1FraseFic Challenge

di titania76
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #dinastia ***
Capitolo 2: *** #essenza ***
Capitolo 3: *** #specchio ***
Capitolo 4: *** #gemelli ***
Capitolo 5: *** #rosso ***
Capitolo 6: *** #pensiero ***
Capitolo 7: *** #pericolo ***
Capitolo 8: *** #confusione ***
Capitolo 9: *** #ferita ***
Capitolo 10: *** #rimpianto ***
Capitolo 11: *** #maschera ***
Capitolo 12: *** #innocenza ***
Capitolo 13: *** #epistassi ***
Capitolo 14: *** #tassellomancante ***
Capitolo 15: *** #vestebianca ***
Capitolo 16: *** #infanzia ***
Capitolo 17: *** #dolore ***
Capitolo 18: *** #rimorso ***
Capitolo 19: *** #coraggio ***
Capitolo 20: *** #oroscopo ***
Capitolo 21: *** #mongolfiera ***
Capitolo 22: *** #frutta ***
Capitolo 23: *** #acqua ***
Capitolo 24: *** #fotosbiadita ***
Capitolo 25: *** #diavolo ***
Capitolo 26: *** #alcool ***
Capitolo 27: *** #ossigeno ***
Capitolo 28: *** #galassia ***
Capitolo 29: *** #interspazio ***



Capitolo 1
*** #dinastia ***





#dinastia

(108 parole)

Indossare l'armatura dei Gemelli era l'onore più grande a cui potesse aspirare, quell'oro prezioso era il retaggio di antichi eroi che prima di lui l'avevano vestita con onore e coraggio, e lui sarebbe stato un altro tassello di quella lunga discendenza che si sarebbe battuto per difendere gli uomini e la giustizia; ma quello stesso oro pesava più di quanto le sue giovani spalle potessero sopportare, grondante di sangue, di tradimenti e di morte; questo era il suo destino, questa la sua vera eredità e ciò che avrebbe lasciato a chi sarebbe venuto dopo di lui: il fardello di una vita sempre in bilico fra bene e male.



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Capitolo 2
*** #essenza ***





#essenza
(104 parole)

Nobile, fragrante, mistica, che stordiva i sensi con la sua dolcezza: questa era l'essenza di gelsomino, della quale era permeata la Terza Casa; un odore che trasudava da quelle pietre antiche come un velo di santità, che risvegliava in Saga un senso di nostalgia per la sua casa d'infanzia, un ricordo a tratti tenero e confortevole, che lo riportava fra le braccia di sua madre che amava quel profumo; ma al tempo stesso era atroce e doloroso, perché da quelle braccia era stato strappato a forza da un padre che non lo voleva: allontanato, venduto, per una manciata di Dracme e una vecchia automobile.




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Capitolo 3
*** #specchio ***





#specchio
(109 parole)

Lui gli avrebbe detto sempre la verità, impietoso e freddo, silenzioso; occhi verdi che si guardavano attraverso altri occhi verdi, che gli ricordavano chi non c'era più al suo fianco, che lui stesso aveva scacciato, imprigionato, disconosciuto, senza capire che in realtà ciò che aveva allontanato da sé era la sua anima, quella pura e devota, per lasciare il passo alla corruzione, a un'ambizione che in fin dei conti era sempre stata sua, alla voglia di potere, alla menzogna di un fine che voleva giustificare i mezzi con i quali voleva raggiungerlo, una solitudine che gli induriva il cuore e una pena che alla fine lo avrebbe condannato all'oblio.





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Capitolo 4
*** #gemelli ***





#gemelli

(82 parole)

Erano nati dallo stesse ventre, condiviso per quasi nove mesi, l'uno accanto all'altro, abbracciati, uniti, indivisibili, confortati nell'affetto reciproco; Kanon e Saga, due anime che si completavano, due cuori che battevano con un unico ritmo; una vita in due, che la mano di una dèa capricciosa aveva diviso, reso avversari, concorrenti e nemici, traditori l'uno dell'altro; fin quando non si fossero ritrovati, nella morte e nella luce della rivalsa, di nuovo uniti, fusi in un unico essere, più forti e consapevoli, splendenti.




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Capitolo 5
*** #rosso ***





#rosso
(110 parole)

Rosso era il sangue con il quale lavava le sue mani corrotte, il colore della sua ambizione, della sete che gli corrodeva la gola, era il vino che non riusciva a dissetarlo; rosso era il destino di morte che prometteva ai suoi nemici, era il velo che oscurava i suoi occhi malati di potere, il fuoco che gli bruciava le membra quando cercava di ribellarsi; rosso era il calore dell'amore che aveva dimenticato, la forza che lo aveva sostenuto, rossa era la luce del sole, al tramonto della sua vita e il colore della speranza che un giorno qualcuno sarebbe venuto da lui e avrebbe posto fine alle sue sofferenze.




