Il duetto

di armen66
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** C 1 ***
Capitolo 2: *** CH 2 ***
Capitolo 3: *** CH 3 ***



Capitolo 1
*** C 1 ***


~~
TENUTO
Henrik ha promesso di venire con me domani.
Devo chiedere, l'idea di andare al funerale è difficile da accettare.
Devo andarci, per Hans, per me.
Ci sarà l'intero ufficio presente, accanto ai parenti di Hans che già conosco: figli, ex moglie, sorella, anche il cugino dentista che ho incontrato quando ero andata a prendere  Hans dopo un intervento di estrazione dentale.
Anche John mi salutato  con un sorriso triste, del tipo “ci vediamo domani”.
Ho chiesto a Henrik di venire con me, questo caso è troppo intenso per i miei nervi. La mia pressione sanguigna non è regolare. Non l’ho mai detto ad Hans, vorrei averlo fatto.
Il mio medico vuole che la tenga monitorata e annotata su un foglio perché tre mesi fa ho avuto un episodio di sensibilità ridotta nella mano sinistra e nel polso. È durato troppo a lungo per essere ignorato e mi ha prescritto pillole nel caso in cui la pressione sia troppo alta, programmando un consulto con uno specialista per il mese prossimo.
Dai miei testi di medicina sospetto una minima emorragia cerebrale indotta dallo stress, dopo un caso di due settimane con pochissime ore di sonno.
Insisterò per una scansione TAC con lo specialista.
Questo evento sociale è duro per me, Henrik può suggerirmi come comportarmi. Mi manca il modo diretto di Martin di aiutarmi con le persone.
Henrik è diverso, capisco quando mi comporto in un modo strano solo guardandolo, senza parole.
Hans era un capo, un mentore, una specie di padre, da molto tempo.
Prima Martin, ora lui.
Le mie notti una volta erano tranquille e ora stanno diventando insonni.
Ho usato i suoi sonniferi più di una volta, senza dirglielo, un pò vergognosa di essere debole, di essere considerata bisognosa di tranquillanti.
Stasera il mio letto è vuoto, dopo una serie di notti trascorse insieme, da lui o da me.
Henrik è impegnato con il suo capo, io sono presa con il mio rapporto.
Domani ci incontreremo alla cappella alle 9.55.
Sono stanca, prevedo un buon sonno, prima un curry indiano dal mio forno a microonde, una doccia calda e lenzuola fresche. Non ho dormito qui per alcune notti, il suo letto era così morbido e caldo. Fuori le vecchie, che odorano di noi, di sesso, delle macchie dei nostri fluidi corporei misti.
Caso terminato, domani uno nuovo, un nuovo inizio.

______


GRAVE

Lilian guida la sua macchina così le pillole sono nascoste nel mio vano portaoggetti, non ho mai il coraggio di portarle dentro casa mia o in ufficio.
Se ne ho bisogno durante il giorno,  vado al parcheggio con una scusa.
Nessuno mi sospetta. Al lavoro siamo sempre indaffarati, concentrati e continuamente entriamo e usciamo e tutti si occupano dei propri affari.
Tengo le persone a distanza, la mia vita è privata, quando mi capita di incontrare qualcuno al di fuori del lavoro offro un sorriso educato e sfuggo via. Una volta, durante un incontro del club, un concerto da camera, ho visto  Hans e Lillian, tenendosi per mano, così ho tolto rapidamente l’adesivo del club e fatto finta di essere lì solo per la musica.
Ho bisogno di qualcosa che mi aiuti, questa traversata del ponte per vedere il luogo di sepoltura di Alice mi sta facendo sentire malissimo, tutto il mio corpo sta tremando senza controllo. Lillian mi guarda e rimane in silenzio, lei sa cosa provo, io so cosa prova.
Abbiamo entrambi perso i nostri sposi, in modo crudele.
Lei ama Hans, mentre io sono diventato un marito infedele, arrabbiato con Alice da quando è scomparsa. Se tornasse da me, ora, sarei in grado di dirle la verità sulle notti di sesso occasionale, sempre con delle estranee, che mi rifiuto di vedere una seconda volta.
Tranne Saga.
I quattro piloni segnalano che siamo vicini. Ho bisogno di vedere il luogo, ho bisogno di sentirlo reale, dopo aver vissuto con un fantasma per cinque anni. Il suo corpo, ciò che rimane di lei, è inaccessibile fino a domani a Lund.
Voglio vedere dove per avere un indizio per le mie ragazze. Questa incertezza sulla loro sorte è la parte peggiore.
Il loro destino sconosciuto.
Mio Dio è insopportabile, una tortura, lo scenario più orribile, quello che non ho mai osato immaginare.

