Memories from objects

di Meissa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Hat shaped like a life-size lion's head ***
Capitolo 2: *** Necklace of Butterbeer Crocks ***
Capitolo 3: *** Beyond the Veil ***
Capitolo 4: *** Sunday, bloody Sunday ***
Capitolo 5: *** A good company ***



Capitolo 1
*** Hat shaped like a life-size lion's head ***


Memories from objects
Hat shaped like a life-size lion's head

A Harry e Luna,
perché sono perfetti così.*


Un grosso cappello a forma di testa di leone, a dimensioni naturali, è in bilico su una pila di stoffe e alambicchi vari.
Harry riconoscendolo sorride, intimamente divertito, e la memoria torna a diversi anni prima, quando una Luna quattordicenne si è messa in testa quel cappello bislacco, in sostegno a Gryffindor.
“L’hai tirato fuori di recente?” domanda mentre Luna si avvicina con il vassoio del tè.
“L’altro giorno,” risponde quieta porgendogli una tazza di tè, poi si siede sulla poltrona di fronte a lui con la propria tazza tra le mani, la solita grazia ad accompagnare i movimenti.
Luna sorseggia il suo tè, Harry la imita, e la stanza piomba nel silenzio. “Vuoi chiedermi qualcosa, Harry?” lo anticipa Luna dopo poco.
Harry sbalordisce, poi sorride, compreso. “Quel cappello… perché lo avevi indossato?”
“Che domande, Harry! Per te, ovvio,” risponde Luna schietta. “Non è che avessi molto a che fare con voi Gryffindor, escludendo Ginny. E Ronald non era molto entusiasta di me. Non lo è nemmeno adesso, vero?”
Questa non è una domanda, e Harry sorride, sente il solito calore diffondersi in corpo quando è in compagnia di Luna.
“Buono questo tè.”
“Mh, vero, è ottimo,” conferma Luna.

***





*Si rifà alla mia convinzione che entrambi sappiano che non avrebbe funzionato, Luna prima di Harry, e sia stata proprio lei a fargli presente questo. Per maggiori chiarimenti a riguardo leggere Sempre avanti agli altri, Come Sempre e Nulla di cui preoccuparsi, in ordine cronologico di avvenimenti, benché distaccati tra di loro, specie le prime due, non solo quello di pubblicazione. Diciamo che risulterà sicuramente più comprensibile il comportamento di Harry e Luna e le loro reazioni avendo letto queste altre storie ^^



Boh, non lo so, avevo voglia e l’ho scritta, ecco. E questo dovrebbe anticipare qualsiasi vostra domanda sul “Ma come ti è venuta in mente una simile oscenità?”. So che mi andava, mi è venuta questa ispirazione folgorante e ho dovuto scriverla. Double Drabble, duecento parole esatte, perché quando faccio le cose mi piace farla bene U.U Credo potrebbe diventare una raccolta –ehi, non disperativi, potrei anche cambiare idea!- ma con me non si può mai sapere.
Ammetto che l’idea di scrivere una raccolta di drabble e double drabble partendo da un oggetto che fa scaturire un ricordo mi intriga parecchio. Il che, come sapete, vuol dire chiaramente che siete nei casini. Il che vuol dire, per vostra e mia fortuna, che in caso le storie sarebbero tutte slegate tra loro e gli aggiornamenti potrebbero benissimo essere random.
Ecco è una Harry/Luna, pairing che adoro. Ovviamente critiche et recensioni bene accetti, non mordo nessuno. Al massimo, se proprio proprio, sbrano. Scherzavo.
Seriamente tutto quello che volete evitando magari recensioni tanto profonde come “sarà che trovo i personaggi stupidi e poco interessanti ma questa storia non ha né capo né coda”. Sono arrivate, sì. È una flash, inquadra un momento, cercando di dire qualcosa. È ovvio che non abbia una trama composta come possono averla long fic o one shot.
Quindi, gentilmente, facciamo tutto con cognizione di causa, siete più felici voi, sono più felice io, che non passo il tempo ad andare in paranoia cercando di capire cosa-non-va-perché-non-me-l’ha-spiegato-malezione.
In sunto: grazie per essere passati di qua, sperate che la fic per il compleanno di Sasuke –anche se in ritardo-, quella per il concorso di Naruto, quella per la mia migliore amica, la long MinatoKushina e During Seven Years [raccolta Sirius/Lily] mi tengano abbastanza occupate.
Alla prossima… ?
Meissa.

