UN AMORE LONDINESE di Giulls (/viewuser.php?uid=45439)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** PARTENZE E ARRIVI ***
Capitolo 2: *** IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE ***
Capitolo 3: *** A SPASSO PER LONDRA ***
Capitolo 4: *** PER FORTUNA C'ERI TU... ***
Capitolo 5: *** PRE CONCERTO ***
Capitolo 6: *** ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI ***
Capitolo 7: *** MATTINATA CON JARED E INVITI INASPETTATI ***
Capitolo 8: *** UN BRUSCO RISVEGLIO ***
Capitolo 9: *** SHOPPING CON DUE PAZZE SCATENATE ***
Capitolo 10: *** NUOVO LOOK ***
Capitolo 11: *** LA FESTA ***
Capitolo 12: *** IL BACIO DI MEZZANOTTE ***
Capitolo 13: *** L'APPUNTAMENTO ***
Capitolo 14: *** LA PREMIERE ***
Capitolo 15: *** PRANZO DALLA COGNATA? ***
Capitolo 16: *** LA PRIMA SETTIMANA INSIEME ***
Capitolo 17: *** UNA PIACEVOLE SORPRESA ***
Capitolo 18: *** IL TANTO ATTESO SABATO ***
Capitolo 19: *** GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA ***
Capitolo 20: *** EROE PER UN GIORNO ***
Capitolo 21: *** LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE ***
Capitolo 22: *** L'INCIDENTE ***
Capitolo 23: *** IL PRIMO MESIVERSARIO ASSIEME ***
Capitolo 24: *** RI-RIABILITAZIONI, SORPRESE e CASUALI INCONTRI ***
Capitolo 25: *** TI VOGLIO BENE, LO SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO! ***
Capitolo 26: *** RIUNIONI DI FAMIGLIE ***
Capitolo 27: *** TRADIMENTO ***
Capitolo 28: *** VERITÀ ***
Capitolo 29: *** PERDONAMI ***
Capitolo 30: *** AMELIA, CREDO CHE LEI MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE ***
Capitolo 31: *** GITA IN BARCA ***
Capitolo 32: *** BACI, COCCOLE E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI… ***
Capitolo 33: *** ALESSIA ***
Capitolo 34: *** TI PIACE LA MIA AMICA PER CASO? ***
Capitolo 35: *** NUOVA CASA ***
Capitolo 36: *** LA LITE, LA CENA, GLI AMICI, NOI ***
Capitolo 37: *** MI STAI CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO? ***
Capitolo 38: *** I'LL BE YOU LOVER TOO ***
Capitolo 39: *** GITA TRA FRATELLI ***
Capitolo 40: *** CASINI POST-SBORNIA ***
Capitolo 41: *** LA VENDETTA È UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON CONTORNO DI IMPREVISTI ***
Capitolo 42: *** BALLO IN MASCHERA ***
Capitolo 43: *** QUASI PARTENZA ***
Capitolo 44: *** ADDIO LONDRA ***
Capitolo 45: *** MY HAPPY ENDING ***
Capitolo 46: *** EPILOGO - 10 ANNI DOPO ***
Capitolo 47: *** SORPRESA PER TUTTI I LETTORI :) ***
Capitolo 1 *** PARTENZE E ARRIVI ***
Salve ragazze! Eccomi
ritornata con una nuova storia, che io
personalmente amo e la considero un po’ come la
mia “bambina”, perché è
da agosto che ci stavo pensando ed è da tre mesi che la sto
scrivendo; sto
dando anima e corpo per questa storia (infatti il mio rendimento
scolastico ne
ha risentito parecchio…)
Ah, volevo dire un’altra
cosa: ogni riferimento a cose e persone è puramente casuale
e bla bla bla…insomma, avete capito no? xD
Ah sì…ultimissima cosa, lo
giuro…lasciate perdere il titolo…non è
un granché ma la storia è nata con quel
titolo e quindi non me la sono sentita di cambiarlo.
Detto questo…buona lettura e
spero che questa storia vi piaccia!
Un abbraccio Giulls
UN
AMORE LONDINESE
PROLOGO
<
Giulia, Robert, Robert,
Giulia >
< Ciao! > mi disse lui
con il suo inglese perfetto, come lui.
< Ciao… > risposi io
timidamente.
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson
davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward
Cullen di Twilight! Sto sognando, non
è possibile! Non posso credere
che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me
l’ha appena
presentato…aspetta…mi stanno guardando
stranamente…“
< Come? >
< Ho detto che non ci
speravo più a conoscerti…Teo ha sempre parlato di
te, solo che né io né gli
altri abbiamo mai visto una tua foto…credevamo fossi frutto
della sua immaginazione
> mi disse sfoderando il sorriso più bello che avessi
mai visto in tutta la
mia vita.
< Ehm…invece eccomi qui!
> risposi imbarazzatissima come non mai.
1.
PARTENZE E ARRIVI
<
Giulia avanti muoviti!
Siamo in ritardo e dobbiamo arrivare all’aeroporto di
Forlì per le nove! > disse Teo tirandomi via le
coperte di dosso.
< Teo ti prego! Voglio
dormire ancora un pochino! Non ritarderò! Mi
vestirò in un lampo, promesso!
> risposi insonnolita recuperando le coperte
e rannicchiandomici maggiormente.
< Forza, muoviti! La mia
patria ci aspetta! > mi disse con un sorriso smagliante e iniziò ad aprire tutte le
finestre facendo entrare tanta
luce da accecarmi.
Guardai molto male mio
fratello, o meglio il mio fratellastro. Mia mamma e il suo compagno
Mirco
avevano deciso di adottarlo quando lui aveva quasi 17 anni. La madre di
Matteo era di origini italiane mentre il padre era inglese;
infatti nacque a Londra il
30 Gennaio. Purtroppo, all’età di tre anni fu
affidato ad un orfanotrofio dopo
la morte dei suoi genitori a causa di un incidente stradale e, prima
che lo
adottassimo, era stato in molte famiglie. Così facendo
crebbe con un
atteggiamento menefreghista verso tutti. Dopo averlo adottato venne a
vivere da
noi in Italia ed era terribilmente freddo con tutti noi, specialmente
con me e
sia mia madre che Mirco, dopo vari tentativi, avevano rinunciato ad
avere un
rapporto con lui. Oltretutto si era messo a frequentare una compagnia
con una
brutta fama: tutti stupidi teppisti piromani.
Una sera infatti, prima di
uscire, mamma e Mirco ricevettero una chiamata dalla polizia, che li
avvisava
che Matteo si trovava alla centrale perché era stato
sorpreso rubare in un
negozio; erano entrambi furiosi con lui, tanto da non rivolgergli la
parola per
giorni interi. Il 30 luglio, il compleanno di Teo, mamma e Mirco
uscirono per
andare a trovare una loro vecchia amica e restarono fuori anche per
cena.
Quella sera cucinai un piatto veloce per me e Teo. Finito di mangiare
andò a
rintanarsi in camera, come al solito e, sinceramente, era quello che
speravo perché
avevo deciso di fargli una sorpresa per il suo compleanno. Sistemai
velocemente
gli addobbi che avevo comprato poche ore prima e tirai fuori la torta
dal
freezer. Con una scusa lo chiamai di sotto e spensi la luce della
cucina. Entrò
sbuffando e, quando vide la sorpresa che gli avevo fatto, rimase
piacevolmente
colpito, anche se non lo diede a dimostrare. Gli feci spegnere le
candeline e,
dopo aver aspettato trenta minuti buoni perché la torta si
scongelasse, la
mangiammo e poi ci sedemmo in sala a vedere un film su Sky. Parlammo
tutta la
sera e poi ci addormentammo e da quel giorno diventammo inseparabili.
Inoltre
cambiò notevolmente il suo modo di fare: divenne
più gentile e simpatico;
abbandonò quella vecchia compagnia e si fece nuovi amici:
tutti bravi ragazzi.
Ora Teo ha 19 anni, mentre
io ne ho quasi 17. Quest’anno, dato che non era possibile per
mia madre e Mirco
trascorrere un’intera estate a Londra, dal momento che era
nata da qualche mese
Emma, mia sorella, Teo mi propose, ovviamente dopo aver chiesto il loro
consenso e quello di mio padre, di andare a trascorrere
l’estate a Londra con
lui. Accettai al volo l’offerta.
< Che pizza che sei!
Ecco, mi sono alzata…contento? > risposi aprendo le
braccia con un gesto teatrale e lui si avviò alla porta.
< Non vedi che sorriso
smagliante che faccio? > gli lanciai una seconda occhiataccia e
guardai
l’ora nella mia radiosveglia. Erano quasi le sette e mezza di
mattina del 15 maggio. La mia scuola, a causa di un terremoto, era
stata praticamente
distrutta e, non avendo né abbastanza succursali,
né abbastanza soldi da
spendere subito per riparare i danni, il dirigente scolastico fu
costretto a
chiudere la scuola un mese prima della solita chiusura.
Dopo essermi preparata ed
aver salutato mia madre, Mirco, Emma e mio padre che era venuto ad
augurarmi
buon viaggio, mi diressi verso la macchina di Teo e ci avviamo verso
l’aeroporto, arrivando a Londra alle dieci e mezza. La casa
di Teo, dove lui
viveva con i suoi genitori e che gli lasciarono dopo la loro morte, non
era
molto distante dall’aeroporto: giusto quarantacinque minuti;
infatti alle undici
e venti eravamo già davanti a casa. Era ancora
più bella di come la ricordassi:
era enorme, a due piani con un lungo porticato in legno chiaro e
sorretto da
colonne con un dondolo e l’esterno tinto di bianco.
All’interno c’era la hall
e, a destra, una sala enorme con un pianoforte bianco, una TV al
plasma, un divano
a tre posti in pelle nero, una libreria e un camino. A fianco alla
libreria c’era
una porta finestra che conduceva al giardino dietro casa, che era molto
grande,
dove si potevano fare diverse grigliate ed organizzare feste. Poco
distante
dalla hall c’era il bagno: era più piccolo
rispetto a quello situato al piano
di sopra. A sinistra c’era una cucina che
faceva anche da sala da pranzo.
Al piano di sopra, invece, c’erano
tre camere da letto, due bagni e uno studio. C’era un bagno
con la vasca idromassaggio
ed uno con una doccia enorme. La mia camera era la più
grande rispetto alle
altre: aveva un letto matrimoniale enorme, con una vista favolosa del
giardino
sul retro e delle case vicine ed era vicino al bagno con la vasca
idromassaggio. Il mio armadio era enorme, poiché era formato
da una cabina
armadio e uno scomparto dove poter tenere tranquillamente tutti i
vestiti.
Davanti al letto c’era un mobile con la TV e vicino allo
specchio, tra la porta
e l’armadio, uno stereo.
< Vedo che hai già
trovato la tua stanza! >
< Oh sì! E pensa che
anche se non fosse stata mia l’avrei presa lo stesso! Cavolo,
l’adoro! È ancora
più bella di come la ricordavo…ci credi? Passare
quattro, dico…quattro mesi
qui! Mi sembra un sogno! Teo grazie per avermi invitata! Oddio ti adoro
tantissimo! Sei il miglior fratello del mondo! > e gli saltai
addosso
abbracciandolo.
< Ok, mi stai uccidendo
piccola! Che ne dici di scendere e di chiamare casa dicendo che stai
bene? >
< Buona idea…tu chiami e
io mi faccio un bel bagno con l’idromassaggio! >
esclamai.
L’idea
di
ficcarmi in quell’enorme vasca mi allettava parecchio.
< No signorina
non hai
capito niente…tu chiami casa mentre mio vado a fare la
spesa…il frigo è vuoto
>
“Uffa…addio
bollicine e acqua calda…dovrò aspettare. In
effetti però cosa avrei fatto da
sola a casa?” pensai.
< Vengo con te…
> proposi.
< No, stai a casa…poi
prometto di portarti in giro…adesso
sistemati…lì c’è il computer
con msn…tesoro
fai come se fossi a casa tua, lo sai…l’unica cosa
è: non rompere
niente…ricorda: occhio per occhio, dente per dente! >
< Ma non era chi rompe
paga? > domandai divertita.
< Sì, ma mi piace di più
l’altra espressione > rispose facendo una smorfia.
Lo adoravo da morire quando
faceva così.
< Ehm…ok…hai bisogno
della lista della spesa? >
< No, adesso prendo
qualcosa di veloce giusto per pranzare…poi più
tardi andiamo guardiamo cosa
manca e torniamo a fare la spesa. Adesso riposati. A dopo >
Rimasta sola in casa, chiamai
prima mia madre e poi mio padre per dire loro del viaggio. Tornai in
sala e,
anziché accendere il pc per chattare su msn, mi sedetti
davanti al pianoforte. Accertatami
che fosse funzionante mi sedetti sullo sgabello e iniziai a suonare
prima
Claire de Lune di Debussi e poi River Flows In You di Yiruma. River
Flows in
You è sempre stata la mia composizione preferita. Imparai a
suonarla nel giro
di qualche mese dopo aver cominciato le lezioni di piano. Oltre a
quella e a
Claire de Lune imparai a suonare la base di Twilight di Vanessa Cartlon
e la
base di Only Hope di Mandy Moore.
Quando Teo tornò a casa mi
sentì suonare River Flows In You. Mi ha sempre presa in giro
perché avevo
sempre sostenuto che fosse perfetta come Bella’s lullaby in
Twilight, ma no…il
migliore amico di mio fratello doveva comporre un’altra
melodia…ci rimasi male
quando lo scoprii…adoro Robert Pattinson e su questo non ci
piove, ma non
poteva restare zitto e lasciare che gli altri decidessero la ninnananna?
< Hey Twilighteriana! È
inutile, tanto Rob l’ha già composta
l’altra melodia… >
“Ecco, come al solito mi prende in
giro!“ mi voltai verso di lui e gli
feci una boccaccia.
< Vieni ad apparecchiare
per favore? Metto a bagno l’insalata e poi si
mangia… >
< Cosa hai comprato? >
< Pollo…è ok? >
< Sì, benissimo! >
mentii.
In realtà odiavo il pollo.
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Capitolo 2 *** IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE ***
Ciao
a tutte! Come state? Sapete, avevo intenzione di postare sabato, ma
alla fine
non ho resistito…anche perché sabato sono a
cercare il regalo perfetto per mia
madre! Eheheh.
Beh,
per cominciare voglio ringraziare chi ha deciso di soffermarsi a
leggere la mia
storia…non ci sono parole per descrivere la mia
felicità…a parte dirvi un
grazie sincero!
Poi
voglio ringraziare:
1 - ale90
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2 - AlessandraMalfoy
[Contatta]
3 - birri
[Contatta]
4 - Dea1907
[Contatta]
5 - debblovers
[Contatta]
6 - DolcePotter
[Contatta]
7 - Ginnylove
[Contatta]
8 - LaPiccolaPrincess
[Contatta]
9 - masychan
[Contatta]
10 - memi16
[Contatta]
11 - milly92
[Contatta]
12 - oOokikkaoOo
[Contatta]
13 - Rosalie_Hale_Cullen
[Contatta]
14 - Sea89
[Contatta]
15 - simlyme
[Contatta]
per
aver messo la storia nei preferiti…cavolo, vi rendete conto
di quante siete??
Grazie 1000!!!!
E
per ultimo, ma non meno importante, chi ha sprecato due minuti per
commentare
il primo capitolo:
simlyme: hey tesoro, hai
visto che alla fine ce
l’ho fatta? Beh…credo di doverti ringraziare per
avermi convinta a postare la
storia ora, anziché attendere…e poi fidati non
sei stata per niente scocciante!
Tu credi che invidino il mio personaggio? :P eheheh…sai,
anche io adoro Teo! Un
bacio mia cara CSTU! Ti voglio bene J
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina mia
grazie mille! Sono
davvero contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto e spero che ti
possa
piacere anche più avanti, specialmente
quando…eheheh…ti amo cognatina!
oOokikkaoOo: credo che dire
KIKKA TI ADORO è dir
poco…so bene che questa storia non ti piace…o
meglio…Robert non ti piace…ma
nonostante tutto mi hai commentato il primo capitolo!! Paperino ti ha
addolcita? Eheheh non vedo l’ora neanche io di arrivare a quel
capitolo! :D Ti adoro tantissimo anche io! Un bacione e…a
domani! xD
memi16: mia gollum
tarantolata ciaooo!! Grazie
per sostenermi sempre! Ti voglio un mondo di bene! J
LaPiccolaPrincess: ciao Princess!
Aaaaa che bella questa
recensione!! XD vediamo…beh…ma tu adori di
più Teo o Giulia?…ehm…hai ragione,
mi ero completamente dimenticata di modificarlo…scusa!
Ma…come da quando suono
il piano? Da quando ho iniziato la storia, no? xD Sai, il problema
è che non ho
niente contro il pollo…è che mia mamma lo
comprava sempre per pranzo ed ora ho
la nausea solo a sentire l’odore del pollo! Hey, poi dimmi
cosa nei pensi dei
libri! A proposito…come è andato il tema? Un
bacione!
ale90: piccola, lo sai
che tu sei al primo
posto e la storia al secondo! Ti voglio un mondo di bene, quindi
smettila di
fare la finta offesa! xD Senti, ma…sei innamorata di Teo per
caso? Beh, sono
davvero contenta che questo capitolo ti sia
piaciuto…è importante per me la tua
opinione, sappilo…ti voglio un mondo di bene! J bene, io direi
che dalla camera mia è
tutto…il collegamento ora va all’ufficio di papi!
Un bacio piccola! P.S. sono
morta dal ridere quando ho letto il ROBERT E' BELLISSSSIMMMO! Eheheh
milly92: toh, ma guarda
un po’ chi si vede!
Davvero ti è piaciuto il primo capitolo? sono davvero
contenta, grazie! *-* è
stato un buon rientro a scuola il tuo? Il
mio….eheheh…stressante! Ah, comunque
sì, la Giulia della storia sarei
io…l’unico problema è che la storia non
si
basa su una storia vera…ma vabbé xD Un bacio
Buona
lettura! Spero vi piaccia anche il secondo capitolo! Un bacio
Giulls
P.S.
Allora…eheheh…come dire…questo
capitolo è un po’ cortino…ma
tranquille, se vi
piacciono i capitoli lunghi aspettate più
avanti…sapete, mi sono fatta prendere
la mano in alcuni capitoli e sono venuti VERAMENTE lunghi! xD
2.
IMPREVISTI E ALLEGRE SCOPERTE
Eravamo
in cucina seduti a
tavola intenti a mangiare il pollo con le verdure del pranzo e, dopo
aver
ingoiato il quarto boccone, chiesi:
< Teo stasera dove mi
porti? >
< Da nessuna parte
piccola…stasera resti a casa >
< Cosa? NO! Perché? >
domandai dispiaciuta mentre stavo inforchettando un altro boccone.
< Beh ecco…ero
intenzionato a portarti in giro per Londra sta sera, ma dobbiamo
rimandare
perché ho appena saputo che un mio amico è finito
in ospedale e voglio andare a
vedere come sta… >
“Ecco perché aveva uno
sguardo strano prima…” pensai
guardandolo.
< E non posso venire con
te? > ipotizzai.
< Non stasera piccola.
Scusa >
< Ok d’accordo… >
Mi rassegnai a non
insistere, sapendo che probabilmente, se l’avessi fatto,
avrei peggiorato le
cose.
Finito di mangiare Teo uscì
di corsa, io sistemai la cucina e una volta finito andai in sala a
vedere un
po’ di TV, dopo ovviamente aver chiamato mia mamma.
< Ciao mamma! >
< Tesoro ciao! Come stai?
Come è Londra? >
< Beh…oggi non ho fatto
molto…al pomeriggio abbiamo sistemato un po’ di
bagagli, abbiamo fatto la
spesa, poi abbiamo cenato e alla fine Teo è andato in
ospedale a trovare un
amico che è stato ricoverato >
< Oh poverino! E come
sta? >
< Non ne ho la più
pallida idea, dal momento che neanche Teo aveva capito bene. Ora ti
lascio, non
voglio farti spendere troppi soldi. Ciao mamma! Buonanotte >
< Ciao Giuly, fai la
brava mi raccomando! Ci sentiamo domani… >
Dopo aver telefonato anche a
mio padre accesi la televisione e notai che era appena cominciato I
Passi
Dell’Amore, il mio film preferito e una volta che
terminò, dopo aver pianto
come al solito, mi diressi in camera a finire di svuotare le valigie e
successivamente andai fuori in veranda. Mi sedetti sul dondolo
respirando l’aria
londinese. Nel giro di qualche minuto mi appisolai e venni svegliata
dopo una
mezz’oretta da Teo.
< Hey ma che fai? > mi
chiese con un filo di sorriso sulle labbra.
< Uh? Mi ero appisolata.
Come sta il tuo amico? >
Si scurì in volto.
< Non troppo bene. Ti va
un gelato? Conosco un posto non molto distante da qui dove lo fanno
veramente
buono…è la gelateria migliore di Londra >
Non me lo feci ripetere due
volte e scattai immediatamente in piedi.
< Ok, prendo la borsa, mi
vesto e arrivo >
< Intanto prendo la moto
>
< Non andiamo a piedi?
> domandai dirigendomi verso la mia stanza.
< No, non mi va di
camminare >
< Arrivo subito >
In cinque minuti arrivammo a
destinazione. Dopo aver preso il mio gelato allo yogurt e al cocco, ci
sedemmo
su una panchina. Teo non parlava, ma era
sconvolto…evidentemente l’amico era
più grave di quanto credessi.
Sapevo che voleva
confidarsi e raccontarmi
tutto, lo sentivo…ma non sapeva come aprirsi; rimasi zitta e
aspettai che
iniziasse a parlare.
< Corey, il mio amico, è
in gravi condizioni, non so se ce la farà… >
iniziò con un filo di voce con gli occhi assorti in un punto
davanti a sé.
Non rispondevo…volevo che
finisse di parlare.
< Una macchina, mentre
Corey stava attraversando la strada sulle strisce pedonali per tornare
a casa,
non l’aveva visto e lo ha preso in pieno. Adesso è
in coma, ma non lo so…ho un
brutto presentimento…oggi l’ho visto in
faccia…sembrava ridotto male…il dottore
oltretutto ha detto che le sue condizioni sono precarie…
> mi disse sconsolato,
lo guardai meglio, notai che aveva le lacrime agli
occhi ed ebbi un tuffo al cuore < ho paura
Giu…paura che muoia…lui è
l’ultima persona al mondo che dovrebbe
morire…è sempre gentile, disponibile con
tutti, simpatico…è un grande amico…
> aggiunse guardandomi e implorando con
lo sguardo che facessi qualcosa, mentre i suoi occhi celesti erano
ancora
coperti da un velo di lacrime.
Mi sentii uno schifo perché
non sapevo cosa dire o fare…non volevo dirgli: vedrai, andrà tutto bene! Perché
a volte non è mai vero…l’ultima
volta che mi è stato detto questo per consolarmi, la mia
amica è morta…era
stata investita da un camion che non le aveva
dato la precedenza mentre era in scooter. Il ricordo per un secondo mi
fermò il
respiro, ma poi tornai in me, decisa che in quel momento
l’unica cosa che
dovevo e che volevo a tutti i costi fare era consolare Teo, o per lo
meno
fargli sentire che c’ero. Lo abbracciai, lui
affondò la testa nei miei
capelli ricci e iniziò a piangere. Restammo immobili per
diversi minuti.
Infine, versata anche l’ultima
lacrima della giornata, ritornammo a casa. M’impuntai per
guidare verso casa,
visto che avevo il patentino per guidare il motore ed
accettò senza discutere.
Durante il tragitto sentii i suoi singhiozzi e si strinse sempre di
più a me.
Mi si spezzava il cuore vederlo in questo stato.
Tornati a casa andammo
entrambi a dormire, ma io non riuscivo ad addormentarmi: pensavo sempre
a
quanto mi facesse male vedere Teo in quello stato. Lo sentivo piangere
nella
sua stanza e questo non giovava affatto. Alla fine, stanca di non poter
far
niente, uscii dalla mia stanza ed entrai nella sua, mi stesi vicino a
lui
abbracciandolo e nel giro di pochi minuti ci addormentammo.
La mattina dopo, verso le
otto e mezza, Teo mi portò la colazione a letto con un
sorriso smagliante sul
volto.
< Buongiorno piccola! Ho
portato la colazione! >
< Vuoi che mangi tutta
quella roba? > chiesi sconcertata.
< Ma certo che no! Qui
c’è anche la mia! Dobbiamo festeggiare. Corey, il
mio amico, si è svegliato
poche ore fa dal coma! Nessuno sa come, dal momento che sembrava non
dovesse
farcela… > disse con il suo solito tono vivace e
ricco di gioia, un tono che
io adoravo tantissimo.
< Oddio Teo è
meraviglioso! > dissi saltandogli addosso.
Finimmo la colazione e Teo
si catapultò in ospedale ed io ne approfittai per dedicarmi
alle faccende di
casa, ossia: mettere tutta la roba della colazione in lavastoviglie,
azionarla
ed oziare liberamente in sala. Queste erano le mie faccende preferite.
Quando
uscii fuori casa per prendere la posta vidi un Teo sorridente come non
mai
tornare. Parcheggiò la moto, prese la macchina e la
parcheggiò davanti al
vialetto di casa e mi sorrise.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
È
un po’ triste, lo so…ma
quel giorno quando l’ho scritto non ero particolarmente
felice…ma hey, niente
musi lunghi! Corey sta bene, no? ;D
|
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Capitolo 3 *** A SPASSO PER LONDRA ***
Salve
ragazze! Allora, ho un paio di annunci da fare:
1)
visto che in tante me lo chiedono, ora rispondo: Robert
arriverà a breve,
tranquille! ^^ anzi, se ci tenete saperlo lo troverete dal 5°
capitolo in
avanti…riuscite a resistere per un altro capitolo?? xD
2)
so che il capitolo precedente era triste e fidatevi, non è
stata una
passeggiata scriverlo…è solo che con quel
capitolo volevo dimostrare maggiormente il rapporto che hanno Giulia e
Teo
3)
questo capitolo è molto più allegro rispetto al
secondo, tranquille (xD) ed è
anche un capitolo transitorio…ma vabbè, ora
passiamo ad altro…
GRAZIE
A:
1 - ale90
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2 - AlessandraMalfoy
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3 - alice
brendon cullen
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4 - birri
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5 - Dea1907
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6 - debblovers
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7 - DolcePotter
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8 - Ginnylove
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9 - LaPiccolaPrincess
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10 - Marty314
[Contatta]
11 - masychan
[Contatta]
12 - memi16
[Contatta]
13 - milly92
[Contatta]
14 - oOokikkaoOo
[Contatta]
15 - Rosalie_Hale_Cullen
[Contatta]
16 - sbadata93
[Contatta]
17 - Sea89
[Contatta]
18 - simlyme
[Contatta]
19 - violae
[Contatta]
per
aver messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha anche
commentato!
dormigliona: che ti sei
sbagliata e mi hai
commentato il primo capitolo xD! Ale tesoro ma grazie!!! ^-^ *me
commossa* che
sei flippata già lo sapevo, ma ti voglio bene lo stesso,
anche se a volte ti mollerei dei ceffoni! :D
simlyme: ma va
là! Al massimo Robert s’innamora
di Teo! xD non ti ho rovinato il finale, vero? ghghgh no tranquilla,
sto
scherzando…forse…hey, contenta che ho postato? Ti
ho fatta attendere troppo?
Spero proprio di no…anche perché se aggiorno
più di due volte a settimana poi
mi ritrovo a dover pubblicare capitoli che ancora non ho finito di
scrivere…anche se purtroppo mi manca da scrivere gli ultimi
capitoli e non ho
la più pallida idea di come farli!! Eheheh bacioni my dear!
Ginnylove: hey ciao! Spero
di non averti fatto attendere
molto…no, ma tranquilla al 5° capitolo, come ho
detto prima, ti troverai il
bellissimo Rob! ;) Un bacio
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina
miaaaaaaaaa!! Non ti ho fatto
attendere molto, vero?? ti amooo! Uff con la scuola non riusciamo
più a
sentirci :’( mi manchi tanto!!!!! Un bacione
milly92: O.O il tuo prof
ha interrogato già dal
primo giorno? O mamma mia…eheheh anche io sono curiosa di
vedere la sua
reazione…e la vostra quando…eheheh lo
leggerai…ma poi…chi non ama quel film? Io
e te siamo fatte con lo stampino; abbiamo trovato due film che ci
piacciono…eheheh un bacione carissimaa!!
memi16: mi hai recensito
perché ti stavo
rompendo troppo le balle eh? Di la verità xD no dai teso sto
scherzando!! Beh,
se lo dici tu che Londra è bellissima (e ribadisco che non
ci sei mai stata)
allora mi fido xD no guarda, lei non lo incontrerà mai e
quindi per
disperazione si metterà con Gaspard Ulliel…hey,
ci sta! Quasi quasi modifico la
storia…eheheh scherzo, tranquilla! (già
m’immagino te che prendi un coltello da
cucina e corri da me per uccidermi…help! O.O) Tesoro un
bezito anche per teee!!
Ti voglio bene!!
LaPiccolaPrincess: ma
tesoro…preferisci che ti chiami
ROSPO? xD ecco rospettino mio mettiti in coda che prima ci sono IO ad
adorare
Teo…per ora de Il Diario Del Vampiro ho letto solo il primo
libro, ma non mi è
piaciuto molto…anche se i due fratelli…cavolo,
sono da sbavo à
*ççççççççç*
dai, non ti piacel’altro
libro? È un po’ così, lo
so…ma dai è una letterina che si fa
velocemente… :D
eheheheh ma io piango per tutti i film tristi, non lo sapevi??
ma…come puoi
volere Teo tutto per te? Lo sai che c’è un sacco
di gente in coda prima di te?
Sì, io sono la prima U.U, quindi Teo non puoi né
prendertelo, né salirci in
moto…CHIARO? =D Spero ti piaccia anche questo capitolo! Ciao
tesoro mio bello!
Ti voglio un mondo di bene!
oOokikkaoOo: -.- lo so che
è triste, ma ho le mie
ragioni! Poi leggi su xD visto che piange il povero Teo? :’(
guarda che secondo
me è stato Paperino ad addolcirti, lo dico e lo
confermo…ihihihih sono contenta
che tu sia felice ed io lo sono per teee!! A domani tesoro! Ti voglio
un mondo
di bene
Buona
lettura a tutti! Un bacione Giulls
3. A
SPASSO PER LONDRA
<
Sei pronta? >
domandò Teo correndomi incontro.
< Per cosa? >
< Per lo shopping ovvio!
Oggi sono felice, quindi porto la mia sorellina adorata a fare
spese… >
< Mmm…paghi tu? >
< Mi sembra ovvio! Forza,
vai a vestirti che intanto vado a fare benzina… >
Non me lo feci ripetere due
volte e mi catapultai in camera. La giornata era calda e soleggiata,
esattamente come il giorno prima, così optai per un paio di
shorts bianchi, una
canotta rossa e le converse rosse.
Quando salii in macchina ci
dirigemmo verso il centro di Londra, dove entrambi ci sbizzarrimmo:
presi
quattro paia di shorts, due canotte, tre maglie a mezza manica, un
vestito, un
paio di sandali, un cerchietto e, per la mia gioia, quattro paia di
converse:
il negozio che le vendeva aveva abbassato notevolmente i prezzi
perché stava
per chiudere, quindi ne approfittai senza ritegno; ovviamente feci
pagare a Teo
solo le converse; il resto lo pagai io, o meglio mamma e
papà pagarono.
Terminato lo shopping portammo
tutte le sportine in macchina ed andammo a mangiare, dovendo scegliere
tra o un
ristorantino vicino al Tamigi, oppure il McDonald’s:
scegliemmo all’unanimità
il McDonald’s. Dopo essermi mangiata il Big Mac, le patatine
medie e
l’immancabile McFlurry agli Smarties, obbligai Teo a portarmi
sul London Eye,
ossia la ruota panoramica di Londra.
C’era pochissima gente a
fare la fila e quindi finimmo da soli in una cabina, dove scattammo un
sacco di
foto buffe insieme.
Successivamente, dal momento
che non era molto distante, prendemmo l’autobus 21 e in poco
tempo ci dirigemmo
verso il London Dungeon, a Tooley Street.
< Il London Dungeon è
un’attrazione turistica, una specie di Luna Park, costruita
nel 1976 dove al
suo interno sono stati ricreati alcuni eventi della storia di Londra,
in
particolare gli eventi horror. Lo sapevi? >
< No! Che eventi vengono
narrati? > chiesi mentre facevamo la fila.
< Eh no piccola, non
voglio dirtelo! Deve essere una sorpresa! > mi disse furbamente.
< Mmm…non te lo ricordi
vero? > domandai inarcando un sopracciglio divertita.
< Esattamente! >
rispose sorridendomi.
Sorrisi. Pagammo il
biglietto ed entrammo.
Restammo lì dentro per non
so quanto tempo: era semplicemente favoloso ed io ne ero letteralmente
innamorata: le attrazioni, oltre ad essere praticamente realistiche,
erano
veramente belle: c’erano tantissimi modelli di torture, poi il Labirinto dei Perduti, un labirinto di
specchi semplicemente
enorme, la ricostruzione della grande pestilenza del 1665, la storia di
Sweeney
Todd e di Jack lo Squartatore, il viaggio sulle barche dei condannati
verso la
torre di Londra, il grande fuoco di Londra del 1666 e, per ultimo, la
Cavalcata
verso la dannazione, ovvero una simulazione del trasporto dei criminali
alla
prigione di Newgate.
Finito il giro mi voltai
implorante verso Teo.
< Posso venire a vivere
qui per questi mesi? Ti prego!! I miei non lo scopriranno mai,
sarà il nostro
piccolo segreto! >
< Spiacente piccola, ma
se i mostri si svegliassero nel cuore della notte e ti violentassero
non me lo
perdonerei mai… >
< Pensa positivo…saresti
uno zio giovane >
< E cognato di un serial
killer? No grazie! >
rispose lui ridendo e io lo
seguii a ruota.
< Ora? Che si fa? >
< Beh…dal momento che
sono quasi le cinque direi di andare a casa, di rilassarci, di mangiare
presto
e poi di andare al cinema. Ti va come idea? >
< Non mi porti a vedere
qualche altro posto? > domandai
mettendo un finto
broncio.
L’idea
di andare
a casa proprio non mi piaceva, perché volevo vedere tutto di
quella stupenda
città.
< Tesoro, abbiamo
un’estate intera per girare monumenti e negozi…
>
< Ok…stasera che andiamo
a vedere? >
< Non lo so…ti andrebbe
di andare all’anteprima di Sex and the city? >
< Mmm…premetto di non
aver mai visto il telefilm, ma ok…pizza stasera? >
< Certo, quello che vuoi!
> disse dandomi un bacio sulla guancia.
Tornammo alla macchina e,
durante il tragitto restammo in silenzio, fino a quando…
< Lo sai che avevo una
cotta per te anni fa? > dissi sorridendogli.
Ormai
potevo
anche dirglielo, ne erano passati di anni…
< Cosa? >
domandò
stupito.
< Eddai non dirmi che non
lo sapevi! > esclamai e aggiunsi < era così
evidente poi! Tutti i miei
amici se ne erano accorti e avrei potuto giurare che anche mamma e
Mirco un po’
lo sospettassero… >
< Sinceramente no…sai che
anche io l’avevo per te? >
< Cosa? Ma se mi trattavi
malissimo! > risposi spalancando gli occhi.
< Appunto per quello
sorellina… >
< Oddio! Non posso
crederci! >
< Beh…eri tu quella che
girava con pantaloncini striminziti…che colpa ne avevo io!
Sono io il poveretto
qui, non tu… >
< Ti piacerebbe… > gli
feci la linguaccia.
< Ma…ora non hai più una
cotta per me vero? >
< MA SEI MATTO??? Ovvio
che non provo più niente per te! > risposi tirandogli
una pacca amichevole
sul braccio.
< Menomale… > disse
ridendo.
“Uff! Mi prende in giro anche quando
sono seria! Non è giusto!“
Finsi di essere imbronciata,
ma scoppiammo tutti e due a ridere come pazzi.
< Eccoci a casa piccola!
Forza, andiamo ad ordinare sta pizza! >
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
P.S. se andrete a Londra e
non l’avete ancora fatto, andate a visitare il London
Dungeon…ne vale veramente
la pena!
P.P.S. scusate per la
brevità del capitolo…ma tranquille, vi assicuro
che i prossimi capitoli saranno
più lunghi!! xD
|
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Capitolo 4 *** PER FORTUNA C'ERI TU... ***
Salve
ragazze!! E come ogni sabato puntualmente posto, anche se in leggero
ritardo…ma
sapete, oggi ho fatto tutto il giorno da baby-sitter ad una piccola
peste di
undici mesi…hey, per caso qualcuno vuole una bambina di
undici mesi? Prometto
di non chiedere soldi in cambio…e, oltre alla bambina,
avrete la mia
gratitudine a vita! :D
Eheheh
dopo questo piccolo espluà (o come si scrive xD) ringrazio:
1 - ale90
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4 - birri
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22 - Sea89
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23 - simlyme
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24 - violae
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poi
chi ha solo letto e chi ha commentato:
dormigliona:
cioè…stai dando la colpa a me perché
ti
sei flippata? Bene, allora non ti farò leggere il
continuo…muhahahahaha! No dai
sto scherzando! Ti voglio bene anche io e grazie! =)
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina grazie
*-* sono commossa! E
sono davvero contenta che ti piaccia! Un bacione ti amo anche io!!
simlyme: oddio tesoro!!
Come stai? Mi manca
parlare con te…ma soprattutto mi dispiace tantissimo per il
tuo ginocchio…cavolo
ti faccio un mega in bocca al lupo e spero di risentirti
presto…grazie di tutto
e sono contenta che anche col male tu ti sia riletto il capitolo con
gusto!
Spero che il prossimo tu lo legga senza il male però! xD un
bacio ti voglio
bene
Ginnylove: oddio vai a
Londra?? Poi mi farai un
resoconto mi raccomando! ;) cavolo, quella città
è meravigliosa! xD eheheh vai
a vederlo mi raccomando! E fai anche tante foto ^^ spero ti piaccia
anche il
nuovo capitolo e tranquilla, nel prossimo capitolo arriverà
Rob, promesso! xD
LaPiccolaPrincess: tesoro mio
bello…anzi…rospetto mio
bello…ne abbiamo già parlato, Teo è
MIO, non tuo…e poi ti ripeto che non ci
sono legami di sangue, visto che è il FRATELLASTRO e non il
FRATELLO…quindi non
rompere u.u XD le tue amiche hanno ragione!! Ti DEVONO trovare un
ragazzo, così
Teo lo lasci a me u.u che dici, mi sono fatta perdonare? xD dai che
scherzo! Ti
voglio bene!!!
milly92: carissima!
Allora se vuoi per Londra io
parto con te! Facciamo le valigie e ci troviamo in
aeroporto…anche se non siamo
proprio vicine di casa…ma vabbè, troveremo un
aeroporto comodo per entrambe xD
ci stai? Hey, inizia ad esultare…nel prossimo capitolo
compare Robert! =D spero
che anche questo capitolo sia spensierato…forse un
po’ smielato, non so xD un
bacio e complimenti per la tua storia!!
memi16: carissima, ti
ripeto quello che ho già
detto alla princess: TEO è solo ed esclusivamente
MIO…senti, ma…mi spieghi il
fatto che m’insegui con la zucchina? xD un
bacio…p.s. Teo non è tuo…è
MIO!!
oOokikkaoOo: se tu domani
mattina o stasera non mi
mandi il messaggio dove mi racconti DETTAGLIATAMENTE la tua serata io
vengo da
te e ti spezzo i ditini, chiaro? Beh…è ovvio che
tu ti sia spanciata dalle
risate…c’è, non so se lo sai ma stai
parlando della MIA storia…eheheh dai lo
sai che scherzo! E comunque non è vero che i miei personaggi
sono simili alla
tua storia uffa! >.< Ti adoro anche io…e vedi
di chiamarmi, chiaro? Altrimenti
lunedì non ti passo a prendere, così ti lascio a
casa u.u
Ragazze,
buona
lettura! Un bacio Giulls
P.S. Ragazze, vi
rendete conto che dopo questo capitolo entrerà in scena
Robert? Eheheh poi
voglio sapere i vostri commenti quando leggerete il capitolo 5, chiaro?
=)
4.
PER FORTUNA C’ERI TU…
Era
passata una settimana
dal mio arrivo a Londra e il tempo non era stato dei migliori; una
mattina però
mi svegliai con un sole che spaccava le pietre ed era molto caldo,
così ne
approfittai per andare al mare ma mentre ero intenta a leggere per
l’ennesima volta
Twilight iniziò un temporale pazzesco, ed io essendo venuta
in autobus e non
avendo portato un ombrello con me mi rivestii il più
velocemente possibile e
corsi a cercare un bar dove potermi rintanare e chiamare Teo.
Sfortunatamente non
potevo tornare alla fermata dell’autobus perché il
prossimo bus sarebbe passato
dopo trequarti d’ora e perché non sapevo come
ripararmi dalla pioggia non
essendoci tettoie; oltretutto la metro era troppo distante da dove ero
io.
“Perfetto!
Proprio oggi che ero al mare doveva
piovere! Che scatole…“
brontolai.
Iniziai a correre in cerca
di un bar quando una macchina mi si affiancò:
all’inizio ero terrorizzata
perché non era la macchina di Teo.
“Oddio, ma chi è questo?“
continuavo a pensare ma quando il tipo all’interno
dell’auto abbassò il finestrino
rimasi senza parole.
“No, non ci credo! È
Jared Leto quello macchina!“ pensai sbigottita.
Vidi che prima guardava una
foto e che poi guardava me.
< Sei Giulia, la sorella
di Teo? > domandò.
< Sì > risposi
automaticamente.
< Tuo fratello ha la macchina
dal meccanico e mi ha chiesto di venirti a prendere dal momento che ero
allo
studio di registrazione qui vicino. Dai sali ti porto a casa! >
mi disse
sorridendo.
Non riuscivo a muovermi da
quanto tutto mi sembrasse surreale: cavolo, avevo Jared Leto davanti a
me che
mi offriva un passaggio a casa!
< Tranquilla Giulia, non
mordo! > disse ridendo.
< Non c’è problema, tanto
non sono commestibile… > dissi entrando in macchina e
sorridendogli <
grazie, non so fino a quanto avrei resistito sotto la pioggia
senza…etciù! >
< Raffreddarti? Beh credo
che sia tardi ormai! >
< Già…comunque piacere
sono Giulia > gli offrii la mano.
< Ciao io sono Jared >
disse stringendomela.
< Sì, so chi sei… >
risposi sorridendo timidamente.
Rimanemmo in silenzio per
qualche minuto, mentre stavamo percorrendo le strade di Londra poi, per
un
incidente dovemmo fermarci.
< Favoloso, rimarremo
bloccati per ore! >
< Jared se devi tornare a
lavorare ho notato che abbiamo appena passato una stazione di
Taxi…posso fare
una corsa e prenderne uno… > risposi sorridendogli: era già stato fin troppo
carino a darmi un passaggio, ora potevo
benissimo cavarmela anche da sola.
< Non essere sciocca!
Primo: ho promesso al tuo fratellino di riportarti a casa sana e
salva…e già
potrei pensare al fatto che voglia uccidermi per il tuo raffreddore e
secondo:
resteresti bloccata per ore in macchina con uno sconosciuto e ti
farebbe pagare
un sacco di soldi… >
< Ma anche tu sei uno
sconosciuto…o meglio…uno sconosciuto
famoso… >
< Sì, ma io non mi faccio
pagare >
< Oh, questa sì che è la
chiave di tutto! > dissi ridendo.
Parlammo del più e del meno
mentre eravamo bloccati nel traffico e scoprii che era veramente
simpatico, che era davvero un
tipo affabile e che non se la tirava
per niente.
Mi piaceva chiacchierare con
lui perché potevo aprirmi liberamente e questo mi era
capitato poche volte
nella vita e sembrava che anche a lui non dispiacesse parlare con me.
Teo
intanto aveva telefonato non so quante volte, tanto che ormai gli
rispondevo
anche scocciata: va bene che era preoccupato però
così era veramente
insopportabile!
Dopo due ore e mezza il
traffico si mosse e Jared mi riaccompagnò a casa.
< Beh, eccomi arrivata.
Grazie Jared! Per fortuna c’eri tu a salvarmi dal temporale
> gli dissi
sorridendo.
< Figurati bimba! È stato
un piacere! Mi piace parlare con te! >
< Beh grazie! Per me è la
stessa cosa…sai, non mi è facile parlare
liberamente con chi non conosco per
bene >
< Sarai stata colpita dal
mio fascino da bad boy >
< Sì come no…o magari dal
tuo egocentrismo! >
Per tutta risposta mi fece
la linguaccia e subito dopo iniziammo a ridere con due bambini.
< Jared, ti va di entrare
un attimo? >
< No, grazie bimba. Ora
sarà meglio che torni a lavorare, altrimenti chi li sente
gli altri! Però
facciamo così: mi lasci il tuo numero che ti chiamo?
È stato davvero bello
parlare con te perché mi guardi come una persona normale
prima di tutto, non
come una celebrità. Grazie di cuore > mi disse e si
sporse per darmi un
bacio sulla guancia.
<
Beh…grazie
a te! Ti va di andare a prendere un gelato la prossima volta? >
proposi
senza imbarazzo.
< Non potrei mai
dire di
no ad un gelato! >
< Hey, solitamente si è
soliti dire: non potrei mai dire di no ad una bella ragazza!? >
gli dissi
mentre prendevo il suo cellulare per scrivere il mio numero.
< Sì, ma tu ha sedici
anni, io molti di più…se ti dicessi
così sembrerebbe che ci stia provando con
te >
< Ma guarda che i
complimenti sono sempre ben accetti! Ora vado, ti lascio tornare al
lavoro!
Ciao Jared, grazie per tutto… > mi avvicinai per
baciarlo sulla guancia come
lui aveva fatto poco prima.
< Ciao bimba! E saluta
Teo da parte mia! Digli che poi lo chiamo >
< Ok…e Jared? Un’altra
cosa…non chiamarmi bimba… >
< Non posso, fino a prova
contraria lo sei…potresti essere mia figlia lo sai? >
Gli feci per l’ennesima
volta la linguaccia e scesi dalla macchina mentre lo sentivo ridere. “Ma come diamine fa
Teo
a conoscere tutta quella gente famosa? Jared, Robert e chi altri?!?!?!”
pensai “e bravo il mio fratellone…”
aggiunsi sorridendo.
Entrai in casa e corsi in
camera a prendere vestiti asciutti, poi mi infilai in bagno dove mi
feci un
bagno caldo azionando anche l’idromassaggio e dopo venti
minuti buoni mi
asciugai, mi vestii e tornai di sotto; Teo non era ancora arrivato,
così ne
approfittai per chattare su msn con le mie amiche, che mi mancavano da
morire
e, dopo aver parlato con loro per un’oretta, mio fratello mi
chiamò per
chiedermi se potevo aiutarlo con la spesa, così chiusi msn e
lo aspettai fuori,
notando con gioia che finalmente aveva smesso di piovere.
Quando Teo arrivò portammo
in casa le buste, poi mi si avvicinò e mi chiese,
preoccupato, come stessi e lo
convinsi a fatica che stavo bene e gli raccontai della mia
conversazione con
Jared.
< Jared è un gran bravo
ragazzo, nonostante quello che si legga sulle riviste di
pettegolezzi…un po’
come Rob…lui è veramente gentile, alla
mano…ogni tanto capita a tutti di
ubriacarsi, e quando lo fa lui è uno
scandalo…però quando non fa niente non
viene elogiato. È questo che odio di
più… >
< A proposito…per ora ho
conosciuto solo Jared…quand’è che mi
presenti gli altri? >
< Quando ne avrò
l’occasione piccola…tranquilla, prima di andare
via li avrai conosciuti tutti…
>
< Basta non fare la
barba… > ironizzai < senti, io avrei
fame…che mangiamo? > proposi.
< Mmm…ti va bene una
caprese? >
< Sì, benissimo! Vai a
cambiarti i vestiti che sei fradicio! Penso io a preparare da
mangiare… >
< Sì signora! >
< Scemo… > risi.
Mentre stavo preparando da
mangiare squillò il telefono e risposi dopo il quarto
squillo.
< Pronto? >
< Hey bimba sono Jared!
Tutto ok? >
< Sì papi, tutto ok! >
risposi tranquillamente.
< Papi? >
< Sì caro! Finché mi
chiamerai bimba io ti chiamerò papi! >
< Non mi piace papi…mi fa
sembrare vecchio… >
< Bimba mi fa sembrare
una bambina… >
< Ma tu sei una bambina…
>
< E tu sei vecchio
allora! >
< No! >
< Jared piantala…tanto è
inutile…non cambierò soprannome finché
tu non smetterai di chiamarmi bimba!
>
< Uff che palle! Senti
tuo fratello è in casa? >
< È sotto la doccia…che
devo dirgli? >
<
Chiedergli se venerdì prossimo volete venire al mio concerto
al Barfly, al 49 ChalkFarm Road alle undici e
mezza. Ci saranno Rob, Kris, Dan, Emma,
Rup, Tom, Orlando, Johnny, Max e Sam. Prenoto i pass anche per voi, non
potete
mancare! >
<
Beh…io non ho la minima
idea di chi siano, ma ti assicuro che non mancheremo! >
< Ok perfetto! Allora
prenoto due pass anche per voi…comunque Max e Sam non li
conosci…sono vecchi
amici di tuo fratello e di Robert Pattinson, poi ci sono Kristen
Stewart,
Daniel Radcliffe, Emma Watson, Rupert Grint, Tom Felton Orlando Bloom e
Johnny
Deep… >
< Papi da quando te la
fai con i piccoli? > dissi ridendo.
< Bimba scema! >
rispose unendosi alla mia risata.
< Hey, è arrivato Teo, te
lo passo? >
< No, vado di
fretta…digli solo che lo aspetto e guai a lui se ci date
buca! Ciao bimba,
buona serata! >
< Ciao papi anche a te!
> dissi e poi buttai giù il telefono.
< Chi era? >
< Jared. Ci ha invitati
al suo concerto al Barfly alle undici e mezza e ha detto che ci saranno
Max,
Sam, Robert, Kristen, Orlando, Johnny, Emma, Rupert, Daniel e Tom. Ha
detto che
avrebbe prenotato i pass anche per noi, quindi non potevamo
mancare… >
< E immagino tu abbia
detto di sì senza chiedermi niente ovviamente >
< Mi sembra ovvio! Tu
avresti fatto un sacco di storie e…e ora perché
sbuffi? > domandai alzando
gli occhi al cielo.
< Perché non mi va che tu
prenda queste decisioni senza interpellarmi >
< Perché? Perché sostieni
che sia una bambina e che quindi non posso stare sveglia fino a
quell’ora?
Cazzo Teo voglio solo andare a sentire il concerto di un amico. Non
tirare in
ballo il fatto che sono piccola…alla mia età se
non ricordo male giravi con dei
teppisti…io non faccio niente di male…voglio solo
vedere il suo concerto! Mi
conosci: non mi drogo, non fumo, non bevo…oppure
cos’è ti vergogni di farti
vedere dai tuoi amici con me? Non è un problema, pago il
biglietto a prezzo
pieno, mi vedo il concerto da sola e farò finta di non
conoscerti > risposi
stizzita: non sopportavo che mi dicesse di no perché secondo
lui ero troppo
piccola…cavolo era mio fratello, non mio padre!
< Hai idea delle cazzate
che hai appena detto? Se le cose non le sai, anziché sparare
cavolate perché
non chiedi prima? È così difficile per te?
>
Sentii il bip del forno a
microonde: il pane che avevo messo a scongelare era pronto.
< È pronto da mangiare…
> dissi e lui mi superò senza guardarmi.
Mangiammo in silenzio e poi
si chiuse in camera: se c’era una cosa che odiavo di
più al mondo era litigare
con lui, perché ogni volta che litigavamo stavo malissimo.
Finii di sparecchiare, poi
mi diressi in sala a suonare il piano visto che era l’unica
cosa in grado di
rilassarmi quando ero giù di morale; così iniziai
a suonare guidata dalle note
di Claire de Lune ma, verso la fine, sbagliai una nota.
< Strano non sbagli mai
questo passaggio >
< C’è sempre una prima
volta a tutto, non credi? >
< Già… > disse
avvicinandosi a me, mentre io ero intenta ad eseguire di nuovo il pezzo
che
avevo sbagliato poco prima.
Gli feci spazio e lui si
sedette vicino a me e poi mi baciò i capelli. Restammo in
silenzio per qualche
minuto e, quando terminai di suonare mi disse:
< Potresti fare
concorrenza a Robert col piano lo sai? Migliori ogni volta che ti
sento… >
Lo interruppi.
< Teo scusami per prima,
non volevo risponderti così… >
< Tranquilla piccola, non
ce l’ho con te. Non devi scusarti >
< Invece sì che devo! Mi
sento terribilmente in colpa! Ho tirato fuori il tuo passato e non
centrava
niente, poi ho deciso per te…è che mi faceva
piacere conoscere i tuoi
amici…parli sempre bene di loro ed io ero curiosa di vedere
com’erano…trattarli
come fai tu: non come celebrità, ma come persone
normalissime… >
< Lo so piccola, non
preoccuparti davvero…è solo che avrei preferito
che prima ne avessi parlato con
me per il semplice motivo che questo periodo è strano per me
e Rup, perché non
facciamo altro che litigare. Tutto qui…ma chissà,
forse al concerto ci
riappacificheremo e torneremo amici come un tempo… >
< Beh, lo spero per te…
>
Mi prese per mano e mi portò
sul divano, poi accese la televisione per vedere un film ma dopo
neanche i
primi venti minuti mi addormentai appoggiata alla spalla di mio
fratello.
< Teo, che locale è il
Barfly? > chiesi poco prima di addormentarmi.
< È un pub molto
frequentato dove ogni sera ci sono delle band che fanno delle serate
sperando
di emergere. Sai, lì hanno esordito band come i Blur, gli
Oasis e i Muse e la
cosa bella è che molte volte artisti emergenti si uniscono a
musicisti
professionisti e suonano insieme >
< Ma Jared e gli altri
sono già conosciuti… >
< Il proprietario è un
amico in comune che ho con Jared e ha chiesto a Jared di suonare nel
club per
l’anniversario di apertura del pub… >
Sorrisi.
< Ma quante persone
conosci? >
< Sono un VIP anche io…
> disse ridendo.
< Sì, il vip dei miei
stivali… > risi come lui.
L’ultima cosa che riuscii a
sentire prima di addormentarmi fu “Ti
voglio bene Giu“ e che mi diede un leggero bacio
sulla fronte. Era quello
il bello di me e Teo: anche se litigavamo non riuscivamo mai a restare
arrabbiati per molto.
|
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Capitolo 5 *** PRE CONCERTO ***
Ben ritrovate ragazze! Avete
passato un buon fine settimana? Eheheh io sono di ritorno da una gita e
sono
stanca morta, quindi per la vostra gioia oggi non mi
dilungherò in discorsi
inutili! Voglio solo ricordarvi che questo capitolo è
speciale perché…finalmente
arriva Robert!!!!!!
Eheheh!
Allora, prima di tutto
ringrazio:
1 - ale90
[Contatta]
2 - AlessandraMalfoy
[Contatta]
3 - alice
brendon
cullen [Contatta]
4 - birri
[Contatta]
5 - Dea1907
[Contatta]
6 - debblovers
[Contatta]
7 - DolcePotter
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per aver messo la storia
nei
preferiti, chi ha solo letto e chi ha anche recensito!
debblovers: hey ciao! Sono
contenta che anche se
non avevi mai recensito comunque avevi sempre letto la storia, grazie!
Sono
davvero contenta che ti piaccia e grazie anche per i bei complimenti,
sono
commossa! Eheheh anche a te piace Jared Leto per caso? xD Spero ti
piaccia
anche il capitolo 5 ;) un bacio
memi16(x2): due
recensioni? xD beh, grazie!
Addirittura il FACCI SOGNARE? Wow, sono veramente onorata!
Così mi fai
arrossire!!! Eheheh senti mi sono stufata! Ce lo giochiamo a testa o
croce Teo?
Anzi, sai che ti dico? Litigatelo con le altre Teo, così io
mi tengo Robert!
U.U ehm…c’hai creduto veramente? TEO IS MINE! Ciao
mia VIP preferita! Ti voglio
bene! :)
Rosalie_Hale_Cullen: :( la mia
cognatina ammalata! Tesoro
grazie 1000 per i complimenti, veramente! Sei sempre tanto carina :D ti
amo e
lo sai! Un bacione e vedi di guarire presto, chiaro?? ;)
kiarab: eheheh
addirittura un genio? Wow era da
tanto che non me lo sentivo dire, sono commossa e onorata! E grazie
1000 anche
per i complimenti, sono contenta che ti piaccia la storia :D ah,
comunque ora è
un po’ presto per sapere le reazioni delle amiche ma
tranquilla, arriveranno :D
Hey, eccoti Roooobert xD spero ti piaccia il primo
approccio…devo dire che
quando hai scritto il NON DELUDERMI mi sono paralizzata dal
terrore…eheheheh
speriamo bene! Un bacio terrorizzato xD
LaPiccolaPrincess: eheheh ormai
quando vedo una recensione
lunga mi viene spontaneo dire È LA RECENSIONE DEL MIO
TESORO, ANZI…DEL MIO
ROSPETTO TESOROSO PRINCESSOSO (eheheh visto che nome? xD) guarda che
per me i
genitori non direbbero niente, perché non
c’è niente di incestuoso! E poi Teo
non è veramente loro figlio, quindi, come dico sempre, non
ci sono legami di
sangue! È inutile ho il coltello dalla parte del manico ed
ho ragione io :D mi
dispiace deluderti! Allora, voglio chiederti una cosa: visto che non
posso
usare che palle e che scatole, me lo lasci usare almeno
poffarbaccolino? xD
NOOO! Non ci posso credere che tu abbia starnutito veramente! Ahahahah
grande
xD …e poi comunque io non sono commestibile, uffi!
>.< eheheheh ciao
tesoro! Spero ti piaccia questo nuovo capitolo! Un bacione ti voglio
bene =D
milly92: mo ciaooooooo!!!
Guarda per il concerto
ormai è tardi, ma se vuoi andiamo da Jared che
farà un concerto solo per noi
due! Ci stai? Sai, penso anche io che Giulia sia strafortunata, ma
sai…non
sempre la fortuna è per sempre…che vuol dire?
Boh, sinceramente è la prima
frase che mi è venuta in mente, non farci troppo
caso…è la stanchezza post
gita…sai com’è, questa mattina dovevo
essere a scuola per le 6.45…quindi immagina
a che ora mi sia svegliata io…che sonnooooooooooooooooooo!
Eccoti l’attesissimo
capitolo 5! Un bacione my dear!
dormigliona: eheheh vedi che
alla fine serve rompere
le balle? xD sono orgogliosa di me stessa, finalmente! No scherzo! Sono
contenta che tu abbia commentato *-* Beh, se non finisco i capitoli
cosa mi
fai? xD un bacio mia cara!!!
Buona
lettura a todos!
Un bacione e a sabato Giulls
5.
PRE CONCERTO
Il tanto e atteso
venerdì arrivò
molto velocemente ed io ero emozionantissima perché oltre a
sentire suonare i
30STM avrei finalmente avuto l’occasione di conoscere gli
amici di Teo,
specialmente Robert.
Quella
stessa
mattina Teo era andato da Jared a prendere i nostri pass ed io ne avevo
approfittato per
pulire un po’ casa, visto che
in quei giorni eravamo usciti molto spesso e per forza di cose avevamo
trascurato un po’ le pulizie: ad esempio
lunedì verso le undici di mattina eravamo andati a St James
Park per fare un
picnic e c’eravamo rimasti più o meno fino al
tramonto; martedì, mercoledì e
giovedì visto che era bel tempo andammo al mare e Teo si era
addirittura
scottato, visto che non si era messo nemmeno una volta la crema solare,
al
contrario di me che avevo preso un bel colore e ciò era
veramente strano visto
che era solo maggio e giovedì, infine, Teo mi
accompagnò in un negozietto non
molto distante da casa dove avevano di tutto a i prezzi più
che abbordabili.
Mio fratello si provò un
sacco di vestiti e ne comprò altrettanti: si prese tre
camicie: una bianca, una
nera e una hawaiana rossa e bianca, che non era un granché
ma addosso a lui
stava da dio e quattro paia di jeans: due bianchi, uno blu scuro e uno
blu
chiaro.
Io invece optai per due paia
di jeans a vita bassa: i primi erano a righe azzurro chiaro e scuro a
pinocchietto, mentre i secondi erano bianchi con delle piccole righe
blu scuro,
lunghi e stretti; sinceramente io non li avrei mai presi visto che la
vita era
troppo bassa, ma Teo mi aveva convinto dicendomi che sarebbe stata una
pazzia
non prenderli, poiché, come diceva lui: “mi
stavano una favola addosso“ ed effettivamente non
aveva torto, perché mi
slanciavano ancora di più le mie gambe magre e mi
appiattivano maggiormente la
pancia. Presi anche una camicetta nera molto semplice a maniche corte e
due
cinture: una marrone e una nera.
Per il concerto decisi di
mettere la camicia nera con i jeans bianchi, la cintura nera che
serviva per
evitare che scendessero troppo i pantaloni, ai piedi un paio di sandali
neri;
inoltre quella sera mi piastrai i capelli.
Prima di scendere di sotto,
Teo mi disse uscendo dal bagno:
< Piccola tu così stasera
non esci! Accidenti sei uno schianto! >
< Grazie Teo! >
risposi sorridendogli.
In quel momento suonò il
campanello.
< Sono le pizze. Vai tu
per favore? >
< Ok! >
Corsi di sotto e aprii la
porta. Pagai venti sterline per tre pizze, due bottiglie di birra e una
lattina
di coca cola.
< Teo, perché hai
ordinato tre pizze? > gli urlai dal piano di sotto.
< Abbiamo un ospite
stasera…hey Giu ti sta squillando il cellulare! >
rispose urlando.
< Adesso salgo >
Corsi in camera mia e
risposi al telefono: era mio padre. Parlammo del più e del
meno per una ventina
di minuti, poi dovemmo andare entrambi dal momento che lui doveva
uscire mentre
io dovevo mangiare.
Prima di scendere di sotto
m’infilai i sandali e guardai fuori dalla finestra, notando
che l’ospite
misterioso di Teo era arrivato.
“Wow! Chissà chi
è ad avere una BMW…“ pensai
guardando la macchina
parcheggiata davanti a casa nostra.
Scesi di sotto per
presentarmi ma rimasi senza fiato non appena vidi l’ospite di
mio fratello:
Robert Pattinson.
Entrai in cucina titubante e
cercando con tutta me stessa di non mettermi ad urlare e di non
saltargli
addosso.
< Oh piccola eccoti
finalmente! > mi disse in italiano, per poi proseguire in
inglese:
< Giulia, Robert, Robert,
Giulia >
< Ciao! > mi disse lui
con il suo inglese perfetto, come lui.
< Ciao… > risposi io
timidamente.
“Oh mio Dio! Ho Robert Pattinson
davanti a me! QUEL Robert Pattinson! L’Edward
Cullen di Twilight! Sto sognando, non
è possibile! Non posso credere
che Teo, mio fratello Teo, sia suo amico…eppure me
l’ha appena
presentato…aspetta…mi stanno guardando
strano…“
< Come? >
< Ho detto che non ci
speravo più a conoscerti…Teo ha sempre parlato di
te, solo che né io né gli
altri abbiamo mai visto una tua foto…credevamo fossi frutto
della sua
immaginazione > mi disse sfoderando il sorriso più
bello che avessi mai
visto in tutta la mia vita.
< Ehm…invece eccomi qui!
> risposi imbarazzatissima come non mai.
Represso il mio istinto di
saltargli addosso, ci sedemmo subito a tavola e iniziammo a cenare:
scoprii che
Robert era veramente simpatico e senza fatica riuscii ad avere una
conversazione senza essere né troppo timida né
troppo sfacciata, trascorrendo
un piacevole pre concerto in compagnia di Teo e del suo migliore amico.
Per l’ennesima volta Teo mi raccontò
di quando conobbe Robert la prima volta: andavano entrambi al liceo e
Robert
era il nuovo arrivato, così Teo si offrì di
aiutarlo ad ambientarsi, dal
momento che era molto popolare scuola. Fu così che nel giro
di poco tempo divennero
migliori amici; ma quando Teo venne a Ravenna dovettero separarsi,
anche se
rimasero comunque in contatto; per questo mia madre e Mirco fecero
mettere una
seconda linea che potesse usare Teo e che ovviamente ogni volta pagava
di tasca
sua.
Quella volta lì però, mentre
riascoltavo per l’ennesima volta il racconto di Teo, capii
perché all’inizio
mio fratello detestava me e gli altri: aveva lasciato i suoi amici e un
posto
che amava per andare a vivere con degli sconosciuti.
< Ragazzi…sono solo le
nove e venti e il concertò inizierà alla undici e
mezza…che ne dite, vi va un
gelato? > propose Robert dopo aver finito la pizza.
< Sì, perché no? >
risposi sorridendo, evitando deliberatamente di aggiungere che con lui
sarei
perfino andata all’inferno.
Anche Teo annuì e dopo aver
sparecchiato uscimmo di casa e raggiungemmo la gelateria a piedi, anche
se ogni
due metri venivamo fermati dalle fan di Robert che gli si avvicinavano
per
chiedere autografi e fare foto; infatti quando arrivammo alla gelateria
una
nuova cerchia di ragazze aveva fatto fermare Robert per
l’ennesima volta, per
questo lui chiese a me e a mio fratello di andare avanti e di prendere
il
gelato anche per lui.
Una volta entrati dentro la
gelateria, Teo si voltò verso di me.
< Hai fatto colpo lo sai?
> disse squadrandomi.
< Cosa? > domandai
stranita.
< Hai fatto colpo. Rob
non ha fatto altro che guardarti per tutto il tragitto…e
mentre stava firmando
gli autografi… >
< Ma smettila! Te lo
sarai sognato… >
“Ma
mi sta
prendendo in giro per caso? Robert Pattinson che guarda ME?
Sì, come no…”
pensai poco convinta.
Si
voltò indietro per vedere
in che condizioni era il suo migliore amico.
< Oh no…Giu è stata una
brutta idea lasciarlo là da solo. Vado a ripescarlo. Prendi
il gelato anche per
me? >
Annuì e mi girai verso il
bancone, trovandomi davanti ad un bel ragazzo pronto a servirmi: era
alto,
aveva capelli corti e castani, come gli occhi ed era magro, ma allo
stesso
tempo muscoloso.
< Ciao vorrei tre coni da
quattro sterline. Uno me lo fai bacio e nocciola, l’altro
amarena e yogurt ai
frutti di bosco e l’ultimo me lo fai cioccolato bianco e
cocco per favore? >
< Certo arrivano subito
>
Il ragazzo di prima mi fece i
coni ad una velocità stratosferica e me li
consegnò e, appena tirai fuori i
soldi per pagare, mi sorrise e mi disse:
< Lascia stare, offre la
casa. Non posso far pagare un gelato ad una ragazza così
carina come te… >
< Ehm…beh grazie ma non è
necessario… > replicai
imbarazzata, ma anche
lusingata.
< Insisto invece…io sono Philip,
ma puoi chiamarmi Phil >
< Piacere, io sono
Giulia. Ora scusami ma devo proprio andare…ci vediamo Phil!
E grazie ancora!
>
Uscii dalla gelateria e
trovai Teo e Robert senza ammiratrici.
< Hai firmato tutto? >
domandai sorridendogli.
< Sì…ma non erano
intenzionate ad andarsene…ci credi che ho fatto quattro foto
e firmato otto autografi ad
una stessa ragazza? >
< Wow! Abbiamo fatto
colpo qui! > esclamai per sdrammatizzare e vidi Teo con la coda
dell’occhio
inarcare un sopracciglio.
< Ragazzi, il gelato ve
lo offro io…quanto ti devo? > disse Robert
guardandomi e sorridendomi.
< Assolutamente niente
> risposi sorridendo e dandogli il suo gelato.
< Dai, voglio offrirvelo
io il gelato… >
< No, seriamente…Phil, il
ragazzo che mi ha servito, ha detto che offriva la casa, visto che non
poteva “far pagare ad una ragazza
così carina come
me…“ > dissi citando le sue
parole.
< Wow Giulia! Prima il
ragazzo che consegna la pizza, poi il barista ed infine il gelataio!
Guarda che
non puoi rimorchiare tutti facendo gli occhietti dolci! >
esclamò Teo
ridendo.
< Io non ho fatto gli
occhi dolci a nessuno! > risposi imbarazzatissima.
< Beh, potremmo andare a
mangiare ad un ristorante di lusso e vedere se ci fanno uno
sconto… > disse
di getto Robert ed io lo fulminai immediatamente con lo sguardo.
Quando Teo vide l’orario,
propose di tornare a casa per avviarci verso casa per prendere la
macchina di
Robert e dirigerci verso il concerto. Entrambi annuimmo e ripartimmo e,
dopo
cinque minuti, eravamo avanti casa. Teo entrò di corsa per
cercare i pass che
aveva dimenticato da qualche parte e così Robert ed io
rimanemmo fuori ad
aspettarlo.
< Spero di non averti
offeso con la battuta di prima…stavo scherzando…
> disse guardandomi e mi
sembrava davvero dispiaciuto.
< Ma no figurati! È solo
che mi imbarazza un po’ tutto questo, perché non
sono molto abituata… >
< Timida? >
< Un po’ > dissi
ridendo.
Calò un silenzio
imbarazzante tra noi due e così, per alleggerire la
situazione, iniziai a
parlare della macchina.
< Cavolo, la tua auto è
bellissima! > esclamai, riuscendo a trattenere un “e
tu ancora di più!”
< Ti piace? > sembrava
sollevato di aver trovato un argomento di cui parlare.
< Da morire! Che modello
di BMW è? >
< Una m6 >
< Adoro le cabrio! >
< Davvero? Che
coincidenza…anche io… >
In quel momento arrivò Teo
tutto di corsa dicendoci che aveva lasciato i pass sopra il suo
comodino.
Entrammo in macchina e mi
sedetti nel sedile posteriore, mentre Teo in quello anteriore con
Robert ed
arrivammo a destinazione in venti minuti. Facemmo vedere un pass ad una
guardia
che ci indicò dove andare a parcheggiare indisturbati e, una
volta arrivati al
parcheggio, ci dirigemmo all’interno del locale.
|
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Capitolo 6 *** ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI ***
Ciao
a tutte! E come sempre eccomi qui a postare!
Grazie
1000 a:
1 - ale90
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2 - AlessandraMalfoy
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3 - alice
brendon
cullen [Contatta]
4 - BellaCullen88
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5 - birri
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6 - Dea1907
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7 - debblovers
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8 - DolcePotter
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9 - dormigliona
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10 - fedev82
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11 - Gingerly
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12 - Ginnylove
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13 - grilla
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14 - kiarab
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15 - killerpilze
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16 - kucchi
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17 - LaPiccolaPrincess
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18 - Marty314
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19 - masychan
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20 - memi16
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21 - miky
483 [Contatta]
22 - milly92
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23 - oOokikkaoOo
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25 - privi93
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26 - Rosalie_Hale_Cullen
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27 - sbadata93
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28 - Sea89
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29 - simlyme
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30 - violae
[Contatta]
per
aver messo la storia nei preferiti, un grazie speciale per chi ha
commentato e
solo anche per chi ha letto, ma che comunque apprezza la
storia…siete uniche
ragazze!
kiarab: nooo!!! Ti giuro
sono sollevata!! Ero
preoccupata, ma sono contenta che ti piaccia il capitolo! *-* spero che
ti
piaccia anche questo…devo preoccuparmi ancora??? Eheheh un
bacione p.s. ti
capisco per il STO URLANDO COME UNA SCEMA…tutte le volte lo
faccio anche io! :D
Rosalie_Hale_Cullen: O.O mi
uccidi???? H-E-L-P sono
spaventata! Non puoi uccidermi, altrimenti se lo fai io non
potrò più
postare…eheheheh fregata! xD grazie cognatì ti
amooo
oOokikkaoOo: spero che le
ragazze NON
abbiano letto la tua recensione, altrimenti dobbiamo cercarti delle
bodyguards…so che ODI
Robert profondamente ed io, nonostante lo ADORI,
leggendo per la 90° volta la tua recensione sono scoppiata a
ridere…vedi di
scriverne altre così, chiaro? :D la adoro, mi fa morire!!
Kikka divertiti con
Matt stasera e vedete di fare i bravi!!! Un bacione ti adoro
tantissimoo! =D
simlyme: tesoro!
Dovrò farti una statua come
ringraziamento!! Sei sempre a leggere i capitoli per vedere se vanno
bene o
no…grazie 1000 *-* eheheh ora però la tua scorta
personale l’hai trovata, no?
xD un bacione tesoro e grazieee!!!
debblovers: *-* grazie
tesoroo!!!! Eheheh contenta
ora che è arrivato il “nostro”
amore? =) e pensa che lo troverai
praticamente sempre d’ora in poi, specialmente più
avanti! Eheheh ora basta,
troppi spoiler! :D un bacioneee
memi16:
VI…tesooo!!! Eheheh grazie 1000!!! *-*
ma…come a scuola??? Eheheh brava complimenti! Invece che
stare attenta stai su
efp a postare la mia storia…BRAVISSIMA, CONTINUA
COSÌ! AL ROGO LA SCUOLA! :D ti
voglio bene un bacioneee
LaPiccolaPrincess: rospetto ti
arrendi di già? :’(
eheheheheheh che dire della tua recensione? Grazie 1000 amo le
recensioni così!
*-* baci rospetto ci sentiamo sul forum e su msn!!! Un bacioneee ti
voglio un
mondo di benee!!! =)
milly92: O.O QUATTRO DEL
MATTINO??? Ma sono
matti i prof per caso??? e quella volta dove sei andata? *-* che carina
che
seiii!!!! Eheheh sono contenta che ti sia piaciuto il cap e spero che
ti
piaccia anche questo! Un bacioneeee
Ragazze,
buona
lettura! Bacioni Giulls
P.S.
Vi linko il video di The Kill acustica. Ascoltatela perché
è veramente
meravigliosa!
http://it.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ
6.
ULTIME PRESENTAZIONI E UN CONCERTO SPACCATIMPANI
<
Oh, eccoli i soliti
ritardatari! Mi aspettavo che arrivaste anche voi alle dieci e mezza
come tutti
gli altri e non che ci degnaste della vostra presenza solamente alle
undici!
Abbiamo già preso tutti l’aperitivo…
> ci rimproverò Jared non appena ci
vide entrare.
< E noi il gelato se è
per questo… > rispose Robert con non chalance.
< Ah sì? Complimenti! E
chi sarebbe l’intelligentone che ha proposto il gelato?
>
< Ce l’hai davanti… >
continuò Robert con lo stesso tono divertito di prima.
< E pensa che non
l’abbiamo nemmeno pagato perché la cara Giulia ha
ammaliato il gelataio… >
disse Teo ridendo e ammiccando nella mia direzione.
< Teo tappati quella
boccaccia! > risposi imbarazzata mentre sia mio fratello che
Robert
iniziarono a ridere.
< Beh, ci credo! Scusa il
termina ma…cazzo bimba sei uno schianto stasera! >
< Ehm…grazie papi! >
gli sorrisi mentre mi si avvicinò per abbracciarmi e
baciarmi su una guancia.
< Allora, avanti con le
presentazioni! > esclamò Jared prendendomi per mano e
trascinandomi verso il
resto del gruppo.
“O mio dio! Sono davanti
a Orlando Bloom e Johnny Deep! Questo è un
sogno…per favore non svegliatemi!
Devo dire che dal vivo sono molto
più
sexy che dalla TV…ok Giulia, contegno! Non puoi saltare
addosso loro davanti a
tutti…forse in privato sì, ma in pubblico
no…“ pensai mentre stringevo la
mano ai due ragazzi nominati.
Arrivò anche il turno di
presentarsi a Max e Sam e sentii esclamare da quest’ultimo:
< Finalmente ti
conosciamo Giulia! Seriamente, pensavamo fossi solo frutto
dell’immaginazione
di Teo dal momento che parlava sempre di te ma non ti avevamo mai
vista, nemmeno
in foto… >
< Beh, non so se questo
sia un bene o un male… > dissi mentre mi voltavo
verso Teo fingendomi
offesa.
< Un bene piccola,
fidati…ti stavo proteggendo da questo branco di
pervertiti…ragazzi ha solo
sedici anni! > rispose mettendomi un braccio intorno alle spalle
con fare
protettivo.
< Sedici? Oddio sembri
più grande! > esclamò Shannon, il fratello
di Jared.
< Già…me lo dicono tutti
infatti! > risposi sorridendo.
< Ok, adesso che abbiamo
finito i convenevoli avrei bisogno di parlare con la mia bimba in
privato! Se
volete scusarci… > disse Jared prendendomi per mano e
mi trascinandomi via
dal resto del gruppo senza che nessuno di noi potesse obiettare
qualcosa.
Entrammo nel camerino dei
30STM.
< Hey bimba ho notato che
nel giro di cinque minuti hai già fatto colpo! Dan e Tom ti
hanno guardato in
un modo… >
< In che modo scusa? >
domandai alzando un sopracciglio.
< Beh…come se ti
volessero saltare addosso! >
< O mio dio! > risposi
spalancando gli occhi e diventando rossa come un peperone.
< E non è tutto! Se c’è
qualcuno che non ti ha tolto gli occhi di dosso per un minuto, che
è rimasto shockato
quando ti ho abbracciata e baciata e che mi ha gettato
un’occhiata di fuoco
quando ti ho portato qui è stato Robert! >
< R…Robert? No, non è
possibile! Anche Teo prima mi aveva detto che mi fissava quando siamo
usciti a
prenderci il gelato… > risposi colpita da quelle
parole.
“Che abbiano entrambi
ragione?” pensai immediatamente, ma poi scrollai la
testa, convinta che non
fosse vero quello che lui e Teo sostenevano.
< Lo vedi? E poi, come
dargli torto bimba! Stasera sei supersexy! Aspetta, fammi vedere un
po’… >
disse e mi fece fare una giravolta.
< Ok papi abbiamo finito?
>
< Un’ultima cosa: domani
mattina ho la mattinata libera e dovrei andare a prendere un regalo per
una
ragazzina che ha quasi la tua età…è
mia cugina…solo che non so cosa
prenderle…non è che verresti a vedere qualcosa
con me? > mi chiese
implorante.
< E me lo chiedi? Ma
certo! >
< Grazie bimba! >
< Non sono una bimba!
>
< Ed io non sono il tuo
papi! > mi disse facendomi la linguaccia.
Scoppiammo a ridere e
tornammo dagli altri.
< Oh! Eccoli gli altri
due! Temevamo che vi foste persi! Dai su! È tardi dobbiamo
andare a suonare!
> esclamò Shannon e io mi avvicinai a mio fratello
dopo aver fatto a tutti
un in bocca al lupo.
Poco
prima che venissero aperte le porte per il concerto ci mettemmo seduti
in
un’area riservata vicina al palco ed io mi sedetti tra
Kristen ed Emma, con le
quali mi scatenai per tutta la serata: il concerto fu semplicemente
favoloso e
loro suonarono meravigliosamente. La loro prima canzone fu From
Yesterday, poi
seguirono con The Fantasy, A Modern Myth, Was It A Dream?, Buddha For
Mary,
Fallen, Battle Of One, Attack, Hunter, Welcome To The Universe, A
Beautiful Lie
e, a richiesta del pubblico insistente, The Kill in versione acustica.
<
Ed ora come nostra ultima canzone e a grande richiesta vi canteremo The
Kill in
versione acustica. È diversa dall’originale
perché è più romantica; ma non
spaventatevi è sempre una bella canzone e la vorrei dedicare
alla mia
bellissima bimba visto che le piace tanto. Questa è per te
Giulia! > disse
sorridendo e iniziò a cantare.
What
if I wanted to break
Laugh it all off in your face
What would you do?
What if I fell to the floor
Couldn't take all this anymore
What would you do?
Come break me down
Bury me, bury me
I am finished without you
What if I wanted to fight
Beg for the rest of my life
What would you do?
You say you wanted more
What are you waiting for?
I'm not running from you
Come break me down
Bury me, bury me
I am finished with you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
I am finished without you
I tried to be someone else
But nothing seemed to change
I know now, this is who I really am inside
Finally found myself
Fighting for a chance.
I know now, this is who I really am.
Come break me down
Bury me, bury me
I am finished without you
Look in my eyes
You're killing me, killing me
All I wanted was you
Dire che ero
imbarazzatissima era dir poco: ero rossa come un
peperone, ma allo stesso tempo gli ero
grata per avermi dedicato quella canzone. Da quando trovai il video su
You Tube
me ne innamorai perdutamente, tanto che diventò la mia
canzone preferita tra
tutte quelle che avevano fatto.
Ero
letteralmente rapita dal modo in cui suonavano la chitarra e da come
Jared
cantava, ogni tanto guardandomi e sorridendomi. Notai che tutti gli
altri
ragazzi mi guardavano straniti, della serie: “C’è
sotto qualcosa tra loro due?“.
Finita
la canzone i 30STM lasciarono il palco e noi aspettammo che arrivasse
la
bodyguard di Shannon per portarci nel loro camerino; una volta entrati
saltai
addosso a Jared esclamando:
<
O mio dio Jared sei un tesoro! Amo quella canzone in versione acustica!
Ma come
sapevi che mi piaceva? >
<
Beh bimba, devi sapere che io ho le mie fonti… >
disse in direzione di Teo e
facendogli l’occhiolino.
<
Beh, grazie ancora! Sei stato un tesoro! > e lo baciai sulla
guancia per poi
abbracciarlo forte.
<
Forza voi sue smettetela di amoreggiare e lasciamo che le nostre star
si cambino,
così poi possiamo andare a bere tutti insieme…
> disse Orlando ridendo ed io
mi avvicinai a lui come un fulmine e gli pestai il piede.
<
Ahia! Il mio piede da star! >
<
Chi è che stava amoreggiando? > chiesi inarcando un
sopracciglio e
fingendomi minacciosa.
<
Amoreggiando? Io non ho mai detto nulla di simile… >
<
Sì come no… > risposi e gli feci una
linguaccia.
<
Ragazzi io andrei a casa…è un po’ tardi
e domani mattina avrei un’intervista
per Seventeen… > disse Emma.
<
Già andrei anche io…sono abbastanza
stanca… > rispose Kristen.
<
Sì, andiamo anche noi…ragazze prendiamo la limo
di Jared? > s’aggiunse Teo.
<
Certo! > risposero in coro Emma e Kristen.
<
E a me non chiedete niente? > obiettò Jared.
<
Direi di no… > disse Kristen abbracciandolo.
<
Teo vai a bere qualcosa con gli altri, io torno a casa con le
ragazze… > gli
dissi guardandolo.
<
Ma… >
<
Ma smettila, avanti! Non sono una bambina! Andrò a casa e mi
chiuderò dentro.
Contento? Su vai a divertirti… >
<
Sicura? >
<
Più che sicura! >
<
Ok, grazie piccola > esclamò sorridendomi.
<
E di che? > domandai sorridendo a mia volta.
<
Ehm ragazzi? Vi ricordo che noi non conosciamo l’italiano,
quindi ci sentiamo
esclusi a non sentire i vostri pettegolezzi… > ci
disse Johnny.
<
Beh Johnny il bello è quello! > ribatté
Teo.
<
Forza vai con gli altri! Ci vediamo a casa > dissi baciandolo
sulla guancia.
Salutai
anche tutti gli altri e, quando arrivai a Jared, gli dissi sottovoce:
<
Se vai a bere qualcosa fuori ce la farai a passare a prendermi domani
mattina?
>
<
Sì bimba tranquilla… >
<
Ok, notte papi. Chiamami quando ti svegli che ci sistemiamo per
l’orario >
<
Non ce n’è bisogno…alle nove
sarò da te >
<
Sicuro? >
<
Più che sicuro! Poi dovremo anche fare un bel
discorsetto… >
<
Devo preoccuparmi? >
<
Non direi. Ciao bimba > disse facendomi l’occhiolino.
<
Ciao > risposi e mi diressi verso la limo di Jared con Emma e
Kristen.
Entrammo
dentro la limo e immediatamente ci stendemmo sui divanetti e iniziammo
a
parlare.
<
Cavolo che serata fantastica! Non mi sono mai divertita così
tanto! > disse
Emma.
<
Non dirlo a me! Ho urlato talmente tanto che ora non ho più
la voce e domani
sono alla radio per un’intervista con Robert per
pubblicizzare Twilight! >
rispose Kristen sbuffando.
<
E ti lamenti anche? Pubblicizzerai Twilight con una sorta di Dio greco
e sbuffi
pure? Ma lascia perdere la voce! > esclamai in italiano.
<
Cosa Giulia? > domandò Kristen guardandomi.
<
Ho detto che potresti provare a bere uno o due bicchieri di latte
bollente con
sciolto dentro un po’ di miele. Con me funziona sempre
> dissi furbamente
<
Speriamo! > rispose Kristen poco convinta.
<
Ok ragazze io sono arrivata, buonanotte! > dissi e dopo averle
salutate
entrai in casa e mi chiusi a chiave, come avevo promesso a Teo.
Andai
in cucina a prendere un bicchiere d’acqua e poi mi catapultai
di sopra per
mettermi il pigiama ma, non riuscendo a dormire, andai in sala in cerca
di
qualcosa da vedere in TV e dopo un minuto di zapping lasciai su un
canale a cui
non badavo nemmeno poiché pensavo incessantemente alla
serata appena trascorsa,
o meglio a quanto fosse sexy Robert con quella camicia bianca lasciata
un po’
aperta in modo che si intravedesse
un
po’ del suo petto e con le maniche arrotolate, con i suoi
jeans azzurro e con i
capelli a spazzola: dannatamente sexy.
Ero
talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorsi neanche che si
erano
fatte le tre del mattino e che Teo era appena tornato a casa: me ne
accorsi
solo quando mi mise una mano sulla spalla, facendomi urlare come una
pazza.
<
Oddio Teo ma sei matto? Volevi farmi venire un infarto? >
<
Scusami piccola non volevo…in difesa però posso
dirti che ti ho chiamata un
sacco di volte però…a che stavi pensando? >
<
A nessuno > risposi rossa in viso.
<
Mmm…perché non ti credo? Dai ti prego dimmi a chi
stavi pensando! >
<
Stavo pensando a Ilaria > dissi senza pensarci, pensando che
bevesse la
scusa del “mi manca la mia migliore amica”,
ma purtroppo non ci cascò.
<
E perché sei arrossita prima? Dai dimmi la verità
che tanto non ti credo! >
mi sorrise in modo beffardo.
<
Non posso nasconderti niente vero? >
<
Assolutamente no…allora? Chi è? >
<
Sì certo perché secondo te io vengo anche a
dirtelo? > domandai ironica
facendogli la linguaccia.
<
Brutta… > disse e cominciò a rincorrermi
per farmi il solletico.
<
Teo, Teo, TEO PIANTALA! Piuttosto raccontami del dopo concerto! Che
avete
fatto? > chiesi curiosa.
<
Beh siamo andati in due o tre pub a bere, i ragazzi hanno firmato
qualche
autografo, abbiamo fatto due chiacchiere e poi siamo tornati a casa. A
proposito ti salutano tutti… >
<
Grazie >
<
…e Rob mi ha detto di dirti che ti manda un bacio >
aggiunse tranquillo.
<
DAVVERO? > chiesi diventando un peperone.
<
Ahah! Lo sapevo che stavi pensando a lui! Beh veramente questo me lo
sono
inventato per vedere se ci cascavi…e sei caduta nella mia
trappola con tanto di
scarpe! >
<
Sei uno stronzo Teo! > esclamai tirandogli un leggero pugno
sulla spalla.
<
Sese come vuoi…comunque, tornando seri, ho notato che hai
fatto colpo stasera!
Dan e Tom ti fissavano sempre durante il concerto, Rob non ti ha tolto
gli
occhi di dosso da quando è venuto a mangiare qui e Max non
faceva altro che
chiedere di te…Giu ma cosa mi combini? >
<
Orlando e Johnny invece? > chiesi innocentemente.
<
NON PENSARCI NEMMENO! SONO TROPPO VECCHI PER TE! >
<
Beh, forse Johnny sì…ma Orlando
ragazzi… >
<
GIULIA!! > esclamò mio fratello iniziando a
preoccuparsi.
<
Tranquillo Teo sto scherzando… >
<
Sarà meglio…non ho voglia di diventare super
protettivo… >
<
Tanto lo sei già! Ora vado a nanna…ci vediamo
domani mattina. Notte fratellone
ti voglio bene! >
<
Notte piccola! > mi disse baciandomi sulla guancia.
Mi
precipitai a letto e puntai la sveglia alle otto, in modo da essere
pronta per
le nove, poi andai a lavarmi i denti e infine entrai nel letto.
Ero
ancora in dormiveglia quando sentii il mio cellulare suonare. Era
Kristen:
“Ho
preso il tuo numero da Teo, spero non ti dispiaccia…cavolo Giu grazie ti adoro! Mi sai salvato la vita!
Il rimedio che mi
hai dato ha funzionato, mi è tornata un po’ la
voce! Adesso lo rifaccio prima
di andare alla radio. Grazie ancora sei stata un angelo! Baci e
buonanotte…a
proposito! Domani sera vieni con me ed Emma a mangiare giapponese al
Satsuma?
Si trova nel quartiere di Soho, 56
Wardour Street.
Teo sa bene dov’è. Andiamo in là per le
sette e venti, perché già dalle otto
inizia ad esserci il pienone. Prenotiamo anche per te? Baci Kris.“
Dopo
aver risposto a Kristen che sarei andata con loro mi preparai ad
addormentarmi
per la mattina seguente.
|
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Capitolo 7 *** MATTINATA CON JARED E INVITI INASPETTATI ***
Bonjour ladies!
Allora visto che l’altro giorno ho fatto un gran
casino, ora lo ripeto: mi ero dimenticata di likarvi il video di The
Kill in
versione acustica, quindi per chi non l’avesse visto ed
è curioso…beh, enjoy!
:D
http://it.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ
Allora, mi dispiace farlo, ma prima di postare devo
farvi un’altra pappardella…che poi sarà
corta, tranquille!
Oggi voglio dedicare questo capitolo alla mia
piccola Alessia, perché è il suo compleanno!
Auguri piccola ti voglio tanto
bene! *-*
Grazie a:
ale90,
AlessandraMalfoy,
alice
brendon cullen,
BellaCullen88,
birri,
Dea1907,
debblovers,
DolcePotter,
dormigliona,
fedev82,
Gingerly,
Ginnylove,
grilla,
kiarab,
killerpilze,
kucchi,
LaPiccolaPrincess,
Marty314,
masychan,
memi16,
miky
483, milly92,
Oasis,
oOokikkaoOo,
pirilla88,
privi93,
Rosalie_Hale_Cullen,
sbadata93,
Sea89,
selina89,
simlyme
e violae
per aver
messo la storia tra i preferiti e che, con le recensioni, mi dicono
sempre che
la storia piace…e ogni volta mi fanno felicissima e
ringrazio anche chi legge
solamente!
debblovers: cavolo, quanti
complimenti…grazie! ^^
spero ti piaccia anche questo capitolo, qui Robert è
più presente rispetto al
capitolo scorso! ;) per quanto riguarda Giulia invece non mi sono
basata su
un’attrice, ma su di me…modificando qualche cosa
però ^^
LaPiccolaPrincess: con questa
recensione non ho più il
coraggio di chiamarti
rospetto…cioè…è
bellissima!! Mi sono piegata in due dal
ridere nel leggerla…davvero tanti tanti complimenti!
Eheheheheh! Per
risponderti: la storia delle tagliatella/pantera mi piace! :D
…sì, mi sono
beccata pure la canzone…la mia preferita oltretutto! (ho
rimesso il link nel
capitolo vecchio…contenta? Sono ancora una sfaticata? xD)
… tagliatella's
pervert style on: sì, vabbè…ma
resterà sempre su ON, mai su OFF! xD …beh, se tu
avessi la possibilità di farti Orlando o Johnny la
sprecheresti?? xD baci
tesoroooooooooo!!! ^^
simlyme: basta gemellina,
non c’è che dire: io
ti ADORO!! Beh, pensa che quando la tua scorta finirà, ho
altri 4 capitoli da
mandarti…solo che devo ancora scriverli…eheheh
baciiiiiiii!!!
alice
brendon cullen:
teshoo!!! Tranquilla, è stato un piacere! ^^ anzi, grazie a
te per le foto!
scusa se ieri mi sono disconnessa, ma ti giuro che non riuscivo a
tenere gli
occhi aperti…eheheheh! Prepariamoci ad attuare il nostro
piano diabolico ok? =)
ale90: BUON
COMPLEANNOOOO!! Eheheheh hai fatto
male a non leggere i capitoli, perché li ho modificati un
pochino…certo, non di
molto, ma alcune battute le ho tolte, altre ne ho modificate e altre
ancora le
ho aggiunte! ^^ Spero che ti piacciano anche così
modificati! P.S….missione
compiuta! Non preoccuparti davvero, non ce l’ho con te! :D ti
voglio tanto bene
:)
milly92: eheheh sabato mi
sono spataccata a
parlare con te su msn! =) l’uscita a 4 ci sta, dobbiamo solo
programmarla! Che
ne dici di portarli a mangiare messicano? =D era bello poi il teatro in
inglese? Wow, addirittura uno dei tuoi preferiti il capitolo? Posso
chiederti
come mai? :D eheheheh la battuta con frase che poi Giulia traduce in
inglese
battuta l’avevo aggiunta all’ultimo minuto e
l’adoro pure io! Eccoti l’aggiornamento,
spero di non averti fatto attendere molto! ^^ bacii
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina,
grazie come sempre!!!!!!!
Sono felice che la storia continui a piacerti! Ti amooo
memi16: se mi ami tu però
ti amo anche io! U.U *-* grazie
teso!! Sono felice che ti piaccia la storia :D
kiarab: eh
vabbè! Robert quella sera era
impegnato a sbavare dietro Giulia ^^ guarda, prometto di farmi
perdonare
dicendoti che Robert in questo capitolo sarà un
po’ più presente…ma fidati, col
tempo diventerà talmente presente che finirai per non
sopportare più né lui, né
questa storia, né me! xD spero che il capitolo ti piaccia,
un bacio!!
Oasis: una nuova
fan…Ieeeeeeeeeee!!!
Eheheheheh sto scherzando ^^ sono contenta che ti piaccia, grazie! =)
Comunque
tranquilla, ogni lunedì e sabato troverai
l’aggiornamento ^^ Un bacio
Buona
lettura! Un bacio Giulls
P.S.
un’ultima cosa…ho una domanda da fare e vorrei
che mi rispondiate il più sinceramente possibile: questi
capitoli sono troppo
lunghi? Perché vi spiego mi sono fatta prendere dalla
Meyer-mania, ovvero
scrivere storie con i capitoli i più lunghi
possibili…ed ora su word con questa
scrittura mi limitavo alle 6-7 pagine compresi i ringraziamenti e
tutto…solo
che più avanti alcuni capitoli saranno VERAMENTE
lunghi…tipo 11 pagine word
esclusi i ringraziamenti…se mi dite che vanno bene
così non modifico niente,
altrimenti modificherò perché non voglio che
questa lettura diventi noiosa.
Aspetto risposte! Kiss!
7.
MATTINATA CON JARED ED INVITI
INASPETTATI
Andai
a letto più o meno alle tre e quaranta e mi sarei dovuta
svegliare all’incirca
dopo quattro ore, ma alla fine mi svegliai alle otto e trequarti
perché quando
la sveglia suonò in orario, io la spensi ancora assonnata.
“Perfetto! Ora non
riuscirò neanche a fare
colazione. Che bell’inizio di giornata…“
pensai sarcasticamente mentre mi
alzavo di corsa dal letto: la giornata stava iniziando bene.
Prima
di aprire la finestra tirai fuori una mini in jeans, una canotta rosa e
un paio
di sandali rosa e senza tacco come la maglia. Mi preparai ad aprire la
finestra, pronta a farmi baciare dai raggi del sole e…
<
NON È POSSIBILE! > esclamai.
<
Cosa piccola? > mi chiese Teo svegliatosi pure lui in quel
momento.
<
Sta…sta piovendo! > dissi sconsolata <
perfetto! Ora ci manca solamente
che Jared mi dia buca ed eravamo a posto > aggiunsi mettendo il
broncio.
In
fretta e furia indossai i jeans a pinocchietto che avevo comprato con
Teo, una
canotta bianca, le All Star bianche e presi una maglia bianca a manica
lunga
come felpa. Mi feci una coda di cavallo alta e corsi in bagno per
truccarmi:
matita nera, mascara e un po’ di ombretto. Dopo di che stavo
iniziando a
lavarmi i denti quando Teo entrò in bagno per mettere da
lavare delle maglie.
<
Non si usa più bussare o aspettare che chi è in
bagno finisca? > domandai
con ancora lo spazzolino in bocca.
<
Ma se ci metti sempre degli anni in bagno! >
<
Non è vero! >
<
Sì invece! E poi avevo sentito che ti stavi lavando i denti
>
<
Sì certo… > risposi sputando l dentifricio
< a proposito hai chiarito con
Rupert? > chiesi cambiando discorso.
<
Non mi ha rivolto la parola per tutta la sera ieri >
<
Mi dispiace, vedrai che si risolverà tutto! >
<
Lo spero… >
<
Dai Teo! Per una volta sii positivo! > gli dissi schioccandogli
un bacio
sulla guancia.
Suonarono
alla porta.
<
Jared? > domandò lui.
<
Boh! Penso di sì… > risposi facendo le
spallucce.
<
Per che ora torni? >
<
Non lo so poi ti chiamo >
<
Ok ciao piccola! Saluta Jared >
<
Senz’altro grazie! Buona mattina! A proposito stasera vado al
Satsuma con Emma
e Kris è un problema? >
<
Certo che no! Ti porto io là >
<
Grazie! Ciao! > urlai scendendo dalle scale.
Aprii
la porta e mi trovai Rupert davanti.
<
Oh ciao Rupert! > dissi sorpresa di vederlo.
“Forse
è venuto per fare pace con Teo! Oddio lo spero tanto!”
pensai facendolo
accomodare in casa.
<
Ciao Giulia…c’è Teo per caso? >
<
Sì certo è di sopra…ma accomodati, tra
poco dovrebbe scendere. Anzi aspetta che
te lo chiamo… > gli dissi e salii nuovamente di sopra.
<
Teo c’è Rupert di sotto e vuole parlare con te
> lo avvisai.
<
Eh? Ok arrivo… > rispose sorpreso.
Scesi
di nuovo e in quel momento vidi che era arrivato Jared.
<
Ciao bimba! Come sei carina oggi! > mi salutò
facendomi l’occhiolino.
<
Ah, non schianto come ieri sera? >
<
No mi dispiace…oggi sei solo carina, niente schianto >
Gli
diedi uno scappellotto in testa mentre Rupert rideva e tentava di
difendermi.
<
Jared non puoi dire queste cose a delle ragazze! Sei
un’insensibile lo sai?
>
<
Grazie Rup! Almeno c’è qualcuno che mi
difende… > gli dissi baciandolo sulla
guancia.
Jared
ed io partimmo quando Teo scese di sotto in sala.
Stavo
pensando a Teo e a Rupert quando Jared mi chiese qualcosa.
<
Come? > domandai concentrandomi su di lui.
<
Ho chiesto se hai fatto colazione… >
<
No…tu? >
<
No. Ci fermiamo a mangiare qualcosa? >
<
Sì, ci sto! Sto morendo di fame! >
Sorrise.
<
Vieni bimba di porto in un posto dove si mangia davvero bene >
Mi
portò in un barettino vicino al centro di Londra, molto
carino: casual ma allo
stesso tempo raffinato. I muri erano bianchi e molto luminosi, come le
sedie e
i tavoli, mentre il bancone era un verde acqua tendente al legno.
Davvero molto
bello.
Presi
un cappuccino e un muffin appena sfornato: era semplicemente delizioso;
mentre
Jared prese solo un caffè.
<
Oddio Jared devi assolutamente prenderti un muffin! È
squisito! >
<
Mmm…no bimba meglio di no perché…
> non gli feci terminare la frase perché
gli infilai in bocca un pezzo di muffin.
<
Come non detto… > rispose e si alzò di
corsa, per poi vederlo tornare con un
muffin.
Scoppiai
a ridere.
<
Che vuoi che ti dica! È troppo buono! > mi disse a
bocca piena.
<
Jared sei disgustoso! Mastica a bocca chiusa! > esclamai con le
lacrime agli
occhi.
Pagammo
e poi ci dirigemmo verso il centro di Londra in cerca di un regalo per
sua
cugina.
<
Allora Jared che gusti ha tua cugina e come si chiama? >
domandai prendendo
informazioni e sentendomi un po’ come Sherlock Holmes.
<
Sarah e…beh…sinceramente non ne ho la minima
idea. Non me ne intendo molto di
teenager… > rispose imbarazzato.
<
Jared ma è tua cugina! >
<
Lo so, ma ci vediamo pochissime volte…lei abita a San
Francisco…ci vediamo
giusto ogni tanto…ma per il suo compleanno ha invitato me,
mio fratello e gli
altri parenti là da loro… >
<
Ok ok va bene…proviamo a pensare…deve fare sedici
anni giusto? >
<
Esatto… >
Iniziai
a pensare alle varie possibilità.
<
Mmm…e se le comprassi una trousse? >
<
Non le piace truccarsi…la vedo sempre acqua e
sapone… >
<
L’ultima volta che l’hai vista? >
<
L’anno scorso… >
<
Le ragazze cambiano gusti lo sai? Comunque se non sei convinto possiamo
andare
a vedere un profumo… >
<
Sì! Lei li usa i profumi! > esclamò
interrompendomi.
<
Perfetto! Su entriamo! > gli dissi mentre lo trascinavo dentro
una
profumeria.
Su
mio consiglio le comprammo il profumo Alien di Thierry
Mugler e, oltre al profumo, aggiungemmo una linea di creme per il viso
e una
borsa nera a pois bianchi.
Mentre
stavamo tornando indietro mi fermai davanti ad un negozio
d’abbigliamento rapita da una visione per me più
che celestiale: Robert
Pattinson che stava ridendo mentre si stava provando una camicia
azzurra, come
quella che ha nella foto con tutti i Cullen per sponsorizzare Twilight.
Accanto
a lui c’era Kristen che stava ridendo come lui e una commessa
intenta a sbavare
guardandolo, un po’ come stavo facendo io, e a fargli gli
occhi dolci.
<
Giu allora? Che vuoi fare? Sbavare ancora per molto, andare a mangiare
qualcosa
oppure entrare e salutarli? > chiese Jared divertito mentre mi
ridestava da
quella visione.
<
Ehm…andiamo a mangiare… > risposi rossa in
volto mentre stavo scappando via
dalla vetrina del negozio.
Sentii
Jared ridere e seguirmi; lo presi a braccetto ed andammo a mangiare in
un
ristorante vicino a dove avevamo parcheggiato.
Dopo
aver guardato attentamente il menù, ovvero: Jared guardava
il menù, o almeno
sembrava farlo, mentre io con gli occhi fissi sul menù
ripensavo sempre alla
scena di prima e a quanto avessi voluto essere al posto di Kristen e a
quanto
avrei voluto strangolare quella commessa, decidemmo di mangiare dal
buffet che
avrebbero servito tra una decina di minuti.
Per
fortuna Jared quella mattina si era travestito per bene, quindi
riuscimmo a
parlare tranquillamente, senza essere né spiati,
né fotografati, né interrotti
da qualcuno.
<
Posso farti una domanda? > mi chiese mentre stava addentando un
pezzo di
pane in attesa del buffet.
<
Spara! > risposi preparandomi al peggio.
<
Sei interessata a Robert per caso? >
“Ecco,
lo sapevo…” pensai sbuffando.
<
È un gran bel ragazzo ed è molto simpatico, tutto
qui… > risposi
meccanicamente, nonostante non fossi tanto sicura della mia risposta.
<
E allora perché quella nota d’insicurezza che ho
sentito nella tua voce? >
domandò guardandomi seriamente.
<
Non lo so, è…è tutto
strano…ieri sera quando mi guardava sentivo le farfalle
nello stomaco e per un momento mi sono sentita come se ci fossimo stati
solo
noi due al concerto… > risposi sbuffando e
accasciandomi sulla sedia dopo un
minuto di silenzio.
<
Sei cotta di lui eh? > disse sogghignando.
<
Forse, non lo so. Forse è un po’ presto per dirlo,
visto che l’ho conosciuto
realmente solo ieri sera. E poi, anche se fosse, per lui sarei solo la
sorella
sedicenne del suo migliore amico…anzi, sai che ti dico?
Meglio che lui non
sappia niente, perché ho paura di risultare solamente al suo
essere famoso…non
so se mi spiego… >
<
Bimba ascoltami chiaramente: tu non sei una di quelle persone. Lo sai
tu, lo so
io e lo sa anche Robert, per questo gli piaci… >
<
Gli piaccio? > risposi stupita.
Jared
rise.
<
Non dirmi che non te n’eri mai accorta? Andiamo bimba! Al
concerto non ti ha
tolto gli occhi di dosso neanche un momento, quando ti ho portato nel
camerino
mi ha guardato malissimo, tanto che temevo volesse
uccidermi…e poi, quando
siamo andati a bere qualcosa tutti insieme, Robert non ha fatto altro
che parlare
di te assieme a Daniel e Tom, che a quanto pare non sei indifferente
neanche a
loro… >
<
Non mi conosce nemmeno? Come faccio a piacergli? > domandai
sentendomi una
bambina di cinque anni.
<
Mamma oh che scatole che fai! Allora diciamo che è
interessato a te… >
rispose Jared roteando gli occhi.
Ero
letteralmente shockata.
“Davvero interesso a Robert Pattinson? Sto forse
sognando o sono
finita in una sorta di mondo parallelo dove i sogni si avverano
magicamente?”
pensai con gli occhi sgranati.
<
Hey ciao ragazzi! > sentii dire da una voce femminile: mi
ridestai dal mio
pensiero, mi voltai e vidi Kristen e Robert venirci incontro.
Kristen
era tutta sorridente e sembrava felice di vederci, mentre Robert
sorrideva, ma
aveva uno sguardo strano…sembrava infastidito e per un
attimo mi tornò in mente
quello che aveva detto Jared poco prima, sul fatto che io gli
interessassi; ma
abbandonai ancora quasi subito quell’idea.
<
Rob, Kris ciao! > disse Jared tutto sorridente, ignorando lo
sguardo
assassino di Robert.
<
Ciao > risposi imbarazzata: non avevo il coraggio di guardare
Robert.
<
Possiamo unirci a voi? O disturbiamo? > chiese Robert calcando
sull’ultima
parola.
<
Ma che disturbare! Forza avanti sedetevi! Adesso chiamiamo il cameriere
e ci
facciamo portare due coperti in più! >
esclamò Jared sorridendo.
Una
volta seduti i loro coperti non tardarono molto ad arrivare;
così come una
cameriera che, avendo riconosciuto Robert, faceva la svenevole con lui,
infastidendomi e non poco, poiché sembrava che anche Robert
contraccambiasse
quelle attenzioni.
<
Giu senti dobbiamo rimandare la nostra uscita perché Emma
dopo l’intervista è
andata a mangiare un boccone fuori ed è stata
male… > mi disse Kristen.
<
Oh, ok non c’è problema > risposi
fingendomi dispiaciuta.
Vedere
quella cameriera provarci con Robert mi aveva fatto passare la voglia
di uscire
e divertirmi ma in compenso mi aveva fatto tornare la voglia di
diventare una
pazza omicida.
<
Come è andata la vostra intervista? >
domandò Jared notando che c’era
qualcosa che non andava in me e lo ringraziai mentalmente, anche se ero
sicurissima che una volta soli avrei dovuto raccontargli tutto.
I
visi di Robert e Kristen s’illuminarono.
<
Meravigliosamente! Ci siamo divertiti tantissimo! John, il deejay,
è stato
troppo simpatico! Poi una volta finito siamo andati a fare un
po’ di shopping…
> rispose Kristen tutta contenta.
<
Ah sì? Anche voi a fare shopping? Che coincidenza! E che
avete preso? > domandai
facendo la finta tonta.
Jared
mi regalò un’occhiataccia e stava per aprire bocca
quando io gli diedi un
calcio da sotto il tavolo per evitare che parlasse e facendolo gemere
dal
dolore.
<
Una camicia e un paio di pantaloni, mentre Kris ha comprato un ennesimo
vestito
> disse Robert sorridendomi e io ricambiai anche io, sentendomi
comunque una
completa idiota.
<
Hey domani sera verrà il mio fidanzato qui a Londra e voglio
essere perfetta
per lui! > rispose Kris tentando di giustificarsi.
<
E com’è questo vestito? > chiesi curiosa.
<
Beh è nero lungo fino alle ginocchia con lo scollo a V
ornato di paillettes. Un
amore! >
<
Kris c’è il buffet. Mi accompagni a prendere un
po’ di verdura? > disse d’un
tratto Jared.
<
Sì certo arrivo! Voi che prendete? > disse Kristen
sorridendo a Jared.
“No,
quello sguardo complice non mi convince…che staranno
tramando quei due?”
pensai guardandoli senza un accenno di sorriso.
<
Kris lascia stare! Vengo con voi a scegliere qualcosa…
> risposi.
<
No stai buona lì! Prendiamo un po’ di roba mista
ok? Torniamo tra poco… >
risposero in coro e s’allontanarono lasciando soli me e
Robert.
Come
sempre ero imbarazzata da morire, anche se felice di stare da
sola con lui.
< Giulia? >
< Sì? > risposi pensando ancora a quei due che
ci avevano
lasciati soli di proposito.
< Ho chiesto
come mai
oggi eri qui con Jared… >
“Mannaggia a me!! Perché
tutte le volte devo
fare delle figuracce?” pensai con sconforto.
<
Perché tra pochi giorni partirà per San Francisco
per andare a trovare con
Shannon sua cugina Sarah che deve compiere sedici anni e non sapendo
cosa
prenderle mi ha chiesto se oggi potevo accompagnarlo a comprarle
qualcosa. È
per chiedermi questo che Jared ieri mi ha portato nel suo
camerino… >
risposi dettagliatamente, anche se non erano affari suoi: volevo solo
essere
onesta.
<
Quindi non state insieme… > sussurrò ma
capii perfettamente quello che disse
e sbiancai.
< O
MIO DIO ASSOLUTAMENTE NO!!!! Ma sei matto? Io ho solo
sedici anni! Lui è troppo vecchio per
me! Siamo solo amici! > gli dissi imbarazzata e allo stesso
tempo irritata e
poi aggiunsi sospettosa < perché questa domanda?
>
<
No così… > rispose e cominciò a
ridere < scusa, non volevo metterti in
imbarazzo… >
Sospirai:
evidentemente la mia faccia doveva essere diventata un pomodoro.
“Mannaggia
a me di nuovo! È mai possibile che debba sempre arrossire?
Sono una prima
donna, ecco cosa sono!” pensai rassegnata.
<
Comunque…tu ti sei comprata qualcosa? >
<
No oggi no! Oggi le ricerche erano solo per Sarah >
<
Capisco… > cadde un altro silenzio imbarazzante tra
di
noi.
Mentre stavo pensando a qualcosa a dire, il mio telefono
iniziò a
squillare.
< Scusami, ci metto solo un secondo > dissi a Robert
rispondendo alla chiamata.
Era Teo: gli dissi dell’uscita annullata con le ragazze;
così mi
propose di andare con lui in ospedale a trovare Corey che ci teneva
tanto a conoscermi
e risposi che non c’erano problemi, dopo di che riattaccai.
< Hey Giulia martedì sera volete venire tu e Teo per
un festino
a casa mia? Kris ed io vogliamo festeggiare l’uscita di
Twilight, anche se
uscirà quest’inverno…ci sarà
tutto il cast, Catherine, la regista, Stephenie, e
poi come sempre Sam, Max, Tom, Emma, Dan, Rup, Jared e probabilmente
anche
Corey >
< Beh, adesso non so dirtelo con esattezza, ma penso che non ci
siano problemi! Grazie per l’invito… >
risposi grata e gli sorrisi, non avendo
ancora realizzato che a breve avrei passato una serata con lui e con
gli altri
membri del cast, ma specialmente con lui.
In quel preciso momento tornarono Jared e Kris con il mangiare e
sorridenti più che mai.
< Eccoci con le cibarie ragazzi! Allora abbiamo preso insalata,
dei piatti misti con dei crostini, un po’ di affettati,
piadine… >
< Ehm…scusate ma quanta roba avete preso? Ci mancano
giusto i
dolci… >
< Quelli li andiamo a prendere tra poco. Sai, non erano ancora
pronti > c’informò Jared.
< A proposito Rob! La cameriera ha detto di darti
questo… >
disse Kristen e porse al diretto interessato fogliettino: non fu
difficile
immaginare cosa ci fosse scritto.
< Ehm…ok, grazie… > rispose Robert
prendendo il foglietto e
infilandoselo in tasca.
Mangiammo tutti tranquillamente e per la prima volta notai che
Robert mi fissava sempre ed ogni tanto mi sorrideva. Ero lusingata di
ciò e
imbarazzatissima allo stesso tempo, ma comunque non lo davo a vedere.
Finito di mangiare uscimmo dal ristorante ringraziammo Robert per
averci voluto offrire il pranzo e io e Jared tornammo a casa.
< Che diavolo vi è saltato in mente di fare?
Perché ci avete
lasciato da soli? > gli domandai seccata una volta saliti in
macchina.
< Beh bimba volevamo vedere se scoccava la scintilla tra voi
due… >
< Jared ti prego piantala! Non potrà mai scattare la
scintilla
per diversi motivi: primo: è un attore famoso, il che
implica girare per il
mondo ed essere adorato da migliaia di ragazze; secondo: è
Inglese, io Italiana:
non credo nelle relazioni a distanza; terzo: sono qui sono in vacanza,
non mi
trasferisco. Ora capisci perché non voglio restare sola con
lui? Perché non
appoggio quello che tu e Kristen avete fatto? Lui mi piace e me ne sono resa conto quando ci
avete lasciato da
soli, ma non voglio stare male e rovinarmi la vacanza. Quindi sei
pregato di
non farlo più… > gli dissi tutto
d’un fiato e con voce tremante.
< Mi…mi dispiace bimba, non volevo farti stare male.
Credevo di
fare una buona cosa. Perdonami… > rispose realmente
dispiaciuto.
Annuii e lui ripartì e, una volta arrivati a casa, Jared mi
diede
un bacio sulla guancia e mi appoggiò sulle gambe un
pacchetto dorato.
< È una sciocchezza. Ma ho notato che ti piaceva e ho
voluto
prendertelo… >
Scartai il regalo e vidi che mi aveva preso il profumo Alien, come
a Sarah.
< Grazie Jared, non dovevi… > gli dissi grata:
era stato
carinissimo, aveva avuto davvero un bel pensiero.
< Ma volevo. Ciao bimba! Buona serata. Saluta tuo fratello!
>
< Non mancherò. Grazie ancora papi! > risposi
sorridendogli e
scesi dalla macchina più serena di prima.
Il resto della giornata passò molto velocemente: alla sera,
finito
di cenare, andammo a trovare Corey ed io finalmente feci la sua
conoscenza. Era
un ragazzo basso ma muscoloso, castano-biondo e dagli occhi azzurri,
molto
simpatico ed anche carino.
< Corey! Amico come stai? > disse Teo abbracciandolo.
< Come se avessi una gamba pesante… > rispose
Corey
scherzando sul suo gesso nella gamba sinistra.
< Spiritoso…allora Corey, Giulia, Giulia, Corey
>
< Ciao > dissi allungando la mano.
< Ciao! Finalmente ci conosciamo! > mi rispose lui
stringendomela.
Restammo in ospedale fino alle dieci e un quarto poi, entrambi
esausti, tornammo a casa.
< Martedì hai intenzione di andare alla festa di Rob?
> mi
chiese Teo una volta entrati in sala.
< Beh non lo so…io pensavo di
sì…tu che fai? Vieni? >
< No piccola. Esco con una ragazza quella sera…
>
< Tu cosa? Avanti raccontami tutto! Come si chiama? Dove
l’hai
conosciuta? Quanti anni ha? Dove andrete a mangiare? È
simpatica? >
< Hey calma Holmes! Allora si chiama Jessica, l’ho
conosciuta ieri
in palestra, ha diciassette anni, è molto simpatica e domani
la chiamo per
decidere dove mangiare. Finito con le domande? > rispose Teo in
tono
scherzoso.
< Per il momento…lo sai che prima di uscire con lei
devi
presentarmela? >
< Ah sì? Non sapevo che oltre che a fare da sorella
tu facessi
anche da mamma… >
< Che vuoi che ti dica…fortuna che le cose
s’imparano! Aspetta
un momento…hai detto che l’hai conosciuta ieri? E
perché non mi hai detto
niente? Sei cattivo! > dissi fingendomi dispiaciuta e
mettendogli il muso.
< Per il semplice motivo che abbiamo deciso di uscire solo
oggi…comunque
cambiando discorso…facciamo che ti accompagno io alla festa
e poi ti vengo a
prendere… >
< Ma va là, Teo non preoccuparti…prendo un
taxi o chiedo a
Jared di portarmi. Lascia stare davvero… >
< Piccola piantala! Ti porto io, anche se un po’ prima
dell’inizio della festa, così ho la scusa per
vedere Rob perché gli devo
portare un libro >
< Ok d’accordo. Grazie Teo… >
< No problema piccola! >
< Senti una cosa…mi racconti di Rup? >
< Beh, quando è arrivato siamo usciti e abbiamo preso
un
caffè…ci siamo scusati entrambi e alla fine ci
siamo messi a parlare
tranquillamente…ed ora amici come prima! >
< Wow…certo che più sintetico di te non
c’è nessuno! Sono
contenta che vi siate chiariti. Notte Teo ci vediamo domani mattina
> gli
dissi baciandolo sulla guancia.
Andai a dormire con il sorriso sulle labbra, contenta per
l’uscita
con Jared e per l’invito inaspettato di Robert.
|
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Capitolo 8 *** UN BRUSCO RISVEGLIO ***
Buon sabato
ragazzole! Tutto ok? Io sono
appena uscita dall’influenza…eheheh! Almeno ho
avuto il via libera per
sistemare questo capitolo, solo che mi sono annoiata in
casa…ma vabbè! xD
Allur, prima di cominciare grazie a:
1 - ale90
2 - AlessandraMalfoy
3 - alice
brendon cullen
4 - BellaCullen88
5 - birri
6 - Dea1907
7 - debblovers
8 - DolcePotter
9 - dormigliona
10 - fedev82
11 - Gingerly
12 - Ginnylove
13 - giugiu182
14 - grilla
15 - kiarab
16 - kikidabologna
17 - killerpilze
18 - kucchi
19 - LaPiccolaPrincess
20 - Marty314
21 - masychan
22 - memi16
23 - miky 483
24 - milly92
25 - nerry
26 - Oasis
27 - oOokikkaoOo
28 - pirilla88
29 - privi93
30 - Rosalie_Hale_Cullen
31 - sbadata93
32 - Sea89
33 - selina89
34 - Shiren
35 - simlyme
36 - violae
per aver
messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha
recensito!
masychan: *-* uuu grazie che carinaa!
*me arrossisce*
baciiiiiii
debblovers: che ne dici, fondiamo il club
WE LOVE JARED? =)
eheheh grazie 1000 tesoro! Baci
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina, grazieeee!! Spero
ti piaccia questo
capitolo! eheheh ho modificato un po’ un pezzo, poi dimmi
cosa ne pensi, ok?
Baci ti amoooo
simlyme: tesorooooo!!! Ho aggiornato,
contenta?? :D spero ti
piaccia questo capitolo…e anche gli altri! Che ne dici,
promossa la sfiga di
Giulia? xD
LaPiccolaPrincess: sai una cosa? Hai ragione, non
posso non chiamarti
più rospetto! Sarebbe come dire…Linus senza la
sua coperta e questo NON VA
BENE! Eheheh non ci voleva la febbre ora vero? xD e vabbè,
si sopporta! Grazie
per questa recensione, l’adoro! Mi fai sempre morire dal
ridere! *-* bella THE
KILL acustica vero? *-* vero che nessuno si fa gli affaracci suoi?
Eheheheh
povera Giulia! :( e non hai ancora visto niente! Jared sarà
sempre in mezzo, ma
lo adoro troppo quel papi!!! Chi non lo vorrebbe??? Quindi ora devo
dedurre che
al posto di I LOVE YOU TEO! c’è I LOVE YOU JARED!
Giusto? XD e poi hai ragione,
Robert è proprio geloso…ma è troppo
tenero! Mmm…tu dici? E io che credevo che
Teo fosse creduto da tutti! Povero cucciolooo!! xD ma…a te
non piace fare la
detective? =) eheheh spero ti piaccia anche questo capitolo! Baci dalla
tua
tagliatella micio miao
alice
brendon cullen:
teshoooooooooooooooooooooooooooooo!! Ti dico una
cosa, ma non so se dovrei dirtela, perché non vorrei fare
spoiler…che poi
pensandoci bene non c’è problema,
perché tanto nessuno legge i commenti per gli
altri, quindi alla fine spoilerizzo solo a te! xD il momento tenero tra
Giulia
e Robert sta arrivando, fidati! Manca veramente poco…anzi!
Se leggi tra le
righe inizia già da ora ad esserci una specie di piccolo
momento tenero! :)
baci teshooo! E tu aspetto per attuare il nostro pianoooooo
Oasis: e tra due giorni posto il
seguito! xD tranquilla,
il momento tenero tra i due è MOOOLTO vicino! Anzi, se leggi
tra le righe,
scopri una specie di piccolo momento tenero! =D baciii
kiarab: mi dispiace deluderti, ma
quella sera non ci sarà
il buttafuori…ed ora, come pensi di fare? E poi, a dir la
verità, l’unico modo
per imbucarsi è convincere la sottoscritta…come
pensi di convincermi cara? xD
ma sai, il meyer-stile l’ho inventato l’altro
giorno perché non sapevo come
chiamarlo e cercavo un nome originale! Bello neh? XD ti prego, non
parlarmi di
gente che sbatte contro il vetro…parli con la sfortunata per
eccellenza! xD e
poi fidati, le figuracce di Giulia per buona parte le ho fatte
veramente! =D
bene, sono contenta che di Robert non ti stancherai mai,
ma…della mia storia
invece? :S skerzoooo! Baciiiiiiii
milly92: TU SEI ANDATA A VEDERE AMLETO
IN INGLESE? Ma perché
porco castoro la mia scuola non fa queste cose??? Oltretutto sono ad un
liceo
linguistico! Che palle uffi!!!! :( vabbè, dopo questo sfogo
ti dico: tesoro,
grazieeee!! Che carina che seiii! =) guarda, Robert è un
gelosone assurdo,
specialmente con Jared! Ma è pucciosissimo per questo! Beh,
bene o male sai già
cosa accadrà al festino…una certa persona ti ha
spoilerato! Eheheh xD
memi16: teso, tranquilla non
preoccuparti!! Anzi, mi
dispiace a me per essere stata inutile quella sera! Divertita in giro
ieri? =)
ripeto: vanno bene lo stesso i peperoni al posto dei pomodori? *-*
plizzzzzzzzz! Eheheh teso spero ti piaccia anche questo capitolo! ho
modificato
una scena…poi mi dirai cosa ne pensi, ok? Baci ti voglio
troppo beneeeee p.s.
poi mi ridici come fai a mettere i cuori che mi dimentico sempre??? xD
Grazie
1000 a tutte voi!
Un
bacio Giulls
P.S. Molte di voi
hanno scritto che i capitoli più
lunghi sono, meglio è…bene ragazze, vi prendo in
parola! Poi non dite che non
vi avevo avvisate! Preparatevi che prima o poi arriverannooooo!!
Muhahahaha! ;)
a lunedìì!
P.P.S. Per
farvi vedere che Giulia in
realtà è una ragazza che prende molto sul serio
la scuola (detto in senso
ironico xD) ho messo una piccola parte di una versione in
latino…vi prego, SALTATELA!
Eheheheh no vabbè…vi dico solo che io faccio
schifo in latino, quindi non
scandalizzatevi se troverete degli errori… =D
8.
UN BRUSCO RISVEGLIO
Stavo
sognando di essere su un’isola deserta con Veronica, la mia
migliore amica assieme ad Ilaria e stavamo ridendo e scherzando
tranquillamente
quando ci si avvicinarono due ragazzi semplicemente da urlo.
Trascorremmo tutta la giornata con loro a ridere, scherzare e a
fare bagni in quell’acqua limpida e calda, dove si poteva
vedere benissimo il
fondo pulito.
D’un tratto mi sentii chiamare, così mi voltai
verso Veronica che
mi disse:
< Giu guarda! Sta per piovere… >
Alzai lo sguardo per vedere com’era il cielo, ma vidi
solamente un
sole accecante: il tempo era favoloso, non prometteva pioggia.
Le chiesi spiegazioni, ma lei si limitò a guardarmi e a
dirmi
sorridendo:
< Era meglio prendere un ombrello… >
Continuavo a non capire, ero confusa; ma poco dopo capii
tutto…
…una
secchiata d’acqua gelida mi fece alzare dal letto urlando.
< Finalmente ci siamo svegliate principessa! Cavolo, temevo che
fossi morta… >
< MATTEO! MA CHE DIAVOLO TI è
SALTATO IN MENTE? > urlai verso mio fratello.
< Senti non darmi colpe! È da quaranta minuti buoni
che ti
chiamo, ma tu niente! Così ho pensato di svegliarti per
bene… >
< E non c’era un altro modo? Non lo so, urlarmi nelle
orecchie
o tirarmi qualche schiaffetto? >
< Beh…in questo modo ero sicuro che ti saresti
svegliata…concordi con me? >
< Sei un’idiota! Mi prenderò un
raffreddore! >
< Oh, non farla lunga! Ti comprerò una scatola di
fazzoletti…c’è Emma di sotto che voleva
parlare con te…te la mando su? >
< Sì, certo…etchiù! >
< Salute! > disse il mio adorato fratellone prendendomi
in
giro.
< Ma vai un po’ a… > non potei
finire la frase perché Teo era
sceso di sotto e nel giro di pochi minuti Emma entrò in
camera mia, mentre io
mi stavo infilando una tuta asciutta e cambiavo le lenzuola.
< Ciao Giulia! >
< Buongiorno lady Emma! Qual buon vento vi porta in questa
umile dimora? > chiesi scherzando e scoppiai a ridere: la
secchiata d’acqua
gelida doveva avermi rincretinita.
< Oh mio prode messere ero semplicemente venuta a chiederle di
venire con me e Kristen a fare shopping oggi pomeriggio…le
va come idea? >
mi rispose stando al gioco.
< Dire di no allo shopping? Ma neanche tra un milione di anni!
A che ora ci vediamo? >
< Mmm…allora Kris mi passa a prendere alle tre e
mezza, poi
veniamo qui nei dintorni perché dobbiamo passare a prendere
un mio vestito
dalla sarta e poi passiamo a prenderti! Facciamo che alle quattro ti
trovi
fuori casa ok? >
< Sì, perfetto! Hey come è andata
l’intervista di ieri? Kristen
mi ha detto che ti sei sentita male…ora come stai? >
chiesi preoccupata.
< Sto benone! Ieri ho bevuto del latte scaduto che mi ha dato
fastidio, ma fortunatamente sono stata male solo dopo
l’intervista…oddio dovevi
vedere come erano carini tutti! Mi hanno trattata benissimo!
È stata
un’esperienza davvero piacevole! > rispose Emma con
entusiasmo.
< Wow! È da provare allora! > esclamai ridendo
< che cosa
ti hanno chiesto? >
< Beh…abbiamo parlato del nuovo film di Harry Potter
e di come
il personaggio di Hermione sia cresciuto nel corso di tutti questi
anni; poi
abbiamo parlato del suo momento tenero con Ron e della sua amicizia con
Harry e
infine mi hanno chiesto se ho intenzione di continuare a girare gli
ultimi
episodi del film oppure no… >
< E? > la incitai.
< E…niente ho detto che ero ancora indecisa se
accettare o
meno…non fraintendermi…io amo quel personaggio,
solo che non voglio essere
etichettata a vita come HERMIONE GRANGER DI HARRY POTTER…
>
< Ho capito… >
< Però come ho detto ho ancora tempo per
pensarci…tu invece?
Che hai fatto ieri mattina? > mi chiese innocentemente.
< Io? Sono stata in giro con Jared la mattina, poi a pranzo
abbiamo incontrato Kris e Rob e abbiamo pranzato con loro. Robert mi ha
invitata al festino di martedì…ci vai anche tu
vero? >
< Sì, ma…come ti ha invitata?
Cioè ha invitato solo te o anche
Teo? > domandò con occhi sgranati.
< Ovviamente anche Teo! Solo che lui esce con una ragazza
quella sera, quindi vado solo io… > le spiegai.
< Capisco…e sai già cosa mettere? >
< Emma…guarda che oggi è domenica e la
festa è martedì…ho tutto
il tempo per pensarci non credi? >
< Mmm…direi che così non ci
siamo…perfetto! Oggi pomeriggio
sceglieremo per te un vestito per la festa! >
< Emma no, non ce n’è bisogno…
>
< Non essere ridicola! Siamo a fare
shopping…già che ci siamo
cerchiamo qualcosa per quella sera per te! >
< Vediamo ok? > dissi rassegnandomi.
< Sì perfetto! >
Restammo a chiacchierare per altri 10 minuti, poi Emma tornò
a
casa perché doveva prepararsi per dopo.
Appena se ne fu andata sistemai un po’ casa e una volta che
Teo
uscì per riportare a casa Corey dall’ospedale feci
un po’ di latino, la materia
che più odiavo al mondo.
< Allora vediamo...Scipio
Africanus Iovis esse putabatur…come cavolo si
traduce? Scipione l’Africano
è ritenuto essere figlio di Giove?
Oddio…tradotta letteralmente fa schifo…e
così? Si riteneva che Scipione
l’Africano fosse figlio di Giove…mmm…sì
va
già meglio…e questa frase è
fatta…perfetto! Esercizio finito! Ed ora passiamo
alla versione…Erant in quidam
civitate
rex et regina. Hi tres filias conspicuas habebant, set maiores natu,
quamvis
gratissima specie essent, tamen laudibus humanis celebrari poterant, at
vero
puellae iunioris tam precipua tam preclara pulchritudo nec exprimi ac
ne
sufficienter quidam laudari humano sermone poterat. Ok,
cominciamo…C’erano una
volta un una città un re e una
regina. Questi avevano tre figlie dall’aspetto gradevole…no,
suona male…favoloso?
Ecco, va già meglio anche se non centra niente…dall’aspetto favoloso, ma le
più grandi, sebbene fossero di aspetto
assai grazioso, tuttavia potevano essere celebrate dalle lodi umane…ma
che
cavolo centra?? Uffa sto strippando! Non ce la posso fare adesso a fare
una
versione di latino…ok mi sono stufata! Adesso smetto e mi
faccio una doccia…
> dissi mentre chiusi il libro di latino scaraventando il
quaderno
dall’altra parte del tavolo.
Guardai l’orologio. Erano quasi le tre.
< QUASI LE TRE? Oh mio dio è tardissimo! >
esclamai urlando
mentre correvo verso la doccia.
Aprii l’acqua e m’infilai dentro e dieci minuti
dopo uscii dalla
doccia, mi fiondai in camera e, mentre mi stavo vestendo,
suonò il telefono;
così, controvoglia e mezza nuda, andai a rispondere:
< Pronto? >
< Piccola! Ho provato a chiamarti un sacco di volte al
cellulare! Dove sei? >
< Beh veramente ero sotto la doccia…tu? >
< Sotto casa, ho dimenticato le chiavi. Mi vieni ad aprire?
>
< Arrivo… >
M’infilai velocemente una maglia a maniche corte, un paio di
jeans
lunghi e le mie All Star nere e scesi per aprire la porta a Teo.
< Hey piccola! Grazie! > disse baciandomi la guancia.
< Di niente > risposi sorridendo < e ora, se non
ti
dispiace, andrei di sopra ad asciugarmi i capelli…se
arrivano Emma e Kristen
falle entrare e avvisami che scendo subito >
< Ok >
Tornai di sopra ad asciugarmi i capelli e, alle tre e mezza
precise, fui pronta per uscire.
Mi diressi verso il bagno un’ultima volta per controllare di
essere a posto, quando vidi che la luce del bagno era accesa e sentivo
l’acqua
del rubinetto scorrere.
“Sicuramente ci sarà Teo in bagno, non
c’è bisogno che aspetti
e poi è tardi…” pensai mentre
giravo la maniglia del bagno e aprivo la
porta.
< ODDIO SCUSA! > urlai rossa come un peperone mentre
richiudevo velocemente la porta del bagno.
La mia deduzione era esatta: chi era in bagno si stava solamente
lavando le mani; solo che chi era in bagno non era Teo, ma
bensì Robert.
Mi sarei sotterrata più che volentieri in quel momento.
< Giulia, che è successo? > domandò
Teo salendo di sopra
preoccupato per avermi sentito
urlare.
< C’è che ho appena fatto una figuraccia
incancellabile!
Credevo…credevo fossi tu in
bagno…qu…quindi so…sono entrata senza
problemi e…
> risposi balbettando e arrossendo sempre di più.
Sentii la porta del bagno aprirsi ed io schizzai via
immediatamente senza farmi vedere da Robert che stava uscendo.
Entrai in camera mia e mi guardai in quello specchio, decidendo
che d’ora in avanti mi sarei guardata solamente lì
per evitare altre eventuali
brutte figure. Dopo essermi guardata per cinque minuti scoppiai a
ridere in una
risata nervosa per alleggerire la situazione e, quando finalmente mi
decisi ad
uscire dalla camera per scendere di sotto, aprii la porta e mi trovai
davanti
Robert.
< Oh…ciao > lo salutai sussurrando e
arrossendo ancora per
quello che era successo poco prima.
< Ehm…ciao > rispose lui divertito.
< Senti Robert, mi…mi dispiace per
prima…credevo ci fosse Teo
in bagno e… > gli dissi guardandomi le scarpe.
< Tranquilla non è niente…ero venuto a
vedere se stavi bene e a
dirti di non preoccuparti perché non è successo
niente…ok? >
< Sì, certo > risposi questa volta guardandolo
negli occhi e
sorridendogli < beh, scusa ancora >
Stava per parlare, ma venne interrotto da Teo.
< Giulia ci sono Kristen ed Emma… >
< Vengo subito > risposi continuando a guardare Robert,
esattamente come lui stava facendo con me e, dopo aver accennato un
sorriso, mi
chiusi la porta della mia camera alle spalle e scesi di sotto dalle
ragazze.
< Giulia scusati tanto, ma fuori c’è un
traffico pazzesco! >
< Nessun problema ragazze! > risposi pensando ancora a
quegl’occhi magnetici di poco prima.
“NO, BASTA! Non posso andare avanti pensando
unicamente a
quanto sia bello e dolce, non è per niente salutate! Ho
deciso, non penserò più
a lui per l’intero pomeriggio, anche a costo di prendermi a
pugni in testa per
dimenticare!” pensai decisa scuotendo la testa.
< Ma…Giulia stai bene? > domandò
Kristen guardandomi.
< Sì certo! > risposi sorridendole
forzatamente.
Sia lei che Emma mi guardarono poco convinte, ma poi il loro
sguardo si rivolse verso un’altra persona che stava scendendo
le scale.
< Rob! > dissero in coro.
< Hey, salve ragazze! Cosa fate qui? > domandò
non appena le
vide e sorrise.
< Siamo passate a prendere Giulia per portarla a fare un
po’ di
sano shopping… > rispose Kristen sorridendo verso di
me.
< Sano shopping con te
Kris? >
domandò lui inarcando un
sopracciglio prendendola in giro < Giulia, fidati ti faranno
spendere un
sacco di soldi. Kristen specialmente… > aggiunse
rivolto a me e
sorridendomi.
< Per me non ci sono problemi, tanto è Teo che paga!
>
risposi ammiccando verso mio fratello e tirando fuori il suo
portafoglio dalla
mia borsa.
< Io faccio cosa? Piccola ladruncola, non pensarci nemmeno! I
tuoi genitori ti hanno dato un sacco di soldi, no? Ecco, fai la brava
bimba e
usa quelli! > esclamò Teo strappandomi dalle mani il
portafoglio.
< Per l’appunto che devo tornare a casa con ancora i
loro soldi
se voglio fare la brava bimba! > risposi sorridendo dolcemente a
Teo.
< Come hai fatto a prendere il portafoglio? > mi chiese
guardandomi sospettoso.
< L’avevi lasciato sul letto di camera
mia…chi lo trova se lo
tiene, no? >
< No stellina! > rispose lui e io gli feci la linguaccia.
< Forza Giulia, abbiamo un vestito che ci aspetta! >
esclamò
Emma intromettendosi tra me e mio fratello.
< Un altro vestito Giulia? > disse Teo guardandomi
accigliato.
< Ovvio Teo! Dobbiamo cercare un vestito supersexy che Giulia
possa indossare per la festa di martedì! >
esclamò Kristen questa volta ed
io mi voltai immediatamente verso di lei, sgranando gli occhi,
spalancando la
bocca e diventando per l’ennesima volta rossa come un
peperone.
< O mamma mia! Che cavolo ho fatto di male per meritarmi tutto
quest’imbarazzo? > esclamai in italiano esasperata.
< Sei stata punita per aver tentato di spendere soldi col mio
portafoglio… > rispose Teo sempre in italiano.
< Taci tu! > esclamai indicando mio fratello e con la
coda
dell’occhio vidi Emma, Kristen e Robert sbellicarsi dalle
risate.
Li fulminai con lo sguardo, poi presi una felpa
dall’attaccapanni
che poi infilai nella borsa e l’ombrello, dopo di che salutai
con la mano Teo e
quel dio del suo migliore amico e, dopo essermi appuntata mentalmente
di
uccidere Kristen per la figuraccia che mi aveva fatto fare, uscii con
quelle
due pazze per un pomeriggio piovoso all’insegna dello
shopping.
|
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Capitolo 9 *** SHOPPING CON DUE PAZZE SCATENATE ***
Buon
lunedì!
Spero che questa settimana per voi non sia pesante come la
mia… :S
Scusate se non
mi dilungo (per vostra gioia) ma seriamente sono incasinatissima con lo
studio,
però ci tenevo a postare! :)
Allora, intanto
do il benvenuto a chi ha scoperto adesso la storia e a chi
l’ha messa nei
preferiti:0Crystal0,
ale90,
AlessandraMalfoy,
alice
brendon cullen,
BellaCullen88,
birri,
Dea1907,
debblovers,
DolcePotter,
dormigliona,
fedev82,
Gingerly,
Ginnylove,
giugiu182,
grilla,
kiarab,
kikidabologna,
killerpilze,
kucchi,
LaPiccolaPrincess,
Marty314,
masychan,
memi16,
miky
483, milly92
nerry,
Oasis,
oOokikkaoOo,
pirilla88,
privi93,
Rosalie_Hale_Cullen,
sbadata93,
Sea89,
selina89,
Shiren,
simlyme
e violae.
Grazie inoltre a
chi ha recensito anche questo capitolo, mi rendete sempre tanto felice!
*-*
kiarab: mo ciao tesoro!
Ma…come “povero rob ma
capitano tutte a lui”! è
Giulia
che è sfigata al massimo, altro che Rob! E per fortuna che
si stava solo
lavando le mani! xD allora, per tua gioia il capitolo del festino
è l’11 (che
poi continua anche nel 12…) e facendo due calcoli lo dovrei
postare il 9 di
febbraio…esauriente la risposta? =) grazie ancora tesoro!
Baci
debblovers: sai che
c’avevo veramente pensato al
fatto della doccia? Solo che poi come si spiegava che Robert stesse
facendo la
doccia a casa di un altro? Tranquilla, le figuracce non sono finite! Ne
arriveranno presto delle altre! Però dai, è
l’inizio…poi la smetterà Giulia di
fare figuracce…o almeno spero! xD
*ççççççççç*
ß penso anche io a
Robert che sta sotto la
doccia… xD grazie tesoro, un bacio!
LaPiccolaPrincess: rospetto, shut
up! Linus senza la sua
coperta esiste! U.U comunque, ora rispondo per bene alla tua
recensione: 1) è
un sogno, anche se sono su un’isola deserta posso comunque
sognare che arrivino
due ragazzi! xD 2) Teo è un grande? Adori la secchiata
d’acqua come risveglio?
E certo, tanto mica l’hai presa tu, no? Povera Giulia,
altroché! …poi…eheheh
sei sicura che Giulia in realtà non sia un uomo? xD
…scommetto che Ema Watson
sarà ricordata così a vita xD …ma lo
so anch’io il COSA CE NE FREGA DEL
LATINO!, ma volevo far vedere come Giulia fosse devota allo studio! xD
bella la
scena del libro scaraventato vero? xD io lo faccio sempre quando latino
non mi
viene U.U …ma…quanto ci metti tu a fare la doccia
scusa? Cavolo, non potevi
darmela prima l’idea di Robert che vede Giulia mezza nuda? xD
eheheh spero che
con questo capitolo possa rimediare! xD …io adoro la tua
canzoncina! xD …ah,
comunque sì da piccola sono caduta dal seggiolone!
…sì, hai già detto che adori
Teo -.- …ma quand’è che inizi ad
adorare Giulia, eh? xD Allora per farti
contenta i prossimi capitoli saranno tutti: LUI SALTA ADDOSSO A LEI
e…CAVOLO,
CREDEVO CHE TEO SI FOSSE INVENTATO TUTTO! xD baci rospetto, ti voglio
tanto
bene!!! =D
Oasis: eheheh
già m’immagino Giulia che torna
a casa con 380 valigie x via dello shopping fatto a Londra! Spero che
il
vestito che sceglierà ti piaccia! Un bacio cara!
alice
brendon cullen:
teshooooooooo!! *me salta di gioia quando vede la tua recensione* *-*
che
carinaa!! Addirittura CAPOLAVORO?! Davvero? *-* come sono contenta!! =D
a
questo punto pretendo che tu sia la prima visto che attendi con
impazienza! xD
scherzooo! Come ti sembra la parte finale di questo capitolo invece? xD
sai che
mi è successa veramente una cosa simile? Solo
che…come dire…io avevo una sorta
di camicia da notte con gli orsetti…non immagini che
imbarazzo! xD un bacio
tesoro, ti voglio bene! =)
masychan: grazie 1000
cara! Tranquilla, i
capitoli più lunghi arriveranno a breve. Un bacio!
milly92: tesoro!! Eheheh
mi stavo preoccupando
perché non avevo ancora visto la tua recensione! xD
siiiii!!! Vengo anche io,
posso? Dai faccio la brava! Sarò buona buona!!! *-* anzi, se
accetti ti porto
tutta la mia storia, così la leggi! xD eheheheh ti ho
convinta?? =) naaa!
Fidati il vestito sarà
normale…cioè…non tanto
corto…o almeno quello che si
compra…muhahahahaha! Sai che io invece non vedo
l’ora di postarlo il capitolo
11 e 12? Ma chissà perché…eheheheh
tesoro un bacioooo!! :*
Grazie ancora, a
sabato! (se sopravvivo …sigh)
Bacioni Giulls ^^
P.S. capitolo corto questo, sorry! ^^
Rimedierò con l’11 e con quelli che verranno dopo,
promesso! :D
9.
SHOPPING CON DUE PAZZE
SCATENATE
<
O mio dio…Giu guarda che amore questo vestito! Ti starebbe
da
favola addosso! > esclamò Kristen lanciandomi un
vestito corto nero,
decisamente troppo corto.
< Ehm Kris? È un festino, non un ritrovo
sull’Adriatica… >
< Cosa? >
< Lascia stare…comunque non va bene. È
troppo corto e troppo
costoso… >
< Ok…vediamo questo… > disse
dandomi un vestito verde acqua molto carino, lungo fino a
poco prima
delle ginocchia, senza spalline e con l’elastico fatto con
fronzoli: un amore
< questo te lo provi senza fare storie ok? > aggiunse.
< Ok capo! > esclamai ridendo mentre mi avviavo verso il
camerino
di fianco a quello di Emma.
Indossato il vestito uscii nell’esatto momento in cui uscii
Emma:
lei indossava un vestito di seta corto a maniche lunghe, grigio e con
la
schiena scoperta.
< Emma sei uno schianto! > le dissi incantata da come
stava
bene con quel vestito e da come lo indossava con naturalezza, a
differenza mia
che sembravo una papera.
< Anche tu Giu! Cavolo sei divina vestita così! Non
puoi non
comprarlo! > disse Emma.
< Concordo pienamente con quello che ha detto Emma! >
esclamò Kristen.
< Beh…effettivamente è veramente
bello…solo che non lo so…non
indosso molti vestiti e poi non so quanto costi… >
< Beh per il “non indosso
molto i vestiti“ si può sempre
cambiare…e poi non preoccuparti per il
costo! Viene quaranta sterline, fidati che è un affare!
>
< Ragazze non lo so… >
< Eddai Giulia! Stai troppo bene! Sul serio non stiamo
scherzando! >
Mi guardai allo specchio: era divino questo vestito, mi piaceva da
matti.
< Oh andiamo! Lo prendo! >
< Sì! Bravissima! E ora passiamo alle scarpe! Cosa
puoi
metterti con un vestito così? >
< Mmm…trovato! > esclamò Kristen
scappando e tornando pochi
minuti dopo con un paio di sandali aperti e con poco tacco dello stesso
colore
del vestito.
< Provateli! > mi ordinarono.
Li provai: erano bellissimi, comodissimi e s’intonavano alla
perfezione con il vestito.
< Wow sono favolosi! Quanto costano? >
< Centoventicinque sterline… >
< Perfetto cerchiamo qualcos’altro! > esclamai
mentre li
toglievo e li rimettevo nella scatola.
< Cosa? No Giulia non puoi! > mi dissero in coro.
< Oh sì che posso! Non ho intenzione di spendere
centoventicinque sterline per un paio di sandali da mettere solo con
questo
vestito! Ma siamo matti? Nono, cerchiamo qualcos’altro che
possa stare bene con
questo vestito, che possa portare con tutto e che costi
poco… > risposi in
modo risoluto.
In quel negozio non trovammo niente così, dopo aver pagato
il
vestito e i loro acquisti, uscimmo in cerca di altri negozi.
Girammo non so quanti negozi di scarpe. Emma e Kristen in ogni
negozio in cui entrammo comprarono qualcosa. Era divertente andare in
giro con
loro, perché provavano di tutto, anche le cose
più strane giusto per farsi
quattro risate. Io, invece, mi limitai a comprare solo quello che mi
serviva,
ossia un paio di scarpe.
Dopo aver girato minimo cinque negozi di scarpe, finalmente trovai
le scarpe tanto desiderate: erano un paio di ballerine col tacco del
colore
simile al vestito, ma che comunque stava bene con tanti altri colori.
Ero stata
fortunata, perché c’era rimasto solo un paio,
oltretutto del mio numero, ed
erano in saldo: da cinquanta a venticinque sterline. Non ci pensai due
volte e
andai alla cassa a pagarle. Uscii con le mie scarpe, seguita a ruota da
Kristen
e Emma e anche lì, come negli altri negozi, comprarono un
ennesimo paio di
scarpe.
Mentre stavamo camminando mi fermai davanti al negozio Scout.
< Oddio non posso crederci, c’è anche qui!
Ragazze vi prego
entriamo! > esclamai tutta contenta e mi catapultai dentro il
negozio.
Lo girai in lungo e in largo e alla fine comprai una maglietta a
mezze maniche bianca con l’immagine di Ciottolina per
Veronica, visto che la
cercava ma non l’ha mai trovata, poi comprai per me una
felpa, una borsa della
Converse e per Ilaria una maglia a manica lunga, sempre della Converse.
Uscimmo da lì ed entrammo in un negozio di intimi non molto
distante, visto che Kristen aveva bisogno di un intimo nuovo da
indossare per
l’incontro con il suo ragazzo, l’attore Michael
Angarano.
Io comprai un pigiamone invernale blu scuro molto morbido, Kristen
un intimo di Victoria’s Secret nero con il pizzo e un
babydoll coordinato,
mentre Emma prese una vestaglia in seta e un completo intimo color
rosso.
< Allora Kris a che ora arriva Michael? > domandai una
volta
fuori dal negozio.
< All’incirca alle sei e mezza. Vado a prenderlo
all’aeroporto.
A proposito che ore sono? >
< Le cinque e tre quarti >
< Ok…che dite di andare a casa? Così mi
faccio una doccia in
fretta e furia e poi vado a prenderlo… >
< Sì certo! Ma se vuoi andare io ed Emma prendiamo un
taxi…giusto Emma? >
< Sì giustissimo! Forza Kris vai a casa! Ci vediamo
domani!
>
< Grazie ragazze…mi avete fatto in enorme favore!
> ci disse
Kristen abbracciandoci.
Appena se ne fu andata Emma ed io ci fermammo a prendere un
gelato, poi chiamammo il taxi che arrivò pochi minuti dopo
e, dopo aver fatto a
metà con la spesa del taxi, entrai in casa, tutta felice
perché per un intero
pomeriggio non avevo pensato neanche una volta a Robert.
Appena entrata in casa, portai le mie sportine di sopra, mi
svestii e mi diressi nuovamente sotto la doccia. Nonostante
l’avessi fatta la
mattina stessa, ci misi venti minuti per sbrogliare i miei capelli
ricci.
Uscita dalla doccia, mi vestii mettendomi un pigiama composto da un
pantaloncino corto e una canotta azzurrina e iniziai a preparare la
cena.
Teo tornò a casa alle sette e mezza.
< Ciao piccola! >
< Ciao Teo! >
< Wow che profumino! Cosa stai preparando? >
< Scaloppine al limone con i peperoni e i pomodori al forno
>
< Cavolo tu mi vizi! >
Sorrisi.
< Teo mentre finisco qui metti a tavola? >
< Sì piccola certo! Senti stasera viene qui
Robert… >
< Ah…ok d’accordo… >
< Sì beh vedi ha detto che aveva bisogno di parlarmi
e l’ho
invitato a cena. È un problema? >
< No, tranquillo! Vado a preparare altre scaloppine allora! Per
che ora arriva? >
Non feci in tempo a finire la frase che suonano alla porta. Teo
andò ad aprire e lo sentii salutare Robert.
Mi guardai e solo in quel momento ricordai di essere in pigiama,
che oltretutto era leggermente provocante.
“Ti prego, fai che Teo lo
porti in sala e non in cucina, così ho il tempo per salire e
cambiarmi…ti prego
ti prego ti prego!“
< Eccoci qui! > disse Teo entrando in cucina.
“Ecco lo sapevo! Ma
perché
devo sempre fare delle figuracce del piffero quando
c’è lui? Chi ho ucciso
nella mia vita passata?“ pensai convincendomi ad
iniziare seriamente a
cercare una pala da usare per scavare una buca e seppellirmici per
evitare di
fare ulteriori figuracce.
< Ciao Giulia > mi salutò educatamente,
soffermandosi un po’
troppo a guardare il pigiama ed io istintivamente, oltre ad arrossire,
tentai
di coprirmi senza darlo troppo a vedere.
Quando però fui io a soffermarmi su di lui, mi morsi il
labbro
inferiore: indossava una maglietta a mezza manica nera che lasciava
intravedere
i suoi muscoli, un paio di jeans bianchi, delle infradito nere e i
soliti
capelli a spazzola. Una visione celestiale.
< Ciao Robert. Scusa per l’accoglienza in pigiama, ma
non
sapevo che ci fossi anche tu stasera… >
< Oh…non volevo disturbare, scusami…
> rispose sorridendomi.
< Ma quale disturbo! Stavo solo cercando di dire che
è
imbarazzante farmi vedere in pigiama, specialmente con
questo…ma forse è meglio
che taccia perché non sto facendo una buona
figura… > risposi imbarazzata.
Robert rise.
< Tranquilla, non preoccuparti sei uno schianto anche
così >
< Grazie > risposi arrossendo, mentre l’unica
parola che il
mio cervello riusciva ad elaborare era: “Oddio!”
< Che cos’è questo buon odore? >
< Sto cucinando delle scaloppine al limone con peperoni e
pomodori al forno. Può andare bene? > risposi quando
il mio cervello
cominciò a collaborare di nuovo.
< Benissimo! >
Suonò il timer.
< Forza ragazzi! Tutti a tavola che è pronto da
mangiare! >
Ci sedemmo a mangiare e ricevetti un sacco di complimenti sulla
mia cucina, specialmente da Robert che mi chiese di insegnargli a
cucinare un
piatto tipico italiano. Finito di cenare li spedii in sala per farli
parlare
tranquillamente e, dopo aver infilato i piatti nella lavastoviglie e
pulito la
cucina, andai a salutarli e poi mi fiondai nella mia stanza a dormire,
addormentandomi subito in un sonno senza sogni.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
PICCOLO
SONDAGGIO: che dite, sto facendo fare troppe figuracce a
Giulia? xD
|
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Capitolo 10 *** NUOVO LOOK ***
Ciao a tutte ragazze!
Ed eccomi come un orologio
svizzero a postare! xD
Grazie a
0Crystal0,
ale90,
AlessandraMalfoy,
alice
brendon cullen,
BellaCullen88,
birri,
cla61,
CriPattinson,
Dea1907,
debblovers,
dormigliona,
fedev82,
Gingerly,
Ginnylove,
giugiu182,
grilla,
kiarab,
kikidabologna,
killerpilze,
kucchi,
LaPiccolaPrincess,
Lion
E Lamb, Marty314,
masychan,
memi16,
miky
483, milly92,
Naoko,
nerry,
Oasis,
oOokikkaoOo,
pirilla88,
privi93,
Rosalie_Hale_Cullen,
sbadata93,
Sea89,
selina89,
Shiren,
simlyme,
violae
per aver messo la storia nei
preferiti, chi ha solo letto e chi commenta sempre!
kikidabologna: *Se nel film
Robert sembrava un
maniaco, qui sembra un vero e proprio pervertito!!* se tu eri piegata
in due in
quella scena, ho ero piegata in due nel leggere questa frase! xD Grazie
1000
tesoro per tutti i complimenti e tranquilla, le dico di prendere la
borsa delle
Converse anche per noi due ok? :D bacioni carissima!
masychan: davvero ti
piacciono le figuracce di
Giulia? Oh, bene bene sono contenta! Guarda, prometto (o almeno spero
di saper
fare xD) di mettere la foto del vestito, contenta? :) spero di non
averti fatto
attendere molto, un bacio
kiarab: *per quanto
riguarda le figuraccie
secondo me non storpiano rob le potrebbe scambiare per tenerezza* tu
dici? Uuu
che carino allora! Sì, ma Robert lo vogliamo tutte, non solo
tu! xD stai
facendo il conto alla rovescia per il nove febbraio? Quanto manca
ancora? xD un
bacio caraaa!
alice
brendon cullen:
teshooooooooooo!! *-* mi hanno preso in
giro per una settimana per quella figuraccia, lo sai? Eheheh, fortuna
che però
ero io la prima a ridere, altrimenti…ma ora passiamo alla
storia…tu faresti
fare più figuracce a Giulia? Cosa le faresti fare? *me
è tutta ad orecchie*
muhahaha! Come è andata la verifica di diritto? Grazie 1000
per i complimenti,
un bacio!
fedev82: ciao! Oddio sono
diventata bordeaux,
grazie 1000 per i complimenti? Davvero ti piace così tanto
la storia? Sono
contentissima!! *-* comunque tranquilla, nel capitolo del festino
Ashley e
Jackson appariranno e appariranno anche in seguito! Bacioni e
complimenti anche
per le tue storie! :D
LaPiccolaPrincess: :D ß questa
è la mia faccia tutte le volte
che vedo la tua recensione xD ehm…il leone che salta addosso
al pozzo?
Assomiglia a te per caso? xD Ma poi Giulia alla fine non le ha prese
quelle
scarpe xD tu li avresti spesi? Ehm…insegnare a Robert a
cucinare le
tagliatelle? Non è male come idea! xD …ti lamenti
per la figuraccia della
macchina? La mia migliore amica è entrata nella macchina di
uno che aspettava
la figlia e questo era in macchina…hai un po’ tu i
conti xD un bacio rospetto
ti voglio bene!
debblovers: ma io ti
adoroooooo!! Lo sai vero?
Bene, se prima non lo sapevi, ora lo sai!! :D sai che pensandoci bene
anche io
le scarpe le avrei prese? xD no, non ci credo che l’hai
riletta dall’inizio! xD
ora ho postato, contenta cara? Un baciooo!
Oasis: muhahahaha!
cattiva anche tu con
Giulia, eh? Ma sì, io in primis adoro quelle figuracce! Un
bacio cara,
grazie!!!
milly92: ciao tesoro!
Certo che ti perdono,
tranquilla! Come potrei non farlo? *-* come è andata
l’interrogazione di
geografia? Carino il tuo prof ad avvisare all’ultimo momento,
mamma mia! Tu ci
credi se ti dico che io ho fatto una figuraccia del genere?
L’unica differenza
è stata che il mio pigiama era con gli orsetti, o qualcosa
del genere…lì mi
sarei sotterrata…grazie mille per i complimenti, un bacio a
lunedì! :D
simlyme:
tesorooooooooooooooo!!! Mavvà, tra le
due quella che rompe di + le balle sono io xD non far fare troppe
figuracce a
Giulia? Beh scusa, meglio in pigiama che nuda, no? xD grazie tesoro,
sono
contenta che questa storia continui ancora a piacerti!! E poi sei
troppo buona!
Mi correggi sempre!! *-* ti adorooo!! Un bacio a lunedì! :)
KikiCullen: ok, ora mi
gongolo ancora un pochino
per quello che hai scritto xD davvero Giulia ti sta simpaticissima? Ah
che
bello, sono molto contenta!! :D guarda, non sei l’unica ad
odiare il latino,
fidati…ma tranquilla niente versione di greco, anche
perché non lo faccio! xD
sai, le scarpe le avrei prese io…quasi quasi ci faccio un
pensierino e la
faccio tornare indietro nel tempo e gliele faccio prendere! xD
Starò pur
torturando Gilia, ma fidati alla fine si becca Robert! Meglio
torturarla che
vederla morta! xD un bacio e grazie 1000! Spero di non averti fatto
attendere
troppo! =D
A
lunedì! Baci Giulls
P.S, ragazze, vi rendete
conto che finalmente lunedì arriva il capitolo della festa?
P.P.S. questo è un capitolo
transitorio e, mi dispiace dirlo, ma qui non compare
Robert…mi perdonerete? :D
°°°Sondaggio
del giorno:
visto che in molte mi dicono “DEV’ESSERE PROPRIO
BELLO IL VESTITO”, se trovo la
foto la metto nel capitolo, così poi mi dite cosa ne
pensate?°°°
10.
NUOVO LOOK
Quella
mattina mi svegliai alle undici passate, riposata come non
mai.
Guardai fuori dalla finestra e, notando che il tempo sembrava
promettere bel tempo, nonostante fosse nuvoloso, m’infilai
una tuta, scesi a bere
un caffè e, dopo essermi infilata l’iPod
nelle orecchie, uscii per fare jogging. Percorsi
più o meno sei
chilometri poi, sfinita e affamata, tornai a casa.
Una volta rientrata provai a chiamare Teo, ma senza risultato;
così andai in cucina per mangiare una banana, quando sentii
squillare il mio cellulare.
Guadai il display e vidi che era Teo.
< Ciao Teo! > risposi sorridendo.
< Buongiorno piccola, come va? >
< Tutto bene. Sono appena tornata a casa >
< Dove sei stata? > chiese curioso.
< A fare jogging! Ho corso per sei chilometri questa volta,
è
un nuovo record! > esclamai entusiasta.
< Bravissima piccola! Senti, per caso in sala
c’è una sportina con
dentro una scatola di cioccolatini? >
< Vedo a vedere… > risposi e mi diressi in
sala < sì,
c’è. Hey, posso mangiarne uno? >
< No Teo non sono miei, sono di Robert. Li ha dimenticati ieri
sera. Ora sono da Corey, ma dovrei tornare per le sette e mezza, poi
passo da
casa a prendere i cioccolatini, li porto a Robert e poi mi fermo a
prendere due
pizze ok? >
< Ma Teo scusa vado io a portarglieli anziché far
fare a te
duecentocinquanta viaggi >
< No piccola, tranquilla lo faccio io… >
rispose con una
voce strana.
< Che c’è hai paura che mi possa fare
qualcosa? > lo
schernii.
< Veramente è di te che non mi fido, non di
lui… > rispose
ridendo.
Mi finsi offesa e poi scoppiai a ridere con lui. dopo qualche
minuto terminammo la chiamata e decisi di pranzare mettendo a scaldare
nel
microonde gli avanzi della cena.
Mi misi a tavola e accesi la televisione, ma notai che non
prendevano i canali e così, per non mangiare in silenzio,
presi il piatto e
andai a sedermi sul divano in cucina, dopodiché accesi la
televisione e finii
di pranzare, stando attenta a non sporcare il divano; miracolosamente
riuscii
nel mio intento.
Subito dopo mi diressi a lavare i piatti per poi tornare sul
divano a guardare la televisione, addormentandomi poco dopo.
Alle quattro meno venti mi svegliai, mi vestii, presi il motore e
mi diressi verso una parrucchiera vicino a casa. Avevo sentito molto
parlare di
lei: era stata per qualche anno la parrucchiera di Natalie Portman e di
Kristen
Dunst, finché non decise di trasferirsi a Londra e di aprire
un negozio tutto
suo.
Molte persone andavano da lei, perché era sempre molto
solare e,
nonostante i suoi precedenti, non era molto cara.
Una volta entrata nel negozio di Melanie, la parrucchiera, mi
sedetti ad aspettare e dopo mezz’ora l’assistente
di Melanie mi disse di
accomodarmi, scusandosi per avermi fatto aspettare.
Mi lavarono la testa, litigando anche loro con i miei capelli, poi
una volta sbrogliati tutti i nodi Carlotta, l’assistente di
Melanie, mi disse
di accomodarmi nelle poltrone e infine cedette il posto a Melanie, che
mi chiese
cosa avessi intenzione di fare.
< Allora io vorrei tagliare i capelli corti, pensavo di farli
tagliare fin sopra le spalle…però vorrei un
taglio che non stia male con i
capelli ricci e che stiano voluminosi e soprattutto che sia
giovanile… >
< Ok d’accordo! Vediamo un po’…
> disse iniziando a
squadrarmi < perfetto ci sono! > esclamò poco
dopo e iniziò a tagliare i
capelli.
Ogni tanto m’informava su cosa stesse facendo ed io
l’assecondavo
sempre annuendo, ripetendole ogni volta che mi affidavo a lei.
Dopo un’ora e mezzo Melanie terminò il suo lavoro.
Mi fece girare
la sedia e mi diede uno specchietto con cui guardarmi i capelli.
< Oh mio dio sono favolosi! Li adoro! > esclamai
entusiasta:
dietro me li aveva tagliati di molto e davanti aveva lasciato delle
ciocche
lunghe.
Sia Melanie che Carlotta mi fecero un sacco di complimenti,
dicendo che stavo benissimo perché mi donava
luminosità al viso e mi addolciva
molto. Pagai trentasei sterline e poi mi diressi a mangiare un gelato
nella
gelateria dove mi ero fermata con Robert e Teo. Entrai e Philip mi
riconobbe
subito, tanto da correre per servirmi lui stesso.
< Giulia ciao! Come stai? > mi disse con un sorriso a
trentadue denti.
< Ciao Phil! Io sto bene e tu? >
< Tutto bene grazie…cavolo, stai benissimo con questo
nuovo
look! Sei una favola! Ma quando l’hai fatto? >
< Neanche due ore fa! Sei il primo a vedermi
così… > risposi
sorridendogli.
< Wow mi sento onorato! Che cosa ti servo? >
< Mmm…un cono piccolo con Yogurt e meringa >
< Perfetto! Arriva subito! > esclamò e con una
velocità
stratosferica mi preparò il cono. Pagai e mi diressi a
mangiare fuori seduta su
una panchina, ma venni raggiunta poco dopo da Phil.
< Ti spiace se mi siedo? >
< No, fai pure…ma non devi lavorare? >
< Mi sono preso una pausa… >
Iniziammo a parlare del più e del meno. Scoprii che aveva
quasi
ventun’anni e che stava studiando
all’università per diventare medico e che per
pagarsi la retta d’estate faceva ogni tipo di lavoro. Infatti
quell’anno, oltre
a fare il gelataio, lavorava per tre pomeriggi a settimana, il
martedì, il
giovedì e il venerdì, in un’officina
nella periferia di Londra e, il sabato e
la domenica ogni tanto, lavorava come cameriere in un ristorante.
< Cavolo…ti ammiro lo sai? Io non ce la farei mai a
fare tutti
questi lavori… >
< Beh che vuoi che ti
dica…l’università di medicina costa
molto
e i miei genitori non hanno molti soldi, quindi non posso chiedere loro
di
pensare anche alla mia retta scolastica… >
< Capisco…beh, come ho detto prima ti ammiro per
questo…si è
fatto tardi, ora devo proprio andare. Ciao Phil grazie della
chiacchierata!
> dissi e iniziai ad avviarmi verso casa, ma lui mi fece fermare
prendendomi
la mano.
< Aspetta…senti ti va di uscire martedì
sera? Quella sera siamo
chiusi… >
< Ehm…guarda ti ringrazio ma io quella sera sono ad
una festa…
>
< Oh ok…un’altra sera? >
“Oddio…e mo che gli dico?
Scusa,
ma non mi interessi o ci esco e vedo come va? No, non posso e non
voglio uscire
con lui, quindi…forza e coraggio…“
pensai.
< Beh ecco…guarda Phil mi sembri un bravo ragazzo ma
non mi
interessi…o meglio non voglio storie adesso…
>
“Una mezza verità,
perfetto!“
< Oh…va bene d’accordo…ci
vediamo allora…ciao… >
< Ciao… > mi dispiaceva avergli risposto
così, ma non potevo
fare finta di niente.
Salii subito sulla moto di Teo e tornai a casa.
Erano le quattro passate, ma quando tornai a casa la trovai ancora
vuota.
“Immagino che Teo sia ancora
fuori…“ pensai, ma quando arrivai in
cucina trovai delle sporte della spesa
e in sala vidi che la sportina di Robert era sparita.
Mi avvicinai al frigorifero e lessi un messaggio che Teo mi aveva
lasciato.
“Sono
passato un attimo che avevo fatto la spesa e ora torno da
Corey. Ho preso su la sportina per Robert. La sistemi tu sa spesa per
favore?
Ma dove eri finita? Un bacio piccola, a dopo”
Sistemai
la spesa e poi mi sedetti davanti al computer ed aprii
msn, felicissima di poter parlare con le mie amiche, che mi mancavano
tantissimo, perché purtroppo in quei giorni non mi ero
connessa pochissimo. Restai
a parlare con loro fino alle sei e tre quarti poi, affamata, ordinai
una pizza
gigante che avrei diviso con Teo; prima però mandai un
messaggio a Kristen.
“Ciao! È arrivato il
fidanzatino a Londra? Divertiti stasera e fai la brava! Domani me lo
presenterai alla festa vero? Ovviamente dovrai anche raccontarmi tutto.
Baci“
Poco
dopo ricevetti un suo messaggio di risposta.
“Ciao bella! È tutto ok,
stiamo aspettando che arrivino i suoi badagli. Sai che si
trasferirà nel mio
albergo? Domani te lo presento più che volentieri contaci!
Un bacio“
Alle
sette e venti arrivò la pizza intercettata da mio fratello.
< Piccola sono tornato! Ho preso io la pizza gigante, ho appena
incontrato il fattorino fuori…avevo proprio voglia
di… > disse ma non finii
la frase quando mi vide col mio nuovo taglio.
< Teo, ti prego dimmi che mi guardi così
perché sto bene! >
< Ma…ma…Giu, ma quando ti sei tagliata i
capelli? >
< Beh…oggi pomeriggio dopo aver litigato per
l’ennesima volta
con il pettine… mi ero stancata di tutti quei nodi,
così sono uscita e mi sono
andata a tagliare i capelli… >
< Wow…dovrò farci
l’abitudine…ma stai molto bene…mi piace
il
tuo nuovo look! > esclamò avvicinandosi per vedermi
meglio.
< Teo…ti va di fissarmi mentre mangiamo? Sto morendo
di fame…
>
< Mi hai letto nel pensiero piccola! > disse e ci sedemmo
per la cena.
< Come sta Corey? > domandai mentre stavamo mangiando un
trancio di pizza gigante.
< Migliora ogni giorno di più! Oggi sono stato un
po’ con lui
per seguirlo dopo il suo ritorno a casa visto che i suoi genitori sono
dovuti
partire l’altro giorno…mi dispiace di averti
lasciato da sola…tu che hai fatto?
>
< Mah niente…le solite cose…mi sono
svegliata, sono andata a
fare jogging, ho pranzato, dormito, fatto la doccia, sono uscita a
tagliare i capelli e poi a prendere un gelato e poi sono tornata a
casa…a proposito…sai
che Phil, il gelataio mi ha chiesto di uscire? >
< Wow! E tu che gli hai detto? >
< Gli ho detto di no. È simpatico, ma non
m’interesserebbe come
fidanzato… >
< Beh ma un’uscita non è come
fidanzato… >
< Lo so benissimo, ma non avevo voglia di uscire con
lui… >
< Speri sempre che sia Robert a chiederti di uscire, eh?
>
chiese ghignando.
< Perché no, non sarebbe male! risposi ridendo
< ieri sera
di cosa avete parlato tu e Robert? > domandai innocentemente
poco dopo.
< Un po’ di tutto… >
< Più nello specifico? > domandai curiosa.
< Mi ha raccontato della ragazza che gli ha lasciato il numero,
la cameriera del ristorante dove vi siete fermati a mangiare assieme a
Jared e
Kristen… >
< Ah sì, mi ricordo di lei. E…? >
dissi incitandolo a
continuare.
< E niente, era indeciso se chiamarla o meno, tanto per uscire
con qualcuno >
Sentii il mondo crollarmi addosso.
< Ah…e che ha deciso? > chiesi fingendo che la
cosa non
m’importasse niente.
< Di non chiamarla >
< Ah > risposi sollevata, reprimendo la voglia di alzarmi
e
di fare un balletto per tutta casa.
< Perché sei sollevata? > mi disse con uno
sguardo
indagatore.
“Oh no…lo sguardo
indagatore
no…adesso sono sicura che mi farà sputare il
rospo…“
< No niente, ero solo curiosa > risposi il più
naturale
possibile.
< Non ti credo >
< Invece devi >
< Non sei brava a mentire… >
< Invece sì! Con mamma mento tutti i giorni! >
< Allora riformulo la frase: non sei brava a mentire con
me
>
< E chi ti dice che io stia mentendo? > domandai
sogghignando.
< È facile: basta guardarti >
< Guardarmi? >
< Sì! Quando menti con me non mi guardi mai in faccia
e da lì
capisco quando sei sincera o meno… >
“Mannaggia a me per la
centesima volta!“
Lo guardai con aria di sfida.
< Quindi secondo te sto mentendo… >
< Non è secondo me…ne sono
sicuro… >
< Ti sbagli di grosso >
< Io non credo proprio… >
< Io dico di sì… >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< No >
< Sì >
< Dobbiamo continuare ancora per molto? >
< Fino a quando non mi dirai la verità piccola
> rispose con
tono da sbruffone.
< … >
< Quindi? >
< … >
Teo continuava a guardarmi con la sua aria da sbruffone, sapendo
che tra poco avrei ceduto; infatti non tardai molto a sbottonarmi.
< Oh basta! Ok lo ammetto sono contenta che lui abbia deciso di
non chiamarla! Contento adesso? >
< Sì piccola! Contentissimo! >
< Bene… > dissi sparecchiando la tavola
< stasera che si
fa? > aggiunsi.
< Mmm…non lo so piccola…non mi va molto di
uscire perché sono
abbastanza stanco. Restiamo a casa ti va? >
< Certo! > dissi e poi mi venne in mente
un’idea <
seguimi! > esclamai poco dopo e lo presi per mano conducendolo
in sala.
Lo feci sedere sul divano e poi scappai di sopra a prendere la
macchina fotografica.
Dopo esserci fatti un sacco di foto infilai un cd nello stereo e
feci partire la prima traccia, poi misi la macchina fotografica in
modalità
video, l’appoggiai su un mobile e mi ci sistemai davanti. Teo
capì quello che
volevo fare e mi si affiancò. Il cd intanto era partito con
la seconda traccia:
Hakuna Matata. Ci divertimmo per tutta la serata a fare parodie, tutte
improvvisate sul momento, di canzoni di gruppi e di cartoni animati.
Mi divertii tantissimo quella sera a fare la scema con mio
fratello e a mezzanotte e mezza andammo a letto, solo che io non
riuscivo a
dormire, tant’era l’emozione per la festa; infatti
riuscii ad addormentarmi
solo alle due del mattino.
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Capitolo 11 *** LA FESTA ***
Ciao a tutte!
Bene ragazze, oggi è un giorno speciale
per la nostra Giulia…in questo capitolo andrà
finalmente al festino! E poi…è
lungo! Contente? xD
Bene, grazie a:
1 - 0Crystal0
2 - ale90
3 - AlessandraMalfoy
4 - alice brendon cullen
5 - BellaCullen88
6 - birri
7 - cla61
8 - CriPattinson
9 - Dea1907
10 - debblovers
11 - dormigliona
12 - fedev82
13 - Gingerly
14 - Ginnylove
15 - giugiu182
16 - grilla
17 -grunKlee
18 - Ithil
19 - kiarab
20 - kikidabologna
21 - killerpilze
22 - kucchi
23 -
LaPiccolaPrincess
24 - Lion
E Lamb
25 -
Marty314
26 -
masychan
27 -
memi16
28 - miky
483
29 -
milly92
30 - Naoko
31 - nerry
32 - Oasis
33 - oOokikkaoOo
34 - pirilla88
35 - privi93
36 - Rosalie_Hale_Cullen
37 -
sbadata93
38 - Sea89
39 -
selina89
40 -
shadowmoon
41 -
Shiren
42 -
simlyme
43 -
Twilighter001
44 -
violae
per aver messo la storia tra i
preferiti, che aumentano sempre di più rendendo me sempre
più felice, chi legge
solo e chi commenta! :D
Ithil: Bea,
tesorooooooo!! Oddio sono così
contenta che tu stia iniziando a leggere anche questa storia, grazie!!
Eheheh
mi mancavano le tue recensioni *-* sei troppo carina, sono contenta che
ti
piaccia la storia e grazie dei complimenti! Eheheh sono arrossita! *-*
tranquilla, te lo farò piacere Robert! Certo, non come con
orlando Bloom e
Jared Leto (tra i due io preferisco Jared invece…eheheh tu
prendi Orlando e io
Jared, ok? xD) Non ti prometto niente, però se vuoi posso
chiedere se Teo può
presentarti Orlando e poi vediamo se nascerà un
amore… :D chissà, magari presto
ti vedrò su efp con la storia UN AMORE BLOOMENIANO xD
…Bea concordo con
te…andiamo in Inghilterra? xD grazie 1000 ancora per i
complimenti, sei stata
gentilissima! Un baciooo ^^
alice
brendon cullen: mon
amourrrrrrrrrrrr!!! Scusa per sabato sera, ma mi si era surriscaldata
la
chiavetta e quindi non riuscivo più ad utilizzare internet
:( comunque…come è
andata la partita? Hai fatto i cori?? :) devi raccontarmi tutto,
ricordati! :D
allora…l’unico spoiler che ti dico è
che ci sarà la festa e che…dai, pazienta a
leggere e scoprirai tutto!!! xD un bacio teshoooooo
Oasis: eheheheh carini
vero? :D grazie 1000 un
bacio!
debblovers: tesorooo! Io ti
adoro, posso? :D eheheh
dai aspetta fino a lunedì poi leggerai il
capitolo…e guarda per questa
settimana ci sarà una sorpresa (precisamente
mercoledì)ai,
pazienta a leggere teso e scoprirai tutto!!! .a e quindi
non riuscivo più ad utilizzare internet :(…quindi
tieniti pronta ok?
Tranquilla ti farò vedere la maglia che ho usato per
prendere spunto per il
vestito (che poi basta solo allungare un po’ la maglia ed
ecco il vestito xD)
bacio ti voglio bene caraaaa!
fedev82: U.U fortuna che
ti sei corretta subito!
Eheheh scherzo! Grazie 1000, veramente :D beh, mi dispiace ma non posso
ancora
fare spoiler su Ashley e Jackson…mi perdoni lo stesso? xD
grazie ancora baciooo
kiarab:
Prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!
Eheheh ci stava xD tesoro…è arrivato il capitolo
del festino!! Contenta? xD
finalmente!! Eheheh spero però che non mi odierai per come
lo faccio
finire…muhaha! Baciiii
KikiCullen: sono teneri
Giulia e Teo, vero? Eheheh
mi dispiace per tuo fratello…ma hey, se sei la sorella
maggiore hai il pieno
diritto di rendergli la vita miserabile, mentre se sei quella
minore…a maggior
ragione hai il diritto di rendergli la vita miserabile! xD * Giulia si
mi è
proprio simpatica* *-* come sono contenta di questo!! * Che carino il
taglio di
capelli! Eh si i capelli " ingrifati" sono una maledizione* eheheh
visto per cosa serviva il taglio? xD no vabbè, io quando li
ho tagliati ero
andata su di giri…e infatti in questo capitolo si vede
(anche se si vede peggio
in un’altra mia storia…ma vabbè xD)
spero che la tua curiosità non ti lasci
delusa! Un baciooo
milly92: una sola
parola…GEOGRAFIA! *me
bastarda, lo so* xD certo che anche te hai avuto sfiga, eh? Povera my
dear…ma è
stato grazie a quell’episodio che poi vi siete messi insieme?
Grazie 1000 per i
complimenti…Teo è un po’ stronzo, vero?
Dispiace anche a me x Phil, ma come
dici tu era meglio così…e poi se esce con Phil,
dopo come la mette con Rob? xD
spero ti piaccia il capitolo! Un bacioo!
Buona
lettura, a mercoledì (in via del
tutto eccezionale)! Ed ora vi lascio al fantomatico capitolo della
festa :D
Baci Giulls
11.
LA FESTA
Martedì
mattina volò velocemente, così come il
pomeriggio. Alle
cinque poi mi feci una doccia e iniziai a prepararmi per la festa.
Rientrai in camera mia e tirai fuori il vestito e le scarpe dalle
sportine; indossai tutto e infine mi guardai allo specchio, ma il
risultato non
fu soddisfacente: c’era qualcosa che non andava.
Adoravo quel vestito e quelle scarpe, solo che mi sembravano
esagerate per un semplice festino, così mi cambiai
nuovamente scegliendo
d’indossare una mini in jeans con effetto sfilacciato, una
canotta bianca con
dei brillantini e le All Star bianche alte.
Mi guardai di nuovo allo specchio, questa volta entusiasta del
look. Non eccedetti nemmeno con il trucco: giusto un po’ di
matita, l’eyeliner
con i brillantini, il mascara e un lucidalabbra. Mi misi anche il
profumo che
mi aveva regalato Jared, presi la borsa della Converse che avevo
comprato il
giorno prima, dove infilai il cellulare, le chiavi di casa, il
portafoglio, un
astuccio con dentro i miei trucchi e la macchina fotografica, che
quella sera
non poteva mancare, e scesi in sala ad aspettare Teo, che mi raggiunse
poco
dopo.
Lo squadrai allibita. Quella sera era a dir poco stupendo.
< Wow Teo sei supersexy! Non è che te la vuoi portare
a letto
questa ragazza stasera? >
< Giu piantala! E se anche fosse? Non sono affari tuoi! >
< Cavolo, sei stupendo! Se solo non fossi mio
fratello… >
gli dissi prendendolo in giro.
< Giulia piantala! > mi rispose Teo imbarazzato.
< No non ci credo! Per la prima volta dopo tre anni sono
riuscita a mettere in imbarazzo mio fratello? Sento il coro
dell’alleluia! >
< Ok d’accordo come non detto! Fila in macchina su!
>
< Signor sì capitano! Ogni suo desiderio è
un ordine! >
risposi facendogli l’occhiolino e sorridendogli sensualmente.
Avevo scoperto che era divertente mettere in imbarazzo mio
fratello; ma per tutta risposta ricevetti un pizzicotto sul braccio.
< Ahia! >
< Così impari stupida! >
Gli feci la lingua e, continuando a ridere e scherzare, entrammo
in macchina.
Alle sei e tre quarti arrivammo davanti a casa di Robert, o meglio
a quella specie di attico.
< Teo, ma la casa di Robert è enorme! >
esclamai spalancando
gli occhi.
< Carina, vero? >
< Carina? È favolosa! > esclamai.
La sua casa era una specie di villa a due piani e, a vedere da
fuori, era molto ampia: aveva il porticato simile a quello di Teo, solo
che le
colonne bianche del porticato di Robert erano avvolte da piante
rampicanti e
aveva un dondolo bianco con dei cuscini colorati appoggiati sopra che
davano un
effetto casual.
Ritornai indietro in macchina per cercare un la custodia dei miei
occhiali da sole, mentre Teo si era avviato verso la casa del suo
amico. Suonò
alla porta e Robert andò ad aprirlo poco dopo.
< Hey Teo, che eleganza! >
< Ciao Rob! Ti do il libro e poi scappo perché sono
in ritardo
per l’appuntamento con Jessica >
< Oh d’accordo. Sei sicuro di non voler entrare?
>
< Sì ti ringrazio ma è veramente
tardi… >
< Ma se non sono neanche le sette! >
< Sì ma ho bisogno di fare qualche giro prima
dell’appuntamento…
>
< Ok…ma dov’è Giulia? >
domandò notando finalmente la mia
assenza.
< Qui! Scusatemi ma stavo cercando una cosa nella macchina.
Ciao Teo allora ci vediamo dopo! > gli dissi baciandolo sulla
guancia.
< Sì ciao piccola! >
< Buona serata > disse Robert.
< Anche a voi! Salutatemi tutti! >
< Senz’altro >
< Ciao Teo! Fai il bravo! >
< Anche tu piccola! Rob mi raccomando è sotto la tua
protezione! >
< Tranquillo amico nessuno si avvicinerà a lei senza
il mio
consenso, è sotto la mia protezione! >
esclamò sorridendogli e cingendomi il
collo con il braccio.
“E che cavolo, vuoi proprio vedermi morire stasera
eh?”
pensai rivolta a Robert mentre salutavo Teo con la mano, il quale
notando la
mia espressione scoppiò a ridere.
< Ciao piccioncini fate i bravi! > esclamò Teo
in italiano,
ma finsi di non sentirlo ed entrai in casa con Robert.
< Cavolo Giulia, sei uno schianto! Stai benissimo con i capelli
così! > mi disse Robert iniziando a girarmi intorno
per guardarmi meglio.
< Ehm…grazie > risposi sorridendogli e mi
sentii morire
quando lui fece lo stesso.
Quella sera era visione paradisiaca: indossava una camicia azzurra
con dei pantaloni neri e con i capelli a spazzola come sempre.
Il forno a microonde in quel momento iniziò a suonare.
< Cosa hai cucinato? >
< Beh veramente ho messo a scaldare una salsa che ho comprato
tempo fa…solo l’avevo congelata e pochi minuti fa
l’ho fatta scongelare e
quindi non so come sia venuta… >
< La sento io per te se ti fidi del mio giudizio >
ipotizzai
sorridendogli.
< Ma certo! Prego di qua > rispose ricambiando al mio
sorriso.
Arrivati in cucina tirò fuori la salsa dal microonde e me la
fece
assaggiare intingendola in un nachos.
< Robert? > lo chiamai.
< Sì? >
< Posso farti una domanda? >
< Ma certo… >
< A che ora arrivano gli ospiti? >
< Alle nove perché? >
< Perfetto! Abbiamo tempo per andare a fare la spesa! Scusa ma
questa salsa è disgustosa! > dissi ridendo.
Mi guardò dispiaciuto e poi l’assaggiò
pure lui, rischiando di
farmi morire dal ridere nel vedere la sua faccia disgustata.
Robert si camuffò come meglio poté ed andammo a
fare la spesa in
un market vicino a casa sua. Prendemmo tre tipi di salse, altre buste
di
nachos, popcorn, patatine e birra.
< Scusa Rob, ma non avevi comprato le altre cose prima? >
< Sì ma oggi non sapendo cosa fare mi sono mangiato
un
pacchetto di nachos e poi è venuta mia madre a trovarmi con
i miei nipoti…e si
sono mangiati un sacco di roba… >
< Hai dei nipoti? >
< Sì, sono i figli di mia sorella Lizzy. Il
più grande, Brian,
ha cinque anni e mezzo mentre la più piccola, Samantha, ne
ha quattro… >
< Che carini! Io adoro i bambini! >
< Oltre a Teo hai qualche sorella o fratello? >
< Sì, ho una sorella. Si chiama Emma. È la
figlia di mia mamma
e del suo attuale compagno >
< Quanto ha? >
< Quasi tre mesi >
< È piccola! Le sei affezionata? >
< Moltissimo > risposi sinceramente.
Una volta tornati a casa di Robert, mi accompagnò in cucina,
dove
preparammo le scodelle con le patatine, le salse e tutto il resto.
Portammo un minifrigorifero in cucina dal garage e poi mettemmo
dentro le birre.
< Certo che hai fatto una grande scorta di birra…
>
< Beh…sì, sai com’è
saremo in tanti a bere… >
< Prevedo un’ubriacatura stasera? > domandai
divertita,
sperando però che mi dicesse di no.
Robert sorrise.
< No, non penso proprio… >
“Test superato!” pensai
felicissima.
< Senti mi fai fare un giro della casa? > domandai
cambiando
discorso.
< Ma certo! Prego mi segua miss… >
Scoppiai a ridere.
< Miss? Sei un maggiordomo per caso? >
< Sì miss, sono il maggiordomo di casa Pattinson
>
< Mamma mia che maggiordomo figo! > esclamai in italiano.
< Cosa? > domandò divertito.
< No niente, tranquillo > risposi sorridendogli
innocentemente.
< Certo che non è giusto! Tu potresti dirmi di tutto
che io non
capisco… >
< Eh beh, mi dispiace! Tu impara l’italiano che poi
capisci i
miei discorsi >
< Perché
no, potrei
sorprenderti… > disse sorridendo maliziosamente.
“Oddio! Che cosa vuole intendere con quello che ha
appena detto?”
pensai ignorando che mi stesse dicendo altro.
< Cosa? >
< Ho chiesto se sei pronta a cominciare il tour della
casa…
>
< Certamente Ambrogio! >
< Ambrogio? > domandò confuso.
< Sì, Ambrogio il maggiordomo di casa Pattinson
> risposi
ridendo.
< Ahahah spiritosa Giulia > disse dandomi un buffetto sul
naso.
< Potrei ucciderti per questo, lo sai? > domandai
fingendomi
minacciosa.
< Sì certo, non aspetto altro! Forza seguimi >
disse
allontanandosi dalla cucina < allora, cominciamo! Questa
è la sala… >
< È enorme!
>
esclamai sgranando gli occhi.
< Beh… > disse mettendosi una mano tra i
capelli < prima
qui c’erano sia la sala da pranzo che la sala; poi ho fatto
abbattere i muri della sala da pranzo per ampliare la sala e ho
spostato il tavolo per il pranzo in
cucina… >
< Comodo! >
< Molto! Poi vieni…beh questo è il bagno
> mi disse
mostrandomi un bagno che era quattro volte il mio: i servizi igienici
erano
appesi al muro, sopra il lavandino c’era uno specchio e quasi
al centro del
bagno c’era una vasca idromassaggio.
< Wow…il tuo bagno è a dir poco enorme!
> esclamai sempre
più sorpresa: mi resi conto che al signorino piaceva fare le
cose in grande.
< E non hai ancora visto niente! > mi disse.
Andammo al piano di sopra. Mi mostrò le tre camere da letto:
una
sua, una per gli ospiti e una per i suoi nipoti quando vanno a dormire
da lui.
Appeso nel muro della stanza dei bambini c’era una fotografia
di grande
dimensioni con lui e i bambini.
< Sei molto affezionato a loro vero? > domandai mentre mi
avvicinavo alla fotografia.
< Sì, tantissimo >
< Sì vede… > dissi voltandomi e
sorridendogli e lui
contraccambiò subito.
< Vieni, voglio mostrarti un ultimo posto… > disse prendendomi per mano
ed ebbi un fremito.
Mi portò nella biblioteca e da lì accedemmo al
balcone.
< Oh mio dio è stupendo… >
sussurrai: il balcone dava la vista
al suo giardino sul retro, mostrando la piscina e un po’ di
giardino che aveva
e, dietro il recinto della casa, si estendeva un prato fiorito con un
sacco di
ciliegi.
< Sai, questo è il mio posto preferito. Tutte le
volte che sono
triste vengo qui… >
< Davvero? > domandai appoggiandomi con le braccia alla
ringhiera e voltandomi verso di lui.
< Sì e sei la prima a cui lo confido. Neanche Teo e
gli altri
sanno che questo è il mio posto preferito…
> confessò.
< Davvero? > domandai sconcertata.
< Sì, davvero > rispose mettendosi davanti a
me.
< Beh tranquillo, di me puoi fidarti. Non lo dirò ad
anima
viva… >
< Sì, lo so > rispose sorridendomi.
In quel preciso istante, non so come, i nostri visi si
avvicinarono sempre di più, fino a che non sentii il suo
respiro sul mio viso.
Da vicino era ancora più bello: i suoi bellissimi occhi
verdi brillavano come
non mai e potei scommettere che le mie guance erano diventate bordeaux
perché
lo vidi sorridere. No, precisiamo…fece quel
sorriso, il suo famosissimo e bellissimo sorriso sghembo.
“No, tutto ma non il sorriso
sghembo!“ pensai “Ora
o mi viene un
infarto a vedere il suo sorriso sghembo così da vicino o gli
salto addosso…non
ci sono altre vie di mezzo“ Avvicinò la
sua mano alla mia guancia e
l’accarezzò dolcemente, mentre quel tocco sembrava
portarmi in paradiso.
Chiusi gli occhi sospirando e aspettando che le nostre labbra
s’incontrassero e si sarebbero incontrate se in quel momento
il telefono non
fosse squillato riportandoci alla realtà.
< Dovrei andare a rispondere… >
< Sì, dovresti… > riuscii solamente
a dire con gli occhi
ancora chiusi: la sua mano mi stava ancora accarezzando la guancia.
Al quinto squillo Robert scese velocemente le scale per rispondere
ed io feci lo stesso. Uscii dalla porta sul retro della cucina e andai
nel suo
giardino: era bello come vederlo da sopra.
Robert mi raggiunse poco dopo.
< Era Kristen, arriverà tra poco con Michael >
< Fantastico, così finalmente lo
conoscerò! >
Evitai di stargli vicina finché non arrivarono Kristen e
Michael.
< Oh mio dio Giu! Che cavolo hai fatto ai capelli? >
esclamò
Kristen, che quella sera era semplicemente stupenda: indossava il
vestito marrone,
con lo scollo a V, a maniche corte e corto che si era comprata domenica
con me
ed Emma e ai piedi portava un paio di normalissime decolté
che la facevano
ancora più alta.
< Beh mi ero stancata così ieri sono andata a
tagliarli. Sto
male? >
< Male? Ma sei scema? Sei una bomba! >
< Grazie Kris! >
< E di che? Di aver detto la verità? A proposito!
Giulia,
Michael, Michael, Giulia > disse presentandomi il suo ragazzo,
che aveva
un’aria molto simpatica: era molto alto, muscoloso e magro,
aveva i capelli
corti e castani, come gli occhi.
< Ciao Michael, molto piacere! Finalmente ci conosciamo!
>
lo salutai allungando la mano.
< Piacere mio! Sono contento di conoscerti, Kris mi ha parlato
tanto di te! > rispose sorridendo stringendo la mano.
< Spero in bene! > dissi ridendo.
< No, in realtà mi diceva di quanto tu sia acida e
antipatica!
>
< Michael! > risposte Kristen tirandogli uno scappellotto
in
testa, per poi voltarsi verso di me e aggiungere < Giu ti prego
non
credergli! È solo uno stupido! >
< Ok vedrò di perdonarti! > risposi
trattenendo a stento le
risate.
< Grazie…hey voi due uomini! Intanto che voi andate
ad
addobbare fuori in giardino io e Giulia chiacchieriamo un attimo ok?
>
< Sì certo! > dissero in coro.
Prima che si allontanassero però Robert mi lanciò
un’occhiata
dispiaciuta.
< Allora? > domandò una volta rimaste sole.
< Allora cosa? > domandai sgranando gli occhi, temendo
che
avesse capito qualcosa dallo sguardo che Robert mi aveva appena
lanciato.
< Che ne pensi di Michael? >
< Oh beh, per quel poco che c’ho parlato sembra
simpatico… >
risposi sollevata.
< Sì! È un amore! >
< Ma tu sei di parte Kris! Non posso ascoltare quello che dici
tu! >
< Beh forse è vero…senti una cosa!
Perché non ti sei messa il
vestito? > mi chiese dispiaciuta.
< Perché non mi sentivo a mio agio con quello
stasera… >
< Come mai? >
< Non lo so…mi sono guardata e non mi sono sembrata
io; per
questo ho deciso di mettere qualcos’altro. Sono accettabile
comunque? >
< Ma sì tesoro! Sei bellissima in ogni caso
tranquilla! Ma lo
metterai il vestito vero? >
< Assolutamente! Solo non stasera… >
In quel momento entrarono i ragazzi a chiederci aiuto per
appendere le ultime decorazioni e fui eternamente grata a loro,
perché non
sapevo se sarei riuscita a non dire niente a Kristen riguardo al mio
quasi
bacio con Robert.
Uscimmo fuori e finimmo di appendere le decorazioni in pochi
minuti e poi passammo al momento preferito da tutti, ossia: scattare
foto in
attesa dell’arrivo degli invitati.
Facemmo un sacco di foto, specialmente io e Kristen. Feci inoltre
un po’ di foto con Robert, per la precisione quattro: dalle
più stupide a
quelle più dolci.
L’ultima mia e sua che Kristen ci scattò
l’avevamo fatta a bordo
piscina e, mentre eravamo in posa, lo sentii circondarmi la vita con un
braccio;
in quel preciso istante mi sentii le farfalle nello stomaco, ma se non
lo diedi
a vedere e ricambiai la stretta con entrambe le braccia.
Mi fece uno strano effetto stare vicino a lui, specialmente dopo
quello che stavamo per fare prima e, nonostante cercassi di nasconderlo
a me
stessa, non servii a nulla: Robert mi piaceva, e anche molto.
Poco dopo arrivarono Stephenie Meyer e Catherine Hardwicke e fui
molto emozionata quando
mi trovai
davanti a loro, specialmente davanti a Stephenie, che stimavo molto per
il suo
modo di scrivere.
<
Tu devi essere la sorella di Matteo… > disse
Stephenie sorridendomi.
<
Esatto…piacere sono Giulia > le risposi offrendole la
mano.
<
Finalmente ci conosciamo! Ho sentito parlare tantissimo di te, sia da
Kris che
da Rob! > disse stringendomi la mano.
<
Spero che le abbiano detto cose positive e, in caso contrario, quello
che hanno
detto non è assolutamente vero! > esclamai ridendo
< sono veramente
onorata di conoscerla Mrs. Meyer… > aggiunsi
immediatamente.
<
Tesoro chiamami Stephenie e dammi pure del tu… >
<
Ok, grazie Stephenie > dissi sorridendole.
<
Wow come siete carine insieme! Bando alle ciance…ciao Giulia
io sono Catherine
>
<
Ciao Catherine, tanto piacere! > risposi ridendo.