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Capitolo 2
*** CH 2 ***


~~CH 2

ADAGIO

La voce della donna  pastore è bassa e confortante, parla di Hans con grande rispetto, le parole sono su misura per lui.
John mi spiega che il nostro capo e il pastore si sono incontrati durante un caso riguardante abusi sui minori, difficile e molto triste; da allora Hans ha iniziato a frequentare la sua chiesa la domenica. Lei e Lillian hanno selezionato parole dalla Bibbia e la nipote di Hans legge due estratti.
Conosco la Bibbia, l’ho letta, non l'ho mai sentita declamare ad alta voce. Ai miei genitori non piacevano le chiese. Da bambina, non sono mai stata coinvolta nella religione o negli aspetti spirituali della vita.
La giovane lettrice parla di alfa e omega, inizio e fine di ogni vita e ogni essere umano.
È confortante per me, in un modo nuovo.
Anni fa, dovendo interrogare un testimone, andai a casa sua e scoprii che l'uomo aveva improvvisamente perso suo padre, la sepoltura era programmata per il giorno seguente. La famiglia, spagnola e cattolica, era riunita nel salotto con il loro prete e mi chiese chiesto di aspettare qualche minuto prima di finire il loro rosario. Era una preghiera con una struttura semplice, cinque decine di identica invocazione alla Vergine Maria, intercalata da eventi della vita di Gesù e da altre preghiere.
Ho scoperto che era una specie di mantra, il suono delle voci che si alzavano e si abbassavano con il ritmo dei versi aveva un effetto calmante su di me.
Forse se lo sentissi ora mi aiuterebbe a dimenticare che Henrik non è qui.
Ma siamo in una chiesa svedese, moderna e fredda, non in una delle cappelle cattoliche barocche in quei libri d'arte lussuosamente illustrati, piene di marmi, statue e dipinti.
Qual è la differenza per Dio nell'aspetto di una chiesa? Se Dio  è ovunque, è in ogni edificio dedicato al suo nome. Dio è uno e lo stesso dopotutto?
Mi distraggo con la teologia, mi sono già girata verso la porta d'ingresso quattro volte dall'inizio del funerale, John mi chiede cosa c'è che non va.
Tutto non va.
Hans è nella bara e io sono sola.
Sono abituata a stare da sola, perché questa volta mi manca qualcuno? Un uomo che conosco da meno di due settimane? Questa debolezza non mi appartiene. Sì, ho dovuto affrontare il nuovo caso, il rapimento di Hans, mia madre e un nuovo capo, molto esigente. Ma Henrik era con me, mi ha supportato con Linn, ha detto che noi siamo una squadra.
Noi siamo. Noi.
Ci sono motivi logici per spiegare il suo ritardo.
Incidente, gomma a terra, batteria dell'auto, sveglia silenziosa, mal di stomaco.
Non può essere per il lavoro, voleva da Lillian qualche giorno di permesso, quindi perché?
Perché?


ANDANTE

Vedo il mio corpo disteso sul pavimento del soggiorno, io sono in alto,  da qualche parte. Osservo
C'è il vuoto attorno a me, la mia mente è confusa, concentrata sulla figura vestita di nero, sull'uomo immobile che sono io.
Mi chiedo se sto morendo, se vedrò presto Alice e le mie bambine.
Loro sentivano lo stesso torpore mentre accadeva a loro, quando tutto è diventato nero? E’ stato rapido o terribilmente doloroso e lento? Chi è morto per prima? Prego che Alice sia stata la prima, per  non vedere i tesori che ha dato alla luce morire prima di lei.
La notte lascia il posto al giorno, il tempo passa, il corpo diventa più freddo, il respiro più lento.
Posso solo aspettare, svenuto e sveglio allo stesso tempo.
Nessuno mi sta cercando.
Dico addio alla mia casa, al mio lavoro, alle poche persone che ancora considero amici.
Scusa, mamma, scusa, papà, è tutta colpa mia, voi siete stati genitori bravi, non come me.
Perdonatemi, dite una preghiera per me. So come vi sentirete, lo stesso dolore che ho provato io per sei anni, il dolore di perdere vostro figlio. Voi ne perderete uno, io ho perso entrambe.
Scusami, Saga, questa volta non ce la faccio più
Questa volta è reale, non come quella notte,  molto tempo fa, nel primo anniversario della loro scomparsa, quando ho bevuto troppo, sono andato alla spiaggia  e mi sono spogliato, ho preso dei sonniferi e mi sono sdraiato sulla riva, aspettando che l'alta marea mi portasse via. Mi sono svegliato quando l'acqua ha raggiunto il mio naso e non ho più potuto respirare, ho avuto solo un brutto raffreddore per tutta  la settimana seguente.
Mi dispiace, Saga, quando scoprirai il mio corpo - e sono sicuro che sarai tu a trovarmi - non arrabbiarti con me, non essere delusa da me. Potevamo avere un futuro insieme, qualcosa di bello, che entrambi meritavamo. No. Doveva essere così. Doveva succedere. Ho promesso di essere con te al funerale, ma qualcun altra mi ha chiamato per l'ultima volta