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Capitolo 6
*** #pensiero ***





#pensiero
(110 parole)

Lo stress e i troppi pensieri dei giorni precedenti, lo avevano messo knockout proprio nel bel mezzo di una riunione, ma non si era voluto arrendere e aveva continuato, fin quando – con votazione per alzata di mano – non era stata decisa la sospensione; e ora, Saga si ritrovava seduto sul letto, con la scatola dell'aspirina scaduta da più di un anno buttata lì sul comodino e si teneva la testa fra le mani che gli pareva un martello pneumatico, rimpiangendo l'assenza di lei, che con le sue sapienti mani e la sua voce dolce sapeva alleviare quel dolore pulsante e sgombrargli la mente dalle cose di poca importanza.




note:
AU contesto generale


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Capitolo 7
*** #pericolo ***





#pericolo
(109 parole)

Stringeva il pugnale dalla parte della lama e faceva un male cane; era un modo per resistere, per tenerlo a bada: finché provava quel dolore, lui non si sarebbe mostrato e non avrebbe fatto danni; finché lui resisteva, l'altro avrebbe continuato a dormire e non avrebbe arrecato del male agli altri; finché lui riusciva a mantenersi lucido, l'altro sarebbe rimasto sopito, finché continuava... il sangue colava dalla sua mano, cadendo in grosse gocce sul pavimento a formare una pozza scura, poteva quasi specchiarsi in quel mare rosso e caldo, poteva sentire l'odore del tradimento, ma doveva resistere, perché presto lei sarebbe stata abbastanza grande da fermare il suo tormento.



note:
Ispirata all'immagine del post su fb

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Capitolo 8
*** #confusione ***





#confusione
(110 parole)

Le voci si accavallavano le une alle altre in un maremoto di grida, le sentiva attorno a sé, che si avvicinavano: voci dai toni preoccupati, irati, ansiosi, dolenti; nessuno che riguardava lui però, del resto perché avrebbero dovuto, lui era il nemico; se avesse potuto, anche lui avrebbe gridato, con tutta la forza che aveva, per unire la sua voce a quella di coloro che un tempo erano i suoi compagni e a quelli che – se le cose fossero andate diversamente – sarebbero potuti essere i suoi compagni, ma quella risata che usciva dalla sua gola lo sovrastava senza alcuna pietà e a lui non rimaneva altro che ascoltare.




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Capitolo 9
*** #ferita ***





#ferita
(100 parole)

L'ultimo ricordo che aveva di sé era lui prostrato ai piedi di una bambina, che lo guardava con amore e compassione, perché sapeva quanto aveva sofferto in quegli anni; ma a Saga non era bastato, doveva fare di più, doveva dimostrare di più, così com'era stata tutta la sua vita; il dolore al petto era ancora reale, benché ormai di dolore non ne avrebbe più dovuto provare, eppure, quando si passava la mano all'altezza del cuore, sotto i polpastrelli lisci poteva ancora sentire le increspature della pelle di quella ferita mortale che aveva offerto come pallida espiazione alla sua dèa.




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Capitolo 10
*** #rimpianto ***





#rimpianto
(104 parole)

Ognuno aveva i propri rimpianti e Saga non faceva eccezione; seduto sullo scranno d'oro della grande sala del Tredicesimo Tempio nel cuore della notte, quando tutto era immerso in un silenzio sacrale e le voci dei suoi fantasmi si facevano più forti, poteva guardarsi dentro e vedere come le sue scelte errate avessero cambiato la sua vita e quella di molti altri: la più importante – e quella che aveva dato inizio a una catena di eventi devastanti – era stata il rifiuto di una verità scomoda, che aveva portato a una spaccatura profonda, che aveva dato il via libera a qualcosa di indomabile.




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Capitolo 11
*** #maschera ***





#maschera

(109 parole)

“Non sai quanto mi piacerebbe averti nella mia collezione, faresti un gran figurone, saresti il pezzo forte”, gli aveva detto un giorno DeathMask, in un momento in cui si sentiva abbastanza spavaldo da parlargli con tanta familiarità, senza pensare alle possibili conseguenze; Saga si era fatto una risata, mentre lucidava con la manica della palandrana la maschera blu che di solito portava in pubblico; poi, l'aveva alzata di fronte a sé come per specchiarvisi: con quei suoi occhi cupi e spietati poteva vedere oltre la barriera impenetrabile che si era costruito per celare le sue vere emozioni e lo gratificava sapere che questo lo rendeva indecifrabile agli altri.




