Not Poetry... Just things

di carachiel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Not Poetry... Just things ***
Capitolo 2: *** Del mio scrivere ***
Capitolo 3: *** Tirannia ***
Capitolo 4: *** Silente passeggiatrice ***
Capitolo 5: *** L'altro lato ***
Capitolo 6: *** L'orologio a sabbia ***
Capitolo 7: *** La pioggia del passato ***
Capitolo 8: *** Strascichi ***
Capitolo 9: *** Attesa ***
Capitolo 10: *** Consapevolezza ***
Capitolo 11: *** Requiem ***
Capitolo 12: *** Non ritorno ***
Capitolo 13: *** Ora vedo la fine ***



Capitolo 1
*** Not Poetry... Just things ***


Ispirazione, smettila di camminarmi addosso.
Ora che i pericoli sono spariti, i pensieri continuano ad annegare.
Anche nel deserto;
Dove, tra rocce e lunghi tempi
notte e giorno non procedono se è una terra di confusione.
Non vedrò la fine.

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Capitolo 2
*** Del mio scrivere ***


Non ci ho mai voluto tentare, a scrivere. Disciogliere le mie parole nell’etere, per cosa?
Per cosa.
L’assenza di uno scopo mi affligge. Mi perseguita. Eppure ancora ci ritento.
Un perpetuo camminare nel Lete, il mio scrivere.
Senza memorie,
senza futuro.

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Capitolo 3
*** Tirannia ***


Camminami addosso…
Un pavimento allagato, sommerso dal fallimento.
Stracci di colonne gloriose.
 
Percorrimi.
 
Un bel pavimento.
Di come non se ne fanno mai più.
 
Suvvia, camminami addosso.
Taci! Non voglio capirti!
 
Procedi, altri passi.
Altre gocce piovono,
giù per la trachea, lambiscono ciò che resta.
 
Lo stai già facendo…
 
Che gran fila al fiume Lete,
dove si forma e rimescola l’infinito.
 
La memoria è dannazione.
Affoga.
 
 
E ora non sapresti spiegarti, se non nei termini presenti, perché ti disse che il tuo amore era tirannia, incatenato alla corona. Di spine, forse.
Costretto, amore votato alla memoria.
Forse, sbagliato.

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Capitolo 4
*** Silente passeggiatrice ***


Luna, silente passeggiatrice della notte,
scorri senza fretta tra le ombre.
Vai, a passi corti.
 
Del resto, hai la notte intera, tua.
Passi con quel bagliore che trasuda d’umidità, irradiando una luce che non ti è propria, non ti ci riconosci.
 
Ma fai recedere anche i più astuti e forti con i tuoi subdoli sussurri.
Sai che ogni sogno si vivrà, resterà nel tuo velo e nei tuoi simboli.
E che ti si vedrà sempre e solo di riflesso.

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Capitolo 5
*** L'altro lato ***


Per P. o forse per colpa sua.
 
Potrei dire che è già successo tutto ciò che mi aspettavo.
O che non mi aspettavo, e capirei – motiverei anche – la mia confusione nel non rivederti più.
Non riesco neppure a ricordare, e ciò mi fa paura, perché non rammenterei nemmeno tutte le volte che le tue parole mi hanno riportato a galla, tutte le volte che mi hai preso e scosso fino a farmi sentire esausta – perché sapevi che mi stavo lasciando andare a fondo con te.
Anche adesso, quelle parole di seta…
Quanti pugnali ci hai avvolto?


Angolo Autrice: Una presa di coscienza. 

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Capitolo 6
*** L'orologio a sabbia ***


La sabbia misura il tempo dei morti
cui essi ritornano,
dove sono sempre stati.
In un luogo dove essi guardano
e sono guardati;
nel luogo dove l'uomo esiste,
ma non lascia traccia.

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Capitolo 7
*** La pioggia del passato ***


La sera è ammollata dalla pioggia.
Il terreno,
le fronde,
cicaleggiano.
Mi parlano come ad un morto,
come al passato era la pioggia,
ancora nelle nubi.
Quando troverò il coraggio di parlare al presente?