RAPIDO

Il medico dell'ambulanza mi dice che è una situazione seria. Henrik avrebbe potuto morire se non fossi arrivata in tempo. Ora è sulla barella, il viso pallido in contrasto con i suoi capelli castani e la camicia scura.
Il paramedico mi chiede di seguire l'ambulanza o di salire con lui. Henrik non ha parenti prossimi, sulla sua tessera il nome Alice Sabroe è sciocco e irrealistico, devo spiegarne il motivo.
Perché ha mantenuto quel nome? Ancora la sua disperata speranza di mantenere le cose invariate in modo che loro potessero tornare?
Ho chiamato l'ambulanza quindi per il medico  sono io  la parente più prossima ora.
Sono confusa, cosa c'è in una definizione? Perché è importante ora, quando Henrik  ha solo bisogno di essere portato di corsa al pronto soccorso?
Voglio la mia macchina ma voglio anche stare con lui.
Prendo il sacchetto di plastica pieno di pillole dal pavimento, è importante che i dottori identifichino la sostanza per ripulirlo più velocemente.
Dico loro di aspettare un momento, rovistando nel cassetto più basso della cucina afferro un sacchetto di carta da riempire con un paio di boxer e una camicia del suo armadio, quella che indossa è macchiata e puzza di vomito. Al diavolo il  parente prossimo, al diavolo  quanto  conosco questa casa, ho le sue chiavi in mano, l'anello di metallo intorno al mio mignolo da quando sono entrata qui e ho estratto il mazzo dalla serratura.
Avrà bisogno di vestiti nuovi, starà bene presto
Tengo il sacchetto di carta vicino al mio torace come protezione all'interno dell'ambulanza, il paramedico ha voglia di parlare, mi chiede se Henrik è il marito o il partner. Scuoto la testa.
Amico?
Sono a corto di parole.
Chi è lui? Lo conosco davvero? Mi ha detto la verità? Lillian mi ha spiegato dello scheletro trovato, la moglie, sepolta da anni, senza le figlie. Era per il dolore? Per lo shock? È stato un tentativo di suicidio?
Non sono convinta. Tra i  sonniferi che prende ogni notte e queste altre pillole divento sospettosa.
Mi siedo nella sala d'attesa del pronto soccorso, sarà una lunga attesa, predice l'infermiera. Immagino la procedura.
Monitoraggio del cuore e della pressione sanguigna, statistiche vitali, maschera di ossigeno, induzione di vomito, campioni di sangue e fluidi corporei. E lui  è cosciente, sente tutto, mi rifiuto di immaginarlo scivolare via.
Odio gli ospedali, troppi ricordi di mia sorella. La stanza è affollata, la gente parla, odore di sudore e fumo, i telefoni squillano, un ragazzino con un taglio aperto nel braccio piange, in attesa di essere ammesso.
Il dottore del pronto soccorso arriva nel pomeriggio, Henrik sta meglio e potrò vederlo più tardi. Ho letto i risultati del suo sangue. Non è un'overdose, non è un suicidio, sono sicura che è qualcosa di più profondo, che dura da molto tempo.
È  tossicodipendenza.
Il  patologo di Lund ascolta la mia teoria e me la conferma. Non ce la faccio a vedere Henrik ora.
Un taxi mi porterà alla mia Porsche. Ho bisogno di tempo per pensare.


STRINGENDO

Saga va via senza una parola. Il modo in cui mi guarda è sufficiente.
Delusione, tradimento, il suo viso è impenetrabile,  ma posso leggere i suoi occhi.
Ho sbagliato, lo so. Ho perso le mie due donne in un solo giorno.
Per il dottore, il mio fegato appartiene a un vecchio con decenni di abusi alcolici.
E’ serio, o cambio stile di vita o muoio in breve tempo, non ci sono altre opzioni.
Ha ragione, i miei sonniferi sono diventati più forti nel corso degli anni, ho bisogno di più stimolanti di prima.
Quando mi sono risvegliato la mattina presto ho sentito dolore ovunque, la mia mente cercava di afferrare il luogo dove mi trovavo, la mia bocca  asciutta  odorava di vomito, potevo sentire ogni dente raspare contro la mia lingua gonfia.
Lillian mi ha chiamato, mi ha detto brevemente che dobbiamo parlare. Non è a conoscenza della gravità del mio abuso, il rapporto non è ancora sulla sua scrivania.
Lei mi licenzierà.
Non capisce che il lavoro è la mia unica ragione per vivere. Per i controlli periodici ho sempre chiesto al mio vecchio amico Lars, ora medico, di farmi un certificato che giustificasse l'uso di sonniferi.
Il mio trauma familiare è una ragione  ancora valida.
L'infermiera del mattino era arrivata alle 6 con le medicine e per  prendere un altro campione di sangue. Ho inghiottito le sue pillole,  obbediente e mi sono sentito un po' meglio. Mi hanno tenuto tutta la notte con la flebo per lavare via le sostanze, così l'infermiera senza chiedere il permesso mi  ha sollevato il camice e tolto  il catetere. E’ stato imbarazzante, lei era molto giovane, l'hanno messo in posizione mentre ero incosciente.
Cosa mi hanno fatto? Saga saprà, lei mi spiegherà tutti i dettagli.
Ho voglia di vederla,  i miei occhi fissano la porta, aspettandola.
La mia mente ritorna sugli eventi degli ultimi giorni e si concentra su di lei.
Lei arriva e afferma semplicemente la mia dipendenza. Come posso nasconderle qualcosa? È la detective più intelligente nel notare quelle cose.
L'ho delusa, come ha detto che tutti avrebbero fatto.
In qualche modo questo mi ferisce più del dolore fisico che provo.
Combattere o arrendersi? Se le mie bambine..? Forse non è la fine, Saga può ...
Dai, amico, riprenditi, resettati. Alice se n'è andata, Saga è viva, merita una spiegazione, lei la potrà accettarla o no, ma devi provarci. C'è sempre speranza e la speranza è l'ultima a morire. Alzati e vai da lei. Adesso!


