In the deepest of the heart.

di fulmineo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** A casual meet. ***
Capitolo 2: *** Feelings. ***
Capitolo 3: *** Hope to see you again. ***
Capitolo 4: *** Mai giudicare. ***
Capitolo 5: *** Scoperta. ***
Capitolo 6: *** Il videogioco. ***
Capitolo 7: *** La missione. ***
Capitolo 8: *** Work and news. ***
Capitolo 9: *** La rivelazione. ***
Capitolo 10: *** Leander e Kayla. ***
Capitolo 11: *** Choices. ***
Capitolo 12: *** Persa. ***
Capitolo 13: *** Pensa. ***
Capitolo 14: *** A little step. ***
Capitolo 15: *** Libera. ***
Capitolo 16: *** Pronte a vivere insieme 1 ***
Capitolo 17: *** Pronte a vivere insieme 2. ***
Capitolo 18: *** Fortunata. ***
Capitolo 19: *** Far away. ***
Capitolo 20: *** They will know. ***
Capitolo 21: *** I love you. ***
Capitolo 22: *** The chance. ***
Capitolo 23: *** Stella cadente. ***
Capitolo 24: *** L'accampamento. ***
Capitolo 25: *** We'll find the truth. ***
Capitolo 26: *** La scoperta. ***
Capitolo 27: *** Ferma decisione. ***
Capitolo 28: *** Tesa. ***
Capitolo 29: *** Amore vero. ***
Capitolo 30: *** Sofferenza. ***
Capitolo 31: *** The present. ***
Capitolo 32: *** Christmas 1. ***
Capitolo 33: *** Christmas 2. ***
Capitolo 34: *** Great mothers. ***
Capitolo 35: *** Mezzanotte. ***
Capitolo 36: *** Desiderio futuro. ***
Capitolo 37: *** Contro il tempo. ***
Capitolo 38: *** Aiuto e fiducia. ***
Capitolo 39: *** Like her. ***
Capitolo 40: *** She knows. ***
Capitolo 41: *** Loving each other. ***
Capitolo 42: *** Sweetness. ***
Capitolo 43: *** Worry. ***
Capitolo 44: *** Sisters' love. ***
Capitolo 45: *** Felice. ***
Capitolo 46: *** Svenire... Di gioia. ***
Capitolo 47: *** Celebration. ***
Capitolo 48: *** Varicella. ***
Capitolo 49: *** Panico. ***
Capitolo 50: *** Combattere. ***
Capitolo 51: *** Solution. ***
Capitolo 52: *** Helps. ***
Capitolo 53: *** La soluzione. ***
Capitolo 54: *** La cura. ***
Capitolo 55: *** Ending. ***



Capitolo 1
*** A casual meet. ***


Era una serata tranquilla a National City e, finito il suo turno di lavoro alla CatCo, la giovane reporter Kara Danvers era tornata a casa e subito si buttó in doccia per rilassarsi un po'.

Corse poi in camera per trovare qualcosa di adatto da indossare, visto che doveva uscire con sua sorella adottiva Alex, la sua ragazza Maggie Sawyer e con gli amici Lonny Sleeves, Nia Nal, Brainy, Winn Schott Jr, Lucy Lane, Sam Arias, J'onn, Mon-El, Imra Ardeen, James Olsen e sua sorella Kelly.

La sua attenzione fu tutta per il suono del suo cellulare "Alex! Si si, sto cercando qualcosa da indossare... Che? N-Non è vero che ci metto un secolo, a scegliere! Ok e comunque no, nessuna emergenza che richieda l'intervento di Supergirl. A dopo, ciao."

Già, Supergirl. Perché Kara Danvers non era un'Alpha nata sulla Terra, ma era un'aliena proveniente da Krypton e combatteva il male nei panni della supereroina. Ed era piuttosto famosa, anche grazie al suo capo Cat Grant, che non perdeva occasione per elogiare l'operato di Supergirl.

Chiuse l'appartamento e decise di andare a piedi, tanto mancava un'ora a quella stabilita per il ritrovo da Noonas, il locale vicino alla CatCo.

Una ventina di minuti e fu a destinazione "Eccoti!" Disse Nia.

"Si... Scusate, ma oggi è stata una giornata pesante!"

"Si, James ci stava giusto raccontando di quanto Cat ti abbia messa sotto con le commissioni." Avanzó Kelly.

Il ragazzo di colore sorrise e Kara sospiró, poggiando la fronte sul tavolino, accanto alla Cola con ghiaccio e limone che Alex le aveva ordinato "Sono venuta qui, poi sono corsa in farmacia ed in tintoria. Sono ritornata qui, ho battuto il mio articolo a computer e, per finire, ho dovuto rivedere tutti gli appuntamenti di Cat per domani e ordinarle la cena!"

Alex le carezzó le spalle, mentre Sam e Nia s'avvicinarono molto alle due sorelle con uno sguardo strano "Kara..."

La bionda guardó le due amiche, entrambe Omega come Alex, nei loro occhi, le cui iridi erano divenute scure "Kara..." Sussurró Sam.

"Kara, credo tu sia entrata nel periodo del calore!" Disse J'onn, che era un'Alpha, tappandosi il naso.

Infatti, quando un'Alpha entrava nel periodo del calore, l'odore quasi nauseava gli altri esemplari. L'odore piaceva solo alle Omega e viceversa.

"Vai a casa... Domani informo io Cat." Offrì James e la bionda annuì.

"Scusatemi... Mi dispiace."

Kara si alzó e se ne andò, dispiaciuta ma, strada facendo, sentì delle grida ed un odore di fiori, agrumi e salsedine.

Non essendoci nessuno per strada, usó la super velocità e raggiunse il vicolo, nel quale tre Alpha in calore, due maschi ed una femmina, erano attorno ad un'Omega.

E l'odore apparteneva a lei. Kara lo inspiró a fondo, poi si avvicinó e liberó i suoi feromoni da battaglia, facendo svenire i tre malcapitati.

"Grazie..." Disse l'Omega e Kara potè giurare di aver avuto un leggero mancamento. Quella ragazza dai lunghi capelli mori e gli occhi grigio-verdi, vestita con eleganza, era stupenda, da togliere il fiato.

"Di nulla." Rispose Kara, tenendole la mano "Ce la fai?"

La mora strinse la mano tesa e si mise in piedi "Si... Grazie..." Disse, chiudendo poi gli occhi, come se fosse in preda al dolore.

Poi la mora tornó a guardare la bionda e si perse in quegli occhi azzurri e bellissimi, avvicinandosi molto, così come fece anche Kara ed una inspiró l'odore dell'altra.

Kara ringhió il suo apprezzamento, mentre l'Omega liberó come dei miagolii e, nuovamente occhi negli occhi, si fiondarono l'una sulle labbra dell'altra, unendosi in un bacio molto passionale.

"Io mi chiamo Kara Danvers..." Sussurró la bionda, riprendendo fiato.

"Lena... Lena Luthor." Disse la mora, baciando ancora l'Alpha.

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Capitolo 2
*** Feelings. ***


Kara e Lena arrivarono a casa della prima faticando molto a tenere le loro mani lontane l'una dall'altra.

In ascensore, Kara spinse la mora contro la parete metallica, baciandola con ardore, sgranando gli occhi quando s'accorse di aver deformato il metallo, poggiandovi la mano sinistra.

Arrivate al piano desiderato, Kara trovó la lucidità necessaria per prendere le chiavi dalla borsetta ed aprì la porta, entrarono e la richiuse alle loro spalle, tornando a fissare la bellezza davanti a sé.

A Kara, in diciotto anni, non era mai importato il trovare un Omega, maschio o femmina, con cui avere rapporti nei tre giorni del periodo del calore e non voleva nemmeno accoppiarsi.

Ma, quando aveva visto Lena nel vicolo ed aveva sentito il suo odore, qualcosa era scattato, in lei.

Per la prima volta aveva sentito il suo cuore battere impazzito.

"Cosa c'è?" Chiese Lena, spogliandola piano.

Kara stava facendo altrettanto e, presto, entrambe furono senza veli "Nulla... Stavo solo pensando..." Rispose l'Alpha, la cui voce era roca e profonda a causa del calore e del desiderio che aveva per l'Omega.

Lena si premette contro Kara e le bació la mandibola "A cosa, se posso chiedere?"

"Al nostro incontro fortuito..."

La mora sorrise "Anch'io, sai? Ma ora..." Sussurró, carezzando l'addome scolpito della bionda e scendendo verso il basso, sulla protuberanza divenuta dolorosa, per Kara.

Kara ringhió, prese Lena per le natiche e lei le cinse la vita con le gambe, senza lasciarla nemmeno quando la bionda l'adagió sul letto.

La bionda le tolse il reggiseno e sfiló piano le slip, ammirando tutta quella bellezza, le bació il seno con tenerezza e devozione e Lena non riuscì quasi a credere a ciò che stava provando.

Sapeva che gli Alpha, nel loro periodo, generalmente erano aggressivi e bramavano il sesso ed erano rozzi, quasi dei selvaggi. Ma non questa ragazza, che le stava facendo sentire amore in ogni fibra del suo essere, baciandola e toccandola come se fosse preziosa. Come se volesse proteggerla, ma non sapeva da cosa.

Lena gemette quando la sentì baciare il lato destro del collo, mentre le carezzava il seno "Sei bellissima... Sei buona. Ed il tuo odore è eccitante..."

"Lo sei anche tu. Ma... Non marchiarmi..."

"D'accordo."

"E... Sono vergine..." Riveló, carezzandole il viso, scendendo con le mani sino all'elastico dei boxer e glieli sfiló.

Kara scese a lambirle la calda pelle del petto sino alla sua intimità, gustandola e l'Omega impazzì letteralmente, liberando il suo piacere.

Prese il viso della bionda con le mani e la tiró a sé per baciarla e Kara la strinse a sé, la guardó negli occhi e la penetró piano, poi con più forza.

Lena si strinse a quelle forti spalle, vi piantó le unghie e Kara si mosse in lei, facendola gemere, mugolare ed ansimare per il piacere. Infine l'Omega gridó di puro piacere, graffiando le spalle e la schiena della bionda, che si liberó nello splendore sotto di sé.

Si baciarono ancora "Sei stupenda... E quando godi lo sei di più."

"Anche tu... Sei stupenda." Ansimó la mora "E... Sei davvero grande. Sei... Molto dotata..." Sussurró, ricambiando le fusa che Kara le stava facendo.

Si scambiarono dolci baci, rotolandosi tra le lenzuola umide e macchiate del loro amore, addormentandosi poi l'una tra le braccia dell'altra, stanche e pienamente appagate.

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Capitolo 3
*** Hope to see you again. ***


I tre giorni passarono e, a casa sua, Kara e Lena si stavano baciando dolcemente, facendosi le fusa.

"Sono stati tre giorni stupendi..." Sussurró Kara.

Lena sorrise, carezzando il collo della bionda, guardandola negli occhi "Non li dimenticherò mai."

La malizia e la tenerezza fecero sorridere anche Kara "Nemmeno io!" Disse la bionda, dandole un altro bacio "Non so se ci rivedremo ancora, ma... Che ne dici di una doccia insieme?"

Lena le si avvicinò maggiormente, sino ad avere il caldo corpo della bionda contro il suo "Molto volentieri!"

Allora Kara la prese in braccio e, tra un bacio e l'altro, la portó in bagno, aprì l'acqua della doccia e vi entrarono, chiudendo la porticina. E fecero l'amore per l'ennesima volta, durante quei tre giorni.

Dopo diversi minuti, uscirono dalla doccia e si asciugarono "Tieni, prendi pure qualcosa di mio... Scegli! Non saranno abiti eleganti, ma provvisoriamente..."

"Grazie." Disse la mora, scegliendo un paio di jeans, una maglietta ed un maglioncino, mentre avrebbe rimesso le sue scarpe col tacco.

Kara le diede una busta di plastica per mettere dentro i suoi abiti.

"Spero di rivederti." Se ne uscì Kara.

"Lo spero anch'io." Rispose Lena, baciando la bionda "A presto."

"A presto, Lena."

Kara, rimasta sola, chiuse la porta e rimase con la schiena poggiata ad essa e gli occhi chiusi. Si diede della stupida, perché non aveva nemmeno provato a dire a quella bellissima Omega che si era subito innamorata di lei.

Si preparó per tornare al lavoro e, chiuso tutto dall'interno, spiccó il volo dal balcone, dopo averlo richiuso ed atterró in un vicolo isolato vicino alla CatCo, entrando nell'edificio e in ascensore. 

"Kara!" La salutó James "Tutto bene?"

Nell'ufficio del ragazzo vi erano tutti i suoi amici ed amiche, oltre ad Alex "Si, ma... Perché siete qui?"

"Pensavamo di venire a vedere come stavi..." Spiegó Alex "Durante il tuo ultimo calore i sopressori ti fecero sentire male..."

"Io... Non li ho presi..."

"No?" Ripeté Nia.

Kara chinó il capo, arrossendo "Fuori da Noonas, ho... Ho salvato un'Omega da tre Alpha in calore e... Era bellissima, stupenda. E..."

"Oddio santo." Se ne uscì Maggie, notando quanto fosse arrossita la bionda "Te la sei portata a casa?? Ti stimo, piccola Danvers."

"Ci siamo subito baciate... Poi siamo andate a casa mia e..."

"Ok... Ok! Non voglio sentire altro." Avanzò Alex.

"Almeno le hai chiesto il nome?"

"Si chiama Lena. Lena Luthor!" Ammise ed i presenti rimasero a bocca aperta, scioccati.

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Capitolo 4
*** Mai giudicare. ***


Kara non riuscì a capire il motivo che stava portando i suoi amici e sua sorella a guardarla con quell'espressione scioccata.

"Una Luthor? Ma sei impazzita?" Chiese Alex "Devo ricordarti chi è stato il più grande nemico di tuo cugino?"

"Esatto." Disse James, con espressione severa, incrociando le braccia.

"Io concordo con loro." Avanzó Winn.

Solo Lonny non si era espressa e Kara serró la mascella "Lena è buona e gentile, non è come la sua famiglia! E... State facendo un dramma solo perché abbiamo fatto l'amore. Perché era con ME! Se fosse stato un altro o altra di noi, andrebbe bene!" Sbottó, lasciando l'ufficio di James, sbattendo la porta, visibilmente arrabbiata.

"Capirà che glielo abbiamo detto per il suo bene?" Chiese Brainy.

"Chissà..." Disse J'onn.

"Una Super e una Luthor... È una follia!"

"Non avrei mai pensato di dirlo, ma siete persone egoiste!" Se ne uscì Lonny, lasciando l'ufficio per sedersi innanzi a Kara, al suo posto.

La bionda batteva nervosamente sui tasti del computer "Cavolo..."

"Se continui così, li romperai. Poi chi lo spiega a Snapper?"

Kara incurvó appena le labbra "Già... È solo che..."

"Io sono dalla tua parte, Kara." Ammise Lonny, decisa "So cosa vuol dire amare... E non potere stare con la persona che ami. Fidati, so benissimo, come ci si sente e fa schifo!"

La bionda la guardó. Lonny non si era mai aperta, più di tanto, anche se si conoscevano da quasi quattro anni "Non devi parlarne per forza, se ti fa stare male... Non soffrire per consolarmi."

Lonny sorrise appena "Io sarò sempre dalla tua parte!"

"Grazie. È importante, per me!" Rispose Kara, stringendo le mani tese della castana, che sorrise a sua volta.

Le due vennero raggiunte da Alex e dagli altri amici "Noi andiamo e... Mi raccomando." Disse la rossa.

Kara distolse lo sguardo "Si si... Domani andrò alla clinica per cercare una soluzione col medico, così non dovrete più giudicare le mie scelte!"

"Kara, noi non..." Tentò Nia.

"Non ho mai voluto fare sesso con nessun Omega, maschio o femmina che fosse e, spesso, mi avete detto di darmi da fare." Iniziò la bionda, a bassa voce "E poi giudicate??"

"Vogliamo il tuo bene."

"Allora lasciatemi stare! Se sarà amore, ne sarò felice, perché Lena è stupenda... Se così non sarà, soffriró in silenzio."

La ragazza era decisa ed aveva gli occhi lucidi "Lasciatela stare." Disse Lonny "Ha fatto una scelta. Riguarda lei! Siete stati voi, ad insegnarmelo, quando mi avete accolta nella squadra..."

"Io proporrei di non andare a fondo col discorso... Siamo alla CatCo, non a casa nostra." Disse piano Winn e tutti rimasero in silenzio.

"Stasera... Cena e pizza?" Tentó Alex.

"Non lo so..." Rispose Kara "Se mi passerà la rabbia."

La rossa le carezzó le spalle "Ti voglio bene."

"Si..." Avanzó appena la bionda "Scusate, ma ho del lavoro da fare."

Tutti se ne andarono, ma Kara non riusciva a capire perché la sorella e gli amici odiassero tanto Lena.

Non le piaceva chi giudicava una persona dal nome, senza conoscerla e questo non le andava giù.

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Capitolo 5
*** Scoperta. ***


Passarono diversi giorni e Kara aveva rinunciato ad andare alla clinica per cercare soluzioni drastiche per impedirle di sentire la voglia di fare sesso, prendendo solo i soliti soppressori.

Aveva perdonato Alex ed i suoi amici e, con loro, continuava a combattere i nemici che si presentavano.

Lei e Lonny, in primis, ne stavano affrontando uno parecchio ostico "Come facciamo a batterlo?" Chiese la bionda all'auricolare.

"Winn e Brainy stanno cercando una soluzione!" Rispose Alex "Fate attenzione, mi raccomando!"

Kara e Lonny, o meglio, Supergirl e Blue Snow, cercavano di combattere l'alieno affrontandolo in uno scontro corpo a corpo e, ad aiutarle, vi erano Mon-El, Imra, Dreamer e Guardian, poi arrivó anche J'onn.

"Vi ammazzeró e regneró sulla Terra!"

"Mai!!" Ribadirono Supergirl e Blue Snow.

"Kara." Chiamó Alex, dall'auricolare "L'alieno assorbe i vostri poteri da quei congegni che ha sulle mani..."

"Dovete colpirlo a tutta potenza e sovraccaricarlo!"

Kara e Lonny si guardarono "Voi state indietro... Molto indietro!" Disse quest'ultima e gli amici indietreggiarono.

"Pronta?" Chiese Kara.

"Sono sempre pronta!"

Supergirl usó la vista calorifica e Lonny lanció un forte raggio congelante dai palmi delle mani "Illuse!" Gridó l'alieno.

Ma, presto, il tizio si sentì strano e, in pochi minuti, esplose in mille pezzi.

Kara e Lonny persero i sensi, ma J'onn le prese al volo prima che potessero cadere a terra "Riportiamole al DEO." Disse il Marziano, facendo cenno col capo verso alcuni giornalisti e un gruppo di curiosi, rimasti a fare video dello scontro nonostante il pericolo.

Il Marziano Verde le prese in spalla e s'alzó in volo, seguito da Mon-El e Imra, mentre Guardian e Dreamer si allontanarono di corsa.

Atterrato sul balcone del DEO, J'onn affidó Kara e Lonny alle cure di Alex e della squadra medica "Svelti, preparate le lampade al sole giallo per Supergirl ed il lettino refrigerante per Blue Snow!" Ordinó la rossa.

La squadra medica scattó, agli ordini di Alex, mentre Brainy informava Nia circa le loro condizioni e la ragazza lo avrebbe poi detto agli altri.

"Tranquilla, Alex, ce la faranno!" Cercó di calmarla J'onn.

La rossa sapeva che la sorella e Lonny sarebbero state bene, ma non poteva fare a meno di preoccuparsi.

Intanto, in un palazzo in centro, qualcuno stava guardando la televisione, più precisamente il telegiornale, il quale trasmetteva le immagini dello scontro tra Supergirl ed i suoi amici e l'ennesimo alieno.

"Miss Luthor, si sente bene?"

"Si, Jess." Sorrise Lena "Sono solo un po' stanca..."

"Dovrebbe riposarsi."

Lena sorrise e scosse il capo, così la segretaria lasciò il suo ufficio ma, mebtre stava per sorseggiare un bicchiere di succo, un'immagine attiró la sua attenzione.

Avevano inquadrato il viso di Supergirl, seppur da lontano e questo le fece sgranare quei bellissimi occhi, che avevano il colore del mare in tempesta.

Quella ragazza era Kara, non aveva dubbi. Era quella bellissima Alpha che l'aveva aiutata, con cui aveva perso la verginità e che non sapeva come contattare. O meglio, non poteva, per diversi motivi.

Ed uno di questi era il suo ventre, leggermente rigonfio.

Supergirl salvava il mondo e, spesso, l'universo. Come avrebbe potuto volere dei cuccioli, con tutto il peso che già portava sulle spalle?

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Capitolo 6
*** Il videogioco. ***


Kara e Lonny si ripresero in tre giorni, ma J'onn fu più che chiaro quando ordinó loro di starsene a casa a riposo.

Le due ragazze dividevano l'appartamento ed erano sedute sul divano a guardare un film.

"Odio stare senza far niente!"

"A chi lo dici..." Sbuffó Kara "Non c'è nulla, in tv e figurati se il DEO ci chiama... Accidenti a quell'alieno!"

"Già... Che ne dici di una passeggiata?"

"Non mi va... Sembra che stia per piovere, meglio stare in casa."

"Ma io e te non ci raffreddiamo mai!"

"Lo so, ma... Immagina se, mentre noi siamo fuori, passasse Alex e non ci trova." Disse Kara ed entrambe rabbrividirono al pensiero.

Diversi minuti dopo, suonó il campanello e la bionda andò ad aprire, trovandosi davanti Winn "Ehi! Come state?"

"Ci annoiamo!" Risposero le due, insieme.

Il ragazzo sorrise, come se già sapesse la risposta "Immaginavo... Per questo vi ho portato questa console da me ideata!"

"Un videogioco? Scherzi?"

"Affatto! È come la Wii, ma adatta a... Due supereroine, diciamo. Così eviterete di fare danni!"

Winn la collegó alla tv e poi accese il gioco "Si può scegliere?"

"Certo! Potete sciare, giocare a tennis, tirare di boxe e... Persino fare yoga."

Le due si guardarono in faccia, poi Winn le salutó e se ne andò.

Lonny prese uno dei due controller, passando l'altro a Kara "Tennis?"

"E tennis sia!"

Presto il loro essere Alpha prese il sopravvento e, con l'istinto, anche la voglia di primeggiare "Ti stendo!"

"Guarda che rovescio!"

"Ti distruggo prima che finisca la partita."

"Non esserne certa!"

Non si accorsero di aver fatto sera, tanto che, quando arrivarono Alex e Maggie con le pizze, non smisero di giocare.

"Ehilà! Pronto?" Chiese ironica Maggie.

"Beccati questo rovescio!" Gridó Kara, voltandosi di scatto, temendo fosse un terzo giocatore.

La mora la schivó ed arrivó Alex "Adesso sarò io, a rovesciare te! Ma credo che ti arriverà un destro sul naso... Anzi, vi arriverà, se non posate subito quei controller!"

Alex arrabbiata non era mai una buona cosa e le due obbedirono subito "A tavola, ci sono le pizze!"

Le quattro mangiarono insieme, ma fu inutile dire che la console venne staccata e fatta sparire per evitare manifestazioni di aggressività.

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Capitolo 7
*** La missione. ***


Dopo una settimana, finalmente, Kara e Lonny vennero richiamate da J'onn per una missione di vitale importanza.

"Eccoci!" Disse la castana "Dove dobbiamo andare?"

"Su un pianeta chiamato Altryn." Rispose il Marziano "Hanno inviato una richiesta d'aiuto... A quanto pare, alcuni invasori hanno sequestrato i sovrani." Spiegó l'uomo.

"Ok... Partiamo subito!"

"Il tunnel dimensionale è pronto!" Disse Winn.

"Io vengo con voi, così posso aprire il portale per tornare indietro." Avanzó Brainy, raggiungendo Kara e Lonny.

"Vengo anch'io!" Offrì Mon-El.

"E... Su quel pianeta, un giorno equivale ad un mese sulla terra!"

Le due ragazze e Mon erano scioccati, poi avanzó Alex "Stai attenta, mi raccomando... C'è il sole ed avrai i tuoi poteri, ma... Sii prudente."

Kara sorrise un poco ed abbracció forte la sorella "Certo! E... Se la mamma te lo chiede, dille che sto bene e che gliene voglio tanto!"

"Va bene... State attenti anche voi!"

Le due ragazze, Mon e Brainy varcarono il tunnel dimensionale, si trovarono subito sul pianeta e videro delle persone con la pelle viola "Benvenuti su Altryn, terrestri." Disse quello dall'aspetto autorevole.