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Capitolo 8
*** Strascichi ***


Ancora per P.
 
Passerà, passerà.
È ciò che mi ripeti
dopo che ti mostro il sale
sulla pelle straziata.
E io ti rispondo che non passerà,
che non è mai finita.
Che non è mai iniziata,
con quelle parole di miele
diventate cianuro
nella gola.



Angolo Autrice: Per chi si pente. 

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Capitolo 9
*** Attesa ***


Per garantire leggibilità, malgrado sia stata originariamente scritta in inglese, trascrivo la traduzione in calce.

 
It's just another day,
waiting for some miracle.
Imagining, that you're not leaving,
but it's just so typical...
You're gone, and I fray.
 
 
È solo un altro giorno,
Aspettando qualche miracolo.
Immaginando, che non te ne stai andando,
ma è così usuale...
Tu te ne sei andato, e io mi logoro.

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Capitolo 10
*** Consapevolezza ***


Finalmente,
dopo anni mi è apparso chiaro
ed è stato abbastanza
per salvare il mio orgoglio.
Nel tuo mondo sono inevitabilmente,
irrimediabilmente fuori posto,
e nonostante ti veda ancora
orbitarmi attorno come un satellite,
attratto dalla mia orbita -
ma mai abbastanza vicino da potermi toccare.
Mi aspetterai ma sarò lontano,
in un'altro luogo, in un'altro tempo.
Non pregare, non implorare il mio amore:
elemosinerai solo il mio disprezzo;
sai che non scenderò sino a te
per buttarti ancora più giù.


Angolo Autrice:
Potrebbe essere arroganza, io la chiamo tranquilla consapevolezza.

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Capitolo 11
*** Requiem ***


Chiudi la mente, dì le tue preghiere,
salpa per un altro luogo:
presto dimenticherai tutto.
Le ingiustizie, le angherie,
ciò che è detto –
persino ciò che è scritto;
tutto si perderà,
te compreso
in una terra dove la pioggia non giunge,
ed alla fine saremo tutti da soli
quando il sole sarà tramontato,
le tenebre ad ammantare il cielo.
Allora, credo,
udirò le tue preghiere sul libro dei morti.


Angolo Autrice:
Mi sono addormentata in spiaggia, e questo è stato il risultato al mio risveglio, scritto completamente di getto ^^""" erano secoli che non scrivevo qualcosa di cupo, almeno per questa raccolta, quindi ecco rimediato~!

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Capitolo 12
*** Non ritorno ***


Le luci delle candele tremolanti
incorniciano il muro freddo e spoglio,
mentre ti sento domandare se puoi andare avanti:
taccio, e ti porgo un unico foglio.
Di un amore resterà condanna implacabile,
servirà solo ad alimentare altro dolore
mentre ti lascio indovinare il danno, incalcolabile.
Piangi mentre ingoi ciò che resta del tuo onore –
"Siamo giunti al punto di non ritorno."
ed io non posso che asserire pacatamente,
mentre ti osservo guardarti attorno:
scrutare gli eventi con altra lente
non servirà a rimetterli in carreggiata,
solo sbandare per guardarli finire fuori strada.
Una colpa ormai compresa e accettata:
non puoi evitare che ciò accada.

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Capitolo 13
*** Ora vedo la fine ***


Lasciami tornare a casa,
alla mia stessa terra di confusione –
ora che ho detto abbastanza:
ho imparato,
ho imparato la lezione.
Ora vedo la fine:
non giusta,
ma necessaria,
per chi pensava di sapere tutto.
È esaurita la fonte:
ora, all'alba, posso tornare.


Angolo Autrice:
E con questa poesia, concludo un cerchio, questa raccolta, che mi accompagnava dal 2017. Ho detto tutto, qui.
  Spero che chi legga possa apprezzare ancora, grazie – anche dopo tre anni dall'inizio.

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