<
Ragazze…voi tre siete troppo carine insieme…posso
farvi una foto? > ci
chiese Kristen.
<
Beh… > dissi guardando Stephenie e Catherine <
per me
non ci sono problemi…per voi? >
< Direi di no! >
< Assolutamente no! >
< Bene! In posa ragazze! > disse Kristen scattandoci la
foto
< ok, fatto! >
Un paio di minuti dopo arrivarono gli altri membri del cast: Elizabeth Reaser, Peter
Facinelli, Ashley Greene,
Jackson Rathbone, Nikki Reed, Kellan Lutz, Cam Gigandet, Rachelle
Lefèvre,
Taylor Lautner e Edi Gathegi.
“O mio dio! Ho il cast di Twilight
davanti ai
miei occhi! Io mio fratello me lo sposo lo giuro! Non mi interessa se
lo
sposassi solo per convenienza. Lo faccio lo stesso!“
pensai contentissima
ed emozionantissima allo stesso tempo.
Infine,
alle nove e tre quarti, Max, Sam, Jared, Tom, Rupert, Daniel
ed Emma si degnarono di presentarsi alla festa: corey non era potuto
venire
quella sera perché non stava molto bene.
Suonarono ed io, essendo vicina alla porta, andai a fare gli onori
di casa, sperando che Robert non ne avesse male.
< Oh mio dio bimba! Ma cos’è questo nuovo
look? Sei da urlo!
> esclamò Jared per poi entrare in casa ed
abbracciarmi.
< Grazie papi! >
Gli altri erano imbambolati, specialmente Daniel e Tom.
< Beh? Entrate o no? > chiesi prendendoli in giro.
Appena entrati salutai tutti e ricevetti gli ultimi complimenti
per il nuovo look.
Ora che c’erano tutti, la festa poteva iniziare. Quella sera
ballai
con tutti e feci amicizia con in fretta; trascorsi molto tempo a
chiacchierare
con Kellan e Cam, scoprendo che erano dei veri e propri miti: mi
divertivo
tantissimo a chiacchierare con loro e oltretutto erano molto carini.
Feci anche tantissime foto da mostrare agli amici una volta
tornata a casa.
Mentre stavo bevendo un’aranciata in cucina, trovata per
miracolo
dentro il frigorifero, Taylor Lautner mi
si avvicinò.
<
Scusa, ce n’è anche per me? > mi chiese
gentilmente.
“E ora? Che gli rispondo? No
guarda non divido con te la MIA aranciata perché odio il
personaggio che
interpreti…suonerei meschina…anche se avrei una
voglia matta di dirgli di
no…magari potrei berla tutta e dirgli: spiacente,
è finita…“ pensai
perfidamente, per poi rispondere a malincuore:
< Sì certo, ecco… >
< Grazie, mi hai salvato! Odio la birra, ma non avevo voglia di
morire disidratato… > disse sorridendomi.
< Una nuova morte! Non è male… >
dissi in italiano.
< Come scusa? > mi chiese.
< Eh? Ah! No niente tranquillo! > gli dissi facendo la
finta
tonta.
Restammo a parlare in cucina per una decina di minuti, mentre
tutti gli altri erano in giardino a ballare. Nonostante odiassi il suo
personaggio, dovetti ammettere che lui era veramente simpatico. Quando
gli
dissi che eravamo nati lo stesso giorno scoppiò a ridere.
< No, non ci credo! >
< Beh perché no? >
< Perché non hai la faccia da una che compie gli anni
l’11
Febbraio! >
< Ah sì? E quando dovrei compierli secondo te?
>
< Mmm…il 24 Luglio? >
< No mio caro ti sbagli di grosso! > dissi andando a
prendere la mia carta d’identità dentro il
portafoglio.
< Ok, ti credo… > disse ridendo dopo che
gliela porsi.
< E fai bene! >
< Bella foto! >
< Grazie > dissi sorridendogli.
< Posso farti una domanda? >
< Spara! >
< Edward Cullen o Jacob Black? >
< E me lo chiedi? Edward ovviamente! Io odio Jacob…
>
< Davvero? > mi chiese con un’espressione
divertita.
< Sì! Si è messo in mezzo tra Bella ed
Edward, anche se ha
aiutato Bella ad uscire dalla depressione…però,
nonostante ciò, si credeva
chissà chi! Ad esempio in New Moon a San Valentino: lui le
regala una scatola
di cioccolatini e se la prende perché lei non gli ha fatto
niente…ma scusa,
fino a prova contraria solo gli innamorati si fanno i
regali… >
< Effettivamente… >
< E poi un’altra cosa scusa…sempre in New
Moon quando va al
cinema con Bella e Mike, fa lo spaccone con Bella deridendo senza
ritegno il
povero Mike…e quando Edward torna lui cosa fa? Ha avuto il
coraggio di andare
da Charlie a spifferare tutto sulle moto? Si presenta a scuola da Bella
facendo
soffrire Edward visto che pensava a come stava Bella quando lui
l’ha lasciata?
Bacia Bella con l’inganno? No, fidati io lo detesto
Jacob… > gli dissi
risoluta.
< Wow…fortuna che è solo
finzione… > disse fingendo di non
essere preoccupato.
< Ti dirò…fino a ieri detestavo anche te
solo per il ruolo di
Jake…o meglio…non è che ti
detestassi…è solo che… >
< …mi detestavi! >
< No! Semplicemente non mi andavi a genio… >
< E stasera è cambiato qualcosa? >
< È ancora un po’ presto per
dirlo… > dissi facendogli
l’occhiolino.
< Forse cambierai idea su Jacob in Breaking Dawn…
>
< Non credo proprio…sai che ho inventato una
fanfiction su di
lui? In ogni capitolo lo uccido in un modo diverso ed originale. Prendo
spunto
dalla mia povera mente malata, da quello che le ragazze che seguono la
storia
mi suggeriscono e da vari film…mi diverto tantissimo a
scriverle! > dissi
sghignazzando.
< Beh ci credo! Povero ragazzo…non è che
me le faresti leggere
queste storie? Sono veramente curioso… >
< Ma certo! Facciamo che le stampo e appena ci vediamo te le
traduco ok? >
< Sì certo! > disse tirando fuori il cellulare
< facciamo
che ti chiamo in questi giorni ok? Mi lasci il tuo numero? >
< Certo! > risposi e glielo dettai.
Tornammo subito dagli altri e li vidi tutti ballare, fatta
eccezione per Kellan che stava seduto in disparte vicino al bordo
piscina tutto
solo. Mi avvicinai a lui.
< Hey Kellan! Perché non balli? >
< Per il semplice motivo che non mi piace ballare…
>
Sbiancai.
< No, non ci posso credere! Ma come no? >
< Beh…non è che io sia un così
bravo ballerino… >
< Quindi non balli con gli altri? >
< No… >
< E con me ci balleresti? > chiesi facendogli uno sguardo
dolce.
< Beh…con quello sguardo lì non posso
dirti di no! > disse
alzandosi.
< Forza in pista! > urlai trascinandolo dagli altri.
Ballammo quattro canzoni poi, con i piedi che chiedevano
pietà per
i pestoni subiti, mi allontanai dalla zona ballo per prendere il
cellulare e
chiamare Kellan con me.
< Kellan scusa…mi faresti un favore? >
< Certo, tutto quello che vuoi! > disse sorridendomi con
quegl’occhioni azzurro cielo.
< C’è una mia amica che stravede per
te…non è che se la
chiamassi tu le faresti un saluto? > chiesi implorante.
< Ma certo! >
< Grazie! Sei un angelo! >
< Per così poco? Tranquilla! Come si chiama la tua
amica? >
< Veronica >
< Perfetto! >
Provai a chiamarla sul cellulare e a casa: a casa mi rispose
Giacomo, suo fratello, che mi disse che era uscita con Alice e che
aveva
dimenticato il cellulare a casa.
“È sempre la
solita…quando
ho bisogno di lei, lascia sempre il telefono dall’altra parte
del mondo…“
pensai sorridendo.
< Niente, non mi risponde…non è che potrei
provare con un’altra
mia amica? >
< Sicuro! Come si chiama questa? >
< Martina > risposi.
Provai a chiamarla e mi rispose al quarto squillo.
< Pronto? >
< Marti! Ciao sono tua adorata cognatina! >
< Cognatì ciao! Come stai? Com’è
Londra? >
< Semplicemente favolosa…oltretutto mi sto divertendo
tantissimo, solo che mi manca non parlare con te come un
tempo…è che mi connetto pochissimo su msn in
questo periodo >
< Già lo vedo…però dai non
preoccuparti, ci rifaremo quando
torni! >
< Sì, esatto! A proposito cognatì!
C’è una persona che vorrebbe
parlare con te. Posso passartela? >
< Sì certo! Chi è? >
< Aspetta… > le dissi e passai il cellulare a
Kellan.
< Ciao Martina, sono
Kellan Lutz! > disse Kellan nel miglior Italiano
possibile.
< O mio dio…ehm…hi
Kellan! > sentii rispondere Martina.
Poi la loro conversazione proseguì in Inglese. Non so cosa
si
fossero detti, ma quando Kellan mi ripassò il cellulare
sorridendo, Martina era
felicissima.
< Giu mamma mia è il regalo più bello che
potessi farmi! Grazie
ti adoro tantissimo! Ora scusa ma devo scappare… >
Risi.
< Certo cognatì non preoccuparti! Quando ci vediamo
su msn mi
racconti tutto però vero? Nei minimi dettagli prego! >
< Senz’altro! Grazie ancora, veramente! Un bacio!
>
< Ciao tesoro! Buona serata! > le dissi.
Mi voltai verso Kellan.
< Grazie mille! Sei stato un angelo, veramente! >
esclamai
mettendomi in punta di piedi e baciandogli una guancia.
In quel momento Jared ci scattò una foto con la mia macchina
fotografica.
< Bimba non provarci con Kellan mi raccomando! >
esclamò e
poi aggiunse guardando la foto < hey siete teneri! >
< Papi smettila di fare il cretino! > esclamai ridendo.
< Ma guarda che io ho fatto solo una constatazione…
>
< Sì, come no… >
< Kellan non è che faresti una foto a me e alla mia
bimba? >
< Sicuro! >
Jared gli lanciò la macchina fotografica.
< Jared ma sei matto!? Se fosse caduta sarei andata nei guai!
Non è mia… >
< Pensa positivo: non è successo niente no? Avanti
bimba! vieni
a fare la foto! >
Mi avvicinai a Jared e Kellan ci scattò un paio di foto
insieme.
Una volta tornata dagli altri, fui richiesta da Taylor, Cam e
Jackson per ballare e accettai immediatamente. Mi fecero ballare al
centro, circondata
da loro e Peter poco dopo si unì a loro, mentre Ashley e
Nikki si fecero spazio
per venire a ballare con me.
Ci scatenammo a ritmo di una musica rock e gli altri ci
osservavano divertiti, fatta eccezione per Kristen e Michael che erano
spariti
da un paio di minuti; ma non mi era difficile pensare dove fossero e
cosa
stessero facendo: dopotutto era da quasi un mese che non si vedevano.
Finita la musica ballai il ballo seguente solo con Cam e poi
quello dopo con Jared.
Solo dopo dieci minuti riuscii a smettere di ballare e ad
avvicinarmi al gruppetto delle ragazze e restai a chiacchierare con
loro per
una mezz’oretta: raccontai quanti anni avevo, cosa studiavo e
cosa mi piaceva
fare e loro fecero lo stesso con me.
Ogni tanto c’era Catherine che se ne usciva con una battuta
ed io
sistematicamente scoppiavo a ridere: adoravo quella donna, era uno
troppo
simpatica.
Con la scusa del bagno, mi allontanai dalla festa. Presi la
macchina fotografica e mi diressi verso la terrazza dove ero stata
qualche ora
prima con Robert; scattai qualche foto ai ragazzi senza farmi vedere e
poi
sentii una voce dietro di me.
< Cosa ci fai qui tutta sola? >
Sobbalzai e mi voltai immediatamente.
FINE PRIMA PARTE
°°°Sondaggio
del giorno: di chi sarà la voce? Aspetto molte
risposte!°°°
|
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Capitolo 12 *** IL BACIO DI MEZZANOTTE ***
Ciao a tutte! Buon
metà settimana!
Eheheh! xD
Allora…prima di lasciarvi al capitolo ci
tenevo a dirvi alcune cose:
1) questo capitolo sarà breve perché
sarebbe il continuo del capitolo precedente che ho voluto spezzare
perché era
troppo lungo (e perché volevo lasciarvi un po’
sulle spine xD)
2) come ho detto nel capitolo scorso,
oggi posto in via del tutto eccezionale, ma posterò anche
sabato, tranquille!
Oggi posto semplicemente perché…beh, è
il mio compleanno e ci tenevo a
fare un regalo a tutte voi…dopo che il mio prof di
storia/filosofia ha fatto il
regalo a me non venendo a scuola (e di conseguenza non interrogandomi)
per
andare a donare il sangue… *-* grazie prof, sono senza
parole! Eheheh in
compenso però oggi mi tocca la verifica di tedesco -.- e
vabbè, non poteva
andarmi tutto liscio! xD
OGGI VOGLIO
DEDICARE IL CAPITOLO A TUTTE
VOI, PERCHÉ OGNI VOLTA SCOPRO CHE QUESTA STORIA È
SEMPRE PIÙ SEGUITA: AUMENTANO
LE VISITE, IN QUANTE LA METTONO TRA I PREFERITI (ragazze, siete
in 50! Sono
troppo contenta!) E LE RECENSIONI CHE
MI LASCIATE MI RIEMPIONO IL CUORE! GRAZIE,
VERAMENTE…VI ADORO TUTTE! *-*
RECENSIONE
CAPITOLO 10
LaPiccolaPrincess: sorpresa? Beh,
visto che non mi avevi
commentato l’altra volta, ma ora l’hai fatto, io ti
rispondo! :D contenta? *Ci
mancherebbe XD Ti sei svegliata a mezzogiorno* eheheheh tu dici fosse
per
quello? xD *tu a fare jogging?XD Ma vaaa!* mi sento offesa: non credi
che io
faccia jogging? Bene, perché non lo credo neanche io xD
… comunque, se non è
Phil a fare il gelato, sarà qualcun altro xD *Naturalmente i
fatti tuoi nada de
nada XD* tutti si fanno gli affaracci di tutti lì, che
problema c’è? xD *Non
voglio essere sputata da teo XD* qui sono scoppiata letteralmente a
ridere…ma
tecnicamente è Giulia che sputerebbe il rospo, non Teo xD
*Voglio quel video
XDXDXD* muhahahahahaha! Non lo avrai MAI! xD
*scusa se non ho commentato in tempo* mavvà,
tranquilla! Ci rivediamo
nell’altra recensione! xD
RECENSIONE
CAPITOLO 11
fedev82:
A-R-R-O-S-S-I-S-C-O! Anche io sono
ripetitiva, ma è lo stesso! xD grazie cara! Eheheh per la
voce…vedrai tra poco
;) comunque x Ash e Jack vedrò di accontentarti! xD
Ithil: finalmente siamo
riuscite a parlarci,
eh? ;) Perfetto, allora oggi mi lasci festeggiare il compleanno e
partiamo
domani, ok? Ti aspetto all’aeroporto di Bologna!
Così tu vai alla disperata
ricerca di Orly, mentre io cerco Robert
(*çççççç*)
Come ti ho già detto lunedì,
il fatto dell’aranciata mi è venuto in mente
pensando a Jacob! xD…visto che bei
pensieri mi fa fare? A sabato cara! Baciiii
kiarab: no, ti prego non
ti sparare!!! Ho
postato, sei contenta?? Ho dovuto farlo, DOVEVO lasciarvi sulle spine!
xD mi
perdoni? *-* eheheheheh chissà…ora scoprirai chi
ha chiamato Giulia…cavolo,
l’idea di scuotere l’aranciata era geniale! xD
posso fregartela per il futuro?
Baci cara, grazieee
Lion
E
Lamb: hey ciao! *-*
oddio sono contenta che ti piaccia questa storia! Mi fai felice!! :D
comunque
ora vedrai chi è lo “scocciatore” xD un
bacio, grazie!! ^^
CriPattinson: *-* grazie
1000!! Eheheh lo scoprirai
tra poco ^^
alice
brendon cullen:
evvaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!! Lo sapevo che avreste vinto, grandissimi!
Oddio,
addirittura MERAVIGLIOSI capitoli? Così tesho mi fai
diventare rossa! *-* eh
vabbè, il telefono ha…come
dire…rallentato un po’ le cose xD tesoro
bacionissimi ti voglio tanto tanto tanto bene!! :)
LaPiccolaPrincess: rospetto, da
quantooooo! Eheheheh xD
Allora…prima di tutto io sono incasinata dura e Giulia mi
rispecchia molto,
quindi…sì, aveva ancora la roba nelle sportine xD
… sai, anche io vorrei avere
quell’armadio…lo svaligiamo? Ci stai? xD
… ho corretto gli errori xD …
*Tagliatella pervertita XD Ma tu sola con robertuzzo non puoi stare*
rospetto…mettiamo
in chiaro le cose: se tu avessi Robert Pattinson davanti a te fidati
che ti
comporteresti così, quindi è inutile che dici
tanto di me! xD … no, era
disgustosa e basta U.U :P … guarda che divento gelosa!
Preferisci Emma a me?
:’( … credevo mi commentassi quando Giulia
è all’inizio con Teo xD ero curiosa
di sapere la tua reazione! xD grazie piccola, ti
lovvoooooooooooooooooooooo
baciiiiiiiiii
KikiCullen: *Giulietta
sempre simpatica, credo di
aver capito che sia una tua specie di alter ego, quindi mi sarai
simpatica
anche tu???* e qui mi sono completamente sciolta e avevo gli occhi a
forma di
cuoricino!! Grazie, davvero!! *-* andiamo da Robert a chiedere se ci fa
da
Ambrogio? xD Allora ti rispondo alle curiosità: 1) i nipoti
li ho inventati, ma
chissà! Magari esistono davvero xD 2) ho fatto un casino con
i mesi della
sorella di Giulia: ha 3 mesi :D *Il bello di essere all' estero
è di poter
parlare quanto vuoi , di che vuoi, tanto chi ti capisce? ne so
qualcosa* eheheh
racconta la tua esperienza!!! xD Pazzerella Kristen? No, pazza totale
la ragazza!
xD
Sìììììììììììì!!!
TEAM EDWARD a vita! Altro che povero Taylor! xD Ok, tra te
e Giulia mi dispiace dirlo ma è più fortunata
Giulia (xD scherzoooo xD) *-*
oddio l’hai messa tra i preferiti? Grazieee!! (anche Giulia
ti ringrazia xD) un
bacioooooooooo
debblovers: tesorooo!!! Che
bello quando vedo che
mi recensisciiii *-* pretendi la foto??? Ok, solo perché
l’hai detto tu allora
la metterò :D contenta? *sono sicura al 10000% che sia
rob... non deludermi per
favore* no, non puoi dirmi questo!! Se per caso non è lui ti
deludo? :’( *ti
voglio un mondo di bene tesoro!!!* tesoro, ti voglio un mondo di bene
anche
iooooooooo!!! *-*
EmilyAtwood: sei arrivata
giusto in tempo, ho
postato oggi! xD grazie 1000, sono contenta che ti piaccia la storia!
Un
bacio!!
Oasis: mah, chi
può dirlo? xD lo scoprirai
solamente leggendo! xD
milly92: tesoro! Ma
và, tranquilla! Che problema
c’è se non recensisci il giorno stesso? Nessuno,
tranquilla! Di certo io non mi
faccio paranoie…e poi neanche io sono puntuale come un
orologio svizzero per la
tua storia, quindi a maggior ragione non c’è
problema! :) Wooooooooooow! Le
feste sono magiche! xD *Me ne sono LiEVEMENTE resa cono leggedo questo
attesissimo cap (come se non lo sapessi... xD)!* Prrrrrrr! Colpa tua
che mi hai
convinta a spoilerare xD *Giuro che ammazzo Kristen* NOO! Povera!
Tesoro
fidati, più avanti adorerai Kristen per un aiuto che
darà a Giulia ^^ *Nemmeno
io vado pazza x Jacob* ti adoro sempre più, lo sai? *-*
*prometto che sarò
puntuale* tranquilla! :D *Anche
perchè
devo aggiornare anch'io!* evvivaaaaaaaaa! ^^ baci tesoroooooooo!
A
sabato! Un bacio Giulls
12.
IL BACIO DI MEZZANOTTE
SECONDA
PARTE
<
Cosa ci fai qui tutta sola? >
Sobbalzai e mi voltai immediatamente.
< Hey, ciao! > dissi sorridendo non appena vidi Robert.
< Scusami, non volevo spaventarti > rispose sorridendo
ancora appoggiato al muro.
< No, non mi hai spaventato, tranquillo. Ero venuta a fare una
telefonata… >
< Qui fuori? La musica si sente lo stesso… >
disse divertito
e iniziando ad avvicinandosi.
“Mamma mia ma quanto è bello!”
pensai mentre lo vedevo
farsi sempre più vicino.
< Sì, ma è l’unico posto dove
prenda il mio telefono… >
risposi sostenendo il suo sguardo.
< Problemi di ricezione? >
< Già… >
In quel momento sentimmo dei gemiti provenire da una camera.
Scoppiai a ridere e iniziai a ridere ancora di più quando
vidi la faccia
schifata di Robert.
< Io disinfetterei il letto prima di andare a
dormire… >
dissi prendendolo in giro.
< Ma veramente… non potevano aspettare di tornare in
albergo?
>
< Evidentemente no > risposi asciugandomi una lacrima che
era scesa dal troppo ridere.
< Ti stai divertendo? > chiese preoccupato poco dopo.
< Da morire! È una festa fantastica e la compagnia
poi uno
spasso! Grazie per avermi invitata, veramente >
< Figurati, è stato un vero piacere! Ho anche visto
che hai
fatto amicizia in fretta… >
< Oddio, sì! E sinceramente non so neanche come abbia
fatto…
>
< Perché? >
< Beh perché io sono la timidezza fatta a persona!
Chiedilo a
Teo se non mi credi… > esclamai sorridendogli.
< Forse avevi bisogno di questa vacanza per diventare meno
timida… > ipotizzò.
< Sì forse… >
< Sono simpatici vero? >
< Tantissimo! Ho perfino fatto amicizia con
Taylor…ancora non
ci credo… >
< Ti piace? >
< Beh, veramente detestando il suo personaggio nemmeno lui mi
andava a genio. Sai, prima mi aveva chiesto prima di condividere con
lui l’aranciata
che avevo trovato in frigorifero ed ero veramente tentata di dirgli di
no. A
proposito: sai che nei festini non bisogna avere soltanto birra?
>
< Ma guarda che la coca e le altre bibite sono in garage e Peter
ed io le abbiamo portate in giardino poco fa > disse sorridendo
divertito e
poi aggiunse < povero Taylor! Quindi non ti va a genio eh?
>
< Il suo personaggio no, lui…beh, è ancora
un po’ presto per
dirlo… >
< Ma alla fine hai diviso con lui l’aranciata? >
< Alla fine sì… >
< Brava ragazza! Poi di che avete parlato? > mi chiese
innocentemente.
< Abbiamo avuto una discussione su chi preferissi tra Edward o
Jacob dando anche un valido motivo
e poi
gli ho raccontato della storia che sto scrivendo… >
< Quale storia? > domandò interessato.
< Una sciocchezza. È una storia dove in ogni capitolo
faccio
uccidere Jacob Black e poi pubblico ogni capitolo su un sito dove un
sacco di
ragazze mi recensiscono > gli spiegai.
< Wow sembra interessante…ma queste morti sono
comiche? >
< Sì assolutamente! >
< Bello! Me le farai leggere? > domandò
speranzoso.
< Sai leggere l’Italiano? > domandai in
risposta divertita.
< Beh…no, ma tu potresti tradurmele…
> ipotizzò.
< Ok si può fare! >
< Grazie miss > disse sorridendomi e poi, d’un
tratto, si
fece serio < Giu vedi ecco…c’è
una cosa che volevo chiederti da un po’… >
aggiunse guardandomi negli occhi.
< Certo dimmi pure > risposi mentre il mio cervello piano
piano andava in tilt.
< Beh ecco… > disse imbarazzato passandosi la
mano sinistra
trai capelli, un gesto che adoravo da morire < è una
cosa a cui penso da un
po’, solo che non ho mai avuto modo di chiedertelo. Vorrei
che tu mi
rispondessi sinceramente e, qualunque sia la risposta, sapere che
l’amicizia
che si sta instaurando tra di noi non cambierà. Promettimelo
ti prego > mi pregò.
< Te lo prometto
> risposi
rassicurante, anche se un po’ terrorizzata dalla richiesta
che stava di lì a
poco mi avrebbe fatto.
< Beh…vuoi uscire con
me?
> domandò in un sussurro.
< Cosa? >
< Vuoiuscireconme? > disse
stavolta troppo velocemente mentre si guardava i piedi.
< Robert! > lo fermai
< per favore, parla a voce alta ma senza mangiarti le parole.
Scusa ma non
ho capito niente… >
Sospirò rumorosamente.
< Giulia vuoi uscire con
me domani sera? > chiese rosso dalla vergogna, guardandomi in
faccia questa
volta e incatenando i suoi occhi ai miei.
Ero allibita: mi sentivo le
farfalle nello stomaco e non riuscivo a parlare.
< Oh… >
Interpretò male il mio “Oh…“.
< Giu guarda scusa mi
dispiace tantissimo…è solo che mi piaci e volevo
uscire con te. Ma a quanto
pare per te non è lo stesso. Scusa, fai finta che non abbia
detto niente… >
disse e si girò per tornare di sotto, ma gli afferrai il
braccio prima che potesse
andarsene.
< Ti piaccio? >
< Sì >
< Wow…davvero? >
chiesi sorridendo come un’ebete.
< Sì… > disse
contraccambiando il mio sorriso, anche se lui sorrise in un modo
dannatamente
sexy < quindi? > chiese impaziente.
< Quindi cosa? >
domandai scendendo dalle nuvole: il suo sorriso mi aveva fatto
dimenticare
tutto, il mio nome incluso.
< Vuoi uscire con me?
>
< Ma sei serio? >
< Sì >
< Vuoi veramente uscire
con me? >
< Sì >
< No intendo…uscire
uscire… >
< Sì e sì >
< Per un appuntamento?
>
< Sì >
< Sì! > esclamai.
< Sì? > chiese
prendendomi in giro.
< Sì!
> risposi facendogli la
linguaccia.
Mi sorrise e poi successe in
un attimo: con tre passi colmò la distanza tra di noi, mi
prese il viso tra le
mani e posò delicatamente le sue labbra sulle mie,
baciandomi dolcemente.
Mi sembrava di volare, ero
troppo felice.
Ricambiai immediatamente il
bacio e portai le mie mani dietro il suo collo, per poi accarezzargli i
capelli. Stavamo per approfondire il bacio quando sentii la mia gamba
vibrare.
Maledissi mentalmente chi mi stava chiamando e, controvoglia, mi
staccai da
quelle invitanti labbra.
< Scusa, il telefono…
>
< Ah, ecco cosa sentivo
vibrare… > sussurrò ridendo nel mio
orecchio sinistro.
Risposi.
< Pronto? >
< Ciao Giu >
< Oi ciao Teo! Come è
andato l’appuntamento? >
< Non un granché…senti
sono stanco morto. Tra cinque minuti passo a prenderti che poi torniamo
a casa…
>
< Sì, non preoccuparti…il
tempo di salutare tutti e vengo fuori >
< No tranquilla entro un
attimo anche io così saluto tutti… >
< Ok >
Chiusi la telefonata e dissi
a Robert che dovevo scendere per
salutare gli altri. Prima di rientrare mi prese per mano e mi diede un
bacio a
fior di labbra.
< Cenerentola questo è il
bacio della mezzanotte… >
< Ed ora Cenerentola
tornerà ad essere la solita sguattera… >
< Ho i miei dubbi…non
potresti esserlo neanche se lo volessi. Domani sera ti passo a prendere
alle
sette… >
< Dove mi porti? >
< è
una sorpresa >
< Ok… > risposi
sorridendogli e poi tornammo dagli altri invitati e Catherine, appena
ci vide, ci
venne incontro.
< Hey voi due, dove
eravate finiti? >
< A fare quattro
chiacchiere… > rispose Robert facendo facendomi
l’occhiolino senza farsi
vedere da Catherine.
In quel momento Teo suonò al
campanello, così Robert andò ad aprire ed io ne
approfittai per salutare tutti
gli invitati. Arrivata a salutare Jared, lui mi guardò con
uno sguardo
complice.
“Oddio, avrà capito
qualcosa?” pensai mentre lo baciavo sulle guance.
< Bimba io e te dobbiamo
fare un bel discorsetto… > mi disse Jared.
< Ehm…ok. Notte >
< Notte bimba. E
tranquilla nessuno vi ha visto…a parte me…
> mi disse sorridendo.
Contraccambiai.
Una volta in macchina chiesi
a Teo della serata.
< è
stato un disastro totale! Jessica non ha fatto altro che
parlare di sé, di quello che le piace fare, delle sue amiche
che la
invidiano…già dopo venti minuti avevo capito che
era un’ochetta senza cervello
e non vedevo l’ora che la serata finisse. Ti assicuro che non
uscirò mai più
con lei. Oltretutto non ha mangiato praticamente niente
perché “in quel
ristorante facevano piatti a base di
carboidrati” > disse imitando la sua voce.
< Mi dispiace per la tua
serata… >
< Anche a me…tu invece?
Divertita? >
< Sì tantissimo! Abbiamo
fatto un sacco di foto e sono stati tutti gentili con me! Pensa che ho
addirittura fatto amicizia con Taylor! >
< Accipicchia, che
conquista! E ora? Hai cambiato idea anche su Jacob? >
< Non essere ridicolo!
Comunque…Teo, dovrei dirti una cosa… >
< Spara! > disse
mentre eravamo arrivati davanti alla porta di casa.
< Rob mi ha chiesto di
uscire… > dissi in un sussurro.
< E tu che gli hai detto?
Hai accettato? >
< Sì…mi piace davvero
tanto…stasera l’ho capito più che
mai… > risposi diventando rossa.
< Ti ha baciata? >
< Sì…>
< … >
< Teo che ne pensi? >
< Che devo venti sterline
a Jared… > disse sorridendo.
< Tu cosa? > domandai
confusa aggrottando le sopracciglia.
< Beh, avevo scommesso
venti sterline con Jared che questa sera lui si sarebbe fatto avanti.
Io
sostenevo di no, ma ho perso… >
< Hai scommesso su di me?
> domandai accigliata.
< Sì ma non solo io!
Anche Jared l’ha fatto… >
< E che centra scusa? Tu
sei mio fratello! >
< Scusa… > disse
fingendosi dispiaciuto.
< Non credere che quel
finto sguardo dispiaciuto funzioni, perché con me non
attacca e lo sai
benissimo. Piuttosto parlando seriamente…cosa ne pensi? Ti
da fastidio che esca
con lui? > domandai temendo una sua risposta affermativa.
< No piccola tranquilla!
Mi fa piacere che tu esca con lui! > esclamò
sorridendomi.
< Davvero? >
< Sì >
< Grazie Teo sei il
migliore! > esclamai schioccandogli un sonoro bacio sulla
guancia; poi lo
salutai e mi preparai per andare a dormire.
Prima di addormentarmi,
però, mandai un messaggio a Jared.
“Con le venti sterline della scommessa quando torni
dall’America pretendo
un’uscita al cinema chiaro?“
Non
tardai molto a leggere
la sua risposta.
“Mi sembra il minimo. Notte bimba. Sei magica lo
sai? Rob è raggiante
adesso…“
Sorrisi
e mi rannicchiai
sotto le coperte.
|
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Capitolo 13 *** L'APPUNTAMENTO ***
Buon sabato ragazze!
Beh, che dire se non grazie di cuore e che vi adoro
da morire? Tanto per cominciare voglio ringraziarvi per gli auguri!
Siete state
gentilissime *-*
Poi ringrazio le 52 ragazze che hanno messo la
storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commento ^^ (oggi
avevo
tempo per commentare per bene =D)
kiarab: wow la prima veramente! =D *sei
troppo brava*
tu non puoi dire questo il giorno del mio compleanno! xD sto andando
avanti a
“chettenera!” (letteralmente. Oggi sembro matta xD)
*scusa ma sembro una
scema!!* Naaa! Figurati, oggi io sono messa così
=D *ti erigo un
tempio!! di che colore lo vuoi???* O.O me lo faresti
veramente??
Miticoooooo!! Lo voglio tutto colorato!! *-* guarda che però
poi lo devi fare
veramente! xD *peccato che non ti posso tirare le
orecchie!!ahahaha brava
brava!! ci terrei tanto...ihihih ..Me lo dai il tuo contatto di msn??*
hai
intenzione di tirarmele via msn? xD *cavolo robert timidone!!
troppo bello!!*
sìsìsìsìsì
concordo e aggiungo “troppo puccioso!” xD un bacio
tesoro e grazie
1000 per i complimenti! Sono arrossita =)
Twilighter001: spero di non averti fatto
aspettare molto, ma sai
com’è non posso postare subito, altrimenti poi
rimango senza capitoli xD grazie
1000, sei stata gentilissima! Un bacio
Ithil: tesorooooo!! Mo grazieee *-*
visto che mi faccio
vecchia pure io? xD ormai ti raggiungo U.U *in questo capitolo
ci sono tutti
gli ingredienti per rendere felice un'inguaribile romantica come me!!!*
perfetto, allora spero che non ti dispiacciano i capitoli ancora
più smielati
=D grazie ancora! baciiiiiiiiiii
alice
brendon cullen: *me si scioglie leggendo la
tua recensione* ^^ *la
dikiarazione di robby è stata troppo tenera imbarazzatto
è il massimo* sai,
mi è piaciuto tanto scriverla! :D *xò
voglio vedere ke combineranno durante
l'appuntamento* curiosonaaa! xD *nn è ke
succederà quello ke abbiamo
parlato su MSN veroooooooo* nono tesoro, tranquilla quello
succederà
mooooooooolto più avanti! Grazie 1000 bacioni ti voglio
tanto bene teshoooo
Lion
E Lamb: ciaooo! Grazie 1000 per i
complimenti, spero ti
piaccia anche questo capitolo. Un bacio ^^
Oasis: e non hai ancora visto niente!
xD spero ti piaccia
il nuovo capitolo. Un bacio
milly92: ciao bella!! *il
regalo lo hai fatto tu a noi
con questo magico cap* O.O magico? Addirittura? Ma
così mi fai sciogliere!!
*-* *Però che scemi Teo e Jared, scommettere su
loro due… Per questo gli sta
bene a Teo che la serata non è andata bene, muahahahah! Sono
perfida, lo so! xD*
eheheh un pochino sì, lo sei…ma ti voglio bene lo
stesso! ^_^ *l’ho letto
sognando ad occhi aperti!* sul serio? Oddio sono troppo
contenta! Mi fai
felicissima così! *-* *Ma... Ora cosa
succederà all’appuntamento?* ok,
ti faccio uno spoiler: succederà che Robert e Giulia
vedranno un bellissimo
Bianconiglio con gli occhiali, un gilet e un orologio enorme in oro
correre ed
urlare che è tardi e che, se non si sbriga, la regina di
cuori gli taglierà la
testa. Dopodiché decideranno di seguirlo e arriveranno nel
paese delle
meraviglie (dove prendono il the delle cinque con il cappellaio matto
che
canta: “Uuuuuuuuuuuuuun Buon-non-compleanno a te, a
me!”), dove faranno
amicizia con lo Stregatto e con due personaggi troppo mitici (per il
nome)
Pincopanco e Pancopinco e…ohoh…scusa, ho confuso
la mia storia con un’altra
storia xD bene, allora ti dico solo una cosa…NIENTE SPOILER!
xD bacioni
tesoroooooooooo ^^
CriPattinson: ciao cara! *nn ci
speravo più in un bacio*
ma nooo xD perché? Spero di non averti fatto attendere
troppo! =D un bacio
LaPiccolaPrincess: ciao rospetto!!!! *grazie
per avermi risposto
alla recensione che avevo mancato* mavvà,
figurati! È stato un piacere e
soprattutto è stato divertente :D *A comunque
intendi quando dici a Teo ti
devi portare a letto qualche ragazza?XD Mi sono astenuta...tipo alla NO
COMMENT*
che cattiva U.U speravo proprio di leggere una tua recensione
lì xD (tra
parentesi: rospetto, sto scherzando xD) *Poi la cosa che mi
piace troppo è
che sono diventata un'ossessione per te e scrivi i capitoli con la mia
voce in
testa* ossessione…non esageriamo xD eheheh ora mi
si scioglie il rospetto
xD *Se mi ritrovassi di fronte robertino non farei
assolutamente
niente....Perchè non mi piace*
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non lo sapevo!
Davvero? xD woow quante cose s’imparano oggi
giorno…altro che scuola! xD *Non
consigliare alle persone di chiederlo a teo...Perchè?Come
perchè? "Credevo
fossi tutta frutto dell'immaginazione di teo" Ricordi?XD Non gli
crederebbero mai XD* credo sia scontato dire che mentre
leggevo qui sono
scoppiata a ridere come una cretina e non mi fermavo più xD *avresti
dovuto
vantarti del fatto ke sei nata più ore prima di lui XD*
porca miseria! Sai
che mi è venuto in mente dopo? Beh, potrò sempre
metterlo più avanti xD
muhahahaha *Siete unici XD non c'è mai una
telecamera quando ne hai bisogno
XD* prrrrrrrrrrrrrrrrrrrr! Ben ti sta U.U *frase che
si può franitendere
alla grandeee* sapevo che l’avresti detto! O.O
prevedo il futuro! *certo
parlavate del tempo e che forse domani pioverà XD Ma
pleaaseeee XD* certo,
del tempo e anche di quanto fosse rospo il mio bellissimissimo rospetto
^^ *Giulia
sei consapevole che tutte le fan del pattinson ti ammazzeranno?XD*
O.O mi
proteggerai, vero? *-* *Così impari a non uscire
con me teo*
muhahahahahaha! Ti sta bene :P *Muaaaaahhahaha cioè
uno si pensa...oddio si
starà incacchiando...invece no...pensa alle sue venti
sterline XD ma cosa più
importante avevano scommesso su di te* colpo di scena, eh? xD
un bacio
tesoro, grazie 1000!!!!! Ti lovvo tanto tanto!
KikiCullen: ciao tesoroo! *Eri tu
che dovevi avere il
regalo, invece lo hai fatto tu!* bene, ora me lo manderai xD
cosa mi
regali? ^^ no scherzo! Il regalo me lo fate voi con le vostre
recensioni
(ahahahaha che lecchina che sono xD no dai scherzo!! L’ho
postato apposta il
giorno del mio compleanno xD le recensioni sono state il vostro regalo!
^^) *che
Giulia fosse più fortunella di me non c'era dubbio: Non mi
pare di aver
ricevuto una richiesta di appuntamento da Robert Pattinson*
sei sicura di
non averlo ricevuto? Io controllerei i messaggi…o magari
sull’agenda…forse ti
sei dimenticata xD *Rob imbarazzato è carinissimo!*
cavolo, ma è
piaciuto a tutti Robert in versione imbarazzata! ^^ *Hai
davvero scritto una
ficcy sui modi di uccidere Jake?* sìsì
davvero! È una cavolata, ma mi
diverto a scriverla…anche se è da un
po’ che non aggiorno (causa: mancanza di
idee) *Non me ne ero accorta! Corro a leggerla!XD*
poi mi dirai cosa ne
pensi ^^ *lei li chiamava pure , io mi vergognavo!*
la tua amica è un
geniaccio! Io invece, nel fare quel giochetto, lì ho fatto
una figuraccia del
bip: ero a Parigi con la mia migliore amica e i nostri genitori. Un
giorno io e
lei andiamo in un negozio/tabaccheria per prendere delle cartoline e
dei francobolli
e vedo davanti a me un tipo da
*çççç* e inizio a dire alla
mia amica “madò Ila
guarda questo! Mamma che figo!” e sono andata avanti
così finché non è toccato
a noi. Dopodiché questo bellissimo ragazzo si gira, mi
guarda, e mi fa “ciao,
grazie mille! Piacere sono Massimo” …la mia
migliore amica è scoppiata a
ridere, io sarei sprofondata più che volentieri invece xD
mamma che imbarazzo!!
xD *Il giorno di San valentino! Che bello! ( per me no, uff)*
sono messa
come te! xD *Skusa la recesione lunga* mavvà, tranquilla!
Come ho già detto mi
piacciono le recensioni lunghe! ^^ (e come puoi ben vedere oggi avevo
tempo di
rispondere a tutte per bene xD)
debblovers: tesoro, grazie!! *-* eheheheh
mercoledì ho compiuto
la bellezza di 22 anni…no, non è vero bugia! xD
ne ho compiuti 17 ^^ (ora sono
curiosa, tu quanti anni hai? =D) *se non fosse stato rob mi aresti
delusa un
pochetto.. giusto un pò... XD ma visto che è
lui!!!!* cercherò di non deluderti
mai allora! =D *vorrei tanto essere al suo posto... coem tutte
credo*
anche io!!! :D *jared è un miticone!!!*
infatti! Per quello facciamo
parte del club JARED WE LOVE YOUUUUUUU! Xd baci tesoro, spero ti
piaccia il
capitolo dell’uscita (e che non ti deluda ^^) ti voglio beneee
fedev82: *scusa se non ho
recensito prima ma sono a casa
con la febbre a 38.5 quindi non sono molto lucida*
mavvà tesoro non
preoccuparti! Anzi, so bene come ci si sente! :( come stai ora? *la
storia
diventa sempre più bella* mi commuovo
cosììì *-* un bacio cara :) e vedi di
guarire! ^^
olghisch: *che
bellaaaaa..... è fantastica,
davvero!!! è così tenera, dolce, stupenda!!!*
ok, sono ufficialmente
arrossita *-* grazie, che carinaaa :D ah, comunque io aggiorno ogni
sabato e
lunedì! :D spero ti piaccia anche questo capitolo e grazie
ancora! Un bacio
Grazie
a tutte ancora! Buon fine settimana e buona lettura! (vi accontento
anche
questa volta! Sarà un capitolo moooolto lungo questo! xD ma
mi raccomando, se
diventano troppo lunghi e pesanti ditemelo che li spezzo! :D)
Un
bacio la vostra Giulls
P.S.
Non ricordo bene chi me l’avesse chiesto precedentemente
(forse kiarab), ma
volevo dirvi che in questo capitolo ci saranno le reazioni delle
migliori
amiche di Giulia. Solo una cosa: reprimete l’impulso di
uccidere Veronica! :P
13. L’APPUNTAMENTO
Erano
le quattro del mattino quando finalmente riuscii ad addormentarmi dopo
essermi
girata a lungo nel letto, essendo troppo emozionata all’idea
di uscire a cena
con Robert Pattinson.
Quando
mi svegliai diverse ore dopo mi alzai a sedere sul letto e quasi non
cacciai un
urlo nel trovare davanti a me Kristen, Emma, Nikki ed Ashley.
<
Siamo così brutte? > chiese Ashley ridendo.
<
No sciocca > risposi facendole la linguaccia <
è che non vi aspettavo e
mi avete spaventata. Ma da quanto siete qui? > domandai
sbadigliando.
<
Dalle dieci e tre quarti > rispose Nikki.
<
Wow chissà che spettacolo vedermi dormire…
>
Le
quattro ragazze sorrisero.
<
Toglietemi una curiosità…perché siete
qui? >
<
Perché siamo delle ficcanaso assurde! >
esclamò Emma, per poi continuare
< e dal momento che Robert non vuole dirci niente siamo venute
da te. Cosa
vi siete detti ieri sera quando siete spariti? >
<
Non sono affari vostri… > risposi fingendomi seria.
<
Tanto lo sappiamo che muori dalla voglia di dircelo…allora,
ci dici che vi
siete detti? > domandò Kristen.
<
Kris, tu pensa a tenere a bada gli ormoni! > esclamai sperando
di spostare
la conversazione su lei e Michael.
<
Oh, non essere ridicola! E poi le ragazze lo sanno di me e Michael
> rispose
facendomi a sua volta la linguaccia.
<
Allora? > domandarono in coro.
<
… >
<
Giu avanti! Dì qualcosa! >
<
… >
<
Ti conviene sai? >
<
… >
<
Ok adesso basta. L’hai voluto tu. Ragazze, sapete cosa
fare… > disse Ashley.
Preoccupata
sgranai gli occhi e quando vidi quelle quattro pazze piombarmi addosso
e
iniziare farmi il solletico tentai di scappare via, ma senza risultato.
<
Va bene va bene va bene! Avete vinto, vi dirò tutto! Ma ora
per favore
smettetela! > esclamai ridendo.
<
Visto? Che vi avevo detto io? Sapevo che avrebbe funzionato! >
esclamò tutta
contenta Ashley e la fulminai con lo sguardo.
Si
sedettero tutte sul mio letto, pronte ad ascoltare la mia storia.
<
Ecco…ieri sera mi ero allontanata per cercare di fare una
telefonata e mi sono
diretta sulla terrazza. Poco dopo Robert mi ha raggiunta e abbiamo
parlato del
più e del meno, comunque riguardo alla festa…poi
d’un tratto si è fatto serio e
mi ha chiesto di uscire. Gli ho detto di sì, mi si
è avvicinato e mi ha baciata…
> dissi con occhi sognanti
<
Wow…è così romantico! > dissero
in coro sospirando.
<
Giu sei fortunata lo sai? Hai idea di quante ragazze ucciderebbero per
poter
stare con lui? > domandò Emma.
<
Ehm…veramente no… >
<
Fidati, ce ne sono tantissime…io inizierei a girare con lo
spray al
peperoncino… > intervenne Ashley.
<
Addirittura…mamma mia Ash quanto sei melodrammatica!
> le dissi prendendola
in giro.
<
Quindi stasera dove andate? > chiese Nikki.
<
Non ne ho la minima idea; mi ha solo detto di vestirmi in modo
elegante… >
Tutte
si scambiarono delle occhiate con tanto di ghigno.
<
Mmm…sai cosa vuol dire questo? > chiese Emma.
<
No… > risposi preoccupata.
<
Shopping in cerca del vestito! > urlarono tutte in coro.
<
Assolutamente no! Ragazze so già cosa mettere…
>
<
Cosa? > domandarono curiose.
<
Il vestito che mi sono comprata e che dovevo mettere per la festa
>
<
Ah quello? È un amore! Sì, aggiudicato! >
<
Che vestito è? > chiesero Nikki ed Ashley.
<
Questo guardate… > dissi loro mentre lo tiravo fuori
dall’armadio, assieme
alle scarpe.
<
Oddio è meraviglioso! Mi piace da matti! >
esclamò Nikki.
<
Davvero? >
<
Sì! >
<
Farai un figurone stasera con questo vestito! Scommetto che ti
salterà addosso…
> aggiunse Emma.
<
Emma! > urlammo io, Kristen, Nikki ed Ashley.
<
Beh cosa? > chiese con non chalance.
<
Sei sempre la solita > esclamò Kristen ridendo.
<
Uffa…comunque…lasciamo da sola la nostra bella
addormentata…ciao tesoro! >
<
Ma come! Ve ne andate di già? > domandai dispiaciuta.
<
Sì…Kris ha fretta d’incontrare il suo
Michael, mentre io devo prendere il treno
per tornare a casa dalla mia famiglia…passo tutto il resto
della settimana là
>
<
E voi ragazze? > chiesi rivolgendo uno sguardo a Ashley e Nikki.
<
Beh io ho la bambina da accudire, mentre Ashley…tu che devi
fare? >
<
Io? Assolutamente niente! Mi sa che andrò un po’
al mare… >
<
Vuoi restare a pranzo? > le chiesi.
<
Grazie, ma facciamo un’altra volta. Ho una voglia matta di
prendere un po’ di
sole… >
<
Oppure di rimorchiare il bagnino? > ironizzò Nikki.
<
Entrambe le cose! > rispose Ashley ridendo.
Dopo
averle salutate mi diressi a fare una doccia fredda e scesi in cerca di
mio
fratello, ovviamente senza trovarlo in casa ; ma in compenso trovai un
biglietto
appeso sul frigorifero.
“Sono uscito per delle commissioni, non torno
a pranzo ma sulle cinque. Voglio vederti prima che tu esca. Ti voglio
bene. Teo“
Guardai
l’orologio, scoprendo che tra una chiacchierata e
l’altra e la doccia si erano
fatte quasi le due. Non avevo molta fame, così pranzai con
una banana e, dopo
pranzo, iniziai a pensare che dopo poche ore sarei uscita con Robert;
mi prese
immediatamente il panico e provai di tutto per calmarmi: feci una
passeggiata,
un’altra doccia fredda, guardai la televisione, addirittura
suonai il piano ma
niente, ero terrorizzata lo stesso.
Così
decisi di fare un ultimo tentativo.
<
Pronto? > rispose una voce.
<
Ila? Ciao sono io… >
<
Amore ciao! Come stai? Com’è Londra? Ti stai
divertendo? >
<
Oh…sì Londra è veramente
bella…io sto bene dai…tu? >
<
Sto benone! Qui a Ravenna non è successo niente di che, non
ti stai perdendo
molto >
<
Bene, sono contenta > risposi accennando un sorriso.
<
Ma tu non stai bene, si sente benissimo… > disse
immediatamente.
Sorrisi.
Ilaria, la mia migliore amica, mi conosceva davvero per bene. La
conobbi quando
andavo alla materna e da lì diventammo inseparabili. Lei
c’era sempre stata per
me ed io per lei. Ero sicura che mi avrebbe calmata.
<
Senti Ila c’è una cosa che ti devo
dire… >
<
Dimmi pure tesoro! >
<
Ecco vedi…sono nel panico perché questa sera ho
un appuntamento… >
<
Osto! Facciamo conquiste anche a Londra? E chi è il
fortunato? Fammi indovinare:
un barista? >
<
No >
<
Un giocatore di calcio? >
<
No >
<
Uno studente? >
<
No Ila… >
<
E che è, un vampiro? > ironizzò
prendendomi in giro.
<
Più o meno… >
<
Che vuol dire “più o meno”?
> mi chiese curiosa.
<
Prometti di non urlare? >
<
Sì, te lo prometto! >
<
Beh…stasera ho un appuntamento con… >
<
Con? > m’incitò.
Sospirai.
<
Robert Pattinson… >
<
COSA? O MIO DIO NON CI POSSO CREDERE! > urlò.
Allontanai
immediatamente il telefono dall’orecchio.
<
Ila, cosa mi avevi promesso poco fa? >
<
Oh, giusto scusa. È solo che…wow! Uscirai con
Robert Pattinson stasera! Hai
idea di quante vorrebbero essere al tuo posto? >
<
Beh… >
<
Ma come l’hai conosciuto? > chiese lei interrompendomi.
<
È il migliore amico di mio fratello… >
<
Amo Teo! Senti, ma…quando ti ha chiesto di uscire? >
<
Ieri sera. Sai, ero andata a casa sua ad un festino che aveva
organizzato per
l’uscita di Twilight…sai che ho conosciuto gli
altri attori? Poi ti manderò
tutte le foto… >
<
Ci conto! Ma ora parlami di Robert… >
Le
spiegai tutta la faccenda senza tralasciare un minimo particolare. Lei
mi
ascoltò interessata, facendo domande e anche battutine e
tentò di calmarmi,
riuscendo quasi del tutto nel suo intento.
Parlammo
al telefono per due ore e mezza, poi chiudemmo la conversazione, ma
prima le
promisi che l’avrei chiamata il giorno dopo per raccontarle
tutto e mi feci
promettere che non avrebbe raccontato a nessuno di me e Robert.
Dopo
aver terminato di parlare con Ilaria, composi il numero di Veronica e
la
chiamai.
<
Pronto? > rispose Veronica tutta pimpante.
<
Nica! > esclamai contenta di sentirla.
<
Giu!! Come stai? Com’è Londra? Uffa, mi manchi da
morire! Non è lo stesso qui
senza di te! >
<
Vero, mi manchi anche tu! > risposi sorridendo.
<
Senti, ma…come mai questa improvvisa chiamata?
Novità? >
<
Beh, sì…avevo intenzione di dirti una cosa, ma
pensandoci su mi sa che non ti
dico più niente perché ho paura della tua
reazione… >
<
Che reazione potrei avere? > domandò e aggiunse
immediatamente < sei
incinta? >
<
Oddio, no! Ma che cavolo vai a pensare! Non lo so, del tipo
disconoscermi come
amica… > risposi sedendomi sul letto.
<
Scema, lo sai che non potrei mai farlo! >
<
Davvero? >
<
Ma certo! Giulia, aspetta un attimo…MAMMA LA FINISCI DI
ASCOLTARE LE MIE
CONVERSAZIONI?!?!?!?! > esclamò Veronica e scoppiai a
ridere.
<
Tua madre non cambierà mai! > le dissi continuando a
ridere.
<
Già, ma lasciamo stare. Dicevo? Ah sì! Non potrei
mai disconoscerti da amica, a
meno che tu non mi dia un buon motivo per farlo… >
<
Ovvero? > domandai divertita.
<
Beh…ad esempio cascare in un barile di fango, anche se in
quel caso ti
disconoscerei solo momentaneamente, aver combinato un qualcosa di grave
che
possa farmi prendere quella decisione, tipo aver messo il mio numero di
telefono in un bagno pubblico, oppure uscire con Robert
Pattinson… >
<
Ehm…Vero? >
<
Cosa? >
<
L’hai detto… >
<
Sei caduta nel fango? >
<
No…l’ultima > risposi preparandomi alla sua
reazione.
<
No, guarda che io ho detto uscire con…o mio dio…O
MIO DIO GIULIA STAI
SCHERZANDO VERO? > urlò anche lei e allontanai il
telefono dall’orecchio
come avevo fatto poco prima con Ilaria.
<
No, non sto scherzando… >
<
Guarda che ti disconosco veramente d’amica! Non puoi uscire
con quel brutto
rospo rimbambito! >
<
Veronica, sei cattiva! >
<
Cattiva? Ma sei tu che stai male! Ok, ora vengo a prenderti e ti porto
in un
manicomio! E prega che non mi trovi davanti quello lì,
altrimenti lo uccido!
>
<
Vero, per una volta in vita tua ce la fai ad essere seria? >
domandai
tentando di non ridere.
<
Giulia ma stai ridendo pure tu! >
<
Perché mi fai ridere te! Sono stata al telefono con Ilaria e
lei mi ha detto
che tante avrebbero fatto di tutto per essere al mio posto, poi parlo
con te e
tu mi dici che non ci devo uscire? >
<
Amore mio hai chiamato la persona sbagliata! Lo sai che io non lo posso
vedere!
>
<
Sì, lo so. Ma sei comunque la mia migliore amica, quindi ora
fingi che lui ti
piaccia e tenti di calmarmi, ok? > le dissi con un accento di
disperazione.
<
Devo proprio? >
<
Veronica! > esclamai.
<
Ok ok va bene! Che cosa posso dire visto che è vietato dire
uccidilo?
Mmm…tagliagli i capelli? > domandò ridendo.
<
Vero, ti prego… > dissi questa volta quasi disperata.
Sbuffò.
<
Ti piace veramente? > mi chiese dopo qualche minuto di silenzio.
<
Sì… > risposi sospirando.
<
Ok…non approvo, ma tanto quella che deve uscirci sei tu!
Beh…l’unica cosa che
posso dirti è che devi stare tranquilla e che la vostra
uscita andrà benissimo!
È fortunato ad uscire con te, sei una persona fantastica!
Sei talmente
fantastica che forse forse non ti merita nemmeno… >
<
Forse? >
<
Hai ragione! Togli il forse! >
<
Scema! Dai, ti prego sono terrorizzata! >
<
Vedrai che andrà bene. È normale che tu ti senta
così, ti è già capitato prima.
Fai un respiro profondo e cerca di rilassarti. Sarò
lì con te mentalmente >
<
Davvero? > chiesi quasi commossa.
<
Sì, davvero >
<
Grazie Vero! Ti voglio bene! >
<
Ruffiana! > esclamò ridendo < ti senti un
po’ meglio? > aggiunse
immediatamente.
<
Sì, grazie… >
<
Figurati, lo sai che le vere Linde si sostengono sempre nel momento del
bisogno! > esclamò e sorrisi.
<
Giusto! Grazie mia Linda, ora vado a prepararmi per uscire…
>
<
Mi chiami domani per dirmi come è andata? >
<
Davvero lo vuoi sapere? > domandai meravigliata.
<
Non mi sembra vero dirlo, ma sì, lo voglio sapere
davvero…però quando lo
nominerai dovrai chiamarlo rospo, ok? > disse ridendo.
<
No, non è ok ma ti racconterò tutto lo stesso.
Grazie Nica, ti voglio bene!
>
<
Anche io tesoro. Divertiti questa sera! Un bacio e una botta in testa a
lui!
>
<
Vero! > esclamai.
<
Scusami, è che è più forte di
me… >
<
Come non detto…ciao! > la salutai e poi terminammo la
chiamata.
Alle
cinque arrivò Teo. Passammo un’ora a chiacchierare
sul divano, poi alle sei lo
pregai di venire a vedere il mio vestito. Andai in bagno a cambiarmi e
poi lo
raggiunsi.
<
Caspita…sembri una principessa… >
<
Davvero? Non è troppo esagerato? >
<
No…sei perfetta… >
<
Grazie…oddio sono agitatissima! Teo e se staserà
sarà un disastro? Se IO
sarò un disastro? Uscirà di nuovo
con me? >
Mi
mollò un ceffone amichevole.
<
Ma sei scemo? >
<
Scusa, ma stavi avendo un attacco d’asma… >
<
Ma io non sono asmatica… >
<
Vabbè dai hai capito quello che intendevo. Allora, prima di
tutto smetti di
fasciarti la testa prima di averla rotta. Questa serata sarà
perfetta, andrà
benissimo…sono stato chiaro? >
<
Sì…ma non mi fido molto… >
<
Piccola vieni qui… > disse aprendo le braccia
invitandomi ad andare ad
abbracciarlo. Rimanemmo abbracciati per qualche minuto, poi lui
guardò la
sveglia.
<
Mancano quindici minuti alle sette…forse è meglio
che tu finisca di prepararti…
>
<
Sì! Grazie Teo… > dissi baciandolo sulla
guancia.
<
Di niente piccola…vado di sotto ad aspettare Rob >
<
Ok! Un’altra cosa…niente terzo grado
d’accordo? >
<
Stai scherzando? Quando mi ricapita un’occasione simile?
È ovvio che lo farò!
> mi disse sorridendo.
Scese
di sotto ed io andai in bagno per finire di truccarmi e, nel preciso
istante in
cui terminai, Robert suonò alla porta di casa.
<
Ciao Rob! Entra! > sentii dire da Teo.
<
Grazie > lo sentii dire.
<
Giulia è arrivato Rob! > urlò Teo.
<
Scendo subito! > urlai di rimando mentre tentavo di mettere gli
orecchini.
Non
appena fui pronta mi diressi verso le scale, ma poi mi fermai e,
sedendo sulla
soglia di esse, rimasi ad ascoltare la conversazione dei ragazzi.
<
Rob ti giuro! È stato l’appuntamento
più brutto di tutta la mia vita! >
disse Teo.
<
Ma dai, pensa positivo! Poteva andarti peggio…non credi?v >
<
Sì questo è vero…comunque è
assicurato che io non uscirò più con lei!
>
esclamò e poi aggiunge facendosi improvvisamente serio
< dove la porti
stasera? E andate dopo? A che ora la riporti a casa? >
<
Pensavo di portarla a mangiare in un’osteria e poi alle
scommesse di polli…
> rispose il mio cavaliere.
Sghignazzai
divertita.
<
Robert… > sentii Teo chiamarlo.
<
Ah sì! Alla fine volevo portarla a Golden Hill >
aggiunse Robert ridendo.
<
Non sei divertente >
<
Io invece mi diverto! >
<
Eccomi! > dissi decidendomi a scendere.
<
Ciao… > mi disse Robert sorridendo e porgendomi uno
stupendo mazzo di rose
rosse.
<
Sono bellissime! Grazie non dovevi! > risposi e mi avvicinai per
baciargli
la guancia, reprimendo l’impulso di baciarlo su quelle
morbide ed invitanti
labbra davanti a mio fratello.
<
Hey voi due! Poche smancerie e uscite che farete tardi su! Buona serata
> mi
disse Teo abbracciandomi.
<
Ciao papà! > gli dissi prendendolo in giro.
<
Uffa volevo fare la parte del padre geloso della figlia che fa il terzo
grado
al ragazzo che la porta a cena fuori…ma non sono molto
bravo… >
<
No, è che lo conosci…ciao! >
<
Ciao! > ci salutò entrambi.
<
Ciao Teo > rispose Robert.
<
Ah, Rob! Fai il bravo mi raccomando! > urlò Teo e
Robert scoppiò a ridere.
<
Sei bellissima… > mi disse mentre eravamo per strada.
<
Grazie! Anche tu lo sei… > risposi sorridendogli:
quella sera indossava un
paio di jeans scuri, una camicia di lino bianca e una giacca in tinta
con i
pantaloni; sembrava un fotomodello.
<
Grazie >
<
Figurati > risposi e aggiunsi subito cambiando argomento
< allora? Dove
mi porti? >
<
Pensavo di portarti ad un ristorante giapponese. Ti piace il
giapponese? >
<
Sì! A Ravenna ogni tanto andavo a mangiarlo…
>
<
Bene! >
<
Rob? >
<
Sì? >
<
Posso farti una domanda? >
<
Certo! Dimmi tutto! >
<
Che cos’è Golden Hill? >
<
Hai ascoltato la conversazione mia e di Teo vero? >
<
Beh sì…allora? >
<
È una collina dove vanno sempre le coppie…
>
<
Ah… > risposi imbarazzata.
<
Tranquilla, non ho intenzione di portarti lì! >
<
Bene… > sorrisi, per poi aggiungere < anche le
scommesse dei polli erano
una balla? >
<
Sì >
<
Uffa…prima illudi e poi deludi… > dissi
fingendomi dispiaciuta.
Robert
scoppiò a ridere.
<
Sarà per un’altra volta! Te lo prometto! >
<
Guarda che ci conto! >
<
Hai la mia parola >
<
Ok! > concordammo stringendoci la mano.
In
quel momento arrivammo a destinazione: il ristorante Satsuma.
<
Dunque è questo il ristorante Satsuma? > domandai
vedendo l’insegna del
ristorante in oro.
<
Lo conosci? > chiese sorpreso e deluso.
<
Kristen ed Emma volevano portarmi a mangiare qui, ma poi era saltato
tutto.
Posso dire che lo conosco solo per sentito dire… >
<
Perfetto, sono contento! Allora miss? È pronta? >
chiese scendendo dalla
macchina, per poi venire al lato del passeggero, aprirmi lo sportello e
offrirmi
il braccio.
<
Wow come siamo galanti stasera! >
<
E non è ancora niente… >
<
Che vuoi dire? >
<
Niente, tranquilla… > rispose facendomi
l’occhiolino.
Entrammo
nel ristorante e un cameriere ci accolse calorosamente e ci
portò al nostro
tavolo. L’interno del locale era molto elegante e i colori
predominanti erano
il rosso-bordeaux, il bianco e l’oro.
Il
tavolo era in un posto appartato e, non appena ci sedemmo, il cameriere
ci
portò i menù e si presentò.
<
Buonasera! Io sono Xjin e per staserà sarò il
vostro cameriere. Per qualunque
cosa chiamatemi. Posso già ordinare da bere? >
<
Per me una birra giapponese >
<
E per me una coca piccola e una bottiglia d’acqua naturale
per favore >
risposi.
<
Sì certo! Arrivo subito! > disse andandosene.
<
Wow questo posto è magnifico! >
<
Sì è vero! Vengo spesso qui con i miei nipoti,
adorano questo posto >
<
E il cameriere è sempre lo stesso? >
<
No, non l’ho mai visto qui. Credo sia nuovo…
>
In
quel momento arrivò una donna sulla quarantina che si
avvicinò al nostro
tavolo.
<
Robert! Che bello rivederti! Come stai? >
<
Molto bene Asako, grazie! E tu? >
<
Molto bene, grazie caro. I bambini? >
<
Tutto bene anche loro, anche se ogni volta che li vedo diventano sempre
più
pestiferi. A proposito, mi hanno detto di salutarti >
<
Che tesori! Ma chi è questa graziosissima fanciulla? >
<
Salve sono Giulia > dissi stringendole la mano e sorridendole.
<
Salve cara io sono Asako, la proprietaria del ristorante. Vi lascio
mangiare,
ma mi raccomando per qualunque cosa non esitate a chiamarmi, sono a
vostra
disposizione! >
<
Grazie Asako! >
<
La ringrazio >
<
E…Robert, mi raccomando fai il bravo! > gli disse
ridendo e allontanandosi
dal nostro tavolo.
<
Ma sei pericoloso? È la seconda persona a dirti di fare il
bravo stasera… >
<
Fidati, sei al sicuro con me! >
<
Non se faccio bene, ma mi fido… >
<
Oh grazie… > disse porgendomi un menù.
<
Figurati! Senti sei tu l’esperto di questo
posto…cosa fanno di buono qui? >
<
Tutto direi, anche se io ti consiglierei il misto sushi e sashimi
perché è
buonissimo >
<
Mmm…ok, vada per quello! Io ho sempre mangiato quello a
Ravenna! >
<
È migliore questo… >
<
E tu come lo sai? >
<
Perché lo dico io mi sembra ovvio! > disse sorridendo
innocentemente.
<
Mamma mia come siamo modesti! >
<
Vero? Forse anche troppo… > disse ridendo e mi unii
alla sua risata.
In
quel momento arrivò Xjin a chiedere le nostre ordinazioni e
portandoci anche da
bere.
<
Vorremmo due Misti del Satsuma e anche una porzione di Onigiri, grazie
>
<
Certamente, arrivo subito! > ci disse Xjin sorridendo.
<
Cosa sono gli Onigiri? > chiesi una volta rimasti soli.
<
Sono delle palle di riso
condito in diverse maniere
>
<
Ah…e sono buone? >
< Buonissime! Ne ho preso uno in due è ok? >
< Sì, certo > dissi sorridendogli.
Restammo in silenzio per un paio di minuti, non sapendo cosa dire.
Bevvi la mia coca cola e, una volta appoggiato il bicchiere sul tavolo,
lui mi
prese la mano. In un primo momento fui tentata di toglierla,
imbarazzata dal
fatto che tutti gli occhi erano puntati su noi due, ma poi lasciai
perdere.
< Allora? Ti piace Londra? >
< Da morire! Questa è la terza volta che vengo qui.
Ci sono
stata una volta a diec’anni, una a quattordici e poi adesso
>
< Gli altri anni per quanto ci sei stata? >
< A diec’anni per cinque giorni e a quattordici per
dieci
giorni >
< Ed ora un’estate intera? >
< Sì! Finalmente potrò vedere quello che
non sono riuscita a
vedere prima! L’ultima volta che sono venuta qui non sono
potuta uscire molto
per vedere la città, perché eravamo spesso
all’orfanotrofio per le pratiche per
adottare Teo e quel poco che ho visto me lo sono già
dimenticata… >
< Vorrà dire che ti porterò in giro per
Londra domani! >
< Ah sì? E dove andiamo? >
< Mmm…innanzitutto ti porto a vedere il cambio della
guardia,
poi il British Museum e se non facciamo troppo tardi anche il
Buckingham
Palace. Se però usciamo dal British Museum troppo tardi ti
ci porto un altro
giorno al Buckingham Palace, perché voglio portarti al
cinema alla sera >
< A vedere cosa? >
< Ehm…non lo so decidiamo poi ok? >
< Ok…quindi domani passerò tutta la
giornata con te? >
< Ti dispiace? >
< Non direi >
< Bene, perché saresti venuta comunque! >
< Ah…wow, che scelta che avevo! >
< Spiritosa! >
In quel momento arrivarono tutti i nostri piatti e Robert
allontanò la sua mano dalla mia, con mio disappunto, quando
Xjin ci servì le
nostre pietanze. Lo ringraziammo e lui si allontanò.
Assaggiai l’Onigiri e me ne innamorai perdutamente: era
buonissimo, così come il misto sushi e sashimi.
Asako si avvicinò al nostro tavolo pochi minuti dopo con uno
sguardo un po’ mortificato.
< Ragazzi, scusatemi ma preferirei spostarvi in una saletta
privata in modo che possiate stare più
tranquilli…è un problema? >
< Ma non deve disturbarsi… > cercai di dire.
< Nessun disturbo cara! Prego se volete seguirmi…
> disse
sorridendo e ci fece strada verso una saletta ornata con tende bordeaux
e
piccoli ricami d’oro, con dei paesaggi giapponesi dipinti sul
muro.
Xjin e altri camerieri arrivarono poco dopo e ci sistemarono i
piatti in un piccolo tavolino. Una volta seduti notai che Robert mi
guardava
incessantemente.
< Che c’è? >
< Sembri sollevata…eri un po’ in soggezione
prima vero? >
< Mi imbarazza avere tanti occhi puntati su di
me…anche se
erano più che altro puntati su di te…diciamo che
guardavano te con sguardo
adorante e me… >
< …come se volessero ucciderti? >
domandò terminando la
frase per me.
< Esatto! >
< Ma smettila! Semmai il contrario! >
< E perché? > domandai scettica.
< Perché guardati! Sei favolosa! Sono io ad essere
invidiato,
fidati… >
< Sì come no…infatti scommetto che
sarebbero venuti a chiedere
a me l’autografo e a fare le foto invece che a te…
>
< Beh…ora non esageriamo…ma secondo me non
sarebbe venuto
nessuno… >
< Ah no? Non hai sentito quella ragazza bionda dire “Oddio c’è Robert Pattinson!
Che faccio? Vado
a chiedergli un autografo? Ma sì vado! Passami la macchina
fotografica! Come mi
stanno i capelli?“ per poi guardarmi con odio
quando ci siamo allontanati…
>
< Veramente no…ho imparato ad ignorare i commenti su
di me da
parte di quelli che mi stanno attorno >
< Capito…beh mi sembra normale… >
dissi prendendo tra le bacchette
il sushi con il salmone e mangiandone un pezzo.
< Allora? Tra questo e quello di Ravenna quale vince? >
< Questo! È troppo buono! >
< Asako ne sarà felice! > disse e poi
improvvisamente
scoppiò a ridere.
< Che c’è? > domandai.
< Hai un po’ di salsa di soia sul mento >
Feci per pulirmi, ma lui mi bloccò la mano per poi
avvicinarsi e
baciarmi il mento e salire con estrema lentezza fino alle mie labbra.
Sentirlo
così vicino mi fece venire le farfalle nello stomaco e
arrossii e, quando
dischiuse le labbra per poi toccare la mia lingua con la sua, mi sentii
morire.
Ci baciammo a lungo, poi si staccò dalle mie labbra e mi
sorrise.
< Scusa, ma il mio stomaco brontola… >
Scoppiai a ridere.
< Tranquillo, non preoccuparti >
Ci misi un po’ più tempo del previsto a mangiare
perché ero
abbastanza impedita a mangiare con le bacchette, visto che era da molto
che non
le utilizzavo.
Terminato di mangiare restammo a chiacchierare, mentre Xjin venne
a ripulire il tavolo e Asako ci raggiunse poco dopo portandoci due
gelati
fritti.
< Ragazzi offre la casa >
< Asako grazie! Ma non dovevi disturbarti così tanto!
>
disse Robert.
< Ma che disturbo! È stato un piacere! >
< Beh grazie veramente è stata troppo gentile
> le dissi.
< Grazie cara > mi rispose sorridendomi.
< Asako vuoi unirti a noi per fare due chiacchiere? Dai
riposati un minuto… > le disse Robert.
< No ragazzi, non voglio disturbare il vostro
appuntamento…
>
< Ma che disturbare! Forza si accomodi! >
Robert si alzò, prese una sedia da un tavolo vicino e fece
accomodare Asako.
“Oh mio dio! È troppo dolce questo
ragazzo!” pensai rapita
da quel gesto.
< Grazie Rob, sei veramente dolce > disse per poi
rivolgersi
a me < ti sei trovata un gentiluomo lo sai? >
< L’ho notato! > risposi sorridendole.
< Vi è piaciuta la cena? >
< Sì tantissimo! Giulia ha detto che il vostro misto
sushi e
sashimi è molto più buono di quello che mangia in
Italia… >
< Mi fa piacere! Quindi non sei di qui? >
< No, in realtà abito a Ravenna in verità.
Sono qui in vacanza
>
< E fino a resti qui a Londra? >
< Fino agli inizi di settembre. Poi ho la scuola che
ricomincia… >
< Quanti anni hai tesoro? >
< Sedici >
< Sedici? Sembri più grande lo sai? >
< Me lo dicono in molti infatti > risposi sorridendole.
Ricambiò e poi tirò fuori il suo cercapersone che
stava suonando.
< Ragazzi scusatemi tanto ma ho un incontro con dei ragazzi
dell’amministrazione. È stato un piacere rivederti
Robert ed è stato un vero
piacere conoscerti Giulia. Spero di rivedervi presto > ci disse
baciandoci
sulle guance.
< Ciao Asako grazie di tutto! >
< La ringrazio alla prossima! >
< Ciao ragazzi! >
Rimasti soli ordinammo un caffè e poi ci alzammo per pagare
il
conto e quando uscimmo dal ristorante mi prese per mano e facemmo una
passeggiata, fermandoci pochi metri dopo in un parco illuminato. Si
sedette su
una panchina e mi fece sedere sulle sue gambe, dopodiché
iniziò a baciarmi il collo,
per poi salire e baciarmi le guance, la fronte, gli occhi, il naso ed
infine le
labbra.
Mentre ci stavamo baciando notò un mio brivido dovuto dal
freddo e
immediatamente si sfilò la sua giacca per farmela indossare.
Restammo lì
seduti per diverso tempo, poi mi fece
alzare, mi prese per mano e c’incamminammo verso la macchina.
< Sei sicuro di non volermi portare alle scommesse dei polli?
>
< Ancora con queste scommesse? >
< Uffa! > dissi fingendomi offesa.
Lui per tutta risposta sorrise stringendomi la mano e baciandomi i
capelli. Una volta in macchina gli restituì il giaccone, ma
lui mi bloccò.
< No ferma tienila tu. Me la ridarai domani >
< Perché? >
< Perché non voglio che tu prenda freddo >
< Ma tanto stiamo tornando a casa! Poi scendo dalla macchina ed
entro direttamente in casa… >
< Non ho mai detto che saremmo tornati a casa! >
< E dove mi porti? >
< Sorpresa… >
Mi bendò gli occhi ed accese il motore.
< C’era bisogno di bendarmi? >
< Sì! Ora zitta >
< Ok… >
Feci come mi aveva detto, ma dopo quaranta minuti non eravamo
ancora arrivati a destinazione.
< Perché non posso parlare? >
< Perché non mi ricordo la strada…
> mi disse imbarazzato.
< Puoi almeno accendere la radio? >
< Ma certo piccola! Quello che vuoi… >
Accese la radio e, sulle le note di Crazy For This Girl, che
cantai assieme alla radio, ci dirigemmo a destinazione.
< Sei brava a cantare! Hai mai preso lezioni o è
tutto merito
tuo? >
< Ho preso lezioni lo stesso anno in cui prendevo lezioni per
imparare a suonare il pianoforte… >
< Suoni il pianoforte? > domandò sorpreso.
< Sì, ma suono giusto qualcosina… >
< E cosa? >
< Claire De Lune, River Flows In You, Only Hope e Twilight Per
ora sono solo quelle… >
< È già
tanto non credi?
>
< Sì…magari potresti insegnarmi a suonare
qualcosa tu… >
< Tipo? >
< Non lo so…quello che vuoi… >
< Ok ci sto! Eccoci, siamo arrivati >
< Posso togliermi la benda? >
< No, non ancora…aspetta… >
Lo sentii scendere dalla macchina, per poi venire ad aprirmi la
portiera. Mi aiutò ad uscire e poi, dopo essersi messo
dietro di me, mi tolse
la benda.
Mi trovavo su una collina con la città di Londra ai piedi e,
vedere tutte quelle luci dall’alto era fenomenale; uno
scenario a dir poco
stupendo.
< Oddio…è meraviglioso…Rob ma
dove siamo? >
< A Golden Hill… > disse poi aggiunse notando
la mia faccia
terrorizzata < stai tranquilla sto scherzando! >
Tirai un sospiro di sollievo. Lo sentii ridere ed abbracciarmi. Ci
sedemmo sul cofano della macchina intenti ad ammirare il paesaggio.
< Rob? >
< Sì? >
< Hai freddo? >
< No… >
< Ma sei gelido… >
< Tranquilla sto bene >
< Ripeto: sei gelido. Hai una coperta o un altro giaccone in
macchina? >
< No >
Mi tolsi la sua giacca e gliela porsi.
< Forza mettitela >
< Non la voglio, tienila tu >
< Rob avanti non fare il bambino! >
< Ma voglio fare il galante! >
< E infatti sei riuscito nel tuo intento! È solo che
non voglio
che tu ti ammali. Io sto bene tranquillo! Sono stata al caldo fino
adesso…quindi smettila di guardarmi poco convinto e
indossala! > gli dissi
risoluta e stranamente mi diede retta.
< Contenta? >
< Sì molto! >
Mi accovacciai su di lui e mi strinse cercando di tenermi al
caldo.
< Quando hai freddo me lo dici che andiamo ok? >
< Certo > girai il mio viso verso il suo per poi
sorridergli.
Lui sorrise e poi si avvicinò nuovamente per baciarmi,
regalandomi
un altro bacio mozzafiato. Quando ci staccammo tornammo ad abbracciarci
e poi,
poco dopo, mi alzai, ma lui mi prese una mano fermandomi.
< Dove vai? >
< Torno subito… >
Entrai in macchina in cerca della borsa e, una volta trovato
l’iPod, tornai tra le braccia del mio cavaliere.
< Ti va di sentire un po’ di musica? >
< Ma certo! Passa una cuffia piccola! >
Ascoltammo dal mio iPod un po’ di tutto per circa quaranta
minuti mentre
parlavamo tranquillamente, poi mi si voltò verso di me.
< Giulia? > mi chiamò.
< Sì? >
< Sono le undici e mezza. È meglio tornare a casa,
altrimenti
Teo mi fucila >
Risi.
< Ok > risposi alzandomi ed offrendogli la mano per
scendere.
L’accettò ridendo e una volta sceso mi
avvicinò per baciarmi
ancora, ma mi scostai ridendo.
< Ancora mi baci? Ma non sei stanco? >
< No, sei troppo bella per non essere baciata…
>
< Speri di riuscire a convincermi a baciarti dicendomi tante
cose carine? >
< Sì…funziona? >
< Sì…continua… >
< Allora… > disse mentre mi si avvicinava
ancora di più <
questa sera non sei solo bella, sei favolosa >
< Continua… > dissi maliziosamente incitandolo
a continuare
mentre mi si era avvicinato colmando la distanza tra noi due.
< Beh che dire…sarei solo ripetitivo…sei
sexy, come lo eri alla
festa e come lo eri tutte le volte che ti ho vista. Mi piace la tua
sicurezza,
il fatto che tu riesca a portare tranquillamente tutto quello che
indossi,
pigiama in primis >
Arrossii di botto.
< Il pigiama? >
< Sì! Eri stupenda quella sera… >
< Stupenda, addirittura… > dissi roteando gli
occhi per
evitare di fargli notare che ero imbarazzatissima.
< Uffa sto cercando di farti dei complimenti! Posso finire?
>
Risi.
< Certo finisci… > dissi mettendogli le mani
intorno al
collo ed accarezzandogli i capelli.
< Beh…bla bla bla bla bla…argomenti
esaurienti? >
< Oh sì! Più che esaurienti…
> gli dissi ridendo per poi
avvicinarmi alla sua bocca e baciarlo.
Una volta staccati ci dirigemmo verso casa e arrivammo più o
meno
a mezzanotte e dieci, trovando le luci ancora accese.
“Oh, Teo è ancora sveglio! Bene bene bene
non vedo l’ora di
raccontargli della serata!” pensai sorridendo.
Scendemmo dalla macchina e Robert mi accompagnò sotto la
soglia di
casa. Poco prima di entrare prese il mio volto tra le sue mani e vi
posò
delicatamente le sue labbra.
< Domani mattina passo a prenderti alle nove ok? Mi raccomando
non fare colazione >
< Ok. Notte Rob…grazie per la splendida
serata… >
< Grazie a te > disse facendomi l’occhiolino
< a domani
>
Quando entrai in casa non feci in tempo a chiudere la porta che
Teo m’assalì obbligandomi a raccontargli tutto.
< È stata una serata favolosa e Golden Hill poi era
bellissima!
>
< COSA? >
< Scherzo, tranquillo… >
< Meglio…stavo già progettando di
ucciderlo >
< Non osare! > esclamai fingendomi minacciosa.
< Allora? La serata? >
Gli raccontai tutto dettagliatamente e lui mi guardava con una
faccia sbigottita.
< Cavolo! Ma sei sicura di star parlando dello stesso Rob? Io
intendo il mio amico Rob… >
< Sì Teo! È lo stesso che intendi tu! Il
tuo amico Robert
Thomas Pattinson… >
< Conosci anche il suo secondo nome? > domandò
facendo una
faccia maliziosa.
< Ma la smetti di prendermi in giro? Comunque sì,
conosco anche
il suo secondo nome. Ed ora se vuoi scusarmi vado a letto
perché domani mattina
Robert ed io usciamo… >
< Dove andate? >
< In giro per Londra, poi alla sera al cinema >
< Divertitevi allora! Notte piccola! > disse baciandomi
la
guancia.
< Notte Teo! E grazie… >
< Di cosa? >
< Di avermelo presentato ovviamente! Ti adoro lo sai? >
< Sei una ruffiana lo sai? >
< La tua preferita? >
< Ovviamente! >
< E allora è ok! Notte! > gli dissi ridendo.
Una volta tirato fuori il cellulare dalla borsa, lessi un
messaggio che mi era arrivato.
“Giulia ti prego scusami
tanto…mia sorella Lizzy e suo marito mi hanno appena
chiamato dicendomi che
stanno male e allora mi hanno chiesto se posso passare a prendere i
loro figli
ora per evitare che si ammalino pure loro. I miei genitori non ci sono
e quindi
non saprebbero a chi lasciarli. Mi dispiace davvero darti buca.
Possiamo
rimandare ad un’altra sera? Rob“
Risposi
velocemente.
“Hey ciao! Non preoccuparti,
la famiglia viene prima di tutto…usciremo quando tua sorella
e suo marito
staranno meglio e i bambini saranno tornati a casa. Non preoccuparti.
Sogni
d’oro“
Poco
dopo ricevetti un ultimo messaggio.
“Grazie, sei un angelo…sogni
d’oro anche a te“
Spensi
il telefono, mi misi in pigiama e, una volta stesa nel
letto, mi addormentai subito.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
questa è
la canotta che ho utilizzato per creare il vestito di Giulia. Vi piace?
|
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Capitolo 14 *** LA PREMIERE ***
Hola a todos! Vi
sono mancata vero? xD
Avete passato un buon fine settimana?
Bene bene, come al solito voglio
ringraziare le 57 ragazze che hanno messo la storia nei preferiti, chi
ha letto
e chi ha commentato! :D
Oasis: ciao cara!
Grazie 1000 ^^ eheheheh
tranquilla, ce ne saranno tante altre di uscite per Giulia e Robert! :D
spero
ti piaccia il capitolo. Un bacio
CriPattinson: mo ciao!! Oddio stupenda? *-*
così arrossisco! :D
grazie 1000, che carina!! *peccato x la seconda uscita
rimandata, ma non
importa, si rifaranno...* esattamente! Usciranno
“presto” di nuovo…un bacio
^^
Lion
E Lamb: *Ciao tesoro!!!ma io ti
adoro!!!è stato un cap
bellissimo e lunghissimo!!!me felice* me troppo felice di leggere
questo!!
Grazie, sono commossa! ^^ un bacio tesorooo spero ti piaccia anche
questo nuovo
capitolo :)
milly92: *per un certo verso
vorrei ammazzarti… Insomma,
è S. Valentino, io sono single e tu pubblichi questo
capitolo dolcissimo?! Mi
sento davvero depressa…* cosa credi, guarda che
ero nella tua stessa
situazione anche io xD *questo capitolo ovviamente
è nella classifica dei
miei preferiti!* davvero?? *-* dopo quello che è
successo oggi, non puoi
farmi che felice dicendomi questo! *-* grazie tesorooo!! Comunque per
Veronica…beh, diciamo che c’è
più Robert per noi! xD * te lo meriti Teo, eh
si, così impari a scommettere, muahahah! (per la cronaca non
ho ancora
dimenticato U_U)* muhahahahahahaha povero Teo xD cosa
può dare per farsi
perdonare da te? *P.S. I capitoli li PRETENDO così
lunghi, intesi? xD*
sì capo, ho inteso! =D
kiarab: ciao tesoroo! Beh, se Robert
fosse nutella, ci
sarei sempre attaccata xD *va
bèèè ma cavolo sono tutti fissati con
'sto
cinese!!! che noia!! a me non piace* guarda che è
giapponese, non cinese
U.U xD *perchè non in uno italiano???*
tranquilla, ci finiranno in un
ristorante italiano :) *ma veramente ci vanno le coppiette in
quel posto a
Golden Hill??* sai, veramente me lo sono inventata il
posto…mi ero
documentata per vedere di trovare qualcosa, solo che non ho trovato
niente e
quindi mi sono inventata tutto di sana pianta! :D *ma secondo
me l' uscita
non è del tutto annullata... ho un mezzo sospetto...*
eheheheh vedremo! =D
*magari te ne parlo su msn!!* guarda che ci conto!
Sono curiosa di
sapere a cosa stavi pensando :D ciao tesoroooo kisssssss P.S hai altre
domande?
Mi diverto troppo a rispondere! =D
fedev82: tesoroo! Oh,
bene bene bene sono
contenta che tu stia bene! :) ci sono passata con la febbre a 38.5 e so
bene
che non è una passeggiata xD *F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!!
M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-A!!* così mi sciolgo *-*
grazie, sei troppo carinaaa
:D *Ash+bagnino=cosa orrenda Ash+Jack=Stupendi come la
fanfic.....*
allora, prima di tutto: *-* (per il STUPENDI COME LA FIC), poi:
Ash+bagnino=non
accadrà assolutamente niente, tranquilla ^^
Ash+Jack=accadrà qualcosa, stai
ancora tranquilla ^^ un bacio e spero che tu stia urlando di gioia con
sta
recensione ^^
alice
brendon cullen:
teshooo! Che carina, grazie!! ^^ eheheheh la scenata di Teo
l’adoro! E per
Veronica…beh, alla fine però appoggia Giulia, no?
Eh, lo so che lui è un
dannato strafigo, ma lei ha il prosciutto negli occhi U.U xD spero ti
piaccia
anche questo capitolo un bacioooooooooo
KikiCullen: ciao tesoro!! *Oddio
questo chappy è
il mio preferito, assieme a quello del bacio!* davvero? Li
adoro anche io!
L’11, il 12 e il 13 sono i miei preferiti =D *La
scena della giacca mi ha
ricordato quella di Twilight e quindi mi piace da morire!*
O.O qual è la
scena in Twilight? Me ne ero scordata…io i ero basata su un
telefilm per quella
scena xD com’è indiano? Non ci sono mai stata a
mangiare…merita? Il messicano è
buono, a me piace molto! *Per la tua figuraccia a Parigi mi
dispiace, ma poi
almeno il numero di telefono o cose del genere te le ha date?*
no, alla
fine no perché lui era dall’altra parte
dell’Italia :( anche se io l’avrei
preso volentieri il suo numero xD *Solo che la fotina della
canotta questo
pc di niente( non è mio) non me la fa vedere* O.O
come no? Strano, da me si
vede…uff…ok, facciamo che te la mando quando ci
becchiamo su msn, ok? *Suoni
il pianoforte anche tu?* purtroppo no, ma mi piacerebbe molto
perché adoro
il pianoforte…dovrei iniziare il prossimo anno le lezioni :D
Spero ti piaccia
il capitolo e grazie 1000! un bacioooooooooo
debblovers: tesoroo!! Mo
ciaoooo *scusami se
ieri sera non ho letto il capitolo* mavvà,
tranquilla! Organizzi le feste,
woow! Quanti anni ha fatto tua sorella? *ma però mi
vuoi male.. non ti rendi
conto di ciò che fai al povero cuoricino di quelle ragazze
che come me sono da
sole durante questa orrenda festa???* sono da sola anche io,
cosa credi? xD
ma poi nooo! Io non ti voglio male, ti voglio tanto bene!! *-* *ma
mia hai
delusa parecchio.. dov'è andata a finire la rissa dei
polli??* stavo per
mettermi a piangere quando ho letto che ti avevo delusa…ma
se ti può consolare
ti dico che anche io volevo la rissa xD *non riesco a vedere
la foto della
maglia... uff non è giusto* Nooooooooo!!
:’( me triste… *posta presto
perchè questa storia mi piace ogni giorno di più*
*-* chettenera la ragazza!
Grazie tesoro, un bacio ti voglio beneee! P.S. mi manderesti una mail
con il
tuo indirizzo di msn? (così poi ti mando anche la foto della
maglia xD due
piccioni con una fava =D)
Alice102: hey, ciao! *quello
che mi ha
regalato questa fanfiction ovvero emozioni e risate* oddio,
davvero ti ha
regalato emozioni e risate questa storia? *continua che ora
che sono finiti
i capitoli mi sento già male..* noo! Non sentirti
male xD guarda, posto
ogni lunedì e ogni sabato, quindi stai tranquilla! =D grazie
1000 per i
complimenti, veramente…un bacioooooo
LaPiccolaPrincess: rospetto!! Mo
ciaoooooooooo uff, scusami
sono in debito di 2 giorni di chiacchiera con te su msn :(
perdonamiiiiiii (e
devo ancora leggere quello che hai scritto sul
forum…rimedierò, te lo
prometto!) *Giullsina che vuoi intendere di quanto sia
rospo?XD Mica che
sono brutta?* ecco, lo sapevo che avresti frainteso xD
comunque no, non
volevo dire che tu fossi brutta, assolutamente :D *Certo...Che
ci
guadagno???? Se ci guadagno la metà dei soldi del pattinson
ok* ahahahah,
come sei materiale xD …mi addormento sul piatto?
Mavalà! Tu non sai che orari
facevo questa estate, ci sono abituata ad addormentarmi a
quell’ora xD *Naa
io credo che prima la spoglierà con gli occhi...poi con la
bocca(non chiedere
XD) e poi passerà ai fatti XDXDXD E poi dirà:
Carino il vestito...quando ormai
dopo averti vista così....Il vestito ha fatto 'na brutta
fine XD* rospetto,
ma cosa vai a dire?? xD *miii e quanti soldi ti sei giocata??*
ora si
spiega il perché sono sempre senza soldi xD *Una
ragazza non schiava di
robert pattinson XD La adoroooo XD* ahahahaha, sei
l’unica, lo sai? xD *No
non è scemo si fa così in quei casi XD*
e certo, tu lo difendi sempre Teo
:( *tagliatella-pantera mode:On!!!!!* non era
TAGLIATELLA PERVERT STYLE
ON? xD Xjin è un nome giapponese, mi sono documentata U.U *questa
è
istigazione alla violenza nei confronti di robert XD* nei
confronti di
Robert? Da parte di Robert vorrai dire!! xD *Già
non si vede un tubo della
canotta* :( vedrò di
rimediare…però avrò bisogno del tuo
aiuto!! :) un
bacio rospetto, ti voglio beneee
Buona lettura!
Baci la vostra Giulls
P.S. allora, già in diverse mi avete
detto che non si vede la foto…ora tenterò di
rimediare, ma intanto per chiunque
fosse interessato, la metto su un sito e vi passo il link! Ditemi poi
che ne
pensate :D
http://it.netlog.com/XxX_Giulls_XxX/photo/photoid=64873426&surr=0#photos
14.
LA PREMIERE
Passarono
tre giorni dall’uscita con Robert, giorni nei quali lui
sparì dalla circolazione senza dire niente. Nessuno, nemmeno
i suoi amici,
erano più usciti con lui ed io ero tristissima di
ciò, perché avevo capito che
la causa di tutto questo ero esclusivamente io, specialmente
perché non
rispondeva né agli squilli che gli facevo e né ai
messaggi che gli mandavo. Per
quei giorni evitai anche io di uscire. Teo tentava inutilmente di
tirarmi su di
morale, così come facevano Kristen, Nikki ed Ashley e,
nonostante non
riuscissero a cambiare il mio stato d’animo, fui grata a loro
per quello che
stavano facendo.
Sabato mattina, però, arrivò la svolta: quando mi
svegliai alla
mattina trovai su una sedia in camera mia Jared.
< Jared ma cosa ci fai qui? Non dovresti essere in America?
>
< No, sono tornato ieri sera…poi Teo mi ha chiamato
dicendomi
quello che ti era successo e sono venuto immediatamente qui non appena
mi sono
svegliato. Giulia ma perché ti sei ridotta così?
>
< Non lo so… > risposi con le lacrime agli
occhi, lacrime
che non tardarono tanto a scendere e a rigarmi il viso.
Jared venne immediatamente ad abbracciarmi.
< Su bimba, non fare così! Rilassati…
> disse accarezzandomi
dolcemente la schiena.
< Ero convinta si fosse divertito con me mercoledì
sera…io…io
perlomeno mi ero divertita. È stato dolcissimo, un vero
angelo…dovevamo uscire
giovedì lo sai? Aveva detto che mi avrebbe portato in giro
per Londra…poi mi ha
dato buca perché sua sorella stava male e aveva bisogno che
lui le tenesse i
bambini e da lì non si è più fatto
vivo…perché? È solo questo che mi
chiedo…se
non voleva più uscire con me bastava che me lo dicesse
tranquillamente…non ne
avrei fatto una tragedia… > risposi singhiozzando.
Restò ad abbracciarmi per diversi minuti, poi bussarono alla
porta
e Jared, vedendo che restavo zitta, disse al visitatore di entrare.
Strabuzzai
gli occhi quando trovai sulla soglia della mia camera Robert che mi
guardava
silenziosamente.
Ricambiavo il suo sguardo con uno sguardo misto d’odio e
tristezza, con gli occhi arrossati, gonfi e pieni di lacrime.
< Jared puoi lasciarci soli per favore? > chiese Robert
senza distogliere lo sguardo da me.
Jared mi guardò e, quando gli feci di sì con la
testa, mi baciò la
fronte, mi sussurrò che sarebbe restato di sotto con Teo e
che se avessi avuto
bisogno avrei dovuto chiamarlo e ci lasciò soli.
< Ciao… >
Non risposi; mi limitai semplicemente ad osservarlo con lo stesso
sguardo di prima.
< Giulia io… >
Lo interruppi.
< Perché? Perché diavolo non ti sei fatto
vivo in questi
giorni? Non hai risposto né ad un messaggio, né
ad una chiamata…a niente…sono
rimasta per tre giorni a deprimermi come una cretina perché
tu eri sparito…non
volevi più vedermi? Beh, bastava semplicemente dirmelo in
faccia, non sparire
in quel modo come hai fatto, non credi? Quindi? Sei venuto a dirmi che
è meglio
non vederci più? Tranquillo ti risparmio la fatica di dirlo
perché non ho
intenzione di uscire ancora con te… > dissi cercando
di non piangere ulteriormente
e stranamente ci riuscii.
< Mi dispiace… >
< Ti dispiace? Per cosa? Per esserti comportato da stronzo
oppure per essere uscito con me? > lo interruppi ancora.
< Mi lasci finire di parlare per favore? >
domandò
arrabbiato.
< Ma certo scusami…continua pure > risposi
sarcastica.
< Mi dispiace per essere sparito così. Non ho
scusanti per
quello che ho fatto; so benissimo di essere stato un cretino,
è solo che ero
spaventato. L’altra sera sono stato davvero bene con te, come
non mi era mai
capitato…ed ho avuto paura. Paura di potermi affezionare
troppo a te. Per
questo ho deciso di non farmi sentire in questi giorni, per il semplice
motivo
che già un’ora dopo la fine del nostro
appuntamento avevo voglia di stare con
te. Giovedì mattina, quando sono uscito a fare colazione con
i miei nipoti,
avevo una voglia matta di venire qui per vederti. Stavo rimpiangendo di
aver
annullato la nostra uscita. Allora mi sono preoccupato ed ho deciso di
evitarti, dal momento che nessun’altra mi ha mai fatto
sentire come hai fatto
tu. È stata dura, ma ce la stavo facendo. Poi ieri sera
girando su You Tube ho
visto un video che hai fatto con delle tue amiche. Ti stavi divertendo
un mondo
ed eri bellissima mentre facevi le tue facce buffe. Ho capito solo in
quel
momento che stavo facendo una cazzata colossale. Mi dispiace te lo
posso
giurare. Puoi perdonarmi? Ti prego… > mi disse con
uno sguardo addolorato.
Ero senza parole, non sapevo cosa rispondere.
< Io non lo so… > gli dissi incapace di
guardarlo.
Chinai la testa in modo che lui non potesse vedere le mie lacrime.
La cosa fu inutile, perché capì immediatamente
tutto. E infatti mi si sedette
accanto, mise le mani sotto il mio mento e lo tirò su in
modo che potessimo
guardarci in faccia: mi mancava, mi mancava da matti.
Le lacrime non volevano smettere di scendere ed io iniziai a
singhiozzare ancora una volta. Mi abbracciò e mi fece
poggiare la testa nel suo
petto. Iniziò a cullarmi e rimanemmo abbracciati per
mezz’ora. Alla fine fui io
a staccarmi. Lo guardai negli occhi, gli accarezzai il volto e feci un
respiro
profondo.
< Voglio darti una seconda occasione, perché mi sei
mancato. Ma
hai perso la mia fiducia e ti dovrai impegnare moltissimo per
riconquistarla.
Se davvero ci tieni a me sono certa che ce la farai. Ma per ora dovrai
lavorare
parecchio. Te la senti veramente? >
< Sì >
< Lo sai che se solo provi a sparire un’altra volta
senza dire
niente io ti uccido vero? >
< Sarebbe il minimo… >
< Ok… >
< Grazie >
< Di niente… >
Avvicinò la sua bocca alla mia e mi baciò
dolcemente.
< Scusami…davvero… >
< Ti perdono… >
< Riconquisterò la tua fiducia, anche se ci volessero
secoli.
Te lo giuro >
< Me lo auguro >
< Esci con me stasera? >
< Per andare dove? >
< Ad una premiere >
< Una premiere? >
< Sì…dai ti prego… >
< Ma di che film scusa? >
< Il Cavaliere Oscuro >
< Ah…il nuovo film di Batman? >
< Esatto…ti va di venirci con me? >
< Ehm…sì certo! Non sono mai stata ad una
premiere, quindi
premetto di non sapere cosa poter indossare o come poter
comportarmi… >
< Non preoccuparti, cela farai! Devi solo camminare a fianco a
me per una passerella, poi arrivare alla sala, sederti e goderti il
film >
< Ok, sembra facile. Ci saranno paparazzi immagino…
>
< Sì… >
< Posso mettermi un sacco nero in testa? >
< Direi di no! Non si può nascondere questo dolce
faccino… >
disse pizzicandomi una guancia.
< Ah…vabbè io c’ho
provato…scatteranno delle foto anche a me?
>
< Direi di sì >
< Ah…un sacco colorato da mettere in testa invece?
>
domandai sperando in una risposta affermativa, ma lui la
ignorò completamente.
< Passo a prenderti alle sette allora? >
< Va bene. Mangiamo fuori o mangio a casa? >
< Ah guarda dopo ci sarà una festa in onore del film
e ci
saranno degli stuzzichini. Sapendo già che cenerò
con quella roba là non
mangio. Poi tu fai come vuoi >
< Perfetto, cenerò anche io con gli stuzzichini!
>
< Ora ho una sorpresa per te >
< Che tipo di sorpresa? >
< Un abito che mi mandano Kristen, Nikki ed Ashley. Credo sia
per stasera… >
< Eh? >
< Beh ieri sera poco prima di andare a letto mi sono trovato
davanti la porta di casa tre ragazze infuriate e pronte a farmi un
occhio nero.
Alla fine ho spiegato loro tutta la situazione, aggiungendo che volevo
portarti
alla premiere e questa mattina poco prima di uscire mi sono trovato
davanti
alla porta di casa quel pacchetto… > mi disse
indicando una scatola bianca e
sottile con un fiocco color oro che prima non avevo notato. Me lo
allungò e,
prima di aprirlo, lessi il biglietto.
“È uno stupido, ma ci tiene
tanto a te. Perdonalo. Ci sentiamo dopo baci Ash Kris e Nikki“
Sorrisi
e passai il biglietto anche a lui, che lesse subito e
scoppiò a
ridere e, mentre stavo aprendo il regalo, mi baciò
dolcemente una tempia,
ridendo ancora per il biglietto.
Dentro la scatola trovai un abito color rosso amaranto, tutto
tagli e ricci, stile spiegazzato, scollato e senza spalline, con la
chiusura a
cerniera nel lato destro. Una fascia nera stretta in vita era abbinata
al
sottogonna nero e, sotto il vestito, trovai una borsetta nera con delle
scritte
argentate e un paio di sandali neri con un fiocco a lato
anch’esso nero con il
tacco di otto centimetri.
< Devo davvero mettermi quelle scarpe? Ma stiamo scherzando?
Cascherò per terra davanti a tutti! Non sono abituata a
portarle! >
< Vorrà dire che dovrai fare pratica oggi
pomeriggio…oppure più
semplicemente cambi scarpe… >
< Ma mi piacciono > piagnucolai.
< Beh allora l’unica credo sia imparare a camminare su
quei
trampoli non credi? >
< Sì…certo che il vestito è
veramente bello…e pure la borsa…non
dovevano disturbarsi così tanto…sono state troppo
gentili… >
><
Stasera farai un figurone… >
< L’importante è che la faccia tu bella
figura con i
paparazzi…io conto poco… >
< Ma smettila! Non è assolutamente vero! >
Gli sorrisi e lui mi baciò la guancia. Pochi minuti dopo Teo
bussò
alla porta, temendo che avessi ucciso Robert e invece quando
aprì mi vide
stretta al suo petto a ridere e scherzare.
< Scusate, non volevo interrompere… >
< No tranquillo, stavo giusto per andarmene… >
< Non ti fermi a pranzo? È praticamente mezzogiorno e
mezza…
>
< No grazie. I miei genitori tra poco arrivano in aeroporto e
vado a prenderli >
< Ah ok… > dissi dispiaciuta.
Mi accarezzò una guancia e poi mi baciò.
< Tranquilla piccola poi torno… >
“Piccola? Mi ha chiamato piccola? Ora Teo lo
ammazza, solo lui
mi chiama così! Certo però che piccola esce
meglio dalla bocca di Robert che da
quella di mio fratello” pensai divertita.
< Ci vediamo stasera > gli dissi sorridendo.
< Certo! >
Dopo aver salutato anche Teo, Robert se ne andò.
Una volta rimasti soli io e mio fratello ci guardammo per diversi
minuti. Era dispiaciuto per come stessi, si vedeva benissimo.
< Hey la smetti di fare quella faccia da cane bastonato? Ci
siamo chiariti, l’ho perdonato e stasera esco di nuovo con
lui. Sono felice, davvero
>
< Sono contento > disse sorridendo < mi si
è spezzato il
cuore a vederti così in questi giorni…piccola sei
sicura di stare bene? >
aggiunse preoccupato.
< Sì, sto benissimo > sorrisi e lui
sembrò convincersi,
perché si rilassò, poi venne ad abbracciarmi.
In quel momento Jared entrò nella stanza.
< Hey bimba è tutto ok? >
< Sì Jared grazie…adesso sto bene >
dissi sorridendogli.
< Menomale…stavo pensando se uccidere Robert o
meno… >
Risi.
< Jared ti fermi a pranzo da noi? > chiese Teo.
< Beh…se non disturbo accetterei… >
< Ma quale disturbo! Forza adesso mi alzo dal letto, mi do una
sistemata e poi scendo a cucinare! >
< Ma il frigo è praticamente vuoto…
>
< Vorrà dire che tu e Jared andrete a fare la
spesa… >
< Ok…cosa prendiamo? >
< Quello che volete…anzi…prendete delle
crocchette di pollo e
ai funghi per Jared? E le patate…cucino crocchette con le
patate fritte e con i
peperoni. Può andare? >
< Sì benissimo! > mi risposero.
< Perfetto! A dopo allora! >
Appena furono usciti uscii dal letto, indossai una canotta a righe
colorate e un paio di jeans a pinocchietto, sistemai il vestito e le
scarpe e
chiamai le mie tre benefattrici per ringraziarle e loro mi dissero che
sarebbero venute anche loro alla premiere e che ci saremmo incontrate
tutte là.
Fatto ciò scesi in cucina e iniziai a tagliare i peperoni.
Mentre
stavo apparecchiando il campanello di casa suonò; andai ad
aprire e davanti mi
trovai Robert.
< Ciao > gli dissi sorpresa.
< Ciao…è ancora valido l’invito
per pranzo? >
< Certamente! Ma non dovevi andare a prendere i tuoi genitori?
>
< Stavo andando a prenderli quando ho ricevuto il loro
messaggio che diceva di non andare in aeroporto perché erano
arrivati questa
notte alle tre a Londra perché avevano trovato un volo
libero e sono tornati a
casa in taxi. Solo che il messaggio me l’hanno mandato questa
mattina alle
otto, ed io l’ho ricevuto solo ora… >
< Beh ti è andata bene a riceverlo! Forza accomodati!
>
< Grazie >
Ci dirigemmo verso la cucina e chiamai Jared, dal momento che Teo
aveva lasciato il cellulare a casa, per chiedergli se prendeva
un’altra
confezione di crocchette di pollo anche per Robert.
< Rob arrivo subito. Intanto mi giri i peperoni? >
< Certo! Aggiungo anche dell’acqua? >
< Sì magari! Grazie! >
Tornai poco dopo e ripresi il comando dei fornelli.
< Io che devo fare? >
< Assolutamente niente! Sei l’ospite >
< Ma voglio aiutare >
< Beh se proprio vuoi dare una mano, puoi aiutarmi ad
apparecchiare… >
< Certo miss! >
Una volta finito mi si avvicinò e mi baciò con
passione e, quando
ci staccammo, iniziò a baciarmi il collo provocandomi
brividi di piacere. Lui
se ne accorse perché lo sentii sorridere e baciarmi il collo
più intensamente.
Era una tortura paradisiaca per me. Mi tenevo aggrappata al suo collo e
le mie
mani gli accarezzavano i capelli, intimandolo a non fermarsi.
Con mio disappunto si staccò da me dopo qualche minuto.
< Fidati è meglio così…non so
se mi sarei potuto fermare dopo…
> disse a fior di labbra dopo aver notato il mio sguardo
contrariato.
Capendo a cosa alludeva, arrossii e lui, vedendomi imbarazzata, mi
sorrids e si allontanò per andare a girare nuovamente i
peperoni.
< C’è anche Jared a pranzo? >
< Sì >
< Ah… >
< Perché “ah…“?
>
domandai divertita voltandomi verso di lui.
< Nono niente… > rispose senza guardarmi.
< Sei geloso di Jared per caso? >
< No… >
< No? > risi.
< … >
Restai a guardarlo alzando un sopracciglio divertita.
< Forse un pochino… >
Continuavo a fissarlo divertita.
< Oh va bene lo ammetto sono geloso! Contenta adesso? >
< E perché saresti geloso? Te l’ho
già detto, io e Jared siamo
solo amici. Oltretutto abbiamo praticamente vent’anni di
differenza: potrebbe
essere mio padre. E poi… >
< Poi? > domandò intimandomi a continuare.
< E poi io voglio te, non lui > gli dissi rossa in viso e
poi continuai < quindi non hai motivo di essere geloso. Chiaro?
>
< Cristallino! > disse avvicinandosi a me e baciandomi
ancora, ma ad un certo punto si bloccò < piccola?
> mi chiamò.
< Sì? >
< Davvero è me che vuoi? > domandò
innocentemente.
Lo fulminai con lo sguardo, perché sapevo che mi stava
prendendo
in giro, ma poi scoppiai a ridere.
< Secondo te genio? Non è con te che esco stasera e
che sto
abbracciando in questo momento? >
< Beh sì… >
< Allora la risposta già la sapevi…
>
In quel momento Teo e Jared tornano a casa e noi due ci staccammo.
Io tornai a mescolare i peperoni mentre Robert si sedette a tavola.
< Ciao! >
< Ciao ragazzi! >
< Ciao Rob, ciao Giu! > ci dissero in coro Teo e Jared.
< Mi passate le crocchette che le cucino? >
< Eccole bimba! >
< Grazie papi! >
< Non chiamarmi…vabbè anche se te lo
dicessi non cambierebbe
niente… >
< Miracolo! Finalmente l’hai capito! > esclamai
ridendo.
Pochi minuti dopo ci sedemmo per mangiare: mi sedetti tra Robert e
Teo, mentre Jared si sedette di fronte a me. Parlammo tranquillamente
finché
non squillò il mio cellulare: era mia madre che mi
rimproverò per non essermi
fatta viva in quei giorni. Discutemmo per dieci minuti, poi chiamai mio
babbo,
sempre scusandomi di non essermi fatta viva e raccontando una balla ed
infine
tornai a sedere.
< Hey bimba è tutto ok? Si sentivano le tue
urla… > chiese
Jared preoccupato.
< Sì è tutto ok…era solo mia
mamma che si è arrabbiata perché
non mi sono fatta viva in questi giorni… > risposi
sbuffando.
Guardai Robert e notai un velo di tristezza nei suoi occhi e mi
sentii tremendamente in colpa per quello che avevo appena detto,
così mi sporsi
e lo baciai dolcemente. Sembrò gradire la cosa,
perché stava per approfondire
il bacio quando lo precedetti allontanandomi da lui.
< Teo se fossi in te rinchiuderei Giulia in camera
perché mi sa
che tra poco gli ormoni scoppiano… > disse Jared
ridendo.
Teo sbiancò, io quasi mi soffocai con la crocchetta che
stavo
masticando e Robert sputò l’acqua che stava
bevendo facendo la doccia a Jared,
il quale se prima stava ridendo, adesso era leggermente disgustato.
< La giustizia divina… > mi limitai a dire
ancora tossendo.
< Ragazzi…dolce? > propose Teo una volta
ripresosi.
< Cosa avete preso? >
< Beh…veramente speravo di uscire a prendere un
gelato… >
< Io ci sto! >
< Sì anche io >
< Mi associo! >
Sparecchiammo la tavola, mi lavai i denti e poi uscimmo a piedi
per prendere il gelato, anche se ogni venti metri Robert e Jared
venivano
fermati da fan urlanti che chiedevano autografi, facevano foto e li
baciavano
sulle guance. Ero infastidita e neanche poco, ma riuscii a mascherare
bene il
tutto perché non se ne accorse nessuno, fatta eccezione per
Teo.
< Se resterai con Rob dovrai abituartici. Queste cose sono
all’ordine del giorno per lui… >
< Sì, lo so! Devo solo farci l’abitudine
> risposi
voltandomi verso mio fratello e accennando un sorriso.
Dopo aver accontentato tutte le fan finalmente riuscimmo a
camminare tranquillamente verso la gelateria. Ero un po’
preoccupata di vedere
Phil ma, per mia fortuna, ci servì un’altra
commessa che faceva gli occhi dolci
a Robert, anche se lui non se la filava nemmeno. Ci sedemmo a mangiare
il
nostro gelato in una zona appartata, lontana da occhi indiscreti e
lì potemmo
parlare tranquillamente, fino a quando non sentii il mio cellulare
squillare
ancora. Risposi e scoprii con gioia che era Ilaria ad avermi chiamato.
Le
raccontai di quello che era successo dopo averla aggiornata sul mio
appuntamento
con Robert e, nonostante avesse una voglia matta di ucciderlo, riuscii
a
calmarla, anche se mi disse che momentaneamente le stava antipatico per
quello
che mi aveva fatto. Risi divertita e ci salutammo con la promessa che
ci
saremmo sentite anche il giorno dopo. Dopo aver riagganciato mandai un
messaggio
a Veronica, dicendole che ben presto avrebbe avuto un’alleata
e aggiungendo che
il giorno dopo l’avrei chiamata per spiegarle meglio. Tornai
dai miei tre
ragazzi e mi sedetti sulle gambe di Robert, che intanto dopo aver
finito il suo
gelato, stava fumando. Lo guardai contrariata ed inarcai le
sopracciglia.
< Cosa c’è? > mi chiese.
< Fumi? > domandai nonostante sapessi già la
risposta.
< Sì >
< Mmm… >
< Perché “mmm…“?
>
< No niente… >
< Qualcosa mi dice che Giulia non è così
felice di vederti
fumare… > ipotizzò Jared.
< Indovinato papi… >
< Ah…quindi dovrei smettere di fumare? >
domandò
dispiaciuto.
< Beh…magari possiamo fare che quando sei con me non
fumi, così
tu non smetti di fumare e sei contento, ed io non sento
l’odore delle sigarette
e sono contenta. Ci stai? >
< Andata! > mi disse stringendomi la mano.
Finì la sigaretta, ci alzammo tutti in piedi e ritornammo
indietro.
Jared e Teo parlavano tranquillamente tra di loro, mentre io e
Robert restavamo distanti da loro, mano nella mano. Quando tornammo a
casa
erano quasi le cinque. Salutai Jared e rimasi fuori per salutare
Robert, mentre
Teo rientrò in casa.
< Ci vediamo tra poco allora! >
< Certamente, ciao piccola > disse mentre si stava
avvicinando per baciarmi.
Mi scostai e lui mi guardò senza capire.
< Piuttosto lecco un posacenere! > esclamai ridendo, ma
lui
mi guardò con un’espressione da cane bastonato,
così non me la sentii di
negargli un mio bacio.
< Grazie > sussurrò sorridendomi.
< Sparisci! > esclamai scherzando e anche lui
scoppiò a
ridere.
Una volta entrata in casa, m’infilai sotto la doccia e uscii
dopo
dieci minuti uscii, dopodiché mi diressi in camera mia con
il phon in mano e la
piastra: avevo intenzione di lisciare i capelli quella sera; ma mi ci
volle
un’ora per piastrare i capelli, anche se alla fine il
risultato tu eccellente.
Mi vestii frettolosamente, feci il french alle mani in pochi minuti e
poi, una
volta aspettato che si asciugasse tutto, mi truccai molto velocemente e
scesi
di sotto da Teo.
< Piccola sei una visione! Stai benissimo con i capelli
così
piastrati! >
< Grazie! Spero solo che durino per qualche ora…
>
< Beh tra poco vedrai! Sei agitata? >
< Un po’ >
< Hai detto ai tuoi di te e Rob? >
< No… >
< E se lo scoprissero? >
< E come? Loro non guardano queste cose…e comunque se
dovesse
diventare una cosa seria glielo dirò… >
< Ok >
< Tu comunque mi starai accanto vero? >
< Sempre piccola! Stai tranquilla… >
< Grazie…ti voglio bene Teo! > dissi
abbracciandolo.
In quel momento Robert suonò alla porta e, non appena lo
vidi,
rimasi a bocca aperta, ipnotizzata da cotanta bellezza: come la sera
dell’appuntamento, indossava un paio di pantaloni neri e una
giacca nera ma, al
posto della camicia, indossava una maglia bianca di cotone.
< Ciao Teo…caspita Giu sei una stupenda…
>
< Grazie, anche tu sei bellissimo! >
Si avvicinò e mi baciò a fior di labbra.
< Mmm…il tuo lucidalabbra sa di ciliegia…
>
Risi.
< Ti piace? >
< Molto! >
< Perfetto, allora so che lucidalabbra usare d’ora in
poi! Vogliamo
andare? >
< Certo >
Salutammo Teo e ci dirigemmo verso la macchina.
< Giu…voglio essere onesto con te… >
< Dimmi >
< La premiere inizia alle nove, non alle otto e
mezza…sono
venuto a prenderti prima perché volevo presentarti una
persona prima >
< Oh…ok certo! >
Guidò fino al 123 Iver Street, poi parcheggiammo davanti una
classica e bianca casa londinese, con il tetto nero e a due piani.
Robert suonò
al citofono di questa casa misteriosa e pochi minuti dopo due bambini
corsero
contro Robert.
< Zio Rob! > urlarono in coro e gli saltarono al collo.
“Zio? O mio dio mi ha portato a casa di sua sorella?”
pensai spaventata.
< Piccoli miei! Ma come siete belli questa sera! Siete
elegantissimi! >
< Beh, oggi è il compleanno di Walter e stasera mamma
ci porta
al suo compleanno! > esclamò una bambina dai lunghi
capelli biondi raccolti
in due trecce e dagli occhi color oceano: doveva essere Samantha.
< Zio Rob chi è questa signora? >
domandò Brian, un bambino
alto dai capelli ricci neri e dagli occhi marroni.
Sbiancai quando sentii chiamarmi signora.
< Lei è Giulia. Sam, Brian come si dice? >
< Molto piacere Giulia! > mi dissero in coro.
Sorrisi.
< Piacere di conoscervi bambini! Ho sentito molto parlare di
voi… >
< Dallo zio Rob? > mi chiese Samantha.
< Sì proprio da lui! > risposi sorridendo
dolcemente ad
entrambi.
< Vuoi conoscere la nostra mamma? > mi chiese Brian.
< Beh… > dissi guardando Robert.
< Sì Brian, siamo venuti qui per
questo…è in casa vero? >
< Sì! vi sta aspettando! Vi portiamo da lei! >
disse Samantha
correndo in casa.
Robert stava per avvicinarsi a me e prendermi la mano, quando
Brian lo cacciò via prendendo la mia mano e conducendomi
verso casa. Guardai il
povero Robert ridendo, mentre lui aveva strabuzzato gli occhi. Una
volta
entrati in casa i due bambini ci portarono in salotto. Era molto
elegante e
colorato: c’erano molti quadri e il divano era arancione.
Seduta sul divano
c’era una bellissima donna bionda dai capelli liscissimi
legati con un’alta
coda di cavallo.
< Mamma c’è lo zio Rob! > rispose
Samantha sedendosi
pesantemente sul divano.
La sorella di Robert alzò lo sguardo e, vedendo il fratello,
corse
ad abbracciarlo.
< Ciao Rob! >
< Ciao Lizzy come stai? >
< Tutto bene e te? >
< Tutto bene grazie! Lizzy volevo presentarti una
persona… >
e detto ciò mi prese per mano e aggiunse < Lizzy lei
è Giulia, la ragazza di
cui ti avevo parlato >
“Ragazza di cui ti avevo parlato? Aveva
già parlato di me?”
pensai ancora più sconvolta.
Mi sorrise.
< Ciao tanto piacere! Io sono Elizabeth, ma chiamami pure Lizzy
>
< Piacere Lizzy sono Giulia > risposi sorridendole e
stringendole la mano, fingendomi la calma fatta a persona, anche se ero
spaventata a morte, perché era la prima volta che conoscevo
un familiare di un
ragazzo che stavo frequentando, visto che i ragazzi che avevo avuto
prima non
ci avevano minimamente pensato a presentarmi alla famiglia, e quindi
non sapevo
bene come comportarmi.
< Rob mi ha detto che sei Italiana… >
< Sì di Ravenna >
< E dove è di preciso? >
< Beh è nel Nord Italia, in Emilia Romagna >
< Ah sì ho capito! È vicino a Bologna
esatto? >
< Precisamente! > risposi sorridendole.
< L’Italia è un paese favoloso! Ci sono
stata qualche anno fa
in tournee e sono stata anche a Bologna… >
< E ti è piaciuta? > le domandai.
< Sì moltissimo! Poi sono stata a fare shopping in un
outlet in
un paesino vicino a Bologna… >
< Ah sì! Castel Guelfo! >
< Esatto! Mamma mia ho speso un sacco di soldi lì
dentro! >
< Anche io tutte le volte che ci entro! > risposi ridendo
e
lei si unì alla mia risata.
< Ragazze, mi dispiace interrompervi, ma io e Giulia dovremmo
andare ad una premiere >
< Oh sì certo ragazzi scusatemi! È stato
un vero piacere
conoscerti Giulia! > disse stringendomi ancora la mano.
< Anche per me Lizzy! >
< Ciao Giulia! > mi disse Samantha salutandomi con la
mano.
< Ciao bellissima! > risposi.
< Giulia posso accompagnarti alla macchina? > mi chiese
timidamente Brian.
Sorrisi.
< Ma certo piccolo! Ne sarei onorata > risposi
prendendolo
per mano.
Prima di uscire Lizzy ci propose di pranzare da lei il giorno dopo
ed accettammo più che volentieri.
Una volta arrivati alla macchina baciai sulla guancia Brian, il
quale mi regalò un sorriso dolcissimo.
Prima di partire Robert mi chiese.
< Mi tradisci con mio nipote? >
< Oh sì! È troppo dolce! E poi sai che gli
uomini più giovani
delle donne sono molto più attraenti! > gli dissi
prendendolo in giro.
Mi fece la linguaccia e, ridendo entrambi, partimmo verso il
cinema Empire, in Leicester Square.
Parcheggiammo la
macchina in un garage
sotterraneo, dove incontrai Kristen, Michael, Nikki ed Ashley. Kristen
indossava un lungo fino alle ginocchia nero a mezza manica con lo
scollo tondo
e a merletti, come le maniche; Ashley un vestito bianco di seta lungo
fino alle
caviglie e stretto, mentre Nikki indossava un abito beige corto
anch’esso fino
alle ginocchia.
< Ragazze! > esclamai mentre
correvo ad abbracciarle, inspiegabilmente senza cadere.
< O mio dio Giu! Sei una favola! >disse
Kristen abbracciandomi energicamente e lo stesso fecero Nikki e Ashley.
< Anche voi siete bellissime! Grazie
di cuore, veramente… >
< Per te questo ed altro piccolina!
> mi disse Ashley a nome di tutte.
Sorrisi grata.
< Ciao Michael! > salutai il
ragazzo di Kristen baciandolo sulla guancia.
< Ciao Giulia! Caspita sei bellissima!
>
< Anche tu, sei elegantissimo! >
esclamai: indossava un paio di jeans scuri con una camicia bianca,
giacca e
cravatta.
“Ma mai quanto il mio accompagnatore
stasera” pensai divertita.
<
Hey Nikki dove hai lasciato il tuo dolce maritino? >
< A casa con l’influenza > rispose tristemente
Nikki.
< Povero! E io che speravo di conoscerlo questa sera! >
gli
risposi.
< Anche lui non vede l’ora di conoscerti! Gli ho
parlato
tantissimo di te! >
< Ah sì? >
< Sì! >
In quell’esatto momento una bodyguard palestrata venne verso
di
noi e ci disse di seguirlo. Lo seguii senza fare storie,
così come tutti gli
altri.
< Certo che è meglio non fare arrabbiare uno
così… >
sussurrai all’orecchio di Robert e lui scoppiò a
ridere.
Ci ritrovammo in un ingresso che conduceva all’ingresso del
cinema.
< Qui è dove si posizioneranno i fotografi mentre noi
cammineremo in quel tappeto… >
m’informò Robert.
< Oddio non mi sembra vero… >
< Agitata? >
< Da morire! >
Robert rise e mi baciò tentando di farmi rilassare,
riuscendo
pienamente nel suo intento.
< Scusa Rob ma dobbiamo rapire la tua bella
accompagnatrice…
> disse Kristen. Mentalmente la maledissi per aver interrotto il
nostro bacio.
< NO! Perché? > chiesi terrorizzata:
l’agitazione era
tornata a farsi sentire.
< Perché dobbiamo darci una rinfrescata per le
foto… >
< Ah…ok… > le risposi.
Mi prese per mano ed io, Kristen, Ashley e Nikki ci dirigemmo
verso il bagno.
Tornammo indietro pochi minuti dopo e venimmo scortate in una
piccola saletta. Appena Robert mi vide scoppiò a ridere.
< Che c’è? >
< Dovresti vedere la tua faccia terrorizzata! Sei
spassosissima! >
Gli misi il muso e finsi di offendermi. Mi prese il volto e mi
baciò ridendo.
< Scusami piccola non volevo offenderti… >
< Sì certo, dicono tutti così…
> risposi facendogli la
linguaccia.
Una voce ci disse di avviarci verso i cartelloni perché tra
un
minuto saremmo dovuti uscire dalla stanza.
Il cuore mi batteva all’impazzata, non riuscivo a
concentrarmi su
niente. Sentivo solo un brusio attorno a me ed avevo la nausea.
Robert notò il mio disagio.
< Piccola stai bene? >
< Sì, sono solo terrorizzata… >
risposi deglutendo e lui mi
prese la mano e me la strinse forte.
Mancavano 10 secondi alla nostra entrata.
Guardai Kristen e le altre ragazze sorridermi per rassicurarmi, ma
purtroppo l’agitazione era troppa.
9 secondi…
Mi voltai verso Robert. Si vedeva che anche lui era un po’
emozionato.
8 secondi…
Guardai i bodyguards iniziare ad aprire le varie ante e mi si
mozzò il respiro.
7 secondi…
Iniziai a pensare di scappare e di correre verso casa. Forse durante
l’uscita mi sarei potuta allontanare da Robert e sgattaiolare
verso casa.
6 secondi…
Mi diedi della cretina solo per aver pensato di abbandonarlo.
5 secondi…
Mi voltai di lato e vidi le ragazze avvicinarsi. Mi abbracciarono
dicendomi che avremmo fatto qualche foto insieme. Annuii.
4 secondi…
Guardai nuovamente Robert preoccupata e lui mi baciò
dolcemente la
tempia, dicendomi che tutto sarebbe andato bene.
3 secondi…
Respirai rumorosamente.
2 secondi…
Strinsi la mano del mio cavaliere, quasi stritolandogliela.
1 secondo…
Mi maledissi mentalmente per tutte le paranoie che mi stavo
facendo.
Ora X…
Lentamente c’incamminammo verso il tappeto rosso. Il cuore mi
batteva a mille. Arrivata a destinazione, venni accecata dai flash dei
paparazzi e per poco non divenni sorda a causa delle grida delle fan.
Scoppiai a ridere.
< Cosa c’è adesso? >
< E pensare che fino a pochi giorni fa io avrei fatto la stessa
identica cosa! >
< Ossia? >
< Urlare sperando di essere notata dal mio attore preferito,
ricevere un suo autografo e fare una foto con lui… >
< Come si cambia eh? Piccola di qua > disse e, sempre
tenendomi per mano, mi portò verso una giornalista molto
alta, magra come uno
stecchino, dai capelli rossi, molto probabilmente tinti e dagli occhi
color
ghiaccio che si sbracciava chiamando Robert.
< Ciao Robert! Che eleganza! Sei uno schianto! >
< Grazie mille Grace >
< Ma figurati! Sei curioso di vedere questo film? >
< Moltissimo! Io ho adorato i precedenti film di Batman e non
vedo l’ora di vedere anche questo! > rispose guardando
la telecamera e
sorridendo; ora più che mai mi sentivo fuori posto.
< E siamo curiosi anche noi! Ma chi è questa graziosa
ragazza
accanto a te? >
< Lei è Giulia > disse Robert stringendomi
maggiormente la
mano.
< È la prima volta che partecipi a questi eventi?
> mi
chiese gentilmente.
< Sì >
< Sei emozionata vero? >
< Oh sì, da morire! >
< Tranquilla è l’agitazione del primo
momento! Poi tutto passa!
>
< Lo spero! >
< Ragazzi possiamo scattarvi qualche foto assieme? >
< Certo! > rispose Robert avvicinandosi maggiormente a me.
“E certo, a me non chiedi se mi va bene!”
pensai
lanciandogli uno sguardo finto arrabbiato che né Grace,
né il cameraman
notarono, ma Robert sì e mi fece l’occhiolino
sorridendomi.
Mi affiancai a lui e sorridemmo.
Robert rilasciò altre quattro interviste. L’ultima
fu molto lunga.
Per ogni intervistatore, che mi notassero o no, Robert mi presentava
sempre e
ci facevamo scattare delle foto. Finite le interviste Robert ed io
stavamo per
entrare dentro la sala, quando dei paparazzi ci fermarono per chiederci
di
essere fotografati e mi fecero alcune domande. Cercai di rispondere
senza
lasciare troppi dettagli. Quando poi mi veniva chiesto “Che rapporto c’è tra te e
Robert?“ lui s’intrometteva ed esordiva
sempre con un “Beh si è
fatto tardi, grazie
a tutti!“
Poi avvenne il momento dedicato ai fan. Mentre Robert era intento
a fare autografi e foto con i fan, io venni rapita da Kristen, Ashley e
Nikki e
ci facemmo fotografare insieme, tutte abbracciate.
L’agitazione di prima venne sostituita dal divertimento puro
del
momento. Scattammo tantissime foto insieme e poi Robert venne a
recuperarmi e
ci facemmo fotografare insieme nuovamente.
Infine, terminata la sessione fotografica, entrammo tutti nella
sala in attesa dell’inizio del film.
< Piccola allora? Come è andata? >
< Oddio è stato fantastico! Veramente,
l’agitazione era sparita
tutta! E poi tu sei stato troppo dolce, grazie… >
dissi accarezzandogli una
guancia.
Mi baciò il palmo della mano.
< Sei stata spettacolare >
< Grazie…ma anche tu non sei stato da meno! Ma
immagino tu ci
sia abituato a queste cose… >
< Beh effettivamente… >
Risi.
< Quattro ragazze mentre stavo firmando gli autografi hanno
urlato “Oddio! Quello è
Edward Cullen!“
> mi disse con una smorfia dopo un minuto.
< Credo che adesso verrai nominato come il tuo
personaggio…
>
< Già > sbuffò.
< Rob è normale…ma è solo per
il momento…vedrai che tra poco la
smetteranno… >
< Sì, e mi denomineranno come “L’attore che ha fatto Edward Cullen“…
>
< Certo che non ti va mai bene niente! > gli dissi
ridendo.
In quel momento iniziò il film, un film che durò
troppo tempo. Una
volta usciti dalla sala ci dirigemmo tutti al rinfresco. Robert ed io
restammo
a festeggiare per circa tre quarti d’ora, dove facemmo un
sacco di foto ed io
incontrai un sacco di attori famosi.
Poi Robert mi chiese se era un problema andarcene, perché
voleva
restare solo con me e accettai con piacere. Salutammo Kristen, Ashley,
Nikki e
Michael e ce ne andammo.
< Ti è piaciuto il film? > gli chiesi una
volta in macchina.
< Beh…sì, non è stato male. A
te? >
< No > risposi in modo secco < no
perché alcune scene,
specialmente quelle di lotta, erano troppo veloci, da far venire il mal
di
testa, non si capisce cosa facciano a Joker alla fine ed altre scene
erano
veramente troppo lente. Non mi è piaciuto…ma il
personaggio che ho adorato è
stato senza dubbio Joker…Heath Ledger è stato
fantastico… >
< Già >
< Hai fame? > mi chiese dopo qualche minuto.
< Un po’. Non ho mangiato molti stuzzichini al
rinfresco…
>
< Dove ti va di mangiare? >
< Beh…io avrei una voglia matta di
McDonald’s… >
< E McDonald’s sia! > rispose fermandosi
davanti al McDrive
< mangiamo in macchina ti va? >
< Perfetto! > risposi.
Ordinammo da mangiare, poi dirigemmo verso la collina
dell’altra
volta e, una volta arrivati, ci sedemmo sul cofano della macchina a
mangiare.
< Ho portato due giacche questa volta… >
< Fantastico! >
Mangiammo tranquillamente poi, in silenzio, mi si avvicinò e
mi
baciò dolcemente, approfondendo sempre di più il
bacio. Rimanemmo abbracciati
per tutta la sera, raccontandoci le cavolate che avevamo fatto da
piccoli e
tante altre cose per conoscerci meglio.
< Sei stato espulso da scuola? >
< Beh sì! Ero un ragazzo tremendo io…
>
< Sì ma…espellere? Cos’hai
fatto? L’hai bruciata per caso? Hai
tagliato i capelli al preside? >
< No macché! A parte che il mio preside era pelato,
comunque
bastava non studiare, comportarsi da strafottente in classe ed eccoti
servito
>
< Ma vantiamocene anche… > dissi notando la
sua faccia
compiaciuta.
< No ma…vabbè lasciamo stare…tu
invece? Come ti comporti a
scuola? >
< Tralasciando il fatto che non ascolto mai e non vengo mai
beccata? Beh me la cavo! Sono uscita con la media del sette
quest’anno…che qui
credo sia una B se non sbaglio >
< Ah capisco… >
Chiacchierammo tranquillamente fino alle undici e mezza, poi mi
riportò a casa.
< Buonanotte Giu, mi sono davvero divertito questa sera. Passo
a prenderti alle undici domani ok? Andiamo a prendere un dolce in
pasticceria e
poi andiamo da mia sorella… >
< Assolutamente! A domani >
< Notte principessina… > disse accarezzandomi
una guancia.
Si allontanò verso la macchina.
< Il bacio della buonanotte non me lo dai questa sera? >
domandai divertita.
< Credevo ti fossi stancata di tutti quei baci…
>
< Si vede che non mi conosci ancora bene… >
Si avvicinò per baciarmi, poi si allontanò
ridendo. Entrata in
casa vidi Teo dormire sul divano con la TV accesa. Spensi la
televisione, lo
coprii con una coperta, lo baciai sulla fronte e poi me ne andai a
letto.
|
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Capitolo 15 *** PRANZO DALLA COGNATA? ***
Salve salvino!
(oggi non sto bene xD)
Tutto bene? ^^
Allur, prima di tutto ci tenevo a dire
che sono veramente contenta che questa storia piaccia e che continuiate
ancora
a seguirla con la stessa passione (o almeno questo è quello
che sono riuscita a
captare io =D) e quindi volevo ringraziarvi di cuore! Mi state facendo
felicissima!
Per la vostra gioia ragazze in questo
capitolo il nostro Robert si farà più audace con
Giulia…eheheh capirete perché
solo leggendo, ma non spaventatevi xD
E infine, like always voglio ringraziare
le 58 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo
letto e
chi ha commentato.
Twilighter001: oddio che gentile!! *-*
davvero sempre più brava?
*-* allora quando arriverò più avanti
diventerò più brava della Rowling o della
Meyer (eheheh, le mie manie di grandezza xD) sto scherzandooo grazie
ancora, un
bacio!
kiarab: carissima! *mi scuso
per le troppe domande*
NOOOOOOOOOOOO non provare a scusarti! Io adoro quando mi si fanno le
domande,
perché mi fa capire che la storia piace veramente,
quindi…continua a fare
domande! =D *io direi che tutto quello che esce della bocca
è meglio
SEMPRE!!!* è un po’ ambigua sta frase
xD … -.- non provare a fregarti
Robert U.U è già impegnato! ^^ e
poi…beh, ci sarei io subito dopo xD *ultima
impressione... Rob non ha presentato giulia come la sua fidanzata e mi
chiederei un po il perchèèè...
ciaooo!!* vedi tesoro, la risposta è
semplice: non ho fatto presentare Giulia come fidanzata per il semplice
motivo
che era ancora un po’ troppo
presto…cioè, fino a prova contraria loro due sono
usciti solo una volta, quindi non ci avevo pensato a far presentare
Giulia come
fidanzata…ma non temere, arriverà anche il
momento del “mamma, papà…lei
è la
mia fidanzata” xD (piccolo spoiler xD)
…ehm…mi sono
persa…cos’è che potresti
insegnare a Robert? Un baciooooooooooooo
Oasis: è mitico il
nipotino, vero? ^^ grazie 1000 cara, un
bacio
debblovers: mon amour!!!! One moment!
Quando li fai tu
precisamente gli anni? Come è andata la festa di tua
sorella? Ah, se vuoi
comunque c’è da organizzare la festa di mia
sorella, che compie un anno xD
grazie 1000 per i complimenti, davvero! E per la cronaca: anche io
vorrei avere
un ragazzo con un carattere così xD dici che li troviamo al
supermercato? xD un
bacio amourrrrrrr
milly92: ciaooooo! Sono imperdonabile
tesoro, perdonamiii!!
Ora corro a commentare la tua storia!!! Comunque…*giuro
che ormai invidio
Giulia al 10000%* ormai? Io la invidio e basta xD *è
bellissimo il
rapporto che si sta creando tra Giulia e Rob* e non hai
ancora visto
niente! xD anzi…ora inizierai ad adorare di più
questo rapporto ^^ *anche se
ammetto che a inizio cap lo avrei voluto ammazzare per quello che stava
facendo
passare a Giulia* muhahahaha! sinceramente era quello che
speravo xD grazie
1000 tesoro, un bacioooo
Ithil: mavvà tesoro, non
preoccuparti! ^^ O.O come è
andato l’esame di latino? *prima di tutto le
telefonate alle amiche sono
spassosissime soprattutto quella di Veronica* ahahaha xD sono
contenta che
ti sia piaciuta la telefonata di quella bruttina (se Veronica mi legge
veramente questo mi uccide xD) *guarda quasi quasi mi stai
facendo piacere
Rob* bene! Prima o poi riuscirò a convertirti xD
muhahahaha! *non è che
Rob potrebbe presentarmi un certo ragazzone che si chiama
Kellan...oppure
Jackson* solo per fare due chiacchiere, eh? xD devo crederti?
Comunque,
dimmi tu quale preferisci che io chiedo! xD magari Giulia
riuscirà a
convincerlo, chi lo sa…xD grazie 1000 tesoro, un bacioooooo
CriPattinson: hola chica! Passata la voglia
di uccidere Rob ora?
Eheheh spero ti passi del tutto con questo capitolo! ;) un bacioo
Lion
E Lamb: *-* sei la prima a chiamarmi
gioia! *me commossa*
:D *ora ke ci penso...cosa succederà quando giulia
dovrà tornare a
casa???* beh…diciamo
che succederà una
sorta di “casino”…ma questo è
l’unico spoiler che posso farti, scusa! :D un
bacio e spero ti piaccia anche questo capitolo ^^
KikiCullen: genietto?? Bene, ora mia cara
Kiki preparati che
vengo a sposarti, ok? (al rogo Jake xD) *Allora che questa
ficcy mi piace
ogni capitolo di più già lo sapevi , ma forse non
ti dispiace sentirtelo dire
di nuovo...* hai indovinato xD *mica lo avevo capito
che postavi anche
oggi* non lo sapevi davvero? xD comunque tesoro io posto ogni
lunedì e
sabato (sono date da segnare sul calendario queste ;P)
…proverò anche io
l’indiano, sono curiosa! Ma non prenderò mai un
fresh mango…ma che tipo di
gelato era? xD sisi, per me comunque il Mc Donald’s
è il migliore xD *Ma il
cinema a Leicest square non era l'odeon?* O.O appena posso
vedrò! Mi è
venuto il dubbio ora xD *Sei un genio pure perchè
riesci a rendere bello
Michael Angarano...cioè se uno non ha visto le foto si pensa
che è un figo…*
sì, qui mi faccio i complimenti da sola pure io
xD…mai stata a Ravenna? Bene, quando
(e se) ci verrai fammi un fischio ok? :) *ora la rompipalle ti
lascia*
ma nuuuu! Non sei rompipalle *ma mi chiedevo come
finirà quando Giulia
torneràa casa?* beh, come ho già detto
prima: scusa, qui non posso fare
spoiler xD tu cosa pensi che possa succedere? =D un bacio
carissimaaaaaaaaaa
LaPiccolaPrincess: rospetto! Come non reggi i
ritmi? xD posto 2 volte
a settimana xD ah, comunque sì, sei opportunista,
perché anche se non ti piace
Rob, tu chiedi soldi, quando potresti chiedere tranquillamente che lui
sia
dolce con Giulia o qualcos’altro xD ma ti voglio bene lo
stesso, tranquilla! :D
*Chico ma sei un grande...Ti spiegherò un concetto
nuovo. Sei
innamorato!!!!!!!!! Il concetto si chiama amore!!!!!!* dici
che prima o poi
lui arriverà a capirlo? xD *Euh!!!Complimenti!!!Che
perspicacia!!!Ti candido
al premio nobel!!!hai vinto un rotolo di cartigienica usato*
woooooooow che
bel premio xD xD xD dai, forse forse ci arriva a capirlo xD *La sfiga vuole che quel giorno i tuoi
comprino un giornale* tié! Non portare sfiga
rospetto xD *La prima
cotta del bimboooo *_* Che cosa teneraaaa!* io lo adoro quel
bimbo =D *Direi!!!vorrei
vedere che faccia farebbero le persone vedendo un attore e una ragazza
entrare
vestiti da gran galà in un mc donald XD* muhahaha!
Sarei curiosa di vedere
una scena così! xD amore, grazieeee un bacio
fedev82: *mi farai morire un
giorno di questi lo sai????* O.O addirittura
avrei questo onore? xD
poi m’insegnerai a fare i salti mortali xD grazie x i
complimenti, sei
carinissima *-* un baciooo
alice
brendon cullen: O.O
tentato il suicidio?? Nooooooooooooooo xD io adoro il nipotino di
Robert, ti
giuro! *la premier è stata spettacolare lui tutto
sicuro di se e lei ke tra
un po' se la faceva sotto dalla paura* bene bene bene, sono
riuscita nel
mio intento =D un bacio tesho ti voglio tanto beneee
Alice102: ciao carissima! *vorrei
che non
finisse mai questa fanfiction è troppo bella!!*
*-* anzi… ç__ç mi fai
commuovere!!! Grazie, sei dolcissimaaa! Spero ti piaccia anche il nuovo
capitolo =D un bacioo
debblovers: ok, la mia
reazione quando ho visto la
recensione è stata: “ma non mi aveva
già recensito?” xD mavvà siocca, non
rompiii! Ora vado immediatamente a leggere la fic…e ti
aggiungo su msn… un
bacioooooooo
Buona
lettura! Un bacio Giulls
15.
PRANZO DALLA “COGNATA”?
Mi
alzai presto quella mattina e, notando il tempo che non
prometteva nulla di buono, indossai i jeans bianchi che avevo messo per
il
concerto di Jared, una maglietta a mezza manica azzurra e le Tiger nere
e
azzurre e alle undici precise Robert venne a prendermi.
< Giorno! > esclamai sorridendogli.
< Buongiorno a te! Pronta ad andare? >
< Certamente! Ciao Teo! >
< Ciao ragazzi! > disse schioccandomi un sonoro bacio
sulla
guancia.
Usciti da casa non vidi la sua BMW.
< Dov’è la tua bellissima BMW? >
domandai dispiaciuta.
< L’ho lasciata a casa a riposare…oggi si
va in moto! >
disse indicandomi una moto nera.
< Wow è stupenda! Ma che marca è? >
< È una Kawasaki Ninja 250R >
< Ah…è da molto che ce l’hai?
>
< Da un anno >
< Caspita…su dai che stiamo aspettando? Andiamo!
> esclamai
entusiasta di salire sulla moto.
< Prego madame… > disse aiutandomi a salire e
porgendomi un
casco e, una volta partiti, mi aggrappai a lui.
< Rob? > lo chiamai quando ci fermammo ad un semaforo.
< Dimmi >
< Non è che potresti andare un po’
più piano? Ho un po’ di
paura andare veloce in moto > ammisi imbarazzata.
< Certo non preoccuparti! >
Arrivammo in pasticceria alle undici e mezza. Lo aspettai sulla
moto e lo vidi tornare qualche minuto dopo con una torta gelato e un
vassoio di
pasticcini; prima di partire, però, corse di nuovo dentro la
pasticceria perché
aveva dimenticato gli occhiali da sole e, una volta tornato indietro,
notai che
aveva un bigliettino in mano.
< Cos’è? > domandai curiosa.
< Il numero della tipa della pasticceria presumo…
> mi disse
alzando le spalle e infatti, quando aprì il biglietto
piegato in due, trovammo
il numero di Mara e questo m’infastidii un po’, ma
mi
rasserenai quando Robert si avvicinò al cestino e
buttò via il biglietto per
poi tornare indietro e sorridermi.
Partimmo di nuovo e, poco dopo, arrivammo a destinazione.
Una volta scesi dalla moto, lessi un messaggio di Kristen.
“Hey ciao! Ieri sera non
sono riuscita a dirtelo, ma Robert mi ha detto del
pranzo…divertiti a casa
della tua futura cognata!“
Quasi
mi venne un infarto a leggere “COGNATA“,
così le risposi immediatamente.
“Ma che stai dicendo?
Cognata? Perché mai? Vado solo a pranzo, tutto
qui…“
Il
suo nuovo messaggio di risposta non si fece attendere molto.
“Beh forse perché sei la
prima ragazza con cui esce che fa conoscere ad un membro della sua
famiglia,
oltretutto da neanche una settimana che frequenta? Secondo me
è
innamorato…goditi il pranzo, poi devi farmi sapere tutto!
Baci“
Ero
ancora un po’ stordita dal messaggio quando Robert mi fece
tornare alla realtà e mi condusse sulla soglia di casa di
Lizzy.
< Zio Rob! > esclamarono Samantha e Brian.
< Ciao piccole pesti! > esclamò prendendoli
contemporaneamente in braccio ed abbracciandoli facendo loro il
solletico ed io
sorrisi nel vedere quella scena, perché erano troppo teneri.
< Ciao Giulia > disse Brian abbracciandomi.
< Hey ciao piccolo! Come stai? > dissi prendendolo in
braccio.
< Bene… > rispose stringendomi il collo.
Salutai anche Samantha, che si limitò solo a salutarmi con
la manina.
< Hey Brian ti stacchi da Giulia così possiamo
entrare in casa?
>
< Uffa…va bene! > rispose scendendo.
Risi.
I due bambini corsero in casa ad avvisare la madre del nostro
arrivo.
< Certo che tu mi fai una faccia offesa quando io ricevo i
numeri di telefono di alcune ragazze, mentre non posso dire niente
quando Brian
ti fa gli occhi dolci? >
< Rob ma è un bambino di cinque anni! >
< E allora? Intanto l’hai già
conquistato… >
< Sì…Samantha invece non è
molto convinta… >
< Ha preso dal padre, è molto timida con chi non
conosce… >
< Immagino che Brian abbia preso da Lizzy invece…
>
< Esattamente! Forza entriamo! > disse prendendomi per
mano.
Salutammo Lizzy e le consegnammo i pasticcini, ci sedemmo a tavola
e che si scusò per l’assenza di suo marito George,
che era dovuto partire per
la Scozia per un’importante affare.
Le portate furono buonissime: mangiammo come prima portata una
zuppa di verdure, come seconda portata un arrosto con patate e spinaci
e, per i
bambini, un filetto di merluzzo e patatine fritte e come dolce la torta
gelato
e i pasticcini.
Dopo pranzo ci sedemmo sul divano a chiacchierare ma, mentre stavo
parlando con Lizzy, sentii Samantha e Brian parlare.
< Chiediglielo tu dai! > esclamò Samantha.
< No, tu! >
< No, tu! >
< Uffa, va bene! > sentii dire da Brian, che si
avvicinò a me
poco dopo < Samantha vuole sapere se vuoi venire a giocare con
noi in
giardino… >
< Certamente piccolo, con vero piacere! > esclamai
sorridendo a Brian < mi scusate, vero? > domandai rivolta
a Robert e
Lizzy.
< Certo > risposero in coro i due fratelli.
Uscii in giardino per giocare con i due bambini ma, mentre ero
impegnata con loro, riuscii comunque a sentire il discorso di Robert e
Lizzy.
< È molto simpatica Giulia… > disse
Lizzy.
< Sì molto… >
< Ma quanti anni ha? Diciotto? >
< No… >
< Diciannove? >
< Di meno… >
< Rob…quanti anni ha? > sentii domandare Lizzy
con un
accenno di preoccupazione.
< Sedici… > rispose sospirando.
< S…sedici?
Wow…beh…è…giovane…
>
< Lizzy ti prego… >
< Cosa? >
< Non ho bisogno della paternale…so benissimo che
abbiamo sei
anni di differenza, ma lei mi piace, e molto anche, e per me conta solo
questo…
>
< Accipicchia che dichiarazione…gliel’hai
detto questo? >
< No. Non ho avuto modo perché dopo il nostro
appuntamento di
mercoledì ho fatto una cazzata colossale… >
< Ovvero? > sentii domandare Lizzy.
< Beh, subito dopo il nostro appuntamento ho avuto la brillante
idea di sparire per qualche giorno perché ero terrorizzato
da quello che
provavo per lei; poi ieri mattina sono andato da lei a scusarmi ed ora
siamo di
nuovo qui… >
< Capisco…cavolo ti piace proprio! Non è
da te fare queste
cose… >
< Che intendi scusa? >
< Beh…tenti di farti perdonare, ci esci da poco e
già ti fai
fotografare, riprendere e cammini mano nella mano con
lei…sì, vi ho visto alla
premiere…la presenti ai tuoi familiari, cosa che non hai mai
fatto per
nessuna…ho notato che da quando l’hai conosciuta
sui giornali non ci sono più
scandali riguardanti le tue notti brave da ubriaco e hai ridotto il
numero
delle sigarette, perché si sente… >
< Già… >
< Io credo che tu sia innamorato di lei… >
< Lo credo anche io…ed è per questo che ho
paura… > rispose
sospirando rumorosamente.
Non potevo credere a quello che avevo sentito: ero troppo felice
di quella dichiarazione estortagli dalla sorella.
Continuai a giocare con i bambini finché alle quattro Robert
non
venne da me a chiedermi se ero pronta per andare. Gli sorrisi e salutai
quelle
due piccole pesti: Brian mi abbracciò e anche Samantha fece
lo stesso. Salutai
anche Lizzy e ce ne andammo.
Prima di partire gli chiesi ingenuamente di cosa avevano parlato
lui e sua sorella, ma mi rispose dicendomi imbarazzato “Del più e del meno…“,
per poi cambiare discorso.
Mi riaccompagnò a casa e poi ripartì.
Suonai il campanello per farmi aprire da Teo, poiché non
avevo
voglia di cercare le chiavi dentro la borsa, ma lui non venne ad
aprire. Tirai
fuori il cellulare per fargli uno squillo quando vidi un suo messaggio.
“Sono fuori fino a stasera.
Baci piccola ti voglio bene“
Svogliatamente
aprii la borsa per cercare le chiavi di casa, ma
senza risultato e, solo dopo qualche minuto, ricordai con orrore di
aver
lasciate in camera mia.
“Favoloso! E ora che faccio?“
pensai.
Presi il cellulare
e provai a chiamare Robert diverse volte, ma
non mi rispose. “Probabilmente sarà
ancora in moto e non sentirà il telefono”
pensai sbuffando.
Non sapendo cosa fare mi sedetti sul dondolo e istintivamente
guardai verso il cielo, constatando che il tempo stava peggiorando:
tirava un
gran vento e nuvoloni neri minacciavano di far cadere la pioggia e,
come se non
bastasse, ero talmente fortunata da non aver né un ombrello,
né una maglia a
manica lunga o una coperta.
Dieci minuti dopo sentii un rombo di una moto e intravidi Robert
dalla fine della strada.
< Ma cosa ci fai fuori casa scusa? Non hai visto che nuvoloni?
> mi chiese una volta sceso dalla moto.
< Cosa ci fai qui? >
< Beh quando sono arrivato a casa ho visto le tue chiamate e mi
sono preoccupato… >
< Ah…giusto le mie chiamate… >
sospirai e aggiunsi
imbarazzata < beh ecco…ho dimenticato le chiavi di
casa in camera mia, Teo è
fuori e di conseguenza sono rimasta chiusa fuori anche io. Mi dispiace
averti
chiamato, ma era l’unica cosa che mi era venuta in mente di
fare…mi dispiace
che tu abbia fatto un giro a vuoto… >
Si mise a ridere.
< Forza mia bella smemorella, ti porto a casa mia >
< Grazie… >
Salimmo in moto e dopo dieci minuti di viaggio, di cui otto minuti
sotto la pioggia, arrivammo a casa di Robert. Una volta entrati mi
disse di
seguirlo e mi portò in camera sua, dove mi diede dei vestiti
asciutti e mi disse
di cambiarmi perché ero fradicia e, visto che faceva
abbastanza freddo, mi
diede una felpa e un paio di pantaloni della tuta pesanti.
< Mettiti comoda e vai pure di sotto, io faccio una doccia e
arrivo… >
Feci come lui mi aveva detto, ridendo del fatto che sia i
pantaloni che la felpa mi stavano grandi.
Dopo essermi cambiata scesi di sotto in cucina e misi sui fornelli
un bollitore d’acqua, poi frugai tra i suoi sportelli per
cercare due tazze e
due bustine di the.
Robert scese di sotto dieci minuti dopo.
< Beh, nonostante ti stiano grandi, devo dire che vestita
così
sei bellissima… >
< Oltretutto sto al caldo! Senti ho preparato un po’
di the, va
bene? >
< Sì perfetto! Mancano ancora dieci minuti alle
cinque, però va
bene! >
Lo guardai male, per poi scoppiare a ridere.
Una volta preso il bollitore, aggiunsi mezzo limone e tre cucchiai
di zucchero, versai il the nelle tazze ed aspettammo che si
raffreddasse, o
meglio io aspettai. Robert, nonostante l’avessi avvertito che
era bollente,
bevve il the scottandosi la lingua.
Scoppiai a ridere come una matta, tanto da avere i lacrimoni.
Il furbone tirò fuori un pacco di biscotti con gocce di
cioccolato
da inzuppare con il the.
< Meglio le gocciole… >
< Le cosa? > mi chiese.
< Le gocciole…sono dei biscotti con scaglie di
cioccolato… >
< E che differenza c’è tra questi e le
gocciole? >
< La quantità di burro! Queste cosa sono dietetiche?
> gli
dissi prendendolo in giro.
< Spiritosa…lo sai che io col lavoro che faccio devo
tenermi in
forma? >
< E allora il panino, le crocchette, le patatine grandi e il
gelato che ti sei mangiato ieri sera? >
< Beh…dovevo festeggiare con te ieri sera…
>
< Sì certo… > dissi sorridendo.
Una volta terminato di bere il nostro the sparecchiammo e ci
dirigemmo in sala e Robert si sedette sul divano immaginando che io lo
seguissi,
mentre invece mi diressi al pianoforte.
< Suoni qualcosa? >
< Cosa? >
< Quello che vuoi… >
< Ma non sono molto brava… >
< Io scommetto il contrario… >
< Mi vergogno… >
< Dai ti prego!! > disse avvicinandosi a me e sedendosi
sullo sgabello.
< Uffa ok… >
< Anzi…suoni e canti qualcosa? Per me? > mi
chiese facendo
gli occhi da cucciolo.
< Gli occhi da cucciolo non ti riescono tanto bene, devi fare
pratica…comunque ok mi hai convinta… >
Così,
con Robert accanto a me, iniziai a suonare Only Hope,
sperando che intuisse almeno un po’ quello che provavo per
lui.
There's
a song that's inside of my soul
It's the one that I've tried to write over and over again
I'm awake in the infinite cold
But you sing to me over and over and over again
So I lay my head back down
And I lift my hands
and pray to be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope
Sing to me the song of the stars
Of your galaxy dancing and laughing
and laughing again
When it feels like my dreams are so far
Sing to me of the plans that you have for me over again
So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope
I give you my destiny
I'm giving you all of me
I want your symphony
Singing in all that I am
At the top of my lungs I'm giving it back
So I lay my head back down
And I lift my hands and pray
To be only yours
I pray to be only yours
I pray to be only yours
I know now you're my only hope
Smisi di suonare e
poi lo guardai.
< Sei bravissima piccola… >
< Davvero? >
< Sì > disse per poi avvicinarsi maggiormente
a me e
baciarmi: immediatamente le mie mani abbandonarono i tasti del piano
per
avvinghiarmi al suo collo e, come sempre, ai suoi capelli.
Forse aveva davvero
intuito qualcosa con la canzone, perché mi baciò
con maggiore enfasi e improvvisamente
mi prese in braccio e mi portò sul divano. Mi sedetti a
cavalcioni sopra di
lui, sempre continuando a baciarci. Le mie mani gli accarezzavano il
volto, i
capelli, per poi scendere sui suoi addominali scolpiti. Lui, da parte
sua, mi
accarezzò le guance, il collo e la schiena, senza mai
spingersi oltre e gli fui
veramente grata di ciò, anche se non mi aspettavo che si
comportasse così da gentiluomo.
“Ma…per
caso sa che sono ancora vergine? Oppure ci tiene
veramente a me come aveva detto a sua sorella e non vuole portarmi
subito a
letto?” continuavo a pensare mentre mi stringevo
maggiormente a lui,
approfondendo sempre di più il bacio, finché non
venimmo interrotti dalla
chiamata di mio fratello.
<
Pronto? >
< Ciao Giu dove sei? >
< Sono a casa di Robert… >
< Ah… >
< No perché avevo lasciato le chiavi in camera mia e
allora
quando sono tornata mi sono trovata senza chiavi e tu non
c’eri…quindi ho
chiamato Robert che è tornato indietro e poi mentre eravamo
in moto ci siamo
inzuppati perché ha iniziato a diluviare…
> gli spiegai.
< Ok d’accordo…fino a che ora pensi di
rimanere da lui? >
< Non ne ho la minima idea… > dissi tentando
di divincolarmi
da Robert che, divertito, mi baciava il collo, mettendomi in
difficoltà nel
parlare.
Gli tirai una sberla sul petto, ma lui non sembrava curarsene.
Subito dopo mi strappò il telefono dalle mani e
parlò con Teo, restituendomelo pochi
minuti dopo.
< Ok fatto! >
< Fatto cosa? > domandai scettica.
< Mi sono messo d’accordo con Teo. Passerai la serata
qui e poi
ti riporto a casa verso mezzanotte>
< Ah…ok, d’accordo! >
< Quindi io stavo pensando di prendere due pizze ed un film
…può
andare come idea? >
< Perfetto! >
< Che film prendo? >
< Quello che vuoi…basta non sia Batman o robe simili
e che non
sia un film con Brad Pitt. Anzi, a pensarci l’unico film che
puoi prendere con
Brad Pitt è Troy. Oppure puoi prendere una commedia o un
film demenziale…decidi
tu… >
< Ok, andrò a vedere e deciderò
poi…ora però c’è una cosa
che
mi preme fare… >
< Cosa? > domandai.
Con il suo sorriso da furbetto mi prese di nuovo tra le sue
braccia e cominciò a baciarmi e ad accarezzarmi, esattamente
come prima. Fummo
nuovamente interrotti dieci minuti dopo; ma questa volta dal suo
stomaco
brontolante.
Scoppiammo a ridere, poi Robert si vestì ed uscì
con la macchina a
prendere le pizze sotto la pioggia.
Rimasta da sola decisi di chiamare Ilaria e Veronica per
aggiornarle sulla mia vacanza e, soprattutto, su me e Robert. Restai al
telefono per quaranta minuti buoni, poi preparai la tavola, anche se ci
misi
almeno dieci minuti per trovare posate, bicchieri e tovaglia. Cercai
inoltre i
piatti per le pizze ma, non trovando niente, spazientita smisi di
cercare e
decisi che quella sera avremmo mangiato nei cartoni. Inoltre feci la
brava e
scesi nello scantinato a prendere una bottiglia di birra per Robert e,
già che
c’ero, anche una bottiglia di coca.
Tornata di sopra mi diressi in sala ed accesi la televisione e quando
sentii le chiavi nella toppa di casa, spensi la televisione e mi
precipitai
alla porta d’ingresso per aiutarlo con le pizze.
< Hey hai messo a tavola! >
< Sì…solo che non ho trovato i piatti per
le pizze… >
< Fa niente! Io mangio sempre sul cartone… >
< Anche io! >
< Ma la birra da dove l’hai presa? >
< Sono andata giusto per te a prenderla nello
scantinato…poi
già che c’ero ho preso la coca… >
< Ma grazie! Che carina che sei stata! >
< Sì certo…basta che tu non mi diventi un
alcolizzato…da quando
ti conosco ti ho visto bere solo della birra… >
< Davvero? >
< Sì…che film hai preso? > domandai
cambiando discorso.
< The Ring 2 >
< Un horror eh? Cosa speri che io mi prenda paura
cosicché tu
possa abbracciarmi? >
< L’idea era quella…l’hai mai
visto il film? >
< No, ho visto solo il primo. Tu? >
< Fino a metà…ti piacciono gli horror?
>
< Da matti! Solo che ho paura a vederli… >
Scoppiò in una fragorosa risata, tanto da soffocarsi con un
pezzo
di pizza.
< Sei strana, lo sai? >
< Me lo dicono in tanti sì…ma fa parte del
mio fascino >
< Quello è vero… > rispose e ci
sorridemmo all’unisono.
Durante la cena Robert non toccò la birra e una volta finita
la
pizza sparecchiammo, preparammo una scodella di popcorn e poi ci
sedemmo sul
divano abbracciati a vedere il film.
Come sospettavo sin dall’inizio, mi presi degli accidenti a
vedere
quel film, esattamente come quando vidi il primo; oltretutto Robert mi
aiutava
a spaventarmi, perché ogni tanto mi prendeva per i fianchi,
specialmente nelle
scene più terrorizzanti. Lo massacrai di botte, ma tutte le
volte finiva con
bloccarmi le mani e baciandomi.
Quando il film finì era praticamente mezzanotte e dieci ed
entrambi eravamo stanchi morti. Telefonai a Teo dicendogli che mi sarei
fermata
a dormire da Robert e, anche se non era molto entusiasta, mi disse che
non
cerano problemi.
Salimmo al piano di sopra e Robert mi offrì uno spazzolino
nuovo
appena comprato che aveva preso per sé e, nonostante
cercassi d’impuntarmi a
farlo usare a lui, alla fine cedetti. Indossai una sua maglia a manica
corta e
un paio di calzoncini come pigiama e m’infilai con lui sotto
le coperte.
< Rob? > lo chiamai con la voce impastata dal sonno.
< Sì piccola? >
< Grazie… >
< Per cosa? >
< Per tutto…ma specialmente per non aver bevuto la
birra questa
sera…e anche per non aver fumato
tutt’oggi… >
< Per te questo e altro amore… > mi disse
stringendomi a sé.
< Amore? Mi piace… > risposi sorridendo e
accarezzandogli la
guancia con un occhio chiuso ed uno aperto.
Ci baciammo teneramente e poi cademmo entrambi tra le braccia di
Morfeo.
|
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Capitolo 16 *** LA PRIMA SETTIMANA INSIEME ***
Salve a tutte!
Sono tornata con la
Meyer-mania (vi spiego: questo capitolo su word, con la scrittura Arial
a 12 e
senza introduzione era di 22 pagine)xD
Bene, dopo aver sbraitato contro il pc
perché mi aveva cancellato tutto il capitolo, ora
l’ho modificato per la
seconda volta ed ora sono pronta a postare! :D
Come sempre ringrazio le 60 ragazze che
hanno messo la storia nei preferiti, chi ha solo letto e chi ha
commentato!
debblovers: tesorooooooo! Ma lo sai che la
mia migliore amica,
nonché Veronica nella storia, compie gli anni il tuo stesso
giorno? Wooow, che
coincidenza!! :) *sono giovani, hanno gli ormoni a mille, come
puoi
permettre che dormano insieme?!? XD troppa fiducia...* no
amore, sei tu che
sei troppo maliziosa xD un bacio tesoroooooooo (poi sabato ti
farò gli
auguri…ora no perché porta sfortuna xD) P.S.
STUPENDA la tua storia! Ma anche
triste…ieri sera ho pianto xD
kiarab: prima di tutto volevo
chiederti scusa per
sabato…non so che intenzione ti abbia dato, solo che non ero
molto presente
perché mia sorella aveva la febbre a 39 ed ero preoccupata
per lei, visto che
ero sola in casa con lei…mi perdoni? Cmq…ma
canzone che intendi tu è quella che
canta il coccodrillo? Io l’adoro xD Robert geloso
è stupendo, vero?
Specialmente se è geloso del nipotino xD *Per
quanto riguarda la nottata...
mhhhh casti casti!! uffiii!! qualche kissolotto!!* maliziosa
xD fidati, ce
ne saranno di baci…e che baci xD un baciooo (ahahaha xD)
Alice102: *Ahhhh non ho parole
per descrivere questa tale
opera. E semplicemente fantastica e più và avanti
e più mi piace..grazie per
aver il dono di saper scrivere cosi bene..* oddio!!! Sono
commossa! Davvero
pensi questo?? *-* grazieeeee che gentile! Sono contenta che ti piaccia
ç_ç me
piange di gioia. Un bacio e grazie 1000 ^^
Ithil: ciao Bea!! Allur, prima di
tutto: in bocca al lupo
x l’esameee!! Sono sicura che andrà benissimoo! ^^
*oddio la mia mente
malata avrebbe voluto che accadesse qualcosa in più tra i
due piccioncini,ma è
stato meglio così...* ahahahaha maliziosa xD *vuol
dire che la ama sul
serio! 10 punti per il ragazzo!!* sta iniziando a piacerti,
eh? xD *io
avrei appoggiato volentieri anche troy, naturalmente non per Brad...*
so di
non averlo spiegato, ma…perché secondo te Giulia
ha dato il via libera a Robert
per Troy? Ma per Orly ovviamente!! ^^ un bacio caraaaaaa
KikiCullen: mo ciaoooooo! *Genietto!(posso
chiamarti così? o
preferisci biscottina?tanto dobbiamo sposarci!XD)* la data
l’hai già scelta? xD comunque puoi chiamarmi come
vuoi, fatta eccezione per TOPOLINA e
TROTTOLINA AMOROSA xD *Segnerò sul calendario i
giorni con una scritta a
caratteri cubitali!Magari metto pure la nota sul cell!ok?*
guarda che poi
se non lo fai veramente ci rimango male xD …ok, mai mangiare
il fresh mango,
grazie per l’info xD io a Venezia vado il 5 maggio con la
scuola…tu quando? *E
visto che siamo in tempo di oscar, te ne accaparri uno nella categoria
miglio
fic su rapporti tra celebrità e comuni mortali.Contenta?*
contenta? Contentissima!
Che carina che sei!!!! *-* è così bella questa
storia? *E ora ti tocca il
discorso di ringraziamento* ok, a tuo rischio e pericolo:
EHM…beh…che
dire…grazie a tutti per questo Oscar, è veramente
stupendo. Sinceramente non mi
sembra vero di aver vinto, ma sono contenta, perché per
questa storia ho dato
anima e corpo. Prima di salutare tutti e di augurarvi un buon
proseguimento, ci
terrei a ringraziare un po’ di persone: allora, prima di
tutto voglio
ringraziare Claire (dal cognome sconosciuto) Pattinson per aver messo
al mondo
un figlio così bello, così simile a un dio greco,
così figo che anche il sole
impallidisce davanti a lui,
così…ehm…sto divagando xD dicevo:
voglio
ringraziarla perché è grazie a lei Robert
è quello che è e la mia storia è
potuta
nascere; poi voglio ringraziare il mio pc (sempre pieno di virus)
perché ogni
volta sopporta quando modifico i capitoli, poi voglio ringraziare la
mia povera
mente per aver fatto uscire questa storia e infine, ma non per
importanza,
voglio ringraziare i miei fans (viva la modestia xD), che ogni
lunedì e sabato
mi regalano un sorriso con le loro recensioni! Grazie,
veramente…ed ora buona
serata! E mi raccomando: W LE GOCCIOLEEEEEE! xD contenta del discorso?
Sei
soddisfatta? xD *mi pare ci sia pure Rob alla notte degli
oscar quindi
perchè non ci vai?* stai scherzando?
C’è anche lui???? O.O oddioo! Volo!!!
… che hai combinato col cuginetto? Comunque sì,
ho fatto da babysitter a mia
sorella che aveva la febbre :( poveraaa! Un baciooooo
Oasis: mo ciaoooo! Grazie 1000 ^^
eheheh Brian se vuoi te
lo cedo xD un baciooo
CriPattinson: ciao bella! *Non ho
parole...un capitolo
fantastico!!!!* *-* graziee! Che carinaa ^^ sono contenta che questa ff
ti
piaccia sempre di più, davvero! Mi rendi felicee! Un bacioooo
LaPiccolaPrincess: amoreeeee! Mi manchi anche
tuuuuuu ç_ç come stai
ora???? … ma…stai a pensare alla dieta di fronte
a pasticcini e torte gelato
tu? xD **Svogliatamente aprii la borsa per cercare le chiavi
di casa, ma
senza risultato e, solo dopo qualche minuto, ricordai con orrore di
aver
lasciate in camera mia.* Pensala così,potrebbe andare molto
peggio XD *Non
sapendo cosa fare mi sedetti sul dondolo e istintivamente guardai verso
il
cielo, constatando che il tempo stava peggiorando: tirava un gran vento
e
nuvoloni neri minacciavano di far cadere la pioggia e, come se non
bastasse,
ero talmente fortunata da non aver né un ombrello,
né una maglia a manica lunga
o una coperta.*Come non detto non parlo più XD*
ehm…hai parlato rospetto?
xD *Attenta che qualcuno potrebbe fraintendere il tuo
abbigliamento e non so
se mi spiego XD* ahahahahahahaha! No, non ti
spieghi…racconta xD … bella la
song, vero? comunque…ti giuro, mi piacciono gli horror ma me
la faccio addosso
(metaforicamente) nel vederli xD un mega kiss! Ti voglio beneeee
Twilighter001: ciao tesoro! Grazie 1000 per i
complimenti! ^^
comunque…uno come Rob per me puoi vedere se lo trovi al
supermercato…sempre che
magari non l’abbiano finito…fammi sapere poi xD un
bacioooooo
Ilarylove
Sol:
hey, benvenuta! :D *seguo la tua fic da molto
tempo. Volevo solo dirti che sei bravissima!* che carina,
grazie ^^ spero
ti piaccia questo nuovo (e luuuuuuuuuungo capitolo) un bacio!
fedev82: *BELLA-STUPENDA-MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-STRAMITICA!!!!!!!!!!!!!*
addirittura???? *me arrossisce* bella la moto, vero? spero ti piaccia
anche
questo cap! un baciooo
Lion
E Lamb: ciao tesoro!!! *sei
bravissima come al solito e poi adoro il fatto ke i cap siano lunghi*
questo allora sarà il tuo capitolo preferito ^^ *x
quanto riguarda la partenza di giulia...meglio nn pensarci adesso ke
già mi
viene da piangere!!!* no, tesoro non piangere!!!
Dai, fai conto che
con la storia per ora sono solo al 3 giugno, mancano ancora 2 mesi
prima che
Giulia parta! =) un bacioooooo!
memi16: amore mio, sei
tornataa!! Sono
contenta!!! Sì, tranquilla mi ricordo che non avevi il pc!
xD è una figata
davvero? *-* *continua cosi che ci faranno un film*
dai, sarebbe figo!!
La parte di Giulia però la faccio io xD e quella di
Robert…beh, Robert
ovviamente! xD scena di sesso INCLUSA
U.U un bacio teso, sono
contenta che tu sia tornata!! :)
Ragazze,
una cosa prima: volevo spiegare
il perché di questo capitolo lunghissimo…beh,
praticamente qui viene raccontata
tutta la prima settimana che Rob e Giulia hanno trascorso insieme prima
che
Robert partisse per la Comic Con a San Diego e ho preferito fare un
capitolo
unico anziché dividere perché per me aveva
più senso così! Un bacio Giulls
P.S. non odiatemi, ma ho messo un po’ di
storia in mezzo xD dai che non fa male studiarla xD
P.P.S. potere a Wikipedia xD
16.
LA PRIMA SETTIMANA
INSIEME
Quando
mi risvegliai, diverse ore dopo, notai con grande piacere
di essere ancora tra le braccia di Robert: il mio viso era stretto al
suo
petto, mentre il suo era a contatto con i miei capelli spettinati.
“Ma allora non mi sono sognata tutto! Sono veramente
abbracciata a Robert!” pensai con un sorriso a
trentadue denti.
Voltai lentamente la testa di lato per non svegliarlo e vidi dalla
sua radiosveglia grigia che erano le nove e quarantatre; nonostante in
quel
momento l’unica cosa che volevo fosse restare abbracciata a
lui, visto che si
stava al caldo e mi sentivo in paradiso tra le sue braccia,
svogliatamente e
lentamente mi alzai dal letto cercando di non svegliarlo, riuscendoci
miracolosamente, e, per fare in modo che lui non si accorgesse della
mia fuga,
spostai il cuscino sul quale avevo dormito tra le sue braccia e lui lo
strinse
a sé e portò anche una gamba sopra di esso,
abbracciandolo.
Evitai di scoppiare a ridere e, prima di dirigermi in bagno, presi
la macchina fotografica appoggiata sulla scrivania e scattai una foto,
pregando
che non ci fosse il flash, poiché la scena che stavo vedendo
era dolcissima e
allo stesso tempo troppo buffa. Purtroppo le mie preghiere furono vane
perché
un bagliore accecante illuminò la stanza; ma nonostante
ciò, il signorino non
solo continuò a dormire indisturbato, ma mise addirittura la
testa sotto il suo
cuscino.
Indisturbata scattai ancora un’altra foto, poi appoggiai la
macchina fotografica per andare in bagno per lavarmi la faccia e darmi
una
sistemata; indietreggiando, però, non notai di avere la
porta subito dietro e
così, non appena mi voltai, diedi una craniata contro di
essa e sbattei inoltre
il mignolo del piede nello stipite della porta. Imprecai in silenzio e
mi
voltai per controllare Robert che, nonostante avessi fatto un gran
baccano,
continuò a dormire pacificamente.
Dolorante e zoppicante mi diressi in bagno e quando uscii andai in
cucina per preparare la colazione: non sapendo cosa Robert volesse
mangiare,
decisi di preparargli una tipica colazione italiana: latte,
caffè, cereali e
biscotti. Misi sui fornelli il caffè e il latte, tirai fuori
da uno sportello i
cereali e i suoi biscotti sgaffi e, come se si fossero dati
appuntamento, una
volta che il caffè e il latte furono pronti, Robert scese in
cucina.
< Buongiorno bell’addormentato! > esclamai
tutta pimpante.
< ‘Giorno… > rispose sbadigliando.
< Non sapendo cosa volessi mangiare ho deciso di preparare io
la colazione: latte, cereali e caffè. Può andare
bene? >
< Perfetto! > disse sbadigliando nuovamente.
Scoppiai a ridere, perché solo in quel momento, guardandolo
bene,
mi accorsi che aveva tutti i capelli spettinati: sembrava un bambino di
cinque
anni da quanto era dolce.
< Cosa c’è? > domandò
confuso e ancora addormentato.
< Ma ti sei visto allo specchio? Oddio i tuoi
capelli… >
risposi incapace di continuare la frase a causa del troppo ridere e
lui, preoccupato,
corse in bagno e
quando ritornò in
cucina mi guardò con uno sguardo da finto offeso.
< A tutti capita di avere i capelli spettinati la mattina!
>
< Sì, non lo metto in dubbio! Ma tu fai morire dal
ridere… >
risposi sogghignando.
Robert continuava a fare l’offeso e così,
zoppicando ancora, mi
avvicinai a lui per sistemargli i capelli.
< Che hai fatto? > domandò indicando il piede.
< Ah, niente tranquillo…solo un brutto incidente
mentre stavo
uscendo dalla tua camera: ho sbattuto contro lo stipite della
porta… >
< Ehm…fammi guardare… > rispose
tentando di non ridere <
ti fa male? >
< Solo quando cammino >
< Oh povera piccola…allora è meglio non
far appoggiare il
piedino a terra… > disse sorridendomi come solo lui
sapeva fare.
Mi prese in braccio e mi mise a sedere sul tavolo della cucina ed
io, sapendo cosa avesse intenzione, di fare lo precedetti avvicinandomi
alle
sua labbra e baciandolo: nonostante fosse stupito del fatto che io
avessi fatto
la prima mossa, dischiuse le labbra e le nostre lingue
s’incontrarono e quando
ci staccammo mi fece scendere dal tavolo e mi appoggiò sulla
sedia affianco
alla sua, iniziando poi a fare colazione.
Quando finimmo di mangiare ci vestimmo e Robert mi
riaccompagnò a
casa; trascorsi il resto della giornata studiando latino, matematica e
spagnolo
e la sera la passai chattando su msn con le mie amiche che mi diedero
una bella
strigliata perché non mi facevo mai sentire e andai a letto
alle cinque di
mattina, dopo aver fatto l’alba con Teresa.
Martedì mattina mi svegliai poco prima di mezzogiorno e
mezza; scesi
in cucina indossando ancora il pigiama e, non avendo molta fame,
pranzai
mangiando un panino al prosciutto e formaggio.
< Buongiorno > disse una voce per nulla simile a quella
di
mio fratello.
Mi voltai.
< Robert? Ma cosa ci fai qui? >
< Beh sono venuto a prenderti…dai forza vatti a
vestire che è
tardi! >
< Ma per andare dove? >
< Al British Museum ovviamente! Avevo promesso che ti ci avrei
portato, e così farò > mi disse tutto
contento.
Sorrisi, misi il piatto vuoto dentro la lavastoviglie, lo baciai
velocemente e mi diressi di sopra per vestirmi: presi
dall’armadio un paio di
shorts marroni, una canotta bianca con sopra dei disegni di farfalle
colorate e
un paio di sandali bassi, mi pettinai i capelli mettendo due forcine ai
lati,
mi lavai i denti e scesi di sotto.
< Pronta? > domandò porgendomi il braccio.
< Certo mia guida personale! > risposi.
< Prima il maggiordomo, ora la guida…la prossima
volta come mi
chiamerai? > chiese divertito.
< Ah, non lo so! Dipende dalla situazione > risposi
facendogli la lingua.
Salutammo Teo ed uscimmo di casa.
< Nuova macchina? > domandai notando una Range Rover nera
davanti al vialetto di casa.
< No, non è mia. Ho portato questa mattina la BMW a
fare il
collaudo e la concessionaria mi ha dato questa come sostituzione
>
< E ti ha dato una Range Rover? Notevole… >
< Già! > rispose soddisfatto. < ti
piace? > aggiunse.
< A dir la verità non tanto…non sono mai
stata molto attratta
dalle macchine troppo grandi… > ammisi.
< La Range Rover per me è stato il mio primo amore
invece >
rispose sorridendo.
Arrivammo dopo una mezz’ora al British Museum e facemmo una
fila
di circa un quarto d’ora.
< Dobbiamo ringraziare il cappellino da baseball e gli occhiali
da sole… >
< Perché? >
< Beh perché nessuno ti ha riconosciuto…
>
< Ah giusto! >
Mettemmo tre pound a testa come offerta libera e poi iniziammo il
nostro giro.
< Sapevi che c’è la mostra di Michelangelo?
> chiesi
prendendo un opuscolo e la mappa del museo.
< Sì…prima di passare a prenderti ho
telefonato per prenotare due
biglietti, ma era tutto esaurito…prometto che ti
porterò! >
< Tranquillo! Possiamo andarci anche la settimana prossima, non
è un problema… >
< Ehm…c’è un piccolo
problema…la settimana prossima parto per
l’America con tutto il cast per pubblicizzare alla Comic Con
di San Diego
Twilight… >
< Ah… >
< Sto via solo una settimana, poi torno… >
< Sì certo tranquillo! > risposi guardandolo e
sorridendogli
< avanti prof! Raccontami un po’ del museo…
> esclamai prendendolo il
giro.
< Beh…il museo è stato fondato nel 1753 da
sir Hans Sloane,
un medico e scienziato, ed è
stata aperta per la prima volta al pubblico il 15 Gennaio del 1759. Hey
piccola
di qua… > disse prendendomi per mano e conducendomi
nella Sala Egiziana.
< O mio dio la Stele di Rosetta! L’ho studiata
l’anno scorso in
Storia dell’Arte! > esclamai.
< Cosa ti ricordi? >
< Che è di granito scuro e che riporta
un’iscrizione con tre
differenti grafie: geroglifico, demotico e greco, precisamente
dall’alto in
basso. La differenza tra il geroglifico e il demotico sta
essenzialmente in
dove venivano usate le scritture: il geroglifico nei testi sacri o in
documenti
importanti, mentre il demotico
era usato
per documenti d’importanza minore ed era usato da gente meno
istruita. Poi
ovviamente il Greco servì nel 1822 a
Jean-François Champollion per far
comprendere cosa c’era scritto nelle scritture
sopra… >
<
Bravissima complimenti! >
<
Beh, me lo ricordo solo perché adoro l’arte
Egiziana… >
<
Davvero? >
<
Sì! Da piccola sarei voluta diventare
un’archeologa…oltre ad attrice, cantante,
ballerina, veterinaria, medico, scrittrice e cameriera…
>
<
Però! Vedo che ti piace variare! > disse ridendo.
<
Beh, sì! > ammisi.
<
E di questi lavori qui adesso ce n’è uno che ti
piacerebbe fare? >
<
Beh…cantante no perché mi vergogno a cantare in
pubblico e perché non ho una
così gran bella voce, anche se me la cavo; attrice no
perché sono troppo
timida; ballerina no perché non ho mai preso lezioni;
veterinaria no perché non
sopporterei di sopprimere qualche animale e non sopporto la vista del
sangue, per
cui escluderei anche il medico, e cameriera…beh non lo
so…non ho molta pazienza…
>
<
Per quanto riguarda la scrittrice invece? >
<
Adoro scrivere, solo che non saprei su cosa cimentarmi…
>
<
Non credi di essere un po’ troppo autocritica? >
<
Forse. Ma comunque ho ancora un po’ di tempo per
pensarci… > risposi alzando
le spalle.
<
Giusto > concordò stringendomi maggiormente a
sé < sai altro sulla Stele?
>
<
Veramente è tutto ciò che ricordo…
>
<
Beh, è comunque tanto! >
<
Sì, e se si pensa che in un anno non ho mai ascoltato la mia
prof di arte poi è
una conquista! >
Proseguimmo
il nostro giro e quando vidi le mummie pregai Robert di farmi una foto.
Vidi
molte altre opere del museo: ad esempio i manufatti
del sepolcro di Sutton Hoo,
il Bracciale in oro dal tesoro di Oxus,
le impronte
del Buddha, i fregi del Partenone e il cilindro di Ciro.
Passammo
talmente tanto tempo a vedere ogni singola opera che alla fine dovemmo
uscire
perché il museo stava per chiudere; fortunatamente ci
saremmo tornati il prima
possibile per vedere la mostra di Michelangelo e per finire il giro del
museo.
<
Piccola sono solo le sei…che facciamo? >
domandò Robert
guardando l’orologio.
< Boh decidi tu…per me è
uguale… >
< Eh no tesoro! Ho sempre deciso io…adesso
è il tuo turno… >
< Beh ecco se devi essere sincera…è stato
bellissima la visita
al museo, solo che mi ha stancata tantissimo…se passassimo
una seratina in
casa? Oppure se volevi uscire magari Kell e gli altri vogliono andare
da
qualche parte … >
Mi sorrise.
< No piccola, voglio stare con te il più possibile
prima di
partire. Restare a casa è ok, non ci sono
problemi… >
< Non sembri molto convinto…senti, chiama Kell, Jared
e gli
altri ed esci con loro…io e te ci vediamo domani…
>
< No, smettila! Ho detto che voglio stare con te il
più
possibile finché non parto e così
sarà. Mangiamo qualcosa da me? O preferisci
stare da te? >
< No, da te va benissimo. Solo una cosa: potremmo passare prima
da me? Così avviso Teo e prendo le mie cose…
>
< Per cosa? >
< Beh ovviamente mi fermo a dormire da te! > esclamai
quasi
scandalizzata perché non aveva capito subito.
< Mi sembra giusto! > mi disse ridendo < andiamo
su
forza! >
Passai da casa a prendere il mio pigiama ed avvisai Teo che mi
sarei fermato a dormire da Robert e, poco prima di arrivare a casa sua,
passammo a prendere la sua mitica BMW.
Quella sera cenammo con una frittata con le patate cucinata da
lui.
< Wow non sapevo che tu sapessi cucinare… >
dissi mangiando
una forchettata di frittata.
< Ti piace? >
< È ottima! >
< Grazie, sono contento che ti piaccia >
Non appena finii la mia ultima forchettata di frittata il mio
piatto sparì e mi ritrovai abbracciata al mio cuoco
personale.
< Sei bellissima… >
< Grazie > risposi arrossendo.
Mi prese in braccio ed io automaticamente avvinghiai le mie gambe
alla sua vita e mi portò sul divano continuando imperterrito
a baciarmi e poi,
non appena si staccò dalle mie labbra, iniziò a
farmi il solletico ed io, come
riflesso incondizionato, iniziai a dimenarmi come se fossi matta,
tentando di
allontanarlo da me. Quando finsi di essermi fatta male si
allontanò preoccupato
ed io corsi lontana dal divano ridendo; lui
m’inseguì per tutta casa, piano di
sopra incluso e, appena entrai nella stanza degli ospiti, mi fermai per
riprendere fiato e lui mi abbracciò da dietro, mi fece
volteggiare e poi mi
buttò sul letto, per poi continuare con la tortura di prima.
Mi disse che dovevo pagare per avergli fatto prendere un
accidente. Cercai nuovamente di fregarlo, ma non mi credette.
Quell’orribile
tortura continuò per altri cinque minuti, poi stanco si
stese accanto a me.
Solo in quel momento notai una chitarra vicino alla finestra.
< Mi suoni qualcosa? >
< Cosa vuoi che ti suoni? >
< Quello che vuoi…basta che oltre a suonare tu
canti… >
< Devo anche cantare? > domandò sbuffando e
tentando di non
ridere.
< Per me? > domandai facendogli uno sguardo da cerbiatta.
< Ok…poi m’insegnerai a fare uno sguardo
così? > chiese
divertito.
< Solo se ora canti per me! >
< Andata! > esclamò stringendomi la mano.
When
the night falls down
I wait for you
And you come around
And the worlds alive
With the sound of kids
On the street outside
When you walk into the room
You pull me close and we start to move
And were spinning with the stars above
And you lift me up in a wave of love...
Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth
When I feel alone
I reach for you
And you bring me home
When I’m lost at sea
I hear your voice
And it carries me
In this world were just beginning
To understand the miracle of living
Baby I was afraid before
But I’m not afraid anymore
Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth
Heaven is a place on earth
Ooh heaven is a place on earth
Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
Ooh, baby, do you know what that’s worth?
Ooh heaven is a place on earth
They say in heaven love comes first
Well make heaven a place on earth
Ooh heaven is a place on earth
<
Oddio…non potevi scegliere canzone migliore lo sai? >
gli
dissi.
< Ti piace? >
< Da matti…e poi tu sei bravissimo > risposi
prendendogli
dalle mani la chitarra e appoggiandola lontano da lui e accoccolandomi
sul suo
petto.
Dopo pochi minuti mi addormentai tra le sue braccia, svegliandomi
dopo qualche ora sempre tra le braccia di Robert, ma sul divano.
< Rob… >
Sentendosi chiamare spense subito la televisione ed iniziò
ad
accarezzarmi i capelli.
< Piccola finalmente ti sei svegliata >
< Ma quanto ho dormito? >
< Un paio d’ore… >
< E perché non mi hai svegliato? >
< Perché eri così tenera…
>
< Sì ma…siamo venuti per stare un
po’ insieme, non perché tu
potessi vedere me dormire…non ti pare? >
< Che lagna che sei! Si da il caso che mi piaccia vederti
dormire, quindi non vedo dove sia il problema… >
< Che ore sono? >
< Quasi mezzanotte… >
< Sono stanchissima… > risposi sbuffando.
< La camminata al museo ti ha proprio stancata eh? >
< Sì >
< Perché non vai a letto? >
< Perché voglio stare con te… >
< Anche se dormi? >
< Sì >
< Sei testarda… >
< Perché tu no? > domandai sarcastica e
sorridemmo entrambi.
< Piccola? >
< Mmm? >
< Ti da fastidio se tengo la TV accesa? >
< Assolutamente no… >
< Grazie > sussurrò in un orecchio.
Mi sussurrò qualcos’altro, ma ero troppo stanca
per concentrarmi
su quello che stava dicendo e infatti mi riaddormentai poco dopo.
Mi svegliai qualche ora dopo tutta indolenzita perché
avevamo
dormito entrambi sul divano e, quando mi mossi, anche lui si
svegliò.
< Ben svegliata >
< Grazie, anche tu… >
< Che ore sono? > mi domandò.
< Le sette e mezza >
< Mmm…non voglio alzarmi… >
< A chi lo dici…ma a che ora ti sei addormentato?
>
< Alle quattro… >
< Come le quattro? E fino a quell’ora cosa fai visto?
>
< Uno special sui Simpson e Intervista Col Vampiro…
>
< No! Dovevi svegliarmi! Io amo i Simpson e adoro quel
film…
>
< Mi spiace piccola, la prossima volta ti sveglierò!
>
< Ecco, bravo! > gli diedi un bacio a fior di labbra e
poi
mi alzai dal divano.
Mi prese per mano e si alzò pure lui e, mentre stavamo per
dirigerci in cucina, qualcuno bussò alla porta.
< Aspettavi visite? > domandai sbadigliando.
< No… > rispose mentre apriva la porta e
davanti a noi ci
trovammo Jared con una borsa da piscina.
< Ciao papi…ma che ci fai qui? >
< Beh…io e Rob dovevamo andare in piscina
oggi… >
< Oh…oddio me ne ero completamente dimenticato! Jared
scusami
mi dispiace tanto! >
< Lo vedo che te ne sei dimenticato…ma non sapevo
fossi in
dolce compagnia > rispose Jared ammiccando nella mia direzione.
< Beh… > disse Robert imbarazzato passandosi
una mano tra i
capelli.
< Comunque è lo stesso, non
preoccuparti…vado da solo, andremo
un’altra volta insieme. Non volevo disturbarvi…
> disse sorridendo.
< No aspetta! > esclamai < Rob preparati e vai con
Jared…io mi faccio una doccia e poi mi faccio venire a
prendere da Teo… >
< Sei sicura? >
< Più che sicura! Forza vatti a vestire, io intanto
intrattengo
Jared >
< Ok > mi disse baciandomi e correndo di sopra a
cambiarsi.
< Jared prego entra… >
< Grazie bimba! > disse seguendomi in cucina.
Mi sedetti a tavola e notai che mi stava fissando incessantemente.
< Cosa c’è? > domandai.
< Cosa ci fai in casa di Robert? > mi chiese con fare
sospettoso e allo stesso tempo malizioso.
< Non è quello che pensi! > esclamai
arrossendo di botto.
Iniziò a ridere.
< E cosa dovrei pensare allora? >
< Che mi sono semplicemente fermata a dormire da lui. Jared,
sono ancora vergine… > dissi sussurrando
l’ultima parte.
< Me lo diresti in caso contrario vero? >
< Assolutamente > risposi guardandolo negli occhi mentre
stavo addentando una ciambella e Robert ci raggiunse poco dopo.
< Eccomi Jay sono pronto! > esclamò.
< Perfetto, allora possiamo andare! Ciao bimba! > disse
avvicinandosi a me e dandomi un sonoro bacio sulla guancia.
< Ciao papi > risposi abbracciandolo.
Poi venne il turno di Robert, che mi abbracciò stretta e mi
baciò
teneramente.
< Ti chiamo dopo ok? >
< Certo! Buona nuotata! > sussurrai abbracciandolo di
nuovo.
< Ti lascio le mie chiavi di scorta. Quando vai via chiudi ok?
>
< Assolutamente! > risposi.
Non appena se ne furono andati, finii di fare colazione, poi mi
feci una doccia e, notando che la maglietta che mi ero presa come
cambio era
sporca, fregai una maglia dal cassetto di Robert; infine chiamai Teo,
che mi
venne a prendere dopo dieci minuti.
< Hey guarda cosa ho trovato? > disse una volta in
macchina
dandomi un malloppo di riviste.
< Hai trovato delle riviste di pettegolezzi? Wow
impressionante… > risposi sarcastica.
< No furbona, sfogliale! >
Feci come mi aveva detto e iniziai a sfogliare la prima rivista,
finché non arrivai a pagina diciotto: c’era
raffigurata una foto mia e di
Robert al tappeto rosso e, sotto di essa, c’era una nota.
“Impeccabile quella sera era
anche Robert Pattinson (22 anni, attore) che sfoggiava pantaloni e
giacca nera
ed una maglia bianca di cotone. Accanto a lui, la sua accompagnatrice
Giulia
faceva la sua bella figura con il suo vestito. Ma tutte noi ci
chiediamo: chi è
questa Giulia? Una nuova fiamma oppure solo un’amica?“
Anche
la seconda rivista, come la prima, riportava un resoconto
della premiere.
“Se vi ha sconvolto
precedentemente la notizia del matrimonio tra Brad e Angelina, ora le
giovani
fan dovranno strapparsi i capelli, perché il nuovo idolo
delle teenager Robert
Pattinson alla premiere era in compagnia di una giovane ragazza. Sembra
anche
che non sia la prima volta che i due ragazzi escono insieme: sono stati
visti
qualche giorno prima nei pressi del ristorante giapponese Satsuma a
Soho.
Dobbiamo rassegnarci al fatto che uno degli scapoli più
ambiti del momento sia
impegnato oppure possiamo ancora sperare?“
Gli
altri giornali non erano molto diversi.
< Questi giornali sono tutti uguali e…O MIO DIO!
> esclamai
guardando scandalizzata un giornale.
< Cosa? >
< Mi hanno dato della sciacquetta! >
< Non è possibile… >
< Tu dici? La premiere
si è rivelata piena di sorprese. Ma la sorpresa maggiore
è stata vedere Robert
Pattinson in dolce compagnia. Ma lei chi è? Una futura
ragazza fissa o
semplicemente una ragazza da una botta e via? >
lessi indignata.
< Che giornale è? > mi chiese.
< Fragola Nera > risposi stizzita.
< Ah…ecco perché… >
< Perché cosa? >
< Perché ti hanno definito così: quel
giornale ha avuto diversi
problemi con Robert qualche anno fa. Non chiedermi perché,
non ne ho la minima
idea; ma ce l’hanno a morte con lui. Mi dispiace
però che se la siano presi con
te… >
< Anche a me, comunque non parliamone più
… >
< Sicura? Niente causa legale? >
< Sicura >
< Ok…piccola senti andiamo a fare la spesa? Il frigo
è
praticamente vuoto… >
< Certo, andiamo! > risposi fingendo di essere
entusiasta: quell’articolo
mi aveva rovinato la giornata.
Alle quattro del pomeriggio suonarono alla porta e quando andai ad
aprire mi trovai Robert davanti con un mazzo di fiori.
< E questi? > domandai prendendo il mazzo e sorridendo.
< Sono una richiesta di perdono per questa mattina: mi dispiace
averti mandato via… >
< Beh, semmai il contrario! Sono io che ti ho sbattuto fuori
casa tua… > dissi ridendo.
< Ma sì, tanto hai capito! Senti, ti va un gelato?
>
< Certo > risposi sorridendogli.
Misi i fiori dentro un vaso e invitammo Teo ad unirsi a noi, solo
che ma rifiutò. Presi la mia borsa della Converse, infilando
dentro il
portafoglio, le chiavi di casa, il cellulare e anche la Fragola Nera.
Uscimmo di casa e ci dirigemmo a piedi verso la gelateria; quella
volta mi servii Phil, imbarazzato nel vedermi con un altro ragazzo;
dopo essere
usciti dalla gelateria, c’incamminammo verso un parco, dove
ci sedemmo su una
panchina nascosta.
Lì mi feci coraggio e chiesi del suo conflitto con la
rivista.
< Rob? >
< Sì piccola? >
< Posso farti una domanda? > domandai titubante.
< Certo > rispose sorridendo.
< Beh ecco…cos’è successo tra te
e la Fragola Nera? >
S’incupì.
< Perché lo vuoi sapere? > domandò
quasi adirato.
< Io…scusa, non sono affari miei… >
risposi imbarazzata.