MOSSO

Per prima cosa al lavoro parlerò con Linn per denunciare l’abuso di droga da parte di Henrik mentre lavorava a un caso svedese. La corretta linea di comando deve essere seguita. La polizia danese riceverà una relazione direttamente dall'ospedale.
Lillian mi chiama, angosciata per Hans e ora anche per Henrik. La sua voce è rotta, sta piangendo,
Poi mi chiede come mi sento, se sono preoccupata per Henrik.
Sto bene. Quello che penso me lo tengo dentro, non le dirò nulla. Henrik mi ha deluso, gli ho detto che tutti si sono sempre comportati allo stesso modo, perché lui avrebbe dovuto  essere l'eccezione? È così sicuro di sé, così presuntuoso di essere diverso dagli altri? Io e Martin eravamo amici da molto tempo, Henrik pensava che fare sesso con me mi avrebbe impedito di denunciarlo?
Posso andare da Linn adesso. Farla  finita. Ma gli ho chiesto due sere fa a cena se potevo aiutarlo ... Ha bisogno di aiuto. Denunciare la sua dipendenza  è il modo migliore per aiutarlo?
Ho fallito con mia sorella, quindi nessuno valeva più la pena per me. Martin aveva il senso di colpa scritto sul viso. Sarebbe stato scoperto, con o senza il mio coinvolgimento. Henrik è un drogato, non un killer. È diverso, non ha fatto del male alle persone. Poteva solo ferire se stesso e non è stato  onesto con me.
Ha chiesto il mio aiuto per il suo  caso archiviato dopo che siamo diventati intimi. All'inizio pensavo che fosse solo una storia di una notte, presto si è trasformata in una cosa più profonda. Sono andata da lui, senza Hans mi sono rivolta a lui e lui mi ha confidato  uno dei suoi segreti. La dipendenza era troppo dolorosa? Forse sperava che io l’avrei scoperta  per liberarlo dal vizio? La media dei miei  casi risolti è una delle migliori in Svezia.
Ho trovato il killer di Hans, il mio compito è terminato. Hans voleva che risolvessi il caso, vorrei che fosse qui per ascoltare le sue parole di apprezzamento che desidero segretamente. Le parole che mio padre non mi ha mai detto.
Hans si è fidato di me, delle mie capacità, non l'ho mai abbandonato e lui era fiero di me.
Una volta mi aveva detto  che gli sarebbe  piaciuto che  tutti i suoi detective fossero come me, forse solo un po’ meno difficili da gestire. L’ho guardato  con uno sguardo strano, chinando leggermente la testa e lui aveva sorriso semplicemente.
Penso di essere facile da gestire al lavoro, quando le cose sono efficienti e pulite.
Prima che decida se  parlare di Henrik o no , Linn mi dice che Emil è morto.

 

PRESTO

Guido e sono libero. Per la prima volta da anni, la nebbia in cui vivo sta svanendo.
Sono libero dal fantasma di Alice, quello che non mi ha mai permesso di avvicinarmi davvero ad un'altra donna, fino a ...
Finché non ho afferrato l'opportunità di stare con lei, di conoscerla meglio.
Oh, ho calcolato di rotolarmi nel fieno con Saga, l’ho programmata come se fosse una cosa procedurale, Martin mi ha detto che era libera e disponibile in quel compartimento, quindi nessun problema in una scopata veloce, una bella prestazione da parte mia per soddisfarla e poi chiedere il suo aiuto.
Quanto mi sono sbagliato! Fin dal primo giorno di lavoro insieme ho sentito il bisogno di proteggere Saga, la sua innocenza era così accattivante, così dolce. Sono rimasto affascinato da lei dall'inizio.
Capivo che non c'era bisogno di fingere, di interpretare il ruolo di uomo affascinante, come con le donne del club; con lei posso essere me stesso, il vero me, un tale sollievo, una benedizione che non avrei mai immaginato di meritare.
Un dono che diventa presto un balsamo per il mio cuore, ne ho trovato un altro le cui cicatrici e ferite sono simili alle mie.
La nostra prima notte è stata  diversa dalle uniche  notti con tutti quei corpi con cui ho giocato. Perché era la prima, poi è arrivata la  seconda, quando ho bussato  alla sua porta, già catturato  da lei. Poi lei ha suonato alla mia e le notti seguenti abbiamo semplicemente condiviso la mia stanza, dormendo, nient'altro, in un letto non più freddo, perché il calore di un corpo vicino al mio, i dolci suoni del suo respiro durante il sonno erano piccoli miracoli per me.
E ora Alice è sparita per davvero e ho la migliore possibilità della mia vita dopo il mio matrimonio. Non posso distruggerla, posso avere tutto di Saga e altro, molto di più.
Nessun limite di velocità, un fuoco  mi consuma dentro.
Per ora nessun effetto dell'essere senza pillole, ma quello che i medici mi hanno prescritto è solo un sollievo temporaneo.
Posso essere più veloce di un fulmine a guidare,  ma non abbastanza da trovarla. Quando John mi parla di Emil e Linn evita i miei occhi mi agito di nuovo.
Niente droga, la mia faccia è una serie di tic nervosi, le mie palpebre sbattono come in pieno giorno.
Il cuore nella cassa toracica impazzisce come dopo una gara.
Non riesco a immaginare di potermi sdraiare e riposare di nuovo.
Saga sa bene cosa mi spinge adesso, quali ormoni mi controllano.
Il detective in me capisce che lei sta scappando da tutto, l'amante mi spinge ad essere veloce nel salvare lei e noi.
Dove cercarla? L'ho trovata al letto di morte di Hans.
Full immersion nella sua logica: non al lavoro, non a casa, non risponde alle mie chiamate.
Ho bisogno di lei. se sono vivo è grazie a  lei e per lei. Sono pronto ad ammetterlo ora, urlando forte. Ero già  bisognoso di lei  e mi sono trattenuto, finché il fantasma di Alice non è scomparso.
La realizzazione che il nostro legame è  più profondo del mio caso archiviato ha  fatto dissolvere mia moglie.
Un incrocio, centro città a destra, stazione centrale a sinistra.
Le mie mani girano a sinistra il volante.
Ho bisogno di lei.
Quattro  parole impresse nel mio cervello, che bruciano sulla mia fronte come un segno fatto dal fuoco.
Febbre. Rabbia. Vergogna. Desiderio. Dipendenza.
Le pillole cercano di attirarmi di nuovo nella trappola nera, parlando di insicurezza, di insuccessi.
Di sicuro c'è una pillola sotto il tappetino del passeggero o tra i manuali dell'auto, scivolata dalle mie dita.
Ho rinunciato al mio lavoro prima di rendermi conto che Saga non mi ha segnalato in Danimarca.
Non importa, ho il mio caso, ho bisogno di trovare le mie ragazze.
Il cancello della stazione, il segnale di area riservata, li oltrepasso, sono ancora un poliziotto in un'auto registrata per il servizio. Tutte le luci accese verso i binari  per vedere nell'oscurità
Eccola qui.