"Io sono Daxamita e lei Kryptoniana... Non siamo terrestri."

"Ti pare il caso?" Chiese Lonny.

"Ci tenevo a precisare."

"Come volete. Prego, seguiteci..."

I quattro ed il mini gruppetto di dodici Altryniani camminarono per una piana di terra battuta, sotto il sole cocente.

Arrivarono poi ad un accampamento, ove videro altri Altryniani, entrando in una tenda "Quando attacchiamo?"

"Non è così semplice." Disse Vuilk, l'Altryniano che li aveva accolti "Il palazzo è una vera e propria fortezza ed i Guvliaki sono più di duecento!"

"Guvliaki?" Ripetè Kara "Del pianeta Guvlak?"

"Si. Aspettano che nascano gli eredi dei Sovrani per rapirli o cibarsene!"

"Daremo loro una bella lezione!"

"Avete una mappa del palazzo?" Chiese Brainy, così da poterla memorizzare ed elaborare un piano d'attacco.

"Mettetevi a vostro agio!"

"Io avrei una richiesta..." Tentó Lonny.

"E sarebbe?"

"Io... Ho troppo caldo. Per i miei poteri non va affatto bene."

"Provvederemo a far preparare qualcosa che ti possa raffreddare al punto giusto!" Disse Vuilk "Parla con Jallt, il nostro genio. Saprà aiutarti!"

Vuilk le indicó l'Altryniano in questione e Lonny lo raggiunse, sperando potesse aiutarla.

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Capitolo 8
*** Work and news. ***


Lonny parlò con Jallt, il quale si mise subito al lavoro per prepararle una tuta speciale, refrigerante, in grado di resistere all'alta temperatura del pianeta.

Brainy studiava la pianta del castello, cercando vie d'accesso e facili vie di fuga, aiutato da Vuilk, il quale segnava sulla carta i punti in cui stavano le guardie che, in questo caso, erano gli invasori.

"Avete trovato una via per entrare?" Chiese Mon-El.

"Si, ma il problema è che i Guvliaki potrebbero essere entrati in possesso delle potenti armi Altryniane usate dalle guardie reali..." Rispose Brainy.

"Quanto sono potenti?"

"Parecchio... Il raggio che emettono ha la stessa potenza di due vostre bombe nucleari." Spiegò Vuilk.

"Cavolo..."

"Jallt, quanto ci vorrà per fare la tuta refrigerante?"

"Un giorno." Rispose l'Altryniano "Devo fare altro?"

"Si. Costruire scudi resistenti alla forza delle armi in dotazione alle guardie reali! E potenziare gli scudi già esistenti."

"Mi servirà una settimana per fare tutto..."

"Non so se i nostri sovrani avranno una settimana, ma cerca di sbrigarti!"

"Accidenti... Sulla Terra passeranno sette mesi." Sussurrò Mon.

"Già... Tutto il tempo senza Nia..." Rispose Brainy, avanzando "Posso dare una mano! Ho un QI molto elevato."

Jallt sorrise "Molto bene! Possiamo scambiarci informazioni."

Brainy Sorrise appena, mentre Vuilk selezionò venti sottoposti a fare il primo turno di guardia per la notte.

Alcune Altryniane arrivarono a chiamare tutti quanti per la cena, così Vuilk mostrò ai nostri la grande tenda dietro a quella in cui stavano. Quella era la mensa, si poteva dire.

Solo Jallt e Brainy rimasero lì a mangiare, visto che dovevano lavorare.

Nella tenda adibita a mensa, Kara, Mon ed una stanchissima Lonny rimasero a bocca aperta. Vi erano parecchie cose da mangiare e sembravano tutte buonissime.

"Prego." Disse un'Altryniana, accompagnandoli ad un tavolo.

Altre Altryniane li servirono subito "Questa è per te..." Sussurrò una delle aliene all'orecchio destro di Lonny "Se dopo tu e la tua amica volete divertirvi un po'... Fammi un cenno."

Mon le guardava, quasi offeso per non essere stato nemmeno opzionato da quell'aliena, che era una Beta.

Kara sorrise "No, grazie... Io sono... Innamorata..."

"Oh... Mi dispiace... Beh, quella persona è fortunata!"

"Anch'io passo." Disse Lonny "Qui fa troppo caldo... Morirei di certo!"

La Beta se ne andò e Mon fissò Kara "Hai detto che sei innamorata... Parli di quella tipa con cui eri stata un paio di mesi fa?"

"Si... E non l'ho più vista. Rao, Alex dice che è famosa, ma io non ho ancora letto nulla, di lei."

"E lavori per un giornale..."

"Lena Luthor è ricchissima, è il CEO della L-Corp ed è buona, a differenza della sua famiglia..." Disse Lonny e Kara la fissò "Mi sono informata."

"Altro che informata! Hai ucciso la mia autostima."

Lonny non capì "Come?"

"Io sono una stagista della CatCo, lei una multimiliardaria... Che speranze avrei di conquistarla??"

La ragazza e Mon-El capirono ciò che Kara provava ma, così come loro, anche lei doveva sapere che il denaro non era tutto, nella vita.

Lo era per la maggior parte delle volte, ma in amore non serviva.

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Capitolo 9
*** La rivelazione. ***


Jallt e Brainy finirono il lavoro in cinque giorni, col secondo che diede alle guardie gli scudi potenziati.

L'Altryniano, invece, andò da Lonny "Ecco a te! Provala."

La castana prese la tuta e si nascose dietro una tenda per cambiarsi, mostrandosi dopo pochi minuti "È perfetta! Grazie."

"Di nulla!" Sorrise l'alieno.

Arrivò Vuilk con una decina di soldati "Ora che è tutto pronto... Possiamo attaccare! Stanno calando le tenebre... È il momento propizio."

Tutti furono d'accordo con lui e, al suo seguito, si mossero verso il palazzo reale. Gli Altryniani stavano su delle tavole che permettevano loro di volare ed anche Brainy ne stava utilizzando una, avendo imparato ad usarla, visto che non sapeva volare.

Arrivati a destinazione, si divisero come concordato, con Vuilk che avrebbe sfondato dall'entrata principale con Kara.

Le guardie nemiche, che li avevano visti arrivare, li attaccarono subito, ma gli scudi potenziati funzionarono a dovere.

"Andiamo dai sovrani!" Gridò Vuilk.

Nella grande stanza del trono, Vuilk, Kara e la ventina di Altryniani andati con loro, videro una cinquantina di Guvliaki che stavano solo aspettando che le uova coi figli dei sovrani si schiudessero per divorarli.

E le uova iniziarono a schiudersi "Finalmente!" Ringhiò un Guvliako, con la bava che gli grondava dalla bocca.

"Non li toccherete!" Gridò Kara, parandosi innanzi alle uova, colpendo i Guvliaki con la sua vista calorifica.

I due sovrani, che erano legati, vennero liberati da Vuilk, mentre arrivava Lonny "Serve una mano?"

"Volentieri." Rispose Kara.

E le due, insieme, divennero impossibili da fermare ed i Guvliaki restanti si arresero "Arrestateli immediatamente!" Avanzò il sovrano, nonostante fosse debilitato per la fame e le ferite.

Arrivarono anche tutti gli altri "Tutte le stanze sono libere!" Disse Brainy.

"Alla fine non serviva il piano d'attacco... Bisognava fare solo irruzione!" Se ne uscì Mon-El.

"Un buon piano può salvarti la vita, ricordalo." Rispose Kara, prima di cadere sulle ginocchia, ma Lonny la sorresse.

"Ehi... Tutto bene?"

"Credo di essermi scaldata troppo... Qui dentro fa più caldo."

"Deve essere così, quando le uova stanno per schiudersi..."

"Allora possiamo tornare a casa..." Disse Mon.

Vuilk, Jallt e gli altri sorrisero appena "Si e... Grazie per il vostro aiuto." Avanzarono i sovrani "I nostri piccoli sono vivi ed è merito vostro!"

Dopo ringraziamenti e saluti, i nostri tornarono all'accampamento, ove Lonny rimise la sua tuta e, dopo un'ultima stretta di mano con Vuilk e Jallt, Brainy arrivò il portale che li avrebbe riportati a casa.

Nel mentre, al DEO, Winn sgranò gli occhi e premette subito il pulsante dell'interfono "Stanno tornando, si è attivato il portale!"

A tempo di record arrivarono Alex, J'onn, James ed Imra, i quali abbracciarono subito Kara, Lonny, Brainy e Mon-El.

"Bentornati." Disse J'onn.

Kara ed Alex erano unite in un forte abbraccio e la rossa aveva le lacrime agli occhi per la gioia "Sei mesi senza te... Mi sei mancata, Kara."

"Anche tu! Tanto. Stai bene? E Maggie? Eliza e Jeremiah?"

"Stiamo tutti bene... Dovresti chiamare mamma e papà."

La bionda annuì e prese il telefono, allontanandosi con Lonny, la quale era quasi una terza figlia, per i coniugi Danvers.

Arrivò poi Maggie con una ragazza mora "Detective..."

"Maggie! Come mai qui?" Chiese Alex.

"Vedo che sono tornati... Bene."

"Hai bisogno di noi?" Domandò Brainy.

"Non io, ma lei."

L'altra mora avanzò "Io sono Jess, sono la segretaria di Miss Luthor."

Al nome, tutti le concessero la totale attenzione "È successo qualcosa?"

"Intanto inizio col dire che sia io che Miss Luthor conosciamo le vostre reali identità perché qualche mese fa siete finiti al telegiornale..."

Tutti erano a bocca aperta "Ebbene?" Chiese J'onn.

"Sono qui per Kara Danvers."

Proprio Kara e Lonny ritornarono dalla stanza vicina "Sono io."

Jess fissò la bionda "Devi venire con me da Miss Luthor."

"Da Lena? Sta bene? Le è successo qualcosa?"

"È in ospedale e sta per partorire." Rivelò, scioccando tutti "È in travaglio..."

La rivelazione colpì tutti, in primis Kara, che seguì Jess e Maggie nonostante tutti i sentimenti contrastanti che stava provando.

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Capitolo 10
*** Leander e Kayla. ***


Durante il viaggio verso l'ospedale, Kara non disse una parola, cercando di capire perché Lena non l'avesse cercata per dirle della gravidanza.

Jess si accorse subito dello stato d'animo della bionda. Poteva solo immaginare cosa stesse provando.

Arrivate a destinazione, presero l'ascensore e salirono al quinto piano, entrando poi in sala parto.

Lì, una Lena piuttosto sudata ed affaticata sorrise, quando vide Kara. Solo che la bionda non sorrideva.

Anzi, avendo notato l'uomo accanto a Lena, che le teneva la mano, il suo sguardo si indurì e Lena se ne accorse.

"Kara... K-Kara... Aaah!"

"Spinga, Miss Luthor! Spinga." Disse la ginecologa.

"F-Fa troppo male... Non ci riesco."

"Si che ce la fai, tesoro!" Avanzò l'uomo accanto a Lena.

Il tizio, Jack Spheer, era l'obiettivo degli sguardi di fuoco di Kara. Li riservava a lui ed a Lena.

"Stringimi la mano e spingi!" Disse la bionda, avvicinandosi a Lena.

La mora le prese la mano e spinse, tra grida e lacrime "Eccolo!" Esordì la ginecologa "È un bel maschietto ed è in perfetta salute!"

"È bellissimo..." Sussurrò con stupore Kara, quando lo intravide.

"Su, spinga ancora!" Incitò la donna sui cinquant'anni.

Lena fece quanto richiesto, mentre un'infermiera le mise la mascherina dell'ossigeno e, dopo dieci minuti, venne alla luce una bimba "Ancora maschio?" Chiese Jack.

Kara lo guardò. Cosa importava, a quello, dei suoi cuccioli?

"No, è una bella femminuccia!"

Lena tolse la mascherina e si voltò verso Kara, sorridendole, ma ciò che vide fu lo sguardo freddo e pieno di rancore della ragazza.

Infatti Kara le lasciò la mano, senza nemmeno guardarla e seguì le due infermiere, le quali stavano portando le culle coi due piccoli in lacrime in Neonatologia assieme agli altri nascituri.

Nella stanza, i due piccoli vennero messi in disparte, affinché Kara potesse stare con loro "Metta questi." Disse un'infermiera, dandole camice, guanti di lattice e mascherina.

Kara le sorrise, ringraziò e li indossò, sedendosi accanto ai due piccoli, nel mentre ripuliti e vestiti dall'altra infermiera.

Erano davvero bellissimi. Il bimbo era biondo, la bimba mora. Poteva dire che erano la metà perfetta di lei e Lena.

La ragazza carezzò loro il pancino, guardandoli mentre succhiavano il ciucciotto "Lei è l'altra madre?" Chiese la ginecologa.

"Si... Mi chiamo Kara Danvers."

"Bene. Dovevo saperlo per i documenti... Poi Miss Luthor ha scelto di chiamarli Leander e Kayla. Che ne dice?"

"Certo. Tanto ha deciso tutto lei..." Rispose, fredda.

Poi tornò l'infermiera di poco prima "Scusi, devo portarli alla madre per la prima poppata. E Miss Luthor vorrebbe vederla..."

"No. Le dica che resterò qui ad aspettare che riportiate i miei figli... Mi dispiace, ma non voglio vederla."

Le due donne capirono che, tra Kara e Lena, doveva essere successo qualcosa di profondo. Qualcosa che andava risolto al più presto, per il bene dei due piccoli.

Se ne andarono coi due piccoli per portarli a Lena, mentre Kara rimase lì da sola. Sola con gli altri piccoli e l'infermiera che li curava e controllava.

Sola con tutti i suoi sentimenti contrastanti.

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Capitolo 11
*** Choices. ***


Quando le vennero riportati Leander e Kayla, Kara scattò loro delle foto col cellulare per mandarle ai genitori ed agli amici stretti.

A Lonny ed Alex non mandò nulla, visto che erano appena entrate in Neonatologia "Ciao!"

"Ehi..." Sorrise la bionda "Come mai qui?"

"Volevo vedere i miei nipotini!" Rispose Alex, sorridendo subito quando li vide "Sono bellissimi... Congratulazioni."

Mentre Kara e gli altri erano in missione, Alex e Maggie si erano date da fare e la rossa era in dolce attesa da sette mesi.

"Complimenti davvero!" Disse Lonny, abbracciando Kara, notando lo sguardo della bionda "Tutto bene?"

"Si... Sto benone."

"Non sei una brava bugiarda, dovresti saperlo!"

Kara chinò il capo, serrò la mascella e strinse i pugni "Lena ha il fidanzato. Un tizio più grande di lei."

Il tono pungente colpì le due ragazze "Mi dispiace." Avanzò Lonny.

"Dai, non pensarci..." Disse Alex "Noi l'abbiamo casualmente scoperto... Che ha un uomo, intendo, ma non potevamo dirtelo."

"Non fa niente... Andrò avanti con la mia vita."

"Sarai Supergirl e mamma, quindi?"

"Esatto. Devo riconoscerli ufficialmente, ma voglio contribuire a crescerli."

Arrivò Jess alle loro spalle "Scusatemi... Miss Danvers..."

"Kara." Precisò la ragazza "Non sono una Miss."

Jess non capì, o parve non capire, l'ironia "Come vuoi. Comunque, ho qui i documenti per il riconoscimento dei bambini..."

La bionda li prese e si sedette al tavolino per firmarli "Il compagno della sua Miss che intenzioni ha, coi cuccioli di mia sorella?"

Kara ringraziò mentalmente Alex. Non sarebbe mai riuscita a porre quella domanda a Jess.

"A Mister Spheer non interessano i suoi cuccioli, lo ha più volte ribadito. Per lui sono e saranno sempre e solo figli di Miss Luthor."

"Bene. Anche perché hanno entrambi i genitori! E, in caso di bisogno, ci saremo noi, famiglia e amici di mia sorella... Lo dica al suo capo."

"Non mancherò." Rispose Jess.

"Ecco... Ho letto e firmato." Disse Kara, ridandole i documenti e tornando poi a sedersi accanto ai piccoli, mentre la bruna se ne andò.

"Guarda il lato positivo... Sei mamma, Kara!"

"Si. Magari non a tempo pieno, purtroppo, ma sono davvero felice! Farò del mio meglio per i miei cuccioli. Per Leander e Kayla."

Nel mentre, nella sua stanza, Lena era con Jack e cercava di trovare la voglia di mangiare la mousse di frutta e la crescenza.

"Miss Luthor."

"Jess!" Disse Lena, con tono di voce e sguardo pieni di speranza.

E Jack lo notò. Quella che era la sua ragazza era diventata strana da quando era apparsa la madre dei cuccioli, di cui non ricordava il nome.

"Nulla da fare, Miss. Kara vuole restare coi suoi cuccioli, ma ha firmato i fogli per il riconoscimento."

"Allora portali in Municipio, affinché i nostri figli vengano registrati." Rispose con tristezza la mora e Jess se ne andò.

Jack guardò Lena "Il non vedere quella tizia ti fa stare così male?"

"Cosa te lo fa credere?"

"Non mi hai degnato di uno sguardo da quando quella tipa è andata via dalla sala parto e ora non stacchi gli occhi dalla porta!"

"È una tua impressione..." Mentì.

"Si? Strano, perché sembra proprio che tu la stia aspettando!"

"È la madre dei miei cuccioli!"

"Chissà cosa pensano tua madre e tuo fratello del fatto che hai avuto due cuccioli con una El!"

"Mia madre può diseredarmi, se vuole! Io sopravvivo lo stesso perché la L-Corp è distaccata totalmente dalle altre filiali. E sono ben disposta a lottare, per i miei cuccioli così come per la mia vita!"

"La tua vita... Io ne faccio veramente parte?"

"Su questo non mi pronuncio. Sai come la penso." Rispose, fredda, senza guardarlo e lui se la rise.

Non era mai riuscito ad entrare in quel cuore, che chiunque dice essere di granito e sapeva che mai ci sarebbe entrato.

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Capitolo 12
*** Persa. ***


Passarono un paio di giorni e Kara passava moltissimo tempo in ospedale accanto ai suoi cuccioli, ovviamente col permesso di Cat Grant, altrimenti l'avrebbe licenziata se non l'avesse chiesto.

Adorava stare coi piccoli e carezzare loro il pancino, inoltre aveva provato l'emozione di tenerli in braccio ed aveva anche chiesto alle infermiere di insegnarle come lavarli e cambiarli nel modo giusto.

Era davvero molto presa dai suoi figlioletti e voleva prendersi cura di loro al meglio delle sue possibilità.

Invece non era andata da Lena. Non aveva intenzione di vederla, sebbene Jess le dicesse che il suo boss desiderava vederla e parlarle.

"Ciao."

Kara sentì l'odore famigliare e chiuse gli occhi, serrando la mascella con rabbia. Amava l'odore di Lena, ma non riusciva a perdonarla.

"Ciao." Rispose, fredda.

Lena s'accorse subito del tono della bionda "Non ti ho più vista, dopo il parto, così... C-Così sono venuta io, da te..."

Kara si voltò, il fuoco negli occhi pieni di rabbia e risentimento "E non ti sei mai chiesta, nemmeno per un secondo, perché io non sia mai venuta da te??" Ringhiò.

"Io... Veramente..."

"Non voglio vederti!" Ammise Kara, i cui occhi iniziavano a farsi lucidi ed il respiro corto per la rabbia "Come credi mi sia sentita quando, tornata da una missione, la compagna di mia sorella è venuta al DEO con la tua segretaria, che mi ha dato la notizia?? Lei, non tu!"

Lena deglutì, piccole lacrime sfuggirono al suo controllo "Io... Io non sapevo se li volessi... Dopotutto tu... Hai tantissimo, a cui pensare..."

Kara era incredula "Credevi davvero che non avrei voluto i miei cuccioli?? Che non mi sarei presa cura di loro? Beh, sorpresa! So assumermi le mie responsabilità e se solo me lo avessi detto..."

"Mi dispiace tanto..."

"E di cosa? Mi hai solo privata della gioia di starti accanto durante la gravidanza! Ma dopotutto hai un ragazzo... Io ho fatto la parte della donatrice di sperma per voi due."

Lena era colpita dalla rabbia in quelle parole, che la colpirono come pugni è dallo sguardo pungente dell'Alpha, che era pieno di dolore.

"Perdonami, Kara. Ma non è come pensi... Io e Jack..."

"Non voglio sapere niente! Io ti..."

"Non dire altro." La interruppe Lonny, appena arrivata insieme ad Alex, abbracciando forte l'amica "Non continuare o potresti pentirti delle tue parole, in futuro."

Kara abbracciò Lonny "Andiamo... Devi tornare alla CatCo." Disse Alex.

Lena le guardava con gli occhi pieni di lacrime, un forte dolore le riempiva il cuore. Kara si fermò accanto a lei.

"Ci accorderemo per quando potrò vedere i nostri cuccioli e stare con loro. Decida lei, Miss Luthor."

Lena non si aspettava che Kara la potesse chiamare così e questo non fece altro che aumentare il suo dolore.

"Va bene, ma s-sai come mi chiamo..." Singhiozzò.

"Per quello che mi riguarda, ti amerò sempre solo perché abbiamo due figli insieme. Sei stata la mia prima ed unica Omega, non amerò nessun'altra all'infuori di te ed è proprio perché ti amo che ti lascio andare. Addio e... Sii felice. Sempre."

Lena piangeva come mai aveva fatto in vita sua mentre guardava la madre dei suoi figli, l'unica persona che avesse mai amato, allontanarsi e sparire dalla sua vista.

L'aveva persa ed era colpa sua.

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Capitolo 13
*** Pensa. ***


Kara, nonostante la situazione personale, continuava a svolgere il suo dovere come Supergirl e cercava di essere forte e nascondere i suoi problemi personali.

Catturato l'ennesimo alieno e finito il turno di lavoro alla CatCo, Kara tornò a casa insieme a Lonny, Alex e Maggie.

Nel primo pomeriggio erano arrivati i suoi genitori da Midvale a trovarla ed era felice di passare del tempo con loro.

Fuori dall'appartamento, le quattro ragazze videro una limousine, dalla quale scese Lena "Ciao." Salutò.

Kara non riusciva proprio a guardarla e preferì tenere lo sguardo sui suoi cuccioli, ai quali sorrise, baciandoli sulla fronte, facendo loro le fusa.

Le due ragazze si erano accordate per i due piccoli, che sarebbero stati con Kara tutto il weekend e lei poteva andare a trovarli quando voleva.

"Ciao." Rispose, fredda.

"Eccoli... Ci vediamo Lunedì."

"Amori miei..." Sussurrò Kara, prendendo i due seggiolini ed entrò nel palazzo, senza degnare Lena di uno sguardo.

Alex e Maggie le sorrisero appena e seguirono Kara ma, quando Lonny fece per entrare a sua volta, si fermò.

Lena si era poggiata con la schiena alla macchina e stava piangendo.

La castana la raggiunse, poggiandosi a sua volta, accanto alla ragazza "So che ci sono sempre due versioni di ogni storia, ma tu potevi avere qualcosa di bello, con Kara ed i vostri cuccioli... Quindi ti chiedo perché?"

"La mia famiglia..." Rispose, tra i singhiozzi.

Lonny sapeva chi fossero i Luthor, lei e Kara combattevano spesso contro gli sgherri di Lillian e Lex "La tua famiglia?" Ripetè.

"Quando ha-hanno scoperto che ero i-incinta, volevano farmi abortire... I-Io non ho voluto, perché volevo crescerli con Kara. E mi hanno trovato un uomo, un'Alpha con cui stare... E far credere a tutti che i cuccioli fossero suoi." Singhiozzò.

"Tu non lo ami..."

"Certo che no!" Ammise la mora, asciugandosi le lacrime "Come potrei? Io ho sempre amato Kara, da quando ci siamo amate la prima volta... Non voglio e non vorrò mai un'Alpha differente nella mia vita!"

Lonny sorrise "Allora dillo a Kara. Lei capirà..."

"Lei mi odia. Lo vedo da come mi guarda e parla... Non sono stupida!"

"Va anche capita. Ti ha sempre amata, poi scoprire che hai un altro, anche se non lo ami, non è comunque facile..."

"Grazie.

"Buona serata."

Lena sorrise e salì in auto, quindi Lonny entrò nel palazzo, prese l'ascensore e raggiunse l'ultimo piano.

Entrò nell'appartamento che divideva con Kara e andò a farsi la doccia.

I due cuccioli erano in braccio a Jeremiah, che li faceva divertire, mentre Kara era accanto alla finestra, a braccia incrociate.

Un dolce tocco sulla sua spalla riuscì a distrarla dai suoi pensieri.

"Tutto bene, tesoro?"

La bionda sorrise alla madre adottiva "Si... Sto bene."

