Il fratello del mio migliore amico

di RedQueen_10
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** La prima partita ***
Capitolo 3: *** L'inizio della serata ***
Capitolo 4: *** La festa parte 1 ***
Capitolo 5: *** La festa parte 2 ***
Capitolo 6: *** Il mattino dopo ***
Capitolo 7: *** Sento puzza di guai! ***
Capitolo 8: *** I peggiori migliori amici del mondo ***
Capitolo 9: *** Una partita finita male ***
Capitolo 10: *** Nel territorio del nemico ***
Capitolo 11: *** Pancake day ***
Capitolo 12: *** Obbligo o verità? ***
Capitolo 13: *** La quiete prima della tempesta ***
Capitolo 14: *** Tempesta ***
Capitolo 15: *** Maledetta patatina! ***
Capitolo 16: *** Una serata da ricordare ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


Non avrei mai immaginato di ritrovarmi lì, di fronte al bar fuori alla scuola, davanti all'imponente lampada a led rotta dove si leggeva, anche a distanza di metri, il nome del bar "Francy".
-Luna? Vieni, o no?-
Mentre ignoravo spudoratamente Ben, vedevo come tutto era perfettamente addobbato per Natale: luci soffuse dentro al bar, candele sui tavoli, festoni bianchi e rossi piazzati ovunque, luci natalizie fuori e dentro al bar, e persino un alce alto quanto me che guardava malissimo chiunque entrasse. 
"Ma dove le comprano cose così? Esistono negozi appositi tipo "Alci assassine qui"?" pensai sovrappensiero.
-Ah,Luna guarda che ti rubo il posto vicino alla finestra!-
Solo con quella voce squillante della mia migliore amica Violet e quella minaccia aperta mi fece girare e, quindi, iniziai ad incamminarmi verso la sala interna del bar. 

Non avrei mai immaginato di ritrovarmi lì, al bar Francy, seduta al tavolo con Ben e Violet chiaccherando liberamente. Anzi, pensandoci, un anno fa questo era letteralmente un sogno nel cassetto.

**UN ANNO FA**
"Per Benjamin Carter
Da Luna Wilson"
Posai la lettera e la misi lentamente nel cassetto come se fosse fatta di ceramica. Alzai gli occhi verso la finestra e sospirai "Quando riuscirò a vederlo?"
Nello stesso secondo suonò il telefono sul comodino e sobbalzai.
-Pronto?-
Sentivo dei rumori in sottofondo, o meglio dei bambini che chiedevano urlando del budino al cioccolato.
-Luna? Sono Violet! Sono riuscita a parlare con Benjamin, quindi ora passa sotto da te. Non mi chiedere come ho fatto a convincerlo, solo muoviti a prepararti! Ah e ricordati di dagli gli auguri che stiamo sotto Natale, e non sclerare!-
La mia migliore amica mi attaccò il telefono in faccia, mentre fissavo il vuoto e non riuscivo neanche più a pensare. 
-COSA DIAVOLO STA SUCCEDENDO!- 
Urlai a pieni polmoni, senza fregarmene dei miei genitori al piano di sotto che preparavano il pranzo. Quando poi sentii il campanello sbiancai. 
-Mamma, apri tu!-
Mentre mia mamma andava alla porta pensai "Allora, hai un pantaloncino che usi dalle medie, una felpa dove possono entrarci 15 di te e ti arriva quasi a terra, e hai delle scarpe oscene, penso che possiamo andare a vedere la tua anima gemella!".
Ah silenzio maledetta coscienza!
Nonostante i miei quasi 17 anni, sembravo molto più piccola, mangiavo come uno scaricatore di merci eppure non ingrassavo di una virgola e nonostante tutti i drammi femminili, avevo sempre i miei capelli neri lunghi lisci perfetti, senza neanche usare la piastra. Mi avviai verso lo specchio e vidi il mio riflesso: ciò che risaltava di più erano i miei occhi azzurri ghiaccio che mostravano la mia forza. 
-Luna è per te!-
Sospirai: o la va o la spacca.
Superai il lungo corridoio e iniziai a scendere le scale sperando di non cadere come succedeva il più delle volte. Sceso l'ultimo gradino mi trovai faccia a faccia con la porta di casa, affianco c'era lui, Benjamin. Dio, era perfetto: capelli lunghi ma non troppo, tirati leggermente all'indietro, il pullover che aderiva leggermente al suo fisico da giocatore di football, ma ciò che più amavo erano i suoi occhi cerulei.
-Ehm...ciao-
"Luna calmati, capisco che qui vorresti solo un letto con lui sopra, ma abbi del pudore, ci sono i tuoi genitori affianco!" 
Ah silenzio voce maledetta.
-Ciao! Dovresti essere Luna, corretto? Io sono Ben, il tuo vicino di casa. Dovremmo avere la stessa età, giusto? Io sono nato il 26 Giugno, tu?-
Lo amo. Mi ricordo come mi aiutò il mio primo giorno di scuola a trovare la classe, dopotutto mi ero appena trasferita e non conoscevo nessuno.
-Ehm... Non è che vogliamo uscire un pò fuori?- guardai mia mamma in cerca di approvazione e lei annuì, mimandomi "Non allontanarti".
-Si certo, perchè no!-

Stavamo camminando per la strada innevata, quando arrivammo a un bel parco pieno di bambini che, tra chi giocava sulle giostre e chi si rincorreva lanciando palle di
neve, si divertivano tutti. 
-Ti piace questo posto? Ci andavo spesso da piccolo con mio fratello maggiore.-
Ben era un sole, letteralmente. Anche quando non conosceva una persona, o parlava con qualcuno più riservato che mai, riusciva sempre a parlare e a mettere ad agio chiunque con un solo sguardo.
-Non ero mai stata qui, ma effettivamente è stupendo. Comunque sia... ti dovevo dire una cosa.-
"Stai andando in iperventilazione bellezza! Capisco che questo qui è un figo della madonna, ma calmati!"
Magari ci riuscissi così a caso.
-Si certo, dimmi pure!-
Lo guardai dritto negli occhi e lui ricambiò lo sguardo. Occhi azzurri in occhi cerulei, ma i suoi erano più forti e io guardai verso lo scivolo dei bambini.
-Ehm...- "Come gli vado a dire che mi piace un casino?"
Stavo per collassare, ne ero sicura quando lui disse -Ehi, non ti preoccupare, non mordo mica.-
Era così gentile, così attraente, così bello...
-Mi... Oh al diavolo! Ben credo proprio che tu mi piaccia, so che forse non mi conosci tanto bene o per niente direttamente, o che non ti piaccio, ma ti vedo ogni giorno a scuola e qualche pensier... no okay meglio di no, sembro una stalker e dovrei proprio smetterla di parlare però non ci riesco, ma oddio sto rovinando tutto...-
-Luna-
-Si scusami , ho parlato troppo anzi no ora non parlo più direttamente- 
Vedevo i genitori dei bambini al parco che piano piano si giravano gustandosi la scena, dio mancavano solo i popcorn.
-No, in realtà cercavo di dirti che...-
Persi un battito. Ma che dico solo uno, minimo ne erano dieci. Sapevo che mi stava dando buca, ma non trovava le parole giuste.
-No okay non ti preoccupare, so di non piacere agli altri, veramente io..-
-No, Luna, il problema è un altro.-
"Oddio sa che a 6 anni te la sei fatta addosso"
Oddio hai ragione.
-Ehm... cioè?-
Mi guardò dritto negli occhi, mentre il vento muoveva i suoi capelli dove si erano collocati piccoli fiocchi di neve.
-Sono gay.-




********
Ciao! Questa è la mia prima storia ed è più che altro molto improvvisatata, quindi abbiate pietà di me se c'è qualche errore!
Se avete dei suggerimenti, sono aperta a tutto, e grazie per aver letto il mio primissimo capitolo. <3 

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Capitolo 2
*** La prima partita ***


Che dire quel giorno innevato rimasi a fissare Ben per dieci minuti non sapendo bene che fare, mentre si prospettava l'arrivo una rapida bufera di neve che avrebbe
fatto scappare via chiunque in quel parco, tra i bambini, i genitori e gli anziani intenti ad una breve passeggiata.
-Ah...Ehm...Wow, fantastico! Pensandoci devo proprio andare-
Iniziai ad alzarmi dalla panchina oramai arrugginita completamente. 
-No, Luna aspetta..-
Il problema non era il suo orientamento sessuale, il problema era che non sapevo cosa dire.
Allora pensai solamente ad una cosa "Scappa", non sapendo che dopo un paio di giorni sarei diventata la migliore amica di Ben, da cui non mi sarei mai allontanata.

**PRESENTE**
-Luna! Stai con noi o rimani nella tua mente?-
Sobbalzai sulla sedia appena sentii la voce di Violet che mi fece tornare al presente, dimenticandomi il freddo dell'anno scorso, e riportandomi nell'aria natalizia e
a tratti inquietante del bar.
-Violet! Mi hai fatto prendere un colpo!-
Sentii ridere la mia migliore amica e le diedi uno schiaffo amichevole sulla spalla mentre avanzava verso di noi il solito cameriere di Francy. 
-Siete pronti per ordinare?-
Stavolta il cameriere era diverso, ma oramai io, Ben e Violet sapevamo più o meno tutti i turni di chi lavorava lì.
-Si, il solito Alex, chiedi alla cucina col nome di Ben Carter.-
Niente da fare, Ben deve cercare sempre di attirare l'attezione su ogni maschio esistente al mondo, a volte anche in modo parecchio inquientante. 
-Ben, lo sai vero che se fai l'occhiolino a un cameriere che non conosci nemmeno, probabilmente scapperà via?-
-Ah Luna, non capirai mai come si flirta!-
Dopo aver guardato male il ragazzo affianco a me che mi prendeva spudoratamente in giro, mi persi di nuovo nei miei pensieri, quando Violet iniziò a raccontare 
del suo nuovo amore e Ben d'altro canto commentava ogni cosa che andasse male in quest'ultimo partendo dal fatto che era etero. 
-Ma poi quand'è che giochi?-
Eh si, Ben gioca, e non in un gioco qualunque, gioca a football.
"Un punto a suo favore, peccato sia gay."
-Non saprei forse più tardi, devo chiedere a Logan-
Allora risi sotto i baffi: la cosa più brutta di avere un fratello? Avere un fratello che ti odia.
-Seriamente Ben, smettila di legarti con quel odioso di tuo fratello!-
Niente da fare, lo odio troppo. Perchè mai non dovresti parlare più con tuo fratello minore solo perchè è gay?
-Luna, non è colpa mia se è lui il capitano, e comunque fa niente ci sono abituato a parlargli solo per il football. Ora mangiamo che ho famissima!-
Nel frattempo era arrivato l'ordine: una cioccolata calda per me, un the per Violet e un caffè nero per Ben. Ovviamente tutto accompagnato dal cornetto a doppio 
cioccolato di Ben, dopo tutto lui mangiava sempre senza ingrassare di un grammo, proprio come me. 
-Ma dico io, come mi sono ritrovata ad avere due migliori amici, entrambi con un metabolismo velocissimo? Solo io sono normale qui!-
Come sempre Violet era e sarà sempre gelosa di me e Ben.

***
Quando finimmo al bar, ci avviammo lentamente tutti e tre verso casa, sapendo che neanche poche ore dopo ci saremmo rivisti nuovamente.
-Allora ci vediamo dopo alle cinque, ragazze? Io mi avvio già al campo a riscaldarmi!-
-Certo captain Ben! A dopo- 
Io e Violet facemmo la stessa strada per i negozi, avviandoci poi verso casa con una quantità infinita di buste, visto che c'eravamo totalmente scordate il natale 
imminente.
Alla fine della strada, all'incrocio, ci salutammo: io continuavo diritto verso un vicolo spento e decisamente raccapricciante, e Violet proseguiva sulla strada
principale illuminata e popolata da persone di ogni tipo tra coppie, famiglie, e alcuni ragazzi che passeggiavano col cane.
-Allora, ci vediamo dopo al campo?-
Violet storse il naso: non le era mai piaciuto andare lì, considerava tutti i giocatori ragazzi senza un minimo di cervello e in alcuni casi ne ero d'accordo.
-Dobbiamo proprio?-
Cercò di mettere il broncio, ma inutilmente, dopotutto ero troppo in fissa per il campo e soprattutto per la prima partita di Ben.
-Assolutamente, ci siamo già messe d'accordo con Ben! Ci vediamo alle cinque meno dieci la fuorì!-
E ci separammo.
Il destino volle sicuramente il peggio per me e quella maledetta sera. E tutto iniziò con una macchina che, mentre camminavo con le cuffie sul marciapiede dietro casa,
bussava in continuazione.
Allora mi girai e la vidi.
La macchina di Logan.

♦♦♦
Eccoci qui al secondo capitolo! Come vi sembra fino ad ora la storia? Come ho detto al capitolo precedente, se c'è qualcosa che non va nella storia, o qualche errore, 
sono pronta a risolverli! Detto questo vi saluto, e inizio a scrivere il terzo capitolo.