< No scusa tu…è che non mi piace molto
parlare del mio rapporto
con quella rivista… > restammo in silenzio per
diversi minuti, poi aggiunse <
due anni fa conobbi una ragazza argentina, Carmela. In breve tempo
divenne la
mia migliore amica. Le raccontai un segreto che ora non sto a
raccontarti. Per
farla breve il giorno dopo averglielo raccontato, lo trovai
spiattellato nella
prima pagina della Fragola Nera. Subito dopo scoprii che Carmela mi
aveva
incastrato: aveva finto di essere mia amica per poter scoprire questo
fantomatico segreto e scrivere un articolo per entrare a far parte di
quella
rivista. Ovviamente la prima cosa che feci fu fare causa a lei e alla
rivista; il
direttore della Fragola Nera cercò di comprare il mio
silenzio, ma questo mi
fece imbestialire ancora di più. Vinsi la causa e la rivista
dovette darmi
tanti di quei soldi che si ritrovò sull’orlo del
lastrico. Stavano rischiando
il fallimento per colpa mia, perché io fui il primo a
ribellarmi a “quell’innocente
scherzo“ come lo
chiamavano loro. Inoltre pagarono una multa salata. Questo è
il motivo per il
quale la rivista mi odia. Ma dimmi…perché lo
volevi sapere? >
< Beh ecco… > iniziai a dire sempre
più titubante.
< Fammi indovinare…hanno scritto qualche cattiveria
su di me
alla premiere…>
< Non proprio su di te… > risposi tirando
fuori dalla borsa
il giornale < vai a pagina cinquantasette > aggiunsi.
Prese velocemente il giornale e cercò la pagina e, quando la
trovò,
fissò l’articolo per qualche minuto, poi si
alzò in piedi e prese il giornale
scaraventandolo arrabbiato nel cestino. Sobbalzai spaventata.
< Oddio Giulia scusami, non volevo spaventarti…
> disse
dispiaciuto sedendosi nuovamente accanto a me e prendendomi le mani.
< Non preoccuparti… > risposi sorridendo.
< No invece: primo perché ho avuto una reazione
troppo brusca e
secondo, che è più importante, per ripicca nei
miei confronti ti hanno messo in
mezzo. Ma te lo prometto, non la passeranno liscia… >
< No >
< No? > mi chiese ironico.
< No…voglio sorvolare su questo. Voglio essere
sincera, ci sono
rimasta molto male per quello che ho letto perché mi hanno
insultata. Ma io non
sono una che cerca vendetta per ogni cosa e non voglio diventarlo ora.
Ci
tenevo solo a sapere perché mi avevano attaccata
così ed ora che lo so sono a
posto. Non m’importa niente di quello che possono pensare gli
altri, m’importa
solo di stare con te… >
< Sì, ma non mi piace che tu venga offesa…
>
< Ti ringrazio, ma io sono a posto così. Non ho
intenzione
d’intentare alcuna denuncia… >
< Sicura? >
< Sì… >
< Ti ammiro lo sai? Io al tuo posto gliel’avrei fatta
pagare…
>
< Non mi piace essere vendicativa… >
< Ma sei davvero sicura? >
< Sì > dissi sorridendogli.
< Ok… > mi disse alzandosi ancora dalla
panchina per poi
avvicinarsi al mio viso e baciandomi dolcemente.
Automaticamente scattai in piedi e lo abbracciai senza staccare le
mie labbra da lui.
< Tesoro mi dispiace davvero averti messa in mezzo…
>
< Non fa niente, non è colpa tua…torniamo
a casa? >
< Sì… >
C’incamminammo verso casa lentamente e silenziosamente per
tutto
il tragitto, mano nella mano. Una volta arrivati mi baciò
dolcemente e poi se
ne andò.
< Ah Giulia? >
< Sì? > domandai voltandomi.
< L’hai presa tu la mia maglia grigia a maniche lunghe
dall’armadio? >
Mi misi a ridere.
< Sì. Questa mattina mentre stavo per infilarmi la
mia maglia
ho notato che era macchiata. La lavo e poi te la
restituisco… >
< No tranquilla. Tienila pure > disse facendomi
l’occhiolino
e poi se ne andò.
La sera la passai con Teo a mangiare pizza e a guardare la saga di
Scary Movie e andammo a dormire alle undici e tre quarti.
La mattina seguente appena accesi il cellulare lessi il messaggio
di Robert.
“Buongiorno principessa.
Questo pomeriggio volevo portarti in giro, solo che Kris, Emma e le
altre hanno
intenzione di rapirti per portarti in una beauty farm. Questa sera non
potremo
vederci perché sono ad una cena fuori. Ti chiamo dopo, un
bacio“
se
non sono affari
<
Cos’è questa storia della beauty farm? >
domandai a Kristen
non appena la chiamai.
< E tu come lo sai? >
< Me l’ha detto Robert >
< Ah, che guastafeste. Comunque dai, ci divertiremo! Ci faremo
coccolare per tutto il pomeriggio! Non puoi darci buca
perché abbiamo già
prenotato per te e quindi c’è anche la tua quota.
Sono centoventitre sterline a
testa >
< Centoventitre sterline? > domandai sorpresa.
< Sì… >
< Kris ma è troppo! >
< Sì, ma è pacchetto completo!
C’è la sauna, il massaggio, la
pulizia del viso e il bagno nei fanghi… >
< Tutto questo a centoventitre sterline? >
< Sì! Dai, è abbordabile come prezzo no?
>
< Beh sì infatti…ma io sono minorenne, non
so se me la facciano
fare la sauna… >
< Ah…cavolo è vero, non lo
fanno… >
< Beh vedrò di farmelo sostituire con
qualcos’altro! >
< Ok…senti l’appuntamento là
è per le tre >
< Perfetto! Come si chiama il posto? >
< Red Moon >
< Perfetto! Ci vediamo là alle tre allora! >
< Facciamo le tre meno dieci… >
< Perfetto! Ciao Kris, grazie per l’invito! >
< Figurati! Ciao! >
Mio fratello ed io pranzammo velocemente e poi si offrì di
accompagnarmi alla beauty farm, facendomi risparmiare i soldi del taxi
almeno
per l’andata. Alle tre meno dieci ero arrivata a
destinazione: con Teo alla
guida, che fosse tardi o no, si arrivava sempre in orario. Addirittura
arrivai
per prima: le altre infatti mi raggiunsero dopo qualche minuto.
Passai un pomeriggio favoloso, all’insegna delle coccole e,
al
posto della sauna, feci manicure e pedicure, esattamente come Emma.
< Giu? > mi chiamò mentre eravamo sedute.
< Dimmi >
< Mi dispiace per quello che la Fragola Nera ha scritto su di
te… >
< Ah…hai letto? > risposi.
< Beh…sì >
< Scommetto che l’hanno letto anche Kris, Nikki ed
Ashley… >
< È stata Nikki a passarci l’articolo
>
< Ok… >
< Hai intenzione di fare causa? >
< No, so che sarebbe più sensato denunciare questa
cosa, ma non
voglio >
< Perché? >
< Perché primo non voglio avere soldi da loro, semmai
vincessi
la causa, poi perché ho imparato col tempo a farmi scivolare
gl’insulti
addosso. Loro non mi conoscono, non sanno niente di me. Mi hanno
insultata solo
per vendere qualche giornaletto in più e se questo li fa
contenti ben venga
>
< Beh potresti fare come ha fatto Rob… >
< Cioè? >
< Fare causa e donare tutti i loro soldi in
beneficenza… >
< Ha fatto davvero questo? >
< Sì… >
< Ah, ma dai… > dissi per poi aggiungere
< comunque…non
voglio fare niente, sono a posto così. Solo una cosa: che
fine ha fatto
Carmela? >
< È tornata in Argentina qualche anno fa a seguito di
un suo
scandalo… >
< Ah… >
< Signorina l’ammiro lo sa? Io al suo posto avrei
fatto i salti
mortali pur d’intentare una causa legale contro quei
disgraziati… > disse la
mia estetista guardandomi, per poi aggiungere immediatamente
imbarazzata <
anche se non sono affari miei. Mi scusi… >
< No tranquilla non c’è problema. Grazie
> risposi
sorridendole.
Emma trattenne a stento una risata e, una volta uscite dalla sala,
ci dirigemmo verso l’ingresso per pagare e una volta uscite
dalla beauty farm
Emma ed io ci guardammo e poi scoppiammo a ridere.
< Cosa avete voi due? > domandò Stephenie.
< Ehm…mentre stavamo facendo la manicure stavamo
parlando di
quello che la Fragola Nera aveva scritto su di me e poi d’un
tratto si è
intromessa l’estetista dicendomi la sua. E allora
c’è venuta la ridarella. Mi
dispiace però, perché è stata
dolcissima… > risposi.
< Ah giusto…mi dispiace, abbiamo letto
l’articolo anche
Catherine, Elizabeth, Rachelle ed io…stai bene? >
< Sì, grazie. Quando l’ho letto,
all’inizio ci sono rimasta
male, ma poi ho sorvolato…non ho intenzione di fare causa e
nient’altro… >
< Sicura? > chiese Stephenie.
< Più che sicura! >
“Ma che c’hanno tutti la mania di fare
causa?” pensai
divertita.
< Ok…ragazze scusate ma si è fatto
tardi…dovrei tornare in
albergo… >
< Sì certo, anche noi dobbiamo andare…ciao
a tutte! >
Ci salutammo abbracciandoci e poi arrivai fino a piedi alla metro
più vicina e, quando arrivai alla fermata della metro, mi
trovai davanti Taylor
Lautner.
< Ciao > lo salutai educatamente.
< Ciao Giulia! Come stai? > esclamò sorridendo
e abbracciandomi.
< Bene grazie! Tu? >
< Tutto bene! Ti ho vista con Rob alla premiere di Batman. Eri
divina con quel vestito lo sai? >
< Grazie… > sorrisi imbarazzata < ero
agitatissima quella
sera, ma alla fine mi sono divertita moltissimo > aggiunsi
ridendo.
< Immagino! Io adoro andare alle premiere… >
< Sì, ma per te credo sia normale farti fotografare
ed
intervistare! Per me era una cosa totalmente nuova…anche se
devo dire che sono
stati tutti degli angeli con me… >
< A parte la Fragola Nera >
< Hai letto anche tu l’articolo? >
< Me l’ha detto Kellan che gliel’ha detto
Robert > mi
rispose mentre stavamo entrando nella metro che era appena arrivata.
< Dovrò ricordarmi di uccidere Robert…
> dissi ridendo.
< Ah, per così poco? > domandò
ridendo anche lui e lo fulminai
con lo sguardo.
< C’è qualcuno che non sa cosa la rivista
ha scritto su di me?
>
< Stando ai miei calcoli direi di no… >
Lo fulminai nuovamente con lo sguardo.
< Immagino tu sia elettrizzato di andare a San Diego per
pubblicizzare Twilight… >
< Non sto più nella pelle! >
< Partite domenica vero? >
< No, sabato. Abbiamo anticipato di un giorno la
partenza… >
< Oh…come mai? >
< Non lo so, devi chiedere a Steph e a Cath >
< E poi cosa farai? Tornerai a Londra o resterai negli States?
>
< Per un po’ starò a casa, ma poi penso di
tornare nuovamente
qui per farmi una vacanza. Adoro Londra…e poi, come posso
non tornare più? Se
non sbaglio devi leggermi le morti di Jacob Black no? >
< Ti ricordi ancora? > chiesi stupita e allo stesso tempo
divertita.
< Sì! Sono troppo curioso! Me le leggerai quando
torno vero?
>
< Lo prometto > risposi sorridendo e poi aggiunsi
< bene,
questa è la mia fermata. Ciao Taylor! >
< Ciao Giu! > disse sporgendosi per baciarmi la guancia.
Uscii velocemente dalla metro, poi presi l’autobus e, dopo
dieci
minuti, mi ritrovai davanti alla porta di casa.
Entrai in casa e dopo aver salutato Teo feci una doccia per
togliere tutto l’olio ma, quando uscii dal bagno, trovai Teo
terrorizzato.
< Teo che hai? >
< C’è Jessica… >
< Cosa? >
< C’è Jessica fuori dalla porta! >
< Non credevo che sapesse dove abiti… >
< Non lo credevo nemmeno io! Cosa faccio? Non voglio
vederla…
>
< Teo non fare il bambino di cinque anni! Ne hai diciannove!
Prenditi le tue responsabilità e dille che non vuoi
più vederla… >
< … >
< Teo avanti vai! >
< … >
Intanto il campanello continuava a suonare con insistenza.
< Teo? >
< Ti prego… >
< O mio dio sei impossibile! Ti salvo solo questa volta, poi
dalla prossima ti arrangi. Sono stata chiara? >
< Cristallino! Grazie! > disse baciandomi la guancia.
Scesi velocemente le scale e poi aprii la porta.
< Ciao, serve qualcosa? > domandai cordiale.
< A dir la verità cercavo Teo… >
rispose Jessica guardandomi
con aria superiore.
In quel momento le avrei sbattuto volentieri la porta in faccia,
ma mi finsi ancora più cordiale.
< Mi dispiace, è uscito da qualche minuto per andare
in
palestra… >
< Oh…ma tu sei la sua ragazza? > mi chiese
dispiaciuta.
< Diciamo che esco con lui di tanto in tanto…comunque
cosa devo
dirgli? >
< Solo che Jessica ha detto che è un essere schifoso
e che non
vuole più vederlo >
< Sarà fatto. Grazie e buona giornata >
risposi chiudendole
la porta in faccia.
< Piccola ti adoro! > mi disse Teo prendendomi in braccio.
< Sì, come ti pare…ma ora lasciami!
>
< Scusa… >
< Devo dire però che mi sono divertita…a
proposito, Jessica ha
detto che sei un essere schifoso e che non vuole più
vederti… >
< Sì, ho sentito grazie > mi disse ridendo.
Verso sera Teo ed io uscimmo con Sam e Max e mi divertii
tantissimo ad uscire con quei tre psicopatici, perché
facevamo gli scemi e scattammo
anche un sacco di foto insieme. Alle dieci e mezza mentre io ero ancora
in giro
con i ragazzi Robert mi chiamò al cellulare.
< Pronto? >
< Ciao piccola! >
< Hey ciao! Come sta andando la cena? >
< Abbastanza bene. Sono fuori dal ristorante con mio padre,
George e mio nonno per la pausa sigaretta >
Venimmo interrotti dalle prese in giro di mio fratello, Max e Sam.
< Rob scusa un attimo > gli dissi allontanandomi dai
ragazzi.
< Dove sei? >
< Fuori con Teo, Max e Sam che si stanno divertendo a
fare i cretini… >nno divertendo a
fare i cretini… >
< Io tra poco ho finito, anche perché i bambini sono
esausti.
Magari quando abbiamo finito se siete ancora in giro vengo a fare un
salto…
>
< Certo sicuro! Ci vediamo dopo allora! >
< Ok. Ti chiamo quando sto per arrivare. A proposito, ti
salutano tutti >
< Oh grazie ricambia. A dopo > dissi chiudendo la
conversazione.
< Che dice il fidanzatino? > chiese Sam non appena tornai
da
loro.
< Che appena ha finito la cena viene a fare un salto qua >
< Evvai! > esclamò Max ridendo.
< Max è partito vero? > sussurrai a Teo piano.
< È brillo… >
Dopo dieci minuti Robert mi telefonò di nuovo e ci raggiunse
poco
dopo.
< Ciao ragazzi! > disse mentre lo vidi raggiungere Teo,
Max
e Sam.
< Ciao Rob! > li sentii rispondere imitando la mia voce.
< Molto divertente ragazzi. Dov’è Giulia?
> domandò notando
la mia assenza.
< Al telefono, laggiù > rispose Teo
indicandomi.
Terminai la conversazione con mia madre dopo cinque minuti.
< Ben arrivato > gli dissi sedendomi sulle sue gambe.
< Ciao piccola, grazie > rispose baciandomi sulle labbra.
< Ma prendetevi una camera in un albergo… >
esclamò Sam.
< Ma anche no! > intervenne Teo.
Scoppiammo a ridere.
< Ragazzi vado a prendere da bere. Voi volete qualcosa? >
< Birra! > risposero in coro Teo, Max e Sam.
< Per te piccola? > mi chiese carezzandomi i capelli.
< Una coca piccola con limone e ghiaccio >
< Torno subito > ci disse: il suo subito fu dopo dieci
minuti.
< Alla buon’ora! Temevamo fossi fuggito con le nostre
birre
> esclamò Max quando Robert tornò.
< Scusate, c’era una fila pazzesca > disse
mentre ci porgeva
le nostre bevande.
< Grazie > ringraziai quando mi porse la coca.
< Prego > rispose facendomi alzare per poi sedermi sulle
sue
gambe.
Chiacchierammo fino all’una, poi tornammo a casa.
< Ti fermi a dormire da me? > mi chiese poco prima di
separarci.
< Questa sera no… >
< Perché? > mi chiese dispiaciuto.
< Perché ti sto abituando troppo bene signorino e poi
perché
domani resto a casa a studiare un po’… >
< Venerdì mattina andiamo a vedere la mostra? >
< Sì certo! >
< Quale mostra? > s’intromise Teo.
< Quella di Michelangelo al British Museum. Vuoi venire anche
tu Teo? >
< Beh se non disturbo accetterei l’invito…
>
< Nessun disturbo tranquillo! Ci vediamo venerdì alle
dieci ok?
Ci troviamo lì o vi passo a prendere io? >
< No, ci vediamo lì… >
< Perfetto! Ciao ragazzi! >
< Ciao! > risposero Teo, Max e Sam.
< Ciao piccola > disse baciandomi dolcemente.
< Ciao, buonanotte > risposi carezzandogli la guancia.
Tornai a casa e m’infilai subito sotto le coperte.
Venerdì mi svegliai alle otto, pensando tristemente che il
giorno
dopo Robert sarebbe partito con gli altri per una settimana per San
Diego.
Mi preparai indossando un vestito bianco con una giacca in jeans
sempre bianca e misi un paio di ciabatte bianche.
< Sei un gelataio? > mi chiese Teo appena mi vide.
< Sì! Come sto? >
< Molto bene! La colazione è già pronta
>
< Oh grazie ma non ho molta fame… > risposi.
< Devi mangiare qualcosa però… >
< Beh dai mangerò qualcosa dopo… >
Non ribatté, probabilmente perché sapeva che
sarebbe stato inutile.
Arrivammo alle dieci precise e, non appena incontrammo Robert, guardai
mio fratello con odio.
< Buongiorno bellezza! Ti ho portato la colazione! >
< Oh ma che gentile! E per caso centra col fatto che non abbia
voluto mangiare niente questa mattina? > risposi guardando male
Teo.
< Scusa piccola, ma devi pur mangiare… >
rispose Teo con un
sorriso.
Presi il muffin al cioccolato che mi stava porgendo Robert e lo
mangiai.
< Contenti? >
< Sì, siamo le persone più felici del
mondo…giusto Rob? >
< Giustissimo! > rispose sorridendo.
Guardai malissimo entrambi, ma poi li presi a braccetto a ci
dirigemmo verso l’entrata. La mostra, che durò un
paio d’ore, fu spettacolare:
vidi un sacco di opere di Michelangelo, opere che vedere in foto non
rispecchiavano per niente la bellezza originaria.
Finita la mostra Robert e Teo mi fecero vedere le opere del museo
che l’altra volta non ero riuscita a vedere.
Tra un’opera e l’altra, si fece l’una e
quaranta.
< Ragazzi ho fame…andiamo a mangiare? >
propose Teo.
< Sì ok…pranziamo qui nel ristorantino?
> chiesi.
< Sì! > disse Teo.
< Perfetto! Forza andiamo! > aggiunse Robert.
Raggiungemmo la zona ristoro ma, notando che c’era un sacco
di
fila, decidemmo all’unanimità di pranzare
prendendo un panino.
< Ora che si fa? > chiesi.
< Io ho un colloquio di lavoro > rispose Teo.
< Tu hai un cosa? > domandai con gli occhi sbarrati.
< Un colloquio di lavoro > mi disse come se fosse la cosa
più naturale del mondo poi notando la mia faccia triste
aggiunse < no
piccola tranquilla è solo per la stagione estiva, poi torno
a Ravenna con te
>
< Ah ok…credevo volessi fermarti qui…
>
< No. Amo Londra, ma non mi sognerei mai di lasciarti da
sola…
>
Sorrisi.
< Che colloquio è? > domandò Robert.
< Barista in un bar vicino a casa >
< Quello col karaoke? > chiesi.
< Esatto, proprio quello >
< Ah, che bello! Dai allora, vai a fare bella figura! Ci
vediamo stasera! Ciao! >
< Mi vuoi mandare via per caso? >
< No, amo quel posto e quindi voglio che tu abbia il lavoro,
così posso venire a cantare liberamente >
< Non ti credo…comunque ora vado. Ciao ragazzi!
>
Dopo che Teo se ne fu andato,
mi voltai verso Robert.
< Cosa facciamo? >
< Passiamo da te e poi prendi la roba per restare a dormire da
me >
< Perché? >
< Come perché? Domani parto e quindi vorrei stare con
te, mi
sembra logico… >
< Ok va bene…e dopo aver preso la roba che si fa?
>
< Decideremo poi…ora forza andiamo! > mi disse
accompagnandomi alla macchina.
Arrivata a casa, presi uno zaino con dentro il cambio, scrissi un
biglietto
a Teo che attaccai al frigorifero con la calamita e poi uscimmo di casa.
< A proposito, mi stavo dimenticando! Dovrei andare in un
negozio a cambiare una camicia…ti scoccia andare? >
< Mi stai chiedendo se mi scoccia andare a fare shopping con
te? >
< Esatto… >
< Tu sei matto! Andiamo! > esclamai ridendo.
Parcheggiammo non molto lontani dal centro di Londra, aspettai che
Robert si camuffasse per bene indossando una felpa bianca, un
cappellino bianco
e un paio di occhiali da sole neri e poi ci dirigemmo verso i negozi.
Per prima cosa andammo a cambiare la camicia e, appena entrammo
nel negozio, tutte le commesse fecero a gara per servirlo: tra tutte,
ci servì
una ragazza castana con i capelli mossi, con gli occhi azzurro intenso,
alta e
con il fisico da fotomodella che,nonostante vedesse che era con me,
fece in
tutti i modi la svenevole con lui.
Quando poi Robert uscì dal camerino provandosi una camicia e
un
paio di pantaloni e mi chiese come stesse, Tiffany, la commessa, che
non era
stata interpellata, rispose per me.
< Oh, se mi posso permettere, sei un figo da paura vestito
così! > cinguettò e la incenerii con lo
sguardo.
< Non lo so, non mi convince molto questa camicia…
> rispose
Rob, poi mi chiese < Giu che ne pensi? >
< Non mi piace… >
< Perfetto grazie > mi disse sorridendomi e facendomi
l’occhiolino.
“Muhahaha ben ti sta!” pensai
mentre guardavo l’espressione
sbigottita di Tiffany nel vedere che l’occhiolino di Robert
era rivolto a me e
non a lei.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > disse dentro il camerino mentre si
stava togliendo
la camicia.
< Provati questa > dissi mentre gli porgevo una camicia
nera
di lino.
< Questa sì che mi piace! > esclamò.
< Oh sì, con questa camicia stai decisamente meglio
>
rispose Tiffany fissandolo intensamente quando uscì dal
camerino, nonostante
fosse seccata perché non era stata lei a dargli la camicia.
Restò ad adularlo per altri cinque minuti, poi alla fine
andammo a
pagare e, poco prima di uscire dal negozio, Tiffany ci
chiamò.
< Robert aspetta! Hai dimenticato gli occhiali da
sole… >
Robert tornò indietro verso la cassa e li riprese.
< Grazie >
< Figurati…un’altra cosa…ti
dispiacerebbe farmi un autografo?
> gli chiese lanciandogli uno sguardo da gatta morta.
< Certo > rispose sorridendole e le firmò un
pezzo di carta.
“Vuoi giocare Tiffany? Bene, eccoti
accontentata…” pensai
guardandola con un ghigno.
Quando Robert mi si riavvicinò nuovamente gli fregai gli
occhiali
da sole e li indossai.
< Prima o poi li perderai quegli occhiali lo sai? >
< Spero di no, li adoro! > mi disse ridendo.
Mi alzai in punta di piedi per baciarlo e prima di uscire mi
voltai verso Tiffany, che mi guardava con aria sempre più
sbigottita.
< Grazie mille, sei stata molto gentile ad aiutarci! >
esclamai e abbracciai Robert.
Una volta fuori dal negozio mollai la presa.
< Mi piace vederti gelosa lo sai? > mi disse sfilandomi
dagli occhi i suoi occhiali da sole e rimettendoseli.
< Scusa, ma Tiffany stava facendo troppo la
svenevole… >
< Sì forse…hey vieni > dissi
prendendolo per mano e
conducendolo davanti alla vetrina di un negozio.
< Guarda! > esclamai.
< Cosa? >
< Quei calzini! Oddio sono un amore! Devo assolutamente
prenderli per mia sorella! > esclamai ed entrammo nel negozio.
< Salve, posso esservi utile? > domandò una
commessa sui
vent’anni avvicinandosi a noi, per poi rimanere sbigottita
riconoscendo Robert.
< Sì, vorrei quei calzini da bimba con Winnie the
Pooh… >
risposi sperando che non iniziasse anche lei a rompere le scatole.
< Quelli con anche le farfalle con i brillantini? >
< Sì esatto! >
< Te le prendo subito > disse andando verso il magazzino
e
tornò pochi minuti dopo con due scatole < li abbiamo
rosa e bianchi. Quali
preferisci? > aggiunse.
< Quelli bianchi >
< Perfetto! Siete a posto così? >
< Se non è un problema daremo un’occhiata
in giro > rispose
Robert sorridendole.
< Certo, non ci sono problemi, se avete bisogno chiamatemi
>
rispose sorridendoci.
< Questa commessa mi piace, almeno non sta flirtando
spudoratamente con te… > sussurrai e Robert rise.
Ci separammo e lui andò nel reparto maschile, mentre io
quello
femminile e dopo dieci minuti Robert, non vedendomi, venne a cercarmi.
< Tesoro ti sei persa? >
< Sono nel camerino! Mi sto provando dei costumi…
>
< Posso vedere? >
< Certo! >
Aprii la tenda ed uscii con un costume a due pezzi color
grigio/verde acqua con la scritta in gotico
Rock‘n’roll. La parte sopra era a
triangolo, mentre i lati delle mutande erano disegnati con tanti fili.
< Ti sta benissimo questo costume! > esclamò
Robert.
< Come te lo vedi addosso? > domandò
gentilmente la commessa
avvicinandosi.
< Mi piace… > risposi.
< Sì, ti sta molto bene…vuoi provare anche
l’altro? > mi
chiese.
< Mmm…sì grazie >
La commessa mi passò il secondo costume ed io richiusi il
camerino
e uscii di nuovo dopo cinque minuti.
< Sei bellissima, ma preferisco l’altro > mi
disse Robert.
< Sì, concordo con lui > disse la commessa.
< Voi dite? >
Il secondo costume era color verde acqua, con il reggiseno sempre
a triangolo, solo che questo era tenuto da una specie di cordoncino con
perline
che prendevano il colore del costume; le mutande, invece, si
allacciavano sul
fianco sinistro.
< Beh, però c’è da ammettere che
sta veramente bene con
entrambi… >
< Piccola…uno te lo prendo io e uno te lo paghi tu
ok? >
< Assolutamente no! Tu non mi devi comprare niente! >
risposi.
< Voglio farti un regalo… >
< Rob no… >
< Se vuoi te li compro io! Sei da urlo! >
esclamò un ragazzo
guardandomi maliziosamente.
< Hey, non fai nient’altro da fare che guardare la mia
ragazza?
> rispose Robert visibilmente irritato e sussultai quando mi
sentii nominare
come sua ragazza.
< Evidentemente no… >
< Rob, calmati… > gli dissi notando che si
stava scaldando.
< Chiudiamo la tenda aspetta… > disse la
commessa.
Mi cambiai velocemente, preoccupata per quello che Robert avrebbe
potuto fare. Presi i due costumi e li rimisi dentro le scatole. Quando
uscii
dalla cabina notai che il ragazzo di prima se n’era andato.
< Tutto ok? > gli chiesi avvicinandomi.
< Sì…la commessa l’ha mandato
via…piccola allora cosa fai con i
costumi? >
< Beh…dopo aver notato che il primo viene ottanta
sterline,
mentre il secondo settanta, ho deciso di non prendere nessuno dei
due…costano
un po’ troppo… >
< Posso regalarti il primo che hai provato? >
< Perché? >
< Perché ti stava troppo bene e sarebbe un vero
peccato
lasciarlo qui… >
< Non demorderai facilmente vero? >
< Esatto… >
< Ve bene, ci rinuncio…se me lo vuoi regalare fallo
pure…grazie
> dissi sorridendogli.
< È un piacere… > prese il costume
e poi si diresse verso la
cassa.
Pagò ed infine uscimmo ed io, poco convinta, tornai dentro
il
negozio e uscì pochi minuti dopo con una nuova sportina,
contenente il secondo
costume.
Robert scoppiò a ridere.
< Vedo che alla fine hai ceduto… >
< Sì…tanto i costumi li metto,
quindi… >
< Beh, hai fatto bene. Ti stavano veramente bene entrambi
>
disse sorridendo.
Restammo in giro fino alle cinque e mezza del pomeriggio: Robert
comprò
anche dei giochi per i suoi nipoti, un costume a pantalone per lui, un
dopobarba su mio consiglio e due paia di scarpe da ginnastica.
Io presi oltre ai costumi e i calzini per mia sorella, una
maschera per il viso, tre cerchietti, un pigiama estivo e due paia di
scarpe:
un paio di sandali bianchi e un paio di ciabatte da mare.
Arrivammo a casa di Robert e scaricammo tutte le buste in casa.
< Piccola faccio una scappata da mia sorella che porto i giochi
ai bambini e poi torno. Mi aspetti qui? >
< Ok certo >
< Benissimo, torno tra una ventina di minuti >
< A dopo > risposi.
Quando rimasi sola, mi misi subito in costume e feci un tuffo in
piscina e quando Robert tornò a casa non lo sentii; capii
che era arrivato solo
quando, dopo che era entrato in piscina, mi sentii prendere per i
fianchi.
< Hey… >
< Hey… >
< Costume nuovo? >
< Anche tu se non vedo male >
Sorridemmo entrambi, poi mi avvicinai a lui e ci baciammo. Ci
staccammo solo quando spinsi la sua testa dentro l’acqua
ridendo e lui, per
farmela pagare, mi prese in braccio e uscimmo dall’acqua. Una
volta risaliti in
superficie, sempre tenendomi in braccio, si tuffò insieme a
me. Restammo a
giocare per qualche ora e quando si fece buio tornammo dentro casa.
< Ti va di mangiare degli spiedini di pesce? Mi sono fermato a
prenderli mentre stavo tornando a casa… >
< Più che volentieri! > risposi.
< Ok dai allora vai a farti una doccia e poi quando torni ci
diamo il cambio >
< Signorsì capitano! > esclamai prendendolo in
giro.
Tornai in cucina dopo venti minuti e gli diedi il cambio.
< Eccomi > disse abbracciandomi da dietro una volta sceso.
< Hey > risposi appoggiandomi al suo petto e chiudendo
gli
occhi.
< Che buon profumo… >
< Parli di me o degli spiedini? >
< Degli spiedini, è ovvio! Ho una fame…
> rispose ridendo.
< Metti a tavola tu mentre io finisco di preparare i pomodori?
>
< Certo! >
Dopo cena sparecchiammo, poi Robert mi prese per mano e mi
portò
in piscina.
< Rob, non ho intenzione di fare un altro bagno…
>
< Infatti non devi farlo. Aspetta qui > mi disse per poi
scappare in sala.
Tornò dopo un minuto con lo stereo. Lo accese e mise su una
stazione radio.
< Mi concede questo ballo? > domandò
porgendomi la mano.
< Con molto piacere mio cavaliere! > risposi ridendo.
Ballammo un lento sulle le note di Far Away dei Nickelback.
This
time, This place
Misused, Mistakes
Too long, Too late
Who was I to make you wait
Just one chance
Just one breath
Just in case there's just one left
'Cause you know,
you know, you know
That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore
On my knees, I'll ask
Last chance for one last dance
'Cause with you, I'd withstand
All of hell to hold your hand
I'd give it all
I'd give for us
Give anything but I won't give up
'Cause you know,
you know, you know
That I love you
I have loved you all along
And I miss you
Been far away for far too long
I keep dreaming you'll be with me
and you'll never go
Stop breathing if
I don't see you anymore
So far away
Been far away for far too long
So far away
Been far away for far too long
But you know, you know, you know
I wanted
I wanted you to stay
'Cause I needed
I need to hear you say
That I love you
I have loved you all along
And I forgive you
For being away for far too long
So keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
'Cause I'm not leaving you anymore
Believe it
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go
Keep breathing
Hold on to me and, never let me go
Non
appena la canzone terminò, smettemmo di ballare anche noi.
< Beh, quando hai detto “mi
concedi questo ballo?“, intendevi veramente un
ballo solo >
< Piccola, sono un uomo di parola io, non lo sapevi? >
< L’ho notato… > risposi e iniziai a
rabbrividire.
< Hai freddo? > mi chiese preoccupato.
< Un po’…sai, stare solo con un vestitino
leggero non è che sia
così tanto caldo… >
< Hai ragione…dai su torniamo in casa > disse
prendendo lo
stereo e rientrando.
Ci sedemmo sul divano e guardammo la televisione per circa
quaranta minuti poi, alle undici e mezza, proposi di andare a dormire,
dovendoci svegliare molto presto la mattina seguente. Indossai il mio
pigiama
e, quando entrai nel letto, mi accoccolai tra le sue braccia; lui si
addormentò
subito, mentre io l’osservai dormire per un’oretta
e poi, esausta, mi
addormentai.
Sabato mattina ci svegliammo prima del previsto, all’incirca
verso
le sei.
< Hey… >
< Buongiorno >
< Facciamo colazione? >
< Non ho fame…mi si è chiuso lo
stomaco… > risposi triste.
< Eddai, sto via solo una settimana, non per sempre…
>
< Sarà peggio quando tornerò io in
Italia… > dissi in
Italiano, in modo che non capisse.
< Cosa? > domandò curioso.
< No, niente… > risposi scuotendo la testa.
Dal momento che Robert aveva preparato in fretta e furia la
valigia, mi chiese di aiutarlo a sistemarla, visto che eravamo entrambi
svegli
ed era presto. Finimmo dopo un’ora e poi scendemmo per bere
solo un caffè. Ci
vestimmo molto lentamente ed io prendevo in giro perché
Robert voleva infilarsi
le mie maglie.
< Senti, solo perché Lizzy da piccolo ti vestiva da
donna,
questo non vuol dire che devi rovinarmi i vestiti in memoria dei vecchi
tempi…
>
Non mi ascoltò minimamente.
< Come mi sta questa maglia? > mi chiese dopo essersi
infilato un mio golfino.
< Stretta direi… > risposi ridendo e, dopo
aver preso la
macchina fotografica, gli feci qualche foto con il mio golfino.
< Ed io ora che me ne faccio di un golfino tutto allargato?
>
< Beh, tutte le volte che lo guardi puoi pensare a
me… >
< Quello l’avrei fatto anche senza golfino…
>
< È più romantico col golfino…
> disse ridendo < Vieni
qui piccola… > aggiunse aprendo le braccia.
Mi catapultai addosso a lui e restammo abbracciati per diverso
tempo; dopodiché a malincuore, ci staccammo e, una volta
arrivato il taxi che
avevamo chiamato dieci minuti prima, ci dirigemmo verso
l’aeroporto.
Quando arrivammo notai che erano già arrivati tutti, Teo
compreso:
fu tristissimo per me salutare i ragazzi, perché non sapevo
se li avrei rivisti
ancora, perché sarebbero ritornati tutti dalle loro famiglie
e così, col
magone, abbracciai tutti energicamente.
< Questo non va bene! La mia compagna di ballo non deve essere
triste capito? >
< Kell come farò senza di te? Con chi
andrò a ballare? >
< Chi ti pesterà i piedi più che
altro… > rispose lui
ridendo.
< Ecco, bravo! Hai rovinato l’atmosfera! > gli
feci la
linguaccia.
< Ragazze mi mancherete un casino! > dissi abbracciando
Kristen,
Nikki ed Ashley.
< Anche tu! Ma non credere di liberarti di noi chiaro? Una
volta finita la settimana torneremo a Londra! >
< Davvero? >
< Ma certo! Non possiamo lasciarti in mano a quel maniaco per
tutta l’estate, anche se Emma ti controllerà
ovviamente… >
< Hey, guarda che ti sento Kris! > rispose Robert e
scoppiammo tutti a ridere.
Arrivò anche il turno di salutare Peter, Elizabeth, Jackson, Cam,
Rachelle, Taylor e Edi.
<
Ciao Cam! > dissi abbracciandolo forte.
< Ciao pulce! Ci vediamo quando torno ok? >
< Torni? > domandai felice.
< Ma certo! > rispose scompigliandomi i capelli.
< Ciao! Ricorda che devi leggermi le storie quando torno!
>
disse Taylor abbracciandomi energicamente.
< Certo Taylor, tranquillo! > risposi abbracciandolo.
< Quali storie? Perché scrivi? > chiese
Stephenie.
< Beh…sto scrivendo una parodia di
Twilight… >
< Una parodia di Twilight? >
< Non è proprio una parodia su tutto il
libro…è una storia
composta da venti capitoli nei quali ogni volta faccio morire Jacob
Black… >
< Oddio davvero? Voglio leggerli anche io! >
< Allora sarete costretti a tornare tutti a Londra,
così potrò
leggerveli… >
< Mi sembra giusto…finito a San Diego ci mettiamo
tutti
d’accordo e torniamo a Londra solo per sentire le tue storie!
>
< Guardate che ci conto! >
< Sì, tranquilla! Io tornerò di sicuro,
anche perché ho
promesso ai miei figli che li avrei portati… >
< Grande Steph! > dissi abbracciandola.
< E chi non torna a Londra paga penitenza! >
esclamò Teo.
< Io appoggio Teo! > rispose Robert.
Facemmo tante altre foto, poi Robert mi prese per mano e mi
condusse lontano dagli altri per stare con me qualche minuto prima di
fare il
check-in.
< Sbadatella cerca di non ammalarti ok? >
< Perché dovrei ammalarmi? > domandai.
< Non sei tu quella che si è dimenticata la settimana
scorsa le
chiavi di casa in camera e che si stava per prendere un bel raffreddore
solo
pochi giorni dopo il suo arrivo qui a Londra? > chiese divertito.
< Sì ma…vabbè, prometto di non
ammalarmi…contento? >
< Sì > disse avvicinandosi per baciarmi.
< Mi mancherai… >
< Anche tu amore… >
“No, mi rifiuto di piangere adesso! Avanti Giu,
starà via solo
una settimana! Se piango ora che sta via solo per sette giorni,
figuriamoci
quando tornerò a Ravenna!” pensavo
continuamente mentre gli sorridevo e
mascheravo il mio cattivo umore.
Dopo esserci baciati nuovamente, mi prese il polso e mi
allacciò
un braccialetto.
< E questo? > domandai.
< L’ho comprato giovedì sera in una
bancarella mentre mi stavo
dirigendo con i miei familiari al ristorante. Ti piace? >
< È bellissimo > esclamai abbracciandolo per
poi tornare a
fissare il braccialetto: era di cuoio con un tante di perline colorate
e
attaccate come se fossero pendenti.
< Sai, Samantha mi ha aiutato a sceglierlo… >
< Appena la vedrò la ringrazierò! >
esclamai e sorridemmo
entrambi.
Quando tornammo dagli altri li salutai abbracciandoli di nuovo,
poi andarono a fare tutti il check-in e restammo solo Teo, Emma,
Rupert, Daniel,
Tom, Jared ed io.
< Ragazzi…vi va di fare colazione? > propose
d’un tratto
Tom.
< Sì…questa mattina né io
né Robert abbiamo mangiato… >
< Io nemmeno… > aggiunse Emma.
< Mi sa che qui non ha mangiato nessuno… >
disse Teo.
< Andiamo al bar dell’aeroporto o in un altro bar?
> domandò
Daniel.
< Ce ne sarebbe uno qui nei dintorni dove fanno un cappuccino
veramente buono e le paste sono ottime… > disse Jared.
< Il White Coffe? > domandò Emma.
< Sì > disse Jared.
< Andiamo lì? > chiesi.
< Sì! Ci troviamo al White Coffe tra venti minuti,
ok? >
disse Daniel.
< Sì! > risposero in coro.
Arrivammo dopo venti minuti al bar e mentre stavamo facendo
colazione vidi un aereo alzarsi in volo. Era l’aereo di
Robert. Sorrisi e
mentalmente gli augurai buon viaggio.
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Capitolo 17 *** UNA PIACEVOLE SORPRESA ***
Ciao ragazze! ^^
buon sabato!
Allora, prima di tutto voglio dirvi una
cosa: non abbiatemene male, ma in questo capitolo non ci
sarà Robert…cioè, non
direttamente…ma tornerà presto, tranquille! ;)
Come sempre voglio ringraziare chi ha
messo la storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! =D
fedev82: ciao fede! :D grazie x i
complimenti, sei sempre
carinissima ^^ sai, ho messo Far Away nel capitolo perché
l’adoro troppo =)
spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio!
CriPattinson: certo che puoi aggiungermi sul
netlog! ^^
comunque…dai, non piangere!! Tanto Rob torna ;) un baciooo
KikiCullen:ciao fragolina (ti piace come
soprannome? xD) la
data la devo scegliere io? Bene, il 28 di maggio io e te ci sposiamo ^^
dove?
(questa volta lo scegli tu il posto xD) ahahahaha! Poveraaaa xD mia
sorella con
gli omogeneizzati mi fa morire xD quand’era più
piccola poi faceva
sempre le pernacchie (gliele avevo
insegnate io…guadagnandomi l’odio di mia mamma xD)
Auguri al cuginettooooo!!
Mia sorella invece compie gli anni il 31 marzo :) *Beh si ieri
Rob era alla
notte degli Academy, hai visto le fotine?*
sììììììì!!
Ma…tu eventualmente
le avresti da mandarmele? xD *ma noi c'eravamo!( a proposito
bel
discorso!XD) Tu hai anche vinto! Ti sei divertita? cosa indossavi? io
invece ho
fatto quella che ha detto: and the oscar goes to...Giulls!*
allora, il
vestito (hai ragione a non averlo
visto
bene, la luce era troppo forte xD) te lo manderò su
msn…comunque sì, mi sono
divertita tantissimo e mi sono anche emozionata…ah, quindi
eri tu quella che mi
ha consegnato l’oscar??? Mo tesorooooooooooo :* grazieeeeeee
:) lo sai che poi
dietro alle quinte Robert mi ha fatto i complimenti per la storia? xD *A
volte può succedere che le fic sulle celebrità
che si innamorano di una fan
diventano patetiche...non è il caso di quest'amore londinese!*
ora piangoooooooo!!!
Sono commossaaaaaa … Giuliert mi piace…hai
qualche altra combinazione sempre
tra i due? :) *ma come fa Giulia a non saltare addosso a Rob?*
beh
tesoro, la risposta è semplicissima: anche se non lo da a
vedere, visto che
ormai conosce “bene” Robert, lei è molto
timida, quindi fa fatica a prendere
posizioni e a “saltargli addosso” come dici tu; lo
farebbe solo se necessario
(come ad esempio nel caso di Tiffany) *Ops..ho scritto un
papiello...eh
chappy lungo...la kiki parla molto* allora d’ora in
poi scriverò capitoli
lunghi, così mi recensirai molto xD adoro le recensioni
lunghe =D *su
facebook metto situazione sentimentale sposata, sempre meglio di single
,no?*
io invece lo metto sul Netlog! ^^ *Beh in questo chappy i miei
eroi( eh si
lo sono proprio XD) si sono divisi:(* no dai non fare
cosììììì!!! Poi
Rob
ritornaa!! :D (che risposta lunga che ti ho fatto xD spero tu non ti
sia
annoiata xD) un bacio fragolinaaaaaaaaaaa
debblovers: mon amour quasi
concittadinaaa!! =) comunque la
prima volta che io vengo a Ferrara (o tu a Ravenna) ci vediamo, ok? ^^ *che
tristezza rob che parte...uff...* dai amò che poi
torna, tranquilla!!! :D *amore
ho notato che dai poco spazio a jared negli ultimi capitoli*
allora, prima
di tutto: grazie per l’amore *-* (xD) e poi…lo so,
mi vergogno di me stessa…ma
poi tornerà, tranquilla! Mi manca Jared…xD me
l’hai fatto mancare tu xD a
proposito: BUON COMPLEANNOOOO!!! (anche se
è stato mercoledì) :D un
bacio tesoro, ti voglio bene!!!
milly92: ciao tesoro!! *Mi
dispace essermi persa lo
scorso cap* non scusarti, ti perdono! Anche perché
sono io quella che se ne
è persa tanti della tua storia…mi perdoni?? :( *l'ultimo
cap era davvero...
Meyeroso* vedi? Lo dicevo io xD *Ci sono rimasta
male per l'articolo di
Fragola Nera , ma dico io, ma resta il fatto che Giulia si è
comportata da gran
signora!* davvero lo pensi? Bene, sono riuscita nel mio
intento!! ^^ *e
continuo a dire che se potessi farei scambio di personalità
con Giulia!*
tesoro, siamo in due!! ^^ un bacio, ti voglio beneee!!
privi93: hey ciao! ^^ *bhe se
fino ad ora,mi sono
limitata a leggere...arrivata al 16esimo capitolo ti devo davvero
scrivere
quello che penso... Questa fan fiction mi sta prendendo davvero
tanto,tu scrivi
in modo stupendo...come se lo schermo dicesse "leggimi..leggimi"...E
poi devo dire che hai molta fantasia e in questa fan fiction
c'è racchiuso
tutto quello che ogni fan di Robert vorrebbe che accadesse,per questo
secondo
me piace molto...* beh…che dire se non grazie?
Anche se grazie mi sembra
troppo poco…sono commossa, veramente…sei stata
troppo gentile e mi fa piacere
che la storia ti piaccia :) addirittura il “leggimi
leggimi”? Così sono
onorata, altroché! Spero non deluderti nei prossimi
capitoli, fammi sapere cosa
ne pensi! ^^ un bacio e grazie ancora
Lion
E Lamb: tesorooooooooo!!! Mo
ciaoooooooooo ^^ *povera
giu...se già le viene da piangere adesso...figuriamoci
dopo!!!x fortuna manca
ancora taaaaaaaaaaaanto tempo* hai ragione, e poi tranquilla,
se è triste
ora non lo sarà più quando Robert
tornerà, anzi… xD *come ti dico sempre
scrivi benissimooooooo!!!* come sempre ti dico:
grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!
Un baciooooooooo
Ilarylove
Sol:
ciao carissima! ^^ *non sei bravissima, sei
molto più di bravissima!* ok, sono diventata un
peperone ^^ *1. è
lunghissimo, e io amo i capitoli lunghi* amante dei cap
lunghi anche te,
eh? xD *2. mostra un rob, a mio parere, ancora più
dolce delle altre volte*
e ti piace questo Rob così dolce? :) bene, lo vedrai molto
spesso! *hai
fatto bene a mettere delle informazioni sul british museum,
così ora posso
riciclarle per dire a tutti di esserci stata (che non è
vero!!!)*
ahahahahahaha! Grazie, sei un geniaccio xD fallo, hai tutta la mia
benedizione
xD un bacioooooo
Alice102: mo salveeee ^^ *questo
è il capitolo più lungo e
bellissimo che abbia mai letto..* *-* troppo teneraaaa *ma quanto mi stupisco ogni volta che
leggo questa
fanfiction????* perché, quando ti
stupisci? xD spero ti piaccia il
nuovo cap, un bacioooooo
LaPiccolaPrincess: ammmmmmmmmmmmmmmmmmore!!! :D *Miracolosamente
sono riuscita a finire di leggere il capitolo* stai
insinuando che sia
troppo lungo per caso? xD e certo, Robert che abbraccia il cuscino
è
magnifico…Giulia che si fa male è catastrofico,
altro che! xD povera ragazza
U.U *Vorrei tanto voler passare anche io del tempo
così con te* *-*
amore ti voglio tanto beneee!!! *Poi ti voglio a tradurre 20
modi per
uccidere Jacob Black in inglese* è la seconda
volta che me lo dici…che c’è,
credi che non sia capace? xD un bacio rospetto, ti voglio bene!! ^^
Ithil: ciao cara!
È vero, su msn non ci
becchiamo mai :( *mi piacciono molto i dialoghi, ti giuro,
sembra quasi di
sentirli parlare!* =D bene bene bene questo mi piace! ^^
graziee! *Londra
aspettami, arrivo!)* beaaa! Posso
venire con te??? *-* plizzzzz! *davvero ti sarebbe piaciuto
fare
l'archeologa??? anche a me! soprattutto nel periodo che trasmettevano
relic
hunter,* O.O adoravo quel telefilm!!!! Speravo sempre che
Sidney (si
chiamava così lei? xD) e il ragazzo si mettessero assieme xD
*Rob cuoco,
deve essere uno spettacolo, te lo immagini mentre armeggia sui
fornelli???*
sìììììì!
E con uno straccio sulla spalla e la divisa bianca degli chef???
*çççççççç*
*per la storia del giornale, povera Giulia... purtroppo
è il
prezzo per stare con un attore.. tanto a lei cosa importa, ha come
ragazzo
l'attore dei suoi sogni, giusto??* esatto cara, giustissimo!!
^^ è tutta
invidia quella della Fragola Nera U.U *ci sarà il
lieto fine?? ti pregooo
dimmelo...* mi dispiace tesoro, ma se te lo dicessi poi
dovrei
ucciderti…no, scherzo! Ma se te lo dicessi poi ti
racconterei il finale :( *perchè
se lei torna a casa e lui rimane li... bbeh mi metto a piangere e mi
avrai
sulla coscienza, neanche le morti di jake mi tireranno su il morale...
oddio,
no forse mi tirerebbero su il morale... scherzo ovviamente! XD (non
sulle morti
di jacob, anche stephenie secondo me si morirebbe dalle risate!!)*
è un
modo per dire che vuoi le morti di Jake? xD un bacio tesoroooooooo!!
ilachan89yamapi: ciao!! ^^ sono davvero
contenta che ti sia piaciuta
la storia fin’ora! ^^ *robert è
cosi...*çççççç**
eheheheh lo so
benissimo xD spero ti piacciano anche i prossimi capitoli, un bacio! ^^
Julianne: ciao! ^^ * Che
simpatica la tua fic,davvero*
:D grazieee! Che carina!!! :) *Vedo che scrivi capitoli
lunghi, beh io li
amo, più lunghi sono meglio è* guarda
che ti prendo in parola! Poi scriverò
capitoli lunghissimi! xD un bacio e grazie 1000 ^^
Buona
lettura, a lunedì! Un bacio e un
abbraccio Giulls
17.
UNA PIACEVOLE SORPRESA
Erano trascorsi
tre giorni dalla partenza di Robert e, nonostante
ci sentissimo più di due volte nell’arco della
giornata, la sua mancanza si
faceva sentire terribilmente: mi mancavano le sue labbra, i suoi baci,
le sue
braccia e i suoi abbracci. Insomma, mi mancava tutto di lui. Durante la
sua
assenza però mi concentrai moltissimo sui compiti, in modo
da poter passare
tutto il tempo possibile con lui e da non dover arrancare alla fine
delle
vacanze come ero solita fare.
Lunedì sera, a mezzanotte, mi sedetti davanti al divano con
Teo
per vedere in diretta Robert e tutti gli altri ragazzi del cast al
meeting a
San Diego, visto che c’erano anche le telecamere londinesi a
filmare l’evento.
Fu un’esperienza bellissima, specialmente perché
ci fu moltissima
complicità tra i ragazzi e i fan: infatti questi fecero un
sacco di domande,
come ad esempio quale fosse stata la scena che si erano divertiti di
più a
girare, la battuta che preferivano, chiesero informazioni sulla
ninnananna,
anche se la risposta che ricevettero fu “è
una sorpresa, non possiamo dire
niente” e tutti furono molto disponibili nelle
risposte; inoltre mostrarono
la scena finale di Twilight e tutte le fan si misero ad urlare quando
videro
entrare in scena Edward per combattere contro James.
L’intervista durò per due ore, poi
scattò la sessione autografi e
foto e quando tutto terminò, a Londra erano le due del
mattino, così Teo ed io
spegnemmo la televisione, ma non essendo per niente stanchi, iniziammo
a
giocare a carte.
< Avanti, butta giu un otto… > sussurrai in
modo che Teo non
sentisse, ma per mia sfortuna buttò giu un quattro ed io
rilanciai con un tre e
lui con un asso: sul tavolo c’erano due assi, un quattro e un
tre.
Guardai la carta che avevo in mano: era un nove di denara.
< Scopa! > urlai prendendo le carte.
< Ancora? Non ci posso credere! Ne hai fatte tre! Oltretutto
una col re bello, il sette bello e il tre di denara! Ma non ti
vergogni? > domandò
Teo sgranando gli occhi.
< Vergognarmi? Ma se in tutte le altre partite hai vinto tu!
Almeno fammene vincere una volta, no? > domandai.
< Sì, ma…uffa! > rispose mettendo
il broncio e scoppiammo
subito a ridere come bambini.
In quel momento il mio cellulare squillò.
< Pronto? >
< Ed io che credevo che dormissi… >
< Hey tesoro, ciao! Come va? Com’è San
Diego? >
< È bellissima…stiamo andando tutti
insieme a bere un aperitivo.
Scusa se mi sono fatto vivo solo ora, ma siamo stati tutti impegnati
fino
adesso >
< No, tranquillo! Salutami tutti! >
< Sì, certo, grazie mille >
< Grazie. A proposito! Vi ho appena visto in TV…siete
stati
tutti fantastici >
< Grazie piccola…mi manchi, lo sai? >
Sorrisi.
< Mi manchi anche tu Robert. Però mi consola sapere
che tra
poco tornerai a casa… >
< Esattamente, tra novantasei ore potrò finalmente
riabbracciarti… >
< Stai addirittura contando le ore? Ti manco così
tanto? > domandai
ridendo.
< Sì piccola, da morire! >
< Beh, come ho già detto mi sei mancato anche
tu…ma per fortuna
ci sono stati Jeremy, Paul e Ryan a tenermi compagnia > risposi
prendendolo
in giro.
< Ah sì? E sei uscita con loro tutte le sere insieme?
>
domandò stando allo scherzo.
< No, per chi mi hai preso? Uscivo una sera con uno e una sera
con l’altro… > dissi trattenendo una risata.
< Wow! E ti sei divertita? >
< Oh sì, moltissimo! >
< Mi fa piacere…che stai facendo piccola? >
< Ho appena stracciato Teo a carte, dopo che lui mi ha battuta
settecento volte… >
< Ma lo sa Teo che le donne bisogna sempre farle vincere?
>
< Ah, non credo che qualcuno gliel’abbia mai
detto… > dissi
guardando mio fratello e facendogli la lingua e poi aggiunsi <
hey, sai che
ho rinnovato anche l’altro costume? >
< E quando? >
< Ieri quando sono andata al mare con Emma. Questa volta,
almeno, non ha piovuto. Sai, inoltre mi sono portata avanti con i
compiti, così
quando torni non ho l’urgenza di farli; anche
perché li ho praticamente finiti
tutti >
< Bravissima amore, complimenti! Ma sai, in ogni caso non te li
avrei lasciati fare… ripeto, mi manchi troppo…
>
< Anche tu… >
< Piccola, scusa devo lasciarti adesso. Mi chiami domani
mattina quando ti svegli? >
< Ma tu starai dormendo… >
< È lo stesso, ti prego chiamami… >
< Va bene, lo farò…a domani Rob. Salutami
tutti e ti mando un
bacio >
< Sogni d’oro principessa, un bacio. Saluta Teo e
tutti gli
altri quando li vedi… >
< Sarà fatto! Notte Rob… > dissi,
ma senza sentire risposta
< Rob? Ma che hai buttato giù? > domandai poco
dopo.
< Ciao! > mi disse una voce dopo qualche secondo di
silenzio.
< Ehm…ciao > salutai titubante, non avendo
riconosciuto
Kristen.
< Allora, come va senza il tuo fidanzatino? Ti stai
disintossicando da lui? >
< No per niente…infatti ogni giorno piango davanti a
un
barattolo da te chili di gelato alla vaniglia invocando il suo
nome… >
risposi ridendo.
< Oh no, povera piccola…senti, ma non è
troppo tardi per te? Non
dovresti andare a dormire? >
< Per chi mi hai preso per una bambina? >
< No, assolutamente… > disse con tono
divertito.
< Ecco, sarà meglio! E detto questo ora vado a letto
perché
sono stanca morta…ciao Kris! Buona serata! Un bacio >
< Ciao Giu! Notte! > mi disse ridendo.
Riattaccai il telefono e dopo aver dato la buonanotte al mio
adorato fratellino mi misi il pigiama e mi addormentai, sognando di
trovarmi
tra le braccia del mio Robert.
La mattina seguente mi svegliai a mezzogiorno e venti e, nonostante
avessi promesso a Robert di chiamato non appena mi fossi svegliata,
decisi di
mandargli solo un messaggio, visto che a San Diego erano le quattro e
venti di
mattina e lui stava sicuramente dormendo.
“Ciao tesoro. Avrei dovuto
chiamarti, lo so, ma non volevo svegliarti. Quando ti svegli tu
chiamami, ok?
Un bacio“
Dopo
neanche tre minuti sentii il mio telefonino squillare.
< Pronto?
> risposi senza guardare chi mi stesse chiamando.
< Ben svegliata principessa > mi disse Robert con voce
assonnata.
< Ma…Rob! Perché non stai dormendo?
>
< Perché ti conosco e sapevo che non mi avresti
chiamato ma mi
avresti mandato un messaggio per non svegliarmi, quindi ho messo la
suoneria al
massimo in modo che mi svegliassi non appena mi fosse arrivato
qualcosa… >
< Ma…sono le quattro! Che problema c’era se
ci fossimo sentiti
più tardi? >
< Volevo essere la prima voce che sentivi…sono
riuscito nel mio
intento? >
< Sì, ma te sei pazzo… >
< È vero, sono pazzo di te… >
“Oddio! È troppo tenero questo ragazzo!
Come si fa a non
adorarlo?” pensai sorridendo e pensando a qualcosa
di carino da rispondergli.
< Accipicchia che dichiarazione… >
“Giulia, ma sei cretina o cosa? Lui dice che
è pazzo di te e tu
l’unica cosa che dici per rispondere è accipicchia
che dichiarazione?”
pensai tentando di non dare testate contro il muro.
< Mi manchi > mi disse in risposta ridacchiando.
“Vedi di dire alla svelta qualcosa
d’intelligente!”
m’ammonii mentalmente.
< Anche tu Robert, da matti…ma sono contenta di
sapere che tra
poco tornerai >
< Sì, e non vedo l’ora! Oggi che prevede la
tua giornata? >
< Studio, studio e poi studio ancora…bello vero? E la
tua? >
< Un’intervista con Kris e Steph per Twilight >
< Beh divertitevi! E fai il bravo soprattutto! >
< Certo capo! >
< Rob? >
< Sì piccola? >
< Torna a dormire…è tardi > dissi
sentendo che era stanco.
< Sì, forse è meglio…non riesco
a fare discorsi tanto legati
>
< Buon fine riposo tesoro >
< Buona giornata piccola. Ti chiamo dopo >
Terminata la conversazione, poi mi vestii e scesi per preparare il
pranzo per me e Teo, che era uscito e sarebbe rientrato tardi. Mentre
stavo
mettendo su l’acqua e tagliando i pomodorini per il sugo,
suonarono alla porta.
Mi lavai le mani ed andai ad aprire e, davanti a me, trovai una ragazza
alta
poco più di me, con gli occhi color nocciola e i capelli
lunghi e neri, con
qualche riflesso rosso.
< Marti! > urlai abbracciando la mia amica.
< Ciao cognatina! > rispose abbracciandomi con lo stesso
entusiasmo.
< Ma…ma che cavolo ci fai qui? > domandai
sbigottita.
< Beh…sono venuta a farti una
sorpresa…SORPRESA! >
< Ah, che bello vederti! Mi sei mancata da morire! Ma come
facevi a sapere dove abitavo? E quando sei arrivata? >
< Una domanda per volta! Allora: beh ovviamente ho saputo
l’indirizzo quando mi è arrivata la tua lettera
con le foto della festa e sono
arrivata un’ora e mezzo fa più o meno, poi ho
preso un taxi e sono arrivata
qui… >
< Ma potevi chiamarmi scusa! >
< Ma io volevo farti una sorpresa… >
< Ah…giusto…senti hai fame? >
domandai ricordandomi del
pranzo che stavo cucinando.
< Beh sì, non ho pranzato… >
< Ok, allora entra! Stavo giusto cucinando… >
dissi
facendola entrare in casa.
Intanto che l’acqua stava bollendo e i pomodorini si stavano
cucinando le feci fare il giro della casa e la feci sistemare nella
camera
degli ospiti, accanto alla mia stanza.
< Ti vanno bene gli spaghetti col sugo di pomodorini?
C’è un
po’ d’aglio, ma poco…lo sai che mi piace
molto… >
< Oh sì, tranquilla! Vanno benissimo! >
< Come è andato il viaggio? > le domandai
mentre stavamo
scendendo le scale, dopo aver sistemato le sue valigie sul letto.
< Beh, sinceramente speravo in
meglio…c’è stata un sacco di
turbolenza e poi ero seduta vicino a un tipo che volava per la prima
volta, quindi
ogni tre secondi si voltava verso di me e mi guardava con una fascia
angosciata…per non parlare di quando
c’è stata la turbolenza…si stava
praticamente mettendo a piangere…e allora io, da brava
ragazza, gli ho offerto
la mia mano per farlo calmare e me l’ha stritolata! >
rispose guardandosi la
mano dolorante.
< Oh povera piccina > dissi guardando la mano che a me
sembrava sanissima < Vuoi un po’ di ghiaccio? >
< La finisci di prendermi in giro? > disse facendomi la
linguaccia e scoppiai a ridere. Buttammo nella pentola gli spaghetti
poi, una
volta cotti, mettemmo da parte la razione per Teo ed iniziammo a
mangiare.
< Marti… > la chiamai mentre stava addentando
gli spaghetti.
< Sì? > rispose con la bocca piena.
< Senti…premetto che sono felicissima che tu sia qui,
non
metterlo in dubbio…è solo che mi
chiedevo…perché sei qui? >
< Te l’ho detto! Sono voluta a venire a farti una
sorpresa! Mi
mancava non parlare con te >
Inarcai un sopracciglio, non troppo convinta che fosse solo per
quello.
< … >
< Giu è vero! > rispose lei.
< … >
< Sono venuta anche per imparare meglio
l’inglese… >
< … > continuai a guardarla poco convinta.
< Ok, lo ammetto! Sono venuta qui per Kellan! > rispose
lei
alzando gli occhi al cielo.
< E ci voleva così tanto a dirlo? > domandai
scoppiando a
ridere.
< Comunque sono qui anche per te! >
< Lo so cognatì, grazie > risposi sorridendole.
< Prego! >
< Ah, comunque ho una brutta notizia… >
< Quale? > chiese portandosi alla bocca degli spaghetti.
< Beh, Kellan e gli altri sono a San Diego per un meeting di
Twilight, non a Londra… >
La forchetta le cadde dalle mani.
< Cosa? > esclamò disperata.
< Beh sì. Torneranno sabato sera a
Londra…o meglio: Rob torna a
Londra. Kellan non lo so… >
< No, non puoi dirmi questo! > rispose dispiaciuta.
< Mi dispiace tesoro. Ma magari quando sento Rob mi faccio
passare Kellan e gli chiedo di tornare >
< Oh, sì magari! Mi faresti la ragazza più
felice del mondo!
>
< Beh, per te questo ed altro! Devi solo promettermi una
cosa…
>
< Cosa? >
< Non violentarmelo ti prego… >
< Ah no, questo non posso promettertelo mi
dispiace…non sarò
responsabile delle mie azioni quando lo incontrerò! >
< Marti! Ti proibisco di violentarmi Kellan! >
< Mica è il tuo ragazzo! E poi Tu sei già
impegnata scusa! È un
paese libero questo… >
< Marti! > esclamai scoppiando a ridere.
< Ok va bene! Prometto di non violentarlo davanti a tutti, ma
in privato sì! Contenta? >
< Beh…è già
qualcosa…ma tanto è inutile insistere, so che
tanto
non demorderesti. Sei cocciuta come me… >
< L’hai capito finalmente! > rispose sorridendo
trionfante.
< Fino a quando rimani? >
< Fino a mercoledì prossimo…non disturbo
vero? >
< La mia cognatina che disturba? Ma siamo matte? Vai
tranquilla! >
< Grazie! > disse abbracciandomi.
Sparecchiammo la tavola ed apparecchiammo solo per Teo, poi ci
dirigemmo di sopra nella sua stanza, dove l’aiutai a
sistemare i vestiti
nell’armadio. Passammo almeno un’ora e mezzo a
sistemare, perché si era portate
dietro due valige e uno zaino.
< Ma hai le valigie come Mary Poppins? >
< Perché? >
< Perché hai messo un sacco di roba lì
dentro! >
< Eh beh…devo essere pronta per ogni
occasione… >
< Tutto questo per fare una bella impressione su Kellan? >
< Sì! >
< Sei pazza… >
< Oh, senti chi parla! A proposito, tu devi ancora raccontarmi TUTTO
su te e Robert… > disse prendendomi un braccio e
facendomi sedere sul letto.
Le raccontai dell’appuntamento, di quando era sparito per
diversi
giorni lasciandomi nello sconforto più totale e di quando
era tornato a
scusarci, della premiere, del pranzo con la sorella, di quando mi sono
fermata
a dormire da lui e dello shopping, senza tralasciare niente.
< Io lo uccido quello stronzo! >
< Marti! >
< Ma “Marti!”
cosa?
Ti ha fatto stare male per giorni interi! Merita come minimo un occhio
nero!
>
Risi. Adoravo quando si preoccupava per me.
< Tesoro sto bene adesso, veramente…tranquilla,
abbiamo già
chiarito. E se dovesse ripetere una cosa del genere… >
< …prima lo castro e poi lo uccido! >
esclamò
interrompendomi.
< Ok, andata! > risposi ridendo.
In quel momento tornò a casa Teo.
< Piccola dove sei? > chiese chiamandomi.
< Siamo di sopra! > risposi urlando.
< Siamo? Ma chi c’è? >
domandò mentre saliva le scale.
< Sorpresa! > urlò Marti quando Teo
entrò nella camera.
< Marti! Oddio ciao! Che bello vederti qui! >
esclamò
sorpreso e abbracciandola.
< Anche io sono felice di vederti Teo! > rispose
ricambiando
l’abbraccio.
< Ma cosa ci fai qui? >
< Sono venuta per rompervi le scatole e per vedere
Kellan… >
< Lo sai che è in America? >
< Sì, lo so > disse sbuffando.
< Però sabato torna…tu fin quanto resti?
> chiese Teo.
< Fino a mercoledì prossimo >
< Beh, avrai tutto il tempo di conoscerlo! Sempre che torni a
Londra… >
< Oh sì, lo farà…dopo lo chiamo
e lo avviso > risposi.
< Hai il suo numero di cellulare? > mi chiese Martina con
gli occhi che le brillavano.
< No, ma chiamo Robert e me lo faccio passare > risposi.
< Ah… > mi disse dispiaciuta.
< Volevi fregarmi il suo numero per caso? >
< Beh sì…vabbè, male che vada
lo chiedo direttamente a lui
quando lo vedo >
< O mio Dio…la mia cognatina me lo rovina quel povero
ragazzo…
> dissi facendo una finta faccia disperata.
< Oh sì, io sono un serio pericolo pubblico! >
rispose lei
vantandosi.
Scendemmo nuovamente di sotto per far compagnia a Teo mentre
pranzava, nonostante fosse pomeriggio inoltrato.
Alle cinque Robert mi mandò un messaggio:
“Ciao piccolina, sono appena
sceso a fare colazione. Il cibo è ottimo, ma mi manca
terribilmente la tua
colazione…e ovviamente i miei biscotti dietetici. Non
è lo stesso senza di
te…beh, perdona la mia appiccigaccine…tutto
questo è per dirti che mi manchi da
morire, che ti penso sempre e che non possiamo sentirci fino a questa
sera
perché sono a fare un’altra intervista. Ciao amore
mio buona giornata!“
Quasi
mi sciolsi nel leggere il messaggio e, con gli occhi che
brillavano, risposi brevemente.
“Hey straniero! Io invece
colazione l’ho fatta diverse ore fa…no, non
è vero mi sono svegliata tardi e
quindi ho preparato direttamente il pranzo…devo dire che era
molto buono però!
Specialmente perché era cucinato da me! Buona intervista, ci
sentiamo questa
sera. Una cosa…Kellan torna a Londra sabato o rimane in
America?“
“Non lo so, credo torni…te
lo so confermare meglio dopo però…ma
perché questa domanda?“
“Geloso?“
“Ma chi? Io? Affatto…“
“Non ti credo…comunque,
quella domanda perché è arrivata una mia amica
dall’Italia per farmi una
sorpresa e per vedere Kellan…specialmente per
Kellan…quindi volevo sapere se
tornava perché ci teneva a
conoscerlo…è la mia amica che ho chiamato quando
hai
fatto il festino. Credo si ricordi di chi sto parlando: digli che si
chiama
Martina. Fammi sapere più tardi. Buona intervista mio prode
attore!“
Terminato
lo scambio di sms andai a vestirmi e Teo portò me e
Martina in giro per Londra. Andammo verso il centro, dove prendemmo un
gelato e
facemmo shopping. Martina si prese un vestito nero e corto fino alle
ginocchia,
un paio di stivali, un portafoto, una borsa nera molto elegante e una
maglia a
manica corta bianca con disegnate sopra delle ciliegie; mio fratello
invece si
prese un paio di jeans, una felpa grigia, simile ad una che gli avevo
fregato,
un paio di scarpe per fare jogging, visto che le altre che aveva erano
distrutte, un paio di calzoncini e una maglia a maniche corte nera per
il suo
nuovo lavoro: era stato assunto al bar.
Quel giorno mi sentivo poco in vena di fare shopping, così
non
comprai niente.
Tornammo a casa alle sette e mezza, ci preparammo e poi uscimmo di
nuovo per andare in una pizzeria, gestita da Italiani, dove facevano la
pizza
più buona di Londra: LA PIZZA DA
ZIO GEGÈ.
Teo si prese una pizza con i funghi misti, Martina una margherita
con patate fritte, mentre io presi una capricciosa e da bere una
caraffa di
coca, dell’acqua naturale e una birra per Teo.
< Ragazze sorridete! > esclamò Teo tirando
fuori dalla mia
borsa la macchina fotografica. Mi avvicinai a Martina e, con i nostri
spicchi
di pizza in primo piano, la presi a braccetto e sorridemmo.
< Ora ne faccio una a voi due! > disse Martina, per poi
aggiungere < Giu, tieni lo spicchio di pizza vicino a te >
Ubbidii, ignorando che lei e il mio adorato fratellino si erano
messi d’accordo: infatti nel momento del flash Teo si
avvicinò ed addentò il
mio spicchio di pizza.
< Hey! > esclamai.
Teo e Martina iniziarono a ridere.
< Però Teo! Sei davvero figo in sta foto! >
esclamò Martina
porgendoci la macchina fotografica.
Aveva ragione: Teo aveva lo sguardo sexy mentre addentava la mia
povera pizza.
< Concordo con lei > risposi e Teo ci guardò e
ci ringraziò
tutto orgoglioso.
In quel momento si avvicinò a noi una ragazzina di circa
undic’anni che.
< Tu sei la ragazza che ha accompagnato Robert Pattinson alla
premiere di Batman? >
< Ehm…no, credo che tu ti stia sbagliando…
> risposi
imbarazzata.
< No invece, so che sei tu! > rispose lei sorridendomi.
< Hai ragione piccola, è lei > disse Martina
sorridendole.
Mi voltai verso la mia amica e inarcai le sopracciglia e lei
rispose roteando gli occhi.
< Ciao, sono Cecilia e…wow, eri bellissima con quel
vestito! Mi
sei piaciuta tanto! > mi disse sorridendo.
< Grazie >
< Posso chiederti una cosa? > aggiunse titubante.
< Certo… > le risposi poco convinta.
< Non è che potresti chiedere un autografo a Robert
per me?
Alla premiere purtroppo non sono potuta andare con la mia migliore
amica perché
avevo la varicella…solo che lei non mi ha portato un suo
autografo. Ma ho visto
tutto in TV. Sai, ho registrato tutta la premiere e poi ti ho vista
insieme a
lui…me lo puoi fare questo favore? >
< Certo piccola, volentieri…mi scrivi
l’indirizzo? > le
dissi dandole un foglio di carta ed una penna.
Gli occhi le si illuminarono.
< Oh grazie, sei gentilissima! > disse abbracciandomi e
dopo
avermi lasciato i suoi dati s’allontanò tornando
nel tavolo con la sua
famiglia.
Presi il foglio, lo piegai e lo misi dentro la borsa.
< Che carina che sei stata cognatì! > disse
Martina.
< Oh sì, concordo! > aggiunse Teo.
< Grazie ragazzi… >
Pagammo il conto, o meglio Teo pagò per noi, poi tornammo a
casa e
Martina ed io restammo sveglie a parlare fino alle due del mattino.
< Cognatì? >
< Sì? >
< È bello rivederti, mi ha fatto veramente piacere
venire qui…e
poi mi mancavano le nostre chiacchierate stupide! > rispose
ridendo.
< Sì, anche a me! Ma tua mamma cosa ha detto quando
le hai
detto di voler venire qui? >
< Ah, all’inizio sia lei che papà erano
contrari, ma alla fine,
non so neanche come, li ho convinti >
< Bravissima, sono fiera di te! > dissi abbracciandola.
< A chi lo dici! > disse sbadigliando e, dopo tanti altri
discorsi, ci salutammo per andare a dormire.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
importante!!!
Sondaggio del giorno (oggi vi faccio
lavorare): avete presente i nomi che si creano quando si mettono
insieme dei
vip (tipo BENNIFER o BRANGELINA)? Bene, me ne servirebbe uno anche per
Robert e
Giulia…mi dareste una mano per favore? E soprattutto:
potrebbe piacervi come
idea?? Per favore, rispondete :D
|
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Capitolo 18 *** IL TANTO ATTESO SABATO ***
Buon
lunedì; passato un buon fine
settimana mie adorate? ^^
Allora, oggi vi faccio fare un altro
sondaggio mooooooolto
importante (che poi
è il continuo di quello
di sabato: leggendo le vostre recensioni e da quello che mi hanno
suggerito su
msn, ho trovato diversi nomi…a proposito, grazie 1000 per
avermi dato una mano,
veramente *-* *me commossa*!! Comunque…ora quello che
dovrete fare è votare il
nome =D mi raccomando, solo una votazione ^^ (poi farò una
statua in vostro
onore!!)
1) Giubert
2) Robelia
3) Giulbert
4) Giuliert
5) Rolia
6) Pattlia
7) Giulert
Come sempre, grazie a chi ha
messo la
storia tra i preferiti (65…me troppo happy ^^), chi ha letto
e chi ha
commentato:
kikidabologna: ciao carissimaaaaa! Grazie
1000 per i nomi! ^^ e mi
raccomando, vota! :D
debblovers: :’( tu non hai
partecipato al sondaggio della volta
scorsa U.U xD dai tesoro scherzo! ^^ come è andato il
compleanno? Hai
festeggiato? *rob mi manca troppo nella storia!! ti prego
fallo tornare
prestissimo altrimenti inizio a sclerare* muhahahaha quasi
quasi non lo
faccio tornare più xD…paura, eh? =)
skerzooooooooooooooo *ti prego falla
mettere insieme a kellan perchè x me stanno stra bene insieme*
ehm…ehm…shhhhhhhh! Non svelare niente!! xD
diciamo che non è proprio così, ma
ci sei vicina ;D bacioni tesoro, ti voglio benee! ^^ P.S. tu quando
posti la
tua storia?
Rosalie_Hale_Cullen: cognatinaaaaaaaaaaaaaaaa *-*
ma che bellooo visto
che alla fine sei arrivata??? xD *e qui suggerirei di andare a
leggere il
matrimonio della mia migliore amica scritto sempre dalla nostra
carissima
Giulia* ahahaha brava la mia cognatina che mi fa
pubblicità xD continua
così, bravissimaa!! =D *diciamo che è
proprio da me spuntare così
all'improvviso facendo la vaga per poi essere sgamata*
ahahaha cognatina io
e te siamo uguali xD grazie ancora
cognatìììì! Un bacio ti
amooo
privi93: ciao carissima! ^^ *i
complimenti ke ti ho fatto
non sono troppo grandi,ma sono proporzionati a quanto mi piace la tua
fan
fiction* me si scioglie *-* grazieeeeee :D *questo
capitolo è trp carino
perkè robert e giulia sono troppo pucci-pucci...*
non sono un po’ troppo
teneri? *E Marti sembra la tipa troppo pazza(in senso buono)e
secondo me con
la parlantina che ha riuscirà a zittire anche Kellan*
eheheheh chi lo
sa…potrebbe anche zittirsi davanti a Kellan ;) un bacione,
grazieeee
KikiCullen: e il 28 maggio sia! *Ma
davvero ti piacciono le
recensioni a "sprololoquio" come le mie?*
sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì!
Può bastare come risposta? xD *Vedo che ti
è piaciuta la mia ideuzza del
fondere i nomi!* sì tesoro, da moriree!! Grazie
grazie grazie ^^ ahahaha
sai che all’inizio avevo pensato anche io a Rulia? xD
però non mi piaceva molto
xD *Eh si c'ero pure io a darti l'Oscar , ma sul palco c'era
pure Rob XP Ah
voglio vedere il tuo vestito!!!Poi ti farò vedere il
mio...era tanta la luce e
quindi ...Rob ti ha fatto i complimenti??Anche io ero emozionata e
davvero hai
fatto un bel discorso... ci siamo fatte pure le fotine con Rob ... *
ahahahahahaha! Fotine e non solo! Sai, tra me e Rob
è scappato anche un
bacio…^^ *Lo
sai
che secondo me Teo è proprio carino e pure sexy???* lo sai che è
così pure per me? xD *Io mi riduco
sempre due
giorni prima e poi inizia il tour de force* ahahahahaha! Perché, tu
credi veramente che io
durante l’estate studi? xD *Lo sai che
al famoso esamino di english
dove per inciso sono andata male, ho dovuto parlare di cosa avrei fatto
se
avessi incontrato Edward Cullen o Robert Pattinson?* ma ti hanno proprio chiesto
così? “Cosa faresti se
incontrassi Edward Cullen o Robert Pattinson?” O.O *Beh
l'esaminatrice era una ragazza di venti anni o simile , mi sa ke era
pure lei
fan di Rob!* deve essere per forza andato bene allora! xD
ma…tu cos’hai
risposto? *davvero metti sposata?* già
messo tesoro xD *comunque
voglio Rob nel prossimo Chappy!* e va bene, lo
avrai…ma io penso che si
possa capire già dal titolo che Rob torna ;D *genietto
(malefico???)*
sììììì! Mi hanno
soprannominato così xD un bacio fragolinaaaaaaaaa! ^^
fedev82: ciao carissimaaaaaa! :) grazie
1000 per i
complimenti! ^^ non odiarmi, ma non posso fare spoiler su Ash e
Jack…avanti,
pazienta ancora un pochino, poi avrai tutte le tue risposte ^^
Ithil: ciao tesoro! ^^ *Ma
certo che puoi venire cn me
a Londra! mica posso andarci da sola!! ti immagini che coppia? tu in
cerca di Rob
e io di Orly, poverini si dovranno nascondere!!* ahahaha!
Dai, ti prego
questa estate partiamooooooo!! Sarebbe troppo bello xD *CERTO
che vorrei
altre morti... spero che te ne vengano in mente altre molto presto!!*
ahahaha lo spero anche io xD un bacio tesoro, grazieeeeeeeee :D
milly92: menaaaaaaaaaaaaaaaa *me corre
e salta in braccio a
mena abbracciandola forte* *Ke
dolce
ke è Rob,avercelo un ragazzo che ti kiama alle quattro del
mattino...*
vero? è quello che penso anche io… *Ma
quando ritorna Rob
"fisicamente"?* eheheheh leggi il titolo…per me da
lì lo capisci
xD *Per quanto dovremmo sopportare la sua presenza solo
spirituale?* xD
addirittura? xD grazie tesoro, spero che il capitolo ti piaccia! xD ti
voglio
bene (io di più di te U.U) un bacioooooo
kiarab: tesoroooo!! Come stai? *-* la
febbre? *io credo
ke siano gelosi anke i suoi biscotti dietetici* ahahaha! Ora
parte un’azione
legale contro Robert perché ha tradito i biscotti xD *Lui
è pazzo di
lei!!ahahahah minzega io quando l' ho letto mi sono sciolta!! Ero
così rossa
che sembravo un peperone!!!* *-* davvero?? Oh, che
belloooooooooo *-* *Martina
è un caso di fan psicopatica???* no,
Martina è psicopatica e basta…per quello
l’adoro troppo xD un bacio tesoro,
grazieeeeeeee e vedi di rimetterti in forze! ^^
Ilarylove
Sol: ciao carissima!
*Grazie per la benedizione, ne approfitterò per
passare per quella che
viaggia tanto e per pavoneggiarmi... Già che ci sei puoi
mettere nella tua fic
(e descrivere!!!) qualche altro museo o monumento?????*
ahahahaha!
Tranquilla, più avanti li metterò! Intanto hai il
British Museum e il London
Dungeon xD grazie 1000 per i complimenti, sei sempre gentile ^^ un
bacioooooooo
ilachan89yamapi: ciao carissima!
^^ grazie 1000 per i
complimenti e tranquilla, dai tempo al tempo ^^ un bacioooooooo
Lion
E
Lamb: mo
ciaooooooooo!!! Qui la cosa non va bene, ci vuole un soprannome anche
per
te…cosa mi consigli??? Visto che io sono gioia…
^^ *manca anche a me rob*
don’tworry, arriverà a breve ^^ grazie 1000! Un
baciooooooooooooo
Twilighter001:mo ciaoooooooooo!
^^ *mi piace l'idea
che hai avuto dei nomi...* grazie, ma a dir la
verità l’idea è venuta in
mente ad una mia amica ^^ Giubert mi piace xD un bacio, grazie come
sempre per
i complimentiiii! ^^
Julianne: mo ciaooooo! ^^ *Lo
sai che questa
storiella è stupenda?* uuuuuuu me commossa!!
Grazieee *Rob nel prossimo
cap c'è?* sìsì,
c’è…ma ti basta vedere dal titolo per
capire xD *rob è
dolcissimo! é pazzo di lei* esatto, mentre Giulia
è solo pazza xD no dai
scherzo!! =D anche lei è pazza di lui ^^ *Per Marti
credo che ha davvero
ragione Kellan è ..... sto bagnando la tastiera!! Spero che
riuscirà a
conquistarlo!* ahahahaha! No dai salva la tastiera xD che
c’ho pensato io a
bagnare la mia xD un bacio, grazie 1000 :D
Nells: ciao! ^^
benvenuta! :D *ho scoperto
questa fanfiction e me ne sono innamorata!!* oddio, grazieee
*-* che
carinaaa ^^ *prima di tutto perchè scrivi veramente
bene* aaa, graziee!!
Se solo la mia prof d’italiano la pensasse come
te… xD *questa coppia
rob-giuls mi piace troppissimissimo!che carini che sono* *me
si gongola*
grazie, veramenteee *-* spero ti piaccia il prossimo capitolo! un
baciooooooooo
Buona
lettura, a sabatoooo!
Kisses Giulls
18.
IL TANTO ATTESO SABATO
Mercoledì
sera Teo cominciò a lavorare come barista al Blue River e ogni sera
Martina, Sam, Max ed io
ci davamo appuntamento al bar, specialmente per usare il karaoke e,
alla
chiusura alle due del mattino, Martina ed io tornavamo a casa con Teo.
Avevo legato molto con Sam e Max, perché erano
simpaticissimi e
sempre solari: mi facevano sempre ridere, anche quando ero un
po’ triste perché
sentivo la mancanza di Robert.
Durante le esibizioni era solito far girare un barattolino per le
mance e, specialmente nelle esibizioni mie e di Martina, il barattolino
delle
mance si riempiva moltissimo, per la gioia di Harry, il proprietario.
Dopo ogni nostra esibizione infatti Harry per ringraziarci o ci
offriva da bere, oppure ci dava un po’ di quello che aveva
racimolato dal
barattolino.
Fu così che il venerdì sera arrivò
velocemente: quella sera
praticamente non chiusi occhio, tant’era
l’agitazione e la felicità di rivedere
Robert, che mi era mancato terribilmente perché durante gli
ultimi quattro
giorni di lontananza ci sentimmo pochissimo perché lui non
aveva più un minuto
libero tra interviste e servizi fotografici.
Anche Martina aspettava impazientemente sabato, solo che lei era
impaziente di incontrare Kellan.
Sabato mattina venimmo svegliate alle nove e mezza da Teo.
< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi! Sono le nove e mezza e
alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >
Martina ed io nonostante fossimo stanche morte scattammo in piedi,
scendemmo a fare colazione, ci facemmo una doccia, ci vestimmo ed
infine
uscimmo di casa alle dieci e mezza. Martina indossava una minigonna
rosa
pallido con una canotta bianca e un paio di stivaletti fino alle
caviglie con
il tacco di cinque centimetri, sempre rosa pallido; io invece indossavo
un paio
di jeans chiari a sigaretta, una maglietta a mezza manica verde che
s’intonava
perfettamente ai miei occhi e un paio di sandali con pochissimo tacco,
anch’essi in tinta con la maglia.
Arrivammo all’aeroporto per le undici e venti, ma aspettammo
nella
sala-arrivi per un’ora circa, perché
l’aereo di Robert non era ancora arrivato
a causa di un ritardo.
Non appena aprirono le porte per far uscire la gente iniziai a
guardare da tutte le parti per cercare Robert e, non appena lo vidi,
corsi a perdifiato
fino a raggiungerlo.
< Rob! > esclamai buttandogli le braccia attorno al collo
e
stringendolo forte.
< Piccola mia, mi sei mancata da morire. È
così bello poterti
riabbracciare… > rispose affondando la testa nei miei
capelli e prendendomi
in braccio.
< Anche tu! > dissi baciandogli una guancia e poi scesi
per
salutare Kellan.
< Kellan! > esclamai abbracciandolo.
< Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! > rispose
ricambiando l’abbraccio.
< Mi sei mancato anche tu! Non era lo stesso ballare senza di
te… >
< Perché scusa con chi hai ballato? >
s’intromise Robert.
< Beh, con Jeremy, Paul e Ryan… > risposi come
se fosse la
cosa più naturale del mondo.
Il mio ragazzo mi fulminò con lo sguardo, poi
iniziò a ridere e mi
prese nuovamente in braccio baciandomi dapprima dolcemente, poi
approfondendo
sempre di più, incuranti del fatto che ci fossero delle
persone a guardarci:
per me l’unica cosa che veramente importava in quel momento
era poterlo
abbracciare e baciare ancora; tutto il resto era come se non esistesse.
Quando smettemmo di baciarci, sempre tenendomi in braccio, tutti e
tre ci riunimmo a Martina e Teo.
< Kellan, questa è Martina, la mia amica con cui hai
parlato la
sera della festa di Robert > dissi a Kellan una volta scesa
dalle braccia di
Robert, con suo disappunto.
< Ciao Martina > le disse Kellan salutandola e facendole
un sorriso
che la fece sciogliere.
Con mio stupore Martina rimase imbambolata senza spiaccicare
parola.
< Cognatì? > la chiamai in italiano e lei si
ridestò subito.
< Oh scusa! Ciao Kellan, tanto piacere! > rispose
ricambiando la stretta di mano e arrossendo leggermente quando Kellan
le si
avvicinò e la baciò sulle guance.
< Kris e le altre? > domandò Teo.
< Sono rimaste in America. Tornano a Londra tra due settimane
> rispose Kellan.
< Come mai l’aereo ha tardato? > domandai.
< Perché c’erano stati dei problemi al
motore: si accendeva e
si spegneva poco dopo… > mi rispose Robert.
Rabbrividii: non volevo pensare a cosa sarebbe successo se i
motori dell’aereo si fossero spenti durante il volo.
Robert notò il mio brivido e mi si avvicinò
ulteriormente.
< Tranquilla piccola, è andato tutto bene. Non
è successo
niente… >
Gli sorrisi e mi strinsi maggiormente a lui, affondando il mio
volto sul suo collo e il suo profumo m’impregnò le
narici.
< Che buono questo profumo > gli sussurrai.
Sorrise.
< Grazie, me l’ha consigliato
Cam…l’aveva detto infatti che
sicuramente ti sarebbe piaciuto >
< E bravo Cam! > risposi ridendo per poi voltarmi verso
di
lui e baciarlo ancora.
< Ma fanno sempre così? > domandò
Martina leggermente
disgustata.
< Oh, questo non è niente…fidati >
rispose Teo.
< No! Voglio i particolari! > esclamò Kellan
prendendoci in
giro.
< Avete finito voi tre? > domandò Robert
fingendosi irritato.
< È da una settimana che non lo vedo, posso
permettermi di
farlo > aggiunsi stringendolo.
Martina però era in disaccordo con me e così mi
allontanò da
Robert con uno strattone, per la gioia di Kellan e Teo.
Lasciammo immediatamente l’aereo, caricammo le valigie nella
macchina e, una volta saliti tutti, partimmo verso casa.
< Allora cognatì? Contenta di averlo conosciuto?
> le
domandai tranquillamente in italiano, in modo che né Robert
né Kellan potessero
capire.
< Oh sì! Grazie mille, ti adoro! E poi lui
è veramente sexy, guardalo!
Altro che il tuo ragazzo > rispose prendendomi in giro.
< Hey! Non t’azzardare mai più a dire una
cosa del genere!
Altrimenti rispedisco il tuo caro tesoro in America… >
< No! > urlò Martina terrorizzata.
Scoppiai a ridere, contenta anche del fatto che nessuno dei due
interessati avesse capito il nostro discorso. Teo intanto se la rideva
sotto i
baffi, specialmente perché Robert faceva il finto offeso
perché Martina ed io
parlavamo in italiano; ovviamente gli bastarono i miei baci per farlo
tornare
sorridente come prima.
< Hey Kellan, ha fatto il bravo Robert? > gli domandai.
< No, ha flirtato con almeno venti ragazze diverse in una
sera…
> rispose Kellan ridendo.
< Kellan non dire cavolate che poi la signorina qui ci crede!
Semmai l’opposto… > disse Robert.
< Hai flirtato con almeno venti ragazzi? > chiese Martina.
Scoppiammo a ridere tutti quanti.
< Ah ah ah…molto spiritosa Martina > disse
Robert facendole
la linguaccia < veramente sono loro che tentavano di rimorchiare
me… >
aggiunse pavoneggiandosi.
< Ma? > lo incitai a continuare.
< Ma a tutte rispondevo che ero già impegnato con una
bellissima ragazza che si diverte a prendermi in giro…
> rispose Robert
strusciando la punta del suo naso contro la mia mandibola.
< Wow…voglio conoscerla questa santa
ragazza… > risposi
ridendo.
< Oh sì, andreste molto d’accordo secondo
me… > sussurrò
continuando ad accarezzarmi il volto
col suo naso.
< Lo sai che non mi sono ammalata? > domandai vantandomi
come una bambina di cinque anni.
< Bravissima, sono orgoglioso di te… >
< Grazie > dissi mentre mi avvicinavo nuovamente alle sue
labbra per baciarlo.
< Oh basta voi due! Avete stressato a fare i piccioncini!
>
esclamò Martina slacciandosi e slacciandomi la cintura per
poi fare cambio
posto con me.
< Marti! Sei
cattiva!
> esclamai mettendo il broncio.
< Oh sì, sono una persona orribile! Un giorno mi
ringrazierai…
>
< Io ti ringrazio già d’adesso e ti dico
che ti sarò per sempre
riconoscente… > aggiunse Kellan.
< Visto Giu? Mi è riconoscente. Potrei violentarlo
tranquillamente e lui non direbbe niente. E sai perché?
Perché ovviamente mi è
riconoscente per averti allontanata da Robert > mi fece notare
Martina in
italiano.
< Martina! Ti proibisco di violentare il mio ballerino! >
le
urlai.
< Neanche in privato? >
< Assolutamente no! > risposi.
< Ma…avevi detto di sì! >
ribatté Martina.
< Io non ho mai detto sì… >
< Oh, sì invece! >
< Beh…mi rimangio la mia promessa allora! >
risposi
facendole la lingua.
< Sei disonesta lo sai? >
< E tu una gran ruffiana allora! >
Intanto c’erano Robert e Kellan che nonostante non capissero
niente di quello che stavamo dicendo si divertivano troppo a vederci
battibeccare.
< Eccoci arrivati! > esclamò Teo diversi
minuti dopo.
Eravamo davanti all’hotel dove alloggiava Kellan,
l’Hilton.
< Grazie mille per il passaggio Teo! Ciao a tutti! > ci
salutò Kellan uscendo dalla macchina.
< Ciao Kellan, ci vediamo stasera! > lo salutai dal
finestrino.
< Sicuro, alle nove al Blue River! > rispose lui.
Dopo aver accompagnato Kellan in albergo fu il turno di
accompagnare a casa anche Robert ed io, nonostante Robert avesse
preferito che
restassi con lui, tornai a casa con Martina e Teo.
Per cena ordinammo cibo cinese: Teo ed io prendemmo il riso al
curry, mentre Martina il pollo alle mandorle e, per le otto e
trequarti,
arrivammo al Blue River, attendendo l’arrivo di Robert e
Kellan per le nove.
Alle nove, non appena Martina vide arrivare Kellan con una camicia
nera e i jeans bianchi iniziò a sbavare ed io la presi in
giro perché era
vestita come lui: lei indossava una camicetta nera a mezza manica e un
paio di shorts
bianchi.
< Ciao Giu! > disse Kellan abbracciandomi calorosamente.
< Ciao Kell! Che eleganza, complimenti! > risposi
ricambiando
l’abbraccio.
< Grazie. Ciao Marti! Accipicchia, sei bellissima! Hai scelto
proprio bene > le disse sorridendo e indicandole i suoi stessi
vestiti.
< Ciao Kellan! Beh grazie, ma anche tu sei bellissimo! Magari
anche Giulia e Robert si sono vestiti allo stesso modo…
> rispose ridendo e
indicando il vestito arancione che mi ero messa quella sera.
< O mio dio, no! > risposi terrorizzata mentre
stavamo prendendo la bere: immaginai il mio ragazzo con un vestito
arancione e
per poco non mi affogai con la mia stessa coca.
Sia Martina che Kellan scoppiarono a ridere non appena mi ripresi
e raccontai loro della mia triste visione.
Alle nove e mezza Martina ed io iniziammo il nostro show,
nonostante Robert non fosse ancora arrivato.
I
come home
In the morning light
My mother says
When you gonna live
Your life right
Oh mother dear
We're not
The fortunate ones
And girls
They wanna have fun
Oh girls
Just wanna have fun
The phone rings
In the middle of the night
My father yells
What you gonna do
With your life
Oh, daddy dear you know
You're still number one
But girls
They wanna have fun
Oh girls just wanna have
That's all they really want
Some fun
When the working day is done
Girls
They wanna have fun
Oh girls
Just wanna have fun
Some boys
Take a beautiful girl
And hide her away
From the rest of the world
I want to be the one
To walk in the sun
Oh girls they wanna have fun
Oh girls just wanna have
That's all they really want
Some fun
When the working day is done
Girls
They want to have fun
Oh girls
Just want to have fun
They wanna have fun
They wanna have fun
Durante
la nostra esibizione ci scatenammo come matte e ci
divertimmo tantissimo e, verso la fine della canzone guardai verso il
bancone,
notando con gioia che finalmente il signorino si era degnato di
raggiungerci e
che mi stava osservando ridendo con Teo. Risi e gli feci la linguaccia.
Non appena la canzone terminò, ringraziammo i nostri
spettatori e
tornammo a sederci, o meglio Martina tornò a sedersi nel
nostro tavolo, io mi
catapultai tra le braccia di Robert.
< Finalmente! Ma dove sei stato? Temevo volessi darmi
buca…
>
< Tesoro scusa, ma sono venuti a trovarmi i miei genitori con
mia sorella e i bambini e si sono fermati per cena…non
potevo cacciarli via
>
< Capito…beh, in questo caso ti perdono > gli
risposi
sorridendo.
< Grazie, ma comunque ora sono qui >
< Lo vedo! E per fortuna non indossi nessun vestito arancione
>
< Non indossi nessun vestito arancione? Che cosa intendi?
>
mi chiese confuso passandosi una mano tra i capelli.
< Lascia stare, è una storia lunga > dissi
ridendo e
alzandomi in punta di piedi per baciarlo, ma fummo interrotti pochi
minuti dopo
da Kellan e Martina.
< Ok, la prossima volta che vi bacerete, ci offrirete da bere
> disse Martina.
Robert si mise a ridere, mentre io sbuffai.
< Giulia, Martina, io vi amo! > esclamò Harry
venendoci
incontro e abbracciandoci.
< Cosa abbiamo fatto? > chiese Martina.
< Avete guadagnato duecento sterline. Ma vi rendete conto?
Duecento sterline per una sola esibizione! È un record!
>
< Duecento? Stai scherzando? > domandai shockata.
< No, sono serio! Ovviamente, non appena chiudiamo, vi
darò la
vostra parte… >
< Ma dai, non ce n’è bisogno! >
esclamammo io e Martina
all’unisono.
< No ragazze, so che lo fate per divertirvi, ma è un
mio
piccolo ringraziamento…con quello che vi lascio andate a
fare shopping! >
< Ma… >
< Niente ma, smettetela! Ed ora godetevi la serata! Ciao!
>
< Ciao Harry! > urlammo in coro.
< Piccola, sei stata formidabile prima… > mi
disse Robert
avvicinandosi al mio orecchio.
< Ti sono piaciuta veramente? > domandai sorridendogli.
< Tantissimo! E pensa che ho addirittura messo cinquanta
sterline nel barattolo… >
< Tu cosa? Ma sei matto? Perché l’hai
fatto? >
< Beh, sei stata favolosa ed io ho voluto lasciare un regalino
come gli altri… >
< Cinquanta sterline ti sembrano un regalino? Tu sei
matto…
>
< Che scatole che sei! > disse abbracciandomi e
baciandomi
una tempia.
< Beh…grazie allora… >
< Prego > rispose facendomi l’occhiolino.
Tornammo a sederci e a gustarci le altre esibizioni e, dopo
un’ora
e mezza trascorsa senza aver dato un bacio al mio ragazzo, mi diressi
verso il
balcone, mi feci servire da Teo una coca e una birra e le portai al
tavolo,
servii la coca a Martina e la birra a Kellan e mi sedetti sulle gambe
di Robert
baciandolo appassionatamente, che ricambiò con lo stesso
trasporto.
< Hey voi due! La volete finire di baciarvi? > ci chiese
Kellan dopo vari minuti e ci staccammo svogliatamente.
< Contenti? > domandai.
< Sì, contentissimi! Forza cognatì, ci
aspetta un’altra
canzone! > mi disse Martina prendendomi per un braccio.
< Un’altra? >
< Sì cara, forza! >
Salimmo nuovamente sul palco e, tra gli applausi e i fischi,
iniziammo a cantare Walking on sunshine e, ad esibizione terminata,
tornammo a
sederci.
< Bravissime ragazze! Siete a dir poco fenomenali! >
esclamò
Kellan sorridendoci.
< Grazie! > urlammo in coro io e Martina.
< Oh sì, concordo con Kellan! Avete entrambe una voce
formidabile! > aggiunse Robert.
< Grazie amore > rispose Martina imitando la mia voce.
Le tirai un pugno sul braccio e lei iniziò a ridere.
< Non sei divertente > le dissi.
< Invece sì! Non vedi che anche Robert ride? >
Mi voltai verso il mio ragazzo e lo fulminai con lo sguardo e in
quel momento i nostri discorsi vennero interrotti da Harry che
salì sul palco.
< Buonasera a tutti, un attimo di attenzione prego. Ci tenevo a
ringraziare tutti, perché con i soldi ottenuti in questa
settimana con
esibizioni e mance, siamo arrivati a quota duemila sterline e,
finalmente,
potremmo restaurare la stanza sopra al bar per fare cerimonie, feste e
anche
una sala rinfresco! >
Partì immediatamente un applauso e una ola per Harry e, dopo
il
suo l’annuncio, la serata continuò tranquillamente.
Verso l’una e mezza anche Kellan e Robert salirono sul palco,
dedicando la canzone a Martina e a me.
Alle due, quando Teo smontò, uscimmo tutti dal bar. Mio
fratello accompagnò
Kellan in albergo, mentre Robert riportò a casa me e Martina.
Appena arrivati davanti casa, non appena Martina fu uscita dalla
macchina, Robert si sporse verso di me.
< Piccola, dormi da me questa notte… >
< E come faccio con Martina scusa? >
< Per favore, per una sera non succede niente! Ti prego, mi sei
mancata troppo > rispose guardandomi negli occhi e facendo uno
sguardo da
cane bastonato.
“Come si fa a dirgli di no quando ti senti dire
queste cose?”
mi chiesi guardandolo.
< Ti sei esercitato sull’espressione da cane
bastonato? >
domandai ridendo.
< Sì! Funziona? >
< Rob, avanti dai c’è
Martina…non credo sia il caso… > dissi
fingendo che non mi avesse già convinta.
< Ti prego… >
< Aspetta… > risposi sospirando.
Scesi dalla macchina sogghignando, raggiunsi Martina e le dissi
della richiesta di Robert e, esattamente come sospettavo, mi rispose di
andare
da lui. Le diedi le chiavi, avvisai Teo e tornai di nuovo in macchina.
< Allora? > mi chiese impaziente.
< Hai vinto, stasera dormo da te… > gli
risposi e lui mi
baciò sorridendo.
Partimmo subito e dopo dieci minuti arrivammo a casa sua.
Non appena scendemmo dalla macchina notai un tizio dall’altra
parte della strada con una macchina fotografica tra le mani intento a
guardarci
e fotografarci.
< Ehm…Rob? > lo chiamai.
< Dimmi piccola > mi disse sorridendo.
< Credo ci sia un fotografo nascosto dietro l’albero
dall’altra
parte della strada… > risposi indicando
l’albero.
Robert sbuffò, ma si voltò verso il paparazzo
salutandolo e,
prendendomi per mano, mi condusse dentro casa.
Una volta dentro si girò verso di me e iniziò a
baciarmi il collo,
mentre io lottavo contro me stessa per non essere troppo impulsiva.
Stette a
baciarmi il collo per diversi minuti, mentre io mi limitavo ad
accarezzargli i
capelli e la schiena, poi mi prese in braccio e mi portò al
piano di sopra.
Arrivati in camera mi adagiò sul letto, si
posizionò sopra di me e
mi baciò nuovamente. Avevo le farfalle nello stomaco ed ero
agitata e, come
riflesso incondizionato, rispondevo ai suoi baci e lo accarezzavo.
Quando, però,
Robert tentò di abbassarmi la cerniera del mio vestito,
tornai lucida.
< Rob? >
< Mmm? > mugugnò continuando a baciarmi
sensualmente il
collo.
< Ecco…vedi…io… >
risposi bloccandomi.
Preoccupato si scostò da me.
< Piccola, qualcosa non va? >
< Beh…veramente io… > risposi
imbarazzata ed incapace di
guardarlo.
< Oh…ok, ho capito. Scusa amore, mi dispiace
tantissimo. Non
volevo forzarti a farlo con me stasera… >
< No, non è questo…è che
è ancora troppo presto… > risposi
imbarazzata, ma lui sorrise.
< Tesoro, calmati… > sussurrò
dolcemente prima di
allontanarsi e, dopo avermi porto una maglia a mezza manica e un paio
di
calzoncini, aggiunse < forza, cambiati e andiamo a
dormire… >
Ubbidii e poi andai in bagno a lavarmi i denti e, non appena
tornai in camera e m’infilai sotto le coperte, Robert mi
abbracciò a sé.
< Rob mi dispiace… >
< Non devi assolutamente dispiacerti piccola, chiaro?
Arriverà
anche per te il tuo momento con la persona giusta… >
mi disse sorridendomi e
baciandomi i capelli.
< Ed io voglio che quella persona sia tu, solo che ancora
è
troppo presto, tutto qui > tentai di spiegargli.
< Davvero vorresti che io fossi il primo? >
domandò
guardandomi dolcemente.
< Sì… > risposi onestamente, mentre
le mie guance si stavano
colorando di rosso.
< Beh, questo mi fa felice e spero di poterti accontentare non
appena lo vorrai > disse sorridendomi.
Restammo abbracciati a coccolarci per diversi minuti e poi, alle
tre e mezza, ci addormentammo.
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Capitolo 19 *** GLI ULTIMI GIORNI CON MARTINA ***
Ciao di nuovo a
tutte! ^^ Rieccomi a
postare come fossi un orologio svizzero :D
Passata una buona settimana? La mia è
stata un inferno -.-“ ma vabbè, ora ci sono solo
per voi! ^^
Come sempre ringrazio chi ha messo la
storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! Ah,
volevo anche
ringraziare CriPattinson e Ilarylove Sol per
avermi
aggiunta tra gli autori preferiti ^^
BellaCullen88: ciao!! ^^ grazie 1000, troppo
gentile! *io gli
sarei già saltata addosso non sarei riuscita a rifiutarlo!!!*
eheheheh ma
tu aspetta! È solo l’inizio, poi
vedrai…muhahahaha! *risata malefica* xD un
bacioooo
fedev82: ciao carissima! *MERAVIGLIOSA-FANTASTICA-SPLENDIDA-BELLISSIMA!!!!!*
altri aggettivi ne hai? :D no dai Alice sei sempre carinissima! ^^ *Tranquilla
non ti odio basta che tu mi dica ce ci saranno ancora* non
credo che tu
possa odiarmi ancora dopo gli spoiler xD un bacio carissima, grazie per
il
voto! ^^
ilachan89yamapi: ciao carissima! ^^ *martina
che si è imbambolata
davanti a kellan??!!* è sconvolgente, vero? xD *che
dolci robert e
giuliaaaa mi sono sciolta sono troppo carinii!!!*
è vero, lo dico anche io
sono troppo carini! ^^ un bacio e grazieee
Twilighter001: mo ciaoooooooooooo!! :D *Mamma
mia ma da dove ti
vengono queste ideee?!?!?!?!?!?!?!?!?!??!?!?!* beh, la
risposta è semplice:
mai stare troppo sotto il sole, ti rovina -.- (io ci sto sempre troppo
xD) *Meno
male che ci sei tu!* ç_ç dai che poi mi
commuovoooo!! ^^ grazie carissima,
un bacioooooooooooooooooooooooo
Lion
E Lamb: ciao stella! (in assenza di
soprannomi ora ti
affibbio questo, ti piace? ^^) *finalmente è
tornato robbbbbbbbbbbbbbbbbbbbb*
ehm…spero che tu ora non mi odierai per come faccio finire
il capitolo xD un
bacio e grazie per il voto ^^
alice
brendon cullen: teshoooooo!! Mavvà,
figurati!! Come posso essere
arrabbiata con te? ^^ *robby è stato dolcissimo
xò anke lei poteva lasciarsi
un po' andare, ti trovi un bonazzo del genere cm fidanzato e nn ne
aprofitti è
da pazzi* ahahahahaha! Tesoro, dai tempo al
tempo…^^ un bacio e spero ti
piaccia anche il nuovo capitolo! ti voglio beneeeeeeeeeeee =D
Ilarylove
Sol:
ciao bella! ^^ *Ammiro la forza di volontà di
Giulia (resistere a Rob è mooooolto duro...) e credo che sia
una ragazza con la
testa sulle spalle.* ahahahaha ti adoro! In molte hanno detto
che Giulia è
stata pazza xD ma per fortuna ci sei tu!! =D *Per ora mi
accontento delle
descrizioni dei monumenti... ma ne voglio di
piùùùùù!!!!!*
ok, vedrò di
accontentarti al più presto! ^^ un baciooooooooooo
CriPattinson: ciao Criiiiiiiiii!!! :D *che
bello accendere il
pc e vedere che avevi aggiornato!!* che bello leggere queste
cosee! Mi
commuovooooooo ç_ç spero ti piaccia anche il
prossimo cap, un baciooooooo
kiarab: mo ciao tesoroooooo! ^^ *comunqueeee
giuliaaaaa
6 una tonta!!! come si fa a rifiutare quel pezzo di bono??*
ma
nuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu ç_______________ç me
piangeeee! Povera Giulia!! Non deve
mica fare la facile lei xD *io in ogni frase dove c'
è rob ci metto sempre o
stupro o violento o sesso o **** perché, secondo
te io no? xD sono anche io
una PAS, cosa credi? xD O.O lo stupro di Kellan????? Ahahahaha sei
più PAS di
me xD un bacio tesorooooo
privi93: ciao a te tesoro! ^^ *Giu
e Rob sono
semplicemente perfetti* sìsì, lo penso
anche io! :) *Rob è stato troppo
tesoro nell'ultimo pezzo con Giu...però quando
avverrà vogliamo tt i
dettagli...(pensieri impuri--->Rob)* ahahahahaha!
Fidati tesoro, li
avrai! =D spero ti piaccia il prossimo cap! un
baciooooooo
Nells: mo ciaoooooooo! ^^ *anche
questo capitolo non mi
ha deluso!* come sono contenta di sentirtelo dire!! *-* *come si fa a non
votare per questa
magnifica coppia??* la mandiamo in nomination come miglior
coppia del 2008
agli oscar, ok? =) *è una tra le migliori
fanfiction che abbia letto!e sono
sincera!* really????????? Ieeeeeeeeeee *me salta di gioia*
graziegraziegraziegrazieeee! Sei troppo gentile!! Grazie per il voto!
^^
baciiiiiiiiiiiiiiiiiii
milly92:
amoreeeeeeeeee!!! :) *Ed è inutile
ke fai, io ti vogl più bene e te ne voglio ancora di
più dopo questo magnifico
cap ^_^! *sì, ma io te ne voglio di
più perché già te ne volevo quando
leggevo la tua storia, quindi vinco io U.U xD *Giuro che è
il mio preferito
insieme a quello dell'appuntamento! E' fantastico, davvero, l'ho letto
con il
sorriso sulle labbra!* wow, ti è piaciuto
così tanto? :D sono troppo
contenta!! ^^ *ammetto che avrei voluto tirare un pugno sia a
lei che a
Kella quando facevano gli smorfiosi per i baci di Rob e Giulia
(lasciateli in
pace, non si vedono da una settimana U_U pensate a combinare qualcosa
tra voi,
invece xD).* ahahahaha! Bene, eccoti accontentata! ^^ *P.S.
Poi come è
andata la questione del lavoro di grafica su Rob? Le foto che ti ho
consigliato
andavano bene?* non mi hanno più fatto sapere
niente, sai? un bacio tesoro,
ti voglio beneeeee (io di più) ^^
LaPiccolaPrincess: rospettoooooo!
*-* mavvà, figuratii!
Capita a tutti di essere incasinati ed io ne sono la prova vivente! ^^
quindi
ti perdono e anzi, ti chiedo scusa perché ti rompo
sempre…è che adoro le tue
recensioni! ^^ *< Buongiorno ragazze! Forza, in piedi!
Sono le nove e
mezza e alle undici e trequarti Robert e Kellan atterreranno >*
Modo
efficace e funzionale per svegliare gente!* molto efficiente!
xD *<
Giu, mia piccola ballerina, mi sei mancata! >* Ormai questa cosa
rimarrà
nella storia XD* perché? *< Kellan
non dire cavolate che poi la
signorina qui ci crede! Semmai l’opposto… >
disse Robert. < Hai flirtato
con almeno venti ragazzi? > chiese Martina. Scoppiammo a ridere
tutti
quanti.* Nono questa è bellissimaaaaaaaaaaaaaaaaa XDXDXDXD*
sapevo che
l’avresti commentataa!! Ahahahahahahaha! xD *<
Lo sai che non mi sono
ammalata? > domandai vantandomi come una bambina di cinque anni*
La tua età
celebrale tesoro* mi rifiuto di risponderti U.U tesoro!!! Un
bacio e grazie
x il commentooo! ^^
KikiCullen:
fragolinaaaaaaaa! Divertiti a
Veneziaaaaa!! ^^ *sono gelosa!( sia di lui che di te, non ci
dobbiamo
sposare? XD) io ero impegnata con Chace ( Pure con gli altri due)*
beh,
anche io sono gelosa allora! U.U valà amò ti
è andata di c**o all’esame! ^^ poi
mi dirai il responso, ok? *Brava Giulia con la testa sulle
spalle! Cha
autocontrollo! Sembra Edward!* ahahahahahaha mi hai scoperta!
In realtà
Giulia è un vampiro, anzi! È EDWARD CULLEN! 6
scioccata, è? xD grazie 1000
tesoro, a prestooooooo! Baciiiiiiiiiiiiiiiii
Rosalie_Hale_Cullen:
cognatinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! *mia dolce pazza
se mi vieni a
trovare a roma una sera assolutamente bisognerà fare una
cosa simile visto che
io amo cantare peccato che sarà impossibile avere Kellan e
Robert con noi*
guarda, io non so cantare, ma lo farò solamente
perché mi hai chiamata dolce
pazza xD che dici, possiamo andare a rapirli e portarli con noi, no? xD
okokok,
non piangere! Ti do il permesso di stuprare Kellan, ma in cambio devi
farmi da
guida quando verrò a Roma U.U cognatì mi manchi
anche tuuuu! Ti
amoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
memi16: tu signorina
vedi di smetterla di dire:
teo di qua, teo di là, teo di sopra, teo di sotto e vedi di
agire prima che sia
veramente troppo tardi, sono stata chiara? U.U avete ancora diversi
mesi, non
buttare tutto all’aria, altrimenti…ti disconosco
da amica U.U Prrrrrrrrrr!
Pensa a quello che ti ho detto! ;D un bacio, ti voglio beneeeeeeee
Julianne: ciao carissima!
^^ ahahaha visto
Martina cosa combina? =D *Beh ma come fa Giulia a resistere a
Rob?* è la
forza di volontà xD un bacio e grazie 1000! ^^
Fairwriter: mo ciao omonima!
xD *Mi piace come
scrivi, perchè hai uno stile molto scorrevole che ti
invoglia a leggere ancora,
e ancora, e ancora* grazieee! Che carina, sono commossa! ^^
grazie 1000 per
il voto e spero che ti piaccia anche il nuovo capitolo. un bacioooooo!
:D
oOokikkaoOo:
Nicaaaaaaaaaaaaa!!!! Mi mancavano le
tue recensioni!! =D *tu che canti????* certo, io
canto…e poi vado anche
a fare bunjee-jumping e vado a scalare l’Everest xD *ma
come puoi illudermi
e disilludermi!!!* hai sbagliato il proverbio xD
è: prima illudermi e poi
deludermi xD *Io pensavo k l'aereo fosse precipitato! Uff...
no aspetta
xò... sarebbe morto anche kell così... mmmmmm...
tutti i passeggeri dell'aereo
si sono salvati apparte robert! ecco così mi piace!!!*
ok, allora cambierò
la storia solo per te…seeeeeeeeeeeeeeee ci credi anche? xD *sai
xk è
leggermente diabetico ci manca la frase " attaccatu" "notu"*
O.O MAI! PIUTTOSTO LA MORTEEE xD ti chiamerò, tranquilla! xD
un bacio, e
ricorda: perché si dice PIOVERE A CATINELLE? xD ti adoroooooo
Grazie ancora a
tutti e grazie a chi ha
votato al sondaggio! A lunedì!
Baci Giulls
19.
GLI ULTIMI GIORNI CON
MARTINA
Domenica
ci svegliammo verso le due e mezza e restammo per
un’oretta buona nel letto in dormiveglia, scambiandoci baci e
coccole di tanto
in tanto; alle tre e mezza però decidemmo di alzarci letto
per andare in cucina
a mettere qualcosa sotto i denti. L’unico problema era che
Robert, essendo
stato via una settimana, per forza di cose aveva il frigorifero
praticamente
vuoto.
Intanto che Robert si stava facendo una doccia, mi vestii
velocemente e uscii per andare a comprare qualcosa al supermercato
vicino a
casa sua, tornando indietro dopo una mezz’oretta.
< Eccomi! > esclamai aprendo la porta di casa.
< Hey! > mi disse lui prendendo le buste della spesa.
< Scusa, c’era una fila pazzesca alle
casse… >
< No tranquilla…ma perché non mi hai
aspettato? Potevamo andare
a fare la spesa insieme… >
< Perché volevo che tu ti facessi tranquillamente una
doccia…
>
< Grazie Giu, che pensiero carino > rispose sorridendomi
e
baciandomi una guancia.
Preparai velocemente dei panini alla marmellata da mangiare, li
misi su un vassoio che poi portammo in sala e mangiammo sul divano
mentre
stavamo guardando la televisione. Finito di mangiare Robert poi mi
riaccompagnò
a casa.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì? > rispose mentre picchiettava con le
dita sul
finestrino.
< Ti va di andare a mangiare al Satsuma con Kellan e Martina?
>
Sorrise.
< Sì piccola, mi va eccome >
Sorrisi anche io e abbassai il finestrino, sporgendo di lato la
testa.
< Mmm… > mugugnai sorridendo.
< Piccola, che fai? > domandò divertito.
< Adoro quando il vento mi scompiglia i capelli > risposi
rientrando
con la testa e chiudendo il finestrino.
Appoggiai la testa sulla spalla di Robert e rimasi in quella
posizione finché non parcheggiò davanti a casa,
dopodiché avvisai Martina
dell’uscita, la quale iniziò a saltellare contenta
per tutta la casa, mi feci
una doccia e, alle sette e mezza, Robert e Kellan vennero a prenderci;
arrivammo
dopo venti minuti al ristorante e, quella volta, venimmo accolti da un
altro
cameriere: Tyung.
Quella sera ci divertimmo tantissimo, o almeno fin quando Martina,
che non aveva mai mangiato giapponese, non stette male non appena
assaggiò il
pesce crudo.
< Ragazzi scusatemi, vado un attimo in bagno…
> disse
Martina allontanandosi dal tavolo.
< Ok! > urlammo in coro.
Chiacchierammo per altri dieci minuti, poi Kellan notò che
Martina
non era ancora tornata.
< Ma Martina è ancora in bagno? >
domandò.
< Sì. Vado a recuperarla, torno subito >
risposi allontanandomi
dai due ragazzi.
Mi precipitai in bagno e la chiamai, ma non sentii nessun cenno di
risposta, se non qualcuno che stava vomitando.
< Marti, sei tu? > chiesi avvicinandomi alla porta da
dove
provenivano gli sforzi.
< Sì…Giu mi ha dato fastidio il
pesce…era la prima volta che lo
mangiavo… > e di nuovo la sentii sforzarsi.
Presi diversi fogli di carta, li bagnai con l’acqua ed aiutai
Martina a pulirsi, per poi prenderne altri e tamponarle la fronte.
< Va un po’ meglio? > le domandai dolcemente
dopo qualche
minuto.
< No, affatto… > mi disse guardandomi con gli
occhi gonfi e
rossi.
< Vuoi qualcosa? >
< Del tipo? >
< Non lo so, quello che vuoi… >
< Vorrei un po’ d’acqua…ho una
gran sete… >
< Ma non so quanto ti convenga bere in questo momento
Marti…
>
< Ti prego > disse guardandomi con aria supplichevole.
< Torno subito… > risposi sospirando.
Mi precipitai al tavolo a prendere il bicchiere con l’acqua
per
Martina.
< Beh ma che fine avete fatto? > domandò
Robert appena mi
vide tornare.
< Martina sta male, le ha dato fastidio il pesce…
>
< Oh, povera… > disse Robert.
< Già… >
< Senti Giu io ho già mangiato, tu non hai finito.
Dammi il
bicchiere, vado io da Martina… >
< Kell davvero faccio io, tu non preoccuparti…
> risposi
immediatamente, immaginando che Martina non sarebbe stata contenta di
farsi
vedere in quello stato da Kellan.
< No, lascia vado io. Mi passi il bicchiere? > mi chiese
ignorando i miei tentativi di non mandarlo da lei, così alla
fine mi convinsi e
gli porsi il bicchiere.
Kellan si precipitò in bagno ed io mi sedetti al suo posto
vicino
a Robert; poggiai la testa sulla sua spalla destra e chiusi gli occhi.
< Amore prendi… > mi disse Robert porgendomi
un pezzo di
sushi.
Lo guardai con la coda dell’occhio e feci come mi aveva
detto, restando
a farmi coccolare da lui per diversi minuti mentre continuava a farmi
mangiare
prendendo il cibo con le bacchette.
Dopo quaranta minuti Martina e Kellan tornarono indietro.
< Cognatì, come stai? > le chiesi preoccupata.
< Adesso sto bene. Ho smesso da mezz’ora di vomitare,
poi sono
rimasta lì per tutto questo tempo per riprendermi del
tutto… >
< Ma adesso è tutto ok? >
< Sì, tranquilla! > rispose lei sorridendo, ma
io non ero
molto convinta.
< Ragazzi, ho chiamato un taxi. Sta venendo a prendere me e
Martina e la porto a mangiare una pizza >
< La pizza? Ma sei sicuro che Martina possa mangiarla dopo
essere stata così? > domandò Robert
alzando un sopracciglio.
< Certo che posso! Si vede che non mi conosci bene! >
esclamò Martina ridendo.
< Cognatì ci vediamo dopo a casa? > le
domandai.
< Sì, certo! Ci vediamo dopo >
Li salutammo nuovamente e poi uscirono dal ristorante, mentre Robert
ed io finimmo di mangiare con calma e, dopo aver salutato Asako,
uscimmo per
una passeggiata.
< Piccola che hai? Mi sembri tra le nuvole… >
mi chiese Robert
abbastanza seccato: era molto probabile che mi stesse chiamando da
diversi
minuti.
< Cosa? >
< Ecco, appunto…perché sei così
distante stasera? >
< No, scusa tesoro…è che sono preoccupata
per Martina… >
< Preoccupata per Martina? Perché? Non aveva detto di
star
bene? > domandò un po’ più
apprensivo e abbracciandomi.
< Sì, ma…non lo so, non mi ha convinto
molto… > dissi alzando
le spalle.
< Perché? >
< Non so perché, è una sensazione a
pelle… > risposi
stringendomi a lui.
< Vuoi provare a telefonarle per vedere come sta? >
< Se non ti scoccia… > gli dissi guardandolo.
< No, tranquilla >
Tirai fuori dalla borsa il cellulare e chiamai Martina e, dopo
essermi accertata che stesse bene e dopo essermi beccata
un’infamata da parte
sua perché ero preoccupata per lei e non mi stavo godendo la
serata con il mio
ragazzo, terminai la conversazione.
< A posto adesso? >
< Sì, scusami. Non dev’essere molto
piacevole passare una
serata con una persona che è distante > gli dissi.
< Amore mio, ma non preoccuparti…è normale
che tu possa
preoccuparti per una tua amica. Anzi, mi dispiace per non averlo
intuito… >
< Eh no caro mio! Questa non te la perdono! > gli dissi
ridendo.
< Oh…ti prego, perdonami! > mi
implorò.
< Assolutamente no! >
Robert rise.
< Sai che tra tredici giorni Kris, Nikki ed Ash torneranno a
Londra? > disse guardandomi.
< Davvero? Oddio con vedo l’ora! Mi mancano
tantissimo! >
< Già…peccato che tu non le possa vedere
il giorno stesso
quando tornano… > mi disse facendo un sorrisetto
furbo.
< Perché no? >
< Perché per quel giorno ti rapisco, visto che
festeggiamo un
mese assieme… > disse prendendomi per mano
continuando a camminare.
Mi bloccai di colpo.
< Cosa? >
< Tra tredici giorni facciamo un mese io e te…
>
< Oh…oh…ma…da quanto conti i
giorni? >
< Dal nostro primo appuntamento >
< Ma poi fino a sabato non c’eravamo più
sentiti… >
constatai.
< Sì, questo lo so; ma sai, ci ho riflettuto molto e
ho deciso
di contare dalla sera dell’appuntamento… >
< Quindi fammi capire bene: io e te stiamo insieme dal 30 di
maggio? >
< Esatto! Ho deciso anche per te, spero non ci siano
problemi…
>
< Problemi? Ma sei matto? Assolutamente no, mi va benissimo!
> risposi sorridendogli e baciandolo dolcemente.
< Bene, sono contento! >
< Quindi il trenta di giugno io e te faremo un mese
insieme…
>
< Esatto… >
< E dove andremo? >
< Mmm…boh! Ma abbiamo ancora tempo per deciderlo
… >
< Cena e cinema? > proposi.
< Cena e cinema? Non è un po’ scontato?
>
< Hai qualcos’altro da proporre geniaccio? >
domandai
ridendo.
< Ok, come non detto! Andata per la cena e il cinema! >
rispose abbracciandomi.
Passeggiammo per altri venti minuti, poi tornammo alla macchina.
< Eccoci a casa > mi disse non appena arrivammo
davanti a casa di Teo.
< Sì, lo vedo…hey, Martina non
è ancora arrivata… > dissi
notando che tutte le luci erano spente.
< Teo è ancora al lavoro, vero? > mi chiese
Robert.
< Sì… >
< Ok, rimango qui con te finché non arriva qualcuno
>
< Ma no Rob, non ce n’è
bisogno…e poi tu sei stanco morto…vai a
casa >
< No, tranquilla. Forza, vai ad aprire casa che io intanto
parcheggio nel vialetto >
Entrammo in casa dopo due minuti, poi andammo in camera mia e ci
stendemmo
sul letto e, nonostante il nostro intento fosse quello di rilassarci un
attimo,
ci addormentammo immediatamente. Mi svegliai non appena sentii la porta
aprirsi. Guardai la radiosveglia vedendo che erano le due e venti e,
tentando
di non svegliare Robert, scesi di sotto per vedere chi fosse arrivato.
< Hey, come mai c’è la macchina di Robert?
> mi chiese Teo
non appena mi vide.
< Sta dormendo. Quando siamo arrivati non abbiamo trovato
nessuno in casa, quindi ci siamo stesi a letto e ci siamo addormentati.
Martina
è ancora fuori? > domandai sbadigliando.
< Sai che non ne ho la minima idea? >
Salimmo di sopra nella camera di Martina e la vedemmo dormire
beatamente nel letto.
< Matteo vado a dormire, sono stanchissima… >
< Sì, anche io vado adesso…notte piccola,
a domani >
< Sogni d’oro fratellone > risposi tornando in
camera.
M’infilai nuovamente sotto le coperte e m’avvicinai
a Robert, che
si svegliò non subito. Mi guardò con un occhio
chiuso ed uno aperto ma, quando
gli sorrisi, anche lui fece lo stesso.
< Amore che ore sono? >
< Quasi le tre >
< Sei stata sveglia fino a quest’ora? >
< No, mi sono svegliata perché era arrivato Teo
>
< Martina? >
< È in camera a dormire >
< Dormiamo anche noi adesso? > domandò
sbadigliando.
< Ma certo! > risposi sogghignando: quella conversazione
a
botta e risposta mi ricordava tantissimo la canzone di Jovanotti.
Mi prese tra le sue braccia, mi baciò i capelli ed io mi
accoccolai meglio al suo petto, dopo di che ci addormentammo entrambi.
Il giorno seguente mi svegliai alle dieci e quaranta, ma non
trovai accanto a me Robert, ma bensì un mazzo con una
dozzina di rose rosse e, al
centro del mazzo, c’era un biglietto bianco.
“Buongiorno
bellissima! Scusa, ma il lavoro chiama. Sono ad un’intervista
per Seventeen e dopo
sono a pranzo dai miei, mentre il pomeriggio e la sera sono con Brian e
Samantha. Ti chiamo più tardi. Passa una buona giornata“
Appena
entrai in cucina, trovai Martina a fare colazione.
< Anche tu sveglia da poco? > le chiesi scherzosamente.
< Sì… > rispose sbadigliando e
passandomi una tazza per il
latte.
< Grazie >
< Prego cognatì… >
< Come è andata ieri sera? >
< Bene! La pizza era molto buona; certo, non come quella in
Italia, però era buona…poi Kellan ed io siamo
rimasti a chiacchierare fino
all’una. Mi sono divertita tantissimo! > rispose
sorridendomi.
< Mi fa piacere! Kellan è veramente simpatico e
divertente…
>
< Sì, è vero! >
< Senti cognatì ti va ti va di andare a fare
shopping? Oggi ci
sono i negozi aperti tutto il giorno… >
< Ma certo! Forza andiamo a vestirci! > rispose Martina
mettendo nella lavastoviglie le tazze e correndo di sopra in camera.
Salii di sopra in camera e mi vestii. Guardai fuori dalla finestra
e, notando che era nuvoloso, optai per un paio di jeans, una canotta
azzurro
chiaro da indossare sotto una maglia di cotone scollata e le All Star
bianche.
Prima di uscire scrissi un biglietto a Teo e corremmo verso la
fermata dell’autobus, rischiando per giunta di perderlo.
Arrivammo in centro in
venti minuti e il primo negozio dove Martina mi trascinò fu
un negozio di
biancheria intima.
< Cosa dovrei farci con quella?
> domandai guardando una camicia da notte in seta bordeaux molto
corta con
lo spacco e con il pizzo nero.
< La provi, la prendi e poi la indossi quando dormi con
Robert…vedremo se non ti salterà addosso! >
< Marti, ma sei matta per caso? Io non la prendo…
> risposi
appoggiando la camicia da notte in una cesta e dirigendomi verso un
bancone
dove c’era un manichino con un completo intimo veramente
carino: era composto
da reggiseno e culottes neri con il pizzo rosa chiaro.
Mi feci dare la mia taglia e me lo provai: addosso era veramente
carino e fortunatamente non era molto costoso. Oltre a quel completo
comprai
anche un completo intimo giallo con il pizzo azzurro.
Martina, invece, comprò una camicia da notte simile a quella
che
voleva che prendessi, un completo nero con dei ricami in oro, uno rosa
acceso,
quasi fucsia tutto rigato ed una canotta coordinata
all’ultimo completo.
< Oh no! > esclamò Martina cinque minuti dopo
essere uscite
dal negozio.
< Che c’è cognatì? >
domandai guardandola.
< Mi manca una cosa! > disse guardando dentro le sportine.
< Sei sicura? >
< Sì. Cognatì aspetta cinque minuti, torno
subito > disse
correndo verso il negozio ed io, nell’attesa, andai a sedermi
davanti ad un bar
lì vicino e mi presi da bere.
< Eccomi! Scusa, ma non si trovava più il
pacchetto… > disse
non appena mi raggiunse.
< No, tranquilla…e adesso? L’hai trovato?
>
< Sì! Ho trovato tutto! >
< Vuoi fermarti a bere qualcosa? > domandai facendole
segno
di sedersi.
< No, sei matta? Abbiamo ancora tanti negozi da girare! >
esclamò prendendomi per un braccia.
< Ok, arrivo! > dissi ridendo < senti, ti va di
entrare
un attimo in quel negozio? > chiesi indicandole un negozio
d’abbigliamento
per neonati.
< Ehm ok, ma…cognatì che ti servono i
vestiti da neonati? >
< Sono per mia sorella tontolona! >
< Ah! Ok, entriamo! >
Una volta dentro ci venne incontro una ragazza molto giovane, di
circa vent’anni, che mi mostrò tantissime
magliettine. Aiutata da Martina, presi per mia sorella una maglietta a
manica lunga in cotone bianca con sopra
raffigurati diversi orsetti.
Restammo in giro per un’altra ora, dove sia io che Martina
comprammo il mondo e, sulle sei e mezza, dopo aver perso due volte
l’autobus,
finalmente tornammo a casa.
Quella sera Teo non doveva lavorare e così ci propose di
andare al
cinema a vedere Wanted.
Dopo aver visto il film uscimmo a prendere un gelato in una
gelateria affianco al cinema e, una volta dentro, intravidi
dall’altra parte
della strada Cecilia.
In quel momento mi ricordai della promessa fattale, così
chiamai
Robert.
< Pronto? > mi rispose una voce da bambino.
< Ehm…Brian? >
< Sì? Chi sei tu? >
< Sono Giulia! Lo zio è lì con te? >
< Giuliaaaaa! Ciao! Come stai? > domandò tutto
contento.
< Sto benissimo piccolo e te? Come sta Samantha? >
< Stiamo bene tutti e due, grazie …vuoi lo zio Rob?
>
< Sì, magari… >
< Aspetta che te lo chiamo! > disse e lo sentì
urlare il
nome di Robert.
< Pronto? >
< Salve straniero! >
< Ciao piccola! Come è andata oggi? Cosa hai fatto di
bello?
>
< Sono andata a fare shopping con Martina, poi al cinema con
Teo e Martina ed infine a prendere un gelato. Senti tesoro, vorrei
chiederti un
favore… >
< Spara! > disse e gli raccontai di Cecilia, della
promessa
che le avevo fatto e del mio piano alternativo: ossia che Robert si
presentasse
a casa sua di persona per farle un autografo.
< Mmm…va bene, lo farò…ma io
che ci guadagno? > domandò
ridendo.
< Beh…faresti felice una bambina ed io ti
sarò per sempre
riconoscente… >
< Riconoscente? >
< Oh sì…e farò tutto quello che
vuoi… > gli dissi
maliziosamente.
< Non tentarmi… > rispose maliziosamente.
< Quindi? >
< Sì, tranquilla lo farò! Ma mi devi una
notte di coccole! >
< Una cosa? >
< Niente sesso, solo pure coccole…ci stai? >
< Ok, andata! > risposi sorridendo.
< Piccola ora ti lascio perché i bambini reclamano la
mia
presenza. Ci vediamo domani. A proposito, dal momento che
mercoledì sera
Martina tornerà in Italia, Kellan ed io volevamo portarvi a
ballare. Può andar
bene? > domandò.
< Aspetta che chiedo > risposi e feci la domanda a
Martina,
la quale iniziò a saltellare felicissima.
< Sì tesoro, verremo! > esclamai ridendo.
< Perfetto! Sogni d’oro e saluta tutti! >
< Anche tu, mi raccomando! > risposi e riattaccai.
Dopo il gelato tornammo a casa. Il mio unico desiderio in quel
momento era di buttarmi sul letto e dormire, ma Martina mi
trascinò
immediatamente nella sua stanza e cominciò a guardare cosa
poter mettere per la
discoteca. Mi disse di consigliarla, ma mi addormentai dopo pochi
minuti sul
suo letto.
Martedì mi svegliai sulle nove, sempre nel letto di Martina
e vidi
che lei stava dormendo di fianco a me.
< ‘Giorno > le dissi notando che era si stava
svegliando.
< Che ore sono? > rispose sbadigliando.
< Le nove… >
< Uff che palle! > esclamò sbuffando.
< Cosa? >
< Questa è la mia ultima sera qui, ti rendi conto? Mi
stavo
divertendo troppo… >
< A chi lo dici…mi ha fatto un piacere enorme averti
qui…non
puoi restare? >
< Lo vorrei tanto, ma purtroppo non posso. Già
c’ho messo
secoli a convincere i miei a mandarmi a Londra per una settimana,
figuriamoci a
prolungare! Oltretutto tra tre giorni partiamo per la Croazia. Non
posso
proprio rimanere, purtroppo… > disse sconsolata e
l’abbracciai forte.
< Vabbè dai, ci rifaremo quando torno!
Verrò a trovarti prima
di iniziare la scuola, te lo prometto! >
< Sarà meglio! Anche perché dovrai
raccontarmi TUTTO quello che
farai! >
< Assolutamente > risposi sorridendole.
< Benissimo! Ed ora mi aiuti a scegliere cosa indossare, dal
momento che ieri sera non mi hai degnato di uno sguardo, chiaro?
>
< E la colazione? > domandai.
< Salta tesoro mio! Così impari! >
< Ma… >
< Niente “ma”!
Ti sta
bene! E ora forza su dammi una mano! > disse trascinandomi
davanti
all’armadio e tirando fuori un’infinità
di gonne, pantaloni e abiti.
Dopo due interminabili ore Martina optò per un vestito
marrone
lungo fino alle ginocchia e con lo spacco, con uno scollo a V con il
pizzo e
con le bretelle con la stessa trama del pizzo; gli abbinò
poi un paio di sandali
marroni col tacco.
Non appena Martina si convinse del vestito, mi obbligò ad
aiutarla
a scegliere la pettinatura e che trucchi poter usare con quel tipo di
abito,
quindi trascorremmo un’altra ora a scegliere tutte le
acconciature possibili,
anche se alla fine optò per piastrare semplicemente i
capelli.
< Ragazze, è pronto! > urlò Teo a
mezzogiorno e mezza.
< Arriviamo! > urlai in rimando.
Dopo pranzo Martina s’impossessò della doccia
mentre io, non
sapendo cosa fare, iniziai a vedere che cosa indossare per la sera:
dopo
qualche minuto d’indecisione, tirai fuori una gonna marrone
con la fascia
elasticizzata. Aveva tre volani col taglio arrotondato rifiniti da
bordi in
pizzo e, nei volani laterali, erano presenti delle borchiette color oro.
Come maglia scelsi una canotta bianca di seta con lo scollo a V,
anch’essa rifinita di pizzi bianchi e aggiunsi anche un paio
di sandali col
tacco di cinque centimetri.
Dopo aver scelto cosa indossare mi feci una doccia rilassante ed
uscii dal bagno, poi mi asciugai i capelli con molta cura, facendoli di
un
riccio ben definito. Per fare ciò mi feci aiutare da
Martina, così come per il
trucco: mi mise una matita per gli occhi nera, due ombretti marroni che
d’intonavano con la gonna, per fare un effetto chiaro-scuro
ed infine una
leggera passata di eye-liner.
Dopo aver passato l’intero pomeriggio a prepararci, per cena
cucinammo delle piadine e subito dopo Teo se andò a
lavorare, mentre io e
Martina aspettammo le undici e mezza per andare in discoteca.
Al fatidico orario, Robert e Kellan suonarono alla porta: Robert
indossava una maglia a mezza manica nera che gli faceva risaltare i
muscoli e
un paio di pantaloni bianchi che gli mettevano in evidenza il suo
bellissimo
fondoschiena.
Anche Kellan era molto elegante: indossava una camicia bianca in
lino che, come a Robert la sua maglia, metteva in risalto i muscoli, e
un paio
di jeans scuri.
< Ragazze siete favolose! > esclamò Kellan
abbracciandoci.
< Grazie, ma anche tu non scherzi! Caspita sei da urlo! >
esclamai e Martina fu d’accordo con me.
< Grazie, ma sapete com’è…fighi
si nasce! > rispose
pavoneggiandosi un po’.
< Beh grazie mille eh! > disse Robert mettendo il muso.
Mi avvicinai a lui ridendo e prendendolo per mano lo portai
davanti alla macchina.
< Amore mio sei stupendo questa sera lo sai? > gli dissi
baciandogli dolcemente il collo.
< Lo dici solo per quello che ho detto… >
rispose ancora
offeso, anche se sospettavo che la sua fosse solo scena.
< No invece, lo penso proprio. Cavolo, questa sera guai ad
allontanarmi da te… >
< Ah…tu dovresti stare attenta? Ed io che dovrei dire
scusa?
Sei una visione… >
< Grazie > dissi continuando a baciargli il collo.
< Per te questo ed altro… >
< Mi piace proprio come ti sei vestito questa sera…la
maglia
mette in risalto i tuoi pettorali, mentre i pantaloni il tuo bellissimo
fondoschiena… > gli sussurrai sensualmente in un
orecchio mentre feci
percorrere il mio indice sul suo petto.
< Avete finito voi due? > ci chiese Martina non appena ci
raggiunsero.
< Sì… > risposi allontanandomi da
Robert e ridendo della sua
espressione: evidentemente non doveva essere scontento della mia presa
di
posizione.
< Dove andiamo a ballare? > domandò Martina
una volta in
macchina.
< Avevamo pensato di andare all’Herbal >
< La discoteca dove vanno sempre i principi Harry e William?
> domandò Martina entusiasta.
< E tu come lo sai? > le chiesi.
< Beh, sono informata! E poi i pettegolezzi sui principi si
sentono molto…ma quello poi è il posto
più in voga del momento e solo
determinate persone possono entrare… >
< Wow, una discoteca per fighetti. Martina sei perfetta per
andare lì allora! > esclamai prendendola in giro e
lei mi rispose facendomi
la linguaccia.
Nel giro di quaranta minuti arrivammo a destinazione e non facemmo
neanche la fila: infatti non appena i bodyguards riconobbero Robert e
Kellan ci
scortarono dentro, respingendo le fan urlanti che tentavano di toccarli.
L’interno del Herbal era strutturato in tre piani: al piano
terra
c’era il bar, al secondo c’era la discoteca e al
terzo piano c’erano diverse
stanze dove potersi appartare. In quella struttura era vietato
l’accesso dei
fotografi e, per andare al terzo piano, dovevi esibire un pass che ti
davano
non appena richiedevi una stanza; infatti la filosofia
dell’Herbal era: quello
che si fa all’Herbal, resterà per sempre tra le
mura dell’Herbal.
Una volta entrati Robert e Kellan si diressero verso il bar per
bere qualcosa mentre Martina ed io ci catapultammo verso la sala
discoteca.
< Forza Giu, muoviti! > esclamò Martina non
appena sentimmo
che il DJ aveva messo in console No Stress e mi trascinò al
centro della pista
a ballare con lei.
I
don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there’s no stress.
I know it’s not an awful crime,
Something special in my mind,
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone,
Try to get her sexy body on
That’s the way I wanna spend my day.
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy
No stress
I think I’m just crazy
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No stress
Oohoo
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
I don’t wanna work today
Maybe I just wanna stay
Just take it easy cause there is no stress.
I know it’s not an awful crime
Something special in my mind
Nothing’s gonna cause me distress.
I text my baby on her phone
Try to get her Sexy body home
That’s the way I wanna spend my day
Got to find an alibi
Cause I don’t wanna waste my time
I don’t wanna feel distress.
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
Think I’m just crazy
It’s not that I’m lazy
I’m just crazy
No stress
I think I’m just crazy
Not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
No need to fight against the feelings
Because the life is not depressing
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
No stress
I don’t wanna work today
Oohoo
I don’t wanna work today
Durante
la canzone ci scatenammo tantissimo, tant’è vero
che nel
giro di poco ci circondammo di diversi ragazzi, benché non
li degnassimo si uno
sguardo: eravamo al centro della pista unicamente per divertirci per
conto
nostro.
Al termine della canzone raggiungemmo Robert e Kellan, che erano
arrivati da poco.
< Ragazze…wow, sono senza parole… >
ci disse Kellan.
Sorridemmo entrambe. Immediatamente Robert mi si avvicinò.
< Adesso tu vieni a ballare con me… >
sussurrò in un
orecchio prendendomi per mano e trascinandomi in pista.
Robert ed io ballammo diverse canzoni, nelle quali mi strusciai
parecchie volte addosso a lui. Dopo la quarta canzone di fila, Kellan e
Martina
ci raggiunsero e ballai un paio di canzoni anche con Kellan,
così come Robert
con Martina.
Dopo le due canzoni ballate con Kellan presi per mano Robert e
tornammo a sederci al nostro tavolo. Non appena ci sedemmo il DJ mise
su Lady
Marmalade e, quando mi voltai verso la pista da ballo, notai Martina e
Kellan
ballare.
< Amore? >
< Mmm? > mugugnò Robert mentre mi baciava la
guancia, il
mento e il collo.
< Rob, dai su! Staccati dal mio collo e guarda Martina e
Kellan! > gli dissi prendendogli il volto e indirizzandolo verso
i nostri
amici.
< Ma è un balletto porno il loro? >
domandò Robert ridendo.
< Robert! > lo rimproverai divertita.
< Amore, ma guarda come si strusciano addosso! >
< Beh, effettivamente non hai tutti i torti a chiamarlo
balletto porno… > risposi sghignazzando.
Ero ancora intenta a guardarli ballare quando Robert prese la
macchina fotografica dalla mia borsa ed iniziò a fare un
servizio fotografico
ai due ballerini, per poi commentare con me le foto.
< Urca piccola! Hai notato dove Kellan tiene le sue manine?
> chiese passandomi la macchina fotografica: guardando
attentamente notai
che le mani di Kellan erano posizionate in modo da poter toccare sia i
fianchi che
il sedere di Martina.
< No, non ci credo! Beh…sembra che a Martina
però non
dispiaccia molto… > risposi notando il sorriso della
mia amica dipinto sul
suo volto.
< Hai capito Martina… >
< Però c’è da dire in sua difesa
che è imbarazzata, anche se
sta sorridendo… > dissi tentando di difenderla.
< È colpa
delle manacce
di Kellan…dopo lo sgridiamo! >
< Certamente! Comunque lo sai che dovresti stare solo zitto tu?
Predichi bene e razzoli male… > gli dissi ridendo.
< Perché? > domandò continuando a
scattare le foto a Martina
e Kellan.
< Perché, se non ricordo male, anche le tue mani
vagavano sul
mio fondoschiena >
< Cosa? > mi chiese ridendo.
< Non fare il finto tonto, hai capito benissimo…
>
< Però, se non ricordo male, non mi sembrava che
fossi
contraria a ciò… >
Arrossii di botto e Robert notando la mia espressione iniziò
a
farmi diverse foto. Dopo tre canzoni ci riunimmo tutti attorno al
tavolo.
< Vi siete divertiti? > domandò Robert
maliziosamente ed io
gli lanciai immediatamente una gomitata nello stomaco.
< Sì! Kellan è veramente un gran
ballerino… > rispose
Martina ridendo.
< Sì, abbiamo notato! > continuò
Robert mostrando a lei e a
Kellan la famosa foto e, non appena Martina la vide, arrossì
violentemente,
mentre Kellan scoppiò a ridere.
< Mi sa che ci siamo lasciati trasportare un po’
troppo dalla
musica, eh Marti? > domandò ridendo.
< L’importante è essersi divertiti!
> rispose sorridendo.
< Esatto cognatì! Concordo con te! > risposi
dandole il
cinque.
< Vado a prendere da bere, visto che sono venuti ad aprire il
bar qui di sopra…torno subito > disse Marina
alzandosi.
< Ok! > esclamammo io, Robert e Kellan in coro.
Restammo a chiacchierare tranquillamente poi, notando che Martina
non era ancora arrivata, alzai la testa e la vidi parlare con un
ragazzo che ci
stava sfacciatamente provando con lei, ma Martina sembrava voler
scappare via.
Quando feci vedere la scena ai ragazzi, Kellan si alzò.
< Ragazzi, scusatemi un attimo > disse e si diresse verso
Martina.
< Cosa ha intenzione di fare? > domandai a Robert.
< Non ne ho la minima idea… >
Cercai di seguire il discorso tramite il labiale ma non riuscii a
capire niente, così mi limitai ad osservarli: non appena
Kellan si avvicinò a
loro due, mise il suo braccio sulla spalla di Martina e le
baciò la guancia e
Martina, lo abbracciò stringendosi maggiormente a lui.
Mentre stavano tornando
al tavolo, Kellan si girò verso il tipo e questo
impallidì.
< Kellan sei il mio salvatore! > esclamò
Martina
abbracciandolo una volta seduti.
< Dovere Marti! E poi non potevo non salvarti, stavi lanciando
dappertutto segnali d’aiuto… >
< Ti sarò debitrice a vita…vi giuro
ragazzi era una piattola
pazzesca! > disse sbuffando.
< Ragazze, io e il mio simpatico amico andiamo a prendere da
bere di sotto… > disse Robert dopo qualche minuto di
chiacchiera.
< Sì, andiamo! Voi riuscirete a non cacciarvi nei
guai per
qualche minuto? > aggiunse Kellan.
< Perché dovete andare a bere di sotto? Qui non va
bene? >
domandò Martina.
< Di sotto vendono i super alcolici…qui di sopra
no… >
risposi lanciando uno sguardo serio a Robert che, notando il mio
sguardo, mi si
avvicinò e mi portò in disparte.
< Piccola che hai? > domandò dolcemente
accarezzandomi la
guancia.
< Superalcolici? > domandai scettica.
< Ma sì, solo un bicchiere… >
< Rob… > dissi tentando di motivargli la mia
reazione.
< Oh
Giu, ma che palle! Che sei mia madre? Sono grande e
vaccinato e se voglio bere un superalcolico lo faccio…
> rispose adirato.
Io ero allibita, perché non mi aveva mai risposto
così ed io c’ero
rimasta veramente male; così successe tutto in un attimo:
gli mollai un sonoro
schiaffo e gli dissi di andare a quel paese e mi allontanai velocemente
da lui
e mi diressi verso il tavolo per prendere la mia borsa, con le lacrime
che
ormai avevano iniziato a scendere.
< Marti ci vediamo a casa… >
< Giu che hai? >
< Niente, chiamo un taxi… > risposi correndo
fuori dalla
sala, ma Martina m’inseguì e, dopo avermi
afferrata per un braccio, mi
costrinse a dirle tutto.
< Non lo so, probabilmente la mia reazione è stata
troppo
brusca…è solo che…lui non si
è mai comportato così. Mi ha detto “Oh Giu ma che palle! Che sei mia madre? Sono
grande e vaccinato e se
voglio bere un superalcolico lo faccio“.
Ripeto: non
l’ha mai fatto ed io ci sono rimasta male. Tutto quello che
volevo era
semplicemente spiegargli il perché della mia reazione:
Matteo l’anno scorso con
la scusa del bere un solo bicchierino di superalcolico, è
arrivato a molti di
più e ha rischiato di entrare in coma etilico. Per questo
sono contraria ai
superalcolici > risposi singhiozzando.
< Giu… >
mi disse abbracciandomi.
In quel momento
il taxi che avevo chiamato arrivò, così salutai
la mia amica e andai dritta a
casa. Una volta entrata dentro, indossai il pigiama e, ancora
arrabbiata, mi
diressi a suonare il piano sperando che quello riuscisse a calmarmi, ma
tutto
fu invano; così come quando mi feci una camomilla.
Mentre stavo
sorseggiando la camomilla, suonarono alla porta e, convinta che fosse
Martina,
andai ad aprire, trovandomi invece Robert davanti alla porta.
< Ciao >
< Ciao… >
risposi fredda ma stupita di trovarlo lì.
< Senti Giu,
io… >
< Perché hai
un occhio nero? > domandai notando una chiazza nera sul suo
occhio.
< È stata
Martina > mi disse e io scoppiai a ridere.
< Vieni scemo
che ti metto un po’ di ghiaccio
sull’occhio… > risposi facendolo entrare e
dirigendomi in cucina.
Quando gli misi
il ghiaccio sull’occhio nero gemette dal dolore.
< Sei peggio
di una bambina > dissi sghignazzando.
< Non è vero!
> rispose lui incrociando le braccia.
< Perché ti
ha picchiato? > domandai.
< Perché mi
sono comportato male con te facendoti scappare in lacrime e per averle
detto
che non erano affari suoi quando mi aveva chiesto cosa fosse
successo… >
< Ma sei
matto? Non devi mai rispondere così a Martina…
>
< L’ho
imparato! > rispose facendomi vedere l’occhio.
< Vieni in
sala dai… > gli dissi alzandomi dalla sedia e
incamminandomi.
Prima di varcare
la soglia della cucina sentii una presa sul mio braccio. Mi voltai per
guardare
Robert.
< Sono uno
stronzo. Cerco di renderti felice, ma alla fine combino sempre e solo
casini.
Mi dispiace, non sapevo di Teo: è il mio migliore amico, ma
non mi ha mai
raccontato di quello… >
< Lo so, è
stato lui a dirmi che non voleva che nessuno lo sapesse >
< Mi dispiace,
davvero… >
< Ti credo…
>
< Mi perdoni?
>
< Sì >
< Mi
consideri uno stronzo? >
< Un po’…
>
< Quando
Martina mi ha detto di Teo sono corso subito da te…te lo
giuro, non ho bevuto
niente. Solo che ho fatto tardi per via del traffico e
perché, come sempre, non
riuscivo a liberarmi delle ragazzine che mi avevano circondato >
< Non è un
problema se sei arrivato in ritardo, ma grazie per non aver bevuto
>
Appoggiò sul
divano il ghiaccio e prendendo il mio volto tra le mani mi
baciò con passione.
Restammo sul
divano a parlare per diversi minuti, poi entrambi ci addormentammo.
Mi svegliai
verso a mezzogiorno e dieci e sentii la porta aprirsi. Mi alzai
lentamente e mi
trovai davanti Martina.
< Buongiorno!
> esclamò tutta sorridente.
< Hey dove
sei stata? > le domandai.
< In giro
tutta la notte con Kellan… >
< Tu cosa?
> domandai per poi guardare verso la sala controllando di non
aver svegliato
Robert.
< Chi c’è?
> mi chiese.
< Rob >
< Rob? >
< Sì…ieri
sera è venuto a scusarsi e poi ci siamo addormentati sul
divano. Ma piuttosto…raccontami
di Kellan >
< Sì, vieni
> rispose trascinandomi nella sua stanza.
< Quindi?
> le chiesi mentre stavamo ripiegando i panni da mettere nella
valigia.
< Quindi,
dopo che tu sei scappata via e Robert pure, Kellan, vedendo quando ci
fossi
rimasta male per quello che Rob ti aveva fatto, mi ha portato a
mangiare un
bombolone in una pasticceria che lavora di notte e poi…
>
< Poi? >
la incitai a continuare.
< Poi mi sono
sporcata le labbra con la crema… >
< La solita
sbrodolona… > dissi prendendola in giro.
< E Kellan mi
ha baciata > rispose tutto d’un fiato.
Mi cadde sul
piede la sua scarpa che stavo tenendo in mano.
< Ahia,
cazzo! Cioè…come ti ha baciata? >
< Sì >
rispose con occhi ancora sognanti.
< Ma tu e lui
ora… >
< No, non
stiamo insieme…è stato giusto un
bacio… >
< Peccato,
stareste bene insieme… >
< Peccato, io
ci starei anche insieme! Ma è troppo lontano: sta in America
e gira il mondo,
mentre io no. Sarebbe impensabile una cosa del genere…
>
< Eh eh eh
>
< Sì, ma…con
te e Robert è diverso… >
< Diverso?
>
< Sì… >
< Perché dici
questo? >
<
Perché…oddio, non so come
spiegartelo…perché tu e Robert vi siete trovati e
vi
amate da morire… >
< Non sei la
prima a dirmelo… >
< Beh è vero!
>
< Grazie >
risposi abbracciandola < comunque il discorso è un
altro…voglio i
particolari, e li voglio ora! > esclamai facendo ridere Martina.
< Beh, che
dire: mi ha visto con la crema sulle labbra, poi si è
avvicinato, mi ha
guardata negli occhi, con quei suoi meravigliosi occhi azzurri, mi ha
preso il
volto tra le mani e mi ha baciata… >
< Oh mio dio!
> esultai.
< Sì! È stato
meraviglioso! E poi bacia divinamente… > mi disse
maliziosa.
< Ok Marti,
non voglio sapere nient’altro! >
< Solo che
ero talmente sorpresa che ho fatto cascare il bombolone…
>
< Ripeto, sei
la solita! > esclamai ridendo.
< Però è
stato un bene, perché mi ha dato il suo…e poi mi
ha baciata ancora… >
< Ma…perché
sei tornata a casa solo a quest’ora? >
< Perché
siamo stati in quella pasticceria fino a tardi e poi mi ha portata a
vedere
l’alba sulla terrazza del suo hotel >
< Wow, che
cosa romantica! > esclamai.
< Sì, molto! Cognatì,
senti…con le valigie ho fatto, sono a posto. Ti scoccia se
dormo un paio d’ore?
In aeroporto verrà Kellan stasera e non mi va di sembrare
uno zombie… >
< Certo
tesoro, allora ti lascio! >
< Grazie, di tutto > rispose abbracciandomi stretta e,
non
appena si stese sul letto e toccò il cuscino, si
addormentò e io uscii dalla
stanza cercando di non fare rumore.
Mi diressi in cucina per preparare il caffè e sentii due
braccia
forti abbracciarmi da dietro.
< Buongiorno amore > mi disse e immediatamente mi voltai
guardandolo in faccia.
< Buongiorno anche a te… >
< Hai dormito bene? >
< Diciamo di sì… >
< Diciamo? >
< Beh…con te si dorme sempre bene, solo che ho un
po’ di male
al collo… >
< Ed io ho il braccio intorpidito >
< Collo batte braccio >
< E da quando? >
< Da sempre! >
< Non è vero! >
< Sì invece! > risposi baciandolo dolcemente.
< Grazie amore, ma tanto non attacca con me… >
< Uffa! Senti, lo vuoi il caffè? >
< Certo! >
< Ma…dov’è Teo? >
domandai mentre versavo il caffè nelle
tazze.
< È uscito questa mattina presto per fare delle
commissioni…
>
< Ah, ok… >
< Giu senti posso parlarti un attimo? > mi chiese
facendosi
serio.
< Certo, dimmi pure >
< Vedi, ecco…non so come dirtelo… >
< Hai scoperto che la tua fidanzata, nonché ex-moglie
di E.T. è
incinta e tu devi fare i tuoi doveri di padre? > domandai
sdrammatizzando.
< Ma riesci ad essere seria un momento tu? > mi disse
alzando gli occhi.
< No, tu? >
< Io sì! >
< Sì, certo…allora, che dovevi dirmi?
>
< Ricordi il film che stavo girando prima dell’estate?
>
< Twilight? >
< No, How to be >
< Sì, o meglio sì, conosco il
titolo… >
< Beh…Simon, il mio manager, mi ha chiamato dicendo
che diverse
scene erano venute male e che quindi mi aspettano domani mattina a
Glasgow…
>
< E quando ti ha chiamato scusa? >
< Cinque minuti fa… >
< Oh…ok… >
< E resterei fino a martedì…poi
mercoledì mattina ho l’aereo
per Londra. Le opzioni sono due: o mi fai passare una settimana
d’inferno senza
di te, oppure vieni a Glasgow con me… >
< Venire a Glasgow con te? Stai scherzando? >
< No… >
< Rob, io non lo so… >
< Ti prego! Sarebbe solo per una settimana…partiamo
questa sera
e poi torniamo mercoledì…ti prego…
>
< Rob, non credo sia una buona idea… >
< Perché? >
< Perché non me la sento…cioè
non mi va di lasciare solo Teo
per una settimana…e poi saresti tutto il tempo sul
set…non avresti molto tempo
per badare me…mi dispiace >
< No hai ragione…vorrà dire che ci
rifaremo per il nostro
mesiversario >
< Esatto! >
< Mi dispiace però che tu non venga…
>
< Sì, anche a me…quindi è
stasera che parti? >
< Sì… >
< Uffa >
< Ma poi ritorno… >
< Sarà meglio per te! > dissi fingendomi
minacciosa.
< Aspetterai fino a mercoledì? >
< Ma certo! Perché non dovrei? >
< Non so, chiedo… > rispose ridendo.
< Scemo, è ovvio che ti aspetterò!
> dissi avvinghiandomi al
suo collo e baciandolo.
Mi prese in braccio e mi portò sul divano, stendendosi sopra
di
me. Mentre mi baciava, mi accarezzava sensualmente il mio fianco
sinistro,
facendomi rabbrividire.
< Piccola, ma hai freddo? Sei tutta un brivido > disse
ridendo e baciandomi il collo.
< No furbone, è colpa tua…sei tu che mi
fai sentire così… >
< Così come scusa? > rispose staccandosi a
malapena dal mio
collo.
< Felice >
< Anche tu mi fai sentire così, lo sai? >
disse facendosi
serio e guardandomi negli occhi. Subito dopo tornò Teo a
casa.
< Ciao ragazzi! >
< Ciao fratellone! Dove sei stato? > domandai
scrollandomi
Robert da dosso.
< Avevo delle commissioni da fare… >
< Che tipo di commissioni? >
< Per il lavoro…come è andata ieri sera?
>
< Relativamente bene, litigata a parte… >
< Perché litigata? >
< Te lo spiegherò poi, con calma… >
< Ok…Martina? >
< Dorme… >
< Voi pranzate? >
< No… > risposi.
< Io sì! Cosa si mangia? >
< Pollo…va bene? >
< Benissimo! >
Quando si misero a tavola io mi allontanai a fare una doccia.
< Giulia, dove vai? > mi chiese Robert prima di pranzare,
mentre Teo era in bagno.
< A fare una doccia >
< Davvero non mangi? >
< No, non ho fame…ho solo bisogno di farmi una doccia
>
< Vuoi che venga con te? > domandò
maliziosamente.
< Tu pensa a mangiare e non rompere! > risposi ridendo.
Martina si svegliò alle sei, giusto in tempo per farsi una
doccia
veloce, vestirsi e caricare le
valigie
in macchina. Salutò
Teo, che quella sera non sarebbe venuto con noi perché
doveva lavorare e, alle
sette e dieci, raggiungemmo l’aeroporto.
< Marti… > la chiamai con voce triste.
< Su cognatì, smettila! Non voglio vederti frignare!
Ci
rivedremo a settembre, prima che inizi la scuola! > disse anche
lei con
occhi lucidi.
< Sì lo so, ma mi ero abituata ad averti attorno
> risposi
ridendo e lei rise con me, poi ci abbracciammo.
Robert ed io la lasciammo gli ultimi minuti da sola con Kellan e
quando tornarono da loro fu il momento di salutarsi definitivamente.
< Ciao Giu, grazie di tutto! È stata una settimana
fantastica
>
< A chi lo dici! Grazie anche a te di cuore…mandami
un
messaggio quando atterri ok? >
< Sarà fatto! Ciao > disse abbracciando me,
Robert e poi
Kellan.
< Ciao cognatì ti amo! > mi urlò
prima di voltare l’angolo
verso la sala d’imbarco.
< Cognatì ti amo anche io! > le urlai di
riposta e poi ci
sorridemmo.
< Ok, forse è meglio che io mi diriga verso il mio
imbarco: l’aereo
parte alle nove e quaranta > ci disse Robert guardando il suo
biglietto.
< Ok amico, andiamo in là. Viene anche Simon o
è già a Glasgow?
>
< No, dovrebbe essere davanti all’imbarco che mi sta
aspettando
> rispose Robert e, non appena vide il mio sguardo triste, mi si
avvicinò.
< Mi mancherai… > gli dissi alzandomi in punta
di piedi e
poggiando la mia fronte sulla sua.
< Su dai, non fare così! Una settimana
passerà in fretta.
Approfittane per studiare un pochino, perché non ho la
minima intenzione di lasciarti studiare quando torno. Sarai tutta per
me >
< Ok, ci sto! > risposi ridendo.
C’incamminammo verso il gate undici, dove c’era
l’imbarco per
Glasgow. Davanti a questo vidi un uomo sui trentacinque anni fare un
cenno a Robert e venirci incontro. Quando si
avvicinò notai che era molto alto, all’incirca un
metro e novanta, magro ma
muscoloso, biondo e con gli occhi verdi e con un accenno di barba.
Indossava
una maglia a mezza manica dei White Stripes e un paio di jeans scuri.
< Ciao Simon > salutò
Robert.
< Ciao Rob. Allora? Pronto per partire? >
< Beh, veramente ne farei volentieri a meno, solo che non credo
di aver scelta… > rispose serio e scocciato.
< Mi dispiace, ma sarà solo per una settimana. Poi
tornerai
felice e spensierato nella tua uggiosa Londra >
< Ma la smetti di prendere in giro questa città?
>
< Mi manca la California >
< Hey, chi ti ha obbligato a trasferirti qui? >
< Ehm…tu, quando hai deciso di non vivere
più negli States…
>
< Beh, è stata la scelta migliore che potessi
fare… >
< Perché? >
< Perché se non fossi più tornato a Londra
sarei stato lontano
dai miei vecchi amici, dalla mia famiglia e, cosa più
importante, non avrei mai
conosciuto questo piccolo terremoto: Simon, lei è Giulia
>
< La famosa Giulia? > domandò meravigliato.
< Famosa? > domandai di rimando.
< Sì, famosa. Il nostro caro Rob non ha fatto altro
che
parlarmi di te tutto il tempo ed ero impaziente di conoscerti. Certo
che la sua
descrizione non rispecchia per niente la tua bellezza…
>
< Beh, grazie > risposi imbarazzata.
< Rob, fa attenzione che Simon potrebbe provarci con Giulia
> disse Kellan scoppiando a ridere, seguito a ruota da Simon e
me, mentre
Robert finse di essersi offeso e mi cinse in un abbraccio stretto.
< Spiacente, lei è mia
>
< Che sono un oggetto? >
< No amore mio, tranquilla… > disse
avvicinandosi alle mie
labbra e baciandomi appassionatamente, ma venimmo interrotti pochi
minuti dopo
da Simon.
< Ragazzi scusate l’interruzione, ma sarebbe ora di
andare…
>
< Sì, certo… > disse Robert
staccandosi da me.
< Rob voglio confessarti una cosa prima che tu
parta…senti, io
ti… >
“Avanti diglielo: Rob, io ti amo. Non è
una cosa difficile…”
pensai poco dopo essermi bloccata.
< Sì? > disse incitandomi a continuare.
< No niente, non è importante. Divertiti a Glasgow e
fai il
bravo. Ci vediamo mercoledì >
< Certo piccola. Mi mancherai…e fai la brava pure tu
chiaro?
>
< Assolutamente. Ciao Simon, è stato un piacere
> gli dissi
offrendogli ancora la mano che strinse subito.
< Anche per me e spero di rivederti presto. Ciao Kellan >
< Ciao Simon, ci vediamo quanto tornerete! >
< Certamente! >
Robert ed io ci baciammo un ultima volta e poi lui e Simon si
diressero verso la sala imbarco.
< Rob, ti amo >
sussurrai e, nonostante volessi evitare di piangere, lacrime silenziose
scesero
dalle mie guance; Kellan però sentì e mi
abbracciò tentando di consolarmi.
< Su piccolina, non piangere… > disse
accarezzandomi i
capelli.
< Kell, scusa…non so nemmeno perché sto
piangendo…starà via
solo una settimana e poi tornerà…se piango adesso
figuriamoci quando tornerò in
Italia allora! Sarò disperata tanto da strapparmi i
capelli… > risposi
singhiozzando e Kellan mi baciò una guancia ridendo.
< Scusa se rido, ma l’immagine di te che ti strappi i
capelli è
troppo divertente… >
< Scemo > gli dissi sorridendogli.
Mi abbracciò in modo fraterno e poi chiamammo un taxi, che
prima
accompagnò me a casa, poi Kellan in albergo.
Alle dieci e mezza entrai in casa e, per niente stanca, mi diressi
verso la cucina. Dopo aver constatato di aver tutti gli ingredienti
necessari
per preparare i biscotti con le scaglie di cioccolato, ne preparai una
teglia
per mio fratello. Li sistemai dentro un contenitore per biscotti dopo
circa
un’ora e ci affiancai un pezzo di carta.
“Dire
che
sono una sorella pessima è dire poco.
Dovevo venire a Londra per stare
con te, invece ti ho bidonato per uscire con
Kristen e le altre e Robert…mi
dispiace. Prometto che dedicherò molto più tempo
a te, a noi…ti voglio bene e
lo sai. Sei mio fratello e anche il mio migliore amico e mi dispiace di
non
essere stata presente. Ti voglio un mondo di bene“
Finito
di scrivere andai nella mia stanza per mettermi il pigiama,
poi andai a lavarmi i denti, controllai il cellulare vedendo che sia
Martina
che Robert mi avevano mandato un messaggio dicendo che erano arrivati
e, una
volta a letto, scivolai nel sonno.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ragazze, non mi odiate per aver fatto partire Rob ancora una volta,
vero? È che…lui è un attore, di
partenze gliene capitano praticamente tutti i
giorni, quindi…ma vedrete che accadrà qualcosa di
inaspettato al più presto, ve
lo prometto! :D
Ah, prima di lasciarvi voglio dirvi che il nome che ha vinto il
mio sondaggio è stato: GIUBERT! Grazie per aver votato! ^^
|
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Capitolo 20 *** EROE PER UN GIORNO ***
Sigh…è
di nuovo lunedì…sigh sigh inizia
una nuova settimana :( ma quando arrivano le vacanze estive?? Voglio il
mare,
voglio il sole e, soprattutto, non voglio vedere i miei prof rompiballe
per 3
mesi!!!!! Chiedo troppo?
Ok, scusatemi per questa sclerata, ma
non ce la faccio più :(
Mo ciao ragazzeeeeeeeee! Come state voi
invece?
Ahahahahahahahahaha! Vedo che molte di
voi hanno dovuto reprimere l’impulso di uccidere
Robert…eheheheh si è
comportato un po’ da stronzo, eh? xD ma…hey, che
volete farci? Gli uomini sono
tutti così! xD
Bene, come sempre voglio ringraziare chi
ha messo la storia nei preferiti (70 *-*), chi ha solo letto e chi ha
commentato ^^
CriPattinson: ciao Criiiiiiii!
^^ grazie 1000, sei
sempre gentile! :D *Mamma che nervoso quando lui le ha detto
"Oh Giu,
ma che palle!Che sei mia madre?..." mi era venuta voglia di prenderlo a
sberle..meno male che ci ha pensato Giu...* io direi di fare
un monumento a
Giulia, che ne dici? xD *hai detto che succederà
qualcosa di
inaspettato?!?!?!?* qualcosa??? Ahahahahaha! Ne accadranno
delle belle,
fidati xD *non vedo l'ora di leggerlo questo qualcosa!!!*
bene, allora
tieniti sempre pronta xD un bacio tesoro, grazieee
kikidabologna: mo ciao
bellissimaaaaaaa! *mi piace
la coppia Martina-Kellan, marti mi rispecchia* ecco
perché ti adoro allora!
^^ *evvai!! ha vinto quello che avevo proposto io*
eheheh bravissimaa!!
:) un bacio tesoro e grazieee :)
fedev82: gemellina io ti
adoroooooo!!!! E hai
preso veramente il vocabolario??? ç__ç me
commossa!!! Questa recensione è semplicemente FANTAVOLANTE!!
^^ *però
povero rob... gli hai fatto un occhio nero!!* nu, gli sta
bene…così impara a fare lo stronzo U.U *la prossima volta ci vengo
anch'io con te a londra!!!*
sììììì! To
voglio con me gemellinaa! *immagina tu e rob, io e il io
lui, martia e kellan,
ash e jack su un terrazzone a guardare il tramonto e ascambiarci baci
sotto le
stelle...*
sìììì!!!!
Sarebbe stupendo! =D specialmente il “tu e rob” xD *scusa è un
pò lunghina!!*
mavvà, figuratii! Io adoro le
recensioni lunghee! Un bacio gemellinaaaaa! Ti voglio bene!!! ^^
Twilighter001: ciao carissima!!!!
ç__ç oddio ma io piango!!
Davvero hai provato tutte quelle emozioni? Ma in che scene hai pianto?
E dove
hai riso? *Sei Sempre più
bravaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!*
grazieee! Spero ti piaccia anche questo capitolo! Un baciooo
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ *speriamo
che Rob torni da
Glasgow senza brutte sorprese* mmm…chi lo sa? xD
magari potrebbe arrivare a
Londra trovando delle brutte sorprese *me perfida* *uffi
voglio sapere come
andrà a finire! Lei tornerà in Italia? Lui
continuerà a fare l'attore? Si
lasceranno, resteranno isnieme si sposeranno?*
beh…con esattezza non posso
rivelare niente (anche perché devo ancora decidere come
farlo finire), ma…ti
dirò, a me piacciono molto i lieto fine,
quindi…chi lo sa xD grazie 1000, un
bacio! ^^
Ilarylove
Sol:
mo ciaoooo!! Ma tranquilla, anche se non hai
recensito subito, dov’è il problema? ^^ *Kellan
meraviglioso, Martina pure,
Robert... mica tanto simpatico!* ahahaha! Ti giuro che sono
scoppiata a
ridere quando ho letto di Rob xD *Comunque io non ti odio se
fai partire
Rob, sennò che gusto ci sarebbe??? La storia sarebbe noiosa
senza colpi di
scena...* *-* ma io ti adoro! ^^ *e poi Giu ha
bisogno di studiare un
po'!!!* ahahahahaha! Finalmente qualcuno che la pensa come me
xD un bacio
carissima e grazie!! ^^
milly92: tesorooooooooooooo! *Mi
disp ke hai avuto una
settimana d'inferno, ora tokkerà a me averne una molto
pesante!* :’( queste
scuole del cavolo, uffa! :( *Davvero potrei odiarti per aver
fatto partire
di nuovo Rob, ma ti perdono solo xkè questo capitolo
è stato bellissimo come
gli altri!* ho il tuo perdono, ieeeeeeeeeee! *me salta di
gioia sul letto*
*Stavo x aggregarmi a Martina nel dare il pugno a Rob x la
risposta ke ha
dato a Giulia, sai! Non si risponde così ad una ragazza!*
ahahahahahahahahaha!
E perché ti sei fermata? xD *E la scena finale
è stata molto commuovente, mi
è scesa una lacrimuccia* il mio tesorooooo! Noooo,
non piangere!! *Quando
si diranno il fatidico ti amo?* mmm…ok, avevo
intenzione di dirti: “mai,
anche perché Giulia poi si metterà con
Taylor”, ma ti dico la verità: “Mai,
anche perché Giulia presto lascerà Robert per
mettersi con Teo…” xD ups!
Spoiler xD *E mi disp ke nn ti hanno fatto sapere + niente
riguardo il
lavoro di grafica...* tesoro, ho visto ieri il lavoro che
hanno fatto!! È
STUPENDO! Dovrò fartelo vedere appena posso!! Mamma miaaaa
*-* un bacio tesoro,
ti voglio beneeeeeeeeee!
Rosalie_Hale_Cullen: cognatina ti prego, torna a
Londra che mi
manquiiiii! :( *quel cazzotto gli ci voleva proprio e nella
realtà lo avrei
fatto sicuramente* ahahahahaha cognatina ti adoro troppo!! xD
*ti faccio
i miei complimenti sei riuscita a capire perfettamente come sono
caratterialmente e sei riuscita a riportarlo in modo eccellente nella
storia*
beh, mi sembra ovvio! Non potevo storpiare una persona così
splendida come te!!
*amo la coppia Martina/Kellan sisi moltissimo*
prrrrr ma tu sei di parte
xD non vedo l’ora di sentirti cognatì! Ti amo
troppo!! Il tuo cognatina ti saluta
e tu salutami il mio cognatinooo! Ti amooooooooooooooo
kiarab: tesoro! ^^ *mi offro
io!!! per la doccia!!
daiiiii!! su Robert laviamo i capelli* ahahaha sì
certo, i capelli…xD *il
mesiversario cancellatooo noooooo* perché il
mesiversario cancellato? *ma
povera giulia non è riuscita a confessarsi con il suo caro
amato Rob, io
comunque credo che ci sarà un altra occasione...*
ovvio che sì! ^^ un bacio
tesoro, graziee!
Ithil: carissima! ^^ *mi
dispiace di non aver potuto
lasciare un commento sul capitolo precedente... in pratica mentre
leggevo tu
hai aggiornato!!* ahahahahahahahahaha! xD *Che
fortuna che ha
Martinaaa!!!* sìsì è vero,
ma per me è ancora più fortunata Giulia xD *Povera Giulia Rob non la doveva
trattare in quel modo...è
sempre così dolce è normale che ad una risposta
del genere ci sia rimasta
male!! e vogliamo parlare dell'occhio nero?? mi sono mssa a ridere come
una scema
davanti al pc quando ho letto che era stata Martina!! certo che
è fortunato Rob
una sberla e un pugno in una sola serata!!*
ahahaha! Dici che sono stata troppo buona con lui? xD *solo
che almeno il ti
amo Giulia glielo poteva dire!!! ci tieni sulle spine...e questo mi
piace*
piace anche a me xD *un'ultima cosa (un pò
stupida!), leggendo i cap della
tua storia mi viene sempre una gran fame, descrivi così bene
il cibo e le
ricette che potresti pubblicare anche un libro di ricette!*
non è male cm
idea xD beh, ma le descrizioni sono davvero belle? A me non piace come
descrivo
le cose, non so fare per me!! grazie 1000 tesoro, un bacioooooo!!
KikiCullen:
Fragolinaaaaaaaaaaaa!!! Nuuuuuuuuuu non
essere tristeee!!! Dai che appena ti becco su msn ti faccio ridere!!
(per ora
ti mando tanti bacini!!^^) e poi tu che rompi??? Ma quando maii!! Avevo
intenzione
di non postare finché tu non avessi letto il capitolo,
quindi pensa a quanto mi
faccia piacere leggere le tue recensioni! ^^ Per quanto riguarda la
sosia di
Kris…beh, se fosse stata realmente Kristen, io le avrei
tirato un manone in
faccia, così impara a baciare ROBERT!! U.U lui è
mio xD poi un’altra cosa…il
fatto che Rob e company dovevano venire a Volterra è una
balla: a breve (19
aprile) ci sarà un sit in a Volterra per i fan di Twilight
per convincere la
produzione a girare a Volterra, ma loro non ci
saranno…purtroppo…comunqueeee…figa
la scena della tua amica che canta!! xD il capitolo faceva a caso tuo!
xD *mi
hai fatto venir fame con la tua storia, come sempre...*
ahahahahaha ma questa
storia fa venire fame a tutti? xD sei già la seconda che me
lo dice xD *Ti
adorooo! Posso dirtelo?*
sìììììììììììììììììììììììììììììì!
^-^ ma ti adoro
anche io fragolina!! *Beh ma quando gli dirà che lo
ama?* mmm…presto,
tranquilla! ^^ *Che cosa è la cosa inaspettata?*
a fine capitolo lo
scoprirai! ^^ un bacio dalla tua Biiiiiii! ^^
Lion
E
Lamb: mo ciao
stella!!! ^^ *non ti nascondo ke mi è preso un
colpo quando hanno litigato*
eh beh tesoro, il detto dice: l’amore non è bello
se non è litigarello…e che
litigate si faranno! xD *e soprattutto già di nuovo
ke parte...miiiiiii
un'altra settimana sarà un inferno!!!povera giù*
dai dai ci sarà una bella
sorpresa! ^^ *però il "ti amo"ci stava proprio qnd
erano
all'aeroporto..ke peccato!!ti perdono sol perchè sono sicura
ke riuscirai a
sosprendermi* spero di non deluderti allora! ^^ ciao stella
un bacioooooo
Purtroppo in
questo capitolo non
apparirà Robert…ma vi rifarete mooooolto presto!
A presto! Un bacio Giulls
20.
EROE PER UN GIORNO
Venerdì
mattina mi svegliai alle sette e mezza e, non riuscendo
più a riaddormentarmi, decisi di andare a svegliare Teo,
nonostante fosse
arrivato a casa tardi la mattina.
< Buongiorno! > lo salutai entrando nella sua camera e
buttandomi sul suo letto.
< Ma che ore sono? > mi chiese sbadigliando.
< Le sette e trentacinque >
< Di mattina o sera? >
< Di mattina, che domande! >
< Ma…ho dormito pochissimo! >
< Quanto? >
< Quasi cinque ore… >
< E allora di che ti lamenti? Forza polentone alzati che
andiamo in giro! >
< E dove dovremmo andare? > mi chiese inarcando un
sopracciglio e sbadigliando.
< Al mare, mi sembra ovvio! >
< Ma non è tempo da mare… > disse
grattandosi la testa.
< Vabbè, tira un po’ di vento e non potrai
fare il bagno, ma è
comunque caldo ed io ho bisogno di abbronzarmi un pochino e tu pure!
>
< Uffa che solfa che sei! Vabbè dai
andiamo…mi preparo intanto
che tu prepari la colazione ok? > disse alzandosi da letto.
I miei occhi s’illuminarono.
< Oh Teo grazie! Sei il miglior fratello del mondo! >
urlai
abbracciandolo.
< Sì, certo…come mai questo entusiasmo?
>
< Perché ho voglia di fare qualcosa con
te… > gli risposi
guardandolo teneramente e ripensando al biglietto che gli avevo
lasciato due
sere prima.
< Giu, lo sai che non devi farti perdonare niente; non ce
l’ho
con te, assolutamente. Anzi, sono felice che tu ti diverta a
Londra… >
< Grazie Teo, ma non cambierò idea! > dissi
abbracciandolo.
< Ok, basta discutere perché sei più
testarda di un
mulo…avanti, vai a preparare la colazione che ho fame!
> disse e scoppiammo
a ridere.
Tornai in camera mia per indossare il costume, poi indossai un
vestito beige e mi misi un cappellino bianco in testa, preparai la
borsa da
mare e scesi di sotto per preparare la colazione. Raggiungemmo la
fermata degli
autobus e dopo venti minuti di autobus arrivammo a destinazione.
Appena arrivati ci stendemmo sulla sabbia, ci spalmammo la crema e
poi prendemmo il sole per qualche ora, nonostante tirasse un
po’ di vento. Poco
dopo il tempo cambiò: nuvoloni carichi di pioggia si stavano
stanziando sopra
di noi, stava iniziando a fare freddo e il mare era più
mosso che mai.
Erano solamente le undici e il nostro autobus sarebbe arrivato
alla fermata vicino alla spiaggia alle undici e tre quarti,
così ci riparammo sotto
un bar sulla palizzata.
< Certo che hai scelto proprio un bel giorno per decidere di
andare al mare eh testona? > mi disse Teo prendendomi in giro.
< Ma che spiritoso che sei… > risposi bevendo
una tazza di
the caldo.
< Entriamo dentro il bar? >
< No, voglio restare qui fuori sotto il portico > risposi
guardando una bambina dai lunghi capelli rossi e lisci, che indossava
un paio
di pantaloncini azzurri e una maglia a mezza manica grigia con la
faccia di
Topolino correre verso la palla che stava rotolando.
< Ok… > disse mio fratello sbuffando.
< Perché sbuffi? >
< Così, tanto per… >
< Wow, che bel divertimento… > dissi ridendo.
< Ti diverti così tanto a prendermi in giro? >
< Sì, tantissimo! >
< Wow, come sei simpatica pure tu… >
< Fa parte del mio fascino > dissi continuando a guardare
quella bambina che si stava avvicinando sempre di più alla
fine della
palizzata.
Guardai di nuovo Teo ma, quando sentii un urlo sordo, mi voltai
verso la palizzata, ma non vidi più quella bambina.
Sgranai gli occhi.
< Giulia, che cos’hai? > domandò Teo
guardandomi.
< La bambina che stava inseguendo la palla non
c’è più! >
dissi spaventata.
< Giu calmati, sarà tornata indietro…
>
< No, l’avrei vista…sarebbe passata qui
davanti… >
< Giulia tranquilla, non è successo niente >
disse Teo
prendendomi la mano e tentando di rilassarmi.
Il suo intento fallì miseramente ed io mi alzai
immediatamente
dalla sedia per correre verso la fine della palizzata, dove si trovava
poco
prima la bambina.
< Giu, ma che fai sei matta? Torna immediatamente indietro
>
urlò mio fratello quando mi sporsi per vedere di sotto.
< Teo…c’è il pallone della
bambina in acqua > gli dissi
incurante delle gocce di pioggia che stavano scendendo.
< Giulia avanti torna indietro con me > mi disse
abbracciandomi sempre da dietro e tentando di trascinarmi verso il bar.
Quando sentii una madre chiamare spaventata la figlia Denise, mi
agitai ulteriormente e Teo, non avendomi mai visto così, mi
guardò spaventato a
sua volta. Successe tutto in un attimo: Teo si tolse la maglia, le
scarpe e i
calzini e si tuffò in acqua. Non ebbi neanche i riflessi per
fermarlo, così
iniziai a correre a perdifiato fino alla spiaggia e la madre della
ragazza mi
seguì, come se avesse capito tutto, nonostante avessi
parlato in Italiano con
mio fratello.
Non appena arrivammo in spiaggia la madre della bambina
iniziò a
urlare il nome della bambina e così fummo circondati da un
sacco di gente. Erano
passati cinque minuti e mio fratello e Denise non erano ancora tornati.
Il
vento si stava facendo sempre più forte e innalzava onde
gigantesche, aiutato
ovviamente dalla pioggia.
La madre di Denise, Miriam, era spaventata ed io così cercai
in
tutti i modi di consolarla, nascondendo a mia volta la paura: ero
terrorizzata,
temevo che potesse succedere qualcosa a Teo e con quei tremendi
pensieri le
lacrime iniziarono ad uscire prepotentemente dai miei occhi,
mischiandosi con
le gocce di pioggia.
Fortunatamente tutto finì per il meglio quando scorsi mio
fratello
con in braccio la bambina uscire dall’acqua.
Grazie al cielo aveva smesso di piovere, così il bagnino
poté fare
immediatamente la respirazione bocca a bocca alla bambina e questa, una
volta
salva, venne trasportata in ospedale.
Non appena Teo mi si avvicinò gli buttai le braccia al collo.
< Oddio Teo…ho avuto paura di perderti > dissi
singhiozzando.
< Su piccola calmati, è tutto ok. Sto bene, non mi
è successo
niente. È tutto ok, sono qui…shhh, non piangere
> rispose prendendomi in
braccio e baciandomi i capelli.
Venimmo immediatamente interrotti dall’improvviso arrivo di
giornalisti e reporter che fecero un sacco di domande e foto a Teo.
Teo si liberò di loro solo un’ora dopo; poco prima
di andarcene,
però, un giornalista di mi si avvicinò.
< Salve, sono Brian Collins >
< Salve… >
< Sei la ragazza che ha partecipato alla premiere di Batman con
Robert Pattinson vero? Giulia giusto? >
< Sì, esatto… > risposi senza
pensare alle conseguenze.
< Ma cosa ci fai qui con quel ragazzo? Robert lo sa? Lui non
è
a Glasgow in questo momento? > domandò maliziosamente.
< Non credo siano affari tuoi > risposi seccata, poi
aggiunsi < per quale rivista lavori? >
< Fragola Nera >
< C’è qualche problema? >
s’intromise Teo avvicinandosi una
volta libero dagli altri giornalisti.
< Robert lo sa che lei frequenta Giulia? >
< Fragola Nera? > domandò Teo rivolto a me.
< Sì > risposi scocciata e asciugandomi una
lacrima che
vagava ancora da prima.
< Non ci posso credere…vieni Giu andiamocene >
sbottò
prendendomi per mano e avvicinandoci verso la nostra fermata.
Sentimmo il paparazzo borbottare e scattarci varie foto.
< Teo…domani saremo sulla Fragola Nera > dissi
una volta in
autobus poggiando le testa sul suo petto e chiudendo gli occhi.
< Perfetto, ci mancava anche questo… > rispose
sarcastico e
abbracciandomi.
Già due ore dopo il fatto, la notizia del salvataggio di
Denise da
parte di Teo fu su tutti i telegiornali, con tutti i relativi servizi.
< Teo? > lo chiamai mentre stavamo finendo di cenare.
< Sì? >
< Lavori stasera? >
< Sì… >
< Ah, ok… >
< Perché? >
< No niente…pensavo che magari avremmo potuto
guardarci un film
>
< Oh, mi spiace piccola. Vuoi che dica a Harry che non vado?
>
< Assolutamente no, faremo domani sera > gli dissi
sorridendogli.
< Ehm…sì certo… >
< Perché sei così titubante? >
< No niente… > rispose facendo
l’indifferente.
< Teo avanti raccontami tutto! >
< No Giu non è niente, tranquilla…
> disse sorridendo <
mamma mia come è tardi! Scappo piccola a dopo! >
aggiunse poco dopo.
< Sì, certo…hey Teo! > lo chiamai
poco prima che uscisse
< oggi non ho ancora avuto modo di dirtelo. Grazie per questa
mattina,
grazie per aver cercato di calmarmi e per aver salvato quella bambina,
nonostante fosse pericoloso. Sei il mio eroe >
< Sì, ma sarò eroe solo per un giorno
> mi disse baciandomi
la guancia.
< No, non per me. Lo sei sempre stato e sempre lo sarai. Ti
voglio bene >
< Anche io piccola >
< E ora togliti dalle scatole! > esclamai e Matteo
uscì di
casa ridendo.
Sparecchiai la tavola, mi lavai i denti, tornai di sotto ad
accendere il computer e mi connessi su msn, felice di poter parlare con
le mie
amiche, che mi chiesero di Teo: ero sorpresa perché nel giro
di mezza giornata
la notizia era arrivata addirittura in Italia. Nessuno dei miei amici,
a parte
Ilaria, Veronica e Martina sapeva di me e Robert, quindi fu molto
più facile
per me parlare con loro. Non mi andava troppe persone sapessero della
mia
relazione con Robert, ma non era assolutamente perché mi
vergognassi di dirlo
in giro: semplicemente non volevo che i miei genitori lo sapessero
perché
temevo che sarebbero venuti a prendermi con tanto di fucile e non
volevo
neanche che si spargesse la voce a Ravenna perché avrei
saputo come
comportarmi.
Spensi il computer verso le due e poi presi un libro dallo
scaffale della sala e iniziai a leggere.
< Ciao piccola! Come mai sveglia a quest’ora? >
mi chiese
Teo non appena mi vide.
< Ciao! Sono rimasta a chattare fino a poco fa e non ho sonno.
Come è andata al lavoro? Hai lavorato molto? >
< Sorprendentemente no, infatti Harry mi ha fatto smontare
all’una e mezza oggi… >
< È vero che sei tornato a casa prima! Non me ne ero
mica
accorta che fossero solo le due! > esclamai.
< Già…senti Giu, ho una sorpresa per
te… >
< Che sorpresa? >
< Chiudi gli occhi > ubbidii alla sua richiesta ed
immediatamente aggiunse < ed ora aprili >
Quando lo feci mi trovai davanti agli occhi due biglietti per
Glasgow.
< Teo…ma…che significa? >
< Come, non sai leggere? Significa che tra qualche ora io e te
partiremo per Glasgow. Sai, ho sempre desiderato visitarla e tu
così avrai
l’occasione di vedere Robert. Due piccioni con una fava!
>
< Ma…come? >
< Beh, con i soldi che avevo già e con la paga di
Harry sono
riuscito a pagare tutto. Ci facciamo il fine settimana là e
domenica sera
saremo di nuovo a Londra. Che dici? >
< Dico che ti adoro perché sei un angelo e che sei un
cretino
perché hai speso soldi per me >
< Ma sei contenta almeno? >
< E me lo chiedi anche? Ma è ovvio! > dissi
saltandogli al
collo.
< Perfetto, allora vatti a vestire pesantemente
perché là in
questi giorni fa freddo >
< Ma…la valigia? >
< L’ho già fatta io… >
< Anche per me? > domandai sbigottita.
< Sì! Ne ho approfittato quando sei andata a fare
colazione
fuori con Emma l’altro giorno >
< Sei un mito Teo! > urlai per poi andare a vestirmi.
Dopo esserci preparati andammo in aeroporto e attendemmo
l’imbarco
del nostro volo.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Bene ragazze la risposta è sì, dovrete
preoccuparvi di Brian
Collins xD no, scherzo…l’unica cosa che
farà (esattamente come l’altro
paparazzo di qualche capitolo fa) è…beh, lo
scoprirete sabato con il nuovo
capitolo! ^^
P.S. Visto che carino che è stato Teo? ^^ Bene, era questa
la sorpresa inaspettata!! ^^
|
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Capitolo 21 *** LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE ***
Salve
ragazze!! Tranquille, vi rubo giusto un paio di minuti con
l'introduzione,
anche perché il mio adorato cugino sta venendo a prendermi
ed io non mi sono
ancora preparata. Ringrazio quindi chi ha solo letto, chi ha messo la
storia
tra i preferiti e chi ha recensito.
A
lunedì!
Un
bacio e scusatemi ancora
Giulls
21.
LE SORPRESE NON SEMPRE RIESCONO PIENAMENTE
Teo ed
io atterrammo alle sette e venti di mattina quando atterrammo
all’aeroporto di
Glasgow, vicino al Lago di Loch Ness: era una mattina soleggiata ma
fredda ed
io per coprirmi bene, dal momento che non mi ero portata dietro
dal'Italia un
giubotto, per stare al caldo indossavo una canotta, una maglia a manica
lunga
bianca e sopra una maglietta a mezza manica rossa e infine un maglione
di lana
pesante nero come giacca. Indossavo un paio di pantaloni chiari e le
All Star
grigie.
<
Ma…Teo, non ci sono delle guardie della sicurezza sul set?
Come faccio a fargli
la sorpresa? > chiesi una volta saliti sul taxi diretto sul set
di How To
Be.
< Tu
non preoccuparti piccola! Mi sono già messo
d’accordo con Simon: ti aspetterà
vicino l’entrata del set con i pass e poi ti
accompagnerà nella roulotte di
Robert. Vedrai, riuscirai a fargli la tua sorpresa! >
<
Ok, perfetto! Ma…perché hai parlato al singolare?
>
< Perché
voglio fare un giro per Glasgow… >
< Ah…beh ok, vengo con te! Possiamo benissimo andare da
Robert questa sera > gli
dissi sorridendo.
< No
piccola! Tu vai dal tuo ragazzo, io vado a farmi un giro…
>
<
Ma… >
<
Uffa! Ma lo vuoi capire o no che non ti voglio tra i piedi? >
domandò
ridendo ed io gli feci la linguaccia.
Pochi
minuti dopo arrivammo a destinazione e trovammo Simon davanti alle
transenne ad
aspettarci.
<
Simon! > esclamai mentre scendevo dal taxi e lo abbracciavo: lo
avevo
incontrato solo una volta, ma in quella settimana avevamo chiacchierato
moltissimo al telefono, specialmente quando Robert era costretto a
terminare la
conversazione con me perché doveva girare e così
Simon, visto che non aveva
niente da fare, prendeva il posto di Robert, raccontandomi anche le
figuracce
che tutti facevano.
<
Giulietta, sei bellissima! > rispose ricambiando l'abbraccio.
<
No, ti prego non chiamarmi Giulietta! > esclamai mettendomi a
ridere < e
comunque…come fai a dire che sono bellissima? Sono
infagottata dalla testa ai
piedi! > aggiunsi indicandomi.
<
Stai zitta, sei un fagottino molto carino! >
< Sì
certo, come no > risposi dandogli una leggera sberla sulla sua
spalla
sinistra.
<
Ciao Teo! >
<
Ciao Simon! Tutto ok? >
< Sì
certo, escludendo che siamo tutti stanchi morti, moriamo dal freddo e
Robert,
per colpa tua, ha la testa tra le nuvole e sembra un disperato >
disse
indicandomi.
<
Per colpa mia? >
< Sì
carina, per colpa tua, perché gli manchi da morire; solo che
è troppo testardo
per capire che meno deprime, prima s’impegna sul set, prima
finisce di girare e
prima torna da te… >
<
Povero piccolo > dissi arricciando il labbro inferiore.
< Ok
ragazzi, io ora vi abbandono. Tanto Giulia non sta aspettando altro che
liberarsi di me… > disse prendendomi per i fianchi.
<
Teo! > esclamai guardandolo scandalizzata, ma lui si mise a
ridere e mi
baciò la tempia e dopo aver salutato me e Simon
partì per il centro di Glasgow.
<
Giulia, con questo puoi muoverti liberamente per il set senza che
nessuno ti
possa rompere le scatole > disse dandomi in mano un pass.
<
Grazie Simon! > risposi sorridendogli e infilando il pass nella
tasca dei
pantaloni.
Continuammo
a camminare finché non arrivammo alla roulotte di Robert,
che stava vicina alla
sala mensa.
<
Eccoci arrivati, fai come se fossi a casa tua. Robert dovrebbe tornare
per
mezzogiorno per poi andare a pranzo >
<
Ok, grazie Simon sei il migliore! > esclamai baciandogli la
guancia ed
entrando dentro la roulotte che era veramente grande all'interno,
nonostante
all'esterno sembrasse una roulotte minuscola: c’era a lato un
letto ad una
piazza e mezzo e un divanetto, un bagno e addirittura la zona da cucina.
Una
volta rimasta sola guardai l'orologio della radiosveglia, constatando
che erano
solo le otto e tre quarti. Lentamente mi tolsi il maglione e la
maglietta a
mezza manica, rimanendo solo con quella a manica lunga, visto che
lì dentro era
molto caldo a causa di una stufetta.