Eliza non era nata ieri, sapeva quale fosse il problema della figlia "Avete due figli stupendi insieme. Perché non la perdoni?"

"Perché la amo tanto, ma lei ha un altro. E se lui la rende felice, allora sono contenta..." Rispose, cercando di trattenere le lacrime, serrando la mascella.

"Ci sono sempre due versioni, di una storia. Parlale, se la ami, ascoltala."

"Non riesco a guardarla... Non ci riesco!"

"Trova la forza. Trova la forza di perdonarla, trova la forza di perdonare te stessa... Il perdono è un'arma molto potente." Avanzò Eliza, carezzando il viso di Kara "Avete fatto l'amore per tre giorni, dovete imparare a conoscervi. E sei troppo giovane, per scegliere di non amare più!"

"Io amo lei. Per me è stato un colpo di fulmine... Io voglio lei, solo e soltanto lei! Nessun'altra."

Eliza sorrise "Allora parlale, figlia mia!" Disse, carezzandole le spalle "Dai, adesso ceniamo!"

Kara abbracciò la madre, che la strinse a sé e poi si sedettero a tavola, con la bionda che diede il biberon ai due cuccioli e fece fare loro il ruttino.

Teneva i seggiolini su due sedie, accanto a lei, così li teneva sotto controllo.

Solo dopo cena si sedette con loro sul tappeto, innanzi al divano, tenendoli tra le braccia e facendo loro le fusa, carezzando loro il pancino. Per lei ogni motivo era buono per tenerli stretti a sé e far sentire loro quanto fossero amati. E lei li amava con tutta sé stessa.

"Sei una bravissima madre." Disse Alex "Sono fiera di te."

Kara sorrise "Grazie. Lo sarai anche tu!"

Ognuno andò a dormire dopo aver fatto la doccia, con Kara che portò i due piccoli in camera sua e si stese sul letto, tenendoli stretti al petto, cercando di non fare loro del male.

E, per la prima volta, nei pensieri della bionda, oltre che i suoi cuccioli, la famiglia e gli amici, tornava a farsi largo Lena.

Lena, la sua prima ed unica Omega. Lena che le aveva dato due stupendi cuccioli. Lena che aveva un altro con cui dividere il letto, un'Alpha che non era lei.

Ma nonostante tutto, non riusciva a smettere di amarla. Non avrebbe mai smesso di provare amore per lei.

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Capitolo 14
*** A little step. ***


Passato il weekend coi genitori, Kara li abbracciò entrambi ed Alex li accompagnò all'aeroporto.

Invece la bionda sarebbe andata con Lonny a portare i cuccioli a Lena.

Aveva comprato un passeggino doppio ed Lonny teneva i seggiolini. Sarebbero andate a piedi, la L-Corp distava quattrocento metri e Lena abitava nel loft sopra la sua azienda.

Ma, fuori dal palazzo, le due supereroine videro un Jack piuttosto aggressivo "Che volevi dire?? Io non tollero di essere trattato in certi modi da una schifosa Omega!"

Fece per alzare la mano e colpire Lena, ma venne fermato "Non provare a toccarla!" Ringhiò la bionda Alpha.

"Fatti gli affari tuoi!" Ribadì Jack.

"Sono affari miei."

"Non la consideri nemmeno... Quindi levati!"

"Mai. Sei tu quello che deve sparire."

I due Alpha erano fronte contro fronte e stavano liberando i loro feromoni da battaglia. Fu Jack ad avere la peggio e mostrò il collo in segno di sottomissione a Kara.

"M-Me la pagherete... Ci vediamo quando torno!"

L'uomo se ne andò col taxi e Kara s'inginocchiò innanzi a Lena, tendendole la mano "Stai bene?"

"Si... Grazie." Sorrise appena la mora, incontrando dopo tanto tempo i bellissimi occhi azzurri di Kara.

"Bene... Siamo venute a riportare i cuccioli."

Lena sorrise e, insieme a Kara, si avvicinò a Lonny, che aveva posato i seggiolini quando la bionda le aveva lasciato il passeggino.

"Ciao." Rivolse Lena a Lonny.

"Ciao a te."

"Sono stati bravi?" Chiese la mora, carezzandoli sul pancino.

"Bravissimi."

"È molto bello, il passeggino..."

Kara si limitò a sorridere appena, sistemando gli occhiali da vista, mentre Lonny si allontanò per lasciare loro privacy.

"Mi piaceva e... Penso sia perfetto, per portarli a passeggio."

Tra di loro calò un silenzio quasi imbarazzante "Io vorrei avere l'occasione di parlarti... Devo spiegarti, togliermi un peso dal cuore..."

"Va tutto bene." Sorrise con un filo di tristezza Kara "Capisco che è impossibile amare qualcuno come me, pensare di passarci la vita insieme, poi... Ma io non smetterò mai, di amarti."

"Kara..."

"Parlo sempre troppo... Scusa, ho il lavoro. Ci vediamo." Disse, baciando sulla fronte i suoi cuccioli, poi si allontanò di corsa, senza usare i suoi poteri ovviamente e lasciò lì Lonny.

"Ti aiuto a portare su passeggino e seggiolini."

"Grazie..." Rispose Lena, incapace di distogliere lo sguardo dalla direzione presa da Kara. 

Sperava di avere l'occasione di parlarle e spiegare come stavano le cose.

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Capitolo 15
*** Libera. ***


Passò una settimana e Kara continuava ad affrontare alieni evasi da Fort Rozz o criminali vari assieme ai suoi amici.

"Ben fatto!" Disse J'onn a Kara, Lonny ed Imra, quando atterrarono sul balcone esterno del DEO.

"Grazie." Rispose Saturn Girl.

Kara, però, si fermò e smise di sorridere "Supergirl..." Disse Alex, avvicinandosi alla sorella "Cosa succede?"

"Lena..."

"Lena?" Ripetè Mon-El.

"È in pericolo! Devo andare." Disse soltanto, prendendo e spiccando un balzo dal balcone.

"Vado io!" Avanzò Lonny.

Kara atterrò sul balcone del loft di Lena e frantumò il vetro quando vide Jack tenere per il collo Lena e la culla coi loro cuccioli ribaltata, i piccoli che piangevano "Lasciala subito!"

La bionda colpì Jack non appena mollò la presa su Lena e lo scagliò dall'altra parte della stanza. Voleva massacrarlo, usare tutta la sua forza come faceva con gli alieni, ma doveva trattenersi. 

Voleva che pagasse, ma non voleva ucciderlo.

"Tu..." Ringhiò Jack, emettendo un ruggito con cui voleva intimidire Kara, ma fallì miseramente. Kara non si lasciò piegare, anzi, fu lei a spaventarlo dopo aver liberato un ruggito che spaventò anche Lonny e Lena.

Kara sollevò la culla e controllò i suoi cuccioli, che stavano bene e che si calmarono quando li prese in braccio.

"Lui... Ha ribaltato la culla, ma... Ma non li ha toccati..." Disse Lena, scossa da brividi di paura e piacere per il ruggito di Kara "Mi è venuto subito contro... E mi ha aggredita."

Kara baciò i suoi cuccioli più volte e fece loro le fusa, poi li adagiò nella culla e s'avvicinò a Lena, stringendola a sé, cogliendola di sorpresa "Per fortuna stai bene..."

Anche Lena, passato l'attimo di sorpresa, abbracciò l'Alpha "Grazie a te."

"Perché ti ha aggredita?"

"Perché non voglio andare a letto con lui."

Lonny, capito il momento delicato, se ne andò in volo per dare loro privacy. Adesso Kara doveva afferrare la felicità e non farsela scappare.

Proprio l'Alpha si allontanò un poco da Lena, per guardarla negli occhi" Come? Tu non..."

"Mai. Nemmeno una volta!" Ammise la mora, guardandola con intensità e tanto amore "Io sono stata solo con un'Alpha e non permetterò mai a nessuno di cancellare ciò che ci fu tra noi quella notte."

Kara ricambiò il suo sguardo e Lena poté giurare di aver rivisto quella passione e quell'amore che aveva visto nei loro unici tre giorni passati a fare l'amore "Anch'io non ho mai avuto nessun'altra Omega a parte te."

"Sei la madre dei miei cuccioli... Non ho mai smesso di amarti."

"Nemmeno io!"

La bionda la prese per i fianchi e la sollevò, con Lena che le cinse il collo con le braccia e la baciò piano "Wow..." Sussurrò la mora.

"Venite a vivere con me e Lonny. Siete la mia famiglia e... E potremo provare a stare insieme e vedere come va."

Lena era incredula "Si... Si. Accetto!"

"Prepara le vostre cose."

Jack si riprese in quel momento "Non me l-la porterai via... Ti denuncio."

"Denunciala ed io farò lo stesso con te!" Ammise Lena, fredda "Se ci tieni alla tua libertà, sparisci. Vattene via."

"Tua madre non ne sarà felice..."

"Non m'importa. Io voglio stare con chi amo... E tu non rientri tra queste persone. Quindi vattene via!"

Lui mostrò le zanne "Me la pagherai."

"Prova a farle qualcosa e non sopravviverai per raccontarlo!" Ringhiò Kara.

Jack prese le sue cose e se ne andò con due trolley, senza voltarsi indietro.

Lena prese e liberò un profondo respiro, aggrappandosi forte a Kara "Sono libera... Sono libera!"

"Sei libera..." Rispose la bionda, stringendo a sé una Lena in lacrime "Sei libera." Ripetè come un mantra, cercando di calmarla.

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Capitolo 16
*** Pronte a vivere insieme 1 ***


Kara aveva messo Alex al corrente di quanto accaduto e la rossa aveva mandato Maggie ad aiutarle col trasloco. Lei doveva finire il rapporto.

La Latina arrivò a casa di Lena e trovò anche James e Mon-El ad aiutare "Bene! È giusto che i maschi sgobbino."

I due la guardarono in cagnesco e lei sorrise, prima di salire, trovando Lonny e Kara intente ad impacchettare e Lena che allattava i cuccioli.

"Credo che Kara abbia bisogno di aiuto... È in camera."

Maggie annuì e trovò la bionda voltata verso la finestra, con le mani sul viso "Ehi... Tutto bene?"

"I-Io... Io... Ho a-aperto il cassetto dell'intimo..."

"Ok, ho capito... Ci penso io. Non voglio che ti venga un infarto, Alex mi ammazzerebbe!" Disse, prendendo gli indumenti per metterli in uno dei trolley "Però! Pizzo e seta... Piccola Danvers, dovresti avere la mia fantasia e immaginare Lena..."

"Secondo te perché sono in questo stato?" Chiese la bionda.

Maggie fece scorrere lo sguardo sul corpo della supereroina "Oh... Oh! Oh cavolo... Non volevo infierire."

Kara le sorrise ed optò per tornare in soggiorno e si sedette accanto a Lena, che stava cullando i cuccioli e sfiorò i loro vidi con una tenerissima carezza, molto delicata "I miei amori..."

Lena la guardava interagire coi loro piccoli "Grazie per la tua offerta... Lo apprezzo molto!"

"Siete la mia famiglia." Ammise la bionda "Non voglio che stiate qui e che siate in pericolo. Posso arrivare in fretta, ma ho imparato che spesso non serve e non riesco a salvare chi ne ha bisogno."

La mora prese la mano destra di Kara nella propria "Non si può salvare tutti, ma tu sei fantastica e non devi avere di questi pensieri."

Kara le sorrise "Grazie."

"Noi abbiamo finito."

"Hai preso tutto?" Chiese Kara.

"Si... E ho fatto le foto, per mettere l'appartamento in vendita. Possiamo andare!" Rispose la mora e tutti uscirono, così lo chiuse a chiave.

Kara sistemò i seggiolini coi cuccioli sul sedile posteriore dell'auto di Maggie e ringraziò James e Mon, che se ne andarono altrove. Lei e Lonny, entrate nel vicino vicolo, vestirono i panni di Supergirl e Blue Snow, alzandosi in volo per raggiungere la loro villetta.

Una volta lì, pian piano scaricarono i bagagli dall'auto di Maggie e Kara si avvicinò alla mora "Alex l'ha comprata a nome nostro mentre eravamo in missione, coi soldi ricavati dalla vendita del nostro appartamento e... Non è un granché. Ma puoi apportare migliorie, se vuoi, però non paghi tutto tu!"

"Ha molto potenziale e mi piace tanto! Ma dimmi... Il terreno a destra della villa e la casa a sinistra sono liberi?"

"Credo di sì... Bisogna sentire il municipio!"

"OK." Sorrise Lena "Oggi mi sono presa il giorno libero... Farò un paio di telefonate!" Disse la mora.

Anche Lonny, Kara e Maggie sorrisero "Io vado, il lavoro chiama!" Avanzò la Latina, salutandole tutte e carezzando piano i nipotini.

"Dobbiamo andare anche noi. O chi la sente Cat?"

"Io! Perché se la prende sempre con me." Rivelò Kara.

"Allora andate... Non si fa mai arrabbiare il capo."

"Ti do pienamente ragione!" Disse Kara, alzandosi in volo con Lonny, schizzando verso la CatCo.

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Capitolo 17
*** Pronte a vivere insieme 2. ***


Kara e Lonny, arrivate alla CatCo, vennero subito fatte chiamare da Cat nel suo ufficio. Entrambe si aspettavano la sua ramanzina.

"Voi due... Dove siete state?"

"Io... Ho avuto un piccolo problema allo stomaco e Lonny mi ha accompagnata a fare una passeggiata!"

Cat le fissava entrambe, a turno "Vi tengo d'occhio! Sappiatelo. E badate di non fare stupidaggini, ho in programma di farvi scrivere un paio di articoli importanti." Rivelò.

"Sul serio? Del tipo?" Chiese Lonny.

"Tu dovrai scrivere sulle nostre forze di Polizia, senza mancare di ricordare la loro campagna di reclutamento! E tu, Keira, dovrai scrivere sulla L-Corp, su Lena Luthor. È in città da un anno e voglio sapere come si destreggia tra famiglia ed affari!"

"Io... Non credo di essere la persona giusta per scriverlo..."

"Perché i suoi figli sono anche i tuoi... Supergirl?" Chiese la donna in carriera, cogliendo le due di sorpresa.

Kara e Lonny sgranarono gli occhi "Lei... Lei sa?"

Cat rise appena "Io sono Cat Grant, io so tutto!" Ammise, incrociando le braccia "Tu sei Blue Snow. Nia è Dreamer, Mike si chiama Mon-El, quella Imra è Saturn Girl e James... Beh, lui si è rivelato da solo!"

Le due ragazze erano scioccate "Ok..."

"Allora tu sarai intervistata da me, assieme a Lena. Che ne dici?"

"Dico che la preferisco, come soluzione."

"Allora vai ad avvisare Lena... Vi intervisterò alle cinque precise!"

Kara annuì col capo "Va bene. È a casa mia..." Disse, prima di lasciare l'ufficio e salire in ascensore all'ultimo piano e da lì salì sul tetto, spiccando poi il volo verso casa.

Anche Lonny fece per andarsene "Ferma... Aspetta!"

"Si, signora Grant?"

"Cosa voleva dire quando ha detto che Lena è a casa sua?"

"Da oggi vivranno insieme!" Rispose la castana, lasciando l'ufficio.

Cat si prese la testa tra le mani "Una Super e una Luthor... Il mondo o sta impazzendo o si sta evolvendo!"

Intanto Kara era arrivata a casa, o meglio, in un vicolo vicino, nel quale smise i panni di Supergirl.

Arrivata a casa, rimase però scioccata. Vi erano una ventina di operai che stavano lavorando, il suo giardino era molto più grande.

"Kara! Come mai qui?" Chiese Lena, arrivando col passeggino "Pensavo che dovessi lavorare..."

"Si, ma..." Iniziò Kara, guardandosi intorno prima di continuare "Cat sa la mia vera identità, sa quella di tutti noi! E mi aveva chiesto di intervistarti, io ho rifiutato e lei ha svelato tutto... Ci vuole intervistare alle cinque."

Lena cercava di processare tutto, poi annuì "Va bene... Alle cinque sarò alla CatCo coi bambini."

"Bene. E... La casa..." Indicò Kara.

"Ho fatto un paio di chiamate e ho comprato la casa a destra e quella a sinistra, che verranno abbattute e poi verranno sistemati il muretto attorno ed il giardino..."

"Sono sicura che ne uscirà una casa molto bella!"

Lena sorrise "Spero che non ti dispiaccia..."

"No, affatto! Ma con le spese facciamo metà."

La mora annuì col capo "Come vuoi." Sorrise.

Kara fece altrettanto, poi si sporse verso il passeggino nel quale i suoi cuccioli riposavano e fece loro le fusa, poi li baciò sulla fronte.

"Adesso devo andare... Dopo vengo a prendervi."

"Noi saremo qui ad aspettarti!"

Le due si sorrisero, poi Kara si voltò e la Ragazza d'Acciaio si diresse nuovamente verso il vicolo nel quale era atterrata e spiccò il volo verso il tetto della CatCo.

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Capitolo 18
*** Fortunata. ***


Pochi minuti prima delle cinque, Kara andò a prendere Lena ed i due cuccioli per andare alla CatCo.

"Sei venuta in auto?"

"Si, l'ho presa in prestito da Nia..."

Lena sorrise, mentre Kara baciava i due piccoli e sistemava i due seggiolini sul sedile posteriore "Bene, possiamo andare."

"Hai... Intenzione di rivelarti?"

"No, non lo farò mai. Non voglio far sapere a tutti chi sono e non voglio mettere in pericolo te ed i nostri cuccioli!"

Detto questo, salirono in auto e Kara guidò verso la CatCo, arrivandovi dopo qualche minuto e parcheggiò nei posti riservati ai dipendenti.

Salirono in ascensore e Kara lasciò Lena ed i cuccioli al piano ove lavorava, insieme a Lonny. Lei doveva cambiarsi.

Quando fu pronta, volò fuori dall'edificio per apparire alla finestra dell'ufficio di Cat, come solitamente faceva "Supergirl! Benvenuta."

"Grazie, signora Grant."

James era l'addetto alle fotografie e non mancò di scattarne una per immortalare l'abbraccio di Supergirl a Lena ed ai due cuccioli.

"Possiamo cominciare?"

Le due annuirono, con Kara che teneva in braccio il maschietto e Lenaa femminuccia. Cat iniziò con le domande.

Ciò che Cat chiedeva, dopo aver acceso il registratore portatile, variava di argomento ogni volta.

Andava dalle domande personali a quelle di lavoro, ma mai aveva chiesto a Supergirl di svelare la sua reale identità e di questo Kara gliene fu grata.

L'intervista durò un paio di orette, poi Cat spense il registratore "Grazie."

"Grazie a lei per non aver chiesto di svelarmi!"

Cat sorrise "Non l'avrei mai fatto. So cosa comporta, lo svelare la tua identità o chiederti di farlo..."

"Grazie anche da parte mia."

"Vado a cambiarmi." Disse la bionda, volando fuori dalla finestra.

James uscì dall'ufficio del boss per sviluppare le foto, mentre Lena rimase seduta e cullava i suoi piccoli "Sei davvero fortunata, sai? Non potevi trovare di meglio."

Lena sollevò lo sguardo e sorrise alla donna "Si, lo so bene! Kara è una madre fantastica."

"Voi due, che quasi per natura dovreste odiarvi, cambierete il mondo... Ne sono certa!" Ammise la bionda.

Arrivò poi Kara "Pronta?"

Lena annuì col capo ed entrambe salutarono Cat, andandosene coi due cuccioli e Lonny.

Kara e Lonny tenevano un seggiolino ciascuna "Se cenassimo fuori?"

La proposta della castana venne accettata di buon grado, così entrarono in una vicina pizzeria e Lonny entrò a vedere se avessero posto.

"Sai... Cat aveva ragione, prima."

Kara guardò la mora "Su cosa? Lei ha ragione su diverse cose..."

"Quando mi ha detto che sono fortunata ad averti."

La bionda sorrise con lieve imbarazzo, sistemandosi gli occhiali "Si... Dovremo conoscerci meglio, ma... Ha ragione anche su questo!"

Lena la guardava con un filo di malinconia "Noi ci conosciamo, Kara..."

"Forse i tre giorni in cui siamo state insieme, potevo dire di conoscerti... Adesso sai come la penso."

Lena sospirò "Aha."

"Però sono stata molto fortunata... Ho avuto due cuccioli bellissimi con l'Omega più bella dell'universo!"

La mora arrossì all'ammissione dell'Alpha. Forse per loro c'era una speranza reale ed il vivere insieme le avrebbe aiutate.

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Capitolo 19
*** Far away. ***


In pizzeria, Kara tenne i due figlioletti in braccio, cullandoli e baciandoli con amore, facendo loro le fusa.

A loro si erano unite Alex, Maggie ed il resto del gruppetto di amici.

Lonny la guardava e sorrise, con un filo di malinconia "Stai bene?" Chiese Lena, avendo notato lo sguardo di Lonny.

"Si... Si. Sto bene."

"Sicura?" Tentò Kelly, la sorella di James.

"Sembri proprio avere qualcosa che non va..." Notò Winn "Con noi puoi parlare... Non farti problemi!"

Kara le carezzò una spalla e Lonny sorrise appena, mentre piccole lacrime sfuggirono al suo controllo "Non credo di averti mai vista piangere..." Notò Imra e tutte le diedero ragione.

"Io... Io ho dei cuccioli..."

La rivelazione colpì tutti i presenti "Come??" Chiese Mon.

"Non ne hai mai parlato..." Disse James.

"Beh, non credo che sia facile, per lei!" Ribadì Nia.

"Lonny..." Disse semplicemente Kara, avvicinando il viso per farle le fusa, che vennero ricambiate e accompagnate da un triste sorriso.

"S-Sono quattro... Quattro gemelli." Iniziò, prendendo il cellulare ed aprendo la galleria "Li ho avuti a sedici anni, con una bellissima Omega... Anne."

Mostrò le foto della ragazza e dei cuccioli, che avevano un anno e mezzo "Sono bellissimi, ti somigliano!" Disse Alex "Anche Anne è molto bella..."

Lonny sorrise "Sono due anni che non li vedo più... Da quando la famiglia di Anne ha scoperto che la figlia ha passato il periodo del calore con me, perdendo la verginità e restando incinta..."

"Questa l'ho già sentita." Ironizzò Maggie, guardando Kara e Lena, che arrossirono molto.

"Mi hanno costretta ad andarmene. O meglio... Mi misero un cappuccio in testa, poi non so quanti uomini mi pestarono." Rivelò, chiudendo gli occhi "Ricordo solo di essermi svegliata in un vicolo e voi del DEO mi avete trovata, perché avevate un'operazione nei dintorni..."

"Lo ricordo!" Ammise J'onn.

"E... Non hai più visto i tuoi cuccioli?"

Lonny scosse il capo "Li vedo di nascosto anche da Anne. Ogni anno, a Natale ed al loro compleanno, volo in Olanda e lascio dei regali davanti alla porta... Così ho scattato quella foto. Ero sul tetto, a Natale... Usai i miei poteri per far nevicare. Loro alzarono gli occhi al cielo, sorridenti e io scattai." Ricordò, asciugando le lacrime.

Finalmente vennero servite, visto che c'erano altri clienti prima di loro.

"Allora andrai il prossimo mese..." Disse Nia.

Lonny sorrise "Si... Infatti nel fine settimana volevo andare a prendere i regali!" Rivelò.

"Ma Anne? Perché non ti cerca?"

"I suoi genitori le hanno imposto il matrimonio con un'Alpha ricco e vive con delle guardie del corpo tutto il giorno... Controllano che non usi apparecchi tecnologici come pc, Tablet e cellulare."

Tutti erano scioccati "Cosa?? È... È come se fosse schiava!"

"Verrò con te!" Avanzò Kara "E, se sarà necessario, la porteremo via coi vostri cuccioli."

Lonny scosse il capo "No... Io non posso offrirle una bella vita. E poi sono una Supereroina... Se dovessi morire?"

"Intanto non sei sola! E... Parlale."

"I suoi le hanno fatto credere che sono morta."

"Dovresti farti avanti, dirle che sei viva... Anche se credo che Anne lo sappia, perché una donna lo sa sempre! E un'Omega ha sempre una sorta di connessione con la sua Alpha..." Avanzò Lena, guardando un attimo Kara, che ricambiò lo sguardo.

Lonny sorrise appena "Si... Penso di portarle un regalo."

"Andremo prima di Natale, così lo celebreremo più tutti insieme!"

"Quel giorno avrai il mio jet a disposizione!" Diase Lena.

"Grazie..." Rispose la castana.

Il resto della cena e della serata proseguì in tutta calma, poi ognuno andò a casa propria.