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Capitolo 3
*** L'inizio della serata ***



Alla terza volta che sentivo quel maledetto clacson mi girai furiosa e guardai dritto verso la macchina, mentre questa lentamente accostava vicino a me.
Quando poi si fermò sfiorando il marciapiede illuminato dalla luce fioca dell'unico lampione ancora in piedi, iniziò ad abbassarsi il finestrino del guidatore e vidi il suo odioso viso.
Logan indossava chiaramente la divisa del capitano di football, con tanto di giacchetta scolastica. Aveva ancora il cappellino da sole nonostante la neve leggera, e al di sotto del cappello rosso e bianco c'era un ciuffo ribelle che spuntava e faceva intuire il marrone chiaro dei ricci. Tutto in lui ispirava senza dubbio l'odio profondo: dai capelli sempre perfetti, agli zigomi pronunciati ma quasi dolcemente, finendo con i suoi occhi verdi che a molti sembravano gli occhi di un angelo, a me quelli di un diavolo assetato di morte. 
-Che vuoi Logan?- 
Già non mi andava in genio il ragazzo, figuriamoci interrompere il mio momento di sentire la musica in santa pace.
-Wow, la ragazza ha il ciclo!- 
Simpatico, Carter, veramente simpatico.
"Può essere odioso quanto vuoi, però è un bel manzo..."
Assolutamente no.
Mentre cercavo di ribattere, sentii delle risate dalla macchina e mi resi conto che Logan non era solo. 
Ovviamente c'era la sua ombra: Ruby, la fantastica Ruby. Alta tremila metri, chiara da far spavento agli stranieri, e ovviamente la caratteristica fondamentale per essere una cheerleader: capelli tinti biondi.
-Dai Logan, fai il bravo! Comunque... ehm.. Lena, dopo ci raggiungi al campo?-
Dio anche lei è insopportabile quando parla! Per questo si trovano uno con l'altra.
-Prima di tutto mi chiamo Luna, e poi si, voglio vedere la prima partita della stagione di Ben.- 
Guardai come, al pronunciare del nome del fratello, Logan strinse appena le mani sul volante, ma le lasciò subito andare. 
-Ah allora vieni con noi! Ci stiamo avviando lì.-
"ALLARME ROSSO! Logan che ti vuole accompagnare al campo"
-No, grazie. Devo andare a casa a posare le buste e poi mi devo cambiare, quindi passo e chiudo- 
Cercai di scappare ma niente da fare: la macchina mi seguiva.
-Dai! Vieni qua, posi le buste e poi le riprendi al ritorno, e poi stai bene già così, puoi anche non cambiarti!- 
Mi sono scordata un'altra caratteristica delle cheerleaders: mentire spudoratamente. 
Come posso "stare bene già così" con un pantalone della tuta e un maglione? 
-Non saprei...- 
Cercai di nuovo di scappare ma ancora niente, era finita: dovevo salire su quella dannata macchina.
-Dai, su!- 
E allora pensai "O stai a parlare qui per altre 10 ore o entri in macchina" e aprii la portiera posteriore.


Il più delle volte tra il treno e la macchina scelgo il treno per un semplice motivo: ho il mal d'auto. 
Di solito i viaggi in macchina sono la tortura maggiore per me, ma quello, era stato il peggiore di tutti.
Prima di tutto non erano solo Logan e Ruby, ma c'era anche Chris, il migliore amico di Logan e la persona meno affidabile del mondo. In un solo giorno è stato visto con cinque persone diverse, alcune anche contemporaneamente e questa cosa continuava da sempre. Ovviamente quella sera aveva l'opportunità di provarci spudoratamente con una persona, che era senza dubbio me. 
Mentre davanti stavano Logan e Ruby che ad ogni semaforo, o ad ogni pedone che passava, si slinguazzavano senza sosta, dietro c'eravamo io e Chris. Io che cercavo in tutti i modi di sentire la musica, o di semplicemente non considerare il ragazzo affianco a me, e lui che cercava in tutti i modi di parlare, di toccarmi la gamba e di fare quella cosa con gli occhi che odio da morire.
Dopo quelle che sembravano ore, arrivammo fuori al campo e io uscii di corsa da quell'inferno terrestre. 
-Ehi piccola, ci vediamo dopo, no?- 
Guardai malissimo Chris che aveva appena parlato pensando cosa intendesse veramente per "dopo".
Quando Logan e Chris si avviarono verso gli spogliatoi, Ruby vide la mia faccia interrogativa e si mise a ridere.
-Chris intendeva alla festa post-partita. Devi esserci sicuramente! Viene anche Ben e l'altra amica Vanessa! Comunque scappo, vado a prepararmi ciao Lisa.-
"Sono Luna, maledizione! E Violet non si chiama mica Vanessa."
Calma Luna, calmati. Vidi in lontananza il motorino di Violet e le corsi dietro spiegando poi il mio strano e sicuramente odioso passaggio.

Dopo vari gol, e schiamazzi ovunque, i miei compagni di scuola vinsero 4-2. Allora Violet e io corremmo da Ben.
-Siamo o no la squadra più forte della stagione?- 
Nonostante il sudore, e gli strati di terra un po' ovunque, Ben era sempre solare e terribilmente bello.
-Ehi, fratellino! Sbaglio o intendevi dire che hai il capitano più forte della stagione? Dopo tutto senza di me ora tu non staresti qui.- 
Logan si avvicinò vicino a Ben e gli circondò le spalle con un braccio, dove spiccava la fascia del capitano.
-Sicuramente- 
Era così triste vedere come, nonostante il legame affettivo e di sangue, i due fratelli non riuscissero a sopportarsi, neanche sul campo dove urlavano in continuazione.
-Beh, dovremmo proprio andarci a cambiare non credi? Ragazze ci vediamo dopo alla festa?- 
Nonostante tutto l'entusiasmo della prima partita vinta, non riuscivo ancora a capire Logan: dopo un anno intero che mi conosceva come migliore amica di suo fratello, come colei che andava a dormire a casa sua praticamente ogni weekend, non aveva mai fatto l'amico chiedendo di andare a una festa o di accompagnarmi al campo, ci andava e basta e per lui praticamente io non esistevo, quindi cosa stava succedendo?
Era sicuro che c'era qualcosa sotto e infatti ero già pronta a rifiutare categoricamente il suo invito quando Violet urlò nel mio orecchio:
-Senza dubbio ci siamo entrambe! Dicci dov'è ci troviamo lì- 
L'avrei uccisa sicuramente, se avessi saputo come sarebbe finita quella festa.

♦♦♦
Eccoci al terzo capitolo! Vi sta piacendo la storia fino ad ora? Come sempre fatemi sapere se c'è qualche errore! Bye ≈≈

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Capitolo 4
*** La festa parte 1 ***


Appena i ragazzi andarono a cambiarsi io mi avviai velocemente verso il motorino di Violet.
-Ehi, Luna, dove vai? Non sappiamo ancora dov'è la festa- 
Purtroppo Violet era così: quando si metteva in testa qualcosa non cambiava mai idea. 
-Non c'è bisogno, perché non ci andremo, mi dispiace per Ben ma, una festa? Assolutamente n...-
-No ragazza mia! Tu mi hai fatto venire fino a qua, a vedere una partita che non volevo vedere e ora tu vieni alla festa dove io voglio andare, fine della discussione.-
Avere tre fratellini a casa, peggiorava il lato materno/dittatoriale di Violet, ma dopotutto non aveva tutti i torti. 
Dopo aver chiesto a delle cheerleaders dov'era quella maledetta festa, prendemmo il motorino e con un po' di fatica arrivammo sane e salve.
Ovviamente i giocatori erano i più popolari della scuola e ovviamente una loro festa doveva essere la festa per eccellenza. Già dal locale si capiva cosa intendessero loro per festa: era la villetta del portiere, Chris, e anche se la festa era stata organizzata poche ore fa, era già tutto addobbato.
All'esterno c'erano una serie di buste in cui si intravedevano patatine, snack e altre cose decisamente caloriche in cui non poteva mancare una quantità illimitata di alcol di ogni tipo. 
Nonostante eravamo quasi le prime ad arrivare lì, già c'erano alcuni ragazzi e ragazze ubriachi che urlavano e ridevano per qualsiasi cosa, o che semplicemente salivano al piano superiore e ritornavano ore dopo. 
Quando Violet fermò il motorino, ci guardammo e, lei felice, io sconsolata, entrammo nella villetta.
Tutto ciò che stava all'esterno si ritrovava perfettamente all'interno: nonostante fosse una bella villa, bianca con alcune pareti blu e verdi, era però inguardabile tutto il resto: la festa non era ancora iniziata e già c'erano a terra bicchieri sporchi, cibo di ogni tipo, oserei dire anche qualche traccia di vomito di qualcuno un po' troppo ubriaco, e non erano ancora arrivati tutti. Mentre Violet assaggiava bicchieri da una parte all'altra e io li rifiutavo tutti, sentimmo dei cori e anche delle botte: erano appena arrivati i giocatori.
Primo fra tutti c'era Logan, con la maglietta della squadra, affiancato dalla sua Ruby, e dietro di loro c'era tutta la squadra tra cui anche Ben, che quando mi vide si stupì della mia presenza lì, ad una festa.
Proprio quando volevo commentare il vestito orrendo di Ruby, Violet scomparì dalla mia vista, troppo intenta a bere e ad ammirare i ragazzi, non i giocatori ovviamente. Allora rimasi solo io e decisi stupidamente di avvicinarmi a Ben, che equivaleva ad avvicinarsi alla squadra.
-Ehi! Ora siete arrivate?-
Nonostante la partita e tutto il resto Ben non sembrava per niente stanco, anzi era carico e pronto per quella festa.
Dopo che si erano creati i vari gruppi su diversi divani e tavolini, mi ritrovai con Ben che beveva un bicchiere di non so che alcolico cercando qualcuno da approcciare spudoratamente.
-Ma dico io, almeno oggi lascia perdere no?- 
Ben era un rubacuori, ma alla fine quello che ci rimaneva male il più delle volte era proprio lui. Anche quando scoprì di essere gay, subito dopo fu tradito dal suo primissimo fidanzato.
-No Luna, è alla feste che incontri le persone giuste! Infatti ti sembrerà strano ma è appena entrato Alex, vado a salutarlo!- 
Non riuscii neanche a chiedergli di rimanere con me che scomparve via e io rimasi da sola, ma durò poco.
Da lontano vidi Ruby che preparava un bicchiere di quella che mi sembrava essere vodka e aggiungere poi una pillola. Appena mi girai cercando di ritrovare con lo sguardo Ben, mi accorsi che affianco a me c'erano Ruby, Logan, Chris e altre due cheerleaders e rimasi di sasso non sapendo bene che fare.
-Ciao piccola.- 
-Ciao Chris. Mi chiamo Luna, non piccola.-
"Dio quanto lo odio"
Concordo.
-Allora, Lana! Visto che sei arrivata fino a qui prenditi un bicchiere, no? Tanto dopo guida il mio amore Logan!-
Non capirò mai come fa Ruby a scordarsi sempre il mio nome: l'ho detto due secondi fa!
-No, grazie. Non bevo. Anzi dovrei andare a cercare Violet-
Proprio quando mi alzai sentii Ruby sussurrare qualcosa a Logan e sapevo che quel qualcosa c'entrava con me.
-Scusami, Ruby?-
Ero quasi al limite della mia pazienza tra l'ambiente sporco, le persone antipatiche, e i miei migliori amici che alla prima occasione mi abbandonavano. 
-Che vuoi, Lina? Hai detto che te ne dovevi andare, vai allora, qua siamo impegnati-
Ovviamente con lo sguardo indicò Logan su cui lei stava seduta, in una posizione per niente naturale.
-Sai Ruby, ti vanti di essere la prima cheerleader, ma vedi come non lo sei: non hai neanche le palle di ripetere ad alta voce quello che hai detto solo a Logan!-
Non ne potevo più, volevo solo andarmene e non vedere mai più quelle persone.
-Non c'è problema! Ho detto al mio fidanzato che fai letteralmente schifo e che sei una stronza: hai 17 anni, e non vuoi andare a una festa e quando ci vai non bevi manco, ma che problemi hai? Per non parlare di come ti metti al di sopra di tutti ogni secondo! Pensa che ad ogni ragazzo che ti avvicini, scappa! Secondo te perché Benjamin è gay?-
Allora da non so quale pianeta alzò lo sguardo Logan puntando i suoi occhi verdi verso di me e con aria strafottente fece sedere Ruby che durante il suo fantastico discorso si era alzata di fronte a me.
-Ruby, basta.-
-No, Logan! L'hai sentita, vero? È una stronza, non so manco perché tuo fratello ci sta appresso, e neanche come fai a vivere con lei come vicina di casa, seriamente io vicino a questa tr...-
In quel momento, in quel esatto momento io e la mia coscienza concordammo su ciò che dovevo dire e allora lo feci.
-Fottiti Ruby! Non capisco cosa diavolo vuoi da me, ti da fastidio che sono astemia? Non c'è problema!-
Mi avvicinai il bicchiere che mi aveva portato Ruby sulle labbra e lo bevvi tutto d'un fiato, sapendo quanto non reggessi per niente l'alcol.
-Oppure ti do io fisicamente fastidio? Non ti preoccupare, è corrisposto!- 
Allora la guardai dritto negli occhi, alzai il dito medio, girai le spalle e me ne andai decisamente troppo traballante.
Mentre cercavo un posto su cui sedermi e pentirmi della bevuta, sentivo in lontananza Logan che attaccava Ruby, ma non capivo cosa dicesse. Quando poi vidi le scale iniziai a salire un gradino alla volta molto lentamente, mentre sentivo qualcuno dietro di me chiamarmi.
Ero arrivata all'ultimo gradino che però non vidi e caddi all'indietro bestemmiando cose a caso.
Mi stavo già preparando allo scontro con il freddo del pavimento quando sentii una mano che mi tenne ferma e un profumo dolce che mi ricordava la casa di Ben. Girai la testa e vidi Logan e nei suoi occhi vidi quasi spavento, ma sapevo che era impossibile, io ero solo colei che la sua fidanzata aveva chiamato stronza, quindi cosa temeva? 
-Dai Luna, troviamo un posto dove farti sedere, che non ti reggi neanche in piedi. Eppure la vodka era diluita.- 
Mentre cercavo di salire quel maledetto scalino mi ricordai: cosa mi aveva messo Ruby nel bicchiere?
-In realtà non penso era solo quello, Logan-
Detto questo persi completamente i sensi.