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Capitolo 2
*** Necklace of Butterbeer Crocks ***


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Necklace of Butterbeer Crocks


Nel giardino di casa Potter i bambini stanno felicemente giocando, tra grida e schiamazzi. James è già sulla scopa, una quelle che possono arrivare solo sino a una certa altezza, Lorcan e Lisander lo imitano, più in basso Albus è intento a chiacchierare con Rose e Dominique, Victoire e Teddy sono seduti con gli adulti, perché sono grandi ormai, ma i modi di Victoire sono troppo infantili per essere credibili.
Harry osserva divertito quelle scene, e cerca con lo sguardo la sua ultimogenita, che manca all’appello.
Lily corre verso di lui gioiosa, qualcosa che ha al collo manda riflessi di luce, quasi lo acceca.
“Lily, dove hai preso quella collana?” domanda Harry serio, quando la figlia gli si lancia addosso abbracciandolo. Ora capisce perché il collo della bambina mandava bagliori colorati.
“Questa?” domanda Lily con un sorrisone prendendo un tappo tra le dita. “Me l’ha regalata zia Luna," annuncia orgogliosa.
“Ah sì?”
“Certo,” annuisce la bambina con convinzione, poi sgattaiola via in cerca di altri divertimenti.
Intanto Luna compare nella sua visuale, i lunghi capelli biondi mossi dal vento e il sole dietro che l’illumina, un’aura rossastra che la circonda, sta risalendo la collina, tenendo alzato un lembo della gonna per non sporcarla.
“Ciao Harry,” lo saluta lei una volta raggiuntolo.
“Ciao Luna,” ricambia lui, le labbra strette in un’espressione rassegnata. “Avanti, dimmelo.”
“Dirti cosa?” domanda Luna, la voce un po’ sognante.
“Lo sai. Perché le hai dato la tua collana?” domanda allora con curiosità e voglia di comprendere.
“Ah, quello!” esclama Luna leggera, ridendo appena.
“Ero convinto fossi affezionato a quella collana,” afferma Harry, non comprendendo la superficialità con cui Luna ha liquidato l’argomento.
“Infatti. Solo che gli oggetti si tramandano,” spiega Luna saggiamente. “Quando si trova un altro degno possessore.”
“E Lily lo sarebbe?” domanda Harry dubbioso. Lily è tante cose, ma non gli sembra una cui piacciono le stranezze e le stramberie, non che ci sia nulla di male in questo, sia ben chiaro.
“Certo!” esclama Luna con ostentata sicurezza. “Quella collana le sta così bene perché non se ne vergogna, è fiera di possederla. La porta con così tanta disinvoltura da starle bene,” espone Luna con un sorriso.
Harry sente le labbra stendersi in un sorriso spontaneo, ricambiando quello di Luna; guardando la figlia, anche da lontano, si accorge che ha ragione.
“Come l’hai capito?” le domanda indicandole con un gesto il tavolo una decina di metri più in là, dove ci sono anche gli altri.
“È semplice, Harry. È un luccichio negli occhi,” risponde Luna dirigendosi verso il tavolo.
Harry resta fermo un attimo, osserva l’espressione sconcertata di Victoire su Lily, quella imbarazzata di Rose e quella schifata di Dominique. A Lily non importa, se ne va orgogliosa a testa alta ugualmente. Quella collana le sta bene, come stava a qualcun’altra.
Luna vince ancora, pensa Harry scuotendo la testa e raggiungendo gli amici al tavolo.



