.
-Ci sono stata in gita, è davvero una bella città-riesco a dire solo questo.
-Andare a vivere a Roma ha tantissimi pro, come hai detto è una città fantastica, svolgerei il lavoro dei miei sogni, guadagnerei molti soldi e starei con mio fratello, non so se sai che lui studia lì…Andare a vivere a Roma ha però due contro, uno è quello che mio padre resterà solo con i suoi due figli lontani e l’altro contro sei tu…Probabilmente tu continuerai a studiare a Palermo e quindi tra Palermo e Gangi c’è poco distanza, potremmo vederci spesso, Palermo e Roma, non è proprio la stessa cosa-mi spiega.
Io lo osservo in silenzio…Che buffo il destino, riesco a pensare solo a questo.
-Io ho accettato la proposta di lavoro, io e te potremmo restare amici, è inutile pensare ad un altro risvolto, non voglio una relazione a distanza e non possiamo costruire una relazione a distanza, perché è così che nascerebbe, le ho sempre trovate stupide e non cambierò idea adesso…-io stacco la mia mano dalla sua, lui osserva il mio movimento.-Non prendertela, ci conosciamo da poco, troverai di meglio-conclude il suo discorso.
-Ti auguro buona fortuna per la tua nuova vita Alex-affermo sollevandomi.
-Vai via?-chiede sorpreso.
-Domani le mie amiche tornano a Siracusa e vorrei passare altro tempo con loro-spiego.
-Noi forse ci beccheremo a Natale-afferma sorridendo.
-Forse-rispondo.
-E’ stato un piacere-mi porge la mano…Ieri sera ero stretta a lui e adesso mi porge la mano.
-Buona vita-la stringo.
-Grazie anche a te-risponde.
Io esco dal bar.
Alex non mi è piaciuto, ha scelto da solo, ha stabilito tutto lui, niente sapendo che io continuerò i miei studi proprio a Roma, ma a differenza sua, io se le cose fossero andate bene l’avrei voluta una relazione a distanza, con amore e fiducia si può tutto.  Lui mi ha chiuso alla prima occasione la porta in faccia, si mi ha parlato di interesse, ma è un interesse minimo, perché per quanto potesse essere difficile, ci avremmo potuto provare.
Giustifica questa sua scelta con la razionalità, forse è vero io sono impulsiva, lui pesa i suoi passi, ma anche se non ho mai avuto un ragazzo, una cosa in fatto di relazioni la so, non si può pensare a tutto, in amore non si ragiona. Lui forse ha fatto bene…Ma al momento sono davvero arrabbiata e delusa.
Tornando a casa, persa nei miei pensieri non mi rendo conto di andare contro a qualcuno…
E’ un ragazzo, lo conosco bene, è Michele, il miglior amico di Alex, ho visto varie loro foto.
-Scusami-affermo.
-Sei cosi carina che ti perdono subito-mi fa l’occhiolino.
-E tu sei un cretino!-lo fulmino e vado via.
Quando torno a casa, entro in camera, Lidia ed Elisabetta al solito sono lì ad attendermi.
-Piccola-Lidia mi viene incontro e io non so per quale ragione, ma scoppio a piangere.
-Non gli interesso abbastanza, al solito io mi prendo sempre di più-sussurro.
-Ci perde lui tesoro-Elisabetta mi carezza il viso.

POV. ALEX
Dovrei essere al settimo cielo mentre preparo la valigia, ma il mio umore non è proprio alle stelle…
-L’ha presa male?-Mattia mi raggiunge.
Io sorrido.
-Virginia è una tipa tosta-affermo ripensando al suo sguardo e al suo modo di fare, c’è rimasta male, ma ha fatto di tutto per non farmelo notare…
-Ti dispiace vero?-chiede lui.
-Anni e anni di pratica in fatto di razionalità mi hanno permesso d’esser glaciale…Sai Mattia, hai presente quelle frasi fatte che senti spesso nelle commedie romantiche, o nei libri d’amore, quella che dice che un giorno incontrerai qualcuno e per una strana ragione capirai che quella persona, è quel qualcuno, quello che completa…Ecco a me è successo con Virginia, è vero non ci conosciamo, è vero non abbiamo vissuto nulla, ma è vero lo senti…-affermo nervoso gettando una maglia nella valigia.
-Avreste potuto provare un pò con una relazione a distanza-dice lui.
-Davvero? No non potevamo provare, perché tra tutti e due io avrei sofferto di più…Io sono forte è vero, lo dico sempre che sono forte, a me niente mi scalfisce, ma non è vero, una relazione a distanza a lungo andare mi avrebbe logorato e non avrei nemmeno lavorato bene, ho fatto la scelta giusta, Virginia è bella, simpatica, intelligente, si dimenticherà presto di me e incontrerà un tipo giusto per lei-affermo.
-E’ vero sei forte fratellone, ma sei forte perché non rischi…Secondo me Virginia valeva la pena, io vi ho visti, eravate carini e tu sei stato davvero felice in questi giorni, hai conosciuto tante ragazze, ma nessuna…-lo interrompo.
-Nessuna è lei, si io l’ho già capito, Virginia è il classico incontro che ti cambia la vita-sorrido amareggiato, ripensando alle parole di quella canzone che mi ha dedicato…-Vieni e cambiami la vita-ripeto.
-Cosa?-domanda Mattia.
-Nulla-rispondo.
Angolo autrice.
Ciao dolcezze. Eh niente chi mi sta seguendo in entrambe le storie, può assistere a gioie di là e disgrazie di qua, sono famosa per essere la regina cattiva delle storie. Alex ha commesso il primo errore...Che ne pensate? Attendo i vostri commenti.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Bell'abbaglio ***


Bell'abbaglio 
POV.VIRGINIA

Quella sera sono così nervosa da toccare a malapena il cibo.
Ottuso! Si Alex Fossa è ottuso, lui parla di razionalità, ma quale razionalità? Non si è minimamente interessato a sapere cosa io voglia fare della mia vita, ha chiuso la porta in un nanosecondo…Questo chiudere la porta così velocemente io lo chiamo scarso interesse nei miei confronti.
E’ stato lui a disturbarmi,  lui mi ha offerto il cocktail il giorno della mia laurea, io forse non l’avrei mai notato…Nemmeno ricordavo chi fosse se non l’avessi collegato al fratello, io quasi ignoravo l’esistenza di Alex Fossa.
Lo ignoravo talmente tanto che adesso sono molto arrabbiata con lui.
-Devi lasciarlo perdere è stato uno stupido-afferma Lidia.
-Si lo so, ma sono nervosa ora-dico.-Ha parlato solo lui, della sua odiosa razionalità, del suo pesare ogni passo, mi fa una lista di pro e di contro e io ero un contro per la sua magnifica vita a Roma-sbotto.
Il bip del mio cellulare attira la mia attenzione.
-Giuro che se è lui, vado lì dove si trova e gli sputo in faccia-affermo nervosissima.
-Aggressiva-sorride Elisabetta.
Afferro il cellulare e non è lui, ma… Michele Grossi il suo migliore amico.
-Mi ha appena scritto il suo migliore amico-dico.
-Come scusa?-chiede Lidia stupefatta.
-Si, ci siamo scontrati questo pomeriggio-spiego.
-Cosa vuole?-domanda Elisabetta.
Michele Grossi: Hei ciao ragazza carina e scorbutica ;)
Io scoppio a ridere nervosamente.
-Provarci-passo il telefono alle mie due migliori amiche.
-Ma come provarci? Non parla con il suo migliore amico? Non sa che ieri sera mi vi siete baciati?-Lidia fissa il telefono con gli occhi sbarrati.
-Baciati? Nha non era un bacio quello,  semplicemente un sfioramento di labbra, voluto da me e non dal signor Fossa-affermo.
-Ma lui…-Elisabetta cerca di difenderlo, ma io l’interrompo.
-Lidia spegni quel dannato telefonino e andiamo a dormire, non ho nulla da dire al suo migliore amico, ho sempre allontanato i ragazzi e questo mio umore nero, mi dà la conferma che ho sempre fatto bene-dico.
-Hai incontrato quello sbagliato-afferma Elisabetta carezzandomi il viso.
-Come sempre, come tutti, sono tutti sbagliati-esclamo amareggiata.

POV. ALEX
Tre giorni dopo.
Sono appena arrivato a Roma, e sono proprio di cattivo umore…
In questi giorni avrei voluto scrivere a Virginia, lo ammetto mi piaceva chiacchierare con lei, ma non posso, non è giusto.
Esco dall’aeroporto e non lontano, vedo una ragazza bassina che somiglia ad Ylenia Andreozzi…Si sta sbracciando per attirare la mia attenzione.
Mi avvicino.
-Hei-affermo.
-Ciao Alex-mi sorride allegra, è carina, ma Virginia è proprio più bella.
-Com’è andato il viaggio?-domanda lei.
-Bene-rispondo.-Comunque non c’era bisogno mi venissi a prendere, la conosco bene Roma e un taxi mi avrebbe accompagnato a casa di mio fratello-le dico, non avevo per niente la voglia in questo momento di fare la sua conoscenza e dialogare.
-Ti ho fatto arrivare qui in pochissimo tempo, mi sembrava il minimo accompagnarti a casa con la mia auto-sorride ancora.
-Sei molto gentile, comunque io devo ringraziarti, se mai avessi notato i miei lavori, mai avrei avuto questo lavoro-dico ed è vero, le sarò per sempre grato, ho sempre sognato di poter lavorare in un agenzia pubblicitaria e in un nonnulla, ho ottenuto questo lavoro.
-Devi ringraziare solo te stesso e le tue capacità- mi fa l’occhiolino.
Ylenia è molto estroversa, si percepisce dal suo modo di fare, è sicura di sé, lo dimostra la sua corta gonna portata con nonchalance ed eleganza, si Ylenia è molto fine.
-Andiamo?-mi chiede, io arrossisco, deve avermi beccato a fissarla.
-Si-rispondo.
In macchina cala un silenzio imbarazzante.
-Non parli molto tu eh?-domanda lei.
-Tipo riservato-rispondo.
-Ti faccio qualche domanda così mi rispondi?-chiede ridendo.
-Scusa ma ho mal di testa-so d’apparire scortese, ma non voglio rispondere a nulla, non ho nulla da dire a questa ragazza…Questo gioco era bello solo con Virginia.
-Perdonami se ti ho disturbato allora-sorride, non sembra offesa dal mio atteggiamento.
Il resto del viaggio è nel più totale silenzio, lei credo per rispetto non ha nemmeno acceso la radio.
-Ti riprenderai per lunedi?-chiede prima che io scenda dall’auto.
-Sarò in grande forma-mi sforzo di sorriderle.
Lei mi fissa un istante…
-Hai lasciato qualche fidanzata lì vero?-domanda.
-No, ripeto sono solo stanco, ma lunedì starò bene, grazie del passaggio-detto questo non le do nemmeno il tempo di rispondere che chiudo lo sportello.
Odio quando le persone mi pressano a parlare, odio le persone invadenti, odio chi non rispetta il mio silenzio…
Apro la porta del monolocale di Mattia, lui dal primo anno ha scelto di non avere coinquilini, e questa è proprio una fortuna, vivremo solo io e lui quando tornerà…
Sistemo velocemente le mie cose, ho portato pochissimo, il resto lo salirà Mattia.
Mi faccio una doccia e poi mi butto sul letto.
Afferro il telefono, apro la chat di Virginia…Lei è online.
Decido di scriverle.
Alex Fossa: Sono a Roma.
Visualizzato senza risposta.

POV. VIRGINIA
-E perché non ci crepi a Roma?-urlo contro il telefono.
Poi senza rispondere lo getto in fondo alla borsa e mi rimetto a fissare i due bambini che giocano al parco giochi.
-Cosa mi vieni a dire che sei Roma? Vuoi un applauso? -sbotto da sola.
Mi do uno schiaffo in fronte, parlo anche da sola…
Questi tre giorni sono stati davvero brutti, le ragazze sono andate via e io ho dovuto lottare da sola con questo mio enorme nervosismo dovuto a quella faccia da pesce lesso…
-E’ maleducazione non rispondere ai messaggi-la voce del soggetto che si siede accanto a me, pronuncia questa frase.
Mi volto e mi ritrovo di fronte Michele Grossi.
-Devo iniziare a pensare che sei una specie di maniaco?-domando guardandolo male.
-Ho portato la mia fidanzata a spasso-mi informa.
-A spasso? Sei davvero uno stronzo, parli così di una ragazza? E per giunta ci provi in chat con me da fidanzato-sono allibita.
Lui scoppia a ridere.
-Ridi anche? Sei proprio un coglione-indispettita mi alzo.
Lui mi afferra dal polso e mi spinge a sedermi.
-La vedi laggiù quella bassottina marrone? Lei è Lina la mia fidanzata-mi sorride.
-E’ un cane?-chiedo sentendomi davvero un idiota.-Che figura-affermo.
-Sei un tantino esaurita e piena di pregiudizi-continua a sorridermi, è molto carino, si lo ammetto, alle superiori avevo una cotta per lui, l’ho sempre trovato simpatico e grazioso. Viso pulito, ciuffo ribelle, bel sorriso.
Ma adesso mi sta antipatico a prescindere, è il migliore amico di Alex e io circa 5 giorni fa ho rubato un bacio a stampo proprio a lui.
-Si ok ho frainteso-dico.
-Si forse-continua a sorridere.
-Comunque Lina è davvero carina-gli sorrido anche io.
-Non sei una di quelle ragazze che odiano gli animali o si spaventano?-domanda.
-Assolutamente-dico.
-Allora ti faccio conoscere Lina se ti va-mi sorride di nuovo.
-Punti sulla cagnolina per conquistarmi?-chiedo guardandolo di nuovo male, li ho sempre allontanati i ragazzi, proprio perché li trovo cosi terribilmente prevedibili.
-Ma chi te l’ha detto che ci sto provando?-chiede.
-Non ci stai provando?-domando.
-Un po'-sorride.
-Fammi conoscere Lina, ma smettila di provarci con me, non sono interessata-gli dico.
-Non mi conosci e hai già scelto che non posso piacerti? Troppi, troppi pregiudizi-chiede.
-Ho la testa altrove-ammetto.
-Un altro?-domanda.
-Uno stupido-sbuffo, ripensando a quel messaggio senza risposta.
-Non diventare triste su, per noi maschietti poi-mi prende in giro.
-Me ne vado?-chiedo.
-Lina-chiama la sua dolce cagnolina.
Io passo la mezz’ora successiva a giocare con lei, mentre lui se la ride di gusto.
-Lina ti adora-afferma.
-Io adoro lei-affermo io con una vocetta stupida con la piccola in braccio.
-La mia ex la odiava-dice.
-Non fare paragoni con la tua ex, perché io non sarò la tua nuova fiamma-gli rispondo.
-Te la senti troppo-mi da un pizzicotto sul braccio.
-Zero contatto fisico-lo ammonisco.
-Sei cosi antipatica-sbuffa ridendo.
-Me lo dicono tutti-rispondo.
-Ti lascio andare ragazza antipatica, ci rivedremo in giro prima che io me ne torni a Palermo?-domanda.
-Se è destino-dico io.
Detto ciò faccio un’ultima carezza alla piccola cagnolina e mi allontano.
Per strada però faccio uno spiacevole incontro…Mattia Fossa.
-Hei Virgi-mi saluta lui.
Io vorrei evitarlo, alla fine è anche colpa sua se adesso sono così furiosa con il fratello, è stato lui a darmi il suo numero…Mi ha tentata.
Lui mi si piazza davanti.
-Davvero non vuoi salutarmi?-chiede.-Ci conosciamo da prima che mio fratello…-lo interrompo.
-Non nominarlo-sbuffo.- Ok hai ragione, non devo evitarti, ciao Mattia-detto ciò sono pronta ad allontanarmi, ma lui mi trattiene.
-Facciamo due passi?-chiede.
-No-rispondo secca.
-E non mi stai evitando quindi?-chiede ridendo.
-Le tue fossette mi ricordano quelle di tuo fratello e io a lui non ci voglio pensare-ammetto.
Mattia mi scompiglia i capelli.
-Saresti stata la cognata perfetta-mi sorride dolcemente.
-Sarei infatti…-sbuffo ancora una volta.-Non pensare che io sia innamorata di tuo fratello eh, d’altronde non lo conosco, però a pelle io ho sentito qualcosa…E nessuno mi ha mai trasmesso tanto e per questo sono arrabbiata, io credo stupidamente che lui abbia sentito lo stesso e…-mi interrompo per sbuffare, sono così arrabbiata, io l’ho sentito subito che lui sarebbe stato quello giusto e invece, invece è andato tutto a puttane.
-Guarda che anche per lui è stato lo stesso, però Ylenia l’ha chiamato …-io non riesco più a seguire il discorso.
-Chi è Ylenia?-domando.
-La ragazza che gli ha offerto il lavoro, ha visto  i suoi lavori su facebook e l’ha contattato-mi spiega.
-Ah-mi limito ad esclamare.
Pochi secondi dopo lo saluto e torno a casa.
Entro nella mia stanza e faccio avanti e indietro nervosissima…
-Lo chiama una tizia e lui va a Roma così? Senza pensarci due volte? La conosceva da prima, si sicuramente, io ero un passatempo come un altro mentre aspettava che  la sua bella lo chiamasse a Roma-parlo tra me e me.
Mi butto sul letto afferro il telefono e vado tra i suoi amici facebook, trovo Ylenia, non è difficile la ricerca, ne ha  aggiunta solo una…Vado sul suo profilo, è una ragazza molto carina, amante dell’arte e indovinate? Anche della musica rock, la sua anima gemella…
Guardo le foto e nell’immagine del profilo cambiata due giorni fa in cui lei indossa un top succinto, il signor Alex Fossa ha messo mi piace.
-Alla faccia del bravo ragazzo-lancio il telefono lontano da me.
Vado a farmi una doccia e poi mi preparo, questa sera uscirò, si chiamerò qualche vecchia compagna di classe e andremo al pub, indosso un abitino nero aderente, mi liscio i capelli  e metto il rossetto rosso, faccio un selfie con lo sguardo convinto…
-Sei venuta bene Virginia, si fagli vedere!-lo posto.
Nemmeno cinque minuti dopo ricevo il suo like.
-Ridicolo-sbotto.
Dopo di che cancello il suo numero, per me la cosa è chiusa qui.
Ragazzo più che prevedibile, basta una foto con uno sguardo un po' più seducente del solito per avere il mi piace, come a me, a mille altre…
L’ho capito io il signor Fossa, era interessato solo ad una cosa e si è finto tutto timidino e dolce…E’ un falso che probabilmente modifica la sua personalità in base alla persona che ha di fronte.
-Stupida tu Virginia-mi rimprovero.