Mi
sedetti a gambe incrociate sul letto, tirai fuori dal borsone la
rivista
Fragola Nera che Teo aveva comprato poco prima di partire,
perché era troppo
curioso di sapere cosa avessero scritto su me e lui e iniziai a
sfogliarla
svogliatamente.
A
pagina trentotto trovai un articolo di tre pagine su Robert che mi
lasciò
inizialmente interdetta: il titolo dell'articolo era "Il rovescio della
medaglia: da traditore a tradito?" e subito sotto c'erano varie foto
con
tanto di nota sotto. Sotto la prima foto, che ritraeva Robert con una
ragazza,
c'era scritto: "In passato è stato lui a tradire la sua ex
ragazza con Katie
Leung. Riceverà lui ora la fregatura?", accanto a quella
c'era una freccia
che indicava due collage di foto: nel primo collage c'era una foto una
mia e di
Robert alla premiere de Il Cavaliere Oscuro, una mentre passeggiavamo
tranquilli in un parco, una mentre stavamo mangiando da McDonald's e
l'ultima
foto risaliva a quando mi ero fermata a dormire a casa sua dopo essere
andata
al Blue Moon con lui, Martina e Kellan, nel secondo collage, invece,
c'erano
varie foto mie e di Teo: una mentre eravamo a prendere un gelato, a
fare
shopping, al ristorante e l'ultima era di quando lui aveva salvato
Denise ed io
gli ero saltata in braccio. Sotto al secondo collage c'era una nota in
grassetto che chiedeva chi fosse Teo e, come sempre, c'erano frasi poco
carine
sul mio conto.
<
Meglio ridere che piangere > dissi mentre giravo pagina per
vedere quale
altra cavolata avessero scritto < no, non l'hanno fatto! Io li
ammazzo quei
bastardi! > urlai prendendo la rivista, strappando varie pagine
e gettandola
per terra: nell'ultima pagina, oltre ai soliti commenti per niente
gentili
rivolti a me, c'erano vari commenti rivolti a Teo.
Ancora
arrabbiata presi il telecomando e accesi la televisione per distrarmi
un
attimo, ma mi addormentai poco dopo e svegliandomi più o
meno verso mezzogiorno
e mezza.
Nell'esatto
momento in cui aprii gli occhi mi trovai davanti il mio angelo che mi
stava
sorridendo dolcemente.
<
Amore mio, ben svegliata… > disse Robert strofinando
la punta del suo naso
sulle mie guance e sul mio naso.
<
No…ti prego, dimmi che sto sognando e che tu non sei
qui… >
<
Sono contento anche io di vederti… > rispose alzando
un sopracciglio e
facendosi immediatamente serio.
<
No…ti prego, dimmi che non mi sono addormentata come una
cretina e ho rovinato
la sorpresa… >
< Se
vuoi torno fuori e rifacciamo tutto… > rispose
tornando a sorridermi.
<
Rob…uffa! Volevo farti una sorpresa e invece mi sono
addormentata… > dissi
imbronciata e mettendomi a sedere sul letto.
< E
invece la sorpresa me l’hai fatta, fidati… >
<
Sì, ma…volevo vedere la tua espressione nel
vedermi… >
<
Oh…guarda, ho fatto così > mi disse
imitando la faccia che aveva fatto ed io
scoppiai a ridere.
< È
così bello averti qui, mi sei mancata tanto > disse
abbracciandomi stretto.
< Mi
sei mancato anche tu Rob, non immagini quanto > sussurrai al suo
orecchio
mentre mi accoccolavo meglio tra le sue braccia.
Restammo
in quella posizione finché i nostri stomaci non iniziarono a
brontolare
all’unisono.
<
Hai fame? > chiesi divertita.
<
Ah, senti chi parla > rispose baciandomi la punta del naso.
<
Beh…io un po’ di fame ce
l’avrei… > ammisi imbarazzata.
<
Aspetta qui, torno subito > disse scendendo dal letto e uscendo
dalla
roulotte.
Tornò
dopo dieci minuti con un vassoio con due piatti di minestra, carne e
verdura e
due bottigliette d’acqua.
<
Scusa se ci ho messo tanto, ma i ragazzi mi stavano facendo il terzo
grado. Credo
che tu sia costretta a conoscerli prima di andartene. A proposito, fin
quanto
resti? >
< Ho
l’aereo domani sera alle nove >
<
Bene, allora domani non resto sul set e sto con te >
< Ma
sei matto? No, non puoi farlo! >
<
Perché? >
<
Perché è il tuo lavoro e se domani non lavori poi
dovrai rimanere qui ancora… >
< Ma
no amore, che hai capito? Domani nessuno lavora perché
è il compleanno del
figlio del regista e allora abbiamo la giornata libera
perché lui torna a casa
>
<
Davvero? Beh, ho beccato il giorno giusto allora! >
<
Decisamente! E comunque, se anche non fossi venuta tu sarei venuto io
>
<
Davvero? >
<
Naturalmente >
Sorrisi
grata.
<
Uffa però, ci tenevo a farti una sorpresa per bene! A
proposito, hai saputo del
salvataggio di Teo? >
<
Sì, l’ho letto sul giornale stamattina e ho anche
visto l’articolo della
rivista > mi disse dopo aver finito anche lui la minestra.
<
Ah, giusto…dov’è la rivista? >
< L’ho
gettata nel bidone, tanto l’avevi già strappata
per bene! > mi disse
ridendo.
<
Rob, evita di fare battutine perché sono già
abbastanza incazzata. Questa volta
hanno esagerato… >
< Ti
sei arrabbiata perché hanno scritto queste stupidaggini e
non hai battuto
ciglio quando ti hanno dato della sciacquetta? >
domandò meravigliato.
< È
diverso… > risposi addentando un pezzo di pane.
< In
che senso scusa? >
<
Beh, tanto per cominciare hanno scritto cavolate e hanno offeso non
solo me, ma
anche mio fratello…ok, avranno fatto sottintendere che sono
una poco di buono,
ma non mi va che prendano di mira anche mio fratello. Lui non ha fatto
niente.
Possono dirmene di tutti i colori, ma quando toccano mio fratello
divento una
belva… >
<
Vedi cosa si prova quando dicono cose cattive sulla persona che si ama?
>
< Il
direttore è un grandissimo stronzo… >
ribattei ignorando il segnale.
<
Teo cosa dice? >
<
Che sono solo invidiosi perché vorrebbero essere al suo e al
tuo posto >
<
Non si è offeso? >
<
No, per niente… >
< Vi
siete trovati voi due > disse sorridendo.
<
Già…mio fratello è unico >
< E
anche tu lo sei piccola. Senti, questa sera avevo in programma di
uscire con
gli altri per andare in un pub vicino al lago…venite anche
tu e Teo? >
<
Sì, assolutamente! >
<
Perfetto! Ma…dov’è ora? >
domandò notando la sua assenza solo in quel
momento.
< In
giro per Glasgow… >
<
Finalmente ce l’ha fatta a visitare la città! Era
da quando aveva undic’anni
che sognava di andarci… >
< È
vero, finalmente il grande sogno si avvera! Ah Rob, a proposito: Teo ed
io ci
siamo auto-invitati qui, solo che non sappiamo dove alloggiare. Non
è che tu o
Simon avete i nominativi di qualche albergo per… >
dissi ma venni bloccata
da Robert che mi mise un dito sulle labbra.
<
Non essere ridicola Giu! Tu dormirai nel letto con me, mentre Teo
lì nel divano
>
<
Non voglio creare disturbi >
<
Mettiamo in chiaro le cose: tu non potresti mai disturbare, hai capito?
>
<
Sì, grazie > dissi accarezzandogli una guancia e lui
baciò il palmo della
mia mano, poi mi prese in braccio e mi portò sul letto,
lasciando raffreddare
il resto del pranzo.
<
Niente solletico… > lo intimai.
<
No, tranquilla…niente solletico… > disse
maliziosamente.
<
Pattinson, che hai intenzione di fare? > domandai divertita.
<
Beh…in questi giorni mi sei mancata da morire ed io avrei
ancora il mio buono… >
<
Buono? Di quale buono stai parlando? > chiesi facendo la finta
tonta.
<
Mmm…non ti ricordi? >
<
No… >
<
Beh, questo è un vero peccato perché si dia il
caso che ce l’abbia proprio qui…
> disse tirando fuori dalla tasca dei pantaloni il famoso buono.
<
Ah, quel buono! Mmm…oggi mi sento
magnanima…sarà perché è da
un po’ che non
stiamo insieme…e se ti concedessi le coccole senza farti
utilizzare il buono? Cosa
ne pensi? >
<
Penso che sarebbe una cosa favolosa amore > rispose mentre mi
baciava il
collo.
Dopo
neanche due minuti venimmo interrotti da qualcuno che stava bussando
alla
roulotte di Robert, ma nessuno dei due lo badò. Speravamo
che si decidesse
andare via, ma
questo non accennava a
smettere e così Robert a malavoglia si allontanò
dal letto per andare ad
aprire.
<
Ciao > sentii dire da una voce femminile.
<
Oh, ciao Mindy. È tutto ok? >
<
Sì, certo. È solo che non ti ho visto a pranzo e
mi chiedevo come mai non fossi
venuto >
<
Ah…beh ecco… >
<
Non mi fai entrare? > la sentii domandare sensualmente, quasi
volesse
portarselo a letto.
“È
mai possibile che ovunque lui vada trovi sempre qualcuna che ci provi
con lui?”
pensai mentre mi mettevo a sedere sul letto.
<
Guarda, non penso sia una buona idea >
<
Dai, facciamo solo due chiacchiere…sai, in tutti questi mesi
l’unico con cui
non ho avuto un gran dialogo sei stato tu e la cosa mi è
dispiaciuta…a te no? >
<
Senti Mindy… >
<
Dimmi Rob >
Quella
ragazza stava iniziando a darmi seriamente sui nervi e così
presa da un attacco
di gelosia mi alzai dal letto, mi scompigliai i capelli e mi diressi da
Robert.
<
Hey amore buongiorno > dissi fingendo di sbadigliare.
<
Ben svegliata > rispose stando al gioco e poi aggiunse rivolto a
Mindy <
Mindy, lei è Giulia, la mia ragazza >
<
Oh…ciao Giulia > disse Mindy allungando la mano
cortesemente mentre mi
lanciava un’occhiata di fuoco.
<
Ciao Mindy, piacere > risposi stringendole la mano e
sorridendole divertita.
<
Vabbè, non sapevo fossi in compagnia…allora ti
lascio. Ciao Giulia, piacere di
averti conosciuta >
< Altrettanto,
ciao! >
<
Ciao Mindy… > disse Robert chiudendo la porta.
< Mi
hai tradito con Mindy? > domandai a bruciapelo.
<
Cosa? Ma di che cavolo stai parlando? >
<
No, era solo una domanda. Cioè…è
veramente una bella ragazza: alta, carnagione
olivastra, magra, castana con occhi scuri… > dissi
prendendolo in giro.
<
Senti, ma vuoi provarci tu con lei? >
<
No, assolutamente! Stavo solo scherzando. Tu però gli
interessi, e anche
molto…è mai possibile che dovunque tu vada
qualcuna tenta sempre di
rimorchiarti? >
<
Sei gelosa? >
<
Tantissimo > risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Ma
lo sai che voglio solo te? > domandò poggiando le
mani sui miei fianchi.
< Ma
la carne è debole… > risposi spavalda
mentre mi avvicinavo sempre di più a
lui.
<
Amore mio, ripeto: tu sei l’unica che voglio e lo sarai
sempre… > disse
baciandomi teneramente il collo.
<
Rob… >
<
Mmm? > mugugnò continuando baciarmi mentre mi
prendeva in braccio e mi
riportava sul letto.
<
Sei sleale >
<
Perché? >
<
Perché sai bene che non posso resisterti quando fai
così… >
<
Non puoi dirmi queste cose, perché così mi inciti
a continuare > rispose
adagiandomi sul letto e cominciando a baciarmi l’orecchio.
Restammo a
coccolarci per un altro paio di minuti, poi venimmo nuovamente
interrotti da
Simon che stava bussando alla porta.
<
Scusate il disturbo ragazzi, ma Oliver vuole provare la scena ancora
una volta,
quindi Robert è richiesta la tua presenza >
<
Vieni con me > disse Robert voltandosi a guardarmi.
<
Posso? >
<
No, non puoi…devi >
< Ok
> risposi prendendo una giacca di Robert e indossandola.
Teo ci
raggiunse verso le sei, giusto in tempo per vedere l’ultima
mezz’ora di riprese
della giornata.
<
Ciao > sussurrò Teo baciandomi una guancia e
sedendosi accanto a me.
<
Ciao, come è andato il giro per Glasgow? > sussurrai
di rimando e
prendendolo a braccetto.
<
Benissimo, Glasgow è una città
meravigliosa… >
<
Sei stato al lago? >
< Sì
e ho visto anche Nessie. Mi ha detto di salutarti e ha chiesto se puoi
sostituirla domani perché deve andare ad una
convention… >
< Ah ah ah molto
spiritoso > dissi facendogli la linguaccia.
< E
a te invece come è andata oggi? Sei riuscita a fare la
sorpresa a Rob? >
< In
parte…mi sono addormentata dentro la sua roulotte e quando
mi sono svegliata
lui era accanto a me… >
<
No, non ci credo…Giu sei un disastro! > disse e corse
fuori ridendo come un
matto.
Lo
seguii.
<
Hai finito di prendermi in giro? > gli domandai diversi minuti
dopo.
<
Sì, scusa > rispose asciugandosi una lacrima e
aggiunse < poi come è
andata? >
<
Relativamente bene. Ho fatto conoscenza con il cast e mi sono trovata
una nuova
nemica… >
<
Nemica? >
< Sì
Mindy, la make-up artist…non ha fatto altro che lanciarmi
occhiatacce…per
fortuna che gli sguardi non uccidono > risposi ridacchiando.
Restammo
a chiacchierare per altri cinque minuti e poi tornammo dentro.
<
Teo! > urlò Robert correndo verso di noi e
abbracciando mio fratello.
<
Hey amico! Ti trovo in ottima forma > disse Teo rispondendo al
suo abbraccio.
<
Allora? Ti è piaciuta Glasgow? >
< Da
morire! È una città meravigliosa. E a te?
Piaciuta la sorpresa? >
<
Beh, avrei preferito una tavoletta di cioccolato, ma mi accontento!
>
rispose ridendo.
<
Robert! > esclamai tirandogli una sberla sul braccio.
<
Sto scherzando credulona! > disse scompigliandomi i capelli
< la miglior
sorpresa che mi potessero fare > aggiunse abbracciandomi e gli
baciai una
guancia.
<
Hey ragazzi stasera siete dei nostri vero? > domandò
Richard, l’addetto alle
luci.
<
Sì, assolutamente! Mangiamo fuori giusto? >
domandò Robert di rimando.
<
Sì, ci vediamo tra un’ora qui davanti, poi
prendiamo il pulmino e andiamo al
ristorante Nessie. Abbiamo prenotato per le otto >
<
Oh…allora facciamo che noi tre veniamo là
direttamente alle otto, così
riusciamo a farci tranquillamente una doccia >
<
Ok, benissimo. Ciao ragazzi! > salutò Richard
allontanandosi.
Appena
rientrammo nella roulotte feci per prima la doccia.
<
Non ho niente da mettere > sbuffai guardando gli abiti sparsi
nel letto che
Teo aveva messo dentro il borsone.
<
Amore, ma come non hai niente da mettere? > rispose Robert
abbracciandomi da
dietro.
<
Dov’è Teo? >
<
Sta facendo la doccia. Posso esserti utile io? >
<
Sai se per caso ha preso su il mio maglioncino rosso? >
< No
>
<
Allora direi di no, ma grazie lo stesso amore > risposi
schioccandogli un
bacio sulla guancia.
<
Ehm…questo maglioncino? > domandò tirando
fuori il maglioncino da sotto il
borsone.
<
Oddio! Sei un angelo grazie! > esclamai voltandomi e baciandolo
sulle labbra
e, solo solo in quel momento, notai che era a petto nudo.
Mi
morsi il labbro inferiore nel vedere così tanta bellezza.
<
Che hai? >
<
No, niente. Sei bellissimo lo sai? > gli dissi imbarazzata.
< Tu
di più… > rispose e non mi diede in tempo
di replicare perché si avventò
sulle mie labbra baciandomi appassionatamente.
Con le
farfalle allo stomaco gli cinsi il collo e strinsi le mie gambe sulla
sua vita,
visto che mi divertivo a salirgli in braccio.
<
Avete finito voi due? Certo che siete proprio monotoni…Giu,
per favore staccati
da Robert > disse Teo a braccia conserte e, a malavoglia, io
feci quello che
aveva detto, mentre Robert iniziò a ridere e poi si diresse
a fare la doccia.
Passai
a Teo le scarpe e poi indossai il maglioncino rosso, un paio di jeans
bianchi e
ai piedi un paio di scarpe col tacco di vernice bianca. Alle sette e
trequarti,
infine, uscimmo dalla roulotte e dopo aver chiamato il taxi ci
dirigemmo verso
il luogo dell’appuntamento.
Il
ristorante Nessie era molto luminoso e grande e quando entrammo venimmo
accompagnati nella saletta privata dove c’erano tutti gli
altri ragazzi del
cast. Mi sedetti tra Robert e Teo e trascorsi tutta la serata
chiacchierando
con loro e con i ragazzi accanto a loro; non trascorsi nemmeno un
minuto con le
ragazze, a parte quando le salutai, perché sembrava che
tutte si fossero
coalizzate contro di me e a favore di Mindy.
Dopo il
ristorante ci dirigemmo in un pub non molto distante dal ristorante per
bere
qualcosa e, non appena Robert si sedette sulla sedia, mi
obbligò a sedermi
sulle sue ginocchia.
<
Amore, lo sai che hai un succhiotto dietro la spalla? >
domandò con un
sussurro.
< È
colpa tua >
<
Sì, dopo vedo di fartene uno sulla scapola o sul collo
>
<
Non ti azzardare, hai capito? > risposi ridendo.
Tra una
chiacchiera e l’altra, una sigaretta e l’altra, in
cui si aggregarono agli
altri anche Teo e Robert, e una bevuta e l’altra, tornammo
tutti indietro che
era quasi mezzanotte M'infilai il mio pigiama invernale e non appena
toccai il
letto m’addormentai, svegliandomi però quando
sentii le braccia di Robert
stringermi.
<
Hey >
<
Hey >
< Ho
un sonno tremendo… >
< Ci
credo, ieri notte non hai dormito > rispose baciandomi una
tempia e poi
aggiunse < sei morbida lo sai? >
< È
merito del pigiama >
<
Quello è vero! >
<
Dormiamo? >
< Sì
amore. Buonanotte > disse ridendo.
<
'Notte > sussurrai in risposta e, dopo avermi stretta
maggiormente a sé, ci
addormentammo.
Domenica
mattina mi svegliai verso le nove e constatai di essere sola nel letto
dopo
aver allungato una mano nel lato dove aveva dormito Robert, che trovai
vuoto.
<
Rob? > lo chiamai varie volte senza però ottenere mai
risposta.
Tentai
di svegliare anche Teo, ma non trovai nemmeno lui nel suo divano-letto,
così mi
vestii in fretta e mi diressi verso la mensa per fare colazione nella
speranza
di trovarli lì. Però, poco prima di entrare nella
sala mensa, sentii due
braccia forti cingermi la vita e prendermi in braccio e mi ritrovai a
fare una
giravolta.
<
Buongiorno amore > esclamò Robert dopo avermi rimesso
a terra.
<
Buongiorno anche a te! Ma dove eravate finiti te e Teo? >
< Io
ero uscito a parlare con Simon, mentre di Teo non so niente…
>
<
Ecco perché provavo a chiamare ma nessuno rispondeva >
<
Scusami… > alitò sulle mie labbra.
< Ti
perdono > risposi avvicinando maggiormente il mio volto al suo.
Dopo
esserci baciati a lungo, Robert mi prese per mano e andammo a fare
colazione,
dopodiché tornammo nella roulotte e lì lessi un
messaggio che Teo aveva
lasciato scritto.
“Sto
facendo gli ultimi giri per Glasgow. Ci vediamo a pranzo. Baci Teo”
<
Vorresti dire che ti ho tutta per me adesso? >
domandò Robert avvicinandosi
e abbracciandomi da dietro.
<
Direi di sì. Uffa non ho neanche la scusa di sfruttarti per
riempire la valigia
> risposi ridendo.
< Oh
poverina, come mi dispiace… >
<
Non sei un grande attore > dissi ridendo.
< Ah
grazie, che bel complimento che mi hai fatto! > rispose
iniziando a farmi il
solletico.
< No, ti prego
piantala! >
<
No, così impari >
<
No, ti supplico Rob smettila! > urlai ridendo come una matta.
<
Non la smetterò finché non mi chiederai scusa
>
<
Scusa! Mi dispiace per quello che ho detto. Sei un attore favoloso, il
migliore! >
<
Meglio di Orlando Bloom? > domandò smettendo di farmi
il solletico.
<
Beh, non esageriamo adesso >
< Ma
brutta… > disse e ricominciò la tortura di
prima.
< No
Rob, ti prego piantala! > urlai e andai avanti a ripeterlo per
non so quanto
tempo, ma venni salvata dal suo cellulare che stava squillando.
<
Pronto?...Oh ciao mamma!…Sì, qui è
tutto ok, Glasgow è veramente bella, anche
se sono uscito solo ieri sera, perché gli altri giorni ho
lavorato
inesorabilmente e alla sera ero stanco morto…No, ho
l’aereo martedì sera…no,
per mercoledì ho già un altro impegno, ma se
potete rimandare di un giorno mi
fareste un grandissimo favore…Ok, sì certo
perfetto allora! Ciao mamma, saluta
papà e tutti gli altri!…Anche io. Ciao! >
disse mentre era al telefono.
<
Che dice tua madre? > domandai.
< Mi
ha chiesto se mercoledì potevo andare da lei per festeggiare
il compleanno di
Sam >
< È
mercoledì? >
<
No, veramente sarebbe domani >
<
Oh, domani mattina vado a comprarle un regalo allora >
< Ma
va là, non serve… >
<
Come non serve? Sei matto? Dai, non dire cavolate! > dissi
lanciandogli un
cuscino.
Passai
le due ore successive seduta sul letto, abbracciata al mio ragazzo, a
guardare
la TV, finché Teo non mi chiamò dicendomi che il
volo era stato anticipato alle
sei e mezza e non più alle nove, perché non
avevano venduto abbastanza
biglietti per la partenza delle nove.
<
Quindi abbiamo poche ore per stare insieme…che facciamo?
> domandai.
< Io
una mezza idea ce l’avrei… >
< Ovvero? >
Robert
sogghignò e mi si avvicinò con lentezza mentre mi
guardava intensamente negli
occhi. Eravamo a pochi centimetri di distanza ed automaticamente
avvicinai le
mie labbra alle sue, aspettando che anche lui si facesse avanti, ma
così non
accadde: infatti prese il telecomando e spense la TV.
<
Forza piccola vestiti che ti porto a fare un giro per Glasgow! >
disse
sorridendo divertito.
Preparai
il mio borsone e quello di Teo, poi li caricammo nella macchina a
disposizione
del cast, salutai tutti, Mindy compresa, e partì per il
centro di Glasgow.
Trascorremmo
quasi tutto il pomeriggio a fare shopping e poi alle quattro e mezza,
dopo aver
rintracciato Teo, andammo in aeroporto per l'imbarco.
<
Amore ci vediamo tra due giorni >
<
Non ci vediamo mercoledì? >
<
No, martedì sera dormi da me > disse baciandomi la
tempia.
<
Ok, va bene. Ciao, buon fine domenica e buon fine riprese >
<
Buon viaggio e chiamami quando arrivi per favore >
<
Sarà fatto > risposi sorridendogli e, dopo esserci
baciati ancora, Teo ed io
ci dirigemmo verso la nostra sala imbarco.
|
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Capitolo 22 *** L'INCIDENTE ***
Salve a tutte
ragazze! ^^ Bene, ora che
ho tempo inizio a stressarvi come al solito! ^^ Ok, prima di cominciare
voglio
scusarmi per la brevità del capitolo…mi
rifarò con il prossimo, promesso! ^^
Beh, sinceramente mi viene da ridere
ripensando a questo capitolo, e sapete il perché? Per il
semplice fatto che io
ho scritto il capitolo dell’incidente e puf! Qualche mese
dopo ho fatto
veramente un incidente in moto. Poi (apparirà nei capitoli
più avanti) ho
scritto che Giulia un giorno si era presa la febbre stando fuori sotto
la
pioggia e…puf! Un giorno che ero fuori e ha iniziato a
diluviare mi sono
bagnata come un pulcino e mi sono ammalata. Non mi stupirei se tra
qualche
capitolo vi dicessi che mi sono veramente messa con Robert
Pattinson…e di
scoprire di avere un fratello da adottare e che sarà come
Teo xD
Bene, detto ciò ringrazio chi ha messo
la storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! ^^
Ithil: ciao Bea!! ^^ *che
bello questa volta sono la
prima a lasciare un commento!* che bello, questa volta sei la
prima a cui
rispondo! ^^ *ti giuro che non vedevo l'ora che aggiornassi...*
*-*
davvero?? *me arrossisce* *Giulia che si addormenta prima di
fare la
sorpresa sembra da lei…* ahahahahaha! Vedo che
ormai hai imparato a
conoscerla bene xD *e cosa vogliamo dire
di quella lì... come si chiama... Mindy, ma si
può sapere cosa vuole??*
portarsi a letto quel bellissimo ragazzo U.U ma tanto non ce
l’ha fatta!
Muhahaha!! *Giulia è un genio, far finta di essersi
appena svegliata,
lasciando intuire all'intrusa molto più di quanto ci sia
stato! (ma questi due
piccioncini mi faranno morire, ma quando è che si decidono!!
beh io comunque
sono paziente e aspetto! ^__-)* concordo, lei è
veramente un genio xD ah,
comunque…beh, per la seconda parte dovrai aspettare ancora
un bel po’, mi
dispiace xD …. Tesoro, ma Orlando è Orlando! Orly
è
*çççççççççç*
anche troppo
xD (mamma mia quanto ho sbavato in Pirati dei Carabi 3 quando lui
è sulla
spiaggia con il nuovo comandante inglese e con Davy Jones [mi sembra
fossero
loro] e per incontrarsi con Jack, Elizabeth e
Barbossa…Orlando a braccia
incrociate e in quella posizione…mamma mia
*ççç* e poi quanto ho odiato Keira
quando l’ha baciato! E quanto è bella la scena
quando lui le bacia la gamba? Io
al cinema ero così: O_O) xD ok, perdona questo mio monologo
su Mr Bloom *ma
senti, manca molto alla fine??* all’incirca
dovrebbero mancare 23
capitoli…oddio, detto così sembra che manchi
pochissimo!!! E devo ancora
scrivere gli ultimi 5! O_O spero ti piaccia questo capitolo, un bacio e
grazie!
^^
Fairwriter: ciao! ^^ *Sto
capitolo era davvero il massimo,
complimenti!* grazie, gentilissima! ^^ spero che anche il
prossimo sia il massimo! ^^ un bacioooooooo
milly92: ciao Mena! :D *mi
credi se mi aspettavo delle
cattiverie peggiori dal giornalista di Fragola Nera?* sei
contenta o delusa
del fatto che non sia stato poi così cattivo? Che alla fine
cattivo è
stato…cosa ti aspettavi che facesse? *mi sono fatta
due risate quando ho
letto quelle cretinate che hanno scritto* pensa che io mi
sono fatta due
risate nello scriverle xD *Che ne dici se creiamo dei cartelli
speciali con
la scritta "Non disturbare" in tutte le lingue e glieli spediamo?*
bella la tua idea! Che poi è migliore della mia: io pensavo
a tirare due manoni
in faccia a chiunque li disturbasse xD *non vedo l'ora di
leggere il
prossimo capitolo!* eccoti servita tesoro! ^^ spero di
piaccia il capitolo
però! Un bacio ti voglio bene!! P.S. inviterai Giulia e Rob
al battesimo del
baby-Niko, vero? :D
Ilarylove
Sol:
ciao bella! *Non ti scusare, non hai nulla di
cui farti perdonare! Capita a tutti di avere poco tempo!*
diciamo che ho
rimediato questa volta? xD *Comunque, se anche fosse, ti
saresti fatta
perdonare: il cappy è favoloso!!!* mi hai
preceduta! xD *E sappi che
ODIO la Fragola Nera!!!* muhahahaha! Bene, perché
la odio anche io U.U un
bacio e grazieee! Spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!
CriPattinson: Cri, divertiti in
Sardegnaaaaaaaaaaaaa!!! E mandami
una cartolina!! ^^ anzi, poi su msn mi racconterai tutto! *Troppo
bello
leggere che Giulia si è addormentata prima di fare la
sorpresa a Rob!*
ahahaha diciamo pure che Giulia è una povera sfigata (in
senso buono però! ^^)
*E ora questa Mindy...non rompe le scatole vero?!?!?*
no, tranquilla! E
poi come hai detto tu ci penserebbe Giulia a farla
sparire…l’ha pur fatto anche
con Tiffany, no? xD *Cmq spero che la fic continui ancora x un
bel pò perchè
mi piace un casino e poi perchè mi ci sono affezionata!!!:-)*
*-* che carinaaa!
^^ comunque tranquilla, mancano ancora 23 capitoli prima che finisca la
storia!
^^ un bacio e grazie!!! ^^
Nells: mo ciao carissima!! ^^ *ciaooooooooooo!capitolo
bello come sempre!!brava!continua così...questa ff mi piace
un sacco!!!! non
vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!! baciii!* oddio,
grazie mille!!
Sono commossa! ^^ un bacio e spero ti piaccia anche il prossimo
capitolo!
doddola93:
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa mo
ciaoooooooooo!!! Da quanto non ci si vede!!! (perdona la mia idiozia,
ma oggi
va così xD) * Wow,che questa storia è
davvero...wow.
Era da secoli che volevo leggerla, ma causa scuola and co non ci sono
mai
riuscita. E oggi, invece, me la sono letta tutta d'un fiato.* *-*
davvero ti
piace? Come sono contenta!! ^^ seriamente, sinceramente speravo che
prima poi tu la
leggessi (ebbene sì, io sono ancora
innamorata della tua storia “il frutto del
peccato”…ma perché l’hai
cancellata?
ç__ç), solo che un po’ mi vergognavo a
mandarti una mail rompendoti per dirti
se ti andava se potevi leggerla…bene, fortuna che ora
l’hai letta! ^^ *Ho
riso come una matta, giuro, e mi sono emozionata. Giulia mi piace come
personaggio
e Rob, insomma, è Rob, parliamoci chiaro* in che
scene ti sei emozionata?
*-* *Quindi, aspetto un veloce aggiornamento, che qui
c'è una donnina (anzi,
da quello che ho visto un bel pò di donnine) che attendono
ansiose.* hey,
alla fine hai atteso mezza giornata, no? ^^ comunque io posto ogni
lunedì e
sabato, quindi…spero sapere se cosa ne penserai dei miei
futuri capitoli! ^^ un
bacio e grazie mille! :)
KikiCullen:
fragolìììììììììììììììì!!!
Ma quando tu
sei antipatica, eh? Tu non lo sei MAI,
claro? :) *Giulia le sorprese non le sa fare poverina*
povera piccola!
Ma tanto Robert era felice di vederla, no? :D *La fragola nera
non ha dato
molti problemi...* sei la seconda che me lo
dice…cosa ti aspettavi che
avesse fatto? *ma MINDY??? Mi sta antipatica! uffa! Mica
combinerà guai?*
no, tranquilla…ha fatto solo una comparsa…non
sarà lei a dare problemi a Giulia
e a Robert… *un pokino lo so che sono insopportabile*
ripeto: nu,
maiiiiiiii!!! *Rob vuole competere??(per la serie vuoi la
guerra? e guerra
sia!)* ahahahahaha! Mi piace come l’hai visto tu xD
*Rob è bravissimo
come attore , lo sappiamo e lo sa benissimo pure Giulia, quindi non si
deve
preoccupare* esattamente fragolì! :) *amo
pure sta storiella…mi ci sono
affezionata!* me felicissimissimissimissima!! *-* un bacio
fragolì, ti
voglio beneeeeeeeeeeeeeee
Bene
ragazze, das ist Alles (= questo è tutto.
Scusate…ieri ho passato tutto il
giorno a studiare tedesco e non ne potevo più xD)
A
sabato! XOXO Gossip Girl Giulls (scena cretina, lo
so…ma ripeto OGGI NON
CI STO CON LA TESTA xD…perdonate la mia pazzia? xD)
22.
L’INCIDENTE
<
Pronto? > disse Teo rispondendo al telefono.
< Teo? >
< Hey Giulia, ma dove sei finita? È da almeno venti
minuti che
provo a chiamarti ma avevi il telefonino staccato… >
< Sì, scusa… >
< No, tranquilla. Ma dove sei? A che ora torni a casa? Senti ho
comprato delle pizze surgelate da fare, vanno bene? >
< Teo, aspetta… >
< Dimmi >
< Devo parlarti >
< Ok, ti ascolto >
< Ma prima devi promettermi che non ti arrabbierai con me per
quello che sto per dirti >
< Giulia, dove sei? > domandò incominciando ad
agitarsi.
< Teo, stai calmo… >
< Giulia, dimmi IMMEDIATAMENTE dove sei! > rispose con un
tono arrabbiato e preoccupato allo stesso tempo.
< Sono in ospedale > risposi sospirando.
L’ultima cosa che sentii fu Teo che disse “Arrivo immediatamente“ prima
che chiudesse il telefono.
Chiusi lo sportellino del telefono e aspettai che arrivasse.
< O mio dio piccola, che ti è successo? >
domandò notando il
mio piede sinistro con la fasciatura non appena entrò nella
stanza dove ero stata portata.
< Stavo tornando a casa in moto, quando un cretino mi ha
tagliato la strada facendomi cadere e il motore mi è finito
sul piede sinistro
> risposi brevemente.
< È rotto? >
< No, il dottore ha detto che è solo slogato >
< Grazie al cielo. Piccola quando mi hai detto di essere in
ospedale mi sono preso un accidente. Temevo ti fosse successo
chissà che, anche
se un piede slogato non è comunque una cosa da
sottovalutare. Cos’hanno detto i
medici? >
< Che sono stata fortunata perché il piede
è solo slogato e non
rotto, mi hanno fatto delle lastre e hanno constatato che andava tutto
bene
che devo tenere il piede a riposo per una decina di giorni >
< Ok, altro? >
< Il motore è graffiato… > risposi
tristemente: mi sentivo
terribilmente in colpa per averglielo rovinato, anche se indirettamente.
< Non preoccuparti, non me ne frega niente del motore. Lo porto
a verniciare ed è a posto, non è quello
l’importante. A me importa di te. Sei
sicura di stare bene? > domandò premuroso e
accarezzandomi una guancia.
< Sì, sto bene. Mi sono solo presa una grande
paura… >
< Anche io quando ho ricevuto la tua telefonata. I tuoi
genitori mi avranno preso per uno sciagurato… >
< Veramente non lo sanno… >
< Non li hai avvisati? > domandò con un tono
di rimprovero e
strabuzzando gli occhi.
< No, perché temo che possano farmi tornare in Italia
ed io non
voglio… >
< Giu, non puoi non dire niente loro! Adesso li chiamiamo e
raccontiamo loro tutto… >
< Ma… >
< Niente ma, sono i tuoi genitori e devono sapere cosa
è
successo > disse in un tono che non ammetteva repliche.
< Ok… > risposi sbuffando.
Non appena raccontai a mia madre quello che mi era successo il suo
impulso fu quello di farmi tornare immediatamente a Ravenna, ma
fortunatamente
sia io che Teo riuscimmo a farla ragionare a non farmi partire. In ogni
caso le
promisi che nel caso in cui il piede si fosse aggravato sarei ritornata
a casa.
Alle quattro venne nella mia stanza un dottore per parlarmi
dell’esito delle analisi.
< Bene signorina, ho notato che le analisi sono molto buone,
quindi direi di metterle solamente il tutore, che dovrà
tenere per una decina
di giorni e, quando tornerà, le faremo le ultime analisi
>
< Certamente, grazie dottore > dissi sorridendogli.
< Ah, un’altra cosa: le prescrivo degli antidolorifici
e delle
vitamine. Mi raccomando, non ne abusi >
< Tranquillo dottore, sarò bravissima! >
risposi facendo il
segno del giuramento degli scout.
< Molto bene, allora ci rivedremo tra dieci giorni >
disse
ridendo e andandosene.
o, poi
aspettai che tornò con le stampelle che avevamo noleggiato
andosene.Teo mi prese in braccio e
mi fece accomodare in sala s’aspetto,
poi aspettai che tornasse con
le stampelle che avevamo noleggiato e con le medicine che mi erano
state
prescritte e poi, a fatica, uscimmo dall’ospedale ed andammo
in macchina. Prima
di giungere a casa, però, Teo ed io ci fermammo da un
fotografo per prendere
una cornice che avevo ordinato per il regalo di Robert: per il nostro
primo
mese gli avevo preso una cornice, dentro alla quale avevo intenzione di
mettere
la foto che Kristen ci aveva scattato a bordo piscina il giorno del
festino, e
una giacca in pelle nera.
Quando arrivammo davanti a casa trovammo Emma ad attenderci con
un’enorme teglia in mano.
< Ciao Emma! > esclamai quando scesi dalla macchina e mi
avvicinai piano a lei, tentando di non inciampare a causa delle
stampelle.
< Ciao Giu! Cavolo Teo mi ha detto dell’incidente.
Come stai?
> domandò preoccupata e abbracciandomi forte.
< Sto abbastanza bene, anche se sono ancora un po’
spaventata. Ora
devo portare il tutore per una decina di giorni e poi
inizierò a fare un po’ di
riabilitazione >
< Cavolo, mi dispiace tantissimo! L’importante
è che tu stia
bene. Ah, a proposito questa è per te > disse
indicandomi l’enorme teglia di biscotti.
< Emma, sei unica! Ma non ce n’era bisogno.
Chissà quanto avrai
faticato… >
< L’ho fatto più che volentieri,
tranquilla! > disse
sorridendomi < ciao Teo! > aggiunse quando mio fratello
ci raggiunse.
< Ciao Emma! > rispose Teo abbracciandola e prendendo i
biscotti.
Entrammo in casa ed Emma mi aiutò ad andare in bagno per
farmi una
doccia, dopodiché la mandai via perché doveva
prepararsi per un appuntamento
con Ryan, un amico del suo migliore amico.
Dopo venti minuti uscii dalla doccia, mi coprii con un asciugamano
e poi Teo entrò per portarmi in camera a vestirmi.
< Sei sicura di farcela? > domandò
premurosamente mio fratello
dopo avermi appoggiato sul letto.
< Speri che ti dica di no così puoi osservarmi mentre
mi
cambio? > domandai prendendolo in giro.
< Certo che sei proprio stupida! > rispose dandomi un
buffetto in testa.
< Provaci un’altra volta e ti uccido, chiaro? >
dissi
minacciosa.
< Sì, certo…sto tremando dalla paura.
Allora? >
< Tranquillo ce la faccio. Ti chiamo quando ho fatto
così mi
aiuti a scendere di sotto, ok? >
< E certo, io ora scendo per poi risalire? Dai, mi volto
>
disse voltandosi in modo che non potesse vedermi mentre mi cambiavo.
Mi misi velocemente un reggiseno e un paio di mutande e poi
scoppiai a ridere.
< Mi sembri un bambino dell’asilo in punizione. Dai
scemo,
voltati! Tanto mi hai già vista in biancheria > dissi
e lui fece come gli
avevo detto.
< Piccola, ma che cavolo hai sul fianco? >
domandò sgranando
gli occhi.
< Ehm…è un piccolo livido…
> risposi guardando dove stava
guardando Teo.
< Piccolo? Sembra una voragine! Vuoi un po’ di
ghiaccio da
metterci sopra? >
< Me l’avevano già dato in ospedale il
ghiaccio… >
< Ok, allora ti porto un po’ di crema. Vado a vedere
cosa
abbiamo > disse uscendo dalla mia camera e tornando pochi minuti
dopo.
< Non spingere, mi raccomando >
< Mi conosci, lo sai che non potrei mai farti del
male… >
rispose iniziando a spalmare la crema.
< Ahia! > esclamai quando per sbaglio spinse sul livido.
< Scusa! > rispose ridendo.
Dopo che mi ebbe messo la crema mi passò un paio di
pantaloncini e
una canotta per vestirmi e poi mi aiutò a scendere di sotto.
< Teo? > lo chiamai quando arrivammo in cucina.
< Dimmi >
< Pizza surgelata? > domandai guardandolo con occhi da
cucciolo.
< Tutto quello che vuoi piccola > rispose baciandomi la
fronte e poi si avvicinò al forno e lo accese, mentre io
tirai fuori dal
freezer le pizze e iniziai ad apparecchiare la tavola.
Dopo cena preparai i popcorn e poi andammo in sala a vedere la
finale di American Idol.
< Teo sono cotta, vado a dormire > gli dissi non appena
il
programma terminò.
< Certo piccola. Vuoi una mano per salire? >
domandò
alzandosi.
< No, tranquillo. Voglio arrangiarmi io. Notte >
< Buonanotte piccola e mi raccomando chiamami se hai bisogno
>
< Assolutamente! Tiro fuori la mia campanella? > domandai
ridendo.
< Basta chiamarmi, tanto abbiamo le camere vicine >
rispose
scompigliandomi i capelli, un gesto che odiavo da morire ma che
permettevo solo
a Teo di fare senza problemi.
Raggiunsi le scale, iniziai a salirle piano piano e, non appena
arrivai indenne in camera mia, mi misi sotto le coperte, scrissi un
messaggio
di buonanotte a Robert e poi scivolai in un sonno senza sogni,
aspettando con
impazienza il ritorno di Robert a Londra.
Martedì mattina mi svegliai sentendo un forte odore di
caffè e
infatti, quando aprii gli occhi, trovai Teo con in mano il vassoio per
la
colazione.
< Ben svegliata piccola! Hai dormito bene? >
domandò
sedendosi sul letto assieme a me.
< Sì, molto! A cosa devo la colazione a letto?
> chiesi
sorridendo e prendendo il croissant.
< Al fatto che questa notte mi hai lasciato dormire in santa
pace > rispose ridendo.
< Ah, grazie! > esclamai dandogli una pacca sulla spalla.
< Sto scherzando piccola! Ti ho portato la colazione a letto
perché mi andava di farlo >
< Sono fortunata ad avere un fratello come te > dissi
guardandolo con adorazione.
< Sì, lo sei! > rispose ridendo.
< Ecco come rovinare un momento d’affetto tra
fratelli! >
dissi ridendo a mia volta.
Dopo colazione tirai fuori i tanto odiati libri delle vacanze e
studiai per qualche ora, poi al pomeriggio aiutai Teo a sistemare un
po’ casa
e, alle otto e mezza arrivai in aeroporto per attendere
l’arrivo di Robert e,
nonostante l’aereo atterrasse alle otto e tre quarti, lui e
Simon ci
raggiunsero solamente alle nove e mezza.
Non appena lo scorsi da lontano iniziai a sbracciarmi.
< Amore! > urlò il mio ragazzo correndomi
incontro e
prendendomi in braccio, stando attento a non prendere contro la gamba
col
tutore.
< Rob, ciao! > dissi abbracciandolo forte e affondando la
testa nell’incavo del suo collo.
< Come stai? Come va il piede? >
< Mi fa un po’ male, ma a parte quello sto bene
> risposi
sorridendogli.
< Mi è quasi venuto un infarto quando me
l’hai detto… >
disse poggiando la sua fronte alla mia.
< Sì, l’avevo capito dalla tua voce. Ma
come mai avete tardato
così tanto ad arrivare? > domandai scendendo da lui.
< Perché delle ragazze mi avevano accerchiato per
fare foto e
autografi >
< Ah, ecco perché la nostra star di Hollywood non si
degnava di
raggiungerci! E le hai accontentate tutte? > domandò
Teo salutando il suo
migliore amico con un abbraccio.
< Sì, anche se alcune di loro erano accontentabili
> rispose
Robert iniziando a ridere, seguito a ruota da Simon.
< Perché ridete? > domandai inarcando un
sopracciglio.
< Perché una ragazza ha voluto fare con me cinque
foto e le
cancellava ogni volta che non veniva bene, mentre un’altra ha
preteso otto
autografi >
< E questo dovrebbe fare ridere? > domandai divertita.
< Se tu avessi visto la scena ti saresti messa a ridere >
rispose Robert facendomi la linguaccia.
< Che bambino che sei Rob! > esclamo Simon e poi mi
abbracciò
< ciao Giulia, come stai? >
< Ciao Simon! Sto bene, anche se il piede ogni tanto mi fa male
> risposi sorridendogli e ricambiando l’abbraccio.
< Ragazzi mi dispiacere interrompere questa rimpatriata, ma il
parchimetro mi scade tra due minuti e se mi fanno la multa sono
fregato… >
s’intromise Teo.
< Oh sì certo, hai ragione. Andate avanti voi tre,
così tu
intanto Teo porti qui la macchina e io poi io vi raggiungo >
< No, non se ne parla neanche! Io resto con te, non mi va che
tu stia qui da sola. Non mi piacciono molto gli aeroporti, specialmente
per le
ragazze > disse Robert in un tono che non ammetteva repliche.
< Concordo con te Rob. Dammi la tua valigia che intanto la
porto in macchina > disse Teo prendendo la sua valigia.
Fui contenta di rimanere sola con Robert, l’unica cosa che mi
scocciava era di camminare lenta come una lumaca perché non
ero ancora pratica
ad usare le stampelle.
< Mamma mia ormai anche le tartarughe ci stanno superando
>
lo sentii sussurrare piano.
< Senti, se non ti va bene andare così piano
perché non
raggiungi gli altri anziché stare a lamentarti? >
sbottai adirata.
< Piccola che ti prende? > domandò interdetto.
< Che prende a me? Sei tu quello che si lamenta
perché stiamo
andando piano! So benissimo di essere lenta come una lumaca, ma non
sono
pratica delle stampelle, quindi o ti adegui ad andare piano nella
speranza che
io impari ad andare più spedita oppure raggiungi gli altri e
aspettate che
arrivi. Non ho problemi, per me è indifferente >
risposi fredda.
< Scusa > disse dispiaciuto prendendomi il braccio per
farmi
voltare verso di lui.
Sospirai rumorosamente chiudendo gli occhi.
< No, scusa tu…è che sono stanca morta e
ho un gran male al
piede… >
< Dai vieni, ti porto in braccio > disse senza lasciarmi
il
tempo per obiettare.
Tenni stretta le stampelle, mentre circondavo il suo collo con le
mie braccia e avvicinavo il mio viso al suo collo.
< Mi piace l’odore del tuo dopobarba >
< Grazie > rispose sorridendo.
Quando arrivammo fuori Teo non era ancora arrivato e così
Robert si
fermò ad aspettarlo.
In quel momento alzai lo sguardo e vidi un paparazzo che ci stava
fotografando, così alzai il cappuccio della mia felpa e
mugugnai contrariata.
< Che hai piccola? > domandò Robert
sussurrando.
< Paparazzi. Che palle > risposi mettendo il broncio.
< Fragola Nera? > chiese seccato.
< Ah, non lo so > risposi non accennando ad alzare lo
sguardo.
< Dov’è? > domandò.
< Laggiù > risposi alzando lievemente lo
sguardo e indicando
dove fosse posizionato il paparazzo.
Robert scoppiò a ridere.
< Che cos’hai da ridere? > domandai guardandolo
male.
< Proprio non ti piace finire sui giornali, eh? >
< No > risposi con lo stesso tono imbronciato di prima.
< E se ti dicessi che non è un paparazzo della
Fragola Nera
cambierebbe qualcosa? >
< Se ci tenessi a finire sui giornali di gossip ti avrei
già
sfruttato, non credi? > domandai nascondendomi ancora di
più.
< L’avevo detto io che sei troppo intelligente per me!
>
rispose baciandomi sul cappuccio.
< A chi l’avresti detto scusa? > domandai
divertita.
< A Cam e a Kellan qualche settimana fa >
< E cosa ti hanno risposto? >
< Che ho ragione a dire che sei più intelligente di
me e che
anche tu prima te ne renderai conto e, quando accadrà, tu mi
lascerai e loro
due avranno il via libera per chiederti di sposarli > rispose
ridendo.
< Che scemi che sono! > dissi ridendo con lui < e
poi
comunque lo so già di essere più intelligente di
te! > risposi guardandolo
con finta superiorità.
Per tutta risposta Robert rise e mi diede un morso sulla spalla.
< Prova a dire un’altra cosa del genere e ti mordo
ancora,
chiaro? >
< Cristallino! > risposi baciandolo < Rob?
> lo
chiamai dopo essermi nascosta ancora, visto che il fotografo non la
smetteva di
scattare foto.
< Dimmi piccola >
< Mi fai scendere? >
< Non ci penso nemmeno >
< Perché? > domandai curiosa.
< Perché sei stanca e perché ho voglia di
tenerti qui vicino a
me >
< Guarda che sono pesante >
dissi tentando di convincerlo a farmi scendere.
< Non m’importa e comunque non è vero
> rispose stringendomi
maggiormente a lui.
< Ma come fai? > domandai esasperata poco dopo.
< Come faccio a fare cosa? > chiese senza capire.
< A rimanere impassibile quando c’è quel
rompiballe a scattare
le foto! > risposi seccata.
< È l’abitudine amore >
< Uffa… >
< Domani mattina troveremo un sacco di foto di questa sera su
Just Jared >
Alzai immediatamente la testa e lo guardai meravigliata.
< È di Just Jared? >
< Conosci il sito? >
< Sì! > esclamai sorridendo.
< Oh bene, quindi ora ti farai fotografare? >
< No > risposi nascondendomi nuovamente nel suo petto.
< Piccola, mi fai morire quando fai così! >
disse divertito.
< Cattivo > dissi stringendomi maggiormente a lui.
Finalmente Teo
arrivò e Robert mi fece sedere sul sedile posteriore e lui
si sedette accanto a
me, mentre Simon si sedette davanti con Teo. Non appena entrai in
macchina Teo
mi obbligò a mangiare un panino al prosciutto e mi fece
prendere sia
l’antidolorifico che le vitamine, poi Robert mi prese tra le
sue braccia e,
dopo aver poggiato la testa sul suo petto, mi addormentai.
Mi svegliai
diverse ore dopo nel mio letto.
< Rob? >
lo chiamai con la voce impastata dal sonno, ma non ricevetti nessuna
risposta.
In compenso,
però trovai un biglietto sull’altro cuscino.
“Dovevi
dormire da me, lo so, solo che ho preferito che tu per questa notte
restassi a
casa perché lì hai tutte le medicine che ti
servono. Chiamami quando ti svegli,
ok? Un bacio
Rob”
Sorrisi e mi
rigirai dall’altra parte del letto, addormentandomi
immediatamente con ancora
il biglietto tra le mani.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ragazzuole…sapete
cosa succederà nel capitolo di sabato? No? Bene, allora vi
farò un piccolo
spoiler: la coppia Giubert festeggerà il primo mese insieme!
^^ Ma…secondo voi
cosa succederà? Qualcosa di bello o di brutto? Una bella
notizia oppure un imprevisto
che farà saltare il loro appuntamento? Un bacio e rispondete
in tante!
^^
|
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Capitolo 23 *** IL PRIMO MESIVERSARIO ASSIEME ***
Ciao a tutte! Come
state? ^^ Io sono
felicissima, perché finalmente è sabato! xD
Eheheheh oggi ho tempo per
rispondere a tutte xD
Prima di ringraziarvi volevo dire che
dedico questo capitolo a mio cugino Marco, che si è laureato
ieri con 110 e
lode!
Grazie alle 76 ragazze che hanno messo
la storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato! ^^
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ *uffa
sono sempre più
invidiosa di Giulia!* se ti fa star meglio, la invidio anche
io xD *Speriamo che
il 1 mese si divertano...ma qui c'è puzza di
imprevisti e malelingue...* muhahahaha! Chi lo
sa? xD potrebbe anche
non succedere niente xD un bacio e grazie!
ilachan89yamapi: ciao ila! ^^ *pensa
un pò dopo aver
scritto il cap hai ftt l'incidente 0__0 oddio!! ma magari si avverasse
la parte
di rob eheheh!* magari capitasse veramente, eh? xD *secondo
me nel prox
cap quello del primo mese insieme, magari inizialmente ci
sarà qualche
imprevisto ma poi riusciranno a passare una tranquilla serata!*
mah,
chissà! xD un bacio e grazie 1000! :)
Twilighter001: ciao tesoro!!! *Che
bello che bello
che bello!!!!!!!!Non vedo l'ora di vedere il prossimo capitolo mi piace
tanto
la tua storiaaaa!!!!!!!!Bravissimaaaaaa!!!!!!!!!!Posta presto ti
pregooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!NOn mi far aspettare
più di 2 massimo
tre giorni.......ok?!?!?!La prendo come una promessa.....*
scusami, ma il
lunedì e il sabato sono gli unici giorni in cui posso
postare…mi perdoni? :( un
bacio e grazieeee!
kiarab:
chiaraaaaaaaaaaaa!! ^^ *deve
succedere qualcosa di bello.. se non succede..mhh cosa ti faccio.. mhhh
ti
scanno!!! Ecco!! Ti scanno!! Quindi stai attenta..* O.O ho
paura… *comunque
dopo ci presenti Teo se alla fine scopri di averlo come fratello.. ok??*
no, Teo è solo mio U.U *Pas al 100%
mi metto a pensare al dopobarba di Rob quando ce l' ho così
vicino?? NOOOO!! ma
ke dopobarba... io me lo stupro direttamente sul check in* ahahahahaha! Ma
tu sei una PAS al 120%,
altroché xD! E comunque tranquilla, è solo il
primo momento…più avanti Giulia
diventerà moooolto più PAS xD un bacioooooooooooo
KikiCullen: fragolì mia dolce
fragolì! *-* *Ti voglio
beeene, eh oggi sono in cerca d'affetto!* amore
miooooooooo!!! Me viene da
te e ti abbraccia! ^^ *se ti trovi un fratello come Teo lo
voglio conoscere!*
ma che discorsi fai??? Mi tradisci, eh? Lo sapevo che mi tradivi!
:’( *nel
prossimo cap succederà qualcosa di brutto, me lo sento*
eheheheh, chi lo
sa? xD *io da egocentrica quale sono, una volta ci vorrei
finire, chissàà!*
ahahahaha! Ripeto: io in sogno ci sono finita xD *Amo teo!
Scommettiamo che
my brother si sarebbe preoccupato del motore?xD* *me casca
dalla sedia*
ahahahaha! Povera la mia
Fragolìììììììì!
*Ma Marti non torna più? Mi era
simpatica!* non momentaneamente… *Scusa
il papiro,* smettila di
scusartiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!! :P un bacio fragplì,
ti voglio
beneeeeeeeeee!!
Ilarylove
Sol:
ciao carissima!! *Mi dispiace tanto per Giu, non
volevo che si facesse male... vabbè, avrà
più tempo per studiare!!! ;-) Io sono
un po' fissata con la scuola!* ahahahahahaha! Eccoti
accontentata! ^^ *Sei
cattivaaaa a lasciare le tue lettrici sulle spine... cosa
succederà per il
"mesario" di Giu e Rob... Non dormirò stanotte!!!*
addirittura
non dormirai? Beh, se mi dici così è ovvio che
poi continuerò a farlo :P
scherzo…spero ti piaccia il capitolo, un bacioooooooo!
Lion
E Lamb: mo ciao stella! *spero
ke nn succeda nulla di
brutto ti prego sn debole di cuore nn mi fare prendere un colpo!!!*
no dai
non mi morireeeee!!! Spero ti piaccia il capitolo, un bacioooo
doddola93: ciao Doddie! ^^ *Rompermi?
Tu? Ma scherziamo?
Dopo tutto il supporto e le recensioni che mi hai lasciato? Non ti puoi
nemmeno
rendere conto di quanto ti devo, davvero. E ora arriva questa storia,
così
bella, freca.* *-* sono commossa!! *Mi emoziona ogni
parola e infatti
non vedo l'ora di leggere il prossimo chappy* che tu ci creda
o no, sono
contenta di sentirti dire questo! ^^ grazie, veramente!! *-* tesoro
spero di
non averti fatto attendere troppo! ^^ un bacioooooooooo!! P.S.
Sìììììììììììììììììììììììììììììì!!!!
*quest'estate, forse, lo riprenderò e lo
correggerò per poi postarlo, contenta?* il
sì di prima credo che dica
tutto…sono troppo contenta!! Era stupenda quella storia!!
*-* *Perciò,
forse, la ritroverai ^.^* togli il forse!!! =D
milly92: ciao Menaaaaaaa!! *E
poi, certo che Rob e Giulia saranno invitati al battesimo della figlia
di Niko,
ci scherzi? Anzi, faranno da madrina e padrino!*
guarda che ci
conto! Se poi non succede così ci rimarrò molto
male U.U *Comunque,
povera Giulia, appena ho letto il titolo del cap
mi è veuto quasi uninfarto!* povera
me più che altro xD skerzooo! ^^
come sta ora tua madre? *Guarirà
senza problemi,
no? Oppure questo intralcerà in qualche modo il loro
appuntamento?*
beh…il tutore intralcerà per il fatto che
anziché uscire staranno a casa e…per
varie posizioni che non ho menzionato nella storia (COMPITO PER MENA:
vediamo
se capisci dove xD) *Kristen
mi manca molto!
Quando comparirà di nuovo? SI sente la sua mancanza!*
tranquilla,
manca poco…moooolto poco! ^^ un bacio tesoro, ti voglio bene!
privi93: ciao carissima!
^^ *ho letto solo
adesso gli ultimi 3 capitolii,perkè internet era staccato*
eheheheh figurati,
vai tranquilla! So bene come ci si sente! *povera
giulia..s'è fatta
male,anzi gli è andata bene solo il piede....E adesso sto
morendo di sapere
come continuaaaaa* ho aggiornato, contenta? :) un bacio e
graziee!
Sognatrice85:
Margheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!! Mo
ciaooooooo!! *volevo farti i complimenti per la tua fan
fiction, è a dir
poco strepitosa, sei bravissima, me la sono letta tutta d'un fiato. E'
coinvolgente, emozionante, trascinante...non ho più
aggettivi...posso solo
aggiungere: continua, continua e continua...* *-* grazie!!
Sei
gentilissima!! Ma è da poco che sei segnata qui si Efp? Ora
dovrai postare
anche la tua stupendiosissima storia, chiaro?? ^^ un bacio e grazie!! :D
Bene
ragazze, non mi resta che dire una
cosa: mi prendete troppo sul serio xD tranquille, niente imprevisti
negativi,
solo…una grande sorpresa.
A
lunedì! Un bacio Giulls
23.
IL PRIMO MESIVERSARIO
ASSIEME
Sabato
30 giugno mi svegliai per le nove e un quarto e non appena
scesi le scale incrociai Teo che stava andando via.
< Dove vai? > domandai sbadigliando.
< A fare la spesa. Riesci a resistere per un’oretta
senza di
me? >
< Non lo so, tenterò > risposi facendogli la
linguaccia.
Dopo venti minuti suonarono alla porta e, sempre a fatica, andai
ad aprire; davanti a me trovai una ragazza con un gigantesco mazzo di
fiori:
c’erano delle rose rosa, rosse e bianche e anche un paio di
orchidee.
Non appena la fiorista si accorse che ero con le stampelle, mi
aiutò a portare quella meravigliosa composizione dentro casa
e a metterli
dentro un vaso e, non appena se ne fu andata, estrassi il biglietto che
era
attaccato al nastro.
“Spero
che
questi fiori siano di tuo gradimento. Non vedo l’ora di
restare un po’ da solo
con te stasera. Buon primo mesiversario, il primo di una lunga serie,
almeno
spero. A stasera amore mio.
Con amore
Rob“
Sorrisi dolcemente
non appena finii di leggere il biglietto e non
appena accesi il cellulare iniziai a comporre il suo numero per
chiamarlo, ma lui
mi precedette.
< Pronto? >
< Auguri piccola! > mi disse tutto allegro.
< Hey ciao! Auguri anche a te! E grazie mille per i fiori. Sono
bellissimi, ma non dovevi disturbarti… >
< Ma volevo. Sono contento che ti piacciano, anche se non sono
paragonabili alla tua bellezza… >
< Grazie > risposi arrossendo.
“Possibile che debba arrossire anche quando sono al
telefono?”
domandai esasperata.
< Sei arrossita, vero? > domandò Robert
divertito.
< Sì > risposi onestamente e Robert
scoppiò in una fragorosa
risata.
< Stasera passo a prenderti alle sei e mezza, ok? >
domandò
cambiando argomento.
< Assolutamente! Qual è il programma? >
< Beh, inizialmente avevo pensato di andare in un ristorante
ma, con la gamba messa così non mi va di farti uscire e
camminare; perciò resteremo
da me…e ritieniti fortunata, perché mi vedrai
cucinare solo ed esclusivamente
per te >
< Che onore, non vedo l’ora! Ma non è
meglio se mi faccio
portare da Teo a casa tua? Non voglio farti fare dei viaggi
inutili… >
< No, non stiamo a far disturbare tuo fratello. Passo io
perché
così vado a portare il regalo a Samantha, visto che non
l’ho ancora vista e il
compleanno è stato due giorni fa… >
< Oh, cavolo il regalo per Samantha! Me ne ero completamente
dimenticata! > esclamai sgranando gli occhi e pensando
velocemente a cosa le
avrei potuto prendere.
< Tranquilla amore, le ho preso un regalo conteggiando anche te
se ti va di farlo assieme… >
< E me lo chiedi? Mi hai salvata! Poi dimmi quanto ti devo ok?
>
< No, lascia stare, pago tutto io >
< Ma che sei matto? Non ci pensare nemmeno! >
< Ma… >
< No, stai zitto! > risposi con voce risoluta.
< Ne parliamo dopo, ok? > propose.
< Sì, ci sto >
< A più tardi piccola. Buona giornata >
< Anche a te. Ciao Rob e grazie ancora dei fiori > dissi
prima di riattaccare.
Misi la roba che avevo usato per la colazione nella lavastoviglie
e poi iniziai a fare un po’ di latino, finché Teo
non tornò a casa. Gli diedi
una mano a cucinare e, dopo pranzo, ci sedemmo sul divano e guardammo
un po’ di
televisione, finché io alle cinque non salii a fare una
doccia e a preparare il
borsone per fermarmi a dormire da Robert: vi infilai dentro dei vestiti
puliti,
il pigiama invernale, visto che in quei giorni il freddo si stava
facendo
sentire, e i regali per Robert.
Una volta preparato tutto aprii l’armadio, chiusi gli occhi e
tirai fuori il primo vestito che trovai, rimanendo entusiasta di quello
che
venne fuori: era un vestito rosso lungo fino a metà coscia a
maniche corte e
con lo scollo tondo, ornato da fronzoli e da tre bottoni al centro,
subito
sotto lo scollo. Abbinai al vestito un cerchietto rosso e, nel piede
senza
tutore, un sandalo rosso e con poco tacco.
Dopo essermi vestita mi asciugai i capelli facendo un effetto
spettinato e infine mi truccai leggermente.
< Wow…Giu, sei favolosa > disse Teo non appena
mi vide
scendere le scale, anche se in maniera poco aggraziata.
< Grazie Teo. Sono promossa quindi? > domandai
sorridendogli.
< Sì, a pieni voti! > rispose abbracciandomi
dolcemente e
andammo a sederci sul divano, aspettando che arrivasse Robert a
prendermi.
Alle sei e mezza suonarono il campanello.
< Deve essere il tuo cavaliere. Vado ad aprirgli > disse
Teo
alzandosi dal divano e incamminandosi verso la porta
d’ingresso.
< Hey amico! > sentii dire da Teo,
< Ciao Teo > sentii rispondere Robert.
Mi alzai dal divano e li raggiunsi.
< Ciao > salutai Robert sorridendogli.
< Wow…Giulia, sei veramente splendida, complimenti
> disse
avvicinandosi a me e baciandomi la guancia.
< Grazie, ma anche tu lo sei… > risposi
guardandolo.
< Vogliamo andare milady? > domandò prendendo
il mio
borsone.
< Certo! Ciao Teo > salutai mio fratello e lo abbracciai.
< Ciao piccola, divertiti. Mi chiami prima di andare a dormire?
>
< Sì, te lo prometto. Buon lavoro >
< Grazie. Rob, ti affido la vita di mia sorella, abbi cura di
lei… > disse teatralmente.
< Sì Matteo, tranquillo sarà fatto
> rispose il mio ragazzo,
sempre teatralmente.
Li guardai entrambi scioccata.
< Ok, va bene… > dissi uscendo di casa e
sentendo i due
amici ridere.
< Aspetta! > esclamò Robert precedendomi ed
aprendomi la
portiera.
< Grazie > dissi sorridendogli.
< Prego > rispose facendomi l’occhiolino e
chiudendo la
portiera.
Entrò anche lui in macchina e poi partimmo, ma prima mi
voltai
verso Teo e abbassai il finestrino.
< Niente raccomandazioni stasera? > chiesi divertita.
< Ho già avvisato Robert che se prova solamente a
pensare di
toglierti quel vestito glielo taglio > rispose Teo sorridendo ed
io scoppiai
a ridere, mentre Robert gli fece la linguaccia divertito.
< Cos’hai comprato a Samantha? > domandai dopo
essere
partiti.
< Un vestito color lilla con un copri spalle coordinato >
Arrivammo pochi minuti dopo a casa di Lizzy, che rimase sbigottita
non appena mi vide con il tutore.
< Giulia, tesoro che ti è successo? >
< Un piccolo incidente in moto, non preoccuparti…
> risposi
il più brevemente possibile.
< Un cretino le ha tagliato la strada e lei è caduta.
Il piede
è solo slogato, ma deve tenere il tutore per una decina di
giorni, poi inizierà
un po’ di riabilitazione > s’intromise
Robert.
Entrammo in casa e finalmente conobbi George: era un uomo molto
alto e veramente bello, aveva i capelli marroni, gli occhi verdi ed era
muscoloso. Restammo a chiacchierare tutti insieme per una
mezz’oretta, intanto
che Samantha si stava provando il vestito che le avevamo regalato. Per
tutto il
tempo in cui restammo da Lizzy, Brian sedette sempre vicino a me sul
divano e
mi faceva un sacco di domande riguardo la gamba, anche le
più strane, ed io mi
divertivo tantissimo a rispondere e, già che
c’ero, me lo coccolavo per bene.
Non appena lasciammo la casa di sua sorella ed andammo nella sua,
Robert mi fece sedere sul divano in sala.
< Qui c’è il telecomando. Fai come se fossi
a casa tua, ti
chiamo non appena è pronto >
< Non vuoi una mano? > domandai tentando di alzarmi.
< No, resta lì > rispose bloccandomi.
< Rob, tranquillo riesco a camminare > dissi
sorridendogli.
< Ma cosa m’interessa niente del tutore! Voglio
semplicemente
farti una sorpresa > rispose sorridendo e baciandomi sulle
labbra.
< Bene, allora…buon divertimento! > esclamai
ridendo ed accesi
la TV.
< Ok piccola, è tutto pronto > disse Robert
venendo in sala
un’ora dopo e offrendomi la mano, che accettai immediatamente.
Mi tenne per mano e mi accompagnò in cucina, mentre io
camminavo
aiutandomi con una sola stampella e non appena vidi che capolavoro che
aveva
fatto sgranai gli occhi e mi portai una mano davanti alla bocca: le
luci della
stanza erano spente e tutto era illuminato da almeno un centinaio di
candele e
dalle luci soffuse e, sia sulla tavola che sul pavimento,
c’erano tantissimi
petali di rose rosse, rosa e bianche, con le pietanze già in
tavola.
< Oddio Rob, è tutto meraviglioso…
> sussurrai appoggiandomi
al suo petto.
< Sono contento che ti piaccia > rispose abbracciandomi
da
dietro e baciandomi il collo.
Mi aiutò a farmi sedere e poi iniziammo a mangiare: quella
sera
aveva cucinato della carne con le patate, i peperoni e per mia gioia le
pannocchie; come dolce invece servì una torta con le fragole
e la panna.
< Robert sei un cuoco fantastico, devi assolutamente insegnarmi
a cucinare così! > esclamai mentre mi gustavo le
patate.
< Ehm…certo, con piacere > rispose esitante.
< Come mai questa nota d’incertezza? > domandai
sospettosa.
< No, niente > rispose sorridendomi.
< Dimmi la verità, ti sei fatto cucinare le cose,
vero? >
chiesi ridendo.
< Ma smettila! >rispose ridendo a sua volta e dandomi un
buffetto sul naso.
Durante la cena mi teneva la mano, giochicchiando con le dita e
baciandomela di tanto in tanto, per poi risalire e lasciare dolci
bacetti fino
al mio gomito e non appena finimmo di mangiare mi prese in braccio e ci
spostammo di sopra, dove restammo a coccolarci per gran parte della
serata.
< Rob? > lo chiamai ridendo.
< Dimmi > rispose guardandomi e sorridendomi
innocentemente,
mentre con una mano giocava con il lembo del mio vestito.
< Io non sottovaluterei il discorsetto di Teo >
< Ma amore, io non sto facendo assolutamente niente! >
rispose guardandomi con un sorrisetto.<
Dovrei crederti? > domandai continuando a ridere.
< Certo che dovresti! > esclamò ridendo anche
lui.
Pochi minuti dopo mi propose di accendere lo stereo, dal quale
partirono diverse canzoni.
< Amo da morire questa canzone > dissi con occhi sognanti
quando partono le prime note di Like Lovers Do.
< Io invece amo te > mi sussurrò dolcemente in
un orecchio.
Sgranai gli occhi e mi tirai su di scatto e se non fosse stato per
lui che prontamente si fece indietro, avrei sbattuto la mia testa con
la sua.
< Tu…tu cosa? > domandai ancora stranita.
< Ti amo >
< Mi stai prendendo in giro? >
< No. Ti amo, te lo giuro. Lo so che magari è un
po’ presto
sentirselo dire, ma è quello che provo veramente, quello che
provo da diverso
tempo ormai > disse guardandomi seriamente.
“Oddio…l’ha detto, ha detto che
mi ama! Avanti Giulia lo ami
anche tu, quindi diglielo! Ti amo anche io Robert!”
continuavo a pensare
incessantemente.
< … > provai a parlare ma avevo la gola
talmente secca e da
non riuscire ad emettere alcun suono e così mi continuavo a
guardarlo con occhi
sgranati.
< Oh, beh…Giulia, io…spero di non averti
messo in crisi. Non
voglio che tu me lo ripeta, voglio solo che tu sappia ciò
che provo > disse
sorridendomi dolcemente e baciandomi la
fronte.
“Parla! Parla! Parla parla parla parla parla parla
parla parla
parla parla parla! Giulia, porca miseria, diglielo!”
pensavo guardandolo
con lo stesso sguardo prima.
Robert si allontanò di poco da me e, sempre sorridendomi
dolcemente, fece per alzarsi.
< Aspetta > dissi bloccandolo per una mano < ti
amo anche
io > aggiunsi con voce tremante.
< Giulia, non voglio che tu lo dica solo perché te
l’ho detto
io > rispose guardandomi senza sorridere.
Lentamente mi misi a cavalcioni su di lui e lo guardai
intensamente negli occhi.
< Ti amo > dissi senza un filo d’indecisione
nella voce e accarezzandogli
una guancia.
Robert sorrise, si avvicinò ulteriormente alle mie labbra e
lo
baciai con un’intensità e una passione che non
sapevo neanche di avere.
< Dovrei dirti ti amo più spesso, non ti ho mai vista
così…
> disse tra un bacio e l’altro sorridendo.
Gli sorrisi stringendomi di più a lui e ci stendemmo
nuovamente
sul letto. La mia mano sinistra vagava tra i suoi capelli e il suo
viso, mentre
quella destra era salda sul colletto della sua camicia; Robert invece
aveva la
mano destra salda sul mio fianco, mentre quella sinistra mi accarezzava
dolcemente la gamba.
Quel momento di pure coccole fu il momento più perfetto che
avessi
mai potuto vivere e il tutto era reso ancora più fantastico
dal fatto che fossi
tra le sua braccia.
< Hey piccola, avrei un regalo da darti… >
disse diverso
tempo dopo mentre mi baciava il collo.
< Un regalo, per me? Ed io che credevo che i fiori fossero
sufficienti >
< Non essere sciocca, i fiori erano solo un anticipo >
disse
sorridendo e si allontanò per avvicinarsi al suo armadio, da
dove estrasse un
peluche a forma di orso con un cuore grande al centro con scritto I
love you e,
attaccato al fianco di questo, c’era un sacchetto con dei
cioccolatini dentro.
< I cioccolatini! > esclamai tutta contente tirandone
fuori
uno e mangiandolo, per poi ripetere la stessa operazione per Robert.
< Ti consiglierei di guardare sulla schiena del
peluche… >
disse sorridendo.
Feci come mi aveva detto e dentro l’interno del peluche
trovai un
braccialetto in acciaio con varie perline di colore verde.
< Rob, sono senza parole…è bellissimo,
grazie > dissi baciandolo
dolcemente.
< Beh, teoricamente il braccialetto è un regalo a
parte > rispose
allontanandosi da me e allacciandomi quella meraviglia.
< E cioè? > domandai curiosa.
< È un pensierino che ti ho portato da
Glasgow… >
< E tu questo lo chiami pensierino? > domandai indicando
il
braccialetto divertita.
< Sì amore, è così. E poi non
potevo non prendertelo… >
< Perché no? >
< Perché mette in risalto i tuoi occhi…
> rispose
guardandomi e alzandomi il mento in modo che potessi guardarlo anche io
e come
sempre rimasi incantata da quello sguardo profondo.
< Grazie, è meraviglioso > gli dissi
sorridendogli.
< E ora arriva anche la seconda parte del regalo > disse
per
poi porgermi una scatolina lunga di velluto blu.
Curiosa tolsi il nastro e aprii la scatolina, trovandovi dentro
una collana con su scritto in corsivo il mio nome in oro bianco e con
diversi
brillantini incastonati.
< Tu sei scemo > sussurrai non appena vidi quella collana.
< Ma almeno ti piace? >
< È meravigliosa… >
< Posso? > chiese indicando la collana.
Annuii e me la legò al collo.
< Oh, mi è andata bene! > disse ridendo.
< Perché > domandai curiosa.
< Perché ti sta benissimo >
Mi alzai dal letto e, recuperate le stampelle, andai a vedermi
nello specchio del bagno.
< Certo che ora arrivo io con il mio regalo a fare una
figuraccia… > dissi non appena tornai in camera.
< Perché scusa? >
< Perché tu mi hai preso tutte queste cose, mentre
io… >
< Non m’importa niente dei regali, perché
il regalo più bello
che tu potessi farmi è stato dire che mi ami >
Sospirai e gli diedi per prima la cornice.
< Questa ce l’ha scattata Kristen la sera del festino,
ricordi?
> domandai quando finì di scartare il pacchetto con
la cornice.
< Certamente, come potrei dimenticarmene? Ho stressato Kristen
non so quanto per avere quella foto e quando mi ha detto che
l’unica ad averla
eri tu l’ho pregata in arabo perché la prendesse
per me > rispose
sorridendo.
< Ecco perché ogni volta mi chiedeva la nostra foto
> dissi
ridacchiando.
< Kris è veramente una buon’amica >
disse guardando ancora
la foto < grazie amore, è bellissima >
aggiunse poco dopo sorridendomi.
< Non essere troppo contento, ora arriva anche il secondo
regalo >
< C’è anche un secondo regalo? >
< Ovvio! > risposi dandogli la scatola con la giacca in
pelle.
< Amore grazie, è bellissima! >
esclamò contento.
< Sono contenta che ti piaccia > risposi sorridendogli.
< Sai che volevo comprarne una? >
< Certo che lo so! >
< E come? > domandò girandosi verso di me.
< Ho frugato nel tuo armadio e ho visto che non ne avevi, poi
Jared mi ha detto che era da un po’ che dicevi di volerla
comprare, solo che
non ne trovavi mai una che ti piacesse… >
< Ho fatto bene a non comprarla allora! Grazie piccola >
disse avvicinandosi a me e baciandomi la guancia.
< Avanti, provatela > gli ordinai.
< Ai suoi ordini signorina > rispose infilandosela.
< Ti sta divinamente amò! > esclamai in
italiano.
< Cosa? > domandò senza capire.
< Eh no, così non va bene! Qui ci vogliono lezioni di
italiano!
Dicevo che ti sta benissimo la giacca >
< Ah, grazie…e me le darai tu le lezioni di Italiano?
>
domandò guardandomi maliziosamente.
< Sì, lezioni private > risposi ricambiando il
suo sguardo
malizioso.
< Bene, ma guarda che dovrai farlo sul serio! > disse
togliendosi la giacca e aprendo l’armadio < ah
piccola, senti mi sono
dimenticato di un altro regalo >
< Un altro? > domandai sgranando gli occhi.
< È da parte di Martina. Mi ha dato il pacchetto poco
prima
di partire per
l’Italia e mi ha detto di
dartelo non appena avessimo fatto un mese assieme > rispose
tirando fuori il
pacchetto dall’armadio e allungandomelo.
< Oddio! > esclamai quando aprii il pacchetto.
< E questa? > domandò Robert divertito.
< Io l’ammazzo… >
< Amore dai, provatela >
< Ma sei pazzo? Io quella
non la metterò mai e poi mai! > dissi indicando la
camicia da notte che
avevo visto tempo prima con Martina e che voleva che prendessi a tutti
i costi.
< Ma… >
< No, niente “ma…“
> risposi risoluta, rimettendo la camicia da notte dentro la
scatola.
< Amore, me la provo io… >
Mi voltai verso Robert e sgranai gli occhi scioccata.
< Tesoro mio caro, luce della mia vita…Lizzy
vestendoti da
bambina ti ha segnato però eh? >
< Sciocca, sto scherzando! > esclamò iniziando
a ridere.
< Non hai intenzione di indossarla veramente? >
< Ovviamente no! >
< Oh…ok, allora sono più tranquilla!
> risposi tirando un
sospiro si sollievo.
< Sei una credulona lo sai? >
< Sì, lo so benissimo! >
< Per questo ti amo… >
< Ti amo anche io… > gli dissi baciandogli la
guancia.
In quel momento notai un biglietto per terra e quando lo aprii
vidi che la calligrafia del biglietto era di Martina.
“Non odiarmi, ma
tanto sapevi che volente o nolente l’avresti
avuta. Fanne buon uso, mi raccomando! Salutami Robert e Kellan.
Ti amo
cognatì!
Un bacio
Marti
P.S. Appena vedi
Kellan gli daresti il
mio numero? Grazie!”
<
Ti saluta Martina > dissi indicando il foglietto ancora
sorridendo.
< Grazie. Andiamo a vedere un po’ di TV? >
domandò
sorridendomi.
< Sì, ok > risposi prendendo le stampelle, ma
Robert mi
prese in braccio e mi portò di sotto facendomi sedere sul
divano, poi preparò i
popcorn, venne a sedersi e, dopo avermi abbracciata, iniziammo a
guardare la
TV, anche se era più il tempo che passavamo a fare zapping
che quello a vedere
i programmi che trasmettevano.
< Non vedo l’ora di togliere questo tutore >
dissi dopo
venti minuti di zapping in TV.
< Immagino che non sia facile tutto questo… >
< No, per niente. Mi sarebbe piaciuto andare da qualche parte
con te stasera e non restare chiusi in casa, anche se è
stata comunque una
serata fantastica. E poi mi sento in colpa perché avevi
prenotato un ristorante
e hai dovuto disdire > risposi sbuffando.
Tentai di dire altro, ma mi zittì con un bacio.
< Mi dispiace signorina, ma questa sera è severamente
vietato
lamentarsi. Se lo farà un’altra volta
sarò costretto a punirla… >
< Odio questo tutore e odio l’idea di dover stare
immobile per
dieci giorni > dissi guardandolo con aria di sfida.
Robert sorrise divertito e, dopo avermi fatta stendere dolcemente
sotto di lui, iniziò a farmi il solletico, stando ovviamente
attento a non
farmi muovere la gamba ingessata.
< Ed ora amore che hai da dire? > domandò poco
dopo.
< Che ti odio da morire > risposi facendogli la lingua.
La mia ultima affermazione sembrò divertirlo,
perché iniziò a
ridere e poi si avvicinò al mio orecchio.
< E allora perché il tuo cuore batte
all’impazzata ogni volta
che ti sfioro? > domandò poggiando una mano sul mio
cuore.
< Cuore traditore > borbottai facendolo sorridere.
< Ti va di suonare un po’ il piano? > mi chiese
mentre mi
baciava il lobo dell’orecchio.
< M’insegni tu qualcosa? >
< Se vuoi >
< Sì, voglio > risposi e, dopo essermi rimessa
in piedi, saltellai
su un piede solo fino al divano.
< Cosa ti piacerebbe che ti insegnassi? >
domandò una volta
seduti.
< Decidi tu >
< Ok > rispose e dopo aver chiuso gli occhi, fece
scivolare
le sue dita sui tasti del pianoforte.
< Kiss The Rain di Yiruma? Gran
bella scelta… > dissi poggiando
il mio mento sulla sua spalla e osservando le sue dita vagare sui tasti
bianchi.
Terminò tutta la composizione e poi mi fece provare.
< No Giu è si bemolle, non si normale > mi
corresse Robert.
< Così? > domandai ripetendo il pezzo.
< Esatto… > disse baciandomi la tempia, poi
aggiunse < lo
sai che sei davvero sexy quando suoni il piano? >
< Uomini… > dissi rotando gli occhi e quel
gesto lo fece
ridere di gusto.
Mi fece continuare a suonare finché non imparai
correttamente a
suonare l’inizio ma, non appena vide che si erano fatte le
tre e mezza, mi
disse di smettere, ma rifiutai.
< Piccola non sei stanca? >
< Un po’, ma non voglio andare a dormire…
> ammisi
continuando a suonare.
< Perché non vuoi? > domandò
prendendomi le mani.
< Non te lo dico >
< Perché no? >
< Perché mi prenderesti in giro >
< Non lo farò, te lo prometto > disse
alzandomi il mento con
le sue dita.
< Io…ho paura che tutto questo sia un sogno e ho
paura di
svegliarmi domani e scoprire che avevo immaginato tutto…ho
paura di svegliarmi
e di trovarmi sola nel mio letto a Ravenna, mentre tu sei felicemente
fidanzato
con un’altra ragazza, che dici di amarla e che la
baci… >
< Questo non accadrà mai > rispose
accarezzandomi una
guancia.
< Beh, io ho paura lo stesso > dissi sbuffando e lui
sorrise.
< Hai idea di quanto tu sia importante per me? Riesci a
renderti conto di quanto ti amo? > domandò
prendendomi il volto tra le mani.
< Non vale usare le frasi di Twilight per consolarmi…
> dissi inarcando
le sopracciglia.
< Tecnicamente la frase è di Eclipse >
< Hai capito cosa intendo… >
< E se invece ti dicessi che sei tu l’unica che io
voglio perché
mi fai provare emozioni che nessuna mi ha mai fatto provare nonostante
stiamo
insieme solo da un mese? >
< Nessuna? > domandai sbigottita.
< No, nessuna. Sei l’unica a darmi la forza per
affrontare la
giornata, l’unica che mi faccia stare bene e che riesca a
sopportare anche
quando sono triste. Sei ciò che ho di più bello
in questo momento; sei il mio
presente più bello e spero che tu sia anche il mio futuro,
perché seriamente
non riesco ad immaginarmi senza di te. Ti amo… >
< Wow… > risposi non sapendo cosa dire.
< Questa non l’ho presa da Twilight…
> puntualizzò ridendo.
< L’hai presa da Harry ti presento Sally? >
domandai
ridacchiando.
< No sciocchina, questa l’ho presa da qui >
disse prendendomi
la mano e poggiandola sul suo cuore.
Mi avvicinai a lui.
< Ti amo Robert > gli dissi tra un bacio e
l’altro.
< Io di più >
< Oh, non cominciare a sparare cavolate! > esclamai
lanciandogli un cuscino in faccia e scoppiando a ridere.
< Perché cavolate? >
< Perché ti amo di più io…
>
< Ma io l’ho te l’ho rivelato prima di
te… > rispose
facendomi la linguaccia.
< Non è vero. Ricordi quando sei partito per Glasgow?
>
< Sì >
< Ricordi che io ti avevo detto che volevo dirti una cosa, ma
poi avevo risposto che… >
< Non era niente di importante… > concluse la
frase per me.
< Esatto. Quando ti sei allontanato sono scoppiata a piangere
dicendo che ti amavo. Se non mi credi chiedilo a Kellan, che poverino
le
provava tutte per consolarmi… >
< Mi dispiace che tu ti sia messa a piangere > disse
dispiaciuto.
< Non importa. Ora sei qui, siamo qui, e… >
tentai di dire,
ma non finii la frase perché iniziai a sbadigliare.
< Amore andiamo a letto > disse ridendo.
< Ok >
< Vedo che ti sei lasciata convincere facilmente! >
esclamò
e gli lanciai un’occhiata di fuoco, spezzata da un ennesimo
sbadiglio.
< Ok, come non detto…andiamo a letto > dissi
alzandomi e
cercando le stampelle.
< Le abbiamo lasciate di sopra >
< Ah, ok… > risposi dispiaciuta.
< Ti porto in braccio, avanti > disse allargando le
braccia.
< Ok > dissi senza entusiasmo.
< Ti fa così schifo che ti prenda in braccio?
> domandò
ridendo.
< Volevo camminare, perché tra te e Teo non so chi mi
vizi di
più > risposi facendogli la linguaccia.
Quando arrivammo in camera sua Robert andò in bagno ed io,
dopo
aver preso gli antidolorifici, aprii il suo cassetto
dell’armadio ed estrassi
una maglietta a mezza manica e un paio di boxer che avrei utilizzato
come
pigiama.
< Non hai un pigiama tuo? > domandò Robert non
appena mi vide.
< Sì, ma mi sono portata dietro quello invernale ed
ho troppo
caldo per metterlo. Non ti dispiace vero? > domandai con occhi
da cerbiatta.
< No, assolutamente! > rispose ridendo e sedendosi sul
letto.
< Grazie! Ehm…senti Rob…non offenderti per
quello che sto per
dirti, ma…hai mai pensato di fare la ceretta sul petto?
> domandai
sorridendogli quando notai che era a petto nudo ed indossava solo un
paio di
boxer grigi.
< Che c’è che non va in me? >
domandò guardandosi.
< No amore, sei bellissimo così come sei.
È solo che…magari se
ti facessi la ceretta… > dissi continuando a fargli
lo stesso sguardo lo
prima.
Robert mi guardò un attimo e poi scoppiò a ridere
divertito,
mentre io continuavo a non capire cosa avesse da ridere. Si mise sotto
le
coperte, facendomi segno di raggiungerlo ed io, prima di accontentarlo,
accesi
lo stereo e misi Like Lovers Do.
< Ti piace proprio eh? > disse abbracciandomi a
sé.
< È la nostra canzone, come potrebbe non piacermi?
>
< La nostra canzone? >
< Beh sì…mi hai detto “Ti
amo“ con questa canzone >
< Ah… > disse lui.
< C’è…c’è
qualcosa che non va? > domandai guardandolo.
< Assolutamente no piccola. È tutto ok >
rispose
sorridendomi.
< Non ti piace la canzone? > domandai di nuovo.
< No tranquilla, mi piace. Qualunque canzone tu scelga per me
va bene >
< No, non si fa così: non è che
può andare bene solo a me, la nostra
canzone deve andare bene ad
entrambi… >
Robert rise nuovamente e mi diede un buffetto sul naso.
< Like Lovers Do…mi piace > disse sorridendomi
dolcemente e
sorrisi anche io.
Mi fece
accoccolare tra le sue braccia e caddi tra le braccia di Morfeo pochi
minuti
dopo.
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Capitolo 24 *** RI-RIABILITAZIONI, SORPRESE e CASUALI INCONTRI ***
Salve a tutte!
Scusate se posto così in
ritardo, ma sono appena tornata a casa.
Ah, una cosa: ieri ho passato tutto il
giorno a studiare storia perché il prof doveva interrogarmi
(cosa che poi non
ha fatto) e quindi l’interrogazione è slittata a
mercoledì. So che non ve ne
frega niente, ma comunque ci tenevo a dirvi che se
l’interrogazione di storia
sarà positiva vi troverete con un bel nuovo capitoletto
mercoledì! :D
Come sempre, grazie 1000 a chi ha letto,
chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha commentato.
Twilighter001: tesoro, scusami
ma ieri ho passato
tutto il giorno a studiare storia e quindi non avevo visto la
recensione…ma tu
non puoi ricattarmi, altrimenti ci sto male! *ti prego almeno
domani che è
domenica posta perchè smetto di recensire se non lo
faiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!* :( no,
seriamente…il problema è che ho
bisogno di postare il lunedì e il sabato perché
non ho ancora finito di
scrivere tutta la storia e quindi se posto più di due volte
a settimana mi
ritrovo alla fine a postare una volta ogni tanto perché non
riesco a trovare il
tempo per completare i capitoli. Mi perdoni??? :’( grazie
1000 per i
complimenti, un bacio e spero di leggere la tua recensione!! ^^
Rosalie_Hale_Cullen:
cognatìììììì!
Comodo il pavimento,
vero? un po’ freddo forse…ma tanto a noi che
differenza fa, giusto? ;) hai
avuto un’idea fantastica per farmi il regalo, grazie!! :) un
bacio, ti amo e
salutami il mio cognatinooooooooooooooo
Sognatrice85: ciao Marghe! *Ho
le lacrime agli
occhi...un mesiversario così me lo sogno da una vita, poi
con Rob...eh...sei
strepitosa, mi piace sempre di più questa storia*
*-* oddio, davvero ti ho
fatto emozionare? Sono contentissima! Cioè, intendo che
questa storia ti
piaccia talmente tanto da farti emozionare, e non che tu ti sia messa a
piangere xD *non so se pubblicherò la mia
storia...ne sto leggendo un paio e
non c'è paragone con la mia...* -.- devo venire a
darti un pugno in testa
per caso? Come non c’è paragone con la tua????
È stupenda la tua, l’adoro
tantissimo!!! un bacio carissima e grazie!! :) e vedi di postare la tua
storia
qui, perché non riesco ad entrare sul forum a causa della
scuola…anzi, non è
che magari potresti mandarmela o c’è un altro
forum dove l’avevi già scritta
(mi sembra di aver letto così) così la leggo? :D
EmilyAtwood: ciao carissima!
^^ *Non è successo
niente di male, spero solo che veramente lei non si svegli e fosse
tutto un
sogno* tranquilla, non è un sogno! Eh
sì, ho fatto un po’ la stronza e vi
ho messo la pulce nell’orecchio, spero che tu mi possa
perdonare! xD *spero
che non finirà mai questa fic è troppo intrigante
e coinvolgente!*
oooooooooooooh grazie, sono commossa!! *-* *Continua presto
con tante
sorprese* oh, sì tranquilla le sorprese non
mancheranno! ^^ un baciooo
Nells: mo
salveeeeeeeeeeeeee! ^^ *sono
carinissimi!!piccola giulia...^^ però è ancora
più coccolata di prima!* eh,
visto che fortuna che ha la ragazza? :) non so tu, ma io la invidio! xD
*e
poi il modo in cui si sono dichiarati mi è piaciuto
tantissimo!!* sai, ha
emozionato anche me scrivere quel pezzo!! *bravaaaa!!è
una favola!*
grazieeeeeeee!!! Sei gentilissima!! ^^ un bacio caraaa!!
kiarab:
carissima… *alloraaaa oggi giudizio
cattivo... ahahah scherzo!! (tua faccia così O.o)*
MA VUOI FARMI PRENDERE
UN INFARTO PER CASO???? CATTIVAAAAAAAAAA! U.U *ho notato
alcune lezioncine
private d' italiano misterioseeeee ehhhhhhhhhh *me alza la mano* mi
offro
volontaria per questa causa d' interesse mondiale!!* mi
dispiace, ma solo
Giulia può farle…tu sei Giulia per caso? xD *comunque
per provare la camicia
da notte sexy di martina mi offro io se vuole rob!!!* beh,
vedi quello che
ho scritto prima xD *attendo la "nuova" giulia versione pas!!*
beh, in questo capitolo Giulia inizia a diventare un po’ pas,
è col tempo che
peggiorerà xD *scusa sono sotto l' effetto del
tè alla pesca!!* ok,
d’ora in poi ti obbligherò a berlo prima di
recensire il mio nuovo capitolo xD
un bacio tesoro e grazie!! :D
KikiCullen: fragolina dolce
cuoreeeee!!! *Allur,
ieri ti ho detto che se mettevi la song di kelly Clarkson nella fic ti
facevo
la statua, ma dato ke il capitolo di oggi è strepitoso(
entra nella top ten dei
miei preferiti), la statua te la faccio lo stesso! Ma nn so come si fa!
Si può
comprare?* usa il das! xD woow, davvero ti è
piaciuto così tanto??? Bene,
sono contentissimissimissima! :) *Poi tu mi farai ingrassare
tipo animale,
perkè ogni volta che leggo un tuo cap mi viene fame!*
ahahahahaha! Hai
scoperto il mio intento xD *come dolce invece servì
una torta con le fragole
e la panna* Fragole? qui mi sento chiamata in causa!* sentiti
onorata xD *Ti
immagini se Giulia al ti amo rispondeva grazie? tipo in un telefilm....*
sai che ci avevo pensato a farle rispondere così? xD ma poi
sembrava troppo
O.C. *ogni canzone ke metti nella fic, ha a che fare cn la mia
giornata, ci
credi che stamattina sn andata in profumeria dp school e c'era like
lovers
do???* dai, spero di prenderci anche con la prossima!!!! :D
un bacio
fragolììììììì
ti voglio beneeeeeeee
fedev82:
gemellinaaaaaaa!!!! Mo ciaoo
rieccotiii!! Mi sei mancata!!! *-* *non so se d più
tu o la tua storia....ma
credo che la risposta sia ovvia....tu mi sei mancata di
più!!!* eheheheh,
temevo dicessi LA STORIA xD *fra qualche capitolo
c'è la parte bella bella
vero????* ehm…qualche? xD un bacio gemellino, ti
voglio beneee
CriPattinson: ciao Cri!!! A parte il viaggio
in nave, come è
stata la Sardegna?? :) *finalmente
si sono detti
"Ti amo" credevo fosse una mission impossible!!!qunado ho visto che
lei non gli ho rispondeva ho detto ora gli dice grazie come ha fatto
Ryan in
O.C.!!!* sai che inzialmente ci avevo pensato a
farglielo dire? xD
poi però ho cambiato idea…e credo sia stato
meglio così, no? :D un bacio e
grazieee! Poi mi racconterai tutto! ^^
milly92: ciao tesoro
mio!!! *Mmm, chissà
perchè quando ho letto il cap mi è sembrato di
vivere un deja vu, quasi come se
l'avessi già letto precedentemente... xD Ma ovviamente
è solo un'impressione,
eh, è ke la storia mi è entrata così
nel cuore che spesso prevedo cosa
succederà nel prossimo cap...xD* ecco, qui ci sta
bene un bel prrrrrr! xD
comunque quando vuoi io ti sfrutto per i capitoli! :D *Rob
fuggirà con me
senza dire nulla a Giulia, che poi lo rintraccerà e lo
ammzzerà, lasciandomi
vedova, xkè nel frattempo ci eravamo già
sposati... E poi Giulia si consolerà
con Daniele...* se proprio deve succedere, Giulia la facciamo
mettere con
Andrea, altroché Daniele U.U *il fatto della
ceretta mi ha fatto morire
dalle risate!* divertente la scena, vero? xD spero ti piaccia
il nuovo cap,
un bacio ti voglio beneee
Ilarylove
Sol: ciao
carissima!! ^^ *Questo cappy è fantastico (sai che
novità!!!^^)* tranquilla,
mi piace sentirmelo dire! :D *E grande Marty: Giu si deve
"svegliare", e quella camicia da notte la può aiutare! No,
scherzo, è
perfetta così!!!* ahahahaha tranquilla tesoro,
effettivamente Giulia si
sveglierà xD grazie ancora, un bacioooo
Meme90: *è
la prima volta che recensisco
perchè ho finito di leggere la tua storia solo oggi...e sono
senza parole!!! E'
fenomenale!!!* hey, benvenuta in questa storia allora! ^^
grazie 1000, sei
gentilissima!! *avere finito di leggere 23 capitoli in soli 2
giorni*
O.O 23 CAPITOLI IN 2 GIORNI?????? MA COME HAI FATTO??? *NE
VOGLIO ANCORA!!!
ora vado in crisi di astinenza!!* nooooo!!! Posto, contenta?
:D *Rob è
stra-stra-stra-dolcissimo anche se di stupidate ne ha fatte un bel
pò,
soprattutto sparire per 3 giorni, ma ROBERT PATTINSON non si puo non
perdonare!! Fossi scema!!!* eheheheh, vedo che la pensiamo
nello stesso
modo ^^ *Quanto vorrei essere Giulia, è la ragazza
di ROb e conosce non solo
tutto il cast di twilight, ma anche jared (e non è poco!!),
Daniel, Emma,
Rupert... ORLANDO BLOOM e JHONNY DEPP!!!!* fortunata, eh? Io
vorrei Jared
oltre a Rob xD *Lo so che la mia recensione è
chilometrica, ma spero non ti
spiaccia se ti dico altre due cosette, poi giuro che mi sto zitta*
nonononononononononononononono, così non ci siamo! Tu DEVI
scrivere tutto
quello che pensi, io AMO
le recensioni chilometriche!! :D
quindi scrivi pure quanto ti pare, io non mi annoio a leggere! E poi +
lunghe
sono le recensioni, + io sono contenta! ^^ *innanzittutto la
canzone Like
lovers do è bellissima, ogni volta che la sento mi metto a
cantare da sola, è
stata una bellissima scelta* io ho amato quella canzone sin
dalla prima
volta che l’ho ascoltata ^^ *Poi i figli di Lizzy
sono fenomenale e
dolcissimi li stritolerei =)* :) io adoro Brian, è
troppo dolce!!! *-* *Mi
piace molto anche la scelta di Giulia che preferisce aspettare
perchè non si
senta ancora pronta per fare l'amore con Rob, ma nonostante tutto
voglia che lui
sia il primo ( chi non lo vorrebbe XD)* =D concordo
pienamente con quello
che hai detto!!!! *E lui è stra innamorato di lei e
rispetta le sue scelte (
che dolciii!!!)* sarebbe da sposare, vero? ^^ *Insomma
ora la smetto
perchè altrimenti mi ammazzi vista la recensione chilometrica*
nuuuuuuu!!
Mi piacciono le recensioni lungheeeeee!!! :D a proposito, spero non ti
dispiacciano le risposte chilometriche, ma la tua era una bella
recensione e
volevo risponderti per bene ^^ *però volevo farti
ancora una volta i miei
complimenti e dirti che sei bravissima e che la tua storia è
fantastica, spero
che continuerai a scriverla ancora per molto!!* *-* ora mi
commuovo!!!
Grazieee!! Ah, tranquilla mancano ancora più di 20 capitoli
al termine della
storia! *io adoro le gocciole... so che non c'entra nulla, ma
le
stra-adoro!!! XD* tranquilla, siamo in 2! xD un bacio e
grazie 1000,
davvero!!! :)
doddola93: ciao Dod!!!!!!!!
*Ma tu sei
eccezionale! Cioè, io ogni volta che leggo son
lì, senza parole, senza la
minima forza di dir qualcosa di coerente* *-* aaaaaaa come
sono contenta di
sentirtelo direte!!! *_* *Solo...sei bravissima, e non mi devi
ringraziare,
perchè è vero!* :’) me
commossissimissimaa!!! *Per questa volta ti salvi
perchè sono di fretta, ma ti riempirò la pagina
di efp a suon di
recensioni/poemi XD Così scrivo tutte le sensazioni che ogni
singola parola mi
ha regalato (povera te!)*
sììììììììììììì!!!
Non vedo l’ora!! Un bacio
tesoro, grazie 1000!!!!!
Ithil: ciao Bea!!! *mi
è piaciuto da morire
questo capitolo, guarda oggi avevo una giornataccia, ma sei riuscita a
farmi
ridere, thanks!* really??? Oh, bene bene bene sono
contenta!!! :) *un mesiversario
che Giulia non dimenticherà!* lo penso anche io!!
E il secondo non sarà da
meno!! :D *che bello finalmente si sono dettiche si amano!!!
che meraviglia,
e soprattutto che ridere i pensieri di Giulia che non risciva a
pronunciare
quelle due fatidiche parole... eheheh, ma ce l'ha fatta!! evviva!!*
eheheheh, tutto bene ciò che finisce bene!! :D *piccolo
fashback: la frase
di Teo "Ho già avvisato Robert che se prova solamente a
pensare di
toglierti quel vestito glielo taglio" mi ha fatto piegare in due dal
ridere!! il fratellino sa come fare raccomandazioni al povero Rob!!*
ecco
perché io adoro Teo!!!! *-* xD *La ceretta!? povero
Rob, ma Giulia ha
ragione...* beh, come darle torto?? A me personalmente non
piacciono gli
uomini con i peli nel petto (anche se per Rob si fa
un’eccezione xD) a te? *però
sarebbe stato più divertente poter vedere la sua espressione
ogni volta che
Giulia ha certe uscite... come la sa la dice sta ragazza!!*
grazie per
l’info, la prossima volta vedrò di ampliare tutto
per bene!!! :) *mi
dispiace di non aver lasciato un commento nel capitolo precedente, ma
durante
la settimana non riesco a leggere con calma, come vorrei*
tranquilla
tesoro, non ci sono problemi! ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, un
baciooooo!! :)
Un
bacio, a mercoledì (spero) la vostra
Giulls
24.
RI-RIABILITAZIONI,
SORPRESE e CASUALI INCONTRI
I
restanti giorni in cui dovetti tenere il tutore ed usare le
stampelle furono veramente noiosi, sebbene fossero passati velocemente,
perché uscii
poche volte a causa del mio equilibrio precario con le stampelle e
perché
Robert in quel periodo era pieno di impegni di lavoro, interviste,
incontri
familiari e rimpatriate con vecchi amici che erano venuti a trovarlo;
così per
non sfociare nella noia più totale approfittai di quelle
giornate per portarmi
avanti con i compiti.
Venerdì mattina, il giorno in cui avrei iniziato la
riabilitazione, sia Teo che Robert vennero con me in ospedale. Alla
fine mi ero
convinta che l’incidente non fosse stato così
negativo, perché mi aveva regalato
la serata più magica che avessi mai potuto desiderare e
perché mi feci
coccolare ancora di più da mio fratello e il mio ragazzo, i
miei due uomini
preferiti. Infatti si davano il cambio per non lasciarmi mai da sola,
perché
sostenevano che mi sarebbe servito il loro aiuto in un modo o
nell’altro.
< Buongiorno Giulia, come va col piede? >
domandò il dottor
Thomson dopo aver guardato la mia cartella clinica: era un ragazzo
veramente
affascinante e giovane, di circa venticinque anni, alto, muscoloso,
biondo e
con gli occhi color nocciola e vispi.
< Molto bene, grazie > risposi sorridendo educatamente.
< Ti fa ancora male? >
< No, è da quattro o cinque giorni che non sento
più male. Ho
anche smesso di prendere le medicine, visto che avevo finito la scatola
e non
mi sembrava molto logico comprarne un’altra solo per due
pastiglie… >
< Bene, sono molto contento di questo. Ora se vuoi seguirmi ti
faccio le ultime analisi >
< Certo dottore > risposi prendendo le stampelle e
seguendolo.
Mi fece fare diversi controlli e dopo un’ora e mezza potei
tornare
nella sala aspetto, dove attesi gli esiti degli esami con Robert e Teo.
< Sono felice di informarti che è tutto a posto, il
piede
sembra messo bene > affermò il dottore quando ci
raggiunse.
< Grazie al cielo > sospirò piano Robert
baciandomi i
capelli.
< Ora vorrei che mi seguissi per iniziare la riabilitazione
>
< Sì, certo > risposi alzandomi in piedi e
prendendo le
stampelle, ma presi contro una di esse e se non fosse stato per mio
fratello
che mi afferrò al volo sarei caduta per terra.
< Giulia, tutto bene? > domandò gentilmente il
medico
trattenendo a stento una risata.
< Sì > risposi rossa in viso e, dopo aver
salutato Teo che
stava andando via per assistere alla prima lezioni di un corso da
bagnino al
quale aveva deciso di partecipare, mi avviai con il dottore in una
stanza per
fare la riabilitazione, seguita a ruota da Robert che continuava a
sogghignare
divertito.
< Ok, aspetta qui mentre la mia collega arriva > disse il
medico sorridendomi e facendomi l’occhiolino.
Lo ringraziai educatamente, nonostante fossi leggermente
interdetta da quel gesto, mentre Robert gli lanciò
un’occhiata omicida talmente
intensa che il dottor Thomson sbiancò e schizzò
via fuori dalla stanza.
< Bamboccio > disse Robert non appena fummo soli.
< Robert! > esclamai.
< Che c’è? Sa benissimo che stai con me
perché è da quando
siamo qui che non faccio altro che starti appiccicato e baciarti e
questo
quando ti accompagna qui ti sorride e ti fa l’occhiolino
della serie “ora ci provo con te“?
> rispose
scocciato facendomi ridere.
< Hey gelosone, non è possibile che tutte le volte tu
debba
fare scenate di gelosia… > gli sussurrai in un
orecchio ridendo.
< Senti chi parla. Ma il problema amore mio è che ti
amo
troppo… > rispose carezzandomi la guancia.
< Sì, dicono tutti così…
>
< Dicono chi? > domandò Robert dandomi un
leggero pizzicotto.
In quel momento entrò nella stanza un’infermiera
sulla trentina,
bassa, con gli occhi grigio-blu e i capelli corti e neri.
< Molto piacere, sono Margot, la collega del dottor Thomson
> ci disse stringendoci la mano e salutandoci cordialmente, poi
aggiunse
< bene Giulia, vogliamo cominciare? Allora, adesso devi
avvicinarti a quelle
sbarre in ferro, poi toglierò il tutore e tu con estrema
lentezza devi appoggiare
il piede e camminare. Ce la fai? >
< Sì, certo > affermai.
Mi avvicinai alle sbarre e dopo che Margot mi tolse il tutore
tentai di camminare aggrappandomi alle sbarre. Era strano tornare a
camminare
anche con il piede slogato, perché me lo sentivo pesante e
come se fosse
informicolito.
< Brava Giulia, continua così stai andando molto bene
>
disse Margot sorridendomi.
< Come sta andando qui? > domandò il dottor
Thomson entrando
nella stanza.
< Molto bene, Giulia è bravissima > rispose
Margot senza
degnarlo di uno sguardo.
< Non ne avevo dubbi > rispose allegramente.
< Ehm dottore, prima è passato di qui il capo
perché la stava
cercando > disse Margot facendoci segno con gli occhi di
spalleggiarla.
< Davvero? > domandò Thomson entusiasta
< bene, allora
vado da lui. Buona giornata Giulia > aggiunse sorridendomi e
andandosene.
< Anche a lei dottore > risposi sorridendo.
< Scusate ragazzi > disse Margot avvicinandosi verso la
porta < è un cretino! > aggiunse non appena la
chiuse.
< Visto piccola che non sono l’unico a pensarlo?
> domandò
Robert ridendo.
< Solo perché è il nipote del capo crede
di essere il migliore
>
La riabilitazione durò per un’altra ora, poi tornai a casa di Robert
senza il tutore.
< Finalmente! > esclamai una volta entrata in casa.
< Finalmente a casa dopo una mattinata pesante in ospedale o
finalmente addio tutore? > domandò Robert baciandomi
il collo.
< Finalmente addio tutore! Ti giuro con quel coso stavo sudando
da morire! > risposi ridendo.
< Pronta per un po’ di ri-riabilitazione? >
< Di che? >
< Ri-riabilitazione. Voglio che tu torni a camminare senza
stampelle il più in fretta possibile, quindi oltre a fare
riabilitazione in
ospedale, la farai anche con me… >
< Ma in ospedale hanno tutte le attrezzature…qui
invece… >
iniziai a parlare preoccupata.
< Amore ti starò sempre accanto, non ti
accadrà niente. Ti fidi
di me? >
< Sì > risposi senza pensarci su due volte.
Alla mia affermazione sorrise.
< Visto? Ce l’ho fatta a riconquistare la tua
fiducia… >
disse avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi.
< Ma io infatti non l’ho mai messo in
dubbio…ti amo >
risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Anche io Giulia > sussurrò a un centimetro
dalle mie
labbra e baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di
più;
dopodiché mi prese in braccio e mi portò in sala,
dove accese lo stereo e mi
chiese di ballare, sostenendo che quella fosse la migliore
ri-riabilitazione.
Accettai sorridendo e iniziammo a ballare molto lentamente per non
sforzare troppo il piede. Restammo a ballare per quasi un’ora
e mezza, poi dopo
pranzo mi riaccompagnò a casa perché doveva
prepararsi per andare dai suoi
genitori per festeggiare il compleanno di Samantha.
< Amore, sei sicura di non voler venire anche tu? I bambini
sarebbero contenti… > domandò
parcheggiando la macchina davanti al vialetto
di casa di Teo.
< Lo so, ma… >
< Ti mette in soggezione conoscere tutta la mia famiglia, vero?
> disse finendo la frase per me.
< Un po’ > risposi guardandolo con aria di
scuse e lui alzò
gli occhi al cielo divertito.
< Non preoccuparti, tanto prima o poi te li farò
conoscere, che
ti piaccia o no > disse sogghignando e baciandomi la guancia.
Lo salutai ed entrai in casa, poi mi sedetti in cucina e aprii il
quaderno ed il libro di matematica, ma immediatamente constatai che per
me la matematica
era come l’Arabo.
In quel momento però suonarono alla porta, così
mi allontanai dai
compiti ed andai ad aprire, trovandomi davanti Jared con in mano un
mazzo di
fiori a dir poco gigantesco.
< Jared! > esclamai saltandogli in braccio.
< Bimba ciao! Come stai? Come va il piede? > chiese
premurosamente.
< Sto bene e il piede pure. E tu invece? >
< Sto benone, sono stato fino adesso a scrivere canzoni con gli
altri ragazzi e sono stanco morto… >
< Nuovo CD in arrivo? >
< Precisamente >
< E come mai lo registrate a Londra? > domandai curiosa e
facendomi da parte per farlo entrare in casa.
< Perché questa estate vogliamo passarla a Londra,
quindi siamo
nella succursale della nostra casa discografica > rispose
entrando in casa
< Wow, neanche in vacanza vi riposate! > esclamai
chiudendo
la porta e accompagnandolo in cucina.
< Mai bimba! a proposito, questi sono per te > disse
consegnandomi i fiori.
< Oddio Jared sono favolosi, grazie! > risposi
guardandoli:
era una composizione fantastica, c’erano rose, girasoli,
tulipani e anche delle margherite.
< Sono felice che ti piacciano > rispose sedendosi sulla
mia
sedia e guardando il mio libro di matematica < che
cos’è? > aggiunse.
< Matematica > risposi sbuffando.
< Bella la matematica! Era l’unica materia che adoravo
quando andavo
a scuola > rispose sorridendo.
< Io la odio, sono negata > dissi mettendomi a sedere.
< Cosa stai facendo di matematica? >
<
Le equazioni >
< E non le sai fare? > domandò sgranando gli
occhi.
< No > risposi sbuffando ancora.
< Bene, allora prendi il quaderno e ascoltami che te le spiego
io >
< Davvero faresti questo? > domandai sgranando gli occhi.
< Certamente! Come potrei lasciare la mia bimba in
difficoltà?
> rispose sorridendomi.
< Jared, io ti amo! > esclamai abbracciandolo.
< Credevo che tu amassi Robert > disse ridendo.
< Tu sei il mio amore proibito > risposi ridendo con lui.
Con estrema lentezza mi si avvicinò al volto e mi
accarezzò
lentamente una guancia.
< Mi dispiace, sei troppo piccola per me > disse
scoppiando
a ridere ed io risposi facendogli la linguaccia.
Trascorremmo tre successive tre ore sul libro di matematica, ma
alla fine riuscì a farmi capire le equazioni ed io ero
entusiasta di ciò.
< Bimba adesso devo proprio scappare, ma ci vediamo domani e ti
aiuto a finirla tutta. Ci stai? > domandò guardando
l’orologio.
< Assolutamente! Ciao papi, buona serata e grazie ancora per i
fiori! > dissi baciandogli la guancia.
< È stato un piacere bimba. Buona serata anche a te
> rispose
sorridendo mentre si avviava verso la porta.
Alle nove Teo si degnò di tornare a casa.
< Hey fratello, ma quanto è durato il corso? >
domandai quando
entrò in casa.
< Scusa piccola, è che dopo il corso mi sono fermato
a casa di
Corey per chiacchierare un po’. Non ti ho lasciato a casa da
sola troppo, vero?
>
< No, solo per un’oretta e mezzo. C’era
Jared prima >
< Oh, ok. Come stai? > domandò premuroso come
sempre.
< Bene, molto bene. Corey invece? >
< Sta alla grande! Mi ha rintontito tutto il pomeriggio
parlandomi
della ragazza con cui sta uscendo in questo periodo. Sai chi
è? >
< No, chi? > domandai curiosa.
< Jessica >
< Quella Jessica? > domandai meravigliata.
< In carne e ossa! >
< Oddio, ancora non ci credo. E vi siete visti voi due? >
< Sì, ci siamo incrociati. Ma è stata
molto carina, pensa che
mi ha addirittura salutato con un sorriso! Deve essere presa da Corey
>
< Bene, sono contenta per lei…e specialmente per te,
così
almeno non ti stresserà più > esclamai
ridendo.
< A chi lo dici, sono contento pure io! Ah, senti piccola
c’è
Robert che mi ha chiamato prima chiedendo se domani ti fermi a dormire
da lui
perché ha bisogno di chiederti un parere >
< E perché ha chiamato te e non me? > domandai
inarcando un
sopracciglio.
< Perché mi ha detto che ha provato a chiamarti un
sacco di
volte, ma il tuo telefono era irraggiungibile… >
< Oh, ok va bene, grazie > risposi sorridendogli.
Trascorremmo la serata a guardare in TV Grease e dopo esserci
mangiati una ciotola di popcorn andammo a dormire.
La mattina dopo venni svegliata dall’arrivo del professore
più
bello che potesse esistere sulla faccia della terra, alias Jared.
< Buongiorno splendore! > esclamò entrando in
camera mia.
< Mmm…ma chi ti ha fatto entrare? > domandai
con un occhi
aperto e uno chiuso.
< Teo > rispose sorridendomi < forza, esci dal
letto!
> esclamò tirando giù le coperte.
Ancora addormentata feci come mi aveva detto e, dopo essermi
infilata una tuta, scesi di sotto.
< Pronta per fare matematica? > domandò
già seduto a tavola.
< Sono pronta a mettere via il libro fino alla fine
dell’estate
più che altro! > risposi ridendo.
Mi rispiegò brevemente la teoria e poi mi lasciò
fare tutto da
sola e alle due e mezza terminai l’ultimo esercizio del mio
libro di
matematica.
< Oddio papi, sei il mio eroe! Ho finito matematica e siamo
solo a luglio! Non ci credo, sono troppo contenta! Mi manca giusto
inglese e
qualche cosa di spagnolo e poi ho finito tutto! > esclamai
scattando in
piedi e incominciando a saltellare su una gamba sola, mentre Jared mi
guardava
come se fossi una pazza sclerotica.
< Bimba, ma stai bene? >
< Sì, sono solo felicissima > risposi
sorridendo.
< Sei…sei sicura? Vuoi che chiami qualcuno? >
domandò
prendendomi in giro.
< Tipo? > domandai in risposta, non capendo che mi stava
prendendo in giro.
< Se vuoi conosco il nome di un ottimo manicomio >
< No, grazie > risposi facendogli la linguaccia.
Non appena Jared se ne andò andai in bagno a fare una
doccia,
indossai un paio di shorts neri, una maglietta bianca a manica lunga e
le All
Star bianche e attesi fino alle sette e mezza, orario in cui Robert
venne a
prendermi.
< Ciao > esclamai quando scesi le scale.
< Ciao amore! > disse baciandomi la guancia, poi aggiunse
< pronta a partire? >
< Sì, certo! Ciao Teo > dissi avvicinandomi a
mio fratello e
abbracciandolo.
< Ciao piccola, buona serata >
< Anche a te > rispose baciandomi una guancia <
ciao Rob,
a dopo > aggiunse.
< A dopo? Perché a dopo? > domandai sospettosa.
< A dopo? Mi sono sbagliato, volevo dire a domani. Sai, domani
mattina andremo in palestra… >
Lo guardai alzando le sopracciglia ma finsi di essermi convinta e
ovviamente, non appena arrivai in macchina, tentai di interrogare anche
Robert.
< Lo so che mi state nascondendo qualcosa… >
dissi
guardandolo sospettosa.
< Piccola, tu hai i tuoi segreti? > mi chiese guardandomi
quando ci fermammo ad un semaforo.
< Sì >
< Ecco e così anche io e Matteo, quindi non
insistere… >
rispose mentre si passava una mano tra i capelli.
Misi il broncio e per tutto il resto del viaggio rimasi a guardare
fuori dal finestrino la pioggia che stava scendendo. Quando
parcheggiammo
davanti a casa sua non gli avevo ancora rivolto la parola e lui, per
farmi
parlare, si sporse verso di me e cominciò a baciarmi
l’orecchio.
< Piccola, sei arrabbiata? > domandò vedendomi
ancora col
muso, ma finsi di fare l’indifferente e non gli risposi,
tentando di non
reagire neanche quando scese per baciarmi il collo < sei
bellissima… >
aggiunse mentre mi baciava la guancia e mi accarezzava una gamba e
anche lì non
reagii, anche se feci veramente una gran fatica ad ignorarlo <
uffa amore,
non mi piace quando mi tieni il muso. E dai, ti prego…ti
amo… > sussurrò
guardandomi negli occhi, ma neanche in quel caso risposi.
Stanco della mia finta indifferenza si allontanò da me e
aprì la
portiera per uscire dalla macchina, ma lo fermai afferrandolo per un
braccio.
< Sono un’attrice migliore di te > gli dissi
ridendo.
< Che cosa intendi scusa? > domandò confuso.
< Che ho finto tutto il tempo di essere arrabbiata con te e
fidati, non hai la minima idea di quanto autocontrollo mi ci sia voluto
per non
saltarti addosso quando mi stavi accarezzando la gamba > risposi
attirandolo
verso di me.
< Oh, quando facevo questo dici? > domandò
sorridendo con il
suo bellissimo sorriso sghembo mentre mi baciava il collo e mi
accarezzava la
gamba.
< Sì, proprio quello… > risposi con
la pelle d’oca, cosa che
a Robert non sfuggì e iniziò a ridere.
< Piccola, ma ti faccio davvero quest’effetto? >
< Sì > risposi sospirando a causa del suo
tocco.
Mi baciò dolcemente una guancia e poi si
allontanò da me per
scendere dalla macchina, ma lo bloccai e feci una cosa che sorprese sia
me che
lui: mi sporsi in avanti facendolo appoggiare sul suo sedile e mi misi
a
cavalcioni sopra di lui, iniziando a baciargli sensualmente il collo.
Non
appena tornai lucida però il mio primo impulso fu quello di
allontanarmi da lui
immediatamente; l’unica cosa che però mi convinse
a non allontanarmi fu che mi
piaceva vedere Robert così sorpreso e per questo continuai a
baciargli il collo
intanto che gli accarezzavo i capelli, mentre le sue mani erano salde
sui miei
fianchi che accarezzava di tanto in tanto.
< Ehm piccola, che ne diresti di andare in casa? >
domandò
Robert con voce roca poco dopo.
< No, perché? > domandai tra un bacio sul
collo e l’altro.
< Perché non vorrei che la tua prima volta fosse in
una
macchina e fidati, se non ti fermi adesso lo
sarà… > rispose sospirando.
Feci come mi aveva detto e mi fermai, ma invece che allontanarmi
lo abbracciai e appoggiai la testa sulla sua spalla.
< Così va meglio? > chiesi dopo diversi minuti.
< Sì > rispose dandomi una serie di bacetti
sul collo.
< Niente succhiotto > gli ordinai.
< Niente succhiotto, tranquilla amore >
< Ti amo >
< Anche io… > rispose stringendomi
maggiormente a sé.
< Entriamo in casa? > domandai dopo dieci minuti.
< No dai, aspettiamo che finisca di piovere >
< Veramente ha già smesso di piovere da cinque
minuti… >
< Ah sì? Oh, allora entriamo! > rispose
scendendo dalla
macchina, sempre con me in braccio.
Mi mise a sedere sul cofano mentre tirava fuori le stampelle e il
borsone con il mio cambio dalla macchina.
Non appena entrammo in casa sentii due mani prendermi per i
fianchi e farmi fare una giravolta. Urlai a Robert di lasciarmi andare,
ma
quando vidi che lui era fermo sulla soglia della porta mentre stavo
ancora
girando iniziai a preoccuparmi e non appena ritornai con i piedi per
terra mi
voltai per vedere chi fosse stato a farmi girare.
< Kellan! > urlai saltandogli al collo.
< Hey bellezza! Come stai? > rispose lui sorridendomi.
< Benone! Ma…ero convinta che fossi in America
con… >
< Noialtri? > domandò Cam arrivando
nell’ingresso.
< Oddio Cam ciao! > esclamai saltellando su una sola
gamba
verso di lui.
< Ciao pulce, come va il piede? > domandò
preoccupato.
< Sto benone, veramente. Il dolore mi è completamente
passato
ed ora ho anche iniziato la riabilitazione, quindi tra pochi giorni
dovrei tornare a camminare tranquillamente > dissi
abbracciandolo.
Dopo essermi riappropriata delle stampelle venni scortata in sala,
dove ritrovai tutti: Kristen con Michael, Ashley, Nikki, Elizabeth,
Stephenie,
Taylor, Jackson e ovviamente Peter.
< Ragazzi oddio, che bello vedervi! > esclamai correndo,
per
quanto mi fosse possibile con le stampelle, ad abbracciare tutti.
< Giulia, tesoro, anche con le stampelle sei sempre bellissima
> disse Elizabeth abbracciandomi.
< Grazie Elizabeth > risposi ricambiando
l’abbraccio.
< Certo che non possiamo lasciarti sola neanche un minuto che
fai incidenti a destra e manca…Giu, così non si
fa! > esclamò Nikki facendoci
ridere.
< Avete ragione sono imperdonabile > risposi fingendomi
dispiaciuta.
< Tra quanto smetterai di usare le stampelle? >
domandò
Ashley sedendosi sul divano tra Kellan e Jackson e
quest’ultimo le mise un
braccio dietro le spalle.
< Tra un paio di giorni… > risposi confusa ed
Ashley,
notando il mio sguardo, mi fece un gesto che significava che ne avremmo
parlato
dopo, ma non lo badai e, dopo aver detto un “scusatemi”,
strappai Ashley
dalle braccia di Jackson e la trascinai con me in cucina.
< Allora? > domandai sorridendole.
< Cosa vuoi sapere? > domandò imbarazzata ma
sempre
sorridendomi dolcemente.
< Stai con Jackson? > domandai porgendole un sacchetto di
patatine che avevo trovato frugando nella dispensa di Robert.
< Beh…non è che stiamo insieme al momento.
Usciamo e basta…
> rispose mentre sgranocchiava una patatina.
< E da quanto uscite e basta? > domandai immediatamente.
< Da pochi giorni dopo il nostro arrivo a San Diego…
>
rispose con lo sguardo sognante.
< Ti piace molto, vero? > le domandai dolcemente.
< Da morire. Sai, prima lo consideravo solo un amico ma
ora…non
lo so, potrebbe anche essere quello giusto… > rispose
sorridendo ed io involontariamente
arrossii, pensando che quello che lei aveva appena detto di Jackson io
lo
pensavo di Robert < perché sei arrossita? >
domandò divertita.
< Perché quello che hai detto tu su Jackson, ovvero
che forse
potrebbe essere quello giusto per
te…beh…sì insomma, anche io lo penso
di
Robert > risposi onestamente e arrossendo ancora di
più.
< Sono felice che Robert ti abbia conosciuta. È
più solare da
quando sta con te > mi disse toccandomi una mano.
< Grazie Ash, davvero…e spero che la tua storia con
Jackson
diventi seria >
< Lo spero anche io… >
< Hey, eccovi! Vi stavamo dando per disperse! >
esclamò Jackson
entrando in cucina.
Gli occhi di Ashley si illuminarono non appena lo videro ed io mi
allontanai subito dalla cucina per lasciarli da soli.
< Vieni piccola > disse Robert aprendo le braccia quando
ritornai in sala e non me lo feci ripetere due volte.
Mi stavo avvicinando a lui quando però Cam mi
bloccò per un polso.
< Mi dispiace Rob, ma la pulce ora resta qui tra Kellan e me
> disse facendomi sedere sul divano accanto a loro.
< Antipatici! Trovatevi una ragazza anziché rompere
le scatole
alla mia! > esclamò Robert imbronciato.
Scoppiammo tutti a ridere.
< Che succede? > domandò Ashley tornando in
sala con Jackson
mano nella mano.
< Non molto, a parte il fatto che lo scimmione e lo psicopatico
hanno deciso di rompere le scatole a Giulia > rispose Robert
indicando prima
Kellan e poi Cam.
< Ragazzi, vergognatevi! Lasciate in pace quella povera
ragazza! > disse Ashley divertita.
< Ma no Ash, io mi diverto a stare accanto a loro! >
risposi
prendendoli sottobraccio.
< Traditrice… > disse Robert facendomi la
linguaccia ed io per
farmi perdonare gli mandai un bacio.
< Ehm ragazzi, mi dispiace interrompere questa rimpatriata ma
avrei un favore da chiedere a Giulia… > disse Taylor
dopo qualche minuto di
chiacchiera.
< Certo Taylor, spara! >
< Beh, ecco…non è che avresti le tue
storie da leggere adesso?
>
< Oh, mi dispiace ma non le ho dietro… >
< Invece sì che le ha! > esclamò
Teo quando entrò in sala.
< Teo? Non dovresti essere a lavorare? > domandai
sorpresa.
< No piccola, stasera ho preso una serata di ferie per venire
qui. Piaciuta la sorpresa? >
< Da morire! Ma…che discorso è “invece sì che le ha!“?
>
< Ho stampato i tuoi capitoli delle morti di Jake, quindi se ti
va di leggerli… >
< Oddio sì, ti prego! > esclamò
Nikki.
< Ma non lo so ragazzi… >
< Dai Giu per favore! > dissero tutti in coro.
< Ok, va bene… > risposi iniziai a leggere
tutti i capitoli
che avevo scritto sulle morti di Jacob Black.
Quando terminai di leggere i miei quindici capitoli tutti mi
fecero un sacco di complimenti su come fosse divertente la storia e
Stephenie
mi aveva addirittura chiesto se potevo tradurle i capitoli e farglieli
avere.
Alle due e venti del mattino tutti se ne andarono e rimanemmo solo
Robert ed io.
< Amore, certo che hai veramente una gran fantasia…
> mi
disse mentre stavamo finendo di pulire.
< Ti piace la storia? >
< Moltissimo, sei veramente brava >
< Grazie > gli dissi sorridendogli.
< E per cosa? Il merito è tutto tuo! >
esclamò
abbracciandomi, poi mi disse < domani mattina sono in palestra
con Teo e gli
altri, ricordi? >
< Vorresti dire questa mattina… > lo corressi
scherzando
dopo aver guardato l’orologio.
< Sì, hai ragione. Tu però dirmi
tranquillamente e quando torno
pranziamo assieme >
< Certo > risposi sorridendogli.
Dopo aver ripulito il soggiorno andammo di sopra in camera sua e
dopo essermi infilata una sua maglia a mezza manica come pigiama andai
sotto
alle coperte e mi accoccolai nel suo petto.
< Ti amo > disse dopo avermi stretta tra le sue braccia.
< Ti amo anche io > risposi tra un bacio e
l’altro e dopo diversi
minuti ci addormentammo.
Il mattino seguente mi svegliai a causa di un raggio di sole che
filtrava dalla finestra e che mi era arrivato proprio negli occhi.
Mugugnai
voltandomi dall’altra parte tentando di riprendere sonno, ma
ciò purtroppo non
accadde e così decisi di alzarmi dal letto e di andare di
sotto.
Mentre stavo scendendo le scale però sentii un rumore
provenire
dalla cucina e dopo quello assoluto silenzio. Ero preoccupata,
perché sapevo
benissimo che Robert era ancora in palestra e che non sarebbe tornato
prima di
mezzogiorno e mezza. Nell’ingresso cercai una mazza da
baseball o un qualcosa
con cui colpire chiunque fosse in cucina, ma sfortunatamente non trovai
niente.
“Bene Giulia, ora l’unica cosa da fare
è farsi coraggio e
arrivare il prima possibile a prendere una padella o un matterello per
colpire
l’intruso” pensai
mentre mi dirigevo
silenziosamente in cucina; ma nell’esatto momento in cui
stavo mettendo piede
in cucina, mi trovai faccia a faccia con una donna che non avevo mai
visto prima
d’ora ed entrambe urlammo spaventate.
< Ehm…salve…lei chi è scusi?
> domandai quando ci calmammo.
< Io sono Claire, la mamma di Robert. Tu devi essere Giulia
> rispose sorridendomi imbarazzata.
Sgranai gli occhi.
< Oh…signora Pattinson, salve > esclamai
dandole la mano e
quando mi accorsi di indossare solo la maglia a mezza manica di suo
figlio,
imbarazzata le dissi di scusarmi, schizzai di sopra e andai a cambiarmi.
< Mi dispiace averti spaventata prima > mi disse quando
tornai di sotto.
< No, si figuri > risposi un po’ imbarazzata.
< Ok, ricominciamo: ciao Giulia sono Claire > disse
porgendomi la sua mano.
< Salve, è un vero piacere conoscerla > le
risposi
sorridendole e stringendole la mano.
< Sono venuta a portare quel contenitore a Rob,
perché lui come
sempre si dimentica il mondo in giro > disse alzando gli occhi
al cielo.
< L’avevo notato sa? > risposi divertita.
< Giulia, ma tu e Robert da quanto state insieme? > mi
chiese guardandomi seriamente.
“Oh cavolo“
pensai “ed ora? Non
inizierà a farmi il terzo grado
vero?“
< Abbiamo fatto un mese da poco >
< Oh, che bello! Sei Italiana non è vero? >
domandò più
rilassata.
< Sì, sono di Ravenna > risposi stupita da
quel cambio
d’umore.
< E come ti trovi a Londra? >
< Molto bene, è una città fantastica
>
< Quanti anni hai? >
< Sedici > risposi sussurrando.
< Oh…beh, sei giovane > mi disse colpita, poi
tra noi due
calò un silenzio imbarazzante finché non
cambiò discorso < sai, è un peccato
che tu non sia venuta con Robert per il compleanno di Sam…ai
bambini avrebbe
fatto piacere vederti >
< Già, anche a me avrebbe fatto piacere venire, solo
che era
una cena di famiglia ed io non volevo disturbare… >
ammisi imbarazzata.
< Oh, ma no tesoro! Ci avrebbe fatto piacere averti con noi,
veramente. Anzi, sono anche contenta di averti conosciuto
così, altrimenti non
so quando Robert ti avrebbe presentata! Sai, non ha mai portato da noi
una sua
fidanzata, né da sua sorella. Lizzy ha detto che eri
speciale e inizio anche io
a crederlo > mi disse sorridendomi.
< Oh, g…grazie signora Pattinson > dissi rossa
in viso.
< No tesoro, così non ci siamo. Chiamami Claire,
signora
Pattinson mi fa sentire vecchia. E dammi del tu >
< D’accorso Claire, grazie > risposi ridendo.
Restammo a chiacchierare tranquillamente per una ventina di minuti
e poi Robert tornò a casa.
< Mamma, non starai mica facendo l’interrogatorio alla
mia
ragazza, vero? > domandò non appena ci vide in cucina.
< Buongiorno anche a te tesoro mio! > rispose sua madre
sorridendogli e baciandolo sulla guancia.
< Hai ragione, ciao mamma > disse guardandomi e alzando
gli
occhi al cielo facendomi ridere.
< Mmm…sì, ciao…comunque
l’interrogatorio serio gliel’ho già
fatto prima, ora stavamo parlando della sua sorellina >
< Oddio piccola, mi dispiace! Però vedo che ne sei
uscita
indenne, no? > mi chiese Robert guardandomi.
< Vedi qualche graffio? >
< No e questo è un bene, altrimenti Teo mi avrebbe
ucciso… >
rispose ridendo.
< No, mio fratello avrebbe assolto due killer per ucciderti.
Fidati, il gioco sporco non l’avrebbe fatto > dissi
facendogli l’occhiolino.
< Ma tu sei la sorella di Matteo? > domandò
meravigliata sua
madre.
< Sì, esatto >
< E come sta? È da tantissimo che non lo vedo
più! Robert da
quando è andato a vivere per conto suo non ha portato
più i suoi amici da me. L’unica
che ha portato ancora è stata Katie… >
disse innocentemente, ma quel nome
detto involontariamente mi fece rabbuiare, anche se non lo diedi a
vedere; il
mio cambio d’umore però non passò
inosservato a Robert, che mi si avvicinò, mi
baciò sulla guancia e mi prese una mano.
< Ehm…mamma, non voglio cacciarti via, ma…
>
< Mi cacci via lo stesso > rispose lei.
< No, dobbiamo prepararci perché dobbiamo
uscire… > mentì
guardandomi preoccupato.
< Ok, tanto adesso stavo per andarmene. Ciao Giulia,
è stato un
vero piacere conoscerti > mi disse abbracciandomi.
< Anche per me Claire > risposi ricambiando
l’abbraccio
ancora imbarazzata un po’ imbarazzata.
< Ciao tesoro > disse rivolta a Robert baciandogli una
guancia.
< Ciao mamma >
< Hey Rob, ce la porti a casa domenica per il compleanno di tua
nonna? > domandò Claire mentre sulla soglia della
porta.
< Certo! Ciao mamma >
< Ciao ragazzi! >
< Piccola, scusami tantissimo. Mia mamma quando inizia a
parlare dice molte volte cose a sproposito… > disse
Robert prendendomi il
volto fra le mani non appena sua mamma se ne fu andata.
< E per cosa dovresti scusarti? > chiesi sorridendogli
ingenuamente.
< Per quello che ha detto di Katie > rispose guardandomi
serio.
“Bingo!” pensai sorridendo
amaramente.
< No, non è un problema > mentii.
< Amore, non sono cieco: l’espressione sul tuo viso
era
cambiata notevolmente quando mia mamma l’ha nominata >
< Ah…no vabbè, non è
quello… > dissi sorridendogli, ma lui
non si convinse e dopo avermi presa in braccio mi portò sul
divano e mi fece
sedere sulle sue ginocchia.
< Non mi convinci >
< Forse sono troppo gelosa… >
< No amore, ci compensiamo a vicenda. Tranquilla > mi
disse
sorridendo ed io scoppiai a ridere.
< È che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Posso farti una domanda? > chiesi chiudendo gli occhi e
sospirando rumorosamente.
< Certo >
< È vero che hai tradito la tua ex ragazza con Katie?
>
< Sì, è vero > rispose dopo un
minuto di silenzio.
< Oh, ok… >
< È per questo che ti sei rabbuiata prima? >
< Sì. Sono una cretina vero? >
< Giu… > disse sospirando, poi aggiunse
< è vero, lo so
di aver sbagliato con la mia ex ragazza. Ma Katie ora non significa
più niente
per me, è solo una buona amica. E poi non ti farei mai una
cosa del genere. Ti
amo troppo per pensare farti del male. Certo, ogni tanto litighiamo,
come fanno
tutti del resto, ma preferirei una notte al Polo Nord nudo
anziché tradirti…
>
< Ok, mi sto facendo troppe paranoie >
< No, è normale. Anzi, è strano che tu non
te ne sia fatta con
Kris… > mi disse ridendo.
< No amore, all’inizio me le ero fatte anche con lei,
ma poi
quando ho visto che Kris non aveva occhi che per Michael mi sono
convinta del
contrario >
< Ti amo, sei l’unica e lo sarai sempre >
< Ti amo anche io…secondo te ho fatto una buona
impressione a
tua madre? >
< Sì, l’hai conquistata… >
< Bene, ora ci manca solo da conquistare papi e i
nonni… >
dissi ridendo.
< Papi e il nonno li hai già conquistati quando ci
hanno visti
alla premiere >
< Sul serio? >
< Sì amore >
< Rimane tua nonna quindi? >
< Sì, esatto >
< Ce la farà la nostra eroina a conquistare il cuore
della
nonna? > domandai prendendolo in giro.
< Sì, decisamente >
< E se non ce la facessi? >
< È impossibile >
< Perché? >
< Perché lei è un osso duro, ma ha sempre
appoggiato le mie
scelte e la mia scelta sei tu, quindi vedrai che ti adorerà
>
< Lo spero…oddio, domenica conoscerò il
resto della tua
famiglia! > esclamai quando mi resi seriamente conto del pranzo.
< Non preoccuparti! E poi mancano ancora due giorni…
>
< No, è domani… > lo corressi.
< Domani? >
< Già, domani… > risposi ancora
terrorizzata.
< Ok piccola, vedi di farti pochi problemi. Pensala come una
cena di lavoro formale, ma tu hai già avuto il
lavoro… >
< Non mi aiuta > dissi inarcando un sopracciglio.
< Pensa che poi sarò nella tua stessa situazione
quando
conoscerò i tuoi genitori… >
< Continua… > risposi sorridendo malignamente.
< Amore, sei una strega… > esclamò
scoppiando a ridere.
< Sì, bravo. Ridi adesso che poi ti verrà
da piangere… >
< Sei perfida, un mostro! >
< Preferivo strega, è più bello di
mostro… >
< No sei un mostro, il mio
mostro >
< Il tuo mostro? >
< Sì, solo mio >
< Oh, ok… > risposi avvicinando le mie labbra
alle sue, ma
ad un centimetro dalle sue labbra mi allontanai immediatamente e mi
alzai da
lui.
< Mostro > sussurrò piano.
< Guarda che ti ho sentito! > esclamai facendogli la
linguaccia.
< Giulia, dove sono le tue stampelle? >
< Di sopra > risposi raccontandogli del rumore che avevo
sentito poco dopo il mio risveglio e della figuraccia che avevo fatto
con sua
madre.
< Vieni piccola andiamo a mangiare > mi disse mentre
stava
per prendermi in braccio.
< No, aspetta > dissi scostandomi < Rob? >
lo chiamai
poco dopo.
< Cosa? >
< Ri-riabilitazione mentre andiamo in cucina? > domandai
guardandolo e lui sorrise.
< Aggrappati a me > rispose circondandomi con un braccio
e
avviandoci verso la cucina.
< Bene signor Pattinson, visto che ha sempre cucinato per me
oggi
cucinerò io per lei. Cosa vuole mangiare? > domandai
sorridente.
< Mmm…un po’ di pasta andrebbe bene, ma non
so se alla mia
ragazza potrebbe andare. Lei cosa ne pensa? >
< Io penso che un po’ di pasta con il tonno sarebbe il
massimo…
>
< E il massimo sia! > esclamò abbracciandomi e
baciandomi il
lobo dell’orecchio.
Mi aiutò ad apparecchiare e poi ci sedemmo per pranzare.
< Mmm…altro che io! Tu amore mio sei una cuoca
favolosa >
disse mentre divorava il piatto di pasta che gli avevo messo davanti
agli
occhi.
< Beh sì, non per vantarmi ma devo dire che sono
veramente
brava… > risposi sorridendo trionfante.
< Bisogna che tu m’insegna a preparare un cibo
italiano… >
< La pizza? >
< Spiacente, ma quella la so fare già. E se mi
insegnassi
qualcosa di tipico della tua regione? >
< I cappelletti? >
< Perché no? Ora però, visto che abbiamo
entrambi finito di
mangiare c’è una cosa che voglio fare…
>
< Cosa? >
< Insegnarti il resto di Kiss The Rain > disse e i miei
occhi s’illuminarono.
Mi esercitai con quella canzone per un paio d’ore e poi mi
riaccompagnò a casa.
< Dov’è Teo? > domandò
non vedendo la sua macchina
parcheggiata davanti al vialetto.
< Al corso di salvataggio… >
< E quando torna? >
< Quando poi finisce di lavorare stasera al bar. Harry aveva
bisogno di lui prima e quindi stasera è andato ad
aiutarlo… >
< Vuoi che resti io con te? >
< Ma tu sei via con i tuoi amici… >
< Beh, dico loro che non vado >
< Non essere ridicolo, tu devi
andare. Non ti vedono da un sacco di tempo… >
< E tu? >
< Verrà Jared stasera. Ci mangiamo una pizza e ci
vediamo un
film… >
< Sicura che non vuoi che resti? >
< Più che sicura, tranquillo… >
< Ok, allora vado a prepararmi. Ciao amore, buona serata e
salutami Jared >
< Certamente, ciao Rob > lo salutai baciandogli la
guancia.
< Ciao Giulia > rispose lui baciandomi sulle labbra.
Mi ordinai una pizza e mi misi davanti alla TV e alle dieci e mezza
mi arrivò un messaggio.
“Hey
bugiarda! Ho accanto a me Jared
che mi dice di salutarti…mi spieghi perché mi hai
mentito?“
“Perché
sapevo che se ti avessi detto
la verità tu non saresti uscito con i tuoi amici che non
vedi da quando andavi
al liceo e saresti rimasto con me…“
“Sì,
infatti…“
“No,
questo non va bene! Non voglio
che tu debba rinunciare ai tuoi amici per me!“
Non ricevetti
più nessuna risposta e così mi convinsi di averlo
convinto. Alle undici e cinque però suonarono alla porta e
quando andai ad
aprire trovai Robert.
< Cosa diavolo ci fai qui? > domandai sorpresa.
< Sono venuto da te visto che eri da sola… >
< Perché non sei rimasto con i tuoi amici? >
< Perché non hanno fatto altro che trattarmi da star
e non più
da amici. Mentre eravamo in un pub, lo stesso in cui ho incontrato
Jared, appena hanno visto i fotografi si sono appostati come avvoltoi
affamati e mi
hanno sfruttato per finire sul giornale, poi come se non bastasse hanno
iniziato a fare commenti poco carini su di te ed io, dopo aver
rovesciato ad
uno di loro un secchio di acqua gelida e ghiaccio che trovato sotto il
bancone
del bar, gli ho detto che se solo osava nominarti di nuovo gli avrei
spaccato
il setto nasale. Infine me ne sono andato e sono venuto da te >
< Brutta serata quindi… >
< Non immagini quanto… >
< Vieni qui > gli dissi facendolo entrare in casa e
abbracciandolo.
Dopo qualche minuto ci staccammo, chiusi la porta a chiave e
andammo di sopra a dormire.
< Sogni d’oro piccola > disse baciandomi la
fronte.
< Lo saranno solo se sognerò te > risposi
sbadigliando.
< Lo stesso vale per me. Notte > mi disse baciandomi la
tempia e
dopo avermi stretta ancora di più a sé ci
addormentammo entrambi.
|
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Capitolo 25 *** TI VOGLIO BENE, LO SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO! ***
HO PRESTO
7!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non so quanto ve ne possa fregare,
ma
comunque ve lo dico lo stesso xD Sono veramente contenta di
ciò! *-*
Eheheheheh, sapete questo è uno dei miei
capitoli preferiti, perché sono morta dal ridere mentre lo
scrivevo…sono un po’
stronza però xD capirete poi il perché!
Vabbè, ora è meglio che scappi a
studiare, quindi non mi dilungherò xD
Come sempre ringrazio chi ha messo la
storia tra i preferiti, chi ha letto e chi ha commentato! (NON
SONO RIUSCITA A RISPONDERE A TUTTE lE RECENSIONI DELLO SCORSO CAPITOLO,
SORRY!
xD PER SABATO LE AVRETE! :D)
EmilyAtwood: ciao carissima!
Grazie 1000, sei sempre
gentilissima! :) *al solo pensare di dormire con Rob mi viene
la pelle
d'oca(dormire? Io non resisterei un secondo a controllare la mia
libido!Ma ho
20 anni quindi andrebbe anche bene...)* hey, non fregare
Robert a Giulia :P
*la nostra piccola Giulia riuscirà a mantenere
stretto il suo amato Rob?*
mah, chi lo sa xD un bacio, ciaooooo
Sognatrice85: ciao Marghe! *Mi
sono letteralmente
mangiata questo capitolo!!!Perfetto, anzi perfettissimo...Giulls sei
grande!!!*
grazieeeeeeeeeeeeeeeeee!!! *-* *aspetto il prossimo capitolo e
spero sia
mercoledì* contenta??? :D un baciooooooooooooooooo
fedev82: hola
gemellì!!! *io ti faccio una
statua alta 3.000.000 metri!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!io
ti
adoro!!!!!!!!!!non vedo l'ora di vedere il seguito!!!!!!!*
qualcosa mi dice
che ti è piaciuto vedere Ash e Jack, vero? xD *appena
ho letto che jack
metteva un braccio intorno alle spalle di ash ho iniziato ha fare i
salti
mortali per la stanza dalla gioia!!!! credo di aver svegliato i miei e
i miei
vicini!!!!!* speriamo che ora non ci odino xD *ma
non ci posso fare
niente tu mi fai questo effetto!!!!!!!!!!!!!!!!!* io o Ash e
Jack? xD un
bacio, ti voglio beneeeee!!!
ilachan89yamapi: ciao carissima!!
:) *Che cattivi gli
ex amici di robert* già, fortuna che Rob ha altri
amici che sono di gran
lunga meglio di loro…*quando succederà
la prima volta di giulia* beh…è
un po’ in là xD è nel capitolo 36 =D un
bacio e grazie 1000!!
privi93:
ciaooooooooooo!!! ^^ *Jared anche
troppo carino c'è lo vedo "insegnate privato"* lo
vorrei io
un’insegnante come lui, altroché! *gli
unici complimenti vanno a te ke hai
creato tutto questo* *-* grazie 1000, sei gentilissima! ^^ *mi
è venuta
troppa curiosità per la storia delle morti di jacob,corro
subito a
leggerla,cosìmi faccio 4 risate visto ke non lo sopporto
come personaggio*
evvai, un’altra anti-jake xD poi dimmi cosa ne pensi xD un
baciooooooooooo
cold
ice: ciao!! *questa
ff è stupenda!!!*
grazie!!! :) *povero robert sicuramente quelli non lo meritano
come amico!*
no, infatti! Fortunatamente lui ha amici di gran lunga migliori! Un
bacio e
spero ti piaccia il nuovo capitolo! ^^
KikiCullen:
fragolì ce l’abbiamo
fattaaaaaaaaaaaaa!!! Un bell’EVVIVA A NOI!!! :D *equazioni?
la mia prof a
suo tempo disse: prendete le x e mettetele da un lato, il resto
dall'altro e
poi cambiate i segni....capito???* ahahahahaha! La tua prof
è una sborona
xD *non te la prendere ma io a volte vedo bene insieme pure
kris e Rob, per
la logica se non può stare con me ( nel tuo caso Giulia) o
rimane single o sta
con Kris* prrrrrrr! Robert è mio U.U *Ma
davvero la mamma di Rob si
chiama claire?* sisi, davvero! E pensa che ho anche la sua
foto xD *e
stava con katie e ha tradito cn lei la sua ragazza??*
ehm…no, quello l’ho
inventato…ma se scopro che è vero il mio lavoro
sarà fare la maga!! xD *Finalmente
giulia ha letto le morti di jacob, perchè sono miticheee!
aggiorna pure quelle
quando puoi* purtroppo non ho ispirazione :( ho aggiornato,
contenta??? Un
bacio ti voglio beneeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!
kiarab: ciao bella!! *ma
cavolo questi due
dormono sempreeeeee!!* ovvio che dormono alla sera, cosa
dovrebbero fare
altrimenti? (pas radar attivato xD) un bacioooooooooooooooooooooo
milly92: mon
amour!!!!!!!! *Bellissimo
chappy, mi è piaciuta moltissimo la scena in cui sono
"ricomparsi"
tutti, si sentiva proprio la loro mancanza!* a me mancava
Kellan!!! :D *Sono
morta dalle risate quando Giulia credeva che ci fosse un ladro in casa
e invece
era la madre di Rob! Ammetto che, visto che aveva indosso solo la
maglia di
Rob, io al suo posto avrei preferito che fosse il ladro*
meglio il ladro di
gran lunga, sìsì! Ma…se il ladro fosse
stata la mamma? :S *Complimentissimi,
ormai non mi stupisco più della tua bravura!* *-*
grazie tesorooooooo!!! Un
bacio ti voglio benee
CriPattinson: ciao bella!!! *Magari
avessi un prof
di matematica come Jared, seguirei le lezioni una buona volta!!! Invece
mi
ritrovo uno k ha sbalzi d'umore incredibili...passa dall'allegria
all'isteria
in un quarto d'ora!!!* ma…parli del tuo prof o
della mia? xD no perché sono
uguali…sono fratelli per caso? xD *Ash e jack
insieme, li vedo benissimo.Cmq
a me Rob e Giulia piacciono sempre di più* teneri
come coppie, vero? :D *domani
due verifiche e un int!!* oi tesoro come è
andata???? Un bacioooooooo ^^
Bene
ragazze, ora vi auguro una buona
lettura. A sabato!! Baci Giulls
25.
TI VOGLIO BENE, LO
SAI…MA LEI PROPRIO NON L’APPROVO!
La
mattina seguente mi svegliai con l’agitazione alle stelle per
il pranzo con la famiglia di Robert e nonostante lui mi avesse ripetuto
tantissime volte di stare tranquilla perché mi avevano
già presa in simpatia,
continuavo ad avere paura perché temevo che chi tra di loro
non mi aveva ancora
conosciuta potesse pensare che ero interessata a lui solo per la fama e
i suoi
soldi.
< Hey, bell’addormentata sei ancora tra di noi?
> chiese
Robert toccandomi il braccio.
< Cosa? > domandai ridestandomi dai miei pensiero.
< Hey, buongiorno! È da dieci minuti che ti chiamo
>
< Oh, scusa amore…stavo pensando al pranzo di
oggi… >
< Hai ancora paura? >
< Sì, non immagini quanto… >
< Forza piccola, guardami > disse prendendomi per le
braccia
e portandomi a sedere sul letto < te lo ripeto: a mia mamma e a
mia sorella
piaci, mio padre e mio nonno quando ci hanno visti alla premiere, mi
hanno
lasciato un messaggio in segreteria dicendomi che non dovevo lasciarti
scappare
perché sembravi una bellissima persona a prima vista e i
miei nipoti stravedono
per te >
< E tua nonna? Se non sbaglio è lei l’osso
duro di famiglia
> dissi incrociando le braccia.
< Beh, quello è vero >
< Ecco, vedi? E se non dovessi piacerle? > domandai
sbuffando.
< Beh, sono problemi suoi. È a me che devi piacere,
non a lei…e
a me piaci tanto > rispose sorridendo e baciandomi una guancia.
< Credo che l’unica cosa da fare ora sia cercare di
farsi poche
paranoie > dissi allontanandomi dal letto.
< Bravissima, così ti voglio! >
esclamò sorridendomi.
< Grazie. Ora devo solo scegliere cosa indossare > dissi
guardandolo pensierosa.
< A quello c’ho già pensato io…
> rispose alzandosi dal
letto e aprendo l’armadio.
< Ovvero? > domandai inarcando un sopracciglio e lui
senza
dire niente mi passò una sportina con dentro dei vestiti
< e questi? > domandai guardandolo.
< Diciamo un piccolo regalo > rispose sorridendomi.
< O mio dio, sono fantastici! Ma…quando li hai presi?
>
domandai tirando fuori dalla sportina una camicia a righe sottili in
azzurro
chiaro e in bianco e un paio di jeans chiari.
< Li ho comprati ieri mattina mentre tornavo a casa dalla
palestra. Sono passato davanti ad un negozio e li ho visti in vetrina.
Davvero
ti piacciono? >
< E me lo chiedi anche? Sono meravigliosi, ma non dovevi
spendere soldi per me > dissi baciandolo sulle labbra come
ringraziamento.
< Mi fa piacere che ti piacciano… > rispose
tra un bacio e
l’altro.
< Moltissimo! >
< Forza, ora valli a provare >
< Agli ordini! > dissi dirigendomi verso il bagno e
ritornando in camera pochi minuti dopo.
< Stai benissimo! > esclamò Robert non appena
mi vide.
< Grazie > risposi sorridendo < mi dai cinque
minuti? Poi
se vuoi sono pronta per andare via > aggiunsi guardando
l’orologio e
constatando che era abbastanza tardi.
< Anche dieci minuti se vuoi! > disse facendomi
l’occhiolino.
Tornai in bagno e mi lavai i denti, dopodiché mi truccai
leggermente, mi pettinai e infine uscii dal bagno.
< Ok, sono pronta >
< Bene. Vogliamo andare? > domandò offrendomi
il braccio.
< Certamente, solo una cosa: non è che possiamo
fermarci a
prendere un mazzo di fiori per tua nonna e una piantina per tua mamma?
>
domandai guardandolo.
< Tutto quello che vuoi piccola > rispose sorridendomi.
Passammo a casa sua e anche lui si preparò e poi ci
dirigemmo dal
fioraio vicino a casa dei suoi genitori, dove Robert mi
consigliò un mazzo di
tulipani per sua Amelia e un bonsai per Claire.
A mezzogiorno e mezza preciso arrivammo davanti a casa Pattinson: era
una villetta bianca a due piani, ma a differenza di quelle che vi erano
attorno
era molto più piccola. Accanto alla casa vi era un garage e
un giardinetto con
al centro la griglia per il barbecue.
Arrivati davanti alla porta feci un profondo respiro, cercai la
mano di Robert trovandola senza fatica e dopo che Robert mi diede un
leggero
bacio sulla tempia suonò alla porta.
< Zio Rob! > urlarono in coro Samantha e Brian quando
aprirono la porta.
< Ciao piccole pesti! Accipicchia Sam, sembri una vera
principessa oggi > disse Robert scompigliando i capelli di sua
nipote.
< No zio Rob! Ora ho tutti i capelli messi male! >
rispose
Samantha sbuffando.
< Sam, vieni qui che te li sistemo io… > dissi
sorridendo
alla bambina, la quale mi regalò un sorriso a trentadue
denti.
< Grazie Giulia! > esclamò abbracciandomi e
baciandomi sulla
guancia non appena finii.
< Di niente tesoro. E tu ometto non mi baci? > domandai
rivolta a Brian, che non se lo fece ripetere due volte e mi si
attaccò al collo.
< Ehm…Brian che ne dici, ti stacchi dal suo collo?
> chiese
Robert dopo cinque minuti.
< Lo zio Rob è geloso… > mi disse
Brian in un orecchio.
< Sì, è geloso perché sa che
sei mille volte più bello di lui
> risposi accarezzandogli una guancia e con la coda
dell’occhio guardai
verso Robert, che sgranò gli occhi ed io divertita gli feci
la linguaccia.
< Sono davvero più bello di lui? >
domandò Brian
felicissimo.
< Sì piccolo, sei bellissimo >
< Talmente bello che mi sposerai quando sarò
cresciuto? >
< Assolutamente > risposi sorridendogli.
< Evvai! > urlò correndo in casa con Samantha.
< C’è qualcosa che dovrei sapere amore?
> domandò Robert
guardandomi con uno sguardo accigliato poco prima che entrassimo in
casa.
< Mmm…no, direi proprio di no > risposi
sorridendogli con
uno sguardo da cerbiatta e lui iniziò a ridere divertito,
esattamente come
speravo.
Intrecciò le mani con le mie e mi avvicinò a
sé baciandomi
inizialmente dolcemente e poi approfondendo sempre di più.
< Buongiorno ragazzi > esclamò una voce che mi
fece
sobbalzare.
< Ciao Lizzy > disse Robert sorridendole e comportandosi
come se non fosse successo niente, a differenza mia che la salutai
imbarazzatissima.
< Tesoro, come stai? Il piede? > domandò
guardandomi
apprensivamente.
< Sto bene, grazie Lizzy. Ho smesso di usare le stampelle e
piano piano sto ricominciando a camminare senza avere più
male >
< Oh che bello, mi fa molto piacere >
< Grazie…e grazie anche per i fiori e per il
bigliettino. Siete
stati troppo gentili >
< È stato un piacere cara. Ma non state lì
fuori, entrate! La
nonna è un po’ suscettibile perché ha
fame > ci disse facendoci passare.
< Robert! > esclamò un signore sui
settant’anni non appena
entrammo.
< Ciao nonno! > rispose Robert abbracciandolo e poi
aggiunse
< nonno lei è Giulia, la mia ragazza. Piccola, lui
è mio nonno Alfred >
< Buongiorno signore > dissi sorridendogli e allungando
la
mano.
< Ciao cara, è un vero piacere conoscerti >
rispose
stringendomi la mano e sorridendo a sua volta.
< Il piacere è tutto mio > risposi un
po’ imbarazzata.
< Ciao ragazzi > disse Claire venendo anche lei
nell’ingresso.
< Ciao mamma! >
< Ciao Claire >
< Tutto bene? > ci chiese.
< Sì, certo! > rispose Robert per entrambi.
“No, per niente” pensai
terrorizzata, ma alla fine mi
ritrovai ad annuire.
< Claire, questa è per te > dissi dandole il
bonsai.
< Oh, grazie tesoro non dovevi! > rispose sorridendomi e
baciandomi sulle guance.
< Eccoli finalmente! > esclamò venendoci
incontro un uomo
sui quarant’anni: era molto alto, aveva gli stessi occhi di
Robert e il suo
stesso sorriso ed era biondo.
< Buongiorno papà! > disse Robert abbracciando
anche suo
padre.
< E chi sarebbe questa splendida ragazza? >
domandò il padre
di Robert guardandomi.
< Piacere di conoscerla signor Pattinson, sono Giulia >
< Ciao Giulia, il piacere è tutto mio. Caspita, dal
vivo sei
più bella che dalla TV > disse facendomi arrossire e
prendendo la mia mano
per fare il baciamano.
< Richard tesoro, non provarci con la ragazza di tuo figlio!
> lo intimò Claire.
< Ma sì, tanto scommetto che alla nostra amica qui
non
dispiacerebbe! > esclamò facendomi
l’occhiolino e facendo ridere tutti.
< Sarebbe un onore per me > risposi sorridendogli.
< Tesoro, come ti avrà già detto mia
moglie, chiamami pure
Richard e dammi del tu. So di essere vecchio, ma mi piace sentirmi
giovane
>
< Lo farò! > risposi ridendo.
< Robert! > esclamò una ragazza scendendo di
corsa le scale
e saltandogli in braccio non appena scese: era molto alta e magra,
aveva gli occhi
verdi ed era bionda con i capelli a caschetto e la frangia.
< Vic, mi sei mancata un casino! Com’è la
Francia? > domandò
Robert guardandola e sorridendo apertamente.
< È meravigliosa! E poi nella scuola dove lavoro mi
trovo
benissimo > rispose sorridendogli.
< Sono davvero contento! > rispose abbracciandola di
nuovo.
< Tu devi essere Giulia, vero? > domandò la
ragazza
voltandosi verso di me.
< Sì, sono io > risposi sorridendole.
< Io sono Victoria, la più sexy tra tutti i Pattinson
>
rispose sorridendomi e allungando la mano.
< Tanto piacere > risposi sorridendole e ricambiando la
stretta.
< Finalmente ti conosco! Sei diventata una leggenda per me e
mia sorella! >
< Davvero? > domandai sorridendole.
< Certamente! Sei la prima ragazza che Robert presenta alla
famiglia. L’hai proprio stregato, eh? >
Sorrisi imbarazzata.
< Ehm…papà, dov’è la
nonna? > chiese Robert cambiando
discorso.
< Al telefono con sua sorella > rispose lui alzando gli
occhi al cielo.
Robert scoppiò a ridere e mi disse che quando sua nonna
Amelia e
sua sorella erano al telefono, erano capaci di restare al telefono a
parlare
anche per ore.
< Direi di andare nella sala da pranzo intanto che aspettiamo
la nonna. Vieni Giulia, ci sono degli antipasti > mi dissero
Lizzy e
Victoria prendendomi a braccetto.
< Ah piccola, mia nonna è esattamente come i miei
genitori: non
le piace essere chiamata con signora perché la fa sentire
vecchia. Chiamala
pure Amelia > disse Robert quando arrivammo in sala.
< Davvero? >
< Sì tesoro, Rob ha ragione > confermarono
Lizzy e Richard.
< Ok, grazie mille a tutti > risposi grata.
< Nonna! > esclamò Robert quando Amelia
entrò: era una donna
bassa e poco più giovane di Alfred, aveva gli occhi azzurri
e i capelli biondi,
con qualche striatura bianca.
< Robert, angelo mio, come stai? > domandò
tutta sorridente.
< Sto benissimo nonna, tu? Accidenti ad ogni compleanno ti fai
sempre più bella > rispose lui dandole un sonoro
bacio sulla guancia e
involontariamente sorrisi intenerita da quella scena.
< Ma smettila, sono esattamente come la settimana scorsa!
>
obiettò lei ridendo.
< Nonna vorrei presentarti Giulia, la mia ragazza…
> disse
Robert prendendomi per mano e avvicinandomi a lui.
< Salve Amelia, è un vero piacere conoscerla. Buon
compleanno e
questi sono per lei > le dissi sorridendole educatamente e
porgendole il mazzo
di fiori.
< Oh, grazie Gaia… > disse senza neanche
guardarmi.
< Veramente è Giulia > la corressi
educatamente.
< Oh, sì certo…comunque grazie, ma io sono
allergica ai
tulipani… > disse lei.
Sgranai gli occhi e guardai Robert.
< Ma nonna, i tulipani sono sempre stati i tuoi fiori
preferiti… > obiettò Robert.
< No tesoro, sono le ortensie. Sono allergica ai tulipani e poi
non mi piacciono neanche più di tanto > rispose
guardando schifata i fiori e
facendomi sentire in un imbarazzo totale.
< Amelia > ma mi corressi quando mi lanciò
un’occhiata di
ghiaccio < cioè…signora, mi dispiace
tanto, non volevo portarle fiori a cui
era allergica >
< Mmm…no, tranquilla. Allora vogliamo mangiare?
> domandò senza
degnarmi di uno sguardo.
Presi posto di fianco a Robert e Brian, mentre Amelia era accanto
a Brian e ad Alfred.
< Allora Giulia, da dove hai detto che vieni? >
domandò
Amelia rivolgendomi la parola dopo dieci minuti.
< Dall’Italia > risposi educatamente.
< Quindi sei solo di passaggio qui > rispose guardandomi
sottecchi.
< Sì, sono in vacanza ma resterò a Londra
fino ai primi di
settembre >
< E dopo cosa pensi di fare con mio nipote? >
domandò
guardandomi come prima.
< Mamma, ti prego piantala > disse Claire guardando
Amelia.
< Che c’è? Sono solo preoccupata per mio
nipote > rispose
come se fosse la cosa più naturale di questo mondo.
< Piccola, non badarla. Non so perché faccia
così… > mi
sussurrò Robert quando l’attenzione venne spostata
verso Samantha e Brian.
Annuii poco convinta.
In quel momento il telefono squillò e Samantha
andò a rispondere:
era una chiamata per Amelia, che tornò nella sala da pranzo
dopo cinque minuti
tutta pimpante.
< Oh, Katie è stata veramente carina! Mi ha chiamato
per farmi
gli auguri! > esclamò Amelia non appena si risedette
a tavola < l’ho
invitata a prendere una fetta di torta, ma non poteva venire, aveva un
impegno
alla radio. Che cara ragazza. Tu Giulia hai mai conosciuto Katie Leung?
>
domandò guardandomi.
< No signora > risposi sorridendole forzatamente.
< Oh, che peccato! Sai, è davvero una gran bella
persona, sia
fisicamente che caratterialmente…una cara ragazza >
disse lei sorridendomi.
< Nonna, ti prego > disse Robert guardandola severamente,
ma
lei ignorò il suo sguardo.
< Sai che sono grandi amici lei e Robert? >
< Sì signora, lo so > continuai a rispondere
educatamente, nonostante
fossi leggermente infastidita.
< Hey nonna, perché non prendi ancora un
po’ di pasta? >
domandò Victoria tentando di cambiare discorso, ma Amelia
non ascoltò neanche
lei.
< E poi lei è così bella: ha uno sguardo
così innocente e
quegl’occhi dolci…sembra una bambolina >
< Nonna, ti dispiacerebbe non monopolizzare la conversazione su
Katie? > domandò Robert irritato.
Sulla tavola cadde un silenzio pesante.
< Senti Giulia, quanti anni hai? > mi chiese Amelia.
< Sedici > risposi con un sussurro.
< Sedici? Ma sei ancora una bambina! > esclamò
lei.
< Non mi reputo tale. Ho solo sedic’anni, lo ammetto,
ma sono
in grado di fare le mie scelte e di accettarne le conseguenze >
dissi
stizzita.
< Quindi sai già cosa vuoi nella vita? >
< In parte… > risposi guardando Robert e
sorridendogli e lui
fece lo stesso con me. Guardai Amelia con la coda dell’occhio
e mi sembrò che
stesse roteando i suoi.
< Sai già cosa farai quando finirai gli studi?
>
< Veramente no >
< Oh, bisogna imparare a decidersi in fretta nella vita. Per
esempio, Katie a dodic’anni sapeva già che sarebbe
diventata un’attrice… >
< Un applauso per Katie > risposi sarcastica in italiano.
< Come prego? > domandò Amelia guardandomi.
< Dicevo che è bello avere già in testa le
idee chiare >
risposi mentendo.
< E tu perché non le hai? > domandò
guardandomi.
< Per il semplice fatto che ho ancora qualche anno di liceo
linguistico da frequentare e quindi posso ancora permettermi di non
decidere
già il mio futuro > obiettai un po’
alterata, ma sempre educatamente.
< E finito il liceo vorresti frequentare
un’università? >
< Sì >
< Dove? >
< Questo non lo so >
< Sai che Katie avrebbe voluto frequentare Oxford se non fosse
diventata attrice? >
< Bene > risposi educatamente ma con una vena di sarcasmo
mentre giocavo con le mie patate.
< Oh Robert, a proposito di Katie, ho trovato in un vecchio
album le vostre foto di quando siamo andati tutti insieme in vacanza in
Irlanda. Voglio fare tre copie di quella dove voi due siete abbracciati
al mare
con dietro il tramonto: una per te, una per lei e una che io possa
appendere in
casa. Lei è venuta veramente bene in quella foto,
è ancora più bella del
normale e siete bellissimi abbracciati così…una
coppia perfetta >
< Nonna adesso smettila chiaro? > urlò Robert
sbattendo le
mani sul tavolo e facendo sobbalzare tutti, me compresa.
< Zio Rob… > sussurrò Samantha
spaventata e sgranando gli
occhi.
< Piccola, andiamocene > mi disse dopo essersi alzato in
piedi e avermi preso per mano.
Riuscii solo a sussurrare un “arrivederci”,
dopo di che
venni trascinata in macchina da Robert. Mi aprì la portiera
per farmi
accomodare,poi entrò anche lui e infine partì con
una sgommata.
< Giulia sono mortificato, non hai idea di quanto io mi senta
in colpa in questo momento. Non pensavo che mia nonna si comportasse
così, non
l’aveva mai fatto… > disse dopo qualche
minuto di silenzio mentre mi
accarezzava una guancia.
< Non sentirti così, tu non hai fatto niente >
risposi
rivolta al finestrino.
In quel momento i genitori di Robert lo chiamarono al telefono e,
se all’inizio l’avevano chiamato solo per parlare,
finirono col litigare:
Robert disse che c’era rimasto male per quello che Amelia mi
aveva detto, non
se lo aspettava. Lui era andato da loro perché voleva
presentarmi e come
risultato sua nonna non aveva fatto altro che paragonarmi a Katie,
giudicandomi
senza neanche conoscermi: era stato il pranzo più
imbarazzante della sua vita. I
suoi genitori tentarono di calmarlo, ma questo lo fece imbestialire
ancora di
più.
Oltretutto eravamo bloccati nel traffico a causa di un incidente e
la casa di Teo era a pochissimi metri da noi.
Chiusi gli occhi e appoggiai la testa sul finestrino tentando di
ignorare le urla di Robert che era ancora al telefono, ma quando mi
stancai
scesi dalla macchina e corsi fino a casa, chiudendomi a chiave.
Robert mi corse dietro immediatamente, ma fui più veloce di
lui e
riuscii ad evitare che mi raggiungesse. Nel correre però
sforzai il piede e
questo cominciò a fare male, così una volta
entrata in casa zoppicai fino al
bagno, presi un antidolorifico che mi aveva prescritto il medico,
ignorai
Robert che chiedeva di aprirgli la porta e tutte le sue chiamate, mi
stesi sul
letto e mi addormentai immediatamente.
Trascorsi tutto il pomeriggio a dormire e mi svegliai alle otto e
mezza. Mi cambiai velocemente, misi da lavare l’ultimo
pigiama accorgendomi che
ne ero rimasta senza, mi vestii e decisi di uscire fuori per mangiare
un
gelato. Camminai fino alla solita gelateria, contenta del fatto che il
piede
non mi facesse più male e che Teo anche quella sera fosse
andato a lavorare
prima. In gelateria mi servii Phil, che salutai educatamente ma senza
troppo
entusiasmo.
Nell’esatto momento in cui mi sedetti su una sedia per
mangiare la
mia cena, guardando lo specchio che avevo davanti a me, notai un uomo
sulla
quarantina che mi guardava sorridendo, soffermandosi sulla scollatura
della mia
maglia. Quel gesto mi spaventò un pochino e così
decisi di rimanere dentro la
gelateria finché quel tipo non se ne fosse andato. Dopo che
lui se ne andò
aspettai una decina di minuti e poi uscii anche io, pronta per tornare
a casa.
La strada che stavo percorrendo a piedi quella sera era
praticamente al buio perché si erano fulminati diversi
lampioni e, come se non
bastasse, mentre stavo camminando sul marciapiede sentii dei passi
dietro di
me. Inizialmente non ci feci molto caso, ma quando voltai lo sguardo
verso una
vetrina alla mia sinistra, riconobbi il tipo che mi guardava nella
scollatura della
gelateria.
Finsi di fare l’indifferente ma velocizzai un po’
il passo. Il
piede stava incominciando a farmi male di nuovo, ma ero troppo
terrorizzata per
rallentare. La cosa però non sembrò migliorare la
situazione, perché sentii
anche i suoi passi velocizzarsi. Terrorizzata velocizzai sempre di
più i passi,
nella speranza di poter arrivare a casa il prima possibile, di
chiudermi dentro
e di dimenticare il viso per niente rassicurante di
quell’uomo, finché non
iniziai a correre. Quando sentii una mano prendermi un braccio urlai un
“no!” disperato
come riflesso
incondizionato mentre mi giravo verso lo sconosciuto e quando scoprii
con gioia
che era Robert i miei occhi si riempirono di lacrime ed iniziai a
piangere con
tanto di singhiozzo. Mi lanciai contro il suo corpo, abbracciandolo
stretta e
affondando la testa sul suo petto, non accennando minimamente a
fermarmi.
Robert, che non sapeva cosa fare, mi prese in braccio e mi
portò
in casa e, non appena fui tra le sue braccia, alzai lo sguardo per
vedere se
quell’uomo mi stava seguendo ancora: vidi che si era fermato
e che mi stava
guardando intanto che indietreggiava.
Entrammo dentro casa e Robert chiuse a chiave la porta dopo che lo
pregai di farlo, mi portò di sopra, mi adagiò sul
mio letto, mentre io mi
rannicchiavo su me stessa, continuando a piangere e a singhiozzare,
cercò un
pigiama, ma, a fatica e ancora singhiozzante, gli dissi che avevo messo
tutto
da lavare e non avevo niente per dormire; così lui mi tolse
dapprima le scarpe,
poi tutti gli indumenti, lasciandomi solo in reggiseno e culottes.
< Giulia, che cos’hai? Ti prego, parlami >
disse implorante
mentre mi copriva con il lenzuolo, ma non riuscivo a rispondere e
così,
rassegnato, mi diede un bacio sulla fronte e fece per andarsene.
Lo afferrai per la manica.
< N…no, r…resta, ti…ti prego
> dissi con un sussurro mentre
non accennavo a smettere di singhiozzare e piangere.
Robert senza farselo dire due volte si stese sopra il lenzuolo e
mi abbracciò.
< Piccola, calmati. Va tutto bene… > ripeteva
sempre mentre
mi accarezzava la schiena.
Non gli credevo, ma comunque avevo bisogno di averlo vicino a me e
così mi avvicinai maggiormente a lui, gli afferrai i
colletti della camicia e
addormentandomi dopo moltissimi minuti passati a piangere e ad
abbracciarlo.
Mi
risvegliai che erano le tre del mattino a causa di un incubo
che non riuscivo ricordare, ma che comunque mi lasciò
interdetta, mi diressi
verso l’armadio per cercare qualcosa che potesse coprirmi per
andare di sotto
e, dopo essermi infilata una tuta, scesi di sotto, trovando Robert
davanti alla
TV.
< Ciao > sussurrai piano mentre mi avvicinavo.
< Amore, è tutto ok? > chiese lui voltandosi
verso di me e
guardandomi preoccupato. Annuii piano, senza un accenno di sorriso.
< Posso? > domandai indicando il divano.
< Naturalmente > rispose sorridendomi e allargando le
braccia per farmi stendere su di lui.
< Perché non sei rimasto di sopra? >
< Beh, per due motivi: il primo perché volevo
rispettare la tua
privacy. Cioè…se fossi rimasto con te e tu ti
fossi svegliata constatando di
essere solo in biancheria…non lo so, magari ti saresti
sentita in imbarazzo
>
< E il secondo motivo? >
< Eri troppo sexy e non sapevo per quanto sarei rimasto lucido
> sussurrò al mio orecchio facendomi arrossire.
Restammo in silenzio per parecchio tempo ed io pensavo ancora alle
parole di Amelia.
< Robert, io…credo che tua nonna abbia
ragione… > sussurrai
dopo un lungo respiro.
< Riguardo a cosa? > mi chiese preoccupato.
< Riguardo a noi. Cioè…cosa
accadrà quando tornerò in Italia?
Non ci siamo mai soffermati a parlare su questo… >
< Credi davvero che non ci abbia mai pensato? >
< Non voglio che questa sia solo una storiella estiva >
ammisi col magone.
< Nemmeno io >
< È solo che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Forse tua nonna ha ragione, staresti meglio con Katie >
< Perché dici questo? > chiese facendomi
alzare il mento per
guardarmi negli occhi.
< Perché lei è bella, famosa, la tua
famiglia l’adora, andate
in vacanza insieme e abita qui a Londra. E poi è vero, siete
bellissimi in
foto. Una coppia perfetta > dissi sussurrando le ultime parole.
< Stai dicendo questo solo perché hai paura >
< No, sto dicendo questo perché è vero.
Oltretutto lei è più
grande di me, ha quasi la tua età, mentre io? Sono solo una
ragazzina di
sedic’anni > risposi seria mentre mi asciugavo una
lacrima.
< Giulia, ascoltami bene. Ti amo e voglio stare con te, voglio
te. Non Katie, non una qualsiasi ragazza di Londra, te. E smettila di
dire
queste cose. È la paura a dettarti questo; tu non sei
così e so che non lo pensi
davvero. Non è da te fare paragoni con altre ragazze e
ascoltare le cattiverie
che vengono dette… >
< Ho paura di perderti… > dissi onestamente.
< E non mi perderai. Ti amo e sei l’unica a essere
sentire così
felice >
< Ti amo > sussurrai al suo orecchio.
< Anche io Giulia…è tutto a posto adesso?
>
< Sì > risposi sorridendogli.
< Mi dici perché prima hai urlato spaventata?
> domandò
mentre mi accarezzava una guancia.
Feci un respiro profondo e gli raccontai dell’uomo che mi
stava
seguendo dopo essere uscita dalla gelateria.
Al mio racconto sgranò gli occhi.
< Che hai? >
< E se non fossi stato nei paraggi in quel momento? >
domandò preoccupato.
< Non lo so,
ma non voglio pensarci. Ti prego fa’ qualcosa che mi possa
distrarre… >
dissi con ancora un po’ di magone e lui non se lo fece
ripetere due volte.Prese
il mio volto tra le mani e iniziò a darmi una serie di
bacetti,
fino a scendere sul mio collo e risalire catturando la mia bocca con un
bacio
passionale. Infine prese la coperta che era di fianco a noi, me
l’adagiò su e
mi abbracciò, dopodiché mi addormentai.
|
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Capitolo 26 *** RIUNIONI DI FAMIGLIE ***
Scusate il
ritardo, ma oggi non sono
stata a casa praticamente per niente! Inoltre sono stanchissima, quindi
oggi
non riesco né a fare un’introduzione lunga,
né a rispondere alle vostre
recensioni. Quindi vi ringrazio dandovi un bacio enorme e dedicandovi
il
capitolo! Grazie inoltre a chi ha letto e chi ha messo la storia tra i
preferiti!
A
lunedì! Un bacio Giulls
P.S. ho messo i ringraziamenti nel
capitolo precedente! ^^
26.
RIUNIONE DI FAMIGLIE
Passarono
quattro giorni dal pranzo con la famiglia di Robert e né
lui né io parlammo più di quello che era
successo. Mercoledì sera trascorsi la
serata a casa sua, fermandomi anche a dormire e giovedì
mattina mi svegliai sul
suo letto da sola, trovando però una rosa rossa sul suo
cuscino e un biglietto.
“Sono
uscito
a fare un po’ di jogging dopo che i ragazzi sono venuti a
rapirmi, ma spero di
tornare prima ancora che tu possa svegliarti. Ti amo“
Ancora
assonnata sorrisi nel leggere il biglietto. Sentirsi dire di
essere amata alle sette e venti della mattina era un bel modo per
iniziare la
giornata. Scesi le scale per dirigermi in cucina a fare colazione e,
nell’esatto momento in cui mi sedetti per mangiare, suonarono
alla porta.
“Con tutti i momenti che c’erano proprio
quando mi sono seduta
per fare colazione vengono a suonare?” pensai
alzandomi svogliatamente
dalla sedia e andando ad aprire, trovandomi davanti alla porta i
genitori di
Robert.
< Oh, buongiorno > li salutai sorridendo.
< Ciao tesoro, disturbiamo? > domandò
dolcemente Claire.
< No, assolutamente! Robert è a fare jogging e io mi
sono
appena alzata. Prego entrate > dissi facendomi da parte.
< Grazie cara > rispose Richard entrando in casa.
Ritornammo in cucina e dopo aver preparato e offerto un
caffè, chiesi
il motivo della loro visita
< Oh, beh ecco… > disse Claire.
< Mamma, papà che fate qui? >
domandò Robert entrando in
cucina.
< Ciao tesoro, volevamo chiedervi una cosa…ci
sentiamo
terribilmente in colpa per quello che mia madre ha detto e per farci
perdonare
vorremmo portarvi fuori a cena… > continuò
Claire sorridendoci.
< Non dovete farvi perdonare di niente > intervenni.
< Sì invece. Mia madre ti ha offeso senza che tu lo
meritassi e
noi all’inizio non le abbiamo detto niente > risposero
dispiaciuti.
< Ma davvero, non c’è bisogno che vi
facciate perdonare, non ce
l’ho assolutamente con voi >
< Ma vogliamo. Stasera, otto e venti a Chinatown? >
propose
Richard.
< Certo, ci saremo. Ok piccola? > domandò
Robert guardandomi.
< Certamente. Grazie >
< Di niente tesoro. Ovviamente sarete nostri ospiti >
< Mamma… > disse Robert.
< Smettila di lamentarti! Ora noi andiamo. Ciao ragazzi >
< A stasera! > esclamai salutandoli e Robert li
accompagnò
alla porta, mentre io ripulivo il tavolo.
< Vedi amore, te l’avevo detto io che li avevi
conquistati loro
due… > mi disse non appena ritornò in
cucina e lo guardai malissimo.
< A che ora sei andato via questa mattina? >
< Più o meno sulle sette. Non ti ho svegliata vero?
>
< No, mi sono svegliata venti minuti dopo > risposi.
< Oh, buongiorno allora! > disse avvicinandosi,
prendendomi
il volto tra le mani e iniziando a baciarmi.
< Buongiorno anche a te > risposi tra un bacio e
l’altro
appoggiando le mani sui suoi fianchi.
< Scusatemi, fate finta che non ci sia! Ho dimenticato le
chiavi della macchina > esclamò Richard quando
tornò in cucina.
M’irrigidii e feci per staccarmi, ma Robert me lo impedii e
ciò
face ridere Richard.
< Cretino! > esclamai tirandogli una pacca sulla spalla
quando
fummo nuovamente soli.
< Perché? > domandò innocentemente.
< Come perché? Ho appena fatto una figuraccia
pazzesca con tuo
padre! >
< Ma amore, che palle che sei! Ascolta era solo un bacio, mica
stavamo facendo chissà che! > rispose lui
sorridendomi.
< Sì, ma… >
< Niente “ma…“,
ho
ragione io! >
< Sì, certo… > risposi alzando gli
occhi al cielo.
Prima che potesse controbattere Robert venne chiamato al cellulare
e così ne approfittai per sgattaiolare in camera, infilarmi
il costume e uscire
in giardino a prendere un po’ di sole, vista la giornata
calda e soleggiata.
Mi stavo tranquillamente godendo il sole stesa a bordo piscina,
quando quel cretino del mio ragazzo si buttò in acqua
facendo il tuffo a bomba
e bagnandomi tutta.
< Ops! Scusa amore, non ti avevo vista… >
disse lui con un
ghigno.
< Brutto…ora ne pagherai le conseguenze! >
esclamai tuffandomi
in acqua, mentre Robert fingeva di essere terrorizzato.
Mi aggrappai a lui e lo baciai appassionatamente, dopo di che lo
spinsi alla sprovvista sott’acqua ridendo come una matta.
< Sei sleale > disse tossendo.
< E perché mai? >
< Perché io ti stavo dimostrando quanto ti amassi e
tu mi fai
bere? >
< Se cerchi di farmi venire i sensi di colpa puoi stare
tranquillo che non ce la farai mai >
< Guarda che sono serio. Mi hai profondamente deluso col tuo
scherzo, non è stato per niente carino… >
disse senza sorridere ed io alzai
un sopracciglio, ma sembrava talmente serio che iniziai a sentirmi un
po’ in
colpa, nonostante io stessi solo scherzando.
Non appena vide la mia faccia Robert scoppiò in una
fragorosa
risata, dicendomi che stava solo scherzando. Restammo in acqua a
giocare per
tutta la mattina, poi per pranzo mi riportò a casa.
< Rimani qui? > domandai voltandomi verso di lui davanti
alla porta di casa.
< Non lo so, rimango? > chiese lui facendomi appoggiare
completamente alla porta e baciandomi il mento, per poi scendere fino
al collo.
< Secondo me sarebbe meglio se tu restassi a pranzo. Sai,
sarebbe un vero peccato perdersi le delizie che cucinerò
oggi… > risposi sorridendo
e rabbrividendo ogni volta che le sue labbra toccavano il mio collo.
< Sei adorabile quando rabbrividisci così >
< Adorabile? > domandai con una smorfia di disappunto.
< Non ti piace il termine? >
< No, da
piccola tutti
mi dicevano sempre che ero adorabile… >
< E non sei contenta di ricordare la tua infanzia? >
< Non è questo il punto… >
< Ok… > disse sospirando e aggiunse
guardandomi negli occhi
< sexy ti piace di più? >
< Sì > risposi sorridendogli innocentemente e
facendolo
ridere.
Restammo a baciarci per non so quanto tempo, poi venimmo
interrotti quando venne aperta la porta.
< Ciao Teo! > esclamai guardando Robert.
< Veramente Teo è di sopra che si sta facendo una
doccia… >
rispose in italiano una voce femminile.
Sgranai gli occhi e mi voltai spaventata verso la porta.
“Cazzo!” pensai
ancora
con gli occhi sgranati.
< Ciao mamma. Ma che ci fai qui? > domandai con lo
sguardo
impietrito.
< Beh, visto che né io né tuo padre
abbiamo più ricevuto tue
notizie, siamo venuti a accertarci che fossi ancora viva…
> rispose mia
madre guardandomi accigliata.
< Beh come vedi sto benone! Sono felice di vederti >
dissi
sorridendole e abbracciandola.
< Anche io bambina mia > rispose abbracciandomi stretta
<
hey, ma quello non è il ragazzo che fa il vampiro in
Twilight? > domandò
indicando Robert.
< Sì mamma, per l’appunto…vorrei
presentarti Robert, il mio
ragazzo…Rob, lei è mia madre Patrizia >
dissi facendo le presentazioni.
< Ragazzo? > domandò mia mamma sgranando gli
occhi.
< Sì mamma > risposi rossa in viso.
< Da quanto state insieme? >
< Da un mese >
< E quando pensavi di dirmelo? > domandò
guardando prima me
e poi lui.
< Beh, era mia intenzione dirtelo, solo non sapevo
quando… >
risposi passandomi una mano tra i capelli e Robert sorrise nel vedere
il mio
gesto.
< Ehm…ciao Robert tanto piacere > disse mia
madre dandogli
la mano.
< Salve signora, il piacere è tutto mio >
< Chiamami pure Patrizia >
< D’accordo, grazie > rispose Robert
sorridendole.
< Ok Giulia, di là c’è tuo
padre…lo avvisi tu? > domandò
ammiccando verso Robert.
< Certo, due minuti > dissi sospirando.
Mia madre annuì e chiuse la porta lasciandoci soli.
< È simpatica tua madre > mi disse ridendo.
< Rob scusami
tanto, non
sapevo che i miei genitori fossero a Londra… > dissi
dispiaciuta.
< Perché? Dov’è il problema? Tu
hai conosciuto i miei genitori
ed io ora conoscerò i tuoi. Siamo pari >
< Davvero non ti scoccia? >
< No. Anzi, mi fa piacere conoscerli >
< Ti amo da morire lo sai? >
< Sì, credo che tu me l’abbia
già detto > rispose baciandomi
dolcemente.
Quando entrammo in casa ci dirigemmo verso la sala e accanto alla
finestra trovai mio padre intento a mandare un messaggio.
< Papà! > urlai allontanandomi da Robert e
saltandogli
addosso.
< Hey amore! Come stai? > domandò prendendomi
in braccio e
baciandomi una guancia.
< Benissimo! >
< Si vede, sei raggiante >
< Grazie! E devo tutto questo a questa meravigliosa
città, a i
miei amici e a Robert… >
< Chi è Robert? >
< Il mio ragazzo… > gli dissi indicando
Robert, che era
vicino alla porta della sala.
< IL TUO COSA? > domandò mio padre sconvolto.
< Ehm…papà, lascia che ti
spieghi… >
< Nostra figlia si è fidanzata e non c’ha
avvisato. Hai visto
che carina? > domandò sarcasticamente mia madre
poggiando una mano sulla
spalla di Robert.
< Grazie mamma! > risposi acida < comunque
papà, Robert
ed io stiamo insieme da un mese > aggiunsi guardandolo e
tentando di scrutare una sua qualsiasi emozione.
< Un mese? > continuò mio padre sempre
più sconvolto.
< Papà, respira ti prego >
< Ok, sto respirando… > disse lui, poi
continuò < perché
non ce l’hai detto? >
< Perché non ne ho mai avuta l’occasione
>
< Invece di occasioni ne hai avute tante… >
< Ok, non vi ho detto niente perché avevo paura della
vostra
reazione quando avreste scoperto che è più grande
di me > risposi guardando
entrambi i miei genitori e dopo essermi riavvicinata a Robert che, non
capendo
niente di italiano, si limitava a fissarci.
< Quanti anni ha? >
< Ventidue >
< Stai scherzando, vero? > intervenne mia madre.
< No >
< Giulia avete sei anni di differenza… >
< Perché mamma, tu e Mirco quanti anni avete di
differenza?
> domandai in risposta guardandola e alzando un sopracciglio.
< Non è questo il punto… > rispose
lei.
< No mamma è la stessa identica cosa.
L’unica differenza è che
sono ancora minorenne >
< E non ti sembra una grande differenza questa? >
< No, perché lo amo e sono felice con lui >
< Lo ami…è una cotta la tua…
>
< Una cotta dici? Mamma ti rendi conto dell’enorme
cazzata
che hai appena sparato? Tu non sei me, non puoi sapere quello che provo
quando
sto vicino a lui, quando lui mi bacia e mi trovo tra le sue braccia. Lo
amo
mamma, lo amo da morire. Non è una semplice cotta,
è amore questo… > risposi
alterata e avvicinandomi sempre di più a Robert.
< Sai Papi(*), credo che nostra figlia abbia fatto la sua
scelta.
E questo ragazzo m’ispira molta fiducia, mi piace >
intervenne mio padre
dopo due minuti di silenzio guardando me e mia madre.
< Grazie papà! > esclamai correndo ad
abbracciarlo.
< Tesoro, lo sai però che se prova a farti stare male
io gli
taglio le dita e lo uccido vero? >
< Papà, tranquillo. Prima di te
c’è una fila chilometrica a
volerlo uccidere se solo prova a farmi stare male > risposi
ridendo.
< Quindi direi che abbiamo un nuovo ragazzo in famiglia >
disse mia madre guardandomi.
< Esattamente >
< Uno di quei ragazzi che si portano alle cene di famiglia
>
< Sì >
< E che verranno tempestati di domande e da eventuali minacce
dal nonno Giuseppe? >
< Precisamente > risposi ridendo all’idea di
mio nonno che
faceva il terzo grado a Robert, esattamente come aveva fatto con il
ragazzo di
mia cugina.
< Ok, allora benvenuto in famiglia Robert > disse mia
madre.
< Oh, grazie mille Patrizia > rispose in Italiano facendo
ridere tutti.
< No amore, scusaci. È che sei buffo quando parli in
italiano
> dissi rivolta a Robert mentre mi avvicinavo per baciargli una
guancia,
dopo che aveva messo il suo solito finto muso lungo non capendo il
perché della
nostra risata.
< Hey piccola invitiamo anche i tuoi alla cena di stasera?
>
domandò guardandomi.
A quella richiesta mi si illuminarono gli occhi.
< Sì, magari! > esclamai < hey mamma,
papà, volete venire
stasera a cena con me, Robert e i suoi genitori? Andiamo a mangiare
cinese per
le otto > domandai guardandoli speranzosa.
< Certo, perché no? > rispose mio padre.
< Robert ti fermi a pranzo da noi? > domandò
mia madre sorridendogli.
< Ehm…no signora, preferisco lasciarvi da soli visto
che è da
un po’ che non vi vedete > rispose educatamente.
< Sei sicuro Robert? Guarda che ci fa piacere averti a pranzo
>
< Grazie Patrizia, ma ora è meglio che vada. A
stasera, è stato
un piacere conoscervi > disse porgendo la mano ad entrambi i
miei genitori
per salutarli.
< Ti accompagno alla porta > dissi sorridendogli e
intrecciando le nostre mani.
< Grazie piccola > rispose Robert sorridendomi.
Arrivati alla porta uscimmo entrambi e dopo averla chiusa lo
guardai sorridendo.
< Che c’è? > domandò
sorridendo anche lui.
< Tu non hai idea di quanto io ti ami >
< Non più di quanto ti ami io >
Sorrisi maggiormente e lo abbracciai, restando in quella posizione
per vari minuti e dandogli di tanto in tanto dei piccoli baci sul collo
e lui
faceva lo stesso con me.
< Tua mamma ci sta osservando dalla finestra > disse dopo
qualche minuto scoppiando a ridere.
< Potremmo rendere la scena più piccante, solo che
poi ci
ucciderebbe… > risposi guardandolo negli occhi e
unendomi alla sua risata.
< Non mi tentare… > disse guardandomi
maliziosamente.
< Tu scherza, tanto quella che poi verrà tampinata di
domande
su noi due sono io. Già m’immagino mio padre che
mi chiederà se sono ancora
vergine o meno… > dissi affondando la testa sul suo
petto per nascondermi.
< Mmm…quasi quasi mi fermo a pranzo, non voglio
perdermi la
scena! >
< Sei uno stronzo! > esclamai dandogli una pacca sul
petto e
ridendo.
< Piccola, è meglio se torni in casa adesso. Oltre a
tua madre
si è aggiunto tuo padre a fissarci… >
< O mamma mia…ok, ciao amore > dissi
baciandolo dolcemente.
< Ciao piccola, a stasera. Avviso io i miei >
< Benissimo > dissi sorridendogli
< Rimani a dormire da me dopo? >
< Con i miei genitori qui? Stai scherzando, vero? >
< Uffa… > rispose roteando gli occhi e
cominciando ad
avviarsi verso la macchina.
< Smettila di lamentarti! > urlai ridendo e poi rientrai
in
casa, trovandomi faccia a faccia con Teo.
< Ciao piccola >
< Ti odio! Potevi dirmi che i miei genitori venivano a Londra
> sussurrai in modo che non potessero sentire i diretti
interessati.
< Guarda che me li sono trovati questa mattina davanti alla
porta di casa. A proposito, devi essermi riconoscente perché
ho detto loro che
eri a dormire da Emma e non da Robert >
< Grazie fratellone >
< Mi odi ancora? > domandò lui sorridendo.
< No > risposi abbracciandolo e baciandogli una guancia.
< Ragazzi è pronto il pranzo > ci disse mia
madre.
< Arriviamo > rispondemmo in coro.
Fu bellissimo poter stare di nuovo con i miei genitori
perché mi
erano mancati tanto, ma allo stesso tempo fu il pranzo più
imbarazzante di
tutta la mia vita, perché erano sempre dietro a fare domande
su me e Robert e
ovviamente mio padre mi chiese schiettamente se fossi ancora vergine o
meno.
All’inizio ero tentata a dire di no, giusto per vedere quale
sarebbe stata la
loro reazione, ma poi cambiai idea non appena vidi lo sguardo omicida
che aveva
mio padre negli occhi.
Dopo pranzo mia madre salì in camera mia.
< Giuly, posso parlarti un attimo? >
< Certamente! > risposi facendole segno di sedersi sul
letto.
< Volevo parlarti della tua storia con Robert > disse
guardandomi seriamente.
< Mamma, io… > tentai di parlarne, ma lei mi
bloccò.
< Non è troppo grande per te? >
< Ma ha solo ventidue anni! Non è troppo grande!
> risposi
sgranando gli occhi.
< Avete esigenze diverse > disse guardandomi.
< Come fai a dirlo? >
< Perché un ventiduenne per di più famoso
ha esigenze diverse
rispetto ad una diciassettenne… >
< Mamma basta, smettila. Non puoi permetterti di dirmi questo.
Sono innamorata di Robert e sto bene con lui. Non mi va che tu mi dica
questo,
perché mi fai star male. Sei mia madre e vorrei che tu mi
appoggiassi, non che
tu mi dica di lasciarlo… >
< Non sto dicendo che tu lo debba lasciare, dico solo di stare
attenta >
< Lo sono sempre, mi conosci >
< È degli altri che non mi fido >
< Dovresti fidarti di lui, è davvero una bellissima
persona
> dissi sorridendo e arrossendo.
< Sei proprio partita, eh? > domandò ridendo.
< Sì > risposi passandomi una mano tra i
capelli.
“Oddio, mi ha passato questo gesto?”
pensai divertita.
< Perché ridi? > chiese curiosa mia madre.
< No, niente…è solo che il gesto di
passarmi la mano tra i
capelli è un gesto che anche Robert fa e che a quanto pare
mi ha passato >
risposi sorridendole.