Spazio autrice che piange lacrime di sangue, perché è da due ore al pc a fare lo spazio autrice ma Open Office ha crashato e io lo ucciderò e ha cancellato tutto.
Perdonate quindi spiegaizoni così corte ma sto per morire.
Sulla storia: ho inventato bellamente sulla next generation, non sapendo nulla su di loro se non una descrizione che definire ridicola sarebbe sin troppo generoso. Luna sceglie Lily perché ha sviluppato con lei, nel tempo un rapporto diverso rispetto a quello con gli altri “Bambini della Famiglia”. È onorata che Harry abbia dato il suo nome alla sua ultimogenita, la considera un po' una figlioccia, per questo è diverso il rapporto che ha con Lily. Se volete maggiori chiarimenti sul nome rimando a Come Sempre e Nulla di cui preoccuparsi, quello che penso è lì.

@Flea:Grazie mille e perdona la risposta breve ma sto per morire XD Hai ragione per quel che riguarda lo spazio alla fine, la flash e ancor di più una dobledrabble mi sono ostiche perché faccio sempre una sorta di introduzione, mentre invece in così poco spazio il contesto lo si capisce dalla situazione descritta. Mi ci devo esercitare *.^
Io ho sempre amato Luna, ma ho sempre odiato Pottah, se non sempre più o meno dal quarto, fino ad arrivare ai vertici nel quinto -povero Sirius- e nel settimo. Nella mia mente è Luna l'intelligente nella coppia >.>
Ginny mi era indifferente a parte qualche risata sino al sesto, in cui si mette con Harry, dopo cinque anni che lui non se la fila. Ma, un grande amor proprio, eh.
La smetto prima che parta per la tangente e ri-crashi tutto e io ucciderò, grazie del commento.

Grazie a tutti per aver letto, grazie a beat che ha commentato Dialogue between Stars, Nimph che ha recensito Twelve Fail-Safe Ways to Charm Witches, Stars e Torre di Astronomia Gennaio 1978, mAd_wOrLd e Hellfire per i commenti a Come Sempre.

A tra pochi giorni con chi segue During Seven Years, perché mi è venuto un lampo di genio, dunque preparatevi, un altro membro dei Black farà presto la sua apparizione -non so se in questo o quello dopo, nel caso sarebbero collegati.

Thanks, Meissa

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Capitolo 3
*** Beyond the Veil ***