POV. ALEX
Tutto il pomeriggio sul mio letto non faccio altro che controllare il suo accesso, entra varie volte  su Whatsapp e tutte le volte non mi risponde…
Accendo la tv e cerco di seguire un documentario, improvvisamente sento il bip del mio telefonino.
-Virginia-esclamo.
Ma purtroppo non è lei…
Ylenia Andreozzi: Se non hai nulla per cena, potremmo ordinare una pizza da me :)
Io sbuffo.
Alex Fossa: Tranquilla, ma andrò a letto presto…
Ylenia Andreozzi: Come preferisci, buona serata.
Non rispondo…
Controllo nuovamente l’accesso di Virginia e nulla, non risponde…
-Non ti caga Alex, è evidente-affermo.
Il telefono prende a squillare è Martina.
-Hei cucciolo-esclama lei tutta contenta.
-Hei-io non sono di così buon umore…
-E’ successo qualcosa?-subito si allarma.
-Virginia non mi caga-le dico.
-Tesoro il tuo modo di dirle che vai a vivere a Roma non è stato un granché-mi dice.
-Le ho mandato un messaggio oggi-dico.
-Con scritto?-domanda.
-Che sono arrivato a Roma-rispondo.
-Alex ma davvero? Che fai infierisci?-chiede lei.
-Non so che dirle, vorrei solo sentirla-ammetto.
-Questo avresti dovuto dirle, Virginia io voglio sentirti, mi manca non parlarti, anche se sono solo due giorni che non ci sentiamo, probabilmente a un messaggio così avrebbe risposto-mi dice lei.
-Marty voglio andare a dormire ci sentiamo domani-non ho voglia di parlare.
-Va bene cucciolo ti mando un mega bacione-mi saluta.
Entro su facebook e mi compare una foto di Virginia…E’ bella da mozzare il fiato. Le metto mi piace, per l’ennesima volta rientro su Whatsapp e questa volta non solo non trovo nessuna risposta, ma non mi compare più la sua immagine e il suo accesso…
-Mi ha bloccato-esclamo stupefatto.
Decido d’impulso di telefonarle, suona invano non risponde…
Non demordo riprovo…
-Pronto-risponde lei.
-Ti sei cancellata il mio numero o mi hai bloccato?-domando, senza nemmeno salutarla, lo ammetto mi ha fatto innervosire e non poco.
-Alex-sbuffa.
-Sbuffi pure, non solo sei una grandissima maleducata nel non rispondere…-mi interrompe.
-Semmai ineducata, puoi star certo che i miei genitori mi hanno educato per bene, sono io però che scelgo con chi esserlo-risponde.
-E cosa avrei fatto per meritarmi tale ineducazione?-domando nervoso, ha un atteggiamento fastidioso.
-La noia è una brutta bestia vero?-domanda.
-In che senso?-chiedo.
-Nel senso che per noia mi hai contattato e con un solo obiettivo, poi la tua bella Ylenia ti ha chiamato a Roma e via, ciao Virginia è stato un piacere non poterti portare a…-la interrompo, ho capito cosa sta per dire.
-Credi davvero questo?-domando.
-Si-risponde fredda.
-E’ assurdo, ti ho parlato di mia madre-le rinfaccio furioso! Mi sono fidato di lei subito…Bell’errore Alex.
-Come lo fai con tutte per intenerirle-dice lei.
-Bell’abbaglio che ho preso con te Virginia-affermo amareggiato.
-Bell’abbaglio che ho preso io con te Alex, sei viscido come tutti gli altri-afferma lei.
-E tu sei vuota come tutte le altre, sei un bel contenitore completamente vuoto-sono pronto a riattaccare.
-Buona vita Alex-dice lei.
-Addio-riattacco
E cancello anche io il suo numero…
Alex Fossa: Ylenia ci ho ripensato, ho fame, passa da me e ordiniamo le pizze ;)
Angolo autrice
Buonasera careee...Capitolo un pò incasinato, nulla Virginia e Alex, parlano poco e hanno creato un bel fraintendimento.
E poi abbiamo Michele e Ylenia...Cosa pensate voi? 
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Sei davvero un disastro ***


Sei davvero un disastro
POV.VIRGINIA

Riattacco furiosa…
Mi ha chiamata bel contenitore vuoto.
Mi ha dato della belloccia senza cervello, mi ha dato della superficiale e quasi quasi della stronza…A me? Io che sono sempre stata corretta con lui, lui si sentiva con Ylenia, lui faceva il doppio gioco e io, io sarai la stronza…
Sono così nervosa che vorrei piangere!
Qualcuno improvvisamente mi tocca la spalla.
-Ci siamo rivisti-Michele mi sorride.
Io scoppio a  piangere.
-Hei-lui mi carezza il viso.
Io di slancio lo abbraccio.
-Che succede?-mi chiede mentre mi stringe a sé.
-Non ha capito  niente di me e mi ha solo preso in giro-dico, è vero Michele, è il suo migliore amico, ma forse non sa nulla e io in questo momento ho proprio bisogno di sfogarmi con qualcuno.
-Usciamo?-mi domanda.
Poi prendendomi per mano mi conduce fuori dal locale, io fisso le nostre mani strette e ripenso alla sera in cui era Alex a stringere la mia mano, ho una fitta allo stomaco, ma che mi succede? Io non conosco questo Alex, perché mi succede tutto questo?
-Ti sei messa su carina con tanto di selfie un po' provocante per farlo arrabbiare?-mi domanda Michele mentre siamo seduti su un muretto e io cerco di sistemare il trucco sciolto.
-Perché voi ragazzi vi sentite con tante ragazze? Perché prendete in giro una ragazza seria?-gli domando.
-Di norma siamo tutti coglioni, però esistono delle eccezioni, ma tranquilla non voglio convincerti che io sia un’ eccezione, in effetti non lo sono, ho lasciato la mia ex meno di due mesi fa tramite un messaggio whatsapp, lei mi odia e ha ragione-mi dice.
-Perché l’hai lasciata?-chiedo.
-Non sentivo più nulla, lei mi baciava e io non sentivo niente-mi spiega.
-Sei pentito d’averla lasciata così?-chiedo ancora.
-Si, avrei dovuto parlarle, avrei dovuto darle delle spiegazioni, siamo stati molti anni insieme e io le voglio molto bene-mi dice e io lo sento sincero, sembra davvero pentito.
-Va’ da lei e dille tutto questo, lei sarà arrabbiata, però credo l’apprezzerà, io al suo posto l’apprezzerei-gli dico.
-Hai scoperto che il ragazzo a cui sei interessata si sente con un'altra?-mi chiede.
-Probabilmente si sentiva con lei da molto tempo prima di conoscere me, io sono stato un giochetto, voleva solo portarmi a letto presumibilmente-sento di nuovo le lacrime fare capolinea, sentirsi un giochetto fa proprio schifo.
-Non piangere su-Michele mi carezza di nuovo il viso.
-Mi accompagni a casa?-gli chiedo.
-Certo-mi sorride.
Il tragitto verso casa lo passiamo in silenzio, io ho mille pensieri che mi affollano la testa per poter dialogare.
-Ti va se ci scambiamo i numeri? Giuro che non ci provo, possiamo provare ad essere amici-mi sorride.
Io cerco di ricambiare il suo sorriso e annuisco.
-Sai penso che domani prima di ripartire per Palermo andrò dalla mia ex e le dirò tutto-mi sorride, Michele è sempre così solare.
-Fai bene, è giusto-dico.
-E tu invece prova a concentrarti su te stessa, questo ragazzo non ha capito nulla-mi carezza ancora una volta il viso, le sue carezze sono rassicuranti.
-Grazie-dico.
-Ci sentiamo presto-mi bacia la guancia e si allontana.
Io entrata in casa mi strucco velocemente e mi butto a letto, riprendo subito a piangere…Una serie di sensazioni negative mi affollano la mente e il cuore, mi sento stupida per aver creduto a due occhi buoni, mi sento stupida perché mi sono affezionata quasi subito ad un idiota…Mi sento stupida perché sto piangendo essenzialmente per uno che non conosco, mi sento stupida perché ho sentito delle strane sensazioni e credevo che potessero portare a qualcosa di bello…Mi sento non scelta, mi sento presa in giro…
Stringo tutta la notte il cuscino piangendo.