♦♦♦
Ehilà! Stiamo già al quarto capitolo, come vi pare la storia? Ho dato il meglio di me per scrivere questo e il prossimo capitolo, quindi vi prego amatelo! Grazie per quelli che hanno seguito/ messo tra i preferiti la storia, vi amo ♥♥

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Capitolo 5
*** La festa parte 2 ***


**LOGAN**
Non mi scorderò mai l'anno scorso, quando il coach si avvicinò a me e urlò a pieni polmoni per farsi sentire da tutti.
-Carter! Dalla prossima stagione sarai tu il capitano!-
Mi ricordo benissimo come se fosse successo proprio ieri la festa di fine anno in cui il capo ero praticamente io, io il capitano della squadra allora perdente, ma ora per niente.
Infatti dopo vari cambiamenti alla prima partita vincemmo senza troppi sforzi. Avevo messo alcuni ragazzi in panchina, consapevole che giocavano male, e li avevo aggiunti altri tra cui mio fratello minore, che come me era quasi uno dei più bravi anche se nessuno se ne accorgeva e lo prendevano in giro, incluso me, per non destare sospetti sul mio odio incondizionato verso di lui.
Quando ci stavamo cambiando già festeggiavamo, ma tutti noi in quella piccola stanzetta sapevamo che la vera festa era da Chris, una festa in cui sarei stato nuovamente la star, avrei avuto letteralmente tutti ai miei ordini. Mentre già immaginavo come sarebbe stata bella quella serata si avvicinò Ben rovinandone ogni cosa.
-Ehm, Logan? Ti posso chiedere un favore?-
Era per poco più basso di me, ma bastava per farlo tremare di paura ogni volta che mi parlava.
-Che c'è?-
-Visto che probabilmente verrà Ale... ehm, volevo dire un ragazzo che.. vabbè hai capito. Se verranno le ragazze, non tanto per Violet che è abbastanza abituata, ma puoi vedere se Luna non si mette nei casini?-

Conoscevo Luna da poco più di un anno, quando tornai verso marzo a casa dopo un periodo di studio a Londra e mi ritrovai delle novità: prime fra tutte mio fratello gay, ed è stato proprio quello a ferirmi di più, considerando che ero convinto che Ben mi dicesse ogni cosa, e poi scoprii l'esistenza di Luna. 
Mi ricordo perfettamente che aprii la porta contento di ritrovare la mia famiglia dopo mesi e comparse una perfetta sconosciuta.
-Sei il postino?-
Iniziai a pensare a tutto ciò che poteva essere: la fidanzata di Ben? Era troppo bella per esserlo. L'amante di mio padre? Non dovrebbe girare per casa così liberamente. La mia nuova sorella? Neanche morto.
-No, sono l'elettricista.-
-Ah, okay. BEEN!-
Ovviamente Luna ci credette, fino a quando non vide che Ben mi abbracciava e le spiego che ero suo fratello, e poi lui mi spiegò a sua volta chi esattamente era Luna. Penso che sia stata l'ultima volta che ho parlato apertamente con Ben.

-Okay, ma se muore è colpa tua.-
E andammo alla festa.
Dopo quella scenata tra Ruby e Luna, vidi quest'ultima troppo ubriaca, anche perché sapevo quanto lei odiasse bere, ma non il motivo.
-Seriamente Ruby ti devo mettere la museruola per farti stare zitta?-
La odiavo da quando ci eravamo messi insieme, anche se ogni volta le ricordavo che non eravamo fidanzati ma lei non mi ascoltava per niente.
-Ma è stata colpa sua, Logan!-
-Si, come no.-
-Dai amico, vado a controllarla io! Così magari ce ne saliamo un po' sopra dentro la mia stanza.- 
Chris poteva essere il migliore amico del mondo, però sul fatto di ragazze era letteralmente il pessimo.
Appena cercò di alzarsi, mi alzai anch'io e lo feci risedere con un colpo sulla spalla e mi avviai verso Luna che tentava inutilmente di salire le scale.
La chiamai più volte, ma si accorse di me solo quando stava cadendo e io la presi prontamente.
Mi disse che non aveva preso solo quel bicchiere, ma non avevo capito bene e poi era crollata.
"E ora che fai?"
Giuro su ogni cosa che quella stava diventando la serata peggiore della mia vita e tutto per colpa di Ben e di questa che ha avuto la brillante idea di rispondere a Ruby.
Spostai lo sguardo verso la casa cercando Ben o l'altra amica ma niente. 
Allora decisi che il problema a quanto pareva era il mio, e portai Luna dentro la prima stanza che trovai. 
La posai sul letto e andai a prendere un bicchiere d'acqua.
Quando scesi vidi come tutti si divertivano tranne ovviamente il capitano della squadra. Avrei ucciso Ben una volta e per tutte.
Risalii e mi chiusi la porta alle spalle, mentre vidi che Luna si era finalmente svegliata.
-Tieni ti ho portato l'acqua.-
Non l'avevo mai vista in un modo peggiore rispetto ad ora. Aveva i capelli gonfi stranamente, e quel poco di mascara che si era messa era quasi tutto squagliato sotto gli occhi dove si risaltavano le borse viola.
-Dove siamo?-
-Dove potremmo mai stare, Luna?-
-Non dirmelo, lo so! È sulla luna, vero?-
Era completamente ubriaca. 
Bevve un sorso dal bicchiere che le portai e si mise stesa di nuovo.
Pensavo che si era addormentata e che quindi potevo scendere a festeggiare un po', quando sentii dei rumori strani. Allora mi alzai, feci il giro del letto e mi misi di fronte a lei, che a quanto pareva stava piangendo.
-Sul serio, sei la peggiore persona al mondo a reggere l'alcol. Vuoi metterti vicino alla finestra?-
Alzò i suoi occhi azzurri, ora arrossati, verso di me e annuì. Allora la feci alzare e la misi sul divano vicino alla finestra.
-Ma perché l'ho fatto? Quanto mi odio, e odio quella stronza di Ruby, e odio questa stupida festa!-
-Concordo.-
Vedevo che un po' di aria fresca aveva fatto riprendere leggermente Luna, che ora quanto meno capiva cosa diceva.
-Seriamente? Odi Ruby?-
-Seriamente? Chi non la odia?-
Sorrise leggermente e io feci la stessa cosa. Almeno un po' avevo capito perché Ben si trovava così bene con lei.
-Ti posso chiedere una cosa?-
In generale Luna si comportava sempre allo stesso modo, dovevi solo sapere cosa le piaceva e cosa no. Le piaceva il football, ma non le feste, le piaceva sua madre, ma non suo padre, o almeno non quello adottivo, le piaceva il dolce, e non il salato. Ma una cosa non la capivo per niente.
-Dimmi Logan-
-Capisco che non ti piacciono le feste, ma perché non bevi per niente? Non dico di bere e arrivare a questo livello, ma essere leggermente brilli non ha mai fatto male a nessuno.-
Abbassò gli occhi, e cercò bene le parole da usare.
-Non lo sai perché io e mia mamma ci siamo trasferite?-
-Perchè così state a casa insieme al fidanzato di tua mamma, no?- 
A poco a poco la vedevo che cedeva, che si rompeva quasi fosse fatta di ceramica. Forse non avrei dovuto chiedere proprio niente.
-No, siamo andate via per mio padre. Lui beveva quasi sempre, di sera soprattutto e.. e, poi faceva del male e io non lo sopportavo. Perché doveva bere? Di solito uno lo fa per dimenticare, o per anche ricordare qualcosa che non c'è più, ma lui che bisogno aveva? C'eravamo io e mia mamma, e lui... beh per lui non eravamo abbastanza-
Le si ruppe la voce e capii che era un argomento troppo delicato da chiedere di nuovo o da approfondirlo e quindi lasciai perdere. Cercavo un modo per andarmene, ma poi mi ricordai il favore di Ben. Dopotutto dovevo controllare che Luna stesse bene, e bene non stava.
Allora la abbracciai, mentre lei ricominciava a piangere pensando a suo padre e io pensavo a come erano riuscite madre e figlia, a scappare da quello.
Mentre il vento soffiava, e Luna si addormentava sulla mia spalla, e io sul divano, sentivo in lontananza sempre meno persone e capii che la festa stava quasi per finire, e che quindi tra poco arrivava il momento di uccidere Ben.

♦♦♦
Ecco qua, il primo capitolo con il punto di vista di Logan! Scusatemi se ho aggiornato più tardi, ma sono stata impegnatissima! Mi rifarò viva presto ♥♥♥

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Capitolo 6
*** Il mattino dopo ***


La parte peggiore delle feste?
Il mattino dopo.
Cercai inutilmente di capire dov'ero andata a finire dopo la festa, ma poi crollai di nuovo in un sonno profondo.
Questa cosa continuò per altre cinque volte.
Alla sesta volta, riuscii ad aprire gli occhi e a focalizzare quella che sembrava essere una camera per gli ospiti.
Le pareti erano beige e il pavimento era un parquet scuro, mentre il letto matrimoniale dov'ero stesa era decorato con delle lenzuola bianche candide, oramai spiegazzate per colpa mia.
Mi misi seduta e sentivo come la mia testa era sempre più pesante.
Nonostante il dolore lancinante, mi girai e vidi che sul comodino alla mia destra c'era una sveglia su cui luccicava in maniera troppo abbagliante l'orario che indicava quasi mezzogiorno.
Dopo un paio di tentativi riuscii ad alzarmi e affacciarmi alla finestra capendo dove mi trovavo: la casa di Ben.
Tirai un sospiro di sollievo, e felice di essere in una casa conosciuta aprii la porta e scesi al piano inferiore a mangiare qualcosa.
Quando arrivai quasi alla cucina sentii dei passi decisamente pesanti, allora ero quasi sicura che fosse Ben, inoltre dove poteva andare a mezzogiorno di una domenica qualunque?
-Ben! Mi hai accompagnato tu ieri? Ti adoro!-
Girai l'angolo e mi trovai faccia a faccia, o meglio faccia e spalla con una persona che non era decisamente Ben.
-Non sono Ben.-
Se odiavo già normalmente Logan, di mattina era anche peggio.
"Però, è messo bene il ragazzo! Guarda là le sue belle gambe! Per non parlare dei capelli arruffati, quanto li vorrei toccare!"
Maledetta voce abbi pietà di me.
-Ah... Scusa, pensavo che...-
Dovevo letteralmente scappare ma non sapevo come: dopotutto mi aveva messo con le spalle al muro!
-Pensavi male. Non sono Ben, e non è stato lui a portarti qui.-
Allora alzai lo sguardo e lo sfidai: perché doveva dire una cosa del genere? Era ovvio che fosse stato Ben a portarmi a casa sua!
-Non penso proprio.-
Cercai in tutti i modi di incutergli paura, o qualsiasi cosa che lo facesse andare via, ma la situazione peggiorava soltanto.
Si avvicinò ulteriormente a me, fino a quando non sentivo il suo respiro sulle mie guance.
Allora alzò una mano, e con una strana delicatezza mi spostò una ciocca di capelli dietro all'orecchio, e sussurrò:
-Non mi credi? Chiediglielo. Ah, aspetta non sta a casa ora, anzi pensandoci, non è tornato proprio. Indovina un po' chi ci sta, invece?-
Detto questo si spostò e se ne andò lentamente di sopra in camera sua. 
"So che non vuoi credergli perché è Logan. Ma ha senso, perché Ben non è qui?"
Certe volte ti odio voce!


Dopo aver mangiato, e essermi fatta una doccia veloce usando i vestiti di Ben, mi misi in camera sua ad aspettarlo e a vedermi tutti i film in tv, ma quando si fecero le sei capii che era tempo di ritornare a casa, dopotutto i miei genitori mi aspettavano.
Ritornai nella camera degli ospiti cercando le mie dannate scarpe, ma non le trovavo. Allora mi abbassai e vidi anche sotto al letto ma fu tutto inutile, neanche il tempo di rialzarmi, che vidi Logan che ammirava perfettamente il mio didietro, e mi resi conto che non avevo il pantalone, dopotutto la felpa di Ben era un vestito per me.
-Carina la stellina-
"Ti prego dimmi che non ti sei messa la mutanda con una stella sul culo e con la scritta "We are all stars" "
Penso proprio di sì.
Mi alzai di scatto e urtai la testa con il letto, mentre pensavo all'enorme figuraccia che stavo facendo e che continuava.
-Ti sei fatta male?-
-Ti interessa?-
Lo odio! Perché cerca di essere l'amico che sicuramente non è! 
-Interessa al ghiaccio che devo andare a prendere-
Quando scese a prendere a detta sua il ghiaccio, mi alzai e continuai la mia ricerca alle scarpe perdute, ma niente di niente. Dove potevano stare?
-Stanno in camera mia.-
-Dio, Logan! Da dove diavolo spunti!-
-Dal corridoio, magari?-
Lo guardai male mentre lo superai per entrare in camera sua.
Quest'ultima non era diversa dalla camera degli ospiti, anzi era perfettamente uguale, forse un po' più scura e con libri scolastici in più.
Cercai anche qua le scarpe e le trovai dietro al letto di Logan, e lo vidi entrare in camera.
-Perchè stanno qui?-
-Perchè ti facevano male i piedi ieri.-
Parlava come se tutto fosse normale e in ordine, ma non lo era affatto! 
-Okay, ma perché in camera tua?-
-Perchè ti ho accompagnata io, ed eri troppo ubriaca anche solo a camminare, ti ho tolto le scarpe e ti ho portato nell'altra camera.-
Bugie, sempre bugie.
-Fottiti, Logan. Non pensare che io casco in una cosa del genere! Ora fai finta di essere il mio amico? Lo so benissimo che stai tramando qualcosa con Ruby, dopo la scenata di ieri dovrebbe essere ancora arrabbiata, no?-
Nel frattempo mi ero messa le scarpe, e ero pronta ad andarmene.
-Senti, pensa quello che vuoi. Io ti ho semplicemente detto la verità, sta a te accettarla o meno.-
Allora mi girai verso di lui e gli dissi chiaramente che non l'avrei mai creduto, poi gli diedi le spalle e me ne andai.


"Potevi almeno salutarlo con più grazia!"
No, lo odio. 
Il vento era freddo e minacciava una nevicata fortissima, ma dopotutto io abitavo proprio di fronte.
Arrivata al mio marciapiede, sentii un clacson, e vidi la macchina di Ben che piano piano si fermava vicino a me.
-Ehi!-
-Ehi, Luna! Sana e salva dalla festa di ieri?-
Era normale per Ben scherzare sul fatto che io odiassi le feste, ed era normale anche che mentisse.
-Ah! Sicuramente, grazie per avermi portata a casa tua!-
-Io, ehm.. Sono stato da Alex in realtà. Sai quello del bar? Alla fine mi ha dato una possibilità!-
Lo guardai allibita, mentre cercai le parole giuste da usare.
Afferrai la portiera della macchina e lo guardai negli occhi.
-Non mi hai accompagnato tu ieri?-
In lui vedevo calma, mentre scuoteva la testa, come se non sapesse per niente cosa stava succedendo.
-E chi è stato allora?-
-Ah, probabilmente Logan, glielo chiesto. Sai favore fraterno!-
Era la fine. 