A casa loro, Kara, Lena, Lonny ed i cuccioli cercarono di arrangiarsi per quanto riguardava il dormire.

Il letto matrimoniale ed il singolo erano in quello che sarebbe stato il soggiorno e Lonny andò a coricarsi, dopo aver dato la buonanotte alle due amiche e carezzato i cuccioli sul capo.

Ma Lena non riusciva a prendere sonno "Non riesci a dormire?" Chiese Kara e Lena si voltò a guardarla e vide che aveva gli occhi chiusi "Sento il battito del tuo cuore accelerato..."

"Capisco..." Rispose e Kara aprì gli occhi che, nella penombra, erano ancora più belli "Pensavo a Lonny... Chissà cos'ha passato e cosa sta passando..."

"Già. Io non riuscirei a stare lontana dai miei cuccioli!"

"Solo da loro?" Chiese la mora ed i loro occhi si specchiarono gli uni negli altri "Perché io..."

"Riposa. Sono certa che tutto si sistemerà!"

Kara richiuse gli occhi e Lena sospirò. Voleva che Lonny potesse essere felice con Anne ed i loro cuccioli, ma anche lei sperava di ritrovare la felicità. E non era semplice.

Lei voleva stare solo con Kara e con nessun'altra.

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Capitolo 20
*** They will know. ***


Il weekend arrivò e Lonny era pronta per andare a comprare i regali per i suoi cuccioli, che avrebbe portato loro a Natale.

E non sarebbe andata sola. Kara coi suoi cuccioli, Lena e le altre amiche ed amici l'avrebbero accompagnata, anche perché necessitavano di fare la spesa "Pronta?"

"Certo." Sorrise la castana.

Kara, Lena, Lonny ed i cuccioli dovevano trovarsi col resto del gruppetto fuori da un caffè vicino ai grandi magazzini per fare colazione.

Fu Lena a chiudere la porta della loro grandissima casa, finita in quattro giorni dagli operai, che avevano fatto un lavoro eccellente.

Scelsero di andare a piedi, con la bionda che spingeva il passeggino nel quale i due cuccioli riposavano.

"Eccovi!" Le notò Brainy.

"I miei amori..." Disse Alex, avvicinandosi al passeggino e carezzò piano i due piccoli, baciandoli sulla fronte.

Entrarono nel locale e presero posto ed una cameriera prese i loro ordini, mentre i due cuccioli si svegliarono, piangendo.

Kara li prese delicatamente in braccio e fece loro le fusa "Tranquilli, piccoli, ci sono io..." Sussurrò loro, teneramente.

"Sei davvero brava, Kara." Disse Nia.

La bionda sorrise "Nemmeno io lo pensavo. Invece, quando li ho visti... Quando li ho tenuti in braccio, non so... Ho sentito un forte legame, con loro. Ho capito che potevo farcela ed essere una brava madre!"

"E lo sei." Ammise Lena.

Kara sorrise appena, mentre venivano servite "È giusto che sua così." Disse Lonny, guardando i due piccoli in braccio a Kara.

"Avrai anche tu questa occasione!" Disse Maggie.

"Chissà... Avrei così tanto, da recuperare..."

"Ti è stato impedito di stare accanto fin dall'inizio e nessuno potrà capirti meglio di me, ma fidati... Quando li prenderai in braccio, loro sapranno che tu sei la loro mamma!"

Lonny poggiò la testa sulla spalla destra di Kara "Grazie."

"Dai, andiamo a cercare i regali per i tuoi cuccioli!" Disse James.

Ognuno pagò il rispettivo conto e lasciarono il cafè, dirigendosi verso il centro commerciale, ma Alex si fermò "Tutto bene?"

L'Omega si sostenne alla sua Alpha "Ho voglia di pesche!"

"Corro a comprarle!" Disse Maggie, schizzando nei grandi magazzini.

"Intanto cerco di procurartene io..." Avanzò Kara e, lasciato il passeggino a Lena, entrò in un vicolo lì vicino e spiccò il volo.

Tornò dopo circa cinque minuti "Grazie!"

"Eccomi." Disse Maggie, col fiatone, notando poi le pesche in mano alla compagna "Ok, adesso mi sento inutile..."

"Scusa, non volevo offenderti." Rispose Kara "Solo che, di solito, ci sono sempre le file alle casse..."

"Tranquilla, hai fatto bene."

"Entrate, noi vi raggiungiamo."

E così il gruppetto fece. Il negozio di giocattoli era al terzo piano ed era uno dei più grandi della città.

Lonny era certa che lì avrebbe trovato dei bei regali per i suoi cuccioli.

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Capitolo 21
*** I love you. ***


Lonny comprò quattro peluches per i suoi cuccioli e, più avanti, avrebbe comprato loro anche delle caramelle.

Anche Kara aveva comprato due orsacchiotti per i suoi cuccioli, uno azzurro ed uno rosa "Per voi, amori miei!"

La bionda aveva preso anche un altro orsacchiotto "E quello? È per Lena?" Chiese Winn, piano, per non farsi sentire.

"E-Ecco... Insomma..."

Il Beta sorrise "Tranquilla, non glielo dico."

Kara sospirò, fissando Lena, che parlava con Nia "Lei mi piace. Mi piace tanto! Ma non riesco a perdonarla... Lei non mi ha detto di essere incinta perché pensava che fossi troppo impegnata per avere dei cuccioli!"

Il ragazzo le carezzò le spalle "Ne dovete parlare. E tu devi capire anche il suo punto di vista... Sai chi è la sua famiglia..."

"Si... Vedrò cosa posso fare."

Winn le sorrise, poi Kara e Lonny pagarono i rispettivi acquisti e lasciarono il negozio, così da scendere al pianterreno e ricongiungersi agli altri.

Visto che era da poco passato il mezzogiorno, decisero di fermarsi a mangiare una pizza alla pizzeria interna ai grandi magazzini.

E Kara portò i cuccioli in bagno, così da poterli cambiare e Lena la raggiunse "Ti aiuto..."

"Va bene..." Sorrise Kara, guardando i suoi piccoli.

Le due, insieme, cambiarono i piccoli poi, dal bagno, uscì Sam "Kara..."

La bionda fissò la castana amica e vide ciò che aveva in mano, con l'oggetto che non sfuggì nemmeno alla vista di Lena.

"Puoi lasciarci sole?" Chiese la bionda.

Lena guardò Kara con uno sguardo pieno di dolore e lasciò il bagno coi due cuccioli "Cavolo, Kara, come faccio?"

"Non so... Devi dirglielo!"

"Pensi che la prenderà bene?"

"Credo proprio di sì!" Sorrise la bionda "Lei ti ama!"

Sam sorrise a sua volta "Grazie! Ma credo che tu debba parlare con Lena... Dallo sguardo che aveva, penso abbia frainteso."

"Come?"

"Ha visto il test di gravidanza..."

Kara chiuse gli occhi "Cavolo... Vado a parlarle."

La bionda e Sam uscirono dal bagno, con Kara che vide il passeggino coi cuccioli addormentati accanto ad Alex, che li cullava, ma non c'era Lena.

"Credo che tu e Lena dobbiate parlare." Disse proprio la rossa e Kara annuì, lasciando di corsa il centro commerciale.

Trovò Lena seduta fuori, su una delle panchine e le si avvicinò, con cautela "Lena..." Tentò e la mora si voltò.

Gli occhi pieni di lacrime spezzarono il cuore di Kara.

"Ho... H-Ho capito perché non vuoi a-avere niente a che fare con me... Sono felice per te e Sam..."

"No no no!" Disse subito la bionda, sedendosi accanto a Lena "Sam non è incinta di me, ma di Lucy!"

Lena la guardò, scioccata "Come?"

"Io ho fatto l'amore solo con un'Omega, che tanto amo e che amerò per sempre. Nessun'altra mi avrà mai!"

La mora non credette alle sue orecchie "Cosa? Tu..."

"Non dubitare mai, dei miei sentimenti, Lena." Sussurrò la bionda, poggiando la fronte a quella della mora "Voglio fare le cose per bene, con te, perché non voglio rovinare tutto!"

"Abbiamo già perso tanto tempo..." 

"Già... Ma allora dimmi... Usciresti con me?"

"Certo! Ne sarei davvero felice." Sorrise Lena "Posso dire che ti amo?"

Kara sorrise dolcemente "Certamente. Perché anch'io ti amo!"

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Capitolo 22
*** The chance. ***


Finito di fare spese, ognuno tornò a casa propria, con Kara e Lonny che sistemavano gli acquisti e Lena dava il biberon ai cuccioli.

"Sai... Quando ho seguito Lena e l'ho raggiunta, le ho detto di amarla..."

Lonny sorrise "Davvero? Grandioso. E lei?"

"Ha detto che anche lei mi ama... O meglio, lei mi ha detto ti amo ed io le ho risposto..." Farfugliò, facendosi prendere dall'ansia.

"Calmati, respira." La fermò la castana "È una buona cosa, no?"

"Si... Si." Sorrise la bionda "Voglio fare le cose con calma, per bene, con lei... La amo e non voglio solo dirglielo, ma anche dimostrarglielo."

"Sam, e non solo lei, ti direbbe di chiuderti in camera con Lena e saltarle addosso." Ironizzò la castana "Invece io ti dico che devi conoscerla meglio... Dovete conoscervi meglio! Quindi... Non so, portala a cena, al cinema, a fare una passeggiata..."

"Si... Ci sto pensando. Voglio che tutto sia speciale!"

Lonny sorrise "Sii romantica. Sii dolce. E soprattutto sii te stessa... Questa è la cosa più importante!"

"Grazie." Rispose la bionda, abbracciando l'amica, che fece altrettanto.

"Tu puoi essere felice... Non farti scappare questa occasione!"

"Non lo farò, promesso."

"Portala fuori, divertitevi... Guardo io, i cuccioli!"

Kara sorrise e nuovamente la ringraziò, poi andò nella cameretta dei piccoli, ove Lena dava loro il biberon, stando seduta sulla sedia a dondolo.

"Ciao..."

"Ciao." Disse Kara, avvicinandosi e baciando i piccoli.

"Tutto bene?"

"Benone!" Sorrise la bionda "Senti... Ti andrebbe di uscire con me stasera? Lonny si è offerta di fare da babysitter..."

Lena la fissò, poi le mostrò un sorriso bellissimo "Certo! Molto volentieri."

Anche Kara sorrise, liberando un profondo respiro che non pensava di trattenere "Wow... OK, bene! Io... Farò in modo che sia speciale."

"Lo sarà, perché ci sei tu!"

"Se uscissimo tra un'ora?"

"Perfetto!"

Kara si morse il labbro inferiore e lasciò la cameretta, mentre Lena andò in bagno per farsi una bella doccia.

"Ha accettato!"

Lonny diede il cinque alla sua migliore amica "Allora? Dove la porti?"

"A fare un bel picnic sulla spiaggia!"

"Trovo che sia perfetto... Chi meglio di Supergirl può parlare di stelle?"

Kara sorrise "Già... Ma quella più bella l'avrò al mio fianco. Sarà dura tenere alta la concentrazione!"

"Prendi profondi respiri e stai tranquilla!"

"Facile a dirsi... Ma a farsi..."

"Se in amore fosse tutto facile, dove sarebbe il divertimento?"

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Capitolo 23
*** Stella cadente. ***


Kara si mise all'opera in cucina, preparando panini, tramezzini e tagliò della frutta a fette, sistemò il tutto con cura in quattro contenitori di plastica e li mise nel classico cestino assieme a quattro bottigliette di succo e due d'acqua, senza scordare i tovaglioli, le posate ed il gelato.

"Pronta?" Chiese Lonny.

"Pronta! Almeno così spero..."

"Non preoccuparti. Stai tranquilla... Vedrai che le cose faranno il loro corso."

Kara sorrise e prese una coperta, poi il cestino ed infine entrò nella cameretta, ove Lena stava carezzando i due cuccioli "Pronta?"

"Pronta." Sorrise Lena.

"Non sarà un appuntamento pieno di sfarzo, ma spero ti piacerà!"

"Sicuramente."

Le due salutarono Lonny ed uscirono di casa e Kara condusse Lena verso la spiaggia, che si trovava a circa cento metri dall'abitazione.

Una volta lì, Kara posò il cestino e stese la coperta "Ecco fatto."

Lena tolse le scarpe e si sedette sulla coperta, come fece Kara, che prese il cestino e tirò fuori il suo contenuto.

"Hai preparato molte cose da mangiare..."

"S-Si... Spero ti piacerà... C'è anche il gelato."

Lena sorrise "Mi piacerà sicuramente."

"Deve piacerti veramente, devi sentire che ti piace... Non dirlo per farmi contenta." Disse la bionda.

"Non lo farò."

Le due mangiarono, tra una chiacchiera e l'altra "Hai visto che bel cielo stellato, stasera?"

"Si... È bellissimo! Mi piacciono molto le stelle."

Kara sorrise "Davvero?"

"Davvero!" Ribadì la mora "E ti ringrazio..."

"Perché?"

"Perché questo appuntamento è bellissimo! Non avrei potuto chiedere un'uscita più bella."

Nuovamente Kara sorrise ed il suo cuore perse diversi battiti innanzi al sorriso di Lena.

Era bellissima ed ora che la tenue luce della luna baciava la sua pelle candida, lo era ancora di più.

"Sono felice... Felice che tutto questo ti stia piacendo!"

"Le conosci? Le stelle, intendo..."

"Certo!" Rispose Kara, indicando a Lena le stelle, chiamandole per nome ed elencandole caratteristiche e non solo.

Lena l'ascoltava con interesse, ammaliata dall'Alpha al suo fianco.

"Una stella cadente!" Avanzò proprio Lena, tornando a guardare il cielo.

"Esprimi un desiderio!" Disse Kara, chiudendo gli occhi.

La mora Omega fissò Kara "Lo stai esprimendo davvero?"

"Certo... Lo faccio sempre, quando mi capita di vederne una."

"Capisco..."

"Tu non hai nulla da desiderare?" Chiese, in tono lievemente scherzoso.

"No... Perché ho tutto quello che voglio." Sussurrò la mora e, quando gli occhi di Kara incontrarono i suoi, le loro labbra si sfiorarono appena, unendosi poi in un bacio dolce, che si fece subito appassionato.

"Sai... Anch'io ho tutto. Almeno così credo..."

Lena prese le mani di Kara e se le posò sul cuore "Mi hai sempre avuta. E mi avrai per sempre! Io ti amo... Ti amo tanto."

"Ti amo tantissimo anch'io, Lena!"

Le due si scambiarono un bacio molto dolce, Lena si sedette sulle gambe di Kara per approfondire l'effusione e la bionda la carezzava.

"Ti voglio..."

"Anch'io!" Sussurrò Kara.

Prima che la bionda potesse stenderla sulla coperta e andare oltre, le squillò il cellulare e l'Alpha sospirò.

"Problemi?"

"È Alex... Sarà successo qualcosa... Può aspettare."

"No, se è un'emergenza non può aspettare. Supergirl deve andare!"

Kara, con riluttanza, lasciò Lena "Perdonami... Recupereremo!"

"Il prossimo appuntamento lo organizzo io... Ti sorprenderò!"

"Ci conto." Disse, prima di correre verso casa e spiccare poi il volo assieme a Lonny.

Lena sorrise e raccolse tutto, tornando a casa. Avrebbe organizzato qualcosa di speciale, sperando anche di concludere diversamente la serata.

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Capitolo 24
*** L'accampamento. ***


Kara e Lonny atterrarono sul balcone esterno del DEO ed Alex le raggiunse, pareva allarmata "Eccovi... Venite, c'è una riunione in programma."

"Allora è davvero qualcosa di urgente..."

"Si, direi proprio di sì!"

"Bene, perché hai interrotto qualcosa di piacevole!"

Alex fissò la sorella "Dopo mi darai i dettagli..." Disse e la bionda sorrise, poi entrarono in una stanza, nella quale mancavano solo loro.

"Ora che ci siamo tutti..." Iniziò J'onn "Stamani è stato rubato un carico di armi destinate all'Esercito. Due di queste sono prototipi ad energia nucleare e sarebbe terribile se cadessero in mani sbagliate!"

Supergirl, Lonny, Mon-El, Imra, Guardian e Dreamer uscirono in ricognizione, mentre Winn e Brainy cercavano residui di energia nucleare con l'ausilio di un radar che rilevava tracce di energia.

Alex, Lucy e J'onn sarebbero rimasti al DEO per intervenire in caso di bisogno.

Supergirl e Lonny sorvolavano il settore Est della città "Dai, vedrai che recupererai, con Lena..."

"Si, non è questo che mi preoccupa."

"E allora cosa?"

"Mi chiedo se sarò in grado di amarla come merita..."

Lonny le si avvicinò per carezzarle le spalle "Non essere dura con te stessa. Lena ti ama e... Segui sempre il tuo cuore. Posso dirti solo questo!"

Kara le sorrise, poi si fermò "Qui vicino... Chiama Alex."

La castana eseguì, poi volò ancora per un pezzo insieme a Kara, intravedendo un grande accampamento ed una sorta di magazzino.

"Non ci dovrebbero essere costruzioni, in quest'area... Siamo in pieno deserto!" Disse Lonny.

"Esatto... Per questo è sospetto!"

"E quello è ancora più sospetto." Indicò la castana Alpha.

"Red Tornado!" Sibilò Supergirl "Un'arma potentissima..."

"Non era stato disattivato e distrutto?"

Prima che Kara potesse rispondere, Red Tornado scagliò qualcosa dai palmi delle mani "Kryptonite!" Disse Supergirl.

Le due ragazze schivarono ed attaccarono, ma il robot era velocissimo e riuscì a colpire Kara ad una gamba "Supergirl!"

Red Tornado prese a pugni Supergirl ma, quando Kara riuscì a contrattaccare, il nemico le sparò nuovamente addosso i proiettili di Kryptonite. E la colpì, facendola finire a terra.

Lonny chiamò nuovamente i rinforzi e, finalmente, arrivarono Imra e Mon-El, con Kara che già manifestava i sintomi dell'avvelenamento da Kryptonite.

Dal DEO, Brainy e Winn riuscirono ad entrare nel sistema di Red Tornado, disattivandolo e chiesero ai tre Eroi di portarlo alla base per poterlo analizzare e dissemblare.

"Ragazzi, venite!" Chiamò a gran voce Imra "Kara sta male!"

"Portala al DEO, noi pensiamo a quei tizi."

"Stanno arrivando Lucy, J'onn e due squadre, prenderanno loro il Red Tornado." Disse Mon-El, mentre una Lonny più furente del solito partì a tutta velocità verso l'accampamento.

Imra si alzò in volo, con Kara svenuta tra le braccia, sperando con tutta sè stessa che l'amica ce la facesse.

Al DEO, intanto, Alex aveva già allertato la squadra medica affinché fossero pronti a soccorrere Supergirl.

Poi la rossa chiamò Maggie "Alex, dimmi."

Alex le raccontò quanto accaduto "Devi andare da Lena e dirglielo."

"Vado subito! Conta su di me."

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Capitolo 25
*** We'll find the truth. ***


Maggie arrivò alla L-Corp, ove Lena aveva appena terminato una videoconferenza con alcuni investitori di Berlino.

La mora Omega era seduta alla scrivania e stava dando il biberon al bimbo "Lena..." Chiamò l'Alpha.

Lena sollevò il capo "Maggie! Come mai qui?"

La poliziotta cercava le parole giuste "Io... Devo dirti una cosa..."

"Di cosa si tratta?" Chiese la mora ma, quando non ottenne risposta, si alzò e sistemò il piccolo nella culla accanto alla sorellina, avvicinandosi a Maggie "Mi stai facendo preoccupare..."

L'Alpha deglutì "Kara... È messa male." Iniziò, spiegandole grandi linee ciò che le aveva detto Alex al telefono.

Lena era a bocca aperta, con gli occhi lucidi e si sedette "Io... Voglio vederla. Devo vederla!"

"Certo, ti porto da lei... Prendi i piccoli!"

L'Omega annuì e prese i figlioletti, adagiandoli nel passeggino doppio e poi uscì dal suo ufficio, chiudendolo "Jess, cancella tutti i miei appuntamenti. Farò le videoconferenze da casa."

"Certo, miss Luthor! Provvedo subito."

Lena e Maggie, coi piccoli, entrarono in ascensore e poi lasciarono l'edificio, ove trovarono Imra "Ti ho portato i seggiolini da auto. Sono passata da casa vostra con Lonny..."

Lena sorrise appena "Grazie."

Maggie li sistemò sul sedile posteriore, Lena vi adagiò i piccoli ed Imra piegò il passeggino, messo nel bagagliaio.

Poi salirono sul mezzo e l'Alpha partì a tutta velocità verso il DEO.

Una volta lì, furono accolte da Winn "Ragazze..."

"Dov'è? Devo vederla!" Avanzò Lena.

"Lei... È in infermeria. È molto grave... Un proiettile di Kryptonite le è rimasto conficcato vicino al cuore."

Lena era sconvolta "Posso vederla?"

Winn le condusse all'infermeria e Alex, quando la notò, tolse guanti in lattice, camice e mascherina "Lena..."

"Come sta? Dimmi che sta bene... Che starà bene! Io... Io la amo! Ho bisogno di lei, non può morire!"

"Calmati!" Intervenne la rossa, prendendola per le spalle "Ho rimosso il proiettile di Kryptonite. Ha perso molto sangue ma ce la farà... Deve solo riprendersi sotto la luce delle lampade al Sole Giallo!"

La mora tirò un profondo sospiro di sollievo, mentre le lacrime scendevano dai suoi occhi "È salva..."

"È salva!" Sorrise Alex, abbracciandola "È salva."

Anche Maggie, Imra e Winn sorrisero, felici, poi quest'ultimo avanzò" Vado a dirlo agli altri, poi io e Brainy dissembleremo il Red Tornado!"

"Red Tornado?" Chiese Lena "Cos'è?"

"Un'arma potentissima." Spiegò seria Alex "Inizialmente era un prototipo creato dal Governo ed affidato al Generale Lane, ma venne poi messo fuori uso da Supergirl e dissemblato."

"Capisco... E come mai questo era in giro?"

"Qualcuno deve aver trovato i progetti o l'ha costruito da zero e molto più potente del predecessore!" Disse Winn.

"Troveremo chi l'ha costruito." Se ne uscì Imra, decisa.

"E la pagherà, per ciò che ha fatto a Kara." Ringhiò la sopraggiunta Lonny "Questa è una promessa!"

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Capitolo 26
*** La scoperta. ***


Lena, visto che Kara riposava e doveva riprendersi, affidò un attimo i figlioletti a Lonny ed Imra per andare nel laboratorio, ove Winn e Brainy stavano dissemblando il Red Tornado.

"È una tecnologia molto avanzata..." Disse Brainy.

"Già! Molto." Accordò Winn, che notò poi Lena "Ciao! Come sta Kara?"

"Sta riposando, ma non si è ancora svegliata... Qui come procede?"

"Bene, ma chiunque l'abbia costruito ha usato una tecnologia molto avanzata. Ed è molto più potente del prototipo!"

Lena fu sul punto di rispondere, quando notò qualcosa e si avvicinò "Cos'hai visto?" Chiese Winn, avvicinandosi.

La mora indicò una specie di incisione sul retro del robot, simile a quella presente sul contenitore del suo nucleo di energia "Non posso crederci..."

"A cosa? Spiegati!"

"Quello è il simbolo che Jack applica su ciò che costruisce... È il suo marchio di fabbrica!" Rivelò Lena "Forse questo è il progetto segreto di cui parlava una volta al telefono... Dio, vuole uccidere Kara..."

"A quanto pare si. Devi dirlo a J'onn, Alex e agli altri!"

"Certo, lo dico subito."

Lena lasciò il laboratorio e raggiunse l'infermeria, trovando lì sia Alex che J'onn "Eccoti! Imra ha portato i cuccioli a fare una passeggiata."

"Bene." Sorrise la mora, facendosi poi seria "Io... Devo parlarvi."

"È successo qualcosa?"

Lena prese un respiro profondo "Sono andata in laboratorio da Winn e Brainy per vedere come procedeva il dissemblamento del Red Tornado e... E ho notato un incisione..."

"Un incisione?" Ripeté J'onn "Cioè?"

"È... È il marchio di fabbrica di Jack. Credo che abbia costruito lui il Red Tornado... Vuole uccidere Kara..."

I due non credettero alle loro orecchie "Ne sei sicura?"

"Più che sicura!"

"Prendi Lonny, Imra ed una squadra e andate alle Spheer Industries!"

"Subito!" Disse Alex, carezzando le spalle di Lena.

Per scrupolo, Alex chiamò anche Maggie, Nia e James, mentre Imra affidò i due cuccioli addormentati ad un Mon-El che andò subito nel panico all'idea di dover fare il babysitter.