POV. ALEX
Ylenia arriva poco dopo.
-Sto morendo di fame spero che il fattorino arrivi in fretta-mi sorride.
-Io non ho molta fame, i viaggi mi stancano e basta-dico.
-Io avrei pensato anche al dopo cena in realtà-mi comunica e io mi pento subito d’averla invitata…Sarei dovuto rimanere da solo a logorarmi nei miei pensieri, a pensare a quella litigata, a pensare a quanto Virginia sia diversa da quello che credevo.
-Cosa hai pensato?-domando.
Mi mostra dei dvd, sono quelli della serie tv ‘’I Medici’’.
-Wow-esclamo sorpreso.-Io adoro Firenze  e ho sempre voluto trovare un po' di tempo per guardare questa serie tv-sorrido, Ylenia ha proprio azzeccato i miei gusti…
Forse allora non ho proprio sbagliato, a cosa serve logorarsi l’anima per una ragazza che non vale essenzialmente nulla?
-Felice d’averci preso sui tuo gusti, comunque anche io amo Firenze, possiamo parlare della sua fantastica architettura o di Botticelli? Dio mio ma Botticelli cos’è? E’ il mio pittore preferito-afferma.
-Anche il mio-sono sorpreso, non ho mai conosciuto una ragazza con interessi simili ai miei.
In quel momento per la casa risuona Wonderwall degli Oasis.
-Sarà arrivato il fattorino-esclama contenta.
Cinque minuti dopo infatti rientra con le pizze.
-Quella canzone l’hai messo a casa come suoneria?-chiedo.
-Scherzi? E’ la mia canzone preferita-mi sorride.
-Anche la mia, è assurdo-sorrido davvero sconcertato.
-Abbiamo dei gusti simili-afferma Ylenia.
-A quanto pare-le sorrido di nuovo.
-Allora pizza e Medici?-domanda.
Io annuisco e ci mettiamo sul divano.
La serata si rivela più che piacevole, è bellissimo poter commentare con qualcuno la serie tv, è bello vedere che qualcuno la pensa come me…Ho giudicato Ylenia decisamente male, è una bella sorpresa.
Verso le due di notte, Ylenia si appoggia sulla mia spalla con gli occhi chiusi…
-Hei-la richiamo.
-Scusa sono stanchissima-dice rialzandosi.
E’ molto tardi e lei è mezza addormentata, non mi sembra il caso di farla guidare…
-Potresti dormire qui? Ti do il mio letto, io mi sistemo sul divano, non mi sembra il caso di farti guidare, è molto tardi, tranquilla per me non è un disturbo-le dico.
-Hai viaggiato, sarai distrutto, è giusto che tu dorma nel tuo letto, tranquillo andrò a casa-dice.
-Non sarei tranquillo, il divano è molto comodo, dormirò da Dio-le sorrido provando a rassicurarla.
-Alex scusa se ti sembro una rompiscatole, potresti darmi magari una tua maglia per dormire, la gonna e il top non sono il massimo, comunque ti ringrazio sei davvero gentilissimo-mi sorride.
-Ti prendo subito una maglia-mi dirigo in camera.
Mezz’ora dopo quando io sono già steso sul divano, Ylenia esce dal bagno con la mia maglia addosso…Io nel vederla arrossisco subito, non ho mai visto nessuna ragazza con una mia maglia addosso.
-Buonanotte allora-dice lei.
-Riposa bene-rispondo.
Poco dopo sento la porta chiudersi.
Io resto solo nel salottino sul divano e riprendo a pensare…
Afferro il cellulare e trovo un messaggio di Mattia.
Mattia Fossa: Dobbiamo parlare di Virginia domani.
Entro su facebook e vado sul suo profilo e riguardo la foto di quella sera…
E ripenso a quella notte bellissima in cui stonando mi ha cantato una canzone e poi mi ha rubato un bacio a stampo…Sorrido e due secondi dopo però mi infurio.
Il mattino seguente è il cellulare a svegliarmi, è Mattia.
-E’ successo qualcosa tra te e Virginia?-mi domanda senza nemmeno salutarmi.
-Mi sono appena svegliato Mattia-sbuffo.
-Ieri sera l’ho vista al pub, in lacrime-dice.
-Lacrime?-domando interdetto, ma ormai totalmente sveglio, non mi aspettavo che Virginia piangesse dopo la nostra litigata.
-Si, ma qualcuno è stato pronto a consolarla-sbotta.
-In che senso?-domando.
-Il tuo amichetto-credo che Mattia si riferisca  a Michele, Michele è il mio migliore amico dai tempi del liceo, ma Mattia l’ha sempre odiato, Mattia gli ha rubato la ragazza una volta…-Il lupo perde il pelo, ma non il vizio, sta sempre lì a rubare le ragazze degli altri-afferma acido.
-Non sapevo si conoscessero e comunque Michele non sa nulla di me e Virginia-spiego.
-Cosa hai fatto a Virginia?-chiede.
-Abbiamo litigato, ma comunque Virginia non è stata da meno, è stata offensiva, non è la vittima-sbuffo.
-Io l’ho riconosciuto lo sguardo di Michelino, te la porterà via-mi comunica mio fratello.
-Virginia non è mia, Michele è libero di fare ciò che vuole-affermo.
-Razionalmente parlando si, ma sono sicuro che quella minima parte non razionale di te è molto incazzata-mi dice.
-Poco importa, io sono qui, Virginia vivrà a Palermo dove si trova Michele, si saranno una bella coppia-dico e non so perché il solo immaginarli mi provoca nausea.
-Mi fai incazzare Alex, smettila di fare così! Se ogni tanto ti incazzi non muore nessuno! Smettila di vivere per finta-Mattia è parecchio nervoso, si forse ha ragione, io vivo per finta, do poco peso a emozioni o cose simili, ma la storia con Virginia non ha futuro, quindi basta.
-La storia con Virginia non ha futuro, è stato meglio chiudere-dico.
-Vaffanculo Alex-Mattia riattacca.
Io fisso il telefono allibito…Mattia ha un carattere più che esplosivo ed impulsivo…
Ma improvvisamente scopro d’essere molto impulsivo anche io, non so come ma compongo il numero di Michele.
-Ehi belloccio-risponde lui, è molto di buon umore.
-Hei, come va? Non ci sentiamo da tanto-dico.
-Non ci crederai ma ho chiarito con Alessia-Alessia è la sua ex e lui due mesi fa l’ha lasciata malamente dopo 3 anni di relazione, Alessia era la ragazza di cui era innamorato mio fratello.
-Mi fa piacere, come mai ti sei convinto a chiarire?-domando.
-Ho ricevuto un ottimo consiglio da una ragazza fantastica-esclama, sono sicuro sia Virginia.
-E chi è?-chiedo curioso…
-Non so se la conosci, Virginia Bettinelli, credo d’essermi preso una cottarella-esclama ridendo.
Virginia Bettinelli…Michele si è preso una cottarella per lei.
-Di vista, come vi siete conosciuti?-domando.
-Mha così ci siamo beccati al parco giochi e io l ho stuzzicata un po', ma lei non mi ha cagato molto e poi ieri sera mi si è buttata addosso in lacrime per un coglione-il mio migliore amico mi ha appena dato del coglione.
-Che le ha fatto questo ragazzo?-domando, è vero Virginia piangeva per me.
-Si sentiva contemporaneamente con lei e un'altra, se la voleva solo scopare Virginia-afferma.
-Ma non è vero-esclamo.
-Cosa?-chiede.
-Scusa è la tv-mento.
-Ci siamo scambiati i numeri di telefono, secondo te dovrei contattarla? Scusa perché chiedo a te? Tu non te ne intendi-se la ride, questa sua esclamazione mi irrita e non poco.
-Devo riattaccare, ci sentiamo presto-non gli do il tempo di dire altro che riattacco.
-Si chiama Virginia allora-mi volto e Ylenia con indosso ancora solo la mia maglia mi ha raggiunto in cucina.
-Scusa ti ho svegliata?-le chiedo.
-E’ un bel nome Virginia-ripete lei.
-Si lo è, vuoi qualcosa?-domando acido, non mi piace la sua invadenza.
-Mi hai chiamato perché ci hai litigato vero?-chiede e io mi sento subito in colpa, è la verità.-La stai consegnando nella mani di Michele? Non lotti per quello a cui tieni?-proietta i suoi occhi nei miei.
-Io e te non ci conosciamo, non devo dirti niente-la fulmino, questo suo atteggiamento non mi piace per niente, anzi mi indispone parecchio.
-Però ci ho preso, mi hai chiamato solo perché ci hai litigato-ripete ancora.
-Ho sbagliato, mi dispiace, ma adesso rivestiti non abbiamo nulla da dirci-esco dalla cucina.
-Non hai paura che io possa licenziarti? Stai trattando scortesemente la figlia del capo-dice.
Io proietto i miei occhi nei suoi.
-Sei davvero così subdola?-domando.
-Prova a non farmi diventare così-detto questo si dirige verso la camera.
Un’ora dopo finalmente sono di nuovo solo, solo a riflettere…
-Che cazzo faccio?-mi domando buttandomi sul letto.
E’ vero il numero di Virginia l’ho cancellato dalla rubrica, ma la telefonata di ieri sera è ancora in registro.
Se la chiamo che le dico però? Poi perché ho questa gran voglia di telefonarle...?
Conto fino a tre e la chiamo…
Lei risponde quasi subito.
-Alex cosa vuoi ancora?-deve aver imparato il mio numero, se l’ha riconosciuto subito nonostante l’avesse cancellato.
-Non voglio che pensi male di me-affermo.
-Per me non ha importanza-dice.
-Per me si-le rispondo.
-Il motivo?-chiede.
-Non voglio che pensi male di me-ripeto.
-Credi che due parole bastino?-domanda.
-No-affermo sinceramente.
-Allora perché mi hai chiamato?-chiede.
Io rifletto qualche istante e penso a ciò che sento davvero, devo dare voce a quello e non ai miei pensieri razionali.
-Volevo sentirti, volevo sentire la tua voce-ammetto.
Lei sospira…
-Perché?-chiede ancora.
-Mi manca non parlare con te, anche se ci conosciamo poco, anzi forse per niente, però io questo sento, a me manca non sentirti-sono totalmente sincero.
-Ylenia?-chiede.
-Ylenia al momento non è nessuno-rispondo.
-Al momento-ripete.
-Michele?-chiedo io.
-Come sai di lui?-domanda.
-E’ il mio migliore amico, si confida con me, mi dice quali sono le ragazze che gli piacciono-dico.
-E tu no?-mi interroga ancora.
-Io non gli ho detto nulla di te-dico.
-Perché ti interessa poco-risponde lei.
-Virginia-la richiamo, senza però dire nulla.
-A me non interessa Michele-mi dice.
-Forse oggi no, ma domani che ne sai-esclamo.
-Non ha senso il nostro continuare a parlare-sbuffa.
-Io non mi sentivo con Ylenia, chiedi a Mattia se non ti fidi di me-le spiego, anche se la cosa finirà io non voglio che pensi che l’abbia presa in giro, mi dispiace enormemente se ha versato lacrime per questo.
-Non importa-vuole chiudere la conversazione, lo percepisco.
-Vuoi riattaccare vero? Nonostante io ti abbia richiamato, sono davvero timido, sono davvero schifosamente razionale, ma ci sto provando a non esserlo, almeno con te-le dico a cuore aperto.
-Vuoi intraprendere qualcosa con me?-domanda.
-Non possiamo-rispondo.
-Come vedi-esclama, è amareggiata.
-Virginia-la richiamo ancora, ma sospiro non so cosa dire.
-Chiudiamo qui Alex, ti pregherei davvero di non chiamarmi più, siamo stati entrambi una brevissima parentesi l’uno dell’altra-dice.
-Ylenia ha dormito qui stanotte-non so perché ma dico questa cosa e due secondi dopo mi do uno schiaffo sulla fronte.
-Come scusa?-domanda lei alzando notevolmente la voce.
-Non dovevo dirlo, scusa ho sbagliato…-non riesco a finire la frase che lei riattacca.
-Sei un coglione Alex-mi rimprovero!
Provo a richiamarla, ma nulla…
Mi copro il volto con il cuscino affranto, perché diavolo le ho detto quella cosa? L’unica cosa che non dovevo dire l’ho detta…
Lei avrà pensato malissimo e questa volta davvero non vorrà sentirmi più.
-Alex Fossa sei davvero un disastro-affermo amareggiato.
Angolo autrice
Salve <3 parto con il dire che probabilmente il prossimo capitolo sarà tra dieci giorni, se dovessero esserci dei cambiamenti sarete aggiornate dal mio profilo facebook.
Che dite di questo capitolo? Alex ci prova a farne una giusta, ma sbaglia sempre...Di Michele e Ylenia che pensate? Attendo vostri commenti, a presto mie belle.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Divertente no? ***


Divertente no?
POV.VIRGINIA

Lancio il telefono lontano da me, mi chiama e cosa mi dice? Che Ylenia ha dormito da lui…
Io ci piango la notte, ci piango la mattina, ci piango il pomeriggio e lui fa dormire Ylenia a casa sua.
-Brava Virginia piangi per un coglione!-mi rimprovero.
Quella mattina vado in spiaggia, d’altronde si dice che il mare è la cura a tutti i mali no? Purtroppo però non riesco a rilassarmi per niente…
Ha dormito con lei e io dovrei fidarmi sul fatto che non si sentissero da prima? Alex è davvero cosi ingenuo da far dormire una sconosciuta a casa con lui?
-Ehi-sento una voce a me abbastanza nota, mi volto e mi ritrovo di fronte  Mattia.
-Non voglio parlare con te, non abbiamo niente da dirci, vuoi difendere tuo fratello? A me non interessa, io so solo che ho sempre fatto bene a tenere i ragazzi lontani dalla mia vita, i ragazzi ti deludono, i ragazzi hanno solo uno scopo, non se ne fanno nulla di una ragazza seria, loro vogliono solo scopare, con le troie-sbotto.
-Finito?-domanda.
-No non ho finito, non smetterò mai d’essere indignata! Ma tu te ne rendi conto che tuo fratello ha dormito con Ylenia stanotte?-la mia voce alta attira l’attenzione di parecchie persone.
-Ma che dici?-Mattia è sorpreso.
-Ah l’ha raccontato solo a me? Perché devi sapere che lui mi ha chiamato per dirmi questo-sono furiosa.
-Io…-lo interrompo.
-Non sapevi nulla, bhe adesso te l’ho detto, tuo fratello è anche uno stronzo! Chiama me, dice che gli manco e intanto magari sotto la doccia c’è Ylenia, che schifo!-ho la nausea per lo schifo che provo!
Mattia non parla.
Io raccolgo le mie cose e vado via senza nemmeno salutarlo.
Tornata a casa mi butto sul letto e scoppio a piangere, io l’ho sempre detto che l’amore, i fidanzati e tutte queste cose qui, sono cose futili…
Eppure ci piango su come una scema. Mi sono fidata troppo di Alex, ho commesso un gravissimo errore.
In quel momento suona il telefono…
E’ Michele.
Rifiuto la sua chiamata, non voglio sentirlo, non voglio sentire nessuno.

POV. ALEX
Mentre do una sistemata alla cucina, suona il mio telefonino io spero sia Virginia pronta ad ascoltarmi, io voglio spiegarle quello che è realmente successo.
E’ Mattia.
-Ti manco tanto fratellino?-domando sarcastico.
-Ylenia ha dormito lì?-chiede e immagino che abbia visto Virginia.
-E’ molto arrabbiata?-chiedo.
-E’ furiosa, ma che cazzo fai Alex? Me lo spieghi per favore? –domanda.
-Era tardi, non mi sembrava il caso, però non abbiamo dormito nello stesso letto-dico.
-E per quale santissima ragione l’hai detto a Virginia?-chiede.
-Mi è scappato-rispondo.
-Lei ti piace?-domanda.
Io rifletto qualche istante, si mi piace, mi piace tantissimo, ma le cose non possono cambiare, io sto qui e lei sta lontano da me.
-Si ma…-mi interrompe.
-Ma un cazzo Ale, cosi l’hai persa, è incazzata nera e ha ragione, lei mi ha detto che non si lascia mai andare, con te l’ha fatto, di te si è fidata e tu…-questa volta sono io ad interromperlo.
-L’ho delusa-concludo la sua frase.
-Ma sta Ylenia ti piace? Si ok ha delle belle tette però…-Mattia non sa che dire.
-Abbiamo molte cose in comune-rispondo.
-Allora se Ylenia ti piace lascia perdere Virginia, non se lo merita ok? Non si merita di restarci male costantemente-mi dice.
-Certo-rispondo.
-Non chiamarla più, non contattarla, lascia che vada avanti e si dimentichi in fretta di te-mi spiega.
-Certo è naturale-dico.
Riattacchiamo, ma due secondi dopo suona di nuovo il mio telefono…
-Mattia ho capito-rispondo scorbutico.
-Sono Ylenia-sento.
-Scusa-dico.
-Hai litigato con tuo fratello?-domanda.
-No nulla-rispondo.
-Che stai facendo?-chiede.
-Sistemavo casa tu?-domando.
-Sono solo soletta in giro e mi è venuta voglia di gelato, ti va?-mi domanda.
Mi tornano in mente le parole di mio fratello, Virginia ha il diritto di andare avanti…
-Mandami l’indirizzo e ti raggiungo-rispondo.
Mezz’ora dopo siamo seduti al tavolo di una gelateria.
-Fammi indovinare il gusto del tuo gelato-afferma.
-Abbiamo in comune anche quello?-chiedo sorridendo, Ylenia è una brava ragazza, è molto interessante e sta facendo di tutto per non lasciarmi da solo, visto che sono lontano da casa.
-No secondo me no, io amo il cioccolato bianco-sorride.
-E io?-chiedo.
-Sei un tipo da fondente-sorride ancora una volta.
-Il giorno e la notte allora-sorrido anche io.
-Ho indovinato?-chiede.
Io annuisco sorridendo.
Dieci minuti dopo stiamo gustando i nostri gelati.
-Fammi assaggiare il tuo-mi ruba un cucchiaino di fondente.
-Buono?-domando.
-Amaro-fa una faccia disgustata.
Io rido di gusto.
-Prova il mio-mi avvicina alle labbra il suo cucchiaino e io ripenso a Virginia quando mi ha imboccato…
-No conosco già il gusto del cioccolato bianco, so che non mi piace-serio riprendo a mangiare il mio gelato.
-Per una stranissima ragione ti ho ricordato lei è vero?-chiede, Ylenia è un ottima osservatrice, non c’è che dire.
-Non ne parliamo-rispondo, non mi piace essere cosi trasparente per qualcuno.
-Stavate insieme da molto?-chiede lei ancora…Lo ammetto la sua curiosità a volte è davvero fastidiosa.
-Ylenia-la richiamo.
-Ma hai fatto tutto per farle capire quanto ci tieni?-insiste ancora una volta.
-Vado via?-chiedo acido, mi stava facendo innervosire.
-A me piaci Alex e io penso di incuriosirti un minimo, però vedi c’è una barriera tra di noi, è questa è Virginia, quindi prova a risolvere i tuoi problemi con lei, se dovesse andare male io sono qui-mi dice.
-Non mi conosci come faccio a piacerti?-domando.
-E’ un po' che ti seguo, mi piace quello che scrivi, sei un ragazzo profondo, sei molto carino, hai un sorriso così allegro e poi l’hai visto anche tu, abbiamo in comune molte cose-spiega.
-E non ti preoccupa che quello che provo per Virginia possa non passarmi mai?-domando.
-Se fosse stato cosi forte non l’avresti lasciata in Sicilia-risponde.
-Sicura?-chiedo ancora.
-Convintissima-mi fa l’occhiolino.
-E sei lei venisse qui?-la interrogo.
-Accetterò la sconfitta-mi sorride.
-Sono piacevolmente sorpreso da te, sei una continua sorpresa-ammetto.
-Vedi un po' ti piaccio-sorride tutta contenta.
Io ricambio il suo sorriso.
-Selfie?-domanda.
Io annuisco e ci scattiamo una foto.
Rimasto solo in casa però ripenso a Virginia…
Forse ha ragione Ylenia dovrei risolvere con lei, devo forse chiudere definitivamente…Così le scrivo un messaggio, un audio.