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Capitolo 7
*** Sento puzza di guai! ***


Dopo tutti i vari interrogatori di mia madre e il suo fidanzato, finalmente ero libera di buttarmi sul letto a rilassarmi e a ripensare alla sera precendente. 
Era stato Logan a portarmi a casa sua? Ma perché? 
Mi giravo e rigiravo sul letto matrimoniale, domandandomi più o meno le stesse domande.
"Okay, hai fatto arrabbiare Ruby, e poi? Sei salita su, e poi?"
Mentre andavo in paranoia, vidi il mio telefono sulla scrivania di fronte al mio letto, illuminarsi. Con decisamente troppa difficoltà mi alzai, con tanto di "Oplà" sussurrato, e mi buttai senza troppa grazia sulla sedia vicino alla scrivania.
Presi il telefono e vidi una centinaia di messaggi da parte di Violet.
~Ohi! Dove sei finitaaa!!
~Hai veramente mandato a fanculo Ruby? Ti adorooo!
~Lunaaa! Rispondimi! Stai veramente tornando con Logan, o ho sbagliato a vedere? Ti stava portando in braccio!
"Fantastico"
Già.
Cosa stracazzo era successo?
Allora pensai che solo uno sapeva cosa era veramente successo. 
Presi il telefono e composi quel numero.
-Pronto?-
La sua voce era leggermente rauca, come se avesse urlato per un giorno intero. 
-Logan seriamente. Cos'è successo ieri?-
Aspettai un po' la sua risposta che tardava ad arrivare.
-Logan?-
-Non eri tu a dire che ti aveva accompagnato Ben?-
Era arrabbiato? Seriamente? Non avevo certo esagerato! 
"Ha! Sei proprio sicura Luna?"
Sh!
-Ehm, si, cioè no. Volevo dire, ho incontrato Ben e mi ha detto che mi hai accompagnato tu, quindi volevo sapere la verità.-
Dopo aver implorato varie volte, Logan finalmente mi disse cos'era successo. 
Eppure c'era qualcosa che non tornava: mi ero veramente messa a dormire per tutta la serata, e poi lui mi aveva accompagnato? 
Sicuramente c'era qualcosa che lui non mi voleva dire, ma avevo già rischiato il peggio chiamandolo, non volevo rifarlo. Allora lasciai perdere e la giornata continuò, mentre pensavo come avrei fatto quando, finite tutte le feste natalizie, sarei ritornata a scuola. Dopotutto mi svegliavo sempre a mezzogiorno, come avrei fatto a svegliarmi di nuovo alle sette?

Una settimana più tardi avevo gli stessi identici pensieri.
Dopo aver passato il Natale con la mia piccola famiglia, visto che non ho parenti materni, e il Capodanno con i miei amici, quella festa sembrava un vecchio ricordo, così come Logan stesso. In questi lunghi sette giorni non ero riuscita a vederlo, né per strada e né tantomeno a casa sua. E come non ero riuscita a vedere Logan, non ero riuscita a vedere neanche i miei compiti, e mi ritrovai con la testa china sui libri il giorno prima dell'inizio delle lezioni.
Vidi che l'orologio puntava sulle 10 di sera, mentre sentii bussare alla porta.
-Avanti-
Ed entrò mia mamma. 
Se non lo fosse stata, penso che sarebbe diventata la mia migliore amica, anzi no, lo è lo stesso.
È quel tipo di mamma che c'è in qualunque occasione, che anche senza forze, sfinita e arresa, riesce comunque ad rialzarsi soprattutto per la sua famiglia.
-Luna, è tardi! Domani devi andare a scuola, no?-
-Uhm, si ma devo finire almeno questi compiti di matematica.-
Allora si sedette sui piedi del letto e vidi il suo viso illuminato dalla debole luce sulla mia scrivania: aveva i capelli scuri come i miei, ma solo ricci. Nonostante fosse giovane, già si iniziavano ad intravedere le prime rughe dovute al terribile stress del vecchio matrimonio. Gli occhi, invece, erano di un semplice marrone, non azzurri come i miei e quelli di mio padre biologico. Per questo li odio profondamente. Fin da piccola chiedevo a mia mamma se potevo cambiarne il colore per essere proprio come lei, ma lei ogni volta mi rispondeva che se si poteva fare sarebbe stata lei a cambiare.
-Vuoi una mano?-
-Ah, non penso che tu sappia fare lo studio di una funzione!-
Io e lei ridemmo, consapevoli che avevo ragione. 
-Ti potrebbe dare una mano Violet, no?-
Allora risi sotto i baffi: impossibile, per lei la matematica era arabo!
-No, deve uscire con un ragazzo conosciuto alla festa-
-Ben?-
-Stesso-
Mi rigirai la matita tra le dita sapendo quasi sicuramente la prossima domanda.
-Logan?-
E ovviamente la matita cadde. 
-Mamma!-
-Che c'è? È più grande di un anno, ciò vuol dire che ne sa sicuramente più di te!-
-Mamma, stiamo parlando di Logan. Cioè, Logan. Se non l'avessi capito... Logan.-
-E quindi? Hai provato con Ben e non va, prova con Logan!-
Questa conversazione stava prendendo sempre di più una brutta piega.
-Perchè diavolo dovrei provarci con Logan?-
-Ahhh, Luna! Ma non l'hai visto bene? Se solo avessi la tua età...-
-Ma mamma!-
E ci mettemmo a ridere mentre pensavo a quanto avrei voluto rimanere così per sempre, felice mentre guardavo mia mamma, la persona che amo di più, ridere apertamente.


≈≈≈
Scusate per non aver aggiornato più! Mi sono fatta perdonare con due capitoli! Fatemi sapere cosa ne pensate!

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Capitolo 8
*** I peggiori migliori amici del mondo ***


La sveglia suonò per ripetizione per una buona  mezz'oretta mentre io mi richiudevo sempre di più nel cuscino, tentando inutilmente di riaddormentarmi. 
-Luna?-
"Ahhhh! Non voglio tornare a scuola!"
-Non c'è!- dissi probabilmente ancora dormendo.
Fin da piccola avevo il problema del risveglio: anche se andavo a dormire prestissimo, e per prestissimo intendo tipo le otto, comunque il mattino dopo non riuscivo a svegliarmi in nessun orario se non prima di mezzogiorno.
-Dai, Luna! Ti devo accompagnare con la macchina e se fai tardi tu, faccio tardi anch'io!-
Allora il fidanzato di mia mamma si sedette sul letto e iniziò a farmi il solletico, cosa che odio da morire e lui lo sapeva perfettamente.
-Okay okay mi alzo!-
Mi alzai e mi resi conto di una cosa importantissima: era super tardi!
Mi preparai in dieci minuti e non riuscì neanche a fare colazione.
Poco dopo, arrivai in macchina e dopo una decina di minuti mi trovavo di fronte scuola.
La mia scuola era la più normale del mondo, ma aveva un posto segreto. Nel lato sinistro dell'edificio, abbastanza nascosto, c'era un magnifico ciliegio che ombreggiava una piccola panchina perfetta per tre persone: io, Ben e Violet.
Allora l'anno scorso ci promettemmo che ogni giorno ci dovevamo incontrare lì, e così feci anche quella mattina.
Aspettai altri dieci minuti nonostante l'enorme ritardo, ma dei miei amici non c'era neanche l'ombra.
Allora da lontano vidi e poi sentii una moto parcheggiare e sapevo già di chi era.
Quando lo vidi persi un battito: era anche più bello di sempre stamattina.
Non so come fece, ma riuscì a vedermi anche lui e io mi nascosi più in fretta che potevo.
"Ti prego fa che non mi abbia visto!"
-Che ci fai ancora qua?-
Sobbalzai e quindi mi girai verso Logan.
Non parlavamo dal giorno dopo la festa ed ero abbastanza nervosa.
-Ehm, aspetto Ben.-
Allora lui mi guardò e sorrise sotto i baffi.
-Ben è uscito più di un'ora fa! Doveva incontrarsi con un certo Alex.-
Allora lo guardai e cercai di acquisire questa informazione.
Un'ora fa.
Un'ora fa?!
-DIAVOLO!-
E scappai via letteralmente.

-La prego! Non mi sono svegliata in tempo!-
-Mi dispiace signorina, ma ha fatto tardi e la mia lezione è già iniziata. Seguirà la seguente.-
E il prof mi chiuse la porta in faccia.
"Stronzo." pensai
-Stronzo.- sentii.
E mi ritrovai di nuovo Logan affianco.
-Ancora qui? Ma mi segui?-
Lui sorrise e si abbassò alla mia altezza: dopo tutto io ero solo 1.60 mentre lui si vantava essere 1.85.
-No, piccola Luna. Siamo nella stessa scuola e si dà il caso che di fronte l'aula tua c'è la mia.-
-Ah, okay.-
Non sapevo cosa dire, mi aveva letteralmente accecata con i suoi occhi verdi, anche se si era subito rialzato.
-Comunque, pensavo. Tu non mi hai detto cos'è successo alla festa, quindi parla e non nascondermi le cose che lo capisco!-
Allora successe una cosa strana.
Lui iniziò a sistemarsi i capelli con la mano visibilmente imbarazzato, mentre trovava mille scuse per andarsene.
"Eh, no caro mio! Ora mi dici tutto!"
Concordo.
Lo afferai per il braccio e mi parai di fronte a lui.
-Parla.-
Lui distolse gli occhi dai miei, e non disse nulla.
-Logan!-
Allora si abbassò di nuovo e si avvicinò pericolosamente alla mia faccia.
-Lo vuoi sapere davvero? Ne sei proprio sicura? Forse è meglio che non vieni a sapere cosa fai quando sei ubriaca-
Allora mi lasciò un bacio sulla guancia e se n'è andò verso le scale antincendio, mentre io mi imbarazzavo da morire.
"Cosa diavolo era successo?"

-Siete i peggiori amici del mondo.-
Nonostante la vera e propria guerra per i posti in mensa, io, Ben e Violet riuscimmò a sederci tutti insieme, sebbene io fossi ancora un po' arrabbiata per quello che era successo la mattina.
"Ohhh, intendi quando quel bel manzo di Logan ti ha baciato la guancia?"
No, quando Ben mi ha dato buca.
-Perchè mai?-
Violet mi domandò mentre azzannava voracemente il suo panino portato da casa, che tra parentesi era più che rivoltante: non sapevo se era più schifoso il panino integrale per sé, o l'hamburger di tofu all'interno.
-Ah, magari quando alla festa mi avete abbandonata con gente tipo Ruby? Oh oppure stamattina mentre vi aspettavo al parchetto?-
E guardai in malo modo Ben.
-Senti, Luna. È un bel ragazzo, ha un'ottima reputazione, più o meno, e sicuramente ti sarà simpatico, quindi non ti preoccupare!-
-Ben il problema non è Alex! Il problema è che tu preferisci uno da una botta e via rispetto alla tua migliore amica!-
Allora Ben apparve profondamente ferito, e io iniziai subito a sentirmi in colpa.
-Prima di tutto, Alex? L'ho incontrato per sbaglio stamattina, quando stava iniziando a lavorare da Francy. E poi il ragazzo di cui parlavo era Logan. So che è mio fratello, ma una piccola storiella male non ti fa!-
-Già Luna! Potresti trovare un tesoro in Logan, magari è fatto proprio per te!-
Allora quella profondamente ferita ero diventata io. Dopo un anno intero ancora non avevano capito che odiavo Logan profondamente? E poi cos'è questa storia di "troviamo un ragazzo per la povera e sola Luna"?
-Seriamente? Mi dispiace per voi, ma penso che sia abbastanza normale che se anche trovassi qualcuno di interessante, sarò io a scegliere e non voi!-
E mi alzai frettolosamente dal tavolo verso la palestra dove si sarebbe tenuta la mia prossima lezione.
E cercai in tutti i modi di non sentire i miei amici chiamarmi.
≈≈≈
Ed ecco iniziata la scuola! Secondo voi riuscirà mai Luna a scoprire cos'è mai successo a quella famosa testa? Fatemi sapere cosa ne pensate.

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Capitolo 9
*** Una partita finita male ***