Lena, invece, si sedette sul lettino e prese la mano di Kara nella sua destra "Perché? Perché vuole ucciderla?"

"Aveva giurato di fartela pagare, quando Supergirl era intervenuta per proteggere te ed i vostri cuccioli... Forse è per questo. Ma il Red Tornado non si costruisce in due giorni, quindi penso che ci stava pensando da più tempo!" Tentò il Marziano "Lui ha sempre saputo di chi fossero i cuccioli?"

"No... Ho sempre detto che erano il frutto dell'avventura di una notte!" Rispose Lena "Al momento della loro nascita, richiesi la presenza di Supergirl con la scusa di volere qualcuno che mi facesse forza. Qualcuno a cui potevo stringere con forza la mano in caso di necessità... Solo Jess sa di chi sono realmente i cuccioli!"

"Capisco... Però, forse, in qualche modo l'ha saputo."

Lena chiuse gli occhi "Non so come..."

"Ha contatti con la tua famiglia?"

"Non so... Lui e mia madre si sono visti in ospedale il giorno del parto."

"Ok. Fossi in te farei controllare il tuo ufficio... Non vorrei ci fossero delle cimici, dei trasmettitori o chissà che altro."

"Va bene, fatelo pure. Adesso voglio solo che Kara stia bene!"

J'onn sorrise, carezzandole le spalle "Su questo puoi scommetterci. Si sveglierà più forte di prima, vedrai."

Lena sorrise appena "Lo spero, perché mi manca tantissimo!"

L'uomo voleva dire a Lena che Kara mancava a tutti loro, ma non lo fece, perché ben sapeva quanto la mora l'amasse, quindi era normale che lei sentisse maggiormente la sua mancanza.

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Capitolo 27
*** Ferma decisione. ***


Lena teneva la mano di Kara e si era appisolata accanto a lei, visto che i cuccioli li stava curando Winn.

La bionda si svegliò, aprendo piano gli occhi "L-Lena..."

L'Omega aprì gli occhi e li specchiò in quelli azzurri del suo amore "Kara... Kara, ti sei svegliata!"

L'Alpha sorrise appena, mentre Lena premette il bottone per chiamare il medico, che non tardò ad arrivare assieme ad Alex.

"Kara!" Disse la rossa.

"E-Ehi... Il Red Tornado... L-L'ho battuto, vero?"

"Si." Sorrise Alex, fissando Lena, che annuì "A proposito... L'ha costruito Jack." Rivelò.

Kara guardò prima la sorella e poi Lena "Davvero?"

"Si... Ho visto un'incisione nel Red Tornado. È il suo marchio."

"Io e gli altri siamo andati alle sue industrie ma non c'era nulla. Era letteralmente deserto."

"Mi dispiace... Mi dispiace tanto."

"N-Non è colpa tua..." Avanzò Kara, cercando di mettersi seduta "Non sei stata tu, ma lui."

"Ho paura... Paura per i nostri cuccioli..."

La bionda, seppur a fatica, si mise seduta con l'aiuto di Alex ed abbracciò Lena "Io vi proteggerò. Lo prometto!"

Lena annuì col capo, stringendosi all'Alpha ed Alex le lasciò sole "Ti amo."

"Anch'io ti amo tantissimo!"

"Allora... Tra quindici giorni sarà Natale..."

"Si. E, come promesso a Lonny, andremo in Olanda!"

"Parlavi di me?" Chiese la castana Alpha, abbracciando felice Kara, che ricambiò il tenero gesto.

"Vado a prendere i cuccioli." Disse Lena.

"Si. Non vedo l'ora di abbracciarli!"

La mora andò e le lasciò sole, con Lonny che si sedette accanto a Kara. La bionda, infatti, aveva capito che l'amica era turbata.

"È andata bene, a Spheer... Se l'avessi trovato, l'avrei ucciso!"

"Immagino. Ma non devo sporcarti le mani... Lo prenderemo!"

"Lo spero. E... Lascialo a me, quando lo troveremo."

"Contaci!" Sorrise Kara "Ma dimmi... Pronta ad andare in Olanda?"

Lonny sorrise appena "Tesa, piuttosto. Ma voglio andare lì la Vigilia ed essere qui per Natale."

"Faremo come vuoi. Lena ci metterà a disposizione il suo jet!"

"Ottimo. Non vedo l'ora di vedere i miei cuccioli... Anche se di nascosto."

"Parlando di cuccioli..." Sorrise Kara, vedendo Lena coi loro piccoli in braccio e la mora glieli passò "I miei amori..."

Lonny sorrise alla tenera scena e decise. Avrebbe protetto quei cuccioli come se fossero i suoi.

Nessuno li avrebbe toccati.

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Capitolo 28
*** Tesa. ***


Kara venne dimessa dopo un paio e rimase una settimana a riposo forzato, con Alex, Imra, Mon, Lonny, James, J'onn e Nia che combattevano, in caso di bisogno. Per fortuna non fu sempre necessario.

Era arrivato il 23 Dicembre, giorno in cui sarebbero partite per l'Olanda. Avevano deciso di andare il giorno prima della Vigilia.

Tutti, compresi Eliza e Jeremiah, arrivati in città per trascorrere le vacanze con le figlie, erano all'hangar in cui Lena teneva il suo jet.

"Bellissimo!" Disse Nia "L'hai costruito tu?"

"Certo! Non sembra, ma è molto veloce. Vedrete..."

Saliti a bordo, Brainy e Winn andarono con Lena in cabina di pilotaggio e, quando tutti furono seduti, la mora accese i motori e decollò.

Kara teneva i cuccioli in braccio e faceva loro le fusa. Avevano aperto gli occhietti, risultando maggiormente la metà perfetta del frutto dell'amore di Kara e Lena, visto che la bimba era mora con gli occhi azzurri ed il maschietto biondo con gli occhi verdi.

"Dobbiamo fidarci a lasciare la città senza difese?" Chiese Kelly.

"Tranquilla. Ci chiameranno, in caso di bisogno..."

"Saremo piuttosto veloci." Disse Lena, sedendosi accanto a Kara.

"Ma... Ma tu non dovresti stare in cabina di pilotaggio?"

"Qui qualcuno ha paura..."

Kelly tirò un pugno al fratello, ovvero a James "Non ho paura! Ma sai, io non m'intendo moltissimo di tecnologia!"

"Ho messo il pilota automatico e ho impostato la rotta."

Tutti chiacchieravano o cercavano un modo per passare il tempo, mentre Lonny era seduta in fondo, accanto ai suoi pacchetti regalo, preda dei suoi pensieri, come sempre le accadeva quando pensava al suo amore lontano ed ai suoi cuccioli.

"Tesoro, tutto bene?" Chiese Eliza.

Lonny parve cadere dalle nuvole "Si... Sono solo molto tesa."

"Andrà tutto bene, tranquilla." Sorrise la donna, carezzandole le spalle.

"Lo spero..." Rispose, sospirando "Sai, non mi faccio mai vedere né da Anne né dai nostri cuccioli..."

"Perché no?"

"Lei mi crede morta... I miei cuccioli nemmeno mi conoscono..."

Eliza l'abbracciò, baciandole il capo, cercando di confortarla. Per lei e Jeremiah Lonny era come una figlia.

"Sai, le persone non capirebbero ciò che hai fatto, inteso come il non cercarli mai per non rovinare la loro vita, ma... Tutti noi ti ammiriamo. Ricorda, inoltre, che non sei mai sola!"

Lonny guardò tutti gli altri e sorrise "Grazie... Sai sempre cosa dire."

"Prova a riposare, rilassati."

La castana annuì, anche se la cosa era piuttosto difficile.

Dopo circa tre ore, Lena entrò nella cabina di pilotaggio e vi uscì diversi minuti dopo "Fra un paio d'ore saremo a destinazione!"

"Cavolo, avevi ragione!" Disse Mon "Siamo stati velocissimi."

E tali parole aumentarono la tensione che Lonny sentiva. E se qualcosa fosse andato storto?

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Capitolo 29
*** Amore vero. ***


Dopo le ore di volo necessarie, il jet atterrò fuori città e tutti scesero da esso, con Lena che lo mise in modalità invisibile premendo un bottone sul telecomando che aveva in tasca.

"Ci sono prati così grandi qui?" Chiese Brainy.

"Si..." Rispose Lonny, deglutendo, mentre teneva i sacchetti coi regali in mano. Tremava, era davvero tesa.

"Andrà tutto bene." Disse Kara e Lonny sorrise appena.

Camminarono, finché la castana non indicò loro una grande villa "Anne ed i miei cuccioli vivono lì con..." S'interruppe, stringendo i pugni.

La castana riprese a camminare, seguita dagli altri ed arrivarono alla villa "Pazzesca..." Sussurrò Winn.

"Saliamo qui." Disse Lonny, indicando un maestoso albero, sul quale era costruita una casetta.

Tutti obbedirono e la castana salì per ultima, dopo aver lasciato i sacchetti coi regali fuori dal cancello.

"Ma... Li lasci lì?" Chiese James.

"Faccio sempre così. Lascio lì i regali e poi mi nascondo qui..."

"Sembra che non ci sia nessuno." Notò Nia.

"Vanno sempre a passeggiare, di pomeriggio..." Sorrise Lonny, mentre iniziava a sentirsi un gioioso vociare.

I nostri guardarono verso la direzione delle voci e, presto, videro arrivare una ragazza con quattro bambini, tre maschietti ed una femminuccia "Sono loro?" Chiese Maggie.

"Si..." Sussurrò Lonny, cercando di trattenere le lacrime "Daley, Daryl, Theo e Leonie... I miei cuccioli..."

"Sono bellissimi." Disse Eliza.

"Kara..."

La bionda fissò Lonny e si limitò ad annuire col capo, mentre gli altri non capivano cosa stesse accadendo.

Kara si portò alle spalle di Lonny, che perse conoscenza, ma il suo spirito apparve davanti ai presenti "O-Oddio... Oddio..."

"Puoi fare anche questo? Sei incredibile." Disse J'onn.

Lonny si limitò a sorridere, mentre gli altri vedevano i cuccioli felicissimi dei loro regali. Poi la castana si librò nell'aria e scese dalla casetta sull'albero.

In quel momento iniziò a nevicare.

"Su, piccoli, entriamo in casa. Sta nevicando!" Disse Anne.

"Si mamma."

Ma l'Omega, dai capelli castani lunghi fin sopra le spalle e gli occhi verdi con sfumature ambrate, si fermò.

Piano, timidamente, Anne si voltò ed i suoi occhi si fecero lucidi, riempiendosi presto di lacrime "L-Lonny..."

L'Alpha sorrise "Ciao."

Anne si avvicinò subito, nonostante fosse ancora incredula, per abbracciare Lonny, ma le sue mani trapassarono il corpo dell'altra "Ma..."

"È il mio spirito. Non... Possiamo toccarci, per quanto vorrei..."

"Tutti questi anni... E... E sei viva! Io lo sapevo, sai?"

La castana sorrise "Mi dispiace. Ma non ho mai smesso di amarti..."

"Nemmeno io."

Lonny si avvicinò "Ai piccoli piacciono i regali?"

"Molto! Ci giocano sempre."

"Ho un regalo per te..." Sussurrò Lonny, soffiando sulle sue mani, che sembravano quasi modellare, creando un ciondolo di ghiaccio durissimo.

"È... Stupenda..." Disse Anne, prendendola "Io non ho nulla..."

"Va bene così. Ogni anno vengo qui per vedere i cuccioli e portare loro i regali..." Rivelò.

"Loro sanno di te. Vuoi che li chiami?"

"No... Magari avranno paura, di me."

"OK... Ma dimmi, perché quest'anno ti sei mostrata a me e gli anni scorsi mai?" Chiese la ragazza.

"Perché oggi volevo tanto fare questo." Disse in un sussurro Lonny, sporgendosi verso Anne, che capì e fece altrettanto.

Le loro labbra si toccavano, ma non si sentivano, visto lo stato di Lonny.

"Quanto vorrei baciarti veramente..."

"Anch'io. Ma... Ora devo andare..."

"E dove? Dove vai?"

"Nella città del sole."

Gli occhi di Anne si fecero tristi, mentre Lonny, pian piano, spariva e lei entrò in casa.

Nella casa sull'albero, Lonny si riprese con un respiro profondo "Ehi... Stai bene?" Chiese subito James.

"Si... Io si. Ma loro?" Chiese, indicando Nia, Kelly e Winn.

"Si sono commossi."

"E adesso?" Domandò Lena.

"Torniamo a casa." Rispose Lonny ed i nostri, scesi dalla casetta sull'albero, s'incamminarono verso la piana ove stava il jet.

Anne, intanto, in casa, venne raggiunta da Tom, l'uomo con cui stava "Cos'è successo là fuori?"

"Non capiresti."

"Allora spiegami!"

La castana sospirò "Va bene. Ma prima..."

"Prima cosa? Vuoi... Forse concederti, finalmente?"

Anne sorrise "Io ho amato solo una persona, in vita mia e non ho mai smesso, di amarla. Quindi..."

"Non tenermi sulle spine!"

"Io voglio il divorzio!"

L'uomo rimase a bocca aperta e smise di sbottonarsi la camicia.

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Capitolo 30
*** Sofferenza. ***


Dopo le consuete ore di volo, i nostri Eroi atterrarono a LA, più precisamente all'hangar in cui Lena teneva il suo jet.

Era la notte tra il 23 e il 24 Dicembre e qualcuno si addormentò, mentre erano sulle quattro auto coi quali erano giunti lì.

"Va tutto bene?" Chiese Eliza.

Lonny chinò il capo "No... No, perché sapevo che lasciare lei ed i cuccioli mi avrebbe fatto male, ma non credevo così tanto."

La castana pianse e Kara le carezzò la schiena, mentre Eliza la teneva per mano "Vedrai che andrà tutto bene..."

Lena, sul sedile anteriore coi due figlioletti in braccio, le guardava dallo specchietto retrovisore e chiuse gli occhi e Jeremiah, che guidava, notò il malessere, la tristezza dell'Omega.

Arrivarono a casa di Kara, Lena e Lonny in mezz'ora, data l'assenza di traffico e la mora portò i cuccioli addormentati in cameretta.

Anche Lonny si coricò e lo stesso fecero i Danvers, Kelly, Nia e Mon "Guardate, nevica!" Disse Lucy.

Qualcuno sorrise, perché era molto raro che a LA nevicasse.

Kara raggiunse Lena in cameretta, ove la mora era seduta sulla sedia a dondolo e guardava fuori dalla finestra "Va tutto bene?"

Lena la guardò e la bionda colse subito la tristezza, il dolore e quant'altro nei bellissimi occhi verdi che aveva davanti "Io... No, non proprio."

L'Alpha s'inginocchiò accanto a lei "Parlami... A me puoi dire tutto. Puoi fidarti, non dirò nulla a nessuno."

Lena sorrise appena "Guardando Lonny nascondersi, poi parlare con Anne... E quando ha pianto, in auto, perché ha dovuto lasciare ancora l'amore della sua vita ed i loro cuccioli... Ho capito quanto male ti ho fatto."

Kara chinò il capo "Avevi i tuoi motivi. E poi... Capisco che, essendo una Luthor, non doveva essere facile... Quindi non preoccuparti. Li stiamo crescendo insieme ora e... E anche noi stiamo imparando a conoscerci meglio. Andrà tutto bene, vedrai..."

La mora annuì col capo e si alzò assieme a Kara e, quando i loro sguardi s'incontrarono, si fusero e persero l'uno nell'altro.

Le labbra di Kara trovarono quelle di Lena e le regalarono un bacio così dolce e passionale che fece vedere le stelle alla mora.

"Finché siamo insieme andrà tutto bene."

"Ben detto!" Sorrise Kara "Dai, è l'una passata... Andiamo a dormire."

Lena annuì col capo e seguì Kara nella loro stanza e si coricarono.

Invece Lonny non riusciva a dormire e tornò in cucina, ove trovò Sam "Ehi... Non riesci a dormire?"

"No... La bambina scalcia e ho voglia di crepès, così ho mandato Lucy a comprarle!" Rivelò, carezzandosi il ventre.

Lonny sorrise appena "Non serviva farla correre, bastava dirlo."

"Sai fare le crepès??"

"Certo." Rispose la castana "Come le vuoi?"

"Con cioccolato e caramello!"

L'Alpha si mise ai fornelli ad armeggiare con pentole, padelle ed ingredienti, preparandone un piatto fumante in mezz'ora abbondante.

E, in quel momento, tornò Lucy "Ma...??"

"Le ha fatte Lonny!" Disse Sam, con la bocca piena "Dio che buone!"

"Ehi, Masterchef! Potevi dirmi che sapevi prepararle..."

"Non lo sapeva. Gliel'ho detto quando è arrivata in cucina..."

Lucy posò il sacchetto col contenitore di crepès sul tavolo e si sedette a mangiarle, mentre Lonny si preparò un thè bollente.

Le due ragazze la guardavano e non riuscivano nemmeno ad immaginare cosa stesse provando.

Lasciare le persone amate era un dolore che non si poteva paragonare.

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Capitolo 31
*** The present. ***


Il giorno dopo, la Vigilia di Natale, tutte si svegliarono attorno alle nove, trovando Eliza e Jeremiah già svegli.

La donna aveva preparato il caffè per tutti e stava già armeggiando per preparare il pranzo "Aspetta, mamma, ti aiuto!" Offrì Kara ed Alex con lei.

Qualcuno, però, suonò alla porta ed Imra andò ad aprire ma, quando non la videro tornare nell'immediato, Maggie decise di controllare. E rimase a bocca aperta, incredula.

Anche gli altri occupanti della casa andarono a vedere e tutti rimasero a bocca aperta. Innanzi a loro vi era Anne.

Lonny non riusciva a credere ai suoi occhi "Ciao..."

"Ciao..." Rispose l'Alpha "Come mai... Sei qui?"

"Non volevo più vivere una vita non mia. Ci siamo riviste e non ho desiderato altro se non stare con te! E crescere insieme i nostri cuccioli."

La castana non credeva a ciò che stava accadendo "Davvero?"

"Davvero!" Sorrise Anne, con un filo di emozione "E... C'è qualcuno che vorrai sicuramente conoscere. Loro lo vogliono tanto!"

Anne si scostò appena e tutti videro i cuccioli che, un po' intimoriti, si nascondevano dietro le gambe della madre.

Lonny si mise in ginocchio quando vide la piccola Leonie avanzare verso di lei, barcollando leggermente, cercando di mettersi in piedi sulle gambe di Lonny, che la sorresse, permettendole così di posare le manine sulle spalle.

L'Alpha la strinse a sé, baciandola sulla fronte e fece lo stesso con Daley, Daryl e Theo, che si erano avvicinati. Non riuscì a trattenere le lacrime.

Anche Anne si avvicinò, inginocchiandosi accanto a Lonny "Ti amo."

"Ti amo tanto anch'io!" Sussurrò e, dopo tanto tempo, le due ragazze si scambiarono un bacio molto dolce.

Qualcuno si era commosso, alla vista della tenera scena. Per non parlare di Sam, totalmente preda degli ormoni.

"Tutto questo è in perfetto clima natalizio!" Disse Nia.

Lonny si mise in piedi, riuscendo a tenere i quattro cuccioli in braccio, mentre James e Mon aiutavano Anne con le valige, quando tutti si furono presentati "Usciamo a fare un bel pupazzo di neve?"

I quattro piccoli sorrisero felici "Si!" Risposero insieme.

Avevano ancora addosso giubbotto, sciarpa, cuffia e guanti, così la castana, Kara e Winn li portarono fuori in giardino.

La neve non era molta, così Lonny allargò le braccia e chiuse gli occhi, mentre Kara e Winn si sorpresero di vedere che lo fecero anche i cuccioli.

Ovviamente, essendo figli di Lonny, avevano i suoi stessi poteri ed abilità.

Iniziò a nevicare e Lonny aprì gli occhi "Sai... Ehm... Sai che lo fanno anche loro?" Chiese Winn, indicando i piccoli.

"Davvero? Allora dovrò chiedere a J'onn il permesso di addestrarli."

Pian piano fecero il pupazzo poi, dopo un'oretta, uscì Eliza "Venite, c'è una bella cioccolata calda che vi aspetta!"

I piccoli erano felici e, una volta in casa, Anne tolse a tutti gli indumenti pesanti che indossavano e li fece andare con Eliza.

Kara e Winn andarono a lavarsi le mani, poi la prima aiutò Lena a lavare e cambiare i loro cuccioli e Lonny andò da Anne, che era salita di sopra.

Lonny la trovò nella sua stanza, o meglio, la loro stanza "Ehi..."

"Ehi!" Sorrise l'Omega, abbracciando la sua Alpha "Fatto il pupazzo?"

"Si si... Ma lo sai che hanno i poteri?"

"Lo sospettavo, in realtà... È un problema?"

"Affatto! Ma chiederò a J'onn di poterli addestrare e farò capire loro che, per sicurezza, non dovranno mai usarli in pubblico."

"Lo trovo giusto."

Lonny la fissò intensamente "Sono felice che tu sia qui. Tu e i cuccioli."

"Non volevamo essere altrove se non qui con te!"

La castana la strinse a sé "Non vedo l'ora di marchiarti e farti mia al prossimo periodo del calore..."

"Una settimana."

Le due si sorrisero e si scambiarono un bacio pieno d'amore.

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Capitolo 32
*** Christmas 1. ***


Il giorno dopo, Lonny si svegliò presto e sorrise subito quando vide chi aveva accanto.

Si mise sul fianco destro e cinse la vita di Anne col braccio destro, baciandole le spalle e l'Omega si svegliò "Ehi... Non ti starai già alzando, vero?" Chiese, voltandosi nell'abbraccio della sua Alpha.

"No... Stavo solo guardando la meraviglia che ho accanto."

Anne sorrise e si aggrappò alle spalle di Lonny, che la baciò, lasciando che la castana le carezzasse gli addominali scolpiti "Hai intenzione di adularmi? Oggi è Natale, bisogna essere buoni..." Tentò, mentre l'Alpha la stendeva sotto di sé.

"Lo so." Sorrise Lonny "Ti amo tanto!"

"Ti amo anch'io. Tantissimo!" Sussurrò Anne, contro le labbra dell'altra, accettando il bacio che la compagna le regalò.

Si scambiarono diversi bacetti, poi decisero di mettere un'accappatoio e di andare a vedere i cuccioli e farsi poi una doccia.

Invece, di sotto, Eliza stava preparando colazione e caffè per tutti poi, con l'aiuto di Kara e Nia, iniziò a preparare il pranzo.

Qualcuno suonò poi alla porta "Vado io!"

Kara, aperta la porta, sorrise subito "Clark! Lois! Che bello rivedervi."

Il moro abbracciò subito la cugina "Kara! Ti trovo bene."

"Grazie! Prego, entrate." Disse, scostandosi dalla porta, permettendo ai due nuovi arrivati di salutare tutti gli altri.

E lo sguardo di Clark cadde su Lena e sui due piccoli che teneva in braccio. E gli occhi di tutti, sapendo quanto accaduto tra Clark e Lex in passato, si puntarono su di loro.

Il ragazzo si avvicinò e le tese la mano "Lena... Che piacere rivederti. Tutto bene?" Chiese, col solito sorriso dolce.

"Molto bene, grazie." Rispose la mora, stringendo la mano.

Anche Lois salutò la ragazza, mentre cullava il piccolo Jon "Sono bellissimi, complimenti! Kara mi mandò le foto appena nati... Sono cresciuti!"

"Si, decisamente." Disse, mentre Kara si avvicinava.

"Abbiamo deciso di crescerli insieme e di provare a conoscerci più a fondo per vedere se tra noi può funzionare."

"Ciò che vedo promette bene." Sorrise Clark.

Anche Kara sorrise "Scusatemi, vado ad aiutare Eliza. La colazione e il caffè sono pronti, se volete approfittare..."

Clark scosse il capo e Lois gli passò il piccolo, così da poter dare una mano in cucina.

Nel mentre, Lonny ed Anne erano scese di sotto coi quattro figlioletti lavati e cambiati e fecero la conoscenza con Clark e Lois, anche se l'Alpha aveva già conosciuto Superman durante una sua collaborazione col DEO.

Anche Lonny andò ad aiutare in cucina, lasciando che Winn, Mon e James iniziassero ad intonare alcuni tipici canti di Natale.

La famiglia Danvers ed i loto amici più cari erano pronti a festeggiare.

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Capitolo 33
*** Christmas 2. ***


Il pranzo di Natale, ovvero un bel tacchino ripieno con patate al forno aromatizzate, macedonia di frutta e dolce, passò all'insegna della gioia e della tranquillità, tra risate e canti vari.