< A papà sembra che piaccia Robert >
< Sì e sono felice di questo > dissi tutta
contenta < e a
te? Piace? >
< Beh, sai non lo conosco bene, ma a prima vista mi sembra un
ragazzo educato >
< Lo è >
< E sembra che ci tenga molto a te >
< Togli il sembra. Sai, domenica scorsa sono stata a mangiare a
casa dei genitori di Robert per festeggiare il compleanno di sua nonna.
Sono
stata trattata benissimo da tutti, fatta eccezione per
l’appunto da sua nonna
che non ha fatto altro che paragonarmi ad un’altra ragazza e
a trattarmi con
disprezzo. E sai cosa ha fatto Robert? Mi ha difesa per tutto il tempo
e poi a
metà pranzo mi ha preso per mano e mi ha detto di andarcene
perché era stufo di
quello che sua nonna stava dicendo su di me >
< Davvero? > domandò mamma sgranando gli occhi.
< Sì, davvero > risposi sorridendo.
< Allora è da tenere stretto! >
esclamò scoppiando a ridere.
Restammo a parlare ancora qualche minuto e poi tornammo di sotto
insieme a Teo e a mio padre e chiacchierammo tutti insieme per tutto il
pomeriggio, poi alle sei andai a farmi una doccia e quando tornai in
camera
scelsi di indossare un paio di jeans chiari aderenti, un paio di
sandali neri e
una maglia a manica lunga a righe nera a bianca, con lo scollo a V
ricoperto da
paillettes e da un fiocco al centro.
Mia madre, mio padre ed io chiamammo un taxi e alle otto precise
giungemmo a destinazione: era un edificio molto grande e ai lati della
porta
c’erano due statue rosse raffiguranti dei draghi col muso
spalancato intenti a
sparare fuoco. C’erano moltissime finestre che lasciavano
intravedere l’interno
del locale: era molto elegante e ai muri vi erano tonalità
chiare come il
bianco, il color crema e il rosa pallido e s’intravedevano
dei separé tra i
tavoli che creavano un’atmosfera molto romantica.
< Buonasera > esclamò Robert non appena ci
raggiunse.
< Ciao amore > risposi baciandogli una guancia < i
tuoi
genitori? >
< Stanno arrivando, sono bloccati nel traffico…
>
< Sì, è vero c’è un
sacco di traffico stasera… > disse mia
madre mentre salutava Robert.
< Hey ragazzi, scusateci per il ritardo! > esclamarono
Richard e Claire quando arrivarono.
< Non fa niente. Mamma, papà, voglio presentarvi i
genitori di
Giulia, Patrizia e Fabrizio >
< Salve, io sono Claire, mentre lui è mio marito
Richard. Siamo
molto felici di conoscervi, avete una figlia splendida > disse
Claire
presentandosi.
< Salve, è un vero piacere conoscervi >
rispose mio padre
usando il suo inglese come meglio poteva.
< Il piacere è tutto nostro. Prego, se volete
seguirmi andiamo
a mangiare > disse Richard rivolgendosi a tutti noi.
< Ho detto a mia madre di non menzionare al fatto che tu ogni
tanto dormi da me… > mi sussurrò Robert in
un orecchio prima di entrare.
< Grazie, sei un angelo >
< Prego amore > ripose baciandomi una guancia e
prendendomi
per mano.
< Sei bellissimo stasera > gli dissi mentre eravamo
ancora
in disparte: indossava un paio di jeans neri e una maglia a manica
lunghe
sempre nera.
< Grazie, anche tu lo sei…anche se ti preferisco
quando indossi
la gonna > sussurrò al mio orecchio facendomi
avvampare.
La nostra saletta era vicina ad una sorta di giardino zen che era
molto verde e aveva diverse panchine.
Mia madre ed io ordinammo due risi alla cantonese, mentre Robert
il pollo fritto, Richard e Claire il maiale in agrodolce e mio padre
gli
spaghetti ai frutti di mare.
< Patrizia, fino a quanto restate a Londra? >
domandò Claire
dopo un’ora e mezzo di allegre chiacchiere.
< Partiamo entrambi domani pomeriggio: io ho l’altra
bimba che
ha bisogno di me che è rimasta col papà, mentre
Fabri ha la sua compagna che
torna domani sera da una vacanza > rispose mia madre.
< Oh, che peccato! Volevo proporvi un’altra cena, ma
se dovete
partire domani sera… >
< Rimanderemo a quando verrete in Italia! >
esclamò mio
padre sorridendo.
Era davvero bello vedere quella scena, perché sembrava una
grande
riunione di famiglia: i miei genitori andavano molto
d’accordo con i genitori
di Robert e questo mi rendeva davvero felice, perché io
adoravo i genitori di
Robert perché erano delle persone solari e sempre gentili,
con me specialmente,
tanto che mi sentivo parte integrante della famiglia.
Restammo a chiacchierare fino alle dieci, dopo di che ci avviammo
a piedi verso una gelateria non molto distante da Chinatown e dopo aver
preso
il gelato ci sedemmo su delle panchine per mangiarlo in santa pace,
anche se io
ovviamente mi sedetti sulle ginocchia di Robert.
Mentre stavamo parlando tranquillamente all’improvviso sentii
una voce,
diversa da quella di Robert, vicino al mio orecchio fare “Bu!“.
Urlai spaventata, ma quando mi voltai e vidi Jared ridere come un
pazzo gli saltai addosso abbracciandolo forte.
< Jared! >
< Hey bimba! Sei uno schianto stasera! >
< Grazie, anche tu! Ciao Shannon > dissi salutando il
fratello.
< Ciao Giulia > rispose lui sorridendomi e dandomi il
pugno.
< Papi, voglio presentarti due persone: questi sono i miei
genitori, mia madre Patrizia e mio padre Fabrizio >
< Salve > disse Jared porgendo loro la mano.
< Salve > risposero i miei genitori.
< Ma tu sei Jared Leto? > aggiunse mia madre.
< Sì signora, esatto >
< Mamma tu sai chi è lui? > domandai sgranando
gli occhi.
< Sì, hai il suo poster in camera sua >
rispose lei come se
fosse la cosa più naturale possibile e facendomi diventare
paonazza, cosa che
fece morire dal ridere tutti.
< Bimba che poster hai in camera? > domandò
Jared facendomi
arrossire ancora di più e tentai di nascondere il viso
accoccolandomi verso
Robert, che continuava a ridere a crepapelle.
< Un poster dove sei ripreso a mezzo busto. Hai una camicia
azzurro in jeans con le maniche arrotolate, con allacciati sono i primi
bottoni
a partire dal basso e infatti sotto si vede una maglia con un azzurro
più scuro
tendente al grigio e come disegno c’è
un’aquila e altro che non sono riuscita a
decifrare… > rispose mia madre tranquillamente.
< Grazie mamma > dissi acida.
< Oh, che avrò mai detto > obiettò
alzando gli occhi al
cielo.
Jared e Shannon restarono a chiacchierare per pochi minuti e poi se
ne andarono perché erano arrivate le ragazze che stavano
aspettando. Noialtri,
invece, restammo lì fino alle undici, poi tornammo davanti
al ristorante e dopo
aver salutato Claire e Richard Robert ci riaccompagnò a casa.
< Ciao Robert, grazie mille per la serata > disse mia
madre
sorridendogli.
< È stato un piacere > rispose lui
sorridendole.
< Robert grazie di tutto > aggiunse mio padre offrendogli
la
mano, che il mio ragazzo strinse ringraziandolo e sorridendogli.
< Giuly vieni dentro? > domandò mia madre.
< Sì, due minuti > risposi.
< Devo dire però che sono un po’
geloso…hai il poster in camera
di Jared e non il mio? > domandò Robert quando fummo
soli.
< Amore, non è colpa mia se non trovo dei tuoi poster
nei
giornali! E poi che me ne faccio di un poster se posso averti tutto per
me?
> dissi mettendogli le mani intorno al collo.
< Sì, ma… >
< Tu hai dei miei poster in camera tua? >
< No… >
< Ecco, allora siamo pari > risposi scoppiando a ridere e
lui si unì alla mia risata.
< Mi sono divertita tantissimo questa sera >
< Anche io…i tuoi genitori sono troppo forti >
< Sì, è vero > confermai
avvicinandomi sempre di più alle
sue labbra.
< Ti amo >
< Io di più > risposi tra un bacio e
l’altro.
< Non è possibile >
< Sì invece >
< Ciao ragazzi! > esclamò Teo.
< Hey Teo! >
< Fratellone, che ci fai qui? Non dovresti essere a lavorare?
>
< No, serata tranquilla questa. Harry mi ha rimandato a casa
prima >
< Bene! > esclamai abbracciandolo.
< Rob, vieni dentro? > domandò Teo rivolto al
suo migliore
amico.
< Sì, certo! È da un po’ che non
ci facciamo delle chiacchiere
io e te… >
< Quindi stasera mi bidonate? > domandai fingendomi
offesa.
< Piccola se vuoi puoi restare con noi mentre giochiamo
all’X-Box… >
< O mamma mia! A diciannove e a ventidue anni ancora pensano a
giocare con l’X-Box! Non ci posso credere > esclamai
roteando gli occhi.
Entrammo in casa e dopo che i miei genitori andarono a dormire io
mi infilai un paio di calzoncini della tuta e una canotta come pigiama
e mi
diressi di sotto per vedere i miei due uomini giocare.
< Che gioco fate? > domandai.
< Lotta, non vedi? > rispose Teo impegnato a guardare lo
schermo.
< Wow amore, come sei sexy! > disse Robert e Teo approfittando della
sua distrazione uccise
il suo personaggio.
< Sono il campione! >
< Hey, non vale! >
< Così impari a mangiarti con gli occhi mia sorella!
>
rispose Teo facendogli la linguaccia.
< Robert, posso provare a battere mio fratello? >
domandai
guardando entrambi.
< Sono imbattibile piccola >
< Vedremo… > risposi ghignando.
Mi sedetti tra Teo e Robert, con quest’ultimo che mi
circondò le
spalle con il suo braccio, e iniziai la sfida contro Teo e dopo cinque
minuti lo
sconfissi.
< Ma…come hai fatto? > chiese Robert stupito.
< Semplice, basta premere questo pulsante > risposi come
se
fosse la cosa più naturale.
< Ah ah ah, molto spiritosa > disse Robert guardandomi
con
uno sguardo accigliato.
< Voglio la rivincita > disse facendo ripartire il gioco
e
lo sconfissi nuovamente.
< Teo, posso provare? > domandò Robert.
< È tutto tuo > rispose Teo avvilito.
Mi ci vollero tre minuti per sconfiggere il mio ragazzo, ma alla
fine battei anche lui. Ero contentissima, perché era la
prima volta che usavo
la X-Box e avevo battuto entrambi.
< Non ci credo…hai barato! >
esclamò Teo.
< Sei geloso, sei geloso, sei geloso! > lo canzonai.
< Ok ragazzi sono quasi le tre. Io vado a dormire
perché sono
stanco morto. Ciao a domani e non fate niente che io non farei!
> esclamò
Teo.
< Il tuo “non fate niente
che io non farei“ è inteso come niente
scommesse di polli, niente Golden
Hill, niente fughe a Las Vegas con matrimonio o niente sesso? >
< Niente di tutto ciò > rispose baciandomi la
fronte.
< Ok, promesso! Notte Teo >
< Ciao ragazzi >
< Bene è veramente tardi e sarebbe meglio se tornassi
a casa
anche io… > disse Robert una volta rimasti soli.
< Ma… >
< Ma? > m’incitò.
< Resta qui… > lo implorai.
< Ci sono i tuoi >
< È lo stesso >
< Perché vuoi che resti? >
< Ti basta sapere perché ti amo? >
< No >
< Perché mia madre sta dormendo nel mio letto, mentre
mio padre
nella stanza degli ospiti ed io non voglio dormire con mia madre,
quindi rimane
solo il divano. Ma se dormo qui mi sento sola, e poi è
freddo… > risposi
guardandolo implorante.
< Ok, ma ad una condizione >
< Quale? >
< Domani mattina alle nove vieni a fare jogging con me >
< Ci sto! > esclamai.
M’intrufolai nella mia camera per prendere una coperta, poi
tornai
di sotto e dopo aver tolto i cuscini dal divano e appoggiati sul
pianoforte ci
sistemammo al meglio.
< Notte amore >
< Notte Rob > sussurrai e dopo averlo baciato a fior di
labbra mi
accoccolai meglio tra le sue braccia e ci addormentammo.
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Capitolo 27 *** TRADIMENTO ***
Holaaaaaaaaaaa! ^^
So cosa vi stare chiedendo “Ma oggi è
ancora domenica! Perché Giulia posta?” Beh, la
risposta è semplice: non so se
ieri vi siate accorti che…ehm…ho postato alle
undici di sera invece che al
pomeriggio, quindi per farmi perdonare oggi posto
prima…anche perché domani non
so se riuscirò ad accendere il pc…
Come sempre ringrazio chi ha solo letto,
chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha commentato =D
fedev82: la mia gemellina
sempre
impazienteeeeeee! Ash e Jack sono partiti per una crociera e non
torneranno per
i prossimi sei mesi, contenta? xD *sono scoppiata dalle risate
quando giulia
ha scopertoche i suoi erano a londra!!!* eheheh, pensa a
Giulia invece! xD
povera ragazza c’è rimasta male inizialmente xD *la
nonnina stronzina dov'è
finita? che mi sa che è il personaggio più
simpatico della storia!!! no dai
scherzo!!!* ru scherzi, ma la nonna è una sborona
xD *Mi raccomando
posta presto gemellina mia preferita!!!!* tanto sono
l’unica xD un bacio ti
voglio tanto tanto tanto beneeeeeeeeee! ^^
Sognatrice85:
Margheeeeeeeeeeeeeee *-* *c'è stato
un punto in cuiavrei strozzato la mamma di Giulia...ma si è
fatta perdonare!!!*
scommetto che il punto è quando si è messa a
parlare con Giulia xD *Queste
riuonioni di famiglia mi piacciono eheheh soprattutto perchè
c'è Rob*
piacciono anche a me xD *altro capitolo stupendo Giulls, non
c'è niente da
aggiungere* grazie tesoroooooooo!! Spero ti piaccia il
capitolo! Un
bacioooo
daydre4mer: mo ciao cara!!
^^ *sarei sprofondata
quando patrizia ha detto del poster di jared!* povera Giulia,
è lei quella
che dovrebbe sprofondare! xD *avv dimenticato di scrivere che
la nonna mi ha
prorpio fatta imbestialire* che ne dici, fondiamo il club
“quelle che
vorrebbero tirare una pentolata in testa a nonna Amelia?” xD
spero ti piaccia
il nuovo capitolo, un baciooo ^^
Meme90: ciao
carissima!!! *la parte migliore
a mio avviso è stata (oltre il pessimo italiano di Rob XD )
quando Giulia
incontro Jared e sua madre gli dice del poster.* ahahahah ho
capito che la
scena del poster di Jared rientrerà nella top 10 delle scene xD a che posto
la mettiamo però? =D
*e poi la mamma è stata davvero mooolto precisa,
qualcosa mi dice che quel
poster l'ha guardato molte molte volte,* e come si
può non guardarlo? Lui è
semplicemente bellissimo *-* *Ovviamente spero che i genitori
di giulia non
si arrabbino a vederli dormire insieme, anche se ad essere sincera i
miei
avrebbero prima ammazzato lui e poi mi avrebbero rinchiusa in una di
quelle
torri secolari del tipo principessa rapita da un drago e finita
segregata in
una torre* ma noooooo!! Povera ragazza xD *Ora ti
lascio visto che la
recensione è chilometrica, ma in parte è colpa
tua che mi hai dato via libera
dicendomi che ti piacciono* me ne assumo la completa
responsabilità! E infatti
ho adorato questa recensione! ^^ *inizio a temere la fine
dell'estate,
chissà cosa accadrà a Giulia e Rob...mah, staremo
a vedere!!* esatto! Solo il
tempo ci dirà quello che accadrà! xD un bacio
Meme e grazie per i complimenti! Sei
carinissima ^^
CriPattinson: hola Criiiiiii!
^^ *un altro pezzo
bello è stato quando Giulia ha incontrato Jared e sua madre
gli ha detto del
poster che lei ha in camera descrivendoglielo nei minimi particolari*
anche
a te? A piaciuta a tutti quella scena, sono contenta xD *Chissà
cosa diranno
i genitori di Giulia se li vedono dormire assieme..mah..speriamo k non
si
arrabbino, i miei mi avrebbero messa in collegio...* i miei
invece lo
avrebbero ucciso xD un bacio carissima e grazie!! :D
ilachan89yamapi: mo ciaoooo! ^^ *la
madre di giulia che
parla del poster di jared!!* ^^ piaciuta anche a te, eh?
Grazie 1000 spero
ti piaccia il nuovo capitolo un bacioooooooo
lilly95lilly: ciao Lilly! ^^ *I
genitori di Giulia
*O* Hanno accettato Rob... che fortuna che ha avuto!*
fortunata, vero? Non
so te, ma io la invidio U.U xD sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto,
un bacioooooo ^^
KikiCullen:
fragolììììììììì!
*ma davvero giulia
non ha neanche un poster di Rob??* non so da te, ma a Ravenna
questa estate
non c’erano ancora i giornalini con i poster di
Rob… *Hai ragione la scena
del ti amo e grazie come risposta era Ryan in OC, chissà
perchè ero convinta
fosse gilmore girls* lì la scena mi sa che
c’era Dean che aveva detto a
Rory che l’amava e lei non ha risposto, non mi ricordo bene
xD *Mia madre ed
io ordinammo due risi alla cantonese, mentre Robert il pollo fritto,
Richard e
Claire il maiale in agrodolce e mio padre gli spaghetti ai frutti di
mare*
scommetto che ti è venuta fame xD *La nonna di Rob
ha preso la tangenziale
per cretinopoli??? Si è tolta di torno??? Meno male mi stava
troppo antipatica!*
ahahahahaha cretinopoli xD mi piace xD xD ah, comunque Giulia ha SEMPRE
ragione
U.U un bacio
fragolììììììì!
Ti voglio beneeeee
milly92: mo salve Mena!!
^^ *Meno male ke hai
aggiornato mi stavo preoccupando* ups, pardon xD ora ho anche
postato in
anticipo, contenta? xD *ci sn rimasta qnd sn arrivati i
genitori di Giulia,
ma è stato bello il fatto ke le famiglie si sono trovate
bene e si stanno
simpatici!* eheheh sono dei personaggi loro xD tranquilla,
grazie x aver
recensito ^^ non importa quanto sia lunga ^^ un bacio ti voglio
beneeeeeee
Buona
lettura a tutti! Un bacio la
vostra Giulls
P.S. dedico questo capitolo a Marghe per
avermi aiutata con l’inizio, perché senza il suo
aiuto si sarebbe stata la
reazione dei genitori…grazie tesorooooo!
27.
TRADIMENTO
La
mattina seguente mi svegliai a causa di Robert che mi mordeva
l’orecchio e rideva.
< Che cavolo stai facendo? > domandai coprendomi la
faccia
con una mano.
< Io? Assolutamente niente > sussurrò in un
orecchio mentre
mi accarezzava un fianco.
< Perché non dormi? > chiesi tentando di
ignorare le
farfalle che volteggiavano tranquillamente nel mio stomaco.
< Perché non riesco a dormire e mi stavo
annoiando… >
< E quindi hai pensato bene di rompermi le scatole? >
domandai stropicciandomi gli occhi.
< Esattamente > rispose sorridendomi.
< Che pensiero carino che hai avuto! > dissi sarcastica.
< Sì, ma credo che tu ti riaddormenterai ora >
< Lo credo anche io > dissi sorridendogli.
Robert rise divertito e mi passò un braccio intorno alla
testa per
farmi appoggiare alla sua spalla ed io, per avvicinarmi ulteriormente,
intrecciai la mia gamba alla sua e poggiai la mano sul suo petto.
< Amore, io non riesco più a dormire. Ti dispiace se
resto un
po’ qui a coccolarti? > domandò
sorridendomi.
< Adoro farmi coccolare > risposi sorridendo anche io e
avvicinandomi al suo viso per baciarlo, poi ritornai
all’altezza spalla, chiusi
gli occhi e mi riaddormentai, cullata dal respiro di Robert e dalla sua
mano
che mi accarezzava teneramente la gamba intrecciata alla sua; ma
entrambi ci
svegliammo di soprassalto quando sentimmo una voce urlare.
< SVEGLIA PIGRONI! >
Immediatamente aprii gli occhi e vidi mio padre che ci stava
guardando dormire.
< Ma cosa…? > domandò Robert con un
occhio aperto ed uno
chiuso e non appena si accorse di avere ancora la sua mano sulla mia
coscia e
che mio padre stava guardando proprio lì con tanto di occhi
sgranati,
imbarazzato la ritrasse subito.
< Ehm…ciao papà! Tutto ok? >
domandai imbarazzata tentando
di alleggerire la situazione, ma mi sentivo come un ladro che viene
beccato a
rubare in flagrante.
< Oh sì, certo! Vedere la propria figlia dormire sul
divano con
il proprio ragazzo è proprio un bel modo per iniziare la
giornata! Ma almeno mi
consola vedere che non ci sono preservativi per terra > disse in
inglese in
modo che anche Robert potesse capire.
< Oh mamma mia! > esclamai diventando rossa come un
peperone
mentre nel viso di Robert si disegnò il suo solito e
bellissimo sorriso sghembo
ed iniziò a ridere.
Ancora rossa in viso mi alzai dal divano e
mi diressi in cucina per far colazione, seguita a ruota da mio padre e
da
Robert, che ancora stava ridendo.
< Piantala di prendermi in giro o ti
mollo un pugno sui denti > lo minacciai una volta rimasti soli.
< Siamo suscettibili, eh? > domandò
ridendo.
< Sono imbarazzatissima più che altro
> risposi addentando una fetta di pane col burro e la marmellata.
< Sai che sei bellissima quando sei
imbarazzata? > disse avvicinandosi a me e giocando con i miei
capelli.
Sorrisi e mi avvicinai per baciarlo, ma
venimmo nuovamente interrotti.
< Buongiorno piccioncini! Avete dormito
bene sul divano? > domandò mia madre entrando in
cucina e nuovamente divenni
rossa.
< Devo mettere un campanello come le
mucche ai miei genitori, altroché! > esclamai
esasperata e anche in quella
occasione Robert rise divertito.
< Tranquilla, tra un paio di giorni ce
ne andremo > disse mia madre mentre preparava il
caffè.
< Vuoi dire che restate ancora? >
domandai sorridendo apertamente.
< Esattamente >
< Sì! > esclamai contenta e andando ad
abbracciarla.
Dopo aver fatto colazione Robert tornò a casa e
ritornò per pranzo
con i suoi genitori, poi alla sera andammo tutti insieme al Blue River
e anche
lì mi divertii tantissimo, specialmente perché
era troppo divertente vedere mia
madre e Claire cantare insieme.
L’ultimo giorno che trascorsero a Londra, invece, andammo
tutti a
fare giro per i parchi della città e quando
arrivò il giorno della loro
partenza, fu davvero triste salutarli perché mi ero abituata
ad averli accanto
a me e sapevo che mi sarebbero mancati da morire, visto che avrei
rivisti solo
a Settembre.
Il martedì seguente mi svegliai verso le otto a causa della
sveglia di Teo che iniziò a suonare prepotentemente. Misi la
testa sotto il
cuscino tentando di riaddormentarmi ma il mio piano fallì
miseramente, così
scesi in cucina per preparare la colazione per me e mio fratello prima
che
andasse in palestra.
< ‘Giorno! > esclamai sorridendo quando
entrò in cucina con
il suo borsone.
< Hey, ma che ci fai in piedi a quest’ora? >
domandò venendo
a darmi un bacio sulla guancia.
< Mi sono svegliata e non sono più riuscita ad
addormentarmi…latte, caffè e cereali? >
domandai porgendogli una tazza di
latte caldo.
< Perfetto! Grazie piccola e scusami per averti
svegliata… >
< Tranquillo, non c’è problema! >
< Stasera esci con Robert? > domandò mentre
stava finendo di
bere il latte.
< Non credo, non ci siamo sentiti. Perché? >
< Questa sera ho la serata libera. Possiamo andare al cinema se
non devi uscire con lui >
< Sì, ci sto! >
< Perfetto. Ora scappo perché sono in ritardo. Ciao
piccola!
> salutò Teo prendendo il borsone e baciandomi una
guancia.
< Ciao Teo, buona sudata! >
< Grazie sorellina! >
Finii di pulire la cucina e poi andai a fare il letto sia in
camera mia che in quella di Teo, dopo di che feci la lavatrice, stesi i
panni
del lavaggio precedente, passai per terra con l’aspirapolvere
e con lo straccio
e alle nove e mezza terminai tutte le pulizie di casa. Mentre stavo per
andare
a fare una doccia sentii il mio telefono squillare.
< Pronto? >
< Ciao bimba! Stavi dormendo? > domandò Jared
tutto
contento.
< Ciao papi! No tranquillo stavo pulendo casa. A cosa devo
questa piacevole telefonata? >
< Ho una domanda da farti… >
< Spara! >
< Vorresti diventare la mia eroina? >
< Guarda che non sono sniffabile… > dissi
ridendo.
< Ma no scema, cosa hai capito?! Devo andare a incidere le
nuove canzoni, ti va di venire? >
< Certo! > esclamai entusiasta.
< Perfetto, tra quaranta minuti sono da te >
< Benissimo, ciao papi! >
Mi feci un doccia in fretta e furia, mi asciugai i capelli,
indossai una maglia a mezza manica rosa, un paio di shorts bianchi, le
All Star
bianche e uscii di casa per aspettare Jared, che arrivò
puntuale come un
orologio svizzero.
< Ciao papi! > dissi quando entrai in macchina.
< Ciao splendore > rispose baciandomi una guancia.
< Pronto per incidere? >
< Sì, anche se non ne ho molta voglia…
>
< Come mai? >
< Sono stanchissimo > disse stropicciandosi gli occhi.
< Hai fatto le ore piccole? >
< Ho dormito solo un paio d’ore… >
< Ma…Jared! > esclamai ridendo.
< Beh sai, ero con Becky e allora… > disse
riferendosi alla
ragazza con cui si era visto sera che lo avevo incontrato in gelateria
assieme
a Shannon.
< Ok, non voglio sapere niente! > dissi tappandomi le
orecchie e scoppiando a ridere.
< Come mai non sei con Robert questa mattina? >
< Mi ha detto che doveva incontrarsi con un suo vecchio amico
> dissi sbuffando.
< Ah… > disse e iniziò a ridere.
< Perché ridi? > domandai inarcando un
sopracciglio.
< Perché mi è venuto in mente quando mi
dicevi che non volevi
metterti con Robert ed ora guardati! Non riesci a stargli lontano
>
< Eh papi, l’amore… > dissi
sospirando e scoppiammo a ridere
entrambi.
< Ti scoccia se accendo la radio? > domandai.
< No, fai pure > rispose sorridendo.
Feci il giro di varie stazioni finché non ascoltai una
canzone che
potesse andarmi bene.
“I’ll
spread my wings and I’ll learn how to fly I’ll do
what it takes till I touch
the sky and I’ll make a wish, take a change, make a change
and break away out
of the darkness and into the sun but I won’t forget all the
ones that I love
I’ll take a risk, take a change, make a change and break
away…“
< Adoro Kelly Clarkson > esclamai sorridendo.
< Quali sono le tue canzoni preferite tra quelle che ha fatto?
>
< Tutte, adoro tutte le sue canzoni > risposi estasiata
dalla canzone.
Nell’esatto momento in cui terminò la canzone ci
trovammo davanti
allo studio di registrazione.
< Eccoci arrivati bimba! >
< Wow, non sono mai stata in una sala registrazioni, sono
così
emozionata! >
< Allora vieni che ti faccio strada > disse Jared
sorridendomi e offrendomi il braccio.
Entrammo dentro l’edificio e arrivammo davanti ad una porta
bianca
con una targhetta con scritto “Studio di
Registrazione Bianco”.
L’interno della stanza era pieno di vari dischi, poster, foto
e addirittura
autografi. Davanti a noi c’era una piccola saletta con il
muro grigio, per
quello denominata “Studio di Registrazione Grigio”.
In quella sala il
cantante incideva le canzoni, mentre in quella bianca c’era
la console dove
veniva incisa la voce e delle poltroncine.
< Ciao Jared, meglio tardi che mai! > esclamò
un ragazzo sui
trentanove anni, alto e ben piazzato, ma con un sorriso che metteva
subito
allegria, era castano e aveva gli occhi marroni.
< Oh andiamo, sono in perfetto orario! >
sbuffò Jared.
< Sì, certo Jared…tu sei sempre in orario
> disse il ragazzo
e poi mi sorrise e si presentò < Ciao sono Matt, il
direttore della
registrazione. Tu devi essere Giulia >
< Precisamente > dissi sorridendogli e stringendogli la
mano.
< Fratello, la puntualità non è mai stata
un tuo forte eh? >
domandò Shannon entrando.
< Hey Shan, te la tappi quella boccaccia? >
domandò
sarcasticamente Jared in risposta.
< Mio fratello oggi è un po’
suscettibile… > sussurrò
Shannon guardandomi e sorridendomi.
< Sì, l’avevo notato! > risposi
contraccambiando il suo
sorriso.
Salutai anche il resto della band, mi sedetti su una poltroncina e
ascoltai Jared incidere le prime canzoni del suo nuovo CD: era davvero
un
professionista, quasi tutte le canzoni che doveva incidere quel giorno
le aveva
fatte perfette ed erano stupende.
< Perfetto Jared, bravissimo. Dieci minuti di pausa >
disse
Matt quando Jared terminò d’incidere
l’ultima canzone.
< Come è venuta? > domandò Jared
quando uscì dallo stanzino.
< Senti tu stesso > ribatté Matt.
< Mi sembra buona… > giudicò Jared.
< Buona? Papi è perfetta! > esclamai.
< Grazie bimba > disse sorridendomi e venendo a sedersi
accanto a me.
< Ed ora? >
< Ora vanno a turno tutti gli altri e incidono. Adesso dovrebbe
andare Shannon, giusto? > domandò guardando Matt.
< Esatto > confermò il ragazzo sorridendo.
Dopo i dieci minuti di pausa fu Shannon ad entrare e poi fecero la
stessa cosa anche gli altri ragazza ed anche loro, esattamente come
Jared,
furono fenomenali, non vennero interrotti neanche una volta.
< Ma come fate? > domandai a Jared.
< Come facciamo cosa? >
< A incidere senza fare errori…cioè, siete
fenomenali! >
< Beh bimba, è tutta questione di allenamento. Tu non
hai idea dei
casini che combinavamo le prime volte: facevamo sempre un sacco di
errori, poi
col passare del tempo siamo migliorati… >
< Beh…wow > dissi facendolo ridere.
< Hey ragazzi, come è andata? >
domandò Shannon avvicinandosi
a Jared e me.
< Giulia dice wow! > esclamò Jared scoppiando
a ridere e gli
diedi un pugno sulla spalla.
< Ti è piaciuto davvero Giu? > chiese Shannon.
< Sei stato favoloso, davvero > risposi sorridendo.
< Hey Giulia, tu canti? > mi chiese Matt.
< Sotto la doccia sì! > risposi guardandolo.
< Hai mai preso lezioni? >
< Ho iniziato l’anno scorso… >
< Ah sì? Avanti, canta qualcosa > disse Matt.
< Scherzi? >
< Io non scherzo mai. Avanti! >
m’incitò sorridendo.
Mi feci desiderare per un altro paio di minuti, poi alla fine
cedetti e intonai il ritornello di Break away.
< Ehm…Jared, che ne dici le facciamo incidere
qualcosa? >
< Ma sei matto?! > esclamai sgranando gli occhi.
< No. Mi piace il tuo timbro >
< Assolutamente no! > esclamai nuovamente.
< Ma non dico una canzone da scalare le classifiche. Intendo
una canzone che tu possa tenere e portare a casa, così tanto
per… >
< Oh…beh, perché no? > domandai
sorridendo.
< Dai bimba, bravissima! >
< Cosa posso cantare? >
< Quello che vuoi > rispose Matt sorridendomi.
< Avete la base di Like Lovers Do? > domandai sorridendo.
< No, ma la scarico e tra due minuti possiamo iniziare >
disse Matt.
< Ti piace proprio quella canzone eh? > mi chiese Jared
sorridendomi maliziosamente.
Lo ignorai deliberatamente ed entrai nella sala registrazione, poi
feci un respiro profondo e iniziai a cantare. Venni interrotta diverse
volte,
ma alla fine il risultato fu eccellente.
< Quante copie ti faccio? > mi chiese Matt.
< Due. Ti scoccia? >
< No, assolutamente! > rispose sorridendomi.
< Grazie Matt! > esclamai.
< Una versione in più come regalo per il fidanzatino?
> domandò
Jared facendo gli occhi dolci.
< Jared la finisci? > esclamai fulminandolo con lo
sguardo.
< No bimba, mi diverto troppo! > rispose sorridendomi e
baciandomi una guancia.
Restai con loro a chiacchierare per una ventina di minuti, poi
presi l’autobus per tornare a casa non volendo far scomodare
Jared
ulteriormente. All’ultimo momento, però, cambiai
destinazione e invece che
arrivare a casa, scesi davanti alla fermata del centro di Londra e feci
un giro
per i negozi.
Mi fermai a mangiare un panino in un bar e poi continuai il mio
giro. Mi fermai davanti ad un negozio d’antiquariato e
incuriosita vi entrai,
visto era la prima volta che vi mettevo piede, nonostante avessi sempre
desiderato farlo. Vidi un sacco di oggetti veramente belli, anche se
alcuni
erano veramente strani. Trovai un sacco di lampade, lampadari,
scrittoi, antichi
mobili bar, armadi, poltrone, quadri e tante altre cose.
Quando uscii mi diressi verso un negozio d’abbigliamento,
dove
comprai un sacco di canotte, maglie a manica corta e gonne, visto che
c’era
un’offerta speciale e sia le canotte che le maglie venivano
tre sterline,
mentre le gonne ne venivano cinque.
Un altro negozio che visitai fu S-N-S, ovvero Summer Never Stops,
un negozio che vendeva abiti estivi in qualunque periodo
dell’anno. Comprai un
abito lungo fino a metà cosce di lino bianco e con due
spalline sottili.
Uscii anche da lì e girai altri negozi, finché i
miei occhi non si
posarono su una vetrina di una gioielleria dove vidi un bellissimo
anello con
un solitario al centro e con tre pietre in ciascun lato del solitario.
Era
l’anello più bello che avessi mai visto, talmente
bello che non mi stupii di
vedere che costava tremila sterline.
Mi allontanai dalla vetrina e girai un altro paio di negozi senza
però comprare niente.
Quando guardai l’orologio notai che erano quasi le due,
così
decisi di tornare indietro visto che avrei avuto l’autobus
alle due e venti.
Ripercorsi le stesse strade di prima fermandomi ancora una volta a
vedere quell’anello e poi ripartii, finché non
vidi casualmente Robert seduto
ai tavolini dello stesso bar dove avevo pranzato e, non appena vidi chi
fosse
il suo amico, mi si gelò il sangue nelle vene: era Katie
Leung.
Restai ferma a fissarli nascosta non so per quanto tempo, ma
sicuramente quel tanto che bastava per aver perso l’autobus.
Li vidi ridere e
scherzare come due ragazzini e notando quanto fosse realmente bella
Katie
m’intristii ancora di più: era vero che Robert
aveva detto più volte di voler
solo me, ma comunque era normale e lecito essere gelosa di lei: era
bella,
famosa, conosceva Robert meglio di chiunque altro e ci era addirittura
finita a
letto.
Non riuscendo a far altro li spiavo con occhi sgranati, mentre la
gente mi passava accanto, arrivando ogni tanto a urtarmi.
C’ero rimasta molto
male nel vederli insieme, ma non perché si stesse
incontrando proprio con
Katie, ma perché non me l’aveva detto. Ero
convinta che lui potesse dirmi tutto
senza problemi, invece mi sbagliavo. Certo, sarei stata un
po’ gelosa, ma era
comunque una sua amica e non avevo la minima intenzione di proibirgli
di
vederla, visto che lui era grande e vaccinato e poteva frequentare
tranquillamente i suoi amici e non gli avrei nemmeno tenuto il muso.
Dopo qualche minuto decisi di allontanarmi perché era giusto
che
Robert potesse restare con Katie tranquillamente, così feci
per andarmene. Quando
però mi voltai un ultima volta verso loro due sentii il
mondo crollarmi
addosso: si stavano baciando. Li fissai impietrita e con le lacrime
agli occhi
e scappai via verso casa.
Improvvisamente sentii Robert urlare il mio nome, ma non mi
fermai. Continuavo a correre senza mai voltarmi indietro, veloce come
non lo
ero mai stata.
Presi il primo taxi disponibile e mi feci portare a casa, dove
Robert mi raggiunse poco dopo.
< Giulia > mi chiamò prendendomi per un
braccio.
< Non toccarmi! > urlai strattonando il braccio lontano
da
lui.
< Aspetta, lascia che ti spieghi >
< No, non devi spiegarmi niente. Sei solo un gran bastardo!
> urlai con le lacrime che continuavano a scendere dai miei
occhi e aggiunsi
< perché l’hai fatto eh? Mi avevi promesso
che non mi avresti fatto
soffrire, invece non hai resistito…mi fai schifo, mi hai
usata solo per il tuo
divertimento illudendomi con le tue parole. Hai ragione, sei un grande
attore
tu… >
< No, non è come credi >
< Mi prendi per cretina per caso? Robert vi ho visto
baciarvi…
>
< No, era lei che ha baciato me… >
< Inventa una scusa migliore, questa è
patetica… >
< Ma è la verità, ti prego credimi.
Giulia, io ti… >
< No, non ti credo > lo interruppi < Robert, ti
odio. La
sai una cosa? Se tu dopo il nostro primo appuntamento non ti fossi
fatto più
vivo sarebbe stato meglio, almeno avresti evitato di farmi vivere in
questa
menzogna totale… >
< Giulia ti prego, ascoltami >
< No, non
voglio più ascoltarti, voglio che tu sparisca dalla mia
vita, voglio che tu te
ne vada immediatamente > dissi tra i singhiozzi togliendomi sia
la collana
che il braccialetto e lanciandoglieli addosso < prova ad
avvicinarti di
nuovo a me e chiamo la polizia > dissi guardandolo
minacciosamente ed entrando
in casa sbattendogli la porta in faccia.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Nota
della
scrittrice (che in questo momento MOLTO probabilmente si
starà prendendo un
sacco di accidenti che le lettrici le staranno mandando xD)
Volevo
chiarire una cosa: non odiatemi per questo capitolo, ma non potevo
non metterlo, altrimenti la storia sarebbe stata troppo
piatta…gli alti e bassi
nella vita esistono, quindi è giusto che esistano anche in
questa storia! ^^Purtroppo
non potrò aggiornare prima di sabato
perché sono incasinatissima questa settimana, quindi mi
toccherà farvi
aspettare!
|
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Capitolo 28 *** VERITÀ ***
¡Hola mi cariños!
¿Como
estáis?
(scusate, oggi mi sento molto spagnola xD)
Ciao tesori! Come state?
Cioè…io sono sconvolta…apro per
rispondere alle recensioni e ne vedo 21?? O_O ma che bello!!! :D
Mo grazie, sono felicissima!! Eheheh,
abbiamo superato il record xD
Bene, sono le 6.30 e mi trovo a postare perché
oggi pomeriggio non credo di essere a casa…e certamente non
voglio ripetere l’episodio
della settimana scorsa, quindi…eccovi il nuovo capitolo!!! ^^
Speriamo bene, oggi ho la verifica di
recupero di poesia in inglese (per rimediare al 5…non sono
brava nelle poesie
io), chimica che interroga e la verifica di
latino…valà, no comment…io odio il
latino e il latino odia me…ma vabbè! xD
Prima di cominciare voglio ringraziare
le 88 ragazze che hanno messo la storia tra i preferiti, chi ha solo
letto e
chi mi ha recensita! ^^
fedev82:
gemellìì!! Ma come “come ho
potuto”??
Non è colpa mia se Robert si è comportato
così da stronzo U.U il gruppo
“Ammazziamo Robert!” lo crei su Facebook? xD Grazie
1000 per i complimenti, sei
sempre troppo gentile! ^^ un bacio ti voglio tanto tanto tanto bene!! ^^
EmilyAtwood: ciao carissima! ^^ wow, sei la
prima a credere
nell’innocenza di Rob, lo sai? =D la scena di Giulia con suo
padre l’adoro, e
anche io al tuo posto mi sarei sotterrata xD Giulia è un
po’ più brava di noi
xD spero ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio! ^^
fede_sganch: ciao Fede! ^^ Oleeeeeeee! Sei
la prima che mi
“appoggia” per quello che è successo! E
comunque hai ragione anche tu…Rob sarà bello
quanto vuoi, ma il suo passato non lo abbandona mai…o forse
l’ha fatto? xD (ti
lascio con questo dilemma esistenziale) un bacio e grazie 1000 ^^
cloddy_94: ciao Cloddy! ^^ mi dispiace,
ma alla fine ti ho
fatto aspettare fino a sabato :( mi perdoni??? *-* però
tranquilla, dopodomani
posto ancora!! ^^ spero che il capitolo ti piaccia, un bacio! ^^
Sognatrice85: Margheeeeeee!!!! Che bello,
adoro leggere le tue
recensioni!! *-* *Allora dovrei strozzarti per questo capitolo
e per le
lacrime che ho versato...* nooooooo!!! Marghe, non mi
piangere, altrimenti
poi mi sento in colpa!!! Eheheheh mi dispiace averti dedicato il
capitolo del
tradimento…ma vedi il bicchiere mezzo pieno: ti ho dedicato
un capitolo! xD *-*
cioè…ti rendi conto di tutti i complimenti che mi
hai fatto??? Guarda che io
non me li merito, davvero…come posso fare per farmi
perdonare completamente e
non un pochino? Ti prego, dimmelooooo!! Spero ti piaccia il nuovo
capitolo! Un
bacio e grazie, sei sempre un angelo con me!! ^^
narcissa82: mo ciao
sorellona!!!!!!!!!!!!!!! Che brava che sei
a credere in Robert! Spero che il nuovo capitolo si soddisfi in quanto
al
“sapere cosa passa nella mente di Giulia e Robert!”
^^ grazie 1000 per i
complimenti, sei davvero gentilissima! Tu adori come caratterizzo
Jared? Bene,
io adoro Jared e basta xD spero davvero che ti piaccia il nuovo
capitolo!! Un
bacio sorellona!! ^^
ilachan89yamapi: ciao Ila!! ^^
oddio…io non ti posso dir niente, lo
leggerai tu stessa! ^^ comunque per il fatto della
polizia…beh, Giulia era sconvolta
esattamente come te e anche ferita…come darle torto? Spero
ti piaccia il
capitolo, un bacio! ^^
Lion
E Lamb: ciao stella! Tranquilla anche
se non hai recensito
gli altri capitoli, davvero! ^^ l’importante è che
ti siano piaciuti! :D spero
ti piaccia il nuovo capitolo, un bacio e grazie 1000 ^^
CriPattinson: ciao Criiiiii!!! *-* davvero
ti è piaciuto il
capitolo?? Ma graziee!! *-* me commossa…sei
un’indovina! Secondo te cosa
accadrà nel prossimo capitolo? (rispondi senza leggere il
capitolo xD) O_O
oddio, ma davvero hai pianto?? Mi sento in colpa!!! Spero ti piaccia il
nuovo
capitolo…e che tu non abbia bisogno di fazzoletti xD un
bacio e grazie 1000 ^^
Twilighter001: ma allora non mi hai
abbandonata?!?!?!?!?! *-* me
contenta!!! Ma nooo, non mi odiare!!! ç_ç come
posso farmi perdonare?? E poi
scusa, ma il proverbio non dice “L’amore non
è bello se non è litigarello?”
quindi…questo colpo di scena (per quanto sia doloroso) ci
stava U.U spero ti
piaccia il nuovo capitolo!! Un bacioooooooooo ^^ e poi scusa
ancora…tu mi dici
“spero che manchi ancora tanto alla
fine…” ma se tu mi minacci per farmi
postare velocemente è ovvio che poi la storia
finirà subito…non sei molto
coerente! :P
Ilarylove
Sol:
ciao bella! ^^ tranquilla se non hai recensito il
capitolo, l’importante è che ti sia piaciuto! ^^
grazie per avermi dato ragione
per quanto riguarda la lite ^^ almeno tu una delle poche xD spero ti
piaccia il
nuovo capitolo, un bacio!!
ladyCullen1991: mo ciao! ^^ scusa se non ho
postato prima ma è
stata colpa della scuola :( spero ti piaccia il nuovo capitolo, e
grazie 1000
per il bel complimento! ^^ un bacio
lilly95lilly: hola Lilly! ^^ oddio mi
ami???? *-* che bello!!!!!
:D ora che mi ami però mi dovrai sposare U.U xD scusa, oggi
sono “leggermente”
impazzita xD Visto che casino che “Rob” ha
“combinato”? (perché metto tutto tra
virgolette??? Eheheh, lo scoprirai leggendo questo capitolo!) spero che
ti
piaccia, un bacio e grazie 1000! ^^
Kumiko_Chan_: mo ciao!!! O_O caspita,
complimenti per averla
letta in quattro giorni! O_O o mamma mia! Anche tu vuoi iscriverti nel
club
“Ammazziamo Robert!”? xD no,
aspetta…addirittura col forcone??? xD a mo di
rivolta contadina stile 1700??? Bellooooo! Voglio partecipare anche
ioooo! xD
*-* oddio, ma sei troppo gentile!! Grazie 1000 per i bellissimi
complimenti,
sono arrossita!!! Ora vedo di risolvere il tuo dubbio amletico xD: beh,
la
risposta te la sei già data da sola! Il padre fa un
po’ più fatica della madre,
ma anche lui lo parla abbastanza correttamente ^^ pensa che
all’inizio volevo
fare che nessuno dei due era capace di spiaccicare parola, ma poi se
avesse
dovuto tradurre Giulia sarebbe stato un po’ un casino,
specialmente quando suo
padre sgama Rob e Giulia a dormire e quando sua madre racconta a Jared
del
poster xD spero ti piaccia anche il nuovo capitolo, grazie ancora e un
bacio!
^^
milly92: oleeeeeee! Una terza iscritta
al gruppo “Ammazziamo
Robert!” xD *Cioè, ho capito che ti ha
baciato lei, ma, cavolo, ti vuoi
staccare o resti come un ebete ad assecondarla?* ahahaha
stavo cascando
dalla sedia xD gli uomini sono tutti uguali, non
c’è niente da fare… -.- sono
poche le volte che ragionano col cervello, perché loro
ragionano sempre col…
(eheheh, completa tu la frase xD) ma non piangere però!!
Confidi nella mia
bontà? Devo ricordarti che su msn il mio nick è:
GIULLS IL GENIETTO MALEFICO?
xD chissà se sarò buona o no…xD lo
scopriremo nella prossima puntata! xD spero
che il prossimo ti piaccia, sia per la forma che per il contenuto xD un
bacio,
ti voglio bene Mena! ^^
daydre4mer: ciao Stefy! ^^
mmm…iscrivo anche te nel gruppo
“Ammazziamo Robert!”? xD beh, sai…le
scuse di Robert non so se siano proprio
delle scuse…chi lo sa…direi che puoi scoprirlo
solo leggendo questo capitolo xD
sono contenta che sia la storia che questo capitolo ti piacciano e
spero che la
cosa possa continuare in seguito! ^^ un bacio e buona lettura! ^^
KikiCullen:
fragolìììììì!!
Come è andata l’interrogazione di
greco??? Ahahahahahaha Stronzert, mi piace!!!! Sì, le
parolacce sono ammesse xD
Odi Katie per quello che ha fatto? Bene, preparati ad odiarla ancora di
più in
questo capitolo! Bene, vuoi che iscriva anche te nel gruppo
“Ammazziamo
Robert!”? xD Non mi odi?? *-* bene, allora il matrimonio
è assicurato!! =D come
potevo non mettere Kelly Clarkson? Molte delle sue canzoni sono le mie
colonne
sonore!! *-* io l’adoro! E non vedo
l’ora di inserire “My life would suck without
you!” :D
Sììììììììììì!!!
Ora sarò
la tua personal shopper! *-* che bello!!! Davvero ti piace come si
veste
Giulia? Bene, perché molte cose sono veramente mie xD grazie
1000 per i
complimenti, sei sempre gentilissima! ^^ un bacio, ti voglio tanto
tanto tanto
bene!!! ^^
marty
sweet princess: ciao Marty! Eheheh mi dispiace
averti fatta
aspettare! Spero che almeno ne sia valsa la pena xD O_O le tue sono
versioni di
latino o greco? In bocca al lupo, spero che la tua settimana sia andata
bene!
^^ un bacio e buona lettura
LondonCalling: ciao Silvia! Piacere mio, io
sono Giulia ^^ *Pensa,
la tua fan fiction mi è piaciuta tanto, che questo weekend
son rimasta fino
alle due a leggere. Poi ho stampato gli ultimi tre capitoli per
leggerli a
scuola, non resistevo.* ma io ti adoro!!! Cioè ti
è piaciuta talmente tanto
da fare ciò??? Oddio, che bello!!!!!!!!! *-* *Ti
giuro che quando ho letto
che c'era lei con lui al bar ho quasi ringhiato* cavolo,
avrei voluto
vederti! xD la odi proprio Katie, eh? xD e pensa quanto la odierai qui!
xD
spero ti piaccia il nuovo capitolo. Grazie 1000 e spero di leggere cosa
ne
pensi di questo capitolo! ^^ un bacioooooo
Ithil: hola Bea!!! ^^ eheheh,
qualcosa mi dice che qui
odierai Katie ancora di più xD spero ti piaccia il nuovo
capitolo però! Un
bacio e grazie 1000! ^^
doddola93: ciao Dod!!
Guarda, anche io ho dei
problemi con internet, quindi sei più che scusata! ^^ anche
tu odi Katie, eh?
xD pensa a quanto la odierai in questo capitolo allora xD O_O oddio, ti
ho
fatta piangere??? Mi dispiace!!! :( mi sento un po’ in
colpa…no, un po’ tanto
in colpa…mi perdoni??? Tranquilla, non sei cretina
perché anche io piango
spesso…spero ti piaccia il nuovo capitolo! ^^ grazie 1000,
davvero. Un bacio
enorme ^^
Ragazze,
mi sento in colpa per avervi
fatto piangere…come posso farmi perdonare?
Ed ora mi rimane da dire…cosa succederà
in questo nuovo capitolo? Ma soprattutto…chi
andrà a trovare Giulia? Buona
lettura, a lunedì! ^^
Un bacio la vostra fedele Giulls
P.S. In questo capitolo (per vostra
gioia) Giulia tirerà fuori le cosiddette palline e
dirà al suo visitatore cosa
veramente pensa di lui…una standing ovation per Giulia! xD
28.
VERITà
Entrai
dentro casa sbattendo la porta, lanciai le sporte con i
miei acquisti per terra e corsi di sopra in camera mia, presi la
valigia e vi
buttai tutta la mia roba alla rinfusa.
< Giulia, che cavolo stai facendo? > domandò
Teo sbigottito
quando entrò in camera mia.
< Non vedi? Me ne sto andando. Me ne vado, voglio tornare a
casa, non voglio più restare qui > risposi
continuando a singhiozzare.
< Piccola, cos'è successo? > chiese
preoccupato.
< Non voglio parlarne, voglio solo fare la valigia e tornare in
Italia. Voglio dimenticare questa vacanza, voglio dimenticare tutto
>
< Giulia no, aspetta > disse prendendomi per i polsi.
< Teo, LASCIAMI! > urlai singhiozzando.
< No, raccontami cosa è successo >
< No >
< Giulia avanti, cos’è successo? Ti prego,
dimmelo > disse
implorante.
< Voglio andarmene perché non posso restare qui e non
voglio
>
< Perché? >
< Perché voi uomini siete tutti stronzi, fate quello
che vi
pare e piace e non ve ne importa niente delle conseguenze e della gente
che
fate soffrire, ecco perché! > risposi quasi urlando.
< Cos'è successo? >
< Ero a fare un giro per il centro di Londra, quando ho visto
Robert e Katie Leung seduti in un bar e
poi baciarsi… > risposi con una
punta di odio.
< Non è possibile > disse Teo.
< Lo difendi anche? > domandai guardandolo con disgusto.
< Giulia ti ama troppo, non ti farebbe mai una cosa del genere
>
< Invece l’ha fatto. Oh, eccome se l’ha
fatto… > sussurrai
accasciandomi a terra piangendo.
< Giu… > disse Teo abbracciandomi e cullandomi.
< Io…io lo amo,
p…pe…perché mi ha fatto una cosa del
genere?
> domandai singhiozzando.
< C’è una spiegazione… >
< E quale? >
< Questo non lo so. Ma ti ripeto che lui non potrebbe mai farti
una cosa del genere… >
< Matteo, ti prego non biasimarlo > sussurrai
abbracciandolo
e continuando a piangere.
< Vuoi davvero tornare a casa? > mi chiese diverso tempo
dopo mentre mi accarezzava la schiena per tentare di consolarmi.
< No > risposi dal suo petto.
< Posso fare qualcosa per farti stare meglio? >
< No >
< Vuoi una camomilla? >
< No. Voglio solo dimenticare Robert, non voglio cadere
nuovamente in depressione a causa sua… > risposi dopo
che mi fui calmata
< però ora vorrei restare da sola… >
< Non so se sia il caso… > replicò
guardandomi preoccupato.
< Tranquillo, non sono così disperata da suicidarmi
>
< Ok… > mi disse anche se non del tutto
convinto.
Mi aiutò ad alzarmi e mi diede un leggero bacio sulla
fronte,
dopodiché uscì dalla camera.
“Spero che questa possa distrarmi…”
pensai mentre accendevo
la radiolina, ma la mia speranza fu vana.
“Cause
every time we touch I get this feeling and every time we kiss I swear I
can fly
can't you feel my heart beat fast I want this to last need you by my
side cause
every time we touch I feel this static and every time we kiss I reach
for the
sky can't you hear my heart beat so I can't let you go want you in my
life“
Cambiai
immediatamente stazione,
sperando di trovare una canzone che non mi facesse pensare
né a Robert né al
mio momentaneo stato d’animo, ma anche li sbagliai alla
grande.
“That I
love you I have loved you all along and I miss you been far away for
far too
long I keep dreaming you'll be with me and you'll never go stop
breathing if I
don't see you anymore“
Involontariamente
tornai a pensare alla serata passata a casa sua
a ballare quella canzone e bordo piscina e ancora una volta i miei
occhi si
riempirono di lacrime, così cambiai nuovamente stazione per
evitare di piangere
ancora.
“I
can't unlove you, can't do that, no matter how I try I'll never turn my
back on
someone who loved me too. I can do most anything I have to“
“Ecco, ci mancava solo anche questa canzone. La
prossima quale
sarà?” domandai sarcasticamente e non
tardai molto a scoprirlo.
“You
can tell me that there’s nobody else (but I feel it), you can
tell me that you
are at home by yourself (but I see it), you can look into my eyes
everyday not
you are but I know I know your love is just a lie“
E anche l’ultima stazione che cambiai mise una canzone poco
adatta
al mio umore.
“I’m
here without you baby but you are still low my lonely mind I think
about you
baby and I dream about you all the time I’m here without you
baby but you’re
still with me in my dreams and tonight is only you and me“
Presi la radiolina e senza pensare la lanciai sul muro con una
tale densità da farla rompere in tanti pezzi.
< Mi viene da ridere. Com’è possibile che
tutte le stazioni
radio si siano coalizzate contro di me? > mi chiesi guardando
apatica i
resti della radiolina.
Presi l’iPod dalla mia borsa e indossai le cuffie mettendo in
riproduzione casuale, sicura al 100% che l’iPod non mi
avrebbe mai tradita,
specialmente perché su quattrocento canzoni,
trecentottantanove erano canzoni
allegre.
“Che ne sarà di noi? Che
ne
sarà di quel che ieri eri tu? Forse sarà che poi
perdendoci ci ritroviamo ci
ritroviamo oh“
< Eh certo, mi sembra giusto! Perché ascoltare una
canzone
allegra quando posso continuare a deprimermi? > domandai
sarcastica
spegnendo l’iPod e trattenendomi dal lanciare contro il muro
anche quello.
Mi appoggiai alla finestra e guardai fuori.
< Giulia, hai visite > disse Teo entrando in camera mia.
< Chi è? > chiesi quando lo guardai ancora con
gli occhi
rossi e gonfi e stupendomi di trovare accanto a lui Katie Leung
< vattene
immediatamente > le dissi freddamente.
< No, Giulia ascoltami: sono stata io a baciare Robert, non il
contrario > rispose entrando in camera mia e chiudendo la porta
alle spalle.
< Quale concetto di “vattene immediatamente”
non
capisci? > domandai sarcastica.
< Voglio spiegarti come stanno le cose >
< E pensi che io ti creda? >
< Vuoi lasciarmi parlare? > domandò arrabbiata.
< Ti baci col mio ragazzo e pretendi anche che io ascolti e che
non ti sbatti fuori casa a calci in culo? Complimenti Katie, tu
sì che sei
perspicace > dissi prendendola in giro.
< Non è come credi tu e se mi lasci parlare posso
spiegarti
tutto >
< Prego > dissi facendole il gesto di proseguire.
< Robert ed io eravamo seduti al bar a parlare e…
>
< E cosa? >
< Mi sono avvicinata a lui e l’ho baciato non appena
ho visto
che ci stavi guardando > ammise guardando il pavimento.
< Tu hai fatto cosa? > domandai quasi urlando e sgranando
gli occhi.
< Hai capito benissimo… > rispose alzando lo
sguardo.
< Beh, tu hai preso l’iniziativa, ma mi sembrava che a
Robert
la cosa non dispiacesse >
< Ti sbagli. Non appena mi sono avvicinata e l’ho
baciato, lui
si è spostato > disse guardandomi tristemente.
< Perché l’hai baciato? > domandai
in un sussurro.
< Vuoi la verità? >
< No, voglio che tu mi racconti la prima balla che ti passa in
mente. Ma che razza di domande fai? > chiesi arrabbiata.
< Lui non ha fatto altro che parlare di te per tutto il tempo.
Sembrava si fosse completamente dimenticato del fatto che io ero ancora
innamorata di lui e che soffrivo nel sentir dire quanto lui fosse
innamorato di
te. Volevo fargli capire una volta per tutte che non l’avevo
mai dimenticato,
che non avevo mai dimenticato quello che c’era stato tra noi
due… >
< Intendi quando te lo sei portata a letto nonostante lui
stesse con un’altra? > domandai inarcando le
sopracciglia.
< No, intendo quando lui mi aveva chiesto di iniziare a
frequentarci dopo essersi lasciato con la sua ragazza >
< Lui ti ha chiesto questo? > domandai col magone.
< Sì e se non fossi arrivata tu a quest’ora
lui ed io staremmo
insieme > rispose con una punta di disprezzo <
così, quando ti ho riconosciuta
tra la folla mi sono avvicinata a lui e l’ho
baciato… >
< Hai fatto tutto questo per farmi ingelosire? Wow, che onore
>
< No, l’ho fatto perché speravo che con
quel bacio Robert
potesse capire quanto tu fossi sbagliata e quanto io fossi giusta per
lui… >
< E perché io sarei sbagliata per lui? >
< Perché tu non fai parte di questo mondo. Mi
dispiace dirtelo,
ma star sotto i riflettori per una sera e finire in qualche giornaletto
di
tanto in tanto non vuol dire insediarsi nel mondo della
notorietà >
< Anche se a te non deve interessare, voglio precisare una
cosa: non m’interessa minimamente far parte di questo mondo.
Io sto con Robert
perché lo amo e perché lui mi fa stare bene, non
per finire in televisione o in
un qualche giornale >
< Sai perché Robert si è accorto che ci
hai visti? > domandò
sorridendo amaramente.
< No >
< Perché quando si è staccato da me io
involontariamente ho
guardato nella tua direzione e lui ha seguito il mio
sguardo… >
< Non sei stata molto furba…se tu non avessi guardato
nella mia
direzione, molto probabilmente lui non si sarebbe accorto di me >
< Già, forse…probabilmente
però, invece che dirmi di non
avvicinarmi più a lui, mi avrebbe dato uno
schiaffo… > disse guardando fuori
dalla finestra.
< Katie, tutto quello che mi hai appena detto non mi aiuta.
Perché sei qui? >
< Per dirti di perdonare Robert perché lui non ha
fatto niente.
È dura per me dirti questo, ma non posso sopportare che lui
soffra >
< E perché dovrei fidarmi di te? Chi mi
dice che tu e Rob non vi siate messi d'accordo per divertirvi ancora un
altro
po’ alle mie spalle? > domandai guardandola.
< Perché non sei stupida e lo sai anche tu che Robert
non ti
avrebbe mai fatto una cosa del genere >
< Katie, posso essere onesta e dirti una cosa? > domandai
interrompendo il silenzio che si era creato.
< Certamente > rispose guardandomi.
< La nonna di Robert, quando lui mi ha portato a casa dei
genitori per presentarmi, non ha fatto altro che dirmi quanto tu fossi
bella,
brava, simpatica, gentile, intelligente, educata e posata. Ma la
realtà è
un’altra. La sua famiglia, Amelia in primis, ti vede come la
ragazza perfetta
che non farebbe mai un passo falso, ma in realtà loro non
sanno che sei solo
una gran troia >
< Non mi merito questo > disse con le lacrime agli occhi.
< Sì invece. Ci sei finita a letto quando lui stava
con
un’altra e l’hai baciato quando lui stava con me.
Come definiresti una persona
così? >
< Mi dispiace > rispose con voce tremante.
< Non me ne faccio niente delle tue scuse. Ormai il danno
è
fatto >
< Cosa vuoi dire? Non tornerai più con Robert?
> domandò
sgranando gli occhi.
< Non lo so > risposi guardando altrove e stringendomi le
spalle.
< Non vorrei dirtelo, ma forse dovesti andare da lui…
>
< Senza offesa, ma non voglio nessun consiglio da te. Hai detto
tutto quello che dovevi dirmi? >
< Sì > rispose guardandomi tristemente.
< Ok, quella è la porta. Vattene > dissi
guardandola con
odio e Katie se ne andò, lasciandomi di nuovo sola.
Restai in camera mia fino alle sette, dopodiché scesi di
sotto per
cenare con Teo e gli raccontai tutto quello che mi aveva detto Katie,
poi ci
spostammo in sala per guardare un po’ di TV, ma avevo la
testa altrove: pensavo
continuamente a Robert e quanto mi mancasse. Avevo una voglia matta di
andare a
casa sua, di chiedergli scusa e di pregarlo di perdonarmi, ma una voce
dentro
di me mi diceva che se fossi andata a casa sua, lui mi avrebbe risposto
che non
mi avrebbe perdonato per come l’avevo trattato.
Dentro la testa già m’immaginavo la scena: io che
andavo da lui
per dirgli che mi dispiaceva e lui che rispondeva che non voleva
più avere
niente a che fare con me, che avevo perso l’occasione e che
avrebbe trovato
subito un’altra con cui stare.
Con quei pensieri iniziai a tremare violentemente e presto mi
ritrovai a piangere e singhiozzare.
< Giulia, che ti prende? > domandò Teo
correndo ad
abbracciarmi preoccupato.
< T…Teo…e se R…Rob
n…non vol…non voless…non volesse
perdonarmi
per…per…per come l’ho
tr…trattato? > domandai singhiozzando come una matta
affondando la testa sul suo petto in cerca di protezione e conforto.
Teo
immediatamente mi prese in braccio e mi portò in camera mia.
Mi spogliò, mi
fece indossare il pigiama e poi si stese sul letto con me. Quella notte
mio
fratello restò a dormire con me, facendomi sfogare e
consolandomi.
|
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Capitolo 29 *** PERDONAMI ***
Buonasera a tutti!
Scusate il ritardo,
ma oggi ho fatto molta fatica con questo capitolo…neanche
oggi voglio
dilungarmi, perché sono stanchissima (domani mattina alle
6.50 devo essere a
scuola per andare in gita) e il mio umore non è dei
migliori…
Prima di iniziare a farvi leggere però
vorrei scrivere un breve pensiero su tutti coloro che hanno perso la
propria
casa o la propria famiglia durante il terremoto: sinceramente oltre a
dire che
mi dispiace non saprei cos’altro dire e mi sento una grande
ipocrita per
questo, perché mi vien da pensare a quello che ho io e a
quello che molti ora
non hanno più. Oltretutto sono preoccupata per le mie
amicizie a distanza…state
tutte bene, vero? Lo spero proprio e spero che stiano bene anche i
vostri cari.
Questo piccolo capitolo voglio dedicarlo
a tutti coloro che hanno perso qualcosa o qualcuno durante il terremoto.
So che non è molto, ma mi sentivo di
farlo.
Scusate se vi ho prolungato, spero di
non avermi annoiato, ma era una cosa che mi sentivo di fare.
E scusatemi ancora se oggi non
risponderò alle vostre meravigliose recensioni, ma mi sembra
giusto così. Perdonatemi,
nel prossimo capitolo troverete come sempre i ringraziamenti.
Grazie a chi ha messo la storia tra i
preferiti, chi ha solo letto e a Twilighter001, Sognatrice85,
Lion
E Lamb, LondonCalling,
kiarab,
Rosalie_Hale_Cullen,
marty
sweet
princess, doddola93,
EmilyAtwood,
daydre4mer,
Ithil,
Miley90,
lilly95lilly,
CriPattinson,
fede_sganch,
Ilarylove
Sol, KikiCullen,
fedev82,
Kumiko_Chan_,
milly92,
privi93,
ilachan89yamapi,
Ili_sere_nere
per avermi recensita, regalandomi un sacco di sorrisi e pure
risate…e scusatemi
se vi ho fatto piangere ancora! xD
A
sabato! Un bacio la vostra Giulls
P.S. un ringraziamento speciale per Ali e Danny, che mi hanno
aiutato tantissimo con l’inizio del capitolo. Grazie
ragazzi!!!!!!!!!!! Vi devo
un favorone enorme! ^^
29.
PERDONAMI
La
mattina seguente Teo mi svegliò sulle dieci.
< Hey piccola, sveglia. Ci sono Nikki, Ashley e Kristen >
Lentamente aprii gli occhi e guardai le ragazze fingendomi
allegra, sicura che fossero venute a trovarmi per chiedermi della
rottura tra
me e Robert.
< Ciao!> esclamò Ashley sorridendomi
dolcemente < abbiamo
portato la colazione! > aggiunse mostrandomi un sacchetto del
bar vicino a
casa.
< Oh, grazie! Ma come mai siete qui? > domandai
fingendomi
sorridente e sperando di non scoppiare a piangere da un momento
all’altro.
< Volevamo chiederti una cosa > rispose Kristen sedendosi
sul letto.
< Ovvero? > domandai preparandomi al peggio.
< Tu sai perché Robert ha annullato tutti i servizi
fotografici
e le interviste? >
< Robert ha fatto veramente questo? > domandai sgranando
gli
occhi.
< Sì. Non…non lo sapevi? > chiese
Nikki aggrottando le
sopracciglia.
< Voi non lo sapete, vero? > domandai con il magone.
< Giulia, cos’è successo? > chiese
Kristen squadrandomi.
< Robert ed io non stiamo più insieme…
> risposi abbassando
la testa e asciugando una lacrima che mi stava solcando il viso.
< CHE COSA? > domandarono urlando le ragazze in coro.
< Avete capito benissimo > risposi guardandole.
<
Ma…cosa…quando…perché?
> domandò Nikki sconvolta.
Sospirai e a fatica raccontai loro per filo e per segno tutto
quello che era successo io giorno prima.
< IO QUELLA TROIA L’AMMAZZO! > urlò
infuriata Nikki scattando
in piedi.
< Nik, ti seguo a ruota > rispose Kristen tirando fuori
il
cellulare un gigantesco mazzo di chiavi.
< Kris, ma quelle sono le tue chiavi di casa in
America…che hai
intenzione di fare? > chiese Ashley.
< Prima di tutto voglio rigarle la macchina, poi prendo le
chiavi e gliele ficco in gola! > rispose arrabbiata.
< Ragazze, per favore non fate niente di avventato >
continuò Ashley tentando di calmarle, mentre io non facevo
altro che guardarle
con la bocca spalancata.
< Calmarti? Ash, hai visto la stronzetta che cosa ha fatto? Se
non si fosse messa in mezzo, tutto questo casino non sarebbe successo
> rispose
Kristen alzando la voce.
< Kristen ha ragione. Non possiamo fargliela passare liscia
così… >
< Ragazze, spero che voi stiate scherzando. Non vi
permetterò
di fare una cosa del genere! > esclamò Ashley
interrompendo Kristen.
< Ma, Ash… > dissero in coro.
< No, Ashley ha ragione. Cosa servirebbe poi? Ormai il danno
l’ha fatto. È tutto inutile > sussurrai
interrompendole.
Ashley si voltò verso di me e corse ad abbracciarmi, mentre
io
scoppiai a piangere nuovamente.
< Su…avanti Giulia, non fare
così…calmati > sussurrò Ashley
accarezzandomi dolcemente la schiena, mentre io non facevo altro che
singhiozzare.
Kristen e Nikki ci raggiunsero immediatamente e mi abbracciarono
anche loro.
Dopo pochi minuti il cellulare di Kristen squillò.
< Pronto?...Oh, ciao…no, sono
da…ehm…sono…sono da
Giulia…sì,
certo…sì, arrivo
subito…d’accordo, ciao… > disse
Kristen terminando la
conversazione.
< Rob? > domandai guardandola.
< Sì > rispose dopo un momento di esitazione
< mi ha
chiesto di andare da lui… >
< Vai > dissi asciugandomi una lacrima.
< Sicura? > domandò accarezzandomi il braccio.
< Sì >
< Nikki, puoi andare anche tu con Kris? Vorrei restare a
parlare un po’ con Giulia > disse Ashley guardando
prima Nikki e poi
Kristen.
< Sì, certo… > rispose sorridendole
e poi sia lei che
Kristen mi si avvicinarono di nuovo e mi abbracciarono.
< Ti chiamiamo dopo > disse Kristen baciandomi la fronte.
< Ok. Ciao ragazze > risposi sorridendo.
< Ciao… > disse Nikki schioccandomi un dolce
bacio sulla
guancia.
< Giulia, avanti non fare così. Calmati >
disse dolcemente
Ashley una volta rimaste sole passandomi un fazzoletto.
< Sono una gran rompiscatole, lo so. Scusa Ash, immagino che
per te non sia divertente restare qui con me > risposi
soffiandomi il naso.
< Non dire sciocchezze! Sei mia amica e ti voglio bene. E poi
posso capire quello che stai provando >
< Cosa? Perché? > domandai guardandola e la
vidi sorridere.
< Devi sapere che fino alla settima scorsa Jackson ed io
avevamo stabilito di essere una coppia aperta > rispose Ashley
sorridendomi
ed accarezzandomi una guancia < qualche giorno fa per caso
passando davanti
ad un’edicola, ho visto su un giornale una foto di Jackson
che passeggiava
abbracciato ad un’altra ragazza… > aggiunse
guardando fuori dalla finestra e
stringendosi le spalle.
< No… > risposi sgranando gli occhi.
< Sai, nonostante quello che avevamo accordato, io mi sentivo
tradita…immediatamente gli ho mandato un messaggio dicendosi
di non farsi più
vedere… >
< E poi che è successo? > domandai guardandola.
< Lui è venuto in albergo da me per parlarmi, ma io
non volevo
ascoltarlo. Alla fine però mi sono convinta a farlo e lui mi
ha spiegato che la
misteriosa ragazza era in realtà sua sorella…
>
< Oddio, mi era venuto un infarto! Non potevo credere che
Jackson avesse potuto farti una cosa del genere… >
< Io penso la stessa cosa di Rob >
< Robert però non stava baciando sua
sorella… >
< Non hai capito quello che intendevo > disse
sorridendomi
< dovresti andare da Robert e chiarirti, non pensare che lui
possa non
volerti più vedere… >
< E…e se non fosse così? > domandai
con voce tremante.
< Sarebbe solo uno stupido a non voler più una
ragazza come te
> rispose alzandomi il mento < e poi se lo facesse, anche
se ne dubito
fortemente, vorrebbe dire che non ti merita davvero >
Arricciai il labbro e poco dopo scoppiai a ridere.
< Tu non hai idea di quanto io ti voglia bene > le dissi
abbracciandola.
< Te ne voglio tanto anche io… > rispose
ricambiando
l’abbraccio, ma ci staccammo quando le squillò il
telefono < pronto? Oh,
ciao Jack…sono da Giulia. No, ora… >
< Vai da lui > dissi interrompendola.
< Sicura? > domandò allontanando il telefono.
< Più che sicura. Ora sto un po’ meglio.
Grazie e salutami
Jackson > risposi sorridendole.
< Jack? Sì, sto arrivando. D’accordo, a
dopo…un bacio > disse
Ashley terminando la chiamata < grazie… >
aggiunse guardandomi e
sorridendomi.
< Quando vuoi > le risposi abbracciandola.
Non appena rimasi sola mi ristesi sul letto, pensando quanto mi
mancasse Robert e alla mia paura che Robert non mi perdonasse
più e fu proprio
quella stupida paura, in aggiunta al mio orgoglio, che
m’impedii di andare da
Robert per scusarmi.
Sia Teo che tutti gli altri tentarono in tutti i modi possibili di
convincermi ad andare da lui, ma nessuno riusciva a farmi cambiare
idea.
In quei giorni fu Robert a sparire dalla circolazione: non
rispondeva alle chiamate, non usciva di casa e non riceveva neanche chi
andasse
a trovarlo.
Il martedì dopo più o meno verso le cinque del
pomeriggio Kristen
venne a trovarmi.
< Ciao > disse entrando in camera mia e sedendosi sul
letto.
< Ciao Kris > risposi riemergendo dal libro di storia.
< Come stai? >
< Perché, non si vede? > domandai
sarcasticamente.
< Fidati, lui sta peggio >
< Come lo sai? >
< Sono appena stata da lui… >
< Ah… > dissi.
< Mi c’è voluto non so quanto per farmi
aprire. Giulia, ti
prego va da lui. È in uno stato pietoso, gli manchi da
morire… >
< E se non volesse più stare con me? Metti caso che
io vada a
scusarmi e lui mi dica che accetta le mie scuse ma che non vuole
più vedermi?
>
< Questo non potrebbe mai accadere >
< Perché? Come fate ad esserne tutti così
sicuri? > domandai
esasperata.
< Ma allora sei tarda! È da giorni che non faccio
altro che
ripetertelo, che tutti noi non facciamo altro che ripetertelo: lui non
potrà
mai dirti di non volerti più, perché ti ama da
morire. Tu non hai idea di
quanto fosse devastato quando sono andata da lui. Non l’ho
mai visto così >
< Kris, senti… >
< No, non voglio sapere niente. Io ti ho detto le cose come
stanno, ma se tu vuoi fare la stupida e non andare da lui sono problemi
tuoi.
Soffrirai come sta soffrendo lui, ma prima o poi ne uscirete. Giu io ti
voglio
bene, ma stai facendo un errore madornale e spero che tu possa capirlo
il prima
possibile. Io ora sono stufa. È la tua vita, puoi fare le
scelte che vuoi, io
non voglio più sapere niente > disse Kristen uscendo
dalla mia camera.
< Kris aspetta! > esclamai e quando si voltò
aggiunsi <
mi daresti un passaggio da Robert? >
< Muoviti! > esclamò sorridendo.
M’infilai velocemente le scarpe e uscii chiudendo casa,
raggiungemmo
casa di Robert nel giro di dieci minuti e quando uscii dalla macchina
Kristen,
per essere sicura che non cambiassi idea, ripartì
lasciandomi sola. Stetti
davanti a casa sua per qualche minuto senza suonare, tentando di
scorgere
qualche movimento dall’interno, ma tutto fu invano.
Così presi coraggio e
suonai il campanello: ero pronta ad affrontare le conseguenze; se
Robert non mi
avesse voluta più me ne sarei fatta una ragione.
< Ragazzi basta, non ho voglia di parlare. Andatevene! >
urlò Robert senza aprire la porta.
< Robert, sono Giulia. Ti prego aprimi > dissi implorante
passandomi una mano tra i capelli.
Sentii la serratura scattare immediatamente e la porta aprirsi,
trovandomi davanti agli occhi un Robert devastato, esattamente come
aveva detto
Kristen: aveva il viso smunto, gli occhi segnati da delle occhiaie, non
si era
fatto la barba da qualche giorno, i vestiti puzzavano di alcool e fumo
e aveva
uno sguardo spento, che non trasmetteva allegria come le altre volte.
Per me
però era sempre bellissimo.
< Posso entrare? > domandai indicando l’interno
di casa sua.
< Certo > rispose con un sussurro facendosi da parte.
Entrai dentro notando che il disordine lì dentro dominava e
quando
mi voltai per guardarlo, vedendo il suo volto, sentii le lacrime
nascere dagli
occhi.
< Robert mi dispiace, perdonami… >
< Perdonarti per cosa? > domandò confuso.
< Katie è venuta da me e mi ha raccontato la
verità. Mi ha
detto che è stata lei a baciarti e che tu ti sei scansato
subito. Mi dispiace
di aver dubitato di te… > risposi piangendo.
< Giulia… > disse sospirando.
< No, lasciami finire ti prego. Mi dispiace per non essermi
fatta viva questa settimana e per essere stata una vigliacca, ma temevo
che
anche se mi fossi scusata tu non mi avresti mai perdonata…
>
< Perché pensi questo? >
< Perché ti ho detto cose non vere, cose che non
pensavo… >
< A cosa ti riferisci di preciso? > domandò
appoggiandosi
alla parete.
< A quando ho detto che era meglio se dopo il nostro
appuntamento non ti fossi più fatto vivo >
< Ah, già. Sai, quella è stata la cosa che
mi ha ferito di più…
> rispose sorridendo amaramente.
< Ti prego, puoi perdonarmi? > domandai implorante e
singhiozzando, ma non ricevetti nessuna risposta, si limitava a
guardarmi.
Dopo due minuti di silenzio indietreggiai e feci per andarmene, ma
Robert mi bloccò per un braccio.
< Sai, dopo questa lite finalmente ho capito quanto tu sia
importante mia vita. La tua domanda è stupida: non potrei
mai non perdonarti,
perché ti amo troppo. Giulia, sei la cosa più
meravigliosa che mi sia capitata
nella vita e non riuscirei ma a immaginarmi senza di te > disse
regalandomi
il suo bellissimo sorriso sghembo mentre si avvicinava a me
ulteriormente e mi
baciò con passione.
Risposi al bacio con la stessa intensità,
dopodiché mi prese in
braccio e mi strinse maggiormente a sé. Le mie mani erano
sui suoi capelli e le
mie gambe salde sui suoi fianchi, mentre le sue mani mi tenevano
strette a sé.
Gli presi una mano e la intrecciai con la mia e continuando
imperterriti a
baciarci mi portò verso il piano superiore.
< Guarda che non riesci a portarmi di sopra senza guardare
>
dissi ridendo tra un bacio e l’altro.
< Donna di poca fede… > rispose sorridendomi.
Una volta arrivati in camera sua, arrivati inspiegabilmente senza
cadere, Robert si tolse le scarpe sfilandosele dal tallone, mi
adagiò sul letto
ed io feci lo stesso con le mie, mentre si stava posizionando sopra di
me. Gli
circondai il collo con le braccia spingendolo maggiormente verso di me,
mordendogli il labbro inferiore e facendolo ridere e mentre
abbandonò le mie
labbra per baciarmi il collo iniziò a sbottonarmi la camicia.
< Sei bellissima… > disse osservandomi e
sorridendomi con
uno sguardo estasiato.
Imbarazzata lo attirai di nuovo verso di me perché non mi
guardasse,
finché non mi decisi a togliergli la maglia, rimanendo
estasiata ancora una
volta davanti al suo fisico e notando che si era fatto la ceretta sul
petto.
< Hai fatto la ceretta? > domandai passando una mano sul
suo
petto
< Sì >
< E perché? >
< Beh, per quello che mi avevi detto… >
< L’hai fatto per me? > domandai dolcemente
tirandomi su a
sedere.
< Sì > rispose baciandomi la punta del naso e
facendomi
sorridere.
< Ti amo >
< Anche io amore > rispose prendendomi il viso tra le
mani.
Lo guardai e gli sorrisi felice. Sapevo quello che sarebbe
successo dopo ma non m’importava. Ero pronta, amavo Robert e
volevo
dimostrarglielo in tutti i modi possibili. Oltretutto ero sicura che
non mi
avrebbe fatto male. Avevo paura, quello era certo, ma lo amavo e quella
era
l’unica cosa importante.
Quando però iniziò a slacciarmi i jeans sentii il
mal di pancia,
che avevo anche prima ma al quale comunque non avevo dato molto peso
perché
credevo fosse solo agitazione, aumentare, mi sorse un atroce dubbio,
così lo
spinsi lontano da me e corsi in bagno. Tornai in camera qualche minuto
dopo con
una faccia a dir poco mortificata.
< Amore, scusami ma… >
< Non sei pronta… > disse lui tentando di
sorridermi.
< No, non è per quello. Anzi, ti assicuro che lo sono
>
dissi sorridendogli e lui ricambiò < è
che…mi è appena arrivato il ciclo…mi
dispiace… > aggiunsi sedendomi sul letto mortificata.
< Amore non
è
assolutamente colpa tua, abbiamo solo beccato il giorno sbagliato
> rispose
sorridendomi ed accarezzandomi una guancia.
Gli accarezzai la guancia anche io, notando che i suoi occhi erano
ancora accesi di desiderio e quando glielo feci notare mi rispose che
non
dovevo preoccuparmi perché non era niente.
< Ti amo > gli dissi.
< Ti amo anche io amore mio > rispose baciandomi la
tempia e
sorridendomi.
Restai da lui
per tutta la sera e mi fermai anche a dormire, ma prima ci guardammo un
paio di
film, mangiammo una pizza e sistemammo casa.
|
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Capitolo 30 *** AMELIA, CREDO CHE LEI MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE ***
Ciaoooooooooooo!!!
Come state?? Io sto
morendo di caldo!!! Qua è so hot! Si sente
nell’aria che la primavera è
finalmente arrivata (ultime parole famose, da domani ci sarà neve e grandine xD)
Bene, allora prima di tutto voglio fare
gli auguri a Bea, che ogni anno diventa sempre più vecchia
xD auguroni tesoro!
^^
Come sempre grazia a chi ha messo la
storia tra i preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato.
KikyCullen:
cognatììììììììì!!!
*-* grazieeee!! Sei
sempre gentilissima *-* ti amo tanto tanto e vedi di aggiornare presto
la tua,
chiaro??? Un bacione ti amooooooooo
Miley90: *bellissimo
capitolooo.... mi sono
scese le lacrime appena l'ho letto.. non riuscivo più a
vedere nulla... giu i
giuro ke hai veramente dato il meglio di te... nessuno può
separare Giulia e
Robert, si amano troppo... e ora scusatemi ma vado adasciugarmi le
lacrime ( di
gioia ovviamente perchè finalmente hanno chiarito)... non
vedo l'ora di leggere
il prossimo e aspetto con ansia sabato... un bacio... *
stellina, ma così
fai piangere meeee!! Che dolce che seiiii!!! Grazieeeee un bacione ti
voglio
benee!!!!
milly92: Menaaaaaaaaaaaa
^^ xD spiacente, ma ti
hanno battuta sul momento…ma comunque sei tra le prime 3 ^^
grazie 1000 per
tutto, davvero! Sei sempre gentilissima :) ti voglio benissimissimo!
fedev82: gemellina,
fratelloneeeeeee!!! Vi
piacerà la sorpresa del capitolo? Danny, scusa se ti avevo
detto che li avrei
messi nel cap si sabato prossimo, ma volevo farvi una sopresa! Buon
viaggio di
ritornoooo! E date un bacio a Marley e al micino (pardon, non mi
ricordo il
nome) da parte miaaaaa!
Ili_sere_nere: mio ciaoo! ^^
addirittura mi ami? Mi
dispiace averti fatta piangere, anche se di
felicità…O.O ma sei dell’abruzzo???
Di dove?? Ma…stai bene, vero??? un bacione
lilly95lilly: ciao Lilly!!!
Oddio, hai ragione!!
Certo che accetto! Solo che il 28 maggio sono occupata per un altro mio
matrimonio…xD rimandiamo all’estate? xD non
è possibile, ho fatto piangere
anche te??? Uffa, mi sento in colpa! >.<
EmilyAtwood: ciao carissima!!
^^ come stai oggi??? E
i tuoi amici stanno bene??? Tranquilla per la recensione, ti capisco
benissimo
:) un bacione
ilachan89yamapi: ciao
Ilaaaaaaaa!! ^^ grazie!! Eheheh,
il ciclo invece ci stava, altrimenti mi sarei rovinata il
“finale” spero ti
piaccia il capitolo, un baciooooooo ^^
cloddy_94: ciao Cloddy!!!
:) *me lo sentivo che
le sarebbe venuto il ciclo...* O.O sei una sensitiva???
Senti, mi dici se i
numeri del lotto sono quelli vincenti? xD *Già la
settimana scorsa è stato
un inferno...non solo x la tua fanfic ke imperterrita non saliva tra i
miei
preferiti...(mi stavo crogiolando nel mio dolore)...* no dai,
non dire così
che poi mi sento in colpaaaaaaaaa! :’( O.O ma fai greco???
Oddio, condoglianze…è
orrendo!! Io non l’ho mai fatto, ma ogni tanto sento una mia
amica
studiarlo…brrrrrrrrrr mi vengono i brividi a pensarci xD
spero ti piaccia il
capitolo, un bacioooooooo
LondonCalling: ciao
carissimaaaaaa! ^^ no, ti prego
non mi morire!!! Non ti vorrei sulla coscienza, mi sentirei troppo in
colpa!
U.U grazie 1000, davvero!! Un bacioneeeee
kiarab: chiaraaaaa!! Io
sono un genietto malefico,
non un geniaccio xD cosa succederà nel capitolo? Giulia
sarà un po’ +
PAS…contenta? xD un bacioneeeeeeeee
doddola93:
tesorooooooooooooooooooo!!! *Io mi
stavo già preparando psicologicamente a questo fatto e
invece... T.T*
eheheheh non correre troppo, arriverà il momento ^^ un
bacione e spero ti
piaccia il capitolo! ^^
CriPattinson: ciao
Criiiiiiiii!! ^^ O.O mi avresti
ucciso Rob???? E dopo chi prendo io per continuare un amore londinese,
Jared
Leto??? Ehm…Cri, carissima…ti va di ammazzare
Rob? xD skerzooooo! Sciagura
quello che ho detto xD spero ti piaccia il prossimo cap, un bacioneeee
^^
fede_sganch:
carissimaaaaaaa!! Ma come fanno a farlo
nel prossimo se Giulia ha ancora il ciclo?? xD tranquilla,
arriverà il
momento…spero ti piaccia il prossimo capitolo!! Un
bacioneeeeee
Twilighter001: mo
ciaooooooooooooooooooo!! ^^ eheheh
l’avevo capito che la parolaccia non fosse per me xD ma
tesoro, tranquilla…dai
tempo al tempo…arriverà anche per loro il
fatidico momento :) spero ti piaccia
il capitolo, un baciooooooo ^^
Lion
E
Lamb: ciao
stellaaaaa!!! Eh beh, almeno si sono riappacificati!! ^^ un bacio e
grazieeeeee
Ilarylove
Sol: mo
ciaooooooooo!!! ^^ mavvà, tranquilla!!! :) grazie 1000 per
quello che hai
scritto, sei stata dolcissima! Era una cosa che volevo fare, a mio
parere
sarebbe stato da ipocriti non dire niente. Grazie per aver apprezzato
^^ spero
ti piaccia il nuovo cap!!! un bacioneeeeee ^^
KikiCullen:
fragolìììììììììì!!
Quando sarai la
prima ti farò un monumento xD ahahahaha, scherzo xD il
gruppo anti Katie non
esiste ancora, ma se vuoi lo fondiamo xD ma mi lusinghi se mi dici che
hanno
fatto bene a chiamarmi genietto malefico xD grazie per la recensione
*-* è
bellissima come sempre!!! *Devo dire però che non
mi ispira per niente la
mise di Rob abrutito senza Giulia, come si era combinato??? tu che dici
personal shopper???* io la penso come te…in quel
momento ero troppo presa a
consolare Giulia per badare Rob…grave errore, senza di me
lui non si sa
vestire…xD un bacio ti voglio beneeeeeeeeeeeeeeee!!!!
Sognatrice85: Margheeeeeeee!!!
Prima di tutto mangia
la pizza anche per meeeeeee!! *-* uff…riuscirò a
non farti piangere??? Mi
dispiace, mi sento in colpaaa!!! *E guarda approvo anche il
fatto che sia
venuto il ciclo a Giu* IO TI ADORO!!!!!!!!! Sei
l’unica ad aver detto una
cosa del genere!! E l’unica ad aver capito perché
le ho fatto far venire il
ciclo…grazie!!! :) buona uscita, mangia ank x me!!! ^^ un
bacioneeee
daydre4mer: ciao Stef!!!! Eh
beh, la vendetta per
Katie l’avrai…anche perché Katie
tornerà a fare un po’ la stronzetta…ma
non ti
dico altro xD un bacioneeeeeeeeeeeeee e graziee ^^
privi93: mo
ciaoooooooo!!! *-* Giu e Rob sono la
tua coppia preferita?? *-* eheheh il momento non tarderà,
tranquilla!! ^^
grazie 1000, un bacioneeee ^^
_martinella95_: ciao Marti!! =D
no, davvero hai fatto
lo stesso incidente di Giulia pure te??? Cacchio, che sfiga!! Se ti
può
consolare però siamo in 2 ^^ solo che mi spiace che tu abbia
avuto 3
fratture…O.O oddio, non commenti mai??? Questo mi onora!!!
Grazieeeee *-*
guarda, tranquilla io adoro le recensioni lunghe!! :D quindi scrivi
quanto
vuoi, non ci sono problemi xD spero ti piaccia anche il prossimo
capitolo!! ^^
un bacione! Ah, comunque le morti di jacob black ci sono veramente ^^
sulla
sezione twilight cerca 20 MODI PER UCCIDERE JACOB BLACK
e le troverai ^^
Ithil: tanti auguri
Beaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!
^^ guarda, io spero che gliela facciano fare la ceretta xD ma
tranquilla,
arriverà il momento ank x loro ^^ un bacione e buona
serataaaaa!!
Ragazze,
mettete via i fazzoletti! In
questo capitolo non serviranno, tranquille!! Spero di non farvi
piangere più,
mi sento in colpa!!! Buona lettura e buona Pasqua, a lunedì!
Un bacione Giulls
30.
AMELIA, CREDO CHE LEI
MI DEBBA UNA SPIEGAZIONE
Il
risveglio fu uno dei più belli di tutta la mia vita,
perché
svegliarsi con un sorriso stampato sulla faccia e con accanto la
persona che si
ama più di qualunque altra cosa al mondo era il massimo.
Ancora intontita
iniziai a stiracchiarmi, ma nell’allungare le braccia colpii
Robert, che aprì
gli occhi immediatamente.
< Ahia… > piagnucolò massaggiandosi
la fronte.
< Oh insomma, ti ho a malapena sfiorato! Non fare il bambino
> risposi roteando gli occhi.
< Mmm…certo…buongiorno anche a te amore
> disse baciandomi
una tempia.
< Ciao > risposi sorridendogli e avvicinandomi in cerca
delle sue labbra che tanto amavo baciare e che in quella settimana mia
erano
mancate terribilmente.
< Vuoi la colazione? > domandò tra un bacio e
l’altro.
< Sì, ma andiamo a farla fuori… >
risposi allontanandomi
leggermente da lui.
< Fuori? >
< Sì e questa volta sarai mio ospite! >
< Ma… >
< Robert, da quando ci conosciamo non ti ho mai pagato
qualcosa. Oggi voglio offrirti la colazione. Posso? > domandai
guardandolo
seriamente.
< Se è questo che vuoi… >
< Sì, è questo. Ed ora andiamo a
prepararci! > esclamai
mettendomi a sedere e iniziando a guardarmi attorni <
ehm…Rob, dove sono i
miei vestiti? >
< Nella cesta dei panni da lavare > rispose Robert
mettendosi a sedere accanto a me.
< Eh? > domandai stupita.
< Non dare la colpa a me, li hai messi tu da lavare ieri
sera…
>
< Ed ora che cosa mi posso mettere? >
< Nel cassetto laggiù c’è una
tua gonna e una tua canotta che
avevi lasciato tempo fa… >
< Ok, grazie > dissi alzandomi dal letto, ma Robert mi
bloccò per un polso e mi strattonò sul letto
nuovamente.
< Che cosa vuoi fare? > domandai guardandolo inarcando un
sopracciglio.
< Questo… > rispose facendomi morire con il
suo sorriso
sghembo e avvicinandosi sempre di più alle mie labbra ed io,
intuendo la sua
mossa, m’avvinghiai a lui e lo feci stendere sopra di me.
< È così bello riaverti qui; mi sei
mancata tantissimo in
questi giorni. Mi è mancato guardarti, abbracciarti,
baciarti… >
< Anche a me è mancato tutto questo > dissi
accarezzandogli
la guancia con il dorso della mano < ora però sei qui
con me ed io non ho
più intenzione di lasciarti signorino, sono stata chiara?
> domandai sorridendo,
ma in realtà pensavo ogni singola parola detta.
< Cristallino! Ora manca solo da accordarsi su una
cosa… >
< Cosa? > domandai curiosa.
< Beh…tra sei giorni festeggeremo i due mesi, solo
che c’è
stata questa interruzione di una settimana. Come facciamo? Ricominciamo
da capo
o festeggiamo i due mesi? >
< Festeggiamo i due mesi, mi sembra ovvio! Te l’ho
detto, non
ti libererai così facilmente di me… >
< Ok > rispose divertito.
Ci alzammo entrambi dal letto, ci vestimmo e poi uscimmo a fare
colazione nello stesso bar dove andai tempo addietro con Jared.
< Che cosa prendi? > domandò Robert dolcemente.
< Muffin > risposi senza pensarci troppo guardando
estasiata
il bancone con i muffin, gesto che fece ridere Robert.
< Due muffin al cioccolato per favore > disse rivolto al
barista.
< Eccoli! > esclamò il barista porgendoceli
< altro? >
aggiunse sorridendo.
< Sì, due cappuccini > disse Robert
guardandomi ed io
annuii.
Ci sedemmo in un tavolino nella zona più deserta del locale.
< Oddio…amo questo muffin! > esclamai.
< Sei mai venuta a mangiare qui? >
< Sì, una volta con Jared… >
< Quando? >
< Quella volta che ci siamo incontrati per pranzo e mi hai
invitato al festino >
< Sì, mi ricordo! > disse sorridendomi.
< Rob… > lo chiamai poco dopo.
< Dimmi >
< Ci dividiamo un muffin in due? > domandai implorante.
< Tutto quello che vuoi piccola… > rispose
sorridendomi e
allontanandosi dal tavolo, tornando poco dopo con un muffin
già diviso a metà.
< Grazie > dissi con uno sguardo colmo d’amore.
< Gli occhi dolci sono per me o per il muffin? >
< Per il muffin, mi sembra ovvio! >
< Grazie mille, eh! > rispose sarcastico.
< Smettila di lamentarti, per te c’è questo
> sussurrai e mi
sporsi baciandolo sulle labbra.
< Meglio questo che gli occhi dolci > disse sorridendo.
Uscimmo dal bar e ci facemmo un giro per il centro di Londra e
mentre stavamo passeggiando, involontariamente ci fermammo davanti alla
gioielleria
dove avevo visto l’anello di cui mi ero innamorata e lo
osservai ancora una
volta rapita.
< Piccola, che hai visto? > chiese avvicinandosi e
circondandomi le spalle con le sue braccia.
< Ehm…no, niente. Stavo guardando
quell’orologio… > dissi
mentendo, non volendo immaginare a cosa avrebbe potuto pensare se gli
avessi
fatto vedere dell’anello.
< Ma è da uomo… > rispose lui.
< Beh, non posso guardarlo lo stesso? >
< Sì, certo… > rispose poco
convinto < hey, guarda com’è
carino quell’anello! > aggiunse indicando il mio
anello.
< Ehm…beh…s…sì,
è carino…ma non è niente di speciale
>
mentii pensando a come poter allontanarci da quella gioielleria.
Fortunatamente Robert decise di aver visto abbastanza, così
mi
prese per mano e continuammo a passeggiare mano nella mano fermandoci a
guardare altre vetrine, senza però comprare niente.
< Robert devo dirti una cosa… > lo chiamai
dopo diverso
tempo.
< Spara! >
< Io vorrei andare da tua nonna oggi pomeriggio…
> dissi
facendomi seria e guardandolo.
< Ti accompagno > rispose col mio stesso sguardo.
< No, preferirei andarci da sola perché voglio poter
parlare
liberamente con lei. Te l’ho solo detto perché
volevo sapere l’indirizzo di
casa… >
< Piccola, ascoltami…ti accompagno io là e
mentre tu parli con
mia nonna io resto con mio nonno, così nessuno dei due vi
disturberà… >
< Ok, grazie > dissi stringendomi a lui.
< Grazie a te… > sussurrò al mio
orecchio.
< Voglio solo capire perché non le piaccio, tutto qui
>
dissi più a me stessa che a lui.
< Spero tu possa trovare una risposta. In ogni caso se dovessi
aver bisogno di me non esitare a chiamarmi >
< Ma certo > risposi sorridendogli.
Ritornammo verso la macchina e poi andammo a casa mia, mi cambiai,
pranzammo assieme a Teo e restammo con lui finché non si
fecero le quattro e
quaranta; dopodiché salutammo mio fratello e ci dirigemmo
verso casa dei nonni
di Robert.
< Vado nel retro a vedere se c’è mio nonno
in garage o preferisci
che aspetti ancora un po’ qui con te? >
< Vai da tuo nonno, io preferisco suonare e parlare con tua
nonna. Sai come si dice, no? Via il dente, via il dolore >
risposi iniziando
a grattarmi con forza una mano.
< Cosa sta facendo? > domandò Robert
prendendomi la mano
ormai rossa.
< Credo sia un tic nervoso > risposi stringendomi le
spalle.
Robert mi prese il volto tra le mani e mi sorrise.
< Piccola stai tranquilla, andrà tutto bene. E in
ogni caso sappi
che sarò lì non appena avrai bisogno. Ti amo
>
< Anche io > risposi sorridendogli più
rilassata e non
appena sparì sul retro suonai il campanello e Amelia venne
ad aprirmi pochi
minuti dopo.
< Salve signora > dissi educatamente e iniziando a
pentirmi
di essere andata da lei.
< Che cosa ci fai tu qui? > domandò curiosa e
allo stesso
tempo sospettosa.
< Sono venuta qui per parlarle, perché credo che lei
mi debba
una spiegazione >
< Mio nipote? >
< È sul retro con suo marito >
< Va bene, entra > rispose facendomi entrare.
L’ingresso che conduceva alle altre stanze era pieno di foto
di
tutta la sua famiglia e c’era pure la famosa foto di Robert e
Katie abbracciati.
Sorrisi amaramente nel vedere quella foto, ma finsi finta di niente e
Amelia mi
fece accomodare in cucina.
< Vuoi una tazza di the? > domandò.
< Sì, volentieri. La ringrazio > risposi
sorridendole.
< Avanti, cosa vuoi sapere? > chiese infastidita.
< Vorrei sapere perché ha questo atteggiamento poco
gentile nei
miei confronti. Io non le ho fatto niente di male, non mi sembra di
meritarmi
questo > dissi d’un fiato.
< Sono molto gelosa di mio nipote >
< Signora, mi dispiace ma non le credo: se fosse gelosa con me
allora dovrebbe esserlo con tutte. Invece da quello che ho potuto
notare, per
esempio non ha problemi ad essere gentile con Katie Leung. Mi sbaglio?
>
< Lui e Katie sono soltanto amici > rispose Amelia sempre
col suo solito tono freddo.
< Katie è innamorata di Robert… >
< Sì, lo so benissimo… >
< Però se Robert dovesse mettersi con Katie, lei
sarebbe
contenta, giusto? >
< Esatto >
< Perché? > domandai quasi esasperata.
< Perché tu non sei di Londra, perché
abiti in Italia. Le
relazioni a distanza non funzionano mai, sono solo delle gran cavolate.
Quando
tornerai in Italia inevitabilmente vi lascerete e questo lo sapete bene
entrambi, anche se nessuno di voi due vuole ammetterlo e quando
accadrà lui ne
soffrirà enormemente, perché ti ama e si vede
benissimo. Tutte le volte che lo
guardavo, anche prima che ti conoscessi, potevo vedere nei suoi occhi
una luce
che non gli avevo mai visto prima… > rispose
guardandomi.
< Quando lei mi guarda, che cosa vede? > domandai a
bruciapelo.
< Che cosa intendi? >
< Che cosa le dice il mio sguardo riguardo Robert? >
chiesi
guardandola intensamente.
< Non lo so, anche perché dal momento che non mi vai
molto a
genio non mi verrebbero in mente cose belle. Tu cosa provi per mio
nipote? >
< Io lo amo. Lo amo da morire. Ogni minuto che passiamo insieme
per me è come se non avesse mai termine. La mia non
è una voglia del momento e
non m’importa assolutamente del fatto che sia famoso e che
abbia un sacco di
soldi. Anzi, a volte il suo essere famosi è sconveniente per
via dei paparazzi
e dei fan che ci fermano ogni due minuti per la strada per chiedergli
autografi
e fare foto > risposi sorridendo e poi aggiunsi dopo una breve
pausa < lo
amerei anche se fosse un ragazzo qualunque e senza una valanga di
soldi, perché
è una persona splendida ed è questa
l’unica cosa importante. So bene, come ha
detto lei, di avere solo sedic’anni e magari di non essere
ancora grande
abbastanza, ma le assicuro che non sono una bambina. Posso considerarmi
una
persona matura, perché mi sono trovata in situazioni
più grandi di me quando
ero piccola e sono dovuta crescere in fretta >
< Sì, si vede che sei una persona
matura…non è da tutti ad
affrontare i propri problemi faccia a faccia… >
rispose Amelia sorridendomi.
< Io…vorrei veramente andare d’accordo con
lei signora, perché
Robert l’adora. Ogni volta che mi parlava di lei la
descriveva come una persona
splendida, una nonna fantastica e una grande amica… >
< Robert pensa davvero questo di me? > domandò
curiosa e
commossa.
< Sì > risposi onestamente.
< Perché tu e Robert non vi siete sentiti per una
settimana
intera? > domandò cambiando argomento.
< Come lo sa? >
< Me l’ha detto mia figlia >
< Ah… >
< E mi ha detto inoltre che non aveva mai visto Robert
così
devastato… >
Sospirai rumorosamente.
< Ero…ero uscita per fare un giro, quando ho visto
Robert e
Katie parlare in un bar e successivamente baciarsi. C’ero
rimasta veramente
male e quando mi disse che era stata Katie a baciarlo non gli credetti,
così ci
lasciammo. Poche ore dopo venne a trovarmi Katie a confermarmi quello
che mi
aveva detto Robert poco prima… > risposi evitando di
aggiungere che la
ragazza che in realtà adora non era altro che una poco di
buono.
< Perché hai aspettato così tanto per
tornare da lui? >
< Perché ero terrorizzata dall’idea che
Robert non volesse più
vedermi dopo le cattiverie che gli avevo detto >
< Ha sofferto molto in quella settimana lo sai? >
< Signora, con tutto il rispetto ma lei non può
sapere con
precisione come stavamo né io, né Robert. Di
Robert poteva solo sapere che non
rispondeva più al telefono e non faceva entrare gente in
casa, mentre di me non
poteva sapere niente. Non poteva sapere quanto stessi male, quanto
soffrissi
all’idea di andare da lui e magari sentirmi dire che
accettava le mie scuse ma
che comunque voleva lasciarmi… > risposi con gli
occhi lucidi.
< Tu non sei una cercatrice di doti… >
constatò Amelia
guardandomi negli occhi.
< I soldi non m’interessano minimamente >
risposi sostenendo
il suo sguardo.
< Ok, credo di doverti delle scuse… >
< Davvero? > domandai meravigliata.
< Sì. Mi dispiace per averti trattata male il giorno
del mio
compleanno e per averti accusata di essere una cacciatrice di doti
>
< Questo quando l’ha detto? >
< Dopo che tu e Robert ve ne eravate andati >
< Ah… > risposi trattenendo un sorriso.
< Non posso assicurartelo, ma prometto che farò di
tutto perché
tu possa piacermi perché l’unica cosa che voglio
è la felicità di Robert e se
sei tu colei che può renderlo felice, devo imparare ad
accettarti > disse
guardandomi sorridendo e facendo un gesto che mi stupii moltissimo:
s’avvicinò
e mi abbracciò ed io, meravigliata e commossa, ricambiai.
< La ringrazio signora >
< Chiamami Amelia >
< D’accordo, grazie Amelia. Grazie per tutto e spero
di poterle
piacere un giorno > dissi sorridendo.
< Sì cara, lo spero anche io! >
esclamò ridendo.
In quel momento entrarono in casa Robert e Alfred.
< Buonasera signore! > esclamai porgendo la mano ad
Alfred.
< Ciao tesoro, che piacere averti qui! > rispose Alfred
stringendomi la mano e baciandomi le guance.
< Ciao nonna > disse Robert andando ad abbracciare Amelia.
< Ciao angelo mio > rispose Amelia sorridendo al ragazzo
e
prendendogli il viso tra le mani.
< È…è tutto a posto? >
domandò Robert alternando lo sguardo
tra me e Amelia.
< Diciamo che per ora abbiamo sotterrato l’ascia di
guerra >
rispose Amelia guardandomi ed io annuii sorridendo.
Li salutammo nuovamente e poi ce ne andammo.
< Piccola, allora? > domandò Robert una volta
fuori casa
afferrandomi per un braccio.
< In poche parole? Mi ha chiesto scusa per ciò che
aveva detto
e fatto, mi ha detto di chiamarla Amelia e mi ha addirittura
abbracciata >
risposi sorridendo.
< Oddio, è fantastico! > esclamò
prendendomi in braccio e
iniziando a girare intorno.
< Rob, mettimi giù, i tuoi nonni ci stanno guardando!
> esclamai
imbarazzata, ma sempre ridendo.
< Bene, così nonna potrà capire quanto io
ti ami > rispose
facendomi scendere e baciandomi appassionatamente e immediatamente
ricambiai
con la stessa passione.
< Ma andate in un albergo! > esclamò un
bambino dall’altra
parte della strada.
Imbarazzatissima mi staccai da lui e schizzai verso la macchina e
non appena Robert vi entrò e mise in moto ci allontanammo da
Stampford Street.
< Ti amo > disse d’un tratto.
< Ti amo > risposi poggiando la testa sulla sua spalla e
chiudendo gli occhi.
< Stai comoda? >
< Comodissima > risposi sorridendo.
< Ti va una pizza? > propose passando davanti ad una
pizzeria.
< Sì. Poi andiamo al Blue River? > domandai.
< Sì, perché no? Andiamo a cantare un
pochino! >
< Sì! > esclamai alzando le braccia.
Ci fermammo a prendere le pizze, andammo a casa mia, cenammo e
infine mi cambiai, decidendo di indossare una minigonna bianca con le
pieghe
lunga più o meno fino a metà coscia, una canotta
a righe sottili bianche e
marroni con un fiocchetto davanti e il pizzo sia sullo scollo che
infondo, sopra
un copri spalle nero e infine un paio di sandali neri col tacco.
< Sei bellissima amore > disse quando lo raggiunsi.
< Grazie > risposi sorridendo.
Intrecciò la sua mano con la mia e dopo essere usciti di
casa ci
avviammo verso il Blue River.
Una volta dentro notai che quella sera il bar era pieno di gente e
che Teo era in difficoltà a servire tutti.
< Ma…Harry dov’è? >
domandò Robert mentre eravamo in fila.
< Non lo so… > risposi guardandomi attorno
< Rob,
aspettami qui, torno subito > aggiunsi dopo cinque minuti.
< Dove vai? >
< Ad aiutare mio fratello > risposi avvicinandomi verso
il
bancone e preparandomi a scavalcarlo.
< Che cavolo ci fai qui? > domandò Teo non
appena mi vide.
< Rilassati fratellone, sono venuta a darti una
mano…ma prima
preparo le bibite per me e Rob! > risposi iniziando a versare la
birra nel
bicchiere.
< Se pazienti un attimo e mi aiuti te lo preparo io. O forse
tua madre non la pazienza non te l’ha fatta? >
domandò.
< Secondo te? > domandai divertita in risposta mentre
preparavo per me un sex on the beach.
< Che cavolo ti stai preparando? >
< Un sex on the beach > risposi
< Tu quello non te lo bevi! > esclamò risoluto.
< Perché? >
< Perché sei minorenne… >
< Ma non è la prima volta che lo bevo e lo sai bene
>
< Non m’interessa, sei qui in vacanza sotto la mia
responsabilità. Quando sei a Ravenna puoi bere quello che ti
pare, ma qui per
favore no… > disse guardandomi seriamente.
< Ok > risposi sospirando.
< Grazie piccola > disse sorridendomi.
< Prego… > dissi scocciata.
< Hey, io è da almeno venti minuti che aspetto! Avevo
chiesto
un sex on the beach e una birra media e ancora non mi è
stato servito niente!
> esclamò una ragazza seccata.
Guardai il mio sex in the beach e la birra per Robert.
< Ecco, tieniti questi > risposi dandogli quello che
desiderava, prendendo i soldi e mettendoli dentro la cassa.
< Grazie Giu! > disse Teo abbracciandomi.
< Figurati > risposi sorridendo e facendo cenno a Robert
di
andare a cercare un tavolo.
Rimasi ad aiutare Teo per altri venti minuti e non appena la folla
si smaltì preparai la birra per Robert e una coca-cola con
limone e ghiaccio
per me.
< Forza, vai e divertiti! > esclamò mio
fratello.
< Grazie. Aspetta… > dissi tirando fuori i
soldi per pagare
le bevande.
< Ferma, offre la casa >
< Sicuro? > domandai guardandolo.
< Più che sicuro! Ora vai piccola >
< Grazie! > esclamai baciandogli una guancia, prendendo
da
bere e tornando da Robert.
< Ciao! > esclamai dandogli la birra e sedendomi accanto
a
lui.
< Ciao piccola, grazie > rispose alzando il bicchiere.
< Aspetta! Voglio fare un brindisi > dissi prima che
iniziasse a bere.
< Per cosa? > domandò curioso.
< Per noi due, perché nonostante tutti i problemi
passati e
tutti quelli che ci hanno messo i bastoni tra le ruote noi siamo ancora
qui,
insieme. E non permetterò a nessuno di dividerci, dovessi
addirittura arrivare
a sterminare l’intera popolazione umana > dissi
ridendo.
< Bene, perché non
voglio fare a meno di te > rispose accarezzandomi il volto.
Voltai lo sguardo alla mia sinistra e poi mi rivoltai verso Robert
ridacchiando.
< Ho già trovato la prima vittima >
< Chi? > domandò guardandosi attorno.
< Quella rossa laggiù > risposi indicando una
ragazza dai
capelli lunghi e rossi che mi stava lanciando sguardi carichi
d’odio.
< Mi fa paura… > disse guardandola e facendomi
ridere.
< Fifone >
< Guarda che sono preoccupato per te… >
< So badare a me stessa > dissi a pochi millimetri dalle
sue
labbra e alzandomi dalla sedia.
< Dove vai? >
< A cantare una canzone… > risposi facendogli
l’occhiolino.
Presi in mano il microfono, mi feci preparare la base musicale e
iniziai a cantare.
< Questa sera mi sento molto grintosa, perciò Kelly
Clarkson
sarà la mia colonna sonora. Ora voglio dedicare questa
canzone ad una persona
molto speciale per me… > dissi sorridendo al pubblico
e guardando con la
coda dell’occhio Robert che sorrideva < questa
è per te Harry! > esclamai
ridendo dell’espressione sbigottita e allo stesso tempo
indignata di Robert. Lo
guardai e gli feci la linguaccia.
You’re going crazy
Running on empty
You can’t make up your mind
You tried to hide it
But you had to say it
Restless all this time
So completely drained
from everything that’s in your life
It’s so wrong but you had to scream every thought you keep
inside
One minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast
You just can’t
escape it
You’re losing patience
You wonder what went wrong
Everything changes
Happy then jaded
Always a different song
Playing in
you’re head just when you think you’ve got it down
Out of nowhere you realize it’s different music playing now
One minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast
One minute goes fast
One minute goes fast
One
minute you laugh
The next minute you’re slowly sinking into something black
I get the feeling that lately nothing ever really lasts
I keep trying to get up but I keep falling back
And you love, and you hate, and you wait
Cause one minute goes fast
One minute goes fast
One minute goes fast
Non
appena terminai l’esibizione partì uno scroscio
d’applausi,
con tanto di fischi d’approvazione.
< Grazie a tutti ragazzi! > esclamai inchinandomi e
tornando
a sedere tutta sorridente.
< Certo, avrei preferito che tu l’avessi dedicata a me
quella
canzone, ma mi accontento della linguaccia che mi hai fatto >
disse Robert
non appena tornai a sedere.
< Scemo… > risposi avvicinandomi a lui e
baciandolo.
< Grazie Giulia per aver movimentato maggiormente questa serata
e per avermi dedicato la canzone! Spero che il tuo bel ragazzo non me
ne voglia
male > esclamò Harry dopo essere salito sul palco e a
quell’affermazione
tutti iniziarono a ridere, mentre Robert guardava Harry con un finto
sguardo
omicida < ragazzi, siete meravigliosi! Solo con questa
esibizione abbiamo
guadagnato ottantanove sterline! > aggiunse facendo partire un
ennesimo
applauso.
< Tu streghi tutti… > sussurrò
Robert avvicinandosi al mio
orecchio.
< Sì, certo…quanto hai messo questa volta?
> domandai
guardandolo.
< Niente, te lo giuro >
< Niente? Devo crederti? >
< Certo che devi! Questa volta è tutta farina del
loro sacco…
> rispose sorridendomi.
< Wow! > esclamai
entusiasta.
< Qui dobbiamo festeggiare… > disse Robert
alzandosi e
tornando due minuti dopo con due bicchieri di coca.
Restammo lì fino alle dieci, poi Robert mi propose di andare
a
fare una passeggiata, così salutai mio fratello ed Harry e
ce ne andammo.
< Rob? È tutto ok? > domandai dopo qualche
minuto di
silenzio.
< Sì piccola, perché? > rispose
intrecciando la sua mano con
la mia.
< Sei silenzioso… >
< Pensavo… > rispose lui criptico.
< A cosa di preciso? > chiesi curiosa.
< A cosa poter fare lunedì 30 > rispose
tranquillamente.
< Niente, mi basta stare con te > dissi sorridendogli.
< Perfetto, quindi sono sicuro che tu non mi darai una mano
> mormorò scocciato.
< Sei un bambino > risposi sorridendo e stringendomi
maggiormente a lui.
< Non è vero > rispose mettendo il broncio,
gesto che mi
fece ridere ancora di più.
< Salve ragazzi! > esclamò una voce dietro di
noi e non
appena mi voltai riconobbi Ashley e Jackson.
< Ciao! > esclamai allontanandomi da Robert e andando ad
abbracciarli.
< Accipicchia Giulia, come sei bella questa sera! > disse
Ashley sorridendomi.
< Anche io lo sono? > domandò Robert
abbracciando la sua
amica.
< Lascialo stare Ash, stasera si sta divertendo a fare il
bambinone > le dissi ridendo.
< Stavate andando a casa? > ci chiese Jackson.
< Veramente sì… > rispose Robert.
< Oh, quindi non avrete voglia di venire a fare un giro in
spiaggia con noi? > domandò Ashley dispiaciuta.
< Certo! > esclamai voltandomi verso Robert.
< Il tempo di passare da casa per prendere a questo piccolo
terremoto una felpa. Ci vediamo al solito posto Jack? >
< Certo Rob! Ci vediamo tra una mezz’oretta allora
> rispose
Jackson sorridendo.
< Ciao! > ci salutammo e poi Robert mi portò a
casa per
prendere una felpa, raggiungendo i ragazzi in orario.
< Dove siamo? > domandai guardando la spiaggia recintata
dove ci eravamo fermati.
< In una spiaggia privata. È di un mio amico >
rispose
Jackson prendendo per mano Ashley e facendoci segno di seguirli.
Arrivammo sul bagnasciuga ed io mi misi su uno sdraio accanto ad
Ashley.
< Ragazze, noi andiamo da quei ragazzi che stanno facendo un
falò qui nei dintorni per vedere se ci danno qualcosa da
bere. Voi volete
qualcosa? >
< Una birra > rispose Ashley.
< Tu Giulia? > domandò Jackson guardandomi.
< Io niente, sono a posto così >
< Guarda che non hanno solo birra > disse Robert.
< Immagino, ma non voglio niente lo stesso > risposi
sorridendogli.
< Ok, allora torniamo tra poco. Ciao > dissero i due
ragazzi
allontanandosi.
< Ash? > la chiamai non appena i ragazzi furono
abbastanza
lontani per sentire i nostri discorsi.
< Dimmi > rispose sorridendomi.
< Posso farti una domanda? > domandai guardandola.
< Vuoi sapere se ora Jackson ed io stiamo insieme? >
< Oddio! Leggi nella mente! > domandai
sgranando gli occhi ed Ashley scoppiò
a ridere.
< No tesoro, è che lo sospettavo >
< Sono così prevedibile? >
< Ogni tanto…ma ti adoro per questo > rispose
sorridendomi
dolcemente.
< E…hai voglia di raccontarmi? > chiesi mentre
fissavo il
cielo.
< Beh…dopo il mio fraintendimento è venuto
da me e mi ha
chiesto di fare coppia fissa >
< E tu hai accettato subito o l’hai fatto aspettare un
pochino
prima? >
< Ovviamente non ho risposto subito! > esclamò
guardandomi.
< Avrai aspettato due ore > dissi prendendola in giro.
< No, una > rispose ridendo < e tu con Rob? Come
vanno le
cose adesso? >
< Va tutto bene. Sai, oggi sono andata da Amelia per parlarle e
finalmente abbiamo sotterrato l’ascia di guerra >
< Sono davvero felice di ciò > disse
prendendomi una mano e
stringendola delicatamente.
< Anche io… >
< Però? > domandò guardandomi.
< Non posso nasconderti niente, eh? > chiesi sorridendo
<
ho paura che Katie possa architettare qualcosa di nuovo per metterci i
bastoni
tra le ruote. Non lo so, è come una sensazione. Quando
è venuta a parlare con
me avevo l’impressione che nonostante quello che mi avesse
detto lei avrebbe
continuato a provarle tutte per riconquistare Rob > risposi
stringendomi
nella felpa.
< Non è che lo stai dicendo solo perché
hai paura che possa
accadere qualcosa di brutto tra voi due? >
< Non lo so, forse… > dissi mentre fissavo le
onde del mare
infrangersi sugli scogli < non lo so Ash, ho paura del futuro,
specialmente
perché tra poco più di un mese dovrò
tornare in Italia. Non so cosa aspettarmi
>
< Tesoro, perché devi pensare al futuro ora?
È il presente che
deve essere vissuto. Non pensare a cosa potrà accadere fra
un mese, pensa a
cosa sta accadendo adesso. Sei spaventata e anche Robert lo
è. Lo sai che sei
l’unica persona a cui Robert si sia legato così?
Neanche con Lucy era così
preso >
< Quanti mesi è stato assieme a Lucy? >
< Tre credo, perché? >
< No, così… > risposi guardandomi
le mani.
< Stanno arrivando, ma prima voglio darti un consiglio.
Parlagli e digli come ti senti, non tenerti tutto dentro. Lui
è felice quando
lo rendi partecipe di ciò che pensi. Sei un po’ la
sua Bella Swan > disse
ridendo.
Non ebbi tempo di ribattere perché Robert e Jackson vennero
a
sedersi accanto a noi.
< Eccoci qui > disse Jackson sedendosi accanto ad Ashley
e
mettendole un braccio intorno al collo.
< Ciao! > rispose baciandolo dolcemente sulle labbra
<
Jack, ho voglia di camminare un po’. Andiamo a fare un giro
sugli scogli? >
< Certo! Ragazzi, venite con noi? > domandò
Jackson
alzandosi in piedi mentre passava la bottiglia di birra ad Ashley.
< Ehm…veramente volevo stare sola un attimo con te
> rispose
Ashley guardandolo maliziosamente.
< Oh…ok ragazzi, ci vediamo dopo >
Mentre Jackson ed Ashley s’allontanavano da me e Rob, lei si
voltò
e approfittando del momento di distrazione di Robert mi fece “parlagli”
con le labbra.
< Mi fai un posticino? > domandò Robert ancora
in piedi.
< Certo > risposi sorridendo < allora? vi hanno
dato le
bevande senza problemi? >
< Sì, sono stati tutti gentili > rispose
sedendosi accanto a
me e iniziando a giocare con una ciocca dei miei capelli.
< Rob? > lo chiamai poco dopo, decidendomi a parlargli.
< Dimmi > rispose sorridendo.
< Io ho paura >
< Di cosa? > domandò confuso.
< Che…che Katie possa fare qualcosa più
avanti per farci
lasciare >
< Sei paranoica. Ormai Katie Leung è un capitolo
concluso >
< Le donne quando vogliono qualcosa diventano delle belve
>
< Io non me ne preoccuperei, anche perché di lei non
me ne
importa più niente, con me ha chiuso definitivamente
> disse guardandomi
dolcemente e stringendomi a sé < e tu? >
< Io cosa? >
< Hai detto che le donne quando vogliono qualcosa diventano
delle belve. Tu cosa vuoi? >
< Te al mio fianco >
< E così sarà > rispose
stringendomi maggiormente a sé e
baciandomi con foga.
In pochi secondi mi ritrovai sotto di lui, con le mie mani che gli
circondavano il collo e le sue che mi accarezzavano dolcemente le gambe.
Restammo a baciarci per diverso tempo e se non fossimo stati
interrotti da Jackson e Ashley sicuramente avremmo continuato.
< Hey voi due! Avete finito di pomiciare sul lettino? >
domandò
Jackson ridendo.
< E voi di farlo dietro gli scogli? > domandai in
risposta
facendo diventare rossa Ashley.
< Tecnicamente eravamo sulla casetta dei bagnini poco dopo gli
scogli… >
< Jackson! > esclamò Ashley dandogli uno
schiaffo sul
braccio.
< Certo che siete poco furbi! Avevate a disposizione una
spiaggia privata! Potevate far mandare via noi, no? > domandai
alzandomi
dallo sdraio e rimettendomi le scarpe.
< Andate già via? > chiesero Ashley e Jackson
dispiaciuti.
< Sì, ormai è l’una e Giulia
è cotta > rispose Robert
prendendomi la mano.
< Ma io non… > tentai di dire, ma non appena
capii che
Robert voleva che stessero un po’ soli e soprattutto
indisturbati stetti al suo
gioco < sì, sono abbastanza stanca. Buonanotte
ragazzi > dissi
salutandoli.
< Sogni d’oro Giulia > disse Ashley
abbracciandomi e la
stessa cosa fece Jackson.
Robert mi riprese per mano e ci allontanammo dalla spiaggia.
< Dormi da me questa notte? > domandò mentre
stavamo
tornando in macchina.
< No, questa notte ti farò sentire la mia
mancanza… >
risposi ridendo.
< Strega… >
< Strega? > domandai alzando un sopracciglio.
< Hai ragione…mostro > rispose sorridendomi e
aprendomi la
portiera della macchina.
M’accompagnò a casa e poi parcheggiò la
macchina davanti al
vialetto.
< Vieni un po’ dentro? > chiesi.
< No, stasera ti saluto qui > rispose guardandomi
dolcemente.
Contrariata da quella risposta mi sporsi e mi misi nuovamente a
cavalcioni su di lui, sperando di fargli cambiare idea. Stavo per
avvicinarmi
per baciargli le labbra quando mi afferrò per i fianchi
stringendomi verso di
sé facendo aderire perfettamente i nostri corpi e
iniziò a baciarmi il collo
nella maniera più dolce, sensuale ed eccitante possibile.
< Rob? > lo chiamai.
< Sì piccola? È tutto ok? >
domandò tra un bacio e l’altro
facendo l’innocente.
< No, non è tutto ok…mi stai facendo
impazzire… > risposi sinceramente.
< Ecco piccola, ora potrai capire le pene che mi hai fatto
l’altra
volta > disse ridendo.
< Sei ingiusto >
< Perché? > domandò infilando una
mano sotto la mia
maglietta e accarezzandomi i fianchi e la schiena.
< Perché mi stai facendo morire… >
< Per così poco? > chiese sorridendo.
< Sciocco… > risposi poggiando la mia fronte
sulla sua
guancia e chiudendo gli occhi.
< Ti voglio > mi sussurrò in un orecchio e
baciandomelo.
< Anche io > risposi allontanandomi di poco da lui e
guardandolo negli occhi.
< Solo che questi non sono i giorni adatti… >
< No, purtroppo no… > risposi mentre disegnavo
dei cerchi
con il mio dito sul suo petto.
< Se non fosse il tuo periodo del mese… >
< Non ti manderei a casa per nulla al mondo > lo
interruppi
completando la frase per lui.
< Non me ne sarei neanche andato… > rispose
maliziosamente.
In quell’esatto
momento maledissi il giorno in cui mi arrivò per la prima
volta il ciclo e dopo
vari baci e coccole scesi dalla macchina ed entrai in casa, poi mi misi
in
pigiama, mi lavai i denti e andai dritta a dormire.
|
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Capitolo 31 *** GITA IN BARCA ***
Ragazzeeeeeeeeee!
Buona Pasquetta xD
Divertite ieri?? So che non ve ne può fregare niente, ma io
ho
mangiato tantissimo xD ed era tutto buonooooooooo xD mamma
mia…uova? Ne avete
mangiate molte?? Io mi sono divertita ad aprire quelle di mia sorella
per i regali…xD
tanto lei è ancora piccola, quindi non può
apprezzare i giochino xD
Bene, godiamoci questi ultimi giorni di vacanza (almeno per
me…mercoledì sotto
tortura…uffa…) grazie 1000 chi ha messo la storia
tra i
preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato.
Scusate, ma ultimamente sono rare le volte che ringrazio
tutte…la
scusa di oggi? Mia sorella con la febbre da badare…Alice102,
EmilyAtwood,
Ilarylove
Sol, Miley90,
fedev82,
KikiCullen,
Lion
E Lamb, Ili_sere_nere,
Sognatrice85,
LondonCalling,
KikyCullen,
lilly95lilly,
ilachan89yamapi,
fede_sganch,
milly92
e Ithil
grazie per
aver recensito e per avermi regalato un ennesimo sorriso! Vi adoro
tutte!
A sabato! Un bacione Giulls
P.S. ragazze, conoscerò veramente Robert e lui
s’innamorerà di me
xD! Ed ora vi spiego il perché: sabato ho postato il
capitolo dove Giulia era
al karaoke, no? E dove ero io sabato sera???? A CANTARE AL KARAOKE!!!!
xD v’inviterò
al nostro matrimonio xD Ok, basta cretinate…buona
letturaaaaaaaaaaaa ^^
31.
GITA IN BARCA
Il
lunedì successivo mi svegliai stanca, ma la stanchezza venne
sostituita dall’eccitazione non appena realizzai di
trascorrere tutta la
giornata con Robert.
Ero ancora intenta a stiracchiarmi nel letto con gli occhi ancora
chiusi e a fare piccole smorfie quando, voltandomi di lato, sentii un
respiro
che ormai conoscevo molto bene a pochi centimetri dalla mia faccia ed
immediatamente e ancora con gli occhi chiusi cominciai a tastare la
faccia di
Robert.
< Che fai? > chiese divertito.
< Mi sto accertando che il respiro sia il tuo e non quello di
un cane > risposi sorridendo e aprendo gli occhi.
< Bau > disse ridendo.
< Che scemo che sei Robert! > esclamai ridendo e
lanciandogli il cuscino addosso.
< Buongiorno splendore > mi disse prendendomi tra le sue
braccia e dandomi una serie di bacetti sulla guancia.
< Ciao > gli sussurrai un po’ imbarazzata in un
orecchio
< oggi niente fiori? > domandai notando che non aveva
portato niente con
sé.
< No, oggi no. Mi dispiace >
< Va beh, vedrò se ho voglia di
perdonarti… > risposi
alzandomi dal letto e andando ad accendere il cellulare, il quale
neanche dopo
un minuto iniziò a squillare.
< Pronto? >
< Sei una grandissima stronza lo sai? >
< Oddio che ho fatto? > domandai con voce preoccupata.
< Come cosa hai fatto? Sono una delle tue migliori amiche e non
ti fai mai viva? >
< Hai ragione Vero, scusa > risposi fingendomi
dispiaciuta.
< Sì, certo…tanto non ti perdono! >
< No, dai cosa posso fare per farmi perdonare? > domandai.
< Lascia quel troglodita di Robert > rispose seria.
< Vuoi morire? > dissi meccanicamente e minacciosamente.
< Oh, che paura che mi fai! Allora? >
< Veronica, tesoro, mia fedele compagna amica di
banco…ma ti ha
dato di volta il cervello? Oppure cos’è andato in
vacanza e non è più tornato?
> domandai ironicamente, nonostante sapessi che già
che la seconda risposta
era quella corretta.
< Tesoro, luce della mia vita, per me il cervello che se
n’è
andato è il tuo perché ti sei messa con quello!
Il mio invece è al suo posto e penso solo ad Mattia! >
< E Kellan scusa? > domandai con un sorrisetto.
< Ehm…ma io amo solo Mattia, c’è
solo lui nel mio cuore >
rispose velocemente.
< È lì vero? >
< Sì >
< Ahahah! >
< Ok, se n’è andato > mi disse poco
dopo.
< Se ti porto Kellan mi perdoni? > domandai.
< E se lasci Robert… >
< Veronica! > esclamai.
< Uffa…va beh, mi va bene anche solo Kellan >
disse e poi
aggiunse < ma…tanto è inutile che tu mi
voglia presentare altri ragazzi,
perché io amo solo Mattia >
< È tornato? >
< Sì…uffa > disse e scoppiai a
ridere.
< Ahahah! Niente Kellan per te! > la canzonai.
< Me lo presenterai sabato… >
< Sabato? > domandai sgranando gli occhi e guardando
Robert.
< Sì, sabato. Sai, ieri io e Mattia abbiamo fatto un
anno… >
< È vero, auguri! > esclamai interrompendola.
< Giu, ti odio… > disse e come sempre scoppiai
a ridere: sapevo
bene che odiava quando le facevo gli auguri per lei e Mattia e per
questo mi
divertivo troppo a prenderla in giro.
< Grazie Vero! Dicevi? >
< Che Matt ha preso due biglietti per Londra come regalo per il
nostro primo anno insieme… >
< E tua madre ti lascia? >
< Sì >
< Tua madre Alessandra? >
< Sì >
< Stiamo parlando della stessa Alessandra? >
< Giu che palle! Sì, mia mamma visto che si fida
ciecamente di
Matt ha accettato di lasciarmi venire a Londra! >
esclamò seccata.
< Oh, ok…e quando ripartite? >
< Arriviamo a Londra sabato pomeriggio e ripartiamo domenica
sera… >
< Ma state pochissimo! > dissi triste.
< Dai Giu ci vediamo sabato sera! >
< Solo sabato sera? >
< Sì perché siamo con un gruppo turistico
e ci lasciano libero
solo il sabato sera, visto che sabato pomeriggio siamo in giro per
vedere i
monumenti e continuiamo anche domenica mattina, poi il pomeriggio
dobbiamo fare
le valigie e andiamo in aeroporto perché abbiamo
l’aereo alle sette >
< Allora sabato sera non mi scappi! > esclamai sorridendo.
< Sicuro! Vieni con Kellan e andiamo a bere tutti insieme
qualcosa… >
< E il mio moroso dove lo metti? >
< Quello non lo voglio, altrimenti lo uccido! >
< Veronica… >
< Oh, ma che…ok, fai venire anche lui. Ora scappo
perché sto
spendendo tutti i soldi… >
< Oh, povera piccola…ciao Vero, grazie per la
telefonata.
Saluta Matt! >
< Ok, grazie ciao! >
< Certo che sei veramente gentile eh? > le dissi
ironicamente.
< Uffa…salutami Robert! Meglio? > mi chiese.
< Molto meglio, grazie. Ciao Vero! > dissi chiudendo la
chiamata.
< Amore è tutto ok? > domandò
Robert avvicinandosi.
< Sì, certo > risposi sorridendogli.
< Lo sai che sei sexy quando parli in italiano? > disse
prendendomi le braccia e mettendosele dietro al collo.
< Rob? > lo chiamai guardandolo negli occhi.
< Sì piccola? >
< Ricordi di quando ti parlavo di Veronica? >
< La tua amica che non mi sopporta? > domandò
ridendo.
< Sì… >
< Era lei al telefono? >
< Sì… >
< Ti ha detto per caso di lasciarmi? >
< Come lo sai? > domandai strabuzzando gli occhi.
< Avevi fatto una faccia scandalizzata prima e ho tirato ad
indovinare… > rispose ridendo.
< Ah, ok…no senti…mi ha chiamato per dirmi
che sabato verrà con
il suo ragazzo a Londra e mi ha chiesto se sabato sera vogliamo uscire
con
loro… > dissi guardandolo con una espressione da cane
bastonato.
< Certo piccola, va benissimo! >
< Davvero? > domandai sorridendo.
< Sì, mi fa piacere conoscere i tuoi amici, anche se
quella che
stai per presentarmi non mi può vedere… >
< Ti amo… > dissi guardandolo dolcemente.
< Anche io piccola…e ora forza, vestiti che andiamo!
>
< Dove? >
< Sorpresa… >
< Mi dici almeno cosa indossare? > domandai inarcando un
sopracciglio.
< Mmm…il costume, poi quello che vuoi >
rispose
sorridendomi.
< Ok… > dissi allungandomi a prendere il
costume con la
scritta ROCK’N’ROLL e il vestito in lino bianco e
poi andai in bagno a
prepararmi: mi truccai leggermente e cercai in tutti i cassetti il mio
cerchietto bianco, trovandolo poco dopo dietro il mobile del lavandino.
< Giulia sei, bellissima… > disse sorridendomi
non appena
tornai in camera.
< Non lo so, non mi convince… > risposi
onestamente
guardandomi allo specchio.
< Perché no? >
< Perché io voglio essere al meglio per
te… > risposi
arrossendo.
Robert sorrise e mi abbracciò da dietro appoggiando il suo
mento
sulla mia spalla.
< Sei una meraviglia… > mi sussurrò
mentre guardava il
nostro riflesso nello specchio.
Sorrisi anche io e dopo che mi prese per mano scendemmo di sotto
in sala, salutammo Teo e poi ci dirigemmo verso la macchina.
Non appena mi fece accomodare in macchina si voltò verso di
me.
< Me lo faresti un favore? >
< Certo > risposi sorridendogli.
< La indosseresti? > chiese mostrandomi una benda.
< Devo proprio? >
< Beh… >
< Ok… > risposi accontentandolo < non
provare a
violentarmi > lo intimai.
< Sai leggere nella mente per caso? > domandò
sorridendo.
< No, ti conosco… > risposi divertita <
in ogni caso, se
dovesse fermarci la polizia dirò che mi hai rapita >
< Non provarci nemmeno, altrimenti poi me la pagherai >
< Oh, che paura che mi fai… > dissi ridendo.
Il viaggio durò all’incirca un’ora e
quando arrivammo mi aiutò a
scendere dalla macchina prendendomi per mano.
< Siamo al mare > dissi non appena sentii il rumore delle
onde.
< La tua non è una domanda >
< No, infatti. Ed ora me la togli la benda? >
< Altri cinque minuti. Tranquilla, ti tengo io > rispose
facendo passare un braccio attorno alla mia vita e non appena ci
fermammo mi
tolse la benda e mi trovai di fronte ad una barca.
< E questa? >
< È la barca di Lizzy e George. Ogni tanto fanno
assieme ai
bambini delle gite in mare >
< È bellissima > dissi ammirandola: era
più piccola rispetto
a quelle che vedevo sempre nei film, però era abbastanza
lunga; era bianca con
due righe parallele rosse e aveva la vela dello stesso colore.
< Vieni piccola, di qua > disse prendendomi per mano e
aiutandomi a salire.
Non appena vi salimmo sopra, Robert me la fece visitare tutta.
Dopo aver visto l’esterno mi portò dentro a
visitare la stiva, la quale era
molto grande, a differenza di come poteva apparire fuori. Vi era uno
matrimoniale e uno a castello, un tavolino dove poter magiare, un
fornello da
viaggio e un paio di mini frigo e freezer.
< Adoro tua sorella. Questa barca è bellissima! Ma
quando l’ha
presa? >
< Qualche anno fa, non ricordo con precisione > rispose
infilandosi le mani nelle tasche.
< La sai guidare? >
< Ho preso qualche lezione da George la settimana scorsa >
< Davvero? >
< Sì, altrimenti col cavolo che saremmo potuti andare
a fare la
nostra gita… >
< Hai preso delle lezione per me? > domandai sbigottita.
< Sì amore >
< Mi vizi troppo >
< Mi piace viziarti > rispose sorridendomi e baciandomi
una
tempia.
< Forza, andiamo a fare un giro! > esclamai.
< È la prima volta che sali su una barca vero?
> domandò
ridendo.
< Sì >
< Ok, infila questo e andiamo > disse porgendomi un
giubbotto di salvataggio bianco.
Lo indossai e poi ci dirigemmo di sopra, dove Robert prese il
posto di comando, mentre io mi sedetti vicina a lui.
< Ci mancano i cappellini coordinati con il giubbotto >
dissi non poco dopo essere partiti.
< Sono nella stiva, se vuoi valli a prendere >
< Stai scherzando? Ci sono veramente > domandai scattando
in
piedi.
< No piccola, ci sono veramente > rispose ridendo.
< Volo! > esclamai precipitandomi a prendere i cappellini
e
poi tornai porgendogliene uno.
< Bisognerebbe fare causa ai tuoi genitori. Privarti a tutto
questo… > disse Robert ridendo e indicando la barca.
< Ah beh, sai com’è…noi non
siamo milionari > risposi
sorridendogli.
< Sono frecciatine nei miei confronti per caso? >
< Assolutamente no! > esclamai sorridendogli.
Tornai di sotto a prendere un telo e mi tolsi il vestito rimanendo
in costume, poi mi spalmai la crema e finalmente mi decisi a tornare di
sopra
per prendere un po’ di sole.
< Giulia vuoi provare a guidare? > domandò
dopo mezz’ora di
viaggio.
Non me lo feci ripetere due volte e scattai in piedi
posizionandomi accanto a lui.
< Oddio, è divertentissimo! > esclamai poco
dopo.
< Piccola, sei brava > disse dandomi un bacio sul collo.
< Sì, sono bravissima lo so! > dissi
vantandomi.
< O mamma mia… > rispose roteando gli occhi.
< Rob…per il primo mese hai cosparso la cucina di
petali di
rose, per il secondo mese mi hai portato in barca…la
prossima volta dirai di
avermi comprato un’isola? > domandai dopo qualche
minuto dopo avergli lasciato
nuovamente il comando della barca.
< Oppure potrei dare il tuo nome a una stella…ma
l’idea
dell’isola non è male > rispose ridendo.
< Ma smettila! > esclamai alzandomi per tirargli un
leggero
pugno sul braccio.
< T’invidio, lo sai? > mi disse poco dopo
essermi ristesa
per abbronzarmi.
< Perché? > domandai curiosa.
< Non sai cosa darei per potermi abbronzare anche solo un
po’…
>
< Fallo > dissi alzando le spalle.
< Edward Cullen deve essere pallido… > rispose
accennando un
sorriso sarcastico.
< E allora? Fregatene. Esistono i trucchi e le make-up artists.
Vedrai che riusciranno a farti tornare pallido. E poi anche se stai
solo un
giorno sotto la luce del sole non succede niente! Non diventerai mica
abbronzato immediatamente, no? > dissi tentando di convincerlo.
< Beh… >
< Rob, è solo un ruolo di un film. Non me ne intendo
molto, lo
so, ma…fai quello che ti senti di fare, solo…non
farti troppi problemi >
< Credo che tu abbia ragione > disse sorridendomi.
< Avanti, cosa aspetti allora? Butta l’ancora e vieni
a
prendere un po’ di sole qui accanto a me! > esclamai
facendogli un po’ di
posto sul telo.
< Dammi cinque minuti > rispose Robert fermando la nave
con
l’ancora e scendendo di sotto.
< Bentornato! > esclamai quando si stese accanto a me.
< Grazie > rispose sorridendomi.
Mi voltai di lato reggendomi con un braccio, mentre con
l’altro
gli accarezzavo il viso fino a scendere fino al petto.
< Rob, lo sai che se ti metti la crema solare potresti evitare
di scottarti? >
< Sì, ma sono molto pigro e mi scoccia
mettermela… >
< Stai cercando di dirmi che vuoi che te la spalmi io? >
domandai mettendomi a sedere.
< Se ti va… > rispose sorridendomi
maliziosamente.
< In cambio voglio i tuoi occhiali per oggi >
< Perché? >
< Perché mi piacciono da morire, ecco
perché! > risposi
dandogli la mano.
< Ok piccola, andata > rispose stringendola.
< Bene! > esclamai sorridendo.
Presi la crema e iniziai a spalmargliela lentamente, fermandomi
ogni tanto per stendermi sopra di lui e baciarlo.
< Mi fai impazzire, sappilo > mi disse tra un bacio e
l’altro mentre mi stringeva sempre di più a
sé.
< Pure tu Rob, pure tu… > risposi con voce
tremante, mentre
il mio corpo era tutta una scarica di brividi.
Gli presi una mano e me la portai dietro la schiena
all’altezza
dei lacci del costume, ma come sempre il telefono rovinò il
nostro magico
momento.
< Non rispondere > mi pregò Robert tenendomi
per i fianchi.
< È mia madre e sa che oggi io e te festeggiamo i due
mesi. Se
non rispondo prenderà il primo aereo per Londra e ci
ucciderà > risposi
allontanandomi a malavoglia da lui e prendendo il telefono <
pronto? >
< Ciao Giuly, come stai? > domandò mia madre
allegramente.
< Ciao mamma! Sto molto bene grazie, e te? >
< Sto bene, ma Emma è un po’ raffreddata.
Che cosa stavi
facendo? Ti ho disturbato? >
“Veramente sì, stavo per fare
l’amore con il mio moroso, ma la
tua tempestività ci ha interrotti…”
pensai.
< No, tranquilla. Sto prendendo un po’ di sole
> mentii.
< Tu che prendi il sole? Mamma mia, domani nevicherà!
>
esclamò mia madre ridendo.
< Molto spiritosa mamma! > risposi acida.
< Lo sai che stiamo partendo per la Sicilia? >
< Stiamo? > domandai confusa.
< Sì, Mirco, Emma ed io >
< Davvero? Che bello!! Divertitevi anche per me! >
esclamai
sorridendo.
< Sì, anche se avrei preferito che ci fossi anche tu
con noi…
>
< Eh, lo so…dai, il prossimo anno sarò dei
vostri, promesso!
> risposi mentre guardavo Robert scendere nella stiva.
< Come sta Robert? > domandò premurosa.
< Sta bene, grazie mamma > risposi sorridendole <
mi ha
detto di salutarti >
< Oh grazie, ricambia > rispose allegra e mi tenne
occupata
al telefono per diversi minuti raccontandomi un sacco di cavolate per
non farmi
stare sola con Robert.
< Ehm…mamma, Robert mi ha chiamato per pranzare. Ci
sentiamo
dopo, ok? Ciao, ti voglio bene! > esclamai buttando
giù il telefono prima
ancora che potesse rispondere.
Mi rivestii e scesi di sotto da Robert.
< Che stai facendo? > domandai guadandolo.
< Sto scaldando il pranzo > rispose sorridendomi.
< Perché scaldando e non preparando? >
< Perché…beh…l’ha
preparato mia madre… > ammise imbarazzato
passandosi una mano nei capelli.
< Esattamente come ha preparato la torta con le fragole e la
panna? > domandai divertita.
< Come lo sai? > chiese sgranando gli occhi.
< Beh, ho le mie fonti… > risposi sogghignando.
< E…da quanto lo sai? >
< L’ho sempre saputo > risposi iniziando ad
apparecchiare.
< Perché non mi hai detto niente? >
< Ero curiosa di sapere se avresti avuto il coraggio di dirmelo
tu > risposi alzando le spalle < ah, comunque
è stata Nikki a dirmelo
>
< Devi ricordarmi di ucciderla >
< No, non lo farò! > esclamai ridendo e
portando ormai il
cibo pronto a tavola.
“Oddio benediciamo Claire! È buonissima
questa pasta! Sì,
Robert ha fatto veramente bene a far cucinare sua madre. Mi dispiace
per questo
sfruttamento, ma cavolo…” pensai
gustandomi il pranzo.
< Allora? >
< Santifichiamo quella donna! > esclamai facendolo ridere.
Quando finimmo di pranzare Robert mi prese per mano e ritornammo
fuori, avvicinandoci al timone e continuando a navigare ancora un
po’.
Diverse ore dopo Robert fermò di nuovo la barca, scese di
sotto
prendendo una sportina e mi si avvicinò.
< Il regalo lo vuoi adesso o dopo? > domandò
sedendosi per
terra.
< Ma dai, non ce n’era bisogno… >
dissi sorridendomi accanto
a lui.
< Sì, certo…intanto anche tu me
l’hai fatto se non sbaglio >
rispose indicando la sportina che avevo accanto.
< Touche!
> esclamai ridendo.
< Prendi piccola > disse porgendomi un pacchetto ed io
feci
lo stesso.
< Apri prima il mio > gli dissi sorridendogli e lui lo
fece,
trovandovi un CD e un braccialetto di cuoio intrecciato.
< Che CD è? > domandò curioso.
< È un CD con inciso sopra Like Lovers Do cantata da
me >
< Stai scherzando? >
< No > risposi sorridendogli.
< Oddio, non vedo l’ora di sentirlo! Forza, ora apri
il mio
regalo e poi andiamo a sentire il tuo CD > esclamò.
Scartai il mio regalo trovando Breaking Dawn in inglese.
< Ma esce il due agosto… > dissi guardando
incessantemente
la copertina.
< Mi sono fatto preparare una copia in anteprima >
< Vuoi dire che ho l’anteprima mondiale? >
domandai
sgranando gli occhi e guardandolo.
< Esattamente >
< O mio dio! Mi sento importante! > esclamai gongolandomi
e
scoppiammo nuovamente a ridere.
< Aprilo > mi disse non appena tornò serio.
Feci come mi aveva detto e nella prima pagina vi trovai una sua
dedica.
“Ed eccoci qui di
nuovo insieme a festeggiare i nostri due
mesi. Sinceramente dopo il casino che era successo a causa di Katie,
non
pensavo che tutto sarebbe tornato come prima, anche se lo speravo a
morire. Fortunatamente
hai deciso di riprendere indietro questo povero ragazzo innamorato.
Grazie. Ti
amo e anche se lo sai bene, non
mi
stancherò mai di dirtelo. Buon secondo mesiversario.
Tuo Rob”
<
Grazie Rob > dissi guardandolo e sorridendogli dolcemente.
< Prego, ma guarda che non è ancora finito. Se fossi
in te
andrei avanti… >
Voltai un altro paio di pagine del libro e trovai scritto il testo
di una canzone.
< No piccola, aspetta > disse facendomi chiudere il libro
< voglio solo dirti una cosa prima: spero che nel testo non ci
siano errori.
Sai, ho chiesto a Teo una canzone romantica italiana. Lui me ne ha
fatte
sentire tre o quattro, portandomi il testo tradotto ed io ho scelto
questa,
perché ti rispecchia e rispecchia quello che io provo per te
> aggiunse
indicando il libro.
Sorrisi e riaprii il libro, leggendo il testo e iniziando a
sorridere già dal primo verso.
A te che sei
l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
A te che hai reso la mia vita bella da morire
Che riesci a render la fatica un'
immenso piacere,
A te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
A te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
A te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
A te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei
sogni
miei…
E a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza
dei
sogni…
< Grazie > dissi dopo aver letto tutta la canzone ed
essermi commossa di
nuovo.
< Spero che quelle siano lacrime di
gioia… > disse asciugandomi col suo dito una lacrima.
< Sì…non è possibile che io sia
diventata così prima donna! > esclamai scoppiando a
ridere.
< È vero, piangi spesso… >
< Scusa… >
< Non scusarti, mi fa piacere se poi
posso aiutarti a farti stare meglio > rispose sorridendomi
dolcemente.
< Entriamo dentro? > domandai poco
dopo.
< Sì, andiamo a sentire il CD >
rispose sorridendomi e prendendomi per mano.
< Rob? > lo chiamai bloccandolo.
< Sì? >
< Ti amo > dissi sorridendogli.
< Ti amo anche io > rispose
avvicinandosi a me e baciandomi dolcemente.
< Grazie per il regalo, è il regalo
più bello che abbia mai ricevuto >
< Sono contento che ti piaccia il
libro >
< Io non stavo parlando del libro.
Certo, anche il libro ha contribuito, però mi riferivo
principalmente alla
dedica >
< Sono felice che ti sia piaciuta
> rispose sorridendo.
Entrammo nella stiva e mi sedetti sul
letto, mentre Robert metteva il CD nello stereo e si stendeva accanto a
me.
< Comoda? > mi chiese dopo che mi ero accoccolata accanto
a
lui.
< Sì, comodissima! > risposi sorridendogli.
Restammo in silenzio per tutta la durata della canzone.
< Amore, sei stata bravissima. I miei complimenti > disse
baciandomi una spalla.
< Grazie Rob… > risposi voltando la testa e
guardandolo.
Gli sorrisi e lo baciai. Successivamente mi
voltai del tutto, trovandomi di fronte a lui.
Gli presi il colletto della camicia e lo avvicinai maggiormente a me,
lambendo
con passione quelle labbra che tanto amavo. Lo attirai a me con una
forza tale
da farlo stendere sopra di me anche se lui collaborò
parecchio e poi iniziai a
sbottonargli la camicia.
Lo volevo, volevo che lui facesse l’amore con me. Avevamo
provato
già varie volte, ma eravamo sempre stati interrotti. Ora
basta, era il momento
giusto.
< Giulia… > mi chiamò.
< Mmm? > chiesi mentre gli stavo baciando il collo e
stavo
finendo di sbottonargli la camicia.
< Fermati piccola… > disse con voce roca
prendendomi per i
polsi.
Lo guardai strabuzzando gli occhi.
< Perché? C’è qualcosa che non
va? > domandai triste.
“D’altronde, perché non mi
vuole? L’ha detto anche lui di voler
fare l’amore con me e anche prima mi aveva pregato di non
rispondere a mia
madre. Che si sia pentito di volerlo fare con me?”
pensai spaventata.
< No piccola, è tutto ok > rispose
accarezzandomi una
guancia.
< Ma allora cosa…? >
< Sai, prima mentre eri al telefono con tua madre ci ho
riflettuto un po’ e ho deciso che non voglio che la tua prima
volta sia durante
una ricorrenza speciale. Voglio che la tua prima volta sia in un giorno
normalissimo, che poi noi possiamo rendere speciale. Riesci a capire?
>
< Sì > risposi sorridendogli, anche se avevo
lo sguardo
triste.
< Piccola, non fare così. Non sai quanto ti desideri
e fidati,
è più difficile per me che per te, ma voglio
rispettare questo mio ideale >
disse guardandomi e baciandomi la punta del naso.
< Ok… > risposi sorridendogli di rimando,
anche se poco
convinta.
< Vieni dai allontaniamoci dal letto prima che cambi idea. Che
ore sono? >
< Le sette e mezza. Cavolo, il tempo è volato oggi
> risposi
guardando l’orologio.
Robert sorrise.
< Hai mai visto il tramonto su una barca? >
< No, mai > risposi sorridendo.
< Bene, allora seguimi > disse prendendomi per mano e
portandomi fuori.
La scena che avevo davanti era a dir poco fantastica: il Sole
sembrava toccare il mare ed era di colore arancione e rosso, mentre il
cielo
era tinto di rosso con striature rosa. Mi voltai a guardare Robert, che
era
illuminato dai raggi del Sole e che gli dava una sorta di colore rosso.
< È tutto bellissimo > dissi estasiata.
< E ti manca la parte migliore… > disse lui
sorridendo poco
dopo.
< Cioè? > domandai curiosa.
< Guarda alla tua destra… > mi voltai e trovai
accanto alla
barca quattro delfini.
< Non ci credo, è uno scherzo… >
< No amore mio, è tutto vero > rispose
abbracciandomi.
< Possiamo restare qui per sempre? >
< Mi dispiace, ma non è possibile: primo
perché a mia sorella
serve la barca domani e secondo perché sta per arrivare un
acquazzone, quindi è
meglio sbrigarsi e ripartire > rispose guardando il cielo e lo
imitai.
Indossammo velocemente i nostri giubbotti di salvataggio e
ripartimmo verso la terraferma.
Arrivammo nel porto giusto in tempo perché iniziasse a
piovere.
Stavamo correndo verso la macchina, ma io non volevo che quella
giornata terminasse, così mi bloccai.
< Giulia, ma che cavolo fai? Avanti muoviti, sta diluviando!
>
< Oh, un po’ d’acqua non ha mai ucciso
nessuno! > esclamai
allargando le braccia e alzando la testa verso il cielo, permettendo
che le
gocce di pioggia mi bagnassero il viso.
< Ti prenderai un raffreddore. Ti prego, torniamo in macchina,
sei fradicia… >
< Rob… >
< Sì, lo so che la pioggia ti piace, ma per
favore…stai
seriamente rischiando… > continuò con voce
preoccupata.
Lo guardai e mi decisi a tornare alla macchina solo quando
constatai che lui era bagnato fradicio come un pulcino.
< Scusa, sei fradicio per colpa mia… > dissi
dispiaciuta
quando entrammo in macchina.
< Tranquilla, non preoccuparti per me…tu stai bene?
>
< Sì, mai stata meglio > risposi sorridendogli.
< Tu sei pazza… > disse guardandomi ancora
gocciolante.
< Ogni tanto è un bene essere impulsivi >
risposi sostenendo
il suo sguardo.
Accese il riscaldamento e mi porse una coperta, poi accendemmo la
radio, appoggiai la testa sul vetro e mi addormentai.
< Giulia siamo arrivati > disse Robert svegliandomi
diverso
tempo dopo.
< Siamo da me o da te? > domandai sbadigliando.
< Da te >
< Uffa… > risposi sbuffando.
< Amore, sei fradicia. Da me non ti porto, perché non
saprei
cosa farti indossare > disse guardandomi con disapprovazione.
< Mi stai guardando male perché sono stata sotto la
pioggia?
>
< Sì > rispose.
< Robert, non mi pento di quello che ho fatto…
> dissi sporgendomi
a baciargli una guancia < a domani Rob, grazie di tutto >
< Ciao piccola, buona serata > rispose sorridendomi ma
ancora notevolmente arrabbiato.
Scesi dalla macchina, corsi velocemente verso la porta di casa ed
entrai e non appena fui dentro sentii il rombo della macchina di Robert.
Mi spogliai gettando le cose nel cesto dei panni e m’infilai
sotto
la doccia aprendo l’acqua gelida.
Quando uscii mi asciugai i capelli e corsi in camera in cerca di
un paio di pantaloni della tuta pesanti, ma non trovando niente andai a
cercarne un paio in camera di mio fratello, poi ritornai in camera mia
e
indossai una maglia a manica lunga e una felpa.
Non appena fui pronta scesi di sotto per preparare la cena, ma
iniziai a starnutire poco dopo.
“Ok, meglio non dire a Robert che mi sono presa il
raffreddore”
pensai ridacchiando.
Misi a cuocere la carne per me e mio fratello, anche se
l’unica
cosa che volevo era andare a letto a causa del gran mal di testa che
avevo.
< Ciao piccola! > esclamò Teo entrando in casa.
< Ciao Teo! > risposi dalla cucina.
< Come è andata la gita in barca? >
< È stata bellissima, specialmente il regalo.
Grazie… >
dissi voltandomi verso di lui e sorridendogli.
< Ma di che piccola, io non ho fatto niente > rispose
sorridendomi di rimando.
< Come niente? Lo hai aiutato a scegliere la canzone! >
< No, veramente io gli ho dato dei testi di canzoni sia
originali che tradotti, lui ha scelto tutto il resto.
Ma…piccola, stai bene?
Hai una faccia stravolta… >
< Sì, sto bene. È solo che ho un gran
freddo e un gran mal di
testa > risposi.
< Freddo? Ma se ci sono venti gradi qui in casa! Sei sicura di
stare bene? > domandò avvicinandosi a me poggiando le
sue labbra sulla mia
fronte per sentirmi la temperatura.
< Sì…etciù > risposi
starnutendo.
< Sì? Piccola sei bollente! Forza, corri a letto che
adesso ti
porto il termometro… >
< Ma… >
< Fila in camera! > esclamò.
Mi trascinai in camera e mi rannicchiai sotto le coperte.
< Teo… >
< Zitta e provati la febbre… > mi disse
dolcemente.
Aspettò accanto a me l’esito del termometro e poi
mi guardò
strabuzzando gli occhi < ma, ma…hai 39.3! >
< Ah sì? >
< Ma cos’è successo? >
domandò accarezzandomi la testa.
< Beh, ecco…veramente mi sono fermata di mia
spontanea volontà
sotto la pioggia per bagnarmi un po’… >
< Scherzi?!?! >
< No… >
< Giulia, ti stai rincretinendo ogni giorno che passa! >
< Ah, grazie! > risposi sarcastica.
< Figurati. Ora vado a finire di preparare, ti porto la cena
qui di sopra e poi prendi una tachipirina >
< Ok… > risposi guardando Teo e sorridendogli.
Teo
mi lasciò sola per andare a finire di cucinare per poi darmi
la
medicina, ma alla fine la tachipirina non la presi perché mi
addormentai.
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Capitolo 32 *** BACI, COCCOLE E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI… ***
E come sempre mi
ritrovo a modificare la presentazione xD
Ragazze, ho una scusa enorme da fare…anzi, 2…
1) Marghe, scusami se ti sto sfruttando per postare! xD Ragazze,
senza la sua bontà oggi non vi ritroverete col nuovo
capitolo da leggere.
2) È molto probabile che io lunedì non posti
perché mi sono
ammalata di nuovo e sto malissimo.
Ora vi lascio alla lettura e vi ringrazio chi ha messo la storia
tra i preferiti, chi l’ha messa tra le storie seguite
(qualcuno mi può spiegare
l’utilità di questa cosa?? :S), chi ha solo letto
e chi ha commentato.
Al più presto possibile. Un bacione Giulls
P.S. All’inizio avevo scritto un papiro, ma poi (dovuto anche
dalla malattia) ho capito che a molte di voi giustamente potrebbe non
fregare
niente, quindi sarò breve e diretta: pregherei che
chi mi ha plagiato
l’inizio della storia per la sua mi contatti urgentemente:
non voglio
infamarti, ma credo che tu mi
debba delle scuse.
32. BACI, COCCOLE
E CAREZZE SONO MEGLIO DI MEDICINE E DOTTORI…
La
mattina seguente mi svegliai con un mal di testa assurdo,
peggiore di quello della sera precedente.
Cercai a tastoni di accendere la luce della lampada
sul comodino ma, non appena l’accesi
istintivamente chiusi gli occhi e la spensi, poiché mi dava
un gran fastidio.
< Giu, come stai? > domandò Teo affacciandosi
alla posta
della mia stanza.
< Eh, insomma. Ieri mi sono dimenticata di prendere la
tachipirina ed ora mi sento peggio di ieri sera… >
risposi rannicchiandomi
nel letto.
< Ti sei addormentata e non ho voluto svegliarti, anche
perché ho
visto che le avevamo finite. Ho chiesto a Robert se poteva passare lui
a
comprarle… >
< Gli hai detto che mi sono ammalata? > domandai
guardandolo
male.
< Sì. Ci siamo sentiti ieri sera perché mi
ha detto che aveva
provato a chiamarti ma avevi il cellulare spento… >
< Cavolo…e lui che ha detto? >
< È scoppiato a ridere… > rispose
sorridendomi.
In quell’esatto momento sentimmo il campanello suonare e
così Teo
andò ad aprire, trovandomi pochi secondi dopo Robert in
camera mia
< Ciao… >
< Cosa ti avevo detto io ieri? > domandò
guardandomi
severamente.
< Robert, ti prego non farmi la paternale. Non sto bene per
niente e l’ultima cosa di cui ho bisogno sei tu che mi
rimproveri… >
sussurrai piano, ma lui mi capii benissimo perché fece una
smorfia.
< Hai provato la febbre questa mattina? >
domandò
avvicinandosi e sedendosi accanto a me.
< No > risposi scuotendo la testa.
Prima di porgermi il termometro mi si avvicinò e
toccò con le
labbra la mia fronte.
< Sei bollente… > disse mentre mi accarezzava
una guancia.
< Sto morendo di freddo > risposi rannicchiandomi sempre
di
più.
Dopo avermi messo una coperta, Robert mi porse il termometro e
misurai nuovamente la temperatura, constatando di avere 39 spaccati.
< Giulia, dobbiamo chiamare un dottore… >
< No, niente dottori. Mi serve solo una tachipirina e un
po’ di
riposo e vedrai che starò meglio in un batter
d’occhio…ti prego… > risposi
guardandolo supplichevole.
< Giulia… >
< Robert, no. Proviamo a fare così e se non mi cala
domani
chiamiamo il dottore… >
< Se entro le quattro di oggi pomeriggio la febbre non cala o
chiamiamo il dottore o ti porto in ospedale… >
rispose guardandomi serio.
< Ok… > risposi poco entusiasta.
Feci colazione con un cornetto e poi presi la tachipirina.
< Hai bisogno di andare in bagno? > domandò
vedendomi alzare
dal letto.
< Sì, ma faccio da sola. Rob, ho solo la febbre non
è che non
riesca a muovermi > risposi ridendo e dirigendomi verso il bagno
e quando
tornai in camera lo trovai steso sul letto.
< Che ci fai lì? > domandai.
< Non si vede? Oggi resto qui con te > rispose allargando
le
braccia.
< Guarda che ti ammalerai anche tu >
< No, non lo farò >
< Anche io dicevo così e guardami > dissi
sarcasticamente.
< Lo so ma fidati, io non mi ammalo mai… >
< Cosa sei uno di quelli che prova di tutto per ammalarsi ma
che non ci riesce mai? >
< Esattamente! > esclamò sorridendo <
avanti, cosa
aspetti? > domandò.
Tentai di controbattere, ma alla fine mi lasciai convincere e
tornai a letto e le sue calde braccia mi avvolsero.
< Fino a quanto resti? > chiesi appoggiando la testa sul
suo
petto.
< Tutto il giorno >
< Non hai un’intervista con Kristen? >
< No, con te messa così non ho intenzione di
andare… >
< Robert sei un angelo, ma non devi farlo…tanto
c’è Teo… >
risposi sorridendogli.
< Ed è qui che ti sbagli piccola! Gli ho dato la
giornata
libera, così oggi mi occuperò io di
te… >
< Quindi oggi mi fai tu da fratellone? > domandai
divertita.
< No, da fratellone no >
< Perché no? >
< Perché altrimenti non potrei fare
questo… > rispose
avvicinando la sua bocca alla mia e baciandomi appassionatamente.
< Mmm…no, non farmi da fratellone > dissi tra
un bacio e
l’altro.
Restammo tutta la mattina a letto a ridere e coccolarci,
finché
non mi addormentai ad un certo punto.
< Giulia, mangi qualcosa? > chiese Robert svegliandomi.
< Non ho fame… > risposi lamentandomi.
< Oh suvvia, non fare la bambina! Cosa ti preparo? >
< Non lo so, fai tu… > risposi infilando la
testa sotto il
cuscino.
< Ok, torno in un attimo > rispose sorridendo.
Restai a letto per altri cinque minuti e poi mi alzai, presi una
coperta e scesi di sotto verso la sala e mi stesi sul divano.
< Cosa stai facendo? > domandò Robert non
appena mi vide.
< Beh, ero stanca di stare a letto e
quindi…etciù! > risposi
starnutendo.
< Salute! > esclamò ridendo.
Lo guardai malissimo, ma non appena vidi che mi aveva preparato
della minestra in brodo gli sorrisi apertamente.
< Buon appetito > disse sorridendo e sedendosi sul divano
accanto a me.
< Grazie >
< Com’è la minestra? > chiese
carezzandomi i capelli.
< È buonissima, peccato però che ci sia un
po’ troppo olio…
> risposi sorridendogli.
< Come troppo olio? > domandò fregandomi il
cucchiaio e
assaggiandola < scusa, deve essermi scappato un po’
più olio del necessario.
Aspetta, vado a prendere un altro piatto > disse alzandosi.
< Ma sei impazzito? Va là, ma per favore!
È una minestra ed è
buonissima, non farti queste paranoie! > esclamai bloccandolo
per un braccio
< e poi… > aggiunsi un po’
più imbarazzata.
< Poi? > domandò incitandomi a continuare.
< Non voglio che tu te ne vada, ti voglio qui vicino a me. Ho
bisogno di te… > risposi rossa in viso mentre lo
guardavo negli occhi.
< Non me ne vado, tranquilla > disse sedendosi nuovamente
accanto a me.
< Grazie > risposi sorridendogli.
Finii di pranzare e Robert mi fece appoggiare la testa sul suo
petto, dopodiché accendemmo la televisione e iniziammo a
guardare un film.
< Com’è Ravenna? >
domandò Robert improvvisamente.
< Oh, beh…è una città non
troppo grande, ma comunque molto
ricca. Ci sono tantissimi monumenti e il centro è pieno di
negozi… > risposi
brevemente.
< Immagino che tu sia sempre lì allora…
> disse sorridendo.
< Generalmente il sabato pomeriggio, perché gli altri
giorni
sono impegnata con la scuola… >
< E la sera cosa si fa? >
< Il sabato sera intendi? >
< No, il venerdì… >
< C’è più movimento il sabato
sera perché sabato mattina c’è
scuola per tutti… >
< Davvero? > domandò meravigliato.
< Sì… >
< Oddio, che tortura! > esclamò ridendo.
< Già… > risposi sbuffando.
< E cosa si fa generalmente il sabato sera? >
<
Si va al cinema, a
ballare oppure si sta semplicemente fuori con gli amici, come credo si
faccia
da tutte le parti! > dissi sorridendo.
<
Ah… >
< Perché tutte queste domande? > domandai
curiosa.
< Non posso sapere cosa fa la mia ragazza per divertirsi?
>
< Oh beh, quello sì! Comunque io vado principalmente
a giocare
a bowling con Teo e i suoi amici… >
< Sei brava? >
< No, sono una schiappa… > risposi mettendo il
muso e
facendolo ridere.
< Ti servono ripetizioni per caso? > domandò
maliziosamente.
< No grazie > risposi prendendolo in giro.
Tornammo a seguire il film, anche se la mia mente era rivolta
altrove. Pensavo continuamente che se non avessi avuto la febbre
probabilmente
Robert ed io avremmo fatto l’amore. Quel pensiero
però mi fece arrossire
violentemente e Robert se ne accorse.
< Piccola è tutto ok? >
< Sì, certo… > risposi sempre rossa.
< A che stai pensando? > domandò
accarezzandomi una guancia.
< Devo dirtelo veramente? >
< Se vuoi sì… >
< Beh…ecco…stavo pensando
che…se non avessi avuto la febbre
magari io e te… > non terminai la frase ma lui la
intese benissimo.
< Certo che sei fissata! > esclamò ridendo.
< Ah, e tu no? > domandai prendendolo in giro.
< Sì, ma almeno io mi so contenere…
>
< Cosa pretendi? Io sono un’adolescente con gli ormoni
in
subbuglio… > risposi sorridendogli.
Mi baciò una tempia e poi tornammo a guardare la TV.
< Cambiamo film? > chiese dopo un paio di minuti.
< Sì > risposi < Rob, lascia qui!
> aggiunsi poco dopo.
< Perché? >
< Ah, Raoul Bova… > sospirai guardando lo
schermo.
< Ma è vecchio per te! >
< E allora? Non dirmi che sei geloso… > dissi
prendendolo in
giro.
< Chi, io? No… >
< Guarda che è
sposato…purtroppo… > dissi sussurrando
piano
l’ultima parola.
< Cosa? >
< Niente > risposi guardandolo innocentemente.
Finimmo di guardare il film e poi Robert mi passò il
termometro e
mi misurai nuovamente la temperatura, constatando che la febbre era
scesa a
38.3.
< Sta scendendo la febbre! > esclamò
sorridendo mentre
guardava il termometro.
< Visto? E tu che volevi chiamare il dottore…
> dissi
fingendo di guardarlo male.
< Hai ragione, mea culpa > sussurrò al mio
orecchio
abbracciandomi.
< Sai anche il latino? > domandai prendendolo in giro.
< È l’unica cosa che so…
> rispose vantandosi.
< Oltre alle lezioni di Italiano vuoi anche quelle di latino?
>
< No, mi bastano quelle di Italiano che ancora mi devi dare
> rispose facendomi appoggiare la testa sul suo petto mentre
giocava con i
miei capelli.
< Appena starò meglio te lo insegnerò. Lo
so che te lo prometto
sempre e poi non mantengo mai la promessa, ma fidati, lo
farò! > esclamai
determinata.
< Non c’è fretta piccola, davvero >
disse baciandomi la
guancia.
Restammo sul divano per qualche altra ora e poi ci ordinammo delle
pizze per cena e non appena finimmo di mangiare Robert mi fece misurare
ancora
una volta la temperatura prima di farmi prendere la tachipirina,
notando con
gioia che era scesa a 38.
< Visto Rob? > dissi mostrando il termometro.
< Sì, sono contento! > rispose sorridendomi.
< Anche io… >
Mi prese in braccio e mi portò in camera, facendomi stendere
sul
letto e baciandomi dolcemente una guancia.
< Rob? > lo chiamai poco prima di addormentarmi.
< Sì piccola? > domandò dolcemente.
< Baci, coccole e carezze sono meglio di qualunque medicina e
di qualunque dottore > dissi sorridendogli.
< È vero amore. Ora dormi che sei stanchissima. Sogni
d’oro, ti
amo…oggi non te l’avevo ancora detto…
>
< È vero >
confermai sorridendo e lasciandomi cullare dal suo respiro
finché non caddi tra
le braccia di Morfeo.
|
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Capitolo 33 *** ALESSIA ***
Sono
imperdonabile, lo so…mi faccio schifo da sola -.-
Sono guarita da mercoledì, ma a causa della scuola non sono
riuscita a postare, quindi posto oggi…ma…sorpresa
delle sorprese! Domani non
riuscirò a postare!
Fortuna che questa settimana terminerà presto, io non ne
posso già
più :(
Finiti questi giorni però tornerò a postare come
sempre!! ^^
Ora mi sto cimentando nella Divina Commedia (verifica domani =(
-.-), ma mi prendo due secondi di pausa per postare e ringraziarvi!
Grazie alle 101 persone che hanno messo la storia tra i preferiti
e alle 13 per aver messo la storia tra le storie seguite (ancora mi
chiedo
l’utilità di questa cosa xD), chi ha solo letto e
ovviamente chi spreca 2
secondi per recensire…sabato vi risponderò come
sempre, lo prometto! :)
Buona lettura! Spero che vi piaccia il capitolo
Un bacione la vostra Giulls ^^
33. ALESSIA
Il giorno seguente
ancora mi svegliai con 37.7 e due giorno dopo
ero guarita del tutto.
In quei giorni Robert mi stette sempre accanto rinunciando ai vari
impegni che aveva preso nonostante io non fossi d’accordo, in
quanto non volevo
che tutte quelle rinunce lo portassero a ricevere cattivi commenti da
parte
della stampa.
Venerdì mattina venne a prendermi presto per fare un giro
nel
centro di Londra come avevamo accordato, ma io come sempre mi svegliai
all’ultimo minuto e dopo aver indossato frettolosamente un
paio di jeans a
sigaretta chiari, una maglietta a mezza manica bianca e le All Star
bianche scesi
di corsa le scale e lo raggiunsi di sotto.
< Giulia ci sei o dobbiamo aspettare ancora per molto? >
domandò Robert appoggiato alla ringhiera della scala.
< Oh, ma che palle che sei! > risposi ridendo mentre gli
saltavo in braccio e lo baciavo dolcemente.
< Pronta miss? >
< Prontissima >
< Bene > disse uscendo di casa con ancora me in braccio.
Scesi da lui ridendo e chiudendo casa, dopodiché entrammo in
macchina e andammo a fare colazione nel bar dove facevano i muffin che
tanto
amavo.
< Facciamo come al solito? > domandò mentre
eravamo al
bancone.
< Sì > risposi sorridendogli < tre
muffin per favore…e
uno lo può dividere in due per favore? > chiesi al
Ci sedemmo per fare colazione e poi c’incamminammo a piedi
fino a
raggiungere i negozi.
< Ti scoccia entrare qui dentro un attimo? Mi si è
rotto l’iPod
e volevo prenderne uno nuovo… > domandò
indicandomi un negozio della Apple.
< Assolutamente no, entriamo >
Guardammo moltissimi modelli e infine Robert comprò un iPod
da
sedici giga nero.
< Ehm…entriamo anche qui? > domandò
indicando un altro
negozio di elettronica.
< Cosa devi comprare qui? > domandai curiosa.
< Un telecomando universale… >
< Ancora? Ne hai comprato un altro la settimana scorsa! >
esclamai sgranando gli occhi.
< Beh…diciamo che accidentalmente l’ho
lanciato per terra
credendo fosse la sveglia e l’ho rotto… >
< Accidentalmente, eh? > dissi sarcastica < va
bene,
entriamo! Io devo comprare delle nuove cuffie per l’iPod
> aggiunsi
innocentemente.
< Di nuovo? Non ne avevi comprato un paio due settimane fa?
> domandò ridendo.
< Lo sai benissimo che io ne distruggo un paio come schiocco le
dita! > risposi sbuffando.
Entrammo velocemente nel secondo negozio e comprammo quello che ci
serviva, ma non appena uscimmo venimmo circondate da un sacco di
ragazzine
urlanti che reclamavano l’attenzione di Robert.
< Vado a sedermi in quella panchina… > gli
dissi facendomi
largo tra la folla e Robert mi raggiunse dopo qualche minuto.
< Scusa… > disse guardandomi con occhi da
cucciolo.
< Non scusarti,
tu non
hai fatto niente > risposi guardandolo.
< E perché hai questo
sguardo arrabbiato? > domandò sedendosi accanto a me.
< Perché nell’uscire una
ragazza mi ha pestato i piedi e un’altra mi ha distrutto la
spalla >
< E? >
< E cosa? > domandai.
< Ti conosco, so che c’è
dell’altro… >
Sospirai rumorosamente.
< Mi scoccia che ogni
volta mi chiedano se sono tua sorella o la tua fidanzata >
risposi poggiando
la testa sulla sua spalla e chiudendo gli occhi.
< E tu che rispondi? >
domandò curioso.
< Dipende…quando sono
ispirata rispondo che sono la fata turchina > dissi accennando
un sorriso.
Robert scoppiò a ridere.
<
Forza continuiamo il nostro giro > disse alzandosi dalla
panchina e
offrendomi la mano.
<
Ok > risposi sorridendo e tentando di fregargli gli
occhiali, ma senza risultato.
< Piccola ladruncola > disse divertito baciandomi la
guancia
< ehm…Giulia? > mi chiamò poco dopo.
< Dimmi >
< Se ti porto in un negozio di intimo ti scandalizzi? >
domandò
guardandomi e sorridendo.
< Per me o per te? >
< Per te >
< Perché vuoi portarmi in un negozio di intimo?
> chiesi
guardandolo.
< Beh, un nuovo intimo serve sempre, specialmente per voi
donne… > rispose passandosi una mano tra i capelli.
< Stai insinuando che la mia biancheria sia orribile per caso?
> chiesi fingendomi scandalizzata.
< No sciocca! Voglio farti un regalo e pensavo che un intimo
potesse andar bene…>
< Non ti credo, ma…andiamo! >
< Ed io che credevo che non ti piacesse ricevere regali da
me…
>
< Io non ho mai detto questo! Ho semplicemente detto che non
devi spendere soldi per me, non che non mi piaccia ricevere regali da
te >
risposi facendogli la linguaccia.
Camminammo per qualche metro e poi Robert si fermò davanti a
Tezenis.
< Tezenis? > domandai guardandolo.
< Zitta ed entra! > rispose facendomi entrare con la
forza.
Una volta dentro iniziammo a guardare insieme vari completi intimi.
< Cosa cerchi di preciso? > mi chiese Robert.
< Un qualcosa di semplice e a tinta unita > risposi
continuando a guardare i vari completi che mi aveva mostrato la
commessa.
< Quello è carino > disse Robert indicando un
completo color
panna.
< Ti piace davvero? > chiesi guardandolo.
< Sì, ma anche quello rosso è bello.
Cioè, per me quei colori
ti starebbero bene > rispose sorridendo.
< Che budget hai? >
< Nessun budget, compra quello che ti pare >
< Ok, grazie Rob e…oh mio dio, è
carinissimo questo! >
esclamai.
< Quale? >
< Questo qui verde > risposi indicandogli il completo.
< Signorina, se vuole ho anche questo modello che è
molto
carino, anche se non è a tinta unita > disse la
commessa mostrandomi un
completo bianco con il pizzo rosso come le bretelle e delle ciliegie
disegnate.
< È bellissimo! > esclamai sorridendo.
< Bene, oltre al completo panna, rosso e verde prendiamo anche
questo qui > disse Robert sorridendo alla commessa.
< Ma certo > rispose lei sorridendoci < volete
altro o
siete a posto così? > ci chiese.
< Siamo a posto, grazie > rispose Robert tirando fuori il
portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni.
< Rob, sei matto? Sono quattro completi, spenderai tantissimo!
>
< Zitta e lasciami pagare > rispose Robert facendomi
l’occhiolino.
< Grazie mille e arrivederci! > ci salutò la
commessa.
< Arrivederci > rispondemmo Robert ed io e uscimmo dal
negozio.
< Ecco a te
> disse
Robert porgendomi la sportina.
< Pazzo > risposi guardandolo e baciandogli la guancia
<
grazie > aggiunsi sorridendo.
< È stato un piacere > rispose prendendomi per
mano.
< Adoro il completo con le ciliegie… > mi
confessò pochi
minuti dopo.
< Davvero? >
< Sì >
< E come mai? >
< Mi ricorda te… >
< Perché sono una ciliegia? > domandai
divertita.
< No sciocca! Perché…non saprei come
spiegartelo… >
< È una trama che solitamente hanno i bambini?
> domandai
sparando la prima cosa che mi passava per la mente.
< Sì, pressappoco… >
< Quindi secondo te sarei una bambina? > domandai con un
mezzo sorriso.
< Beh…non è che sia una bambina, ma per
quanto riguarda l’età
tra noi due…forse sì… >
< E credi che una bambina possa fare questo? > domandai
bloccandomi di colpo per far sì che si voltasse e lo baciai
appassionatamente,
fregandomene di essere in una delle vie più frequentate
della città e che molta
gente ci stesse guardando e forse anche fotografando: ogni singola cosa
quando
stavo con Robert perdeva importanza per me.
< Ritiro quello che ho detto > sussurrò tra le
mie labbra e
ridendo rincominciammo a camminare < hey, entriamo qui
dentro… > disse
indicandomi un Disney Store.
< Non sei un po’ cresciuto per comprarti dei
giocattoli? >
domandai prendendolo in giro.
< Ahahah molto spiritosa! La figlia di un amico dopodomani
compie
nove anni e lui mi ha chiesto di passare a mangiare una fetta di torta,
quindi
devo comprare un regalo per la bambina >
< Come si chiama? >
< Gabriella. Vieni con me? > domandò
guardandomi
supplichevole.
< Volentieri >
Entrammo nel negozio con l’intento di cercare il regalo per
Gabriella,
ma era più il tempo che passavamo a fare i cretini e a
spintonarci che quello
per cercare il regalo e infatti Robert con la sua ultima spinta mi fece
andare
addosso ad una ragazzina che cadde per terra.
< Oddio! Scusami, mi dispiace da morire! Ti sei fatta male?
> domandai preoccupata avvicinandomi e offrendole una mano per
alzarsi: era
una ragazza non alta all’incirca un metro e sessantatre, con
i capelli lunghi
color mogano e aveva gli occhi marrone scuro; mi ricordava tantissimo
una
persona, ma non riuscivo a ricordare chi fosse in quel momento.
Robert le raccolse il suo cestino con i giochi e glielo porse
imbarazzato.
< Scusami, è stata colpa mia > disse Robert
sorridendole
mentre si toglieva gli occhiali da sole.
Lei dapprima ci guardò stralunata sgranò gli
occhi.
< Oh mio dio… > sussurrò mettendosi
una mano davanti alla
bocca.
Robert credendo che quell’esclamazione fosse rivolta a lui,
esattamente come lo credevo anche io, si mise davanti a me per farle un
autografo, ma la ragazza lo scansò e mi abbracciò
forte.
< Ehm… > dissi guardando Robert preoccupata.
La ragazza si staccò da me e mi guardò accigliata.
< Ma certo, prima mi butti per terra e poi quando ti abbraccio
non mi ricambi neanche? Brava mamy, complimenti! > disse lei
guardandomi
seria e tirandomi un pugno leggero sul braccio.
Non appena mi sentii chiamare “mamy”
e sentii per bene la
sua voce sgranai gli occhi.
< Alessia? >
< Oh, finalmente l’hai capito! >
esclamò ridendo.
< Oddio piccola! > urlai abbracciandola forte.
Alessia era una ragazza che avevo conosciuto l’estate prima
su un
sito di scrittura: lei era di Padova e quindi parlavamo sempre tramite
msn
oppure ci telefonavamo. Era più piccola di me di un anno e
mi chiamava “mamy”,
mentre io la chiamavo “piccola”.
< Ma…cosa ci fai qui? > domandai meravigliata
staccandomi da
lei.
< Sono venuta a prendere un regalo per i figli della famiglia
dove sto… > rispose sorridendomi.
< No, intendo qui a Londra… >
< Sono venuta a fare una vacanza studio… >
< E sei ospitata da una famiglia? >
< Esattamente >
< Ma…da quanto sei qui? > domandai sempre
più stralunata.
< Da lunedì e riparto per Padova l’ultima
settimana di agosto.
Tu invece che ci fai qui? >
< Beh io sono qui dall’inizio
dell’estate… >
< Sì, questo lo so. Intendo cosa fai qui in questo
negozio di
giocattoli >
< Sono venuta per prendere un regalo per la figlia
dell’amico
del mio moroso > dissi indicando Robert, che era ancora accanto
a noi ma che
non capiva niente di quello che stavamo dicendo.
< Stai scherzando? Tu stai con Robert Pattinson? >
urlò
sbarrando nuovamente gli occhi.
< Shhh! >
< Ops, scusa…stai veramente con Robert? Oddio, non ci
credo! Ma
come l’hai conosciuto? > domandò a bassa
voce guardandolo con occhi
sgranati.
< È il migliore amico di mio fratello >
< Oh…wow…ehm…ciao Robert, sono
Alessia > disse sorridendogli
imbarazzata.
< Ciao Alessia, piacere > rispose lui sorridendole ed io
scoppiai a ridere.
< Perché ridi? > chiese Alessia.
< Perché sei rossa come un peperone > dissi
prendendola in
giro < ti va di pranzare con noi? > le chiesi.
< Beh…sì, perché no? Mi farebbe
molto piacere. Ma non vi
disturbo? >
< No, tranquilla! > risposi sorridendole < giusto
Rob?
>
< Come? >
< Ti dispiace se Alessia ci raggiunge per pranzo? >
< Assolutamente no, vieni tranquilla Alessia >
< Oh beh, grazie. Allora adesso torno a casa, mi cambio e poi
ci vediamo al… >
< Four Seasons, un ristorante vicino al Tamigi. Ci troviamo a
mezzogiorno e mezza ok? >
< Benissimo! Ciao mamy, a dopo! > disse baciandomi una
guancia < a dopo Robert, è stato un piacere >
disse porgendo la mano al mio ragazzo.
< Il piacere è stato mio, a dopo >
Non appena rimanemmo soli mi voltai per guardarlo.
< Sono una rompiballe, lo so >
< Perché? >
< Dovevamo pranzare insieme, ma alla fine ho chiesto ad Alessia
di aggregarsi a noi >
< Sono contento invece >
< Sul serio? >
< Sì. E poi con Martina mi sono trovato bene, magari
accadrà la
stessa cosa con lei >
< Grazie > dissi in Italiano.
< È? >
< Ti ho appena ringraziato in italiano >
< Oh, beh…figurati >
< Si dice: prego >
< Praigo >
< Mmm…quasi! > risposi scoppiando a ridere.
< Ho sbagliato? >
< Sì, ma non preoccuparti: stasera
t’insegnerò L’ABC
dell’italiano
>
< Promesso? >
< Promesso! > risposi dandogli il mignolo.
Robert ed io continuammo il nostro giro in cerca del regalo per
Gabriella e alla fine le comprammo il karaoke di High School Musical.
Una volta fuori dal Disney Store tornammo in dietro per andare a
prepararci per il pranzo, ma una volta in macchina il telefono di
Robert
squillò.
< Amore scusami tanto ma oggi devo darti buca per il
pranzo…
> disse dispiaciuto dopo aver terminato la chiamata.
< È tutto ok? >
< Rupert si è lasciato con Beatrice e Tom mi ha
appena chiesto
di andare con gli altri da lui >
< Oddio come si è lasciato con Beatrice? >
domandai
meravigliata: Rupert e Beatrice stavano insieme da un mese e sembravano
innamorati pazzi l’uno dell’altra.
< L’ha lasciato lei…davvero non ti scoccia
se non vengo con te
e la tua amica a pranzo? >
< Non è un problema, davvero. Vai da Rupert e cerca
di tirargli
su il morale >
< Grazie piccola, sei un angelo > disse baciandomi la
guancia.
A mezzogiorno e mezza Robert mi accompagnò davanti al
ristorante e
poi andò a casa di Rupert.
Entrai dentro il ristorante e mi sedetti per aspettare Alessia,
che arrivò dieci minuti dopo.
< Mamy, scusami ma c’era un traffico pazzesco,
l’autobus aveva
fatto tardi e per di più ho dovuto litigare con la famiglia
che mi ospitava… >
< Non preoccuparti piccola, ora siediti e raccontami tutto
>
risposi sorridendole.
< Ops! Giusto > rispose ridendo e sedendosi.
Iniziò a parlare, ma poi si bloccò non appena il
cameriere venne a
prendere le nostre ordinazioni: io ordinai un piatto di spiedini misti
mentre
Alessia prese un risotto ai frutti di mare.
< Non ti trovi bene con la famiglia dove stai adesso quindi?
>
< No, per niente! Sai, prima dovevo andare in un’altra
famiglia, ma poi questi non hanno più potuto ospitarmi
perché hanno avuto un
lutto in famiglia e l’unica famiglia disponibile, se volevo
ancora fare questo
viaggio d’istruzione, erano gli Smith… >
rispose sospirando.
< Ma perché ti trovi male con loro? >
< Perché mi criticano per ogni minima cosa! Mi
criticano per
come mi vesto e per come mi comporto. Ogni singolo giorno la signora
Smith mi
dice che se continuo a vestirmi così tutti mi scambieranno
per una poco di
buono > disse indicando come era vestita: indossava un paio di
pinocchietto
bianchi e attillati e una canotta azzurra con un piccolo scollo a V
< per
non parlare dei figli poi! Sono due: Jacopo, il maggiore, ha la mia
età ma è
come se avesse cinque anni, mentre l’altro, Mike, ne ha nove
ma con un cervello
di quattro anni >
< E non puoi cambiare? >
< No. Come ti ho detto prima non ci sono più famiglie
disponibili >
< Ah, giusto… >
< E poi non sai la parte migliore! Quando esco se alle sette di
sera non sono a casa mi spediscono a letto senza cena. E poi dopo cena
devo
stare con loro… > rispose sbuffando rumorosamente
< credevo che questa
potesse essere la vacanza estiva più bella, dal momento che
per la prima volta
i miei genitori avevano accettato di farmi fare una vacanza studio, ma
fin’ora
si è rivelata un inferno totale >
< Dai, vedrai che troverai una soluzione… >
< E come? >
< Questo non lo so, ma prometto che ti darò una mano.
Oggi
pomeriggio che programmi hai? >
< Sono al college per un corso pomeridiano e domani mattina
pure. Magari ci vediamo domani pomeriggio >
< Sì, certo! > risposi sorridendole.
< Hey, come mai non è venuto Robert? >
domandò
improvvisamente.
< È andato a consolare un amico… >
< Delusione d’amore? >
< Già > risposi < perché
ridi? > domandai guardandola.
< Scusa mamy ma stavo pensando a quando ci siamo incontrate
prima: lui si era avvicinato credendo che avessi sgranato gli occhi per
lui,
invece era per te. Hai visto la faccia che ha fatto? >
< Sì, ho visto > risposi unendomi alla sua
risata.
< Spero di non avergli fatto scendere la sua autostima sotto le
scarpe! > esclamò.
< Figurati, ci vuole ben altro per quello… >
risposi
sorridendo.
Ridemmo per altri cinque minuti, poi mi chiese di raccontarle
meglio di me e Robert e così le raccontai la nostra storia
per filo e per segno:
Era davvero interessata e quando le dissi che avevo addirittura fatto
amicizia
con Taylor Lautner iniziò a ridere.
< Prima o poi finirai per adorare Jacob Black, ci scommetto!
>
< Prima dovrà nevicare all’inferno!
> risposi facendole la
linguaccia e poi continuai a raccontarle di me e Robert.
< Wow…è tutto così romantico
> disse Alessia con occhi
sognanti.
< Sì, ma non è stato tutto rose e
fiori… >
< Già, ma come vedi il vostro amore è
sopravvissuto > obiettò
sorridendomi.
Restammo a
chiacchierare fino alle due e mezza e poi Alessia scappò per
andare a lezione,
così chiamai Robert e lo aspettai davanti al ristorante.
< Vieni un
po’ da me? > domandò non appena salii in
macchina.
< Volentieri
> risposi sorridendo.
< Ok, grazie
>
< Come sta
Rupert? >
< Male… >
rispose Robert dispiaciuto ed io senza più parlare poggiai
la testa sulla sua
spalla.
Arrivammo a casa
sua in breve tempo e non appena Robert parcheggiò la
macchina e vi scendemmo
per entrare in casa, un ragazzo sulla trentina ci si
avvicinò con un taccuino
in mano.
< Robert!
>
< Sì? >
domandò lui voltandosi verso lo sconosciuto.
< Sono quasi
quaranta minuti che aspetto, credevo ti fossi dimenticato veramente di
me! >
esclamò il ragazzo ridendo.
< Beh… >
< Sono Roger
Brown, il giornalista di Vanity Fair. Avevamo un appuntamento qualche
giorno
fa, ma poi abbiamo posticipato ad oggi >
< O mio dio,
scusa me ne ero completamente dimenticato! Ma certo, entra…
> disse Robert
mortificato facendo entrare il giornalista in casa.
< Grazie >
rispose sorridendo < tu sei chi credo che tu sia? >
domandò il
giornalista rivolto a me.
< Ehm… >
dissi guardando Robert preoccupata.
< Sì, è la
mia ragazza > rispose Robert prendendomi per mano.
< Molto
piacere signorina > disse il giornalista sorridendomi
calorosamente e
stringendomi la mano.
< Mi chiami
Giulia > risposi sorridendogli.
< Assisti
anche tu all’intervista? >
< No, non
voglio disturbare >
< Guarda che
non ci sono problemi, davvero > rispose il giornalista
sorridendomi.
< Grazie, ma…
>
< Prometto di
non farti domande e di non farne a Robert sulla vostra relazione
> disse
interrompendomi.
< Ok, grazie
> risposi sorridendo.
Entrammo tutti
in casa e andammo a sederci in sala: Robert e Roger si sedettero su due
poltrone, mentre io mi sedetti sul divanetto accanto e
l’intervista cominciò.
< Come ti ha cambiato il
fatto di essere passato da normale
teenager a vero rubacuori? > domandò
Roger pronto a scrivere ogni sua
risposta.
< Mmm…spero che
la cosa non mi abbia cambiato affatto. Io mi sento lo
stesso di prima. Ma immagino che questa cosa dovrebbero dirla i miei
amici.
Comunque, io non mi sento per nulla diverso > rispose Robert
alzando le
spalle.
< Ok,
questo è bello. E come fai a mantenerti una persona
semplice e concreta nonostante il tuo successo? >
< Immagino che il motivo sia
che sono un tipo davvero
ipercritico. Voglio dire…sono uno che ha molte ambizioni e
questa è una cosa
che non avevo realizzato quando ero più giovane, ma adesso
sì. Perciò ogni cosa
che mi succede non è mai paragonabile alla mia ambizione e
questo mi tiene coi
piedi per terra >
< I tuoi
genitori come lo vedono questo tuo essere famoso? >
< Non è cambiato niente tra di noi, anche
perché ho imparato
molto da Lizzy. Pensa che mia mamma continua a dirmi che sono
un’idiota! > esclamò
Robert ridendo a sia Roger che io lo seguimmo a ruota.
< Quindi
presumo che non ti interessi essere il nuovo “ragazzo
copertina”… >
aggiunse Roger.
< No, non
m’importa. Il mio personaggio è così
buono che merita di essere ammirato. Dal
momento in cui ho firmato il contratto sapevo in cosa mi stavo
cacciando.
Edward è un vampiro, non è un supereroe come
Superman. È un vampiro innamorato
che vorrebbe essere normale… >
< A proposito
di Edward Cullen…c'è qualcosa in Twilight che ti
ricorda la tua vita reale e i
tempi della scuola superiore per il modo in cui questi due ragazzi sono
attratti l'uno dall'altra e per l'energia del loro rapporto? >
< Sì, anche se io ero molto sfortunato con le
ragazze. Quelle che mi
piacevano mi odiavano e quelle a cui piacevo non erano il mio
tipo… >
rispose Robert ridendo.
< Credi che
l'amore possa essere ossessivo? >
< Sì, ma solo da un punto di vista femminile. Non
credo che gli uomini siano
così. E comunque non sono molti gli uomini che hanno letto
la saga di Stephenie
Meyer >
< Hai
ragione, volevo appunto chiedertelo: credi che questa storia sia stata
create
apposta per le ragazze? >
< Sì, è
strano e divertente. Dopo aver letto i libri continuavo a chiedermi
perché le
donne si comportino a questo modo, soprattutto le più
giovani. Diventano pazze
quando si tratta di ragazzi. A me piacciono le donne normali che non
fanno
finta di essere qualcosa che non sono >
< Io a che
categoria appartengo? > domandai interrompendo
l’intervista.
< Tu? Beh…tu
sei possessiva al massimo! > rispose ridendo.
Sgranai gli
occhi e presi il cuscino che avevo accanto lanciandoglielo e lo colpii
in pieno
viso.
< Credo che
tu debba stare attendo a quello che dici > disse Roger
sghignazzando.
< Sì, lo
credo anche io > rispose Robert prendendo il cuscino e
rilanciandomelo.
< Ok,
riprendiamo. Credi di avere qualcosa in comune con Edward? >
< Sinceramente non molto, ma se ci
penso…ecco…sì, credo di essere
riflessivo
come lui e di considerare importante la sfera sentimentale. Se
m’innamoro lo
faccio con tutto me stesso, le mezze misure non mi piacciono e
soprattutto non
cerco di fingere. Anche Edward è così >
rispose Robert e istintivamente mi
venne da sorridere, commossa da quelle parole appena dette.