Mi cambiai frettolosamente nello spogliatoio cercando di non farmi vedere dalle altre, in particolare da Ruby.
Purtroppo avevo avuto la sfortuna di avere palestra lo stesso giorno in cui la facevano Ruby, Logan e il resto della banda.
Quindi per evitare battute su di me e principalmente sul mio corpo (il mio punto debole), mi chiusi in bagno e dopo cinque secondi cronometrati uscii con gli abiti sportivi: dopotutto in quel bagno puzzolente e pieno di non so che germi, non volevo rimanerci neanche un secondo in più.
La palestra non era da meno, sul fattore germi.
In ogni angolino vedevo vere e proprie montagne di polvere e potevo giurare di vedere anche qualche animale strano. 
Distolsi lo sguardo velocemente pensando al peggio, e mi soffermai sulla persona che era al centro dei miei pensieri: Logan.
"Ammetti che è stupendo con quella giacchetta"
Mah, non tanto.
"Ammetti che quel pantalone è fantastico"
Mhhh.
"Ammetti anche che ha un bellissimo didietro"
Su quello non c'erano dubbi.
Un rumore fortissimo scacciò via i miei pensieri molesti: era arrivata la prof.
Con il suo fischietto giallo, ogni giorno diceva a ognuno che fare: maschi calcio il più delle volte, le ragazze invece optavano per la pallavolo, ma alcune, le più coraggiose, si cimentavano con calcio, mentre c'ero io che volevo tantissimo giocarci, ma esitavo sempre.
-Allora! Non voglio lamentele, Logan e Chris, siete i capitani di pallavolo, facciamo una piccola amichevole. E TUTTI GIOCANO CHIARO?-
Mentre i due capitani sceglievano i loro alleati, dentro la mia testa frullavano mille pensieri sulla festa e soprattutto su quello che mi aveva detto Ben: l'aveva fatto di proposito di lasciarmi quella sera da sola con Logan?
-Ehi, piccola! Qui da me.-
Mi girai non so neanche io il perché e vidi che effettivamente Chris mi chiamava e mi voleva nella sua squadra.
-Sono Luna. Non ci vuole tanto a ricordarselo, basta guardare in cielo di notte idiota.-
Sentii un fischio dall'altra parte della palestra che proveniva senza alcun dubbio da un  Logan che si avvicinava sempre di più.
-La ragazza ha il ciclo e morde, attento Chris!-
Allora alzai il dito medio al fratello del mio migliore amico e mi misi nella postazione che mi aveva riservato Chris.
Ovviamente sono una schiappa.
Dopo tre punti persi per colpa mia, l'intera squadra mi odiava, mentre quella avversaria tra cui Logan e Ruby, mi incitavano.
Dopo un quarto d'ora mi ritrovai di fronte a Logan, divisi solo dalla sottile rete di pallavolo.
-Sei pronta a farti male veramente?-
-Sei pronto a prendere un dito e mettertelo nel...-
Ma la prof mi interruppe con il fischio d'inizio.
La palla andava e veniva da un campo all'altro: sembrava quasi ping pong!
Quasi totalmente distratta per colpa dei miei pensieri, vidi che un laccio si era sciolto e volevo rifarlo, ma mi chiamò Chris. O meglio urlò a squarciagola il mio nome.
-Che c'è?-
Il tempo che alzai la testa e mi arrivò una pallonata dritta in faccia.
Mentre caddi miserabilmente a terra bestemmiando un po' di tutto, mi resi conto che il pallone lo aveva tirato Logan e il mio istinto omicida salì alle stelle, ma fu subito placato da lo stesso che lo aveva alzato.
Logan superò velocemente la rete e di accovacciò affianco a me e cercò di alzarmi oserei dire dolcemente.
-Appoggiati alla mia spalla, Luna-
-No-
Dopotutto ero arrabbiata nera, ma sapevo benissimo che lui aveva una paura matta per il sangue e si dà il caso che me ne stava colando un po' dal naso.
-Ti prego-
Solo la sua faccia sconsolata e un po' impaurita mi costrinse ad appoggiarmi alla sua spalla.
Una volta in piedi cercai di andarmene da sola dritto in infermeria, ma la prof voleva a tutti i costi che mi accompagnasse Logan.
Allora ci incamminammo insieme, anche se a volte mi appoggiavo al suo braccio per non perdere l'equilibrio.
Una volta seduta sul lettino dell'infermeria vidi Logan che mi fissava.
-Che c'è ora?-
-Ma a cosa diavolo stavi pensando?-
-A cosa secondo te? Cos'è successo alla festa!-
Allora si sedette anche lui, e si avvicinò pericolosamente.
-Luna te l'ho già detto, per te è meglio non sapere.-
-Parla.-
Allora lui si schiarii la voce e mi toccò la guancia con la mano.
-Vuoi veramente sapere cosa hanno fatto due adolescenti da soli, un po' brilli in una camera da letto vuota?-
Allora capii a cosa stava alludendo e sbiancai.
-No! Non è vero!-
Lui si addolcì stranamente continuando ad affermare chiaramente il falso.
Non ero andata a letto con lui.
Era impossibile, non ci sarei andata per nessuna ragione al mondo.
"Ehi, parla per te!"
Sh tu.
-Visto? È inutile che me lo chiedi e poi non accetti la verità!-
Ero veramente su tutte le furie ed era tutta colpa di Logan e di quella stupida festa che avrei fatto meglio a dimenticare.
Quindi mi alzai, contro le indicazioni dell'infermiera e di Logan e me ne andai. 
Girando l'angolo mi ritrovai di fronte a Ruby che stranamente non era circondata dalle sue "super amiche del cuore"
-Vuoi sapere veramente cos'è successo alla festa?-

≈≈≈
Eccoci qua al capitolo 9! Non ci posso credere, dal prossimo staremo già al 10!! Vi sta piacendo la storia? 

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Capitolo 10
*** Nel territorio del nemico ***


Guardai interdetta la ragazza bionda ossigenata di fronte a me: sapeva veramente cos'era successo o era una delle sue solite bugie?
Pensai a quello che aveva detto Logan a proposito di quella sera e arrossii fino alla punta delle orecchie.
-Se dici la verità allora si.-
Allora Ruby fece un ghigno che mi parve quasi malefico e si avvicinò.
-Allora vediamoci a casa mia oggi pomeriggio!-
Allungò la mano verso di me e vidi che mi stava porgendo un foglietto di carta con scritto sopra il suo indirizzo.
-Okay... Mica mi vuoi uccidere?-
Lei rise, ma si vedeva lontano un miglio che era una risata falsa.
-No, cara mia! Voglio solo dirti la verità, ma penso che la vorrai sapere lontana da occhi indiscreti. Ciao, ciao!-
E se n'è andò via muovendo stranamente le anche, mentre io rimasi lì, con un foglietto in mano e decisamente sconvolta.
"Cosa stava succedendo?"
Quando però vidi che Logan stava uscendo dall'infermeria, scappai ed entrai nell'aula in cui si sarebbe tenuta dopo pochi minuti la lezione di storia, la materia che odiavo di più.

Mentre camminavo per strada vedevo le poche gocce di pioggia cadere e speravo che diventassero prima o poi dei bellissimi fiocchi di neve, ma sapevo che non sarebbe successo, dopotutto la mia cittadina non è conosciuta per la neve che non ospita da tantissimo tempo.
Sapevo la strada per casa di Ruby, grazie a Maps, infatti mentre non consideravo minimamente la terra su cui camminavo, buttavo sempre l'occhio sul telefono per non sbagliare strada. Dopo vari vicoli, e varie occhiatacce da le persone più anziane, mi trovai davanti una piccola villetta, stranamente niente di troppo eccessivo.
La casa era marroncina, come tutte le altre case di quel vicoletto, e ancora più strano, era la casa più piccola rispetto alle altre che erano ville vere e proprie. 
Non mi curai molto delle buone maniere, e aprii senza indugi il portoncino d'ingresso che apriva la strada a un piccolo insieme di ciottoli che portava direttamente alla porta centrale della villetta, dove c'erano i citofoni.
Allora cercai il cognome di Ruby, e aspettai una risposta che non tardò proprio da quest'ultima.
Dopo un paio di minuti, aprì la porta centrale ed entrai in quella che volevo che fosse la mia casa. Nonostante le piccole dimensioni, era comunque più grande di casa mia, ed era decorata con mobili in legno scuro, che si intonava al parquet a terra. Senza indugi, una Ruby stranamente struccata mi fece strada verso camera sua, e quando entrai chiuse la porta.
"Mi vuole veramente uccidere allora"
La sua cameretta non era rosa come mi aspettavo, ma era tinta di un rosso pastello, che si ritrovava anche nel letto rosso e bianco, e nella scrivania dove c'erano perfettamente ordinati i libri e un computer.
Lei si sedette sul letto senza pensare troppo a stropicciare le lenzuola e fece sedere anche me.
-Allora vuoi sapere cos'è successo?-
-Certo, sono venuta fino a qui per questo!-
Lei si guardò un po' attorno e con una voce velenosa disse:
-Prima o dopo che mi hai urlato contro?-
"Ahia, mi ero scordata di questo particolare!"
-Ehm, dopo..-
-Beh, tu e Logan siete saliti insieme in una camera sopra e lui ti ha portato un bicchiere d'acqua. Siete rimasti lì fino alla fine della festa e poi lui è sceso con una faccia un po' sconvolta. Ti ha portato in braccio fino alla macchina e poi penso che siete tornati a casa. Ora puoi andartene.-
Cosa? Ma allora il discorso di Ruby tornava perfettamente con quello di Logan! Ciò significa che io e Logan...
-No! È impossibile! Lui mi ha detto un'altra cosa-
-Ah! Pensi che ti ho fatto entrare in casa solo per dirti delle bugie?-
Il tono di voce di Ruby iniziava ad essere molto teso, e pensai già alla bara che sceglierà mia mamma.
-No, è solo che pensavo che tu potessi smentire quello che mi ha detto Logan...-
Allora vidi uno strano luccichio nei suoi occhi e sorrise 
-Ti ha detto che siete stati a letto insieme?-
-Si-
-Ahaha! No, lo dice a tutte, ma in realtà non lo fa con nessuna. Probabilmente avrete parlato di cose serie, era veramente sconvolto. Fossi in te non mi preoccuperei.-
Allora tirai un lungo sospiro di sollievo: non ero stata letto insieme a Logan!
Mentre cercavo di ringraziare Ruby, festeggiare e urlare a più non posso, lei mi cacciò via letteralmente.
Allora mi incamminai verso la porta centrale finché non mi soffermai su una foto.
C'erano quattro persone: lei, e i suoi genitori, ma l'altra persona non la conoscevo. Era un ragazzo con i capelli scuri e gli occhi simili a Ruby e a quelli di sua madre. Poteva essere suo fratello? Ma lei non ne ha parlato mai!
-Ehy Ruby, chi è lui?- 
E lo indicai.
Lei si avvicinò a me, e sbiancò letteralmente. Tutti i colori sulla sua faccia scomparvero, persino i quintali di blush che si era messa.
-Non sono affari che ti riguardano, vattene via subito!-
E prese la foto e se la tirò vicino al petto. 
Cercai di scusarmi, ma non ne vedevo il motivo, e alla fine feci la cosa più naturale: me ne andai proprio come aveva detto lei.
Nonostante la buona notizia riguardante la festa, ero un po' in colpa e sapevo benissimo il motivo: Ruby pensava che non me ne ero accorta, ma lei aveva gli occhi lucidi. Chi era quel ragazzo?

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Capitolo 11
*** Pancake day ***


Era arrivato quel periodo dell'anno. Proprio quello in cui sta per finire il quadrimestre e ciò voleva dire solo una cosa: i prof più pazzi degli alunni. O meglio i prof che avevano tantissimo lavoro arretrato e se la prendevano ovviamente con coloro che non c'entravano niente: noi studenti.
Oramai era in corso la settimana peggiore dell'anno scolastico; una settimana piena di sanguinose verifiche e di drammatiche interrogazioni che più o meno tutti cercavano di saltare e io non ero da meno.
Ogni materia usavo una scusa diversa per fuggire dalla classe per un'ora intera, e ogni anno le scuse peggioravano. Un anno, che mi ricordo particolarmente bene, me ne uscii con una scusa di classe "il bambino scalcia". E fu subito "Luna, sedicenne incinta".
La notizia girò sulla bocca di tutti per tutto l'anno intero, nonostante avessi usato il test di gravidanza per calmare i miei amici inizialmente e mia mamma sicuramente.
L'unica consolazione a questo periodo era senza dubbio la mensa.
Dopo neanche due giorni ripresi a parlare con Ben e Violet, insomma non potevo continuare a portare rancore ai miei migliori amici, senza di loro ero persa!
Ed erano passati tre miserabili giorni dalla mia "chiaccherata" con Ruby, finendo con lei che mi evitava e io che evitavo Logan. Ed era tutto stranamente perfetto.
-Luna, ti ricordi che oggi è il pancake day, vero?-
Un'altra consolazione? Il pancake day.
Una volta a mese andavo a casa Carter per cucinare un dolce che variava di volta in volta, e tutto ciò per il semplice motivo che mia mamma era decisamente gelosa della cucina, così tanto da diventare un vero e proprio allarme appena mi avvicinavo.
-Me ne ero scordata! Ti raggiungo dopo pranzo. Violet vieni pure tu?-
-Mi dispiace, ma ho un impegno oggi pomeriggio-

Nonostante la mia migliore amica mi avesse abbandonata, mi avviai a casa di Ben.
E per avviarmi intendo dire attraversare la strada e bussare a un citofono.
Dopo che aprirono la porta avevo una buona visuale sulla casa di Ben.
"E anche su quel bel manzo davanti alla porta"
-Che ci fai qui?-
Anche con il pigiama antisesso Logan era decisamente perfetto, neanche un capello fuori posto.
-Niente che ti riguarda-
Allora lui appoggiò un braccio sulla porta non facendomi passare.
-Pensi che non abbia capito che mi stai evitando da giorni?-
"Ah, colpita e affondata!"
-Non pensare troppo ai particolari!-
E mi abbassai superando facilmente Logan.
Girai subito a destra e mi ritrovai di fronte una cucina già pronta con gli ingredienti per cucinare, e vidi sia Ben sia la mamma.
Quest'ultima, nonostante le due gravidanze e le rughe dovute alla sua età, era una delle donne più belle che avessi mai visto. Il suo viso era simile a quello di Ben che trasmetteva felicità dà tutti i pori, anche se lei, a differenza dei due figli, aveva due magnifici occhi marroni che comunque si intonavano perfettamente ai suoi capelli.
Dopo aver cucinato, preparai la tavola e lì appoggiai i miei fantastici pancake, dove furono mangiati e approvati da entrambi i fratelli, anche se io non ne mangiai.
-Tieni-
Mi girai e vidi che Logan mi stava porgendo un pancake.
-No, non lo voglio-
-Dai mangialo, l'hai fatto stesso tu!-
"Uhm, posso mangiare anche te, magari?"
Shhh!
-Logan, ho detto di no.-
E questo bettibecco continuò nonostante Ben provasse a calmarci.
-Ah, quindi non lo vuoi mangiare?-
Alzai gli occhi al cielo, questo ragazzo era una tortura!
-Te lo sto dicendo da dieci minuti Logan, no!-
Allora lui si alzò e mi prese in braccio, portandomi sulle scale. E per prendere in braccio intendo, prendermi come un sacco di patate.
-LOGAAAAN-
Cercai di scendere ma era pressoché inutile, era decisamente più forte di me.
Dopo poco Logan mi lanciò per aria e mi ritrovai distesa su un letto.
Rettifico: sul suo letto.
Logan mi passò il famoso pancake, che io continuavo a rifiutare.
Allora lui si mise su di me e si avvicinò pericolosamente.
-Mangialo.-
-Ho detto di no!-
-Allora o lo mangi tu o te lo faccio mangiare, scegli.-
C'era una sfida di sguardi in atto, ma poi mi resi conto cosa dovevo scegliere e abbassai gli occhi e presi il pancake.
-Brava-
-Fottiti-
Avevo la bocca piena, quindi forse dissi più un -Bututu-, ma lui mi capii lo stesso.
Dopo un po' mi resi conto che eravamo soli in camera sua e mi ricordai subito cosa dovevo fare.
-Dobbiamo parlare-
Ah, ma perché tutti i maschi hanno paura di queste due parole?
-Su cosa?-
-Sulla festa Logan, so che mi hai mentito, ne ho parlato con Ruby. Dimmi la verità.-
Era chiaramente turbato, lo vedevo nella sua mano che continuava ad arruffare i suoi capelli e soprattutto nel suo sguardo.
-Non ne voglio parlare-
-Dai, Logan! Smettila di fare lo stronzo!-
E lui si arrabbiò. Si alzò dal letto con un aria decisamente irritata.
-Io lo stronzo? Ma magari lo sei tu! Lo vuoi proprio sapere? Vuoi sapere cosa hai detto? Visto che hai così tanto bisogno di colmare questa tua odiosa curiosità eccoti accontentata: mi hai parlato del tuo padre biologico e di tua madre!-
Allora mi spensi letteralmente.
Era l'unico segreto che non dicevo a nessuno, neanche ai miei migliori amici. Era quel tipo di segreto che nasce con te e muore con te, ma ovviamente ho rovinato tutto ubriacandomi e raccontando tutto al primo che mi capitava!
-Cosa ti ho detto nello specifico?-
-Mah, penso tutto.-
Allora il colore abbandonò definivamente la mia faccia.
-L'hai detto a qualcuno?-
-Giusto un paio-
E poi il colore tornò, e anche troppo.
Mi arrabbiai con me stessa, con Logan, con il mio fottuto padre e con chiunque fosse vicino a me nel giro di due metri.
Ma forse mi arrabbiai troppo velocemente per non sentire il sarcasmo nella voce di Logan.
-Tu...I-Io...Ti odio! Ti odio così tanto Logan!-
Cercai di avere una voce calma, ma sentivo benissimo i singhiozzi ad ogni parola e li sentiva anche lui.
E quindi feci l'unica cosa che sapevo fare bene: scappare.
Com'ero scappata dalla casa di Ruby giorni fa, così ora scappavo dalla casa di Ben. Con l'unica differenza di una voce dietro di me che mi chiamava, che cercava di riparare il danno oramai fatto.
E arrivai alla conclusione che per nessuna cosa al mondo avrei mai voluto parlare e vedere Logan.