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Beyond the Veil


“Ciao Harry,” lo saluta Luna entrando in casa, togliendosi i guanti in pelle di drago. “Quando mio padre mi ha detto che eri qui pensavo avesse sbagliato persona,” lo informa quietamente Luna, prendendo un foglio di pergamena e una piuma.
“Tu siediti pure nel mentre compilo questi appunti,” gli dice sorridendo, mentre scrive rapidamente sul foglio.
Harry scuote leggermente la testa e si siede sul divano, un po’ a disagio.
“Ecco fatto, ho finito,” lo informa Luna poggiando piuma e pergamena sul tavolo.
“Ehm… bene…” mormora Harry, poco convinto. “Perché… perché non credevi che fossi io?”
Luna reclina il capo di lato, i capelli biondo cenere che scivolano sulle spalle seguendo il movimento del collo. “Mi sembra ovvio, Harry. Sei stato impegnato da quando è finito, non pensavo avessi il tempo di una visita di cortesia,” spiega lisciandosi una piega nella veste, i braccialetti al polso sinistro che tintinnano allegri.
“Non è proprio una visita di cortesia,” confessa imbarazzato.
“Oh, certo,” conferma Luna, il tono di voce un po’ sognante.
Harry sente l’imbarazzo crescere, proporzionalmente alla tranquillità di Luna.
“Volevo… ti ricordi quando al quinto anno… al Ministero?” farfuglia confuso.
“Quando siamo andati a salvare Sirius?” domanda senza il benché minimo turbamento, con la spontaneità propria di Luna.
Harry sente le viscere contorcersi, perché nonostante Luna sia la persona con la quale meno gli spiace parlare di quella notte, fa comunque male sentirlo dire così.
“Sì, quella volta,” conferma di malumore.
“E di cosa volevi parlarmi, a riguardo?” chiede Luna cortese, guardandolo intensamente con i suoi grandi occhi cerulei.
“Sì, ecco, la stanza con quel vecchio arco… e il velo…” borbotta.
“Ci stai girando intorno, Harry. Ciò che vuoi chiedermi ti innervosisce parecchio. Come mai?” domanda Luna osservando con particolare attenzione i riflessi della tenda di perline.
Harry sospira pesantemente, le mani congiunte poggiate sulle ginocchia. “Quando abbiamo parlato del velo, l’ultimo giorno ad Hogwarts, mi hai detto che i sussurri dietro al velo appartenevano a…”
“… a mia madre. E che tu hai sentito i sussurri dei tuoi genitori, sì. E allora?” lo invita ad andare avanti, cavandolo d’impaccio.
“Stiamo facendo delle ricerche, al Ministero, e sui suoi oggetti. Ecco, diciamo che io non dovrei saperlo, non proprio, però Kingsley… sai, amicizie,” si intorta da solo cercando di dare una spiegazione.
“Non ci vedo nulla di strano, Harry. Tanto più se potrebbero riguardare qualcuno che ti era vicino, o qualcosa di molto pericoloso,” interviene di nuovo Luna.
“Sì, bene, ecco, il velo –”
“Perché ne stai parlando proprio con me, Harry?” gli domanda Luna seria.
“Perché sei stata l’unica, oltre a me, ad avere sentito,” risponde Harry sincero.
Si guardano negli occhi per qualche secondo, in silenzio, poi Luna annuisce, consentendogli di andare avanti.
“Non è un velo. È un Lethifold,” afferma Harry con voce grave. “I Lethifold… per ingannare le loro prede fanno… -è costretto a deglutire, la voce spezzata- riproducono sussurri, voci familiari, in modo che gli ci si avvicini e… be’ hai capito.”
“Sì, ho capito. Non mi spiego perché tu sia venuto a dirmelo. Cosa cambia?” chiede con un’alzata di spalle.
Harry stranisce, un attimo, poi si riprende. “Non abbiamo sentito le voci dei nostri genitori… era tutta una finzione, erano i nostri desideri,” spiega Harry, cauto.
“Per me non cambia nulla, Harry. Io sento mia madre spesso, non è come se l’avessi persa per sempre, te l’ho detto anche allora. Sento le sue filastrocche quando tintinnano i suoi bracciali, e la sua voce melodiosa quando osservo gli animali nel prato. Spesse volte mi racconta la favola dei Ranegilli e quella del Brobboide Asiatico. La vedo sorridere quando passeggio, e so che è fiera di me. Non se ne è andata, Harry, non se ne andranno mai. E se quelli che ha sentito il Lethifold erano i nostri desideri vuol semplicemente dire che sono ancora con noi e non li abbiamo dimenticati. Non se ne sono andati Harry,” sussurra nuovamente chinandosi verso di lui, tendendogli la mano.
Harry la afferra, delicatamente, e respira piano, poi sorride appena, malinconico.
“Grazie, Luna. Avevo bisogno di parlare con te,” le confida stringendole la mano con affetto.
“Quando vuoi puoi bussare alla porta, Harry. Certo, sarebbe meglio se avvisassi, non ho nemmeno preparato del tè all’amaretto,” dice Luna, assorta.
Harry sorride apertamente e si alza, lasciando andare la mano di Luna, che tra le sue sembra ancor più sottile e fine di quanto non sia. “Ora devo proprio –”
“Certo, vai pure,” lo precede aprendogli la porta con leggiadria.
Harry è sull’uscio quando si decide a porgli la domanda. “Senti, Luna –”
Ma Luna lo interrompe di nuovo: “Buon lavoro, Harry.”
Poi sparisce dietro la porta e le tendine di un improbabile color verde acido. Harry sorride, compreso, scende lungo il sentiero distrattamente e getta uno sguardo indietro, ma non c’è nessuna tendina che è rilasciata, nessun bagliore a seconda del movimento, a indicare che Luna fosse lì dietro a vederlo andar via. Luna è molto più ferma di quanto non sia lui. Si allontana definitivamente, con un sospiro e l’amarezza in quel sorriso stanco.