< Qual è il
tuo peggior difetto? >
< Dico la prima cosa che mi capita in mente per nervosismo.
Durante le
interviste me la faccio letteralmente sotto. Non voglio che ci siano
silenzi,
perché inizierei a piangere… > ammise
Robert passandosi una mano tra i
capelli e facendo sghignazzare Roger.
< Sei un tipo
mondano? >
< No,
assolutamente! Mi piace starmene a casa a guardare la televisione e a
mangiare
schifezze. Ultimamente però vado spesso in un bar dove
lavora il mio migliore
amico e mi capita di cantare al karaoke, anche se preferisco sentire
lei
cantare > rispose indicandomi.
< Sei brava a
cantare? > chiese Roger guardandomi.
< Me la cavo
> risposi sorridendo.
< Non
crederle, ha una voce fantastica >
< Certo che
ce l’hai in pugno eh? È proprio cotto >
disse Roger ridendo < è vero che
tieni un diario? >
< Ho scritto
un diario dai quindici ai venti anni. Era una specie di rifugio, un
angolo
tutto mio in cui annotavo quello che provavo e ciò che
vivevo a quell’età >
< L’ultima
cosa importante che hai scritto? >
< Nel diario?
>
< No, in
generale >
< La lista
della spesa? > disse Robert ridendo < no, scherzo.
È stata una dedica per
una persona >
< Per “persona”
intendi… >
< Finirà sul
giornale questa confessione? > chiese Robert.
< No >
< Sì, era per
Giulia > rispose Robert guardandomi e Roger fece lo stesso.
< Le hai mai
scritto una lettera d’amore? >
< Beh…lettera
lettera no, però ogni tanto le lascio dei bigliettini e la
dedica che le ho
fatto era per i nostri due mesi… > disse Robert con
naturalezza.
< Non sembri
un ragazzo che festeggia i vari mesiversari… >
< Prima di
conoscere lei infatti non lo ero! > rispose ridendo.
< Ti ha
obbligato a festeggiarli? >
< No,
assolutamente >
< Tornando
all’intervista e al tuo ruolo in Twilight…hai
fatto un provino per avere la
parte di Edward? >
< Non saprei…cioè avevo visto il film Into
The Wild e avevo visto Kristen e
questa è stata la cosa principale per me. Non pensavo che
avrei avuto davvero
la parte, non ne avevo proprio idea. Da un lato pensavo che fosse stato
stupido
anche solo andare al provino. Ma non so, mi piaceva il modo in cui
avevano
organizzato l'audizione: a casa della regista e con l’attrice
presente. Sapevo
che Kristen era brava, perciò ho fatto il provino e mi
è piaciuta com’è andata
la cosa. Mi ha fatto cambiare idea su tutta la faccenda >
< Perciò sostanzialmente è stata Kristen
Stewart la ragione principale per
cui hai voluto farlo? > domandò un po’
confuso.
< Sì, direi di sì. Ripensandoci bene, solo
ora mi rendo conto di essere
entrato nella stanza di Catherine senza sapere cosa fare. Penso che
avessi
semplicemente intenzione di andare lì e mettermi in posa. Il
fatto è che la
cosa più importante che avevo in testa riguardo al
personaggio era il modo in
cui appariva: era come se il copione dicesse “È
bellissimo, è bellissimo”.
Perciò ho pensato di andare lì dentro e cercare
di sembrare più carino che
potevo. Questa era la mia unica idea quando sono entrato per fare il
provino, ma
poi ho cambiato idea riguardo a tutta la faccenda >
< È una brava
baciatrice Kristen? > domandò Roger sorridendo.
< Mmm… >
disse Robert mentre guardava fisso un punto del muro e io intanto
morivo per
l’attesa < sì > rispose Robert
ridendo.
< Tra Giulia
e Kristen chi bacia meglio? >
< No, questa
risposta non voglio saperla! > esclamai scattando in piedi.
< Dove vai?
> domandò Robert.
< In cucina
> risposi allontanandomi il più velocemente possibile.
Una volta
arrivata lì mangiai una banana e poi preparai un
caffè da portare a Robert e a
Roger.
< Ragazzi, vi
ho preparato un caffè > dissi tornando in sala cinque
minuti dopo.
< Grazie, sei
veramente gentile! > esclamò Roger sorridendomi.
< Non c’è di
che > risposi porgendo le tazzine ai due ragazzi.
< Bene
ragazzi, io vi saluto e vi ringrazio per avermi dedicato un
po’ di tempo.
Robert, è stato un piacere > disse Roger porgendo a
Robert la mano.
< È stato un
piacere anche per me > rispose Robert sorridendo.
< Giulia, è
stato un vero piacere conoscere anche te. Grazie mille per il
caffè. Sai, al
contrario di quello che dice Fragola Nera tu sei molto gentile e si
vede che
sei una ragazza con la testa apposto > disse Roger.
< Grazie >
risposi sorridendo calorosamente.
Lo accompagnammo
alla porta e poi ce la chiudemmo alle spalle.
< È stato
bello assistere, grazie >
< Figurati
piccola > rispose sorridendomi e prendendomi per i passanti dei
jeans facendomi
avvicinare a lui.
< Che fai?
>
< Voglio solo
provare una cosa > rispose ad un centimetro dalle mie labbra e
baciandomi dapprima
dolcemente, poi approfondendo sempre di più < avevo
ragione… >
< Per cosa?
> domandai confusa.
< Baci meglio
tu > rispose sorridendo.
Gli sorrisi
apertamente e gli saltai in braccio, dopodiché Robert mi
portò in sala dove mi
fece stendere sul divano e si mise sopra di me continuando a baciarmi
con lo
stesso trasporto di prima.
|
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Capitolo 34 *** TI PIACE LA MIA AMICA PER CASO? ***
Sono uno scandalo.
I know, I’m sorry…questo però
è un periodaccio
per me a causa della scuola e di tante altre cose che non sto a
raccontarvi
perché so che non vi interessano. Sono scandalosa anche per
l’annuncio che sto
per farvi: fino alla fine della scuola (ventinove giorni [escluse le
domeniche
e varie feste]) potrò aggiornare solo il sabato
perché sono piena di verifiche
e interrogazioni…che palle…ma vabbè,
diversamente non si può fare, quindi vedrò
di ringraziarvi velocemente e di lasciarvi alla lettura! Come sempre
grazie a
chi ha messo la storia tra i preferiti, chi l’ha messa tra le
fanfic seguite,
chi ha solo letto e chi ha commentato.
Sognatrice85: Marghem
tesoro…cosa posso dirti se non
che ti adoro? In ogni caso sarebbe troppo poco…e non sto
parlando della
stupenda recensione che mi hai lasciato, ma del fatto che mi sei sempre
vicina
in una maniera assurda e mi ascolti sempre…ti adoro, te
l’ho già detto??? E poi
sei sempre così gentile con me…basta, credo di
stressarti troppo ora xD (per
giunta stasera non stai neanche bene…povero il mio tesoro!!)
spero tu ti possa
riprendere presto e grazie ancora per la recensione (tra parentesi [xD]
il praigo
lo devo a te, sei tu che l’hai deciso xD un bacione ti voglio
tanto tanto bene!
=D
daydre4mer: mo ciao
tesoro!!! :) ti adoro, lo sai??
cioè ti rendi conto della recensione che mi hai lasciato??
Mi fa morire dal
ridere, è stupenda!! :D spero ti possa piacere anche questo
nuovo capitolo ^^
un bacioneeeee
Ili_sere_nere: *-* tesoro,
grazieee!!!! :D mi fai
felicissima!! Che carina!! Oddio, addirittura in crisi di astinenza?
O_O sono
sconvolta…spero di non averti fatto aspettare molto ora! :)
grazie 1000, sei
carinissima ^^ un bacioneeeeeeeee
Ithil: muhahahahaha!
Bea, in realtà sto
prolungando il fatidico momento solo per far penare te xD no tesoro,
scherzo e
lo sai ;) O_O pure tu in crisi di astinenza? Ma sono così
brava? xD ci facciamo
regalare un completo da Rob? xD ci stai?? Grazie 1000 tesoro ^^ ah, il
compito
credo sia andato benissimo ^_^ grazieeeeeee
Sabry87: grazie 1000,
spero ti piaccia anche il
prossimo! ^^
Twilighter001: mon
amourrrrrrrrrr!!! *_* non ti ho
fatto aspettare molto, vero? :P
lilly95lilly: ieeeeeeeeee!!!
La mia futura moglie mi
perdona!!! xD ehm…se metti indietro l’orologio ho
postato sabato xD scusa…spero
ti piaccia anche questo capitolo ^^ un bacioooooooooooooo
LondonCalling: tesoro!!! *Allora,
se non vuoi
morire loro devono fare quel che devono fare u_ù*
ahahah! Più mi minacci
più io ritardo!! :P *non sapevo che rob avesse
scritto un diario* ahahah
beh, ora lo sai xD tranquilla se andavi di fretta, non è
assolutamente un
problema…anzi, grazie x aver recensito lo stesso! :) un
bacione grandee!! ^^
Ilarylove
Sol: mo ciaoooooo!!
Allora, prima di tutto ti ringrazio per il fatto dell’altezza
:D vedrò di
cambiare il pezzo non appena avrò un po’ di tempo!
:) *Unica cosa che non è
"perfetta* cioè…il resto del cap
è veramente perfetto?? O_O o mamma
mia!! *_* grazie 1000, davvero!! Un bacione
KikyCullen: merçi
cognatìììììììì
:) ti amo anche
iooo
lazzari: hey ciao Lorena!
^^ grazie 1000, sei
gentilissima *_* poi mi commuovo veramente!! ;D un bacione e spero ti
piaccia
anche il nuovo capitolo! :)
doddola93: tu dipendente
dalla mia storia??? E io
che dovrei dire della tua???? U.U grazie Dod, davvero!! Ti adoro sei
gentilissima!! Spero di sentirti presto anche io, mi manca parlare con
te!! *_*
un bacione tesoro, ti voglio tanto bene!! E spero ti piaccia anche
questo
capitolo!! *_*
KikiCullen:
fragolììì!! Ma come puoi pensare che
io
non ti voglia più sposare solo per il fatto che hai
recensito tardi??? Il 28
maggio ci sarà il nostro matrimonio a Londra, FISSO! =D come
hai fatto ad
accecarti tesoro??? :( *Allora tu proprio scrivere un brutto
capitolo non ci
riesci!* ahahahahahaha! Oddio, grazie tesoro! Mi onora
sentirti dire
questo! :) O_O certo che il greco ti sta facendo male, lo sai? xD la
verifica
credo sia andata benissimissimo!! ^^ grazie 1000 tesoro, davvero!! Un
bacione
ti voglio bene anche ioooooooooo *_*
milly92: oilà
vacanziera! (sono in ritardo con
la tua storia, perdonami!!) facciamo una statua a Roger? xD hey, come
è andata
la gita allora? divertita? :) poi mi dovrai raccontare
tutto…e mi manderai le
foto! =D spero ti piaccia anche questo capitolo!! un bacioneeeeeeee ti
voglio
tanto tanto tanto bene! :)
Come
sempre: buona lettura! Un bacione e a sabato
La vostra problematica Giulls ^^
34. TI PIACE LA
MIA AMICA PER CASO?
La
sera stessa Teo venne a prendermi subito dopo aver finito il
suo turno al Blue River e il mattino seguente mi svegliai verso le sei
di
mattina, feci velocemente una doccia e senza svegliare Teo scesi di
sotto,
attaccai un biglietto dove avevo scritto che ero da Robert, presi il
motore e
andai a casa del mio ragazzo per fargli una sorpresa.
Aprii la porta con il mazzo di chiavi che mi aveva lasciato due
settimane prima, mi diressi in cucina e misi a preparare le frittelle e
il
caffè e quando tutto fu pronto sistemai la cucina e portai a
Robert la
colazione a letto.
< Buongiorno > sussurrai sedendomi accanto a lui e
accarezzandogli il braccio.
< Hey, buongiorno > rispose guardandomi con un occhio
aperto
e uno chiuso.
< Ti ho portato la colazione >
< Muffin? > domandò sorridendo.
< No, ho preparato le frittelle e il caffè. Solo che
è la prima
volta che le faccio, quindi non so come siano venute…
>
< Bene, fai tu da cavia allora > rispose ridendo.
< No caro, la colazione è tutta tua >
< Tu hai già mangiato? >
< No, perché? > chiesi curiosa.
< Fai colazione con me? > domandò tirandosi su
a sedere e
lasciando intravedere completamente il suo petto.
< Volentieri > risposi sorridendogli dolcemente mentre
appoggiavo il vassoio al centro del letto.
< Ehm…potresti voltarti mentre mi vesto? >
chiese Robert.
< Sei completamente nudo? > domandai ridendo imbarazzata.
< Già… >
< Credi che io voglia sapere il perché? >
domandai mentre mi
voltavo.
< Non pensare male! Ieri sera mi sono fatto una doccia e una
volta uscito mi sono buttato a letto e mi sono addormentato subito,
tutto qui
>
< Quindi non è che se aprissi l’armadio
troverei una biondina
nuda? >
< Scema > rispose Robert ridendo e abbracciandomi da
dietro.
< Avanti, mangiamo che si raffredda tutto > dissi
mettendomi
a sedere sul letto e Robert si sedette accanto a me, addentando subito
una
frittella.
< Complimenti, sono venute buone > disse baciandomi una
guancia.
< Grazie > risposi sorridendo < come sta Rup?
>
< Non troppo bene. Ieri sera quando sei andata via tu sono
andato
a casa sua e sono rimasto da lui fino alle due e mezza. Si vede che ci
sta male
>
< Spero che si riprenda presto, non può reagire
come… >
< Come abbiamo fatto noi quando ci siamo lasciati? >
domandò
terminando la frase per me.
< Sì, pressappoco volevo intendere quello >
sussurrai guardando
fuori dalla finestra .
Robert mi fece voltare il volto verso di lui e lo prese tra le
mani, baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di
più. Ci
staccammo solo per far sì che io potessi mettermi davanti a
lui e tornò a
baciarmi con foga, facendosi varco con la lingua tra le mie labbra e
non
trovandovi alcuna resistenza, mentre i battiti del mio cuore e il mio
respiro
acceleravano sempre di più.
< Robert, sei sveglio? > sentimmo Claire urlare.
< Stavi aspettando tua madre? > domandai ancora col
fiatone
mentre saltavo giù dal letto e mi guardavo allo specchio
cercando di darmi una
sistemata.
< No. Devo assolutamente toglierle le mie chiavi di casa
>
disse scocciato < sì, siamo di sopra! > le
urlò e la sentimmo salire le
scale.
< Oh, ciao Giulia. Non sapevo tu fossi qui > disse Claire
guardandomi e sorridendomi.
< È venuta a farmi una sorpresa > rispose
Robert.
< Oh, che cosa carina! > esclamò Claire
entusiasta < hai
preparato la colazione? >
< Esattamente >
< Che cosa? >
< Le frittelle > risposi indicando il vassoio ormai vuoto.
< Mamma, come mai sei qui? > domandò Robert
ancora
visibilmente irritato.
< Mi detesti così tanto da non essere contento
nemmeno quando
vengo a farti una sorpresa? > domandò fingendosi
offesa e facendomi
l’occhiolino senza farsi vedere dal figlio.
< È così che ti rivolgi a tua madre?
> chiesi fingendomi
scandalizzata.
< È una coalizione contro di me questa? >
domandò
sbigottito.
< Sì! Giusto Giulia? >
< Giustissimo! > esclamai dando il cinque a Claire e
Robert
in risposta ci lanciò i cuscini che aveva sul letto.
< Scusate ragazzi ora me ne vado, non volevo disturbarvi.
Robert, di sotto ti ho messo i pantaloni e la maglia riparati >
< Grazie mamma > rispose sorridendole.
< Buona giornata > disse Claire mentre
s’accingeva a
scendere le scale.
< Aspetta, ti accompagniamo > risposi scendendo le scale
con
lei.
Dopo averla accompagnata alla porta e salutata, me ne tornai di
sopra a prendere il vassoio della colazione e lo portai giù
in cucina.
< Robert, a pranzo vado a mangiare fuori con Alessia e Teo. Ti
aggreghi a noi? >
< Certo, grazie dell’invito > disse
sorridendomi e
baciandomi con lo stesso trasporto di prima < questa mattina sei
estremamente sexy, lo sai? > aggiunse poco dopo.
< Ah sì? E come mai? > risposi divertita
mentre le sue mani
s’insediavano sotto la mia maglietta.
< Non lo so, ma sei irresistibile…una vera tentazione
>
disse scendendo per baciarmi il collo.
< Ma sono vestita normalmente… > risposi
indicandomi.
< È la tua maglia che mi tenta… >
< La mia maglia? >
< Sì, per la sua scritta “just get
what you want” e
allora mi sto convincendo a fare quello che voglio… >
mi sussurrò in un
orecchio < però… > aggiunse
allontanandosi con una smorfia.
< Però? >
< Tra cinque minuti viene qui Taylor e quindi non posso
lasciarmi trasportare troppo… >
< Che cosa viene a fare Taylor? > domandai curiosa.
< Mi ha chiesto se posso aiutarlo a fare un provino per un film
>
< Che film? >
< Ah, non ne ho la minima idea… > rispose
alzando le spalle.
< Bravo il mio Rob che aiuta gli amici! > esclamai
sorridendogli.
< Sai, mi sono stupito quando ha chiesto il mio aiuto >
< E perché? >
< Beh, perché non sono poi così bravo a
dare consigli e anche
perché non mi ritengo un attore così
esperto… > rispose passandosi una mano
tra i capelli imbarazzato.
< Come non sei esperto? Sei uno degli attori più
richiesti al
momento! > esclamai dopo essermi ripresa da quel gesto, per lui
così
naturale ma per me così maledettamente sensuale.
< Si ok, ma prima di Twilight non è che venissi
calcolato
molto… > rispose lui.
< E allora? Prima era prima, adesso è adesso.
È adesso che tu
sei richiesto, quindi io direi che visto che hai fatto molti provini,
stai
girando diversi film e stai anche facendo teatro tu possa ritenerti ben
informato. Non credi? >
< Grazie mia piccola sostenitrice > disse abbracciandomi
e
baciandomi una guancia.
< Di niente > risposi stringendomi a lui.
Non appena Taylor suonò il campanello Robert ed io ci
staccammo,
ma lui mi prese per mano e andammo ad aprire.
< Ciao Taylor > lo salutammo entrambi.
< Oh Giulia, non sapevo che ci fossi anche tu! >
esclamò
abbracciandomi calorosamente.
< Sono sempre in mezzo alle scatole, ormai dovresti
saperlo…
> risposi ridendo.
< Ne dubito fortemente, tu non romperesti mai
nessuno… >
disse sorridendo.
< Grazie > risposi arrossendo.
< Hey Taylor, guarda che ci sono anche io! >
esclamò Robert
sarcastico.
< Ciao Rob, scusami > rispose sorridendogli, mentre io
tentavo di non scoppiare a ridere in faccia a Robert.
< Hey Taylor non stare sulla porta, entra dentro > dissi
facendo gli onori di casa al posto di Robert.
< Grazie Giu > rispose Taylor entrando e non appena
raggiungemmo la sala gli chiedemmo di parlarci del suo film <
beh, in breve
si tratta di un horror dove Jeremy, il protagonista, decide di andare a
trascorrere le vacanze di primavera con quattro suoi amici in Florida.
Affittano una casa per una decina di giorni e il giorno stesso fanno
amicizia
con quattro ragazze, che poi invitano da loro per passare la serata
insieme e
mentre il protagonista e una delle quattro ragazze sono a letto insieme
un
amico di Jeremy muore e da lì iniziano una serie di
inspiegabili omicidi, che
però sembrano essere suicidi. Alla fine si scopre che le
artefici sono le
ragazze, che in realtà erano delle loro vecchie compagne di
liceo che volevano
vendicarsi di quello che questi ragazzi avevano fatto passare a una
loro ex
amica… >
< Bravo Taylor e se io avessi voluto andare a vedere il film?
Ora mi hai rovinato il finale > dissi sarcastica e Taylor mi
lanciò un
cuscino del divano incominciando a ridere.
< Per quale personaggio di presenti? > domandò
Robert
prendendo in mano il copione.
< Jeremy >
< Ok e che scena vuoi portare al provino? >
< Io direi la scena dove viene rinvenuto il primo cadavere
>
< Bene. Piccola fai tu da cadavere? > chiese Robert
rivolgendosi a me.
< Ah, ok… > risposi poco convinta.
Mi stesi sul divano inscenando la morte di Kyle, che doveva
essersi sparato alla testa e iniziammo tutti a recitare, ripetendo la
scena
almeno una ventina di volte, anche se per me era sempre perfetta.
Taylor era
veramente bravo, ma ogni volta sia lui che Robert trovavano dei piccoli
difetti.
< Ragazzi mi spiegate come fate? > domandai quando
finimmo.
< Come facciamo a fare cosa? > chiese Taylor divertito.
< La scena già dalla prima volta mi sembrava buona,
ma avete
trovato sempre minimi particolari che non andassero bene…
>
< Beh, ci vuole molta pratica… > rispose
Taylor
sorridendomi.
In quel momento squillò il mio telefono e risposi allegra
vedendo che
era Veronica che mi stava chiamando.
< Vero! > esclamai in italiano < cosa?...oh, come
mai?…no, tranquilla…smettila, non è
colpa tua…certo…certo, tranquilla. Saluta
Matt e divertitevi. Ci rivediamo a settembre. Sì,
d’accordo…ciao… >
Presi il telefono gettandolo sul divanetto e mi sedetti
immediatamente passandomi una mano tra i capelli.
< Piccola è tutto ok? > domandò
Robert.
< Sì > risposi facendo una smorfia.
< Taylor, ti dispiace lasciarci soli per un minuto? >
chiese
Robert rivolto al nostro amico
< Certo > rispose Taylor, ma prima di andarsene mi
lanciò
un’occhiata preoccupato.
< Hey, che c’è? > chiese Robert
avvicinandosi e prendendomi
il volto tra le mani.
< Non è niente >
< Avanti, dimmelo >
< No >
< Perché no? >
< Perché è una stupidaggine e penserai che
io sia solo una
bambina >
< Lo sai che non potrò mai pensare una cosa del
genere >
rispose baciandomi lievemente sulle labbra < allora? Me lo dici
che cos’hai?
>
< Veronica mi ha appena telefonato dicendomi che lei e Mattia
non verranno più a Londra perché il loro volo
è stato cancellato e allora andranno
a Parigi. Tutto qui… > risposi sospirando.
< Perché dovrei pensare che tu sia una bambina?
>
< Perché la mia reazione è stupida >
< Ti mancano i tuoi amici, è normale > rispose
accarezzandomi una guancia.
< La rivedrò non appena tornerò a Ravenna.
Ora va’ da Taylor e
continuate a provare > risposi fingendomi allegra.
< Non fingere con me > disse guardandomi serio.
< D’accordo. Ora va’ > risposi
baciandogli una guancia.
Robert mi prese per mano e richiamò Taylor. Provarono la
scena un
altro paio di volte tanto per essere sicuri e poi Taylor se ne
andò.
< Ciao Taylor e in bocca al lupo per il provino > dissi
sorridendogli e abbracciandolo.
< Crepi il lupo Giu. Grazie mille > rispose
abbracciandomi
calorosamente e baciandomi sulla guancia.
< Credo proprio che Taylor si sia preso una cotta per te
>
disse Robert quando rientrammo in casa.
< Dici questo solo perché è stato cortese
con me? Amore mio sei
fissato, lo sai? >
< No piccola, si nota… >
< Mah, secondo me ti sbagli. E comunque anche se fosse non
m’interessa > dissi alzando le spalle.
< Sei la Bella della realtà… >
disse lui ridendo.
< Bella della realtà un corno! Se Taylor prova a fare
quello
che ha fatto Jacob gli stacco la testa! > esclamai facendo
ridere ancora di
più Robert.
< Vado a farmi una doccia, torno tra poco. Tu fai come se fossi
a casa tua > disse baciandomi la fronte, raggiungendomi dopo una
ventina di
minuti < eccomi, ci sono! > esclamò.
< Perfetto, andiamo! > risposi sorridendogli.
< Sto bene vestito così? > domandò
indicandosi i jeans
scuri, la camicia blu e il giubbotto di pelle, ma non appena
notò il mio
sguardo scoppiò a ridere < beh che
c’è, tu puoi chiedermelo ma io non posso
chiederlo a te? > domandò facendomi la linguaccia.
< Ahahah, molto spiritoso! > esclamai facendogli una
pernacchia.
< Dobbiamo passare a prendere Teo? > chiese Robert.
< Sì, mi ha appena detto che è fuori casa
che ci aspetta… >
< Perfetto > rispose mentre chiudeva casa.
< Ah, Rob? > lo chiamai.
< Sì? >
< Sei bellissimo vestito così > dissi
guardandolo e
sorridendogli.
Robert in quel momento si voltò verso di me e mi sorrise.
< Grazie amore mio > rispose accarezzandomi una guancia e
facendomi l’occhiolino.
Entrammo in macchina e in breve tempo arrivammo a casa mia e di
Teo.
< Ciao ragazzi! > esclamò Teo entrando in
macchina.
< Ciao Teo > lo salutammo in coro.
< Dove si va a mangiare? > domandò mio
fratello.
< Non lo so…piccola? > disse Robert
rivoltò a me.
< Dobbiamo andare al Victor’s > risposi
leggendo il nome del
ristorante dal messaggio che Alessia mi aveva appena mandato.
Arrivammo al ristorante con qualche minuto di ritardo e non appena
raggiungemmo il nostro tavolo vedemmo che Alessia era già
arrivata.
< Ciao piccola, scusa il ritardo > dissi correndo verso di lei e
abbracciandola.
< Tranquilla mamy > rispose ricambiando
l’abbraccio.
< Caspita, sei favolosa! > esclamai guardandola:
indossava
una minigonna nera, una canotta color crema e un paio di sandali neri
con poco
tacco.
< Dici? Non sono troppo scandalosa? > rispose lei
sarcasticamente.
< Hai trovato da dire ancora con gli Smith? >
< Sì, ma non parliamone… >
< Ok… >
< Ciao Robert > disse Alessia sorridendogli non appena
lui e
Teo si avvicinarono.
< Ciao Alessia come va? >
< Tutto bene, grazie > rispose lei sorridendogli
più
rilassata.
< Hey Ale questo è mio fratello Matteo > dissi
indicando Teo
< Teo, lei è Alessia, la mia famosa piccola >
aggiunsi rivolta a mio
fratello.
< Molto piacere Matteo > disse Alessia dandogli la mano.
< Il piacere è mio Alessia e…chiamami pure
Teo > rispose
stringendole la mano e sorridendole e la vidi arrossire.
Immediatamente prendemmo posto a tavola e per tutta la durata del
pranzo notai che ogni volta che Teo e Alessia si guardavano lei
arrossiva
violentemente, ma all’inizio non vi feci molto caso.
< Mmm amo queste patatine! Io ne sono drogata, se potessi le
mangerei sempre! > esclamò Alessia dopo che il
cameriere le portò il suo
piatto di patatine fritte.
< Piccola, saresti la ragazza ideale per mio fratello! Anche
lui se potesse vivrebbe solo di patatine > dissi innocentemente
per prendere
in giro mio fratello e solo allora mi accorsi che c’era
qualcosa che non
quadrava, specialmente Alessia arrossì nuovamente e a Teo
andò di traverso
l’acqua.
Robert ed io ci guardammo e lui mi fece l’occhiolino,
facendomi
intendere che anche lui aveva notato qualcosa di strano.
Aspettai impazientemente la pausa sigaretta di Teo e Robert per
poter parlare da sola con Alessia e circa una decina di minuti dopo ne
ebbi
l’occasione.
< Piccola? > la chiamai.
< Dimmi… > rispose sospirando.
< Senti, ma… > dissi senza però
riuscire a finire di
parlare, perché il suo cellulare squillò e quando
terminò la chiamata Robert e
Teo erano ritornati a tavola.
Mangiammo anche il dolce e poi andammo a pagare, accompagnammo
Alessia alla fermata dell’autobus e quando lei se ne
andò mi voltai verso Teo.
< Teo? >
< Dimmi piccola >
< Ti piace la mia amica per caso? > domandai schietta.
<
Ehm…b…beh…v…vedi…ecco…
> rispose balbettando.
< Teo la risposta è molto semplice: o è
sì o è no… >
< Sì, mi piace… > rispose
sospirando.
< Davvero? Che bello! > esclamai entusiasta.
< Hey piccola non farti prendere troppo
dall’entusiasmo! >
rispose lui guardandomi.
< Perché no? >
< Perché primo non so cosa lei pensi di
me… >
< Gli piaci > risposi immediatamente.
< E come lo sai? > domandò inarcando un
sopracciglio.
< Ogni singola volta che l’hai guardata lei
è arrossita, un po’
come facevo io con Robert > risposi indicando il mio ragazzo,
che non
capendo niente di quello che stavamo dicendo si limitava a guardarci.
< Davvero lo pensi? > domandò Teo con gli
occhi lucidi.
< Sì e potrei anche scommetterlo… >
risposi sogghignando.
< Ahahah, molto spiritosa! > esclamò facendomi
la
linguaccia.
< No Teo, seriamente…gli interessi >
< E se le chiedessi di uscire? >
< Quando? >
< Questa sera >
< Stasera? >
< Sì… >
< Oh…beh…certo, che aspetti? >
< No, voi venite con noi. Facciamo un’uscita a quattro
>
< Sei serio? >
< No. Ti prego Giu > disse guardandomi con occhi
imploranti.
< Rob… >
< Sì? >
< Ti scoccia fare un’uscita a quattro questa sera?
>
< Certo che no! Dove si va? >
< Al minigolf > rispose Teo sorridendo.
< Perfetto! > esclamò Robert.
< Grazie Rob >
< Prego > rispose Robert in un perfetto italiano.
< A proposito, come stanno andando le lezioni di italiano?
>
chiese Teo una volta saliti in macchina.
< Molto bene, Giulia è una grande insegnante >
rispose
Robert facendomi l’occhiolino.
< Immagino… > rispose Teo maliziosamente.
< Piantatela! > esclamai rossa in viso e sia Teo che
Robert
scoppiarono a ridere.
< No, seriamente…Giulia è brava, ha un
sacco di pazienza… >
< Sì, lo so. Dopo che avevamo fatto amicizia quando
sono
arrivato in Italia, lei mi ha aiutato tantissimo con
l’italiano > disse Teo sporgendosi dal sedile
posteriore e baciandomi la guancia.
< È stato un piacere > risposi sorridendo.
< A che livello sei ora Rob? >
< Al livello elementare? > domandò Robert
ridendo rivolto a
me ed io annuii divertita.
< A quando le prossime lezioni? > chiese Teo curioso.
< Non lo so > risposi alzando le spalle.
Robert ci portò a casa e una volta entrata chiamai Alessia
per
proporle l’uscita al minigolf e dopo una lite con la signora
Smith, Alessia mi
richiamò dicendomi che poteva uscire, così alle
sei e mezza andai a prenderla
alla fermata dell’autobus in centro, aspettando che alle
sette e mezza Robert e
Teo venissero a prenderci.
Iniziammo a camminare e casualmente capitammo davanti alla
gioielleria con l’anello che tanto amavo in esposizione.
< Piccola vieni, voglio farti vedere una cosa…
>
< Cosa dovrei vedere? > domandò curiosa mentre
guardava la
vetrina.
< Quello… > risposi indicandole
l’anello.
< Wow, è bellissimo! >
< Già…peccato per il prezzo >
< Robert cosa dice? > domandò tirandomi una
gomitata.
< Robert non lo sa… >
< Perché no? >
< Perché non so cosa potrebbe pensare se gli dicessi
“hey
tesoro hai visto che bell’anello quello?”
>
< Guarda che non c’è niente di male! Gli
faresti vedere solo un
anello… >
< Potrebbe pensare che voglia che lui mi chieda di sposarlo!
No, non gli dirò mai e poi mai dell’anello
> risposi allontanandomi dalla
vetrina della gioielleria.
Alle sette e mezza c’incontrammo con Teo e Robert, mangiammo
un
trancio di pizza e poi andammo a giocare.
< Ragazzi, voglio proporvi una cosa: che ne dite di dividerci
in squadre? La squadra perdente dovrà un doppio
caffè al caramello da Sturbucks
alla squadra vincente > proposi innocentemente.
< Mi piace come idea! > rispose Robert prendendomi per un
fianco < Teo, ti offendi se faccio squadra con tua sorella?
>
< No, se per Alessia non è un problema fare squadra
con me…
>
< N…no, tranquillo > rispose Alessia
sorridendogli
impacciata.
< Bene, iniziamo! > esclamai dando a tutti una mazza.
< Che vinca la squadra migliore > rispose Alessia
sorridendomi.
< Tranquilla Alessia, vinceremo noi > disse Teo
sorridendo.
< Comportati bene > sussurrai a Teo indicando Alessia.
< Tranquilla, mi conosci. Dici che è contenta di
stare in
squadra con me? >
< Per me sì. In bocca al lupo > dissi
baciandogli una
guancia.
Iniziammo a giocare e alle undici terminammo la partita e la
squadra vincente fu quella di Teo e Alessia.
< Caspita piccola, non credevo fossi così brava!
> esclamai
abbracciandola.
< Non lo credevo nemmeno io > rispose ridendo.
< Bene Giulia, noi due abbiamo una scommessa da pagare >
< Lo so tesoro > risposi sorridendo a Robert < ma
prima
ho bisogno di andare in bagno. Ale, vieni con me? >
< Certo mamy > rispose sorridendomi.
< Avanti, che devi chiedermi? > domandai rivolta a lei e
incrociando le braccia non appena entrammo in bagno.
< Beh…mamy, io… >
< State facendo la fila per il bagno? >
domandò una ragazza
dietro di noi.
< No > risposi lasciandola passare.
< Grazie > disse sorridendomi e poi si rivolse alla sua
amica < o mio dio, ci credi? Siamo nello stesso minigolf dove
sta Robert
Pattinson! >
< Già, mi sembra un sogno… >
rispose l’amica.
< Dicevi? > domandai ignorando il discorso delle due
ragazze.
< Ti scoccia se tu e Rob ci date i soldi e Teo ed io andiamo da
Sturbucks da soli? > chiese Alessia gesticolando con le mani.
< E me lo chiedi anche? Piccola vai, è un ordine!
> esclamai
ridendo.
< Grazie. Tanto l’avevo capito il tuo piano
diabolico… >
< E ti è dispiaciuto? >
< Non proprio > rispose sorridendomi.
< Bene, ora andiamo. Non vorrei che qualcuna mi rapisse il
fidanzato > dissi ridendo.
Ritornammo dai ragazzi e Robert ed io ci facemmo portare da Teo a
casa, demmo a lui e ad Alessia i soldi per il caffè ed
entrammo in casa.
< Se si metteranno insieme diventerai avrai un futuro come
cupido
> disse Robert poggiando la giacca sull’appendiabiti.
< Se si metteranno insieme il prossimo passo sarà
diventare una
wedding planner! > esclamai ridendo.
< E che matrimonio organizzeresti? >
< Boh, l’importante è
organizzare… > risposi alzando le
spalle.
< Potresti cominciare col nostro > mi sussurrò
in un
orecchio nella maniera più dolce e sensuale possibile.
< È? > domandai sbiancando e il mio cuore
iniziò ad
accelerare e Robert vedendo la mia espressione scoppiò a
ridere.
< Piccola, stavo scherzando… >
< Mi sposeresti davvero? > domandai ancora sconvolta.
< Beh…no, perché primo se ti sposassi
adesso i tuoi genitori
non approverebbero e secondo siamo troppo giovani per
sposarci… > rispose
guardandomi.
< E quando diventerò maggiorenne? >
< Sono troppo giovane, non ho intenzione di sposarmi a
ventiquattro anni >
< Ah, ok… > dissi fingendomi triste.
< Giulia stai scherzando, vero? Non pensi veramente di
sposarti? > domandò con un attacco di panico.
< N…no… > risposi fingendo lo
stesso tono triste di prima.
< Giulia… > disse lui prendendomi una mano e
invitandomi a
sedere sul divano.
Lo guardai e scoppiai a ridere.
< E l’oscar per la migliore interpretazione
è mio! >
esclamai divertita.
< Ma brutta… > disse Robert prendendomi per i
fianchi e
facendomi sedere sopra di lui.
< No ti prego, niente solletico! > esclamai iniziando a
ridere.
< Oh, sì che te lo faccio il solletico! Mi hai fatto
prendere
un accidente > rispose facendomi stendere sul divano e
mettendosi sopra di
me per bloccarmi.
< Robert, ti prego…smettila! > esclamai mentre
tentavo di
liberarmi.
< Mai > rispose ridendo.
< Ah, aiuto! > urlai continuando a ridere con le lacrime.
< Che sta succedendo qui? > domandò Teo
entrando in sala.
< Teo, salvami! > esclamai tossendo.
< Come sei entrato? > chiese Robert mettendosi a sedere
lontano da me.
< Avevate lasciato la porta aperta. Sapete, si sentono le urla
di Giulia da fuori e mi sono preoccupato >
< Scusa Teo, è colpa sua che mi stava facendo il
solletico >
risposi alzandomi in piedi.
< Te la prendi con i più piccoli Rob? >
domandò Teo
divertito.
< Mi ha fatto prendere un accidente, le sta solo bene >
rispose fingendosi offeso.
< Che hai combinato piccola? > chiese mio fratello
curioso.
< Niente, è una storia lunga > risposi
lanciando
un’occhiataccia a Robert, che intanto si stava avvicinando a
me.
< Sogni d’oro amore mio > disse Robert
divertito mentre mi
baciava dolcemente.
< Buonanotte > risposi e mi avviai in macchina con Teo.
< Allora Teo? Come è andata > domandai
voltandomi verso di
lui.
< Bene… > rispose vago.
< Bene e poi? >
< E poi niente… >
< Senti Teo o me lo racconti tu o lo farà
Alessia… >
< Abbiamo parlato a lungo e poi abbiamo deciso di andare a fare
colazione domani mattina solo noi due e quando l’ho
accompagnata davanti a casa
si è avvicinata e mi ha dato un bacio a fior di labbra
> rispose sorridendo.
< Teo, sono felice per te…Alessia è unica
e stareste veramente
bene insieme… > dissi poggiando una mano sua.
< Grazie, ma adesso è ancora tutta da vedere >
rispose
parcheggiando la macchina.
Entrammo in casa
e ci demmo la buonanotte, dopodiché andammo entrambi a
dormire, ma subito dopo
essermi infilata sotto le coperte, sentii qualcuno bussare sul vetro
della mia
finestra.
< Robert? Che
cavolo ci fai qui? > chiesi mentre aprivo la finestra.
< Volevo
proporti una cosa… >
< Ovvero?
>
< Vestiti e
usciamo >
< Mi stai
prendendo in giro? >
< No. Non hai
mai fatto una fuga di notte? >
< Ehm…no?
> domandai inarcando un sopracciglio.
< Bene, c’è
sempre una prima volta. Vestiti, ti aspetto fuori > disse
baciandomi una
tempia e uscendo dalla finestra.
Rimasi interdetta
per qualche minuto, ma dopo essermi ripresa indossai una tuta e uscii
dalla
finestra.
< Buttati, ti
prendo io >
< Devo
fidarmi? > domandai ridendo.
< Se vuoi…
> rispose divertito pure lui.
Feci come mi
aveva detto e in mezzo secondo mi ritrovai tra le braccia di Robert.
< Salve di
nuovo > dissi ridendo.
< Vieni >
disse prendendomi per mano e aprendomi lo sportello della macchina.
< Dove
andiamo? > chiesi non appena partimmo.
< È una
sorpresa… > rispose vago.
< A casa tua?
>
< No >
< Alla
collina? >
< No >
< Al Blue
River? >
< Smettila,
tanto non indovinerai mai. Non ci sei mai stata > rispose Robert
zittendomi.
< Ma… >
< Zitta o ti
metto una benda > disse interrompendomi.
< Ok, starò
zitta > risposi sbuffando.
< Grazie
amore >
< Figurati
> dissi sarcastica.
In quel momento
sentii il mio cellulare vibrare e non appena lessi il messaggio
scoppiai a
ridere.
“La
prossima
volta che farai una fuga di notte con Robert vedete di parlare piano!
Mi avete
svegliato…”
<
Chi è? >
< Teo >
< L’abbiamo
svegliato, vero? >
< Sì. Mi ha
scritto che la prossima volta dobbiamo parlare piano, perché
prima l’abbiamo
svegliato > dissi continuando a ridere e Robert mi
seguì a ruota.
Guidò per una
decina di minuti, fino a costeggiare il Tamigi.
< Questa è la
zona di Barnes > disse notando il mio sguardo interdetto.
< Ah sì? >
domandai fingendomi interessata e Robert scoppiò a ridere.
< La vedi
quella villetta? > domandò indicandomi una piccola
casa con un giardino
enorme e con tanti alberi.
< Sì >
< Da piccolo
quella era casa mia >
< Davvero?
> domandai curiosa voltandomi verso di lui.
< Sì, davvero
> rispose divertito.
< Ora è
disabitata? >
< No, non
credo…ma io volevo farti vedere un’altra
cosa… > disse continuando a guidare
fino a Lonsdale Road e parcheggiammo sul ciglio della strada tra dei
cespugli.
< Perché ci
siamo fermati qui? >
< Fai troppe
domande per i miei gusti > disse ridendo.
< Scusa,
d’ora in poi non ne farò più >
< Devo
crederti? > chiese divertito.
< No, non
devi! > risposi ridendo.
Mi aprì la
portiera e mi fece scendere, poi mi prese per mano e attraversammo la
strada,
fino ad arrivare davanti ad un enorme edificio tra il rosa pallido e il
beige.
< Wow >
dissi non sapendo cosa dire.
< Bello, eh?
>
< Beh, per
quel poco che sto vedendo sì… >
< Bene, ora
vediamo il resto > rispose tirando fuori un mazzo di chiavi e
aprendo il
cancello.
< Rob, che
sta succedendo? >
< Tranquilla,
non ho rubato niente, le ho solo chieste in prestito >
< A chi? >
< Al bidello?
>
< È una
scuola questa? >
< Sì >
rispose guardandomi e sorridendomi < è la Harrodian
Private School >
disse indicando la targhetta in oro.
< Ah, wow.
Quanto mi piacciono le scuole > dissi sarcasticamente
oltrepassando il
cancello.
< Davvero non
ci arrivi? >
< Dovrei?
> domandai voltandomi verso di lui e inarcando le sopracciglia.
< Robert, che
piacere rivederti! Ne è passato di tempo! >
esclamò un uomo sulla settantina
avvicinandosi a noi.
< Spencer!
Sei sempre in ottima forma! > disse Robert avvicinandosi a
quell’uomo e
abbracciandolo.
< Tu diventi
sempre più bello invece. Mannaggia a te che non ti fai mai
vivo, mi tocca
guardarti in televisione! > disse fingendo di rimproverarlo
< e questa
deliziosa signorina? >
“Deliziosa?
Ha intenzione di mangiarmi?” pensai stupidamente
mentre mi presentavo.
< Salve, sono
Giulia >
< Molto
piacere Giulia, io sono Spencer, il bidello dell’Harrodian
School > rispose
stringendomi la mano.
< Quando
venivo qui Spencer mi copriva per ogni cosa che combinavo. È
come un secondo
padre per me > disse Robert prendendomi per mano e in quel
momento capii
tutto.
< Tu venivi a
scuola qui? > domandai sgranando gli occhi e spalancando la
bocca.
< Hey,
finalmente ci sei arrivata! Sì, questa è la
scuola che ho iniziato a
frequentare a dodici anni >
< La scuola
mista? >
< Esatto >
< Bene
Robert, ora ti lascio finire il giro. Come mi hai chiesto ti ho
preparato
l’aula, ma potete starci massimo fino alle cinque, poi ho
bisogno di pulire
>
< Tranquillo
Spencer, resteremo massimo un paio d’ore. Grazie >
< È sempre un
piacere > rispose Spencer sorridendo < Giulia,
è stato un onore
conoscerti. Sei molto più bella dal vivo che in televisione
o nei giornali >
aggiunse rivolto a me e stringendomi nuovamente la mano.
< Grazie,
arrivederci > risposi sorridendo.
< Ok, ti
faccio fare un giro veloce > disse prendendomi per mano.
< Robert?
> chiamò nuovamente Spencer.
< Sì? >
< Niente
tuffi in piscina >
< C’è una
piscina? > domandai sbigottita.
< Sì ed è
all’aperto >
< No, forse
non hai capito: c’è una piscina nella tua scuola?
>
< Sì >
rispose divertito.
< Perché la tua
vecchia scuola ha un giardino enorme e verde, una piscina
all’aperto e un campo
da rugby, mentre nella mia scuola c’è un misero
cortile interno ricoperto di
ghiaia dove parcheggiano i prof e le macchinette per le merende?
> domandai
sarcastica.
< Mmm…meglio
che non risponda > rispose ridendo e mi fece fare un giro veloce
esterno.
< A Ravenna
non ci torno più > dissi mentre ammiravo la scuola.
< E come fai
con la scuola? >
< Vengo qui,
che domande > risposi mentre mi guardavo in giro.
< E i tuoi
amici? > chiese ridendo.
< Qui me ne
farò di altri > risposi.
< Che ragazza
poco materiale che sei! > esclamò divertito.
< Perché mi
hai portato qui? > domandai mentre mi mostrava vedere
l’interno della
scuola.
< Voglio
renderti partecipe del mio passato. E poi… >
< Poi? >
< Qui c’è
un’aula d’italiano >
< Davvero?
>
< Sì >
< E perché
non l’hai studiato da piccolo? >
< Perché non
credevo che potesse servirmi > ammise passandosi una mano tra i
capelli.
< Hai fatto
molto male > risposi salendo sul palcoscenico e iniziando a
guardarmi
attorno.
< Hai mai
recitato quassù? >
< Sì, un paio
di volte > rispose sedendosi su una sedia in prima fila.
< Che fai lì?
>
< Aspetto una
tua esibizione > rispose mettendosi comodo.
< Bene,
aspetta e spera > risposi scendendo dal palco.
< Andiamo a
studiare italiano? >
< Andiamo, ma
non pensare di addolcirmi solo per avermi portato qui > risposi
in italiano.
< Non ho
capito niente, ma non credo sia una cosa buona > disse ridendo.
< Boh, chi lo
sa > risposi facendogli l’occhiolino.
Mi prese
nuovamente per mano e mi portò nell’aula
d’italiano.
< Bene
professoressa, sono pronto > disse Robert mettendosi a sedere in
un banco.
< Che ne dici
di iniziare con quello che hai già imparato? Prova a
presentarti >
< Ok…mi…mi
chiamo Robert Pattinson, ho ventidue anni, abito a Londra e sono un
attore…
> disse in italiano guardandomi sorridendo < come sono
andato? >
< Ti sei
esercitato? > chiesi sorridendo.
< Sì >
<
Complimenti, sei andato molto bene > risposi mentre prendevo da
sotto la
cattedra un libro di grammatica italiana < bene, facciamo un
ripasso delle
parti del giorno? >
< Le scrivo
alla lavagna? > domandò Robert ridendo.
< Perché no?
È un’idea > risposi passandogli il gesso.
Mentre
continuavo a guardare il libro Robert scrisse correttamente le parti
del
giorno, i giorni e i mesi.
< Fatto >
disse reclamando la mia attenzione.
< Notevole,
davvero…immagino che non debba chiederti di scrivermi i
pronomi personali,
vero? >
< Che ne dici
di passare ad una cosa nuova? > propose indicando il libro.
< Del tipo?
>
< L’ora? >
< Ok >
risposi sorridendo e dopo aver preso possesso della lavagna gli spiegai
l’orario.
< Certo che
voi Italiani siete complicati… > disse Robert
passandosi una mano tra i
capelli e scoppiai a ridere.
< E voi
Inglesi no? > chiesi prendendolo in giro.
< No >
< Bugiardo
> dissi e Robert mi fece per l’ennesima volta la
linguaccia.
Subito dopo
l’orario gli insegnai i numeri cardinali e ordinali fino a
cento e varie parti
del discorso.
< Ho finito
anche questo. Ora credo sia meglio andare, Spencer dovrà
pulire l’aula >
< Dammi
cinque minuti per controllare il tuo lavoro > risposi sorridendo
< sei un
bravo alunno. Mi sorprende che tu non abbia voglia di studiare >
< Magari mi
piace studiarlo perché ho una brava insegnante…
> rispose prendendomi in
braccio e facendomi sedere sulla cattedra.
< Sì, forse
> dissi ridendo mentre gli mettevo le braccia intorno al collo.
< Me lo sono
meritato il premio allora? > chiese ad un centimetro dal mio
volto.
<
Assolutamente sì > risposi avvicinandolo a me e
baciandolo.
< Ragazzi
scusatemi, ma ora dovrei pulire > disse Spencer ridendo mentre
entrava in
aula.
< Scusa
Spencer, ora ce ne andiamo > rispose Robert.
< Siete
sicuri di aver studiato? >
< Che c’è non
ti fidi? >
< Di te no. Immagino
che tu abbia convinto Giulia con qualche parolina dolce a non farti
studiare…
>
< Sbagliato.
Guarda > disse Robert mostrandogli i fogli con ciò
che gli avevo insegnato
quella notte.
< Complimenti
Robert, sono sbalordito > disse prendendolo in giro.
< Ma la
finite di prendermi tutti in giro?! > esclamò Robert
lamentandosi e sia
Spencer che io scoppiammo a ridere.
< Forza
piagnone, andiamo. Spencer grazie mille > dissi sorridendogli.
< Figurati
Giulia, è stato un piacere > disse sorridendo e
dandomi la mano < Robert
Pattinson, spero di rivederti presto, specialmente di giorno >
< Certamente
Spencer, grazie. Ti devo un favore >
< Lascia
stare > rispose Spencer sorridendo.
Spencer ci
accompagnò all’uscita e dopo aver riattraversato
la strada rientrammo in
macchina.
< Rob, grazie
>
< Per cosa?
>
< Per avermi
mostrato la tua scuola, per avermi reso partecipe del tuo passato
>
< È stato un
piacere. E poi voglio che tu sappia tutto di me, passato compreso
>
< Ok, grazie
> risposi sorridendo mentre appoggiavo la testa sul finestrino e
chiudevo
gli occhi.
< Giulia?
>
< Mmm? >
domandai stanca.
< Ti riporto
a casa o vieni da me? >
< È più
vicina casa tua o mia? >
< La tua >
< Bene,
portami lì > risposi assonnata e mi addormentai poco
dopo, risvegliandomi
quando Robert spense il motore della macchina.
< Credo che
tuo fratello questa volta mi ucciderà >
< Sono
problemi tuoi > risposi ridendo.
< Ah, grazie
> disse aprendomi la portiera e prendendomi in braccio.
< Che fai?
>
< Ti porto a
letto >
< Sono
pesante >
< Smettila,
non è vero > disse stringendomi al suo petto <
le chiavi di casa? >
< Sono dentro
casa >
< Come? >
< Mi avevi
detto di muovermi e così me le sono dimenticate
dentro…ma c’è una chiave di
riserva sotto il vaso >
Robert mi fece
scendere e andò a prendere la chiave, dopodiché
aprì casa e mi riprese in
braccio portandomi in camera mia silenziosamente.
< Sogni d’oro
amore mio e grazie per questa lezione notturna >
sussurrò baciandomi la
fronte.
< Resti qui
con me? Ti prego… > sussurrai trattenendolo per la
maglia.
< Vado a
chiudere la porta a chiave e poi torno > rispose accarezzandomi
una mano e
lo sentii ritornare in camera mia dopo pochi minuti < sogni
d’oro > disse
prendendomi fra le sue braccia.
< Sogni d’oro
Rob > risposi accovacciandomi ancora di più verso di
lui e addormentandomi
esausta.
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Capitolo 35 *** NUOVA CASA ***
Buon pomeriggio
ragazze…scusatemi, ma oggi non sono in vena né di
ringraziarvi uno ad uno, né di dilungarmi troppo.
Però voglio ringraziarvi per
una cosa: le vostre recensioni di mi hanno fatto ridere…oggi
vi devo molto,
questo capitolo è dedicato a tutte voi e ad una persona che
purtroppo ora non è
più tra noi.
Al prossimo
aggiornamento. Un bacio Giulls
“Abbiamo aspettato che tu
risbucassi
da dietro un angolo,
ma ciò non è accaduto.
Non volevo crederci, ma oggi è vero più
che mai.
Non ci sono parole, non era ancora il tuo
momento.
Adios Quinquela”
35.
NUOVA CASA
Trascorse
una settimana dal mio incontro con Alessia e da dopo
l’uscita al minigolf lei e mio fratello iniziarono a
frequentarsi: Teo andava a
prenderla alla mattina alla fermata dell’autobus per portarla
alle lezioni e andava
prenderla una volta finito, riportandola sempre alla fermata
dell’autobus; oltretutto
Teo aveva smesso di lavorare al Blue River perché gli era
scaduto il contratto
e aveva deciso di non rinnovarlo più.
Ero felice della loro relazione, perché finalmente vedevo
mio
fratello felice e con gli occhi che gli brillavano, cosa che non
succedeva da
tempo.
Quello che mi dispiaceva però era che la loro fosse una
relazione
segreta, perché i signori Smith erano contrari al fatto che
Alessia frequentasse
un ragazzo sotto il suo tetto.
Venerdì sera Alessia ed io uscimmo rispettivamente con i
nostri
ragazzi, anche se noi raccontammo agli Smith che saremmo uscite solo
noi due,
per andare a vedere un film al cinema e dopo esserci date la buonanotte
Teo mi
riaccompagnò a casa, accompagnò Robert e infine
riportò a casa Alessia. Dopo
essere arrivata a casa mi addormentai immediatamente, ma mi svegliai
sabato
mattina a causa del mio cellulare che iniziò a squillare.
< Pronto? > risposi assonnata senza guardare chi fosse.
< Giu… > disse Alessia.
< Hey piccola ciao! > esclamai tirandomi su a sedere
contenta di sentirla, subito la sentii singhiozzare < Ale, che
cos’è
successo? > domandai preoccupata.
< Giulia, i…io n…non ce la faccio
p..più con gli Smith! > esclamò
tra i singhiozzi.
< Piccola ma cos’è successo? >
< Hanno scoperto che io sto con Teo e mi hanno proibito di
vederlo… > sussurrò < e di vedere
te > aggiunse singhiozzando ancora.
< Quando te l’hanno detto? > chiesi sconvolta.
< Ieri sera, dopo che mi hanno vista baciarmi con Teo in
macchina >
< Ok piccola, adesso calmati. Troveremo una
soluzione… >
< E quale? > chiese sarcastica.
< Non lo so, ma un modo lo troveremo…non ti lascio
sola. Ora…calmati
e fai dei respiri profondi… > dissi più a
me stessa che a lei.
< Mamy ora devo andare…ciao… > mi
disse triste.
< Ciao piccola… > risposi col suo stesso tono.
Terminata la conversazione mi vestii velocemente e scesi di sotto,
trovando in cucina mio fratello e il mio ragazzo.
< Buongiorno! > esclamò Robert sorridendomi.
< Buongiorno > risposi frettolosamente e poi mi voltai
verso
Teo e gli diedi un pugno sul braccio < sei un cretino! >
esclamai.
< Cosa ho combinato? > domandò sorpreso.
< Gli Smith vi hanno beccato in macchina e le hanno proibito di
uscire nuovamente con noi >
< Ma non sono stato io ad aver fatto la prima mossa ieri
sera…
>
< Non m’interessa! Potevi benissimo evitare di
parcheggiare
davanti a casa loro! >
< Ehm…ragazzi, che cos’è
successo? > domandò Robert
intromettendosi.
< Gli Smith hanno proibito ad Alessia di uscire ancora con noi
perché hanno scoperto la sua relazione con Teo >
risposi mentre mi grattavo
il naso.
< Ah…ed ora? >
< Non lo so > rispondemmo all’unisono Teo ed io.
< Beh…potreste andare a parlare con gli
Smith… > suggerì
Robert.
Rimasi imbambolata a fissare il tavolo e poco dopo un sorriso si
dipinse sulle mie labbra.
< Ma certo! E se noi la facessimo trasferire qui? >
< Come scusa? >
< Lei si trova male con gli Smith, no? E loro si trovano male
con lei…potremmo proporre di farla trasferire da noi
> dissi guardando
speranzosa Teo.
< Non è così semplice… >
< Sì invece! Loro vanno nell’agenzia e
dicono che non possono
più tenerla e poi subentriamo noi >
< Quando vai dagli Smith? > domandò dopo una
breve pausa.
< Ora >
< Vengo con te… > rispose alzandosi dalla
sedia.
< No >
< Perché no? > domandò scettico.
< Perché è a causa della vostra relazione
che vietano ad
Alessia di uscire ancora con noi, quindi se ci vedessero insieme non so
cosa
potrebbero pensare… >
< Posso almeno accompagnarti? >
< Preferirei di no, perché ti conosco e so che in un
modo o
nell’altro entreresti in casa… >
< Ti accompagna Robert? > domandò indicandolo.
< Rob mi daresti un passaggio dagli Smith? >
< Certo piccola. Dove abitano? >
< 134 Lonsdale Road > rispose Teo e immediatamente
guardai
Robert sorridendo e lui fece lo stesso con me <
perché quegli sguardi? >
< Perché quella è la via della vostra
vecchia scuola >
< Ah giusto, è vero… > rispose Teo
sorridendo.
Dopo essere corsa di sopra a prendere il cellulare uscii di casa e
Robert guidò fino a casa Smith.
Suonai al campanello e dopo qualche secondo venne ad aprirmi il
figlio maggiore.
< Buongiorno, cosa posso fare per te? >
domandò tentando di
sorridere sensualmente.
< Vorrei vedere tua madre > risposi.
< E tu saresti? >
< Un’amica di Alessia… >
< Oh, ok…vieni dentro > rispose facendomi
passare.
< Grazie > dissi entrando e mi feci accompagnare in
cucina.
< Vado a chiamarla, torno tra > disse allontanandosi.
< Ok, grazie mille > risposi sorridendogli.
< Ha detto che scenderà tra un paio di minuti
> disse
rientrando in cucina < a proposito, io sono Jacopo >
< Piacere, sono Giulia > risposi stringendogli la mano
che
mi stava offrendo.
< Wow, Giulia è un gran bel
nome…ma…io ti ho già vista da
qualche parte… >
< In giro per Londra? >
< Mmm…non credo… > rispose
squadrandomi < aspetta! Tu eri
andata alla premiere del film di Batman con Robert Pattinson! >
esclamò
sgranando gli occhi.
< Già > risposi pregando che sua madre
arrivasse presto.
< Oh, beh…e com’è uscire con una
celebrità? >
< Jacopo c’è la tua ragazza al telefono!
> esclamò un
bambino riccioluto entrando in cucina con il telefono < e tu chi
sei? >
chiese guardandomi.
< Sei l’amica di Alessia, giusto? >
domandò una donna sulla
soglia della cucina.
< Sì signora >
< Bene. Ragazzi, uscite dalla cucina >
< È stato un piacere Giulia > disse Jacopo
salutandomi
subito dopo aver terminato la conversazione, mentre Mike mi fece un
cenno con
la testa.
< Cosa posso fare per te? > domandò la signora
Smith sedendosi
a tavola.
< Beh…signora Smith, io volevo sapere
perché… >
< Perché ho proibito ad Alessia di frequentarti
ancora? >
< Perché se frequenta te, di conseguenza frequenta
anche quel
ragazzo e le regole in questa casa sono ben precise: niente
appuntamenti fino a
diciassette anni > rispose velocemente la signora Smith <
sei venuta qui
solo per sapere questo? >
< Non solo…volevo proporle una cosa…
>
< Cosa? > domandò curiosa.
< Alessia mi ha detto che avete dei problemi con lei,
è giusto?
>
< Sì esatto >
< Ecco, per questo vorrei proporle di farla trasferire da me.
Io e mio fratello ce ne assumiamo la completa disponibilità
>
< Assolutamente no, l’agenzia l’ha affidata
a noi > rispose.
< Lo so, ma signora…se lei e suo marito andate
all’agenzia
dicendo che non potete più tenere Alessia, poi subentreremo
io e mio fratello…
>
< Beh…effettivamente noi saremmo dovuti partire per
una vacanza,
ma poi abbiamo annullato tutto all’ultimo minuto…
> rispose pensierosa.
< Signora, le lascio il mio numero e appena vede suo marito ne
parla con lui e poi mi direte la vostra decisione, ok? >
< Certo >
< La ringrazio. Arrivederci > dissi sorridendole e uscii
di
casa, trovando Robert appoggiato alla macchina con le braccia conserte
ad
aspettarmi.
< Allora? > chiese impaziente.
< La signora era interessata alla faccenda…ora
bisogna sentire
il marito. Hanno detto che mi avrebbero dato conferma al più
presto… >
risposi sorridendogli.
< Bene, sono contento! > esclamò
abbracciandomi.
Telefonai a Teo e gli raccontai tutto e a giudicare dal suo tono
di voce doveva essere entusiasta.
< Bene…ora che si fa? > chiesi guardandolo
mentre terminavo
la conversazione.
< Ti porto a pranzo fuori >
< Davvero? > domandai contenta.
< Sì! > rispose baciandomi una guancia.
Ci fermammo per pranzo in un posto molto carino vicino a St.
James’ Park, dove mangiammo
un panino veloce e poi
andammo a sederci sull’erba vicino ad un piccolo laghetto.
<
Ti dispiace se fumo? > domandò Robert guardandomi.
< No, vai tranquillo… > risposi continuando a
guardare il
laghetto.
Robert
aprì il pacchetto nuovo di sigarette e poi se ne
portò una
alla bocca.
< Vuoi un tiro? > chiese cortesemente.
< Ma sei scemo? > domandai ridendo e tirandogli una pacca
sulla spalla facendolo ridere.
< Volevo solo essere cortese, scusami… >
Non gli risposi e mi stesi sull’erba appoggiando la testa
sulle
sue gambe.
< Ti do fastidio? >
< No, tranquilla > rispose sorridendomi e continuando a
fumare.
In quel momento vidi passare accanto a noi tre ragazze che
guardavano un giornale che teneva la ragazza in mezzo e lanciavano dei
piccoli
urli di gioia. Focalizzai meglio lo sguardo sulla rivista e vidi che si
trattava del nuovo numero di Vanity Fair e che Robert era in copertina.
< Rob, hanno pubblicato la rivista che ti ha fatto Roger Brown
>
< Davvero? > domandò spegnendo la sigaretta.
< Guarda il giornale di quelle ragazze, sei in
copertina… >
risposi indicandole < dov’è
l’edicola più vicina? > chiesi mentre mi
alzavo in piedi.
< Sempre dritto > disse indicandomi la strada opposta a
quella che avevamo percorso inizialmente.
< Ok, vado a comprare il giornale e torno > risposi
prendendo la borsa e allontanandomi da lui.
“Spero di ritrovarlo ancora tutto intero al mio
ritorno”
pensai ridacchiando.
Arrivai in cinque minuti in edicola, presi il giornale e poi
ritornai da Robert, constatando che era ancora tutto d’un
pezzo.
< Eccoti > disse mentre mi ristendevo sull’erba
con la testa
sulle sue gambe.
< Lo sai che sei venuto bene in copertina? La foto è
addirittura meglio dell’originale > dissi prendendolo
in giro.
< Ma sentila! > esclamò dandomi un buffetto
sul naso e
scoppiando a ridere nel vedere la mia faccia contrariata.
Presi la rivista e inizia a sfogliarla finché non trovai
l’intervista fatta da Roger Brown.
“A tu per tu con Robert
Pattinson, il nuovo idolo
delle teenagers che interpreta il tenebroso vampiro Edward Cullen nella
saga
della scrittrice Stephenie Meyer.
VF:
Come ti ha cambiato il fatto di essere passato da normale
teenager a vero rubacuori?
R: Mmm…spero che la cosa non mi abbia cambiato
affatto. Io mi sento lo
stesso di prima. Ma immagino che questa cosa dovrebbero dirla i miei
amici.
Comunque, io non mi sento per nulla diverso.
VF: Ok, questo
è bello. E come fai a mantenerti una persona
semplice e concreta nonostante il tuo successo?
R: Immagino che il motivo sia che sono un tipo davvero
ipercritico. Voglio dire…sono uno che ha molte ambizioni e
questa è una cosa
che non avevo realizzato quando ero più giovane, ma adesso
sì. Perciò ogni cosa
che mi succede non è mai paragonabile alla mia ambizione e
questo mi tiene coi
piedi per terra.
VF: I tuoi genitori come lo vedono questo tuo essere famoso?
R:
Non è cambiato niente tra di noi, anche perché ho
imparato
molto da Lizzy. Pensa che mia mamma continua a dirmi che sono
un’idiota! (ride)
VF: Quindi presumo che
non ti interessi essere il nuovo “ragazzo
copertina”…
R: No, non
m’importa. Il mio personaggio è così
buono che merita di essere ammirato. Dal momento
in cui ho firmato il contratto sapevo in cosa mi stavo cacciando.
Edward è un
vampiro, non è un supereroe come Superman. È un
vampiro innamorato che vorrebbe
essere normale…
VF: A
proposito di Edward Cullen…c'è qualcosa in
Twilight che ti ricorda la tua vita
reale e i tempi della scuola superiore per il modo in cui questi due
ragazzi
sono attratti l'uno dall'altra e per l'energia del loro rapporto?
R: Sì, anche
se io ero molto sfortunato con le ragazze. Quelle che mi piacevano mi
odiavano
e quelle a cui piacevo non erano il mio tipo… (ride)
VF: Credi che
l'amore possa essere ossessivo?
R: Sì, ma
solo da un punto di vista femminile. Non credo che gli uomini siano
così. E
comunque non sono molti gli uomini che hanno letto la saga di Stephenie
Meyer.
VF: Hai
ragione, volevo appunto chiedertelo: credi che questa storia sia stata
create
apposta per le ragazze?
R: Sì, è
strano e divertente. Dopo aver letto i libri continuavo a chiedermi
perché le
donne si comportino a questo modo, soprattutto le più
giovani. Diventano pazze
quando si tratta di ragazzi. A me piacciono le donne normali che non
fanno
finta di essere qualcosa che non sono.
VF: Credi di avere qualcosa in comune con
Edward?
R:
Sinceramente non molto, ma se ci
penso…ecco…sì, credo di essere
riflessivo come
lui e di considerare importante la sfera sentimentale. Se
m’innamoro lo faccio
con tutto me stesso, le mezze misure non mi piacciono e soprattutto non
cerco
di fingere. Anche Edward è così.
VF: Qual è il
tuo peggior difetto?
R: Dico la
prima cosa che mi capita in mente per nervosismo. Durante le interviste
me la
faccio letteralmente sotto. Non voglio che ci siano silenzi,
perché inizierei a
piangere…
VF: Sei un tipo mondano?
R: No,
assolutamente! Mi piace starmene a casa a guardare la televisione e a
mangiare
schifezze. Ultimamente però vado spesso in un bar dove
lavora il mio migliore
amico e mi capita di cantare al karaoke.
VF: è
vero che tieni un diario?
R: Ho
scritto
un diario dai quindici ai venti anni. Era una specie di rifugio, un
angolo
tutto mio in cui annotavo quello che provavo e ciò che
vivevo a quell’età.
VF: L’ultima
cosa importante che hai scritto?
R: Nel
diario?
VF: No, in
generale.
R: La lista
della spesa? (ride) No, scherzo. È stata una dedica per una
persona.
VF: Tornando
al tuo ruolo in Twilight…hai fatto un provino per avere la
parte di Edward?
R: Non
saprei…cioè avevo visto il film Into The Wild e
avevo visto Kristen e questa è
stata la cosa principale per me. Non pensavo che avrei avuto davvero la
parte,
non ne avevo proprio idea. Da un lato pensavo che fosse stato stupido
anche
solo andare al provino. Ma non so, mi piaceva il modo in cui avevano
organizzato l'audizione: a casa della regista e con l’attrice
presente. Sapevo
che Kristen era brava, perciò ho fatto il provino e mi
è piaciuta com’è andata
la cosa. Mi ha fatto cambiare idea su tutta la faccenda.
VF: Perciò
sostanzialmente è stata Kristen Stewart la ragione
principale per cui hai
voluto farlo?
R: Sì, direi di sì.
Ripensandoci bene, solo ora mi rendo conto
di essere entrato nella stanza di Catherine senza sapere cosa fare.
Penso che
avessi semplicemente intenzione di andare lì e mettermi in
posa. Il fatto è che
la cosa più importante che avevo in testa riguardo al
personaggio era il modo
in cui appariva: era come se il copione dicesse “È
bellissimo, è bellissimo”.
Perciò ho pensato di andare lì dentro e cercare
di sembrare più carino che
potevo. Questa era la mia unica idea quando sono entrato per fare il
provino,
ma poi ho cambiato idea riguardo a tutta la faccenda.
VF: Ultima
domanda: è una brava baciatrice Kristen?
R: Mmm… sì
(ride)
Roger
Brown [VF]”
<
Hey, è
stato di parola! > esclamai passando la rivista a Robert.
< È vero… > rispose sorridendo e
guardando il giornale al
mio posto.
< Scusa, ma lo stavo guardando io! > dissi tentando di
riprendere il giornale.
< Fai la brava, su! > rispose allontanando la rivista
<
oh mio dio… > aggiunse poco dopo.
< Che c’è? > domandai tirandomi su a
sedere e guardandolo
preoccupata.
< Stavo guardando la rubrica “Tra una
chiacchiera e l’altra:
le rivelazioni dei giornalisti” e
c’è un commento di Roger… >
< Un commento negativo su di te? > domandai confusa.
< No, un commento positivo su di te… >
< Un cosa? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì, senti:
“Durante
la mia intervista con Robert
Pattinson ho avuto modo di conoscere la sua famosa e segreta ragazza
e…cavolo,
non credo che al mondo esistano ragazze carine e dolci come lei. Non
capisco
perché una nota rivista come Fragola Nera debba sputare
veleno e cose fasulle
su una ragazza come le. È come la ragazza della porta
accanto…”
>
< No, non
l’ha scritto veramente! > esclamai arrossendo.
< Credici,
invece l’ha fatto > rispose Robert chiudendo la
rivista.
< Ehm…sei Robert Pattinson? >
domandò una bambina
avvicinandosi timidamente a noi.
< Sì > rispose Robert sorridendole.
< Faresti una foto con me e mia sorella? > chiese
mostrando
due occhi da cucciolo.
< Certamente > rispose sempre sorridendo.
< Grazie, arrivo subito! > esclamò correndo a
chiamare sua
sorella e le due ragazze arrivarono poco dopo.
Come c’era da aspettarsi la sorella della bambina era una
sventola
alta e con un fisico da modella, aveva con gli occhi verdi, era bionda
e i suoi
capelli le ricadevano con grandi boccoli fino alle spalle.
< Scusa, ci scatteresti la foto? > chiese la sottospecie
di
modella porgendomi la macchina fotografica.
< Certo > risposi e mi trattenei dallo strangolarla
quando
mise le sue braccia intorno al collo di Robert per la foto e quando gli
diede
un bacio sulla guancia come ringraziamento.
Non appena le due sorelle si allontanarono Robert si voltò
verso
di me e vedendo il mio sguardo scoppiò a ridere.
< La mia piccola gelosona… > disse sospirando
e
abbracciandomi.
Evitai di rispondergli e mi alzai in punta di piedi per baciarlo
con foga mentre lo afferravo per il colletto della maglia e lui rispose
con la
mia stessa passione, ma venimmo interrotti dallo squillo del mio
telefono.
< Pronto? > risposi.
< Giulia, sono la signora Smith > rispose la voce
dall’altra
parte del telefono.
< Oh, salve signora > dissi guardando Robert che in quel
momento si staccò definitivamente da me.
< Ho parlato con mio marito e anche lui è interessato
alla tua
proposta. Lunedì mattina andremo a parlare con
l’agenzia e se siete liberi
potreste venire anche tu e tuo fratello per fare subito lo scambio
>
< Assolutamente signora, grazie mille! > esclamai
sorridendo
e terminammo la chiamata.
< Allora? > domandò Robert curioso.
< Hanno accettato! > urlai di gioia e Robert mi prese in
braccio facendomi fare una giravolta.
< Lo sapevo che si sarebbe risolto tutto per il meglio >
rispose baciandomi la fronte.
< Ora dobbiamo solo avvisare Teo e lunedì andremo
all’agenzia
> dissi sciogliendo l’abbraccio.
Telefonai immediatamente a mio fratello e gli raccontai tutto.
< Andiamo a festeggiare… > disse prendendomi
per mano.
< Dove? > domandai curiosa.
< Sorpresa… > rispose facendomi
l’occhiolino.
Salimmo in macchina e dopo una sosta in un supermarket andammo
verso la solita collina.
< Prendi > disse porgendomi una lattina di coca-cola.
< Facciamo le cose in grande, eh? > domandai prendendolo
in
giro.
< Zitta > rispose facendomi la linguaccia.
Restammo là per quasi tutto il pomeriggio e verso le sette
di sera
Robert mi riaccompagnò a casa.
< Buona serata >
< Anche a te e divertiti con i tuoi amici > risposi
dandogli
un veloce bacio sulle labbra e poi uscii dalla macchina, ma mi voltai e
bussai
sul finestrino < Rob? >
< Sì? > chiese sorridendo.
< Niente sbronze > dissi appoggiandomi alla macchina.
< Certo mamma > rispose scherzando e ripartì
non appena mi
allontanai.
Lunedì mattina mi svegliai verso le sei e trequarti e non
riuscendo più a riaddormentarmi decisi di scendere in cucina
per preparare la
colazione sia per me che per Teo.
Aprii l’armadio e indossai una canotta arancione senza
spalline, una
gonna bianca e un paio di sandali bianchi e scesi di sotto, scoprendo
che Teo
era già in piedi.
< Hey, che ci fai in piedi a quest’ora? >
chiesi baciandolo
sulla guancia.
< Mi sono svegliato e non sono riuscito più a
riaddormentarmi.
Tu? >
< La stessa cosa > risposi sedendomi a tavola <
hai già
fatto colazione? >
< Sì. Vuoi che ti prepari qualcosa? >
< No tranquillo, mi arrangio io. Tu va’ a vestirti:
alle nove
dobbiamo incontrarci con gli Smith >
< Va bene, grazie piccola > rispose sorridendo e con gli
occhi che gli brillavano.
< Ti piace proprio la mia amica, eh? > chiesi
sorridendogli.
< Perché? >
< Ti brillano gli occhi > risposi alzando una spalla e
sorridendogli.
< Alessia è…è
fantastica…in certi aspetti ti assomiglia >
< Ecco perché stai con lei! > esclamai
fingendo
un’illuminazione < stai con lei perché non
puoi stare con me perché sto col
tuo migliore amico > aggiunsi sentendomi fiera di me stessa.
< ti hanno mai insegnato a contare fino a dieci prima di
parlare? > domandò Teo e entrambi scoppiammo a ridere.
< Forza, vai a prepararti > dissi alzandomi dalla tavola
e
prendendo un pacco di biscotti.
< Ti metto su un po’ di latte? >
< No, solo questi vanno benissimo > risposi sorridendo.
< Non mangiarli tutti >
< Lo sai che non lo farei mai >
< Smettila di dire cavolate >
< Questa mattina non ho molta fame > mentii.
< Sì, certo… > rispose
avvicinandosi a me e baciandomi sulla
fronte.
Presi dal frigorifero una bottiglia di succo d’arancia e lo
versai
dentro al bicchiere, poi tornai a sedere e continuai a mangiare,
finendo tutto
il pacco di biscotti.
< Sei pronto Teo? > chiesi guardando l’orologio.
< No. Vieni un attimo di sopra? > chiese Teo da camera
sua.
Buttai via la confezione di biscotti, mi lavai le mani e poi salii
in camera di mio fratello, trovandolo a torso nudo mentre cercava una
maglia.
< Hey, da quando sei diventato così muscoloso?
> chiesi
sedendomi sul suo letto.
< Da quando ho iniziato ad andare in palestra alla mattina
>
rispose prendendo due camicie dall’armadio < quale
delle due? > domandò
indicandole.
< Con quei pantaloni? Nessuna delle due > risposi
osservandolo.
< Perché no? >
< Perché ci stanno male > risposi
avvicinandomi al suo
armadio < ecco, prendi questa > dissi dandogli una maglia
a mezze maniche
nera.
< Grazie >
< Di niente > risposi sorridendogli < vuoi fare
bella
figura con la tipa dell’agenzia? >
< Sì, così magari acconsentirà
più volentieri allo scambio >
rispose ridendo.
< Sciocco > dissi ridendo < vado a lavarmi i denti
e poi
ci sono >
< Ok, ti aspetto di sotto >
Mi chiusi in bagno per lavarmi i denti e per truccarmi e poi
raggiunsi Teo di sotto; partimmo immediatamente e alle nove precise
arrivammo
davanti all’agenzia per i viaggi d’istruzione,
davanti alla quale ci stavano
aspettando gli Smith.
< Buongiorno > li salutai educatamente.
< Buongiorno > rispose la signora Smith.
< Salve > disse Teo sorridendo alla coppia.
< Salve. Vogliamo entrare? > domandò
sbrigativo il signor
Smith.
< Certo > risposi aprendo la porta per farli passare
<
cafone > sussurrai piano in italiano.
< Shh > disse Teo facendomi l’occhiolino.
< Che vuoi che importi? Tanto non capiscono niente di italiano!
> esclamai entrando dentro l’agenzia.
< Oh, salve signori Smith > disse una ragazza seduta su
una
scrivania.
< Salve Sabrina > rispose la signora Smith <
vorremmo
parlarle di Alessia… >
< Ditemi pure > disse Sabrina sorridendo.
< Noi non possiamo più tenerla… >
s’intromise il signor
Smith.
< Oh, c’è qualche problema? >
< Beh ad essere sinceri sì, perché non
abbiamo un buon rapporto
e lei non si trova bene con noi… >
< Ma vedete signori non ci sono più famiglie
disponibili… >
rispose Sabrina dispiaciuta.
< E qui subentreremo noi > disse Teo.
< Ovvero? > domandò Sabrina interessata.
< Mia sorella ed io abbiamo parlato con i signori Smith e
vorremmo che Alessia venisse a vivere con noi due > rispose Teo
indicando
prima lui e poi me.
< È una vostra parente? >
< No, è una mia amica > risposi.
< Voi siete segnati come famiglia ospitante? >
< Veramente no > disse Teo.
< Allora non credo che sia possibile. Solo chi è
segnato a
questa associazione può ospitare gli studenti…
>
< E se ci iscrivessimo ora? Poi Alessia potrebbe venire a
vivere con noi? > chiese Teo.
< Sì, certamente > rispose Amanda.
Senza aspettare troppo Teo s’iscrisse e dopo che ebbe firmato
varie scartoffie Sabrina ci disse che Alessia poteva venire
tranquillamente a
stare da noi. La ringraziammo e tutti e quattro uscimmo
dall’agenzia.
< Grazie signori Smith > dissi sorridendo.
< No, grazie a voi. Spero che ora Alessia possa trovarsi meglio
> rispose la signora Smith.
< Possiamo venire da voi per prendere la sua valigia? >
chiesi.
< Certo, vi facciamo strada >
Salimmo in macchina e li seguimmo fino a casa loro, poi preparai
tutte le cose di Alessia controllando varie volte che non dimenticassi
niente e
infine Teo ed io tornammo a casa.
< Chiami Robert e andate a prendere Alessia io vado a fare un
po’ di spesa? > domandò Teo mentre mi
aiutava a poggiare la valigia sul
letto sul letto degli ospiti.
< Lo chiamo subito > risposi andando a prendere il
cellulare
< ok, mi ha detto che tra dieci minuti è qui. Vado ad
aspettarlo fuori >
< Ci vediamo dopo > disse Teo baciandomi una guancia.
Presi una giacca e uscii di casa sedendomi sul dondolo in veranda.
< Hey bella, vuoi un passaggio? > urlò Robert
dall’interno
della sua macchina.
< Spiacente, sto aspettando che il mio ragazzo venga a
prendermi. È un attore famoso, lo sai? Si chiama Orlando
Bloom! > risposi
prendendolo in giro.
< Te lo faccio vedere io Orlando Bloom! >
esclamò aprendo la
portiera dalla parte del passeggero.
Ancora ridendo mi alzai dalla mia postazione e mi avvicinai alla
sua macchina.
< Cos’hai tu da offrirmi che Orlando Bloom non
può offrire?
>
< Mmm…un pacchetto di marshmallow e tutto il mio
amore >
< Mi avevi già comprato con i marshmallow >
dissi ridendo.
< Da quando in qua sei diventata così mangiona?
> domandò
dopo avermi dato un veloce bacio sulle labbra.
< Boh! Forse sarò incinta > risposi
sfilandogli gli occhiali
da sole e indossandoli.
< E come avresti fatto? > chiese curioso.
< Te l’ho pur detto che sono fidanzata con Orlando
Bloom >
< Senti, la smetti? > domandò dandomi un
pizzicotto sul
braccio.
< Che c’è, sei geloso? > chiesi
prendendolo in giro.
< Sì e pure tanto >
< Benvenuto nel club > risposi poggiando la testa sulla
sua
spalla.
< Non ti fa male il collo a stare così? >
chiese mentre mi
accarezzava una mano dopo esserci fermati ad un semaforo.
< No > risposi tranquillamente e mi allontanai non appena
scattò il verde.
Guidammo per altri quindici minuti e poi ci fermammo davanti al
college dove Alessia frequentava le lezioni. Scesi dalla macchina
mentre Robert
vi rimase dentro e attesi l’uscita di Alessia.
< Piccola! > urlai agitando le braccia in modo che mi
vedesse.
< Mamy! Oddio, ma che ci fai qui? > domandò
correndo ad
abbracciarmi.
< Sono venuta a farti una sorpresa >
< Ed è veramente una bellissima sorpresa! Ma ora
è meglio che
vada. Sai, gli Smith… > disse tristemente.
< Non preoccuparti per loro, abbiamo chiarito tutto. Ora vieni
a casa con me e Rob per pranzare e perché
c’è mio fratello che muore dalla
voglia di vederti > risposi sorridendole e i suoi occhi
s’illuminarono.
Entrammo in macchina e dopo che anche Robert e Alessia si
salutarono partimmo.
Una volta arrivate a casa gliela mostrai e come ultima stanza le
feci vedere la camera degli ospiti.
< Mamy questa casa è favolosa! >
esclamò entrando nella
stanza < sai che ne ho una identica? > chiese indicando
la valigia.
< Beh, veramente è tua… >
< Cosa? > domandò sgranando gli occhi.
< Ho parlato con gli Smith e questa mattina siamo andati
all’agenzia per i viaggi d’istruzione per farti
cambiare casa ed ora…beh,
benvenuta nella tua nuova casa! > esclamai.
< Mamy, io ti adoro! > esclamò Alessia con gli
occhi lucidi
e abbracciandomi forte.
Scendemmo di sotto ed entrammo in cucina dove Robert e Teo avevano
attaccato uno striscione che avevo preparato il giorno prima dove
c’era scritto
“BENVENUTA ALESSIA”. Non appena
Alessia vide mio fratello gli saltò
addosso e Teo dopo averla stretta a sé la baciò
appassionatamente.
< Li lasciamo soli? > sussurrò Robert al mio
orecchio.
< Sì, vieni > dissi prendendolo per mano e
andando in sala
< grazie > dissi voltandomi verso di lui.
< Per cosa? >
< Per avermi accompagnato dappertutto in questi ultimi giorni
>
< È stato un piacere > rispose Robert
avvicinandosi a me e
baciandomi il collo.
< Ahia! Mi pungi con la barba! > esclamai ridendo e
allontanandomi.
< Hey ragazzi venite di là? > chiese Alessia
entrando in
sala.
< Certo, arriviamo subito > risposi sorridendole e
prendendo
per mano Robert.
Tornammo tutti in cucina, preparammo insieme il pranzo e poi
iniziammo a mangiare ridendo e scherzando.
|
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Capitolo 36 *** LA LITE, LA CENA, GLI AMICI, NOI ***
Voglio essere
onesta…fino a ieri dicevo di aspettare fino a sabato
per postare, ma poi mi sono detta “E che cavolo,
posto il giorno del mio
compleanno e non al compleanno di Mr Pattinson? Ma siamo matti??”,
quindi…eccovi il nuovo capitolo!!! eheheh, questo
è il mio regalo per
Robert…che dire, glielo dedico il capitolo? xD
E CHE CAPITOLO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Eheheh,
chissà se qualcuno ha capito il perché della mia
esclamazione…xD
Bene, ed ora…mo ciao ragazzuole!!!!! Sapete che io vi adoro
sempre
di più??? Mi avete fatto sorridere tantissimo con le vostre
recensioni…grazie
per essermi vicino ^^
Ora sto molto meglio =)
Grazie a chi ha solo letto, a chi ha messo la storia tra i
preferiti (108…GRAZIE!!!!) e tra le fanfic seguite (14
gracias!) e chi ha
recensito.
Ili_sere_nere: Giulia è un mito,
vero? Eheheh, modestamente…xD
scherzo!! Grazie 1000, spero ti piaccia questo capitolo! :)
privi93: grazie tesoro!
ç_ç ahahah anche tu sei una pro
Orlando? xD diciamo che lasciamo a Giulia Robert e io e te andiamo da
Orlando,
ci stai? xD
Sabry87: grazie 1000 ^^ spero ti
piaccia anche questo
capitolo.
Sognatrice85: Marghe, tesoro mio!! Ti
dovranno fare santa un
giorno, lo sai? Sei sempre dolcissima con me, sono davvero contenta di
averti
conosciuta! *-* ora sto un po’ meglio…certo, sono
sempre triste, però sto
reagendo :) grazie per essermi sempre vicina, ti voglio un mondo di
bene!!!!!
Ilarylove
Sol:
oh tesoro!!! Scusa se non mi sono fatta sentire, ma
ho letto le recensioni solo ieri! Comunque sabato scorso ero triste
perché sono
stata al funerale del padre di un mio amico…ora sto reagendo
un po’ però suo
padre mi manca…io non c’ho mai parlato molto, ci
saremo scambiati solo poche
battute ogni tanto, ma comunque era una persona bellissima, sempre con
il
sorriso sulle labbra…ed è triste sapere che ora
non sarà più qui, specialmente
perché non era ancora la sua ora perché era
giovane. Ti ringrazio perché ti sei
preoccupata per me, sei stata davvero gentile…comunque,
passando al capitolo…davvero
ti piacciono le battute su Orlando? Bene, sono contenta! Specie
perché
piacciono anche a me xD spero che ti piaccia questo capitolo!! Un
bacione
LondonCalling: hi my dear! Dove sei stata di
bello? Ti sei
divertita? Tranquilla non preoccuparti! =D ma come vedevi bene Teo
single?!?!?!
Povero piccolo, doveva pur trovarsi anche lui una ragazza, no? xD
fedev82: ciao ragazzi!! Basta, se mi
chiedete un’altra volta
di Ashley e Jackson o solo di uno di loro due giuro che li tolgo dalla
storia!
Muhahahahahahahaha, me TANTO perfida ^_^ grazie mille, sono contenta
che mi
siate vicini :) grazie davvero…
Twilighter001: ciaooooooooooooooo!! Grazie,
ma prima o poi dovrà
finire…ma appena finirà ne ho un’altra
“pronta”…la sto progettando, ma
è sempre
legata a questa storia! ^^ spero ti piaccia anche questo capitolo!! ^^
un bacioneee
doddola93:
sìììììììììììììì!!!
Huswife mi piace!! :D grazie
1000 Dod, ti adoro ogni volta di più! *-* grazie per i
complimenti e perché mi
sei vicina :) spero di risentirti presto, mi manca parlare con
te…e mi manca
anche la tua storia…scusa, ma in questo periodo, con tutto
quello che è
successo, avevo perso la voglia di leggere…ma mi sto
rimettendo in pari!! :) ti
voglio bene tesoro, tanto tanto ^^ spero ti piaccia questo capitolo. Un
bacio
enorme!!
lilly95lilly: la mia futura sposa!!! :)
smettila di pensare male,
Alessia e Teo faranno i bravi bambini!! Eheheh…xD spero ti
piaccia anche questo
capitolo!! Un bacioneeeeee ^^
Ithil: la mia Orlandiana preferita!!
xD ti prego, non
sbavare sulla tastiera, altrimenti si rompe xD sai quante ne ho
cambiato io per
colpa di Rob? Ahahah xD spero ti piaccia il capitolo e ti ringrazio per
essermi
vicina ^^ un bacio enorme Bea!!! ^^
milly92: tesoro!!! Ciao!
Grazie 1000, mi fa
piacere sapere che posso contare su di te! *-* ti voglio
benissimissimo! =)
Alessia e Giulia? Alessia e Teo? G di Giulia e Robert che mi dici??
OPS! Forse
ti ho detto troppo xD un bacioneeee
KikiCullen:
fragolìììì!!! Grazie,
davvero!! *-* non
vedo l’ora di beccarti su msn allora xD il nostro matrimonio
è sempre più
vicino!!! :D ci sposeremo in un parco allora, contenta? E ci
porterà le fedi
uno scoiattolo!!! Io quando ci sono andata da piccola mi divertivo a
dargli da
mangiare…xD fragolì spero ti piaccia anche questo
capitolo e ti ringrazio
ancora…sono contenta che tu mi sia vicina…ti
voglio tanto tanto bene!! :)
daydre4mer: tesoro, grazie
1000! Davvero :) spero
ti piaccia questo nuovo capitolo! ^^
ilachan89yamapi: grazie 1000,
spero il capitolo ti
piaccia!! =)
EmilyAtwood: hey! :) ahahah
hai chiamato il momento
clou? Eccolo xD ehm…io non ho detto niente xD grazie mille
per tutto, spero ti
piaccia il nuovo capitolo ^^ un bacione
lazzari: ciao Lorena!! =D
grazie 1000, sei
carinissimissima! *-* grazie 1000 per i complimenti, mi fai
arrossire!!!! :D un
bacioneeee
Buona
lettura a tutte! Un bacione, a sabato!
La vostra Giulls
36. LA LITE, GLI
AMICI, LA CENA, NOI
Trascorsero
tre giorni da quando Alessia venne a vivere con me e
Teo e tutte le volte che non era a scuola Teo ed io la portavamo in
giro per
Londra e spesso alla sera uscivamo insieme a Kristen e a tutti gli
altri.
Giovedì mattina mi svegliai presto e dopo essermi vestita
silenziosamente uscii di casa e trovai Robert pronto ad aspettarmi con
caffè e
ciambelle in mano.
< Buongiorno > dissi baciandolo sulle labbra.
< Buongiorno. Bella felpa > disse prendendomi in giro.
< Grazie, l’ho fregata a mio fratello > risposi
entrando in
macchina.
< Lo so, gliel’ho regalata io > disse dopo
essere entrato in
macchina
< Davvero? > chiesi voltandomi verso di lui.
< Sì. Puoi tenere tu questi durante il viaggio?
> chiese
indicando i caffè e la confezione di ciambelle.
< Certamente >
< Grazie >
< Caffè al caramello? >
< Sì >
< Evviva! > esclamai ridendo < non hai freddo?
>
domandai notando che stava indossando solo una maglia a manica lunga.
< Non tanto e poi ho dietro il giubbotto > rispose
indicando
il sedile posteriore < sei riuscita a fare una fuga silenziosa
questa volta?
> chiese sogghignando.
< Sì, ma comunque ho scritto a Teo dove stavamo
andando… >
risposi facendo le spallucce.
Non appena arrivammo a destinazione scendemmo dalla macchina e ci
sedemmo sul cofano coprendoci con una coperta che Robert aveva portato.
Nonostante ci fosse un po’ di nebbia si vedeva benissimo la
città e dopo aver
fatto colazione e scherzato come sempre il mio sguardo, che era rivolto
verso
quella magnifica città, s’incupì.
< Robert… > lo chiamai seria continuando a
guardare la città.
< Dimmi piccola > rispose accarezzandomi una guancia.
< Tra diciannove giorni tornerò a casa > dissi
sospirando e
dicendogli i giorni precisi mi si strinse il cuore, perché
pensare che fosse
solo agosto e che mancavano ancora diverse settimane a settembre era un
conto,
ma pensare che mancavano solamente diciannove giorni era un altro paio
di maniche,
perché ti portava più vicina alla
realtà.
< Sì, lo so… > rispose allontanando
la mano dalla mia
guancia.
< Che cosa facciamo? >
< Che cosa intendi? > domandò sospettoso.
< Ci lasceremo o continueremo a stare insieme? >
< Tu cosa vorresti? >
Sospirai nuovamente.
< Io ti amo da morire, ma non credo nelle relazioni a
distanza…e
poi tu… > dissi bloccandomi immediatamente e
pentendomi delle ultime parole
dette.
< Io cosa? Credi che solo perché sono un attore non
possa
essere fedele? Credi che tra i due io sia il primo a cedere? >
domandò
arrabbiato.
< Robert, non è questo quello che
intendevo… >
< Ah no? Strano, perché a me sembrava che tu
intendessi proprio
questo… > rispose arrabbiato < sinceramente
Giulia…non dirmi che non hai
pensato al fatto che forse sarei io il primo a cedere tra noi due se
decidessimo di avere una relazione a distanza… >
aggiunse e nemmeno in
quell’occasione risposi, perché quel pensiero mi
era veramente balenato in
mente < caspita, quanta fiducia che riponi in me. Grazie tante!
> esclamò
sarcastico.
Mi allontanai immediatamente da lui e tornai in macchina e anche
lui fece la stessa cosa. Ripartimmo immediatamente e per tutto il
viaggio di
ritorno non ci rivolgemmo la parola e quando ci trovammo davanti a casa
di Teo
uscii dalla macchina senza salutarlo e corsi in casa sbattendo la porta.
< Giulia che succede? > domandò Alessia non
appena vide la
mia faccia, ma la ignorai e corsi in camera mia, anche se lei mi
seguì e
continuò a chiedermi cosa fosse successo, ma non le
rispondevo mai.
Non appena entrai in camera m’infilai una tuta e dopo aver
preso l’iPod
uscii dalla finestra per non incrociare né lei né
Teo e andai a fare jogging
sperando di calmarmi. Corsi come non avevo mai fatto e tornai a casa
dopo due
ore e mezza, stanchissima e ancora arrabbiata.
Rientrai in casa dalla porta contenta di non trovare nessuno, mi
feci una doccia e andai in camera a stendermi e addormentandomi poco
dopo, ma
Alessia venne a svegliarmi verso mezzogiorno e mezza.
< Mamy > mi chiamò e mi voltai verso di lei.
< Ciao piccola > risposi sorridendo forzatamente.
< Teo mi ha raccontato cosa è successo tra te e
Robert… >
disse sedendosi sul letto accanto a me.
< E lui come l’ha saputo? >
< Gliel’ha detto Robert. Quando gli ho raccontato
quello che
avevi fatto è andato da lui a farsi spiegare la
faccenda… >
< Ah già, dimenticavo: loro sono grandi amici
> risposi con
una smorfia.
< Sei una cretina lo sai? >
< Prego? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Perché ogni tanto non conti fino a dieci prima di
parlare? >
< Non credo nelle relazioni a distanza. Se ci pensi è
stata
plausibile la mia domanda e se tu fossi nei miei panni anche a te
verrebbe da
pensarlo… >
< Guarda che io ci sono già nei tuoi panni. Credi che
non lo
sappia per caso? Ti ricordo che sto con tuo fratello…e
quando tu ti
allontanerai dal tuo ragazzo io farò la stessa cosa col mio
> rispose con le
lacrime agli occhi.
< Ho paura che Robert possa tradirmi… > ammisi.
< E secondo te lui non potrebbe avere la tua stessa paura?
>
< Sì, credo di sì… >
< Ecco, lo vedi allora? E poi mamy potreste provare a
continuare e se vedete che non funziona vi lasciate… >
< La fai facile tu… >
< No, la faccio realista. Pensaci, ti prego. Non rovinare una
relazione per una stupida lite dettata dalla paura >
< Credo che tu abbia ragione… > dissi
sorridendole.
< Credi? >
< Ok, hai ragione… > risposi sospirando e
scoppiando a
ridere.
< Chiama Robert > disse dandomi il cellulare e composi
immediatamente il suo numero, ma Robert non mi rispose.
< È ancora arrabbiato… > risposi
tristemente.
< E molto anche > disse Teo sul ciglio della porta della
mia
stanza.
< Da quanto sei lì? >
< Da un paio di minuti. L’hai fatta grossa questa
volta… >
< Addirittura? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Sì e sei nel torto più totale. Lui
è da quando vi siete messi
insieme che pensa a quando te ne andrai, ma comunque non ha mai detto
niente
perché voleva vivere un bel momento accanto a te e sapere
che non ti fidi di
lui gli ha spezzato il cuore, dal momento che lui si fida ciecamente di
te >
< Come io non mi fido di lui? >
< Lo hai accusato di potersi fare una scappatella! A casa mia
questo si chiama non avere fiducia nel proprio partner…
>
< Non intendevo quello… > tentai di
giustificarmi.
< Giulia per favore, non dire cazzate. Lo sai benissimo che
intendevi quello. Mi dispiace non appoggiarti. Lo sai che io ti
sostengo
sempre, ma non questa volta: sei in completo torto > rispose
serio.
< E cosa dovrei fare allora? > domandai alzando le
braccia.
< Non lo so, ma vedi di chiarirti con lui il più
presto
possibile > rispose andandosene dalla mia camera.
Corsi velocemente verso il motore e partii verso la casa di Robert.
< Rob? Rob, ti prego aprimi! > esclamai bussando
ripetutamente alla sua porta, ma non ricevetti nessuna risposta,
così restai lì
un’altra decina di minuti e poi me ne tornai a casa
sconsolata.
< Hey… > disse Alessia non appena mi vide.
< Allora? > chiese Teo.
< Il tuo grande amico non vuole rispondermi. Non so
più cosa
fare > risposi arrabbiata salendo le scale e mi chiusi in camera
buttandomi
sul letto sbuffando.
Aspettai una mezz’ora e poi provai a chiamare Robert al
cellulare,
solo che ogni volta rifiutava la chiamata.
< Giulia? > domandò Alessia entrando in camera
mia.
< Che c’è? >
< Teo ed io andiamo a prendere un gelato. Ti va di venire con
noi? > domandò gentilmente.
< Non molta, scusa…ci vediamo più tardi
> risposi senza
guardarla e aspettai che lei e Teo se ne andassero e poi scesi di sotto
per
suonare un po’ il piano.
Mi sedetti e lasciai che le mie dita andassero da sole e mi
ritrovai a suonare senza alcun errore River Flows In You; subito dopo
quella
iniziai a suonare il ritornello di Twilight.
“I will never see the sky the
same way and I will learn to say good-bye to yesterday and I will never
cease
to fly if held down and I will always reach too high cause I've seen,
cause
I've seen, twilight…”
< Mamy… > disse Alessia entrando in sala.
< Ciao piccola > risposi smettendo di suonare e
voltandomi
per guardarla.
< Teo ed io ti abbiamo comprato questo vestito. Fatti una
doccia e vestiti che usciamo. Non voglio vederti
così…sei meno lagna quando
piangi, lo sai? >
< Non voglio uscire > risposi guardando fuori dalla
finestra.
< Non ho chiesto se vuoi uscire. Mi sono stufata di vederti
così. Hai un’ora di tempo per prepararti >
disse appoggiando una scatola
bianca sul divano e uscendo dalla sala.
Mi misi a sedere sul divano e guardai il vestito che mi avevano
comprato:
era marrone e lucido, lungo fin sotto alle ginocchia, con lo scollo a U
e con
un fiocco beige attorno alla vita.
Mi feci una doccia e mi vestii, lasciando asciugare i miei i
capelli ricci al vento, abbinai al vestito con paio di
decolté marroni e mi
truccai leggermente.
< Wow Giulia, sei stupenda > esclamò Alessia
vedendomi
scendere le scale.
< Grazie piccola. Allora, dove si va? > domandai
sorridendole.
< Beh, c’è stato un cambio di
programma… >
< E cioè? > domandai, ma lei non mi rispose e
la scena che
ne seguì velocemente: Teo mi bendo gli occhi e lui e Alessia
mi fecero sedere
su una sedia che avevano portato dalla cucina, poi mi legarono e visto
che continuavo
a dire a Teo di lasciarmi mi misero un paio di calzini in bocca e
usarono dello
scotch per fermarlo.
< Tranquilla, i calzini sono puliti. Ora noi
usciamo…vedi di
comportarti bene! > esclamò Teo.
< Ciao mamy > disse Alessia ridendo e baciandomi una
guancia.
“Oddio, non lo stanno facendo
veramente…non l’hanno fatto
veramente! io li ammazzo! Ed ora che cavolo farò qui?”
pensai tentando di
liberarmi, ma fallii nel mio intento.
< Oddio Giulia, che diavolo ti è successo? >
domandò Robert
spaventato dopo venti minuti di completo silenzio.
Lo sentii correre verso di me e mi liberò velocemente.
< Cosa ci fai qui? > domandai mentre mi toccavo i polsi.
< Teo mi aveva chiesto di venire qui perché voleva
parlarmi e
mi aveva detto che tu e Alessia eravate da Kristen…appena
sono arrivato ho
trovato la porta socchiusa e mi sono preoccupato perché ho
creduto ci fosse un
ladro e poi ti ho trovata legata… >
< Ah… > risposi abbassando lo sguardo.
< Stai bene piccola? > domandò premuroso e
alzandomi il
mento con le dita.
< Mi fanno male i polsi…credo che abbiano stretto
troppo per
impedire che io scappassi > risposi indicando i polsi rossi.
< Perché l’hanno fatto? >
< Secondo te? Volevano che noi due ci
riappacificassimo… >
< Ah, giusto… > rispose allontanandosi da me
ma lo bloccai
per un polso.
< Robert scusa, mi dispiace >
< Non sono più arrabbiato >
< No, non dire questo! Lascia che per una volta mi spieghi per
bene, te lo meriti! > esclamai seria.
< Ok, vai avanti… >
< Non so se tu mi creda o no ma io mi fido di te, anche se non
te l’ho dimostrato. Rob…tu sei stato il primo a
cui abbia detto ti amo e mi
fido ciecamente di te, questo voglio metterlo in
chiaro…è solo che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Ho una paura folle di perderti…ho paura che tu
possa
innamorarti di un’altra mentre partecipi ad una serata
mondana…ho paura di
prendere un giornale e di trovare una tua foto con sotto scritto
“Robert
Pattinson è innamorato”…ho
paura che tu ti possa stancare di stare con una
che è lontana da te…non so se mi
spiego… >
< Sì, perfettamente. Però…non
credi che queste tue paure le
possa provare anche io? >
< Sì, però… > risposi
col magone.
< Hey su, non fare così…non sono
più arrabbiato. Oggi
pomeriggio sono andato da Lizzy e lei ha provato a farmi vedere tutto
sotto il
tuo punto di vista… >
< No, ti prego smettila. Non puoi farlo…non puoi
farmela
passare sempre liscia…reagisci! Dammi della stronza, della
cretina, dammi uno
schiaffo e dimmi che ti faccio schifo, ma ti prego, non…
> dissi come un
fiume in piena, ma non terminai la frase perché Robert mi
interruppe posando le
sue labbra sulle mie per impedirmi di parlare.
< Non sono arrabbiato e non ho intenzione né di
insultarti né
di prenderti a schiaffi. Ti amo piccola > rispose sorridendomi e
accarezzandomi la guancia.
< Ti amo e mi dispiace tanto >
< Grazie per esserti scusata… > disse
sorridendo.
< È stato un piacere > risposi sorridendogli.
< Che cos’è questo profumo? >
domandò mentre annusava
l’aria.
< Credo che i ragazzi ci abbiano preparato la cena…
>
< Bene, andiamo a vedere cos’hanno preparato quei
pazzi >
disse prendendomi per mano e lentamente ci avviamo verso la cucina,
trovando la
tavola apparecchiata e con un biglietto al centro.
“Le liti sono
sempre esistite e sempre esisteranno. Non
fossilizzatevi su una cavolata! Abbiamo cucinato tutto il pomeriggio,
quindi
vedete di fare pace e godetevi la cena. Vi vogliamo bene.
Teo, Ale,
Nikki, Ash,
Kris, Emma,
Kell,
Cam e Jared
(gli ultimi due hanno preparato la tavola perché non sanno
cucinare)”
<
I nostri amici sono unici > disse Robert scoppiando a
ridere.
< I nostri amici sono dei completi pazzi > risposi
unendomi
alla sua risata mentre appoggiavo il biglietto sulla mensola vicino ai
fornelli.
< Sai, ancora non ti ho detto quanto tu sia meravigliosa con
questo vestito… > sussurrò baciandomi una
guancia.
< Grazie > risposi sorridendo < anche tu stai
molto bene
> aggiunsi guardandolo.
< Sono vestito come tutti i giorni… >
< E io invece sono vestita così per colpa di Alessia
e Teo…
> obiettai schioccandogli un bacio sulla guancia.
Ci sedemmo a tavola e iniziammo a mangiare quello che i nostri
amici avevano cucinato: come primo avevano preparato il riso ai funghi,
di
secondo invece delle crocchette di pollo con le patate al forno e come
dolce
una torta allo yogurt.
< Mamma mia che mangiata > disse Robert finendo il suo
pezzo
di torta.
< Già… spero di piacerti lo stesso anche
con dieci chili in
più, perché con tutto quello che ho mangiato
questa sera li avrò presi di
sicuro… > risposi scoppiando a ridere.
< Cosa credi? Guarda che lo stesso vale anche per me! >
esclamò
unendosi alla mia risata.
< Mi dai una mano a lavare i piatti? Così bruciamo
calorie…
> proposi ridendo.
< Certo > rispose alzandosi da tavola e iniziammo a
lavare i
piatti mettendo nei contenitori il cibo rimasto e ponendoli in
frigorifero.
Non appena sistemammo tutti i piatti Robert mi fece girare in modo
che potessi guardarlo in faccia e iniziò darmi una serie di
baci partendo dalla
guancia fino ad arrivare al collo.
< Credo che questo appartenga a te… > disse
tirando fuori
dalla tasca del suo giubbotto la collana che mi aveva regalato per il
nostro
primo mese.
< La mia collana! >
< L’avevi lasciata due sere fa a casa mia…
>
< Ecco perché non la trovavo più >
risposi ridendo portando
le mani sui suoi capelli.
< Stai diventando un po’ troppo svampita, lo sai?
> domandò
prendendomi in giro.
Prese una mia mano dai suoi capelli e la intrecciò con la
sua,
mentre l’altra sua mano era appoggiata sul mio fianco e lo
accarezzava piano
piano.
Feci un profondo respiro e poi portai le nostre mani intrecciate
sul mio cuore.
< Visto come batte? Ed è esclusivamente a causa
tua… > dissi
ansante.
< Mi piace sapere che sono io a farti provare queste sensazioni
> disse tra un bacio e l’altro salendo con le labbra
fino a raggiungere le
mie < è…eccitante > aggiunse
sorridendo.
Spostò la mano che prima era sul mio fianco sulla gamba e
cominciò
ad accarezzarla dolcemente, mentre continuavamo a baciarci imperterriti
e non
appena la sua mano lasciò la mia per spostarsi sul mio seno
accarezzandolo da
sopra il vestito gemetti dal piacere.
Con una leggera pressione di petto lo feci allontanare da me e lo
presi per mano portandolo di sopra, senza che nessuno dei due dicesse
una
parola e lasciando parlare solamente i nostri sguardi che trasmettevano
le
stesse emozioni: gioia, desiderio e amore. Entrambi eravamo sicuri che
finalmente, dopo varie interruzioni, quella sera sarei diventata sarei
diventata una donna per merito suo.
Raggiungemmo la camera mia e Robert si avventò sulle mie
labbra
spingendomi sempre più indietro finché non mi
stesi sul letto e lo feci
stendere sopra di me. Tornò a baciarmi il collo ed io con
mani tremanti gli
sbottonavo la camicia, lamentandomi mentalmente del fatto che per
quella sera
poteva benissimo indossare una maglia a mezza manica. Dopo avergliela
tolta
Robert mi fece inarcare la schiena per aprirmi la cerniera del vestito
e me lo
sfilò centrando la scrivania.
< Hai messo il completo che mi piace… > disse
sorridendo e
toccando col dito il bordo del pizzo del reggiseno.
< È il mio preferito… > risposi con
voce rotta
dall’emozione.
< Ah sì? Che coincidenza > sussurrò
ridendo e baciandomi
l’incavo del collo e non appena mise le mani dietro la
schiena la inarcai per
facilitarlo a sfilarmi il reggiseno < wow > si
lasciò sfuggire
guardandomi, mentre io voltai lo sguardo imbarazzata.
Robert sorrise e mi fece voltare la testa affinché potessi
guardarlo, dopodiché prese il mio seno sinistro nella la sua
mano e lentamente cominciò
a baciare ogni centimetro di pelle liberata dal vestito, mentre io mi
sentivo
andare a fuoco sempre di più: ogni istante che passava era
carico di una
sensazione per me nuova e indescrivibile.
Lasciò con disappunto il mio seno e risalì fino a
raggiungere nuovamente
le mie labbra, baciandomi con tutta la dolcezza possibile.
< Non mi sembra ancora vero che stia accadendo tutto questo
> sussurrò al mio orecchio.
< Rob… > lo chiamai.
< Sì piccola? > rispose scendendo a baciarmi
il collo.
< Ti amo > dissi tra i sospiri.
< Anche io > rispose iniziando a baciarmi il petto e
quando
arrivò in prossimità delle mutande si
fermò a guardarmi.
< Cosa…? > tentai di domandare temendo che si
fosse
improvvisamente pentito e che si volesse fermare.
< Tranquilla, è tutto ok…stavo solo
ammirando la tua bellezza
> disse salendo per baciarmi la fronte e poi scese nuovamente.
Lentamente mi sfilò le mutande e un altro “wow”
gli uscì
dalle labbra.
< Robert… > lo chiamai nuovamente, ma questa
volta non
ricevetti alcuna risposta.
Robert scese a baciarmi la caviglia e salì fino
all’interno
coscia, mentre con la mano mi accarezzava il suo esterno.
Dopo qualche interminabile minuto risalì e mi
baciò
appassionatamente intrecciando una sua mano con la mia, mentre con
l’altra
entrò dentro di me muovendosi con fare esperto ed io,
estasiata dal suo tocco,
mi contorcevo sotto di lui gemendo ininterrottamente, schiava delle sue
dita e
quando venni mi baciò la fronte sudata.
< Sei stupenda… > sussurrò.
< Vorrei poter dire lo stesso di te > risposi ancora
ansante
facendogli notare che era ancora praticamente vestito fatta eccezione
per la
camicia.
< Possiamo sempre rimediare… > disse
maliziosamente.
Invertimmo le posizioni trovandomi a cavalcioni su di lui e anche
io, come aveva fatto lui prima, partendo dal collo scesi a baciargli il
petto e
con estrema lentezza e con le mani sempre tremanti gli tolsi la cintura
e gli
sbottonai i pantaloni; una volta toltiglieli feci lo stesso con i suoi
boxer,
rimanendo estasiata davanti a tutta la sua bellezza.
< Che hai? > domandò con voce rotta vedendomi
paralizzata
mentre mi accarezzava una guancia.
< Sei stupendo… > risposi sorridendogli.
Fece anche lui lo stesso e mi baciò appassionatamente,
mentre mi
faceva stendere sotto di lui.
< Giulia, sei davvero sicura? > domandò
guardandomi serio e
aspettando un qualunque accenno di assenso per continuare.
< Più che sicura > risposi sorridendogli, ma
quando entrò
dentro di me corrugai la fronte a causa del dolore e una lacrima
silenziosa
uscì dai miei occhi, lacrima che Robert notò
immediatamente e fece per uscire
da me < no. È normale che faccia male, è
la prima volta…non fermarti, ti
supplico… > sussurrai.
Ascoltò la mia preghiera e si abbassò a baciarmi
la guancia
fermando il movimento silenzioso della lacrima e poi
ricominciò a muoversi
aumentando sempre di più le spinte e in breve il dolore
venne sostituito dal
piacere e giungemmo all’apice del piacere insieme.
Stremato si appoggiò a me e lo abbracciai mentre gli baciavo
la
spalla.
A malincuore Robert uscì da me e mi si stese affianco,
baciandomi la
fronte e facendomi accoccolare tra le sue braccia.
< Ti amo > sussurrò al mio orecchio.
< Ti amo anche io. Grazie… > risposi
guardandolo dolcemente
e accarezzandogli la guancia.
< Per cosa? >
< Per avermi fatto passare la serata più magica di
tutta la mia
vita > risposi sorridendo e stringendomi maggiormente tra le sue
braccia,
appoggiando la testa sul suo petto.
Robert coprì
entrambi col lenzuolo e dopo pochi minuti mi addormentai felice,
consapevole
del fatto che finalmente ero diventata una donna grazie al mio amato
Robert.
************************************************************************
MOMENTO
SERIETÀ…
Mamma mia,
ancora non ci credo…finalmente siamo arrivati a questa
grande svolta…oddio, mi
sono emozionata tantissimo nel rileggerla…spero davvero che
vi sia piaciuto
questo capitolo…è stato uno dei più
difficili da scrivere, specialmente per
quanto riguarda la scena di sesso tra Robert e Giulia…spero
di non aver
esagerato, perché la mia idea era quella di descriverla, ma
senza risultare
volgare. Se avessi scritto una cosa tipo “Robert ed
io salimmo le scale e
lentamente mi fece stendere sul mio letto, dopodiché ci
spogliammo lentamente e
finalmente facemmo l’amore…” forse
avrei deluso voi, non lo so…ma principalmente avrei deluso
me stessa…io non
rimpiango niente di quello che ho scritto, perché sento che
è giusto che sia
così e spero che voi condividiate questo mio
pensiero…vorrei sapere cosa ne
pensate e vorrei che foste sincere. Scusate se rompo, ma questo dubbio
mi sta
attanagliando xD
Ah,
a
proposito!!!!
Per chi non
vedesse la foto: http://it.tinypic.com/r/2i09jwj/5
questo
è il vestito che Teo e Alessia comprano a Giulia ^^
|
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Capitolo 37 *** MI STAI CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO? ***
Hola my dears!
Credo che a fine storia farò un monumento ad ognuna di
voi…siete
FANTASTICHE! Avete idea di quanti complimenti mi avete fatto??? *-*
questa è la
mia espressione, se potessi vi inviterei tutte a cena…ma
forse forse è più
efficace un abbraccio, anche se virtuale…
Come sempre grazie a chi ha letto, messo la storia tra i preferiti
e le seguite e chi ha commentato!
Scusate se non vi ringrazio una ad una, solo che oggi non ne ho la
forza, perdonatemi!!
P.S.
X CHI NON L’AVESSE SAPUTO…HO POSTATO UN CAPITOLO
MERCOLEDÌ
A
sabato! Un bacione la vostra Giulls
37. MI STAI
CHIEDENDO DI SPOSARTI PER CASO?
La
mattina seguente mi svegliai ancora tra le braccia di Robert
mentre lui mi guardava dormire.
< Buongiorno > disse sorridente.
< ‘Giorno…ma che ore sono? >
domandai sbadigliando.
< Sono le dieci e venti. Hai dormito bene? >
< Divinamente. Ho fatto anche un bellissimo sogno >
risposi
strusciando la mia gamba contro la sua.
< Cosa hai sognato? > domandò spostandomi una
ciocca di
capelli dal viso.
< Te >
< E cosa facevo nel sogno? >
< Dicevi che ero la donna della tua vita… >
< E infatti lo sei > rispose sorridendomi.
< Sì, ma nel sogno avevamo entrambi più di
venti anni e tu mi
chiedevi di sposarti… >
< E tu hai accettato? > domandò con un sorriso
e prendendomi
il volto fra le mani.
< Non lo so perché mi hanno interrotta tipo una
ventina di volte
prima che ti rispondessi e poi mi sono svegliata… >
risposi ridendo e si unì
alla mia risata.
< Chi è il cattivone che
ti ha interrotto? > chiese prendendomi in giro.
< Beh…la mia ex prof di latino che mi chiedeva di
coniugarle il
congiuntivo di tutti i tempi verbali in latino, mia mamma che ogni
cinque
minuti mi chiedeva se volevo il the e poi il Bianconiglio di Alice nel
paese
delle meraviglie… > risposi un po’ confusa
e lui scoppiò a ridere.
< Ma che razza di sogni fai? > chiese con le lacrime agli
occhi.
< Ah, non lo so…ma ormai sei fregato e mi devi
accettare così
come sono > risposi facendogli la lingua.
< Andiamo a fare colazione? > domandò
sorridendomi e
cambiando discorso.
< Mmm…prima veramente vorrei farmi una
doccia… > risposi
alzandomi sui gomiti e arrivando in prossimità delle sue
labbra.
< Serve una mano? > domandò maliziosamente.
< Direi di no, ma grazie lo stesso > risposi facendogli
l’occhiolino e alzandomi, ma lui mi bloccò per un
polso e mi fece stendere sul
letto posizionandosi sopra di me.
< Sei troppo sexy, mi rifiuto di farti uscire. Anzi, mi rifiuto
di dividerti con il mondo. Da oggi sarai mia prigioniera…
> rispose
guardandomi sorridente e accarezzandomi un fianco.
< Mmm…chissà perché la cosa mi
piace… > risposi spavalda
mentre gli circondavo il collo con le braccia e lui scese a baciarmi le
labbra,
ma lo squillo del suo cellulare ci fece allontanare e dopo che
m’infilai la sua
camicia uscii per andare a fare la doccia.
< Divertita ieri? > domandò una voce dietro di
me e non
appena mi voltai vidi che era Alessia.
< Sì, molto. E voi? > chiesi sorridendo.
< Sì. Siamo andati a mangiare fuori, abbiamo visto un
film al
cinema, mangiato un gelato e fatto una passeggiata e poi siamo tornati
a casa…
>
< E quando siete tornati a casa… > tentai di
dire
imbarazzata.
< Tu e Robert stavate dormendo. Tranquilla, non abbiamo sentito
niente > rispose ridacchiando < fatti una doccia, manda a
casa il tuo
ragazzo e raccontami tutto! > esclamò.
< Ok piccola! > risposi sorridendole mentre le baciavo
una
guancia.
Non appena se ne fu andata feci per entrare in bagno, ma qualcuno
afferrò il mio braccio e mi fece voltare.
< Non voglio fare la parte del fratello iperprotettivo, ma
voglio solo sapere una cosa…siete stati attenti? >
< S…sì > risposi confusa dal suo
gesto.
< Ok > disse sorridendo <
è…è andato tutto bene? >
aggiunse titubante.
< Sì, è stato…non ci sono
parole per descriverlo, sono al
settimo cielo >
< Si vede, sei raggiante…bellissima…
>
< Grazie > risposi commossa.
< Ti voglio bene sorellina > disse abbracciandomi.
< Anche io Teo > risposi abbracciandolo a mia volta.
< Ora ti lascio fare la doccia, ci vediamo tra poco >
sussurrò al mio orecchio sciogliendo l’abbraccio e
poi mi baciò sulla fronte.
Entrai in bagno e uscii dalla doccia dopo venti minuti, mi avvolsi
in un accappatoio, mi asciugai velocemente i capelli e poi tornai in
camera,
scoprendo che Robert si era riaddormentato, così mi vestii
in fretta e il più
silenziosamente possibile e dopo avergli dato un leggero bacio sulla
fronte e
avergli sussurrato “ti amo”
all’orecchio proposi ad Alessia di uscire
per andare a fare un giro, cosicché potessi raccontarle
tutto.
Ci fermammo a fare colazione in un bar vicino casa e poi
continuammo il nostro giro; solamente che passando davanti ad un
edicola Alessia
vi si fermò e comprò un giornale,
dopodiché mi prese per mano e andammo a
sederci su una panchina.
< Perché hai speso tutti quei soldi per un solo
giornale? >
< Perché ho trovato una foto di Robert in copertina
>
< E quindi? > domandai alzando un sopracciglio mentre lei
era intenta a sfogliare velocemente le pagine per cercare
l’intervista su
Robert.
< Oddio mamy ,leggi qui! > esclamò ignorando
la mia domanda
e passandomi la rivista facendomi segno di leggere dalla seconda
colonna.
PM:
“Allora Robert, possiamo passare ad un altro
argomento?”
R: “Dipende dall’argomento…”
(ride)
PM: “Volevamo sapere se frequenti ancora la ragazza che ti ha
accompagnato alla premiere…”
R: “Mi dispiace, ma non ho intenzione di rispondere. Sono
molto
geloso della mia vita privata”
PM: “È una domanda che molte ragazze si fanno e
che hanno
domandato di farti. Per favore…”
R: “Sì, ci stiamo ancora frequentando”
(risposta dopo un momento
di esitazione n.d.PM.)
PM: “Ne sei innamorato?”
R: “Credo di aver detto anche troppo della mia vita privata,
non
credi?”
Subito
dopo le domande sulla sua vita privata terminarono e gli
venne chiesto altro; noi due restammo sedute sulla panchina per una
ventina di
minuti e poi tornammo a casa, ma mentre stavamo camminando Robert e Teo
ci si
affiancarono con la macchina.
< Buongiorno ragazze > ci salutarono.
< Buongiorno a voi > rispondemmo sorridendo.
< Volete un passaggio? > domandò Teo.
< Sì! > esclamò Alessia sorridendo
al suo ragazzo.
< Io veramente preferirei camminare…si sta troppo
bene fuori
> risposi declinando l’invito.
< Ok…Teo prendi tu possesso della macchina? >
domandò Robert
verso il suo migliore amico.
< Certo, a dopo > rispose Teo facendomi
l’occhiolino e dopo
che Alessia prese il posto del passeggero e Teo quello del guidatore ci
salutarono e partirono.
< Ti dispiace se ti faccio compagnia? >
< No, per niente > risposi sorridendo e intrecciando le
nostre mani camminammo fino a casa.
< Ho letto l’articolo di People Magazine > gli
dissi dopo
qualche minuto di silenzio.
< Ah sì? Che ne pensi? >
< Che sei corruttibile facilmente…secondo me ancora
un’altra
domanda e ti saresti sbottonato completamente > risposi ridendo.
< Ah, grazie tesoro > esclamò tirandomi una
leggera pacca
sul braccio.
< Come sei manesco > dissi facendogli la linguaccia.
< Ormai sei fregata e sei costretta ad accettarmi
così come
sono > rispose facendo la linguaccia < arriviamo a casa e
poi andiamo a
pranzo fuori, ti va? >
< Sì, certo! >
Arrivammo a casa e salii in camera per cambiarmi velocemente e
dopo aver salutato mio fratello e la mia amica ce ne andammo.
< Dove andiamo a mangiare? > domandai guardandolo.
< Hanno aperto un ristorante qui nei dintorni e pensavo di
andare a provarlo. Ti va? >
< Va benissimo >
< Dovrebbe piacerti, è un ristorante
italiano… >
< Ma come? Amore, ma…io sono Italiana e tu mi porti a
mangiare
italiano in un paese straniero? >
< Beh, che c’è di male? >
< Ma non sarà mai uguale! > risposi ridendo.
< Lo proviamo e se non ci piace non torniamo più, ok?
>
< Ok > risposi con una finta smorfia e Robert
roteò gli
occhi.
< Ah, comunque questo posto è gestito interamente da
italiani e
quindi la roba sarà per forza buona! >
< Mah, sarà… >
< Sei odiosa quando ti comporti così > disse
dandomi un
leggero pizzicotto sul braccio e continuammo a battibeccarci
finché non
arrivavo davanti al ristorante SOLE&LUNA.
Da fuori il ristorante sembrava essere accogliente e molto casual,
vi erano moltissimi tavoli sotto la veranda e anche moltissime finestre.
< Da fuori non sembra male > sussurrai scendendo dalla
macchina.
< Già, è molto carino > rispose
Robert mentre chiudeva la
macchina < ora vedremo l’interno >
< Rullo di tamburi… > dissi ridendo mentre
Robert apriva la
porta del ristorante e mi lasciava passare.
L’interno del ristorante non si smentiva per niente: era
casual e
aveva quel non so che di atmosfera famigliare.
< Salve e benvenuti al SOLE&LUNA > disse una
cameriera
venendoci incontro con un sorriso a trentadue denti.
< Salve, siamo in due > rispose Robert togliendosi gli
occhiali da sole.
< Certo, seguitemi > disse prendendo due menù
dal bancone e
allontanandosi < questo tavolo può andar bene?
È il più nascosto che abbiamo
> aggiunse sorridendoci.
< Va benissimo, grazie mille > rispose Robert accennando
un
sorriso.
< Certo che questa cameriera non mi sembrava italiana >
dissi non appena fummo soli per prenderlo in giro.
< Che rompiscatole che sei! >
< Grazie! > dissi sorridendo trionfante.
< Guardiamo cosa mangiare che è meglio…
> propose Robert
aprendo il menù < oh… > aggiunse
sgranando gli occhi.
< Qual è il problema? > domandai aprendo a mia
volta il menù
< no, non ci credo! Un menù in italiano!!! >
esclamai sorridendo
apertamente.
< Non urlare! > mi ammonì Robert.
< Scusa… > risposi guardandomi attorno e
sperando che
nessuno si fosse accorto di niente < cosa prendi? >
< Ah, se sapessi cosa c’è scritto te lo
direi anche > disse
Robert ridendo.
< E le lezioni di italiano scusa? > domandai guardandolo.
< Non abbiamo mai parlato dei cibi… >
< Ah, davvero? >
< Già…hai la memoria a breve termine?
> domandò Robert
prendendomi in giro.
< Ahahah che battutona… > risposi facendogli
la linguaccia.
< Ehm…m’ispira la grigliaita mista.
Che cos’è? >
< La cosa? > domandai scoppiando a ridere.
< Dai, smettila di prendermi in giro… >
rispose mettendo il
broncio.
< Ok, scusami…comunque è un misto di carne
alla griglia >
< Ti va bene quella? >
< Sì, va benissimo. Vado un attimo in bagno, torno
subito… >
dissi alzandomi dalla sedia.
< E se dovesse arrivare la cameriera? >
domandò preoccupato.
< Indicale quello che vogliamo mangiare > risposi
prendendolo in giro mentre mi avvicinavo per baciargli una guancia.
Dopo pochi minuti ritornai indietro, ma poco prima di sedermi al
tavolo sentii Robert parlare al telefono, così mi fermai e
origliai la
conversazione.
< No, non gliel’ho ancora dato, lo farò
dopo pranzo…ma dai?
Grazie Jared…no, ok continuiamo dopo…ok, grazie
mille Jared…lo farò. Ciao >
< Hey, era Jared? > domandai sedendomi e lui non appena
mi
vide sbiancò.
< Sì…hai sentito qualcosa di quello che ho
detto? >
< Certo che se lo dici così è ovvio che
ora m’insospettisco.
Cos’è che mi devi dare? >
< Te lo darò dopo pranzo, niente anteprime >
< Ti odio > dissi guardandolo.
< Io ti amo > rispose sorridendomi < qui ci sono i
crostini come antipasto? >
< Direi di sì… >
< Li prendiamo? >
< Solo se mi dici cosa mi stai nascondendo > risposi
incrociando le braccia al petto e appoggiandomi al tavolo.
< Bene, allora stai zitta > disse facendomi la linguaccia.
< Siete pronti per ordinare? > domandò
gentilmente un
cameriere avvicinandosi a noi.
“Bene amore, ora veditela te”
pensai malignamente.
< Ehm… > disse guardandomi e vedendo che non
aprivo bocca ma
ridevo mi lanciò uno sguardo carico d’odio
< vorremmo un… > disse
bloccandosi.
< Un piatto di crostini misti come antipasto e una grigliata
mista
di carne per due…oh, anche due porzioni di verdure alla
griglia per favore >
m’intromisi aiutando il mio ragazzo.
< Italiana? > domandò il cameriere guardandomi
e
rivolgendosi in italiano.
< Esattamente >
< Bene, allora dirò allo chef di dare il meglio di
sé! Fidati,
sarà come non aver mai lasciato l’Italia >
disse facendomi l’occhiolino.
< Guarda che ci conto! > risposi sorridendo.
< Fidati. Da bere cosa vi porto? > chiese tornando a
parlare
in inglese.
< Una birra media e una bottiglia d’acqua naturale
> disse
per poi guardarmi e aspettare un mio accenno di consenso.
< Perfetto, arrivo tra poco > disse il cameriere
sorridendoci e allontanandosi.
< Cosa vi siete detti? >
< Mi dispiace, ma è un segreto…se tu
avessi preso lezioni si
italiano all’Harrodian ora lo sapresti… >
risposi malignamente.
< Perché sei così cattiva con me oggi?
> domandò seccato.
< Scusami, io…stavo solo scherzando…
> risposi sentendomi in
colpa.
< Come ti pare…vado in bagno > disse alzandosi
dalla sedia e
lo seguii con lo sguardo mentre si allontanava.
< Sei una cretina Giulia… > sussurrai
passandomi una mano
tra i capelli.
< Ecco qui da bere > disse il cameriere.
< Grazie > risposi con un sorriso forzato.
< Vi porto anche un po’ di pane? >
< Sì, grazie >
Aspettai un altro paio di minuti e poi Robert tornò a
sedersi.
< Vuoi un po’ d’acqua? >
domandò aprendo la bottiglia.
< No > risposi mentre stavo mandando un messaggio.
< Giulia? > mi chiamò Robert.
< Mmm? > risposi alzando la testa e guardandolo e in quel
momento mi sputò un po’ d’acqua che
aveva in bocca < ma sei scemo? >
domandai e lui scoppiò a ridere.
< Così impari ad essere perfida con me >
rispose facendomi
la linguaccia.
< Quindi non sei arrabbiato? >
< No, tranquilla. Ti stavo solo prendendo in
giro…certo che tu sei
una credulona assurda >
< Oppure tu sei un bravo attore >
< Diciamo tutti e due, ok? > domandò dandomi
la mano.
< Andata > risposi ridendo e Robert mi si
avvicinò
sorridendo e mi baciò dolcemente.
< Ragazzi scusate, ma sono pronti i crostini > disse il
cameriere servendo l’antipasto.
< Buon appetito > disse Robert facendomi
l’occhiolino.
< Grazie, anche a te > risposi addentando un crostino ai
funghi.
< Certo che sono veramente buoni… >
< Già > concordai.
Finimmo di mangiare i crostini e dopo venti minuti il cameriere ci
portò la carne.
< È stato tutto di vostro gradimento? >
domandò il cameriere
quando venne a ritirare i piatti.
< Sì, molto > rispose Robert.
< Devo ammetterlo mi sono sentita come se fossi stata veramente
in un ristorante in Italia… > risposi in italiano.
< Lo chef ne sarà entusiasta! >
esclamò il cameriere
mettendosi a ridere < posso portarvi qualcos’altro?
>
< Lo vuoi un dolce? > domandai rivolta a Robert.
< Sì > rispose facendomi
l’occhiolino < cosa ci consigli?
> chiese al cameriere.
< Beh…noi abbiamo una panna cotta che è
molto buona, la crema
catalana, del gelato artigianale, il millefoglie… >
< Io prendo un millefoglie > esclamai.
< Io una crema catalana > disse Robert.
< Ok, crema catalana e millefoglie…arrivano subito
> disse
il cameriere sorridendoci e tornando poco dopo con i nostri dolci e con
un
cucchiaio e una forchetta in più in modo che potessimo
mangiare entrambi tutti
e due i dolci.
< Oh, che gentile! > esclamai.
Dopo il dolce Robert prese anche un caffè, poi ci alzammo
per
pagare e infine uscimmo dal ristorante.
< Ti porto a casa o vieni da me? > domandò
Robert aprendomi
lo sportello della macchina.
< Secondo te? > domandai maliziosamente.
< Benissimo > rispose prima di chiudere lo sportello del
passeggero ed entrare in macchina, arrivando a casa sua nel giro di
venti
minuti e quando vi entrammo mi fece appoggiare con le spalle alla porta
e mi
baciò.
Gli circondai il collo con le braccia e iniziammo a indietreggiare
sempre di più, fino a cadere sul divano e entrambi
scoppiammo a ridere e incominciammo
a fare la lotta con i cuscini come due bambini di otto anni; la lotta
si
concluse dopo dieci minuti ed io ne uscii sconfitta: infatti Robert mi
aveva
fregato il cuscino e mi stava colpendo sia col mio che col suo.
< Robert…ahia…sei ingiusto! >
esclamai ridendo.
< No Giulia sei tu che sei una pappamolle! > disse
prendendomi in giro.
< Io sarei una cosa? > domandai fingendomi offesa.
< Una pappamolle…vuoi lo spelling? > rispose
sbeffeggiandomi.
< Ma brutto… > dissi cominciando a picchiarlo
e lui rispose
facendomi il solletico.
Recuperai il cuscino e tornammo a fare la lotta finché non
li
rompemmo entrambi, riempiendo il divano e riempiendoci di piume.
< E ora? I cuscini li ripaghi tu? > domandò
ridendo.
< Sì, certo…manda la fattura a casa!
> risposi prendendolo
in giro e lui ricominciò a farmi il solletico, ma questa
volta riuscii a
bloccarlo prendendogli le braccia.
< Tanto non ce la farai a battermi > disse mentre tentava
di
liberarsi, ma non appena spostai il ginocchio e presi contro la sua
gamba
sbattei contro un qualcosa di duro che stava dentro la tasca dei suoi
pantaloni.
< Cosa c’hai lì? > domandai
indicando la sua tasca.
< Niente > rispose tentando di alzarsi in piedi.
< Eh no caro mio, ora mi fai vedere! > esclamai lottando
contro di lui per prendere quello che aveva in tasca e alla fine
riuscii nel
mio intento, tirando fuori dalla sua tasca una scatolina in velluto
nero.
Robert tentò di strapparmela dalle mani, ma io indietreggiai
e mi
sedetti sul bracciolo del divano e non appena l’aprii mi di
mozzò il respiro, perché
dentro la scatolina trovai l’anello che avevo visto nella
vetrina della
gioielleria e di cui mi ero perdutamente innamorata.
< Amore, respira… >
< E…e questo? > domandai sgranando gli occhi e
continuando a
guardare l’anello.
< Beh…è un regalo… >
< Ma…Robert ma sei pazzo? Hai idea di quanto costi?
>
< Tremila sterline > rispose lui come se fosse la cosa
più
naturale possibile.
< E ti pare poco? >
< Ma a te piaceva… >
< E tu come lo sai? > domandai guardandolo.
< Me
l’ha detto Alessia… >
<
Alessia? > domandai inarcando un sopracciglio.
< Sì,
ma non avercela con lei: le avevo chiesto un consiglio e lei mi aveva
risposto
che c’era un anello di cui tu ti eri innamorata, ma non
volevi dirmi niente per
paura che pensassi chissà che… >
< E
anche perché non volevo spendessi tremila sterline per
me… >
<
Giulia, ascoltami bene: mi piace farti regali e non ho problemi a
spendere
soldi per te, specialmente perché non mi chiedi mai
niente… >
< E
quindi perché non ti chiedo mai niente mi hai comprato un
anello? > domandai
ancora meravigliata.
< No.
L’anello l’ho comprato come una pseudo-promessa
>
< Una
cosa? > domandai guardandolo e sgranando di nuovo gli occhi.
< Una
pseudo-promessa >
< Mi
stai chiedendo di sposarti per caso? >
< No, ma
ti amo e non voglio perderti per nessuna ragione al mondo. Non
m’interessa
quante ore e quanti chilometri ci separino. Non m’importa se
io sono un attore
che gira il mondo e tu una studentessa di Ravenna > disse
prendendomi le
mani < Giulia, rinuncerei a tutto e a tutti pur di stare con te.
Ti amo e…seriamente,
non sopporterei di saperti a Ravenna tra le braccia di un altro.
Io…io impazzirei
>
< Rob…
> lo chiamai.
< No,
lasciami finire. Ti amo e con questo anello voglio proporti una cosa:
è una
promessa più che altro. Vorrei che mi promettessi che anche
con la lontananza
io e te staremo insieme…o almeno provarci. Non voglio
rinunciare facilmente a
te >
<
Rob…io…non so cosa dire… >
<
Beh…potresti dire che neanche tu vuoi lasciarmi e che
indosserai l’anello… >
ironizzò.
<
Giusto per copiare i film eh? > domandai ridendo e con gli occhi
lucidi.
<
Esatto… > rispose sorridendomi e accarezzandomi una
guancia < sei
bollente e hai le guance rosse >
< Lo
so > risposi ridendo <
beh…io…è ovvio che ti amo e non voglio
lasciarti
e…cavolo, non riesco a parlare… > dissi
con voce tremante.
< Solo
dire sì o no ce la fai? >
< Non
lo so, però ci posso provare… >
< Hai
intenzione di provare a fare una relazione a distanza? >
< Sì
> risposi guardandolo negli occhi e incatenando il suo sguardo
al mio mi
mise l’anello al dito.
< Ti
sta d’incanto >
<
Grazie > sussurrai guardandolo.
<
Grazie a te amore… > disse prendendomi il polso e
baciandomelo mentre mi
guardava dolcemente.
Sempre
più emozionata mi avvicinai a lui e lo baciai dolcemente
sulle labbra. Mi prese
per i fianchi e mi fece stendere sopra di lui, ma non appena
tentò di farmi
stendere sotto di lui cascammo per terra, scoppiando a ridere
nuovamente.
< Io e
te non ce la possiamo fare oggi a stare seri vero? >
domandò porgendomi una
mano ad alzarmi.
<
No…che ore sono? > domandai.
<
Quasi le otto… >
<
Pizza? >
< Ok!
Chiami tu la pizzeria d’asporto mentre io mi faccio una
doccia? >
<
Serve una mano? > domandai sfacciatamente.
Robert
rise.
<
Volentieri >
< Robert!
> esclamai.
< Che
vuoi, io non ti so dire di no… >
< Ah
sì? Beh, in questo caso…mi fai guidare la tua
BMW? >
< No
amore > rispose baciandomi sulle labbra prima di salire le scale.
< Rob,
aspetta! > esclamai dalla sala.
< Sì?
>
< Che
pizza vuoi? >
< Con
la salsiccia > rispose prima di chiudere la porta del bagno.
Chiamai
la pizzeria d’asporto più vicina a casa di Robert
e ordinai le pizze e non
appena finì di farsi la doccia venne ad aiutarmi ad
apparecchiare. Aspettammo
quaranta minuti e il fattorino venne ad aprire.
< Vado
io > mi offrii.
< No,
vado io… > rispose lui.
<
Perché? >
< Così
evito che paghi tu > rispose facendomi la linguaccia.
< Hai
appena speso tremila sterline per un anello, come minimo io posso
spenderne
venti per due pizze, no? >
< No
amore > rispose sorridendomi e andando ad aprire.
Scossi la
testa ridendo e mi sedetti a tavola.
< Vuoi
una mano? > domandai quando lo vidi entrare in sala.
< No,
grazie > rispose appoggiando la mia pizza davanti < buon
appetito >
<
Altrettanto amore > risposi sorridendo.
Finito di
mangiare sparecchiammo e poi ci spostammo in sala e ci guardammo un
paio di
film, dopodiché andammo a dormire.
< Vuoi
qualcosa di mio per dormire? > domandò mentre
entravamo in camera.
< Beh
direi di sì dal momento che i miei pigiami li abbiamo messi
da lavare >
< Sei
sprecata con i pigiami… >
< Perché?
>
< No,
così… > rispose sogghignando mentre mi
porgeva una sua maglietta a mezza
manica.
<
Avanti dai, dimmelo > dissi sedendomi sul letto.
< No,
non insistere > rispose prendendomi tra le sue braccia e
facendomi stendere accanto
a lui.
<
Tanto io so cosa intendevi… >
<
Allora dimmelo > m’incitò.
< No
> risposi ridendo.
< Per
me ti stai inventando tutto >
< No
invece >
< Sì
invece… >
< Sei
un bambino >
<
Anche tu… >
< Non
è vero, tra i due l’adulta sono io >
risposi sorridendo trionfante.
<
Certo, hai ragione tu… >
<
Ovvio! > esclamai ridendo < notte >
<
Notte amore > rispose baciandomi la tempia.
Mi
strinsi maggiormente a lui e prima di addormentarmi guardai
l’anello ancora
commossa.
***************************************
ok, spero si
veda…questo è
il famoso anello…spero vi piaccia!! ^^
|
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Capitolo 38 *** I'LL BE YOU LOVER TOO ***
Oleeeeeeeeee,
buon sabato/domenica notte xD sto aggiornando tardissimo, lo
so…I’m sorry :(
Sono
appena tornata dal cinema e sono stata a vedere UNA NOTTE AL MUSEO
2…raga, è
stupendo!!! Mi sono fatta tante di quelle risate!!! xDDDDD
Se siete
curiose andatelo a vedere, per me merita molto!! :)
Non mi
dilungherò troppo anche perché sto dormendo in
piedi, quindi per questa volta i
ringraziamenti saranno molto fast…
Thank’s a
lot to:
- chi ha
messo la storia tra i preferiti
- chi ha
messo la storia tra le fanfic seguite
- chi ha
solo letto
- chi ha
commentato (ragazze, sto comprando davvero il das per farvi i
monumenti!!)
- chi mi
ha messo tra gli autori preferiti
*-*
buona
lettura!!! Un bacione a sabato!
La vostra Giulls
38.
I’LL BE YOUR LOVER TOO
<
Amore avanti, è ora di svegliarsi… >
sentii dirmi in un orecchio da Robert,
ma non lo considerai e infilai la testa sotto il cuscino tentando di
riaddormentarmi.
<
Forza, sorridi al giorno! > esclamò una seconda voce
e non appena ritirai
fuori la testa alzai lo sguardo a malavoglia che riconobbi Jared.
< Papi
cosa ci fai qui? > domandai sbadigliando.
< Ero
venuto a riportare un film al signorino e quando mi ha detto che stavi
ancora
dormendo ho pensato di venire svegliarti… > rispose
sorridendomi.
<
Quindi è te che devo odiare… > domandai
stropicciandomi gli occhi.
< Ma
tesoro caro sono quasi le due! Era ora che tu ti svegliassi >
< Mi
state prendendo in giro per caso?> domandai scattando a sedere.
< No…
>
<
Perché non mi hai svegliata? > chiesi rivolta a
Robert.
< Dormivi
così bene… > rispose tentando di
giustificarsi.
< Ma…
> tentai di controbattere.
< Hai
fame? > domandò Robert interrompendomi.
< Sì…
>
< Ok,
allora vestiti che di sotto è tutto pronto…
> rispose baciandomi la fronte.
< Papi
mangi con noi? >
<
Ehm…bimba io ho già mangiato…e anche
Robert… >
< Ah…
> dissi prima di sbadigliare nuovamente.
<
Ragazzi torno subito > ci disse Robert uscendo.
< Ok
> risposi sorridendo e non appena Robert se ne fu andato Jared
chiuse la
porta della camera e si voltò verso di me.
< Io e
te dobbiamo fare un bel discorsetto e questa volta non mi scappi!
>
< Certo…
>
< Mi
concedi un paio d’ore domani? >
<
Andiamo a fare colazione? > domandai sorridendo.
<
Certo bimba, quello che vuoi. Ora è meglio che vada. Ciao
bimba > rispose baciandomi
una guancia.
< Ciao
papi! > esclamai e non appena fui nuovamente sola mi alzai dal
letto e mi
tolsi la maglia rimanendo in biancheria, poi iniziai a frugare
nell’armadio di
Robert in cerca dei miei vestiti, ma riuscii a trovare solamente i
pantaloni.
“E che
cavolo, la maglia dov’è finita?”
pensavo mentre continuavo a frugare
nell’armadio ed ero talmente intenta a cercare la maglia che
non sentii nemmeno
Robert entrare in camera; mi accorsi della sua presenza solo quando mi
afferrò
i fianchi e mi prese in braccio.
<
Robert lasciami! > esclamai.
< Agli
ordini > rispose e mi lanciò sul letto.
< Che
bruto che sei… > dissi ridendo.
< Mmm…
> mugugnò baciandomi sensualmente il collo e come
sempre mi vennero le
farfalle allo stomaco.
Improvvisamente
però si bloccò e si staccò da me
mettendosi in piedi.
<
Perché ti sei bloccato? > domandai dispiaciuta.
<
Perché devi mangiare >
< Non
ho fame >
< Da
uno a dieci sai quanto m’importa che tu non abbia fame?
Forza, vieni di sotto
>
< Ci
vengo senza maglietta? > domandai indicandomi.
< Beh
che problema c’è? Tanto ci sono solo io in casa e
comunque ti ho già vista
nuda, quindi non mi scandalizzo se ti vedo girare per casa in
reggiseno… >
rispose guardandomi maliziosamente.
<
Uomini… > dissi alzando gli occhi al cielo e Robert
scoppiò a ridere
offendimi la mano per alzarmi e mi aiutò a cercare la maglia.
< Ti
va bene questa? > chiese porgendomi una maglia a mezze maniche
rossa e nera
di Emily the Strange.
<
Certo, va benissimo! Grazie amore! > risposi sorridendo e non
appena la
indossai scendemmo in cucina, dove presi il piatto che Robert mi aveva
preparato e lo misi a scaldare al microonde.
< A
che pensi? > domandò notando il mio sguardo vuoto
mentre stavo mangiando.
< Vorrei
proporre a Teo di mostrarmi qualche altro posto di Londra…
> risposi
addentando una fetta di pane.
< Vuoi
che lo faccia io? >
<
Senza offesa, ma preferirei che mi accompagnasse lui perché
è da tanto che non
facciamo qualcosa insieme… > risposi versandomi da
bere.
< Ok
> disse prendendo un bicchiere dalla credenza e versandosi
l’acqua < vorrà
dire che io rapirò i miei nipotini… >
disse poco prima di portarsi il
bicchiere alla bocca.
<
Rapirai? > domandai divertita alzando un sopracciglio.
< Sì!
Li rapirò e li porterò al Luna Park…
>
< No,
anche io! >
< Vuoi
veramente andare al Luna Park? > domandò stranito.
< Sì!
> esclamai.
< E
vorresti anche lo zucchero filato? > continuò
prendendomi in giro.
< E le
caramelle… > risposi facendo uno sguardo da bambino.
< Vieni
piccola che te le do io le caramelle adesso… >
rispose allargando le
braccia.
< Sì,
certo…non verrei neanche sotto tortura! > esclamai
ridendo e scappando dalla
cucina.
Immediatamente
sentii i suoi passi dietro di me e corremmo per tutta la casa,
finché non
arrivammo in camera dei suoi nipoti, dove lui mi prese in braccio e mi
fece
stendere sul letto di Brian, che aveva una coperta con delle macchinine
rosse,
e si stese sopra di me tornando a baciarmi il collo.
<
Robert cosa diavolo stai facendo? > domandai quando
iniziò a sbottonarmi i
pantaloni.
<
Mmm…amore ti voglio… > rispose scendendo a
baciarmi fin dove lo scollo della
mia maglia glielo permetteva.
< E
proprio sul letto di Brian mi vuoi? > domandai inarcando un
sopracciglio.
<
Preferisci il letto di Samantha? Per me è
indifferente… > disse in risposta
ridendo.
<
Preferirei non in camera dei tuoi nipoti… > risposi
cercando di allontanarmi
da lui.
< Ah
no? Perché? > domandò con un ghigno
bloccandomi i polsi.
<
Amore sei un pervertito! > esclamai ridendo.
< Eh
no, se mi chiami amore col cavolo che mi fermo… >
sussurrò intrecciando una
mano con la mia.
Ci
togliemmo entrambi le scarpe e lo afferrai per la per stringermi di
più a lui e
non mi accorsi di avere il telecomando sotto al gomito
finché non spinsi un
pulsante e accesi la televisione con l’audio al massimo.
<
Oddio! > esclamai spaventata e scoppiando a ridere poco dopo.
<
Cosa? >
< Sono
stata io col gomito ad accendere la televisione >
< Mi
hai fatto prendere un accidente… >
<
Perché, secondo te io non mi sono spaventata? >
domandai spegnendo la
televisione e subito Robert mi strappò il telecomando di
mano buttandolo sul
letto di Samantha e tornò a baciarmi, ma poco dopo ci
iniziò a squillare il mio
telefono.
<
Ecco, ci mancava il rompipalle di turno…ma che
cos’hanno tutti il sesso-radar
attivo per caso? > domandò Robert scocciato.
<
Pronto? > chiesi ignorando il monologo di Robert.
<
Giulia… >
< Kristen
ti adoro! Mi hai appena salvata da Robert! > esclamai ridendo e
Robert mi
fece la linguaccia.
< Sì,
immagino che tortura sia stata per te…senti questa sera ci
troviamo tutte da
Ashley per guardare un film e ci fermiamo a dormire nella sua suite.
Guai a te
se manchi! >
< Ma…
>
<
Niente “ma”! Lascia il tuo
ragazzo a sbollire i bollenti spiriti da
solo, vai a casa e preparati, fai preparare anche Alessia e
raggiungeteci per
le otto. Noi siamo già da lei. Ah, sappi che se non vieni tu
di tua spontanea
volontà, veniamo a prenderti noi! > disse e
buttò giù il telefono.
< Che
cosa aveva di urgente da dirti Kristen per interromperci? >
domandò mentre si
passava una mano tra i capelli.
< Ha
detto che stasera ci sarà un pigiama-party da
Ash… >
< E ci
andrai? >
< Se
non vado di mia spontanea volontà mi verranno a prendere
loro… > risposi
imitando la voce di Kristen < mi accompagni a casa? >
< E se
ora restassi da me? Poi passiamo a prendere Alessia e per le otto siamo
da
Ashley… >
< Ma, amore…volevo
farmi una doccia prima…ho bisogno di rilassarmi…
> dissi giocando con una
ciocca dei miei capelli.
< E
che problema c’è? Ti preparo l’acqua
della vasca e la fai qui…e potrei anche
lavarti la schiena… > ipotizzò guardandomi
maliziosamente.
<
Mmm…proposta allettante, ne terrò presente per la
prossima volta. Scusa, ma il
rito della doccia per rilassarmi per me è sacro e so che se
restassi qui e tu
mi lavassi la schiena non riuscirei
a…ehm…rilassarmi, quindi sono costretta a
declinare la tua offerta per questa volta… > risposi
spavalda sottolineando
le ultime parole e baciandolo velocemente.
< Va
bene amore, ti porto a casa >
Corsi in
bagno per lavarmi i denti e poi Robert mi riaccompagnò a
casa.
<
Grazie del passaggio > dissi sporgendomi per baciargli una
guancia.
<
Figurati e divertiti questa sera. Salutami le altre > rispose
sorridendo e
feci un cenno con la testa prima di chiudere lo sportello della sua
macchina.
Rientrai
in casa e presi un asciugamano pulito dalla mia camera e mi diressi in
bagno
per fare una doccia, continuando a pensare incessantemente alla
proposta di
Robert e immagini poco caste mi si materializzarono nella mente: le sue
mani
che vagavano sulla mia schiena, sul mio corpo, sul…
< Dove
stai andando? > domandò Teo guardandomi con occhi
sbarrati.
< A
farmi una doccia > risposi dopo essermi ripresa dal mio sogno ad
occhi
aperti.
<
E…cosa ci fai già a casa? >
continuò con lo stesso sguardo di prima.
< Avevo
bisogno di farmi una doccia e poi devo prendere
il cambio e il pigiama perché questa sera Ashley, Kristen e
Nikki hanno
invitato me e Alessia ad un pigiama party nella suite di
Ashley…e poi va bene
che passo molto tempo con Robert, ma mica mi sono trasferita a casa
sua! >
< Ah… >
< Sembri infastidito
dal fatto che sia tornata a casa… >
< No, assolutamente
> rispose sorridendomi.
< Hey, dov’è Alessia?
> domandai notando che non si era ancora precipitata da me per
sapere cosa
fosse successo tra me e Robert.
< Ehm… > disse
passandosi una mano tra i capelli che ultimamente gli erano ricresciuti
e quel
gesto mi ricordò moltissimo Robert < è
sotto la doccia… >
< Ah, capito > dissi
e dopo che notai il suo abbigliamento, che consisteva in un misero
asciugamano
legato alla vita, lo guardai supplicante < Teo, ti prego prima
che vada tu a
fare la doccia posso farmela io? Ho bisogno di rilassarmi un attimo e
non ho
voglia di farmi un bagno perché vorrei fare il
più in fretta possibile… >
< Ehm…beh,
ecco…veramente…io e lei...e noi...la
doccia...insieme...e quindi... > disse
un po’ imbarazzato.
< Teo…non ho capito
niente… >
Sospirò
rumorosamente.
< Sto
andando ora a fare la doccia >
< Ma
scusa non hai detto che… > dissi e improvvisamente mi
bloccai < oh…oh…oh
> aggiunsi sgranando gli occhi.
< Hai
intenzione di ripetere ancora una volta “oh”?
> mi chiese ridendo
dopo essersi ripreso dall’imbarazzo.
<
Ma…fai sesso con la mia piccola! > esclamai
guardandolo.
< E tu
fai sesso con il mio migliore amico… > rispose
sostenendo lo sguardo.
<
È…strano > dissi dopo qualche secondo di
silenzio.
<
Cos’è strano? > domandò
guardandomi senza capire.
<
Sapere che hai una ragazza e una vita sessuale… >
risposi appoggiandomi al
muro.
< Sei
gelosa? > domandò sogghignando.
< Un
po’… > risposi con un mezzo sorriso
< ma sono contenta che tu sia felice,
che Alessia ti faccia felice… > aggiunsi onestamente.
<
Grazie piccola, sono contento di sapere che tu mi appoggi…
>
< L’ho
sempre fatto fratellone > risposi abbracciandolo < ti
voglio bene >
aggiunsi baciandogli la guancia.
<
Anche io piccola > rispose stringendomi maggiormente tra le sue
braccia <
ed ora dopo questo tenero confronto mi lasceresti entrare in bagno?
>
domandò ridendo.
< Sì,
certo. Non vorrei mai che Alessia se la prenda con me per averti
trattenuto…ah,
dille che dobbiamo essere da Ashley per le otto questa sera >
< Ok.
Ciao piccola…e grazie >
<
Divertiti! > esclamai allontanandomi e scoppiando a ridere.
Tornai in
camera mia per prendere l’iPod e le casse e poi andai nel
bagno al piano di
sotto e, sia per non sentire i giochi di mio fratello e della mia
amica, sia
per lasciare loro un po’ d’intimità,
accesi la musica e m’infilai nella vasca,
riemergendovi alle sette.
Mi
avvolsi nell’accappatoio e uscii dal bagno dirigendomi in
camera e incrociando
Alessia sulle scale.
< Ciao
piccola > dissi sorridendole.
< Ciao
mamy! > rispose e quando posò gli occhi sulla mia
mano sorrise raggiante
< hey, vedo che alla fine Robert te l’ha preso
l’anello! >
<
Già…grazie >
< Io
non ho fatto niente, ho solamente detto a Rob che a te piaceva un
anello, tutto
qui >
< Hey
amichette volete prepararvi? Se continuate a ciarlare
sull’anello non ce la
farete mai ad essere pronte per le otto! > esclamò
Teo interrompendoci.
< Sei
geloso perché io ho un anello e tu no > risposi
facendogli la linguaccia.
< Hai
ragione, sono geloso perché in realtà sono
innamorato pazzo di Rob > disse
scompigliandomi i capelli.
< Hey!
> esclamammo in coro Alessia ed io.
<
Avanti, andate a prepararvi > disse Teo roteando gli occhi e
sparendo in
camera sua.
< A
dopo > disse Alessia ridendo e baciandomi una guancia.
< A
dopo piccola > risposi chiudendomi in camera mia e ci ritrovammo
tutti e tre
di sotto alle sette e quaranta, arrivando puntuali all’hotel
dove alloggiava
Ashley.
< Hey
mamy vai su intanto che saluto Teo? > domandò Alessia
voltandosi verso di
me.
< Ok,
ma vi ricordo che siete in un luogo pubblico > risposi aprendo
lo sportello
della macchina < ciao fratellone > dissi sporgendomi
verso mio fratello e
baciandogli una guancia.
< Ciao
piccola, divertiti questa sera >
< Ok
> risposi sorridendogli < e tu non tardare >
aggiunsi rivolta ad
Alessia prima di scendere dalla macchina e di chiudere lo sportello.
<
Buona sera signorina > disse il portiere aprendomi la porta.
<
Buonasera, grazie mille > risposi sorridendogli e entrando
dentro l’hotel.
<
Buonasera e benvenuta all’hotel Plaza. In cosa posso esserle
utile? >
domandò gentilmente il receptionist sorridendomi.
<
Salve, dovrei andare nella stanza di Ashley Greene > risposi
sorridendo.
< Le
dispiace se faccio un controllo? Sa
com’è… >
<
Assolutamente no > risposi sorridendo < le dica che sono
Giulia >
<
Certamente, grazie > disse prendendo in mano il telefono
< signorina
Greene? Salve e mi scusi se la disturbo, ma c’è
una ragazza che chiede di lei,
dice di chiamarsi Giulia…oh, ok
certamente…sì, certo. La ringrazio > disse
terminando la chiamata < la stanza è la numero 209.
C’è un’altra ragazza con
lei, vero? >
< Sì,
sta arrivando. Beh, grazie mille e buona serata > dissi
allontanandomi.
<
Anche a lei > rispose il receptionist.
Presi
l’ascensore e arrivai fino al terzo piano,
dopodiché cercai la stanza di Ashley
e non appena la trovai bussai alla porta.
< Ciao
Giu! > esclamò Nikki abbracciandomi.
< Ciao!
> risposi ricambiando l’abbraccio.
< Ciao
Giu…Alessia? > domando Ashley correndo ad
abbracciarmi.
< È di
sotto a sbaciucchiarsi con mio fratello > risposi ridendo.
< Eh
no, questo non va bene! Dopo deve pagare penitenza > intervenne
Kristen.
Appoggiai
la mia borsa su un letto e poi andai ad abbracciare Kristen e Alessia
ci
raggiunse dopo cinque minuti.
< Ciao
ragazze > salutò Alessia sorridendo.
< Ciao
fidanzatina! > disse Ashley ridendo e Alessia rispose facendole
la
linguaccia.
<
Forza, scegli un letto e appoggia la tua roba > aggiunse Nikki.
<
Grazie dell’invito > rispose Alessia sorridendo
timidamente.
< E di
che tesoro! Ormai fai parte del gruppo! >
<
Finalmente non sarò io la più piccola! >
esclamai ridendo, seguita a ruota
dalle altre e Alessia finse di offendersi e mi lanciò un
cuscino addosso, dando
inizio alla classica battaglia coi cuscini, dove ad uscirne vincitori
fummo
Kristen ed io.
<
Evvai Kris siamo le migliori! > esclamai tirandole il cinque.
<
Siamo imbattibili! > aggiunse Kristen ridendo.
<
Ragazze vantatevi poco > ci rimbeccò Ashley.
< Hai
visto Giu? Sono tutte gelose… > sussurrò
Kristen.
Continuammo
a battibeccarci fino a che non arrivarono le pizze.
<
Ragazze, finito qui facciamo il nostro solito rito, ok? >
propose Ashley
mangiando uno spicchio di pizza margherita.
< Ovvero?
> domandai.
<
Accendiamo il computer e ci vediamo qualche video divertente su You
Tube… >
rispose Nikki al posto di Ashley < Ash, Kris ed io lo facciamo
sempre… >
aggiunse sorridendo.
<
Forte! > esclamò Alessia addentando uno spicchio di
margherita e wurstel.
Finimmo
di mangiare, pulimmo la tavola e poi vi appoggiammo i computer
portatili di
Ashley e Kristen.
<
Oddio Kris! Hai la nostra foto come sfondo! > esclamai indicando
la foto che
Kristen, Ashley ed io ci eravamo fatte scattare alla premiere sul suo
desktop.
< Sì!
L’adoro! > rispose sorridendo.
Guardammo
tantissimi video, specialmente i video-parodie, e morimmo tutte dalle
risate,
poi accidentalmente incappammo in un video dove Robert cantava le sue
canzoni.
< E
questo? > domandai sorridendo.
< Non
sapevi che Robert ha una band? > domandò Alessia
scandalizzata.
< Ohoh,
ora scopriremo che Alessia ne sa più di Giulia su
Robert… > ipotizzò Nikki
ridendo.
<
Ovvio che so della band, ma non sapevo che su You Tube circolassero le
sue
canzoni > risposi facendo la linguaccia a Nikki.
Finimmo
di guardare il video e guardammo anche gli altri, poi aprii la mia
pagina di
posta e mandai una mail a Robert.
“Guarda
cosa ho trovato su You Tube? Mi devi qualche spiegazione?!?Sto
scherzando amore.
Sono molto belli, complimenti! Non sapevo sapessi cantare
così bene xD
Un
bacio, a domani. Ti amo”
Allegai
i
link e poi inviai la mail.
< Oh, com’è
tenera la nostra Giulia! > esclamò Alessia
prendendomi in giro.
< Ale,
la finisci? > domandai tirandole un cuscino e la battaglia
ricominciò e come
prima Kristen ed io ne vincemmo.
< Ok
ragazze vi va un film? > domandò Ashley.
< Che
film? > chiedemmo Alessia, Nikki, Kristen ed io in coro.
< Boh,
vediamo cosa danno in TV…Giulia, mi dai una mano con i
popcorn? >
<
Certo Ash! > risposi alzandomi dal divano e andando con lei
nella zona
cucina.
< Fate
anche quelli dolci? > domandò Nikki.
< Sì
Nik! > rispose Ashley.
<
Cavolo, la tua suite è favolosa…ha la cucina, il
salotto, il bagno e la camera
da letto! > esclamai guardando la sua cucina.
<
Grazie tesoro > disse Ashley sorridendomi.
< Ash?
> la chiamai poco dopo mentre tiravo fuori da una piccola
credenza quattro
bustine di popcorn.
<
Dimmi >
<
Posso farti una domanda? >
< Certo
>
<
Perché nelle nostre ultime uscite Emma non è
più venuta con noi? > domandai
guardandola e notai il suo viso rabbuiarsi.
< Vedi…devi
sapere che Emma ha tentato di portarsi a letto Michael >
< COS’HA
TENTATO DI FARE EMMA? > urlai sgranando gli occhi.
<
Abbassa la voce! > mi rimproverò < comunque
no, è tutto vero… >
< E
quando è successo? >
< Agli
inizi del mese… >
< Perché
non mi avete detto niente? >
<
Perché Kristen non voleva che lo si sapesse in giro. Solo
Nikki ed io lo
sappiamo…ed ora anche tu…ma tu prego, non dirle
che lo sai… >
<
Certo…cavolo… > dissi incredula.
< Già.
Kristen ci è rimasta veramente male… >
< Posso
immaginarlo… > sussurrai < non mi sarei mai
aspettata una cosa del genere
da Emma > ammisi mentre continuavo a guardare i popcorn girare
dentro il
forno a microonde.
< Già,
ma…non parliamone più > disse Ashley
aprendo il forno e mettendo i popcorn
dentro una bacinella.
Non
appena finimmo con i popcorn Ashley fece per andare dalle altre, ma io
la
bloccai per un polso.
<
Ashley, che cosa mi nascondi? > chiesi guardandola attentamente.
<
Niente > rispose sorridendomi.
< Sai.
in questi mesi ho imparato a conoscerti. Mi dispiace, ma non ti credo
>
< Non
offenderti, ma non ho molta voglia di parlarne >
<
Certo, tranquilla. Solo…sappi che se hai bisogno di parlare
io ci sono > le
dissi sorridendole.
<
Grazie Giulia > rispose baciandomi la guancia e poi ritornammo
in sala.
<
Finalmente! Temevamo che foste scappate con i popcorn…
>
< È
colpa mia, non sono capace a fare i popcorn dolci > risposi
mentendo.
<
Vergognati! > esclamò Kristen fingendosi
scandalizzata e le lanciai
un’occhiataccia, ma come sempre scoppiammo a ridere.
< Shh!
Ragazze silenzio, sta iniziando il film > ci
rimproverò Nikki.
< Che
film è? > domandai sedendomi per terra accanto a
Kristen.
<
Casablanca > rispose Alessia.
Il film
terminò all’una del mattino e dopo aver messo via
andammo tutte a dormire, ma
alle tre mi svegliai perché sentii il mio cellulare
squillare dalla cucina,
così mi alzai dal letto molto lentamente per non svegliare
le mie amiche e
ancora insonnolita raggiunsi la cucina.
“Se
ti
piacciono così tanto quelle canzoni domani le
canterò per te…sogni d’oro
piccola e spero che tu abbia passato una bella serata”
Sorrisi
nel leggere il messaggio e dopo che spensi il telefono decisi di
tornare a
dormire, ma poco prima di varcare la soglia della camera sentii
qualcuno
piangere in balcone e riconobbi essere Ashley; così senza
perdere un attimo m’infilai
una giacca e uscii in balcone.
<
Ashley, che cos’hai? > chiesi preoccupata.
< Oh,
Giulia sei tu > rispose asciugandosi una lacrima < non
è niente, sto bene
>
< No
Ash, tu non stai bene. Ti prego, dimmi cosa hai fatto > dissi
implorante.
< Non
hai freddo a stare qui fuori? > domandò indicando i
miei calzoncini.
< Un
po’ ma non è questo l’importante. Che
cos’hai? >
< Ho
un ritardo di una settimana > ammise singhiozzando.
<
Intendi per caso dire che… >
<
Forse sono incinta > rispose respirando rumorosamente e
scoppiando di nuovo
a piangere e subito mi avvicinai a lei e l’abbracciai forte.
< Hai
fatto il test? >
< No,
non ho la forza di uscire e andare a prenderlo…ho paura che
ci siano fotografi
>
< E se
tu chiamassi un fattorino dell’albergo che te
l’andasse a prendere? >
ipotizzai.
< No
> rispose con voce rotta da un singhiozzo.
< Kristen
e Nikki che cosa ti hanno detto? >
< Non
lo sanno > rispose continuando a piangere.
<
Dov’è la farmacia più vicina? >
< Lì,
è quella notturna > rispose indicandomi una farmacia
dall’altra parte della
strada.
Presi per
mano Ashley e la portai dentro la camera.
< Dove
vai con i jeans di Kristen? > chiese mentre me li infilavo.
< Vado
a comprarti un test di gravidanza >
< Sei
matta? >
< No.
Vado e torno > risposi prendendo il portafoglio e le chiavi
della camera.
<
Giulia? > mi chiamò Ashley < grazie, sei una
vera amica >
< Non
ringraziarmi, tu pensa a stare calma > dissi sorridendole.
Scesi di
corsa le scale e nel giro di cinque minuti ritornai in camera di Ashley
con il
test di gravidanza.
< Non
ne ho il coraggio > ammise Ashley mentre fissava il test.
< Posso
immaginarlo, ma devi farlo. Vai in bagno >
< Resti
fuori dalla porta? Ti prego >
<
Certo > risposi sorridendole.
Attesi
dietro la porta del bagno per cinque minuti, poi Ashley mi chiese di
entrare.
<
Allora? > domandai impaziente mentre chiudevo la porta.
< Sono
incinta > rispose guardandomi con le lacrime agli occhi.
<
Vieni qui > dissi chinandomi per abbracciarla.
<
Come…come lo dico a Jackson? Qualche settimana fa ne avevamo
parlato e mi aveva
detto che per lui era presto avere dei bambini. Come cavolo faccio ora?
>
domandò piangendo disperata.
< Ashley,
tesoro calmati…vedrai che tutto si
sistemerà… >
< No
invece…mi lascerà >
<
Andiamo, lo sai benissimo che non lo farà > risposi
accarezzandole i
capelli.
< Ho
paura a dirglielo… >
< Se
vuoi posso fare una piccola indagine per te > dissi per
tranquillizzarla.
<
Ovvero? >
< Boh
non lo so…posso fargli delle domande riguardanti i bambini
>
< Lo
faresti davvero? > domandò con gli occhi lucidi.
< Se
può farti
stare meglio sì > risposi
sistemandole una ciocca dietro all’orecchio.
< Sei
un angelo > disse Ashley commossa.
< Che
ne dici di asciugare queste lacrime e di andare a dormire ora? >
< Sì,
ci sto > rispose Ashley ridendo e dopo essermi rimessa i
pantaloni del
pigiama tornammo a dormire; risvegliandomi poche ore dopo per andare a
fare
colazione con Jared.
< Ciao
papi! > esclamai entrando nella sua macchina e baciandolo sulla
guancia.
< Ciao
bimba! Divertita ieri? > domandò sorridendomi.
< Sì,
da morire! >
< Hai
fame? >
< Sì,
molto! >
<
Bene, anche io. Ti va di cambiare bar? >
<
Certo, vai dove preferisci >
< C’è
un bar sul molo che mi hanno detto che fa delle torte buonissime.
Andiamo lì?
>
< Sì,
va benissimo > risposi sorridendogli.
Arrivammo
al molo ed nel bar che avevano consigliato a Jared: era uno di quei
classici
bar in stile marines, dove sulle pareti azzurre erano appesi dei
salvagente e
le finestre erano enormi oblò.
< Wow,
che bello questo posto! > esclamai.
< Cosa
prendi bimba? > domandò porgendomi un menu.
<
Mmm…direi un cappuccino e una fette di torta alla mele. Tu?
>
<
Caffè e torta ai frutti di bosco. Che dici di dividerle le
torte? > domandò
e annuì sorridendo.
Ci
facemmo servire a tavola e cominciammo a mangiare.
< Sono
veramente buone! > esclamai assaggiando entrambe le torte.
<
Mmm…la mia non è che mi piaccia
molto…non è che faresti a cambio? >
domandò
Jared sporgendosi per prendere il mio piatto.
< Hey
Leto non provarci nemmeno, chiaro? > dissi fingendomi
minacciosa, ma poi
vedendo la sua finta faccia da cane bastonato mi convinsi a fare a
cambio.
<
Bell’anello… > disse poco dopo.
Abbassai
lo sguardo e lo ringraziai.
<
Avanti Jared, cosa volevi dirmi? > domandai sospirando.
<
Veramente speravo che me ne volessi parlare tu… >
rispose guardandomi negli
occhi.
Respirai
rumorosamente e gli raccontai della notte che avevo trascorso con
Robert e
della lite che avevamo fatto poche ore prima.
Restammo
a chiacchierare per molto e poi mi accompagnò a casa.
< Ciao
Teo! > dissi andando in cucina.
< Ciao
piccola! > rispose sorridendomi e baciandomi una guancia
< vuoi un po’?
> domandò porgendomi il suo croissant.
< No
grazie >
< Come
è andata con Jared? > domandò con la bocca
piena.
< Teo
che schifo! > esclamai ridendo < è andata
bene, molto bene. Abbiamo fatto
una bella chiacchierata… >
Mi
sorrise e mi baciò la guancia.
< Sai
a che ora torna Alessia? >
< Non
ne ho la minima idea, mi dispiace >
<
Tranquilla non preoccuparti… > disse sorridendo
nuovamente < hey, a
proposito: grazie per aver messo la musica ieri… >
aggiunse sorridendo e scoppiai
a ridere.
< Di
niente fratellone > risposi scompigliandogli i capelli <
Teo… > lo
chiamai poco dopo.
<
Dimmi >
< Ti
va domani di andare a fare un giro? Mi porti a vedere qualche altro
posto a
Londra…solo io e te…sai, è da tanto
che non facciamo qualcosa da soli e…mi
manca tutto ciò > ammisi abbassando lo sguardo.
< Ci
sto > rispose immediatamente.
<
Davvero? > domandai tornando a fissarlo.
< Sì,
davvero. Anche a me è mancato e mi sei mancata tu
specialmente… > rispose e
lo abbracciai forte.
< Ti
voglio bene >
<
Anche io piccola…questa sera sei a dormire da Robert?
>
< Non
lo so. Forse…perché? >
<
Perché domani mattina io accompagno Alessia a scuola e se
restassi lì potrei
venire a prenderti e poi andiamo a farci un giro… >
< Sì,
magari! > esclamai entusiasta.
< Ok!
Senti, mi accompagneresti a prendere un giornale in edicola? >
<
Certamente > risposi sorridendogli.
Lasciammo
un messaggio ad Alessia nel caso tornasse a casa prima di noi, poi Teo
andò a
prepararsi e infine passeggiammo fino all’edicola, dove mio
fratello si comprò
un giornale di moto e macchine e tornammo a casa nell’esatto
momento in cui
tornò Alessia.
< Ciao
piccola! > la salutai correndole incontro.
< Ciao
mamy! > rispose baciandomi una guancia.
< Ciao
amore > disse Teo baciandola dolcemente sulle labbra.
< Ciao
a te, amore > rispose lei sorridendogli.
< Mi
sei mancata questa notte, lo sai? > disse Teo abbracciandola.
< Ok
ragazzi, per favore smettetela! Avete la casa a vostra disposizione per
tutto
il pomeriggio, quindi per favore dateci un taglio! >
< Oh
mamy, non dirmi che ti scandalizzi… > mi
stuzzicò Alessia.
Entrai in
casa alzando gli occhi al cielo e Teo e Alessia mi seguirono ridendo.
Mi offrii
di cucinare il pranzo e preparai gli spaghetti al tonno e pomodoro.
< Mmm
piccola che profumino… > disse Teo entrando in cucina.
< Sto
facendo gli spaghetti al tonno e pomodoro. Vanno bene? >
<
Benissimo, solo che mi mancano i tuoi peperoni… >
disse abbracciandomi da
dietro.
< Te
li preparerò al più presto, promesso >
<
Grazie piccola, sei la migliore > rispose baciandomi la spalla.
< Hey
ragazzi, che combinate? > domandò Alessia tutta
sorridente entrando in
cucina.
< Mi
sto spupazzando un po’ mia sorella, amore > rispose
Teo sorridendo.
Improvvisamente
suonarono alla porta e Alessia andò ad aprire.
< Hey
ciao Robert! > le sentii dire.
< Ciao
Ale! Disturbo? >
< No,
assolutamente! Vieni, sono tutti in cucina… >
<
Ciao! > disse Robert entrando in cucina.
< Ciao
Robert! > lo salutammo in coro io e Teo.
< Che
fate? > ci chiese sedendosi su uno sgabello vicino a me
baciandomi la punta
del naso.
<
Cucino mentre mi faccio spupazzare da mio fratello > risposi
sorridendogli.
<
Comodo? >
<
Molto! > risposi ridendo.
< Hey
Robert, a me il bacino non lo dai? > domandò Teo
fingendosi offeso.
Robert
scoppiò a ridere e poi si alzò dallo sgabello, si
avvicinò a Teo e baciò anche
lui sulla punta del naso. Mi scrollai da mio fratello e guardai
entrambi
scandalizzata, seguita a ruota da Alessia.
<
Perché ci guardate così? >
domandò Robert trattenendo a stento le risate.
<
Perché voi due non siete normali, ecco perché!
> rispose Alessia al posto
mio.
Apparecchiammo
anche per Robert, perché tanto sapevo che era arrivato a
quell’ora solo per
scroccare il pranzo e misi a cuocere altri spaghetti e otto minuti dopo
eravamo
tutti a mangiare. Dopo pranzo e dopo aver ricevuto i miei soliti
complimenti
per la cucina mi preparai, salutai Teo e Alessia e andai a casa di
Robert.
Entrammo
in casa e Robert ascoltò un messaggio lasciatogli sulla sua
segreteria
telefonica.
“Hey
Rob sono Vic! Domani sarò a Londra e verrò con
te, Lizzy, mamma e papà a pranzo.
Mi sono già messa d’accordo con Lizzy e non
vogliamo dire niente a mamma e papà
perché vogliamo fare loro una sorpresa…non
è che verresti a prendermi
all’aeroporto? Dovrei atterrare per le undici e mezza. Ciao
fratellino e mi
raccomando dai un bacio a Giulia!”
< Ah
ecco mi sembrava strano che non scroccasse un passaggio da
me… > disse
Robert roteando gli occhi.
<
Robert, è tua sorella! Dovresti essere contento di vederla!
> esclamai
mentre mi avvicinavo a lui.
< E
infatti lo sono piccola! > rispose sorridendomi.
< Solo
che ti scoccia andare a prenderla… >
< No,
ormai sono abituato…abbiamo sempre fatto
così…sai, lei odia andare in macchina
con Lizzy perché dice che va troppo lenta…
>
<
Un’altra che ama la velocità, eh? >
domandai divertita.
<
Esatto…sei dei nostri domani vero? >
domandò lui guardandomi.
<
Spiacente, ma domani sono con Teo in giro per Londra…
>
< Ah,
già il vostro famoso giro > disse.
<
Geloso? > lo stuzzicai.
< No,
dovrei? > rispose ghignando e scoppiammo a ridere < ed
ora? Cosa facciamo?
>
<
Beh…se non ricordo male tu mi hai promesso una
canzone… >
< Di
già? >
< Cosa
proponi altrimenti? > domandai in risposta.
< Beh,
io un’idea ce l’avrei… > rispose
sogghignando e prendendomi in braccio, per
poi portarmi in sala e farmi stendere sul divano.
Iniziò a
baciarmi il lobo dell’orecchio e io lentamente gli sbottonai
la camicia e dopo
che gliela tolsi la lanciai per terra, dove finì
immediatamente la mia.
Subito
dopo prese a baciarmi il collo e iniziò a scendere sul mio
petto con le labbra,
soffermandosi sui miei seni e slacciandomi il reggiseno, ma il suono
del
campanello lo obbligò a fermarsi.
< Ma
chi diavolo è? > domandò Robert scocciato
mentre si infilava nuovamente la
camicia e andando ad aprire.
<
Ragazzi, che cavolo ci fate qui? > sentii domandare da Robert e
quando mi
sporsi senza farmi vedere vidi che erano Cam, Kellan, Jackson e Taylor;
così
riallacciai il reggiseno, recuperai la camicetta e dopo averla
allacciata andai
a salutarli.
< Ciao
Rob! Abbiamo deciso di auto-invitarci a casa tua per usufruire della
tua
piscina > disse Cam sorridendo.
< Ciao
ragazzi > li salutai sorridendo.
< Ops!
Qua mi sa che abbiamo interrotto i due piccioncini > disse
Kellan ridendo e
indicando la mia camicetta allacciata male.
< Sì,
infatti > rispose Robert guardandoli male e mentre li faceva
entrare.
<
Tranquilli ragazzi, siete i benvenuti > dissi sorridendo e
abbracciando
tutti.
< Ciao
pulce! > esclamò Cam abbracciandomi e sollevandomi da
terra.
<
Ancora con questa storia della pulce, Cam? > domandai ridendo.
<
Sempre mia cara! > rispose e roteai gli occhi ridendo.
< Beh
ragazzi, sapete dov’è la piscina > disse
Robert sconsolato e Kellan, Cam,
Taylor e Jackson vi corsero immediatamente.
< Io
ora andrei a cercare un costume di sopra… > dissi
rivolta a Robert.
< Nel
cassetto dove ci sono tutte le tue cose piccola > rispose
sorridendomi.
<
Grazie… > sussurrai sporgendomi verso di lui e
baciandolo dolcemente, ma non
appena sentii un rumore alle spalle di Robert aprii gli occhi e vidi
che Kellan
e gli altri si stavano avvicinando e che mi stavano facendo segno di
stare
zitta; così feci come mi era stato chiesto e presero Robert
di sorpresa,
portandolo fuori e sentii che lo buttarono in acqua.
Risi e
andai di sopra a cambiarmi.
< Io
quelli li ammazzo! > esclamò Robert entrando in
camera fradicio.
Scoppiai
a ridere e mi appoggiai al muro iniziando anche a piangere.
<
Robert mi aiuti ad allacciare il costume? > domandai ridendo
ancora.
<
Certo…traditrice > rispose calcando
l’ultima parola.
< Hey,
non è colpa mia! Loro hanno chiesto di distrarti ed io ho
continuato a
baciarti! Avresti preferito che mi fossi staccata per caso? >
domandai
conoscendo già la risposta.
<
Touche > disse ridendo.
< Dai
forza, cambiati che poi scendiamo dagli altri > dissi prendendo
due asciugamani
e sedendomi sul letto.
<
Rimani qui mentre mi cambio? > domandò sorpreso.
< Non
dirmi che ti vergogni di me! > esclamai con un ghigno.
< No,
semplicemente non mi sarei mai aspettato una cosa del genere da
te… >
rispose prendendomi in giro.
Aspettai
che si cambiasse e poi raggiungemmo gli altri ed io, povera ragazza,
venni
presa di mira da tutti, che iniziarono a farmi il solletico. Chiamai
varie
volte Robert pregandolo di aiutarmi ma niente, lui rimase sempre sul
bordo
piscina a ridere divertito; ma alla fine venni salvata da Taylor.
<
Taylor sei il mio eroe! > esclamai schioccandogli un sonoro
bacio sulla
guancia.
< Per
così poco? > domandò lui sorridendomi.
Mi voltai
verso Robert e lo vidi ancora seduto sul bordo della piscina ed era
quasi
asciutto.
< Tu
cosa fai il figo e non vieni in acqua? > domandai nuotando verso
di lui.
<
Mmm…ma mi sto prendendo il sole amore… >
rispose sorridendomi.
Sorrisi
anche io e poi appoggiai le braccia sulle sue gambe e tentai di alzarmi
un po’
per baciarlo e lui, che aveva intuito la mia mossa, mi prese per le
braccia e
con tutta la forza che aveva mi alzò e poggiò le
sue labbra sulle mie,
baciandoci sotto i fischi e gli applausi di tutti e quando mi staccai
si tuffò
anche lui e tornammo a dagli altri.
Alle
sette e mezza rientrammo in casa perché aveva cominciato a
piovere e Robert
invitò i ragazzi a restare a cena.
<
Ragazzi, che ne dite di andare a fare la spesa? Fate in fretta e vi
cucino
qualcosa > proposi quando li raggiunsi dopo aver fatto la doccia
e indossato
un paio di pantaloni della tuta di Robert e una mia maglia a manica
lunga.
< Wow
Giulia come sei sexy! Per fortuna che Robert non può leggere
nella mente,
altrimenti mi ucciderebbe per i pensieri poco casti che mi sto facendo
in
questo momento… > disse Cam ridendo e venendo ad
abbracciarmi.
<
Cam…se vuoi morire avanti, fatti sotto >
esclamò Robert fingendosi
minaccioso.
<
Smettetela di fare i bambini > li rimproverai divertita.
< Gli
altri vanno a fare la spesa e io e te rimaniamo a casa a preparare il
resto…
> disse Robert affiancandosi a me.
< Sì,
come no! Perché secondo voi ci crediamo che se rimanete a
casa preparate la
cena! Dai ragazzi ceniamo e poi andiamo via, così siete
liberi di fare i vostri
giochetti erotici > disse Kellan prendendo Robert per un braccio.
<
Kellan! > urlai diventando rossa e tutti scoppiarono a ridere.
< Voi
andare, io resto con Giulia > propose Jackson e senza lasciare
il tempo a
Robert di controbattere uscirono tutti per fare la spesa.
< Cosa
dobbiamo preparare? > domandò Jackson dirigendosi in
cucina.
< Non
lo so…qualche idea? >
<
Spinaci! > esclamò lui sorridendomi.
< E
spinaci siano! > risposi sorridendo.
< Come
è andata da Ashley? Prima ho provato a chiamarla, ma non mi
ha risposto… >
disse Jackson spezzando il silenzio che si era creato.
< È
andata bene, mi sono divertita molto > risposi sorridendo.
<
Posso chiederti una cosa? > domandò mentre apriva la
confezione surgelata di
spinaci.
< Sì
>
<
Ashley ti ha detto qualcosa? Perché mi sembra un
po’ strana in questo
periodo…si arrabbia facilmente con me e spesso è
persa nel suo mondo… >
< No,
non è niente di che…mi ha confidato che una sua
vecchia amica è rimasta incinta
e il suo ragazzo l’ha lasciata…e lei
l’ha preso a cuore questo fatto, perché
era molto legata a lei > dissi inventandomi tutto sul momento.
< Oh,
come mi dispiace…certo che se fosse Ashley al suo posto col
cavolo che io farei
una cosa del genere! Anzi, le starei ancora più
vicino… >
<
Credevo tu non volessi dei bambini… > dissi sorpresa.
< E tu
come lo sai? > domandò sospettoso.
“Oh
no, ed ora che cosa m’invento?” pensai
terrorizzata.
<
Me…me l’ha detto Ashley ieri mente stavamo
parlando della sua amica >
<
Ah…comunque…beh ecco io…non
è che non voglia dei bambini…cioè, non
li vorrei
ora perché credo di essere un po’ troppo giovane,
ma se Ashley per caso
rimanesse incinta di certo non le direi di abortire…mi
prenderei cura di
entrambi. La amo troppo per dirle di fare una scelleratezza del genere
e
soprattutto non potrei mai dirle di uccidere una cosa
nostra… > rispose con
lo sguardo fisso nel vuoto e lo vidi sorridere.
<
Magari se vai da lei potresti salutarmela? >
<
Certamente > rispose guardandomi.
< Hey
ragazzi siamo tornati! > esclamò Taylor entrando in
cucina.
< Hey
ciao! > risposi salutandoli.
<
Dov’è la mia ragazza? > domandò
Robert entrando in cucina e avvicinandosi a
me abbracciandomi e facendomi alzare da terra.
< Ma
che fai? > domandai ridendo.
<
Niente, avevo solo voglia di vederti > mi sussurrò in
un orecchio.
<
Abbiamo preso delle bistecche, vanno bene? > domandò
Cam tirando fuori dalla
sportina delle vaschette con dentro la carne.
<
Certo! Apparecchiate mentre io cucino la carne e taglio il pane?
>
< Ma
c’è la partita di baseball… > si
lamentarono Kellan e Cam.
<
Tranquilla Giulia, ti aiuto io > si offrì Taylor.
<
Lascia stare Taylor, vai a vedere la partita. Resto io con Giulia
> disse
Robert prendendomi per i fianchi.
< Oh,
va bene… > rispose Taylor accennando un sorriso.
< Sei
talmente geloso che non sopporti che io stia con lui? > domandai
stuzzicandolo.
< Veramente
no, perché è un mio amico e perché mi
fido di te…e poi volevo veramente stare
un po’ con te, anche se per pochi minuti… >
rispose mentre mi baciava una
spalla.
< Sei
strano questa sera… > dissi allontanandomi da lui e
guardandolo.
<
Davvero? >
< Sì.
È tutto ok? >
<
Diciamo di sì… >
<
Perché diciamo? > domandai < Robert mi stai
spaventando. Che cos’hai?
>
< Sei
incinta? > domandò a bruciapelo.
<
Cosa? > domandai sgranando gli occhi.
< Ieri
sera George era di turno come servizio civile nella farmacia vicino
all’hotel
dove sta Ashley e mi ha detto di averti visto entrare preoccupata e di
comprare
un test di gravidanza… >
< NO!
> urlai sgranando gli occhi < il test non era per me
> aggiunsi
abbassando la voce.
< E
per chi? >
<
Io…Rob scusami, ma non posso dirti niente…
> dissi mortificata.
<
Perché no? >
<
Perché l’ho promesso… >
<
Davvero non è tuo? >
< Sì,
davvero. Te lo giuro Rob non sono incinta…e poi mi pare che
avessimo usato un
preservativo, no? >
< Lo
so, però…quando George me l’ha detto mi
sono spaventato a morte >
<
Diventare padre a ventidue anni…bello > dissi
prendendolo in giro.
< Non
sei affatto spiritosa > rispose facendomi la linguaccia.
In quel
momento tolsi la carne dai fornelli e dicemmo ai ragazzi di
raggiungerci nella
sala da pranzo.
Subito
dopo aver cenato i ragazzi mantennero la parola e alle otto e mezza
precise se
ne andarono dopo avermi aiutata a pulire i piatti.
<
Siamo rimasti soli finalmente > dissi sospirando.
< Mi
sembri sollevata… > rispose ridendo.
< Un
po’…li adoro, su questo non ci piove, è
solo che…vanno presi singolarmente
ecco! Tutti insieme sono tremendi, Kellan e Cam specialmente >
dissi
ridendo.
<
Vieni piccola… > disse prendendomi per mano e
portandomi in sala.
Mi fece
sedere sul divano dicendo di non muovermi e tornò poco dopo
con la chitarra.
< La
chitarra! > esclamai con un sorriso a trentadue denti <
cosa mi canti?
> domandai.
<
Beh…sembrerà banale, ma tra tutti i link delle
mie canzoni che mi hai mandato
ho scelto questa… > rispose sorridendomi mentre dalla
chitarra iniziarono a
partire le prime note della sua canzone.
I'll be your
man
I'll understand
And do my best
To take good care of you
Yes I will
You'll be my queen
I'll be your king
And I'll be your lover too
Yes I will
Derry down green
Color of my dream
A dream that's daily coming true
I'll tell you
When day is through
I will come to you
And tell you of your many charms
And you'll look at me
With eyes that see
And melt into each other's arms
And so I come to be the one
Who's always standing next to you
Reach out for me
So I can be the one
Who's always reaching out for you
Yes I will, yes I will
You'll be my queen
I'll be your king
And I'll be your lover too
Non
appena finii iniziai ad applaudire.
< Wow,
non…non so cosa dire, non ci sono parole. Sei…sei
stato bravissimo > dissi
guardandolo commossa.
<
Grazie piccola > rispose sorridendomi e alzandosi dalla poltrona
per
raggiungermi.
Mi
appoggiai allo schienale e lui si sporse per baciarmi.
< Non
hai idea di quanto tu sia sexy con i miei pantaloni…
> sussurrò mentre mi
accarezzava una gamba.
Con tutta
la lucidità possibile lo feci allontanare da me.
< Rob
è meglio andare a dormire, sono stanchissima >
< Oh,
ok… > rispose Robert fingendosi tranquillo, ma si
vedeva benissimo che c’era
rimasto male.
Corsi di
sopra e cercai tra i cassetti la camicia da notte che mi aveva regalato
Martina
e non appena la trovai scappai in bagno a cambiarmi, sentendo poco dopo
Robert
salire in camera.
< Ma
quanto ci metti in bagno? > domandò Robert dopo
cinque minuti.
< Tu
non preoccuparti! Due secondi e arrivo > risposi guardandomi
allo specchio e
sorrisi entusiasta dell’effetto ottenuto: la camicia da notte
mi slanciava più
del normale e mi valorizzava nei punti giusti.
“Marti,
ti devo un favore enorme…” pensai
sorridendo.
Mi feci
coraggio ed uscii dal bagno.
< Oh
finalmente, quasi non ci speravo più di… >
disse e vedendomi sgranò gli
occhi e spalancò la bocca.
< Beh?
Sto così male? > domandai maliziosamente toccando la
gonna della camicia.
<
Male? Non essere ridicola, sei stupenda… > rispose
osservandomi con lo
stesso sguardo di prima.
Camminai
fino al letto continuando a guardarlo negli occhi, poi vi salii a
gattoni e
quando mi avvicinai a lui lo baciai con tutta la dolcezza possibile.
Rispose
immediatamente al bacio e mi strinse a sé.
< Sai,
mi piace veramente tanto la canzone che mi hai cantato > gli
dissi tra un
bacio e l’altro.
<
Davvero? > domandò sorridendo mentre mi accarezzava
una gamba.
< Sì,
specialmente la strofa che fa: you'll
be my queen, I'll be your king and I'll be your lover too > risposi mentre gli
sbottonavo la camicia.
Quella
sera fui
sua per la seconda volta e come per la prima mi sentii felice e
completa come
non mai.
|
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Capitolo 39 *** GITA TRA FRATELLI ***
What
time is it? Summer time, it’s our
vacation!
What time is it? Party time, that’s right
say it loud!
What time is it? Time about us,
anticipation.
What time is it? Summer time…SCHOOL’S OUT,
scream and
shout!
Eheheh
perdonatemi per questo sfogo, ma per noi romagnoli (e penso anche per
molti di
voi) la scuola è UFFICIALMENTE
FINITA!
Chiedo
umilmente perdono per non essermi fatta viva questa settimana, ma ho
avuto
problemi @ school e internettuaologi (U.U) … ora
però sono qui, no? =)
Come
sempre voglio ringraziare chi mi ha messa tra gli autori preferiti, chi
ha
messo la storia tra le più seguite e tra i preferiti e chi
ha recensito: Twilighter001;
KikyCullen; daydre4mer;
Ili_sere_nere;
kiarab; fedev82;
Ilarylove
Sol; Sabry87;
milly92;
ilachan89yamapi;
LondonCalling;
Ithil;
Sognatrice85;
KikiCullen.
Perdonatemi
se non vi ringrazio, solo che…ehm…sono appena
tornata dalla gavettonata a
scuola e sono FRADICIA! Ma mi sono
divertita tanto tanto xD e
sono tanto tanto tanto bagnata…ma vabbè, ve
l’ho già detto xD
Al
prossimo sabato (sigh, da lunedì inizio a
lavorare…) un bacione Giulls
39.
GITA TRA FRATELLI
La
sveglia del mio cellulare suonò alle sette e trequarti di
mattina e a
malavoglia aprii gli occhi per cercare il mio telefono e spegnerla.
Tentai di
alzarmi ma due mani, le sue mani, mi afferrarono per i fianchi.
< Dove
vai? > domandò con voce insonnolita, con gli occhi
ancora chiusi e la testa
sul cuscino.
< Alle
otto e mezza viene Teo a prendermi e vorrei fare una doccia prima di
andare…
>
< Vuoi
la colazione? > domandò sbadigliando.
< No
tranquillo, tu pensa a dormire…è ancora presto
> risposi avvicinandomi a lui
e baciandolo sulla guancia.
Mi alzai
dal letto e m’incamminai lentamente verso la doccia
sentendomi addosso il suo
sguardo e sorrisi.
Dopo aver
fatto la doccia indossai un paio di shorts marroni e una maglia a mezza
manica
bianca, poi mandai un messaggio ad Ilaria per farle gli auguri per il
suo compleanno
e infine scesi di sotto, trovando Robert con indosso solo un paio di
boxer in
cucina e la colazione pronta.
<
Caffè? > domando sorridendomi quando entrai in cucina.
<
Mmm…sì, grazie > risposi sedendomi a
tavola.
< Ecco
prendi > disse porgendomi il caffè e sedendosi di
fronte a me e sorrisi come
ringraziamento < spero ti vadano bene le uova >
<
Beh…non è la tipica colazione italiana, ma non mi
lamento > risposi ridendo.
Non
appena finimmo di fare colazione corsi in bagno a lavarmi i denti e
sentii Teo
bussare alla porta.
<
Ciao! > salutò mio fratello.
< Ciao
Teo! Caffè? >
<
Volentieri, grazie amico. Quell’invasata di mia sorella
dov’è? > lo sentii
domandare.
<
Chiamami un’altra volta invasata e poi vedi quello che ti
faccio! > esclamai
entrando in cucina e non appena entrai vidi Robert ancora in boxer
arrossii,
reazione che a mio fratello non sfuggì.
< Beh
credi che non sappia di te e Robert? Tu non mi racconti niente, ma ti
ricordo
che stai col mio migliore amico… > disse Teo
guardandomi con un sorrisetto.
<
Cosa? > esclamai rossa in volto.
<
Eddai Giu! Mi confido, ma non scendo nei particolari > rispose
Robert
sorridendomi e avvicinandosi a me e baciandomi una guancia.
<
Fidati piccola è più difficile per me che per
te… > disse Teo addentando una
ciambella.
<
Certo…Teo sei pronto? > domandai cambiando discorso.
< Sì,
andiamo > rispose ridendo e salutando Robert.
< Ciao
Giulia, a dopo > disse Robert facendomi l’occhiolino.
< Ciao
> risposi sospirando e uscendo dalla porta.
<
Pronta piccola? > domandò mio fratello aprendomi lo
sportello della
macchina.
< Sì!
> risposi riprendendomi dall’imbarazzo.
<
Allora…oggi direi niente storia, ma solo svago totale. Che
ne dici? >
< Dico
che ti adoro! > risposi abbracciandolo mentre eravamo fermi ad
un incrocio.