POV. VIRGINIA
Sono stesa sul letto a guardare una puntata di Gossip Girl mentre piango e mangio gelato al cioccolato fondente.
Sicuramente tutte queste lacrime sono per il pre ciclo, non può essere solo per Alex Fossa.
Devo ripetermi come un mantra ‘’Io non lo conosco, lui non è nulla.’’ Si devo ricordare questo, devo capire che nulla era, nulla è e nulla sarà per me…Come recita quella frase? Sono nata intera a me non manca nessuna metà e di sicuro questa metà non è Alex Fossa.
-Alex Fossa che dorme con Ylenia-borbotto.
Il bip del mio cellulare attira la mia attenzione…Saranno sicuro le ragazze.
E invece no…E’ un audio.
Un audio di Alex Fossa.
Asciugo le lacrime e premo play.
-Probabilmente non vorrai sentire la mia voce, hai ragione. Ma io devo spiegarti delle cose, io non ti ho preso in giro, io realmente non ho mai avuto nulla a che fare con Ylenia in precedenza! Tu mi avevi incuriosito, avevo solo te in testa…Ed è vero quando dico che mi manca la tua voce o mi manca sentirti, parlare con te per me è sempre stato naturale e piacevole, paurosamente naturale, come se ti conoscessi da sempre. Virginia a me piacevi parecchio, hai un profumo cosi buono…Però io adesso vivo qui, sai meglio di me che siamo parecchio distanti, è da sciocchi immaginare o fondare una relazione a distanza su una cottarella…Tu hai la tua vita e io la mia…Io non ti ho mai presa in giro, mai Virginia, quel poco che ho conosciuto di te lo trovo fantastico, sei una persona speciale ed è un peccato tutto questo…E’ giusto che tu vada avanti, magari con uno come Michele, è il mio migliore amico, lo conosco bene, è un bravissimo ragazzo…Io andrò avanti, ti giuro che non ti contatterò più, ti auguro milioni di cose belle, è stato davvero un piacere averti per un po' nella mia vita-lo riascolto due volte.
Dopo di che scoppio a piangere…
Non solo non gli interesso, non solo mi ha liquidato alla velocità della luce, mi ha anche quasi buttato tra le braccia del suo migliore amico…
-Ma per chi cazzo mi sono presa una cotta?-do un pugno al cuscino.
Per smettere di piangere entro su facebook, cosi magari mi distraggo un po'…Ma evidentemente Alex Fossa non è dello stesso parere, nella home mi compare un selfie in cui lui ed Ylenia fanno una faccia buffa…
Io mi dispero e lui fa il coglioncello con questa qui!
Nervosa ed impulsiva lo rimuovo da facebook e lo blocco su whatsapp, io non voglio sapere più nulla, io non voglio piangere più, non è giusto.
Come mi sento? Inutile, non voluta…Come sempre la non scelta, quella carina, ma non troppo, quella interessante, ma non esageratamente, quella simpatica, ma in fondo non così tanto…
In quel momento risuona il mio telefono è Michele, questa volta decido di rispondere.
-Finalmente-esordisce lui.
-Scusa ho avuto da fare-cerco di camuffare il mio tono cadaverico.
-A piangere per quello?-chiede.
-Michele-sbuffo.
-Perché non vieni a Palermo e passiamo il fine settimana insieme?-mi domanda.
-Non mi va-rispondo subito.
-Potrei farti distrarre-dice.
-Michele non sono interessata, non voglio distrazioni, non voglio piangere, odio piangere, poi per una cosa così stupida, ma ogni dolore insegna qualcosa e questo mi ha appena lasciato un insegnamento enorme, io sono la persona più importante che devo costantemente rispettare, io conto solamente, voglio essere egoista, quindi non provare a richiamarmi, perché non risponderò-riattacco.

POV. ALEX
Sono appena uscito dalla doccia quando suona il telefono è Martina.
-Che cazzo è quella foto?-domanda furiosa.
-Si chiama Ylenia è la ragazza che mi ha trovato il lavoro e tu al momento sembri una fidanzata psicopatica-spiego.
-E Virginia?-domanda.
-Virginia niente-rispondo.
-Non ti riconosco Ale-mi dice lei.
-Cosa non riconosci?-sbuffo, tutte queste pressioni da lei, da Mattia, da Ylenia, mi stanno solo stressando.
-Sembra quasi che non te ne fotta nulla che probabilmente Virginia c’è rimasta una merda-dice.
-Si sente con Michele lei-le dico.
-E tu ti fai i selfie buffi con Ylenia-dice.
-Magari io e Virginia un giorno saremo amici, se si fidanza con Michele pensa un po'…-rido nervosamente.
-Sei un coglione-sbotta mia cugina.
-Fanculo Marta-riattacco.
Mi butto sul letto esausto, ma davvero tutti credono che di Virginia a me non importi nulla? Si sbagliano, si sbagliano di grosso, lei mi ha regalato una spontaneità che non ho mai avuto, i suoi sorrisi per me sono unici ricordi che custodirò per sempre, ma cosa posso fare se lei è lontana da me? A me manca così figuriamoci se lei fosse la mia ragazza…
Ylenia è qui, è vicina, abbiamo molte cose in comune, è carina, magari riuscirà a non farmi pensare a lei e a rendere questa permanenza cosi lontano da casa, quasi piacevole.
Il mio telefono suona di nuovo.
-Ho aperto un call center-sbuffo.
E’ Michele.
-Hey romano-mi saluta a lui.
-Michi come va?-chiedo.
-Una merda, hai presente la Bettinelli? Te ne ho parlato stamattina e niente mi ha mandato a cagare-dice.
Io provo un egoistico enorme sollievo.
-Come mai?-domando.
-Non so, ha fatto uno strano discorso sul fatto che deve rispettare se stessa-mi dice.
-Va bhe dai Michi a Palermo è pieno di ragazze, ti consolerai-sorrido felice, la loro frequentazione è già finita.
-Per chi mi hai preso? Virginia Bettinelli per me è una sfida, la conquisterò-afferma.
-Ma che senso ha insistere con una ragazza che non ti vuole?-chiedo.
-Non ha detto di non volermi, dai Ale lo sai, io piaccio a tutte-Michele se la ride.
-Pensi di piacerle?-domando.
-Fa la dura, ma sotto sotto è cotta, sicuro…-continua a ridere e io come mai in vita mia vorrei sferrargli un destro in pieno viso.
-Se lo dici tu-rispondo.
-Certo che lo dico io, Ale dai lo sai, tu di ragazze non te ne intendi-ride ancora con gusto.
-Se lo dici tu-ripeto.
-Ti sei incazzato? Dai Ale scherzo-dice.
-Ho da fare Michi, ci si sente-senza farlo replicare, riattacco.
Improvvisamente il mio migliore amico mi sembra davvero un coglione…
Mi arriva un messaggio, è lei…
E’ un immagine.
La apro…E’ una foto, una foto che certifica che a settembre lei inizierà la specialistica di psicologia clinica presso la Sapienza.
-A Roma-affermo sentendo il cuore a mille.
Subito dopo mi arriva un suo audio…
-Vorrei vederla la tua faccia…Si vorrei proprio vederla quasi quasi ti chiederei di allegarmi un selfie, visto che ti piacciono parecchio ultimamente. Sei un coglione Alex, lascia che io te lo dica,  non mi hai permesso di dirtelo, hai scelto tu per due e io a settembre sarò lì, vivremo nella stessa città di nuovo…Divertente no? Sai però qual è la cosa che più mi diverte…Che in questo momento io lo so, tu sei pentito e vedi farai forse di tutto per recuperare, ma io non voglio vederti nemmeno in fotografia. Ti avevo bloccato, ma poi ci ho ripensato, volevo che sapessi, volevo che ti logorassi l’anima, si sicuramente ti consolerai con Ylenia, però ecco volevo salutarti dicendo tutto. Buona vita Alex Fossa ah un'altra cosa come vedi non sei razionale sei solo ottuso!-a me cade il telefono dalle mani.
-Vivrà a Roma-sono scioccato.
Mi sento davvero un coglione…
-Ma che coglione-scoppio a ridere nervosamente.
Inizio a camminare per tutta la stanza.
Sono stato un idiota…Lei vivrà qui, noi avremmo potuto provare…E io…Io ho chiuso la porta, ma come se non bastasse ho fatto un po' il cretinetto con un’altra.
Lei ha perfettamente ragione, come posso smentirla? Hanno ragione tutti, Martina, Mattia…
Lei non si metterà con Michele lei verrà a vivere qui.
Roma è enorme, ma forse ci incontreremo…E se io non fossi stato cosi ottuso forse avremmo potuto vivere insieme…
Provo a chiamarla, riattacca.
Riprovo, riattacca ancora…
-Riattaccherà sempre-mi do uno schiaffetto sulla fronte.
Mando un messaggio a Mattia.
Alex Fossa: Verrà a vivere a Roma a settembre…Matti sono un vero coglione!
Mattia Fossa: Esattamente!
-Grazie Matti-sbuffo.
Angolo autrice
Salve mie care <3 nuovo capitoloooo eh niente io dico solo una cosa spero che voi concordiate con me nel fare una standing ovation a Virginia, per il resto lascio a voi i commenti.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Carpe Diem ***


Carpe Diem
POV. VIRGINIA

Fisso il telefono, Alex prova a chiamarmi ben 24 volte…Si 24 chiamate. Inutile dire che non riceverà nessuna risposta. Non la merita!
Decido di fare una videochiamata con le ragazze.
-Cosa ci devi raccontare?-chiede curiosa Lidia.
-Ho detto tutto ad Alex-affermo.
-Che vai a vivere a Roma?-domanda Elisabetta.
-E lui?-domanda curiosissima Lidia.
-Mi ha chiamato 24 volte, inutile dire che non riceverà nessuna risposta-dico.
-Sei una grande donna-Lidia mi fa l’occhiolino.
-Lui fa il provolone con quella lì, io piango e mi dispero…Lui ha chiuso la porta, bhe adesso io l’ho barricata-affermo seria, si io e Alex abbiamo chiuso, sono molto testarda non tornerò indietro.
-Non sei curiosa di sapere cosa vuole?-chiede Elisabetta.
-Cosa vorrà secondo te? Scusarsi, dirmi che è terribilmente pentito e magari propormi una sottospecie di rapporto fin quando io non andrò lì-le dico.
-E tu non vuoi nulla?-insiste ancora.
-Volevo qualcosa, ma non avevo ben capito che tipo fosse, l’ho sopravalutato, capita purtroppo-affermo, pentita un po' di tutto quello che è stato con Alex.
-Meriti un ragazzo migliore, sicura quel Michele non ti interessi?-domanda Lidia.
-Non lo sento sincero-affermo, ed è vero, Michele non mi trasmette nulla di positivo, si è vero, mi sono trovata a parlare con lui, ma qualcosa mi puzza…E sono convinta di far bene a fidarmi del mio istinto.
-Ma forse ti sei fatta condizionare dalla storia di Alex-dice Lidia.
-Non mi interessa-rispondo.
-Ora starai chiusa dentro?-chiede Elisabetta.
-No domani andrò per un’intera giornata al mare-sorrido.

POV. ALEX
Inutile dire che quella notte non riesco proprio a chiudere occhio…
Passo tutto il tempo a rimproverarmi, si è vero ha ragione Virginia, sono terribilmente ottuso.
Se cosi non fossi stato avremmo potuto continuare a sentirci e poi chissà cosa sarebbe successo a Roma…
Quando quel lunedi mattina mi presento in ufficio per il mio primo giorno ho due occhiaie vistose, tant’è che devo farmi spiegare più volte la mia mansione.
-Bella figura di merda per il tuo primo giorno-mi rimprovero arrivato di fronte al mio computer.
Poco prima della pausa pranzo mi raggiunge Ylenia.
-Come va?-domanda lei tutta sorridente.
-A posto-rispondo.
-Hai dormito male?-domanda fissando le mie occhiaie.
-Non sono abituato a questo letto-mento.
-Pranziamo insieme?-mi chiede sorridendo.
-I miei colleghi non penseranno male? Pranzo con la figlia del capo-spiego.
-Tranquillo-Ylenia mi sorride ancora.
Io esausto da quella giornata, decido di seguirla.
Andiamo in un chioschetto lì vicino.
-Non ti facevo per niente tipo da panino in un chiosco, sembri cosi sofisticata-la prendo bonariamente in giro.
-Hai pensato male-sorride ancora.-Come mai non hai dormito?-domanda.
-Per il letto-ripeto.
-Non sono sciocca, Virginia?-chiede ancora.
-Ti piace tanto lei eh? Vuoi parlare di lei a tutti i costi?-domando.
-Voglio studiare il mio nemico-mi fa l’occhiolino.
-Dai cambiamo discorso-insisto.
-E’ molto bella?-non demorde.
-Mi prometti che se ti spiego tutto, non la nominerai mai più?-domando.
-Sono tutta orecchie-sorride contenta.
-Io e Virginia non ci conosciamo o almeno ci conosciamo pochissimo, ci siamo beccati in un locale, il giorno della sua laurea e io le ho offerto un drink, ci siamo parlati un po' su facebook, poi ci siamo visti e c’è stato un bacio a stampo…Tre giorni dopo io ero in viaggio per Roma, quindi fine-dico.
-E tu stai tanto male per una tizia conosciuta appena?-chiede.
-Non sto male-rispondo.
-Sei nervoso e non ci dormi la notte-spiega.
-Verrà a vivere a Roma a settembre-le dico.
La sua espressione muta…
Io scoppio a ridere.
-Ma tranquilla non succederà nulla tra me e lei, lei non vuole vedermi nemmeno in foto-affermo.
-Secondo te, lei era tanto presa da te?-mi chiede.
Io non rispondo e mi concentro sul mio panino.
-Alex-Ylenia mi richiama.
-Basta Ylenia non ne parliamo più-affermo stufo…
-Stasera ti porto in un posto fantastico-mi sorride.
-Stasera vorrei andare a letto presto-dico.
-Non fare il nonnino su, divertiti un po'-mi dice.
-Ora torno in ufficio, ci sentiamo più tardi magari-dico.
-Ti passo a prendere alle 19:30, fatti trovare pronto-mi ammonisce Ylenia.