Note: Ecco, per questa sotria mi sono in realtà ispirata all'idea che circola in internet che Sirius Black sia stato divorato da un Lethifold. Ovvero che il velo sia un Lethifold. Non ho idea se sia possibile e la storia dei sussurri anche la realtà, mea culpa, è che ho perso “Animali fantastici: dove trovarli” e mi sono arrabatta alla bella e meglio cercando in internet. E così dopo aver quasi ucciso per aver saputo che il mio adorato Sirius era stato mangiato ho deciso di sfruttare questa voce per la mia raccolta.
Tra l'altro ho già in mente la prossima flash, collocata in un periodo indefinito e mi piace, se devo essere onesta, decisamente più di questa che mi lascia decisamente un po' dubbiosa. La pubblicherò entro il 14 agosto, perché dopo partitò in vacanza -meritate vacanze *.*- e mi dispiaceva lasciare tutti senza niente.
Ci tengo, come sempre, a ringraziare chi legge, chi segue, chi passa per caso e chi per interesse. Anche chi la mette nei preferiti e nelle seguite, perché ricordate... io vi vedo! XD

E prima di lasciarvi definitivamente ci tengo a rispondere a chi ha commentato lo scorso capitolo.
@LohChampagne: posso dire "Che bello avere un dialogo civile"? No, seriamente, è piacevole, ti fa proprio stare bene non sentire urla e strepitii per ogni cosa. Mi fa piacere che la tua storia sia stata approvata, davvero ^^ Immagino avrebbe perso in immediatezza raggiungendo le novanta parole, e -correggimi se svaglio- mi sembrava l'obiettivo fosse quello. Ah, Il ritratto! * Si illumina * A costo di beccarmi una lampadinata in testa, ammetto di non averlo ancora concluso. L'avevo iniziato in italiano ed ero arrivata abbastanza avanti, ma ho deciso che in italiano non ne valeva la pena, così l'ho preso in inglese e aspetto le mie vacanze, senza dover dare ripetizioni a cugine più piccole, per leggerlo in pace. Ne ho letto alcune pagine in inglese e l'impressione è stata più che positiva. Anche la prefazione mi sembra più bella XD Di Wilde ho amato anche il teatro, The importance of being Ernest mi fa morire ogni volta XD E Nabokov, ah Nabokov! Se non fosse morto, e non avessimo un po' di decine di anni di diferrenza penso gli avrei chiesto di sposarmi. Poi lui avrebbe rifiutato, ma questo è irrilevante XD Ho amato Lolita dalla prima all'ultima riga, senza potermi mai staccare dalle pagine. Non vedo l'ora che esca in Italia il libro non completato che il figlio ha dato ordine di pubblicare. Tra l'altro dovrei anche comprarmi il suo libro di racconti. Ci tenevo tanto, ma mi ha scoraggiato il prezzo ç_ç
A parte i miei vaneggiamenti vari, ti ringrazio anche per i complimenti che mi hanno, lo confesso, molto colpita e anche molto imbarazzata, tipo mi sono illuminata per una venina di giorni. E ti ringrazio anche per le recensioni a tutte le altre storie che hai commentato, mi hai fatto davvero molto piacere ^^

Alla prossima, e grazie a tutti,
Meissa.

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Capitolo 4
*** Sunday, bloody Sunday ***


Memories from objects

Sunday, bloody Sunday
The day after


Chiome infuocate si muovono, spinte dal vento fresco che sembra alimentarle, ombre rossastre che si allungano sui prati, macchie di colore che tingono il cielo, una goccia di inchiostro rubino persa in un bicchiere d’acqua e ne inquina la trasparenza.
Il nero della tempesta si allontana, lasciando posto al rosso del fuoco.
Una figura solitaria, la chioma biondo sporco che fluttua nel vento gelido, il sole rosso che le sorge alle spalle, tingendo anche lei del colore del sangue, l’odore di morte che aleggia nell’aria e non se ne andrà mai del tutto, e lei diritta, nel mezzo della tragedia.
Hogwarts è distrutta, il loro mondo è crollato, il cielo è insanguinato, i sussurri dei caduti sono la voce del vento freddo, che penetra nelle ossa lasciando il vuoto, ma Luna è lì, in piedi, diritta, e guarda oltre.
Harry le si avvicina alle spalle, silenzioso, una parte di sé che se ne è andata, per sempre.
“Non pensi che sarebbe – ”
Luna non si gira, posa due dita sulle sue labbra, leggera, impedendogli di andare avanti. “Forse in un’altra vita, Harry.”
Si gira verso di lui e stringe la sua mano, e insieme guardano il sole di sangue che sorge su Hogwarts, rivelandone le macerie.