Nel corso del pomeriggio, dopo aver sparecchiato e messo i piatti nella lavastoviglie, i quattro cuccioli andarono tutti da Lonny "Mami!"

La castana li guardò, non ancora abituata a sentirsi chiamare mamma e s'inginocchiò accanto a loro "Ditemi, amori miei."

"Neve!" Dissero insieme.

"I poteri che avete non dovete mai usarli davanti alle altre persone. Solo con chi vedete qui... D'accordo?"

I piccoli si guardarono intorno e poi sorrisero alla madre "Va bene!"

"Hanno anche loro i poteri?" Chiese Clark.

"Si... Inizieranno presto ad allenarsi al DEO, così impareranno a controllarli."

"Forse, un giorno, anche Jon ed i cuccioli di Kara dimostreranno di averli..."

Kara sorrise e baciò i suoi piccoli sulla fronte "Sarebbe davvero molto bello... I miei piccoli eroi."

"I nostri piccoli Super." Disse Lena.

Clark era sorpreso della reazione di Lena. Era davvero innamorata, di Kara e questo gli faceva piacere.

La bionda si sporse verso Lena e le diede un bacio molto dolce "Ehi ehi!" Avanzò Winn "Anch'io voglio un bacio di auguri!"

"Te ne do uno, se vuoi!" Scherzò James.

"Bleah! Senza offesa, amico, ma non sei il mio tipo."

Tutti risero divertiti, poi Lonny uscì in giardino coi piccoli, si presero per mano e, poco dopo, iniziò a nevicare "Però... Sono già molto bravi!"

"Dovreste vedere Leonie... Lei manipola il ghiaccio." Rivelò Anne.

"Sul serio??"

"Anche Lonny è piuttosto brava." Sorrise Alex.

"Si... Lo so." Rispose Anne, mostrando loro il ciondolo che Lonny le aveva fatto due giorni prima, quando erano andati in Olanda col jet di Lena.

"Wow..." Sospirò Lois.

"Guardate... Leonie, tesoro."

La piccola, sentito il suo nome, raggiunse la madre e gli occhi di tutti furono per lei "Sono curiosa." Sussurrò Kelly.

"Fai vedere ai nostri amici come sei brava... Lo faresti un fiore per la mamma?" Chiese e la piccola sorrise.

L'Omega giunse le manine, soffiò il freddo su di esse e le mosse, mostrando poi, diversi minuti dopo, un fiore ad Anne "Fiore!"

"Bellissimo, amore! Grazie." Sorrise la castana e la bimba l'abbracciò, tutta felice, poi entrò Lonny coi tre maschietti.

"Salite tutti a lavarvi le manine!"

I cuccioli andarono in bagno, tutti contenti "Tua figlia sarà una grande eroina, quando crescerà!" Disse J'onn.

"Ha fatto lei il fiore?" Chiese, notandolo tra le mani di Anne.

"Si... Anne voleva mostrarci quanto fosse brava a manipolare il ghiaccio."

Lonny sorrise "Allora... Chissà, presto potrei insegnarle a fare questo."

L'Alpha chiuse la mano destra in un pugno e, quando la riaprì, teneva in mano una rosa di ghiaccio.

"Questa è arte pura..." Disse stupita Nia "Che bella..."

"Tienila pure."

Lonny passò accanto a Kara e Lena, che si stavano coccolando sul divano, assieme ai loro cuccioli e fece loro un occhiolino.

Era davvero felice di vederle così unite ed era certa che l'amore, se già non fosse stato abbastanza forte, presto lo sarebbe stato.

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Capitolo 34
*** Great mothers. ***


Passarono sei giorni ed arrivò l'ultimo dell'anno, per la gioia di Mon, che non vedeva l'ora di sparare i fuochi d'artificio.

"Credi davvero che ti faremo avvicinare ai fuochi??"

"Beh, almeno uno spero di accenderlo."

"Vorrei evitare che mi bruciassi la casa." Scherzò Kara "Se non avessi paura per Lena ed i cuccioli, potresti accenderli tutti."

"Dai, non può essere tanto pericoloso..." Tentò Lena.

"Grazie!" Disse Mon, abbracciandola "Convincili per me."

Imra si avvicinò a Lena, mentre Kara guardò malissimo l'amico Daxamita "Sai che il mese scorso ha quasi bruciato la cucina?"

"Eddai! È stato un piccolissimo incidente..."

I due continuarono a discutere e punzecchiarsi fuori di casa, ove Lonny stava giocando a palle di neve coi suoi cuccioli, Kelly e Nia, con James che si era presto ritirato per colpa del freddo.

La castana Alpha ed i suoi piccoli si rotolavano nella neve e giocavano fino allo sfinimento poi, poco dopo le due, Lonny notò che i suoi cuccioli sembravano essere stanchi.

Li prese in braccio, li portò in casa e tolse loro i giubbotti, infine salì in stanza e li stese sul letto, carezzandoli.

"Sei una madre fantastica."

Lonny si voltò e vide Anne sul ciglio della porta "È merito tuo, se ho l'opportunità di esserlo."

Anne si sedette accanto a lei e l'abbracciò "È un tuo diritto. E non era giusto tenerli lontani da te e costringerli a vivere una vita non loro."

La castana la baciò dolcemente "Grazie."

"Di nulla." Sorrise la castana Omega.

"Domani sarai mia... Sarai la mia compagna!"

"Si. Domani sarà il nostro giorno!" Accordò Anne e nuovamente si baciarono e Lonny la stese sul letto.

Di sotto, Kara era seduta sul divano accanto a Lena e la guardava mentre allattava i loro cuccioli "I miei amori..." Sussurrò, sfiorando le loro guancette.

"Credo che gli piaccia, quando li accarezzi..."

"Lo credo anch'io." Disse la bionda, carezzando anche Lena.

"A me le tue carezze piacciono moltissimo!"

"Allora farò in modo di accarezzarti spesso."

Lena sorrise e le diede un bacio molto dolce "Non vedo l'ora."

"Voglio fare le cose per bene, con te." Sussurrò Kara "Finite queste vacanze usciremo ancora insieme."

"Aspetto con ansia quel giorno!"

"E... Sto già mettendo insieme qualche idea per San Valentino..."

"Sul serio? Manca ancora un po'..."

"Voglio che sia perfetto. Per te voglio che tutto lo sia!"

"Ci sarai tu, con me. Già sarà perfetto." Ammise Lena e Kara le sorrise, dandole un altro bacio e tornando poi a concentrarsi sui suoi piccoli che, finalmente sazi, si addormentarono tra le braccia della madre.

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Capitolo 35
*** Mezzanotte. ***


Dopo il lauto pranzo, il pomeriggio passato a divertirsi e l'ottima cena, tutti stavano aspettando la mezzanotte per accendere i fuochi d'artificio.

"Potreste guardare voi i nostri piccoli?" Chiese Lonny.

"Certo!" Rispose Kara "Sei entrata nel periodo del calore?"

"Non ancora, ma credo che tra poco accadrà... Anne è in camera, il suo è già entrato nella fase critica."

"Allora stai con lei." Disse Eliza "Un'Alpha deve stare con la sua compagna, durante il calore... Quindi vai e non preoccuparti dei cuccioli."

Lonny le ringraziò entrambe e salì di sopra, entrando nella sua stanza, nella quale Anne si stava spogliando "Lonny..."

L'Alpha chiuse a chiave la porta e raggiunse la compagna, posandole le mani sui fianchi "Ti farò mia, ti marchierò. Saranno tre giorni stupendi..." Sussurrò all'orecchio dell'Omega, che liberò come dei miagolii, aggrappandosi alle spalle di Lonny.

La castana entrò presto nel suo periodo e prese Anne tra le braccia, premendola tra il proprio corpo e il muro, baciandola e carezzandola.

Anne inarcò la schiena e gemette, premendosi contro la durezza della sua amata, che la stese poi sul letto, si spogliò e la baciò ancora.

La fece poi sua, portandola oltre l'apice del piacere e, in quel momento, le zanne di Lonny fecero capolino e marchiò Anne, mordendole il collo, facendo gridare di dolore e piacere l'Omega.

Entrambe potevano dire di aver iniziato bene il loro primo periodo del calore insieme. Ed avevano ancora davanti due giorni e pochi minuti.

Di sotto, per fortuna, non si sentiva nulla, visto che Lena aveva fatto insonorizzare le stanze e proprio la mora stava allattando i suoi piccoli.

"Dormono?" Chiese Kara, avvicinandosi.

"Si... Come l'hai capito?"

"Il battito dei loro cuoricini..." Sorrise la bionda e Lena con lei.

Kara li carezzò piano e fece loro le fusa, poi baciò Lena sulla guancia destra "Allora Lonny ed Anne sono entrare nel loro periodo?"

"Si. Sai, in fondo sono contenta per loro... Possono stare insieme e... Ok, non penso parleranno tantissimo, ma almeno ritrovano la loro intimità."

Lena sorrise appena "Hai ragione."

"Lonny è stata molto forte... Io non sarei mai stata in grado di stare lontana per così tanto tempo dal mio amore e dai miei cuccioli!"

La mora la fissò, specchiando i suoi occhi verdi in quelli azzurri dell'Alpha "Davvero?" Chiese, in un sussurro.

"Davvero." Ribadì Kara, con sguardo dolce, carezzando poi Lena "Sono stata dura, con te, all'inizio, ma non avrei mai smesso di amarti."

"Usciamo! Manca poco." Gridò Mon, attirando l'attenzione generale.

James, Winn e Jeremiah accesero i fuochi, che crearono spettacolari giochi di colori e forme nel cielo.

Kara e Lena, coi piccoli in braccio, rimasero sul ciglio della porta a guardare lo spettacolo pirotecnico "Prima dicevi..."

La bionda fissò Lena, che la guardava con occhi speranzosi "Dicevo che ti amo. Che ti amerò sempre!"

"Anch'io ti amerò sempre!"

Le due si sorrisero e si baciarono, proprio nell'attimo in cui il grande orologio della città si faceva sentire fin lì coi suoi rintocchi, che risuonavano nella notte, annunciando l'inizio del nuovo anno.

E, con esso, l'inizio di un nuovo amore.

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Capitolo 36
*** Desiderio futuro. ***


Passarono tre giorni, con Lonny ed Anne che finirono il loro periodo del calore "È stato bellissimo fare l'amore con te dopo tanto tempo..."

"Si... È stato meraviglioso!" Disse Lonny, baciandola e stringendola a lei, carezzandole il fianco sinistro.

Anne si abbandonò a lei "Non vedo l'ora di renderti ancora madre."

"Ed io di diventarlo!"

Le due innamorate si scambiarono dei baci molto dolci, poi decisero di andare a farsi una doccia veloce per scendere a salutare Eliza, Jeremiah e gli altri amici, che sarebbero tornati tutti a casa.

Proprio in soggiorno, Eliza aveva servito la colazione in tavola, aiutata da Alex e Kara "Allora avete il treno alle dieci?"

"Si... Vostro padre sta preparando i bagagli."

"Tornate ancora, mi raccomando!" Disse la bionda, abbracciando la madre, quando Jeremiah scese coi due trolley.

Anche l'uomo abbracciò le figlie "Torneremo presto."

"Dopotutto fra tre mesi anch'io darò alla luce una bimba!" Sorrise Alex.

I coniugi Danvers sorrisero ed abbracciarono anche la sopraggiunta Maggie, poi scesero tutti gli altri, compresa Lena coi figlioletti in braccio.

"Fate buon viaggio e tornate ancora." Disse la mora.

Eliza la strinse a sé, cercando di non fare del male ai cuccioli "Grazie. Stammi bene e... Abbi cura di loro!"

"Certo." Rispose l'Omega.

"Rendetemi ancora nonno, mi raccomando!"

Le due ragazze, che si erano avvicinate, arrossirono "Ogni cosa a suo tempo." Ribadì Kara, ottenendo uno sguardo da Lena.

Arrivò poi il taxi ed i Danvers, salutati tutti, se ne andarono, come fecero pian piano gli altri amici, a colazione finita "Kara, noi ci vediamo alla CatCo. A quanto pare Cat ha un servizio per noi..." Disse Nia.

"Si, ci vediamo là!"

"Io ho un servizio fotografico con James..." Avanzò Lonny, guardando il messaggio sul cellulare.

"È tornato il silenzio..." Ironizzò Kara, quando tutti furono andati.

Le tre sorrisero, poi Kara prese i piccoli per lavarli e cambiarli e salì di sopra, entrando in bagno e preparando il tutto.

La sua attenzione, mentre solleticava il pancino dei piccoli facendoli ridere, fu per Lena "Tutto bene?"

"Si." Rispose Kara, sorridendo "Si stanno divertendo molto!"

La mora chinò il capo, cercando invano di nascondere l'imbarazzo "Prima, a tuo padre, hai detto..."

"Che voglio ancora dei cuccioli."

"Esatto. E... È la verità? Ne vuoi?"

"Certo!" Ammise Kara, stendendo a turno i piccoli sui due fasciatoi "Con loro non ho nemmeno potuto seguire tutta la gravidanza."

"Mi dispiace."

"Ormai quel che è fatto è fatto..."

"Ed i cuccioli..."

"Li voglio e li vorrò sempre con te." La interruppe l'Alpha, avvicinandosi "Io ti amo, Lena. E... Ok, con loro non mi hai detto nulla, ma ciò non vuol dire che andrò con un'altra Omega per farti dispetto!"

La mora si specchiò negli occhi dell'altra "Anch'io ti amo!"

Kara sorrise e le posò le mani sui fianchi "Lascio a te i piccoli..." Sussurrò, baciandole il collo e carezzandole il ventre "In attesa di averne altri."

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Capitolo 37
*** Contro il tempo. ***


Kara e Lena avevano programmato di pranzare insieme, coi loro cuccioli, ma un'emergenza aveva richiesto la presenza di Supergirl.

Quando Kara era andata via, Lena si era fatta subito riaccompagnare a casa, per evitare di mettere in pericolo i suoi piccoli.

La mora sentì suonare il campanello ed aprì la porta "Kara ci ha chiesto di venire qui a proteggervi."

Lucy, Mon e Maggie erano lì per proteggere non solo lei ed i suoi figli, ma anche Anne ed i suoi quattro cuccioli.

"Andra tutto bene, vedrete."

"Non preoccupatevi per noi, dovete andare ad aiutare loro ed i civili."

"Ragazze." Le chiamò Mon, guardando la televisione, serio "Guardate qui."

Tutte prestarono la massima attenzione al servizio giornalistico, che mostrava i tre alieni in manette, scortati dagli agenti del DEO, ma non si vedevano né Kara né le altre.

A preoccupare maggiormente i presenti ci pensò lo squillo del telefono, ma nessuno aveva il coraggio di rispondere.

Fu Lucy a farlo "Si? Va bene, glielo dico ed arriviamo subito."

Il tono non prometteva nulla di buono, come lo sguardo che Lucy rivolse a Lena "Cos'è successo?"

"Kara... Quegli alieni l'hanno colpita con un veleno sconosciuto. Al DEO non sanno cosa sia, non hanno una cura."

Lena sgranò gli occhi, pieni di lacrime. La sua vita con Kara doveva ancora iniziare, quindi non poteva finire così.

"Andiamo al DEO." Disse Anne, carezzando le spalle della mora.

"L'accompagno io." Avanzò Lucy "Voi preparate i bambini, fate con calma."

Tutti annuirono e le due se ne andarono, con Lena che non disse una parola per tutto il tragitto, troppo preoccupata per le condizioni di colei che amava più della sua stessa vita.

Arrivate al DEO, le due ragazze trovarono subito Alex "Come sta?"

L'espressione della rossa diceva tutto e, giunte all'infermeria, Lena sgranò gli occhi. Mai aveva visto Kara così.

Era attaccata al respiratore, nonostante fosse sveglia, coi medici che le giravano attorno per analisi e visite, la pelle ricoperta da puntini viola.

"Se vuoi entrare, metti la tua protettiva."

Lena annuì col capo e andò nella stanza di fronte a metterne una poi, quando uscì, scorse Lonny e Imra ferite nella stanza accanto a quella in cui si trovava Kara.

La mora entrò non appena i medici uscirono e si avvicinò al lettino, con Kara che la notò subito.

Cercò di allungare la mano per sfiorare quella della mora, coperta dal guanto in lattice "Non affaticarti... Ti aiuterò, non permetterò che tu muoia. La nostra vita insieme deve ancora iniziare..."

Kara la guardava con occhi pieni d'amore, perché grande era il desiderio di baciarla, di stringerla a sé e carezzarla.

Lena guardò verso il vetro ed Alex, che era dietro ad esso, entrò nella stanza "Ti serve qualcosa?"

"Tutte le sue analisi ed i medici devono prelevare un campione da questi puntini. Poi mi serve un campione di sangue e saliva di ciascun alieno è un campione pulito del sangue di Kara!"

"Hai in mente qualcosa?"

"Non proprio... Ma voglio studiare bene la situazione."

"Darò subito l'ordine."

"Non voglio che l'amore della mia vita, la madre dei miei cuccioli, muoia!" Ammise ed Alex vide la determinazione, in quegli occhi stupendi.

Lasciò la stanza e diede immediate disposizioni.

Era iniziata la corsa contro il tempo per la vita di Kara.

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Capitolo 38
*** Aiuto e fiducia. ***


Lena, una volta arrivata Anne con Maggie e Mon, le chieste se poteva gentilmente tenerle i cuccioli e, visto che stava cercando una cura per Kara, tutti l'avrebbero aiutata, non solo la castana.

La mora si chiuse in laboratorio e Winn si offrì di aiutarla, lasciando Brainy a gestire le analisi degli scontri e tutto il resto.

La cosa che voleva fare Lena era semplice. Avrebbe diviso il sangue pulito di Kara con il resto degli altri campioni e, una volta ottenuta una reazione, si sarebbe concentrata a trovare la sostanza che avrebbe disintegrato la causa dell'avvelenamento, sangue o saliva dei tre alieni che fosse.

"Appena abbiamo notizie, ve lo faremo sapere." Disse Winn.

"Fate di tutto... Tutto!" Rispose J'onn.

Alex si avvicinò a Lena e le prese il viso tra le mani, fissandola intensamente "Salvala, Lena, salva mia sorella. Ho fiducia in te!"

Lena ricambiò il medesimo sguardo "Lo farò, Alex. Lo giuro sui miei cuccioli e sull'amore che provo per Kara!"

"Se dovessero servire altri campioni, faccelo sapere."

La mora annuì, poi arrivò James con qualcuno di inatteso "Clark..."

"Hai saputo?" Chiese Alex.

"Si, Lois stava guardando il notiziario. Così, con una scusa, non sono andato al lavoro e sono venuto qui!"

"A Kara farà piacere saperlo."

"Ho visto anche i tuoi genitori." Disse James ed Alex sospirò.

"Chiamo mia madre e vado a prenderli."

Arrivò poi uno della squadra medica, tutto trafelato "Supergirl non riesce a respirare! Ha una crisi."

Chi di dovere corse in infermeria, indossando guanti e mascherina e videro Kara che non riusciva a respirare.

Alex diede disposizioni ai medici su cosa darle e la bionda si calmò, con la rossa che prese la difficile decisione di metterla in coma farmacologico.

"Aspetta!" Disse Lena.

"Non dobbiamo perdere tempo..."

"Lo so, ma aspetta..." Insistette la mora, avvicinandosi e Kara la seguì, con lo sguardo "Ti salverò, Kara. Non morire, capito? Devi resistere. Devi... Sto cercando una cura, assieme a Winn e... E poi voglio avere altri cuccioli, con te! Quindi tieni duro."

Kara riuscì, debolmente, a posare la mano su quella dell'Omega "Dobbiamo indurti il coma farmacologico... Così non soffrirai."

"Guarda il vetro." Disse J'onn.

Kara, pian piano, voltò il capo verso le vetrate e gli occhi le si riempirono di lacrime nel vedere Clark coi suoi cuccioli in braccio. Ora poteva addormentarsi in tutta tranquillità.

Lena, nonostante le lacrime, tornò al laboratorio non appena gli occhi del suo amore si chiusero.

Nulla l'avrebbe distratta dal suo obiettivo.

"Noi come possiamo aiutare?"

"Vuoi due riposate." Rispose J'onn, indicando Lonny e Imra "Voialtri tenetevi pronti ad ogni emergenza!"

"Ricevuto." Rispose Maggie.

"James, dì a Nia di tenersi pronta. Servirà l'aiuto di tutti!"

"Io posso restare." Disse Clark "Lois mi farà avere una settimana di malattia. Non voglio abbandonare mia cugina!"

J'onn annuì "Molto bene! Facciamo del nostro meglio, come sempre. Rendiamo Kara fiera di noi."

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Capitolo 39
*** Like her. ***


Erano passati tre giorni da quando Lena si era rinchiusa nel laboratorio del DEO per cercare una cura per Kara.

Non era più andata al lavoro, lasciando a Winn il compito di monitorare i vari campioni quando aveva una videoconferenza che non poteva rinviare.

E fu proprio Winn ad accorgersi di quanto stava accadendo, non appena arrivò al DEO e si apprestò a svegliare la ragazza "Lena! Lena guarda!"

La mora aprì gli occhi e si stiracchiò un poco "Dimmi, Winn."

"Questo non era ancora successo! È una reazione."

Lena si avvicinò subito alle fiale coi vari campioni e sorrise, con gli occhi lucidi "Si... Si! Chiama Alex."

Il ragazzo, felicissimo, annuì e prese il cellulare "Abbiamo novità!"

Alex arrivò di corsa, in meno di cinque minuti, assieme a J'onn "Dimmi, Lena... Che novità ci sono?"

La mora Omega le mostrò la fiala nella quale era in corso la reazione chimica "Guarda."

"È... È quello che penso?"

"Si!" Disse Lena "Posso lavorare sull'antidoto."

La rossa abbracciò Lena "Grazie... Grazie!"

"Aspetta a ringraziarmi... È ancora presto."

"Lo so, ma ora la speranza è più forte!" Ammise Alex "Ora vado a dirlo a Clark ed ai miei genitori."

Lena annuì "Come stanno i miei cuccioli?"

"I miei genitori, Lonny ed Anne si stanno prendendo cura di loro!"

Nuovamente la mora annuì ed Alex se ne andò, affinché Lena potesse lavorare in pace "Winn, chiedi a J'onn di portarci il sangue dell'alieno A. Da quello troveremo l'antidoto per salvare Kara!"

Winn obbedì, mentre Lena chiuse gli occhi, lasciando che il suo pensiero andasse a Kara, come sempre.

Nel mentre, Clark e Lonny andarono ad affrontare un alieno che aveva attaccato le riserve idriche della città.

Invece i Danvers erano a casa di Kara, Lena e Lonny a badare ai vari cuccioli, visto che Lena aveva dato ad Anne un posto di lavoro alla L-Corp.

"Era Alex?" Chiese Jeremiah, che stava facendo giocare i due maschietti di Lonny "Ci sono novità?"

"Si!" Rispose Eliza "Lena sta iniziando a lavorare ad un antidoto. C'è stata una reazione chimica!"

L'uomo sorrise, felice per la notizia ricevuta "Presto Kara starà bene. Ne sono sicuro!"

Eliza si trovò d'accordo con il marito, poi andò a guardare i due neonati, che si erano svegliati e stavano piangendo.

Li lavò e cambiò, notando, tra tutte le dolci interazioni, quanto quei due piccoli somigliassero a Kara.

I sorrisi, gli occhietti vispi, la gioia e la vivacità erano esattamente quelli della sua piccola.

Istintivamente li fece giocare, come faceva con Kara, ed i cuccioli ne furono ben felici "Gli amori della nonna... Avete preso davvero tanto dalla mia Kara. E prenderete tanto da Lena..."

"Amore... Tutto bene?"

"Si. I piccoli di Lonny ed Anne?"

"Anne è tornata per la pausa pranzo e sono con lei."

Eliza annuì col capo "Amano giocare... Hanno quella gioia, quel brio che appartiene a Kara da sempre."

L'uomo sorrise "L'ho notato. Sono i degni figli della loro madre!"

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Capitolo 40
*** She knows. ***


Dopo altri due giorni di test e analisi varie, Lena mandò Winn a chiamare Alex, i suoi genitori e gli altri.

"È... Quello che penso?" Chiese J'onn.

"Si... Ho l'antidoto!" Disse Lena "Il veleno nel corpo di Kara proveniva da un morso, quindi dalla, saliva. E nel sangue ci sono le tossine per debellarlo!"

"Ognuno di quei tre alieni aveva differente saliva e sangue, è stato un po' complicato, ma Lena ci è riuscita." Aggiunse Winn.

"Che aspettiamo? Andiamo a somministrarlo."