POV. VIRGINIA
Sono stesa  sul mio telo al mare, ho voglia di rilassarmi, ho voglia di non pensare assolutamente a niente…Quando qualcuno si stende accanto  a me, non apro gli occhi, non voglio essere disturbata.
-Buongiorno Virgi-è Mattia.
Apro gli occhi e lo fulmino.
-Potevamo venirci insieme al mare-mi dice.
Io afferro nella mia borsa le cuffiette, sono pronta ad indossarle quando lui me le stacca di mano.
-Mattia-lo fulmino ancora una volta.
-Non è colpa mia se mio fratello è uno scemo-mi dice.
-Ma io non voglio avere nulla a che fare con i fratelli Fossa, quindi lasciami perdere-sbotto.
-Siamo usciti spesso insieme e ci siamo divertiti, dai…-dice.
-Dai un corno-mi giro dall’altro lato.
-Perché non gli hai detto subito di Roma?-mi domanda.
-Perché tuo fratello è un ottuso e non mi ha dato modo di farlo, ha deciso per entrambi e io odio chi decide per me!-sono furiosa…Addio alla mia pacifica giornata al mare.
-Sei troppo nervosa-nota.
-Siete voi fratelli Fossa che mi irritate a non finire-sbuffo.
Lui scoppia a ridere.
-Magari con un bagnetto ti passa il nervosismo-afferma.
Due secondi dopo senza capire come, lui mi carica sulle sue spalle…
-Mattia fammi scendere immediatamente-urlo colpendogli le spalle.
-Zitta Virgi, il mare fa bene-mi dice.
-Ti strappo tutti i capelli-urlo furiosa.
Due secondi dopo mi ritrovo gettata nell’acqua ghiacciata.
Riemergo e inizio a colpirlo.
-Sei fastidioso come una zanzara-urlo facendo girare parecchi bagnanti.
Lui ride di gusto.
-Non voglio che tu sia arrabbiata con me ingiustamente, io e Alex siamo due persone diverse, io e te ci conoscevamo da prima-mi dice.
-Alex non si arrabbierebbe?-domando.-Ah no figuriamoci, perché dovrebbe, è cosi impegnato a pensare a quella lì-sbuffo.
-Sei gelosissima-Mattia se la ride.
-No-sbotto.
-Si Virgi-continua.
Io faccio un gran sospiro.
-Non uscire con Michele-mi dice lui all’improvviso.
-E per quale motivo?-chiedo ridendo.
-Perché  è un viscido coglione-mi dice.
-E’ il miglior amico di tuo fratello-affermo…Sembra strano che lui lo insulti così.
-Ci prendiamo un po' di sole e ti spiego tutto-afferma.
Raggiungiamo i teli e io mi metto accanto a lui pronto ad ascoltarlo.
-Michele è falso, Alex è troppo ingenuo per accorgersene…Michele è odioso, io lo odio profondamente, lo consideravo come un secondo fratello maggiore, ma mi sbagliavo di grosso, mi ha rubato la ragazza di cui ero innamorato e c’è rimasto insieme per tre anni…-afferma stringendo i pugni.
-Quella che lui ha lasciato per mancanza di sentimento era la ragazza di cui tu eri innamorato?-domando.
-Alessia, si-risponde.
-Mi dispiace-dico.
-Vedi Michele non sa nulla di te ed Alex, ma sono convinto che non si farebbe nessunissimo problema a provarci con te, a lui piace rubare le ragazze degli altri-sbotta.-Voglio metterti in guardia-continua.
-A me non convince-gli dico.
-Eppure l’altra sera in lacrime l’hai abbracciato-mi fa notare.
-E’ stato un momento di debolezza causato da chi sai-sbuffo.
-Alex ci rimarrebbe male se tu dovessi metterti con lui, non lo dice perché è molto…-lo interrompo.
-Razionale si-sbotto.
-Tu però lo fai innervosire-sorride.
-Lui però passa il suo tempo con Ylenia miss ho la quinta e me ne vanto-roteo gli occhi irritati.
-Hai notato anche tu le sue…-lo interrompo.
-Mattia-lo fulmino.
-Guarda che ad Alex piaci tantissimo, dovresti provare a perdonarlo a maggior ragione che a breve vivrete nella stessa città-mi dice.
-No-rispondo.
-L’orgoglio rende forti, ma non felici mia cara Virgi-continua.
-Io come ho più volte detto e spiegato, non ho mai voluto un ragazzo, Alex ha fatto sì che cambiassi idea, ma Alex è incompatibile con me, io sogno un altro tipo d’amore…Alex è troppo ottuso e razionale-gli spiego.
-Non è solo quello e tu l’hai capito-mi dice.
-E tu? Non hai superato il trauma di Alessia? Non ti interessa nessuna ragazza? Non hai voglia di innamorarti?-domando.
-No, si soffre-mi risponde.
-Sono d’accordo con te, quindi chiudiamo le porte a queste stupidaggini-dico.
-Ti ha chiamato 24 volte-mi dice sorridendo.
-Abbiamo chiuso le porte-mi rimetto gli occhiali da sole.
-Ma io e te siamo di nuovo amici?-mi domanda.
-Si-gli sorrido.
-Bene-si stende anche lui.

POV. ALEX
Tornato a casa sistemo la spesa e mi butto sul divano stanchissimo.
Mi arriva una telefonata da Mattia.
-Fratellone com’è stato il primo giorno di lavoro?-chiede entusiasta.
-Tutto normale-rispondo.
-Non sembri cosi entusiasta-dice.
-Ho dormito poco-spiego.
-Virginia?-chiede.
Io sbuffo.
-Ci sono andato insieme al mare-mi dice.
-Come scusa?-chiedo.
-Sono stato al mare con lei, ci siamo divertiti, è stata una bella giornata-mi comunica.
-Mi fa piacere-rispondo.
-Cos’è questo tono?-chiede.
-Quale tono?-domando.
-Alex-mi rimprovera.
-Stasera esco con Ylenia, anzi scusa ma devo andarmi a preparare-riattacco.
Io non dormo, passo tutto il tempo a pensarla e lei cosa fa? Lei va a mare con mio fratello e si diverte anche…
Alle 19 e 30 sono in macchina con Ylenia.
-Puntualissimo-sorride.
-Avevi ragione tu, bisogna divertirsi ogni tanto-dico, cercando di scacciare l’immagine di Virginia che se la spassa al mare.
Ylenia mi porta di fronte al Colosseo.
-E’ questo il posto magico e magnifico in cui volevi portarmi?-domando ridendo.
-Sei un appassionato d’architettura, io sono un futuro architetto sono qui per interrogarti-mi dice.
-Questo è il tuo concetto di uscita divertente?-scoppio a ridere.
-Stai ridendo, evidentemente ti diverto-sorride soddisfatta.
-Mi faccia le domande prof su-sorrido.
-Come viene originariamente conosciuto il Colosseo?-chiede.
-Amphitheatrum Flavium-rispondo.
-Addirittura in latino-se la ride.
-Bisogna essere precisi, il latino al liceo mi piaceva poi-spiego.
-Anche me, uso tantissimo le citazioni latine-commenta contenta, io non smetto di sorridere. -Quando fu inaugurato?-chiede ancora.
-Nel 80 da Tito-rispondo.
-E’ preparatissimo signor Fossa-sorride.
-Prossima domanda-le faccio l’occhiolino.
-Questa è difficile, la sua altezza attuale?-domanda.
Io rifletto qualche istante…
-Se non erro intorno ai 48 metri-dico.
-Corretto-mi fa un applauso. -L’interrogazione è stata superata a pieni voti, adesso voglio un parere critico-dalla borsa esce un foglio. –E’ la mia riproduzione del Colosseo, tu disegni da Dio, vorrei avere il tuo parere-mi dice.
-E’ fantastico-esclamo.- Sono scioccato dalle affinità che abbiamo-dico.
-Non credevi che in questo mondo esistesse qualcuno che avesse tante cose in comune con te?-chiede.
-Mi sembrava impossibile-sorrido.
-Sei contento di averla conosciuta?-fa un giro su se stessa.
-Non mi annoierò mai con te-dico.
-A tale proposito, settimana prossima ti va se andiamo al museo Egizio a Torino?-chiede.
-Cavolo non ci sono mai stato, è una grande proposta che non posso assolutamente rifiutare-sorrido.
Ci sediamo su un muretto.
-Andremo molto d’accordo io e te-mi sorride.
-Lo penso anche io-riguardo il suo disegno.-Quando andiamo a casa ti faccio vedere qualche altro mio disegno-le dico.
-Oh si non vedo l’ora-esclama contenta e io sorrido ancora…
Restiamo in silenzio qualche istante, poi lei si avvicina a me, poggia il suo naso sul mio…
-Sto per baciarti Alex, fermami se non vuoi-sussurra.
Io rimango in silenzio…Lei lo prende come un assenso e posa le sue labbra sulle mie, il suo bacio diventa subito passionale…Il mio primo bacio con la lingua…Non riesco a capire cosa provo…E’ strano che io non senta nulla? Ylenia è molto carina, è simpatica, abbiamo tantissime cose in comune…La sua lingua rincorre la mia, eppure non sento nemmeno la metà delle sensazioni provate con Virginia…
POV. VIRGINIA
Sono in giardino a disegnare con le mie cuginette.
-Virgi ma non sai disegnare per niente-mi prende in giro una delle mie cuginette.
-Si è vero sono negata-rido di gusto, io sono rimasta al disegno delle elementari…
-Vieni ti insegno io a disegnare un’apetta -mia cugina afferra la mia mano pronta a farmi disegnare…Ma veniamo interrotte dal mio cellulare.
-Buona sera signorina Lidia-la saluto.
-Sono una cretina-esordisce.
-Cosa è successo?-domando preoccupata, Lidia aveva uno stranissimo tono.
-Sai che io ho un profilo facebook falso con cui guardo i profili del mio ex e della sua attuale ragazza?-chiede.
-Si Lidia, hai visto qualcosa di brutto?-domando, si Lidia non ha totalmente superato la rottura con il suo ex.
-Ecco vedi…Così per curiosità, per capire che tipo fosse ho aggiunto…-si interrompe.
-Chi?-chiedo.
-Ylenia Andreozzi-risponde.
-Bene a noi non interessa sapere che tipo è!-sbuffo, non sopporto sentirla nominare…Già mi basta il tempo sprecato a pensare a lei con Alex…
-Ecco poco fa ha postato una foto-sussurra.
-Che foto?-domando roteando gli occhi.
-Te la mando su Whatsapp, Virgi mi dispiace, ma non potevo tenermi questo segreto per me-dice.
Io apro la foto che mi ha appena mandato…
E’ uno screen del suo post.
Ha scritto ‘’Carpe Diem’’ con allegato una foto di lei ed Alex che si baciano di fronte al Colosseo…
-Virgi ci sei ancora?-domanda Lidia.
Io fisso la foto e una lacrima mi riga il viso…
Mi chiama 24 volte e poi bacia un’altra di fronte al Colosseo…
Tiro su con il naso.
-Virgi stai piangendo? Oddio sono una schifosa, non dovevo mostrarti la foto…-Lidia stra parla.
Ma io non la seguo più perché in quel momento mi arriva un messaggio non su whatsapp, di Alex…
-Mi ha scritto-dico.
-Alex?-Lidia urla.
-E’ uno stronzo-sussurro.
-Cosa vuole?-chiede Lidia.
-Mi pensi? Io ti penso, io non ci dormo la notte, ti penso troppo e non me lo so spiegare…Tu mi pensi almeno un po'?-leggo il suo messaggio.
-Ma che cazzo…-Lidia resta senza parole.
-Mi pensa mentre ficca la lingua in gola ad un’altra, certo mi manda questi messaggi perché io su facebook l’ho eliminato, se non fosse stato per te io non avrei mai visto questa foto e forse l’avrei perdonato, Mattia in un certo modo mi aveva un po' convinto, d’altronde mi ha chiamato 24 volte…Semplicemente al signor Fossa piace mettere due piedi in una scarpa, scema io, la scema qui sono solo io-mi asciugo come posso le lacrime, mentre riguardo quella foto.
Angolo autrice
Buonasera care :D nuovo capitolo eh si probabilmente mi odiate anche per questo ahahaha sempre più fraintendimenti.
Sono convinta che Ylenia vi piace sempre più però :P
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Aria peccaminosa ***


Aria peccaminosa
POV. VIRGINIA

Inutile dire che Alex non ha ricevuto nessuna risposta a quel messaggio, inutile dire che ci ho pianto una notte intera…
Inutile dire che anche adesso alle 10:00 del mattino del giorno dopo fisso quel messaggio e sento gli occhi pizzicare.
-Ha sempre giocato-borbotto tra me e me.
Il mio telefono squilla, è Elisabetta.
-Piccola-è preoccupata.
-E’ una pessima giornata Eli-le dico.
-Mi ha detto tutto Lidia, quel Alex è davvero un viscido!-è arrabbiata.
-Come non ho fatto a non capire quanto dietro a quella timidezza si nascondesse un falso e furbo giocatore?-chiedo.
-Purtroppo ti sei presa una bella cotta  e quando ciò accade si perde la ragione-mi dice.
-Mi sento senza forze e priva di motivazione nel fare la qualunque-le dico.
-Piccola non devi farti abbattere cosi, perché stasera non vai al pub con qualche tua vecchia compagna di classe? Ti metti un vestitino carino e vai a divertirti-mi consiglia.
-Si credo lo farò, hai ragione-mi sforzo di sorridere.
Infatti quella sera chiamo la mia ex compagna di banco e andiamo al pub a divertirci, io da subito prendo un cocktail e mi metto a ballare in pista.
Un ragazzo carino mi si avvicina e io non lo allontano anzi ci ballo volentieri…
-Mi offri da bere?-gli domando.
-Quello che vuoi bellezza-mi sorride.
-Voglio una bomba qualcosa che bruci da morire-dico.
Due minuti dopo sto sorseggiando qualcosa che al suo passare mi brucia l’anima.
-E’ fantastico-urlo.
-Potremmo concludere questa serata fantastica da me, ti va?-chiede il tizio di cui non ricordo il nome.
-Hai la faccia simpatica e sei stato carino ad offrirmi il cocktail, ma vedi io adesso devo andare a fare una telefonata importante e poi filo a casa-gli faccio l’occhiolino e mi allontano.
Fuori dal pub mi siedo su un muretto e fisso ancora quella foto che mi ha inviato ieri Lidia, mi viene di nuovo da piangere…
Compongo il numero di Alex.
Appena risponde non lo lascio nemmeno parlare.
-Alex mi manchi, si io ti penso tantissimo, ti penso davvero tanto, penso alle tue labbra, ai tuoi capelli, ai tuoi occhi buoni, nemmeno io ci dormo la notte, io ti penso tanto e quando ti penso sento il cuore che mi scoppia, io voglio abbracciarti, voglio stringerti forte, voglio ballare con te in spiaggia a piedi nudi, mi piace il tuo collo e le tue mani, si le tue mani sono davvero bellissime, sei bello Alex, forse tu non pensi o non lo credi, ma lo sei, lo sei tanto, io quando ti penso sorrido e poi piango, mi manchi Alex, mi manchi e sei bello, e mi piaci e sono fuori da un pub un po' brilla e ti penso Alex, Alex mi pensi ancora? Alex torni in Sicilia da me?-concludo il mio monologo.
Poi sento un sospiro…
Un sospiro troppo delicato…Da donna.
-Sei Virginia?-è una ragazza a pormi questa domanda.
-E tu sei Ylenia quella con le tettone che me lo vuole portare via-rispondo.
-Alex non può rispondere, è sotto la doccia, io e Alex abbiamo da poco fatto l’amore Virginia, quindi forse è meglio se non chiami più, io non gli dirò quanto tu ti sia resa ridicola in questo momento, sparisci dalla sua vita, te lo dico da donna a donna, tra me e te non c’è gara, io ho già vinto-mi dice, io sento il cuore sgretolarsi…
Riattacco.
Hanno fatto l’amore.
Alex mi ha dimenticato. In realtà Alex non mi ha mai voluto.
Lei ha vinto.
Rientro nel locale e ordino un altro di quei cocktail che fanno bruciare l’anima, voglio dimenticare tutto…
-Non dovevi tornare a casa?-il tizio di poco prima mi raggiunge.
-Non voglio parlare con te, sei un ragazzo, un viscido ragazzo-lo aggredisco.
-E tu sei una puttanella-dice lui.
-Io mi rimangerei le parole se fossi in te-Mattia si avvicina e lo spintona.
-E’la tua tipa? Bella put…-il tizio non riesce a concludere la frase che Mattia lo colpisce in pieno viso.
-Wow-esclamo esterrefatta.
-Tu adesso vieni con me!-ordina, mi prende per mano e mi trascina via.
Quando siamo fuori dal locale io scoppio a ridere.
-Sei un vero macho Mattia Fossa-lo prendo in giro.
-Aveva delle pessime intenzioni, tu sei ubriaca, sei irresponsabile-è furioso.
-Sai cosa ha fatto tuo fratello? Tuo fratello si è scopato la tettona-rido e piango contemporaneamente.
Mattia mi avvicina a sé e mi stringe.
Io nel suo abbraccio mi lascio andare…
-Mi fa schifo-sussurro.