≈≈≈
Siamo arrivati al capitolo 11! Cosa ne pensate di Logan? E finalmente Luna sa cos'è successo alla festa! Chissà come la prenderà!

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Capitolo 12
*** Obbligo o verità? ***


I giorni peggioravano. A scuola evitavo Logan, evitavo Ben, insomma evitavo chiunque potesse sapere il mio terribile segreto. E ovviamente Logan non mi aiutava: ogni volta cercava di trovarmi, di catturarmi, come se mi volesse dire la cosa più importante della sua vita, ma io scappavo lo stesso.
In questi giorni trovai però un'ancora, seppur piccola: Ruby.
Stranamente mi chiese cos'avevo, anche perché avevo decisamente perso l'abitudine di truccarmi la mattina, e a scuola ero un vero e proprio disastro che attirava sguardi interrogativi ovunque. Comunque sia, non so per quale motivo vuotai il sacco e lei mi capii.
Anzi, mi consolò quasi un'ora intera, mentre io cercavo inutilmente di prendere il controllo della situazione.
Dopotutto fu grazie a lei che sopravvissi alla lezione di educazione fisica.
Mi nascose nello spogliatoio, e quando la prof chiamò tutti per un'altra partita di pallavolo, cercò di giustificare la mia assenza, anche se inutilmente. Giocai lo stesso quindi, ma con Ruby dalla mia parte, Logan riuscì a non parlarmi.
Mentre stavo vivendo uno dei più lunghi e noiosi pomeriggi invernali, ricevetti una chiamata da Ruby, che mi chiedeva se volevo andare ad una festa quella sera.
Ovviamente la mia risposta era chiara, e ovviamente ciò che feci anche di più.
Camminavo per strada con uno zaino immenso pieno di trucchi, un vestito e un paio di scarpe, quando citofonai Ruby ed entrai a casa sua per prepararmi ad andare a una festa che avrei odiato.

Dopo aver bocciato l'outfit che mi ero portata, Ruby aprì il suo armadio e prese vari vestiti decisamente molto scollati. Nonostante ciò, ne trovai uno di mio gradimento: era nero, attillato, e abbastanza corto, ma risaltava le mie curve che a detta di Ruby stavano nel posto giusto.
Una volta truccata e arricciati per la prima volta i capelli, uscimmo per andare a questa festa.
-Ti divertirai! E ti ci vuole! E comunque Logan non c'è.-
Ah una buona notizia!
La festa era come di rito a casa di Chris ed era arredata allo stesso modo rispetto la festa scorsa.
In definitiva fu una serata deludente, a parte per Ruby che non mi lasciò da sola neanche un momento.
Dopo la mezzanotte, alcuni atleti pensarono di giocare ad obbligo e verità, e ironia della sorte Ruby mi obbligò a giocare.
Era tutto sommato divertente, quando poi la mia festa si rovinò.
Con la coda dell'occhio vidi un'ombra vicino alla porta principale che si apprestava ad avvicinarsi a noi: era Logan che a quanto pareva voleva giocare anche lui a obbligo e verità.
Guardai Ruby con uno sguardo assassino e lei alzò le spalle mimando: -Non ne sapevo nulla, giuro!-
"Non è colpa sua."
Era decisamente irritante vederlo lì di fronte a me, e decisi di fare la cosa più stupida del mondo: iniziai a bere.
Dopo un paio di bicchieri non mi sentivo tanto diversa, fino a quando non mi dissero:
-Luna! Obbligo... Uhm... Bacia Chris!-
E mi misi a ridere, guardai Chris e acconsentii all'obbligo.
Ovviamente era un bacio dal sapore alcolico, ma comunque sentii le sue labbra muoversi sulle mie creando una piccola danza, ma quando lui si apprestava ad aumentarne la passione io mi staccai.
Era probabilmente l'alcol a darmi quella spinta in più che mi serviva, e quindi iniziai ad riempirmi un altro bicchiere, con gli applausi degli altri e lo sguardo torvo di Logan.
"Che voleva da me?"
La serata continuava così: baciavo qualcuno e poi bevevo, ne baciavo un altro e bevevo di nuovo.
-Sei uno spasso Luna! Bacia Logan ora-
E mi fermai.
Non sentii più alcol, né l'adrenalina e né tantomeno le risate degli altri, solo freddo e lo guardai negli occhi.
-No.-
Mi alzai cercando un bagno che trovai al volo e vomitai penso anche l'anima, mentre qualcuno mi manteneva i capelli.
Dopo aver finito non avevo la forza neanche di alzarmi, e qualcuno mi prese in braccio.
"Ti porto a casa."

Effettivamente ero su un letto, che era così caldo e profumato da farmi addormentare immediatamente.
Se non fosse stato per lui, il mio salvatore della serata.
Mi alzò con cautela e mi mise dei pantaloni, che erano decisamente larghi.
Poi mi tolse il vestito e fui colta da un ondata di gelo: dopo tutto era ancora febbraio.
E feci la cosa più naturale per una ubriaca: lo abbracciai e riconobbi subito il suo profumo, senza neanche guardarlo negli occhi.
Sentii il suo torace, coperto da una felpa, abbassarsi ed alzarsi e mi tranquillizai all'istante.
Lui, però, mi spostò e mi mise una felpa e io mi buttai sul letto poco dopo.
"È così morbido, proprio come un manto di una pecora!"
Ero totalmente ubriaca.
Mi girai e quel poco di luce mi fece vedere il suo viso.
-Logan?-
Lui non si girò: stava seduto ai piedi del letto, intendo a togliersi le scarpe.
-Si?-
-Mi scoccio!-
Lo sentii ridacchiare e dopo il tonfo di due scarpe cadute, me lo ritrovai affianco a me.
-Ti scocci alle tre del mattino?-
-Ah! Non ti devo parlare, sono arrabbiata.-
Mi girai portandomi con me tutte le coperte, mentre sentivo Logan avvicinarsi.
Quando appoggiò una mano sul mio fianco, penso che mi scolsi completamente.
-Luna, non sai quanto mi dispiace. Non era vero che l'ho detto a qualcuno. Devi credermi, non lo farei mai se so che ti potrebbe ferire!-
Mi girai bruscamente, e lo guardai in viso.
-Logan, non sto capendo niente. E sai perché? Perché sono ubriacaaaa! Yuhuu!-
Ovviamente la mia intelligentissima deduzione fu accompagnata da un piccolo schiaffetto sul viso del ragazzo.
E lui fece subito la faccia offesa.
-Mi hai dato uno schiaffo?-
-Ahaha! È ovvio stupido! Posso toccare i tuoi capelli?-
Lui mi guardò con aria interrogativa ma comunque si abbassò leggermente, permettendomi di accarezzargli i ricci, che erano a dir poco adorabili.
-Che shampoo usi?-
E lui rise
-Non saprei Luna, non è nella lista delle cose che mi interessano. Ne compro sempre uno a caso.-
-Uhhh, cosa c'è in questa lista? Lo voglio sapereee-
E iniziai a ripetere quel -sapereee- penso all' infinito, almeno finché lui non mi mise una mano sulla bocca.
-Non saprei, sicuramente ci stai tu.-
"Sposami"
Ma no!
Eppure il mio corpo diceva tutt'altro: iniziai a sentirmi stanca e mi appoggiai alla spalla di Logan, che però si alzò.
-No, Luna. Devo andare a dormire di là.-
Sbuffai sonoramente.
-Daaaaai, dormi qua. Ho paura del buio!-
-Luna.-
-Daidaidai!-
E sbuffò lui. 
Ma poi allungò un braccio per prendermi e iniziò ad accarezzare i capelli, mentre io appoggiai di nuovo la testa sulla sua spalla e allungai una gamba sul suo fianco. Prima di crollare iniziai a fissargli il viso: la luce fioca della finestra mi permetteva di vedere perfettamente i colore dei suoi occhi che non avevo mai visto da così vicino. Erano verdi, il mio colore preferito, ma riuscivo a scorgere delle macchioline marroni all'interno e pensai che questo difetto aumentava solo la sua bellezza. Mi soffermai poi ai suoi ricci perfetti: profumavano di qualcosa che non conoscevo di preciso, ma era il profumo più dolce che avessi mai sentito. Allungai una mano sulla sua mascella a dir poco perfetta e a poco a poco arrivai a sfiorargli le labbra con il mio pollice. Erano così belle e i miei pensieri iniziarono a vagare su cosa avessi sentito se lui mi avesse baciato. Questi pensieri furono però allontanati da Logan che mi mise una mano sulla mia e la abbassò.
-Che stai facendo?-
Si girò verso di me e io abbassai lo sguardo con aria innocente.
-Uhm... Niente-
E mentre assaporavo il tepore del letto e la premura di Logan che continuava ad accarezzarmi i capelli, piano piano mi addormentai e fui serena come non lo ero stata da tanti giorni.

≈≈≈
Ehilà! Che ne pensate di questo aggiornamento? Per me è il capitolo che più amo 💕 Voi che ne pensate? 

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Capitolo 13
*** La quiete prima della tempesta ***


Sentii la sveglia e cercai di spegnerla.
"Ma perché ho messo una canzone metal come sveglia?"
Aprii molto lentamente gli occhi e mi ritrovai in una camera che conoscevo bene: quella di Logan.
E ovviamente lui si trovava affianco a me, o meglio mi stava letteralmente stritolando nel suo letto che, nonostante fosse matrimoniale, era occupato solo per una parte.
-Logaan, mi uccidi-
Lui d'altro canto mi abbracciò ancora di più e io continuavo a chiamarlo, ma senza risultati visibili.
Allora passai all'azione, presi una spazzola dal comodino e feci la cosa più sensata: gliela buttai in testa.
-Ahia!-
Mi sentivo un po' in colpa, ma almeno si era spostato e riuscivo finalmente a respirare.
Allungai il collo per vedere che ore erano e tirai l'urlo più acuto del mondo. Forse i delfini mi avevano sentito.
-Luna! Le orecchie cazzo!-
-Sono le dieci, la scuola! Oddio, ho saltato due lezioni, devo muovermi-
Dopo circa due secondi mi girai e vidi l'unica cosa che potevo mettere: il vestito di Ruby sporco di vomito.
-LOGAN!-
Si era riaddormentato ovviamente, mentre io scleravo in tutti i modi possibili. Gli saltai addosso, mentre lui cercava ancora di capire qualcosa. Iniziai a tartassarlo di domande del tipo -Cos'è successo? Ti vuoi alzare? HO FAME.-
E lui rispose capovolgendo la situazione: ora ero io sotto di lui, e riuscivo a vederlo in faccia capendo di averlo leggermente stressato.
-Stai in silenzio per un cazzo di secondo, diamine!-
E si buttò al mio fianco.
-Non è il momento di dormire di nuovo, abbiamo scuola e io non so che mettere, non ho la borsa e ho una fame da lupi quindi SVEGLIATI!-
Lui aprì gli occhi stremato da quella situazione e appoggiò le sue mani alle mie spalle.
-È domenica.-
-Ah.-
E lui si riaddormentò, mentre io pensai a quello che era successo la sera prima.
Stranamente mi ricordavo tutto, in particolare quando ho letteralmente abbandonato Ruby per andare a casa di Logan.
Scattai di nuovo dal letto, e iniziai ad aprire praticamente tutti i cassetti cercando qualcosa da mettere.
Mi rubai una felpa che mi stava a mo' di vestito, e mi misi le scarpe della sera prima.
-Luna, dove pensi di andare così?-
-A casa di Ruby, le devo spiegazioni. Torna a dormire-
Lui ovviamente fece l'esatto opposto: si sedette sul letto e mi vide da capo a piedi.
-Non puoi uscire così, mettiti qualcosa sotto.-
-È inutile, la tua felpa è lunghissima, mi va bene così!-
-Luna la casa di Ruby è lontanissima non puoi andare per strada così, ci sono tipi troppo strani.-
E vidi la porta aprirsi mentre ringraziai mentalmente chiunque mi avesse salvato da un sicuro litigio con Logan.
Era Ben.
-Logan devi fare la... ODDIO MIO COS'È SUCCESSO?-
Io guardai Ben, lui guardava Logan e Logan guardava me.
-Mi accompagni a casa di Ruby?-
Capendo che la risposta non sarebbe arrivata, mi piazzai davanti a Ben e lui mi disse che doveva cambiarsi e mi avrebbe accompagnato.
Io ovviamente andai a fare colazione nel frattempo.