A seguito di Lena ed Alex, tutti andarono in infermeria, nella quale Kara era ancora in coma farmacologico.

La mora prese un respiro profondo e lo iniettò direttamente in vena alla Kryptoniana "In quanto farà effetto?"

"Non lo so di preciso, Clark. Dipende dal suo organismo."

"Allora non ci resta che aspettare."

"Direttore!" Avanzò un soldato, arrivando di corsa "Un attacco, a pochi metri dalla base."

"Io, Mon-El ed Imra usciremo con una squadra, assieme a Brainy. Voi proteggete la base, ricordando che Kara è indisponibile." Disse J'onn, fissando il soldato "Agente Philmore, raduni subito le squadre 1 e 2!"

L'Agente si mise sull'attenti e andò subito ad eseguire l'ordine ricevuto.

Chi doveva uscire a difendere il perimetro andò, mentre qualcuno fece irruzione dal balcone "Cercatela e uccidetela!"

"Altolà!" Se ne uscì Lonny.

"State qui e non muovetevi." Rivolse Alex a Lena, Winn ed i suoi genitori, chiudendoli nella stanza in cui stava Kara.

La rossa andò, pronta a combattere, ma tre uomini e un alieno riuscirono ad entrare "Eccola!" Disse uno di loro, prendendo Lena per i capelli, mentre gli altri tenevano sotto tiro Winn, Eliza e Jeremiah.

"Lasciatemi! Lasciatemi andare."

"Mister Spheer ti manda i suoi saluti, dolcezza!"

I quattro uscirono da dove erano entrati, portando con loro Lena ma, una volta in pieno deserto, non fecero molta strada.

"Lasciatela subito."

La mora Omega sgranò gli occhi, lucidi e pieni di emozioni "K-Kara..."

"Ammaziamola! È quella che ha corrotto la donna del padrone."

Ma Kara non era semplice, da uccidere e presto i quattro vennero messi KO, tutti gli altri fuggirono.

"Kara..." Disse J'onn, arrivando con Mon.

La bionda, però, si limitò a sorridere loro e andare invece da Lena, che si gettò subito tra le sue braccia "Kara... Stai bene..."

"Si, ed è tutto merito tuo!"

La mora si strinse a lei, in lacrime "Avevo così paura di perderti..."

"Non accadrà mai."

Le due ragazze si baciarono dolcemente ma, improvvisamente, Kara cadde "Cosa ti succede?"

"Sono molto stanca e... Ho una fame incredibile!"

Lena, J'onn e Mon sorrisero e quest'ultimo l'aiutò a mettersi in piedi, lasciando che Kara si appoggiasse a lui ed a Lena.

Ritornati al DEO, Kara riabbracciò tutti e ringraziò Clark, che l'aveva sostituita in caso di necessità e, finalmente, il ragazzo poteva tornare a casa da Lois e Jon.

"Vieni... Andiamo a casa." Disse Alex.

La rossa era in infermeria con Kara "Si. E... Quando saremo a casa, o meglio, domattina, dovrai aiutarmi a fare una cosa..."

Alex le prestò attenzione "Del tipo?"

"Organizzare una serata da urlo per Lena! Voglio dirle quanto l'amo e chiederle di sposarmi."

"Ok... Ma non le hai già fatto la proposta?"

"Non è mai abbastanza, Alex. Sento di doverglielo dire ogni giorno."

"Ma lei lo sa. E ti ama allo stesso modo in cui l'ami tu!"

"Mi aiuterai si o no?"

"Non serve... Secondo i miei calcoli, questa settimana entrerai nel periodo del calore. Quindi... Saranno tre giorni stupendi per entrambe!"

Kara sorrise appena.

Il suo ultimo e unico periodo del calore passato con Lena era quello in cui avevano concepito i loro cuccioli ed era stato stupendo.

Ciò che ne era seguito lo era un po' meno.

Ma ora la bionda sapeva che nulla avrebbe separato lei e Lena, tanto era l'amore che le univa.

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Capitolo 41
*** Loving each other. ***


Kara venne messa a riposo forzato e si prese una settimana di malattia dal lavoro, usando l'influenza come scusa.

Ma la bionda aveva altro, a cui pensare. Infatti sentiva un insano desiderio di avere Lena, spogliarla e farla sua. Un desiderio più forte del solito, che le fece capire che era entrata nel periodo del calore.

Aspettava Lena con impazienza e, non appena la mora varcò la soglia di casa, le andò incontro e la prese in braccio "Anch'io sono molto felice di vederti!" Disse la mora.

"Lena..." Sussurrò Kara, premendola tra il suo corpo e il muro.

L'Omega notò subito le iridi più scure della compagna, colme di desiderio e capì "Kara..."

La bionda si strappò la maglietta, mentre Lena toglieva ed appendeva il cappotto, poi la baciò con passione.

"Mia... Sempre e solo mia..."

"Solo e soltanto tua!" Ansimò Lena, mentre Kara le baciava il collo "Per fortuna Lonny, Anne, I loro cuccioli ed i nostri sono nella dependance..."

"Si..." Sussurrò Kara "Doccia?"

Lena annuì e la bionda la prese in braccio, salendo le scale alla velocità della luce ed entrando in bagno.

La mora aprì l'acqua e si concentrò poi su Kara, che vide ciò che voleva vedere. Anche Lena era entrata nel suo periodo, date le iridi più scure.

"Fammi tua."

Kara ringhiò e, quando furono senza veli, prese in braccio la mora e s'infilò sotto il caldo getto d'acqua.

Si baciarono con passione e, quando Kara la prese, Lena inarcò la schiena e gemette, piantando le unghie nelle spalle della bionda "Sei splendida..."

"Lo sei anche tu!"

Kara le baciò il collo ed il petto, mentre si muoveva in lei e, quando raggiunse l'apice del piacere, graffiò la schiena dell'Alpha, che ringhiò di piacere e soddisfazione.

La bionda uscì poi dalla mora, si mise in ginocchio e fece cenno a Lena di posare le gambe sulle sue spalle.

La mora obbedì e liberò gemiti di piacere e miagolii molto intensi, tanto le piaceva ciò che Kara le stava facendo.

Questo riportò alla mente il loro primo e unico periodo del calore, quello in cui avevano concepito i due cuccioli.

Le emozioni provate in quel momento non avevano pari e già sapeva che avrebbe voluto passare il suo periodo del calore solo e soltanto con Kara, per fare l'amore con lei e portare in grembo i suoi cuccioli.

Raggiunto nuovamente il culmine, Kara aiutò Lena a mettersi in piedi, sorreggendola "Ti amo tanto."

"Ti amo anch'io!" Ansimò la mora.

Kara la tenne stretta a sé e, tra un bacio e l'altro, si insaponarono e coccolarono, come solitamente facevano.

Solo dopo pochi minuti, Kara la prese in braccio per portarla nella loro stanza ed iniziare così il secondo round.

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Capitolo 42
*** Sweetness. ***


Kara e Lena passarono i tre giorni del calore a fare l'amore con tutti ciò che avevano dentro, facendo sentire l'una all'altra ciò che provavano.

"Ciao, meraviglia."

Lena sorrise "Ciao. Hai dormito bene?"

"Vicina a te dormo sempre bene... Tu?"

"Anch'io." Ribadì l'Omega, baciando il petto ed il collo di Kara, la quale le carezzava la schiena.

"Che ne dici di una bella doccia? Poi andiamo a vedere come stanno i nostri cuccioli... Mi mancano!"

"Si, approvo la tua idea. Anche a me mancano i nostri piccoli."

Kara uscì dal letto e prese in braccio la mora, dirigendosi verso il bagno.

Intanto, nella dependance, anche Lonny ed Anne si erano appena svegliate dopo aver passato una notte molto piacevole.

"Buongiorno amore."

"Buongiorno!" Sussurrò Anne, stiracchiandosi, sollevandosi poi col busto per dare un bacio alla compagna.

"Vado a controllare i cuccioli..."

"D'accordo, io faccio la doccia."

Lonny annuì, mise boxer e maglietta e poi si diresse nella cameretta vicina, trovando sveglia solo Leonie, che la fissava coi suoi occhietti vispi, tendendo felice le manine verso di lei.

"Ciao, amore! Vieni, così non disturbiamo i tuoi fratelli e tua sorella."

La castana Alpha uscì dalla cameretta ed entrò in quella accanto con la piccola in braccio, notando che i cuccioli di Kara e Lena dormivano ancora.

Lonny portò Leonie in cucina, la mise seduta sul divano e andò ai fornelli per preparare la colazione, pensando per prima alla piccola ed agli altri cuccioli, così prese dal frigo la bottiglia di latte.

"Ciao, piccolina!" Disse Anne, arrivando in accappatoio, baciando la bimba.

"Ho messo sul fuoco il pentolino col latte, vado a fare la doccia."

Anne annuì e baciò Lonny, che andò in bagno, mentre arrivavano Kara e Lena "Ciao!" Salutarono insieme le due amanti.

"Ciao!" Sorrise la castana "I vostri cuccioli dormono ancora."

"Vado a vederli..." Disse Lena.

"Piccolina!" Avanzò Kara, sedendosi vicina a Leonie, che subito si aggrappò alla sua felpa "Si si, vieni in braccio!"

La piccola Omega non se lo fece ripetere due volte e si sedette sulle gambe di Kara, poggiandosi a lei e la bionda le carezzò i morbidi capelli.

Il latte fu pronto ed Anne lo versò equamente in quattro tazze "I nostri cuccioli ed i tuoi sono svegli." Disse Lena, arrivando coi piccoli piangenti in braccio e prese posto vicina a Kara.

L'Alpha diede tanti bacetti ai suoi piccoli e fece loro le fusa, poi aiutò Lena a sbottonare e togliere la camicetta, affinché potesse allattare i due gemellini.

La bionda fissava quella dolce scena, sperando di aumentare presto il numero dei suoi piccoli.

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Capitolo 43
*** Worry. ***


Lena andò poi al lavoro assieme ad Anne, mentre Kara e Lonny avevano il giorno libero, visto che alla CatCo vi era una riunione tra Cat e tutti gli esponenti dirigenziali appena sotto di lei, in gerarchia.

"Una giornata intera da passare coi nostri cuccioli..."

"Sarà stupendo!" Sorrise Kara.

"Io vorrei portare loro al DEO e iniziare gli allenamenti..."

"Si, ottima idea! Io resto a casa, mi prenderò cura di loro." Disse la bionda, facendo le fusa ai suoi cuccioli che, sul divano, la fissavano coi loro occhioni vispi, succhiando il rispettivo cicciotto "Ci divertiremo tanto."

Lonny sorrise "Chiamo Alex... Non voglio andare al DEO in volo, potrebbero sentirsi male e non me lo perdonerei mai!"

Kara annuì, dando ragione alla castana, che mandò un messaggio alla rossa e, qualche minuto dopo, il telefono di Lonny squillò e costei rispose.

"Tutto bene?"

"Si... Era Maggie. Dice che Alex non si sente molto bene."

La bionda prese subito il suo cellulare e chiamò la sorella "Alex! Cosa c'è? Ti senti male? Capisco... Allora vai dal medico... Vuoi che venga con te? Sono libera, sono a casa coi cuccioli... Va bene! Chiamo Sam. A dopo!"

Allora Kara scrisse a Sam, sperando che potesse liberarsi, visto che lavorava per Lena, in tandem con Anne.

Sam non poteva liberarsi, ma Lucy aveva il giorno libero e sarebbe andata lei a prendere Alex e poi Kara.

Invece Lonny sarebbe andata al DEO con Winn, contattato con un messaggio, così la castana andò di sopra coi suoi cuccioli, per prepararli.

Winn arrivò pochi minuti dopo e Kara gli aprì "Ciao!" Sorrise il giovane.

"Ciao! Prego, entra."

Il ragazzo entrò e si avvicinò ai piccoli "Come dono belli... Somigliano molto a te e Lena."

"Grazie." Sorrise Kara.

"Quando ti ho conosciuta non avrei mai pensato che saresti diventata madre... E sono felice che Lena sia la tua compagna. Siete perfette l'una per l'altra, vi compensate."

La bionda lo abbracciò e lui fece altrettanto, poi scese Lonny coi cuccioli "Ciao, Winn." Salutò la castana.

"Ciao!" Rispose lui, sorridendo poi ai piccoli "Datemi il cinque."

I piccoli, sorridenti, diedero il cinque a Winn "Noi andiamo... Fammi poi sapere come sta Alex."

"Certo, grazie."

Andati loro, arrivò Lucy "Eccoti! Buongiorno."

"Ciao. Vieni, entra pure..."

La bruna andò ad accarezzare i cuccioli, mentre Kara uscì per mettere i seggiolini in auto "Alex non era ancora pronta." Disse Lucy, quando la bionda ritornò in casa.

"Va bene... Spero non abbia nulla di grave. Non si ammala quasi mai."

Le due ragazze presero un cucciolo a testa e Kara chiuse tutto a chiave, sistemarono i piccoli nrl rispettivo seggiolino e poi, una volta in auto, la bruna mise in moto e partì verso la casa di Alex.

La rossa le stava aspettando fuori e Kara scese subito dal mezzo, abbracciando la sorella "Ehi..."

"Sei pallida..."

"Si... Non mi sono sentita bene..."

"Adesso andiamo dal dottore!" Disse la bionda, aprendo la portiera posteriore per la sorella.

E poi via, dirette allo studio del medico della rossa.

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Capitolo 44
*** Sisters' love. ***


Lo studio medico non era molto lontano e, una volta lì, le due sorelle scesero dall'auto, mentre Lucy sarebbe rimasta su coi cuccioli.

Per fortuna dal medico non c'era nessuno e, appena l'uomo aprì la porta che separava la zona comune dalla sua, s'avvicinò alle due "Buongiorno!"

"Buongiorno." Rispose Alex, pallida.

"Venga, Alex... Entri e si sieda sul lettino, è molto pallida."

La rossa obbedì e l'uomo la visitò con cura "Sta bene?" Chiese Kara.

"Si... Deve solo stare a riposo, ma le prescrivo le analisi di sangue ed urine. E, se è ciò che penso, dovrà andare dalla ginecologa..."

Le due sorelle sgranarono gli occhi "Vuol... Vuol dire che..."

"Si, credo sia in dolce attesa... Le analisi e la visita ginecologica lo confermeranno." Disse, sorridendo.

Alex prese la prescrizione, ringraziò e se ne andò con Kara.

Fuori dallo studio, la bionda l'abbracciò "Sarò zia... Sono troppo felice! Tu non lo sei?" Chiese, con grande entusiasmo.

"Certo che sono felice! Spero lo sarà anche Maggie."

"Lo sarà senz'altro. Vedo quanto le piace stare coi miei piccoli e con quelli di Lonny... Non può non essere felice di avere figli suoi!"

"Speriamo tu abbia ragione."

"In caso si rifiutasse, ti aiuterò io!" Avanzò decisa Kara, guardandola negli occhi, seria "Mi hai aiutata così tanto, negli anni, che fare questo sarebbe il minimo! Io ci sono, per te, come tu ci sei sempre stata per me!"

La rossa Omega era commossa e strinse forte a sé Kara "Grazie... Significa molto, per me!"

"Noi siamo una grande famiglia. Non saresti mai sola!"

Alex annuì ed insieme tornarono alla macchina, ma furono piuttosto vaghe con Lucy, perché Alex voleva essere sicura, prima di dirlo a tutti i suoi cari.

La mora accompagnò Alex a casa sua e poi Kara ed i cuccioli, con la bionda che li lavò e cambiò, mise il latte a riscaldare e lo versò poi nei due biberon.

A turno, i due piccoli succhiarono avidamente, segno che avevano fame, poi prese prima il maschietto per fargli fare il ruttino, dopo la piccolina.

Poi la bionda si addormentò, coi figlioletti stretti a sé con fare protettivo.

Verso mezzogiorno, a sorpresa, tornò Lena "Amore, sono..." Iniziò ma, quando vide la tenera scena, istintivamente sorrise.

S'avvicinò al divano e diede un bacio sulla fronte ai due cuccioli, uno sulle labbra a Kara, che si svegliò "Lena? Ma... Che ore sono?"

"È quasi mezzogiorno... Mentre tornavo a casa con Frank, ho ordinato un po' di pizza e qualche bibita."

Kara adagiò piano i piccoli, ancora addormentati e si alzò, per abbracciare e baciare Lena, che accettò le tenere effusioni "Ti amo."

"Anch'io ti amo!"

Si scambiarono altri dolci bacetti "Oggi devi ritornare?"

"No... Oggi ci sono le esercitazioni antincendio per tutti i dipendenti."

"Capisco... Mi fa piacere!"

"Sam mi ha detto di Alex... Come sta?"

Kara sospirò "Non dirlo a nessuno, ok? Prima Alex vuole esserne certa..."

"Va bene, come vuoi."

"Forse è incinta." Sorrise la bionda e Lena con lei.

"Sarebbe bellissimo! Lei adora i bambini."

"Si... Ma teme per Maggie..."

"Perché mai?"

"Non è certa che lei possa volerlo..." Spiegò l'Alpha "Ma io le ho detto che, se Maggie dovesse rifiutare, l'aiuterò io! Le ho detto che avrà sempre me, ho detto che ci sarò per lei come c'è sempre stata per me."

Lena le carezzò il viso "È stato dolcissimo, da parte tua! Hai fatto bene."

"Grazie, amore."

Si scambiarono un altro bacio, poi la loro attenzione fu tutta per il suono del campanello, che svegliò i piccoli "È il fattorino."

Kara prese il portafoglio e andò ad aprire, salutò il ragazzo, prese pizze e sacchetto con le bibite, poi lo pagò.

Chiuse e sistemò tutto in tavola, pronta a pranzare col suo amore.

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Capitolo 45
*** Felice. ***


A casa sua, Alex attese l'arrivo di Maggie, visto che costei era al lavoro e sarebbe tornata alle due.

La mora Alpha arrivò puntuale "Eccomi a casa!"

Alex uscì dalla cucina, nella quale era andata a prendere le sue vitamine "Ciao, bentornata!" Sorrise, andandole incontro.

"Com'è andata dal medico? Tutto bene?"

"Si si... Devo fare le analisi e andare dalla ginecologa..."

La rossa aveva deciso di andare dritta al sodo, senza troppi giri di parole "Dalla... Dalla ginecologa?"

"Si, esatto..." Rispose Alex, tesissima.

Maggie le si avvicinò "Tu... Tu sei..."

"Le analisi e la visita servono a confermarlo, ma il medico ne è sicuro!" Disse la rossa e Maggie l'abbracciò, d'istinto.

"Oddio, non ci credo... Non ci credo!"

Alex si strinse alla compagna "Sei felice?"

"Assolutamente si!" Sorrise, baciando la rossa "Perché non dovrei?"

L'Omega si limitò a scuotere il capo e baciò la compagna, intenzionata ad accompagnarla alle visite l'indomani.

Maggie andò a preparare un bagno per entrambe e la rossa scrisse ai genitori ed agli amici più cari, poi chiamò Kara.

"Alex!" Disse la bionda, rispondendo "Tutto bene?"

"Si! L'ho detto a Maggie ed è felice."

"Fantastico! Sono felice per voi. Viene con te a fare le visite?"

"Si si, è davvero presa e si è subito offerta di accompagnarmi."

"Ok... Adesso ti saluto, il mio bagno è pronto."

"Anche il mio!" Sorrise Alex "A domani. Ciao!"

A casa loro, Kara ripose il telefono sul mobile del bagno e venne raggiunta da Lena "Era Alex?"

"Si. Tutto bene, Maggie è felicissima!"

"Mi fa piacere!"

Kara le posò le mani sui fianchi, baciandole il collo "I cuccioli dormono?"

"Si, sono nella loro cameretta."

"Il bagno è pronto..."

"Tra un'oretta Anne ritorna..."

"Useremo al meglio tutto il tempo a nostra disposizione! Che ne dici?" Chiese, in tono sensuale.

Lena, per tutta risposta, le saltò in braccio "Dico che sono d'accordo con te!"

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Capitolo 46
*** Svenire... Di gioia. ***


Il giorno dopo, alle dieci precise, Maggie ed Alex erano allo studio della ginecologa, la dottoressa Brewer e la mora era in trepidante attesa.

Finalmente arrivò il loro turno e la dottoressa fece accomodare Alex sul lettino, ma notò l'espressione di Maggie "Si sente bene?"

"Si! Io sono felicissima."

"Bene! Mi raccomando, non svenga."

"Di solito non si sviene in sala parto?" Chiese Alex, mentre la donna iniziava l'ecografia, dopo aver messo il gel sul ventre della rossa.

"Si, ma ho visto Alpha svenire anche durante l'ecografia!"

"Non crollare, Maggie."

La mora le fece l'occhiolino, poi la dottoressa indicò lo schermo "Ecco! Vedete qui? Questo puntino è il vostro bambino."

"Maschio o femmina?" Chiese Alex.

"Femmina!" Rispose la donna.

"Una bambina... Io..." Disse Maggie, prima di svenire.

Alex, incredula, si mise seduta "Ma... Sei svenuta per la troppa gioia??"

"Lo dicevo io." Aggiunse la dottoressa.

La rossa si ripulì dal gel, poi prese il cellulare per chiamare Lara, che rispose quasi subito "Ciao Kara, sono io..."

"Alex! Com'è andata la visita?"

"Benone! Io e Maggie avremo una bambina."

"Grandioso!" Sorrise la bionda, dall'altra parte del telefono "Stasera pizza a casa nostra, dobbiamo festeggiare."

"Va bene! Ma ho un favore da chiederti..."

"Certo, ogni cosa."

"Maggie è svenuta... Potresti venire qui, allo studio della dottoressa Brewer?" Chiese la rossa.

"Che?? Veramente?"

"Già... Anch'io stento a crederci."

"Parto a piedi... Ci metterò dieci minuti."

"Ti aspetto." Disse la rossa, ringraziando e salutando.

Kara fu puntuale e, al suo arrivo, Maggie si era appena ripresa ed era con Alex in sala d'aspetto "Porca miseria, che brutta figura!"

"Ma no, dai... Capita..."

"Vi accompagno io, a casa, poi torno a piedi." Offrì Kara.

"Ok... Lena?"

"Lena è al lavoro, con Anne. Lonny è a casa coi cuccioli!"

Maggie annuì ed accettò l'aiuto di Kara, raggiunsero l'auto della mora e, quando furono a bordo, la bionda guidò in direzione di casa loro.

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Capitolo 47
*** Celebration. ***


La giornata passò tranquilla, anche se Kara, ovviamente nei panni di Supergirl e gli altri avevano dovuto affrontare tre alieni che volevano sabotare la centrale elettrica.

Di sera, Lena ed Anne tornarono a casa, trovando tutti gli amici, invitati per la pizzata in onore di Alex, Maggie e, soprattutto, della loro futura bambina.

Le due ragazze, dopo aver salutato gli amici, occuparono i due bagni per una doccia veloce e solo dopo baciarono la rispettiva compagna e cuccioli.

Quelli di Lonny erano in trepidante attesa per la pizza, invece quelli di Kara e Lena erano con la bionda e Maggie, le quali stavano dando loro i biberon.

"Accidenti, saranno per metà Kryptoniani ma mangiano quanto te!"

"Ehi!" Se ne uscì la bionda.

"Scusa, ma è vero."

Kara finse di mettere il broncio, poi tornò a dedicarsi alla sua Kayla, facendole le fusa e prestò attenzione anche a Leander.

"I miei amori!" Disse Alex.

"Sono uno splendore." Aggiunse Sam che, di lì ad un paio fi settimane, avrebbe dovuto partorire la prima erede sua e di Lucy, una femminuccia.

Pochi minuti ed il campanello suonò "Vado io." Offrì Kara, passando il piccolo ad un Mon-El preso alla sprovvista.

"Occhio, non farlo cadere!" Disse Kelly, avvicinandosi.

"Io... Ci provo..."

La bionda, aiutata da James, prese le otto scatole di pizza ed i tre sacchetti di bibite, passandoli all'amico e pagò il fattorino.

James, Imra ed Alex sostemarono le pizze in tavola, assieme a bibite e bicchieri, mentre i piccoli di Anne e Lonny si misero educatamente dietro a Nia, in attesa della prima fetta di pizza Margherita.

"Ecco qui." Disse la castana, mettendo una fetta in ciascun piattino.

"Vi piace la pizza?" Chiese Lucy ed i quattro fratelli le sorrisero.

"Non è che a loro piace la pizza... Ne sono letteralmente innamorati!"

"Proprio come me." Avanzò Lonny, sedendosi accanto ai suoi cuccioli sul tappeto, raggiunti poi da Anne.

"Io vorrei proporre un brindisi in onore della futura piccola di Alex e Maggie!" Disse J'onn e tutti alzarono i calici.