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Capitolo 12
*** #innocenza ***





#innocenza

(79 parole)

C'erano voluti tredici anni perché il nome di Aiolos fosse riabilitato, tredici anni perché la verità fosse svelata e lui di nuovo amato, tredici anni per scoprire la mano dietro a quella guerra insensata, e un attimo a odiare e poi a piangere anche per Saga, perché anche lui era stato una vittima, la prima vera vittima; ma quanto ci avrebbe messo il cuore di quegli impavidi combattenti a rimarginarsi dalla ferita profonda provocata dall'aver creduto a quell'accusa infamante?




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Capitolo 13
*** #epistassi ***





#epistassi

(102 parole)

Alla fine, Saga non ce l'aveva più fatta a trattenersi e il diretto sinistro era calato sul naso del fratello; e questi era caduto all'indietro, sul terreno duro della scogliera; vedeva Kanon che si teneva la mano sul viso, ma non poteva nascondere il sorriso di soddisfazione, mentre il sangue gli imbrattava la maglietta lacera e quella sua bocca maledetta, che non aveva smesso di sputare il suo veleno e che piano sentiva insinuarsi nella mente a corrodere la sua devozione: come poteva il suo stesso sangue, il suo stesso fratello, proporgli un atto così vile che lo avrebbe dannato per sempre?




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Capitolo 14
*** #tassellomancante ***





#tassellomancante
(100 parole)

Il Santuario era ai suoi piedi da diversi anni; eppure, Saga non era del tutto tranquillo, perché sentiva che c'era qualcosa che mancava in quel suo quadro perfetto; qualcosa, un tassello, che forse i più avrebbero definito insignificante, ma che gli avrebbe garantito il trionfo; era un dettaglio che egli aveva davanti agli occhi ogniqualvolta sfidava nella sua menzogna l'immagine della dèa: quella piccola statuetta dalle ali tarpate che un tempo trovava posto sulla mano di Athena e che all'improvviso era sparita, come se non fosse mai esistita, o forse era stata trafugata: dov'era finita la Nike portatrice di vittoria?




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Capitolo 15
*** #vestebianca ***





#vestebianca
(107 parole)

Aspetta in ginocchio l'arrivo di quella ragazzina, avvolta nella sua ampia veste bianca, che ferisce gli occhi per il suo candore; la testa bassa, lo sguardo a fissare le lastre di pietra dello spiazzo di fronte alla casa del Sagittario: quale ironia aver scelto proprio la Nona Casa per fare ammenda dei suoi peccati; eppure, la giovane Saori non si sente turbata, né risentita per un affronto che nella sua mente non trova spazio, lei sa che Saga è sinceramente affranto dai misfatti che sono stati compiuti, prova vergogna per non essere stato abbastanza forte da resistere, e combattere, e vincere quel male che cresceva in lui.




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Capitolo 16
*** #infanzia ***





#infanzia
(101 parole)

Una mano tesa, piccola e cicciottella, che lo chiamava, che voleva confortarlo, che voleva aiutarlo, condividere con lui le cose belle e quelle brutte; quella mano tesa, impacciata, sporca dei giochi innocenti, della frutta che rubava dalle ceste dei contadini, della torta che mangiava di nascosto, era sempre lì per lui: quando tutto nella vita era facile e quando tutto alla fine si era fatto difficile, senza mai giudicare, senza mai mostrare timore o repulsione per come era diventato negli anni, senza mai puntare il dito accusatore, ma sempre – fin dalla prima volta – pronta a proteggerlo da se stesso.




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Capitolo 17
*** #dolore ***





#dolore
(93 parole)

Lì, in piedi di fronte a lui e con la guardia alzata, li guardava negli occhi, uno per uno, quei pochi superstiti della sua follia, che avevano ormai scoperto il tradimento, occhi di giovani che avevano visto troppo, che avevano provato troppo, occhi piedi di rabbia, che volevano sbranarlo per il dolore che aveva causato; si beava di quel disprezzo e di quell'angoscia, lo rinvigoriva il sapere che volevano il suo sangue, era così che doveva andare, ma così non sarebbe stato, perché lui, nonostante tutto, era destinato a comandare su di loro.