< Ok…allora,
come prima tappa abbiamo il museo di Sherlock Holmes, poi il Madame
Tussauds e
infine Harrods… >
<
Davvero? > domandai commossa.
< Sì
piccola! > rispose sorridendomi.
<
Ma…c’impiegheremmo tutta la
giornata…come fai con Alessia? >
< Le
ho chiesto se per oggi poteva prendere la metro per tornare a casa.
Oggi la
giornata è dedicata esclusivamente a te >
Sorrisi e
lo baciai su una guancia, dopo di che poggiai la testa sulla sua spalla
e Teo
guidò fino a Baker Street.
<
Teo
ti supplico facciamoci una foto con lui! > esclamai indicando un
Bobby.
Senza
dare a Teo il tempo di rispondere diedi la macchina fotografica a una
signora
in fila con suo figlio e scattammo una foto e poi attendemmo il nostro
turno
per entrare.
La casa
era una ricostruzione precisa di una casa vittoriana di fine
‘800 ed era a tre
piani: al piano terra c’era il salotto, al primo la camera di
Holmes e lo
studio e al secondo la camera di Watson, quella della signora Hudson,
la
proprietaria della pensione e il bagno, che aveva lo sciacquone in
ceramica e
la catenella d’ottone.
<
Holmes era un uomo che sapeva trattarsi bene! > esclamai in
italiano ridendo
e Teo mi diede una gomitata per farmi stare zitta.
Entrammo
nello studio e Teo sogghignò prendendomi in giro.
< Hey
Giu hai notato? >
< Cosa?
>
< Ci
sono tantissimi oggetti, ma almeno è ordinato…a
differenza della tua camera
>
Lo
guardai malissimo e gli diedi un pizzicotto sul braccio e continuammo
così per
tutto il tour.
Uscimmo
verso le dieci e mezza e ci dirigemmo a Marybone Road, dove si trovava
la
nostra seconda tappa: il Madame Tussauds.
Vi
entrammo dentro dopo un’ora di fila e con la macchina
fotografica sempre in
mano girovagammo per il museo fino alle tre e mezza. La prima stanza
che
visitammo fu Blush, che rappresentava un party hollywoodiano con statue
di star
come Brad Pitt, Angelina Jolie, Tom Cruise e, per mia gioia, Orlando
Bloom in
smoking. La sala successiva fu Big Brother, ma non amando molto nemmeno
il
programma italiano, mi soffermai lì per pochi minuti; poi fu
il turno della
sala Premiere
Night, dedicata al cinema
e alla televisione e successivamente della sala Sport Zone, con star
come
Michael Schumacher e David Beckham; la Culture Zone, una sala dove si
trovavano
artisti e scienziati di fama mondiale come Einstein, William
Shakespeare, Oscar
Wilde, Charles Dickens e Van Gogh; la sala World Leaders, con i capi
Stato dei
maggiori Paesi e con i dittatori più famosi della storia e
infine la Music
Zone, con tutti i grandi della musica.
Una volta
usciti dal museo prima di raggiungere la nostra ultima tappa, Harrods,
ci
fermammo in un chiosco a mangiare un hot dog.
Stavamo
parlando tranquillamente delle foto che avevamo fatto prima quando il
telefono
di mio fratello squillò.
<
Pronto? Oh, ciao amore…no, sono uscito ora dal Madame
Tussauds e ho mangiato un
boccone…sì, stiamo andando da
Harrods…cosa? Davvero? No, tranquilla non ci sono
problemi…sì, ok…quando ti passo a
prendere? Va bene, ci vediamo dopo…ciao
amore…ti amo anche io >
< Che
succede? > domandai quando terminò la chiamata.
< No,
niente. Era Alessia e mi ha chiesto se possiamo passare a prenderla
quando
abbiamo finito il
giro perché oggi c’è
lo sciopero della metro… >
<
Dov’è? > domandai curiosa.
<
Nella biblioteca nei pressi di Trafalgar Square per una ricerca >
<
Perché non le chiediamo di unirsi a noi? > domandai
sorridendogli.
<
Mmm…preferirei di no > disse < te
l’ho detto, oggi la giornata è solo per
noi, niente fidanzati > aggiunse notando il mio sguardo stupito.
Gli
sorrisi grata ed ero veramente felice, perché mio fratello
mi mancava
terribilmente e quell’uscita era sicuramente un modo per
riavvicinarci.
Arrivati
ad Harrods ci dedicammo allo shopping sfrenato, comprando un sacco di
souvenir
per amici e da portare a casa.
< Facciamo
un salto nella sezione elettronica? >
<
Certo! > risposi prendendolo a braccetto e sorridendogli; ma il
mio fu un
grande sbaglio, perché trascorremmo una mezz’ora
buona a cercare un nuovo
videogioco per la sua amata X-Box.
< Teo
stai scherzando? Cavolo hai quasi venti anni e ancora giochi con
l’X-Box?!
Certo che… > dissi senza terminare la frase
perché mi squillò il telefono <
pronto? > domandai senza guardare il display.
< Ciao
amore come va? > disse Robert salutandomi.
< Hey
straniero! Qui è tutto ok, mi sto divertendo da matti! Te?
>
< Normale,
grazie…sono stato a pranzo dai miei che ti
salutano…pure mia nonna! >
esclamò ridendo.
< Beh,
grazie…salutami tutti! >
< Lo
farò. Senti c’è Teo lì
accanto a te? >
<
Certo, te lo passo…ciao Rob > dissi salutandolo e
diedi il cellulare a mio
fratello.
< Hey
amico! Senti, ho trovato i giochi
per…esatto…sì, ci sono
entrambi…esatto…quale
compro tra i due?…Mmm…dici? >
<
State decidendo che gioco comprare? > domandai sgranando gli
occhi, ma Teo
mi fece cenno di stare zitta e continuò la telefonata.
< Va
bene ok prendo il primo, il secondo lo prendiamo più
avanti…ovvio, domani sera
sbologniamo le nostre ragazze e ci troviamo per giocare da
me…certamente Rob,
come sempre…ehm senti amico è meglio che ora ci
salutiamo perché credo che mia
sorella stia per strozzarmi. Certo te la porto dopo a
casa…ciao Rob! > disse
terminando la conversazione < ti saluta >
<
Grazie > risposi riprendendomi il telefono.
Teo si
prese il suo fantomatico gioco per l’X-Box, pagò e
continuammo il nostro giro,
salendo sulle scale mobili almeno una ventina di volte, ridendo e
scherzando
come non facevamo da tempo e facendoci compatire persino dai bambini di
cinque
anni.
Verso le
sei e mezza uscimmo da Harrods con almeno cinque sportine a testa e
andammo a
prendere Alessia dalla biblioteca, poi ci dirigemmo a casa di Robert,
ordinammo
una pizza e ci fermammo a chiacchierare lì fino a mezzanotte.
< Hey
ragazzi direi che si è fatta l’ora di
andare… > disse Teo indicando Alessia
che si era addormentata sul divano.
< Vuoi
una mano per portarla in macchina? > domandò Robert.
< No
ce la faccio, grazie > disse e aggiunse rivolto a me <
piccola resti a
dormire qui? >
< Beh…
>
< Sì,
resta > rispose Robert per me abbracciandomi da dietro e
poggiando il suo
mento sulla mia spalla.
< Ok,
allora ci vediamo domani…notte piccola > disse Teo
strappandomi dalle
braccia del mio ragazzo, abbracciandomi e baciandomi sulla fronte.
<
Notte Teo e grazie > risposi sorridendogli.
<
Grazie a te > disse facendomi l’occhiolino e prendendo
in braccio Alessia.
Lo
accompagnai fino alla macchina e aprii lo sportello del passeggero per
aiutarlo,
poi mi diede un ennesimo bacio sulla guancia e infine partì.
< Bene
bene bene…siamo rimasti solo tu ed io… >
mi sussurrò Robert in un orecchio.
<
Sì…tu, io e quel paparazzo
laggiù… > risposi sorridendo e
appoggiandomi a
lui.
< Che
dici, lo invitiamo per un caffè? > domandò
ridendo.
< Non
ti facevo così buono… > risposi
sbadigliando.
< Mi
sa che il caffè qui ci vuole per te… >
< No,
ci vuole un bel letto morbido > ribattei.
Immediatamente
mi prese in braccio come se fossi un sacco di patate e mi
portò dentro casa
nonostante i miei continui urli per intimarlo a farmi scendere.
Arrivammo in
camera sua e mi poggiò sul letto delicatamente.
< Ho
messo da lavare il tuo pigiama…scegli un qualcosa di mio per
questa notte, ok?
>
<
Certo >
Mi
sorrise e scappò in bagno ed io frugai tra i suoi cassetti
in cerca di un
qualcosa che potesse farmi da pigiama, optando alla fine per una
maglietta a
mezza manica e un paio di boxer.
< Hey,
stai benissimo con quei boxer! > esclamò entrando in
camera.
<
Grazie > sorrisi.
<
Anche se… >
<
Anche se? > domandai incitandolo a continuare.
< Ti
preferisco nuda tra le mie braccia > disse baciandomi il collo.
< Ecco,
lo sapevo…sei un malato del sesso, lo sai? > domandai
prendendo in giro.
< Non
è assolutamente vero! > ribatte mettendo il broncio.
< Sì
invece > risposi ridendo.
Mi diede
una spinta per farmi spostare dal suo lato del letto e non appena mi
misi sotto
le coperte insieme a lui mi prese fra le sue braccia.
<
Giulia? > mi chiamò poco prima di addormentarci
entrambi.
< Mmm?
> mugugnai stanca.
< Ne
parlavo giusto oggi a pranzo con la mia famiglia…tu credi
nei miracoli? >
domandò, ma non gli risposi perché finsi di
essermi già addormentata.
Lo sentii
sorridere e appoggiò la sua testa alla mia.
<
Sì…tu sei il mio miracolo… >
risposi, certa che si fosse addormentato
Immediatamente
mi strinse maggiormente a sé e da lì capii che
non stava dormendo.
|
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Capitolo 40 *** CASINI POST-SBORNIA ***
Hola my
ladies! Tutto bene? Allora??? Come si sta in vacanza?? Io vi
dirò…mi hanno
lasciato a casa all’ultimo minuto dal lavoro (grrrr) ma in
compenso ne ho
trovato un altro! =) anche se a dir la verità
farò uno stage…ma almeno faccio
esperienza xD
Visto che
non vi voglio annoiare con le mie vicende quotidiane, voglio
ringraziare come
sempre:
- chi ha solo letto
- chi ma
messo la storia tra i preferiti
e nelle storie seguite
- chi ha recensito
Sognatrice85: mo ecco la mia
lavoratrice/studentessa
preferita!!!! Ci sarà un capitolo in cui non ti
farò piangere??? Mi sento in
colpa…però sono contenta che ogni volta mi riempi
di complimenti, mi rendi
felicissima! E arrossisco tutte le volte! xD grazie tesoro, davvero!!!!
Ti
voglio benissimissimo! Ah, quando vuoi scriviamo i continui delle
storie xD
daydre4mer: ciao Stef!!!! Ma
davvero ti sono
mancata?? *-* ma + io o la storia? xD scherzoooo sei sempre gentile e
pure tu
come la tua socia mi fate arrossireeee *-* grazie tante!! Senti, se ti
lascio
il mio contatti di msn mi aggiungeresti?? Era da un po’ che
volevo
chiedertelo…crakky11@hotmail.it ^^
Twilighter001: vale vale
oleeeeee vale vale oleeee xD
come stai carissima??? ho fatto piangere pure te??? Cavolo, non so se
esserne
onorata o dispiaciuta…mi dispiace farvi piangere :(
però grazie perché sei
sempre gentile…e l’altra volta mi sono divertita a
parlare con te su msn xD ma
non puoi minacciarmi più, claro??? U.U un bacione mia cara!!
^^
Ili_sere_nere: hola
carissimaa!! Divertita al mare???
Io per i gavettoni il mio telefono l’ho nascosto dentro a 2
borse…xD e si è
salvato infatti =P progetti x l’estate??? =) un bacioneeee
Sabry87: grazie mille
sabry, sei gentilissima!!
^^ un bacione
doddola93: è mai
possibile che io ogni volta
scorra le recensioni per vederne una tua??? È diventato
importantissima per me
la tua opinione!! La mia huswife!!! *-* ti è piaciuta
davvero la frase finale??
*-* *-* *-* grazie tesoroooooooooo spero tanto che ti piaccia anche il
nuovo
capitolo!!! un bacione ti voglio tanto tanto bene!!!
EmilyAtwood: ahahah ormai
fragola nera è vecchia
storia…o forse no…eheheh un pensierino quasi
quasi ora me lo faccio…*sguardo
seguito da risata diabolica* muhahahahaha xD grazie 1000, sei
gentilissima come
sempre! ^^ un bacioneee
LondonCalling: mo ciao
carissimaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! *Certo
che mi sembra tanto mio fratello
che ha 17 anni e ancora gioca con la ps XDDD*
uomini…sono TUTTI uguali -.-
ecco perché noi donne siamo superiori U.U come è
andata la fine della scuola??
E gli esami?? Devi ancora farli, vero? Ma sono quelli di
maturità?? Valà finché
non hai finito gli esami ti proibisco di leggere la mia storia!!! Non
puoi
andare male!!!! un bacione tesoro!! ^^
lazzari: ciao Lorena!!! *Robert
è l'uomo dei
sogni, gli ha lavato anche il pigiama...ahahah...è proprio
da sposare!!!!*
è vero, è molto dolce…ma magari
è stata la madre a lavare il pigiama di giulia,
chi lo sa! xD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, sei
gentilissima!!
^^ e spero ti piaccia anche questo =D un bacione!!
Ilarylove
Sol: ti fai solo 3 gg
di scuola perché gli
altri gg è chiusa e ti lamenti anche??? xD finalmente anche
tu sei in
vacanzaaaaaa!! Allora??? come è andato l’ultimo gg
di scuola?? Divertita? :)
grazie tante, sei gentilissima!!! Sono davvero contenta che ti piaccia
la
storia, è diventata una parte di me!!! *-* un bacionee
valentina_black_cullen: ciao vale! Tanto
piacere e benvenuta su
efp!! ^^ *la tua storia è bellissima..anzi no molto
di più..* oddio
grazie, sei gentilissima!!! Ma così arrossisco subito!!! =)
spero ti piacciano
anche questi nuovi (e purtroppo ultimi) capitoli…un bacione!
ale90: piccola sono
indecisa, non so cosa
fare…mi vanto o no??? Certo, se mi vantassi potrei passare
per quella
rompipalle che se la tira, ma se non lo faccio…beh, sono una
Mari, è nel mio gene
farlo, quindi…muhaha
muhahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahaha…no
dai, povera piccola!!! Ecco, così siamo apposto xD *Mamy,
non dovevi farmi
questo... a parte che devo ancora vedere se la registrazione confermala
tua
ragione, ma comunque non te la devi prendere con me se il palinsesto di
MTV era
sbagliato, che colpa ne ho io??? (la scommessa l'ho proposta io, quindi
di che
mi lamento? se sono un asino lo devo solo a me stessa).*
eheheh vedo che ci
siamo risposte da sole xD bentornata piccola!!!! *-* *La
conoscerò mai
questa Cognatì?? Se sei in ascolto Cognatì batti
un colpo (solita cosa stupida
degna della mia intelligenza), io voglio conoscerti, ma la mia mamy non
vuole,
ci vuole tutte per sè, senza nessuno in mezzo,, che
mleducata-egoista e pure
violenta, mi minaccia sempre, dice che mi picchia...* ma non
è
assolutamente vero!!!!!!! io voglio presentarvi, sono stata io a
proporlo! Poi
va bene che non ne abbiamo + parlato e che è stata martina a
riproporlo, ma sono
stata io la prima a dire che volevo farvi conoscere!!! *me piange e
scappa
via*……………………………………………eccomi,
ora mi sono calmata e sono tornata! Quando metti
internet a casa??? E come è andata la fine della scuola??
Cioè…ti hanno già
mostrato i risultati??? Oddio, ho scritto un poema xD
eheheh…buona lettura xD
un bacione piccola ti voglio benissimissimissimissimo!
angiiie: mo ciao
vacanziera!!!! ^^ passato bene
l’ultimo giorno di scuola?? Avete fatto i gavettoni?? =D
comunque volevo
ringraziarti tanto tanto per quello che mi hai scritto nella
recensione…sei
stata carinissima *-* e tranquilla che non sei stupida!! :) *Rob
amante del
sesso è supermegaultra favoloso..come lo è sempre
del resto* ahahah io e te
sono sicura che andremo molto d’accordo! ;) un bacione e
grazie tante ancora!!
^^
Dark
Angel 1935: ciao jenny,
tanto piacere! ^^ *MA MI
SONO FATTA CORAGGIO SOLO ORA PER RECENSIRE* perché
il coraggio?? Beh sono
contenta che ti sia venuto allora, grazie tante…sono
contenta che ti piaccia
questa storia…come ho già detto per me
è tutto, quindi è bello sapere che
riesco a trasmettere le emozioni giuste =) spero che il nuovo capitolo
non ti
deluda!! =D un bacione
lilly95lilly: mo ciao
tesoro!!!! esami alle porte????
Oddio… O_O ma vai tranquilla, non stare a scusarti!!! Anzi,
li hai già
cominciati??? Tienimi aggiornata mi raccomando!!! Andiamo insieme al
madame
tussauds?? Magari troviamo una statua di rob e possiamo
fregarla…o possiamo
rapire rob e basta…xD muhahaha!!! In bocca al lupo x gli
esami!! Un bacione
enorme!!
Ithil: beaaaaaaaaaaa!!!
Fermati, lascia la
statua di orlando nel museo!!!! Ragiona…perché
prendere una bistecca quando
puoi prendere un filetto? (o forse è il
contrario…non mi ricordo xD) comunque
tutto questo per dirti: RAPISCI IL VERO ORLANDO, NON LA STATUA!!!! xD
diabolica
al massimo!!! Ahahahah xD buona lettura!!! ^^
(oggi mi
sento molto colorata xD)
Eccovi
la
“prima parte”…un bacioneeee
La vostra
Giulls
P.S.
pochi giorni fa ho messo su facebook…ma io e la tecnologia
siamo ai poli
opposti del monto…c’è qualche anima pia
che m’insegna ad utilizzarlo??? Anche
perché se vi interessa vorrei creare un gruppo su facebook
che riguardi questa
storia…ma ripeto “sono una
frana…” un aiutino? Grazieeeeeeeeeee
40.
CASINI POST-SBORNIA
Mercoledì
mattina mi svegliai con i raggi del sole che mi arrivavano negli occhi
e la
cosa non la gradii affatto, perché la testa mi girava e
sembrava che volesse
scoppiare da un momento all’altro.
Mi coprii
interamente con il lenzuolo e poco dopo sentii la porta della mia
camera
aprirsi.
<
Giulia sei sveglia? > domandò Teo.
Riemersi
da sotto le coperte.
< Teo
ti prego, non urlare > dissi massaggiandomi che tempie.
<
Piccola guarda che sto sussurrando… >
< Ah…
>
< Come
stai? > chiese poggiando una salvietta imbevuta
d’acqua sulla mia testa.
<
Male…sento la testa pesante >
< È
normale piccola… >
< Ma
che è successo? > domandai tirandomi su a sedere.
< Non
ricordi niente? > domandò sedendosi accanto a me sul
letto.
< Zero
totale… >
< Ti
sei ubriacata con il rum… >
< Io
ho fatto cosa con che cosa? > domandai spalancando gli occhi.
< Ti
sei ubriacata con il rum. Te lo ripeto un’altra volta?
> chiese sarcastico.
<
No…ma…come, perché, quando? >
domandai sconvolta.
<
Guarda, non so cosa fosse passato in quel momento nel tuo cervello, ma
sta di
fatto che ti sei ubriacata. Ieri sera Ale, io e te siamo andati in un
disco-pub. Abbiamo bevuto un pochino, fatto due chiacchiere e poi Ale
ed io
siamo andati a ballare… >
< E
quando siete tornati io ero ubriaca? > lo interruppi.
<
Lasciami finire > mi rimproverò.
<
Scusa… >
<
Niente. Dicevo: mentre stavamo ballando Ale si è sentita
male, così l’ho
portata fuori a prendere una boccata d’aria…
>
< E…
> tentai di interromperlo nuovamente.
< Sì,
quando siamo tornati eri già ubriaca. Eri in un tavolo con
Robert e con altri
due ragazzi che non avevo mai visto prima. Stavate giocando a
tappo… >
<
Tappo? >
< Sì e
ogni volta che sbagliavate, da quello che ho capito dai tuoi discorsi
strampalati, per penitenza dovevate bere un bicchierino di
rum… >
< Ah…
> dissi < cos’è successo quando mi
hai vista così? >
< Ti
ho presa in braccio e ti ho portato in macchina. Ma c’era
Robert che me lo
impediva perché tu gli urlavi di aiutarti >
< Oh…
> dissi questa volta ridendo < e come hai fatto? >
< Gli
ho mollato un pugno sul naso… >
< TU
HAI FATTO COSA? > urlai pentendomene subito, perché
la testa mi fece ancora
più male.
< Non
gli ho fatto niente, tranquilla. E poi sono arrabbiato con te >
< Mi
dispiace Teo, so che non avrei dovuto bere…non so
perché ieri sera l’ho fatto
>
< No,
non intendo quello. Una volta in macchina hai vomitato e mi hai
rovinato il
tappetino del sedile posteriore… >
Scoppiai
a ridere.
< Ti
prego Teo, scusami >
< Le
tue scuse non mi daranno un tappetino nuovo… >
rispose fingendosi offeso e
poi aggiunse sorridendomi < hai fame? >
< Un
po’… >
<
Vieni di sotto o ti porto la roba qui di sopra? >
< No,
vengo giù. Dammi giusto il tempo di farmi una doccia >
< Ok
piccola, a tra poco > disse baciandomi una tempia.
Uscii dal
letto e andai in bagno, poi aprii l’acqua calda e entrai
nella doccia,
uscendovi dopo una ventina di minuti tutta rilassata e senza puzzare di
alcool.
<
Buongiorno mamy! > esclamò Alessia quando mi vide
entrare in cucina.
<
Mmm…piccola ti prego non urlare > risposi
massaggiandomi le tempie.
< Ops,
scusa >
<
Niente…’giorno piccola >
< Come
stai? > domandò mentre mi porgeva una tazza di latte
fumante.
< Mi
fa un gran male la testa, ma per il resto sto abbastanza
bene… > risposi
sorridendo a Teo che si era seduto accanto a me.
< E
Robert? L’hai sentito? > domandò mentre
porgeva una tazza di latte anche a
Teo.
< No,
non ancora… > risposi ignorando Teo mentre grugniva
qualcosa.
<
Povero! Ieri si è beccato un bel pugno sul naso…
> disse Alessia ridendo.
< E
lui non ha reagito? > domandai sbigottita.
< No
>
< Ah,
il mio uomo… > dissi divertita.
< Il
tuo uomo è meglio che non si faccia più vedere
per un po’ > sbottò Teo
alzandosi da tavola e lo sentii aprire la porta di casa.
Mi
allontanai dal tavolo e lo rincorsi.
< Teo
ma che hai? > domandai non appena lo raggiunsi.
< Sono
furibondo con il tuo ragazzo, ecco cos’ho! > rispose
voltandosi a guardarmi.
<
Solamente per quello che ha fatto? > domandai inarcando un
sopracciglio.
< Non
è da prendere così alla leggera…
>
< E
infatti non lo sto prendendo alla leggera. Ha sbagliato, lo so
benissimo. Ma
anche io non sono stata uno stinco di santo: potevo benissimo dire di
no e non
so perché ma non l’ho fatto. Non è solo
colpa sua ma anche mia e quindi non
prendertela solo con lui… > dissi tentando di farlo
ragionare.
< Non
posso non farlo, non doveva farti bere > rispose risoluto.
< Ma…
>
< Ma
niente, è stato un’irresponsabile! >
< Teo
avanti! >
< No,
Teo ha ragione > sentii dire da una voce dietro di me e quando
mi voltai
vidi Robert.
<
Ma…tu come…? > tentai di domandare.
<
Traduttore simultaneo > rispose indicando Alessia accanto a lui.
< Ah…
>
< Rob,
non è giornata oggi… >
s’intromise Teo.
< Teo,
hai ragione scusami. Ho sbagliato e mi sono approfittato di lei. Non
dovevo
farlo, specialmente perché è ancora minorenne.
Scusa… >
< La
fai facile tu… > rispose mio fratello con una smorfia.
< Teo,
ti prego… > dissi prendendogli una mano e guardandolo.
<
Scusatemi > rispose togliendo bruscamente la sua mano dalla mia
e rientrando
in casa.
Tentai di
seguirlo, ma Alessia mi bloccò dicendomi che forse era
meglio se fosse andata
< No,
fermati > disse Alessia < è meglio che vada io
>
< Non
credo sai? > risposi inarcando il sopracciglio.
<
Mamy, davvero… >
< Sono
sua sorella > dissi con una punta di gelosia.
< E io
la sua ragazza! > controbatté seccata incrociando le
braccia < mamy,
avanti… >
< Ok,
d’accordo > risposi sospirando e rimasi sola con
Robert.
<
Facciamo una passeggiata? > domandò e annuii senza
entusiasmo.
<
Ricordi che cos’è successo ieri sera? > gli
domandai mentre eravamo vicini
alla solita gelateria.
< Beh,
sì… >
< E?
> dissi incitandolo a continuare.
<
Quando ieri sera ti ho vista al tavolo ti ho proposto di venire a
giocare con
me e due miei ex compagni di scuola Mark e Tony, escludendo
deliberatamente che
chi perdeva doveva bersi un bicchierino di rum e quando tu hai perso,
Mark,
Tony ed io abbiamo insistito affinché tu bevessi, anche se
tu giustamente
all’inizio avevi detto di no… >
< E
come mi sono convinta? > domandai interrompendolo.
< Beh
credo che tu ti sia convinta quando ho iniziato a dirti che eri una
palla
perché non ti lasciavi mai andare e… >
< Me
la sono presa > dissi interrompendolo nuovamente.
<
Esatto…mi dispiace… >
< …
> non riuscivo a rispondere, l’unica cosa che volevo
fare in quel momento
era prenderlo a cazzotti.
<
Amore, ti prego dimmi qualcosa… > disse prendendomi
una mano.
< Non
chiamarmi amore > risposi togliendo bruscamente la mano dalla
sua ed
allontanandomi.
<
Aspetta! > urlò correndomi dietro e abbracciandomi da
dietro.
< No,
lasciami > dissi dimenandomi per liberarmi.
< Mi
dispiace piccola… >
< Non
m’interessa, non ti perdono. Lasciami >
< Dai…
> disse iniziando a farmi il solletico.
< No,
Robert lasciami…no…no…no! Robert, sei
uno stronzo, lasciami! > urlai mentre
ridevo.
Dopo
qualche minuto finalmente mi diede retta e mi voltai per guardarlo.
< Mi
perdoni? > domandò con i suoi occhi da cucciolo e
sorridendomi come solo lui
sapeva fare.
< No
> risposi distogliendo gli occhi dai suoi ipnotici e incrociando
le braccia
al petto.
<
Uffa…sei insopportabile quando sei arrabbiata…
>
< Ma
dai? > domandai sarcasticamente.
< Però
mi ami ancora? > domandò prendendomi una ciocca di
capelli e giocandoci.
<
Quello sempre > risposi mordendomi il labbro inferiore mentre
guardavo
incessantemente le sue labbra.
Robert
sorrise e mi circondò la vita con il suo braccio destro e mi
avvicinò a se
baciandomi appassionatamente.
<
Posso farmi perdonare in qualche modo? >
<
Mmm…vedremo… > risposi sorridendogli.
<
Torniamo a casa? Vorrei chiarire con Teo… > disse
sciogliendo l’abbraccio e posando
un braccio sulle mie spalle.
<
Certamente >
“Come
si fa a non amare e a non perdonare un ragazzo così?”
pensai mentre mi
stringevo a lui.
Tornati a
casa lo feci accomodare e mentre mio fratello e il mio ragazzo si
stavano chiarendo
Alessia ed io andammo a vedere un po’ di TV in sala.
< Mamy
questa sera che ne dici di andare a mangiare una pizza con gli altri?
>
propose mentre stavamo facendo zapping.
< Perché
no? > risposi sorridendole < e magari possiamo anche
andare a giocare a
bowling > proposi.
<
Premetto di non saper giocare, ma mi piace come idea! Avvisi tu gli
altri? >
<
Certamente! > risposi prendendo fuori il telefono e chiamando
Jared, Kristen
e tutti gli altri e tutti furono entusiasti della proposta.
Pochi
minuti dopo Alessia ed io andammo alla ricerca di Robert e Teo nella
speranza
che non si fossero uccisi. Entrammo nella camera di mio fratello e li
vedemmo
giocare con l’X-Box.
<
Bambini, ecco quello che siete! > esclamai incrociando le
braccia al petto.
<
Amore mi fai provare? > domandò Alessia sedendosi
accanto a Teo.
< Ale!
> esclamai sbalordita.
Non ebbe
tempo di rispondere che suonarono il campanello e scesi di sotto per
andare ad
aprire.
< Sì?
Cosa posso fare per lei? > domandai rivolta ad un ragazzo di
circa trenta anni
alto e muscoloso, con i capelli lunghi fino alle spalle e gli occhi
marrone
scuro, quasi neri.
< Sei
Giulia, la fidanzata di Robert Pattinson? > chiese lo
sconosciuto.
< Chi
lo vuole sapere? > domandai inarcando un sopracciglio e
spaventata allo
stesso tempo.
<
Rispondi solo sì o no per favore. Non ho tutto il
giorno… > rispose il
ragazzo seccato.
“Ora
giuro che gli spiaccico la testa…”
pensai indispettita.
< E perché
dovrei risponderti? Chi diavolo sei? > domandai irritata.
<
Certo che se le parli così è ovvio che non ti
risponderà mai! Cerca di essere
un po’ più delicato amico! >
esclamò Kellan dietro di lui.
< Hey…
> lo salutai sempre più confusa.
<
Giulia abbiamo bisogno del tuo aiuto, per favore… >
rispose Kellan
baciandomi una guancia < seguici… > aggiunse.
Obbedii e
mi chiusi la porta alle spalle e una volta fuori l’uomo
misterioso mi indicò un
furgone.
<
Potresti venire lì dentro con noi? >
domandò gentilmente.
Guardai
meglio il furgone e quando vidi chi c’era affianco sorrisi.
< Fatemi strada
> risposi sogghignando.
|
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Capitolo 41 *** LA VENDETTA È UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON CONTORNO DI IMPREVISTI ***
Mo ciaooooooooooooo!!!!
Ragazze,
oggi sono felicissima perché questa mattina ho scoperto di
non avere il debito
in matematica! Certo, gli altri voti non saranno stupendi, ma almeno
non ho il
patema di studiare matematica per dare l’esame ad agosto per
essere ammessa
alla 4°.
Sono
talmente felice che questa settimana posto un giorno
prima…avevo intenzione di
postare giovedì perché venerdì e
sabato sono a Lugano per il matrimonio di mia
zia e non volevo essere così maligna e aspettare fino a
domenica per farvi
leggere il continuo.
Bene,
finalmente potrete scoprire chi era il tipo vicino al furgone e poi
tornerà un
personaggio molto apprezzato…sapreste indovinare
così al primo colpo? =)
Bando
alle ciance (lo so che avete fretta di leggere il capitolo xD)
Un mega
grazie a 0Crystal0,
0kikka0,
abcdes,
Ale
93, ale90,
AlessandraMalfoy,
alice
brendon cullen,
Alice102,
alicecullen90,
angiiie,
B
r o K e n, bella95,
BellaCullen88,
bellemorte86,
bibosky,
birri,
Carty_Sbaut,
chanel
princess, ciccimuamua,
cla61,
cloddy_94,
cold
ice, CriPattinson,
dahlia3vFA,
Dark
Angel 1935, daydre4mer,
Dea1907,
debblovers,
Debby_DG,
dormigliona,
EmilyAtwood,
erini83,
Ethis,
fede72,
federob,
fedev82,
fede_sganch,
ffdipendente,
fiorella91,
flavia93,
FlyGirl
92, Gingerly,
Ginnylove,
giuggiolina43,
giugiu182,
giuly_chan95,
grilla,
grunKlee,
hitomi,
ilachan89yamapi,
Ilarylove
Sol, Ili_sere_nere,
Ithil,
Julianne,
kiarab,
KikiCullen,
KikyCullen,
killerpilze,
kkiikkaa,
kucchi,
LaPiccolaPrincess,
lazzari,
leidia,
lely94,
lilly95lilly,
Lion
E Lamb, Little
Nanny, LondonCalling,
marty
sweet princess,
Marty314,
masychan,
Meme90,
memi16,
meryj,
miky
483, Miley90,
milly92,
mylifeabeautifullie,
Myrhiam,
nady_cullen,
narcissa82,
Nells,
Nena_Nena,
nerry,
Noemi91,
Oasis,
oOokikkaoOo,
Piccola
Ketty, pirilla88,
polpettina90,
privi93,
Raffuz,
Remember,
Reneesme,
Rosalie_Hale_Cullen,
Sabry87,
sackiko_chan,
samuel87,
sandycullen,
sara88,
scimmietta95,
Sea89,
selina89,
shadowmoon,
Shiren,
simlyme,
skater4ever,
Sognatrice85,
superstar199434,
svaila,
SweetCherry,
terry
90, , Tokiotwilighters,
Truelove,
Twilighter001,
Twilighter94,
vincy93hp,
violae,
Xx_scritrice88_xX,
x___Cullen,
_Aislinn_,
_martinella95_,
_PrInCeSs
MaRtY_, _screps_,
_VampirE_CulleN_ per aver messo la
storia tra i preferiti; a alice
brendon cullen,
angiiie,
ariel_511,
Barbara767,
bellemorte86,
biviana,
Chelsea88,
erini83,
ForgottenSnow,
Ginnylove,
kikidabologna,
KikyCullen,
LiTtLe
GiRl, MANDiNA,
memole_88,
miky
483, Nena_Nena,
Piccola
Ketty, sabry85,
selina89,
Sognatrice85,
svaila,
SweetCherry,
Twilighter001,
valentina_black_cullen,
_Laura_
per
aver messo la storia tra le storie seguite; inoltre CassandraLeben,
CriPattinson,
dormigliona,
eonys,
erini83,
Ilarylove
Sol, Ithil,
KikiCullen,
KikyCullen,
lady
house, LaPiccolaPrincess,
masychan,
memi16,
Miley90,
Milka,
Myrhiam,
oOokikkaoOo,
Piccola
Ketty,, Rowen_Cullen,
simlyme,
svaila,
Twilighter001,
valemyni,
valentina_black_cullen,
VioletShinku
per avermi messo tra gli autori preferiti e chi mi ha
recensito…grazieeeeee!!!
Ili_sere_nere: guarda io ieri
martedì sono andata al mare in bici con i miei
amici…e mi sono bruciataaaaa xD grazie
1000 e buona lettura! ^^
fedev82: holaaaaaa! Todos
bien? Ti sei fatto perdonare?? >.< *-* siete carinissimi
ragazzi, grazie
tante!!!! Comunque…credo sia quello, sì xD buona
lettura ^^
Sognatrice85: tesoro spero di
non farti venire un infarto con questo capitolo!!!!! Chi credi che ci
sia
accanto al furgone??? Dai dimmi poi cosa ne pensi! Ti voglio bene
tesoro e
grazie per tutto!!!!
privi93: ciao tesoro!!!!
Ti
ho lasciato troppo sulle spine?? No vero? dai, posto anche prima!!! =)
grazie
1000 e spero che ti piaccia il capitolo ^^
kiarab: basta, ci
rinuncio…lo ammetto: GIULIA NON SARA’ MAI PAS
QUANTO TE E NEMMENO
IO…contenta??? Ahahah ma che festino?? xD e dai volevo
tenerlo tutto per
me…uffa…la prossima volta inviterò
anche te, ok?? Ahahah room raiders non
c’entra…mi disp xD ma l’altro
sì però xD tesoro buona letturaaa xD un
bacioneeee
angiiie: io ti
farò un
monumento xD sei stata carinissima l’altra sera, grazie!!!
*-* visto che alla
fine ti ho fatto aspettare di meno? Sei contenta?? =) buona lettura per
il
prossimo =D un bacione
LondonCalling: ahahah anche io
credevo fossi + grande xD come sono andati fin’ora?? Hai
già iniziato vero?? oi
in bocca al lupo x lo spettacolo e x gli orali!!! Dai che andrai alla
grande!!
lo spettacolo di cosa però?? Un bacioneee
Ithil: tesoro!!!! Tu
vai a prendere orly e
io rob ok??????????? xD *risata diabolica* xD sono contenta che il cap
ti sia
piaciuto anche se era corto corto e spero ti piaccia anche questo!!! Un
bacione
bea! :)
KikiCullen: io AMO la tua
pazziaaaaaa!!! Non dimenticarlo MAI!!!! :) mi fai sempre ridere, ti
adoro
fragolìì!!! Cmq tranquilla anche se non leggi
tutto subito, ti capisco benissimo!!!
:) spero ti piaccia questo capitolo e…grazieeeeeeeeee! (x il
tuo benvenuta su
facebook ^^)
EmilyAtwood: ora tutti i tuoi
dubbi saranno svelati…spero non rimarrai delusa xD grazie
1000 cara un bacione!
lilly95lilly: siiiiiiiiii!!!!
Ci
weddingheremo xD in bocca al lupo x gli esami tesoro!! un bacione!!!
daydre4mer: tesoro!!!!! La
tecnologia mi sta battendo!!! :’( ma io in ogni caso la
sconfiggerò, dovessero
volerci decenni! U.U ma
tecnicamente qll
di kell nn è un mini rapimento xD buona letturaaa!!! ^^
ale90: il mio piccolo
giullare!!!! xD ciao
tesorooooooooo un saluto a te e alla tua mente xD martina mi ha
sgridato perchè
non vi presento…MA QUANDO TI CONNETTI TU????
>.< cosa dovevi finire con
teo che avevi lasciato in sospeso??? Guarda che sono gelosa U.U xD
tesoro qnd
ti connetti???? Un bacione ti voglio tanto tanto bene!!!
ilachan89yamapi: ecco il tuo
aggiornamento prima! ^^ are you happy?? =D
Ilarylove Sol:
3-4…cambia qlcs??
xD e poi dai l’ultimo gg nn si fa nada de nada! :) spero ti
piaccia il cap un
bacioooooooo
Miley90: mo salve carissima!!! :) posto
prima, contenta??? Un bacione tvttttttb
Twilighter001: e certo! Se non lo facessi
nessuno seguirebbe +…invece tengo la suspance viva xD ho
aggiornato prima però,
contenta??? :) dai buona lettura tesoro!! =)
milly92: sono una
stronza…non ho
abbandonato la tua storia, piano piano la sto recuperando!!!
È che nn sn mai a
casa ultimamente, scusa… :( mi perdoni????
Mmm…Katie??? Chi lo sa xD buona
letturaaaaaaaaaaaa ti voglio bene tesoro!
doddola93: TESORO NIENTE
DEBITOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Sono felicissimissima! *-* visto che ho
aggiornato
prima??? sei contenta??? Io sì xD spero che la tua
curiosità ora si plachi xD
un bacione ti voglio tanto bene!!! <3
BUONA
LETTURA! A sabato prossimo! Un bacione Giulls
41. LA VENDETTA
È UN
PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO E CON
CONTORNO DI IMPREVISTI
<
Finalmente
sei tornata, credevo che ti avessero rapita! >
esclamò Robert quando
ritornai in camera di Teo.
< Beh sì, mi
aveva chiamato la vicina…Ale, puoi venire di sotto con me?
>
< Certo mamy!
> rispose Alessia alzandosi da terra.
Prima di scendere
di sotto guardai Teo e lui mi lanciò un'occhiata annuendo e
poi Alessia ed io
ce ne andammo a cucinare il pranzo: io preparai le tagliatelle al
ragù fatte in
casa, mentre Alessia preparò una torta alle mele.
< Ragazzi, è
pronto! > urlai chiamando Robert e Teo verso l'una e trequarti.
< Arriviamo
subito! > urlò Teo di rimando mentre io preparavo i
piatti e dicevo ad
Alessia di sedersi.
< No, non ci
credo! Hai fatto la pasta fatta in casa? > domandò
Teo guardando il piatto
con occhi sgranati.
< Sì, oggi ero
ispirata > risposi prendendo la coca dal frigorifero e
mettendomi a sedere.
< Mamy è
squisito! Ragazzi ci vuole un brindisi! > esclamò
Alessia riempiendo a tutti
il bicchiere il con la coca.
< Un brindisi
alla nostra adorata cuoca provetta! > disse Robert alzando per
primo il
bicchiere.
< Cin cin!
> esclamò Teo.
< Grazie
ragazzi > dissi sorridendo.
< Mamy non
provare a commuoverti! > m'intimò Alessia scoppiando
a ridere e sia Teo che
Robert la seguirono a ruota, mentre io feci un finto broncio.
Le tagliatelle
piacquero talmente tanto che tutti le presero un più di una
volta e dopo pranzo
Alessia accese il forno per far cuocere la torta da mangiare
più tardi e ci
spostammo tutti in sala.
< Ehm…ragazzi?
> ci chiamò Teo dopo un'ora di chiacchiere.
< Sì? >
rispondemmo in coro.
< Non sentite
anche voi odore di bruciato? >
All’inizio né
Alessia né io realizzammo cosa stesse accadendo, ma poi
all’unisono ci
guardammo con gli occhi sbarrati.
< La torta!
> urlò Alessia correndo in cucina e la seguii a ruota.
Alessia spense il
forno e tirò fuori la torta, ma ormai era completamente
bruciata.
< Dai non te
la prendere. Poteva capitare a chiunque > dissi per
sdrammatizzare.
< Uffa, mi ero
impegnata per farla > rispose lei tristemente e poi
iniziò a ridere <
certo che sono proprio furba! Non mi era mai capitata una cosa del
genere >
< Tranquilla
piccola capita anche ai migliori > risposi prendendo quel che
restava della
torta e buttandola nel bidone.
< Gelato? >
propose Robert entrando in cucina con Teo.
< Sì! Dopo il
mio fallimento con la torta un bel gelato ci sta > rispose
Alessia prendendo
sottobraccio Teo.
< Ok andiamo
> dissi sorridendo e prendendo la mia borsa, ma
nell’esatto momento in cui
chiudemmo la porta di casa il telefono squillò.
< Giu lascialo
squillare > disse Teo iniziando ad avviarsi con Alessia.
< Sarà sicuramente
mamma e se non rispondo è la buona volta che viene a
prendermi e mi riporta a
casa tirandomi per le orecchie visto che non mi faccio mai sentire. Voi
andate
avanti, io vi raggiungo immediatamente > risposi rientrando in
casa.
< Resto con te
> disse Robert entrando dentro con me.
< Grazie
amore! > urlai dalla sala < pronto? > domandai
alzando la cornetta.
< Ciao Giuly!
> disse mia mamma salutandomi.
< Ciao mamma!
Come stai? >
< Io sto bene,
stiamo tutti bene…tu tesoro? >
< Sto benone!
> risposi sorridendo < stavo uscendo con Robert, Teo e
Alessia per andare
a prendere un gelato >
< Appena
tornate a casa tirerò le orecchie ad entrambi! Non vi fate
mai vivi e io mi
preoccupo >
< Hai ragione
mamma, scusa…prometto che ci faremo vivi più
spesso >
< Non chiedo
altro…Robert come sta? >
< Sta bene
anche lui, grazie. È qui accanto a me e mi sta dicendo di
salutarti >
Restammo a
chiacchierare per altri cinque minuti poi ci salutammo e in fretta e
furia
chiusi la porta di casa e corsi con Robert verso la gelateria.
< Finalmente
siete arrivati! > esclamò Alessia non appena ci
avvicinammo al tavolo dove
lei e Teo erano seduti.
< Colpa mia
> risposi sedendomi su una panca vicino a lei.
< Il solito?
> chiese Robert
guardandomi.
< Mmm…no, oggi
voglio cambiare. Vengo dentro con te > risposi alzandomi e
afferrando
sorridente la mano che mi stava porgendo.
Entrammo dentro
la gelateria e quasi mi scoppiarono le orecchie quando sentii un
gruppetto di
ragazze urlare non appena videro Robert entrare.
< Oh,
favoloso! > dissi sbuffando in italiano e mi voltai verso
Robert, che fu
costretto a lasciarmi la mano non appena venne accerchiato dalle
ragazze;
sfortunatamente però le nostre mani intrecciate non
sfuggirono ad una ragazza
bionda che mi guardò con uno sguardo omicida.
< Senti
mocciosa, non rompere le scatole! O la pianti di guardarmi
così o ti mollo un
calcio nel culo! > sbottai in italiano guardando la biondina, la
quale mi
guardò sbigottita e irritata allo stesso momento e con il
suo stesso sguardo
irritato mi avvicinai al bancone tirandole una spallata.
Ordinai un gelato
alla crema e meringa, pagai sia il mio gelato che quello che si sarebbe
preso
Robert e uscii fuori lasciando il mio ragazzo a firmare autografi e a
fare
foto.
< Dov'è
Robert? > chiese Teo quando mi sedetti sulla panchina.
< Dentro a
firmare autografi > risposi brevemente e nessuno dei due mi fece
più
domande.
< Grazie per
avermi aspettata! > esclamò Robert sarcastico non
appena ci raggiunse.
< Oh beh,
scusami se non avevo voglia di fare il palo mentre tu firmavi tutti gli
autografi > risposi acida.
< Vieni con me
> disse Robert prendendomi per mano.
< No >
risposi togliendo bruscamente la mano.
< Non accetto
un no come risposta > disse afferrandomi bruscamente facendomi
cadere il
gelato per portatmii in un luogo più appartato.
< Il gelato!
> sbuffai.
< Te lo
ricompro > rispose mentre mi trascinava via.
Durante il
tragitto mi ritrovai davanti la biondina di prima guardarmi nuovamente
torva,
ma non la degnai di uno sguardo.
< Che vuoi?
> domandai non appena si fu fermato.
< Perché sei
così acida da quando siamo entrati in gelateria? >
< Secondo te?
> domandai incrociando le braccia al petto.
< Non lo so,
prima ero accerchiato da delle ragazzine e poi…ti prego,
spiegami… > disse
implorante.
< Ti sei
risposto da solo > risposi fredda < no, va
beh…è che… > aggiunsi poco
dopo interrompendomi.
< Sei gelosa?
> domandò.
< Sì >
risposi voltando lo sguardo dall’altra parte.
< Giulia… >
disse sospirando.
< No, Giulia
un cavolo! > esclamai interrompendolo <
Robert…lo so che sei un attore e
che molte…anzi, milioni di ragazze sbavano per te, ma per
una volta non
potresti dire “mi dispiace ragazze, ma ora sono con
la mia ragazza e vorrei
stare con lei”? È così
difficile dirlo? >
< Giulia >
disse afferrandomi per le braccia < lo so che non è
semplice per te, ma
neanche per me se è per questo! Credi che mi faccia piacere
girare per strada e
sentirmi dire “Edward, mordimi!”,
oppure “Robert ti amo!”, oppure
ancora “Robert ho venti anni, sposami!”?
Giro per strada tutto camuffato
e mi riconoscono sempre, giro con di notte e trovo sempre qualcuno
pronto a
fermarmi. Non è facile per me, ma ormai la mia vita
è questa. Credi che mi
diverta a fermarmi ogni dieci passi? >
< Visto che ti
lamenti tanto, hai mai provato a dire di non seccarti? >
domandai
guardandolo.
<
Beh…veramente no >
< Come mai non
sono sorpresa? > chiesi sarcasticamente.
< Hai ragione
piccola, scusami. La prossima volta lo farò, te lo prometto.
Però…non tenermi
il muso, ti prego… > disse prendendomi il viso tra le
mani.
< Per farmi
togliere il broncio puoi fare solo una cosa… >
< E cioè? >
domandò sorridendo.
< Baciami >
< Con immenso
piacere > rispose sorridendomi e baciandomi con dolcezza e
passione mentre
io gli mettevo le braccia al collo.
< Vedo che vi
siete riappacificati! > esclamò Alessia correndo
verso di noi.
< Sì >
risposi guardando Robert.
< Pronti per
tornare a casa? > domandò Teo.
< Certo >
rispose Robert prendendomi per mano.
Ridendo lasciai
la sua mano e presi a braccetto Alessia e iniziammo a camminare verso
casa, con
Robert e Teo che chiacchieravano dietro di noi.
< Per me no…
> sussurrò Robert.
< No, per me
sì… >
< Cosa
ragazzi? > domandai voltandomi verso di loro e camminando
all’indietro.
< Niente, è un
discorso mio e di Teo > rispose Robert sorridendo complice al
suo migliore
amico.
< Ok è inutile
insistere > dissi fingendomi convinta.
< Brava
Giulia! > esclamò Teo ridendo <
comunque…per me è Giulia… >
disse poco
dopo a Robert.
< E che cavolo
ora parlate! > esclamai fermandomi e voltandomi.
< No non te lo
dico, altrimenti mi uccidi! > esclamò Teo.
< Ti faccio
così paura? > domandai divertita.
< Quando vuoi
sai essere perfida >
< Lo so! >
esclamai vantandomi < allora? > domandai inarcando un
sopracciglio.
< Stavamo
notando chi sculettava di più tra te e Alessia >
ammise Robert.
< Ragazzi,
vergognatevi! > esclamò Alessia rossa in viso.
< E tu non
dici niente? > chiesero rivolti a me.
< Siete
patetici, non ho niente da dire > risposi guardandoli torva e
Teo mi si
avvicinò ridendo e mi abbracciò.
< Scusami sorellina,
ma sai…siamo uomini… >
< Siete dai
maiali, altroché uomini! > esclamai facendogli la
linguaccia e continuammo a
battibeccharci finché non rientrammo in casa.
< Passo a
prendevi alle sette, ok? > chiese Robert prima di andarsene.
< Ehm…certo
Rob! > risposi guardando mio fratello e aspettando un accenno,
poi mi
avvicinai a lui e lo baciai.
< A dopo Rob!
> esclamò Alessia avvicinandosi e baciandolo sulle
guance.
< Ciao Ale
> rispose Robert sorridendole < ciao Teo! >
< A dopo amico
> disse mio fratello sorridendogli.
Corsi in camera
mia per preparare i vestiti per l’uscita e dopo aver fatto
una doccia veloce
decisi di indossare un paio di leggins neri, una maglia a manica corta
blu
molto lunga e un paio di ballerine in tinta con la maglia. Inoltre
abbinai al
tutto una cintura nera.
< Pronta a
giocare a bowling? > domandò Alessia non appena mi
vide davanti
all’ingresso.
< Certamente!
E tu piccola? > domandai sorridendole.
< Sì! >
< Caspita,
siete uno splendore questa sera! > esclamò Teo
raggiungendoci.
< Grazie! >
rispondemmo Alessia ed io in coro prendendoci a braccetto e alle sette
spaccate
Robert suonò il campanello, entrammo in macchina e ci
avviammo verso la
pizzeria “HEALTHY PIZZA”.
Non appena
scendemmo Ashley, Jackson e Nikki ci vennero incontro.
< Hey ragazzi!
> esclamarono le due ragazze abbracciandoci.
< Ash, Nikki!
Come state? > domandai abbracciando calorosamente entrambe, ma
soffermandomi
su Ashley.
< Stiamo
entrambi bene, anche se questo è il periodo delle frequenti
nausee > rispose
Ashley sorridendo e accarezzandosi il ventre.
< Ciao futuro
papà! > esclamò Alessia saltando in
braccio a Jackson.
< Ciao Ale!
Tutto bene? > domandò Jackson sorridendole.
< Sì! Questa
sera mi sento carica! > rispose Alessia sorridente.
< È inutile,
tanto questa sera a bowling perderete voi ragazze! >
esclamò Kellan
avvicinandosi a noi.
< Non credo
proprio > risposi guardandolo con tono di sfida.
< Scusa
Giubert, ma il tuo adorato fratellino mi ha detto che sei una schiappa
al
bowling >
< La vuoi
smettere di chiamarmi Giubert? >
< Perché Cam
può chiamarti pulce, Jared bimba e io non posso chiamarti
Giubert? > chiese
mettendo un finto broncio.
< Robert ti
prego, digli qualcosa! > esclamai disperata rivolta al mio
ragazzo.
< È inutile
ribellarsi, chiama anche me così… >
rispose Robert sospirando.
< Ragazzi,
Kristen e Michael sono già dentro al ristorante. Entriamo
anche noi? >
domandò Nikki.
< Sì >
risposi avvicinandomi a lei e prendendola a braccetto.
< O MIO
DIOOOOOOOOOOO!!!! >
Istintivamente
Nikki ed io ci voltammo e vedemmo cinque tredicenni correre verso
Kellan,
Robert, Jackson e Ashley.
< Non di
nuovo… > sussurrai lamentandomi.
< Giulia >
mi chiamò Alessia.
< Sono calma…
> risposi guardando infastidita il gruppetto di ragazze urlare.
< Vedila
positivamente: stasera saranno talmente rintontiti che voi ragazze
avrete la
vittoria in tasca! > ironizzò Teo.
< Giulia
svieni > disse Nikki improvvisamente.
< Come? >
< Fai come ti
ho detto! > rispose e finsi di svenire.
< Oddio
Giulia! Qualcuno ci aiuti! > urlarono Nikki, Alessia e Teo e
Robert, Ashley,
Jackson e Kellan si voltarono verso di noi.
< GIULIA! >
urlò Robert spaventato facendosi largo tra le ragazze e
correndo verso di me,
esattamente come fecero tutti gli altri, mentre il gruppetto
scappò via.
< Tranquilli,
sta bene. È stato solo un diversivo per salvarvi da
loro… > disse Alessia.
< Piccola stai
bene? > domandò Robert inginocchiandosi accanto a me
preoccupato.
< Sì, sto
bene…davvero > risposi sorridendogli mentre afferravo
la mano che mi aveva
teso per rialzarmi.
< Stupida, mi
hai fatto prendere un accidente! > esclamò Ashley
avvicinandosi a me e
abbracciandomi forte.
< Scusa Ash,
ma era l’unico modo per salvarvi > risposi
abbracciandola.
< Giubert, sei
una grande attrice! > esclamò Kellan prendendomi in
braccio.
< Kellan
smettila di chiamarmi Giubert o io… >
< O tu? >
< Beh, ancora
non so che soprannome potrò darti, ma te lo darò
e sarà perfido > risposi
con non chalance.
< Bene
Giubert, sono curioso di sapere che soprannome
t’inventerai… > disse
ghignando mentre mi faceva scendere.
< Vogliamo
entrare? > domandò Teo aprendo la porta del
ristorante.
< Certo! >
esclamarono tutti.
Fui una delle
ultime ad entrare e non appena tentai di farlo Robert mi prese per un
braccio
bloccandomi.
< Puoi restare
un attimo qui fuori mentre fumo? >
< Certo >
risposi < Ale arriviamo subito > aggiunsi rivolta alla
mia amica.
< Avviso gli
altri > rispose sorridendo e ci lasciò soli.
< Hey, perché
sei nervoso? > domandai avvicinandomi a lui mentre tentava di
accendersi una
sigaretta.
< Ho temuto
veramente ti fosse successo qualcosa di brutto… >
< Scusami, è
che… >
< Sì, lo so: è
stato un diversivo per salvarci da quelle ragazzine. Ma per favore non
fare più
una cosa del genere > disse guardandomi senza sorridere.
< Ma certo Rob
> risposi mentre gli accarezzavo una guancia <
scusa… >
< Tranquilla
> disse dopo aver aspirato ancora una volta.
< Entriamo?
> domandai dopo che ebbe finito di fumare mentre aprivo la porta
della
pizzeria, ma lui mi bloccò ancora una volta e mi
trascinò verso di sé abbracciandomi
e respirando l’odore dei miei capelli, restando in quella
posizione per diversi
minuti senza parlare.
< Certo che
senza tacchi sei veramente bassa… >
sussurrò al mio orecchio sghignazzando.
< No Robert,
sei tu che sei troppo alto > risposi stringendomi a lui.
< E tu troppo
bassa! > disse ridendo.
< Smettila!
> esclamai allontanandomi da lui e mettendo il broncio.
< Amo le
ragazze basse… > disse prendendomi per mano e
baciandomi la mandibola.
Robert mi aprii
la porta e finalmente raggiungemmo gli altri.
< Ciao Kris!
> esclamai andando ad abbracciare la mia amica.
< Ciao Giulia,
le ragazze mi hanno raccontato della tua performance! >
esclamò ricambiando
l’abbraccio.
< E sei stata
anche credibile! Degna di un’attrice coi fiocchi! >
disse Michael sorridendomi
e abbracciandomi.
< Grazie >
risposi sorridendo e prendendo posto tra Ashley e Robert.
< Buonasera
ragazzi e benvenuti da Healthy Pizza! > disse una cameriera
porgendoci i
menu < non appena siete pronti chiamatemi > aggiunse
sorridendoci.
< Grazie >
rispondemmo in coro.
< Ragazzi,
cosa prendete? > domandai.
< Io credo che
prenderò una pizza con le verdure > rispose Ashley
guardando il menu.
< Io una con
le patatine fritte! > esclamò Kellan.
< Io mi
associo a te amico! > aggiunse Robert.
< Idem! >
esclamò Teo.
< Tu mamy?
> domandò Alessia.
< Mmm… >
dissi guardando il menu < quasi quasi prendo una capricciosa
>
< Non è male
come idea! Pensavo di prendere una margherita con i peperoni, ma la tua
idea mi
piace… >
< E se io
prendessi la capricciosa e tu la margherita con i peperoni e poi ce la
dividessimo? > proposi.
< Ci sto! >
rispose sorridendo.
Aspettammo un
altro paio di minuti e poi iniziammo ad ordinare le pizze, che
arrivarono poco
tempo dopo.
< Amore posso
fregarti una patatina? > domandai guardando Robert.
< Anche due
> rispose sorridendomi < posso fregarti uno spicchio di
capricciosa? >
< Sì! >
risposi porgendogli lo spicchio di pizza più grande.
< Giubert,
sorridete! > esclamò Kellan facendoci una foto.
< Kellan,
smettila con quel soprannome! > esclamai mentre partiva il flash.
< Ma no! Stai
zitta, altrimenti vieni male nelle foto > rispose scattandocene
un’altra.
< Uh! Anch’io,
anch’io! > esclamò Ashley posizionandosi
accanto a me.
< Dai ragazze
raggruppatevi tutte insieme che vi faccio una foto > disse
Kellan
avvicinandosi.
< Un bel
sorriso! > esclamò Nikki.
< Ora voi
ragazzi > dissi facendomi dare la macchina fotografica da Kellan.
< Grazie
Giubert >
< Prego culo
grosso >
In quel momento
tutti smisero di parlare e mi guardarono con occhi sgranati.
< Come mi hai
chiamato? > domandò Kellan.
< Oh, hai
capito benissimo! Mi chiami Giubert? Bene, d’ora in poi io ti
chiamerò culo
grosso… > risposi sorridendogli.
< Brava
Giulia, così si fa! > esclamò Nikki
ridendo.
< Io non ho il
culo grosso! > obiettò Kellan.
< Da uno a
dieci sai quanto me ne frega? > domandai ridendo < pensa
che bello: tu
andrai alle premiere e mi troverai sempre lì ad urlare
“ciao culo grosso!”
> aggiunsi ghignando.
< Ma…oh, va
bene! Ti chiamerò Giulia! > disse sbuffando.
< Grazie Kellan!
> risposi sorridendogli innocentemente < e ora vai a fare
la foto! >
Continuammo a
fare foto tra di noi, poi pagammo e uscimmo dalla pizzeria, trovandoci
pochi
minuti dopo davanti alla sala bowling. Quella sera però
iposti per le auto lì
davanti erano tutti occupati e così Robert andò a
parcheggiare in un parcheggio
a pagamento.
< Rob, non
devi pagare? il parchimetroo? > domandai mentre si stava
allontanando.
< No piccola,
oggi è gratuito > rispose indicandomi il cartello.
< Forza
ragazzi gli sono già tutti dentro! >
esclamò Alessia correndo verso
l’entrata.
< È un piccolo
terremoto la mia ragazza… > rispose Teo alzando gli
occhi al cielo.
< Rincorrila!
> dissi indicando la mia amica.
< Credo che a
tuo fratello abbia dato di volta il cervello… > disse
Robert ridendo una
volta rimasti soli.
< È l’amore
Rob a renderlo così > risposi guardandolo <
forza, entriamo > aggiunsi
prendendolo per mano e allungando il passo.
Entrammo dentro
la sala bowling, prendemmo le scarpe e poi raggiungemmo gli altri in
pista.
< Bene ragazzi
ora dividiamoci e…che vinca la squadra migliore! >
esclamò Jackson prendendo
la palla.
< Cercheremo
di non stracciarvi troppo > rispose Kristen sorridendo.
< Ma sentila!
Forza Jack falle vedere di cosa sei capace! > esclamò
Kellan.
Jackson tirò e
fece strike al primo colpo.
< Sì! Grande
amico! > esclamò Michael scattando in piedi.
< Che pallone
gonfiato… > disse Kristen roteando gli occhi <
forza Giu tocca a te! >
aggiunse indicando il mio nome al tabellone.
< Ok >
sussurrai piano avvicinandomi e prendendo la palla.
< Oh, Giulia?
Ti ricordo che devi centrare i birilli, non mandarla nelle corsie
laterali!
> disse Teo malignamente, ma non lo degnai di uno sguardo e
lanciai la palla
dentro la pista facendo strike.
< Sì! >
esultarono le ragazze.
Guardai mio
fratello mandandogli un bacio e sorridendo.
< Ora arriva
il maestro! > esclamò Kellan alzandosi dalla sua
sedia < uno strike non
fa di te una campionessa piccola Giu. Ora guarda quanti strike
farò di fila…
> aggiunse a due centimetri dal mio viso guardandomi con tono di
sfida.
< Sto
aspettando campione > risposi con lo stesso tono.
Andai a sedermi
con le ragazze e aspettai il meraviglioso tiro di Kellan, che alla fine
si
rivelò un tiro pessimo, in quanto fece cadere la palla in
una delle due corsie
laterali.
< Ma no! >
esclamò Robert portandosi una mano davanti alla bocca.
< Kellan io
sto ancora aspettando! > dissi prendendolo in giro.
Kellan mi guardò
male e tirò ancora una seconda volta, facendo cadere tre
birilli laterali.
< Dai amico
pazienza. Farai meglio al prossimo tiro > lo incoraggiarono i
ragazzi,
mentre Alessia si preparava a prendere la palla ed io non facevo altro
che
prenderlo in giro.
Tirò e la prima
volta fece cadere un solo birillo, mentre al secondo lancio li fece
cadere
quasi tutti.
< Bravissima
piccola! > esclamai abbracciandola non appena si risedette
accanto a me.
< Grazie mamy
> rispose sorridendo.
< Forza amore
ora tocca a te! > disse Kristen rivolta a Michael.
< Sì, lo vedo.
Dammi un bacio portafortuna > rispose Michael avvicinandosi a
Kristen e
baciandola dolcemente e dopo il bacio Michael si avvicinò
per lanciare la palla
e fece strike.
< Grazie Kris!
> esclamò Jackson alzando i pollici.
< E io che
speravo di avergli iniettato un po’ di sfortuna >
sbuffò Kristen.
< Oh tesoro
non preoccuparti! Ora tirerà la campionessa! >
rispose Nikki alzandosi dalla
sedia < ragazzi, guardate e imparate…specialmente tu
Kellan! > aggiunse
guardandolo e sorridendo.
< Pensa a
tirare mia dolce consorte > rispose Kellan guardandola <
tanto sappiamo
tutti che non ne farai cadere uno! >
Nikki gli fece la
linguaccia e si posizionò per lanciare, ma improvvisamente
Kellan si alzò dalla
sua postazione e le si avvicinò per farle il solletico
facendola sbagliare e la
palla cadde nella corsia laterale.
< Bastardo!
> esclamò Nikki tirandogli uno scappellotto in testa
mentre Kellan tornava
dai ragazzi ridendo.
< Te l'avevo
detto Nik! > rispose Kellan ridendo.
< Siete
sleali! > esclamai guardandoli e Nikki tirò ancora,
facendo cadere i birilli
centrali.
< Ora tocca a
me > disse Robert alzandosi e dando un cinque a Kellan.
< Giulia vai
davanti a lui e alzati la maglia per farlo sbagliare! >
esclamò Nikki.
< Nikki! >
esclamai guardandola scandalizzata.
< Spiacente
Nikki, Giulia è troppo pudica per farlo… >
rispose ridendo e lanciando la
palla facendo strike.
< Bravo amico!
> esclamarono i ragazzi in coro.
< Come scusa?
> domandai guardandolo mentre Kristen si alzava dalla sua
postazione per
tirare.
< E se anche
tu ne avessi il coraggio…beh, non te lo lascerei
fare… > sussurrò Robert al
mio orecchio < sono troppo geloso… >
aggiunse accarezzandomi una guancia e scendendo fino alla
scollatura,
mentre il mio respiro si stava facendo sempre più irregolare
e arrossivo sempre
di più.
< Vi ricordo
che siete in un luogo pubblico! > esclamò Kristen
tornando a sedere.
<
Ehm…come…come è andata Kris? >
domandai cambiando argomento.
< Non tanto
bene, non ne ho tirato giù nessuno… >
rispose imbronciata.
< Tranquilla
dai, farai meglio al prossimo lancio > disse Robert dandole il
pugno.
< Grazie Rob
> rispose sorridendo e battendo il pugno.
< Forza Teo!
> esclamarono Jackson e Michael.
Teo lanciò e in
due tiri riuscì a buttare giù tutti i birilli.
< Bravo! >
esclamai sorridendo.
< Grazie
piccola! > rispose facendomi l’occhiolino < in
bocca al lupo Ash! >
aggiunse guardandola.
< Grazie Teo
> rispose sorridendo < ragazze, ora vediamo di alzare un
po’ il nostro
punteggio… > aggiunse rivolta a noi e facendoci
l’occhiolino.
< Vuoi un
bacio portafortuna? > domandò Jackson avvicinandosi a
lei.
< No grazie ho
già qualcos’altro a portarmi fortuna…
> rispose sorridendo mentre si
accarezzava il ventre.
Si voltò verso le
corsie, lanciò la palla e fece strike al primo colpo.
Immediatamente
ricominciò il secondo giro e così anche il terzo,
finché dopo aver tirato non
mi allontanai con Alessia per prendere qualcosa da bere e non appena
tornai
notai una ragazza sopra le ginocchia di Kellan ridere e scherzare con
tutti gli
altri.
< Mamy ma chi
è quella? > domandò Alessia guardandola.
< Ehm…io non… >
tentai di rispondere continuando a guardare quella ragazza voltata di
spalle
ridere con Robert.
Più la guardavo
più mi ricordava qualcuno, solamente che non potendola
vedere di faccia non
riuscivo a capire chi potesse essere.
Robert guardò
nella mia direzione e mi sorrise indicandomi e facendo voltare la
ragazza, la
quale mi sorrise calorosamente.
< Martina!
> esclamai correndo verso di lei e abbracciandola forte.
< Cognatì!
Come stai? > domandò Martina ricambiando
l’abbraccio.
< Oddio, sono
così felice di vederti! Ma…cosa ci fai qui?
> domandai guardandola senza
smettere di sorridere.
< Oh beh, ho
rotto talmente tanto le scatole ai miei genitori che si sono convinti a
farmi
tornare a Londra fino a fine agosto > rispose sorridendo.
< Sono
felicissima!! E dove starai a dormire? >
< Da voi. Teo
mi ha detto che posso stare nella camera degli ospiti >
< Tu lo
sapevi? > domandai rivolta a mio fratello.
< Martina
voleva farti una sorpresa… > rispose innocentemente
mio fratello.
< Anche voi
altri lo sapevate? > domandai guardando tutti.
< No, è stata
una sorpresa > rispose Robert.
< Martina
finalmente ti conosco! > esclamò Alessia
avvicinandosi e porgendole la mano.
< Ciao
Alessia, tanto piacere > rispose Martina sorridendole <
spero non sia un
problema per te dormire nella camera del tuo ragazzo >
< Macché,
scherzi? Anzi, ora ho una scusa in più per farlo! >
rispose sorridendo.
< Bene, allora
mi sento meno in colpa > rispose Martina ridendo <
cognatì! > aggiunse
guardandomi e buttandomi le braccia al collo.
< Grazie per
la camicia da notte cognatì, si è rivelato un
regalo molto utile > le
sussurrai in un orecchio.
< Non avevo
dubbi! > rispose ridendo.
Pochi minuti dopo
riprendemmo a giocare e la partita si svolse con la vittoria dei
ragazzi,
seppur per pochi punti.
Verso mezzanotte
e mezza terminammo di giocare e dopo varie chiacchiere uscimmo dalla
sala
bowling.
< Bene
ragazzi, noi ora andiamo… > disse Kristen voltandosi
verso di noi < ciao
Martina, è stato un piacere conoscerti finalmente! >
< Il piacere è
stato il mio > rispose Martina stringendole la mano, esattamente
come fece
con Ashley e Nikki.
Salutai anche io
le ragazze e feci la stessa cosa anche con Kellan, Jackson e Michael.
< Posso
portarmi via Martina? > domandò Kellan ridendo.
< Certo che
puoi! > esclamò Martina ridendo e avvicinandosi a lui.
< No che non
puoi! > risposi bloccando Martina per un polso.
< Ma cosa
credi piccola Giu, non voglio fare niente! Voglio solo parlare un
po’ con lei,
tutto qui… >
< Allora
domani mattina la passi a prendere presto e la porti a fare colazione,
così
potete parlare >
< Ma… >
< Niente “ma”
Kellan! >
< Uffa, sei
peggio di una suocera > sussurrarono Martina e Kellan
all’unisono.
< Vi ho
sentiti! > esclamai facendo loro la linguaccia.
< Tu però puoi
dormire a casa del tuo ragazzo, eh cognatì? >
< Certo, io
posso > risposi ridendo.
< Passo a
prenderti domani mattina Marti, ok? >
< Certo. Notte
Kell > rispose Martina baciandogli la guancia.
< Notte >
rispose sorridendole < notte anche a te suocera! >
esclamò ridendo.
< Sogni d’oro
Kellan > risposi ridendo.
Una volta che
Martina, Alessia, Teo, Robert ed io restammo soli tornammo verso la
macchina di
Robert. Quando però arrivammo al parcheggio vedemmo un
poliziotto fare una
multa a Robert e metterla sotto il tergicristallo della macchina.
< Hey,
aspetti! > urlò Robert correndo verso il poliziotto e
noi lo seguimmo a
ruota.
< È sua la
macchina? > domandò il poliziotto guardando Robert.
< Sì. Perché
mi ha fatto la multa? >
< Vede per
caso un biglietto del parchimetro sul cruscotto? > chiese
seccato il
poliziotto.
< No… >
< Perfetto, il
perché lo sa già > disse il poliziotto
allontanandosi.
< No, aspetti!
Il cartello dice che il parcheggio è gratuito il
mercoledì >
< Spiacente
giovanotto, è cambiato il giorno: da ieri è stato
deciso che il giorno gratuito
sarà il lunedì >
< Sì, ma sul
cartello non c’è scritto del cambio…
> intervenni in favore di Robert.
< Perché qui
non l’hanno ancora messo evidentemente…ma la legge
è già entrata in vigore e
quindi la multa sono costretto a farla > disse il poliziotto
guardando
Robert.
< E io non la
pagherò! > esclamò Robert.
< Vorrà dire
che gliene arriveranno due a casa > disse il poliziotto
sogghignando.
< Non pagherò
nemmeno la seconda se è per questo. Non è giusto
> rispose Robert.
< Rob non
essere ridicolo. Avanti, pagala > dissi toccandogli il braccio.
< No Giulia è
questione di principio > rispose Robert allontanandosi
bruscamente da me.
< Hey Mark!
> esclamò un poliziotto con un pastore tedesco a
seguito.
< Ciao Brian
> rispose il poliziotto della multa.
< Che succede
qui? > domandò Brian.
< Questo
ragazzo non vuole pagare la multa per non aver pagato il parchimetro
>
< Gliene
manderemo due a casa allora >
< Già detto,
ma non vuole pagare nemmeno la seconda > rispose Mark.
< Oh beh,
allora… > disse Brian sarcastico < hey Scott,
perché sei così irrequieto?
> domandò rivolgendosi al cane che stava tirando
verso il bagagliaio di
Robert con grande insistenza.
< Giovanotto,
può aprire il suo bagagliaio per favore? >
domandò Mark sospettoso.
< Ok… > rispose
Robert confuso.
< Ma che sta
succedendo? > domandai avvicinandomi a Teo.
< Non lo so…
> rispose lui lasciando la mano di Alessia e appoggiando
entrambe le sue
mani sulle mie spalle.
Robert aprì il
bagagliaio e sgranò gli occhi.
< Vi giurò che
quella non è mia! > esclamò.
< Ah davvero?
E di chi dovrebbe essere altrimenti? > domandò Mark
< signor Pattinson ha
il diritto di rimanere in silenzio. Tutto quello che dirà
potrà essere usato
contro di lei in tribunale. Ha diritto ad un avvocato, ma se non
può permetterselo
gliene sarà assegnato uno
d’ufficio…anche se immagino che lei non abbia
problemi >
< Che diavolo
sta succedendo? > domandai sentendo le lacrime pungermi gli
occhi.
< Il
bagagliaio di questa macchina è piena di droga >
< COSA?!?!
> urlammo all’unisono Alessia ed io, mentre Martina e
Teo fissavano la scena
impotenti.
< Chiamate un
taxi, sequestreremo questa macchina >
< No! >
esclamai allontanandomi da Teo e correndo verso Robert < Rob, ti
prego dimmi
che non è tua la droga… > dissi piangendo.
< Non è mia,
te lo giuro >
< Signorina si
allontani immediatamente o sarò costretto ad arrestare pure
lei… > disse il
poliziotto di nome Brian afferrandomi, mentre Mark metteva le manette a
Robert.
< No io non lo
lascio, è innocente! > esclamai dimenandomi dalla
presa del poliziotto.
< Giulia non
fare la bambina, vieni qui immediatamente! > esclamò
Teo, ma visto che non
accennavo ad allontanarmi mio fratello venne a prendermi con la forza.
< Teo… >
disse Robert guardando il suo amico.
< Stacci alla
larga Robert, specialmente sta lontano da lei! >
esclamò Teo furioso.
< Non posso
credere che tu non gli creda! Teo, è il tuo migliore amico!
> esclamai
furibonda.
< Andiamocene
> disse Teo ignorandomi e prendendomi per il polso.
< No >
< MUOVITI HO
DETTO! > urlò.
< Cognatì,
avanti! > esclamò Martina venendomi incontro.
< No, fermi!
> esclamò Brian < chi ci dice che tutti voi
non siate suoi complici?
Venite in centrale con noi > aggiunse.
Mark prese Robert
per il colletto e lo sbatté in macchina, mentre Brian ci
condusse alla sua e in
breve tempo raggiungemmo la stazione di polizia, dove venimmo
interrogati per
un’ora buona.
< Voglio
vedere Robert > dissi a Martina.
< Non credo
sia il caso… >
< No, ti
prego…ho bisogno di vederlo > sussurrai <
voglio sapere come sta, voglio
stargli accanto… >
< D’accordo
vai, ti copro io… >
< Grazie >
dissi sorridendo grata e mi allontanai immediatamente con la scusa di
andare in
bagno.
Girai vari
corridoi e finalmente arrivai alle celle.
< Giulia… >
mi sentii nominare e immediatamente mi voltai, trovando la cella di
Robert.
< Rob >
dissi scoppiando il lacrime e avvicinandomi a lui.
< Giulia, ti
prego credimi >
< Ti credo
>
< Non è mia la
droga, te lo giuro… >
< Lo so Rob,
ti credo > risposi tirando su col naso e accarezzandogli una
guancia <
vedrai che tutto si sistemerà, tranquillo…
>
< Giulia, ho
paura > ammise con le lacrime agli occhi e mi si strinse il
cuore nel
vederlo così.
< Rob… >
sussurrai prendendogli una mano e stringendola alla mia.
< Non piangere
piccola > rispose sorridendomi tentando di tranquillizzarmi.
< Perdonami…
>
< Per cosa?
> domandò dolcemente, ma venimmo interrotti da un
gran trambusto < ma che
cavolo sta succedendo? > domandò e in un batter
d’occhio ricevette la sua
risposta: tre cameraman corsero verso la sua cella, seguiti a ruota da
Matteo,
Alessia, Martina, i due poliziotti e Ashton Kutcher.
Mi allontanai
mortificata, mentre Robert sgranava gli occhi e si portava una mano
davanti
alla bocca.
< Sorpresa!
> esclamò Ashton ridendo.
< Ma che
cavolo…? >
< Sei su Punk’d!
> esclamò Alessia ridendo.
< No! >
esclamò Robert e immediatamente voltò il suo
sguardo verso di me.
< Scusa >
mimai con le labbra sorridendo mentre mi asciugavo la lacrima.
< Ashton,
meglio che tu non mi faccia uscire, altrimenti ti ammazzo! >
esclamò Robert.
< Bene amico,
non è un problema perché tanto sei già
qui in carcere > rispose Ashton
ridendo < ti sei preso una bella paura, eh? >
< Da matti, ma
come avete fatto? >
< Oh, è stato
semplice! > esclamò Kellan raggiungendoci < a
pranzo ho parlato con
Giulia e lei ha raccontato tutto a Teo e Alessia, poi ti abbiamo preso
le
chiavi della macchina e ti abbiamo messo dentro il bagagliaio tre chili
di
gesso tritato… >
< Kellan? >
domandò Robert sgranando gli occhi.
< Hey amico!
> rispose Kellan ridendo.
< Ma il cane…
>
< Dentro i
sacchetti di gesso c’erano tantissimi biscotti per
cane… >
< Ah, questo
spiega tutto >
< Bene Robert,
immagino tu sappia cosa fare… > disse Ashton
ghignando.
< Hey gente,
sono Robert Pattinson e sono stato fregato da quello stronzo
laggiù! >
esclamò Robert indicando Ashton e un cameraman lo
inquadrò mentre salutava
ridendo.
< Ok, ora
possiamo tirarlo fuori di lì > disse Ashton <
chi ha la chiave della
cella? >
< Dovrebbe
averla Glenn > rispose uno dei cameraman.
< No, io non
ce l’ho! > esclamò Glenn.
< Come non ce
l’hai? E ora come lo tiriamo fuori? >
domandò Ashton sgranando gli occhi.
< Hey ragazzi non
è
divertente…fatemi uscire > disse Robert.
< Sì, certo…cavolo, questo non
è
mai successo…Robert tranquillo, torniamo subito >
disse Ashton.
< Dove andate? >
< A cercare la chiave della cella
>
< Veniamo tutti a darti una mano
> disse Teo.
< Ok, grazie >
In quel momento Martina mi si avvicinò
e posò sul palmo della mia mano una chiave.
< Cercherò di tenerli lontani il
più possibile > sussurrò chiudendomi il
palmo e facendomi l’occhiolino.
< Grazie Marti > risposi
complice.
In breve tutti si allontanarono,
mentre io rimasi in disparte a guardare Robert.
< Devo ammetterlo, sarebbe stato
divertente vederti in divisa da galeotto > dissi per spezzare la
tensione.
< Tu perché non sei a cercare la
chiave? > chiese Robert guardandomi intensamente.
< Non ne ho bisogno… > risposi
aprendo il palmo della mano e facendogli vedere la chiave.
< Ma come…? >
< Martina > risposi sorridendo.
< Ora capisco… > sussurrò
sorridendo < mi fai uscire? >
< Non lo so > risposi fingendo
di fare la giuliva.
< Dai, non è divertente >
< Sei arrabbiato con me? >
domandai seria.
< No >
< Davvero? >
< Sì, davvero… > rispose
sorridendomi < sei una grande attrice, lo sai? >
< Grazie > risposi arrossendo
< però stavo veramente male nel vederti
così…prima ero intenzionata a far
finire lo scherzo, ma Ashton e Martina mi hanno convinta del contrario
>
< Martina da quanto lo sa? >
< Da quando siamo saliti sulla
volante di Brian > risposi mentre mi avvicinavo alla cella e
aprivo la porta
con la chiave.
< Libertà! > esclamò Robert
ridendo < ma che cavolo stai facendo? >
domandò non appena gli misi una
mano sul petto e lo feci indietreggiare, entrando nella cella con lui.
< Volevo condividere l’esperienza
della cella con te > risposi ridendo.
< Pazza… >
< Sorridi, presto finirai in TV
> dissi prendendolo in giro.
< Spiritosa… > rispose Robert
con una smorfia.
< Wow… > dissi dopo un minuto.
< Che c’è? > domandò.
< La cella ti da un so che di sexy…
> risposi mentre lo guardavo intensamente.
< Ah, davvero? >
< Sì >
< Grazie > disse ridendo.
< Prego > risposi mentre mi
avvicinavo a lui e piano piano lo spingevo verso il lettino della cella.
< Che hai intenzione di fare? >
domandò sorpreso.
< Zitto… > risposi facendolo
sedere e sedendomi a cavalcioni sopra di lui.
< Giulia… > sussurrò il mio nome
con voce roca.
< Shh… > risposi baciandolo.
< Non…non tentarmi > disse tra
un bacio e l’altro.
< Non lo sto facendo > sussurrai
ridendo.
< Bugiarda > rispose
stringendomi per i fianchi.
Lentamente gli tirai fuori la maglia
dai pantaloni e gli slacciai la cintura.
< Ma guarda questa…hey piccola pas,
dacci un taglio! > esclamò Teo e immediatamente mi
staccai da Robert.
< Oh, ehm…ciao
Teo…avete…ehm…avete
trovato la chiave? > domandai allontanandomi da Robert, mentre
lui si stava
riallacciando la cintura.
< No, ma tanto hai trovato tu un
modo per farlo uscire, vero? > rispose mio fratello prendendomi
in giro <
anzi, per farli uscire… >
< Oh, già… > sussurrai
imbarazzata.
< Hey ragazzi, ora proveremo a
forzare la… > disse Ashton avvicinandosi e appena
vide che ero in cella con
Robert scoppiò a ridere < bene, credo non ci sia
bisogno di forzare la porta
della cella! >
< Scusa cognatì, li ho tenuti
lontani il più tempo possibile > disse Martina
abbracciandomi non appena
uscii dalla cella.
< Non è questo il punto > disse
Teo < non appena ho visto che Giulia non era con noi per cercare
la chiave e
che non tu volevi che tornassimo subito indietro ho tirato le
somme…e infatti
non mi sono sbagliato > aggiunse sogghignando.
< Ma…cosa significa “pas”?
> domandò Robert intromettendosi.
< Pervertita allo sbaraglio >
risposi imbarazzata e Robert scoppiò a ridere.
< Bene ragazzi, io direi che li
abbiamo tenuti qui già abbastanza > disse Ashton
< Giulia grazie mille,
sei stata grande! > esclamò abbracciandomi.
< Grazie > risposi sorridendo.
< Robert mi dispiace per questo
scherzo > aggiunse Ashton rivolto al mio fidanzato.
< Tranquillo amico, non ci sono
problemi > rispose Robert stringendogli la mano.
< Hey, mi raccomando domenica sera
guardate Punk’d! >
< Assolutamente > rispose
Alessia.
Martina tirò fuori la macchina
fotografica e scattammo una foto, poi salutammo i cameramen, Ashton,
Mark e
Brian e poi ce ne tornammo in macchina.
< Piccola questa sera fai la brava
e vieni a dormire a casa > disse Teo.
< Spiacente Teo, stasera Giulia
resta con me… > rispose Robert mentre metteva in moto
l'automobile.
< Già Teo, Robert ha ragione… >
< Brava cognatì, così si fa! E io
vado da Kellan! > esclamò Martina.
< No! > esclamammo in coro
Robert, Teo, Alessia ed io.
< Uffa… > sbuffò Martina.
< Tanto tra poche ore lo rivedrai,
no? > domandai.
< Sì, quello è vero… >
< Cognatì, non ti starai mica
innamorando? > domandai prendendola in giro.
< Non voglio nemmeno risponderti!
> esclamò voltando la testa per guardare fuori dal
finestrino, mentre io mi
voltai verso Alessia e all’unisono annuimmo con la testa.
Accompagnammo a casa i ragazzi e poi
Robert mi portò a casa sua.
< Casa dolce casa > disse
aprendo la porta di casa.
< Che giornata, eh? > domandai
sarcastica mentre appoggiavo la giacca sull’appendiabiti.
< Già > rispose togliendo la sua
giacca e imitando il mio gesto < però devo
ammetterlo, alla fine è stato
divertente >
< Sì, essere arrestati è il massimo
> dissi sarcastica.
< No, io stavo parlando di un’altra
cosa… > disse malizioso.
< Che ore sono? > domandai
cambiando argomento.
< Quasi le tre >
< Sembra passato meno tempo… >
sussurrai.
< Giulia vado in bagno, ci vediamo
di sopra >
< Ok > risposi avvicinandomi a
lui e baciandolo sulle labbra.
< Grazie > sussurrò.
< Prego > risposi sorridendo.
Salii le scale e arrivai in camera
sua, poi presi una coperta dal suo cassetto e andai nella sua
biblioteca per
poi uscire sul balcone. Quella mattina volevo vedere l’alba a
tutti i costi,
così scavalcai la ringhiera del balcone e mi sedetti sul
tetto.
< Giulia, dove sei? > sentii
domandare da Robert.
< Sul tetto! > urlai in risposta
e immediatamente lo sentii correre verso il balcone.
< Mi spieghi che cavolo fai lì, ma
sei impazzita per caso? > domandò furibondo.
< Hey, rilassati! >
< Potresti cadere… >
< Andiamo Rob! Prima dici che non
mi lascio mai andare e appena lo faccio ti lamenti? Avanti, fai
qualcosa di
stupido! Vieni qui a sederti con me… > dissi tentando
di convincerlo.
< Oh, al diavolo! > esclamò
scavalcando il balcone.
< Stai attento… > sussurrai
mentre si sedeva.
< Non posso credere di averlo
fatto… >
< Non l’avevi mai fatto? >
domandai porgendogli metà della coperta per farlo coprire.
< No. Tu? >
< Nemmeno, ma ho sempre desiderato
farlo… > risposi appoggiando la testa sulla sua
spalla.
< Perché siamo qui? > domandò
curioso.
< Voglio vedere l’alba > risposi
sbadigliando.
< Guarda che l’alba la si può
vedere anche sul balcone >
< Fingerò di non aver sentito >
risposi ridendo.
< Perché non vediamo un altro
giorno l’alba? Sei stanca morta… >
sussurrò abbracciandomi.
< Lo so, però voglio vederla oggi…
>
< Sei una zuccona > rispose
baciandomi la guancia < facciamo così: riposati un
po’ e appena inizierà a
sorgere l’alba ti sveglierò >
< Davvero? >
< Davvero… > rispose
accarezzandomi i capelli.
< Grazie… > dissi appoggiandomi
a lui e chiudendo gli occhi.
< Amore, svegliati… > sussurrò
Robert mentre mi accarezzava dolcemente la schiena.
< Quanto ho dormito? > domandai
sbadigliando.
< Un paio d’ore > rispose
sorridendo < hai dormito bene? > chiese premuroso.
< Sì > risposi sorridendo e
baciandogli la guancia < tu che cosa hai fatto per tutto questo tempo? > domandai curiosa.
<
Ho pensato… > rispose vago
e decisi di non intromettermi.
<
Rob? > lo chiamai mentre stavamo guardando l’alba
nascere.
<
Dimmi > rispose guardandomi.
<
L’hai mai fatto sul tetto? > domandai guardandolo
maliziosamente.
<
Tuo fratello ha ragione, sei una piccola pas > rispose ridendo
< però…
> aggiunse poco dopo.
<
Però? > domandai curiosa.
<
Non sarebbe un brutto posto, anche se è pericoloso. Ma
possiamo sempre
trasferirci sul balcone se proprio vuoi farlo all’aperto
> rispose
maliziosamente.
<
Mi dispiace amore, o il tetto o niente > dissi ridendo.
Rise anche lui con me e dopo avermi
abbracciata continuammo a guardare il sole sorgere.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
piccola
nota: visto che siete in
tante a chiedermelo, se volete vi lascio il mio contatto.
facebook: Giulia Mari
msn: crakky11@hotmail.it
Vi
pregherei però di dirmi chi
siete quando mi aggiungete, sia su msn che facebook e di dirmi anche i
vostri
nomi su efp altrimenti non accetto
|
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Capitolo 42 *** BALLO IN MASCHERA ***
Buon sabato a
tutte!
Grazie al cielo è
sabato aggiungo! È possibile che io abbia iniziato a
lavorare lunedì come
tirocinante nell’ufficio di mia madre e già non ne
possa più?!?! È che mi
scoccia svegliarmi tutte le mattine alle
7.30…però come lavoro mi piace, a
parte rispondere al telefono e fare telefonate (questo
perché io sono molto
timida). Pensate che giovedì mi chiama un mio amico in
ufficio solo per
sentirmi rispondere al telefono…quanto l’ho odiato
in quel momento -.-
Comunque,
ora
vorrei parlarvi seriamente…spero tanto che questo capitolo
vi piaccia. È il mio
preferito e ho fatto il possibile per renderlo perfetto e sono molto
soddisfatta! (Ringrazio tanto Dod e Marghe per avermi dato
l’approvazione e
Martina per avermi creato i vestiti, le acconciature, le scarpe e i
gioielli)
Poi ringrazio
tanto chi ha letto, chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite
e chi
ha commentato…scusatemi se non vi ringrazio una per una, ma
tra qualche ora
verranno delle mie amiche e ho la camera ancora sottosopra :P
Ah, comunque
volevo scusarmi per avervi fatto prendere un accidente per
l’arresto di Robert!
xD consolatevi con questo capitolo molto calmo xD
A
sabato! Un
bacione Giulls
42. BALLO IN
MASCHERA
“E
volerai…ogni istante in ogni favola e poi lentamente mi
chiamerai tu distante
senza voce urlerai…ogni istante…ogni
istante…”
<
Pronto? >
domandai assonnata mentre rispondevo al telefono.
< Oh
finalmente! È tutta la mattina che ti cerco!
Perché non rispondi ai miei
messaggi? > urlò Kristen dall’altro capo
del telefono.
< Kris che
vuoi? > domandai borbottando.
< Come che
voglio? Ma…ma stavi dormendo? >
< Sì! >
esclamai passandomi una mano sugli occhi.
< Ma è
mezzogiorno e mezza! >
< Sono andata
a dormire alle sei e mezza… >
< Perché? >
domandò calmandosi.
< Sono rimasta
sveglia per vedere l’alba… >
< Oh,
capisco…comunque non è una buona scusa! Dobbiamo
andare a fare shopping per
cercare il vestito per questa sera, non puoi pensare a dormire! >
< Un vestito
per questa sera? Perché? > domandai tirandomi a
sedere sul letto.
< Come perché?
Non dirmi che non sai niente! > esclamò scandalizzata.
< Perché in
questo momento ho paura a dirti di no? >
< Sei da
Robert? >
< Sì, ma… >
< Passamelo
immediatamente > disse Kristen interrompendomi.
< No, sta
dormendo > risposi voltandomi per guardarlo.
< Non
m’interessa, sveglialo e passamelo! >
< Ok, un
attimo… > risposi appoggiando il telefono sul
comodino < Rob…Rob?
Svegliati… > sussurrai all’orecchio del mio
ragazzo.
< Mmm…altri
cinque minuti mamma… > rispose Robert infilando la
testa sotto il cuscino.
< Spiacente,
non sono tua madre…e oltretutto c’è
Kristen al telefono che vuole parlare con
te e credo sia arrabbiata… > dissi porgendogli il
telefono.
< Che palle…
> sussurrò Robert prendendo il telefono < che
vuoi Kristen, stavo
dormendo! > esclamò Robert infastidito e mi venne da
sorridere pensando che
anche io avevo avuto quella stessa reazione < cosa? Oh
no…me ne ero
completamente dimenticato!…no che non sa niente! Ma credevo
che voi
gliel’aveste già detto…ma cosa potevo
saperne io?…ok…ok…ok Kristen calmati!
Ora
glielo dico…sì, le dico anche
quello…boh, io andrò con gli altri ragazzi a
vedere cosa indossare…sì, va
bene…ok…ciao Kris > disse Robert
terminando la
chiamata.
< Hey, che
succede? > domandai prendendo il telefono e rimettendolo sul
comodino.
< Kristen
verrà a prenderti con Alessia, Martina, Ashley e Nikki tra
mezz’ora >
rispose Robert.
< Cosa?
Perché? > domandai sconvolta < mi sarebbe
piaciuto farmi una doccia
almeno! > esclamai scendendo dal letto.
< Allora vai a
farla > rispose Robert scrollando le spalle.
Corsi
immediatamente sotto la doccia e dopo dieci minuti tornai in camera.
< Allora? Vuoi
raccontarmi cosa sta succedendo? > domandai mentre cercavo della
biancheria
pulita.
< Guarda nel
terzo cassetto > disse Robert ancora seduto nel letto <
mi sono
dimenticato di dirti che questa sera ci sarà un ballo in
maschera all’hotel
Hilton alle nove di sera… >
< L’hotel dove
alloggia Kellan? > domandai mentre m’infilavo una
gonna in jeans.
< Esatto… >
< Oh, wow…
>
< Sì, sarà un
ballo di beneficenza e… >
< Aspetta un
momento! > esclamai < l’hotel Hilton? >
domandai sgranando gli occhi.
< Sì… >
< E ci sarà
anche Paris Hilton? > chiesi pronunciando con disprezzo quel
nome.
< Boh, credo
di sì… >
< Favoloso!
> esclamai sarcastica mentre mi allacciavo un paio di saldali.
< Che c’è, sei
gelosa? >
< Ehm fammi
pensare…sì, visto che Paris Hilton stravede per
te e vuole conquistarti! >
< Credevo che
quella fase ormai l’avessimo superata…lo sai che
io ho occhi solamente per te,
le altre non m’interessano… >
< Infatti è di
lei che non mi fido…è una persona subdola,
disposta a fare qualunque cosa pur
di ottenere ciò che vuole… >
< Tu la
conosci? > domandò mentre mi passava una mia canotta
dal cassetto.
< No >
< E allora
come fai a dire che è così? >
< È una donna
>
< E anche
bella per giunta! > esclamò ridendo, ma in cambio gli
diedi un pugno sul
braccio e lo guardai malissimo < e dai, stavo
scherzando… >
< Oh, grazie
al cielo sei vestita. Forza, muoviti che è tardi! >
esclamò Kristen entrando
in camera di Robert < ciao Rob >
< Ciao Kris
> rispose Robert sorridendole.
< Come hai
fatto ad entrare? > domandai stranita.
< Beh, dal
momento che tiene una copia delle chiavi di casa sotto il vaso accanto
alla
porta non è stato poi così difficile…
> rispose Kristen < bene Rob, oggi
Giulia resta tutto il pomeriggio con noi. Ci vediamo direttamente
stasera
all’hotel Hilton >
< Va bene >
rispose Robert.
< Ma io
veramente… > tentai di dire, ma
l’occhiataccia di Kristen mi fece zittire
< ciao Rob > dissi afflitta baciandolo.
< A stasera
amore mio > rispose facendomi l’occhiolino <
ciao Kris, salutami le altre
>
< Certo, ciao!
> esclamò facendogli l’occhiolino.
Kristen ed io
scendemmo velocemente le scale, ma poco prima di uscire dalla porta
Robert ci
bloccò.
< Ragazze,
aspettate! >
< Sì? >
domandammo all’unisono Kristen ed io.
< Ecco, prendi
questa e compra il vestito che più ti piace…
> disse Robert porgendomi la
sua carta di credito.
< No, non
preoccuparti >
< E come pensi
di fare? >
< Mi sono
portata dei soldi dietro > risposi tranquillamente.
< Prendila
> insistette Robert.
< No, non la
voglio > risposi impuntandomi.
< Ok…Kris, la
prendi tu? > domandò Robert verso la nostra amica.
< Ma certo!
> rispose lei sorridendo < a stasera! >
esclamò portandomi via.
< Buongiorno
ragazze > dissi non appena entrai in macchina.
< Ben
svegliata mamy! > esclamò Alessia.
< Grazie
piccola > risposi baciandole una guancia, gesto che feci anche
con le altre
ragazze.
< Allora? Dopo
essere tornata a casa tu e Robert vi siete divertiti? >
domandò
maliziosamente Nikki.
< Non abbiamo
fatto niente di che > risposi guardandole < ci siamo
seduti sul tetto e
abbiamo guardato il sole sorgere >
< Dobbiamo
crederti? > domandò Martina dando il cinque a Nikki.
< Sì cognatì,
dovete > risposi facendole la linguaccia < a proposito,
la tua colazione
con Kellan? > domandai cambiando argomento.
< È andata
bene, solamente che Kristen ci ha interrotti… > disse
Martina lanciando
un’occhiataccia alla diretta interessata.
< Oh avanti,
vi rivedrete stasera! > esclamò Kristen.
< Ma…voi
quando siete venute a conoscenza di questo ballo? > domandai a
Martina e
Alessia.
< Ieri notte
dopo essere tornate a casa > risposero all’unisono.
< Oh, ok… >
< Quali sono i
programmi di oggi? > domandò Ashley.
< Alle tre abbiamo
appuntamento da Madame Fran per cercare i vestiti per la festa, poi
andiamo a
cercare le scarpe e infine andiamo dal parrucchiere >
< Abbiamo
appuntamento alle tre? E perché mi avete tirato
giù a quest’ora? > domandai
sgranando gli occhi.
< Perché primo
non puoi stare sempre appiccicata al tuo ragazzo e secondo
perché vogliamo fare
anche un po’ di shopping… > rispose Kristen.
< Sai cognatì,
da oggi iniziano i saldi nei negozi H&M… >
aggiunse Martina ridendo,
poiché sapeva bene che H&M era il mio punto debole.
< Perfetto,
andiamo da H&M! > esclamai.
Kristen
parcheggiò l’auto poco prima di entrare nel centro
di Londra e raggiungemmo a
piedi il mio negozio d’abbigliamenti preferito.
< Questo è un
sogno… > sussurrai prendendo a braccetto Martina e
Alessia.
< Vedo che ti
piace questo negozio! > esclamò Alessia ridendo.
< Oh sì, da
morire…ma vi rendete conto? Ci sono quattro piani! E a
Ravenna non c’è nemmeno…ogni
volta mi tocca andare da mia zia a Milano per comprare qualcosa
> dissi
affrettando il passo per entrare e una volta dentro andammo al secondo
piano,
dove c’erano accessori di ogni tipo.
< Io voglio
questi orecchini! > esclamò Alessia.
< Io voglio
l’intero negozio! > esclamai ridendo.
< Hey hai la
carta di credito di Rob, puoi fare quello che ti pare > disse
Kristen.
< Non me lo
ricordare… > dissi con una smorfia.
< Perché non
vuoi che Rob spenda soldi per te? >
< Perché mi
sembra di approfittarne > risposi onestamente.
< Oh, andiamo
Giu! Sei una ragazza dolcissima e sappiamo tutti che tu non saresti mai
capace
di fare una cosa del genere! > esclamò Ashley
intromettendosi discorso mio e
di Kristen.
< Grazie
ragazze… > risposi grata < ma
c’è dell’altro… >
< Ovvero? >
domandarono curiose.
< Se non mi do
una regolata sono anche in grado di prosciugargli tutto il credito
> ammisi
e tutte scoppiarono a ridere.
< Hey, vi
piace questo cerchietto? > domandò Martina.
< Sì! >
esclamai < lo voglio anche io! >
< Guarda, c’è
di tantissimi colori > rispose Martina prendendomi a braccetto.
Restammo per
un’altra decina di minuti nel reparto accessori e poi ci
trasferimmo nel
reparto donna casual e anche lì comprammo tutte tantissime
cose.
< Ragazze sono
quali le tre…andiamo? >
< Dobbiamo
proprio? > domandai.
< Sì. Dai ci
torneremo presto, promesso! > esclamò Alessia
abbracciandomi.
< Ok… >
risposi sorridendo.
Tornammo in
macchina di Kristen e appoggiammo tutte le nostre sportine nel
bagagliaio, poi
ripartimmo e raggiungemmo Madame Fran.
< Buon
pomeriggio signorine, posso esservi utile? > domandò
una commessa
sorridendoci non appena entrammo nel negozio.
< Sì, salve.
Abbiamo appuntamento per le tre. Il nome è Stewart >
< Oh, sì certo
signorina Stewart > disse la commessa sorridendo <
seguitemi, prego.
Volete dare un’occhiata voi e poi mi chiamate o vi mostro
qualcosa io? >
< No,
preferiremmo che ci mostri qualcosa lei > rispose Kristen
< per voi è ok
ragazze? > domandò guardandoci.
< Certo! >
rispondemmo all’unisono.
< Perfetto.
Andrete stasera anche voi al ballo in maschera, vero? > chiese
la commessa.
< Sì, esatto
>
< E avete già
un’idea di cosa indossare? >
< Non ne
abbiamo la minima idea, ma tutte avevamo pensato a un qualcosa di
elegante >
< Sì, con
delle maschere come quelle che si vedevano alla festa in maschera in
Gossip
Girl > aggiunse Martina.
< Ho capito
> rispose la commessa sorridendo < quindi le maschere che
cercate voi
sono simili a quelle di Gossip Girl… >
< O ancora
meglio! > esclamai guardando tutte < e se usassimo le
maschere del
carnevale di Venezia? >
< Idea geniale
Giu! > esclamò Alessia.
< Benissimo,
ora vi mostro tutte le maschere del carnevale veneziano che abbiamo
> disse
la commessa sorridendoci < ah, a proposito…volete
quelle che si legano con
un cordone o quelle che si tengono in mano? >
< Se è
possibile le vorremmo che si leghino >
< Molto bene,
ne abbiamo tantissime! > rispose sorridendoci < ecco, ora
vi mostro
queste che a mio parere sono le più belle che abbiamo
> aggiunse mostrandoci
sei maschere: la prima maschera che ci mostrò fu una
maschera blu con dei
ricami color oro e con un fiore in stoffa attaccato al lato destro, la
seconda
era una maschera color oro ricamata con pietre nere e con varie perline
e piume
sul lato destro, la terza maschera era in oro con vari ricami in
rilievo dello
stesso colore la quarta era una maschera tutta in oro con dei fiori in
oro e
con due foglie verdi sempre sul lato destro e la quinta maschera era
bianca con
vari ricami in verde; mentre la sesta maschera era bordeaux con piccoli
ricami
rossi, come contorno occhi c’erano dei brillantini e sul lato
destro c’era un
fiore, sempre bordeaux, con accanto penne nere e bordeaux.
< O mio dio…è
favolosa… > sussurrai prendendo l’ultima
maschera che la commessa ci aveva
mostrato.
< A me piace
quella blu invece > disse Kristen.
< A me questa
> rispose Alessia prendendo in mano la seconda maschera.
< Quella
bianca e verde è favolosa! > esclamò
Martina.
< Perfetto,
allora io prendo questa… > disse Ashley sorridendo
apertamente mentre
prendeva in mano la quarta maschera.
< E io
quest’ultima > rispose Nikki.
< Wow,
complimenti ragazze! Siete le prime a non litigare per delle maschere
>
disse la commessa ridendo < ok, della maschera rossa e verde ho
subito due
vestiti pronti molto simili…volete vederli? >
<
Assolutamente, grazie > risposi prendendo Martina per mano.
< Perfetto,
arrivo subito. Se volete intanto potete dare un’occhiata in
giro > disse la
commessa sorridendo a tutte.
< Ragazze vado
a vedere un vestito che avevo adocchiato prima > disse Kristen.
< Ok Kris ti
aspettiamo > risposi.
< Eccomi >
disse la commessa raggiungendoci < questo è il suo
vestito. Credo che la
taglia sia quella giusta, ma in caso contrario me lo dica >
aggiunse
porgendomi un vestito all’interno di una sacca porta abiti
grigia con scritto
Madame Fran in oro < se vuole c’è un
camerino lì > disse indicandomi il
camerino.
< Grazie >
risposi sorridendo.
< E qui c’è il
suo > disse dando il vestito a Martina < la stessa cosa
che ho detto alla
sua amica vale anche per lei > aggiunse sorridendo.
< Grazie >
rispose Martina e insieme raggiungemmo i camerini.
< Caspita,
questo camerino è due volte la mia camera! > esclamai.
< Buona prova
cognatì! > esclamò dal suo camerino.
< Grazie,
anche a te! > urlai in risposta.
Appoggiai tutto
su un appendiabiti, poi tolsi impaziente la sacca porta abiti da sopra
il mio
vestito e lo indossai, entusiasta del fatto che la taglia fosse quella
giusta.
Il vestito era di raso color bordeaux e lungo fino ai piedi, con lo
spacco
lungo fino al polpaccio e un piccolo strascico e con una leggera
scollatura a
V. Mi voltai per vedere il retro del vestito e vidi che mi lasciava la
schiena
totalmente scoperta e il tutto era sorretto da due spalline sottili
sempre in
raso.
< Cognatì ci
sei? > domandò Martina.
< Sì >
risposi uscendo dal camerino < caspita Marti, sei favolosa!
> esclamai
guardandola: la commessa aveva ragione a dire che i nostri vestiti si
somigliavano, solamente che il vestito di Martina era verde, il suo
strascico
era molto più lungo del mio e si tirava su grazie ad un
anello che andava
infilato al dito e anche lei aveva la schiena totalmente scoperta, solo
che il
suo vestito era senza spalline e si allacciava da dietro.
< Grazie, ma
anche tu sei bellissima > disse guardandomi.
< Come vanno i
vestiti? > domandò la commessa raggiungendoci
< wow, siete bellissime
> aggiunse sorridendo.
< Grazie >
< Mamma mia,
siete fighissime! > esclamò Nikki guardandoci.
< Concordo
> risposero Kristen, Alessia ed Ashley all’unisono.
< Io direi che
questi vestiti li prendiamo, eh cognatì? >
domandò Martina mentre faceva una
giravolta.
< Ma…sono
costosissimi… > obiettai.
< Smettila di
stressare! > esclamò Kristen dal suo camerino
< Robert ti ha dato la sua
carta di credito e Kellan ha fatto la stessa cosa con Martina, quindi
siete
entrambe apposto >
< Ad Alessia
invece ci penso io > rispose Ashley dal suo camerino.
< Grazie Ash!
> urlò Alessia.
< Di niente
tesoro! > rispose < ed ora sono pronta ad uscire!
> aggiunse Ashley
uscendo dal suo camerino: indossava un vestito in oro lungo fino alle
ginocchia
davanti e fino alle caviglie dietro che le lasciava la schiena
scoperta, le
spalline sottili e si incrociavano dietro la schiena e aveva una fascia
di raso
sempre in oro leggermente spiegazzata sotto il seno.
< Ash sei
divina! > esclamai quando uscì dal camerino.
< Grazie Giu,
ma anche tu non scherzi! Questa sera ci divertiremo un mondo >
disse
sorridendo.
< Lo spero
>
< Hey ragazze
io sono pronta > disse Alessia uscendo dal camerino e la stessa
cosa fece
Nikki: Alessia indossava un vestito nero di raso lungo fino alle
caviglie con
una scollatura profonda e con le bretelle larghe e aveva dei guanti
neri lunghi
fin sotto al gomito; Nikki invece stava indossando un vestito lungo
color oro
con lo spacco che partiva da metà coscia e si estendeva fino
alle caviglie,
aveva la schiena scoperta e il vestito si allacciava da dietro il collo
e anche
lei aveva uno scollo a V.
< Wow… >
riuscii a dire.
< Siamo
bellissime, vero? > domandò Nikki ridendo e prendendo
sotto braccio Alessia.
< Sì, ma mai
quanto noi tre > rispose Martina prendendo a braccetto me e
Ashley e facendo
loro la linguaccia.
< Kris stiamo
aspettando tutte te! > esclamò Ashley.
< Sì, ci sono!
> rispose uscendo dal suo camerino: il suo abito era a tubino
color blu
oltremare con uno scollo a U sorretto da sottili bretelle e aveva uno
scialle
in raso blu ornato da paillettes.
< Cavolo, è
bellissimo anche il tuo… > sussurrai guardandola.
< Grazie >
rispose sorridendo < bene, credo che questi siano i vestiti che
compreremo
>
< Non è meglio
prenderli a noleggio? > domandai.
< No, Robert
mi ha mandato un messaggio e mi ha espressamente chiesto di fartelo
comprare in
vestito e non di prenderlo a noleggio… > rispose
Kristen.
< Perché? >
< Non lo so il
perché, ma so che farò così >
disse impuntandosi.
< Ok, tanto è
inutile insistere > risposi sbuffando.
Tornammo tutte nei
rispettivi camerini e ci cambiammo.
< Allora vanno
tutti bene questi vestiti? > domandò gentilmente la
commessa.
< Sì >
rispose Kristen.
< Volete
vedere altro o siete a posto così? >
< No, siamo a
posto > rispose Ashley.
Ci mettemmo tutte
in fila e pagammo i nostri vestiti.
< Diciassette
mila sterline per un vestito e una maschera?! Ma siamo matti?! >
domandai
disperata non appena uscimmo dal negozio.
< E pensa che
ti mancano ancora le scarpe! > ironizzò Nikki.
< Smettila di
lamentarti > aggiunse Kristen < andiamo a cercare le
scarpe da Sasha’s,
ok? >
< Sì! >
rispondemmo in coro.
In quel momento
mi vivrò la gamba e velocemente estrassi il cellulare dalla
borsa e lessi il
messaggio.
“Spero
tu non
mi abbia prosciugato il conto in banca! Tranquilla amore, sto
scherzando.
Compra tutto ciò che ti serve senza farti problemi, chiaro?
Se hai bisogno di
scarpe e di qualche collana sai con cosa comprarle…stasera
voglio che tu sia
meravigliosa, anche se lo sei sempre. Ti amo”
<
Oh, che
dolce! > esclamai.
< Chi? > domandò
Alessia avvicinandosi a me.
< Rob…leggi
cosa mi ha scritto > risposi passandole il telefono.
< Ragazze
abbiamo il via libera per far spendere a Giulia un sacco di soldi!
> esclamò
Alessia.
< Evvai! >
urlarono le ragazze in coro.
Camminammo per
altri cinque minuti e poi giungemmo a destinazione.
< Wow, non
credo di aver mai visto un negozio di scarpe così
grande… > sussurrai
spalancando la bocca.
< Beh, cosa
credevi? Ti ricordo che sei a Londra > rispose Nikki <
pronte ragazze?
>
< Certo! >
rispose Kristen a nome di tutte.
Lentamente
camminammo verso la porta girevole del negozio e immediatamente ci
avvicinammo
verso il reparto con tutte le scarpe eleganti.
< Hey Giù,
queste scarpe s’intonano al tuo vestito > disse
Kristen porgendomi un paio
di sandali gioiello color bordeaux e con il tacco di quindici
centimetri.
< Sono
stupende! Solo che sono altissime…e se cadessi? >
< Che problema
c’è? Ci sarebbe Robert a sorreggerti >
rispose Alessia dandomi una gomitata
< mamy ti piacciono? > domandò indicando un
paio di decolté nere in
vernice che aveva ai piedi.
< Sono molto
carine! > risposi sorridendo.
< Le mie? >
domandò Kristen indicando un paio di decolté blu.
< Hey, sembri
più alta! > esclamammo Alessia ed io in coro
prendendola in giro.
< Ahahah
spiritose ragazze! > rispose facendoci la linguaccia < e
comunque anche
voi siete messe esattamente come me, quindi vedete di rompere poco le
scatole!
> aggiunse incrociando le braccia al petto.
< Mamma mia
Kris quanto sei permalosa! > esclamò Nikki baciandole
una guancia.
< Belle
scarpe! > esclamò Alessia indicando i sandali
gioiello in oro con un tacco
vertiginoso.
< Grazie >
rispose Nikki.
< Nikki ti
copio le scarpe > disse Martina ridendo indicando le sue scarpe.
< Tranquilla e
poi il colore è diverso > rispose Nikki sorridendole.
< E tu Ash?
Che hai trovato? > domandò Kristen.
< Beh, non lo
so…sapete, con il fatto del bambino…ho paura che
se indossassi delle scarpe
troppo alte potrei cadere… >
< Ti piacciono
queste? Non sono tanto alte e si abbinano perfettamente con il tuo
vestito >
dissi mostrandole un paio di sandali in oro con un piccolo tacco.
< Mi
piacciono! Grazie Giu! > esclamò baciandomi una
guancia.
< Ora quello
che manca sono gli accessori… > disse Kristen dopo
che uscimmo da Sasha’s.
< Io mi chiamo
fuori. Non voglio indossare gioielli questa sera e quindi voi andate,
io vi
aspetto in quel bar lì > dissi indicando un bar
proprio accanto ad una
gioielleria.
< Ti faccio
compagnia Giu! > esclamò Nikki < nemmeno io ho
voglia di mettermi
gioielli questa sera >
< Va bene
allora ci vediamo lì quando avremo finito > disse
Kristen allontanandosi con
Marina, Alessia ed Ashley.
< Vuoi
qualcosa da bere? > domandò Nikki quando ci sedemmo
mentre chiamava il
cameriere.
< Un succo
alla pesca, grazie > risposi sorridendole.
< Ok…due
succhi alla pesca per favore > disse rivolta al cameriere.
< Certo,
arrivano subito > rispose questo sorridendoci.
< Avanti
Nikki, sono cinque minuti che mi fissi senza
interruzione…che cosa c’è? >
domandai guardandola.
< Vorrei
renderti irriconoscibile questa sera > ammise guardandomi con
una sorta di
ghigno.
< E come
vorresti fare? > domandai.
< Beh,
vediamo…intanto l’anello lo devi
togliere… >
< No, mi
rifiuto… >
< Avanti dai è
solo per questa sera! > esclamò.
< Va bene,
ok…e poi? >
< Voglio farti
un neo con la matita > aggiunse ridendo.
< Perché vuoi
rendermi irriconoscibile agli occhi di Rob? >
< Perché
sarebbe divertente > rispose mentre sorseggiava il succo.
< Tanto lo sai
benissimo che sarebbe impossibile… >
< Lo so, lui è
in grado di riconoscerti anche tra tuoi cento cloni…ma che
ti costa provare?
>
< Ok, ci sto
> risposi < stasera voglio essere perfetta come non mai
> aggiunsi
mentre guardavo il mio bicchiere.
< Perché? >
< Perché ci
sarà Paris Hilton >
< è
per quello che ha detto in un'intervista
su Rob, vero? >
< Esattamente…
> risposi accasciandomi sulla sedia.
< Lo sai che Rob ha occhi solo
per te? >
< Sì, lo so…è solo che sono
gelosa lo stesso…non è facile stare con una
celebrità… >
< Lo so… > rispose
rabbuiandosi.
< Hai…hai più avuto notizie di
Ben? > domandai riferendomi a Ben Barnes.
< No, è da più di un mese che
non lo sento… >
< Mi…mi dispiace tanto Nik… >
sussurrai prendendole la mano e stringendola forte.
< Già, anche a me…ma sai che ho
scoperto perché la sera della premier del film di Batman non
era venuto? >
< Davvero? Perché? >
< Era impegnato a spassarsela
con una svedese che interpreterà la migliore amica di sua
sorella nel suo
prossimo film >
< Che bastardo > risposi
schifata.
< Credo che stasera ci sia al
ballo… >
< Allora questa sera dovrai
essere bellissima anche tu, così lui si accorgerà
di quanto è stato stupido a
scaricarti così! > esclamai sorridendole.
< Grazie Giu > rispose Nikki
sorridendomi.
< Non ringraziarmi, lo faccio
con piacere. E poi…io aiuto te e tu aiuti me > dissi
facendole l'occhiolino.
< Hai ragione > rispose
ridendo.
< Eccoci! > esclamò Martina
prendendo una sedia e sedendosi accanto a me.
< Cosa avete comprato? >
domandò Nikki tutta sorridente.
< Io mi sono presa questa >
rispose Martina aprendo una scatola con dentro una collana verde in
swarovski.
< Wow, è stupenda! > esclamai
tirandola fuori < e…lunga > aggiunsi.
< è
stupenda! > disse soddisfatta.
< E voi che avete preso? >
domandai alle altre.
< Io una collana con delle
piccole perle > disse Alessia finendo di bere il mio succo alla
pesca.
< Fai con comodo piccola! >
esclamai sarcastica.
< Scusa mamy ma stavo morendo di
sete > rispose giustificandosi.
< Io invece questo girocollo in
oro > intervenne Ashley mostrandoci la sua collana.
< Io una stupenda collana con
brillanti blu > disse Kristen sorridendo.
< Questa sera vorrò vedervele
addosso ragazze! > esclamai.
< Per i capelli cosa facciamo?
Parrucchiere o facciamo noi? > chiese Nikki guardando
l’orologio < sono
già le cinque… >
< Mmm…che ne dite se andassimo a
casa mia per farci una doccia e poi ci preparassimo lì? Ci
conciamo noi… >
proposi.
< Sì, mi piace la proposta! >
disse Kristen.
< Va bene, andiamo > disse
Ashley alzandosi dalla sedia.
Nikki ed io pagammo i nostri succhi
e poi andammo tutte a casa per prepararci.
< Ragazze abbiamo a disposizione
una doccia e una vasca…chi va per primo? >
< Io a fare il bagno! >
esclamò Martina.
< Mi raccomando cognatì, non
metterci delle ore! > esclamai mentre lei stava correndo verso
la sua stanza
per prendere un asciugamano.
< Ovvio cognatì! > rispose
lei.
< Se per voi non è un problema
io andrei a fare la doccia…tanto mi ci vuole poco tempo
> disse Nikki.
< Tranquilla Nik >
rispondemmo in coro Alessia ed io.
Alessia andò a prendere la sua
piastra e poi raggiunse me, Ashley e Kristen in camera mia, dove sia
Martina
che Nikki ci raggiunsero dopo venti minuti.
< Ora vado io a fare la doccia
> dissi prendendo un asciugamano pulito.
< Ehm…Giu, avresti della
biancheria pulita da prestarci? Sai, siamo venute qui ma non abbiamo
pensato a
passare a prenderla da casa… > disse Kristen a nome
di tutte.
< Ma certo ragazze! È l'ultimo
cassetto della cassettiera > risposi indicando la cassettiera e
poi sparii
in bagno, ricomparendo dopo un quarto d'ora.
Mi avvicinai anche io alla
cassettiera e vi tirai fuori un completo bordeaux.
< Bello cognatì, solo che il tuo
vestito ti lascia la schiena scoperta…non è
meglio mettere un reggiseno con la
fascia trasparente o stare addirittura senza reggiseno? >
domandò Martina
ancora avvolta dall'asciugamano mentre stava per mettere a scaldare la
piastra.
< Esatto, così Robert sarà
contento! > esclamò Nikki guadagnandosi
un'occhiataccia dalla sottoscritta.
< Lasciando perdere il commento
inappropriato di Nikki…guarda che Martina ha ragione
> intervenne Alessia.
< Dite? > domandai mentre
guardavo il reggiseno.
< Sì > risposero in coro le
ragazze.
< Ok, proverò a stare senza…
> dissi poco convinta.
< Chi viene per prima a farsi i
capelli? > domandò Martina.
< Io! > rispose Nikki
mettendosi a sedere su una sedia che avevo portato su prima.
< Come vuoi che ti faccia? >
< Mmm…guarda, basta che tu mi
metta un po' di schiuma e che me li asciughi velocemente…
> rispose Nikki.
< Bastava semplicemente dire
"mossa, grazie" > disse Martina ridendo.
< Ah, ok…mossa, grazie! >
esclamò Nikki prendendola in giro.
< Vado a farmi la doccia >
disse Kristen.
< Eccomi! > esclamò Alessia.
< Bene, allora io ora vado a
fare il bagno > disse Ashley.
< Ok ragazze > risposi
sorridendo < piccola se vuoi ti faccio i capelli…
> proposi ad Alessia.
< Sì! > esclamò sedendosi
sulla seconda sedia.
< Come li vuoi? > le chiesi
gentilmente.
< Io ce la vedrei bene con i
boccoli e con un chignon > disse Martina.
< Mi piace la tua idea di Marti!
> esclamò Martina sorridendo.
< Va bene, allora metto a
scaldare l'arriccia capelli… > dissi sorridendo.
< Non è che qualcuno ha bisogno
di farsi la ceretta? > domandò Nikki.
< Alessia ed io siamo a posto,
ce la siamo fatte ieri pomeriggio > risposi.
< Io invece due giorni fa >
disse Martina.
< Allora siamo a posto, anche
perché Kristen, Ashley ed io ce la siamo fatta fare
dall'estetista da poco >
rispose Nikki.
Impiegai quaranta minuti per fare i
boccoli ad Alessia, ma alla fine il risultato fu eccellente.
< Mamy sono stupendi! Grazie!
> esclamò Alessia baciandomi la guancia.
< Figurati piccola > risposi
sorridendole.
< Ale ti faccio le unghie? >
domandò Nikki.
< Certo! > rispose lei.
< Cognatì mi fai tu i capelli?
> domandai rivolta a Martina.
< Certamente! Tu poi fai i miei?
>
< Ok…piastra questa sera, vero?
>
< Indovinato! Tu? >
< Riccia > risposi.
< E riccia sia! > esclamò
Martina prendendo una crema per i capelli ricci < questa crema
me la sono
fatta dare dal mio parrucchiere, lascia i capelli morbidissimi >
disse
sorridendo.
< Perfetto > risposi.
Non appena Martina finì di
asciugarmi i capelli Ashley e Kristen ci raggiunsero.
< Ragazze se volete appena ho
finito con Martina faccio una delle due > proposi.
< Tranquilla, io farò Kristen e
lei farà me…giusto Kris? >
< Sì! Comincio io. Come vuoi che
ti faccia? >
< Mmm, non lo so…ragazze, un
consiglio? >
< Piastra! > rispondemmo
tutte all'unisono.
< Benissimo, tanto mi ci vuole
poco per farla…anche tu Kris la vuoi? >
domandò Ashley.
< Sì, ma tanto poi mi faccio una
coda > rispose lei.
Non appena finimmo di sistemarci i
capelli passammo al trucco e infine ci vestimmo.
< Hey cognatì, provati questa
> dissi passandole una molletta con un'orchidea verde.
< È stupenda! Ma quando l'hai
presa? > domandò Martina.
< L'anno scorso in un negozio a
Ravenna > risposi facendo le spallucce.
< Vanno bene i capelli così?
> domandò Alessia mostrandoci lo chignon che si era
fatta.
< Sei stupenda piccola >
risposi sorridendole.
< Anche tu > disse
abbracciandomi < hey, sei senza reggiseno! >
esclamò ridendo.
< Già! Sono promossa? >
domandai facendo una giravolta.
< A pieni voti! > esclamò
Kristen.
< Darai del filo da torcere a
Paris Hilton! > esclamò Nikki abbracciandomi.
< Che centra la Hilton? >
domandò Ashley mentre si aggiustava il lucidalabbra.
< È una storia lunga… >
risposi sorridendo a Nikki.
< Di chi è il telefono che sta
squillando? > domandò Martina.
< Oh, è Teo! > esclamò
Alessia allontanandosi dalla mia camera.
< Come lo sa? > domandò
Kristen curiosa.
< Teo ha la suoneria
personalizzata… > risposi alzando gli occhi al cielo.
< Oh, come è tenera! >
esclamò Ashley sorridendo.
< Avete finito di prendermi in
giro? > domandò Alessia rientrando in camera.
< Hai già fatto? > domandai
sbigottita.
< Vuole parlare con te >
rispose passandomi il telefono.
< Ok… > dissi prendendo il
suo cellulare < hey fratellone! > esclamai.
< Ciao piccola…tu rispondere al
telefono mai, eh? >
< L’ho lasciato dentro la borsa
in sala. Che devi dirmi? >
< Puoi controllare se in camera
mia ho lasciato la mia maschera? >
< Certo… > risposi allontanandomi
dalle ragazze.
< Dove vai? > domandò Nikki.
< Vado a vedere se Teo ha
lasciato la sua maschera in camera… > risposi
dirigendomi verso la camera di
mio fratello < ok, sono sola…che cosa devi dirmi?
> domandai chiudendomi
la porta alle spalle.
< Ho bisogno che tu mi faccia un
favore… >
< Dimmi tutto >
< Sotto i miei calzini nel
cassetto ci sono tre pacchettini di Tiffany… >
< Tre pacchetti di Tiffany? Sto
invidiando Alessia, lo sai? Tu non mi hai mai fatto dei regali
così… > dissi
fingendomi offesa.
< Scema…allora, li hai trovati?
>
< Sì! > risposi tirandoli
fuori e mettendoli sul letto.
< Bene. Certo, avrei preferito
consegnarli di persona, ma come c’era da aspettarsi me li
sono dimenticati…
>
< Vuoi che li dia io ad Alessia?
> domandai.
< Sì grazie, però aspetta…mi
dici i colori dei nastri? >
< Due sono blu e uno è rosso
>
< Ok…quello rosso dallo ad Ale,
quelli blu sono i tuoi >
< Cosa? > domandai sgranando
gli occhi.
< Beh, sì…come ho già detto
avrei
preferito darveli di persona, ma visto che li ho dimenticati a casa
dovrete
fare da sole…però vorrei che li indossaste questa
sera… >
< Teo sei stato un angelo, ma
non dovevi disturbarti! > esclamai iniziando ad aprire il
pacchetto blu più
piccolo.
< No piccola fermati! Butta giù
il telefono, porta il regalo ad Alessia e poi apriteli
insieme…ti prego >
< Ok fratellone, allora ci
vediamo dopo. Grazie… > dissi commossa.
< È stato un piacere. Appena li
ho visti mi sei venuta subito tu in mente. Non potevo non comprarteli
>
rispose terminando la chiamata.
Ancora sorridente presi i regali e
corsi da Alessia.
< Ehm…Ale? > la chiamai
entrando in camera.
< Finalmente sei tornata mamy!
> esclamò Alessia venendomi incontro < che
cos'hai in mano? >
< Un regalo per noi da parte di
Teo…questo è per te > dissi dandole il
regalo con il nastro rosso.
Alessia l'aprì immediatamente e non
appena vide cosa c'era dentro sgranò gli occhi e
spalancò le bocca.
< Oddio, è stupendo! >
esclamò tirando fuori un braccialetto con le perle e con tre
cuori in oro
appesi, di cui uno aveva un brillantino verde in alto a lato.
< Hai capito mio fratello… >
sussurrai ammirando il braccialetto < vuoi una mano? >
domandai.
< No tranquilla, grazie lo
stesso. Ora apri i tuoi! > esclamò Alessia.
Feci come mi aveva detto e per
primo aprii il pacchetto più piccolo, trovandovi dentro un
ciondolo in
swarovski attaccato ad una collanina d'argento.
< Cavolo! è…è meraviglioso!
>
esclamò Nikki prendendo la collana tra le mani < Teo
è un amore! >
aggiunse sorridendo < vuoi una mano? > domandò.
< Sì, grazie > risposi
sorridendo mentre mi voltavo.
< Ok, fatto. Ora apri l'altro
> disse Nikki.
Velocemente aprii anche il secondo
pacchetto, trovandovi dentro un bracciale ad onde con al centro dei
brillantini.
< Wow… > sussurrai mentre me
lo infilavo.
< Bellissimo > constatarono
le ragazze.
< Perché a te due pacchetti e ad
Alessia uno solo? > domandò Nikki ridendo.
< Perché vuole più bene a me che
a lei > risposi facendo la linguaccia ad Alessia.
< Hey! > esclamò fingendosi
offesa e scoppiammo tutte a ridere.
< Ragazze tra pochi minuti verrà
la limousine. Scendiamo di sotto? > domandò Kristen
guardando l'orario nella
mia sveglia.
< Sì, devo solo sistemare una
cosa a Giulia… > disse Nikki prendendo una matita e
facendomi sedere sulla
sedia < ecco fatto! > esclamò poco dopo.
< Bello il neo! > esclamò
Ashley.
< Davvero vi piace? >
domandai guardandomi allo specchio.
< Sì, moltissimo! > risposero
in coro.
< Ok, la limousine è qui
davanti. Prendiamo le maschere e andiamo > disse Kristen dopo
aver guardato
fuori dalla finestra.
< Mamma mia che emozione! Non
sono mai stata dentro una limo! > esclamò Alessia
prendendomi a braccetto.
< Nemmeno io > rispose
Martina.
< Mi associo >
< E quando sei venuta alla
premiere? > domandò Nikki.
< Era venuto a prendermi Robert
con la sua macchina > risposi.
< Ah… >
Infilai il cellulare e le chiavi di
casa dentro una pochette in tinta con l'abito e poi ci dirigemmo verso
la
limousine bianca davanti al viale di casa.
< Buonasera signorine sono Cody,
il vostro autista >
< Buonasera > rispondemmo in
coro Alessia, Nikki ed io.
< Prego, accomodatevi e per
qualunque cosa chiamatemi > disse aprendoci lo sportello.
< Grazie > disse Martina.
< Wow, è stupenda! >
esclamai: gli interni erano beige e sul lato destro vi era un mobile
con una
televisione mentre su quello sinistro un divano a penisola in pelle,
sempre
beige.
< Possiamo portarcela in Italia?
> domandò Alessia buttandosi a sedere sul divano.
< Certo, poi la tengo io! >
esclamai ridendo.
< No, io! > rispose Alessia.
< Tra le due litiganti la terza
gode… > disse Martina.
< Sapete, fino a qualche anno fa
si litigava per gli uomini… > disse Nikki ridendo.
< I tempi cambiano Nik! >
esclamò Alessia ridendo.
Ci sedemmo tutte sul divano e Cody
ci chiuse la porta.
< Lo champagne non lo possiamo
aprire, vero? > domandò Kristen.
< Perché no? > chiese Nikki.
< Forse perché ci sono tre
minorenni? > disse Kristen indicando Alessia, Martina e me.
< Beh, io direi che per un
brindisi non ci siano problemi… > obiettai.
< Tu sta’ lontana dagli
alcolici! > esclamò Alessia ridendo.
< Ahahah molto spiritosa piccola
> risposi facendole la linguaccia.
< Dai, Giulia ha ragione…un
bicchiere per fare un brindisi è d'obbligo >
intervenne Martina.
< Ok > rispose Kristen
tirando fuori da sotto il mobile sei bicchieri e dal minifrigo una
bottiglia di
champagne.
< Un brindisi a noi ragazze!
> esclamò Ashley alzando per prima il bicchiere.
< Che questa serata possa essere
indimenticabile per ognuna di noi > aggiunse Martina alzando il
bicchiere
per seconda.
< E che noi possiamo restare
amiche nonostante la lontananza… > dissi sorridendo.
< Cin cin! > esclamarono
Alessia, Nikki e Kristen.
Bevemmo un bicchiere e mezzo e poi
continuammo a chiacchierare finché non giungemmo davanti
all'hotel Hilton, al
225 di Edgware Road.
< Ragazze prendete le maschere
> sussurrai sorridendo.
< Eccoci a destinazione
signorine e buona serata > ci disse Cody aprendoci lo sportello.
< Grazie mille > rispondemmo
Alessia, Kristen ed io.
< Buona serata anche a lei >
disse Ashley sorridendo a Cody.
< Ash smettila di rimorchiare e
muoviti! > esclamò Martina ridendo e a due a due
entrammo dentro l'hotel
Hilton.
< O mamma > disse Alessia
spalancando la bocca: la hall dell'hotel era enorme e tutta illuminata
e nella
stanza sulla destra della reception c'era un cartello con scritto "RISERVATO".
< Buonasera signorine > disse
il receptionist sorridendo.
< Buonasera > rispose Nikki.
< Siete qui per la festa, vero?
>
< Esatto >
< Posso vedere i vostri inviti?
>
< Giulia li ho messi dentro la
tua borsa > disse Kristen.
< Ecco > risposi porgendo gli
inviti al receptionist.
< Benissimo, grazie mille.
Divertitevi e per qualunque cosa chiamatemi > disse sorridendoci.
< Grazie > rispondemmo e ci
incamminammo tutte insieme dentro la sala, dopo che Norman il portiere
ci aprì
la porta.
< Cavolo, questa è quattro volte
la hall! > esclamò Martina.
< Chissà se i ragazzi sono già
qui… > dissi guardandomi in giro.
< Non ancora, Michael mi ha
mandato un messaggio dicendo che erano in ritardo… >
rispose Kristen.
< Volete lasciare a me i vostri
cellulari? > domandai aprendo la pochette.
< Ma poi cosa fai giri tutta la
sera con quella addosso? > chiese Martina.
< Beh… >
< Aspetta… > disse Nikki
prendendomi la borsa e uscendo dalla sala, rientrando pochi minuti dopo
< ho
lasciato la borsa al receptionist e mi ha detto che la
metterà personalmente
nel guardaroba. Però dobbiamo tener da conto questo
biglietto > rispose
passandomi un bigliettino con su scritto un numero.
< Lascia, lo tengo io… >
disse Alessia infilandosi il biglietto dentro il reggiseno.
< Speriamo solo che Teo non ti
sfili il reggiseno! > esclamò Martina ridendo.
< O che Kellan ti sfili il tuo…
> rispose Alessia a tono.
< Scusate ragazze, posso rubarvi
la vostra amica per questo ballo? > domandò Tom
Welling prendendo la mano di
Martina e facendo il baciamano.
< Assolutamente > rispose
Martina sorridendo e non appena si voltò verso di me le feci
l'occhiolino.
< Che ne dite, posso invitare a
ballare Zac Efron? > chiese Alessia notandolo dall'altra parte
della sala.
< Mah, se proprio vuoi… >
< Ok, ci vediamo tra poco! >
esclamò allontanandosi.
< Lasciamole godere questi
attimi di libertà, tanto sappiamo che quando
arriverà Teo gli starà appiccicata
per tutto il tempo… > dissi ridendo.
< Perché, tu non farai lo stesso
con Robert? > domandò Kristen tirandomi una gomitata
amichevole.
< No, finché Rob non la
riconoscerà lei non potrà avvicinarsi a lui
> rispose Nikki sorridendo.
< Ha ragione > dissi roteando
gli occhi < però possiamo ballare con gli altri,
vero? >
< Dobbiamo > rispose Nikki.
< Ragazze come si dice "ti
va di ballare?" in francese? > domandai ad un certo
punto sgranando
gli occhi.
< Perché? > domandò Kristen
curiosa.
< Perché a questa festa c'è…
>
< Nikki! > esclamò una voce
interrompendomi e quando vidi di chi fosse sbiancai.
< Gaspard! > rispose Nikki
sorridendo e baciando la guancia di Gaspard Ulliel non appena ci si
avvicinò
< come stai? > domandò continuando a parlare
in inglese.
< Sto benissimo! Sono appena
tornato dalla Germania per il mio nuovo film > rispose
sorridendole.
< Dalla Germania? > domandò
Nikki curiosa.
< Sì, abbiamo girato un paio di
scene lì, ma come sempre sarà un film francese
> rispose Gaspard ridendo.
< Piacere di conoscerti Gaspard,
sono Kristen > disse Kristen avvicinandosi a lui e offrendogli
la mano.
< Il piacere è tutto mio
Kristen, Nikki mi ha parlato tantissimo di te > rispose Gaspard
sorridendole
< e questa incantevole ragazza chi è? >
aggiunse guardandomi e
sorridendomi.
< Lei è la mia amica Giulia >
rispose Nikki presentandomi.
< Est un vrai plaisir de faire votre connaissance
mademoiselle
Giulia
> * disse Gaspard prendendo la mia mano e facendo il
baciamano.
"Se questo è un sogno non
svegliatemi…" pensai mentre sorridevo come un
ebete.
< Elle ne parle pas français
> **
rispose Nikki ridendo.
< Oh, ma è un vero peccato >
disse Gaspard dispiaciuto < meglio se parli in inglese allora
> proseguì
sorridendomi.
< Sì, credo proprio di sì >
risposi sorridendo.
< Oh, noto con piacere che sai
parlare allora > disse sorridendo < posso avere l'onore
di questo ballo?
>
< Con molto piacere > risposi
incamminandomi con lui verso la pista e poco prima di iniziare a
ballare
guardai Kristen e Nikki sorridermi e alzarmi i pollici.
< Giulia…immagino tu sia la
famosa fidanzata di Robert Pattinson > disse Gaspard mentre poco
dopo aver
iniziato a ballare.
< Sì, esatto > risposi
appoggiando la mano sulla sua spalla.
< E come mai non è con te questa
sera? >
< Era in macchina con i ragazzi,
mentre io ero con le ragazze >
< Oh, capisco… > disse
sorridendo < tu però non sei Inglese…
> proseguì.
< No, sono Italiana > risposi
mentre mi faceva fare una giravolta.
< Oh sì, sono stato una volta in
vacanza in Italia…è molto bella >
< Dipende dai posti > risposi
facendo un mezzo sorriso.
< E tu? Sei mai stata in
Francia? >
< Sì, quando avevo tredici anni.
Sono stata a Parigi con la mia migliore amica e le nostre famiglie
>
< Davvero? E come ti è sembrata?
> domandò facendo il suo famosissimo e incantevole
sorriso sghembo.
< È una città magnifica. Certo,
come cibo non c'è niente migliore dell'Italia, ma riguardo
ai monumenti e ad
altri luoghi…è incantevole > risposi
ridendo.
< Mmm…io non sottovaluterei la
cucina francese invece > rispose con lo stesso sorriso di prima.
< Infatti non lo faccio, ma
continuo a dire che quella italiana è migliore >
ribattei sorridendo e lui
si mise a ridere.
< Credo sia meglio che tu torni
dalle tua amiche, non stanno facendo altro che fissarti e cercarti con
gli
occhi… > disse Gaspard ridendo dopo quattro canzoni.
< Già. Beh…merci beaucoup
Gaspard > dissi
accennando un inchino.
< De rien, ça a été un
réel
plaisir à danser avec vous. J'espère que la
danse-moi un autre côté > *** rispose baciandomi
nuovamente la mano.
< Cosa? > domandai
aggrottando le sopracciglia.
< Ti ho chiesto
se mi concederai
un altro ballo dopo > disse sorridendo.
< Con molto piacere. Au revoir > ****
< Au revoir Giulia >
Velocemente tornai dalle ragazze e
non appena mi sedetti accanto a loro iniziarono ad applaudire e a
ridere.
< Hai rimorchiato Gaspard
Ulliel, ma ti rendi conto? > domandò Martina dandomi
una gomitata.
< E tu Tom Welling > risposi
sorridendole.
< Lo so! > esclamò ridendo.
< Piccola come è andata il tuo
ballo con Zac? >
< Abbastanza bene, purtroppo
dopo lui è andato da Vanessa > rispose Alessia
sbuffando.
< Mi dispiace piccola >
< Non è niente. A proposito…dove
sono i ragazzi? Non sono ancora arrivati? > chiese Alessia.
< Parli del diavolo… >
sussurrò Martina.
Immediatamente ci voltammo tutte
verso la porta e vedemmo i ragazzi entrare: Kellan indossava uno
smoking nero e
una maschera color argento che gli copriva una metà volto e
arrivava fin sotto
il naso; Robert invece indossava un vestito come quello del Fantasma
Dell'Opera
e la sua maschera era sempre argento, solo che gli copriva il volto
interamente
e gli arrivava fin sotto il naso, ma era riconoscibile per i suoi
capelli; Teo
indossava uno smoking e la sua maschera era simile a quella di Milord
in Sailor
Moon e la stessa cosa era per Jared, solo che la sua maschera era nera;
mentre
Taylor, Jackson e Michael indossavano uno smoking e una maschera nera.
< Teo! > esclamò Alessia
correndo dal suo ragazzo.
< No, ferma! > la bloccammo
tutte.
< Perché? >
< Prima dobbiamo mandare via
Giulia… > rispose Kristen.
< Bisogna trovarle qualcuno con
cui farla ballare… > intervenne Nikki.
< Ryan Philippe? L'ho intravisto
prima mentre ballavo con Gaspard… > ipotizzai.
< È troppo vecchio! > rispose
Kristen.
< Johnathan Rhys Meyers? >
chiese Martina < è lì ed è da
almeno cinque minuti che ci sta fissando >
< Anche lui è troppo vecchio… >
continuò Kristen.
< Ma a me piace! > esclamai.
< Corbin Bleau? > domandò
Alessia ridendo.
< No! > rispondemmo Kristen,
Martina ed io all'unisono.
< Penn Badgley? > chiese
Ashley.
< Chi? > domandai.
< Dan di Gossip Girl… >
< In Italia non è ancora uscito,
non l'ho mai visto… > risposi.
< Io sì, mi sono guardata tutte
le puntate in inglese > disse Martina < è quel
ragazzo laggiù >
rispose indicandomi un ragazzo alto e con i capelli neri.
< Ho trovato il mio ballerino!
> esclamai allontanandomi dalle ragazze e avvicinandomi verso di
lui <
ciao > dissi quando gli fui praticamente accanto.
< Ciao. Sono Penn > rispose
educatamente offrendomi la mano.
< Piacere, sono Giulia >
risposi stringendogliela < senti, ti va… >
< Hey amore! > esclamò una
ragazza bionda baciandolo sulla guancia < ciao > disse
guardandomi.
< Ciao > risposi sorridendole
< ma…tu non sei la ragazza che ha impersonato Bridget
Vreeland in Quattro
amiche e un paio di jeans? > chiesi curiosa.
< Beh, generalmente tutti mi
fanno il paragone con Serena Van Der Woodsen di Gossip Girl, comunque
sì.
Piacere sono Blake > disse sorridendo offrendomi la mano e la
strinsi anche
a lei.
< Ciao, io sono Giulia. Mi
dispiace ma io non ho mai visto Gossip Girl perché in Italia
non l'hanno ancora
trasmesso > dissi giustificandomi.
< Sei Italiana? > chiese Penn
stupito.
< Esatto > risposi sorridendo
< ehm…Blake, avrei un favore da chiederti: ti
dispiace se ti rubo il ragazzo
per un ballo? È che è appena arrivato il mio e io
e le mie amiche non vogliamo
che mi riconosca subito >
< Sicuro, chi è il tuo ragazzo?
> domandò Blake curiosa.
< Ehm…Robert Pattinson >
< Tu sei la ragazza che Robert
ha portato alla premiere, quella che Fragola Nera… >
< Ha tartassato di insulti?
Esatto, sono proprio io > risposi sorridendo.
< Mi dispiace per quella storia…
>
< Non ci do molto peso, comunque
grazie >
< Ok, diamo inizio alle danze.
Ci vediamo tra poco amore > disse Penn baciando Blake.
< Divertitevi > rispose lei
sorridendoci.
Ballai con Penn un paio di canzoni
e poi lo ringraziai, ringraziai Blake e andai a cercare le mie amiche.
Mentre
stavo camminando però mi scontrai con una ragazza.
< Oddio scusa, mi dispiace
tan…oh Emma, ciao > dissi sorpresa di vederla.
< Giulia, come stai? >
domandò sorpresa quanto me.
< Bene, tu? >
< Bene. Ma che ci fai qui? >
< Sono venuta qui con Robert e
gli altri >
< Ah, giusto…beh scusa, ma ora
devo proprio andare > disse frettolosamente senza salutare.
Continuai il mio giro e vidi
tantissime celebrità: George Clooney, Brad Pitt e Angelina
Jolie, Orlando Bloom
e Johnny Deep che andai a salutare ma che inizialmente non mi
riconobbero, Zac
Efron e Vanessa Hudgens, Ashley Tisdale e tante altre.
< Giulia! > esclamò una voce
facendomi voltare.
< Rupert! > dissi
abbracciandolo < come stai? >
< Sto bene grazie. Tu? >
< Sto bene. Credevo fossi ancora
impegnato con le riprese di Harry Potter. Daniel e Tom? >
< Hanno avuto un'intossicazione
alimentare e purtroppo non sono venuti. Mi hanno detto di salutarti in
caso ti
avessi vista >
< Grazie. Ma tu con chi sei
venuto? > domandai poco prima che mi trascinasse a ballare.
< Con Emma e Katie… >
< Katie? Katie
Leung
intendi? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì >
< Oh, fantastico > risposi
roteando gli occhi.
< Perché? >
< Tu non sai cos'è successo un
mese fa, vero? >
< No… >
< Katie ha baciato Robert >
< Cosa? > domandò sconvolto.
< Già… >
< Non…non lo sapevo… >
< Siamo stati per una settimana
senza vederci, poi alla fine abbiamo chiarito >
< Sono contento > rispose
sorridendomi < che dici, secondo te riuscirò a
ballare con Ashley Tisdale?
> domandò cambiando argomento.
< Perché no? Potresti provare a
chiederglielo… >
< Beh, sta ballando con il tuo
ragazzo…perché non dovrebbe ballare con me?
> chiese fingendo di
pavoneggiarsi.
< Cosa? > domandai guardando
nella direzione che Rupert mi aveva indicato.
< Hey avanti, non essere gelosa…
>
< La fai facile tu… >
< Beh, meglio che gli stia
attaccato Ashley Tisdale che Paris Hilton, no? >
domandò ridendo.
< Sì, quello è vero… >
risposi con un mezzo sorriso.
< Però credo che quello che
avete fatto ad Emma sia sbagliato > mi disse dopo qualche minuto.
< Hey io non voglio centrare in
questa storia, anche perché l'ho scoperto da
poco… > dissi mettendo le cose
in chiaro < comunque Emma si è comportata
male… >
< Lo so, però… >
< No Rup, basta. Se vuoi parlare
di Emma fallo con Kristen perché la questione è
unicamente la loro > dissi
con fermezza.
< Ok… > rispose sorridendo
< bene, ora puoi iniziare a preoccuparti >
< Perché? > domandai senza
capire.
< Ashley Tisdale ha lasciato il
posto a Paris Hilton >
< Cosa?!? > domandai
voltandomi verso Robert e vidi Paris fare la svenevole con lui e
mettergli le
braccia intorno al collo < se prova ad avvicinarsi anche di un
solo
millimetro la uccido… > dissi minacciosa continuando
a guardarli.
< Aventi Giulia, calmati >
rispose Rupert ridendo.
Finimmo di ballare la canzone e poi
tornai dalle ragazze.
< Sapevate che qui alla festa ci
sono Katie Leung e Emma? >
< Sì, le abbiamo viste prima
> rispose Kristen infastidita.
< Dov'è Martina? > domandai
notando la sua assenza.
< Sta ballando con Kellan >
< E Alessia con Teo > disse
Nikki.
< Ashley? >
< È in bagno >
< Ragazze vado a cercare Michael
> disse Kristen alzandosi dal divanetto.
< Hey Nikki sei riuscita a
rimorchiare qualcuno? >
< Sì,
Johnathan
Rhys
Meyers >
< Wow! >
esclamai.
< Abbiamo ballato fino a poco fa
e mi ha pregato di concedergli un altro ballo prima di andare via
>
< Sono contenta per te >
< Anche io > rispose
sorridendomi < sai, prima ho visto Ben ballare con Katie Leung
>
< Davvero? >
< Sì, ma quando l'ho visto non
mi ha fatto né caldo né freddo > rispose
entusiasta.
< È magnifico! > esclamai
abbracciandola.
< Hey ragazze > disse Ashley
avvicinandosi a noi.
< Hey! Credevo ti fossi
trattenuta con Jackson… > dissi facendole spazio tra
me e Nikki.
< È fuori a fare una telefonata
> rispose sedendosi.
< Ciao ragazze… > disse una
ragazza avvicinandosi a noi alta e magra togliendosi la maschera: aveva
la
carnagione olivastra e gli occhi marroni, era castana e i capelli le
ricadevano
mossi sulle spalle.
< Lucy, ciao… > disse Ashley
sorridendole un po’ imbarazzata e dall’espressione
di Nikki capii che quella
ragazza era la famosa ex ragazza di Robert.
< Ciao Ashley, ciao Nikki. Come
state? >
< Tutto bene, tu? >
< Sto bene anche io, grazie >
rispose sorridendo < ciao, sono Lucy > disse rivolta a me
e tendendomi la
mano.
< Piacere, sono Giulia >
risposi sorridendole educatamente.
< Lei è… > disse Nikki ma le
tirai una ginocchiata per impedirle di parlare.
< È una mia vecchia amica >
disse Ashley intervenendo.
< Avete visto Robert per caso?
> domandò guardandosi attorno mentre io sgranavo gli
occhi, gesto che Nikki
colse immediatamente.
< Veramente no, è da un po' che
non lo vediamo > intervenne Ashley.
< Oh, ok…beh vado a cercarlo,
devo parlargli. Ciao ragazze, è stato un piacere Giulia
> disse andandosene.
< Paris Hilton, Ashley Tisdale,
Lucy…ora ci manca solo Katie Leung e siamo al completo
> sbuffai gelosa.
< Oh, lei è già andata da lui
> disse Nikki.
< Nikki! > la rimproverò
Ashley.
< Salve ragazze > disse Jared
sedendosi accanto a noi.
< Papi! > esclamai.
< Bimba sei uno splendore >
disse prendendomi la mano < mi concedi un ballo? >
< Anche due > risposi
sorridendo < ragazze ci vediamo tra poco > dissi
allontanandomi con
Jared.
< Devi imparare ad essere meno
gelosa > disse mentre appoggiava una mano sul mio fianco.
< Come…? >
< È da un bel po' che ti osservo
sai? E anche Robert fa lo stesso… > rispose
sussurrandomi in un orecchio.
< È con Lucy ora? >
< Sì, stanno ballando >
rispose guardando verso il mio ragazzo < ma Robert è
troppo impegnato a
guardare in qua per ascoltare quello che Lucy le sta dicendo >
aggiunse
ridendo.
< Perché non viene qui allora?
> domandai sbuffando.
< Ti fa così schifo ballare con
me? > chiese ridendo.
< Cretino! > esclamai tirandogli
una pacca sulla spalla.
< Sto scherzando > rispose
baciandomi una guancia < poco prima di entrare lui e Kellan
hanno fatto una
scommessa >
< Ovvero? >
< Kellan ha scommesso cinquanta
sterline con Robert che non riuscirà a non avvicinarsi a te
per tutta la
serata… >
< Quindi non posso stare con lui
questa sera? > domandai con una smorfia.
< Non ho detto questo: ho
semplicemente detto che Robert non potrà avvicinarsi per
primo a te >
< Allora portami da lui > lo
pregai.
< Spiacente, ma solo Kellan può
farlo > disse ridendo.
< Uffa… >
< Avanti bimba sei con il tuo
papi! Vedi di divertirti! > esclamò sorridendo.
< Sai una cosa? Hai ragione…e
poi…come posso essere triste se ho ballato con Gaspard
Ulliel? >
< Tu cosa? Hai capito Giulia…
> disse ridendo.
< Sì e mi ha anche chiesto un
secondo ballo… > risposi pavoneggiandomi e poi
scoppiai a ridere.
< Smettila di pavoneggiarti >
mi rimproverò Jared ridendo.
< Ok, sei tu il papi! >
< Scambio di coppia? >
domandò una voce dietro di me e quando voltai riconobbi Teo
e Alessia.
< Certo. Vieni Ale > rispose
Jared sorridendo alla mia amica.
< Sorellina sei bellissima…se
solo non fossi mia sorella… > disse Teo ridendo.
< Smettila di prendermi in giro
> risposi ridendo.
< Ti piacciono i miei regali?
>
< Sono meravigliosi, ma non
dovevi spendere così tanti soldi per me… >
< Hai trovato lo scontrino? >
domandò sgranando gli occhi.
< No, ma posso immaginare che
non siano stati dei regali economici…e poi erano di
Tiffany… >
< L'importante è che ti
piacciano… >
< Sì, da morire > risposi
avvicinandomi a lui e baciandogli una guancia.
< Alessia mi ha raccontato del
tuo momento di gloria con Gaspard Ulliel >
< Sì! > esclamai sorridendo
< mamma mia, ero convinta di svenire… >
aggiunsi con occhi sognanti.
< Il prossimo anno andremo in
vacanza a Parigi, ti va? >
< Così lascio Robert e mi metto
con Gaspard? Non male come idea… > dissi ridendo.
< Ci crederò quando lo vedrò
> rispose unendosi alla mia risata < Robert è
tutta la sera che ti fissa…
>
< Sì, Jared me l'ha detto. Purtroppo
però non può avvicinarsi a me a causa della sua
stupida scommessa… >
< Beh, sono passate due ore da
quando siamo arrivati…io dire che la scommessa la sta
vincendo alla grande >
< Non mi aiuta questo. Voi state
ballando con le vostre ragazze ed io non posso ballare con il
mio… > risposi
sbuffando.
< Dai, pensa a Gaspard Ulliel
che si sta avvicinando a noi > sussurrò in un mio
orecchio prima di indicare
Gaspard.
< Ciao Giulia >
< Ciao > risposi sorridendo.
< Posso strapparti dalle braccia
del tuo cavaliere e ballare un'altra volta con te? >
domandò sorridendo.
< Certo che puoi > rispose
Teo facendomi avvicinare a lui < io vado da Alessia >
proseguì in
italiano.
< Ciao Teo > dissi sorridendo
prima di avvicinarmi a Gaspard.
< Ho un messaggio da parte del
tuo Robert > mi sussurrò in un orecchio.
< Davvero? > domandai
sorridendo.
< Sì, davvero. Mi ha detto di
dirti che vorrebbe essere lui al posto di tutti quelli che hanno
ballato con te
e che lo faranno e che sei una visione… >
< È uno stupido. Se solo non
avesse fatto quella scommessa… >
< Sì, me l'ha raccontato! >
esclamò ridendo < facciamo così: ora ti
porto da Kellan e facciamo uno
scambio di coppia e poi tu ti farai portare da Robert >
< Ti conosco da poche ore e già
ti adoro! Se con Robert non dovesse funzionare sappi che ti
chiamerò > dissi
ridendo.
< Benissimo, aspetterò con
impazienza la tua telefonata > rispose stando al gioco e poi mi
accompagnò
fino a Kellan < hey Kellan la mia amica vuole ballare con
te… > disse
Gaspard rivolgendosi a Kellan.
< Spiacente, ma sto ballando con
questa graziosa fanciulla… > rispose Kellan
stringendo a sé Martina.
< Hey cognatì ti va di ballare
con Gaspard? > domandai guardando la mia amica.
< Sì! > esclamò staccandosi
bruscamente da Kellan e finendo tra le braccia di Gaspard < a
dopo Kellan!
> esclamò allontanandosi con il mio ex ballerino.
< Siamo ad un ballo e tu che sei
il mio ballerino personale non vuoi ballare con me? Mi ferisci
Kell… > dissi
avvicinandomi a lui.
< Scusami piccola Giu… >
rispose mettendomi una mano dietro la schiena.
< Preferisco piccola Giu a
Giubert > dissi ridendo.
< Hai già ballato con Robert?
>
< Purtroppo no perché Rob non
vuole perdere quella tua stupida scommessa >
< O forse perché è interessato a
ballare con altre ragazze? > domandò ridendo.
< Può darsi > risposi
voltando lo sguardo.
< Hey è tutto ok? >
< Sì, è solo che non sono
abituata a queste feste e a vedere che tutte ronzano attorno al mio
ragazzo, ex
fidanzate incluse, mi rende gelosa >
< Ex ragazze? >
< Lucy… >
< Lucy è qui? > chiese Kellan
sbigottito.
< Già >
< Oh, non lo sapevo…ora però è
impegnato a ballare con Scarlett Johansson >
< Lei è qui? > domandai
sgranando gli occhi.
< Sì >
< Oddio, devo conoscerla! Mi
piace tantissimo come attrice! > esclamai sorridendo.
< Va bene basta, mi hai convinto…ti
porterò da Rob, contenta? >
< Grazie Kell > risposi
grata.
< Figurati…ma davvero ti piace
Scarlett? >
< Mah, un po'… > risposi
ridendo.
< Hai capito la bugiarda… >
< In amore e in guerra tutto è
lecito… > dissi facendogli la linguaccia.
Kellan mi portò dall'altra parte
della sala e ci avvicinammo a Robert.
< Hey amico posso rubarti la tua
dolce dama e cederti la mia? > domandò Kellan
sorridendo a Scarlett.
< Sì, certamente > rispose
Robert sorridendo apertamente nella mia direzione < Scarlett
spero proprio
di poter ballare di nuovo con te > aggiunse rivolto a Scarlett
mentre le
faceva il baciamano.
< Lo spero anche io Robert >
disse Scarlett sorridendo a Robert < è tutto tuo
> aggiunse rivolta a me
facendomi l'occhiolino e poi si allontanò con Kellan.
< Dio quanto sei sexy questa
sera… > disse Robert stringendomi a sé.
< È opera delle ragazze… >
risposi sorridendo.
< Solo che… >
< Che? > domandai mentre mi
stava facendo fare una giravolta.
< Il neo non ti si addice >
rispose sorridendo mentre premeva sul labbro col dito per togliermi il
neo.
< Nikki… > dissi ridendo <
ma davvero non ti piace? Tutti mi hanno detto che era bello…
>
< A me personalmente non piace
>
< Perché? >
< Perché sei già perfetta così
> rispose accarezzandomi il volto.
< Grazie per il vestito…e la
maschera…e le scarpe… >
< Di niente tesoro > disse
sorridendo < hai deciso di rompere con me per questa sera?
> chiese
sorridendo.
< Cosa? > domandai
spaventata.
< Non indossi l’anello… >
< È sempre per colpa di
Nikki…voleva che questa sera fossi
irriconoscibile… >
< Dille che ha fatto un ottimo
lavoro > disse sorridendo.
< Ok. Mi spieghi solo una cosa?
>
< Certo >
< Perché hai voluto che lo
comprassi e non che lo prendessi a noleggio? >
< Prometti di non prendermi in
giro? >
< Lo prometto >
< Perché voglio alcune cose tue
per quando tornerai a Ravenna… > rispose guardandomi
serio e mi vennero le
lacrime agli occhi.
< Rob… > sussurrai
stringendomi a lui < vorrei poter restare così per
sempre… > aggiunsi
mentre mi asciugavo una lacrima.
< Questa sera è vietato
piangere, hai capito? > domandò sorridendomi mentre
mi accarezzava una
guancia.
< Capito > risposi sorridendo
e tornando a ballare < ho conosciuto Lucy… >
dissi poco dopo.
< Sì, l'ho vista poco fa >
< Di che avete parlato? >
< Sinceramente non loso, ero
troppo impegnato a guardare te mentre ballavi con Jared >
rispose mentre mi
faceva fare una giravolta.
< Non ti credo… >
< È la verità invece! Lei mi
parlava ed io ogni tanto annuivo. Sai che ho… >
< Ballato con la Hilton e con
Ashley Tisdale? Sì, ti ho visto > risposi
interrompendolo.
< Veramente io volevo dirti che
ho parlato con Katie… >
< Ah…sì, Nikki me l'ha detto…
> risposi serrando la mascella.
< Mi ha detto che si sente in
colpa per come si è comportata e voleva che tu sapessi che
ci ha pensato su e
che ha deciso di non provare più a conquistarmi >
< Bene, mi piace questa cosa
> risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Sì, anche a me >
< Ah, per la cronaca mi sono
trovata l'amante > dissi ridendo mentre il deejay stava mettendo
su in
console Nobody Wants To Be Lonely.
< Ah sì? E chi sarebbe? >
domandò divertito.
< Gaspard Ulliel. Teo mi ha
promesso di andare a Parigi il prossimo anno e quindi appena
sarò là mi
incontrerò con lui >
< Va bene, tanto anche io ho una
schiera di ammiratrici, quindi posso trovarmi un'amante senza problemi
>
disse facendomi la linguaccia.
< Basta che non sia Paris
Hilton… >
< Va bene, andata > rispose
ridendo e poi scese a baciarmi la spalla < lo sai che ci sono
tre ragazze
che ti stanno guardando con uno sguardo assassino? >
< Uh, chi? > domandai
ridendo.
< Paris Hilton, Ashley Tisdale e
Lucy >
< Ma Ashley è fidanzata… >
obiettai ridendo.
< Bene ragazzi è quasi
mezzanotte e come per ogni festa parte la fascia con le vostre
richieste: la
prima richiesta è dedicata a Giulia e la canzone
è Like Lovers Do > disse il
deejay interrompendo il discorso che stavo avendo con Robert.
< La nostra canzone >
sussurrai guardando Robert.
< Sorpresa… > rispose Robert
stringendomi a sé.
< Ti amo > sussurrai avvicinando
le mie labbra alle sue.
< Anche io > rispose
baciandomi con passione nell'esatto momento in cui partiva la seconda
strofa
della canzone.
< La seconda richiesta invece è
Just Dance della bellissima Lady Gaga > intervenne il deejay non
appena Like
Lovers Do finì.
< Una fonte attendibile mi ha
detto che per questa sera per noi della festa le camere dell'albergo
sono
gratuite… > sussurrò il mio bellissimo
cavaliere al mio orecchio.
< Robert Thomas Pattinson, che
cos'hai in mente? > domandai fingendomi scandalizzata.
< Voglio continuare il discorso
che abbiamo avuto ieri sera in cella… > rispose
mentre mi accarezzava
sensualmente un fianco.
< Continuare il discorso, eh?
> domandai prendendolo in giro.
< Beh, che c'è di male? >
domandò con non chalance.
< Assolutamente niente, possiamo
andare…solo una cosa…chi sarebbe la tua fonte
attendibile? >
< La nipote del proprietario
della catena degli alberghi >
< Bastava rispondere: Paris
Hilton >
< È più divertente come l'ho
detto io… > rispose ridendo.
< Sì, certo…dammi due minuti,
vado a riprendere la mia borsa >
< Vengo con te > rispose
prendendomi per mano e insieme andammo a cercare Alessia.
< Hey piccola mi daresti il
biglietto del guardaroba? Devo prendere la
borsa…però lascio lì tutte le vostre
cose… >
< Certo mamy > rispose
Alessia sogghignando mentre mi lasciava il biglietto < ci
vediamo domani
allora >
< Certo, salutami tutti >
dissi sorridendole e baciandole la guancia < ciao Teo >
aggiunsi rivolta
a mio fratello.
< Ciao piccola > rispose Teo
sorridendo.
Immediatamente Robert mi prese per
mano e dopo che anche lui ebbe salutato Teo e Alessia uscimmo dalla
festa e ci
avvicinammo verso la reception.
< Aspetta mamy! > esclamò
Alessia.
< Dimmi >
< Aspetto che tu prenda le tue
cose e poi mi riprendo il biglietto, così evito di farti
tornare alla festa e
di farvi attendere troppo >
< Grazie Ale > rispose Robert
facendole l'occhiolino < salve > aggiunse prendendomi il
biglietto dalle
mani e porgendolo al receptionist.
< Buonasera > rispose questo
sorridendoci e leggendo il numero del biglietto < benissimo,
arrivo subito
> aggiunse allontanandosi e ricomparendo pochi secondi dopo.
< Posso chiederle un favore? Non
è che potrebbe rimettere questi via? > chiesi
indicando i cellulari delle
ragazze.
< Non c'è problema > rispose.
< Bene, io ora torno di là.
Buona serata > disse Alessia sorridendoci.
< Ciao Ale >
risposi
sorridendo.
< Andate via o volete una
camera? > domandò il receptionist.
< Vorremmo una camera se è
possibile > rispose Robert sorridendo.
< Certo, non ci sono problemi
> disse il receptionist prendendo una chiave dal quadro <
ecco a voi,
buona serata >
< Anche a lei > risposi
allontanandomi con Robert e non appena entrammo nell'ascensore lui mi
fece
appoggiare con le spalle al vetro e iniziò a baciarmi il
collo.
< Sei una tentazione… > mi
sussurrò mentre mi sfilava la maschera.
< Lo prendo come un complimento
> risposi ridacchiando.
In breve tempo arrivammo alla
stanza 1065 e non appena vi entrammo Robert mi prese in braccio e
allacciai le
gambe alla sua vita.
Con una lentezza esorbitante mi
portò sul letto e mi fece sedere sopra di lui iniziando a
togliermi il vestito.
< Sei senza reggiseno > disse
sorridendo senza staccarmi gli occhi di dosso.
< Già…è un problema? >
domandai facendogli due occhi da cerbiatta.
< No, dovrebbe? > domandò in
risposta sorridendo mentre gli sfilavo la giacca dello smoking e la
camicia
< è vero quello che mi ha detto Teo? > chiese
dopo avermi fatto stendere
sotto di lui mentre mi mordeva leggermente il collo.
< Riguardo a cosa? > domandai
accarezzandogli i capelli.
< Al fatto di farti il piercing
all'ombellico… > rispose scendendo a mordermi in
prossimità dell'ombellico.
< Ah, quello… > risposi
ridendo < smettila, mi fai il solletico > dissi tirandomi
su a sedere.
< Non fartelo > disse
guardandomi negli occhi.
< Perché no? >
< Perché sei più bella così
>
< E se io decidessi di farlo lo
stesso? > domandai con aria di sfida appoggiando le mani sui
suoi fianchi.
< Nessuno te lo vieta, però per
me saresti sprecata… >
< Davvero? >
< Sì >
< Ok, hai vinto…ma in ogni caso
non l'avrei fatto…sono una fifona nata e ho paura che mi
faccia troppo male
> dissi ridendo mentre gli sbottonavo i pantaloni
In breve ci spogliammo
completamente e facemmo l'amore.
< Vado a fare un bagno > dissi
mentre m'infilavo la sua camicia e mi allontanavo dal letto.
< Ok > rispose lui
accendendosi una sigaretta.
Entrai dentro il bagno e aprii
l'acqua della vasca mettendo il bagnoschiuma, poi aspettai che la vasca
si
riempisse e m'immersi dentro chiudendo gli occhi.
< Bella addormentata sei
sveglia? > domandò Robert sedendosi sul bordo della
vasca.
< Hey > risposi sorridendo
< che cosa fai qui? >
< È vietato che io stia qui con
te? > domandò sorridendo.
< No, anzi… > risposi
sorridendo mentre mi tiravo su a sedere < è ancora
valida l'offerta
dell'altro giorno? > chiesi guardandolo maliziosamente.
< Assolutamente sì > rispose
Robert sorridendo mentre prendeva il bagnoschiuma e
incominciò a lavarmi la
schiena.
< Certo che… >
< Che? > domandò incitandomi
a continuare.
< Sarebbe più comodo se tu
entrassi dentro la vasca per lavarmi la schiena, non credi? >
< Stavo giusto pensando la
stessa cosa > rispose sfilandosi per la seconda volta i boxer ed
entrando
dentro la vasca con me.
I suoi buoni propositi di lavarmi la
schiena finirono non appena mi girai per guardarlo negli occhi e
baciarlo.
Robert mi strinse a sé e facemmo l'amore per la seconda
volta.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Vi linko le
canzoni presenti nella storia (vi consiglio di ascoltarle ^^)
http://www.youtube.com/watch?v=5GpUtAeiKgw
questa
è la suoneria di Giulia del
cellulare. La canzone si intitola OGNI ISTANTE ed è una
delle mie canzoni
preferite.
http://www.youtube.com/watch?v=hLthETv3GS4 LE DONNE LO SANNO…e
non credo ci sia bisogno di dire altro ^^
http://www.youtube.com/watch?v=tr44tdNfz8w questa
è la canzone che Giulia canta con Teo al karaoke.
Si intitola MARGOT e assieme ad OGNI ISTANTE è una delle
canzoni che preferisco
dei Melody Fall
http://www.youtube.com/watch?v=4F5Ax8BD_5M NOBODY
WANTS TO BE LONELY
http://www.youtube.com/watch?v=b3VS04y9Nzk la
famosissima LIKE LOVERS DO ^^
http://www.youtube.com/watch?v=M65zI9LH-as JUST DANCE…per fare
un piacere alla
mia carissima amica Sara xD
Questa invece
è
la traduzione dal francese:
* è un vero
piacere fare la tua conoscenza signorina Giulia
** lei non parla
francese
*** di niente, è
stato un vero piacere ballare con te. spero mi concederai un altro
ballo più
tardi
**** arrivederci
|
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Capitolo 43 *** QUASI PARTENZA ***
Hola!!!!
Come state?
Passata una bella settimana? La mia è stata
un'inferno…oltretutto mercoledì
(non si sa il perché) è saltata la rete per
connettersi a internet in ufficio e
le ragazze con cui divido l'ufficio erano impanicate (specie la ragazza
che mi segue
xD)
Ed eccoci al
quartultimo capitolo (in totale sono 46)…devo dirvi la
verità: non sono
entusiasta per niente di questo capitolo. Non perché non mi
piaccia l'idea di
come l'ho strutturato, ma secondo me è scritto da
cani…spero possiate
perdonarmi e qualunque critica è ben accetta! E continuando
a parlare del
capitolo…beh, da qui in poi (ovvero questo e il prossimo
capitolo) è attiva la
modalità "depressione per Giulia"…dai, ci voleva!
Povera dovrà
lasciare Rob e tutti gli amici!!
Come
sempre
ringrazio chi ha messo la storia tra i preferiti e le seguite, chi ha
letto e
chi mi ha messo tra gli autori preferiti *-*
Sognatrice85: credo che non
smetterò mai di ringraziarti, è questo il
punto xD *-* grazie Marghe, sei troppo dolce!! Non vedo l'ora di fare
una bella
chiacchierata con te! :) ti voglio bene tesoro ^^
iIli_sere_nere: ciao carissima!! Sono
veramente contenta che ti sia piaciuto
l'altro capitolo! *-* era il mio preferito! *-* spero ti piaccia anche
questo
^^ un bacione
EmilyAtwood: *-* ti è piaciuto
davvero?? Ma come sono contenta!! *-*
tranquilla, questa storia non potrei mai abbandonarla, ma purtroppo tra
4
capitoli finirà :( e io sto scrivendo l'ultimo capitolo :'(
spero ti piaccia il
capitolo, un bacio ^^
debblovers: deb! *-* mo ciaoooooo mi sto
leggendo il tuo
aggiornamento...non avevo visto che avevi postato 2 capitoli!!
Sciaguraaa
*giulls va a frustarsi* T.T ahahah GasGas fa venire anche a te un
infartino,
eh? Lui è così
*ççççç* un
bacione tesoro ti voglio bene!!
daydre4mer: la mia musicomane preferita!!
^^ belle le canzoni che ti ho
passato, eh? Anche quelle che mi hai dato tu mi piacciono!! :) oddio
cosa
avresti fatto al ballo?? O_O guarda che non puoi stuprare Robert
Pattinson! è
una mia prerogativa U.U spero ti piaccia il nuovo e umile capitolo...un
bacione
ti adoroooo P.S. BUON COMPLEANNOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!! :D
Miley90: tesoro!!!! tu hai PARECCHIE
cose da raccontarmi, quindi
appena ti becco su msn non mi scappi, chiaro????? comunque anche questo
capitolo per me è il mio preferito *-* spero ti piaccia il
nuovo però! un
bacione ti voglio bene!!
Sabry87: grazie mille!! Spero tanto che
ti piaccia anche il prossimo!
*-* un bacione
lilly95lilly: ciao tesoro!! Eheheh io
veramente di Gossip Girl ho visto
solo la prima serie (forse neanche tutta xD sto aspettando che mi diano
i DVD
con la 1 e la 2 stagione xD) il ballo in maschera è il mio
capitolo preferito
xD sono contenta che ti sia piaciuto *-* un bacioneeeeee
SweetCherry: hey!! *-*
oddio che tenera! Grazie,
sei carinissima *giulls arrossisce* sono davvero
contenta che questa storia ti piaccia, significa tanto per me! ^^ spero
ti
piaccia anche questo capitolo! Un bacione
Twilighter001: ciao tesoro!! come
è andata al mare?? divertita? sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto...e spero sia così
anche per il
prossimo! *-* un bacioneee
Noemi91: hey ciao!! Eheheh credo che io
e te andremo molto d'accordo!
:) per i vestiti la penso esattamente come te...pensa che io inizio a
rompere
anche per una maglietta a mezza manica semplicissima che costa 20 euro
xD però
dai per quel capitolo ho voluto strafare xD ho esagerato? =) dai
davvero kellan
è l'amore della tua esistenza?!?!? meglio non dirlo a
martina allora :P
comunque kellan piace tanto anche a me...certo, non come rob, ma sono
praticamente a parimerito xD per quanto riguarda Gossip Girl...devo
ammetterlo...non ne avevo idea, anche perché non l'ho
seguito molto...solo a
metà della prima serie perché poi su Italia1 lo
davano troppo tardi...mi
perdonerai? :) un bacione P.S. Gaspard...
*ççççççççççççççç*
mi unisco a te per
sbavare se vuoi!! xD
doddola93: :'( non rispondi ai
mess...possibile che tu sia sempre senza
soldi??? Come è andato il compleanno? E la comunione? Tesoro
se nella prossima
recensione mi dici che sei senza soldi...te la faccio veramente la
ricarica U.U
ti voglio bene tesoro :)
Zio_Legend: O_O in due pomeriggi? Ma sei
matto? Oddio sono onoratissima,
ma...cavolo, ti farei una statua solo per questo! :) grazie, sono
contenta che
la storia ti piaccia...e ci vuole un monumento anche per la tua amica
xD da
dopo twilight ti sei interessato alle storie d'amore?? Cavolo, saresti
da
sposare! :) dico d'avvero ^^ sono contenta che ti stia simpatica Giulia
:) è
vero, è un po' impulsiva...però dai un po' di
impulsività ci sta :P *per tutto
il resto - c'è mastercard- (no scherzo XD) la ff mi piace un
sacco!* qui sono
scoppiata ufficialmente a ridere ;) e tranquillo per il tuo poema,
adoro le
recensioni lunghe ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, anche se qui
giulia
sarà un po' rompiballe..xD ciaoooooo
KikyCullen:
cognatìììììììììììììììììì
O_O questa è stata la mia faccia
nel vedere la tua recensione...non hai la febbre, vero??? Ahahah dai
scherzo :P
ti ho mai ringraziato per i vestiti e tutto il resto??? Beh, lo faccio
ancora *-*
mi hai salvato il capitolo, lo sai?? e tranquilla, verrò
prima o poi a Roma ^^
ti amoooooooooooo
milly92: tesoro!!! Grazie 1000 *-* sono
contenta che ti sia piaciuto
il capitolo!! *-* spero ti piaccia anche il nuovo! un bacioneeee
Buona lettura, a sabato!!! Un
bacione Giulls
P.S. STEF TESORO
AUGURONIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII
43.QUASI PARTENZA
<
Perché
proprio oggi dobbiamo preparare la valigia? > domandò
Martina entrando in
cucina.
< Perché
partiamo tra due giorni e visto che domani sicuramente staremo con i
ragazzi
tutto il tempo non avremo modo di farla > rispose Alessia mentre
mangiava
un’ennesima cucchiaiata di cereali.
< Dobbiamo
proprio partire? > chiese Martina sedendosi a tavola e
addentando una
ciambella.
< Vorrei non
doverlo fare > risposi apatica.
< Mamy >
sussurrò Alessia prendendomi per mano < fammi un
favore… >
< Quale? >
< Non
rovinarti questi ultimi giorni >
< Non posso
prometterti niente, ma ci proverò > risposi
abbozzando un sorriso.
< Brava >
Dopo aver finito
di fare colazione il cellulare di Martina iniziò a squillare
e lei si allontanò
per rispondere.
< Per me è
Kellan > disse Alessia ridendo.
< Lo credo
anche io > risposi unendomi alla sua risata e dopo venti minuti
ricevemmo la
conferma da Martina.
< Ragazze
corro a iniziare a preparare la valigia e poi esco con Kellan >
< Va bene >
rispondemmo in coro Alessia ed io.
In breve tutte e
tre andammo nelle nostre rispettive stanze e anche Teo andò
a preparare la sua
valigia.
Entrai in camera
mia e tirai fuori da sotto il letto la mia valigia azzurra, sentendo
dentro di
me una fitta al cuore. Stavo per andarmene, stavo per lasciarmi alle
spalle la
casa che mi aveva ospitato per quasi quattro mesi, una città
che avevo sempre
adorato, i miei nuovi amici e lui…Robert, la persona che
amavo di più al mondo.
Chiusi gli occhi
tentando di ricacciare dentro le lacrime che minacciavano di uscire e
dopo
averli riaperti mi diressi verso l’armadio e lo aprii,
iniziando a sistemare
dentro la valigia le varie canotte e magliette.
< Credo che ti
ci voglia anche questa… > disse Teo entrando in
camera mia con una valigia
nera.
< Perché? >
< Beh, hai già
riempito la valigia e ti manca metà armadio, scarpe
escluse… > rispose mio
fratello ridendo.
< Che bella valigia
> dissi avvicinandomi e guardandola.
< Era di mia
madre, l’ho trovata poco fa in garage. Non è mai
stata usata >
< Davvero vuoi
che la prenda io? > domandai sgranando gli occhi.
< Sì >
rispose Teo avvicinandosi a me e abbracciandomi < come ti senti?
>
domandò stringendomi maggiormente.
< Sto da
schifo e non voglio nemmeno immaginare come starò domani
> risposi
sciogliendo l’abbraccio.
< Piccola,
senti… >
< Non ora, ti
prego >
< Ok >
rispose Teo sospirando e uscendo dalla mia camera < dovessi aver
bisogno c’è
un’altra valigia che puoi usare assieme a me >
< Sempre di
tua madre? >
< No, di mio
padre > rispose sorridendomi e chiudendo la porta.
Riempii per bene
la prima valigia, utilizzai la seconda valigia per completare
l’opera e infine
infilai le scarpe dentro due borsoni.
< Cognatì esco
con Kellan > disse Martina entrando in camera.
< Divertiti e
salutami Kell >
< Senz’altro
> rispose sorridendomi.
Lasciai fuori
giusto pochi vestiti per la sera, per il giorno seguente e per la
partenza e
poi presi una scatola bianca dove v'infilai il vestito che avevo
indossato alla
festa in maschera, la maschera, la pochette e le scarpe da consegnare a
Robert
come mi aveva chiesto lui. All’inizio ero intenzionata a
lasciargli anche il
vestito che avevo indossato alla premiere, ma poi mi convinsi a tenerlo
con me.
Dopo aver finito
le valigie mi avvicinai alla camera di Alessia e Teo per chiedere alla
mia
amica se voleva uscire con me per mangiare un gelato, ma la scena che
vidi mi
paralizzò: la porta della camera di Alessia e Teo era
socchiusa e lei era
seduta sul letto con Teo e stava piangendo.
< Non ce la
faccio…come…come posso? >
domandò Alessia singhiozzando.
< Siamo tutti
nella stessa situazione…io e te, Giulia e
Robert…vorrei non dovermi separare da
te, lo sai benissimo… >
< Vieni a
vivere a Padova > disse Alessia guardandolo negli occhi.
< Come? >
< Vuoi fare
medicina, no? Perfetto, a Padova c’è
un’università di medicina che è
spettacolare, è una delle migliori
d’Italia…ti prego… >
< Ale… >
disse Teo prendendole le mani < io ti amo e questo lo sai bene,
però…non me
la sento di lasciare Giulia in questo momento… >
< Lo so che
Giulia sarà devastata dopo la partenza, ma ti
prego…non lasciarmi sola… >
< Amore mio,
cerca di capirmi… > rispose Teo col magone e poco
dopo vidi una lacrima
solcare il suo viso angelico.
Mi portai una
mano davanti alla bocca e straziata da quella scena uscii il
più velocemente
possibile da casa. Improvvisamente tutto iniziava a starmi stretto,
come se i
miei vestiti iniziassero a volermi soffocare. Correvo e piangevo senza
sosta e
senza una meta precisa.
Pochi metri dopo
mi fermai in un parco vicino a casa e mi sedetti su una panchina, con
il cuore
che batteva all’impazzata e con un male atroce alla milza.
< Perché
piangi? > domandò una bambina sui cinque anni
sedendosi accanto a me.
< Piango
perché sono molto triste, perché a causa mia mio
fratello non è felice >
risposi passandomi una mano tra i capelli.
< E non puoi
farlo felice? > domandò la bambina curiosa.
< Non è
semplice >
< Quando la mia
amica è triste per causa mia io le regalo sempre delle
caramelle e poi facciamo
pace > disse la bambina guardandosi le scarpe mentre muoveva i
piedi.
< Magari fosse
così semplice > dissi ridendo divertita < come
ti chiami? >
< Francesca,
ma chiamami Frankie >
< E funziona
tutte le volte? > domandai sorridendole.
< Sì. Le
caramelle sono magiche > rispose guardandomi a sua volta e
sorridendomi.
< Frankie
andiamo, non dare fastidio alla signorina! > esclamò
una signora sui
trentacinque anni mentre chiamava la bambina.
< Vai a
comprare le caramelle. Ciao > rispose Frankie correndo verso la
donna.
< Non credo
che delle caramelle possano bastare… > sussurrai
mentre mi asciugavo una
lacrima < ciao Frankie… >
Restai su quella
panchina per non so quanto tempo e le lacrime non la smettevano di
scendere dai
miei occhi. Soffrivo per la scena che avevo visto, perché
l’ultima cosa che
volevo che accadesse era far soffrire mio fratello. Lui era tutto per
me, era
una di quelle persone che non doveva soffrire e invece stava soffrendo
per
causa mia, perché se io non fossi stata sua sorella lui
avrebbe deciso di
seguire Alessia.
Non sapevo cosa
fare, ero confusa: una parte di me voleva che Teo mi lasciasse e che
lasciasse
Ravenna per seguire Alessia, ma l’altra parte di me, quella
più egoista, non
voleva perché non volevo perdere sia lui che il mio ragazzo
in un colpo solo.
Poco dopo il
tempo cambiò e iniziò a tirare il vento e divenne
più freddo. Svogliatamente mi
alzai dalla panchina e decisi di tornare a casa. Fatti pochi metri
però scorsi
in lontananza Robert che stava camminando dalla parte opposta a dove
stavo
andando io e così per non farmi vedere feci dietrofront e
camminai il più
velocemente possibile, finché non finii davanti ad una
rosticceria e da lì
chiamai un taxi per ritornare a casa.
< Mamy è tutto
il giorno che ti cerco! > esclamò Alessia venendomi
incontro non appena
rientrai in casa.
< Ho lasciato
il cellulare in camera. Che c’è? >
< Preparati,
perché alle sette abbiamo appuntamento con Rob e gli altri
per mangiare una
pizza e poi andiamo al cinema >
< Veramente
non sto molto bene, quindi passo… > mentii salendo le
scale.
< Che cos’hai?
> domandò preoccupata.
“Sensi di
colpa…” pensai mentre mi voltavo per
guardarla.
< Un gran mal
di testa e anche male allo stomaco. Devo aver preso freddo. Ma voi
andate lo
stesso e salutatemi tutti > mentii sorridendole.
< Mamy, sei
sicura? Guarda che possiamo rimandare… >
< No, voglio
che andate. Non voglio che vi roviniate la sera a causa mia. Sono solo
stanca,
davvero…vedrai che un po’ di sonno
aggiusterà tutto >
< Sei sicura?
> s’intromise Teo uscendo dalla sua camera.
< Sicurissima
> risposi guardandolo e sorridendogli.
< Ma… >
< Se dovessi
star male prometto di chiamarvi >
< Va
bene…avvisa Rob e digli che non ci sei… >
disse Teo.
< Ok >
risposi entrando in camera mia.
Presi il
cellulare e iniziai a comporre il messaggio per Robert.
“Questa
sera
non sarò dei vostri alla cena perché oggi
pomeriggio sono uscita a fare una
passeggiata e ho preso freddo. Non preoccuparti, sto
bene…sono solo stanca. Tu
vai e divertiti. Ti amo”
Non
feci in tempo
a posare il telefono sul comodino che già stava squillando.
Vidi che era Robert
a chiamarmi e inizialmente non seppi se rispondere o ignorare la
chiamata.
< Pronto? >
domandai sospirando.
< Amore ma che
cosa ti è successo? > chiese Robert preoccupato.
< Sono uscita
per fare una passeggiata, ma poi si è alzato il vento e ho
preso un po’ di
freddo. Ma non è niente di preoccupante, davvero. Ora me ne
vado un po’ a letto
e per domani starò alla grande >
< Ok, allora
non vado alla cena e vengo a farti compagnia >
< No, voglio
dormire e non so quanto potrò essere di
compagnia… >
< Vorrà dire
che resterò ad osservarti mentre dormi. Mi piace farlo
>
< Robert no,
vai alla cena > risposi freddamente.
< Non voglio
che tu stia sola >
< Se sto male
prometto di chiamare te oppure Teo… >
< Sì, ma… >
< Robert non
sono una bambina! > esclamai arrabbiata < sono in grado
di stare in casa
da sola per una sera intera e non mi succederà niente. Non
ho bisogno della balia
tutto il giorno… >
< Va bene, fai
come ti pare. Ciao > rispose Robert prima di terminare la
chiamata.
< Scusa… >
sussurrai rincominciando a piangere.
Alessia e Teo
vennero a salutarmi ma finsi di dormire e così potei
nascondere loro le mie
lacrime. Non appena fui sicura di essere sola in casa scesi in cucina e
mi
ordinai una pizza margherita facendomela consegnare a casa.
Cenai in silenzio
e la mia mente continuava a pensare alla scena alla quale avevo
assistito poche
ore prima.
Pensavo
incessantemente che la mia parte egoista non poteva prevalere e volevo
pensare
a una soluzione fattibile, ma ogni secondo pensavo che non ero pronta a
lasciare mio fratello. Non sapevo cosa fare e non volevo confidarmi
perché ero
sicura che nessuno sarebbe stato in grado di capirmi. Improvvisamente
mentre
finivo la pizza mi resi conto che dipendevo da mio fratello e questo mi
fece
stare male ancora di più.
Verso le undici
sentii il mio cellulare squillare.
“Come
stai?”
Era
un messaggio
di Robert.
“Sto
meglio,
ma purtroppo non riesco ad addormentarmi. Come sta andando la cena?”
“Bene,
a parte
il fatto che sono tutte coppiette…”
“E
Nikki?”
scrissi velocemente.
“Si
è portata
dietro Johnathan Rhys Meyers”
“Mi
dispiace…”
“Anche
a me”
“Scusami
per
come mi sono comportata oggi. È stata una reazione da
bambina. Ti amo, lo sai?”
“Lo
so, ma per
farti perdonare domani andiamo alla collina per il pranzo”
“Andata.
Cucino io” scrissi sorridendo.
Spensi
il
telefono e andai a dormire puntando la sveglia alle sette per il giorno
seguente e quando mi svegliai corsi in cucina e dopo aver fatto
colazione e
preparato la colazione per mio fratello e Alessia scrissi un messaggio
a mia
madre dicendole di seguire le istruzioni che le avrei scritto nella
e-mail alla
lettera perché era una cosa importante e poi iniziai a
cucinare per il mio
pranzo con Robert: preparai l’insalata di riso e come dolce
una macedonia di
frutta. Finito di cucinare misi tutto in frigorifero e poi andai nel
bagno
vicino alla sala per farmi un bel bagno rilassante.
Uscii dalla vasca
dopo quaranta minuti e andai in camera a vestirmi, indossando il
completo che
piaceva tanto a Robert e sopra una gonna color verde militare e sopra
una
canotta nera con lo scollo a V e con un fiore disegnato con le perline
sempre
nere sul fianco sinistro.
< Sorellina,
posso? > domandò Teo bussando alla porta della mia
camera.
< Entra >
risposi mentre mi infilavo i sandali.
< Come stai?
> domandò premuroso.
< Sto bene, mi
ha fatto bene dormire > risposi sorridendo.
< Senti, ma
per caso… > disse ma lo squillo del mio cellulare lo
interruppe.
< Questo è
Rob, ora devo scappare. Ci vediamo più tardi >
risposi avvicinandomi a lui e
baciandogli la guancia.
Corsi in cucina e
presi il pranzo dal frigorifero e lo misi tutto dentro la borsa
termica, con
gli accessori per il pranzo inclusi.
Uscii di casa e
corsi verso la macchina di Robert.
< Ciao > mi
salutò Robert quando chiusi lo sportello.
< Ciao >
risposi avvicinandomi a lui e baciandolo sulle labbra.
< Beh non sei
così pallida come diceva Teo. Forse il riposo ti ha fatto
veramente bene >
disse prendendomi il mento con la sua mano destra e scrutandomi
attentamente.
< Sì, forse…
>
< Sì. Pronta
ad andare? >
< Certamente
> risposi appoggiando la borsa termica nella pedana del
passeggero.
Robert partì
velocemente e dopo quaranta minuti giungemmo a destinazione, ma durante
il
tragitto nessuno dei due parlò. Appena scendemmo dalla
macchina Robert sistemò
due teli per terra e poi mi fece cenno di sedermi accanto a lui.
Presi in mano la
borsa termica e feci come mi aveva chiesto, fermandomi a guardare il
paesaggio.
< Mi mancherà
questo posto… > sussurrai senza togliere lo sguardo
all’orizzonte.
< E tu
mancherai a lui > rispose Robert.
< E a te? >
domandai guardandolo.
< Non immagini
quanto > rispose avvicinandosi velocemente a me e abbracciandomi.
< Vorrei non
partire > ammisi.
< Lo stesso
vale per me…ma non voglio pensarci oggi. È
l’ultimo momento in cui posso stare
solo con te perché domani parti e questa sera siamo fuori
con tutti, quindi ora
dobbiamo essere felici…chiaro? >
< Sì,
cristallino > risposi sorridendogli < Rob…ti
va di mangiare? >
< Il cibo non
è avvelenato, vero? > domandò ridendo.
< La tua
porzione sì > risposi facendogli la linguaccia e
tirando fuori dalla borsa
termica l’insalata di riso.
< Grazie >
disse quando gli porsi il piatto.
< Figurati
> risposi sorridendo.
Robert aspettò
che finissi di sistemare tutto e poi iniziammo a mangiare.
< Mmm…è
squisita! > esclamò assaggiandola.
< Grazie >
dissi in italiano.
< Prego >
rispose nella mia stessa lingua.
Subito dopo aver
finito l'insalata di riso passammo al dolce e una volta finito di
mangiare
anche quello lo presi per mano e lo trascinai con me sul cofano della
macchina.
< Rob? > lo
chiamai.
< C’è qualcosa
che rimpiangi di non aver fatto in questi mesi? >
domandò.
< No,
assolutamente niente > risposi appoggiando la testa sulla sua
spalla <
Rob? > richiamai poco dopo.
< Sì? >
< Mi sento un
verme… >
< Perché dici
questo? > domandò mentre mi accarezzava la schiena.
< Perché Teo e
Alessia non potranno stare insieme a causa mia, perché Teo
non vuole lasciarmi
sola… >
< Non è colpa
tua >
< Sì invece…
>
< Per quello
ieri stavi così male? >
< Sì…il fatto
di aver preso freddo era una balla >
< Mi dispiace
che tu stia così > sussurrò portandomi una
ciocca di capelli dietro
l’orecchio destro < ma non è colpa tua, non
hai motivo di stare così >
< Grazie >
risposi sorridendogli e guardandolo negli occhi.
Immediatamente
avvicinai le mie labbra alle sue e lo baciai dapprima con dolcezza, poi
sempre
con maggiore passione e disperazione e Robert rispose immediatamente al
mio
bacio. Lentamente scendemmo dalla macchina e senza smettere di baciarci
ci
stendemmo sopra i teli e incominciammo a spogliarci.
Mentre mi
sussurrava dolci parole nell’orecchio mi prese per i fianchi
e entrò dentro di
me e venimmo insieme.
Una volta
terminata la magia Robert fece per allontanarsi da me, ma lo bloccai
per un
polso.
< Non
allontanarti > lo implorai.
< Tranquilla,
non me ne vado da nessuna parte…ma non posso neanche
spiaccicarti > rispose
Robert sorridendo mentre si stendeva al mio fianco e mi prendeva tra le
sue
braccia.
< Mi
piacerebbe fermare un po’ il tempo e stare ore abbracciati
così…oggi ti amo
davvero, sei il mio primo pensiero e ti amo lo giuro, se sei
insicuro…ti amo lo
stesso davvero, poi ti sbilanci e dici per sempre lo spero…
> canticchiai in
italiano mentre passavo l’indice sul suo petto.
< Cosa? >
domandò e gli tradussi cosa avevo appena detto.
< Che frase
profonda >
< È di Laura
Bono > risposi sorridendo.
< Chi? >
< Laura Bono…
>
< Mai sentita
>
< E tu saresti
quello che conosce ogni tipo di cantante, anche straniero? >
domandai
prendendolo in giro.
Robert sorrise e
mi strinse maggiormente a sé.
< Hey, hai
sonno? > domandò vedendomi sbadigliare.
< No, sono
solo rilassata > risposi appoggiando la testa
all’altezza del suo cuore e
cullata da quel suono e dal suo respiro mi addormentai, svegliandomi di
soprassalto quando delle gocce di pioggia iniziarono a cadere
violentemente su
Robert e me.
< Avanti,
sbrighiamoci > disse Robert rivestendosi in fretta <
perché non ti stai
vestendo? > domandò guardandomi.
< Forse perché
i miei vestiti sono ricoperti di fango? > risposi indicando i
miei indumenti
in mezzo ad una pozza di fango.
<
Mannaggia…aspetta, mettiti questa > disse Robert
porgendomi una maglietta a
mezza manica < è tutto ciò che ho. I tuoi
vestiti mettiamoli nel bagagliaio.
< Ok >
risposi raccogliendo i vestiti il più velocemente possibile
e poggiandoli dove
Robert mi aveva detto.
Entrammo in
macchina e nel giro di quaranta minuti tornammo a casa.
< Ti dirò,
anche così sporca hai il tuo fascino > disse Robert
ridendo mentre mi
prendeva per mano e correvamo sotto il portico di casa.
< Certo, sono
sexy con i capelli sporchi… > risposi roteando gli
occhi < non vedo l’ora
di darmi una lavata > aggiunsi mentre aprivo la porta di casa.
< A proposito,
buon mesiversario > disse Robert fermandomi e baciandomi la
fronte.
< Anche a te
> risposi sorridendo.
Ci chiudemmo la
porta alle spalle e poi salimmo le scale per andare a fare una doccia.
< Oh eccovi
finalmente! > esclamò Martina facendoci voltare e la
vedemmo in soggiorno
con tutto il gruppo < stavamo aspettando solo voi. Forza,
preparatevi perché
dobbiamo andare >
< Ok, giusto
il tempo di fare la doccia > risposi prendendo per mano Robert e
rincominciando a salire le scale.
< Teo nascondi
i preservativi altrimenti questa sera non si esce! >
esclamò Kellan ridendo.
Immediatamente mi
voltai.
< Guarda che
se volessimo non basterebbe la mancanza di preservativi per fermarci
>
risposi guardandolo con aria di sfida e in quel momento vidi Teo,
Taylor e
Jared sbiancare e Kristen sputare l’acqua per terra ridendo.
< Brava, così
si parla! > esclamò Alessia alzando i pollici.
Robert ed io
ridemmo e infine ci dirigemmo in bagno.
< Davvero non
basterebbe la mancanza di preservativi per fermarti? No
perché io li ho
veramente finiti, ma se vuoi… > disse Robert
chiudendosi la porta del bagno
alle spalle.
< Non
prendermi troppo sul serio… > risposi ridendo e
aprendo il getto della
doccia < vai prima tu o io? >
< E se
andassimo insieme? > ipotizzò Robert guardandomi
maliziosamente.
< Poi mi
violenti sotto la doccia >
< Non lo farò,
te lo prometto > rispose facendo il segno dello scout.
< Ok >
risposi sorridendo
mentre mi toglievo la
sua maglia e la gettavo nel cesto della biancheria sporca < ma
tu hai un
cambio per dopo? >
< No, ma mi
farò prestare qualcosa da Teo > rispose Robert
spogliandosi < che c’è?
> domandò beccandomi mentre lo stavo fissando.
< Niente >
risposi distogliendo lo sguardo dal suo corpo.
< Avanti
dimmelo >
< No >
< Dai dimmelo
> disse appoggiando le mani alla parete e bloccandomi tra le sue
braccia.
< Sei sexy
> dissi guardandolo negli occhi.