POV. MATTIA
Virginia ha pianto per quasi un’ora e poi non so come, ma si è addormentata contro la mia spalla.
-Adesso dove ti porto?-domando alla Virginia addormentata.
La prendo tra le mie braccia e me la porto a casa…Non ricordo esattamente dove lei abiti e poi non posso bussare in piena notte a casa sua dicendo a suoi genitori ‘’Vi ho riportato la figlia ubriaca’’.
-Mi piacciono le tue spalle Mattia-sussurra lei.
-Che hai detto?-chiedo sorpreso, mi ha fatto uno pseudo complimento chiamandomi per nome, quindi è conscia del fatto che sia io.
-Hai delle belle spalle-mi carezza il petto.
Arriviamo a casa mia e la porto nella mia camera…La distendo sul letto.
-Sento il tuo profumo ovunque-sorride.
-Quanto cavolo hai bevuto?-le chiedo.
Lei mi fissa.
-Poco in realtà, se ricordo chi sono, se ricordo chi sei tu, se ricordo quel coglione di tuo fratello e quella lì, poco se mi rendo conto d’esser a casa Fossa nel tuo letto-mi dice.
Io sorrido.
-Allora ti piacciono davvero le mie spalle?-chiedo ridendo.
-Tu e Alex non vi somigliate per niente-dice.
-E’ vero io assomiglio a mamma lui a papà-le spiego.
-I vostri genitori sono proprio belli-mi dice.
Io scoppio a ridere.
-Da brilla sciogli la tua lingua piccola Virginia-le do un pizzicotto sul naso.
Le fisso più del dovuto le gambe che il suo abito oro, lascia parecchio scoperte.
-Ti piacciono le mie gambe?-chiede.
-Virginia sai d’esser bella-le rispondo.
Lei gattona verso di me, io sento il cuore che batte ovunque…Trovo bella e sexy la ragazza sbagliata.
-Questa camicia nera ti dà un aria…-mi carezza il petto.
-Io forse è meglio se vado a dormire nella stanza di Alex, tranquilla mio padre esce prestissimo al mattino, non si accorgerà di te, dopo la colazione ti riaccompagno a casa-mi sollevo…Virginia è pericolosa per me, in effetti per ora siamo stati troppo in contatto, l’altro giorno al mare, adesso lei nel mio letto…
-Non voglio rimanere sola-dice.
-Sei brilla e poco fa piangevi per mio fratello-le faccio notare.
-Non vuoi restare?-si solleva anche lei per venirmi incontro, ma a causa del alcool barcolla, io mi avvicino per sorreggerla.-Hai delle belle labbra-le accarezza.
-Virginia-la richiamo sospirando.
-Hai un’aria peccaminosa con questa camicia-afferma e due secondi dopo cattura le mie labbra.
Io sono un coglione perché non la scanso, anzi ricambio il suo bacio e riesco a fare di peggio la spingo contro il letto…E’ lei che si stacca.
-No cazzo-si allontana barcollando da me.
-Tu sei giustificata, sei brilla e nervosa per Alex, io no però-detto questo esco dalla camera.
Certo se Alex fosse davvero stato con Ylenia il mio senso di colpa potrebbe sedarsi…Ma a me Virginia piace…E se piace pure ad Alex io sono una gran merda.

POV. ALEX
-Suonava il mio telefono?-chiedo a Ylenia quando torno in cucina.
-No-mi sorride lei.
-Impressione mia-le sorrido anche io.
-I tuoi disegni sono stupendi-afferma entusiasta.
-Credi davvero?-domando.
-Alex dovresti farli vedere a qualcuno, il tuo talento è sprecato-si avvicina a me.
-Lo dici solo per compiacermi?-chiedo non smettendo di sorridere.
-Mi baci ancora se ti dico che sei bravo?-chiede.
-Sei una ragazzaccia Ylenia-la prendo in giro.
-Posso mangiare da te?-chiede.
-Certo, ti preparerò una cenetta coi fiocchi-le faccio l’occhiolino, inutile negare che con lei mi trovo molto bene, voglio passare il mio tempo con lei.-Mi asciugo i capelli-la lascio nuovamente da sola.
Ieri sera ho fatto una cazzata, preso da nostalgia e forse da senso di colpa per quel bacio, ho scritto a Virginia. Non dovevo, in parte penso ciò che ho scritto, ma non dovevo perché entrambi dobbiamo andare avanti.
-Cosa mi prepara signor chef?-domanda Ylenia appena la raggiungo nuovamente.
-Sono il mago della carbonara-le sorrido.
-Posso darti una mano?-chiede e io annuisco.
Cucinare con lei è piacevole, scherziamo e ridiamo, sono sereno e non penso a nulla.
-Sono felice di passare il mio tempo con te-le dico.
Lei si apre in un dolce sorriso.
-Anche io sto bene con te Alex, a me piaci e non poco-mi carezza la guancia.
Mi guarda negli occhi speranzosa…
Mi avvicino a lei e catturo le sue labbra. Io volevo baciarla, morivo dalla voglia di farlo…Si Ylenia piace anche a me, nonostante ci sia il pensiero di Virginia ancora.
-E se ci frequentassimo seriamente senza altre persone di mezzo?-mi chiede lei.
-Non sento più Virginia se intendi questo-le dico.
-Voglio che lei non ci sia nemmeno nei tuoi pensieri-mi dice.
-Eliminala tu-le dico.
Lei cattura nuovamente le mie labbra, Ylenia è molto passionale e travolgente…Però è sempre come se mancasse qualcosa, io non sento passione, si voglio baciarla perché mi attira, mi piace baciarla, però non ho quella spinta in più e il mio cuore non cambia il suo normale andamento.
-Io ti voglio, non ho mai trovato nessuno di così simile a me, farò di tutto per averti nella mia vita-mi sorride.
Quella sera mi addormento con la testa vuota dai pensieri…Il mattino seguente mentre mi preparo per andare a lavoro mi arriva una telefonata di Mattia.
-Hei-rispondo allegro.
-Sei stato a letto con Ylenia?-domanda serissimo.
-No-rispondo.-Che cavolo di domanda è?-chiedo.
-E di Virginia che pensi? Ti piace? La vuoi ancora nella tua vita?-chiede è sembra quasi in ansia.
-Mattia ma che hai?-domando preoccupato, il mio fratellino sembra parecchio strano.
-Puoi rispondermi?-domanda.
-A Virginia ci penso si, ma non so, sono confuso, a me Ylenia piace-gli spiego.
-Ho baciato Virginia-ammette.
A me casca il telefonino…
Ho una fitta al centro del petto.
-Alex-sento Mattia che mi chiama.
Sospiro e riafferro il telefono.
-Che stai dicendo Mattia?-domando.
-Ieri sera…Virginia è molto bella, io, sono una merda-pronuncia frasi sconnesse.-Lei c’è stata, ma io lo so che, che vuole te ecco, piangeva per te, perché Ylenia ha risposto al tuo telefono e le ha detto che siete stati a letto insieme, bho forse le ricordavo te e mi ha baciato-spiega.
-L’hai baciata tu per primo?-chiedo.
Lui tace.
-Mattia!-lo richiamo nervoso.
-Lei-sussurra.
-Ti ha per caso chiamato Alex?-chiedo.
-No era consapevole che fossi io-mi risponde.
-E quindi io dovrei bere la storia che lei era disperata e ti ha confuso per me-scoppio a ridere.-Mattia tu sei bello e affascini le ragazze da sempre…Sai che ti dico? Divertitevi-riattacco e sferro un pugno contro il muro.
No, ma Virginia questa non la passa liscia…
La chiamo, lei risponde quasi subito.
-Io metto il piede in due scarpe e tu? Ti piacciono davvero tanto i Fossa eh-affermo nervoso.
Lei tace.
-Milioni di ragazzi avresti potuto baciare, mio fratello, è mio fratello Virginia, nemmeno immagini quanto sia disgustato da te-affermo, sono furioso, alzo la voce.
-Sei stato…-la interrompo.
-Per vendetta hai deciso di baciare Mattia?-domando.
-No-risponde.
-E allora qual è il motivo?-insisto.
-Mattia è bello, io mi trovo bene con lui, mi ha asciugato le lacrime, mi ha fatto ridere in questi giorni quando volevo piangere per te, io…-la sento piagnucolare.
-Io ho un giudizio pessimo della tua persona Virginia e mi pento d’averti conosciuta-affermo.
-Anche io Alex, mi pento d’aver conosciuto te-sospira tra le lacrime.
-Io non sono stato con Ylenia, e penso che tu ti stia inventando questa scusa solo per giustificare il tuo comportamento meschino-dico.
-Ylenia è meschina, se non sei stato con lei, sappi che ha sputato veleno per allontanarmi da te-mi dice.
-Hai fatto tutto da sola, hai baciato mio fratello-le sottolineo.
-E’ facile adesso addossarmi ogni colpa, è facile fare questo Alex, i senza palle lo fanno, si è vero io ho sbagliato, tra milioni di ragazzi ho baciato quello meno giusto, ma vedi è stato un errore di pancia, lui era lì bello, gentile, pronto a difendermi da un coglione con pessime intenzioni e io ho ceduto, si ho sbagliato, faccio schifo perché ho baciato tuo fratello, ma tu hai commesso anche vari errori, stai con Ylenia, baci Ylenia e poi dici di pensare a me, mi hai ferito e mi ferisci, non puoi quindi scaricare tutta la colpa a me-mi dice.
Io non voglio più sentirla e riattacco.

POV. VIRGINIA
Alex riattacca e mi ritrovo nel letto di Mattia a piangere per non so cosa…
Lui qualche istante dopo apre la porta, indossa ancora gli abiti di ieri esattamente come te.
-Ho preparato un po' di caffè di là, è perfetto dopo la sbronza-mi dice.
-Ho litigato con tuo fratello-gli dico.
-Anche io-sorride amareggiato.
Viene a sedersi accanto a me sul letto.
-Ti ha detto cose molto brutte?-chiede.
-Più o meno, a te?-domando.
-No, mi ha chiuso fuori dal suo mondo-sospira.-Alex è cosi basta un errore ed è finita…Non si fiderà mai più di me-afferma triste.
-E’ tutta colpa mia-gli carezzo la spalla.
-Virginia volevo anche io-mi dice.
Dire che io voglio baciarlo di nuovo è da pazzi vero?
Lo fisso in silenzio.
Lui carezza la mia mano.
-Spero non ti abbia offeso-mi sorride.
Gli carezzo la guancia.
I nostri occhi sono legati…Sono legati in qualcosa di non giusto.
-Virginia devi andare a casa-dice lui.
-Si devo andare-mi sollevo.-Grazie di tutto Mattia-davanti alla porta mi fermo e lo osservo, lui mi dà le spalle e guarda fuori dalla finestra.
-Virginia ti prego va via-sussurra.
-Che ci succede?-domando.
-Devi andare-sussurra ancora una volta.
Io resto ancora qualche istante…
Lui rimane di spalle.
Volevo che mi fermasse…
Ma giustamente per rispetto di Alex non l’ha fatto.
Esco da quella casa e riprendo a respirare, ho la testa che scoppia per la sbronza, per i nervi causati da Alex e per la confusione.
-Sono totalmente nella merda-esclamo.
Angolo autrice
Ma salveeeeeee, nuovo capitolo.
Questa non ve l'aspettavate vero? Calliope malefica ;) Secondo voi cosa accadrà? Attendo in trepidazione i vostri commenti.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Mi sta scoppiando la testa ***


Nelle puntate precedenti:  Alex e Virginia si conoscono casualmente ad un bar il giorno della sua laurea, poi si contattato tramite social e si trovano molto bene nel parlare, si incontrano e lei presissima gli da un bacio a stampo, poco dopo lui ottiene un ottimo lavoro a Roma, quindi deve allontanarsi dalla Sicilia e da lei .
Interrompe tutti i rapporti, ma i due continuano a pensarsi, però entra Ylenia, che è attratta da Alex e fa di tutto per tenerlo a sè.
Virginia in una sera, dopo l'ennesima brutta notizia ricevuta su Alex, cede e bacia Mattia il fratello di Alex.

Mi sta scoppiando la testa
POV. VIRGINIA

Sono stesa a letto, con la testa piena zeppa di pensieri, quando qualcuno senza nemmeno bussare apre la porta della mia camera…