Bussai alla porta della casa di Ruby e mi aprì una faccia familiare: sua madre. L'avevo vista nella foto che trovai l'ultima volta che andai a casa sua, e non era cambiata poi tanto: aveva i capelli biondi, con qualcuno già bianco, e i suoi occhi erano scuri, diversi dagli azzurri della figlia, ma a parte questa differenza erano palesemente uguali.
-Ehm, scusatemi. Sono Luna, un'amica di Ruby. C'è?-
Lei mi studiò dalla testa ai piedi, e poi sorrise.
-Si, in camera sua.-
Ringraziai e mi avviai verso la camera di Ruby cercando di ricordare mentalmente dov'era.
Dopo aver aperto per sbaglio il bagno, riuscì a trovare Ruby, ma la vidi intenta a farsi una manicure.
La camera era simile a quando la vidi la prima volta, solo un po' più incasinata: il letto era disfatto, e la scrivania era sottosopra.
Quando Ruby si rese conto di me si alzò dalla sedia e mi venne incontro indicandomi il letto per sedermi.
-Ieri sera?-
-Ieri sera.-
E le raccontai tutto.
All'inizio dell'anno non avrei mai pensato di aver avuto problemi con un ragazzo, di certo non Logan, ma ero sicura che ne avrei parlato con Violet per prima. E invece ora ero davanti a Ruby.
Violet non mi considerava più tanto e io ci stavo veramente male: eravamo amiche da quando mi ero trasferita, e non ci siamo separate mai, ma non sapevo proprio cosa avesse ultimamente.
-Senti, lo so che c'è questa cosa tra te e Logan... Non.. Beh per me non significa nulla che abbiamo dormito insieme, ceh io lo odio.-
Lei mi continuava a studiare proprio come sua madre: un'altra somiglianza.
-Senti Luna, ci sono molte cose di me che non sai. Una tra queste è che a me non piace Logan. Stiamo un po' insieme a volte, si, ma lo vedo come un fratello.-
Non riuscivo a credere alle mie orecchie.
-Ma.. Ma! Tu hai sempre detto che siete fidanzati! E.. oddio.. ma!-
-Dico che siamo insieme solo per allontanare le ragazze da lui. So bene quanto siano vipere al giorno d'oggi. E comunque vogliono stare con lui solo per l'aspetto esteriore e mi fa incazzare veramente. Ho pensato che anche tu fossi così... Ma poi, beh.. Non sei così, quindi anche se stai con lui non mi crea problemi.-
E allora io risi immediatamente. Io e Logan insieme? In quale universo?
-Ma anche no! Io lo odio profondamente! Mi ha mentito sulla cosa più importante della mia vita, non potrei mai perdonarlo!-
-Eppure l'hai già fatto dormendo con lui!-
Niente da fare: rimasi a bocca aperta senza parole.
Era vero avevo dormito con lui, ma ciò significava veramente che l'avevo perdonato?
-Comunque sia Luna devo continuare la manicure quindi ti lascio un consiglio. I migliori amori nascono sempre da un po' di odio!-
Sorrise e si rimise a lavoro, mentre io affondai lentamente sul suo letto facendo vagare la mia mente.
Dopo un po' arrivai alla conclusione che forse Ruby aveva ragione, ma dovevo esserne sicura. E gli unici che mi conoscessero veramente erano Ben e Violet. Ma non potevo parlarne con Ben, insomma era suo fratello! 
Quindi decisi che non mi importava niente se Violet voleva freddare il nostro rapporto, semplicemente non sarebbe successo! 
Allora presi il telefono e la chiamai.
-Pronto?-

≈≈≈
Eccomi di nuovo con un altro capitolo! Ho delle news: da oggi potete leggere la storia anche su wattpad!! ✨

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Capitolo 14
*** Tempesta ***


A distanza di un paio di settimane dall'ultima volta che ci andai, mi ritrovai di nuovo di fronte al bar Francy.
Ora però invece di essere accompagnata da Ben e Violet, aspettavo infreddolita quest'ultima. Era quasi finito gennaio, ma comunque il freddo non accennava a diminuire e gli unici contenti di ciò erano i bambini che al minimo temporale si trovavano la scuola chiusa.
Aspettai una decina di minuti quando vidi arrivare Violet e vidi che anche lei soffriva il freddo invernale.
A differenza mia però, lei aveva una sciarpa esageratamente grande che la copriva quasi fino alle spalle e indossava sia il cappello che i guanti e da ciò si capiva quando lei odiasse l'inverno.
Ci salutammo ed entrammo subito nel bar dove, grazie a delle piccole stufe, la temperatura era molto più alta rispetto all'esterno.
Una volta sedute e ordinate due cioccolate calde, una fondente e l'altra gianduia, iniziai a raccontare alla mia migliore amica cos'era successo con Logan nelle ultime settimane, omettendo il mio segreto.
Una volta finito il racconto aspettai una risposta da Violet, che però non arrivò facilmente.
-Violet? Mi hai ascoltata?-
Lei mi guardò negli occhi mentre si toglieva la sciarpa.
-Si, proprio come faccio sempre.-
-E allora? Cosa dovrei fare?-
Purtroppo mentre stava per arrivare una sua risposta, il cameriere si apprestò a lasciarci le cioccolate calde. 
Dopo aver bevuto un sorso da quella fondente, Violet incrociò le gambe e abbassò lo sguardo, come se il tavolo fosse molto più emozionante di quello che di fatto non era.
-Luna mi hai chiamato solo per avere un consiglio? Per parlarmi di questa situazione?-
Che voleva dire?
-Beh in un certo senso si. Non ci siamo viste per un po', volevo parlarti.-
Allora lei sorrise, ma vidi che era un sorriso decisamente freddo.
-Ti rendi conto che da praticamente sempre ogni volta parliamo sempre di te? Una volta parliamo del corso di scrittura, un'altra dei tuoi esami, ora di Logan. E sai chi è ogni volta il soggetto in questione? Tu. Ogni volta che vuoi parlarmi, che vuoi vedermi, lo fai solo per il tuo interesse!-
-Ma io... Senti forse è vero, ma...-
-Non sono venuta qui per cercare scuse Luna. Sono venuta qui per dirti la verità. Non tutto gira intorno a te. Quindi mi dispiace ma non posso aiutarti, non se poi mi metto in secondo piano.-
Si alzò e mi lasciò letteralmente da sola, con due cioccolate calde da pagare e un senso di colpa immenso.

Il giorno dopo in mensa mi sedetti al mio solito tavolo, e mi seguii anche Ben.
-Violet non ci raggiunge?-
Ben era ancora ignaro della discussione del giorno prima e liquidai la sua domanda con una scrollata di spalle.
Con la coda dell'occhio vidi che Ruby era seduta come suo solito, affianco a Logan e altri ragazzi della squadra. Ma ciò che mi sconvolse di più fu proprio Violet.
Era tinta. 
I suoi capelli marroni erano oramai diventati biondo cenere, e i suoi occhi erano truccati con decisamente troppo eyeliner e troppo ombretto nero. Era cambiata così radicalmente da un giorno all'altro, che quasi non la riconoscevo. E la cosa più preoccupante era che si era seduta al tavolo con i ragazzi che io e Ben scherzando li chiamavamo i drogati e che difatti lo erano.
-Ben girati dietro, ma senza fatti vedere-
Ovviamente lui si girò completamente e per sbaglio fece cadere il vassoio con il cibo, attirando ovviamente l'attenzione di tutti, inclusa quella di Violet, che capendo che era il soggetto dell'attenzione di Ben, se n'è andò ai bagni.
Guardai malissimo Ben che cercava contemporaneamente di scusarsi e di pulirsi il pantalone sporco di salsa, e seguii Violet nei bagni.
La trovai per mia fortuna davanti ai lavandini intenta a sistemarsi il trucco.
-Violet ma cosa..?-
-Che vuoi? Ti ho già detto tutto ciò che avevo da dirti ieri.-
Si sistemò il gloss sulle labbra e si prese lo zaino cercando di andarsene, ma io prontamente la afferrai per il braccio.
-Non può finire così la nostra amicizia! Ci conosciamo da due anni quasi. È vero che forse sono stata troppo egoista, ma ti prego non te ne andare!-
Lei allora mi guardò negli occhi, e con uno sguardo velenoso mi lasciò con: 
-Me ne sono già andata da tempo.-
E mi piantò lì.
Di nuovo allora mi ritrovai in quel bagno a piangere, la prima volta per colpa di Logan e ora per colpa di Violet, ma fu sempre la stessa persona a consolarmi: Ruby.
-Ho visto la tua amica andarsene.-
-Oramai non lo è manco più. Dio, che cosa ho fatto?-
Ruby si avvicinò e mi accarezzò le spalle.
-Dai non è colpa tua, a volte le persone cambiano e tu semplicemente non puoi farci niente.-
Mi asciugai le lacrime che erano rimaste sul mio viso, e presi il correttore che Ruby mi stava porgendo.
Uscimmo dal bagno e in cuor mio sapevo che la colpa era mia, e sapevo che avrei vissuto per tanto tempo con questo senso di colpa opprimente.
Quando Ben si avvicinò a me e Ruby, con un aria interrogativa, quest'ultima mi sorrise e si avviò verso Logan, mentre io spiegavo a Ben il cambiamento repentino di Violet.
-Le vado a parlare io, forse cambia idea!-
-No, Ben. Oramai lei si è voluta allontanarsi da noi, pensiamo ad altro.-
Allora lui mi mise il braccio attorno le spalle e iniziò a camminare verso le aule.
-Okay, visto che l'hai voluto tu. Perché ieri stavi in camera di mio fratello?-
Probabilmente chiunque avesse guardato il mio viso, avrebbe visto tremila colori insieme. 
Mi ero completamente scordata che Ben mi aveva visto in camera di Logan! E soprattutto mi aveva visto con una sua felpa addosso.
Immaginai quanti pensieri erano passati nella mente di Ben e mi resi conto che dovevo assolutamente spiegargli la situazione.
-Oddio, non è come pensi.-
-Ah quindi tu non sei incita e lui non scappa in Messico? Pensavo che stamattina stava comprando un volo.-
Lo guardai con aria interrogativa prima di capire che stava scherzando.
-Ma no! Sono andata ad una festa e ero un po' brilla, quindi mi ha accompagnato a casa tua, niente di che.-
-Non è niente di che che avete dormito insieme?-
Lo schiaffeggiai sul petto.
-Ma no, idiota! E comunque dobbiamo andare in classe, su! Già mi sta scocciando questa conversazione-
Allora lui, come sempre del resto, non mi ascoltò per niente e fece l'esatto contrario.
-Luna, seriamente, ma lui ti piace?-
Io mi misi a ridere alla sua domanda: come poteva piacermi uno che odiavo a morte?
-No, è ovvio! Anzi io lo odio profondamente!-
Cercai di convincerlo, ma Ben era abbastanza dubbioso, quindi lo presi per il braccio e ci avviammo lentamente verso la classe dove si sarebbe tenuta la mia lezione preferita.

≈≈≈
Un altro capitolo per voi! Fatemi sapere con una recensione che ne pensate della storia o se mi volete dare dei suggerimenti! 💕

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Capitolo 15
*** Maledetta patatina! ***


Quando suonò la campanella io e Ben eravamo già seduti al secondo banco da un quarto d'ora, mentre molto lentamente si popolava la classe.
Dopo che tutti presero posto entrò la mia prof preferita: quella di scienze.
Nonostante il mio odio per la matematica e la fisica, non potevo non amare scienze: la biologia, lo studio della terra, e persino la chimica organica erano la mia passione!
-Silenzio, ragazzi! Oggi riprendiamo un po' di biologia dall'anno scorso, okay? Prendete la pagina 36 e iniziatela a leggere, mentre accedo al registro elettronico-
Ben fece la linguaccia mentre la prof non guardava, e io gli tirai una gomitata.
Era la professoressa più brava del mondo: a differenza di molti altri, era quel tipo di prof che, se affermi di non sapere la lezione del giorno o di non essere preparata per l'interrogazione, lei semplicemente ti chiama la volta dopo senza metterti né impreparato né un brutto voto.
Dopo aver fatto l'appello, la prof iniziò la sua lezione e io ascoltai così attentamente che l'ora passò in un secondo.
Dopo che la prof finì la spiegazione, me ne andai in bagno, e non per scappare dall'interrogazione com'era il mio solito, ma perché ne avevo bisogno.
Ovviamente sfiga portami via.
Appena chiusi la porta in bagno, suonò l'allarme antiincendio.
"No,no,no! Oggi c'era la prova di evacuazione!" 
In un nano secondo mi lanciai sulla porta del bagno cercando di aprirla, ma grazie alla mia solita sfortuna, rimasi bloccata.
Dopo la trentesima volta che cercavo di aprire quella maledetta porta, sentii il mio telefono squillare e si illuminò il nome di Ben sullo schermo.
-Ben!-
-Ma dove sei? Qua non si capisce niente!-
Sentivo in sottofondo molto rumore e capii che probabilmente ero l'unica rimasta ancora in bagno.
-Sono rimasta bloccata in bagno, maledetta prova di evacuazione!-
-Non... lo è!-
Eh? 
Stesso il casino in sottofondo mi rendeva difficile sentire il mio migliore amico.
-Da quel che ho capito qualcuno ha fatto incendiare qualcosa nel laboratorio di chimica!-
"Ma la mia sfiga ha fine?"
-Oddio, odddio! E io come faccio?! Non si apre la porta, Ben! Aiutami!-
Sentii Ben parlare con qualcuno, forse la prof.
-Okay, okay! Tra poco stiamo lì!-
E attaccò, mentre io pensai "Stiamo? Chi altro verrà a parte lui?"
Dopo un quarto d'ora sentii dei rumori dalla porta e mi allontanai un po'.
Un paio di rumori dopo, la porta finalmente cedette e in quel momento sperai che da dietro spuntasse un volto amico.
Non so per quale motivo ma nella foga del momento pensai: "Ti prego fa che sia Logan"
La porta si aprì completamente e io rimasi decisamente delusa.
Era Chris, che era decisamente troppo sorridente.
"Ehy piccola! Tutto bene?-
-Si certo, vado a raggiungere la mia classe.-
Lui mi fermò e mi trattenne per un braccio.
-No, ha detto la tua prof che per sicurezza devi seguirmi con la mia classe!-
-Ma io non voglio!-
Allora la sua presa sul mio braccio aumentò.
-Non mi interessa-
E mi trascinò verso la sua classe.