 

PRECIPITANDO


Le sue parole sono più forti dei rumori della stazione ferroviaria. Siamo vicini agli edifici, ci sono altoparlanti, rumori dei treni, traffico automobilistico sul viadotto.
Questa è la fine.
Sono diventata carnefice di me stessa.
La prima volta che ho provato con Emil, Henrik mi ha fermato. La seconda volta  ho raggiunto l’obiettivo, per caso o per scopo: Emil ha ricevuto la graffetta.
Le forze mi abbandonano.
Sono una giovane donna che vive in una residenza universitaria, è un venerdì sera, sto studiando, da sola, gli altri studenti sono fuori, impegnati con la loro vita sociale.
Non ho amici.
Pernille era un'amica finché non mi ha trovato a letto con il suo ragazzo; si è arrabbiata con me e ha detto alle altre  che andavo dietro a ogni uomo.
Non l'ho costretto io a fare sesso, se l'ha fatto con me, significa che  non era davvero innamorato di lei.
Ero abituata a stare da sola. Jennifer era in una famiglia affidataria e la  visitavo  due volte a settimana.
Ho sentito il mio nome chiamato dal piano di sotto e ho risposto.
C'era la  direttrice della mia residenza ai piedi delle scale con due agenti in uniforme.
Un brivido nel mio corpo.
Ricordo il modo in cui mi sono irrigidita mentre scendevo, come il mio corpo è diventato più pesante ad ogni passo. Prendevo nota di tutti i dettagli della loro uniforme, della macchia sulla tasca sinistra dell'uomo e della spalla rammendata della donna. 
È lei che mi chiede la mia identità e mi invita a sedermi.
Lo so prima che me lo  dicano, non so come, Jennifer è morta.
Henrik è dall'altra parte dei binari e non posso lasciarlo venire da me. La mia pistola lo ferma, non ho intenzione di sparargli contro, probabilmente più di sparare a me stessa. Continua a parlare, vuole la mia attenzione e non voglio essere distratta dal mio scopo. Il prossimo treno, sto aspettando solo il prossimo treno.
Lui grida, il corpo è teso, il volto una maschera di paura. Sono così sconvolta  da farlo sentire così male? Ha così bisogno di me per stare lì,  al freddo, offrendomi ragioni per vivere?
Il suono di un treno.
Nessuno ha bisogno di me, io non ho bisogno di nessuno.
Sono sicura. Sicura. Piuttosto sicura. Un piccolo dubbio. Cosa succederebbe se...
Se saltassi da lui e non sotto il treno? Lui può essere la mia salvezza, quello  che legge dentro di me e vede che anche io sono degna?
Il treno sta arrivando.
Decisione veloce, in pochi secondi, è  più facile arrendersi o  avere bisogno ed essere necessaria? Confidare in quest'uomo che mi sta implorando di vivere? Un momento di chiarezza, in tutta la mia vita nessuno mi ha mai mostrato un bisogno così disperato. È lui quello che ho cercato per anni dopo Jennifer?
Il treno conquista  velocità, forza, potenza.
La sua voce si fa più forte per coprire gli altri suoni, grida, usa la mia lingua per farsi capire  meglio, il suo ultimo sforzo ......