Mi sollevo per osservare chi abbia fatto ciò con tanta irruenza e mi trovo di fronte Elisabetta.
-Che ci fai qui?-domando sorpresa.
-Mi hai chiamato piangendo, dicendo d’aver combinato un pasticcio enorme, il minimo che io  potessi fare era raggiungerti-dice con aria preoccupata e il mio senso di colpa aumenta.
A lei piace Mattia…
-Sono una merda-mi copro il volto con il cuscino e scoppio a piangere.
Lei mi raggiunge sul letto e cerca di liberarmi dal cuscino.
-Piccola combina guai mi dici cosa è successo?-domanda dolcemente, come ho potuto farle questo?
-Tu sei una ragazza fantastica e hai un’ amica orrenda-dico tra i singhiozzi.
-Cosa hai fatto Virginia?-domanda ancora.
-Ho baciato Mattia-sussurro.
Elisabetta spalanca i suoi occhi nocciola, totalmente sorpresa.
-Tu sei venuta qui a consolare, la stronza che ha baciato il ragazzo che ti piace, sono una viscida, una persona orribile-ricomincio a piangere.
-Tesoro, Mattia è carino, mi ha incuriosito, ma non sono gelosa di ciò che è successo tra voi, non devi assolutamente sentirti in colpa-mi carezza una guancia.
-Sono un disastro-mi sdraio nuovamente.
-Sono molto sorpresa, non mi aspettavo potesse accadere qualcosa di simile…Mattia ti piace?-chiede.
Io la osservo in silenzio.
-Alex sa tutto, è furioso con entrambi-dico.
-Tu esattamente cosa provi al momento?-chiede.
-Non lo so, non so niente, è un casino Ely-piagnucolo.
-Per Mattia…-la interrompo.
-Mattia è bello, gentile, simpatico,  però, io penso anche a suo fratello, sono fratelli e io ho baciato entrambi…E con Mattia, bhe Mattia, ecco con lui…-mi sento arrossire.
-Ci sei andata a letto?-urla Elisabetta.
-Shhh c’è mio padre in casa-la ammonisco.
-Cosa hai fatto con Mattia?-chiede ancora curiosissima.
-Lui è molto passionale, se io non fossi tornata nella realtà non so come sarebbe finita-dico.
-E tu ti sentivi pronta? Volevi?-chiede.
-Io ho chiamato Alex ubriaca e gli ho detto varie cose sdolcinate e mi ha risposto Ylenia e quella lì mi ha detto che sono andati a letto insieme, io non ci ho visto più…-racconto.
-Pensi d’aver baciato Mattia per ripicca?-mi domanda.
-Mattia ieri sera era bellissimo-rispondo.
-Sei attratta da lui-conclude Elisabetta.
-Ma Alex quando mi parla mi fa sentire le farfalle nello stomaco…Io non capisco più niente-sospiro.
-Potresti provare a non vedere e sentire entrambi per un po', magari capisci chi ti manca...-propone Elisabetta.
-Non potrei mai stare con nessuno dei due, perché ferirei qualcun altro-dico.
-Alex è stato uno stronzo-sbotta Elisabetta.
Due secondi dopo mia madre apre la porta di camera mia.
-Hei piccola in giardino c’è un certo Mattia che ti aspetta-mi comunica.
-Bhe forse uno non potrai evitarlo del tutto-afferma Elisabetta.
Io indosso degli shorts sotto la canotta e lo raggiungo.
-Ti aspetto qui tesoro-mi dice Elisabetta.
Mattia è seduto in una panchinetta nel mio giardino, è teso, sorseggia nervosamente un bicchiere d’acqua.
-Hey-gli regalo un sorriso tiratissimo, mi sento super a disagio.
-Ciao-lui fa lo stesso.
-Hai bisogno di qualcosa?-mi siedo anche io sulla panchinetta, ma abbastanza distante da lui.
Lui fissa il contenuto del bicchiere con fin troppo interesse, alla fine è semplice acqua, si percepisce che preferisce fissare quella piuttosto che me.
-Alex non è stato davvero con Ylenia-esordisce.
-Me l’ha detto, ma lui non crede che Ylenia mi abbia detto ciò, anzi pensa che io abbia inventato la cosa per….-entro nel panico.
-Una sorta di giustificazione al nostro bacio-conclude lui.
Entrambi sospiriamo e prendiamo a fissare un punto indefinito.
-E’ un bel casino-Mattia sorride.
Io non so che dire.
-Io mi metto da parte comunque, cioè so che la cosa di ieri è stata dettata un momento di debolezza, so che non è nulla di importante per te-dice.
-E per te?-chiedo proiettando i miei occhi nei suoi.
-Per me cosa?-domanda.
-E’ stato qualcosa di insignificante?-chiedo.
-Non sono un tipo da relazione seria, esco con varie ragazze, ma di nessuna mi importa particolarmente-dice, senza però effettivamente rispondere.
-Sono come tutte le altre allora?-chiedo e non comprendo la mia smania per ottenere questa risposta.
-Tu ti trasferirai a Roma, magari tu e Alex potreste…-lo interrompo.
-Mattia perché non rispondi?-chiedo ancora.
-Forse è meglio che io vada-si solleva.
-Mattia-lo fermo afferrandolo dal polso.
-E’ un gioco sbagliato Virginia-dice staccandosi da me.
-Chi sta giocando?-chiedo, non comprendo questa sua affermazione.
-Non volevo interrompervi, ma ti squilla il telefono ed è Alex-Elisabetta ci raggiunge.
-Forse vuole chiarire-sorride Mattia.
-Ma io no, mi ha ferita-affermo.
-Ciao Mattia, come va?-Elisabetta cerca di smorzare la tensione.
-Ti trovo bene Elisabetta-Mattia le sorride.
-Piccola non vuoi rispondere?-chiede Elisabetta.
Afferro il telefono e rispondo.
-Cosa vuoi?-sono acidissima.
-Mi sta scoppiando la testa Virginia-afferma lui e le sento di nuovo le farfalle nello stomaco, odio sentirle proprio con lui, che mi ha ferita...Il suo comportamento mi ha fatto veramente molto male.
-Come mai?-chiedo.
-Ti piace mio fratello?-domanda e quel suo tono, quella domanda, mi fa perdere un battito.
Mi volto verso Mattia ed Elisabetta che chiacchierano e non smettono di sorridersi…Io davvero non capisco più niente.
-Stai con lei, non dovresti farmi queste domande-sbuffo.
-Ci siamo baciati varie volte è vero, ma non ci sto insieme-dice.
-E quindi? Se la baci ti piace e vuoi starci insieme, perché chiami me? Devo andare avanti ricordi?-chiedo non smettendo di utilizzare un tono acido.
Lo sento sospirare.
-Per me sei speciale lo sai-sussurra.
-Sei attratto da lei-rispondo.
-E tu hai baciato Mattia-dice.
-E quindi? Siamo pari? No perché tu continuerai a vedere quella lì e continuerai a baciarla!-sono furiosa.
-Chi mi dice che tu non farai lo stesso con mio fratello?-anche il suo tono diventa un puntino acido.
-Alex io quando ti ho visto ho sentito qualcosa di inspiegabile, ho visto solo te, il contesto era sparito, vedevo solo te, la tua camicia spiegazzata, la tua faccia stanca e i tuoi occhi dolci, ho visto solo te, e in vita mia mai è mi capitato qualcosa di simile, io mi sono illusa che potesse succedere qualcosa di davvero bello fra noi, ma poi tu sei andato via, è comparsa Ylenia, mi hai disillusa, mi hai ferita…E si probabilmente ho baciato Mattia perché lui è attraente, perché mi è stato vicino in un momento di fragilità, e adesso quando ti sento parlare ho mille farfalle nello stomaco, ma io non credo più a questa cosa, vedo tutto con disincanto, mi sento un po' spezzata-spiego.
-E’ colpa mia?-chiede.
-O forse è colpa delle mie altissime aspettative-dico.
-Come andiamo avanti?-domanda.
-Non starò con Mattia se è questo ciò che ti preme, preferisco stare da sola, non voglio ferire nessuno, però non voglio sentire nemmeno te, mi hai ferita, voglio stare in pace, ritrovare un po' di serenità, al momento non ne possiedo, sono stati giorni tristi-dico.
Lui rimane in silenzio…
-Sappi che anche io ho visto solo te-dice.
Trattengo le lacrime…
-Alex non sentiamoci per un po'-quasi lo supplico.
-Rispetto la tua decisione-risponde, ma il tono acido è completamente sparito, anzi adesso sembra davvero triste.
-Alex non ho inventato nulla riguardo Ylenia, lei mi ha davvero detto che siete stati insieme-dico.
-Ti credo-afferma lui.
-Bhe adesso ti saluto-ho bisogno di concludere quella telefonata e rinchiudermi nelle mia camera.
-Stammi bene Virgi-riattacca.
Raggiungo Elisabetta e Mattia che continuano a scherzare…
Sorrido, spero di non aver combinato pasticci, se quei due si piacciono è giusto che approfondiscano la cosa.
-Che ti ha detto?-chiede Mattia preoccupato.
-Abbiamo chiuso per il momento, ma tranquilli il tutto è avvenuto pacificamente-li informo.
-Siete rimasti amici?-domanda Elisabetta.
-Preferisco stare sola al momento-nel dire ciò guardo Mattia negli occhi.
-E’ giusto, devi prenderti del tempo per te-lui mi sorride.

POV. ALEX
Come mi sento dopo aver riattaccato con Virginia?
Triste. Per la prima volta da quando ci siamo conosciuti, l ho sentita terribilmente lontana da me.
Decido di mandare un messaggio ad Ylenia in cui la invito a pranzo, ho necessariamente bisogno di parlarle.
Lei radiosa mi raggiunge al ristorante che le ho indicato, ma io non sono così felice di vederla.
Tenta di lasciarmi un bacio sulle labbra, ma io mi scosto.
-Qualcosa non va?-domanda subito.
-Mi piacciono davvero poco le persone che mentono-dico.
-Mentono? Chi mente?-chiede, accomodandosi di fronte a me.
-Non mi hai detto della telefonata di Virginia, ti sei permessa di rispondere al mio telefono e ti sei inventata un’idiozia solo per farci ulteriormente allontanare-affermo.
-Non è possibile che si sia inventata tutto lei per farci allontanare?-chiede.
-Lei ha baciato mio fratello e non ha tenuto questo segreto, le credo, non mi ha mentito su una cosa importante, sono convinto che sia stata tu ad inventarti l’idiozia su noi due-le dico.
-E tu ti preoccupi per una che ha baciato tuo fratello?-lei alza la voce, attirando l’attenzione di varie persone accanto a noi.
-Ylenia preferirei non vederti per un po'-le comunico.
-Eh certo, prossimamente lei verrà a Roma e bisogna eliminare l’ostacolo-è furiosa.
-Non vuole avere nulla a che fare con me-la informo, anche se non dovrei.
-Fa’ l’orgogliosa Alex, lei non vede l’ora di gettarsi fra le tue braccia-Ylenia è molto agitata.
-Cosa ti ha detto nella telefonata?-le chiedo.
-Non l’hai chiesto a lei?-domanda.
-Vorrei che fossi sincera-dico.
-Che le manchi, che ti pensa, che vuole che tu vada in Sicilia da lei-sbotta.
-Ti sei inventata che siamo andati a letto insieme?-domando gentilmente, non voglio avere un pessimo ricordo di Ylenia, è una brava ragazza.
-Io sono fatta per stare con te, abbiamo gli stessi interessi, gli stessi gusti, insieme non ci annoiamo mai, ci piace stare insieme, abbiamo una grande chimica, non sprecare tutto questo per una ragazzetta smielata-mi dice.
-Ti offro il pranzo, buona giornata Ylenia-detto ciò la lascio accomodata al tavolo.
Mentre torno in ufficio, mi arriva una telefonata di Mattia.
-Non credevo mi rispondessi-esordisce.
-Sei mio fratello, sono arrabbiato con te in effetti, devo farti una domanda, Virginia ti piace?-chiedo.
-Virginia è molto bella ed intelligente, mi piace passare del tempo con lei-si zittisce.
-Continua Mattia, so che stavi per dire altro-lo invito  a parlare.
-Ci sarei voluto andare a letto-ammette.
Io stringo i pugni.
-Vedi in questo preciso momento dovrei riattaccare-affermo.
-Non l’ho fatto e non lo farò Alex, eravamo entrambi presi dalla situazione, ma lei nonostante fosse brilla mi ha allontanato…Lei essenzialmente non voleva me, e fa bene, io non sono il bravo ragazzo per la relazione seria che desidera e poi qualche ora prima io la stavo consolando per te, piangeva per te-mi dice.
-In che rapporti siete?-chiedo ancora.
-Amichevoli, l’ho invitata settimana prossima alla festa per il mio compleanno-mi informa.
-Vengo pure io, ma non dirle niente-dico.
-E il lavoro?-domanda mio fratello.
-Ho diritto a qualche giorno di permesso, ti infastidisce la cosa?-domando.
-No Alex, sono felice che tu faccia qualcosa per riprendertela, se è ciò che vuoi, è giusto lottare per ciò che si desidera-mi dice.
-Devi dirmi altro?-domando fermo di fronte l’ufficio.
-Mi dispiace Alex, mi dispiace averti deluso-afferma.
-Andrà meglio un giorno-dico.
Sospira.
In quel momento  mi viene in mente che lui ha sempre fatto grandi feste caotiche per il suo compleanno solo per non pensare che la mamma non ci fosse…Al pensiero del piccolo Mattia, che tutti i giorni prima del suo compleanno piange triste per l’assenza della mamma, mi si stringe il cuore.
-Ti lascio andare a lavoro su-è pronto a riattaccare.
-Hei fratellino che cosa vuoi che ti regali?-sorrido, Mattia ha sbagliato, però so che non mente quando mi dice che gli dispiace e che quello che c’è stato con Virginia non ricapiterà.
-Mi prendi in giro?-domanda.
-No, Matti voglio prenderti un regalo che ti piaccia-dico.
-Bhe in questo caso, voglio il tuo perdono e un tuo abbraccio-dice e mi si stringe il petto.
-Li avrai entrambi-sorrido.
-Ti voglio bene fratellone-dice.
-Anche io-riattacco.
Tornerò in Sicilia, farò in modo che mio fratello sia immensamente felice per il suo compleanno e cercherò in tutti i modi di riprendermi Virginia, questa volta dobbiamo partire con la marcia giusta.

POV. MATTIA
Alex mi ha perdonato, sorrido felice, fissando il telefono.
Sono steso in spiaggia quando due teli fuxia mi circondano.
Mi volto e mi ritrovo accanto Elisabetta e Virginia.
Le osservo entrambe, sono entrambe molto belle e fini, due ragazze così mi circondano, sorrido soddisfatto anche se quella con il costumino verde alla mia destra non posso nemmeno guardarla.
-Ti abbiamo visto solo soletto in spiaggia e ti abbiamo raggiunto-afferma entusiasta Elisabetta.
-Avete fatto bene-le sorrido, Elisabetta è molto dolce e carina, è corsa subito da Virginia dopo il casino che era successo, è un amica sincera e leale, una bravissima ragazza e il suo costumino a quadretti rossi le sta davvero bene.
-Mi  ha costretto ad andare al mare-sbuffa Virginia.
-Ho parlato con Alex, mi ha perdonato-le dico.
Lei mi regala un dolce sorriso.
-Sono davvero felice, non volevo che litigaste per me-mi dice.
-L’acqua è molto fredda?-mi domanda Elisabetta.
-No, ci facciamo il bagno?-le chiedo.
-Si-saltellando si tira su.
-Tu che fai?-domando a Virginia.
-Prendo un po' di sole, andate voi-dice.
Appena siamo in acqua io svelo il mio segreto…Non sono mai stato bravo a tenerli…
-Alex prossima settimana sarà qui per il mio compleanno, lui e Virginia si incontreranno lì-dico.
Elisabetta spalanca gli occhi.
-E cosa viene a fare qui?-domanda.
-Vuole Virginia, che domande-detto questo inizio a schizzarla.-Non dirle nulla-la ammonisco.
-Tu smettila di schizzarmi-mette su un broncio tenerissimo.
Angolo autrice
Buonasera care <3 Dopo mille anni nuovo capitolo e ragazze miracoloooo Alex si è svegliato, torna in Sicilia.
Di Elisabetta e Mattia che mi dite? Spero che il capitolo vi piaccia.
Cercherò di non aggiornare più cosi tardi, scusate.
Tanti saluti piccola_Calliope

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Occhi negli occhi ***


Riassunto : Alex e Virginia si conoscono il giorno della laurea di lei, si contattano attraverso i social e tutto sembra andar bene, si vedono e lei gli ruba un bacio a stampo che rende felici entrambi, però Alex poco dopo trova il lavoro dei suoi sogni a Roma, quindi deve lasciare la Sicilia e allontanarsi da lei...Conosce Ylenia che è attratta da lui e fa di tutto per conquistarlo...Nel frattempo in preda allo sconforto Virginia bacia Mattia, dopo ciò i due fratelli litigano e chiariscono, Virginia sceglie di rimanere amica di Mattia, ma allontanare definitivamente Mattia.
Il ragazzo vista l'occasione del compleanno del fratello decide di tornare in Sicilia per riprendersi Virginia.

Occhi negli occhi
POV. ALEX

Mentre sono in treno pronto a tornare in Sicilia ricevo una chiamata da Martina la mia adorata cuginetta.
-Tesoro buongiorno-rispondo.
-Cosi torni in Sicilia per la tua dolce donzella-mi prende in giro.
-Vuole stare da sola, non vuole me, l’ultima volta che ho sentito la sua voce l’ho percepita lontana da me anni luce, non so come andrà, ma sono contento di stare vicino a Mattia, sai quanto è triste nel periodo del suo compleanno, gli manca mamma-dico.
-Sarà felicissimo di vederti-immagino Martina sorridere,  mi sembra quasi d’averla di fronte, si quando posso devo andare a trovare anche lei.
-Come dovrei comportarmi con Virginia secondo te?-chiedo, si è vero non ho idea di cosa fare, di cosa dire…La nostra storia è irreale, tutto troppo veloce, ci siamo visti, ci siamo piaciuti, dati un piccolo e dolce bacio a stampo, poi ho trovato il posto di lavoro dei miei sogni a Roma, sono andato via, mi sono brevemente frequentato con Ylenia, lei ha baciato Mattia...Però ci siamo sempre pensati, non so davvero cosa fare quando l’avrò di nuovo di fronte.
-Tesoro devi essere te stesso, lei è una ragazza intelligente, saprà apprezzarti-cerca di consolarmi la mia cuginetta.
-E io che le dico? Ciao Virginia, sono tornato perché ti penso sempre, perché so che tra poco verrai a Roma e potremmo vederci e magari metterci insieme, Martina io di fronte  a lei andrò nel panico, balbetterò e farò una figuraccia-sbuffo.
-A Virginia sei piaciuto proprio per questo, perché sei tenero, spontaneo e impacciato-sorrido alle parole di Martina.
-Spero vada bene-dico.
-Andrà bene tesoro, riconquisterai il cuore della tua donzella e stavolta sarà tutto più lineare e facile-Martina mi rassicura.
Qualche secondo dopo riattacchiamo e io mi metto a fissare fuori dal finestrino…Come andrà? Andrà bene? Mi sorriderà? Sarà felice di vedermi?
Ad oggi sono fiero di me, il vecchio Alex non si è mai messo in gioco, è facile rimanere nella propria zona di comfort, lì sei al sicuro e nessuno può ferirti, invece oggi sono su un treno che mi riporta a casa, che mi riporta da lei, muoio dalla voglia di vederla, di vedere i suoi occhi bellissimi e il suo dolce sorriso, pagherei tutto l’oro del mondo per poterla abbracciare e sentire quel suo fruttato profumo…Ylenia è stato un errore in questo percorso, un errore però che mi ha fatto capire molto, capire quanto l’affinità che ho da subito sentito con Virginia sia forte…Io devo lottare per Virginia, per quello che mi fa sentire e per il nuovo Alex, si perché questo folle Alex che salta su un treno pur di vederla un secondo me l ha regalato lei…E’ vero a volte nella vita capita di incontrare qualcuno che ti presenta la parte migliore di te, mi è successo con Virginia, mi ha fatto conoscere il miglior Alex.
-Deve andare bene-mi incoraggio.