Note: Il giorno successivo la grande battaglia di Hogwarts. Santo Lexicon, il 2 maggio 1998, giorno della battaglia, è un sabato, indi il giorno successivo una domenica. Quindi il titolo degli U2 è più che adeguato u.u Le mie classiche botte di fondo schiena XD
Ha qualcosa che non va, ne sono certa, però mi piace. Mi piace Luna che imperturbabile guarda il mondo passare, mi piace quella domanda bloccata prima che possa essere posta. Forse mi piace Luna, e basta.
Un saluto sino a settembre, la mia amata Sardegna mi aspetta, e non voglio certo farla attendere. Tuttavia un qualcosa ve la volevo lasciare, per non far passare tutte le vacanze, anche se riconosco che questa flash c'entra davvero poco con quello che doveva essere il tema della raccolta.
Che dire, spero sia piaciuta a voi quanto sia piaciuto a me scriverla.
E ora un po’ di risposte a chi di dovere.
mAd wOrLd: Grazie mille. Sono felice che Luna sia IC -Dea dell'IC, protettrice di tutti/e i/le fanwriter, ti ringrazio. Mi fa piacere che ti sia piaciuta l'idea del Lethifold, dopotutto è stata Luna la sola a sentire qualcosa, oltre Harry. Anche se, devo dire, non ho ancora capito quanto siano fondate ste voci che Sirius sia stato mangiato. Mi inquieta parecchio, come cosa. Sarà che ho una venerazione per Sirius XD Luna è uno dei miei personaggi preferiti, mi fa piacere che stia riuscendo a non andare oltre i paletti stabiliti. Grazie mille per il commento, spero che anche questa ti possa piacere.
Queenlife: un po' di tempo fa non so se sarebbe stata così originale, c'erano molte più Hary/Luna in giro di quante non se ne vedano ora. Saper del Lethifold è stata una delle disgrazie della mia vita, ne sono convinta. Quando ho beccato in internet questa cosa che Sirius si ipotizzava fosse stato mangiato da un lethifold sono rimasta per tre giorni a ripetere: “ma... ma... Sirius non può essere stato mangiato!” Non è una morte molto onorevole. Avrei preferito vivere nella convinzione lo avesse fatto fuori Bella >.> Felice che ti piaccia, spero tu possa gradire anche questo capitolo ^^

Signori e signore, ho finito. Aggiornerò la raccolta iniziata su Gossip Girl e poi metterò ufficialmente il cervello in modalità mare. Mi spiace non essere riuscita ad aggiornare During seven years, ma conto anche durante le vacanze di scrivere, e se mio nonno o nonna hanno internet potrei pure pubblicarne il capitolo, visto che è a metà.
Tutto il resto verrà rimandato a dopo il mio rientro, l'otto settembre. Auguratemi che non piova, voglio abbronzarmi!
Un grazie a chi commenta, ma anche a chi legge ovviamente, e alle cinque persone -O.O- che l'hanno inserita tra i preferiti e le quattro -ri O.O- che la tengono tra le seguite.
Grazie mille!
Salvo interventi random, ci sentiamo a settembre!

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Capitolo 5
*** A good company ***


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A Good Company


“Robe da pazzi, Harry,” assicura Ron scuotendo la testa con convinzione. “Sono completamente fuori. L’altro giorno Hermione,” aggiunge abbassando la voce. “Mi voleva sbattere fuori solo perché volevo affatturare quel cascamorto del vicino.”
“Forse avrebbe preferito una lite alla Muggles, ci hai pensato?”
“Ehi, sai che è una idea?”
“Che cosa è una idea?” interviene una voce sognante, e Luna esce dal camino tra le familiare fiamme verdi. “Che ci fai qui, Luna?” domanda Ron spaesato. “Non ti aspettavamo,” aggiunge subito per non sembrare scortese.
“Oh, hai ragione, mi devo essere dimenticata di avvisare… dovevo portare questo libro a Hermione,” risponde lei tranquilla mostrandogli il libro.
“Oh, ok, vado a chiamarla,” dichiara lanciando occhiate dubbiose a Harry mentre si allontana.