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Capitolo 3
*** CH 3 ***


~~ADAGISSIMO

Dio, fai durare questo momento, nient'altro Ti chiedo, ascolta la mia preghiera, perdonami, lasciala vivere con me.
Mi basta  avere Saga qui, al sicuro tra le mie braccia. È la prima volta che la tocco in un posto diverso da un letto. Lei mi lascia fare, siamo così vicini.
Questo abbraccio mi sta ridando  vita. Ossigeno. Speranza.
Non mi interessa il disagio, il posto, la notte fredda.
Siamo una cosa sola, i nostri cuori battono all'unisono. .
I miei sensi sono all’erta, in un modo diverso dagli stimolanti.
I suoi respiri seguono il mio ritmo, un altro treno passa e lei non muove un muscolo. Mi accorgo a malapena dello spostamento dell'aria, non del suono, da quanto sono teso.
Il profumo dei suoi capelli è lo shampoo alle mandorle usato da Alice secoli fa, lo ha trovato nel mio bagno. Lei può usare tutto, non mi interessa, è importante che lei rimanga. Su di lei il profumo è diverso che  su Alice, o così sono i miei ricordi.
Il suo pianto si trasforma nei lamenti di un bambino quando lo shock lentamente svanisce.
Saga è fragile e forte allo stesso tempo, una barra d'acciaio che posso modellare a mani nude.
Ambivalenza. Confusione. Incertezza.
Le sue mura difensive crollano velocemente e io sono qui. Sono contento. Sono io. Voglio essere quello che la sta abbracciando.
Si scioglie tra le mie braccia in un modo che non ho mai sperato, fidandosi di me. L'ho delusa e lei ha deluso se stessa.
È qui, piange, trema, è scioccata ma viva.
Amo questa donna, posso dirlo a lei, non è pronta ad accettarlo e ancora una parte di me è piena di insicurezze e dubbi. È troppo veloce, troppo presto? È troppo facile dopo i miei anni di astinenza dall'amore? Sbaglio? Un giorno esprimerò ciò che sento. I miei occhi e le mie braccia per ora le mostrano il mio bisogno. .


ADAGISSIMO

Il cemento sotto le mie ginocchia è freddo e il corpo attorno alla mia schiena è caldo.
La mia mente ha una chiusura temporanea.
Per quanto tempo, è meglio non  saperlo. Lui mi dirà quello che non ricordo,  prima o dopo del treno, la sua presenza dietro di me è tutto il mio mondo adesso.
L'istinto di irrigidirsi e respingerlo è forte - è un'abitudine per me rifiutare i contatti - e combatte con la sensazione di pace grazie al suo viso nell'incavo del mio collo, alla sua bocca che sussurra parole il cui significato non capisco e di cui ho bisogno allo stesso tempo.
Assorbo  solo piccole parti di quello che Henrik dice, sono sicura che vuole rassicurare, confortare,  le sue labbra sono sui miei capelli, vicino all'orecchio sinistro, scivolano sul mio collo, dovrei mandarlo via - la regola di  non baciare -  ma i baci lontani dalla bocca non sono veri baci. E sono piacevoli, Henrik parla con la bocca sulla mia pelle e le sue parole vibrano attraverso di me.
Questo abbraccio è diverso da quello di Hans.
Henrik si appoggia in tutto  a me, cerca ogni parte di me che può raggiungere sotto il cappotto invernale e i cardigan a strati che indosso.
Mi lascio andare  su di lui, il mio peso tutto  sulle sue cosce piegate, avrà i crampi muscolari e le ginocchia doloranti ormai, avrà bisogno di movimenti di stretching mentre si alza.
Dobbiamo andarcene tra un po'.
La testa poggia sulla sua spalla, tengo gli occhi chiusi, un nuovo calore mi avvolge.
Dopo un tentativo di suicidio ho visto in un sospetto tremito, incapacità di parlare, nessun controllo degli sfinteri.
Niente del genere per me. Quell'uomo era solo in un cortile deserto, circondato da macchine della polizia, io sono tenuta stretta e accarezzata, è piacevole.
Valuto le ragioni del mio tentativo: ho programmato di fare come Jennifer, nello stesso posto, allo stesso modo, diranno che i nostri geni devianti ci hanno guidate entrambe.
Sono stata fortunata
Fortunata?
Lo credo davvero? Con le spade dell’incriminazione e del processo che pendono su di me? Senza il mio lavoro e peggio ancora senza la mia libertà?
Il modo in cui il mio corpo cerca ancora la  vicinanza del suo, sì.
E lui non cambia la sua presa mentre cerco di raddrizzarmi, dice che non mi lascerà andare.
Non essere ridicolo, rispondo, non possiamo restare qui tutta la notte. Restare insieme, sussurra.
 