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Capitolo 18
*** #rimorso ***





#rimorso
(100 parole)

Tenere di nuovo il pugnale fra le mani gli provocava un sentimento di terrore, una sensazione di svuotamento, come se il ricordo di ogni sua azione passata tornasse più vivido che mai e gli strappasse una parte di sé, divorandolo come una belva affamata; non capiva perché lei, proprio ora, ferma ai piedi della grande statua, con lo sguardo luminoso e un sorriso che faceva male, gli stesse facendo tutto questo; non capiva perché lo stesse pregando di adempiere al suo dovere e terminare ciò che aveva iniziato tanto tempo prima: «Perché, mia signora, mi chiedete questo, proprio ora che mai potrei alzare le mani su di voi?»




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Capitolo 19
*** #coraggio ***





#coraggio
(103 parole)

Il pugno nel suo petto era stato l'ultimo atto compiuto in nome di Athena, per mondare la sua vita dalle colpe perpretate negli anni bui del Santuario, per dichiarare la sua fedeltà alla dèa e ripagare con il proprio sangue quello versato inutilmente; un atto di coraggio, omaggiato con le lacrime da quei compagni feriti e traditi, che avevano trovato la forza di perdonarlo; una sofferenza bagnata di lacrime per lei, che aveva sperato di salvarlo da se stesso; una liberazione salutata con le lacrime per lui, che era rimasto intrappolato fra due mondi, subendo le conseguenze del male e quelle del bene.




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Capitolo 20
*** #oroscopo ***





#oroscopo
(108 parole)

In quegli ultimi giorni, le vedeva spesso in mano agli allievi: come una moda che si era insinuata infida e aveva contaminato quel loro piccolo mondo, piccole riviste colorate che quegli sciocchi nascondevano in tasca quando lo vedevano arrivare, che catalizzava l'attenzione delle loro giovani menti così influenzabili, portandoli a ridere o a piangere, a entusiasmarsi o a scatenare risse senza senso, rendendoli inaffidabili e pericolosi; Saga si era arrovellato il cervello per capire cosa potesse scatenare quel caos al Santuario, fin quando, un'intensa folata di vento trascinò ai suoi piedi una di quelle riviste, la prese e lesse alla pagina aperta: “Gemelli: oggi, farete una scoperta sorpredente!”




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Capitolo 21
*** #mongolfiera ***





#mongolfiera
(102 parole)

“Festival della mongolfiera, mostra dei palloni aerostatici dai fratelli Mongolfier ai giorni nostri; possibilità di fare un romantico ed emozionante giro sul Mystic Lake sulla replica moderna della prima mongolfiera della storia”, recitava il volantino che gli avevano ficcato in mano quella mattina a Winchester, mentre usciva dalla farmacia; un giro in mongolfiera, dentro enormi ceste squadrate appese a quegli enormi palloni colorati pieni di aria... se solo non soffrisse tremendamente di mal d'aria, forse glielo avrebbe proposto a Caroline, o forse le avrebbe fatto una sorpresa; sospirò, accartocciando il volantino: al solo pensiero sentiva la colazione tornargli su con prepotenza.




note:
AU dal mondo di “Legacy”

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Capitolo 22
*** #frutta ***





#frutta
(120 parole)

A vedere ora come tremava, sdraiato a terra e con le braccia che si teneva lo stomaco per i dolori lancinanti, non era stata una buona idea mangiare quella strana cosa verdastra tutta bitorzoluta che cresceva sull'albero, a pochi metri da dove aveva trovato riparo; avrebbe dovuto fare più attenzione, contare solo sulla sua resistenza, sull'addestramento, o cercare qualcos'altro, ma nei dintorni non c'era nulla; erano più di tre giorni che non mangiava e quel frutto, sebbene fosse tutto fuorché invitante, era succoso e dolce; ne aveva mangiati quasi tre quarti prima di accusare quei sintomi e solo la pazienza del compagno gli aveva permesso di superare la fase più acuta di quella che si era rivelata essere un'intossicazione alimentare.




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Capitolo 23
*** #acqua ***





#acqua
(110 parole)

Sentiva la gola riarsa da una sete innaturale, che nessuna coppa del vino più pregiato poteva spegnere, che nessun nettare poteva appagare; non capiva cosa gli stesse accadendo, tutto filava liscio, tutto stava andando secondo i suoi piani, la vittoria era ormai certa; eppure, un gusto acido gli corrodeva le membra; arrancò fino al bacile d'oro, lo riempì d'acqua con la brocca lì accanto e vi tuffò la testa, bevendo a grandi sorsate, come se non avesse mai bevuto in vita sua: era fresca, rivitalizzante, rigenerante, ma al tempo stesso gli serrava la gola come cemento che si stava indurendo; perché a lui non era concesso un attimo di sollievo?