POV. MATTIA
E’ il giorno prima del mio compleanno, è da sempre un giorno triste, non faccio altro che pensare a mia madre, mia madre che non c’è più…
Ho sempre passato questo giorno piangendo e Alex ha sempre fatto di tutto per farmi sorridere, è la prima volta che Alex non è qui con me oggi, arriverà domani…Mi sento cosi solo in questo giorno…Mi sento solo spesso senza mia madre…Osservo la sua foto sul comodino quando qualcuno apre la porta della mia camera, è Virginia.
-Tuo padre mi ha fatto entrare, ho portato due pizze-mi sorride dolcemente e mi mostra soddisfatta i cartoni della pizza.
Io non dico nulla, lei mi raggiunge sul letto.
-Domani è il tuo compleanno perché sei cosi triste? Paura di invecchiare?-mi prende in giro.
-Il giorno prima del mio compleanno  è sempre triste per me-le dico.
In questa settimana io e Virginia siamo spesso usciti insieme…Non dovrei sono fisicamente attratto da lei e lei piace da matti a mio fratello, ma Virginia è un ottima amica, sto bene con lei, mi piace ascoltarla e lei si preoccupa per me.
-Ti manca la tua mamma?-chiede dolcemente.
Io le carezzo la mano e le sorrido.
-Quando eravamo bambini io ero quella che piangeva sempre, il più piccolo che soffre di più perché non ha la mamma, papà mi ha sempre viziato perché non voleva che io soffrissi o piangessi, Alex invece è dovuto crescere in fretta, il fratello più grande che doveva sempre far ridere il fratellino…Ogni  anno Alex ha fatto di tutto in questo giorno per non farmi pesare la mancanza di nostra madre, un giorno mi ricordo che è venuto a portarmi la colazione a letto vestito da clown-sorrido, sorride anche lei.-Oggi lui non c’è-dico.
-Mi vesto io da clown?-chiede lei ridendo.
-Mi hai portato la pizza, è molto-le sorrido.
-E domani preparerò la torta, sarò ottima-mi fa l’occhiolino.
-Sono felice d’averti conosciuto Virginia-le carezzo la guancia.
Lei non dice nulla, ma sorride.
-Quest’anno voglio fare una grande sorpresa ad Alex per il suo compleanno, se lo merita-dico.
-Manca tanto anche a lui la vostra mamma-dice lei rattristandosi.
-Lo so, lui fa finta di nulla, sembra che nulla lo smuova, è freddo, per proteggersi, per proteggere gli altri-le dico.
-Mangiamo la pizza? Si fredda-afferra uno dei cartoni.
-Non vuoi parlare di lui vero?-chiedo.
-Matti Alex mi ha ferito, lo reputavo migliore…E’ un ragazzo fantastico ne sono certa, un fratello meraviglioso…Però mi ha ferita, ha deluso le mie aspettative, con Alex mi sono sentita come quelle bambine che incantate ascoltano le favole…Alex ha deluso una di loro, ha spezzato il sogno di una piccola bambina…Ho sentito tanto in cosi poco tempo e quando senti tanto, poi fa tanto male…-afferma.
-Non ti manca? Non vorresti perdonarlo?-chiedo, d’altronde domani si vedranno.
-Non so, sono arrabbiata, non so-inizia a mangiare.
-Allora come sarà questa torta domani?-chiedo, cerco di tranquillizzarla cambiando discorso.
-Ottima, la preparo io-scoppia a ridere.-Comunque sei stato molto carino a invitare Lidia ed Elisabetta-dice.
-Elisabetta mi piace-le sorrido.-Lidia l’ho invitata cosi non ho separato il trio-rispondo.
-Comportati bene con Elisabetta-mi dà un colpo di cuscino.
-Non sono un bravo ragazzo, lo sai-faccio l’occhiolino.
-Elisabetta si merita d’esser trattata bene, è cosi dolce e sensibile, e poi smettila con questa maschera da cattivo ragazzo, è superata, non attirano più i pirati-mi fa una linguaccia.
-A te forse non piacciono, molte ragazze mi muoiono dietro-rifaccio l’occhiolino.
Lei sbuffa e mi dà un altro colpo di cuscino.
-Non ferire Elisabetta-mi ammonisce.
-Elisabetta mi piace, ma tranquilla non andrò avanti con lei, non si merita di versare lacrime per uno come me, te lo prometto, Elisabetta non soffrirà mai a causa mia-lo giuro, non mento Elisabetta è dolcissima, preferirei fare del male a me stesso piuttosto che a lei, so che forse tra qualche anno potrei pentirmi del fatto che non approfondisco la sua conoscenza, ma sono fatto cosi, non riesco a restare in una relazione seria, mi annoio, mi piace il sesso, mi piacciono le ragazze, una ragazza, è un impegno, un vincolo, io amo troppo la mia libertà.
-Idiota mangia la tua pizza-Virginia mi ammonisce.

POV.VIRGINIA
Sono appena uscita da casa di Mattia e penso ad Alex…
Perché mi rattristo cosi tanto quando lo penso piccolo e indifeso, costretto a crescere troppo in fretta a seguito della morte della madre? Perché ho voglia di averlo accanto, accarezzarlo, rassicurarlo e togliergli la tristezza dagli occhi?
-Ti ha trattato male Virginia-do un calcio ad un sasso.
Si è vero, ho pianto per lui, ho sofferto, mi ha ferita, disillusa…
Però se ripenso alla sera della festa della mia laurea, a noi che impacciati balliamo senza musica a io che gli rubo quel bacio a stampo…Dio se solo avessi saputo che non avrei mai più potuto baciarlo l’avrei baciato come si deve…
E’ inutile pensarci.
Il mattino seguente io, Lidia ed Elisabetta ci presentiamo presto a casa di Mattia.
-Buon compleanno-gli salto addosso appena mi apre la porta.
-Grazie-lui sorride contento.
-Auguri-urlano in coro Ely e Lidia.
-Ciao bellissime e grazie-lui bacia entrambe.
-A me non hai detto bellissima, sono brutta?-do un pizzicotto a Mattia.
-Sei bruttissima-mi fa una linguaccia.
-Viscido vermiciattolo-gli tiro un orecchio.
-Siete venute a cucinare per me?-se la ride.
-Cucinerà Virgi, ma noi l’aiuteremo-sorride Ely.
-Sono sicuro che sarai una fantastica aiutante-Mattia ricambia il suo sorriso.
Io e Lidia ci scambiamo uno sguardo complice, si Mattia si ostina fare il cattivo ragazzo, ma secondo me Elisabetta l’ha davvero colpito, potrebbe mettere la testa a posto per lei.
-Virgi tu sai bene dove si trova la cucina, io sono impegnato, tutti i parenti che mi chiamano per farmi gli auguri-dice quel montato di Mattia.
-Quanto sei montato-sbuffo.
-Andiamo in cucina su-Lidia trascina me ed Elisabetta via.
Tutte e tre raggiungiamo la cucina e sistemiamo i vari ingredienti che ci serviranno, si come regalo di compleanno io e le ragazze abbiamo deciso di cucinare per la festa.
-Ma tra te e Mattia di fisico non c’è stato più nulla?-domanda Lidia mentre indossa il grembiule.
Elisabetta mi fissa.
-E’ stato un errore quel bacio, Mattia è un bel ragazzo è facile che faccia girare la testa, ma non fa per me, quindi ci vogliamo bene e scherziamo come due amici-spiego e non mento,  ad oggi è cosi che lo vedo come un fratellino dispettoso, si è vero ci sono stati quei baci, quella tensione, quella passione, ma sono stati errori dettati dalla situazione ambigua in cui mi trovavo…Purtroppo io penso ancora ad Alex, stanotte ho anche sognato che io e lui avremmo cucinato insieme, baciandoci e scherzando…Ma questa è l’irrealtà, lui è a Roma, chissà se non ancora con quel Ylenia.
-Tu non sei gelosa Ely?-domanda ancora Lidia.
-Ma tu oggi hai voglia di rompere?-roteo gli occhi…Lidia certe volte sa essere cosi inopportuna.
-Mettiamoci a lavoro su, abbiamo tante cose da fare-Elisabetta sorridendo apre un pacco di farina.
Alle 19:00 finalmente siamo tutti in salotto a goderci la festa, abbiamo preparato mille pietanze diverse e gli invitati sembrano parecchio soddisfatti.
-Siamo state brave-sorride Elisabetta.
-Bravissime-Mattia le bacia la guancia e lei arrossisce, io sorrido, sono davvero cosi carini.
-So so so sono cont conten contenta che tu tu tu tutto sia an an anda andato be bene-Elisabetta balbetta.
Mattia scoppia a ridere.
-Sei carina mentre balbetti-le da un pizzicotto sul naso.
-Non metterla in imbarazzo-faccio una linguaccia a Mattia.
-La mia torta è pronta signorina pasticcera?-chiede lui.
-Manca qualche decorazione e potrai soffiare le tue candeline su una torta bellissima e squisita-affermo convinta.
-Come siamo sicure-mi pizzica il gomito.
-La torta sarà ottima-Elisabetta gli sorride.
-Se me lo dici tu-Mattia ricambia il suo sorriso.
-Nemmeno per i nostri compleanni si è impegnata tanto-sbuffa Lidia.
-Gelosona-la prendo in giro.
Mattia riceve un messaggio e sbianca.
-Qualcosa non va?-chiedo.
Lo vedo scambiarsi uno strano sguardo con Elisabetta.
-Hei secondo me devi andare ad occuparti delle decorazione-mi dice lei.
Questo loro atteggiamento mi insospettisce..
-Ok-perplessa mi dirigo in cucina.
Mi occupo subito della torta, ma non so per quale motivo la panna, non monta…
-Dannazione-sbatto nervosa la frustra sul banco.
-Qualche problema?-quella voce…

POV. ALEX
Mattia mi apre la porta e io lo abbraccio.
-Ciao vecchio mio, auguri-gli bacio le guance.
-Lei è in cucina, si sta occupando delle decorazioni della torta-mi avvisa mio fratello.
-Che ci fa lui qui?-Lidia mi fissa con gli occhi sbarrati.
-Vuole farsi perdonare da Virgi-Elisabetta mi sorride teneramente, penso che mio fratello debba seriamente rivalutare questa ragazza.
-Come sto?-domando, avevo indossato la camicia nera quella del nostro primo bacio…Si ok non era proprio primo bacio, del nostro primo sfioramento.
-Sei un figo-Mattia mi fa l’occhiolino.
-Trattala bene ti prego-Elisabetta è cosi dolce e carina.
Con il cuore che va a mille, mi dirigo in cucina, la spio da davanti alla porta, ha indosso un adorabile vestitino a palloncino bordeux e sta lottando con la panna, sembra che non monti…
Sorrido, è cosi bella e buffa.
-Dannazione-nervosa sbatte la frusta sul banco, è davvero di nuovo di fronte a me…Sento la sua voce...La vedo arrabbiarsi.
-Qualche problema?-chiedo.
La vedo irrigidirsi…
Si volta lentamente e finalmente siamo occhi negli occhi.
E’ bellissima, il mio cuore va a mille.
Lei mi fissa in silenzio, non riesco a decifrare la sua espressione, è sicuramente sorpresa, ma non so se è anche felice…
Entro in cucina e mi avvicino a lei, sento di nuovo il suo profumo, non si può spiegare come io mi senta in questo momento, sono felicissimo, estremamente felice.
-La panna non monta?-domando ancora.
-Posso fare da sola-afferra la frusta, la ciotola e si allontana da me…E’ giustamente arrabbiata.
Si rimette a lavorare la panna.
-Credo che tu non debba cambiare il verso della rotazione per questo non monta-mi intrometto, io voglio che lei mi parli.
Lei si volta e mi osserva con uno strano sguardo, mi fa quasi paura.
-Hai preso un diploma in pasticceria mentre eri lì?-chiede acida.
-No, ma so far montare bene la panna-le dico.
Osservo la torta al cacao che giace sul bancone, l’ha fatta lei…
-Secondo me questo impasto non ha lievitato a dovere-la provoco, è l’unico modo che ho per farmi rivolgere la parola.
-Ah dici?-chiede acidissima.
-Avrai sbagliato qualcosa, qualche dose-continuo.
-Secondo te cosa ho sbagliato?-domanda.
-Troppa farina, poche uova-la butto lì, non ho idea di cosa io stia dicendo.
-Ora che mi ci fai pensare, è vero, ho messo poche uova-dice.
-Mattia si sarebbe potuto rivolgere a un pasticcere, avrebbe fatto prima-le sorrido e continuo a provocarla.
Lei mi sorride anche, velocemente la vedo afferrare un uovo e senza che io me ne renda conto me lo apre in testa.
-Il problema delle uova è stato appena risolto-sorride soddisfatta.
-Mi hai aperto un uovo in testa?-sussurro mentre l’uovo mi cola sulla faccia.
Lei se la ride di gusto.
-Virginia-urlo.
In un secondo afferro la ciotola della panna e la giro sulla sua di testa.
-Cosi almeno ti addolcirai un pochetto-sbotto.
-Dannato idiota-mi lancia contro il pacco di farina.
Io continuo con il cacao, poi con un’ altro uovo, lei continua a lanciarmi contro tartine.
-Che diavolo succede qui?-Mattia irrompe in cucina.
-Ma siete impazziti?-seguito da Elisabetta.
-Devo assolutamente pubblicare una foto su instagram-seguita da Lidia che se la ride.
-Siete un disastro, andate subito in bagno-Mattia è furioso.
-Magari bagni separati-continua Elisabetta.
-E’ stato lui  a provocarmi-Virginia prova a giustificarsi.
-Zitta e va’ in bagno-Mattia la fulmina.

POV. VIRGINIA
Non posso crederci.
Alex è qui, Alex ha osato provocarmi, ha osato rovinare il mio bellissimo vestitino…
Mi siedo sulla tazza del water con il cuore che corre come un pazzo.
Alex è davvero qui.
Dio com’era bella con indosso quella camicia nera, quella che aveva la sera della mia festa di laurea.
-Non è giusto-borbotto.
Due secondi dopo qualcuno apre la porta del bagno ed è proprio lui.
-Abbiamo detto bagni separati-sbotto.
-Non siamo stati separati fin troppo?-chiede lui.
-In che senso?-domando interdetta.
Due secondi dopo le sue labbra sono sulle mie…Esigenti, vogliose, passionali…Non posso che cedere di fronte a tanto ardore.
Lui mi solleva mi adagia sul banco del lavandino e continua a baciarmi, è cosi ardente…
-Alex-sussurro staccandomi un istante da lui.
Lui mi tappa nuovamente la bocca, non credevo che Alex potesse essere cosi passionale, cosi travolgente, Dio mio non capisco più nulla, la sua lingua ha un modo cosi delicato di accarezzare la mia mi sento in un altro mondo, d’istinto lo attiro al mio corpo e lo intrappolo con le mie gambe, gemo a quel contatto…
-E’…-sussurra lui e questa volta sono io a tappargli la bocca.
Nessuno e sottolineo il nessuno mi ha mai baciato cosi, nessuno mi hai mai fatto sentire come lui…Presa da non so cosa gli apro la camicia…
-Virginia-sussurra.
-Mi fai sentire…-lui sorride e io mi zittisco.
-Folle-conclude lui per me.
-Non andare più via-catturo nuovamente le sue labbra.
-Avete si e no 10 minuti per rendervi presentabili e andare a recuperare una torta, le zozzerie le fate dopo-Mattia ci interrompe.
Angolo autrice
Buonaseraaaa <3 sono mancata molto lo so, cercherò di recuperare, purtroppo il periodaccio che stiamo vivendo, ha fatto si che avessi più tempo libero.
Che dite di questo capitolo? Finalmente si è svegliato Alex, abbiamo avuto pure un bel bacio passionale...
Che mi dite anche di Mattia? Mi piacerebbe leggere qualche vostra recesione.
Spero stiate tutti bene e speriamo anche che questo periodaccio passi presto <3
Se vi va passate nella mia nuova storia ''Non avere paura.''
Tanti saluti piccola_Calliope

 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3835672