CALANDO

Saga ha parcheggiato la Porsche sotto le finestre del posto di polizia della stazione, accanto a un'auto di servizio. Io scambio la sua con la mia prima di andarcene, una nota sul parabrezza.
Può  avere tendenze suicide, certo è che non dimentica mai la sua 911.
Chi la riceverà, se ...
Non posso chiedere.  Hans è morto, Martin è lontano, ho paura di sentire il mio nome e potrebbe essere troppo, un altro oggetto per la mia collezione, uno troppo grande per essere conservato in casa mia.
Non ho bisogno della sua auto, non ho una passione per le auto veloci.
Quando Astrid è nata, ho venduto la mia  Golf per la Peugeot, Alice voleva una macchina più grande per caricare tutte le cose della bambina.
Ho tenuto l'auto, come il resto delle cose, senza mai pulire i sedili posteriori dai giocattoli di plastica con cui le bimbe  amavano giocare.
Un  uomo solo con una familiare.
Non la riempirò mai più con una famiglia, è stato il mio pensiero costante
Fino a pochi giorni fa, quando  è nata una piccola speranza, troppo fragile per crescere. Una speranza su Saga, una speranza da nascondere perché non potevo lasciare del tutto la madre delle mie figlie.
Se fossero tornate, sarei stato costretto a restare con loro, non importa cosa avesse causato la scomparsa. Il mio dovere era di rimanere.
Ora sono sicuramente vedovo, lo stesso uomo e uno diverso. Quanto facilmente siamo definiti dalle parole, che cambiano completamente la nostra identità?
Ora sono libero di pensare a Saga.
Dalla prima volta a letto insieme,  ho provato per Saga un sentimento che in seguito mi ha spinto a chiederle se non ha mai immaginato di avere un figlio suo.
Lo scopo nascosto, quello che non posso ammettere, era se quel bambino potesse essere  nostro, un'idea apparentemente assurda ora che sono disoccupato e lei rischia un processo.
È ora di tornare alla realtà, dove vuole andare stasera?


VIVACE

Per ridurre la stanchezza postraumatica, un periodo adeguato di riposo è la scelta migliore. Un buon sonno, del cibo, luci basse e silenzio.
Henrik mi chiede dove stiamo andando, se mi sento pronta a guidare. Potremmo fermarci all'ospedale, nel caso in cui voglio essere visitata.
Non rispondo, vado dritto al ponte, a casa sua per stanotte, voglio  che cucini per me e mangi con me e si sdrai con me nel suo enorme letto.
Sono contenta  che Henrik smetta di parlare, accettando quello che sto facendo.
Un tentativo di suicidio seguito da una guida rispettosa di tutte le regole del traffico dovrebbe dimostrargli che ho ripreso il controllo di me stessa.
Quando capisce dove stiamo andando, sottolinea che casa mia  è più vicina se sono stanca.
Sono più sveglia di una dozzina di tazze da caffè nero.
Il mio appartamento è off limit stasera, è pieno di me e non voglio parlare con me stessa. I miei fantasmi sono lì adesso. Lui è più bravo ad affrontare i suoi. Parcheggio la macchina nel solito posto e lo guardo.
Le sue pupille mi dicono che è ancora sotto shock.
Entriamo in casa, luci basse, la mia faccia è parzialmente nascosta, non sono esattamente orgogliosa della mia debolezza. L'oscurità conferisce una luminosità surreale ai nostri corpi che si muovono in cucina.
Non avendo mangiato per più di 24 ore, mi siedo su una sedia alta, chiedendo del cibo.
È felice di avermi qui, affamata, così da potersi dedicare alla cena. Si aggrappa ai segni di normalità.
Henrik non riesce ad essere inattivo, agire è il suo modo di affrontare la solitudine.
L'aroma di costolette d'agnello e patate  riempie la stanza.
Mangio e lui mi guarda, dicendo che il suo stomaco è troppo chiuso, l'idea del cibo è sgradevole.
Dovresti provare, insisto, così prende qualche fetta di pane e del formaggio dal frigo.
Il suo sguardo si sofferma su di me per molto tempo, poi solo una parola: perché?
Mi è impossibile dargli una spiegazione ora, è troppo complicato e troppo presto per elaborare le ultime ore.
Lui non mi costringe a parlare, semplicemente pulisce il bancone, prende una medicina prescritta dal dottore e beve mezza bottiglia d'acqua, per purificare il suo corpo.
Sarà difficile. È consapevole delle difficoltà che incontrerà nei prossimi giorni?
Il team forense di Lund mi promette informazioni sui suoi narcotici per domani, nel frattempo il sito di NA è una lettura interessante.
Chiude la porta d’ingresso per la notte, poi mi guarda, prima di togliere le chiavi.
Non ce n'è bisogno, non uscirò nel bel mezzo della notte per tornare la.
Annuisce alle mie parole e rimette le chiavi nella serratura.
Trovare informazioni per aiutarlo sta aiutando anche me, ho uno scopo ed evito di pensare a me stessa.
La porta della camera rimane aperta, dalla mia sedia lo vedo spogliarsi e andare a letto. Si gira e singhiozza, addormentandosi molto dopo la mezzanotte.
Resto in piedi finché le mie palpebre si chiudono, non ho niente da fare domani, nessun posto dove andare.