Alla fine la sua classe non era così lontana dalla mia.
Una volta arrivati al parchetto fuori alla scuola completamente popolato da tutte le classi, vidi Ruby che, sentendo forse ciò che mi era successo, era un po' scossa.
-Ora mi lasci andare?-
Chris mi tratteneva ancora per il braccio che era diventato abbastanza dolorante.
-Chiedimelo gentilmente-
Allora provai, con l'unica mano libera, a togliergli la presa dal mio braccio, ma fu abbastanza inutile.
-Cazzo, Chris! Togliti!-
Lui continuò imperterrito a tenermi con la mano e io iniziai a incazzarmi e ad attirare attenzione.
-Chris lasciala stare!-
Venne in mio soccorso Ruby, e dietro di lei vidi Logan e il mio cuore saltò un battito.
Chris si convinse finalmente a lasciarmi, e io, prima che potesse fare altro, scappai via andando incontro alla mia classe.
Mi ritrovai con Ben e gli raccontai tutto, e feci più o meno la stessa cosa a tavola la sera stessa.

-L'importante è che stai bene Luna!-
Il fidanzato di mia mamma tranquillizzò quest'ultima, mentre mangiava un'aletta di pollo.
-Se succede di nuovo, urla!-
Niente da fare, mia mamma era decisamente troppo melodrammatica.
-Si mamma, non preoccuparti.-
Una volta finita la cena mi lanciai sul letto e mi misi a giocare all'xbox: dopotutto anche noi ragazze possiamo divertirci con i giochi sparatutto!
Iniziai il solito gioco con cui io, Ben e Violet eravamo fissati e a pensarci mi salii il senso di colpa nei confronti di Violet, anche se continuavo a ripetermi che era stata lei a troncare la nostra amicizia.
Dopo un'oretta passata a superare un livello difficilissimo, mi resi conto che era l'ultimo e finalmente avevo battuto i miei amici! Appena uscì questo gioco facemmo una scommessa: il primo che lo finiva riceveva una cena gratis dagli altri! 
Esultai a pieni polmoni, tanto che mia mamma si allarmò, mentre presi le prime cose che trovai nell'armadio.
Scesi di corsa le scale e acciuffai le chiavi di casa.
-Ehi! Ferma! Dove credi di andare?-
-Daaai mamma! Ho finito il gioco, Ben mi deve una cena gratis!-
Lei mi guardò con aria sospettosa ma poi sorrise.
-Vabbe se è gratis.. Cioè, volevo dire, se è Ben..-
Le dieci un bacio sulla guancia
-Ti amo!!-
E scappai via.

Ero veramente di buon umore e tutto grazie al cibo gratis: dopotutto ho delle priorità!
Bussai alla porta oramai familiare e mi aprì come sempre Logan.
-Ciao!-
Ero così felice che per la prima volta nella mia vita lo salutai con un sorriso, infatti lui si sconvolse mettendosi stupidamente la mano sulla bocca.
Iniziai a salire le scale diretta alla camera di Ben quando Logan giustamente mi chiese cosa dovevo fare.
-Ho vinto all'xbox, Ben mi deve una cena!-
-Sarebbe fantastico se...-
Allora mi girai velocemente e mi resi conto che Logan aveva già il pigiama.
-Ma infatti è fantastico! Cibo gratis, cosa vuoi più dalla vita?-
-Ehm, dicevo. Sarebbe fantastico, ma Ben non c'è-
Il mondo mi crollò addosso.
-Ma... Dov'è?-
-È andato a vedere la partita di basket con i miei-
Il mio buon umore era sparito completamente e con lui anche la mia voglia di vivere. 
Iniziai a lamentarmi di più o meno tutto ciò che mi circondava fino a quando sentii il campanello.
"Ben?"
Apri Logan e mi chiamò.
Allora era sicuramente Ben!
E invece no, era anche qualcosa di migliore.
Aveva bussato alla porta l'amore della mia vita, l'unica anima gemella che io potessi trovare! E parliamoci chiaramente: era il fattorino della pizza.
-Ti ho preso la pizza e una porzione di tutte le cose più caloriche del mondo, va bene?-
Dopo che il fattorino se n'è andò iniziai a saltellare da una parte all'altra.
-Oddio non mangiavo pizza da secoli! Ma come sapevi che sarei venuta qua?-
Ovviamente parlai con la bocca piena e Logan non capì nulla, allora gli feci la stessa domanda.
-Semplice: non lo sapevo. Era la mia cena-
-Ma... Hai preso tre porzioni di patatine, due crocchè, tre pizzette di melanzane e altre tremila cose solo per te?-
Lui scrollò le spalle.
-Mangio tanto-
Dopotutto non gli potevo dare torto, probabilmente con la casa libera avrei fatto la stessa cosa.
Dopo aver mangiato tantissimo vidi che era rimasta una patatina e cercai di prenderla proprio quando cercò di prenderla Logan.
-È MIAAAA!-
E iniziò una guerra.
Partimmo dalla cucina per poi salire di sopra dove però la patatina volò al piano terra, e quindi la battaglia proseguì per tutto il soggiorno, per terminare sul divano, dove (grazie sfiga) vinse Logan.
Nel attimo in cui lui si gustava la vittoria io mi lanciai addosso a lui e finimmo sul divano, ma lui era troppo felice e io troppo arrabbiata per non renderci conto della situazione decisamente imbarazzante: mi trovavo letteralmente sopra di lui, su un divano.
"E se tornano i genitori di Ben con lui?"
-Ehm, scusa!-
E mi alzai in un nano secondo, e fece la stessa cosa Logan sedendosi affianco a me.
Ora le nostre gambe si sfioravano e sentivo il mio cuore andare all'impazzata, ma non capivo il motivo.
"Forse è la corsa! Sarà decisamente quella, mica questo bel bocconcino seduto al mio fianco, con i capelli tutti arruffati e quel ciuffo sul naso?"
Cercai di reprimermi in tutti i modi, ma alla fine non ci riuscii.
Mi avvicinai di poco a Logan e gli spostai quel maledetto ciuffo. 
Non lo avrei dovuto fare.
O forse sì..?

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Capitolo 16
*** Una serata da ricordare ***


**BEN**
La partita era iniziata benissimo, o almeno così dicevano tutti nello stadio: non seguivo per niente il basket, ma per una serata con i miei genitori avrei fatto di tutto.
Purtroppo mio padre lavorava tantissimo, infatti lo vedevo solo il weekend, e solo quelle poche 48 ore non bastano per continuare ad avere un legame.
Sapevo perfettamente il giorno del mio coming out che avrei stroncato la mia famiglia a partire da mio fratello che non mi parlava se non dello stretto necessario.
D'altro canto era successa la stessa cosa con mio padre: non sapeva bene cosa fare e il più delle volte alla domanda "E Ben? L'ha trovata la fidanzatina?" rispondeva con un semplice "Non ancora".
Con mia mamma, invece, non sentivo questo tono di imbarazzo generale, e la ringraziavo silenziosamente ogni giorno per essere a passo con i tempi.
Comunque, la serata si rivelava essere abbastanza scocciante, finché alla fine del primo tempo iniziarono ad arrivare centinaia di messaggi sul mio telefono che dicevano più o meno le stesse cose.
-BEEEN PREPARATI PERCHÉ LA TUA FANTASTICA E UNICA MIGLIORE AMICA TI HA BATTUTO!!!-
-Ho vinto io... IOOOO!-
-Mi deevi una cenaaaa muahahahahaha!-
-Ti raggiungo a casa, mi aspetto il cibo già pronto eh! Perché sono FANTASTICA!-
E continuava così per altri cinquanta messaggi.
Da quanto avevo capito, avevo perso qualche scommessa con Luna e, come quasi sempre accadeva, le dovevo una cena.
Almeno avevo la scusa ottima per scappare via da lì!
-Mamma! Luna mi ha detto che le devo offrire una cena! Non chiedere, è una storia moooolto lunga!-
Ovviamente mia mamma amava Luna, e ovviamente l'amava al punto di avvicinarsi al marito per chiedergli di tornare a casa.
Lui era abbastanza deluso per non rimanere fino alla fine, ma quando capì che era per me che tornavamo, il suo senso di imbarazzo ebbe la meglio.
E così mezz'ora dopo che eravamo andati a vedere una partita di basket, già stavamo tornando a casa: darei un rene a Luna solo per questo!
Aprimmo la porta e trovammo dei resti di cibo sul tavolo, ma di Luna neanche l'ombra.
Quindi io e mio padre ci dividemmo: io chiamai Luna e lui chiamò Logan.
-Sto in soggiorno!-
Rispose la ragazza.
-Sto in camera mia!-
Rispose mio fratello.
Ovviamente è chiaro che andai dritto in soggiorno, ma ciò che trovai fu decisamente strano.
Luna era completamente accasciata sul divano, con il pantalone slacciato per aver mangiato troppo, e il telecomando in mano cambiando ripetutamente canale.
Ma ciò che era più strano era proprio la sua faccia: aveva i capelli scompigliati come se avesse fatto una corsa di mille metri, le guance in fuoco, e il ketchup sul collo.
-Ehi, ma che hai fatto?-
Luna saltò subito in piedi lanciando il telecomando in aria. Letteralmente.
-N..Niente! Perché.. me lo chiedi?-
La guardai storto: okay c'era qualcosa di strano.
Mi stava nascondendo qualcosa, era chiaro.
-Ehm... Non lo so, sei strana..?-
Vedendo che da lei non arrivava nessuna risposta, usai la tattica battuta.
-Dai dimmi la verità: sei saltata addosso a mio fratello?-
Era una cosa che mi disse Luna un po' di tempo fa: ogni ragazza che entrava nella vita di Logan, prima o poi, gli avrebbe dato letteralmente tutto.
Ero convinto che lei iniziasse a ridere all'idea di lei con mio fratello, e invece peggiorai la situazione: si imbarazzò anche di più e iniziò a sistemarsi i capelli, cosa che fa quando è turbata.
-Haha! Ma che vai dicendo stupido!-
-Luna, sei sicura che stai bene? È successo qualcosa tra te e Logan prima che arrivassi?-
Dopotutto da quando lei mi aveva mandato i messaggi, a quando io avevo aperto la porta di casa, era passata una mezz'oretta: cosa era successo nel frattempo?
-Hahaha! Ben ma che dici! È ovvio che non è successo niente!-
Era davvero andata.
-Sicura? Mi sembri abbastanza tesa..-
-Niente okay? Non è successo niente! Devo ripeterlo? Non-è-successo-NIENTE!-
Si guardò un po' attorno capendo che aveva totalmente esagerato, e con una scusa banale, se n'è andò via a casa sua.
"Ma cos..?"
Salii di sopra e entrai in camera mia.
Era chiaramente successo qualcosa, e io l'avrei scoperto!

**LOGAN**
Mi stavo lavando i denti quando entrò Ben in bagno chiedendomi se poteva lavarseli anche lui.
Annuì con la testa, e continuai imperterrito a lavarmi i denti, anche se nei miei pensieri avevo ben altro.
Dopo quella corsa, e specialmente dopo il lancio sul divano, mi si era completamente resettato il cervello.
-È successo qualcosa prima?-
Sputai tutto il dentifricio nel lavello e per sbaglio feci cadere lo spazzolino, ma lo ripresi e lo posai senza pensarci troppo.
-No perché?-
Richiamai tutta la mia buona volontà per non sedermi al bordo della vasca affianco a Ben e raccontagli nei minimi dettagli cos'era successo come da bravo fratello.
-Nah, niente Luna sembrava un po' strana, tutto qua.-
-Haha, lo è quasi sempre, è normale.-
Presi un po' di colluttorio e guardai dallo specchio mio fratello: era veramente in pensiero per Luna, ma io non avrei detto nulla.
-Comunque, sai se è successo qualcosa?-
-Non saprei, sono stato in camera tutto il tempo.-
Niente da fare, dovevo fare recitazione: sono un attore provetto!
-Sicuro?-
-Cazzo Ben, si, okay?! Non è successo niente, diamine!-
Avevo perso il controllo della situazione, e dovevo recuperarlo subito, prima che Ben capisse che era decisamente colpa mia dello strano comportamento di Luna.
Scappai da quel bagno e mi chiusi la porta della camera alle spalle.
Ora c'eravamo io e i miei pensieri.
Ah, e anche i compiti, ma quelli non li avrei mai fatti!
Mi lanciai sul letto mentre la mia mente riproduceva ripetutamente quello che era successo neanche un'ora prima.
Quando Luna si era avvicinata per spostarmi i capelli, provai mille emozioni, così tante che non capivo neanche io quale prevalesse.
Quando poi mi ero avvicinato io a mettergli i capelli indietro alle orecchie, già immaginavo le bestemmie della ragazza, la mia guancia già immaginava lo schiaffo che avrei avuto in un nano secondo, e i miei occhi già vedevano una Luna super incazzata che strillava e che, nonostante fosse arrabbiata, era ancora più bella.
Ma tutto questo, tutto il teatrino non avvenne.
Avvenne qualcosa di inaspettato, qualcosa che mi fece credere più o meno qualsiasi cosa.
Lei semplicemente abbassò lo sguardo e arrossii, come se fosse una ragazza uguale alle altre e non Luna, quella che sempre iperattiva e quella che non si lasciava andare così facilmente.
Allora appena mi resi conto che quella che avevo davanti era una Luna diversa, una che forse la conoscevano in pochi, una sconosciuta persino a mio fratello, mi avvicinai ulteriormente, e misi una mano sotto al suo mento alzandolo, in modo tale che io vedessi il suo viso.
E quando lo fece il mio autocontrollo andò a farsi un lunghissimo giro, ma penso anche il suo.
Mi guardò negli occhi, e io feci lo stesso, mente spostavo lentamente la mano sulla sua guancia, e l'altra sul suo fianco.
Lei d'altro canto, iniziò ad accarezzarmi i capelli, e a toccare la mia spalla come se dovesse "ti puoi avvicinare".
E io non me lo feci ripetere due volte.
Mi avvicinai a lei così tanto che oramai i nostri nasi si sfioravano, così tanto che riuscivo a vedere quelle poche lentiggini che costeggiavano il suo viso, così tanto che mi lasciai andare anche io.
Presi il mio autocontrollo, tutta la mia buona volontà, e tutto il mio cervello e li misi tutti in un cassetto.
E feci la cosa più normale che potevo fare in quella situazione.
Con la mano sul fianco l'avvicinai ulteriormente, e con la mano sulla guancia iniziai ad accarezzarle il suo viso, e quando fui finalmente abbastanza vicino per permetterle di baciarmi mi sentii finalmente in pace.

Ehy! Solo per voi ecco un fantastico doppio aggiornamento! E di aggiornamenti li troviamo anche nella storia eh!
Che ne pensate? Scrivetemi qualche recensione, sono pronta a tutto! 💕

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