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Capitolo 24
*** #fotosbiadita ***





#fotosbiadita

(109 parole)

Voleva rifiutarsi di crederci, altrimenti tutti quegli anni che aveva passato a cullarsi nella convinzione che quel sacrificio era stato necessario per rendere onore ad Athena, sarebbero stati vani; anni passati a punirsi nel fissare quella foto ormai sbiadita che portava sempre con sé, per ricordarsi di quel fratello che aveva rappresentato l'unico legame con la sua famiglia d'origine; sarebbe stata una tortura inutile, dalla quale, a fatica, aveva alla fine trovato conforto; ora, dopo che tutti al Santuario si rallegravano con lui per il ritorno di quel gemello mai dimenticato, cosa gli rimaneva, se non ricominciare da capo e trovare in quel rinnovato tormento un motivo per gioire?




note:
dal mondo de “L'amaro prezzo della devozione”


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Capitolo 25
*** #diavolo ***





#diavolo

(110 parole)

«C'è il diavolo dentro di te», gli avevano ripetuto fin dalla più tenera età; «C'è il diavolo dentro di te e lo conosco bene», gli aveva sputato addosso suo fratello, come un'accusa infamante, dopo che era stato imprigionato; come poteva non essere così, se aveva avuto il coraggio – l'arroganza – di punire con le sue stesse mani il suo gemello, se si era arrogato un diritto che spettava solo ad Athena; «C'è il diavolo in te», gli aveva detto Shion, quando aveva contestato la sua decisione di nominare un altro alla successione al ruolo di Grande Sacerdote; e allora, lui aveva lasciato spazio a quel diavolo affinché lo difendesse.




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Capitolo 26
*** #alcool ***





#alcool
(110 parole)

«Una serata tra fratelli», gli aveva proposto Kanon, «come una volta, a bere dalla riserva speciale di papà e a fare discorsi da uomini, a prenderci una bella sbronza», come se bastasse quello a ricucire lo strappo fra loro; neanche ricordava come si erano lasciati, ma di certo era stata una brutta separazione; orgoglioso lui, quel nuovo lui che si era scoperto dopo l'aggressione nel vicolo; orgoglioso, sempre, l'altro: una serata fra loro, forse avrebbe fatto bene a entrambi, dopo tanti anni, ora che qualche sottile filo d'argento si insinuava fra i capelli, sulle tempie, e facevano la loro comparsa le prime rughe attorno alla bocca, quando sorridevano.




note:
AU dal mondo di “Legacy”

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Capitolo 27
*** #ossigeno ***





#ossigeno
(104 parole)

Lo si dava per scontato, perché respirare era un atto ormai automatico che non ci si pensava, ma era in momenti come quello, quando la gola si chiudeva, i polmoni si contraevano e il battito del cuore rimbombava – amplificato – per tutto il corpo, che si sentiva la mancanza dell'ossigeno; e il cervello allora andava in tilt, si perdeva ogni controllo e il terrore riempiva ogni attimo rimanente di vita; fin quando, si riemergeva da quel panico irrazionale e si tornava a respirare, a incamerare quell'ossigeno tanto prezioso, che concedeva una tregua al corpo ormai al limite e una seconda chance di vivere.




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Capitolo 28
*** #galassia ***





#galassia

(94 parole)

Alzò le braccia sopra la testa e alle sue spalle comparve una galassia intera: quello era solo parte del suo potere; il soggiogare la potenza delle stelle, il poterle scagliare contro il nemico, il distruggerle con la sola forza del suo braccio in nome di Athena... ma dentro di sé, in quel luogo oscuro e inaccessibile ad altri, lì albergava la galassia più vasta e caotica, quella che turbinava senza sosta, che gli dava la forza con il proprio calore e al tempo stesso gliela consumava con il freddo vuoto che riempiva il tutto.




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Capitolo 29
*** #interspazio ***





#interspazio

(103 parole)

Con un gesto della mano Saga aveva aperto una fenditura nella realtà per sbirciare cosa c'era dall'altra parte, attraverso quel passaggio oscuro e freddo, che nessuno poteva capire se non lui, se non i detentori del titolo di cavaliere dei Gemelli, che ne erano i guardiani; un passaggio ostile e pericoloso, che poteva portare ovunque; uno spazio fra lo spazio, dove imprigionare il male, dove scacciare il nemico, dove rifiugiarsi per leccarsi le ferite e confinare la parte più pericolosa del proprio essere; un passaggio che era una scorciatoia per altri luoghi, impossibili da raggiungere, un cammino che solo gli dèi potevano percorrere.




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