“E i miei
pensieri momentaneamente non sono molto casti…”
pensai senza distogliere lo
sguardo dai suoi occhi.
< Ti desidero
anche io in questo momento… > rispose accarezzandomi
una guancia < e stai
sicura che se non avessimo fretta… > aggiunse
avvicinandosi a me per
baciarmi.
< Hey questo
non aiuta > risposi liberandomi dalla mia prigione e dirigendomi
dentro la
doccia e Robert mi seguì ridacchiando.
< Cercavo
proprio te > disse Robert guardando mio fratello dopo essere
uscito dal
bagno con indosso un asciugamano allacciato alla vita.
< Vuoi
qualcosa da mettere vero? >
< Esatto amico
> rispose Robert entrando in camera di Teo senza che
quest'ultimo gli avesse
dato il permesso.
< Oh bene, fai
come se fossi a casa tua! > esclamò Teo ridendo.
Sorrisi nel
vedere la scena e poi entrai anche io in camera mia. Mi avvicinai
all’armadio e
vi tirai fuori gli abiti che avevo lasciato fuori dalla valigia, ovvero
un paio
di jeans neri, una canotta bianca e un gilet nero, il tutto coordinato
con un
paio di sandali bianchi.
< Ciao
splendore > disse Robert entrando in camera mia.
< Hey > lo
salutai mentre mi allacciavo il nodo della canotta.
< Dove credi
di andare con quella canotta? È trasparente…
>
< Sopra ci va
il gilet > risposi indicando l'indumento sopra il letto.
< Oh, ok…Teo
mi ha chiesto se posso prendere la macchina fotografica >
< È dentro la
valigia, nella tasca davanti > risposi mentre
m’infilavo il gilet.
< Ok, ti
aspetto di sotto > disse uscendo dalla stanza.
Mi truccai
velocemente, presi la borsa e infine raggiunsi gli altri.
< Possiamo
andare > dissi raggiungendoli.
< Caspita come
sei sexy questa sera! > esclamò Cam abbracciandomi
< oh avanti Rob non
ingelosirti! > aggiunse guardando Robert e scoppiando a ridere.
< Ehm…dove si
va a mangiare? > domandò Taylor per cambiare
argomento.
< Chinatown.
Abbiamo prenotato per le sette e mezza >
< Sarebbe anche
ora di muoversi visto che sono le sette e venti > disse Nikki
guardando
l’orologio appeso in sala.
Teo fece salire
nella sua macchina Alessia, Kellan, Martina e Nikki, mentre Robert ed
io
facemmo salire Taylor, Cam e Jared; gli altri invece arrivarono a
Chinatown con
un furgoncino che avevano noleggiato da qualche giorno.
< Hey Rob la
partenza per Vancouver a che ora è fissata? >
domandò Taylor sporgendosi in
avanti.
< Tra due
giorni alle nove > rispose Robert con gli occhi fissi sulla
strada.
< Vancouver?
> domandai guardando sia Robert che Taylor.
< Sì, dobbiamo
iniziare le riprese di New Moon > rispose Taylor.
< E partite
dopodomani? >
< Sì >
< Perché non
me l'hai detto? > chiesi voltandomi verso Robert.
< Perché in
questi ultimi giorni preoccuparmi del mio lavoro era in fondo alla
lista delle
cose da fare > rispose senza distogliere gli occhi dalla strada.
Voltai la testa
per guardare fuori dal finestrino e lasciai che una lacrima mi rigasse
la
guancia. Non volevo partire. Non volevo andarmene. Nonostante sapessi
che
Robert sarebbe partito il giorno dopo la mia partenza per girare New
Moon non
volevo allontanarmi da Londra perché sapevo che prima o poi
sarebbe ritornato a
casa.
< Siamo
arrivati > sussurrò Jared indicando la zona di
Chinatown e Robert parcheggiò
vicino ad una gelateria.
< La strada è
chiusa e dobbiamo farcela a piedi fino al ristorante > ci
spiegò Robert
mentre chiudeva la macchina.
< Gli altri?
> domandò Cam.
< Stanno
arrivando, hanno detto di aspettarli > risposi leggendo un
messaggio di
Martina.
< Ok >
disse Robert appoggiandosi sul cofano della macchina e accendendosi una
sigaretta.
< Ne hai una?
> domandarono Cam e Jared.
< Certo >
rispose il mio ragazzo porgendo loro un un pacchetto di sigarette.
Aspettai che
Robert si rimettesse appoggiato alla macchina e poi mi appoggiai al suo
petto.
< Guarda che
se vuoi ti faccio un po' di posto > disse Cam.
< No, voglio
stare così >
< Ti
impuzzolentirai tutta di fumo > disse Robert aspirando dalla
sigaretta e
baciandomi la fronte.
< Non
m'importa. Ti do fastidio? >
< No >
< Allora per
me va bene stare così > risposi sorridendo.
< Eccoci! >
esclamò Alessia raggiungendoci.
< Ciao piccola
> risposi baciandole la guancia.
< Gli altri?
> chiese Taylor.
< Sono
bloccati nel traffico. Arriveranno a minuti > ci
spiegò Alessia.
Attendemmo che
tutto il gruppo si riunisse e poi entrammo tutti insieme nel ristorante
prestabilito. Ognuno si prese una cosa diversa e alla fine ci dividemmo
tutte
le porzioni in modo che tutti potessimo assaggiare tutto.
Dopocena ci
spostammo in un drive-in non molto distante dal ristorante.
< Fico, non
sono mai stata in un drive-in > sussurrai.
< C'è sempre
una prima volta piccola > rispose Robert mentre mi prendeva una
mano.
< Io direi di
andare dentro il furgone e di lasciare i piccioncini soli in macchina
>
propose Jared e lo guardai grata.
< Oh no…
> sussurrò Robert.
< Cosa? >
< Il film…è
Harry Potter e il calice di fuoco >
< Wow ti
vedrai sul grande schermo! > esclamai ridendo ma Robert non
parve essere
della mia stessa opinione.
Mi prese per mano
e mi fece spostare sul sedile posteriore dove poi mi
abbracciò.
< Questa è
stata una delle scene peggiori… > disse Robert mentre
veniva trasmessa la
scena della seconda sfida, ovvero quella del salvataggio dal fondo di
un lago
di coloro che stava più a cuore ai partecipanti al torneo
Tre Maghi.
< Perché? >
domandai divertita.
< Perché non è
semplice muoversi in una vasca di tre metri per tre metri fingendo di
essere in
un lago! > rispose ridendo.
< Giusta
osservazione > dissi sghignazzando < tra quanto ci
rivedremo? >
domandai seria.
< Ti giuro che
appena mi libero dalle riprese di New Moon verrò a trovarti
>
< Lo so >
risposi voltandomi per guardarlo in faccia e accarezzandogli una
guancia.
< Però per
qualunque problema voglio che tu mi chiami… >
< E poi cosa
vorresti fare? >
< Correre
immediatamente da te >
< Non puoi
lasciare il tuo lavoro a metà >
< Sai quanto
me ne frega…potrei anche lasciare tutto per te >
< Non farlo
> dissi risoluta < potresti pentirtene >
< Perché
dovrei? >
< Perché se
per caso noi non dovessimo più… > dissi ma
Robert mi tappò la bocca.
< Non dirlo
>
< Devo invece,
perché la vita è imprevedibile. Se noi un giorno
non dovessimo più stare
insieme la tua carriera sarebbe rovinata >
< Fanculo alla
carriera, io voglio solo te >
< Rob… >
dissi poco prima di scoppiare in lacrime < non voglio
lasciarti… >
< Shh…su amore
non piangere >
< Non ci
riesco, non ce la faccio…non posso pensare che tra dodici
ore partirò per
l’Italia e che tutto questo resterà solo un
ricordo… >
< Posso fare
qualcosa per farti stare meglio? >
< Puoi mettere
indietro l’orologio? >
< No, ma se
vuoi posso dare fuoco alla tua scuola, così potrai stare
ancora qui >
Scoppiai a ridere
divertita.
< Sarebbe
un’idea meravigliosa! > esclamai grata che mi avesse
fatto ridere e la
seconda scena dove Robert fece una smorfia di disgusto fu quando Cedric
venne
ucciso da Voldemort < certo che Edward Cullen e Cedric Diggory
sono
identici…un momento, ora ho capito! > esclamai
preparandomi a sparare una
grossa cavolata < in realtà non c'erano in scena
Cedric e Voldemort, ma
Carlisle e Cedric…e Carlisle dopo aver ucciso Cedric con
quell'incantesimo è
corso verso di lui prima che facesse completamente effetto e l'ha
morso, così
Cedric si è trasformato in Edward Cullen… >
< Ma sentila!
> esclamò Robert avvicinando la testa al mio collo e
mordendomi.
< Edward,
anzi…Cedward Pattinson che cavolo stai facendo? >
domandai ridendo.
< Ma la vuoi
piantare o no? Sei una grandissima rompiscatole, lo sai? > disse
stringendo
l'abbraccio < sai quanto sarebbe bello avere una di quelle
bacchette
magiche? Giusto per pietrificarti un po' per farti stare
zitta… >
< Cedward
Pattinson va' a dipingere un quadro che è meglio! >
esclamai in risposta a
quella battuta infelice.
< Tu non sei
una mia fan, vero? > domandò ridendo.
< Ma che
centra?! Sono ruoli noti ormai. Anche un bambino di cinque anni lo
saprebbe…
>
< Quindi vuol
dire che se venissi in camera tua non troverei dei miei poster sulle
pareti
della tua camera? >
< No, e per
due motivi semplici: il primo è che fino a maggio non
c'erano tuoi poster sui
giornali, ma ora presumo che ci siano, mentre il secondo motivo
è che sono
troppo pigra per appendere poster… >
< Quello di
Jared però ce l'hai… > obiettò.
< È
vero, ma è ormai un
anno che ce l'ho appeso > ribattei
schioccandogli un sonoro bacio sulla guancia e tornando a vedere le
ultime
scene del film e quando questo alle undici finì, tutti
insieme decidemmo di
andare a bere qualcosa al Blue River.
<
Buonasera
ragazzi! > esclamò Harry venendoci incontro.
< Ciao Harry
> dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo.
< Ciao
splendore. Martina! Che bello rivederti! >
< Ciao Harry
> rispose Martina avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
< Ci
delizierete con qualche canzone questa sera? > chiese il
proprietario mentre
ci faceva sedere tutti in un tavolo appartato.
< Non lo
so…cognatì? > domandò Martina
guardandomi.
< Qualcosa
d’italiano? >
< Perfetto…ho
la canzone giusta! > esclamò Martina.
< Ovvero? >
< Le donne lo
sanno >
< Quella di
Ligabue? > domandò Alessia con gli occhi che le si
erano illuminati.
< Sì…perché
non canti con noi? Così facciamo le Italianine >
disse Martina ridendo.
< Ci sto! Mamy
mi vuoi? >
< No >
risposi facendole la linguaccia < avanti dai! > esclamai
prendendola per
mano e tutte e tre corremmo verso il palco iniziando a cantare e non
appena
finimmo tutti dentro la sala iniziarono ad applaudirci.
< Un applauso
per queste tre fantastiche fanciulle! > esclamò Harry
salendo sul palco.
Ringraziammo
tutte e poi tornammo a sederci al nostro tavolo.
< Caspita Ale
non sapevo che anche tu avessi una così bella voce >
disse Kellan sorridendo
ad Alessia.
< Grazie, ma
diciamo che me la cavo > rispose lei sorridendo e sedendosi
sulle gambe di
Teo.
< Avanti chi è
il prossimo ad andare a cantare? > chiese Kristen.
< Perché non
vai tu Rob? > domandò Jared.
< Potresti
fare un duetto con Kellan… > dissi ridendo.
< Ahahah no,
grazie > rispose Robert.
< Stai
insinuando che non ho una bella voce per caso? >
domandò Kellan fingendosi
offeso.
< Non potrei
mai dire una cosa del genere amico >
< Ossessionata
dal myspace vivi le tue notti postando e-mail, ascolti i Blink e i
Simple Plan
per questo ti sei la mia Margot… >
canticchiò Teo mentre beveva la sua
birra.
< Non tentarmi
> dissi guardandolo intensamente.
< Perché no?
> domandò guardandomi con il mio stesso modo.
< Non hanno la
base >
< Invece sì
sorellina perché la base è nel CD che ho fatto a
Harry il mese scorso >
< Non l’hai
fatto… >
< Oh sì
invece…allora? vieni a cantare con me o vado da solo?
> domandò Teo
alzandosi dalla sedia e facendo alzare Alessia e mi tese l mano.
< Non posso
dire di no a questa canzone… > risposi afferrando la
sua mano e
avvicinandomi con lui al palco.
< Questa
canzone è una delle mie preferite e di mia sorella
perché il ritmo è fantastico.
Spero vi possa piacere anche se è in Italiano! >
esclamò Teo rivolto al
pubblico e fece partire immediatamente la base.
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Vivi
di rock, pop punk old school
Passi la tua
vista ascoltando l’iPod
Resti incollata
ad MTV (ti voglio così)
Margot sei una
sick girl
Ossessionata dal
myspace
Vivi le tue notti
postando e-mail
Ascolti i Blink e
i Simple Plan
Per questo tu
sei…
La
mia Margot
(Margot sei unica per me)
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile
per me
Io so che mi
conquisterai
Con quel tuo
stile un po’ glamour che hai
Ti adoro già e tu
lo sai
Margot sei una
sick girl
Sarò il tuo
specchio se lo vuoi
Adoro il tuo
trucco e come lo dai
E quante foto ti
farei
Per questo tu
sei…
La
mia Margot
(Margot sei unica per me)
Tu piena di
difetti
Non riuscirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
La mia Margot
(Margot sei unica per me)
Col ciuffo sopra
gli occhi
Impazzirei a
viver senza te (troppo difficile per me)
Troppo difficile
per me
Terminammo
di
cantare, poi Teo mi prese per mano ed entrambi ringraziammo prima di
tornare a
sederci.
< Cavolo non
mi sono mai divertita così tanto in un’esibizione!
> esclamai tornando a
sedere.
< Nemmeno io
piccola > rispose Teo tornando a sorseggiare la sua birra
< hey, come mai
ne manca la metà? > domandò guardando il
boccale.
< Colpa mia
> disse Alessia alzando la mano e Teo le sussurrò
qualcosa nell’orecchio.
Restammo al Blue
River fino alla chiusura e poi uscimmo tutti ritrovandoci davanti alle
macchine.
< Verremo
domani mattina all’aeroporto> disse Kristen
abbracciandomi.
< Certo >
risposi stringendola.
< Ciao > mi
salutarono Ashley e Nikki.
< Ciao ragazze
a domani > risposi abbracciando anche loro e la stessa cosa feci
con i
ragazzi.
< Alle undici,
vero? > chiese Kellan mentre era mano nella mano con Martina.
< Sì >
confermammo Alessia ed io guardandoci complici.
< Sogni d’oro
Kell > disse Martina baciandolo sulla guancia.
< Sogni d’oro
Marti > rispose Kellan mentre le baciava la fronte.
Mi voltai e vidi
Alessia abbracciare Teo e affondare la testa nel suo petto, mentre lui
la
stringeva a sé e le diceva di calmarsi.
Robert mi si
avvicinò e fece per parlarmi.
< Se non vuoi
che scoppi a piangere qui davanti a tutti non dire niente >
sussurrai
continuando a guardare mio fratello e la mia amica e poi mi avvicinai a
Jared
< papi > esclamai buttandogli le braccia intorno al collo.
< Bimba
smettila di tenere quel muso lungo e vai a farti una bella dormita! Ci
vediamo
domani. Ti porterò i muffin per colazione >
< Grazie >
risposi ridendo < sogni d’oro. Ti voglio bene, lo sai?
>
< Anche io te
ne voglio bimba > rispose Jared baciandomi la fronte.
Piano piano se ne
andarono via tutti e rimanemmo nel parcheggio solo Robert, Teo,
Alessia,
Martina ed io.
< Ti fermi a
dormire da noi Rob? > domandò Teo.
< Se non è un
problema porterei Giulia da me >
< Ok >
risposi abbracciando mio fratello e le mie amiche e salendo in macchina
con
Robert.
< Non è un
problema vero? Preferivi andare a dormire a casa? > chiese
Robert mettendo
in moto.
< No,
assolutamente > risposi sorridendo < cavolo! >
esclamai.
< Cosa? >
chiese Robert preoccupato.
< Non ho
salutato i tuoi genitori, le tue sorelle, i tuoi nonni! Oddio che
maleducata…
>
< Tranquilla
amore verranno domani mattina in aeroporto >
< Oh, davvero?
> domandai rilassata e Robert annuì con la testa.
< Eccoci… >
sussurrò Robert parcheggiando nel vialetto davanti a casa
sua.
< Già >
risposi sospirando mentre scendevo dalla macchina.
< Giulia puoi
venire un attimo un sala con me? > chiese Robert mentre apriva
la porta.
< Certo >
risposi seguendolo.
< Ecco,
vedi…questa sciocchezza l’ho comprata per te
> disse porgendomi un pacco
lungo ma sottile incartato con della carta da regalo bianca rigata e
con un
nastro verde < per il pacchetto mi ha aiutato Alessia >
aggiunse
imbarazzato.
< Ti spiace se
mi siedo sul divano prima di aprirlo? > domandai tenendo gli
occhi fissi sul
pacco regalo.
< Certo che no
> rispose poggiando una mano sulla mia schiena e spingendomi
delicatamente
sul divano.
< Non c’è
dentro un completo da infermiera sexy, vero? > domandai
preoccupata dalla
sua espressione strana.
< Quello te lo
regalo per il compleanno > rispose Robert con una risata
cristallina.
Tirai un sospiro
e iniziai a scartare il regalo e dopo aver tolto il pacchetto mi trovai
in mano
una scatola con scritto in grande al centro Acer.
< Oddio… >
sussurrai.
< Non
picchiarmi, è per una giusta causa >
< Io ho già un
computer portatile >
< Sì, ma ti
lamenti sempre che è scassato duro…e
poi…aprilo > m’intimò Robert.
Aprii anche la
scatola e dentro vi trovai un computer portatile bianco.
< Tu sei
matto… > sussurrai con un sorriso che partiva da un
orecchio e che arrivava
all’altro.
< Aprilo
all’interno… > mi suggerì Robert
sedendosi accanto a me e quando feci come
mi aveva detto vidi che il computer era dotato di webcam <
così possiamo
vederci anche se non siamo vicini >
< Ma…? >
< L’ho
comprato su e-Bay qualche settimana fa. Mi sono accertato che
provenisse da un
negozio italiano, così non ci sarebbero stati problemi
nell’installazione dei
programmi, e…a proposito! > esclamò
allontanandosi da me e ritornando pochi
secondi dopo con due CD in mano < questo è quello per
installare Microsoft
Word, mentre questo qui > disse porgendomi il secondo CD
< è il tuo
antivirus >
< Sei un
amore, grazie! > esclamai appoggiando il computer sul tavolino e
saltandogli
al collo.
< E non è
tutto… > disse sciogliendo l’abbraccio
sorridendomi apertamente.
< C’è
dell’altro? >
< Sì. Mi sono
fatto installare da Teo msn, così potremmo sentirti anche
lì >
< Grazie >
sussurrai commossa.
< Si è fatto
tardi e domani mattina dobbiamo svegliarci presto… >
disse Robert guardando
l’orologio e un’ombra mi passò davanti.
Decisi che non
volevo che quella notte finisse così, volevo sentirmi ancora
completa, volevo
essere felice, volevo fare l’amore con Robert, il mio Robert.
Presi il computer
e lo sistemai delicatamente nella scatola che poi appoggiai sul
pianoforte e la
stessa cosa feci con i CD, poi mi avvicinai verso Robert e lo guardai
intensamente negli occhi.
< Robert? > lo chiamai stringendomi a lui.
<
Sì? > rispose deglutendo rumorosamente.
<
Voglio fare l'amore con te... > dissi incominciando a
sbottonargli la
camicia.
<
Di nuovo? > domandò con un mezzo sorriso.
< Ti prego
> sussurrai sentendo che le lacrime stavano per uscirmi dagli
occhi.
< Non farlo
>
< Cosa? >
< Piangere
>
< Non ci
riesco > sussurrai stringendomi al suo petto e lui mi
cullò per diverso
tempo, mentre sentivo il suo cuore battere forte come il mio.
< Va un po’
meglio? > domandò dopo un po’.
< No >
sussurrai con il broncio.
< Lo sai che
sei più bella quando sorridi? > domandò
Robert facendomi il suo sorriso
sghembo e tutti i miei tentativi di rimanere seria sfumarono e sorrisi
anche io
con lui.
Poi Robert si
avvicinò alle mie labbra e mi baciò dolcemente e
quel bacio mi ricordò
tantissimo il nostro primo bacio, ma in breve la dolcezza venne
sostituita
dalla passione. Portai le mani sui suoi capelli e lo attirai verso di
me e non
appena mi si stese sopra incatenai le mie gambe alla sua vita.
< Guarda che
non scappo > sussurrò al mio orecchio ridendo quando
aumentai la morsa.
< Non si sa
mai > risposi ridacchiando mentre gli toglievo la camicia.
Lo liberai dalla
presa per far sì che potesse togliermi i miei vestiti e io
feci la stessa cosa
con i suoi vestiti restanti.
< Sappi che
non rimpiango niente: non una lite, non una battuta…niente.
Ogni piccola cosa
mi ha insegnato ad apprezzarti interamente > sussurrò
Robert prima di
entrare dentro di me.
< La penso
esattamente come te > risposi strizzando gli occhi quando Robert
fece la
prima spinta, ma poi iniziai a gemere piano e a chiamarlo <
Robert… >
strozzai un gemito quando venni mentre lui mi baciava il collo e poco
dopo
venne anche lui.
< Andiamo, ti
porto a letto > disse prendendomi in braccio e portandomi in
camera sua.
Ci stendemmo sul
letto e gli feci appoggiare la testa sul mio petto e quando lui si
addormentò
restai ad osservarlo per buona parte della notte mentre cercavo di
memorizzare
ogni singolo dettaglio di lui nella mia mente, cosa che alla fine
riuscii a
fare scattando una foto con la sua macchina fotografica.
< Certo che la
macchina non potrà mai immortalare il tuo respiro che mi
tiene caldo il petto
> sussurrai sorridendo mentre gli accarezzavo la guancia e
finalmente alle
cinque riuscii a prendere sonno.
|
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Capitolo 44 *** ADDIO LONDRA ***
Eccoci al
terzultimo capitolo...ogni settimana ci avviciniamo alla fine...CHE
TRISTEZZA!!
:'(
Questo è un'altro
capitolo triste...Giulia parte...ma ci saranno moltissime sorprese,
statene
certi!
Prima di passare
ai ringraziamenti vorrei dirvi una cosa: mi dispiace avervi fatto
piangere, ma
questo mi lusinga molto...quello che volevo fare io era mostrarvi
quanto Giulia
fosse triste, farvi arrivare al cuore il dolore che stava provando...e
dalle
vostre recensioni mi sembra di aver capito di esserci
riuscita...grazie, siete
i migliori!! *-*
Ringrazio
tantissimo chi ha solo letto, i nuovi che l'hanno messa tra le storie
seguite e
le preferite e chi ha commentato :)
SweetCherry: ciao bella! Sono
contenta che questo capitolo ti sia
piaciuto, davvero *-* e grazie per i complimenti, sei carinissima *-*
mi
raccomando, prendi fazzoletti resistenti xD un bacione
Zio_Legend: hey!! Mi
dispiace che questo capitolo ti abbia messo
tristezza...spero che questo nuovo non la raddoppi! Beh su questo hai
ragione
però...sarebbe stato strano se magari Giulia saltellasse
allegra di qua e di là
invece che disperarsi xD seriamente, spero ti piaccia questo nuovo
capitolo :)
Sognatrice85: *-* grazie
Marghe, sei carinissima...concordo pienamente
con te per quello che hai detto...ma hey, sai come finirà la
storia, quindi non
piangere :) ti voglio bene tesoro
Sabry87: mi dispiace aver
fatto piangere pure te xD ma sono
contenta che il capitolo ti sia piaciuto, grazie di cuore :)
valentina_black_cullen: *non so
come fai,ma riesci ad arrivare al cuore delle
persone con le tue parole* *-* davvero pensi questo??? Oddio,
grazie
tante!! Sono contenta che il mio lavoro venga apprezzato *-* sono senza
parole,
davvero...spero che anche questo capitolo ti piaccia :) un bacione
Ili_sere_nere: ciao bella!! Ho
fatto piangere pure te?!?!?!? Dispiace
tanto anche a me che questa storia stia per finire,
fidati...però ogni cosa ha
un inizio e una fine...spero solo che la fine sia degna di essere letta
^^ un
bacione tesoro e grazie
angiiie: Angie,
tesoro...grazie *-* sei stata carinissima, ancora
non credo di meritarmeli tutti questi complimenti *-* e mi scuso per
averti
fatta piangere xD come possiamo fare per non farti sentire la mancanza
di
Giulia? :) un bacione
daydre4mer:
vecchietta!!!!!!!!!!!!!! xD oddio...cos'è che farai?? :S
ma io non ero soddisfatta del capitolo stilisticamente parlando...per
quanto
riguarda il contenuto sono contenta :) e sono tanto contenta che ti sia
piaciuto il capitolo...spero che il nuovo sia bello uguale!! :) un
bacione
tesoro, ti voglio bene :)
EmilyAtwood: ciao carissima!
(o per meglio dire "giudice
letterario") :) sto scherzando...se ti ho fatta piangere mi scuso xD ti
ringrazio per essere stata onesta e dirmi cosa ne pensavi del capitolo
e spero
che il nuovo sia migliore :) sono curiosa di sapere una cosa
però: perché la
scena del parco era esagerata secondo te? A me personalmente piace
molto...cioè
è tenera con la bambina...e sono anche curiosa di sapere
come avresti
approfondito la scena di Rob e Giulia davanti al Blue... :) un bacione
Ashley
Snape: ciao!!
Certamente, prendilo pure :) *-* grazie mille per
i complimenti, sei stata carinissima!! Spero ti piaccia anche questo
capitolo!!
Un bacione
ilachan89yamapi: è
vero, purtroppo ormai siamo al termine...mi dispiace
tantissimo, lo sai? :( spero ti piaccia il nuovo capitolo ^^
Miley90: cavolo, stavi
per piangere...ma non l'hai fatto...dovrò
impegnarmi di più xD scherzo tesoro..grazie per i
complimenti, davvero...ti
voglio bene :)
KikyCullen:
cognatììììììììì
ueeeeeeeeeee non voglio che finisca la
mia storia!!! :'( che tristezza... *O* davvero pensi a tutto quello che
hai
detto?? Oddio, graziee!! *-* sei carinissima...sono commossa...ti amo
cognatìììììì
Twilighter001: ciao tesoro!!!
Sono contenta che il capitolo ti sia
piaciuto, davvero...fidati, dispiace anche a me che Giulia se ne
vada... :( un
bacionee
lazzari: ciao Lorena!!!
Giulia se potesse starebbe con Rob,
fidati...il problema sono i genitori di lei xD sono contenta che il
capitolo ti
sia piaciuto, davvero :) un bacione
ale90: la mia
Margoooooot..col ciuffo sopra gli
occhi...impazzirei a viver senza te...troppo difficile per meeeeee (L)
quanto
amo i Melody Fall..e sono contenta di averti contagiato con loro! *O*
ahahah
perché ti sei sentita una cacca per la scena con Teo? Era
più che lecita la tua
domanda :) :'( io insopportabile con Michelle?? Ma che cattivaaaaaa :P *Cmq
quella delle caramelle di Franky l'ho trovata una scena dolcissima, non
è che
per caso fai le prove per M... ??* per cosa???? buona
lettura per questo
capitolo (molto speciale spero xD) ti voglio bene (e più io
U.U)
lilly95lilly: già,
dispiace tanto anche a me...purtroppo :( spero ti
piaccia il nuovo capitolo!! Un bacione :)
NekoRed: no, non piangere
anche te!! :) ho già sulla coscienza
troppe persone xD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, grazie
mille!!
:) e spero che ti piaccia il nuovo :)
milly92: tesoro!! :)
nemmeno io voglio che finisca!!! :'( come
possiamo fare? Vuoi un lieto fine eh? Chissà, magari sarai
accontentata :) *O*
grazie tesoro ti voglio bene! :)
A
PRESTO!! Un
bacione la vostra Giulls che ora scappa al mare! :D
P.S. Come potevo
non metterlo? Questo capitolo è dedicato ad ALESSIA,
perché senza di lei molte
cose non ci sarebbero state e non so che robaccia avrei
scritto...grazie
piccola, ti sarò debitrice a vita :)
44. ADDIO LONDRA
<
È ora di
alzarsi > sussurrò Robert al mio orecchio.
< Di già? >
domandai aprendo gli occhi e sorridendo quando vidi il suo volto a
pochi
centimetri dal mio.
< Sì. È tardi
e devi tornare a casa per prendere la valigia e andare all'aeroporto
>
rispose sospirando.
Il sorriso si
tramutò in broncio quando sentii quelle parole. Respirai
rumorosamente mentre
voltavo la testa di lato ricacciando dentro le lacrime che stavano
lottando per
uscire, ma rivoltai la testa nella sua direzione e lo baciai avidamente.
< L’unica cosa
che mi viene da pensare è che tutto fa schifo > dissi
appoggiando la fronte
alla sua e poi mi alzai dal letto bruscamente.
< Sì, adoro
anche i tuoi cambiamenti d’umore improvvisi! >
esclamò Robert ridacchiando e
in quel momento suonò il campanello < vai a farti una
doccia, io vado a
vedere chi è >
< Ok >
risposi dirigendomi verso il bagno e uscii dalla doccia dopo dieci
minuti.
Tornai in camera,
indossai le poche cose che avevo lasciato da Robert e poi scesi di
sotto,
trovandomi davanti la famiglia Pattinson al completo.
< Che cosa ci
fate qui? Credevo veniste in aeroporto… > dissi
stranita.
< L'idea era
quella, ma siamo venuti per farti una sorpresa > rispose Richard
avvicinandosi a me e abbracciandomi.
< E sono
contentissima di ciò! Grazie mille > risposi
ricambiando l'abbraccio.
< Poi torni
vero? > domandò Samantha senza lasciare la mano di
Lizzy mentre mi guardava
con un po' di broncio.
< Verrò a
trovarvi il prima possibile > risposi inginocchiandomi per
guardarla negli
occhi e sorridendole.
< Promesso?
> domandò titubante.
< Promesso
> risposi a voce tremante mentre allargavo le braccia e Samantha
corse per
abbracciarmi.
< Lasciala,
voglio abbracciarla anche io! > esclamò Brian
allontanando Samantha con un
leggero spintone e fiondandosi tra le mie braccia < possiamo
venire a
trovarti anche noi? >
< Ma certo
tesoro, se mamma vuole farsi un viaggetto potrete venire tutte le volte
che vi
pare > risposi stringendolo a me.
< Amore
lasciaci salutare Giulia > disse Amelia afferrando il braccio di
Brian.
< No! >
esclamò il bambino stringendosi ancora di più a
me.
< Andiamo
piccolo, poi prometto di tornare ad abbracciarti > gli sussurrai
in un
orecchio e lo convinsi
Non appena si
allontanò da me mi rialzai in piedi e Victoria corse ad
abbracciarmi.
< Giulia è
stato un vero piacere conoscerti e spero di rivederti al più
presto >
< Lo stesso
vale per me Vic > risposi stringendo l'abbraccio e Lizzy si
unì a noi in
lacrime < Lizzy ti prego non piangere, altrimenti lo
farò anche io! >
esclamai facendo ridere tutti.
Subito dopo fu il
turno di abbracciare Alfred, Richard e Claire.
< Tesoro ti
abbiamo portato delle cose da mangiare durante il volo > disse
Claire
asciugandosi una lacrima e porgendomi un sacchetto in carta con dentro
tre
panini ricoperti da un foglio di alluminio < li ho preparati
questa mattina.
Sono con il pomodoro e la mozzarella, con l'insalata, il prosciutto e
il
pomodoro e l'ultimo con la cotoletta. Spero che ti piacciano >
aggiunse
sorridendomi e improvvisamente mi ritrovai a piangere.
< Scusate >
dissi asciugando le lacrime col palmo delle mani mentre accennavo un
sorriso
< vanno benissimo, grazie. Claire sei stata dolcissima >
aggiunsi
abbracciandola ancora.
Infine fu il
turno di abbracciare George e Amelia.
< Mi dispiace
tanto per le cose che ti ho detto, mi c'è voluto veramente
tanto per capire che
ragazza d'oro fossi in realtà. Ora sono seria più
che mai e mi piacerebbe
rivederti al più presto…tornerai a trovarci?
> domandò Amelia sorridendomi e
senza aspettare una risposta mi abbracciò con fare materno.
< Con immenso
piacere… > risposi commossa e quando mi staccai dal
suo abbraccio sorrisi a
Brian e corse di nuovo ad abbracciarmi.
Lo presi in
braccio e lo strinsi a me.
< Giulia, è…è
ora di andare… > disse Robert cercandomi con lo
sguardo e senza guardarlo in
faccia diedi un bacio sulla guancia a Brian e lo feci scendere.
Samantha tornò ad
abbracciarmi.
< Ti voglio
bene > sussurrò piangendo.
< Anche io
tesoro > risposi col groppo in gola.
Volevo evitare di
piangere ulteriormente perché avevo paura di risultare una
bambinetta davanti a
loro, ma non appena la feci scendere e incrociai lo sguardo di Robert
scoppiai
in lacrime. Robert prontamente fece uno scatto in avanti e mi
abbracciò stringendomi
i fianchi, così io mi strinsi maggiormente a lui appoggiando
la nell'incavo del
suo collo e cingendogli il collo con le mie braccia tremanti.
< Shh…amore
mio calmati…sono qui… > mi
sussurrò Robert all'orecchio mentre mi
accarezzava la schiena.
< È meglio andare…
> sentii dire da Richard ma non risposi, in quel momento la mia
unica paura
era separarmi dalle braccia del mio Robert.
Non appena mi
calmai mi allontanai da lui e mi baciò teneramente, quasi
avesse paura di farmi
male. Quando però lo cercai con lo sguardo si
voltò dall'altra parte.
Gli accarezzai
una guancia e sentii il palmo della mia mano bagnarsi e quando Robert
sospirando riaprì gli occhi vidi che erano rossi, gonfi e
pieni di lacrime.
< Credo sia la
prima volta che ti vedo piangere… > dissi per
sdrammatizzare.
< Volevo
essere forte per te… > rispose afferrandomi il polso
e baciandomi il palmo
della mano.
< Voglio che
tu sia te stesso…se hai bisogno di piangere, fallo >
< Lo so… >
< Andiamo?
> domandai allontanandomi da lui e prendendo il computer da
sopra il
pianoforte.
< Sì >
rispose sospirando.
Raggiungemmo
lentamente la macchina e poi Robert sfrecciò verso casa di
Teo a tutta
velocità, senza rispettare semafori e cartelli di stop.
< Amore io
vorrei ancora vivere… > dissi quando arrivammo
davanti a casa di mio
fratello.
< Sì, scusa…
> rispose lui appoggiandosi allo schienale e chiudendo gli occhi.
Scesi
silenziosamente dalla macchina e corsi in camera a prendere le miei
valigie e
il pacco per Robert.
< Vuoi una
mano? Ho già messo via le altre valigie in macchina,
e…perché sei seduta sul
letto? > domandò Teo entrando in camera mia.
< Mi mancherà
questo posto… > sussurrai alzandomi dal letto e
afferrando il pacco e una
mia valigia < andiamo > aggiunsi allontanandomi da quella
che per quattro
mesi era stata la mia camera e sorridendo al pensiero di ciò
che avevo
intagliato nell'anta destra dell'armadio all'interno con il coltellino
svizzero
di Teo.
"Più
di 500 notti già mi sono innamorata,
di
una bocca appena aperta e di un respiro senza fiato.
Se potesse questo buio cancellare l'universo,
forse ti potrei guardare e non sentirmi così
persa…
ma tu dormi ancora un po', non svegliarti ancora no…
ho paura di sfiorarti e rovinare tutto.
Ma tu dormi ancora un po',
ancora non so guardarti ancora anch'io nel modo giusto…"
Nell’anta
sinistra,
invece, avevo scritto una frase per mio fratello.
"Teo
sei il migliore fratello che una ragazza possa
desiderare.
Grazie
per questa vacanza, grazie di tutto. Ti voglio un
mondo di bene"
Scesi
di corsa le
scale e dopo aver sorriso a Martina e Alessia tornai in macchina da
Robert,
misi la mia valigia e il pacco per Robert nel baule che lasciai aperto
per gli
altri e poi mi sedetti accanto al mio ragazzo.
< Gli altri?
>
< Stanno
arrivando > risposi mentre afferravo la mano di Robert <
ti ho messo nel
bagagliaio il vestito della festa in maschera >
< Grazie >
disse abbozzando un sorriso.
Teo, Alessia e
Martina entrarono in macchina e dopo aver salutato Robert nessuno
parlò per
tutta la durata del viaggio. Quasi un'ora dopo arrivammo davanti
all'aeroporto
e lì incontrammo tutti i ragazzi: tutto il cast di Twilight,
Michael, Max, Sam,
Corey, Jared, Daniel, Tom, Rupert e addirittura Emma.
Robert fece
scendere davanti all’ingresso Alessia, Teo e Martina mentre
io restai con lui.
Andò a parcheggiare, mi aiutò a trasportare una
valigia e poi ci recammo dai
nostri amici.
< Aspetta >
lo bloccai poco prima di entrare.
< Sì? >
domandò aspirando l’ultima boccata di sigaretta.
Restai lì ferma a
guardarlo per cercare di memorizzare ogni suo centimetro del volto e
poi mi
avvicinai per abbracciarlo. Rispose immediatamente al mio abbraccio e
avvicinò
il volto ai capelli annusandomeli.
Dopo alcuni
secondi che mi parvero interminabili ci staccammo, Robert mi prese per
mano e entrammo
nel terminal.
< Ragazzi!
> esclamai andando a abbracciare Cam, Kellan e Taylor.
< Giulia ci
mancherai un casino! > esclamò Taylor alzandomi da
terra mentre mi stava
abbracciando.
< Pure voi,
pure voi > risposi stringendomi a lui e poi saltai al collo di
Jackson e
Peter.
< Fai la
brava, mi raccomando > sussurrò Peter al mio orecchio.
< Senz'altro e
salutami tua moglie > risposi sorridendo < ciao
Jack… >
< Ciao tesoro,
fai buon viaggio > disse Jackson e sorrisi quando mi sentii
chiamare "tesoro",
nomignolo che non mi aveva mai affibbiato.
Salutai anche
Michael, Max, Sam e Corey, poi mi dedicai a Jared.
< Papi… >
sussurrai saltandogli in braccio.
< Mi mancherai
bimba, sappilo. Sei una ragazza fantastica e una grande amica. Sono
stato
felice di conoscerti > disse con voce tremante < i
ragazzi mi hanno detto
di salutarti e sono dispiaciuti di non essere qui… >
< Dì loro che
non è un problema > risposi sorridendo < certo
che potreste venire a fare
un concerto a Ravenna… > aggiunsi con non chalance.
< Appena
verremo in Italia ti telefonerò, te lo prometto >
< Grazie >
risposi baciandogli la guancia.
< Questo è per
te > disse porgendomi un muffin.
< Non ho molta
fame, mi si è chiuso lo stomaco…ma facciamo
così: ce lo dividiamo? >
< Ma certo
> rispose Jared dividendo il muffin al cioccolato in due e
porgendomi la
parte più grande.
Dopo il muffin mi
avvicinai a Daniel e gli altri ragazzi del cast di Harry Potter.
< Ragazzi è
stato bellissimo conoscervi, dico davvero > dissi abbracciando
Daniel per
primo.
< Anche per
noi Giulia. Speriamo di rivederti presto > disse Tom
strappandomi dalle
braccia di Daniel e abbracciandomi.
< Lo spero
tanto anche io > risposi staccandomi da Tom ridendo e
abbracciando Rupert
< ciao Rup >
< Ciao
bellissima, fai buon viaggio >
< Grazie >
dissi sorridendo e infine fu il turno di Emma < Emma io non so
cosa dirti se
non grazie per essere stata sempre gentile con me e che mi dispiace di
questo
nostro allontanamento… >
< Anche a me
Giulia. Ti auguro tutta la felicità del mondo e scusami per
come mi sono
comportata al ballo… >
< Non hai
niente di cui perdonarti…o almeno con me! > esclamai
per sdrammatizzare e ci
mettemmo a ridere, dopodiché ci abbracciammo e poi ritornai
accanto a Robert.
< Ho un'altro
regalo per te… > sussurrò Robert infilando
la mano dentro la tasca destra.
< Ancora? >
domandai guardandolo accigliata.
< Non ho speso
più di dieci sterline per questo! >
esclamò tirando fuori dalla tasca un
mazzo di chiavi e porgendomele < sono le chiavi di casa di
Londra e di Los
Angeles, così potrai raggiungermi d'ovunque io sia e entrare
senza problemi in
casa >
< Grazie >
sussurrai abbracciandolo.
< Giulia! >
esclamò Ashley reclamando la mia attenzione e lei, Nikki e
Kristen si
avvicinarono come fulmini a me.
< Abbiamo un
regalo da parte di tutti noi, ma devi prometterci di aprirlo una volta
in
aereo… >
disse Kristen porgendomi un
scatola bianca con un fiocco color oro.
< Ve lo
prometto, grazie a tutti > risposi prendendo il pacco.
< Siamo in
ritardo? > domandò una voce dietro di noi e quando mi
voltai vidi Catherine
e Stephenie.
< Stephenie!
> esclamai lasciando il pacco a Robert e abbracciandola <
ciao Catherine
> dissi abbracciando anche lei.
< Ciao
bellissima, credevamo di non riuscire a salutarti. Sai, siamo arrivate
questa
notte alle quattro… >
< Solo per me?
> domandai commossa.
< Certamente
> rispose Catherine.
< Siete due
angeli! > esclamai abbracciandole < ragazze, queste sono
le mie amiche
Martina e Alessia > dissi presentandole ed entrambe erano molto
emozionate
di conoscere Stephenie e Catherine.
< Forza,
dobbiamo andare a fare il check-in > disse Teo guardando
l'orologio e tutti
insieme ci dirigemmo verso l’entrata per fare i check-in.
< Tra mezz'ora
imbarcheremo i passeggeri del volo H-831 diretti all'aeroporto di
Fiumicino. I
passeggeri del volo H-831 possono iniziare a dirigersi verso il gate 9
>
disse una voce femminile all'altoparlante.
< Il mio… >
sussurrò Martina.
< Vieni con me
> disse Kellan prendendole la mano e trascinandola lontano da
noi.
< Cinque euro
che la bacia > sussurrai ad Alessia.
< Non lo
farà…ci sono i paparazzi e sicuramente non
vorrò creare casini a Martina >
disse Alessia, ma non appena ci voltammo per guardarli li vedemmo
baciarsi.
< Sì! >
esclamai iniziando a saltellare.
< Mamy ti odio
> sbuffò Alessia facendomi la linguaccia e dandomi i
miei più che meritati
cinque euro.
< Lo sappiamo
entrambe che non è vero > risposi abbracciandola.
Martina e Kellan
ritornarono da noi dopo venti minuti e dopo che ebbe riabbracciato
tutti,
Martina si mosse verso di me.
< Cognatina
grazie per la splendida vacanza che mi fai fatto passare…se
non fosse stato per
te… > disse bloccandosi mentre sorrideva < non
mi sarei mai innamorata…
> aggiunse sussurrandomi tutto in un orecchio e poi mi
abbracciò.
< Ti voglio
bene > dissi stringendola a me.
< Anche io
cognatì > rispose ricambiando la stretta.
< Il volo
H-831 diretto a Fiumicino è pronto per l'imbarco >
ripeté la voce
all'altoparlante.
< Ok, ora devo
andare. Ciao > ci salutò Martina sorridendo e poi si
voltò ancora verso
Kellan per baciarlo sulle labbra < a presto >
< Verrò appena
posso, te lo prometto > rispose Kellan baciandole la fronte.
Martina si
allontanò verso il gate 9 e cinque minuti dopo venne
chiamato il nostro volo.
< Ci siamo
> sussurrai guardando tutti < se ho passato l'estate
più bella è merito
vostro. Non potrò mai ringraziarvi abbastanza. Vi voglio
bene > dissi
sorridendo con le lacrime agli occhi.
< Abbi cura di
te > disse Cam abbracciandomi.
< Anche tu! Ma
non credere che non ci vedremo più! > esclamai
ridendo.
< Lo so pulce,
tranquilla >
Salutai con un
abbraccio veloce ma intenso tutti e poi mi avvicinai a Robert.
< Che ne dici
di dare a Fragola Nera una copertina succulenta? >
< Che? >
domandai senza capire ma poi Robert infilò le dita nei due
passanti davanti dei
miei jeans e mi avvicinò a lui baciandomi appassionatamente
e come aveva detto
i giornalisti che erano presenti in aeroporto iniziarono a scattarci
tantissime
foto.
< Stai attenta
> sussurrò tra le mie labbra mentre mi accarezzava
una guancia.
< Pure tu e in
bocca al lupo per l'inizio delle riprese e…non far diventare
matto il regista
> risposi facendogli la linguaccia.
Presi la mia
borsa e il pacco che mi avevano regalato tutti i miei amici, mi
avvicinai a Teo
e Alessia e insieme c'imbarcammo per arrivare all'aeroporto di
Forlì.
Salimmo
sull'aereo e mi sedetti accanto al finestrino, con Teo accanto a me e
Alessia a
sua volta accanto a lui e quando mi voltai verso l'oblò vidi
Robert davanti
alla vetrata dell'aeroporto con la mano sinistra appoggiata al vetro,
mentre
quella destra era impegnata ad asciugare una lacrima che era scappata
dai suoi
bellissimi occhi azzurro oceano.
Gli sorrisi e gli
mandai un bacio, sperando che potesse vedermi e quando vidi in
lontananza i
suoi lati della bocca distendersi mi sentii felice.
Pochi istanti
dopo l'aereo iniziò a decollare e in breve vidi l'aeroporto
di Londra farsi
sempre più piccolo fino a sparire.
< Il regalo
non lo apri? > chiesero Teo e Alessia indicandomi il pacco sulle
ginocchia.
< Oh sì, me ne
ero dimenticata > risposi riprendendomi dai miei pensieri e
lentamente
scartai il regalo, trovando dentro la scatola bianca un album
fotografico
abbastanza grande e beige, con un fiocco marrone a sinistra ricoperto
da
disegni floreali beige scuro, foglie contornate di bianco e piccole
farfalle
marroni.
Accanto c'era un
diario scolastico a scacchi bianchi e neri, con in basso c'era una
ragazza in
canotta a scacchi bianca e nera, con le mutande a quadrati nere e
fucsia e i
calzini alti fino al ginocchio a righe nere e grigie. La ragazza del
disegno
aveva inoltre i capelli neri e lunghi, un po' spettinati sul capo e
stava
ascoltando l'mp3 e il filo delle cuffie le arrivava alle orecchie
formando il
disegno di un cuore sopra la sua spalla e all'interno c'era la scritta "RED".
Accanto alla testa della ragazza c'era l'adesivo rosa di una stella in
rilievo
e nell'angolo sopra a sinistra c'erano quattro adesivi in rilievo che
raffiguravano delle caramelle. Nel resto del diario c'erano tre
scritte: la
prima era rosa e posizionata in alto al centro e diceva "She
rocks. You
not." e poco sotto
c'era una
faccina che sorrideva, la seconda era poco sotto "Ahahah ha
ragione!", mentre la terza
era in maiuscolo "NIKKI!".
< Che carino!
> esclamò Alessia e quando lo aprii vidi che molte
pagine erano occupate da
varie foto e dai loro pensieri.
Poco dopo fu il
turno dell'album fotografico e quando lo aprii scoppiai in lacrime: le
prime
pagine erano piene di frasi dei miei amici.
Al centro trovai
la scritta di Robert.
"Perché
solo con te il mio cuore ha
preso a battere come non mai. Ti amo"
< Sono senza
parole… > sussurrai asciugandomi una lacrima e Teo mi
abbracciò.
Mi feci coccolare
da mio fratello ancora per qualche minuto, poi tornai a leggere le
altre
scritte: ce n'erano di tutti i tipi e alcune erano veramente
divertenti, come
quella di Cam e Kellan.
Mi soffermai su
una scritta in alto a destra e riconobbi la calligrafia di Teo.
"Perché
hai una Margot dentro di te
e non hai mai paura a mostrarla…ti voglio bene anche io
piccola, sei la
migliore sorella che un fratello possa desiderare…anche se
ogni tanto sei una
grandissima rompiscatole!"
< L'ho copiata
un po' dall'armadio… > mi sussurrò Teo in
un orecchio.
< Lo vedo >
risposi ridendo < grazie > aggiunsi voltandomi per
guardarlo.
< Di niente
sorellina > disse facendomi l'occhiolino.
La nuova frase
che notai fu quella di Alessia.
"Cara Giulia, o
meglio cara mamy, è
strano pensare che nemmeno un anno fa non ci conoscevamo. Siamo
diventate
amiche tramite msn e per un po' conoscevamo solo le nostre voci. Ma ora
la
città amata da entrambe, ovvero Londra, ci ha unito e siamo
passate dall'essere
semplici amiche a parenti (visto che sto con Teo). Sono le solite frasi
fatte,
ma è proprio vero che chi trova un amico trova un tesoro e
io ne ho trovato uno
immenso. Sei e rimarrai sempre la mia dolce e violenta mamy, anche se
sono più
piccola di te solo di undici mesi e sedici giorni! Baci la tua piccola"
Sorrisi commossa
e mi sporsi verso la mia amica.
< Sei
dolcissima! Ti voglio un mondo di bene > sussurrai
abbracciandola.
< Anche io
mamy > rispose Alessia baciandomi una guancia < ma sarei
ancora più
felice se evitassi di spiaccicare il mio ragazzo! > aggiunse
ridendo.
Risi anche io e
finsi di guardarla male, ma lei mi regalò un sorriso
contagioso e l'ultima
frase che lessi prima di passare a scrutare per bene le foto fu quella
di
Martina.
"Alla mia
cognatina
stilosa-pazza-pucciosa, che mi ha aiutato finalmente a farmi provare la
gioia
dell'amore, che mi ha fatto vivere una vacanza speciale con tutti i
ragazzi e
che mi ha (finalmente) presentato il suo grande amore Robert Pattinson,
ormai
eternamente suo…
P.S. Cognatì, che credevi? Lo sapevo che la tua camicia da
notte si sarebbe
rivelata un regalo utile!"
Lessi le restanti
dediche e poi mi dedicai alle foto, rimanendo paralizzata quando vidi
la foto
del mio primo bacio con Robert con sotto una dedica di Jared "Tu non puoi
lasciare me e Kellan
con una macchina fotografica in mano…".
< Giu devi
allacciarti la cintura di sicurezza > disse Teo indicandomi il
segnale e
feci come mi aveva chiesto.
Atterrando
delicatamente all'aeroporto di Forlì all'una in punto e ci
dirigemmo verso il
ritiro bagagli. Quando scorsi mia madre e mio padre all'uscita corsi ad
abbracciarli.
< Mamma, papà!
> esclamai.
< Ciao tesoro come
stai? > domandò mio padre sorridendomi.
< Sono triste,
ma fisicamente sto bene > risposi guardando l'anello che Robert
mi aveva
regalato < mamma, è tutto pronto? > domandai
voltandomi verso la diretta
interessata.
< Sì >
rispose lei porgendomi una busta bianca < ciao Teo >
disse alzando lo
sguardo.
< Ciao >
rispose Teo abbracciandola < lei è la mia ragazza
Alessia… >
< Piacere
Alessia, sono il padre di Giulia > disse mio padre offrendole la
mano.
< Piacere >
rispose la mia amica sorridendo e offrendo la mano anche a mia madre.
< Finalmente
ti conosco! Giulia non ha fatto altro che parlarmi di te > disse
mia madre.
< Ah sì? >
chiese Alessia guardandomi e annuii con la testa.
< È in
partenza il volo SR-500 diretto a Padova. I passeggeri sono pregati di
recarsi
a fare il check-in > annunciò l'altoparlante.
< È ora di
tornare a casa… > sussurrò Alessia
guardando Teo con le lacrime agli occhi.
< Ti
accompagno. Giulia vieni con noi? > chiese Teo guardandomi.
< Sì, un
secondo > risposi voltandomi verso mia madre e lei
annuì.
< Vi spiace se
ci fermiamo in edicola? Così prendo un giornale da leggere
mentre sono in aereo
> disse Alessia.
< Tranquilla
> rispondemmo Teo ed io e ci dirigemmo verso l'edicola.
< Uh che
bello, questa vende anche i giornali stranieri e…oh mio dio!
> esclamò
Alessia prendendo in mano People Magazine.
< Che c'è?
> domandai curiosa.
< Tu e Robert
in copertina… > rispose Alessia passandomi il
giornale: sull'angolo in basso
a destra c'era una foto mia e di Robert mentre eravamo all'ombra di una
palma
sulla spiaggia privata dell'amico di Jackson; Robert era appoggiato con
i
gomiti sul telo ed io ero a cavalcioni sopra di lui con i suoi occhiali
addosso
e avevo appoggiato la mia mano sul suo petto per farlo stendere
completamente
con l'intendo di stendermi su di lui e baciarlo e sotto la foto c'era
scritto
"Le
cinquanta coppie più hot dell'estate".
< Cavolo,
questa non ci voleva… > sussurrò Teo.
< Certo che
nessuno sa cosa sia la privacy > risposi stizzita prendendo
tutte le riviste
di People Magazine e portandole al bancone dell'edicola per pagarle.
< Le vuoi
comprare tutte? > domandò esterrefatto l'edicolante.
< Sì >
risposi prendendo fuori cinquanta euro e porgendoglieli < si
tenga il resto
> aggiunsi prendendo le riviste e uscendo dall'edicola.
Mi avvicinai ad
un bidone e per ogni rivista strappavo la copertina e dove c'era la
foto mia e
di Robert e gettandole via.
< Aspetta!
> esclamò Alessia prendendomi una rivista <
posso tenerla per leggerla
durante il viaggio? >
< Certo >
risposi continuando a fare il lavoro di prima.
< Wow, tu e
Robert siete al primo posto! > esclamò Teo prendendo
il giornale dalle mani
di Alessia.
< Hey! >
rispose la mia amica fingendosi offesa.
< Ah, davvero?
> chiesi stupita.
< Già…e
comunque hanno ragione! Cioè cavolo…sei Italiana
e minorenne, vai in
Inghilterra con tuo fratello che è amico d'infanzia di
Robert, lo scapolo d'oro
del momento e conquisti il suo cuore in un battito di
ciglia…siete voi due
senza subbio la coppia più hot dell'estate…
> disse Alessia soddisfatta di
ciò che aveva detto.
< Ma che
centra? Loro mica lo sanno… > obiettai.
< E va beh…ma
vi siete mai visti? Siete voi e basta! > esclamò
Alessia e Teo ed io ci
guardammo e annuimmo divertiti.
Riprendemmo a
camminare e raggiungemmo il gate 4, poi ci sistemammo accanto ad
Alessia mentre
faceva la fila per passare sotto i metal detector.
< Fai buon
viaggio > disse Teo prendendola per i fianchi e abbracciandola.
< Ti amo >
sussurrò Alessia piangendo.
< Anche io
amore… > rispose Teo asciugandole una lacrima e
sorridendole.
< Ciao mamy
> disse voltandosi verso di me e abbracciandomi.
< Ciao piccola
> risposi piangendo < mandami un messaggio quando
atterri, ok? >
< Certo. Ti
voglio bene e grazie…davvero >
< Non
ringraziarmi > risposi sistemandole una ciocca di capelli dietro
l'orecchio.
Alessia passò
sotto i metal-detector e quando sparì dalla nostra vista
abbracciai Teo.
< Giulia, le
valigie… > disse mia madre.
< Perché le
valigie? Dove parti? > domandò Teo con gli occhi
lucidi e con la voce
tremante.
< Io da
nessuna parte, tu vai a Padova con Alessia… > risposi
passando una mano tra
i suoi capelli e sorridendogli.
< Cosa? >
domandò sgranando gli occhi.
< Hai capito
benissimo… > risposi mordendomi il labbro.
< E tu? >
< Resterò a
Ravenna >
< Non voglio
lasciarti sola… >
< E io non
voglio che tu rinunci al tuo futuro per me. Ti rendi conto del regalo
che mi
hai fatto? Mi hai permesso di conoscere un attore che stimavo molto e
alla fine
mi sono innamorata di lui, mi hai fatto conoscere la tua
città natale e mi sei
sempre stato accanto in ogni momento. Credo sia arrivato il momento di
sdebitarmi, non credi? > dissi tirando su col naso < qui
dentro c'è il
tuo biglietto aereo per Padova e le ultime pratiche per la tua
iscrizione
all'università di medicina > aggiunsi indicando la
busta bianca che tenevo
in mano < e queste sono le chiavi dell'appartamento che ti ho
affittato.
Purtroppo sono riuscita a pagarti solo un mese… >
dissi tirando fuori dalla
tasca dei pantaloni un paio di chiavi.
< Come hai
fatto? > domandò Teo sempre più stupito.
< Veramente hanno
fatto tutto mamma, papà e Mirco dopo che ho chiamato mamma
qualche giorno fa.
Le ho detto di usare i miei soldi e lei ti ha comprato tutto >
< Ma non ci
sono soldi nel tuo salvadanaio > disse Teo sconcertato.
< Non in
quello che conosci tu! > esclamai ridendo.
< E per la
scuola? >
< Mamma ha
mandato la tua pagella di quinta e il direttore della scuola era
talmente
impressionato dalla tua media e dal tuo risultato all'esame di
maturità che ci
ha faxato i moduli per l'iscrizione e ha detto di volerti conoscere ad
ogni
costo… >
< Io non so
cosa dire >
< Non devi
dire niente, devi solo prendere questa busta, le chiavi, le valigie e
partire.
Ti spedirò il resto dei tuoi vestiti appena ti sarai
sistemato >
< Grazie! >
esclamò Teo abbracciandomi forte e quando ci staccammo
notammo che entrambi
eravamo sul punto di piangere.
< Ti voglio
bene > sussurrai prendendogli la testa tra le mani e baciandolo
sulla
fronte.
< Anche io
piccola >
< Promettimi
una cosa… >
< Tutto quello
che vuoi > rispose prendendomi le mani.
< Non sparire
e non dimenticarmi. Avrò sempre bisogno di te >
< Non potrei
mai farlo, lo sai bene >
< Ultima
chiamata per i passeggeri del voto SR-500 diretto a Padova >
annunciò
nuovamente l'altoparlante.
< Vai… >
sussurrai allontanandomi da lui e sorridendogli.
< Ciao piccola
> disse prendendo i bagagli < Patrizia,
Fabrizio…grazie… >
< Ciao Teo!
> esclamò mia mamma avvicinandosi a lui piangendo
< fatti sentire, ti
prego >
< Lo farò >
rispose sorridendo e anche mio padre si avvicinò per
abbracciarlo, dopodiché
Teo passò sotto il metal-detector e sparì verso
l'aereo.
Non appena fui
sicura che non potesse vedermi scoppiai in lacrime e entrambi i miei
genitori
mi abbracciarono.
< Mi mancherà
da morire, ma sono felice per lui. Non avrei mai potuto perdonarmelo se
si
fosse rovinato la vita per me >
< Andiamo a
casa? > chiese mia madre accarezzandomi una guancia.
< Sì >
risposi prendendo il mio bagaglio e dirigendomi verso l'uscita, felice
di aver
aiutato mio fratello.
< Non immagini
quanto siano impazienti di vederti tutti! > esclamò
mia madre quando
entrammo in macchina.
< Già, anche
io sono impaziente di rivederli… > mentii sorridendo.
< Specialmente
ai nonni sei mancata > intervenne mio padre.
< Sì, anche
loro mi sono mancati tanto. Come stanno? > domandai sinceramente.
< Stanno bene
>
< Magari oggi
pomeriggio vado a trovarli… > ipotizzai appoggiandomi
allo schienale della
macchina e accendendo il cellulare, trovando un messaggio da parte di
Robert e
due sue chiamate.
Con un sorriso
che partiva da un orecchio e arrivava all'altro composi il suo numero
con
l'addebito e lo chiamai.
< Amore sei
una piccola stronzetta lo sai? > disse Robert dopo aver risposto
al terzo
squillo.
< Si, lo so…ma
potrei sapere il perché? > chiesi sghignazzando
< se ti riferisci
all'addebito è anche colpa tua, mi hai abituata troppo bene
questa estate >
risposi senza lasciargli il tempo di parlare.
Restammo in
silenzio per una ventina di secondi.
< Vengo lì
> disse spezzando il silenzio.
< Ma che dici
Rob?! > esclamai smettendo di respirare.
< Non ci
riesco. Mi manchi, non ce la faccio senza di te > rispose e
dalla voce capii
che stava piangendo.
< No Rob, ti
prego resta lì…appena puoi mi raggiungerai, ma
ora devi concentrarti sul tuo
lavoro > sussurrai mentre mi portavo una mano davanti agli occhi
e li
strizzavo per non piangere < io intanto mi consolerò
con Gaspard >
aggiunsi per spezzare la tensione.
< E io con chi
mi consolo se ti ho promesso di stare lontano da Paris Hilton? >
< Beh, se vuoi
c'è sempre Tiffany…te la ricordi? Così
magari ti fa qualche sconto…sai, avevo
visto una camicetta… > risposi accennando un sorriso.
< Ah giusto,
Tiffany…perché no, potrebbe essere una buona idea
> rispose ridacchiando,
mentre io tirai su col naso < magari potremmo vederci per
Halloween. Ho
saputo che Kristen, Catherine ed io dovremo venire a Roma per
l'anteprima di
Twilight… >
< Sì, sarebbe
magnifico > risposi passandomi una mano tra i capelli e
appoggiandomi ancora
di più allo schienale del sedile guardando verso i sedili
anteriori e vidi che
entrambi i miei genitori mi stavano ascoltando.
< I tuoi
genitori ti stanno ascoltando, vero? > domandò dopo
un minuto di silenzio.
< Sì >
< Vuoi che ci
sentiamo più tardi? >
< No… >
< Continuerai
a parlare a monosillabi? >
< Forse >
risposi ridendo e restammo ancora in silenzio per un altro paio di
minuti <
sai che People Magazine ci ha definito la coppia più hot
dell'estate? >
< Sì, ho visto
il giornale in edicola. Certo che dovevano mettere proprio quella foto?
>
< Ho pensato
la tua stessa identica cosa > risposi mordendomi il labbro
inferiore.
< I tuoi
l'hanno vista? >
< Ma sei
matto?!? A quest'ora mi avrebbero rinchiusa in un convento >
dissi più
speditamente sperando che i miei genitori non capissero.
< Hai comprato
la rivista? >
< Veramente
tutte quelle dell'aeroporto ho comprato, poi le ho buttate via. A parte
una
rivista che ho lasciato ad Alessia… >
< Teo? >
< È partito
con lei… >
< Stai bene?
>
< No, ma non
potevo permettere che si separasse dalla sua ragazza…
>
< E noi? >
< Convinci mia
madre a farmi venire a vivere con te… >
< Non finché
sarai ancora minorenne! > esclamò mia madre
voltandosi verso di me.
< La privacy è
un optional? > chiesi in italiano allontanando il telefono.
< Siamo in una
macchina, i tuoi discorsi si sentono… > rispose mia
madre con non chalance.
< Ficcanaso
> sussurrai e poi tornai a parlare con Robert < mia madre
dice che finché
non avrò compiuto i diciotto anni dovrò restare a
vivere con lei… >
< Bene, appena
compierai i diciotto verrai a vivere da me… >
< Non prima di
aver finito la scuola signorina! > esclamò nuovamente
mia madre.
< Mamma, la
finisci? Ora riesci anche ad ascoltare ciò che dice Robert?
> domandai
stizzita < dovremo aspettare che mi diplomi… >
aggiunsi rivolta al mio
ragazzo.
< Non so mica
se avrò tutta questa voglia di aspettarti > rispose
ridendo.
< Ah, grazie
tante! > esclamai scandalizzata < ora vado, stai
spendendo troppi soldi
>
< Giulia…come
devo dirtelo? Lo sai che non ho problemi a spendere soldi per te, ti
amo e se
questo è l'unico modo per sentirti…beh, ne
approfitterò il più possibile >
< Lo so amore,
è solo che…se sento ancora la tua voce so che non
resisterei e correrei da te…
>
< La proposta
è allettante, ma non puoi attraversare la Manica a
nuoto… >
< Sì che
posso, perché in realtà io sono l'affascinante
Carlisle Cullen > dissi
scoppiando a ridere.
< Ma vai a
cagare, non ho fatto solo Edward Cullen in vita mia >
< Lo so, ma
Cedric è morto e…dovrei diventare un pittore gay
e parlarti in spagnolo? No
hay problema, puedo hablar también en español,
pero no tengo
que hacerme un pintór homosexual… >
< Va bene va
bene hai vinto! Parla inglese, per favore… >
< Ok >
risposi ridacchiando < sono arrivata a casa… >
aggiunsi sospirando.
< Va bene, ti
chiamo questa sera >
< Ma… >
< Niente
"ma", si fa come dico io. Ti amo piccola >
< Aspetta!
> esclamai sperando che fosse ancora in linea.
< Sì? >
< Io ti amo di
più > dissi ridendo.
< Non ho
intenzione di stare qui a discuterne con te. Il tuo amore paragonato al
mio è
come un alberello paragonato ad un foresta… >
< La vuoi
smettere di leggere il copione di New Moon? > domandai tirando
fuori la
valigia dal bagagliaio.
< Ma amore
mio…mi sto esercitando. Devo essere pronto per domani
> rispose Robert con
voce lagnosa.
< Hai avuto
mesi per esercitarti > ribattei.
< Ero troppo
impegnato a conquistarti… >
< Con un
piatto di peperoni mi avresti conquistata subito… >
< Eh certo,
ora me lo dici? Ok amore, a stasera… >
< Ciao Rob,
ti… >
< Più io! >
esclamò ridendo interrompendomi e terminando la chiamata.
"Mi ha
buttato giù il telefono in faccia?!?!" pensai
facendo un mezzo sorriso
e dopo aver ripreso la valigia in mano salutai mio padre e mi avviai
verso casa
e una volta entratavi dentro venni assalita dal mio cane che mi fece
una gran
festa. Misi la valigia accanto alla scala presi il mio iPod dalla
valigia, misi
il guinzaglio al cane e lo portai a fare una passeggiata.
Camminammo verso
un parco per i cani e lì la liberai per farla correre.
< Finalmente
sei tornata! > esclamò una voce dietro di me e quando
mi voltai vidi che era
Ilaria.
< Ila! >
esclamai alzandomi dalla panchina e quando lei entrò dentro
il parco le saltai
addosso < mi sei mancata un casino! >
< Anche tu
tesoro >
< Ma che ci
fai qui? >
< Sono venuta
a trovare i miei zii…allora, come stai? >
domandò sedendosi accanto a me e
immediatamente Kelly, il mio cane, venne a reclamare le coccole da
entrambe.
<
Beh…fisicamente bene, ma moralmente… >
< Stai da
schifo > disse completando la frase per me.
< Già…mi manca
Rob > sussurrai accasciandomi sulla panchina.
< Ti va di
raccontarmi un po' della tua vacanza? >
< Certo >
risposi sorridendo < oh Ila devi assolutamente andare a Londra,
è una città
meravigliosa! Ci sono tanti di quei posti da vedere e tante di quelle
cose da
fare! È stato uno spasso! > esclamai sorridendo al
pensiero di ciò che avevo
passato in quei mesi < e poi ho conosciuto delle persone
veramente splendide
e ho vinto diverse mie paure… >
< Ah sì? >
< Sono
riuscita a cantare in pubblico… >
< No,
fantastico! > esclamò Ilaria prendendomi le mani
< e…con Robert? >
< Tu non
immagini quanto sia dolce…sai che mi ha regalato un computer
con la webcam e ha
messo su msn solo per me? >
< Che carino!
> disse sorridendo < e questo anello? >
domandò prendendomi la mano e
portandosela davanti agli occhi.
< Me l'ha
regalato il giorno dopo aver fatto l'amore… > ammisi
imbarazzata.
< Farete una
relazione a distanza quindi? > chiese portandomi una ciocca di
capelli
dietro l'orecchio.
< Sì. Io non
me la sono sentita di lasciarlo…e poi abbiamo deciso di
provare, ma se non
dovesse funzionare sappiamo entrambi cosa fare >
< Vi
lascerete… >
< Io pensavo a
una fuga a Las Vegas e a un matrimonio segreto, ma forse la tua idea
è quella
più ovvia! > esclamai ridendo per spezzare la
tensione.
< Dovrai farmi
vedere le foto che hai fatto >
< Kristen e
tutti gli altri mi hanno regalato un album fotografico con dentro tutte
le foto
che abbiamo scattato e mi hanno anche regalato un diario scolastico
veramente
carino e con dentro qualche foto e i loro pensieri… >
< E lo userai
per andare a scuola? >
< Sono stata
per quattro mesi su varie copertine di vari giornali, credo che ormai
tutto il
mondo sappia che esco con Robert, anche se non sanno nient'altro di
me… >
< Sei
diventata una VIP > disse ridendo.
< Meno mi
riconoscono, meglio è! > esclamai unendomi alla sua
risata < sai che la
rivista People ha definito me e Rob la coppia più hot
dell'estate? >
< Ah sì? Wow!
Hai capito Giulia… >
< Sì, ma fanno
messo delle foto che… > dissi imbarazzata.
< Tipo questa?
> domandò mostrandomi la copertina della rivisita.
< Ma come…?
>
< Questa
mattina sono passata davanti all'edicola in Piazza Del Popolo e ho
buttato un
occhio nella sezione dei giornali stranieri e ho comprato il giornale
>
< Oddio, spero
che nessun altro l'abbia vista… >
< Ti fa così
schifo la notorietà? >
< Sono stata
dall'altra parte dell'obiettivo e non è semplice. Specie
quando… >
< Te ne dicono
di tutti i colori? >
< Esatto. La
notorietà non m'interessa, l'unica cosa che voglio
è Robert… >
< Mi
piacerebbe conoscerlo > disse sorridendo.
< Come attore
che ti piace? >
< No, come
fidanzato della mia migliore amica > rispose prendendomi una
mano e
stringendola forte.
< Ho assistito
ad una sua intervista, lo sai? > dissi guardandola.
< Ah sì? Per
quale rivista? >
< Vanity Fair.
Credo di avere ancora l'articolo > risposi ridendo < Ila
scusa, sto
monopolizzando la conversazione su di lui > aggiunsi dispiaciuta.
< Tranquilla!
Almeno troviamo un argomento differente alle Converse! >
< È vero >
dissi ridendo.
< È tardi, ora
devo andare. Ci vediamo questa sera? > domandò
alzandosi dalla panchina.
< Pizza e
film? > proposi.
< Da te? Così
mi fai vedere anche le foto >
< Benissimo! E
porta anche la roba per fermarti a dormire! > le dissi mentre
usciva dal
parchetto.
< Va bene a
più tardi. Ciao amore! >
< Ciao! >
risposi e dopo altri dieci minuti misi il guinzaglio a Kelly e
ritornammo a
casa.
< Mamma questa
sera Ilaria viene qui e poi si ferma a dormire. È un
problema? >
< Certo che
no. Porti la valigia di sopra? è un po' in mezzo
qui… > disse indicando la
valigia.
< Sì, certo
così la svuoto > risposi prendendo il manico in mano
e iniziando a fare le
tre rampe di scale < Mirco e Emma? >
< Emma è a
scuola e Mirco è a Bologna, torna questa sera >
rispose mia madre.
< Ok >
dissi continuando a salire le scale e quando arrivai davanti alla porta
della
mia camera l'aprii e mi fiondai sul letto < il mio letto! Quanto
mi è
mancato! > esclamai e quando mi tirai su a sedere vidi un
pacchetto e una
busta bianca sopra il televisore.
Lentamente mi
alzai dal letto e presi in mano entrambi gli oggetti e quando vidi che
la
grafia della busta era la grafia di Robert mi mancò il
respiro. Per prima cosa
aprii il pacchetto, trovandovi dentro i suoi famosi occhiali da sole e
un
piccolo bigliettino.
"Così
almeno smetterai di
fregarmeli! Sono i miei originali, trattali con cura. Ti amo
P.S. Leggi la lettera"
Emozionata
aprii
la lettera stando attenta a non rompere la busta e poi mi sedetti sul
letto
iniziando a leggere.
"Non so nemmeno
come iniziare…di
solito le lettere si aprono con cara, ma tu per me sei più
che cara, sei più
che amore, sei più che tutto. Non mi sarei mai immaginato
seduto sul letto con
te al mio fianco che dormi dopo aver fatto l'amore dopo il ballo, ma
soprattutto non mi sarei mai immaginato di scrivere una lettera d'amore
per una
ragazza. Ma poi sei arrivata tu e sai quante cose sono cambiate
d'allora? Tu
hai portato alla luce un Robert che non credevo esistesse. Con te ho
scoperto
cosa vuol dire amare una persona con tutto se stesso.
Stare con te è la cosa più bella del mondo e fare
l'amore con te è
semplicemente magnifico, perché ogni volta è come
se diventassimo un'anima e un
corpo solo. Ci fondiamo insieme e ci amiamo sempre di più.
Non so nemmeno io perché ti scrivo una lettera invece di
svegliarti e dirti
a voce tutto ciò che sento. Forse è
perché è così bello vedere la tua
espressione mentre dormi…
Ho tanta paura amore mio. Ho paura di perderti per sempre, di non
poterti
più amare come ora, ho paura di quello che
accadrà. Fra due giorni partirai e
mi lascerai solo…ti giuro che vorrei tanto mollare tutto e
seguirti…anche in
capo al mondo, non m'interessa dove…basta che ci sia tu
accanto a me. Ma so
benissimo che tu mi diresti di non farlo, perché se noi
dovessimo lasciarci
avrei buttato all'aria la mia carriera e per quanto sia doloroso
ammetterlo,
credo che tu abbia ragione. Il mio cuore però si spezza al
solo pensiero di non
poterti più stringere, di non poter sentire le tue morbide
labbra sulle mie, di
non poter più abbracciare il tuo corpo sotto le lenzuola e
tenerti stretta a me
per tutta la notte.
Ho passato i mesi più belli della mia vita insieme a te e
voglio passarne
altri, secoli se potessi, ad amarti. Sei la cosa più bella
che mi sia mai
capitata, la cosa più preziosa, sei la stella che illumina
il mio cuore e
questa stella non dovrà spegnersi mai e poi mai.
E se ti stai chiedendo come ho fatto ad avere il tuo
indirizzo…beh, la
risposta è semplice: Teo. Ho chiesto a Teo l'indirizzo di
casa tua. L'avrei
chiesto ad Ale (poiché si è rivelata mia complice
più di una volta) ma so che
voi siete molto amiche e temevo (più che altro ero sicuro)
che si sarebbe
lasciata scappare qualcosa.
Ti ho spedito la lettera e il pacchetto a casa tua e Teo ha detto a tua
madre di fartela leggere solo quando saresti stata a casa. Inizialmente
volevo
parlare io con tua madre, ma sai bene che il mio italiano non
è perfetto e
temevo di dire qualcosa di sbagliato.
Vuoi che sia sincero però? Non voglio che tu parta, ma visto
che stai
leggendo la lettera sarai già arrivata a casa e ti sarai
già allontanata da me.
Sapere che stai per partire mi fa stare male e sento già la
tua mancanza,
anche se in questo momento sei sdraiata vicino a me…ma che
ci posso fare? Ti
amo così tanto che…potrei esplodere. Un uomo
può esplodere per amore? Si può
morire per amore, perché non esplodere?
E ti ho mai detto che adoro vederti dormire? E che amo i tuoi capelli?
Tu
dici che odi i ricci, ma per me sono stupendi…e non ti
guardo con occhi da
innamorato, ma con occhi da critico. Non so perché li amo,
ma è così, così come
amo te e tutto di te.
Sei perfetta (e già m'immagino la tua faccia di disgusto nel
leggere questo
termine) e non finirò mai di stupirmi ogni volta che ti
guardo. Possibile che
mi sia capitata una fortuna così immensa?
Ti giuro che appena ho un secondo libero volo da te e ti rapisco,
letteralmente.
Amore mio, non voglio copiare frasi da film o da libri, ma prendo in
prestito delle parole perché esprimono perfettamente
ciò che voglio dire: con
questa lettera ti lascio il mio cuore e presto
verrò a riprenderlo.
Ti amo
Robert"
<
Ti amo Rob > con le lacrime
agli occhi e quando mi stesi sul letto per rileggere la lettera mi
addormentai,
risvegliandomi qualche ora dopo per svuotare la valigia, chiamare Teo e
Alessia
e aspettare l'arrivo di Ilaria.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Ciò
che scrive Giulia sull'anta riferito a Robert è il testo di
una canzone di Daniele Silvestri "Occhi da orientale"...andate a
cercarla, è veramente bella! =D
|
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Capitolo 45 *** MY HAPPY ENDING ***
Hola
a todos!
Sono tornata con un altro aggiornamento…il penultimo
purtroppo
*Giulls si deprime*
Voi come state?
Tutto bene? Non so voi, ma io sto morendo di caldo xD Qua da me ci
saranno come minimo 30 gradi…una cosa pazzesca O_O
So che non ve ne
fregherà niente, ma sono felice perché ieri ho
ricevuto la mia
prima busta paga per il mese di Giugno! Sono felicissima e i soldi
sono finiti immediatamente nella mia cassa per Londra *O*
Ora direi che ho
finito di rintronarvi con i miei affari, quindi come sempre ringrazio
le 137 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, le 39 che
l'hanno messa tra le storie seguite, chi ha solo letto, le 27 persone
che mi hanno messo tra gli autori preferiti e chi ha recensito.
Sognatrice85:
Marghe, tesoro mio *O* so bene cosa si prova con gli
addii…non
piacciono nemmeno a me :( sono contenta che ti sia piaciuto il
capitolo e spero che anche questo non sia da meno! Ti voglio
benissimissimo :)
debblovers:
no tesoro!! *Giulls va da Debb e la prende a schiaffi per farla
riprendere* riprenditiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sì, ma non puoi
dare la
colpa a me se non posti! :P antipatica xD scherzo tesoro! Ti voglio
bene e grazie mille :)
lilly95lilly:
grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo!! Un
bacione :)
Twilighter001:
hey bella! Ma non ti vedo più su msn… :( ahahah
ti ho fatta
piangere davvero? Mi dispiace tesoro xD spero ti piaccia il capitolo,
un bacioneeeee
daydre4mer:
*O* grazie Stef, sei carinissima! *-* nemmeno io voglio che questa
storia finisca :( ti voglio bene tesoro!!!!
angiiie:
cuginetta!!!! Ancora grazie!! *_* mi dispiace tanto averti fatta
piangere, chiedo perdono xD sono contenta che il loro addio ti sia
piaciuto e anche tutto il resto! Grazie tesoro *_*
piaciuque:
ciao! Mi dispiace averti fatto piangere, ma sono onorata di essere
stata l'unica xD spero ti piaccia il capitolo, un bacione!
Sabry87:
mi dispiace averti fatto piangere! Sono contenta che il capitolo ti
sia piaciuto! Un bacione e grazie mille
lazzari:
tesoro sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo! La lettera era
molto importante per me, sono contenta che sia piaciuta!! :) un
bacione!!!!
milly92:ciao
bellissima! In questo capitolo e l'altro succederà che
Giulia
prenderà un aereo assieme ad altri ragazzi, poi questo
precipiterà
e finiranno tutti su un'isola deserta...mi sa molto da LOST xD
scherzoooooooooo sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo *_* ti
voglio bene tesoro!!
CriPattinson:
ciao Cri!!! Mi dispiace averti fatta piangere xD dispiace tanto anche
a me che la storia finisca...uffa...però è stata
una bellissima
esperienza :) *_* un bacione e grazie tante!!
KikyCullen:
cognatììììììììììììììììììììì
che tristezza, eh?
:( però prima o poi sarebbe dovuta finire xD sono contenta
che tu
abbia conosciuto Alessia...ora la smetterete di rompere xD
scherzo...grazie mille x tutto!! Ti amooooooooooo
Ithil:
Bea!! Ho fatto piangere anche te? Scusaaaaaaaaaaa!!! Grazie mille :)
Giulia e Rob staranno insieme? Chi lo sa... *fischietta
innocentemente* verrai a farmi riscrivere il finale? Ahahah ok, ti
aspetto! XD un bacione tesoro e grazie mille :) P.S. Come sono andati
gli esami? E non preoccuparti se non hai commentato quelli precedenti
:)
valentina_black_cullen:
grazie mille e spero ti piaccia anche il nuovo capitolo!! :) un
bacione
ale90:
vero che la lettera è stupenda? Non so come mi siano uscite
quelle
parole così meravigliose...*_*..... -.- va bene, la
smetto...senza
di te il capitolo sarebbe stato orrendo, ti rendi conto?? Grazie
tante, dico davvero...come farei senza di te?? La nostra piccola sta
per finire...che tristezza...ma poi ci dedicheremo interamente alla
nostra storia...e non voglio sentire scuse, chiaro???? xD è
stupenda
questa recensione, così seria... xD e sono contenta che il
capitolo
ti sia piaciuto, ma il 40% del merito è tuo :) ti voglio
benissimissimissimo (più io, è inutile!!!! :D)
memi16:
nooooooooooooooooooooo!!! Miracolooooooooooo xD mo ciao teso!!! Ti
sono piaciuti i capitoli?? Grazie per i complimenti, sei carinissima
*_* ti voglio benee!!!! <3 <3 <3
Miley90:
grazie tesoro!! Mi spiace averti fatto piangere xD dispiace anche a
me perché la storia sta finendo :( ti voglio bene! :)
A
sabato prossimo con l'ultimo capitolo (sigh...)
Un
bacione Giulls
P.S.
Grazie tantissimo a Irene per avermi fatto la copertina della storia
(potete trovarla al primo capitolo) TI VOGLIO BENE TESORO!!! :)
P.P.S.
Finalmente è stato creato xD e lo devo tutto alla mia
cuginetta
Angie! Comunque, ora vi spiego: quella santa ragazza che creato un
gruppo su facebook sulla mia storia. Questo è il link
http://www.facebook.com/group.php?gid=112329465162
spero che vogliate iscrivervi!!
45.
MY HAPPY ENDING
<
Vero scusa! > esclamai raggiungendo la piazzola dove ci
aspettavamo ogni mattina per andare insieme a scuola in bicicletta.
<
Finalmente sei arrivata > disse Veronica rimontando sulla
bicicletta < Giu respira, non è poi così
tardi > aggiunse
sorridendo.
<
Certo, tralasciando il fatto che tra cinque minuti inizieranno le
lezioni e noi abbiamo la verifica di spagnolo alla prima
ora… >
<
E dov'è il problema? Entriamo un'ora dopo! >
esclamò Veronica
ridendo e le lanciai un'occhiataccia < sei insopportabile di
prima
mattina >
<
Sono stanca. Ho dormito tre ore e mezza > risposi rincominciando
a
pedalare.
<
Tre ore e mezza? Ma sei matta? >
<
Ho trascorso tutta la notte a parlare con Teo in webcam >
<
Come sta? >
<
Sta bene. Sai che ha preso il massimo all'esame di anatomia? >
<
Che bravo! E sta ancora con… >
<
Alessia? Sì > risposi sorridendo < sono
contenta che tra di
loro funzioni, però mi manca non averlo in casa…
> ammisi
sospirando.
<
E con l'altro come va? > domandò e dal suo verso di
disgusto
capii che stava alludendo a Robert.
<
Sono quattro giorni che non lo sento. Mi manca da matti >
risposi
tristemente.
<
State ancora insieme? Ma cosa aspetti a piantarlo? > chiese
divertita.
Frenai
con una sgommata e quasi mi venne addosso.
<
Veronica e che cavolo, basta ora! > esclamai furibonda <
sei la
mia migliore amica, non puoi comportarti così! Io ho sempre
rispettato le tue scelte perché m'interessava unicamente la
tua
felicità e sono sempre stata zitta quando t'incontravi con
dei
cretini. Ma ora sono stufa, non ti permetto di dirmi queste cose
perché ci soffro. Sono innamorata di lui, lo vuoi capire o
no? Non
ti sto chiedendo di fartelo diventare simpatico e che diventiate
amici, ma come minimo ti chiedo e pretendo che tu lo rispetti, come
io ho sempre rispettato i tuoi ragazzi > aggiunsi ripartendo in
bicicletta e percorrendo in cinque minuti tutta la Via Romea e Via Di
Roma, poi legammo le biciclette e corremmo verso la classe di
spagnolo senza spiaccicare parola.
<
Buenos
días,
llegais tarde a la clase
> cantilenò la prof di spagnolo quando entrammo in
classe.
<
Scusi prof > risposi mettendomi a sedere sul primo posto libero
e
incominciando a fare la verifica, che riconsegnai dopo quaranta
minuti.
<
Hai già finito? > domandò la prof
sorridendo.
<
Sì. Posso uscire? >
<
Certo, ci vediamo domani mattina > rispose e dopo aver preso la
mia roba uscii dalla classe e mi diressi verso le macchinette per
fare colazione.
Mi
presi un cappuccino e un pacchetto di biscotti e mi sedetti sulla
cattedra vicino alle macchinette quando vidi due ragazze con un
giornale in mano avvicinarsi al distributore dell'acqua.
<
Hey Cla la sai l'ultima? > domandò la ragazza mora
alla bionda
mentre continuava a leggere la rivista.
<
No, quale? > rispose la ragazza interpellata.
<
Pare che la ragazza di Robert Pattinson sia Italiana…
> disse la
prima ragazza e in quel momento mi andò di traverso un
biscotto.
"Oh
cavolo…"
pensai facendomi sempre più piccola.
<
Per me sono tutte cavolate e si sono lasciati > rispose la
ragazza
bionda con aria di superiorità mentre si portava una ciocca
di
capelli dietro l’orecchio e mi voltai per guardarla
indispettita <
scusa, ma non hai visto che viene fotografato sempre solo? Anche alla
premiere di Twilight a Roma era solo. Se Robert avesse ancora la
ragazza lei sarebbe andata con lui, no? >
<
Sì, in effetti non hai tutti i torti… >
obiettò la prima
ragazza e in quel momento avrei tanto avuto voglia di urlare che se
non fosse stato per la verifica di latino sarei andata alla premiere
con Robert, Kristen e Catherine; ma in compenso Robert venne a
trovarmi un paio di giorni prima di andare a Roma e ogni momento che
passavamo soli era perfetto per recuperare il tempo perduto.
<
Però devo ammettere che la invidio…se potessi
anche io gli darei
una bella… >
<
Hey signorine tornatevene in classe! > esclamò una
professoressa
uscendo dall'aula accanto alle macchinette.
<
Ma… >
<
Niente "ma"!
> rispose la professoressa avvicinandosi minacciosamente a loro
e
queste filarono via a gambe levate < e tu signorina cosa pensi
di
fare? > domandò rivolgendosi a me.
<
Colazione > risposi finendo di bere il cappuccino.
<
Perché non sei in classe? >
<
Perché stiamo facendo una verifica e siccome io sono stata
la prima
a finire la prof mi ha dato il permesso di uscire e di andare a fare
colazione alle macchinette >
<
Stai disturbando la lezione >
<
Tecnicamente erano quelle due ragazze a parlare, io non ho aperto
bocca…mi limitavo ad ascoltarle > risposi facendo le
spallucce.
In
quel momento suonò la campanella che segnava la fine della
prima ora
e una bidella venne a reclamare la professoressa perché il
preside
voleva parlare con lei.
Presi
la mia tracolla, buttai via il bicchiere del cappuccino e il
pacchetto dei biscotti e feci per andarmene verso la mia classe,
quando qualcuno mi bloccò per il braccio facendomi voltare.
<
Hey, grazie… > disse un ragazzo molto alto e bello,
dai capelli
castano scuro e gli occhi verdi sorridendomi.
<
Per cosa? > domandai confusa.
<
Per avere intrattenuto la prof di matematica, così domani
sarà
costretta a farmi altre domande e io potrò studiare un po'
di più >
<
Oh figurati, è stato un piacere > risposi voltandomi
completamente verso di lui.
<
Io sono Alberto > disse offrendomi la mano.
<
Piacere, sono Giulia > risposi stringendogliela.
<
Di che anno sei? >
<
Sono al terzo >
<
Oh, sembri più… >
<
Grande? > domandai interrompendolo divertita.
<
Già… >
<
È una pecca che devo portarmi sempre dietro > risposi
sorridendo
< ora è meglio che vada. In bocca al lupo per domani
>
<
Crepi > rispose e dopo esserci sorrisi di nuovo mi allontanai e
mi
diressi verso la mia classe per assistere alla lezione di arte.
Come
sempre la
prof entrò in classe con dieci minuti di ritardo e dopo aver
compilato il registro iniziò a spiegare l'arte romana,
mentre io
sfogliavo il diario scolastico che Robert e gli altri mi avevano
regalato e che avevo custodito gelosamente per tutti quei mesi.
Stavo
ammirando una foto mia, di Martina e di Alessia in stile Charlie's
Angels che avevamo scattato prima di partire quando vidi che Veronica
mi aveva mandato un bigliettino.
"Odio
quando litighiamo! Hai ragione, non dovevo dirti quelle
cose…mi
dispiace se ti ho ferita, non era mia intenzione…"
"Lo
so"
scrissi velocemente sul biglietto come risposta e glielo passai.
"Mi
perdoni?"
scrisse.
"Ma
certo"
risposi e quando si voltò verso di me le sorrisi.
"Oggi
pranziamo assieme, ti va? Poi torniamo qui a scuola…"
"Perfetto"
Tornai
a prestare attenzione al mio diario facendo una smorfia: quel
pomeriggio la mia classe ed io saremmo dovute restare a scuola per
vederci un film per recuperare dei moduli scolastici, dal momento che
non potevamo recuperarli con le gite di più giorni
perché erano
state abolite dopo l'occupazione di ottobre, durata una settimana.
Il
resto della giornata passò molto lentamente e quando
finalmente fu
l'una e venti noi studenti potemmo uscire da quella polverosa scuola.
<
Volete aggregarvi a noi per mangiare? > domandò Marta
seguita da
Giulia, Eleonora, Alice, Thomas e Valentina.
<
Va
bene, dove si va? >
<
Andiamo da Spuntino. Ho voglia di un panino con la cotoletta >
rispose Giulia sorridendo.
<
Amore! > esclamò Ilaria correndomi incontro e
abbracciandomi.
<
Ila! > esclamai stringendola.
<
Come stai? Come è andata la verifica di spagnolo? >
<
Bene, era molto facile > risposi sorridendo < senti, vado
con
le altre a mangiare qualcosa da Spuntino perché poi dobbiamo
tornare
a scuola per vedere il famoso film per il recupero moduli. Vuoi
aggregarti a noi? > domandai speranzosa che mi dicesse
sì.
<
Scusa, ma devo scappare che c'è Chiara da sola >
rispose
alludendo a sua sorella minore.
<
Oh, ok…ci sentiamo più tardi? >
<
Certo, ma comunque ora vi accompagno > rispose sorridendo mentre
mi prendeva a braccetto.
Riprendemmo
a camminare e quando ci avvicinammo al
parcheggio dei motorini Giulia e Alice si fermarono di colpo e io
finii addosso ad Alice.
<
Hey! > esclamai contrariata.
<
Secondo voi c'è una rissa? > domandò
Giulia sorridendo mentre
guardavamo tutte il punto dove era riunito i trequarti della
popolazione femminile della mia scuola.
<
Boh! > rispose Veronica e tutte noi ci avvicinammo curiose,
finché
Alice e Giulia non si fermarono di colpo.
<
Ma quello non è il figo di Twilight? > chiese Alice
sgranando gli
occhi.
<
Cosa? > domandai sconvolta prima di allungare il collo per
scorgere qualche movimento all'interno del cerchio di ragazze e dopo
qualche secondo scorsi il viso di Robert sorrideva imbarazzato mentre
si guardava intorno e quando i nostri sguardi s'incrociarono lo vidi
sorridere apertamente, mentre il mio cuore incominciò a
battere
furioso.
<
Ma che cavolo ci fa lui qui? > domando Valentina.
<
Giu… > sussurrò Ilaria sorridendo
apertamente mentre mi
stringeva il braccio e dopo uno spintone proveniente da dietro di noi
ci avvicinammo ancora di più a Robert.
<
Dopo vi faccio tutti gli autografi che volete, ma ora potete lasciare
un attimo libero il passaggio? > gli sentii domandare e quando
le
ragazze fecero ciò che lui aveva chiesto lo vidi aprire le
braccia
come se stesse invitando qualcuno a corrergli incontro.
<
Oh mio dio… > sussurrò Ilaria portandosi
una mano davanti alla
bocca, mentre io lo guardavo paralizzata e con gli occhi fuori dalle
orbita.
<
Ma che sta facendo? > domandò Eleonora sconvolta.
<
Perché sta guardando verso di noi? > chiese Alice
sistemandosi i
capelli dietro le orecchie per poi tornare a guardare Robert e
sorridergli.
<
Scema perché sei ancora qui? > chiese Veronica
dandomi una pacca
sulla spalla per ridestarmi e appena mi ripresi mi voltai verso di
lei < tranquilla, dirò alla prof che avevi una visita
dal
dentista. Ora però toglimelo da davanti agli occhi! >
aggiunse
sorridendomi.
<
Grazie, ti adoro > sussurrai commossa abbracciandola e quando mi
rivoltai verso Robert lo vidi nella stessa posizione di prima.
<
Quindi? > urlò perché lo sentissi e
immediatamente mi allontanai
dalle mie compagne di classe e da Ilaria e corsi verso di lui,
buttandogli le braccia al collo non appena gli fui abbastanza vicina.
Entrambi
stringemmo la presa e quando sciogliemmo l'abbraccio Robert si
avventò sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio dolce e
passionale.
Intanto
le ragazze attorno a noi si erano allontanate ancora di più,
ma
continuavano a fissarci sbigottiti.
<
Credo che ora lo sappiano tutti che sei la mia ragazza…
>
sussurrò Robert ad un centimetro dalle mie labbra.
<
Ho appena deciso che non m'importa se lo sanno o meno. Ora sei qui,
il mio sogno si è realizzato. Sono felice > risposi
prima di
baciarlo di nuovo.
<
Vedo che hai i miei occhiali…sono contento che ti piacciano
>
sussurrò al mio orecchio e quando si allontanò da
me mi prese la
tracolla e mi fece cenno di seguirlo dentro il taxi.
<
Aspetta, prima un autografo! > esclamò una ragazza
della classe
accanto alla mia e Robert mi guardò non sapendo cosa fare.
<
Spiacente, ma se la mia prof d’italiano mi becca qui sono
fregata,
quindi noi due dobbiamo andarcene… > risposi
prendendo per mano
Robert e camminando speditamente verso il taxi e prima di aprire la
portiera vidi Alberto guardarci sbigottito.
<
Grazie > sussurrò quando chiuse lo sportello del taxi.
<
Figurati > risposi sorridendo < e ora? > chiesi ma
Robert
non mi rispose e si limitò a passare un biglietto
all'autista, il
quale si voltò verso di lui e gli sorrise < Rob?
> lo chiamai.
<
Shh… > rispose scendendo a baciarmi il collo <
a proposito ti
ho mandato un messaggio. Perché non guardi mai il telefono?
> mi
rimproverò sorridendo mentre mi dava un buffetto sul naso.
<
L'ultima volta mi hai rimproverata dicendomi che dovevo stare attenta
a scuola e ora che lo faccio mi rimproveri perché non guardo
il
telefono? > chiesi sarcastica < che cosa mi avevi
scritto? >
aggiunsi prendendo il cellulare e iniziando a leggere il messaggio,
ma Robert me lo sfilò di mano.
<
Scusa per non essermi fatto sentire in questi giorni, ma avevo un
sacco di interviste e di servizi fotografici da fare. Ora
però
voglio farmi perdonare. Che tutti i tuoi desideri possano realizzarsi
amore mio… > recitò mentre sfiorava col
suo naso il mio collo.
<
Da quanto hai progettato di venire qui? >
<
Da una settimana >
<
E per quanto resti? >
<
Parto venerdì sera >
<
Resti così poco? > domandai contrariata.
<
Purtroppo sì, ma poi dovrò tornare per girare le
scene di New Moon.
Ho uno scoop: le girerò a Montepulciano dal 20 al 30 maggio.
Verrai,
vero? >
<
E saltarmi le ultime settimane di scuola? Mamma mi ucciderebbe >
<
Però potresti venire per un fine settimana. Parti sabato
dopo scuola
e torni domenica sera >
<
Certo, potrei provare a convincerla… >
<
Ok, ora ti porto da lei così glielo chiedi. Meglio che si
prepari
psicologicamente… >
<
Non credo sia una buona idea > obiettai.
<
Perché no? > domandò giocando con i miei
capelli.
<
Perché lei in questo momento crede che io sia a scuola e se
mi
vedesse con te… >
<
Ok, ho capito > rispose sorridendo.
<
Ma stiamo andando a casa mia? > domandai guardandomi attorno.
<
No > rispose Robert coprendomi gli occhi con la mano.
<
Che cosa stai facendo? > piagnucolai.
<
Evito di rovinarti la sorpresa > rispose baciandomi una guancia
<
preferisci la mano o la benda? >
<
La mano! > risposi senza esitazione e Robert si mise a ridere
<
certo che la faccia delle tue amiche era proprio buffa…
>
<
Tu dici? > domandai con un sorriso.
<
Sì >
<
Quella bionda si stava sistemando i capelli per te > risposi
ridacchiando.
<
C’era una ragazza molto carina…era abbastanza
alta, magra con i
capelli castano chiaro e l’apparecchio…non
è che me la
presenteresti? > domandò ridendo e con uno scatto
tolsi la sua
mano da davanti ai miei occhi e lo guardai.
<
Stai alla larga da lei >
<
Perché? È un’assassina? >
<
È la mia migliore amica >
<
Veronica? > domandò riponendo le mani sui miei occhi.
<
No, Ilaria… >
<
Ah, la famosa Ilaria…eccoci arrivati > mi
sussurrò
nell'orecchio dopo pochi minuti < tieni gli occhi chiusi mentre
pago il tassista > mi disse.
<
Ok > risposi accasciandomi al sedile.
<
Buona giornata signorina > disse il tassista.
<
Grazie, anche lei > risposi ancora con gli occhi chiusi e mi
feci
aiutare da Robert per scendere dalla macchina.
<
Ci siamo quasi > disse Robert ricoprendomi gli occhi con la sia
mano.
<
Puoi anche togliere la mano…non li aprirò >
<
Scusa ma non mi fido > rispose Robert ridacchiando e mi
baciò
velocemente la clavicola.
Sentii
la mano di Robert allontanarsi dai miei occhi e poco dopo un cancello
aprirsi.
<
Rob? > lo chiamai.
<
Il tempo di entrare e chiudere il cancello e potrai aprire gli occhi
> rispose Robert tornando al mio fianco coprendomi gli occhi e
sorreggendomi mentre camminavamo < ecco, ora puoi aprirli
>
aggiunse dopo aver chiuso il cancello.
Feci
come mi aveva detto e vi trovai davanti ad una casa circondata da un
sacco di alberi e con un giardino immenso. Camminai di qualche passo
e scorsi un molo accanto alla casa.
<
Oh mio dio > sussurrai <
è…è la casa che si vede dal ponte
della statale, quella con… >
<
Il lago > disse Robert completando la frase per me.
<
Ma che ci facciamo qui? >
<
L'ho comprata >
<
Tu cosa? > domandai sbigottita.
<
Beh che c'è? George Clooney può comprarsi una
casa in Italia sul
lago di Como e io no? A me è andata meglio,
perché ho la mia
ragazza vicino, un lago privato e Mirabilandia a pochi passi >
<
Tu non sei mai stato a Mirabilandia > obiettai.
<
C'è sempre una prima volta amore mio > rispose
avvicinandosi a me
e cingendomi i fianchi.
<
Non posso credere che tu abbia comprato questa casa > ammisi.
<
Perché? >
<
L'ho amata dalla prima volta che l'ho vista >
<
Davvero? >
<
Sì. Tu pensa che all'inizio volevo farmi amici gli ex
proprietari
per usufruire del lago > dissi ridendo.
<
Che approfittatrice… >
<
Purtroppo però non li ho mai visti >
<
Il proprietario è tuo amico ora > disse Robert
ridendo.
<
Tu non sei mio amico > risposi afferrandolo per il colletto
della
maglia.
<
Hai ragione, non lo sono. Gli amici non possono fare questo >
sussurrò baciandomi appassionatamente.
<
Ti va un giro sul lago? > proposi.
<
Certo > rispose prendendomi per mano e conducendomi verso una
piccola barca < fa attenzione > sussurrò
facendomi entrare per
prima.
<
Anche tu se è per questo > risposi ridendo quando
scivolò sopra
la barca < amore, è tutto ok? > domandai.
<
Sì tranquilla > rispose Robert passandosi una mano
tra i capelli
< pronta a navigare? >
<
Certo capitano > risposi sorridendo e Robert
incominciò a remare
e piano piano arrivammo al centro del lago.
<
Hai idea in che casino ti sei cacciata? > domandò
Robert poco
dopo.
<
Perché? > domandai senza capire < hai
intenzione di annegarmi?
>
<
Sì, e poi ti deruberò >
<
Mi dispiace, ma dentro ho solo cinque euro per il pranzo. Avanti, sii
serio >
<
Ora tutti sanno che stai con me… >
<
Perché, prima non si sapeva? > domandai ridendo.
<
Beh per me non è un problema che si sappia. Almeno la
smetteranno di
inventarsi delle fidanzate per me >
<
Grazie al cielo! > esclamai ridendo < no, davvero. Non
m'importa che lo sappiano o meno. Ho capito che non mi deve
interessare ciò che potrebbe pensare di me la gente. L'ho
capito un
po' troppo tardi però > ribattei ridendo.
<
Meglio tardi che mai > rispose Robert sorridendo < che
stai
facendo? > domandò quando mi alzai in piedi.
<
Mi sgranchisco un po' >
<
Guarda che cadi > obiettò.
<
Me la stai tirando? >
<
No, è un dato di fatto. Ti conosco > rispose
guardandomi e gli
feci la linguaccia e poi per vendetta incominciai a far oscillare la
barca < Giu guarda che cadiamo >
<
No invece >
<
Sì invece >
<
No >
<
Sì >
<
No >
<
Sì >
<
Smettila, non cadremo! >
<
Invece sì! > rispose Robert.
Presi
un po' d'acqua con le mani e gliela schizzai nei vestiti e in faccia.
<
Ma guarda questa… > disse Robert alzandosi dalla sua
postazione
e buttandosi addosso a me.
<
No, Rob
cadiamo…no…no…no…no, Rob!
> esclamai ridendo prima
di finire entrambi in acqua < stupido! > dissi una volta
riemersa in superficie.
<
Visto? Te l'avevo detto > rispose Robert con non calanche
< hai
freddo? > domandò vedendomi rabbrividire.
<
Un po'. Non è tempo da bagno questo > risposi
battendo i denti <
e poi l'acqua è gelida > piagnucolai.
<
Vediamo cosa posso fare… > disse Robert avvicinandosi
a me e
appoggiando le sue labbra sulle mie < vediamo se ti riscaldo
>
sussurrò fra le mie labbra prima di baciarmi
appassionatamente.
Mi
aggrappai con una mano alla barca e allacciai le gambe alla sua vita
continuando a baciarlo.
<
Rob > sussultai per il freddo poco dopo.
<
Certo piccola, torniamo su > rispose risalendo sulla barca e
aiutandomi a fare lo stesso, raggiungendo la riva pochi minuti dopo
<
entriamo in casa a cercare una coperta > aggiunse attraccando la
barca al molo.
<
Ok > risposi rabbrividendo.
Robert
mi prese in braccio, raccolse la mia tracolla e mi portò
dentro
casa.
Una
volta dentro mi fece sedere sul divano e mi porse una coperta.
<
Ecco, prendi questa >
<
Grazie, ma non ce n’era bisogno… > risposi
sorridendo.
<
L'acqua era gelida, non voglio che tu ti ammali > rispose
sedendosi accanto a me e divisi la coperta con lui.
<
E se ci facessimo una doccia? > domandai maliziosamente mentre
mi
stringevo a lui.
<
Tentatrice… > rispose Robert baciandomi la tempia e
poi mi misi
a cavalcioni su di lui.
<
Ti andrebbe di conoscere i miei amici? > domandai coprendo
meglio
entrambi e baciandogli il collo.
<
Mi piacerebbe > rispose Robert prendendomi per i fianchi
< solo
una domanda: chi era la ragazza che hai baciato prima di correre da
me? >
<
Era Veronica. Sai, mi ha coperto per la fuga… >
<
Davvero? > domandò sbigottito.
<
Già >
<
E io che credevo mi odiasse… > disse Robert ridendo.
<
Lo so, ma dopo la chiacchierata che ci siamo fatte questa mattina
credo che abbia deciso di… >
<
Accettarmi? > chiese interrompendomi.
<
Tollerarti credo sia il termine più giusto. Questa mattina
aveva
fatto una battuta poco carina e mi sono arrabbiata. Credo abbia
capito che a te tengo veramente… > risposi sorridendo.
<
Meglio tardi che mai > sussurrò portando le mani
sotto la mia
maglia e pochi istanti dopo colmai la nostra distanza e lo baciai.
<
E ora? > domandai mentre riprendevo fiato.
<
Ti va un tour della casa? >
<
Fammi strada > risposi sorridendo mentre mi alzavo dal divano.
Robert
mi prese per mano e mi portò in cucina, in bagno, in sala e
infine
mi portò in una stanza piena di strumenti musicali.
<
Questa è la mia stanza della musica > mi
spiegò < ho sempre
desiderato averne una… >
<
Perché qui e non a Londra? > domandai avvicinandomi
ad una
batteria appoggiata vicino alla parete.
<
Perché in ogni casa mi piace avere una stanza particolare
dove
andare volentieri… >
<
Potevi prendere una stanza e riempirla di mie foto > ribattei.
<
Perché avere tue foto se posso averti in carne ed ossa?
>
<
Ho caldo > dissi ad un certo punto.
<
Vai a farti una doccia >
<
Tu non hai caldo? >
<
No >
<
Scommetto cinquanta euro che non hai il coraggio di correre e
buttarti nel lago > dissi ridacchiando.
<
Non scommettere contro di me >
<
Non dirmi che hai paura di tuffarti perché l'acqua
è troppo fredda
> lo schernii sorridendo.
<
Smettila >
<
Fifone > risposi incrociando le braccia.
<
È una richiesta stupida la tua e poi sei tu quella che ha
caldo, non
io! >
<
Coniglio >
<
Ti diverti così tanto ad insultarmi? >
<
Vigliacco > sussurrai a pochi centimetri dal suo viso.
<
Va bene, l'hai voluto tu… > disse prendendomi in
braccio come
fossi un sacco di patate e corse fuori casa.
<
Mettimi giù! > urlai < non intendevo questo!
>
<
Spiacente, ma ora dovrai pagare >
<
No! > esclamai tappandomi il naso quando Robert si
lanciò dal
molo.
Riemersi
dall'acqua tossendo e risalii immediatamente in superficie, con
Robert che rideva come un matto.
<
I miei cinquanta euro prego > disse porgendomi la mano.
<
Dopo > ribattei acida mentre starnutivo.
<
Salute > sussurrò passandomi accanto mentre correva
in casa e
quando vi entrai anche io mi porse un telo.
<
Grazie > risposi sorridendo.
Ci
dirigemmo entrambi in cucina e mi presi da bere.
<
Ho della Coca-Cola se vuoi > disse mentre si tirava fuori una
birra dal frigorifero.
<
Meglio di no, ho deciso di ridurne il consumo > risposi versando
dell'acqua in un bicchiere.
<
Ah e come mai? >
<
Non ricordi cosa successe al mio compleanno? >
<
No… >
<
Mi sono fatta fuori quasi tre bottiglie di Coca per colpa tua >
<
Ah già, è vero… > rispose
ridacchiando e spinta da un moto di
caldo mi tolsi il telo da dosso < sei così sexy
quando sei
bagnata >
<
Certo che per te due mesi senza fare sesso sono deleteri > dissi
ridendo < davvero sono sexy? > domandai maliziosamente
avvicinandomi.
<
Mmm…fammi pensare…sì, sul serio
> sussurrò sistemandomi una
ciocca di capelli dietro le orecchie.
I
nostri visi erano a pochi centimetri di distanza. Robert mi
guardò
le labbra per un secondo, poi si inumidì le sue con la
lingua e
infine mi baciò con foga. Ricambiai il bacio entusiasta e
presi da
quell'impeto di passione finimmo entrambi sul pavimento, con me a
cavalcioni su di lui.
Con
una mano gli accarezzai i capelli, mentre l'altra la infilai sotto la
sua maglietta a mezza manica nera.
<
Posso? > domandai afferrando la maglietta per i lembi.
<
Fai pure > rispose sorridendo ma quando gliela tolsi e lui si
stese sul pavimento gemette per il freddo.
<
Femminuccia > sghignazzai.
<
Facciamo a cambio, ti va? >
<
No, grazie > risposi baciandogli il collo <
mmm…senti,
toglimi una curiosità… >
<
Perché ho come l'impressione che stai per sparare una delle
tue
cavolate? > domandò interrompendomi.
<
Shh, zitto > risposi posandogli un dito sulle labbra <
hai
messo su tutti questi muscoli come Taylor perché hai paura
che ti
molli per lui oppure perché ti piace tenerti in forma?
>
<
Perché ultimamente fai sempre dei paragoni con Taylor?
> domandò
sbuffando.
<
Perché mi diverto a farti arrabbiare > ammisi ridendo.
<
Stupida… > sussurrò unendosi alla mia
risata.
<
Comunque così… > dissi mentre gli
accarezzavo con il dito il
torace < mi piace da matti… >
<
Più di Taylor? > domandò prendendomi in
giro.
<
Preferisco i ragazzi più grandi a quelli piccoli >
<
Ma tu e Taylor siete coetanei. Siete nati lo stesso giorno >
obiettò e mi irrigidii.
<
Taylor è più piccolo di me di nove ore, sia ben
chiaro > dissi
bloccandogli i polsi e guardandolo con un finto sguardo minaccioso.
<
E se fosse il contrario? Se io fossi un tuo coetaneo e Taylor avesse
la mia età? >
<
Imparerei il francese e ci proverei con Gaspard > dissi
scoppiando
a ridere.
<
Anche Gaspard ora? > domandò alzando gli occhi al
cielo.
<
Sì! > esclamai < tu però rimani il
mio preferito >
aggiunsi ridendo.
<
Grazie > disse scuotendo la testa sorridendo < alzati
>
aggiunse tirandosi su con i gomiti.
<
Perché? > domandai ancora a cavalcioni su di lui.
<
Vediamo se lo capisci… > rispose sfilandomi la maglia
e
facendomi stendere sotto di lui, trovandomi a contatto con il
pavimento.
<
Cavolo! > esclamai < è gelido! >
<
E anche scomodo > obiettò Robert tirandosi su in
piedi < vieni
>
<
Dove? > domandai alzandomi da terra.
<
Ti mostro le camere > rispose maliziosamente.
<
La tua? > chiesi circondandogli il collo e saltandogli in
braccio
allacciando le gambe alle vita.
<
Quella che preferisci… > sussurrò
appoggiando la fronte alla
mia.
<
Ti ho mai detto che sei sexy con un po' di barba? > domandai ad
un
certo punto.
<
No, mai > rispose mentre saliva le scale con me in braccio.
<
Sei sexy >
<
Grazie > rispose con il suo sorriso sghembo < dovrei
starti
lontano più spesso, mi piace vederti così >
<
Io invece mi odio > risposi ridendo.
In
quel momento entrammo in camera e finché non raggiungemmo il
letto
nessuno dei due parlò più.
Scesi
da lui e mi avvicinai lentamente al letto e non appena mi voltai lo
trovai accanto a me, come se avesse usato la super velocità.
<
Ti amo > sussurrò mentre mi accarezzava i fianchi.
<
Ti voglio > risposi afferrandolo per i passanti dei suoi jeans.
<
Ah, non mi ami? >
<
No > risposi ridendo prima di alzarmi in punta di piedi e
baciarlo.
Robert
si sedette sul letto invitandomi ancora una volta a sedere su di lui.
Feci come mi aveva chiesto e ci togliemmo tutti i vestiti e
finalmente dopo due mesi Robert ed io facemmo nuovamente l'amore.
Subito
dopo Robert si addormentò appoggiato al mio petto. Aspettai
una
ventina di minuti e poi uscii dal letto, mi vestii e scesi le scale
andando a recuperare la mia maglia e infine mi diressi in cucina.
Presi
carta e penna, accesi il mio iPod e iniziai a scrivere il ritornello
della prima canzone che era partita con la riproduzione casuale.
"Because
we belong together now, yeah
forever united here somehow, yeah
you
got a piece of me
and
honestly
my
life would suck without you
È
la prima canzone che ho ascoltato appena ho acceso il mio iPod. Scusa
se non ti ho svegliato, ma eri così dolce mentre dormivi!
Sono
tornata a casa a studiare…sai, potrai anche essere il
ragazzo
perfetto agli occhi di mia madre, ma se oggi non studio a causa tua e
domani m'interrogo e vado male…beh, preparati ad essere
ucciso!
Ci
vediamo per cena, ok? Passo a prendere qualcosa da mangiare e poi
vengo da te. Prendo anche un film a noleggio. Hai qualche
preferenza? Ti va bene il cibo messicano? Per qualunque cosa
chiamami.
P.S.
Ha chiamato Teo mentre noi due eravamo occupati e ha lasciato un
messaggio in segreteria dicendo che lui e Alessia arriveranno domani
per le tre del pomeriggio. Grazie…ti amo"
Terminato
di scrivere attaccai il biglietto sul frigorifero e poi scappai a
casa a studiare.
Alle
cinque e mezza Robert mi mandò un messaggio.
"Avrei
preferito trovarti accanto a me, ma non hai tutti i torti. Il
messicano va più che bene, ma vai a prenderlo tu? In moto?
Stai
attenta, mi raccomando. Grazie per la canzone, è bellissima.
Adoro
Kelly Clarkson, lo sapevi? A dopo piccola, buono studio. P.S. Quando
arrivi ricordami di darti la copia delle chiavi di casa…hai
le
chiavi di Londra e di Los Angeles…non puoi non avere quelle
di
Ravenna!"
Sorrisi
nel leggere ciò che aveva scritto e quando finii di studiare
mi feci
una doccia, salutai mia mamma e Emma e arrivai fino a Porto Fuori per
prendere da mangiare al ristorante messicano, poi presi a noleggio un
DVD e infine raggiunsi la casa di Robert.
<
Ben arrivata > disse Robert venendo ad aprire il cancello.
<
Grazie > risposi dopo essere scesa dalla moto e baciandolo.
Entrammo
in casa, preparammo la tavola e incominciammo a mangiare e a guardare
il film, finché alle undici e mezza non mi preparai per
tornare a
casa.
<
Sei sicura di non voler fermarti a dormire qui? >
<
Spiacente, ma mamma me l'ha proibito. Ha detto che ci siamo divertiti
troppo questa estate… >
<
Cosa le hai raccontato? > domandò imbarazzato.
<
Io niente, ma le è bastato guardarmi per capire tutto. Ha
detto che
mi conosce più di quanto io credi > dissi e Robert
rise.
<
Fammi sapere quando arrivi e stai attenta >
<
Sì papà > risposi prendendolo in giro.
<
Sono serio >
<
Rob > dissi sospirando mentre mi sfilavo il casco < la
distanza
tra casa tua e la mia è di duecento metri e oltretutto non
ci sono
curve. Cosa vuoi che mi succeda? >
<
Va bene, come non detto. Sogni d'oro >
<
Passo domani dopo scuola > dissi sorridendo e allontanandomi
malvolentieri da quella casa per tornare alla mia.
Quando
entrai notai che Mirco non era ancora tornato da Roma e che mia madre
stava dormendo davanti alla TV, così le diedi un bacio sulla
fronte
e poi mi diressi di sopra per andare a dormire.
|
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Capitolo 46 *** EPILOGO - 10 ANNI DOPO ***
46.
EPILOGO - 10 ANNI DOPO
<
È ora di svegliarsi… > sussurrò
una voce calda al mio
orecchio.
<
Mmm…no, dai… > mugugnai ancora con gli
occhi chiusi mentre
infilavo la testa sotto il cuscino.
<
Avanti, non fare la bambina > continuò la voce
ridacchiando.
<
Ti prego, sono stanca morta! > risposi da sotto il cuscino.
<
Amore mio sono quasi le dieci. E poi voglio farti i miei personali
auguri di compleanno >
<
Che palle Mike! > esclamai alzandomi di scatto e trovando il suo
viso a pochi centimetri dal mio, ma quando lo vidi con in mano un
mazzo di rose rosse mi brillarono gli occhi < le rose sono per
me?
>
<
Certamente. Buon compleanno tesoro. Come ci si sente ad essere
invecchiata di un anno? > domandò porgendomi il mazzo
di rose e
lo baciai sulla guancia come ringraziamento.
<
Come se ne avessi venticinque! > esclamai ridendo <
grazie, ma
non dovevi disturbarti > dissi sorridendo mentre prendevo in
mano
le rose.
<
Non dovevo? Ma come posso presentarmi davanti al tuo cospetto il
giorno del tuo compleanno a mani vuote? > chiese sorridendomi
dolcemente e portandomi una ciocca di capelli arruffati dietro
l'orecchio.
<
Scemo > dissi ridendo.
<
Oh, vedo che la mia bella mogliettina si è svegliata
> disse
Robert entrando in camera con la colazione a letto <
c'è voluto
molto per svegliarla? > domandò rivolto a Mike.
<
Un po', ma alla fine si è svegliata. Peccato, ero pronto a
tirarle
una secchiata d'acqua > sbuffò Mike indicando un
secchio con
dentro dell'acqua.
<
Non avresti osato… >
<
Oh, sì che l'avrei fatto. Mi conosci troppo bene
Giu… >
ridacchiò Mike.
Mike
ed io c'eravamo conosciuti al primo anno di College ad Oxford e sin
da subito avevamo legato molto. Seguivamo moltissimi corsi insieme e
ben presto divenne il mio migliore amico. All'inizio Robert era
geloso di questa nostra grande amicizia, ma col tempo apprese che
l'ultima persona di cui doveva preoccuparsi era proprio Mike,
perché
a lui non interessavano minimamente le donne.
<
Buongiorno > disse Robert avvicinandosi a me e baciandomi.
<
'Giorno > risposi sorridendo < mi hai portato la
colazione a
letto! >
<
Certamente > disse posandomi il vassoio sulle ginocchia.
<
Va bene piccioncini, se mi volete sono di sotto a guardare la
televisione >
<
Perché non la vai a vedere a casa tua? > domandai
ridendo.
<
Perché io non ho la TV satellitare > rispose con non
calanche.
<
Ciao Mike! > esclamai ridendo prima di rivolgere completamente
l'attenzione al mio bellissimo marito.
<
Che c'è? > domandò sorridendo mentre mi
sistemava un altro
ciuffo dietro le orecchie.
<
È mai possibile che dopo tutti questi anni ogni volta che ti
guardo
mi vengono le farfalle allo stomaco? > domandai poggiando la
fronte alla sua.
<
Non credere di essere l'unica… > sussurrò
prendendomi il viso
tra le mani e avvicinandosi per sfiorarmi le labbra <
è mai
possibile che dopo dieci anni io ti trovi ancora attraente come
quando ne avevi sedici? > domandò ridendo.
<
Beh lo spero per te visto che mi hai sposata! > esclamai
unendomi
alla sua risata e prendendogli entrambe le mani.
<
Non hai fame? > chiese quando spostai il vassoio.
<
No > risposi mettendomi a cavalcioni su di lui < se ti
faccio
male dimmelo >
<
Guarda che ho trentadue anni, non ottanta! > ribadì
dandomi un
leggero pizzicotto < sono ancora in grado di prenderti in
braccio
>
<
È lo stesso, sei comunque più vecchio di
me…e c'è una bella
differenza da ventidue a trentadue anni >
<
Come da sedici a ventisei > ribatté baciandomi il
collo mentre mi
cingeva i fianchi con le braccia.
<
Auguri! > esclamò una voce di bambina facendoci
staccare e
facendoci voltare verso di lei < buon compleanno mamma >
disse
correndo nel letto mio e di Robert.
<
Grazie tesoro > risposi stringendola a me e baciandole la
guancia.
<
Vieni da papà principessa… > disse Robert
prendendo la bambina
tra le sue braccia: Michelle, ovvero nostra figlia, aveva quattro
anni ed era nata il 19 giugno del 2014; aveva i capelli castani e
tendenti al riccio, gli occhi azzurri e vispi e un po' di lentiggini
sulle guance e sul naso.
<
No aspetta, voglio andare ad abbracciare ancora mamma > disse
liberandosi dalla sua presa e avvicinandosi a me e ancora una volta
mi trovai a stringerla tra le braccia e a sorriderle dolcemente.
Il
concepimento di Michelle fu involontario, ma non appena scoprii di
essere incinta decisi di non abortire e quella si rivelò
essere
stata la scelta migliore che avessi mai fatto.
<
Basta signorina, ora torni da papà! >
esclamò Robert
strappandomi Michelle dalle braccia e cominciando a farle il
solletico.
<
No! Mamma aiuto! > urlò mia figlia iniziando a
dimenarsi e a
ridere.
"Povera
Michelle…è proprio uguale a me…"
pensai ridacchiando.
<
A cosa pensi? > mi chiese Robert con ancora Michelle tra le
braccia.
<
Io? Ehm…niente, non penso a niente. Mi ero solo incantata
>
mentii sorridendo.
<
Incantata, certo… > rispose Robert lasciando la
bambina e
avventandosi su di me per farmi il solletico.
<
No! > esclamai incominciando a ridere come una matta mentre mi
dimenavo sotto di lui e in quel momento Michelle scappò via
dalla
camera < dove sta andando? > domandai bloccando Robert
per i
polsi.
<
Ora vedrai > rispose col suo sorriso sghembo per poi baciarmi la
guancia, poi si alzò a sedere e mi invitò a fare
lo stesso.
<
Questo è per te mamma e l'ho impacchettato io! >
esclamò
Michelle consegnandomi un pacchetto tutta orgogliosa.
<
Grazie amore > risposi sorridendo e prendendo tra le mani il
pacchetto, mentre Robert la prese tra le braccia.
Curiosa
aprii il pacchetto e dentro vi trovai una cornice con una nostra foto
di Natale.
<
La cornice l'ho fatta io! Le conchiglie sono quelle che ho raccolto
al mare con la nonna Patrizia… > rispose sorridendo
< papà
mi ha aiutato ad incollarle…ma poco poco però!
> aggiunse
facendomi il segno con le dita.
<
È bellissimo > dissi sorridendo.
<
C'è anche dell'altro… >
sussurrò Robert.
<
Sì! Mamma guarda questo disegno! > esclamò
passandomi un foglio
di carta < ho disegnato te, papà e me nella nostra
casa sul lago
> disse indicandoci uno ad uno < ti piace? >
<
Moltissimo, ti ringrazio tanto > le dissi portandole una ciocca
di
capelli dietro l'orecchio.
<
Toc toc > disse Mike entrando nella stanza.
<
Cosa ci fai ancora qui? > domandai sorridendogli.
<
Beh, tecnicamente volevo portare Michelle al parco… >
<
Ma fa freddo, non so se… > dissi, ma le urla di
Michelle mi
zittirono.
<
Sì!!!! Posso mamma, ti prego! > disse congiungendo le
mani.
<
Ok > risposi sospirando < la vesti tu? > domandai
rivolta a
Robert.
<
Certo > rispose sorridendo < vieni con papà
> aggiunse
prendendo in braccio la bambina.
<
Voglio fare l'aeroplano! > esclamò Michelle ridendo.
<
Ok signorina, allora preparati. Pronti e…via! >
esclamò Robert
correndo fuori dalla stanza con Michelle che lanciava urletti
ridendo.
<
Allora prof, come va? > domandò Mike sedendosi sul
letto.
<
La smetti di chiamarmi prof? > chiesi infastidita.
<
Perché? Guarda che lo sei > ribadii sorridendomi da
strafottente.
<
Lo so benissimo, ma sai bene che odio quando mi chiami
così...sappiamo entrambi che non basta un nomignolo per far
intendere che sono più intelligente di te! > esclamai
ridendo.
<
Ma sentila! > disse Mike prendendo un cuscino e lanciandomelo.
Dopo
l'università avevo fatto domanda per insegnare
all'Harrodian, la
scuola che aveva frequentato Robert, e, grazie al mio risultato
all'esame per la laurea e la specializzazione, la preside
dell'Harrodian mi volle a tutti i costi come insegnante di
madrelingua italiana.
<
Mike? >
<
Sì? >
<
Avanti, ti conosco…che devi chiedermi? >
<
Posso…ehm… > disse bloccandosi <
no, non è niente… >
<
Avanti, dimmelo! > lo incitai sorridendo.
<
Tranquilla, non è niente…lascia stare >
rispose alzandosi in
piedi.
<
Ma... >
<
Sono pronta! > esclamò Michelle entrando in camera e
interrompendoci.
<
Perfetto piccola, andiamo? > domandò Mike prendendola
sulle
spalle < te la riporto per pranzo >
<
A mezzogiorno, perché siamo a mangiare dai miei genitori
> disse
Robert entrando in camera.
<
Certamente Rob. Saluta mamma e papà tesoro >
<
Ciao mamma, ciao papà! > ci salutò
Michelle con la mano.
<
Ciao principessa > disse Robert.
<
Ciao amore, non fare arrabbiare Mike > risposi avviciandomi a
lei
e schioccandole un bacio sulla guancia.
<
Tranquilla mamma, sarò buonissimissima > disse
Michelle prima di
andarsene con Mike.
Rimasi
sul ciglio della porta della camera a guardarli scendere.
<
Buongiorno amore > sussurrò Robert abbracciandomi da
dietro.
<
Buongiorno > risposi appoggiandomi a lui voltando la testa di
lato
e respirando il suo profumo.
<
Hai dormito bene? >
<
Sì, anche se avrei preferito vedere il tuo viso al mio
risveglio e
non quello di Mike, ma non mi lamento > risposi sorridendo.
<
Mi dispiace amore mio, ma se mi segui mi farò perdonare
>
sussurrò prendendomi per mano e portandomi a sedere sul
letto.
Mi
fece chiudere gli occhi e quando li aprii mi trovai due biglietti
aerei tra le mani.
<
Abano Terme?!? Stai scherzando? > domandai fissando i biglietti.
<
Sorpresa… > sussurrò sorridendo <
immagina che bello…il
prossimo fine settimana andremo alle terme, solo tu ed io…
>
<
E Michelle? >
<
Starà con tuo fratello e Alessia. Gliel'ho già
chiesto e si sono
dimostrati più che felici di farci questo piccolo
favore… >
<
Hai pensato a tutto, eh? > domandai avvicinandomi a lui e
appoggiando la fronte alla sua < ma…aspetta un
momento… >
aggiunsi allontanandomi da lui di pochi centimetri.
<
Cosa c'è? >
<
Come farai col tuo nuovo film? Già hai dovuto prendere
questo fine
settimana come permesso… >
<
Non preoccuparti amore > rispose Robert prendendomi per i
fianchi
< ho parlato con Catherine e lei era più che contenta
di
concedermi questi due fine settimana… >
<
Certo che sei avvantaggiato a lavorare ancora con Catherine Hardwicke
> dissi ridacchiando.
<
Già, specie perché ti adora… >
rispose baciandomi il collo.
Con
facilità mi prese in braccio e mi strinse a sé.
<
Fai colazione con me? > domandai tenendolo per i lembi della sua
maglietta.
<
Certamente > rispose sorridendo e baciandomi la punta del naso
<
non ti ho ancora tirato le orecchie… > mi disse poco
dopo.
<
Sono troppo vecchia per queste cose > risposi ridendo.
<
Sei vecchia quando solo ti fa comodo? >
<
Esatto > risposi circondandogli il collo con le braccia e
scendendo dalle sue braccia < ti amo Rob > sussurrai poco
dopo.
<
Ti amo anche io > rispose dandomi una serie di piccoli baci
sulla
guancia e in breve i nostri bacetti divennero sempre più
passionali,
finché Robert non mi tolse i pantaloni del pigiama.
In
quel preciso momento però il suo cellulare
squillò.
<
Il mondo ha il sesso-radar attivo… > sbuffai.
<
Probabile > rispose Robert prendendo il suo cellulare dal
comodino
< pronto? Oh, ciao Teo… >
”Teo?”
pensai sgranando gli occhi.
<
Grazie fratello, eh?!? Prima o poi mi vendicherò! >
urlai in modo
che mi sentisse.
<
Sì, esatto…e se non ci avessi
disturbato…sì, lascia stare. Che
cosa volevi dirmi?…Oh, davvero? Perfetto, è
fantastico! Sì, va
benissimo e…oh, ok. Meglio non dirlo a Giulia allora,
altrimenti
non ti lascerà libero… > disse Robert
ridacchiando.
<
Eh no tesoro! Ora il sesso-radar lo attivo io! Mi hai interrotto con
Robert? Bene, ora non ti lascerò scappare da Alessia!
> esclamai
strappando di mano il telefono a Robert e parlando con mio fratello.
<
Tanti auguri piccola > disse Teo ridendo.
<
Grazie fratellone > risposi sorridendo.
<
Anche Alessia ti fa gli auguri…e ora scusaci, ma i piccoli
stanno
dormendo e quindi noi ne approfitteremo per… >
<
Tecnicamente voi avete disturbato noi, quindi non credere di passarla
liscia… > dissi ridendo.
<
Ciao piccola > rispose Teo prima di terminare la chiamata.
<
Ciao > sussurrai chiudendo il telefono < che vi siete
detti tu
e Teo? > domandai curiosa.
<
Cose tra uomini… >
<
Giochi per l'X-Box? >
<
Esatto > rispose Robert sorridendo.
<
Uomini… > sospirai prima di tornare tra le sue
braccia.
<
Allora…dove eravamo rimasti? > domandò
Robert mentre mi
accarezzava la gamba.
<
Cosa fate? > domandò Michelle sul ciglio della porta.
<
Oh mio dio! > esclamai coprendomi le gambe con la coperta
<
tesoro, che cosa fai qui? Sei già stata al parco? >
domandai
notando che non erano nemmeno trascorsi dieci minuti da quando lei e
Mike se n'erano andati.
<
Ho dimenticato Susy > disse prendendo la bambola che Kellan le
aveva regalato l'estate scorsa da sopra il comodino di Robert.
<
Ahia…ehm…Michelle vieni, lasciamo che
papà dia il suo regalo
alla mamma > disse Mike dopo essere entrato in camera per
recuperare la bambina.
<
E quelli? > chiese indicando i biglietti delle terme.
<
Beh, questo è un regalo speciale… >
<
Lo voglio vedere! > esclamò Michelle iniziando a
saltellare.
<
Michelle è meglio di no > rispose Mike ridacchiando.
<
Ma uffa, io voglio vederlo! Papà ha visto i miei, non
è giusto >
sbuffò mettendo su un adorabile broncio.
Ancora
ridendo Mike la prese un braccio e le diede un leggero bacio sul
naso.
<
Dai andiamo al parco a giocare e se tutto va bene il regalo lo vedrai
tra nove mesi > disse il mio migliore amico rivolgendomi un
sorrisino malizioso.
Robert
scoppiò a ridere, mentre io tirai il cuscino verso la porta
per
tentare di beccare Mike, ma non ci riuscii perché lui la
stava
chiudendo in quell'esatto momento.
<
Perché potrò vedere il regalo di papà
tra nove mesi? > sentii
domandare da Michelle e sorrisi teneramente.
<
Come abbiamo fatto a fare una bambina così bella e dolce?
>
domandai rivolta a Robert, che mi sorrise maliziosamente e mi si
avvicinò per baciarmi il collo.
<
Se hai un po' di tempo libero ti mostro subito come si fa >
rispose infilando le mani sotto la mia maglia e baciandomi
appassionatamente.
Cinque
minuti dopo però lo squillo del telefono ci interruppe
nuovamente.
<
È il mio o il tuo? > domandai sbuffando.
<
È il tuo amore > rispose Robert dandomi un casto
bacio sulle
labbra.
<
Odio tutti questi sesso-radar attivi! > esclamai mentre prendevo
il mio telefonino < pronto? > domandai in inglese senza
pensare.
<
È? Parla in italiano perché non capisco niente
> disse una voce
che avrei riconosciuto tra mille.
<
Nonna! > esclamai abbracciando il cuscino e sorridendo
apertamente
< come stai? E il nonno? >
<
Stiamo bene. Il nonno è al bar, come sempre. Buon compleanno
>
<
Grazie. Mi manchi nonna > sussurrai accennando un sorriso.
<
Anche tu. L'ultima volta che ci siamo viste è stato per
Natale. Non
è ora che torni? Ho voglia di rivedere la mia bisnipote!
>
<
E tua nipote no? >
<
Ti ho sopportata per diciotto anni, non puoi essere sempre al centro
dell'attenzione! > esclamò ridendo.
Restammo
a chiacchierare per non so quanti altri minuti, poi la salutai con un
groppo in gola.
<
Anche se ho capito poco di quello che vi siete dette...è
bello
vedere questo tuo legame con tua nonna. Mi ricorda tanto quello che
ho io con la mia > disse Robert sorridendo e prendendomi il viso
tra le mani.
<
È la mia seconda mamma, lo sai. Da piccola ero sempre a casa
sua >
risposi ridendo < è per colpa sua se sono viziata
> aggiunsi
divertita.
<
Qualcun altro ci interromperà secondo te? > chiese
prendendo il
mio cellulare e appoggiandolo sul comodino.
<
Mamma, papà vi sono mancata? > domandò
Michelle entrando in
camera nostra.
<
Direi proprio di sì... > dissi ridacchiando.
<
Principessa! > esclamò Robert prendendola sulle
ginocchia < ti
sei divertita al parco? >
<
Sì, tanto! > rispose lei abbracciando Robert <
però mi siete
mancati…hai dato il regalo a mamma? >
domandò innocentemente e
in quel momento sbiancai.
<
Amore dobbiamo andare dai nonni. Andiamo a prepararci? > chiesi
prendendola in braccio.
<
No, voglio papà! > rispose gettandosi verso Robert.
<
Michelle, avanti. Dopo la mamma è gelosa…
> disse Robert
baciando una guancia della bambina.
<
Va bene, ma vieni anche tu con noi >
<
Certamente >
<
Voglio mettere il vestito con i fiori > disse Michelle correndo
verso la sua camera.
<
Amore è troppo freddo per quello >
<
Ma, mamma… >
<
Non insistere > risposi risoluta.
<
Fai sempre come ti dice la mamma, altrimenti poi se si arrabbia sono
guai… > intervenne Mike ridendo mentre entrava in
camera di
Michelle < ciao festeggiata, ci vediamo >
<
Ciao Mike > risposi sorridendo e dopo che il mio migliore amico
ebbe salutato anche Michelle e Robert, mio marito ed io vestimmo la
bambina, ci vestimmo a nostra volta e poi andammo verso la casa dei
miei suoceri.
<
Tanti auguri! > esclamò Claire aprendo la porta e
abbracciandomi
< avanti dai entrate, altrimenti vi bagnerete tutti >
aggiunse
facendoci entrare.
<
Ciao nonna! > esclamò Michelle saltando in braccio a
Claire.
<
Ciao stellina > rispose abbracciando mia figlia < ciao
Robert >
<
Ciao mamma > disse Robert baciandole la guancia.
<
Ecco la mia nipotina preferita! > esclamò Lizzy
correndo verso di
noi.
<
Zia Liz! > esclamò Michelle saltandole al collo.
Salutai
anche Lizzy e così anche tutto il resto della famiglia.
<
Hey ometto! > dissi abbracciando Brian.
<
La pianti di chiamarmi ometto zietta?
> rispose Brian con tono di sfida ricambiando l'abbraccio.
<
Solo se tu la smetti di chiamarmi zietta… >
<
Ok, andata > accordò stringendomi la mano <
lei è la mia
ragazza Frankie… >
<
Piacere di conoscerti Frankie > dissi stringendole la mano.
<
Buongiorno signora, tanto piacere > rispose timidamente.
<
Dammi pure del tu tesoro > dissi sorridendo.
<
Va bene, grazie >
<
Mamy… > disse Michelle reclamando la mia attenzione e
capii che
voleva venire in braccio, così l'accontentai e ci sedemmo
tutti sul
divano.
<
Uffa, non è giusto… > sbuffò
Samantha raggiungendoci in sala.
<
Che è successo? > domandai curiosa.
<
Ho litigato con la mia migliore amica… >
<
Qualcosa di grave? > domandò Robert avvicinandosi a
sua nipote.
<
No, è per una sciocchezza. Ma odio quando sta male per colpa
mia…
>
<
Sai cosa facevo io quando ero piccola? > intervenne Frankie
<
quando la mia migliore amica si arrabbiava con me le compravo delle
caramelle alla liquirizia perché credevo che fossero magiche
>
aggiunse ridacchiando.
In
quel momento come un flash mi tornò in mente quando avevo
passato
l'estate a Londra con Teo per la prima volta, precisamente il giorno
prima di ripartire per l'Italia. Mi tornarono alla mente le immagini
di una bambina di quasi cinque anni che mi parlava di caramelle
magiche.
<
Caramelle hai detto? > domandai.
<
Sì. Perché? >
<
No, così… > risposi sorridendo.
<
È pronto a tavola > disse Amelia entrando in salotto
e ci
spostammo per andare a mangiare.
In
quel momento però suonarono alla porta.
<
Giulia, tesoro, ti dispiace andare a vedere chi è? >
domandò
Claire.
<
Assolutamente no > risposi facendo scendere Michelle e tornando
indietro verso la porta e quando la aprii e mi trovai davanti i miei
genitori urlai di gioia.
<
Mamma! > urlò Michelle spaventata dalle mie urla, ma
non appena
vide che stavo abbracciando i miei genitori sorrise < nonno!
>
esclamò correndo ad abbracciare mio padre e fece lo stesso
anche con
mia madre.
<
Che cosa ci fate qui? > domandai con gli occhi lucidi.
<
Siamo il tuo regalo di compleanno… > rispose mio
padre.
<
È il regalo più bello che mi abbiano mai fatto
> risposi
abbracciandoli ancora una volta.
<
Restate a mangiare qui? > domandò Michelle parlando
italiano
correttamente: da quando aveva compiuto tre anni Robert ed io
c'eravamo impegnati a insegnarle anche l'italiano.
<
Sì piccola, ci vuoi? > domandò mio padre
sorridendole.
<
Sì! > esclamò abbracciandolo ancora.
Ci
dirigemmo verso gli altri e durante il pranzo scoprii che i miei
genitori erano il regalo da parte di tutti i parenti di Robert e dopo
ci spostammo nuovamente in salotto.
<
Allora tesoro come va il lavoro? > domandò mia madre
mentre
beveva il caffè.
<
Bene, insegnare mi piace tanto > risposi sorridendo < e
poi ho
un buon rapporto con tutti i miei alunni >
<
Il prossimo anno sarò un tuo alunno > disse Brian
d'un tratto.
<
Davvero? Benissimo, ti farò sgobbare il doppio rispetto agli
altri >
risposi ridacchiando.
<
Ma…zio! > si lamentò Brian guardando
supplichevole Robert.
<
Spiacente, ma non è salutare mettersi contro la propria
moglie,
specialmente il giorno del suo compleanno > rispose Robert e
tutti
scoppiarono a ridere.
<
A proposito mamma…lo sai che sei veramente antipatica?
Perché non
mi hai portato mia sorella? > domandai dopo che Robert mi ebbe
messo il braccio attorno alle spalle.
<
Lascia stare…si è ammalata ieri a fare a palle di
neve con una sua
amica ed è rimasta a casa con Mirco >
<
No, non ci credo! > esclamai scoppiando a ridere.
Restammo
a chiacchierare fino alle sette, salutai i miei genitori con la
promessa di vederci per pranzo il giorno seguente e infine Michelle,
Robert ed io tornammo a casa.
<
Un letto! > esclamai buttandomi sul letto che dividevo con
Robert
da quando avevo cominciato l'università.
<
Scusa Giulia ma non puoi dormire. Questa sera siamo a mangiare
fuori…
>
<
Ma non ho fame… > ribattei.
<
Ti prego…vedrai che poi ti verrà…
> sussurrò accarezzandomi
una guancia.
<
Ok > risposi sorridendo e avvicinandomi per baciarlo sulle
labbra.
<
Vado a lavare Michelle e poi la vesto. Fatti un bagno caldo >
disse prima di sparire dalla nostra stanza.
Sorrisi
felice nel sapere che Robert aveva imparato la lezione e ci teneva ad
avere un buon rapporto con Michelle: dopo che avevo partorito Robert
dovette partire per girare un film in Francia e per me fu veramente
difficile occuparmi della bambina da sola. Quando poi tornò
le cose
non migliorarono perché era sempre distante e non aveva mai
tempo da
dedicarci; quando poi aveva qualche minuto libero lo utilizzava per
riposarsi o per uscire a bere con gli amici. Quella situazione per me
era devastante, tant'è che pensai di lasciarlo e di tornare
a
Ravenna dai miei genitori, che certamente mi avrebbero aiutato con la
bambina oppure di chiedere aiuto a Teo e Alessia. Quando
però gliene
parlai la paura di perderci fu talmente tanta che cambiò
radicalmente e incominciò a trascorrere molto più
tempo con noi.
Andai
a farmi quel bagno caldo che Robert mi aveva suggerito e quando uscii
dalla vasca tornai in camera, trovando il mio bellissimo marito a
petto nudo mentre sceglieva che camicia indossare.
<
A me piace tanto quella nera lucida > dissi ridestandolo dai
suoi
pensieri.
<
Va bene, aggiudicata > rispose sorridendo.
<
Michelle? >
<
Sta guardando i cartoni animati >
<
Vuoi dire che siamo soli? > domandai mentre sceglievo la
biancheria pulita e la indossavo.
<
Mmm…sì, per altri venti minuti sì
>
<
Poi finiscono i cartoni? >
<
Esatto > rispose avvicinandosi a me e baciandomi la spalla prima
di dirigersi verso il cassettone dove teneva le cinture.
<
È stato bello vedere i miei genitori. Mi sono mancati tanto
>
dissi mentre prendevo fuori dalla mia parte di armadio un paio di
jeans.
<
Sono contento che la sorpresa ti sia piaciuta >
<
Mamma, posso mangiare un panino? > domandò Michelle
dalla sala.
<
Amore tra poco andiamo a mangiare, porta pazienza > risposi di
rimando.
Presi
fuori dall'armadio una maglietta di cotone a collo alto e sopra
m'infilai una giacchettina di lana.
<
Non mi piaci > disse Robert squadrandomi.
<
Che c'è che non va? > chiesi mentre mi guardavo allo
specchio.
<
Mi sembri una vecchia > rispose guardandomi < tieni,
mettiti
questa > aggiunse porgendomi una maglia bianca di lana a collo
alto.
<
Ok capo, grazie > risposi ridendo mentre me la infilavo,
aspettai
che anche Robert fosse pronto e scendemmo insieme di sotto in sala,
trovando Michelle che si guadava davanti allo specchio.
<
Torno subito > disse Robert andando in cucina.
<
Ok >
<
Mamma… > mi chiamò Michelle sbuffando.
<
Che c'è amore? > domandai dolcemente.
<
Quando se ne vanno queste? A scuola i miei compagni mi prendono in
giro, mi dicono che ho la faccia sempre sporca > disse puntando
l'indice sullo zigomo destro indicando le lentiggini.
<
Amore, ma non si può > risposi ridendo.
<
E poi perché dovresti toglierle? Sono bellissime. Sono
ciò che
adoro di più della mamma > intervenne Robert
prendendo in braccio
nostra figlia e avvicinandosi a me per baciarmi sullo zigomo.
<
Sei andato a fumare, eh? >
< Smettila lagna, ora ne fumo pochissime > rispose
facendomi la
linguaccia mentre mi aiutava ad indossare il cappotto, poi corremmo
verso la macchina cercando di non farci bagnare troppo dalla pioggia
e partimmo per andare a mangiare.
<
Prima di andare al ristorante però dobbiamo passare al Blue
River
perché Harry vuole farti gli auguri di persona >
<
Ok > risposi continuando a guardare la pioggia battere sul vetro.
<
Hey, è tutto ok? > domandò Robert
prendendomi una mano tra la
sua.
<
Certo > risposi sorridendo < perché non
dovrebbe essere così?
>
<
Perché sei silenziosa e quando volti la testa di lato
c'è sempre
qualcosa che non va. L'ultima volta che l'hai fatto volevi
lasciarmi…
>
<
Te lo ricordi ancora? > domandai rivolta a lui mentre Michelle
era
intenta a cantare le canzoni della radio.
<
Ho rischiato di perderti, di perdervi…non sono cose che si
dimenticano facilmente >
<
Però la lezione l'hai imparata > risposi ridacchiando.
<
È vero > disse continuando a stringere la mia mano
< allora me
lo dici che cosa hai fatto? >
<
Non ho fatto niente, davvero. Sono felice > risposi guardandolo
e
sorridendogli dolcemente.
<
Va bene, ti crederò > rispose contraccambiando il mio
sorriso.
Arrivammo
in breve al Blue River e quando scendemmo dalla macchina vidi che era
tutto buio.
<
Ma sei sicuro che ci sia Harry? È tutto buio…
> contestai.
<
Sì, fidati > rispose Robert prendendo per mano
Michelle.
Silenziosamente
entrammo dentro il locale, ma di Harry non c'era nemmeno l'ombra.
<
Rob? Ma Harry non c'è… > dissi attendendo
una risposta <
Rob?…Rob?…Rob? > lo chiamai spaventata.
<
Giulia? Sei tu? > domandò una voce.
<
Taylor? Che cosa ci fai tu qui? > chiesi sbigottita.
<
Mah, veramente… > disse, ma improvvisamente le luci
della sala
si accesero.
<
SORPRESA!!!! > urlarono in coro Robert e i miei amici.
<
Auguri! > esclamò Nikki correndo ad abbracciare sia
me che
Taylor.
<
Grazie > rispondemmo in coro.
<
Bimba ti fai sempre più grande > disse Jared
abbracciandomi.
<
Anche tu papi >
<
No, io mi faccio sempre più vecchio. È diverso
> ribatté
ridendo.
<
Vecchio? Scherzi? Hai idea di quanto tu sia sexy? Se non avessi una
figlia e non fossi sposata ti sarei già caduta ai piedi!
>
esclamai ridendo.
Piano
piano arrivò anche il turno di abbracciare Harry, Cam e sua
moglie
Dominique e la loro figlia di nove anni Everleigh Ray, Elizabeth e il
suo fidanzato Patrick, Nikki e Justin, la sua nuova fiamma, un
ragazzo che aveva conosciuto ad una festa, Kristen e Michael, Peter e
sua moglie Jennie con le loro figlie Luca Bella di ventuno anni, Lola
Ray di sedici anni e Fiona Eve di dodici anni, Ashley, Jackson e la
loro figlia Nicole, Kellan e Martina, che dopo vari tira e molla si
erano rimessi insieme e Alessia e Teo con loro bambini: James di
cinque anni, Isabella e George, due gemelli di quasi due anni e
Jocelyn di sei mesi.
<
Oh sì, giusto Taylor…auguri anche a te >
disse Kellan
scoppiando a ridere.
<
Molto spiritosi ragazzi > rispose Taylor fingendosi offeso.
<
Uhm, a proposito…dov'è Helena? > domandai
notando la sua
assenza.
<
È in Francia per una sfilata > rispose Taylor
tristemente.
<
Zio Taylor… > disse Michelle avvicinandosi a lui e
prendendogli
la camicia.
<
Ciao Michelle! > esclamò Taylor prendendola in
braccio.
<
Io sono contenta che la tua Helena non sia venuta… >
disse con
un ampio sorriso.
<
Michelle! > la rimproverai.
<
Perché dici questo? > domandò Taylor
curioso.
<
Perché così puoi essere solo il mio principe
> rispose
innocentemente mia figlia.
<
Ma tesoro io sarò sempre il tuo principe > disse
Taylor
baciandole una guancia < vieni, andiamo a ballare >
aggiunse
portandosela al centro della sala che per quell'occasione era stata
addobbata come una pista da ballo.
<
Nostra figlia si è innamorata del tuo ex
filarino… > sussurrò
Robert porgendomi un bicchiere di birra.
<
Non è il mio ex filarino > risposi guardandolo negli
occhi.
<
Ah no? Allora perché quando ci eravamo lasciati lui era
venuto a
chiederti se volevi uscire con lui? > chiese sbeffeggiandomi.
<
Me l'aveva chiesto per tirarmi su di morale… >
risposi
sorseggiando la birra.
<
E ti aveva anche baciata… >
<
Sei sempre a rivangare nel passato, eh? > chiesi prendendolo in
giro.
<
Hey, lasciami divertire ogni tanto… > rispose
sorridendo.
<
Buonasera a tutti > salutò Mike entrando nella sala.
<
Mike! > esclamai porgendo il bicchiere a Robert e avventandomi
sul
mio migliore amico.
<
Giulia sei bellissima > sussurrò baciandomi una
guancia <
vorrei…ehm…vorrei presentarti una
persona…lui è Aaron… >
disse indicandomi un ragazzo accanto a lui: era molto alto, con i
capelli neri e lunghi fino alle spalle e gli occhi azzurri.
<
È un vero piacere conoscerti Aaron > dissi sorridendo
mentre gli
stingevo la mano.
<
Anche per me. Mike mi ha parlato molto di te >
<
Mi piacerebbe poter dire la stessa cosa… > risposi
guardando
male il mio migliore amico.
<
Beh dai alla fine ci ha presentati > disse Aaron ridacchiando.
<
Già > risposi sorridendo < vieni Aaron, ti
presento i miei
amici > aggiunsi prendendolo a braccetto e portandolo per primo
da
Robert < lui è mio marito Robert >
<
È un vero piacere conoscerti. Mia sorella è una
tua grandissima fan
> disse Aaron porgendogli la mano.
<
È un piacere anche per me > rispose Robert sorridendo
e
ricambiando la stretta e dopo di lui gli presentai anche tutti gli
altri ragazzi.
<
Scusate se v'interrompo, ma…Giulia c'è una
telefonata per te >
disse Alessia avvicinandosi a me, Mike, Aaron e Robert porgendomi il
telefono.
<
Chi è? > domandai curiosa.
<
Mio padre > rispose sorridendo.
<
Roberto! > esclamai.
<
Ciao stella! Ti rubo giusto un minuto. Tanti auguri >
<
Ma dai, non ci sono problemi! Grazie mille. Come stai? >
<
Come i vecchi! > rispose ridendo.
<
Vecchi? E tu da quando sei vecchio? > domandai ridendo <
a
proposito, quando vieni a trovarci? I tuoi nipoti muoiono dalla
voglia di vederti e lo stesso vale per me e tua figlia >
<
Appena mi calmo al lavoro verrò a trovarvi, promesso >
<
Perfetto. Oh, a proposito…grazie per il regalo >
dissi alludendo
alla penna che mi aveva regalato.
<
È una sciocchezza, ma sono contento che ti piaccia. Ci
sentiamo
presto, ok? >
<
Assolutamente. Ciao Roberto! > dissi terminando la conversazione
e
cercando Alessia per restituirle il cellulare < hey, eccoti!
>
esclamai una volta entrata in bagno.
<
Sto cambiando George e poi devo cambiare Isabella. Mi daresti una
mano? > domandò guardandomi.
<
Certo > risposi sorridendole e avvicinandomi a mia nipote
< va
bene piccola, ora vedi di collaborare con zia Giulia…
>
sussurrai facendola stendere sul fasciatoio e svestendola < oh
mio
dio! > esclamai quando tolsi il pannolino a Isabella e mi tappai
il naso da quanto puzzava < non sono più tanto
abituata con i
bambini e i loro pannolini > dissi ridendo.
<
Fino a qualche anno fa avresti detto che non eri abituata nemmeno a
tenere in braccio un bambino… > disse Alessia ridendo.
<
Già… > risposi e come un flash mi
tornò in mente quando
rivelai a Robert del mio stato interessante.
"Avanti…non
ti mangerà mica!" pensavo mentre mi guardavo allo specchio
del
bagno "oh mio dio, sono incinta…"
Sospirai
chiudendo gli occhi e quando li riaprii mi guardai intensamente allo
specchio.
In
quel momento squillò il telefono e sobbalzai per lo spavento.
<
Pronto? > domandai incerta dopo aver corso fino all'ingresso.
<
Gliel'hai già detto? > domandò Alessia.
<
Non è ancora arrivato a casa, ma non ce la
faccio…ho paura della
sua reazione, tanta paura…in questo momento nessuno dei due
desiderava un figlio… > dissi mentre mi avviavo verso
la sala e
mi sedevo sul divano.
<
Guarda che non è una brutta cosa diventare
genitore… >
<
Lo so, ma tu non capisci…Robert lavora tantissimo e io sono
impegnata con la scuola. Non voglio rinunciare alla mia
carriera… >
<
Nessuno ti ha detto di farlo > obiettò.
<
E se io nascondessi tutto a Robert? >
<
Non vorrai mica abortire, vero? > domandò Alessia
preoccupata.
<
No, abortire no…però pensavo a mentirgli
dicendogli che sono
semplicemente ingrassata e quando avrò il
bambino… >
<
Darlo in adozione? >
<
No, dirgli che l'avevamo avuto con i punti del supermercato…
>
<
Mamy, sii seria > mi rimproverò Alessia.
<
Ci provo, ma non ci riesco… > borbottai accasciandomi
sul
divano.
<
Parlagli, non fare la bambina >
<
Va bene. Ti chiamo dopo, ok? >
<
Certamente mamy. Ciao >
<
Non mi fai gli auguri? > domandai con voce acuta.
<
Non ne avrai bisogno, fidati. Ti voglio bene > rispose
terminando
la chiamata.
"Non
ne avrò bisogno…la fai facile tu" pensai
borbottando.
<
Ciao! > sentii esclamare da Robert e pochi secondi dopo la porta
di casa chiudersi.
<
Ciao > risposi sorridendogli quando si diresse in sala.
<
Come stai? > domandò baciandomi la fronte.
<
Bene >
<
Nessun altro svenimento dovuto dallo stress? > chiese premuroso.
"Stress,
certo…"
<
No, niente > risposi sorridendo.
<
Mi fa piacere. Sei molto stanca? > domandò sedendosi
sul
bracciolo del divano e facendomi appoggiare la testa sulle sue gambe.
<
No, non direi…perché? > chiesi curiosa.
<
Ho voglia di stare un po' con te… >
sussurrò maliziosamente
prima di scendere a baciarmi le labbra.
Inizialmente
m'irrigidii, ma poi risposi al bacio. Qualche secondo dopo
però il
telefono squillò.
<
Che palle…non muoverti > sussurrò Robert
sorridendo e andando a
rispondere < Sturridge! > esclamò sorridendo
prima di
dirigersi verso la cucina.
"Tom
Sturridge sei il mio idolo" pensai sorridendo prima di respirare
rumorosamente e portarmi le mani nei capelli
<
Ora o mai più… > sussurrai mentre mi
alzavo dal divano e
seguivo Robert in cucina < scusa, sono venuta a prendere da bere
>
<
Figurati > rispose Robert addentando un pezzo di pane.
<
Come sta Tom? > domandai dandogli le spalle.
<
Sta bene. Mi ha detto di salutarti… >
<
Grazie… > risposi mordendomi il labbro.
<
Dobbiamo parlare > dicemmo all'unisono e entrambi ridemmo.
<
Prima tu > dissi voltandomi per guardarlo negli occhi.
<
No, vai tu > rispose appoggiandosi al frigorifero.
Entrambi
eravamo tesi e quella preoccupazione era molto palpabile.
<
Mi ami? > domandai con gli occhi lucidi, senza sapere ancora
come
dirglielo.
<
Ma che domande sono? > domandò Robert accigliato
< senti, se è
per quello stupido gossip su di me e Camilla… >
<
No, non centra > dissi interrompendolo mentre mi portavo il
bicchiere alla bocca e lo guardavo negli occhi con uno sguardo
interrogativo.
<
Certo che ti amo > disse sorridendomi rassicurante.
<
E continuerai a farlo? >
<
Sempre > rispose muovendosi lentamente verso di me.
<
Anche se dovessi diventare grassa come una balena e isterica? >
<
Che vuoi dire? > chiese aggrottando le sopracciglia mentre mi
prendeva le mani.
<
Rob… > sussurrai il suo nome e feci un respiro
profondo <
sono incinta… >
<
Come? > domandò irrigidendosi e lasciandomi le mani.
<
Aspetto un bambino…m…mio e tuo > balbettai.
In
quel momento vidi gli occhi di Robert farsi vitrei.
<
Cazzo > sussurrò e mi morsi il labbro <
è anche per quello
che l'altro giorno sei svenuta? >
<
È
per
quello > risposi giochicchiando con le dita.
<
Sei sicura? >
<
Alessia mi ha fatto fare due test di gravidanza e in ospedale ne ho
avuto la conferma > dissi passandomi le mani tra i capelli.
<
Perché non me l'hai detto subito? >
domandò serio.
<
Non ne avevo il coraggio… > sibilai voltando lo
sguardo
dall'altra parte.
Ero
pronta a qualunque reazione negativa di Robert, ma quando mi
toccò
il ventre rimasi spiazzata, specie perché quando incontrai i
suoi
occhi lo vidi sorridere.
<
Aspetti un figlio, eh? > domandò con l'emozione che
trapelava
dalla voce.
<
Già > risposi abbozzando un sorriso.
<
Cosa hai intenzione di fare? > domandò abbassando lo
sguardo e
guardando la sua mano ancora appoggiata sul ventre.
<
Non voglio abortire, ma ho paura… >
<
Avevi pensato ad abortire? > chiese serrando la mascella.
<
Inizialmente sì… > ammisi chiudendo gli
occhi.
<
Ma…come? Cioè, io credevo che… >
<
Le opzioni sono due > dissi interrompendolo < o si
è rotto il
preservativo, oppure…ricordi quella sera in cui eravamo
ubriachi
e…? >
<
Certamente > rispose sorridendo maliziosamente.
<
Ecco, il dottore dice che sono incinta di due settimane, quindi tra
le due opzioni la più probabile credo sia la
seconda… >
<
Chi lo sa oltre ad Ale? >
<
Nessun altro >
<
Nemmeno Teo? >
<
No. Le ho fatto giurare di non dire niente >
<
Capisco… > disse annuendo < sono felice
> aggiunse
guardandomi e sorridendo.
<
Davvero? >
<
Sì. Ho tanta paura però > ammise.
<
Se può consolarti quella ce l'ho anche io > risposi
ridendo.
<
Ora c'è solo una cosa da fare… >
sussurrò allontanandosi di
poco da me e prendendomi le mani.
<
Cosa? > domandai curiosa.
Robert
si allontanò di qualche altro centimetro e poi
s'inginocchiò.
<
Giulia vuoi sposarmi? > chiese e il mio viso s'incupì
< beh,
sinceramente speravo in una reazione diversa… > disse
rialzandosi.
<
Vuoi sposarmi solo perché sono incinta? > domandai
ferita.
<
Ovviamente no. Voglio sposarti perché ti amo, e
poi… > disse
scomparendo dalla cucina e rientrandovi pochi secondi dopo < io
l'anello l'ho comprato due mesi fa > aggiunse mostrandomi la
data
sullo scontrino e stando ben attento a non farmi vedere il prezzo
<
è solo che non ho mai avuto il coraggio di farti la
proposta… >
ammise passandosi una mano tra i capelli.
<
Oh… > risposi mordendomi un labbro.
<
Certo, il tuo “oh” non è criptico per
niente! > disse
sorridendo.
<
Che? > chiesi guardandolo negli occhi e mi sorrise
inginocchiandosi nuovamente.
<
Vuoi sposarmi? > domandò con occhi lucidi mentre
apriva una
scatolina in velluto blu e quando l'aprii trovai dentro un anello in
oro bianco con tanti diamanti e al centro uno smeraldo color verde
acqua.
<
Hai idea del guaio in cui ti stai cacciando? >
<
Sono sei anni che sto con te e ancora non sono scappato via…
>
<
Ancora mi chiedo come mai tu non l'abbia mai fatto > dissi
ridendo.
<
Per il semplice motivo che ti amo >
<
Ti amo anche io > sussurrai sorridendo.
<
Quindi mi sposerai? >
<
Sì > risposi con voce tremante e immediatamente
Robert m'infilò
l'anello nell'anulare sinistro, poi si rialzò in piedi e mi
baciò.
<
Hey, mi stai ascoltando? > domandò Alessia
ridestandomi dai miei
pensieri.
<
Come? > domandai guardandola.
<
Ti ho chiesto se hai bisogno con Isabella… > disse
indicando la
propria figlia.
<
Ah…no, ho fatto > risposi chiudendo il body e
rimettendole i
pantaloni.
<
Signorine qui abbiamo una bella bambina che è in disperata
ricerca
della madre > disse Teo entrando nel bagno con Michelle in
braccio.
<
Amore vieni > dissi prendendo in braccio mia figlia.
<
Mamma vieni ad aprire gli altri regali? >
<
Certo, andiamo > risposi uscendo dal bagno e avvicinandomi verso
il bancone con tutti i miei regali.
<
Avanti Taylor mettiti vicino a Giulia che ci sono regali anche per
te! > esclamò Kristen prendendo la macchina
fotografica.
Taylor
mi si avvicinò e dopo che ci facemmo fotografare da Kristen
aprimmo
i regali.
<
Hey facciamo a cambio? > domandò Taylor indicando la
borsa che mi
avevano regalato Kellan e Martina e offrendomi un dopobarba.
<
Io non uso il dopobarba… >
<
Puoi regalarlo a Robert…e dai a me la borsa, così
la posso
regalare a Helena… >
<
Spiacente, ma la borsa mi piace > risposi facendogli la
linguaccia.
<
Ora è il momento della torta! > esclamò
Ashley prendendoci per
mano e portandoci verso un tavolo poco distante da dove si trovavano
i regali.
La
torta era molto grande e c'era scritto "Buon
compleanno Giulia e Taylor"
in
rosa e in blu a seconda dei nomi. Una parte della torta era ricoperta
da ventisei candele rosa, l'altra metà da ventisei candele
azzurre.
< Esprimi un desiderio… > sussurrai a Taylor
mentre lo prendevo a
braccetto e pochi secondi dopo spegnemmo le candele all'unisono.
<
Bravi! > esclamarono i nostri amici applaudendo e in quel
momento
le luci si spensero.
<
Ma che succede? > domandai stringendomi a Taylor.
<
Non lo so… > rispose e improvvisamente le luci si
riaccesero <
Helena! > esclamò Taylor allontanandosi da me e
correndo verso la
sua ragazza.
<
Scusa, c'è stato un casino in aeroporto > rispose
Helena
circondandolo con le braccia e baciandolo appassionatamente.
<
Hey vi ricordo che ci sono dei bambini! > esclamò
Kellan
mettendosi a ridere, ma nessuno dei due lo ascoltò.
<
Visto quanto sono teneri? > domandai avvicinandomi a Robert.
<
Vero… > rispose baciandomi una guancia <
vieni, ho una cosa
da farti vedere > disse prendendomi delicatamente un braccio e
portandomi in bagno.
<
Ehm…Robert? > lo chiamai preoccupata.
<
Zitta > rispose ridacchiando e porgendomi una telecamera
<
questa è per te >
Curiosa
come non mai mi sedetti sul bancone dove c'era il fasciatoio e
premetti sul tasto play.
<
Amore buon compleanno! > esclamò Ilaria dopo che
partì la
registrazione < ventisei anni, cavolo! Non ti senti vecchia?
Vorrei essere lì con te, lo sai vero? Ma purtroppo proprio
domani ho
l'esame di specializzazione di medicina e quindi non sono potuta
venire…ma Robert mi ha detto che la prossima settimana
verrete in
Italia alle terme…un saluto qui è d'obbligo! Ti
voglio tanto bene
amore e mi manchi tantissimo. Mi mancano le nostre uscite e le nostre
chiacchierate, ma specialmente mi mancano moltissimo anche Robert e
la mia bellissima figlioccia. Vediamoci presto, ok? Ti voglio un
mondo di bene e tanti auguri ancora > disse sorridendomi e
accennai un sorriso commossa < ora lascio il posto a Veronica
>
aggiunse prima di abbandonare la sedia dove era seduta e cederla a
Veronica.
<
Linda! Mi manchi tanto. Qui è monotono senza di te. Certo,
il lavoro
mi tiene impegnata, ma vorrei godere della tua compagnia come facevo
un tempo…e ho una gran voglia di rivedere Michelle
e…oh, al
diavolo! Mi manca addirittura Robert, ti rendi conto? >
domandò
sconvolta e scoppiai a ridere < quindi vedi di farti vedere
presto
perché sono in carenza delle nostre uscite. Ti voglio bene!
>
Dopo
il monologo di Veronica il nastro s'interruppe.
<
Quando l'hai ricevuto? > domandai con gli occhi lucidi.
<
Questa mattina. Ti piace? > domandò togliendomi di
mano la
telecamera e abbracciandomi.
<
Sì, da matti > risposi affondando la testa sul suo
petto e
stringendomi a lui.
<
Magari possiamo prolungare di qualche giorno la nostra vacanza e
così
puoi andare a salutare le tue amiche… >
<
E Michelle? > domandai alzando la testa e Robert mi
baciò la
punta del naso.
<
Non credo che le dispiacerà restare un po' di più
con gli zii >
rispose sorridendomi
e dopo avermi preso per
mano tornammo dagli altri in sala.
<
Mamma… > mi chiamò Michelle avvicinandosi
a me e prendendomi
per una gamba.
<
Dimmi amore > risposi sorridendole e mi abbassai per arrivare
alla
sua altezza.
<
Zia Ale mi ha detto di chiederti una cosa… > disse
appoggiando
le mani sulle mie ginocchia e in quel momento anche Robert si
abbassò
per sentire il nostro discorso < allora…zia Ale ha
chiesto
quando farete venire la cicogna per portarmi un fratellino >
disse
guardandomi con i suoi occhi azzurri e io spalancai i miei sconvolta.
<
Amore perché non vai a dire alla zia che è meglio
che pensi alla
sua di cicogna? > dissi sorridendole e lanciando uno sguardo di
fuoco ad Alessia.
<
Ok! > rispose facendo le spallucce e saltellando verso sua zia.
<
Certo che pensandoci… > disse Robert alzandosi e mi
prese la
mano invitandomi a fare lo stesso.
<
Cosa? >
<
Non sarebbe male avere un bambino…un maschietto
magari…sono
circondato da donne! > esclamò prendendomi per i
fianchi.
<
Ma certo, così quella che poi dovrà stare a casa
da lavoro per
altri sei mesi in maternità sono io, vero? > risposi
guardandolo
accigliata.
<
Non ti piacerebbe avere un altro bambino? >
<
Non è questo il punto! Già è difficile
badare un bambino,
figuriamoci due >
<
Alessia e Teo ne hanno quattro… > obiettò
< e poi sai che
non mi comporterò come ho fatto in passato. Ti
starò sempre
accanto, te lo prometto… > sussurrò
avvicinando il suo viso al
mio.
Mi
morsi il labbro e lo guardai senza parlare per un paio di minuti, poi
sorrisi.
<
Certo, rimanere nuovamente incinta non è nei miei piani, ma
se
ovviamente dovesse succedere… > dissi guardandolo
maliziosamente
mentre mi avvicinavo alle sue labbra < non potrei mai abortire o
darlo in adozione… >
<
Domani sera? Serata da ubriachi? > domandò
sfiorandomi le labbra.
<
Oppure ad Abano Terme la prossima settimana > risposi
cingendogli
il collo con le braccia.
<
Possiamo interrompere i piccioncini? > domandò Emma
avvicinandosi
a noi.
<
Tesoro! > esclamai allontanandomi da Robert e abbracciandola
<
come stai? Jay? >
<
Stiamo entrambi bene, grazie > rispose sorridendo.
<
Ma non eravate a Chicago? >
<
Sì, ma io sono tornata per il tuo compleanno. Lui purtroppo
non è
potuto venire, ma mi ha detto di salutarti. Tanti auguri tesoro >
<
Grazie! > esclamai abbracciandola ancora < Dan e gli
altri? >
<
Credo che stiano parcheggiando > rispose dandomi un pacchetto
regalo < è una sciocchezza da parte mia e dei
ragazzi. Spero ti
possa piacere >
<
Grazie, ma non dovevate > risposi scartando il regalo e dentro
vi
trovai due pattini per pattinare sul ghiaccio < oh mio dio,
scherzi?!?!? >
<
Sorpresa! >
<
Vi adoro ragazzi! > esclamai saltandole al collo e quando vidi
Daniel, Rupert e Tom entrare feci la stessa cosa con loro.
<
Qualcosa mi dice che alla ragazza il regalo è piaciuto
> disse
Tom ridendo mentre mi abbracciava.
<
Da morire! Come sapevate che adoro pattinare sul ghiaccio? >
domandai ridendo.
<
Mmm…fammi pensare…forse perché ogni
volta ci rompi le scatole
chiedendoci di andare a pattinare? > chiese Daniel ridendo.
<
Tom! > esclamò Alessia saltando addosso al suo
migliore amico:
Alessia e Tom avevano legato moltissimo dal mio matrimonio con Robert
e ciò fece ingelosire Teo in una maniera assurda, specie
perché
quando loro due s'incontravano però restavano ore a parlarsi
e lei
gli confidava cose che non confidava nemmeno a Teo; quando
però
nacque James, Teo riuscì finalmente a capire che Alessia non
aveva
occhi che per lui.
<
Attenta amore, non vorrei che la sballottassi troppo…
> disse
Teo rivolto a sua moglie.
In
quel momento li guardammo senza capire, ma in breve mi portai la mano
alla bocca.
<
No, non ditemi che… >
<
Sì mamy, abbiamo un importante annuncio da fare... >
disse
Alessia avvicinandosi a Teo e prendendolo per mano < sono
incinta!
> esclamò toccandosi il ventre.
Immediatamente
partirono scrosci di applausi e urla e Teo si abbassò per
stamparle
un bacio sulle labbra.
<
Diventerò ancora zia! > esclamai correndo dai due
sposini e
saltando al collo di mio fratello < posso saltare addosso anche
a
te? > domandai guardando mia cognata.
<
Con moderazione, non come hai fatto con Teo > rispose ridendo
<
ti ricordo che c'è tua nipote qui > aggiunse
accarezzandosi il
ventre.
<
Ma per sapere il sesso del bambino devi essere almeno incinta di tre
mesi e… > dissi bloccandomi di colpo < certo
che voi due non
perdete tempo, eh? Jocelyn ha solo sei mesi… >
aggiunsi
guardando Teo.
<
Il nostro amore è immenso > rispose Teo facendo le
spallucce.
<
Il vostro amore potrà anche essere immenso, ma fatevi una
bella
doccia fredda e bloccate i bollenti spiriti amico, non potete mettere
su una squadra di calcio! > esclamò Robert sorridendo
dopo
essersi avvicinato a noi.
<
Congratulazioni ragazzi, sono felicissimo per voi. Ale, hai
venticinque anni e hai quattro figli più una da
attendere…perdona
la domanda, ma quando avrai cinquanta anni quanti figli saranno? Non
è che vuoi superare mamma Molly? > domandò
Rupert ridendo e
tutti scoppiarono a ridere, avendo capito l'allusione a Harry Potter.
<
Non ti preoccupare Ronron, mamma Molly non la supera nessuno >
rispose Alessia per le rime < anche se... > disse
voltandosi
verso Teo < se continuiamo così effettivamente mi sa
che la
supereremo di molto >
<
Hey Mitchie chiedi a mamma e papà di fare anche a te una
sorellina!
> esclamò Kellan ridendo mentre guardava Michelle che
giocava con
gli altri bambini.
<
Io preferirei un maschietto a dir la verità > rispose
Robert
abbracciandomi, ma prontamente mi scansai e riuscii a rubare Alessia
dalla presa dei nostri amici e a portarla lontana.
<
Avresti potuto dirmelo > dissi mentre mi versavo da bere.
<
Volevo aspettare che ci foste tutti per dirvelo >
<
Lo so, ma oltre ad essere tua cognata sono anche tua amica. Non
avresti dovuto nascondermelo. E poi io sono scema solo per non aver
sospettato niente > dissi ridendo < avete già
deciso il nome?
>
<
Ginevra > rispose Alessia sorridendo.
<
Come la mamma di Teo > dissi sorridendo dolcemente mentre le
accarezzavo il ventre.
<
Esatto. Teo si è quasi commosso quando gli ho proposto il
nome >
rispose intenerita dal ricordo.
Mi
piegai con le ginocchia e arrivai all'altezza della pancia.
<
Hey Gin non vedo l'ora di vederti > sussurrai sorridendo.
Pochi
istanti dopo Martina venne a reclamarci per fare una foto di gruppo.
Harry
appoggiò la macchina fotografica su un mobile della sala e
tutti
insieme ci stringemmo per stare nell'obiettivo. Io mi posizionai al
centro, con Robert alla mia destra che mi stringeva a sé,
mentre in
prima fila avevo Michelle e tutti gli altri bambini; Mike e Aaron
erano dietro di me e alla mia sinistra avevo Teo.
<
Rob? > lo chiamai mentre Harry finiva di sistemare tutto.
<
Dimmi amore >
<
Se sarà un maschio mi piacerebbe chiamarlo Thomas >
<
Credevo non volessi bambini >
<
Ho detto che non erano nei miei piani, non che non li volessi >
risposi sorridendogli innocentemente.
<
Thomas...mi piace. Ma centra qualcosa il fatto che sia il mio secondo
nome? > chiese sussurrandomi in un orecchio e in quel momento
partì un flash improvviso.
<
Scusate ragazzi, accidentalmente mi è partito lo scatto...
> ci
disse Harry ridacchiando.
<
Guarda che non sei il centro dell'universo > ribattei guardando
mio marito < il nome Thomas mi è sempre piaciuto
>
<
E perché non me l'hai mai detto... >
<
Perché Michelle è una femmina e poi non ne
abbiamo più parlato >
<
Ma se fosse un'altra femmina? > domandò stringendomi
maggiormente
a sé.
<
Fidati, sarà un maschio > sussurrai pochi istanti
prima che il
flash illuminò la stanza e ci immortalò tutti
uniti.
Ed
eccoci all'ultimo capitolo di questa storia…mi si spezza il
cuore,
ve lo giuro…per me è orrendo sapere che questo
è l'ultimo
capitolo che posterò di questa
storia…è addirittura triste per me
cliccare sulla casella “completa”, vi rendete
conto? Mi mancherà
non aggiornare più il sabato,
sìsì…ovviamente però quando
tornerò dalla vacanza in Sicilia scriverò una
risposta ai commenti
(se ovviamente me li lascerete xD)
Allora,
che dire se non grazie per ogni singolo commento che mi avete
lasciato dal primo capitolo all'ultimo? Mi avete regalato una gioia
immensa, ho riso (certe volte talmente tanto da farmi uscire le
lacrime), ho pianto con voi e ho imparato molto…VI DEVO
TUTTO
RAGAZZI! <3
Bene,
non pensate che vi libererete tanto facilmente di me! Sto scrivendo
una storia a quattro mani, quindi sentirete parlare ancora di Giulls
la pazza xD
Allora,
parlando di cose serie…avrei una domanda da fare e vorrei
che mi
rispondeste tutti…qual'è stato il vostro
capitolo preferito? E
se volete potete spiegarmi il perché? Ci terrei
tanto a saperlo
^^
Ora
prima di ringraziarvi uno ad uno avrei dei ringraziamenti un po'
speciali da fare. In primis voglio ringraziare Alessia,
la mia piccola per avermi approvato subito questa storia e spronato a
postarla anche se non l'avevo ancora finita (al limite l'avrei
postata la prossima settimana per la prima volta xD), per avermi
aiutato in tantissimi capitoli e per tantissime altre cose, Martina,
la mia cognatina che mi ha aiutato svariate volte e che mi ha sempre
consigliato, Marghe, che mi ha
sopportato ogni
sacrosanto venerdì sera e ha avuto la pazienza di leggere i
capitoli
in anteprima e mi diceva sempre “Giu, è
stupendo”, ma io non le
credevo mai (xD) e infine Eleonora,
che le è toccato
leggere il capitolo in anteprima e la sua risposta è stata
“questo
capitolo è degno della fine” *O*.
Ora
invece ringrazio 0Crystal0, 0kikka0, abcdes, Ale 93,
ale90,
AlessandraMalfoy, alice brendon cullen, Alice102, alicecullen90,
Amo90, angiiie, Ashley Snape, B r o K e n, bella95, BellaCullen88,
bellemorte86, bibosky, birri, Carty_Sbaut, chanel princess,
ciccimuamua, cla61, cloddy_94, clodiina85, cold ice, CriPattinson,
dahlia3vFA, Dark Angel 1935, daydre4mer, Dea1907, debblovers,
Debby_DG, dormigliona, EmilyAtwood, erini83, Ethis, fede72, federob,
fedev82, fede_sganch, ffdipendente, fiorella91, flavia93, Gingerly,
Ginnylove, giuggiolina43, giugiu182, giulietta_cullen, giuly_chan95,
grilla, grunKlee, hitomi, ilachan89yamapi, Ilarylove Sol,
Ili_sere_nere, Ithil, Julianne, kiarab, KikiCullen, KikyCullen,
killerpilze, kkiikkaa, kucchi, LaPiccolaPrincess, lazzari, leidia,
lely94, lilly95lilly, Lion E Lamb, Little Nanny, LondonCalling, marty
sweet princess, Marty314, masychan, meli_black, Meme90, memi16,
meryj, micino, miky 483, Miley90, milly92, Miss Simy Pattinson,
mv3028, mylifeabeautifullie, Myrhiam, nady_cullen, narcissa82,
NekoRed, Nells, Nena_Nena, nerry, nightmare123, Noemi91, Oasis,
oOokikkaoOo, piaciuque, Piccola Ketty, pirilla88, polpettina90,
privi93, Raffuz, Remember, Reneesme, Rosalie_Hale_Cullen, Sabry87,
sackiko_chan, samuel87, sandycullen, sara88, scimmietta95, Sea89,
selina89, shadowmoon, Shiren, simlyme, skater4ever, Sognatrice85,
superstar199434, svaila, SweetCherry, terry 90, Tokiotwilighters,
Truelove, Twilighter001, Twilighter94, usagi89, valeriuccia, violae,
Xx_scritrice88_xX, x___Cullen, Zio_Legend, _Aislinn_, _martinella95_,
_PrInCeSs MaRtY_, _screps_ e _VampirE_CulleN_ per
aver messo
la storia tra i preferiti, alice
brendon
cullen,
angiiie,
ariel_511,
Barbara767,
bellemorte86,
biviana,
Chelsea88,
eagle93,
erini83,
erymoon21,
ForgottenSnow,
Ginnylove,
kikidabologna,
KikyCullen,
LiTtLe GiRl,
MANDiNA,
Mary___02,
memole_88,
meryj,
Miki_888,
miky 483,
Miss Simy
Pattinson,
mv3028,
naley22,
Nena_Nena,
nightmare123,
Piccola Ketty,
Railen,
sabry85,
selina89,
Sognatrice85,
svaila,
SweetCherry,
the strange,
Twilighter001,
valentina_black_cullen,
velia1,
Zio_Legend
e _Laura_
per averla messa tra le storie seguite, AlessandraMalfoy,
CassandraLeben,
CriPattinson,
dormigliona, eonys,
erini83, Ilarylove Sol,
Ithil,
KikiCullen,
KikyCullen, lady
house,
LaPiccolaPrincess,
masychan,
memi16, meryj,
Miley90, Milka, mv3028, Myrhiam, oOokikkaoOo, Piccola Ketty,
Rowen_Cullen, simlyme, svaila, Twilighter001, valemyni,
valentina_black_cullen e VioletShinku
per avermi messo
tra gli autori preferiti, chi ha solo letto e chi ha commentato
Sognatrice85:
oddio, è finita un'era...che tristezza xD che dire se non
grazie per
tutte le volte che mi hai sopportata?? Sono veramente contenta che il
capitolo ti sia piaciuto e spero che ti possa piacere anche questo.
Prego con tutto il cuore che sia così <3 ti voglio
bene tesoro e
grazie davvero per tutti i meravigliosi commenti che mi lasci
sempre...non credo di meritare così tanto! :D
EmilyAtwood:
tesoro! :D Postare prima di pranzo? Solo per te ho preparato
(tecnicamente lo sto facendo ancora xD) tutto venerdì sera e
posto
alla mattina prima di andare a Mirabilandia :) hey divertiti a
Barcellona anche per me! E grazie di cuore per tutto, dico davvero
*_*
Miley90:
eh tesoro non so che dire, davvero *_* ti adoro credo sia troppo poco
xD ti piacerà anche questo capitolo? Va bene, domanda
cretina perché
tu l'hai letto in anteprima xD è andato tutto bene ieri
sera? Poi
dovrai raccontarmi tutto eh! :) ti voglio be ne tesoro, ma tanto
tanto
lazzari:
ciao Lorena! ^^ Sai, inizialmente avevo pensato di fare una storia
nella storia...cioè, tipo che il vero Robert Pattinson
leggesse
questa storia e cercasse la vera Giulia...ma poi pensandoci bene ho
deciso che era meglio finirla così. Temevo che potesse
diventare
pesante o noiosa...e la stessa cosa vale per creare un continuo
classico di questa storia. Ma poi mi piace pensare che piace
perché
è così semplice. Ma poi chi lo sa, magari potrei
inventare una
one-shot che continui questa storia dopo aver scritto quella con la
mia amica :) grazie mille per tutto, veramente ^^ sei sempre
carinissima. Un bacione enorme :)
Twilighter001:
ciao tesoro!!! Grazie, sei sempre carinissima! *_* sono contenta che
il capitolo ti sia piaciuto, così come la storia *_* e spero
proprio
che questo capitolo sia stato degno di un capitolo conclusivo :)
KikyCullen:
cognatì siamo giunte alla fine! :'( che tristezza...sai che
la penso
come te? Giulia e Robert dovrebbero stare davvero insieme...quasi
quasi vado da lui e glielo dico ù_ù xD grazie di
tutto, davvero!
Non hai idea di quanto ti ami <3 un bacione
cognatììì
daydre4mer:
Steeeeeeeeeee! Ora piango...è finitaaaaaaaa :'( ti ho
già chiesto
se su facebook mi hai aggiunto come amicizia? XD se non l'hai
fatto....grrr sono botte xD no dai, scherzo :D se non l'hai fatto,
fallo :D ti voglio benissimissimo tesoro <3 P.S. Se la prossima
settimana vai a farti un viaggetto in provincia di Agrigento dimmelo
che ci incontriamo xD
debblovers:
tesoro mio questo era l'epilogo...non hai idea di come mi dispiaccia
che sia finito tutto...mi rifarò con la tua storia xD ti
adoro
tantissimo, sei sempre stata un amore con me! *_* ti voglio tanto
bene, ma tanto tanto *_*
angiiie:
amore mio come stai????? La febbre? Hey sai che ho una bella
notizia?? Mia mamma ha detto di sì per vederci! Quindi
quando vai al
mare avvisami, chiaro? :D e ora? Anche in questo capitolo
c'è troppa
normalità? XD io amo quella canzone, anzi amo Kelly Clarkson
in
generale *_* bisogna scrivere molto sul nostro gruppo xD ti voglio
bene cugiocia (e il merito per il gruppo non è solo mio...se
non
fosse stato per te non l'avrei mai creato, quindi grazie *_*)
ilachan89yamapi:
davvero hai letto le mie altre storie? E ti sono piaciute? *_* Spero
di sì, anche se erano scritte veramente male...presto mi
metterò
d'impegno e le modificherò, perché sono veramente
scritte con i
piedi ù_ù spero ti sia piaciuto il capitolo e
grazie per ogni
recensione *_* un bacione! :)
Zio_Legend:
ciao Ste! (posso chiamarti così?) :) allora, per prima
cosa...grazieeeee! Dispiace anche a me che questa storia finisca xD e
non preoccuparti di non aver commentato lo scorso capitolo, non ci
sono problemi! :D ...ma se non commenti questo...grrrrrrr
>.<
sono botte xD no dai scherzo ovviamente xD Sono veramente curiosa di
leggere le tue storie, ti prometto che appena finisco Breaking Dawn
(l'avevo interrotto per via della scuola e poi l'ho ripreso in mano
l'altro giorno xD) mi fiondo a leggerle! :) grazie ancora per tutto
e spero che mi seguirai anche nella prossima storia! ^^
fedev82:
hola vacanzieri! Tutto bene? :) siete stati gentilissimi, dico
davvero...non mi merito tutti i complimenti xD spero che vi sia
piaciuto il capitolo e grazie mille per tutte le idee che mi avete
dato...un bacione :)
Sabry87:
hey ciao! Sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo e spero tanto
che ti sia piaciuto anche questo nuovo...non sai come mi dispiaccia
che questa storia sia finita, ma spero che mi seguirai anche nella
nuova! :) un bacione
doddola93:
ecco che arrivo a recensire una delle persone che adoro di
più...c'è
ti rendi conto??? Ti conosco da qualche mese, non ci siamo mai viste
e ti voglio un bene dell'anima...sei tu Dod, anzi...Hus...ti fai
voler bene così, con uno schiocco di dita *_* sono un
geniaccio?
Detto da te è un'onore...però sono arrabbiata con
te...c'è, tu
posti storie STUPENDERRIME e non mi mandi nemmeno un messaggio
dicendo “ciao hus, ho scritto una storia stupenderrima, valla
a
leggere”...ma guarda questa è_é dovrai
farti perdonare signorina
xD che ne pensi di questo nuovo capitolo? È all'altezza
degli altri?
È all'altezza della fine? E il tuo lavoro come va? La
rappresentazione teatrale? Sei riuscita a dormire? Non vedo l'ora di
beccarti su msn per parlare con te...oh e se non ti becco al
più
presto...ti chiamo, che ti piaccia o no! ù_ù ho
voglia di romperti
un po' le balle hus...un bacione gigante, ti adoro tantissimo <3
<3
memi16:
c'è...ovvio che i miei capitoli siano fiqui, sono
miei...MIEI, hai
capito??? xD Teo e bla bla bla bla bla bla...PARLAGLI SCEMA, DIGLI
QUELLO CHE PROVI! Lo fai tu o mi intrometto io e lo faccio io per te
ù_ù e lo sai che ne sono capace
ù_ù ti voglio bene e grazie mille
per tutto! *_*
CriPattinson:
Criiiiiiiii! Come stai stellina? *_* ahahah andiamo a Londra insieme?
XD sono contenta che ti sia piaciuto il capitolo, dico davvero! *_*
spero che quest'ultimo ti sia piaciuto uguale xD un bacione e grazie
per tutto! *_*
Luxi:
hey, ciao!!! :) davvero la seguivi sul Passion? Sono contenta che ti
sia piaciuta *_* e spero che questo capitolo non sia stato da meno!
Grazie mille per tutti i complimenti sulla storia, sono contenta :) e
tranquilla se non hai commentato prima, non c'è problema xD
un
bacione Lu ^^
Ithil:
ciao Bea!!!!!!!!! Hey buona vacanza per quando vai a Cattolica! :)
Allora, la casa esiste sul serio...ti giuro che la prima volta che
l'ho vista ero a bocca aperta...avrei sempre voluto fare una foto, ma
potrei farla solo sulla statale e ho un po' di paura sinceramente xD
magari proverò a vedere con Google Earth...poi ti
manderò la foto
xD dopo 46 capitoli ti ho portato dalla parte di Rob???
MITICOOOOOOOOOOOOO! XD il capitolo era come t'immaginavi? :) tesoro
un bacione e grazie di tutto *_*
Ragazzi
come sempre grazie di cuore...vi adoro tutti, nessuno escluso...vi
mando un abbraccio virtuale e se passate a Ravenna fatemi un fischio
che vi offro una pizza xD ve lo siete meritati, siete così
buoni con
me!
Al
prossimo aggiornamento con i ringraziamenti (ok, ormai abbiamo capito
che posto ringraziamenti su ringraziamenti per non chiudere per
sempre questa storia xD)
Comunque
tornerò a scrivere di nuovo, spero che mi seguirete ancora!
E
chi lo sa, magari riuscirò a scrivere gli ultimi tre
capitoli di “20
modi per uccidere Jacob Black” xD
Un
bacio stratosferico
La
vostra Giulls
P.S.
Non abbandonate il gruppo su Facebook! Appena posso
riposterò la
storia e poi le varie foto...una sarà di sicuro la foto di
Michelle!
:)
|
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Capitolo 47 *** SORPRESA PER TUTTI I LETTORI :) ***
Buonasera
a tutti, sono tornata...no, non con un altro capitolo o con un
continuo, ma con un piccolo regalo per voi... :)
Sul
gruppo di FB ho messo delle immagini che riguardano alcune cose della
storia, e visto che ci sono dei ragazzi che non hanno FB...beh,
voglio dare anche a loro la possibilità di vedere le foto xD
http://it.tinypic.com/view.php?pic=zvu9vp&s=3
questa
è la copertina che la
mitica Irene gentilmente ha creato per questa storia :)
http://moryhp88.files.wordpress.com/2008/02/bmw-m6.jpg
l'auto di Robert
http://www.dmvtestbike.com/images/Kawasaki_Ninja_250R_2008_st3pz.jpg
la moto
di Robert
http://it.tinypic.com/view.php?pic=2ivz7fm&s=3
limousine all'esterno
http://it.tinypic.com/view.php?pic=eiwjky&s=3
limousine all'interno
http://it.tinypic.com/view.php?pic=2natrbp&s=3
Michelle
http://www.verni.it/servizi-fotografici-fotografo-venezia-treviso-padova-foto-verona-vicenza/wp-content/uploads/2008/11/maschera-veneziana-21.jpg
maschera
di Giulia
http://www.marega.it/img/maschere.jpg
maschera di Ashley
http://it.tinypic.com/view.php?pic=14nvv5&s=3
maschera
di Kristen
http://www.bullmanu.com/immaginiblog/maschera3.jpg
maschera
di Alessia
http://img2.timeinc.net/people/i/2008/quiz/gossip_girl/gossip_girl03a.jpg
maschera di Robert e
di Nikki
http://img2.timeinc.net/people/i/2008/quiz/gossip_girl/gossip_girl03q.jpg
maschera
di Kellan
http://it.tinypic.com/view.php?pic=288fuo&s=3
vestito
del primo appuntamento
http://www.chinadaily.com.cn/showbiz/images/attachement/jpg/site1/20080908/00123fc5bdb70a2f3a0416.jpg
vestito della premier
(a mio parere,
da ignorare colei che lo indossa xD)
http://it.tinypic.com/view.php?pic=30c82ab&s=3
vestito
capitolo 36 (LA LITE,
GLI AMICI, LA CENA, NOI)
http://img2.timeinc.net/people/i/2008/stylewatch/gallery/beach_patrol/080804/vanessa_hudgens300.jpg
costume Rock'n'Roll
(a mio parere fare
la stessa cosa come per la Hilton xD)
http://www.verycool.it/wp-content/uploads/2008/06/rihanna-in-style-2.jpg
secondo costume che
Giulia prende con
Robert
http://it.tinypic.com/view.php?pic=334jlhc&s=3
bracciale che Robert regala a Giulia per il loro primo mese
http://it.tinypic.com/view.php?pic=121cy10&s=3
anello della
“pseudo promessa”
http://it.tinypic.com/view.php?pic=v4rotu&s=3
braccialetto Alessia
(capitolo 42
BALLO IN MASCHERA)
http://it.tinypic.com/view.php?pic=2h2hzea&s=3
braccialetto Giulia
(capitolo 42 BALLO
IN MASCHERA)
http://it.tinypic.com/view.php?pic=2hn4cn7&s=3
Collana Giulia
(capitolo 42 BALLO IN
MASCHERA)
http://www.gioielloro.it/update14/images/articoli/Anello_in_oro_con_smeraldo_e_diamanti_Linea_Oro69238.jpg
anello di fidanzamento
http://www.migliorscelta.it/img/fck/Image/ARTICOLI6/acer-aspire-5920g-1g.jpg
computer portatile
che Robert regala a
Giulia
http://it.tinypic.com/view.php?pic=jsegr5&s=3
album fotografico che
regalano a
Giulia
http://img183.imageshack.us/i/immag001er1.jpg/
diario scolastico che
regalano a
Giulia (da fare i complimenti al GENIO che l'ha creato di mano sua)
E dopo
aver messo le immagini più importanti, ora linko le canzoni
:)
http://www.youtube.com/watch?v=rhN7SG-H-3k
RIVER FLOWS IN YOU
http://www.youtube.com/watch?v=hlgzFH-MJsQ
THE KILL (ACUSTICA)
http://www.youtube.com/watch?v=0ofeDruIwTM
ONLY HOPE
http://www.youtube.com/watch?v=0zvDmLnBgTs
HEAVEN IS A PLACE ON
EARTH
http://www.youtube.com/watch?v=otbL8blg1vk
FAR AWAY
http://www.youtube.com/watch?v=OTtelwOgscM&feature=fvw
GIRLS JUST WANNA HAVE
FUN
http://www.youtube.com/watch?v=bVRnMrl2oj8
NO STRESS
http://www.youtube.com/watch?v=hq8tzfCxShM
LIKE LOVERS DO
http://www.youtube.com/watch?v=8j9hj-_GtrI
BREAKAWAY
http://www.youtube.com/watch?v=wwgP2Ju_YKs
ONE MINUTE
http://www.youtube.com/watch?v=zbM72JEqfJ8
A TE
http://www.youtube.com/watch?v=BsEeV5rb-2I
TWILIGHT
http://www.youtube.com/watch?v=9AAKCZiIoB4
I'LL BE YOUR LOVER TOO
http://www.youtube.com/watch?v=5GpUtAeiKgw
OGNI ISTANTE
http://www.youtube.com/watch?v=DDuLPHsIuTg OGGI
TI AMO
http://www.youtube.com/watch?v=tr44tdNfz8w
MARGOT
http://www.youtube.com/watch?v=Gqw2TGAJP5E
OCCHI DA ORIENTALE
http://www.youtube.com/watch?v=F3jVRqQIHHE&feature=related
MY LIFE WOULD SUCK WITHOUT YOU
Ok
ragazzi, siamo giunti veramente al termine...ringrazio tutti
tantissimo per aver seguito questa storia, per avermi fatto ridere
con le vostre recensioni e anche commuovere, per avermi fatto anche
critiche costruttive che mi sono servite molto...non avete idea di
quanto io vi debba, lo dico davvero.
Volevo
fare un'ultima recensione personalizzata, ma oggi non è
stata una
giornata particolarmente bella per me, ma ci tenevo a postare queste
immagini :)
In ogni
caso voglio ringraziare Miley90, Sognatrice85, Twilighter001, Luxi,
EmilyAtwood, Ithil, angiiie, CriPattinson, Sabry87, lazzari,
doddola93, la mia mitica Hus, Kumiko_Chan, ilachan89yamapi,
lilly95lilly, milly92, debblovers, piaciuque e la doppia recensione
di ale90, la piccola migliore che si possa desiderare| :) grazie
infinite per le recensioni, mi ha fatto piacere leggerle :)
Questi
sono i veri saluti (che
tristezza..)
Vi
adoro, uno per uno
Un
bacio Giulls
P.S.
Ho postato una nuova storia...se v'interessa, l'ho postata tra gli
attori e s'intitola ARE YOU
GONNA BE MY GIRL?
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=390892&i=1
qui c'è il link, se vi interessa ^^
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