Ovviamente per Alex e Sam acqua e zero alcool.

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Capitolo 48
*** Varicella. ***


Il giorno dopo, le quattro ragazze vennero svegliate dal pianto di Daley e Lonny corse dal suo piccolo "Amore... Cosa c'è?"

Il bimbo continuava a piangere e la castana lo prese in braccio per cullarlo, ma il piccolo non smetteva.

"Tutto bene?" Chiese Lena, visto che Anne stava guardando gli altri cuccioli.

"Non so... Non smette di piangere."

La mora notò delle piccole macchioline sulle gambe del cucciolo "Ehm..."Iniziò, allontanandosi.

"Cosa c'è?"

"Ecco... Vedi le gambe? Credo abbia la varicella."

Lonny e Anne guardarono il piccolo "Accidenti... Io non l'ho fatta." Disse la castana Alpha.

"Io si." Avanzò Anne "Ci penso io..."

"Vai al Pronto Soccorso... Tu e gli altri cuccioli dovete fare il vaccino."

Le due annuirono ed anche i cuccioli di Kara e Lena, dormendo lì vicino, avrebbero dovuto farlo.

"Ho preparato il latte!" Disse Kara, avanzando.

"Ferma lì!" Se ne uscì Lena "Hai fatto la varicella?"

"Io non mi ammalo mai."

Lena roteò gli occhi innanzi all'ovvietà della cosa "Daley ha la varicella. Andiamo al Pronto Soccorso per il vaccino."

Kara diede un bacetto al bimbo, quindi lei rimase lì, mentre le altre fecero a turno una doccia veloce e si vestirono.

Anne lavò i suoi cuccioli, li vestì e scesero poi in cucina per la colazione, lasciando il bagno a Kara ed ai suoi piccoli, con la bionda che sorrise agli occhietti vispi dei cuccioli.

Pochi minuti e scese coi due piccoli in braccio, quindi Lena prese il piccolo per dargli il biberon e fargli fare il ruttino, mentre Kara avrebbe pensato alla bimba "Il mio amore..." Sussurrò la bionda.

Finita la colazione, le tre ragazze si prepararono per andare, coi sei cuccioli "Lo dici tu a J'onn?"

"Si, tranquilla." Rivolse Kara a Lonny "Se ti serve qualcosa, chiamami."

"Ok. E, per sicurezza, dovresti dirlo ad Alex e gli altri."

Kara annuì e, prima di uscire per andare alla CatCo, scrisse un messaggio alla sorella, inoltrandolo poi anche al resto degli amici.

Se non avevano fatto la varicella, era meglio vaccinarsi.

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Capitolo 49
*** Panico. ***


Lonny e Lena portarono i loro piccoli al Pronto Soccorso accompagnate da Maggie, che aveva fatto la varicella.

La mora Omega spinse il passeggino e Lonny teneva i suoi quattro per mano "Mi scusi!" Tentò Lena ed un'infermiera si fermò.

"Mi dica."

"Dobbiamo fare il vaccino per la varicella... Il suo piccolo ce l'ha e nessuno di noi l'ha fatta."

"Capisco, seguitemi!"

L'infermiera entrò in ascensore con le due ragazze ed i piccoli al seguito, scendendo al quinto piano, ove si trovava la Pediatria e chiamò un medico "Eccomi, mi hai chiamato?"

"Si, dottore. Il piccolo ha la varicella e deve fare il vaccino, così come tutti loro." Spiegò l'infermiera.

"Buongiorno, sono il dottor Peters. Venite."

Entrarono in una stanza ed il pediatra visitò Daley, confermando la varicella e spalmandogli una pomata poi, aiutato da un'infermiera, fece le iniezioni di vaccino a tutti "Ci sono effetti collaterali?"

"Potrebbe venirvi un po' di febbre, ma è tutto normale. Prendete una Tachipirina, se capita... Ai piccoli date lo sciroppo, voi una compressa intera." Disse, facendo anche alle due una prescrizione per la pomata da applicare sulle macchie per quindici giorni.

Le due ringraziarono e se ne andarono coi piccoli, tornando da Maggie" Vi riaccompagno a casa?"

"In farmacia... Dobbiamo prendere la pomata e la Tachipirina."

Maggie annuì e le accompagnò alla vicina farmacia e fu Lonny ad entrare per prendere il necessario e, quando tornò in auto, la mora Alpha le portò a casa "Ti fermi a pranzo?"

"Va bene, grazie!"

Maggie aiutò allora Lonny in cucina, mentre Lena entrò in bagno con i suoi cuccioli e quelli della castana "Riuscite a lavarvi le manine da soli?"

I quattro annuirono e Lena aprì loro l'acqua, lasciandoli fare, poi entrò in bagno Kara "Amore!"

"E tu cosa fai a casa?"

"Voglio passare con voi la pausa pranzo..."

Lena sorrise e la baciò, notando che la bionda continuava a grattarsi "Fammi un po' vedere..." Disse Lena e vide un paio di macchiette sul collo della sua amata "Questa è varicella!"

Kara sgranò gli occhi "Che??? Oddio devo chiamare Alex!"

Corse di sotto e prese il telefono "Dimmi, Kara..."

"Alex, Lena mi ha detto che ho la varicella!"

La rossa, al DEO, non credette alle sue orecchie "Come?? Vengo subito lì a darti un'occhiata, tanto io l'ho fatta."

La bionda annuì e si sedette sul divano, picchiettando il piede per terra "Dai, non essere nervosa... Non è grave!"

"Io non dovrei mai ammalarmi, Lena!"

"In effetti... Sei anche pallida..."

Lonny la fissava "L'altro giorno abbiamo affrontato quell'alieno e ti ha sputato qualcosa addosso..."

"Oddio... E se mi avesse fatto qualcosa?"

"Aspettiamo l'arrivo di Alex. Tu non agitarti!"

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Capitolo 50
*** Combattere. ***


Alex, una volta arrivata a casa di Kara, Lena, Lonny ed Anne, trovò la sorella seduta sul divano "Kara... Mio Dio, sei pallida..."

"Mi sento male, Alex... Ho la nausea..."

La rossa aveva con sé il necessario per farle un prelievo di sangue "Vedremo subito se hai qualcosa."

Kara annuì e Lena le teneva la mano "N-Non toccarmi... Se ho qualcosa, non voglio che tu venga contagiata."

"Correrò il rischio. Io ti amo e voglio starti accanto!"

La bionda le sorrise dolcemente, mentre Alex, fatto il prelievo, mise le due provette al sicuro nel kit "Vado subito al DEO ad analizzare i campioni e, se servisse, l'alieno è sotto custodia."

"Andiamo tutti." Disse Lonny.

"Resto io, coi cuccioli." Offrì Anne e proprio Lonny la baciò.

"I miei genitori sono ancora a casa mia... Chiedo a mio padre di venire qui e mando James a prendere mia madre!"

Alex uscì col telefono in mano, mentre Kara iniziò a sudare "R-Rao, non riesco... N-Non riesco..."

"Alex!!" Chiamò subito Lonny "Alex!"

La rossa entrò in casa "Cosa succede?"

"Non riesce a respirare!"

"Kara! Kara, amore mio, non mollare! Non mollare, ti prego." Sussurrò, in lacrime, stringendo la mano destra della bionda nelle proprie.

Alex corse in auto a prendere la bombola dell'ossigeno con la mascherina "Non pensavo mi sarebbe servita... Coraggio, Kara!"

La bionda faticava a respirare e Lonny la prese in braccio, così da poterla caricare sul SUV della rossa, che l'avrebbe portata di corsa al DEO assieme a Lena "Fatemi sapere." Disse solo Anne, dopo aver abbracciato la mora.

Lonny chiamò Winn, visto che Alex aveva fatto solo in tempo ad avvisare i genitori poi, dopo aver baciato Anne ed i cuccioli, se ne andò a sua volta in volo, sapendo che serviva l'aiuto di tutti.

Al DEO, trovarono la squadra medica già pronta ed Eliza, che era stata portata lì da J'onn in volo "Kara... Tesoro..."

"Sta male, mamma... Lei..."

Alex non riusciva proprio ad essere forte, in quel momento e lasciò che la madre la stringesse a sé "La salveremo, vedrai! Mettiamoci tutti al lavoro."

La rossa si asciugò le lacrime e si avvicinò a Lena, rimasta accanto al lettino sul quale era stata adagiata Kara "A-Alex..."

"Dimmi... Sono qui!"

"C-Chiameresti u-un prete?"

"Non ti serve nessuna benedizione... O altro..."

"N-No..." Disse a fatica l'Alpha "S-Sento le forze venire sempre meno e... E non voglio passare un solo istante s-senza essere sposata con Lena..."

La mora avvicinò il viso al suo "Accetto di sposarti solo se continuerai a lottare, senza arrenderti!"

Kara sorrise appena, debolmente "S-Se è la sola condizione... Accetto..."

"Ricordalo bene, perché non voglio restare vedova! Non voglio perdere l'amore della mia vita."

"T-Te lo prometto."

Lena si avvicinò ulteriormente e posó le labbra su quelle di Kara "Allora si... Si, voglio sposarti, Kara Danvers. Anzi, Kara Zor-El."

Kara sorrise e, tenendo la mano di Lena stretta nella propria, chiuse gli occhi, tanto era stanca, sperando di risparmiare le forze.

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Capitolo 51
*** Solution. ***


Non fu semplice ma, dopo diversi minuti, non solo erano arrivati Clark e Lois, avvisati da Brainy, ma Winn era andato a cercare un prete e lo aveva portato lì, ovviamente dopo averlo bendato.

Kara stava sempre peggio e, al celebrante, venne data una tuta integrale, per evitare il contagio.

L'uomo iniziò poi la cerimonia e Kara, a sorpresa, al momento dello scambio degli anelli, indicò la sua giacca "I-Io... Io... Ti sposo..."

Non con poca fatica, riuscì a mettere l'anello al dito di Lena "Kara..."

"H-Ho solo questo... Proceda..."

"No, padre, aspetti." Disse la mora, togliendo uno dei suoi anelli.

"Prego, figliola."

"Con questo anello io ti sposo." Sussurró Lena, mettendolo all'anulare della sua Alpha, che le mostrò un sorriso stanco, quasi spento.

"Col potere conferitomi, vi dichiaro moglie e moglie. Potete baciarvi."

Lena si sporse verso Kara e la baciò dolcemente, ricambiata a fatica, poi ognuno ringraziò il prete, che sarebbe stato riaccompagnato alla sua chiesa da Winn "Adesso mettiamoci al lavoro! Dobbiamo salvarla."

"Io... Consiglio di metterla in coma farmacologico." Propose Eliza "Così non si affaticherà e noi avremo tempo."

Lena fissò Kara "Ti amo. Ti amo tanto... Prometto che ti salverò."

"Si... Ti amo tantissimo e... Mi fido..."

La mora si specchió un'ultima volta in quei bellissimi occhi azzurri, prima che Kara li chiudesse, a causa dell'iniezione fatta da Alex.

"Venite a vedere!" Disse Brainy.

Andarono tutti in laboratorio e notarono, guardando sullo schermo che proiettava per ingrandimento ciò che stava sul vetrino del microscopio, che le cellule del DNA alieno sembravano divorare quelle di Kara.

"Oddio... So cos'è!"

Tutti fissarono Imra "L'abbiamo visto nel futuro! Mon, Brainy, non ricordate?"

I due ci pensarono, poi Brainy avanzó "Ma certo! È una malattia che divora le cellule di chi la contrae..."

"Come si debella?"

"Creandone di nuove e forti!"

"Solo che... Kara è un'Alpha Kryptoniana..." Disse Eliza.

"Basta che Clark doni il suo sangue, perché serve di un parente prossimo..." Spiegò Brainy "Sarai costantemente rifocillato perché ne servirà molto."

"Tutto, pur di salvare Kara!" Ammise Superman.

"E... Serve del sangue del gruppo Alpha 0."

"Io non ho quel gruppo sanguigno..."

"Contatteremo chiunque conosciamo, anche se non di questa Terra!" Esortó J'onn, con ferma autorità.

"Presto, abbiamo solo quindici ore prima che scadano le ventiquattro ore o per lei sarà tardi."

"Noi cosa possiamo fare?" Chiese Lonny.

"Proteggete la città, proprio come avrebbe fatto lei."

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Capitolo 52
*** Helps. ***


Lena era costantemente accanto a Kara e, dopo aver fronteggiato tre rapinatori umani ed uno alieno, anche Lonny e gli altri rimasero fuori dall'infermeria.

"Dobbiamo fare qualcosa..."

"Non sappiamo cosa." Disse Lois "Ed è già passata un'ora..."

"Clark sta donando il sangue." Avanzó J'onn.

Arrivò poi Brainy, tutto trafelato "Venite, è arrivato qualcuno... Ehm... Per donare il sangue!"

Anche Lena venne messa al corrente della novità e lasciò un secondo Kara per vedere chi era arrivato per salvarle la vita.

All'ingresso del DEO vi erano nientemeno che Sara Lance, assieme Zari Tomaz e Ray Palmer, Caitlin Snow e Laurel Lance, o meglio, la sua doppelganger di Terra 2,ormai stabile residente su Terra 1 e membro del Team Arrow "Eccoci."

Uno degli Agenti era arrivato con Dinah Drake ed Ava Sharpe che, sentito nominare il DEO da Sara, vollero a tutti i costi vedere il poligono.

"Appena saputo siamo arrivate subito." Avanzó proprio Sara.

Alex, Eliza e Lena ringraziarono tutte e le portarono all'infermeria, così da mostrare loro le condizioni in cui versava Kara.

"La salveremo!" Ammise Ray "Voglio provare a indossare la tuta e rimpicciolirmi per entrare nel suo corpo e vedere cosa succede."

"Non farle del male." Disse subito Lena.

"È mia amica... Non ci penso nemmeno, a farle del male!"

Mise la tuta e volò verso il viso di Kara, entrando dalla narice destra e accese la videocamera sul casco, così da mostrare ciò che vedeva.

Nel corpo della giovane sembrava essere in corso un qualcosa di inspiegabile, così uscì in fretta, ma non prima di aver preso qualche campione da usare in laboratorio.

Uscito da Kara e ritornato a grandezza naturale, diede i campioni ad Eliza "Andiamo a donare il sangue."

"Così, appena Kara starà bene, verrete al nostro matrimonio, su Terrà 1!"

Tutte fissarono Laurel, che aveva abbracciato Dinah "Dopo ne parliamo... Ok non sarò la tua vera sorella, ma potevi dirmelo."

"Dai, andiamo in laboratorio!" Tentò Ava, mettendosi in mezzo.

J'onn le accompagnò alla medesima stanza in cui si trovava Clark e tutte, tranne Dinah ed Ava, che erano Omega, presero posto e la squadra medica si attivó subito per prepararle e fare loro il prelievo.

"Come intenderete procedere poi?" Chiese Caitlin.

"Analizzeremo subito i campioni presi da Ray e cercheremo di realizzare un antidoto per quel veleno.

"Aiuterò anch'io." Offrì Caitlin.

"Poi faremo a Kara una bella trasfusione."

"Adesso vado in laboratorio." Disse Eliza e Lena andò con lei.

"Grazie per il vostro aiuto..." Avanzó la mora "Se l'amore della mia vita sopravviverà, sarà merito vostro!"

Le ragazze sorrisero e poi Lena lasciò la stanza, assieme ad Eliza, decisa a mettersi al lavoro per salvare il suo amore.

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Capitolo 53
*** La soluzione. ***


In laboratorio, una volta avuto il sangue donato a disposizione, Lena, Elisa, Ray, Winn, Caitlin e Brainy si diedero subito da fare per trovare una cura per Kara.

Il tempo stringeva e, purtroppo, non riuscirono a trovare nulla.

Finché ad Eliza e Caitlin non venne la stessa idea.

"Proviamo col sangue degli alieni!" Disse Eliza.

"Come?" Chiese Winn.

"Glielo preleviamo ed iniettiamo a Kara."

"Ed il sangue di Clark e delle Alpha?"

"Lo iniettiamo subito dopo!" Spiegò Eliza "Perché se io e Caitlin abbiamo ragione, quegli alieni possiedono un agente mutogeno, nel sangue, che permette a loro stessi di sopravvivere al veleno che producono!"

Ray lasciò il laboratorio e comunicò la scoperta agli altri, con Alex e J'onn che andarono con Winn alle celle, così da prelevare il sangue dei tre alieni.

Ma, quando li videro arrivare, i tre ghignarono "Visto? Sono arrivati."

"Già... Vorranno il nostro sangue!"

"È inutile... La Kryptoniana morirà!"

"E il nostro sangue sarebbe inutile..."

Alex ne prese uno per il collo, prima che si allontanasse dalla gabbia "Se mia sorella muore, vi ammazzeró tutti. Chiaro?"

"Non vi conviene farla arrabbiare." Disse J'onn.

"Vi serve una mano?" Chiese Sara, arrivando con tutte le altre.

I tre alieni, quando videro Laurel, indietreggiarono, fino a finire contro il muro della rispettiva cella "No! Quella no... Fatela andare via!"

"Hanno paura di te." Sussurrò Dinah.

Laurel incroció le braccia "Si... Quando ritornai su Terra 2 mi diedero qualche problema e... Li sistemai a dovere!"

"Rivelateci come salvare Kara o vi lasciamo soli con lei!" Avanzó Alex.

"Dovete andare sul nostro pianeta e prendere l'esemplare bianco. Lui è il contenitore della cura al veleno che produciamo!"

"Ora fatela uscire!"

"Se avete mentito, torno e vi farò parecchio male!"

"Io ho un'idea migliore..." Disse Sara.

"E sarebbe?"

"Venite con noi!" Avanzó la bionda "Tanto credo che faranno i bravi, finché ci sarà lei." Disse, indicando Laurel.

Winn uscì per informare Brainy, visto che dovevano impostare il portale che stava nei sotterranei sulle coordinate del pianeta Zoonaid.

Fu J'onn a liberarli e mettere loro dei collari speciali, anche se i tre erano intenti ad osservare Laurel, di cui avevano molta paura.

"Muovetevi!" Ringhió il Marziano Verde, conducendoli lungo i corridoi.

"Si può sapere cosa gli hai fatto?" Chiese Ava.

"Dopo averli pestati ho casualmente fatto cadere la busta della spesa, dalla quale è caduta una testa d'aglio..."

"Hanno paura... Dell'aglio??" Domandò Ray.

"Sconvolgente, vero?"

"Ho un'idea..." Disse Sara "Devo chiamare Zari!"

La bionda si allontanò, mentre le altre andarono a prepararsi. Infatti tutte loro necessitavano di mettere il rispettivo costume.

Ormai a Kara non restava molto tempo.

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Capitolo 54
*** La cura. ***


Una volta aperto il portale per il pianeta Zoonaid, le nostre ragazze e Clark, assieme a Lonny, Lena, che aveva insistito per andare, ed i tre alieni, lo varcarono.

Poco prima, al DEO era arrivata Zari, che aveva dato a Sara quanto richiesto.

Sul pianeta, dall'atmosfera piuttosto cupa nonostante il sole, le ragazze vennero accerchiate "Identificatevi!"

"Veniamo dalla Terra... Cerchiamo la cura al veleno che questi tre hanno iniettato ad una nostra amica."

Gli alieni, tutti armati, parlottarono fra loro "Vi prego, non abbiamo molto tempo..." Disse Lena.

"Seguiteci."

Vennero condotte sino al palazzo, passando per campi secchi e morenti e furono condotte al cospetto dei sovrani.

"Voi... Perché volete la cura?"

"Una nostra amica è stata contagiata da questi tre, che hanno devastato la città... E le rimane poco tempo!"

I sovrani le fissarono "Portate via questi tre, metteteli in prigione!" Disse il Re e tre guardie obbedirono.

"Ci aiuterete?"

"No. Non avremo nulla, in cambio!"

"Vi prego!" Se ne uscì Lena, alzandosi "È la mia compagna, la madre dei miei figli... Aiutateci..."

"Ci dispiace, mia cara. Tornate a casa!"

"Vi posso aiutare coi campi... Vi serve un sistema di irrigazione!"

Il Re schioccó le dita e arrivò un altro alieno "Porta subito i progetti del sistema di irrigazione!"

Il tizio obbedí e tornò poco dopo "Eccoli, mio sovrano."

"Umana, mostragli come fare e avrai ciò che vuoi."

"È un ricatto!" Se ne uscì Laurel.

"Si, ma solo così salveremo Kara." Rispose Lonny.

L'alieno mostrò i progetti a Lena, che sorrise, dopo averli rapidamente guardati "Ecco... È questo il problema. Le pompe delle riserve idriche..."

"Perché sono il problema?"

"Sono troppo strette e l'acqua non arriva a tutti i campi!"

"Ha ragione?" Chiese il Re.

"Si, sire..."

"Idiota! Sarai subito licenziato."

Il tipo se ne andò, per mettersi al lavoro "È tutto fatto..." Disse Ava.

Il Re prese un contenitore e scese dal trono, raggiungendo il gruppetto e lo aprì "Questa è la cura. Grazie per l'aiuto!"

"Grazie... Grazie!"

Sara premette un bottone sull'orologio che le aveva dato Winn e si aprì un portale, subito valicato dalle eroine.

Tornate al DEO, Alex le raggiunse subito "Avete fatto presto... Ma ditemi che avete la cura! Kara è peggiorata."

"Ecco la fiala!" Disse Lonny, a cui Lena l'aveva lasciata, prima di correre da Kara per starle accanto.

Sperando che non fosse troppo tardi.

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Capitolo 55
*** Ending. ***


In infermeria, ove era stato trasfuso a Kara il sangue delle Alpha e di Clark, Alex le iniettó direttamente in vena l'intera fiala di antidoto, lasciandone solo pochissimo per permettere a Brainy, Winn ed Eliza di riprodurlo.

La rossa e Lena erano accanto a lei, in infermeria, in attesa che la cura facesse effetto.

"Che attesa snervante..."

"Sei sempre impaziente..."

Laurel guardò l'orologio "Avevo la prova dello smoking... Ma la rimando volentieri! Preferisco restare qui."

La bionda scrisse a Felicity e tornò a guardare nella stanza, dalla quale Alex uscì "Fatemelo sapere, se si sveglia... Vado a scrivere a mio padre."

"Aspetta... Guarda!" Disse Lois.

In infermeria, Kara mosse appena le dita della mano sinistra e mugugnó "Kara... Kara, mi senti?"

Lena si era alzata e la guardava, con apprensione e speranza, ma sulle sue labbra si dipinse un bel sorriso quando la bionda aprì gli occhi "S-Sete..." Disse, con la voce roca.

La mora prese il bicchiere con l'acqua e la cannuccia, portandola alle labbra dell'Alpha, che sorseggió piano.

"Ho avuto così tanta paura..."

"Mi... Dispiace..." Rispose la bionda "Loro?"

"Sono venute tutte per aiutarti!"

Alex e le ragazze entrarono nella stanza, assieme ad Elia, che abbracció la figlia "Tesoro..."

"Mamma..."

Anche Alex e le altre abbracciarono Kara e la bionda le ringraziò tutte per l'aiuto dato "Ti aspettiamo al nostro matrimonio!" Disse Laurel, con un piccolo sorriso, stringendo a sé Dinah.

"Certo... E... E vi aspettiamo al nostro..."

Le ragazze arrivate per aiutarla, più Clark e Lois, la salutarono e poi se ne andarono ed anche Eliza e Alex, lasciato un bacio alla bionda, lasciarono l'infermeria per farla riposare.

Ma l'Alpha non volle lasciar uscire Lena "Vuoi che rimanga?"

"Si..." Rispose Kara, mettendosi seduta a fatica "Voglio baciarti... Stare con te... Mi sei mancata tanto..."

"Anche tu!" Sorrise Lena, sporgendosi e baciando Kara.

"Vuoi ancora sposarmi... Vero?"

"Assolutamente si!" Ribadí l'Omega, baciando ancora la compagna.

Kara si riprese completamente e, dopo tre giorni, tornò a casa dai suoi cuccioli e, la Domenica di quella stessa settimana, andò con Lena, i cuccioli, Alex e tutti gli altri, su Terra 1, a Star City, per il matrimonio di Laurel e Dinah, ove la bionda fu una dei testimoni della stessa Laurel.

Dopo un paio di mesi, Laurel e Dinah, in dolce attesa, presenziarono al matrimonio di Kara e Lena, con Laurel che ricambió il favore facendo da testimone all'Alpha.

Ma la loro gioia aumentò sette mesi più tardi, quasi otto, quando Lena diede alla luce altri due gemelli, Luce e Kaith, con Kara che assistente al parto.

Mai come in quell'occasione, la bionda fu felice di essere viva.

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