***

“Hermione, c’è Luna,” la avvisa Ron entrando nello studio della moglie, che si trova seduta dietro a pile di libri.
“Oh, va bene, tra un po’ arrivo, finisco qui,” gli risponde alzando lo sguardo dal foglio quando non sente i passi di Ron allontanarsi. “Cosa?” domanda guardandosi intorno senza capire.
“Di là c’è Harry,disperato perché ha litigato furiosamente con Ginny, con Luna Lovegood. Luna è geniale, un po’ matta, ma in questo momento potrebbe non essere la compagnia ideale. Insomma, sopportare Luna e le sue trovate in certi momenti diventa complicato!” spiega lui rapido, le orecchie dello stesso colore dei capelli.
“Ok, finisco questa frase e arrivo,” stabilisce Hermione sospirando.
“La frase? Vuoi dire che volevi finire il paragrafo?” le chiede inarcando le sopracciglia e allibendo sotto lo sguardo imbarazzato della moglie. “Il capitolo? Hermione!”

***

“Allora Harry… tu ora lavori al ministero, tra gli Auror no?” domanda inclinando il capo di lato.
Harry guarda Luna sorpreso, poi annuisce. Non gli è mai sembrato che Luna fosse molto interessata alle faccende del Ministero, tranne per storie assurde e prive di fondamento.
“Oh, allora state ancora lavorando per ribaltare il Ministero dall’interno?” domanda con la stessa semplicità con cui si chiede l’ora.
“Eh?” domanda Harry convinto di aver capito male, gli occhi sgranati.
“Ma sì, Harry, il complotto Zannamarcia! Ero convinta di avertene parlato, non l’ho fatto?”
“Il complotto Zannamarcia, certo, ora mi ricordo,” esclama con cautela. “Sì, me ne avevi accennato… sai, alla festa di Slughorn.”
“Oh, hai ragione, c’era anche la professoressa Cooman, vero?” domanda Luna con voce un po’ persa. Harry annuisce, e Luna lo prende come un invito a continuare. “Allora state ancora lavorando per rovesciare il Ministero?” gli chiede sinceramente interessata.
Passato il momento di sbigottimento iniziale Harry fa forza su se stesso per non ridere apertamente, reazione per altro perfettamente giustificata. “Sai… da quando Ron e io lavoriamo al Ministero posso assicurare che all’interno dell’ufficio Auror non si trama alcun complotto. Abbiamo, ehr… fatto in modo che chiunque fosse coinvolto in attività poco chiare e sovversive venisse allontanato… così ora il dipartimento Auror lavora per il Ministero,” conclude Harry sorridendo.
“Oh, mi fa molto piacere. Immagino non vi sarebbe piaciuto lavorare con dei complotta tori,” dichiara Luna pensosa.
“No, infatti,” risponde Harry scuotendo la testa, sinceramente divertito.

“Meno male che Luna non era la persona adatta, eh?” sussurra Hermione sulla soglia del soggiorno e tira al marito una leggera gomitata, soddisfatta. Ron resta pietrificato, a bocca aperta, mentre osserva il suo migliore amico, che ha abbandonato l’aria funerea di qualche minuto prima e sorride, apparendo infinitamente più tranquillo.








Rieccomi. In questa faccio apparire anche Ron e Hermione, non credo che ci sia molto da dire, mi sembra molto chiara :P SI ringraziano J.K.R. e Harry Potter and the Halfblood Prince per il complotto Zannamarcia u.u
Spero che abbiate gradito, e grazie come sempre a tutti che seguite, non posso davvero credere che siate così tanti *_*
Come sempre, aggiornamenti random, spero di aver tenuto i personaggi IC, e che non sia totalmente idiota XD
Alla prossima,
Meissa.

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