VIVO

Tutta l'acqua che devo bere per depurarmi mette pressione sulla mia vescica e vado in bagno due volte prima della mattina.
Crampi allo stomaco, per l'assenza di droghe o di cibo? Sarà buono il cioccolato fondente? Avevo letto che il cioccolato produce l'ormone della felicità. Io e Saga dovremmo mangiarne un sacco, per essere un po’ felici. Avremmo sicuramente una congestione molto prima della felicità.
La mia Wiki sa sicuramente cosa è meglio per me mangiare ora e quale ormone è contenuto in ogni cibo, ma lei dorme e io la lascio riposare. Mezza tavoletta di cioccolato non mi ucciderà. È ironico, volevo uccidermi o semplicemente ho perso il controllo su ciò che stavo facendo?
Voleva uccidersi o era alla disperata ricerca della mia attenzione?
La luce lunare filtra dalle finestre, chiudo le tende, è inverno, lunghe notti, possiamo stare a letto quanto vogliamo.
Saga mi sente e si gira, i suoi occhi sono aperti.
È abituata a guardarmi mentre dormo; il suo respiro cambia dal sonno al risveglio, non se ne rende conto, ma ho imparato tante cose su di lei. Non è più un mistero per me. Lei può pensare che io stia dormendo ma vicino all'alba finisce l'effetto dei sonniferi.
I suoi occhi sono enormi, imploranti, pieni di qualcosa che ha paura di esprimere a parole.
Mi avvicino al letto, offrendo la mia mano.
Dopo l'abbraccio, osa toccarmi di sua volontà?
Nessuna richiesta, nessuna pressione, solo un'offerta che faccio.
Due settimane sono lunghe e corte allo stesso tempo. I miei corteggiamenti sono stati veloci, Julia e Alice nei miei vent'anni, che hanno portato entrambi a lunghe relazioni e infine a un matrimonio.
Le sue mani si muovono lentamente verso le mie, il mio respiro è sospeso; la mano si ferma, si ritira, poi va avanti di nuovo, mi stringe le dita e mi trascina sul letto. Uno sguardo ed è desiderio.
È veloce, butta indietro le coperte mentre io mi spoglio; le sue gambe sono già in posizione, appena il tempo di completare l’erezione e siamo uniti, lei mi chiede di andare più veloce, più in profondità.
Chiudo gli occhi per lo sforzo.
Cos'è questo,  sesso da ringraziamento  per averle salvato la vita? Un segno di perdono per il mio abuso?
Le afferro una spalla, non una carezza, più un gesto di proprietà.
Come se potessi mai possedere uno spirito indipendente come Saga.
Le mie paure tornano in piena forza, lei sarebbe potuta andare via così facilmente, uccidendosi, lasciandomi solo un'altra volta.
Non posso lasciare che accada, ho bisogno di sentirla davvero sotto di me, sotto le mie dita. Spinte disperate come se non ci fosse un domani, ma noi avremo un domani, avremo luci e giorni più lunghi e primavere calde e potremo vivere, non semplicemente sopravvivere.
Non si lamenta, accettando tutto di me, la nostra comune disperazione ci connette più di quanto lo siano i nostri corpi.
Lei viene, io la seguo e improvvisamente afferma che sono venuto dentro di lei senza il preservativo. L'ho dimenticato nella fretta di fonderci. Dimenticato per la prima volta da quando ho iniziato a frequentare il  club.
Mi sfilo veloce, sono pulito, l’ho usato sempre prima e non intendo rischiare una gravidanza.
Non è arrabbiata o preoccupata, la sua spirale ci protegge, avrei dovuto immaginare che Saga usasse un contraccettivo; per lei, possiamo dimenticare i preservativi d'ora in poi.
Quindi siamo una coppia dove  è  risolta la questione del controllo delle nascite e i partner sono fedeli l'uno all'altro? Questo è troppo per lei? Non per me, il club è passato, con lei ho trovato pace, quella ricerca è completa.


ACCOMPAGNATO

Un giorno, due giorni, una settimana, un mese e una routine prende forma.
Durante i giorni di lavoro rimaniamo a Malmo.
Lui si sveglia molto prima di me, esce a fare una passeggiata, fa ancora freddo, quindi si veste a strati, una sciarpa e un berretto, la sua temperatura corporea senza le pillole è troppo instabile.
Poi cucina la colazione: ho fame, il suo appetito oscilla molto. Mi siedo al computer e leggo mentre pulisce l'appartamento. Essere occupato lo aiuta a dimenticare i sintomi di astinenza.
Più tardi, al mattino, io e Linn valutiamo li ultimi casi, sono al back office fino a quando la mia situazione non verrà valutata dagli ispettori  interni. Linn apprezza la mia prospettiva sulle indagini.
Henrik rimane a casa mia e lavora alla scomparsa della sua famiglia fino a quando non lo raggiungo di nuovo a metà pomeriggio.
Vedo che è difficile per lui, spesso cammina per la stanza, stringendo i pugni e sudando molto.
Frequenta un gruppo di supporto, due sere a settimana, le altre sere esce dopo cena, per correre, camminare,  a lui piacciono le notti invernali. Vuole stancarsi per  dormire senza fantasmi.
Ho tempo di leggere da sola nel mio appartamento. E aspettarlo. Torna sempre dopo un'ora, questa precisione mi sta bene.
Sta attento a tenere il mio spazio intatto, tenendo le sue cose in una valigia alla porta.
È un fragile equilibrio che abbiamo raggiunto.
Ci lecchiamo le ferite, l'una aiuta l'altro a lenire le cicatrici nascoste che abbiamo nei nostri corpi, che indossiamo come una protezione. Per  riconoscerle e guarire, lentamente.
Quando restiamo a casa sua per i fine settimana, respiro meglio, la mia angoscia si placa, il suo spazio, le sue cose mi calmano.
E spesso, nella notte, è pelle su pelle e nient'altro. Abbiamo raggiunto un punto di reciproca comprensione, è cervello su cervello e posso leggerlo senza parole

 


 

 

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